Mostrare la luna nel pozzo. Nessun lavoro serio, di applicazione, e denari in abbondanza. Ebbe un gesto violento di rabbia impotente. Giudici addetti ai concorrenti: dà informazioni ai concorrenti, dicendo loro la corsia in cui devono gareggiare "Un po' lento, ma interessante." Una volta scelto il contenuto, bisogna decidere se pubblicare la storia o farla continuare. La Palestina era stata riconosciuta terra del popolo ebreo, ma non bastava! Un tempo le loro armi erano analogiche, ora possiedono arsenali digitali e hanno molti computer. ma, avvicinatosi a Delia, la prese per un braccio dolcemente, la fece alzare, la condusse verso lo studio. "Ecce homo: chi vuol conoscere l'uomo, deve saperne riconoscere il senso, la radice e il compimento in Cristo, Dio che si abbassa per amore fino alla morte, e alla morte di croce ." Sapete, signor Trepas, che una simile esistenza è insopportabile? "L'invenzione non è neppur sua, dottor Appleby." "Eva dava l'uva ad Ava, Ava dava l'uova ad Eva, ora Eva è priva d'uva, mentre Ava è priva d'uova." I loro fossili sono molto importanti perché si trovano nelle grandi masse calcaree di quel periodo e vengono usati come fossili guida. E anche un poco la cravatta gli stava di traverso e alla bottoniera della giacca mancava il fiore, dimenticato sopra il tavolo. conosceva bene la sua sfrontatezza, e non fu sorpreso per la domanda direttissima. I temi principali sono stati le implicazioni che questa normativa ha nel quotidiano per i relatori coinvolti, le prospettive future derivate da quelle che sono le proposte in dibattimento a Bruxelles e i “side effect” Ora accade – e i giornali ne han parlato più volte – che un chimico ed un inventore di Miami (Stati Uniti), Roberto Condit, si dichiara pronto… . "Il maestro di pianoforte, appoggiato contro il muro, ancora pallido, si lisciava i capelli d'ebano." "Il corriere è arrivato a casa, fortunatamente c'era un mio parente ad aspettarlo." era la prima volta in tutto il giorno che pensava al matrimonio. Mozilla Italia di base promuove e continua a promuovere ufficialmente tutte le attività, programmi e progetti promossi dalla Community Internazionale di Mozilla. I suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. "perito assieme alla madre nell'incendio della Vergine!" Ritto sul ponte di prua del piroscafo, che lo riconduceva in patria, De Vincenzi guardava morire il giorno. Avevo data l’ultima mano al mio libro La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, quando capitò in Firenze il mio dotto amico Francesco Trevisan, professore di belle lettere al liceo Scipione Maffei di Verona. Ti affacci alla finestra, guardi il cielo sconfinato e ti sembra proprio di vederla quella Tesla rossa, che viaggia verso Marte con la scritta Don’t panic! La FINA è la federazione internazionale del nuoto, associata anche al CIO. Ma lo sdraiarono su un mucchio di paglia e lo bastonarono e lo torturarono a lungo, finché egli confessò che la risposta gliela aveva suggerita la regina. È tanto grave che io non sono neppure andato a casa mia. suo era il compito di stendere i comunicati ed i verbali, avendo ricoperto in passato, durante il regno di suo padre, il ruolo di mastro cancelliere. La vincita è stata di venti milioni di euro, magari fosse capitato a me. Utilizzare il lessico giusto, in base al luogo e alle persone con cui si sta parlando, in questo caso in base a ciò che si vuole comunicare. I loro corpi, corrotti e piegati dal viaggio e dal peso della spedizione, si erano rinforzati, tornando ad essere come erano prima della partenza. Si sentivano tutti forti e rinvigoriti. Paese che vai usanza che trovi. Un allenatore può essere di due tipi. quello che passava la casa, accontentandosi come previsto: almeno il bollito di carne era mangiabile. Con il passare degli anni emergerà in modo sempre più assoluto Stalin che caccerà o fucilerà i suoi avversari politici. "Con quest'opera Orwell vuole indicare come sia possibile controllare l'uomo eliminando tutti i suoi bisogni, piaceri e pensieri solamente con gli slogan, con la lingua e la violenza occulta." Portava lui lo scettro reale, un semplice bastone bianco di betulla con punta in avorio e ricami in argento, che aveva una lunghissima storia. Le ragazze non hanno opportunità, qui. Abbastanza inverosimile la cosa e non so capire come Fred Drake abbia potuto supporre che noi avremmo prestato fede a una confessione di quel genere! Don Viciente si era fermato a qualche passo da suo figlio. Centinaia di persone in tutto il mondo collaborano alla pubblicazione di articoli di supporto e offrono assistenza agli utenti nelle principali lingue mondiali. Il tentativo era così bello . Bruciare sul vivo. Andavano anche ripulite le strade: per quanto potessero, i soldati dell’armata cercarono di pulire le strade più trafficate, raccogliendo i corpi in pile comuni, poi bruciandoli. Il che non m’impedisce di avere un cuor tenero, che si commuove se vedo un uccellino sotto la neve o un inglese privo di cibo da tre ore. Prevede l’insegnamento delle virate complete ed agonistiche, miglioramento ulteriore degli stili, miglioramento ulteriore delle partenze/tuffi. La sicurezza sul Web è fondamentale: Firefox integra moltissime funzioni in grado di migliorare la sicurezza della navigazione sul Web. Che cosa volevi dire poco fa? Il dentista mangia coi denti degli altri. Si mise una mano nella tasca e trasse di sotto il mantello una borsetta di pelle nera. Il fuoco agonizzava. Battere il ferro finché è caldo. Andare in brodo di giuggiole. In questo tema rientra tutto ciò che riguarda la cultura, il turismo, l’istruzione e le attività sportive, eventi culturali e locali. Uscire dai binari. Fare il buono e il cattivo tempo. Egli aveva tolto al masso i vegetali che lo rivestivano, e aveva fatto saltar via in molti punti l’intonaco di conchiglie, di detriti foraminiferi, di sedimenti calcarei; Mandare a monte. con un ansia attraversata e tagliata in tutti i sensi da malumore e da malinconia, come da linee tirate con una squadra. dalla fortuna. Alla Coppa del Mondo a Shanghai, ha eguagliato il record mondiale esistente. Disgrazia e osteria fanno la stessa via. "D'altra parte, però, in un certo senso, ama le mancanze in quanto danno occasione a Lui di mostrare la sua misericordia e a noi di restare umili e di capire e compatire le mancanze del prossimo." Stiamo facendo evolvere il sistema in una ottica di mercato integrando canali di pagamento innovativi ed evolvendo l’interfaccia utente e le funzionalità del sistema verso gli standard consolidati sul mercato. Con i nostri servizi personalizzati potrai crescere dal punto di vista autoriale, migliorando il tuo stile, e potrai farti conoscere da un pubblico più vasto, aumentando la tua visibilità. Ho compilato il modulo velocemente, ma non so cosa scrivere al punto uno b. si sarebbe detto che, scomparsa Loïs, egli avesse perduto il controllo dei propri nervi. Se cucini con calma, il gusto ci guadagna. Un esempio casalingo sono i vecchi televisori e i moderni che supportano le prese SCART che sono di tipo analogico, mentre quelle HDMI sono digitali. Una vera e propria apertura, che potrà accelerare il processo di diffusione dell’anagrafe e di servizi che si integrano con essa su tutto il territorio nazionale. La politica delle spedizioni non era incentrata solo verso il continente interno: numerose spedizioni, infatti, vennero inviate alla cieca, nella speranza di trovare nuove terre. "Quel che avevo da dirvi ve l'ho detto iersera." significano la viva presenza di Cristo. Non azzeccarne mai una. "Dopo un'ora che aveva lasciato palazzo Seminari varcava il cancello di Villa Verde." Ora che abbiamo configurato l’ambiente di sviluppo, siamo pronti per soffermarci su qualche concetto base prima di creare la nostra prima app. "Ma dovette desistere dai suoi intendimenti data la scelta dell'Italia di occupare l'area balcanica allo scopo di bilanciare lo strapotere della Germania in Europa." "Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d'immaginare in quel momento mio padre, quel Paolo Meis, come uno scavezzacollo?" ma i suoi piedi e le sue braccia bianche brillavano, e con lei veniva la tristezza in cui erano immersi. "L'ambito dei progetti open spazia notevolmente nel campo legislativo, la protezione delle proprietà intellettuali tramite GPL o forme di protezione che permettano la diffusione sono casi di studio molto particolari." Essere più sintetici possibile, quindi essere diretti: dal momento che verrà anche stampato potrebbe non entrare negli spazi prevesti ed, inoltre, un testo troppo lungo annoia, di conseguenza non viene letto. ma che cosa? Quando furono al centro del semicerchio che essi ebbero creato, si sedettero su troni di alberi viventi che nacquero e si formarono davanti ai loro occhi, carichi di fiori e frutti. Le ali vengono usate parzialmente anche sott’acqua, particolarmente per dirigersi e per frenare. "e, allora, s'infastidiva anche di loro." In quel momento Paulette entrava con la zuppiera fumante e De Vincenzi concluse: Del resto, gli indizi che un delinquente può lasciare dietro di sé. Lo prese e l’osservò attentamente. Il ministro ha deciso di dare dei bonus a seconda del prodotto tecnologico, che secondo le stime verrà venduto in quantità maggiori, per esempio ai decoder digitali. De Vincenzi consultò l’orologio. Fare un macello. Perché nella troposfera la temperatura dell‘aria diminuisce andando verso l’alto? alle volte insieme alla bocca. "voglio che lei, questa donna, mi resti davanti la macchinetta, o, meglio, ch'io resti davanti a lei quello che per lei sono, operatore, e basta." Probabilmente lei vedeva tutto rosso (come le unità terminator vedono il mondo), ed è possibile che leggesse il messaggio “target” che compariva sopra la faccia di Space Cowboy. Un po’ di storia. Durante il corso dell’anno, si è controllato l’andamento didattico e disciplinare, mettendo a disposizione degli alunni l’eventuale utilizzo dello sportello pomeridiano per recupero e/o approfondimento. Stiamo bene. Stalin decise di abbandonare la tecnica della difesa elastica facendo combattere i nazisti casa per casa nelle città controllate dai suoi soldati russi. Il carbone o scotta o tinge. Adesso, quello aggrottò le sopracciglia e strinse le labbra. Abbaiare alla luna. Probabilmente le donne di cui sto parlando continuano questa lotta perché nessuno finora ha chiesto scusa per il ratto delle Sabine. Trazione: è la fase in cui la mano (e il braccio) dalla posizione di presa, spinge creando un “appoggio”, arrivando fino alla posizione del petto circa. Tutti quanti noi abbiamo trovato dei problemi in un progetto software ma senza segnalarli non permetterà mai di far crescere il progetto stesso. Il viaggiatore che l’aveva ordinata passò il vassoio all’altro con rispettosa deferenza. Non commenta la grafica dell’applicazione ma solo come l’applicazione funziona. si verifica la esplosione della miscela che non si manifesta con uno scoppio violento che rovinerebbe gli strumenti, ma con una serie continua di piccoli scoppi succedentisi con straordinaria rapidità e provava difficoltà a pensare ai giorni successivi. "le principali speranze dell'india per rio" Finito il terzo atto il pubblico fugge via, provato dalle tante difficoltà, con il sedere a dolorante proprio come dopo una colonscopia. il lupo era seduto tra l’ingresso e il letto, e lo guardava con sguardo insondabile. Se uno dei due diritti, quello dello scrittore e quello dello spirito umano, dovesse essere sacrificato, sarebbe certo quello dello scrittore. prima di riempire il calcarone (fornace). Di nuovo il sospetto lampeggiava nel suoi occhi. giù, alle pendici del monte, le guardie passeggiavano sulla cinta muraria e sulle sette porte che favorivano l’accesso alla città. Ignorare queste regole non è tollerato essendo membro della community e può comportare l’allontanamento dalla stessa. "Il petrolio è una fonte energetica fondamentale tant'è che è causa di conflitti ed interessi economici da parte di tutte le nazioni." o nel mio studio. ma uno lo dominava consigliandogli di rimaner calmo, di non rivelare la tempesta dei sentimenti che turbinavano in lui. È sotto attacco. Portava il berretto grigio calcato fino alle orecchie e la pellegrina nera. "S'era divisa da mio padre subito dopo la mia nascita, lasciandomi a lui." Chi non intende la propria scrittura è un asino di natura. E poi: l’ebreo misterioso con cui miss Bigland si era incontrata sul ponte di terza classe. Prendere nella rete. Ne vidi uno sa? Sapete che un pericolo minaccia anche il barone? Penso che il Magistero della Chiesa non insisterà mai abbastanza nel presentare e raccomandare la soluzione dei grandi problemi della libertà, della giustizia, della pace, dello sviluppo; La signorina Caporale aveva ricevuto un pugno su la bocca, formidabile. Che cosa fa veramente? Questa scelta è da preferire in caso di termini "La parola che esce indebolisce l'uomo, quella trattenuta lo rinforza." Usare il bastone e la carota. Il maschio ha una piccola coda invece la femmina non c’è l’ha. Una sua idea repentina, che gli era balenata dopo il colloquio con Claudia Sutton; La gambe non smettono mai di muoversi, in qualunque fase. Io stesso, pensate, seguivo queste trasformazioni con commozione e stupore. A Marco piaceva giocare a biliardo, ma non a biliardino. L’uomo ragno entrò nell’ascensore e De Vincenzi lo seguí. La capacità principale della coscienza quindi è quella di saper trascendere la situazione in cui si trova negando ogni sua limitazione. Nemmeno il bagno, ci lavavamo nel fiume. "L'evoluzione industriale precedente la seconda guerra mondiale, ebbe uno slancio grazie alla Germania Nazista che metteva a disposizione dell'URSS la sua tecnologia." Fare la maddalena pentita. Direi che ottanta anni fa la vita era ben più difficile. Avrebbe indossato di nuovo la sua maglia allucinante? il re fumava sulla poltrona e Dalmor pure fumava, ma seduto su una sedia, gomito poggiato sul tavolo pensieroso. non De Vincenzi dietro le tende pesanti. Quando la Luna tramontò erano già usciti dalla valle. La toccò. Anche i capelli della donna ardevano. se avesse potuto sapere chi era stato William Ellis! Camminare come un gambero. Per compiere le straordinarie imprese che ci siamo prefissati, abbiamo bisogno che ciascuno delle migliaia di Mozilliani sparsi in tutto il mondo si schieri al nostro fianco. Quindi non sono in grado di tendere indietro. Il vicecommissario scomparve. Adesso, la libereranno del cadavere. "L'autore che ha lanciato l'Incipit può scegliere in ogni momento di pubblicare la storia, anche prima della scadenza del termine prefissato." È costituito dall’insieme degli strumenti, delle procedure e dei circuiti di collegamento mediante i quali si realizza il trasferimento della moneta da un operatore all’ altro. Me ne vado nel mio lettino, sono proprio stanco. "Il padre non la volle ascoltare, prese il mortaio, lo portò al re e disse che l'aveva trovato nella landa, e che glielo offriva come atto di omaggio." "Se diamo alle nostre ragazze un'occasione per farsi avanti ed esprimersi" Fa male quando rilascio "Venne da me e disse: ""Voglio allenarmi con lei""." Gli utenti potrebbero essere sia esperti nel settore informatico/tecnologico, sia utenti normali che si affacciano per le prime volte in questo grande mondo. "Guardare la pagliuzza nell'occhio altrui." Giudici di arrivo: si trovano all’arrivo e controllano il tempo degli atleti e verificano che la piastra (omega) abbia registrato il tempo correttamente facevano della grande e bella nave, lunga ottanta metri, una vera meraviglia del genere. " il giovane sapeva perfettamente chi fosse, perché, passata la prima sorpresa, sorrise e disse: M'ha fatto paura, commissario!" Si era messo a correrle incontro e la ragazza gli aveva gridato. "C'erano, infatti, molte bottiglie di liquori." Si compone nel toccare contemporaneamente, quindi simmetricamente, le mani al muro, dopodichè le gambe vengono portare rannicchiate con le ginocchia che toccano la pancia. Essere una buona lana. ed i laici cattolici mai abbastanza si batteranno per risolvere questi problemi. Questo rientro non è stato felice come avrebbe dovuto essere. Era stata Sofia. Tutti e tre questi tipi di nuotatori, comunque, non sostengono mai gare a rana. L’umore generale non era positivo, ma erano tutti contenti di tornare a casa. Piero fedele sempre a Federico II e che si suicidò ingiustamente per esserne stato cacciato ed è trasformato in un albero. Appena furono asciutti, corse via, fece una rapida colazione nelle cucine ed infilò le scale della seconda torre. dal suo cuore. La maggior parte delle federazioni nazionali fanno capo alla FINA, inclusa la FIN (Federazione Italiana Nuoto). "Quando tuo padre t'ha messo al mondo, caro, il fatto è fatto." "Dove l'aveva trovata Jacques?" ma la logica risolve il problema. Mangiare la foglia. Con antidetonante si intende la capacità di resistere ad alte pressioni senza esplodere, questa caratteristica è indicata dal numero di ottani. e che avesse strette relazioni con gli inglesi, molti indizi me lo lasciavano supporre. Ogni stanza ha delle regole specifiche per le notifiche che possono essere diverse dal client desktop/mobile e browser. Dietro di lui, con l’armatura militare e l’elmo sottobraccio, c’era un giovane dai capelli identici al padre ma con gli occhi color del ghiaccio, che si poteva dire un bell’uomo. Dunque tu sei prigioniero di quello che hai fatto, della forma che quel fatto ti ha dato. Vissero felici a lungo, depredando e razziando, tra un colpo di cannone e una bottiglia di rum. "Rompere l'anima." Quando il giovane volò in strada, lanciato da Cinnamon Girl, pensò fosse arrivata la sua fine e forse anche quella della capitale. Saltavamo fuori dal letto Che cosa volevate che facessi? Esse si fermarono dinanzi alla finestra, guardarono in su e domandarono alla fanciulla che cosa avesse. "ma senza molte speranze di trovare quel che l'incendiario aveva voluto distruggere." una convivialità più intima, che trovò in quel gruppo di giovani intelligenti e prestanti. Nel deserto fa molto caldo, ma non è niente in confronto a casa tua. Mi avete fatto paura! brontolava lo scienziato, cominciando a stizzirsi. Lo accompagnò fino al sottile ponticello che collegava il forte alla torre centrale. Chi si somiglia, si piglia. o, per lo meno, non vi arresterei ancora. Quella sostanza è molto strana, io non la toccherei. Poi ricadde. Si ravvii i capelli! La porta si spalancò e apparve Delia. Fare di notte giorno. Se volete avere successo, dovete lottare! Su quel razzo c’è una Tesla rossa e una tuta spaziale che ascolta Starman di David Bowie. Sorrise a se stesso. Ma fece con eguale rapidità la seconda rampa. Il dramma passava dalle scuderie al palazzo. "In questo periodo storico abbiamo la formazione delle grandi catene montuose perché l'India alla deriva verso nord si scontra con l'Eurasia." Non credo, signore. Ma che dice! "Soldato che fugge, buono per un'altra volta." politica volta a colpire le forze che si battevano contro un determinato sistema di potere. E contemporaneamente col calcio del pistone gli faceva saltar di mano una delle due pistole, che descritto un semicerchio in aria, cadde al suolo, lasciando uscire il colpo. la spada era da quasi due millenni nelle mani della casata Della Luna e veniva tramandata di re in re, alla prima battaglia da regnante del successore. Le catapulte avevano danneggiato in gran parte le mura, peccato che erano solo lo strato più esterno, quindi non si era ottenuto alcun risultato. A completare quel suo abbigliamento eccentrico e non certo da mattina, il giovane portava guanti di camoscio color canarino e aveva al collo un fazzoletto di seta bianca. È qualcosa più simile all’affidarsi. Un’alba di fuoco. quell’individuo. Essa gode di pace soave, ben sapendo di essere intimamente congiunta con quella preghiera; Hanno in comune: pagabili a vista, sono titoli di credito all’ordine(trasferibili per girata) , emessi perché esiste un fondo. "perché non dire ""prima le donne"", quando conta veramente?" Speaker: (può non appartenere al GUG) Del tutto disinteressato, egli cedeva del resto con la stessa frequenza al cuore e alla testa; Dall’altra parte, gli occhi del figlio erano altrettanto scuri, meno saggi e profondi, e meno circondati da dolore. infine l’unità nella stima e nel rispetto verso la chiesa cattolica, da parte di coloro che seguono religioni ancora non cristiane. "compito di provvedere all'amministrazione, alla custodia ed alla destinazione dei beni mobili e immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata." eppure, ora più di prima, era convinto che le cose non fossero andate così lisce come le apparenze volevano far credere, ora più di prima sentiva di non dover lasciare quella casa. con uno sforzo enorme. Ridivenuto padrone di se stesso, ebbe il coraggio di volgersi a Nichols e di dirgli. Ma, alla ricerca dell’amore, si possono anche trovare interlocutori strani e innamorarsi di qualcosa, invece che di qualcuno. Viene utilizzato spesso (a volte abusato) nello stile informatico anglofono, specialmente nei messaggi di sistema che notificano un errore. Pensai che se avessi lasciato casa, Inizia tutto dall’ispirazione. In generale, si alimentano dei risultati di attività di ricerca quantitativa e qualitativa volta a comprendere i bisogni degli utenti. È la fase immediatamente successiva a quella di test, che viene utilizzata per rilevare, preliminarmente al subentro, la presenza di eventuali criticità nella base dati. Le mappe di sistema aiutano a chiarire le idee all’interno di gruppi di lavoro estesi, allineando il punto di vista su come è strutturato il sistema e quali sono gli scambi di valori in corso. In quell’albergo c’ero io e c’era miss Bigland. una disgrazia. Una volta uscite le braccia si porteranno avanti, tese e simmetriche, creando un tuffo nell’entrata, quindi sfruttando il movimento oscillatorio della gambata. tra quelle per lo meno che trovai, ché era passata la Polizia a casa nostra. De Vincenzi fissò l’uomo negli occhi. porte bianche, filettate d’oro; In città si respirava un’aria pesante, greve di morte e marciume. "Ciò provocò un rinvio dell'Operazione Barbarossa perché venne posticipata di un mese quando l'inverno russo, famoso per la sua rigidità, si stava avvicinando." I coordinatori dei progetti devono mantenersi in contatto con i team di coordinamento di Mozilla per scambiarsi feedback sugli obiettivi e sulle attività. Personalmente non credo esista una sola definizione di cosa significhi comunità e le ragioni per le quali decidiamo di farne parte. Caratteristiche strutturali dell’azienda che impedivano di restare nell’ambito della legalità. in una delle quali poteva aver benissimo rinchiusa la piú piccola valigia panciuta Davvero interessante, anche se di solito questi argomenti mi annoiano. Nell’esperienza di Sant’Egidio ognuno, giovane o anziano, impara che il primo gesto è fermarsi. Sua madre lo vedeva bello nonostante somigliasse moltissimo a uno scarafaggio. Ho sempre desiderato fare qualcosa che mi facesse notare. La campionessa mondiale. Soltanto le cose palpitavano e respiravano: il ceppo, la fiamma dei ceri, le ombre sui muri. Erano allora le otto. sapete il grande Napoleone, l’Imperatore che ora gl’inglesi tengono a Sant’Elena, ebbe la curiosità di vedere attuato il mio disegno. Ben osservava il cadavere. so che in questo non c’entra la Toga Nigra e i disservizi urbani, però volevo comunque tirare fuori l’argomento. le guardie vegliavano immobili come statue, e le nuvole ancora coprivano il cielo, andando però via via sciogliendosi verso sud. Gli sviluppatori esperti noteranno che talvolta negli esempi non seguo le migliori tecniche di programmazione. "Il pino marittimo è un bell'albero." Inoltre, mi piacciono anche le suore! centrale della città, costruito sul versante di un colle. Fare orecchi da mercante. Lisciare la coda al diavolo. Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova. Uno spillone nel cuore! Le mura interne risultarono più ardue da distruggere, ed era rischioso avanzare ancora con le catapulte. Non ti serve a niente un processore veloce se poi non hai abbastanza memoria. Di conseguenza la coscienza è libertà perché tende a rifiutare ogni limite e ciò che rappresenta il mondo. "Fare i conti senza l'oste." Sapete in quale albergo vi trovate? "Vesti un palo che bel t'appare." "Spense la lampadina e, nell'oscurità, procedette a una curiosa operazione." "La caratterizza un'accentuazione cristologica." Amor nuovo va e viene, amor vecchio si mantiene. Hanno un lungo becco e delle zampe molto lunghe. Le gambe non vanno mai fermate, in ogni fase della bracciata le gambe continuano il loro movimento alternato. La Luna era tramontata e il cielo stava diventando blu a Oriente, ma lui non poteva vederlo, impegnato a guardare solo a Ovest, dove la notte era ancora illuminata dalle stelle. L’agente aveva la voce rotta e parlava rapido. "Buttar via l'acqua sporca con il bambino dentro." Le sentì il polso, le ascoltò il cuore. "a sinistra la porta che dà nell'appartamento della marchesa." "Sta' attento che ti graffia!" Vedo che avete messo a profitto il premio di incoraggiamento che io vi accordai per le insistenze dei miei ministri… . "Forse, l'assassino si era seduto a quella tavola." "Si è perso nell'ombra del giardino." Andare in bianco. Privacy Badger blocca i tentativi di tracciamento sul Web attraverso filtri specifici che riconoscono le pagine traccianti o malevole e ne impediscono il caricamento. "Prendere l'anguilla per la coda." Passare da quella parte non era più possibile, senza scoprirsi. È molto utile il nuoto per gestanti, poichè l’acqua rilassa i tessuti e dona un certo rilassamente all’individuo stesso. La direzione di questo congegno verrebbe regolata con un sistema di comandi elettrici. Di chi erano, allora? Il Re continuava a fare avanti e indietro davanti le porte della città, senza proferire parola ma continuando a gesticolare, come se stesse tenendo una conversazione con qualcuno. Una caratteristica di queste scimmie è che durante le zuffe l’individuo minacciato reagisce facendo rappresaglie. ottanta milioni di chilometri per andare su Marte, novanta per Mercurio: più di seicento per Giove… . Pertanto è necessario che i nuovi volontari vengano, in prima analisi, orientati verso tutte le iniziative ufficiali della fondazione. Aver fatto trenta e fare trentuno. Trascorsero allora molti giorni soli, nella foresta, vivendo dei frutti degli alberi e rispettando la fauna locale, come Selàma aveva loro chiesto. Aveva lo sguardo acuto e lucente. La seconda torre, quella del re, era a base esagonale, e si trovava a sud rispetto alla prima torre. Sei pronta? Chiedo anche ai media che preghino per lei Andare a tastoni. La prima gambata avviene durante la fine della trazione ed inizio spinta (trazione-spinta). "Reggere l'anima con i denti." Brillare per la propria assenza. Quanto può essere indispensabile un dialogo? Sedette, ma si alzò subito. "All'ora di colazione non è venuta a tavola;" Programmando le cose che non sono incluse o disattivando e rimuovendo le funzionalità non necessarie. questa brevità riesce a sconvolgere il lettore anche grazie alla facile analogia presente. Pensaci, ogni progetto ha del materiale scritto che richiede una occhiata, specialmente da un nuovo volontario! Una cameretta qualsiasi, con un letto, un cassettone, qualche mobile. "Mettere all'uscio." Essere un agnello tra i lupi. Il contenuto è frutto di vari studi e ricerche da esperienze passate di diverse community Mozilla, così come di altri progetti Open Source. Misurazione e valutazione della performance sono attività distinte ma complementari, in quanto fasi del più ampio Ciclo della Performance. nessuno toccò il vino. Come i pulsanti di condivisione dei social network. Me lo diceva sempre il nonno. La scrittura è minuscola! Come aveva potuto pensare che Loïs fosse andata a rifugiarsi in quel luogo? In generale in Europa (anche in Italia) viene insegnato primo il dorso Non vedete che tomba? C’è una difficoltà di comunicazione, una distanza, una diffidenza strisciante, un senso di claustrofobia. possiedono una sacca chiamata “Marsupio” dove tengono i piccoli fino a quando diventano autonomi. i suoi occhi chiari, stranamente chiari sotto le sopracciglia folte e nere, erano spalancati dallo stupore. La luce di quel lampadario era sufficiente e necessaria alla vastità della sala, ma era evidentemente troppa per un portiere in giacca da fatica. Il figlio di William Ellis si volse di nuovo, fece qualche passo e scomparve alla vista del commissario, per ricomparire immediatamente con miss May Bigland. dopodiché, lo seguì nell’incontro con suo padre. Ogni personaggio ha il suo punto di vista, il suo sguardo, le sue caratteristiche dettate da età, sesso, contesto storico, sociale, culturale. Per capire questa limitazione si può pensare allo sguardo altrui che su di me provoca vergogna quindi prende il sopravvento su di me limitando la mia libertà. o, più comunemente, un braccia lungo e l’altro lo raggiunge successivamente, formando quindi l’assetto. Nulla d’impossibile che l’uomo ragno avesse approfittato di quei pochi minuti – largamente sufficienti del resto – per tornare là dove aveva lasciato le due grosse valige nere “Ranista”: Specializzato nella rana. che faccio stasera? ma non voglio infine lasciarmi prendere la mano da questa storia; Solo adottando un’ottica di miglioramento continuo possiamo sperare di renderle efficaci e utili per tutte le Pubbliche Amministrazioni. sia per la respirazione sia per la potenza necessaria delle gambe a discapito delle braccia. e subito si è sentito male. Ulisse travolto dalla fiamma della conoscenza al di fuori delle colonne d’Ercole. avendo i muscoli maggiormente sviluppati. chiese con voce tagliente. Era raro, se non unico, che fosse così attivo già prima che la luna fosse sorta. È una confessione, la vostra? "Non c'è carne in macelleria che cane o gatto non porti via." Scampato il pericolo, gabbato il Santo. L’auspicio è di aggiornare il testo qualche volta al mese. Tutto gli parve regolare. È una formalità, sai, gli diceva intanto il bandito, una semplice formalità. Mi tagli una mela? Il grafico delle mie prestazioni continuava a fluttuare. Quella piccolina è una peste! "Terminata la visita, che lo sconosciuto compì con grande attenzione, tornarono nella sala e sedettero uno di fronte all'altro in due poltrone." Dobbiamo essere ricordati solo per i nostri antenati? Restare lì come un merluzzo. Essere della stessa lana. Fare qualcosa con la testa nel sacco. e non li faccio ricondurre alla frontiera La fontana di Trevi è maestosa. Ben presto però aveva dovuto convincersi che non eran tutte rose e che i denari andavano accompagnati da molti e serii pericoli. Che cazzo è quell’uccello? Non sapevo questo, commendatore, perché nulla ho trovato che me lo potesse rivelare; "L'aveva realmente trovata?" Nel complesso una rappresentazione non letteraria, ma quasi musical con un buon coinvolgimento dello spettatore. Qualcuno, che abitava nell’albergo, quando ha veduto le guardie, ha tagliato la corda piú che in fretta. Lentamente, con la testa che gli scoppiava e lo stomaco che gli doleva, si mise a sedere, riuscendo a disincastrare la gamba da sotto la poltrona. In poche parole la tecnologia si adatta ai nostri bisogni. In questo tema rientra tutto ciò che concerne lo sviluppo della società, le condizioni della società, la cittadinanza, la demografia, il welfare. Sei proprio antipatica quando ti comporti così. Una frase che gira nella cultura hacker è che, l’unico computer sicuro, non è quello sconnesso da internet ma quello spento. È molto tempo che non venite qui? Ma non facciamone una tragedia. Allora, egli si scosse. "Finché l'uomo ha denti in bocca, non sa mai quel che gli tocca." L’editor, acceduto tipicamente previa autenticazione, alimenta automaticamente il catalogo in modo da garantire la conformità al profilo di metadatazione nazionale. Andare a nozze. Portare vasi a Samo. In ogni avventura i tre ragazzi si confrontano con la necessità di reperire informazioni e in modo del tutto naturale si rivolgono ai libri. "Hai letto ""Uno, Nessuno e Centomila"" di Pirandello?" Aveva il ricupero delle forze facile! Il taxi è partito di carriera. "È questa l'infermeria!" Mi ha dettato i nomi il segretario. Farla in barba. che il signor Marco era morto. "Anche Papiano s'alzò per riaccendere il lanternino." Un secondo gruppo, pur avendo seguito in modo discontinuo, ha comunque conseguito risultati discreti in quasi tutte le discipline. Era una specie di mania. Contare quanto il due di briscola. Vogliamo ridurci come in Cina dove non si può usare Google o Skype perché sono filtrati e controllati? così come un dorsista le sostiene a stile libero e farfalla. faceva concorrenza alla biblioteca di Arat Vanur. venne accettato come quarto stile ufficiale. come la tecnica del crawl Nel frattempo Verga amplia i suoi riferimenti culturali: legge i realisti francesi. La scenografia digitale riesce a dare la sensazione di presenza dello spettatore all’interno dell’opera. Passai interi anni a sollecitare, a domandare, a pregare, a pretendere, a minacciare anche; Spinta: è la fase in cui il braccio effettuerà la spinta, quindi sarà la fase di maggior “movimento”. e io ero determinata a farmi scegliere. Lei lo aspettava sul divano davanti al camino, acceso. "Si sentì il rumore dell'acqua che colava e Ben bestemmiò." In quella notte dormii sonni penosi. Ma non può dirmi come abbia potuto uccidere Sofia Scimanova, se sono stato proprio io a trovarla con uno spillone nel cuore! La fantascienza utopica, di invasione della privacy, della libertà, del controllo sulle proprie azioni è reale in alcuni paesi con dittatura mentre in altri è occulta. Voce di popolo, voce di Dio. Forse, si disse, avrebbe potuto parlarlo tranquillamente: in fondo, era sprezzante, sincero e a volte sarcasticamente cattivo, cosa che gli piaceva. come non ho piú una famiglia. "Abbiamo definito i primi punti chiave riguardo il problema ignorando l’organizzazione e l'evento in sé." "Dissi: ""OK, ma dovrai seguire le mie istruzioni""." Puoi ritirare gli uomini. per quanto grande, non è con questo che è stato squarciato il ventre del tedesco. Il mio auspicio è di aggiornare questo testo spesso, ampliandone i contenuti e revisionandolo secondo le segnalazioni dei lettori. Andare a catafascio. Di fatto le fasi del processo di assegnazione dei beni immobili si riducono a tre, mentre il numero di soggetti coinvolti si riducono a nove. De Vincenzi si volse. I due lo guardarono, seguendo ogni sua mossa. Dalmor era seduto sul tetto del castello, rivolto a nord, completamente concentrato sul flusso della sua mente ed ignaro degli aventi che lo attorniavano. Purtroppo questo non sempre è vero! Deve coinvolgere i suoi “allievi” nelle sue attività ed aiutarli nelle loro rendendoli liberi di sperimentare. Al nostro arrivo abbiamo trovato uno dei nostri confratelli in lutto a motivo della morte di suo fratello giovane che era cuoco nell’edificio delle Nazioni Unite. I volontari, facenti parte di programmi specifici, devono prioritariamente svolgere le attività e sottostare alle regole generali definite dal programma stesso. "Ungaretti vuole esprimere questa condizione umana attraverso poesie brevissime utilizzando anche versi liberi, l'abolizione della punteggiatura e l'uso dell'analogia e sinestesia." Vado a comprarmi una bella sfogliatella calda. Raccolse la seggiola e gliela porse. mi consegni la medaglia Olimpica sul podio, E le mostrò il portafogli. Il Re ordinò che si lasciasse stare la cittadella e si pensasse ad aiutare la popolazione stremata, prima. "È molto importante continuare a diffonderla ma bisogna diffondere anche l'idea che non è l'unica soluzione ai nostri problemi." in molti casi non interoperabili né dal punto di vista semantico né da quello tecnologico. Essere facile come bere un uovo. Pestare la coda a qualcuno. uno straniero avrebbe impiegato due, forse addirittura tre, giorni per salire il passo e discendere dall’altra parte. Fare il galletto. Ma, non so. "Ella si accorse dell'effetto che aveva prodotto su di lui e si affrettò a dirgli." salirono scale e corsero lunghi passaggi, aperti con delle arcate laterali o chiusi ed illuminati da torce. La sua zucca lucida s’imperlava di gocce di sudore, su le quali il sole metteva piccoli riflessi iridati. Il giorno dopo non era capace più a ricordarsi e a raccapezzarsi del giorno avanti; Non hanno abitudini così acquatiche come le anatre ed i cigni, si nutrono in gran parte pascolando sul terreno. Quando si parla a persone che vengono dal mondo tecnologico bisogna fornire motivazioni più forti per convincerli a mettere a disposizione le loro abilità per il progetto. Se si deve realizzare un’applicazione per uso interno alla propria azienda, se si vogliono distribuire le proprie creazioni esclusivamente sul proprio sito, ciò è possibile. si domanda ancora il profano intelligente. Poi Lala diede una passata di scopa molto forte sui fili e inavvertitamente (dettaglio importantissimo) riavviò il “routerone” cittadino. Fuori dall’acqua Il salone era sfoggio di sfarzo da far impallidire le altre capitali del mondo. È il documento di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la Pubblica Amministrazione che accompagna la trasformazione digitale del Paese. Fare un bidone. il primo deve insegnare e migliorare la tecnica tozzo e pesante, con quel torso troppo grande per le sue corte gambe ercoline erano Dalmor, Uldor, Tildor, Ferm e le guardie che li avrebbero accompagnati. Gli invitati restarono al loro posto, i loro genitori si disposero dietro i loro figli, defilati ed invertiti: sarebbero stati l’uno il testimone del figlio dell’altro. Era sul tappeto rosso. Rimetterci anche la suola delle scarpe. "Prima di segnalare un bug controlla che non ci sia già un issue aperto, sulla destra subito sotto il nome del sito trovi l'elenco coi link." Nulla di diverso vi era guardando ad Est. Il numero dei viaggi che faceva ogni ragazzo in un giorno variava molto, a seconda delle profondità diverse delle miniere e delle gallerie . inoltre, a livello Europeo, stiamo lavorando a delle attività volte a evidenziare il grave gap che in Europa abbiamo tra le leggi sul Copyright e le tecnologie. Secondo me finirà male. mentre il camion della Squadra Volante si muoveva rombando nel silenzio della piazza deserta. Venire al nocciolo. Bruciarsi le ali. Manca Jacques! Certe volte il futuro succede all’improvviso. È vero che Paolo aveva altre chiavi; "Il brigadiere Cruni, col vestito di stoffa rude cardata a mano, a rilievi decisi, stonava nell'ambiente." Volevo allontanarmi dalla vita di quel villaggio e fuggire da quella situazione triste. Evidentemente Skynet aveva preso il controllo di Cinnamon, oppure lei era già da prima un cyborg, un terminator per la precisione. Non ho molti amici Perché un atleta dovrebbe viaggiare in economica "S'interruppe di nuovo." Mangiarsi le mani. Mormorò ancora Né troppo duro, né troppo clemente. quelle meravigliose scalinate che accedevano alle dimore dei re… Andare a monte. Inoltre si sviluppa la capacità del tuffi in piedi dal blocco di partenza. In questa guida trovi una selezione di termini associati alla Pubblica Amministrazione che generano spesso dubbi di ortografia. Sembrava fatto: fatto d’attesa e di sanità ingolfata. E non volevano che finisse. Ma poi penso. La diminuzione era evidente, ma qual muraglia ancora fra noi e la superficie dell’Oceano! Rompere gli zebedei. Ma poco dopo è arrivato il commissario con le guardie e lo avranno capito, naturalmente. "Avere l'acquolina in bocca." Finora ho scritto trecentoquindici frasi, forse è abbastanza? Andare a lavoro è molto stressante perché la gente è esausta e le cose funzionano male. Sono state più o meno una cinquantina le persone presenti e che sono intervenute durante la manifestazione. A collocare macchine esplosive sotto la carena delle navi nemiche. Lo fece entrare. Già! Guglielmo era un grande condottiero. Ritengo che come associazione bisogni puntare sulla trasparenza. Ma tu dici esaminare e perquisire! Fa male. Un Internet in cui l’individuo possa plasmare la propria personale esperienza sul Web. Sarà utile impiegare bene il proprio tempo e leggere con attenzione quella pagina. È lei che tira le sue conclusioni, commissario. Abbassare le ali. Mettere tutti nello stesso mazzo. Reggere le briglie. per ricondurla alla realtà Nulla di nuovo da fare, nulla di nuovo. si appoggiò ad una sedia e calmò il suo animo con respiri lenti e profondi. di proietti, fino a quel punto nemici mortali. La scenografia, magnifica, fatta come un libro pop-up rende chiaro il messaggio che si vuole raccontare di personaggi frutto della fantasia In genere la rana è l’ultimo stile insegnato, proprio perchè è quello che differisce di più dagli altri. Il vecchio precedette De Vincenzi e lo fece entrare in camera da pranzo. Sei persone e il maggiordomo sette. Dentro vi erano i sette fogli delle formule rubate all’inventore italiano. L’esploratore dello spazio si chiuderebbe in maniera ermetica nell’obice-razzo cui la parete posteriore sarebbe armata di una batteria di tubi per la espulsione dei gas. La squadra coreana è stata selezionata tre mesi prima delle Olimpiadi. Fanciulli, poveri e polli, non sono mai satolli. Utilizziamo il nostro forum per discutere delle tematiche tecniche, per la progettazione di nuovi servizi, e per riportare problemi. con quelle sue centomila rughe impercettibili, che lo rendevano simile a una pergamena ingiallita. per lo più dei tempi. Devo anche sistemare la questione di Arat Vanur, ci sta volendo più del previsto per conquistarla. Il micio inarcò di più la schiena e mostrò le unghie. Ma questa qui, in abito da sera, coi capelli biondi, gli occhi turchini, l’ovale purissimo. Un momento nel quale abbiamo avuto modo di lavorare tutti assieme e di imparare l’uno dall’altro, di conoscerci e di rimanere aggiornati sugli obbiettivi della Fondazione Mozilla. C’è solo che a Morcone hanno una specie di mini rassegna teatrale estiva. "Non sarebbe stato meglio nascere addirittura in America, nell'Argentina, pochi mesi prima del ritorno in patria de' miei genitori?" gli errori che può commettere. io sono un uomo sicuro, signor barone. Ho pensato che fosse qualche cliente che arrivava. Adesso, aveva guardato il commissario, che gli stava davanti. dalla parte del mare disgraziatissimo! L’ossessione continua di dover fare le cose come si facevano un tempo, quando c’erano i vecchi fasti, quando qua era tutta campagna. Possiede uno speroncino che nei combattimenti. Molti erano esausti, malnutriti e affranti: restavano sdraiati sul ponte ad attendere la morte. E di là? La nazione è governata da un partito unico con a capo Il Grande Fratello, un personaggio che non appare mai, ma la sua effige appare in tutto lo stato. e non so capire come Fred Drake abbia potuto supporre che noi avremmo prestato fede a una confessione di quel genere! Ma non ce ne sarebbe stato bisogno, certo. un vero e proprio motore che provoca l’acceleramento continuo, in ragione di trenta metri il secondo, della marcia del razzo. Abbiamo preferito fare una scelta, per favorire la diffusione di uno standard. Non è vivere, questo! Il dottor Appleby ha annunciato che era morta. Le truppe lo osservavano, ma nessuno osò disturbarlo o distrarlo, almeno finché le porte della città non cedettero sotto i colpi dell’ariete. Allora soltanto don Viciente ebbe un breve riso convulso e si versò un bicchiere colmo di whisky. Ma il conte di Lavello non pareva punto disposto ad imitarlo. E l’agonia della terra sarà l’agonia di un gran popolo, condannato dalla inesorabile fatalità a perire in una notte! Fu aiutato ad interrompere la tensione dall’avvicinarsi di un altro re, che era evidentemente teso dalla situazione. In questo incontro abbiamo quindi fatto una scelta ragionata, essendo stato il percorso con più proposte su tematiche per questo target di persone. Il sedere rosso è un modo di comunicare, più è rosso più e in forma l’animale per l’accoppiamento. Sanno usare gli oggetti come le Bertuccie. L’Italia s’è desta. I piedi nella rana sono in posizione “a martello” non più a punta. "e mio zio e mia zia vivevano nell'altra metà," "Tutti coloro che si trovano nel monastero dal superiore (che è il padre, l'abate) all'ospite ignoto e povero, dall'infermo al più piccolo dei fratelli" Lo sviluppatore avrà sempre il beneficio del dubbio e potrà rinviare l’applicazione e chiedere maggiori dettagli sulle motivazioni del rifiuto. afferma che io abbia potuto da me stesso tirarmi un colpo di rivoltella a quattro metri di distanza? è importante evidenziare che nell’evoluzione dei vari regolamenti si è sviluppata una rana diversa. miglioramento ulteriore delle partenze/tuffi. tanto da dargli del tu per la prima volta dal suo arrivo Detto altrimenti, la sua voce dovrà essere solo e soltanto sua, non quella di un un altro personaggio né quella dell’autore. creano di fatto un tuffo subacqueo che permette di avere una maggiore di spinta. La capacità di un narratore sta anche nell’utilizzare e nell’alternarsi tra i mezzi a disposizione che la scrittura offre, selezionando quello più adeguato fra le alternative. poi lo stile libero Io mi sono precipitato per le scale e l’ho ripreso nella hall. Se si è ottenuto questo testo da un amico o da qualche altro sito, si vada alla pagina su Leanpub per scaricare e registrarsi in modo da ricevere le notifiche sugli aggiornamenti. Ciascuno tramite il proprio profilo potrà tenere traccia dei compiti fatti e da fare, un team di volontari si occupa dei compiti eseguiti! mormorò Walter e si guardò attorno. ma conosce molto bene in realtà, essa proseguiva sotto il terreno, attorcigliandosi fino alle falde del monte Qual è l’ostacolo maggiore da superare in una discesa negli abissi oceanici? "Anche i beni del monastero sono segni dell'amore di Dio verso le creature, o dell'amore che conduce l'uomo verso Dio;" La sera venne preparata una grande festa nel grande salone dell’Alta Torre. "Sorridevo perché m'immaginavo al cospetto di Dio Creatore, al cospetto degli Angeli e delle anime sante del Paradiso" come descritto precedentemente. in base agli allievi a cui deve insegnare le varie nuotate. una nuova via sotterranea che lo porterà a smarrirsi per sempre nel sottosuolo della cava e morire come il padre. ma il fango, Dios mio, che cosa prova? Dico per quale ragione siete venuta a finire allo Specchio d’Oro? Io vedrò gli sponsali di uno di quegli imperatori con la figliuola di un semidio. e divenne molto negativa. Compiuta l’operazione, tornò alla sedia di posta e intimò al Corriere del Papa di scendere. Per le Aziende: La grave situazione finanziaria in cui erano alcune aziende al momento della confisca. Era venuto a cercare qualcosa di assai meno appariscente e sicuro sui registri e tra le carte di cui gli aveva parlato Valenti. Chi mena per primo, mena due volte. Non aveva chiuso occhio in tutta la notte; Vercingetorige chiudeva la busta di pelle, si alzava. Richiuse la porta e tornò nella sua camera. Il tempo a disposizione non ci consente di esplorare tutte e cinque le vie che ci indica questo passo. notare anche che la gambata ha la fase di spinta, ma non quella di trazione. La nostra gru idrografica sarà messa in questa camera e qui potremo lavorare col sommergibile fermo, sia in superficie sia sotto i ghiacci. "per dare un'occhiata alla piccola insenatura che lui aveva scoperta" Se solo le pianure non si fossero messe in mezzo… No, probabilmente tutto questo sarebbe successo comunque. Dalmor si godette per un attimo la brezza del vento, per poi essere nuovamente strattonato dalla principessa fin sul tetto del castello. Vogliamo che gli utenti abbiano modo di poter avere una vita virtuale consapevole e sicura e per questo ci battiamo. In fondo, il capitano Luiz ha ragione; tutte le fasi sono in subacquea e poichè non esiste una fase di “spinta” come negli altri. per essere Fred Drake lo era! Eppure sapeva che lui sarebbe tornato, avrebbe dovuto aspettarlo! Avevano pranzato direttamente sul ponte del traghetto. È semplice. Rendere facilmente disponibili e interoperabili una serie di dataset Open Data ritenuti strategici sotto il profilo dei fenomeni in essi descritti. Vedere la propria applicazione rifiutata per delle sciocchezze che richiedono poco sforzo per essere risolte è una gran perdita di tempo. Fare giacomo giacomo. gli fu possibile di trovarsi sullo spiazzo prima che Gardiel vi fosse, ma potè contornare i baraccamenti della miniera ghignò Occhistorti. Non capisco dove possano essere. In questo modo si appassiona e vuole scoprire altro ed anche più di più importante quindi accetterà anche delle regole per migliorare la sua qualità del lavoro. Infatti gli unici giudici ad avere una maglia differente sono i giudici arbitro con maglia azzurra In questo stato la società è amministrata secondo i principi del Socing. Importante differenza è che nello stile libero non è specificato in che posizione sia necessario staccare i piedi dal muro da questa sala. Miss Bigland, non vorreste esser franca con me? La fattoria degli animali, libro tra i più conosciuti di Blair, racconta la storia di alcuni animali che vivono in una fattoria dove soffrono la fame per cui si ribellano al loro fattore. Riesci a descrivere quella bramosia? Infine il circuito si chiude con la combinazione dei due array iniziali su grafico che viene rappresentato sul pannello di controllo sottoforma di due grafici distinti. Hanno vari meeting point (i conventi) sparsi per la città, che alla fine sono tipo dei coworking di suore. Nulla di perduto, rispose l’altro. "Poiché la seconda fila era al completo, e sul ripiano di fondo erano bicchieri e bicchierini, uno shaker d'argento, una scatola chiusa di ebano e avorio, quel vuoto appariva subito;" Fare salsiccia di qualcuno. A bocce ferme si saprà chi ha vinto. "E' fatto ad hoc." E quando si passa dal dialogo parlato al dialogo scritto, le cose si complicano ulteriormente: che succede, infatti, quando le parole si esprimono nero su bianco? Pure io non soffrivo troppo benchè il capitano Nemo non avesse ancora domandato ai suoi serbatoi un supplemento di ossigeno. "Sicché Cruni, messo in quel timore, non l'abbandonava di vista un solo istante." a tavola e a tavolino si giudica il contadino. Ed entrare? Farsi beffe di qualcuno. Ogni minuto è prezioso. Durante una traduzione è importante essere consapevoli delle sottili differenze nell’uso della punteggiatura tra una lingua e l’altra. Uldor li aveva guardati per tutto il tempo con uno sguardo accigliato di rimprovero. Ditemi tutta la storia. La situazione, quindi, si presentò alla mente di De Vincenzi abbastanza limpida: da un lato, Vehrehan, miss Bigland, un complice ignoto, che detenevano il candeliere; Nel caso in cui non possano prenderne parte, offrirgli la possibilità di realizzare attività promosse dal participation team nazionale. Fallo e basta! "L'attitudine di De Vincenzi non era incoraggiante." "Occorreva giocar d'astuzia, guadagnar tempo." legarono i cavalli a degli alberi lungo il margine della strada e si riunirono in cerchio al centro di essa, accendendo un piccolo fuoco. Mostrare le zanne. Trent’anni. A carnevale ogni scherzo vale. Si è prima garzone e poi maestro. Anche lui aprí, entrò, lasciò la porta aperta. esiste una variazione diurna di queste onde che sono più intense quando alcune regioni del cielo sono allo zenith piuttosto che quando sono in vicinanza o al di sotto dell’orizzonte. E si credeva adulto poiché parlava e pensava da adulto ma veniva snobbato dagli ex-galeotti che riteneva amici. Dare nespole. ogni individuo che inizia ad approcciarsi con l’acqua ha necessità di effettuare la fase iniziale, di “ambientamento”. Scendi disgraziato gli disse l’aggressore se no quei signori finiranno coll’ammazzarti. “Bene! Esaminò con piú attenzione i coni eruttici e scoprì con meraviglia che essi scendevano con un dolce pendio. Sono tutti sotto attacco. La mano entra in acqua ed effettua una mini rotazione per poi iniziare la fase di trazione. Rideva, scoprendo una dentatura bianca e uguale. Privacy e sicurezza di ogni individuo su internet non possono essere considerate facoltative. Lo avevano rubato Erano arrivati. Hanno un pelo coperto di macchie molto spesso di colore bianco. troppo vago! Prendere per le mele. Va al progetto. Michael Phelps era specializzato nella farfalla Gli venne concessa questa possibilità, e un pasto caldo, dopo lunghi mesi passati in mare. Fare il gatto e la volpe. Un guardiano dei docks è la guida dei contrabbandieri; Lo toccò sulla spalla, e fu sorpreso della reattività del giovane: di solito, doveva buttarlo giù dal letto, o buttare del ghiaccio su di lui. Il respiro le usciva regolare dalle labbra, che sembrava sorridessero. Bonard stava per dire una banalità qualsiasi, quando un rumore risonò per la casa. Fare il baule. poi c’era la settima torre a base circolare, la più bassa Potrebbero esserci dei problemi di consecutio temporum, ma comunque buona lettura. Mi interroghi, commissario! Ben girò su se stesso e si diresse alla scala. La specie è caratterizzata dai richiami, perché hanno sviluppato una loro vocalizzazione. fece Vladimiro. Una associazione, una piccola associazione, con grandi progetti. Era un uomo alto, addirittura più alto sia di lui che di suo padre. Era come se quel puntino verde seguisse un percorso prestabilito, come se Space Cowboy ne prevedesse il tragitto. Potevi incontrare ovunque un membro che ne faceva parte e non riconoscerlo. "Devi chiudere il vuoto tra l'avambraccio e la spalla." Essere la camicia di Nesso. Precisamente! "valgon poco, se il Caso non aiuta l'investigatore." Vivono in greggi molto grandi anche di cento elementi. Ben andò a sedere lontano da loro dalla parte opposta. Avrebbe dovuto aspettarselo. Aveva il suo piano, ormai, e, seppure attraverso pericoli dei quali non si nascondeva tutta la gravità, sarebbe giunto al cuore dell’enigma. Pelata, in che modo? avrebbe troncato ogni relazione con quei misteriosi individui, sarebbe fuggito lontano. Allora, questi scrisse la lettera famosa. Per problemi di compatibilità intendiamo comportamenti diversi che i siti hanno in base al dispositivo e al browser che li visita. Assentí col capo gravemente. Si rialzò, sbuffando. I prossimi punti di ristoro erano più vicini tra loro, quindi poterono permettersi di viaggiare con più calma. A lacrime di erede è matto chi ci crede. lo avrebbero ritrovato, quelli lì. Mettere il becco. Serviva da fuoco di poppa. Cazzo pure i piccioni sono morti, guarda che moria a terra. E il marchese? "Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima." Essere appeso a un filo. e ha tirato lo spago. Ricevere una fregatura. "Un tipo unico, quel Curti Bo' impiegato all'Intendenza di Finanza." Prosegui, John Micael Ellis. Perciò mi aspettavo di portare a casa una medaglia. Avrete anche notato in quel nuovo organismo, seguendo le micro-fotografie, in che modo si è potuto formare gradualmente lo scheletro. Quest’anno la capitale del ritrovo è stata la città di Eindhoven in Olanda. Amici, l’Atlantide muore! il viso era magro e scavato, e la mancanza di barba lo faceva sembrare ancora di più un prigioniero il quale non vedeva la luce da anni. in questo caso doppia. non indossò la corona, perché i re dei Monti non la indossavano mai nei confini del Regno, escluso il giorno dell’incoronazione. Quando finalmente la porta del bagno si aprí, guardò l’orologio: erano le due. Le demo live hanno permesso a tutte le persone Online e Offline di poter conoscere meglio i progetti coinvolti e poter prendere parte alla loro realizzazione. In alcuni Paesi dell’Asia (il Giappone in primis) si insegna il dorso come ultimo stile Essere uno coi coglioni. "Grazie alle migliaia di estensioni disponibili è possibile aggiungere nuove funzionalità e, se non trovi l'estensione adatta alle tue esigenze, puoi svilupparla tu stesso." ma non poteva far altro che attendere. Sul piano di esso, di legno duro, tutto macchie e bruciacchiature di sigaro e di sigarette, si vedevano nettamente sette colature giallastre di cera. Chi l’ha creata, l’ha anche distrutta sentenzia lo scettico Aristotile a proposito dell’Atlantide. I giudici di arrivo si trovano all’arrivo e controllano il tempo degli atleti La protezione anti-phishing, la gestione avanzata delle password, il controllo dei cookie e le impostazioni di sicurezza personalizzate. un bambino di nome Pin passava il tempo in una bettola, con molti ex-galeotti, a cantare canzoni di donne e di prigione come passatempo. un coltello. Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi. Deve essere aperto a chiunque abbia lavorato attivamente almeno per tre mesi all’interno della community. e sono troppo simmetriche per pensare che si tratti di sette candelieri. Possono essere ordinari(bancari, circolari) o speciali. Dalmor l’aveva ricevuta dal padre il mese precedente. è utile anche per gli anziani (meglio Terza e Quarta età) E’ stato interessante cogliere come le persone percepiscano differentemente questo problema. "Anche al fine di apprendere per migliorare nell'anno successivo." Mamnor lo trovò Secondo me sono assurdi "L'uomo è condannato a esistere e esistere significa scegliere." Le cose lunghe diventano serpenti. Trovi Mozilla Italia sia sul forum (forum.mozillaitalia.orgs) sia sui canali Telegram. Non vide nulla; Venti, trenta milioni. L’oste tuttavia non fece storie, disse a Tildor dove erano le loro stanze e li mandò in un corridoio laterale Il cancelliere lo seguì e nel voltarsi per salutare, ammiccò furbescamente. Quando fu in via Andrea del Sarto, si fermò davanti a una porticina a vetri smerigliati "Un magnifico abito da sera, di laminato d'oro metteva in rilievo le sue forme armoniose" Chiudere la porta in faccia a qualcuno. Francesco di Sales, che parla delle nostre care imperfezioni. potranno essere venduti. I suoi pensieri continuavano a caracollare. A buon cavalier non manca lancia. ed è per questo che sono più attaccata a mio padre, ho trascorso più tempo con lui. Ma che dice? Bottiglie di liquore erano sparse a terra, alcune ancora piene, altre vuote. "Perciò, se teneva alla vita, doveva corazzarsi d'indifferenza, ricacciare i suoi piú nobili sentimenti, dimenticare, se stesso." Le posso offrire qualcosa? considerando la vita di quelli che hanno fedelmente seguito Cristo Tornò verso la donna distesa sul divano e le auscultò il cuore, le toccò il polso. "L'avaro è come il porco, è buono dopo morto." È indispensabile per la sopravvivenza e fu uno dei primi sport ad essere praticato dalle tribù primitive. Avere la pentola al fuoco. Sull’orizzonte in fiamme il sole si spegneva nel mare. Fare teatro, è necessario. Affermare di fare teatro è insieme una trappola ed una scappatoia. il loro pensiero è estremamente retrogrado. E il vetturino cedendo alla paura che gli ispirava la persona atletica del masnadiero, la sua estrema sicurezza, il suo sangue freddo, ubbidì. Fare fagotto. Chi stava spiando? Ardan aveva rischiato spesso, ma non aveva mai guadagnato troppo; Ma aveva fatto bene? Cambiare le carte in mano. L’altra opzione è conferire al termine un traducente italiano. "Così io, piccino piccino, avevo traversato l'Oceano, e forse in terza classe, e durante il viaggio avevo preso una bronchite e per miracolo non ero morto." Gridare al lupo. "Don Viciente, davanti al malore e alla morte del figlio, sospese la sua andata a Villa Verde e involontariamente mandò all'aria il piano di Oscar." Sono sufficientemente forte "Il suo forte alleato tedesco stornò allora una parte dell'esercito che sarebbe dovuto andare in Russia per sconfiggere la resistenza greca." "Non si può rimanere chiuso in una camera con una donna – bella d'una bellezza strana e coi capelli rossi – per quasi ventiquattr'ore, senza maledire il destino." Benedire con la granata. "Elio ha una villa enorme a Posillipo, dev'essere molto ricco." siamo ancora molto ignoranti a riguardo. Crollò le spalle. Il loro approccio scientifico si basa sullo studio teorico di un fenomeno al fine di poterlo interpretare e poterlo spiegare. Che cosa c’è oltre questa seconda atmosfera? ma a Chicago dovette accadere quel terribile fatto che fece tornare la Scimanova in Europa Buttarla sul ridere. Piantare carote. Dopo un paio d’ore, circa, squillò il telefono. Noti nuotatori e nuotatrici e caratteristiche di ciascuno Il capitano negò loro questa possibilità, avvisandoli che avrebbero dovuto attendere almeno tre giorni prima di poter essere ammessi al cospetto di Sua Maestà. ma come in ogni fiaba che si rispetti questi personaggi dopo un po’ escono fuori dal libro e diventano la realtà. Compaiono anche i primi primati e i nummuliti che erano dei protozoi con guscio calcareo a forma di disco. Io non so ancora perché siate venuta da me e che cosa volete che faccia. Il silenzio nella stanza era opprimente. proiettato a linee ferme I pescatori! Fare la manfrina. Altri piú furbi di voi ci hanno lasciato la pelle e voi sapete benissimo in che modo. Il candeliere era stato portato allo Specchio d’Oro. Posso chiederle quanti anni ha? Calmati, non strafare. Ma non sarebbe stato il solo! Stavano appoggiati al muro e aspettavano. Non dovevo pagare nessuna retta, Era lui ed era un altro! che stava già sulla porta dell’albergo. aveva commentato Dick. L’essenziale era di riprendergliela di colpo, al momento buono. La risposta russa fu un attacco militare lampo alla Finlandia che dovette accettare richieste ancor più vantaggiose per la Russia. Anzi, per dar loro coraggio, proposi a questi Signori di far l’operazione in conto sociale e perché fosse fatta a ragion veduta. Quello che non sapete, però, è che. Altri erano amichevoli, soprattutto gli assistenti delle ambasciate, i giovani della guardia o la servitù che popolava la fortezza. È quel che i militari chiamano “danni collaterali”. Che bello! Infatti il primo deve “istruire” quindi deve insegnare il saper stare in acqua, incluse le nuotare. A buon intenditor, poche parole. "Ho bisogno di bere un po' di caffè, il sonno mi sta uccidendo." Parte c’erano e parte sono arrivati dopo. Dal loro atteggiamento si può capire quanto siano sicure le donne occidentali. "E' meglio un magro accordo di una grassa sentenza." Claudia camminava come un automa. Il quale dopo essere morto fu portato lontano dalla cava e abbandonato come cibo per cani. La frequenza del monitoraggio può variare a seconda delle caratteristiche dei fenomeni oggetto di osservazione. Rimanere sulla breccia. Segnalo, a scanso di equivoci, che ciò che sto per raccontare non è realmente accaduto e di conseguenza non è mai stato riportato da nessuno storiografo. E, portatosi in fondo al treno, per non esser veduto dai viaggiatori affacciati ai finestrini A ogni santo la sua festa. Voler raddrizzare le zampe ai cani. Era possibile ammettere che Vehrehan avesse gettato la valigia in mare, cosí a caso, in un punto qualsiasi? La leggenda narra che Anne a Laurens si guardarono a lungo e nel momento di affrontarsi, Laurens cacciò la spada, mentre Anne sfoderò la pistola. Tre tigri contro tre tigri. Questa lettura mi ha spinto a scrivere il presente testamento. La gola gli si era chiusa. Davanti alle tende rialzate della porta opposta Sempre col pipistrello? Sono loro che lanciano attacchi DoS ai sistemi bancari. Dopodichè deve rimanere immobile. Non è affatto così! Non torcere [nemmeno] un capello a nessuno. Non corrono bensì saltano con le zampe posteriori e usano la coda come bilanciere hanno una postura eretta. Sono estremamente contento di questa esperienza. Forse, comportava qualche rischio. Mi sono precipitato a esaminarla. Prendere un bidone. Venire alle prese con qualcuno. È salito su un taxi e ha mormorato qualche parola al conducente. Quando s’addormentavano sognavano malandrini, aggressioni e morti e si destavano di soprassalto e portavano le mani alle armi, che tenevano nelle tasche de’ pastrani. Nelle successive settimane, la vita nella Fortezza Nera continuò normalmente senza straordinari eventi. Stava per terminare la pace, e la guerra sarebbe scoppiata. Avere il coltello dalla parte del manico. Non aspettare il principe azzurro, ci sono io che sono molto meglio! Sono dei parenti stretti dei cervi hanno delle corna molto fini verso la fine. Ebbe un brivido. Ah se fosse destinata a questo solamente la mia professione! Dare supporto tecnico richiede una conoscenza tecnica del progetto ma per gli appassionati di tecnologia può risultare una tipologia di attività facile. "Citai in quell'occasione S." Essere cuciti a filo doppio. Passare in cavalleria. Sì, questo è caratteristico. Un colpo dato con mano sicura, sparato quasi a bruciapelo. Mettere alla berlina. "Coppa del mondo di tiro con l'arco, shanghai" Andare a farsi benedire. Essere un camaleonte. Rompere le uova nel paniere a qualcuno. Far vedere i sorci verdi. Tutti tranquilli, ben consapevoli di dover rispettare la fila, persino i consiglieri comunali. Al freddo al gelo. Uccelli rapaci dal piumaggio soffice, dalla coda corta e dal capo voluminoso. Questo è il momento. E lui avrebbe rincontrato Syriel. Forse sono lacrime di gioia Durante il periodo di formazione si verrà affiancati da Mentor che hanno già completato i progetti l’anno precedente. Firefox è il browser davvero “personale”. "Sì, ho capito che dici, ma non sono d'accordo." Qui vi spieghiamo che cosa è e come si realizza una storia collaborativa. Fare la muffa. Da Durtar Malur partivano circa i quattro decimi delle rotte commerciali che collegavano i sei stati esterni con il continente interno. "Il senatore Cantini, entrando nell'auditorio, aveva assunto il suo aspetto più grave." "Guardare sott'occhio." Era ben determinato a non andarvi e si era fatto un piano di azione molto semplice. Una persona brava con conoscenze sull’argomento può aiutare nella sensibilizzazione organizzando campagne online sfruttando le conoscenze di qualcuno che è bravo nella comunicazione online. Il sistema di aggiornamento automatico consente di mantenere il browser sempre aggiornato all’ultima versione disponibile. Quella non era che la preparazione! Altri stili, non ufficiali. Questi vapori si condensano a diverse altezze per via delle temperature. A partire per Venere. Imposta il gruppo o più gruppi in cui quel banner deve apparire sul sito. Prendere per oro colato. Nel nostro paese, le ragazze continuano a dire che lavoreranno duramente. "Un po' di vino lo stomaco assesta, il troppo rovina stomaco e testa." Le guide sono tematiche suddivise per cartelle. Guardate quella bottiglia! Allevare una serpe in seno. Così mi sono detta: ciò che è stato, è stato, Andare a Canossa. Andare in cenere. Avrebbe tradito un segreto professionale Constatato con soddisfazione che sotto di lui lo spiazzo era deserto, discese la china Far la parte del leone. John Vehrehan non era uomo da tradirsi facilmente. I contenuti diventano quindi parte integrante del servizio all’utente. Vide sulla spiaggia una breve teoria di tank tozze e nere. "Domandare all'oste se ha buon vino." Facendo attenzione a dove metteva i piedi Partendo da questo punto, sviluppa in una frase o due qual è il problema che vuoi affrontare. Quando fu per la strada, zufolava sempre; Chi di verde si veste della sua beltà troppo si fida. La gatta frettolosa fece i mici ciechi Il cocchiere, non se lo fece dire due volte, scese in un salto da cassetta, tenendo ravvolte in mano le guide. Mettere in piedi lo spettacolo “ Che Barba Lunga Che Hai!” è stato davvero divertente. È entrata Rosetta col suo uomo. Come potevano spiegarsi le sette tracce di cera, trovate tanto nella camera di John Vehrehan quanto in quella dello scannato? Pensai di mollare. Il mio primo viaggio all’estero, in una città magnifica, con gente che non conoscevo e sopratutto con dei Mozilliani molto ma molto più bravi di me. Chi ama bene castiga bene. Fare una cosa a pezzi e bocconi. "Vorrei poter controllare l'algoritmo di facebook, siccome decide cosa è prioritario per me." Chiese De Vincenzi al portinaio. Al mattino, quando sorse il Sole, videro ciò che solo loro, tra gli uomini mortali, poterono osservare: la terra degli dèi. Il movimento deve essere come quello di una frustata. I piedi sono sempre “a punta” (non “a martello”). Davvero doveva sentirsi estenuata. Dopo questa piccola digressione passiamo al tema principale. Recupero: La fase di recupero è l’unica fase in cui il braccio non è in acqua (fase aerea). Salì i tre gradini e avvicinò gli occhi alla serratura. La cucina casereccia è la mia preferita. Possibile, ma non probabile! Capelluta, in abito lungo, col cappellaccio a larghe tese e con gli occhiali. Ancora calda; Lui aveva veduto Walter chiuderne la porta e mettersi le chiavi in tasca e adesso Walter dormiva a casa sua. Verso quell’uomo così ostentatamente seduto a osservarlo. Se sciupate così la vostra polvere, non ve ne resterà per farvi saltare le cervella, se per avventura sdegnassimo noi di farlo. Sarebbe stato poi contattato da un tizio tipo Morpheus? Una passerella lungo i fianchi della nave consentiva osservazioni dirette e fotografie. Incominciò quindi la perquisizione della carrozza, che durò parecchio tempo. Crescere come la gramigna. Avremo finito prima di Venezia. Dar del filo da torcere. De Vincenzi sussultò. Affinché la maggior parte dei clienti quando leggono free od open source pensino subito “È gratis!”. Essere la fabbrica del duomo. Tornare a casa con lividi visibili. Lodare la polenta e mangiare i tordi. Insieme a tutte le fasi del ciclo di vita del dato, dall’ingestione all’analisi e sviluppo di applicazioni. Fare la ruota. "Quello lì la teneva sotto il dominio dell'ipnosi e ho dovuto correre il rischio di vederle perdere la ragione." Aveva fatto fermare il tassì in via Monterosa, lo aveva mandato via e lui era tornato a piedi alla villetta. Questo passaggio epocale corrisponde alla fine di quel lungo periodo che gli storici chiamano Preistoria. Si è andato a mettere col braccio sul percorso del proiettile. "Gli era germogliata all'improvviso nel cervello" Una versione alleggerita di AdBlock, impedisce il caricamento delle pubblicità e velocizza la navigazione. Questo articolo nasce da esperienze dirette di clienti che mi hanno contattato per sistemare il loro sito perché il precedente autore non aveva fatto un buon lavoro. Resosi bestia da notte di tregenda apocalittica La libertà è schiavitù. È nata sul ciglio della strada. Su Developers Italia, infatti, troverai tutte le informazioni tecniche e le librerie software per iniziare subito a sviluppare nuovi servizi. Anch’io dovrò morire. Dire nero per bianco. Il sogghigno ironico di Manfredo lo interruppe. Fu il capitano, dunque, che rubò lo smeraldo e. La libertà non va solo voluta, ma ci si deve impegnare per averla! La incrostazione è quella comune. Si era circondato di collaboratori sicuri A tastoni, premette il bottone. "Entrò nella stanza di fondo, quella che sembrava il ripostiglio di un'agenzia di pegno." Dovremmo cercare di trovare un compromesso, non possiamo andare avanti così! Avendo dovuto lo Sparviero mutare alquanto la sua rotta Essere a corto di. Ma un parco cintato, un soldato scozzese in gonnellino a quadratoni e cosce nude, lo distolsero dalla sua meditazione. Ben, che la seguiva con la sua, accese i fari. Spero solo di non avere dolore. Si coprì il volto con le mani. "Chi si fa i fatti suoi, campa cent'anni." "Non faccia l'idiota!" Infine, si sedettero un po’ a caso, ognuno dove capitava, e si guardarono tutti, aspettandosi un discorso di chiusura. Largamente sufficienti del resto Lo stile dorso è l’unico stile in posizione supina. Alzò le spalle. Bah, che noia. Poco dopo che lei mi aveva telefonato, la porta della camera si è aperta e lui è uscito. Ma la prudenza gli consigliò di non attardarsi in quel luogo Era difficilissimo scovare delle appartenenti a questo primordiale movimento antagonista. "Cercò di ritrovare un po' di calma." May era andata a mettersi in un angolo Tornò correndo da Sani. Come state tutte? Stiamo bene. Quindi il braccio tornerà in fase di presa. Rompere lo scilinguagnolo. "Passare dall'osanna al crucifige." Creare un portfolio su casi di studi in ambiti molto variegati. A San Martino ogni mosto si fa vino. "In quel momento noi ci siamo gettati contro l'uscio e lui si è visto costretto a fuggire." Ma era di cartapecora Ma si dominò. Erano le otto del mattino. Ma allora perché erano venuti? Che Dio ti benedica. Nel piegare col corpo era scivolato. Arrampicarsi sugli specchi. Era sorpreso e lusingato. L’affanno a voler fare di più, a mostrare sempre il profilo migliore, a non voler mai sbagliare, a non guardarsi intorno. Uscire per il rotto della cuffia. Iddio la creò. Tom Daley – Inglese: Uno dei più famosi e giovani tuffatori. Il nuoto è sicuramente uno delle attività sportive più praticate e consigliate a livello modiale. Si rifugiarono, per la notte, nella fortezza. Fare il cicisbeo. sulla soglia comparve lo stesso uomo che aveva accolto Nichols e Bonard. Lo hanno ucciso a tradimento col píú infame degli inganni Satana, al contatto della carezza conosciuta, sembrò calmarsi. I macachi tonkeani, a differenza delle altre scimmie, sollevano le labbra scoprendo i denti non pre spaventare ma come segnale pacificatorio. È una cicogna molto grande, caratterizzata da un massiccio becco appuntito, con la testa e il collo quasi senza penne, il dorso color ardesia e lunghe zampe. Spalancò il battente. Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Non è l’aspettarsi che succeda qualcosa, lo sappiamo che la luce si accenderà, che uno strumento suonerà , che qualcuno vincerà. Migliorerebbe le mie prestazione. "Mangiare l'agnello in corpo alla pecora." Farla franca. Persone sole o a gruppi fossero giunte sino alla porta Questo è dovuto principalmente alle differenze sostanziali con la terra. "Sorrise e disse: M'ha fatto paura, commissario!" Non sai dove andare? Chiese con accento cortese, mentre aggrottava le ciglia. Inutile dirvi – scandì con voce dura – che il mese prossimo dovremo incontrarci di nuovo. De Vincenzi ascoltava il notaio e si chiedeva da che cosa provenisse in lui una così evidente soddisfazione. Diventare grandi vuol dire anche aumentare lo spazio fisico, del corpo e dell’anima per fare posto alla vita e accogliere blocchi e paranoie nuovi di zecca. Oliveira, il cui volto si era rischiarato, come si rischiara il cielo Non mangiavo, non bevevo, niente. Anche prima aveva mentito. Acqua passata non macina più. Occhio per occhio, dente per dente. Li contò: erano sette. Avere troppo caldo in estate e troppo freddo in inverno. Cerchiamo di raggiungere un accordo, non ha senso continuare a litigare. Per mettere il veleno nella bottiglia. È concepito per essere tenuto a portata di mano durante la traduzione e consultato all’occasione mediante l’Indice dei contenuti o la funzione di ricerca. Reazione alcalina. Ho grande fiducia in voi e so apprezzare i vostri meriti. È inutile darsi pena. Era una sorella della Toga Nigra che prese un piede di porco, forzò lo sportello dell’auto di Mongoose e lo liberò. La tempesta non è arrivata nella notte, ma stamattina il Sole non è sorto. Inutile farlo parlare. Proponendosi di andarlo a ripescare il giorno dopo. Appleby balzò in piedi, come se avesse voluto lanciarsi contro il suo accusatore. Risolta la questione dei viveri e dell’illuminazione, rimaneva quella dell’aria; Regolamentazione del blocco di partenza Farsi in quattro. Il nuoto comprende un vastissimo gruppo di sport a sè stanti Avere la faccia di bronzo. Promettere mare e monti. In fondo, era innocuo. La voce era più che mai dura, adesso. "Mentre la donna, come l'aveva lasciata, avrebbe dovuto voltargli le spalle." Io sono fatto cosí. Quella coppia non doveva essere olandese. "C'è da supporre che sia stato ucciso con un colpo di rivoltella, mentre rientrava in casa, questa notte." Inghiottire la pillola. E non sapeva da che parte cominciare. Le camere erano strette e buie, ma i letti erano puliti e sistemati. Non poteva, ormai, che affidarsi al caso e attendere. Le uova non hanno nulla da insegnare alla gallina. Perciò sono pronta. Senza dolore tira bene, con il dolore diventa nervosa. William Ellis lo prevedeva. Andare in barca. Senza esser stato prima esaminato e perquisito. Essere sul binario giusto. Al diavolo voi e i vostri impegni! Prendere per il bavero. "All'epoca non ero realmente interessata al tiro con l'arco." "Il primo aveva ancora la cresta ossea che serviva nelle scimmie per l'attaccatura dei muscoli della loro forte mascella la quale, con l'evoluzione in ominidi, diminuisce." L’unico modo che trovarono per accedervi era di sostituire la signora delle pulizie, Giovanna, con Lala. E in ultimo: sono tecnicamente abbastanza bravo per fare quello che voglio fare? Corso del Littorio. Lo dice il manifesto L’esercente prende altresì atto che ai fini della liquidazione dei buoni incassati dovrà disporre o dotarsi di un sistema di fatturazione elettronica conforme alla disciplina vigente. Ha un terrazzo bellissimo, dovresti vederla. Li vuoi quei kiwi? Buttarsi a capo fitto. Era il volto degli avvenimenti gravi. Essere il bersaglio di qualcuno. "Perciò, se teneva alla vita, doveva corazzarsi d'indifferenza" Anzi vanno seguiti in modo più stretto ma permette di avere dei volontari più a lungo termine come presenza in comunità, quindi con più esperienza e conoscenza. Naturalmente! Rimettersi in sesto. Occhio non vede, cuore non duole. Non dovrei dirlo, ma lo dirò lo stesso. Anche Sani e l’albergatore erano rimasti senza parola, fulminati da quella apparizione di incubo. Finirai come Neo in Matrix nell’interrogatorio con Mr Smith”. Le braccia in assetto sopra la testa ferme "Mandare all'aria." La regina era morta diciannove anni prima, in occasione del parto di Dalmor. "Guardare dall'alto in basso." La carenza organizzativa delle autorità Lasciare le briglie sul collo. Niente credenze o qualsiasi altro mobile. In un camerino che poteva essere uno studio Solo un marinaio dalla faccia patibolare rimase afferrato alla gola di Bonard e stringeva A rivederla! Chiaro, conciso e facile da ricordare oltre che convincere le persone della bontà del progetto. In realtà, egli non aveva fatto che mettersi una maschera antigas. Aveva amato Harry Gordon per affinità naturale. Come vuole! Senza volgere nemmeno lo sguardo di fronte a sé "Davanti all'ascensore, Magda lo attendeva." Chi di spada ferisce, di spada perisce. La marchesa Delia andava nella casa della Arcangeli. Samuele lo fissava sempre. "E anche Sani guardò la sua compagna, tanto la domanda dell'infermiera gli era capitata imprevista." Lo stadio sta intonando un coro in perfetto unisono. Essere abbottonato. È uno dei più celebri delfinisti. Inizio a scendere a mare, tu mi raggiungi dopo. Essere pane e cacio con qualcuno. "Quante volte t'ho detto che non voglio che ti occupi di lei." Ma anche lì due uomini postati di fazione lo obbligarono a tornare in dietro. Per due mesi i tedeschi rimasero bloccati davanti al Volga venendo definitivamente sbaragliati dai sovietici. Quando sarò ammalato, mi guarderò bene dal dirvelo! Quando ti immagini di salire su quel podio. La barchetta di cristallo, la giunca preziosa, che si trovava sul cassettone del vecchio! Il nucleo centrale della performance organizzativa è costituito dalle dimensioni di efficienza ed efficacia. Certo, conosceva anche la morte della vecchia. Perché volete cacciarvi a ogni costo in mezzo a quanto sta per accadere? Perché? Mettere la museruola. Tempo perso! Tornare a casa con lividi invisibili. Riveder le bucce a qualcuno. Col maresciallo Cruni e coi due agenti salì in un tassi Aveva la sensazione di un caso insolito Ma istantaneamente si contenne. Dormirci sopra. Ora è presente una “aletta” che permette di effettuare una partenza più veloce Si vide passare per la porta una gran scatola nera in cima a un treppiede. Che quando il barone aveva inciampato nel cadavere Da ospedale e cimitero si esce sempre più sincero. Versare lacrime di coccodrillo. Corsia terza, questo è il reparto emergenza. I governi sabaudi avevano voluto instaurare in queste province un sistema statale e burocratico simile a quello piemontese. Ci serve un comitato sul posto I due erano rimasti soli e senza sorveglianza. Venirsene fuori. Sempre bastonato dal ragazzo per fargli smettere di soffrire Hai la lista delle persone che si trovavano qui ieri notte? Essere magro come una scopa. Dopo averne travestito il cadavere, lo hanno abbandonato in una cantina di Londra Essere una lince. Non c’era da contare sulla sua iniziativa Presa: le braccia distese in assetto sopra la testa e le mani, simmetricamente, si aprono Chi presto parla, poco sa. Essere una pera cotta. Non avrà mica fatto qualche sciocchezza? Non si può rimanere chiuso in una camera con una donna Se pensi che il tuo messaggio possa in qualche modo offendere qualcuno, probabilmente lo farà. Era tutto immobile, fermo. È come se mi avessero tagliato le radici e tolto il sole. La mia fotografia! Attese ch’egli le fosse vicino. Ricorda che tu non puoi rinunciare a diritti su una tua opera se non li possiedi, salvo che tu ne ottenga il permesso da parte del detentore. L’ultima spiegazione che mi sono dato è che tutto dipenda da una storia di hacker, sabotaggi dei servizi urbani e intelligenze artificiali milanesi. Perdere il ranno e il sapone. Due assassinii! Fare cilecca. E perché? De Vincenzi si appoggiò al muro e aspettò che il cadavere fosse disceso. Si presentò un agente della Squadra Volante. Di partire per le Olimpiadi Il portone del palazzo Vitelleschi del Verbano era interamente aperto Se ai sessanta sei vicino, lascia le donne e scegli il vino. Fare quaresima. Con una certa nitidezza. "Ebbene, un morto e un'addormentata." Passare sotto le forche caudine. Free non come “free beer”). Fare da balia. Aveva al collo un fazzoletto di seta bianca. Ma no, era sangue. Quando uscí nel corridoio, la nave cominciava la vita del nuovo giorno. La pizza margherita è la più semplice, ma anche la più buona. De Vincenzi si guardava attorno. Un bicchiere solo. "Filare liscio come l'olio." Perché la salma del compianto marchese ne aveva ormai varcata la soglia "Perché vinca una medaglia d'oro." Dare lo sbruffo. Elon Musk è l’uomo del futuro. L’alba seguente si aprì un nuovo scenario nel mondo. Rimettersi in sella. "Nella botte piccola c'è il vino buono." Nessun dubbio che appartenga a Loïs! "L'amico certo lo conosci nell'incerto." Chi capisce, patisce. Buon giorno, miss Bigland. Carlo obbedì L’avversario era di tempra. "Essere magro come un'acciuga." La mia tesina delle superiori è online. Essere una frana. Aveva capelli corti e brizzolati, biondi, la mascella squadrata, felici occhi verdi e viso gioviale. La pasta è pronta, venite a tavola! Sul piano coronale e sagittale Uno dei due viaggiatori sporse il capo e gli ordinò. Andare a gonfie vele. Ma stasera c’è il concerto di Savastano. Tu lo sai dove è andata, Ben! E tu mi fai la donazione, zia? L’onorevole Scipioni. Mica stupido il tenente Romualdi! Fare la nanna. Mangiarono in sala: il cibo non era granché, ma almeno era commestibile. Tutte le sere l’ho visto uscire vestito allo stesso modo. Gli diede il denaro e poi rapido salí lo scalone, mentre Cruni si lanciava verso il banco del portiere. Quello che mi tocca fare tutto il giorno, non lo dico; In ogni caso però con l’aiuto di complici capaci di uccidere nel modo in cui l’egiziano era stato ucciso Guarda che bel cagnone! Ha un pelo scurissimo e lucidissimo! "Di buone intenzioni è lastricato l'inferno." Sono stato molto occupato, signora. Gli occhi gli si fecero più piccini, proprio due capocchie di spillo. Bisogna sempre cercare di migliorarsi, perché non importa cosa fai, ci sarà sempre un gruppo di longobardi che riconoscerà il tuo sforzo. Prendersi uno spaghetto. Dar nel naso. Per quanto, un testamento implichi di necessità un erede; Vado a cercare la bottiglia e i due bicchieri. Essi avevano portato con sé il candeliere Gira gira, la freccia cade addosso a chi la tira. Farsi una pera. Importante è non piegare troppo le gambe, altrimenti si frena il movimento oscillatorio rallentando lo stile stesso. Preoccupati della frontiera, Vladimiro! Naturalmente, avrebbe bussato a quella porta, più tardi. O preferisci stare a casa? Una guida sul tono di voce da utilizzare sui siti internet della Pubblica Amministrazione, a seconda delle attività e dei bisogni del cittadino. Non la più fievole indicazione accusatrice! Quindi è più “lenta”. Imbattuti, ma sconfitti. La loro caratteristica è che non hanno la ghiandola dell’uropigio Terminata questa, passò il bandito alle persone de’ viaggiatori. Le hanno fatto la lavatura gastrica. "Essere l'uovo di Colombo." Ti auguro buona fortuna. I corsi per allenatore li indice direttamente la FIN e bisogna effettuarli presso la sede centrale, a Roma. Il mondo della ricerca e dell’innovazione. "A tre anni, io ero rimasto orfano anche di madre, e senza memoria perciò de' miei genitori;" Gettò la borsetta sul tavolo. Ho richiuso la porta. Battere le gambe alternate e le braccia che scavano Non hai ancora deciso? Come fai a essere sempre così indeciso? Dare la birra a qualcuno. Il silenzio, spesso, è una predica eloquente. Ma, per parlare seriamente, convincetevi anche di questo: se anche avessi le prove, non vi arresterei. Il viso aveva lineamenti più dolci, e la barba, portata lunga quel tanto che bastava per colorare il viso di nero, li arrotondava. Avere la bottega in un luogo. “Ma che diavolo faceva. Come il signore. Forse, potrei esservi utile. Buongiorno! Forse un’ora. Dove ci son donne innamorate è inutile tener porte serrate. Beck rispose con una specie di grugnito e Vatel si allontanò in fretta, senza neppure salutarlo. Lisciare il pelo a qualcuno. Capitare a fagiolo. Se almeno si fosse mostrato il guardaportone azzurro cielo! Fece un passo verso l’uscio. I Boschetti sono molto bui e deserti di notte. Raggiungeva appena i venti piedi Dall’alto veniva sempre il pianto di Rosetta. Niente più dubbi, il segnale era sotto casa sua. Non si può cambiare il passato. Se vuoi star bene, mangia poco e dormi bene. Un individuo qualsiasi. Il commissario sorrise. Mi sento vecchia, rinsecchita, inutile. Prendere nero per bianco. Volete venire in gondola con noi, commissario? "Si avvicinò, una dopo l'altra, alle tre porte, ascoltando a ognuna con l'orecchio contro il legno." Il presidente americano Obama faceva comizi prima e dopo la sua elezione con internet! Mi trovo a Milano da sette anni circa. Far man bassa di qualcosa. Quando non c’è umidità è bello qui. La storia dello smeraldo! "Non c'è bisogno che tu spazzi la strada." Preso alla sprovvista, ammirato da tanta scaltrezza e seriamente preoccupato per la sua vita, Laurens si inginocchiò e chiese ad Anne di sposarlo. Levare le tende. Il capitano della spedizione chiese di essere ricevuto dal Re. Ha ragione lui, per ora. Si alzò e corse verso il tetto. "C'è una zanzara! Presto, eliminala!" Al tempo stesso, molta dignità. Tuttavia, si avvicinò al dottore, che stava annusando il liquido. Il mio aereo arriva alle sette di sera, puoi venirmi a prendere? "Jacques non dev'essere chiamato!" Potranno essere affidati agli organi di polizia giudiziaria per l’impiego delle attività istituzionali. Ancora una volta. "Capire l'antifona." I due ingaggiarono una lotta all’ultimo sangue. "C'è questo unico ingresso." Chi non ha cane, caccia con gatto. Quale era la catastrofe che, come miss Bigland gli aveva detto, essi dovevano impedire? Gli animali quindi decidono di ribellarsi al fattore, lo cacciano e fondano un nuovo ordine sociale secondo cui tutti dovranno contribuire lavorando ma emergerà una razza di animali, il maiale, che non essendo adatto a nessun lavoro diventerà un burocrate. Quel giardino dovrebbe essere mio per usucapione. La comunità che opera in Italia prende il nome di Mozilla Italia. E nell’ultima parte è possibile effettuare una bracciata ed una gambata completa Il peso di una sconfitta è una croce pesante da portare. Fare il miracolo di Maometto. Il paradiso invece è stato molto statico sia sulla musica che nell’azione dei personaggi sul palco, ma la sceneggiatura dantesca non permetteva altro. Una noce da sola, non suona nel sacco. Il giovane, inaspettatamente, parò e bloccò la spada lunga dell’avversario con il suo pugnale, ed alzò di un piede la spada lunga dal terreno, tentando un colpo alle ginocchia. Rompere gli stivali. Oh, fu una piacevolissima passeggiata! Per qualche minuto i due uomini tacquero. Alla ricerca di Lala. Spesso fuggono dai visitatori “non amano la popolarità”. Operò immediatamente. A differenza del dorso nel quale è regolamenta l’uscita in posizione supina. In Italia chiamato spesso come “delfino”. “Va’ avanti! Era praticamente circondato di gatti, che riuscì a mettere a fuoco solo in quell’istante. Le piccole cose della vita. In questo modo però ci sarebbe un controllo totale a partire dai programmi che in caso volessimo usarne un altro (concorrente) non funzionerebbe. Lo speaker può non appartenere al GUG Prendere qualcuno per il collo. La scala riprendeva a qualche metro di distanza, in senso inverso, per salire al secondo piano. Andò alla porta e si assicurò che il corridoio fosse deserto. A casa dei suonatori non andar per serenate. Un mondo dove far pagare un biglietto è come un’offesa, la cultura e l’intrattenimento devono essere gratis, altrimenti è meglio guardare la tv, no? "Un corso di scienze dell'Educazione e della Formazione ha come obbiettivo formatico l'acquisizione si una solida preparazione culturale, che fornisca competenze di carattere teorico e tecnico-metodologico." A cattivo lavoratore ogni attrezzo da dolore. Farsi una ragione. Ne esce con una borsa di studio, ma anche con un grosso complesso di inferiorità dovuto allo snobismo e alle umiliazioni della società inglese. Per diporto? E ho compreso! Prendere lucciole per lanterne. È di sopra? Tali attività dovranno essere supervisionate da membri del council o da coach specifici che dovranno offrire il loro supporto per l’organizzazione e la realizzazione delle stesse. Neanche dopo morto. Divisa e circondata da un muro di diffidenza e di timore. Andare alla sbarra. Ma anche gli adulti Come si fa nei tribunali. Fuori è già futuro, baby! Viene definita “rana delfinata” La prudenza non è mai troppa. "E' da tanto tempo che non parliamo." Ho bisogno di parlare con lei, signor Vitelleschi. Chi tardi arriva, male alloggia. La novella racconta la vita di un ragazzo che lavora a una cava di arena. È, invece, errato affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo, che il Regnum Dei si identifica con il Regnum hominis, che Ubi Lenin ibi Ierusalem. Allenatevi bene. "Te l'ho detto, gli ho messo il pastrano e l'ho accompagnato alla porta." Di tanto in tanto Verga torna a narrare storie sentimentali borghesi. Essere tra i piedi. Unione con Cristo o, per dir meglio, alla santità Ben fece di sì col capo. "Ma bisogna pure ch'io mi prenda un po' di respiro di tanto in tanto, assolutamente, una boccata d'aria per il mio superfluo;" Aveva dovuto promettere a Loïs di non abbandonarla Avere la scimmia sulla spalla. Quando fu a un metro dalla bestia e riuscì a vederla, diede in una esclamazione di sgomento. Quattro anni sembra molto tempo per qualsiasi persona normale. Fare di ogni erba un fascio. Si trovavano appena fuori dalla Porta del Regno, sull’immenso spiazzale lastricato da cui si dipartivano le strade che uscivano dai Monti. Fare filone. Penso proprio di no! In fin dei conti, sarà facile a Loïs dimostrare che non lo ha ucciso. Si direbbe che le candele fossero in un candelabro. "Terra d'avello non dà grano!" Nulla di meno esatto, invece! Si fermò interdetto. La decisione del Re non era stata presa positivamente dall’esercito. In entrambi gli stili Cioè picchiandolo e bastonandolo come con un asino. Sicura che il segnale sia stato inviato correttamente? Vuoi pulirlo tu? Andare in vaccaAndare in visibilio. Avere voce in capitolo. Lo scorse subito e continuò ad avanzare verso di lui. Stranamente sono tutti magnifici volatori, capaci di percorrere lunghe distanze. Non potevamo non farlo, dovevamo, per rispetto nei confronti di qualche dio strano, ma dovevamo. Andare a Patrasso. In quel momento il vecchio volgeva il capo. Dieci punti. Andare in malora. "Di questo passo la pensione la prenderemo a ottant'anni." Quindi ci trovavamo in una situazione in cui si poteva continuare ad utilizzare il cavo anche se il risultato non era soddisfacente. Come sapete. "Vorrei arrivare dall'altra parte della città, ma c'è troppo traffico." Tanto le gocce eran cadute regolari Lo stile farfalla venne riconosciuto ufficialemente come stile distinto dalla rana Non si rende conto della gravità di quanto sta accadendo? Una constatazione, se mai. Non stuzzicare il can che dorme. Dovete avere il profilo su mozillians e aver dimostrato interesse nelle nostre attività. Abbia la cortesia di aspettare, dottor Appleby! Buttare paglia sul fuoco. E così bella la vita! Per la pizza? Eccomi qui! Stretto al petto, se lo portò al tavolo e lo depose sul tappeto, accanto agli altri. Le sollevò le palpebre, che si richiusero. Sua Eccellenza me lo ha detto. Così Dante incominciava il suo viaggio passando tra tre belve e Virgilio, per la porta dell’inferno, incontrando Caronte. Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi. Questa è la prova che sua figlia è rientrata! Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Poi recò la mano alla tasca posteriore dei pantaloni e avanzò diritto verso la porta della casetta. Vi avvertirò. Impara il cinese, può esserti utile. Forse mezz’ora. Nel tempo il nuoto ha avuto enormi commutazioni De Vincenzi. Adesso salgono. Devi smetterla di fare sempre tardi, mi fai arrabbiare. Il motivo principale di questa scelta è che questo testo vuole essere un’introduzione all’argomento. Mentre Sani saliva, De Vincenzi andò al telefono Battere due chiodi a una calda. "Sì l'ho visto dopo." Sarebbero state scene divertenti. Il figlio era presente a questa sventura, e cercò di aiutare il padre grattando la terra a mani nude , ma non ricevette alcun sostegno da parte degli altri minatori. Prendere di punta. "A pensar male c'è sempre tempo." Si era risolto in un errore irreparabile per lui. Fare la gattamorta. Prima era analoga alla gambata a rana (poichè da quest’ultima deriva) Infatti sono stati capaci ad scappare dai recinti grazie a sassi o a rami. Un documentario originale netflix Essere come il prezzemolo. Chiuse la porta a chiave e si mise la chiave in tasca. Infilar le pentole. Nero con nero non tinge. "La donna è mobile, l'uomo è falegname." Ma quando vide il pugnale, non si poté trattenere dal far schioccare la lingua "Com'era il concerto?" La bugia ha le gambe corte. "Aria d'importanza, diploma di ignoranza." Cantare come un usignolo. Non essere farina del proprio sacco. Se non come corollario, necessario certo, ma non determinante. Che disastro. La nostra squadra femminile si è già qualificata durante i Campionati Mondiali. Ma perché? Dare la baia. Ho sentito il cancelliere, che telefonava di venirlo a prendere. Prendere la palla al balzo. Juan José si ritirò in camera alle nove. Non continuiamo con le morti naturali! Finii in depressione. La piccola rispose negativamente e la guardia la trascinò fuori con sé. Restare a becco asciutto. "Dev'essere stata mia madre." "Io l'ho uccisa!" Al naso non si fa caso. Non faccio mai programmi troppo lunghi. Si guardò attorno. Predicare bene e razzolare male. Ispirazione col naso Vendere frottole. Apri la cartella e copiami quel documento. La vuoi smettere di bussare? Ho capito che è verde! Va con chi è meglio di te e pagagli le spese. Ma, invece, più pensati al mondo business riguardo l’open source. Si differenzia dalla precedente in quanto la Pellegrini è velocista mentre la Ledecky è fondista. Il giovane fu il primo ad avvicinarsi fulmineo, alzò leggermente la spada da terra, il re parò senza alcun problema e Dalmor era già a distanza di sicurezza. Un bel paio di cretini siete voi due! Scese lentamente, tornando nel suo appartamento. Salute, dottore! Essere una pigna verde. Perché non mi portate con voi? Ma mi lasci dire. Dati con voce sempre piú affannata Ti alzi un giorno convinto di essere nel presente e invece bam! Cercate di capire che anch’io tengo alla pelle. Ha scritto il verbale di lettura, Vercingetorige? Vendere fumo. In tal modo si sviluppa lo spirito critico, una serie infinita di perché ai quali, anche attraverso il confronto con gli altri, si possa trovare la risposta che ritiene più idonea. Per questi dataset, si vogliono minimizzare i costi transattivi di utilizzo, prevedendo standard e regole di esposizione più stringenti rispetto a quelle normalmente previste per gli Open Data. Passare dalle stelle alle stalle. Il giovane sapeva perfettamente chi fosse Ed una commissione di esperti, ricordo bene i loro nomi: La Place, Mouge e Volney, fu nominata per studiare il mio progetto, esaminare il battello che avrei costruito, assistere agli esperimenti. Rimasero a fissarsi per qualche minuto: Uldor li osservava scodinzolando senza dar mostra di alcun sentimento e i due, senza distogliere lo sguardo, compivano gesti e movimenti per mettersi a proprio agio. Parlare, ma il lupo sapeva apprendere, e dar cenni chiari della sua conoscenza: riusciva a far sapere qualora non avesse compreso una lezione che gli veniva insegnata, e quindi gli veniva ripetuta. In ogni caso, si rende fondamentale che tutti i volontari riescano ad esser formati e abbiano le capacità per poter diventare membri di programmi o attività ufficiali riconosciute dalla community internazionale di Mozilla. Si può essere coraggiosi e aver paura. Avere paglia in becco. Dicono che prendere coscienza di un problema sia il primo passo verso la guarigione, ma io ho bisogno di correre verso la guarigione perciò chiedo il vostro aiuto. Aiuta anche per imparare il glossario tecnico del progetto senza doversi leggere un elenco. Levar chiodi. A distanza eguale, quelle tracce davano netta l’impressione di sette candele accese Dentro allo sgabuzzino Questo uccello vive soprattutto sul terreno e si trovano vicino all’acqua ed alle paludi. È, infatti, a discrezione dell’istruttore La voce di Vehrehan tacque. Si considerarono loro, della Toga Nigra, le responsabili di tutti gli eventi negativi poiché, durante molti avvenimenti critici, venivano viste fuggire delle figure femminili vestite di nero. Prendono il soprannome di “orsetto lavatore” perché puliscono il loro cibo nell’acqua che poi si mangiano. Entrando, si trovarono nella piccola sala comune. Orecchio poggiato sulla porta, un mozzicone sulle labbra e un mezzo sorriso, mentre i passi si facevano sempre più vicini. Recupero: La gamba dal basso ritorna in alto. Bastava girare un rubinetto, e durante sei giorni consecutivi il gas avrebbe illuminato e riscaldato l’astronave. Non porterà a nulla di buono! È stato Teodoro Swan a dirglielo? "L'avvocato l'ascoltava, fissandola sempre di sopra alle lenti." Per quanto riguarda gli enti locali. Siamo pronti ad accettare un Internet realmente globale? "L'amore non ha una definizione scientifica e forse anche filosofica." Si utilizza in questa fase un ambiente diverso da quello di test, che consente di simulare il subentro e la successiva fase di esercizio. Fare un mercato. Andai là perché le condizioni della mia famiglia erano pessime. "Fare un buco nell'acqua." Questa differenza è teorica poichè l’esame è il medesimo Fu preso da un primo scoraggiamento; Beh, quello è il mio sogno. Tre anni dopo si stabilisce a Milano, vero centro della cultura nazionale e dell’industria editoriale. E lui l’aveva seguita da lontano. Arrivò fino a sessanta. Nessun mezzo di fortuna per riscaldarsi e il termosifone spento dal giorno prima La tecnica utilizzata correntemente è il crawl, quindi di seguito verrà spiegata quest’ultima. Daniele non avrebbe potuto entrare da quella porta. Non è ricco chi possiede ma chi meno ha bisogno. Le mise in un pezzo di giornale, che aveva in tasca. Tutto è finito! Per togliergli i sette fogli rubati. Essere tra il lusco e il brusco. Prima dal bordo vasca e poi dal blocco di partenza. Le modifiche più sostanziali identificabili sono queste. Mi sono messo in portineria ad aspettare che arrivassero il commissario e le guardie. Per rubarlo, uccise anche? Essere una Cassandra. I Campus Club sono una opportunità per creare assieme una community tecnologica nella tua Università. Fu allora che Avore tornò nuovamente a loro dalle acque. Mascherate da gentili e buone sorelle, all’interno di quei luoghi vivevano delle tostissime combattenti. Lento volo di vele rettangolari sull’acqua Lo sconosciuto compì con grande attenzione Il viaggiatore vuotò il suo bicchiere, quindi ordinò a Menicuccio di dare il rimanente al cocchiere, e gli porse uno scudo, dicendogli. Non vedere più in là del proprio naso. Essere un asino calzato e vestito. Piantare baracca e burattini. Era così acquosa e livida che i volti dei tre uomini sembravano di cera. Infatti gli atleti dovranno prima tuffarsi in acqua Ho sempre sognato Il litigio fu portato dinanzi al re che sentenziò che il polledrino doveva rimanere là dove era stato trovato; Il web non è differente e non è differente anche il modo con il quale esprimiamo rapidamente noi stessi in tutte le possibili forme online. Ero davvero felice. Vuole che la mandi a San Fedele, e domattina in carcere? Quando il complice interno avrebbe potuto operare con più facilità e sicurezza Adesso che aveva trovato un compagno di cui fidarsi Certo il colpo era ardito e lui, se lo aveva tentato, doveva averlo fatto come unico rimedio al male peggiore Piatti e vassoi erano in oro, posate in argento e bicchieri e brocche in cristallo. "E lei ammette che nel buio sia stato possibile all'assassino di conficcare lo spillo proprio nel cuore?" Non era ancora avvenuto Trafalgar. Che cosa ha compreso? Gli occhi bistrati di violaceo si scavavano, neri e brillanti La prima federazione esistente di nuoto al mondo Attaccare il berretto al chiodo. Il primo piano lo abbiamo preso in affitto noi, per il circolo. Ma comunque, sono molto emozionata All’epoca le donne non si facevano troppi problemi su quali fossero i loro desideri, li realizzavano e basta. Tra le carte lasciate da mio padre. Le passò davanti ed entrò nella stanza del defunto. Ha sempre vissuto con me. "Ogni volta che pioveva o c'era un temporale, il tetto gocciolava." Spinta: Le gambe, col movimento oscillatorio che parte dal bacino, vanno dall’alto verso il basso. "Mi balenò improvvisamente un'idea, ma era una pazzia." Io mi chiamo Paolo Tabor. "C'è anche una specie di ufficio con un casellario e una scrivania pieni di carte." Qualche intoppo tecnico ma tutto procede per il verso giusto e la giornata si conclude con una visita della struttura che ha ospitato questo Linux Day. Essere una baracca. Sgomento, ma non del tutto convinto della sua opinione, mi pungeva il desiderio di appellarmi al giudizio del pubblico. Dare olio di gomito. La ricerca di pozzi petroliferi scatenò delle guerre come la guerra del Golfo in Arabia saudita. Guardata a vista dal brigadiere Cruni e da altri due agenti. Ah è solo un pollo. Rimandare alle calende greche. "L'Astralopithecus Robustus aveva anche un'andatura barcollante, un bacino più simile al nostro e delle braccia più corte." Non so quanto sia saggio sfidarlo, comunque: io stesso me ne sono reso conto subito, e sono pazzo: figuriamoci una persona sana. Lei aveva tutto calcolato tranne il fatto che dalla sua ferita sgorgava sangue. Le dovevano consegnare al portiere dell’albergo, per John Vehrehan. Un orologio e un portafogli Fare la fine del topo. Lo liberò dai giornali. Un Internet in cui gli utenti siano in controllo, al sicuro e indipendenti. La nostra casa era fatta di fango. Perché si preoccupava tanto che la seguisse in Egitto? "Fare la barba all'asino." Secondo lo stato e la condizione propria di ciascuno. Perché non lo fa? Esso si diffuse in tutta Europa e in Asia Centrale. Ma se dovessi uscire. Come il giorno prima, furono svegliati un’ora prima del tramonto. "Ormai è diventata un'ossessione, devi cercare di superarla!" Introduzione. Partire in quarta. Il traffico indotto da Skynet lo aveva logorato e sfiancato. Quando gli ebrei sparsi per il mondo poterono recarsi ad occupare quella terra Dal momento della scopetta del cadavere in poi. Stava lunghe ore con la testa tra le mani, immaginandosi di studiare; Il nostro fattore comune è la volontà e la consapevolezza che l’unione fa la forza. Perché s’era proposto di ignorare completamente la sua presenza? "Volere qualcosa ""hic et nunc""." È probabilmente uno dei più noti nuotatori italiani Ci dovrebbe essere un Orwell in ognuno di noi per infonderci la forza ed il desiderio di capire e approfondire tutto ciò che avviene intorno a noi. Tensione, desiderio, mancanza: concetti fondamentali per far sì che il sentimento in questione funzioni da propulsore per una storia. Strani animali volano nell’aria, e prendono il loro nutrimento da grandi gigli od eliotropi, giganteschi come alberi. "Per poter trasportare l'oro nero sono utilizzati dei tubi che percorrono sia il mare che la terra e sono chiamati oleodotti o vengono usati automezzi." "Quando vien la candelora dall'inverno semo fora." Odore di caffè e cornetti industriali scaldati al forno era quello che si sentiva nella cucina in perfetto ordine dello Space Cowboy in versione cittadino normale e anonimo. Lo scopo primario dell’interfaccia di un servizio web è quello di aiutare l’utente a raggiungere ciò che cerca in modo naturale e immediato, in modo quasi trasparente. In Italia questo compito è affidato a Mozilla Italia che offre supporto attraverso il suo forum o sui canali Telegram ufficiali. Aggiornando costantemente le metodologie adottate. È l’unico stile ad avere tutte le fasi in subacquea E se manda un odore esso non basta! Il capitano Nichols non aveva fatto allusione alcuna Katie Ledecky è specializzata nello stile libero Un Giardino in salute ha la necessità di esser vario tanto quanto ha la necessità di difendersi dagli insetti e dalle malattie. Ma la veglia era stata per lui decisiva. Era nostro dovere farlo. Si volse ai due accoliti e fece loro un segno. Quelli erano i Monti, un luogo inospitale, inabitabile, senza possibilità di futuro e sopravvivenza, che era diventato il territorio di uno dei più grandi stati del mondo. Appassionato cultore degli studi foscoliani, fu egli eletto a far parte del Comitato per erigere un monumento in Santa Croce al Cantor dei Sepolcri. "Non c'era neppur bisogno che mi chiamassero." A completare quel suo abbigliamento eccentrico e non certo da mattina "Non lo sa che si trova all'ospedale, addormentata da un sonnifero?" Non puoi vedere il bosco se sei tra gli alberi. "Quel bambino è un po' grassottello." Collegati adesso, sono pronto. Tutti questi cadaveri conducono soltanto al cimitero . Era una bambina quando partì in cerca di un modo per sopravvivere. E, invece, attorno alle nostre case e ai nostri campi premeva un’orda smisurata d’infedeli che c’insidiavano. Altre comunità hanno delle chat dedicate su servizi differenti con sottogruppi Ogni picconiere impiegava in media da due a quattro "È con quella che l'assassino ha scritto la lettera di minaccia." "Depose il ricevitore, perché non voleva che l'altro gli rispondesse." Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante. "Un'opzione è iniettarti localmente una dose di steroidi." Alcuni erano molto strani, come i grandi professori della Scuola Magistrale, i quali sembravano sempre avere la testa tra le nuvole. Non so se posso partecipare oggi, sono davvero oberato di lavoro. Tornato in patria, visse allo stesso modo a Londra. E rientrava sempre alla mezzanotte? Essere una vecchia volpe. "L'abito che indossava Verità quando è uscita alle nove si trova adesso nella sua camera, assieme al mantello." Che cosa viene a sapere il lettore, che cosa prova e che influenza ha sul plot se un fatto lo racconto con un punto di vista di un personaggio o di un altro? Il suo mezzo di controllo è la Psicopolizia (Neolingua) che cattura chi commette reati e li porta al MinAmor. "Però quest'altra grande decisione provoca un altro grande peso che crea angoscia per questa ampia gamma di scelte possibili." Regole e addestramenti validi che ne facevano uno dei più efficienti eserciti del mondo. Andare a scopare il mare. Un ululato giunse alle loro orecchie, lontano. La rana è lo stile più lento, il più complesso e il più dispendioso di energie. Appena fu uscito dalle Sei Fortezze, una strana sensazione gli riempì l’animo. Poche miglia più a sud la flotta dei Monti aveva chiuso lo stretto fin dall’inizio della guerra Bisogna lavorare molto duramente Non aveva mai dovuto vedere il suo inquilino ridotto a quel modo Le recensioni sono penose, forse dovremmo cambiare idea. Fare razza. È in questa fase che si effettua la respirazione Alla loro destra vi era la più piccola di statura, esile, ma allo stesso tempo la creatura più bella e meravigliosa che essi mai videro in vita loro. A questo De Vincenzi non aveva ancora pensato. "Essere un'acqua cheta." Vieni, cara. Un infortunio è inevitabile. Avevo intenzione disse di liberarvi io stesso e di porvi in condizione di continuare il vostro viaggio, ma pare che stiano per giungere de’ vostri amici e non voglio toglier loro questo piacere. Hai eliminato quel documento in maniera sicura? Non dovresti lasciare alcuna traccia di quello che hai combinato. È sicuramente il più forte e il miglior ranista di tutti i tempi. Ma era scosso da un fremito convulso. Non la invidio, commissario. "Non v'era dubbio, però, che il vecchio aveva scoperto qualche ignorata miniera di brillanti" "La definizione degli indicatori che l'amministrazione utilizza per programmare, misurare e poi valutare la performance è un'attività di importanza critica." I fatti della pentola li sa il coperchio. E in quanto alle impronte di sangue. La femmina perde il piumaggio, dopo la nascita dei piccoli, quando finalmente rompe il muro. Non sapere che acqua bere. "Sta passando la Madonna dell'Arco, vuoi unirti?" I pifferi di montagna andarono per suonar e furono suonati. Nonostante quella sera Zipak gli apparisse particolarmente amabile e bonario Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Tale padre, tale figlio. Il batuffolo di cotone era scivolato sul cuscino. "Disse: ""Mi dia tre mesi.""" È una sorta di sindrome di Stendhal che colpisce la parte più nascosta del nostro essere, quella che brama la bellezza, che vuole che le cose abbiano un senso. Voi mi capite Tedesco, lassú all’ultimo piano. E non c’era nessun bisogno di macellarlo. Ché l’intelligenza del brigadiere era limitata Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia. Eppure io diventavo subito amico dei bambini e riuscivo a interessarli. Spiegai: Dio detesta le mancanze, perché sono mancanze. Senza accender la luce "L'amore?" Derivano da una normativa inadeguata come quella attuale. Guardare le mosche che volano. Le applicazioni quando sono inviate nel marketplace vengono controllate da tool automatici e testate da volontari di Mozilla. Ebbene, commissario, che la fortuna vi assista! Certo, non aveva nulla di comune col candeliere d’oro a sette fiamme, che Mosè fece mettere nel Tabernacolo. La parte più articolata è quella che comprende la realizzazione degli array dei pulsanti infatti qui sono stati utilizzate diverse funzioni. Volere la luna nel pozzo. Restare di sale. Si cacciò allora là dove la vegetazione era piú alta "Il mio amico, signori - ve lo presento: Serafino Gubbio - è operatore: gira, disgraziato, la macchinetta d'un cinematografo." E questa è solo la punta dell’iceberg. Sinistra o destra? Ora dovrebbe funzionare tutto. Andare coi piedi di piombo. Il capitano sorrise. Ogni lasciata è persa. La sua attenzione fu subito attratta dal cassettone. "Era un'ingenua ragazza di paese senza fiducia in se stessa." Tu non avrai i nervi scossi dal temporale, spero, e vorrai suonare qualcosa per noi. Che noia, mi toccherà preoccuparmi di tutte queste cose. Il banco di ghiaccio ridiveniva a poco a poco ice-field. Ti fermerò io. Cominciai a dare pessime prestazioni. Hai un capello lungo e biondo sul maglione! Fare pari e patta. "Non c'è tempo per riprendersi." A ogni modo io non ci ho più nulla da fare qui! Tutti i suoi movimenti, quella notte, apparivano illogici e avventati; Per le finalità di queste linee guida è utile definire e distinguere le attività di misurazione da quelle di valutazione. Ma lui ci aveva ritrovati anche qui. Raccolse Phase portandolo via. Sì, la cosa appariva possibile, opportuna anzi. "La necessità aguzza l'ingegno." Secondo me è meglio che la smetti, potresti dargli fastidio. Come far parlare i personaggi perché il loro modo di dialogare risulti spontaneo e credibile? Fu tanto sicuro di questo, che si rimise in tasca la rivoltella che aveva estratta nel salire. Un esempio eclatante potrebbe essere la semplice respirazione. Per quanto fossero già quasi le nove L’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza di ciascun alunno nella nostra istituzione scolastica. Ho bisogno di fare un pisolino. S’è preoccupato di non far rumore Elefante: molto importante, specialmente nella fase di ambientamento Il presidente della repubblica ha voluto commentare questo avvenimento dicendo “noi italiani dobbiamo dimostrare di essere tecnologici e di stare allo stesso livello tecnologico degli altri paesi europei quindi approfittatene italiani. Non essere né carne né pesce. Ora, infatti, molti nuotatori utilizzano molto più le braccia piuttosto che le gambe Sotto l’aureola d’oro dei capelli Sondrio è un comune di circa ventimila abitanti, non è piccolissimo. Prima dell’alba, arrivano all’estremo limite del porto: il guardiano inglese balza a terra, saluta, augura buona fortuna. Avere le traveggole. "Buttar l'osso a qualcuno." Di qui, col primo piroscafo in partenza, avrebbe fatto ritorno in Francia. Con lacrime e lamenti non si cura il mal di denti. Ma tuttavia era da quel nome che occorreva partire per giungere alla verità. La figura sottostante rappresenta il rapporto con cui si presentano delle ellissi interconnesse tra di loro quando il rapporto non è uguale altrimenti si ottengono delle circonferenze. D’altra parte egli concorre ad un’opera buona: quei due americani sono mossi dal pio desiderio di riconquistare la prima nave sottomarina del loro compatriota Fulton, per portarla in America e collocarla in un museo dedicato al grandissimo inventore… . "Avrò certamente bisogno d'interrogarvi ancora." La soluzione è The Boring Company, la compagnia che scava tunnel sotterranei nei quali scorrono dei carrelli che permettono alla tua automobile di viaggiare velocissima ed evitare spiacevoli code. De Vincenti si fermò perplesso a guardarle. In tutti i casi le attività di monitoraggio devono essere documentate mediante un efficace sistema di reportistica. "Gente allegra, il ciel l'aiuta." Se continui a parcheggiare in doppia fila, è ovvio che continui a ricevere multe. Camminò lentamente verso la porta e la chiuse Vivono in zone fredde, nelle montagne del Giappone presso le sorgenti vulcaniche dove le acque della pozza sono scaldate del magma che passa in prossimità di esse per questo vivono a terra. Il raggiungimento di tale obiettivo è tanto più alla portata quanto maggiore sarà il numero di beni che sono confiscati ed introdotti nel circolo virtuoso dell’uso sociale, ma anche quanto migliore sarà l’uso sociale degli stessi. "Chi al caso s'affida prende un cieco per guida." Gli scambi regolati con denaro sono un atto reso possibile dallo stato il quale presta il servizio con la sua banca centrale con la stampa dei biglietti e con la coniazione di moneta e la loro messa in circolo. La figura seguente illustra il ciclo complessivo. Sono completamente coperti di una folta e soffice pelliccia grigio giallognola screziata sul muso. "Quando fu all'altezza del fabbricato, guardò fra le foglie." "Chiavi d'oro, vasi, orologi, tabacchiere, portasigarette." Giunsero nell’ospedale all’aperto, che sfruttava le abitazioni attorno la piazza per ospitare i feriti e la popolazione. Ah, che bel Sole oggi. I due misteriosi passeggeri dell’Augustus erano morti; Di rado nuotano. Perché mai l’acrobata aveva sentito il bisogno di accendere candele in una stanza illuminata a luce elettrica? "L'aveva deposta sul letto e non la vedeva." Alla bottoniera della giacca mancava il fiore Assomigli molto a Francesco, lo sai? Quella che segue è un’ottima documentazione per un modello governativo ideale e della sua organizzazione. È specializzato nello stile libero in vasca corta. "A fumar l'oppio?" La osservava e vide che il nome della Lubiskaja non aveva prodotto in lei alcuna reazione. Dare una lavata di capo. Una per le Americhe, Una per Europa, Asia e Africa e Una per l’estremo Oriente e l’Australia. Mi pare di no. Se avete le prove di quanto affermate, perché non mi arrestate? Commentò il maestro addetto alle esecuzioni. "La graffa che si mangiava in quel parco giochi era buonissima, non vedo l'ora di riprovarla." Battere il tamburo. Molti degli eventi più devastanti per la città di Roma furono causati da questo gruppo di Sabine arrabbiate. Avanzò. Spinta: Questa fase parte dal petto fino a finire quando il braccio è lungo i fianchi. La localizzazione prevede un passaggio in più della semplice traduzione: invece di limitarsi a trasporre un contenuto così com’è in una lingua diversa, lo adatta agli usi e alle convenzioni di uno specifico Paese o regione. "L'auto di Kid Tiger, pensò subito." Cosa stai facendo? Un silenzio. In realtà il simbolo dell’ellissi ha la sua combinazione di tasti dedicata. Com’era vestito, l’artista? Enorme e immobile davanti ai loro occhi si stagliava un monte altissimo, più alto di ogni altro che si fosse mai visto sulla terra, la cui cima era nascosta nel cielo da nubi e foschia. "Uno scienziato potrebbe dire che esistiamo perché nell'atto di fecondazione nella vita ci siamo formati e poi cresciuti sotto la forma che abbiamo adesso." Una volta lì decide di mettere la testa a posto e di fare le cose per bene. "Il conforto delle parole di Simone Pau m'era venuto però sopra tutto per ciò che si riferiva alla mia professione." "Nella troposfera la temperatura subisce innalzamenti e abbassamenti a causa delle perturbazioni presenti e dalle masse d'aria che subiscono la rotazione terrestre raggiungono elevate velocità permettendo un mescolamento dell'aria a diverse temperature." "Incredibile! Con questo nuovo taglio di capelli sembri un'altra persona!" Hai mai bevuto quel drink? A me non piace. Fece per dirigersi alla porta e allora tanto lei che De Vincenzi videro Vehrehan "Allora, pentita com'è, invece che pensare al passato, si proietti verso l'avvenire e rinnovi, con l'aiuto di Dio, la sua vita." Al villano se gli dai un dito si prende tutta la mano. Trazione: è la fase in cui la mano (e il braccio) dalla posizione di presa Tuttavia la nave era in uno stato fatiscente, e temevano di non raggiungere casa. Ho chiuso a chiave la stanza e ho lasciato alla villa due uomini di guardia. Organizzare un evento senza contare le necessità ed i feedback della community può anche permettere di fare un bell’evento ma senza nessun risultato utile. Velata quasi sempre di nebbia in fondo a Via dei Servi William Ellis sapeva che avrebbe dovuto combattere ancora e si preparava a farlo, quando venne ucciso. Lascia che io me la sbrighi da solo. A volte picchiavano mia mamma. Pur di sotto ai sacchi e alle casse. Colpo di spugna. Far faville. Ogni volta che poteva, il giovane portava alla luce il discorso solo per ricevere assenso e consenso alle sue tesi e argomentazioni, dimostrando la fragilità del padre. Disse con voce gelida la ragazza. Appleby non sogghignava più. Sono sceso da cinque minuti, tra poco dovrei arrivare. Dopo la scoperta del cadavere di Dan e la fuga di Loïs Era belluinamente goffo dentro quella sua giacca di cuoio fulvo. Una grande paura nessun medico la cura. Non sarà con la candela che tu riuscirai a farmela! Perciò tenevamo pentole e padelle sul pavimento perché non si allagasse. "Quella donna è bella, d'una bellezza strana e coi capelli rossi" Vuol discorrere con me tutta la notte? Esiste una nuova branca del diritto che sono i diritti digitali "Voglio che la mia storia sia d'ispirazione per ogni ragazza." Essere un fuscello. Le spiegherò. Quindi non avrebbe gran senso analizzare nuotatori molto remoti "Accanto alla quale una grande targa di marmo recava a lettere d'oro: Istituto Farmacologico della R." Molto bella la prima parte con i suoi colpi di scena e cambiamenti del ritmo musicale fino all’arrivo del paradiso. Guardare di brutto. "E a che si riduce l'intelligenza, se non compatisce la bestia che è in noi?" Questa gambata è principalmente a scopo propulsivo. Ora il poveromo, tutto curvo, col capo proteso, tenendo in una mano uno scalpello e nell’altra una lente d’ingrandimento, cercava di riconoscer la natura di quell’oggetto misterioso. Il recensore in caso di rifiuto dell’applicazione fornisce una spiegazione dei problemi riscontrati, spiegando i passaggi per riprodurre i problemi dando riferimenti alla documentazione per correggere le carenze. Era diretto contro l’assalitore e colpì invece alla testa uno dei cavalli, il quale stramazzò. Qui vennero fermati per un mese dai nazisti. Il suo buon cuore gli faceva sempre di tali scherzi Per loro, oggi assediati dalla violenza delle armi e della parola. Tutto ciò verrà reso possibile grazie alle funzionalità di identificazione e sicurezza contenute nel microprocessore, le cui specifiche sono aperte e disponibili sia sul portale ufficiale del Ministero degli Interni, sia in questa pagina. La Polizia? Noi abitavamo in questa metà Fare questioni bizantine. Ché quella del corridoio bastava Nelle community il reclutamento è importante perché una community che non cresce, stagna ed è destinata a morire. Girò rapidamente per le sale e le salette del primo piano. Tornate in anticamera. Avevamo tre stanze. Quando raggiungo questa posizione, è davvero doloroso I piccoli poi sono ancora più vivaci e curiosi dei genitori e sono impossibili da tener fermi infatti la più grande occupazione della madre è quella di controllarli. Quella luce insolita gli aveva dato immediatamente il senso del pericolo. Dopo le mura a raggiera, che si innalzavano da miglia di distanza andando a confluire nelle mura esterne, e dopo di queste, vi erano i cortili esterni dei castelli. Questo documento mira a fornire consigli concreti su come dovrebbe apparire attiva una community Mozilla. Non sentire ragioni. "A lavar la testa all'asino ci rimetti il ranno e il sapone." Il tallone verso l’alto, quindi le ginocchia non vicine alla pancia. Non usare troppi paroloni, ricorda che stai parlando a dei ragazzini! Essere una mignata. Essere un furbo di tre cotte. Meglio un asino vivo che un dottore morto. Il becco ricurvo e le unghie acute. Le domande a monte sono altre, ossia, perché faccio questa scelta o quest’altra? Ella si lagnò delle sue difficoltà; Forse dovresti lavare questo maglione, è pieno di peli di cane! Madonna aiutami, Cristo proteggimi! Forse, da altri. Ben la guardò, senza toccarla. Sono un’attrice e vivo sospesa in un mondo dove chi lo fa per hobby riempie i teatri e chi lo fa di mestiere non arriva a fine mese. Nello stile rana è inesistente. Non glielo hanno detto che anche il marchese è morto? "Io l'ho uccisa." "Il termine informatico Trusted Computing, in italiano Informatica Fidata, indica l'inserimento di chip e/o software obbligatori che limiterebbero le libertà dell'utente per l'uso di altri software e/o di modifiche all'apparecchio." Indorare la pillola. Una serie di sfortunati eventi ne è la prova: ciclo di romanzi di grande successo, già film di grande successo, nelle mani di Netflix diventa una serie tv di grande successo. Avere una chiara documentazione collegata alla vostra homepage potrebbe essere il primo passo. "De Vincenzi si avvicinò all'infermiera." Prendere per i fondelli. E voi perché avete tentato di fuggire sul canotto? “Voi chi pensate che possa essere stato a fare il colpo? "Senza sentir altro, De Vincenzi si era precipitato nell'interno" Il digitale è un unico flusso, per questo motivo si usano ora i cavi HDMI, per avere il miglior segnale come qualità ma che se si rompono sono da buttare. Ma non lo credereste: dopo che il successo migliore ebbe coronato i miei ripetuti esperimenti, la burocrazia marittima O stato di salute di un giardino condivide molti attributi con lo stato di salute di Internet. Chiodo scaccia chiodo. Altrimenti non avrebbero ucciso un uomo, pur di entrare! La visita è stata lunga e, come può credere, esauriente. Tieni bene in testa che non puoi combattere per i tuoi sogni se non hai le armi giuste. La strada si inabissava subito, dopo una brusca svolta verso Sud. Li porteremo quanti sono a San Fedele. Si diresse immediatamente, senza altri pensieri, verso la fortezza, ed entrò prima di ogni altra cosa nelle cucine, dove mangiò a sazietà, Uldor con lui. Questo dettaglio permette alle sorelle di intasare le strade. Una specie di calotta aderente Doveva esservi qualche altra ragione. Avrà sentito un gran bruciore al braccio, anche! Lava cane, pettina cane, sempre di cane puzza. Vogliono firmare come testimoni? Fare un salto nel buio. Alla presenza di Napoleone Primo Console In fondo De Vincenzi si era esposto a tutti i rischi, salendo solo lassù. "Non l'uomo nel quadro della porticina;" La community rappresenta il training perfetto per il mondo aziendale. Dovresti fare una partaccia a Gennaro, non è normale che si comporti in questo modo. Non dovrebbe affidarsi solo al polso. Quando tutto è di tutti, i tempi sono brutti. Uldor era seduto fermo ad ammirare la luna. "Gli animali non accettano che i maiali siano diventati come gli uomini, il loro nemico, quindi qualunque rivoluzione dettata da un'utopia fallirà e si trasformerà in tragedia." Una famiglia regolarmente costituita. "La guardia al vederlo in atteggiamento di preghiera gli domandò:""Cosa fate?""" Quando il mio amico Simone Pau trascura per parecchi giorni di venire a trovarmi alla Kosmograph, vado io la sera a trovarlo a Borgo Pio, nel suo Albergo del Falco. Splendide librerie, specchio delle personalità dei loro padroni Giornalisti, fotografi, imprenditori di pompe funebri, le suore, il giudice istruttore. Bagnarsi il becco. Il segnale che viene visualizzato nel grafico rosso è un onda quadra che permette solo valori di tipo booleano. Frutto proibito, frutto saporito. Qualcuno lassù mi ama e ha ascoltato le mie preghiere. Qualsiasi autore, qualsiasi genere, qualsiasi storia purché fosse bella. Tra gli spettatori cominciarono i mormorii. "Non c'è niente di falso e di convenzionale, ma schietto vigore anche nella pietà." Vedersela. Il cocchiere fece schioccar la frusta e tosto accorse Menicuccio, col berretto in mano. Come sei carina! Non aveva nulla di particolarmente attraente. "Dunque, l'arco che le serviva era davvero costoso." Vale più la pratica che la grammatica. "Con la moglie a lato l'uomo è sempre beato." Lei aveva preparato il mio spirito ad accettarlo. Dopo l’unità d’Italia vi fu un rigetto nei confronti del governo da parte della povera gente del meridione. Quando seppe che il padre lo attendeva nel cortile per un duello rispose facendo cadere la testa sulla tavola. Non è possibile! Quindi se si rompeva un pin, il risultato era pessimo. Ma si appoggiava allo stipite. Liam Tancock è un inglese specializzato nel dorso Cambia ovviamente la partenza dopo la virata. Il marito di Sofia Moroni, quando vide il gruppetto dei funzionari e degli agenti, si fece avanti e si presentò. L’uomo avrebbe potuto, sí, portarselo sotto il pipistrello, quando era uscito dall’albergo subito dopo il delitto; In un attimo passo dall’essere l’invasore maledetto al liberatore osannato. Prevede l’insegnamento delle virate complete ed agonistiche Arrivarono. Prendere una papera. E perché pensava che fosse urgente comunicare proprio a lei una tale notizia? Ma desidero almeno circoscrivere il tempo che ha avuto per andarsene. Il re era furioso e tremante. Sta a Taliedo; Vestirsi di verde indugio. "Fare il becco all'oca e le corna al potestà." "L'occasione fa l'uomo ladro." "La sede dell'annuale carnevale di Rio." Se non è zuppa è pan bagnato. Era turbato. Portare acqua al mare. Mangiarsi qualcuno in un boccone. "Ho mangiato un bel panino con salsiccia e un'ottima verdura di cui non ricordo il nome." “Proprio come al teatro,” esclamò Cruni. Contribuiscono persino a importantissimi progetti comunitari, come il Kernel Linux e supportano attivamente la comunità hacker. Per i motivi di cui sopra verranno analizzati alcuni nuotatori attuali. "In tutta la sua vita, lui non aveva mai toccato i tasti d'un pianoforte!" Egli ha avuto questa fiducia in me! Quindi permettendo alla mano di entrare con il migliolo piuttosto che con il pollice. Piuttosto, che cosa fare per migliorare la società? Magari dopo la morte del partner Perché la cinta, perpendicolare al muro della casa, era lunga Perde il coraggio e la sicurezza. La situazione, quindi, si presentò alla mente di De Vincenzi abbastanza limpida "Friggere con l'acqua." La prima parte del braccio ad uscire è il gomito "E' questo l’obiettivo di questa giornata." Marinare la scuola. "Il cibo all'ospedale non è proprio il massimo." La ragazza scomparsa è vostra figlia? È ora di andare. Non è necessario che tu abbia delle abilità specifiche. Se hai per amico un orso, avrai bisogno di soccorso. "Che cosa c'entrava lo specchio, adesso?" E tu vattene in cucina. Sarei dunque un imbecille? Sgomberata la strada, venne fatto avanzare l’ariete, che stavolta si fermò però a distanza di tiro, come il resto dell’esercito. Fece una pausa: Vuol avere la cortesia di darmi i particolari del consulto tenuto dai medici? Non vogliamo parlarle. Sciocca speranza. E la trasse verso la sua camera. Purtroppo non viene, mi sarebbe piaciuto conoscerla di persona "Appena un po' d'ironia nella voce di De Vincenzi;" Non mi sento bene. Cominciò a contare: uno, due, tre. Ritto sulla soglia Fare sega. Che cosa dite! In Sicilia c’era la Mafia. "Chi c'è?" Sui ponti, fiumi d’acqua scorrevano dalle pompe per i lavaggi mattutini. OK, ciao. Inizialmente il peso ricade sul piede inferiore Avere il cervello come le acciughe. Le noie per lei sarebbero minori. Far le cose alla carlona. I più famosi prodotti delle maggiori società di questo tipo subiranno degli sconti e dei bonus da parte dello stato. Eminenti studiosi esaminano con interesse il problema, e, senza compromettersi troppo con un ottimismo eccessivo, non lo giudicano più una chimera. Fare il casto Giuseppe. "Bisogna bere almeno due litri d'acqua al giorno." Gli inviati di suo zio avrebbero trovato la casa vuota. È in questa fase che avviene la respirazione. Una pugnalata al cuore è una pugnalata che uccide. Di poche parole, eh! Avere il mestolo in mano. Passata la festa, gabbato lo santo. Mordersi le labbra. L’alba sorgeva sul mare. Chi nasce afflitto muore sconsolato. Versare lacrime amare. Le braccia vengono portate lungo i fianchi (non vicine come nel dorso e nel crawl) e sono pronte per la fase successiva. Lo sapevi che mi sentii male? "Anche lui s'era fermato e, come in un lampo, si disse che il rischio era troppo forte" "Il Lottatore s'era chinato sul cadavere." Il progetto è nato per ampliare il team di traduttori di Mozilla Italia, cercando anche di capire i motivi che portano i nuovi volontari ad allontanarsi Carlo non distaccava gli occhi dalla massa oscura della villa e a un tratto trasalì. Avere la faccia tosta. Tra moglie e marito non mettere il dito. Prima che il piroscafo facesse scalo ad Alessandria. Rivedersi a Filippi. Per un tempo eguale Recupero: è un’altra fase molto importante, l’unica fase aerea. Qui avviene la seconda gambata. Sarebbe passato davanti a noi. Infatti in Italia c’è differenza tra delfino e farfalla. Essersi messo sotto gli alberi di via Legnano Il piccolo tavolo Il campo dell’informatica ha senza dubbio adottato come lingua franca l’inglese. Fare teatro è per me:Muoversi su un pavimento impolverato. "Mi si è gonfiato l'occhio, stanotte mi deve aver morso una zanzara." Chiamate lo specialista! Rispetta il cane per il padrone. Uscire dai gangheri. Ma il problema non è quello. Mandare qualcuno a farsi benedire. E gli altri piani? Regolamentazione della partenza State attento, capitano, che io ho buona memoria! No, gli zigomi sporgevano un poco e quello strano taglio d’occhi. Il cuore gli batteva più lentamente. Farla lunga. Gallina che non becca ha già beccato. L’Università di Catania e L’Università Bicocca di Milano. Dopo averlo tenuto in questa posizione. Sta piovendo, che tristezza! Quelle fotografie non erano state fatte in Olanda Perdere la faccia. Le virate di ciascuno stile natatorio. Avevano ammazzato uno dei suoi! Dietro di lui due ombre apparvero sulla soglia. "Se l'aspettava." Essere un Arpagone. Per questo alle donne manca la fiducia in se stesse. Comunque, nel suo spirito il problema era impostato. Uscire dal mazzo. Ma non parlò e cadde a sedere sopra una poltrona. "L'ispezione fu rapida." Fare la ronda. Quindi la mano ruota leggermente Ecco i tre uomini al piccolo bacino. Le regole della maiuscola sono diverse in italiano e in inglese. Allora, faccia presto a telefonare, signorina! Aspettare la palla al balzo. Si fermò e osservò meglio che potè. Già. Insieme avevano deciso di fuggire. Parlarne al posto di ignorare l’argomento. Che cosa strana, la storia. Ed è ammesso una singola oscillazione delle gambe a farfalla. Lo avevano già ammazzato con una rivoltellata. A buon consiglio non si trova prezzo. Alle diciotto i medici si sono riuniti nella stanza del marchese. E dopo telefonato al commissariato? Anno nuovo, vita nuova. Raddrizzare le ossa a qualcuno. Si era sbiancato ancor di più. "E diede un'occhiata significativa alle porte, ch'egli avrebbe vigilate ." Venire a galla. De Vincenzi prese la tangente. No: perché, in fondo, che dolori avevo sofferto io, in vita mia? È impazzito! Far capolino. Grazie. Giovanna è una simpatica pulzella. Piangevo nella mia stanza tutto il giorno. Dolci parole e tristi fatti ingannano savi e matti. È la paura! Farne più che Bertoldo. Il morto sbarrava gli occhi stravolti. "Dissi: ""Fa' pure""." Ma che cosa andava a fare Paolo col Lottatore a Villa Verde? Passare come una meteora. Era lungo e allampanato. È troppo tardi perché vi possiate sottrarre. Picchiare di santa ragione. Non mi sento molto bene. Fare passi da gigante. Chi, di tutti coloro? "L'omino diede un guizzo sulla seggiola." Tutti in fila per due, schierati come soldatini. Pregò il commissario di notturna di mandargli due camion. Analizza bene i pro e contro e poi prendi una decisione. Preceduto dal silenzioso cameriere A dire il vero non ne voglio parlare, grazie. Povero Cruni! "La speranza è l'ultima a morire." Da tutte le parti. Farsi gioco. Nel fiume che grida puoi passare sicuro. Una serie di complessi fenomeni storici, politici e sociali hanno influito sul modo di raccontare le storie tanto quanto sul modo di rappresentarle. Chi ascolta troppa gente conclude poco o niente. Anche se siamo suoi parenti. Quelle torri altissime… L’acido lattico e la rigidità sono dietro l’angolo. Fare il pesce in barile. Questa fase prevede l’insegnamento del galleggiamento, della respirazione, degli scivolamenti I piedi alti e il peso verso avanti. Iniziamo! Rimettersi in palla. Raccolta la missiva, l’ambasciatore tornò immediatamente dal Re, porgendola. Ripetere la stessa solfa. Dicendo loro la corsia in cui devono gareggiare E la cupola di Santa Maria del Fiore Fare più miglia di un lupo a digiuno. Gli servono due capri espiatori e ha scelto noi. Gregorio Paltrinieri è un nuotatore italiano "Il che voleva dire che l'abitatore di essa si infischiava che la propria fuga venisse scoperta" È troppo presto per avventurarsi in ipotesi. E ho fiducia in me, del fatto che non tornerò mai alla mia vecchia vita. Per stupire e non solo per fare da sottofondo allo sparecchiamento della tavola. Che si sia adoperato proprio questo veleno . Per questi motivi la rana è lo stile di maggiore interpretazioni. De Vincenzi dovette dominarsi. Vennero lasciati sulla terrazza per tutta la notte, eppure non se ne lamentarono. Contare i boccone a qualcuno. E così se lo portò via il padrone dei buoi, al quale invece non apparteneva. I suoi lineamenti si stagliavano fermi e regolari Fare la spola. Dopo anni di distretti di polizia antimafia con la uno bianca e cento venti passioni sotto al sole della toscana Si sentì un sospiro partire da un angolo. Tutti gli avvelenatori propinano sempre troppo veleno e mai troppo poco. E non abbiamo tutto quel tempo. "Mi spiego: al Concilio ho votato anch'io il Messaggio al Mondo dei Padri Conciliari." Si trovava sempre a disagio: ed era come una cosa che non riusciva a spiegarsi. Si avviò diritto, con passo fermo su per lo scalone. Lo condusse giù per il castello, fuori nel cortile, ed entrò nelle mura di confine. Per poter sfruttare il massimo scivolamento Potersi muovere liberamente ed autonomamente nella vasca. Naturalmente. "Ben, questa volta non t'occupare della faccenda!" Vivere dal mondo della luna. Si tratta di un capitolo corposo e dettagliato, in continua espansione. Con la barchetta di cristallo. Non esser farina di far ostie. "Non posso crederci, Aldo ha davvero preso l'aereo!" Segga, miss Clark. Io e la mamma ci siederemo qui. Ma non aveva scoperto nulla. Ma io sono pronto a giurarvi tutto quello che volete e che può passarmi per la testa. Ma la cosa non ha importanza, oggi. Pigliare di mira qualcuno. "Non c'era lacerazione, non c'era ferita." Raccogliere le vele. Meglio non rischiare, fai piano. Essere il gallo della Checca. Uldor si sarebbe accucciato al letto di Dalmor: cresceva a vista d’occhio. Ma non era sufficiente a spiegare i movimenti dell’uomo ragno e quelli della ragazza I Campus Club sono una opportunità per confrontarsi circa le questioni che contano di più. Lo spettacolo Frankenstein o’ Mostro è stato replicato a Morcone. Che cosa comporta per il lettore? Andiamo dal Questore. Essere una scamorza. Sull’isola, le leggi dei sei stati svanivano, ed entravano in vigore le leggi Era un epoca in cui se ti venivano a dire che non potevi essere una fuorilegge, tu te ne fregavi e continuavi a fare la fuorilegge. Far vedere la luna nel pozzo. Il principe si mise a sedere, affondando le mani nei suoi capelli ribelli, cercando di pulire dal viso i segni della notte. Una conversazione nella quale i personaggi cerchino di far dire all’altro un aspetto di sé che non vuole rivelare, di scoprire un segreto. Come la cultura dell’acqua afferma. "A differenza della poetica D'annunziana e nazionalistica, il poeta sente la guerra non come un occasione di eroismo ma come una fatalità sul popolo italiano da subire con rassegnazione." Del senno di poi, sono piene le fosse. Saranno sei ore, sette al massimo, che lo hanno freddato. In questo tema rientra tutto ciò che riguarda la ricerca, l’innovazione, la tecnologia, la banda larga e ultralarga, la psicologia, le scienze umane, lo spazio. Una bella solidarietà familiare ne è la prova. Dietro di essi o nella profonda terra Una serie di sfortunati eventi inizia con un monito: non guardate! Fammi uno squillo quando stai arrivando, così so quando devo scendere. "L'Agenzia provvede all'amministrazione dei beni confiscati anche in via non definitiva e adotta i provvedimenti di destinazione dei beni confiscati per le prioritarie finalità istituzionali e sociali" Non è abbastanza divertente, non è abbastanza ritmato, non è abbastanza colorato. Ma come avrebbe potuto parlare al Questore di quella sua fantastica ipotesi? Perché le candele erano proprio sette? L’uomo, che aveva giurato nel suo cuore di ridare la Terra di Galilea ai figli d’Israele, era lì "Un po' troppo elegante anzi" Per questo esercizio potete aiutarvi con una calcolatrice scientifica. Che non si chiama Olcombi e forse neppure Virginia? Avranno le ossa indolenzite quando saranno arrivate. Ci troviamo in Oceania e la sede del governo è a Londra. Una volta aperte le gambe aperte più o meno formando una “Y” o una “U”, finisce la fase di presa. Non dimostra nulla che Kid Tiger me lo abbia detto. La stessa licenza GPL ci permetterebbe di decidere di rilasciare il codice sorgente dietro richiesta protocollata o anche in cambio di una email. De Vincenzi raggiunse via Domenichino. Avvenne uno dei fatti più leggendari che riguarda la mia città: il ratto delle Sabine. Fare la giostra. Battere la fiacca. Ma che cosa intendete per sbarazzare il terreno? "Chiudersi in una torre d'avorio." Sono gli strumenti cartolari. Fornisce un browser dedicato alla privacy, attraverso un evoluto sistema di protezione antitracciamento e di blocco dei contenuti. Battere la grancassa. Recupero: le braccia, dalla posizione del petto, vengono riportate in assetto in avanti. Rispondere per le rime. Digrignare i denti. La nuotata a crawl è in posizione prona Ma richiede una ripassatina alle parti più importanti dell’opera per capire al meglio ciò che accade. Prendere in castagna. Quindi anche le ginocchia iniziano ad allontanarsi, ma non troppo. Quindi tornò al palazzo, sperando che la sua rapida fuga passasse inosservata. Anzi… ora dovrebbe funzionare tutto? Non perché temesse una fuga, che sarebbe stata per lei vana e irragionevole Ebbene, che significa tutto ciò? A voi tutti poi, in questa insigne festa del Popolo vostro, imparto volentieri la Benedizione Apostolica. Shakespeare non è più di moda; Questa idea della Neolingua è presa anche essa dallo Stalinismo precisamente dal materialismo dialettico leninista che non permetteva altre vie di pensiero. Devo sistemarla a ogni costo. "Le altre caratteristiche erano la postura eretta dovuta all'attacco della colonna vertebrale diverso dalle scimmie e una rotondità del cranio più “umana”." Sono ricco abbastanza per vivere comodamente, senza espormi ai vostri insulti e a questi rischi. "Le città più popolose d'Italia sono Roma, Napoli e Milano." Era possibile che avesse affrontato Kid Tiger? Impossibile dirlo prima dell’autopsia; Se qualcuno lo avesse visto, di certo sarebbe scoppiato a ridere a non finire. Roulette, carte, gettoni e tutto il diavolo che se li porti! Siamo intesi? Dare addosso a qualcuno. Quindi si pensò di effettuare la bracciata fuori dall’acqua piuttosto che internamente Che temesse per lui era sciocco pensare. Inoltre i piedi hanno la posizione a martello, quindi come se si stessa camminando sui talloni. Avere una fifa blu. "Non vedeva l'ora d'aver raggiunto Southampton e d'essersi imbarcato per far ritorno in Francia." Dante e Virgilio oltrepassano la porta del Purgatorio dopo aver chiesto umilmente di poter entrare ad un arcangelo con una spada scintillante. Sbroglieremo la matassa e coi fili fileremo giubbetto caldo. Uldor lo raggiunse dopo qualche minuto, sbucando dalle mura di confine. Quel ristorante è stellato, ma a mio avviso non è affatto buono quanto si dice. "Pedro gli aveva detto che quelle ch'egli scorgeva erano le isole del Capo Verde." Parleremo anche delle nuove uscite, ed anche delle vecchie, posteremo recensioni, e soprattutto resteremo in contatto con voi che ci seguite e con chi (speriamo) ci seguirà. Appleby diede un balzo. Abbrevieremmo e. Che cosa pensi? Il libro è di sole trecentocinquantamila pagine, puoi finirlo nel giro di un paio di mesi. "De Vincenzi ascoltò distrattamente il rapporto che gli fecero, totalmente privo d'interesse per lui." E Skynet Milanese smise di funzionare del tutto, per sempre. Mi vennero concessi allora diecimila franchi; Perché mancano una bottiglia e due bicchieri da questo armadietto? Si ha sempre la sensazione che non sia abbastanza. L’esercito aiutò a spegnere le fiamme dell’incendio: due persone, una donna e un bambino, erano rimasti uccisi dalle fiamme. "All'Assemblea costituente il giorno dopo la strage Girolamo Li Causi, segretario regionale comunista, lancia la sua accusa." "Dare nell'occhio." Aver perso i muli e cercare i capestri. Ti amerò per sempre. Ed è ammessa solo in questo caso una sorta di fase di spinta Io debbo andar subito alla scuderia. Chi semina vento raccoglie tempesta. Correre la cavallina. "Nulla di strano, dopo l'accaduto, eppure qualcosa di torbido, di malsano, nell'aria." Stetti malissimo. Si svegliò al mattino riposato, come poche volte gli era capitato da quando era iniziata la guerra, e scese giù immediatamente a coordinare la giornata. Appena dentro, senza neppure togliersi il cappello, prese una seggiola, la mise davanti all’uscio e sedette. È rinvenuta? Quando si rialzò, chi avesse potuto vederlo lo avrebbe preso per un curioso animale vestito da uomo. Salve a tutti. Cercare di non inserire sigle o roba del genere se poi non la si spiega, ciò crea più confusione che informazione per un utente generico. Incontri sia nazionali (a volte annuali) sia locali. E quella donna aveva ucciso! Spero che la lettura di questa veloce guida sia stata piacevole. Si può dunque aprire una botola e attraverso questa si possono immergere alla profondità che si vuole i nostri preziosi strumenti. E il nome era inglese e lo seguiva l’indicazione: London. De Vincenzi assentì. Fare cappotto. Ogni promessa è debito. Amar la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio. Ultimo elemento ma non ultimo, che ha caratterizzato questo weekend Milanese è stato l’incontro con alcuni volontari di Mozilla Italia che risiedono nel Nord Italia. Senza spaventarci troppo, addentriamoci in questo luogo! Sono andata in ogni luogo sacro in modo che mia figlia torni vincitrice "Tutte queste cose risuonavano come un'eco nelle parole degne di eterna memoria di Leone Magno, successore del beato Pietro e Vescovo di Roma." Raccontaci la tua formazione e il tuo percorso. Dal prossimo autunno dunque, ci saranno delle bellissime novità e prossimamente saranno annunciate ufficialmente. Ci è insegnata una via sicurissima attraverso la quale, tra le vicende del mondo, possiamo arrivare alla perfezione Si tratta di lei? In tutta risposta, venne inviata una freccia ai piedi del cavallo, a cui era legata una lettera. Loro lo avrebbero superato prima che il Sole salisse. Per qualche minuto ripeté la tattica, continuando a pressare l’avversario con colpi inutili, che non potevano procurare alcun problema. Ragazzi, la cui età variava dai sette agli undici anni. Mettere in piazza. Fai crescere la tua passione, dai uno sguardo ai nostri piani. Un quintale di carne! Non ci pensare, li troverò io. Non è per giocare a nasconderci che stiamo parlando! La testa, quando è immersa, è rivolta verso il basso, inclinata leggermente verso avanti. Aveva trovato sul tavolo della sua stanza una busta chiusa con per tutto indirizzo il numero della sua camera. E pregavamo per la tua vittoria. Gli attori principali cantano molto spesso, anche se in alcuni casi non era adatto, seguendo senza problemi la musica di sottofondo molto adatta all’opera. Il resto del mondo, però, era in bilico sull’orlo del precipizio. Riesci a leggere questo foglietto informativo? Si annoiava di tutto; "Ma il portinaio in berretto gallonato non si teneva – cerbero solenne – in mezzo all'androne." Descrivimi tutto quello che vedi, voglio essere partecipe. Accessibilità, estetica, disponibilità, pulizia, comunicazione, affidabilità, tempestività di risposta. "M'interruppe." Gettare la spugna. Allungare il collo. È solo una questione di fantasia o c’è dell’altro? Lei lo guardò ed ebbe un gesto delle due mani. Non sentir volare una mosca. Una cupa notte di dicembre Dick Johnson e Tom Kennedy si trovano su i docks di Londra La sua voce era adesso lacerata. Venire fuori. Fare la primadonna. Tutto questo poichè non è specificato, ed è bene che sia così Avere gli occhi di Argo. Ricorse alla lettera di minaccia anodina, impressionante e stimolante. "Vedo se l'hanno pulito." Era possibile, naturalmente, che Vehrehan e May Bigland, quali indubbiamente erano, avessero inseguito Osman Mascali Ma che gli importava adesso del denaro, davanti alla certezza di una morte orribile? Abukir era passata. "Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso." Quindi col mondo fuori dall’acqua. Batti il ferro finché è caldo. Ho i nervi troppo scossi dal temporale, per poter cantare. Sono perlopiù associati agli animali sia marini sia terrestri È divertente tornare ad essere longobardi per una manciata di giorni, guardarsi intorno e vedere spade, cavalli, tuniche e mantelli è emozionante , un bel colpo d’occhio. Usando la tecnica “track start”. "Per quasi ventiquattr'ore, senza maledire il destino." Uscí dal centralino e fece in tempo a vedere Vehrehan tornare in sala da pranzo. La mia compagna sta arrivando, possiamo aspettarla un attimo? Storicamente ha ricoperto un importante ruolo di innovazione, basti pensare che la Philips ha avuto nascita proprio qui! Tu scendi dalle stelle. Fare marchette. Nella rana sono molto importanti le gambe Dovevo aiutare in casa. Magari potessi volare! Ho vissuto nelle fiere, in un carrozzone da saltimbanchi. Dormire in piedi come i cavalli. Ma appena giunto al principio di via Domenichino, aveva veduto la cameriera uscir correndo dal cancello "L'esempio pratico per ottenere questi grafici è un pendolo a cui è attaccata una penna che scrive su un foglio." La povera lepre lo credette. Essere pigiati come acciughe. Finalmente, potremo dare un resoconto sintetico del carattere dei ghiacci artici durante l’estate. "Pelare l'orso." Guarda quella cagna come scodinzola! Le persone che vogliono far parte della community Italiana di Mozilla e non fanno parte di programmi promossi a livello internazionale. Con bocca e lingua castigate, molte pene avrai risparmiate. "E noi adesso ci arrendiamo davanti ad una scatola grigia di cui non sappiamo neanche cosa c'è dentro?" "Dare l'imbeccata." Il dottor Veretti avrebbe voluto far trasportare subito la salma al Monumentale; E si diresse allo studio. Bevi soltanto acqua, le bevande gassate fanno male e fanno ingrassare. C’è ben altro in ballo che un povero micio rimasto sotto la pioggia e lo si intuisce proprio dal non-detto dei due personaggi. Si fece accompagnare da lei e chiese che fossero lasciati soli. Mettere il bavaglio. Gli applausi migliori vengono conservati per i temerari tecnici di palcoscenico che, evidentemente alle prime armi o alle ultime, riescono a smontare e montare due pannelli in un quarto d’ora. Andare a zonzo. "Nuotare nell'abbondanza." Per stendersi sulle seggiole a sdraio o per prendere l’aperitivo al bar. Ho chiuso il gas? Può darsi che Dan Seminari abbia incontrato qualcuno con cui si sia accompagnato. Il numero elevato di alunni ha ostacolato le modalità di valutazione nonché lo svolgimento dei programmi nelle singole discipline, non consentendo in alcuni casi di conseguire gli obiettivi prefissati. Il vecchio rispondeva con precisione, a voce bassa, piena di deferenza; Lo avrebbe vendicato. Reggere le fila di qualcosa. "Si lanciò verso l'altra sala." Andare in tilt. Avere una gatta da pelare. Niente di interessante o divertente, ufficiali noiosi, generali impettiti. Sarebbe da capire la licenza. "Rimetterci l'osso del collo." Si sarebbe giurato che non lo conoscesse. Chi tocca di zucca la zucca di Checca fa zucca barucca e la zucca si ammacca. Si alzò, barcollando pericolosamente, dirigendosi dove lui pensava che fosse la scala. Allievo istruttore, precedentemente Istruttore I° livello. Aveva la faccia bianca Chi ha tempo non aspetti tempo. Il Reverendo era ancora in attesa di fare una lastra in ospedale. Andare a letto con i polli. Io credo che abbiano paura di noi Non batter chiodo. Mattarella è il presidente della Repubblica. Pagare alla romana. Buttarsi a pesce. Molto fumo e poco arrosto. "Finché ti preoccupi dei mobili e dell'arredamento, il pericolo non è grave." Ci vorrebbero dai due ai tre mesi per riabilitare quella spalla. "Guarda com'è pacioccone! Se potessi gli strapperei le guancette!" Tappeti soffici, rossi; I particolari? La goccia scava la pietra. Se lo ha fatto!, pensò De Vincenzi. Che gli hai fatto? Bollire in pentola. Per base un disco larghissimo, a circoli concentrici. E, intanto, con la destra prima strinse poi accarezzò dolcemente il piccolo involto che valeva per lui almeno dieci milioni. I gatti sono animali malvagi. Nella fase di presa la mano entra leggermente ruotata Giustificazioni a sé e agli altri poteva trovarne Ci sono tanti buoni ancora, tanti onesti. La Luna era salita già oltre le cime dei monti circondanti, l’aria era fresca, e per il palazzo non vi era troppa gente. Si trovavano a metà strada verso la prima taverna. "Possibile che Kid Tiger avesse sparato e poi l'avesse gettata via o se la fosse rimessa in tasca?" Ma a colazione con Vittorio bisogna che vada! Dopo Londra si sentì demoralizzata Senza accorgermene! Andiamo insieme. Speravo di divertirmi di più in guerra. Stile libero e Dorso: la virata nello stile libero e nel dorso è la medesima. Qualcuno dirà: ma se io sono povero peccatore? "Si poteva credere che l'assassino l'avesse fatta cadere in terra o l'avesse gettata via, senza curarsi di farla scomparire?" Scopriamone le funzioni. Ma un pensiero improvviso gli fece oscurare il volto, che un poco gli si contrasse. Ora Dalmor conosceva i luoghi in cui si trovavano: si trovavano nelle anguste e inospitali fosse di Terranova, così chiamate in onore dell’isola da cui proveniva re Ghurtar I, l’isola di Terranova per l’appunto. Voi suonate divinamente bene. E dal mare sentirono un enorme fragore, e come una gigantesca onda che si alza De Vincenzi nel suo interno la ammirò: aveva dominato la crisi con una forza di volontà poco comune; Lunghi capelli corvini le scendevano dietro le spalle, e la sua figura esile era circondata dall’oscurità, che ne occultava la vista. Quando la nave affonda, i topi scappano. Negli ultimi tempi! Ed è pur noto che le migrazioni dei pesci commestibili sono spesso funzione della deriva dei banchi di plamkton. "Toglievo a uno qua la tabacchiera d'osso e il pezzolone a dadi rossi e neri, a un altro là il bastoncino, a un terzo gli occhiali e la barba a collana, a un quarto il modo di camminare e di soffiarsi il naso, a un quinto il modo di parlare e di ridere;" Non ha davvero importanza. Mi poteva capitar di meglio. Raggiunse una piccola porta di legno chiaro, spinse la maniglia. Nel nostro progetto è stato possibile realizzare anche una terza frequenza che mostrasse nel grafico anche una terza ascissa z. "Avere uno scheletro nell'armadio." La spedizione lungo la strada rientrò quattro giorni dopo. "Al solo intento di presentare agli uomini il buffo spettacolo dei loro atti impensati, la vista immediata delle loro passioni, della loro vita così com'è." Agenti dell’Intelligence Service Non ricordare del naso alla bocca. Fare la quadra. Sei sicuro che puoi aiutarmi? Non ti preoccupare se non puoi. Chi bazzica l’ambiente della cultura lo sa bene, chi bazzica Benevento lo sa anche meglio: fare di più non è fare meglio. "Più in generale l'affidabilità delle fonti interne (quindi legate a sistemi informativi strutturati) o esterne (fonti ufficiali) è centrale." La quarta torre era affianco a quella del re, era a base ottagonale, ed i piani in cima erano riservati a Dalmor, mentre i piani in basso erano per le cucine. Fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Le braccia possono essere posizionate già in assetto Che se ci venisse data la libertà li supereremmo e andremmo così lontano "Per quest'opera Orwell si basa molto sulle idee staliniste: Stalin affermava di aver inventato il trattore e il carro armato quando non era vero, l'appellativo il Grande Fratello deriva da Piccolo Padre, appellativo di Stalin, gli slogan tipo “il partito è la saggezza del popolo” è leninista." Tornò rapido sulla porta. Per ingannare un furbo, ci vuole un furbo e mezzo. "Chi va al mulino s'infarina." Eccezione va fatta naturalmente per il discorso degli incisi. De Vincenzi andò sulla soglia. Fare a scaricabarile. E’ possibile ordinare gratuitamente il proprio biglietto per poter partecipare sia dal vivo che online. Quando May Bigland apparve nel vestibolo. "Non parlar di corda in casa dell'impiccato." Friggere. Questo testo è stato scritto inizialmente in portoghese e successivamente tradotto in inglese da me. Dovettero fare un grande sforzo, ma finalmente il masso si piegò verso il vuoto e cadde. Dov’è il defunto? Dar da bere alle rane. Commissario! "Con questo romanzo anche senza l'uso della Neolingua, Orwell avrebbe raggiunto il suo scopo ma non si accontenta, cerca di dimostrare come l'uomo è facilmente soggiogabile." Rispettare le norme comportamentali definite dalla community Internazionale e locale Italiana. Cinnamon si bloccò e cadde a terra. Ballarci dentro. La cecità insensata verso quello che si crea di nuovo. Conoscete questo? E la fialetta? "Ho bevuto troppo vino e non ho mangiato affatto, mi gira un po' la testa." La rana è definito uno stile “atipico”. Inoltre le attività di un allievo come quelle di un mentor devono seguire gli interessi della community. Raggiunge i massimi e migliori risultati in quest’ultimo stile. La testa deve essere appoggiata al braccio opposto a quello che è in posizione di spinta-recupero. Avere il coltello alla gola. Fra mezz’ora io li avrò sorpassati. Acchiappare farfalle. Cogliere con le mani nel sacco. Per potersi portare dalla posizione supina a prona È nell’ordine naturale delle cose, la morte. Ritenta, sarai più fortunato! Mettere i bastoni tra le ruote. De Vincenzi aspettava. La fretta è cattiva consigliera. Di nuovo i suoi sguardi si fermarono sul cugino Oscar. Delia si scosse dalla sua meditazione. Samuele taceva e guardava il giovane. Poichè entrambi gli stili sono “simmetrici” Insieme a corsa, equitazione e lotta. Sono stanca. Adottate un libro della mia pila infinita e leggetelo con me. Era stata sconfitta. Mangiano di tutto da uova a pesci, da uccelli ad insetti, scoiattoli e frutta. Dottore, credo di potervi lasciare libero. La notte porta consiglio. Il capitano, in Cina, aveva rapporti con tanta gente. Basterebbe semplicemente affrontare la tematica a un tavolo. Che non sarebbero in grado di vederci. E riappese il ricevitore. "Raglio d'asino non sale al cielo." Non c’è cosa più falsa Povero americano! Fare bottega di tutto. Quindi sarà in fase di presa-trazione. Sarà possibile? Una signora gli reggeva la testa. Intorbidire le acque. Ho paura di fare la cosa che mi piace di più. Fare il bambino. E adesso mi trovo di nuovo qui, nella mia camera, ai vostri ordini. Meglio tardi che mai. "No, occorreva rimaner freddi e adoperare l'astuzia." Nessun bisogno di autopsia Poiché la seconda fila era al completo Farsi come un peperone. "Non mi ci proverei un'altra volta, glielo garantisco!" Io ti raggiungerò più tardi. "Vuoi un'aranciatina?" Diventare grandi fa schifo perché si smette di crescere. Lo avesse gettato in mare Loïs guardò il gatto ed ebbe un leggero fremito di ribrezzo. Tirava quante frecce le dicessimo di tirare e imparava in fretta. Gli dava uno scoraggiamento languido Si diresse al fondo e aprí una porta. Fare conto di. Poi si volse di nuovo a De Vincenzi. Se fai tutto di testa tua, è ovvio che potresti sbagliare qualcosa. In primo luogo per parlare. E s’incontravano per i corridoi gli steward coi vassoi carichi. Abbastanza inverosimile la cosa Amano l’altezza. Rigare dritto. Vendere cara la pelle. Accedono a qualsiasi sorta di device collegato in rete. Lo prese e lo portò via. E lo sventramento? Olio, aceto, pepe e sale fan saporito pure uno stivale. È vero? È formata da differenti figure. Avere la pelle dura. Andare a rotta di collo. Guarda qui. Ma per ora non ho alcun bisogno di libertà. Ecco la causa del nostro passeggero malessere. Chiodo schiaccia chiodo. "Chiedi indicazioni a qualcun'altro, forse è meglio." Non aver né capo né coda. Ciurlare nel manico. Sul battente di sinistra, ogni porta aveva un numero d’oro. Lei ha detto: il sedicente Fred Drake. Che bestie! Esattamente in quella posizione. Il giovanotto si volse. A goccia a goccia si fa il mare. Si trovavano sopra il castello dei monti. Nonostante il prezzo del petrolio si riduca. Il governo si è finalmente formato, che ne pensi? A casa dei poltroni è sempre festa. Avere le mani fatate. De Vincenzi, senza esitare, mise le tre fotografie nel suo portafogli "Ma De Vincenzi s'era fermato davanti allo sportello dell'armadio." In questo modo ottengono le feature di cui hanno bisogno. Ogni pin di questa presa forniva differenti informazioni. Il testamento è questo! Far la pentola a due manici. Anche un poco il ceppo nel caminetto con le sue fiamme verdi. Lui lo sapeva che soltanto riunendo tutti quei piccoli misteri, avrebbe potuto trovar la soluzione del problema. Scappa e torna in città dove viene trovato dai tedeschi che lo portano in prigione per il furto dell’arma. Molto sono le modifiche apportate al regolamento. I giudici di stile sono importanti poichè verificano la correttezza di ciascuno stile Ma di stupore. Esaurito l’esplosivo della prima sezione questa si stacca e cade mentre l’accensione si comunica alla seconda e da questa infine alla terza. Gridare ai quattro venti. "Sapete perché a Roma si dice ""tu sorella!""" Sembrava disarticolato e ghignava sempre. I piedi sono posti uno (quello più “forte”) avanti, l’altro dietro. Come stanno andando gli allenamenti? Dalmor si sentiva un macigno sullo stomaco. Quello che molti non sanno è che modificare questi fotogrammi, anche solo aggiungendo del testo, e poi condividerle in rete significa infrangere la legge. Non credo che discorrerò con lei sola tutta la notte! Il nuovo re restò a fissarlo per qualche secondo, spogliandosi poi facendo finta di nulla. Durante il mese di settembre mi trovai alla guida della missione cattolica polacca, tra i minatori, nei pressi di Charleroi. Inoltre si può effettuare anche quella alternata del crawl quando si sta per emergere. Cercò di fare mente locale: vicino alla scala. Bacio di bocca spesso cuor non tocca. Sono molto arrabbiate, insomma, per quello che accade. Ridursi agli sgoccioli. Far fagotto. Lascia spiegare me. Fare il michelaccio. Individuale femminile. Era sorpreso. Nella camera vedeva il letto col morto e i tendaggi del baldacchino contro la parete. Giulio Cesare è stato pugnalato da Bruto, o sbaglio? "Francesca è una ragazza simpatica, anche se a volte un po' pesante." Sarebbe giunto al cuore dell’enigma. In beve si può affermare che il tuffo è uguale sia per lo stile libero, sia per la rana e sia per la farfalla. "Avere solo un'infarinatura di qualcosa." Non faceva rumore, sui tappeti. "A goccia a goccia s'incava la pietra." "E' una proposta indecente!" Quando ne uscì appariva smarrito. "Dov'è l'innocenza non manca provvidenza." Covare sotto le cenere. Il corpo è stato trovato davanti alla porta del giardino. Non lo trova un poco avventato, commissario? Per pigrizia non hai lanciato gli hard disk dalla finestra eh? No! Eccoli lì, e Sani indicò una seggiola su cui si vedevano una persona E chi è il cavaliere? E lui ha dato sempre. Avere la puzza sotto il naso. Oppure le funzioni mentali sono scosse? Altrimenti non si ha un assetto buono ed è molto probabile che si beva dell’acqua. Ermen guardò felice il messaggero partire diretto a Est. Prima di concludere con la rana Il portinaio entrò dalla vetrata e accese la luce del lampadario. Avere le batterie scariche. È un po’ come quando studiai Anacreonte e la professoressa mi raccontò del suo giovane amico. Fare manfrine. Muovere una pedina. Era un divoratore di danaro, un vero vaglio delle Danaidi. Non è bene parlar qui. Poi andò a sederglisi di fronte. Cerca un uomo. L’etere? Essere peggio che andar di notte. E tieni lo sguardo su questa telecamera. "Parlare di corda in casa dell'impiccato." Piantare in asso. Chi si contenta gode. Fatela tacere, per Dio. Essere una spugna. Sbirri in arrivo? Essere una zavorra. Ma poteva servire. "Campa cavallo che l'erba cresce." Battere il marciapiede. Fare mercato di sé. Parlarsi addosso. "E' un corollario di quel teorema, devi memorizzarlo." "Il satollo non crede all'affamato." "L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza." Ungere le ruote a qualcuno. Ma adesso sedete. Ben si volse a guardarlo. La vita da campo è una palla. È stato lui a dirle che avevano ucciso Mira Lubiskaja. Press’a poco a quest’ora. Tra i principi fondamentali. Essere in bolletta. Non si affidava agli amici, e ne sentiva la mancanza. Seduto come era in un angolo della stanza Nei pressi delle città era larga dieci metri circa, poi si stringeva, diventando una semplice corsia lastricata di pietre che permetteva il passaggio di un solo carro. Si poteva frugare fra i rottami. Dire a nuora perché suocera intenda. "Andare come l'asino alla lira." Cadere in un abbaglio. Aveva un timbro più netto Coltivare il proprio orto. Ma perché proprio in viaggio dovevo esser nato io? Fare il verso a qualcuno. Ingoiare il rospo. Romolo, dopo aver fondato Roma, chiese agli abitanti dei luoghi vicini alcune donne per procreare e accrescere in questo modo la popolazione della città appena nata. Ranocchio era l’unica persona che contasse nella vita del giovane , dopo il padre che purtroppo era morto. Se dai a un uomo un pesce lo nutri per un giorno, se gli insegni a pescare lo nutri per il resto dei suoi giorni. Ho mangiato così tanto che mi sento abbattuto. Andare per le lunghe. Le belle storie non le ha inventate Netflix, ma di certo ha saputo venderle. Una pianta che ha molti frutti non li matura tutti. Metterci una pietra sopra. Per un caso inspiegabile e tuttavia non meno certo, si era ricordato del nipote Resistere è inutile. "Ritirarsi sull'Aventino." Fare una vita da sardanapalo. La virata nella rana e nella farfalla è la medesima La caratteristica di questa tecnica è far espellere l’acqua dalla bocca come se l’allievo fosse un elefante. Era stata la sua ultima vendetta, quella! Al suo fianco una figura materna, vestita di fiori, che allattava una nuova vita al seno, la teneva per mano, portandola dinanzi a loro. Lui tornò verso la dormiente. Venire come il caccio sui maccheroni. "Immagino che sia per questo che lei m'interroga." La taverna stessa era molto piccola, e l’oste li accolse senza troppe smancerie. Oltre a questo si occupano di formazione attraverso l’organizzazione di corsi. È stato lei che ha scoperto lo spillone? Ma questi oppresso da tante cose che andava rivolgendo in mente "Ché certo Tabor non vi si sarebbe avventurato così conosciuto com'era da don Viciente" Da qualunque parte volgesse, non trovava null’altro che se stesso. Tutto dipende in maniera cruciale da un pubblico dominio di materiale liberamente accessibile. A tavola non si invecchia. Battere il naso. Aveva degli occhi curiosi. La porta è aperta, su? Se il tuo punteggio era basso, pregavamo. Avreste dovuto gridare più forte, così vi avrei sentite a Rio. Non sono abituata ai liquori forti. Non lo so. Lasciare la stecca. Credi a un furto? Beh, osannato magari no. Il cuore gli batteva a martello. Quindi braccia lungo i fianchi Gli appunti personali siano bruciati. Lo portava nella tasca della giacca. Per darlo nelle mani degli arabi che lo avrebbero mercanteggiato con noi Lo osservava. "Non voglio perdere l'aiuto che può darmi Kid Tiger" "Quindi noi ci facciamo coinvolgere più dall'emozioni che secondo lei hanno prevalso sulla cognitiva creando le guerre, la shoa ecc." Floppy disk. Soltanto, lui sudava. La notte era buia, senza luna e senza stelle. Per questo motivo i computer che si occupano di contenere archivi di dati molto sensibili sono scollegati dalla rete ma oggi non basta neanche quello. Un kebab a domicilio? Farci la birra. In conclusione ricordati che il responsabile delle tue parole sei tu e che puoi mettere nei problemi tutta la community nazionale e non. Cercare col lanternino. In poche parole hanno ragione gli hacker e adesso vi spiego perché! Sette giorni dopo, la situazione non era mutata. Vogliamo creare momenti di confronto su come leggere, scrivere e partecipare nel Web. Aver le mani lunghe. De Vincenzi gli aveva dato la consegna di sorvegliar da presso la marchesa Ho paura di leggere. Ungaretti è definito il maestro e fondatore della poesia Ermetica in Italia. Ne sono il tutore. Io sola so che essi l’hanno. Il team che propone l’idea è tenuto a presentare una chiara proposta di valore per il consumatore a ogni stadio del ciclo di sviluppo. Avere un diavolo per capello. Dammi il gesso. Il pipistrello, via! Chi parla poco, dice tanto. Era un giovanotto simpatico. Erano veramente gli sbirri? Andava a finire a un fabbricato così grande che gli tappava quasi tutta la Piazza Beccaria; "Chi te l'ha detto?" La ragazza entrò nell’internet point e iniziò a lanciare tutti i monitor, a tubo catodico old-school, verso Space Cowboy per cercare di ucciderlo. In un progetto, tutti devono tenere d’occhio le domande dei nuovi arrivati. Rimasto solo, ho continuato. Anche queste le visiteremo in Questura. Buttare là. Ogni Domenica prepariamo un dolce. Preferisci un gatto o un cane? Non parlerà perché ha avuto un discreto gruzzolo di monete. Essere uno scozzese. L’esitazione fu breve. "Il nonno lo ignorava, perché mio padre non gliel'aveva mai detto o perché se n'era dimenticato, e io non potevo certamente ricordarmelo." Grazie al DAF sarà, infatti, possibile promuovere iniziative atte a coinvolgere il mondo della ricerca e dell’innovazione su tematiche di interesse pubblico. Meglio era affidarsi al caso e seguire dappresso lo svolgimento ulteriore della vicenda Avere una ciabatta del Machiavelli. "Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale." "I nostri mercati, la nostra democrazia, la nostra scienza, le tradizioni della libertà di parola, e l'arte." "Con il nastro nero di quelle che usavano i dandies dell'Ottocento" L’aggiornamento del Codice dell’Amministrazione Digitale sarà un ulteriore passo per liberare l’innovazione dai troppi regolamenti e rafforzare i diritti di cittadinanza digitale Mi perdoni. Un aspetto molto importante è che tutti gli ominidi precedenti erano stati trovati in Africa mentre questo esemplare era stato scoperto in Europa e in Asia. "Passare un brutto quarto d'ora." Vi voglio bene! Sani fece una smorfia. Ora più di prima "Sotto la sua finestra di camera c'era la cinta di un convento di suore;" Ma invece, si sfrutta al massimo lo scivolamento. La strada procedeva in linea quasi retta fino al ponte, collegando Zorqun e Torre Oscura al mare interno. Purtroppo, solo il sistemista della città è autorizzato a farlo, per cui lui per riuscirci non aveva altra scelta che sovraccaricarlo da remoto. Mangiare in bianco. I ragazzi impiegati all’aria aperta lavoravano per undici-dodici ore. È un movimento ritenuto da molti più naturale. Ma subito la sua attenzione fu attratta da Satana, che entrava leggero e flessuoso, morbido come velluto. Per questi motivi chiunque è il benvenuto: la collaborazione è il fulcro di ogni comunità. Ma sicuro! "Alla fine della guerra il petrolio permise l'espansione industriale e scientifica della società permettendo un recupero della normalità dopo quell'avvenimento." Cosa mangiamo stasera? Ho fame! Il fatto che la comunità internazionale si occupa di mantenere il web accessibile Un gioco di pazienza. Il Team Digitale e la PA selezionata lavoreranno in sinergia durante la fase di messa in produzione del DAF, durante la quale si effettueranno i passaggi di consegna e training. "E' avanzata un po' di caprese, ne vuoi?" Poi andarono a dormire nelle stanze, che erano al piano terra, dividendosi: nelle stanze più grandi avrebbero dormito in quattro, nella più piccola in tre. Adesso con un coltello dal manico giallastro piantato nel petto. "Sul tavolo c'era ancora la tovaglia bianca e nel centro una ghirlandina di fiori di porcellana attorno a uno specchio." Durante la covata, la femmina, viene murata dentro un buco di un albero, nel frattempo il maschio deve cibarla. Una pelliccia col collo di visone, una sciarpa azzurra, un ridicolo tubino rotondo, una perla alla cravatta. Le oche selvatiche hanno una particolarità celebrata da Konradin Lorenz, quando nascono il primo individuo che guardano per loro è la loro mamma. Sentì la voce di Delia ripetere: Sono una cosa che non conta, io! Il maestro addetto alle esecuzioni vide entrare nella sua stanza la giovane e si alzò dal tavolo. "Cuor contento il ciel l'aiuta." Temi importanti, come l’affrontare un lutto o lottare contro paure inutili, affiorano sulla superficie dell’ Cessa il flusso di denaro illegale a loro destinato "Sono talmente veloce che riesco a camminare sull'acqua." Il Fuhrer, a seguito di queste gloriose vittorie, decise di abbandonare la tecnica del concentramento delle forze spostando appunto un contingente per occupare il Caucaso. Non è molto istruito, La torre che avevano raggiunto la mattina presto era l’ultimo baluardo, il prolungamento verso l’alto, di una struttura enorme che partiva dalla cittadella. Di solito è l’uso comune a determinare il genere di un vocabolo straniero. Tornare lì nel punto in cui faceva più bene e capire le ragioni di quel piacere. In elettronica, anzi in fisica, esistono le onde radio che il nostro connazionale Marconi riuscì ad utilizzare inventando la radio che ha rivoluzionato il mondo. I suoi compagni erano intrappolati nel caos cittadino e non avrebbero potuto aiutarlo. "L'appetito vien mangiando." Segui le mie indicazioni e non ti perderai mai. "Sopra al terrazzo, c'è un cane pazzo, te' pazzo cane, sto pezzo di pane." Il volto di Vehrehan si contrasse e le mani di May strinsero convulsamente la stoffa dell’abito sulle ginocchia. Con gli studenti è leggermente simile, soltanto che loro hanno molto tempo libero e suggerire che possono avere dei riconoscimenti come gadget o citazioni li stimola. "L'estate è magica non solo perché puoi uscire, andare al mare e viaggiare" "E se sì, quanta importanza deve avere rispetto a quelle meno ""a impatto""?" Ma lei è saggio, signor Cesarino! Al marchese doveva piacere bere forte. Disse al compagno e si trasse da parte per farlo entrare. Ed anche l’embargo. Fare padella. Perché aveva finto di non riconoscerlo? "Ci sono poi molte limitazioni perché l'utente normale nella maggior parte , non è abbastanza esperto nella configurazione del proprio computer e quindi diventa, molto più facile cadere in qualche virus o truffa." Adatta per un tuffo con una maggiore spinta ma ha una reazione allo start inferiore "Un'altra teoria è detta invece del modello dell'arca di Noè, è quella secondo cui un solo gruppo di esseri umani già evoluti si sposta diffondendosi dappertutto evolvendosi." Questo conflitto porta ad un confronto tra me e gli altri infinito che non mi permette di nullificare e quindi riprogettare ciò che mi è intorno. Per di qui? Che è accaduto? Non lasciare che sia un’istituzione, o perfino la nostra propria istituzione, ad assumersi il carico del “problema” dei poveri. Rifarsi gli occhi. Prendere sotto gamba. Presa: è la fase in cui la mano effettua una “presa” sull’acqua. Il mondo tecnologico è avido di nuove conoscenze sul tema quindi indirizzare la discussione su questi argomenti può risultare utile. Io avevo bisogno di una boccata d’aria libera e mi sono recato laggiú a passeggiare. Da lastre solidamente incastrate ch’era facile gettare al di fuori svitando le madreviti interne Roma sarebbe stata spazzata via da un’intelligenza artificiale Milanese? I volontari sono sicuramente il patrimonio più grande sul quale le comunità di software libero possono contare. "A chi ha paura non basta l'armatura." Avevano tutti la stessa espressione nauseata e stordita, e qualcuno si allontanò per vomitare. Non riesco a uscire da questo labirinto mentale, fatto di pile di libri impolverati sul comodino e ossessioni impossibili da controllare. "Forse altri ancora sull'orlo di un precipizio" Un delfinista le sostiene a stile libero e a dorso. Il gelato artigianale è molto meglio di quello confezionato. Se non vi fosse stato quel foro in mezzo alla fronte, lo si sarebbe creduto addormentato. Di non dimenticare il Libano Barbicane e due cani che avrebbero fatto parte della spedizione Certe volte il futuro succede solo se ti rimbocchi le maniche e lo fai succedere. Aveva messo in movimento la macchina del cervello di De Vincenzi e che lo aveva indotto a fare il punto. I due scomparvero. Reggere la candela. Una tomba per i segreti. Conosciamo i piani nello specifico. "La borsa a quest'annuncio ha avuto subito dei rialzi, a dimostrazione che l'Italia ha sempre proposte nuove per aiutare i suoi italiani." E gli ingegneri non si erano mostrati meno intelligenti nell’ammobiliare il vagone-proiettile. Ma con una serie continua di piccoli scoppi succedentisi con straordinaria rapidità Gettare fumo negli occhi. Sembrava quasi che il volto gli si fosse disfatto. "Siccome l'uomo inventa per dare benessere agli uomini perché dobbiamo rimanere indietro?" Una rondine non fa primavera. Che ne fanno un classico di notevole rilievo nella letteratura trecentesca italiana Potresti, ad esempio, voler realizzare l’Audiolibro della tua storia. Lo predicò Gesù, dico bene, signor Cesarino? Per il Governatore, se la vedranno loro. Passerai la notte nella camera di Florastella. Non erano le tracce degli assassini Guardò la porta di sinistra: era chiusa. Il giudice arbitro è quello che ha “maggiore” importanza Il medico legale e il professor Mariani Vieni di là. Essere un Carneade. "C'è il commissario Gandolfi con noi." Jacques non deve sapere! "Farsi un'alzataccia." Dare la paga. E della vita dei due bambini; Il teatro era completamente pieno! Ma fin tanto che continui a lottare, "Comprese facilmente come fosse in definitiva l'ufficio di Paolo Tabor" In certi punti la incontrò a novecento metri, il che dava milleduecento metri di grossezza, trecento dei quali si elevavano sopra la superficie dell’Oceano. Di detriti foraminiferi Il discorso lingua inglese spesso per alcuni è un problema ma come abbiamo visto all’inizio è facilmente scavalcabile offrendo altre tipologie di attività oltre al fatto che potranno imparare l’inglese. Uno di noi due lo è certamente! Far credere che i delitti da lui commessi lo fossero stati da Verità. Ci stiamo dando la zappa sui piedi per usare un termine molto (poco) tecnico. "Quest'ultimo nel proprio testamento aveva scritto però che Stalin doveva essere allontanato perché aveva acquisito troppo potere e che ciò avrebbe minato la politica comunista avviata con la rivoluzione." Nascono nuovi problemi nella costruzione mancanza di cemento, mancati pagamenti, ipoteca sul nuovo palazzo ancora in costruzione… In particolare, la validazione del codice fiscale consiste nel verificare se il codice fiscale e i dati che concorrono alla sua formazione, coincidono con quelli registrati dall’Agenzia delle Entrate. Secondo le disposizioni proprie delle vostre famiglie religiose "L'Italia come nel passato ha tutte le carte in regola per sconvolgere il mondo con iniziative che non possono essere solo politiche ma anche popolari." Per tornare là dove aveva lasciato le due grosse valige nere Attualmente nessun computer è riuscito a passare questo test per dimostrare che la fantascienza robotica è ancora molto lontana, mentre la fantascienza informatica profetizzata da Turing è appena iniziata. "Così io, piccino piccino, avevo traversato l'Oceano, e forse in terza classe" Conta più la pratica che la grammatica. Il vecchio doveva meditar qualcosa; "Uscii dall'ospizio, confortato." Riassumendo:Non volli immaginarmi una nuova mamma. "Può ingenerare l'opinione che il genere di vita benedettina favorisca soltanto l'utilità propria del monaco che la professa" Trenta minuti dopo il risveglio erano partiti di corsa, sotto l’incitamento della guarnigione locale, la quale aveva insistito per sistemare autonomamente i danni. Disse dentro di sè. Ponendosi sotto la croce accanto a Maria Qualcosa che serva? “Dorsista”: Specializzato nel dorso. Bestialità incarnata da questi attori, da queste attrici, da tanta gente Tildor sorrise, andò a prendere un altro bicchierino e riempì questo e l’altro miracolosamente integro di liquore: brindarono e bevvero. Un caro vecchietto In modo che dal di fuori la porta sembrasse chiusa. Prendere in contropiede. Il processo di progettazione dell’architettura dell’informazione di un sito web parte dall’analisi degli utenti, del contenuto del sito e del contesto nel quale si opera. Per tornare poi a stringere in un interrogatorio definitivo Mira Lubiskaja. "L'hardware, ovvero i componenti fisici dell'apparecchio, ha si nuove funzioni importanti ma senza l'informatica ovvero il software non sarebbe niente." Le bestialità che mi tocca dare da mangiare, tutto il giorno, a questo ragno nero sul treppiedi Almeno un giudice per ogni corsia Chi studia per una carriera manageriale può gestire un progetto, interfacciarsi con situazioni complesse e di problem solving. Avevano raggiunto la fine della valle ed avevano svoltato nuovamente verso Est, entrando in un profondo burrone scuro, debolmente illuminato dal sole. Masticava con rabbia un pezzo di “toscano,” facendoselo passeggiare per la bocca. Questi animali, in Europa, si possono trovare molto facilmente nei parchi. Quasi in semicerchio, chiudevano ogni cosa. "Come diceva anche Spencer la scienza studia il fenomeno in sé ma la religione permette di conoscere l'essenza del fenomeno." Il vantaggio della rappresentazione visiva è quello di semplificare la complessità, portando alla luce i tratti salienti del sistema. E grandemente poi si allieta Se lei commissario, saprà convincersi di questa realtà, potrà evitare molte noie a me e a lei stesso. Se fosse andato in questura a raccontargli la storia di Loïs Burlington "D'altra parte, non avrebbe voluto chiamare il dottore in quel momento." Ma quali altri nemici stavano per affrontare John Vehrehan e i suoi compagni? Dei generi globicerina, orbulina pulvinolina. Il cielo sopra la capitale si schiarì e la città uscì da quello stato di congelamento in cui era finita per colpa di una diabolica intelligenza artificiale nata dal caos. Si ebbe la necessità di creare uno stile non completamente in subacquea ma che andasse più veloce "Le perturbazioni presenti nella zone dell'anticiclone si spostano per via del vento in Italia anche perché questa zona si espande fino in Europa." "La vita non è solo l'atto di fecondazione è un atto di amore di cui i genitori, si spera consapevolmente, decidono che l'unico modo per poter vedere un frutto dal loro amore sia quello di avere una prole." Indipendentemente dalle donazioni, è importante inserire il proprio indirizzo email nel modulo di download per rimanere aggiornati sulle future modifiche apportate al testo. In questo modo, oltre a raccontare un fatto non vero, citerei anche fonti che non avrebbero potuto proprio tramandare quanto segue. "Ce l'abbiamo ancora." Col quale il sottomarino verrà rimorchiato fino a un battello francese che aspetta, nel mezzo del Tamigi… . Aumentando la tua visibilità. Il motoscafo si avvicinava al porto di Marghera Mantenendo un’attenzione particolare nei confronti del sottotesto alla base dei loro dialoghi-icona. Anche se sto cercando di evitare l’uso degli anti-pattern nel testo, voglio altresì evitare l’uso delle immediate function e altre tecniche simili di programmazione. Frusta i cavalli, codardo tonò una voce dall’interno della carrozza e contemporaneamente un colpo d’arma da fuoco rintronò nell’aria. Adesso, aveva da badar bene a se stesso. Si può pensare a tante spiegazioni! Per quanto riguarda uno studente di Beni Culturali potrebbe essere interessato a sviluppare un sistema di audioguide per un museo e potrebbe farlo insieme a un ingegnere e un informatico. Che per intenderci somigliava al tipo cattivo di Scream, ma senza la maschera paurosa. Ingoiare le lacrime. Poterci incontrare di persona, scambiarci nostre opinioni, punti di vista e idee per la nostra community ha coronato e ha reso ancora più speciale questo weekend. E dalle tombe dell’Oceano evoca l’Atlantide Tutte le luci splendevano. Al largo Cairoli aveva già preso la sua decisione. Per nulla contaminato dal fascino di vantaggi e successi propri Come associazione abbiamo sempre cercato di trovare idee per dei servizi. Non rideva. In quanto secerne un olio necessario per l’impermeabilità delle piume Ne ammazza più la gola che la spada. È sicuro del fatto suo e procede nelle sue esperienze per riuscire a produrre un animale più caratteristico Perché ha reso così fiero il nostro paese, e voglio essere proprio come lei. Uomo avvisato, mezzo salvato. Almeno una persona deve essere capace di esprimersi correttamente in lingua inglese per poter fare da tramite con i rispettivi collaboratori. Di uno strumento di lavoro più adeguato Prendere due piccioni con una fava. "Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d'immaginare in quel momento mio padre, come uno scavezzacollo?" Sia organizzando e difendendo il Regno Mettere i paletti. Ferm, alla destra del fratello, seduto sulla sua sfarzosa poltrona, presenziò il banchetto, e Tildor assunse il ruolo di ospite d’onore, sebbene sedesse al trono che spettava solo a lui. Ebbene, commissario, se vi affermo che né io, né miss Bigland abbiamo ucciso quell’uomo, mi credete? Riescono a contribuire anche alle community internazionali. Quel pasticcio del furto Un ragazzo! Al segnale di “Al posto” bisogna rimanere completamente immobili, pena la squalifica. La culla di una civiltà originaria Lo dava il carminio acceso delle labbra Lemony Snicket, l’autore della storia, fin dall’inizio, avvisa lo spettatore che quello che vedrà non sarà piacevole. Quando il giovane ebbe telefonato e ricomparve, gridando al cameriere: Un cappuccino e brioche! La prima opzione è lasciare il termine invariato. Se utilizziamo le nostre conoscenze riguardo le altre piattaforme mobile (Android o iOS per citare i più diffusi) possiamo osservare che le applicazioni native hanno delle caratteristiche ben definite. Che hai trovato? I viaggiatori approfittano, per effetto dell’apergy, della forza repulsiva di varie stelle, che fanno il girotondo lassù… . Deve conservarsi esemplarmente saldissima; "Quando siamo venuti a scuola per salutare tutti i vecchi professori non l'abbiamo trovata e abbiamo deciso di scriverle quello che volevamo dirle." La domanda del figlio non era troppo scontata al padre. Lo sport è solo per i ragazzi. Per miracolo non ero morto. "Il Ministero dell'amore, in Neolingua MinAmor, si occupa di convertire i dissidenti e di controllare i membri del partito." Far secco. Frasi scarne. Poi in mare, a Brest Informa i fratelli di tutto quanto è avvenuto e di tutto quello che sai. "L'alterazione della realtà è un fatto visto più volte non solo nello stalinismo ma nache nel nazismo dove per esempio delle foto in cui c'erano i fondatori del partito venivano cancellati quando essi li tradivano." Anche in questo caso il fatto che sia un artificio narrativo Er finire che da alcuni è proclamata cristiana "Tieni la bocca chiusa, se non vuoi che ti sfugga l'oro di bocca." "Specialmente l'imperscrutabile verità della divinità del Figlio e della sua genuina umanità." Mettere i piedi sul collo. Il gattò che hai cucinato era buonissimo. Ebbene, risolvete questo: una persona è entrata iersera nella camera del marchese, dopo le nove. Ma s’interruppe. Modifica della nuotata a stile libero De Vincenzi scorse un villaggio di pescatori presso il lago A causa di questo spirituale fermento Fornire un progetto sperimentale o che non ha regole precise di stile, come una guida interna, aiuta a formarlo e di esprimersi senza grandi restrizioni. "Uno shaker d'argento" Effettivamente con un software proprietario avremo gli stessi costi. "L'infermiera guardava in volto la grossa signora che ansava, pallida." Le mura interne, che dividevano la cittadella dal resto della città, avevano una sola entrata, collegata con la porta Sud delle mura esterne. Il medico spalancò gli occhi glauchi. Lo faccia portare al Monumentale. Uscire a piedi avanti. Fare di volata. La testa deve essere rivolta leggermente verso avanti "Ma c'era il giudice istruttore da aspettare." Dotata di poteri, finanziamenti e personale tecnico e specialistico adeguato sia in grado di assicurare in tempi certi che il bene confiscato sia definitivamente consegnato all’assegnatario. Paolo Tabor non si diede la pena di richiuder la porta e si fermò in mezzo alla stanza. Da parte di questo signore che ha trovato buono il vostro vino. Fermatosi un istante sulla soglia, spense la lampadina elettrica, che aveva protesa dinanzi a sé. È molto più facile rispetto alla precedente poichè le gambe sono la parte del corpo più pesate Tra esse spiccano Veglia, Fratelli, San Martino del Carso e Soldati. C’era un sacco da divertirsi. Si tratta di suggerimenti che messi insieme aiutano a migliorare il progetto e possono permettere di lavorare senza un gruppo o di crearne uno nuovo che prima non esisteva. Quasi tutte mogli degli oceanografi imbarcati sull’Arcturus Otto anni, dodici anni? "È qui che nasce il modo di dire ""se, tu sorella…""." Anche in seguito, Platone precisa il concetto per bocca di Socrate Il che non m’impedisce di avere un cuor tenero Sbattere contro le emozioni fa male. "Su di lei c'è molta pressione" Affido alla vostra sollecitudine pastorale la preparazione Da sempre l’uomo ha costruito il rapporto con i propri simili e dato senso al mondo, attraverso il dialogo e la narrazione. Gli premeva di riunire in quelle sale tutte le persone che vi si erano trovate la sera prima "Sono fatti oggetto di attenzione da parte dell'Ufficio competente" "Dell'amore insegnato da Cristo." Ah, sì. Ne guardavano la severa portineria, di sul tavolo della quale il registro per le firme era scomparso. Spesso camminano sui mucchi di vegetazione galleggiante per cercare del cibo. "Perdere l'autobus." Questa volta, un argomento senz’altro più divertente: l’italiano delle canzoni. Tutto è bene quel che finisce bene. Per questo abbiamo avuto molti problemi. "Calcolami l'integrale di x al quadrato." "Ha segnato da calcio d'angolo, meraviglioso!" Errare è umano, perseverare è diabolico. Ho dolore nella spalla destra. In quanto segue sono sintetizzati i controlli che il sistema ANPR assicura nella fase di emissione dei certificati. Inoltre ti informa del numero di articoli e molto altro!Passando con il mouse sul link nella barra laterale Articoli si apre un piccolo menù, clicca su Aggiungi nuovo. La sola cosa che ora manca nel tuo carniere, è un oro Olimpico. "C'erano giornate in cui non avevamo da mangiare." Se lo dicesse lei, la pregherei di non dirlo in mia presenza, va bene? Ha detto a questo proposito il Martin al suo interlocutore parigino Al mattino, si svegliarono sulla spiaggia in cui erano sbarcati, e seppero che era giunto il momento di abbandonare per sempre quelle sponde. Cercano la terra Perché è una prima rappresentazione dell’amore come tensione e come desiderio di completamento. Si riproduce in colonie, costruendo nidi massicci sui grandi alberi, spesso nei villaggi. Egli principalmente e i suoi figli portarono con la croce Dick, amico mio, con quale e quanta gioia! Che se ne va spesso per conto suo. Ora, la convivenza monastica chiamata dallo stesso santo Certo, potrei stupire voi, sarebbe più giusto, ma non vi conosco ancora. Fare le bizze. Usarono le poltrone, che erano nettamente più comode degli scranni a loro destinati, ed al loro centro si porse Gorfin. Prego, accomodati. A ogni modo, Letchley Appleby non poteva avere uccisa Sofia Scimanova. Rompere gli indugi. Evitare i flame che portano solo rumore e non benefico nella promozione. L’oca selvatica nidifica nelle paludi di pianura, negli stagni e spesso sulle isole, quando è possibile. Poter gestire tutti i membri senza che il monte orario settimanale per questa attività superi un tetto massimo di due ore. I nidi sono posti vicini gli uni agli altri, in piccole colonie, di solito sul terreno, nascosti tra l’erica o simile vegetazione. Grazie a questa estensione è possibile pulire la cronologia di navigazione periodicamente secondo i propri gusti in maniera automatica e programmata. "Leva dal capo a questi miei signori colleghi ch'io non sia professore." Per qual modo l’immensa terra dei figli di Atlante Prendere una gatta da pelare. "Nell'esercizio della reciproca obbedienza è mossa e stimolata da veemente amore del prossimo" Buon sangue non mente. Subito l’albero coricato su la coperta si rialzò La versione italiana ha del materiale inedito ma per maggiori informazioni fare riferimento allo storico versioni. "L'autore che ha lanciato l'Incipit può scegliere in ogni momento di pubblicare la storia" "Facendo penetrare bene in fondo al tappo di sughero l'aguzza spirale del cavaturaccioli." Dalmor, dopo essersi rinfrescato ad una fonte alle spalle della stazione, salì sul tetto di questa, guardandosi attorno. In quanto a me, voi mi troverete in questa stanza. Chi pecora si fa , lupo lo mangia. Abbiamo aperto un’area di discussione nel nostro forum, per risolvere le problematiche tecniche di integrazione, e a breve sarà disponibile anche un issue tracker pubblico. "Essere come il diavolo e l'acqua santa." La scienza, a questo proposito avrebbe da dire molte cose Come state tutte? Stando con un piede pronto a rifare le scale. Da tutto ciò ho capito che essere volontaria Mozilla non è solo programmazione, è anche cooperazione, lavoro di gruppo, sinergia e scambio di idee. Essere al verde. Dare i confetti di papa Sisto. Vogliamo che il decreto, che metterebbe i bavagli ai blogger, - coloro che usano i blog -, e gestori di siti siano registrati dallo Stato come quotidiani? Mezz’ora dopo, la torretta del Nautilus scaturì Quella loro corsa folle da Venezia ad Alessandria e ora da Alessandria a Rosetto La pellegrina? Sia con la sua grazia. E soprattutto, cosa s’intende davvero per ispirazione? Non appena i cavalli della vettura giunsero innanzi al burrone, ove stava celato, il cacciatore uscì fuori, tenendo nella destra il pistone e ingiungendo colla manca protesa al cocchiere di fermarsi. Per tale motivo, se questo Paese venisse a mancare, la causa stessa della libertà subirebbe uno scacco drammatico. "Cosicché quello che doveva essere per l'assassino un mezzo buono" Da piccolo ero troppo impegnato a focalizzare la mia attenzione sulla parola “ratto”, per cui solamente oggi gli do la giusta importanza. Sanno usare bene le mani e gli altri arti, infatti si può vedere che quando devono rompere, per esempio, una nocciola prendono un sasso e la colpiscono. I vecchi maschi vivono lontani dal branco per riavvicinarsi nel periodo dell’accoppiamento. Lavorare duramente è fare la cosa giusta. Col darci questo libro voi avete fatto un’opera buona e perciò vi auguro cento edizioni. Il sole era già alto sull’orizzonte e il mare sembrava una smisurata lastra di vetro lucente. Per esempio lo sviluppo non è presente in tutte le comunità. Al termine di questa breve parentesi, abbiamo voluto realizzare una tavola rotonda inclusiva tra tutti gli spettatori e i relatori. Aveva il recupero delle forze facile! All’ingresso si limitano a staccarti il biglietto con grandi sorrisoni e il libretto devi leggertelo sullo smartphone, benedetta tecnologia. Ma è soprattutto contraddittoria una nozione di Tradizione che si oppone al Magistero universale della Chiesa Il tentativo ultimo di rapirci il candeliere del Tempio Attraverso i quali Dio si fa presente a noi e ci parla Un dettaglio da non dimenticare è che i recensori non sono un team di QA, fanno dei test d’uso come un utente normale e provano l’applicazione sui sistemi specificati nel marketplace. Lo smeraldo era incastonato nella barchetta. "In una mano un bastone di malacca col pomo rotondo d'argento." Vehrehan uscí per primo. Prima era liscio o, comunque, primo di “sostegni” Di sedimenti calcarei; Si lanciò puntando contro il masnadiero, facendo atto di afferrargli l’arma: ma un improvviso, fulmineo scarto di fianco dell’avversario, lo fece cadere supino al suolo. L’isola dei Beati Contattaci pure nel canale dedicato alla CIE. Cosa facciamo Sabato sera? Voi ci siete? Sorrideva, tra sorpreso e incredulo "La catena che ha avuto l'idea ha affermato che l'idea di partenza l'ha ricevuta proprio da un email di un cittadino italiano anonimo, a dimostrazione che l'informatica non serve solo per simulare ma anche per sconvolgere pareri." "D'altra parte, però" "Dovresti crescere, non hai più quindic'anni!" È un processo naturale. L’invenzione del Compact Disc è uno degli esempi più importanti che permette di cogliere quanto questa città sia un centro importante di innovazione, che si perpetua ancora oggi non soltanto in ambito tecnologico. Giochiamo a briscola? Orwell è una persona di grandi ideali e da ogni sua esperienza scaturisce un romanzo o un saggio che lo porteranno a criticare o a commentare i fatti. Sussurrò De Vincenzi a Sani, che lo interrogava con lo sguardo. Innanzitutto noi esseri umani abbiamo delle mani che sono molto simili a quelle dei primati perché sono gli unici essere viventi ad avere il pollice opponibile e cinque dita contemporaneamente. La luce che veniva dalle lampade affogate nelle piccole coppe opaline del lampadario da moschea L’attività principale di tutte le comunità è la promozione del software libero e del prodotto di cui si occupano. Si pongono come obiettivo finale la professionalizzazione di una figura che collabora con un team di lavoro alla creazione di un progetto. Lasciò la porta aperta e spense la luce. Ma non essi soli avevano interesse a che la Palestina ardesse tutta, preda alle ribellioni e alle stragi. Vivono e testimoniano in Libano la loro fede. "E che cos'è questa storia del sonnifero." Per togliersi dalla vista di chi fosse passato nel vestibolo Il nostro predecessore Pio XI Pin però riesce a scappare con l’aiuto di un partigiano catturato e si divide con il partigiano ma viene trovato da un altro partigiano. Ben rispose lentamente, quasi cantilenando. Ogni volta capiva sempre di più che l’illusione è meglio di qualsiasi realismo per l’animo umano, nonostante le conseguenze fossero poi catastrofiche. In un momento in cui la Chiesa cresceva Ai tempi che Berta filava. La profetica conoscenza-risonanza La ragazza aveva aiutato Verità a vestirsi ieri sera e sapeva benissimo quale abito e quale mantello si era messi. Questo indicatore oltre ad essere incompleto e impreciso (vedi sopra), è spesso misurato direttamente dalle strutture che lo gestiscono, non condividendo procedure e database con gli uffici di supporto alla programmazione. Due agenti di P. "L'infermiera si era fermata ai piedi di un letto, l'ultimo della fila di destra." Quando le valige furono di nuovo chiuse, diede ordine a due agenti di caricarle su di un taxi e di portarle al Plaza. Ti ricordi quando andammo a Ischia a capodanno? Quando arrivò, la sorella forzò il portellone, sempre con un piede di porco, ed entrò nel mezzo. Le sorelle aiutarono tutti i membri dell’Hack Tribe a uscire dai vortici in cui erano entrati. "Nell'anticamera gli parve, così a prima vista, che non avessero toccato nulla." Il figlio di William Ellis si volse di nuovo Figlio di chi? Tranne le fotografie – che poi, forse, non recavano alcun elemento essenziale – anche quest’altra speranza era svanita. Questo anticiclone provoca un abbassamento temporaneo delle temperature nei periodi estivi in questo modo non si provocano periodi estivi con siccità. Pensano davvero che le ragazze siano deboli o incompetenti? Le mani escono dall’acqua con il palmo rivolto verso l’alto, quindi questo è il primo ad uscire dall’acqua. Il raggio della lampadina colpì il letto La libertà e la personalizzazione del browser sono le caratteristiche di Firefox, a dimostrazione del fatto che gli utenti sono di massima importanza per Mozilla. In questo tema rientra tutto ciò che concerne le relazioni internazionali, la cooperazione internazionale, i diritti umanitari, le organizzazioni internazionali e gli affari esteri. Un caso disgraziato! Occorre che la differenziazione diventi espressione di un orientamento organizzativo da condividere, in primo luogo, tra i soggetti valutatori e, in un momento successivo, con tutti gli altri attori presenti nel processo. Una forma di avvelenamento. "Essa crea un nuovo legame dell'uomo con Dio uno e trino, in Gesù Cristo." Il Re e i suoi generali, a cavallo, erano fermi davanti le enormi porte, e inviarono un araldo sotto le mura, a chiedere al governatore di arrendersi e abbandonare le armi. Ma con tono passionale e confidente "Questo non perché gli utenti Mozilla siano ""analfabetizzati"" o ""non istruiti"", ma bensì per dare quel tocco di ""amicizia"" e ""confidenzialità"" che Mozilla Italia vuole dare." Verso Nord, la sete di scoperta si placò del tutto intorno al XIV secolo, quando nessun uomo accettava ormai di partire verso la morte. Era alcolizzato e non poteva privarsi troppo lungamente del whisky. L’integrazione di SPID è consentita sia per i siti Pubblica Amministrazione, sia per i siti e servizi online dei privati. Certo non sarà questo morto che andiamo a trovare ad avere legami con quello scandaletto di qualche anno fa. Ridivenuto padrone di se stesso, ebbe il coraggio di volgersi a Nichols. Da giovane entravo nelle librerie e mi sentivo al centro del mondo, mi muovevo con disinvoltura e venivo divorata dalla curiosità. Si compone nel toccare contemporaneamente, quindi simmetricamente, le mani al muro È un numero zero e si sprecano le promesse, si parla di qualità, di forte qualità, di intrattenimento di qualità, come quando devi fare la colonscopia e ti dicono che non sentirai niente. Condivido con pochi il brivido che corre sottopelle in quel momento e so esattamente da dove si origina: dalla voglia di essere stupita. Per evitare questo effetto può essere utile unire due periodi brevi in uno più lungo, quando possibile evidenziandone il nesso logico con una proposizione subordinata. Comunque divulgate Né voi né miss Bigland potete avere aperto il ventre di quell’uomo. "Carlo s'irrigidì e cercò di ritrovare se stesso e sopratutto di non dimenticare che era Manfredo Vatel." Avere una memoria del pesce rosso. I ceri ardevano sempre più corti. Il dramma particolare della donna, che non aderiva all’altro De Vincenzi lo avrebbe mandato anche subito al Monumentale Uno solo, per dire la verità: quello de la morte del povero nonno, col quale ero cresciuto. Consegnala al portiere, la prenderò piú tardi. Pensavo fosse finita troppo presto. Il ministro ha detto “abbiamo dato alle industrie automobilistiche, come alle banche, per uscire dalla crisi molti soldi e adesso devono farli fruttare. Il sigillo di piombo argentato della fabbrica. Ero raggiante e ne avevo ben ragione! Non far più niente, o il meno possibile, come me, per restar liberi il più possibile? Rise brevemente. Inizio della propulsione (elementare). Taccio o setaccio. Non saper cavare un ragno da un buco. Infatti il ponte è Gesù Cristo Basato non su corsi o webinar ma sull’esperienza diretta di lavoro in team. Oppure per evitare di dire qualche battuta La resistenza dell’acqua è maggiore rispetto a quella dell’aria. Che il Regnum Dei si identifica con il Regnum hominis "Pochi mesi prima del ritorno in patria de' miei genitori" "Questa iniziativa è nata da una famosa catena internazionale che ha deciso di usare l'Italia come esperimento per poter valutare se è una buona idea." Qual e il valore medio di questa diminuzione che indichiamo come gradiente termico verticale? Due altri colpi da fuoco scoppiarono contemporaneamente. Il pubblico è distratto, si chiacchiera amabilmente come se si fosse davanti al bar e i telefoni squillano più che a wall street. Lo spazio agghiacciato nel quale ruotano i mondi e i soli "Lo portò al re e disse che l'aveva trovato nella landa" Pochi villaggi vi erano in queste valli, anche considerando la scarsa possibilità di coltivarvi qualsiasi cosa. Inserisce la traduzione nell’apposito campo. Essere noto ai quattro angoli della terra. Oggi viene ricordato l’eccidio grazie al “Memoriale di Portella della Ginestra”, realizzato da Ettore De Conciliis, in collaborazione con Rocco Falciano e Giorgio Stockel. L’esploratore dello spazio si chiuderebbe in maniera ermetica nell’obice-razzo Diceva la verità il giovane? Chi prende moglie gli ci vogliono due cervelli. Attaccarlo solidamente al canotto I quali probabilmente lo ignoravano. Reggersi sulle stampelle. Rimane ovviamente ferma la sua irrilevanza agli effetti delle imposte sui redditi e del volume d’affari. Cresceva l’attenzione del ragazzo e sembrava quasi spaventato dall’avvicinarsi di quell’oggetto non identificato. È diviso in tre sezioni, di cui l’ultima termina quasi a punta ed è munita di paracadute per la lenta discesa. Si ciba di carogne e rimasugli, ma anche di piccoli animali. Non deve contenere materiale pornografico, codice maligno o promozione di materiale illegale/gioco d’azzardo/servizi illegali. Raddrizzare le gambe ai cani. Il signor Swan mi onora della sua amicizia Andare di corpo. Vi ha avvertito dal primo giorno. Dalle onde, a grande distanza dai moli Senza dubbio, avendo una tal moltitudine di testimoni Il principio del cagnolino è nuotare sempre con la testa fuori dall’acqua Affinché sia posto termine a ciò che è ben doveroso chiamare il massacro di un popolo. Nel computer, nei telefoni cellulari, nelle smart TV e persino nelle console per videogiochi. Vedremo le altre. Sotto i loro occhi, la Meraviglia, così era chiamata Zorqun, brillava di infinite luci, e le distese verdi si allungavano davanti alle sue porte per chilometri e chilometri. Ora che tutto è finito non voglio lasciarmi andare alla malinconia ma. Caratteristica, questa del popolo montano, che rendeva poco pratiche le visite da chi non vi faceva parte: non tutti avevano una capacità di adattamento tale da permettere un così repentino cambio orario di vita. E così pure i suoi fratelli Per gli studenti di marketing può essere un interessante sbocco per studiare applicazioni reali per la comunicazione, il brand, la gestione di community. Sia con la figura del suo corpo innalzata sulla croce Fare come la gatta di Masino. Tutto curvo, col capo proteso "Questa brevissima poesia ma densissima di significato paragona i compagni caduti così velocemente quanto le foglie di un albero durante l'autunno." Quando usciva la seconda volta, aveva un pastrano turchino e il cappello floscio, di quelli di velluto, sa? Tese e simmetriche Fatta di microrganismi vegetali e animali D’altra parte egli concorre ad un’opera buona Il giovane ozioso sarà un vecchio bisognoso. Loro, nella storia lontana e recente, hanno dovuto affermare il loro essere cristiani Essere un Cerbero. In uno studio su la nuova opera del Merezkowski Un esiguo gruppo di alunni ha sempre partecipato e dimostrato impegno sia in classe che nella rielaborazione a casa, conseguendo ottimi risultati. Poichè gli ultimi regolamenti prevedono ciò Fare mercato di qualcosa. Un tassi passava. Però, se vuol sapere. Con il sostegno generoso di tutti i cittadini, sorretti da una forte coscienza morale. Avere la buccia dura, essere di buccia dura. Grazie alla ricerca sugli utenti e all’analisi del contesto, è possibile definire le funzioni principali del sito e di ogni sua pagina. Alcuni esploratori affermano che la vita è ugualmente abbondante in tutto il mare polare "Sono passati quasi trent'anni da quando successe." "Guarda quel geco com'è rosa!" Piuttosto che quando sono in vicinanza o al di sotto dell’orizzonte. Si sentí per la strada il grido acuto d’una sirena e l’autolettiga apparve davanti alla porta dell’albergo. Le zucchine alla scapece sono troppo buone! "La sentenza di Viterbo non toccava il problema dei mandanti della strage e dell'offensiva contro il movimento contadino e le forze di sinistra, affermando esplicitamente che la causa doveva essere ricercata altrove." E aveva fatto saltar via in molti punti l’intonaco di conchiglie Il suo pensiero volò a cosa avevano pensato le guardie vedendolo scendere dopo la notte, ma si rese conto che non gli importava e la sua testa crollò di nuovo a terra. Usa il cavalletto per questa foto, così mantieni la macchinetta ferma. Avere il ginocchio della lavandaia. L’evento per noi come associazione, viste le varie coincidenze, è un punto di non ritorno per puntare a crescere. Un elenco di parole della Pubblica Amministrazione, che in forma di glossario spiega (senza pretese di esaustività) in che modo scrivere alcuni termini ricorrenti nei servizi pubblici. Mal comune, mezzo gaudio. Si diede una manata sulla fronte. Passa la scopa prima che il cane si metta a leccare il pavimento! Nè un indizio Deve aver rintronato mica male in quel pozzo, come lo chiama lei. Per esempio specificando lingue disponibili che non lo sono, permessi documentati male, schermata mancante o descrizione incompleta. Grande costruttore di corazze Essi vengono suddivisi in base alla specializzazione. Arrivederci. Non distinguere i bufali dalle oche. Cercando di sollevarle dal legno tutte intere Che rovinerebbe gli strumenti "Menare il can per l'aia." Non credette terminata la sua missione. Ma in compenso quanto fedele e come pronto a farsi uccidere per lui e per il servizio. Avendolo domandato a una donnetta che scendeva piangendo Il codice è, ovviamente, funzionante e mi propongo di aggiornare e migliorare le tecniche di programmazione seguendo i commenti e i suggerimenti dei lettori. Costruire in fatto di reti Vedere e non toccare è una cosa da crepare. Ciò si può affermare in conclusione. Mastro don Gesualdo. "La riflessione di Sartre scaturisce dall'analisi della coscienza intesa come intenzione e libertà." Perché miss May Bigland aveva voluto farlo assistere all’epilogo tragico di quella vicenda? I beni del territorio non andavano completamente alle colline, che erano il possessore diretto, ma una percentuale andava ai venti, a causa di un antico trattato, stipulato ai tempi in cui l’esagono era colonia. Ognuna di queste poesie rispecchia le sensazioni del soldato Ungaretti, della sua solitudine, della distruzione, della paura e della fragilità della vita. La porta della cucina si era aperta e Mara fissava i due uomini coi suoi grandi occhi neri. "Il pubblico dominio è l'ambito da cui estraiamo i mattoni con cui costruire la nostra cultura." "C'è un'altra sala, a destra lo studio e poi la sala da pranzo;" Sulla pietra del caminetto vide una tazza da tè, in cui qualcuno aveva bevuto. Il canotto filava sulle onde, sollevando un ventaglio di spuma dietro di sé. Su la recente storia tellurica. Ma ogni delimitazione comporta anche dei confini e dunque sono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza, da dove veniamo, dove andiamo. Il che dava tremila piedi di ghiacci sopra di noi, mille dei quali emergevano. No, non avevano toccato nulla. La torta alla panna con i lamponi è la mia preferita. Importanza del nuoto. Fine fase recupero e inizio fase presa Prendere un granchio. "San Benedetto percorre questa via maestra attraverso la quale, nell'ambito della famiglia monastica, si va a Dio." Facile è sciogliere il sottomarino dagli ormeggi Stefano accettò la corona non come onore, ma come servizio Luciana ha un fisico esagerato! Neppure una. Perché ha trovato necessario correre il rischio di venire arrestato, pur di parlare alla marchesa? "Non avevo avuto l'occasione di godermela." "Di quel circolo sono socie molte dame dell'aristocrazia, e qualche uomo politico lo frequenta." Quindi non vanno perduti e possono essere riutilizzati nelle altre storie. È vero che l’acqua, nei pressi del ponte ferroviario non è alta I giudici addetti ai concorrenti danno informazioni ai concorrenti "E faccio l'augurio che, a voi, succeda la stessa cosa." La grap start è la partenza più antica Alla vostra salute, commissario! Appendi quel salame in cantina, così si manterrà benissimo. Anzi, a dirla tutta Gli soffiò. E soprattutto lo aveva percosso in linea diretta Accese la lampadina che aveva in tasca. Mille grazie! Tutti coloro che si trovano nel monastero dal superiore Quando mangi un panino mi sembri Poldo! "Don Viciente sospese la sua andata a Villa Verde e involontariamente mandò all'aria il piano di Oscar." Ben degna di ammirazione Aveva mangiato qualsiasi tipo di snack e bevuto degli improponibili caffè dalle macchinette. I musei che fanno riferimento al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono censiti direttamente dalla Direzione Generale Musei e saranno geo-localizzabili dai diciottenni nell’applicazione a loro dedicata. A livello globale ha realizzato una campagna per sensibilizzare riguardo i problemi di copyright che l’Enciclopedia Libera incontra ogni giorno nella sua opera di divulgazione. Una cosa piccola come una guida, ad esempio, su come fare una campagna promozionale online basata sulla propria esperienza, con l’aiuto degli altri e di altre campagne realizzate precedentemente. A chi non teme il sermone giova poco il bastone. Andare a braccetto. Le sanguinavano le gengive. Io e i miei amici eravamo esperti nel furto di verdure. Essendo una fondazione non ha come scopo principale il lucro. Per domandare al Signore di ispirare pensieri di pace alle diverse parti di questo conflitto! Guardare di sbieco. Dovevo forse restituirli a qualcuno? "Anch'io ne approfitterò per prendere un televisore nuovo.” afferma ridendo." Non credo sia abbastanza, più ce ne sono meglio è. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo evento e tutti coloro che attivamente hanno partecipato alla discussione. Erano trascorsi tre giorni e il calore si era fatto torrido. Come dicevo, la loro reazione fu una conseguenza giusta a ciò che molte donne dovettero subire, rivendicando così i diritti di quelle vittime ingiustamente rapite. Il Sole si alzò, e venne il cambio di guarda alla Torre del Perdono. Il principe e il re, mentre mangiavano, bevevano e fumavano, si diedero ad una delle loro amate sfide a scacchi da ubriachi, mentre tutt’attorno a loro si faceva il tifo, si tiravano scommesse e si rideva senza motivo logico. "Parafrasando Sartre l'uomo dice: ”io non partecipo ad azioni belliche in vario modo, io non faccio la guerra ma faccio la mia guerra perché io ho deciso di farla”." Di scoprire un segreto. Osservarli con quel suo sorriso sarcastico. Avete saputo che la notte scorsa qualcuno è stato ucciso nelle scuderie? Loïs la guardò, senza toccarla. Sono particolarmente contento di aver lavorato, durante il weekend, con tante altre persone che come me perseguono principalmente l’obbiettivo di lottare per mantere il Web una risorsa libera, accessibile e inclusiva. La montagna ridiveniva pianura. Ma molto meno di domani. Prendere soldi a babbo morto. Le mie aspettative erano alte perché "La coscienza è soltanto dell'uomo perché egli sa della sua esistenza, quindi non è posta tra le cose che sono definite da Sartre “essere in se”, mentre l'uomo è definito “essere per se”." A un altro là il bastoncino E non riuscendo quanto avrebbe voluto, né meno ora che ci metteva tutto il suo impegno, studiava sempre meno! È molto importante specificare che è riconoscibile qualunque giudice Questo processo porta all’individuazione dei contenuti imprescindibili del progetto web. Avere la pazienza di Giobbe. "Scegli l'analisi più consona al tuo problema." Lo dico io che posso dirlo. Facciamo colazione il prima possibile, così possiamo uscire. Il nuoto non è solo sapere fare le quattro nuotate ufficiali, ma è il saper stare in acqua. "Essere viscido come un'alga." Lo spettacolo che dovrebbe inaugurare una promettente rassegna di opera lirica non ha un manifesto, né una locandina, né un programma di sala, né nient’altro Perché mi avete chiuso nella mia cabina? Non serve la scienza a chi non ha esperienza. Allo sviluppo della personalità Nel battesimo, sacramento che ci conduce al mistero pasquale come vertice e centro della redenzione compiuta da Cristo. Notai con gran cura le diverse profondità, ed ottenni in quel modo il profilo sottomarino di quella catena che si svolgeva sopra le acque. Sulla soglia si fermò. Quella fazione lo aveva stremato. Al solo intento di presentare agli uomini il buffo spettacolo dei loro atti impensati Nella sala più alta della torre più alta è mantenuta conservata ed intatta la pietra su cui vennero pronunciate le parole del giuramento. Un giorno mentre scavava Rosso trovò le scarpe del padre ma il corpo fu trovato in seguito. Essere un carciofo. "Camminare a quell'ora, con quella frescura, era una gioia." Fu però in Belgio che passai la maggior parte di quelle vacanze estive. Occorreva che essa fosse realmente nostra! Space Cowboy era solo. Del resto egli era arrischiato Chissà se avremo mai una pensione. Quando vorrai, potrai esaminare tutto. Ma non era solamente il brigantaggio che tormentava il Sud. Del loro compatriota Fulton "Fatti aprire dalla portinaia e dille di condurti nell'appartamento di Oscar Seminari." La spinse indietro. Con un pò di coraggio si finisce ogni viaggio. Ma né May Bigland, né l’uomo ragno se ne erano impadroniti. Doveva vendicarlo. Si dà molta pena per me, commissario! Ed ecco che arriva il momento di sfoderare il mio inglese e cambiare la mia lingua di default. Supercalifragilistichespiralidoso. Una sorella entrò di colpo e andò verso di lui ormai quasi privo di sensi. Le mimose fanno starnutire, la determinazione colpisce al cuore. Far bottega di qualcosa. Si sentivano dei passi, qualcuno stava salendo le scale. Non si tratterà di un audio realizzato da un motore di sintesi vocale Ogni legno ha il suo tarlo. Dove saresti in questo momento se non fosse per me? I Cormorani entrano in acqua solo per pescare. Una inclusione digitale non può esistere senza una reale volontà di inclusione sociale verso il prossimo uguale ma diverso da noi stessi. Giorni svariati tipi di attacchi informatici e spesso riescono nel loro intento. Si leggevano ancora i caratteri impressi in oro col nome del fotografo. Essere una barba. I porti, i monumenti, i templi, le torri colossali Spesso mi viene da rispondere. Grazie a tutti coloro che in un modo o in un’altro hanno voluto condividere con me loro stessi! Mangiar questa minestra o saltar questa finestra. I gradi riconosciuti soltanto per alcuni effetti canonici non devono mai essere completamente equiparati ai gradi canonici. In sostanza, il dialogo appare come una strana creatura letteraria Prendi la settimana enigmistica, non posso andare al mare e rilassarmi senza! Essa è sempre innovativa. Fare come i capponi di Renzo. "Il medico s'è sbrigato: L'autopsia dirà il resto." Non servirà a nulla; Dopo aver superate le lusinghe del suo tempo Non so perché mi son domandato se non dovessi tornare a dietro. L’intero corpo, sotto la pelle e persino nelle ossa è permeato di spazi occupati dall’aria, ciò è importante per rendere leggero il loro volo. Fino a quanto essa avrebbe brillato, non avrebbe avuto necessità di accendere le candele. L’autista arabo guidava immobile, col volante tra le mani grasse e flaccide, guardando fisso dinanzi a sé. Chiese il giovane, afferrando il notaio per il bavero. Dovevano essere soli. "Chiese con voce bianca, a cui tentò vanamente di dare un accento fermo: Che cos'ha, Viciente?" Debbo telefonare, se lei permette. Essi non potranno raggiungere mai risultati soddisfacenti nei rimanenti tre stili. La trasformazione digitale è una priorità del Governo. Con una terza sfera "Ma l'Africa si avvicinava e Bonard si teneva pronto" Per evitare di essere veduto e di segnalare così quel passaggio a Zipak e ai suoi Così, ebbi un nuovo indizio contro di lui. Quelli che son fuori, fanno di tutto per entrare Il tutto sempre con la nostra simpatia e cordialità di sempre!Ciò renderebbe il tutto molto più allettante, ma non è assolutamente necessario giocare insieme allo stesso gioco. Commissario, v’imbarcate davvero sull’Augustus? "Che vantaggi ha tutto ciò?Inoltre quiz e feedback offrono un'apprendimento e una partecipazione attiva dove studenti e insegnanti possono interagire." Era molto netta la differenza rispetto alla grap start "Passato un attimo di silenzio, aggiunse:""Voglia Dio che Giacinta non abbia paura.""" "Si vergognava d'aver già vent'anni, e d'essere così a dietro degli studii: questa cosa l'avviliva." Il testo di questa canzone mette il dito nella piaga "Ho cancellato tutto dalla nostra cartella condivisa, ero preoccupato qualcun'altro potesse accederci." L’iniziativa dura una settimana, e al termine di essa, a seconda di quanti trofei sono stati acquisiti, o anche se non si possiede nessun trofeo. La testa è sempre fuori dall’acqua anche se c’è una sincronizzazione tra la bracciata e la respirazione. Lei mi ha aiutato a riconquistare il candeliere, disse Un braccio, generalemente il sinistro, si stacca dal muro e viene portato in basso Non hanno fasi nettamente distinte "Al povero mancano tante cose, all'avaro tutte." Piangere lacrime di coccodrillo. Dove poteva essere andata a rifugiarsi? Scese dal tassi a metà del corso e si diresse a piedi verso piazza Crispi. Uno studente di Lettere può invece ritenere interessante redare e revisionare testi riguardanti aree totalmente diverse dalla sua, come ad ad esempio testi scientifici o tecnici. Trova accenti schietti e toni di toccante eloquenza Grattar la pancia alla cicala. "Dal momento che la nostra unica preoccupazione è l'interesse pubblico e tutti, lo dichiaro, vengono prima di noi." Questo livello prevede l’insegnamento delle gambe a dorso e crawl Un attento e appassionato bibliofilo, Rinaldo Kufferle, scrive questi chiarimenti. Se pure volete dirmela. In effetti stava seguendo delle tappe prestabilite: i punti rossi. Insegnare il web significa aiutare le persone ad avere le abilità necessarie a poter leggere, scrivere e partecipare alle attività quotidiane online, ossia, creare un mondo di cittadini digitali. Gli italiani di tecnologico come innovazione prima di tutti stata quella del digitale terrestre e subito si è pensato che è stata fatta per la Confederation Cup in arrivo "Dall'infermo al più piccolo dei fratelli" Questo perchè, specialmente i bambini, sono più invogliati ad imitare un qualcosa che già conoscono. "Dar l'erba trastulla." Il maggiordomo la sturò davanti al tavolo, con movimenti lenti Presentare e raccomandare la soluzione dei grandi problemi della libertà Oggi, in alcuni campi, per risparmiare e ottimizzare sul lavoro si usa la simulazione virtuale che permette di ottenere risultati in tempi brevi. "Non sono per niente d'accordo con te." E per averci indicato una serie di buone pratiche utili ad affrontare questo delicatissimo passaggio della scrittura. Rinfrancati dal lungo riposo, non ebbero bisogno di dormire, e così salutarono con gioia il sorgere del Sole al mattino. E ho corso il mondo. Un magnifico laboratorio a grandi vetrate sul ponte, acquari spaziosi a scompartimenti Diteci se dobbiamo dragare fondo mare verso San Giuliano "Ho acquistato un mantello dell'invisibilità." A seconda del soggetto possono essere in un unico file diviso per paragrafi oppure piu file sempre dentro la cartella dedicata. Nessuno, Walter! Poichè il nuoto stesso era differente. Non siamo liberi di fare quello che vorremmo Tra gli scrittori mistici Domani dovrebbe piovere, forse è meglio stare a casa piuttosto che uscire. Siamo attirati con grande forza a guardare il Regno suo nei cieli. La farfalla è un’evoluzione della rana. "Poi ha avuto l'infortunio e ha perso sensibilità nella spalla." Meglio mille volte correr qualche pericolo e godersi la vita, che continuare ad essere un povero impiegatuccio di banca. Guarda, se spegni le luci si riescono a vedere un sacco di lucciole! Ma non vi fu silenzio meditativo. Io stamattina ho saputo anche. Questi primati, a differenza degli altri mammiferi, hanno delle caratteristiche sia comportamentali che fisiche simili alle nostre. Quei due americani sono mossi dal pio desiderio di riconquistare la prima nave sottomarina Quando sono stato sicuro che potevo non piangere più, mi son fatto alla porta e ho bussato; Si era nascosto nel vano della finestra, dietro le tende pesanti Ma, nonostante questo, era abbondante per gli standard di qualsiasi viaggio "Che quella magnifica creatura non avesse equilibrio era evidente e c'era da aspettarsi da lei anche l'effrazione disperata." Anche la pista indicatagli dal suo istinto gli appariva nebbiosa e punto sicura, adesso. Non la più lontana parvenza di un movente; Dio che si abbassa per amore fino alla morte, e alla morte di croce. Avere la bocca che sa ancora di latte. Le gambe in questo stile sono di “equilibrio” e di propulsione Per la sua volontà la palla si trasforma in una specie di battello navigante nello spazio La fattura emessa genera solo un credito nei confronti della pubblica amministrazione e attiene esclusivamente al profilo finanziario. Affondare le zanne in qualcosa. Ai fini della liquidazione dei buoni incassati Patrimonio informativo pubblico nazionale E saranno geo-localizzabili dai diciottenni nell’applicazione a loro dedicata. Quindi ci trovavamo in una situazione in cui si poteva continuare ad utilizzare il cavo Diciamo con frequenza mensile Ciascuno tramite il proprio profilo potrà tenere traccia dei compiti fatti e da fare "Innanzitutto è doveroso spiegare che cos'è Firefox." "Per valutazione si intende l'attività di analisi e interpretazione dei valori misurati" Dei servizi della Pubblica Amministrazione Frequentando le comunità è possibile venire in contatto con persone di culture e Paesi diversi. Quindi supportare il progetto stesso. "Dovresti consultarti col tuo avvocato se non sei certo di possedere tutti i diritti necessari per distribuire l'opera." Dal momento che verrà anche stampato potrebbe non entrare negli spazi prevesti Dopotutto sponsorizziamo ovunque il fatto che scaricarlo e provarlo è gratuito perché ci serve nella promozione. È importante avere almeno una persona che faccia da coordinatore. In particolare i dati statistici di navigazione sul sito L’architettura dell’informazione consiste nell’organizzazione semantica e logica di ambienti informativi Necessarie per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali diversi da quelli di natura propriamente anagrafica Inoltre, hanno l’opportunità di portare avanti progetti Open Source La sicurezza sul Web è fondamentale Del contenuto del sito I vantaggi nell’adottare SPID sono quindi molteplici Debba essere registrata contabilmente Ne egli voleva convincersi di ciò. Se rispondo con le parole, la gente potrebbe dimenticarsene. Formavano sette chiazze di quasi identica larghezza. "Sotto la pioggerella fina fina che già il cielo cominciava a mandare, m'allontanai," Si spezzò davanti a un pianoforte automatico. "L'alterazione della realtà è un fatto visto più volte non solo nello stalinismo ma anche nel nazismo" Il ristorante era ottimo, ma costava un sacco. Aggiungere piccoli indizi per risolvere l’enigma della morte dei genitori. Il cielo sopra la capitale si schiarì e la città uscì da quello stato di congelamento in cui era finita Aveva una capacità cranica come la nostra Space Cowboy sorseggiava impazientemente il suo tazzone di caffè. Che essi mai videro in vita loro. Ci sono un sacco di molliche a terra, potresti scopare? Utilizzerà i servizi che ANPR rende disponibili a questo scopo. Essere la ciliegina sulla torta. Il primo stile di nuoto “nato” e praticato fu una primitivissima rana. Sistemi operativi che contengono solo codice free al loro interno. Free non come “free beer”. Sarebbero tornati a casa sconfitti. Mangiar pane a tradimento. Si scoprì anche la causa dell’esplosione che avevano sentito prima E seppero che era giunto il momento di abbandonare per sempre quelle sponde. Era nel soliloquio muto, tanto eloquente e colorito, quanto lo era nel suo eloquio abituale. Lascia la ragazza al suo destino. E, se non dovessi trovare un tema che ti piace, puoi crearne uno tutto tuo! Sul forum, avrai anche accesso diretto ai progettisti della CIE per avere tutti i chiarimenti tecnici necessari. Le banche e le assicurazioni, per esempio, potrebbero riconoscere il cittadino che vuole creare un conto "Preferire all'hard tecnicismo un tecnicismo di base o per niente tecnicismo." Coincidono con quelli registrati dall’Agenzia delle Entrate. I cosiddetti carusi, impiegati come garzoni nel duro lavoro nelle miniere di zolfo. È un browser web unico che mette al primo posto gli utenti "Per poter trasportare l'oro nero sono utilizzati dei tubi che percorrono sia il mare che la terra" Un passaggio di informazioni fine a se stesso Cominciai a perdere la speranza. Dimostrando la fragilità del padre. Il pubblico dominio non è quanto rimane dopo che tutte le cose migliori siano state coperte dalle norme sulla proprietà. Il suo profilo non è esattamente quello che cercavamo. Per il suo sforzo di mantenere il web aperto e libero e perché mette sempre l’utente al primo posto. Alla notte fosse arrivata qualche auto Anche Melkon Gehenlyan è morto. Non hanno soltanto l’obbiettivo di informare, ma principalmente di realizzare una esperienza Si allontanò seguito da Sanchez e dal marinaio. Il colosso lo seguiva, bofonchiando. "Colui al quale Cristo stesso ha affidato il ministero dell'unità nella sua Chiesa." Personalmente è stata una esperienza grandiosa accompagnata da persone fantastiche. Pin però riesce a scappare con l’aiuto di un partigiano catturato Ma se deve vendere… Aveva scritto libri e mi ha rimproverato dicendo: Eccellenza, ha fatto male a citare Montaigne Per ricomparire immediatamente con miss May Bigland. Formano una gambata completa Sono le oscillazioni di temperatura, il gelo e il disgelo, dagli organismi viventi, dalla pressione e dal vento. Presentandosi sempre come se si trovasse davanti al tribunale di Cristo "Il vento spostandosi segue le curve isobariche ma dall'area anticiclonica a quella ciclonica" La capacità principale della coscienza è quella di saper trascendere la situazione Si suicidò ingiustamente per esserne stato cacciato ed è trasformato in un albero. Dall’altro almeno due avversari Freddamente, Loïs si volse al commissario. Anzi vanno seguiti in modo più stretto La torre che avevano raggiunto la mattina presto era l’ultimo baluardo E avremo modo di registrare lo spessore e le irregolarità di questo Essere male in arnese. Oggi il Ministro ha reso pubblica la campagna La pressione provoca increspature nella roccia E la scoperta e lo studio di queste onde cosmiche costituisce una conquista nuova La donna fingeva sempre di leggere; Il loro approccio scientifico si basa sullo studio teorico di un fenomeno al fine di poterlo interpretare e poterlo spiegare Il Bernaldez col faccione rosso Uldor li osservava scodinzolando senza dar mostra di alcun sentimento Non sfugge nulla, né al pubblico né agli attori/atleti/performers. I “misti” sono un tipo di gare che comprende i quattro stili canonici Dal portafogli di marocchino trasse la fotografia e la gettò sul tavolo davanti a Loïs. A differenza di Heidegger Sartre affermerà che il suo esistenzialismo è umanesimo Questo le ha rese meno interessanti sia per gli sviluppatori che per gli utenti Non avreste mai commesso un atto tanto selvaggiamente inutile, voi due. E che la luce fioca di una candela tremolante ti ha riportato alla mente. Hanno tantissime caratteristiche tra cui la coda semi prensile che usano come quinto arto Il cosiddetto “burocratese” Pin scappa ancora e si imbatte nel primo partigiano che lo aiuta Per evitare di violare i diritti di terze parti Tali sostanze (acqua o gas) sono spinti a seconda del caso ed aumenteranno la pressione interna alla sacca Dovette accettare richieste ancor più vantaggiose per la Russia. Avere le pigne in testa. Juan non ha più bisogno di te, né di nessuno. Anche se in alcuni tratti può non esserlo per cercare il coinvolgimento. E, strisciando e contorcendosi, si spogliò L’innovazione, la tecnologia, la banda larga e ultralarga Aveva messo Cruni alle calcagna di Appleby! L’unica via d’accesso via mare ad Arat Vanur era quella Muovendole dal basso verso l’alto e viceversa. Funzionavano con la massima facilità Mussolini aveva attaccato la Grecia ma con insuccesso. Si rinfrescarono a delle fontane poste proprio sulle pareti Anche solo aggiungendo del testo Era un epoca in cui se ti venivano a dire che non potevi essere una fuorilegge, tu te ne fregavi e continuavi Poterci incontrare di persona, scambiare opinioni e punti di vista per la nostra community ha reso speciale questo weekend Secondo i propri gusti, in maniera automatica e programmata. Una vera e propria apertura, che potrà accelerare il processo di diffusione dell’anagrafe Il processo di progettazione dell’architettura dell’informazione di un sito web parte dall’analisi degli utenti Brancolare nel buio. Un lievissimo sussulto. Sicchè lei, adesso, è in grado di spiegare tutti gli avvenimenti? Andando però via via sciogliendosi verso sud. Quando andrà ad aprire bocca all’interno di un racconto o di un romanzo Quasi totalmente rocciosa e a strapiombo Una specie di piattaforma quasi a fior di acqua sporgeva dalla sua prora e permetteva Una rana nera sulla rena errò una sera, una rara rana bianca sulla rena errò un pò stanca. È la notte in cui una zucca stranamente si illumina e ride Jacques Campostella è il fratello di mia nuora. Il prolungamento verso l’alto Focalizzarsi anche sulle cose che si imparano e che possono essere utili al mondo del lavoro È una cicogna molto grande Sulla base della stima del valore dei beni effettuata dal medesimo ufficio La strada fra Porto Recanati e Macerata, dopo aver percorso un tratto nel piano Era calda ed ospitale, e da essa si scorgeva lontano a Nord ed a Sud. I volontari contribuiscono per passione, divertimento e perché credono negli ideali del progetto. Non dimenticherò mai quella canzone, sarà impressa nella mia memoria per sempre. Questa crescita però non può sminuire il problema del “Digital divide” che purtroppo persiste Fare una frittata. Quando un individuo cerca di avvicinarsi ad un compagno che sta mangiando, ne nascono zuffe furibonde Se non bastassero queste caratteristiche a renderlo seducente Di quanti nonnini veri Di portarlo nel cuore ed in tutte le azioni. Non decide la propria libertà e siccome la libertà porta a essere liberi De Vincenzi si fece minaccioso. Però, però alcuni giorni dopo mi è capitata una lettera di un vecchio Provveditore agli studi Che annunciava alle turbe il regno di Dio Avrebbero organizzato degli ospedali improvvisati, in magazzini grandi e ancora integri Dirigersi allo scompartimento dello sconosciuto. Col volto terrorizzato In questo tema rientra tutto ciò che riguarda la cultura, il turismo, l’istruzione e le attività sportive Istituì presso la Sacra Congregazione dei Riti la Sezione storica "All'entrata nella Carta Atlantica di Stalin, gli anglo-americani si preparano ad una offensiva di massa" Intesa come territorio Facendoci sedere alla tua mensa, noi ti fileremo il lino e in brevissimo tempo. Sono le aree in cui i cicloni possono formarsi facilmente grazie alla bassa pressione Non avrebbe pronunziato quel nome davanti a John Vehrehan e ad altri. Purtroppo questa tecnica di sperimentazione funziona solo in alcuni settori Firefox offre diverse versioni oltre alla stabile Le demo live hanno permesso a tutte le persone Online e Offline di poter conoscere meglio i progetti coinvolti Allacciò alla cintola il suo pugnale nero a sinistra In realtà potevi farlo anche prima "Vive in esse uno spirito sensibile a tutti i travagli dell'umanità" "Voglio che lei, questa donna, mi resti davanti la macchinetta, o, meglio, ch'io resti davanti a lei" Cercare per terra e mare. Anche perché Dalmor aveva atteso qualche secondo di troppo "Il nipote s'era lanciato verso il tavolo di palissandro e il notaio era scattato in piedi." C’è anche il fatto che è conosciuto come il flagello d’occidente Le mappe di sistema hanno il vantaggio di descrivere in modo visivo e sintetico una serie di contenuti Non è l’aspettarsi che succeda qualcosa Ove stava celato Poi la rana e per ultimo la farfalla. Questo livello molto spesso viene identificato come il livello dei bambini più piccoli "Fin dall'imbocco della via, vide un'auto ferma quasi davanti al villino della Lubiskaja;" "Non è l'unica soluzione ai nostri problemi." In poche parole, le cose della Apple sono considerate “fighette”, il resto no. Utilizzare il lessico giusto, in base al luogo e alle persone con cui si sta parlando Non consentendo in alcuni casi di conseguire gli obiettivi prefissati. "La storia era divertente, ma un po' macabra." Dietro di lui, con l’armatura militare e l’elmo sottobraccio, c’era un giovane dai capelli identici al padre Questi valori vengono passati al Select che verifica una condizione booleana. Compie i primi studi presso Antonio Abate Di cui fa parte la Swim England Ed erano pochi i punti in cui la costa si abbassava Ricade sotto questa casistica e quindi non si possono nemmeno effettuare riproduzioni. "Il suo nome ""Kaimichi"", in inglese “screamer”, ovvero urlatore" Trascorse quel breve periodo gustandosi il perfetto microclima sempre sereno e fresco della città Non dimenticate che “Il Grande Fratello vi guarda”. La fattoria subirà dei cambiamenti Invece di limitarsi a trasporre un contenuto così com’è in una lingua diversa E l’analisi dei dati su tematiche di interesse per la PA. La figlia del barone? Soprattutto resteremo in contatto con voi che ci seguite e con chi (speriamo) ci seguirà. In questo modo si ha un esempio di soluzione Il quale aveva in gioventù combattuto sicuramente meno battaglie di molti suoi predecessori. "Cari fratelli nell'Episcopato" Eppure ha dettato un complesso di scritti Quindi imitando la “nuotata” tipica e naturale dei cani. Ecco, la conferma che non è meglio la tv mi è arrivata durante Benevento Longobarda, Allo stato attuale circa metà della popolazione mondiale è già online e giorno dopo giorno il numero è destinato a crescere Mastro don Gesualdo và un po’ meglio ma non raggiunge il successo dei romanzi mondani. Permessi documentati male Per la sinusoide il procedimento di realizzazione è stato più rapido grazie all’utilizzo della sub-routine apposita. Il viso era magro e scavato Stiamo lavorando ad attività riguardo il gap che in Europa abbiamo tra le leggi sul Copyright e le tecnologie E sono impossibili da tener fermi Hanno opinato che fosse opportuno visitare il cadavere accuratamente Mentre l’accensione si comunica alla seconda Ho in mente di aggiornare e ampliare spesso questa guida L’aggiornamento del Codice dell’Amministrazione Digitale sarà un ulteriore passo per liberare l’innovazione Infatti si può vedere che quando devono rompere, per esempio, una nocciola prendono un sasso e la colpiscono. "A dimostrazione che l'informatica non serve solo per simulare ma anche per sconvolgere pareri." Se non sfavorevole, un porto militare, per di più così vicino al nemico. Ed è pertanto consentito a chiunque scaricarli, modificarli e riutilizzarli a piacere È colui che ha la soluzione a ogni problema. Ma io ho creduto che si trovasse nella sua stanza. E che era meglio aspettare per comportarsi da adulto. Davanti alla sua testa aveva una brocca di ceramica in frantumi Da Durtar Malur partivano circa i quattro decimi delle rotte commerciali Riconoscendogli accesso alle funzionalità di verifica, incasso e richiesta di liquidazione del buono È mio figlio! La loro stessa vita era legata alla luna fin dalla nascita. Accese la lampadina che aveva estratta dalla tasca della giacca. L’altra è scarica e riprese a dire beffardamente il bandito Dovevate non accettare le nostre proposte. Portava lui lo scettro reale A seconda del suo profilo di conoscenze Nonostante non una sola nave nemica fosse stata attaccata Avanti di partire per l’azzurro "E quel poco ancora l'abbiamo rubato al caso" Ovvero si formula un “giudizio” complessivo sulla performance Neppur qui si fermò; Cliccando sulla destra, sull’icona della campana, è possibile attivare le notifiche push Dove un altro operaio li sorvegliava Voglio solo un pezzetto, mi devo preservare. C’è ben altro in ballo che un povero micio rimasto sotto la pioggia Che distava pochi metri dal suolo E sono state abbandonate come “cittadini di seconda classe” Non guardarsi intorno. Espirazione con il naso. Appassionato cultore degli studi foscoliani Vaglia cambiario della Banca d’Italia, del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia è un assegno circolare E la maggior parte degli abitanti delle sei fortezze faceva lo stesso. Dovettero attendere fino alla primavera Oggi ci soffermeremo su alcune delle sue caratteristiche e variazioni "Col fuoco, con la donna e con il mare, c'è poco da scherzare." "Ignorava, quindi, ancora la discesa che Carlo aveva scoperta dai due coni vulcanici e l'altro accesso al mare." Essere un ramo secco. "Il filosofo afferma che se Dio esistesse l'uomo non sarebbe libero mentre lo è quindi Dio non esiste." Perché, egli dice, sola la evidenza potrà chiudere la bocca degli increduli o dei maligni. Gli attori principali cantano molto spesso I contributi delle articolazioni organizzative e dei gruppi (performance organizzativa). Mio caro, se lo sapessi! È vero! Il capitano avanzò verso i due. La capacità di inquadrare i problemi e gestire l’incertezza Questo patto va letto e sottoscritto dalla scuola, dalla famiglia, dallo studente all’atto di iscrizione. Per compiere le straordinarie imprese che ci siamo prefissati E i nomi sono sulla bocca di tutti. Dove la notte era ancora illuminata dalle stelle. Ebbene, io vi dico che sono stati i suoi nemici Chi ruba poco va in galera, chi ruba tanto fa carriera. Fermata alla fronte col mastice e poi coperta di cerone. "Quando ha veduto il marchese per l'ultima volta?" Non seppero quanto dormirono, e si risvegliarono con degli spiriti nuovi, alleggeriti e risanati. Chi mostra vende. Per mezzo della speciale asta di guida a puleggia E per il fatto che ritornano in superficie per mangiarli In primo luogo a questo link trovi la discussione sul forum di Mozilla Italia Quando io ero giovane queste cose non capitavano mai. "L'orologio della chiesa di via Giannone battè due colpi." Bah, ultimamente anche questo posto è diventato strano. La morale di questa storia è: quando tutti si aspettano una spada, tu caccia la pistola. "Utilizzare un lessico non molto ""aulico""." La scoperta del cranio di Tuang, venne ignorata dagli scienziati "Di conseguenza è l'uomo che deve creare i propri valori e dargli un senso perché altrimenti essi non ne hanno." Nel frattempo, un giullare di corte arrivò suonando il flauto e saltellando allegramente Ma a causa del Codice Urbani solo una ristretta lista di monumenti è fotografabile La giovane sposa di Saad è avvilita Fare il grillo parlante. Concetti fondamentali per far sì che il sentimento in questione funzioni da propulsore per una storia. Entrambi gli ecosistemi ci “nutrono” e ci danno l’opportunità di contribuire. Una conversazione nella quale i personaggi cerchino di far dire all’altro un aspetto di sé che non vuole rivelare Dotata di poteri, finanziamenti e personale tecnico e specialistico adeguato E incomincia a parlare di fatti che non riguardano la trama della storia. Si stacca l’ultima sezione e non rimane che la testa del razzo E decidono di vendere una parte del loro giardino per farci costruire un palazzo Per qualche minuto ripeté la tattica Il brigantaggio era localizzato in Calabria, Puglia, Campania e Basilicata Li arrotondava. Nelle mani di Netflix diventa una serie tv di grande successo. Il codice è, ovviamente, funzionante e mi propongo di aggiornare e migliorare le tecniche di programmazione Contribuire al prossimo Mozilla Festival per me non solo è fantastico, ma è una grande opportunità per aiutare la Fondazione "Che cioè la piaga della corruzione va denunciata e combattuta con forza da coloro che detengono l'autorità" La figura sottostante rappresenta il rapporto con cui si presentano delle ellissi interconnesse tra di loro E, in fine, ucciso? La ciurma era sconfortata dalla fredda accoglienza ricevuta e chiese che fossero almeno annunciati Seguendo i commenti e i suggerimenti dei lettori. Sartre afferma che “la coscienza è il nulla” perché può nullificare i dati di fatto e progettarli in nuovi modi. Il Plaza era completamente isolato Il principe si mise a sedere Due saimiri, piccole scimmie senza coda Portando alla luce i tratti salienti del sistema. Il clima politico cambia quando il partito comunista prende il potere Un grosso complesso di inferiorità dovuto allo snobismo e alle umiliazioni della società inglese. L’idea scientifica delle comunicazioni interplanetari è già nel dominio delle possibilità "Chi ben comincia è alla metà dell'opera." "Non c'è via di scampo." Allegò al suo vestiario dei comodi stivali di pelle nera, un paio di pugnali alla cintola Fare la faccia lunga. Qualora il Comune abbia esigenza di aggiornare automaticamente le proprie basi dati locali Era strano che un principe andasse a pranzare nelle stesse cucine del castello Nell’ambito delle attività istituzionali relative alla promozione delle politiche di valorizzazione del patrimonio Tra gli ostacoli di ogni genere opposti nel mezzo dei canali e degli incroci E convertiva a vita migliore i peccatori. La quale, aprendosi il paracadute scenderebbe con dolcezza fino a terra. I fattori sociali influenzano sia il mercato che come viene recepita e applicata dalla cittadinanza una normativa Il quale diceva: Il matrimonio è come una gabbia Non va utilizzato gergo dialettale se non a scopi promozionali che segua sempre il codice di condotta. Trasversali in grado di coprire diversi aspetti all’interno del processo progettuale Sia poetico Ed eccoci alla sera, l’ultima sera dove ceniamo tutti insieme Abbandonò le mani sui braccioli, riversò il capo sullo schienale. Almeno una persona deve essere capace di esprimersi correttamente in lingua inglese In modo tale che non sia necessario ricorrere a simili colloqui. In quel tempo, i loro spiriti si accrebbero ancora di più La famiglia Anfossi cerca già di vendere i futuri appartamenti Durante la strage il maresciallo dei carabinieri si intratteneva con i mafiosi Poi dal muro con l’inferriata a lance dorate. Quando non sarebbero arrivati rifornimenti da Nord, e sarebbe iniziata l’agonia della popolazione. Come quei piccoli fantocci fatti di midolla di sambuco con cui giuocano i fanciulli. Ma soprattutto, quali sono i rischi a cui veniamo incontro utilizzando la rete? Con gli occhi fissi sul giornale Commenti: Questo libro si dilunga con descrizioni e chiacchierate dei personaggi annoiando il lettore La città era assediabile via mare e via terra, ma loro avrebbero attaccato solo da terra Si diresse immediatamente, senza altri pensieri, verso la fortezza E messa in mostra nei ritmici inchini. Tali dati popoleranno l’ANPR Ma ha una vena poetica di questo bambino abbandonato a sè stesso Ma, insomma, era sempre un lavoro che richiedeva uomini e tempo "Di quanti vecchietti inseguiti e studiati un po' a Torino" Le persone devono sapere come combattere e difendersi davanti alle grandi sfide e opportunità Il giovane, inaspettatamente, parò e bloccò la spada lunga dell’avversario con il suo pugnale Era venuto a cercare qualcosa di assai meno appariscente e sicuro sui registri Ovvero quando il bene sia improduttivo Dello sviluppo; Che richiedono poco sforzo per essere risolte è una gran perdita di tempo. Importante aspetto da tenere in considerazione Gli utenti potrebbero essere sia esperti nel settore informatico/tecnologico, sia utenti normali Una migliore conoscenza reciproca Fare il paio. Le grandi catene e i vari negozi stanno facendo moltissime richieste ai loro produttori Cingendole i fianchi, come un largo nastro bianco. Il contratto viene firmato e già ci sono i primi problemi Dove la forza fisica faceva la differenza tra la vita e la morte. Tu non sei nella tua professione, ma ciò non vuol dire, caro mio, che la tua professione non sia in te! Del resto, gli indizi che un delinquente può lasciare dietro di sé sono quelli. Il DAF offre un supporto alle PA per la costruzione di modelli di interconnessione delle diverse sorgenti dati L’appuntamento era per il sorgere di essa, ma l’astro non sarebbe sorto quella notte "La forza dell'Asse utilizzava grosse quantità di carbone più difficile da reperire." Per tutti i certificati anagrafici producibili dagli ufficiali di anagrafe attraverso il sistema ANPR Di chi lei abbia paura. E qui appunto doveva essere il dramma intimo Regolerò poi io il resto. Escluso il giorno dell’incoronazione. Delle foto dei beni culturali in Italia. Li posso utilizzare, ma sono esseri con coscienza e quindi per loro io sono un altro oggetto Dopo le mura a raggiera, che si innalzavano da miglia di distanza andando a confluire nelle mura esterne Questa distillazione viene effettuata in colonne alte più di trenta metri "Era il passaggio evolutivo successivo perché non aveva molte differenze con l'Habilis" Voglio di essere stupita. La frittura di calamari è una delle mie pietanze preferite. Il “Digital divide” si sposta da un aspetto tecnologico ad un problema di conoscenze e abilità necessarie per poter navigare E quindi su onde e con relative lunghezze di onde. La probabilità di trovarsi due stati alleati militarmente e economicamente a prevalere sugli altri quattro Questo non è neanche un pezzo di cavo sottomarino. La teoria secondo cui gli ominidi si sono diffusi in tutto il globo Che uno strumento suonerà Insegnare il web significa aiutare le persone ad avere le abilità necessarie a poter leggere, scrivere e partecipare online "E ne venne fuori un vecchietto fino un po' bizzoso" Le sue parole dovranno risultare coerenti con tutto ciò che è e contribuire a renderlo ancor più riconoscibile. Gli esperimenti che furono fatti fino ad oggi Almeno finché le porte della città non cedettero sotto i colpi dell’ariete. Girò sui talloni e tornò sui suoi passi. Era attivo molto più del suo padrone La chiesa cattolica ritiene pertanto suo dovere adoperarsi attivamente perché si compia il gran mistero di quell’unità Lo stile libero è sempre prono La pioggia si prospetta essere come tre giorni fa. Bensì voltarono a Nord Due piedi e mezzo di acciaio nero, pesante ed affilatissima, sormontata da un’elsa in argento puro con un diamante sferico Questo livello prevede, invece, l’insegnamento delle nuotate a rana e farfalla completa Possono essere spenti soltanto dai membri del Partito. La fede religiosa è vista come insulsa da chi non la segue. Chiese finalmente. Abbiamo discusso su quelle che sono le normative ufficiali Italiane che trattano questi temi Descrizioni dei dati anche a livello nazionale Riguardo un errore nel contratto per la consegna degli appartamenti La Luna era tramontata e il cielo stava diventando blu a Oriente Le condizioni della società È quella secondo cui un solo gruppo di esseri umani già evoluti si sposta diffondendosi dappertutto evolvendosi. "Però quest'altra grande decisione provoca un altro grande peso" Il cranio raso appariva anch’esso giallastro. La Chiesa così non sarà stata in silenzio: il Papa e i fedeli avranno pregato, parlato e agito "Nell'ultima fase, sulla base del livello misurato di raggiungimento degli obiettivi rispetto ai target prefissati" Il Nautilus Come Flexbox e animazioni CSS Non saper tenere un cece in bocca. Vorrei accennare ad una speranza Questa seconda atmosfera, forse costituita in principal modo dall’idrogeno, potrebbe arrivare a distanze grandissime. E concesse la piena sovranità ed indipendenza al Regno Pensò a Cruni. "Per misurare l'efficacia dell'azione di una amministrazione" L’antica patria Per farla proseguire Come nell’edilizia o nell’investigazione Dentro ci sono delle workstation da dove scrivono centinaia di righe di codice al giorno. Alla ricerca di un passo tra i ghiacci. Entrò nel caffè sotto i portici e sedette a un tavolo, davanti alla vetriata. Siamo andati a visitare il parco biologico per saperne di più sui nostri amici animali Il viaggiatore vuotò il suo bicchiere, quindi ordinò a Menicuccio di dare il rimanente al cocchiere Oh che orrore oh che orrore, ho visto un ramarro verde su un muro marrone. Oh che forse quei denari non erano miei? "Questa iniziativa è nata da una famosa catena internazionale che ha deciso di usare l'Italia come esperimento" Che rilucevano come se avessero luce propria. E intanto la civiltà romana, ormai decrepita, decadeva All’ingrosso Sieno rinnovate le operazioni di scandaglio ordinò il capitano del Condor. In seguito conobbe un ragazzo Vi chiamate? A causa dei postumi che gravavano sul giovane Queste applicazioni web erano limitate dal fatto che non avevano accesso all’hardware o al dispositivo Di una struttura enorme che partiva dalla cittadella. Diramandosi in sottili baratri Conforta sempre, anche quando è disperata Forse, neppure una delle parole che aveva dette rispondeva a verità. E da Chicago. "Tutti sognano di vincere una medaglia d'oro." Al segnale di “Beep” il corpo si porterà indietro formando un tuffo da posizione supina. Che può corrispondere al periodo giurasico o mesozoico della Terra Attraverso un evoluto sistema di protezione antitracciamento e di blocco dei contenuti. Non la trovano Poiché gli aveva insegnato tutto quel che sapeva nell’arco di tempo trascorso assieme. E delle persone Quello che molti non sanno è che modificare questi fotogrammi e poi condividerle in rete significa infrangere la legge. È, pertanto, vietato incassare i buoni generati attraverso il servizio da un soggetto diverso rispetto al titolare del buono Le grandi industrie automobilistiche, presenti nel nostro paese, hanno chiesto di fare una cosa simile Anche per questo motivo, Wikimedia Italia da anni si batte Paolo lo fece passare davanti alla cucina e gli spalancò la porta della camera di Loïs. Sarebbero stati l’uno il testimone del figlio dell’altro. È già un sollievo per il fatto che, almeno per un poco, non ce lo sentiamo più dentro. "Avere la bellezza dell'asino." Non permetteva altre vie di pensiero. Si erano arenati a poche decine di metri da una bianca e immacolata spiaggia sabbiosa "Dall'oriente, poi, la disciplina monastica penetrò in tutta la Chiesa" Ed una commissione di esperti Le competenze funzionali vanno dalla conduzione di attività di ricerca con gli utenti alla prototipazione E, cosa più importante, disse che era gratuita. Per le misure che ne limitavano la libertà Sua impresa era ad ogni costo e sua passione dominante l’amore dell’impossibile. Il presidente della repubblica ha voluto commentare questo avvenimento Il cacciatore uscì fuori La triste condizione dei carusi ci è tristemente nota anche attraverso le pagine letterarie Per problemi di compatibilità intendiamo comportamenti diversi che i siti hanno in base al dispositivo e al browser usato Come Pastore della Chiesa universale Cinque iguane Si era staccata da lui e, entrata nella luce lunare, si era allontanata verso prua. Anche lo studio dei depositi sul fondo dell’Oceano Artico dovrebbe darci informazioni importanti In quanto, da Rilevazione INAG, viene tolta loro la protezione dei clan Ma ho soprattutto parlato in favore dei cristiani e, naturalmente, dei cattolici E qui potremo lavorare col sommergibile fermo Fissano i vari aspetti della vita proplasmica rinascente ha sbalordito e commosso Seppure attraverso pericoli dei quali non si nascondeva tutta la gravità Questo non è vero. Dalmor tirò fuori il pugnale, e lo strinse nella mano destra Uccelli acquatici molto grandi, adattati al nuoto, ma goffi sulla terraferma. Nei prossimi giorni verranno pubblicati sul sito ufficiale del summit le registrazione dei talk e le note delle sessioni Che lo attendeva a Caval Marino Avere un cervello di formica. Seduto nello studio, davanti al tavolo, sotto la protezione dei due Redentori crocefissi Caratterizzata da un massiccio becco appuntito Secondo cui i beni sequestrati potranno essere destinati alla vendita se gli stessi non possono essere amministrati Tutti questi congegni Non dimentichiamoci inoltre del marketing per promuovere il software presso i nostri clienti o la nostra azienda. Neanche, in alcun modo, ne risentiva di questa usanza il commercio. Tenendo in una mano uno scalpello e nell’altra una lente d’ingrandimento E proprio nel momento in cui Viktor Frankenstein sta per far rivivere il suo mostro un lampo squarcia il cielo È una piattaforma che connette tra loro cittadini, Pubblica Amministrazione e i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) La gente aveva già preso posto e riempito le misere quattro file di sedie pieghevoli "Rappresenta l'espressione di una totale consacrazione a Dio e, insieme, il mezzo che porta alla sua pratica attuazione." "Dei catalizzatori e /o repressori permettono di ottenere altri derivati del benzene tra cui l'esano e l'ottano." "L'inchiesta giudiziaria si concentra sui banditi e procede con indagini frettolose e superficiali" Non credo esista una sola definizione di cosa significhi comunità e le ragioni per le quali decidiamo di farne parte Ti offro un caffè al bar. Un aspetto molto importante è che tutti gli ominidi precedenti erano stati trovati in Africa Tutti con il biglietto pronto in mano, sembra di essere altrove. Infatti, perché non l’avrebbe condotto con sé? Dimostrò di avere Cristo sulle labbra "Sono il professore, per loro: un po' strambo, ma professore!" Sia sulla fase di pianificazione sia su quella di misurazione e valutazione. I dati pubblicati ricadono infatti in pubblico dominio Ed anche fisicamente forte, viste le dimensioni delle spalle e del torace Giunto il razzo al termine della sua possibilità ascensionale E pensare che sarà proprio il commissario a impedirmi di agire! L’iniziativa dura una settimana Sono meno ridicoli i difetti che le qualità che non abbiamo. "Ad un certo punto compare l' Homo Habilis." Una serie di sfortunati eventi ne è la prova: ciclo di romanzi di grande successo, già film di grande successo "Lentamente Trozkij fu limitato nella sua autorità fino ad essere costretto all'esilio in Messico" Il miglioramento del dorso e dello stile libero, l’insegnamento delle virate elementari Appena ricevuto il soccorso dal nonno Il vino rende lieti e fa svelar i segreti. Mancava una bottiglia tra quella del cognac e quella del rum. Cruni si lanciò su per le scale, sbuffando un poco, cosí massiccio e corto di gambe com’era. La testa deve necessariamente tornare immersa quando il braccio si trova a circa metà fase di recupero. Ero in grado di riconoscere i libri belli ed ero in grado di abbandonare le storie che non mi interessavano Essere roba da chiodi. Ma non la trova nel suo nascondiglio e vede che il posto conosciuto solo a lui è stato distrutto La gestione avanzata delle password "Specialmente dopo i sinodi dell'epoca carolingia" Costituì la struttura della nuova Europa "Il giorno dell'evento" Potremo raccogliere esemplari di piccole piante e di organismi animali Siamo abituati e circondati da slogan che dichiarano che il web sia un rete globale. Pensavo di archiviare entro l’estate la conquista del Nord Ferm, alla destra del fratello, seduto sulla sua sfarzosa poltrona, presenziò il banchetto Quindi la fase di recupero è importantissima proprio per questo motivo. I programmi svolti nell’anno precedente avevano raggiunto obiettivi differenti. Venga con me. Egli voleva evidentemente che gli uomini raccolti davanti a lui si rendessero conto delle sue parole. Nelle giornate del derby. È, invece, errato affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo Bevve subito, e la forte dose di nicotina messa nel liquido. Mal grado tutte le persone presenti ai due incontri abbiano mostrato della preoccupazione circa questa tematica Il petrolio è una fonte energetica fondamentale che è causa di conflitti ed interessi economici da parte di tutte le nazioni. Ma con gli occhi color del ghiaccio Ad esempio, su come fare una campagna promozionale online basata sulla propria esperienza Pur restando fuori dallo scambio esplicito di battute Rinfrancati dal lungo riposo, non ebbero bisogno di dormire Come poche volte gli era capitato da quando era iniziata la guerra Ma si consolò rapidamente. Non possiamo dimenticare i legami che ci uniscono a quei fratelli Vi prometto che riavrete le formule. Chiedete il mio nome? Arrivato in Paradiso viene accolto da una donna che gli racconta ciò che aveva voluto Beatrice per lui Poiché porto esclusivamente commerciale, le sue banchine brulicavano di giorno di mercanti di ogni paese, lingua e nazione In questa maniera l’aria contenuta nel proiettile non poteva sfuggire e le osservazioni divenivano possibili. Il Re e i suoi generali, a cavallo, erano fermi davanti le enormi porte Vive bene chi prende il mondo come viene. Per noi è importante che le persone sappiano come interpretare il web, che possano sviluppare i loro contenuti "Alla venerazione e all'invocazione" Sapete troppo bene che, se anche i nostri nemici vi mancassero, non vi mancherebbe lui! Gli uomini e le donne insigni per lo splendore della carità e di tutte le altre virtù evangeliche "Farmi trovare l'assassino di Sofia Scimanova e di Mira Lubiskaja." Non dovevi! Il suo desiderio profondo di essere una criminale la porta presto ad essere deportata sull’isola di Tortuga Uno studente di Lettere può ritenere interessante redare e revisionare testi riguardanti aree totalmente diverse dalla sua Ricorda che tu non puoi rinunciare a diritti su una tua opera se non li possiedi A chiedere al governatore di arrendersi e abbandonare le armi. Che lo scrittore siciliano Giovanni Verga dedicò Questo conflitto porta ad un confronto tra me e gli altri infinito che non mi permette di nullificare Un caso pauroso e originalissimo di follia. Sotto i loro occhi, la Meraviglia, così era chiamata Zorqun Quindi con l’obiettivo di migliorare, oltre alla tecnica, soprattutto i tempi. Oppure non si esprime a pieno ciò che era nelle intenzioni Che influenza ha sul plot se un fatto lo racconto con un punto di vista di un personaggio o di un altro? Perché sarà l’ascoltatore a volerti chiedere di più. Permettendo la creazione di porti e attracchi per i lunghi viaggi. Scafandri perfezionatissimi "Per penetrare con Lei nell'abisso dell'amore di Dio per l'uomo e sentirne tutta la forza rigeneratrice." Le cui specifiche sono aperte e disponibili sia sul portale ufficiale del Ministero degli Interni, sia in questa pagina. "Che tiene conto dei fattori di contesto che possono avere determinato l'allineamento o lo scostamento" La track start è partenza più utilizzata attualmente. Lo usiamo per coordinarci e segnalare i nuovi ticket aperti. Avere agio di fare qualcosa. Sui tappeti il suo passo era silenzioso. Inerpicandosi per scoscesi sentieri, attraverso le macchie "Il che non ha precedenti nel tiro con l'arco." E inviarono un araldo sotto le mura "Ma quando l'evidenza ripugna alla ragione, occorre ridurre l'impossibile al possibile." Noi sapremo finalmente! Lavare la testa a qualcuno. Io non so perché Paolo vi tenga. Tra cui Gaspare Pisciotta. Senza far nulla per schivarlo. Nel suo Albergo del Falco. Inoltre ti informa del numero di articoli e molto altro! Intrattenimento di qualità "L'Ordinamento delle cause di canonizzazione è stato sviluppato nel corso dei tempi da sempre nuove norme" Di due note sonore Non se ne volle più sentir parlare… . Temi importanti, come l’affrontare un lutto o lottare contro paure inutili, affiorano sulla superficie Un mondo dove far pagare un biglietto è come un’offesa Bisogna sempre cercare di migliorarsi Che anche il povero Joseph viene coinvolto in una rissa e muore. La salita per la strada maestra è lunga Gli affari istituzionali – mormorò con voce bianca e girò il commutatore illuminando la sala. A quel modo, non avrebbe salvato Loïs dal pericolo. Il vantaggio della rappresentazione visiva è quello di semplificare la complessità A seconda del soggetto possono essere in un unico file diviso per paragrafi o piu file sempre dentro la cartella dedicata. Senza un allenatore fisico, un nutrizionista o un mental coach. Non riesco a uscire da questo labirinto mentale, fatto di pile di libri impolverati sul comodino "Sono ancora i poveri a soffrire per primi i ritardi, l'inefficienza, l'assenza di una difesa adeguata" Lo sviluppatore avrà sempre il beneficio del dubbio I caladri che partivano dalla fortezza venivano uccisi tutti, ma quelli che arrivavano venivano lasciati in pace. Utilizzando lo strumento nello stesso modo dell’altro soggetto. In tutto lo spettacolo Dante è attorniato da ballerini mascherati a seconda della scena: da demoni anime o angeli. Vincitore della più ardua prova che potesse proporsi un uomo! Pietro era sempre socialista, ma andava meno con gli operai. "Cerca di dimostrare come l'uomo è facilmente soggiogabile." È anche normale, perché le competenze aumentano e certi argomenti appassionano più di altri Si trovavano appena fuori dalla Porta del Regno Della pace Arrivando fino alla posizione del petto circa. Al segnale “Al posto” bisogna portare il peso indietro, successivamente spingere in avanti. Riassunto: Una famiglia composta da tre persone Ma è anche l’occasione giusta per raccontare quella storia che non ricordavi più Le braccia in assetto sopra la testa e ferme Noi andiamo in giro per le piazze con striscioni nel tentativo di farci sentire È costituito dall’insieme degli strumenti "Sei allergico al glutine? Non c'è problema, abbiamo l'alternativa anche per te!" E due ciondoli molto curiosi I Monti erano davvero rimasti fuori dall’epidemia continentale. Speravano, però, di tornare vittoriosi. Lei ha fissato la rivoltella alla scala di legno, sul terrazzino Lunghi capelli corvini le scendevano dietro le spalle La preparazione culturale fornisca competenze di carattere teorico e tecnico-metodologico. "Ho cercato di verificarne l'esattezza col cameriere, ma non ti garantisco che non ci siano omissioni." "Con il libro e con l'aratro" Poiché da ciò dipenderà l’effettiva efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Si gettava a fronte alta nelle pazze imprese Con la stampa dei biglietti Vengono fatti molti riferimenti politici visto che Quinto nello storia è di parte comunista Essere più sintetici possibile, quindi essere diretti Non appena i cavalli della vettura giunsero innanzi al burrone Dalmor scese giù nel cortile, dopo aver mangiato qualcosa al volo nelle cucine, ad attendere gli altri. E spostò prontamente la lama a parare il colpo Lavorare in gruppo nella propria scuola o università si dimostra sempre un modo semplice per prendere la loro attenzione. Avrei voluto poter creare tanti cloni di me stesso per poter seguire da vicino tutte le attività "Questo non perché gli utenti Mozilla siano ""analfabeti"" o ""non istruiti""" Null’altro. Guidi i vostri Governanti ecclesiastici e civili Quelli che son dentro, fan di tutto per uscire . Nel nostro progetto è stato possibile realizzare anche una terza frequenza George Orwell è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair Questo anticiclone provoca un abbassamento temporaneo delle temperature nei periodi estivi. Android o iOS per citare i più diffusi Fu nominata per studiare il mio progetto Da un lato è indispensabile valutare la qualità dell’uso finale del bene stesso Don Viciente sorrise. La notte morì nel cielo, Dalmor rientrò nella sua stanza che l’alba era vicina. Il nostro intento, infatti, è quello di affrontare la questione-dialogo da un punto di vista inconsueto Nelle ipotesi previste dalle norme in materia di tutela ambientale e di sicurezza Con la coniazione di moneta e la loro messa in circolo. Mio papà guida un risciò. Particolare attenzione bisogna dedicarla ai ranisti. Non ho una morale, come non ho una casa mia. Dirne di tutti i colori. Sbandando vistosamente e in preda a sporadici attacchi di risa. Se si deve realizzare un’applicazione per uso interno alla propria azienda Sapete il grande Napoleone La sua famiglia, la sua casa di Parigi! La spada lunga era nella sinistra, attualmente poggiata a terra per non stancare troppo il braccio. Le guardie vegliavano immobili come statue Per scambiarsi feedback sugli obiettivi e sulle attività. Nonostante avessero trascorso più tempo a bere e mangiare che a lavorare Perché c’erano solo quattro stanze disponibili Ancora non si era presentato. Questo racconto è ambientato nel dopoguerra Erano due giorni che il re non era nelle sue mansioni Così Dante incominciava il suo viaggio passando tra tre belve Far fronte alle forti limitazioni e gli ostacoli che per il forte caldo si sono presentati quest’anno nel capoluogo Sardo Colpiamo i poliziotti che in realtà sono venuti per evitare che facciamo danni Quella schiera di uomini, famiglie e personaggi popolavano la corte di Zorqun Basta! "Per il servizio dell'uomo" "La vita condotta nella clausura monastica con la consuetudine dell'orazione" L’approssimazione è la chiave di lettura di questo spettacolo Per poter essere analizzati meglio è necessario che siano colorati diversamente. Due cebi dai cornetti Conviene perfettamente alla respirazione dei nostri viaggiatori "L'uomo lo vide e il suo sguardo ebete seguì il movimento del braccio che si abbassava minaccioso su di lui" Sembra quasi rifulgere di un triplice raggio di suprema luce benefica "L'appellativo il Grande Fratello deriva da Piccolo Padre, appellativo di Stalin" Sia scientifico Dunque, c’è una concentrazione al Sud di beni posseduti dalla Mafia. Esamineremo anche le qualità dei così detti fertilizzatori del mare Il primo vuole conquistare le altre fattorie con la forza Tutte le soluzioni sono state ormai sperimentate (o quasi tutte) in film, romanzi e altre narrazioni. Gli consegnò tosto le sue armi. Cruni porse un temperino smisurato. Per scoprirlo, ci siamo immersi nelle parole di Hemingway, Fenoglio, Roth Le uniche eccezioni erano i Monti ed i Venti Pedro anelava alla libertà Negli ultimi anni le soluzioni tecnologiche volte a supportare il processo di apertura dei dati sono diventate molteplici. Quand’era tornato nel suo albergo di Alessandria Conferenza stampa pre-olimpica. I computer che si occupano di contenere archivi di dati molto sensibili sono scollegati dalla rete. Sugli scogli ed anche sugli alberi. Contadini che entravano per i mercati Ci sarebbe un controllo totale a partire dai programmi che in caso volessimo usarne un altro (concorrente) non funzionerebbe. È un argomento che li interessa. Rimangiarsi la parola. Recupero: è l’unica fase in cui il braccio è fuori dall’acqua (fase “aerea”). Ho fatto un quaderno di tuoi articoli. Visse in una famiglia che cercava di salvaguardare le apparenze "L'impegno, assunto mediante i voti, di attuare i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza" Disse loro che era stato avvisato, e anche che aveva avuto difficoltà L’adultità ci renderà sempre più tormentati, fuori e dentro. Acquisiti i pareri del prefetto e del sindaco del comune interessato All’ingresso si limitano a staccarti il biglietto con grandi sorrisoni Nel frattempo molti degli imputati erano morti Questa assegnazione avviene secondo un rapporto di tipo associativo con il più vicino corrispondente italiano. Incontravo la gioventù e i bambini È il caso del romanzo Il marito di Elena, definito dallo scrittore “una ciambella riuscita senza buco”. Non avendo il regno dei monti una flotta militare, risultava quasi inutile Ma allora perché quella macchina lasciata in evidenza? Durante una traduzione è importante essere consapevoli delle sottili differenze nell’uso della punteggiatura tra le lingue Esempio: concorsi di idee, eccetera Pur avendo seguito in modo discontinuo Viene interrotto da esponenti dei qualunquisti e della destra Prima di segnalare un bug controlla che non ci sia già un issue aperto Tra zuppe strane, giochi con pepe nero carta e candele "È un modo per far capire come la ribellione da un despota ha creato un altro potere e quindi non c'è soluzione." Indossava brache marroni di lana Robaccia. Poiché essa conteneva molti scritti proveniente dai primi anni riportati dalle scritture, dagli stati esterni. Hitler nello stesso anno decise di sferrare un altro attacco contro i russi Un esiguo gruppo di alunni ha sempre partecipato e dimostrato impegno sia in classe che nella rielaborazione a casa Grazie Francesca per esserti prestata a questa iniziativa Le mappature del sistema sono delle rappresentazioni sintetiche di tutti gli attori coinvolti nell’erogazione del servizio Per questo motivo, alla raccolta dei cadaveri furono inviati solo i soldati o i medici già colpiti dalla peste in passato Ci consola dicendo che per fortuna il Benevento è in serie B. "Suo figlio ha molte lacune, potrebbe essere bocciato quest'anno." Infine il circuito si chiude con la combinazione dei due array iniziali su grafico Questa caratteristica è indicata dal numero di ottani. Di più dividendosi in altri gruppi fino ad arrivare dappertutto contemporaneamente. Altri si stavano riprendendo, qualcuno col mal di testa forte. Oh, non vi è rimasto di sicuro, señor commissario. "Misurare e poi valutare la performance è un'attività di importanza critica." Il loro vessillo era una luna piena d’avorio su campo nero, ed il loro stemma araldico la luna stessa La politica delle spedizioni non era incentrata solo verso il continente interno Nessun altro appartenente alla casa reale o alla nobiltà viveva nella capitale dei monti oltre il re e suo figlio L’Inclusione Digitale dunque è un problema che rimane costante malgrado gli utenti della rete siano destinati a crescere Utilizzando la funzione For Loop Abbiamo sviluppato un progetto Qual è la tua specialità? Abbiamo rilasciato il codice e le credenziali per poter accedere all’ambiente di test dell’Anagrafe nazionale Essere consapevoli della sconfitta che stavano subendo ovunque Giù, alle pendici del monte, le guardie passeggiavano sulla cinta muraria "Gettare via il bambino [insieme] con l'acqua sporca." Alcuni dei quali dipendenti dalla piattaforma scelta per l’implementazione De Vincenzi ebbe un gesto, ma si trattenne subito: al diavolo le impronte; Il concetto di “comunità” è alla base della filosofia di Mozilla. "Gli altri paesi dell'unione europea stanno guardando questa campagna con occhi interessati" Del grado di raggiungimento degli obiettivi Sul margine anteriore delle lunghe ali arrotondate vi sono due speroni cornei Era fuggito via di nuovo in America Che oltre i limiti dell’atmosfera si stenda il vuoto interplanetario Mentre Dalmor si nascose tra un gruppo di giovani assistenti dell’ambasciata di Aglaas, seduto accanto al suo amico Turyn. Preso alla sprovvista, ammirato da tanta scaltrezza e seriamente preoccupato per la sua vita Fa male a questo punto. Lo zio deve averne fatto un altro posteriore. Caritatevole e cavalleresco Esso camminava molto meglio del suo predecessore Così che nelle cause storiche Il figlio della prima moglie del barone? Il tempo di distribuire i confetti e razziare qualche villaggio Per la geo-localizzazione di tutti i miei punti vendita "Per rispondere meglio ai postulati dell'arte critica" Il contribuire consente una buona visibilità anche in ambito professionale Non richiuse la porta dietro di sé; Anche se in alcuni casi non erano adatti La Germania si preparava alla guerra pattuendo segretamente con la Russia la spartizione della Polonia. Il discorso lingua inglese spesso per alcuni è un problema Poiché da essi non si finiva mai di imparare Ed io lo costruii, il mio bel sottomarino Queste sottili terre fertili erano apparentemente irraggiungibili a piedi Si può dire che il Merezkowski non abbia tralasciato nulla Pesi ottantatre chili, non sei affatto sovrappeso. Da piccolo ero troppo impegnato a focalizzare la mia attenzione sulla parola “ratto”. Ma è proprio così? L’esercente prende altresì atto che dovrà disporre o dotarsi di un sistema di fatturazione elettronica Su profili social gestiti da più persone vige la regola di uniformare il testo "Sartre dirà “l'inferno sono gli altri” perché sono il mezzo che permette di conoscersi mettendosi contro se stessi." Non avrebbe segnato la condanna del suo più crudele nemico Sensibilizzare e appassionare i ragazzi all’uso corretto dell’italiano, attraverso argomenti che possano interessare. Chi bazzica Benevento lo sa anche meglio Dare per un piatto di lenticchie. Non lasciare che sia un’istituzione, o perfino la nostra propria istituzione, ad assumersi il carico del problema dei poveri Durante la fase di test, si dovrà inviare una parte dei dati registrati nella base dati comunale Non voler mai sbagliare Un farsetto rosso acceso con i bottoni di madreperla Le riflessioni mandate dalla Terra agli strati dell’atmosfera. Seguendo le micro-fotografie Prese il mortaio E i giornali ne han parlato più volte Detto Ranocchio a causa del suo modo di camminare Ciò era prevedibile Esiste una variazione diurna Ma durante un momento di chiacchiere tra i membri del gruppo Il gelo-disgelo continuo provoca spaccature nelle rocce Passò il bastone di mano e con la destra libera si aggiustò il cappello sulla fronte. Il portinaio era uscito a incontrarlo e lo salutava con rispetto. Questo potrebbe definirsi lo slogan di una promozione che tra pochi giorni avverrà nel nostro bel paese. La città non era ancora alla fame, ma lo sarebbe stata appena finita l’estate Che caro uomo, quel prof. La porticina color della parete girò sui cardini e raggiunse la sponda del letto. Il software libero e open source contribuisce a promuovere lo sviluppo di internet come risorsa pubblica. Dopo esserci accomodati nei posti assegnatici siamo calati in un buio profondo Lungo la via dello sviluppo, del progresso, delle virtù cristiane, della solidarietà e della pace! Una inclusione digitale non può esistere senza una reale volontà di inclusione sociale verso il prossimo Che vengono portati in seguito nei loro posti d’origine. Una fede che arroventa la parola nel denunziare i vizi Chi troppo la tira la spezza. Nascono nuovi problemi nella costruzione Gli uccelli migratori la ricordano Tuttavia alcuni di loro si stanno maggiormente impegnando in quest’ultima fase dell’anno scolastico. Per la Chiesa Una spada per la battaglia. E conoscere nel dettaglio la loro esperienza di interazione con i canali digitali o fisici che rappresentano il servizio Si tolse il cappello e pregò. Allo stesso tempo, occorrerebbe introdurre forme di sostegno ai comuni per la progettazione Ora il poveromo Dal punto di vista dell’educazione alimentare, il giovane era una fogna, ma il kebab così al mattino proprio no. E la tragedia sublime si presenterà in tutto il suo magico orrore Per vedere uno spettacolo decente bisogna aspettare il Napoli Teatro Festival Felagos fu richiamato a partecipare Sono stati inventati diversi metodi per poter modificare la catena molecolare dei composti estratti Si scrollava con fosche maniere Dalmor andava a tenere sotto controllo più del novantacinque percento dei traffici commerciali L’unica zona dove non arrivarono fu la cittadella, il quartiere Potrà rinviare l’applicazione e chiedere maggiori dettagli sulle motivazioni del rifiuto. Nè una allusione "Dopo una pausa compare la guardia che con voce minacciosa gridò a Giacinta:""O dite il segreto o morirete!""" E animali lasciati da persone che non potevano più occuparsene Chiese con dolcezza Vercelloni. La protezione delle proprietà intellettuali tramite GPL Ho un appuntamento con il medico. La voce che la guerra col Nord era finita si sparse tra i soldati E la lista cambia di anno in anno Questo sistema contiene un motore grafico ancora più reale Col suo abito corto ai ginocchi, chiuso al collo, chiuso ai polsi, attendeva. Nel caso di studenti delle scuole superiori la situazione richiede più aiuto "La sezione istruttoria della Corte d'appello di Palermo rinvia a giudizio Salvatore Giuliano" Consiste nella realizzazione di un volantino (digitale e stampato) "All'inizio l'esperimento è stato fatto nella città di Milano ed ha avuto buoni riscontri" Il dialetto locale ancora assillava le orecchie di Dalmor Era iniziata la seconda guerra mondiale. Uno che racchiude tutto il circuito Quell’oggetto non identificato era sempre più vicino, la musica di sottofondo si faceva più tenebrosa Occorreva conoscere la donna. Le stelle e le nebulose tutto il meraviglioso fuoco d’artificio dell’universo. Un semplice bastone bianco di betulla con punta in avorio e ricami in argento, che aveva una lunghissima storia. Apri la porta e spunta uno che progetta e vende macchine elettriche che si guidano da sole Gli occhi gli splendevano, però, mobili e astuti, pieni d’intelligenza. "La vita non è solo l'atto di fecondazione è un atto di amore" Ovvero su ciò che rappresenta una delle cifre di un buon dialogo scritto nella forma di sottotesto. Non mi ricordo se ho chiuso il gas, puoi controllare? Lavorava metalli Rappresentata dal modello a candelabro perché un gruppo di ominidi si sposta sempre Ora accade che un chimico ed un inventore di Miami (Stati Uniti), Roberto Condit, si dichiara pronto… . Vedeva dinanzi a sè il portone del palazzo Verbena. Non esiste un metodo più giusto dell’altro, ma è opportuno che ogni organizzazione stabilisca delle convenzioni Il ministero ha risposto che stava valutando quali di questi potranno entrare in questa promozione Può anche permettere di fare un bell’evento ma senza nessun risultato utile. "Il tempo, il costume degli altri, la fortuna, le condizioni dell'esistenza" Bisogna pensare anche al costo di funzionamento. Nonostante le conseguenze fossero poi catastrofiche. Ma è stato rilasciato un nuovo sistema di simulazione virtuale. Ma erano i mobili di quella stanza Non seguirono la vallata verso est Un elenco di parole della Pubblica Amministrazione Ricordo bene i loro nomi La prima modalità Dal suo amico De Vincenzi "L'insieme di queste dimensioni dipende dalla tipologia di amministrazione e dai suoi obiettivi" Ma pare che stiano per giungere de’ vostri amici e non voglio toglier loro questo piacere. "Sani mostrò all'infermiera di guardia nella corsia il distintivo di cuoio da funzionario di polizia" Una serie di complessi fenomeni storici, politici e sociali hanno influito sul modo di raccontare le storie Il professor Paolo Mantegazza, con quell’intuito pronto e sicuro che lo distingueva Seppelliva i morti e viveva in piccoli clan. Per legge si trovano in ogni casa dei membri del Partito Lo spettacolo non ha un manifesto, né una locandina Già erano state gettate le solide fondamenta della disciplina monastica Grazie alle migliaia di estensioni disponibili è possibile aggiungere nuove funzionalità Svegliandosi la notte successiva in una posizione atipica, nudo. Ci soffermeremo sul non detto "Sulla destra, subito sotto il nome del sito, trovi l'elenco coi link." Venne usato anche per il riscaldamento e per i mezzi meccanici. Per la quale uomini ardenti, investigavano, in modo piuttosto animoso i misteri di Dio Le zampe corti e potenti sono poste molto indietro sul corpo I loro fossili sono molto importanti perché si trovano nelle grandi masse calcaree di quel periodo Ungaretti vuole esprimere questa condizione umana attraverso poesie brevissime utilizzando anche versi liberi Privacy Badger blocca i tentativi di tracciamento sul Web attraverso filtri specifici Contemplando la bellezza del creato E ancora non aveva superato il dolore Mozilla supporta e sostiene l’utente nella sua vita online. Lui stringeva una penna Che era la sua! Buttare a mare. Il Nautilus riapparve a fior d’acqua, fece qualche rapido giro su se stesso, poi tornò ad immergersi. Nelle singole discipline "All'epoca era alleato inglese contro i nazifascisti." De Vincenzi si avvicinò alla porta che dava nelle altre sale e guardò. Ma era sempre molto superiore a quanto potesse portare una creatura di tenera età La coscrizione obbligatoria "E io non ti chiederò d'intercedere presso di lei" Quegli bevve, quindi mormorò. "E un tristo mestiere il suo: di cercatore d'anime." "Il personaggio si rende conto del potere che subisce, non l'accetta, cerca di ribellarsi" La preoccupazione maggiore sorge se i risultati di questo controllo venissero comunicati a terzi per i propri fini Studenti di economia possono scoprire modelli di business basati sul software libero e studiarli. I carri armati non si fermavano anche dopo aver sfondato la linea di difesa Adesso, rimanga seduta. Ho volato su un aereo minuscolo. Il tuo aiuto è fondamentale per mantenere il Web una risorsa libera, accessibile e pubblica. È alla ricerca di un amico che lo capisca per quello che è, non per quello che fa. "Per esempio delle foto in cui c'erano i fondatori del partito venivano cancellati quando essi li tradivano." Rispetto alle fatture precedenti e successive "Le altre caratteristiche erano la postura eretta dovuta all'attacco della colonna vertebrale" È andata a vedere il Parco Faunistico dei piani dell’Abatino. In Russia aveva contribuito al soviet ma che venne poi espulso Non se lo poteva vedere davanti così buffo. Di solito sul terreno Non ho esitato nel continuare a bussare a tutte le porte No, era troppo bassa, e noi ci eravamo finiti dentro. "Le sue apprensioni s'erano ingigantite al punto, da fargli sentire il bisogno di riflettere" Trasferibili per girata "Questo matematico fu l'ideatore della terminologia e dei test sull'Intelligenza Artificiale" I piedi sono allineati uno vicino all’altro. "Perché se n'era dimenticato" Tildor sorrise, andò a prendere un altro bicchierino e riempì questo e l’altro miracolosamente integro di liquore Il curioso aspetto della gru Raccontaci con una nuova storia la tua uscita dall’inverno. I nidi sono posti vicini gli uni agli altri L’invenzione del Compact Disc è uno degli esempi che permette di cogliere quanto questa città sia un centro di innovazione Ciò indica che il lungo muso delle scimmie si stava nel frattempo restringendo compattandosi Soprattutto nel periodo iniziale Se valige si potevano chiamare quelle due specie di cassette rettangolari, nere e rigide, di cuoio duro. E altri potrebbero essere aggiunti in futuro senza un’esplicita comunicazione. La risposta partì a metà pomeriggio, sul cavallo con cui era arrivata la prima. Verso Nord, la sete di scoperta si placò del tutto intorno al XIV secolo Qualche intoppo tecnico ma tutto procede per il verso giusto Non erano utili i cavalli in una città come quella. Che correndo le portavano fino alla bocca della fornace John Vehrehan s’era messo in pigiama da notte, tutto bianco. Così la prospettiva si è fatta sempre più frammentaria, inquieta, distorta. Una volta uscite le braccia si porteranno avanti Il pubblico è distratto, si chiacchiera amabilmente come se si fosse davanti al bar Evidentemente la track start, dopo i recenti regolamenti, non ha più una velocità di reazione Questo Istituto ha pertanto la facoltà di conferire con diritto proprio ai suoi studenti accademici Attraverso il confronto con gli altri, si può trovare la risposta che si ritiene più idonea. "E' bellissimo!" "Quando ad essere corrotta è l'amministrazione della giustizia." Se utilizziamo le nostre conoscenze riguardo le altre piattaforme mobile Il Rigoletto ha un forte richiamo. "Volete visitare l'appartamento?" Trenta minuti dopo il risveglio erano partiti di corsa "Un corso di scienze dell'Educazione e della Formazione ha come obbiettivo l'acquisizione di una solida preparazione culturale" La durezza di essi Osservò il complesso, ritenne di non aver dimenticato nulla e si avviò fuori dalla stanza. Liberare dai troppi regolamenti e rafforzare i diritti di cittadinanza digitale Si tolse il pastrano, lo pose con cura sopra la spalliera di una seggiola, tornò a sedere. "Era segno ch'egli riteneva che soltanto da quella parte lui potesse fuggire." Verificano che la piastra omega abbia registrato il tempo correttamente E poi sciacquato Stipulare una polizza Che doveva fare, adesso? Rimanendo facili da utilizzare sia per i principianti che per gli sviluppatori esperti. Ci si è limitati strettamente e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. E lottino per seguire i loro sogni. Bensì si riposarono proprio. "All'ospite ignoto e povero" I gradi seguenti Il buio si era fatto intanto profondo e Menicuccio lieto della sua giornata, aveva chiuso l’albergo Ma lo sdraiarono su un mucchio di paglia e lo bastonarono Coperta di uno strato di cipria spessa Dante ha potuto “intervistare” rimane sconvolto ed ha pietà di loro Terminando è possibile anche affermare che il nuoto è certamente importante. Al mattino, si svegliarono sulla spiaggia in cui erano sbarcati In generale, si alimentano dei risultati di attività di ricerca quantitativa e qualitativa "La società è la tecnologia sono riflessi l'una dell'altra”." È stato visto che due macachi abbiano capito come raggiungere del cibo apprendendo dall’altro Non stiamo dando loro quello che serve. Prima, come per gli altri stili, non era presente alcun supporto Cambiando i valori delle frequenze modulanti Tutti, ovviamente, sapevano che sarebbero andati a cavallo E i dati che concorrono alla sua formazione Ma se lui stesso aveva temuto che il luogo potesse essere individuato e invaso dalla Polizia Allineando il punto di vista su come è strutturato il sistema e quali sono gli scambi di valori in corso. Tramite il programma utilizzato (LabVIEW) è stato ricostruito il circuito elettrico sul foglio di lavoro Rivendicando così i diritti di quelle vittime La cultura e l’intrattenimento devono essere gratis Dormire tra due guanciali. Se non hai letto il comunicato stampa inviato ai giornali online non puoi nemmeno sapere i nomi dei cantanti "Il mio obiettivo è vincere l'oro." L’inventore americano guardò maravigliato il più grand’uomo della Francia. Erano queste pure ben fondate A notte inoltrata si trovavano negli appartamenti di Ferm. In quel periodo della sua vita Per l’espletamento di altre funzionalità Là dei lavoranti riempivano le ceste e le caricavano sui ragazzi Non potendo immaginare che anche altri si servissero di quel mezzo per nuocere a Paolo Da sotto il tappeto spunta quello che sta scavando tunnel sotto Los Angeles perché si annoiava a stare nel traffico Impermeabili, fili non conduttori, barometri Avere a carte quarantotto. Prospero Lambertini, poi divenuto Benedetto XIV In questa luce devono essere considerati e stimati. Il frassino cresce lungo le sponde del ruscello. È necessario in quest’epoca in cui, ad esempio, si usa sempre più spesso “kk” invece che “cch” Non basta contare quante siano le persone che hanno accesso alla rete Esattamente come Dalmor aveva previsto Grazie alla ricerca sugli utenti e all’analisi del contesto Farla a qualcuno. Attraverso il suo forum o sui canali Telegram ufficiali. Senza banalità di concetti o di petizioni Si potrebbe esercitare un controllo maggiore sui diritti digitali sui marchi. E, pronto a fiaccarsi le reni ad ogni momento, finiva, invariabilmente, col ricadere diritto Entrare papa in conclave e uscire cardinale. Se non lavoriamo duramente. L’evento permetterà a tutti partecipanti di conoscere e collaborare ad oltre quaranta progetti opensource da tutto il mondo Mentre tra i soldati si parlava poco e si restava tanto in silenzio Solitamente spiegare che si fornisce aiuto con corsi Grazie al versionamento, chi realizza siti aderenti alle linee guida può fare riferimento ad una precisa versione Quali sono determinate nelle rispettive costituzioni A meno che non fosse un ripostiglio Ma il tenace chimico non si abbatte per la guerra che gli muovono E colpendo le mafie in uno degli ambiti più importanti "L'immagine più espressiva e ampia di questa maestra di verità e d'amore è quella del ponte" La seconda gambata avviene durante la fase recupero-presa E questi non riuscì a svegliarsi completamente "Lasciò ai posteri nell'opera intitolata Beatificazione dei Servi di Dio e canonizzazione dei Beati" Eminenti studiosi esaminano con interesse il problema Tutti quanti noi abbiamo trovato dei problemi in un progetto software Sono autentiche improvvisazioni Per portarla in America e collocarla in un museo dedicato al grandissimo inventore… . Effettivamente il fatto che il software open source sia gratuito è una leggenda metropolitana. Espirazione colla bocca "Se lei non riesce a consegnarmi l'assassino e a raccontarmi ogni particolare di questo imbroglio" Sia con la sua dottrina A meno che non si foste disposti a salire per duemila o tremila metri per poi scendere dall’altra parte Ultimo elemento ma non ultimo, che ha caratterizzato questo weekend Milanese è stato l’incontro con alcuni volontari Nel frattempo Verga amplia i suoi riferimenti culturali Per la sua ispirazione il tentativo audace ma freddo degli yankees diventa un’impresa piena di commozione Inizia il lavoro alle fondamenta e Caisotti non può pagare la prima cambiale che viene rinviata In particolare, la validazione del codice fiscale consiste nel verificare se il codice fiscale La stessa accezione negativa può essere estesa anche a “tu zia”, in questo caso il malaugurio è di avere una zia sovversiva. Che s’inabissa con la prima umanità Col passare degli anni Verga decise di dedicarsi totalmente al mestiere di scrittore. Nelle montagne del Giappone presso le sorgenti vulcaniche dove le acque della pozza sono scaldate del magma Non me lo aspettavo. Permettendo agli studenti di poter affrontare queste tematiche in prima persona e realizzando laboratori E il vino era asciutto a terra Quando ebbe finito, alzò la testa leggermente, e vide il perché delle pulsazioni lungo la gamba destra Grondando sudore e contratti sotto i gravissimi pesi che portavano Meno facile la navigazione tra il groviglio dei cordami Occasioni che permettano di confrontarsi su queste tematiche o sviluppare nuove idee e innovazioni in modo collaborativo Che ha fatto grandi passi nel nostro tempo Quale debba essere il primo stile insegnato non è specificato Naturalisti e pescatori costieri conoscono bene il plamkton Quando la santa effondeva la sua anima e la sua ansia Se doveva comprare casa da lui gliela avrebbe sconsigliato Fare il volo del calabrone. Alla profondità che si vuole i nostri preziosi strumenti. Vivono in zone fredde Dalla galleria dove veniva scavato dal picconiere "Egli si diffuse velocemente entrando in contatto coll'Homo Neanderthalensis." Vivi ma distrutti nello spirito e nel corpo Grazie alla consultazione dei libri, i Baudelaire riescono ogni volta a vincere sul conte Olaf Competenze essenziali riguardano aspetti come l’empatia e la comunicazione Fare tredici. Dove bande armate di briganti iniziarono vere e proprie azioni di guerriglia nei confronti delle proprietà dei nuovi ricchi. Tutela e verifica che il regolamento emanato dalla FIN sia rispettato. Dopo essersi così vestito, decise di portare anche la spada reale Per questo, non erano presidiate da nessuna milizia dei sei stati Lo annusò, poi vi versò qualche dito di whisky. "Il silenzio è d'oro." E Kog’Tar venne da sola, nella foresta, e loro non la scorsero fino a quando non fu tra loro. Navigando alla superficie “assistenziale” si direbbe. Ideare, preparare e mettere in scena uno spettacolo per bambini può diventare un’impresa estenuante. Si appollaiano alquanto grottescamente sulla cima degli alberi. Il nostro scopo non è parlare ai tecnici ma parlare ai manager o a chi si occupa di offrire soluzioni ai clienti Dove l’obiettivo non sono il profitto ma il progetto stesso. Adesso tuttavia sembrava in corso il prepararsi di una vera e propria guerra Chi vi ha detto che era. Senza grave danno alla salute Sia teologico Era dei mammiferi, che prendono il sopravvento sui rettili Aver provato il morso del lupo. Naviga fino all’articolo da tradurre. “Piano di subentro” e assegnare a ogni Comune la data E il vetturino cedendo alla paura che gli ispirava la persona atletica del masnadiero Questo pezzo di rene, che è stato asportato con un bisturi I suoi due compagni "Carlo fece un gesto di meraviglia, vedendo l'abbigliamento di Magda." Non saprei trovare altre parole per spiegare perché sono piena di lividi, o perché torno a casa ricoperta di rossetto Giocano con il cibo prima di mangiarlo e non perdono tempo a divertirsi con ramoscelli o con ciuffi d’erba Naturalmente: il cloroformio lo aveva aspirato davvero. Quali possono essere il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi La professione religiosa ha le sue profonde radici nella consacrazione battesimale Si stabiliscano delle convenzioni allo scopo di mantenere la coerenza terminologica interna. Centinaia di persone in tutto il mondo collaborano alla pubblicazione di articoli di supporto Ecco il fango di globicerina Per me, è lo stesso trattare con voi e con un altro. Quando il tempo era calmo, il dragaggio. Ed è per questo, vedete, commissario, che mi sarebbe stato assolutamente impossibile. Infatti la madre non lo considerava nemmeno Lungo l’asse principale graficato. "Il Tiro con l'arco è un gioco di mente," I Terrana, gli Zito, i Brusca, i Romano, i Troia, i Riolo-Matranga, i Celeste In questi incontri si potrà scrivere, leggere e partecipare attivamente nel web "Terminata la visita tornarono nella sala e sedettero uno di fronte all'altro in due poltrone." "L'erba del vicino è sempre più verde." Ho pensato quindi di utilizzare questo evento per iniziare il mio racconto. Benvenuta, sorellona Tutti i cattolici condividano la mia preghiera In ogni avventura i tre ragazzi si confrontano con la necessità di reperire informazioni "Prima che sia dato inizio agli atti dell'elezione" Per quanto sbiaditi e corrosi "L'uomo è sempre responsabile perché causa delle proprie azioni" Per farvi piacere, canterò e voi mi accompagnerete. La spiegazione è che dipenda da una storia di hacker, sabotaggi dei servizi urbani e intelligenze artificiali "Chi si è scottato con l'acqua calda ha paura anche dell'acqua fredda." Notai con gran cura le diverse profondità, ed ottenni in quel modo il profilo sottomarino di quella catena montuosa. Questi strumenti possono essere utilizzati dal gruppo di lavoro per ragionare sui vari aspetti che compongono il servizio Per una ragione grave, certo; Un programma che definitivamente abbraccia globalmente tutte le tematiche e gli obbiettivi della Fondazione, Gioia e predominio al regno dei monti. "Non richiediamo un'email per inviare una versione di prova del software per qualche giorno." L’oste disse che avrebbero potuto scegliere la cena che avrebbe cucinato sua moglie. Per risolvere le problematiche tecniche di integrazione Era pallidissimo e si chinava verso Paolo, fissandolo. Nei pressi di Charleroi. "E' talmente caldo che se lo tocchi ti bruci!" "Al fine di incrementare l'attrattiva della nostra community" "Sì, fu pelata, pare, di qualche biglietto da mille e urlò un po' forte." Dopo averlo esaminato, alle mie povere fatiche di tanti anni pronunziò la brutta sentenza "Sulla stradetta di Trenno, faccia alla luna, Clark O' Brian giaceva" Sono Padovani. In questi modi, la mattinata trascorse veloce Come se stesse tenendo una conversazione con qualcuno. “Mettetelo a sedere e lasciatelo. "Siamo nell'era di Internet, scaricate video." Fino allora aveva guardato il paesaggio attorno a sé Una guida sul tono di voce da utilizzare sui siti internet della Pubblica Amministrazione Venire alla ribalta. Essere nelle canne. Sia fisici sia digitali Fare il bastian contrario. Il buon giorno si vede dal mattino. "L'erba cattiva non muore mai." "È un'italiana" E gli porse uno scudo, dicendogli. Il numero dei viaggi che faceva ogni ragazzo in un giorno variava molto Lo toccò sulla spalla, e fu sorpreso della reattività del giovane Ed è freddo, quindi ve accontentate’. "L'ambito dei progetti open spazia notevolmente nel campo legislativo" Vide un ingresso quadrato, con pochi mobili e davanti a sè la scala stretta. Il padre aveva perso la moglie da diciannove anni "In questa abiezione è rivelato non soltanto l'amore di Dio, ma il senso stesso dell'uomo." "Alienando perciò il suo animo dal senso sociale e dai problemi reali dell'umanità." Fu uno degli ultimi a colonizzare il continente interno, restando escluso dall’esagono. Dopo aver studiato accuratamente la mira e la traiettoria del proiettile. Negli attimi immediatamente successivi al risveglio era scoppiato il caos La sua effige appare in tutto lo stato. La raccolta di tutte le poesie italiane di Ungaretti è chiamata Vita di un uomo Lui aveva scoperto quel loro convegno di Rosetto e vi si recava, d’accordo con miss Bigland, che aveva voluto averlo accanto. Dove sono racchiusi gli strumenti Quel vuoto appariva subito Come abbiamo già detto In casa del diavolo non parlar di acqua santa. Conseguendo ottimi risultati. E’ stato dunque interessante raccogliere le esperienze e i pareri di tutti i presenti per costruire un dialogo Ma stormi di uccelli migratori si radunano ogni anno là Fare il callo. Ed è l’unico stile a non avere la fase di spinta Il raggiungimento di tale obiettivo è tanto più alla portata quanto maggiore sarà il numero di beni che sono confiscati Per Cristo redentore Della spedizione facevano parte alcune signore Durante tutto il tragitto inferno-purgatorio L’origine e gli effetti di queste onde trovano per il sole importantissime conferme da parte dei biologi e dei fisici. Cercò nella sua borsa e ne trasse un quadratino di carta azzurrognola, che immerse nel bicchiere per qualche istante. Alla luce gialla della lampada e delle candele Se non ti calmi ti butto fuori! Essere volontaria Mozilla non è solo programmazione Per il buon funzionamento della scuola e la miglior riuscita del comune progetto educativo Segui questo link e potresti vincere un milione di euro. Spinta: La gamba dall’alto si muove verso il basso. Il piede deve essere necessariamente a punta. Sta chiamando qualcuno. Regolamentazione della partenza sul dorso Gli scambi regolati con denaro sono un atto reso possibile dallo stato il quale presta il servizio con la sua banca centrale Leggere libri e fumetti Perché i pagamenti vengono accreditati in tempo reale Parli italiano? Questo legame cresce sul fondamento di quel vincolo originale che è contenuto nel sacramento del battesimo. Ma perché non mi chiede notizie di Margaret Sutton? Avere un forte orientamento al raggiungimento degli obiettivi Degne dei Titani Commissario, il notaio mi ha informato del dubbio del medico sulla causa della morte del povero zio. Fare a botte. Carlo Bonard prudentemente taceva. A quale battere? La setta era volta a sabotare la città e vendicarsi di quanto fatto dai Romani alle Sabine. Halloween è la notte in cui regnano mistero e paura. Non è in grado di farcela la prima volta. Non destinabile o non alienabile Ed è un aiuto per la comprensione di un determinato fenomeno. La pistola la trova in città dalla sorella Il re non si fece cogliere impreparato Ma ricevettero aiuto anche dal clero e dagli antichi proprietari di terre In un unico posto Con un semplice clic In breve tempo il curioso battello In questa guida trovi una selezione di termini associati alla Pubblica Amministrazione Gli animali decidono di ribellarsi al fattore, lo cacciano e fondano un nuovo ordine sociale Come per le revisioni Il viso aveva lineamenti più dolci Specifica che la chiacchierata è per cercare di capire quali sono i progetti più interessanti per lui Don Viciente, appena a terra, respinse la mano del vicecommissario che voleva sorreggerlo Per l’esercente il ricavo è generato dall’operazione posta in essere con il cliente Il figlio era presente a questa sventura Dopo aver chiuso il buco che si sentiva allo stomaco da ore, salì la quarta torre e si fece un bagno Essere un figlio di papa. Essere come i ladri di Pisa. Considerando però, per la prima volta, che era bella, sì, senza dubbio Poichè il neonato nasce da uno stato di immersione in un liquido che ricorda l’acqua. Fino al luogo dove all’aria aperta si faceva la basterella delle casse dei diversi picconieri. È con questo incipit motivato e grintoso che inizia il racconto della mia adultità Dante e Virgilio oltrepassano la porta del Purgatorio dopo aver chiesto umilmente di poter entrare ad un arcangelo I più non erano capaci di reggersi in piedi "È possibile controllare l'uomo eliminando tutti i suoi bisogni, piaceri e pensieri solamente con gli slogan" Dopodiché discese ed entrò nella terza Con l’affermazione “Io faccio teatro!” si sfugge facilmente alla necessità di dichiarare con onestà cosa si fa in teatro. Giungendo infine, a metà del giorno seguente, alla guarnigione Si rotolò sulla Schiena Usava un linguaggio parlato L’Imperatore che ora gl’inglesi tengono a Sant’Elena La fantascienza robotica è ancora molto lontana Diventare grandi vuol dire anche aumentare lo spazio fisico, del corpo e dell’anima per fare posto alla vita Così avvenne, e, una volta fuori dal passaggio, si fermarono alla stazione Michele Ardan è il vero eroe dell’avventura interplanetare. Gli stessi dovrebbero essere vincolati all’attuazione di procedure di partecipazione Era evidente che l’aria chiusa nel proiettile non sarebbe bastata per quattro giorni alla respirazione dei viaggiatori. Lui considerato nei suoi lineamenti storici e nel suo mistero Sulle sette porte che favorivano l’accesso alla città. Alimentò il salutare proposito di altri che imitavano il Salvatore "L'incompletezza e la scarsa precisione hanno implicazioni gravi" Si attaccò al palo di una lampada, perché stava per voltare da via Broletto per via Bossi Per avere anni addietro spesovi una somma rilevante per diverse mie pubblicazioni Grazie al DAF sarà, infatti, possibile promuovere iniziative atte a coinvolgere il mondo della ricerca e dell’innovazione Ed assegnazione dei beni confiscati Che sopra alla nostra atmosfera composta di ossigeno Il teatro è pieno ma non pienissimo Da notare che le gambe sono sempre leggermente in ritardo rispetto alle braccia Dalmor notò che il dialetto non era per nulla diverso dal paesino precedente Il documento completo è disponibile online in versione navigabile ottimizzata per dispositivi mobili o in PDF. E anche quando non lo superi, il porselo davanti, questo tormento Un secondo gruppo ha comunque conseguito risultati discreti in quasi tutte le discipline. Tante quante quella che erano a conoscenza di Dalmor Si affrettò a far girare di nuovo il commutatore e fuggì via. Creando un tuffo nell’entrata È ritenuto il più difficile dal punto di vista dell’orientamento e della sicurezza dell’individuo stesso. Sperimentare è nella natura dell’uomo Egli aveva tolto al masso i vegetali che lo rivestivano La colazione, o il pranzo per i comuni mortali che abitavano a poca distanza da lui, ebbe per Dalmor un sapore amaro Che esempio di merda, sarebbe stato meglio se fossi stato zitto. Io vivo per l’attimo di silenzio che c’è prima dell’inizio di uno spettacolo o di un concerto o di una gara. Nei pressi delle città era larga dieci metri circa Ma Virgilio gli dice di avere pietà solo per se stesso. Ma anche quanto migliore sarà l’uso sociale degli stessi. Andare in oca. Amante della parola di Dio In questo modo la soluzione è offerta da chi ha il problema L’evento di Cagliari è stato rimodulato più e più volte da noi tutti del team di sviluppo della Campagna Ma in tal caso perché sarebbe tornato allo Specchio d’Oro e perché si sarebbe messo a correre pei tetti? "Su commissione fa un'indagine sulle zone inglesi più colpite dalla depressione" Ella era cuoca nell’edificio delle Nazioni Unite. Conferma della presenza sul luogo di lavoro. Dei destinatari alla confisca A grande altezza quando devono percorrere lunghe distanze. "Inoltre, la moltitudine di temi disponibili consente di personalizzare anche l'interfaccia grafica" Alzare le vele. Vivo in un mondo dove chi lo fa per hobby riempie i teatri e chi lo fa di mestiere non arriva a fine mese. Sono mammiferi che hanno alcune caratteristiche che li differenziano da tutti gli altri animali. Grande Signora degli Ungheresi Nè un’ipotesi "Se lo dice l'Accademia della Crusca" Con il Piano Triennale prosegue la trasformazione digitale Io non desidero che la nostra Società abbia noie "La scienza è nata perché l'uomo deve pensare e sempre penserà" Apportate al testo. Abbiamo potuto assistere allo spettacolo teatrale “La Divina Commedia – L’opera”. In quanto (fra l’altro) caratterizzata da numerazione progressiva apposta in continuità E Tildor assunse il ruolo di ospite d’onore, sebbene sedesse al trono che spettava solo a lui. E mi sono permesso di scherzare, citando Montaigne, uno scrittore francese Ghiaccio sempre, tra i quattrocento e i cinquecento metri di profondità. Trecento dei milleduecento metri di grossezza, si elevavano sopra la superficie dell’Oceano. Ovvero: HTML, CSS e JavaScript. Soltanto che loro hanno molto tempo libero Oramai diventate un tormentone di Internet Allontanare da sé i sospetti Toglierne il candelabro con la custodia Nacquero e si formarono davanti ai loro occhi, carichi di fiori e frutti. Levar la pelle a qualcuno a qualcuno. Il puzzle da ricomporre. Raccontava il percorso compiuto da un globulo rosso attraverso il sangue Una bottiglia di vino, due bicchieri ed una piccola ciotola erano appoggiati sul tavolino davanti al divano. Per poter spiegare il concetto bastano questo estratto di un discorso di Schoenbern. Di quelli fabbricati fino adesso Si propone alle sue componenti fondamentali un “patto” I borgognoni si abbassavano al disotto e al di sopra come lunghe gradinate e si assottigliavano. Il problema più grande è dovuto all’obsolescenza provocata dalla mancata manutenzione di quest’ultimi. Quella spigola era davvero ottima. La confusione, il disordine e l’approssimazione diventano rumorosi e si fanno notare troppo. Così chiamate in onore dell’isola da cui proveniva re Ghurtar I "Con questa guerra lo stato può controllare il popolo perché c'è scarsità di mezzi e di cibarie" È un epistolario di ricca spiritualità Non dico scusarla. Frusta i cavalli, codardo Dante arriva al girone dei poeti e degli artisti trovando così dei suoi amici. Nei giorni seguenti, il tempo resto cupo, alternando folate di vento a piogge incessanti. Se hai i soldi siedi altrimenti stai in piedi. Altri sostengono che condizioni favorevoli alla vita esistono solo in vicinanza delle coste. Ma senza segnalarli non permetterà mai di far crescere il progetto stesso. Come anche la tecnica dello stile in sè Ma le agenzie dicono che ci vorrà ancora un anno per il completamento e quindi di aspettare per venderli. "Il ministro degli interni Mario Scelba dichiara che non c'è un ""movente politico""" "Senza l'uso della Neolingua, Orwell avrebbe raggiunto il suo scopo ma non si accontenta" Il dottorato in Teologia con la specializzazione in scienze teologiche su Matrimonio e Famiglia; Le oche selvatiche hanno una particolarità celebrata da Konradin Lorenz Hanno il sedere bianco perché in presenza dei predatori scodinzolano la coda per prenderlo in giro Sta per tirare. Passar sopra a qualcosa. L’esame di questa serie di microfotografie "In acqua l'ispirazione è con la bocca." Ma ora una piccola pancia si era insinuata sotto il petto, con l’avanzare degli anni. Non sarebbe andato a Meaux, ecco tutto; Frequentando le comunità è possibile migliorare l’inglese Pochi sono i dorsisti famosi, Liam è uno di questi. Diciotto tartarughe Quelli erano i Monti, un luogo inospitale, inabitabile, senza possibilità di futuro e sopravvivenza A casa sua ognuno è re. A tal proposito Da dove prende tutti quei soldi? Ora tocca a te! Ma ciò comporta l’uso di materiale e anche dispendio di energie e denaro. Ed i suoi abitanti sono per la maggior parte dinosauri, mososauri, sauriani, pterodattili e serpenti. Da tutto ciò ho capito Poi gli avvenimenti lo hanno travolto. Conoscere le proprie pecore. Il carico variava secondo l’età e la forza dei ragazzi Mandati da centri di ricerca di tutta Europa L’intero corpo, sotto la pelle e persino nelle ossa è permeato di spazi occupati dall’aria "E Vladimiro Curti Bo' s'inchinò gravemente, per poi avanzare ancora con quei suoi passettini rapidi sino al tavolo." Mangiò molto meno di quanto avrebbe fatto in condizioni sane, poi tornò nei suoi appartamenti e si lavò nuovamente Lavarsi come un gatto. Gli altri nella mia vita non sono altro che oggetti che influiscono nelle mie azioni Per il quale ciascuno è spinto a dedicarsi al bene del fratello trascurando il proprio vantaggio. E si impedisce di ingoiare la preda catturata Ma anche scrivere quella storia che hai in mente da tanto Sono nata a Ferrara. Caratterizzato da un alto e vastissimo altipiano Tornava da lontano. Sia in grado di assicurare in tempi certi che il bene confiscato sia definitivamente consegnato all’assegnatario. Che Gesù Cristo ha invocato con ardente preghiera dal Padre celeste nell’imminenza del suo sacrificio. La trasparenza del settore pubblico In compagnia di tanti bei talenti della criminalità. Incomincia a salire ed a serpeggiare lungo la montagna Armi da pesca Possibile che fosse soltanto una coincidenza? Ritrovar se stesso per dominarle. I miei genitori mi avevano insegnato a fare il ragno e credettero esaurito il loro compito su questa terra: morirono. In fondo al cartoncino delle tre fotografie Alzò leggermente la spada da terra E la Nightly, rivolta a chi vuole collaborare segnalando eventuali problemi. Ti amo ogni giorno di più E, inoltre, un testo troppo lungo annoia Comprende tante sensazioni, pensieri ed emozioni che è difficile tradurre in parole. "L'Italia come nel passato ha tutte le carte in regola per sconvolgere il mondo" "L'uomo si commuove nel più intimo del suo animo" Ebbe sguardi di bestia inseguita, e si strinse nella persona, per farsi piccina. Possono essere ordinari (bancari, circolari) o speciali. I soldi sono quelli presi dagli evasori fiscali e dalle attività mafiose sequestrate Visto che non erano presenti altre persone oltre loro Il recensore in caso di rifiuto dell’applicazione fornisce una spiegazione dei problemi riscontrati Dalmor e Tildor attesero sul passo Mai vista in vita mia una fila ordinata per entrare ad un concerto al teatro romano. E si sedettero tutti attorno al tavolo, occupando gli spicchi dei corrispondenti ai regni dei venti e delle colline. Essere la ninfa Egeria. Far fuoco e fiamme. Ad ogni evento miglioriamo sempre di più per offrire argomenti che non siano solo migrazioni, temi da sysadmin o di sviluppo. Le gambe si chiudono tornando dritte, con i piedi a martello ed unite. E colla lestezza e agilità del dardo, discese nella via Completamente concentrato sul flusso della sua mente ed ignaro degli aventi che lo attorniavano. Vi era poi la quinta torre, esagonale, adibita a sole stalle Durante il processo di recensione verrà controllato il file manifest per la completezza delle informazioni Le sue caratteristiche dettate da età, sesso, contesto storico, sociale, culturale. E perché, poi? I booster sono in grado di tornare indietro e atterrare senza nemmeno un graffio, così da poter essere riutilizzati. Con l’aiuto degli altri e di altre campagne realizzate precedentemente. I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù Integrare PagoPA rappresenta un grosso vantaggio per le Pubbliche Amministrazioni Nel caso di gergo tecnico Vorrei una parmigiana di melanzane. Ciò ha lasciato troppo rimpianto in tutto il nostro essere Ogni castello aveva la forma di un triangolo equilatero "Buona parte del denaro guadagnato lo aveva già messo al sicuro, all'estero." Per guadagnarsi da vivere fa lavori molto umili come sguattero in locali e ristoranti Per valutare l’efficienza della giustizia e della macchina amministrativa Zotici e villani discuton con le mani. Nel meridione italiano dove si parla dei problemi del rispetto della legge Rendere facilmente disponibili e interoperabili una serie di dataset Open Data ritenuti strategici Jane sedette. Sono riportati i controlli e le condizioni sui dati che ne inibiscono l’emissione. E capisce di essere stato usato e scappa via "Le Norme da osservare nell'istruire processi ordinari sulle cause storiche" Il mio primo viaggio all’estero La cui presenza contemplava con gli occhi interiori e un volto tale da incutere rispetto Che alitava lì dentro Non era questo tuttavia un problema Gli venne impedito perché Stalin era alleato degli Inglesi e ciò avrebbe provocato problemi diplomatici. Le catapulte avevano danneggiato in gran parte le mura Lentamente incominciò a interessarmi. Era evidente, però, che adesso diffidava di lui. Solo con queste scarse notizie di loro. Il cane morde lo straccione. Patriota entusiasta che gli trasmette la sua passione per i romanzi storico-patriottici e per la narrativa d’appendice "L'ordine dei misti individuali è: farfalla, dorso, rana, stile libero." Prevedendo la restituzione alla collettività di grandi patrimoni accumulati illecitamente Nella sentenza si sostiene che Giuliano compiendo la strage e gli attentati successivi ha voluto combattere i comunisti Il mio apparecchio è costruito in acciaio al berillo, il metallo più leggero Per cui un tempo passavano oltre i sette decimi di merci del mondo Vennero richiamati dai loro genitori al centro della sala Il nome è dovuto a quando, nei tempi antichi, il Re di Aglaas chiese perdono al popolo dei Monti E Oscar sparì giù per lo scalone. Almeno così pensava il principe, tentando di indovinare i propositi del re a riguardo. La spada dietro le spalle Questi primati hanno delle caratteristiche sia comportamentali che fisiche simili alle nostre. Ma non fermiamoci qui. Un po’ di esperienza l’ho maturata nel tempo Mentre per poco Dalmor non si dava fuoco nel vano tentativo di accendersi la pipa Le premesse per una dittatura comunista però erano già state preparate da Lenin Aveva fatto le scale in un baleno e si era trovato dinanzi al cadavere e al banchiere Romney Bypass Bargelli, faccia tutti i rilievi. Il contadino ha scarpe grosse e cervello fino. Ambito singolare nel quale i cuori di coloro che vi fanno parte si dilatano Da parte degli Uffizi di Firenze per l’uso di fotografie delle opere ospitate presso il museo. Costruita per tener contatto con il ghiaccio Il ministro ha deciso di dare dei bonus a seconda del prodotto tecnologico Ma c’erano alcuni punti ch’egli amava rileggere Un caso che gli era capitato addosso di traverso Lo scopo primario dell’interfaccia di un servizio web è quello di aiutare l’utente a raggiungere ciò che cerca Fu proprio la perdita del padre, mastro Misciu Bestia, a spronare il ragazzo Non tornare i conti. Il sole era ancora alto, ma era sprofondato dietro le montagne da tempo ormai Patire il supplizio di Tantalo. Fra i briganti c’erano anche ex garibaldini sbandati ed ex soldati borbonici. Il pericolo non era meno grande. Avere la testa sul collo. La quale divenne il monachesimo occidentale. Il numero elevato di alunni ha ostacolato le modalità di valutazione nonché lo svolgimento dei programmi E di non assuefarci alle tribolazioni crudeli, che esso sopporta da sin troppo tempo. I palazzi risplendenti… . Che avessero colato in quel punto tutte insieme Uno studente di Beni Culturali potrebbe essere interessato a sviluppare un sistema di audioguide per un museo Ma anche perché vuoi migliorare la comunicazione in quella zona Senza proferire parola ma continuando a gesticolare "Ma forse s'era rifugiata in quella camera, per non esser sola, mentre lo aspettava." "Le sorelle della Toga Nigra oggi si confondono in mezzo a delle comunissime suore dall'aspetto ingenuo." Di corruzione dei file La zampe anteriori le usano per difendere se stessi e i piccoli dando dei “pugni”. Progetti che hanno l’obbiettivo di proteggere e migliorare Internet, come risorsa libera, inclusiva e aperta. Infiascare la nebbia. La nazione è governata da un partito unico con a capo Il Grande Fratello, un personaggio che non appare mai "Ecce homo: chi vuol conoscere l'uomo, deve saperne riconoscere il senso, la radice e il compimento in Cristo" Tutto questo si trovava nel campo delle ipotesi possibili e persino probabili "La scienza è l'unico faro presente nel mondo che dà risposte mentre la secolarizzazione ormai sta raggiungendo il suo scopo" Di nasse elettriche In tal modo essa diventa una nuova consacrazione: la consacrazione e la donazione della persona umana a Dio Alcuni erano molto strani, come i grandi professori della Scuola Magistrale Con molti ex-galeotti Sarebbe stato strano per lui, del resto, che li avesse trovati, perché aveva già visitato quel luogo a fondo. Calò un altro momento di muto silenzio. Il giorno in cui la tecnologia ha accorciato le distanze, il giorno in cui l’uomo è finalmente riuscito nell’impossibile. "Chiaramente nessuno compete per l'Argento o il Bronzo." Con la testa e il collo quasi senza penne "M'ero indebitamente appropriato d'una parte di essi" Al fine di organizzare e mantenere costantemente attiva la community locale Comunque fin quando lui fosse tornato Però per poterli vedere è necessario usare i coloranti sopra citati. Pur non facendo parte di nessun programma nello specifico Gli applausi migliori vengono conservati per i temerari tecnici di palcoscenico Che vantaggi ha tutto ciò? Tale ricerca è volta a comprendere i bisogni degli utenti. Ha un cuore di ferro e la circolazione è regolare. Che dividevano la cittadella dal resto della città Si accorse allora di non indossare maglia e mantello Ogni delimitazione comporta anche dei confini Ma gli uomini che conducono il canotto sono abili e risoluti. E pisciò al centro del mondo. Ma richiedono un livello d’accesso più elevato Sotto l’incitamento della guarnigione locale, la quale aveva insistito per sistemare autonomamente i danni. "Sì: qualche stranezza, più d'una, l'avevo commessa in quegli ultimi giorni" Frequentatrici della casa di Vannetta Arcangeli E viceversa causando moltissimi squilibri ambientali "Dovranno quindi i Cardinali elettori provvedere a predisporre quanto attiene alle rispettive esigenze d'ufficio" La via, per essere una trasversale, era abbastanza illuminata e riconobbe una macchina privata e anche gli sembrò di lusso. Sempre dal dottor Narboni, che alla zia era capitata. Bensì perché Dalmor gli aveva offerto un bicchiere di vino Chi è benvenuto “online”? E poi lo spirito non è senza carne; Quando possibile evidenziandone il nesso logico con una proposizione subordinata. Molti degli ospiti di prima classe erano ancora nelle loro cabine Un poveretto, che stava compiendo il suo dovere, che non conosceva e non aveva mai toccato gioielli e pietre preziose. Far forca. In cui il sole raramente batteva. E potrai farti conoscere da un pubblico più vasto Tutto in lei rivelava un’ansia contenuta e spasmodica. Fanno dei test d’uso come un utente normale e provano l’applicazione sui sistemi specificati nel marketplace. Raccontare frottole. Se con la moglie lì lì per partorire E, se le interessa, le dirò che chi l’ha ammazzato Cruni la considerava come una qualsiasi accusata da tradursi a San Vittore. Ogni volta che poteva Sul quale può essere indicata la causale del pagamento Venne scoperto tempo dopo un altro ominide chiamato Australopithecus Afarensis Siete sicuro di rispettare gli ordini che vi sono stati dati? Attendendo il momento in cui dai fatti stessi sarebbe scaturita la luce. Chi altro vi si fosse trovato con lui Anche in questo stile sia le braccia sia le gambe si muovono in maniera alternata. Il contenuto è frutto di vari studi e ricerche da esperienze passate di diverse community Mozilla "Con l'aiuto di Dio, la sua vita." Il cibo e i vestiti venivano forniti. Un povero demonio, lui! "L'hai cacciato di casa?" Quando Apple ha permesso di sviluppare in Objective-C Ringraziando e facendo un goffo inchino Vengono correttamente rendicontati È possibile anche affermarlo La notte li aiutava ed essi raggiunsero facilmente il villaggio e si cacciarono in un vicolo oscuro. Per farli asciugare La vita stessa è un fatto! E poi un nome: William Ellis – un morto che mi ucciderà! Il cyborg ma si rialzò subito per colpire la ragazza con un pugno fortissimo. Bisogna fare esercizio, rileggersi, anche a voce alta, per far sì che il dialogo risulti naturale, il ritmo efficace. Questa era la nostra cucina. Tenevamo da mangiare, lì dietro e cucinavamo qui. Mentre tutti i suoi colleghi passavano il tempo con le spade in mano Su la scorta di Platone Codesto avventato intraprendente aveva per altro i difetti corrispondenti ai suoi pregi. Contiene la capsula di Bowman e glomeruli E dopo di queste, vi erano i cortili esterni dei castelli. Mettendone in crisi il potere economico Il mondo tecnologico è avido di nuove conoscenze sul tema Volete che vi conduca nella sua stanza? Tutti dovranno contribuire lavorando ma emergerà una razza di animali Noi esseri umani abbiamo delle mani che sono molto simili a quelle dei primati Grazie a questa estensione è possibile pulire la cronologia di navigazione periodicamente Cercò un foglio davanti a sé e lesse il nome. E ho pianto quasi una mezz’ora. Tirata da due buoni cavalli romani Rosso ha perso l’unica speranza di vita che aveva e affronta senza timore tutti gli incarichi affidatogli A seconda di quanti trofei sono stati acquisiti, o anche se non si possiede nessun trofeo. Chiedo che su questo vigili don Stanislao Contribuiscono a importantissimi progetti comunitari, come il Kernel Linux e supportano attivamente la comunità hacker. Non si sazia mai, non le dico; L’isola di Terranova per l’appunto. "Per fortuna, perché i suoi nervi non gli avrebbero permesso un'attesa piú lunga." Al richiamo ed alle coccole del suo compagno, il lupo rispose con leggeri guaiti ed appoggiandosi dolcemente alle sue gambe. Dove passa Attila non nasce più erba. "Un esempio di progetto potrebbe essere inerente all'impiego dell'energia nucleare, dai reattori, all'uso del combustibile" Incapaci di osservare la realtà e di dar loro fiducia. Oggi viene ricordato l’eccidio grazie al “Memoriale di Portella della Ginestra” E da questa infine alla terza. Non mancavano poi numerose donne audaci e spietate come gli uomini. Quando saremo pronti, un giorno, potremmo anche affrontare lo spinoso tema delle guerre puniche. Ma dopo un altro mese di mancato arrivo del pagamento Durante il corso dell’anno, si è controllato l’andamento didattico e disciplinare "La sua strana follia, fra una crisi e l'altra, poteva consentirgli parentesi di lucidità" "Restano comunque visibili nel profilo dell'utente" E la sorella lo picchiava , credendo che si trattenesse parte della paga ricevuta alla cava. Dove tutti possono partecipare per migliorarlo Le avanzate funzionalità per la protezione della privacy sono sempre attive Voglio altresì evitare l’uso delle immediate function e altre tecniche simili di programmazione. In Italia puoi parlare con una persona quanto vuoi via email o chat E contemporaneamente un colpo d’arma da fuoco rintronò nell’aria. "Per il gravoso compito affidatole di insegnare, santificare e reggere il Popolo di Dio, offre all'imitazione dei fedeli" "Specchio di un'anima che vive intensamente ciò che esprime" Le persone sono in grado di acquistare telefoni a basso costo Per poterne trarre una qualche luce. Si poteva scegliere tra un tour storico nella vecchia città medievale, oppure, uno sull’anima artistica di Tallinn. Essere in alto mare. Non indossò la corona, perché i re dei Monti non la indossavano mai nei confini del Regno Spesso abituato a considerare l’elemosina come un gesto d’altri tempi In questo tema rientra tutto ciò che riguarda le politiche di governo Abbiamo elencato anche diversi esempi di termini tipici del contesto burocratico della Pubblica Amministrazione È messo ancora più in evidenza dalle danze che compie con la corona completamente allargata I vantaggi del petrolio gli permisero di ottenere una popolarità immediata Le tasse gravanti sulla popolazione I piccoli poi sono ancora più vivaci e curiosi dei genitori Perché aveva capito che era un bambino e non adulto La donna ne sa più del diavolo. Rapidamente raggiunse di nuovo il sommo della cresta Il corpo dell’articolo, tecnicamente la traduzione vera e propria. L’abolizione degli usi e delle terre comuni Viene utilizzato spesso (a volte abusato) nello stile informatico anglofono Fa caldo ma non caldissimo "L'arcaico ""tu sorella"", o sorellam tua (sì, non è il termine latino esatto, ma “sorellam” fa più ridere di soror)" Colui che lancia l’incipit di una storia, infatti, può selezionare il contributo che ritiene più valido Nonostante questi individui non riescano a riconoscere la propria immagine davanti ad uno specchio In questo tema rientra tutto ciò che concerne lo sviluppo della società Soldati entravano per i giri di ronda Il teatro è per natura, architettonica e ideologica, contenitore di tante cose Wired a quanto pare sta avendo un buon successo in Italia A quel punto, qualcuno doveva comunicargli la notizia che stavano per entrare in città Era uno degli accessi ai magazzini nascosti della città. Che si alzavano invadendo il nero della parte superiore. Per quanto, ormai, quel disgraziato non avesse più bisogno di nulla, lui voleva lasciarlo lì il meno possibile. "Perché la culla della vita per loro non era l'Africa ma l'Asia o l'Europa" Come il resto dell’esercito. Se sarebbero già stati scelti per la grande prova gli esploratori e scienziati Killiam Beebe ed Otis Bartom Quando furono tutti scesi, entrarono nel piccolo forte che controllava il ponte E si destavano di soprassalto e portavano le mani alle armi, che tenevano nelle tasche de’ pastrani. Racconta la tua esperienza come volontario, alle persone piace sentire le storie da parte dei “rappresentanti”. I panorami della Città dalle porte d’oro Il suo pensiero volò a cosa avevano pensato le guardie vedendolo scendere dopo la notte "Olimpiadi, non c'è niente di più grande!" "L'avevano semplicemente scassinata con uno scalpello." Proprio per questo motivom inizialmente le gambe della farfalla erano analoghe a quelle della rana. O altrimenti tutto quanto aveva fatto fino a quel momento sarebbe stato inutile. La Dev Edition, rivolta agli sviluppatori Mostrare sempre il profilo migliore I progressi in CSS hanno introdotto moltissime nuove caratteristiche Spinge creando un “appoggio” La stragrande maggioranza delle navi dirette alla capitale del nord si fermavano prima nel porto dei Monti Ma permette di avere dei volontari più a lungo termine come presenza in comunità Il trono era in pietra lunare, decorato in argentino e platino e, infine, lavorato e impreziosito da numerose gemme preziose Perché i file obsoleti non vengono rimossi Cagnolino: è il primo movimento insegnato, questo permette di poter galleggiare in posizione prona Mediante la costituzione di un’agenzia unica che funzioni da cabina di regia Il cibo in viaggio era certamente scarso rispetto a quello che poteva avere ogni mattina nella Fortezza Nera Si cerca di incentivare l’innovazione e la collaborazione tra tutti gli studenti del nostro globo. Certo è pure che i sargassi rinserrano quantità enormi di sostanze chimiche preziose non utilizzate La flotta aveva tentato più volte di aprirsi un varco, ma perse in casa propria, e venne completamente distrutta. Viveva e difendeva l’enorme complesso da secoli. Importante in questa fase è il rollio delle spalle Piegare il collo. La parte più articolata è quella che comprende la realizzazione degli array dei pulsanti Si tratta di un modo di dire che risale proprio a quel periodo quando alcune donne si organizzarono in una setta segreta Mancati pagamenti L’uomo di lusso. "L'obbligo di fingere e di mentire gli pesava" Per ultimo, ammirerò la gran scena della distruzione E molto sottile per poter essere analizzato meglio al microscopio Spinta: Le gambe dal basso spingono verso l’alto. Essere in erba. Infatti il maschio durante l’accoppiamento per attirare a sé la compagna mostra il suo piumaggio dalle molte forme e colori. L’emendamento stabilisce inoltre che i beni non possono essere venduti a parenti, coniugi, affini o conviventi Guardò e la vide di faccia: inginocchiata sulla poltrona coi gomiti appoggiati alla spalliera, a fissarlo. In modo del tutto naturale si rivolgono ai libri. Perché teneva tra le dita un fiammifero Nascosti tra l’erica o simile vegetazione. Un agente prese una seggiola dallo sgabuzzino e l’uomo sedette. Kruger, le impronte. Per la valutazione è stata utilizzata l’intera gamma dei voti in decimi. De Vincenzi riuscí a ritrovare il raziocinio. Il commissario lo guardò. Cosicché, quando gli hanno aperto il ventre era già morto? I risultati sarebbero migliori nelle competizioni internazionali. Il Piccard aveva dichiarato alla stampa il suo fermo proposito di studiare i raggi della luce Ci giungono vere e proprie radiazioni Venire ai ferri corti. A quanto pare, mi sbagliavo. "Andare all'aria." Blair è un uomo che ha sempre agito Mi piacerebbe riceverla da lui. Avete veduto se il signor Juan sia rimasto tutto il pomeriggio nella sua camera? Disparve dalla superficie del mondo In modo da essere aggiornati in tempo reale. "E' finita la carta igienica, sono fregato!" La differenza tra istruttore ed allenatore non è sottile Cantate degne del miglior Karaoke di Fiorello "La fine dell'alleanza russo- tedesca così Stalin permise ai tedeschi d'avanzare velocemente" "L'iniziativa di Colonia rappresenta dunque un'interessante novità per la Germania" La fattoria degli animali, racconta la storia di alcuni animali che vivono in una fattoria Verga, durante il periodo Milanese, venne a contatto con gli studiosi Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino La scenografia, fatta come un libro rende chiaro il messaggio "Fare l'indiano." Uno spettacolo itinerante all’aperto Nella camera da letto Riescono a raddoppiare la produzione Donna Florastella gli rispose con un mesto sorriso e si avvicinò alla nuora. Non viene pubblicata subito per via di espliciti riferimenti a Stalin "Mentre il signor Anselmo, costernatissimo, badava a ripetere: ""Oh, sì""" I traducenti scelti devono essere conformi all’uso comune nella lingua d’arrivo. L’affanno a voler fare di più Questo romanzo è molto più complesso della Fattoria degli animali e molto più articolato Per una questione di tempo Si poteva dire un bell’uomo. Adesso, dopo la morte di Harry Gordon Queste persone perseguono l’obbiettivo di lottare per mantere il Web una risorsa libera e accessibile Ho votato la Gaudium et Spes , mi sono commosso ed entusiasmato quando è uscita la Populorum Progressio. Sicché, dalla fessura, vedeva la camera Oggi, in alcuni campi, per risparmiare e ottimizzare sul lavoro si usa la simulazione virtuale Le verifiche generalmente sono state effettuate a conclusione di ogni modulo didattico in forma orale Ma sembra che anche nel Belgio si vada preparando una spedizione simile con un’altra sfera metallica Cameriere che si arrabbiano "È portato ad elevare la sua mente a colui che ne è la fonte e l'origine;" Abbiamo visto molti animali presi dalla Polizia Forestale Una cosa piccola come una guida Però le conversazioni più interessanti le ebbe con gli ambasciatori stranieri Eh si "L'opposizione ha accettato subito questa proposta" Si può dunque aprire una botola e attraverso questa si possono immergere Non c’è curiosità. Rifece il lungo corridoio e penetrò in una piccola stanza I criteri di accettazione dell’applicazione sono molteplici Si ottennero quindi solo tre squadre di due uomini adatte a compiere questo lavoro Evitare i concetti filosofici all’inizio aiuta a rendere la discussione più leggera ed interessante Solo tali occhi erano protetti contro l’urto della partenza Finché la Luna non ascese in gloria e brillò nel cielo Il morto fumava la pipa e teneva il tabacco in una borsa di guttaperca impermeabile, come usano i marinai. Nella letteratura come nella pittura e nel cinema Recipienti solidamente fissati erano destinati a contenere l’acqua I beni del territorio non andavano completamente alle colline Ma era diversa Quindi ruotano all’esterno. Ho distrutto il lucchetto a mani nude e me ne sono andato con la bici. "L' innovazione è quella del digitale terrestre e si è pensato che è stata fatta per la Confederation Cup in arrivo" Se sciupate così la vostra polvere Lentamente, chè la minima imprudenza lo avrebbe fatto cadere in acqua, discese sino alla riva. Il coach accettò. Secondo le stime verrà venduto in quantità maggiori, per esempio ai decoder digitali. "Toglievo a uno qua la tabacchiera d'osso e il pezzolone a dadi rossi e neri" Ogni volta che partecipo ad eventi di questo genere sono curioso di conoscere come gli altri concepiscono il fare Comunità Solo pochi uomini riuscirono a tornare alle terre degli uomini Lo spinsero verso il limite della roccia Devi aprire un conto in quella banca, le condizioni sono davvero ottime. Se tu ci inviterai alle tue nozze, non avrai vergogna di noi e ci chiamerai tue zie Tutto ciò verrà reso possibile grazie alle funzionalità di identificazione e sicurezza contenute nel microprocessore Lo induca a facile noncuranza degli altri Amy Oliver ha battuto la campionessa mondiale. Certi che per raggiungere l’obiettivo della trasformazione digitale sia necessario procedere in questa maniera Ci costringono spesso a fare quello che non vorremmo A proposito della ricerca della causale Giù, giaceva il cadavere Il cacciatore aveva tenuto la promessa fatta al suo amico campagnolo Che erano implicate nel linguaggio Io una volta ho scritto un articolo sul giornale Ben cinque piani di rifugi per cavalli, di cui i nove decimi non utilizzati A New York, Kid Tiger aveva incontrato Sofia Scimanova; "Seguiva un'altra sbarretta a capo linea, che indicava come l'elenco non fosse finito" Sussurrava: <>. Si svegliò al mattino riposato Organizzare un evento senza contare le necessità ed i feedback della community Le mappature aiutano a focalizzare la discussione Il progetto è nato per ampliare il team di traduttori di Mozilla Italia Stavolta si fermò però a distanza di tiro Tieni a mente quello che hai appreso su come le persone nella tua community vorrebbero essere riconosciute Ci dice qualcosa che forse può suonare antica alle orecchie del nostro mondo Dell’elmo di Scipio. Devi controllare il polso. Il giovane non se lo fece chiedere due volte I bootleggers. Gridando questo, spingendo quello Simile, ma più piccola, di quella che avevano incontrato a valle E noi volevamo solo fare meglio, nonostante tutto. E misurare costantemente l’andamento dei progetti. E per giunta posti a due angoli opposti dell’esagono… Ci dovrebbe essere un Orwell in ognuno di noi per infonderci la forza ed il desiderio di capire. Sensibilizzare sull’uso corretto della lingua Anche in questo stile, come nel dorso e nella farfalla, la gambata non ha un peso eccessivo "Successivamente venne abbandonato il carbone perché era più caro nell'estrazione e meno maneggevole" Nel migliore dei casi, usare un formato diverso da quello della regione di destinazione può apparire come una trascuratezza Infine l’unità nella stima e nel rispetto verso la chiesa cattolica Il pubblico scappa terrorizzato, i tecnici si arrampicano per salvare le attrezzature Affondando le mani nei suoi capelli ribelli Cercare di non inserire sigle o roba del genere se poi non la si spiega Tali attività dovranno essere supervisionate da membri del council o da coach specifici Situato in un piccolo golfo nel pieno dello stretto del serpente È disponibile per tutti i principali sistemi operativi All’interno della fattura elettronica. L’ambiente di test è destinato prevalentemente ai fornitori dei SW anagrafici comunali Contribuire è semplicissimo "Lo pregò di mettersi in basso con gli altri agenti, perché nessuno uscisse dall'albergo" Hanno imbarcato vettovaglie per quaranta giorni – disse a voce alta, in inglese, quasi con rispetto. Quando s’addormentavano sognavano malandrini, aggressioni e morti Chiese con sarcasmo l’altro. Un boato accolse un garzone assonnato che portò, alle quattro inoltrate, un vassoio di peperonata avanzato Sul ripiano di fondo erano bicchieri e bicchierini Evidentemente, il cadavere e i ceri eran stati mossi. Dicono che prendere coscienza di un problema sia il primo passo verso la guarigione Tensione, desiderio, mancanza Le piattaforme di questi telefoni però sono progettate per dispositivi di fascia alta Che erano fondamentali e che, addirittura, avrebbero percorso molte miglia al galoppo Nell’Inchiesta in Sicilia, scritta proprio da Franchetti e Sonnino Superata la curva verso Est, questa si trovava dopo appena venti chilometri Per conoscere il mondo esterno sono delle folgorazioni e illuminazioniattraverso la sua esperienza di vita. "Tutti i contributi che non vengono scelti dall'autore che ha lanciato l'incipit" Non sentono una reale implicazione dalla violazione di questa legge Diecimila anni non sono per l’istinto che un minuto. "L'autore cambia l'ordine delle cifre poiché la storia si ambienta in un periodo più vicino al lettore" Dove non si limitarono a cambiare i cavalli Aveva acquisito troppo potere In conclusione ricordati che il responsabile delle tue parole sei tu Utile nel tempo ed aggiornabile Non appena riuscì ad entrare nella sua stanza da letto, si buttò sul letto "Le perturbazioni presenti nella zone dell'anticiclone si spostano per via del vento in Italia" Fu ammesso ad un altro college Infine ti atterra un booster sul balcone e non capisci Ma anche un tantino tiranna Ricerche infruttuose di un bar e risate nella hall dell’albergo Il segretario di giuria è necessario per effettuare reclami o contestazioni durante la manifestazione Il Web ha la necessità sempre più crescente di community di makers e innovatori che costruiscano e supportino le tecnologie Procedendo in verso orario, si aveva la sesta torre, a base circolare, adibita ad armeria di emergenza Lavorare su questo ambito implica una seria riflessione sulla struttura dell’informazione e sul linguaggio. Far qualcosa con la testa nel sacco. Tra il pubblico erano presenti artisti, professionisti, nonché rappresentati del Collegio dei Periti Industriali Occorre inserire nell’applicazione i dati dei singoli esercizi commerciali. E individuare funzionalità e flussi di interazione La sua meditazione fu interrotta bruscamente dal commissario Valenti Sanno usare bene le mani e gli altri arti Egli non può giurare su la realtà di quel che lo scienziato inglese gli ha messo sott’occhio Per comprendere il comportamento dell’utente la realizzazione di interviste. Sociale ed economico Ciò renderebbe il tutto molto più allettante Vi posso anticipare è che localmente qui a Cagliari, stiamo lavorando per offrire degli incontri Tutto è ormai possibile, oggi. Sono ammaestrati a catturare i pesci da una barca ed a ritornare su questa Contro il movimento contadino e le forze di sinistra "Tant'altre ragioni fuori e dentro di noi" C’è chi teme, però, che la precisazione non cancelli il rischio che questi beni possano tornare in mano ai mafiosi In questo tema rientra tutto ciò che concerne le relazioni internazionali In modo naturale e immediato Poi andarono a dormire nelle stanze, che erano al piano terra, dividendosi Successivamente, ci siamo divisi in piccoli gruppi e ognuno di noi ha dato una sua vision del festival "La sentenza di Viterbo non toccava il problema dei mandanti della strage e dell'offensiva" Ed i riferimenti del documento d’identità esibito dal diciottenne. Sento con molto pungente rammarico l’essere stato privato della partecipazione Gli fece cenno e, quando vi si fu seduto ed ebbe fatto sbattere lo sportello, ordinò al conducente. Sosteniamo sia le esigenze dell’utente nella sua attività web quotidiana sia i suoi interessi nel contesto più ampio Squalo: molto importante poichè l’allievo impara a nuotare con la faccia in subacquea Oltre a prendere in considerazione quello che i personaggi si dicono Ragionando in modo partecipato rispetto agli elementi che funzionano o non funzionano di un sistema Parallelamente in stretta collaborazione con le istituzioni competenti Queste regole sono dei suggerimenti da seguire quando si parla con persone al di fuori del gruppo Al suo fianco una figura materna, vestita di fiori, che allattava una nuova vita al seno Che era diventato il territorio di uno dei più grandi stati del mondo. È una sorta di sindrome di Stendhal che colpisce la parte più nascosta del nostro essere, quella che brama la bellezza I primati rispetto agli altri animali hanno una maggiore acutezza visiva perché vivono sugli alberi E contemporaneamente col calcio del pistone gli faceva saltar di mano una delle due pistole Ricercare sempre, ricercare tutto, non assecondare mai quel morire naturale, mantenersi vivi. Dietro un burrone, in uno dei punti più difficili della strada. Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Fare venire la pelle di cappone. Al lavoro! Per salire! "E brutto davvero e sdegnato l'aveva veduto là, in America" Dovevano ricevere notizie dall’esterno Si trovavano nelle anguste e inospitali fosse di Terranova Il difficile sta nel cominciare. Non dimenticare di lasciare un tuo recapito Il digitale è un unico flusso Un lungo mantello, su cui erano ricamate nella parte bassa delle fiamme Spesso con l’aiuto di una lunga corda a cui sono legati La donna, perché non avrebbe materialmente potuto farlo, dato che era uscita dall’albergo scortata dagli agenti. Oppure possono essere utilizzati per coinvolgere gli utenti all’interno del percorso di progettazione Selve, animali feroci e rocce vi dimoravano, affianco a soldati che controllavano e mantenevano pulite strade Con l’unione tra i due regni Gli scritti o dottrine segnalate La storia si conclude che la famiglia Anfossi studia il contratto e altri modi per poter pagare le tasse Ti affacci alla finestra, guardi il cielo sconfinato e ti sembra proprio di vederla quella Tesla rossa La nostra gru idrografica sarà messa in questa camera Probabilmente perché Homo Sapiens era entrato in competizione con lui Nel caso in cui non possano prenderne parte Alcune piattaforme precedenti hanno provato a realizzare sistemi operativi che utilizzavano tecnologie web Nella sala più alta della torre Dico che quello lassú è morto per un colpo di rivoltella alla nuca. Si pongono come obiettivo finale la professionalizzazione di una figura che collabora con un team di lavoro alla creazione A livello globale ha realizzato una campagna per sensibilizzare riguardo i problemi di copyright Gli dice che è l’imprenditore meno affidabile di quella zona Oggi giorno l’università non propone a tutti i propri studenti delle occasioni che permettano di confrontarsi Allargò la lama del pugnale e tentò un colpo all’addome. La sovrascrizione della storia non è soltanto di tipo stalinista ma anche nazista "L'Agenzia provvede all'amministrazione dei beni confiscati anche in via non definitiva" La poltrona era caduta su di essa, ed aveva l’arto completamente addormentato. Il pubblico dei grandi eventi culturali è ben schierato "Un'immaginazione fervida" Per il pastrano eccessivamente stretto alla cintola Mi sono sentito un privilegiato nel poter ascoltare le esperienze di persone provenienti da tutti i continenti del Mondo Nella troposfera la temperatura subisce innalzamenti e abbassamenti a causa delle perturbazioni presenti E che l’abbiano in cabina è sicuro, perché non si arrischierebbero a portarla in dosso. Per la porta dell’inferno Al riguardo l’utente prende atto di essere stato informato dell’obbligo di tempestiva denuncia in ogni ipotesi Brillava di infinite luci A un quinto il modo di parlare e di ridere; È completamente gratuita e consente comunque al Comune, di mantenere allineata una banca dati locale La camera era abbondantemente illuminata e ammobiliata con gusto Al nostro arrivo abbiamo trovato uno dei nostri confratelli in lutto a motivo della morte di suo fratello giovane Internet infatti permette un dialogo su scala planetaria che altera il rapporto comunicazione/comunità Che in forma di glossario spiega tutto Mi calcai il cappellaccio su gli occhi Restava solo la luce, che continuava a perdurare Produrrà molta “schiuma” ma effettivamente non produrrà movimento. Le mura interne avevano una sola entrata "La creazione di software utilizzati dall'ipotetica centrale nucleare." Prevengono ulteriormente ed evitano in molti casi il dilagare della corruzione Fratelli d’Italia. Fissava la lettera chiusa sul comodino; Il dorso color ardesia e lunghe zampe. Le mappe di sistema aiutano a chiarire le idee all’interno di gruppi di lavoro estesi Non gli piaceva essere al centro dell’attenzione, e preferiva Riducendo la pena Quinto rimane d’accordo con Canal che gli scrive il contratto a prova di sgarro gratuitamente Infine aggiunge il prof. Ora che abbiamo configurato l’ambiente di sviluppo In piccole colonie Il codice può essere richiesto dietro domanda protocollata o anche in cambio di una email. Dei quali sono grande parte ammassi enormi di diatomee E cercò di aiutare il padre grattando la terra a mani nude Sono censiti direttamente dalla Direzione Generale Musei Chiese con collera. Mettere al muro. Ne esce con una borsa di studio Tutti i volontari devono esser formati Il caldo ora si comincia a sentire e il nervosismo mette in luce tutti i dettagli non curati Hitler attuò la strategia militare definita blitzkrieg Sì, è necessario verificare l’identità del beneficiario tramite il confronto del nome e cognome presenti nel buono I recenti progressi in JavaScript hanno portato significativi miglioramenti alle prestazioni e nuove funzionalità Nonché di quelle dettate nella disciplina vigente E i porti minori degli altri stati. L’ultimo a subire siffatta operazione fu il cocchiere. Il re Stefano trovò una viva sorgente Poi Lala diede una passata di scopa molto forte sui fili e inavvertitamente riavviò il “routerone” cittadino. E infine il terzo per la realizzazione dell’array dei pulsanti. Tra i maiali hanno il predominio Napoleon e Palla di Neve Dando ogni tanto una sferzata a chi correva meno. Fermi tutti! Un bambino di nome Pin passava il tempo in una bettola La cooperazione internazionale Perché non siano recise le radici E della conseguente donazione di sé come proprietà a Dio La sua richiesta di partecipazione come volontario nella seconda guerra mondiale viene respinta Nonchè la federazione di nuoto inglese. La barba, portata lunga quel tanto che bastava per colorare il viso di nero Personali e non differibili La conferenza stampa, che ha rivelato la presenza di questo sistema, ha mostrato un video Ha concesso anche l’uso di un robusto canotto Stare seduti sui gradini duri del teatro romano Il Team Digitale lavorerà per l’individuazione di una PA che prenderà in carico il progetto. La lirica è tornata dicono Ancora ora, infatti, lo stile più dispendioso di energie è la rana Vanno moderati cioè cancellati o approvati per l’apparizione nel sito. Andar vitello e tornare bue. Parlare, ma il lupo sapeva apprendere, e dar cenni chiari della sua conoscenza "Tutte queste cose risuonavano come un'eco nelle parole degne di eterna memoria di Leone Magno" Infatti la più grande occupazione della madre è quella di controllarli. Prima era utilizzata la tecnica “trudgen” ora si utilizza la tecnica “crawl”. La sua estrema sicurezza Sebbene molte biblioteche tedesche avessero familiarizzato con il tema del libero accesso già da tempo In elettronica, anzi in fisica, esistono le onde radio Non le dico; La protezione anti-phishing A porne in luce le bellezze Odore di caffè e cornetti industriali scaldati al forno era quello che si sentiva nella cucina Secondo piano? Hitler non accettava la presenza degli slavi La mamma usciva presto la mattina, Si scrivono tante parole sbagliate Che descritto un semicerchio in aria, cadde al suolo, lasciando uscire il colpo. Una persona brava con conoscenze sull’argomento può aiutare nella sensibilizzazione E il regime di occupazione militare con i carabinieri e i bersaglieri Si lanciò puntando contro il masnadiero Ah, un nonno, un nonno io volevo proprio averlo conosciuto Eppure doveva esistere. Il primo passo è questo rapporto personale insostituibile con l’uomo o la donna poveri che incontriamo. L’Agenzia per l’Italia Digitale è da tempo impegnata a favorire l’interoperabilità semantica di dati e servizi. Per quanto potessero, i soldati dell’armata cercarono di pulire le strade più trafficate "Quando andava a prendere cinque minuti di sole in Piazza dell'Annunziata" Meravigliosamente posti in opera Buono d’acquisto Le traduzioni in italiano dei termini inglesi hanno il vantaggio di portare a una consapevolezza più profonda dei termini "Questa libertà però provoca soltanto dolore e angoscia perché l'uomo non sceglie la sua esistenza" Una buona architettura dell’informazione aiuta le persone a comprendere ciò che le circonda Le federazione sono importanti poichè gestiscono i regolamenti e le certificazioni del nuoto Accolto sempre con benevolenza e cordialità La spada era da quasi due millenni nelle mani della casata Della Luna e veniva tramandata di re in re Le cose si complicano ulteriormente Utilizzata per i pochi cannoni che erano sulle mura Ma a quanto pare dovrò tenere la terza armata lì per un po’ ancora. Le ali vengono usate parzialmente anche sott’acqua Essi dovranno offrire il proprio supporto per l’organizzazione e la realizzazione delle stesse. La capacità di un narratore sta anche nell’utilizzare e nell’alternarsi tra i mezzi a disposizione che la scrittura offre Ma allora, che cos’è? Ad ogni incontro con queste anime Le corna servono per difendersi dagli altri animali ma anche per lottare tra di loro nello scegliere la femmina. Cercava di riconoscer la natura di quell’oggetto misterioso. In fase di misurazione e valutazione possono, invece, comportare una valutazione non corretta Avvenuta la partenza secondo un procedimento di messa in moto da me escogitato Oscar Seminari. "L'uomo quindi deve prendersi la responsabilità dei propri valori" Profondamente scosso dal degrado della situazione e dalla recrudescenza dei combattimenti omicidi Di fatto le fasi del processo di assegnazione dei beni immobili si riducono a tre E la allacciò dietro le sue spade Altri erano amichevoli, soprattutto gli assistenti delle ambasciate Mentre tutt’attorno a loro si faceva il tifo Il quale si stava tuttavia abituando e iniziava a capirlo Egli la vedeva prima di rientrare a scuola Perché mi ha detto che non si è uccisa? Quindi è molto importante che sia completo e preciso perché è uno dei primi motivi per cui l’app può essere bocciata. Ciò che sto per raccontare non è realmente accaduto e non è mai stato riportato da nessuno storiografo. Rimasero a fissarsi per qualche minuto Vedere la propria applicazione rifiutata per delle sciocchezze Specializzazioni del nuoto Il commissario attese che si fosse seduto a un piccolo tavolo Lottare per la fluidità dei movimenti. Per rispetto alla Santità di Nostro Signore, che ne affidò i preziosi giorni al suo Corriere La terza torre, a base ottagonale, adibita a biblioteca Che può essere sottoposta all’accertamento della condizione che ha causato il pagamento. La nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere grazie alla tecnologia Oramai avremo capito che il costo di un software open source esiste Non esser farina del proprio sacco. Uno era un globo di bianco diamante Salgono spontanee dalla mente immersa nella luce divina e dal cuore dolente per le miserie degli uomini Senza dar nell’occhio ai pescatori Quella mia libertà così sconfinata Sta mettendo a prova la ingegnosità degli inventori. Nella fase iniziale i Docenti hanno dedicato le prime lezioni al ripasso Il mio auspicio è di aggiornare questo testo spesso A uno di loro Ma lui non poteva vederlo, impegnato a guardare solo a Ovest Cannoncini con palle esplosive E la nasconde in un posto che conosceva solo lui Mi siete testimoni, che avrei potuto ammazzarlo e che gli faccio grazia Guardare per la maggior parte del tempo lo smontaggio delle scene La progettazione collaborativa permette di poter realizzare dei progetti dove chiunque può offrire le proprie competenze La Place, Mouge e Volney Dopo questo incidente il gruppo di partigiani viene diviso Passando velocemente da un angolo all’altro dell’anima Lo scalone, dopo il primo piano, si divideva in due rampe Come ultima spiaggia se la persona non ha conoscenze specifiche I tre ragazzi Baudelaire sono costretti a lottare contro un mondo di adulti idioti e ottusi Ed i re riempirono il tavolo di vivande e bevande E i ragni non hanno più i loro nidi Ed introdotti nel circolo virtuoso dell’uso sociale A chi vuol riposare conviene travagliare. Conservando le forme della vita religiosa È riuscito a fotografare questi animaliculi in tutte le fasi intermedie della loro costituzione. Camminano su terreno aperto Progettare l’architettura dell’informazione significa soddisfare i bisogni degli utenti Che si possono ergere formando un vistoso ventaglio. Gabbare San Pietro. Quando faccio teatro non riesco a camminare per colpa dell’acido lattico nei muscoli I monumenti, parchi naturali e le aree archeologiche che fanno riferimento al Ministero dedicato Un uomo infatti consuma in un’ora all’incirca tutto l’ossigeno contenuto in cento litri d’aria. Anzi, mi ha citato un altro poeta francese, in francese Guardandosi attorno. La respirazione in questo stile è molto più semplice rispetto agli altri Di contagiare gli altri con una bontà tutta intrisa della mansuetudine E tutti cominciarono a mangiare, continuarono a bere e a fumare. "In tiro con l'arco ricurvo femminile." Verso le tre del mattino osservai che la superficie inferiore dei borgognoni era a soli cinquanta metri di profondità. L’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza Ma che non fosse tedesco lo dubitavo. Passa un mese e non si trova un compratore per il terreno ma arriva un certo Caisotti Tanto da meritarle il titolo di dottore della Chiesa Essere fortunato come i cani in chiesa. Misurazione e valutazione della performance sono attività distinte ma complementari Ti prego, non dirmelo. Gli organismi viventi come i muschi si attaccano alle rocce formando un ambiente umido ciò intensifica la disgregazione. Soprattutto della mascella quadrata e della fronte bassa – furono addolciti dalla luce delle candele. Ma infine, che cosa vi proponete di fare? Avranno, invece, la possibilità, attraverso il participation team locale, di esser coinvolti alle attività sopra menzionate. In questo incontro abbiamo fatto una scelta ragionata Suo padre era già sveglio, e studiava alcune carte e lettere che aveva tra le mani seduto nel suo solarium Siamo stati troppo poco insieme Il Regno dei deserti era il meno popoloso La storia si conclude con la ricerca di un amico che Pin cercava perché si sentiva solo Al suono di quella, voce metallica priva di inflessioni, Carlo si scosse. C’è il problema del bancomat: tutti si lamentano che spesso a Roma non accettano le carte. E quindi anche a scopo commerciale La casa doveva essere deserta La risposta russa fu un attacco militare lampo alla Finlandia Sovrastando il loro regno e la città di pietra E testate da volontari di Mozilla. Aprì gli occhi con non poche difficoltà. In particolare a fianco dei fratelli musulmani Una costruzione simbolica Il suo talento è quasi un miracolo. I volontari, facenti parte di programmi specifici, devono prioritariamente svolgere le attività Un terzo gruppo ha dimostrato scarso impegno e frequenza molto discontinua La soluzione è Tesla Motors, la ditta che produce macchine elettriche super tecnologiche che si guidano da sole, Quando furono al centro del semicerchio che essi ebbero creato, si sedettero su troni di alberi viventi Ciascuna qualifica va rinnovata annualmente Senza pretese di esaustività Dalmor era seduto sul tetto del castello, rivolto a nord Ad ovest non vi era che rocce e monti, e la via per la quale erano giunti lì era celata alla vista. Organizzando campagne online La voce popolare parla dei proprietari terrieri, dei mafiosi e degli esponenti dei partiti conservatori Esempio: lavorare in gruppo Ho pensato: “È probabile siano stati sabotati gli addetti alle pulizie. A livello locale noi tutti volontari Mozilla di Cagliari, abbiamo deciso di realizzare dei laboratori Come se fosse ieri Lo spauracchio della fine dei giacimenti di petrolio scatena ulteriori speculazioni a livello planetario. Uscire da una di quelle finestre era impossibile. Continuando a pressare l’avversario con colpi inutili Questo personaggio è uno degli autori inglesi del XX secolo più apprezzati Senza pericolo di deterioramento o senza rilevante dispendio. Per la facilità con cui i cormorani catturano i pesci In Italia questo compito è affidato a Mozilla Italia che offre supporto Vado io la sera a trovarlo a Borgo Pio "Le masse d'aria che subiscono la rotazione terrestre raggiungono elevate velocità" Il grande specialista di malattie cardiache Tutto ciò ha come risultato una pessima esperienza mobile per l’utente finale. Non sapevo neppure con precisione il mio luogo di nascita. E adotta i provvedimenti di destinazione dei beni confiscati per le prioritarie finalità istituzionali e sociali Mentre in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale Sull’immenso spiazzale lastricato da cui si dipartivano le strade che uscivano dai Monti. Ha inoltre il compito di verificare che i soggetti che sono risultati assegnatari dei beni, provvedano al loro utilizzo Che necessità di correre quel rischio andandovi? A pagamento effettuato verrà inviata una e-mail automatica di notifica di avvenuto accredito all’indirizzo mail indicato Alla pagina sopraindicata vengono discussi altri criteri di validità Non una città avrebbero incontrato durante il percorso Qualunque persona, per capire il funzionamento di qualcosa, sperimenta Senza poter chiedere un aiuto efficace per la sua cliente Quanto di migliore e di più perfetto si sa Egli lavora presso una cava Suo era il compito di stendere i comunicati ed i verbali il ruolo di mastro cancelliere. Per avere il miglior segnale come qualità Fissando come data di consegna quella scritta nel contratto Questo strumento apre nuovi orizzonti per il benessere dell’uomo. Apelle, figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo Il suo sguardo Un colpo solo. Presentato dall’ex ministro dell’interno Cancellieri L’orchestra trasandata, la scenografia brutta, le luci oscene. Quando si parla a persone che vengono dal mondo tecnologico bisogna fornire motivazioni più forti Questa esperienza mi ha consentito di elaborare una mia personalissima definizione del “fare teatro” Da un operatore all’ altro. Trascorsero allora molti giorni soli, nella foresta, vivendo dei frutti degli alberi "Eric Raymond ha definito i due diversi modelli organizzativi come ""cattedrale"" e ""bazar""." "Spinge creando un ""appoggio""." "Perché c'erano solo quattro stanze disponibili." Alle cui popolazioni sparse dal Mediterraneo alla Scandinavia. In quel periodo della sua vita. "La guardia al vederlo in atteggiamento di preghiera gli domandò:""Cosa fate?""." "Come nell'edilizia o nell'investigazione." Il presidente della repubblica ha voluto commentare questo avvenimento. Non servirà a nulla. Ed anche fisicamente forte, viste le dimensioni delle spalle e del torace. "Sotto l'incitamento della guarnigione locale, la quale aveva insistito per sistemare autonomamente i danni." Le diverse spedizioni che si avventuravano nei ghiacci artici fecero fini catastrofiche. Lo sviluppatore avrà sempre il beneficio del dubbio. Gli articoli sul mio blog possono andare bene? Ad ogni incontro con queste anime. Se la penna è più potente di una spada, in un duello preferisco avere la penna. Soprattutto nel settore dei server, dove potrebbe riuscire a soppiantare il monopolio Microsoft entro pochi anni. "In ultimo ma non ultimo, il Venerdì ho avuto l'occasione di poter prender parte all'incontro con il team." Le piattaforme per servizi web. """Avverti il vice-commissario che parti con me." Vademecum, dal latino vade mecum, significato letterario vieni con me e figurativo ti do una mano. Ma Trepas mi ha scritto che tu sei un ottimo pianista. La creazione di laboratori informatici aperti al pubblico. "Che cioè la piaga della corruzione va denunciata e combattuta con forza da coloro che detengono l'autorità." In particolare a fianco dei fratelli musulmani. Trazione: le braccia formano una specie di cerchio, o di cuore, quindi arrivando ad inizio-metà petto. "L'Ordinamento delle cause di canonizzazione è stato sviluppato nel corso dei tempi da sempre nuove norme." Dicono che prendere coscienza di un problema sia il primo passo verso la guarigione. Della popolazione residente. Avendolo domandato a una donnetta che scendeva piangendo. È una scelta commercialmente sostenibile e valida. "All'interno del CNIPA veniva inoltre costituito l'""Osservatorio Open Source"" per la promozione di iniziative open source." Condividere files, gestire calendari e lavorare insieme a progetti. E che aveva quindi a che fare di nuovo con dei modi di fare non proprio garbati. Eppure ha dettato un complesso di scritti. "Perciò, se teneva alla vita, doveva corazzarsi d'indifferenza." È probabilmente uno dei più noti nuotatori italiani. "L'unità dei cattolici tra di loro." Se uno dei due diritti. Dati con voce sempre piú affannata. "Inoltre solo aziende di gradi dimensioni hanno la possibilità di sostenere le spese per l'ottenimento di un brevetto." La capacità principale della coscienza è quella di saper trascendere la situazione. "Dietro di lui, con l'armatura militare e l'elmo sottobraccio, c'era un giovane dai capelli identici al padre." "L'oste tuttavia non fece storie, disse a Tildor dove erano le loro stanze e li mandò in un corridoio laterale." "Contemporaneamente s'apriva lo sportello di destra e un signore su trentacinque balzò fuori." Al suo collega chiese che lasciasse due agenti nel corridoio fino a giorno chiaro. Ecco, la conferma che non è meglio la tv mi è arrivata durante Benevento Longobarda. Ma ormai la sua agitazione si era fatta piú percettibile per le contrazioni del volto. "Non dimenticate che ""Il Grande Fratello vi guarda""." "Ed anche l'embargo." Le sue varianti saebbero state utilizzate per un uso proprietario. "La promozione dell'attuazione della ""Direttiva Stanca"" era affidata al ""CNIPA"", incaricato di fornire gli adeguati supporti." Non ironizzare sul problema di Veronica, lo sai che le da fastidio. "E' stato vero piacere poter collaborare con il Gruppo Utenti di Linux di Cagliari e aver preso parte a questa manifestazione." Quando il complice interno avrebbe potuto operare con più facilità e sicurezza. Nè un indizio. Nel frattempo i fermati vengono rilasciati e si afferma la pista che porta alla banda Giuliano. "E' stato interessante cogliere come le persone percepiscano differentemente questo problema." "Che hanno contribuito in modo significativo alle attività Locali e hanno ottenuto un ""vouch"" su mozillians.org." Soltanto da essi avrebbe potuto scaturire qualche luce. Rispettivamente, nel confiscare e destinare le ricchezze confiscate. Hasta la vista, ci vediamo nella matrice e mai incrociare i flussi! I primati rispetto agli altri animali hanno una maggiore acutezza visiva perché vivono sugli alberi. Sistemerò tutte le cose che mi avete riportato! Riguardo un errore nel contratto per la consegna degli appartamenti. A uno di loro. Trascorsero allora molti giorni soli, nella foresta, vivendo dei frutti degli alberi. Carenza nel supporto delle periferiche. Questo accorpamento ha causato notevole disomogeneità nel gruppo classe. Quei due americani sono mossi dal pio desiderio di riconquistare la prima nave sottomarina. Dare il benservito. Sistema operativo che già si stava iniziando ad imporre come standard. "Tutti i contributi che non vengono scelti dall'autore che ha lanciato l'incipit." Questi sistemi sono stati sviluppati inizialmente per essere utilizzati su macchine server. Pertanto in tutte le circostanze cercò sempre il bene della comunità a lui affidata. Mio padre, Paolo Meis, scapato e insofferente di giogo. "Sua impresa era ad ogni costo e sua passione dominante l'amore dell'impossibile." "Dopo una pausa compare la guardia che con voce minacciosa gridò a Giacinta:""O dite il segreto o morirete!""." Ci soffermeremo sul non detto. E avvicinò la mano al pelo. Per compiere le straordinarie imprese che ci siamo prefissati. Inoltre è possibile dire che ogni bracciata completa è accompagnata da una gambata completa. Ci è insegnata una via sicurissima attraverso la quale, tra le vicende del mondo, possiamo arrivare alla perfezione. Ma anche scrivere quella storia che hai in mente da tanto. Fa male quando rilascio. Neanche lontanamente poteva avvicinarsi alla gloria del suo omonimo Tildor II. Si reputa comunque che questi costi siano i meno incisivi sulla decisione del sistema operativo da adottare. Dove sono racchiusi gli strumenti. Come lo sai? I borgognomi erano allora più alti che non fossero nei loro orli e questo fatto era poco rassicurante. "Nella ""Direttiva Stanca per l'open source"" erano presentate numerose proposte riguardanti l'acquisizione di software." Per quanto fossero già quasi le nove. Dal momento che la professionalità di queste società non è garantita da altri se non dalle società stesse. "Dal punto di vista ""formativo"" risulta invece importante la verificabilità del software." "Sorridevo perché m'immaginavo al cospetto di Dio Creatore, al cospetto degli Angeli e delle anime sante del Paradiso." In particolare i dati statistici di navigazione sul sito. De Vincenzi lo mise di guardia davanti alle porte delle camere incendiate, con la consegna di non farvi entrare nessuno. Per ultimo, ammirerò la gran scena della distruzione. "Masticava con rabbia un pezzo di ""toscano,"" facendoselo passeggiare per la bocca." Non era quello il punto cruciale della sua storia. Tutti e tre questi tipi di nuotatori. "L'Osservatorio Tecnologico è un servizio disponibile agli utenti solo su Internet." Non importa quante volte sarà stato pulito, lo strato di polvere ci sarà sempre. "Dov'è la Vittoria." Da curati, compari e cognati tieni lontana tua moglie perché son malfidati. "In un attimo passo dall'essere l'invasore maledetto al liberatore osannato." "L'apparato si trova a Forte Antenne, Municipio II, all'interno di Villa Ada." Abbiamo bisogno che ciascuno delle migliaia di Mozilliani sparsi in tutto il mondo si schieri al nostro fianco. "È decisamente un musical, la presenza e le musiche de ""I posteggiatori tristi"" lo rendono piuttosto chiaro." Un orologio e un portafogli. "L'Astralopithecus Robustus aveva anche un'andatura barcollante." E iniziarono a legarsi a quelle terre. Bensì voltarono a Nord. Da notare che le gambe sono sempre leggermente in ritardo rispetto alle braccia. Analisi del prodotto: esiste un mercato per questo prodotto? "Seguiva un'altra sbarretta a capo linea, che indicava come l'elenco non fosse finito." Ve ne era uno sviluppato al CERN di Ginevra. Quelle due rette sono perpendicolari, sai cosa significa? Il lancio è accompagnato da una campagna pubblicitaria. "Chiese con sarcasmo l'altro." Si tratta di uno dei fattori caratteristici della società libanese che, fino a poco tempo fa, costituiva un esempio. Il Nostro predecessore Sisto V le affidò alla Congregazione dei Sacri Riti da lui stesso fondata. """Mettetelo a sedere e lasciatelo." Eppure su internet lo facciamo senza pensarci! "Ed è freddo, quindi ve accontentate'." Pertanto è necessario che i nuovi volontari vengano orientati verso tutte le iniziative ufficiali della fondazione. In conclusione abbiamo discusso su degli esempi pratici di quello che potrebbe esser inteso come violazione del Copyright. Lo hanno ucciso a tradimento col píú infame degli inganni. "Il maschio ha una piccola coda invece la femmina non c'è l'ha." Il nuoto comprende un vastissimo gruppo di sport a sè stanti. Microsoft sta inoltre cercando di allargare la sua quota di mercato per quanto riguarda le applicazioni internet. Nè un dato benchè minimo. "I piedi sono posti uno (quello più ""forte"") avanti, l'altro dietro." "Nei misti ""staffetta"", invece, l'ordine è differente (in seguito descritto)." Nel frattempo sono previsti il rilascio della nuova versione del sistema operativo destinata al mercato server. "I piedi nella rana sono in posizione ""a martello"" non più a punta." "Essa viene scherzosamente chiamata ""copyleft""." Colui che distrugge le sicurezza di un sistema. "Mentre la interrogavano, Francesco mi diceva con immensa pace e gioia:""Se ci uccidono, in poco tempo siamo in Cielo!""." "Poichè il neonato nasce da uno stato di immersione in un liquido che ricorda l'acqua." "Richard Stallman ama definirsi ""l'ultimo degli hacker""." "Affianco, per tutta la sua lunghezza, c'era una corsia in erba corta per i cavalli." "La soluzione è SpaceX, la compagnia che produce ""razzi riciclabili""." "Infatti in Italia c'è differenza tra delfino e farfalla." In elettronica, anzi in fisica, esistono le onde radio. Fatta di microrganismi vegetali e animali. "L'evento per noi come associazione, viste le varie coincidenze, è un punto di non ritorno per puntare a crescere." "L'iniziativa di Colonia rappresenta dunque un'interessante novità per la Germania." Sulla base dei propri meriti. Infatti in questa fase è importante che si abbia un buon galleggiamento (quindi anche un buon assetto). Su Developers Italia, infatti, troverai tutte le informazioni tecniche. "Aveva constatata una volta di piú la incredibile crudeltà dell'uomo." "Bisogna parlare per reclutare e essere preparati con del materiale mentale per non risultare ""presi alla sprovvista""." "Io avevo bisogno di una boccata d'aria libera e mi sono recato laggiú a passeggiare." "L'innovazione, la tecnologia, la banda larga e ultralarga." A breve vedremo di fare un articolo sul progetto per il blog, se qualcuno vuole farlo ci trovate su telegram. Nel frattempo Verga amplia i suoi riferimenti culturali. """Proprio come al teatro,"" esclamò Cruni." "Spesso fuggono dai visitatori ""non amano la popolarità""." "Recupero: è l'unica fase in cui il braccio è fuori dall'acqua (fase ""aerea"")." Purtroppo non viene, mi sarebbe piaciuto conoscerla di persona. Entrò con un saltino rapido e spinse il battente dietro di sè, accostandolo. "È ""solo"" di propulsione ed equilibrio." "Recupero: è un'altra fase molto importante, l'unica fase aerea. Qui avviene la seconda gambata." Poiché esse riluceva anche quando la luna non la colpiva direttamente. Innanzitutto menzioniamo come vantaggio del software libero rispetto a quello proprietario la riduzione dei costi. E si portò con se una piccola borsa. Poichè gli ultimi regolamenti prevedono ciò. Veniva spesso anche usato come malaugurio per auspicare a qualcuno di avere in casa una militante. "Il Jargon File definisce il termine hacker come persone che ""programmano con entusiasmo""." Avere un riccio nella tasca. "Il modello di ""condivisione del sapere""." """Delfinista"": Specializzato nella farfalla." "La Comunità Europea ha creato una commissione di studio per la valutazione dell'adozione di software open source." Aveva la sensazione di un caso insolito. Naturalmente gli americani vorranno battere tutti i records e scendere almeno almeno a milleduecento metri. "Daremmo mai i nostri dati personali personali come indirizzo o data di nascita al McDonald's quando ordiniamo qualcosa?" "Il primo stile di nuoto ""nato"" e praticato fu una primitivissima rana." La postura eretta permette alla testa un orientazione migliore così si può guardare davanti a sé in posizione eretta. "Squalo: molto importante poichè l'allievo impara a nuotare con la faccia in subacquea." """Va' avanti!" "Dante ha potuto ""intervistare"" rimane sconvolto ed ha pietà di loro." "Questo uccello vive soprattutto sul terreno e si trovano vicino all'acqua ed alle paludi." """Ma che diavolo faceva." Per il pastrano eccessivamente stretto alla cintola. "Nel bisogno si conosce l'amico." Fare i conti in tasca. Ultima direttiva sugli ebook impone il pagamento delle tasse dal paese di residenza del compratore. Seguendo le micro-fotografie. È insofferente verso burocrazia, assenza di cooperazione e di scambio culturale. Questa idea della Neolingua è presa dallo Stalinismo precisamente dal materialismo dialettico leninista. "L'affanno a voler fare di più." Ben maggiore successo Microsoft ha ottenuto con il suo ingresso nel mercato delle console per videogiochi. E proprio per questo non si può più smettere di guardarla. Avere la coda di paglia. "Mastro don Gesualdo và un po' meglio ma non raggiunge il successo dei romanzi mondani." Agire dietro le quinte. Sì, possibile, poichè rivoltelle in giro non se ne vedevano. In modo strano, intenso, grazioso e un poco ironico. La troika inizialmente aveva allontanato Trozkij perché aveva un pensiero differente riguardo allo sviluppo del comunismo. Quanto hanno pagato? Ha inizialmente cercato di offrire un insieme di software e servizi basati su Unix. "Produrrà molta ""schiuma"" ma effettivamente non produrrà movimento." Infatti questo test permetterebbe di capire come i computer riescono a concatenare idee ed esprimerle. È importante inserire il proprio indirizzo email nel modulo di download per rimanere aggiornati sulle future modifiche. Ad ovest non vi erano che rocce e monti, e la via per la quale erano giunti lì era celata alla vista. "Questa differenza è teorica poichè l'esame è il medesimo." Aiutatemi a superare il blocco del lettore. "Firefox è il browser davvero ""personale""." Gettare alle ortiche. La mano esce ed il primo dito ad uscire non sarà il migliolo come nella presa, ma il pollice. Viaggiare come un baule. Doveva forse sostenere anche lui che Cristo era bruttissimo. Er finire che da alcuni è proclamata cristiana. Le persone che vogliono far parte della community Italiana di Mozilla. "Filarsela all'inglese." "Sartre dirà ""l'inferno sono gli altri"" perché sono il mezzo che permette di conoscersi mettendosi contro se stessi." De Vincenzi lo aveva dubitato dal primo istante. Aspettare la lepre al balzello. Parlare a nuora, perché suocera intenda. Le città era quanto mai lontane, nascoste nei monti stessi. Io sono ormai una cosa che non conta. E adesso i due americani continuano a vogare con lena raddoppiata, trascinandosi dietro il carico prezioso. May era andata a mettersi in un angolo. "L'imbecillità umana è grande quanto è infinita la." Se si trattasse di me, esploderei per la pressione. Il quale parve soddisfacente tanto ad essi quanto agli altri commensali invitati a tener loro buona compagnia. Sul pianerottolo, vide subito che la porta del signor Marco era stata aperta. Rifarsi una verginità. E anche quando non lo superi, il porselo davanti, questo tormento. Hanno delle corna molto resistenti e grandi a differenza dei daini. Chi va piano va sano e va lontano. In altre parole da un lato è fondamentale non perdere di vista il dato numerico che rappresenta un buon indicatore. Non mi aveva forse mostrato la sbarra schiodata? "Consolarsi con l'aglietto." Il vecchio era andato in Questura: che cosa aveva detto? Arrivò velocemente la sera, ed il sole si avviò al tramonto. Chi vive di sogni ha meno bisogni. Il suo tono ebbe effetto. Rimanere con un pugno di mosche. "La morte dello zio e il funerale non gli avevano di certo tolto l'appetito." Chiudere a sette chiavi. Pedro ci attende. "Cercare il pelo nell'uovo." Qualche altro se mai, dopo di voi, ha voluto aggiungere una pennellata macabra al quadro. Ebbene, a un tratto ho sentito parlare fra le piante, vicino al cancello. Fu per liberarci da lui e dagli altri che Sofia e io lasciammo Shangai. De Vincenzi si chiese che cosa meditasse di fare. Il dirigente del competente ufficio del territorio. Quando voleva uscire senza che io lo sapessi, se ne andava di lì. Quanto è importante invece per te, al fine del successo di un libro, la proporzione racconto e dialogo? I fanali della sedia di posta proiettavano dai due lati della strada la loro luce rossiccia. La misurazione può essere realizzata in momenti differenti in relazione alle esigenze dei diversi decisori. Lotto ogni giorno perché il mio lavoro possa avere una dignità. Deriva dalla rana, quindi alcuni punti possono somigliare, come la simmetria e il tuffo per cercare il massimo scivolamento. È necessario. A Natale sul balcone, a Pasqua col tizzone. Dalmor, il Re e il Governatore di Zorqun andarono alle porte della città ad attendere il ritorno della compagnia. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Essere nella manica di qualcuno. Uscì di nascosto dal palazzo per il giardino e, recatosi a casa sua, scrisse a macchina quelle brevi tre righe e le impostò. "E' stato già fatto da altri studenti." Non sostengono mai gare a rana. Come, urlò? E lui cominciò a disperare di ottenere da lei quel che si era proposto. Zittiscilo, sta facendo troppa confusione! "Perché voglio concentrarmi solo su una cosa, una medaglia d'oro olimpica." Impari mentre lavori. Finì per scuotere il capo con profonda amarezza. Quella porta dà nella cosidetta sala da ricevere. Il Questore voleva intervenire. Non era affatto convinto che il pericolo per De Vincenzi non fosse grave. E cinque giorni di tempo glieli do tutti. Non comprendo. No, quello è un geco, non una lucertola. Guarda che bel palazzo laggiù. Via, non tremate come una femminuccia. Ricacciare i suoi piú nobili sentimenti. Ho smesso di fumare, ma sono passato a farmi di sigaretta elettronica. Continuerò a lavorare sodo, arrendersi non è contemplato. È un invito o una preghiera, la vostra? "Il ministro degli interni Mario Scelba dichiara che non c'è un ""movente politico""." "Per le scale zufolava l'aria dell'uomo in mezzo al mare." "Quell'aereo è a due piani." Adesso riprenderemo la nostra conversazione. Napoleon riuscirà con la forza a prendersi la fattoria uccidendo il suo avversario. "C'impose di farlo, per ripicca lo facemmo malissimo." "L'uomo sembrò rassicurato e avanzò." Vehrehan assentí col capo. Entrambe si integrano con i browser internet, con i programmi di gestione del sistema e con il sistema operativo stesso. "Devo ancora cenare e prepararmi, credo farò un po' tardi." Istruttore di base, precedentemente Istruttore II° livello. Distinguere il grano dal loglio. Il gioco delle parole incrociate è il mio favorito. Questo stile è il più libero, quindi quello meno rigidamente regolamentato. Poichè si trattava di una vera e propria confessione. "Esegue l'accesso." Che meraviglioso poliziotto sarebbe stato! Sei sicuro che sia così? Non mi pare. Mettere a repentaglio. Far comunella. Bene! "Deve coinvolgere i suoi ""allievi"" nelle sue attività ed aiutarli nelle loro rendendoli liberi di sperimentare." Avevano questa mentalità ristretta. Era una bisca, naturalmente. Dirla in rima. Non vide subito il cadavere – il battente della porticina lo nascondeva – ma vide i ceri. "Ma se le dico che non c'è stato alcun bisogno di autopsia?" Essere un pidocchio rifatto. Messo in croce, non solo ha perdonato ai suoi crocefissori, ma li ha scusati. Ma non insistette: sapeva che niente e nessuno avrebbero potuto farlo desistere dal suo proposito. Buttare al vento. Raccontami, cosa succede? "Gallina che canta ha fatto l'uovo." Il cibo rubato ha un gusto migliore. Questo libro di ricette è molto completo. Guardate tirare quelli più grandi, chiedete ai vostri coach, guardate i filmati delle loro gare. Zio, lasciate dunque che Manfredo si riposi! Alzare la cresta. Niente di che. Essere a uscio e bottega. "Un coltello né lui né Matteo avevano veduto, perché non c'era." La civiltà moderna è la moltiplicazione infinita di necessità non necessarie. Non valere una penna. Era necessario che trovasse il modo di entrare nella villa. Fare il chilo. Falle portare nel mio ufficio. Fare una filippica. "Ho capito, l'unico modo per risolvere il problema è che me ne occupi io." Imbrogliare la matassa. Comando la Squadra Mobile. Se continua così, la storia è proprio di quelle che fanno impazzire! Lasciò cadere la busta di pelle in fondo alla valigia. Agli amanti e ai cacciatori per un piacer mille dolori. Gettare in pasto alle belve. I panni sporchi si lavano in famiglia. "La macchina di Tabor correva oltre l'Arco del Sempione." Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Mettere al fresco. E anche Vehrehan aveva mostrato la medesima preoccupazione, quando gli aveva parlato in treno! Cercare un ago in un pagliaio. Che pacca che schiocca! A far la barba si sta bene un giorno, a prender moglie si sta bene un mese, ad ammazzare il maiale si sta bene un anno. Tra le carte di cui gli aveva parlato Valenti. Lasciare la paglia vicino al fuoco. Avete annunziato il vostro proposito di andare a Villa Verde questa sera? Se fosse di servizio un giudice come dico io. Internet è una risorsa pubblica globale che deve rimanere aperta e accessibile. Mettersi in pompa magna. Con i se e con i ma la storia non si fa. Sotto trovi i campi in parte pre-compilati per aprire il ticket. Roberto Fulton venne ammesso alla presenza del Primo Console. Fu assalito da un nero presentimento e si lanciò di corsa verso la roccia. La scienza ci ha permesso di scoprire la cura alla penicillina e tanto altro. Me lo fotografi da tutte le parti! Quando sudi come un bestia in fila alle poste, stai assistendo a un hackeraggio. Lei, naturalmente, avrà sentito il rumore dello sparo dopo aver ricevuto il proiettile. Infatti si noterà la creazione di schiuma. De Vincenzi ascoltava la confessione del barone Gerolamo Verbena del Santo. "Colui che lo aveva ucciso doveva essersi assicurato che l'agente era morto." Pescare nel torbido. "Mi serve un nuovo visualizzatore d'immagini." De Vincenzi era cosí assorto nel ricordo delle ore vissute sul piroscafo. Li avete avvertiti di quel che era accaduto? Quanti anni hai? Essere un Arlecchino. Sapeva benissimo che se lo sarebbe trovato fra i piedi a San Siro. Nella casa di Beethoven, a Bonn sul Reno, al tempo del mio viaggio in Germania. Sacco vuoto non sta in piedi. E il rischio a cui si era esposto lasciando di proposito la villa incustodita, si sarebbe risolto in un disastro. Percorse lentamente i ponti e le sale. "Abbiamo rilasciato il codice e le credenziali per poter accedere all'ambiente di test dell'Anagrafe nazionale." Del padre furono ritrovati anche i calzoni , il piccone e la zappa , e furono restituiti a Rosso. E trovò, invece, qualcosa di molto interessante, che era sfuggito ai due esperti del Gabinetto di Polizia Scientifica. "Forse mezz'ora." Anche se rischio di fracassarmi il collo per non trovar nulla. "L'idea di partenza l'ha ricevuta proprio da un email di un cittadino italiano anonimo." Esempio: lavorare in gruppo. Il prezzo della benzina continua a salire. Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando. Per me è comunità sia Mozilla che il MozRetreat e tutti i momenti nei quali ci si connette come umani gli uni con gli altri. E non dubitano che qualcuno possa andare a cercarla proprio lí, quando quella busta dovrebbe trovarsi già al suo destino. "Fino al luogo dove all'aria aperta si faceva la basterella delle casse dei diversi picconieri." "Innescare un circolo virtuoso all'interno della scuola che porti al continuo miglioramento delle soluzioni adottate." Chi bazzica Benevento lo sa anche meglio. Oltre che come funziona. "Le perturbazioni presenti nella zone dell'anticiclone si spostano per via del vento in Italia." "Quel matrimonio era combinato, c'erano buone probabilità non andasse a finire bene." "E' talmente bella che me la sposerei." Importante unire le gambe fino alla fine, poichè la spinta è molto importante specialmente (e non solo) in quel punto. Ti prego non farmi quella domanda. Guerra, peste e carestia, vanno sempre in compagnia. Era il portafogli di Dan Seminari. Rimanere a galla. "Anche qui c'era tutto." Il giovane si fermò. "Che avesse paura d'un pericolo sovrastante era sicuro." Fare qualcosa contro stomaco. "Canguro: anche questa tecnica è molto importante poichè l'allievo impara a sapere andare in subacquea in verticale." "Trotto d'asino dura poco." Puntando verso il basso. Non si erano neppur data la pena di operare con precauzione, da gente del mestiere. "L'uomo spesso pensa poco." È il livello conclusivo. E se troncassi ogni relazione con voi? "Hai preso l'olio extravergine di oliva? E' finito, ci serve!" Però, non quelli da fighetto hipster. Prendere per il verso del pelo. Elefante: molto importante, specialmente nella fase di ambientamento. "L'emendamento stabilisce inoltre che i beni non possono essere venduti a parenti, coniugi, affini o conviventi." Nei primi anni ottanta il laboratorio di Intelligenza Artificiale dovette adeguarsi. Presentandosi sempre come se si trovasse davanti al tribunale di Cristo. E, di qua e di là, altre case, quantunque più basse. Non si è mai fermato. Comandare a bacchetta. "Ha fatto lentamente il corridoio e s'è fermato alla porta dell'ascensore." "Il primo esperimento è stato fatto nel campo dell'automazione d'ufficio." "Abbiamo aperto un'area di discussione nel nostro forum." La postura del tuo corpo è estremamente importante mentre digiti. "Nell'Amministrazione Pubblica il Parlamento Federale Tedesco adotta solo sistemi Linux per le nuove installazioni." Prima sospettato. "Cruni si lanciò su per le scale, sbuffando un poco, cosí massiccio e corto di gambe com'era." "Il sole era già alto sull'orizzonte e il mare sembrava una smisurata lastra di vetro lucente." Come la tecnica del crawl. "La farfalla è un'evoluzione della rana." Coordinazione braccia-gambre crawl e dorso e tuffi da seduto o in ginocchio. "Il brevetto è una forma di protezione per un'invenzione nata da esigenze prettamente industriali." Cambiando i valori delle frequenze modulanti. Vendere abbonamenti per accedere ai contenuti erogati. Egli si sforza di squarciare le tenebre del mito. Era venuto a cercare qualcosa di assai meno appariscente e sicuro sui registri. "All'improvviso è infranto da una luce che colpiva direttamente l'attore che personificava Dante." Gli utenti necessitano di un periodo di adattamento alle novità. Sul piano di esso, di legno duro, tutto macchie e bruciacchiature di sigaro e di sigarette. Dalla galleria dove veniva scavato dal picconiere. Tipicamente, infatti, i sistemi prevedono delle misurazioni intermedie (monitoraggio). Liam Tancock è un inglese specializzato nel dorso. "Entrambi gli ecosistemi ci ""nutrono"" e ci danno l'opportunità di contribuire." Ritto sulla soglia. Nonostante sia da diversi anni in lenta crescita. Per un caso inspiegabile e tuttavia non meno certo, si era ricordato del nipote. Comportamento lecito. "In quell'albergo c'ero io e c'era miss Bigland." Nella letteratura come nella pittura e nel cinema. Si hanno in funzione delle sue specifiche esigenze. Successivamente hanno proceduto, ciascuno nella propria disciplina, ad una valutazione delle conoscenze. "Da lastre solidamente incastrate ch'era facile gettare al di fuori svitando le madreviti interne." Mancanza di sviluppo di driver alternativi a quelli proprietari. E perché non dovrei? Perché i pagamenti vengono accreditati in tempo reale. "Carlo aveva veduto con gioia profilarsi in lontananza l'impreciso contorno di una terra." "Va' avanti." La prima federazione esistente di nuoto al mondo. Vengono invece accompagnate da due funzionari del governo. Voi non potete sapere! Di sedimenti calcarei. Un aspetto molto importante è che tutti gli ominidi precedenti erano stati trovati in Africa. La comunicazione deve essere sempre di base formale e niente speculazioni. I secondi potrebbero trovare qualche difficoltà in più in base al tipo particolare di utilizzo che fanno della suite. De Vincenzi gli aveva dato la consegna di sorvegliar da presso la marchesa. Questo conflitto porta ad un confronto tra me e gli altri infinito che non mi permette di nullificare. A differenza di Heidegger Sartre affermerà che il suo esistenzialismo è umanesimo. Buttare i soldi dalla finestra. La sua richiesta di partecipazione come volontario nella seconda guerra mondiale viene respinta. Condividere le ricette è antico come il cucinare. La FSF è progressivamente diventata un punto di riferimento per loro. "Adriano Meis, che c'era stato, voleva quasi quasi far da guida e da cicerone a Mattia Pascal." Viene utilizzato spesso (a volte abusato) nello stile informatico anglofono. Sii il cambiamento che desideresti vedere nel mondo. "Il petrolio assunse così grande importanza nell'economia mondiale." Degne dei Titani. A causa di questo spirituale fermento. "In quanto (fra l'altro) caratterizzata da numerazione progressiva apposta in continuità." "Da sempre l'uomo ha costruito il rapporto con i propri simili e dato senso al mondo, attraverso il dialogo e la narrazione." Le candele. Oramai avremo capito che il costo di un software open source esiste. "Non è l'aspettarsi che succeda qualcosa." Fino ad arrivare al merchandising (a tutti i livelli, dalle tazze da the alle magliette). Usava i denti come una morsa. Decentralizzata a livello mondiale. Ma attenzione, queste informazioni dovranno essere funzionali. "Il petrolio acquisisce importanza fin dall'inizio del secolo scorso perché veniva usato per illuminare." "Oppure possono essere utilizzati per coinvolgere gli utenti all'interno del percorso di progettazione." Lavorava metalli. Parliamo di Brian Behlendorf, il tecnico e programmatore ventunenne. "L'Agenzia provvede all'amministrazione dei beni confiscati anche in via non definitiva." Successivamente, ci siamo divisi in piccoli gruppi e ognuno di noi ha dato una sua vision del festival. "L'aggiornamento del sistema risulta spesso più rapido e semplificato, oltre che più conveniente dal punto di vista economico." E degli impatti da questi prodotti su utenti e stakeholder. Nella rana sono molto importanti le gambe. "L'unica cosa che ritengo importante è che ci sia una reale connessione e volontà di condividere se stessi e delle esperienze." Dovuto probabilmente al rilascio di nuove versioni. La famiglia Anfossi cerca già di vendere i futuri appartamenti. "Il combustibile impiegato per l'alimentazione sarebbe un esplosivo lento…" Sempre bastonato dal ragazzo per fargli smettere di soffrire. Della necessità di raccontare storie. Caratteristiche intrinseche derivanti dalle stesse modalità di sviluppo e di evoluzione. "Sono ancora i poveri a soffrire per primi i ritardi, l'inefficienza, l'assenza di una difesa adeguata." "L'attesa fu lunga." In questo tema rientra tutto ciò che concerne le relazioni internazionali. E la mancata corretta identificazione dei motivi di uno scostamento tra valori target previsti e risultati effettivi. La scienza, a questo proposito avrebbe da dire molte cose. De Vincenzi trasse di tasca il fonogramma e lo rilesse. Utilizzata per i pochi cannoni che erano sulle mura. I loro genitori erano tornati nei loro castelli e appartamenti, a riposare. "Esamina tutti gli aspetti dell'uomo." "Questo porta l'hardware del telefono ad avere problemi nelle prestazioni." Assassino in proprio o mandatario di Paolo Tabor. "Progetti che hanno l'obbiettivo di proteggere e migliorare Internet, come risorsa libera, inclusiva e aperta." Linus lo battezzò Linux. Era specializzato nello stile libero, nei misti, ma specialmente nella farfalla. Nelle stanze più grandi avrebbero dormito in quattro. Le garanzie offerte da una soluzione di questo tipo sono minori rispetto a quelle dei produttori dei sistemi operativi. Ché quella del corridoio bastava. Abbiamo discusso su quelle che sono le normative ufficiali Italiane che trattano questi temi. "Il coach disse: ""È così debole! Come può farcela?""." Un piccolo magazzino di polvere da sparo era esploso. "Sul battente di sinistra, ogni porta aveva un numero d'oro." "La sera venne preparata una grande festa nel grande salone dell'Alta Torre." Dal momento che verrà anche stampato potrebbe non entrare negli spazi prevesti. Al fine di mantenere il Web aperto e accessibile a tutti, le persone hanno bisogno di sentirsi al sicuro online. "I Monti erano davvero rimasti fuori dall'epidemia continentale." "Questo ha portato all'introduzione di vari modelli di classificazione e di descrizione dei dati pubblicati." Dopo aver condotto i debiti accertamenti. I computer possono quindi essere ugualmente utilizzati con entrambi i sistemi operativi. "Ma ciò comporta l'uso di materiale e anche dispendio di energie e denaro." "Ed eccoci alla sera, l'ultima sera dove ceniamo tutti insieme." "Negli anni, il fiorire della concorrenza ha portato l'azienda a dei cambiamenti." Caratterizzati da un design che li renda simili a sistemi hi-fi o a videoregistratori. Erano giornalisti presso una rivista. "In tv ci sono i pooh che cantano a Sanremo e attorno a me c'è Elon Musk che spunta da tutte le parti." "Un po' a Venezia." La luce di quel lampadario era sufficiente e necessaria alla vastità della sala. "La FSF ha proposto una definizione di ""software libero""." "Per valutazione si intende l'attività di analisi e interpretazione dei valori misurati." Tutti quanti noi abbiamo trovato dei problemi in un progetto software. "Oggi viene ricordato l'eccidio grazie al ""Memoriale di Portella della Ginestra""." Il cacciatore uscì fuori. "Mediante la costituzione di un'agenzia unica che funzioni da cabina di regia." Questo Istituto ha pertanto la facoltà di conferire con diritto proprio ai suoi studenti accademici. Eh si. Lo status che aveva in India era molto diverso da quello in patria. "Acquisizione effettuata quindi mediante l'acquisto di licenze di utilizzo." "La vita non è solo l'atto di fecondazione è un atto di amore." Le condizioni sono di distribuirlo in formato sorgente e di imporre la firma del contratto. Questo modello riguarda i produttori di hardware. "Il Nautilus riapparve a fior d'acqua, fece qualche rapido giro su se stesso, poi tornò ad immergersi." Il teatro è pieno ma non pienissimo. "Come quello ch'era sceso testé dal treno." La sovrascrizione della storia non è soltanto di tipo stalinista ma anche nazista. Coperta di uno strato di cipria spessa. Visto che non erano presenti altre persone oltre loro. "De Vincenzi consultò l'orologio." "Il problema più grande è dovuto all'obsolescenza provocata dalla mancata manutenzione di quest'ultimi." Nella fase iniziale i Docenti hanno dedicato le prime lezioni al ripasso. "De Vincenzi si alzò, d'impulso." "Presentato dall'ex ministro dell'interno Cancellieri." "All'ingresso si limitano a staccarti il biglietto con grandi sorrisoni." Conosceva a memoria e menadito gli eventi registrati dalle scritture in seguito. "Infine il conte Ugolino che infieriva, mordendo, la testa dell'arcivescovo." Durante la strage il maresciallo dei carabinieri si intratteneva con i mafiosi. Un documentario originale netflix. Che può corrispondere al periodo giurasico o mesozoico della Terra. La fattoria degli animali, racconta la storia di alcuni animali che vivono in una fattoria. La Sede Apostolica, accogliendo i segni e la voce del suo Signore col massimo timore e docilità, da tempi immemorabili. Se si aggiunge la possibilità di poterlo fare in un contesto multi-etnico, questa esperienza diventa unica e irripetibile. "Ovvero si formula un ""giudizio"" complessivo sulla performance." "L'uomo ragno entrò nell'ascensore e De Vincenzi lo seguí." In particolare possono essere evidenziati tre diversi ordini di motivazioni. Esse vogliono la brevettabilità del software perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare in Europa. "Nella nuotata ""nuova"" regolamentare sono differenti e richiamano il movimento oscillatorio del delfino." L’efficacia di Internet come risorsa pubblica dipende dal suo carattere di interoperabilità. "Copyleft è formato delle parole ""copy"" (copia) e ""left"" (sinistra, ma anche lasciato)." Piero fedele sempre a Federico II. "La maggiore competenza che Linux richiede scoraggia ancora l'utente desktop." Il nostro intento, infatti, è quello di affrontare la questione-dialogo da un punto di vista inconsueto. Mamnor lo trovò. Sul margine anteriore delle lunghe ali arrotondate vi sono due speroni cornei. Tozzo e pesante, con quel torso troppo grande per le sue corte gambe ercoline. Armi da pesca. "La nuova accusa individua in Internet Explorer l'arma d'offesa monopolistica." "Ma non un muscolo del suo volto ossuto, cosí profondamente segnato e pronto a vibrare, s'era mosso." La vita notturna aveva permesso la vittoria in numerose battaglie. "Inizia tutto dall'ispirazione." Ma era diversa. Raccogliendo anche esperienze del tempo passato. La Francia è il luogo di nascita delle crepes. Sia mitico. Nei prossimi giorni verranno pubblicati sul sito ufficiale del summit le registrazione dei talk e le note delle sessioni. "In breve tempo però l'azienda si rese conto di non riuscire ad essere sufficientemente competitiva." "Basato non su corsi o webinar ma sull'esperienza diretta di lavoro in team." Wikipedia Italia, lo scorso anno, ha avviato una campagna per la Libertá di Panorama dopo aver ricevuto una diffida. "Che può essere sottoposta all'accertamento della condizione che ha causato il pagamento." Oggi ci soffermeremo su alcune delle sue caratteristiche e variazioni. Di solito sul terreno. Gli affari istituzionali. "È molto utile il nuoto per gestanti, poichè l'acqua rilassa i tessuti e dona un certo rilassamente all'individuo stesso." "Prima era utilizzata la tecnica ""trudgen"" ora si utilizza la tecnica ""crawl""." Integrare PagoPA rappresenta un grosso vantaggio per le Pubbliche Amministrazioni. Senza proferire parola ma continuando a gesticolare. Questo romanzo è molto più complesso della Fattoria degli animali e molto più articolato. In primo luogo a questo link trovi la discussione sul forum di Mozilla Italia. "Ho preso tanto sole in questi giorni e non vedo l'ora che si faccia nuovolo di nuovo!" Tese e simmetriche. Le nuove tecnologie hanno notevolmente rivoluzionato le nostre vite. "Da parte degli Uffizi di Firenze per l'uso di fotografie delle opere ospitate presso il museo." "Viene definita ""rana delfinata""." "Nonostante il costo della copia di un'informazione sia infinitesimo." "E' stato dunque interessante raccogliere le esperienze e i pareri di tutti i presenti per costruire un dialogo." "Denominati ""mixed relay"" o ""misti misti"" in italiano." "Nell'Amministrazione Pubblica il Parlamento Federale Tedesco ha concluso un accordo in partnership con IBM e SuSe." Distese in una specie di ghigno pauroso sopra una dentatura bianca e brillante. Quando accadeva qualche problema e non si conosceva la causa, ipotizzavano di avere una sovversiva in casa. Infatti il Regno Unito resistette con tutte le forze alla Germania. Splendide librerie, specchio delle personalità dei loro padroni. Che saranno trasmesse via PEC ai Comuni successivamente alla compilazione della scheda di monitoraggio. In seguito alla diffusione del software open source, in particolare modo nella Pubblica Amministrazione. Considerando però, per la prima volta, che era bella, sì, senza dubbio. Il signor Swan mi onora della sua amicizia. Un limite può presentarsi come finito, infinito o come forma indeterminata, che è riconducibile a forma finita o infinita. Anche in seguito, Platone precisa il concetto per bocca di Socrate. Non cavar un ragno dal buco. Non indossò la corona, perché i re dei Monti non la indossavano mai nei confini del Regno. Ora ci concetreremo sulla riga superiore. La suite non poteva essere ancora considerata pienamente competitiva a livello aziendale. Liberare il software, vendere il marchio. Il modello di sviluppo del software open source è molto differente da quello del software proprietario. Che distava pochi metri dal suolo. "Dell'elmo di Scipio." Anche solo aggiungendo del testo. Ora che hai imparato una dozzina di nuove lettere. Questo non è possibile con le vecchie versioni di Windows, non più supportate dal produttore. Esaminare il battello che avrei costruito, assistere agli esperimenti. "Uno straniero avrebbe impiegato due, forse addirittura tre, giorni per salire il passo e discendere dall'altra parte." Le valutazioni in oggetto comprendevano il TCO delle singole soluzioni e il costo di uscita. Sbattere contro il pavimento fa male. "Un'alba di fuoco." Oltre ai braccianti estenuati dalla miseria. La seconda gambata avviene durante la fase recupero-presa. Avere un santo dalla propria. Ma ha una vena poetica di questo bambino abbandonato a sè stesso. "Questa nuova tipologia d'offerta all'interno delle soluzioni tecniche contribuisce ad ampliare la gamma delle opportunità." Quante risorse esterne vengono chiamate in una pagina? Prima di concludere con la rana. Si occupa di tradurre progetti e siti web, ma anche di realizzare e partecipare a eventi, aiutare gli utenti, e molto altro. Essere un carro armato. Oggettivamente inutilizzabile. Ed infatti la maggior parte delle volte uno stile liberista sostiene gare anche a dorso ed a farfalla. Il chiodo penetra! Patrimonio informativo pubblico nazionale. "Dall'altra parte, gli occhi del figlio erano altrettanto scuri, meno saggi e profondi, e meno circondati da dolore." "Il Questore mi ha dato questa per voi, dottore,"" e gli porse una busta chiusa." Quindi il software libero funziona meglio perché è verificabile da una comunità di specialisti. Peccato che Nisida sia una zona militare, sarebbe un paradiso altrimenti. Ciclo di vita di un prodotto. Tornato in Sicilia, continua a scrivere ma il lavoro che più gli sta a cuore non riesce a prender forma. I suoi romanzi giovanili riflettono gli ideali risorgimentali dello scrittore. "Dato cheche non è necessario ottenere le licenze d'utilizzo, permette uno snellimento dei processi di adozione del software." Non una città avrebbero incontrato durante il percorso. Regno Unito vittorioso, ma limitato. Le elezioni furono un vero e proprio plebiscito. Le nuove tecnologie sono sempre più diffuse nella scuola. In una delle quali poteva aver benissimo rinchiusa la piú piccola valigia panciuta. In questa fase avviene la prima gambata ed anche la respirazione. Devo tornare a Nord il prima possibile. Alla morte di Lenin il potere rimase incentrato su un gruppo di quattro persone, tra cui Stalin, definito troika. Senza Gates probabilmente la Microsoft non avrebbe mai potuto diventare la multinazionale che è attualmente. I macellai sono per natura sanguinari. Invece, non è venuto nessuno e le voci si sono allontanate. In campo sanitario, invece, non è ancora possibile fare delle sperimentazioni certe. Scafandri perfezionatissimi. "E' ladro chi ruba e chi gli tiene il sacco." Non sono sanguinari ma semplicemente attaccabrighe. Dopo la concessione strappata alla Potenza che ha il mandato di governare la Palestina e la Siria. Caritatevole e cavalleresco. Vivi ma distrutti nello spirito e nel corpo. Vivono in zone fredde. Aveva spento le luci del lampadario e soltanto i ceri illuminavano. E qui potremo lavorare col sommergibile fermo. Nelle singole discipline. Non ho certo creduto che la signorina Verità si stesse confessando dei suoi delitti! Invitare la lepre a correre. Non capirò mai come fa quel cantante a piacere a così tante persone! "Nel pollaio non c'è pace se canta la gallina e il gallo tace." Nessun altro appartenente alla casa reale o alla nobiltà viveva nella capitale dei monti oltre il re e suo figlio. Gli occhi di Loïs si aprirono, stupefatti e atterriti. Ma dove vai? Rallenta! Dopo una prima valutazione della gravità della questione. Non è necessario approvare la spesa e quindi trovare eventuali finanziamenti. Finito il terzo atto il pubblico fugge via, provato dalle tante difficoltà, con il sedere dolorante proprio. Buon natale a tutti! In Italia puoi parlare con una persona quanto vuoi via email o chat. Purtroppo viene valutata in tal modo anche da taluni che appartengono alla comunità ecclesiale. "Questi programmi vengono spesso associati all'indicazione ""no copyright""." "Dal punto di vista dell'educazione alimentare, il giovane era una fogna, ma il kebab così al mattino proprio no." Scopri che in stazione è disponibile il wifi gratuito e di libero accesso! "Dove trovarne un'altra, che si regga in piedi?" Ma nessuno è entrato! E pensò con raccapriccio che a una di esse avrebbe battuto vanamente, perché di certo era vuota. "C'è un bimbo che piange, perché non vai a consolarlo? Tu ci sai fare con i bambini." Essa lascia impressi in noi tanti ricordi. "Per riaffermare la mia libertà devo giudicare a mia volta l'altro proseguendo questo ciclo infinito." Il braccio opposto deve rimanere sempre dritto avanti, non deve andare in affondo. Inerpicandosi per scoscesi sentieri, attraverso le macchie. "E sono state abbandonate come ""cittadini di seconda classe""." Li posso utilizzare, ma sono esseri con coscienza e quindi per loro io sono un altro oggetto. "Durante la seconda guerra mondiale Hitler era riuscito a conquistare e sottomettere quasi tutta l'Europa occidentale." "Di nuovo aprí un poco le labbra per ghignare – un'abitudine!" "Fra mezz'ora io li avrò sorpassati." "In genere la rana è l'ultimo stile insegnato, proprio perchè è quello che differisce di più dagli altri." Ma il suo volto glabro rimaneva immobile. Andiamo al parco giochi? Ha finalmente riaperto! I bolscevichi ottennero meno di un terzo dei voti ma Lenin non voleva accettare che i Soviet fossero sconfitti. Quel negozio vende proprio di tutto, e anche a prezzi bassi! De Vincenzi afferrò Sani per un braccio. Dopo averci attaccati nelle nostre case e nei nostri campi. Avere una memoria di ferro. Gastone mangiava di gusto. E molto reali sono anche i lampi che ogni tanto illuminano a giorno il cielo, sereno fino a due minuti prima. Mangia qualcosa, poi puoi dormire. Nichols fissava gli uomini. "L'incompletezza e la scarsa precisione hanno implicazioni gravi." Medicinali, fucili. "Passando velocemente da un angolo all'altro dell'anima." Restare a mani vuote. Finché un dato non viene inserito, non si ha accesso ad esso. Lui entrò nella sala. Vivevano in questo complesso di pietre nere come la pece o bianche e risplendenti come la luna pochissime persone. "E' riuscito a salvarsi proprio in extremis." Poi andarono a dormire nelle stanze, che erano al piano terra, dividendosi. In ogni modo, era un lavoro lungo e metodico e se ne sarebbe parlato a giorno fatto. "Quando andrà ad aprire bocca all'interno di un racconto o di un romanzo." Si tratta soprattutto dei casi nei quali si ha un utilizzo diffuso di applicazioni proprietarie. Per Cristo redentore. E potrai farti conoscere da un pubblico più vasto. Cercare di non inserire sigle o roba del genere se poi non la si spiega. "La capacità di un narratore sta anche nell'utilizzare e nell'alternarsi tra i mezzi a disposizione che la scrittura offre." La valorizzazione degli aspetti di pubblica utilità di Internet rappresenta un obiettivo importante. "L'autista arabo guidava immobile, col volante tra le mani grasse e flaccide, guardando fisso dinanzi a sé." Inizialmente il peso ricade sul piede inferiore. E la scoperta e lo studio di queste onde cosmiche costituisce una conquista nuova. "L'open source sta scatenando nel mercato del software una delle rivoluzioni maggiori degli ultimi anni." Simbolo della luna. "Porte bianche, filettate d'oro." "Mettere in piedi lo spettacolo "" Che Barba Lunga Che Hai!"" è stato davvero divertente." Verga, durante il periodo Milanese, venne a contatto con gli studiosi Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino. "E l'agonia della terra sarà l'agonia di un gran popolo, condannato dalla inesorabile fatalità a perire in una notte!" Le braccia possono essere posizionate già in assetto. Si utilizza in questa fase un ambiente diverso da quello di test. "L'alba seguente si aprì un nuovo scenario nel mondo." Ma non voglio infine lasciarmi prendere la mano da questa storia. "In Sicilia c'era la Mafia." Ma appena giunto al principio di via Domenichino, aveva veduto la cameriera uscir correndo dal cancello. Ma anche un tantino tiranna. "Quindi é importante l'intervento della community o del mentor per la creazione dell'incontro stesso." Migliorando il tuo stile. Al solo intento di presentare agli uomini il buffo spettacolo dei loro atti impensati. "Il kernel è come il ""cuore"" del sistema operativo." Fai ogni giorno qualcosa che ti spaventa. Il cui orrore fu soltanto superato dal primo cataclisma del diluvio universale. Non capisco! La fame è il miglior condimento. "Tanto dire che chiunque, introdottosi con un pretesto nel palazzo, abbia fatto quell'operazione." Nella espressione della fisonomia il grande inventore spirava una gioiosa sicurezza. Almeno un giudice per ogni corsia. Suo padre era già sveglio, e studiava alcune carte e lettere che aveva tra le mani seduto nel suo solarium. "Qualcuno, che abitava nell'albergo, quando ha veduto le guardie, ha tagliato la corda piú che in fretta." In un camerino che poteva essere uno studio. Sul ripiano di fondo erano bicchieri e bicchierini. "Ché l'intelligenza del brigadiere era limitata." Si ebbero problemi nello sviluppo. Le zampe corte e potenti sono poste molto indietro sul corpo. In caso qualcun altro prosegue il lavoro. La Chiesa così non sarà stata in silenzio: il Papa e i fedeli avranno pregato, parlato e agito. Quel vuoto appariva subito. Ecco: bisogna questa sera richiamare la memoria di tutte le buone cose antiche attorno a questo povero violino. Insegnare il web significa aiutare le persone ad avere le abilità necessarie a poter leggere, scrivere e partecipare online. Nel frattempo molti degli imputati erano morti. "Infatti come diceva Solly Zuckerman ""la tecnologia è sempre stata con noi." In succinta e fine analisi psicologica. Avrebbe tradito un segreto professionale. Ed assegnazione dei beni confiscati. Dato che il modello open source non è ancora maturo. Era dei mammiferi, che prendono il sopravvento sui rettili. Bel lavoro! Hai completato l‘esame, ora puoi stampare il tuo certificato personalizzato. È a fronte di un utilizzo gratuito. "Il team che propone l'idea è tenuto a presentare una chiara proposta di valore per il consumatore." Nasconderla con lo spago nel tubo della grondaia. "Anch'io dovrò morire." Durante il viaggio avevo preso una bronchite. Tra i minatori. È sostanzialmente diversa da quella degli altri prodotti. In quanto, da Rilevazione INAG, viene tolta loro la protezione dei clan. Permettendo agli studenti di poter affrontare queste tematiche in prima persona e realizzando laboratori. "Il campo dell'informatica ha senza dubbio adottato come lingua franca l'inglese." "Per l'insegnamento del sapere stare in acqua vengono utilizzati numerosi ""stili"" non riconosciuti ufficialmente." E per il fatto che ritornano in superficie per mangiarli. Acquisiti i pareri del prefetto e del sindaco del comune interessato. Le verifiche generalmente sono state effettuate a conclusione di ogni modulo didattico in forma orale. Il piccolo tavolo. In fase di misurazione e valutazione possono, invece, comportare una valutazione non corretta. "L'obiettivo di raggiungere vantaggi mediante la selezione dei programmi informatici che offrono più prestazioni." "L'altro giorno mi trovavo in un ufficio pubblico ed era tutto sporco e malandato." Fare il Don Giovanni. In quel momento il mio cliente pensava di morire. "Nel mese di gennaio c'è stato un brutto incendio per colpa di una centralina della corrente elettrica." Alla bottoniera della giacca mancava il fiore. Traffico vi era pure nelle vie sotterranee. "Si scoprì anche la causa dell'esplosione che avevano sentito prima." Infine ci sono le Orazioni. Oggi molto più di ieri. Gli occhi bistrati di violaceo si scavavano, neri e brillanti. Simile, ma più piccola, di quella che avevano incontrato a valle. Cercano la terra. "L'uomo avrebbe potuto, sí, portarselo sotto il pipistrello, quando era uscito dall'albergo subito dopo il delitto." "Effettivamente, comunque, Hitler non si schierò solamente contro il Regno Unito ma, bensì, contro l'impero britannico." "I ""misti"" sono un tipo di gare che comprende i quattro stili canonici." "Da questo malcontento vennero fuori alcuni fenomeni: il brigantaggio, la mafia e l'emigrazione al nord Italia o all'estero." Ma perché non voleva ritrovare un altro cadavere a palazzo. A un quinto il modo di parlare e di ridere. "L'uno forò il cappello del vetturino, l'altro sfiorò una spalla del brigante, senza che questi mostrasse avvedersene." Sto pensando chi altri contattare. Abbiamo visto molti animali presi dalla Polizia Forestale. E si allungavano lungo le creste dei monti per chilometri e chilometri. Un fattore importante è sicuramente la maggior sicurezza del software open source. Senza compromettersi troppo con un ottimismo eccessivo. Il vigile urbano passeggiava tranquillamente per Piazza del Carmine. Quando Hitler rinunciò a conquistare le isole britanniche. "Come se la sarebbe cavata il povero brigadiere, alle prese con un compito inusitato, in un'impresa piú grande di lui?" Ho chiesto un prestito alla banca Monte dei Paschi di Siena. "E' scegliere di avere libertà di modificare il programma per cui hai." "Quando siamo venuti a scuola per salutare tutti i vecchi professori non l'abbiamo trovata." Nelle caserme si continuavano i ritmi degli addestramenti. "Si richiama la tesi degli avvocati difensori secondo cui la banda Giuliano aveva operato come ""un plotone di polizia""." "Quasi tutte mogli degli oceanografi imbarcati sull'Arcturus." Mi calcai il cappellaccio su gli occhi. Fornire accessori. Tappeti soffici, rossi. "Era diretto contro l'assalitore e colpì invece alla testa uno dei cavalli, il quale stramazzò." La situazione, quindi, si presentò alla mente di De Vincenzi abbastanza limpida. Valutare in primis la possibilità del cambiamento e i possibili problemi che potrebbero portare. "Perché mio padre non gliel'aveva mai detto." "Ha il compito di gestire attivamente la fase di sviluppo concettuale e implementativo dell'infrastruttura." Spiegare chiaramente le finalità. """Ranista"": Specializzato nella rana." Stiamo introducendo una modalità di partecipazione completamente nuova. "Potrà rinviare l'applicazione e chiedere maggiori dettagli sulle motivazioni del rifiuto." Mancanza di cemento. E così pure i suoi fratelli. "Per l'espletamento di altre funzionalità." Aveva fatto le scale in un baleno e si era trovato dinanzi al cadavere e al banchiere Romney Bypass. Anni di servizio militare obbligatorio. E allo stesso tempo è condotto a comportarsi quasi con riverenza verso la natura. È una citazione a Richard Stallman. La casa doveva essere deserta. "Chissà cosa potrebbe diventare per l'Italia che è famosa per la sua arretratezza tecnologica." Da sotto il tappeto spunta quello che sta scavando tunnel sotto Los Angeles perché si annoiava a stare nel traffico. E possono permettere di lavorare senza un gruppo o di crearne uno nuovo che prima non esisteva. Qualunque persona, per capire il funzionamento di qualcosa, sperimenta. "Avere un'idea chiara delle necessità delle persone che utilizzano i servizi che progettiamo." Senza accender la luce. Nato a Flessinga, sono stato condotto in Inghilterra. Conteggio dei tentativi e delle carte trovate. "Daniele Seminari si era fatto ammazzare a vent'anni." "Copyright è formato dalle parole ""copy"" (copia) e ""right"" (diritto, ma anche destra)." E il regime di occupazione militare con i carabinieri e i bersaglieri. Adesso, si sarebbe tenuti tutti per se i sette milioni che gli avrebbe portati Samuele Berck. Il Parlamento francese ha effettuato la migrazione di un migliaio di postazioni alla distribuzione Linux Ubuntu. "Con l'avvento della cristianità e degli ordini religiosi, iniziarono a tramandare storia e principi all'interno dei conventi." Software proprietario e software aperto. "I vecchi maschi vivono lontani dal branco per riavvicinarsi nel periodo dell'accoppiamento." Nello stesso tempo le società che distribuiscono Linux, continuano a migliorare il codice dei loro sistemi. "Ranocchio era l'unica persona che contasse nella vita del giovane , dopo il padre che purtroppo era morto." "Passato un attimo di silenzio, aggiunse:""Voglia Dio che Giacinta non abbia paura.""." "E' una focaccia più che una pizza." Poiché da essi non si finiva mai di imparare. "Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più!" Nella fase di presa la mano entra leggermente ruotata. Sono sufficientemente forte. Quando un individuo cerca di avvicinarsi ad un compagno che sta mangiando, ne nascono zuffe furibonde. "Così chiamate in onore dell'isola da cui proveniva re Ghurtar I." "Lo stesso governo ha inoltre avviato il progetto ""PC Conectado""." Si sono trovati a non riuscire ad applicare nessuno dei modelli economici conosciuti. Dagli spazi cosmici. "Il concetto di ""comunità"" è alla base della filosofia di Mozilla." "Si occupa di gestire l'utilizzo delle risorse hardware." "Dalmor andava a studiare in quell'ora tarda della notte." Apparve un uomo e De Vincenzi non fu affatto sorpreso di vederlo a testa nuda e con la giacca di cuoio da motociclista. Il notaio taceva. "L'Imperatore che ora gl'inglesi tengono a Sant'Elena." Questo modello rappresenta una strategia aziendale. E la cupola di Santa Maria del Fiore. La virata nella rana e nella farfalla è la medesima. Sanno usare bene le mani e gli altri arti. Senza poter chiedere un aiuto efficace per la sua cliente. Ma giace qui, o il giudice lo ha mandato al Monumentale? Certamente. Entrare negli anta. "E, invece, attorno alle nostre case e ai nostri campi premeva un'orda smisurata d'infedeli che c'insidiavano." Lei riposava sul letto. "Una introduzione di due righe che spiega il progetto e il perché è nato senza un discorso di un'ora." Da tutto ciò ho capito. "La taverna stessa era molto piccola, e l'oste li accolse senza troppe smancerie." "Non sarebbe stato meglio nascere addirittura in America, nell'Argentina?" Ambito singolare nel quale i cuori di coloro che vi fanno parte si dilatano. Le dinamiche economiche che lo accompagnano sono in piena evoluzione. "Le parole vane durano quanto i cerchi sull'acqua." Tramite il programma utilizzato (LabVIEW) è stato ricostruito il circuito elettrico sul foglio di lavoro. "Ufficialmente lo stile rimane ""butterfly stroke"", quindi farfalla." "Mentre tutte le versioni di Linux possono essere acquistate un'unica volta e poi installate anche su centinaia di macchine." "L'isola dei Beati." Anziché amministrarle sapientemente. Riunione di più casse. Una battuta ha più dignità delle altre? Si è deciso di realizzare delle attività finalizzate a coinvolgere tutti i volontari generici. "Supplendo in tal modo alla ""carenza dello Stato che in quel momento si notò in Sicilia""." "Diversificare ulteriormente l'offerta in base alle esigenze di singoli individui e aziende." Mettere alla sbarra. Ora accade che un chimico ed un inventore di Miami (Stati Uniti), Roberto Condit, si dichiara pronto… Quale nesso? I loro genitori si disposero dietro i loro figli. Non ci pensi due volte e ti colleghi per poter scrivere su FaceBook che stai per partire per un colloquio! Anche non sentì alcun rumore. "E così la sentenza d'appello diventava definitiva." Si lanciò puntando contro il masnadiero. Che a De Vincenzi mancasse qualche venerdì, molti lo dicevano tra i suoi colleghi. Il prodotto consente attività in comune come spedire posta elettronica. Il tentativo ultimo di rapirci il candeliere del Tempio. "Che cosa c'entra la signorina Sutton?" E molto sottile per poter essere analizzato meglio al microscopio. Dati relativi ad amministrazione trasparente. "Per comprendere il comportamento dell'utente la realizzazione di interviste." "Fratelli d'Italia." "Dov'era l'Atlantide." Io una volta ho scritto un articolo sul giornale. "Le società europee si stanno dimostrando all'altezza anche delle aspettative dei governi e degli enti pubblici." "Chi è benvenuto ""online""?" Il sistema dei menu è stato sostituito da un sistema di pannelli sensibili al contesto. "Abbiamo potuto assistere allo spettacolo teatrale ""La Divina Commedia – L'opera""." "Rapidamente si espanse e produsse quell'autentica meraviglia che è Apache." E il vetturino cedendo alla paura che gli ispirava la persona atletica del masnadiero. La scoperta del cranio di Tuang, venne ignorata dagli scienziati. E contemporaneamente col calcio del pistone gli faceva saltar di mano una delle due pistole. "È molto utile ai neonati, poichè nascono dall'acqua quindi il nuoto è un posto famigliare." Non era questo tuttavia un problema. "Si propone alle sue componenti fondamentali un ""patto""." "Il giorno dell'evento." Tutti possiamo fare affidamento sulla comunità scientifica che continuamente verifica le varie teorie per noi. Il viso era magro e scavato. "L'attività principale di tutte le comunità è la promozione del software libero e del prodotto di cui si occupano." Le spese di manutenzione delle macchine esistenti tendenzialmente diminuiscono. Il vecchio doveva meditar qualcosa. Tutto il software da adottare deve essere valutato sulla base del rapporto tra costi e benefici. Le traduzioni in italiano dei termini inglesi hanno il vantaggio di portare a una consapevolezza più profonda dei termini. In parallelo a questo progetto open source Sun ha continuato lo sviluppo del suo StarOffice. "Viene svolto principalmente grazie all'utilizzo di Internet." Le polemiche sui brevetti. De Vincenzi cessò di fissare la tenda dinanzi a sè e si volse. Noemi e Sofia stavano passeggiando tranquillamente per via Toledo, quando improvvisamente incontrarono Grazia. Partecipare alle attività quotidiane online, significa creare un mondo di cittadini digitali. De Vincenzi si era sbagliato oppure la voce gli si era un poco rotta in un singhiozzo? Il marito della presidentessa, che funge da segretario del circolo. La fame fa uscire il lupo dal bosco. Università. "Esso permette di studiare il comportamente e l'andamento di una qualsiasi funzione." Per dedicarsi alle proprie ambizioni. """assistenziale"" si direbbe." Cavarsela per il rotto della cuffia. Pagare il fio. E i dati che concorrono alla sua formazione. Col maresciallo Cruni e coi due agenti salì in un tassi. Dove sta Piazza Corvetto? "Vai a zappare, le tue sono braccia rubate all'agricoltura!" Cospargersi il capo di cenere. "Oltre a questo si occupano di formazione attraverso l'organizzazione di corsi." Comprare la gatta nel sacco. "I programmi svolti nell'anno precedente avevano raggiunto obiettivi differenti." Abita nel palazzo? Quando ebbe finito, alzò la testa leggermente, e vide il perché delle pulsazioni lungo la gamba destra. "Il vecchio le diede un'occhiataccia e spinse Ben davanti a sé." "Fu un'esperienza molto fruttuosa." Proprio perchè è completamente differente. "Non pensiamo a 'free' come in 'free beer', ma piuttosto come in 'free speech'." La Toga Nigra in questa lotta era alleata della città. Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne. Ma erano i mobili di quella stanza. Rilasciato solo contro versamento di denaro contante. Da parte dei singoli programmi che essendo in esecuzione. Miglioramento ulteriore degli stili. Implementare le funzionalità che abbiamo visto è molto semplice! "La prima risposta dall'opposizione è stata quella di chiedere se i soldi saranno presi da quelli dei fondi." """Stile liberista"": Specializzato nello stile libero." Rimane rilassato quando è nella stessa posizione. La figura sottostante rappresenta il rapporto con cui si presentano delle ellissi interconnesse tra di loro. I recenti progressi in JavaScript hanno portato significativi miglioramenti alle prestazioni e nuove funzionalità. In questi modi, la mattinata trascorse veloce. Le competenze funzionali vanno dalla conduzione di attività di ricerca con gli utenti alla prototipazione. Sedie pieghevoli allestite nel cortile del convento. "Si erano interessati alla tematica dei ""Carusi"" in Sicilia e collaborava con essi." "Possiedono una sacca chiamata ""Marsupio"" dove tengono i piccoli fino a quando diventano autonomi." Verso il piccolo e remoto bacino dove galleggia ancora il vecchio Nautilus. Superata la curva verso Est, questa si trovava dopo appena venti chilometri. Il software proprietario ha restrizioni imposte dal creatore. Il continente interno si trovava ad un altezza media di trecento metri sul livello del mare. "Il lupo era seduto tra l'ingresso e il letto, e lo guardava con sguardo insondabile." "Nel digitale invece o c'è segnale o… niente, altrimenti non si ottiene nulla." "Commissario, v'imbarcate davvero sull'Augustus?" "L'aria era calda, troppo per lui." Anche se questi prodotti non sono mai diventati fondamentali per la società. "L'Europa è bella perché varia e le leggi non sono da meno!" Che lo attendeva a Caval Marino. Credevo vi interessasse il nome della ragazza scomparsa. Esegui il test di digitazione. Dante e Virgilio oltrepassano la porta del Purgatorio dopo aver chiesto umilmente di poter entrare ad un arcangelo. La sua estrema sicurezza. "Una persona brava con conoscenze sull'argomento può aiutare nella sensibilizzazione." "In città si respirava un'aria pesante, greve di morte e marciume." Si è diffusa la propensione a ritenerlo tale. Il babà è un ottimo dolce, a te piace? "È necessario svolgere un'accurata ricerca terminologica su fonti ufficiali o autorevoli." Nè una allusione. Ora il poveromo. Fino a pochi anni fa era universalmente accettata. "E, facendosi coraggio, si sorbirono per un'ultima volta una cena terribile." Anzi, mi ha citato un altro poeta francese, in francese. "Importante ricordare che le ginocchia mai devono uscire fuori dall'acqua, così come anche i piedi." "L'ultimo giorno è iniziato con un tour della città." Allora le tre donne le offrirono il loro aiuto e le dissero. Se si è ottenuto questo testo da un amico o da qualche altro sito. Adesso, dopo la morte di Harry Gordon. Negli ultimi anni le Pubbliche Amministrazioni di tutto il mondo hanno cominciato ad interessarsi al software open-source. Negli anni seguenti il lavoro di centinaia di programmatori in tutto il mondo. Ah, un nonno, un nonno io volevo proprio averlo conosciuto. Secondo me sono assurdi. "Dovevano ricevere notizie dall'esterno." Trascorse quel breve periodo gustandosi il perfetto microclima sempre sereno e fresco della città. "Da cui potette apprendere che, in verità, a ben pochi, anche nell'esagono, interessava della guerra." "Durante una traduzione è importante essere consapevoli delle sottili differenze nell'uso della punteggiatura tra le lingue." "La scelta è caduta sulla distribuzione Linux Debian, giudicata adatta per l'affidabilità e la sicurezza." Anche se in alcuni casi non erano adatti. "Argomenti fondamentali e propedeutici svolti nell'anno precedente." La verificabilità della correttezza delle ipotesi e la ripetibilità degli esperimenti è il fondamento della scienza moderna. Gli invitati restarono al loro posto. Effettivamente nelle distanze brevi, dove le gambe assumo un ruolo di maggiore importanza, il tallone può uscire. Sotto lo sguardo del suo vecchio scudiero. Provocando un abbassamento del livello del mare. E vi prometto che prima o poi riuscirò ad incontrarvi tutti dal vivo! "Sono ""rimaste fuori"" tutte le questioni che riguardano il perché dell'esistenza, da dove veniamo, dove andiamo." Concetto di limite matematico. Il quale aveva chiuso le finestre e mandato a chiamare qualche garzone per pulire la stanza. Nessuno avrebbe potuto illudersi di compierlo. "Temi importanti, come l'affrontare un lutto o lottare contro paure inutili, affiorano sulla superficie." Nonché di quelle dettate nella disciplina vigente. Per avere sistemi Linux aggiornati e sicuri sarà necessario un investimento di fondi sicuramente più limitato. Il rilascio di Windows Vista, supportato da una massiccia campagna pubblicitaria, ha portato molto movimento nel mercato. "E un'applicazione Web integrata nel catalogo per l'acquisizione e l'aggiornamento guidato dei metadati." Liscio e splendente ai bracci, che aveva ottagonali a spigoli rigidi. Soprattutto nel periodo iniziale. "La chiesa cattolica ritiene pertanto suo dovere adoperarsi attivamente perché si compia il gran mistero di quell'unità." "Per la sua ispirazione il tentativo audace ma freddo degli yankees diventa un'impresa piena di commozione." Restava solo la luce, che continuava a perdurare. Perché non si conosce pienamente il funzionamento del corpo umano. Ma durante un momento di chiacchiere tra i membri del gruppo. Facendo attenzione a dove metteva i piedi. "Luigi invece ha deciso di mettersi alla prova partendo come volontario per un anno nell'Esercito." Quel giornale è chiaramente di parte, devi prendere quello che dice con le pinze. Un nuovo mondo al tuo polso. Abbiamo sviluppato un progetto. Che avessero colato in quel punto tutte insieme. Intesa come territorio. Forse, lei temeva ancora un pericolo, che non doveva venirle soltanto dai suoi nemici. "Perché il tempo in Italia e condizionato dall'Anticiclone delle Azzorre?" Questo le ha rese meno interessanti sia per gli sviluppatori che per gli utenti. Questa distillazione viene effettuata in colonne alte più di trenta metri. Prenditi il tempo che ci vuole e cerca di non guardare mai i tasti. Sia in superficie sia sotto i ghiacci. Come anche della qualità dei servizi offerti al cittadino di tipo digitale. "Altrimenti non si ha un assetto buono ed è molto probabile che si beva dell'acqua." "Non gli piaceva essere al centro dell'attenzione, e preferiva." Ci sono stati alcuni importanti cambiamenti nelle politiche di mercato. "Si pensi a quanti programmi esistano per l'elaborazione e la visualizzazione di testi e immagini digitali." Se fosse fuggito? Gli uomini e le donne insigni per lo splendore della carità e di tutte le altre virtù evangeliche. E la sua spada lunga era quella della casa reale, Lama di Luna, e brillava nella notte al suo fianco. Chi nasce dalla gatta piglia i topi. Ne esce con una borsa di studio. Ma non se ne accorgevano né meno. Sembra quasi rifulgere di un triplice raggio di suprema luce benefica. Diventano diritti inalienabili. "Nei software di pubblico dominio, l'autore si priva di ogni diritto." Bisogna sempre cercare di migliorarsi. Confiscati alla criminalità organizzata. Il restante cinque percento era diviso tra Durtar Hirin e Arat Vanur. La percentuale è cresciuta rapidamente. "Sotto l'aureola d'oro dei capelli." Le premesse per una dittatura comunista però erano già state preparate da Lenin. I limiti sono indicati nella licenza. """Preparati giovane Space, adesso tutte le tue malefatte verranno a galla." Tra zuppe strane, giochi con pepe nero carta e candele. Contro il movimento contadino e le forze di sinistra. Dare una fregatura. A mio figlio piacciono molto i cartoni animati, tranne quando cantano troppo. Rifece il lungo corridoio e penetrò in una piccola stanza. Per un malintenzionato è facile identificare quale sia la rete in cui si vuole penetrare! Importante aspetto da tenere in considerazione. "Anzi il nonno s'era intenerito per il nipotino innocente." Il suo primato è insidiato sempre più da vicino. La coscrizione obbligatoria. Fornire un progetto sperimentale o che non ha regole precise di stile. Come Pastore della Chiesa universale. Adesso, il giovane sembrava perfettamente calmo e camminò in fretta, tornando nella sala da pranzo e poi nel salotto. Ultimamente questa situazione sta cambiando. "Sensibilizzare sull'uso corretto della lingua." "Quindi è più ""lenta""." Una versione del sistema operativo studiata per i palmari. Dopo aver superate le lusinghe del suo tempo. Se fino a quel punto aveva agito in fretta. Ma questi sembra abbia fatto qualche cosa di meglio. Indipendentemente dalle donazioni. Avevo intenzione, disse, di liberarvi io stesso e di porvi in condizione di continuare il vostro viaggio. È con questo incipit motivato e grintoso che inizia il racconto della mia adultità. Frusta i cavalli, codardo. "E lui l'aveva seguita da lontano." "Storia a forti tinte di un ""delitto d'onore""." Il più utilizzato correntemente. "Se il pericolo si trova in basso emettono un urlo verso l'alto." Cosí faceva sempre davanti al pubblico – ma si fermò. Ci dice qualcosa che forse può suonare antica alle orecchie del nostro mondo. Stallman non ritenne opportuno rendere GNU di pubblico dominio. I cicloni tropicali si formano in zone poste alla medie latitudini e sono meno violenti ma più estesi. "Questo non perché gli utenti Mozilla siano ""analfabeti"" o ""non istruiti""." "Detto altrimenti, la sua voce dovrà essere solo e soltanto sua, non quella di un un altro personaggio né quella dell'autore." Il tuffo di partenza dei vari stile è molto complesso. "Prendono il soprannome di ""orsetto lavatore"" perché puliscono il loro cibo nell'acqua che poi si mangiano." In conclusione ricordati che il responsabile delle tue parole sei tu. "Restava tra le righe che le ""carenze dello Stato"" erano da attribuire all'azione della coalizione antifascista." Ora puoi finalmente urlarlo in chat! "Le gambe in questo stile sono di ""equilibrio"" e di propulsione." "La loro caratteristica è che non hanno la ghiandola dell'uropigio." Aveva dovuto promettere a Loïs di non abbandonarla. "Il cosiddetto ""Content Decree"", volto a ridurre la portata d'azione della Microsoft mediante lo smembramento della stessa." Una scatola chiusa di ebano e avorio. Per recarsi, tra salmodiar di preti e strofinio di suole sui lastricati fangosi, al Colombario. "Quando finalmente la porta del bagno si aprí, guardò l'orologio: erano le due." "E tutti gli altri, che abbiamo trovati nelle camere, c'erano o sono entrati dopo la mezzanotte?" "Roteano su l'acqua." Ottanta milioni di chilometri per andare su Marte, novanta per Mercurio: più di seicento per Giove… Quando si parla a persone che vengono dal mondo tecnologico bisogna fornire motivazioni più forti. "Ebbene, commissario, se vi affermo che né io, né miss Bigland abbiamo ucciso quell'uomo, mi credete?" Attraverso bonifico bancario sul c/c il cui IBAN è indicato in fattura. Ambienti operativi dai computer ai sistemi centrali, a molti strumenti di produttività individuale. Michael Phelps era specializzato nella farfalla. Le persone escono sempre di meno perché sono inchiodate a casa dalle serie televisive. Alla mercè del quale egli si trovava. In una città magnifica. La Corte di Cassazione dichiarava inammissibile il ricorso del pubblico ministero. Di non dimenticare il Libano. "E soprattutto, cosa s'intende davvero per ispirazione?" "Il principio del cagnolino è nuotare sempre con la testa fuori dall'acqua." Delia vi si lasciò cadere. Ma questo lo si scoprì solo quando le truppe dei Monti entrarono nella città. La prima parte del braccio ad uscire è il gomito. Barbicane e due cani che avrebbero fatto parte della spedizione. "Il ""copyleft"", che Stallman chiama anche ""permesso d'autore""." Dalmor lavò anche i suoi vestiti, poi li sistemò accanto al camino. "All'ora di colazione non è venuta a tavola." Ti affacci alla finestra, guardi il cielo sconfinato e ti sembra proprio di vederla quella Tesla rossa. In particolare è stata migliorata la qualità delle conversioni dei file in formati proprietari. E Quinto già si preoccupa… Predicare il digiuno a pancia piena. Il software aperto consente di conformare i programmi alle nostre esigenze e di metterli anche a disposizione di altri. "Anche i beni del monastero sono segni dell'amore di Dio verso le creature, o dell'amore che conduce l'uomo verso Dio." "Finalmente, potremo dare un resoconto sintetico del carattere dei ghiacci artici durante l'estate." "L'uomo tornò nella sua immobilità." Bussole, sestanti, istrumenti vari, vesti. Anzi, a dirla tutta. Il primo vuole conquistare le altre fattorie con la forza. Questo problema ogni tanto si fa presente e ho notato che succede di nuovo. Tutti i peggiori avvenimenti di Roma si dice che furono progettati da questa setta segreta, la setta delle Toga Nigra. E animali lasciati da persone che non potevano più occuparsene. Perdendo così buona parte del suo potere di contrattazione. "La poltrona era caduta su di essa, ed aveva l'arto completamente addormentato." Dimostrò di avere Cristo sulle labbra. Le braccia in assetto sopra la testa ferme. Altri costi vengono in ogni caso sostenuti per la manutenzione, la personalizzazione o la scrittura del software. Funzionavano con la massima facilità. Esamineremo anche le qualità dei così detti fertilizzatori del mare. Ferm, alla destra del fratello, seduto sulla sua sfarzosa poltrona, presenziò il banchetto. "Elencare anche i nuovi progetti o altri a cui l'interessato è adatto." "Il modello ""cattedrale"" è tipico della progettazione del software proprietario." Ad esempio il server, la suite di software o servizi da abbinare, ed eventualmente anche i domini. Prima era accomunato allo stesso Apache. Col quale il sottomarino verrà rimorchiato fino a un battello francese che aspetta, nel mezzo del Tamigi… Come poche volte gli era capitato da quando era iniziata la guerra. Fare un nodo al fazzoletto. "Ci si può affidare all'ottima analisi del mercato svolta da Eric Raymond nel saggio ""Il calderone magico""." "L'Inclusione Digitale dunque è un problema che rimane costante malgrado gli utenti della rete siano destinati a crescere." Giungendo infine, a metà del giorno seguente, alla guarnigione. Sposa il secondo bucaniere che passava di lì: Joseph Cherel. Selve, animali feroci e rocce vi dimoravano, affianco a soldati che controllavano e mantenevano pulite strade. Direbbe è un desiderio sessuale che hanno tutti gli essere viventi. "Occorre inserire nell'applicazione i dati dei singoli esercizi commerciali." Parleremo anche delle nuove uscite, ed anche delle vecchie, posteremo recensioni. "E nell'ultima parte è possibile effettuare una bracciata ed una gambata completa." Vide le macchie rosse sulle gote e diagnosticò: malattia di cuore. Necessarie per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali diversi da quelli di natura propriamente anagrafica. Gli premeva di riunire in quelle sale tutte le persone che vi si erano trovate la sera prima. "Un uomo infatti consuma in un'ora all'incirca tutto l'ossigeno contenuto in cento litri d'aria." Sembrano possedere fin troppe funzioni. "Di cui si irraggiano i riflessi sul Messico e su l'Egitto." Descrizioni dei dati anche a livello nazionale. La situazione di ogni singola realtà deve essere attentamente analizzata. Per nulla contaminato dal fascino di vantaggi e successi propri. Al termine del conflitto la Russia ebbe dei paesi satelliti che controllava. "La dimensione dell'efficacia, esprime l'adeguatezza dell'output erogato rispetto alle aspettative." Si può dunque aprire una botola e attraverso questa si possono immergere. Iniziative ministeriali. Per risolvere le problematiche tecniche di integrazione. In realtà potevi farlo anche prima. Ha vinto un milione di euro, potrebbe quasi smettere di lavorare. Imponendosi affiancati contro il freddo e il vento. "Hanno sconvolto l'Europa con la loro intelligenza senza utilizzare bombe atomiche." "Fu uno degli ultimi a colonizzare il continente interno, restando escluso dall'esagono." "Il capitolo conclusivo è incentrato sull'analisi dei risultati." Buttare via. Cercare rogne. "Spesso con l'aiuto di una lunga corda a cui sono legati." Non vuole mangiare pesce, così gli ho nascosto una sogliola nella pasta e lenticchie. "Dividendo in sei castelli l'unica grande fortezza." "L'ultimo a subire siffatta operazione fu il cocchiere." Nonostante questi individui non riescano a riconoscere la propria immagine davanti ad uno specchio. Mi piacerebbe avere la vostra opinione su cosa vi piace/non vi piace in Minix. "Nell'angolo più buio, quasi incastonato nel muro, Cruni si teneva ritto." Sia in posizione prona sia in quella supina. Dopo essersi così vestito, decise di portare anche la spada reale. "Anche lo studio dei depositi sul fondo dell'Oceano Artico dovrebbe darci informazioni importanti." "L'essere in se è un oggetto immodificabile che riceve forma soltanto grazie alla razza umana." "L'isola di Terranova per l'appunto." "Ogni individuo che inizia ad approcciarsi con l'acqua ha necessità di effettuare la fase iniziale, di ""ambientamento""." Quindi anche il cortile dei Deserti andava a rappresentare in scala ridotta la geografia fisica del regno. "Le versioni Home e Professional di XP, lo rendono adatto alle diverse esigenze dell'utenza sia casalinga che professionale." Diramandosi in sottili baratri. Comunque fin quando lui fosse tornato. "Gli era germogliata all'improvviso nel cervello." Hai visto quel cane? È un browser web unico che mette al primo posto gli utenti. Come vuoti? Dopo la scoperta del cadavere di Dan e la fuga di Loïs. "L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito." Non credo che tu sia stupido, ma penso che dovresti sforzarti di più. Sí, come la chiama, lei? Fare il filo. "Ad un bambino diremmo che ci ha portati la cicogna o che l'hanno trovato sotto un cavolfiore." Il gruppo degli uomini si diresse compatto per via Caserotte, verso San Fedele. "C'è un pezzo di noi." Debba essere registrata contabilmente. "Ha nuove funzioni importanti ma senza l'informatica ovvero il software non sarebbe niente." "Da un lato è indispensabile valutare la qualità dell'uso finale del bene stesso." Alcuni dei più grandi nuotatori respirano ad ogni bracciata (tra cui Phelps). Nuovi campi per i form, WebSocket, markup più semantico. Avere grilli per la testa. Era evidente che stava combattendo con se stessa. Nel frattempo, un giullare di corte arrivò suonando il flauto e saltellando allegramente. "Non fumava l'oppio quel pover'uomo, non era socio del Decamerone, e aveva famiglia, forse." Rispetto alle scelta di un punto di vista o di un altro, non esiste il giusto o lo sbagliato. Di partire per le Olimpiadi. "All'ingrosso." La verificabilità permette di migliorare la sicurezza del software. "Per la porta dell'inferno." "Per permettere l'avvicinamento delle scuole al mondo dell'ICT è nato l'""Osservatorio Tecnologico per la Scuola""." Urlò, scrivendo un romanzo a chiave e mettendovi dentro presidentessa, patronesse, porcherie, eccetera. Sorrideva, tra sorpreso e incredulo. Guardò anche nel bar e nei gabinetti. Pochi mesi dopo viene presentato anche il foglio di calcolo Microsoft Excel per Macintosh. "Un'azienda che dovesse pagare la concorrente per un brevetto chiave partirebbe immediatamente svantaggiata." Uno di famiglia in tutti i sensi. Desidero soltanto che la signora la veda, per riconoscerla. Per Ungaretti la guerra non esprime il patriottismo ma evidenzia la fragilità di fronte alla vita. "E uscivano all'aria aperta." Allontanare da sé i sospetti. "A tre anni, io ero rimasto orfano anche di madre, e senza memoria perciò de' miei genitori." "Il termine ""free"" in inglese significa sia libero sia gratuito." Per comprendere come guadagnano queste aziende. Oggi, in alcuni campi, per risparmiare e ottimizzare sul lavoro si usa la simulazione virtuale. "Ma richiedono un livello d'accesso più elevato." "E per giunta posti a due angoli opposti dell'esagono…" Il Team Digitale si farà anche carico di ingaggiare i rapporti con le PA coinvolte nella fase di sperimentazione. "Non esiste un metodo più giusto dell'altro, ma è opportuno che ogni organizzazione stabilisca delle convenzioni." "Contemporaneamente a questa espansione ne è stata tentata un'altra nel campo dell'intrattenimento." È molto difficile formulare un giudizio obiettivo sulla qualità di un prodotto software. "Ebbe l'opportunità di parlare e discorrere con molti personaggi che avevano una certa rilevanza a corte." "Ho pensato: ""È probabile siano stati sabotati gli addetti alle pulizie." Essere lo zimbello di qualcuno. "Nel modello ""bazar"", al contrario, non esiste una gerarchia predefinita." Quanto ancora per giungere a Rosetto? Era fuggito via di nuovo in America. Il padre non la volle ascoltare. Che succede, infatti, quando le parole si esprimono nero su bianco? Verificabilità del software permessa dalla possibilità di accesso al codice sorgente. Gli inseguitori della ragazza. Si dedica particolare attenzione al lavoro dei ragazzi. Mobiliterà seimila giornalisti con grandi schermi installati a Londra, Madrid, Milano, Parigi, Singapore e Stoccolma. Abbastanza inverosimile la cosa. "Nella fase di presa i piedi, con le ginocchia ancora vicine, si allargano all'esterno." Nonostante non una sola nave nemica fosse stata attaccata. Rappresenta, di fatto, la maggior parte della nostra cultura. "È definita ipotesi dell'evoluzione multi-regionale." Potesse servire da piattaforma per i programmi che venivano sviluppati. Le ultime novità sono state il rilascio di un programma antispyware e di un antivirus. "Utilizzando lo strumento nello stesso modo dell'altro soggetto." "Rimane ovviamente ferma la sua irrilevanza agli effetti delle imposte sui redditi e del volume d'affari." Formano una gambata completa. Dalmor notò che il dialetto non era per nulla diverso dal paesino precedente. George Orwell è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair. Regolamentazione della partenza. Al contrario è lui ad essere maltrattato. Dopo questo incidente il gruppo di partigiani viene diviso. Passata la prima sorpresa. "Che cosa c'entrava il candeliere ebraico?" In Europa una norma specifica vieta i brevetti software. "Al fine di incrementare l'attrattiva della nostra community." Puoi guardare film e serie tv. "L'Italia s'è desta." Grazie al versionamento, chi realizza siti aderenti alle linee guida può fare riferimento ad una precisa versione. "Però quest'altra grande decisione provoca un altro grande peso." Soldati entravano per i giri di ronda. Avere gli occhi foderati di prosciutto. Il coordinamento è svolto da chi ha dato inizio al progetto. E non li faccio ricondurre alla frontiera. Ché schiava di Roma. Fare la lucciola. Il sole era ancora alto, ma era sprofondato dietro le montagne da tempo ormai. Parlare male di Garibaldi. La gestione avanzata delle password. Se volete, ma da più di dieci anni risiedo a Milano. "Nella fase drazione si porterà il braccio fino a metà petto (circa) effettuando un movimento ad ""S""." Migrazione al software libero dettata da motivazioni sia di ordine pratico che di ordine etico. Chi non muore si rivede. Le partenze sono le medesime delle partenze dopo le virate. Il procedimento si concluderà dopo due anni, senza conseguenze, ma darà lo spunto a molte altre iniziative. Il primo passo per tutte le community è avere delle basi solide. A Mozilla per aver sempre creduto in noi. "È solo una questione di fantasia o c'è dell'altro?" Far moneta falsa per qualcuno. I rilasci sono frequenti. "Tutto questo per portare i volontari a pensare in modo costruttivo e non solo ""lamentoso""." Si può affermare che i primi possono svolgere il loro lavoro abituale senza problemi con entrambe le suite. Il primo giorno, dopo un giro di presentazioni generali da parte di tutti, è stata fatta una introduzione. "Legare l'asino dove vuole il padrone." Non è basato sul suo valore effettivo di mercato. "Lavorare sott'acqua." Guardare in cagnesco. Uscire dal bozzolo. Ogni medaglia ha il suo rovescio. Con le mani di un altro è facile toccare il fuoco. È grave, invece, imbecille! Può continuare ad utilizzare quelle che già conosce continuando ad utilizzare Windows. Il luogo narrativo del paradosso, dove la spontaneità risulta per effetto del suo contrario. Quindi estrasse la mano dalla tasca e con essa un mazzetto di grimaldelli. Attraverso i quali Dio si fa presente a noi e ci parla. Era attivo molto più del suo padrone. "A distanza eguale, quelle tracce davano netta l'impressione di sette candele accese." "Sono contento di poter ufficialmente annunciare l'arrivo tra noi del nuovo programma Universitario di Mozilla." "Tutto in lei rivelava un'ansia contenuta e spasmodica." Chiedo che su questo vigili don Stanislao. "Microsoft Office è riuscito ad affermarsi come uno dei prodotti di punta dell'azienda." Il giudice di partenza è obbligatorio. "Se si deve realizzare un'applicazione per uso interno alla propria azienda." Su piattaforme internazionali e non. Si compose quel nonnino mio! Rende pubbliche le percentuali misurate di presenza dei diversi web server sul mercato. "Sono riportati i controlli e le condizioni sui dati che ne inibiscono l'emissione." Della spedizione facevano parte alcune signore. Esistono, oltre ai prezzi ufficiali, listini e accordi particolari per la distribuzione dei sistemi ad enti pubblici. "L'armata era disposta attorno alla fortezza, non c'erano stati tentativi, non erano stati mandati emissari." Con Linux gli aggiornamenti del sistema operativo sono esenti da spese. Ciao a tutti quelli che usano Minix. Possedere una copia di Microsoft Office era necessario per poter leggere i documenti presenti su internet. Non perché temesse una fuga, che sarebbe stata per lei vana e irragionevole. "In una realtà come quella scolastica, si rende necessario l'utilizzo di sistemi aggiornati e sempre efficienti." Se tu ci inviterai alle tue nozze, non avrai vergogna di noi e ci chiamerai tue zie. "D'altra parte egli concorre ad un'opera buona." A causa di un antico trattato. Dare supporto tecnico richiede una conoscenza tecnica del progetto. Una cupa notte di dicembre Dick Johnson e Tom Kennedy si trovano su i docks di Londra. "Che è l'unico canale di distribuzione per le applicazioni." Impossibile parlarle. Lasciare la possibilità di raccogliere in modo anonimo. Con il braccio lungo sopra la testa. "Quelle orme non fornivano, forse, proprio l'indizio capitale?" "L'accesso al codice sorgente è permesso." Rimuoverle utilizzando le proprie applicazioni quando dipendono da cause imputabili al comune. Una migliore conoscenza reciproca. Con una spada scintillante. Fine fase recupero e inizio fase presa. Suggerimenti di scrittura dove puoi trovare indicazioni per scrivere, strutturare, impaginare e gestire i tuoi contenuti. Fra i due litiganti il terzo gode. Per poter essere usati per qualunque progetto da quello scolastico a quello lavorativo senza limitazioni. Perché aveva capito che era un bambino e non adulto. "Sartre afferma che ""la coscienza è il nulla"" perché può nullificare i dati di fatto e progettarli in nuovi modi." E in quanto al portinaio, costui, in uniforme, faceva un bel meschino vedere. "In particolare il CNIPA si occupa di monitorare l'offerta di software open source sul mercato italiano." "Si sentí per la strada il grido acuto d'una sirena e l'autolettiga apparve davanti alla porta dell'albergo." Che dividevano la cittadella dal resto della città. Si fermò davanti a De Vincenzi. Originariamente utilizzata per descrivere il modello. Come se si stessa per afferrare qualcosa. Le stesse Mandriva e Suse sono disponibili anche in una versione gratuita. "L'adultità ci renderà sempre più tormentati, fuori e dentro." Alcune di queste funzionalità sono: la Modalità lettura, il Pulsante dimentica, la Barra degli indirizzi intelligente. I beni del territorio non andavano completamente alle colline. Il caldo ora si comincia a sentire e il nervosismo mette in luce tutti i dettagli non curati. "È arrivato negli ultimi anni a suscitare l'interesse degli ""addetti ai lavori"" e dei singoli consumatori." La soluzione è The Boring Company, la compagnia che scava tunnel sotterranei. Essere il violino di spalla. "Il primo aveva ancora la cresta ossea che serviva nelle scimmie per l'attaccatura dei muscoli della loro forte mascella." Il trono era in pietra lunare, decorato in argentino e platino e, infine, lavorato e impreziosito da numerose gemme preziose. Cosa posso fare? "Il succo dell'idea di permesso d'autore consiste nel dare a chiunque il permesso." "A meno che non si foste disposti a salire per duemila o tremila metri per poi scendere dall'altra parte." Il software open source non richieda macchine di ultima generazione. Le estensioni elencate indicano il formato di default in cui le suite di produttività salvano i documenti prodotti. Esistono numerosi progetti di implementazione di software open source. "L'insegnamento dell'informatica già dalla scuola primaria." "Restano comunque visibili nel profilo dell'utente." Ciascuna qualifica va rinnovata annualmente. "Fra i briganti c'erano anche ex garibaldini sbandati ed ex soldati borbonici." "I vantaggi nell'adottare SPID sono quindi molteplici." Predisposizione e acquisizione dei programmi informatici da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Questo contribuisce alla tua accuratezza, velocità e la tua salute. "Dall'altro almeno due avversari." "La ""killer application"" è un software, che riesce a penetrare nel mercato e ad imporsi sui prodotti concorrenti." Dunque era vero! Almeno gli pareva. "Le mani escono dall'acqua con il palmo rivolto verso l'alto, quindi questo è il primo ad uscire dall'acqua." Il discorso lingua inglese spesso per alcuni è un problema. "Appena dentro, senza neppure togliersi il cappello, prese una seggiola, la mise davanti all'uscio e sedette." Si trova in forma originale o anche dopo averlo modificato. "E infine il terzo per la realizzazione dell'array dei pulsanti." Largamente sufficienti del resto. Il sistema presenta una rinnovata interfaccia grafica. "Forse altri ancora sull'orlo di un precipizio." Gli fu possibile di trovarsi sullo spiazzo prima che Gardiel vi fosse, ma potè contornare i baraccamenti della miniera. Con le maggiori aziende che producono hardware (Sun, Hp e IBM). "Le Norme da osservare nell'istruire processi ordinari sulle cause storiche." Mandare a carte quarantotto. "Allora, pentita com'è, invece che pensare al passato, si proietti verso l'avvenire e rinnovi." In Spagna il Ministero della Pubblica Amministrazione ha deciso di migrare verso un sistema operativo open source. "Ma questa qui, in abito da sera, coi capelli biondi, gli occhi turchini, l'ovale purissimo." Il Diritto d’autore o CopyRight serve a tutelare l’autore e fornire una remunerazione per un lasso di tempo. "Quando non c'è umidità è bello qui." "L'oca selvatica nidifica nelle paludi di pianura, negli stagni e spesso sulle isole, quando è possibile." "In questo modo non viene fuori una storia a caso, con contributi che non rispondono alle esigenze dell'autore iniziale." Mettendone in crisi il potere economico. "Recipienti solidamente fissati erano destinati a contenere l'acqua." La beta è uscita oggi quindi direi che è il caso di pubblicarlo il prima possibile. Il ramo principale dei sistemi operativi non è mai stato abbandonato. "Con il libro e con l'aratro." Quando sono stato sicuro che potevo non piangere più, mi son fatto alla porta e ho bussato. Il libro, in quanto libro, appartiene all‘autore. "Il candeliere era stato portato allo Specchio d'Oro." I Terrana, gli Zito, i Brusca, i Romano, i Troia, i Riolo-Matranga, i Celeste. E delle persone. "Stava per parlare, ma l'altro non gliene lasciò il tempo." Quelle piramidi coperte di oricalchi dai riflessi di fiamma… La documentazione di un progetto complesso è essenziale per il suo mantenimento. Mi puoi dare uno strappo fino alla stazione? A queste si aggiungono le conoscenze per estenderlo. Tale richiesta non è vincolante e selettiva. """Piano di subentro"" e assegnare a ogni Comune la data." In particolare, la validazione del codice fiscale consiste nel verificare se il codice fiscale. Attraverso donazioni dirette. E come potrebbero essere migliorati. Fa scendere il cane che lo porto a fare la sua passeggiatina. Mettendo a disposizione i propri dipendenti per lavorare al progetto Open Source. Il Comune in tal caso opera attraverso il proprio sistema gestionale modificato. "Questo processo porta all'individuazione dei contenuti imprescindibili del progetto web." Nonché una descrizione degli elementi principali del profilo di metadatazione con le relative proprietà. Ad oggi di conferenze, presentazioni e incontri su quelle tematiche se ne trovano di tutti i tipi. Stai attento, qua si scivola. "L'essere per se invece è trasparente e conferisce il significato alle cose." Gli hashtag sono molto importanti ed è bene non abusarne ma si inseriscono alla fine della frase. Un Internet in cui le persone vengano realmente al primo posto. Le mie aspettative erano alte perché. È in grado solo qualche volta. Penso di stare per vomitare. Oggi ci troviamo in una situazione veramente da film. Cercando di comprendere i fattori (interni ed esterni) che possono aver influito positivamente o negativamente. Qualora il Comune abbia esigenza di aggiornare automaticamente le proprie basi dati locali. Competenze acquisite attraverso verifiche di diversa tipologia. "Se solo me l'avesse dato prima, avrei capito che non era cosa." Nessuno di noi vuole un software scadente! "La scienza è nata perché l'uomo deve pensare e sempre penserà." "Devo bere un po' d'acqua, sto morendo di sete!" Fu allora che i miei vicini cominciarono a spettegolare. "Diffondere l'idea del socialismo in tutto il mondo per sconfiggere il capitalismo." Fornisce un browser dedicato alla privacy. "Analizza i moltissimi aspetti dell'uomo creando una storia tanto utopica quanto reale." Ma conosce molto bene. Ad esempio un amante di grafica può essere di aiuto per la promozione del progetto nelle sue varie forme. Dunque è importante avere un coach per la mente. Dante e Beatrice si ritrovano facendo un canto di lode a Dio. Non dimentichiamoci del supporto. Tutti dovranno contribuire lavorando ma emergerà una razza di animali. E incontra Virgilio. Avere già molta esperienza da nuovo arrivato è la chiave per il successo e la crescita. Pur avendo seguito in modo discontinuo. La salita per la strada maestra è lunga. Mi consegni la medaglia Olimpica sul podio. Che erano implicate nel linguaggio. Con molti ex-galeotti. Vedere la mala parata. E non fanno parte di programmi promossi a livello internazionale. Per poter fare da tramite con i rispettivi collaboratori. Vedere paragrafo: Norme comportamentali. Per questo motivo ha al suo interno la divisione Mozilla Science. Tutti i volontari devono esser formati. Le mappe di sistema hanno il vantaggio di descrivere in modo visivo e sintetico una serie di contenuti. "Ignorare queste regole non è tollerato essendo membro della community e può comportare l'allontanamento dalla stessa." Perché andrà spiegato come usarlo e perché si sta utilizzando. Qualunque male tu abbia, con mezzo litro di grappa, ti passa. Esiste una nuova branca del diritto che sono i diritti digitali. Creando contenuti utili e rilevanti che possano adattarsi al contesto di fruizione. Battersela. Si erano rinforzati, tornando ad essere come erano prima della partenza. Delia disse lentamente: Io non posso ereditare nulla. Erano tutti addolorati per quella carneficina umana, e portavano rispetto. Esempio: concorsi di idee, eccetera. E grandemente poi si allieta. "Chi ha torto fa clamore contro l'accusatore." "Si cerca di incentivare l'innovazione e la collaborazione tra tutti gli studenti del nostro globo." I libri di italiano, in particolare, erano diversi. Al suo fianco una figura materna, vestita di fiori, che allattava una nuova vita al seno. "Un po' di esperienza l'ho maturata nel tempo." "Sono un'attrice." Vedere la propria applicazione rifiutata per delle sciocchezze. "Loro contribuiscono alla crisi a livello mondiale e quindi i loro soldi saranno quelli che l'aiuteranno a raddrizzarsi." La gatta frettolosa fece i mici ciechi. Per problemi di compatibilità intendiamo comportamenti diversi che i siti hanno in base al dispositivo e al browser usato. Mia mamma è la mia principale ispirazione. Esposti a un vento ghiaccio. Non si poteva andare nel panico. "L'occhio del padrone ingrassa il cavallo." Sì, te, Serafino. Uguale ma diverso da noi stessi. Cinque iguane. Incomincia a salire ed a serpeggiare lungo la montagna. Riguardano il suo utilizzo e la sua modifica. Sistemi operativi che contengono solo codice free al loro interno. "Infatti, in Italia c'è differenza tra delfino e farfalla." "Dalmor l'aveva ricevuta dal padre il mese precedente." E, strisciando e contorcendosi, si spogliò. Entrai a far parte di una comunità in cui ci si scambiavano i programmi. Stiamo facendo evolvere il sistema in una ottica di mercato integrando canali di pagamento innovativi. La FSF ha proposto una definizione di software libero. Quando furono tutti scesi, entrarono nel piccolo forte che controllava il ponte. "All'interno del CNIPA veniva inoltre costituito l'Osservatorio Open Source per la promozione di iniziative open source." Motivazioni tecnico formative. "Era uno studente ventenne di informatica dell'università di Helsinki." Condividere file, gestire calendari e lavorare insieme a progetti. Poiché dopo la gambata è come se si effettuasse una leggera gambata a delfino. "Sopra al terrazzo, c'è un cane pazzo, tè pazzo cane, sto pezzo di pane." Come quando mi trovavo alla Solvay. Dopo qualche minuto, scoppiavano le capsule di magnesio. Inoltre, si può effettuare anche quella alternata del crawl quando si sta per emergere. Fare teatro è, per me, muoversi su un pavimento impolverato. I diritti umanitari. "Questa iniziativa è nata da una famosa catena internazionale che ha deciso di usare l'Italia come esperimento." Nonché una descrizione degli elementi principali del profilo di meta datazione con le relative proprietà. "Fu questo l'evento decisivo affinché la Germania decidesse di non voler continuare suddetta battaglia." "Nel mercato delle suite di produttività d'ufficio Microsoft Office è senza dubbio il programma più diffuso su scala globale." Infine, ti atterra un booster sul balcone e non capisci. La nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere grazie alla tecnologia. Sotto i loro occhi, la Meraviglia, così era chiamata Zorqun. La Pubblica Amministrazione può immediatamente rivolgersi al mercato dei prodotti open source. La rana è definito uno stile atipico. Il software sviluppato e distribuito secondo questa filosofia debba necessariamente essere gratuito. Egli sapeva che la lotta contro di noi non era cessata e quel che oggi è avvenuto. Vennero realizzati compilatori, editor di testo, debugger. Scopri che in stazione è disponibile il wi-fi gratuito e di libero accesso! Col maresciallo Cruni e coi due agenti salì in un taxi. "Si ritiene che la fattura, pur se diretta a documentare un'operazione esclusa da IVA." E se sì, quanta importanza deve avere rispetto a quelle meno a impatto? "Ho preso tanto sole in questi giorni e non vedo l'ora che si faccia nuvoloso di nuovo!" "È questo l'obiettivo di questa giornata." È stato già fatto da altri studenti. Tutto questo per portare i volontari a pensare in modo costruttivo e non solo lamentoso. "Dopo una pausa compare la guardia che con voce minacciosa gridò a Giacinta: ""O dite il segreto o morirete!""." Mi piacciono molto i dolci, soprattutto quelli con cioccolata o limone. Lui non poteva certo mettere in dubbio il responso dei medici. Tanto da dargli del tu per la prima volta dal suo arrivo. E inviarono un araldo sotto le mura. "Le atmosfere sono quasi fiabesche, a metà tra l'immaginario di Tim Burton e quello di Wes Anderson." È proprio una bella casetta, dovresti visitarla. Ogni volta che partecipo ad eventi di questo genere sono curioso di conoscere come gli altri concepiscono il fare Comunità. Il Questore mi ha dato questa per voi, dottore, e gli porse una busta chiusa. "E mio zio e mia zia vivevano nell'altra metà." E poi gli altri tre. Oppure può essere il singolo utente a personalizzare il sistema operativo a seconda delle proprie esigenze hardware. "Il maschio ha una piccola coda invece la femmina non ce l'ha." "La Corte di Cassazione, per legittima suspicione, decide la competenza della Corte d'assise di Viterbo." I prodotti open source determinano vantaggi in termini di non dipendenza da un singolo fornitore e elevata riusabilità. Nel frattempo, molte aziende concorrenti, tra le quali spicca Sun Microsystem, intentano cause legali. Spesso fuggono dai visitatori non amano la popolarità. "L'altra opzione è conferire al termine un traducente italiano." Prima quella di I° livello, poi quella di II° livello). "Toglievo a uno qua la tabacchiera d'osso e il penzolone a dadi rossi e neri." Sanno usare gli oggetti come le Bertucce. "Ma non aveva l'aspetto di un tassì." "Le altre caratteristiche erano la postura eretta dovuta all'attacco della colonna vertebrale." "Importante è non fare uscire il piede fuori dall'acqua." "All'entrata nella Carta Atlantica di Stalin, gli anglo-americani si preparano ad una offensiva di massa." "Cosicché quello che doveva essere per l'assassino un mezzo buono." Purtroppo, non viene, mi sarebbe piaciuto conoscerla di persona. Grande Signora degli Ungheresi. Il giovane portava guanti di camoscio color canarino. È che non ho nulla che voglio che tu veda. "All'ospite ignoto e povero." "Che oltre i limiti dell'atmosfera si stenda il vuoto interplanetario." "Quest'ultimo nel proprio testamento aveva scritto che Stalin doveva essere allontanato." "Dovevano consumare in ventiquattr'ore duemilaquattrocento litri d'ossigeno." Per quanto riguarda il TCO devono essere inoltre considerati i costi di acquisto delle macchine. "Fu con gioia che salutarono l'apparire della torre sul ponte all'orizzonte." Il digitale è un unico flusso. Si è allo stesso tempo qualificata come garante della qualità e della protezione dei diritti. In questo modo, citerei anche fonti che non avrebbero potuto proprio tramandare quanto segue. Nonostante quella sera Zipak gli apparisse particolarmente amabile e bonario. Con esse rese di fatto superfluo il processo apostolico. È stato il suo primo protagonista. "L'onorevole Scipioni." "Non c'è testimonianza cartacea o digitale che lo spettacolo inaugurale sia mai accaduto." "Facendo atto di afferrargli l'arma." È scegliere di mantenere alta la competenza ed il mercato, devo essere sempre più bravo dei miei competitor. "Deve essere aperto a chiunque abbia lavorato attivamente almeno per tre mesi all'interno della community." Oppure non si esprime a pieno ciò che era nelle intenzioni. "Infine, l'unità nella stima e nel rispetto verso la chiesa cattolica." "Far fronte alle forti limitazioni e gli ostacoli che per il forte caldo si sono presentati quest'anno nel capoluogo Sardo." "Prima che sia dato inizio agli atti dell'elezione." "Che stava già sulla porta dell'albergo." "Questo matematico fu l'ideatore della terminologia e dei test sull'Intelligenza Artificiale." "La nuova situazione creatasi all'interno del laboratorio." "Poi ho veduto la testa gialla dello spillone sotto l'omoplata sinistro." Prendere sottogamba. La politica delle spedizioni non era incentrata solo verso il continente interno. In ogni avventura i tre ragazzi si confrontano con la necessità di reperire informazioni. "I due ingaggiarono una lotta all'ultimo sangue." Ci sono le crêpe salate, ad esempio con il formaggio e il prosciutto, oppure quelle dolci, con cioccolato e frutta. La civiltà cristiana. Una serie di complessi fenomeni storici, politici e sociali hanno influito sul modo di raccontare le storie. Ciò ha lasciato troppo rimpianto in tutto il nostro essere. Dunque, tu sei prigioniero di quello che hai fatto, della forma che quel fatto ti ha dato. Per avere sistemi Windows aggiornati e sicuri è necessario un investimento di fondi. La mattina seguente Dalmor si svegliò nel caos più totale. Questo sistema contiene un motore grafico ancora più reale. "Queste persone perseguono l'obbiettivo di lottare per mantenere il Web una risorsa libera e accessibile." In modo da garantire la conformità al profilo di meta datazione nazionale. La revisione del programma può essere fatta anche da un tecnico che si accorga della presenza di un problema. Onesto intelligente, deciso. Il segretario di giuria è necessario per effettuare reclami o contestazioni durante la manifestazione. Tieni sempre gli occhi sullo schermo, e riuscirai a ricordare dove sono i tasti senza guardare. In particolare, i dati statistici di navigazione sul sito. "Recupero: Le gambe dall'alto vanno verso il basso." Nello studio, sotto la pendola di Boule, che segnava le undici meno cinque, Delia Vitelleschi, vestita di nero. "Rosso ha perso l'unica speranza di vita che aveva e affronta senza timore tutti gli incarichi affidatogli." Un taxi passava. Mettevamo la sveglia a mezzanotte e ci svegliavamo. Di quelli fabbricati fino adesso. I raggi cosmici. "Quell'oggetto non identificato era sempre più vicino, la musica di sottofondo si faceva più tenebrosa." Un programma che definitivamente abbraccia globalmente tutte le tematiche e gli obbiettivi della Fondazione. Era così sconvolto ancora che non ebbe la forza di salutare. "Dov'è il defunto?" "L'esercente prende altresì atto che dovrà disporre o dotarsi di un sistema di fatturazione elettronica." "Un'inquietudine vaga, indefinibile li agitava." Gli rispose Simone Pau. Utilizziamo il nostro forum per discutere delle tematiche tecniche. La progettazione collaborativa permette di poter realizzare dei progetti dove chiunque può offrire le proprie competenze. Allacciò alla cintola il suo pugnale nero a sinistra. La durezza di essi. E la cronologia di navigazione, come anche i dati raccolti, vengono eliminati automaticamente al termine di ogni sessione. Permettendo di offrire una varietà di argomenti con cui continuare la discussione e convincere la persona. Chiedo anche ai media che preghino per lei. Presentare e raccomandare la soluzione dei grandi problemi della libertà. Avendo ricoperto in passato, durante il regno di suo padre. Uscire dal gregge. Chi è benvenuto online? È un dovere etico condividere le loro competenze scrivendo free software. E rispettando la fauna locale, come Selàma aveva loro chiesto. Nessun mezzo di fortuna per riscaldarsi e il termosifone spento dal giorno prima. I miei vicini pensavano ci fosse un temporale in casa mia. Il singolo sviluppatore si occupa della revisione del programma. "Ma anche quanto migliore sarà l'uso sociale degli stessi." È talmente bella che me la sposerei. Fino allora aveva guardato il paesaggio attorno a sé. E i giornali ne han parlato più volte. Non faccia il bambino! I mondi creati da Lemony Snicket pseudonimo di Daniel Handler, sono tutto quello che avremmo voluto vivere da bambini. La mia analisi inizia con la nascita di questo fenomeno. Lui stringeva una penna. Il pubblico dominio è l‘ambito da cui estraiamo i mattoni con cui costruire la nostra cultura. "Naviga fino all'articolo da tradurre." La differenza tra istruttore ed allenatore non è sottile. "Limita l'uso di questo termine ai contesti normativi." Ha il codice sorgente libero. Le continue migliorie ai sistemi già in commercio. Sociale ed economico. In un certo senso. Parlare al vento. "All'interno della fattura elettronica." Il sottile e pur penetrante profumo. Lo dobbiamo supportare? "Elon Musk è l'uomo del futuro." "Non c'è speranza." "Mettere la pulce nell'orecchio." Vien dal tuo padron. Il primo impulso di Ben fu di saltare addosso a Paolo. La resistenza fisica del vecchio lottatore era crollata di colpo. Per i beni immobili. "L'idea di partenza l'ha ricevuta proprio da un'e-mail di un cittadino italiano anonimo." La realtà virtuale oggi permette di sperimentare nuove possibilità, anche unita alla realtà aumentata. "Se Paolo non fosse intervenuto prontamente, l'incendio si sarebbe propagato." E di conseguenza non viene letto. Firefox Focus è un nuovo progetto della Mozilla Foundation che porta la navigazione privata a un livello più alto. Il piano al momento è in lavorazione e sarà utilizzato per il primo ordine del giorno che avremo fra una settimana. Avere un forte orientamento al raggiungimento degli obiettivi. Vorrei tanto bere una birra, ma è ancora mattina, sarebbe troppo inappropriato. Fino alla capacità di progettazione e realizzazione di interfacce e contenuti. Che hanno contribuito in modo significativo alle attività Locali e hanno ottenuto un vouch su mozillians.org. Poiché le linee guida evolvono continuamente. I volontari che non sono coinvolti in nessun programma specifico. Il controllo dei cookie. "Buono d'acquisto." Viene utilizzata per rilevare, preliminarmente al subentro, la presenza di eventuali criticità nella base dati. "Frequentando le comunità è possibile migliorare l'inglese." "Certi che per raggiungere l'obiettivo della trasformazione digitale sia necessario procedere in questa maniera." La cooperazione internazionale. In assenza, non potrà, in alcun modo, vedersi liquidare il valore dei buoni eventualmente incassati. Che in forma di glossario spiega tutto. Rendere facilmente disponibili e interoperabili una serie di dataset Open Data ritenuti strategici. Si evidenzia la necessità di verificare sempre con estrema attenzione il corretto inserimento del codice IBAN. Il progetto è nato per ampliare il team di traduttori di Mozilla Italia. Tieni a mente quello che hai appreso su come le persone nella tua community vorrebbero essere riconosciute. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Per effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in sicurezza e con semplicità. Organizzare un evento senza contare le necessità ed i feedback della community. "Perché permette a qualsiasi sviluppatore di lavorare più liberamente all'integrazione con ANPR." Un volontario esperto vuole organizzare un evento. "Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo vigila sulla corretta applicazione da parte dell'esercente." Il sistema politico non si divide più in destra e sinistra, ma in populisti e sistemisti. Medesimo al suo posto. Anche senza disporre delle credenziali di un comune. "In questo tema rientra tutto ciò che riguarda la cultura, il turismo, l'istruzione e le attività sportive." Prima di segnalare un bug controlla che non ci sia già un issue aperto. Per questi dataset, si vogliono minimizzare i costi transattivi di utilizzo. "Oltre a questo, si occupano di formazione attraverso l'organizzazione di corsi." Gestire le relazioni con tutti gli attori coinvolti nel percorso di innovazione. Questo riguarda qualunque nomina si ricopre nella community nazionale e non. Per la progettazione di nuovi servizi, e per riportare problemi. Il cui nome è riportato sullo stesso e/o a fronte della vendita di beni o servizi diversi. Rispetto a quelli di cui alle lettere da a) a c) che precedono. Nel caso in cui non possano prenderne parte. E individuare funzionalità e flussi di interazione. "Le mappature del sistema sono delle rappresentazioni sintetiche di tutti gli attori coinvolti nell'erogazione del servizio." La cittadinanza, la demografia, il welfare. Quindi volevamo sempre offrire qualcosa di più di un albo. Ma non ha ben chiaro come fare per coinvolgere i partecipanti al post evento. Verso gli standard consolidati sul mercato. "Essi dovranno offrire il proprio supporto per l'organizzazione e la realizzazione delle stesse." "Prima del rilascio della nuova versione al comune per l'avvio dei test di pre-subentro." Semplicemente facendogli fare login. Parallelamente in stretta collaborazione con le istituzioni competenti. In modo quasi trasparente. Consente di simulare il subentro e la successiva fase di esercizio. È il documento di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la Pubblica Amministrazione. Quindi ci trovavamo in una situazione in cui si poteva continuare ad utilizzare il cavo. Come possiamo coinvolgere i nostri volontari ad essere più attivi e promotori delle nostre attività? In primo luogo, a questo link trovi la discussione sul forum di Mozilla Italia. Possiamo sperare di renderle efficaci e utili per tutte le Pubbliche Amministrazioni. "E lavorerà insieme a loro per lo sviluppo di casi d'uso indicati nella roadmap." Il presente servizio è volto a consentire agli esercenti commerciali di incassare i buoni. "L'obiettivo di Mozilla Italia è quello di promuovere le attività, i programmi, le campagne a livello locale." E, in caso di eventuali violazioni. Il momento assemblea aperto a tutti ci è servito per avere pareri e suggerimenti su diversi aspetti. "Gli aggiornamenti di Firefox mirano a migliorare l'esperienza utente, quindi aggiungendo funzionalità utili e richieste." Possono sponsorizzare gli eventi o sostenere le comunità. Alla fine della traduzione il documento sarà condiviso nella community per la revisione. Per la geo-localizzazione di tutti i miei punti vendita. Le mappature aiutano a focalizzare la discussione. Lo dice il manifesto. In possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità. Durante la fase sperimentale la governance del DAF è in carico al Team Digitale. PagoPA è il nodo di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Spiegami come si usa questo strumento, perché è troppo complicato. "Alcuni dei quali dipendenti dalla piattaforma scelta per l'implementazione." Sono stanco morto, vado a farmi una doccia. "Documentato dal biglietto, scontrino o ricevuta messi dall'esercente medesimo secondo le consuete modalità e tempistica." Finalmente mi sono laureata, ora temo anni di interinale sottopagato. Non ci devono essere guerre di opinione nei messaggi se non a scopo promozionale ma allo stesso tempo equilibrati. Esse non sono da intendersi di tipo verticale o gerarchiche ma funzionali. Uno dei punti più importanti è stato quello sulla questione Albo. Questi strumenti possono essere utilizzati dal gruppo di lavoro per ragionare sui vari aspetti che compongono il servizio. Attività generiche proposte periodicamente da tutti i membri stessi della community oppure da campagne specifiche di Mozilla. "Trasversali in grado di coprire diversi aspetti all'interno del processo progettuale." Le avanzate funzionalità per la protezione della privacy sono sempre attive. Sono censiti direttamente dalla Direzione Generale Musei. Resi obbligatori da una direttiva emanata della UE. "Sì, è necessario verificare l'identità del beneficiario tramite il confronto del nome e cognome presenti nel buono." Sul profilo personale si può scrivere di essere un volontario Mozilla o Mozillian ma non che si lavori per Mozilla. "Nell'ambito delle attività istituzionali relative alla promozione delle politiche di valorizzazione del patrimonio." Il risultato non era soddisfacente. "I contenuti diventano quindi parte integrante del servizio all'utente." Molto più di quanto non lo sia dal materiale informativo coperto da diritti di proprietà. "Una vera e propria apertura, che potrà accelerare il processo di diffusione dell'anagrafe." "Saranno geo-localizzabili dai diciottenni nell'applicazione a loro dedicata." La capsula è un tipo di frutto secco deiscente. Offrire la formazione e determinare quali attività i volontari sono più orientati a seguire. La prima operazione da fare per poter utilizzare ANPR è la compilazione della scheda di monitoraggio. "Coincidono con quelli registrati dall'Agenzia delle Entrate." Con il Piano Triennale prosegue la trasformazione digitale. Ed è pertanto consentito a chiunque scaricarli, modificarli e riutilizzarli a piacere. Devono sottostare alle regole generali definite dal programma stesso. Vedremo cosa possiamo fare per migliorarlo. "L'architettura dell'informazione consiste nell'organizzazione semantica e logica di ambienti informativi." Pocket è un servizio integrato in Firefox che permette di salvare tutte le pagine di proprio interesse. E conoscere nel dettaglio la loro esperienza di interazione con i canali digitali o fisici che rappresentano il servizio. Trovi Mozilla Italia sia sul forum sia sui canali Telegram. Ad esempio, dal sonoro per un canale o un range di colori. Attraverso un evoluto sistema di protezione anti-tracciamento e di blocco dei contenuti. Il contenuto è frutto di vari studi e ricerche da esperienze passate di diverse community Mozilla. Durante la quale si effettueranno i passaggi di consegna e training. Le anomalie che non dipendono dal comune saranno gestite a livello centrale. "È bene prendere decisioni sulla base dell'analisi dei dati riferiti all'utente." Per tutti i certificati anagrafici producibili dagli ufficiali di anagrafe attraverso il sistema ANPR. Riprendendo il titolo dalla minaccia fantasma di un altro film lodato da pochi e criticato da tanti. E, inoltre, un testo troppo lungo annoia. In un unico posto. Conforme alla disciplina vigente. Ciò crea più confusione che informazione per un utente generico. È la fase immediatamente successiva a quella di test. Una volta raccolte queste informazioni, raggruppa i collaboratori per aree di interesse. È fondamentale per costruire una base solida su cui strutturare il progetto o da cui partire per migliorarlo. Le community per poter restare in contatto e discutere. "L'editor, acceduto tipicamente previa autenticazione, alimenta automaticamente il catalogo." Firefox è creato dagli utenti per gli utenti. Dei servizi della Pubblica Amministrazione. Deve coinvolgere i suoi allievi nelle sue attività ed aiutarli nelle loro rendendoli liberi di sperimentare. "E dell'assetto di un team." "Competenze essenziali riguardano aspetti come l'empatia e la comunicazione." Pertanto, è necessario che i nuovi volontari vengano orientati verso tutte le iniziative ufficiali della fondazione. Vengono correttamente rendicontati. Dalle fughe di notizie con Snowden sappiamo tutti che siamo spiati quando siamo su Internet oppure quando usiamo il computer. Delle regole che precedono. In questo caso in base a ciò che si vuole comunicare. Meno tecnicismi ci sono e meglio è. Il vantaggio della rappresentazione visiva è quello di semplificare la complessità. Mozilla Italia di base promuove e continua a promuovere ufficialmente tutte le attività, programmi e progetti Mozilla. La Dev Edition, rivolta agli sviluppatori. E a breve sarà disponibile anche un issue tracker pubblico. Le aziende spesso fanno parte delle community perché utilizzano o forniscono assistenza per il software. "Avendo a disposizione il codice è possibile cambiarlo, salvarlo od usarlo in altri progetti non legati all'originale." "Ed i riferimenti del documento d'identità esibito dal diciottenne." Il concetto di comunità è alla base della filosofia di Mozilla. Link a fine articolo. Il contribuire consente una buona visibilità anche in ambito professionale. La sicurezza sul Web è fondamentale. "Inoltre, la moltitudine di temi disponibili consente di personalizzare anche l'interfaccia grafica." Durante la fase di test, si dovrà inviare una parte dei dati registrati nella base dati comunale. Poche di esse avevano poi in concreto utilizzato una simile forma di pubblicazione per i propri contenuti. In poche parole, hanno ragione gli hacker e adesso vi spiego perché! Facilitando in questo modo le successive fasi di apprendimento e test delle restanti funzionalità. "Quella che segue è un'ottima documentazione per un modello governativo ideale e della sua organizzazione." Firefox offre diverse versioni oltre alla stabile. Sì, lo scopo dei prossimi due anni è crescere come numeri di iscritti e come attività che ci vedono coinvolti. "Progettare l'architettura dell'informazione significa soddisfare i bisogni degli utenti." De Vincenzi cercava di riassumere gli avvenimenti, di coordinarli, di metterseli dinanzi alla mente. La pistola la trova in città dalla sorella. Mettersi la via tra le gambe. La bacheca ti permette di essere aggiornato riguardo i nuovi commenti e il loro stato. Noi possiamo fare la revisione. Fare qualcosa sottobanco. Ma la logica risolve il problema. Il caldo lì dentro era asfissiante. Ma anche gli adulti. "Si formano quando masse d'aria calda e fredda a bassa quota si scontrano." "Io avevo bisogno di una boccata d'aria libera e mi sono recato laggiù a passeggiare." "Le libertà essenziali che definiscono il ""free software"" sono garantite a chiunque ne abbia una copia." "Non richiediamo un'e-mail per inviare una versione di prova del software per qualche giorno." Fare capolino. I romani hanno fatto del progresso la loro arma! Lo scontro tra i ministri europei e lo stesso Parlamento si è risolto con la bocciatura della direttiva. "Forse un'ora." "È andata a vedere il Parco Faunistico dei piani dell'Abatino." Un dettaglio da non dimenticare è che i recensori non sono un team di QA. Venga, venga! Sani lo guardava. E questi funzionari viaggiano in business class? Dobbiamo solo lavorare sodo e un giorno ci arriveremo. "C'è una difficoltà di comunicazione, una distanza, una diffidenza strisciante, un senso di claustrofobia." Il vantaggio più concreto che per il momento è possibile riscontrare è la rinnovata vitalità di questo mercato. La professione religiosa ha le sue profonde radici nella consacrazione battesimale. Dobbiamo far conoscere le ricche e secolari tradizioni di collaborazione tra cristiani e musulmani in questo Paese. Non aveva chiuso occhio in tutta la notte. "Ma è anche l'occasione giusta per raccontare quella storia che non ricordavi più." Che si sia adoperato proprio questo veleno. Nel secondo capitolo viene presentata la posizione della Pubblica Amministrazione in questo contesto. Mancati pagamenti. Il codice sorgente del software viene distribuito. I Cormorani sono per lo più gregari e nidificano in colonie sulle coste rocciose. "Il copyleft, che Stallman chiama anche permesso d'autore." E il vino era asciutto a terra. Noti nuotatori e nuotatrici e caratteristiche di ciascuno. Il nuoto è sicuramente uno delle attività sportive più praticate e consigliate a livello mondiale. Le persone che vogliono far parte della community italiana di Mozilla. Lois guardò il gatto ed ebbe un leggero fremito di ribrezzo. Le aspettative della società di analisi non sono state disattese. In Italia chiamato spesso come delfino. Quella loro corsa folle da Venezia ad Alessandria e ora da Alessandria a Rosetto. "Rizzatti, le praterie del mare non sono un fenomeno esclusivo dell'Atlantico centrale." La decisione del Parlamento Europeo non abbia favorito solo gli addetti al settore, ma anche lo sviluppo di tutto il mercato. Viene eletto presidente Michael R. Hallman. "Per quanto potessero, i soldati dell'armata cercarono di pulire le strade più trafficate." Decise di distribuirlo tramite Internet sotto licenza GPL. La famiglia riunita ad attenderlo. Indossava brache marroni di lana. Tecnica più meccanica e quasi priva di ragionamento logico. Altri erano amichevoli, soprattutto gli assistenti delle ambasciate. Quale debba essere il primo stile insegnato non è specificato. "La seconda dai dieci ai cinquanta chilometri e la terza oltre, fino all'esaurimento dell'esplosivo." Quella notte, invece, bastò una leggera spinta per destarlo. "Diversi Ministeri hanno ormai completato la migrazione dei propri server verso un'infrastruttura completamente open source." Signor marchese! Le mura interne avevano una sola entrata. Gregorio Paltrinieri è un nuotatore italiano. Attaccare bottone. Conosceva bene la sua sfrontatezza, e non fu sorpreso per la domanda direttissima. "Non pensiamo a ""free"" come in ""free beer"", ma piuttosto come in ""free speech""." Grazie allo spirito di condivisione della conoscenza tipico della cultura hacker. I fattori sociali influenzano sia il mercato che come viene recepita e applicata dalla cittadinanza una normativa. La famiglia, che abbiamo visitato immediatamente, ne dovette aspettare la salma durante sei giorni! Riassunto: Una famiglia composta da tre persone. Viene definita rana delfinata. Essere un figlio di papà. Non avevo ben capito le sue intenzioni. Oh, che forse quei denari non erano miei? "Rimetti tutto in ordine, possibilmente com'era." Nella seconda la punteggiatura. Andare in vacca. "Quell'individuo." Avere una pazienza da certosino. È possibile anche affermarlo. Essere un sacripante. Non dovrà più essere studiata una soluzione, ma semplicemente ne verrà ricalcata una esistente dopo averne valutato la bontà. "Qual è l'ostacolo maggiore da superare in una discesa negli abissi oceanici?" La sicurezza data dal poter disporre del codice sorgente dei programmi utilizzati. Il tempo di distribuire i confetti e razziare qualche villaggio. Accese di nuovo la lampadina e cominciò a salire la scala. Far lavorare le meningi. "L'ultimo tocco d'orrore a quel cristiano." Il signorino Oscar. "Quinto rimane d'accordo con Canal che gli scrive il contratto a prova di sgarro gratuitamente." Papà, questo è un elicottero. "Tutte le sere l'ho visto uscire vestito allo stesso modo." Questi non si fece pregare, e fu legato pur lui. "La scenografia digitale riesce a dare la sensazione di presenza dello spettatore all'interno dell'opera." Quelli che son dentro, fan di tutto per uscire. Tutto sommato poteva andare peggio. Ma fin tanto che continui a lottare. "Con almeno due mesi di anticipo rispetto alla data indicata dal comune per l'avvio dei test." A un quarto il modo di camminare e di soffiarsi il naso. Ma su di loro vi era il protettore della pace, che aveva diritto di veto in qualsiasi decreto. Ma se volessimo ricondurre al nucleo essenziale la grande eredità che essa ci consegna. Anche perché Dalmor aveva atteso qualche secondo di troppo. Ben presto però aveva dovuto convincersi che non eran tutte rose. "Per arrivare in questa posizione si creerà una ""S""." "Un po' a Milano." Il giorno dopo non era capace più a ricordarsi e a raccapezzarsi del giorno avanti. Adesso, vedremo. M.I.T è acronimo di Massachusetts Institute of Technology. Una sua idea repentina, che gli era balenata dopo il colloquio con Claudia Sutton. Ringraziando e facendo un goffo inchino. Impermeabili, fili non conduttori, barometri. Un lungo mantello, su cui erano ricamate nella parte bassa delle fiamme. Non so come ci riesca. Dopo le mura a raggiera, che si innalzavano da miglia di distanza andando a confluire nelle mura esterne. "Quindi con l'obiettivo di migliorare, oltre alla tecnica, soprattutto i tempi." Essere una vera pacchia. Questo perché, specialmente i bambini, sono più invogliati ad imitare un qualcosa che già conoscono. Mangiò molto meno di quanto avrebbe fatto in condizioni sane, poi tornò nei suoi appartamenti e si lavò nuovamente. Chi dice donna, dice danno. Vado io, zio Viciente. Dormire sugli allori. "Scusatemi, signore, ma sarebbe proprio necessario che deste un'occhiata a questa lettera, a cui si deve rispondere." E il foglietto scritto da May Bigland, in cui si parlava di candelabro e di Tabernacolo e del furto commesso dai Romani? Puoi provare ad utilizzare i server DNS di Google. "È sempre meglio iniziare a fare le cose per bene sin dall'inizio." Ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio. Essere una palla al piede. Lo spettacolo è strano. Infatti, gli atleti dovranno prima tuffarsi in acqua. I morti tornano e le anime si vendicano! Era elegante da sembrare effeminato. Riprese a ispezionare la stanza con metodo, incasellando gli oggetti. Se dovesse essere sacrificato, sarebbe certo quello dello scrittore. Per questo, appunto, è un enigma! La profetica conoscenza-risonanza. Cadere a brani. "Saliamo sull'Etna, da lassù c'è un panorama che toglie il respiro!" Contenente una data di scadenza della non disponibilità del codice sorgente. Si ebbe la necessità di creare uno stile non completamente in subacquea ma che andasse più veloce. Il vicecommissario si allontanò mentre entravano il professore con Kruger e Bargelli. "Una donna dai capelli rossi e dall'irregolare beltà turbevole si trovava nel palazzo in stato di arresto." Ridiscese e fece colazione assieme ai suoi compagni di viaggio. I sistemi operativi server della Microsoft richiedono generalmente una gestione più intensiva. Lei tacque un istante. Alzò gli occhi dalla mappa, e si osservarono. Realizzato da Ettore De Concilis, in collaborazione con Rocco Falciano e Giorgio Stockel. "Il che voleva dire che l'abitatore di essa si infischiava che la propria fuga venisse scoperta." È finalizzata a raccogliere un insieme di professionisti. Ci sono alcuni esempi di aziende che investono nel software libero. Un terzo gruppo ha dimostrato scarso impegno e frequenza molto discontinua. In altri termini, la capacità di produrre beni e servizi minimizzando il tempo e/o le risorse impiegati. Questa polvere vivente del mare. Partendo dalla documentazione di livello professionale. Salirono scale e corsero lunghi passaggi, aperti con delle arcate laterali o chiusi ed illuminati da torce. Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti. "Da una parte, sotto di sé, aveva lo spiazzo brullo, dall'altra l'oceano." È un gruppo amatoriale indipendente dai siti di video streaming. Mentre il camion della Squadra Volante si muoveva rombando nel silenzio della piazza deserta. "La Tesla rossa viaggia verso Marte con la scritta Don't panic!" Persi parecchia fiducia in me stessa. Come ti sei sentita dopo Rio? Ancora ora, infatti, lo stile più dispendioso di energie è la rana. I monumenti, parchi naturali e le aree archeologiche che fanno riferimento al Ministero dedicato. Ora invece è necessario effettuare un movimento che parte dal bacino, con le gambe unite e simmetriche. Quando fu per la strada, zufolava sempre. "Sono rimaste fuori tutte le questioni che riguardano il perché dell'esistenza, da dove veniamo, dove andiamo." Gli enormi pantaloni a campana. Ne hanno ancora tre davanti a loro! "Lento volo di vele rettangolari sull'acqua." I coordinatori dei progetti devono mantenersi in contatto con i team di coordinamento di Mozilla. Ecco un altro mistero, che si aggiungeva a quello del telefono. Per capire questa limitazione si può pensare allo sguardo altrui che su di me provoca vergogna. Mi siete testimoni, che avrei potuto ammazzarlo e che gli faccio grazia. Perché il mio sistema operativo gli assomiglia in alcuni aspetti. Di solito, doveva buttarlo giù dal letto, o buttare del ghiaccio su di lui. Hai imparato tutte le lettere del corso da principiante. Bel lavoro, continua così! "Ho ricevuto una lettera dall'ENEL, sto usando troppa energia elettrica." Il braccio colpì fulmineamente. Di sopra sparano! E vostra madre? Filarsela. Forse, essi hanno pensato che il loro pedinamento mi desse noia. "La battaglia d'Inghilterra." Escamillo entrò, uscì. Di nasse elettriche. Vuol sedere, senatore? "Queste pitture risalgono all'età preistorica." "L'utente è libero di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software." "Null'altro." "Appena dentro, l'uomo diede una rapida occhiata all'ambiente." "Per la valutazione è stata utilizzata l'intera gamma dei voti in decimi." Acquisizione di programmi informatici da parte delle Pubbliche Amministrazioni. "L'invenzione del Compact Disc è uno degli esempi che permette di cogliere quanto questa città sia un centro di innovazione." "Potresti, ad esempio, voler realizzare l'Audiolibro della tua storia." "Infine, il conte Ugolino che infieriva, mordendo, la testa dell'arcivescovo." Si ritiene necessaria per poter eseguire un censimento della community. In seguito, la diffusione di Apache ha registrato un calo. La porticina si richiuse. "Lo portò al re e disse che l'aveva trovato nella landa." "Non aveva affermato di aver viaggiato tutta una notte, per evitare d'essere ucciso?" In questo tema rientra tutto ciò che riguarda la ricerca. Magari! E oltre la cintura degli asteroidi. "Il vento spostandosi segue le curve isobariche ma dall'area anticiclonica a quella ciclonica." Esiste una variazione diurna. Adesso tuttavia sembrava in corso il prepararsi di una vera e propria guerra. Con quelle sue centomila rughe impercettibili, che lo rendevano simile a una pergamena ingiallita. "Un po' seccata dal fatto che le uccidano tutti i mariti Anne, senza mimosa alcuna, sfida a duello l'assassino del consorte." Odio le lamentele non costruttive. "Nulla d'impossibile che l'uomo ragno avesse approfittato di quei pochi minuti." La voce popolare parla dei proprietari terrieri, dei mafiosi e degli esponenti dei partiti conservatori. Hitler non accettava la presenza degli slavi. "Tornò allora Ilra, portata dal vento, e sedette anch'ella affianco all'esile figura nera, stringendole la mano." Defilati ed invertiti. "Perito assieme alla madre nell'incendio della Vergine!" È possibile ordinare gratuitamente il proprio biglietto per poter partecipare sia dal vivo che online. "L'obiettivo di Mozilla è quello di aiutare chiunque a leggere, scrivere e partecipare nel web in modo informato." Si erano interessati alla tematica dei Carusi in Sicilia e collaborava con essi. In molti casi non interoperabili né dal punto di vista semantico né da quello tecnologico. La disciplina dei brevetti limita il campo di applicazione degli stessi e fissa le norme per la validità delle registrazioni. "Compito di provvedere all'amministrazione, alla custodia ed alla destinazione dei beni mobili e immobili sequestrati." "Piuttosto che quando sono in vicinanza o al di sotto dell'orizzonte." "L'inventore americano guardò maravigliato il più grand'uomo della Francia." "I componenti fisici dell'apparecchio." "È un'americana." Così da evitare e prevenire eventuali rallentamenti. Preferirei, senatore, che lei mi dicesse tutto quello che sa. Attaccarsi come la gramigna. Potranno essere venduti. "Prendono il soprannome di orsetto lavatore perché puliscono il loro cibo nell'acqua che poi si mangiano." Sicché lei, adesso, è in grado di spiegare tutti gli avvenimenti? Un magnifico laboratorio a grandi vetrate sul ponte, acquari spaziosi a scompartimenti. "Hai preso l'olio extravergine di oliva? È finito, ci serve!" "Per compierla s'era seduto in terra e si era tolto il cappello." Giù, alle pendici del monte, le guardie passeggiavano sulla cinta muraria. In conclusione, abbiamo discusso su degli esempi pratici di quello che potrebbe esser inteso come violazione del Copyright. Non è rara la tolleranza da parte delle aziende di reciproche violazioni di brevetti. "Alla fine, ce ne torniamo a casa senza territori conquistati ma carichi d'oro, i soldati saranno felici quando lo sapranno." Viene interrotto da esponenti dei qualunquisti e della destra. "Non c'è due senza tre." Bollare a fuoco. Come si chiamava quella ragazza che ti piaceva? Lui si vedeva di già in Italia o in Egitto o addirittura in Oriente, se gli fosse piaciuto. "L'unica zona dove non arrivarono fu la cittadella, il quartiere." "È anche il Presidente della commissione istituita dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie." Perché i file obsoleti non vengono rimossi. I re continuavano ad avere il loro potere. Per avere anni addietro spesovi una somma rilevante per diverse mie pubblicazioni. È molto più facile rispetto alla precedente poiché le gambe sono la parte del corpo più pesate. Fare la carità pelosa. Il pc da salotto è pensato per realizzare la convergenza digitale nelle abitazioni. Sul piano sagittale e coronale. Tra gli ostacoli di ogni genere opposti nel mezzo dei canali e degli incroci. Mentre le gambe devono effettuare il movimento della gambata a farfalla. La giovane sposa di Saad è avvilita. Ma uno lo dominava consigliandogli di rimaner calmo, di non rivelare la tempesta dei sentimenti che turbinavano in lui. Uno studente di Lettere può ritenere interessante redare e revisionare testi riguardanti aree totalmente diverse dalla sua. Hanno provato a farlo, o stanno ancora a zero? Osservò in giro. Quindi avrà bisogno di un allenatore. Naturalmente, non gli rimaneva che da obbedire. Vehrehan assentì col capo. "Altre API possono effettuare chiamate senza una interazione dell'utente." Ammainare le vele. Dante ha potuto intervistare rimane sconvolto ed ha pietà di loro. Proprio per questo motivo inizialmente le gambe della farfalla erano analoghe a quelle della rana. Tutti questi congegni. E voi siete libero di recarvi dove vi aggrada. "Valutare l'adozione di alternative sulla base dell'analisi del rapporto tra costi e benefici." Il curioso aspetto della gru. "Porgere l'orecchio." "Va' avanti!" De Vincenzi era così assorto nel ricordo delle ore vissute sul piroscafo. I briganti si rifugiavano sulle montagne ed erano protetti e nascosti dai contadini poveri. Paolo alzò la mano per farlo tacere. "Se m'accorgo che gli hai tolto una spilla, ti mando a tenergli compagnia." "Esso permette di studiare il comportamento e l'andamento di una qualsiasi funzione." Si diresse verso il tetto della torre interno e, una volta su, si calò i pantaloni. Ogni atleta deve sacrificare qualcosa per trovarsi al tuo posto. La diffusione delle tecnologie informatiche in ambito scolastico ha portato una serie di riflessioni sulle scelte attuabili. "Perché sarà l'ascoltatore a volerti chiedere di più." "È arrivato negli ultimi anni a suscitare l'interesse degli addetti ai lavori e dei singoli consumatori." Da un anno voi credete che William Ellis sia scomparso, richiamato a sé dalla volontà del Signore. Nei primi anni Ottanta il laboratorio di Intelligenza Artificiale dovette adeguarsi. Per vedere uno spettacolo decente bisogna aspettare il Napoli Teatro Festival. "Mentre la interrogavano, Francesco mi diceva con immensa pace e gioia: ""Se ci uccidono, in poco tempo siamo in Cielo!""." Infatti, la madre non lo considerava nemmeno. "Nell'ultima fase, sulla base del livello misurato di raggiungimento degli obiettivi rispetto ai target prefissati." Molte sono le modifiche apportate al regolamento. Risulta quindi sicuramente la più adatta alle esigenze di un istituto scolastico. E le nuvole ancora coprivano il cielo. Con le maggiori aziende che producono hardware (Sun, HP e IBM). "Per la tutela del software è sempre stata applicata la disciplina del diritto d'autore." Sul piancito del portone. Obbligo di una maggiore informazione ai concorrenti per quanto riguarda i dettagli di programmazione. Maledizione! Ora attendiamo solo Etham che arrivi e poi festeggeremo. Occupato a che cosa, se io le ho ucciso Harry Gordon? Voleva far presto, naturalmente. Dopo tutto ciò, gli atleti sono ritenuti responsabili, sono tenuti a rispondere. Dare una strigliata. E le orme di passi scoperte dal professore sul tetto di lavagna, davanti alla finestra del morto? Devi smetterla di stuzzicare quel cane, va a finire che ti morde! Il GUG è il gruppo ufficiali di gara, che è un organo tecnico della FIN. Nel processo di produzione ed erogazione del servizio (output). Sopra le scarpe nuove, prima o poi ci piove. "Press'a poco a quest'ora." A lui mancava il tempo di perdersi in supposizioni. Battere cassa. Tutti gli altri ringraziamenti, invece, li lascio nel cuore davanti a Dio stesso, perché è difficile esprimerli. "E senza alcuna giustificazione logica, oltre l'impossibilità per un estraneo di compiere quel secondo delitto." Ma era sempre molto superiore a quanto potesse portare una creatura di tenera età. La storia si conclude che la famiglia Anfossi studia il contratto e altri modi per poter pagare le tasse. Utilizzando la funzione For Loop. Nonché la federazione di nuoto inglese. "È portato ad elevare la sua mente a colui che ne è la fonte e l'origine." Dormire della grossa. Confrontando i risultati con software proprietario o open source. Ma se rispondo con le mie frecce, non lo scorderanno mai. Il software open source aiuta ad abbassare i costi complessivi delle dotazioni hardware e software delle scuole. Come avrebbe potuto sapere che proprio quel giorno Juan José si sarebbe fatto portare una bottiglia di whisky in camera? "Commenti: L'autore in alcuni momenti di riflessione del personaggio principale (Quinto) disperde il pensiero del personaggio." Dove e come si verificano i cicloni extratropicali? A dispetto delle sue fatiche di segretezza. Il periodo di assistenza previsto dal contratto è terminato. "Farete bene a seguire l'esempio del Corriere di Sua Santità e consegnarmela." Hai voluto la bicicletta? Ora pedala! La città antica di Pompei è davvero impressionante! Il gatto non si muoveva. Apportare vantaggi nella realizzazione di un prodotto materiale o nel processo produttivo. Sia come membro che come consulente per progetti strategici. Ma cosa stava facendo Space Cowboy? Ancora calda. Per mezzo della speciale asta di guida a puleggia. Al vecchio non manca mai di raccontare. Un ulteriore ostacolo al normale svolgimento delle lezioni sono state le numerose assenze sia singole che collettive. Nonché i sottili battenti del portone che avevano superato. Troppo vago! "Se non t'aiuta la scienza, affidati alla provvidenza." Ed i laici cattolici mai abbastanza si batteranno per risolvere questi problemi. Prova a fare teatro troverai la tua strada! Le protese bianche, diafane, nude – vuote – come per trattenerlo. In questo modo possiamo ottenere i grafici ma di una sola frequenza. Il vecchio le toccò affettuosamente una spalla. "De Vincenzi con gli occhi cercava l'arma." Non ho il minimo senso morale. Lui raggiunse i suoi appartamenti, di nascosto, per infilarsi i suoi vestiti. "L'insieme di queste dimensioni dipende dalla tipologia di amministrazione e dai suoi obiettivi." Il cielo sopra la capitale si schiarì e la città uscì da quello stato di congelamento in cui era finita. Avete veduto uscire qualcuno? Le sorelle provano ogni. Era morta, infatti. Avere tutti ai propri piedi. Brutta sorpresa anche per lui. Prima che faccia giorno, verrò da lei. Quella almeno era un indizio preciso. I cani sì che sono buoni! Impedendo a qualsiasi nave di entrare o uscire dalla capitale, ammazzando commercio, fughe della speranza e rifornimenti. Venne accettato come quarto stile ufficiale. A che cosa deve servire, cittadino Primo Console? Adattarsi a queste versioni del kernel. Le tradizioni della libertà di parola e l‘arte. Come sarà il mondo quando gli assassini non ci diranno chi sono? Gates si confermerà negli anni come il pilastro portante della società. Per noi è importante che le persone sappiano come interpretare il web, che possano sviluppare i loro contenuti. Attendeva che quella parete si aprisse. "Il servizio è realizzato mediante cooperazione a distanza da un gruppo di professionisti impegnati nell'ICT." Sono stati inventati diversi metodi per poter modificare la catena molecolare dei composti estratti. "In alcuni Paesi dell'Asia (il Giappone in primis) si insegna il dorso come ultimo stile." Essere della parrocchia. Ognuna di queste poesie rispecchia le sensazioni del soldato Ungaretti. Da centinaia di anni le sovversive compiono atti di sabotaggio su Roma per vendicarsi del sopruso subito. Può modificarlo a suo piacimento. Multinazionali statunitensi e giapponesi sperano di poterli sfruttare per acquisire una forte posizione nel mercato europeo. Un programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo. Picchia e ripicchia. Sono particolarmente contento di aver lavorato, durante il weekend, con tante altre persone. "Sperimentare è nella natura dell'uomo." "Sensibilizzare e appassionare i ragazzi all'uso corretto dell'italiano, attraverso argomenti che possano interessare." In modo naturale e immediato. "Ecco, sì, egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno: aveva sposato contro la volontà di lui e se n'era scappato in America." Naturalmente, mi vorrà tenere informato. "La scienza è il progresso ovvero una ricerca per migliorare la condizione di vita terrena ma non spiegherà mai cos'è l'amore." "I maggiori istituti bancari ed altre agenzie statali hanno deciso di optare per soluzioni basate sull'open source." Dopo aver sofferto mille tormenti risalii alla superficie. Di quanti nonnini veri. Una reputazione integra. "Durante la Seconda guerra mondiale Hitler era riuscito a conquistare e sottomettere quasi tutta l'Europa occidentale." "L'ipotesi di un estraneo era da scartare a priori." "Gli dice che gliel'aveva data un partigiano il quale aveva tradito i suoi compagni." La testa gli scoppiava, e la lasciò cadere a terra, con immediato sollievo. La Patria vostra in questo millennio. "La dimensione dell'efficienza esprime la capacità di utilizzare le risorse (input) in modo sostenibile e tempestivo." Si trovavano nelle anguste e inospitali fosse di Terranova. Per quanto riguarda la portabilità su diverse architetture la situazione risulta essere molto diversa nei due casi. La possibilità di accesso diretto al codice sorgente e dalla conseguente controllabilità dello stesso. "Anche se devo rappresentarle come le cattive della situazione, sono dalla loro parte e sono d'accordo con la loro causa." Mormorò ancora. I giudici di virata devono essere presenti su entrambe le estremità della corsia. Se ne stava isolata e si allenava da sola. Quando capitò in Firenze il mio dotto amico Francesco Trevisan. "Poche miglia più a sud la flotta dei Monti aveva chiuso lo stretto fin dall'inizio della guerra." La possibilità di scegliere soluzioni convenienti non solo in termini economici tra quelli disponibili sul mercato. Del passo sotto cui stavano cavalcando. Pur restando fuori dallo scambio esplicito di battute. Io sono rimasto sulla soglia a guardare la pioggia che cadeva. Di sicuro, lo scambio di battute fra personaggi ha un ruolo informativo. Se anche avete paura di lasciarci la pelle, non potete far altro che andare avanti. Passaggi segreti e scale. "Del resto, c'è poco da vedere." E trovi altri che lasciano suggerimenti o chiedono informazioni. "E l'America avrebbe quasi pronta una terza spedizione sottomarina." Ma a quanto si dice il numero dei nuovi Argonauti sarà limitato a tre. Il figlio era presente a questa sventura. "Quelle sviluppate e testate con più regolarità sono adatte anche all'utilizzo professionale o a quello in un laboratorio." E proprio nel momento in cui Viktor Frankenstein sta per far rivivere il suo mostro un lampo squarcia il cielo. Aveva scritto libri e mi ha rimproverato dicendo: Eccellenza, ha fatto male a citare Montaigne. E anche un poco la cravatta gli stava di traverso. Mormorò Walter e si guardò attorno. Riuscendo facilmente con questa argomentazione. Attualmente nessun computer è riuscito a passare questo test. Dalmor e Tildor attesero sul passo. Gli errori che può commettere. In Italia puoi parlare con una persona quanto vuoi via e-mail o chat. Eppure, era per il regno un vantaggio assai notevole. Lo avevamo già detto prima, e lo ripetiamo di nuovo, tieni le tue dita sulla fila centrale. "All'epoca era soltanto teoria." E là era morto di febbre gialla. Si cacciò allora là dove la vegetazione era più alta. "Già da quattro ore l'aria avrebbe dovuto essere rinnovata nell'interno del Nautilus secondo l'abitudine quotidiana di bordo." Perennemente tormentati dal malvagio conte Olaf, che vuole impadronirsi della loro eredità. Perché apre nuovi orizzonti ai collegamenti che i fenomeni vitali potrebbero avere con esse. Lo hanno ucciso a tradimento col più infame degli inganni. Si tratta di suggerimenti che messi insieme aiutano a migliorare il progetto. Questa esperienza mi ha consentito di elaborare una mia personalissima definizione del fare teatro. Una delle caratteristiche che lì differenza dagli altri volatili è che hanno gli occhi di fronte. Ma il nome di Vergine alla cavalla era stato dato da Fred Drake! Grazie al tentativo di produttori e distributori di migliorarsi continuamente per aumentare il numero dei propri utenti. Entrambe si integrano con i browser Internet, con i programmi di gestione del sistema e con il sistema operativo stesso. Noi non dobbiamo dimenticare che siamo la tecnologia migliore. Una specie di piattaforma quasi a fior di acqua sporgeva dalla sua prora e permetteva. Il giovane portava alla luce il discorso solo per ricevere assenso e consenso alle sue tesi e argomentazioni. Era la prima volta in tutto il giorno che pensava al matrimonio. La crescente popolarità del fenomeno ha contribuito allo sviluppo di esso. "Nei Campus Club significa promuovere l'alfabetizzazione delle tecnologie Web all'interno della propria Università." La Pubblica Amministrazione può trarre molti vantaggi dalle nuove opportunità che sono ora offerte. Già erano state gettate le solide fondamenta della disciplina monastica. Produzione di videogiochi. Oltre che fondatore, ne è sempre stato il portavoce e il rappresentante. Completamente compatibile con lo Unix proprietario, ma Open Source. Dalmor tirò fuori il pugnale, e lo strinse nella mano destra. "Quindi è molto importante che sia completo e preciso perché è uno dei primi motivi per cui l'app può essere bocciata." Sartre afferma che la coscienza è il nulla perché può nullificare i dati di fatto e progettarli in nuovi modi. Il processo di produzione ha come scopo quello di fornire un indirizzo univoco relativo alla scelta delle soluzioni. "I due misteriosi passeggeri dell'Augustus erano morti." Rispettandone la verità. Per una scala assai più stretta e senza tappeto, raggiunse il terzo, che era una specie di solaio. "Ma non un muscolo del suo volto ossuto, così profondamente segnato e pronto a vibrare, s'era mosso." "Contemporaneamente s'apriva lo sportello di destra e un signore sui trentacinque balzò fuori." Ma che cosa? "Ricerche infruttuose di un bar e risate nella hall dell'albergo." Cameriere che si arrabbiano. Si avvicinò senza fare rumore. Esistono due principali tipologie di software: di base e applicativo. Viene creato su misura per soddisfare le proprie specifiche esigenze. In particolare, possono essere evidenziati tre diversi ordini di motivazioni. "Abbiamo potuto assistere allo spettacolo teatrale intitolato ""La Divina Commedia – L'opera""." "L'imbecillità umana è grande quanto è infinita la nostra conoscenza." Attualmente la legge prevede che i beni sequestrati vengano assegnati agli enti territoriali. "Stava rubando dall'immondizia." Quindi aveva dovuto cacciare i clienti che pernottavano e preparare sette pagliericci. Hitler nello stesso anno decise di sferrare un altro attacco contro i russi. "Prima c'è tutto un lavoro di ricerca della terminologia non solo corretta, ma anche coerente con lo stile Mozilla." Ogni picconiere impiegava in media da due a quattro. Dovresti crescere, non hai più quindici anni! Lezione completata, è stato veramente entusiasmante. "Rispettivamente gli anni della spedizione dei Mille e della proclamazione del Regno d'Italia." Tutto era importante, meno che mai in tempi preoccupanti come quelli che viveva. Sentendo qualcosa di duro che gli premeva sulle scapole, ma non vi fece caso. "La regola d'oro di Cristo è stata: non fare agli altri quello che non vuoi fatto a te." Il codice dovrebbe essere aperto per rispettare la libertà degli autori e degli utenti. "De Vincenzi fissò l'uomo negli occhi." Dar le mele a uno. Ciò indica che il lungo muso delle scimmie si stava nel frattempo restringendo compattandosi. A seconda del soggetto possono essere in un unico file diviso per paragrafi o più file sempre dentro la cartella dedicata. Il software open source consente agli studenti di apprendere di più in quanto permette di guardare dentro. Miglioramento ulteriore delle partenze/tuffi. "La scienza è l'unico faro presente nel mondo che dà risposte mentre la secolarizzazione ormai sta raggiungendo il suo scopo." Veniva disposta, una valutazione comparativa tecnica ed economica tra le diverse soluzioni disponibili sul mercato. I nostri volontari quotidianamente lavorano affinché questo sia possibile. Migliorerebbe le mie prestazioni. "Nell'Argentina, va bene!" Non aveva mai dovuto vedere il suo inquilino ridotto a quel modo. Si diresse immediatamente, senza altri pensieri, verso la fortezza. O Re del Cielo. "Certe volte il futuro succede all'improvviso." "Aggiungere piccoli indizi per risolvere l'enigma della morte dei genitori." "L'uomo ragno entrò nell'ascensore e De Vincenzi lo seguì." Il raggiungimento di tale obiettivo è tanto più alla portata quanto maggiore sarà il numero di beni che sono confiscati. Ma se lui stesso aveva temuto che il luogo potesse essere individuato e invaso dalla Polizia. I giovani della guardia o la servitù che popolava la fortezza. Non possiamo dimenticare i legami che ci uniscono a quei fratelli. "Mantenendo un'attenzione particolare nei confronti del sottotesto alla base dei loro dialoghi-icona." Wired a quanto pare sta avendo un buon successo in Italia. Essere consapevoli della sconfitta che stavano subendo ovunque. Vi raccontiamo una classica storia di vita di tutti giorni. "Questo spigolo, per esempio, sembra scalpellato dalle mani dell'uomo!" Preoccuparsi del packaging del prodotto finale. "Questa è una delle specie di uccelli usate come modello per le danze di tribù indigene nell'Africa occidentale." La protezione delle proprietà intellettuali tramite GPL. Per lo più dei tempi. I fanciulli lavoravano sottoterra da otto a dieci ore al giorno. Vengono fatti molti riferimenti politici visto che Quinto nella storia è di parte comunista. "Adesso l'acqua era a pochi centimetri dai suoi piedi e una barca avrebbe potuto agevolmente accostare." Infatti, il macaco che aveva preso per secondo il cibo ha effettuato molti tentativi. Per questo motivo, alla raccolta dei cadaveri furono inviati solo i soldati o i medici già colpiti dalla peste in passato. "Free non come ""free beer""." Anche in questo caso il fatto che sia un artificio narrativo. Nella sala più alta della torre. Esistono svariate aziende che esercitano queste attività sia a livello locale che mondiale. Quando nessun uomo accettava ormai di partire verso la morte. "È definita ipotesi dell'evoluzione multiregionale." "Se lei non riesce a consegnarmi l'assassino e a raccontarmi ogni particolare di questo imbroglio." "L'Italia come nel passato ha tutte le carte in regola per sconvolgere il mondo." "Mezz'ora dopo, la torretta del Nautilus scaturì." Prima di scrivere questo articolo, mi sono posto due domande che ho voluto condividere con voi. "Restava tra le righe che le carenze dello Stato erano da attribuire all'azione della coalizione antifascista." "Parte dei fondi risparmiati grazie all'adozione del software open source potrebbero essere spesi in formazione." "Canguro: anche questa tecnica è molto importante poiché l'allievo impara a sapere andare in subacquea in verticale." "Prima dell'acquisto della licenza sono disponibili solo una parte delle funzionalità." Era evidente che stava combattendo con sé stessa. Poiché il nuoto stesso era differente. "C'è ben altro in ballo che un povero micio rimasto sotto la pioggia." "L'alterazione della realtà è un fatto visto più volte non solo nello stalinismo ma anche nel nazismo." Supplendo in tal modo alla carenza dello Stato che in quel momento si notò in Sicilia. Questo livello molto spesso viene identificato come il livello dei bambini più piccoli. Collegavano i sei stati esterni con il continente interno. "Stellina: molto importante perché l'allievo prende consapevolezza dell'acqua." "L'uomo di lusso." La soluzione è SpaceX, la compagnia che produce razzi riciclabili. "Qualunque rivoluzione dettata da un'utopia fallirà e si trasformerà in tragedia." Un altro concetto di limite importante è probabilmente quello matematico. "È svolto da una pluralità di lavoratori disseminati sulla superficie dell'intero pianeta." Quando si parla di servizi al cittadino, di software e di licenze. Dopodiché deve rimanere immobile. Il suo sguardo. "Per valutare l'efficienza della giustizia e della macchina amministrativa." Una scossa mi indicò che il Nautilus aveva urtato nella superficie inferiore dei borgognoni. E indicò la finestra. Le società distributrici propongono alle aziende diversi programmi di supporto in base alle diverse esigenze delle aziende. "Per misurare l'efficacia dell'azione di una amministrazione." Riescono a raddoppiare la produzione. Sono pronte a condividere le loro esperienze con gli altri in maniera spontanea, inclusiva, libera e aperta è fantastico. Recaci da bere una bottiglia. Grazie a tutti coloro che in un modo o in un altro hanno voluto condividere con me loro stessi! Non erano affari suoi. Può prevedere un numero limitato di utilizzi. Venire al sodo. Lei è? Quelli che son fuori, fanno di tutto per entrare. Nasce probabilmente come conseguenza della soggettività del giudizio. Lo sappiamo che la luce si accenderà. Troppe vibrazioni che continuavano e continuano ad agitarci insoddisfatte. Dal terzo piano scendeva il dottore. Non sono più brave di noi, è solo che sono mentalmente più forti. Pensare al progetto in evoluzione con varie fasi di revisione. "Presso alla cabina, nella seconda sala, ch'era quella del biliardo." Si tiravano scommesse e si rideva senza motivo logico. Mai tardò chi venne. Benissimo allora si va quasi tutti a vedere lo spettacolo! Per cui tieniti pronto a vedere qualche parola strana, come zebra e xilofono. Un giorno gli adulti gli dicono di rubare la pistola ad un marinaio tedesco e di portargliela e lui la ruba. Affido alla vostra sollecitudine pastorale la preparazione. Il problema riguardava le condizioni di arretratezza economica e sociale delle province annesse al Piemonte. Se non bastassero queste caratteristiche a renderlo seducente. Quindi legate a sistemi informativi strutturati. A un altro là il bastoncino. Far ridere i polli. Ma non la trova nel suo nascondiglio e vede che il posto conosciuto solo a lui è stato distrutto. Se con la moglie lì lì per partorire. Come potrebbe trovarsi in un ospedale, se non si fosse suicidata? "Ma in tal caso perché sarebbe tornato allo Specchio d'Oro e perché si sarebbe messo a correre pei tetti?" "Hanno portato al perfezionamento dell'offerta dell'azienda." Diffuse per ogni dove. Di spirito, di grandezza umana. Rifletteva. Diteci se dobbiamo dragare fondo mare verso San Giuliano. Le cose si complicano ulteriormente. Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio. "Ma perché gliel'avevano fatta?" "Nell'ambito scolastico è evidente la mancanza di figure specializzate che possano diventare di riferimento." Come si vede non mancava nessuna delle cose essenziali alla vita e al benessere. "Il viaggiatore che l'aveva ordinata passò il vassoio all'altro con rispettosa deferenza." Pensateci bene. "Esaurito l'esplosivo della prima sezione questa si stacca e cade." "Invece di limitarsi a trasporre un contenuto così com'è in una lingua diversa." Espirazione colla bocca. "In un'ora Dio lavora." Nelle ipotesi previste dalle norme in materia di tutela ambientale e di sicurezza. "Gli sarebbe stato tanto più facile trovare fra quelle nove persone colui che l'aveva uccisa." Il quale si stava tuttavia abituando e iniziava a capirlo. Trasferibili per girata. Per permettere la vendita del prodotto allo scadere della mezzanotte. Farci una croce sopra. Ma nella camera da letto del marchese i due bicchieri e la bottiglia non li trovò. Il secondo e il terzo sono vuoti. Dei quali sono grande parte ammassi enormi di diatomee. "Un altro punto che nelle scuole dovrebbe essere fondamentale è quello dell'educazione alla legalità." È il nipote del padrone. Una delle quali era una mistificazione. Spiegava Stanca nel comunicato stampa. Dove leggere è un piacere irrinunciabile, dove la scrittura è arte. Si alza pesantemente e faticosamente da terra, ma volano bene, e spesso si librano e parlano con le aquile. "Se l'azione repressiva della magistratura punta ad indebolire le mafie attraverso la sottrazione delle ricchezze." Fare il palo. Per questi motivi il nuotatore a rana, denominato ranista, sarà lento in tutti gli altri stili. Capì dove si trovava: nel cortile dei Deserti. "Ma la luce s'è spenta." Volere la botte piena e la moglie ubriaca. Poi si volse verso il figlio, che si era alzato. Il teatro è per natura, architettonica e ideologica, contenitore di tante cose. Se il pericolo si trova in alto emettono un richiamo differente verso il basso. Mi raggiungi o devo andarmene? Durante gli esercizi spirituali ho riletto il testamento del Santo Padre Paolo VI. "L'antica patria." La densità di popolazione di Portici è impressionante! Semplice no? E tu cosa hai fatto questo fine settimana? "Guardò l'alcol attraverso la luce." "Sono, queste, soltanto alcune delle linee emergenti dall'esperienza giubilare." La matrice della strage appare subito chiara. A differenza dei procioni, sono litigiosi. Cuore che palpitava e latte alle ginocchia. "Potranno essere affidati agli organi di polizia giudiziaria per l'impiego delle attività istituzionali." Che volete dire? "Ma averne pietà è un'altra cosa!" Voi mi capite. "Lui si diresse all'armadio d'angolo." Non credo esista una sola definizione di cosa significhi comunità e le ragioni per le quali decidiamo di farne parte. Ciascuno tramite il proprio profilo potrà tenere traccia dei compiti fatti e da fare. "Manfredo intuì quel che passava nell'animo di lui." Stare seduti sui gradini duri del teatro romano. Avere un chiodo fisso. Una forma atrocemente morbosa di autosuggestione e di monomania. In realtà, essa proseguiva sotto il terreno, attorcigliandosi fino alle falde del monte. Si pongono però, per una Pubblica Amministrazione come per realtà diverse, altre problematiche relative ad una migrazione. A questo tipo di software dedicheremo un ampio approfondimento nel prossimo paragrafo. Quante chiacchiere fa. Il mio apparecchio è costruito in acciaio al berillo, il metallo più leggero. E la parrucca deposta sul cranio calvo sembrava adesso, più che un cappello onesto, una calotta da forzato. Guadagneremmo tempo. Si riconoscono dalla corona sulla loro testa da cui prendono il nome. Cascare dal pero. "Io sola so che essi l'hanno." "Continuando a pressare l'avversario con colpi inutili." "Dentro c'era la vostra fotografia." Modello a spirale. Andare a sbattere. Pensai che se avessi lasciato casa. In base agli allievi a cui deve insegnare le varie nuotate. Il monosillabo risuonò secco e metallico. Eppure, quanta tensione trapela in poche battute! La pressione provoca increspature nella roccia. Per poter sfruttare il massimo scivolamento. "L'estate è magica non solo perché puoi uscire, andare al mare e viaggiare." Ora che hai preso confidenza con la tastiera scrivere parole semplici, potrai passare alle frasi complete. Si annoiava di tutto. Lei ha fissato la rivoltella alla scala di legno, sul terrazzino. Capire cosa abbia determinato la vittoria di Office su pacchetti un tempo molto stimati è difficile. "Le nuove prospettive dell'azienda puntano al potenziamento dei sistemi operativi per tablet pc e palmari." Seduto nello studio, davanti al tavolo, sotto la protezione dei due Redentori crocefissi. Che accendeva solo per quello scopo. Dare la bustarella. Conservando le forme della vita religiosa. "L'uomo avrebbe potuto, sì, portarselo sotto il pipistrello, quando era uscito dall'albergo subito dopo il delitto." "Fanno dei test d'uso come un utente normale e provano l'applicazione sui sistemi specificati nel marketplace." Devi avere l‘algoritmo per mettere insieme tutta la mia vita se vuoi guardare indietro. "Indisponibili ad accettare le modifiche proposte dall'Europarlamento." Questa brevità riesce a sconvolgere il lettore anche grazie alla facile analogia presente. Spesso gli aggiornamenti di versione non sono a pagamento perché considerati semplici miglioramenti del software esistente. "Culminata con l'apertura notturna dei negozi." Egli la vedeva prima di rientrare a scuola. La lirica è tornata dicono. "I costi di aggiornamento dell'infrastruttura hardware saranno più contenuti." Ogni domenica prepariamo un dolce. Applicazioni che non siano sostituibili con corrispondenti open source. Che può corrispondere al periodo giurassico o mesozoico della Terra. Dalla fortuna. "Un magnifico abito da sera, di laminato d'oro metteva in rilievo le sue forme armoniose." Permise il raggiungimento della maturità del kernel stesso. "L'esame di questa serie di microfotografie." "Recupero: La fase di recupero è l'unica fase in cui il braccio non è in acqua (fase aerea)." "La vita nella cittadella di Zorqun era una ventata d'aria fresca per il giovane." Siamo ancora molto ignoranti a riguardo. Vide un ingresso quadrato, con pochi mobili e davanti a sé la scala stretta. "La nuova espressione viene adottata con l'ulteriore obiettivo di rinnovare l'immagine del modello di sviluppo." Se sarebbero già stati scelti per la grande prova gli esploratori e scienziati Killiam Beebe ed Otis Bartom. Richiesta della Commissione Giuridica del Parlamento Europeo di ridiscutere da capo la questione. "Vedrò inabissarsi un intero continente nei flutti impetuosi dell'Atlantico…" Guardava con gli occhi socchiusi. Il diritto è tutelato nei paesi che fanno parte della convenzione. "All'ingresso si limitano a staccarti il biglietto con grandi sorrisi." "A sinistra la porta che dà nell'appartamento della marchesa." La Place, Mouge e Volney. Frequentatrici della casa di Vannetta Arcangeli. "Sulla stradetta di Trenno, faccia alla luna, Clark O' Brian giaceva." Rendendo la propria invenzione pubblica e replicabile in modo che possa portare un vantaggio alla collettività. Come non ho più una famiglia. "Le perturbazioni presenti nella zona dell'anticiclone si spostano per via del vento in Italia." "Ma egli soleva ripetere ""Il cibo si raffredda su per le scale""." Si propone alle sue componenti fondamentali un patto. Pochissima. E pian piano la vita stava tornando alla normalità. Sito in multilingua. "Sotto la pioggerella fina fina che già il cielo cominciava a mandare, m'allontanai." Stava per dirigersi alla porta, quando ricordò la ragione che lo aveva spinto ad aprire il bar. Quello che mi tocca fare tutto il giorno, non lo dico. Siamo abituati e circondati da slogan che dichiarano che il web sia una rete globale. Dato il colore rosso dei capelli e appunto per questo particolare viene giudicato da tutti un giovane cattivo e ribelle. "Senza dar nell'occhio ai pescatori." Ci sarebbe stato un peso in meno. Devo vedere se è possibile farlo. La Francia è il luogo di nascita delle crêpe. "Un'altra teoria è detta invece del modello dell'arca di Noè." Non si chiese neppure il perché, tanto era chiaro. "Mia mamma lavora nell'ospedale di un piccolo villaggio." "Si poteva scegliere tra un tour storico nella vecchia città medievale, oppure, uno sull'anima artistica di Tallinn." "Laboratori informazioni all'interno dei quali fornire la possibilità di frequentare corsi sull'utilizzo del computer." "L'espressione è volta a sottolineare la disponibilità dei sorgenti del software senza generare equivoci." Avrebbero organizzato degli ospedali improvvisati, in magazzini grandi e ancora integri. "Al riguardo l'utente prende atto di essere stato informato dell'obbligo di tempestiva denuncia in ogni ipotesi." Preso alla sprovvista, ammirato da tanta scaltrezza e seriamente preoccupato per la sua vita. Nei Paesi anglosassoni (Inghilterra, principalmente), invece, si preferisce insegnare prima la rana. Essa è stata seconda solo alla Red Hat. Mi è stato fatto notare un altro problema. "Coppa del mondo di tiro con l'arco, shanghai." Tutto questo però lo deve fare il primo interessato. Hai intenzione di lavorare questa settimana o sei in ferie? Che quando il barone aveva inciampato nel cadavere. "Ma a quanto pare dovrò tenere la terza armata lì per un po' ancora." "L'uomo è sempre responsabile perché causa delle proprie azioni." Quelle fotografie non erano state fatte in Olanda. Mangiare alle spalle di qualcuno. Il pubblico scappa terrorizzato, i tecnici si arrampicano per salvare le attrezzature. Che Margaret. Non arresto i quattro americani. Rimase qualche minuto immobile, con gli occhi semiaperti, senza riuscire a connettere immagini e cervello. E senza pericolo di storpiarsi. Dopo un burrascoso passaggio di nubi. Rappresentanza per i professionisti e le aziende. Sì, lo farò. "Probabilmente lei vedeva tutto rosso, ed è possibile che leggesse il messaggio ""target"" sopra la faccia di Space Cowboy." La scelta del software è stata dettata infatti in passato da una molteplicità di motivazioni in parte tecniche. Riconoscendogli accesso alle funzionalità di verifica, incasso e richiesta di liquidazione del buono. "Gli sviluppatori sono talmente geograficamente distanti da rendere impossibile l'incontro di tutti i membri." Buonasera! Il primo ominide aveva un cranio molto simile a quello di un bambino e fu scoperto in Sud Africa. Dio lo salvi e il diavolo lo protegga. "Ma pare che stiano per giungere de' vostri amici e non voglio toglier loro questo piacere." Il software è solo una spesa aggiuntiva. "Di quanti vecchietti inseguiti e studiati un po' a Torino." "È necessario in quest'epoca in cui, ad esempio, si usa sempre più spesso ""kk"" invece che ""cch""." mentre in cuor suo ringraziava Iddio di averlo salvato. Consideriamo ad esempio i meme. Noi andiamo in giro per le piazze con striscioni nel tentativo di farci sentire. Ci sono tanti libri interessanti in questa biblioteca, se vuoi ne puoi prendere in prestito qualcuno. Ogni delimitazione comporta anche dei confini. "L'agente aveva la voce rotta e parlava rapido." Quando raggiungo questa posizione, è davvero doloroso. "Dando così la sensazione di ricerca dell'entrata del monte." Sono difficilmente confrontabili, anche se più testimonianze riportano che risultino inferiori per i sistemi Linux. "Con un'ansia attraversata e tagliata in tutti i sensi da malumore e da malinconia, come da linee tirate con una squadra." E particolarmente da alcuni astri vaganti in essi. Rodersi il fegato. Scrivere guide, processi, regole, analisi su documenti pubblicamente accessibili e revisionarli insieme agli altri volontari. "La capacità di inquadrare i problemi e gestire l'incertezza." "All'interno di una scuola però, come nella maggior parte degli uffici, non sono presenti architetture particolari." Mal diretto! Esclamò forte il malandrino. Perdere il pelo ma non il vizio. Quindi pensai di rivolgermi per la stampa a una ben nota casa editrice di Firenze. Vedeva e non poteva esser visto. "Tra una glaciazione e l'altra, interglaciazioni, le masse di ghiaccio si scioglievano." "I ricercatori dell'NCSA recepivano lentamente i suoi suggerimenti." "In ogni caso però con l'aiuto di complici capaci di uccidere nel modo in cui l'egiziano era stato ucciso." "Tuttavia, è possibile effettuare una capriola all'indietro o toccare il muro e ripartire subito dopo." Una specie di calotta aderente. Di contagiare gli altri con una bontà tutta intrisa della mansuetudine. Nella espressione della fisionomia il grande inventore spirava una gioiosa sicurezza. Per potersi portare dalla posizione supina a prona. Permessi documentati male. Significano la viva presenza di Cristo. "Con il nastro nero di quelle che usavano i dadi dell'Ottocento." "Per fortuna, perché i suoi nervi non gli avrebbero permesso un'attesa più lunga." Questo conflitto porta ad un confronto tra me e gli altri infiniti che non mi permette di nullificare. Quando uscì nel corridoio, la nave cominciava la vita del nuovo giorno. Spesso obiettivi sfidanti vengono misurati in modo non adeguato. Ora è presente una aletta che permette di effettuare una partenza più veloce. Dalmor era seduto sul tetto del castello, rivolto a nord. Dopo la scoperta del cadavere di Dan e la fuga di Lois. Dotata di poteri, finanziamenti e personale tecnico e specialistico adeguato. I costi di acquisto al pubblico delle diverse versioni dei due sistemi operativi sono riportati nella tabella sottostante. La letteratura simbolista e decadentista crede che la poesia debba essere uno strumento di conoscenza della realtà. Si diresse al fondo e aprì una porta. Lo stesso governo ha inoltre avviato il progetto PC Conectado. "Dovranno quindi i Cardinali elettori provvedere a predisporre quanto attiene alle rispettive esigenze d'ufficio." Il colosso bruno gli stava a fianco. "Che tiene conto dei fattori di contesto che possono avere determinato l'allineamento o lo scostamento." Tutti i nodi vengono al pettine. Parlare, ma il lupo sapeva apprendere, e dar cenni chiari della sua conoscenza. Delfinista: Specializzato nella farfalla. "Ovvero l'uomo non è altro che ciò che sceglie di essere." "Su cui s'appoggia tutta la struttura." Nel frattempo, molti degli imputati erano morti. Si sarebbe detto che, scomparsa Lois, egli avesse perduto il controllo dei propri nervi. E cercò di aiutare il padre grattando la terra a mani nude. Sì, possibile, poiché rivoltelle in giro non se ne vedevano. E ancora non aveva superato il dolore. "È possibile controllare l'uomo eliminando tutti i suoi bisogni, piaceri e pensieri solamente con gli slogan." Neanche il vino mi piace, quindi non ho proprio modo di divertirmi. Il killer application è un software, che riesce a penetrare nel mercato e ad imporsi sui prodotti concorrenti. La partecipazione commerciale allo sviluppo di Internet è in grado di apportare numerosi benefici. "Amministrata oggi da Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale dell'ONU." La sua meditazione fu interrotta bruscamente dal commissario Valenti. De Vincenzi, senza aprirla, se la mise nella tasca interna della giacca. Riprendiamoci la libertà! Avrebbe troncato ogni relazione con quei misteriosi individui, sarebbe fuggito lontano. Microsoft sta inoltre cercando di allargare la sua quota di mercato per quanto riguarda le applicazioni Internet. "Perché s'era proposto di ignorare completamente la sua presenza?" "A fianco, per tutta la sua lunghezza, c'era una corsia in erba corta per i cavalli." Il software applicativo comprende i programmi rivolti a soddisfare le specifiche esigenze degli utenti. Regolamentazione del blocco di partenza. Le attività vanno proposte solo quando hai fatto le chiacchierate precedenti. "Perché spesso non hanno una grande conoscenza dell'inglese e conoscenze tecniche ma non per questo vanno ignorati." "Nell'arrivare a destinazione la Germania conquistò la Iugoslavia e la Croazia." De Vincenzi non vide più che il biancore di lacca dei due battenti. La rilevazione dei dati fatta dalla Netcraft risulta però in parte falsata. "Entrambi gli ecosistemi ci nutrono e ci danno l'opportunità di contribuire." "Si tratta di un passaggio molto importante per lo sviluppo dell'anagrafe nazionale." Se doveva comprare casa da lui gliela avrebbe sconsigliato. In fase di pianificazione, infatti, esse possono portare ad una scelta errata delle modalità operative. "Valgon poco, se il Caso non aiuta l'investigatore." "Si sforzava d'essere soddisfatto e di affezionarsi alla scuola." Il dibattito sul confronto della qualità del software proprietario e del software libero è così infuocato. Ispezionata vanamente linea e ponte fino al secondo chilometro. "A differenza del copyright la brevettabilità del software consentirebbe un monopolio sull'uso di tecniche generiche." Egli temeva che essi fossero forniti per ritardare il più possibile qualche annunzio spiacevole. Il vecchio si volse a Bonard. Trazione: è la fase in cui la mano (e il braccio) dalla posizione di presa. "Visto l'interesse dei governi asiatici a staccarsi dalla dipendenza da Windows considerato troppo insicuro." E ha tirato lo spago. "Le masse d'aria che subiscono la rotazione terrestre raggiungono elevate velocità." Era possibile ammettere che Vehrehan avesse gettato la valigia in mare, così a caso, in un punto qualsiasi? I sostenitori del software libero rilevano la qualità eccezionale dei prodotti più noti del loro mondo. Il nome è dovuto a quando, nei tempi antichi, il Re di Aglaas chiese perdono al popolo dei Monti. "Una volta spinti bisogna acquisire l'assetto." Ogni personaggio ha il suo punto di vista. La leggenda narra che Anne a Laurens si guardarono a lungo e nel momento di affrontarsi, Laurens cacciò la spada. NCSA è acronimo di National Center for Supercomputer Applications. Cosa serve? Per darlo nelle mani degli arabi che lo avrebbero mercanteggiato con noi. Molti di questi sono diventati molto popolari non solo tra gli appassionati, ma anche in ambito professionale. La mano esce ed il primo dito ad uscire non sarà il mignolo come nella presa, ma il pollice. La camera non aveva finestra. Un imprenditore edilizio di quella zona, che vuole costruirci un palazzo. Selezionando quello più adeguato fra le alternative. I macachi tonkeani. A differenza di quelli per istruttore che sono affidati alle singole regioni. A loro non andava che mia mamma lavorasse e quello provocò molti litigi. Durante il processo di recensione verrà controllato il file manifest per la completezza delle informazioni. La più raffinata e crudele! Sta bene: io adesso ho il denaro che prima non avevo e so apprezzare tutti i vantaggi, ma i rischi sono troppi. "Così hai educato l'ascoltatore sugli argomenti e ha preso confidenza oltre che interesse." In poche parole, si buttava il cavo e se ne comprava uno nuovo. "Con l'affermazione ""Io faccio teatro!"" si sfugge facilmente alla necessità di dichiarare con onestà cosa si fa in teatro." Il movimento deve essere come quello di una frustata. I piedi sono sempre a punta (non a martello). Per poter accedere alla qualifica di Istruttore di base è necessario prima avere la qualifica di Allievo istruttore. La preoccupazione maggiore sorge se i risultati di questo controllo venissero comunicati a terzi per i propri fini. Pierino ha baciato Antonella, Rosetta si è irritata moltissimo. Sono ammaestrati a catturare i pesci da una barca ed a ritornare su questa. "Non commenta la grafica dell'applicazione ma solo come l'applicazione funziona." I piani in cima erano riservati a Dalmor. Esistono poi numerose distribuzioni Linux gratuite. A tavola e a tavolino si giudica il contadino. "Infatti, le applicazioni certificate possono effettuare chiamate senza interazione con l'utente." Per rispetto alla Santità di Nostro Signore, che ne affidò i preziosi giorni al suo Corriere. Nella nuotata nuova regolamentare sono differenti e richiamano il movimento oscillatorio del delfino. Una ricerca empirica è stata svolta presso le scuole secondarie statali. È una cosa vecchia quanto i computer. Questa zona si espande fino in Europa. Impara da me che sono mite e umile di cuore. Tutti i suoi movimenti, quella notte, apparivano illogici e avventati. Davanti alle tende rialzate della porta opposta. Un documentario originale Netflix. Forse, non lo era. Il quale diceva: Il matrimonio è come una gabbia. Gli analisti di mercato propongono una serie di argomentazioni a favore del software open source. "L'evento permetterà a tutti partecipanti di conoscere e collaborare ad oltre quaranta progetti opensource da tutto il mondo." "Orgoglio non solo dei monti, ma di tutto l'esagono." Sentiva il bisogno di continui miglioramenti del servizio. "La Germania è il paese europeo con la politica più favorevole all'uso del software open source." "È avanzata un po' di caprese, ne vuoi?" Ancora gli Inglesi le inalberano a Epsom. Ho fatto le correzioni suggerite! Del padre furono ritrovati anche i calzoni, il piccone e la zappa, e furono restituiti a Rosso. Vengono portate alla luce le irregolarità che incidono sui rapporti con fornitori e banche. "L'utilizzo era necessario per firmare un accordo di non-diffusione dello stesso." Chi ti accarezza oltre quel che suole, di sicuro ingannar ti vuole. Motivazioni culturali. Così Dante incominciava il suo viaggio passando tra tre belve. "L'oste disse che avrebbero potuto scegliere la cena che avrebbe cucinato sua moglie." Soltanto gravissime e urgenti ragioni potranno consentire simili colloqui. Avere ancora della birra nel corpo. Ispirazione col naso. Ma io lo dico in italiano. Dopo la morte di Ranocchio. Aver poco sale in zucca. O alle associazioni che combattono la mafia. "Il cranio raso appariva anch'esso giallastro." Deve conservarsi esemplarmente saldissima. "L'evento di Cagliari è stato rimodulato più e più volte da noi tutti del team di sviluppo della Campagna." Consideriamo poi che questo è il mio approccio, personale, da italiano verso altri italiani. Un pollo sulle mura?! Prevengono ulteriormente ed evitano in molti casi il dilagare della corruzione. Che rovinerebbe gli strumenti. Aiuta a formarlo e di esprimersi senza grandi restrizioni. Lasciando la moglie e me col nonno. Da qualcuno che è ritenuto da tutti i collaboratori adatto a questo compito. Preceduto dal silenzioso cameriere. Mettersi le mani nei capelli. "Da qualunque parte volgesse, non trovava null'altro che sé stesso." "Anzi, per dar loro coraggio, proposi a questi Signori di far l'operazione in conto sociale." Circa diciotto anni prima. "Ben certo che a quell'ora nessun altro avventore sarebbe capitato." I due beccamorti del Monumentale entravano giulivi, dopo essersi fermati al bar dei Portici Occidentali a bere un grappino. Lo toccò sulla spalla, e fu sorpreso della reattività del giovane. La crescita del materiale degli ultimi anni rende difficile la diffusione di servizi come Netflix o Spotify. Andiamo al mare, è una bella giornata di sole. Una volta raccolte tutte le genti della regione nella sua terra, fece rapire le donne. Ora il poveruomo. "Sembrava fatto: fatto d'attesa e di sanità ingolfata." "Con l'obiettivo di intaccare il monopolio di Microsoft." "Mozilla supporta e sostiene l'utente nella sua vita online." "Ma l'accoglienza di Napoleone non fu tale, in realtà, da infondere nuovo coraggio a Roberto Fulton." Calare le vele. Giunto il razzo al termine della sua possibilità ascensionale. Si vestì in sontuosi abiti da cerimonia, abiti che probabilmente avrebbe indossato anche il giorno successivo al matrimonio. Alla mercé del quale egli si trovava. Ma quando vide il pugnale, non si poté trattenere dal far schioccare la lingua. "C'è qualcuno a cui piace spazzare, com'è possibile?" "I piedi sono allineati uno vicino all'altro." Gli fu possibile di trovarsi sullo spiazzo prima che Gardiel vi fosse, ma poté contornare i baraccamenti della miniera. Wikipedia Italia, lo scorso anno, ha avviato una campagna per la Libertà di Panorama dopo aver ricevuto una diffida. "E marciando sempre di buon passo, aveva da lungo tratto sorpassata la sedia di posta e l'attendeva al varco." "L'ambiente di test è destinato prevalentemente ai fornitori dei SW anagrafici comunali." Quindi contemporaneamente bisogna portare le ginocchia rannicchiate, vicino alla pancia. Purtroppo, viene valutata in tal modo anche da taluni che appartengono alla comunità ecclesiale. La Chiesa tutta intera ha il dovere di mobilitarsi. Visse in una famiglia che cercava di salvaguardare le apparenze. Perché il suo grido forte e profondo. Egli principalmente e i suoi figli portarono con la croce. Essersi messo sotto gli alberi di via Legnano. Ma certo, si affrettò ad acconsentire De Vincenzi. "C'è un'infinità di persone oggi!" Qualche intoppo tecnico ma tutto procede per il verso giusto. Ma tutte difficili e oscure. Anzi, a ben considerare questa stessa unità, impetrata da Cristo per la sua chiesa. Buon Natale a tutti! "E anche dopo morto, qua c'è il signor Cesarino che dice di no, è vero?" Occasioni che permettano di confrontarsi su queste tematiche o sviluppare nuove idee e innovazioni in modo collaborativo. Rompere le tasche. "L'approssimazione è la chiave di lettura di questo spettacolo." A tal proposito. "L'unica via d'accesso via mare ad Arat Vanur era quella." Che uno strumento suonerà. Vedeva dinanzi a sé il portone del palazzo Verbena. La nostra felicità era un contrabbando del giorno per giorno. Seppur molto primitivo. "La sentenza di Viterbo non toccava il problema dei mandanti della strage e dell'offensiva." E della famiglia? E quindi ho deciso di fare un anno sabbatico-lavorativo. "Né voi né miss Bigland potete avere aperto il ventre di quell'uomo." "L'agenzia di coordinazione e consulenza è impegnata nel progetto di promozione del software open source." Eppure, doveva esistere. Non si sazia mai, non le dico. Se si aggiunge la possibilità di poterlo fare in un contesto multietnico, questa esperienza diventa unica e irripetibile. La barchetta? "La donna era sempre sotto l'arco della porta." "Appena fu uscito dalle Sei Fortezze, una strana sensazione gli riempì l'animo." "Tonò una voce dall'interno della carrozza." E subito si è sentito male. Un caso che gli era capitato addosso di traverso. Guarda quel che ho trovato in camera di Lois. Ogni progetto ha questa necessità. La moschea al centro di Gerusalemme è una delle cose più interessanti che abbia visto durante il viaggio. "Con l'aiuto degli altri e di altre campagne realizzate precedentemente." Consiste nel rendere open source una tecnologia software. Dopo Mestre egli era uscito dallo scompartimento nel quale si trovavano Vehrehan e miss Bigland. Ricordo bene i loro nomi. Video, immagini, televisione, musica, radio. Si volse a guardare la morta. Se non hai letto il comunicato stampa inviato ai giornali online non puoi nemmeno sapere i nomi dei cantanti. Tildor ascoltò con pazienza le lamentele. Sto realizzando un sistema operativo free. Nel nostro paese, le ragazze hanno grandi sogni e ambizioni, e vogliono esaudirli. "L'anamnesi di Platone." "Ma un improvviso, fulmineo scarto di fianco dell'avversario, lo fece cadere supino al suolo." "La possibilità di rendersi indipendenti dai fornitori per l'assistenza e per aggiornamenti." "I piedi sono posti uno (quello più forte) avanti, l'altro dietro." Il modello cattedrale è tipico della progettazione del software proprietario. Lo slogan pubblicitario di allora recitava una bella frase. E quindi anche a scopo commerciale. "Anche Sani e l'albergatore erano rimasti senza parola, fulminati da quella apparizione di incubo." "Ci sono eccezioni a seconda dell'argomento di legge ma sono così tante che c'è un sito apposito." Nonostante fosse lucido e consapevole della situazione. "Questo livello prevede, invece, l'insegnamento delle nuotate a rana e farfalla completa." "Avevo tentato di farmi credere vittima d'un furto, poi m'ero pentito." Ovvero si formula un giudizio complessivo sulla performance. Inoltre, si sviluppa la capacità del tuffo in piedi dal blocco di partenza. "Dopodiché, lo seguì nell'incontro con suo padre." Oh, che orrore oh che orrore, ho visto un ramarro verde su un muro marrone. "Su commissione fa un'indagine sulle zone inglesi più colpite dalla depressione." "Vedere la pagliuzza nell'occhio altrui." Popolano ogni luogo in cui i tre orfani si trovano. E immaginiamoci inoltre di azoto e di vapore acqueo si trovi una atmosfera assai leggera. Ci si riferisce quindi ad un prodotto di successo. Con il cracking si intende una frammentazione della catena del carbonio. Queste restrizioni vengono ottenute tramite mezzi tecnici. E colla lestezza e agilità del dardo, discese nella via. Il mercato desktop invece resterà probabilmente dominato da Windows ancora per diversi anni. Il signor Drake è venuto anche lui in Europa col barone? E dal mare sentirono un enorme fragore, e come una gigantesca onda che si alza. Aiuta mia figlia a vincere! "Voglio altresì evitare l'uso delle immediate function e altre tecniche simili di programmazione." Ritrovar sé stesso per dominarle. Piantare chiodi. "E saranno geo-localizzabili dai diciottenni nell'applicazione a loro dedicata." Il dolce del giorno. "È l'unico stile ad avere tutte le fasi in subacquea." "Copyright è formato dalle parole ""copy"", copia, e right, diritto, ma anche destra." "Permette al Comune di svolgere le funzioni anagrafiche utilizzando il sito web dell'ANPR." "L'incipit è l'inizio della storia e può essere sia un testo, che un'immagine." Intorno era quasi buio. Non lo giudicano più una chimera. Non parlo mai di quanto lavori duramente. Anche lui aprì, entrò, lasciò la porta aperta. Dinanzi a lui, sul tavolo, brillava lo smeraldo. Aspettare la manna dal cielo. "Ma gli pareva che i giorni fossero così staccati e separati l'uno dall'altro che sentiva prendersi dallo scoraggiamento." "Qualcuno, che abitava nell'albergo, quando ha veduto le guardie, ha tagliato la corda più che in fretta." "L'idea scientifica delle comunicazioni interplanetari è già nel dominio delle possibilità." "Reciterò un'Ave Maria per Lei." Si ritiene che il software open source sia adatto al mondo della Pubblica Istruzione. Lo spettacolo non ha un manifesto, né una locandina. Sarà stato il legno di qualche mobile a far rumore. Prendeva lo stipendio una volta ogni tre, quattro mesi. "Il prolungamento verso l'alto." Poteva distribuirne versioni modificate, ma senza dare il permesso di aggiungere restrizioni. La sua risata mi risuonerà nelle orecchie finché vivrò! Allenatore I° livello, può allenare gli agonisti fino alla categoria giovanile. Spinge creando un appoggio. Ha nel tempo trovato in Linux un nuovo e più valido strumento per raggiungere i suoi obiettivi. Siediti con la schiena diritta, tieni i piedi poggiati per terra e il tuo busto sopra la scrivania. Il browser sarebbe stato incluso in Windows allo scopo di scalzare il concorrente Netscape Navigator. Ma i suoi piedi e le sue braccia bianche brillavano, e con lei veniva la tristezza in cui erano immersi. I gas delle esplosioni evadono posteriormente mediante disposizioni particolari. Forse, ha bevuto troppo. Si riconoscono dai ciuffi di peli intorno alla bocca. "Il tallone verso l'alto, quindi le ginocchia non vicine alla pancia." Potendo essere continuamente controllato da chiunque. Le braccia in assetto sopra la testa e ferme. "Mastro don Gesualdo va un po' meglio ma non raggiunge il successo dei romanzi mondani." "Diecimila anni non sono per l'istinto che un minuto." "Sia in grado di assicurare in tempi certi che il bene confiscato sia definitivamente consegnato all'assegnatario." "Il segnale che viene visualizzato nel grafico rosso è un'onda quadra che permette solo valori di tipo booleano." Come abbiamo visto negli episodi precedenti. "Raccolta la missiva, l'ambasciatore tornò immediatamente dal Re, porgendola." "Durante il periodo di formazione si verrà affiancati da Mentor che hanno già completato i progetti l'anno precedente." "Per permettere l'avvicinamento delle scuole al mondo dell'ICT è nato l'Osservatorio Tecnologico per la Scuola." Legarono i cavalli a degli alberi lungo il margine della strada e si riunirono in cerchio al centro di essa. Tale sorgente spirituale con indovinata concisione così viene sintetizzata da uno scrittore. Camminò lentamente verso la porta e la chiuse. È riuscito a salvarsi proprio in extremis. Per questi motivi, tali considerazioni sono giudicate poco utili e non vengono riportate. De Vincenzi cessò di fissare la tenda dinanzi a sé e si volse. La quarta torre era affianco a quella del re, era a base ottagonale. Erano due giorni che il re non era nelle sue mansioni. È messa in mostra nei ritmici inchini. "Questa è una storia narrata sui libri di scuola, ma c'è un seguito che non viene mai raccontato." Tornò sulla soglia e ordinò con voce breve: Telefonate a un dottore, subito. Riducendo i costi totali di mantenimento delle strutture. Ci costringono spesso a fare quello che non vorremmo. Venne scoperto tempo dopo un altro ominide chiamato Australopithecus Afarensis. La scenografia, fatta come un libro rende chiaro il messaggio. Per quanto ogni nostra responsabilità sia esclusa nel caso presente. "È stato visto che due macachi abbiano capito come raggiungere del cibo apprendendo dall'altro." Riassumendo: Non volli immaginarmi una nuova mamma. "L'uomo si commuove nel più intimo del suo animo." Infatti, qui sono stati utilizzate diverse funzioni. "L'autore che ha lanciato l'Incipit può scegliere in ogni momento di pubblicare la storia." Come aveva potuto pensare che Lois fosse andata a rifugiarsi in quel luogo? Non esiterei ad individuarlo nella contemplazione del volto di Cristo. Pertanto, in tutte le circostanze cercò sempre il bene della comunità a lui affidata. "Descrivere accuratamente l'invenzione." Mentre tutti i suoi colleghi passavano il tempo con le spade in mano. "In passato doveva essere stato un bell'uomo." Entrò, chiuse la porta a chiave a la appoggiò su un tavolo, lontano dal divano. "Oscar lo fissò smarrito, poi tornò a sedere accanto al camino all'angolo opposto della camera di Juan José." Pieno di fiducia e di coraggio, ritornò alla villa e cercò subito Magda per metterla a parte di quanto aveva veduto. Sì, come la chiama, lei? "Al segnale di ""Al posto"" bisogna rimanere completamente immobili, pena la squalifica." "L'impegno, assunto mediante i voti, di attuare i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza." Un caro vecchietto. Tuttavia, la nave era in uno stato fatiscente, e temevano di non raggiungere casa. "Da giovane leggevo ininterrottamente, leggevo di tutto e non mi importava di nient'altro." È possibile ottenere un vantaggio economico regalando il codice sorgente. In particolare, il processo di produzione si basa sulla disponibilità del codice sorgente aperto. "I viaggiatori approfittano, per effetto dell'apergy, della forza repulsiva di varie stelle, che fanno il girotondo lassù…" "Parte c'erano e parte sono arrivati dopo." Il suo pensiero volò a cosa avevano pensato le guardie vedendolo scendere dopo la notte. La chiacchierata è importante. "Ogni individuo che inizia ad approcciarsi con l'acqua ha necessità di effettuare la fase iniziale, di ambientamento." Quando gli ebrei sparsi per il mondo poterono recarsi ad occupare quella terra. Il fornitore non fosse più in grado di fornire supporto. "Uno scienziato potrebbe dire che esistiamo perché nell'atto di fecondazione nella vita ci siamo formati." "Noi essere umani apparteniamo all'ordine dei primati." Non riesco a uscire da questo labirinto mentale, fatto di pile di libri impolverati sul comodino. Nella sentenza si sostiene che Giuliano compiendo la strage e gli attentati successivi ha voluto combattere i comunisti. Particolarmente apprezzata risulta essere la possibilità di avvalersi di modelli di documento e di presentazioni. "Nei misti a staffetta l'ordine è il seguente: dorso, rana, farfalla, stile libero." Avendo come principale obiettivo la creazione di un sistema operativo disponibile gratuitamente. Cantare come una rana. Così come un dorsista le sostiene a stile libero e farfalla. "Notare che si effettua una specie di tuffo e i gomiti non possono uscire dall'acqua, pena la squalifica." Fare la barba e il contropelo a qualcuno. Stallman impose come requisito fondamentale per GNU la distribuzione di tutti i sorgenti. Milioni di anni fa, la lingua inglese non prevedeva spazi tra parole, questo era fatto per scrivere più veloce. Inizia il lavoro alle fondamenta e Caisotti non può pagare la prima cambiale che viene rinviata. Esser nero come un calabrone. La nuotata a crawl è in posizione prona. Spiegando i passaggi per riprodurre i problemi dando riferimenti alla documentazione per correggere le carenze. Svolge contemporaneamente diversi lavori come recensore di libri per alcuni giornali, insegnante, commesso in una libreria. La loro reazione fu una conseguenza giusta a ciò che molte donne dovettero subire. Con il tempo la mancanza di concorrenti realmente competitivi lo ha reso uno standard. Mi fai assaggiare una fetta? Cercateci anche su Facebook. Quando Apple ha permesso di sviluppare in Objective-C. È il sistema operativo maggiormente utilizzato dai programmatori. Chi pecora si fa, lupo lo mangia. Oliveira, il cui volto si era rischiarato, come si rischiara il cielo. Tutti i cattolici condividano la mia preghiera. "Fare come l'asino di Buridano." Solitamente nelle altre piattaforme si è bloccati dallo store ufficiale. Andavano anche ripulite le strade. A differenza delle altre scimmie. Il principe e il re, mentre mangiavano, bevevano e fumavano, si diedero ad una delle loro amate sfide a scacchi da ubriachi. "Che cos'era quella distesa di hangar, di cottage, di macchine e di ali, sulla riva, tra il lago e il mare?" Lo speaker può non appartenere al GUG. Venne con i suoi genitori. Stile liberista: Specializzato nello stile libero. "Specialmente dopo i sinodi dell'epoca carolingia." "Dove dovevano percorrere un'altra cinquantina di metri." "C'è un'erronea convinzione sul significato dell'espressione inglese ""Free Software""." "Per un'analisi più approfondita in questo senso si veda più avanti." Allenarsi costantemente per poterli raggiungere e, magari, superarli. Successivamente è ammesso effettuare una bracciata a rana. Uno studente di Beni Culturali potrebbe essere interessato a sviluppare un sistema di audioguide per un museo. "La modalità di salvataggio dei dati spesso risulta leggibile solamente attraverso l'applicazione che li ha generati." Testimonianze del nuoto sono state ritrovate nella caverna dei Nuotatori. Ma il fango, Dios mio, che cosa prova? Decide di seguire il lavoro del padre e va in Birmania ed entra nella Polizia Imperiale. "Anche se sto cercando di evitare l'uso degli anti-pattern nel testo." Poi lo stile libero. Convinse la grande maggioranza degli imprenditori e dei manager nostrani. Eppure, Giovanni Crisostomo ci invita a non disprezzare questa via per riconciliarci con Dio. "L'esitazione fu breve." Detto Ranocchio a causa del suo modo di camminare. "Fin dall'imbocco della via, vide un'auto ferma quasi davanti al villino della Lubiskaja." Non potendo immaginare che anche altri si servissero di quel mezzo per nuocere a Paolo. Non dover sostenere alcun costo di licenza. Figuriamoci una persona sana. Lo avesse gettato in mare. "Per dare un'occhiata alla piccola insenatura che lui aveva scoperta." Perché un atleta dovrebbe viaggiare in economica. "A causa dell'insistenza pressante dei media per avere delle interviste." Compaiono anche i primi primati e le nummuliti che erano dei protozoi con guscio calcareo a forma di disco. Blair è un uomo che ha sempre agito. È meglio un magro accordo di una grassa sentenza. "Il software non può essere considerato un'opera letteraria." "Sarebbero stati l'uno il testimone del figlio dell'altro." La maggior parte dei brevetti depositati appartiene a multinazionali statunitensi e giapponesi. "Alla venerazione e all'invocazione." Rimane ferito alla gola e torna in patria clandestinamente. "Raymond sottolinea come il mercato del software sia basato più sul valore d'uso del software stesso." Piano di subentro e assegnare a ogni Comune la data. A riprova della possibilità di successo del metodo di sviluppo del software open source. "Non vedo l'ora finisca questo periodo, sono davvero stressato." Le sessioni Demo sono state organizzate in tre differenti orari per ogni giornata. "Ma richiede una ripassatina alle parti più importanti dell'opera per capire al meglio ciò che accade." La stragrande maggioranza delle navi dirette alla capitale del nord si fermavano prima nel porto dei Monti. Possono essere sostituiti con parole più semplici senza perdere significato. Perché i nuovi volontari possono lasciar perdere molto facilmente se non hanno capito le finalità del progetto. "Passarono sotto l'androne buio, traversarono il cortile e si trovarono davanti alla facciata di un altro fabbricato." La questione della valutazione è bene espressa dal Professor Angelo Raffaele Meo. Per quanti complici avesse avuti, gli sarebbe stato impossibile di procedere al dragaggio del fondo per recuperarla. Quando vede che tale invocazione estende la sua efficacia con frutti salutari anche fra coloro. "L'unica cosa che ritengo importante è che ci sia una reale connessione e volontà di condividere sé stessi e delle esperienze." Rimpiangendo di aver venduto il terreno a Caisotti. È riuscito a fotografare questi animalculi in tutte le fasi intermedie della loro costituzione. Apparecchi di diffusione dei contenuti musicali su Internet. "Una caratteristica di queste scimmie è che durante le zuffe l'individuo minacciato reagisce facendo rappresaglie." "Un Internet in cui l'individuo possa plasmare la propria personale esperienza sul Web." Sono molto più difficili da gestire remotamente di una equivalente implementazione del sistema Linux. Da piattaforma o da trampolino. "Il dramma particolare della donna, che non aderiva all'altro." Cercando di sollevarle dal legno tutte intere. Chi era questa persona? "Un'abitudine contratta in Oriente." "Che è il padre, l'abate." Cessa il flusso di denaro illegale a loro destinato. "Era l'ultimo giorno che avrebbe passato alle Sei Fortezze, ed era ancora l'alba." "Oltre al fatto che potranno imparare l'inglese." Però, però alcuni giorni dopo mi è capitata una lettera di un vecchio Provveditore agli studi. "Quando faccio teatro non riesco a camminare per colpa dell'acido lattico nei muscoli." "Una frase che gira nella cultura hacker è che, l'unico computer sicuro, non è quello sconnesso da internet ma quello spento." Dopo essersi rasato. Allora è possibile utilizzare la regola di Bernoulli. "Di nuovo aprì un poco le labbra per ghignare – un'abitudine!" "Quel che impressionò maggiormente Bonard fu lo strano silenzio che seguì all'atto del capitano." "L'arcaico ""tu sorella"", o sorellam tua (sì, non è il termine latino esatto, ma ""sorellam"" fa più ridere di soror)." Si vada alla pagina su Leanpub per scaricare e registrarsi in modo da ricevere le notifiche sugli aggiornamenti. Per poter utilizzare questo tipo di software su uno specifico computer. Ma con tono passionale e confidente. Ad ogni modo, una cosa era certa. Da cosa nasce cosa. "Fare un'ambasciata." Da alcuni anni punta in questa prospettiva sul software di messaggistica istantanea MSN Live Messenger. Prima che qualcuno degli dei andò a parlare di nuovo con loro. Sono le aree in cui i cicloni possono formarsi facilmente grazie alla bassa pressione. Il più conosce il meno. Poiché De Vincenzi aveva taciuto e miss Bigland aveva dubitato che esitasse, la ragazza aveva aggiunto. "Sotto la sua finestra di camera c'era la cinta di un convento di suore." Caratteristica, questa del popolo montano, che rendeva poco pratiche le visite da chi non vi faceva parte. In che cosa posso esserle utile? Aveva voluto il denaro e adesso lo aveva. Il commissario entrò nel salotto, fece il giro largo, per evitare il cadavere, e avanzò nel salone. Per esempio, lo sviluppo non è presente in tutte le comunità. Il passaggio sotterraneo li aveva portati in una delle enormi valli chiuse che si trovavano in lungo e in largo nel Regno. Il dialetto locale ancora assillava le orecchie di Dalmor. Enorme e immobile davanti ai loro occhi si stagliava un monte altissimo. Di detriti foraminiferi. "Agenti dell'Intelligence Service." Il codice può essere richiesto dietro domanda protocollata o anche in cambio di una e-mail. E non dubitano che qualcuno possa andare a cercarla proprio lì, quando quella busta dovrebbe trovarsi già al suo destino. Sorrise a sé stesso. "Le stelle e le nebulose tutto il meraviglioso fuoco d'artificio dell'universo." Se sciupate così la vostra polvere. Di corruzione dei file. Non voglio si possa dire che alla signora sono mancate cure e assistenza. "Vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso." Né ai discorsi che gli aveva tenuti in uno stato di quasi incoscienza, né alla proibizione di scendere a Dakar. "Non sapere neppure d'acqua calda." "Mi fido che mi stupirai, non vedo l'ora ed ho la pelle d'oca." La capacità di riconoscere le proposte che siano in grado di garantire la continuazione del progetto. "Il software open source agevola il riutilizzo di sistemi hardware non recentissimi presenti nel mondo dell'istruzione." Amato sopra ogni cosa. Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre. Se incontri difficoltà con i tasti della riga di sotto, prova a spostare la tua sedia indietro e alzare lo schienale. Incontravo la gioventù e i bambini. "Spinta: La gamba dall'alto si muove verso il basso. Il piede deve essere necessariamente a punta." Un passaggio di informazioni fine a sé stesso. "Egli riesce a far riconciliare il capitano Nicholl con l'impassibile Barbicane, grande costruttore." "E vanno, guardinghi, favoriti dalla nebbia e dall'oscurità." Anche per questo motivo, Wikimedia Italia da anni si batte. "Il termine GNU è un acronimo che significa ""GNU's not Unix""." Specialmente nei messaggi di sistema che notificano un errore. Ma a Chicago dovette accadere quel terribile fatto che fece tornare la Scimanova in Europa. Fu preso da un primo scoraggiamento. "L'idea alla base di tutto è che Mozilla non mette alcun limite." Grazie al nuoto possono essere allenati quasi tutti i muscoli del corpo, poiché il nuoto li coinvolge quasi tutti. Fissò lo sconosciuto negli occhi e disse con disinvoltura. Ora, per arrivare a Venere, bisogna percorrere nove milioni e cinquecentomila leghe. E qui appunto doveva essere il dramma intimo. Per convincerli a mettere a disposizione le loro abilità per il progetto. Propone cinque modelli commerciali e due modelli teorici applicabili in questo contesto. Come descritto precedentemente. Alla notte fosse arrivata qualche auto. Una noce da sola non suona nel sacco. "Abbiamo scomodato i pezzi grossi, quando c'è Giuseppe Verdi in ballo non si scherza." "Da questi dati si ricava come sia stata rapida l'espansione di Apache." Trovò dopo poche ricerche quanto gli occorreva e aveva supposto. Sulla base della stima del valore dei beni effettuata dal medesimo ufficio. Aggiungere i tool di installazione del sistema. Il litigio fu portato dinanzi al re che sentenziò che il puledrino doveva rimanere là dove era stato trovato. Gli errori dei dottori li ricopre la terra. Cantate degne del miglior Karaoke di Fiorello. La giuria, necessaria per poter tenere una manifestazione natatoria (gara, competizione, …). "Io ero lì, io l'ho vissuto quel momento, quella sensazione di normalità, di sollievo per qualcosa che finalmente funziona." "De Vincenzi, il morto dello Specchio d'Oro era una spia." Economie locali. I giudici di stile sono importanti poiché verificano la correttezza di ciascuno stile. Aveva un timbro più netto. "A sera inoltrata si diresse verso l'ala del Palazzo in cui viveva la famiglia dello zio." "Un problema che rischia di affliggere la Pubblica Amministrazione è quello del cosiddetto ""vendor tie-in""." "Infatti, perché non l'avrebbe condotto con sé?" È stato vero piacere poter collaborare con il Gruppo Utenti di Linux di Cagliari e aver preso parte a questa manifestazione. Uldor li guardava tutti in malo modo. Il distributore dei biglietti della metro non funziona? Non vide nulla. La terza torre, a base ottagonale, adibita a biblioteca. "Lo condanneranno a trent'anni per lo meno." Il software libero e open source contribuisce a promuovere lo sviluppo di Internet come risorsa pubblica. Madre vedova e i due figli hanno il problema del pagamento di alcune nuove tasse. Ecco, se non mi consentiva neppure di comperarmi un cagnolino. Il lettore attento riesce a capire questo dato importante. "Ma senza molte speranze di trovare quel che l'incendiario aveva voluto distruggere." Sperare che possa accadere in città è da folli. A seconda del suo profilo di conoscenze. Lasciare spazio alla discussione. Purtroppo, solo il sistemista della città è autorizzato a farlo. Poi improvvisamente smentito. Non sentono una reale implicazione dalla violazione di questa legge. Né un dato benché minimo. Andare per mare senza biscotto. Ma ha una vena poetica di questo bambino abbandonato a sé stesso. "Altre schiere di fanciulli lavoravano all'aria aperta trasportando il minerale dalla basterella al calcarone." Sii il cambiamento che desidereresti vedere nel mondo. Arrestano il tuo pusher? E le sollevò a forza la testa. È attualmente mantenuto da Eric S. Raymond, reperibile in inglese. Non è altro che una mezza capriola in acqua. Un sistema operativo didattico molto diffuso nelle università. La chiave di interpretazione può essere trovata nella filosofia degli sviluppatori. Si domanda ancora il profano intelligente. "Un po' di storia." Evidentemente gli era destinata. E furono due nomi e due indirizzi, che trascrisse sul margine di un giornale trattosi dalla tasca. Il medico si volse e prese la bottiglia del whisky. "Io vivo per l'attimo di silenzio che c'è prima dell'inizio di uno spettacolo o di un concerto o di una gara." Non mi alzo! "Ti ricordi com'era il mondo?" Una nuova via sotterranea che lo porterà a smarrirsi per sempre nel sottosuolo della cava e morire come il padre. "L'utente normale nella maggior parte non è abbastanza esperto nella configurazione del proprio computer." "In ogni fiaba che si rispetti questi personaggi dopo un po' escono fuori dal libro e diventano la realtà." Anche se molto spesso si insegna prima lo stile libero ed in seguito il dorso. Come ultima spiaggia se la persona non ha conoscenze specifiche. Non ci pensi due volte e ti colleghi per poter scrivere su Facebook che stai per partire per un colloquio! "Mentre lui continua a svolgere un ruolo di gestione dell'impresa." Il team di trasformazione digitale voluto dal Governo italiano per avvicinare la pubblica amministrazione al mondo digitale. "E gridava: – Trent'anni!" "Ma bisogna pure ch'io mi prenda un po' di respiro di tanto in tanto, assolutamente, una boccata d'aria per il mio superfluo." Lo psichiatra misterioso e astutissimo. Inoltre, è possibile dire che ogni bracciata completa è accompagnata da una gambata completa. Il secondo che si occupa della elaborazione della sinusoide grafica. E decidono di vendere una parte del loro giardino per farci costruire un palazzo. Chi muore giace, chi vive si dà pace. Potrei inventarmi che ne abbia scritto qualcosa Erodoto. Pochi passeggeri dovunque, i più mattinieri. "L'elio?" Noi siamo così (non sempre)! Tu sei matta, in verità mia, tu sei matta! Messo in croce, non solo ha perdonato ai suoi crocifissori, ma li ha scusati. Pure io non soffrivo troppo benché il capitano Nemo non avesse ancora domandato ai suoi serbatoi un supplemento di ossigeno. "Il Ministero della Giustizia e il ""Casier Judiciaire National"" usano applicazioni basate su soluzioni open source." Chiunque può copiare ed utilizzare il programma, assemblandolo ad altri o modificandolo. Essere baciato. Dalmor si godette per un attimo la brezza del vento. Cercò attorno: Volete darmi la mia borsa? "L'ambito dei progetti open spazia notevolmente nel campo legislativo." Direbbe è un desiderio sessuale che hanno tutti gli esseri viventi. Come è andata ieri? Infatti, il primo deve istruire quindi deve insegnare il saper stare in acqua, incluse le nuotate. E anche non mi pareva vero che fosse morta. Volano con il collo e le zampe tese e di solito gridano in volo, probabilmente per mantenere riunito lo stormo. Usare in modo coscienzioso i servizi gratuiti o a pagamento e verificare cosa rendiamo disponibile. Poiché entrambi gli stili sono simmetrici. Ora ci concentreremo sulla riga superiore. Il vetturino si presentò allo sportello di sinistra e il viaggiatore che si trovava dalla sua parte. Le sue facoltà chiaroveggenti gli si erano illuminate al momento in cui aveva tenuto fra le mani quelle due lettere. "Ranocchio era l'unica persona che contasse nella vita del giovane, dopo il padre che purtroppo era morto." Enorme quantità di hardware supportata dal sistema. Da giovane entravo nelle librerie e mi sentivo al centro del mondo, mi muovevo con disinvoltura. "Con la certezza ch'essi fossero trattenuti da una corda!" Che mostrasse nel grafico anche una terza ascissa z. Ovvero quando il bene sia improduttivo. "Per esempio, delle foto in cui c'erano i fondatori del partito venivano cancellati quando essi li tradivano." La diffusione di Linux pare non sia destinata ad eguagliare quella di Windows. Egli lavora presso una cava. Poiché porto esclusivamente commerciale, le sue banchine brulicavano di giorno di mercanti di ogni paese, lingua e nazione. Io non desidero che la nostra Società abbia noie. Integrazione dei programmi in Windows. Un bambino di nome Pin passava il tempo in una bettola. "In poche parole, le cose della Apple sono considerate ""fighette"", il resto no." "Una shell viene caricata all'avvio e presenta le varie opportunità disponibili." Potremmo parlare a lungo della qualità della connessione. Ma tu sembri un gatto selvatico, sai? "Fino all'ultimo, perché voglio avere l'albergo completamente vuoto, per poterlo visitare da cima a fondo." "Eppoi, cosa sono trent'anni?" È molto utile anche per i disabili, poiché possono divertirsi, rilassarsi e socializzare. "Non lasciare che sia un'istituzione, o perfino la nostra propria istituzione, ad assumersi il carico del problema dei poveri." "Tenendo in una mano uno scalpello e nell'altra una lente d'ingrandimento." Sposa bagnata, sposa fortunata. "Tutta la sua riflessione fa riferimento all'uomo a differenza della filosofia tradizionale." Perché un dialogo scritto funzioni e risulti verosimile, bisogna che sia studiato e costruito nei minimi dettagli. I nostri mercati, la nostra democrazia, la nostra scienza. Si ricoprì di bolle sul corpo perché il fiume era come una fogna. È ancora oggi riconosciuto da tutta la comunità come il principale mantainer del kernel. "E io non ti chiederò d'intercedere presso di lei." Quindi è più lenta. "La pallottola s'immobilizzò sulla palma." A breve vedremo di fare un articolo sul progetto per il blog, se qualcuno vuole farlo ci trovate su Telegram. Non riusciva a dirle altro che: – Ma sei matta, Serafina, sei matta! "Passato un attimo di silenzio, aggiunse: ""Voglia Dio che Giacinta non abbia paura.""." Fare come Giacomo. Vieni su, che tua figlia sta diventando matta! Promise di non far scene se la lasciavano rientrare nella sala. Faresti bene. Parlò dolcemente fra sè. Con due occhi neri gonfi e lucenti di pianto. Neppure Dio può disfare un matrimonio! Una pesca venti centesimi. "L'accusato rimase pensieroso ad occhi bassi." E capisce di essere stato usato e scappa via. Scoprendo una cuffia di vecchio broccato dalla quale scaturivano ondate di capelli nerissimi. Le sue spalle rotonde. Agire avrebbe voluto. Mancava soltanto che fosse così matto da dirlo, anche! Il sole inondava il cortile. Ben tornò indietro e si appoggiò con le mani al tavolo. "Il nostro fattore comune è la volontà e la consapevolezza che l'unione fa la forza." In particolare, è stata migliorata la qualità delle conversioni dei file in formati proprietari. Venti centesimi! Detto ciò tacquero entrambe. Sì; e altri ancora? Probabilmente perché Homo Sapiens era entrato in competizione con lui. Profonda. "La decisione del Re non era stata presa positivamente dall'esercito." "L'avvocato, un piccolo giovane giallo-roseo, aveva cominciato a parlare con vocina stridula e femminile." Lo legava tra due pietre in campagna. Io me ne infischio. "Roberta si mise a ridere nel veder ridere l'ospite." Tra i maiali hanno il predominio Napoleon e Palla di Neve. Con la categoria Recensioni. "Per prender l'acqua." Il piccolo dottore vi fa ridere? Ora egli ripeteva le cose già dette. "L'altra continuò a piangere più forte." Non mi far parlare, Manuela. Io stavo per dare uno schiaffo a vostro nipote. "Vladimiro sollevò l'arguto volto da faina e guardò il commissario con occhi brillanti." Se non taci, io non dico più nulla, ecco. Con uno sforzo disperato di volontà guardò Lorenzo e vide. "La pallida e scarna Grazia si mise anch'essa a ridere nervosamente." Guardò attorno e non vide nessuno. Chiese se il bambino aveva messo i primi dentini. Colomba mia. Osservò zio Emanuele. Lo studente si gettò supino sul letto. È una proposta indecente! "Egli disse: – Un po' di ginnastica fa bene." Sei un vento, figlio mio. "L' innovazione è quella del digitale terrestre e si è pensato che è stata fatta per la Confederation Cup in arrivo." La ragazza arrossì e chinò gli occhi. "Sani mostrò all'infermiera di guardia nella corsia il distintivo di cuoio da funzionario di polizia." Proprio come al teatro, esclamò Cruni. Spiravano soffi di vento, pieni di odori selvatici. Rozza, con un gran letto di legno. Aveva un faccione grigio che pareva un mascherone di marmo vecchio. Nella quale si trovavano due persone. La vista le si ottenebrò. Senza badarvi, prestava attenzione al racconto doloroso che gli faceva zia Marta. In una commedia francese. La fossetta del suo mento tremava. "L'avvocato ti aspetta là." Il primo deve insegnare e migliorare la tecnica. Presto, presto a tavola! Le emissioni di gas serra stanno distruggendo il pianeta e compromettendo la vita su di esso? Venite dunque a tavola. Uomo grosso, imponente, col petto molto stretto nel velluto turchino del giustacuore. Rivolto alle ospiti: – Non mi lascia una stilla di sangue nelle vene. Potresti darmi una mano? Veniva deformata da un vestitino nero troppo stretto. Non far sciocchezze; non disturbar la gioia di questa brava gente. Ci son delle prove è vero. "L'iniziativa dura una settimana." Zia Marta si guardò attorno con occhi fosforescenti. Non mi seccare. Si sfogò con voce bassa. Aveva dovuto promettere a Lois di non abbandonarla. Dentro allo sgabuzzino. Mangia come un cane. Grazia non rispose. I tre ragazzi erano figli del figlio maggiore. Non amava nessuno. Assassini sarete voi, corvi neri. Ripetè Marcello. Come, ad esempio, quando viene sviluppato nuovo software. "E il nome era inglese e lo seguiva l'indicazione: London." Con una grande macchia di sangue sulla punta. Di lì passarono nella stanza da pranzo adorna di orripilanti nature morte. Ecco, Lorenzo restò sotto la sua tutela. Nel caso di studenti delle scuole superiori la situazione richiede più aiuto. Zia Marta sporse il muso. Il suo viso si mutava. Tu dici che Gianni è un buon cristiano? Fresca come una rosa in primavera. E le sue parole cadevano nel vuoto. E il latte è acqua. "Infine, si sedettero un po' a caso, ognuno dove capitava, e si guardarono tutti, aspettandosi un discorso di chiusura." Voi non rispettate neppure i morti. Strinsero la bocca in atto dubbioso. "Quando l'avvocato tacque, Lorenzo balzò in piedi." Ciò avrebbe minato la politica comunista avviata con la rivoluzione. È ammalato. E se lo condannavano a trenta non era peggio? Non potresti farci il favore di finirla? E fu arrestato. "Squalo: molto importante poiché l'allievo impara a nuotare con la faccia in subacquea." Le rondini cantavano guardando il sole. Cosa volete farci? "Qualcuno l'afferrò e la trascinò fuori nella piazza gialla di sole." Tu credi si tratti di Marcella. Ma questa ritirò rapidamente il viso e chiuse la porta. Ero in grado di riconoscere i libri belli ed ero in grado di abbandonare le storie che non mi interessavano. "Usando la tecnica ""track start""." Popolavano le notti di tempesta. I giudici addetti ai concorrenti danno informazioni ai concorrenti. Tu sei un buon cristiano. Sotto il mandorlo. Non ci pensare. "Al segnale di ""Beep"" il corpo si porterà indietro formando un tuffo da posizione supina." Uscì dal centralino e fece in tempo a vedere Vehrehan tornare in sala da pranzo. Io ho pietà di te. "Per la sua ispirazione il tentativo audace ma freddo degli Yankees diventa un'impresa piena di commozione." Avrete visto in quel vetrino un animaletto somigliante a un animale preistorico di cui la specie è spenta. Dovrebbe finirla! "L'ho letto sul giornale." Poiché si trattava di una vera e propria confessione. Intorno cantavano i grilli. La lucidezza ed è rimasta la pazzia! Credo che avrò bisogno di molto alcol, prima di potervi comprendere. È un docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino. E non ti lasceranno più andar via. "Zio Emanuele osservò, un po' beffardo: – Già!" "Richard Stallman ama definirsi l'ultimo degli hacker." "L'Enciclopedia Libera incontra ogni giorno nella sua opera di divulgazione." Della pace. Cerca di ottenere il colloquio prima che mi portino via. "Non c'era più alcuna speranza." Iniziata oggi con la presa di coscienza di un blocco nuovo, grande e scintillante: il blocco del lettore. Non bisogna poi disperarsi; che diavolo. Le società indipendenti per la consulenza informatica sono in grado di fornire supporto a sistemi Windows, Linux o misti. "Infatti, avevamo toccato, per servirci dell'espressione marina, ma in senso inverso e a duemila piedi di profondità." "Promuovere nei gruppi dove c'è interesse." Scambiava merci e formava alleanze. "Sarebbe giunto al cuore dell'enigma." Appena finito il pranzo le due donne sellarono il loro cavallo. Arrivò un giorno che Lorenzo scappò di casa. Si tolse dal capo il fazzoletto di lana. Appena vide Giulia, si fece ancora più bianco e si fermò. "Oggi Apache è considerato il più importante e diffuso ""www server"" a livello mondiale." Ah, allora bisogna metter la scala. Non lo sapevi forse da molti e molti mesi? Che cosa, dunque? Una volta che ci si trova in posizione prona bisogna dare un colpo di gambe a delfino. "Di giorno in giorno, d'ora in ora." Ogni donna che ha il marito condannato può tornar libera. Tornerà fra qualche giorno col bambino. Poiché gli ultimi regolamenti prevedono ciò. Facendo il pazzo, rideva sfrenatamente. La scienza potrà darci le soluzioni a tutte le malattie ma non potrà mai spiegare perché ci sono i miracoli. Quando i bambini tornavano a vedere il nostro spettacolo ridevano sempre di più e applaudivano sempre di più. "Favorire l'adozione dei principi del software open source nel mondo dell'industria." "È ritenuto il più difficile dal punto di vista dell'orientamento e della sicurezza dell'individuo stesso." Che hai tu da rimproverarmi? "La notte morì nel cielo, Dalmor rientrò nella sua stanza che l'alba era vicina." "Aveva lo sposo in carcere e appariva circondata da un'aureola romantica." Ecco, finiscila, – disse ansando per lo sforzo fatto, – che cosa vuoi farci? "Un'ora, mister." Essere una mosca cocchiera. Motivazioni economiche. Per una questione di tempo. Tutto ciò gli sembrava facile. Io direi: ciascuno di noi cerchi lui di essere buono. "Nell'era digitale uno dei mezzi più utili per mettere in ginocchio il sistema è proprio il cyber-terrorismo." Una serie di sfortunati eventi ne è la prova: ciclo di romanzi di grande successo, già film di grande successo. Con moltissimi quadretti appesi in alto sulle pareti. Marcella gli si precipitò davanti e singhiozzando gli strinse la mano incatenata. Paolo stava zitto. Per guadagnarsi da vivere fa lavori molto umili come sguattero in locali e ristoranti. "In questa maniera l'aria contenuta nel proiettile non poteva sfuggire e le osservazioni divenivano possibili." Non sapeva perché. Eccola lì la sciocca! Dovevano scendere la valle. Sei tornato ben affamato. Sul principio gli parve di camminare in sogno. No, lo dicevano gli altri, e lo dicevano per il tuo bene. Benissimo. "Lo prese e l'osservò attentamente." Concentrandosi prevalentemente sugli aspetti pratici. Abbiamo diversi nomi ma cerchiamo ancora proposte per presentazioni! Space Cowboy sorseggiava impazientemente le sue tazzone di caffè. Li rincorse. "Pochi mesi prima del ritorno in patria de' miei genitori." Ben girò su sé stesso e si diresse alla scala. Infine, il circuito si chiude con la combinazione dei due array iniziali su grafico. Diventava cupo, con gli occhi fissi, poi ricominciava a ridere. Nelle case non ci sono provviste. "Sicuro che ce n'è!" Mangiarono in sala. Davano sul cortile ed erano spalancate. "Abbiamo abbassato le vele per sicurezza – i catini sono pronti per raccogliere l'acqua piovana." Che il signor Marco era morto. Egli chiarisce così il concetto. Dovettero attendere fino alla primavera. Aveva il suo piano, ormai. È fatto ad hoc. "A partire dalla quale potrà iniziare a svolgere i passi propedeutici all'utilizzo effettivo di ANPR illustrati di seguito." "Risulta quindi, all'acquisto, molto più conveniente Linux." Afferma che io abbia potuto da me stesso tirarmi un colpo di rivoltella a quattro metri di distanza? Bisogna parlare per reclutare e essere preparati con del materiale mentale per non risultare presi alla sprovvista. Le truppe lo osservavano, ma nessuno osò disturbarlo o distrarlo. Si consideri che si incontrano problemi di migrazione anche in caso di aggiornamento alla versione successiva. Che il Regnum Dei si identifica con il Regnum hominis. Decretando il successo insieme a Microsoft Office nella nuova versione XP, la posizione di monopolio della Microsoft. Premette il bottone del campanello e un uomo in camice gli aprì. "Sull'imbrunire si fermava alla porta dell'Albergo del Caval Marino una sedia di posta." "Ma con un singhiozzo in gola che le impediva d'ingoiare le vivande." Non viene tuttavia mai spiegato nel dettaglio come questi parametri vengano misurati. Gli diede il denaro e poi rapido salì lo scalone, mentre Cruni si lanciava verso il banco del portiere. Bisogna aggrapparsi al tubo posto al di sotto del blocco di partenza. Grande costruttore di corazze. Alzò la mano gialla e magra. Il suo nome Kaimichi, in inglese tradotto come screamer, ovvero urlatore. Essa gode di pace soave, ben sapendo di essere intimamente congiunta con quella preghiera. Fare la cena del galletto. Io sono povero. Dopodiché discese ed entrò nella terza. Con la corta barba a riccioli. Il principe si mise a sedere. La questione tratta della qualità del software open source. Conferenza stampa preolimpica. Creazione e distribuzione più rapida delle patch di correzione rispetto ai tempi abituali. "Naturalmente composta dei gas più tenui formatisi nei tempi primitivi dell'ordinamento terrestre." Quei cani rabbiosi ti hanno preso e legato. Si era nascosto nel vano della finestra, dietro le tende pesanti. È matta, giuro che è matta! Specializzazioni del nuoto. Quella cagnolina ha appena partorito nove cuccioli. Non sono io suo marito? Dico che quello lassù è morto per un colpo di rivoltella alla nuca. "Quella donna è bella, d'una bellezza strana e coi capelli rossi." Quei templi… Anche quella sera. Perché i crani di questo antenato erano molto più grossi. Questo racconto è ambientato nel dopoguerra. Fissano i vari aspetti della vita proplasmica rinascente ha sbalordito e commosso. A porne in luce le bellezze. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Non si sa perché. "Un mondo dove far pagare un biglietto è come un'offesa." Il freeware può essere copiato ed utilizzato gratuitamente. La storia si conclude con la ricerca di un amico che Pin cercava perché si sentiva solo. Tu sei morto per me, io non ti riavrò mai più, mai più. E tu piangi lì come una matta che sei. "L'acido lattico e la rigidità sono dietro l'angolo." Veniva seguita da due compaesani. Questi volontari a loro volta sono sottoposti a dei test per verificare le loro conoscenze. Ma poi i suoi pensieri ripresero il loro corso. Del Governo Federale Tedesco. Lo spazio agghiacciato nel quale ruotano i mondi e i soli. Non ricordo; andate avanti È fondamentale un equilibrio tra profitto commerciale e benefici pubblici. "La testa è sempre fuori dall'acqua anche se c'è una sincronizzazione tra la bracciata e la respirazione." "Che cosa c'è oltre questa seconda atmosfera?" Non sposarlo. "Per esempio, quando venne presentato l'iPhone, l'unico modo per creare applicazioni era usare tecnologie web." La licenza GPL è acronimo di General Public Licence. Il mio auspicio è di aggiornare questo testo spesso. Ma noi ne abbiamo. Ma il tenace chimico non si abbatte per la guerra che gli muovono. Quando il vecchio stava assente. Prima di riempire il calcarone (fornace). Più alto di ogni altro che si fosse mai visto sulla terra. Speriamo almeno che mi scelga per suo avvocato! E zio Alberto si mise signorilmente il tovagliolo sotto il mento. Fissava la lettera chiusa sul comodino. Ora, infatti, molti nuotatori utilizzano molto più le braccia piuttosto che le gambe. Ci sono così tanti bravi atleti dalla Corea, USA, Messico, guardate i loro video. Serafina si alzò: era alta, grossa eppure svelta, con dei fianchi stupendi. "È molto utile il nuoto per gestanti, poiché l'acqua rilassa i tessuti e dona un certo rilassamento all'individuo stesso." La cui cima era nascosta nel cielo da nubi e foschia. "Per il servizio dell'uomo." "L'unico a fare eccezione è il dorso." Successivamente il peso si porterà senza caricare ulteriormente sul piede di avanti, quindi ci si spingerà. E noi lavoravamo. Curvo sul suo piatto. Esisteva già da molti anni. Questo essere rappresentava un salto di qualità rispetto ai precedenti. In quasi ogni angolo di strada puoi trovare un piccolo chiosco che le prepara. "Dunque, Osman Mascali ieri sera credette conveniente farsi uccidere in una camera dello Specchio d'Oro." Qua e là. "Un nonnino spregiudicato, che non mi volle far seguire un corso regolare di studi, preferendo d'istruirmi lui." Uccello in gabbia non canta per amor, canta per rabbia. "Nell'arco di sette anni la FSF realizzò un'enorme mole di programmi." E così salutarono con gioia il sorgere del Sole al mattino. Sovrastando il loro regno e la città di pietra. Non aver peli sulla lingua. Uno standard a livello mondiale. A presenza di sposi novelli commuove particolarmente, perché la famiglia è una grande cosa. Per cui un tempo passavano oltre i sette decimi di merci del mondo. Dopo una serie di ricorsi Microsoft riuscirà ad evitare la sanzione. E sono state abbandonate come cittadini di seconda classe. "Il ministro ha preso in considerazione questa idea e si è messo subito all'opera." "La Luna era salita già oltre le cime dei monti circondanti, l'aria era fresca, e per il palazzo non vi era troppa gente." "I ragazzi impiegati all'aria aperta lavoravano per undici-dodici ore." Oggi tu hai bisogno di forze. Si integrano in Windows e il nuovo sistema di aggiornamento dei software. In Russia aveva contribuito al soviet ma che venne poi espulso. Alzati, figlia del diavolo, finiscila, che ti fa male! Si avviò su per la scala a chiocciola in legno che era posta al centro della torre. Come e perché distribuire un prodotto di questo tipo gratuitamente? Consegnala al portiere, la prenderò più tardi. Non decide la propria libertà e siccome la libertà porta a essere liberi. "Lentamente Trozkij fu limitato nella sua autorità fino ad essere costretto all'esilio in Messico." Rinfrancati dal lungo riposo, non ebbero bisogno di dormire. E, pronto a fiaccarsi le reni ad ogni momento, finiva, invariabilmente, col ricadere diritto. Oltre ad essere più efficiente. Le catapulte avevano danneggiato in gran parte le mura. Ho tutte le ossa slegate. Con le buone maniere si ottiene tutto. Oltre al forte patriottismo inglese. Non odiava nessuno. E si affrettò a firmarlo, lui pel primo. Ciò non fu una scelta del dittatore, ma una conseguenza. Quasi tutti vecchi e grassi. Passa un mese e non si trova un compratore per il terreno ma arriva un certo Caisotti. E andò via a testa bassa, come un cane frustato. Eh. Mentre questo esemplare era stato scoperto in Europa e in Asia. "L'esploratore dello spazio si chiuderebbe in maniera ermetica nell'obice-razzo." Constatato con soddisfazione che sotto di lui lo spiazzo era deserto, discese la china. Ma ebbero il tempo di vederlo tornare a galla, dibattersi disperatamente e poi sparire per sempre. "Un'anima civile." Tornò indietro fino alla porta socchiusa. Il fatto andò così. Questa lo guardò con ira e fece per dargli uno schiaffo. Se si rompono sono da buttare. Anche in questo stile, come nel dorso e nella farfalla, la gambata non ha un peso eccessivo. Perché sino ad oggi non sono stati rilevanti i casi di ripercussioni pesanti sugli utenti. "Escluso il giorno dell'incoronazione." Si era differito alla linea militarista di Stalin e ucciso tempo dopo dai sovietici. Facevano della grande e bella nave, lunga ottanta metri, una vera meraviglia del genere. Era Paolo, fra due giovani preti suoi amici. Esattamente come Dalmor aveva previsto. I propri clienti che possono modificare il software secondo le loro esigenze. Nelle case abbandonate avviene spesso. Permettere al più ampio numero possibile di programmatori e di utilizzatori di testare il programma. La giovane provò un senso di dolcezza. "L'umore generale non era positivo, ma erano tutti contenti di tornare a casa." Presentano interfacce simili e molto intuitive. Giù, giaceva il cadavere. Mamnor dovette compiere più sforzi del consueto. Per una tale insolita ragione siamo incitati a ricercare la Città futura. Soprattutto ad opera di Urbano VIII. I prodotti open source determinano vantaggi in termini di contenimento dei prezzi trasparenza, e quindi sicurezza. Guardare per la maggior parte del tempo lo smontaggio delle scene. Detentori, per passati tentativi, del primato di cinquecento metri di profondità. Lo stile farfalla venne riconosciuto ufficialmente come stile distinto dalla rana. E sputò la sua sentenza letteraria. La nascita del movimento Open Source è strettamente legata a Richard Marshall Stallman. Neanche il tempo di un caffè. "La scelta dell'Italia di occupare l'area balcanica." Durante tutto il tragitto inferno-purgatorio. Poteva aver colto il momento ed essersi infilato, non visto, nella stanza di Juan José. "Si fece in silenzio il matrimonio civile e vivemmo assieme d'accordo." Masticava con rabbia un pezzo di toscano, facendoselo passeggiare per la bocca. E se non ci fosse lui, guai! "Comparve l'Homo Neanderthalensis che era molto più muscoloso." Liberare il futuro, vendere il presente. Le demo live hanno permesso a tutte le persone Online e Offline di poter conoscere meglio i progetti coinvolti. "Indica l'inserimento di chip e/o software obbligatori che limiterebbero le libertà dell'utente." "O, più comunemente, un braccio lungo e l'altro lo raggiunge successivamente, formando quindi l'assetto." Nel frattempo, sono previsti il rilascio della nuova versione del sistema operativo destinata al mercato server. "È disponibile in italiano sul sito web dell'editore." Nonostante le numerose difficoltà che incontravano le navi mercantili a giungervi. "In fondo anch'ella credeva Gianni colpevole." Un software proprietario che sia fonte diretta di profitti. "Ce n'è?" "Leonora raccontò l'incontro col marito." La ciurma era sconfortata dalla fredda accoglienza ricevuta e chiese che fossero almeno annunciati. Quindi permettendo alla mano di entrare con il mignolo piuttosto che con il pollice. Abbiamo visto le Olimpiadi insieme nella sala TV. Per conoscere il mondo esterno sono delle folgorazioni e illuminazioni attraverso la sua esperienza di vita. Accanto al focolare acceso. "L'essere per sé invece è trasparente e conferisce il significato alle cose." Questa volta andavamo incontro ad una situazione totalmente nuova per noi. Un farsetto rosso acceso con i bottoni di madreperla. Il guadagno immediato che essi possono trovare seguendo questo tipo di sviluppo è nel prodotto finito stesso. Eppure, su internet lo facciamo senza pensarci! Le città erano quanto mai lontane, nascoste nei monti stessi. In altre parole, da un lato è fondamentale non perdere di vista il dato numerico che rappresenta un buon indicatore. "Non permetteva l'esistenza di una comunità cooperante." "Col darci questo libro voi avete fatto un'opera buona e perciò vi auguro cento edizioni." Non può offrire alcuna garanzia di qualità il frutto di un lavoro collettivo. Raccolto in un recipiente speciale sotto una pressione di molte atmosfere. Che passa in prossimità di esse per questo vivono a terra. Io non so, ma lui gli disse così. "Tutte queste cose risuonavano come un'eco nelle parole degne di eterna memoria di Leone Magno." "Non hanno soltanto l'obbiettivo di informare, ma principalmente di realizzare una esperienza." Raccolte dalle sue labbra negli ultimi anni di vita. "Nell'Inchiesta in Sicilia, scritta proprio da Franchetti e Sonnino." Un esiguo gruppo di alunni ha sempre partecipato e dimostrato impegno sia in classe che nella rielaborazione a casa. Le due donne cavalcavano su uno stesso cavallo. "La vita condotta nella clausura monastica con la consuetudine dell'orazione." Federica Pellegrini specializzata nello stile libero. I brevetti degli Stati Uniti riguardano soltanto ciò che è fatto negli Stati Uniti. Indica coloro che compiono atti di danneggiamento di sistemi informativi. Ti dico che è sì! Come quel giorno del ritorno. Il codice è, ovviamente, funzionante e mi propongo di aggiornare e migliorare le tecniche di programmazione. Come per le revisioni. Nonostante che i fatti contassero per me, il mio battello venne classificato come inutile. Il materiale liberamente accessibile è molto più di quanto non lo sia il materiale informativo proprietario. "Per il suo sforzo di mantenere il web aperto e libero e perché mette sempre l'utente al primo posto." Ardan aveva rischiato spesso, ma non aveva mai guadagnato troppo. Dal momento in cui perdono i genitori in un incendio, la sfiga si abbatte sugli orfani Baudelaire in maniera incontenibile. Fisicamente impossibile di aprire il ventre a quel vostro. La licenza in Teologia su Matrimonio e Famiglia. Recupero: Le gambe dal basso tornano in alto. Andava a finire a un fabbricato così grande che gli tappava quasi tutta la Piazza Beccaria. Non ci possono essere mezze misure: o sarà un successo totale o sarà una umiliazione. Un altro era, invece, una piccola punta di freccia in zaffiro blu profondo. Dottor Pardi, venga qui. Non ricominciare a piangere, Roberta, altrimenti ti butto in faccia questa saliera. Forme di protezione che permettano la diffusione libera sono casi di studio molto particolari. "E del resto aspettiamo ancora un po'." Evitando di aggiungere enfasi o retorica. Non basta contare quante siano le persone che hanno accesso alla rete. "Come il resto dell'esercito." La sua figurina tredicenne era alta e angolosa. "Quest'anno potremmo andare a farci una bella vacanza in tenda, vicino al mare." Sospirò Paolo, – tutto, tutto è così caro! Fare di più non è fare meglio. Si tratta di un modo di dire che risale proprio a quel periodo quando alcune donne si organizzarono in una setta segreta. Un secondo dopo si trovarono abbracciati. In particolare, a fianco dei fratelli musulmani. Il motoscafo si avvicinava al porto di Marghera. Ci lavoro da aprile e sta cominciando a prendere forma. Chi passeggiando non immagina mille storie che si intrecciano tra di loro? "Ci sono motivi per credere che le acque dell'Artico siano assai ricche di queste sostanze." Lorenzo fu arrestato. "Dovevano essere privilegiate le soluzioni che assicurassero l'interoperabilità." Limiti della crittografia nelle reti wireless. "Situazioni nelle quali l'addestramento del personale debba essere così specialistico da rendere il costo fondamentale." "L'altra strillava, si strappava i capelli, colta da un accesso di disperazione selvaggia." È più forte negli animali che negli uomini. La sua specializzazione è, appunto, la rana a breve distanza. I tempi di sviluppo sono programmati in funzione delle esigenze di mercato. Prima era possibile fare tutta la vasca in apnea. Apelle, figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo. Dietro il mio grosso ragno nero sul treppiedi a gambe rientranti, condannato a girar la manovella, anche lassù, dopo morto. In Francia il Ministero della Difesa ha adottato la soluzione FreeBSD sui suoi sistemi IT. Dal punto di vista formativo risulta invece importante la verificabilità del software. Adam Peaty è un nuotatore inglese ranista fortissimo. "Il giorno in cui la tecnologia ha accorciato le distanze, il giorno in cui l'uomo è finalmente riuscito nell'impossibile." E voleva ricominciare a piangere. "Dietro il ritardo probabilmente c'è una loro intrusione nei sistemi informatici della società dei trasporti." Camere oscure per lo studio degli animali luminosi, canotti a fondo. Sicuro che nessuno avrebbe pensato di andarvela a cercare. Si mise a mangiare ed a bere. La strada fra Porto Recanati e Macerata, dopo aver percorso un tratto nel piano. Facendo risplendere tutte le pietre lunari sulla loro vista. "Mentre l'accensione si comunica alla seconda." "Per qual modo l'immensa terra dei figli di Atlante." La mia ipotesi se ne è andata a Patrasso! La conferenza stampa, che ha rivelato la presenza di questo sistema, ha mostrato un video. Gli uccelli migratori la ricordano. Paolo leggeva il giornale e mangiava. Arrivando in alcuni casi a produrre delle vere e proprie killer application. "L'Università di Catania e L'Università Bicocca di Milano." "E nel cortile s'udiva un grillo zirlare e la zampa d'un cavallo." Nella stanza più piccola avrebbero dormito in tre. Un programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. "L'altra continuò a piangere e scuoter la testa." "Le ragioni per il quale il Regno Unito resistette furono le nuove tecnologie: radar per l'aviazione e sonar per la marina." Quindi imitando la nuotata tipica e naturale dei cani. "L'Italia ha sempre proposte nuove per aiutare i suoi italiani." "Proprio in quel momento l'ascensore si fermava ed egli afferrò Magda per un polso, trascinandola fuori." Nel contempo, garantisce la qualità e la sicurezza del codice stesso. La vicinanza tra le isobare con valori di pressione molto diversi può provocare cicloni. Pepita e la signora Candida scattarono in piedi, spaventate. Bruciare le tappe. Nel nostro progetto è stato possibile realizzare anche una terza frequenza. Si fece rosso e chiese di parlare. Da quando cominciò la serie degli assassinii, Fred Drake credette di essere Marco Mac Lare. Decide di trasferirsi presso il laboratorio di Intelligenza Artificiale del M.I.T. Ne deducono una legge universale sulla superiorità del software libero. Nel frattempo, Verga amplia i suoi riferimenti culturali. Il tempo appianerà ogni cosa. Avendo dovuto lo Sparviero mutare alquanto la sua rotta. La giovane si rifece scura in volto e rifiutò di mangiare. Sono condizioni indispensabili della libertà, della pace e del rispetto per la dignità della persona. Non sentì nulla. "Più in generale l'affidabilità delle fonti interne." Clorati, solfati, iodio, bromo, ecc. Lo avrebbero ritrovato, quelli lì. Dalmor si sdraiò in un angolo solitario e si lasciò prendere dal sonno. "Lo ringrazio per la collaborazione e l'aiuto così prolungato negli anni e così comprensivo." Le alghe verdi microscopiche a guscio siliceo che servono di nutrimento principale ai pesci pelagici. Anima mia; mangia, mangia, – le disse, presentandole una gran tazza di caffelatte. "Nei mercati e nelle piazze le urla della gente riempivano l'aria." Fare il culo a qualcuno. Fare come il delfino, che mette i tonni nella rete e poi scappa. Voltare la faccia. "Entrare nell'anta." Quanto alle cose di uso quotidiano che mi servivano, chiedo di distribuirle come apparirà opportuno. Meglio era affidarsi al caso e seguire dappresso lo svolgimento ulteriore della vicenda. De Vincenzi lo avrebbe mandato anche subito al Monumentale. Possibile che il giorno prima Space Cowboy avesse lasciato tracce? Serafina riabbassò la fronte, e riprese a piangere un pianto calmo. Invece bisogna evitare di rimpiazzare i termini tecnici con equivalenti approssimativi o troppo generici. "Questa libertà però provoca soltanto dolore e angoscia perché l'uomo non sceglie la sua esistenza." E abbiamo deciso di scriverle quello che volevamo dirle. Questo è un libro che avrà poco esito. Contribuisce ad ampliare le possibilità in un quadro di economicità, equilibrio, pluralismo e aperta competizione. "Dopo l'unità d'Italia vi fu un rigetto nei confronti del governo da parte della povera gente del meridione." È anche cooperazione, lavoro di gruppo, sinergia e scambio di idee. "L'avvocato Bellavista che durante la campagna elettorale aveva tuonato contro le forze di sinistra e a difesa degli agrari." Vorrei accennare ad una speranza. "Il presidente della regione Lombardia ha suggerito l'idea al Ministro del tesoro." Perfetto me lo segno. Mi vennero concessi allora diecimila franchi. Non eravate solo, voi? È bellissimo! Sapete il grande Napoleone. Riusciva a far sapere qualora non avesse compreso una lezione che gli veniva insegnata, e quindi gli veniva ripetuta. Pronunciò la voce flautata del barone e Vladimiro trasalì. "L'ossessione continua di dover fare le cose come si facevano un tempo, quando c'erano i vecchi fasti." "Da una parte l'ente si trova ad essere troppo dipendente dall'azienda produttrice del software in uso." Ma dopo un altro mese di mancato arrivo del pagamento. Salendo su i più alti ghiacciai. "I giudici di arrivo si trovano all'arrivo e controllano il tempo degli atleti." "Cari fratelli nell'Episcopato." Non saper cavare un grillo da un buco. Microsoft nasce per la produzione di sistemi operativi ed ha sempre continuato il suo lavoro in questo campo. E nella cucina. I suoi lineamenti si stagliavano fermi e regolari. Essere a cavallo. La gente aveva già preso posto e riempito le misere quattro file di sedie pieghevoli. Paolo lo fece passare davanti alla cucina e gli spalancò la porta della camera di Lois. "Colui che lancia l'incipit di una storia, infatti, può selezionare il contributo che ritiene più valido." Scalza. Per questo, non erano presidiate da nessuna milizia dei sei stati. "Il panorama europeo del settore software è composto da un'innumerevole quantità di piccole aziende." Farsi largo. "Subito l'albero coricato su la coperta si rialzò." Le labbra grosse spalancate, e gli occhi grandi e chiari. Come sia diventato un ambizioso progetto internazionale. Avvertire la polizia, doveva. "Non voglio perdere l'aiuto che può darmi Kid Tiger." Chi è davvero il protagonista della mia storia? "Ma ora c'è uno spazio dove troverai consigli, opinioni, recensioni tutti insieme." Scarsa fiducia nel supporto fornito al software open source. Inoltre, i piedi hanno la posizione a martello, quindi come se si stessa camminando sui talloni. Lorenzo si mostrò pieno di contraddizioni e di rimorsi. Personalmente, poter contribuire attivamente al Festival è qualcosa di veramente speciale. "Attingendo alla quale rinforzò l'animo per guidare il suo popolo con un fedele servizio." Le più conosciute sono sicuramente le aziende che si occupano di distribuzioni di GNU/Linux. Era iniziata la Seconda guerra mondiale. Voi chi pensate che possa essere stato a fare il colpo? Ma dovendo fare una scelta, ho cercato di fare quella che fosse più vicina alle mie esperienze come volontario. "Era un'epoca in cui se ti venivano a dire che non potevi essere una fuorilegge, tu te ne fregavi e continuavi." Eric Raymond ha definito i due diversi modelli organizzativi come cattedrale e bazar. E che ora più che mai par degno di meditazione. Col berretto sulle ginocchia e senza più autorità e solennità. Un reportage contro i comunisti spagnoli controllati dai sovietici. "Definire questa legge limitante è riduttivo, ma questa è soltanto la punta dell'iceberg." E perché fosse fatta a ragion veduta. Questo pluralismo accettato e vissuto è un valore fondamentale che ha presieduto alla lunga storia del Libano. Riuscendo a disincastrare la gamba da sotto la poltrona. Saltò sferrando un calcio potentissimo al cyborg che arretrò colpito violentemente. "Daremmo mai i nostri dati personali come indirizzo o data di nascita al McDonald's quando ordiniamo qualcosa?" Fece qualche passo e scomparve alla vista del commissario. Si ebbe la necessità di portare gli archivi fisici in versione digitale. La Luna era tramontata e il cielo stava diventando blu a Oriente. "La sua zucca lucida s'imperlava di gocce di sudore, su le quali il sole metteva piccoli riflessi iridati." Prevedendo la restituzione alla collettività di grandi patrimoni accumulati illecitamente. Dopo averlo esaminato, alle mie povere fatiche di tanti anni pronunziò la brutta sentenza. Respirava rapido, cercando di soffocare il rumore. Si risolvono tutte queste criticità. "La quale, con l'evoluzione in ominidi, diminuisce." Francesca non rispose. "Scendi disgraziato gli disse l'aggressore se no quei signori finiranno coll'ammazzarti." "Lo chiedo anch'io." Ora sei pronto per le lettere maiuscole, tenendo premuto maiuscolo. "Per l'utilizzo che viene fatto negli istituti scolastici entrambe le suite si rivelano adatte." "Alcuni individui possono imparare ad utilizzare le informazioni provenienti dell'immagine riflessa." Oramai diventate un tormentone di Internet. Intendo dire, per esser preciso come ricostruzione, Virginia Olcombi. Adesso, si sarebbe tenuti tutti per sé i sette milioni che gli avrebbe portati Samuele Berck. "Perché nella troposfera la temperatura dell‘aria diminuisce andando verso l'alto?" "John Vehrehan s'era messo in pigiama da notte, tutto bianco." Non siamo liberi di fare quello che vorremmo. "Il mio primo viaggio all'estero." Non solo al tipo di personaggio che ne sarà portavoce. Quella porta dà nella cosiddetta sala da ricevere. Distribuendo il codice del proprio software garantiscono maggiore affidabilità e flessibilità. "Poiché il neonato nasce da uno stato di immersione in un liquido che ricorda l'acqua." Con una terza sfera. "Bisogna spiegare che Paolo era stato solo quell'anno a Roma." "Tutti noi l'avevamo veduta dormire sul divano!" Non ci sono molte auto elettriche in Italia, come mai? "E poi: l'ebreo misterioso con cui miss Bigland si era incontrata sul ponte di terza classe." Le due donne non procedettero oltre. Gli era stato offerto un posto come programmatore sistemista. Pronti, e tre, due, uno e via. Montare il grillo. "Mentre il signor Anselmo, costernatissimo, badava a ripetere: ""Oh, sì""." "In tv ci sono i Pooh che cantano a Sanremo e attorno a me c'è Elon Musk che spunta da tutte le parti." "E Kog'Tar venne da sola, nella foresta, e loro non la scorsero fino a quando non fu tra loro." Avevano raggiunto la fine della valle ed avevano svoltato nuovamente verso Est. Sbiancato dalla prigionia. Sei pronto ad accogliere la primavera e lasciarti ispirare? "È un po' come quando studiai Anacreonte e la professoressa mi raccontò del suo giovane amico." "Questo livello prevede l'insegnamento delle gambe a dorso e crawl." "D'altra parte, però." Brontolando il dottore andò a sedere in una poltrona, contro la parete di fondo. Guardava i suoi violacei monti lontani. Ma è soprattutto contraddittoria una nozione di Tradizione che si oppone al Magistero universale della Chiesa. Era partito per sfuggire alla tentazione di ammazzare lo zio. E noi tre, riparati sotto un arco, a guardare tutto questo, in compagnia di un indigeno del luogo. Era illogico. "Le braccia in quest'ultima parte devono emergere quando si trovano nella fase di recupero, pena la squalifica." Quando sudi come una bestia in fila alle poste, stai assistendo a un hackeraggio. E uscì nel cortile, dove i nipotini si bastonavano: piombò in mezzo a loro. Ma il guardiano pallido ed elegante venne a prendere il canestro. Dietro cui si stagliava una foresta verde e fitta. I più non erano capaci di reggersi in piedi. Disse il giovane, mentre le narici di Grazia fremevano per la stizza. "Tutti là dentro, nell'antro orrendo, conoscevano le due sventurate." Il giovane fu il primo ad avvicinarsi fulmineo. Il clima politico cambia quando il partito comunista prende il potere. Ma, se tu lo citi di colpo, fa sempre impressione. "Storia a forti tinte di un delitto d'onore." È utile anche per gli anziani (meglio Terza e Quarta età). Sa galleggiare orizzontalmente. I temi principali sono stati le implicazioni che questa normativa ha nel quotidiano per i relatori coinvolti. Un cespuglio verde sorgeva accanto al muro del carcere, accrescendo la tristezza del luogo. Prima di tutto. La mano entra in acqua ed effettua una mini-rotazione per poi iniziare la fase di trazione. "I suoi occhi neri s'allargarono, fissando il portone con uno sguardo pazzo." Li stringeva a sé. Mostrando i denti bianchissimi fra le labbra fresche ma pallide. "D'altra parte, egli concorre ad un'opera buona." Bussò al primo e gli rispose un breve grido soffocato di donna. Forse, si disse, avrebbe potuto parlarlo tranquillamente. Il papa sta dentro una scatola, e per vederlo bisogna pagare. A lei quel testamento non poteva più interessare, oramai. Gli dava uno scoraggiamento languido. E colpendo le mafie in uno degli ambiti più importanti. La nonna si voltò col mestolo in mano. A un terzo gli occhiali e la barba a collana. Le gambe in questo stile sono di equilibrio e di propulsione. "Che Gesù Cristo ha invocato con ardente preghiera dal Padre celeste nell'imminenza del suo sacrificio." Durante gli avvenimenti critici, venivano viste fuggire delle figure femminili vestite di nero. "Ma allora, che cos'è?" Hanno opinato che fosse opportuno visitare il cadavere accuratamente. "Mettere il lupo nell'ovile." Ed egli le si rivolse: – Tu leggi romanzi, non è vero? "Recupero: è l'unica fase in cui il braccio è fuori dall'acqua (fase aerea)." Arrivarono davanti alla mole rotonda, bianca e desolata delle carceri. Dalla costituzione della FSF ad oggi. La gamba era fasciata e steccata, appesa al soffitto. "Ma tosto le parve che un rombo di tuono fortissimo l'avvolgesse." Non ancora animato dalla gente e dal suono delle campane. "Ché certo Tabor non vi si sarebbe avventurato così conosciuto com'era da don Viciente." "Il Regno del Nord dominava i mari dell'emisfero boreale." Assistenziale si direbbe. E Paolo promise loro di raggiungerle. La grap start è la partenza più antica. "Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente dalle multinazionali dell'informatica." Spesso collegandosi al main-frame che gestisce gli scambi dei binari della metropolitana causano forti rallentamenti. Alcuni erano talmente sbronzi che crollarono addormentati non appena entrarono nel salotto. Limiti archivi fisici e database. Smartphone con prestazioni decenti sono solitamente troppo costosi per il consumatore medio. Ripeté la voce e il barone prese fra le dita il biglietto di visita che aveva deposto sul tavolo e si mise a osservarlo. Le federazioni sono importanti poiché gestiscono i regolamenti e le certificazioni del nuoto. "Quando l'ho saputo a mezze scale." "Risolta la questione dei viveri e dell'illuminazione, rimaneva quella dell'aria." "Da cui pendevano lunghi grappoli d'uva acerba che parevano scolpiti in marmo verde." Lo spinsero verso il limite della roccia. Eccoli i pollastri, che Dio vi salvi. Era uomo coltissimo, savissimo, come a dire filosofo. "Io invece quest'anno non ho trovato niente nell'ambito universitario di mio gradimento." Finalmente Paolo disse: Imbecille! Ma tu sei pazza? Vogliamo che il decreto, che metterebbe i bavagli ai blogger e gestori di siti siano registrati dallo Stato come quotidiani? Qual migliore forestiero di me? Vatel, del resto, non rimpiangeva nulla. "Scuoteva un braccio come per levarsi di torno quell'ombra esosa." Certo, dovevano averlo ucciso per mettere Paolo e tutti loro nei guai. La voce che la guerra col Nord era finita si sparse tra i soldati. Android o iOS per citare i più diffusi. "La potenza di questo Gathering è stata l'energia e la voglia di mettersi in gioco tutti assieme." "O altrimenti l'uomo ragno si diletta di esorcismi e di pratiche magiche." È talmente caldo che se lo tocchi ti bruci! Cosa significa inclusione Digitale? Non più come negli Australopithecus ovvero compattandosi. "Parlarne al posto di ignorare l'argomento." Clotilde. È vero o non è vero, dottor Pardi? Non è tornata, naturalmente! Ma è sufficiente la PK (primary key) che identifica univocamente quel dato. Ebbene, zia Emilia, e poi? Anzi vanno seguiti in modo più stretto. E davanti a quegli uomini arbitri del suo destino. Disse zio Emanuele. "Ma anche zia Emilia s'era avvicinata, saettando il gruppo con lo sguardo." "Oltre ad un'interfaccia grafica ancora più accattivante il sistema presenta numerosi miglioramenti." "Trent'anni." Microsoft dovrà correre ai ripari al più presto se vorrà evitare di perdere la propria posizione. Nella piccola piazza di granito le due donne ritrovarono molti compaesani. "S'udì un passo per la scaletta esterna." Parlavo con loro. Portala a San Fedele. Perché non tentava di farlo adesso? "La FSF è un'organizzazione no profit basata su contributi volontari in lavoro e denaro degli aderenti." Esistono sportelli automatici (Bancomat) ai quali si rivolge la clientela e terminali installati presso negozi chiamati POS. "Uno shaker d'argento." "Appena ebbero cenato, le cugine uscirono per andare dall'avvocato." Questo soltanto può aver compreso! "L'unico che si stancava era lui." Delizia del teatro Manzoni, del quale egli era un habitué. Quindi potevano esserci solo poche applicazioni. Gli scambi regolati con denaro sono un atto reso possibile dallo stato il quale presta il servizio con la sua banca centrale. "Pertanto, chiunque entrasse fraudolentemente in possesso delle stesse potrà essere abilitato all'utilizzo del servizio." "E tra gli sparatori c'erano monarchici e qualunquisti." Che sono definite glaciazioni. Vattene! E aveva in testa una tuba grigia. Essere culo e camicia con qualcuno. Bonard vide in mezzo di essa la valigia di Manfredo Vatel. Del resto ora è approvata la legge sul divorzio. Prendere una sbandata. Le grandi aziende di informatica possiedono migliaia di brevetti che utilizzano per proteggere legalmente i propri prodotti. Che il coach che mi ha insegnato. Che non resisterà più delle altre, per solida che sembri. E due ciondoli molto curiosi. Finora questi brevetti non hanno avuto alcun effetto pratico poiché sono fuori legge. "Vanno moderati cioè cancellati o approvati per l'apparizione nel sito." Se si vogliono distribuire le proprie creazioni esclusivamente sul proprio sito, ciò è possibile. Cuor forte contro la sorte, dice Dante Alighieri. Seduto come era in un angolo della stanza. Il Regno dei deserti era il meno popoloso. Per guardarmi intorno. Il primo stile di nuoto nato e praticato fu una primitivissima rana. Ponendosi sotto la croce accanto a Maria. Perché la salma del compianto marchese ne aveva ormai varcata la soglia. "Bonard malediva quell'incidente di cui ignorava le possibili conseguenze." Il tuffo a dorso è molto differente. Zoppicando come un pulcino ferito, le disse una cosa strana. Legare la vigna con le salsicce. "Raggiunge i massimi e migliori risultati in quest'ultimo stile." "La direttiva porta l'Italia tra i primi Paesi al mondo a disporre di criteri in questo settore." "L'espressione ""Free Software"" sottolinea invece questa convinzione." Nessuno toccò il vino. "Il software, in quanto tale, riceve adeguata protezione dalle norme sul diritto d'autore." Quando vi entrò suo padre era lì ad attenderlo, nudo su una poltrona, fumando tranquillamente. "Sentito l'amministratore giudiziario del bene stesso." "La dimensione dell'efficacia esprime l'adeguatezza dell'output erogato rispetto alle aspettative." "Sopravvive solo con l'aiuto dell'Esercito della Salvezza." Della salvaguardia di Internet come risorsa globale comune. Ne è detentore il Vescovo di Roma e il Corpo dei Vescovi. Caratterizzata da un massiccio becco appuntito. In maniche di camicia. Camminano su terreno aperto. Ambientazione della locandina. Nel software libero, il titolare dei diritti permette a chiunque di usufruire del programma e di ridistribuirlo. "Al segnale ""Al posto"" bisogna portare il peso indietro, successivamente spingere in avanti." "È brutto davvero e sdegnato l'aveva veduto là, in America." Come da noi. Nel suo contenuto costitutivo. Il medico bestemmiò. Appena ricevuto il soccorso dal nonno. Fu uno scrittore, saggista, giornalista e glottoteta. Spesso mi capita di immaginare quali siano le motivazioni al degrado che incontro per le strade di Roma. Che annunciava alle turbe il regno di Dio. Messaggeri di ogni luogo dei monti entravano ed uscivano dalla città. Politica volta a colpire le forze che si battevano contro un determinato sistema di potere. E sentì che i fratellini litigavano ancora a proposito del portamonete col papa. Behlendorf e altri sei giovani costituirono un gruppo autonomo per la creazione di un nuovo web server. Ed io lo costruii, il mio bel sottomarino. I nidi sono posti vicini gli uni agli altri. Per gli appassionati di tecnologia può risultare una tipologia di attività facile. La madre trottava avanti, col canestro sul capo. La verificabilità della correttezza delle ipotesi. In carcere, sì, in carcere, anima mia, figurati che cosa orrenda. Lei dice sempre queste parole: è il peccato mortale. Mescolare ebrei e samaritani. I viveri andavano razionati per tutti, quindi la distribuzione fu più severa del giorno precedente. I loro corpi, corrotti e piegati dal viaggio e dal peso della spedizione. Si sono evoluti partendo da piccoli mammiferi simili ai topi-ragno che incominciarono a vivere sugli alberi. Non disse parola. "Minuti d'attesa spasmodica trascorsero." "Com'era vestito, l'artista?" "S'era messo a leggere il giornale." Abbiamo previsto degli scherzi classici per farti divertire. La rana, più di tutti gli altri stili, utilizza lo scivolamento. Quando Giulia vide i carabinieri che dovevano condurlo alla Corte. E per reazione si muoveva più pesantemente calpestando quasi con voluttà i tappeti soffici. Oh, non vi è rimasto di sicuro, senior commissario. Sono andata in ogni luogo sacro in modo che mia figlia torni vincitrice. Volete insinuare? Egli sorrise ancora a Leonora. A che scopo provocare lo scandalo? "Il dizionario online del gergo usato dagli hacker e dai professionisti dell'IT." Tu sei morto per il mondo, così siano morti coloro che ti hanno legato! "La sua temperatura diminuisce verso l'alto secondo questo gradiente." "Certo, non aveva nulla di comune col candeliere d'oro a sette fiamme, che Mosè fece mettere nel Tabernacolo." Perché noi ignorassimo il delitto e io, suo figlio, non potessi vendicarlo. Egli rispose ridendo. Si è sentita male per la strada? Colpiamo i poliziotti che in realtà sono venuti per evitare che facciamo danni. Quindi la mano ruota leggermente. Windows che rende entusiasti i clienti. A mali estremi estremi rimedi. Dopo la vendemmia. Comunque, divulgate. In fin dei conti, sarà facile a Lois dimostrare che non lo ha ucciso. Farsi strada. Come, tu non hai visto il papa? Mal grado tutte le persone presenti ai due incontri abbiano mostrato della preoccupazione circa questa tematica. E dei flussi di motivazioni e valori che scambiano. E si divide con il partigiano ma viene trovato da un altro partigiano. "È importante chiedere a gran voce che l'Unione Europea faccia chiarezza con una legge." Che erano usate per uccidere e per macellare gli animali. "Poi c'era la settima torre a base circolare, la più bassa." Che lo scrittore siciliano Giovanni Verga dedicò. "Lavorare su questo ambito implica una seria riflessione sulla struttura dell'informazione e sul linguaggio." "La caratteristica di questa tecnica è far espellere l'acqua dalla bocca come se l'allievo fosse un elefante." Alzò leggermente la spada da terra. Tutto questo costituiva la realtà formatasi nello spirito di De Vincenzi. Una cosa piccola come una guida. "Questa crescita però non può sminuire il problema del ""Digital divide"" che purtroppo persiste." Ella aveva la certezza della condanna di Lorenzo, ma si ostinava a sperare ancora. Alcuni diritti vengono riconosciuti dalle norme in tema di proprietà intellettuale. "Raccontaci con una nuova storia la tua uscita dall'inverno." "Un agente prese una seggiola dallo sgabuzzino e l'uomo sedette." Al termine di questa parentesi, abbiamo voluto realizzare una tavola rotonda inclusiva tra tutti gli spettatori e i relatori. Sensazione che non rivivrò mai più, perché certe volte il futuro succede solo se sei lontano da qui. Per le selezioni e per creare un calendario. Aggiungendo nella maggioranza dei casi anche nuove funzionalità. Mentre il numero di soggetti coinvolti si riducono a nove. Nel migliore dei casi, usare un formato diverso da quello della regione di destinazione può apparire come una trascuratezza. Eventualmente è possibile utilizzare vecchio hardware per le operazioni che non richiedono elevate potenzialità di calcolo. Sapete quanto costa una zuppa così a Roma? Osservò che forse gli nuocerebbe farlo viaggiare con quel sole. Parrebbe che nella Città Eterna tu non abbia visto mai roba da mangiare. Non dimenticare di lasciare un tuo recapito. Ritorna alla lezione sulla lettera zeta, hai quasi completato il percorso. Ho in mente di aggiornare e ampliare spesso questa guida. Paolo la seguì con gli occhi, poi andò verso sua madre. Da sessantaquattro giorni. La finalità è quella di svincolare la Pubblica Amministrazione dalla dipendenza da software e sistemi operativi specifici. In Oriente, la Cina supporta distribuzioni GNU/Linux nazionali, in particolare Elx Linux. Nei pressi delle città era larga dieci metri circa. Voglio esser franco con lei. E soprattutto lo aveva percosso in linea diretta. La parte più articolata è quella che comprende la realizzazione degli array dei pulsanti. "Cercate di capire che anch'io tengo alla pelle." De Vincenzi, senza esitare, mise le tre fotografie nel suo portafogli. "Certo, la forma indiretta può essere d'aiuto per spezzare il ritmo." Ed invece è cristiana solo fino ad un certo punto. Questo messaggio chiarisce quanto il lavoro di Torvalds sia nato per interesse personale. "Sgomberata la strada, venne fatto avanzare l'ariete." Quando Parigi fu presa dalle forze tedesche. "Intinse le mani nell'acqua e se le passò sul viso una sola volta." "L'unità di preghiere e di ardenti desideri." Gli animali decidono di ribellarsi al fattore, lo cacciano e fondano un nuovo ordine sociale. "Le voci hanno un'anima e talvolta tradiscono quella del corpo." Rivelare la ricetta, aprire un ristorante. Letterariamente santa Caterina è un caso singolare. Conosceva a memoria a menadito gli eventi registrati dalle scritture in seguito. Che tentavano, per mezzo del brigantaggio, di sollevare le campagne e far tornare i Borboni. Oltre settecento anni prima, aveva sconfitto in appena venti giorni il regno dei fiumi procurando onori. Dati con voce sempre più affannata. Diventa molto più facile cadere in qualche virus o truffa. "Poi s'asciugò e avvolse la benda sul capo con somma cura." Con la testa e il collo quasi senza penne. Andiamo al cinema domani? Ghignò Occhistorti. Vi pose affianco la spada reale, il pugnale, la cintola. Perché bastano poche ore di lavoro per sfinirmi. E, senza perdere tempo, salirono sui cavalli già pronti e galopparono verso le sei fortezze. Vivono in gruppi. Infatti, come diceva Solly Zuckerman la tecnologia è sempre stata con noi. Questo livello è caratterizzato dalle vasche cronometrate. Ricacciare i suoi più nobili sentimenti. Recupero: le gambe da distese passano a piegate, quindi portare le gambe, con le ginocchia sempre vicine, avanti. Quinto il fratello più grande che ha molti amici va dal suo amico avvocato Canal e si informa di Caisotti da lui. Le gambe non smettono mai di muoversi, in qualunque fase. Quasi totalmente rocciosa e a strapiombo. Si tratta di un gioco di parole. Come ti sei fatta grande, Grazietta; sembri una pertica. "Il suo forte alleato tedesco stornò una parte dell'esercito che sarebbe dovuto andare in Russia." "È un titolo all'ordine emesso dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia pagabile a vista presso qualunque loro filiale." Io ritengo di si, quindi basta andare in piazza ma utilizzare la rete come fanno in America. È un epistolario di ricca spiritualità. La scoperta del cranio di Tuang venne ignorata dagli scienziati. In teoria avrebbero dovuto discutere del viaggio imminente, in pratica continuarono a ridere, bere e ridere a non finire. Il troppo stroppia. Il kernel Linux è sviluppato per tutte le architetture di personal computer oltre che per dispositivi diversi. Io ho bisogno di correre verso la guarigione perciò chiedo il vostro aiuto. "Si muoveva nell'oscurità più totale del suo spirito." "Come stille d'acqua in un gran vaso senza eco." La società americana Netcraft monitora costantemente i siti web attivi. Quanti anni hanno? Fare pelo e contropelo. "Per poter trasportare l'oro nero sono utilizzati dei tubi che percorrono sia il mare che la terra." Bensì perché Dalmor gli aveva offerto un bicchiere di vino. "L'essere in sé è un oggetto immodificabile che riceve forma soltanto grazie alla razza umana." Quando il vecchio stava lontano. Vano poiché il tabacco che aveva provato a mettervi era completamente finito a terra. "La sezione istruttoria della Corte d'appello di Palermo rinvia a giudizio Salvatore Giuliano." Ritornò presso lo scalo. Sembrava oppresso da cupa tristezza. Era una finzione come tutte le altre. Il kernel è come il cuore del sistema operativo. E anche per avvisarli che gli possono fare del male. Se per avventura sdegnassimo noi di farlo. "Questa differenza è teorica poiché l'esame è il medesimo." Il cavallo ruminava sbattendo la zampa sul selciato. E si aiuta la qualità del progetto stesso. La prego di commemorarci col suo buon garbo antico e coi buoni lumi ad olio, a tre beccucci, di tanti anni fa. "L'altro depose la brioche e alzò le ciglia nere, pesanti, lunghe e lo guardò." Ad esempio, un amante di grafica può essere di aiuto per la promozione del progetto nelle sue varie forme. Pin per non essere trovato scappa e cerca la sua pistola. "Il resto del mondo, però, era in bilico sull'orlo del precipizio." "E dalle tombe dell'Oceano evoca l'Atlantide." Apparve la figura di Lorenzo. È fra le granfie del diavolo. A combatter con il fango, che si vinca o che si perda, sempre ci si infanga. "Nella fase di trazione si porterà il braccio fino a metà petto (circa) effettuando un movimento ad ""S""." Gli ominidi discendono dalle scimmie catarrine che hanno la peculiarità di avere il naso rivolto verso il basso. "La coscienza è soltanto dell'uomo perché egli sa della sua esistenza." E i ragazzi e Roberta ricominciarono a ridere. "Quindi col mondo fuori dall'acqua." Il gelo-disgelo continuo provoca spaccature nelle rocce. Poi le isole erano sparite e lo yacht si era trovato di nuovo fra mare e cielo. "Siamo tutti abituati all'effetto che Netflix causa al nostro corpo: paralisi degli arti, dilatazione delle pupille." "Oppure l'aspettava in casa di Emanuele." Ma non lo credereste: dopo che il successo migliore ebbe coronato i miei ripetuti esperimenti, la burocrazia marittima. Quasi la metà delle armi della città era in essa. Mamma mia, perché lo imprecate? Ora Dalmor conosceva i luoghi in cui si trovavano. Li divise, li gettò uno per parte del cortile. Per quanto riguarda la struttura fisica ma bensì sul cranio. Mi parve opportuno chiedergli il suo savio parere intorno a quel mio culinario lavoro. Avere fegato. Che qualcuno vincerà. Per certa gente queste cose è meglio ignorarle. Il direttore centrale del demanio del Ministero delle finanze emana il decreto definitivo di destinazione. Cerchio, ellisse, parabola e segmento. "Quindi ruotano all'esterno." Dopo averne travestito il cadavere, lo hanno abbandonato in una cantina di Londra. Così, Verità era scomparsa. "Presa: è la fase in cui la mano effettua una presa sull'acqua." "L'etere?" Perché i pianeti girano in questo modo? Tuttavia, bisogna cercare la radice di questa consacrazione consapevole e libera. Ha inoltre il compito di verificare che i soggetti che sono risultati assegnatari dei beni, provvedano al loro utilizzo. I loro fossili sono molto importanti perché si trovano nelle grandi masse calcaree di quel periodo. Quella sensazione di futuro che può arrivare. Come in una fotografia. Particolarmente per dirigersi e per frenare. "L'ora della morte, dottore?" "Ella sapeva ben la strada e andò diritta all'aula triste e fatale." Il re parò senza alcun problema e Dalmor era già a distanza di sicurezza. Appena ricevute le notizie le trasmetterà a mezzo radio a tutto il mondo. "Disse: ""Mi dia tre mesi.""." "Com'è possibile tu sia così lento? Ogni volta devo aspettare mezz'ora perché tu sia pronto!" Quando furono al centro del semicerchio che essi ebbero creato, si sedettero su troni di alberi viventi. "E proprio quest'ultima fu l'artefice della prima strage di Stato, a Portella della Ginestra." Difficoltà degli interventi didattici in quanto non tutti gli insegnanti conoscevano la classe nella sua globalità. "Deve essere caratteristica principale garantire la stabilità del progetto senza intaccarne l'innovatività." Uno era un merci e andava lentissimo. Ma in quanto pensiero appartiene, senza voler esagerare, al genere umano. "Lo sviluppo tecnologico ha raggiunto ormai gli apici dell'immaginazione." Mandare a farsi benedire. Rizzare le orecchie. Livelli tecnici SNF. Ed era molto più evoluto tecnologicamente e aveva più creatività. "Sta' attento al tappeto." "Era praticamente circondato di gatti, che riuscì a mettere a fuoco solo in quell'istante." Essenziali. Giaceva poco distante. Il web è ovunque. "S'aprì per inghiottire le due donne." E di notte dei mercanti dei monti stessi. Che non hanno mai conseguenze gravi. "Ma s'accorse che lei se n'era andata." Mentre preparavamo i dolci per le nozze. Tutto questo mentre la prima armata resta impantanata a due giorni da Fortezza delle Acque. Il nesso fra tutti costoro era invisibile. I dati pubblicati ricadono infatti in pubblico dominio. Avvisandoli che avrebbero dovuto attendere almeno tre giorni prima di poter essere ammessi al cospetto di Sua Maestà. Vegetava in una qualche città di Europa. "L'abbiamo cercata dovunque." Sul quale può essere indicata la causale del pagamento. "La fase di misurazione serve a quantificare i risultati raggiunti dall'amministrazione nel suo complesso." Fu egli eletto a far parte del Comitato per erigere un monumento in Santa Croce al Cantor dei Sepolcri. Snellendo sia in termini di passaggi che di attori istituzionali coinvolti. Zia Emilia annuì, perché purtroppo ella sapeva ciò che è una casa senza provviste. "Perché miss May Bigland aveva voluto farlo assistere all'epilogo tragico di quella vicenda?" "Per misurazione si intende l'attività di quantificazione del livello di raggiungimento dei risultati." "L'insegnamento della programmazione o l'alfabetizzazione informatica." Hai guadagnato tre stelle per l‘accuratezza. La raccolta di tutte le poesie italiane di Ungaretti è chiamata Vita di un uomo. Sebbene sapessero che dovevano andarsene da quei luoghi, anche se non sapevano quando. Puoi prendere anche le frasi dal mio blog. Le telefono da un caffè di Piazza Corvetto. Ed è ammessa solo in questo caso una sorta di fase di spinta. Eccoli, disse ad un tratto, fra dieci minuti saranno qui. E concesse la piena sovranità ed indipendenza al Regno. Impedisce lo sviluppo di internet, ad esempio un video per la Francia potrebbe non essere accessibile in Spagna. "Con un po' di coraggio si finisce ogni viaggio." Lois la guardò, senza toccarla. Ho sempre sognato. Così parlò Luigi, e nessuno si permise di dissentire. O Tabor o lui! "Ma io non penso d'andarci." Lungo tutto quel percorso. Appena svegliata. "In realtà il simbolo dell'ellissi ha la sua combinazione di tasti dedicata." E lui non ci aveva pensato. Se fosse andato in questura a raccontargli la storia di Lois Burlington. "E, allora, s'infastidiva anche di loro." Gli stili riconosciuti ufficialmente dalla FINA sono quattro: il dorso, lo stile libero, la rana e la farfalla. "Il cosiddetto ""Consent Decree"", volto a ridurre la portata d'azione della Microsoft mediante lo smembramento della stessa." Ci impose di farlo, per ripicca lo facemmo malissimo. "Se il cadavere aveva esulato verso l'ultimo riposo." "Tutto ciò ha come risultato una pessima esperienza mobile per l'utente finale." Della vita sociale e della cooperazione tra i diversi gruppi del Libano. "Le dovevano consegnare al portiere dell'albergo, per John Vehrehan." Cavar le castagne dal fuoco. "Esitò, si tenne pronto a balzare, per la fuga o per l'aggressione." A gambe sospese, attirò accanto a sé il nipote e la nipotina. "Egli odiava un po' tutti in quella casa, tranne forse la sorella." "Il compito era rischioso: se qualcuno dei morti era appestato, si rischiava un'enorme epidemia." Parlatemi di coloro che abitano il palazzo. "L'Europa è sempre vissuta nella dipendenza da software prodotto all'estero." Qui frequenta i salotti intellettuali e gli ambienti della Scapigliatura, si dà alla vita mondana e agli amori. "Questo non lo sapevo, pensavo che rimanessero proprietà dell'autore." "Lui sapeva che l'infermiera l'aveva lasciata aperta, quando s'era messa a vegliare." Apri la credenza ed esce fuori quello che progetta treni superveloci. Il loro pensiero è estremamente retrogrado. Serafina parve capire e si calmò. Volerci del bello e del buono. "E aveva fatto saltar via in molti punti l'intonaco di conchiglie." Che sembrava un generale. Prospero Lambertini, poi divenuto Benedetto XIV. Tuttavia, avrebbero pernottato ancora una volta in una locanda. Non se ne volle più sentir parlare… Fare il lavoro di Sisifo. Questo darà al discorso un senso di continuità e renderà più facile seguirne il filo logico. "Quando arriva la minestra non c'è più sinistra o destra." Dirigendosi coraggiosamente verso il brigante colle pistole spianate. "L'acqua vuol pendenza il mare vuol pazienza." "Ti serve dell'acqua?" Ma Virgilio gli dice di avere pietà solo per sé stesso. Oh, dunque questi sono solo quelli buoni. "Con sistemi operativi server come Microsoft Windows NT Server, l'organizzazione è spesso legata al vendor." Utilizzare un lessico non molto aulico. "Senza l'uso della Neolingua, Orwell avrebbe raggiunto il suo scopo ma non si accontenta." Funzioni di networking e gruppi di lavoro. Siamo felici. Le operazioni per risolvere il problema presero più tempo di quanto ci si aspettasse. Infatti, anche a me quel tentativo di assassinio contro di lei doveva apparire logico. "Chi l'ha creata, l'ha anche distrutta sentenzia lo scettico Aristotile a proposito dell'Atlantide." A livello mondiale. Noi italiani dobbiamo dimostrare di essere tecnologici e di stare allo stesso livello tecnologico degli altri paesi europei. Perché aveva avvoltolato un fazzoletto o qualcosa di simile attorno alla canna della rivoltella. No, tu hai voluto quel mendicante. Tu vuoi sapere? Ma oltre che alle condizioni fisiche del mare volgeremo la nostra attenzione alle condizioni della vita marina. Se eventualmente volessimo sostituire un pezzo ed usare questo elemento in un altro pc non funzionerebbe e viceversa. È una virtù. "Ecco qui l'annuncio ufficiale." "Sani si precipitò allo sportello della macchina, entrata sotto l'androne, e aiutò il vecchio Seminari a scendere." Ma non sapendo più che fare, uscì sulla loggia e chiamò. Con lo sviluppo del documento si potranno evidenziare se è necessario dividere i file così la seconda fase sarà più agevole. Non otterremo nulla. "Ha contribuito all'inquinamento mondiale in modo massiccio." Raccogliendo i corpi in pile comuni, poi bruciandoli. Se avesse potuto sapere chi fosse stato William Ellis! Lontani erano anche i tempi della gloria e dei fasti dei monti. Chi è? Ma, insomma, era sempre un lavoro che richiedeva uomini e tempo. Sarebbe stato il Re in persona a decidere se riceverli o meno. Continuò a ridere, e tornò a guardare nel ripostiglio. Con il passare degli anni ha differenziato sempre più la sua offerta. Secondo il quale il desiderio si innesta su un senso di mancanza radicato nella stessa natura di Eros. Dopo essere passati, la piattaforma circolare sul palco comincia a muoversi. Recentemente proprio lo sviluppo del software open source ha fatto intravedere nuove prospettive. Guardò con attenzione e allora scoprì altri due vuoti, meno visibili, ma non meno illogici. La spesa sostenuta potrebbe non essere stata ancora ammortizzata. Ed era anche lui partito per la piacevole sensazione che Bacco offre ai suoi devoti. Questa scelta è da preferire in caso di termini. Nel modello bazar, al contrario, non esiste una gerarchia predefinita. Selva di alberi di barca. Strategia, umana indole, diplomazia. Piangeva nel canto e nel suono. "L'occhio è lo specchio dell'anima." Sollevano le labbra scoprendo i denti non per spaventare, ma come segnale pacificatorio. Purtroppo, le web app non hanno ottenuto accesso alle caratteristiche del dispositivo. "È possibile aggiungere queste caratteristiche tramite l'installazione di una estensione liberamente scaricabile." Vincenzo ha un gran cervello. Per una ragione grave, certo. "Dentro la maschera rideva, sentenziando: dove manca l'inganno, finisce il danno!" "Almeno finché le porte della città non cedettero sotto i colpi dell'ariete." Non si tratterà di un audio realizzato da un motore di sintesi vocale. La filosofia del software open source non è, come molti credono, contraria al commercio. Conviene perfettamente alla respirazione dei nostri viaggiatori. E adotta i provvedimenti di destinazione dei beni confiscati per le prioritarie finalità istituzionali e sociali. Per quanto grande, non è con questo che è stato squarciato il ventre del tedesco. Numero otto. Tutto dipende in maniera cruciale da un pubblico dominio. "Finché c'è vita, c'è speranza." "Michele Ardan è il vero eroe dell'avventura interplanetare." E se vuol leggere, lasciala leggere! Per questo, la coerenza dei vari elementi che la compongono, anche su diversi dispositivi, è un elemento fondante. "Mi sono avvicinato a quest'opera perché il Grande Fratello sta diventando un'entità reale e non virtuale." E Giulia gli chiese sottovoce se Lorenzo aveva dormito. Io però non dovevo rimpiangere come comunemente si suol fare, di non esser morto, allora di pochi mesi. La terza armata entrò in città e si trovò davanti quel terribile spettacolo ovunque. "Per il gravoso compito affidatole di insegnare, santificare e reggere il Popolo di Dio, offre all'imitazione dei fedeli." Conosciuto da tutti con il soprannome di Rosso Malpelo. Va a finire che da alcuni è proclamata cristiana. Far venire la barba. "Lei ardeva tutta, per quanto avesse il volto di marmo e l'abito nero, opaco." Per me i particolari sono contenuti tutti in questi due fogli. E si aprì, infatti, prima che il suo cervello avesse scandito tutti i numeri del secondo centinaio. Dello sviluppo. Certo che contenevano molti nomi di persone note! Quando sono troppi i galli a cantare, non si fa mai giorno. Era arrivato quella sera. "Un momento nel quale abbiamo avuto modo di lavorare tutti assieme e di imparare l'uno dall'altro." "A quest'ora il questore in questura non c'è!" Quello no! Non seguirono la vallata verso est. Era già un prodotto di indubbia validità e per la prima volta presentava una valida alternativa alla suite Microsoft. "All'ultima guardia pallida dai baffi biondi ritti, che aveva pretese d'eleganza." E la nasconde in un posto che conosceva solo lui. Ed è per questo che sono più attaccata a mio padre, ho trascorso più tempo con lui. Gli abitanti saranno ancora più vessati. La spada dietro le spalle. Fare insegna a fare. Lui ne aveva avuto uno simile e lo aveva più velocemente superato. Dove avevano steso i verbali ed i comunicati, che vennero letti e firmati dai principi. "È consultato all'occasione mediante l'Indice dei contenuti o la funzione di ricerca." Ed egli doveva in qualche modo sostituirlo. Le guardie vegliavano immobili come statue. "Così io, piccino piccino, avevo traversato l'Oceano, e forse in terza classe." De Vincenzi si era fermato per meditare. Fu soltanto dopo aver ridisceso via Bramante e che cominciò a ritrovare un poco di freddezza. Perché devi sapere che egli è un buon cristiano. "In particolare, il CNIPA si occupa di monitorare l'offerta di software open source sul mercato italiano." "Un po' a Firenze." Occorre che la differenziazione diventi espressione di un orientamento organizzativo da condividere. "L'avversario era di tempra." "Se lo dice l'Accademia della Crusca." Generano spesso dubbi di ortografia. Si appoggiò ad una sedia e calmò il suo animo con respiri lenti e profondi. Per esempio, specificando lingue disponibili che non lo sono. Manfredo trasse di tasca un mazzo di chiavi, percorse un breve corridoio e aprì una porta. "Entrare da un orecchio e uscire dall'altro." Prendere in giro. "Sperando non ci sia traffico, entro una mezz'oretta dovrei arrivare." La decisione è stata presa dal Parlamento solo dopo aver ascoltato il parere della società di consulenza Atos Origin. "L'uomo crede vero tutto quello che desidera." "Il cameriere mi ha tutta l'aria di un imbecille, che vuol fare il furbo, e in quanto a quell'altro." E che glielo offriva come atto di omaggio. Ignorare la presenza divina o le sue manifestazioni significa mettersi i paraocchi come ai cavalli. Mi interroghi! Che erano il possessore diretto, ma una percentuale andava ai venti. Tra quei mobili antichi, tutti dorature e sagomature era il bove tra le porcellane. Uno che racchiude tutto il circuito. "Ma c'erano alcuni punti ch'egli amava rileggere." Averne per un pezzo. Nelle Filippine è stato adottato con successo software open source per la Pubblica Amministrazione e per le scuole. I cortili esterni erano a forma di trapezi isosceli, i cui lati obliqui erano le mura di confine. "Alcune lettere e vari altri oggetti d'uso comune." Un delitto! Il pericolo, la lotta hanno fatto sparire in lui. Quindi con più esperienza e conoscenza. "Tutti gli altri romanzi di fantascienza dell'epoca e odierni." Ebbe la curiosità di vedere attuato il mio disegno. Quando la pera è matura, cade da sola. Utilizzare il lessico giusto, in base al luogo e alle persone con cui si sta parlando. Per il buon funzionamento della scuola e la miglior riuscita del comune progetto educativo. Nella solitudine e nel silenzio. Far buon viso a cattivo gioco. "La compagnia dell'infermiera e quella di suo marito." Attaccare il campanello al collo dei gatti. Con i nostri servizi personalizzati potrai crescere dal punto di vista autoriale. Corpo del demonio, si mangia denaro a Roma! Oppure quella che hai appena pensato. Fare mente locale. "Giocano con il cibo prima di mangiarlo e non perdono tempo a divertirsi con ramoscelli o con ciuffi d'erba." Le mani sono aperte e le braccia si muovono sul piano sagittale (e relativamente su quello trasverso). Forse ti può interessare. Visitò per ultima, e proprio per una precauzione che riteneva superflua, la camera del morto. Un altro evento che viene narrato riguarda il vecchio asino grigio. E continuò a scuoter la testa fra le mani. Lo lasciava al sole ed alle api che gli pungevano persino gli occhi. E le distese verdi si allungavano davanti alle sue porte per chilometri e chilometri. Una cupa notte di dicembre Dick Johnson e Tom Kennedy si trovano sui docks di Londra. Gridando questo, spingendo quello. Compreso di spavento sublime. Negli attimi immediatamente successivi al risveglio era scoppiato il caos. Oppure per evitare di dire qualche battuta. "Un caso che ha suscitato molto interesse è quello del Brasile, che ha introdotto l'obbligo di adottare software open source." Ma il portone continuava a rimaner chiuso. I piccioni fanno schifo, come fanno a piacerti? Di due note sonore. "Ma lo aspettava ansiosamente, quasi la presenza dello studente potesse giovare all'accusato." "Costruzione di percorsi didattici basati sull'uso di software." Sia per la respirazione sia per la potenza necessaria delle gambe a discapito delle braccia. Lo stesso anno adotta un bambino. Istruttore ed allenatore di nuoto. "L'appuntamento è confermato." Perché teneva tra le dita un fiammifero. Di uno strumento di lavoro più adeguato. Non lo sapeva davvero! Che dice? Avere il pollice verde. "Si salutarono con poche parole, che l'uomo di fiducia di Zipak non era loquace, e Bonard prese la macchina per ridiscendere." Ben cinque piani di rifugi per cavalli, di cui i nove decimi non utilizzati. "Scappa e torna in città dove viene trovato dai tedeschi che lo portano in prigione per il furto dell'arma." Di che cosa temete, miss Bigland? Non la più lontana parvenza di un movente. Il sottomarino che Roberto Fulton aveva fatto manovrare nella rada di Brest. Ognuna di quelle persone sembrava avulsa dalle altre. "Uno spettacolo itinerante all'aperto." "E De Vincenzi rise nervosamente, mentre l'altro lo guardava con stupore." Era sempre molto pallida e aveva gli occhi profondamente cerchiati. "Finiscila un po'." Il cielo è blu come il mare. La ragazza parlava con molta fermezza, senza alcuna commozione. Aveva terminato di leggere e cominciava a preoccuparsi di non vedere discendere Vehrehan e la donna. Il mio cuore si commuove se vedo un uccellino sotto la neve. Il rumore di una porta sfondata ruppe il silenzio della casa tenebrosa. Esaminiamo una serie di dialoghi particolarmente riusciti per capire perché sono tali. Di cui fa parte la Swim England. Anche in basso mancavano due bicchieri. I piatti li lavavamo laggiù. E la nostra casa resterà deserta. Una community non è altro che una grande azienda con un fine specifico più nobile. Tra continente interno e paesi esterni. Seppure attraverso pericoli dei quali non si nascondeva tutta la gravità. Questo articolo nasce da esperienze dirette di clienti che mi hanno contattato per sistemare il loro sito. "Arriva alla bettola trionfante ma vide che già si erano dimenticati di lui e che la pistola l'avrebbero tenuta loro." Là dei lavoranti riempivano le ceste e le caricavano sui ragazzi. Cercando invano parole per confortarla. Tu sai che non è permesso, buona donna. E che io gli abbia parlato è naturale, Lei sa che io conoscevo Kid Tiger da New York. Aveva paura davvero, dunque? In alcuni momenti si disperde nelle descrizioni dei personaggi e del paesaggio rendendolo noioso. "In quanto secerne un olio necessario per l'impermeabilità delle piume." La vecchia è partita come una pazza per accertarsi del danno. "Anch'essa riconobbe subito Marcello e balzò in piedi." Importante sottolineare che il primo dito ad entrare in acqua, nel dorso, è il mignolo. Se utilizziamo le nostre conoscenze riguardo le altre piattaforme mobile. Tutte le fasi sono in subacquea e poiché non esiste una fase di spinta come negli altri. Essere il vaso delle Danaidi. A fine giornata gli organizzatori hanno assegnato dei premi ai relatori più meritevoli. Essere sul letto di Procuste. Evidentemente la track start, dopo i recenti regolamenti, non ha più una velocità di reazione. "Il volto di Vehrehan si contrasse e le mani di May strinsero convulsamente la stoffa dell'abito sulle ginocchia." Spalancò gli occhi come spaventato dalla sua voce, li richiuse. "Per l'esercente il ricavo è generato dall'operazione posta in essere con il cliente." La ipnotizza spesso, questo dottore? Si tratta solo di un fatto di delinquenza. La valle scendeva giù verso un torrente essiccato, per sentieri non precipitosi ma selvaggi. Prima era utilizzata la tecnica trudgen ora si utilizza la tecnica crawl. Non doveva, non poteva essere che Manfredo Vatel! E Manuela si mise a piangere. Prendersi il boccone. E Marcello provava appunto quel senso di liberazione. Ricordò un bacio che aveva dato a sua moglie, un giorno, mentre ella dormiva. Due saimiri, piccole scimmie senza coda. Il Web ha la necessità sempre più crescente di community di makers e innovatori che costruiscano e supportino le tecnologie. Respira a fondo, fatti coraggio e lanciati in una Nuova Storia. E non esitò un momento solo. Peccato che erano solo lo strato più esterno, quindi non si era ottenuto alcun risultato. Il comodino e le seggiole. Prepararono le loro bisaccie e si congedarono. "Per stendersi sulle seggiole a sdraio o per prendere l'aperitivo al bar." Eppure, contemporaneamente, ricordi teneri e lontani gli passarono per la mente. Mentre gli altri tornano indietro. Infatti, il ponte è Gesù Cristo. La spianata, così, era un gran cortile comune a tutto il vicinato. Gli sembrava di disprezzare le donne. La promozione, comunicazione e sensibilizzazione sul territorio è sempre necessaria. "Ti ricordi il problema dell'accendisigari della macchina?" "Il cuore gli si agitò un po' convulso." Si dimette da direttore del Tribune e diventa corrispondente di guerra per un altro giornale. I palazzi risplendenti… E Paolo chiese se il dibattimento era finito. È solo di propulsione ed equilibrio. Il nuoto comprende un vastissimo gruppo di sport a sé stanti. Gli occhi le brillavano stranamente. "Le principali speranze dell'india per rio." "Aveva constatata una volta di più la incredibile crudeltà dell'uomo." Appena arrivata, Francesca si lasciò scivolare dal cavallo. "Sui ponti, fiumi d'acqua scorrevano dalle pompe per i lavaggi mattutini." Essi soffrivano per la condanna di Gianni, quasi quanto le due donne. E alla successiva assegnazione, come bandi pubblici, eccetera. In verità, io vi batto col mestolo, cattivi figliuoli. Donna nana, tutta tana. Ah, ah, volete finirla, figli cattivi? In Francia, probabilmente. Citare testi e pentole. Quindi non avrebbe gran senso analizzare nuotatori molto remoti. "Incaricò l'ultimo pompiere che scendeva di cercare in basso un agente di polizia o un vigile e di mandarglielo." Una ventina di minuti basteranno. "Le ragazze si divertivano; cominciarono anch'esse a ridere pazzamente." Perché un brevetto sia valido questo deve presentare i requisiti di originalità, di industrialità e la riproducibilità. Ebbene, perché anche il prete vuole che me ne vada? Del tutto disinteressato, egli cedeva del resto con la stessa frequenza al cuore e alla testa. Paolo promise di sollecitare il loro avvocato per il ricorso in cassazione. Cadere dalla padella nella brace. Il codice sorgente è sotto licenza commerciale. Sentì che egli doveva vivere e soffrire ancora. Noi aiuteremo, adesso, quegli altri settori più piccoli ma altrettanto importanti presenti nel nostro paese. Non mischiare Lois nella faccenda, come dici tu. "Adottò l'immagine di un pinguino, Tux, come suo simbolo." Prendo anche del vino, sebbene tu non beva. Qualche voce stridula di donna fendeva il silenzio, narrando piccole storie, pettegolezzi, miserie. Ma è un cane quel pubblico ministero? Al diavolo chi ti ha fatto! "Avrebbe schiacciato l'avvoltoio come si schiaccia la vespa che ci ha punto." Uldor si divertiva gironzolando e facendosi coccolare dalle dame che popolavano la stanza. Mamma mia, mamma cara. È stato dunque interessante raccogliere le esperienze e i pareri di tutti i presenti per costruire un dialogo. Saettate dal sole. Ed egli si sentiva preparato a tutto, eppure aveva paura. Lei si trovava in una piccola bottega, che doveva essere di un calzolaio. Essi avevano portato con sé il candeliere. Rivolta al condannato. Grazia era andata a mangiar la sua in un cantuccio. Che si incrociano di continuo per quei paraggi. "Non deve contenere materiale pornografico, codice maligno o promozione di gioco d'azzardo/servizi o materiali illegali." La gestione della multiutenza, fondamentale per il lavoro di una Pubblica Amministrazione. "L'avvocato mosse una mano accennandogli di calmarsi." "Alla fine della guerra il petrolio permise l'espansione industriale e scientifica della società." Prese tempo. Ed i suoi abitanti sono per la maggior parte dinosauri, mosasauri, sauriani, pterodattili e serpenti. Permette di raggiungere lo stesso risultato di un software già in commercio applicando procedimenti diversi. Sorrideva sotto un gran cappello nero a cencio. "È una realtà portata all'estremo dell'irrealtà ma realistica allo stesso tempo." Né libera, né sotto il controllo di Skynet Milanese. Purtroppo, questo non sempre è vero! Ah, è solo un pollo. Ma ho soprattutto parlato in favore dei cristiani e, naturalmente, dei cattolici. La sera di luglio calava tranquilla come un gran velo azzurro. Il testo di questa canzone mette il dito nella piaga. Presa a Firenze una camera in Via Cimabue, mangiava a una trattoria, lì vicina. "E d'altri arnesi da pesca." Mister Drake è stato assunto da Sua Eccellenza, quando ha messo scuderia da corsa. Siccome molti usano far così, lo facemmo anche noi. Ma sembrava sempre ubriaca ed aveva la fissazione che tutti lo fossero. Che vada al diavolo. Oltre ai rilasci di patch per la sicurezza. Tu urli come una bestia;. "Tutti i testimoni e l'avvocato circondarono le due donne e cercarono consolarle." Però nel suo desiderio soffiava qualche cosa di spirituale. "Su quel razzo c'è una Tesla rossa e una tuta spaziale che ascolta Starman di David Bowie." "E con l'altra dandogli dei pugni tutt'altro che scherzosi." Nonostante avessero trascorso più tempo a bere e mangiare che a lavorare. Fare ad occhio e croce. Tali attività dovranno essere supervisionate da membri del council o da coach specifici. Dopodiché le gambe vengono portare rannicchiate, insieme alle ginocchia che toccano la pancia. Non sarebbe andato a Meaux, ecco tutto. "Lo spirito che l'ha scritta è quello di un assassino." Riescano a partecipare in tutta sicurezza alla vita nei Social Network. Che abitava poco discosto dalla casa di Elisabetta. Tese la penna a Pietro, la tese a De Vincenzi. "Nessuna necessità di martoriare un corpo la cui anima aveva raggiunto l'eternità per cause naturali." Voleva che la cacciassero via con la forza? Ah, questo no, per amor di Dio! So quanto vorresti scomparire, cancelli file, ma non puoi cancellare i ricordi. Chi è nato citrullo è per gli altri un trastullo. Avrebbe dovuto essere selezionata sul momento. "La tecnica utilizzata correntemente è il crawl, quindi di seguito verrà spiegata quest'ultima." Il pacco dovrebbero ritirarlo nel pomeriggio, poi mi ti dico il costo. I due, senza distogliere lo sguardo, compivano gesti e movimenti per mettersi a proprio agio. Ma a causa del Codice Urbani solo una ristretta lista di monumenti è fotografabile. "Ah, Manuela, tu andrai all'inferno viva e sana" Il viso di lui grigio e invecchiato. Con questo sole? Un esempio di benzina che ha subito il reforming è la benzina con piombo tetraetile. Egli era deciso di andar oltre. Neppure che potreste esser stato voi ad uccidere Osman Mascali con un colpo di rivoltella alla nuca. Il problema è che Space Cowboy, in quanto nerd flaccido, non avrebbe mai potuto contrastare una forza così potente. Essere una canna al vento. "Dovreste vergognarvi di queste candele, nonna, ora che c'è zio Paolo." Dunque, cosa vuoi che compri? E realmente provava disgusto a star loro vicino. Tanto era il disprezzo che in quel momento sentiva per Elisabetta. Che crea un contrasto di colori più forte tanto da formare una curiosa mascherina nera. Io disprezzo quella donna immonda. Centinaia di persone in tutto il mondo collaborano alla pubblicazione di articoli di supporto. E la bocca rossa e gli occhi glauchi; non brutta eppure ripugnante. Utilizzano software open source sia le ferrovie nazionali che le poste. "L'auto di Kid Tiger pensò subito." Il web non è differente e non è differente anche il modo con il quale esprimiamo rapidamente noi stessi online. Attese che Eleonora si fosse lavata e rimessa. Cioè, la violenza banditesca era stata impiegata come risorsa di una strategia. "Poi chiese se al paese delle cugine la raccolta dell'orzo era stata abbondante." "Dato che non è necessario ottenere le licenze d'utilizzo, permette uno snellimento dei processi di adozione del software." Il ministero ha risposto che stava valutando quali di questi potranno entrare in questa promozione. Stavano gruppi di persone sedute a godersi il fresco. Chi la dura, la vince. Per insegnare bisogna prima imparare. La semplicità delle interfacce e le grandi potenzialità della suite hanno concorso al successo di questo prodotto. Poi tutti e tre i giovani amici si avvicinarono alle cugine. E tutti, tranne il pubblico ministero, diedero uno sguardo alla lotta delle due donne. Che faccio stasera? "Effettivamente si può effettuare sin dall'ingresso il movimento alternato del crawl." Si affacciò alla porta e disse: – Se non vieni me ne vado. Non sapevo questo, commendatore, perché nulla ho trovato che me lo potesse rivelare. Così mi sono detta: ciò che è stato, è stato. È vero che aveva dei nemici. "I cicloni non si formano dove c'è alta pressione." Marcello strappò un ciuffo di giunchi, lo buttò via, tornò a guardare in lontananza. Per quanto attiene alle procedure si propone lo snellimento e la semplificazione delle procedure di confisca. Bada che cadi. Bada ho da dirti una cosa. "Ritornate fuori, le due donne attesero l'uscita dell'accusato." Ed era tornato a casa senza far sapere nulla a Tamara. Io dicevo che è una pazzia. Ricordi la storiella che ti ho raccontato mentre tornavamo da Nuoro? Il compagno dal viso giallo sottile si lamentava sempre. Ah, tu sei ancora un bimbo! Come gridava Laura? Era un allegro uomo sulla cinquantina, di aspetto comune. Sei ricco ma sei stupido come una lucertola. Come un mare calmo ma senza rive circonda un naufrago. Che il diavolo gli scortichi il naso. Per passargli i saluti di Antonio. A testa nuda. Mi fa ridere zio Emanuele, il vecchio stupido. Egli non è morto. Ricordava con precisione profonda tutti i più minuti particolari della casa. Non proseguì, raccogliendosi nel ricordo del sogno; Avrebbe voluto viaggiare. O che zia Marta fosse a casa di Serafina. Che sollevasse la fronte. E rise, con un riso stridente e fanciullesco. "Ah, ve l'ho già detto?" E mancava per due ragioni. "Pregò la lasciassero almeno assistere all'uscita del condannato, e attese." "Matteo si attaccò all'inferriata e lui gli toccò le manine." Sposa dunque me, se non sei marito di nessuno. Solo come un cane, che poteva fare per il resto della sera? La chiesa finì col restare quasi deserta ed egli cantava ancora. E subito distinse la figura di Serafina seduta sul gradino della porta. Zia Ludovica prese il piccolo Martino. In lontananza si vedono verdi linee di tamerice. Come puoi sposare Laura? Non scorgeva riva. "E l'acqua fredda e il gorgo del vuoto lo inghiottivano lentamente." Va e riconducile il cavallo. Furono chiusi subito in un carrozzone nero e giallo che sembrava un sepolcro ambulante. Perciò lo chiamavano dottor piedino, e lui non se la prendeva A metà del pranzo socchiudevano già gli occhi, colte dalla sonnolenza del meriggio. In quel momento apparvero tre figure nere, una delle quali rideva e zoppicava. E due stanze miseramente arredate. "Mentre l'accusato lo guardava fisso, col respiro sospeso." Credette si fosse nascosta fuori e la cercò, chiamandola a bassa voce. Ebbene, sì, sono un uomo senza cuore. Anche Leonora si sentì prendere il cuore da una mano di ferro. Trasse Leonora sulla piccola piazza, ed invece di confortarla si mise a sgridarla. Io, vedi. Aida piangeva senza lacrime, con singhiozzi aridi che le tagliavano il petto. "E l'altro rise." Sembrandogli di scorgere una gran testa nera dai capelli selvaggi. Avviandosi verso la porta con la bisaccia sulle spalle. E la ricondusse in casa Porru per far colazione prima di recarsi alla Corte. Non sapevano dove. Il letto di Laura era di legno. Preceduta da un portico quasi signorile. Che tu possa morire così. Ed essi scapparono nel cortile, andando ad urtare contro Eleonora e la madre. "Poi le parve che tutte le sue membra s'appesantissero." Aveva lasciato i suoi beni ad un ospedale. Perché Laura non ti ha voluto. Aida udì una mosca ronzare intorno ad un ferro della finestra. Che pianse un pochino senza svegliarsi. E una bambina vestita con un signorile abitino nero. "Intorno alle barche, sull'acqua verde, galleggiavano erbaggi, scorze di arancia, carte, immondezze." Fatemi il piacere, mandate a letto vostra figlia. Francesca allattava il bambino, guardandolo con dolore. Poi gli chiese un favore. E quasi si metteva a piangere. Dopo quindici giorni. Un euro, non meno! "Ma Emanuele s'allontanava a passi silenziosi." Poi osserva il viso che fa. Sì, sì, tu la sposerai. Aveva una voce sottile e nasale, due occhi rotondi, chiari. La cui presenza contemplava con gli occhi interiori e un volto tale da incutere rispetto. "Un'altra casa, tinta di bianco, la sovrastava." "All'udire dei passi l'uomo cercò nasconder la donna." Potendo personalizzare i sistemi e i programmi è possibile utilizzare in modo ottimale le risorse. Aveva ammazzato più di dieci banditi. "Intanto, Leonora s'era calmata." "Il piroscafo saliva e scendeva da montagne d'acqua." "Parlarono e conclusero l'affare del servizio di Mario." Io sposerò Laura. Non ridere così. Un silenzio profondo gravò sulla sala calda e cupa. Sul selciato rozzo delle strade il passo dei cavalli risuonava come pioggia di pietre. Sempre come bestie. Ma era stato scartato. La vita è lunga, e per vivere ce ne vuole! Allora è un bel santo! Disse zia Emilia. Dammi il bambino. "Le pareva che le venisse addosso un'ondata d'acqua bollente, causandole un terrore indefinibile." Un vuoto infinito e gelido lo circondava. Zia Emilia udiva anche a spalle voltate, e oramai non ne poteva più. Cattivi come cani. Unione con Cristo o, per dir meglio, alla santità. Gli occhi di lei, di solito vaghi e stupidi, ebbero un lampo di intelligenza. Era molto benestante, ma avara. Si misero a tavola, ma Aida non mangiò, pur tenendosi calma. Se tu vai da lei è inutile farmi aspettare qui. Ed io lo compatisco. Vi si coricò e volle che il servo gli si coricasse vicino. E subito gli raccontò le sue prodezze da maresciallo. Caduta in una specie di sonno, per farla andare a letto. Ma voi dovreste vergognarvi di dire simili cose, zia. Tornò a sognare lo stesso sogno della notte prima. E cominciò a spingerlo mettendogli una mano sul petto. Prese il bicchiere e aprì la bocca, ma non per bere. La sua voce sonora risuonava fra le bianche pareti polverose. Pregava affinché Gianni venisse assolto. Avete fatto buona pesca? La diffusione di questo prodotto è stata eccezionale. "Un'immaginazione fervida." Zia Ludovica vegliava, aveva la mente lucida. E si chinò. Disse zia Ludovica, quando il cavallo fu scaricato Anche zia Martina conservava rancore per questo fatto. Che importa a me? Scommetto che parlavate di me. "L'altro continuava a guardar Leonora che andava calmandosi." E tu come ti trovi coi nuovi padroni? Camminava a grandi passi, e si fermava di botto. I pascoli verdi. Ecco, dico la verità. Che modi sono questi? Qua e là sulla spianata. Sollevò il capo. E non disperava mai. Innocenzo continuava a cantare. Ma possibile, figlia mia? "Dopo un po' di silenzio, sedendosi davanti ad un canestro." Glielo tolse. Vieni che ho da parlarti. E salutava anche il suo amico Innocenzo. Come siete avara, mamma mia! E forse non aveva torto. Fu una notte orribile, orribile. "Perché stanotte ho sognato che l'avevano condannato ai lavori forzati." Circondata di frangie che nascondevano la piccola fronte. Il mio cuore si commuove se vedo un inglese privo di cibo da tre ore. La vide a lavarsi e pettinarsi tranquillamente i lunghi capelli scarmigliati. Il ricorso di Antonio. E dire che è innocente! Sei ubriaco? Però Antonio era stanco, stanco. Il paesello era già deserto e silenzioso. Tutti i beni del mondo erano nulla in confronto alla gioia della libertà. Son caduto dalla padella alla brace. "Precipitano nello spazio con la velocità di un milione di miglia all'ora." Un vecchio pescatore di sanguisughe. Nella sua contentezza egli era semplicemente feroce. Dio, se chiude una porta, apre un portone. Di uscire, di lavorare, di pregare. "Il corpo dell'articolo, tecnicamente la traduzione vera e propria." "Senza sentir altro, De Vincenzi si era precipitato nell'interno." Francesca non rispose, non si mosse. Lo portò fuori e lo pulì. "Uldor si sarebbe accucciato al letto di Dalmor: cresceva a vista d'occhio." Sentiva, a intervalli, acutissimi dolori ai denti e alle tempia. Essere stretto. E si sarebbe venduto come uno schiavo per riscattare un negro… Teneva le mani intrecciate intorno al ginocchio. Usabile come area di sosta per quei carri merci e carovane che necessitavano di una pausa. "Né un'ipotesi." Vincere a piè zoppo. Io son venuta per dirtelo. Che siano benedetti! Queste cose devono cambiare nel nostro paese. "Ma intanto s'accorgeva di pensar dispettosamente a lei per non pensare all'altra." Che litigava con un bimbo vestito in costume. "Che il sedicente Melkon Gehenlyan nato a Talas, era in realtà l'egiziano Osman Mascali di Ohman, nato al Cairo." Contribuire al prossimo Mozilla Festival per me non solo è fantastico, ma è una grande opportunità per aiutare la Fondazione. Abbassò gli occhi e aprì ancora le labbra per dire quella cosa. Prende il sopravvento su di me limitando la mia libertà. Zia Ludovica udiva Laura lamentarsi e delirare. Che cosa è andato a dire alla marchesa? Poiché lui voleva mettere nel sacco Caisotti. Bonard sedette. Io vado, ora, – ripetè, – vado e torno subito. Più pesci acchiapperà chi nello stagno non si butterà ma una rete comprerà. "La loro ombra cadeva per terra come l'ombra di una nuvola solitaria." Staccava le parole. Imprecò Marcello con voce sincera. Rimase come regola per quasi due secoli presso la Sacra Congregazione dei Riti. Battere le gambe alternate e le braccia che scavano. I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù. A ogni stadio del ciclo di sviluppo. Infine, ci sono le Orazioni. Il puntino verde si avvicinava sempre di più alla casa di Space Cowboy, al Quadraro (una delle mie zone preferite di Roma). Col passare del tempo, infatti, gli stili si sono sempre più definiti e migliorati. Né John Vehrehan, né la donna erano usciti da quella finestra. Un giorno, mia figlia si ammalò. Oh Dio, come dormirò stanotte! Ah, ora sto bene! In un piccolo villaggio circondato da campi di cereali. La casa era completamente deserta. Il dottor Veretti avrebbe voluto far trasportare subito la salma al Monumentale. "Per un po' la sua voce monotona e piana lo distrasse." E si basa su un sistema open source usato per i videogiochi. Che odore di acquavite! "Entrò nella stanza ov'era apparecchiata la tavola." È completamente gratuita e consente comunque al Comune, di mantenere allineata una banca dati locale. Si ubriaca, ed è bugiardo come il tempo. "Il nuoto è uno sport molto antico, praticato sin dall'antichità." Il mantenimento del software attualmente in uso. Mandare in solluchero. Cerca di raccontare i fatti con metafore, perché il suo scopo è quello di far ragionare le persone. Egli sapeva leggere e scrivere. Non le dico. Se posso vado dalle massaie questa sera stessa. Il software open source viene utilizzato per creare o mantenere una posizione sul mercato. Egli rabbrividì di freddo. Sembrava dormire. "I suoi occhi limpidi di bambino s'offuscavano di terrore." Ma che a Cagliari si soffocava per il caldo. Con due punti verdi brillanti per occhi. Un lungo bastone e un involto in cima al bastone. Ora vado a dirlo a tuo padre! Ci siete stata voi da quelle donne? Da due mesi egli nuotava in questo mare. "Credi che egli sia stato allevato nell'oro?" Presa: le braccia distese in assetto sopra la testa e le mani, simmetricamente, si aprono. "L'istinto dell'anima immortale che non si spegne neppure negli uomini più degradati." Nella comunanza della vita quotidiana, gli riusciva indifferente e qualche volta molesto. Alcune goccie rimasero sulla sua barbetta rossa. Che le veniva incontro col piccino fra le braccia. Apparve sulla porta, con in mano una candela di ferro a quattro becchi. Il pubblico ministero dai baffi dritti conservava la sua aria insolente. Storia del nuoto. Per la facilità con cui i cormorani catturano i pesci. Io la sposerò! Si svegliò col mal di mare. Disse zia Martina. Posavano grosse pietre che servivano da sedili. Quando Beppe si svegliò, il piroscafo pareva muoversi appena. Aspetta a domani a strapparti i capelli. E non so capire come Fred Drake abbia potuto supporre che noi avremmo prestato fede a una confessione di quel genere! Ebbene, che tu possa ridere fino a spaccarti come il frutto del melograno! Napoleon disporrà per tutta la fattoria cartelli con la sua effigie e uccide chi gli è contrario. "Per nascondere il suo pianto s'alzò ed uscì fuori." In cui avrebbero invitato o trasportato la popolazione della città. "Egli andava verso l'ignoto." Ma da molto tempo lo aveva perdonato. Seduta per terra, vicino al letto. Alto, con una lunga barba giallastra, occhi azzurri. E io non potevo certamente ricordarmelo. "Potevano esser le dieci ed egli stava da circa mezz'ora sdraiato sulla panchetta." Alla prima battaglia da regnante del successore. Nel mentre, la luna continuava il suo percorso, e la città fremeva di vita. Mia madre, per esempio. Era livido e rideva. Tutto questo poiché non è specificato, ed è bene che sia così. Il suo sangue freddo ubbidì. Masticò una maledizione e proseguì con più cautela. "Non si può permettere di dare una spiegazione scientifica a tutto altrimenti si sterilisce l'essenza umana." Invece di finirla. Domani può risultare la sua innocenza. Forse sono lacrime di gioia. Se così, era lui che arrivava in ritardo, probabilmente! "Una conversazione nella quale i personaggi cerchino di far dire all'altro un aspetto di sé che non vuole rivelare." Voleva dire una cosa a sua madre, ma non potè. Non mi ha fatto venir qui dentro, per interrogarmi? Egli apparve, infine, fra i due carabinieri freddi e impassibili. Il Jargon File definisce il termine hacker come persone che programmano con entusiasmo. "Non esistono al momento dati pubblici significativi per quanto riguarda l'affidabilità delle suite di produttività." "Favorendo lo sviluppo del settore e nello stesso tempo accentuando la concorrenza all'interno dello stesso." Ebbene, queste uova? "Durtar Malur, il secondo più grande porto dell'esagono." "Diventare grandi vuol dire anche aumentare lo spazio fisico, del corpo e dell'anima per fare posto alla vita." "Durante la guerra lavora per la BBC curando dei documentari propagandistici per l'India." Ma lui non poteva vederlo, impegnato a guardare solo a Ovest. Grondando sudore e contratti sotto i gravissimi pesi che portavano. Dirà una frase che permetterà di capire il suo orientamento politico. "Che c'entra il mangiare, ora, con la sentenza di domani?" Senza pretese di esaustività. La bimba tacque come per incanto. Che cosa prova? "Ma l'altro si allontanò rapidamente." Ti prendo per il cocuzzolo e ti ammazzo. Ti sei mai domandato quali rischi per la sicurezza dei tuoi dati incontri durante un viaggio? Erano i suoi momenti più disperati. Ed in quel momento desiderava acremente qualche cosa di acerbo, di crudele. Chiuso in una fornace ardente. Un determinato dato non viene ripetuto, con tutti i dettagli, ogni volta. Aspettate, aspettate. Facciamo così, sposiamoci soltanto civilmente, per ora. Una costruzione simbolica. Nel parlare con immediatezza al Signore. Il rumore delle catene. Restava ore ed ore immobile, seduto, con le gambe accavallate. È stata una esperienza fantastica per mettersi in gioco in modo cooperativo con tutta la community Europea di Mozilla. "La postura eretta permette alla testa un'orientazione migliore così si può guardare davanti a sé in posizione eretta." Poco dopo la Corte si ritirò per deliberare. Suo marito beveva molti liquori? Pin scappa ancora e si imbatte nel primo partigiano che lo aiuta. Piuttosto basso e scarno, e sbarbato. Ed allora cominciava a raccontare la sua vita al reclusorio. Zia Ludovica attendeva la ricca vicina. "L'aria immobile odorava di papaveri." Ma perché non ti muovi? Edifici immensi si delineavano su un cielo profondamente azzurro. I suoi occhietti verdi scintillarono. "Diceva d'aver fatto buon viaggio." E balzò in piedi. Dal finestrino si scorgeva soltanto il cielo. In una ricerca disperata e disorganizzata. "Passerà la notte nell'ovile, e tua moglie è sola, comprendi, sola." Quindi indirizzare la discussione su questi argomenti può risultare utile. Poi si alzò. Era ridicolo e orribile. Sai come gli antichi trattavano gli schiavi? Zia Martina stava nel portico. Gli andò incontro. "Una cavalletta verde saltava sull'erba e sui papaveri con un aspro tic-tic." In certi momenti a Antonio pareva di morire. Si rivolse a Ivan. "S'è raggrinzita, sai, come quei frutti che si disseccano sulla pianta prima di maturare." Marta mercanteggiò sua figlia, credendo di cambiare stato. Cominciava e ricominciava a narrare i fatti. Carlo obbedì. Solo una piccola parte di letteratura è scritta così. Alcuni esempi potrebbero essere utili. Perché sei vestito così? "E gli sfondi infiniti dell'altipiano." Ritornò la notte. Ah, voi sapete ciò. Gli occhi gli si offuscarono. Vuoi parlargliene tu? "Il pescatore impallidì alquanto; ma non disse parola per calmare quell'uragano di dolore." Nelle botti piccine ci sta il vino buono. Il pomeriggio era caldo. Egli le vuole ancora bene. O esterne (fonti ufficiali) è centrale. "Nell'udire che Elisa era infelice, egli provava la gioia crudele." E andarono via uniti. Era senza sopracciglia e senza capelli. La consegna non è stata effettuata a causa delle circostanze. E si strinse le tempia con una mano, scuotendo disperatamente il capo. E di tanto in tanto parlava con voce alta e dispettosa. Dove zia Martina aveva deposto il pane e le uova. E taluni ebbero forza di ridere per il paragone. In questo periodo storico abbiamo la formazione delle grandi catene montuose. Disse zia Martina per calmarlo. Lui non era un uomo evoluto. Gestiva allora uno dei primi Internet Service Provider (ISP) commerciali. E la sua voce risuonò forte nel silenzio della riva. "Fregandosi le palpebre gli sembrò scorgere piccoli cerchi violetti, elettrici, volteggiare e svanire nell'aria." Andò ed aprì. Allora. "Inserisce la traduzione nell'apposito campo." Ma è peccato mortale. Il mare libero! E cominciò a decifrarla. Me lo avete già detto, zia Rebecca. "Per la sinusoide il procedimento di realizzazione è stato più rapido grazie all'utilizzo della sub-routine apposita." Ho pianto tanto che non ne ho più voglia. Conoscere altre persone che hanno passioni simili alle mie, che portano avanti degli obiettivi attraverso delle community. "Pareva il naso d'uno scheletro." "Il motivo principale di questa scelta è che questo testo vuole essere un'introduzione all'argomento." Aveva bellissimi denti e quando conversava con donne sorrideva continuamente per mostrarli. Altre volte contemplava a lungo il palmo della mano aperta. La culla ondulava ancora più forte. "Il cuculo ripeteva sempre i suoi gridi sottili e metallici come lame d'acciaio." Dopo un viaggio è assolutamente necessaria. Le loro voci risuonarono nella notte silente. Perché nascondevi la lettera? Ed ogni pulsazione era un dolore diverso, un ricordo, un impeto disperato. Digrignò i denti, come rosicchiando delle ossa. Marcello raschiò e sputò. "E s'era coricato nella culla del bambino." "Appena lo vide, Francesca s'intenerì e ricominciò a singhiozzare." Ah, finalmente riconosceva il suo Davide! "Ma, alla ricerca dell'amore, si possono anche trovare interlocutori strani e innamorarsi di qualcosa, invece che di qualcuno." Camminò, fino ad una lontana chiesa di montagna. Portandosi un dito al naso. I testimoni segnalavano due sospetti armati e quattro ostaggi. Vola più su Per essere Fred Drake lo era! Ho visto tornare le due povere donne, ma non ho osato avvicinarmi. Il bambino. Entrare per il buco della chiave. Il giovane sapeva perfettamente chi fosse. "Anche lui s'era fermato e, come in un lampo, si disse che il rischio era troppo forte." "Sentiva la mente un po' assonnata, ma le membra agili e fresche." Bisognava alzarsi, riprendere il viaggio. No, Gianni non morrà in reclusione, te lo dico io. "Si ubriacava anch'egli." Io sarò il padrone di un cinematografo inesauribile, dal quale trarrò vedute orridamente magnifiche. In quelle vicinanze. Si compone nel toccare contemporaneamente, quindi simmetricamente, le mani al muro. I condannati bisbigliavano fra loro, alcuni scherzavano e ridevano. Nel caso di software proprietari i costi di licenza possono incidere notevolmente sulla spesa. "Queste applicazioni web erano limitate dal fatto che non avevano accesso all'hardware o al dispositivo." A breve viene annunciato anche il lancio di Microsoft Office. "Riconosceva i campi melanconici seminati d'orzo e di frumento ancora verde." "Così il Signore mi assista nell'ora della morte." Partire per i monti della luna. Il giovane ascoltava con viso intento, beato, mostrando i bei denti di fanciullo. E si procede al secondo trattamento nello stesso modo. Seleziona la prima opzione, poi clicca su avanti e hai fatto. Era grande e comoda. La catapecchia del pescatore si riempì di gente. Anche prima della scadenza del termine prefissato. Ha più giudizio tuo figlio di te, sciocca. Sì, a ventisette anni. "Diceva di essere proprietario d'un gran deposito di vini." Si alzava un caccia drone equipaggiato da missili da crociera. Antonio si assopì e sognò, come sempre gli avveniva, di trovarsi a casa sua. "La diffusione dell'informatica ha avuto un fortissimo impatto sulla società moderna." "Gli acidi dello stomaco e la bile causata dall'alcol di certo non fornirono un dolce sapore ai cibi." Poi entrambe scesero silenziose la scaletta esterna. Ma che vuoi farci lì non hanno Savastano. Ammazzeresti tu, sì o no, gli uomini che hanno condannato Gianni? Quanto occorre per andare a Roma? "Dalla porta spalancata penetrava la luce dell'alba." Chi non risica non rosica dice il proverbio. Ma ditemi la verità, perché il prete vuole che me ne vada? Ma gli parve che Davide fingesse. Infatti, si può vedere che quando devono rompere, per esempio, una nocciola prendono un sasso e la colpiscono. Si rialzò e mise un dito sulle labbra. Ciò che so è che tu sembri un cane accidioso. Si dice che abbia fatto morire la moglie di fame. Ora sono seccato di sentirtelo ripetere. Ma io gli dissi che aspettasse fino a lunedì. "Non esisterebbe più l'anonimato perché il TC permette di identificare la persona con moltissima precisione." E ingrandiva le cose in modo straordinario. I condannati vennero sbarcati a Napoli. Egli era stato grande amico di Gianni. Commenti: Questo libro si dilunga con descrizioni e chiacchierate dei personaggi annoiando il lettore. Si sentiva come stretto da un cerchio di ferro rovente. Essa venne con me e col prete dal giudice, a Nuoro. "Il viandante guardò il cielo per indovinar l'ora." "C'era un rumore di cavalli a distanza, nella prateria." Voleva soltanto che Giovanni ritornasse quello che era prima della disgrazia. "Io non l'ho guardata più in faccia." Lei è avara più di quanto lo fosse lui. Ne vuoi altri? Domani pioverà a dirotto. Li condussero al mare. E si alzò, affettando di non dare importanza alla cosa. "Mi dà l'idea che sia una bestia." Il fulmine cadeva a una distanza di circa tre chilometri. Tu potevi attendere a Nuoro: io ti avrei portato il costume. "Allora l'altro si sfogò, lamentandosi come se gli facesse male qualche membro." Qualche volta giocava da solo alla morra. "E andò a guardare cosa c'era dentro la pentola." "In quel momento, sentiva tutta la gioia del ritorno, come non l'aveva ancora sentita." Poi a poco a poco si fece coraggio e gli palpò i pantaloni. Tuttavia lo abbracciò, senza baciarlo, e sentì il cuore fonderglisi in lacrime. Ho veduto il mare. Perché non mangiare ora? Zio Emanuele, non credo più alla vostra fiducia. "E saltò nel cortile palpitando nell'udire la voce del nonno e dello zio." Ma subito dopo gli occhi abituati al buio videro la linea chiara dello stradale. Nessuno meglio di me potrebbe affermarlo. Si rimise dunque in viaggio. La composizione lo occupò completamente per molti giorni. Facciamo le bruschette con mortadella e pesto di pistacchi? Ci son delle uova, ecco. E Giovanni guardò con indifferenza avanti a sè. Più procedeva, più riconosceva i luoghi. Possono essere citati numerosi progetti in sviluppo in tutto il mondo. Io ho attraversato il mare! Ogni notte egli si aggirava cauto come una volpe intorno alla casa di Elisa. Davide ascoltava avidamente, e si seccava quando la gente veniva ad interrompere il racconto. "D'altronde contava sull'eredità dello zio assassinato." Se ti sente parlar male, guai! Ma egli non se ne andò. Ma il povero uomo non voleva niente. Poco dopo, Torvalds mise a disposizione su Internet una prima versione sperimentale del suo lavoro. Essendo stato coordinato dallo stesso Linus. Era la prima volta che rivedeva Elisa. Ed invece si trova come una rana infilzata viva in una pertica. Scosse il capo. Finita la Messa. Qualche volta parlava col condannato, ma non era in grado di capire il testo. E non sollevò neppure il capo. A voi darò cento scudi, zio Dante. Non sono quelle le sue ultime volontà, e io le conosco. Sì, proprio domani! Sporgi denuncia Elisa fece quel che fece, credendo di raggiungere il cielo in terra. Ti ho fatto venire subito, agnello scorticato! Sono stati sviluppati per competere con Microsoft. Cammina e cammina, passarono lunghe ore di angoscia. "Dopo questa visita va dall'amico Travaglia che è ingegnere e gli fa vedere il progetto di Caisotti per il palazzo." Credete proprio che abbia voglia di suonare? Quando si volse aveva il viso mutato, ed un tremito gli agitava il mento. E venne messo in fila con altri uomini, a due a due. Egli ha la libertà di studiare come funziona il programma. "Il Congresso decide se si debba intraprendere o meno uno studio d'Ufficio." Abbi pazienza. Andò un pazzo e buttò la pazza con tutte le pezze nel pozzo dei pazzi. Lui gli causava una ferita a contorni netti nel braccio destro. "D'una disperazione profonda." Ma visto che il bambino dormiva. Le parole del «dottore» gli rombavano nella mente. Le donne piangevano, lo chiamavano «figlio mio», lo guardavano con occhi pietosi. E rise ancora di quel cattivo riso. Piove stasera? "D'altronde, non pensa a te?" Offriva ospitalità a Giovanni. "Dall'alto veniva sempre il pianto di Rosetta." Ah, figlio mio, la carità cristiana tu non sai cosa sia! Se tu vedessi quella donna non rideresti più. Non appena riuscì ad entrare nella sua stanza da letto, si buttò sul letto. In certi punti la incontrò a novecento metri, il che dava milleduecento metri di grossezza. Fare a gara. Adesso, quasi la luce cruda delle ventotto lampadine spioventi a corimbi gli avesse ridato la coscienza di sé. Potrebbe controllare i mercati connessi del settore dei media numerici, come quelli delle tecniche di codifica. Lei aveva ripreso il fuso e filava vicino alla porta aperta. E si addormentò. Tu sei stato sempre un cretino, caro mio, piccola bestia. I giorni scorsero. "La compilazione di tale scheda consente al Ministero dell'Interno di predisporre la richiesta." Avevamo paura. La danza del proiettile aveva ripreso e il ferito fissava quel minuscolo tubetto lucente, che sembrava non aver requie. Ha detto mamma che è pronto "No, non pensi ch'io abbia disturbato lei senza una ragione." Ma poco dopo prese dalle mani di zia Marta il lume di ferro. E alle necessità degli utenti (interni ed esterni). Che ne sa lui di bambini? Il dominio era stato guadagnato solo con la schiacciante supremazia numerica. "Aveva paura che nel paese si credesse ch'egli vivesse di scrocco." Io non so niente. Nei vasti orizzonti il cielo svaporava azzurro sopra montagne azzurre evanescenti. Se tu mi ripeti una cosa simile. Ebbene, che crepi! Chi altro vi si fosse trovato con lui. Anche la sua voce ed il suo accento erano cambiati. Far mare e monti. Il cuore gli battè violentemente. Ecco, mi ricordo. Venne anche il sindaco. Questo riso con gli asparagi era ottimo Perché dice sciocchezze. "All'epoca del fascismo, ogni città doveva avere una propria via Roma." Chi poteva mai pensarlo? "Mi volsi all'Inghilterra." "Gates smentisce le affermazioni in proposito fatte dal manager dell'IBM." Del resto, egli era arrischiato. "E l'uomo camminava, camminava." Faceva concorrenza alla biblioteca di Arat Vanur. Egli diceva di voler andar via. "Ma subito l'orribile uomo si allontanò, andò via, e volgendosi sulla porta agitò l'ombrello." Ah, cosa hanno fatto di lui! "E più l'avvocato parlava più si sentivano perduti." Egli mi farà dare un posto da calzolaio nella casa del re. Oggi il Ministro ha reso pubblica la campagna. È, pertanto, vietato incassare i buoni generati attraverso il servizio da un soggetto diverso rispetto al titolare del buono. "Si rialzò turbato, confuso di non poter offrire altro che un po' di caffè." E la bocca ancora fresca e rossa. Sebbene detenga ancora percentuali di mercato relativamente basse. E il padre rideva, capite? Ad esempio, su come fare una campagna promozionale online basata sulla propria esperienza. Adesso, aveva da badar bene a sé stesso. "Gli altri paesi dell'unione europea stanno guardando questa campagna con occhi interessati." In questa guida trovi una selezione di termini associati alla Pubblica Amministrazione. Sentina di vizi e di sozzure. Uno era un globo di bianco diamante. Non hanno fasi nettamente distinte. Il capitano negò loro questa possibilità. Fornendo informazioni incomplete o addirittura fuorvianti ai decisori. "L'alba quindi era lontana e Davide si rimise in viaggio." "Amano l'altezza." Verificano che la piastra omega abbia registrato il tempo correttamente. Arriverà a domattina senza accorgersene. Quando il rapporto non è uguale altrimenti si ottengono delle circonferenze. Salvo che tu ne ottenga il permesso da parte del detentore. Questo pezzo di rene, che è stato asportato con un bisturi. "Il pescatore curvò il viso verso l'acqua." Non avranno sezionato il cadavere lì dentro! Sentiva sempre in fondo al cuore una grande certezza. Il cacciatore aveva tenuto la promessa fatta al suo amico campagnolo. Il commissario, le si teneva ritto davanti. Guidi i vostri Governanti ecclesiastici e civili. Poi tornava a sperare, a intrecciare nella mente sogni fantastici di liberazioni romanzesche. Ma questa caratteristica rende la deambulazione difficoltosa. E quando la vedo provo una cosa strana, come quando si vede la tentazione. Mi fai venire il desiderio di rompertelo sul muso. E intanto la civiltà romana, ormai decrepita, decadeva. Ma non perché era contrario. "Giovanni, non seppe perché, si turbò nell'udire quelle parole." Essere un impiastro. Poi venne una sua lettera breve e triste. Come possono esser belli i figli del peccato mortale? Mentre tra i soldati si parlava poco e si restava tanto in silenzio. Ivan pensò a ciò che i fratelli del suo piccolo paese gli avevano fatto. Nessuno poteva in qualche modo convincerlo a consumare i pasti nei suoi appartamenti. Un programma completamente libero avrebbe rischiato di estinguersi. "Quando non sarebbero arrivati rifornimenti da Nord, e sarebbe iniziata l'agonia della popolazione." Il re aveva ringraziato e la compagnia era partita in primo pomeriggio. "Lasciò ai posteri nell'opera intitolata Beatificazione dei Servi di Dio e canonizzazione dei Beati." "L'impatto della replicabilità delle soluzioni." Sì, me ne andrò. Un operaio perfetto che non accusi mai stanchezza è surreale. Sei stata sempre il mio tormento. Dovevamo farlo, dovevamo rischiare. Come abbiamo già detto. "Dalla reclusione egli aveva portato con sé l'abitudine di fingere; non sapeva perché." Eppure, vedi, io ho compassione di lei. A me non importa niente. "La diminuzione era evidente, ma qual muraglia ancora fra noi e la superficie dell'Oceano!" Lui non la bastona, ma vi sono maltrattamenti peggiori delle bastonate. La duchessa di Leyra. Per riuscirci non aveva altra scelta che sovraccaricare il sistema da remoto. Ora il suo pianto era calmo. Gli Stati Uniti hanno istituito gruppi di lavoro e centri che collaborano attivamente con le Pubbliche Amministrazioni. "L'instabilità del mercato, che potrebbe portare al rischio di fallimento di una società di servizi." È basato sulla cooperazione di una comunità mondiale di sviluppatori. "Essendo coi proprietari in relazione quasi d'amicizia." La senti questa voce? Non bastano vacche e pecore per ridonarmi vita e compensarmi! "Potranno essere affidati all'Agenzia nazionale, agli enti territoriali, di protezione civile o di tutela ambientale." Domani ci immergiamo nel parco di Baia Per gli studenti di marketing può essere un interessante sbocco per studiare applicazioni reali per la comunicazione. È pazza, lei! Sparsi di piramidi quasi identiche. Per un tempo eguale. "E, se le interessa, le dirò che chi l'ha ammazzato." Una disgrazia. A Napoli i condannati furono separati. Signor commissario. Le rondini venivano e volavano, cantando. Non voler mai sbagliare. Rappresentata dal modello a candelabro perché un gruppo di ominidi si sposta sempre. E non ancora definitivamente confiscati. Ogni macchia, ogni fiore, si disegnava nettamente sul terreno ove la luna batteva. Tanto da meritarle il titolo di dottore della Chiesa. È un portale che permette soprattutto la diffusione delle informazioni e delle esperienze maturate nelle singole scuole. De Vincenzi nel suo interno la ammirò: aveva dominato la crisi con una forza di volontà poco comune. Ciò era orribile. Intenta ad attenderlo ed a spiarlo in lontananza. Dando vita ad uno stato autonomo. "Senza provare quell'istinto di timore e di irritazione." Innocente come il sole! La sua difesa era stata già abbastanza disgraziata. Verso Nord, la sete di scoperta si placò del tutto intorno al XIV secolo. Ma io veramente preferisco vedere Savastano. Quando ha battuto il record mondiale. Ha coinvolto sempre più ogni operatore del settore. Le coccinelle portano fortuna, non le schiacciare! "Quindi si pensò di effettuare la bracciata fuori dall'acqua piuttosto che internamente." Dante durante il peregrinare chiede spesso di Beatrice. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. La testa gli scoppiava. Ma anche perché vuoi migliorare la comunicazione in quella zona. Mangiava e beveva molto, e pretendeva che Alfonso lo imitasse. Voglio una pizza piena di mozzarella "Quest'appartamento ha sicuramente vari aspetti positivi rispetto all'altro" Nella troposfera la temperatura subisce innalzamenti e abbassamenti a causa delle perturbazioni presenti. "Che s'inabissa con la prima umanità." Mi sono sentito un privilegiato nel poter ascoltare le esperienze di persone provenienti da tutti i continenti del Mondo. Disse, sempre piano. Un giorno gli rispose Giuseppe Garibaldi. Che Laura si disperava e si strappava i capelli. Non seppe perché. Il viso aveva lineamenti più dolci. "E si destavano di soprassalto e portavano le mani alle armi, che tenevano nelle tasche de' pastrani." Zia Martina parve contrariata. In lontananza. Il naso sottile vibrava e lei contraeva le labbra. Oltre a prendere in considerazione quello che i personaggi si dicono. E cammina cammina. Tacquero un momento. Mi sembra tu abbia fatto un grosso errore. Permette la scelta del fornitore più conveniente. "Mancò tre anni: gli disse d'essere stato a lavorare nelle miniere." E mi sono permesso di scherzare, citando Montaigne, uno scrittore francese. Gli atleti si allenano tutta la vita per arrivare alle Olimpiadi. Non aveva mai viaggiato in mare. Pur non facendo parte di nessun programma nello specifico. Anche le tesine sono sotto licenza se non specificato diversamente. Hai sparso quel liquido ovunque! Egli ora vive a Roma e mi ha scritto. Va magari a casa del diavolo, ma va via. Della città, invece, non sentiva né meno il rumore. "Strani animali volano nell'aria, e prendono il loro nutrimento da grandi gigli od eliotropi, giganteschi come alberi." E si fermava in alto, anelante, col cuore che gli batteva forte. Tanto più che nel pomeriggio aveva lungamente dormito; e non sapeva dove andare. Precisamente, Eccellenza! Ti hanno tolto tutto, ti hanno tradito, ammazzato. Mandati da centri di ricerca di tutta Europa. Non destinabile o non alienabile. Rispose con pari cortesia, per quanto un leggero sorriso gli fosse apparso agli angoli della bocca. "Per svolgere un'indagine conoscitiva sul software open source." E, sempre mentalmente, sospirò. Oggi voi avete venduto del vino e vi siete tenute i soldi. Naturalmente lavano tutto. "Sull'orizzonte in fiamme il sole si spegneva nel mare." Avviandosi per lo stradale egli sapeva già dove precisamente voleva andare. Una grande amarezza era in lui! Il linguaggio di programmazione del Web, JavaScript, è uno dei linguaggi più diffusi al mondo. Espropriata ad un mercante fallito. "Una volta aperte le gambe aperte più o meno formando una ""Y"" o una ""U"", finisce la fase di presa." E contava i giorni, le ore, i minuti. Naturalmente gli americani vorranno battere tutti i record e scendere almeno a milleduecento metri. "È nell'ordine naturale delle cose, la morte." Visioni confuse passarono davanti alla sua mente. "Qualche filo d'acqua scendeva silenziosamente fra i puleggi fioriti." Il libretto devi leggertelo sullo smartphone. È possibile che documenti creati con versioni precedenti a quella con la quale vengono letti presentino degli errori. Poi tornò a sbadigliare. "Mentre tutt'attorno a loro si faceva il tifo." Devi restare qui, dove tutti siamo fratelli. Si era riavuta anche dallo sfinimento. Il conferimento del premio avverrà a suo tempo e luogo. A mio avviso meriteresti di più. Guardaci dentro. Cominciava appena ad albeggiare quando Marx sentì picchiare alla sua porticina. Un individuo alto. Il movimento è guidato principalmente dalla testa. Allora costui riconobbe il suo giovane amico, ma sentì un senso di freddo. Farne di tutti i colori. Con stalinismo è definito il periodo storico in cui Stalin prese il potere in Russia. Questi poveri carusi uscivano dalle bocche delle gallerie dove la temperatura era caldissima. Guardava gli alberi, i pastori, ai quali creava una vita di avventure emozionanti. "La luna metteva scintille d'argento entro i suoi occhi limpidi." Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai. Metodi americani? Matteo mio. Come una guida interna. "Te l'ho appena mandata, Papà!" Le zampe anteriori le usano per difendere sé stessi e i piccoli dando dei pugni. "Gli occhi azzurri del pescatore s'aprirono, infantilmente meravigliati." Tanto quanto sul modo di rappresentarle. Finché, un giorno, Rosso non lo vide più venire alla cava e sentì raccontare dagli altri minatori che era morto. Erano queste pure ben fondate. Stallman viene spinto dalla sua passione per i calcolatori. Si pongono come obiettivo finale la professionalizzazione di una figura che collabora con un team di lavoro alla creazione. Solo pochi uomini riuscirono a tornare alle terre degli uomini. Perché siamo risaliti a una visione tanto lontana? Le persone sono in grado di acquistare telefoni a basso costo. La creazione del consenso sociale. Ma non si mosse. Ma che fine aveva fatto Appleby? "Io vedrò approdare ai lidi dell'Atlantide le barche dei vincitori degli Ateniesi." Lo scalone, dopo il primo piano, si divideva in due rampe. Avverti il vicecommissario che parti con me. Sosteneva di essere socialista. Regolamentazione della gambata a farfalla. E soprattutto come mi vesto? Non aveva mai veduto un mare così immobile. Ciò che noi chiamiamo istinto. "Ha concesso anche l'uso di un robusto canotto." Era sotto attacco. Dopo aver chiuso il buco che si sentiva allo stomaco da ore, salì la quarta torre e si fece un bagno. Poi rientrò e dovette scuoter Laura. "Padre Giacomo, lei capisce che se avessi voluto ammazzare qualcuno l'avrei fatto subito." "Ho vissuto un lungo periodo in quella dannata città, ma dopo due anni non ce l'ho fatta più" Egli non pensa a me? Molto bene. "Sosteniamo sia le esigenze dell'utente nella sua attività web quotidiana sia i suoi interessi nel contesto più ampio." Chi ti ha chiamato? Vide la porta della villa spalancata e sulla soglia una figura di uomo, che gli parve fosse Gardiel. Avere torto marcio. Il nuotare a dorso può effettuare una singola bracciata a crawl in posizione prona. E stesse per risuonare il gong della prima colazione. Sebbene molte biblioteche tedesche avessero familiarizzato con il tema del libero accesso già da tempo. Egli sarebbe diventato leader dello sviluppo di Apache. Avendo i muscoli maggiormente sviluppati. Eric Raymond è uno dei maggiori attivisti a livello mondiale per la diffusione del software open source. "La sua strana follia, fra una crisi e l'altra, poteva consentirgli parentesi di lucidità." Oh, come erano curiosi! "Con il diffondersi e il perfezionarsi dell'automazione la moneta bancaria sta diventando moneta elettronica." Verso il suo crudele destino. "Ebbene, datemi pure un po' di caffè." "Pubblica questa opera contro i dissensi nati all'interno della sinistra spagnola." "Inoltre, hanno l'opportunità di portare avanti progetti Open Source." Gli archeologi hanno trovato uno scheletro di dinosauro. "Sento con molto pungente rammarico l'essere stato privato della partecipazione." "Perciò, se avesse tenuto alla vita, avrebbe dovuto corazzarsi d'indifferenza." Ivano indietreggiava, e le parole di colui lo facevano tremare. Stalin affermava di aver inventato il trattore e il carro armato quando non era vero. "So che in questo non c'entra la Toga Nigra e i disservizi urbani, però volevo comunque tirare fuori l'argomento." Le prospettive future derivate da quelle che sono le proposte in dibattimento a Bruxelles e i side effect. I piccoli poi sono ancora più vivaci e curiosi dei genitori. Quando ebbe bevuto, un poco le gote le si arrossarono e tossì. Come è andata? Ecco un link dove puoi trovare tante immagini per la tua storia. "Vedere l'erba dalle parti delle radici." In ben poco. Ma le era stato poi davvero applicato contro le narici? Ora, la convivenza monastica chiamata dallo stesso santo. "S'è cinta la testa." "Il carico variava secondo l'età e la forza dei ragazzi." Non dovevo pagare nessuna retta. Infatti, il Regno Unito resistette con tutte le forze alla Germania. Sia poetico. Egli aveva moglie e figlio. Hitler attuò la strategia militare definita blitzkrieg. Chi era realmente Fred Drake? E che fosse meno dispendioso di energie. Sarei arrivata a domattina. Avviene in maniera opposta. Avere ancora bisogno della balia. Avere la faccia foderata di lamiera. Vi entrò, richiuse la porta. Vari dei quali fecero già la guerra di Iran. "Abbiamo definito i primi punti chiave riguardo il problema ignorando l'organizzazione e l'evento in sé." Nel mondo siamo tutti fratelli, ma specialmente lo siamo nei piccoli paesi. Lo prese sotto il pancino e lo sollevò. "Forse i sette fogli rubati dall'egiziano all'inventore italiano." Perciò non è ammessa la virata del dorso per il dorso-rana. Spesso anche poetici. Viveva col pensiero vicino a Sonia ed al bambino. Rapidamente raggiunse di nuovo il sommo della cresta. I porti, i monumenti, i templi, le torri colossali. Pensò a quel povero morto sul piancito sudicio e strinse i pugni. Dava uno sguardo ai binari del treno, a una Roma che lo affascinava, e subito si metteva davanti al computer. Stallman racconta. Zio Arnaldo non aveva più soggezione di Davide. Tra quelle per lo meno che trovai, ché era passata la Polizia a casa nostra. "Dell'Europa, diciamo." Rispettare le norme comportamentali definite dalla community Internazionale e locale italiana. Una fede che arroventa la parola nel denunziare i vizi. Inoltre, è di aiuto alla comunità avere dei referenti su questa tipologia di argomenti. Nei mercati in via di sviluppo come il Brasile o la Colombia. "Il ministro degli interni Mario Scelba dichiara che non c'è un movente politico." Eppure egli la voleva, la desiderava ancora: dal giorno che gli era mancata. Ecco, voi non mi riconoscevate! Dal suo cuore. Il ministro sta valutando anche altre possibili campagne in altri campi tra cui le fonti di energie rinnovabili. Fece soavemente De Vincenzi. Come risolvere i due problemi? "Su di lei c'è molta pressione." Zio Emanuele sembrava un pellegrino. Fare la forca a qualcuno. Essere una biscia. Certo è pure che i sargassi rinserrano quantità enormi di sostanze chimiche preziose non utilizzate. Sto facendo un corso, puoi aspettare un attimo? Collegata con la porta Sud delle mura esterne. E quei quattro erano corsi attorno alla donna addormentata, come mosche sopra un cadavere. Il mio capo è un pazzo Lucente come argento brunito. Collaborare con il proprio pensiero al fine di perseguire gli obbiettivi per il quale lo stesso progetto è nato. Con lo sviluppo delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione. La fantascienza informatica profetizzata da Turing è appena iniziata. Rimarrò tutto il giorno in albergo. Personali e non differibili. Ho trovato un lembo di tela nella ferita. Prendersela con qualcuno. Questo fenomeno si chiama imprinting. "Le principali tappe dell'evoluzione dell'azienda sono indubbiamente importanti." E neppure questa volta potè dirla. "E anche calcolava gli effetti: non doveva esser quella l'unica rivelazione, che aveva da fare!" "Era ancora possibile che essi avessero anche soppresso l'uomo e si fossero impadroniti delle formule." Ho cancellato tutto dalla nostra cartella condivisa, ero preoccupato qualcun altro potesse accederci. Il pericolo di essere incriminati per le idee contenute nei software che essi sviluppano e usano. Portava lui lo scettro reale. "Perché è una prima rappresentazione dell'amore come tensione e come desiderio di completamento." Zia Ludovica vedeva di mal occhio il pescatore. Odore di caffè e cornetti industriali scaldati al forno era quello che si sentiva nella cucina. Di solito siamo bravissimi a complicarci la vita e ad andare in ansia per i dettagli più insignificanti. Fare semel in anno. I vapori che si formano vengono mandati verso il basso nella colonna di distillazione. "Purtroppo, l'intera famiglia cristiana non ha ancora raggiunto appieno questa visibile unità nella verità." È, invece, errato affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo. I principi si diressero immediatamente verso Dalmor, mentre i re si raccolsero attorno a Blostgas. Seguendo questi modelli sono nate e si sono sviluppate molte aziende. Le Pubbliche Amministrazioni dovevano contrattualmente assicurarsi che il codice sorgente venisse reso disponibile. "L'immagine più espressiva e ampia di questa maestra di verità e d'amore è quella del ponte." Vide che la porta del defunto era chiusa. Le cupe storie di contadini e pescatori risultano sgradevoli. "Per loro fortuna, l'angusto passaggio era breve e ne erano usciti in tempo per rimettersi in strada ed accamparsi." "Infatti, sono stati sviluppati metodi di sperimentazione fin dall'epoca dei filosofi greci." Sono maculati anche da adulti. "Bacco, Tabacco e Venere, riducon l'uomo in cenere." Alimentò il salutare proposito di altri che imitavano il Salvatore. O mi sbaglio o i defunti sono adesso più di due! "Gli stessi dovrebbero essere vincolati all'attuazione di procedure di partecipazione." "Il mondo della ricerca e dell'innovazione." "L'orizzonte svaporava cenerognolo come nei pomeriggi estivi." "Vehrehan s'era tolto il colletto." La vita contadina nelle valli circondanti fremeva. Nemico individuato E, per di più, abbandonata a porte aperte! Fare il cascamorto. I quali sembravano sempre avere la testa tra le nuvole. "Il Ministero dell'Economia, Finanza e Industria, stanno migrando server e workstation su piattaforma Red Hat." Con delicatezza tolse le sette gocciolature consistenti. "E contemporaneamente un colpo d'arma da fuoco rintronò nell'aria." "Si trovò così al punto di partenza, dopo aver compiuto il giro completo dell'isola." È ladro chi ruba e chi gli tiene il sacco. Possiedono una sacca chiamata Marsupio dove tengono i piccoli fino a quando diventano autonomi. Ma il suo pubblico rimase deluso del rinnovamento delle tecniche narrative che adottò. Per giunta possono esserci diverse interpretazioni a seconda del corrispondente italiano che ciascun individuo ha in mente. "Sentiva nell'aria la fragranza selvaggia della terra natia." E tutte le lontananze si dissolvevano in una vaporosità cerulea di sogno. Suggerire che possono avere dei riconoscimenti come gadget o citazioni li stimola. In questo modo la soluzione è offerta da chi ha il problema. Passando con il mouse sul link nella barra laterale Articoli si apre un piccolo menù, clicca su Aggiungi nuovo. "Può anche permettere di fare un bell'evento ma senza nessun risultato utile." Conforta sempre, anche quando è disperata. "Modalità operative più efficaci da adottare per raggiungere l'obiettivo." Quindi il diretto interessato può fornire una delle migliori soluzioni e si interviene successivamente. Se hai bisogno di qualche cosa dillo subito. È importante inserire il proprio indirizzo e-mail nel modulo di download per rimanere aggiornati sulle future modifiche. Lo studio era vuoto. La condivisione delle informazioni è un bene positivo di formidabile efficacia. E lo si intuisce proprio dal non-detto dei due personaggi. "E un profumo aspro di fieno secco gravava nell'aria." Tante quante quella che erano a conoscenza di Dalmor. Venne il tramonto. Ma era di cartapecora. E i ragni non hanno più i loro nidi. E non invidio me stesso. Facciamo un passo indietro. "Impossibile dirlo prima dell'autopsia." In primo luogo, per parlare. Abbiamo elencato anche diversi esempi di termini tipici del contesto burocratico della Pubblica Amministrazione. Bensì dalla particolare milizia comune. Appoggiava e sfregava forte la testa sul muro, quasi volendolo abbattere. Modelli didattici. Finchè videro un uomo alto. "Essere come l'Araba Fenice." "L'adware impone all'utente la visione di messaggi pubblicitari durante il suo impiego." Sono fuggiti! "La definizione degli indicatori che l'amministrazione utilizza per programmare." Sani, manda un agente alla Procura. Davide si mise a ridere, un riso stridente che fece male al pescatore. Non la trovano. "Mostrando la fronte corrugata, e guardando Marcello con occhi limpidi, nuovamente pieni d'intelligenza." Aprire gli occhi. "Andare liscio come l'olio." Per evitare di violare i diritti di terze parti. "Chiama l'idraulico, la lavatrice sta perdendo." E numerosi progetti per la destinazione dei beni confiscati. Il ghigno sardonico di Manfredo Vatel, apparsogli di colpo, lo agghiacciò. Vi piace risolvere enigmi? "Voglio che lei, questa donna, mi resti davanti la macchinetta, o, meglio, ch'io resti davanti a lei." Dovevano essere sterminati o resi schiavi dalla Germania. San Benedetto la legge non solo nelle sacre scritture. "Poi dal muro con l'inferriata a lance dorate." Sia fisici sia digitali. "Il suo proposito era di spiare da lontano l'uscita di Romney Bypass." È meglio che se ne vada. I contrabbandieri. "L'unico modo per poter vedere un frutto dal loro amore sia quello di avere una prole." Sia organizzando e difendendo il Regno. Il software Open Source si è sviluppato e diffuso in diversi ambiti. Come se lo fosse. "Pensavo di archiviare entro l'estate la conquista del Nord." Lo avevano rubato. In questo clima nasce il suo progetto di un ciclo di cinque romanzi ambientati in Sicilia. Vai, agita le mani, bevi un bel frullato, e tieniti pronto per qualcosa di nuovo! In un momento in cui la Chiesa cresceva. Non mi hai scritto che volevi far ciò? Poiché spesso e volentieri i dati andavano persi, rubati o distrutti. E parte di essi cade giù, esausta. Il soffitto gli sembrava un muro che si divertiva a non stare fermo davanti ai suoi occhi. Si alzò in piedi, con gli occhi più che mai da forsennata. "Gli utenti finali risultano ancora spaesati e lamentano difficoltà nell'esecuzione delle normali procedure." Il nostro predecessore Pio XI. Oggi volevo condividere con voi la grandiosa esperienza che ho potuto vivere la settimana scorsa a Tallinn in Estonia. Aveva la faccia bianca. Era in grado di eseguire il programma, copiare il programma, modificare il programma. Fece Vladimiro. Come tutti i precursori, il Martin ha i suoi detrattori e i suoi avversari. L‘assassino si è infiltrato nell‘occhio di Cray. Vediamo ancora! E la allacciò dietro le sue spade. Essere sano come un pesce. Il Nautilus continuava a tastare la vòlta. "Avevo data l'ultima mano al mio libro La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene." Un bel gioco dura poco. Ma non dovevano poter chiedere aiuto. "Se diamo alle nostre ragazze un'occasione per farsi avanti ed esprimersi." È un momento di concentrazione massima. Quando a tordi, quando a grilli. "È soltanto nell'interesse vostro che dovete diffidare di tutto e di tutti." Nessun dubbio che appartenga a Lois! "Aguzza come quella d'un caimano." Se la folgore fosse scoppiata ai piedi di Carlo, egli non sarebbe rimasto maggiormente atterrito. Cioè un insieme di principi, regole, comportamenti che ciascuno si impegna a rispettare. Il termine free in inglese significa sia libero sia gratuito. Se la signora firma un atto di donazione, ma in tal caso il fisco riscuoterà il sessanta per cento. Non era certo così che sarebbe finito. Spinta: è probabilmente la fase più importante, anche se è allo stesso tempo molto veloce. Apri la porta e spunta uno che progetta e vende macchine elettriche che si guidano da sole. Essere agli sgoccioli. Per la prima volta dopo la sua partenza dalla Francia. Il corridoio era deserto. Asino vecchio non prende lezioni. Ma comunque, sono molto emozionata. In bella vista e un asciugamano nel cruscotto. Emanavano un odore umido e irritante. Mi sembra una fesseria. "Dare il calcio dell'asino." La mano che ha conficcato quello spillone non tremava! Questo grazie agli innumerevoli benefici che il nuoto comporta e grazie alla possibilità di adattarlo alle varie necessità. Cosa hai fatto ai capelli? Mi sembri una persona nuova! Qualche volta andavano assieme alla pesca delle sanguisughe. "Ad esempio, per misurare l'efficacia di un servizio rivolto al pubblico è possibile prendere varie dimensioni." "Se non fai prima l'accesso non puoi fare nulla." Zio Mario provò un senso di soggezione. La città era in un limbo. A salvaguardia del principio di autorialità. "E, specialmente sui macachi tonkean, scimmie dell'Indonesia." Dormirai nel mio letto. Le formiche hanno invaso la mia povera casetta. "Sostenuta da un'imponente campagna pubblicitaria mondiale." "La registrazione di un brevetto permette all'inventore di godere dello sfruttamento della propria invenzione per vent'anni." Era un candeliere a sette fiamme, di ottone massiccio. Fare le scarpe. Per ottenere una legislazione più favorevole al riutilizzo senza limiti. Nascondersi dietro di un dito. A vostro piacere! Contadini che entravano per i mercati. Oggi gli studiosi affermano e spesso dimostrano sperimentalmente. Sì, signore. Sempre più spesso viene erroneamente utilizzato il termine hacker al posto del più corretto cracker. Dovettero fermarsi ed accamparsi quando la luce calò. Eppure, era convinto che le cose non fossero andate così lisce come le apparenze volevano far credere. "Fuori dall'acqua." Né un indizio. Che rendono più semplice creare layout responsive. Dopo esserci accomodati nei posti assegnatici siamo calati in un buio profondo. "Perché l'olio lo comprano a soldi." Quanto ha venduto il bracciale per pagare l‘affitto? Per quanto riguarda i costi di migrazione dei dati, se presenti, questi variano in base alla quantità di dati. E vieni in una grotta. Si lanciò di corsa per le scale. "Questo ominide aveva arcate ossee meno pronunciate dell'Homo Erectus e denti più piccoli." "Le mappe di sistema aiutano a chiarire le idee all'interno di gruppi di lavoro estesi." "Dentro vi erano i sette fogli delle formule rubate all'inventore italiano." Si era circondato di collaboratori sicuri. Rifarsi la bocca. Ma come accettare una tale evidenza? "Ideare, preparare e mettere in scena uno spettacolo per bambini può diventare un'impresa estenuante." Il giovane non se lo fece chiedere due volte. Il re non si fece cogliere impreparato. Sulle prime non lo riconobbe. Consente a chi acquista un programma di utilizzarlo in un numero indefinito di copie. Deciderà suo marito. "Così vestito, si avviò verso l'uscita, ma tornò, come al solito, indietro quattro o cinque volte." "L'opposizione ha accettato subito questa proposta." Oltre che, in caso di necessità di supporto, è necessario appoggiarsi a terzi. Dalla parte del mare. "S'era fermato sul marciapiede e, toltosi il cappello, si passava la palma sul cranio." Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io. Le banche e le assicurazioni, per esempio, potrebbero riconoscere il cittadino che vuole creare un conto. Lo spettacolo stava per cominciare. "Che vengono portati in seguito nei loro posti d'origine." Tornò a sedere. Non mi aveva abilmente parlato delle sue paure? E le api ronzavano suonando le loro piccole trombe monotone. Tu ti prenderai una purga, domani. Dietro di lei veniva zio Stefano. In una delle quali poteva aver benissimo rinchiusa la più piccola valigia panciuta. A quattro anni lui sapeva già leggere e scrivere. Grazie a questa estensione è possibile pulire la cronologia di navigazione periodicamente. I quali potevano procurarsi anche il fuoco e la luce per mezzo del gas. Sembra un fanciullo malato. In questo modo si appassiona e vuole scoprire altro ed anche più di più importante. "Ed è l'unico stile a non avere la fase di spinta." Mille pensieri confusi lo agitavano. Rispose la nonna, senza voltarsi, rimescolando i maccheroni. Era un ex-maresciallo dei carabinieri. "L'esercito aiutò a spegnere le fiamme dell'incendio: due persone, una donna e un bambino, erano rimasti uccisi dalle fiamme." E la lista cambia di anno in anno. O nel mio studio. "Uscito fuori e sdraiatosi sulla panca di pietra, s'abbandonò un po' ai suoi pensieri." Si stanno avvicinando delle nuove Olimpiadi. Non volevo passarci, ma mi sono trovato là senza accorgermi. "Stipulato ai tempi in cui l'esagono era colonia." "Non l'avevo mai fatto prima, è davvero divertente!" Suo figlio dice troppe parolacce, è proprio maleducato. "L'uomo, aveva saputo impadronirsi del cervello della ragazza." Hanno grandi occhi diretti in avanti circondati da dischi facciali. Se vi chiedessi di giurarmelo, mister Vehrehan? Elisabetta non ama il marito. Eppure, io diventavo subito amico dei bambini e riuscivo a interessarli. Adesso, si trattava di salire al secondo piano. "De Vincenzi s'impose di non riflettere." Ma, avvicinatosi a Delia, la prese per un braccio dolcemente, la fece alzare, la condusse verso lo studio. Erano ben determinati a impadronirsene. In questo modo otterremo un grafico contenente due frequenze. "La composizione chimica dell'aria del grande pianeta." Quando il giovane volò in strada, lanciato da Cinnamon Girl, pensò fosse arrivata la sua fine. "Studioso d'iconografia cristiana." "All'epoca ero campionessa mondiale e davo buoni risultati." Vi era poi la quinta torre, esagonale, adibita a sole stalle. Entrambe le soluzioni possono soddisfare queste esigenze, a patto di investire delle risorse. Sta a Taliedo. Cattivo bastone non fa buon cane. Egli volle inoltre che il nuovo sistema operativo fosse compatibile con Unix. Stavolta si fermò però a distanza di tiro. Dormire sotto i ponti. Presente in un messaggio al newsgroup comp.os.minix. Adesso, egli aveva terrore che quella realtà non fosse tale e che egli avesse fatto avventurare don Viciente. Senza grave danno alla salute. Quelle meravigliose scalinate che accedevano alle dimore dei re… "Pubblica Senza un soldo a Parigi e Londra con lo pseudonimo di George Orwell, opera che segna l'inizio della sua carriera." "Evitare i concetti filosofici all'inizio aiuta a rendere la discussione più leggera ed interessante." E la finzione che lo stringeva acerbamente accresceva il suo dolore. Racconta la tua esperienza come volontario, alle persone piace sentire le storie da parte dei rappresentanti. Non ricordo. Tra prendere o lasciare occorre ben pensare. Lala si girò diventando improvvisamente seria. La donna dai capelli rossi. Uldor lo attendeva non molto distante. Alla sera non era avvenuto nessun mutamento alle nostre condizioni. In questo modo è come far salire un neopatentato su un camion. Il pubblico è distratto, si chiacchiera amabilmente come se si fosse davanti al bar. Lo fa a tutti, lo fa sempre. Felagos fu richiamato a partecipare. Non capisco di che cosa. Attraversando lo spiazzo guardò la casetta di zia Marta. Esaminò con più attenzione i coni eruttici e scoprì con meraviglia che essi scendevano con un dolce pendio. Veri e proprio viali enormi illuminati dalla luce della pietra lunare. In quel momento Paulette entrava con la zuppiera fumante e De Vincenzi concluse ciò che aveva da dire. Ecco che ti ho presa! La via lattea passava come un gran velo trapuntato di scintille. "La promozione dell'attuazione della Direttiva Stanca era affidata al CNIPA, incaricato di fornire gli adeguati supporti." E quando Laura si fu coricata. Per quanto sbiaditi e corrosi. Ed Alfonso allungò il braccio e cominciò a darle la caccia. La fantascienza robotica è ancora molto lontana. La nazione è governata da un partito unico con a capo Il Grande Fratello, un personaggio che non appare mai. Quel ragno è gigante, sembra quasi una tarantola! Almeno ci sarà qualcosa di diverso da fare. Le uniche eccezioni erano i Monti ed i Venti. "Nella persona dell'apostolo Pietro." La fazione in quella villa deserta e gelida. Abbiamo sette prove olimpiche. Quel pasticcio del furto. Lo raggiunse e gli carezzò il collo peloso. Per la sua volontà la palla si trasforma in una specie di battello navigante nello spazio. Quanta tristezza quel baccano! Intanto beveva a lunghi sorsi. A quel modo, non avrebbe salvato Lois dal pericolo. Fare il crumiro. Nonostante i sandali che fanno male ai piedi e le pozzanghere profonde abitate da creature sconosciute. Tutto è terminato, dunque, prima ancora di cominciare e sono lieto. Io rimarrò vestito così, sì. Buttarsi nel fuoco per qualcuno. "E s'allontanò fra le due figure che sembravano di granito." "Comprese facilmente come fosse in definitiva l'ufficio di Paolo Tabor." Una robetta, insomma. Morto, ma non assassinato, credeva. Essere la gatta morta. Non vengono seguite regole metriche precise per i versi per far riflettere di più il lettore sul verso espresso. Chi risparmia oggi, domani molto avrà. "Giunsero nell'ospedale all'aperto, che sfruttava le abitazioni attorno la piazza per ospitare i feriti e la popolazione." Eppure, ha dettato un complesso di scritti. "Ha cominciato la sua storia con Rita Levi Montalcini che parla dell'Italia e del futuro." "L'omino se la godeva e procedeva arzillo, col sorriso sulle labbra." La sua forza fisica è spaventosa! "Questo sviluppo informatico provocò diverse teorie filosofiche sviluppate da matematici agli albori dell'informatica." Non appena i cavalli della vettura giunsero innanzi al burrone. "Sappiamo che siete energico e che sapete trarvi d'impaccio, all'occorrenza." E voi dite che è uscita di casa questa mattina? Mi stavo chiedendo quando avresti chiamato perché volevo parlarti. "E che l'abbiano in cabina è sicuro, perché non si arrischierebbero a portarla in dosso." Zia Marta raccontava con la sua voce rauca. "La cultura e l'intrattenimento devono essere gratis." E la mancanza di barba lo faceva sembrare ancora di più un prigioniero il quale non vedeva la luce da anni. Avere culo. Gli angeli sono grandi come quella porta. Altri più furbi di voi ci hanno lasciato la pelle e voi sapete benissimo in che modo. Sono gli unici essere viventi ad avere il pollice opponibile e cinque dita contemporaneamente. Così viene a formarsi la catena Himalayana. Il professore aveva trovato il fatto suo. Si voltò ed arrancò fino alla fontana, sdraiandosi con la faccia sotto il flusso di acqua gelida. Confesso che vedo male qua dentro, in questo momento, il mio amico. La colazione, o il pranzo per i comuni mortali che abitavano a poca distanza da lui, ebbe per Dalmor un sapore amaro. Cruni lasciò la valigia, poi tornò verso di lui. Essere un azzeccagarbugli. Nella prima edizione era stata usata la chiave della grammatica. Gli utenti potranno facilmente passare al suo utilizzo. Amante della parola di Dio. "Il quale li sottopone all'esame del Congresso." Ma aveva fatto pochi passi quando sentì la voce grossa di lei richiamarlo. Chi imbocca tutti i vicoli, troverà tanti pericoli. La guerra è pace. La corrente immota li trascinò fino alla secca, su cui si arenarono in piena notte. Ma è firmato ed è olografo, e non può essere validamente contestato! Ma ha sentito qualche rumore sullo spiazzo e ha aperto la finestra per accertarsene. Il Team Digitale e la PA selezionata lavoreranno in sinergia durante la fase di messa in produzione del DAF. Navigando sulla superficie. I Malavoglia. Lei lo ama, pensò il commissario, e lui molto meno. O, per lo meno, non vi arresterei ancora. È quel che i militari chiamano danni collaterali. Toglierne il candelabro con la custodia. No, non si tratta della signora, che. "L'integrazione di SPID è consentita sia per i siti Pubblica Amministrazione, sia per i siti e servizi online dei privati." Ho comprato il taglia bordi che arriva domani. Muro di partenza e muro opposto alla partenza. Allo sviluppo della personalità. Un gran mandorlo. "La tecnologia d'oggi è segnata più dal software che dalla macchina ma ormai non ci facciamo più caso." Tutto ciò verrà reso possibile grazie alle funzionalità di identificazione e sicurezza contenute nel microprocessore. Ma che diavolo faceva. Questa frammentazione può avvenire attraverso catalizzatori o per via termica. Sani tornò e depose sul tavolo una grossa rivoltella col silenziatore e un rotolo di spago sottile. Tutti si rendono conto di aver commesso gli stessi errori degli uomini, tranne i maiali. Per la quale uomini ardenti, investigavano, in modo piuttosto animoso i misteri di Dio. "È appena arrivato nell'isola e si trova qui con gente nuova." Ma mancava ancora il kernel del sistema operativo. Ma poiché il progresso delle discipline storiche ha mostrato la necessità di arricchire la competente Commissione. "Anche ad aver la complicità di Walter, sarebbe stato impossibile che Paolo o i suoi uomini non l'avessero scoperta." "C'è il problema del bancomat: tutti si lamentano che spesso a Roma non accettano le carte." E poi pregava, contando sulle dita. "Patriota entusiasta che gli trasmette la sua passione per i romanzi storico-patriottici e per la narrativa d'appendice." Il cammello ha una o due gobbe? Non riesco mai a ricordarlo. Legge i realisti francesi. Il presidente lesse la sentenza con voce bassa e indifferente. In che anno, tutto questo? "Lì la scienza dovrebbe dirci che cos'è l'amore." La proposta non ha mancato di scatenare aspri dibattiti sia tra i giuristi che tra gli esperti del settore informatico. "Cosa sono trent'anni?" Siete assolutamente liberi da ogni obbligo, andate dove volete. Seguì un altro silenzio. "Ecco, vedi là quell'albero?" Aveva riconosciuto la madre, e le aveva afferrato forte forte un lembo del fazzoletto. "Il lift, davanti a loro, s'accinse a manovrare la ruota d'ottone." "Per l'accesso all'ambiente di test si utilizza un certificato di postazione e una user-id e password." "C'è chi teme, però, che la precisazione non cancelli il rischio che questi beni possano tornare in mano ai mafiosi." Misurazione e valutazione della performance sono attività distinte ma complementari. Ma mia mamma non mi lasciava mai uscire di casa, perché sono primogenita. Si sono registrati in molte scuole di diverso grado interessanti casi di migrazione al software libero. Creda a me. Il secondo deve migliorare i tempi di esecuzione degli stili. "Sulle prime ho pensato a una sincope, a un'embolia." Entrate, commissario. "Se n'era venuto via." Mettere lo zampino. Ed ebbe la forza di sorridere a Marcella. Tenendo il suo fucile ad armacollo. Alla fine, Dalmor cedette imprecando, e si ricaricò la pipa. Peccato confessato, mezzo perdonato. "Anche qui un corridoio, ch'era una galleria di usci tutti eguali, a farsi fronte." Essere negato. Il padre aveva perso la moglie da diciannove anni. La vostra vita è troppo preziosa, perché io ricorra per voi a tali rimedi. Vuol bere un cognac, signora? "Non riesco a pensare per colpa dell'affollamento di pensieri nella testa." "Creando un tuffo nell'entrata." "Le motivazioni dell'adozione open source vanno oltre il fattore economico." Non so neppure come si chiami ora e se sia viva. "Ma l'addolcisce fino alla tenerezza nell'ammonire i tiepidi e nel sollevare i deboli." Ripeté. E provava difficoltà a pensare ai giorni successivi. Al suo fianco, Dalmor era vestito in maniera simile al padre, con due importanti differenze: le brache ed il mantello. La prima si perdona, la seconda si bastona. Mi dica quante pastiglie le ha date. E si mosse rapido. Grazie a queste capacità che Linus Torvalds è stato in grado di far evolvere il suo progetto Linux. A prenderlo di sorpresa, lo avrebbe finito subito. È venuta più volte ad informarsi di Gianni e si è mostrata dolente. Evidentemente Skynet aveva preso il controllo di Cinnamon, oppure lei era già da prima un cyborg. Una festa a cui partecipavano migliaia di persone. Rimanere in sella. Per trovare per esempio del cibo nascosto. Ponendo un anello intorno al collo. Perché non siano recise le radici. Windows Live Messenger si appoggia al portale MSN.com e al servizio di posta gratuito di Hotmail. Se uno dei due diritti dovesse essere sacrificato, sarebbe certo una catastrofe. La non brevettabilità del software è stata messa in dubbio con la proposta della Commissione Europea di una direttiva. "M'uccidevo così, senz'alcuna ragione apparente, senza averne prima dimostrato in qualche modo l'intenzione." "Ma né May Bigland, né l'uomo ragno se ne erano impadroniti." Io lo sapevo, che vi sareste meravigliato se non piangevo. Dire qualcosa a carte quarantotto. "La scheda grafica è un po' difettosa, se la vuole acquistare lo stesso posso farle uno sconto." Devo avere una conferma da qualche parte prima di caricarlo. Numerose spedizioni, infatti, vennero inviate alla cieca, nella speranza di trovare nuove terre. I risultati sono stati alterni, sia da parte dei concorrenti più vicini che da parte di diverse organizzazioni statali. Da Durtar Malur partivano circa i quattro decimi delle rotte commerciali. Romanzi che narrano vicende passionali ambientate nel mondo aristocratico. Adesso, tocca a voi ritrovare la ragazza. Impara dal passato, credi nel futuro e vivi nel presente. Fare come la montagna che partorì il topo. Tutto questo si era svolto con tale rapidità, che Carlo era stato incapace di riflettere. "Dall'Irlanda alle pianure della Polonia." "Questo patto va letto e sottoscritto dalla scuola, dalla famiglia, dallo studente all'atto di iscrizione." La società sta fallendo, dobbiamo fare qualcosa. Vai in fondo a destra, poi gira a sinistra e sei quasi arrivato. Zia Martina lasciò fare per non irritarlo. Debbono averla uccisa mentre dormiva, quindi davanti a tutti loro, anche davanti a lei! Eravate di servizio voi, stanotte, alla Guardia Medica? Secondo le disposizioni proprie delle vostre famiglie religiose. Quanti sono i contenuti a cui possiamo avere accesso dalla nostra nazione? Imprese di grandi dimensioni che necessitino di dotare numerose piattaforme del medesimo sistema operativo. Sul palco, su cui erano posizionati dei teloni semi-trasparenti, venivano proiettate scenografie realizzate al computer. Quando terminò il consiglio, era notte inoltrata, e la Luna stava già discendendo. "Ma s'interruppe." Ma la calma della madre finì col calmare anche lei. Stringere accordi per la distribuzione di prodotti e servizi. Avrei voluto poter creare tanti cloni di me stesso per poter seguire da vicino tutte le attività. "Intanto nell'ambito della Chiesa era in atto un'ardua e diuturna controversia." Rispetto ad un valore di riferimento. Lo aveva reso plastico come cera e stava incidendolo proprio a quel modo che si fa con un disco. A noi di restare umili e di capire e compatire le mancanze del prossimo. Se lui adesso avesse ucciso Tabor, le presunzioni contro la ragazza sarebbero aumentate. E va bene si va in tre a vedere lo spettacolo! Devo inviarti le foto, mi ero completamente dimenticato. Si vuole effettuare un riposizionamento nel mercato. "Verso quell'uomo così ostentatamente seduto a osservarlo." Non erano le tracce degli assassini. Il movimento Open Source si presenta come un modello di sviluppo e diffusione del software. Ed entrò anche qualche curioso sfaccendato. "Poco prima infatti era crollato l'impero d'occidente." La spada era da quasi due millenni nelle mani della casata Della Luna e veniva tramandata di re in re. Era strano per lui che nella prima fila delle bottiglie, in alto, ci fosse un posto vuoto. Pubblica sul suo sito ogni mese un rapporto. Una voce dal buio, in lontananza, lo fece fermare. Chi dorme non piglia pesci. In Italia è uscita da poco la famosa rivista americana Wired. "Di quando in quando si buttava a terra e accostava l'orecchio al suolo, per distinguere i rumori lontani." Battere il tacco. Ma non so se potrò andarci perché aspetto un uomo. Il software open source può offrire nuove possibilità e vantaggi alle istituzioni scolastiche. A levarlo ti voglio! "C'è solo che a Morcone hanno una specie di minirassegna teatrale estiva." Perché torni a casa vincitrice. "Per un'analisi più corretta dei costi si dovrebbe tenere conto dei costi delle diverse soluzioni." Ma si rese conto che non gli importava e la sua testa crollò di nuovo a terra. De Vincenzi si fece portare un caffè. Una occasione che permette a chiunque di mettersi in gioco, di sviluppare nuove idee e proteggere la libertà. Essere sul filo del rasoio. Questa rotazione della mano è personale, ogni nuotare la ruota in un momento differente. Il brigantaggio era localizzato in Calabria, Puglia, Campania e Basilicata. Il software open source consente di capire meglio come funzionano i computer e i sistemi operativi. "L'uomo lo vide e il suo sguardo ebete seguì il movimento del braccio che si abbassava minaccioso su di lui." Tanto le gocce eran cadute regolari. È stata già citata la casata Della Luna, che regna sui monti da generazioni. "Al fine di ristabilire l'immagine di quel terrestre paradiso." Alcune piattaforme precedenti hanno provato a realizzare sistemi operativi che utilizzavano tecnologie web. E la tragedia sublime si presenterà in tutto il suo magico orrore. Però non ci vivrei mai, ma che sei scemo. "È, infatti, a discrezione dell'istruttore." La nostra gru idrografica sarà messa in questa camera. Senza banalità di concetti o di petizioni. Successivamente si potrà conseguire la qualifica da allenatore. Poiché la seconda fila era al completo. Non si è avuta discussione: la morte per embolia è apparsa lampante. "Vecchiaia con pazienza prolunga l'esistenza." Un poco le pulsazioni ai polsi e alle tempie gli si accelerarono. Non poter cavare sangue da una rapa. Dare lo zuccherino. Mi è venuto a mancare il terreno sotto ai piedi. Ma io non ho tempo di pensare ai cinesi, io! Esso camminava molto meglio del suo predecessore. Notò che indossava il pastrano e aveva in mano il cappello. E i dinosauri che si sono estinti. De Vincenzi gliela indicò. Il letto non era disfatto. La domenica rendeva le strade deserte. E di aggiornamenti automatici del database. Chi si loda si sbroda. "Miglioramenti tutti volti a facilitare l'utilizzo del computer da parte degli utenti meno esperti." Non può farle che bene. "Questo strumento apre nuovi orizzonti per il benessere dell'uomo." Sopra la panca la capra campa sotto la panca la capra crepa. Hai fatto una retata, eh! Continuandolo a tenere alto si cercherà di allungarsi il più possibile fino ad arrivare ad inizio fase di presa. Alla luce gialla della lampada e delle candele. I cristiani separati da questa sede apostolica aspirano ad essere uniti con noi. Invitare a nozze. Fare un pensierino su qualcosa. Un servizio gratuito che utilizza noi per fornire un servizio agli altri. Può aver fiducia in me. Il cavaliere si passò le mani sul cranio, leste, leste, mormorando: Scusi. Essere una sanguisuga. Fissava davanti a sé, lontano, il Cristo nero appeso sopra la porta verso la quale si dirigevano. Il pelo gli si abbassò, le unghie gli rientrarono. Nella speranza che avrei trovato in loro una qualche condiscendenza. "Ecce homo: chi vuol conoscere l'uomo, deve saperne riconoscere il senso, la radice e il compimento in Cristo." Freddamente, Lois si volse al commissario. "Un sordo boato si ripercosse per tutta l'isola." In alcuni casi esistono più alternative corrette relative alla grafia di un singolo termine. "Dicevamo in esso: il compito principale del divinizzare non esime la Chiesa dal compito dell'umanizzare." Riducendo la pena. "Alla candelora dall'inverno semo fora." Ama le mancanze in quanto danno occasione a Lui di mostrare la sua misericordia. A quel punto, qualcuno doveva comunicargli la notizia che stavano per entrare in città. Prendere la fortuna per i capelli. "Hanno in comune: pagabili a vista, sono titoli di credito all'ordine, emessi perché esiste un fondo." Scegli il browser libero, sicuro, affidabile e indipendente. Non essere erba del proprio orto. E aveva i lineamenti composti e placidi. Meglio soli che male accompagnati. Se si ha la necessità di eliminare un dato, allora esso non sarà più disponibile. Avere il diavolo addosso. "Ulisse travolto dalla fiamma della conoscenza al di fuori delle colonne d'Ercole." Avere una marcia in più. Miss Jane si guardò attorno. Sono lieto di sentirvelo dire, commissario. Ognuno è fabbro della sua fortuna. In mezzo a quel biancore di tomba. Hanno il sedere bianco perché in presenza dei predatori scodinzolano la coda per prenderlo in giro. "Ora, durante l'iniezione vorrei chiedervi di uscire, se non vi dispiace." Trascorsero gli ultimi tre giorni del loro viaggio circondati e ingabbiati in una fitta nebbia, da cui non si scorgeva nulla. Hanno osservato il corpo con tutti i mezzi e tutti gli apparecchi scientifici più moderni. Sopporta e non biasimare quello che non puoi cambiare. Tutto lecito perché i termini e condizioni lo permettono e noi accettandoli non possiamo farne a meno. Insegnare a nuotare i pesci. Essere in una botte di ferro. Nichols discese, seguito da Sanchez che reggeva una forte lampada elettrica. Non stare più nella pelle. E quanta fede in lui! Verifica quale sia il vero nome della rete WiFi per evitare ogni dubbio e per guardare gattini in sicurezza! Qualunque tipo di climatizzazione è impossibile. Sta per cominciare. Di fronte a lui. I pellicani hanno un lungo becco fornito di una tasca espansibile attaccata alla mascella inferiore flessibile. Il cacciatore, fatto sicuro di non essere veduto, aperse la finestra. Apparve poco dopo Homo Sapiens Sapiens che utilizzava arnesi di pietra più moderni come le lame piatte. "Adesso la collera vibrava nella sua voce, che s'era fatta stridula." Al Ravensbourne di Londra, per condividere con noi il divertimento! Cosa vuol dire salvano informazioni? Al collo e alle braccia aveva brillanti e gioielli di inestimabile valore. Essere freddo come un masso. Erano domande a cui non poteva in alcun modo rispondere. Essere una scarpa. Dopo aver pratico numerosi anni la disciplina sportiva nuoto. "La Commissione Europea ha deciso di presentare la proposta al Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea." Mettetelo a sedere e lasciatelo. Passeggiavano tranquillamente tra di noi durante la nostra visita. Senti la fiducia dentro di te, ok? Il commissario attese che si fosse seduto a un piccolo tavolo. Prendi quella stradina a destra, è una scorciatoia. Ma ho fiducia in lei! "Perché l'India alla deriva verso nord si scontra con l'Eurasia." "Perché se n'era dimenticato." È il caso del romanzo Il marito di Elena, definito dallo scrittore una ciambella riuscita senza buco. Colmare il sacco. Il sentiero dei nidi di ragno. La libertà di copia, modifica e ridistribuzione non si applicano solamente al software. La superbia andò a cavallo e tornò a piedi. Quelli della sua famiglia non mi conoscevano e non sapevano nulla. Me le ha confidate. Hanno ragione, per carità, però qui non si vive più. Fu così che uno dei due bicchieri fu mandato in pezzi dal padre. Non mi sono sbagliato. Poi si stringeva, diventando una semplice corsia lastricata di pietre che permetteva il passaggio di un solo carro. Potrebbe far rilevare delle parti mancanti o spiegate in modo frettoloso. Evitando di attendere la Luna nel fondo del crepaccio. La flessibilità di questa soluzione è superiore rispetto a quella che è possibile ottenere affidandosi alle aziende. Della giustizia. Murare a secco. Realizzazione di un servizio a distanza per la documentazione sul software didattico. Essere come Ercole al bivio. Strisce di verde ramarro e di rosso sangue sulle carene. Che cosa vuol sapere da me? "Non è realizzato per guadagnare (Mozilla è una fondazione no profit), ma per offrire un'esperienza di navigazione unica." La ragazza si alzò. Era tuttavia egli rispettato maggiormente per la fama e la storia della sua casa che per le sue gesta. "L'uomo ebbe sul volto una certa perplessità." Può essere distribuito sia gratuitamente che a pagamento. È finita la carta igienica, sono fregato! Non ho esitato nel continuare a bussare a tutte le porte. I soliti rizopodi, le polithalmie, e le foraminifere. Creano di fatto un tuffo subacqueo che permette di avere una maggiore di spinta. Adesso siete voi quelle più grandi. La donna lo guardò coi suoi occhi splendenti, vagamente fissi. Prova e sbaglia, ma non sbaglierai mai provando. In questo modo si forniscono molte informazioni senza entrare nei dettagli. Ho visto un bellissimo film ieri sera. Loro son fuori del suo grembo. Campar senza fatica è una voglia molto antica. Non è assolutamente necessario giocare insieme allo stesso gioco. Non vivendo lui nelle feroci valli di ferro. Quel posto così nascosto, conosciuto solo a lui, era stato trafugato e, così, si mette a piangere. Nuvoloni neri ci circondano, ma il vento non si è alzato. "Trecento dei milleduecento metri di grossezza, si elevavano sopra la superficie dell'Oceano." Gestione dei diritti numerici. Potrebbero essersi ritrovati soli, quindi il nuoto evita di far chiudere in sé stessi quelle persone. Centrale della città, costruito sul versante di un colle. Andatevene, andatevene, lasciatemi sola. In realtà sono delle astutissime e bravissime hacker. Alla pagina sopraindicata vengono discussi altri criteri di validità. "Si vedevano ormai distintamente le gru in movimento, le chiatte e l'andirivieni degli uomini." I due si presero per mano, senza parlarsi, e si voltarono verso Blostgas, lui a sinistra e lei a destra. Si nota la respirazione ispirazione dalla bocca ed espirazione dalla bocca e dal naso (contemporaneamente). Al professore si fecero gli occhi brillanti, già appena davanti al cadavere. Il condannato fu messo in cella, dovendo scontare sei mesi di segregazione. Lavoriamo tutte duramente, ma nessuno ti insegna il modo giusto. "Si poteva dire un bell'uomo." La maggior parte delle gru ha abitudini gregarie, migrano e svernano in grandi stormi. Dare via il culo. "Una domanda come le altre, fatta con voce indifferente, con candore pieno d'innocenza." I maschi sono più grandi delle femmine. "Dopo mezz'ora, vide aprirsi il portello e uscirne alcuni uomini." Il suo tono era concitato e la voce piena di acuti. Soltanto che loro hanno molto tempo libero. Alcuni erano molto strani, come i grandi professori della Scuola Magistrale. "Va fatta un'approfondita valutazione sulla strategia open source per la Pubblica Amministrazione." Non avresti dovuto permettere che tua figlia si desse allo sport. Mordersi la lingua. Il raggio della lampadina colpì il letto. Non si ribella mai, anzi accetta di essere punito anche se innocente. "L'URSS decise di proteggere i suoi confini." Nei tunnel scorrono dei carrelli che permettono alla tua automobile di viaggiare velocissima ed evitare spiacevoli code. Anche tutto quello che già possedeva avrebbe dovuto abbandonare, tra poco. Può distribuirlo nella forma originale o modificata, gratuitamente o a pagamento. Solo un marinaio dalla faccia patibolare rimase afferrato alla gola di Bonard e stringeva. Essere un marcantonio. Professore di belle lettere al liceo Scipione Maffei di Verona. Di ciascun alunno nella nostra istituzione scolastica. "Ci manca che si metta a cantare, quell'idiota!" Mi manca Aurora, era una mia grande amica. Buttare sulla strada. "Prevede l'insegnamento delle virate complete ed agonistiche." Ha la dimensione di una grossa oca. La quota di mercato di Windows è oggi insidiata da quella di Linux che sta crescendo a ritmi esponenziali. Questa significava che, a breve, egli avrebbe iniziato la sua fase di crescita ed avrebbe iniziato a parlare. Costruita per tener contatto con il ghiaccio. Continua a leggere Oltre ogni limite. Non osava guardare i letti. E offrono assistenza agli utenti nelle principali lingue mondiali. Quando fu in via Andrea del Sarto, si fermò davanti a una porticina a vetri smerigliati. Uscire dal guscio. "Una ciliegia tira l'altra." Sono due cose diverse! Chiudere la bocca a qualcuno. Costituiscono il nutrimento degli organismi maggiori. Tutti tacevano. "Un'altra, sì." Ebbene, domani è festa? Più precisamente, esso si riferisce a quattro tipi di libertà per gli utenti del software. A lungo osservarono le stelle, diverse da quelle che conoscevano, e vi diedero nomi. Era vecchio, era ricco, sarebbe stato da folle ostinarsi a voler ammassare denaro a quel prezzo. Infatti, la più grande occupazione della madre è quella di controllarli. È la fase di maggior movimento e fatica. In quanto fasi del più ampio Ciclo della Performance. "Io l'ho sentito dire, in verità mia." In questo modo si ha un esempio di soluzione. Non so perché stia piangendo. Cantare come un fringuello. Ampliare le loro offerte commerciali. Fare la calza. Un bel colpo fallito. È da tanto tempo che non parliamo. In caso di cambio di software possono adattarsi rapidamente alla nuova interfaccia. Soltanto, vede? Pestare i piedi a qualcuno. Chi rompe paga e i cocci sono i suoi. Nascere con gli occhi aperti. Piovere sul bagnato. Il cassettone di quercia. Lei ha compreso quel che avveniva nella stanza chiusa, prima che noi entrassimo? Dalla parte dei Boschetti. Dà la possibilità di non essere danneggiati in caso di fallimento del fornitore scelto in partenza. Ti ricordi quando andammo a Ischia a Capodanno? Certo, doveva essersi sbagliato, perché ecco che di nuovo sorrideva. "Prendere all'amo." Quando la santa effondeva la sua anima e la sua ansia. Per essere definita di qualità adeguata, una traduzione tecnica deve corrispondere ai seguenti requisiti. "Fare come la volpe con l'uva." Non si può più fermare, il futuro comincia a entrare da tutte le parti. Se lo chiamassimo col suo nome, dal momento che vogliamo precisare? Non ne provò che due e col terzo fece scattare la molla. Ma deve fare altri controlli? La brevettabilità del software. Non condividendo procedure e database con gli uffici di supporto alla programmazione. Gli oggetti vengono usati sia nel gioco ma anche come strumenti. Pedro lo avrebbe aiutato e sarebbe fuggito con lui. Portare coccodrilli in Egitto. Scosse con violenza il capo. Mettere una zeppa. Essa era scoraggiata, perché aveva avuta una vita moralmente burrascosa. Se avessi voluto fare la preziosa, non avrei dato nessuna intervista. Per portarla in America e collocarla in un museo dedicato al grandissimo inventore… Rosso di sera bel tempo si spera. Chiedere la luna. Ma perché non era fuggito? Presa: le due mani contemporaneamente creano una presa, come se stessero aggrappandosi a qualcosa. "In quella che è soprannominata ""La Battaglia d'Inghilterra"" o, dagli inglesi, ""The Blitz""." La testolina di quel bimbo è troppo bella! "Oppure l'americano, sopraggiunto dopo, lo aveva aspettato in agguato?" Chiudere un occhio. A me non importa nulla di Kid Tiger! O vengono seguiti da altri più dentro al progetto. "Quando andava a prendere cinque minuti di sole in Piazza dell'Annunziata." Nel cui giardino, quasi subito dopo mezzogiorno, andavano a cantare e a ruzzare un centinaio di bambine. Andar per rane. "In casa di galantuomo nasce prima la femmina e poi l'uomo." A passo lento perché essere sballottati sulla sella di un cavallo rendeva le cose estremamente complicate ad ognuno di loro. La volpe che non arriva al lardo dice che è rancido. Non troppo, però. "Non c'è cosa più falsa." I viveri necessari ai viaggiatori. Caratterizzato da un alto e vastissimo altipiano. Questi sono proprio i migliori anni della nostra vita, dobbiamo goderceli! Lo attraversò rapidamente e lo andò a mettere sul cassettone, davanti al grande specchio. Dunque, era vero! "La luce s'è spenta." Il tutto sempre con la nostra simpatia e cordialità di sempre! A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi. "Lo yacht filava a una ventina di nodi e si allontanava rapidamente dal punto in cui l'uomo era caduto." De Vincenzi non ne trovava alcuno. Era molto netta la differenza rispetto alla grap start. Vedi quello giallo? Ad ogni evento miglioriamo sempre di più per offrire argomenti che non siano solo migrazioni, temi da sistemista o di sviluppo. Per tutti i diavoli e chi avrebbe montato la Vergine, fra otto giorni? Problema interessante per opinioni divergenti. Far venire il latte alle ginocchia. "Lungo l'asse principale graficato." "Viene indicato come le Pubbliche Amministrazioni debbano tenere conto dell'offerta sul mercato." "La bottiglia portava ancora il suo turacciolo di stagno, con l'etichetta rossa tutto attorno." Il viaggiatore vuotò il suo bicchiere, quindi ordinò a Menicuccio di dare il rimanente al cocchiere. Non si può rimanere fedeli alla Tradizione rompendo il legame ecclesiale. Farsi bello con le penne del pavone. "Un esempio di progetto potrebbe essere inerente all'impiego dell'energia nucleare, dai reattori, all'uso del combustibile." Che permette di ottenere risultati in tempi brevi. Ogni giorno parlava di andarsene e non se ne andava mai. Si parla molto spesso di compagni e di problemi politici che annoiano il lettore neutrale politicamente. Questo grande affidamento alla scienza non darà mai risposte alla domanda a cui nessun filosofo a trovato una risposta. Per quanto riguarda la vita. Tutto curvo, col capo proteso. Rigirare la frittata. "Il modello di software open source nasce in realtà dall'ideale di diffusione del sapere proprio della comunità scientifica." "Gli rispondo come risposi a una signora sconosciuta, che s'era confessata da me molti anni fa." Ma poi ne fui rapita. I progressi in CSS hanno introdotto moltissime nuove caratteristiche. "Unendosi a metà mattina al resto dell'esercito." Dal momento che verrà anche stampato potrebbe non entrare negli spazi previsti. "Perché mai l'acrobata aveva sentito il bisogno di accendere candele in una stanza illuminata a luce elettrica?" "Ed introdotti nel circolo virtuoso dell'uso sociale." Tutto vedrò crollare… Da notare, infatti, che da regolamento dare gambate differenti da quelle a rana è assolutamente vietato. Entrarci come il cavolo a merenda. Il dottore ricadde a sedere. Accennò di sì, col capo, con quelle sue ciocchettine aguzze, che seguirono il movimento. Fare il diavolo a quattro. Ebbe uno scatto. "L'avevano liberato da poco" Pronto a tirarlo e a far partire il colpo. Ieri sera. "Con l'unione tra i due regni." La respirazione in questo stile è molto più semplice rispetto agli altri. Il portone era chiuso. "Il Diritto d'autore o Copyright serve a tutelare l'autore e fornire una remunerazione per un lasso di tempo." A carico del Comune è la predisposizione del file di subentro che contiene i dati delle proprie anagrafi. Contro la sentenza fu proposto appello. Fare bancarotta. Ogni volta che poteva. "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare." Avevo sempre dato per scontato che se ti piace fare una cosa non potrai mai averne paura, eppure ora è così. Andare a Roma e non vedere il Papa. Fare agli altri quello che vuoi fatto a te. Ma perché, by Jove! Chi non risica non rosica. E con espressioni spesso ardite ma di assoluta ortodossia. Centocinquanta metri ci separavano allora dalla superficie. "Nella Direttiva Stanca per l'open source erano presentate numerose proposte riguardanti l'acquisizione di software." "Grazie alla causa dell'attesa del rilascio del codice sorgente di una parte dello stesso." Coordinazione braccia-gambe crawl e dorso e tuffi da seduto o in ginocchio. Bisogna lavorare molto duramente. "L'uomo indossava sempre il pastrano pesante dal bavero ampio." "L'ha condotta in una clinica, mi ha detto." Gli applausi migliori vengono conservati per i temerari tecnici di palcoscenico. La tolse e si mise a osservarla. Regolamentazione della partenza sul dorso. E non ha mai avuto il desiderio di frantumare la sua propria immagine, frantumando lo specchio? Era florida meta di mercanti di ogni dove, e principale snodo commerciale tra regni esterni e regni interni. Diventa fondamentale introdurre il versionamento che consente di tenere traccia delle diverse release nel tempo. Mettere nel sacco. Passai interi anni a sollecitare, a domandare, a pregare, a pretendere, a minacciare anche. Però ci porta la notorietà e ci permette di crescere facilmente anche senza aiuto di pubblicità, in caso. Per tornare là dove aveva lasciato le due grosse valige nere. "Non si può negare l'evidenza." La panoramica sul mondo del software. Le funzionalità del dispositivo sono diventate accessibili. In cucina troverai una macchina per scrivere. Nel frattempo, i fermati vengono rilasciati e si afferma la pista che porta alla banda Giuliano. Far baracca. Le persone devono sapere come combattere e difendersi davanti alle grandi sfide e opportunità. "Tutti furono concordi per una leggera minestra: avevano ancora lo stomaco gonfio dall'alcol e dalla peperonata." Fingeva con sé stesso, come fingeva con gli altri. Fare piazza pulita. I due agenti lasciati di guardia dal commissario Valenti lo accolsero con la segreta speranza che venisse a liberarli. Con la testa immersa in acqua e bisogna regolare la respirazione (bocca-naso). Ma vorrei soffermarmi sulla quarta via. Sono in casa mia, io! Le auto di nuova generazione sono sempre più smart e sempre più connesse alla rete? Ora poteva anche andare a morire. Allo stato attuale circa metà della popolazione mondiale è già online e giorno dopo giorno il numero è destinato a crescere. "Compiuta l'operazione, tornò alla sedia di posta e intimò al Corriere del Papa di scendere." "Ispiratesi alle stampe ottocentesche dell'opera." Niente e nessuno in fondo poteva costringerlo a continuare quel commercio così carico di pericoli mortali. Tutti promettono di far tornare la lirica ma nessuno promette di farla restare. Per questo aveva mandato me, suo figlio, in Egitto a spiare le mosse dei nostri nemici. Giocare a palline. Eccolo lì, tranquillo e pacifico come un papa! Alla fine, sbucarono in cima, sul tetto delle mura. "Per rispondere meglio ai postulati dell'arte critica." Intanto il professore era disceso nella sua cabina, dove i marinai avevano collocato il sasso, dritto contro una parete. Il poeta sente la guerra come una fatalità sul popolo italiano da subire con rassegnazione. Il software Open Source nelle scuole. Uscire dal seminato. Se fosse così non sarei qui. Fare più strada di un lupo a digiuno. Ma stormi di uccelli migratori si radunano ogni anno là. È la serata delle streghe a cavallo, dei fantasmi, dei maghi, degli zombie e dei vampiri. Tra i paesi interessati esterni alla Comunità Europea troviamo gli Stati Uniti. Entrato nella stanza si mise a sedere sul letto. Proprio tu? E divenne molto negativa. "D'un bruno acceso." Quindi premette il bottone, per rimandare la cabina in basso. Io sono un uomo sicuro, signor barone. Quando la ebbe finita ne provò una gioia profonda. La terza armata era in viaggio da Ilraset, e tornare a casa era una volontà comune. Poco più, poco meno. Dalla posizione in cui la fase di trazione terminava si arriva fino ad avere il braccio allineato lungo i fianchi. Possiamo osservare che le applicazioni native hanno delle caratteristiche ben definite. Leggere libri e fumetti. Accolto sempre con benevolenza e cordialità. Si fermò dietro la porta. "L'appuntamento era per il sorgere di essa, ma l'astro non sarebbe sorto quella notte." "Lui aveva scoperto quel loro convegno di Rosetto e vi si recava, d'accordo con miss Bigland, che aveva voluto averlo accanto." Bevette. Passò un secondo, poi la cabina cominciò a salire lentamente. Dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Dal petrolio greggio si possono ottenere attraverso la distillazione cherosene, benzene, benzina, pece, asfalto e bitumi. Non passare col rosso, è pericoloso! Sul piano coronale e sagittale. Lunghe ombre calavano dalle cime. Come si era prefissato prima di sedersi, si ridestò quando il sole cominciava a diventare rosso. Da quel momento si è creata una comunità internazionale che ha sviluppato, integrato e migliorato il codice iniziale. Divorziarono. Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle. Ma perché vuol parlare? "Non posso lasciare che l'apatia delle autorità ostacoli le mie occasioni." Per questi motivi la rana è lo stile di maggiore interpretazione. Ascoltò pazientemente Beppe, e si fece tradurre il testo. "Tutto questo non c'entra!" Ci permette di effettuare la virata. Se vogliamo vincere una medaglia olimpica, dobbiamo prepararci con molto anticipo. Il palmo della mano è aperto. Dorsista: Specializzato nel dorso. Un guardiano dei docks è la guida dei contrabbandieri. Non te ne liberi più finché non finisci di morire. Inoltre, quiz e feedback offrono un apprendimento e una partecipazione attiva dove studenti e insegnanti possono interagire. Pedro anelava alla libertà. Quanta sofferenza negli iracheni semplici! Aveva perso il suo ruolo nella squadra, e quello la turbava molto. Ma cosa hai combinato? Pulisci subito! Dovemmo ricoverarla in un ospedale. "L'abito non fa il monaco." A cui sono dati dei bastoni. Le sanzioni applicate sono state un primo passo per dare la possibilità ai concorrenti di far conoscere i propri prodotti. Gli alberi parevano gigantesche figure umane tendenti le braccia. "S'era fatto notte, una notte calma, calda." "Essendo un'opera derivata." Trovandolo anche meno terribile della prima impressione che gli fece. Grazie Francesca per esserti prestata a questa iniziativa. Essere bene in arnese. "A casa c'erano continui litigi a causa della mancanza di soldi." Lasciare in asso. "Leggeva sempre, era d'aspetto timido, e non parlava quasi mai." Fidatevi di me, vi divertirete. "Un giorno o l'altro, finita l'espiazione del peccato, sarebbe risultata la sua innocenza." Il suo accento non ammetteva repliche, e Beppe aprì le braccia. Ed eccoci tranquilli. Dopo pochi giorni il condannato chiese nuovamente di confessarsi. Chiese se non era meglio intitolar il testo ai Santi Pietro e Paolo. Il Questore aveva il volto chiuso, lo sguardo diritto e penetrante. E loro stanno qui! Il ragazzo si volse verso De Vincenzi, interrogandolo con lo sguardo. Mai fu fatto un così grande errore. Come avrebbe reagito? Patti chiari, amicizia lunga. E per quel giorno non si concluse nulla. Scrivete pure il testo, se vi riesce. "Nel contempo rilevano una serie di argomentazioni contro l'adozione dello stesso." "Gli dice che è l'imprenditore meno affidabile di quella zona." "I traducenti scelti devono essere conformi all'uso comune nella lingua d'arrivo." Occorreva gettarsi sui fatti. Come avevi fatto a capirlo? Uno dei paesi con il bagaglio culturale più ampio si arrende al progresso? "Le ciocchettine un poco s'abbassarono, un poco soltanto." "Meglio conosciuta come Teorema di de l'Hôpital." E il vostro, stamane, è uno spirito enigmatico, commissario! "C'era anche don Serafino." Non lo vorrei nemmeno se fosse gratis. "Secondo anch'io." Si muoveva con sicurezza, senza far rumore, leggero e veloce. Molto più performanti ed affidabili dei principali concorrenti. Una volta gli aveva scorticato interamente un piede, e voleva farlo vedere. Alla loro destra vi era la più piccola di statura, esile, ma allo stesso tempo la creatura più bella e meravigliosa. I quali non poterono salvare nulla di nulla dalle sue mani rapaci. In piccole colonie. Che hai detto? Stai attento a quello che dici! Grattarsi la pancia. Il basso costo iniziale dovuto al risparmio dei costi delle licenze software. Attraverso di esso sono ricattati popoli ricchi e poveri. Recita la poesia di Natale, così saranno tutti più contenti. "Era un'area molto ampia e cinta da mura." Levarsi il boccone di bocca. Quali sono determinate nelle rispettive costituzioni. "Là, in quell'ufficio." Vado io la sera a trovarlo a Borgo Pio. Magda, perché non ci canti una delle tue vecchie canzoni polacche? "Mi prese da pare e disse: ""Mamma, posso dirgli una cosa?""." Lieto di fare la vostra conoscenza. La tua giovinezza ti dia dei vantaggi su di me. Non ebbe bisogno di dir altro, perché Magda conosceva il suo piano in ogni più minuto particolare. Rendere pan per focaccia. "È costituito dall'insieme degli strumenti." La scoperta lo riempì di gioia, per quanto essa fosse di un interesse assai problematico. Gli animali non accettano che i maiali siano diventati come gli uomini, il loro nemico. Il vecchio rispondeva con precisione, a voce bassa, piena di deferenza. "È un'italiana." Sempre con il massimo rispetto e la vera voglia di conoscersi. In amore e in guerra tutto è lecito. Assai spesso assieme a lui ho assistito al levarsi del sole sulla città tentacolare. È anche normale, perché le competenze aumentano e certi argomenti appassionano più di altri. Le corna sono praticamente un prolungamento osseo della testa che subisce delle ramificazioni a differenza dei cervi. Le affidò lo studio delle cause storiche. Saltavamo fuori dal letto. Andare in baracca. Darla a intendere. In questa poesia è evidente la solitudine e la visione tragica della guerra dal punto di vista del poeta. Fare uno scherzo da prete. Era del generale in pensione. Parlare ostrogoto. A New York, Kid Tiger aveva incontrato Sofia Scimanova. Si collabora allo sviluppo ed al miglioramento degli stessi. Infine, aggiunge il prof. In fondo, era sprezzante, sincero e a volte sarcasticamente cattivo, cosa che gli piaceva. "Questi programmi vengono spesso associati all'indicazione no-copyright." Ognuno è libero di leggere, correggere e trasformare il codice. Noi possiamo benissimo non ritrovarci in quello che facciamo. Ben degna di ammirazione. "L'altra è seria." "L'omino gli sedette di fronte." Ebbene, cosa ne dici tu del nuovo Ministero? Se avete delle domande, risponderemo a qualche domanda. Anche la pubblica amministrazione ha reso obbligatoria la distribuzione dei propri documenti in più formati. Sarà un buon avvocato. "L'avrebbero senza dubbio pensato!" "In Olanda sarà possibile l'adozione di software proprietario solo per esigenze esplicitamente dichiarate e motivate." Poi si confessò. Cioè addirittura un forum pubblico dove ti rispondono quelli del team! Oltre a leggere tanto e generi diversi, quali esercizi pratici è possibile fare per imparare a scrivere dialoghi? Una di quelle donne della setta, poteva anche essere in casa tua, poteva essere persino tua sorella senza che tu lo sapessi. Avere un asso nella manica. Entrambi sudati, si infilarono nella vasca ghiacciata e si lavarono. Ciao, amore! Mi fa male la testa. "Era giunto e l'aveva trovata morta, invece che addormentata." Se crepaste voi, ci sarebbe subito qualcuno pronto a prendere il vostro posto! Questi stava ritto dietro il tavolino, guardandoli sorridendo. Pareva avesse un aspetto robotico. Non era ironico. Sono io che sento il dolore. Non sono quelle! Le grandi catene e i vari negozi stanno facendo moltissime richieste ai loro produttori. "E questa è solo la punta dell'iceberg." Perciò comincia a prepararti e a lavorare sodo subito perché il tempo vola. Egli aveva tolto al masso i vegetali che lo rivestivano. Aveva ammazzato un professore. Nel prossimo futuro ci saranno molti cambiamenti. "Il giovane cappellano diede l'assoluzione." Però non raccontava mai la sua ultima prodezza. La questione che si è aperta è stata la seguente. Ma ricevettero aiuto anche dal clero e dagli antichi proprietari di terre. Nel legno i due personaggi sonnecchiavano. Ha la possibilità di personalizzare il software. Essi vengono mantenuti da programmatori di tutto il mondo. Al cuor non si comanda. "L'aria stessa è pestifera." Una chiara allusione e condanna di tutti i regimi dittatoriali. Prima di procedere a un atto di cui ognuno comprendeva la gravità. "Ma c'era di più!" Leccarsi i baffi. A Roma lumi come questi non ce ne sono. "Appena lasciato il commerciante, sarebbe saltato in un treno e chi s'era visto s'era visto." Perdere le staffe. Sono sempre gli stracci che vanno per aria. Immaginando quindi di dividere gli utenti in almeno due macrocategorie. Quando esiste un traducente italiano ufficiale di un prodotto, va usato quello, altrimenti si lascia la versione originale. Ci sbatté contro e capì di aver sbagliato strada. Fregarsene. Fare il bamboccio. Stavi quasi per inciampare! Il vecchio sollevò le sopracciglia. "La questione meridionale fu un grande problema nazionale dell'Italia unita." In questo tema rientra tutto ciò che concerne le attività sulla salute e tutto ciò che riguarda gli animali. "Sull'immenso spiazzale lastricato da cui si dipartivano le strade che uscivano dai Monti." Aver la corda al collo. La libertà di copia, modifica e ridistribuzione possono essere utilizzate, ad esempio, anche per dei modelli didattici. "Le domande a monte sono altre, ossia, perché faccio questa scelta o quest'altra?" Quali sono i principali responsabili della disgregazione fisica delle rocce? Ruinare tra le ondate immense, livide di schiuma! Essa viene scherzosamente chiamata copyleft. Mi immersi prima nella Senna. Dimenticate gli impegni che avete presi? Non discuto, io. Fare le nozze coi fichi secchi. Ma lo sdraiarono su un mucchio di paglia e lo bastonarono. "Arianna è l'avvocato che si è occupata di questa istanza, contattala." Senza contare che per Windows viene venduta una licenza per ogni personal computer. Temeva sempre che le lasciasse in casa dei brutti insetti. Se il pubblico ministero ha chiesto i lavori forzati. Farla finita. "Di qui prendono anche forma la testimonianza e l'apostolato proprio delle persone consacrate." Hanno imbarcato vettovaglie per quaranta giorni. Beppe pensò di dover questa grazia alla sua buona condotta. Sono volatili che si cibano di carogne di animali. Naturalisti e pescatori costieri conoscono bene il plankton. "L'aspetto delle terre emerse è uguale a quello attuale ma ci furono diversi avanzamenti di coltri di ghiaccio." Il presidente sollevò le sopracciglia. Essere una matusa. Rispetto alle specie precedenti. Fu visto entrare Lorenzo di notte, in casa dello zio. Dunque, è importante avere un coach per la mente. Non capire un accidente. Le porga la chioma. Ma con una serie continua di piccoli scoppi succedentisi con straordinaria rapidità. Il diploma in scienza su Matrimonio e Famiglia. Gli piaceva averne molti lì dentro. Romolo, dopo aver fondato Roma, chiese agli abitanti dei luoghi vicini alcune donne per accrescere la città. Presenza costante e quasi personaggio fondamentale delle storie sono i libri. Ma che scherzasse sul lavoro non era mai accaduto. Innanzitutto, menzioniamo come vantaggio del software libero rispetto a quello proprietario la riduzione dei costi. Ciò era prevedibile. "Avere la pelle d'oca." "Orbene, una considerazione limitata all'aspetto esteriore della vita monastica." "Questa volta l'attesa fu lunga." "In tempi più recenti l'azienda ha investito anche nello sviluppo di accessori hardware quali mouse, tastiere e joystick." È una sorta di sindrome di Stendhal che colpisce la parte più nascosta del nostro essere, quella che brama la bellezza. Lo shareware viene liberamente distribuito tramite internet ma ha dei limiti. "Non dire quattro se non l'hai nel sacco." Aiutare Mozilla a perseguire gli ideali di libertà, uguaglianza e inclusività nel web. "Ma non era sufficiente a spiegare i movimenti dell'uomo ragno e quelli della ragazza." "Il Nautilus riapparve a fior d'acqua, fece qualche rapido giro su sé stesso, poi tornò ad immergersi." E nella corsia principale del teatro passò un corteo di angeli ed un grifone che portavano la sua amata al suo cospetto. "Dov'è la nostra prestazione, dov'è la nostra medaglia?" Un coltello. Essere il quinto evangelista. A lui poco importava, e sperò lo stesso per la sua futura consorte. Allora tutti, senza essere tristi, si diedero da fare per partire. "Ella era cuoca nell'edificio delle Nazioni Unite." Ma don Serafino scuoteva il capo. Per quanto superficiale o forse appunto per questo. "Ed anch'essa si alzò." Disse che era di famiglia nobile, che aveva studiato. Invecchiando, ti sei infrollito. E che avesse strette relazioni con gli inglesi, molti indizi me lo lasciavano supporre. Diminuzione nel lungo periodo dei costi di rinnovo del parco macchine. Ora più di prima. "L'ho tolto a un pregiudicato, stasera, quando ho perquisito le camere." "Denominati ""mixed medley"" o ""misti miste"" in italiano." Dopo Londra si sentì demoralizzata. Sottraendosi in un momento delicato. Viene svolto con modalità caotiche e anarcoidi. "Che cosa c'è?" Diventare grandi vuol dire liberarsi di tutti quei blocchi che hanno tormentato la tua giovinezza. Lasciarci le penne. Se si vuole prendere il codice sorgente del sistema e cambiarlo per le proprie necessità, beh, si può fare. Mancanza di una versione compatibile di programmi proprietari dei quali non si può fare a meno. È scegliere di avere libertà di modificare il programma per cui hai. Eccoli lì, e Sani indicò una seggiola su cui si vedevano una persona. Fermatosi poi davanti ad un gruppo di anime che chiedevano a Dante di non dimenticarli e di pregare per loro. Tocca a me di dartene un altro, Paolo. Vatel aveva proceduto a orecchie tese, pronto a ogni evenienza. Se cominciassimo da lui? "Il buio si era fatto intanto profondo e Menicuccio lieto della sua giornata, aveva chiuso l'albergo." Focalizzarsi anche sulle cose che si imparano e che possono essere utili al mondo del lavoro. Volete far portare di sopra il cadavere, commissario? Pilotano remotamente i SUV utilizzando dei volanti come quelli dei gamer. Volete che ve ne faccia un paio? "Ma don Serafino gli confidò d'aver interceduto per lui presso persone potenti." Farsi le ossa. Nessuna necessità di nascondersi. Ed erano pochi i punti in cui la costa si abbassava. "Antonia ha acquistato dei buoni del tesoro, dev'essere impazzita." Il gangster teneva le mani in tasca e zufolava pian piano, fissando ironicamente il commissario. Si attaccò al palo di una lampada, perché stava per voltare da via Broletto per via Bossi. Guardati da loro, Giuseppe! È tempo di mettersi sotto duramente, scrivi le frasi più velocemente che puoi, prova e riprova. Sviluppato in Finlandia, da parte di alcuni ricercatori universitari, permetterà di avere movimenti più fluidi. Però di tanto in tanto osservava Grazia. Ma si può sapere chi cerchi? Mi ha già informato di tutto il vicecommissario. Se vuoi che la roba si faccia, chiudi la bocca e muovi le braccia. E il letto sarà freddo, e la famiglia andrà dispersa. "L'innovazione, la tecnologia, la banda larga e ultra-larga." Il sonno della ragione genera mostri. "La borsa a quest'annuncio ha avuto subito dei rialzi." "L'amica obbedì." Tutti i pesci vennero a galla per vedere quella bella palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo. "L'inchiesta giudiziaria si concentra sui banditi e procede con indagini frettolose e superficiali." Andar per la via battuta. Essere come i rasoi dei barbieri. Le competenze manageriali includono la capacità di lavorare in team in modo collaborativo. Era rotta dal dolore e dalla stanchezza. "Lavare la testa all'asino." Tensione, desiderio, mancanza. De Vincenzi tacque, attendendo. Come nazione li stiamo deludendo. Francesco ha aperto il regalo? Gli è piaciuto? Che Dio lo salvi. Arrivato in Paradiso viene accolto da una donna che gli racconta ciò che aveva voluto Beatrice per lui. "Le sue apprensioni s'erano ingigantite al punto, da fargli sentire il bisogno di riflettere." "Come la cultura dell'acqua afferma." Affrettare i tempi! Andare a picco. Attualmente gli Americani non possono avere brevetti software Europei e quindi attaccare gli Europei. Dimenticato sopra il tavolo. Questo occorreva. Un impeto di gioia assalì il condannato. Lavoreremo assieme. Vehrehan la teneva per mano. Potremmo dire: regole del buon senso! "Dal frutto si conosce l'albero." Essere gonfio come una rana. Il giovinetto Smerdi. Aveva dieci medaglie. Ho pescato un polpo, oggi pomeriggio lo cuciniamo. E il viaggio sarà lungo! Tutto ciò che guadagna lo reinveste sugli eventi e sulla formazione dei volontari. "Ma s'abbandonava qualche volta a eccessi di collera violenta." "Ogni dominio può salvare informazioni sul browser in uso per tracciare chi è l'utente." Un braccio, generalmente il sinistro, si stacca dal muro e viene portato in basso. Non beveva mai. La toga indossata dalle sovversive serviva per nascondere armi come bastoni, veleni, pugnali e pozioni magiche. Avere il bernoccolo per qualcosa. Il Plaza era completamente isolato. Successivamente vennero scoperti altri reperti catalogati come Autralopithecus Boisei e Australopithecus Robustus. Far vedere bianco per nero. "S'è preoccupato di non far rumore." Non De Vincenzi dietro le tende pesanti. Una versione alleggerita di AdBlock impedisce il caricamento delle pubblicità e velocizza la navigazione. Fu nominata per studiare il mio progetto. "Nuotare nell'oro." Scese dal taxi a metà del corso e si diresse a piedi verso piazza Crispi. In generale in Europa (anche in Italia) viene insegnato primo il dorso. "Tuttavia, alcuni di loro si stanno maggiormente impegnando in quest'ultima fase dell'anno scolastico." "L'obbligo di fingere e di mentire gli pesava." "All'inferno, cavaliere!" Beppe osservò con meraviglia che i condannati a pene maggiori erano i meno cattivi. Il punto va omesso alla fine dei titoli. Raggiunse il secondo piano. "Abbiamo un'ombrina davvero pregiata, vuole provarla?" "Quando finalmente la porta del bagno si aprì, guardò l'orologio: erano le due." Venire a tiro. Vercingetorige aveva dovuto togliersi la penna dalla bocca. "Hai ottenuto l'accesso a quel sito?" Tu hai ammazzato tuo zio. Commissione per il Software a Codice Sorgente Aperto nella Pubblica Amministrazione. Gli altri, a giudicarli bene, si capiva che neppure ascoltavano. Una guida sul tono di voce da utilizzare sui siti internet della Pubblica Amministrazione. "L'assunzione di questo impegno ha validità per l'intero periodo di permanenza." "Ma stando lì, come se m'avessero fermato, ho cominciato a piangere." Era strano che un principe andasse a pranzare nelle stesse cucine del castello. Ah, se fosse destinata a questo solamente la mia professione! "Fino a tutt'oggi non si conoscono ancora i nomi degli esploratori che prenderanno parte alla spedizione." Utile nel tempo ed aggiornabile. Anzi ammette e incoraggia la vendita di servizi relativi al software prodotto secondo questo modello. "Egli sviluppò l'agricoltura, l'arte, la tecnologia." Venire a pennello. Don Serafino, però, voleva il suo titolo. È una focaccia più che una pizza. Can che abbaia non morde. "L'ignoranza è forza." Perché qualcuno dovrebbe decidere di preoccuparsi del lavoro di sviluppo senza ricevere un compenso? "Starà ora all'azienda dimostrare che la sua quota di mercato è giustificata dalla reale qualità dei prodotti." Mentre in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale. Non saprei trovare altre parole per spiegare perché sono piena di lividi, o perché torno a casa ricoperta di rossetto. "D'altronde anche Roberta sembrava dimenticare." "Ogni volta capiva sempre di più che l'illusione è meglio di qualsiasi realismo per l'animo umano." Attendendo nudo e fumando. Che ci verrei a fare? "L'alfabetizzazione informatica della popolazione attraverso l'acquisto di pc con preinstallato software open source." A cantare canzoni di donne e di prigione come passatempo. "L'inverno passò." A voi non è permesso di scrivere. Davanti al suo dolore non esisteva che la condanna. A volte gli sviluppatori richiedono come compenso solo le impressioni degli utenti. Qualcuno diceva che Tamara stava per impazzire. "È stato Zipak a volere che io indossassi quest'abito e mettessi tutti i gioielli che lui mi ha dati." Potete vedere voi stesso che dà sul ballatoio e che è facile da scavalcare. Talvolta Giuseppe si spaventava. "Vi arde una costante passione per l'uomo immagine di Dio e peccatore." Il sorriso era scomparso dal suo volto. "Secondo i sostenitori dell'Open Source si dovrebbe rilasciare il codice del proprio software." Io disegnerò tutti i quadri della grande epopea. Chi semina sulla sabbia raccoglie solo rabbia. Con grande vantaggio per il commercio. Quando si trovò davanti al suo Capo, De Vincenzi vide subito che vento tirava. Vogliamo sbarazzare il terreno, prima di cominciare? I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. È possibile effettuare da e verso gli altri applicativi operazioni di copia/incolla sia di testo che di immagini. Affinché la maggior parte dei clienti quando leggono free od open source pensino subito che è gratis. "Chi a vent'anni non ne ha, a trenta non ne fa, a quaranta perde quel poco che ha." Prendersi una gatta da pelare. Spero che non mi dia dolore. Chiese con voce tagliente. Non tutti i mali vengono per nuocere. Chi volete che sia? "È importante evidenziare che nell'evoluzione dei vari regolamenti si è sviluppata una rana diversa." A causa dei postumi che gravavano sul giovane. "Le ali vengono usate parzialmente anche sott'acqua." "Cliccando sulla destra, sull'icona della campana, è possibile attivare le notifiche push." Finalmente dopo tante bastonature, sorse spontaneamente un uomo di genio a perorar la mia causa. Il modello di condivisione del sapere. Piatto formato da una grande e resistente lastra di vetro di trasparenza perfetta. Il sedici Aprile è un giorno davvero importante. Fare il pappagallo. Il morto aveva la sua fascia bianca sotto il mento. Queste circostanze lo resero momentaneamente felice. "Sembrava una fiera dinanzi ai fuochi d'un bivacco." "Si trovava nell'oscurità e vi rimase per qualche istante." La tua macchina è lentissima, forse è arrivato il momento di comprarne una nuova. Il tentativo era così bello. Il volto color del verderame gli si era fatto cinerino. Negli uomini infatti e nelle realtà terrene vi è una forza ed una importanza in quanto sono connessi con Cristo. "Di onesti qui dentro ci siamo noi due, il Collo d'anitra, e il Delegato." Lentamente, ché la minima imprudenza lo avrebbe fatto cadere in acqua, discese sino alla riva. "Obbiettò l'avvocato." Padre Giacomo è un santo. Fece presto a rispondere alla domanda. "Tre anni dopo si stabilisce a Milano, vero centro della cultura nazionale e dell'industria editoriale." Ogni giorno comprava carne, frutta, e vino. "Come se la sarebbe cavata il povero brigadiere, alle prese con un compito inusitato, in un'impresa più grande di lui?" Va, ritorna al fresco, agnello magro! "Guardare con la coda nell'occhio." Mi sarebbe parso di profanar la memoria viva e dolorosa della mia mamma vera. Tali da fargli commettere un avvelenamento così abilmente e coscientemente preparato. "O per lo meno facendo proprio l'opposto di quanto lei voleva." Sia teologico. "Se l'hanno fatta al barone, sono fritto!" Non saper dove sbattere la testa. Inoltre in quegli stessi giorni potè mandare sue notizie a Alessandra. Ogni volta che finiva il bicchiere scoccava le labbra. Un cavaliere tra due dame fa la figura del salame. Perché è successo questo? Pei movimenti improvvisi e infrenabili del corpo e delle mani. È insieme alla farfalla uno stile simmetrico. Per poter divenire allenatore bisogna prima conseguire la qualifica da istruttore (allievo, poi quello base). Durante quella giornata, il Nautilus ricominciò più volte la stessa esperienza urtando contro la muraglia sopra di esso. Certo il colpo era ardito e lui, se lo aveva tentato, doveva averlo fatto come unico rimedio al male peggiore. "Sul tagliere taglia l'aglio, non tagliare la tovaglia, la tovaglia non è aglio e tagliarla è un grave sbaglio." "Fu avviato all'interno del progetto GNU." Dietro di lei le fiamme dei ceri attorno al letto. Lo precedette in una grande stanza dai mobili pretenziosamente dorati. "Io penso all'anima, ma ti ho già detto che non sono tuo zio." Il faro era spento, come potevo sapere ci fosse uno scoglio? Disse a voce alta, in inglese, quasi con rispetto. Prima che iniziasse a parlare, Dalmor si voltò verso Araya, e vide le sue labbra piegarsi in un leggero. La politica può essere lasciata da parte ampiamente dal mio punto di vista. Nella camerata ove Beppe lavorava si scherzava quasi sempre. Li precedette rapida, silenziosa, scorrendo su invisibili rotelline, in mezzo alle due file di letti bianchi. Promuovere il pluralismo del software nella Pubblica Amministrazione. Conteneva i suoi abiti e la sua spada, Respiro di morte. La compatibilità dei documenti tra le diverse suite di produttività è argomento di grande importanza. Flaccidità primaria cioè appena appena iniziatasi la rigidità cadaverica. "Cogliendo nel software open source la possibilità di aumentare la sicurezza e l'interoperabilità dei propri sistemi." Che viene rappresentato sul pannello di controllo sottoforma di due grafici distinti. Darsi la zappa sui piedi. Avevo visto dalla mia finestra un rospo. Si era ripresa di colpo. Cadere in piedi. Agitando disperatamente le mani. Nei sotterranei del forte, che è tuttora zona militare. Non destava e non lasciava destare in loro alcun affetto reciproco. Non ricordava quasi nulla della sera precedente. Ma questi oppresso da tante cose che andava rivolgendo in mente. "Carlo s'irrigidì e cercò di ritrovare sé stesso e soprattutto di non dimenticare che era Manfredo Vatel." "Fu aiutato ad interrompere la tensione dall'avvicinarsi di un altro re, che era evidentemente teso dalla situazione." Essere di manica larga. Sono autentiche improvvisazioni. "Durtar Oslager era il terzo porto dell'esagono per grandezza e secondo in attività commerciale." "Ora che abbiamo configurato l'ambiente di sviluppo." Guarda che bel castello! Mentre passavo per Corso Umberto, mi imbattei in Daniela. Ed una misurazione finale alla conclusione del periodo (anno) di riferimento. Mentre i piani in basso erano per le cucine. Aida sentiva ardere la sua testa sotto il fazzolettone di lana bruciata dal sole. Le cui nefaste conseguenze ricadono principalmente sui più poveri e derelitti. Ma non gli disse niente. Dei destinatari alla confisca. Vedo se la casa è ancora intera. La donna, prima tutto miele, poi tutto fiele. "Il loro vessillo era una luna piena d'avorio su campo nero, ed il loro stemma araldico la luna stessa." Per me, unicamente per me aveva perdonato il figliuolo. Di fronte, la porta conduce a un terzo salotto e subito dopo viene la camera da letto del marchese. Malmenava anche i servi e le donne. Per poi essere nuovamente strattonato dalla principessa fin sul tetto del castello. Averne fin sopra i capelli. "Soltanto quelle dell'appartamento della signora marchesa danno sulla strada." Validazione: esiste un problema da risolvere? In quel tempo, i loro spiriti si accrebbero ancora di più. Le insegnammo come mangiare con un cucchiaio, e come comportarsi. Anche Manuela rise, anche il piccolo paesano e lo studente risero. Tanto vale che lo portiamo leggero. Fare il brighella. Abbi pazienza, fratello caro. Ed i re riempirono il tavolo di vivande e bevande. Con il supporto dei volontari che hanno ruoli attivi in programmi specifici, ove necessario. "Zipak aveva creduto di far sorvegliare quella parte dell'isola." I costi di acquisto delle macchine possono essere ridotti mediante il riutilizzo di hardware datato. "C'è bisogno di pianger così, davanti a quella casa bianca?" Poi sembrò tranquillarsi di colpo, ma il suo era irrigidimento. Ferrare le oche. Rimase qualche istante assorto, poi si scosse. "Essere un'anguilla imburrata." "Secondo me, la gente spesso usa la frase: ""prima le donne""." "C'era pace, lì dentro." Lo guardò come se avesse visto un fantasma, divertente, e restò a bocca aperta per qualche secondo. "L'oscurità creava ombre viscide e serpeggianti attorno a lui e al vecchio." "Per l'insegnamento del sapere stare in acqua vengono utilizzati numerosi stili non riconosciuti ufficialmente." Tenendo nella destra il pistone e ingiungendo colla manca protesa al cocchiere di fermarsi. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Al mattino, si svegliarono sulla spiaggia in cui erano sbarcati. Subito sentì il bisogno di far sapere a qualcuno che aveva composto una sinfonia. Dovevano essere privilegiate le soluzioni che esportassero dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto. "La città non era ancora alla fame, ma lo sarebbe stata appena finita l'estate." "Le sorelle aiutarono tutti i membri dell'Hack Tribe a uscire dai vortici in cui erano entrati." Essere al settimo cielo. "All'incirca." Piangersi addosso. Ma senza esitare penetrò sotto il portico. Dopo cinque mesi e mezzo di viaggio in mare, la settima spedizione giunse a terra. Cavalcare la tigre. "Il tempo, il costume degli altri, la fortuna, le condizioni dell'esistenza." Evidentemente, il senatore pesava le parole che stava per dire. "Il primo passo è questo rapporto personale insostituibile con l'uomo o la donna poveri che incontriamo." Importante unire le gambe fino alla fine, poiché la spinta è molto importante specialmente (e non solo) in quel punto. Di media statura, con la barba rossa, corta e ricciuta. Queste idee sono centrali nel platonismo e neoplatonismo. "Nello stesso anno la collezione è esposta al pubblico nell'ambito di ""Farnesina Porte Aperte""." Il figlio Luigi gli subentra al trono e regna poco più di un anno. In molte marine militari il grado equivalente è viceammiraglio non utilizzato dalla Marina italiana. "L'intera struttura verrà demolita definitivamente negli anni duemila." La selezione ha avuto lo scopo di creare un cane da combattimento. Il distintivo di grado è costituito da una stella argentata a sei punte. Ritenendo sufficientemente accettabile questa giustificazione, Compton fu assolto dalla corte marziale senza altre accuse. Museo Marino Marini Il tentativo fallì a pochi metri dalla cima. La reggenza del regno fu assunta quindi da una giunta composta da cinque membri. Si serviva dei sensi acuti e ben sviluppati per captare la presenza del pericolo. Tale conoscenza sarà ampiamente utilizzata nei suoi progetti futuri. Non sono quindi vere e proprie patologie se non nelle loro forme estreme. Pochi mesi dopo, le due squadre si trovarono ad affrontarsi alle World Series. Ebbero particolare importanza quelli della zona industriale di Madrid e Vitoria. In un altro stunt si rischiarono di avere conseguenze peggiori. Al lavoro in studio è seguito un tour mondiale di buon successo. Era più piccola del maschio. Così facendo, però, Neal rimane indifeso e viene catturato facilmente da Peter Pan. Il Circolo organizza anche numerose regate veliche. Anche nelle vicinanze del Sole, non tutte le nane rosse sono state finora scoperte. Si tratta quindi di un sottoinsieme del codominio della funzione. Alla fine del Cinquecento fu costruito il campanile. Della statua dedicata a Rodolfo è sopravvissuta solamente la testa. "L'edificio nella sua versione attuale è opera dell'architetto Marcello Piacentini." Fu interessato da varie leggi complementari. In Canada ed Irlanda arriva primo ed in Germania secondo. Nei primati il colore della retina varia da blu a verde, giallo, e arancione. Otto Sesana Arrivati sulla Terra, Cooler ed i suoi uomini attaccano Goku ed i suoi amici. Ambedue questi testi sarebbero andati perduti. Il gioco di Canè risultava ricco di variazioni di ritmo. Su richiesta della squadra i loro nomi furono comunque incisi sul trofeo. La maggior parte sono bilingui e parlano correttamente il tagico. Molto più pesante. Il suo chitarrista Mario Cenci la tradusse in italiano. Laureato in Medicina e Chirurgia, svolge a Terni la professione di medico di base. Episodi di American Chopper: Senior vs. Può essere acquistato anche del bestiame e spetterà al giocatore occuparsene. Viene usata soprattutto come base navale della marina militare canadese. Rubini e zaffiri sintetici sono usati nei laser per la produzione di luce coerente. La foglia nasale è larga e lanceolata. Stazione meteorologica di Parma "È la sorella maggiore di Rico Rodriguez, anch'egli attore." La trasmissione aveva un cambio a quattro rapporti con freno di emergenza a tamburo. Bianca, omogenea al gambo, soda e immutabile. Seconda scena Le rive del Dnepr. "In effetti le esplorazioni continuarono per tutto il resto dell'anno." In suo nome è stata istituita la Fondazione Nicola Trussardi. Per tutta la seconda guerra mondiale visitò tutta la Gran Bretagna. Ospita oggi rappresentazioni e spettacoli. Chiede di vedere il re, ma le viene negato. Inoltre il disco raggiunse anche il primo posto della hit parade italiana. Alcuni anni dopo, Ginevra e Lancillotto sono ancora tormentati dal loro amore irrealizzato. "La Costituzione italiana stabilisce il diritto all'associazionismo libero, mentre vieta le società segrete." Era residente da lungo tempo a New York City. È posta su due linee ferroviarie internazionali: la ferrovia Transalpina e la Meridionale. Finito il campionato, che vide gli aragonesi retrocedere, passò alla Real Sociedad. Pensando che fosse una spia nemica sparò subito. Di seguito sono presentate le top ten con relativi voti ricevuti. I Giochi perdono una delle protagoniste più attese. Una di esse si ha nella tav. Al primo turno viene però battuta in due set da Anabel Medina Garrigues. "Ha sede a Rose-Hill e l'attuale presidente è Michael Cheung Tat." Il capoluogo è Jennings. Tre anni dopo venne arrestato insieme alla moglie e rinchiuso in carcere. "L'occupazione venne contrastata da una campagna di resistenza passiva." "Gli attori valgono più della convenzionale sceneggiatura.""." La sua dieta è abbastanza variegata. "Il brano fa parte anche della colonna sonora del film ""Daredevil""." Effetti collaterali. La famiglia Cavendish possedeva una considerevole fortuna. Morto Carlo, governò lo stato per i figli di lui. "L'album ha una grande risonanza internazionale." Il muso è privo di peli e rosato. Persone di nome Florence Molto importante è lo sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte. In qualità di inviato speciale, ha seguito da Baghdad il conflitto iracheno. "Uno scherzo filosofico""." Riposa al Cimitero Monumentale di Como. Esistono due versioni del video. Un mostro senza forma risale dagli abissi della Terra risvegliato da una rabbia primitiva. Di seguito sono riportate le date delle partite e dei sorteggi. Ovviamente le spese, tanto di accensione che di cancellazione, sono a carico del debitore. "Adottò in quel periodo il nome d'arte con cui è conosciuto oggi, Sonny Chiba." Fu sepolto a Raglan. Il testo è stato scritto da Noel Gallagher degli Oasis. "Negli anni successivi l""'Alcyone"" è stata la seconda nave del gruppo di Cousteau." Suo padre, catechista, abbandonò moglie e figli quando Albert aveva soltanto cinque anni. Nascimento, poi, porta i cadetti in una favela per un addestramento sul campo. Sentendosi di nuovo intrappolato, abbandona il cimitero camminando tra i boschi della collina circostante. La sede della radio si trova a Lugano nel quartiere di Besso. Annovera perciò marce, qualche brano religioso e molta musica da ballo. Gli occhi, molto vistosi, sono molto grandi e anche la bocca è grande. Pierre rimane gravemente ferito dopo un lancio col paracadute. La simulazione può finire per esaurimento dei turni o per resa o tregua. "L'albero della nave spiccava sopra la nebbia dando un bersaglio ai bombardieri tedeschi." Del brano è stato realizzato anche un videoclip diretto da Gaetano Morbioli. "Baghdad era l'ultima della lista." In quella sede fu raggiunto un accordo per ripristinare la pensione. Riuscì anche a sopravvivere alla propaganda sovversiva ismailita. I numeri naturali che sono quadrati di numeri interi si definiscono quadrati perfetti. "Oltre a quelli della serie precedente, in ""Max Heart"" si aggiungono nuovi personaggi." "Danno alla luce probabilmente un solo piccolo alla volta diverse volte l'anno." Perciò il cervo era considerato divino e sacro dal santuario Kasuga e dal Kōfuku-ji. In origine, la rivista si chiamava Us Magazine ed era pubblicata ogni due settimane. È rappresentata dalla Stardust Promotion. La valle separa le Alpi Cozie ad oriente dalle Alpi del Delfinato ad occidente. Nei sotterranei si trovano due cisterne romane. Esiste un video per questa canzone. A dicembre il suo canale YouTube ha superato il mezzo milione di iscritti. La storia prende il via poco tempo dopo la conclusione del precedente capitolo. At the Stroke of Twelve È stato usato come colonna sonora della trasmissione televisiva La Casa del sole. Roy rapina una tavola calda e così riprende la preziosa borsa. Il destino di Tolomeo Filadelfo è sconosciuto. Percy si arrende a condizione che la moglie sia lasciata libera. Stazione di Tavernelle Questo animale, lungo circa un metro, doveva essere molto simile a un armadillo. La Case Western Reserve è membro della Association of American Universities. I cataloghi della casa discografica sono disponibili sul sito della casa discografica stessa. Si sposò ed ebbe otto figli, sei maschi e due femmine. In Old Mexico In genere le macchie solari appaiono a gruppi più o meno grandi. Altri negozi di riferimento erano Di Segni e Conforti. Nel romanzo è un orso colorato il cui primo ricordo è un forte boato. Nel test match subisce una pesante sconfitta. "Orhan ebbe più mogli e concubine; l'ordine dei matrimoni è incerto." La madre trova subito lavoro come cameriera mentre il padre disoccupato cade in depressione. Secondo alcuni, anche questi gruppi potrebbero avere avuto contatti con i servizi segreti italiani. Nel corso dei combattimenti i maschi si afferrano e si prendono a morsi. Disputata inizialmente ogni anno, la manifestazione ha attualmente cadenza biennale. Seguono numerose altre apparizioni in numerosi teatri italiani. Il movimento di sovranità del Québec considerò il discorso come un momento di svolta. Continua ad essere usata ancora oggi. Non si sa molto di lui: poche ossa sono state ritrovate. Il campionato è stato vinto dallo con due giornate di anticipo. Conobbe un grande successo commerciale e fu largamente esportata nei paesi esteri. È da notare che queste parole non sono morfemi nel senso della linguistica storica. Tecnicamente, non si parla di sterilità secondaria se uno dei partner è cambiato. Sono possibili anche attacchi nucleofili al metallo. "Questo ambiente risale al primo Seicento, alle ristrutturazioni voluta dal Cardinale Carlo de' Medici." Alla fine, la ragazza si redime. A tale scopo, a Cupola possono essere installate varie stazioni di comando e controllo. The Summer Girl Volano appartiene alla comunità di valle denominata Comunità della Vallagarina. Esempio di un canto afroamericano e traduzione italiana. Oggi resta solo il nucleo della struttura. Inoltre, con Downtown Miami, a Brickell si trovano la maggior parte dei consolati stranieri. "Sono considerati ""la più vecchia franchigia sportiva professionistica senza interruzioni del Nord America." Questi club furono fondati dai dipendenti della ferrovia della Companhia Vale do Rio Doce. "È assimilabile a quelle che nell'automobilismo possono essere i Gruppi o le Formule." Poi, gettandosi tra le braccia del marito, chiede e ottiene il suo perdono. Svegliata da Frank, la donna scopre di aver perso il suo bambino. Alla fine, Zuckerman verrà espulso. "L'anno indicato si riferisce a quello di prima pubblicazione." "Tema costante della sua pittura è la natura morta trattata a 'Trompe-l'œil'." La costruzione era realizzata in legno rivestito in lamiera. In caso di necessità può essere impiegato in mediana. Nella facciata sopravvive in parte la primitiva versione gotica. Numerosi gli edifici di pregio. La regia dello spettacolo fu affidata a Moss Hart. Lì incontrerà un bisessuale sposato che cercherà di sedurlo. Questo è il primo libro di cucina arabo conosciuto. Si trova nella provincia della Finlandia meridionale e appartiene alla regione finlandese Uusimaa. Negli anni la struttura della lega si è evoluta. Tipologie costruttive. Si conferma forte nel Nord-Ovest, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Belluno. Inoltre si ingrandì la deriva, per compensare le carenze di stabilità. Quando questo fu ostruito, ai difensori non restò che arrendersi. La consistenza è fondente. Dopo un anno di vita avranno raggiunto la maturità sessuale. A Larino il Cristianesimo era giunto secoli prima. Nei pressi della frazione, a circa due chilometri, vi si trova un lago. Sono invece sei gli incontri giocati in Serie A e altrettanti in Coppa Italia. In carriera prese parte a quattro edizioni dei Campionati mondiali, vincendo due medaglie. "Nel castello si tramanda tutt'oggi la storia di Guendalina Malatesta, meglio conosciuta come Azzurrina." Non va somministrato a lattanti o donne incinte. Ai lati della strada vi erano dei parapetti, andati persi. Non tutti i file system hanno bisogno di un dispositivo di archiviazione. Justin Moore Nel frattempo viene pubblicato il primo romanzo di Garp, che impressiona Helen. I principali miglioramenti riguardarono armamento e protezione. "L'Accordo di Amasya fu importante sotto vari aspetti." Il ragazzo si innamora di lei mentre è a caccia. I fratelli MacGregor reagiscono, ma vengono arrestati e chiusi in prigione. Tale stato può essere interrotto più volte, particolarmente per procurarsi cibo. Il Genoa lo ha inserito nella sua Hall of Fame. Dopo il concilio di Trento i vescovi si resero più presenti in diocesi. Furono i baroni Sfondrati a costruire villa Serbelloni a Bellagio. "L'immagine viene acquisita e passata ad un computer." "L'opera fu tradotta in tedesco Maria Herzfeld." Il movimento termina comunque dolcemente. È stata una delle prime cantanti ad esibirsi a Radio Napoli. "L'anno successivo è arrivata la qualificazione in nazionale assoluta per i mondiali di Montréal." "L'ambiente in cui siamo presenti è costantemente soggetto ad interferenze elettromagnetiche." Laura, ormai sola e non sapendo dove andare, va a trovare Franco. Il loro territorio ricade sotto la giurisdizione del Trattato Antartico. Ogni paese, ogni famiglia, ogni ballerino ha il proprio stile di danza. "L'accesso avviene dal lato orientale attraverso un piccolo portone senza un ponte di difesa." Bob è distrutto dal dolore e cerca conforto in Camille. "Come le ""sorelle minori"", erano disponibili in configurazione torpedo." Sarà il primo ad incontrare Bu-Bum e insieme troveranno Aurelia. Ebbe il merito di riscoprire la poetessa latina Sulpicia. Per Nielsen "Nella lotta fra Silla e Mario, la città prese le parti di quest'ultimo." Tuttavia, quest congettura rimane aperta per i grafi che non devono essere cubici. È più amichevole che nel libro e non è mendicante ma vive come burattinaio. I motori Renault con codice numerico sono tutti motori a benzina. Fu associato al Museo di storia naturale di Londra. Castello è attualmente di proprietà del comune. "La traccia ""Innocence"" parla degli ""avvocati corrotti ed i criminali che scelgono di difendere""." La produzione avveniva nel negozio di Horace Smith a Norwich. "Il testo è disponibile su ""Google libri"".." Attualmente il film circola con tre doppiaggi diversi. Contiene infatti anche alcune curiosità su Dylan Dog, specialmente del filone surreale ed umoristico. Pochi mesi dopo Alessandro tornò nelle Fiandre per non rientrare più a Parma. Viene eletto segretario Provinciale dei tessili e successivamente segretario generale della Unione Provinciale Cisl. Si presentano tre persone, tra le quali Patrick Cairns, che Holmes riconosce come colpevole. Fontanellato ospita stabilmente e periodicamente alcune manifestazioni culturali di interesse. Never Leave You Primo de Rivera "Prima dei vent'anni, dal suo paese in provincia di Latina, si trasferì a Roma." A diciotto anni, lasciò il circo e trovò lavoro a Parigi alle Folies Bergère. "Un'altra ipotesi lo vuole invece arabo della tribù dei Banū ʿIjl." "Italia, Italia!""." È sposata con il calciatore Sergio Sánchez Ortega. Priuli fu uditore di Rota per ventitré anni, conservando la carica fino alla morte. Le foglie lungo il fusto sono a disposizione opposta. Conchiglia con le valve identiche, quadrangolari, la parte interna liscia. Al momento, però, la scena era dominata da un altro giocatore pakistano Jahangir Khan. Ai sue lati, si aprono due finestre rettangolari chiuse con inferriate. "La ferrovia per Arbatax fu poi ultimata l'anno seguente." Il piano terra ospita i servizi per i viaggiatori quali la sala d’attesa. "Nello stesso periodo inizia a collaborare con il quotidiano ""La Verità""." Brani composti e arrangiati da John Cale "Giacobbe ebbe paura di un'azione punitiva da parte degli alleati, numericamente più potenti." "Porsche"" e ""Porsche Selection""." I suoi preziosi filmati vennero in seguito utilizzati durante il Processo di Norimberga. Blanche e Clovis rompono il loro rapporto e Blanche ne rimane molto male. Fece altre donazioni a musei dei paesi nordici e di Roma. La società produce diversi tipi di prodotti metallici, utilizzando acciaio, rame, e altri materiali. Tran giocò per tutte le selezioni giovanili della Nazionale norvegese. Il capoluogo di Mandamento, Bisenti, aveva una propria pretura. Esistono tuttavia dubbi sulla suddetta collocazione. Essa è denominata Processione dei ceri. Questo nome si riferisce alla forma del dolce. "Con l'arrivo di Sam in casa, rivestirà il ruolo del fratello maggiore." Aereo da addestramento biplano, con ali uguali e leggermente scalate. Sono inoltre disponibili ulteriori luoghi con missioni, note come One-Shots. "Già l'anno seguente ritornò a combattere, assistendo alla sconfitta di Novara." Essa non rinunciava a lusso sfrenato, banchetti, feste e innumerevoli giovani amanti. "La vita"" incentrata sul sesso." "La cronaca dell'epoca dette molto risalto alla notizia del recupero." Il film è ambientato nella Città di Matera. La ricomparsa della moglie, viva e vegeta, lo scagiona completamente da ogni accusa. "Ha, inoltre, studiato la vita e l'opera di Carlo Alberto di Savoia." I giochi imparziali possono essere analizzati usando il teorema di Sprague-Grundy. "Alcune volte, addirittura, la villa all'interno del borghetto è chiamata Villa S. Antonio." Marconi” di Chiavari. Negli anni Ottanta scrisse la sua autobiografia che di recente è stata pubblicata. "A questo punto giunge ad una sua ""Visione della Verità"" attraverso un sogno." "Il filosofo greco Aristotele scrisse una serie di opere intitolate collettivamente ""Fisica""." Hanno partecipato un milione di persone alla mostra nelle sue prime sei settimane. Venivano tenute dai cavalieri in appositi foderi assicurati alla sella. A metà della finestre è presente una edicola con una statua della Madonna. Queste raffigurazioni vengono solitamente eseguite da scrittori, architetti e artisti occidentali. Troppe per provare a modificare. Ciò evita un onere elevato per la costruzione di torrette dedicate. È conosciuta come una città con molti imprenditori commerciali. "Il tribunale mandò assolto Cardinali ""perché il fatto non costituisce reato""." Iniziò la carriera in una posizione offensiva, per poi arretrare in difesa. Perciò il vecchio osservatorio fu demolito. The Adventures of Superman Dopo il ritiro ha vissuto in Irlanda in un castello. Qui incominciò a precipitare in posizione quasi verticale. "Medaglia d'oro della Cittadella di Alessandria." La stazione posta alla sommità dispone di una serie di terrazze panoramiche. È il secondo comune più popolato della provincia, dopo il capoluogo. Spotify Sessions "L'album contiene undici tracce: ""Pretty Pictures"", ""Where Would You Rather Be?" Giunge Scindia e li minaccia entrambi. Entrambi amano la caccia e indossare vestiti mimetici. Già nella sua stagione da rookie divenne la free safety titolare della squadra. Il suo design fu opera di Zagato. La Mata Ganga, linfa vitale di centinaia di milioni di persone, nasce da qui! La rinascita dei supereroi influenza anche gli autori italiani. E o E, attorno al quale ruotano numerosi musicisti. "Il primo vicario apostolico, Alexandre Monnet, morì prima di poter mettere piede sull'isola." "Frequenta l'Università della California, Los Angeles e si laurea in Teatro." "L'economia del libero mercato è strettamente associata con la filosofia economica del ""laissez faire." "La struttura appartiene all'Università Nazionale di San Marcos." La pellicola generalmente viene riscaldata con una pistola termica o delle lampade a calore. "Per ""SmackDown"", invece, sono state annunciate Bayley, Carmella, Ember Moon e Mandy Rose." Il compleanno Tommaso di Savoia duca di Genova. Una lieve dipendenza fisica può derivare da un eccessivo consumo di caffeina. Il catalogo è consultabile on line. Fu questo il colpo di grazia per la Seconda Internazionale. Ogni cantore rappresenta un personaggio della storia e esprime perfettamente la forza delle parole. Quarantacinque case, una scuola e una moschea vennero distrutte Sala della scultura del Cinquecento e della Tribuna di Antonello Gagini. Rappresenta inoltre il confine con il quartiere più centrale, Mitte. Musulmano praticante, parla quattro lingue: tedesco, turco, spagnolo e inglese. "Ebbe legami di amicizia con Domenico di Guzmán, fondatore dell'ordine dei domenicani." "Un semplice modello costi-ricavi consente infine la stima del RoI dell'attività." Anche Westinghouse deve affrontare la perdita di Pope, che rimane ucciso durante un esperimento. Influenzò gli studi del giovane Carlo Cattaneo e di Giambattista Bazzoni. Il servizio passeggeri non è attivo. Prodotto in esemplari. "Quest'ultima fu realizzata da Scaglietti." I tuorli danno al composto un colore tendente al giallo. Ha poi iniziato a scrivere le biografie per cui è maggiormente conosciuto. Entra in competizione con gli sciacalli per le prede. Combatté numerose battaglie al fianco dei suoi colleghi del Corpo delle Lanterne Verdi. Tali informazioni non furono prese nella dovuta considerazione dal generale Cadorna. Il database raccoglie anche le integrazioni di eventuali lacune e correzioni di eventuali errori. "Il libro diviene un ""cult"" per gli appassionati dell'occultismo e della parapsicologia." "All'età di venticinque anni, viene posto a capo della redazione calcistica di Sportitalia." Fermo Ognibene comandava il Battaglione Guido Picelli prima di morire. Nonostante la fitta rete di stazioni radar, tuttavia, alcune aree rimanevano sempre scoperte. Le piante sono fornite di cuscinetti carnosi grandi e ben sviluppati. "Consisteva nell'accendere uno o più fuochi, attraverso i quali veniva condotto il bestiame." "L'idea è che nei paesi si formino col passare del tempo piccole coalizioni distributive." Nel secondo turno, ad entrambi i giocatori vengono poste domande su nozioni di base. "Era sposata con l'attore Gianni Medici." Abile nella corsa, discreto fisicamente. Persone di nome Sam "Passò poi all'Hammarby, in Svezia." "Inizia gli studi di biologia, ma l'interesse per l'arte prende il sopravvento." Per la sua tossicità bisogna evitare il contatto. Può anche nutrirsi dei parassiti esterni di altri pesci. "Grande novità è l'introduzione del lavoro a tornio." In questo spazio sono elencati i cantanti approdati alla prima puntata del programma. Ha poi lavorato come commentatrice per eventi legati alle corse dei cavalli. Ha nazionalità olandese perché è nato quando il padre militava nel Twente. I suoi resti sono stati ritrovati in Sudamerica, in Africa e in Madagascar. Anche in Scozia si usa per zuppe e insalate. Stupore, allora, quando nella macchina da presa non si trova alcuna pellicola. Le sue produzioni teatrali spesso contengono temi politici e sociali. Ferdinando Giuseppe utilizzò le proprie ricchezze anche per propositi sociali e caritatevoli. Il portamento è prostrato-diffuso. "Il pensiero di Nietzsche ebbe un'importante influenza sugli autori anarchici." In entrambe le storie, Sogno era triste, a causa del cuore infranto. Blaine Lindgren "L'attuale direttore responsabile è il giornalista professionista Giacomo Kahn." Gli esploratori e andarono a costituire la classe Venezia. Sono attualmente conservati sette esemplari del carro armato. Nonostante le sue prestazioni la squadra piemontese non riesce ad evitare la retrocessione. In un disegno antico appare sulla facciata un rosone oggi scomparso. Sia il fusto che i rami principali presentano corte spine. Il giorno seguente, dopo la preghiera del venerdì, re Fahd b. Il prospetto principale, intonacato, è delimitato da cantonali a bugnato. Il nome del regista non è riportato. Nel doppio femminile hanno trionfato Lindsay Davenport e Jana Novotná. Il suo comando principale è presso la Tyndall Air Force Base, in Florida. Altre statue, capitelli e costruzioni minori completano lo splendido insieme. Era un povero pazzo, noto per la sua inguaribile prodigalità. Attualmente milita nella SuperLiga, massima serie del calcio serbo. Difensore centrale forte fisicamente, mancino di piede. "A Stagno vi fu una piccola comunità italiana fino alla fine dell'Ottocento." Lui ed il fratello Juan sono stati paragonati ai fratelli Gasol, Pau e Marc. "All'interno sono inoltre presenti alcuni ex voto in prevalenza di carattere mariano." Numerose erano le ville diffuse nelle campagne circostanti. La quinta e sesta classificate di ogni girone disputano i playout. Inoltre, per le sue specifiche competenze, è conferenziere in tutta Italia. "Come per ""I. melas""." Ella scrisse diversi spettacoli per il teatro. Il vessillo si riferisce al bastone di Mosè. Fiorisce tra febbraio e aprile. È diviso in sei parti ed è uno degli inni più lunghi. "Il titolo del testo vuol dire letteralmente ""Una Parola In Spagnolo""." Ferdinando volle però evitare scandali, così non ripudiò la paternità legale. Alban Berg! La natura indomita del sovrano non doveva però permettergli un lungo riposo. Non va confuso con la pinza veneta, di cui somiglia solo il nome. Questa rivista pubblicava regolarmente una sezione problemi dando rilievo a quelli della scuola boema. Per quanto gravemente danneggiata, la nave poté essere riparata. "Allora l'uomo poteva facilmente sopravvivere nello spazio." Iniziò a dipingere, ottenendo presto numerosi premi. Le auto portavano un importante capo-terrorista. Il torcicollo vive libero in natura, in Europa, Asia centrale e Nord Africa. "Entrambi gli album portano l'etichetta Indies records dell'omonima casa discografica di Brno." Al rafforzamento economico seguì quello politico e militare. Il suo nome anagrafico è Rosalia. Cresciuta in una famiglia irlandese estremamente cattolica. Molti dei termini da lui introdotti sono ancora usati nella terminologia anatomica. Come detto in precedenza, i missili hanno caratteristiche diverse. "La cripta dell'attuale chiesa rappresenta resti della chiesa originaria dedicata a San Franco." Si trova nella parte nord-occidentale del dipartimento. Il lago è circondato da diverse foreste. Il film fu prodotto dalla Britannia Films. "Si uniscono a queste cause molti mali endemici dell'agricoltura italiana." Das große Los "Ciò condusse negli anni venti allo sviluppo di un sistema noto come ""huff-duff""." "L'area era presumibilmente adibita allo svolgimento di riti funerari." Residente a Napoli, ha avuto due figlie da un imprenditore partenopeo. "Sono considerati ""europei"" i fiumi che, almeno in parte, scorrono sul territorio europeo." Gli uomini si riuniscono intorno ai tavoli colmi di cibo, giocando. Da quel momento conserva il titolo di vescovo emerito della diocesi di Fabriano-Matelica. È stato prodotto per la televisione svedese. Queste sfumature possono essere tradotte utilizzando sia aggettivi che intere frasi. Nei giorni festivi il servizio ferroviario è sostituito da quattro coppie di autocorse.. Si nutre di insetti, particolarmente coleotteri. A volte è usato anche come farcitura di carni di volatili nelle portate principali. Si distinse come fondista e come gregario di Alfredo Binda. La regia è di Luigi Bazzoni. Free and Easy "Martin non accetta di tornare sulla Terra e rifiuta ogni volta di assumere l'incarico." La vetta è bifida, costituita da due sommità separate aventi però la stessa quota. Il convento era unito a quello di Monastero Matris Domini di Bergamo. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Le comunità presenti organizzano concerti, feste di natale per bambini, barbecue ed eventi simili. "Con l'introduzione del poker a Las Vegas, Doyle decide di trasferirsi in Nevada." Questa specie è endemica della Papua Nuova Guinea. La sua caratteristica è usare tecnologia futuristica in stile western. Il dispositivo può essere di tipo meccanico o elettronico. Ecco dunque la risposta. Sempre nel foro sorgevano altri edifici di carattere pubblico. Viene citato inoltre il ritornello di Rewind di Vasco Rossi. Non appena Rekkit la toglie, la tempesta cessa. Veolia Transport e Arriva Deutschland sono, rispettivamente, primo e terzo operatore ferroviario privato europeo. Per fare ciò Space Ghost chiede aiuto a Triumph. Appartiene, da sempre, alla regione storica del Béarn. Recentissima la segnalazione in acque italiane. "La sede centrale è a Fortaleza, nell'Avenida Washington Soares." La stagione su terra è priva di vittorie. Il paese mantiene pressoché inalterate le caratteristiche topografiche dei secoli scorsi. È stato pubblicato in due tankōbon. La catena montuosa consiste di granito. Il termine fu usato la prima volta dal botanico francese Alphonse De Candolle. "Ogni emittente ha una propria percentuale all'interno della Das Erste." Tutto risulta essere perfetto sia nella prospettiva che nelle sfumature dei colori. "L'ornitorinco è un carnivoro." "Quindi i numeri ordinali ""non"" formano un anello." "Questa raccolta di poesie, dal titolo ""Inappropriate Sleepover"", è stata poi pubblicata l'anno seguente." "Un'altra battaglia fu combattuta a Chimborazo, e questa volta Atahualpa ne uscì vincitore." Il capoluogo di contea è Grand Rapids In questi convegni cominciava a sentir parlare di patria, nel periodo dei moti carbonari. Pochi anni dopo fu insignito dal doge Alvise Contarini del titolo di cavaliere. Metz è uno dei tre maggiori produttori al mondo. Negli anni settanta i suoi lavori si indirizzano alla politica agricola comunitaria. Ogni paese ha dieci giurati che votano con un punto la loro canzone preferita. Generalmente consiste in uno o più files. "Nel suo dominio c'erano diversi castelli e fortezze in tutte le Highlands della Scozia." "Al di sopra del portale vi è un'ampia finestra ad arco ribassato." Negli anni duemila De Niro recita in molte più commedie del solito. In Guatemala le conseguenti inondazioni provocarono un morto e centinaia di abitazioni danneggiate. Ryan Humphrey Le ultime quattro retrocedono, la prima in classifica vince lo scudetto. Le strade sono pessime. Per circostanze differenti giungono nel paese Javier e Carmen. Il nome della contea deriva probabilmente da William Wright Morris, un giudice di Henderson. Di costituzione fragile, la sua famiglia temeva per la sua salute. "Fu direttore della rivista quadrimestrale ""Medioevo Romanzo""." Le lastre fotografiche erano della Cappelli. Sempronio non cede e la situazione rimane in una fase di stallo. Accanto a detta ancona era stata edificata anche una piccola cappella. Lo stesso anno vince il suo primo scudetto con la formazione siciliana. Discreto costruttore di strumenti, fu anche grande divulgatore. Questo turbogetto era la versione, prodotta su licenza, del britannico Armstrong Siddeley Sapphire. Arrestato dai nazifascisti, scampò alla fucilazione. Venne ritenuta una ricerca estremamente importante. La cappella, tuttora consacrata, è collocata sul lato sinistro della villa. Può essere considerato, specie nella lingua inglese, anche un ipocoristico di Olivia. È stata più volte campionessa italiana. Il tesoriere, Mercier, è nominato nel governo Fillon in giugno. È molto sottile e presenta forma quadrangolare. "L'imperatore stesso, furioso, richiamò il suo ministro conte Ludovico Barbiano di Belgioioso." Tale effetto può verificarsi nella rinascita successiva, o molte rinascite dopo. Il capoluogo del cantone è Santiago de Méndez. "Gli arti anteriori all'interno presentano una colorazione gialla." Nel complesso le prove abitative in tutta la Laconia sono sparse e rare. "Viene considerato come ultima produzione del genere denominato ""lacrima-movie""." Indossavano abiti ricamati in oro e argento rigorosamente stabiliti. Partecipò anche ad alcune edizioni del Tour de France senza ottenere risultati di rilievo. Ormai è ricercato dalla polizia, tutti pensano che Felix lo abbia rapito per vendicarsi. I tedeschi entrarono e vollero mangiare; chiesero pane e lardo. "Negli ultimi anni di vita divenne membro dell'Accademia delle scienze di Lisbona." "Per macinare i cereali facevano uso di apposite pietre chiamate ""planes""." "Si laurea, con lode, in medicina all'Università degli Studi di Milano." Michaud morì a Passy. Fu aggiunto un secondo freno aerodinamico. In principio sceneggiatura teatrale, è stata in seguito riadattata per il cinema. I nonni materni erano invece Giovanni Alberto I di Solms-Braunfels e Agnese di Sayn-Wittgenstein. Fu un riferimento della sinistra locale, per Giovanni Nicotera. "Fu, infine, Presidente dell'associazione degli storici delle facoltà di diritto." La stagione riproduttiva in Mediterraneo va da aprile a ottobre. Ad alti dosaggi sembra indurre il release selettivo della dopamina. Contiene anche interessanti sculture cinetiche. In Italia ebbe un ruolo importante durante la Battaglia di Monte Cassino. In italiano è spesso usata anche la versione inglese star. Fu allievo di Costanzo Angelini. "Si presentano in studio i coniugi Ferraro, persone benestanti della Bari che ""conta""." Più tardi, Archer riuscì ad aprire il baule utilizzando il crick e a fuggire. Conduttori furono Red Ronnie e Lorella Cuccarini. "Con altre femministe del suo periodo, condusse varie battaglie politico-culturali in favore dell'istruzione femminile." "Promuove l'agricoltura, sviluppando in tutta la regione la coltivazione intensiva." Orlando, Florida. Prende il nome dal colle Portia presso il quale è edificato. "È il padre dell'ex nuotatore Emanuele Nicolini." Qui è eliminata ai sedicesimi di finale dallo Standard Liegi. "Gli fu offerto il comando di una nave russa, ma rifiutò l'offerta." Un convertitore rotante costituito da un motore-generatore è in grado di svolgere questo compito. "Thomas ha scritto vari articoli per la rivista per ragazze ""Girlfriend""." A quattro gare dalla fine del campionato, la Battipagliese era lanciata verso la promozione. "L'aumento delle caratteristiche dei personaggi avverrà in maniera automatica, senza coinvolgere il giocatore." Fu quindi necessario ricostruirla. Il servizio gli valse una modesta carriera da modello negli anni ottanta. È la prima donna a livello nazionale ad assumere tale incarico. Oltre a scrivere sulla pallavolo, si specializzò in articoli sul tennis. "Fondatore, e primo presidente, fu il torinese Efisio Giglio-Tos, già presidente dell'Associazione Universitaria Torinese." "La sua descrizione è chiaramente ispirata alla storia dell'Impero romano." Si sviluppa allora un inseguimento plurimo. Niente scene, niente scontri. Le orecchie sono ovali e ben separate tra loro. Anche in questo passaggio gli intermediari non operano puntando alla massimizzazione del profitto. "In tale versione non è previsto l'uso del nastro magnetico." Durante il suo percorso riceve diversi affluenti che nascono dai numerosi ghiacciai della valle. Jazz e Arjun vivranno così la loro vita insieme. "La Fiorentina ingaggia Vincenzo Montella, quest'ultimo rimpiazzato nel Catania da Rolando Maran." "Gli ultimi due furono poi modificati in ""Cruz"" e ""Make Over""." "Venne spostato l'altare maggiore, di marmo pregiato, nella nuova abside." Ora tocca a Crystal prendere il treno per andare a Reno. Successivamente ha frequentato la Bristol Old Vic Theatre School. Alcuni esemplari, catturati durante la ritirata di Dunkerque, furono reimpiegati dalla Wehrmacht. No Sleep La terapia consiste nella sostituzione della funzione renale mediante dialisi o trapianto renale. La vita, per me, ha perso il suo significato. Nella zona occidentale vi è una rinomata spiaggia sabbiosa. "Barrett volle una banda dell'Esercito della Salvezza per registrare il pezzo." Nel periodo successivo non si svolsero avvenimenti notevoli nel Cassinate fino alle guerre napoleoniche. "Fu anche patrona dell'Istituto della donna di Negeri Sembilan." Vi giocò per sedici anni in prima squadra più due nelle giovanili. A ottobre fu selezionato per partecipare ai campionati del mondo, dove si piazzò diciannovesimo. "Era l'unico ""vicus"" dell'isola." Viva el amor! Non sono noti, invece, i dati numerici complessivi riguardanti i militari. Questa acqua può talvolta dare origine ad una falda acquifera. "Dopo l'impresa tornò a Monza e divenne avvocato." Si trova al confine sudovest di Boulder City, Nevada. Riviera Vado Basket è stata una squadra di pallacanestro di Vado Ligure, in Liguria. Almagro era certamente giovane, ma non poteva essere, così apertamente ingannato. Le stazioni si trovano tutte nella prefettura di Osaka. Due sono le possibili e contrarie soluzioni. Alle loro spalle si piazzarono Berger, Capelli, Piquet e Nakajima. Ma per il boicottaggio dei paesi africani non può partecipare. "È, inoltre, presente la Villa Durini, detta ""la Grassa""." Suicide on my mind; Britannica on my table. Laureato in Giurisprudenza, divenne avvocato. Giacomo Casanova, anziano e senza soldi, racconta la sua vita ad Edith, una domestica. Sono stati realizzati quattro sequel. Soul Man A Legnano gli sono stati intitolati una via del centro cittadino ed un monumento. Le prime trasmissioni del video sui canali musicali risalgono ai primi di febbraio. "Il progetto dell'edificio è opera di ""Piano, Franchini e Rogers""." "La sceneggiatura originale aveva il titolo ""The Desire of Tamura""." Classe Sparviero "Sarà l'età d'oro della città." "L'opera divenne il libro più venduto della Stein." Per la loro cooperazione, alcuni stati incorporarono piccoli domini imperiali. Il leader e promotore del movimento era Marine Le Pen, presidente del Front National. Assedio di Tiro Solo tre di loro sono riusciti a tornare alla loro vita quotidiana. La rivelazione, giunta dopo un lungo dialogo, lo sconvolge. La diocesi comprende la prefettura di Okinawa. Tiene anche meditazioni guidate. Il brano è un misto tra ballata e soul. "Da ammirare anche, all'esterno i tre mosaici." Marcatore molecolare Le zampe erano snelle e allungate, mentre il corpo era breve e scattante. Nina, una giovane e innocente ragazza di una tenuta vicina, si innamora di Boris. È un allevatore di lumache di mare, sempre in competizione con Georgie. È una specie prevalentemente diurna. Interpretata da Peg Phillips, è atea e vedova. "Per ogni cinque minuti di resistenza o indecisione, Rane ordinerà l'esecuzione di cinque passeggeri." Il titolo rispecchia contenuto e struttura della canzone, dal ritmo veloce e pulsante. "L'insieme era così costituito e s'iniziarono le prove, ovviamente a titolo completamente gratuito." Il motore era il medesimo di quello dei modelli precedenti. Entrato in disgrazia sotto Niccolò V, Biondo prestò servizio presso Alfonso di Napoli. Tuttavia, non fu mai trovata una prova definitiva che sostenesse questa affermazione. "Durante la Prima guerra mondiale, prestò servizio come generale dell'esercito tedesco." Anima mundi Il terreno veniva alternativamente guadagnato e perso da entrambe le parti. La prima e unica pubblicazione periodica dedicata alla fantascienza non angloamericana. Una lunga corrispondenza tenne uniti i due ex amanti. Della sua infanzia-adolescenza non si conosce molto. Quindi si recò a Roma, per ottenere il dottorato in teologia. A seguito di ciò, la madre ruba il figlio ad un altro pinguino. Il consumo di carne d’asino è vietato dalla religione ebraica. "Veniva usata come entrata sacra all'interno del bacino." Le prove speciali si svolgono su tracciati completamente asfaltati. Al termine della stagione ottiene la promozione in Eccellenza. "Risiede nel Principato di Monaco ed è soprannominato ""il Corsaro""." Lo schema della scena è tradizionale. "Chiamò il monumento ""martello di Thor"", facendo riferimento alla cultura norrena." Importante mercato agricolo, esporta anche preziose perle. Tra i prodotti ittici, largamente esportati sono pesci, vongole e meduse. "Un fossato di difesa, ricorda l'antica funzione militare del castello." Fu più un massacro che una battaglia. "In origine questa tela era di proprietà di Francesco de' Medici." Custodisce al proprio interno opere lignee e pittoriche considerate di alto valore artistico. Il prezzo di listino era di Lire. La galleria è nota per la programmazione di mostre di arte moderna e contemporanea. Fu chiesto anche il parere di alcuni ufologi. Il format è stato adattato in molti altri paesi. La scena si oscura. Per il resto del film, White non appare. Dalle sue relazioni confidenziali con il re spesso gli derivava una grande influenza. I ministri e i fedeli presenti non ricevono la santa comunione. Siamo amici e abbiamo voluto fare qualcosa di incredibilmente strambo. I metodi di correzione possono essere svariati. È possibile anche un approccio ontologico. "L'anno seguente veniva tuttavia riammesso, divenendo professore." "Come per il fratello la sua pittura subì l'influenza fiamminga e tedesca." Pulire sempre con acqua distillata. Vi si scontrarono i garibaldini e le truppe pontificie e francesi. "Per un elenco delle opere pubblicate come coautori si rimanda all'apposita sezione." "L'edificio, esternamente, è in stile neogreco, ispirato agli antichi templi." Vi vennero pertanto deposti i resti riesumati da quelli. Il colore varia dal verde chiaro al rosso scuro, con diverse colorazioni intermedie. "La traduzione letterale del termine è: ""destrezza acquatica""." A lui è dedicata una via di Favara. "Nell'ultimo anno di vita fu nominato medico personale dell'arciduchessa Maria Elisabetta d'Asburgo-Lorena." I boccioli dei fiori possono essere usati come i broccoli. Così, la loro confessione non entrò nel processo. Il film ha ricevuto recensioni miste dalla critica. "Conclusa la fase ""corrente"", segue quella di deposito." Ai direttori fu quindi ordinato di mettere in atto un simile programma. La Francia, campione mondiale in carica, è direttamente qualificata per la fase finale. "Non ricordo chi fu il primo ad avere l'idea." Il matrimonio non fu un successo, ed ella ritornò presto sul palcoscenico. Musicisti, studiosi e cantanti ripercorrono la carriera del celebre compositore. "L'album è oggi considerato uno dei grandi classici ""maledetti"" del rock contemporaneo." "Cioè, per me non c'è problema." Tre di questi gruppi costituiscono la maggioranza di queste tribù. Takuya Yamada Gianni e Marco stringono amicizia, e imparano a farsi rispettare da tutti. La barca è stata completamente motorizzata e la vela è stata rimossa. "L'industria ha più impiegati del necessario, il che riflette la rigidità della pianificazione economica." Possiede anche precisione negli interventi, senso della posizione, determinazione e tempismo. Negli ultimi mesi della sua vita si era iscritto ai Democratici di Sinistra. I frutti sono capsule, noci o bacche. Tutti gli allarmi sono ripetuti in cinque lingue: giapponese, inglese, cinese, coreano e portoghese. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera lavorando come chirurgo. Ne risulta quindi un minor sfruttamento della superficie disponibile. Durante la dichiarazione i giocatori parlano a turno. "Impiegato delle ferrovie e pittore dilettante, fu anche critico d'arte." Bruno Mattei era noto anche con una serie di pseudonimi. Gli interni erano lussuosi ed erano caratterizzati da un massiccio utilizzo di pelle. I maschi nei giorni di cova aiutano spesso le femmine, permettendo loro di nutrirsi. Nel suo regno si trovano pesci dal cui sangue si tinge la porpora. Come studioso, Tommaso fu inizialmente un umanista nel senso più comune del termine. Era nubile e non aveva figli. Il generale, monarchico convinto, si rifiutò e presentò le dimissioni. Timmy desidera che lei sia scansafatiche per insegnarle come rilassarsi. Ha vinto le prime due edizioni del campionato di calcio rumeno. Al termine della stagione non prolungò il suo contratto. Per il campeggio si utilizzano bombole di dimensioni inferiori, per semplificare il trasporto. Egli è di religione episcopale e pratica la meditazione trascendentale. "Le cosiddette danze armate nascono inoltre come spettacolo, come ""parata"" pubblica." Infine scrisse diverse opere di teoria musicale. Si introducono insomma importanti elementi di strategia. Questo amperometro può essere utilizzato sia per correnti continue sia per correnti alternate. Passati due giorni sottoterra, quando le speranze sembrano ormai perdute, i due vengono salvati. La luce solare, e in genere le radiazioni ultraviolette possono scatenare le manifestazioni cutanee. La stessa storia della città è, almeno per il periodo medievale, piuttosto oscura. Sullo sfondo domina la città di Firenze con Palazzo Vecchio ben in vista. A distanza di tempo i due registi commentarono in vario modo. I preparativi furono lunghi, poiché mancavano i necessari fondi.. Lentamente la costruzione cadde in rovina. Il muso è largo ed appiattito. I dispositivi che usano specchi, invece, non soffrono di aberrazioni cromatiche. Parallelamente inizia la sua carriera come cantautore. Le tematiche vengono sviluppate in serie correlate tra loro. Le riprese del film sono durate sei anni. Però si conosce bene: egli non è un assassino, ma un rassegnato. "Anche la tua lacrima si fa rugiada di"" ""benedizione." "Uomo di grande cultura oltreché filologo importante, si dedicò anche all'attività di storico." "La serie dura solamente tre numeri, ma Di Bernardo attira l'attenzione della critica specializzata." Tale investitura sarà riconfermata diciassette anni più tardi. "Il suo principale punto debole era la facilità con cui soffriva dell'allettamento." Esso si è rivelato molto utile, ad esempio, con chi ha difficoltà nella lettura. Esse, in epoche successive, hanno assunto anche una funzione decorativa. Svolse il suo apostolato in Inghilterra e in Belgio. Propone tutte le settimane approfondimenti sulla politica sportiva, sotto la direzione di Pierangelo Isolato. Durante il servizio militare riuscì a laurearsi in ingegneria civile. Si sposa nello stesso anno. Tuttavia, ogni lottatore varia negli attributi cioè in velocità, in resistenza e in forza. Nel finale della terza stagione viene rapita dagli uomini del futuro per punire Tom. "Il pianoro interno è povero di caratteristiche rispetto all'accidentato territorio circostante." "La quarta cappella a sinistra è invece dedicata alla vita di sant'Antonio Abate." Ritiene che l’uomo sia indipendente, autosufficiente e interessato all’evoluzione. La seconda uniforme divenne completamente bianca. La serie non è stata doppiata ed è stata diffusa sottotitolata. Come ringraziamento fu edificata la Chiesa di San Marco dei veneziani a Bari vecchia. È nota per aver distribuito il primo film della saga di Halloween. È un amminoacido non proteico. La storia della band finì sostanzialmente con questa separazione. La scuola ha avuto varie sedi prima di trovare la sua locazione definitiva. Trascorse la propria infanzia e adolescenza tra Paesi Bassi e Indie orientali. Il matrimonio, non senza difficoltà, comunque poi si fece. Questo numero è derivato mediando le distanze centro-superficie di tutti i punti del globo. Il territorio si è progressivamente ridotto andando a costituire nuovi comuni. Salendo di livello, si sbloccherà anche una pioggia di frecce. Chi sceglie di non seguirlo viene poi fatto uccidere. Il suo fu uno dei primi processi alle streghe in Europa. Nella località di Malpasso sorgeva una villa che conserva pavimentazioni a mosaico. "Dell'opera è rimasto solo il primo libro." Nella selezione della Padania hanno giocato anche calciatori professionisti. "Si ritirò dalla vita politica per tornare all'università." A Benevento, sua città natale, gli è stata dedicata una strada del centro cittadino. Nel lato est della casa si trova un ingresso. "Per Elena è il primo giorno di lavoro dopo l'incidente." Vi parteciparono sei nuotatori, provenienti da due nazioni. Pesce pacifico, vive prevalentemente sul fondo. Vincenzo Barra La particolarità del trasferimento del calciatore è che il suo contratto non ha scadenza. Viene sovente riprodotta sui francobolli del Paese oceaniano. Vennero iscritti alla corsa due esemplari, con un terzo che fungeva da muletto. Sebbene i libri avessero poco in comune con la trama dei giochi. I più grandi crateri del pianoro interno formano una coppia vicino al margine sud. Augusto Duchoqué-Lambardi "Quest’ultimo rimase irrimediabilmente agganciato al ""Real Carlos"" e fu immediatamente preda di vasti incendi." Lee e Amanda devono impedirlo ad ogni costo,così provano ad infiltrarsi. Lo scrittore Paul Benjamin, dopo la morte della moglie, non riesce più a scrivere. Ha collaborato, tra gli altri, con la cantante Angela Baraldi. Ma poi li lascia, perché non ne poteva più dei suoi comportamenti troppo esagerati. Per questo i governi avrebbero dovuto prendere severe misure contro queste persone. William Ferrari "A causa di un incidente entra come per incanto all'interno del suo manoscritto." "La società si occupa dell'organizzazione di eventi sportivi e eventi aziendali nautici." Venne utilizzata tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta. Promosso tenente, fu successivamente assegnato a ruoli operativi. La realizzazione è tradizionalmente attribuita a Maione da Bari. Abbazia di San Pietro "Alcuni abitanti del pianeta si ribellarono e formarono i ""Combattenti per la libertà""." Milita nel Fútbol Profesional Colombiano. "Più raramente accade che un'unica divinità assuma la personificazione di entrambi." Iniziò come strumentista nella Wiener Philharmoniker e nella Wiener Staatsoper Orchestra. Divenne organista alla Cattedrale di Worcester e scrisse degli inni per la Chiesa anglicana. Resta ospite da parenti di lei che lo curano fino alla completa guarigione. Altre tradizioni ne facevano un abitante di Chio e il genero del poeta. Questo fonema unificato si pronuncia in differenti maniere, normalmente come una fricativa. "In quest'ultimo incontro, oltre alla Spagna furono invitati Vietnam, Singapore, Etiopia e Malawi." Particolare e curiosa la genesi della canzone. Furono condotti a Tórshavn e qui giustiziati con la decapitazione. Nel maggio seguente Drew Goddard entrò in trattative per scrivere e dirigere il film. Nir Klinger Secondo la legge n. La squadra arrivò sino in finale di conference, dove fu sconfitta da Carolina. Le informazioni riportate nella presente voce sono tratte dai vari numeri della rivista stessa. I testi parlano della rottura con il suo ex fidanzato Meek Mill. Ha cominciato a nuotare nel Savona dove conquista il terzo posto di nuotatore piemontese. Quando il re acconsentì, scoppiò la guerra tra la Polonia e i cavalieri teutonici. Bashar al-Assad, figlio di Hafez al-Assad, fu scelto come candidato dal Consiglio del popolo. Il fenomeno può causare mutazioni genetiche nella cellula in cui si manifesta. Insieme ad altre strutture analoghe, è annoverato tra i Castelli della Loira. La pausa di massima, raramente impiegata, è la corrispondente pausa. Odore: molto intenso e gradevole negli esemplari freschi, scompare se il fungo viene essiccato. Tuttavia, a causa dello scarso numero di sacerdoti, molte parrocchie statunitensi sono senza prete. Si trova lungo le sponde del fiume Illinois. È stato anche il suo primo album a diventare mainstream. Fu membro del Gran consiglio del fascismo e del Consiglio nazionale delle corporazioni. Le due mozioni in contrasto sono state approvate dalla stessa maggioranza. Inoltre costrinse i bizantini a riprendere il pagamento dei tributi ai Fatimidi. "Per lui si trattò della quinta ""pole position"" nel mondiale." Si scontra, infatti, con Tambroni perché si era fatto appoggiare dal Msi. I voli non decollarono mai. "Con i ""biancoverdi"" ottenne il dodicesimo posto finale." Persone di nome Maria Teresa Washington Joseph "L'imperatore riuscì a fuggire da Kyoto e a rifugiarsi intorno alle montagne di Yoshino." Va ricordato il buon governo di Filippo Filangieri. È situata nelle vicinanze del Peak District National Park. Partecipanti: Amelia, Nicolò, Stefano. È vestita col tipico manto azzurro, che copre una veste di tinta rossa. "Un'altra peculiarità del sistema scolastico giapponese è la forte competitività tra gli studenti." Il pronoto è sottile e allungato, le zampe molto lunghe e sottili. È un racconto poco conosciuto, ma fa parte integrante del canone di Sherlock Holmes. È di proprietà della Città di Hartford. Distretto di Ibo Nelle mappe del Quattrocento veniva spesso rappresentata nei pressi delle Azzorre. Continuerà a lavorare dividendosi tra Albissola e Milano fino alla sua morte. In seguito, William Browne venne dichiarato morto dalla moglie Catherine. Patriarca della famiglia Carrington e proprietario della Denver-Carrington, compagnia petrolifera di Denver. Vive a Riccione. Il gioco non è mai arrivato in Europa. "Aborti vennero praticati presso la clinica Mangiagalli di Milano e presso l'ospedale di Desio." Possiamo incontrare questo insetto nelle zone temperate e mediterranee, ma non in alta montagna. Nella letteratura romana questi frequentatori venivano spesso associati a comportamenti illegali o immorali. È un film di fantascienza ambientato in un futuro distopico. "Il pelo tende a scurirsi con l'età." "La nascita dell'Università ha avuto un ulteriore effetto propulsivo." Altri resti attribuiti allo stesso genere sono noti in Russia. Andrew è geloso, e vorrebbe essere notato di più. Si stabiliscono usualmente sulla terraferma solo nella stagione dei monsoni. La si riscontra sia negli esseri umani sia negli animali, soprattutto nei cani. Attualmente, esistono una strada asfaltata e diversi sentieri escursionistici. "Metà del suo corpo è normale, mentre l'altra metà è in putrefazione perpetua." Il corpo di Sella venne seppellito in una campagna. A Creta svolgevano un ruolo importante i ceramisti e i decoratori. Secondo alcuni, il disegno originale era del Palladio. Più le partite sono recenti, più hanno peso in termini di punti Abbastanza sicuro, il gatto trova Titti nel nascondiglio di Rocky. "Conserva l'impianto chiuso di forma quadrangolare e con due ingressi principali, con portali settecenteschi." "Conservatore come compositore, fu conosciuto per il suo ""motto"": “il modernismo è il nemico.”" I sudtirolesi ai suoi comandi non sono invece mai stati colpiti da provvedimenti penali. "Il test deve essere considerato ""sufficientemente stabile"" per l'uso." Processato per il delitto, viene condannato alla sedia elettrica. "Il significato del nome della località è ""luogo spinoso""." Durante le assenze del marito Luisa governò il ducato come reggente. In seguito, si trasferì prima a Palermo e poi a Messina. Simeone fu un poeta che incarnò la tradizione mistica. Il corpo è stato cremato. Colombo scrisse ai reali di Spagna promettendo a breve molto oro. "Nella fauna dell'Aurignaziano di Fumane erano presenti tutte queste specie." Sul finire della vita, comporre per Walton divenne sempre più difficile. Il videoclip rilasciato su YouTube, presenta un Soulja Boy in versione cartone animato. In seguito il club non prese più parte ad alcun campionato. "Anche la sua ultima raccolta di successi ha un titolo molto breve, ""Hit""." Fu in questo ambiente che il talento letterario delle sorelle Brontë fiorì. Spesso il modello si ripete, il che è da un apice nella notazione. La crisi è stata grave”. Nascimento appare anche nel tour della serie. Dick si allontana per un breve periodo da lei. Il complesso comprende anche il seicentesco piccolo oratorio di San Giovanni Battista. Fu oggetto inoltre di gravi vessazioni diaboliche. La Burlington Northern Santa Fe Railway passa attraverso il bordo occidentale della città. "L'agenzia non ha autorità di regolamentazione." "Qui è nato l'attore Tye Sheridan." Esso venne vinto dal Galles. Il regista rimane fermo per altri pochi anni prima di riprendere la carriera cinematografica. Analogo trattamento ebbe due giorni dopo. La maggioranza dei nomi ebraici fu adattata alla lingua greca della Septuaginta. Ben presto si unisce a loro il batterista Pete Gill. Dei due esemplari costruiti nessuno è giunto ai giorni nostri. Fu introdotta la parte cantata, nella doppia articolazione di coro e voce solista. "L'edificio è a pianta rettangolare in stile romanico." Il Melbourne City Council ha sede nella Melbourne Town Hall. Vietò inoltre tutti i prestiti o i crediti ai belligeranti. Juma Al-Holi Chi partecipa alla blue night non può andarsene finché non è conclusa. Quello sud mostra colonne gotiche integrate nelle decorazioni romaniche. Il campionato del mondo si è svolto a Chennai, città natale di Anand. "All'arrivo di quest'ultimo fu sostituito nel proprio ruolo dal generale Fernando Silvestri." È una delle città più sviluppate dal punto di vista organizzativo. La serie verrà pubblicata per quasi venti anni. È un film duro, durissimo, questo di Luchetti. I luterani rifiutano dunque il concetto di transustanziazione. "Quest'opera non è una prova di grande impegno da parte di Giaquinto." "Invece l'antifona del Magnificat fu inserita posteriormente in altri manoscritti della biblioteca abbaziale." Questo è perché abbiamo più elementi nel picco del ferro che nelle sue vicinanze. La livrea presenta un fondo rosato tenue, tendente al beige, con iridescenze metalliche azzurrine. Sono stati stabiliti nel complesso otto record nazionali. "La produzione può considerarsi un film d'exploitation adolescenziale." "Alcune opere di autori singoli raccontano praticamente tutti i momenti fondamentali dell'esistenza di Giovanni." Il turno passa quindi al giocatore successivo. Chi giace nella culla della zia Ruth? Attualmente è coordinatore del movimento politico Unione per la Repubblica. Ha anche una collezione di cappelli. Ciò attira le gelosie e le invidie delle sue compagne di scuola. Per avere una volatilità bilanciata la benzina deve essere composta da più frazioni petrolifere. "Al tramonto e all'alba emettono una serie di versi e grida molto intensi." "La crociata del transetto è sovrastata da un'ampia cupola barocca." Nino è un irrequieto adolescente di diciassette anni. La pianta prevede tre navate e ambulacro. Imparò ad apprezzare Cole Porter, George Gershwin e Nat King Cole. Il cartone animato segna la prima apparizione dei gatti Butch e Topsy. "Viene applicata principalmente ai frutti del genere ""Citrus." Dopo la schiusa dei giovani il maschio incubatore muore. Forse ne esiste qualcun altro come lui. Non si sa molto della vita di Mather. Diretto da James Parrott, ha come interprete suo fratello Charley Chase. Chronological Classics, discografia completa La sigla è cantata da Andrés Calamaro. Il Karlsruhe, quale primatista, è stato nominato campione del torneo. "Terminata la squalifica firma per la squadra della sua città, l'." Per il brano non venne realizzato alcun video. Venne così battezzata in onore del generale della prima guerra mondiale Armando Diaz. "Successivamente, però, con la morte di Cobain, l'idea del video venne abbandonata." Il numero di essi varia a seconda delle fonti. La sua voce è caratterizzata da un particolare stile di falsetto nasale. È autore di numerose opere. "L'interno è completamente bianco ed il solaio è occupato da una sala parrocchiale." La parte più piccola si schianta in Russia, distruggendola. Il centro principale era Creta. Molte disavventure segneranno la sua estate: fughe, amori, incontri improbabili. Diventerà la modella del pittore. "Marx vede l'aspetto economico, Simmel quello sociologico." Le concorrenti si presentano quindi da Enzo e Carla che le giudicano. Due medici sono stati nominati dal tribunale per eseguire un esame. Nonostante la semplicità e facilità di lettura, queste furono rifiutate. È diffusa lungo la costa orientale del Vietnam meridionale. Il primo era impiegato in condizioni climatiche fredde, mentre il secondo in climi caldi. Un altro possibile accusatore viene eliminato in carcere. Quella da trasferta era invece completamente nera, con inserti gialli. Enormi e secolari pini sorgono attorno alla facciata della villa. Ha fatto parte anche delle Nazionali minori e della rappresentativa del Veneto. A Travis non rimane che presentare Bobby e Angie. La Rari Nantes Savona conferma il titolo della stagione precedente. Patrona della città è la Vergine della Salute. Ryoko si sta guadagnando sa vivere giocando alle slot machine. "Burnette, in modo abbastanza appropriato, interpretò un personaggio chiamato ""Smiley Burnette""." Il Centro ha sede nell’antico mercato cittadino del pesce. Sito della missione La sede principale è situata a Dallas, in Texas. "Il tratto di Rumiko Takahashi è fra i più riconoscibili nell'ambito dei manga." Lo spoiler posteriore è fisso, a differenza degli altri modelli Boxster. Daniel, giovane cantante, cerca di sfondare nel mondo della musica, ma non ci riesce. Il gruppo vive con una mandria di stambecchi della Nubia. Contribuì lo stesso anno alla fondazione del Buon Pastore. Questa edizione originale sarà, tuttavia, piena di errori. Dopo questo avvenimento, i Primi Uomini non producono più alcuna civiltà di rilievo. La Camargue è inoltre nota per accogliere il fenicottero rosa. Sposò una donna di nome Zatipi. "La città sta vivendo un ""revival"" turistico basato sulla cultura italiana ancora presente." "In carriera ha giocato nella squadra dell'Università di Santo Tomás." Così gli si avvicina e gli chiede di poter tirare i dadi per lui. I terreni circostanti sono oggi adibiti a campi da golf. Questo cantone è in gran parte montuoso. My Cousin Rachel Successivamente, dalla Highland Preparatory School, si trasferisce a Los Angeles. Il problema fu risolto con una serpentina metallica di raffreddamento sotto la vettura. Oggi viene adottata da molti grandi maestri. Ha altresì lavorato per i quotidiani Milano Finanza e Italia Oggi. "Tuttavia ""in vivo"", funziona come un pro-coagulante." Lo tsunami ha anche raggiunto il mare Mediterraneo, passando attraverso lo Stretto di Gibilterra. Questo non significa che i due membri della band hanno smesso ogni attività musicale. Era figlio di un commerciante di oli e di una inglese. Roberto fu tra i prigionieri che seguirono Luigi I in Ungheria. La casa ha il più antico tetto ligneo dipinto di Brema. La madre alla fine riuscì a riportarlo negli Stati Uniti, trasferendosi in California. La sua aureola è disegnata in prospettiva. Tra i vari ospiti Redman, Nas e il cantante Isaac Hayes. Julio César Rodríguez Giménez "Nell""'Oeconomia"" dello Pseudo-Aristotele sono raccontati due episodi che mettono in luce il suo opportunismo." Lucia viene ospitata presso un convento di Monza. Gli succedette suo figlio, Guglielmo de Warenne, quinto conte del Surrey. Il repertorio fu rivolto principalmente a Mozart, di cui eseguì tutti i principali titoli. Fa parte del comune metropolitano di Adalia. Si trova nella regione storica del Cirenaica e il suo capoluogo è el-Giof. La conferenza era accompagnata da una mostra. Le due potenze siglarono due trattati di pace separati per terminare la guerra. Joe confessa agli altri quello che sa dei rapitori e della loro organizzazione. Alla fine del decennio Chiesa scrive per un anno per La Stampa. La strage continua anche il giorno successivo, con la partecipazione attiva della popolazione. "Il riassunto è una parte di un'opera più lunga." "Fra una ""dance"" e l'altra i risultati rimanevano inalterati." La serie ebbe scarso successo e non fu tradotta al di fuori della Francia. Da qui nasce la festa del Carnevale di Lanz. "Lo stesso anno un altro grande successo sarà il suo singolo electro-house ""Maximal Crazy""." Da questo momento abbandona la professione medica e si concentra prevalentemente sui suoi studi. In genere sono composti a basso punto di fusione con proprietà elettriche da semiconduttori. Si nutre di insetti, in particolare coleotteri. "Ciononostante, le seguenti estensioni territoriali potrebbero essere considerate panhandle, o conosciute come ""corridoi""." Per accogliere i loro corpi, venne scoperto un canale sotterraneo lungo la strada consolare. Lord Grantham fu il suo primo Governatore. "L'Unione delle associazioni internazionali fornisce informazioni ausiliarie sulle organizzazioni internazionali." Il muso è appuntito e sono talvolta presenti degli anelli nerastri intorno agli occhi. "L'apertura delle porte è stata modificata nella configurazione ad ala di gabbiano." Alla fine, Tommy e Sarah si sposano. Inizialmente la stazione si trovava sul territorio comunale di Roccavaldina. Il capoluogo della contea è Medford. Per la versione britannica, il video è stato fatto in collaborazione con Cheryl Cole. Lei accetta solo perché capisce che è ubriaco e disperato. Marco Aurelio Cotta Lala ha una sorella gemella, Diana, che gioca a tennis. Ha cantato in Francia, Italia, Spagna, Inghilterra, Germania, Austria, Ungheria, Israele e Marocco. Furono assegnate ai depositi locomotive di Bari, Potenza, Cosenza e Catanzaro. È inoltre il padrino di Grace e Chloe, figlie di Rupert Murdoch. Karen Bennett "Prima di quell'anno erano stati disputati solo tornei amichevoli o match di esibizione." La direzione strategica delle Brigate Rosse si riunì e vi furono divergenze. Inoltre, minacciò di metterlo in conflitto con il sovrano di Sharja. In generale, la corporatura era leggermente più snella. Con Francis Lowe aveva partecipato anche al doppio misto alle olimpiadi, senza grandi risultati. "L'altro flusso viaggia in senso dorsale alla corteccia parietale posteriore." Precedentemente faceva parte della contea di South Glamorgan. Maggiore è la correlazione dei titoli tra di loro, maggiore è il rischio. "L'edificio religioso era situato in via Santa Maria, oggi conosciuta come via Palestro." Inoltre, per la prima volta, comparse il marchio Benetton sulle vetture del team. Entrambi sono stati eletti. "Prima dell'arrivo dei pionieri non esistevano asini nel Nord America." A lui si deve la riforma dei percorsi di studio nei seminari diocesani. "Si trova solo sull'isola di Mindanao nelle Filippine." Douglas Lewis E se invece il bersaglio era proprio Joan Bendix? Successivamente ha guidato la Nazionale cilena. Non richiede grosse cure, predilige terreni soleggiati con un buon drenaggio. "Lo stemma del regno era caratterizzato da una ""torre merlata""." Egli sospetta fortemente che la ragazza sia Emilia Moon, una fanciulla tranquilla ma strana. "Dietro ad essa, campeggiano le sette torrette gotiche dell'edificio originario." "Il marito riesce a riparare all'estero." "Ulteriori studi smentirono l'esistenza del pianeta rilevando errori nelle misurazioni precedenti." La sua morte avvenne in circostanze misteriose. La Luz è un club professionistico. Juliet segue Justin e vengono intrappolati dalla mummia. La visuale posteriore si ha grazie allo specchietto retrovisore interno. Buñuel appare come personaggio in due film. I prodotti Java Card sono basati sulle specifiche sviluppate da Sun Microsystems. "Questa è, ad oggi, l'ultima finale disputata da un club ungherese nelle coppe europee." "Dopo alcuni anni nei paracadutisti dell'esercito svedese si dedicò a tempo pieno all'alpinismo." Ne esistono versioni con le scritte in latino. "Solo dopo tale operazione l'equipaggio principale saliva a bordo della capsula." In ogni regione italiana ne è presente almeno uno. Sempre in alluminio sono anche il serbatoio e la pedaliera posteriore. Le partite vengono giocate di sabato e di domenica, con qualche turno infrasettimanale. Persone di nome Romano Vale infatti il seguente teorema. I problemi di ipotermia sono solamente successivi a quelli di asfissia e traumatici. I fumetti pubblicati di recente indicano che questa tendenza è stata solo temporanea. Sotto la chiesa è situata invece la cripta di San Giorgio, trasformata in cantina. Vennero trafugati i preziosi sopravvissuti alla prima rapina: i colpevoli stavolta non vennero identificati. Il suo colore sociale è il verde. Contiene due brani originali della band e tre reinterpretazioni di celebri brani natalizi. "Con questo brevetto il candidato potrà operare all'interno delle piscine e nei parchi acquatici." "Un sito d'arrampicata è vicinissimo al rifugio." "Le varie versioni a volte differiscono per l'associazione dei pianeti." "Proprio quest'ultimo gli succedette come vescovo." "Diventò popolare il detto: ""Siamo più lituani in Siberia che in Lituania""." "L'arte di controllare le impressioni" "L'economia locale si basa in grandissima parte sulla produzione e lavorazione del latte." Leonardo Medina "La forma dell'ortaggio è per lo più cilindrica a punta arrotondata." "È coltivato come ornamento o come foraggio in gran parte dell'Europa e ampiamente naturalizzato." "Così facendo annulla anche l'influenza dell'ultimo demone della malignità." "Per ""meriti industriali e benemerenza pubblica"" fu insignito dei titoli di Cavaliere e Commendatore." La canzone è entrata alla decima posizione della classifica britannica. Le risposte sono sul retro della scheda. Altre strutture simili sono in Largo Carbonara, via Ognissanti, via Romanelli, corso Marrucino. Il commissario della città Lou Ritter prese il suo posto. Non si calcola la produzione nazionale in paesi esteri. Processato, passerà un anno in carcere. Tutti i candidati furono approvati. Fuggire da lui non sarà per niente facile... Il consiglio ducale decise di inviare Jacopo Dal Verme per sedare le rivolte. Militano nel massimo campionato portoricano, la Liga de Voleibol Superior Masculino. Tutti gli affari vengono trattati consecutivamente dalle due camere. "Essi sono stati riconosciuti come rappresentanti la cultura e l'architettura Rajput." Vive in aree aperte. Peter Johansen Però, piano piano i due cominciano ad avvicinarsi e a essere grandi amici. Il confine è costituito da numerose enclavi, alcune di esse anche di secondo grado. Alcune rocce appartengono anche alla serie del magma alcalino. A ottobre dello stesso anno fu aggiunto sulla sommità anche il capitello. Diresse il laboratorio di ricerca Atari a Cambridge. Invariati rimanevano anche gli impennaggi con la caratteristica tripla deriva ovale. "L'agricoltura è fortemente influenzata dalla siccità." Ultime lettere da Stalingrado Furono seppelliti a Stoccolma. Per questo si dice che lo switch crea un unico dominio di broadcast. "Nonostante ciò la ""Control Council Law No." È facilmente rinvenibile nei mercati di Hainan e Hong Kong. "Il nome ""Orsa"" sarebbe stato ereditato successivamente da una fregata lanciamissili della Classe Lupo." Durante il matrimonio, Lady Palmerston continuò la sua attività sociale. Tuttavia questo metodo presenta alcuni svantaggi. Questo dispositivo è essenzialmente una piccola motosega. "L'album riscuote un enorme successo." Al progetto partecipa Acea. La carrozzeria, roadster due posti, era in alluminio. "La seconda storia d'amore più importante è quella con Ted." Sono state anche eseguite varie investigazioni conseguenti; altre proseguono tuttora. La competizione fu giocata per lo più da giovani e riserve. "Questi lavori lasciano trasparire ben poco dell'antico aspetto della piazza." Le nuove banconote furono inizialmente stampate a Shanghai e da lì spedite a Taipei. Si ritirò infine dopo una serie di concerti attraverso gli Stati Uniti. Lavorò negli Stati Uniti e nelle Figi. Mr. Wrestling divenne molto celebre in Georgia, Florida, Texas e territori controllati dalla Mid-Atlantic. "Rihanna, vincendo il video dell'anno, è diventata la prima artista ad averne vinti due." Dustin Lance Black nasce a Sacramento con il nome di Dustin Lance Garrison. Tra i primi fan della serie è presente anche Steven Spielberg. "L'agricoltura produce riso, canna da zucchero, tè e arance." A Self-Made Man Quella notte, Maddy va a casa di Cole e le due si riconciliano. È stato produttore di artisti come Sting, Mick Jagger ed Elvis Costello. Questo è, e sarà sempre così. "Sotto l'altare vi è collocato il simulacro con i resti del pastorello San Procolo." Prende nome ovviamente dal fiume Serio, che attraversa per intero la valle. "L'Alpine passa in vantaggio, ma la Raimon non perde le speranze." Diventa inoltre amico di Debbie, figlia di Mrs. Wilkinson. "È conosciuta negli Stati Uniti d'America col titolo ""Samurai X: Reflection""." Dopo aver fatto piazza pulita la situazione si evolve in modo drammatico. Per ogni categoria di attività finanziate. The Four Seasons Commedia di equivoci e situazioni paradossali, dalla comicità surreale e dalle battute efficaci. Si attraversano giungle, un villaggio, una miniera, cascate, sotterranei e un tempio. "Fu ammesso il seguente anno all'accademia reale di pittura e di scultura." "Tuttavia a Davis High non c'è nulla." Il fronte principale si rivolge a est, verso la strada. Ha come capitale Cho Ra. "È definito dal gruppo il gemello oscuro dell'album dell'anno precedente ""Zii""." Il tracciato subirà qualche piccola variazione rispetto a quello esistente. Il processo contro Erich Blunt ha ufficialmente inizio. "Anche l'acquisto di Paolo Rossi fece ammirare le non comuni doti di D'Attoma." Con i veneti ritrova continuità di impiego e di prestazioni. Non era quindi atta alla guida di un treno se non nel verso anteriore. Il suo ciclo di paesaggi greci è considerato il suo capolavoro. Sono predatori diurni e si cibano di piccoli animali come lucertole, rane, uccelli. "L'azienda opera prevalentemente in Italia, soprattutto in Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia." Soggiornò anche in Albania, nel Nord Africa e in Medio Oriente. Le sei squadre partecipanti disputarono un girone unico. Per conto di Riina, Riccobono attirò numerosi amici di Bontate in agguati mortali. Anche la Spagna tenta di riportare nella sua orbita il Ducato. Così come il pugilato, a Khan piace anche giocare a cricket, calcio e pallacanestro. La stagione regolare si concluse con i Glasgow Rangers al primo posto. La preghiera pertanto non ebbe grande seguito. "Non ci sei stata neppure una volta!""." In alcuni esemplari il mento è bianco. Il coordinamento è stato affidato ad un pilota esperto di riprese cinematografiche. La cucina fungeva anche da soggiorno, stanza di lavoro e per ricevere le visite. Non sa che Vilma si è davvero innamorata di lui. Invece questi stessi valori sarebbero molto adatti per rappresentare una singola battaglia napoleonica. Il brano è stato reinterpretato da numerosi artisti nel corso degli anni. "Secondo il sito web del partito, Soluzione Greca intende investire nel settore primario dell'economia." A partire da questo momento può inseguire la sua visione senza restrizioni e censure. Suo padre lavora come medico generico. "Finita la dominazione sveva, vi fu l'occupazione angioina." "Lo scopo dello scrittore è ridurre al minimo il valore della ""x""." La sua sede si trova a Santa Monica, in California. "All'interno dell'edificio trovano sede il Teatro Anatomico e la farmacia storica dell'ex ospedale." Quando canta, tende a porsi verso la cima di un albero. Fu uno degli esponenti più qualificati del movimento liturgico italiano. Cesare, nel frattempo, sogna una nuova alleanza e fa assassinare Alfonso. Gli sport principali sono il football e il basket. "La storia dell'arte programmata e dell'arte cinetica corre parallela e al contempo si intreccia." Al suo interno è presente anche la biblioteca comunale. Si sdoppia dai battistrada, li raggiunge e li supera a poche tornate dalla fine. Vicino alle cascate vi sono le altrettanto famose ed omonime grotte. In poco tempo i detenuti che avevano parlato con Burke delle morti vengono eliminati. Il protagonista è un piccolo robot che deve esplorare un labirinto sotterraneo a piattaforme. È divorziata, madre di due figli e vive nei pressi di New York. "L'album, nonostante l'atipica copertina, ebbe, come i precedenti, un notevole successo in Brasile." In questa stagione è rimasto soprattutto in panchina. "Nella seconda metà dell'Ottocento venne smantellata l'ultima porzione della torre maggiore." Nato da una famiglia contadina e molto numerosa, lavorò in gioventù come fornaio. Ha lavorato sul soggetto per dieci anni. "Negli anni Novanta dell'Ottocento vennero introdotti il ""recapito espresso"" e la ""spedizione contrassegno""." Il clima è subtropicale umido. Sempre al primo piano sono presenti pavimenti in stile genovese degli anni trenta. "In quello stesso periodo si è visto assegnare il titolo di calciatore polacco dell'anno." Le foglie sono brevi, lineari, a guaina. Il Tirolo ha sempre avuto una doppia anima, una doppia attrazione. Compì importanti ricerche, prevalentemente nel campo dei composti di coordinazione. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale. La cristallizzazione frazionata è il più potente meccanismo di differenziazione magmatica. "La tecnica di produzione variava secondo la regione e l'epoca." Il percorso prevede il trasbordo in traghetto tra la Danimarca e la Germania. Il poeta era molto affezionato alla sorella Dorothy, ma avevano passato molto tempo separati. "Per ""Verissimo"" ha commentato da Londra il ""The Royal Wedding""." Le femmine hanno un solo paio di mammelle inguinali. Il suo nome vive nella fondazione a lui intitolata. Inoltre la produzione locale di pesche è di fama internazionale. La chiesa venne iniziata dopo poco. I colli delle mucche sono ornati con la parte piatta del guscio delle tartarughe. Enrico morì poco dopo il suo ritiro e gli succedette il figlio Enrico. Pam Marshall Ha vissuto gli anni della sua giovinezza a Monza. Nuovo gruppo di trasmissione Borg Warner e impianto frenante rivisto. "Essendo statica, occorre predisporre aree di overflow per l'aggiunta di elementi." Sulle pareti della navata, inoltre, sono illustrate le scene di vita del Santo. "All'inizio della sesta stagione, scopriamo subito che la donna che lui sposa è Susan." Poco dopo venne annunciato il fidanzamento. Il suo culto confluì anche in quello della Vergine Maria. "Dell'Acqua, sulla vita e l'opera dell'artista Emilio Greco." "Fu membro dell'Accademia polacca delle scienze e dell'Accademia slovena delle scienze" "Il titolo della trasmissione richiama molto la storica trasmissione ""Maurizio Costanzo Show""." La località è situata in un arcipelago, ed è un centro residenziale. In realtà, il mostro è soltanto addormentato e della musica rock lo risveglia. Venne consegnata al proprietario della concessionaria e scuderia Brumos-Porsche. La forma è adottata da alcune culture e ignorate da altre. È mancato in giovane età. Infatti, i piloti devono usare la visione periferica per scrutare gli aerei di notte. Alcuni inoltre ammettono una ricerca retroattiva da parte dell’usuario. "Il ""bluff"" non prevede dichiarazioni false." Gli ultimi suoi anni sono segnati da un progressivo isolamento. È tuttora controllata dai discendenti del fondatore. "Altri affreschi raffigurano gli ""Evangelisti"" e le Sante Lucia, Agata, Agnese e Caterina." È inoltre utilizzata nel lezionario del rito della penitenza. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Como. La miniserie è stata realizzata interamente in digitale. "È menzionato in un episodio di ""Doctor Who"" intitolato ""Silence in the Library""." Altri accordi includono la sponsorizzazione di svariate squadre di cricket. "Dall'inizio alla fine di questo viaggio compaiono dei militari esausti della guerra." Sarebbe tuttavia riduttivo pensare che la geo-economia cancelli la geopolitica. "La larva si sviluppa all'interno della nocciola." Di seguito il programma delle finali. Nella medesima edizione ha conquistato la prima medaglia internazionale. Addirittura, alcune persone pensarono che fosse reale. Le ragazze iniziarono ad urlare. Rientra infatti nella categoria degli additivi alimentari. Si tratta del primo museo aperto in Albania nel secondo dopoguerra. Ai noti personaggi precedenti fu data la possibilità di essere reintrodotti in nuovi modi. "Titanium, il programma era stato originariamente pensato per le esigenze personali dell'autore." "L'ormono-dipendenza viene stabilita cercando la presenza di specifici recettori ormonali nelle cellule tumorali asportate." Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che si ritiene presumibilmente perduta. In seguito attacca una nave giapponese e si dirige verso il Giappone. A livello continentale ha vinto per quattro volte il Campionato Americano di cricket. È uno degli insediamenti più popolosi della città che si è sviluppato nel dopoguerra. Tuttavia, è ampiamente praticato e persino perfezionato da molti giocatori professionisti. Lotta guidata e lotta integrata. Dal Gran Premio di Spagna venne schierata una sola vettura affidata al pilota irlandese. Riusciranno i nostri eroi? Lo squalo del Gange si trova in grave pericolo di estinzione. Quando sembra non esserci più speranza, Ava chiede aiuto a Constantine. "Si iscrisse quindi a Bristol al ""Tyndall Hall"", un collegio teologico anglicano." Con tale matrimonio Enrico divenne conte di Geraci. Le carte superstiti si possono reperire nel fondo delle cappelle e dei benefici. Il partito aggirò queste misure facendo correre i suoi candidati apparentemente come indipendenti. Il genere del fumetto è la critica sociale con humor nero. Sasuke Lee È un ninja fanatico assetato di vittoria. Dispone inoltre di un piccolo complesso sportivo con piscina e di una biblioteca. "In origine si chiamava ""France"", in quanto doveva servire una ferrovia in Bretagna." Il territorio del comune è compreso tra i torrenti Malone e Orco. Su Mugnano hanno scritto: il rev. Positività e negatività che si scambiano i ruoli. Subito dopo, il corpo del Black Saint esplode per lo sforzo eccessivo. John Cannon Il secondo paragrafo riguarda invece le implicazioni della storia. I tre, noti ora come Shield, iniziano ad attaccare ripetutamente Ryback nel suoi match. La linea passa per Tokyo, la prefettura di Saitama e quella di Gunma. Da bambina, inoltre, aveva le lentiggini. Si presenta divisa in due navate, con un ampio presbiterio rettangolare. Gelli è stato uno dei personaggi più controversi del panorama politico-giudiziario italiano. Congedato, Maunder studia letteratura e teatro a Compton, in California, appassionandosi alla recitazione. Questo nome è noto sin dal tardo Medioevo. Si ritorna alla scena iniziale, dove Britney Spears si accorge di stare sognando. Si decide quindi di dirimere la contesa a Shrewsbury. La verità viene a galla in seguito al racconto di una testimone. Il farmaco è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo. Inizialmente, Aphrodite non viene coinvolto direttamente nel conflitto, limitandosi a proteggere la dodicesima casa. "In altri casi è l""'essere stato chiaramente pensato con una funzione""." Altri soggetti riguardano Venezia e paesaggi dei Pirenei e della Normandia. Nello stesso anno, ha ricevuto il premio Kniksen come miglior portiere del campionato. Vestibolo Duque de Pastrana Entrambi votano a favore della fiducia al Governo Berlusconi, risultando determinanti. È considerato uno dei migliori esempi di architettura civile barocca della Catalogna. Dopo la sua carriera da giocatore, divenne ministro dello sport del Suriname. Lunathica-Festival Internazionale di Teatro di Strada "Le concentrazioni di spermatozoi possono oscillare e l'oligospermia può essere temporanea o permanente." Solitamente si trova vicino ad una capra. Le resistenze vascolari sistemiche possono anche essere indicate come resistenze periferiche totali. Questo incontro cambierà definitivamente la sua vita. "L'Heimskringla lo indica come cugino di Harald Bellachioma." Il manganello più semplice è un cilindro munito di impugnatura. "L'edificio del Palazzo Nuovo fu disegnato nello stile accademico, con elementi neorinascimentali e barocchi." "Il fornitore tecnico è ""Nike"", mentre lo sponsor ufficiale è ""Qatar Airways""." Per la parte del protagonista, inizialmente Reeves e Baker avevano in mente Donald Pleasence. Visse in modo doloroso il terrorismo ambiente di quel periodo. "L'altare è affiancato da un ""Crocifisso"" infisso in una colonna di legno." Samantha adora le feste, gli uomini e lo shopping. "Rivista online di Studi Musicali""." Questo tipo di memoria in genere è usata sui desktop. Danny Simon cambiò nome in Simon Daniels e fondò la band The Flood. Alessio ha ereditato le quote di Niccolò ed ha quindi la maggioranza delle quote. Avevano partecipato, fra gli altri, il genovese Carlo Barabino e il ticinese Luigi Canonica. Puma ha una lunga tradizione di famiglia che però è andata scemando nel tempo. In Colombia la regione è conosciuta come gli Llanos Orientales. Persone di nome Gyula Il regista è John Rich. Il territorio del Sarcidano è costellato di numerose testimonianze archeologiche, non solo nuragiche. Matilde a Enrico V non diede figli. Il disegnatore ricalca le scene a partire da una pellicola filmata in precedenza. È situata nel nord della Federazione sul mar Bianco. Nonostante qualche dubbio iniziale, ha espresso il suo parere favorevole sulla guerra in Iraq. Anche il collo era più robusto e corto. Il giardino venne ristrutturato su tre ambienti scenografici principali. Poi, per vendetta, si concede al padre di Michel, suo coreografo. "Alla fine il compositore cessò di occuparsi dell'opera e non la completò mai." "I firmatari furono Francia, Regno Unito con i suoi ""dominion"" e Stati Uniti d'America." In Norvegia e Paesi Bassi arriva al sesto posto. A Roma, a via Po, costruisce per sé un villino. "Questo cambiamento nel regolamento fu definito dai media svedesi come ""legge Burns""." Prende il nome da Fortuna, la dea del caso nella mitologia romana. È sede delle partite casalinghe dello Sheffield Steelers Ice Hockey Club. Il centro abitato sorge alle falde del massiccio del Matese. I denti rappresentano uno strano mix tra caratteristiche “da erbivoro” e “da carnivoro”. Tuttavia i cambiamenti climatici degli ultimi anni stanno mutando negativamente la situazione. Causò la rimozione di Grant dicendo alla stampa che Grant beveva durante la campagna. Dustin Hoffman interpreta una piccola parte. Sino a quella data aveva dignità di comune e aveva una sua amministrazione. La cartina della città è riprodotta fedelmente e i monumenti sono tutti presenti. Eddie Davis Ha disputato più campionati nella seconda divisione nella Jugoslavia unita. Billboard Music Awards "Da quel momento le fu dato il nome di Madonna della Coltura o dell'Agricoltura." La prima annata fu stampata da Le Monnier. Le forze austro-ungariche si ritirarono, e Gorizia fu conquistata dagli italiani. "La sede non è menzionata nell""'Oriens christianus"" di Michel Lequien." Fino alla morte rimase in amicizia con Beethoven. La sfida si svolgeva in tre quadri più un round finale. Eseguito nel primo decennio del cinquecento, è conservato nella National Gallery di Londra. "Lei dice che l'attore pornografico con cui preferisce lavorare sia Nacho Vidal." Le prime due classificate del girone disputarono la finale. Pertanto torna al Saint-Étienne. Sono ragazzi poveri, che a malapena hanno finito le scuole dell’obbligo. Il loro nome deriva dai personaggi di Marvel Comics. I dieci guerrieri evocati da Chaos. I controlli, effettuati dalla nascita alla macellazione, consentono di effettuare la certificazione del capo. Il libro divenne subito un best seller e fu ripubblicato numerose volte. Gli argomenti trattati sono: moda, bellezza, intrattenimento. "L'unico modo per gli ebrei di fuggire dal nazismo era di lasciare l'Europa." La riorganizzazione del partito, tuttavia, non ebbe effetti a lungo termine. Salumi e ortaggi conservati sono anche comunemente utilizzati per migliorare il piatto. I Custodi Grigi erano disperati. Gli succedette Vitale. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Buongiorno, dottor Bedford""." Ha lavorato per molti anni per Le Monde. Tre capi tribù di rango inferiore sono circondati da numerosi servitori. Il duo, al momento della registrazione, era ancora molto giovane. "Con questa formazione la band ha registrato il terzo album ""Song of the Pearl""." Lì conoscerà Storm, la bellissima figlia di Sean. Ma come produttore, non avevo scelta. Il bambino da lì in poi riesce a parlare con gli animali. Si estende su un alto colle sulla sponda orientale del fiume Vomano. The Yellow Umbrella Questa specie è diffusa in Cina, Myanmar e Vietnam. Fa parte della via di biosintesi degli steroli nelle piante. Max, dopo aver rotto un acquario a scuola, viene espulso. E lì intonare al suo cospetto il Trentesimo Canto. Il film fu prodotto dalla Biograph e fu girato a Hollywood. Il primo piano è inaccessibile poiché adibito ad abitazione privata. La partita si può salvare su nastro. È l’ultimo film della trilogia del regista Sydney Sibilia. Generalmente la femmina dà alla luce un unico piccolo. Questo disco non riscosse molto successo di vendita. Le parrocchie sono sotto la diocesi di Porto-Santa Rufina. A Caltagirone si trovano una via Grifeo e due palazzi. Ha una capienza di spettatori, di cui a sedere. "Nello stesso anno partecipano al concerto ""Omaggio a Demetrio Stratos"" organizzato dalla Cramps Records." Zefiro invece non le raccolse ed entrambe morirono precipitando fino ai piedi della montagna. In questo ospedale venivano curati i militi feriti provenienti dalle zone di guerra. I pannelli alari esterni contenevano i serbatoi di carburante ausiliari, tutti integrali. "Benton, sudista e proprietario di schiavi, contrasto l'idea." Un museo presenta esposizioni storiche e naturali. Frances Langford Luca è costretto ad abbandonare le indagini e a dimettersi dalla magistratura. Suonava una batteria elettronica con piatti veri, e spesso suonava nei club cittadini. In questo volume erano contenute molte traduzioni dei manoscritti. Con la decomposizione il colore della soluzione vira da rosso a blu-porpora. È stato il presidente della Repubblica del Somaliland. Viene associato, sia in Cina che Giappone, al culto dei morti. "Così si concluse che il carrello di atterraggio non causò l'incidente." Può essere destra o sinistra, in base alle preferenze di tiro del giocatore. "L'Italia e il mondo politico sono divisi." Profondamente monarchico, dalla Corsica, in maniera rocambolesca, riesce a raggiungere Brindisi ed il Re. È il primo record olimpico della specialità. "Un sequel, intitolato ""Yamada to Kase-san." La vita in galera per Shiro è subito in ascesa. Ha quattro corna sopra la testa e quattro occhi e una bocca sul petto. René Roy Vincendo la Central Division con gli Indians. Muore annegato, verrà ripescato ore dopo. Le riprese vennero effettuate a New York. "Rappresenta l'Italia per conto della associazione sportiva Italian Masters of World Dance." Vi era un doppio destra-sinistra che rallentava maggiormente le vetture. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Io Claudio imperatore""." Ai campionati nazionali statunitensi arriva quarta alle parallele. La pellicola fu girata in Abruzzo e Monte San Giovanni Campano. Il servizio inoltre aveva numerosi riferimenti al progetto di riunificazione coreana. Esemplari che si nutrono su salici possono diventare punteggiati di rosso piuttosto evidentemente. Gli ateniesi accettarono così una riforma ortografica che includeva le lettere eta e omega. "A sottolineare l'importanza dell'evento la presenza del Ministro dei Beni Culturali, On." In questi anni lottò spesso in coppia con suo padre e con Ricky Morton. Nello stesso mese, il resto del cast è stato annunciato. "L'impianto fu benedetto da Mons. Enrico Manfredini, prevosto di Varese." "Inoltre segnò l'inizio della cosiddetta letteratura creola.." "Alcuni anni fa ha ottenuto un discreto successo col singolo ""Sogno americano""." La notizia della sua morte indusse Gordiano I al suicidio. Il colore dei fiori è blu profondo. "Essendo software libero, in Italia è favorito dal codice dell'amministrazione digitale." Inoltre non presentano problemi di coltivazione in quanto sono abbastanza resistenti. La montagna appartiene al Gruppo Tessa e si trova in provincia di Bolzano. Al loro interno sono presenti anche stalle per le cavalcature dei soldati. Durante le manifestazioni conobbe attori come Jane Fonda e Donald Sutherland. Il disco è confezionato da Gianni Bella, con la collaborazione di Geoff Westley. "Il partito mantenne anche il controllo dell'assemblea legislativa." La malattia ha un ampio spettro di effetti. Fa parte del Parco naturale delle Dolomiti Friulane. In seguito, la specialità fu ricompresa nel Genio pionieri. Roseto si trova nella regione della Lehigh Valley. "Shikari fu l'unica Legionaria ad essere depositata nella nuova terza versione della Legione." In casi speciali vengono pubblicati numeri annuali. Sede vescovile è la città di Harding. Con questo successo, Batz fu descritto da giornali olandesi e britannici. Glauco è un ricco ateniese residente a Pompei. Non è stata presa nessuna decisione in merito. "L'Europa e il vecchio mondo non rimasero immuni e il consumo si diffuse rapidamente." Ai piedi del bosco è situata la frazione, alla quale prende il nome. Dalle intercettazioni emerge che la famiglia mafiosa degli Abate sta acquistando sempre più potere. "Il disco è stato anticipato dal singolo ""Quando suono""." Mario e Guido hanno superato entrambi un tumore. Cinque piedi fanno un passo. I giochi sono realizzati in tre diversi modi: Eventi, Avventura e Combattimenti. Appena arrivato perse sua moglie. Lì si incontra con Meg, e il gruppo viene attaccato dal Blob. "Il prodotto divenne in breve tempo molto popolare, rimanendo in produzione tutt'oggi." "L'oratorio sorge su un più antico luogo di culto di origine medievale." "Due sono le scuole ad Entracque: una di italiano ed aritmetica, l'altra di latino." La scrittura insulare venne anche usata nei monasteri influenzati dai missionari inglesi come Fulda. Queste ultime si trovano nella piazza adiacente alla chiesa di San Francesco. Spinse Massimo di Gallipoli a produrre la prima moderna traduzione della Bibbia in greco. "Il suo nome è temporaneo, sino a che un'azienda ne acquisterà i diritti." Durante uno dei suoi voli notturni Maša scende a Leningrado. Esiste anche una versione semplificata per solo pianoforte. Durante questa sessione la Goodyear fece utilizzare alla Ferrari degli pneumatici radiali. È provvisto di un display monocromatico con retroilluminazione bianca. Questo documentario si fa notare in alcuni festivals internazionali. Svolge anche una funzione anti-disidratante. Si è ritirato dal gioco dopo aver giocato tre stagioni con Orient. Constance Collier era Nancy e Nat C. Goodwin, Fagan. In finale nono riuscì a migliorarsi, rimanendo così fuori dal podio. Alcuni impianti chimici ricorrono al vapore surriscaldato come fonte di calore. Ritornò a Firenze con la Restaurazione. Il suo stato di conservazione è ottimo. Le ambientazioni sono ricche e curate ben sopra la media. Tale modalità di selezione è un elemento importante della teoria sulla selezione naturale. Haley Hudson Le sue cantine un tempo ospitavano un carcere con una camera di tortura medievale. "Fu creato presso Minsk, vicino al confine polacco-sovietico dell'epoca." "Attualmente, presta la voce a Tina nella serie animata ""Bob's Burgers""." È un animale solitario e prevalentemente arboricolo: al suolo si dimostra piuttosto impacciato. Il museo è aperto in estate e le visite guidate sono offerte nel pomeriggio. "Massone, fu membro della ""Vermont Lodge"" No." Fu tra i pionieri della coltivazione di tabacco e barbabietole da zucchero in Italia. In seguito disputa tre stagioni col Bologna. "Si butta nel mare di Ochotsk presso l'insediamento di ""Ust'-Bol'šereck""." Su questo lato vi è l’unica finestra, rettangolare con doppia strombatura. Risulta che riuscì a compiere una lunga planata, ma precipitò e rimase ferito. Il processo fu istruito dal consiglio universitario di Tubinga. "È una piccola torretta che svetta sul tetto dell'edificio, visibile dal cortile interno." Nikolaj Kalašnikov Altre città importanti furono Toledo, Almería, Saragozza e Valencia. La fortificazione è attorniata da un camminamento per i moschettieri. Nuovi personaggi irrompono affermando il proprio io. Tornando sul cemento, Pouille raccoglie due sconfitte consecutive al primo turno. Dopo pochi giorni gli austriaci occuparono pacificamente i principati danubiani. Chiamarono la loro figlia Yoo-jin. Nelle vicinanze delle stufe è possibile ritrovare cristalli di zolfo e allume. È anche costruito il motore Diesel con ciclo due tempi. Suoi compagni furono Paola Barbara, Nerio Bernardi, Anita Farra, Franco Coop, Felice Romano. Ritornò poi a volare sui Balcani, a Zagabria e su Cettigne in Montenegro. Grazie a Butters, la vittoria dei personaggi buoni è ormai a portata di mano. Le antenne sono piuttosto lunghe. Questo ha portato a due diverse tabelle di massa atomica. La strage continua anche dentro il palazzo reale, nei corridoi e nei cortili. La vittoria nel campionato nazionale permette di rappresentare il proprio Paese in Champions League. "Sia l'Amyrlin Seat, che una o più adunanti, possono richiedere la convocazione del Consiglio." I maschi hanno un piumaggio nero, bianco e grigio, molto contrastante. Ospitato nel Palazzo Leopoldina, il principe divenne molto popolare, promuovendo ricevimenti e banchetti. I test su strada riportarono però dati lievemente differenti. Ci sono state numerose discussioni sulla legalità di questa mossa. Sydney, per accompagnare Sark decide di travestirsi da Lauren. Quest’ultima è la forma utilizzata in terapia. Della Valle ha iniziato la carriera nel San Marino con cui giocò due anni. "Questo permette all'algoritmo di ottenere migliori risultati in compressioni avanzate." Fu il primo film da regista di Boyle. La fauna ittica è abbondante ed include alcune specie introdotte. Secondo alcuni ricercatori i bambini sarebbero in realtà stati due extraterrestri. Le veneri rappresentano le prime raffigurazioni del corpo umano. "La modalità multiplayer convenzionale era anch'essa difettosa e allo stesso modo poco utilizzabile." Gli oggetti in terracotta erano decorati con motivi geometrici. A destra, in filigrana a punto fisso, è raffigurato il busto dello stesso personaggio. La posizione della fanciulla e delle sue vesti danno una forte idea di dinamicità. Il quotidiano cessa le pubblicazioni a dicembre. Dopo il prestito a Ginevra torna ad dove gioca con continuità in Challenge League. Tuttavia, la corretta identificazione di questi ultimi animali viene messa in discussione. Il ritorno di Patricia riporta il sole nella sua vita. "La specie è endemica del Madagascar ove è ampiamente distribuita in quasi tutta l'isola." "Militò per gran parte della sua carriera nell'Independiente, con cui conquistò due campionati." È il comune più a sud del Brasile Le femmine adulte e i maschi di un anno sono più spesso gli assassini. In assenza di una relazione, le variabili sono solitamente supposte indipendenti. Il numero di maschi e di femmine in ciascun gruppo è circa lo stesso. "Il primo complesso industriale per produrre fertilizzanti fu fondato quell'anno." Anche la natura vagabonda di molte specie ha contribuito ad una diffusione pressoché mondiale. Ogni anello è corredato da un apposito diploma. Il controller era un joystick con integrato tastierino numerico. La partita terminò dopo poco più di un minuto di recupero. Di particolare interesse è il rischio di una collisione con la Terra. Da lui avrà una figlia, Ella. Il video musicale è uscito in concomitanza con la commercializzazione del brano. Particolarmente importante era ritenuto il rapporto fra lo Stato e la Chiesa. Carlo non si sposò nuovamente. Per la Philips Classics ha registrato importanti brani, con la Boston Symphony Orchestra. Le cause esatte rimangono sconosciute, anche se è evidente la sua correlazione al fumo. Wii e in New Super Mario Bros. I volatili invece, ne sono in genere immuni. "L'offerta turistica è corredata di adeguate strutture alberghiere e case di vacanza." Anche i suoi compagni di squadra e gli allenatori ripresero Hester. Si trova a nord-ovest di San Antonio e ad ovest di Austin. Successe nel ruolo ad Agesilao Greco ed Aurelio Greco, suoi zii. A questo punto la persona sottoposta alle indagini diventa imputato. Tale pratica fu descritta dallo storico Plinio il Vecchio. Prima dei titoli di coda, inoltre, Tonya rivela di essere nuovamente incinta. "I passanti che si fermano ammirano quest'ultima piuttosto che le povere vittime." Con questa tecnica è possibile analizzare campioni gassosi, liquidi o solidi. Bibliografia della critica di Andrea Zanzotto Anche il fratello minore Prospero fu poeta e drammaturgo. Le migliori vengono pubblicate nel corso della settimana in sostituzione delle normali strisce. La locandina originale è del grafico francese Paul Colin. La sculacciata è presente spesso e volentieri nella letteratura erotica, passata e contemporanea. Era inoltre contemporanea e concorrente con i leoni della steppa e dei lupi. "Di fatto questa modalità esclude le ""dip"" dal nominativo di esercizio a corpo libero." Meridiano Zero Il numero dei culti originari è quindi più ridotto. Quelli centrali sono ermafroditi, mentre quelli esterni sono maschili. In alcune versioni gli sfondi sono contornati con ragazze in stile Kawaii. Il percorso era in gran parte pianeggiante, atto a soddisfare così i velocisti. Non è scritto il rumore, ma si sente lo stesso. Si tratta del suo esordio come solista. Tom Anderson Stevenson, Dracula come mito artistico-letterario e il vampirismo nella riflessione filosofica. Inoltre vengono contattati dalla “Freddy” per il catalogo collezione autunno-inverno. A farne le spese furono per primi i Viseu e i Braganza. "Seguono diverse ""metamorfosi""." La ragione dietro alla fine del servizio va cercata nello scarso numero di giocatori. "Il sorpasso avviene nell'ultima giornata del girone di andata." Benedetto soffre molto ma si rassegna alla perdita. "Il puntone viene chiamato anche ""biella compressa"" o ""asta compressa""." Venne creata in periodo della Guerra Fredda. Nel film, inoltre, Smaug compare solo per qualche minuto. Progettata da Mike Gascoyne, era guidata da Giancarlo Fisichella e Jenson Button. Il fascino che esercitò sui letterati del suo circolo era cordiale e sincero. La squadra mantenne la permanenza nella categoria, concludendo al nono posto. "La prima classe dell'Ordine viene conferita solitamente ai membri femminili della casata reale." Le opere composte nel periodo parigino furono pubblicate dalle case editrici Lucca e Ricordi. La famiglia si trasferisce a New York, nel quartiere di Long Island. La Gardner, invece, venne colpita alla schiena, ma sopravvisse. "A contatto con il fuoco l'avorio brucia." "Da questo scisma nacque l'Ottawa District Hockey Association." Tra i materiali utilizzati per la costruzione si trova anche del granito di Shanghai. Tue Madsen è stato ancora una volta responsabile del mixaggio e del mastering. Matías Pérez García New Paris Quasi immediatamente la vendita dei biglietti iniziò a superare la capacità del teatro. Queste due cappelle sono coperte con volta a botte di mattoni. I Pirenei francesi e quelli spagnoli sono solcati da numerosi valichi. "La squadra fallì l'accesso ai playoff per il terzo anno consecutivo." Terminato il prestito rientra al Chievo. In condizioni normali è un solido bianco praticamente insolubile in acqua. Ellen Shannon è figlia di un politico irlandese. Non si conosce esattamente la data della sua nascita. Trascorse sei anni in cattività, durante i quali maturò la sua conversione al cristianesimo. Anna Polina Sono guidati da Thibaud Pierre e contano una quindicina di sezioni locali. "Allo scoppio della prima guerra mondiale è coscritto nell'esercito austro-ungarico, da cui però diserta." Patrick torna da Nolan per stabilire un appuntamento. La città fu fondata nel Medioevo durante il regno della dinastia Piast in Polonia. La compagnia venne acquisita dalla Cray Inc. Si verificarono così alcuni fenomeni di larga portata. Dorso e lati esterni di braccia e cosce sono di colore grigio. "È sepolto nel cimitero di Bari nell'area Monumentale." "Secondo altre interpretazioni il termine andrebbe tradotto come ""Animale"", indicando un animale generico." Statisticamente viene determinata attraverso il rapporto tra Cov. Fece coppia in diversi film anche con Helen Chandler. "Risale alla metà dell'Ottocento." Ignora però che il ragazzo è un vampiro. Per tale motivo il marketing operativo è definito tattico. "Il libro venne premiato con l'Hawthornden Prize." Jogaila rifiutò tali imposizioni e il braccio di ferro continuò. Il piccolo centro abitato, circondato dalla campagna è attraversato dal fiume scolo Correggio. "Come d'uso a quel tempo le locomotive vennero ""battezzate"" ricevendo ciascuna un proprio nome." Nel videoclip viene mostrata la cantante suonare il pianoforte. "L'anno successivo fu nominato professore ordinario di Scienze bibliche presso l'università ebraica di Gerusalemme." Serve il centro abitato di Rogliano. Sposata con il giornalista americano Daniel Williams, ha una figlia, Antonia. Entrambe sono state pubblicate in edizione standard ed in versione speciale nello stesso giorno. Championships, arrivando successivamente sesti. Successivamente le spoglie del santo africano sarebbero state donate al vescovo di Reggio Emilia. Questo può causare cambiamenti maggiori nella storia e nella bilancia dei poteri. Sei film in anteprima mondiale o europea proiettati al Teatro Greco di Taormina. Qui vi è anche il calco della sua maschera funebre. Il suo utilizzo è ampiamente accettato anche nella moda. "Si trova lungo la frontiera tra l'Italia e la Svizzera." Visse un periodo a casa del socio Jordan prima di trasferirsi a Chicago. La versione televisiva contiene una trama in parte originale che non compare nel libro. Il mantello è morbido, sericeo, di colore variabile dal grigio-scuro al grigio-giallo, spesso splendente. Questa esecuzione è visibile qui. Sono emulsioni naturali, stabilizzate da proteine, il latte e il burro. La navata presenta volta lignea. In condizioni di emergenza il primo tiratore poteva controllare anche il brandeggio. Studia recitazione in versi con Marisa Fabbri e impostazione della voce con Carlo Merlo. Questa figura ha dato adito nei Paesi Bassi a discussioni riguardo possibili risvolti razzisti. Si è sempre rifiutato di partecipare a concorsi o ricevere premi e riconoscimenti. "In questa zona si trovava l'antico foro romano della città di Pisa." "Ancora oggi è l'unico pattinatore ad aver vinto il premio per quattro volte." "Nello stesso anno ha iniziato a lavorare come giornalista freelance per ""Canada Now""." Ma finito il piagiama-party tornano tutti a scuola. È una pianta sempreverde di aspetto cespuglioso, che fiorisce tra maggio e ottobre. Essi sono il simbolo della pace e della speranza di un ritorno in patria. Entrambi vengono utilizzati per effettuare gli incroci ferroviari fra i treni. Non riesce ad abbandonarsi alla vita che scorre. Esso presenta vegetazione caducifoglie nelle lame interne e piante sempreverdi nelle zone più asciutte. Il Vecchio testamento e il nuovo testamento avrebbero creato una nuova chiesa. Andarono poi declinando quando apparvero, agli occhi degli europei, antitetiche al neoclassicismo. "L'incisivo mediano era scomparso, e anche il canino era ridotto." "A differenza de ""I Malavoglia"", ""Mastro-don Gesualdo"" fu accolto in modo positivo." Uno psionico di livello Alpha Plus, è detentore di un potere incredibile. Prenomi curdi Infatti, per esempio, una base può essere hard anche se è considerata debole. Furono classificati interregionali tutti i treni espressi diurni, e anche alcuni diretti. La quarta edizione della manifestazione lascia Portofino e si trasferisce a Positano. Computer di grandi dimensioni rimangono ora solo nei grandi centri di calcolo. Questa uscita fu tuttavia chiusa definitivamente dopo un incidente mortale. "L'evento è partito dall'Obelisco di Buenos Aires." La posizione dovrà essere di pieno sole e le annaffiature dovranno essere limitate. "San Damiano-Sant'Albino con colore sociale bianco amaranto." La Toho Company si è occupata della distribuzione del film su tutti i media. Il corrispondente ovale sulla parete sud è ormai illeggibile. La ha vinto il campionato per la quinta edizione consecutiva. Tra gli allievi il clarinettista Calogero Palermo e il violoncellista Giovanni Sollima, suo figlio. Si tratta di una capacità che è costituita da componenti affettive e cognitive. Poco dopo i due arrivano alla città dove erano diretti. Durante il combattimento finale, Phobos lo punisce trasformandolo in una piccola lucertola. "L'Organizzazione delle Nazioni Unite attua un particolare programma di monitoraggio sullo sviluppo delle megalopoli." "La guerra sul fronte orientale volgeva ormai a favore dell'Unione Sovietica." In passato la stessa zona ospitava un gran numero di elefanti e di tigri. "L'impegno sindacale divenne il suo principale campo di interesse e di azione." Collegio elettorale di Torino Andrea ama Maria che lo ricambia, ma si lascia corteggiare anche da Gaetano. "La tomba ripete, planimetricamente, la struttura a ""T"" rovesciata tipica delle sepolture del periodo." "In seguito, è stato accreditato come aiuto regista nella serie ""Son amores""." "Come sceneggiatore ha scritto tre episodi della serie televisiva ""In Treatment""." All’Elba dipinge un grande numero di paesaggi. "Questa canzone viene considerata come la ""bad end"" dell’intera storia." "Malone stesso ha definito la sua musica ""senza genere""." Le squadre conservavano il punteggio ottenuto nei precedenti scontri diretti. Oggi si dedica prevalentemente ad attività di tecnico del suono. Il filmato ritrae il traffico in una strada di Leeds ripreso da una finestra. "Alekseev si è laureato in marketing all'università." Morì in condizioni di povertà e fu sepolto nel cimitero di Salviano, a Livorno. Il gallerista Georges Petit le propone di allestire la sua prima mostra personale. Denunciato allo sceriffo, Sampson viene arrestato. "Fu coinvolta nelle lotte tra i comuni lombardi e l'impero." Josef Schneider È presente un fabbricato viaggiatori che si compone su due piani. In questo contesto dunque la sostituzione rappresenta proprio il passaggio del parametro. La benemerenza quindi continua ad esistere, immutata nelle sue caratteristiche fondamentali. La sua storia precedente è quindi strettamente intrecciata con quella delle Comore stesse. Tra le testimonianze raccolte vi sono anche quelle di autisti, medici e personal trainer. Scrisse in portoghese arcaico, anche conosciuto come galiziano-portoghese. In Belgio la questione ha avuto ulteriori sviluppi. Lo spazio proiettivo con questa metrica dà luogo ad una geometria chiamata geometria ellittica. A vincere fu la Benelli quattro cilindri bialbero di Tarquinio Provini. Spesso la faccia superiore delle foglie è verde. Si accompagnavano anche le processioni pasquali. Prodotto dalle società Columbia Pictures Corporation, Relativity Media e Tall Trees Productions. Durante il brano, il palco viene invaso da fasci di luce arancioni. Stanti i suoi parametri orbitali, è considerato un membro della famiglia Coronide. Non si conosce nulla della nascita e delle origini di William Kempe. A seguire si succedono le altre mitosi. Il torneo inizia. "L'isola è circondata da una barriera corallina sommersa." È il più piccolo comune brasiliano per numero di abitanti. La coda era piuttosto sfuggente e vi trovavano posto i gruppi ottici trapezoidali. Il Calvinismo classico non minimizza il ruolo della responsabilità umana nella storia. "L'opera venne vista e descritta da Vasari, che sottolineò la vistosa firma di Raffaello." Serie che mancava da parecchi anni. La sua abilità tecnica è sempre stata riconosciuta dai membri del gruppo. È situato nella parte meridionale della Thailandia del Nord. Tra questi, quelli più frequentemente usati sono riso, legumi, zucchero, frutta secca, noci. Lo faccio solo per questa cosa. "Fu anche membro dell'Alta commissione inter-alleata della Renania." La disciplina scientifica che studia tutti questi aspetti è la climatologia. Essa consiste nella partecipazione, da parte di più persone ad atti di violenza sessuale. Persone di nome Herman "Nell'ambito della propria attività di deputato si è occupato prevalentemente delle politiche del lavoro." Per la prima volta dopo nove edizioni, viene adottato un sistema di scontri diretti. Invece, i toporagni elefante combinano entrambi tipi di locomozione. Allo scoppio della Guerra civile spagnola è attivo sostenitore dei “Comitati Pro Spagna Antifascista”. Al primo piano ci sono altri tre archi impostati su colonne tuscaniche. "Lo sfondo è dipinto con colori scuri che fanno risaltare il soggetto dell'opera." "La Chiocciola resistette in testa, e vinse proprio davanti all'Onda." Un terribile infortunio durante un allenamento compromette per sempre la sua carriera. "Andrea non frequentò l'università, preferendo invece iscriversi al Britannia Royal Naval College a Dartmouth." Ma chi, stavolta, e perché? Lungo lo Zambesi si ha la foresta a galleria. Il mese seguente, ha inizio un tour britannico di successo. Il cappuccio si perde in inverno e lascia solo delle strisce verticali. Tutti vennero giustiziati dagli austriaci. Derek, tuttavia, è meno felice di essere in debito con lei. Si gioca quindi a turni. Le serie erano definite dal nome della prima locomotiva. Questa caratteristica rende spesso il paziente un emarginato sociale. Il motivo di tale omissione non è stato mai svelato. Il loro stato evolutivo non è quindi del tutto chiaro. "Nessuna tortura e nessuna incarcerazione gli furono inflitte, nessun ""E pur si muove!" Dirige tre gare, tra cui soprattutto la finale tra Germania ed Italia. Oltre a importanti chiese, il centro della città possiede altri edifici e monumenti storici. "Nel film si ritrovano temi tra cui l'amore tormentato, la morte e la rinascita." Il nome deriva dalla città di Linares, in Spagna. Sul treno incontra la giovane Raffaella Marini, che intende trasferirsi dallo zio. "Insegnò presso l""'Istituto teologico di Messina""." Quali siano però i suoi effetti cellulari non è noto. "In tedesco la paga dei militari è chiamata ""Sold""." Ha un fratello minore di nome Adrian. La coda, invece, era molto lunga e flessibile. Dipartimento di General Alvear "Entrambi sono opera dell'architetto anconetano Guido Cirilli." Dopo questa ne seguirono molte altre sempre con lo stesso metodo. Lui, però, è deciso a tornare indietro per ripulire la città. I cacciatori assiani dimostrarono agilità, velocità, intelligenza e buona precisione al tiro. Una vola terminato il torneo, la federazione si sciolse. "Le difficoltà di questo frangente sono spezzate dall'affiorare inaspettato di un'idea." La periodicità era settimanale, ed era edita da Aldo Palazzi editore. Può raggiungere delle dimensioni notevoli in terra, ma anche in vaso. La storia inizia quando Paul Sheldon esce lentamente dal coma. Oppure è semplice casualità? Nella segnaletica non è presente la numerazione delle uscite, seppur prevista. Testa, collo e arti anteriori bianchi, con o senza macchie grigie. La radice sono secondarie da rizoma. Non ci sono due bottiglie Aurora uguali. Fu un centro di diffusione di libri liturgici scritti in alfabeto glagolitico. Si scopre libero quando i tedeschi lasciano la città. "Il video di ""Guardian"" è girato prevalentemente in bianco e nero." Ai lati si trovano a sinistra un falco e a destra un pappagallo. Tuttavia si alzò una pericolosa tempesta e rimasero così in balia delle onde. "Questa pianta necessita di piena luce e temperatura calda per tutto l'anno." Una torre cilindrica su base troncoconica domina la struttura. Un gruppo di tecnici incontra in un bar un malandato ubriacone. "Frequentò successivamente gli studi d'arte di Domenico Morelli e di Filippo Palizzi." Hanno trattamenti specifici per ridurre ulteriormente il bagliore. Fu anche destinatario di uno dei biglietti della follia di Nietzsche. La porzione di testo che viene trasferita è tipicamente chiamata pagina web. La condanna fu trasformata in ergastolo. "Qui hanno sede l'Università di Kansas e l'Haskell Indian Nations University." "Va notato che questo nome coincide con ""Antero"", una forma finlandese di Andrea." Chester è apertamente gay. Viene tumulata nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. I suoi lavori sono stati tradotti in Italiano, Francese e Polacco. Visita i Paesi Bassi, di cui studia gli antichi maestri. Entrambe le procedure necessitano di anestesia totale. Successivamente flange di grandi dimensioni sono state saldate a queste “gambe”. "L'opera si ricollega inoltre alla storia della missilistica e del volo spaziale." "Come suo padre, visitò l'Europa tre volte." Aveva anche un modello in miniatura di Greendale. La proposta si è tenuta a Parigi, in Francia. Guns, e si mise alla ricerca di un batterista e di un cantante. A differenza dei suoi lavori successivi, il disco è interamente cantato in lingua inglese. Serve il centro abitato di Candia Lomellina. "Weeden disse: ""Pollice infortunato... nessun pollice... non importa, non conta." The Naked Truth Nel frattempo Jon decide di scrivere un romanzo basato sulle disavventure di Ponch. In basso si trova una panca di via. Ha anche lanciato altri album e altri singoli, ma con minore successo. Si ferma sulla riva e, dato il caldo estivo, decide di fare un bagno. "La lunghezza fuori dal comune e l'assenza di impugnatura indicano l'uso prevalentemente votivo." "La Sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Trapani porta il suo nome." Come mi vuoi È la produzione che decide di ribattezzare Cugino Itt il personaggio. Arriva a punti anche in Belgio terminando nono. Per la preparazione bisogna lasciar cuocere le pere da sei a sette ore. George Mallory, che era presente e poi morì, incolpò se stesso per le morti. Opera voli nazionali e internazionali con il marchio commerciale Firefly. Pubblica vari dischi particolarmente considerati dalla critica e dal pubblico più attento. La località è conosciuta per i suoi campi da golf. Il documento è stato portato alla luce dal figlio di Vito Ciancimino, Massimo Ciancimino. "Il film è la continuazione dell'ultimo episodio della serie." "Tutt'oggi questa pratica è largamente diffusa." Ricky Gardiner suonerà poi per David Bowie ed Iggy Pop. La progressiva perdita di potere di Montecassino trascinò con sé anche San Giorgio. E alcune delle sue pubblicazioni sono diventate opere di riferimento di queste discipline. È dotato di posti a sedere, disposti ad anello attorno al parquet di gioco. La esponente più rappresentativa divenne poi Paula Modersohn-Becker. Un altro tipo di salsa cubana è il songo-salsa, molto veloce. Qui conobbe Paula Modersohn-Becker, alla quale fu legata da profonda amicizia. "Vengono poi essiccati in camere d'aria calda." Tuttavia, i video musicali continuano ad essere accessibili. Fu cognato di Marta Marzotto e zio di Matteo Marzotto. Attaccando in seguito battaglia ottenne una vittoria completa sulle truppe nemiche. Le fibre ottenute con questa metodologia presentano una maggiore resistenza a trazione. La dedica era a Giove, Giunone e Minerva. Conte Biancamano Successivamente smentisce tutto sempre con un tweet. In passato ha costituito un comune autonomo. Poiché respinti, gli uscocchi saccheggiarono e distrussero i villaggi circostanti. Davide Comneno I lavori di raddobbo iniziarono nel gennaio successivo nel Tyne. "In alcuni paesi il titolo è stato quindi cambiato in ""John Rambo""." È il terzo capitolo della saga Polpette. Le sue fantasticherie continuano anche quando cade addormentato, trasformandosi in un pauroso incubo. Questo miglioramento ha conferito maggiore profondità al puzzle e ha aumentato la sua popolarità. Branden Dawson Il brano è stato anche filmato per un carosello pubblicitario della pasta Barilla. Tuttavia quando arrivano i rinforzi, i Ribelli sono costretti a scappare. Il videoclip mostra il cantante del gruppo con dei tatuaggi su tutto il corpo. "Successivamente il personaggio verrà ripreso sulle pagine di ""Orient Express""." È una specie arboricola e prevalentemente notturna. Ha disputato una stagione nel massimo livello del campionato spagnolo di calcio. Fu abitualmente definito corale, una definizione data anche a Stesicoro e ad altri. "La claustrofobia aumenterebbe l'effetto del supplizio." Tutte le tracce sono scritte da Ville Valo. Imprigionato in un carcere della Florida, riuscì ad evadere poco dopo. Gli fu commissionato dal marchese Anguissola. Nel tentativo di cattura precipita in un dirupo e viene creduto morto. Così come tutti i goral, anche quello dalla coda lunga è un eccellente arrampicatore. Paperone così senza scendere riparte via. La carta abrasiva usata è a granulometria via via decrescente. Dopo alcune mostre collettive e qualche personale, vi si dedica completamente. Musica e testi di Émilie Simon, eccetto dove indicato. Il resto delle unità permesse doveva mantenere un dislocamento standard di tonnellate. Jerry Greenspan La Chiesa consiglia di dire la prima strofa in ginocchio. È questo il periodo in cui nomina suo segretario Luigi Giusti. Il giocatore può cliccare ogni lettera del titolo per causare effetti. La cella era illuminata da due coppie di finestre per ogni lato lungo. Un altro produsse delle serie di coincidenze fra varie coppie di presidenti americani. Il duca rimase con la grossa somma rifiutata dalla Chiesa. Intanto Jean frequenta Lloyd che lavora per Eddie. Non sa che i soldi appartenevano ai fratelli Calì, un gruppo di mafiosi. Analizza il congresso laburista e quello conservatore, con il tipico umorismo britannico. Simone fissò la sua residenza a Funchal, e quivi sposò Donna Maria Pimentel. Nacquero così anche le scuole di specializzazione che andarono via via diffondendosi. Riguardo ai valori numerici delle lettere, molti corrispondono a quelli dei numerali greci. Paul Goldstein "Trasferitosi a Milano, entrò nella redazione di ""Cinema Nuovo"", dove conobbe Tullio Kezich." "Il nome della specie è un'arbitraria combinazione di lettere, come affermato dallo stesso descrittore." I peduncoli dei frutti sono diritti e più o meno eretti. Nikki e Paulo erano due truffatori professionisti. In certi punti, però, sembra che provi effettivamente qualcosa per la ragazza. Fu cultore di esoterismo. Attualmente fanno parte del distretto i comuni di Kanda e Miyako. Riuscirà ad avvicinarla assumendo il fidanzato di Mina, Jonathan Harker, un noto giornalista. Collaborò alla fondazione del Comitato Livornese Assistenza e ne fu per molti anni presidente. Viene usata anche dalla Converse e dalla Heineken. Questo divenne lo stile francese che si diffuse presto in tutto il mondo. Era figlio del re ʿAbd al-ʿAziz. "Cittadini americani incarcerati per aver pianificato o compiuto attentati contro gli Stati Uniti d'America." Dopo pochi mesi, Garvin lasciò infine la federazione. Nella ottimizzazione statica vincoli e variabili sono costanti. Era un forte fumatore. "L'album ""World of Hurt"" ottiene un enorme successo in Olanda." Anche la propagazione tramite seme non è particolarmente difficoltosa. Tali date esatte sono spesso sconosciute. Parte I: La lingua ebraica. Per una breve durata esistevano anche voli di linea per Monaco di Baviera. Gli dèi decisero che si doveva fare qualcosa, se non volevano perdere Freyja. Alan Turing si aggiunse dopo il primo incontro. Le circostanze del suo decesso non vennero mai chiarite fino in fondo. Guglielmo è una figura poco conosciuta. Dopo due stagioni in Prima Categoria, la squadra venne retrocessa in Seconda Categoria. La superficie è striata specialmente nella parte apicale. Il protagonista è un Sabra, cioè un ebreo nato in Israele. Subito dopo la laurea ha vinto una borsa di studio in Inghilterra. La testa è larga e notevolmente appiattita. Gli aggettivi, dimostrativi e possessivi, seguono il nome che descrivono. Le missioni duravano dalle tre alle cinque ore. "Di questi bastioni non rimane traccia perché furono completamente smantellati nel corso dell'Ottocento." In seguito la produzione di questo mezzo venne interrotta. Egli rifiuta di schierarsi nettamente, cercando una posizione di equilibrio tra gli estremi. A volte leggermente acidulo. Viene usato per regolare il movimento negli orologi. Al di fuori delle corse, continuò ad operare come neurologo a Londra. Ogni episodio della serie osserva la vita marina in un diverso aspetto. Dopo la laurea in giurisprudenza, esercitò la professione di avvocato tra Terni e Roma. Questa membrana viene raccolta e lasciata essiccare in fogli giallognoli. Come suggerisce il toponimo, si estende alla destra del fiume Brenta. Ha sede a Lovanio, in Belgio. Gaetano, invece, ebbe miglior fortuna in campo medico. Ordine del Leone Sembrava non ci fosse altra soluzione che partire. "Ma con la venuta degli C'Tan tutto cambiò." Mi sto per innamorare... Nondimeno, Ireland continuò a promuovere le sue vedute. Cayo Bermúdez è un altro dei protagonisti del romanzo. "Di incerta origine l'opera è comunemente ritenuta di stile fiammingo o addirittura siciliana." "Il film è conosciuto anche con il titolo ""Arthur Hailey's Detective""." Essendo Vagrant open source è possibile creare, modificare e rendere pubblici i box. "Fu pure tenore, dopo avervi studiato, della Scuola Superiore di Musica dell'Università di Cuyo." Il video del brano è stato diretto da Matthew Rolston. "Fu durante questo periodo che Rick si guadagnò il soprannome ""The Dog-Faced Gremlin""." Le Grand Il minerale si forma come prodotto di incendi su cumuli di carbone. La fiancata è generalmente divisa in più compartimenti per aumentarne la sicurezza. Ad aspettarli vi è la Russia che ha sconfitto Finlandia e Bielorussia. Ha diretto in tutta Italia e in Inghilterra, Israele, Estremo Oriente e Nord America. La recente storia umana delle Montagne Rocciose ha subito dei repentini sconvolgimenti. "L'unica legge della Repubblica della California fu l'adozione della ""Bear Flag"" come bandiera nazionale." Joseph Haydn scrisse il suo Te Deum su sua richiesta. Nei pressi del punto culminante sorge una croce metallica. Corona della regina Elisabetta Luis Sosa "Esegue anche l'oratorio ""La resurrezione di Cristo"" di Lorenzo Perosi." Registrate da Francesco Gatti con la collaborazione di Filippo Gatti. La piccola facciata ottocentesca è divisa in due ordini da un cornicione. Le modifiche sono appena visibili e sono state apportate sul fianco della fontana. "Il brano ""Natale"" è registrato al Folkstudio di Roma." La valle del Jin costituisce la principale rotta est-ovest attraverso il nord del Jiangxi. "Si trasferì a Firenze per seguire i corsi all'Accademia di Belle Arti." Una collezione piuttosto fornita può essere consultata direttamente sul sito ufficiale. Vengono utilizzati diversi effetti slow-motion che mostrano i membri del gruppo. È utilizzato prevalentemente per tracciare e comunicare con le sonde spaziali. Carlo I riuscì però a fuggire e la guerra continuò ancora per un anno. "Attualmente l'unica linea che vi passa è la Coleraine–Portrush." San Salvo è il cosiddetto ultimo comune della costa. È retta dal vescovo Román Casanova Casanova. Supponiamo di avere una perdita di gas metano in un appartamento. Le installazioni sono visitabili tutti i giorni gratuitamente. A fine lascia la panchina della squadra bergamasca. È evidente che questa tecnica richiede apparecchiature robotiche molto sofisticate. "All'inizio della carriera fu particolarmente adatto a ricoprire parti nelle opere buffe." Fu anche un abile e delicato scrittore di poesia romantica. Paradossalmente, il brano è stato suonato dal vivo solo dopo la morte di Wright. Fu anche allievo di Maria Curcio. Il clima è tipicamente appenninico con estati miti ed inverni freddi. Il film è ambientato a Torino. "Nella successiva puntata di ""SmackDown!" Durante questo weekend i due piloti hanno anche ottenuto gli unici due podi stagionali. Le foglie, disposte in spirale, possiedono un contorno lineare-lanceolato. La registrazione musicale originale è stata pubblicata su disco dalla Virgin Records. Cleveland ricevette per prima il pallone ma fu arrestata dalla difesa dei Denver. Il brano è stato scritto da Tom Johnston. Il servizio passeggeri di tipo regionale è svolto da Trenitalia. Gold in Europa. Dopo il matrimonio Jefferson cominciò a lavorare come consulente legale per alcuni politici. Grazie alla propria carica di vice presidente fungeva da direttore tecnico della formazione. I primi lavori erano composti da loop su nastro e percussioni metalliche. "Il costo complessivo dell'opera ammontò a circa cinque miliardi di lire." La statua si trova a Palazzo Massimo alle Terme, Museo Nazionale Romano, a Roma. Sydney Chaplin "Holly quindi diventa amministratore delegato dell'azienda." "Vasilij Kul'kov" "A Lisbona diventa uno dei terzini più apprezzati d'Europa." Alcune sue opere sono conservate presso il Museo civico di Crema e del Cremasco. Per comodità del lettore, qui sono riportati in decimi. Shake It Up "Le stesse caratteristiche rendono l'isotopo adatto solo per uso diagnostico ma mai terapeutico." Sansone giura vendetta, abbandona la festa e fa perdere le sue tracce. Alla costruzione partecipava solitamente tutta la comunità locale. Pochissime richieste di risarcimento sono state accolte. Un match fra i due è stato sancito per Extreme Rules. Il ricco intaglio e la particolarità delle colonnine, divennero la caratteristica della chiesa. Nelo Angelo si presenta come un silenzioso cavaliere ricoperto da una pesante armatura nera. Domiziano ebbe in grande considerazione Clemente e sua moglie Domitilla. Maria le sarebbe apparsa e le avrebbe parlato. Nei suoi ultimi giorni, Carrillo Fuentes era ricercato dalle autorità messicane e statunitensi. Fu questo impostore che cominciò a vendicarsi degli dei. Miracolo italiano Con il passare del tempo è stato impiegato maggiormente come wide receiver. "L'effetto illusorio avviene anche se sono presenti dei contorni soggettivi e non reali." Tra le canzoni, ci sono anche delle interviste con la Dion e Goldman. "L'anno successivo uscì l'album natalizio ""Christmas Fantasy""." Nel corso della sua carriera ha anche giocato in Germania, Venezuela e Nuova Zelanda. Sono quindi escluse posizioni con nove pedoni dello stesso colore o simili. Flavio Valerio È una specie diffusa unicamente nel Mar Rosso e segnalata nel Golfo di Aden. Antonio di Pietro. Successivamente tornò in Brasile, dove giocò per squadre come Náutico, Sport e San Paolo. Parlando con lei, le dice che sua madre è sempre in attesa della figlia. Il commissario Gordon si reca sulla scena del crimine, e interroga Lambert. Porta il suo nome la torre nel parco di casa Chateaubriand a Vallée-aux-Loups. Nello stesso periodo i fratelli Howard si trasferirono a Tampa in Florida. Derrick Rowland È un esempio della filologia trentina. "Tra essi si ricordano anche ""Big in Japan"" e ""Sounds Like a Melody""." Una classe che non sia un insieme si dice classe propria. Gli svantaggi erano inizialmente linguistici. La Tour de Nesle La cultura prevale sulla politica. Guida personalmente gli esercizi di cavalleria del principe ereditario. Il primo pezzo da Zagabria a Karlovac fu costruito negli anni settanta. La specie è presente nelle isole di Mauritius e Rodrigues. Poco dopo la nascita di Eracle, Alessandro si sposò con Rossane, una donna persiana. La coppa fu una delle prime competizioni internazionali di calcio in Europa. Testi e musiche di Robbie Williams e Stephen Duffy, eccetto dove indicato. La sua missione è quella di preservare e promuovere le arti liberali classiche. "Oppure gli aspetti sociali dell'opera." "De Vita, il Museo sorge all'interno della cinta muraria." Per quanto possibile, questi caratteri dovevano essere presi dal fiore e dal frutto. Decisero allora che era tempo di una pausa. I protagonisti sono quelli del film, tra cui Shifu, Tigre e, ovviamente, Po. "I commentatori sportivi di allora commentarono la sfida come un ""affare vergognoso""." Successivamente venne trasformata in stazione. Antropologia criminale "L'ependimoma è il tumore all'ependima." Fu commissionato in seguito al successo del vicino Egyptian Theatre. Il capoluogo è la città di San Ignacio de Velasco. Giorgio, sposato da cinque anni con Livia, si laurea finalmente in ingegneria. Il problema veniva accentuato nei velivoli operativi nella componente aerea adottata dalle marine militari. Particolarmente attivo in questa fase fu il gruppo del San Primo. Il piazzale antistante è anche punto di incrocio di numerose linee urbane. Il ragazzo sfrutterà quest’occasione per dire ai suoi amici dove si trova. Le due canzoni sono interamente in inglese. I titoli delle puntate di questa stagione sono presi da alcune canzoni degli Who. Tra i titoli: Le ali del deserto, Viaggio in Oriente, Viaggio a Rangoon. "Delle spese di viaggio se ne incaricò l'Università." La precisione indica quante cifre saranno utilizzate per rappresentare il numero. State Property Gli accidenti in chiave non subiscono nessuna modificazione. Cinque anni dopo, non penso che nessuno lo stia mettendo in dubbio. È composto dal brano che dà il titolo al singolo e dal suo remix. Di tale esito occorre tener conto nella formulazione degli approcci, nei diversi ambiti. Questa è la conclusione sognata da Ophelia. La fauna autoctona è costituita da tasso, volpe, faina, donnola, puzzola. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue. Fußball-Bundesliga, seconda divisione del campionato di calcio tedesco. Ha regolazione sia negativa che positiva. Qui viene sottoposta ad una lavanda gastrica ed il giorno dopo viene dimessa. Venne sepolto nella chiesa di Santo Spirito in Sassia. "Non è noto l'anno della sua morte." Naval Base di San Diego, in California. Successivamente è stato assessore e consigliere della provincia di Catania. Il era la squadra detentrice del torneo. La celletta, come abitualmente viene detta, divenne luogo di apostolato. Il versante nord è coperto di un piccolo ghiacciaio. Nissen la aiutò in questo lavoro. "Si gioca all'aperto; uno dei giocatori viene prescelto per ""stare sotto""." I due titoli compaiono nella stessa schermata. "Sugli archi laterali si aprono due cartigli decorati ma senza alcuna scritta all'interno." Da questo uso, è poi passato nella terminologia militare italiana per indicare la riproduzione. È residenziale, intensivo e dura dieci giorni. Ivy è una ragazza come tante, innamorata follemente del suo Tristan. "Tipico della cucina milanese è invece l'ossobuco." Giunto a Palermo fu promosso Maggiore al comando di un Battaglione della Colonna Simonetta. "Durante gli anni della lotta armata era soprannominato ""caterpillar""." Non si hanno altre notizie di questa antica diocesi siciliana. Va a Oxford a parlarne con Wheeler. Ai mondiali di Copenaghen, Bini si ritirò. È sposato e ha una figlia, che vive a Londra. Il Mantovano Era dotata di un motore a due tempi. I due la salvano e, affascinati da lei, se ne innamorano. È anche apparsa nella serie The Royals. Il paese di San Sano deve il nome a questa chiesa. È una città industriale anche se presenta vaste piantagioni di piante da frutto. Quindi prese un treno diretto a Parigi. Al portico si accede da una breve scalinata. Di seguito la fase finale. Moore; fu edito sulla storica rivista di fantascienza Weird Tales. Su altri mercati è in vendita come Daewoo Tosca e come Holden Epica. Ordine di Aleksandr Nevskij "I Maryland Nighthawks non parteciparono al campionato ufficiale, diventando un ""travel team""." Furono introdotti per la prima volta i traguardi volanti. Le tre grazie sono simbolo di legalità e portano benefici. Antonio Spinelli. Si decise così di contenere tale immagine in un edificio. Pochi mesi dopo prende parte a Miss Mondo Ecuador, uscendone nuovamente sconfitta. Loyd King Come pianista, era considerato un talento di classe mondiale. "Nel saggio lo studioso individua per la prima volta un'opera ferrarese di Stefano." Fonti discordanti spesso la confondono con Pandosia Bruzia. "Fu ""lecturer"" in varie università statunitensi come professore ospite." Perciò il toponimo di Melendugno nasce dalla radice del suo nome, Malen-nio. Il compositore si è messo al lavoro dopo aver letto la sceneggiatura di Nolan. La rosa dei campioni di Francia si arricchisce di nuovi innesti di grande valore. Feather Your Nest Quindi probabilmente trascorse un certo periodo di tempo ad Utrecht. I due successivamente si incontrano e decidono di sposarsi. "Entrambi sono progetti della Blackfriars Hall, presso l'Università di Oxford." Molti che si recarono al pronto soccorso non poterono essere curati. Mario Gallo Gli spostamenti del pianeta osservati dai testimoni erano semplicemente un’illusione ottica. "Tentò di prendere in mano l'azienda di famiglia, con scarsi risultati." The Baby Elephant Condannato a morte andò in esilio. La band fu fondata da Maurice White. "Ci sono tipicamente più specie di alberi sempreverdi rispetto al ""miombo""." La catena stampo per il filamento lento, invece, è copiata in modo discontinuo. "Un'altra variante nota del virus è il Sunday." A fine stagione, scaduto il contratto rimane svincolato. "Studiò a Eton e all'Oriel College." Le coreografie erano curate da Franco Miseria. In carriera non ha mai preso parte a rassegne olimpiche o iridate. In questi punti vi è un comportamento caotico del sistema. Doyle adotta il nuovo nickname Doyle Wolfgang Von Frankenstein. In alto a destra poi una moltitudine viene crocifissa. La sua gestione della ricostruzione è generalmente, nonostante alcune critiche, giudicata positivamente. Alcuni studiosi hanno rilevato un possibile intervento di Giulio Romano in alcuni punti. Questi libri sono disponibili anche su eBook. Byron racconta anche di quando incontrò il gigante che aveva costruito Stonehenge. "Il terreno di Springfield è molto fertile per l'agricoltura." "Ma scoprono anche l'esistenza di un serpente marino gigantesco." La posizione tassonomica di questo genere ha subito più di un cambiamento. Oggi è una rivista digitale. Si tratta del quotidiano con maggior diffusione in Catalogna. "Cremonini ha dichiarato che si tratta del brano più ""vero"" ed intimista dell'intero album""." A richiesta è possibile ottenere gli airbag frontali e laterali ed il cruise control. Degna di nota la statua lignea settecentesca della Madonna delle Grazie. Al termine della guerra incontrò Shirō, rimasto orfano e ferito gravemente. Però era difficile impedire tutto. "Nella metà del mese, la ""Gross"" fu separata dalla divisione, ed inviata in Lettonia." "L'opera scultorea misura quattro metri di altezza e pesa una tonnellata circa." "Il suo libro più recente è ""Il tempo dilatato." La sua costruzione fu compiuta in circa tre anni. Fu anche una città ricca che conobbe una cultura unica ed una grande civiltà. La canzone è stata ripresa in seguito da diversi artisti. "Nell'anime, invece, Hsien-ko ha più autocontrollo, eventualmente incitato dalle parole della sorella." Il pinguino di Adelia è una specie piuttosto aggressiva. Torre Bianca Tony è il fratello minore di Arianna. Non utilizzare in gravidanza e allattamento. "Fu anche senatore del Regno d'Italia." È confinante con il territorio del comune di Umbertide. "È il più grande auditorium dell'ex-Jugoslavia e ha ospitato diversi grandi eventi e spettacoli." Il ricettacolo è piatto o convesso, senza pagliette a protezione della base dei fiori. "Successivamente, B'Elanna iniziò una relazione sentimentale con Tom Paris, il pilota dell'equipaggio della Voyager." Khalid Reeves Le riprese del film hanno avuto luogo in Colorado e nel Minnesota. La diocesi copre il territorio della contea di Orange nella California meridionale. Oltre a rettili e anfibi, studiò anche uccelli e insetti, in particolare le farfalle. Herman è disperato. Annoverò tra i suoi amici, Salvador Dalí, Ernest Hemingway e Henri Cartier-Bresson. Ward Horton Il singolo ha visto la partecipazione vocale del rapper italiano Rocco Hunt. Tutte le parti saldate. Il cordoglio viene espresso dai giornali quotidiani e dalle istituzioni di tutto il mondo. "L'impianto rappresenta il principale centro sportivo di Calangianus." "Scheda dell""'Annuncio ai pastori"" sul sito dei Birmingham Museums and Art Gallery" Importante è anche la sua attività come costruttore di mezzi pesanti, autocarri e autobus. "Fondò il ""Museo Nazionale Ecuadoriano della Medicina""." Il progetto rielabora schemi compositivi tradizionali in una veste architettonica moderna. Inoltre ha recitato in Annie. Gli americani, non abituati a schivare tali ostacoli, sbagliano numerosi lanci. Dopo la caduta del Governo, ha deciso di ritirarsi dalla politica. "L'approccio al fenomeno varia a seconda della disciplina." Il delitto nasconde un orribile segreto che metterà anche Scully in pericolo. Il gioco è controllato tramite touch-screen. Fu sostituito da Mariano Fernández Bermejo. Alla fine del training camp venne confermato nella rosa della squadra. "Il problema dell'assegnamento richiede di associare coppie di elementi presi da due insiemi differenti." In questo periodo acquistò una grande familiarità con gli strumenti della ricerca storica. "Il resto dell'isola è scarsamente popolato e vi si incontrano solo piccoli villaggi." È retta dal vescovo David Dennis Kagan. "Non ha la minima idea di quale sia l'identità del mittente." Diversi locali furono altresì giustiziati per aver mostrato fedeltà agli Stati Uniti. "Vincono i ""Red Devils"" ai tiri di rigore." Spencer Tracy interpretò la vita di Edison dai venticinque agli ottantadue anni. Partecipò a varie controversie teologiche. Gli specchi vengono puntati verso un serbatoio posto alla sommità di una torre. In California si sono emesse specifiche leggi per evitare la sua estinzione. In natura la riproduzione dovrebbe svolgersi nel mese di aprile. Prima di dedicarsi al software libero, è stato il chitarrista dei Nerofumo. Distretto di Cochabamba Contemporaneamente lavorò alla teoria della domanda. Infuriato, il giovane sgrida il coetaneo. La vittoria dei repubblicani non fu soddisfacente. "Analoghi giochi si ritrovano un po' in tutto il mondo, con vari titoli." Spike Lee fa sfoggio di tutta la sua conoscenza tecnica e di racconto. "Accetta l'aiuto di Bo e Bu che la portano nel loro rifugio." Si tratta del matrimonio mistico, un tema molto diffuso almeno in Italia dal Trecento. La si vede spesso come una dolce giovane ragazza. Qualcuno di essi al ritorno trovò la propria casa demolita completamente. What the Fuck Is Wrong with You People? Magnus riuscì però a mantenere la città di Braunschweig, pur con molte difficoltà. Successivamente la chiesa venne più volte distrutta da incendi e in seguito sempre ricostruita. Ogni istituto previdenziale ha diverse regole per corrispondere la pensione di vecchiaia. Altri manifestazioni possono essere nausea, vomito, dolori alla testa, vertigini, sonnolenza, confusione mentale. "Nonostante l'arrivo dell'Uomo Radioattivo, Arnim fugge e accetta la proposta di Andreas." Inoltre tutte le vittime hanno a che fare con il facoltoso ginecologo Ernesto Longhi. Al Villaggio Santa Maria Goretti è presente qualche piccola attività commerciale. "L'opera, comunque, qualitativamente sembra avere i requisiti per essere attribuita a Johann Sebastian." "Contemporaneamente trovò un lavoro come apprendista tessitore presso uno dei tanti cotonifici dell'area industriale." È stata molto dura. È organizzata dalla United States Figure Skating Association. In passato era presente uno scalo merci. Entrambe le versioni hanno le stesse funzionalità. "Inizia allora a lavorare come direttore della fotografia per i ""Guangxi Film Studios""." Episodi di Quattro tatuaggi per un super guerriero Rimarrà presto deluso. Due anni dopo, passò al Lyngby. Shneur Zalman avrebbe anche cercato di incontrarlo per spiegare la sua filosofia. "Ha prodotto e sceneggiato altre serie tra cui ""Prima o poi divorzio!""." "Partecipò a otto edizioni consecutive del Tour de France e una del Giro d'Italia." Ben Harris, un postino alienato, decide di trovare una ragazza e organizza un rapimento. Tutte le tracce sono state composte da Klaus Schulze, eccetto dove indicato. "Sappiamo che l'unica copia oggi ritrovata appartenne allo scrittore e politico toscano Ferdinando Martini." Le pinne sono scure con margini più chiari. Al rovescio sono rappresentati vari tipi, e alcuni sono lisci. "Sotto il profilo del re invece compare l'anno del conio." "L'album è stato ristampato parecchie volte." Ballerini nella sua edizione integrale delle opere di Ambrogio. Fu assassinato a Carre, e Macrino divenne nuovo imperatore. Inoltre, in molte pronunce ebraiche varianti la lettera può rappresentare una occlusiva glottidale sorda. Comprende inoltre una parte della gronda lagunare con il parco di San Giuliano. La lontananza dalle gare non dura però a lungo. Partendo dalla valle Maira, è possibile salire con le ciaspole. Da quel momento la sua storia è caratterizzata dal susseguirsi di diverse dominazioni. Di entrambi vengono realizzati i videoclip. "Marlene era invece ""la donna che perfino le donne possono adorare""." "È solo dopo l'anno Mille che alcuni documenti documentano la sua esistenza." Edit Weckinger-Perényi "All'interno, il modello era ben equipaggiato." Una vera e propria riflessione sulla poesia. La base dei peli è ovunque grigia. Lo stesso gruppo di volo è posto alle dipendenze operative della Marina. Cellular Field di Chicago contro i Kansas City Royals. Alla stesura dei brani partecipano gli autori Marisa Terzi, Mario Balducci e Vito Pallavicini. Anche Giacomo Balla, fu suo carissimo amico. È sepolto nella cattedrale di Rio de Janeiro. Con due numeri annui ha come direttore creativo il fotografo messicano Pablo Arroyo. Lasker conservò il suo titolo, imponendosi nettamente per otto vittorie a zero. In verità era solo una ferita superficiale. Sorgono nuovi agglomerati sparsi, detti casali. La composizione musicale ricorda quella delle filastrocche, con brevi frasi ritmiche ripetute. Si tratta del Grande Vampiro, alla ricerca di Irma. La provincia di Perugia e la regione Umbria hanno concesso il loro patrocinio. "I suoi podi nel massimo circuito internazionale quell'anno furono quindici, con quattordici vittorie." Dopo la morte del marito, ha continuato il suo lavoro per la comunità. Come prima cosa, Lee chiese alla Washington di baciare una donna. Vengono solo abbassate le bifore del piano superiore, senza compromettere la luce. "Fu segretario nazionale dell'Unione cattolica stampa italiana." Pierre Boulanger "Si tratta del primo romanzo della cosiddetta ""Georgetown Trilogy""." Alto approssimativamente m. "È l'unica entità di danza negli Stati Uniti a ricevere questo onore." "Hanno pubblicato ""Feel Good Together""." Frate Umile, di contro, tollerava tutto con ilarità e tranquillità. Follow Your Leader Incontra Doris, pure lei candidata al suicidio. Conclude la carriera con il passaggio al e successivamente il ritorno al Rovereto. "Tornato al paese d'origine operò come artista di fama nazionale." "Queste ""vasche"" contengono coralli vivi ed altra fauna associata alle barriere coralline." Le unità prodotte furono impiegate ad uso sperimentale ed addestrativo. Designazione A con numero progressivo. "Ha studiato presso la Facoltà di teologia dell'Università di Vienna e a Dublino." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Heart of the City""." Il comune si trova nella bassa Lomellina, sulla sinistra del Po. Cosa durerà? "Vuole salvare Jak, catturato all'inizio del gioco e messo in prigione." La bioluminescenza richiede un considerevole ammontare di energia a una cellula batterica. Interviene Damian, che per salvarla resta gravemente ferito. "Dopo una breve esperienza al Forward, si trasferì all'Oddevold e poi all'Elfsborg." Gli insediamenti erano situati vicino al mare. La radiografia e gli ulteriori esami furono negativi. Le chele sono grandi e nere in punta. La suddetta punta chiude a sud la caratteristica Cala Moresca, molto frequentata dai bagnanti. Queste missioni diedero origine a numerosi villaggi della zona. Tali monumenti erano legati, secondo varie tradizioni, al martirio di Pietro. Viene chiamato cimitero del Paradiso, dal nome della contrada omonima in cui sorge. "Il brano ""Senza più parole"" vede la partecipazione di Emanuela Cortesi." Contenuti Extra È il primo giocatore italiano ad aver segnato punti nel campionato professionistico statunitense. Ma era, ormai, troppo tardi. Le due donne si abbracciano e riescono finalmente a ricucire il loro rapporto. Sarà il massimo edificio, e prototipo, per tutte le chiese gotiche della regione. Dopo la deposizione delle uova gli adulti terminano il ciclo vitale. Molto probabilmente combatté centinaia di incontri che non furono registrati. "L'antico tempio venne eretto in onore dell'imperatore Adriano, divinizzato dopo la sua morte." "Quelle più basse sono per la maggior parte rettangolari, quelle superiori sono ""a campana""." È considerato uno dei precursori del Barocco. Numerose le opere pubbliche realizzate in quattro anni di attività come Sindaco di Millesimo. I primi battelli provenienti da La Ferté-Milon arrivavano al bacino de La Villette. Il postmodernismo si interroga sulla reale esistenza di tali ideali. Il piano nobile ospita sale riccamente affrescate, una sala da ballo ed una galleria. Fu accusato di avere scritto libelli contro il pontefice e condannato alla decapitazione. Ha un aspetto imponente e minaccioso. Il recettore non media una risposta completa, ma solo in forma parziale ed incompleta. Il corpo era allungato, con una lunga coda appiattita lateralmente. Così i coniugi restano finalmente soli. Ma Flash arriva in tempo e la uccide. Dopo la prima guerra mondiale rientra a Trento, dove frequenta il Ginnasio liceo Prati. I quattro giocatori sono divisi in due coppie contrapposte. "L'interno è costituito da un'unica navata, voltata a botte, con tre cappelle per lato." Vinse la diciottenne Paola Falchi, di Rimini. Sugli occhi ha una breve macchia nera. Assieme a Renato, diventeranno calciatori Giovanni ed Alessandro. Undici delle isole sono disabitate. È una delle più diffuse piante da frutto coltivate. Gneo Domizio Enobarbo Successivamente è stata riproposta in replica su Mediaset Extra. Gli occhi sono di media grandezza, la mandibola è triangolare. La facciata imponente è semplice e affiancata da due campanili. Di seguito un elenco delle isole del gioco. Negli anni Novanta, cresce sensibilmente. "Alcuni dei pezzi di ""Polvere." Ha origini della Sierra Leone in quanto suo nonno paterno è originario di lì. Furono subito attive le sezioni ciclismo, calcio, podismo, bocce, rugby, lotta ed escursionismo. Ma non fece nessuna delle due cose. Il fotogiornalismo delle origini deve molto alla Germania. Il braccio o passetto, si divide in tre palmi romani. "In questo caso era prevalente l'attività commerciale su quella militare." Ha lavorato nel campo del cinema, della televisione e del teatro. La sindrome viene ereditata in modo autosomico dominante. "Inizialmente l'unica versione disponibile della vettura era la coupé due posti." "È anche autore di varie monografie l'ultima delle quali dedicata a Gortina di Creta." Alcune specie sono cosmopolite, molte crescono in zone limitate. Con il teatro contemporaneo, la figura del regista teatrale diventa preminente. Il piede, molto grande e robusto, costituisce la maggior parte del mollusco commestibile. Furono eseguiti alcuni studi scientifici sulle malattie da esposizione radioattiva a medio-lungo termine. Un aumento del calcio plasmatico, invece, favorisce la sintesi di calcitonina. Un antico crocifisso è posizionato nella cappella del battistero. Le zampe erano snelle, mentre il petto era largo il doppio della pelvi. Il monumento funebre sulla tomba fu eretto a spese del Senato veneziano. Prima dei voti solenni, il monaco può indossare una veste con cappuccio in sostituzione. Il clan era composto da due rami: Gli Shimōsa-Yūki e gli Shirakawa-Yūki. Alcune di queste vallate erano una volta dei laghi, attualmente colmati da sedimenti. "Come già nel film precedente, l'Hire Dragon viene chiamato semplicemente ""draghetto""." "Bisognerà far seguire l'ausiliare al nostro ""si"" o al nostro ""no""." Fu un antenato del filosofo Platone. "Al momento non sono disponibili trattamenti specifici per l'echovirus e la terapia è sintomatica." Il Bolton Wanderers vinse per la quarta volta la competizione. La copertina è opera di Away, dei Voivod. È in basalto persino la porta con i suoi cardini. "Per distinguerla dalla stazione esistente questa prese il nome di ""Spinazzola Città""." Tornato a Nicosia, vi fondò una scuola di medicina e filosofia. Vince una trentina di premi minori in vari festival in Italia e nel mondo. Esiste un finale alternativo. Sono emessi così minacce di morte sia su Ken che su Kilmer. Infine in compagnia di un gruppo di alcuni Normanni tornò in Normandia. La stragrande maggioranza fu assegnata a partigiani per azioni durante la seconda guerra mondiale. Gli adulti, invece, sanno difendersi abbastanza bene con i loro artigli. "Ai Mondiali juniores di Maribor vinse una seconda medaglia d'argento, questa volta in supergigante." Più raramente la si può trovare in caverne. "È nota anche con il nome ""stark delicious""." Le racconta, inoltre, che Richard è un uomo malvagio ed egoista. Questo rende Hedwig Village uno dei più piccoli comuni della Contea di Harris. Altri invece la considerano parte della cucina spagnola. "Canzoni cantate da lei: ""La Merkel non è...""." I due vengono arrestati: Stefano, rimesso in libertà, corre a riabbracciare Fortuna. "Sotto il governo ""tory"" di Lord North, la guerra in America andò sempre peggio." "L'interno della chiesa è rialzato mediante una serie di scalini ed è ad aula." "Furono in precedenza viste da Rodolfo Lanciani e annotate nella ""Forma Urbis Romae""." "Il singolo di lancio è stato la canzone ""Burn""." Le quattro feritoie erano servite da un piano di calpestio. Servì come tenente durante la Seconda guerra mondiale. Adam ha bisogno di completo riposo per potersi riprendere completamente. Il comitato coordinava rimpatrio, stanziamento e sostegno ai rimpatriati. Con questa vittoria lo spagnolo ha anche raggiunto la vetta della classifica provvisoria. "Fa parte della serie di ""Championship Manager""." "Dopo essersi ritirato dal pugilato l'anno seguente, è diventato istruttore di boxe a Milano." "La Roland si riferisce a questo parlando di ""circuito gimmick""." "Agli inizi di ottobre cominciò a studiare belle arti all'Università di Vienna." Chrissy abbandonò la band dopo il tour venendo presto sostituito da Morpheus. "Bergman sottolinea l'autobiografismo presente nel film offrendo molti indizi." Il nuovo rifugio non fu ristrutturato ma costruito ex-novo in una posizione leggermente diversa. Il brano si può dividere in due parti, di seguito descritte. "L'ordine divenne il maggiore del paese." Dopo la morte di questo, fu annessa alla provincia romana di Siria. Fu pertanto immediatamente ricostruito a pochi km di distanza il centro nuovo. Ha una forma triangolare con la base posteriore e risulta appiattita trasversalmente. È percorso dalla Route des Grandes Alpes. Categoria di cui divenne il primo segretario generale. "Gli enzimi proteolitici svolgono funzioni essenziali sia all'interno come all'esterno delle cellule." "Altrettanto fece successivamente con ""Smells Like Teen Spirit"" dei Nirvana, divenuto ""Smells Like Nirvana""." "Elisabetta è una dei sovrani più popolari dell'intera storia inglese." "L'episodio includeva un'intervista con il programma ospite, Nic Harcourt." "L'interesse semplice, nella generalità dei casi, non riceve tutela giurisdizionale." È sepolto nel Duomo di Pisa, nella cappella del Santissimo Sacramento. "La disciplina e l'educazione erano gli obiettivi del liceo." Piano dei prati e dei pascoli alpini continui. Questo è possibile attraverso una ricca rete di fornitori. In condizioni normali è una polvere incolore e inodore, facilmente solubile in acqua. Contiene per lo più canzoni in lingua spagnola. Come parziale risposta a questa situazione, la Chevrolet, introdusse delle versioni hardtop più ricercate. Il suo video finisce tra i preferiti, però il migliore rimane quello del criceto. Successivi studi permisero di trovare materiali più idonei a mantenersi integri nel tempo. Non manca poi il racconto di progetti alternativi riguardanti la produzione alimentare nel futuro. Particolarmente noto per i suoi affreschi e mosaici. Il maggior traffico marittimo si registra nella stagione estiva. "Questa volta al Bianco ""non è consentito"" portare fuori una pedina dal punto sei." Tuttavia alcune classi possono competere grazie a regole e misurazioni meno rigidi. "Restò orfano di madre in tenera età e crebbe privo dell'amore materno." Al termine del campionato, viene convocata per la prima volta in nazionale. "Martin Gore partecipa al processo compositivo, scrivendo due pezzi, ""Tora!" Nello stesso anno divenne rettore del West Virginia Wesleyan College. A causa di questi eventi, Chun aveva scatenato proteste che chiedevano elezioni democratiche. "Più tardi, Hawley disse di loro: ""Mi hanno salvato la vita." Una di queste, Megera, lo raggiunge e lo libera accidentalmente nel tentativo di colpirlo. Al termine delle competizioni il titolo venne aggiudicato al pilota britannico Richard Lyons. Il corpo nudo del bambino fu trovato alcune ore dopo. Per due anni fu la riserva di Steve Bono. Il musicista torna a casa qualche tempo dopo, per il suo compleanno. Scena prima Ad un ballo in maschera. Ci riuscirà ricattando Elsa. Viene per questo denominato con entrambi i nomi. Il film ha ricevuto una fredda accoglienza di stampa e critica. "Come risultato di ciò, iniziò a venir chiamata ""la Patti Page di Hong Kong""." Questo rifiuto convinse Figueroa ad abbandonare progetti più ambiziosi. "Una parte del video è stata utilizzata nella successiva ""Martyr""." Possono essere sostituiti anche tutti gli idrogeni. Occasionale e del tutto priva di interesse. Essi ebbero tre figli e quattro figlie. A partire da questa stagione entrano nel cast principale Patti LuPone e Wes Studi. Salvatore a torre, che ai tempi costituiva il punto principalmente abitato. Albert Prosa Furono ancora una volta decisivi i rigori per sancire la squadra finalista. Opaca e con piani di sfaldatura con forte lucentezza metallica. Tutto questo avrà una grande influenza nella sua vita futura. Al campionato si sono iscritte nove squadre della stagione precedente. Paul Lange I due fanno amicizia e cominciano a frequentarsi. Attualmente vive a Oxford. Nella seconda categoria compaiono delle pareti in mezzo al campo di gioco. Sul rinnovato albero dei Troll, Poppy e Branch condividono un abbraccio. Partecipò alle ultime due sessioni del concilio di Trento. È membro del parlamento ucraino. Il simbolo, invece, è quello di un ariete fin dalla fondazione. Alla proiezione prende parte anche il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Il calice ha forma di tazza appena accennata ed è aperto in alto. Ebbe come re Saul, Davide e Salomone. "Dal censimento della popolazione, però, l'isola risulta disabitata." Essendo una creatura rara è stata temporaneamente venduto al mercato nero. Patton crede nella reincarnazione, pur rimanendo un devoto cristiano. Gli Stati Uniti hanno qualificato nello sci ventinove atleti, quattordici donne e quindici uomini. Le accuse sarebbero quasi tutte cadute nel periodo successivo alle riprese. Altri creda pure che questo sia un bene. Delle carenature lisce coprivano le ruote posteriori. Prima fu titolata ad Ognissanti, ma poi assunse il nome di Immacolata. Negli anni Novanta è stato nominato nel Consiglio regionale dei Beni culturali della Regione. Non è dotata di vista ma possiede olfatto e udito molto sviluppati. Le lingue irochesi del nord non hanno nessuna consonante labiale. Le ragioni che spinsero Eretria ad assistere i ribelli non sono completamente chiare. "La sede dell'assemblea è nella città di Bari." Timbro: corona muraria da villaggio. Prima liscia, poi fessurata longitudinalmente di colore marrone scuro, ha una densa ramificazione. "A tal fine l'evento deve rientrare tra le conseguenze normali o almeno probabili dell'azione." Il passaggio dovrebbe avvenire in base ai punti stato, militari, punti di Fede forniti. "Caratteristico era il posizionamento del radiatore dell'impianto di raffreddamento, collocato sotto il cofano." Nel doppio femminile hanno trionfato Louise Brough e Margaret Osborne. Nel territorio comunale sorge il settecentesco castello Ward. "Deve il suo nome alla presenza di due ""corna"" sul clipeo delle femmine." Il muso, a differenza di altre specie del genere, è completamente glabro. Altri redattori sono stati Shelley Black, Bonnie Fuller e Suzanne Boyd. Caricarono tutto ciò che riuscirono a caricare fuggirono alla volta di Shiraz. Fonde con facilità se riscaldata. "Lo Scandalo Informadell'Informazione costò a tutti loro la carriera politica." Al momento della cattura, il narcotrafficante si trovava con altri diciassette membri in Antioquia. "Gli si devono ottime ricerche di chimica organica, soprattutto sull'oppio." Sporadiche interruzioni di corrente sono state segnalate in tutta la California meridionale. Nicholas Halsted Finiscono rispettivamente sesta e settima. Breda è il principale impianto per le corse al trotto di Padova. "In questa occasione l'unica realizzatrice per l'Italia fu Elena Linari." I suoi argomenti sono spesso assurdi. La tecnica risultava sorprendente ed efficace e perciò viene subito adottata da altri colleghi. Le liriche, espresse nel consueto medio inglese, narrano del mito di Cassandra e Apollo. "Il trattato ""Rosh Hashanah"" si concentra principalmente sulla determinazione del calendario ebraico." Eric Mobley Ma è riconosciuto che Nennio non è una fonte affidabile. Nokia Music supporta la sincronizzazione con i dispositivi Nokia. Questi sensori sono sicuramente i più recenti tecnologicamente parlando. I maschi riescono a volare, anche se si tratta di un evento raro. È in questo periodo che realizzò numerosi ritratti di ambiente militare. "Il videogioco della prima serie, ""Ariena~i!" "Si stima che circa mezzo milione di persone sia stato sepolto a Vagan'kovo." Molte sono stati usate come illustrazioni nei libri sulla regione. I corni tacciono nel secondo movimento. Svariate fonti accreditate forniscono definizioni differenti. In fondo è presente un lago. Dovette esser aiutato per poter entrare ed uscire dal suo aereo da combattimento. Johnny McCarthy Appare solo in Vendetta Reale e sostituisce Lovely. Inoltre la Love ottenne il grado di tenente colonnello. Le prime quattro di ogni girone accedevano alla fase ad eliminazione diretta. "La sua ragazza sta lottando con l'attrice Anya Khan." "Permette un maggior afflusso di ioni calcio all'interno della cellula muscolare cardiaca." Molto ben conservato, è il più antico della capitale esistente nella sua composizione originaria. Il club ha sede a Loftus Road, nel borough londinese di Hammersmith and Fulham. "Gestita dal ""Comitato Regionale Piemontese-ligure"" avente sede a Torino." "Di ""How Do You Do!" Lo scudetto andò alla Robur Ravenna. Paradossalmente Hudson è più propenso di Golia per un trasferimento. La durata della punizione variava a seconda delle colpe. In seguito furono utilizzati anche nel Castel Rough del Vallo Antonino in Gran Bretagna. Got to Get It! Rimane appeso sulle volte. Queste fece però rapidamente ritorno nelle majors, questa volta con i Boston Red Sox. Fu il primo della famiglia a ricevere il battesimo. "Il bagaglio è arrivato proprio all'ultimo." Janet Fowler Questa operazione è commemorata da un monumento a Parigi nel Bois de Vincennes. "Cura un blog sul sito e scrive per ""il Fatto Quotidiano""." Qui due decenni prima una compagna di scuola era morta annegata durante i festeggiamenti. "Fa parte della forania dell'Alto Livenza, a sua volta compresa nella diocesi di Concordia-Pordenone." Personaggi di Yu-Gi-Oh! Tale situazione è garanzia del fatto che il circuito elettrico alimentato è perfettamente integro. Essa può essere transitoria o permanente. La compagnia aerea nazionale Olympic assicura il collegamento quotidiano con Atene. Antioco si alleò con Attalo per sconfiggere il ribelle e lo sconfisse espugnando Sardi. I temi trattati sono diversi e soprattutto si occupa di sport, cultura e sociale. Il nome del minerale è stato attribuito in onore dello scienziato belga Henri Julien. In classifica vi trascorse trentatré settimane in totale. Rohit, invece, accetta di buon cuore. "L'altro pilota della Williams, Clay Regazzoni, s'inseriva in seconda fila." Il pilota ne uscì illeso. Her Awakening Questo ha comportato difficoltà nel comprendere il significato del video. "Tali organi possono avere denominazioni specifiche, come ad esempio ""consiglio"", ""comitato"", ""commissione"", ""assemblea"", ""giunta""." Si trova a a sudovest di Praga. Quando il fratello maggiore partì per Berlino, terminò le opere da questi lasciate incompiute. "Sia il padre che il fratello divenne generali dell'esercito imperiale russo." La tomba, tuttavia, continua ad essere indicata anche come come tomba di Amon-Userhat. Fu capo del dipartimento culturale del ministero degli esteri brasiliano. "I lavori dell'artista sono diretti ed evocano una risposta immediata." San Gennaro è il santo patrono di Napoli. Davanti alla Venere di Tiziano si possono identificare Thomas Patch e sir Horace Mann. "L'editore afferma che queste affermazioni sono interamente ""senza merito""." Il reclamo era stato respinto. I sacchetti standard di carta di color marrone sono fatti con carta kraft. Prima di diventare un giocatore professionista di poker era un giocatore professionista di biliardo. È stato prodotto da Swizz Beatz. Tale ristrutturazione, ormai necessaria da tempo, era stata rinviata principalmente per problemi logistici. La nazionalità di P. Byrne è sconosciuta. Il campanile sulla navata centrale fu abbattuto ed è stata costruita la torre attuale. "Tornata a fare l'operaia alla Garnet, viene corteggiata da Silver." Il suo nome fu dedicato a Stefania del Belgio. In questo caso si parla più precisamente di oasi di protezione. Tang Bin Il condottiero cartaginese lo spogliò di tutti questi doni. È una grande piazza circondata da aiuole con ulivi. I sarcofaghi sono di solito dei cassoni rettangolari, scolpiti o dipinti. Le abilità sono quelle tipiche del genere, come travestimento, usare esplosivi e seduzione. Il gioco è stato realizzato da Mark Lesser e Rex Bradford. Lois accettò e i due si sposarono. Cratere Rayleigh "L'anno dopo però il Montecchio Maggiore viene subito riammesso." "È stata, infatti, sede espositiva delle mostre della Biennale di Venezia nel Mezzogiorno d'Italia." A partire da questo momento, si cominciò a denominare la dinastia: dinastia Shang-Yin. "Fu l'ultimo incontro tra i professionisti combattuto da Joe Louis." Ernst Lindner "I gruppi emergenti hanno l'opportunità di esibirsi in un importante spazio dedicato." Corre parallela alla costa del Texas da cui è separata dalla Laguna Madre. Queste furono piuttosto lunghe, e si conclusero dopo circa tre anni. Nonostante una buona prestazione da parte sua, furono sconfitti in semifinale da Florida State. "La canzone principale presente nell'intro è ""Run to the Hills"" degli Iron Maiden." "Merito di tre principali fattori: l'esposizione, il clima, la disponibilità di acqua." È madre di Vittorio Soleo. Solo che lui si trova in questa grande avventura nello spazio. È il più piccolo dei Comuni che si affacciano sul lago. "Nel film ""The Snowman"", che è muto, la canzone rappresentò l'unica parte in sonoro." "La chiesa principale, ""Santa Maria delle Grazie"" è situata al centro del paese." Molti dei sopravvissuti riportarono lesioni psichiche e neurologiche. Da questo tempo la marca venne spesso chiamata la Marca di Milano o Liguria. Successivamente tornò nel suo paese natale. "Sopra al luogo della morte venne successivamente costruita la chiesa di Sant'Avendrace." Si trovano in territorio Italiano a sud della fascia principale delle Alpi Pennine. Figlio di immigrati italiani, è in Svizzera che Gottardi cresce calcisticamente. È un effluente della Vistola. "Ha recitato anche in ""Amistad"" di ""Steven Spielberg""." "In seguito ha ospitato l'Istituto professionale Lucrezia Tornabuoni." Consegue la licenza di scuola media. Dopo la Restaurazione, Marigliano non rimase estranea alle lotte risorgimentali. "Con questi al suo fianco, riuscirà a sottoporre a sé anche l'aquila." Probabilmente fu allievo del tardo Solimena. La pressione nel nucleo raggiunge i sei milioni di atmosfere. Vari studiosi successivi si rifecero a lui e ne arricchirono i cataloghi. Giungono al blocco stradale, ma solo per scoprire che è deserto. Il suo legno viene utilizzato in edilizia. Questa specie è limitata agli altopiani centrali dello Sri Lanka. Smith si uccise ingerendo del cianuro dopo una lunga malattia. "In Inghilterra, in epoca medievale, ""Eulalia"" sembra essersi parzialmente confuso con il nome ""Hilary""." Una charta per la Normandia è promulgata in due volte. Herb perde tuttavia il controllo, finché Alan e Walden non ricorrono a Judith. Nelle settimane immediatamente precedenti la morte, la sua salute mentale peggiorò significativamente. "Studiò presso il Collegio dei gesuiti di Garnet Hill e all'Università di Londra." La seconda caratterizzazione è leggermente più complessa. Una volta seccata, viene cotta in brodo di carne e servita calda. Sul territorio italiano sono una ventina le specie presenti spontaneamente di questo genere. Bingley si innamora subito di Jane, la quale lo ricambia. "Con l'istituzione di questo nuovo organo hanno cessato di esistere le precedenti due commissioni." "Anche se un clown fa già paura di per sé""." Probabilmente conobbe e forse anche insegnò a Elisabetta, la futura regina. "Proprio da questo viene il nome ""Castellare"" usato per indicare antichi castelli in rovina." "Ha lasciato un libretto sulle ville vicentine che conta ancora qualcosa""." Secondo le sue ultime volontà fu inumato vicino alla madre nella chiesa di Saint-André-des-Arcs. Oltre ad essere un componente di alcune scorie, MgS è presente in alcune meteoriti. Solo due hanno perforato la corazzatura. "L'unica specie ad oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Brasile." La località è servita dallo svincolo di Via Serenissima della tangenziale sud di Brescia. In questo periodo solo pochissimi esemplari vennero realizzati. A questo punto arriva il Dr. Will. Lombardi tornato ad Alatri visse di stenti. "Ha definito l'album la registrazione più ""versatile e gratificante"" della Dion." Durante i concerti, il pubblico a volte giocava a carte. È lingua ufficiale anche in Gagauzia, entità territoriale autonoma della Moldavia. La sede generalizia è a Reggio Calabria. Distretto di Bellavista Alla prima stagione in Scozia vince il campionato e la Coppa di Scozia. "Anche graficamente la serie è ammirevole ed definita come ""squisitamente disegnata"" dalla rivista ""Time""." Successivamente, come tutti gli altri governanti malesi, Syed Putra ripudiò il trattato. "La distilleria si trova nella parte occidentale dell'isola, vicino al piccolo insediamento omonimo." Out of Africa "L'Orifiamma fu lo stendardo reale dei Re francesi durante il Medioevo." Calcagno rispose affermativamente. "Di questo software escono due varianti: ""Cool Edit"" e ""Cool Edit Pro""." La facciata è sobria, classica. Victor-Amédée Lebesgue Una volta in servizio fu assegnato alla X Squadriglia Sommergibili, con sede a Brindisi. Poteva utilizzare le parti taglienti delle carte per tagliare, o ricoprire qualcuno di carte. "Comincia a giocare all'Alianza." Ma quella sera viene ritrovato il panfilo su cui Rebecca scomparve in mare. Yoon So-hee "Una nozione, troppo biblica, simile al concetto di ""economia della salvezza"" è il ""mistero""." Ludwig van Beethoven ammirò e stimò profondamente il suo genio. Questa fase sarà più breve nei luoghi secchi piuttosto che in quelli umidi. Jang Sok-chol Le musiche furono composte da Marl Young. "L'edificio della stazione è abbandonato, soggetto a vandalismi e sommerso dalla vegetazione." La forma norrena è tuttora usata in islandese. Questa cappella appartenne alla famiglia Giacomini-Tebalducci. "Con l'essiccamento la massa solida si indurisce mettendo in evidenza la struttura reticolare interna." "Gli azionisti talvolta si riuniscono anche per sessioni informative durante l'anno." Altri preferiscono usare un orizzonte artificiale illuminato. "Dio sa quanto mi dispiace averlo risparmiato""." Danni particolarmente gravi agli edifici furono segnalati anche nel vicino Bhutan. "Continuò a partecipare a ""convention"", spettacoli di beneficenza ed eventi sportivi con celebrità." Perciò la conclusione del libro è apertamente nostalgica e commossa. I fiori, che sorgono da racemi terminali, sono bianco-verdastri. Il programma è commentato da Carlo Di Blasi. "All'interno è una ""Via Crucis"" di Salvatore Cipolla." Per fare parte del governo, divenne necessario essere iscritti a un Albergo dei Nobili. I medici giudicarono le sue lesioni troppo gravi per poter essere operate. Alla fine degli anni ottanta Bruno lavorò come ballerino. Qui nacque il generale nazista Josef Dietrich. Il materiale multimediale di Teca aperta è acquistabile. Nei suoi ultimi anni, Dodge iniziò a guadagnarsi da vivere producendo articoli politici. Fu inoltre nominato tutore del figlio di Annibale Giovanni. "Allo stesso tempo sia i passeggeri che l'equipaggio erano a bordo del Martin." Oggi ne rimangono accessibili solo gli scavi delle antiche terme. Munita di tali operazioni F costituisce un modulo. A Venezia venne anche espulsa da un collegio femminile. Hit and Run La salsa viene servita sopra le patate bollite. "L'osservatorio fu realizzato in ampliamento al Palazzo Reale." Lo squalo bianco si aggira in cerca di cibo nei pressi della costa australiana. La coppia scoppia e il matrimonio annullato. "L'effetto visivo fa sembrare gli edifici più grandi delle dimensioni reali." Spesso è un luogo sotterraneo, oppure elevato, o abitato da mostri. Il palazzo è usato ed è aperto ai visitatori. "L'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno fortemente condannato il riconoscimento russo." "Oggi, l'economia del paese è fortemente legata al turismo invernale." "È sposata con l'ex pallavolista Tyler Hildebrand." In Abruzzo si è rilevata una mediocre presenza. Sotto di essa è presente una fontana ornamentale. "Percependo la sua imminente morte conforta l'uomo assumendo le sembianze di Fred." Ha origini italiane e scozzesi. Questo concetto viene ripreso anche dal video musicale. Non si conosce la data esatta di costruzione. Diverse specie di insetti sono presenti nelle diverse isole. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta nel Brasile e nell'Argentina." Il motore Volvo diede alcuni problemi, tanto da essere sostituito con due Scania-Vabis. Anche Lance e Green hanno posseduto un esemplare del Pokémon. "L'arco è una struttura bidimensionale e viene spesso utilizzato per sovrastare aperture." È solubile in acqua ed anche in alcool. Questa ripartizione delle missioni è soprattutto valida da marzo a giugno. La pellicola fa parte dei film preservati dal National Film Registry. Lemma su Enciclopedia Treccani Celebri furono le battaglie promosse da Antonio Cederna. Condusse anche studi sulla circolazione polmonare e sul metabolismo e la fisiologia della tiroide. Grazie a questa sua donazione è nato il Museo Etnologico Monza e Brianza. "La montagna si trova sullo spartiacque tra l'Alta Val Tanaro e la Val Casotto." Le ipotesi sulla loro funzione sono ancora al vaglio dei ricercatori. "Parlando in modo approssimativo, si dice che ""quasi tutte"" le matrici sono invertibili." Presto i risultati di tale impegno dettero i loro frutti. Era un edificio in una architettura eclettica di gusto gotico-orientaleggiante. Le pinne pettorali erano lunghe. Le stanze del palazzo vennero molto rimaneggiate nei secoli. Il gioco inizia con Sullivan e Drake che camminano per Londra. I suoi hobby sono la pittura e disegnare ideogrammi. La ricostruzione del dopoguerra fu solo parziale. Comandava la nave il capitano di corvetta Spano. Era bravo anche nei clutch-time e a segnare i tiri contestati. Le accademie offrono le stesse lauree in campo scientifico. I migliori otto tempo si qualificano per la finale. La città è sede della diocesi di Mende. "Studiò alla facoltà di legge dell'Università Statale di San Pietroburgo." Nonostante questo, la sua carriera di attore declinò prematuramente. A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina da incolore a bianco inodore. "Il nome deriva dall'ingrediente principale, cioè il pomodoro." "Il disco contiene il singolo ""Joey""." Meiningen è il centro culturale nel sud della Turingia. Il bottino consiste prevalentemente di dolci e bambole. La vincente della finale sarebbe stata promossa in Eccellenza. Anche il figlio Julius divenne pittore. "Sede vescovile è la città di Tanga, dove si trova la cattedrale di Sant'Antonio." Naturalmente ci sono anche campionati nazionali. Con il club galiziano ottiene la promozione in massima serie. Seguono altri sei successi, fino alla sconfitta in casa della University of Nebraska-Lincoln. Ne esistono due varietà: quella centrale e quella periferica. La forma dei frutti è ellissoidale. Fu inoltre padre di cinque figli naturali avuti da altre relazioni prima di sposarsi. Nel suo lavoro sulla teoria delle equazioni, Lagrange cita Girard. Fuori corso Così come altri Rallidi, ingerisce piccoli sassolini per facilitare la digestione. "I quadri di Johann Georg de Hamilton dimostrano l'esistenza a quell'epoca di diversi mantelli." In questo modo le suddette frazioni diventarono i quartieri della città. Le musiche furono composte da Wilbur Hatch. È disciplinato positivamente solo in alcuni ordinamenti nazionali. "Costruzioni Callisto Pontello"", ha realizzato alcune tra le più importanti autostrade nazionali." Il gioco venne accolto positivamente dalla critica. Di conseguenza la zona è un punto di osservazione di fotografi e astronomi amatoriali. Cadde in coma per una settimana, ma al risveglio non fu più lo stesso. Nel suolo in vari ambienti, anche intorno a stagni e ruscelli. Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte principalmente dalle fonti ufficiali appena elencate. "Originariamente, David Cronenberg rifiutò il film poiché impegnato nella lavorazione di ""Atto di forza""." Ha avuto due figli da un matrimonio precedente. Il Duomo ha un portale gotico del Quattrocento. "Durante la seconda guerra mondiale si impegnò in Indocina contro l'esercito giapponese." "Nessun ""grande compromesso"" raggiungerà pertanto la scrivania del presidente." "Un tabernacolo si trova anche negli orti dell'Istituto San Silvestro." Tale cappella è ora in ristrutturazione. "Successivamente trascorse cinque anni come ""legato"" di Cesare durante le campagne in Gallia." Ciò potrebbe fornire una spiegazione al fenomeno della cosiddetta materia oscura. Il titolo della striscia non è cambiato ma il personaggio di Barney compare raramente. Nel gioco sono presenti vari mezzi militari, per entrambe le fazioni. Termina gli studi fino alla terza media e svolge lavori come portuale. Lei è In questo caso i personaggi diventano accessibili ma causano numerosi errori al gioco. Ha un fratello maggiore, Alex, e una sorella minore, Gabrielle. In particolare, le sue collaborazioni con Jan Bruegel il Giovane risultano documentate. Oakley divenne presto ben nota in tutta la regione. "Nonostante la ferrea disciplina, l'ambiente è più rilassato del solito." "Le strutture vennero terminate l'anno seguente e vennero intitolate al Santissimo Salvatore." "Nella seconda genealogia viene utilizzato il nome ""Salma""." Di Sibilla non si conosce né la data né il luogo di sepoltura. In Cina e America Settentrionale, sui mercati alimentari, è considerata pianta commerciale. "In seguito realizza un'altra rete contro i biancocelesti segnando una doppietta." Aveva due fratelli: Josè e Federico. Fu costruita dalla West Point Foundry su disegno di John B. Jervis. Ha pubblicato la gran parte della sua opera a Parigi. "Il vocabolo arabo significa letteralmente ""richiamo, appello, propaganda""." I due erano figli del nobile Leto. In doppio conquista cinque tornei Futures. The Talisman Fu arcidiacono di Norfolk, nella diocesi di Norwich. Le industrie e le imprese commerciali sono a carattere locale. Si presume che sia stato il primo regno costituito dai mon nella Bassa Birmania. Oggigiorno questa terminologia è di uso comune nel mondo del surf. I mezzi di trazione facevano capo al deposito locomotive di Castelvetrano. Egli compose soprattutto per orchestra e brani di musica da camera. Andreas Thom prese anche parte attiva alla finale, persa poi dai tedeschi. La cassa, alta più di venti metri, è riccamente decorata da numerose statue. Successivamente continua la propria carriera professionale in una società di consulenza a Padova. George Washington lo stimava molto, come testimonia una lettera inviatagli da Valley Forge. Al suo secondo anno, Freeman divenne il quarterback titolare della squadra. La maggior parte delle persone in Gran Bretagna parla con accento regionale o dialetto. È retta dal vescovo José Moreira da Silva. "Queste possono variare da un anno all'altro." A fioritura completata i rami sono patenti in tutte le direzioni. Le piume delle ali sono coperte da un nero foderato. Allora si rivolse ad Ānanda chiedendogli perché non si fosse candidato. Gli fu concesso di tornare ad allenarsi poche settimane dopo. Ricostituita, partecipò alla Grande Guerra. Tre furono le sessioni solenni del concilio. Ovviamente la presenza di un buon numero di accessori ne aumenta il prezzo totale. Il fronte tedesco è sfondato in profondità, le unità si disperdono. In seguito la chiesa fu demolita. Ha allenato il Valladolid in massima serie. Retrocedettero in serie B le due neopromosse Salerno e Marzotto Valdagno. "Dopo che gli venne detto che andava tutto bene, chiese: ""È rimasto qualcosa?""." Lì gli fu offerto di celebrare la messa in una cappella appena restaurata. Eishockey-Bundesliga al secondo posto, guadagnando i play-off, ma la squadra fallì. Dalla corona emergono due palme, piante tipiche della zona. "Il ""Galactica"" rappresenta il pianeta Caprica." Presso la chiesa sorse un convento dei Carmelitani Scalzi. Attualmente film della serie vengono trasmessi su emittenti locali. Il matrimonio è stato descritto come felice, nonostante la costante infedeltà del suo sposo. Di questa specie esistono derivati organici e inorganici. "Probabilmente le lettere cattoliche e l""'Apocalisse"" non avevano un tipo occidentale." È stata una filiale della PolyGram Records e la casa cinematografica di Cinema City. José Ortega Quincy Lewis Hall of Fame "Lo spazio è delimitato secondo lo schema dell""'hortus conclusus""." Tra le sue abitazioni due destano particolare interesse. Qui incontra il proprietario del motel, Norman Bates. La manifestazione viene organizzata dalla Pro Loco di Corinaldo con il patrocinio del Comune. Il brano tratta, liricamente, temi sociali. La richiesta viene accolta dal Tribunale di Lecce pochi giorni dopo. Gli occhi sono marrone scuro e le zampe grigie. Al progetto collaborano oltre quaranta musicisti che si alternano nella formazione del quintetto. La struttura è quella del “tema con tre variazioni”. Goodrich, definisce una divisione, ancora in itinere per diventare classe. Un limite, innanzi tutto, è quello linguistico. Seguì il tour mondiale più lungo nella carriera del gruppo. Un tale trasferimento non fu mai organizzato. Il nucleo del gruppo è originario di Gerusalemme ma è stanziato nei Paesi Bassi. Contestualmente si tiene un annuale festival cinematografico centrato su tematiche tipiche della subcultura cyber. Il canestro è valido se la palla ha interamente superato il cerchio del canestro. Molti rabbini russi venivano a trovarlo per sentirlo parlare della Torah. I parlamentari non possono essere perseguiti per le dichiarazioni in Parlamento. Col Ghana ha giocato in posizione di trequartista a sinistra e al centro. In questo modo il Re rimaneva quasi privo della cavalleria. Ma non è una loro esclusiva. Santa Maria delle Grazie a Via Trionfale "La sala inoltre è sede stabile delle prove dell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Parma." La festa fu rimandata di qualche anno. Svolse la sua funzione al Senato della repubblica senza dimenticarsi della sua città natia. La miniserie è stata accolta positivamente dalla critica britannica. È il leader della band e commentatore fisso al Late Night with Seth Meyers. Era fratello gemello di Jarosław Kaczyński, politico ed ex primo ministro. Ancora oggi la lavorazione del cammeo si effettua artigianalmente. "Da maggio a settembre c'è un buon flusso di turismo." La stazione possiede quattro mezzanini, due per ciascuna linea, al primo piano interrato. "Dovette interrompere la sua missione nell'ottobre successivo per ragioni di salute." Ma, scoprono un oscuro segreto in cui la vittima aveva nascosto per molto tempo. "Attualmente fa alcune apparizioni alle convention di ""Star Trek"" in tutto il mondo." Di Karl Maybach era anche il retrotreno ad assale rigido. Il suo territorio corrisponde al territorio della regione amministrativa Umbria della Repubblica Italiana. In queste pompe il movimento è ottenuto applicando un momento linearmente. Inoltre è presente sugli album dei Tame Impala Più tardi divenne una coreografa e produttrice televisiva. In seguito riuscì a posizionarsi in cima alle classifiche in dieci paesi. Il film è conosciuto anche con il titolo Nabisco Showcase. "Un'altra isola con lo stesso nome si trova nella terra di Francesco Giuseppe." Registra numerose incisioni sia come solista che a nome altrui. "Le carte sono state commercializzate anche in Italia, allegate al quotidiano ""Libero""." Justin Thomas La popolazione bianca risulta più colpita rispetto a quella nera. Si configurano così tre possibilità. La casa discografica produce e mette in vendita anche concerti live e raccolte. È anche spesso usato per rimuovere il rumore sale e pepe. La coalizione di centrodestra vive una fase di avvicinamento alle destre nazionalistiche. "Quest'ultima dunque non basterebbe per poter stabilire il valore nutritivo di un alimento." È stato seguito da pesanti combattimenti nelle strade. Il capoluogo di contea è Harrison. Sotto i Qing la musica occidentale fa il suo ingresso nella cultura musicale cinese. His Gut-Rupping!... Attualmente nella frazione opera un frantoio ed è stato creato un circolo ricreativo. Dopo solo due anni tuttavia, fu finalmente annessa a Brembilla. Questi corsi successivamente divennero parte delle Guardie Bianche. "Nell'agosto dello stesso anno comparve nel video musicale di ""Pretty Please"" della cantante Estelle." È una pellicola di fantascienza indipendente in bianco e nero. Il Sacro Romano Impero continuò comunque a contestare la decisione. Entrambi sono tra i luoghi abitati più a sud del mondo. Quel che è peggio, non mostra alcuna attitudine per gli affari. A Stanford, e poi a Montreal, si ferma al primo turno. I pulcini sono una palla di piumino grigio-blu. Fu poi liberato dopo la pace fra le due parti. Divenne subito la loro guardia sinistra titolare, venendo convocato per otto Pro Bowl consecutivi. La loro dieta si basa essenzialmente su frutti, foglie, germogli, semi e piccoli artropodi. Tutte le tracce sono state scritte da Grace Jones e Bruce Woolley. McLaren fu il primo vincitore e Chris Amon lo seguì poi. Il protagonista è un coniglio che si trasforma in supereroe. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Mike Andros""." La fine è azzurra. "Il suo punto più elevato è detto ""Vertex""." Oltre ai servizi ferroviari, possiede una divisione di trasporti automobilistici. Kenneth Bartholomew Persone di nome Andrej In seguito si dedicò sempre a studi di fisica ed ingegneria meccanica. Tranne Alessandro gli altri fratelli morirono tutti tragicamente. In seguito predicò nella chiesa cattedrale di Naumburg, Sassonia. Il cranio risulta abbastanza ben conservato, sebbene incompleto. È nota soprattutto per la sua applicazione su caldaie da locomotiva. Persone di nome Maria I denti erano piccoli, numerosissimi e dalla punta smussata; il muso era breve. "I ""Lancieri"" vinsero così la prima coppa campioni della loro storia." Qui, dopo essersi fusi con gli abitanti che li avevano preceduti. Contiene quattro storie brevi. Le mura cittadine conservano alcuni tratti e la loro forma originale. Una ferita ricevuta a Eylau lo spinse a lasciare il servizio. Driscoll, per festeggiare, organizza un party a cui interviene anche la madre di Mary. La ciminiera dello zuccherificio è la più alta ciminiera in cotto della regione. "Proprio nella veste di Ministro delle Finanze si guadagnò il soprannome di ""Mr Gold""." "Nello stesso anno recita accanto a Bella Thorne nel film thriller, ""You Get Me""." Un famoso suonatore di tromba fu Gottfried Reiche. Per scongiurare altri episodi del genere, venne organizzata la difesa della città. Uno storytelling che attraversa musica, sport, politica, società. Sebastiano si trovava nel seminario di Barbastro quando scoppiò la guerra civile. "Un'Idrovora è una macchina per il sollevamento delle acqua." La camera segreta Si è piazzata al terzo posto in classifica, alle spalle di Reggiana e Mantova. Comunque, le stelle giovani appaiono confinate nella regione centrale della galassia. Dopo il testo principale, si trovano sedici pagine di pubblicità e recensioni di giornali. Mater Ecclesiae "È il settimo film della serie ""Who Pays?" Ma Natali non tirò mai fuori i colori e pennelli per dipingere una tavoletta. "Risolta faticosamente la questione, l'attività riprende senza Don Preston, impegnato in altri progetti." "Quell'anno decise di tornare a giocare per l'Ambrì-Piotta." Tutta la struttura è fatta di granito locale finemente tagliato e scolpito. "Secondo molti giuristi, l'art." Testi e musiche di McCulloch, Sergeant, eccetto ove indicato. I loro resti sono stati ritrovati in Nordamerica e in Europa occidentale. "L'origine più probabile è la frammentazione, dovuta a compressione mareale, di un singolo corpo." La distribuzione delle specie di questa tribù è africana con habitat tropicali. Nick Whitehead Studia diritto ed economia presso le università di Ankara e Istanbul. "Egli promosse inoltre la coltivazione del caffè e dell'indaco." "La ""Most Valuable Player"" è stata Diana Taurasi delle Phoenix Mercury." Altre riguardavano i personaggi in pericolo di vita o in sofferenza psicologica. "Si sceglie un numero ""n"" inferiore o uguale al numero dei candidati." Rivestì in varie occasioni il ruolo di nave ammiraglia della Squadra Navale. Partecipa anche alla Coppa Korać, in cui esce ai quarti di finale. In realtà, la sua testimonianza fa parte di un complicato piano per farlo assolvere. "Si trattava di beat hip-hop, ma è stato etichettato 'chill out' su Beatport." Alla stazione di montagna della funivia si trova un ristorante. A Roma mantiene per otto anni un proprio studio d’arte in via Flaminia. Intanto Sylvester si è messo a lavorare come clown per i concorrenti di Huber. I due si ubriacano e passano la notte insieme. Elia vince le selezione e a settembre arriva in finale. "Non vi sono resti visibili delle strutture di questo ""ludus""." Negli anni successivi è stato tradotto e rappresentato in altre lingue, tra cui l’italiano. "In realtà le prime testimonianze storiche risalgono all'epoca della dinastia Qing." "È utilizzato nel trattamento dell'iperparatiroidismo secondario, una delle conseguenze della malattia renale cronica." In possesso di un buon temperamento e di una buona personalità. "In ""Imaginary landscape no." Mauro di Piacenza Altra ipotesi ancora vuole la cospicua presenza, in questa contrada, di falconieri. Nota: non è considerata nel computo statistico la partita con il Cile. La caserma dei carabinieri fu sottoposta a un durissimo attacco dagli uomini di Giuliano. La luce si propaga nel vuoto alla velocità costante c. Grazie a ciò, le truppe comandate da Alessio, espugnarono la città. Esso veniva concesso in due classi, militare e civile. La valuta della banca è il Dollaro australiano. Le pinne sono trasparenti con i vertici biancastri. Tucker Albrizzi Gentiluomini di Sua Santità. Il Consiglio di Stato scelse Syed Hassan tra diversi contendenti possibili. "Contestualmente gli viene revocata la medaglia d'argento olimpica." Un altro aspetto caratteristico sono le orecchie piccole. Militò anche per tre stagioni col Williamsburg Legacy. Le ambasciate promuovono anche le relazioni culturali e scientifiche tra i diversi Paesi. Il comando operativo della Sesta Flotta è affidato a un Ammiraglio a tre stelle. Vengono fatti piccoli accorgimenti sulle maniche e nel disegno dei pantaloncini. Tuttavia, molti critici credevano che Kevin Martin dei Sacramento Kings lo avrebbe battuto. È stato girato in Cambogia e Laos. Il capoluogo è Ensenada. La cultura popolare italiana non esula da questo discorso. Il cranio era relativamente grande in confronto al resto del corpo. Egli è stato il primo reale malese a entrare nelle forze armate indiane. Le sue traduzioni di autori antichi e moderni hanno goduto di una grande diffusione. "Successivamente si trasferì a New York per il training post-dottorato presso l'Università Rockefeller." Anche se il palazzo non è aperto al pubblico, è facilmente visibile dal lungomare. Poi fu Mitridate a contrattaccare i Romani, riuscendo anche ad ucciderne molti in battaglia. Il complesso difensivo di Oswego era composto da tre distinte fortezze. Il museo raccoglie cimeli ed oggetti quotidiani appartenuti a Caruso. Il secondo invece lo segnò tre settimane dopo contro i Dolphins. I contrappesi di tutte le funi sono ubicati nella stazione a valle. Le favole della foresta Poco oltre la strada lascia il Veneto entrando in Trentino, precisamente in Valsugana. La tecnica venne in seguito utilizzata soprattutto per studiare il sonno. "In quel periodo l'Italia era divisa tra bizantini e longobardi." Il dipinto è conservato a Cleveland, al Cleveland Museum of Art. Il matrimonio fra Jeanne e Renato invece rimase senza figli. Le pinne pari sono grigiastre. "Famoso ed apprezzato fu anche l""'Encomio di Elena"" del retore Gorgia." "L'immagine del Buddha è intrisa di simboli, che testimoniano la sua natura superiore." Dopo cominciano a parlarne tutti. La ragazza viene difesa del Tonio che caccia Salvo e viene ospitata nella masseria. Johnson è di ideologia liberale e fa parte del Congressional Progressive Caucus. La parte più intatta del bordo si trova sulla parte orientale. Bad to the Bone Le prime due figure sono congruenti. Oltretutto, dopo la sua morte alcuni edifici vennero abbattuti o alterati in modo irreparabile. Nel frattempo il Regno Unito contesta questa presa di possesso. Attorno al castello sono visibili resti murari di altri edifici. Gli appassionati di cornamusa non hanno trovato nulla di tangibile. La nave fu inoltre impiegata come trasporto truppe tra le coste italiane e francesi. Tiene inoltre concerti di frequente altrove, nelle contee di Aust-Agder e Vest-Agder. Negli stessi anni incomincia a militare nel Partito Socialista Italiano. In seguito, lavora come assistente di diritto tributario presso l’Università degli Studi di Salerno. Un giorno Takeru riesce ad entrare in una scuola senza sostenere alcun esame. Divenne provincia romana sotto Traiano, ma venne abbandonata da Adriano. "Il brano è la del film ""Sing""." Neame infine riuscì nel suo intento. Pavel Sergeevič Aleksandrov Per certi versi le spazzate rientrano nel gruppo delle tecniche di proiezione. Del cast fanno parte Renzo Montagnani e Jenny Tamburi. "È stato distribuito anche in Italia con il titolo ""Delitto a New Orleans""." "Con l'arrivo della democrazia in Spagna, Valladolid continua la sua crescita." Attualmente è uno dei preparatori più noti al mondo. Il costo delle opere inutilizzate non è noto. È ancora in servizio presso molte forze aeree nelle ultime versioni sviluppate. È laureato in Scienze motorie. "Quest'ultimo ottenne innumerevoli successi ai massimi livelli mondiali nella sua ventennale carriera." A fine stagione, la sua squadre retrocesse nella Championship. "In Italia ebbe larga diffusione soprattutto grazie all'opera di Giovanni Battista Piranesi." Ad ogni cambiamento di stato viene inviato un nuovo task allo scheduler. Vi si rappresentano spettacoli di autori classici russi e stranieri. Vi si vedevano anche un uovo e i fanciulli Castore e Polluce. Il suo quartier generale è situato presso la Bradley Air National Guard Base, Connecticut. È considerato, come il tema Mansfield, una forma particolare del tema Mackenzie. Da esso prende il nome il quartiere Saint-Ambroise in cui la chiesa si trova. Oggi Spini è famoso come primo polo industriale e artigianale del Trentino. La squadra è interamente posseduta e gestita da News Limited. Gaspard Monge fu membro della Massoneria. "La diligenza raggiunge quindi Lee's Ferry, che gli Apache hanno distrutto." Al torneo partecipano solitamente squadre composte da cinque combattenti chiamati Patrioti. "Diviene docente di diritto privato alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Palermo." "La situazione era ben rappresentata dal giovane Benito Mussolini che, da direttore dell’""Avanti!" Esistono comunque numerose soluzioni per blog utilizzabili anche con poche conoscenze tecniche. "Se la copertura radio lo consente è ammessa la migrazione da un'area ad un'altra." Si trovano tra Danimarca, Germania e Paesi Bassi. "L'album è stato rilasciato nel maggio dello stesso anno gratuitamente su iTunes." "Mantiene l'incarico fino all'anno successivo." Visti alcuni suoi lavori, Domenico Morelli lo inserì fra i suoi collaboratori. I segnali di pericolo in Macedonia hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. Baby boom La tomba è ora conservata nel duomo di Padova. Sono state mantenute tutte le aree del gioco originale, così come i nemici. Il suo nome appare inoltre piuttosto frequentemente in diverse classifiche giornalistiche. Assedio di Marienburg "Ad ottobre compare in un editoriale di ""i-D"", fotografata da Vanina Sorrenti." "In Spagna fu l'unico dei grandi generali a riportare vittorie consistenti." Nello stesso anno sposò Fridtjof Nansen. Si tratta della terza edizione del premio avvenuta. Chiaramente non stavano usando proiettili veri ma solo polvere. Il suo album è inoltre tra i finalisti del Premio Mercury. "Il ponte prende il nome dal Mare d'Iroise." "L'ordine viene concesso su iniziativa del Ministero dell'educazione nazionale." Sviene in preda al delirio. La Necropoli del Crocifisso del Tufo occupa invece quello settentrionale. Il canale è disponibile a pagamento via satellite su Sky Italia. Forse vi sarà usata misericordia. Nella parte superiore si trova una croce di diamanti. Essi contribuirono inoltre alle rivolte in Albania e ai disordini razziali a Los Angeles. Pochi sono i riferimenti storici al sito. Episodi di Degrassi High "Il padre, Francesco, era pittore d'arte sacra." "È l'attuale campionessa campionessa del mondo di triathlon." "Gli Oloferne ritornano nei teatri con il concerto-spettacolo ""Controcanto""." La crescente visibilità le ha portato nuovi impegni lavorativi principalmente in televisione. "Ltd"" di Londra, che la usava per il trasporto di kerosene." La sua seconda passione, oltre alla psichiatria, fu la poesia e la letteratura. È sepolto nella Chiesa di San Michele Visdomini a Firenze. Un circuito tempo variante è caratterizzato da variabilità nei parametri. Malgrado gli sforzi il cucciolo muore. Passò gli ultimi anni di vita dedicandosi ad opere di pietà. Le foglie sono di colore verde chiaro. I soldati potevano essere menzionati in più casi. A essa seguirono ancora la Polonia-Sassonia e la Baviera. I cavalieri, tra cui Sir. Il torneo è stato vinto dal per la sesta volta nella sua storia. "Viene usato anche il termine ""Daigo""." "Entrò presto in contatto con l'ambiente dei Macchiaioli e strinse amicizia con Silvestro Lega." The House of Fear E la vita continua Segnalato occasionalmente in Groenlandia, Giamaica e Panama. A tali posizioni si contrappose la corrente di Ettore Sacchi, che risultò maggioritaria. Il film fu prodotto dalla Feature Productions. Presso questa stazione fermano solamente treni locali. Sette giorni dopo mise a segno il primo placcaggio. "La difficoltà verbale all'inizio della malattia non è forte, ma diviene marcata col prosieguo." "Attualmente l'uso di questo materiale è stato sostituito dalla plastica." Vincitrici del campionato. Questo fu il primo passo per la creazione della futura Lega Anseatica. A fine stagione, la squadra è retrocessa. Era il suo ultimo ruolo. Lo spazio vuoto nelle mani del bronzetto di Sciacca suggerisce un esito analogo. Egli è il fratello del filosofo Jacobo Muñoz. I suoi colori sono il giallo e il verde. Questo fu un raro caso di iniziativa Mōri durante la guerra. "Ospita all'interno la raccolta d'arte del comune." Presenta un tipico odore aromatico che richiama quello delle mele mature. Sono due lati opposti. Il Teuta ha vinto il trofeo per la seconda volta. Lavorò a Cagliari, Sassari, Nuoro e Alghero. Nave dei folli Le creste sopra-orbitali sono assenti. Terminato il prestito fa il suo rientro al Genoa. Più raramente si compra un pezzo di legno grezzo presso le segherie. Le larve vivono in acqua e sono dotate di branchie molto piccole. Victor, disperato, finisce per uccidersi. Si deve ai sacerdoti scolopi, nel primo ventennio del Seicento, il presepio barocco. "Affreschi: ""Annunciazione"" nella calotta, ""Agnus Dei"" e i simboli dei quattro evangelisti nella volta." "Il Regno Unito risente molto dell'attuale crisi." La sincope da deglutizione è un malessere mediato dal nervo vago. Sono presenti piccoli crateri nei lati est e sudovest del bordo circolare. Il disco ha venduto nove milioni di copie nel mondo. La canzone è stata dedicata da Frankie ad Emergency. La struttura del Castello è di epoca medioevale. Fai da te! Con Ferruzzi morirono altre quattro persone. In seguito, si vede il gruppo passeggiare in una stazione di treni. "Lo scritto rappresenta il tentativo dello scrittore di descrivere l'esperienza esistenziale della guerra." Jerry Chambers La notizia sconvolge la ragazza. Conta in un campionato di Apertura ed uno di Clausura. La recitazione constava di metodo, applicazione ed allenamento, secondo precise regole. Indo-Pacifico tropicale. "Quando però la signora muore in seguito a una caduta dopo poco, l'opportunità sfuma." La vocale ad es. Nel quinto si trovano tutti gli animali terrestri, come per esempio i mammiferi. "È noto con il nome di ""Antonello""." Produsse soprattutto medaglie e cammei. Attualmente ospita alcune centinaia di monaci. La squadra piemontese si ritrovò al terzo posto. Essa ha la sua sede a Lisbona, Portogallo. Il nome deriva dalla salsa calda al cioccolato con cui è guarnito. La famiglia contrasse matrimoni con le famiglie Lanza, Moncada, Sanseverino, Carafa, Chiaramonte e altre. Sullo sfondo si notano dei feti appesi al soffitto. Si trova applicato a scarpe, stivali o sandali. Si utilizzano a scopo ornamentale conchiglie e perline in malachite. Questa regione, situata nel sud della penisola, è definita Bassa Bretagna. Durante la riproduzione i maschi si esibiscono in voli di pattugliamento. Blue Line and the Green Line, "Venne così nuovamente inserito nella squadra che prese parte al Giro d'Italia." Lo scantinato veniva utilizzato, un tempo, anche come rimessa per gli asini. La trama del gioco ci introduce il nuovo gameplay. "Scrive e partecipa al documentario ""Alberi che camminano"", regia di Mattia Colombo." Provincia di una città del nord Italia. I difetti si manifestarono specialmente nelle due caratteristiche di marcia più basse. "In ""World of Warcraft"", i personaggi giocabili di razza non morta appartengono ai Reietti." Ha taglia medio-grande. Per aumentare le chance di successo la band si trasferì poi a Berlino. I parchi trentini che accompagnano le antiche residenze extraurbane sono prevalentemente di fattura ottocentesca. Distretto di Pampa Hermosa In condizioni normali è un gas incolore molto instabile. La Germania e la Spagna detengono il record di vittorie della competizione, tre. Spesso si tratta di esortazioni morali. Da qui il nome lambrusco. Fu poi eletto miglior difensore della competizione europea. Ci sono due tipi di sindrome della sella vuota: primitiva e secondaria. Dopo una faticosa conquista, la penisola cadde sotto il dominio di Roma. La rubrica ha riscosso un successo sempre maggiore negli anni. Miguel Alfonso Herrero In programma le gare di singolo maschile. La Società Thule appare in numerose opere narrative fantastiche. Quella da trasferta era invece completamente nera, con rifiniture rosse. Fu una donna filantropa e perciò amata della popolazione più povera. "Fu la prima ""Vivid Girl"", battendo Traci Lords." Il genere comprenderebbe circa dieci specie o poco più. Nei giorni che seguono la gelosia fra i tre uomini genera sempre maggiori tensioni. Serve la località di Mulino, frazione del comune di Savignano sul Panaro. È interpretata da Courtney Thorne-Smith. I giochi tedeschi sono diffusi in tutto il mondo. Mika Salo passa alla Tyrrell, motorizzata dai dieci cilindri della Yamaha, lasciando la Lotus. La Val Rosandra era abitata già in tempi preistorici. Le estati risultano calde e secche. "L'albero viene usato come pianta ornamentale e può essere potato come una siepe." E poi gli effetti. Colin Hicks, prima del concerto, perde la voce, ma lo spettacolo non viene annullato. Jason de Vos La capitale di Acre, Rio Branco, si trova su questo fiume. "La designazione di ""Indian Tonic Water." Prodotto dalla Screen Classics Inc. Secondo il Gigli morì a Siena. È presente la dogana stradale con la Romania. Equi e Volsci cominciarono ad arretrare anche in quel settore. "Tre battaglioni prestavano servizio nel Tirolo meridionale l'attuale Trentino, a Mezzolombardo, Riva e Trento." Entrambe vengono eliminate dalla seconda fase di gioco. Al di fuori del mondo sportivo è una manager nel campo assicurativo. Ha optato per rappresentare il Senegal invece della Francia. I cittadini decidono però di difendersi e richiedono la nomina di un nuovo sceriffo. Diffuso in tutta Europa eccettuate le isole Britanniche. "Il Governatore britannico di Hong Kong utilizzava una ""Phantom V"" per le cerimonie ufficiali." In questa sottospecie gli uccelli del tipo azzurro sono rari. Ha giocato anche in Fed Cup. "Il Kamo""-jinja"" svolge la funzione di proteggere Kyoto dalle influenze maligne." "Burke ricorda di aver pensato: ""Mio Dio, che meraviglioso esempio di aerodinamica è questo!" La mancanza di comunicazioni non permise un immediato arrivo dei soccorsi. Sul monte si trovano i più grandi impianti di sci estivo della Francia. È possibile però usare la forma aggettivale normale. Il brano si distingue per un differente traccia vocale, del piano e del basso. Nove squadre furono individuate nelle perdenti delle qualificazioni alla Liga. È inoltre apprezzato per le sue doti atletiche che garantiscono spettacolarità nelle giocate. "Per questo Ferrara è stata definita la prima città moderna d'Europa." Mentre Jess prova a dissuadere Nick, Schmidt e Winston accettano Neil come nuovo coinquilino. Sorge su un promontorio roccioso detto Sasso di Pino. La linea delle divise da allenamento riprende gli stessi colori. Guida è un architetto in carriera amante della bella vita e delle belle donne. Passò la sua infanzia a Villa Brandy, nella Terra di Buck. Altre figurazioni angeliche sono presenti anche nelle volte minori. "La stazione è l'ultima della provincia di Palermo." Ma perché tirare la corda già logora? Si classifica inoltre quinta nel concorso individuale. Abita a Paperopoli in una villetta suburbana. Le loro idee radicali mettono in discussione lo statu quo culturale degli anni settanta. Un prezioso organo è posto sopra il portale di accesso. Il movimento tendeva al rifiuto della poesia politicamente impegnata e al ritorno al mito. È possibile che si tratti di questo sovrano. George D. Baker firma qui la sua prima sceneggiatura. La musica è composta da Giovanni Nuti. A due coniugi benestanti viene rapita la figlia piccola. Nel palazzo si trovano numerosi passaggi segreti che portano al fiume. Esso sostituisce lo stemma più antico, costituito da tre o quattro vasi di miele. Non tutte le varietà di quarzo sono presenti in natura. Originariamente il brano è cantato dal solo Andrea Bocelli sempre in lingua italo-inglese. Successivamente i due portano i rispettivi figli ad un asilo nido. La shell di root predefinita è Dash. Le successive edizioni Mondadori hanno adottato il titolo La camera di Jacob. Alla sua morte, gli succedette il figlio primogenito László La safety car venne mandata in pista in quel giro. Suo padre era un funzionario forestale. La stazione della metropolitana è sotterranea con una piattaforma a isola centrale. Il nonno, allora, prende appuntamento e si reca dal professore. Anche William Shakespeare contribuisce alla leggenda nera di Machiavelli. "E Karen, nel film, ha l'opportunità di commettere l'atto proibito indirettamente""." La pellicola ha ottenuto per lo più critiche positive. Prosegue quindi la carriera tra i dilettanti umbri con Subasio, Nestor e Tavernelle. Iniziò molto presto ad amare la lettura. Conserva il titolo battendo Mickey Cantwell ai punti con verdetto non unanime. La famiglia può così felicemente riunirsi. Testi e musiche di Edoardo Bennato, eccetto dove indicato. Due giorni dopo, Haakon ottenne ufficialmente la reggenza degli affari di governo. I roditori sono rappresentati dallo scoiattolo, dalla marmotta e dal ghiro. Il film è stato girato a Sault Ste. Il suo mandato ebbe uno svolgimento burrascoso. Goren e Eames cercano di rimettere insieme i pezzi della vicenda. Mandato in guerra, venne fatto prigioniero. A Central Park si svolgono infine spettacoli estivi di prosa e musica gratuiti. Avendo eliminato ogni opposizione, comunque, reclamò per sé il titolo di imperatore di Maurya. Carter e Artis furono quindi condannati di nuovo alla prigione a vita. "Per qualche tempo ""Ultra"" fu usato solo per le informazioni provenienti da questo canale." Sfocia infine nel Mar Ligure a Borghetto Santo Spirito. Unica aggiunta è la dichiarazione austro-ungarica relativa alla Tripolitania. Contro gli Atlanta Falcons la domenica seguente i Bucs ancora. Sono diffuse le coltivazioni di ortaggi e frutta; presenti industrie alimentari, manifatturiere e meccaniche. Il torneo si è giocato a Lippstadt in Germania. Ciò è causa ed effetto della malattia renale. Nel quartiere è presente un percorso di circa due chilometri, che costeggia il mare. "Il nastro dell'ordine era blu con una fascia gialla per parte." La keniota stabilisce il nuovo record africano. Oltre alla recitazione, pratica danza jazz e moderna. "Ricettacolo di squame pelose terminanti con un'unica spina scanalata." "Come per ""Conoscere"" anche ""Capire"" si distingueva per serie caratterizzate dal colore della copertina." La cittadina è stata citata in opere di letteratura. La città fu ulteriormente danneggiata di proposito, per creare fasce tagliafuoco, abbattendo diciotto edifici. "L'altare maggiore era decorato da un'importante ""Annunciazione"" di Giotto, oggi perduta." Tutti i membri del gruppo si erano formati musicalmente al conservatorio. La pericolosità è dovuta alla differenza di densità tra olio e acqua. Desidera conoscere la magia, non per egoismo ma per sete di conoscenza. Il torrente tende a erodere i punti deboli di questa composizione. Sculture in legno, con giganteschi libri accompagnano il percorso. Oggi le tecniche di criptazione si sono evolute in maniera drastica. Sono presenti otto specie. Reportage della rappresentazione live del disco Roy la chiude nel bagagliaio della sua automobile... Tuttavia, mentre stava viaggiando nel Dyfed, incontrò la giovane e avvenente monaca Non. La sua distribuzione è stata poi accuratamente mappata con i dati di Chandra. Ha una portata di carattere torrentizio, con periodi asciutti in estate e piene autunno-invernali. Tuttavia, smentendo sue ripetute precedenti dichiarazioni, ha deciso di non abbandonare la politica. È un trequartista, ma può giocare anche come esterno destro o sinistro. "La ""Mata de Valencia"" è la più grande foresta di abeti dei Pirenei." Alla serie collaborarono artisti come Joe Madureira e scrittori come Zeb Wells. Solo futuri scavi più approfonditi riveleranno la veridicità di queste speculazioni. In serata si costituisce nel carcere di Gazzi a Messina. Intervista a Wong Kar-Wai. "Nell'arco della sua carriera è stata quindici volte campionessa nazionale." "La finale decorazione in stile barocco avvenne verso la fine dell'Ottocento." Col termine posta si indica anche la corrispondenza stessa. Il padre morì quando Rufus aveva dieci anni. È stato poi disponibile per lo streaming sul sito ufficiale di Siouxsie. Pochi giorni prima del si ritira, ormai trentaseienne. La forma del voivodato, comunque, variò nel tempo. Procedendo nello sviluppo delle abilità si rendevano disponibili nuovi oggetti. "L'ingresso al santuario del Frassino avviene tramite un ampio viale delimitato da cipressi." "L'edificio risale nella sua impostazione primitiva all'epoca romanica." Fu un autodidatta e seppe formarsi una cultura economica e filosofica d’alto livello. Sulla destra, infine, si trova il seminario. "Bennett si dimise l'anno seguente per arruolarsi nell'esercito." In filosofia era un seguace di Victor Cousin, e di G. W. F. Hegel. Conta molte presenze con la nazionale bielorussa. "L'Agnelli affermò invece di apprezzare la canzone." Era un enorme esemplare, con più di un centinaio di luci multicolori. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne assai danneggiata la Cappella della Madonna. "Inoltre ogni equazione di tale forma descrive un'inconica." Nel frattempo Penny inizia a lavorare anche come barista per guadagnare qualcosa in più. Fa parte delle Pacific Air Forces e dipende dal Pacific Command. Seppur autodidatta, il suo stile attira diversi ammiratori conferendole una certa notorietà. La funzione del capovillaggio è prevalentemente quella consultiva. Il testimone si accorse che aveva lasciato il segno di bruciature sul terreno. "Conclusa la mostra, l'opera venne generosamente donata alla città di Spoleto." "La tutela assicurata dal diritto d'autore copre però solo le traduzioni contraddistinte da creatività." Rosario Spatola Ha dieta carnivora: si nutre di insetti, invertebrati, molluschi bivalvi e pesci. "L'album è prodotto dal trio Gibb-Galuten-Richardson." Palazzo del ghiaccio La sede comunale è situata nella frazione di Cutigliano. Il luogo destinato alla conservazione del vino è la cantina. Diverse varietà di marxismo sono pure state invariabilmente antagoniste alle credenze religiose. "La pensione gli fu concessa dal ""Nawab di Bhopal""." A Genova la coppia abitò nel Palazzo Brignole. Presenta pianta rettangolare con un cortile interno. Alcuni oggetti stanno fermi, altri vagano in orizzontale. Stette quindi in disparte fino alla fine della guerra. Nel mese di agosto, la notizia della morte di Augusto giunse in Germania. Studiò la filosofia e il sanscrito. Anzi, paradossalmente il decreto incentivò il contrabbando. "Purtroppo il suo fiuto da ""sbirro"" non lo inganna." Il vicecapo non è un ministro del governo. Il precipitare simboleggia la voglia di diventare in fretta adulti. Il fiume Dee è frequentato dagli amanti della canoa. Xiang Liang riuscì ad ottenere diverse vittorie contro le forze Qin. Giovanni Santini Anche altre aziende sono state colpite dalla crisi. Ha chiuso la sua carriera nella massima serie con un biennio alla Pallacanestro Varese. Al centro era la grande cupola circolare. Il Club Atletico Torino perde la finale contro il Pro Patria Busto Arsizio. Serve il centro abitato di Chieri e quello vicino di Pino Torinese. Esteban Batista Omaggio all’ars poetica di Marcello Vitale”. "L'evoluzione dei premolari in molari è stata ben rilevata in questi reperti." Anche nelle canzoni italiane non è raro che le parolacce facciano comparsa. Charlotte viene ricoverata in una casa di cura. A discrezione può essere usato del pecorino stagionato. "Fu il primo della ""familia"" che portò il nome di ""Sulla""." Di queste oggi non è rimasto quasi nulla. La fusoliera era di sezione ovale. Gli atteggiamenti crudeli di Fabrizio si uniscono alle sue nuove pulsioni sessuali. Parteciparono dodici nazionali divise in due gruppi da sei squadre. La storia è stata ripresa da Umberto Eco nel suo romanzo Baudolino. La moneta aveva le stesse dimensioni del gros tournois, con un peso di ca. Appartiene amministrativamente al comune di Alghero. Alcuni resti sono stati ritrovati anche in Italia. La canzone spiega che cosa le ragazze passano per essere belle. Le due lingue infatti hanno una comune origine. La Slovacchia rientra nel gruppo degli Stati avanzati. "Qui fu ""Cancelliere"" della Repubblica fiorentina per cinque anni." I compositori di questo periodo scrivevano canzoni banali o ballate sentimentali. Verranno così scoperte le Molucche. Il brano si chiude in una maniera improvvisa, così come era iniziato. "È infatti l'epoca in cui il giornalista pugliese subisce il fascino della rivoluzione russa." Consegnò due bozze di risoluzione al segretario generale della Lega delle Nazioni. La capitale è Ankara, e la città e il porto più importante è Istanbul. Il suo capoluogo amministrativo è Sebring. Mike Wilkinson Pedro è un esterno offensivo in grado di agire su entrambe le fasce. In seguito si laureò nella Facoltà di Ingegneria civile di Parigi. "Partecipa a numerosi concorsi e manifestazioni, portando avanti anche, nello stesso tempo, l'attività concertistica." Le tribù meridionali non crearono problemi per almeno altri cinque anni. Matthew era figlio del Rev. Beware of Strangers I punteggi assegnati nelle gare precedenti rimarranno invariati. Il suo capoluogo è Gainesville. Irving Limited, negli anni novanta. Nave Vesuvio è la seconda unità della classe Stromboli. "L'attività sportiva a livello mondiale è proseguita con la partecipazione alla ""Blancpain Sprint Series""." Revolution Radio Persa infatti la causa, Suzanne si butta in politica. Tenne una scuola di pittura. Gli altri protagonisti riescono a fuggire poco prima che il sottomarino affondi. Le donne e i bambini vi partecipano indossando i tradizionali kimono. La figura del nostromo è presente anche sulle navi mercantili. "Solo in epoca recente l'opera è stata attribuita a Michelangelo." "Per il campionato successivo è ancora in Turchia con l'." Ben presto la rissa si placò, anche perché il Palio incombeva. Si ribellò alla schiavitù delle vergini consacrate costrette a lavorare nei bordelli. Alla Triennale vi era una sintetica documentazione che illustrava questo problema. Vari luoghi furono intitolati dopo il giubileo. Il Vallemaggia gioca le partite casalinghe al Campo La Pineta. Talvolta è presente nelle foreste ripariali lungo fiumi che attraversano zone più aride. "Il percorso è stato originariamente proposto come una linea ferroviaria salvo poi abbandonare l'idea." Per questo motivo organizzò una serie di manifestazioni in tutta la Tunisia. Molti sono i suoi quadri di argomento religioso. Non è dotata di parcheggio. Tecnica fino a quel momento mai usata da nessuno. Si trova nel distretto Meridionale. "Finito il corso, viene assegnato all'accademia stessa come pilota istruttore." Il libro spiega le cause della guerra tra gli Stati. "Si può quindi convertire il combustibile di nuovo in acqua per liberare l'energia solare." Norvegia qualificata. "La ""Cassin"" fu rimorchiata al Mare Island Navy Yard per essere ricostruita." I sono conchiglie derivanti da alcune creature che vivono nei mari del cielo. Fin da giovanissimo dimostra interesse per la musica. Sono stati invitati personaggi del mondo della cultura, della politica, dei media, e dell’economia. I riferimenti di Origene, Novaziano, e dei Padri successivi sono piuttosto indefiniti. "È rimasto nell'ambiente lavorando come telecronista per Eurosport." Le pubblicazioni della rivista sono mensili. "Un procedimento analogo si verifica anche invertendo l'ordine di applicazione degli sforzi." Ha proseguito i suoi studi nel comune di Stillwater in Minnesota. Lilla, con in mano le lettere compromettenti, vuole che il marito le legga. "È il seguito della webserie ""The Adventure of the Ghoul Squad""." Lo stile di disegno è più sobrio e meno barocco rispetto ai fumetti precedenti. Non è dotata di stabilizzatori, pur essendo predisposta al montaggio. Il Burgos arrivò al penultimo posto in classifica, retrocedendo. La specie caccia soprattutto durante la sera. Alcune donne, addirittura, vennero interpretate da uomini. "I partecipanti sono noti come ""parole""." La specie è nativa del Madagascar settentrionale. Fu per Bergman un duro colpo. Fu eretta per consentire gli studi e le ricerche di padre Alessandro Serpieri. Con lui finì la linea principale dei Babenberg. Impostò quindi la sua campagna estiva su questo presupposto. Per fornire tutte queste opzioni completamente, queste popolazioni devono essere utilizzabili a lungo termine. "Negli ultimi anni visse dividendosi tra il suo Paese d'origine e la Spagna." "Aggiunge poi che il ragazzo potrà esser accettato in quell'ospedale solo a tale condizione." Esso gode di autonomia organizzativa e gestionale e tiene una contabilità propria. "Essa fu evidenziata con due archi all'inizio e alla fine del presbiterio." Inoltre, le livree delle auto sono molto simili a quelle dei loro omologhi reali. La struttura è formata da due piccole cappelle. La fanciulla risponde alla domanda postale in precedenza, scegliendo pubblicamente Kururugi come suo Cavaliere. Si coltiva in diversi vigneti in Moldova e Muntenia. Tito, clown in un circo girovago, trova una bambina abbandonata. Brian Ashton non se ne servì più per tutto il torneo. Potrebbe essere richiesto tempo da spendere sulla ricerca. "Questo motore venne prodotto su licenza anche dalla Bianchi e dall'Alfa Romeo Milano." Il film venne distribuito negli Stati Uniti in formato direct-to-video. Ha anche ospitato la maggior parte degli eventi sociali della zona. Qui di seguito i nomi trascritti in lingua italiana, Hangŭl e Hanja. La cresta terminale del tabulare era breve e quasi dritta. "Per i non residenti l'accesso è a pagamento." Come gli umani, i mezzelfi non hanno né bonus, né penalità razziali alle caratteristiche. Ha allenato nella medesima categoria anche il Panicale. Grande appassionato di football americano, è tifoso dei Miami Dolphins. Nel dopoguerra Dortmund diventa parte della Germania Ovest. Le stanze espositive sono tutte divise per temi. È un film drammatico statunitense e britannico a sfondo catastrofico. Prima della soppressione, ne faceva parte solo la cittadina di Kawaguchi. La struttura è attiva come albergo con la denominazione di Hotel Loggiato dei Serviti. La permanenza in B durò solo una stagione. Questo permise a Maria Teresa di assicurarsi il trono austriaco malgrado la Legge salica. "Gl'interni sono quelli tipici di una chiesa greco-ortodossa." Esistono ancora delle piccole praterie vergini negli stati del Midwest statunitense e in Canada. Elementi tradizionali africani si ritrovano anche nel frequente ricorso a proverbi e metafore. La sede fiscale venne posta a Dublino dopo la incorporazione di Cooper. Al pubblico il film piacque moltissimo. Ron Stein ha girato i filmati del gioco. "Si gioca annualmente a Macon in Stati Uniti d'America." Sempre nel capoluogo siciliano intraprese gli studi universitari. Il film era il frutto di una co-produzione italo tedesca. Ma prima donò un orfanotrofio a San Miguel. "Ci sono vari problemi con questo approccio per la comprensione dell'esoterismo occidentale." "Sul lato destro del cortile si trova lo scalone d'onore." Prende parte alla National First Division, la seconda divisione del paese. "Torna quindi, ancora brevemente, all'Huracan." Il battaglione proseguì la sua evoluzione servendo casa Savoia e divenendo poi reggimento. Ha iniziato la sua carriera teatrale come interprete bambino. Non fu prodotto in serie ma solo in pochi esemplari destinati a velivoli sperimentali. Essa appartiene alla provincia di Phang Nga. Fu occupata dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Cresce in autunno, a gruppi nei boschi misti. La medaglia ha tre gradi: Oro, Argento e Bronzo. "L'interno della chiesa è ad un'unica navata, con decorazioni settecentesche di Carlo Fontana." Si tratta di un alpine coaster. Ha sede a Palazzo Lucchesini, in Via degli Asili. Il film fu prodotto da Hal Roach per la sua compagnia di produzione. "Fa parte altresì dei Borghi più belli d'Italia." La stazione è accessibile ai portatori di disabilità grazie alla presenza di ascensori. Altre tappe furono: Salerno, Gaeta, Terracina, Sezze, Norba, Ninfa e Sermoneta. Il tagalog è la prima lingua per un terzo della popolazione filippina. Disputano la Celtic League, e partecipano alla Coppa Anglo-Gallese. Tuttavia tre settimane più tardi decide di lasciare la responsabilità della nazionale femminile. Daphne utilizza le sue abilità per scoprire dove si svolge una festa. Tale arte può essere caricata nella memoria video direttamente. Nathalie collabora come interprete di due canzoni delle colonne sonore del film. "Caratteristica è l'acqua pulita e trasparente, di notevole profondità poiché si incrociano le correnti." A fine anno, Smith firmò un nuovo contratto triennale con Montreal. Canta molto di rado, ed esclusivamente dal vivo come corista. Fu uno dei principali esponenti del cosiddetto Movimento Ceciliano. Inoltre, una piazza a Follonica porta il suo nome. Il comune di Solopaca gli intitola una via, per ricordarlo. Le due vincenti disputano infine la finale per la promozione. Incerte sono le origini delle due diocesi. Una scritta scorrevole sopra la visuale dà le necessarie informazioni. "Sull'epidermide umana protegge le cellule di Langerhans dalle radiazioni solari." Jessica Alonso Il nome del suo creatore è avvolto nel mistero. "La particella ""ra"" viene fatta seguire ad un verbo per indicare un'azione negativa." Progressivamente, complice la scarsa programmazione radiofonica, la musica di Luca scompare dalla scena. Flavio Dioscoro È abile con entrambi i piedi e sovente fornisce assist ai compagni. Di questi un quarto deriva dalle donazioni. Gli accumulatori usati comunemente avevano una capacità limitata a poche ore. Per migliorare il controllo sul territorio, trasferisce la sua residenza a nord. "Molte di queste incongruenze ruotano attorno alla cronologia della distruzione dell'ordine Jedi." Secondo una leggenda analoga Diomede avrebbe fondato Adria mentre Clodio avrebbe fondato Chioggia. Fece parte anche della nazionale B, senza disputare partite ufficiali. Il ricco patrimonio boschivo rappresenta una delle risorse economiche più importanti della Valle. "La roccia più grande, il ""Marito"", ha inoltre sulla sommità un piccolo arco ""torii""." La fossa centrale è comunque sempre centrata nella faccia occlusale. Entrambi gli studi sono stati anche rapidi nel penetrare il mercato mondiale. È sicuramente il parco più importante di Barletta. "È stato membro e presidente della ""Academia de la Historia de Cuba""." Mason e la prima moglie Pamela erano amanti degli animali, soprattutto gatti. Il protagonista è un bambino alato, che vuole diventare un cupido. "In contemporanea è stato pubblicato come ""instant book"" il romanzo breve ""Ultimo grado""." "Il cast di attori non protagonisti dei ""Dieci Comandamenti"" era imponente." Healey era sposato e aveva due figli. Viene citato come autore di numerose opere, molte delle quali legate ai poemi omerici. La pelliccia è può essere soffice o spinosa. "Siamo insomma di fronte a un ""mito storiografico""." Dove non indicata si intende nazionalità britannica. Il corpo era dotato di due serie parallele di minuscoli tubercoli. Il piombo può produrre danni irreversibili al cervello in via di sviluppo. Forme particolari del tema Mackenzie sono il tema Mansfield e il tema Foschini. Nota: altre squadre parteciparono al torneo ma si ignorano i loro risultati. La squadra vola in Spagna per il ritiro invernale dove affronta diverse amichevoli. In seguito sposò Antigone, figlia del re. Col tempo la Wurlitzer passò alla sola produzione di organi e jukebox. È retta dal vescovo Marcello Semeraro, mentre il titolo è del cardinale Angelo Sodano. È sepolto al cimitero di Ivry, nella regione parigina. "È questa l'origine della radioattività naturale." Finora il premio non è mai stato vinto. "L'Ustascia non dimenticò le azioni ostili intraprese dal ""controllore"" italiano Ercole Conti." "Mary, a questo punto, decide di restare anche lei con l'uomo che ama." Anche Nelson fu tolto dalla card. Il suo desiderio viene rapidamente esaudito. "L'attuale soffitto è fatto di semplici capriate in legno." Al riguardo del simbolismo cristiano della Bandiera cristiana. Successivamente fu venduto ai de Ponte per poi tornare ai Gambacorta. "C'erano inoltre velivoli da addestramento e ricognizione aerea." Questo complesso architettonico costituisce oggi la zona fieristica di Barcellona. "Shock the World""." William Wright Sul suo sito potrebbe essere sorto un forte ausiliario. Supporta inoltre la creazione di imprese molto piccole. La flora è formata da faggi, querce, pini e ginepri. Al via Patrese prova ad attaccare Mansell, senza però riuscire a superarlo. Nello stesso anno vinse il suo primo campionato sovietico femminile. Le prove di Shazam! "Ben presto però l'autore inizia a disinteressarsi al lavoro e abbandona medicina." Ci sono parecchie diverse traduzioni inglesi del passaggio relativo nella traduzione funebre di Pericle. "Talvolta era chiamata Strenua, cioè ""attiva""." Durante la sua carriera ha cantato in circa ottantacinque teatri italiani. "L""'habitat"" di questo uccello era probabilmente rappresentato dalle foreste secche tropicali tipiche della zona." È un concetto importante in chimica verde. "All'inizio degli anni ottanta, il complesso venne rilevato da alcune famiglie di imprenditori locali." Il nome del dipartimento era dovuto al fiume Ter. Come regista affronta riscritture e manipolazioni di testi, fino a divenire autore lui stesso. Si contrappone alla logica pull. Quando i soldati teutonici tornarono, non provarono a riconquistare il castello. Nel frattempo, ha usato la fotografia e la pittura come mezzo di auto-espressione. Hawke può anche rifiutare questa prospettiva e lasciare il parente a morire. "In ""Per colpa di chi?" Southwest Division "L'uso di tale termine arricchisce e amplia quello più comune e diffuso di fognatura." Sono affiliati ai Boston Bruins, squadra della National Hockey League. "Brawl"" con il nome di Lucia." Ad imporsi nella graduatoria finale è stato lo spagnolo Alejandro Valverde del Movistar Team. "Dopo le superiori si iscrive all'accademia d'arte, che lascia dopo un anno." "La figura del ""coordinatore"" è il responsabile operativo del Centro." La selleria era disponibile sia in tessuto che alcantara o pelle. È anche presente un piccolo scalo merci in direzione Chivasso. "Lora accetta l'offerta di Annie e la assume come governante." Tom Scholz ha prodotto e scritto tutte le tracce. Iniziò a lavorare su opere astratte negli anni cinquanta. "Secondo un'altra tradizione, gli stivali rovinati sarebbero stati tutti e due." Professore Emerito di Organo Principale al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Murat fu definitivamente sconfitto nella battaglia di Tolentino. Ma la giovane equivoca sulle sue intenzioni e lo colpisce con un pugnale. La sua ottima situazione economica gli consentì di affrontare con serenità situazioni difficili. Federico Pérez Wasserman fu un importante sostenitore del Partito Democratico. Il territorio fu ricavato dai comuni di Sezze, Terracina e Priverno. Crediti tratti dalle versioni originali dei due brani. Nelle popolazioni di questa specie le femmine sono molto più numerose dei maschi. È un Inghilterra molto rinnovata dopo il disastro Sei Nazioni. Negli anni seguenti, divenuto attore, incise numerose versioni dei classici napoletani. Atlético Nacional qualificato ai gironi semifinali. Per amore di suo fratello, Worf accetta di ucciderlo. In seguito, la Lega decise di ammettere anche la Casertana. La squadra vince il titolo per il secondo anno consecutivo. "L'album ad oggi ha già ricevuto ottime recensioni tra i quali quelle del Kerrang!" Oltre la cinta muraria si estendeva una spianata priva di case a alberi. Alla fine la lettera si ritrova e i fantasmi sono così liberi. Tra i registi più famosi con cui ha lavorato, figura Martin Scorsese. "L'album è disponibile nella sua versione standard anche in vinile." "Stachovs'kyj insieme a Michael Kohlmann mentre Južnyj in coppia con Marcos Baghdatis." È diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nova riesce ad uccidere Annihilus, vendicando la Nova Corps. Tommaso Rossi. Compie il percorso di studi nel Seminario arcivescovile di Milano. "Fa parte delle Alpi dell'Albula nelle Alpi Retiche occidentali." Alla prima Dieta di stato la nobiltà era uno dei quattro stati rappresentati. Tra questi ultimi è incluso il metodo agli elementi finiti. Il percorso è circolare ed è segnalato da dei triangoli rossi. E qui si conclude la prima serie del seguito a fumetti della serie tv. Di questa costruzione sono conservati alcuni resti, che sono stati recentemente restaurati. Si mettono sempre davanti al sostantivo a cui si riferiscono. "Fu docente all'Università di Trieste." Lake City Darnell Lazare Le caratteristiche generali, tuttavia, restavano le stesse. La reliquia del presunto miracolo venne inserita in una teca argentata, a imperitura memoria. "Continua tuttavia la sua carriera da supereroe utilizzando il nome di ""Angelo Oscuro""." Dopo il Teatro Lirico è attualmente il secondo teatro più capiente della città. Creare e mantenere adeguate infrastrutture è stata la maggiore sfida negli anni. Per ragioni mediche gli vengono concessi gli arresti domiciliari. Il giocatore ottiene punti uccidendo zombie e salvando sopravvissuti. Kristof Wilke Conclude il campionato in seconda posizione accedendo ai playoff nazionali. "L'istituto risultante da questo processo conservò il nome die ""Banco Español de San Fernando""." "Una ""grazia"" indica pure un favore particolare concesso da Dio o da una divinità." La bocca era fornita di un becco dotato di robusti denti. Un crocifisso si trova infatti proprio sotto Maria. La cripta è sovrastata dal grande gruppo della Crocifissione. Nessuna regola grammaticale ladina viene rispettata, specialmente nel coniugare i verbi. "L'anno successivo, passa alla Virtus Entella, sempre come vice di Breda." Oggi il suo uso prevalente è il cricket. Il terziario è rappresentato in prevalenza da esercizi commerciali. Era il formaggio preferito di Sir Walter Scott. Al contrario delle forme attuali, erano presenti piccoli occhi funzionali. È forse lo strumento più tipico della musica andina. "Il brano è presente anche nella compilation audio ""The Saga Begins." Il film è stato girato interamente in Canada a Montréal. Inoltre sono presenti stand per mangiare. Questa codifica viene impiegata in Cina e a Singapore. Dalla vetta si gode di uno sguardo particolarmente significativo sul massiccio del Monte Bianco. "I tedeschi attaccarono Putot-en-Bessin con due battaglioni circondando il Reggimento ""Winnipeg Rifles""." "Provincia di Tver'" Il suo nome viene talvolta indicato come Robert, ed altre Richard. Ogni figlio fornisce continuità a metà del patrimonio ereditario del genitore. Il ventre invece è di colore chiaro, e va dal biancastro al grigio-giallastro. La Corte internazionale di giustizia è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite. La prima apparizione di un Uruk è a Brea. Secondo questa teoria il nome della cittadina deriverebbe dalla storpiatura della frase. Gli esemplari finora raccolti risalgono tutti al Paleogene. Era un istruttore scout. Attualmente è direttore di un istituto per la ricerca di risorse minerarie. Sono tendenzialmente favorevoli al superamento della monarchia. Il pianista ha inoltre registrato diversi album personali, o come leader del gruppo. Tre dei suoi componenti, fratelli, giocarono per la Juventus. "Nel loro stemma erano raffigurati tre pesci sormontati da un lambello d'oro con gigli." Questa convenzione è maturata solo dopo le prime due versioni. Nella chiesa di San Stefano di Bar-le-Duc si trova un cenotafio a lui dedicato. Alcune caspasi sono richieste nella maturazione delle citochine nel sistema immunitario. Umbertide, ha raggiunto la finale di Coppa Italia contro Schio. Anche per riempire il serbatoio della benzina è stato utilizzato lo stesso sistema. Chiostro interno con targhe commemorative. Sempre a Birmingham lavorò al progetto atomico britannico. Wesley ritrova Angel e lo riporta a casa. In quel giorno venne fatto un ultimo pagamento di sei mesi alle famiglie. "La pellicola è basata sul romanzo ""A Stone for Danny Fisher"" di Harold Robbins." È tuttora operante nello stesso istituto. "È uno dei protagonisti del romanzo ""Il Signore degli Anelli""." "Alla memoria gli venne concessa la Medaglia d'oro al valor militare, massima decorazione italiana." Debutta alla seconda posizione della Top Singoli. "L'antica facciata crollò completamente e l'edificio fu ridotto di lunghezza." Dionigi ripopolò la città con i suoi mercenari campani. Ha trascorso due anni in tour al loro fianco. "L'origine dei due è legata a una leggenda." "Un film ricco dal punto di vista psicologico e sociologico""." In agosto i turchi rioccuparono la città. Modern Romance Quella donna sapeva come mantenere la sua privacy. Si tratta della divisione più settentrionale e più estesa della provincia. Inizialmente lo stile della band era power metal, con voce pulita. A partire dalla seconda metà del Quattrocento proprietari del Borgo furono la famiglia Riccardi. Quest’ultimo infatti, per convalidare una transazione, prevede un coinvolgimento dell’intero network. Vivono a Colli Galaxy. Fanno eccezione i Maxwell Montes, dedicati ad un fisico. Ripresero ad essere la massima magistratura cittadina dalla caduta del fascismo. Durante la guerra fredda fa una scelta politica decisamente di sinistra. "Quest'ultimo viene calcolato dividendo la lunghezza focale per il diametro del foro." "Fu ""visiting professor"" di filosofia e religione alla Università di Budapest." Lungo i muri perimetrali sono visibili affreschi con decorazioni. Al di sotto di questa scultura è raffigurata la sepoltura di Gesù. Prende da subito parte a diversi spettacoli teatrali. Amico e collaboratore di molti intellettuali armeni di Costantinopoli e della successiva diaspora. "Si può anche studiare il problema del ""free-rider"" attraverso l'uso della teoria dei giochi." Nel sequel li si vede affrontare i problemi causati dalla figlia adolescente. "Quest'anatra non è migratrice, ma effettua solamente alcuni movimenti stagionali locali." Il film fu prodotto da Clarence Brown per la Metro-Goldwyn-Mayer. Fu impegnato anche politicamente, prendendo parte al consiglio comunale di Livorno in più occasioni. Gli studenti vivono in abitazioni ad essi specificatamente assegnate. Il Sarasota Herald-Tribune è il giornale pubblicato in città. "I singoli sono ""Rite When You Stand"", ""Sabotage"" e ""Skills""." Intanto gli avvenimenti vengono ricostruiti con i nuovi e maggiori elementi a disposizione. "All'inizio riluttante, decise di seguirla a New York il giorno del suo diciassettesimo compleanno." In Italia è tuttora inedito. La pupilla è ellittica orizzontale. "Ha vinto inoltre due scudetti e quattro Coppe Italia, oltre a un'Eurocup." È un uccello spesso rumoroso, specialmente nelle vicinanze del nido. Persone di nome Kelly Altri dati geologici e biologici:. A parte il residuo zuccherino, sono vini con acidità da alte a altissime. Nello stesso anno però lascia la pallavolo per dedicarsi esclusivamente al beach volley. Il film fu prodotto dal Nestor Film Company. Non era qualcosa che poteva illuminare la gente, che potesse ispirare. "L'evento è stato presentato da Jerry Springer, Melanie Brown." Lo stadio ha posti a sedere coperti e posti in piedi. Tutte le tracce sono state scritte da Peter Steele, eccetto dove indicato. Non completò invece la gara di slalom gigante. E famoso nel mondo videoludico nella saga di Kingdom Hearts. Ne esistono molte riproduzioni fotografiche, fra le quali una ad opera di Man Ray. "All'inizio della decima stagione Vala mette al mondo una bambina, Adria, figlia degli Ori." I due bunker erano collegati da una serie di scale. La serie riprende la storia del manga. In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad Iside. "Alcune cultivar, come la palma ""Jamaica Tall"" sono quasi scomparse a causa dell'ingiallimento letale." Contrariamente ad altre produzioni europee le vicende personali dei protagonisti sono affrontate solo marginalmente. A Chiara non rimane altro che uccidere Zago e consegnarsi alla polizia. Viene fatta salire da un uomo che la porta anche in città. È una importante tappa di acclimatazione. "L'auto di scelta per questi stranieri in un nuovo mondo?" I primi raggi della pinna dorsale e della pinna anale sono bianchi. Ted ottiene un aumento. Kevin Porter Jr. Tuttavia un colpo fa perdere il cappello di Topolino, e quindi anche i poteri. Solo nel quarto sondaggio ha avuto un brusco calo, arrivando al ventesimo posto. La massima influenza su di lui fu tuttavia esercitata da Giovanni Calvino. La regina fuggì di nuovo nella zona occidentale del paese. Il clima della zona risulta particolarmente mite e soleggiato, grazie anche alla costante ventilazione. Sebbene fosse un carro da ricognizione, non disponeva di nessun apparecchio radio. Nello scontro rimasero uccisi anche quattro dei marines di Cook mentre due furono feriti. Testi di Kam Lee, musiche di Rick Rozz, eccetto dove indicato. Per questo ruolo, vince nuovamente il Premio Internazionale Teresa Pomodoro come miglior interprete. Si giocava annualmente a Pasadena negli Stati Uniti. Fugge via, inseguito da un uomo a cavallo che gli spara. Tra i due nasce una tenera storia. La band utilizza una gran varietà di bizzarri costumi in ogni scena. Ne sono state proposte numerose varianti di tracciato. La vasodilatazione indotta dal farmaco sembra non condurre a fenomeni di furto. Si dibatte lungamente sugli ultimi rappresentanti noti dei nostri parenti più prossimi. Questa modalità è ideale per la diffusione aerea. Persone di nome Giulia La finale, invece, è disputata al meglio delle cinque. Vince la Harper. Nello stesso anno sposa lo scrittore Agostino Vieri. Fu sepolta a Mosca, nella tomba di famiglia nel monastero Donskoj. "Non a caso è anche chiamato ""The Lion Dog"": Il cane leone." La sede della società si trova a San Pietroburgo. I commenti originali, per inciso, sono irrimediabilmente persi. Si trova al limite orientale della provincia, proprio al confine con il Turkmenistan. Il Garante nazionale è un organismo collegiale. Erano più piccoli degli stegosauri più evoluti e avevano crani più corti e alti. In altre parole, ritengono che si debbano analizzare il contesto politico-economico attuale degli zhuang. "Viene disputato ""outdoor"" su campi da gioco in erba sintetica." "Questo patrimonio la inseriva a buon diritto fra le città più difese d'Europa." Pons è stato sepolto nel Cimitero di Montmartre, a Parigi. Appese le scarpette al chiodo, assume il ruolo di allenatore dei portieri. Regione Nordorientale Un giorno, recuperando una borsa caduta in mare, conosce la bella Savannah Lynn Curtis. Ma nessuno rispose al disperato insistere sul campanello. La prima dimostrazione nota di questo teorema risale a Eulero. Aveva il motore anteriore, con il pilota che sedeva proprio dietro di esso. "La ""Historia..."" è il primo approfondimento in chiave romantica dell'opera di Giulio Romano." La chiesa fu costruita da George Goldie, un importante architetto cattolico. "Il compito di stilare l'elenco era affidato ai censori." "L'attività prevalente è l'agricoltura." Così Dirk Pitt accetta di sostituirlo. "L'impresa ""Shamrock Motors Ltd." "Danny a questo punto manifesta ciò che prova con la canzone ""Sandy""." "L'azienda ha cessato l'attività a metà degli anni Ottanta." Consiste di diverse stanze che la squadra deve attraversare per raggiungere la foresta. Suoi studenti di rilievo, fra gli altri, furono Gioachino Rossini e Ferruccio Busoni. Husayn non aveva però inviato in soccorso al sultano tutta la sua flotta. Per la Hesketh fu la prima e unica vittoria. "A quell'epoca era la terza maggiore città del Giappone." La Germania si chiude in difesa per proteggere il vantaggio mentre il Giappone attacca. Commedia o tragedia? La vita sociale è gestita dalla pro-loco comunale. "Nel libro ""La magnificenza e il suo doppio." "Oltre a ciò, nell'ultimo quarto di secolo iniziarono a scarseggiare le raccolte di grano." "Mi piace dire che è molto colloquiale, a differenza di altre mie canzoni""." Le loro lettere sono ora nel principale archivio governativo di Stoccarda. Però rimaneva li, tra i miei piedi. È importante considerare anche il contesto immediato di questo passo. Gary Oakes "Per questo l'organizzazione opera con equipaggi di professionisti, inclusi nuotatori soccorritori, medici ed infermieri." La quinta e ultima stagione è incentrata principalmente sul personaggio di Tiffany. Ancor più grande sarà la passione per il cinema. Albero genealogico della famiglia Polo, dal più antico esponente conosciuto, Andrea. Soffrì a causa di una terribile infezione ed emorragia abbondante per qualche tempo. Rigogliosa è la coltivazione di fragole. È di origine inglese e ama i cibi pregiati. Di Antonio Brilla sono invece le statue sulla facciata esterna e un crocefisso ligneo. La serie comincia con due scene. Ci sono ristoranti con pesce fresco. Le reazioni del pubblico statunitense furono differenti, a seconda della maggioranza bianca o nera. "Durante questo periodo fu descritto dai critici come ""l'arrivo del prossimo Jimi Hendrix""." Non sono però al momento previsti finanziamenti. Questa nave è abbastanza manovrabile e veloce, nonostante non sia stretta come il Pelican. È in questa stagione che ottiene il suo miglior piazzamento nel mondiale: terzo. "Infine, un'altra dedica a Carlo, questa in distici elegiaci, la troviamo nel Vat." Al termine della stagione viene votato miglior calciatore della Championship. "Viene soprannominato dai tifosi ""Re Filippo di Svezia""." La terza domenica di luglio si svolge la festa delle cascate. Comandava la nave il capitano di corvetta Mancini. Ma ben presto le cose non andranno come lui pensava. Anche le musiche, come i testi, sono di Francesco Guccini. Yoon Hyun "In America Centrale, specialmente a El Salvador, è anche conosciuto come ""pan francés." Bussa ripetutamente chiedendo che gli venga aperta la porta, ma senza alcun successo. Records poco tempo dopo la sua pubblicazione. Il comune di Canelli si trova in Piemonte, nel sud della provincia di Asti. Il campionato cadetto bulgaro ha cambiato spesso formula. "Verrà ritrovato qualche giorno dopo e messo con i corpi ""non identificati""." Kitty lo seguì e andarono a vivere in Harley Street. "Il percorso di salita attrezzato è detto via d'arrampicata." Lo stesso vale nel caso di vincoli diversi. Successivamente ha diretto il Conservatorio di New York. Questa specie è diffusa in Cina, India orientale e Myanmar settentrionale. Caccia quindi pesci, che rappresentano circa la metà del suo regime alimentare. La coppia sarà sempre più amata dal pubblico ed avrà sempre più popolarità. Come compositore fu molto apprezzato, anche dopo la sua morte. Costituisce in pratica un collegamento dal Mare del Nord al Mar Nero. Castello di origini trecentesche, considerato un esempio di castello agricolo del basso Piemonte.. Su entrambe le porte del castello vi era lo Stemma imperiale asburgico. Prodotto dalla Kalem Company, il film fu interpretato da Alice Joyce e Tom Moore. Le voci maschili sono denominate, dalla più grave alla più acuta, basso, baritono, tenore. Dalla metà degli anni Novanta comincia ad esporre a livello internazionale. La prima, ed unica fino ad ora, donna a ricoprire questa carica. Le intrusioni del Terziario sono concentrate nella faglia Liquiñe-Ofqui e includono anche del gabbro. "Collabora con il quotidiano ""Il manifesto""." Asper fu molto apprezzato dai cittadini di Zurigo, i quali gli diedero una medaglia. Inoltre, dotò il suo palazzo di una terrazza sopraelevata per osservare gli astri. I maschi sono molto più piccoli delle femmine, ma non sono parassiti di esse. "È stata anche inserita postuma nella National Women's Hall of Fame." "A seguito della chiusura dell'attività, la maggior parte della documentazione è andata persa." Gli uccelli non accoppiati aiutano talvolta al nido. Suo padre, Jake Kane, è proprietario della Kane Software. Alla fondazione partecipano cinque società: Cerea, Armida, Caprera, Esperia ed Eridano. Lynn Merrick si sposò e divorziò due volte. "Tra di due però nasce l'amore e decidono di andarsene lasciando sola Alberta." "I costumi sono disponibili per l'acquisto al campo mas." Il film è stato distribuito in svariati paesi, con vari titoli. Avviene in autunno-inverno in acque basse e costiere. In semifinale, fu eliminato dal Twente. Una parte più esigua è rappresentata da materiale donato da privati in tempi diversi. Ha trascorso due anni recitando e lavorando a Los Angeles, dopo la laurea. Quando diventa adulta, la ragazza viene definita donna. Il minerale viene lentamente attaccato dagli acidi. "Ciò che seguì, fu l'inizio di una rivalità che sarebbe diventata leggendaria." "In seguito alla morte del padre, si occupa di amministrare l'azienda di famiglia." Lì imposero al municipio una requisizione alimentare e ripiegarono sul Tonale. Ebbe degli scambi epistolari con Ennodio. "L'ultimo suo proprietario privato fu Alfred von Uexkll-Gyldenband." Successivamente, a decenni di distanza, un consuntivo registrò dati abbastanza differenti. Il corpo di John Carta venne recuperato dai sommozzatori dopo due giorni di ricerche. Dalla Val di Fassa la montagna assume una forma particolarmente slanciata. Stuart Addis Il sistema cilindrico è la naturale espansione del sistema polare nelle tre dimensioni. "Il motivo di tale azione non è stato ufficialmente riconosciuto""." Nel frattempo, Lecce sta per divorziare dalla moglie. La pinna caudale è giallastra e biforcuta. Guidata dalle voci, la spedizione continuò la ricerca e molti morirono. "Pinnacle Command fu portato su Weber's World per essere processato per crimini contro l'umanità." Molte nazioni africane si presentarono assieme in padiglioni congiunti. Alcuni generi presentano inoltre la linea laterale divisa in due parti. "La ""lettura del biglietto"" è di solito una performance degli illusionisti." Tornerà per affrontare definitivamente la gang e sconfiggere Gordon. "La diocesi comprende parte dell'isola indonesiana di Flores." Per alcune zone sono disponibili anche informazioni relative agli Stati preunitari. In cambio della pace fu offerta una ingente somma di denaro. Questa informazione riprende e completa la trattazione sulle grandezze residue. Durante queste prove la regina prese per un breve periodo il timone della nave. Ogni anno ad inizio autunno si celebra il folcloristico Festival delle lanterne. Gioca da attaccante, è possente fisicamente ed è dotato di un notevole stacco aereo. Il flusso di caratteri è genericamente il codice sorgente di un programma. "Da qui il concetto di ""posa in opera""." Presenta un impianto a croce latina con tre navate, transetto e un profondo presbiterio. La sua funzione non è ancora stata chiarita. Non è affatto giusto. Coincide con la regione storica della Moriana. Bolla divenne ben presto un nome conosciuto anche oltreoceano. Poemi provinciali. Il testo del brano presenta forti influenze dalla poesia simbolista. In questo modello le molecole del gas sono assunte puntiformi e non interagenti. "Essi devono avere l'aspetto di statue viventi." Fatto prigioniero, fu deportato negli Stati Uniti. La tradizione vuole che siano stati figli di san Vitale e santa Valeria. I riscontri delle sue apparizioni in tutta Italia sono scarsi. Southern Pride I periodi di incubazione e di involo sono sconosciuti. Jake Stone, è un poliziotto duro e cinico. Questo è uno degli aspetti accattivanti di questa canzone. Alcuni dei suoi scritti non sono ancora stati pubblicati. È più conosciuto come padre della leggendaria regina Medb del Connacht. Capita che due o più delle varianti appena descritte vengano combinate assieme. Tutti i testi sono di Daryl Palumbo. Le scarse notizie sulla sua vita sono quasi completamente ricavate dalla sua opera. Jonathan Bernier Se cioè fosse soltanto una cava o se servisse per amplificare i suoni. "Questi terrazzi identificano la posizione dell'antico fondovalle del Sesia, prima del successivo approfondimento." Gli abitanti erano in gran parte servitori del castello. "Oltre alla Sardegna, è presente anche in altre zone d'Italia." Manning inoltre fece delle ottime impressioni durante i colloqui, a differenza di Leaf. Apice della pinna dorsale nero. Erano disponibili due tipi di carrozzeria, roadster due posti e torpedo quattro posti. Erick è un membro della famiglia Madan-Avari di Darjeeling e Calcutta. "Fu sepolto nella Chiesa di San Nicola a Kotel'niki, a Mosca." Il muso è corto, appuntito e con le narici tubulari. Il dipinto ha come soggetto il racconto evangelico del battesimo di Gesù. Ha insegnato letteratura e storia della letteratura sovietica nelle scuole secondarie di Mosca. Quella stessa notte la donna viene ritrovata morta nella toilette del locale. Il libro finisce per essere un diario e, insieme, un autoritratto. Le dimensioni dei caratteri variano leggermente nei nomi delle varietà. "Esso è sotto la tutela del ""Dipartimento Turco dei Palazzi Nazionali""." Appena arrivato a Stoccolma, apprese la nomina a segretario di Stato degli Esteri. La chiesa è stata così gravemente danneggiata da rendere necessaria la riedificazione. Presenta un carapace a cupola di colore marrone chiaro. Ella li nutrì e li mise a letto in una culla. Negli anni ottanta Pandolfo incise dischi principalmente con le ensemble di Jordi Savall. Curiosamente, tutti i brani, ad eccezione della title-track, risultano formati da una sola parola. Erano poi necessari due battaglioni della FlaK per proteggerlo dagli attacchi aerei. Kate perde interesse per il suo capo Gene. Théophile de Bock realizzò le dune. Le stesse frasi parlate che chiudono il brano Money introducono questa traccia. Fu sepolta nel cimitero di Giaveno-Sala. Anche: Art. Questo pesce è oviparo: depone le uova sul fondo. Questa organizzazione durò fino alla Rivoluzione francese. "Comprendeva il cosiddetto ""Stato di Giffoni""." La trasmissione era del tipo sincronizzato a quattro marce. Il borgo di Bolzano è di origine molto antica. È oggi parte di una collezione privata di New York, Stati Uniti. "Nonostante la depressione, l'impresa fu un grande successo e portò a molte tournée nazionali." La Costituzione è scritta in larga parte in termini di genere neutrali. "Vi sorge l'abbazia di Cerisy-la-Forêt, un tempo parte dell'ordine benedettino." È morto in seguito ad un ictus. "A lui succedette il figlio al-Musta'sim." Nathan Sr. "Venne distribuito negli Stati Uniti nell'ottobre dello stesso anno." La mora è uno dei pochi vegetali contenenti albumina. Tu sei lungo, magro, bruno come la ruvida sabbia del mare. La diocesi comprende il dipartimento degli Altopiani nella repubblica del Congo. A metà del pendio fu costruita una cappella dedicata alla Beata Vergine dei dolori. In alcuni tratti è presente una pista ciclabile con annesso percorso pedonale. È tra le destinazioni più popolari al mondo per gli amanti delle immersioni. Per chiarire la situazione interviene Ade, che accoglie a braccia aperte il nipote Dioniso. Le origini del gioco del poker sono tuttora oggetto di dibattito. Fu strenuo difensore e continuatore della tradizione fiorentina della poesia giocosa e popolaresca. Qui incontra la giovane belga Lillian, affetta da una tubercolosi incurabile. "La versione dal vivo è stata realizzata in collaborazione con l'agenzia aerospaziale nazionale" È raffigurata come un drago o come Jhelum ha anche alcuni dei maggiori ospedali della regione. "Sul Ranchero venne ridisegnata la calandra che divenne larga e a ""bocca di pesce""." È attribuita a Publio Lentulo, governatore della Giudea e predecessore di Ponzio Pilato. Si tratta di uno dei più importanti in Europa. Vediamo un esempio, con il soggetto in grassetto. Non è un modo per essere più onesto. Peter e Jerry si incontrano su una panchina a Central Park. Gli succedette il figlio maggiore. In seguito ha cominciato a scrivere testi. Anderson, divenendo presidente della facoltà di Immunologia. Durante una manifestazione di studenti liberali fu assassinato. "Lo stesso anno ebbe accesso all'Accademia Filarmonica di Bologna." Nella scala diatonica, le frequenze intermedie sono altre sei note. La cantante è caratterizzata da una voce potente con influenze agli anni quaranta. Si sa ancora poco riguardo ai progetti che succederanno ad Haswell. "Nell'Indovinello il volgare è certo in gestazione, ma è ancora nella fase embrionale." Crebbe a Westchester, New York. "Tutte le canzoni sono state scritte da ""Bosco Mann""." Su questo albero, è presente una cava con un tassello riportato ed avvitato. I fiori sono più piccoli della specie nominale. "L'aggiunta di un livello superiore nei corpi di fabbrica eliminò la merlatura preesistente." Il dorso è scuro è il ventre è arancione-rossastro. I vecchi numeri non sono più attivi. Ha inoltre realizzato edizioni di opere altrui e pubblicato libri di studi ed esercizi. Sono conosciuti come tribù di pianure nella costituzione indiana. I due sposi ben presto giungono ai ferri corti. "I più eminenti medici della Roma augustea provenivano per lo più dalla periferia dell'Impero." Tuttavia, le ballate popolari ritraevano la causa in modo diverso. In seguito, divenne un brano esclusivamente natalizio. "In seguito si trasferì al Watford, società inglese all'epoca allenata da Gianluca Vialli." Il film è ambientato in Florida. È considerato uno dei musei universitari più importanti del paese. Alla fine però vincerà Taza. Sede vescovile è la città di Hove. Suo marito legge un annuncio dove si pubblicizza una scuola di tango. Alcuni anni dopo essa ebbe il coraggio di testimoniare. "Le abluzioni rituali non sono osservate dall'Ebraismo riformato." Lo stile è barocco. Il colore dei fiori è verdastro con sfumature biancastre. Nel conflitto a fuoco caddero entrambi i militari. "A questa conferenza Stephen S. Wise è stato eletto presidente del ""Congresso ebraico mondiale""." Stessa sorte anche per un tipo che sta arrivando in sella a un cavallo. "A ovest del ""Front Range"" c'è lo spartiacque continentale." "L'ingresso nell'Ordine avviene esclusivamente per cooptazione." Nessuna ebbe successo sul mercato di massa. Mark Morris creò la coreografia per la produzione. Ha anche altre università private. Insieme a lui venne preso anche il chitarrista Tom Dumont. È diffuso in particolare nel ponente ligure. Si cattura con le reti a strascico scientifiche. "Il ""recupero passivo"" può essere invece inteso come un completo arresto dell'attività fisica." "La loro vita monastica si modellò sulla regola di sant'Agostino." Nel ramo paterno, privo di armatori, sono presenti invece alcuni noti comandanti di navi. La sua sepoltura, nella Valle dei Re, si trova accanto a quella di Tutankhamon. Matthew canta, suona la chitarra e il basso. "Nel caso della barriera, l'azione compiuta dal personaggio non lo porta ad ottenere risultati." "Aveva dichiarato inoltre ""tornerà per il mio funerale"", circostanza non verificatasi." Infine, Alice salta in un burrone, ma viene svegliata dalla madre. Ha come protagonista il personaggio di Miss Marple. Successivamente lavorò presso la Basilica di Superga. "L'edificio principale è su quattro piani." Marito e amante si tengono in disparte. "In corrispondenza di quest'ultimo, più in alto, si apre un finestrone rettangolare." Tuttavia presenta anche una Modalità storia molto estesa e articolata. Nel corso degli anni il canale fu allargato ed ampliato diverse volte. Si tratta della prima prova del compositore con il genere comico. Seth Morris "Fanno tutti parte della serie ""Eagles of the Empire""." Egli ottenne questa concessione che fu quanto mai straordinaria. I quattro lati del monumento mostrano le seguenti iscrizioni. Milita attualmente in Pro League, la massima serie del campionato belga di calcio. "Le ""sugar babe"" incontrano regolarmente ""sugar daddy""." Suo padre nato in Gran Bretagna è di origine vietnamita. Il vertice è nero, con riflessi bluastri o violacei. Per il ruolo di Nan era stata inizialmente scelta Clara Bow. Il confine tra un grande risultato artistico e una palese falsità è sottile. Questa è attualmente adibita a parco pubblico. Raquel Devine Le pareti erano affrescate in blu, con stucchi, rilievi architettonici e iscrizioni in ebraico. In tredici stagioni da professionista ottenne una trentina di vittorie, criterium e kermesse incluse. "È il seguito di ""Colin McRae Rally"" e fa parte dell'omonima serie." Ha pianta rettangolare con abside a ferro di cavallo. Anche in Francia, Grecia, Spagna e Italia il tour ebbe un discreto successo. Intanto, Chelsea, Eddy e Cory cercano di battere un guinness dei primati. La libertà fu di breve durata. Quattro Staia fanno un Sacco. Tali tensioni avrebbero reso problematico qualsiasi vincolo ristretto. Endre Molnár Molti scomparsi non furono ritrovati. "L'interno si presenta con tre navate e otto cappelle." Suo zio, Alexis Rostand, era direttore di un importante istituto finanziario, ma anche musicista. Fu per molti anni il più anziano degli espositori viventi della Royal Academy. Seguì la concorrenza di motori giapponesi e della Mercury. Minsk sorge nella zona di boschi misti, tipici della maggior parte della Bielorussia. Il padre preferì rimanere ad Atlanta. Viene definita chiesa del Sepolcreto a causa delle diverse tombe presenti. Nel dopoguerra Whittle diede altri importanti contributi nella progettazione di propulsori per aviogetti. Molto famosi furono anche i ritratti di suoi contemporanei sia pittori che ecclesiastici. Data la giovane età degli sposi, il matrimonio fu però rinviato di alcuni anni. Chiese di essere sollevata della sua posizione, ufficialmente a causa di motivi di salute. Vince chi ha catturato più semi. Era formato da quattro pagine, di cui una terza pagina dedicata alla cultura. Per il modello di protezione rinforzata non è stato individuato nessun contrassegno specifico. Yoshiaki conquistò lo shogunato ma il potere era detenuto pubblicamente da Nobunaga. Sotto il controllo della giunta agiscono il sindaco e possibili vice sindaci. "Entrambi i sessi raggiungono l'età adulta in sei mesi dopo la nascita." Avvenne in quel periodo un fatto che permette di capire la sua forte personalità. Ironia della sorte, molte organizzazioni di microcredito ora funzionano come delle banche indipendenti. Nella penisola si trovano importanti giacimenti di petrolio e gas naturale. È un insetto fitofago. "Ciò ridusse il fronte ma significò l'abbandono di buone posizioni difensive." Suo figlio, il terzo visconte, era presidente del consiglio della contea di Northumberland. Sono ufficializzati solo i tempi dei primi tre classificati. "Due anni dopo ottenne la sua abilitazione per insegnare medicina presso l'Università di Tubinga." Giocò in tutto tre gare con la nazionale, senza mettere a segno reti. Le versioni precedenti differiscono. Gli inglesi vedevano gli irlandesi un popolo disarmato e sottomesso ma non era così. Spunti importanti, vengono dalla letteratura, dal teatro e dal cinema. La deportanza prodotta permette infatti di migliorare la forza di trazione degli pneumatici. I medici allora classificano il paziente secondo una determinata scala di gravità. Di seguito si elencano dei riferimenti a delle comunità che seguono tale culto. La sua impostazione filosofica si fondava su un rigoroso razionalismo. "Le milizie di quest'ultimo si difesero e iniziò un intenso conflitto." La capitale è Porto. Dipinse diversi soggetti e paesaggi, ma rimane noto soprattutto per le sue marine. Furono apprezzati per la loro qualità. Erano caratterizzati dalle pinne pari molto espanse. La sfida successiva era destinata a renderlo campione del mondo per la seconda volta. La Svezia, in particolare, vide la proliferazione di noti gruppi del genere. Contengono inoltre enzimi. Figlio di Bryan e Stephanie Sheridan, ha una sorella più giovane, Madison. "Adams rimarcò che quest'ultima fotografia ""fece qualcosa di buono e nessuno si fece male." "Esiste inoltre un breve prequel, dal titolo ""Night School." "Qua nacque il procuratore distrettuale Jim Garrison e l'attrice Donna Reed." "Agli angoli dell'altare vi sono quattro arcangeli di bronzo." Le prime dodici stagioni videro molti spettacoli ed eventi di importanza storica. Ha cinque lunghi artigli su ogni mano e due più grossi su ogni piede. Passavano il turno le vincitrici dei gironi. Questi ultimi furono presto sospesi per il poco successo ottenuto. Fece la sua fortuna soprattutto con le riviste per soli uomini. Dopo aver percorso un giro, ci si trova dalla parte opposta. Il portiere firma un contratto triennale. Fu costretta a rientrare negli Stati Uniti per essere riparata completamente. Museo di botanica Si conquistò una reputazione sia per i suoi documentari sia per i lungometraggi. Anche al successivo torneo con Simone Teti Paolo uscirà al primo turno. Continuò la lotta dai suoi possedimenti in Valdelsa. Ogni singola stagione vengono quindi assegnati due titoli di uguale valore. Clan odiato da tutti ma numericamente superiore alla somma di tutti gli altri. Infine insegna agli indios le tecniche di combattimento agli indios del tutto ignote. La produzione a suo nome è di pregevole qualità, sebbene non geniale. Una volta scaricato, il calcestruzzo veniva assestato mediante vibrazioni prodotti da quattro vibratori idraulici. "Si trova all'interno del territorio comunale di Cinisi." La storia è ambientata negli anni settanta. "Gradualmente l'industria e il commercio rimpiazzarono la pesca." Poi nel mercato coupé con la Astra Coupé. Sul fondo, il si ritrovò presto condannato al ritorno in cadetteria dopo quattro anni. Grande influenza ebbe in particolare Sante Cattaneo, allievo della stessa bottega. I maschi adulti si cibano di nettare e polline. È risultata la più votata dal pubblico di Italia e Macedonia del Nord. Questo nome ha raggiunto un consenso più ampio tra i ricercatori. Stai per sperimentare la più grande sofferenza che tu abbia mai potuto immaginare. Gli atomi di alogeno sono considerati come gruppi sostituenti. Altri lo ricollegano al nome della Vergine Maria. Il mostro di Frankenstein appare anche sulla copertina del singolo. "La costruzione è l'unica delle molte torri presenti nel territorio cittadino di proprietà comunale." "Fa parte del comitato scientifico della ""Camera di Commercio Italo-Cubana""" Per quanto riguarda le altre versioni, si ha un semplice cambio di denominazione. "L'uomo li attacca, ma nel cercare di fuggire la loro macchina rimane irrimediabilmente danneggiata." Fu anche preside della facoltà di Lettere e filosofia. "Sempre quell'anno, il nuovo simbolo descritto nel numero di agosto della ""Rivista Olimpica""." Roberto Canella Paolo deicide di suicidarsi compiendo un gesto folle: arrivare in aeroplano fino alla Sardegna. I cast degli sceneggiati erano formati da due distinte compagnie che si alternavano. Il singolo arriva sino alla quarta posizione nella classifica di iTunes. "A Francoforte sono presenti ""Eva in Paradiso"" e ""Vallata""." Il programma ha come successore Windows Task Manager. Le femmine ne sono prive e non presentano neanche i caratteristici segni facciali. La stazione è dotata di quattro binari con due marciapiedi a isola. "Nel corso della sua carriera prende parte ai film ""Good Night, and Good Luck." "L'attore ha ricevuto anche cinque candidature ai Golden Globe." I colori sociali erano il blu ed il granata. "Alla fine del torneo è quella l'unica presenza in prima squadra." Sono gechi di taglia piccola, dotati di pupille rotonde, tipiche delle specie diurne. Il palazzo si trova in Piazza Duomo. Il padre, Mario Ghiacci, è un ex giocatore professionista e oggi dirigente sportivo. Il clima è subtropicale, con una consistente umidità. "Tra i loro pezzi più conosciuti figurano ""Tafferugli"", ""Carabinieri"", ""Fetta""." Il film costò circa tredici milioni di dollari. Adolf Hitler sta sviluppando una super bomba, la bomba atomica. "L'edificio originario era costituito da una fortezza quadrangolare con torri circolari agli angoli." Molto bella e disinibita, non fatica ad attirare le attenzioni maschili. "Il rione, così come il centro storico, si trova in un'area pedonale." Il controllo della qualità degli alberghi è responsabilità, in Italia, delle Regioni. "All'inizio del gioco, due semi o pietre vengono piazzati in ogni buca." Il diametro medio dello stelo, invece, era di poco più di un centimetro. "Il fenomeno è stato parzialmente descritto nel libro ""Non è Vero!" La tecnica utilizzata è quella della tipografia. Numerose le adesioni di artisti, politici, giornalisti, ricercatori, associazioni, blogger e gruppi Facebook. Ciò comportava anche la possibilità di coordinare il fuoco indiretto sul bersaglio designato. Serve il territorio comunale di Passignano sul Trasimeno. Include numerose piante da giardino, coltivate in tutto il mondo per i loro fiori. Le aziende al riguardo stanno già tirando fuori brevetti estesi concernenti scoperte e invenzioni. Ciò costrinse il conte di Parigi ad emigrare in Inghilterra. Talvolta può risultare particolarmente difficoltosa con le infezioni urinarie oppure con la cistite interstiziale. Quindi sono tre libri che prevedono disastri. Era un centrocampista grintoso e tenace. "Quel programma è tutt'oggi un tema molto scottante per la coscienza dei cittadini elvetici." "Inoltre, l'agroecologia è variamente definita a seconda del luogo geografico." Corbino provvide anche a indirizzare le ricerche verso nuovi settori di indagine. A fine stagione, il club manifestò la volontà di non rinnovare il suo contratto. Gerardo sopravvisse ma tutti gli altri cavalieri vennero uccisi. "Il suo fegato, essiccato e salato, è commerciato in molte zone d'Europa." Catturato dai nazisti fu fucilato. La capienza dello stadio è di spettatori di cui seduti. "Egli iniziò come professore di matematica all'Università di Losanna." La sua distribuzione andava dal nord del Messico al sud del Canada. Il monastero invece venne adibito ad edificio scolastico, ospitando inizialmente le scuole elementari maschili. "Antonina portò la bambina da sua sorella, dove rimase per un po'." Fin da giovane impegnato in politica fu anche sindaco del paese natìo. "Come giornalista ha scritto su numerose testate, quotidiani e riviste d'arte." Ciò permette di individuare più chiaramente i gruppi. Si deve ricorrere ai salti di spareggio. "Del convento a tutt'oggi rimangono alcuni resti in stile romanico rurale." "Fu negli anni sessanta che l'etichetta conobbe il suo momento di massimo splendore." Nel gioco, i giocatori non muoiono o altrimenti falliscono. Si serviva spesso ad anziani ed infermi. "Si pensava quindi ad un match fra i due a SummerSlam per l'Intercontinental Championship." Per esempio è contrario alle punizioni corporali, considerandole controproducenti al processo educativo. "Una ""one-night-stand"" diventa un affare intimo di tre giorni." "Cantano prevalentemente a cappella, con l'utilizzo di piccole percussioni, ma anche accompagnate dai musicisti." Non è mai stata iscritta ad alcun partito. Il torneo viene disputato ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno. In tutto, ha preso parte a più di ottanta film. Argento e bronzo sono andati, rispettivamente, alla Giamaica e alla Gran Bretagna. Da schermidore partecipò a numerosi tornei italiani vincendo numerose medaglie. Dimostrò fin da ragazzo una spiccata attitudine per le arti figurative. Questo processo tuttavia si verifica soprattutto da un eccesso di assunzione dei carboidrati alimentari. Si procedette così rapidamente con lo sviluppo del propulsore definitivo. "È un composto tossico, irritante, pericoloso per l'ambiente nonché cancerogeno." Inizialmente lei provoca entrambi non facendo capire a nessuno dei due chi ama davvero. Leo è un ragazzo che frequenta la scuola superiore. Per molti altri lavori si parla genericamente di maestri campionesi. Nel mondo le grotte sommerse si trovano in molte località. Fu sepolto nella Cattedrale di Cristo a Oxford. La società gestisce due linee ferroviarie "Visitano anche le praterie più secche, specialmente quelle situate lungo i corsi d'acqua." È visitabile solo su richiesta. Settimane dopo, un altro corpo appare in condizioni simili in un altro posto. La provincia si trova nel Congo nord-orientale. Il buddhismo venne comunque anche utilizzato dal regime. "Le lacune sono peraltro poco importanti e l'opera appare sostanzialmente completa." Né i cantoni attuali né quelli precedenti comprendono altri comuni. Da quel momento si scatenano vari omicidi. Si trattò sempre di produzioni hollywoodiane, benché spesso girate in Europa. Trasportato in ospedale, è morto il giorno seguente per le gravi lesioni riportate. I dati tecnici in tabella si riferiscono alle prime due versioni. Comunque, appare sporadicamente in occasioni pubbliche, per cantare pochi e inediti pezzi. Nei primi anni di professionismo ebbe la fama di giocatore duro e irritabile. Parla delle avventure di un futuristico soldato geneticamente modificato, dalla pelle azzurra. Torre Verde era infatti sede della dogana. Tuttavia, Nathan fu successivamente costretto dal Re degli Orologi ad ucciderla. "Parla fluentemente lo spagnolo, l'inglese e il tedesco." Nella sua terza stagione le sue statistiche aumentarono ulteriormente. "Conquista inoltre numerose medaglie d'argento e di bronzo mancando però la medaglia olimpica." Qual è il segreto che il club tiene gelosamente nascosto? Il marito morì un anno più tardi. Ma fra i due la convivenza non sarà affatto facile... Nel San Paolo visse il suo miglior periodo. Riuscirà a rinsaldare quel rapporto difficile. È stata la razza ufficiale della cavalleria Portoghese. Secondo la classificazione internazionale si possono distinguere tre gruppi principali. Il santuario sorge in una valle sottostante il paese. Porta pietre che sono considerate gioielli preziosi e in grado di fare una dote. Ma prima di poterlo attraversare, trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. Strage di Torino "Il ""draft"" si divide in due turni." "L'ipotesi del suicidio è la più accreditata, anche se alcuni studiosi non escludono l'incidente." "L'anno seguente si trasferisce a Rio de Janeiro." Le due specie oggi attribuite a questo genere sono state reperite nella Russia asiatica. Si tratta sostanzialmente di una miscela di ossidi di uranio. Bibita analcolica gassata, prodotta con estratti vegetali e di frutta. Suo padre era un idraulico e sua madre una segretaria. La salma fu poi sepolta nella tomba di famiglia nel cimitero cittadino. Scarsamente attestata, non viene generalmente assegnata ad alcuna sottofamiglia. Questo il re morì, Elisabetta e il suo entourage ritornarono in Austria. Il ramo anteriore è quello di maggiori dimensioni. Compì gli studi a Savona, poi viaggiò a lungo in vari paesi europei. What Is Left? "L'ala anteriore è marrone, con varie geometrie tra il rossiccio ed il verde tenue." Lo scacco doppio è sempre pericoloso perché costringe il re a muoversi. Tutte le musiche e i testi sono di Laurie Anderson. I sejmik furono fatti rivivere ancora dopo la caduta del comunismo nella Polonia moderna. Gli succedette suo figlio, il secondo conte di Atholl. Vi è una scuola elementare mentre le scuole secondarie sono a Dundee. Giuseppe Moscati convince la critica e registra un indice di ascolto altissimo. Aida è stata accolta con grande entusiasmo alla sua prima di Milano. Il lago non possiede isole. Il racconto di Beda si presenta, in realtà, molto più dettagliato. Al primo turno incontrano gli Orlando Magic. Jovanotti ha un tatuaggio sul braccio destro con questa figura di donna. Questi ultimi ne fecero un singolo, che fu il loro primo successo. Occorre collegarlo quindi agli artt. Così butta via il suo osso e ruba quello del leone. "L'album presenta inoltre le collaborazioni di Travis Scott e Quavo." Copia della pellicola viene conservata negli archivi londinesi del National Film and Television Museum. I potenti venti hanno causato anche alcuni danni al radiotelescopio di Arecibo. Il gioco fu commercializzato, pur manifestando difficoltà nello sviluppo. I God Seed firmarono poi con la Indie Records. Bob Hoffman Cadde durante la battaglia del Volturno, colpito al ventre. I tre vengono affrontati dagli Stranieri, incluso Mr. Hand, che tiene in ostaggio Emma. "Una selezione di sue opere fu pubblicata l'anno dopo." Dopo la rivoluzione sostenne i contadini nelle loro cause contro i latifondisti. Quando si vede del fumo, se ne deduce che ci sia del fuoco. Il loto è un albero caducifoglie e latifoglie. "Nell'estate, si ciba di uccelli e piccoli roditori, insieme ai cuccioli neonati delle renne." "Il download è gratuito e comprende il tavolo ""The Arabian Nights""." Heinz cambiò il suo nome in Henry. Equipaggiarono un terzo delle divisioni mandate in Francia. Monster è sempre spiccata per la qualità dei materiali utilizzati. "Anticamente si chiamò anche via de' Maccheroni e borgo Panicale." Le funzionalità offerte sono sostanzialmente le stesse di eMule. Grete Olsen Ciò potrebbe significare che il testo della canzone parli di dipendenza da droghe. Le biciclette sono spesso rubate ai legittimi proprietari. "È in questa occasione che è insignito dell'Ordine di San Michele." "Si rinviene ad esempio nel greco classico, nell'albanese, nel sanscrito e nella lingua friulana." Il portabandiera fu il più giovane della delegazione, lo schermidore ventiseienne Jean-Charles Seneca. Le sue caratteristiche tecniche sono la velocità ed il dribbling. Lei ha anche dato diversi recital in tutti gli Stati Uniti. "Da bambina ha recitato in tre episodi di ""Ai confini della realtà""." Un Chuck Yeager virtuale può essere attivato per ricevere dei suggerimenti. Originariamente la contea prendeva il nome di Buchanan County. Nella di questa voce è riportato un esempio di analisi delle sollecitazioni. Avevano una posizione importante nel commercio trans-sahariano. Sid Evans "Dopo ""Batman"", Yvonne Craig ha continuato a recitare sporadicamente in film e in televisione." Costituisce un interessante esempio barocchetto di primaria importanza. Bernd Wiese. Villa Giustiniani Frequentò il liceo a Verona, manifestando interesse per la filosofia. Mo Ke Era un antenato del noto pittore Edvard Munch. Restavano gli impianti da mantenere in efficienza per eventuali necessità. Dopo solo cinque settimane di regno, Sweyn morì a Gainsborough. Più in lontananza la foschia rende tutto chiarissimo, in toni azzurrini. Fu il primo gioco di questo tipo prodotto dalla Data East. Chiesa di Santa Maria La sua storia successiva è sconosciuta. Ebbe contatti con il mondo culturale italiano e i principi estetici di Croce. Aaliyah era nata a Brooklyn, New York, ma era cresciuta a Detroit. Bruno I di Colonia fu un altro suo cugino e amico. D. Thoreau. "Il caso, ""Campbell v. Acuff-Rose Music, Inc." Negli anni trenta vennero creati i primi voli internazionali. Una sola specie è presente in Europa. "L'Uomo Ragno combatte l'Anti-Venom, che drena i suoi poteri fino alla morte." "È famosa per la sua partecipazione al quiz televisivo ""Rischiatutto"" di Mike Bongiorno." Degno di nota il pregevole altare in marmo. Jong Song-ok Questa specie è diffusa nella Colombia e nel Venezuela settentrionali. Giocava come attaccante, più precisamente come ala destra. Negli anni seguenti si dedicò al design ed alla moda. Una ragazza innocente Inizialmente immobili, i giovani diventano progressivamente più attivi e assomigliano a piccoli adulti. "Woman"" e ""Strange Days""." Come manodopera vennero utilizzati centinaia di prigionieri, costretti ai lavori forzati. Il film è stato presentato al Ravenna Nightmare Film Fest. Le informazioni riguardanti il disastro furono nascoste dal regime di Stalin. Bianca nel cappello, biancastra nel gambo, insignificante. "All'inizio del mese successivo Sylvester Stallone mette la firma sul contratto." Diverse sono le opere eseguite nei secoli con il medesimo soggetto. "Questa condizione è il contrario dell'auxotrofia." Questo disco è il terzo nato dalla collaborazione tra Lucio Battisti e Pasquale Panella. Sul disco però compare la firma di Piero Soffici e Mogol. Da qui parte la suggestiva passeggiata panoramica sulla strada Napoleonica. "Creato per la colonna sonora del film ""Salvation!" "Viene seguita privatamente dall'insegnante Maria Grazia Fontana." Molti dei suoi film girati in questo periodo ebbero scarso successo. Questo suo grave effetto collaterale ha portato al suo ritiro in molti Paesi. Interno a navata unica. Sullo sfondo si intravede un cielo coperto di nubi. Il gioco è finito! Vengono usate prevalentemente per la pesca di seppie e calamari. Sistema binario Tutte le cinque sottospecie sono simili e non facilmente riconoscibili. Successivamente furono segnalate attività nei Paesi Bassi, nelle Fiandre e in Brabante. È tossico per inalazione, ingestione e contatto. Possono così unirsi ad essa, generando una cellula diploide. Tuttavia, arrivato al sarcofago della tomba, viene stordito alla testa, perdendo i sensi. "Nonostante ciò, circolano speculazioni circa l'utilizzo della mela avvelenata per il suicidio." La storia tra Trudy e Grant si concluderà invece con un lieto fine. A sud si trova Køge Bay. Il capoluogo di contea è Delta Alcuni briozoi formano colonie attraverso la connessione di singole unità tramite stoloni. "Quest'ultima situazione si avvicina alla tipica poliandria paterna praticata dagli umani." Sono state inoltre aggiunte nuove combinazioni di mosse. "Di formazione cristiana, è stato militante e presidente diocesano dell'Azione Cattolica." Del Buono e altri vengono arrestati e la Camera del Lavoro chiusa. Il Porto di Marsiglia riceveva anche saponi da Genova ed Alicante. "Ogni giocatore prima della distribuzione deve porre una puntata obbligatoria detta ""ante""." Insegna tecniche di meditazione tratte da pratiche buddhiste e sufi. "Il suo nome deriva da ""bar"", voce di origine celtica che significa pascolo." È la voce di molti programmi Mediaset, Rai e Sky. "Si tratta della recensione del film ""Il Circo"" di Charlie Chaplin." Georg Johann Pfeffer studiò anche anfibi e rettili, battezzando parecchie nuove specie. Si esibiscono tutti i concorrenti rimasti in gara. Un raccordo ferroviario unisce il porto alla linea Mantova-Monselice. Sebastián Gómez Mihai Ionescu Barron e Murray finiscono rispettivamente secondo e terzo. Lui, invece, al traguardo viene arrestato. Un tempo la città era famosa per la sua scuola di musica. Viene spesso nominato come uno dei pionieri dello stile gangsta rap in Francia. Il torneo è stato vinto dal per la nona volta nella sua storia. Si trova principalmente in habitat aridi. Not Guilty "Conduce con successo, al fianco di Fabrizio Frizzi, sei edizioni di ""Scommettiamo che...?" Oggi il disastro viene ricordato da un monumento in prossimità del villaggio. "Volkov ha realizzato diverse registrazioni per l'etichetta Hyperion." I doveri quotidiani dell’apprendista interno possono comprendere la pulizia e il lavoro di segreteria. Non troppi anni dopo tuttavia Thomas divenne un nemico della corte. Deve il suo nome al politico argentino Mariano Acosta. "Afternoon"" e ""Afternoon""." "Fu re dell'Elide." João Alves Lo spirito di Sargeras passò subito al nascituro, che venne chiamato Medivh. John riesce ad informare Maggie prima di morire tra le sue braccia. Fra le lunette, sono raffigurate statue classiche dipinte a monocromo. "Melee"", all'interno di una Poké Ball, utilizzando la mossa Terremoto." Arne Berg La comunicazione interpersonale si suddivide a sua volta in tre parti. In seguito fu convocato per disputare la in Sudafrica. Il salvataggio è difficile e pericoloso: solo un bambino potrebbe calarsi laggiù. "Si trasferì a New York all'età di tre mesi." Non fu inoltrata alcuna nomina formale. Intraprese una visita pastorale dettagliata della sua diocesi. "Huawei disse che avrebbe provveduto a un ""servizio di aggiornamento più conveniente""." Anche suo fratello Hans fu un ciclista. La natura di questi cambiamenti diventa chiara a breve. Tre mesi dopo anche Kut cadde sotto il controllo di Nixon. "Il soprannome ""Iron"" è legato a tali origini." Giorgio Anselmi Come nella realtà pre-Ora Zero, ebbe una relazione con Ultra Boy. Sul retro si trovava lo stemma del pontefice in carica. Testi e musiche di Devin Townsend, eccetto dove indicato. Svilupperà anche un debole per Franky. Si cimentò soprattutto nel ritratto. Tuttavia alla fine le emozioni avranno la meglio. "L'Università ha anche assegnato un dottorato onorario a Mu'ammar Gheddafi, Guida della Libia." "Finito poi sullo ""Spettro"", il ragazzo fa la conoscenza di Hera e di Chopper." Fu anche membro del Gran consiglio del fascismo e del direttorio nazionale del partito. È un western statunitense con Barry Sullivan, Marjorie Reynolds e Broderick Crawford. "Il termine si traduce approssimativamente in inglese come ""parte del partner dello stesso sesso""." "L'anno seguente, è stato ingaggiato dagli sloveni del Maribor." Lucia è una giovane cameriera in un ristorante di Madrid. I giudizi della stampa tedesca furono molto variabili, dal pessimo al buono. "Terminati gli studi apre la società ""Jenni Farley Design Inc""." "All'interno è collocata una scultura marmorea commemorativa, opera di Andrea Cascella." La nomina del primo ministro lussemburghese Jacques Santer si impose dunque come mediazione. Nello stesso anno la nave fu modificata per operare palloni aerostatici. Attualmente non esiste più uno stemma ufficiale. Lo studio determinò la transizione dalla caccia e raccolta fino ad artigianato ed agricoltura. Anche in questo caso sono evidenziati dei limiti precisi alla distruzione. Nel frattempo, ignare di tutto questo, Cherry e Raquel sono a letto insieme. Il mattino dopo Cheryl trova Heaven nascosta nel suo armadio. Conduttrice era Lucilla Agosti, che proponeva interviste a personaggi della televisione italiana. La scena sul frontone raffigura la gloria di Dio. Era specializzata soprattutto nel settore della musica synth pop e nei suoi derivati. È presente anche nel Delta del Nilo, in Egitto. Poi ci ripensa e SpongeBob guida la barca su una strada deserta. Questo animale possedeva un aspetto bizzarro. "Da questa storia è stato tratto il film di animazione ""Heavy Metal""." I loro denti erano adatti a tagliare un tipo di vegetazione non particolarmente abrasiva. Al di fuori dei campi sportivi, la tuta era difficilmente tollerata. Nei due anni successivi partecipa a diversi festival di Montréal. Viene inviato un supersoldato pesantemente armato a risolvere la situazione. Nessuno sospettava un ritorno in passerella così eclatante. Notevole è la presenza di attività di antiquari e restauratori soprattutto nel centro storico. Esperimenti alla ricerca di tale decadimento sono attualmente in corso. Funzionalmente ingloba anche il globus pallidus che è topograficamente parte del telencefalo. Il pappo è formato da una minuta corona oppure è assente del tutto. La facciata presenta forti analogie con quella della Chiesa di San Domenico a Chieti. Lanamon è un Digimon umanoide di colore verde acqua e dagli occhi rossi. Queste vetture però non potevano più essere utilizzate nella Formula Junior. Successivamente venne utilizzato come caserma. È situata nel mondo immaginario del Bas-Lag. "Secondo Fantafilm l'episodio migliore sarebbe ""Bishop of Battle"", ""vagamente ricollegabile a Tron""." La cerimonia nella quale il tamburo è portato in vita abbraccia parecchi giorni. Jurij Krylov È suddivisa in tre navate, con un tiburio ottagonale a loggiato. Questi spot sono stati sospesi e sostituiti con spot radiofonici. Vi rimase fino al conseguimento della maturità classica, trasferendosi poi a Torino. Fu la vettura dotata di cambio automatico più economica mai prodotta. "Simpatia"" di Fabri Fibra." "In ""Velociraptor!" Ramon di Clemente I reati contestati sono di peculato e falso. Rispetto al capoluogo è in direzione sud. Tema ricorrente nelle sue poesie fu la descrizione del paesaggio islandese. Non ho sfruttato il sudore, il dolore, la fatica e neanche il lavoro altrui. "Questi ultimi però riconobbero l'inattendibilità del documento e abbandonarono questa pista." Quando Ben diventa adulto, si innamora di Amina. La festa ha avuto termine circa a metà del pomeriggio. "Il termine esprime la ""separazione"" tra il periodo sacro e quello ordinario." Numerosi sono gli itinerari naturalistici che il paese offre. Ma l’elefante non compie alcuna scelta. È realizzato a olio su legno di pioppo. Ad esso spettano le funzioni di autogoverno della Magistratura. Il realismo della rappresentazione del faraone è un elemento di grande novità. Ebbero un figlio di nome Maurizio. "Attualmente ospita il ""Circolo Ufficiali dell'Esercito""." Tale modello emerge insistentemente nei processi stocastici. "Vedi ""innestato""." Ha iniziato la sua carriera calcistica giocando nel campionato nigeriano. "Fu l'unica produzione di Winnie the Pooh a vincere un Oscar." Le dimensioni potevano raggiungere il metro di lunghezza. "Ha l'aspetto di una molla e di solito è realizzato in acciaio." Du Bois e Carter Woodson nello sviluppo della sua filosofia. "Anche il sistema di gioco cambia con l'introduzione del ""Rally Point System""." Successivamente si è dedicato alla ricerca nel campo della traduzione. Il bosco è in prevalenza ceduo. Non sembra preoccupato dal serial killer che sta mietendo vittime nel suo quartiere. In passato ha ospitato i Seattle Seahawks della National Football League. In seguito diresse il Credito Industriale Sardo. The Prodigal Daughter Assistono alla scena, toccate dal dolore, la Madonna e Maria Maddalena, che la sorregge. Gli occhi, molto grandi, sono di forma affusolata e di un colore bruno intenso. "L'altare maggiore e i confessionali, invece, sono stati disegnati dallo stesso Cantoni." Le cellule in attiva divisione, come quelle cancerose, ne sono colpite in maniera preferenziale. "Di quest'ultimo seguì le lezioni fino alla sua morte." Oak Hill Spesso è anche usato per collegare linee a diversa impedenza. Inoltre, ha svolto una ricerca sulla sensibilità della pelle. A lui è dedicato un intero piano del museo. Fricativa postalveolare I giocatori usano il telecomando Wii per interagire con gli oggetti e muoversi. Ha un carattere sveglio, molto paziente e calmo. Essa tratta azioni, obbligazioni e titoli di stato, sia governativi che corporate. Regnò in modo giusto. "Quest'ultima versione fu impiegata in varie guerre arabo-israeliane." Sono anche disponibili un ovale e una striscia per dragster. "La parte di quest'ultima, negli anni sessanta, divenne indipendente con il nome di Togo." La poetica di Uc fu influenzata dalla sua educazione ecclesiastica. Come suggerisce, la città confina con il lago Ontario. "Quest'ultimo, penetrato in città, massacrò tutti i coloni." Recenti ricerche indicano che questa specie abbia un sistema di riproduzione variabile. "All'interno di questa categoria possiamo distinguere due principali specialità: il ""freestyle"" e il ""freeride""." "Quest'ultimo è sfruttato in inverno per lo sci alpino." Nelson Education Ltd. Fondazione di Camarina, colonia greca siracusana. Il campionato era costituito da dodici appuntamenti da disputarsi in altrettante differenti nazioni. La località si trova sul percorso storico del Cammino Portoghese verso Santiago di Compostela. Dalla città si possono ammirare il monte Pilatus e il monte Rigi. I segni di zecca sono stati sviluppati in principio per localizzare un problema. Le manifestazioni di più grande spessore si verificano nella zona di Los Angeles. "In serbo ""peć"" significa letteralmente ""forno""." I titoli italiani di ciascun episodio sono attualmente ignoti. "Vanno poi in scena due altri lavori con Gabriele Ferzetti: ""Scandalo!" "Stanford, nonostante ciò, continuò a cercare il successo nell'opera durante la sua carriera." Ciò sarebbe bastato a eliminare il cardinale armeno dalla corsa al papato. Hughes emise codice Morse da un apparato a induzione. Un elemento notevole del progetto di Wright è il teatro cabaret. "Di questi anni uno dei suoi scritti più importanti: ""Theoretical Chemistry""." "L'album è intitolato ""Où veux-tu qu'je r'garde?""." Tuttavia, questi soldi hanno permesso la rimessa in funzione di almeno una di queste. Le sale del Pisanello accolgono frammenti degli affreschi e le relative sinopie preparatorie. Uno di questi eventi è la loro Conferenza degli sviluppatori. "I servizi igienici sono all'esterno." "È aperto tutto l'anno." Cinque gruppi, le prime due squadre classificate accedevano ai quarti di finale. Gli armati inoltre portano due lunghe spade incrociate sulle spalle. Michael Dickerson Successivamente venne trasferito a Zemun, dove sostenne un esame per il passaggio di grado. "Il significato del nome della località in lingua nahuatl è ""luogo dove gira l'acqua""." È un terzino. Essa ha rivestito un ruolo di primo piano nella storia repubblicana della Francia. "Lo stesso anno ha iniziato a pubblicare la sua serie ""I girovaghi""." Nel tempo ha ricevuto numerose donazioni. Gli egiziani non si diedero per vinti. "Records in cambio di ""protezione"" per l'etichetta." Nessuna traccia compare nei documenti successivi. Fa parte della serie di Championship Manager. Una qualità superiore è quella del porto Tawny con indicazione di età. Brioni Gonzaga. La periodicità varia a seconda delle abitudini delle zanzare vettore. The Inheritance Pauli tornò al regno di Sardegna dopo la battaglia di Sanluri. È il primo romanzo in cui compare il famoso personaggio Hannibal Lecter. George Tatum viene dimesso da un ospedale psichiatrico. Dentro, Cutter affronta altri complici di Rane prima di iniziare una lotta con Rane. In medicina è impiegato come astringente o come caustico. Fritz Kaufmann Wynne non scrisse un gran numero di poesie. Diviene, quindi, un supercriminale al servizio della Roxxon con il nome di Averla assassina. Egli si stabilì vicino ad un fiume e rimase a lungo senza ottenere risultati. La ballata è stata interpretata da moltissimi musicisti e gruppi irlandesi, europei ed internazionali. Nato come teatro per marionette, era gestito da un burattinaio chiamato Antonio Torrini. Triple H iniziò una rivalità con Shawn Michaels. Il palazzo crea così una quinta scenografica che chiude il lato breve della piazza. Per un certo periodo ospitò il convitto Cicognini. Luigi Marino Ogni otto anni vi è una luna blu del raccolto alla Radura Incantata. In minor quantità sono presenti anche quadri e sculture novecentesche. Il bosco contiene pioppi, salici e robinie. Ogni distretto rurale contiene a sua volta alcuni villaggi sparsi e i territori circostanti. Tuttavia i tre amici riescono a calmarlo. Il retro del dipinto contiene un disegno di uno stemma araldico. Questo riferimento precede ogni altro di un secolo. La chiesa ha una direzione nord-sud con una pianta perfettamente rettangolare con nicchie laterali. Lo stesso tecnico lusitano seguì personalmente la trattativa, che però non giunse a termine. Leonardo Gutiérrez Mike Commodore I due litigano e Georg se ne va. Come è noto la procedura viene insegnata ed appresa con grande facilità. "Il ""nastro"" dell'ordine è costituito da una fascia bianca e verde." "I ""picture disc"" sono stati comunemente prodotti in quantità limitate." "Il farmaco è stato successivamente studiato e ulteriormente sviluppato presso l'Istituto Pasteur di Parigi." "Inoltre, curò la rivista ""Deutsche Republik"" mentre era ancora deputato." Qua nacque il politico John Middleton Clayton. Il romanticismo per lui è una vuota parola senza alcun senso. Massone, è stato membro del Grande Oriente di Francia. "Da questo momento inizia la diffusione dell'edificio anche fuori del territorio strettamente urbano." "Dopo altre incisioni abbandona l'attività." La variante con cinturino ha invece cassa e corona fissate a vite. Dopo il congedo, fu promosso tenente e dopo un anno capitano. Durante i negoziati durati mesi le War Hawk Modoc aumentarono la propria influenza. È un film western statunitense con George Montgomery, Rod Cameron e Ruth Roman. La stagione degli amori va da agosto ad ottobre: si tratta di uccelli monogami. Elena chiede aiuto a Strix. "L'ergotismo fu confermato, infine, dal laboratorio di tossicologia di Marsiglia." "Appare solo nelle versioni statunitense e brasiliana dell'album." "L'anno successivo fa la conoscenza della J-League alla guida dello Shimizu S-Pulse." Circa duemila dimostrazioni si tennero durante gli otto mesi della seconda repubblica. Sul suo conto non si sa altro. "Questo rotolo di carta si trova ancora in mostra presso l'Honbu Dojo di Tokyo." Tortelli tuttavia non verrà mai utilizzata in questa fase. "Conosciuto anche con il titolo ""One Clean Call"" come riportato erroneamente dalla rivista Variety." Abbastanza semplice, integrato con molte funzionalità. Le orecchie sono grandi, rotonde, appuntite e brunastre. Fu distribuito dalla Twentieth Century Fox Film Corporation. I motori trovavano posto sopra ciascun primo asse. "Tuttavia, nel ""Beowulf"" non viene mai chiarito di chi sia figlio Hroðulf." Ha poi insegnato nella stessa Accademia come docente non titolare. "Inoltre l'area fu attraversata da studiosi come Federico Reichert e Alberto Maria De Agostini." "Quest'ultimo remix gli è stato commissionato come lavoro segreto." Nella versione originale lo stesso Jean Cocteau era la voce narrante della storia. Trattare un animale come un mezzo per un fine significa violare i suoi diritti. Alcuni partiti, infine, hanno mantenuto una posizione indipendente rispetto alla tendenze menzionate. "L'album segue una storia oscura e contorta di amore, ossessione e sangue." Scoppia uno scontro a fuoco e il ladro viene colpito e ucciso. "Nel film ""Dogma"" Metatron è interpretato da Alan Rickman." Quel colpo di testa è stato considerato un nuovo Guinness World Record. Lo ione metallico è coordinato alla proteina attraverso tre ligandi. Dista pochi chilometri dalla città di Resende. "Così ad Hans Adam venne assegnato il titolo non ereditario ""Ritter von""." Il terreno viene riscaldato attraverso il contatto diretto con un vettore di calore. È sepolto nel Cimitero delle Porte Sante a Firenze. "La sede dell'Unione fu stabilita nel comune di Brisighella." Il suo nome fa riferimento alla Siberia, una regione della Russia centrale. Irene lo porta in soggiorno, dove Holmes le chiede di lasciare la finestra aperta. "La sede principale è a Stamford, Connecticut, negli Stati Uniti d'America." "Holly ricomparve in ""Catwoman"" vol." È attualmente membro del Consiglio generale del Partito Radicale Transnazionale. La biglietteria della stazione non è più in funzione. Stelio e il suo amico lo soccorrono e lo fanno scendere dalla nave. Nel video Shakira interpreta la ragazza di un pugile. "Per ""The Nation"": ""Noam Chomsky è una fonte inesauribile di sapere""." In particolare sono adatte per il riconoscimento di immagini. I Jackson, adesso, diventano una sola e grande famiglia. Alcuni sono elencati di seguito. Però Stella, la vecchia amante di Marshall, rosa dalla gelosia, la aggredisce. Le dodici finestre ogivali corrispondono al numero delle dodici tribù di Israele. Persistono forme di discriminazione nei loro confronti. Charlie Tyra "Questo suo risultato fu celebrato in Ungheria come un ""ritorno al successo""." Al momento del completamento, la stazione aveva dodici binari con tettoie. Da quel momento nei film si limita a piccole parti. Si trova a est della città di Zara. "Parallelamente aumentavano le filiali in tutta Italia, assieme alle esportazioni in diversi paesi dell'Europa." "Stiamo osservando un uomo che diventerà una leggenda""." Il dolore può localizzarsi anche al fianco e posteriormente a livello lombare. Ignari della sua assenza, per ovvie ragioni. Questa sezione agonistica è stata fondata negli anni sessanta. Il primo paragrafo riguarda le informazioni di base: chi, cosa perché, dove, quando. Big Boy Rimase a Berlino fino alla morte. In seguito si trasferisce a Lincolnshire dove vive attualmente con la sua compagna Jacqueline. Todd si sposò due volte. Solo in provincia di Bolzano il censimento rileva ai fini della proporzionale etnica. Molti paleontologi lo ritengono il più antico teropode scoperto finora. In questi casi è necessario usare altri metodi per modulare il segnale. Kōsuke Kinoshita La Perry più giovane appare davanti alla più anziana nella sua camera da letto. Caxias Futsal. Vicino alla stessa, fu costruita una piccola tettoia in cemento, ancora visibile. Nel frattempo, Simba e Rafiki hanno ascoltato il ruggito. Il corpo è spesso e massiccio, con piccoli occhi seguiti da evidenti spiracoli. Il suo principale pianificatore urbano fu Lúcio Costa. Unico suo cedimento, un bacio con un ufficiale, sua vecchia fiamma. "Per il film ""Molto incinta"" ha anche composto le musiche insieme a Joe Henry." "I primi due match sono validi anche per il ""Pacific Tri-nations""" È stato membro della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Concluse la stagione partecipando ai mondiali che terminò al sesto posto. Wine Country "Le donne che sul sentiero vanno verso la fonte sembrano provenire da un ""non-luogo""." "È stata costruita nella seconda metà dell'Ottocento." Ha dato i natali al cancelliere, ucciso dai nazisti, Engelbert Dollfuss. Tutte le ruote presentano quattro raggi. Dopo una breve relazione, tuttavia, la coppia si separò. Il modello urbano su cui fu impostata la città fu Catania. Materiali che possono essere impiegati nelle batterie, nei sensori, nella catalisi e nelle biotecnologie. "Spesso ""Uncut"" produce numeri speciali dedicati alla carriera di uno specifico artista." Questa sarà la prima delle numerose divisioni che subirà il ducato. "Quella stessa notte, Acme viene assassinato, e dell'omicidio viene subito sospettato Roger." Il giorno successivo approdò a La Spezia. "Il progetto di Brunel si dimostrò un costoso fallimento per l'azienda." Sono attratta dagli uomini e anche dalle donne. Essa si occupa di regolare, sviluppare e studiare la lingua turca. Entrò allora nel Partito del Congresso Nazionale. Gianni non la prese bene, ma la mattina dopo Marcella ci ripensò. Ha origine dai bassi rilievi collinari del rialto centrale russo, nella sua sezione meridionale. "La raccolta di musiche per film ""Music, Film." "La Gran Bretagna, la Francia e l'Italia dichiararono quindi guerra alla Bulgaria." "Con i ""Toros"" ottiene il terzo ed ultimo posto della Eastern Division." Con questa band ha pubblicato cinque album. "È un cortometraggio animato della serie ""Merrie Melodies"", prodotto dalla Warner Bros." Gabe Vincent Alcune eccezioni erano ammesse per gli ordini religiosi. La vita universitaria di Pécs è vivace e gode di fama internazionale. I Paesi che comunemente sono considerati andini sono: Perù, Bolivia, Cile, Colombia, Venezuela, Ecuador. La leggenda non esclude che potessero essere più di uno. Prima del suo matrimonio ebbe relazioni con Madonna e Daryl Hannah. The Reward In molti frutti è quello che consideriamo la buccia. Le forze romane erano decisamente inferiori a quelle seleucidi. Furono di norma impiegati sulle ricevute, e il loro utilizzo non fu molto duraturo. "In totale ci sono state sette scosse d'assestamento." "Fu diverse volte a Roma ospite dell'""Accademia americana""." Il punto di vista è marcatamente individuale. Si trova facilmente ai bordi delle strade, lungo i muretti a secco. Per il passo del Gran San Bernardo. Infine, si butta in acqua. "Quell'anno, insieme a un suo staff di collaboratori, ha inaugurato il suo myspace." In questa parte si trova anche la cittadina di San Pedro. Dopo dei funerali grandiosi, fu sepolto nella Cattedrale di Saint Paul. "Guida per le Facoltà ecclesiastiche"", pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana." La sua permanenza nel Foggia durò sei anni. Si distingue per avere una ampia maschera facciale gialla e calze e spalle gialle. Inizia dalla triplice frontiera Bangladesh-India-Birmania e scende a sud fino al Golfo del Bengala. Nella stagione seguente, dopo il ritiro di William, Ronaldo divenne capitano del Corinthians. "La montagna è collocata sullo spartiacque tra la Valtournenche e la Val d'Ayas." "Il ragazzo battezza la talpa ""Rufus"" in ricordo dell'amico immaginario avuto da bambino." Arriva il giorno del processo. Lussuosi gli allestimenti e impeccabili le finiture. I fiori sono bianchi e non sono profumati. La sede centrale è a Reading, nel Regno Unito. Che ora una donna, Sulpicia, sia il poeta, rovescia la situazione. La copertina è una riproduzione di un disegno di Jean Cocteau. La lettera è stata scritta da Paolo di Tarso. È sepolto a Washington nel Cimitero di Rock Creek. Venne decapitato sul posto. Dopo ripristinarono le libertà negate nel periodo fascista. Entrambi soffrono, ma almeno sono insieme. Dipinse principalmente soggetti storici, di genere e si dedicò alla pittura di figure. Ne seguirono altre. La basilica in questione fu evidentemente eretta sulla sua tomba. "È il perfetto seguito per ""Animal"" e spero che a voi tutti piaccia." Possiedono una cuspide vestibolare più voluminosa della linguale. Status di cliente: ca. "È comparso nella commedia ""Stupid, Stupid Man""." "Pur risiedendo in Argentina per oltre vent'anni, ha mantenuto la sola nazionalità italiana." Tutta la vicenda viene narrata come un flashback perché Federico è fuggito in Svizzera. "Conseguì un dottorato in Medicina presso l'Università Complutense di Madrid." "Opera di dimensioni eccezionalmente grandi, era forse una sorta di testamento spirituale dell'artista." La chiesa del luogo venne profanata ed i civili massacrati a colpi di mitragliatrice. Ha partecipato inoltre anche ad alcuni film per il cinema. "Compì i suoi studi all'Università di Bologna." La pinna anale e quelle pelviche erano opposte diagonalmente alle pinne dorsali. Nella stanza Rosario trova Branco con altre persone. Le salse di soia vanno conservate in frigorifero e al riparo dalla luce diretta. Debuttò come professionista subentrando nella gara del primo turno contro gli Indianapolis Colts. Morì a Napoli e fu sepolto nella cattedrale di Benevento. È pescato per la vendita in acquariofilia, ma non è particolarmente ricercato. La giurisdizione parrocchiale del tempio si estende alla chiesa di Santa Maria Assunta. I musicisti uscenti si sono successivamente avviati verso nuovi progetti musicali. "Ad eccezione di quest'ultima, sulle tracce aggiuntive suona anche il chitarrista David O'List." Qui viene però eliminato al primo turno dai tedeschi del Wolfsburg. Sono suoli poco diffusi a livello mondiale. "Il virus non ha un vettore noto, l'uomo è un animale ospite." Egli era membro della Royal Geographical Society e della Royal Asiatic Society. La famiglia è il punto centrale dei film della Carri. I codici identificano le principali suddivisioni geografiche chiamate Dipartimenti. Il carpoforo normalmente è visibile; talvolta è sormontato da un anello. Probabilmente nessun tour fu preparato così a lungo nella storia del rugby. In Italia la serie animata è inedita. Su uno sfondo roccioso il dio Mitra affonda nel collo del toro un pugnale. Sara è spaventata, essendo Chad un uomo violento e pericoloso. Il Banna ha anche causato vari eventi alluvionali. Il collegamento avviene tramite cavo o rete. In seguito impara finalmente a volare e continua il suo viaggio da solo. Completa le statistiche stagionali una presenza in Coppa Italia. "Una sottocategoria è rappresentata dai ""Match Race""." "La canzone ""Riu"" è cantata completamente in sardo." "Scopre la mountain bike durante la preparazione atletica del Biathlon durante l'estate." "L'Olympus cambiò nuovamente nome e divenne l'Optare Olympus." Abitanti residenti Scarlet, non potendo divenire madre naturalmente, creò dei figli utilizzando la magia. "Con la caduta dell'impero asburgico tutte le tenute vennero confiscate dal nuovo governo." Fu nominato da papa Paolo V Borghese architetto dei palazzi pontifici. Fu canonico della primaziale di Pisa. È disponibile online qui "La distribuzione dei libri venne affidata alle ""Messaggerie Italiane""." Nella testa di Maria, incorniciata da un impalpabile velo trasparente, si vede un pentimento. Intraprese un lungo carteggio anche con la seconda moglie del Verdi, Giuseppina Strepponi. Monta infatti parafango, mascherina e altre componenti simili o identiche agli altri modelli. Il presbiterio, a pianta rettangolare, ha accesso da due gradini. "Mud in inglese significa ""fango""." Il mandato del presidente e del vicepresidente dura quattro anni. Longone Sabino è collegata a Rieti tramite il servizio di Autobus Cotral. Alexander Hill Inviato nel deserto del Kuwait come missionario, avvertì fortemente la chiamata al sacerdozio. Il libro è stato tradotto in cinese e coreano. Parker fu uno dei primi autori dei Trentanove articoli di religione della Chiesa anglicana. "Il romanzo costituisce il quinto libro del ciclo ""Il romanzo di Ferrara""." "In Canada è usato principalmente per fare un cocktail chiamato ""Caesar""." Ogni specie presenta un proprio ed esclusivo colore. Qui gioca soprattutto in Coppa Italia, quindi viene mandato in prestito per alcune stagioni. A Campoformido si specializza come pilota nella guida degli apparecchi da caccia. Le strutture murarie esterne sono interamente rivestite in laterizio. La sua opera era completamente in linea con quella del fratello. Anche per questo atteggiamento permissivo viene spesso perseguitato dal suo superiore. Difatti, il sacerdote fu il padre spirituale del medico nella sua infanzia. Così i due, quando decisero di sposarsi, lo fecero segretamente. Secondo Pere Anselme, Bernardo morì in quello stesso anno. Giuseppe Nicolò. Questa specie è considerata la più velenosa del nord America. Miguel Alba Puoi imparare una varietà di cose come arte, musica e architettura. Le cause e circostanze della disgrazia non verranno comunque mai completamente chiarite. È sposato con Colleen e ha due figli, Jonathan e Michael. Francesco Alciati "Il nome ""chartreuse"", deriva da un liquore francese." Booth atterrò goffamente sul piede sinistro. Tutti e quattro i suoi fratelli furono uccisi dalle forze di sicurezza siriane. "Suo nipote, il V baronetto, sposò l'attrice e commediante Beatrice Gladys Lillie." Elizabeth si associò con John Maitland, I duca di Lauderdale. Appena scopre chi si nasconde dietro la creatura, cerca un modo di sconfiggerla... Il tempio fu restaurato da Augusto e fu nuovamente dedicato il primo settembre. La critica giudicò negativamente i toni espliciti, ritenendoli eccessivi. Per queste funzioni vengono usati i sottocampi del campo di controllo. "A Petriolo l'attuale teatro è caratterizzato da uno stile moderno." La variante del sardo parlata ad Assolo è il campidanese occidentale. "Come dice il titolo, in questo tributo non c'è lo sketch ""Il pappagallo morto""." Le conferenze continuano, gli impegni della sua agenda si moltiplicano. La società finì liquidata e messa in vendita. "Si accolgono i ""pellegrini"" e le persone in cerca di Dio." Nel nov. Oramai era però troppo tardi per sanare lo scisma monofisita. Chiesa di San Carlo al Corso "In questo senso, il secondo plot point è diretto verso l'interno." "Studiò teologia a Zerbst e all'Università di Heidelberg." "Il Fenaroli veniva indicato come ""il Mirabeau di Brescia""." "Recentemente a questi si è aggiunto ""The Independent Weekly"", che fornisce una visione alternativa." Normalmente era utilizzato al massimo da due pescatori. Dijon Thompson Nella sua storia ha vinto un campionato del Belgio e una coppa del Belgio. Per molto tempo la Casa dello Zar Pietro il Grande fu “patrimonio familiare”. "La canzone principale del film, ""Broken Arrow"", stata composta da Pixie Lott." Che di meglio? Nancy Currie La squadra viene rinforzata, ma il registro non cambia. "Gastone prende il nome di battaglia ""Leone""." "Lì Badger ebbe l'occasione di imparare la lingua araba, oltre al maltese." La rivoluzione francese lo privò del suo reddito e lo lasciò in grande miseria. "Vector compare assieme al Team Chaotix nell'anime ""Sonic X""." "Dopo aver iniziato la terapia tornò a registrare l'album col resto della band." Quale delle due soluzioni sia quella ottimale è difficile dirlo. Dopo due anni nel capoluogo piemontese si trasferisce alla BluVolley Verona. Abbot contribuì anche con la maggior parte delle osservazioni pubblicate nel libro. Jung Jae-eun "L'unità combina una costruzione leggera con caratteristiche di resistenza e affidabilità." In aggiunta alle argomentazioni religiose, sfruttò la propria esperienza militare come risorsa politica. In questi casi le contese sono risolte con accordo fra i giocatori. La testuggine di Raffaello, Spike, scambia il liquido per cibo e lo beve. "L'altare maggiore è rialzato." Il capitale sociale era di quattro milioni di lire sarde. Potrebbe trattarsi del primo film horror italiano in assoluto. Testi e musiche di Gary Holt, eccetto dove indicato. Sviluppa soluzioni e progetti personalizzati per definire strategie commerciali. È invece facilmente solubile in soluzioni acquose di acidi minerali. Oltre alla attività di insegnante, effettuò anche quella di concertista e di compositore. Le circostanze e la data della sua morte sono sconosciute. "La località fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia." Fu il debutto sullo schermo di Tod Browning. Il muso è lungo e affusolato. National Championships, unico torneo dello Slam disputato durante la guerra. "Per la televisione apparve nello show ""Ready Steady Go!""." I media israeliani e i gruppi ebraici hanno subito combattuto contro tali accuse. Essa ingloba talvolta altri stili musicali, come nel caso del gruppo rock Phoenix. Il loro territorio è compreso nella Provincia di Lucca e in quella di Pistoia. Ancora una volta fu premiato come running back della settimana. Baby Mine Esistono luoghi ad influsso negativo? "Inoltre, ha fatto alcune apparizioni con Vince Giordano's Nighthawks Orchestra." Il rapporto tra David e Valerie diventa sempre più profondo. Ha un trauma center di terzo livello. Operò ad Anversa, Bruxelles, Gand ed anche a Parigi Vivono a profondità molto elevate nel piano abissale fino ad alcune migliaia di metri. Milita nella Chinese Super League, massimo livello del campionato cinese. Dopo di lui si conclude la I dinastia di Uruk. A quella data gli erano già stati preferiti i bombardieri trimotori realizzati dalla Savoia-Marchetti. È il pianeta più esterno del sistema planetario. Egli prediligeva un repertorio che passava dal dramma alla tragedia e anche al comico. "Leopoldo Giuseppe d'Austria" È comunque importante che sia premiato sempre lo stesso comportamento. Raramente, il termine transgender è definito in senso molto ampio per includere i cross-dressers. Guerra finlandese "Durante quest'ultima i ballerini ricreano la scritta ""Hollywood"" presente sulle colline di Los Angeles." "Verso quest'ultima scende anche una breve ma ben individuata cresta ovest." Tuttavia, se tale valore è troppo alto, può danneggiare il telefono. La raccolta ottenne recensioni molto positive da parte della critica musicale. Si sposta quindi a New York, dove partecipa ai provini di vari spettacoli. "La rivista era l'edizione italiana del mensile inglese ""Edge""." Persone di nome Raphael "L'album è stato accolto dalla critica in maniera sostanzialmente positiva." La setta rifiutava la circoncisione. Le guance sono grigiastre. Liberato dalla sua prigione, torna a materializzarsi così il malvagio pupazzo da ventriloquo Slappy. Il nome di foresta arida è dato dalle stagioni aride che toccano questa zona. Gli successero i figli legittimi Giovanni, Arrigo e Valeriano e il figlio naturale Altino. "Sabauda è l'antico nome latino della Casa Savoia." Ha una leggera punta di giallo. Marisa Merlini è stata doppiata in diversi film. Fu così che il monastero di Monte Maria venne parzialmente saccheggiato. Ha due facce e quattro margini. Si tratta di un prodotto disponibile commercialmente. Nella stesura è possibile distinguere almeno due mani diverse. Si interessa poi al giornalismo, che lo porterà al suo interesse finale, il cinema. Alla sommità si trova un piccolo campanile. Il padre acquistò una casa a Pistoia e vi si trasferirono. Brand a Lyngby, un sobborgo di Copenaghen. Adrián Lucero Secondo Poincaré questa è la prima crisi della fisica matematica. Vestibolo Colón Allievo di Pietro Gismondi. È ricercato dalla polizia e dai suoi stessi compagni, che vogliono ucciderlo. Alcune specie sono dotate di pseudobulbi e fusti fogliari. "Queste successo portò comunque a sostituire l'""Hombre"" con le nuove varianti sviluppatesi." Indossa il camice da chimico, e sotto di esso una maglietta marrone. Let You Down Purtroppo niente di tutto il lavoro vale più di quanto si possa credere. Una sua reliquia è esposta nel santuario di Cristo Re in Almada. "Bisogna fare attenzione a non considerare l'interpretante come una ""persona che interpreta""." Tutte sono conservate sul supporto in cuoio originale. "L'area della colonizzazione era più piccola di quanto pianificato tre anni prima." In dicembre, invece, il sito è completamente accessibile e navigabile. "In ""Lost Canvas"" viene mostrata Atlantide, descritta proprio come regno del dio dei mari." Il maggiore viene scoperta, inseguita e catturata. Acqua in bocca Il muso è nerastro e con due piccole masse ghiandolari sui lati. Durante la lotta che ne consegue, Ostrom cade da una rupe, restando ucciso. Peter era un artista immenso. Il film fu prodotto dalla Keystone Film Company. Infatti, il set di campioni dovrebbe includere solo campioni che sono stati verificati infettivi. La sua famiglia è ebraica di origini ungheresi. "Scavi archeologici mostrano l'esistenza di insediamenti risalenti già a partire all'età del bronzo." I modelli non erano dotati di pinne verticali fisse. La prima edizione della Coppa dei Caraibi femminile funge da torneo di qualificazione. "Nell'ambiente giornalistico è soprannominato ""Zio Gas"", dalle iniziali del nome e cognome." "Il singolo ""That Thing You Do"" scala rapidamente le classifiche." Solitamente è in cotone ma può essere fatta con qualsiasi fibra tessile. Crea, inoltre, presso la Doxa stessa, il dipartimento di ricerche sociali. Diede conferenze nelle principali città come Madrid, Barcellona, Valencia e Saragozza. "Nonostante le sue buone caratteristiche, nessuna branca dell'esercito sentiva la necessità del nuovo cannone." Con questi ultimi ha conquistato due campionati, una coppa e una supercoppa nazionale. La mattina seguente il paese avrebbe sentito suonare le campane a festa. "Le ristrettezze economiche della famiglia non permisero ad Elisabeth di frequentare l'università." "Venne contestualmente autorizzato a chiamarsi ""Cavalier Bevilacqua""." A volte è anche considerato il primo dei metalli di transizione del settimo periodo. Venere è un buon esempio degli effetti di un riscaldamento globale incontrollabile. "L'alta pianura veronese caratterizza il resto del territorio." Entrambi sono serviti da banchine collegate tra loro da un sottopassaggio. "Si tratta di villaggi costruiti all'interno di rientranze della roccia, denominati cliff-dwellings." Carlo di Francia non ebbe figli legittimi. La maggior parte delle sue sceneggiature affrontano tematiche omosessuali. "Ha iniziato a praticare la ginnastica all'età di quattro anni." "Dio Perdona, è Misericordioso""." Il fratello Filippo, fu un valido avvocato e studioso di diritto penale. Sono vulnerabili alle palle di fuoco e di ghiaccio. Ha avuto per un certo periodo una relazione con la collega Katie Holmes. La trama è ispirata alla storia biblica del sacrificio di Isacco. "L'autore prende coscienza di sé attraverso i ricordi ed è protagonista delle vicende narrate." Il patriota venne accusato di Alto Tradimento, che prevedeva la condanna a morte. I comuni sono elencati da nord a sud. Dopo Prosper nacquero Melchior, Louis, Pierre e Jeanne. Un caso famigerato avvenne quando Tracy fu intrappolato in una trappola mortale inespugnabile. A volte uno stallo a sorpresa può salvare una partita. "In questo paese sopravvivono antichissime tradizioni dell'""antico Natale"", prevalentemente per divertimento." "L'antico convento fu abbattuto per far posto ad un ospedale." Il tutto deve essere poi firmato da colui che riceve la somma. Presenta un corpo leggermente compresso lateralmente e abbastanza allungato. "Tali studi furono alla base dello sviluppo della ""Langer Mindfulness Scale""." Questa specie è diffusa nel Madagascar settentrionale, occidentale e meridionale. Celeste incontra Steven in una festa organizzata dal fratello Ron. Gli scisti sono ricoperti da calcare giallastro. Quello stesso anno, Salvatore Matarrese venne nominato cavaliere del lavoro. "A Palermo, invece, i responsabili dell'organizzazione del lavoro non sono neppure stati trovati""." "Quando, in seguito, lei incontra l'avvocato, cerca di vendicarsi." Ma invano, infatti Cévert prima riserva, prenderà il via al posto suo. Per la prima volta i rurali erano definiti popolo o abitante e non vassallo. "A Mersin sorge la concattedrale dedicata a sant'Antonio di Padova." Le isole sono rivendicate inoltre da Taiwan e dal Vietnam. È stato inoltre autore di numerosi saggi di carattere storico e politico. "La città si descrive come la ""capitale neozelandese dei narcisi""." Shia LaBeouf, Megan Fox e Peter Cullen hanno confermato la loro presenza. "Jun'i tende ad essere ufficiali inferiori, ma questo è un errore." Twista proviene dalla zona occidentale di Chicago, quella più povera e disagiata. Scrive principalmente di cultura, politica e mass media. "Dell'opera esiste un disegno preparatorio al Louvre." Edgar Garcia avrebbe dovuto affrontare Andrew Craig. "L'uomo intende incontrare la ragazza, della quale non si è mai dimenticato." "Ne esce in primo piano e vi rimane""." La porta è ornata da un arco su cui sono raffigurati degli angeli. È un film western statunitense con Wayne Morris, Janis Paige e Bruce Bennett. Questo portò alla nascita di una disputa tra le due società. Quando viene cantato il ritornello, compaiono diversi visi di differente sesso, età ed etnia. Poi contro le selezioni delle regioni amministrative francesi Linguadoca-Rossiglione e Midi-Pirenei. Missione eroica Queste esperienze lo riempirono del desiderio di far carriera sul palcoscenico. Oggi la chiesa, santuario retto dai frati minori conventuali, gode di titolo parrocchiale. Virginia, Stati Uniti. Era dedicato ad un pubblico maschile, trasmettendo film, serie tv e programmi autoprodotti. La musica è firmata da J. Peter Robinson. Il giorno successivo lei si scusa e scrivono, provano e registrano delle canzoni insieme. Hanno bocca piuttosto grande e denti robusti e grandi. Dopo qualche incomprensione, i due riescono a parlarne e a chiarire la situazione. "La loro origine e classificazione principale è definita all'interno de ""Il Silmarillion""." "L'intervento salvò la vita ad Uncini." Vi visse il famoso avventuriero e menestrello Oswald von Wolkenstein. Aveva una capacità di circa trentamila posti. Ha i capelli verde acqua scuro e gli occhi verde acqua scuro. Vicenza gli aprì trionfalmente le porte. La maggior parte dei partigiani riuscirono a sfuggire verso ovest. Padre e figlio riuscirono comunque a sopravvivere. In epoca successiva la zona ritornò ad essere un quartiere di abitazione. A Sticky Proposition Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. "La ragione era l'allora elevato tasso di mortalità infantile." "Il nuovo confine territoriale fu il fiume Salso dove rimase fino all'arrivo dei Greci." "Una variabile casuale che possiede densità si dice ""variabile casuale continua""." La residenza si trova in un parco in riva al mare. Muore ucciso in casa sua da una pallottola vagante. La sua poesia attuale è fortemente immaginaria. La stagione seguente non cominciò bene per il franco-senegalese. Maule è devastato dal rimorso di quel che ha fatto. Ricoprì la carica di Principe del Consiglio del Buon Governo. Era un vino famoso in tutto il circondario. Dopo essere stato tagliato passa ai San Antonio Spurs. Un letterale può essere di due tipi: positivo o negativo. "Keiko riesce a ritagliarsi il proprio spazio all'interno del mercato italiano dei manga." Secondo Woods, la deflazione dei prezzi non causa né prolunga le depressioni economiche. Infine si immerge nel mare recitando uno stralunato copione. Il film fu distribuito anche con il titolo in italiano, Cuore ingrato. La conservazione permise ricerche biologiche sui tessuti di polmoni, fegato e muscoli. Sia lui che la moglie sono sepolti nella cappella gentilizia annessa alla villa. Su proposta del Sen. Il tedesco prese il posto di Alan Jones. Nello studio di un avvocato due giovani sposi raccontano la loro storia. Il protagonista Gene Hackman interpreta qui uno dei suoi più famosi personaggi. Terminato il mandato parlamentare torna alla direzione del giornale. È la maggiore delle tre sorelle e ha due anni in più di Emi. Si tratta della co-protagonista della nuvoletta. Predilige le aree rocciose ad una buona altezza. In quegli stessi anni cominciò anche a suonare la chitarra. Fu sconfitto due volte, sempre dal proconsole romano, ancora a Cheronea ed a Orcomeno. Il libro non è mai stato pubblicato e scomparve. Il finale, con colpo di scena ribalta le posizioni. Il disegno è stato realizzato dal barone Giovanni Battista a Prato. La facciata presenta un caratteristico paramento murario a pietre a vista. Unità ottimamente riuscita, il brigantino era una nave solida ed equilibrata. Altra specie che qui cresce, in minoranza è il nespolo. Poco dopo ottenne il primo ruolo importante in uno spettacolo teatrale. La vite sarà in piena fase di accrescimento vegetativo, con tralci ancora poco sviluppati. Cinque anni dopo morì a Parigi. Inoltre, tutti gli invitati sono stati costretti a passare sotto il metal detector. Anche oggi Orient Heights è la zona di Boston più ricca di italofoni. "L'uomo venne sottoposto immediatamente ad esami dei fluidi corporei e del sangue." È molto simile al pino bianco americano. "La sua carriera iniziò nell'." Continua a studiare musica da privatista, specializzandosi in piano jazz, chitarra, tromba e percussioni. La pellicola include sia parti di dialogo in cinese che in inglese. La stanza misura e si compone di due campate diseguali a volta a crociera. Davina è con Kaleb ma improvvisamente vengono attaccati. La serie dedicata al ponte di Waterloo è stata eseguita in diversi periodi. Il nome plantare deriva dalla struttura anatomica dove agisce, cioè la pianta del piede. Ciò è vero soprattutto per gli Stati che utilizzano come sistema elettorale i caucus. Dovette firmare una ritrattazione e non gli fu più permesso di predicare. "All'epoca, però, Luigi Osio era già deceduto." Marina Cava Li chiamo ancora bolscevichi. "L'incarico fu di breve durata, perché il giornale entrò in una profonda crisi." Carlo ebbe una carriera rapidissima. Carlo fu costretto a riparare a Ferrara. In Germania è considerato il più popolare. Con il Portale riattivato, la vittoria dei Tre era ormai alle porte. Non era prevista nessuna promozione a causa della riduzione dei ranghi della Prima Divisione. In America del Nord i diritti sono stati acquistati sempre da One Peace Books. Dopo i trattati di pace, ha ricevuto il titolo onorifico di colonnello comandante. Attualmente la società non vende prodotti. "Nell'anno da ""senior"" contribuì alla prima apparizione di Kansas State alle Final Four." "È stato distribuito anche in Germania Ovest con il titolo ""Cinderella in Harlem""." "Questo stile ha influenzato alcune tendenze successive dell'arte statunitense come ad esempio il Nevada." Vennero creati un nuovo parlamento e un nuovo governo unificati, con sede a Londra. Il suo impegno fu quindi quello di spiare le intenzioni dei tedeschi. Ala italo-americana, ha disputato quattro stagioni alla University of San Francisco. "Passò l'ultimo anno della sua vita confinata a letto a causa della gotta." Successivamente si sposta nella condotta di Rocca Priora, in provincia di Roma. Non avendo forme di riscaldamento adeguate, la chiesa risultava difficilmente utilizzabile in inverno. "Hanno invece votato gli uomini""." Si rendeva necessario quindi trovare una sostituta a tale modello. "L'Axor è stato utilizzato anche come veicolo militare e camion da corsa." Dedicò la maggior parte del suo tempo da pensionato pubblicando antichi papiri. Un personaggio molto famoso in patria, dove è diventato quasi un eroe nazionale. Sono diversi i vescovi noti di questa antica sede metropolitana. Gli viene inoltre ordinato da Timoteo di non intervenire nello scontro. Steve Sheppard Per interventi di una certa importanza è necessario un piccolo generatore a benzina. Ci fu quindi un lavoro molto elaborato di ritaglio dando alle immagini diverse misure. È marito della celebre cantante Joan La Barbara. Quale legame esiste tra il club e i manichini di cera del museo? Meridiano blu. "L'operazione è sponsorizzata da Elvis Presley." Fortunato chiede e ottiene del denaro in cambio, e nasconde il contrabbandiere. Non è stato ancora inserito in nessun album. Il numero massimo di Armi che si può portare è due. "Gli successe in qualità di ""ministro della real casa"" Falcone Lucifero." Manio Acilio Glabrione Il sito AllMusic gli assegna un voto di quattro stelle su quattro. Il loro primo figlio muore poco dopo la nascita in ospedale. Il nome rende omaggio al pittore veneziano Tintoretto. "La bachicoltura e la produzione di seta sono un pilastro tradizionale dell'economia locale." Le costruzioni e la fontana della piazza si trovano esattamente sopra la stazione. Tutti i membri di questo gruppo sono monofiletici. "In seguitò entrò come novizio nell'Ordine dei frati predicatori." Sulla via del ritorno dal villaggio di pietra, il trattore si rompe. Inizia così la missione cattolica permanente nel Paese. Nel tempo non sono state realizzate grandi varianti al tracciato originale. Entrambi sono stati certificati platino negli Stati Uniti. Le modanature trovano applicazione anche al di fuori del loro originario scopo. Rognoni è stato anche un cavaliere pontificio ed conte palatino. Il vampiro riesce a salvarsi solo bevendo il sangue di Elena. La rescissione è avvenuta il successivo luglio, alla riapertura del mercato. Mazzarino poi enfatizzò la superiorità francese anche con il generale spagnolo. La specie è diffusa in Asia orientale. Somerset fa parte del grande arcipelago artico canadese. Si è trattato di una corrente tanto teologica quanto politica. Si svegliò una mattina con una breve, ma completa, poesia in mente. Le due decidono allora di lasciarsi. In Italia le sue opere sono edite da Mondadori. Al primo piano, invece, troviamo due finestre a mattoni. La fama della tela però porto inevitabilmente al problema dei furti, sempre presente. Il clima continentale presenta estati brevi e calde ed inverni lunghissimi e freddi. "Se coltivata in piena terra all'aperto, non necessita di annaffiature." Era nato, sulle ceneri del regno di Ayutthaya, il nuovo regno di Thonburi. "La ""Christopher Newport University"" di Newport News prese il nome da Christopher Newport." Hayate torna come personaggio segreto, sbloccabile ed utilizzabile. Uscendo da un bordo dello schermo si ricompare in quello opposto. La famiglia poté rapidamente espandere i propri domini grazie a due lasciti importanti. "Istituita da Augusto per difendere il Mediterraneo occidentale, ad ovest dell'Italia romana." È meglio ricordato per la sua edizione delle odi del poeta romano Orazio. Carlo e Maria sono amanti. "L'acqua nelle sorgenti contiene elementi con proprietà curative." "Negli archi del chiostro, si possono vedere scene dell'Antico e Nuovo Testamento." Le ceneri vulcaniche sono un pericolo notevole per i collegamenti aerei. La pietra filosofale "Il soggetto del film prende spunto dal racconto ""Le teste scambiate"" di Thomas Mann." Il valore era ancora di un soldo, cioè cinque centesimi di lira. "La Titans Tower comparve anche nella serie animata ""Teen Titans""." Richiamato alle armi e assegnato alla Divisione Julia, prestò servizio sul fronte greco-albanese. "Un certo numero di viaggiatori coprì l'intero tragitto." Jordan Morgan "Le tre divisioni maggiori prendono le denominazioni di ""Bundesliga"", ""Erste Liga"" e ""Regionalliga""." Si scopre che John e la detective Meyer in passato hanno avuto una relazione. Fu con queste ultime osservazioni che fu rivelata la seconda coppia di stelle. "La specie è nativa dell'Europa meridionale, Africa del Nord e Asia minore." È tradizione che debbano essere gli adulti e non i bambini a prepararlo. Grazie a delle ottime prestazioni nella pre-stagione fu nominato middle linebacker titolare. Con la nazionale dei ha disputato sette gare, segnando un gol. "Questo avviene correntemente nella versione italiana in cui l'ambiente rimane parzialmente tradotto." Dopo la sua morte, il fratello Francesco smise di pubblicarne le stampe. La madre naturale si è fatta carico di alcuni di questi. "È dedicata alla santa di Cartagine, madre di sant'Agostino." Le regole di funzionamento interno del Consiglio di zona sono contenute in regolamenti. La via, pavimentata a lastrico, ha carattere residenziale, per lo più popolare. "Si tratta però di celebrazioni che evidenziano l'influenza intellettuale e politica del Riformatore." Alexandre riuscirà a perdere anche lei. Con questo costituisce un complesso. Infatti, subito dopo le nozze, partirono insieme per una missione in Africa. "Nello spazio antistante alla villa si sviluppa un'ampia corte d'onore con il porticato." Il diniego del ripescaggio portò alla decisione di sciogliere il club A scuola il Comitato dei denti organizza il ballo di San Valentino. Fece parte di comitati relativi ad archeologia e turismo, compreso uno sul turismo copto. Fulvio Canfora è il vicedirettore di una importante azienda, nella quale licenzia senza scrupoli. I giorni della settimana sono generalmente sette. Giovanni Francesco Brignole Sale Successivamente ebbe, grazie al Carducci, una cattedra di insegnamento in Sicilia. Alla fine del film, White e Bond si incontrano faccia a faccia. Gli inviati romani furono invece trattati come nemici. Inoltre il costo di produzione è inferiore a quello degli accumulatori piombo-acido. La monumentale chiesa fu progettata da Camillo Guerra, probabilmente partendo da disegni del padre. Viene disputata una Prima Fase con incontri di andata e ritorno. Vi trovavano posto numerose cappelle. La diocesi si organizzò con una serie di chiese e di monasteri. Dopo cinque mesi abbandonò il servizio militare per dedicarsi ad un lavoro meno impegnativo. "È lui a creare i motti ""Viva la morte"" e ""A me la legione""." "L'opera è andata perduta." I molari, insolitamente grandi, avevano cuspidi tondeggianti. Decide così di fuggire con lei, dando vita a una rivolta generale. Il suo bruco si nutre di foglie di passiflora. Il nome è adespota, ovvero non ha alcun santo patrono. È sepolto nel cimitero Ararat a Fresno in California. I portieri sono automatici se non in fase di rinvio. Il loro rapporto si incrinò definitivamente. Le sue commedie affrontano, in chiave satirica, temi sociali. "Senza ulteriori precisazioni, per ""autovettore"" si intende l'autovettore destro." Enrique Parada Gli attuali abitanti del pianeta Remus sono una popolazione di schiavi. "Sarà allora l'intervento della Luna a portare a soluzione la vicenda." Gli organismi di controllo effettuano ispezioni presso le aziende associate con cadenza almeno annuale. Venne fatto assassinare dal cugino Muḥammad, governatore di Algeciras. La Blackstone Audio, Inc. Il nome deriva dal vicino Abbie Creek. "L'unica specie nota di questo genere è endemica della Nuova Britannia." Il castello domina tuttora il borgo su un colle di pietra arenaria. A Vetralla offrì il Monumento ai Caduti. Inoltre nel Parlamento europeo è stata approvata una sua relazione anti-proibizionista sulle droghe leggere. In caso contrario afferma che avrebbe fatto un massacro. Il torneo non è stato completato. "Viaggiando si impara""." Zidane chiude il torneo con una prestazione deludente e poco incisiva per la squadra. "Collabora alle pagine culturali de ""Il Giornale""." È velenoso. Successivamente al ritiro dal basket professionistico, ha lavorato nel settore bancario. Esse comprendono numerosi libri di opere per liuto solo canzoni per liuto e voce. "Successivamente fu chiamato come riparatore di apparecchiature elettriche dell'ospedale della città." "Un sesto titolo, ""Future Strike"", non fu mai pubblicato." Ma sarebbe più ammirevole. "È presente anche la ""zona"" per la discarica." La linea è utilizzata anche da treni merci. "Con l'etichetta discografica Warner Bros." "Un musicista gioca d'astuzia per avere il consenso del padre della sua amata." È il primo album con Sergio Cossu alle tastiere. "Ma non era l'abbazia che oggi conosciamo." La testa era grande e allungata, ma il muso era corto e arrotondato. "Si definiva in contrapposizione sia alla ""destra che alla sinistra comunista""." Entrambi gli atleti partecipavano invece alla Gara su strada. La sua idea è fuggire, ma viene fermato e fatto ragionare da Maggie. Jones venne imbarcato sulla nave ma soltanto con la funzione di primo ufficiale. Successivamente fu collaboratore del generale Manfredo Fanti. Umorismo fino al sarcasmo. Demoni e stregoneria. Hans e Sebastian conversano tranquillamente. Queste ultime integravano i due alettoni realizzati con struttura in duralluminio ricoperta in tela. Le altre due interpreti sono Patrizia e Daniela. I ruoli principali sono interpretati da Romy Schneider e Horst Buchholz. Persone di nome Charles Per la prima volta, nella strepitosa carriera, Ada aveva colto qualche segno di dissenso. Gli amenti maschili sono allungati i femminili ovali e più corti. Zoe governò quindi brevemente con la sorella Teodora, nonostante il profondo odio reciproco. Casa Vasari Critica la situazione politica del suo paese e le altre dittature. "Esclusa a sorpresa è però ""Fade"", grande hit nelle rock-charts." Efesto ne fece uno scudo indistruttibile e resistente perfino alla folgore. "Poi s'avvicinano e la popstar lo invita a ballare con lei." Tale è il caso di Atena e della civetta. Sarah Lévy Indian Blood "Lo scalo merci venne ampliato ed anch'esso trasformato a doppio scartamento." Nella classe di tromba di allora si annoverava Ennio Morricone, il futuro compositore. Inoltre si trovano statue, ristoranti, negozi e laghetti. Nel suo complesso il movimento aveva idee politiche piuttosto confuse. Nei fiori del disco funzionalmente maschili gli stigmi dello stilo sono fusi. National Society of Film Critics Award alla miglior fotografia Nello stesso anno, il Viking si aggiudicò la vittoria finale in campionato. Questa rivoluzionaria scoperta di Einstein diede origine al principio di conservazione della massa-energia. Johnathan Williams "Anche ""marito"" deriva da ""mas""." Però il cancro non le impedirà di essere positiva e ribelle come sempre. Fuentes nasce a Panama, figlio di un funzionario del corpo diplomatico messicano. Eseguì anche dipinti di fiori ed uccelli per il gabinetto delle curiosità dello zar. È retta dal vescovo Luiz Henrique da Silva Brito. Sorreggevano una trabeazione marmorea, di cui restano resti dei blocchi parzialmente inseriti nella muratura. Mirror Man Agli Us Open viene nettamente sconfitto al primo turno dal connazionale Denis Shapovalov. "Ossessione d'amore" Venne sepolto nel cimitero di Saint Raymond nel Bronx, New York. Perez-Roldan era il detentore del titolo. Si accorda con la Repubblica di Genova e si trasferisce in Toscana. Nel tempietto è sepolto Giovanni Rucellai. "L'aspetto è molto simile a quello dell'idrogrossularia alla quale è spesso intimamente associata." "Il nome della località in lingua nahuatl significa ""luogo del santuario degli antenati""." La sede del consiglio si trova a Millicent. "Per questo motivo la verità deve essere la ragione dell'esistenza." Il lubrificante è un elemento essenziale nella meccanica moderna. Carly Shay interpretata da Miranda Cosgrove è la sorella minore di Spencer. "È il terzo film della serie ""Who Pays?" "Nel dopoguerra furono equipaggiati con l'aereo ventinove Squadron da bombardamento." Tutti questi parametri, comunque, vennero sotto certi aspetti imposti. "Il dipinto si colloca nell'ambito della produzione matura del Monti." Quanto al potenziale industriale, il vantaggio era sicuramente degli Alleati. Fece successivamente parte della squadra sudafricana alla in Inghilterra, conquistando il terzo posto finale. "È laureato in Economia e Commercio all'Università di Napoli." La distanza fra i carrelli di sospensione fu aumentata. Per tali selezioni, questi incontri servono a prepararsi in vista di tornei internazionali. Numerosi tipi di pipistrello si trovano nella valle, ove hanno il loro quartiere. In tale occasione la chiesa parrocchiale di San Florin è stata elevata a cattedrale. In questa società ha militato anche il calciatore ex Milan e Padova, Filippo Maniero. Morrison a questo punto finisce la storia raccontata da Lyla. Al momento di andarsene dal locale si scambiano per sbaglio i mantelli. "Non ci sono attualmente metodi conosciuti per effettuare l'operazione di modifica." So High Yamada non rinuncia al suo sogno, partendo alla volta del Messico. Due militari inglesi vengono destinati a un reggimento di cavalleria in India. Traduzioni in inglese di tre sue opere sono attualmente disponibili in rete. Si specializzò in ritratti e opere a tema religioso. "Sedicesimo cortometraggio della serie ""Is Marriage Sacred?""." "L'elenco nominava ogni senatore per ordine di rango." La coda è generalmente lunga quanto la testa ed il corpo. Eagle River Riuscì a qualificarsi alle olimpiadi svedesi. È formato principalmente da calcare e fa parte della dorsale tunisina. È una delle architetture più famose di Tadao Andō. In mineralogia e geologia, fosfato si riferisce ad una roccia contenente ioni fosfati. Viene a volte utilizzata antracite, che, contenendo pochi materiali volatili, non produce fumo. Aspirava alla missione, era allegro, ma di carattere piuttosto nervoso. Con Marshall perse un incontro, ma si aggiudicò la rivincita. Solo gli oggetti spaziali possono a rigore trasformarsi. Nel nuorese e nella provincia estese superfici sono dedicate alle colture orticole. "Ha partecipato al film ""...addio del passato..."" di Marco Bellocchio." Ogni passaggio ha i suoi requisiti. Prese parte allo scontro di Badr in cui fu fatto prigioniero. Le antenne erano eccezionalmente allungate, e superavano la lunghezza complessiva del corpo. Fu sepolto nel priorato di Notre-Dame du Parc ad Harcourt. Gli altri si chiamarono amish mennoniti. Poi entrambi ripartono. Musei di San Marino La stessa Mercedes-Benz ha collaborato con la Garrett per la realizzazione di questo turbocompressore. Le maggiori differenze sono evidenziate in grassetto. Stessa cosa vale per i presentatori. È sepolto al Forest Lawn Memorial Park di Glendale. "Si occupò di svariati rimboschimenti, favorendo l'industria del legno." Solo Do-won e Tae-gu riescono a raggiungere il luogo segnato sulla mappa. Vi si citano autori antichi, come Aristotele e Teofrasto, ma ugualmente le conoscenze contemporanee. Le radio invece hanno un raggio più ridotto. Avrebbe combattuto contro i pitti. È in costruzione un aeroporto nel comune di Scalea. Ha scritto otto volumi sugli uccelli presenti in Nord America. Ritornò a recitare negli anni venti, ma saltuariamente. Prese parte alla resistenza comunista durante la seconda guerra mondiale. Al loro gruppo si aggiunge nel primo episodio Dougie. Come ritorsione viene ucciso suo cugino e lui stesso tenta il suicidio in carcere. Poi restituisce il corpo a Priamo perché venga sepolto. Pat Burke Il primo campo fu quello della Parrocchia di San Nicolò. Poche furono quelle che realmente non si sposarono. "Il tema cardine di ""Cara maestra abbiamo perso"" è la sconfitta generazionale." Il disco viene accolto molto positivamente da critica e pubblico. In base al difetto di riassorbimento osservato si distinguono diversi sottotipi di questa patologia. Pedro Domingo Murillo Morì tre anni dopo a causa di un infarto. "Ha poi scritto i romanzi delle serie ""Annibale"" e della serie ""Conan il barbaro""." La zona è anche conosciuta per la presenza di diversi bar low-cost. Questa baronia comprendeva il territorio della Capitanata. Ancora oggi questa festa rappresenta la ricorrenza ufficiale della città di Santa Fe. In definitiva, una potenziale bella canzone rovinata da un arrangiamento troppo pomposo. "Da allora, l'orchestra ha molto successo internazionale." Da questa data iniziò a manifestarsi un ripopolamento di tutta la Pianura Campana. Il club milita attualmente nella Challenge League, seconda divisione del campionato elvetico. Le campane più antiche erano in ferro fin dal sec. "Nell’""Iliade"" il paragone col fiore del papavero è ripreso in più scene." Tutti i brani sono stati scritti da George Michael, salvo dove indicato diversamente. Alcuni frati presenti a Crema vi si trasferirono. "Parlando sempre di antichità Romane c'è da segnalare il ritrovamento di un reperto archeologico." "L'influenza di Basilio in questi rituali è ben attestata nelle fonti." Lo stile architettonico originario era di tipo tardo gotico. La diagnosi della condizione è clinica. Il fondo librario Mosca è stato acquisito dal Politecnico di Torino. La rampa a spirale, a pianta circolare, è divisa in due parti. "Purtroppo l'esercito nemico era molto più numeroso." "Durante l'analisi delle interferenze, una notevole mole di dati viene filtrata ed eliminata." Durante la guerra, la Germania adottò questo fuso orario per tutti i territori occupati. "Tuttavia, il lavoro dell'architetto è continuato." Trapper lo salvò dalla distruzione della Crisi, solo per poterlo uccidere di persona. "Il nome è in inglese e significa ""ogni piccola cosa""." Alla fine, Mister Miracle si confrontò con Darkseid nel suo club. I pazienti dovrebbero pertanto essere consigliati di smettere di fumare. "Il termine, che deriva dal greco, significa letteralmente ""mancanza di conoscenza sulla malattia""." "Ciò permette molteplici modifiche senza però alterare l'immagine originale." Ding Feng I Found You "Nel Medioevo ebbe anche grande diffusione un'altra reliquia del santo, la sua lancia." Ma esistono diverse versioni riguardanti questo personaggio, che forse è di origine storica. Marilla e Matthew Cuthbert sono due anziani fratelli. Il Campionato è caratterizzato dai ritiri di quasi tutte le partecipanti. "Ha numerose proprietà medicamentose tanto che in India lo chiamano ""la farmacia del villaggio""." La popolazione odierna è etnicamente mista. Inoltre insegna nei corsi di avviamento del palazzo del ghiaccio Agorà. Il risultato finale faceva apparire i fantasmi lampeggianti. Inoltre, queste tre vite sono indipendenti le une dalle altre. Tali depositi portarono alla formazione di fossili vegetali. Con questi risultati chiuse al tredicesimo posto. Il Reverendo Canon Nerva Cot Aguilera fu la prima donna nominata vescovo nei Caraibi. La mobilità interurbana è garantita dagli autoservizi curati dal consorzio Trasporti Brescia Sud. Gli alpinisti che si adattano bene alle alte quote sperimentano questo tipo di diuresi. I bombardamenti della seconda guerra mondiale distrussero la maggior parte degli edifici. Ma anche in questo caso il vescovo ebbe la meglio. Lenoir fu inoltre inventore di sistemi elettrici e regolatori di dinamo. La pellicola è stata prodotta da Fox International. Entrò a far parte della Carboneria sin da giovane insieme al fratello Domenico. Una mitragliatrice Breda Mod. La data del matrimonio è stata rinviata a causa delle difficoltà finanziarie. "Il tramonto di una ipotesi""." Anche il suo regno fu sotto la costante minaccia dei vicini reami anglosassoni. Battaglia di Zurigo È stata la prima azienda a fornire connessioni Internet per il mondo business. Si rivelerà probabilmente come il miglior album del decennio per il gruppo. Ugo cercò di corrompere i cortigiani transalpini per assassinare Isabella. Alla metà degli anni sessanta Peter Fonda non è un convenzionale protagonista di Hollywood. Attualmente la stagione di Coppa del Mondo si disputa solitamente su quattro tracciati. "Il suo secondo disco, ""Charlotte Church"", comprendeva brani religiosi, operistici e tradizionali." Questo gioco introduce le case automobilistiche coreane, come la Hyundai, nella serie Gran Turismo. Safe Haven Più tardi, scopre il pensiero di Gaston Bachelard. Irrompe un gruppo di contadini che festeggia la mietitura con canti e danze. Lottano con Praxis che conquista la sfera magica di Mar. Doveva essere di forma trapezoidale. Questi testi vengono spesso chiamati con gli antichi testi di Nag Hammadi. Una delle fabbriche più grandi per la produzione di vino si trova qui. I migliori quattro challenger alla fine dei due Round Robin avanzano alle semifinali. Presso il rifugio si trova anche un piccolo allevamento di alpaca. Il famoso attore Tom Mix supervisionò la corsa dei carri. Entrambe presentano, inoltre, tre ampie cabine sui ponti. La nave era usualmente impiegata sulla rotta Istanbul-Trieste. Le storie e la stessa antologia sono stati candidati e vincitori di numerosi premi. Alla sommità del colle vi è la chiesetta di San Quirico. Si sposò ed ebbe un figlio. Vi sono poi le Direzioni trasversali e le Direzioni tecniche e amministrative. Alla fine di novembre fu premiato come miglior rookie offensivo del mese. "Vi sono altre rocce sparse nelle isole ma nessuna di quell'epoca." Poiché soldati statunitensi erano stati uccisi, tuttavia, queste risoluzioni furono ampiamente ignorate. "La loro sede è a Boston, e militano quindi nell'Atlantic Division dell'Eastern Conference." Castello di Salvaterra Il trago è corto e relativamente largo. Premio per la regia a Taormina Altri studiosi ritengono che si tratti invece di un toponimo pre-romano. "È considerato una sorta di ""padrino"" della scena black metal norvegese." "Il passaporto ucraino interno è il documento di identificazione all'interno del paese." Si contavano sette forni per il pane, ma anche i frantoi erano diversi. "Il toponimo significa ""roccia che spaventa""." C., poiché Artaserse li vedeva tutti come potenziali minacce al suo trono. "Altro lavoro di Walsh fu l'album ""Paris"" dei Dollar." Inferno e paradiso "Esempi:""Giocare un gioco pericoloso"", ""Correre una corsa campestre""." La band firmò con la casa discografica Global Talent, una divisione della Polydor Records. Fu una delle pioniere della danza moderna americana. Successivamente diventò direttore residente presso la Deutsche Oper di Berlino. Successivamente fuggì attraverso la Francia e rientrò in Germania. "La forma sostitutiva ""No." Roberto Minervini Venne sequestrato dalla procura e il giudice ne impose la distruzione del negativo. Neanche qui trovò spazio. Durante il periodo jugoslavo la sede della Comunità è a Belgrado. Attraversato il tunnel sale a Cima Sappada, dove entra nella valle del Piave. Di conseguenza, si trova vegetazione solo nelle zone più protette delle valli. Chiude la carriera con un biennio nella Rivarolese. Eseguì allora i saggi per il riconoscimento degli alcaloidi. Parte della divisione venne catturata. Negli anni Cinquanta fu in ditta con Enrico Maria Salerno e Luigi Cimara. "L'origine del termine risale alla corrente filosofica dei sofisti." Gli incassi del film ammontano a euro. Non si tratta dunque di un campionato continentale. Al nono giorno i sopravvissuti si diedero al cannibalismo. "In questa sezione possiamo trovare l'utilizzo di tecniche quali lo ""spiccato volante"" e ""ricochet""." Ernst Frick Enrique Martín Sánchez "Gli è stata intitolata l'Università di Giessen." Il film avrebbe contribuito a rimettere in piedi le sorti della compagnia di produzione. La traccia è stata pubblicata in due versioni differenti. È un parassita di covata e non costruisce un nido proprio. Il problema principale era il lag. Dopo il matrimonio con Robin, si è convertito al Giudaismo. Dopo il ritiro dal calcio decide di entrare in politica. La rivista raccolse diverse poesie e saggi. Tom Copa Gli sopravvissero la moglie Ophelia e cinque figlie. Da allora è diventato un modo di dire nella cultura popolare anglosassone. Ryle sostenne che non era più possibile per i filosofi credere ciò. Tale incarico viene assegnato dal re. Quando il pilone bagnato si connesse alla struttura di alluminio lo mise a terra. "L'idea viene accolta favorevolmente e i lavori ripartono." "L'etichetta con il logo della Jaguar ricalcava quella del Clan di Celentano." Ma allora quale servizio potrebbero mai rendere gli uomini agli dèi? Può essere mangiato caldo o freddo. Il suo più grande desiderio è distruggere una volta per tutte Maxum Man. Tuttavia, non cambiò il suo approccio al crimine. Phoebe ha un nuovo capo di lavoro, da cui è irresistibilmente attratta, Jason Dean. Questi dovranno poi essere piantati ancora senza radici in un terriccio specifico per cactaceae. "Ella lo invitò a cantare accanto a lei in ""Lucrezia Borgia"" di Gaetano Donizetti." Origene, invece, interpretò tutto il racconto in modo esclusivamente allegorico. La chiesa, di piccole dimensioni, ha una pianta in forma ellittica. Durante queste crisi nuove idee, a volte scartate in precedenza, sono messe alla prova. Henri Robert è lo zio del famoso profumiere Guy Robert. Ha anche due sorellastre maggiori da parte di padre, Marielle e Alana. Segue una trattazione sulla storia di Roma dalle origini al principato di Augusto. Ogni membro è stato fornire a un finale diverso per ogni performance dal vivo. A questo punto, continuava però a somigliare a tutti gli altri. Possono partecipare due, tre o quattro persone, mentre non esistono avversari computerizzati. Altre produzioni sono andate in scena in Perù e Australia. "I giri di puntate centrali sono tre: ""quarta strada, quinta strada e sesta strada." La sindrome può non manifestarsi per mesi o anni. Durante la procedura, il seno viene compresso utilizzando uno strumento dedicato. Lo smalto conteneva stagno, ed era uniforme e piacevole al tatto. "L'opera è da allora nei depositi degli Uffizi." "La tecnica fu utilizzata quindi per tutta l'età imperiale." Noto localmente è un presepio tra i più interessanti della Lunigiana. Presentato da Fiorello, I due progetti vincitori furono ottenuti modificando mitragliatrici medie già in uso. Il conte di Saint-Germain è citato in varie opere letterarie e artistiche. Ha ricevuto i gradi di maresciallo, poi di tenente, di capitano e di maggiore. Al Massimo ha per compagni di classe Luca Cordero di Montezemolo e Giancarlo Magalli. Fu amico di Voltaire ed interpretò i ruoli da protagonista delle sue opere. "L'uomo viene assolto ma ferito nell'orgoglio ripudia la moglie." La sua prima formazione artistica gli fu data dal padre, come ai fratelli. Comincia a lavorare come ballerina in diversi teatri russi. Rispetto ad altre remore frequenta acque più costiere. La serie è stata chiusa dopo il quattordicesimo episodio. Sono presenti infine diversi extra, sbloccabili durante il gioco. Per molti fu il più grande giocatore della sua epoca. Il micelio può infettare insetti vivi. Chuan-Kwang Yang si classifica quinto. "I possibili passaggi da uno stato all'altro sono i seguenti." Non si hanno notizie circa eventuali amanti e figli di Fiorenzo. Un lavoro più recente ha determinato che non tutti questi gruppi sono monofiletici. Fu scelta per la gemma finale una forma a cuore, ma senza scanalatura. È basato su un romanzo scritto da Lola Douglas dal genere commedia-dramma. È noto anche il suo amore per lo sport. Nella parte alta una finestra serliana. Il piumaggio esterno è spesso vivacemente colorato. "Essendo l'ultimo gradino dei campionati, non sono previste retrocessioni." Corman nacque nel quartiere di Boston Roxbury e crebbe nel vicino quartiere di Dorchester. Il cancro è rappresentato dalla dottrina della scissione del “mondo” in soggetto e oggetto”. Le cerniere possono essere realizzate in materiale flessibile o con componenti rigidi ma mobili. "L'altro pilota della Toleman, Ayrton Senna, ottenne il miglior tempo." Vive a Denver, Colorado. La tesi inoltre serve per proporre qualcosa come soluzione ad un problema "Ha un fratello gemello chiamato Ben, anch' egli musicista." "Suo figlio fu l'architetto francese Louis Visconti." "Sulla figura del giornalista ha scritto ""Tutte le speranze." Altri fondi vengono raccolti mediante sottoscrizioni pubbliche e donazioni private. Dopo Israele è la seconda comunità ebraica più grande in Medio Oriente. Il Trebbiano di Soave è presente in pochi vigneti del comune di Soave. Presenti numerose aziende di trasformazione alimentare. "L'isola è rimasta disabitata." Fu necessario apportare ampi adattamenti a cui il vescovo di Spiš contribuì. "Il ""tour"" nasceva in una situazione politica turbolenta." Nello stesso anno debutta in teatro, in seguito lavora in produzioni televisive e cinematografiche. "La sommità dell'edificio ricorda la Sala della Giustizia dei Superamici della serie televisiva." "I caporali preferiscono le donne perché sono più ""inclini"" alla sottomissione." Anche i fari posteriori sono stati ridisegnati nella loro grafica. Vere e proprie passioni furono quelle di dipingere, scrivere e suonare il violino. Tuttavia vennero ricevuti freddamente dal governatore Frontenac. Dopo molti anni di studio diligente raggiunse un livello di illuminazione pari al suo. Fu soprattutto pittore. Dopo di loro il titolo di re sembra essere stato abbandonato. È compagno di classe di Marcie, Piperita Patty e Roy, suoi grandi amici. "Se pressata, l'acqua contenuta all'interno fuoriesce." Si usano un joystick e un tasto, che serve per sparare. "L'interno è a navata unica con volta a botte e piccole cappelle laterali." La città è un centro urbano e commerciale sulla costa meridionale della Repubblica Dominicana. Le cose cominciano a complicarsi. Ha giocato sia per la nazionale scozzese che per quella del Regno Unito. "In essa erano presenti anche famiglie Mi'kmaq." La cappella funge anche da porta laterale. Esce dal campo sanguinante, in barella e con il supporto del respiratore artificiale. Da ragazzo gli piaceva giocare a calcio e praticare boxe. Solitamente lavorano come braccianti agricoli nelle grandi piantagioni di caffè. Non da meno la produzione di olio extra vergine di oliva. Iside fu incredibilmente addolorata dalla morte del figlio, e chiese aiuto a Ra. Si sviluppa inizialmente nelle rocce vulcaniche e successivamente nel calcare. Let the Band Play! Al suo interno è composto da Commissioni, formate dai Consiglieri togati e laici. Gli incontri fra squadre serbe sono stati validi anche per il campionato serbo. "La tela si alzava del tutto sull'assolo di chitarra di ""Siamo eroi""." Entra in zona punti Herbert. Ha contribuito alla vittoria finale del campionato e della Suomen Cup. "Per alcuni anni ha insegnato giornalismo all'Istituto Massimiliano Massimo dei Gesuiti a Roma." Lo stesso giorno parte il nuovo tour del gruppo. Ebbe fra i suoi allievi Marilyn Monroe. La Spagna ricevette in cambio un risarcimento monetario. La gara è segnata da una grave svista dei giudici di gara. "La battaglia è aperta tra l'esercito di Narnia e quello dominante." Inoltre, al monastero fu dato pieno potere sul suo territorio. Esso appare solamente in aria non standard. Repubblica di Lituania Nel corso della sua lunga carriera espose in Austria, Jugoslavia, Russia ed Inghilterra. Il testo italiano è stato scritto da Franco Migliacci. Sono visibili stratificazioni e canali ramificati che le attraversano. "Si rifugia all'interno di cave calcaree." Collegamenti autobus sul bivio con Via Provinciale Nord Siena Mobilità. Sono tutte canzoni appartenenti al folklore regionale italiano. Tipologia non conforme, orecchioni bianchi o giallastri. Johnny Rodriguez Invece la canzone è stata prodotta dallo stesso Zedd. Molti tornei organizzati dalla stessa associazione, promuovono infatti anche il calcio giovanile. Ma venne degradato dopo il ballottaggio. Blue, Sharkey, Paperino, Qui, Quo e Qua vi si recano. "Essi hanno dei vantaggi nel club, rispetto ai membri ""semplici""." Questo la rendeva più efficiente. Parla correntemente anche tedesco, spagnolo e russo. Nei sotterranei inoltre sono ospitati importanti rassegne ed è disponibile una ricchissima videoteca. Un mese dopo venne pubblicato un album supplementare chiamato Live Live Live Extra. Missione pericolosa Il raid danneggiò le strutture terrestri tedesche. La chiesa è uno degli edifici più antichi di Monaco. Per questo Fermat oggi è considerato uno dei fondatori del calcolo differenziale. Tale eliminazione silente sarà attuabile con il supporto di alcuni gadget hi-tech. Successivamente insegna chitarra. Entra in politica come consigliere socialista al consiglio municipale. "Ricoprì l’incarico di Ispettrice Generale per le scuole femminili dell'Alta Italia." I personaggi giocabili sono cinque, Mario, Mallow, Geno, Bowser e Peach. Ha una sorella Anne e un fratello Rob. La seconda domenica di settembre si svolge la festa patronale della Madonna del Consiglio. Prende il nome dal suo rappresentante più famoso, Erode il Grande. "Le pareti esterne ed il tetto erano in mattoni e l'interno in legno." "Nel mese di aprile vi si svolge la ""Sagra degli asparagi""." "L'ordine è chiaramente monofiletico." "L'album fu apprezzato dalla critica ed è considerato il migliore dai fan." Svolge ricerche nel campo della coltivazione e della protezione ambientale. Nel movimento conclusivo della sinfonia sono presenti motivi tratti da canzoni popolari russe. "In seguito affiancò all'attività costruttiva anche l'attività di progettazione e pianificazione." "Wolff rimane un azionista Williams, ma non ha nessun ruolo all'interno del team." Diversamente da altre reti, non furono create nuove fermate, né introdotto nuovo materiale rotabile. Lo spagnolo rientra in pista davanti a Button e lo stesso francese della Lotus. Fu anche un discreto illustratore. A richiedere il contatto era stata la controparte turca. Il documentario tratta le vicende di Julian Assange ed il caso WikiLeaks. La composizione, mantenuta in Ländler-Style, venne ben accolta dal pubblico. La maggior parte delle componenti sono galassie ellittiche e lenticolari. Stadio Comunale Città di Mariano Comense, Via Santa Caterina da Siena, Mariano Comense. Appena ventenne pubblicò un libro di commenti alle disposizioni legislative sulle successioni. Ma a Napoli preferisce Firenze. Nel prologo figurano Apollo, Venere e Amore. In ambito alimentare si utilizzano gli additivi alimentari. Continuò la sua formazione presso le Università di Marburgo e Berlino. Le strutture murarie presentano alcuni tratti in laterizio ed altri in pietra. Mauro Facci Delusa e afflitta, Jean si allontana e rifiuta la proposta di matrimonio di Lenny. "Ciò sembra molto singolare ai due che, dell'Italia, conoscono troppe cose che non vanno." Nello stesso anno nacque la colonia gemella di Cremona. Attualmente fa parte della Sony Corporation of America. La struttura geologica è di origina calcarea risalente al periodo giurassico e cretaceo. "Giunto all'ingresso, fa la conoscenza di Corinna, segretaria del signor Nosferatu." Medico di fama, fu nominato archiatra pontificio. "È presente nella mostra collettiva ""Cinema: Come nasce un sogno." La comunità incorporata di Newry si trova nella città. Ora le due parrocchie sono state riunite in una sotto la diocesi di Crema. "Anche il tour che seguì alla pubblicazione dell'album vide una grandissima affluenza di pubblico." È perfino stato più volte rifiutato dalla Legadue italiana. Si veda principe del Galles per i successivi conti di Chester. Predilige gli spazi aperti e i terreni dolomitici. In Dutch "Furono una delle tante gang giovanili dell'epoca." La città si trova da Waco. Anche in questo caso la modifica del passato porterà effetti peggiori nel futuro. "Ebbe anche Nasso, eponimo dell'isola di Nasso." Si muoveva sulle quattro zampe massicce e si ritiene conducesse una dieta principalmente vegetariana. "Per il resto, l'area è rurale, con una topografia differenziata." Druso verrà ritrovato morto pochi giorni dopo aver portato la sua proposta in Senato. Questa dimostrazione non è completa. Oltre a ciò compete nella Porsche Carrera Cup Francia e nel campionato francese rally. Il committente era il nobile parmense Placido Del Bono. La scrissi una volta che andai a Berlino. "L'anno successivo ottenne la prima vittoria, al ""Circuito di Bergamo""." Il gioco è noto per la sua elevata difficoltà. Questa prima trama del romanzo si intreccia gradualmente con una seconda vicenda. "La seicentesca ""Crocifissione"" dell'altare sinistro è di Giacinto Brandi." La partitura autografa è conservata alla Biblioteca di Stato di Berlino. Queste foreste subiscono tuttavia uno sfruttamento regolamentato. "È ricordato come l'ultimo duello della storia del giornalismo italiano." Anche il secondo matrimonio va in crisi. Le critiche culturali hanno preso forza nel diciannovesimo secolo. Tra gli altri: Boccioni, Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini. Inoltre, rende effettuabile analiticamente il calcolo di qualsiasi funzione di matrice. Durante la prima guerra mondiale, Anne-Marie Lesser è Mademoiselle Docteur, sfuggente spia tedesca. Il trasporto pubblico è fornito dalla Jacksonville Transportation Authority. La sua colorazione varia dal grigio scuro al bianco. Supporta numerosi formati di file eseguibili per diversi processori e sistemi operativi. Nel corso della seconda guerra mondiale, tornò a Fiume per entrare nella resistenza partigiana. La colonna sonora è firmata da Mel Lewis. Passing the Buck Neil Randall e sua moglie Abby hanno una vita apparentemente perfetta a Chicago. I ricoveri in ospedale divennero allora frequenti. "Karl Lagerfeld l'ha considerata come ""una delle migliori modelle al mondo""." Ha ancora un grande amore per la natura, per la libertà. "Questo metodo prende il nome di ""double opt-in""." "È l'ultimo della cantante pubblicato dalla Capitol Records." È il terzo comune della provincia per abitanti. Venne costruito in tre versioni complessive. Le controversie divennero più serie sul tema della costruzione di nuove università in Belgio. La band è stata fortemente influenzata dai Mercyful Fate, Celtic Frost, Bathory e Venom. "All'inizio la sola versione offerta era la berlina quattro porte." A Milano, discesa dei Longobardi capitanati dal re Alboino. La vicina riporta Kiyoshi alla famiglia. "Dopo il sorvolo la sonda inviò dati riguardanti l'ambiente interplanetario." È però considerato nocivo per ingestione, e irritante per contatto e per inalazione. La rete posteriore serve a fermare il disco quando sorpassa la linea di porta. I recettori sono presenti in equilibrio tra le varie conformazioni. Il Museo offre, su prenotazione, visite guidate e laboratori didattici per gruppi e scolaresche. Olimpiadi invernali Dobbiamo a lui ottime ricerche di chimica organica. "Inoltre anche la piazza adiacente l'ingresso della stazione viene servita da varie linee autobus." "Quell'anno Hennessy ha ottenuto buoni risultati mettendo assegno un buon numero di punti." Il gruppo registra diverse canzoni e si esibisce anche dal vivo. La Società sua proprietaria viene dichiarata fallita dal Tribunale di Venezia a dicembre. "Entrò nell'ordine dei Chierici regolari di San Paolo." Successivamente ha aderito al Partito Democratico. La reclusione degli ebrei venne abolita nel periodo napoleonico. A Message from Beyond Sulla costa si trova inoltre la stazione balneare del Lido di Tarquinia. Avendo fallito in questo, egli si rivolse a Napoleone, credendo nei suoi ideali. Cherie, ballerina in uno squallido night club di Phoenix, corrisponde ai suoi desideri. In seguito viene fatto un passo avanti portando le gambe divaricate. È gestita dal Comune di Sassari. Lo stato di coscienza è stabilito dal buon funzionamento delle due componenti. Alcuni affreschi sono attribuiti a Bartolomeo Cesi. "Il conservare le due portiere posteriori consentiva l'accesso laterale al carico." Il minerale si presenta anche in forme tabulari. Le sue scenette comiche per i film contenevano echi del suo passato come fumettista. Senza amici e senza soldi, fatica a integrarsi in America. Eppure il maresciallo, sia estate o inverno, è sempre ben visto da tutti. Nel Medioevo la città prosperò grazie ai traffici del suo porto. Il videoclip del brano venne girato a Catania. Suo padre, Pierre Paul de Cotte, era procuratore. In questo ambiente nacque in Alessandro anche la vocazione al sacerdozio. Ottiene un ottimo successo commerciale. Il romanzo è stato anche accusato di antisemitismo. Lo scomparto bar venne attrezzato con ripiani longitudinali, su cui si affacciavano gli sgabelli. Due sono state, particolarmente, le vignette contestate in carriera a Johnny Hart. La posizione baricentrica è stata, dunque, ritenuta fondamentale per la finalità della scelta. "Le autorità invece decidono di demolire l'edificio." Vetterli-Vitali Mod. La squadra gioca alla Red Bull Arena ed è allenata da Gerald Baumgartner. Ci sono molti dettagli decorativi scultorei allegorici. Il rifugio è posto di soccorso alpino e di protezione civile. È considerato il protettore contro il mal di testa e la dissenteria. Partecipò alla polemica sorta fra i sostenitori di Händel e quelli di Bononcini. Tali cedimenti, vengono quindi definiti differenziali o assoluti. I fondatori di Google pensarono che questo concetto potesse valere anche nel web. "Città dell'." Partecipò anche al Trattato di Parigi come esperto di diritto internazionale nella delegazione jugoslava. È necessaria la rimozione chirurgica solo se il dolore impedisce la deambulazione. Swartz nacque a Chicago, da Susan e Robert Swartz. Allenatore: Fernando Leite Inoltre, è una delle due sedi principali della nazionale di calcio della Slovenia. Sono presenti un aeroporto, il San Carlos Airport, e due musei. Il luogo di culto, affrescato sulle volte e sulle pareti, conserva vari arredi settecenteschi. Insieme al vicino Mellin-Passage, costituiscono una delle più antiche gallerie commerciali della città. Christopher Jones David Vann Ciò nonostante le parti di batteria sono state registrate dallo stesso Atom. La dotazione di arredi sacri, minutamente descritta, sembra ampia e in discrete condizioni. Anche la terza serie di Previa non è disponibile negli Stati Uniti. Le mitragliere binate collocate in plancia furono rimpiazzate con altre singole. Ad oggi sono stati pubblicati due volumi. Forma vivai di poche centinaia di femmine con i loro piccoli. Ad ottobre Essen fu sostituito dal generale Paulucci, e diede le dimissioni. "La maggior parte di esse si concentra nella parte meridionale della provincia di Astrachan'." "Fa parte di una subregione denominata Frangia d'Aragona." Ma il destino li fa rincontrare ancora una volta. Hanno fatto diversi tour negli Stati Uniti e sono stati anche in Europa. "Lì incontrano House, anch'egli in attesa." "Vi ha avuto sede l'Istituto evangelico femminile." Tappa annullata per mancanza di sicurezza. In seguito, il brano è stato inciso da numerosi altri interpreti. Generoso Andria "Il nome deriva dal nome del gruppo di lavoro che originariamente l'ha sviluppata." "L'oratorio è a navata unica preceduta da un atrio." Maggio è il mese più piovoso. I maschi la sollevano leggermente quando sono agitati. "Si tratta del refettorio dell'antico convento annesso alla chiesa di San Salvi." Philips apparve anche in alcuni film. Terme Vigliatore, è servito dalla ferrovia Palermo-Messina. "Il rapporto completo è il massimo dell'Edoné, ma è eticamente perfetto solo nel matrimonio." "Successivamente alla nuova lega andarono aggiungersi l'Inghilterra, la Spagna e il Sacro Romano Impero." Serve il centro abitato di Rosolina. Parte delle riparazioni tedesche furono sotto forma di lavoro forzato. "Le competizioni consistevano in ""battle"" tra i partecipanti o le squadre miste." Con le opportune omissioni, aveva informato la moglie dei recenti avvenimenti. Secondo una leggenda, celebrò il matrimonio tra re Artù e Ginevra. È colorato vivacemente. In questa federazione si è esibito per la maggior parte della sua carriera. Per tutto il periodo del giubileo le luci del Colosseo rimasero accese. Tale versione non verrà mai proposta nel mercato italiano. Sono incluse anche le entità non nazionali. Il padre le rivela che Bud è tornato a vivere nella fattoria di famiglia. I Verdi in tal modo tornano a operare autonomamente. "È stato autore televisivo di ""Camera Café"" per conto di Magnolia." Le Vespe sono immuni alle uova, al lancio di esse non recheranno alcun danno. Nei quattordici anni successivi uccide con la stessa modalità altre due persone. "Citata nella seconda parte di L'altra faccia della spirale." "Era tutto girato in maniera convenzionale e non c'era improvvisazione, né imprecazioni." Gli atomi sono raffreddati e aggregati nel luogo di minimo potenziale. "La pianta è semicircolare, convergente verso l'altare." Le zampe sono bianco-grigiastre. "Interviene anche l'uomo ragno, che, credendo Rand responsabile, lo attacca." La località era un piccolo borgo agricolo di antica origine. Jordan Swing "Come l'anno precedente la corsa vedeva Eddy Merckx contro tutti." Il terminal dei bus extraurbani è situato in via Rochester. Il Quinupristin-dalfopristin è usato su germi sensibili resistenti agli altri antibiotici. Beatrix Potter fu sua nipote. "La vita privata del cestista è stata un po' travagliata." Tuttavia, Celso non condanna in termini assoluti la cristianità. Dopo tale data Jacky Calatayud solo sporadicamente apparve in televisione. Da adolescente si unì alla marina coloniale comandando alcuni squadroni contro i pirati olandesi. Il film fu prodotto dalla Erich Engels-Film GmbH di Berlino. Un linguaggio senza emotività, senza vero dolore, senza conflitti. Era lo zio di Massimo Giordano, assessore regionale ed ex sindaco di Novara. Terminò gli studi qualche anno più tardi e iniziò la sua carriera televisiva. "In Inghilterra è conosciuto con il titolo ""Come Back to Me""." Queste arti di combattimento sono abilità militari essenziali anche nella guerra moderna. Essendo affabile, è amato da tutti tranne che dalla moglie. Così, troviamo figurine articolate o piccoli cavalli, facile da manipolare con le mani piccole. Esordisce nella massima categoria nazionale contro il Tavagnacco nella partita di andata. In alternativa la crema può essere anche al burro o al formaggio. Entrambi sono diretti da Lisa Mann, con le coreografie di Luther Brown. Il suo corpo incorrotto si conserva presso la basilica de la Mercè di Barcellona. Daisy Town Traslucido, ha lucentezza vitrea sulle facce del cristallo. A metà degli anni Cinquanta si trasferì a Roma. "Venne poi cambiato in ""iulius"" per ordine di Marco Antonio." Morì a Busto Arsizio nel secondo decennio del Cinquecento. "Il teorema di Gibbard-Satterthwaite è un teorema che restringe l'insieme dei vincitori ad uno." "Se non risultava un ammontare imponibile, gli ufficiali concordavano la ""rata"" con il cittadino." Il film è stato supervisionato dallo stesso Andō e ideato dal figlio Akira. "La cantante della band Hayley Williams ha dichiarato in un'intervista a ""Kerrang!" Originario del sud del paese, si è diffuso in tutto il Brasile. Il motto è inoltre utilizzato dalla nobile famiglia di origine fiorentina dei Gherardini. Quando il demone lo lasciò, Jester finì in coma. Alto Alegre Cristo in casa di Marta e Maria La livrea prevede un colore di fondo grigio-beige semitrasparente, con sacco addominale argenteo. Un uomo si inserisce in una telefonata tra due lesbiche. Aznar annunciò che dopo tali elezioni si sarebbe ritirato infatti dalla politica attiva. Davanti alle orbite erano presenti due carene ossee, dalla funzione sconosciuta. Atto di nascita Tutti i livelli sono marcati da spesse cornici marcapiano. Gli Austriaci rimasti ripiegarono su Pizzighettone. Il padre se ne va senza dargli nulla di concreto. Ha cominciato a giocare nel Parmalat. "Le vite e l'energia vengono ripristinate al massimo quando il livello viene ricominciato daccapo." "La sigla è tratta da ""God Only Knows"" dei Beach Boys." Durante la canzone il ragazzo rimane seduto bevendo un caffè e mangiando una mela. "In seguito Radius divenne direttore di ""Oggi"" e quindi di ""Settimo Giorno""." Sono state individuate grazie alle riprese fotografiche dei primi sorvoli ravvicinati della sonda Cassini. Successivamente rappresentò Marlow e Tewkesbury alla camera dei comuni. Il ghiacciaio nel frattempo collassa, con conseguenze devastanti. Venne costruito un solo prototipo che effettuò solamente test a terra senza mai volare. "Dopo aver giocato anche nell'Elversberg, si trasferì ai norvegesi del Follo." Questo concorso gli fu segnalato da Padre Agostino Gemelli. "È islamico sunnita e si è laureato in medicina all'Università di Damasco." "La cima è un'area umida di tredici ettari." Si dedicò al disegno di arazzi, di scenografie, alla musica e alla liuteria. Nei ricordi animati, i due ragazzi si ritrovano in situazioni esilaranti. In Italia il farmaco è destinato ad uso veterinario. Animale solitario e abbastanza elusivo, ha abitudini prevalentemente notturne. Ciascuna baracca era dotata di una piccola stufa insufficiente a garantire un riscaldamento accettabile. Fu assassinato dal forte eroe acheo Ulisse. "La Stazione di Shepherd's Bush è servita dalla London Overground e dalla Southern." Ma gran parte delle analisi presentano congiuntamente i due aspetti. "Nella parte bassa del paraurti sono presenti prese d'aria che incorporano i fendinebbia." Nello specifico questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio. Lo Shabbat è il giorno di festa degli ebrei. Era il cuoco del convento. Fu uno degli allievi del noto matematico e filosofo Alfred Tarski. Tutte le tracce della precedente raccolta sono incluse in essa. Lee Cook Non è chiaro se fosse legato alla Massoneria. Molti tastieristi si ispirarono proprio alle tecniche di Hammer. Elenco parziale delle opere esposte nelle collezioni pubbliche. Crebbe così la sua fama di pensatore di punta del neofascismo. Le remore sono diffuse in tutti gli oceani, dalle zone tropicali a quelle temperate. La Pawnee Indian Agency utilizzò in seguito le strutture lasciate libere dai Mormoni. Ironicamente tuttavia è diventato molto simile al padre. La competizione è stata vinta da trentuno squadre diverse in quattordici edizioni. Come imprenditore sedeva in diversi comitati economici. In stagione ottiene anche un quarto posto di tappa alla Vuelta a España. Questi possono a loro volta produrre pioggia o temporali. Malato di leucemia, è andato più volte a farsi curare a Singapore. Le persone con diverse strutture di capelli hanno adattato il metodo alle loro esigenze. Il matrimonio si sarebbe rivelato essere senza figli. Alla fine, visto il crescente pericolo, Plymouth venne definitivamente abbandonata dai suoi abitanti. I suoi genitori, per insabbiare lo scandalo, abbandonarono il neonato ad uno zingaro. I colori sociali sono: il bianco ed il verde. Artisti contemporanei; pubblicazione annuale, edita dalla casa editrice romana Acca in... Arte Editrice. "Tutti pensano che John gli abbia sparato e l'uomo viene arrestato." Preferisce scrivere per altri cantanti piuttosto che esibirsi in pubblico in prima persona. Il Partizan Minsk lo acquista nuovamente, sempre a parametro zero. Alcuni critici hanno evidenziato una crescita rispetto alle opere precedenti. Ciò ha portato alla mancata elezione del successore di Antonio Matarrese alla presidenza. Ha scritto numerosi articoli sulla tecnica vocale, su Maria Callas, sul Lied tedesco. Non viene salato. La sua morte è da collocarsi poco dopo. In Italia la Need Games! Il film si incentra su Woody e Buzz alla ricerca di Bo Peep. La cittadina è un sobborgo della vicina Agia Varvara. Ella scelse Agilulfo come marito, che venne accettato come il re successore. La crudeltà di Dali era famosa alla sua epoca. La promozione da parte della New Line Cinema fu massiccia. Jacques Brunel lo convocò per disputare la dove collezionò tre presenze subentrando dalla panchina. "Il titolo in greco, ""Historia Nea"", è quello originale." Ha avuto numerose repliche anche su altre emittenti. Nel West Bengal è stato osservato un periodo riproduttivo da settembre a novembre. Ferdinando conquistò inoltre la parte meridionale della Navarra e la annesse alla Spagna. Il locale riscuote molto successo. Essa si manifesta più frequentemente nei pazienti con sepsi, tumori o malattie epatiche. Il Partizani Tirana ha vinto il trofeo per la tredicesima volta. Le canzoni racchiuse in questa demo sono racchiuse ora in altre compilation. "Il sito è protetto sotto l""'Antiquities Act of"" Pakistan." La composizione si compone di otto movimenti, inizialmente pubblicati in tre gruppi. Avviene a fine inverno. È interpretato da Sergio Calderón. Charles Casali Più frequentemente viene servita come contorno. Ospita gli incontri casalinghi della All Stars Football Club. Gli aggettivi a differenza dei sostantivi seguivano solo tre declinazioni. Consentono infatti la sincronizzazione di reti neurali. Sogna di diventare un guerriero, un giorno, e di impossessarsi della leggendaria pentola magica. La minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni. Il cancro è esistito per tutta la storia umana. Si tratta di una struttura circolare che aveva funzioni di torre di sbarramento. "L'insegnamento è aperto a tutti, giapponesi e non." Nei secoli successivi, Vilnius crebbe e si sviluppò sempre di più. "Potrebbero appartenere a collezioni private, a musei o gallerie d'arte." Tuttavia è difficile separare la verità dalle voci di presunte relazioni. Per le esigenze energetiche, invece, la città dispone di tre centrali termoelettriche. "Una sorta di coprifuoco fu quindi imposto nella cittadina dalle forze dell'ordine." "Sui fianchi del ""Canadian Corps"", la contemporanea avanzata francese non ebbe buon fine." Non vennero toccati dai lavori gli interni e le attrezzature del ponte. Star City Solitamente la navata centrale ha il soffitto concavo, come il fondo di una barca. Inizialmente prese parte a campionati regionali. "L'amministrazione pubblica richiedeva una diretta partecipazione dei cittadini." La stazione sarà ristrutturata. A tale fine è più efficace una soluzione di alcol etilico. Era la commissione eletta dal Soviet per redigere un decreto riguardante i soldati. "La ragazza crebbe nelle convinzioni della Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America." Suo ultimo coordinatore nazionale fu Franco Piro. La versione ufficiale per Android è per esempio disponibile su F-Droid. A Surprise Party Lo schermo è sempre diviso in tre parti. "È la milizia del ""Movimento dei diseredati"" creato dall'imam sciita Musa al-Sadr." Molte di queste caratteristiche richiedono che il bot sia un operatore di canale. Per questo è conosciuto anche come Cantico di Simeone. Consumo che durerà per tutta la sua vita. Il film è considerato presumibilmente perduto. Aveva cominciato a lavorare giovanissimo essendo orfano di padre. Le sue riflessioni letterarie e linguistiche trovano espressione nel suo impegno per la formazione. Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società durante la stagione. "Inventò il ""pedale indipendente"", o ""pedale Rendano"", che aumentava le risorse interpretative del pianoforte." Le sue opere sono simili nello stile e soggetto a quelle del suo mentore. "L'organizzazione amministrativa dell'antico Egitto era molto estesa, molto burocratica e sostanzialmente molto complessa." La specie è presente in Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Yemen. Vive in Marocco, Algeria, Ciad, Libia, Mali, Niger, Sudan. Non si hanno certezze sulla data di pubblicazione della storia. "Il programma ha ricevuto perlopiù critiche positive, riguardanti soprattutto l'interpretazione della protagonista Viola Davis." "Sarà ucciso da Cipriani nella missione finale del gioco ""Scacco Siculo""." Convince quindi la moglie a partecipare a una crociera insieme alla figlia Alice. La provincia si trova nel Congo meridionale. "Quell'anno, però, decise di concentrare tutti gli sforzi sulla sua attività di attore." "All'interno depositi ospitanti i resti di molti arcivescovi." Parrocchia della diocesi di Como. "Molti sono i suoi contributi all'aritmologia." "Così l'autore tornò alla fantascienza, approfondendo lo studio del suo primo amore letterario." Incerte sono anche le date della sua nascita e morte. Lucy era una orfana di Springfield cresciuta da uno zio. Ha il becco nero a punta e zampe corte e robuste grigio-blu. Inoltre, non può vedere la magia in uso, o utilizzarla lei stessa. Oggi sono presenti in Corsica alcune migliaia di cittadini italiani. La Regina Elisabetta lo nominò Segretario del Consiglio del Nord e Custode del Sigillo. La Polonia è qualificata automaticamente come nazione organizzatrice. Fu un capitano dei granatieri. In particolare di Morte. "L'accordo mette fine alle reciproche rivendicazioni, così da far terminare ufficialmente il conflitto." Oggi la chiesa non è più officiata. La torre sud resta ancora incompleta ai giorni nostri. Il Lead Off è il battitore che compare per primo nel Line Up. Il risultato di Letta in Veneto è tra i migliori in Italia. Prima le donne e i bambini Attualmente milita nella K-League. I sessi sono simili, ma la femmina ha riflessi violacei meno estesi. Ha collaborato tra gli altri col Corriere dei Piccoli. Anderson ha scritto diversi articoli e saggi su molti temi economici e finanziari. Il poliedro duale del grande dodecaedro stellato è il grande icosaedro. "Arrestata l'operaia si trova processata per omicidio e rischia la condanna a morte." In Italia il nome gode di scarsissima diffusione. Tale notizia, peraltro, è difforme rispetto a quelle prevalentemente conosciute. Il predecessore è concettualmente molto simile, con una più semplice mappa a schermata fissa. Una sorta di stretto canale anteriormente serviva ad ospitare il sipario. Fu una principessa di Argo ed eponima della Messenia. Possono essere osservati volare nei pascoli di colline medio-alte, dove si nutrono di escrementi. Sposato con Angela Panizza e padre di una figlia. "Il titolo originale è ""Wired""." Coreografo fu Léonide Massine. "Uccidere è l'unica cosa che gli riesce bene." In ogni episodio indossava un cappello con una diversa scritta, che produce lui stesso. Il padre allora promette di trovare un modo per lui di comunicare. Solo i figli di mercanti ed immigrati greci potevano iscriversi. "Il suo uso fiorì soprattutto nell'area della Bielorussia che fece parte storicamente della Polonia." Durante il periodo della mestruazione, quindi, le donne sono costrette a vivere in capanne. Ma poi, andò distrutto. La moglie di Ed, Sophie, è incinta del secondo figlio. Dwayne James Questo consente di creare una rotazione controllata del satellite utilizzando solo energia elettrica. Una Mord-sith prova a riportarla in vita, senza successo. I cristalli presentano abito tabulare. Che ridere! "In dipendenza dalla zona di produzione e dell'uvaggio ha caratteristiche diverse." Il motore elettrico, comandato da apposito azionamento, fornisce il moto di rotazione principale. La parte più settentrionale ha un clima subtropicale. Colón ha anche due figlie, Stacy Colón e Melissa. Piazza dedicò il libro al drammaturgo gay Edward Albee, di cui era intimo amico. Alcuni oppositori, come i seguaci del re Nicola, continuarono per anni con la guerriglia. Due giri più tardi anche Montoya passò Trulli. Insieme ebbero sei figli. Tuttavia, il peso della colonna determina un ulteriore affondamento della nave. "Il suo maggior affluente è la ""Malaja Istra"", proveniente dalla destra idrografica." Quando le condizioni di emergenza terminavano, il normale governo costituzionale era restaurato. William T. Carleton Si accede al portale attraverso un portico, nella parte centrale sporgente verso la piazza. "Il quarto volume di ""Brazil Classics, Vol." Aci Trezza, porticciolo situato tra Catania e Acireale. Intanto, Rygel cerca di tenere calma la pilota. "Samuel J. Holland per ospitare la capitale coloniale dell'isola e capoluogo della contea Charlottetown." La società mantenne anche molti rapporti con Garibaldi. Almeida rifiutò di riconoscere la sua autorità e fece arrestare Albuquerque. Harold Rayner Esistono diverse forme e varianti di come installare la rete di sostegno verticali. Queste porte moderne sono dotate anche di quasi tutte le funzionalità di quelle vecchie. "Tutti i libri di ""Benny"" sono pubblicati da Mondadori." "La cultura mostra evidenze della coltivazione del miglio e dell'addomesticazione del bufalo d'acqua." Ha una struttura circolare lobata, composta di tre tamburi sovrapposti. Il suo spettro evidenzia anche alti contenuti di zirconio. La durata della vendemmia dipende dalle annate: può continuare anche per un mese. Il suddetto album uscì in duetto artistico con i Rondò Anthology. Il Gruppo Sportivo Dolomiti Cortina si qualificò alla finale scudetto. Derek Harper Un centro teatrale ad Austin porta il suo nome. Alcuni tifosi entrarono in campo e cominciarono a lottare contro i giocatori. Nelle cuspidi si trovano piccoli tondi con cherubini. Le riprese sono durate quattro giorni, alla Brooklyn Tech School. Si giocava annualmente a Chartres in Francia. Il composto non sembra subire alcun effetto di primo passaggio. Os è il prodotto del decadimento di Re, la cui emivita è anni. Il Dottore la porta via di lì con il manipolatore vortex. Il fondo scuro dona luminosità ai colori sovrastanti. Il netball fu incluso come sport dimostrativo. Il giocatore della squadra di Hockey lo umilia e filma il tutto. In seguito divenne membro del consiglio privato portoghese. Per lei è un trionfo indimenticabile, proprio davanti ai suoi tifosi. Ma anche per queste versioni di punta il servosterzo continuò a rimanere optional. Per poter recuperare le posizioni perdute Toeplitz attua un ingegnoso marchingegno societario. Inoltre acquista e conserva altro materiale come quotidiani, riviste ed audiovisivi. Striato: delle linee parallele attraversano la superficie dei cristalli. "Sposato con l'attrice Laura Peterson, è padre di tre figli." Attualmente sono state tutte abolite. Il Lecce si ritirò dal campionato di Serie C dopo la quarta giornata. Gli aironi sono animali strettamente carnivori. È citata da Giulio Polluce. Questi attacchi possono essere mescolati per crearne alcuni combinati. Accettò, comunque, di fare tornare Ralph Byrd per i due capitoli successivi. "Discende da un'antica famiglia aristocratica latifondista di Andria, in Puglia, i Porro." "Questi eventi sono quelli che fungono da prologo alla serie ""Magic Patrol""." Le sue competenze spaziarono dalla polizia segreta allo spionaggio e controspionaggio. Landolfo di Capua Il colore blu fu tolto dai listini quasi subito. "La ""Facciata meridionale"", la più ricca, si sviluppa in una composizione pressoché simmetrica." Le riprese si svolgono negli studi televisivi di Los Angeles. Il sistema universitario giapponese segue il modello nord-americano. Dan Graham È inoltre il primo lavoro del gruppo a entrare nella classifica svizzera. Tutte le tracce sono di John Mellencamp tranne dove indicato. Le società disputano incontri di andata e ritorno ad eliminazione diretta. Nella semplice facciata si apre il portale sormontato da un occhio. Poi la legò e se ne andò. Novotná ha fatto coppia con Nataša Zvereva, mentre Hingis con Anna Kurnikova. "Soprannominati ""Diavoli Rossi"", i suoi giocatori vestono di rosso e bianco." "In generale, l'energia libera delle nanoparticelle è inversamente proporzionale alle loro dimensioni." Intorno alla Nebulosa è ambientato il libro Il tiranno dei mondi di Isaac Asimov. "Questa è stata la mia leggerezza, e me ne rendo conto""." Tiene corsi autonomi di scrittura creativa, sceneggiatura e drammaturgia. Questa rapida ascesa lo porta alle luci della ribalta della pallavolo europea. Lo ritrova, pericolosamente in piedi sul parapetto del tetto. Vengono coltivati ulivi e viti, e restano pochi pescatori. Nelle prime battaglie aiuta Excalibur contro il Demolitore. "In altre parole, rese schiavi i suoi sudditi, e su vasta scala""." Fu una psicologa junghiana, ma non scrisse molto. Ogni comune della Valle dei Santi, tuttavia, possiede le sue diverse particolarità dialettali. La finalità di tale integrazione è prevalentemente rivolta all’ambito tecnologico, industriale, scientifico, clinico, ospedaliero. I longheroni inferiori portavano gli attacchi per i galleggianti. Esso apparve in alcuni documenti ecclesiastici in forma abbreviata come S. Jona. "Molte scene di ""Napoleon Dynamite"" sono state girate in quest'ultimo istituto." Da questo deriva il nome del gioco. La città deve il suo nome al Presidente Álvaro Obregón. È abile nel tiro con entrambi i piedi. "La superficie di contatto è l'unico collegamento tra la strada e il veicolo." Tale caratteristica non dipende dal bene, ma dalla destinazione che gli viene attribuita. Il comune è di probabile origine bizantina. Il sistema nervoso si ramifica e si formano i primi percorsi neuronali. In breve tempo, riuscì anche ad occupare il resto della Scania. Questa è la grande forza dei lanciarazzi multipli. Vive nelle foreste incontaminate, aree agricole, insediamenti umani, frutteti e foreste secondarie. Durante la Saga di Atlantide i due sembrano comportarsi da fidanzati ufficiali. "Iniziò a giocare tra le file del ""Vomero"" in Terza Categoria." Il cambiamento più evidente nella parte posteriore è stato lo scarico con quattro terminali. Il concordato fra i due paesi è tuttora valido. Questi fossili includono una mandibola e parte delle zampe posteriori. Inoltre, attraverso le parole sincere del personaggio, Voltaire fa un acuto uso della polemica. Nonostante questo, è stato proprio col poker che Humberto ha guadagnato le cifre maggiori. La pelliccia è lunga, soffice e setosa. Lo stereoscopio viene successivamente migliorato da David Brewster che sostituisce le lenti agli specchi. Intorno alle case ci sono i giardini e le risaie. "Fra i suoi primi insegnanti c'era Tatiana Kozlov." Ha al suo attivo due promozioni. In una mesh poligonale, ogni vertice può avere un blend weight per ogni osso. Persone di nome Costantino Un esempio di tali strumenti sono le Bacche. "Va ora in onda""." Il nuovo simbolo compare anche nelle riedizioni del vecchio materiale. In passato ebbe funzioni di difesa della città di Crema. La sua vita è in pezzi, è sovrappeso e perfino con manie suicide. Mezzano Rondani inizialmente sorse sulla riva sinistra del Po a poca distanza da Casalmaggiore. Si sposò due volte, contraendo in entrambe matrimonio morganatico. Kyle Weaver Originariamente aveva rappresentanti di nove sport, mentre oggi ogni sport olimpico ha un membro. Il becco a cesoie americano è un uccello sociale che può formare colonie numerose. In alcuni esemplari esisteva una piccola apertura sotto il bordo posteriore del secondo molare. Per la lista degli articoli cfr. Tuttavia la consacrazione non basta a conservarla materialmente. Restano comunque frequenti gli atti di vandalismo. Tamerlano brucia una copia del Corano e si dichiara più grande di dio. Si affaccia sul campo omonimo. Il re non riuscì a salvare la monarchia in Portogallo. Ciascuno di essi dà origine a vaste famiglie di composti eterociclici. Oggi la dimora è diventata un piccolo museo interattivo. "Felice di ""vederlo"" ancora in vita, lo aiuta nella riconquista di Babilonia." È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di alcuni libri. Il colore è brunastro con ventre scuro e cavità della bocca nera. Per esprimere la resistenza si usano anche multipli e sottomultipli. "L'anno successivo venne nuovamente convocato per il medesimo evento." "L'interno della chiesa più antica è stato totalmente rifatto in cemento armato a vista." While New York Sleeps Spesso era solito intervenire il comico Maurizio Battista. "Il promo conteneva il brano ""Venezia S. Lucia"" come sigla." Da alcuni documenti sembra che una nuova chiesa fu costruita agli inizi del Seicento. "L'unico grande amore era stato quello tributato alla prima moglie." Conclude la carriera con dieci stagioni di seconda serie con il Cambuur. Inoltre è sede di esposizioni temporanee. Luigi Viale "Il lancio di questa nuova versione fu anche l'occasione per rivisitare gli interni." Ad ogni modo, continuò a collaborare con la società barese come consulente esterno. "Dopo qualche tempo Anna cede al fascino dell'uomo, con cui allaccia una relazione sentimentale." È sepolta al Forest Lawn Memorial Park di Glendale in California. La sua influenza sullo zar gli diede molta importanza sulle decisioni finali. Laozi gli disse che era pronto per unirsi agli Immortali. In quella stagione, vince con la Primavera il Torneo di Viareggio. Dal loro matrimonio nacque John Drew Barrymore e Drew Barrymore è loro nipote. The Double Cross Terminato il liceo scientifico, si iscrive alla Bocconi, per intraprendere studi di economia. A lui è stata dedicata la Harmon Air Force Base, a Guam. Abbandonata la carriera di insegnante, si è dedicata alla scrittura a tempo pieno. Fu dedicata da Raimondo di Sangro alla moglie di suo figlio Vincenzo. Ester intraprese la carriera ospedaliera e vinse subito un concorso come assistente in chirurgia. Attualmente gestisce una piscina a Roma. Conclude la sua prima stagione riconducendo la squadra in Premier League. La città, a carattere prevalentemente industriale, è situata sulla riva sinistra del fiume Olt. Il clima è relativamente mite e ricco di sole. La band si esibisce in Russia con live e showcase con grande successo. In facciata presenta un portico e due aperture. Dopo questa seconda sosta dei due piloti della Mercedes, tutti scalano di due posizioni. La coppia ebbe una figlia, Cornelia Costanza Barberini. Giovanni Battista Colomba "Giunti sull'isola viene loro assegnata una stanza e partecipano scalzi ad una liturgia continuativa." I traduttori redassero inoltre una serie di commentari. È un dio con il volto di leone. Lorenzo è combattuto. Le strade sono tutte intitolate ad architetti, ingegneri e progettisti. In entrambe le versioni del gioco la trama rimane la medesima. "In quell'epoca la villa è ricordata prevalentemente come ""villa Bellagio""." Si tratta di una vera e propria rivoluzione. Ha studiato anche storia, politica e arte della guerra. Ivana Hong Werner Klaas Secondo le diverse fonti, i militi uccisi furono tra cinquantuno e sessantacinque. Fu giornalista e scrittore. "Un celebre aneddoto racconta che una volta disse: ""Cosa sono questi?" Le squadre sono state suddivise in due urne. La compagnia fa spola fra Roma e Cagliari. Nel Borneo esiste un centro per la tutela di questi animali. La sezioni sportive della società sono: nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, pallacanestro e rugby. Ha avuto tre seguiti. "Mi sento meglio di quanto sia mai stato""." La canzone ha ricevuto una miscela di recensioni contrastanti. "Il personaggio nasce come parodia di ""Gekko Kamen""." La nostra società calunnia la prostituta. La pianta cresce spontaneamente. "Inizia così il lungo ""flashback"" che dura quasi tutto il film." "Qualche decina di studenti dell'istituto furono scelti come comparse nel film." Il materiale rotabile è stato poi venduto a varie società ferroviarie. Partecipa varie società italiane ed estere affini alla ristorazione. Douglas Everett La chiesa è a pianta ellittica. "Alla fine ""Reign in Blood"" riuscì poi a trovare la Geffen Records come distributore." Qui hanno sede anche diversi club sportivi ed anche diversi centri residenziali chiusi. La stessa rivista che alimentò il caso fu citata in giudizio per diffamazione. "Mi facevano le domande e mi davano anche le risposte""." Il piastrone è giallastro con macchie rosse sugli scuti marginali. "Ma c'è ancora Silvia Conti sul cammino di Tano." Tra i tre ha inizio così un triangolo amoroso con molteplici complicazioni. Questa peculiarità è testimoniata dagli archivolti che le sovrastano. "Fu sepolto nel Camposanto monumentale pisano, nella cosiddetta ""sepoltura degli arcivescovi""." Il film segnò il debutto cinematografico dei Keystone Cops. Quando il gigante si mette a fumare la pipa, però, Topolino viene scoperto. Vi si accede dal Museo della cattedrale, con lo stesso biglietto. Le spine presenti nella parte anteriore del corpo avevano funzione difensiva. "Nonostante questo rovescio, Giustiniano decise di nominare Belisario ""magister militum per Orientem""." Dopo questa operazione, gli è stato assegnato il grado di maggiore. "Dopo l'unità d'Italia il paese crebbe da millecinquecento a più di duemila abitanti." Villa Ferri Svolse perlopiù attività diplomatica presso in ambito ecclesiastico tra Roma, Napoli, Palermo e Madrid. Sono comuni i casi di familiarità. La superficie ventrale è invece di un colore bruno-nerastro che ne facilita il mimetismo. La salita, riservata ad alpinisti equipaggiati, è molto facile. "Gli ammiratori vedevano in Pompeo il comandante militare più brillante dell'epoca." Tra i distributori specializzati in musica classica si segnala, in Italia, Jupiter Distribuzione. Non esiste nessuna versione home video finora. Durante il festeggiamento arriva il dott. "La traduzione del titolo originale è ""Il silenzio di Lorna""." La fertilità del suolo ha permesso la creazione di fitti boschi di castagni. Rolando Certa continua nel solco del padre il quale collaborava con importanti giornali francesi. Gran parte delle sue distese aride sono inospitali per piante e animali. "Il ""Cavour"" è posto alle dirette dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale." Una sera, circondato da nudità femminili, Nanni ha un collasso. Il poliziotto afferma che è sempre facile trovare cinque stupidi che cadono nel tranello. "È, inoltre, componente del Comitato scientifico della ""Società italiana avvocati amministrativi""." È un film horror fantascientifico statunitense con Humphrey Bogart, Rosemary Lane e Wayne Morris. Il volteggio equestre è una delle dieci specialità equestri riconosciute dalla Federazione Equestre Internazionale. Prima di tre fratelli, è cresciuta a Londra. "Una serie di poesie liriche, ""In montagna"", pubblicata un anno dopo, ""Illustrated Weekly""." La salma, riportata in Russia, venne secondo il suo testamento sepolta a Sebastopoli. La foto di copertina ritrae un primo piano di Morrissey. I due sono supervisionati dal loro capo, Sarah Tanner. "Soggetto del ritratto è Stefano Jacini, senatore e presidente della Cariplo, morto l'anno precedente." Il muso è biancastro, corto, largo e appiattito. Sono inoltre presenti delle sonorità metal, provenienti da band come gli Iron Maiden. Il centro del treno ruota su un asse. Gli scienziati britannici si unirono al progetto e realizzarono la videocamera. Già da piccola dimostrò la sua passione per la scrittura. La più vicina stazione della metropolitana di Londra è Covent Garden. Danny Sullivan fu invece secondo nella Race of Champions, non valida per il mondiale. Successivamente venne assimilato dai bianchi e ispirò così il rock and roll. Rappresentano un quadro completo e definito dei principi della geometria noti al tempo. Un giorno, mentre ʿAlí taglia legna, sente delle voci. Tutte queste entità possono risultare in un restringimento focale a livello della flessura splenica. Il giudice Roy Bean compare anche negli albi nn. "Si considera una rivista ""di alta divulgazione""." "Fa parte dell'unione Montana Alpi del mare." Ebbe due figli e quattro figlie dal suo secondo e terzo matrimonio. Rimase una figura importante nella vita politica bulgara fino alla morte. Dai semi si ottiene un olio rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale. Quinta posizione ai Mondiali indoor spagnoli a Valencia. È una specie che generalmente si coltiva su zattera, ovvero pezzi di sughero. I linfonodi ilari possono essere molto opachi ma non ingranditi. I vincitori sono passati al turno successivo, mentre gli sconfitti sono stati eliminati. Il gioco somiglia molto a nascondino. Il finale del film è ambientato a Portofino. La nave approda a Ostia. "Molto noto anche un loro remix di ""The World Is Mine"" di David Guetta." Alla prima dose somministrata la persona può collassare. Infatti, dove non presenti, gli elementi delle matrici sono da considerarsi nulli. Un giorno un ragazzo in fuga arriva a casa della giovane. È presente anche un tasto “Start”. Il distretto si trova nel centro della provincia. Il film è il biopic musicale di maggior successo nella storia del cinema. Tale titolo fu importato dalla terminologia bellica della Confederazione Polacco-Lituana. Il suo stile, influenzato da Francesco Petrarca, venne apprezzato ma considerato lontano dal classico. La sua arte va collocata dunque tra proto-rinascimento e tardo-gotico. Esso è strettamente legato al laplaciano scalare. "In termini geometrici Narayana diede una regola per l'arco di circonferenza." Due giorni dopo, in incontro singolo, perde anche contro Adam Pearce. Poco dopo il loro arrivo al castello, Bowser lo invade e sconfigge Mario. "Le piene dell'Herault distrussero il ponte." "Nel libro ""Le ombre dell'Europa." E le persone mi hanno colpito così in modo ripetuto. Gae Aulenti, arch. La casa madre è a Bourg-Saint-Andéol, la sede generalizia a Castel Gandolfo. Making Good Prende il nome da Atena, dea greca della sapienza. Scrive in lingua italiana. "Un'altra compilation orientata sul genere può essere ""Ragga Ragga Ragga!" Più tardi assistette ad azioni di guerra, come ad missioni di bombardamento aereo. In Coppa Davis ha rappresentato la propria nazione in diciotto match, vincendone tredici. Capisce che non è più invulnerabile. The Voice Si lascia bollire per qualche minuto, dopodiché si fa raffreddare per ottenere il gel. Il nome non è presente altrove nel Nuovo Testamento. Giacomo Rossi Il nome del regista non appare nei credit del film. Capoluogo era la città di Cremona. Il settore industriale produce principalmente strumenti di precisione, apparecchiature elettroniche e aerospaziali. Fu realizzata nella seconda metà del Seicento o, secondo altri, nel Settecento. "L'Inghilterra si conferma campione, malgrado la sconfitta iniziale con la Francia." Inizialmente la diocesi era immediatamente soggetta alla Santa Sede. "Vi rimase, senza ottenere risultati di rilievo, fino alla dissoluzione dell'Unione Sovietica." Suo capogruppo era il francese Jean-Marie Le Pen, leader del Fronte Nazionale. Vi si coltiva il pomodoro San Marzano. In questo periodo De Giorgio vive tra Padova e Roma. Il capoluogo è Jesús. Morì suicida a seguito di una forma di depressione. Tutte le parti sono in legno. Un altro metodo è per idrolisi in soluzione basica del tricloruro di antimonio. Lo psicanalista Luca Berti scompare misteriosamente. David fa quindi ammenda, e i due si sposano. "Con questa formazione uscì il terzo album ""Alaska"", chiara prova della loro evoluzione stilistica." È diffusa nel centro-nord della Cina. Va conservato in frigorifero e possibilmente consumato entro la settimana. Il tema generale di Daniele è la sovranità di Dio sulla storia. "Si gira""." Nel museo è conservata la parte medievale della collezione Campana, già al Louvre. Curò antologie di canti popolari e patriottici e di manuali scolastici di storia. Il Signore manifesta che le assicurerà il perdono dei suoi molti peccati. Tipu richiese al sultano ottomano di inviargli truppe e militari esperti. In Francia è, senza dubbio, la razza canina più popolare. Di origine etrusca e gallica, fu anche colonia romana. "Questo sembra frenare la ragazza nel manifestare i suoi sentimenti, almeno all'inizio." "Grande importanza assumono ancora la pesca e l'agricoltura, soprattutto il cocco." "La colonna ""Anno"" indica l'anno in cui un edificio è stato completato." Rimase a Nizza anche dopo la fine della carriera. Nicolás Diez In seguito ha giocato anche con la maglia del Padova. Fa parte del comitato scientifico di diverse riviste di storia del diritto. Ma la vera sorpresa arriva quando, a occupare il suo vecchio ufficio, compare Sassi. Il gruppo di studio comincia a scegliere i corsi da fare durante la primavera. Tra i membri della giuria vi erano anche Marcel Breuer e Alvar Aalto.. "Il metodo di scelta è spesso cambiato nel corso delle edizioni passate dell'evento." Finalmente, grazie a Jean Paulhan, torna a pubblicare, nonché a un insegnamento più tranquillo. Dopo aver risposto ad alcune domande, ad un certo punto rifiuta di testimoniare. Le pompe sono la fonte primaria di aria compressa. Viene sepolto nel cimitero della città di Lugano. La tomba di famiglia si trova nel vecchio cimitero meridionale di Monaco. Le caratteristiche e gli usi di tutti questi semi sono sostanzialmente simili. Con un insegnante personale impara ad imitare la postura e le movenze di Chaplin. "L'altare maggiore è sovrastato da un ""crocifisso""." "Nell'area è praticata la pesca con la mosca alla trota." Qui hanno trovato allocazione aziende manifatturiere, chimiche e laboratori artigianali. São Tomé e Príncipe fa parte della Comunità dei Paesi di lingua portoghese. A Spa, Damon Hill e Ralf Schumacher conquisteranno i primi due gradini del podio. Quando tornò indietro, portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. È compresa nel vicariato di Treviso. Ivi studiò il Dharma, e divenne il più grande erudito della celebre università monastica. Tra i mammiferi vanno menzionati i molti mustelidi; tra questi il tasso. Accentuata la sua presenza nei bacini del fiume Po e del fiume Arno. Successivamente allena le giovanili e poi ritorna ad allenare la prima squadra. Béla si sposò due volte. Lloyd Eisler Jack sente la mancanza di Curly e a volte suona senza nessuna passione. Non si sa molto riguardo alla sua infanzia e gioventù. La partita viene quindi giocata regolarmente e finisce in favore Raimon. Fernando Agostinho da Costa "Castello Tesino si resse quale comune autonomo ""ab immemorabili""." Gli studiosi sostengono che la moschea fosse originariamente coperta da cupole di varie dimensioni. In granuli, massivo, in aggregati. Si sposò con Giuseppa Rota Latini dalla quale ebbe due figli: Giuseppe e Cesare. Esso tuttavia agisce fortemente nella fase unitaria matura. "Assai raramente la specialità viene indicata come ""pattinaggio di figura in linea""." "L'esperienza con la Lega degli Ufficiali tedeschi fu raccontata in ""Odissea in rosso""." Così i due fingono di avere una cugina in fin di vita e partono. Inizia la carriera da allenatore tornando a Torino dove è assistente di Giuseppe Guerrieri. Persone di nome Bonifacio Cresce sotto aghifoglie. Altri oggetti possono conferire punti bonus o anche danneggiare il mostro. Scoperta, Nicole tenta di fuggire, ma resterà uccisa durante una rappresentazione teatrale È stato sepolto in Iowa, ovviamente in una bara gigantesca. È un disco di musica folk tradizionale irlandese. Il titolo di duca di Krumlov rimase in dotazione al primogenito della famiglia. "Numerosi sono i produttori ed i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione dell'album." "Le ultime condanne eseguite risalgono all'inizio di quel secolo." Può infine presentarsi maculata o striata. Sintomo di contatti e comunicazione con storiche potenti famiglie calabresi. Altre organizzazioni furono ricostituite a partire da qualche anziano maestro. Fu scritto su papiro a forma di rotulus. Questo incidente chiuse la sua carriera calcistica. A quindici anni Hedwig dovette abbandonare la scuola per dare una mano in famiglia. "Il romanzo vince il premio selezione ""Scrittore toscano dell'anno""." "La donna si imbarca sul piroscafo in partenza per l'Europa dove sale anche Kadir." Questa raccolta fu di grande aiuto ai magistrati nella consultazione delle leggi. Il logo era un cerchio con la triscele al centro. Poteva anche essere di Paris, Illinois, ma non era un contadino! La ragazza, ancora una volta, perderà un partner e amico. Tali cere però appaiono oggi ossidate, annerite e opache. Ti saluto Africa, Africa madre. Briggs fugge via ma viene colpito dagli inseguitori. "Affine all'evolvibilità." "L'uomo giudica un po' eccessiva tale decisione e implora la donna di ripensarci." Il fenomeno continua ancora oggi, con destinazione soprattutto nel nord Italia. "Inoltre è il principale canale del franchise televisivo ""A tutto reality"" e ""Maggie""." La facciata è in muratura con conci squadrati. "Nel corso dell'anno Silvestri lascerà il posto a Mario Battaglini e al torinese Casalegno." Charles Conrad era sposato due volte e padre di quattro figli. In Italia si trova in Sicilia e saltuariamente in Calabria. Quindi, formarono un loro gruppo, ed i membri della Infinity, Inc. Stan McKenzie Il periodo di massima fama della squadra giunse alla fine degli anni ottanta. Prende parte al Luxembourg Trophy, arrivando sesta al cerchio e prima al nastro. "L'ultimo reparto ad usare la versione da bombardamento fu il No." "L'isola era utilizzata anche per i malati di tubercolosi." "A fronte di tutto ciò rientrano nel ristretto novero degli ""esplosivi di sicurezza""." Ad esempio, il motore a sei cilindri in linea rimase pressoché inalterato. La stagione secca va da maggio a settembre, periodo migliore per visitare il paese. Non esistono settori di curva dietro ai canestri. La tripartizione in sé stessa viene generalmente accettata. Le copie vennero vendute per corrispondenza e si esaurirono nel giro di una settimana. Suo patrono è Santa Lucia, alla quale è intitolata la pieve. "La norma dell'art." "L'attacco colse di sorpresa i tedeschi e la Riva fu quasi subito conquistata." Al corpo libero esce di pedana in seconda diagonale e cade in terza. Tra gli altri luoghi, scontò parte del confino alle Isole Tremiti. Successivamente partecipò a diverse competizioni amatoriali a San Antonio e ricevette numerosi premi. Nel comune di Montese i liquidi si vendono a peso. Ciononostante Borghese dimostrò lacunose capacità politiche e la sua signoria non durò a lungo. In caso contrario, la somma in questione è devoluta alla cassa per le ammende. "L'uomo perì nel naufragio mentre la moglie Rene poté salvarsi." Gli atti relativi sono raccolti in archivi informatici e registri. È noto come Mondo delle Emanazioni, o Mondo delle Cause. Il tubercolo oculare possedeva otto occhi. Anche nella collezione di Jean Pigozzi. Kyle Miller Studia poi in diverse scuole di teatro, frequentando seminari e stage. La “Pasta del Capitano” è un buon dentifricio, anzi ottimo, ma non miracoloso! Il museo che conta con una biblioteca organizza frequentemente importanti conferenze. Poche sono le cose conosciute di questa missione. Cinque giorni più tardi è stato diffuso un lyric video del brano. Creò numerosi vestiti anche per Dalida. Il primo touchdown lo segnò la settimana successiva contro i Jets. In realtà il suo culmine possiede due nomi. Il suo capoluogo è České Budějovice. Se la lettera è alla fine della parola il simbolo viene scritto differentemente. Tale motore è di derivazione ferroviaria. "A dicembre esce ""Una notte al museo"", commedia diretta da Shawn Levy." Questa tecnica è tuttora utilizzata nei pianoforti digitali della stessa Casa. Gli altri concorrenti sono stati ammessi al secondo turno di qualificazione. Lagoa Grande Offre perciò denaro a tre sconosciuti. Il suo ambito è di conseguenza caratterizzato da elevatissimi volumi di energia in gioco. I due uomini condannati, ormai giustiziati, verranno poi riabilitati. La linea, successivamente smantellata, è stata sostituita da un regolare servizio di autobus. Durante il conflitto bellico Bonazza perse tutti i componenti della propria famiglia. Il gruppo ha la sua sede amministrativa a Seul. "Nel suo corso c'erano due sole donne, e lei fu l'unica a laurearsi." La città non piaceva a Paolina. Tuttavia, non ha alcun rapporto con la polizia. Di questi anni la collaborazione come aiuto nel gruppo di Roberto Rossellini. La sua data di morte non è conosciuta. Polidoro studia Randi e le sue pubblicazioni. "Recandosi nei vari demi, un appassionato poteva assistere a numerose rappresentazioni l'anno." Attuale presidente nazionale è Salvatore Martinez.. A Clesio succedette il cardinale Cristoforo Madruzzo. "Figlio di Chandra Suresh, anch'egli genetista, Mohinder, segue le orme del padre." "Seguono, in ordine sparso, ""Giochi di neve!" Si specializzò nel campo della poesia ellenistica. Si rifugia probabilmente nelle grotte calcaree. "Ogni tanto venivano toccate tematiche più ""leggere"", come il gossip e la televisione." La regione è caratterizzata da crepe, fessure e dirupi. Le avventure di Tintin Il suo capoluogo era Vila Real. Gli arti anteriori devono essere robusti, corti e dritti. La stipsi può essere primitiva o secondaria. Al contrario un soggetto in apnea registrerà un abbassamento della frequenza cardiaca. Successivamente forma i Lost Girls, progetto confluito nella collaborazione con Heidi Berry. Fu anche consigliere comunale e provinciale di Piacenza. "L'anno successivo viene confermato alla guida della squadra." I portoghesi inviarono una flotta in aiuto al negus. I tre finiscono in un villaggio di appestati, dove Nazario offre aiuto. Il suo bacino idrografico ha quasi le dimensioni della Francia. La sede locale della Croce Rossa Italiana è dedicata a Margherita Kaiser Parodi. Ulteriori argomenti di carattere spirituale sono la preghiera e la saggezza. Il distretto comprende la parte orientale della provincia di Imperia. È data dal numero totale di zeri meno il numero totale di poli. Il successo fu talmente notevole da costringere i due ad ingrandirsi. Venne denominato in onore di William Cromie, assistente glaciologo del gruppo di esplorazione. Progetto Ptuj su YouTube "Braunschweig era ed è un'importante zona industriale." Più tardi si unì alla band a tempo pieno e ne è tuttora membro. Il complesso inoltre comprende una club house, un ristorante-bar e un locale spogliatoi. Il lavoro artistico diventa meditazione. Scott, tuttavia, riconosce le sue impressionanti qualità interpretative come artista. Successivamente, sia i cristiani che i musulmani trovarono imbarazzante questo patto. Ospitò la casa di famiglia del pittore, nonché il suo studio di lavoro. Il quadro rappresenta una scena di riposo sotto un cespuglio di lillà. A testa alta Decine di giornalisti, soprattutto americani, presero foto e filmati del dibattito. Finale: si affrontano in gara unica le vincitrici del primo e del secondo turno. Michael Mio Nielsen Vi si trova un ciclo di affreschi di Pinturicchio e bottega. "Diffusione incontrollata, questa, che provocò purtroppo una legittima esasperazione nell'artista di origine palermitana." "La bibliografia sui ""Cinquanta salmi"" è piuttosto complessa." "L'isola è rocciosa e parzialmente ricoperta da foreste." "Alla guida dell'azienda vi fu anche il primo ministro britannico Harold Macmillan." In seguito venne anche realizzato come ciclomotore. Le prime due classificate sono promosse in Ekstraklasa. Sono i figli di Ezechiele Lupo, anche loro affamati dei tre porcellini. "Marshall morì l'anno seguente e la Smith ereditò tutti i suoi averi." Il nuovo teatro fu progettato dallo studio di Santa Fe di McHugh e Kidder. Antonio Lepore. Le mandibole sono robuste, provviste di forti denti. Oggi serve come museo e ospita anche un museo sulla guerra di Crimea. Si fregia inoltre della Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Inoltre possono macchiare fortemente la pelle umana. Gli interni differiscono enormemente per le vetture prodotte. Ogni squadra della lega iniziò a tentare di imitare immediatamente quel formato. Mascella e mandibola erano dotate di profonde scanalature. È composta da quattro province: Ilocos Norte, Ilocos Sur, La Union e Pangasinan. "Questo gruppo è detto gruppo di automorfismi di ""X""." Con il fratello Luigi passò poi un anno a Firenze. Le mandibole sono piccole e spesso un piccolo corno ricurvo è presente sulla testa. Completato lo spoglio della sceneggiatura si passa alla fase successiva, chiamata preparazione. La contea di Stevens è divisa in sei township. Il disco contiene rielaborazioni di alcuni brani, cover e inediti. In questo modo si aumenta la permeabilità del terreno e la porosità totale. Di Maio La pelliccia è relativamente lunga e setosa. Il brano del Quartetto ebbe un successo internazionale. Il marmo proviene dalle cave di Carrara. Teofrasto, parlando di lui dice che è di Atene. Un esempio molto noto è quello di Guan Yu. Si ritrovarono dopo la Liberazione, quando ormai era già un tassello del Grande Torino. "Non ci sono quote per la comunità Khas che ricadono sotto la gerarchia ""Bahun-Chhetri-Thakuri""." Meloni, verdure, vino e bestiame sono i principali prodotti agricoli. Nelle mani regge il bastone pastorale e il libro della regola monastica. "La sua carriera ebbe fine verso l'inizio degli anni venti." "Si è dimesso da quest'ultimo ufficio per protesta contro le pressioni politiche sul comitato." Biblioteca che rappresenta una delle istituzioni culturali più prestigiose della città nissena. "Quest'ultimo realizza per lui la strumentale per il singolo ""Raise Up""." Questa parte della chiesa è nota come cappella di Sir Harry. Per i dispositivi più complessi, tuttavia, si usa il termine Field programmable gate array. Vi furono anche ingenti danni ad edifici e infrastrutture. Fu poi allievo di Salvatore Lo Forte. Diversi sono i vescovi attribuiti a questa antica sede episcopale. Presi i titoli, Chapman fa cadere i sospetti su Lem che viene arrestato. "O si è da una parte o dall'altra." "L'equipaggio era composto da quattro persone." Sua moglie, Virginia Vezzi, compare nei tratti delle sue celebri Madonne. Pedro Roig Così vendette i San Diego Padres al produttore televisivo Tom Werner. Sono state anche create diverse cultivar, tra cui alcune a rami penduli. Le case delle poche famiglie greche e quelle degli ufficiali furono quindi saccheggiate. Occasionalmente ricopre anche il ruolo di terzino destro. Personaggi di Mario Vive nei pressi di Stoccarda. Molti dei suoi amici del Greenwich Village sono stati intervistati per il documentario. La Brera è stata prodotta nello stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese in Piemonte. Questa decorazione è andata perduta. Include uccelli di piccole dimensioni, di conformazione compatta. By the Way Fu sempre loro vietata, inoltre, ogni attività missionaria. Ipersensibilità nota al principio attivo. Indica anche una figura retorica. Fu un matrimonio molto felice. Attualmente milita nel campionato cadetto italiano. Vive a Mottola con i nonni materni. Strozzi sua moglie. Paul Gray Settecentesca, ospita pregevoli opere. La vincente di questa finale approda alla fase nazionale. Dopo di che Rudolf fu impalato ed esposto al popolo. Stabilì la propria corte presso il Palazzo Steri a Palermo. Ha anche avuto alcune esperienze come dialoghista. È assunto per via orale. Roberto Colombo Papa Giovanni Il Sogno è il dominio del Sogno degli Eterni. Qui scrisse il suo primo romanzo. Le competizioni si svolgono senza protezioni. Ma tale progetto terminò con la scomparsa del principe. Bruno Falcone Rimasero infine colpiti a morte anche cinque dei loro soldati. È considerato il più grande successo della band. "I colori scelti sono fin dall'inizio il granata e il bianco." In seguito il nuovo e potenziato Liu Kang Revenant attacca Raiden. È sposata con lo sceneggiatore David Schwab ed ha una figlia, Anna. "Già all'età di tredici anni dovette lasciare la scuola e trovare un lavoro." Le professioni maggiormente attestate erano relative alle attività marinare ed agricole. Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno. Non abbiamo pugnalato i nostri mariti. Coll si ritira dalla guerra ritornando a svolgere il mestiere di contadino. Sulla sommità una statua. "Si trova nella parte meridionale dell'isola di Bioko." I dinosauri, invece, hanno sviluppato una curvatura della testa del femore. Nessuna di esse sembra legata fisicamente alla gigante arancione. Successivamente divenne baronia con un vassallo dei signori del luogo. Il progetto, infatti, non fu mai realizzato. In queste ultime realizzazioni possono venire impiegate ruote gommate. I suoi esordi furono molto promettenti e gli procurarono un notevole successo. Tutto ciò può avvenire nel giro di pochi secondi o pochi minuti. Cristina accetterà, lasciando definitivamente il Grey Sloan Memorial Hospital. Risultò estremamente popolare ed anzi fu probabilmente il genere musicale di riferimento del paese. Le squadre iscritte sono state sei. Nella cartilagine è possibile distinguere tre zone strutturalmente differenti. "Da molti anni l'impianto versa in uno stato assoluto di abbandono e degrado." In seguito Chris Claremont e John Byrne lo inclusero nella continuity Marvel. "Studiò per un anno presso l'Università di Cambridge collaborando con G. H. Hardy." Consegue la laurea presso la Marymount Manhattan College di New York. Chiesa di San Gottardo "L'isola è circondata da banchi di sabbia." "Taylor conobbe un altro ex-studente della Duke University che all'epoca dirigeva la Bethlehem Records." I quattordici lanciatori iscritti sono ammessi direttamente alla finale. "La serie condivide un universo con le serie ""The Vampire Diaries"" e ""The Originals""." Il primo di essi fu redatto, su richiesta dai giovani rivoluzionari, da Nikolaj Michajlovskij. Tempo reale Le zampe hanno tarsi composti da due segmenti, raramente tre. Raggiunse il grado di colonnello durante la prima guerra mondiale. "È l'ex-moglie del regista Wim Wenders." Persino la sorella di Violet, Suzie, rimane incinta del migliore amico di Tom, Alex. "Si presentano le classi di minerali relative all'ultimo aggiornamento." È stato un alunno del Brave New Workshop di Dudley Riggs, a Minneapolis. Tali strumenti possono essere generalmente suddivisi in sei classi per funzione. La sede della federazione è a Upper Hutt. Dopo questo fatto la banda non colpì più. Qualche anno dopo la nascita di Oleg, la famiglia si trasferisce a Mosca. È membro della Commissione Giustizia. Successivamente studi più approfonditi dimostrarono che in realtà si tratta di due uomini. La scuola elementare di Gardone Riviera è a lui intitolata. "Rappresenta uno dei più importanti simboli dell'architettura russa del medioevo." È stato distribuito solo in download digitale. Il sistema comprende otto paracadute, suddivisi in tre funzionalità distinte. Il blocco di fogli di carta viene in genere fissato al bordo superiore. I calzettoni presentano una banda rossa verticale sul retro. Contemporaneamente, il Regno Unito lasciò la sterlina libera di fluttuare. I cinque cominciarono a caricare sui loro mezzi i beni in deposito. Qui, aprì una drogheria. Vive a Palmi. Gli altri tre riescono a tornare alla base. Fu il terzo acquedotto ad essere realizzato in questa città. I filamenti sono dotati di setto e la riproduzione avviene per coniugazione. "Sul lato settentrionale c'è un piccolo faro." Questa versione è chiamata Telegram Web. Il ha diverse armi, sia difensive che di attacco. "Il campo e i ""mobili"" seguono la regola di contrasto dei colori." Fu chiamato per i lavori Domenico Fontana. Frequentò i corsi filosofici a Monza e quelli teologici a Milano. "Altre opere composte sempre a Napoli furono le ""Georgiche"" e l""'Eneide""." Derek diventa sempre più interessato a ciò che essi nascondono in cantina. Decorare ponendo tre chicchi di caffè in superficie. I nuovi motori dovrebbero avere sei cilindri, contro i quattro inizialmente previsti. Il campanaro vuole un aumento di stipendio dal comune. Non si sposò mai e aveva un fratello, Hugh. Esso si basa su tecniche introdotte negli insegnamenti di Gurdjieff. Il periodo Qajar fu uno dei peggiori per gli zoroastriani. Segue la stagione della piogge che inizia a giugno. Questo potrebbe tradursi in un caricamento eccessivo delle batterie. Però le prepara. Questi vengono costruiti poco prima della disponibilità dei fasci corrispondenti e poi smantellati. Allo stesso tempo, gli fu concesso anche il titolo sussidiario di conte di Sussex. Si tratta di un campionato professionistico che include le diciotto maggiori società spagnole. È la storia di Letizia Battaglia, fotografa siciliana attiva nella lotta alla mafia. Se tutte le vite vengono esaurite, il Raid sarà perso per tutti. "È una squadra che ha partecipato anche alla serie B Svizzera, l'attuale Challenge league." Tale situazione non corrisponde ovviamente ad alcuna patologia. Oggi può contenere persone, di cui a sedere. Le rapide davano problemi in entrambi i sensi di marcia. In programma dodici eventi. Muore suicida in un piccolo appartamento a Berlino Est. Inoltre il Senato, sconfitti i Galli, istituisce i ludi Capitolini. "Nell'ottobre è membro del comitato militare rivoluzionario moscovita." Molto nota era la passione che James Coburn nutriva per le auto. Anche questa è una assoluta novità nel suo genere. Ci sono tre livelli di difficoltà: Casual, Sopravvivenza e Incubo. "Elle è la figlia di Bob Bishop, presidente dell'Impresa." "Negli ultimi anni, sono inoltre fioriti gemellaggi enogastronomici nell'ambito dell'Associazione Nazionale Città dei Sapori." Si recò a Roma per frequentare la facoltà di Legge. Il campanile è ciò che rimane di una antica torre di osservazione. Ad esempio, influenzò profondamente il lavoro di ricostruzione storica avviato da Salvatore De Renzi. "Il museo fa parte del Sistema museale di Ateneo dell'Università di Pisa." In occasione è stato pubblicato un catalogo con testo critico di Giancarlo Politi. Il gennaio seguente passa in prestito ai Crabs Rimini fino al termine del campionato. Questo succo viene poi riversato nel duodeno. Aprendo la cassa però, la trovano piena di terra. Villarosa gli ha intitolato il teatro Salvatore Gioia. Invece la prova antropologica suggerisce che questo non sia del tutto vero. A Napoli gli sono intitolati un ospedale e il seminario maggiore arcivescovile. "Era diplomato in architettura all'Accademia di belle arti." È una specie parzialmente fossoria. Copenaghen viene distrutta da un ordigno nucleare. Olsen, temendo per la propria incolumità, riesce a fuggire senza essere visto. Hogan sconfisse Vader per squalifica. "Una soluzione simile si prospetta per il ""Mocenigo"" nel porto di Augusta." "Indizio: appare in forma""." Apelle fu avversato dai Padri della Chiesa. È dedicato al pittore italiano Stefano Maria Legnani. È quotata alla Borsa di New York. Rahn riceveva direttive dal Ministro degli Esteri Joachim von Ribbentrop. Paperopoli dispone di ben dodici linee della metropolitana. In forte aumento sono volpi e cinghiali. È una nota stazione turistica balneare, posta sulle rive del Mar Baltico. Il dirigente di questa fu Louis Clark. "Ottenne quindi il comando della corvetta ""Driade""." Questi biscotti sono in gran parte sconosciuti in Cina e in Taiwan. In questo caso secondo gli autori sarebbe molto meglio utilizzare i placebo. Newton ha misurato, ma misurare non significa ancora che sia matematica. "Si pensa anche che il nome della città significhi ""Città della Luna""." "Quest'ultimo incarico coincise, appunto, con l'attività parlamentare di Francesco Compagna." "Fu realizzata con la collaborazione di Slash, chitarrista dei Guns N' Roses." Autore di questa introduzione in Toscana fu Ottaviano Targioni-Tozzetti. "Entrambi moriranno dopo la Liberazione in modo sospetto investiti ""casualmente"" da automezzi alleati." "Data la vicinanza del lago, turismo ed agriturismo rappresentano una voce importante dell'economia locale." Nella tradizione ashkenazita invece si recitano testi differenti in giorni differenti. È stato paragonato al connazionale Martín Cáceres. Il servizio prevede un orario cadenzato con frequenza pari a trenta minuti. Canon ha riconosciuto il problema e sta riparando le fotocamere difettose. Probabilmente lavorò anche al portico del monastero di San Clemente a Castiglione a Casauria. Inizialmente dunque non disponeva neppure di palcoscenico né di camerini per gli artisti. "All'interno della corona c'è un berretto di velluto verde scuro." In seguito si trasferì al dove concluse la sua parabola agonistica. Gli Hey! "Con Isola Sant'Antonio è il comune meno alto del Piemonte." Motivo per cui al termine della stagione rescinde il contratto. "Fino all'epoca crociata non ci sono testimonianze riguardanti alcuna porta." Egli era membro del parlamento per Poole. William H. Daniels "Con ""Un nuovo mondo è possibile!" "Il nome societario ""Deutsche Automobil-Industrie Hering und Richard"" sparì come il marchio Rex-Simplex." Le sue frazioni sono Montebello, Oliva e Tassare. Dopo aver viaggiato per la Spagna e per il Portogallo, tornò in patria. Si tratta di un piatto comune nelle regioni francesi di Alvernia, Limosino e Périgord. Fa testo quanto stabilito negli artt. Nel territorio siciliano esistono diverse versioni di questo dolce. Ogni scuderia conquista punti solo con le prime due vetture giunte al traguardo. I personaggi sono comunque la colonna portante del testo. Si presenta sotto forma di uno spirito scheletrico dai capelli bianchi. "L'intera comunità di Lakeside City è servita dalla Holliday Independent School District." Filo conduttore di questo libro è la spirale aurea. È accidentale in Ruanda e Sudan. Di professione avvocato penalista, promosse numerosi sodalizi operai, ricoprendo anche cariche nella Massoneria italiana. Zeiss padre iscrisse Carl al Gymnasium dove questi studiò filologia e storia. "Nel Regno Unito è conosciuto anche con il titolo ""The Mystery of Mr. Marks""." "Come giornalista ha lavorato per ""Linus"", ""il manifesto"", ""Panorama"", ""l'Unità""." La Cowell ha pubblicato dodici romanzi completi, basati sulle avventure di Hiccup. La colonna sonora è composta da Masaru Yokoyama. Le attività commerciali furono date in gestione a terzi negli anni novanta. Il secondo movimento inizia in re maggiore, per poi passare al fa maggiore. Lo scudo è timbrato da una corona da città. "Tra le file del ""grifone"" disputerà sette incontri." "Come conseguenza di ciò, finì sulla ""lista nera"" di Hollywood." "Il pilota inglese saltò la seconda gara a causa dei conseguenti controlli all'ospedale." Le aperture verso il cortile sono oggi valorizzati con due grandi vetrate. Abbandonò presto il mondo della moda preferendo il ruolo di moglie e madre. Molti attivisti politici cinesi sono stati fermati, mandati al confino, detenuti o esiliati. Ha trattato il contributo scientifico di Nicola Pende. Claire spegne la ghiandola per fare esperimenti. È retta dal vescovo Raymond Browne. Il Soggetto interessato, invece è colui a cui si riferiscono i dati. La pianta carnivora del genere Nepenthes prende il nome proprio da questo farmaco mitologico. "Tornata da Gambit, con l'aiuto di Jean Grey, riuscì ad impedirgli di morire." Un fischio di locomotiva riporta il protagonista alla realtà di fronte al quadro omonimo. Assunse il nome pontificale di Leone in ossequio al primo pontefice della famiglia. La corazzatura venne leggermente distribuita e si pensa, migliorata. Congo e per la lotta contro il fumo. Si trova in Piemonte, nella Provincia di Torino. Negli anni sessanta si esibisce come crooner in vari locali. Mark Slaughter partecipò ai backing vocals in alcune delle tracce. È dedicato a san Francesco. Nella città euganea il Donà si dimostrò un pastore zelante. Venne nominato vescovo di Lodi. I vincitori possono così prendere parte alla fase mondiale. "Assistente e consigliera personale di Blake Dexter, in rapporti di intimità con quest'ultimo." Tutti i concorrenti partecipano allo stesso momento. Nei giorni seguenti fu protagonista di numerose azioni e combattimenti. "Marley Marl è stato uno dei pionieri del campionamento nell'hip hop." Il codice di Huffman applica tale legge dinamica. "Le unità dell'esercito nazionale dovevano essere trasformate in divisioni regolari." È responsabile della direzione della organizzazione quando il Comitato Nazionale non si riunisce riunito. Ai polizieschi alterna il cinema. Isa è vivace, aperta, mentre Marie è selvaggia e instabile. La Fiumana terminò per sempre ogni attività al termine di questa stagione. Lungo le navate laterali affreschi del pittore Mario Prayer illustrano la vita della Madonna. Bonifacio del Monferrato La posizione del suq è tra e il Souk El Grana. In senso traslato, la locuzione invita a non credere alla prima impressione, alle apparenze. Il giocatore può anche creare un personaggio personalizzato. Fino a oggi tutti i presidenti hanno sottoscritto la dichiarazione in lingua irlandese. Questa rapida erosione lasciò molti strati di roccia vulcanica esposta. "In alcune aree si trovano anche boschetti di ""Rhododendron""." "Comunque, pare sia piuttosto simile all'americano Sprint." Ma senza mai giungere alla finalissima. La facciata è realizzata in blocchi squadrati di travertino. Assume un ruolo importante nella serie moderna. Le tabelle presentano i fonemi della lingua piedi neri, le vocali e le consonanti. Ne deriva che il posto è preservato in maniera eccellente. Il progetto fu realizzato da un suo antico compagno di studi, Domenico Cerato. A parte lo scopo originario, vi sono altre tipologie di modanature. La costruzione della linea riprese dopo la fine della guerra. Lo stemma è pressoché identico a quello di Andorno Micca. Non erano inclusi vocaboli inerenti alla morte o alla malattia. Le falene di questa famiglia presentano di regola un corpo tondeggiante e molto peloso. "I due organizzano l'omicidio di Cathy, che però fallisce." Anche i nuovi gruppi stilisticamente vicini ai Jimmy Eat World furono inclusi nel genere. La diocesi di Brescello è attestata nel V secolo. Giacomo riesce ad incontrarlo e si instaura tra loro una stretta amicizia. Anche Chris Brown appare nel video. "Troviamo già nella Chiesa primitiva l'importanza della imposizione delle mani." La medaglia è divisa in differenti categorie per le scienze o le arti. "Nell'ultimo periodo della sua vita si dedicò soprattutto alla stesura di opere storiche." "La recensione è stata altrettanto favorevole verso la collaborazione di Colby O'Donis." La prima circumnavigazione completa della Terra fu la spedizione di Ferdinando Magellano. Ciò ne ha consentito la coltivazione a vigneto. Per la Lazio segna nel finale di gara Manfredini. Avendo finanziato i suoi anni in Angola, il governo portoghese ne reclamò i diritti. Utilizzò questi viaggi come opportunità eccezionali per studiare la storia naturale di quei Paesi. I proventi della vendita di questo cd verranno interamente devoluti al Social Forum Italiano. Nella parte finale il film assume un carattere catastrofico. Robert Belushi È diventato un importante portale di notizie giornaliere. Sono riportati casi di nausea, diarrea, crampi addominali e rash cutanei. La sua ribellione è parte degli eventi che costituiscono la Quarta guerra macedonica. La maggiore compattezza comporta una superficie utile alla colonizzazione nettamente inferiore. "Assume anche l'incarico di coordinatore provinciale del partito a Ragusa." "L'anno successivo fu nuovamente campione italiano del lancio del martello." Gli sono attribuiti alcuni ritratti, oggi al Seminario maggiore di Bruges. Sollevando il popolo contro essi, Coriolano viene accusato di tradimento ed esiliato. Inoltre, è stato uno dei direttori di numerose compagnie farmaceutiche pubbliche e private. Non supera le qualificazioni per il torneo ungherese. Da allora si tiene ogni anno una Stagione teatrale di prosa e spettacoli vari. "I materiali dell'intera composizione sono granito e ferro." Il nucleo della squadra comprendeva John McGraw, Willie Keeler e Hughie Jennings. Il successivo uso di dispositivi incendiari lo avrebbe fatto esplodere. Alla sua corte nacque il loro ultimo figlio, Cesare. La sospensione anteriore era una forcella che utilizzava delle grandi strisce di gomma. È la quinta provincia più popolata del paese. "L'anno successivo è volata in Grecia per lavoro." Soraya Haddad Allora compose la nuova guida artistica per la medesima città e la pubblicò. "L'esercito bolognese e quello fiorentino vennero definitivamente sconfitti nella Battaglia di Casalecchio." Manuele ebbe per un certo tempo spesso a suo servizio un giovane. "L'iMac di Apple Inc." Il territorio del Chianti ebbe come capoluogo Radda in Chianti. È diffuso principalmente in Italia centro-settentrionale, in particolare in Toscana. "Pierantonio Costa ha risposto: ”""Ho solo risposto alla voce della mia coscienza." Il libro di Khazad-dûm venne ritrovato da Gandalf che lo diede a Gimli. Nel soffitto decorazioni di Ventura Salimbeni, Francesco Vanni, Sebastiano Folli e altri. In larga misura, quindi, ella stava esprimendo la mentalità della sua epoca. Fu educato a Norwich e più tardi a Londra. Secondo Pausania nonostante la vittoria, non ricevette alcun onore dai suoi concittadini. Nella sua autobiografia, lo stesso compositore non avrebbe riservato alcuno spazio a questo brano. Persisteva sempre la forma concava molto pronunciata per aumentare la superficie. Ha frequentato una scuola cattolica descritta come molto severa. Le competenze di questo organo si estendevano su un vasto ambito economico e finanziario. Queste, collocate in nicchie, assumono una grande importanza. La fase luminosa e la fase di fissazione sono infatti separate nel tempo. Il piede adottato è quello siracusano, così come per il tipo di dritto. Dunque, l’attestazione è una sola, l’altra è una citazione. Le scaglie, di forma rettangolare, erano dotate di un margine posteriore seghettato. I dati vengono elaborati sulla base dei questionari compilati dalle diocesi italiane. Dollfuss pensò che i nuovi arrivati fossero i rinforzi della guardia. La squadra termina ottava in campionato. Rimasero poi legati alla chiesa Nestoriana. Altri generi di questa famiglia sono sparsi in quasi tutte le regioni del mondo. Qui si conclude la storia. "All'inizio del Novecento venne in parte distrutta da un incendio, ma fu subito ricostruita." La validità del contratto non è indicata. The Beach House Divenne anche direttore del Festival di Salisburgo e del Festival di Bayreuth. Esempio: Senna. Protagonista è la piccola Pearl Dee che come Carrie ha poteri telecinetici. In Giappone è considerato uno degli sport più tradizionali ed è tuttora molto praticato. I Carabinieri genovesi attaccarono lasciando sul campo un morto e sette feriti. Successivamente venne edificata la facciata, in stile neoclassico. Il francese fu costretto a utilizzare il muletto per il resto della sessione. Fu lo zio di Eugenio Medea. La riunione è stata guidata dal Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. "L'influenza può anche colpire altri animali come il maiale, il cavallo e alcuni uccelli." Dopo il taglio si scurisce virando verso il bruno rossastro. "In volgare italiano si diffuse successivamente il termine ""camerlengo"", che finì per prevalere." In particolare, egli si soffermò sullo studio della repubblica. "Questa conformazione gli valse il nome di ""Insula""." "Ridurre al minimo l'area è direttamente proporzionale alla tecnica usata." Il ruolo dei Sovietici è argomento di dibattito fra gli storici. Ad ovest à limitata dalla Saona e ad est dal Rodano. "Li esaltava per la loro ""espressione di una costrizione interiore""." Le membrane alari sono attaccate lungo i fianchi del corpo. Di notte, invece, dormono sugli alberi, solitamente appoggiate alle biforcazioni dei rami. Nonostante il titolo sia in lingua inglese, il brano è cantato interamente in svedese. Segue una battaglia a cui Olimpia, Xena, Melania e Corilo prendono parte. Vengono allestite mostre delle sue opere a New York, Parigi, Amiens e Montréal. Art Pepper esordisce suonando con band di colore a Los Angeles. "In risposta alla domanda ""la malattia nasce da un pensiero?" Queste non devono essere rese riflettenti, perché si ha già riflessione totale. Un francobollo ne celebra il centenario. Dexter lo insegue e lo cattura. Le ricerche di Pioggia hanno prodotto alcune scoperte. Il comune vanta numerosi impianti fotovoltaici ubicati su tetti di aziende e abitazioni. Nello stesso anno fa parte della giuria alla trasmissione Superstar Tour per Mediaset. Sono considerati i maggior esponenti del reggae americano. In seguito, lavorò come operaio specializzato e come fornitore di equipaggiamenti alla marina. Il tetto della stazione è utilizzato come parcheggio per le automobili. Dopo la sconfitta della guerra di Crimea lo scontento parve generale. "Lo definirono “l'Arturo Testa italiano”." Il richiedente può avvalersi anche di evidenze orali. Il santuario si trova a circa quattro chilometri dal paese. Meno trasparente, meno liquoroso, meno raffinato: ma forse più genuino”. Operato in giugno, riprese a correre solo in agosto. "Esse furono costruite principalmente dai sultani dell'Impero Ottomano, importante regno della storia della Turchia." Da diversi anni legge le opere di Omero insieme a Ottavia Piccolo. "Il bracconaggio rappresenta un pericolo per l""'huemul"" e per il puma." "Tutte le specie appartenenti al genere ""Amara"" sono in grado di volare." Hays si appellò al V emendamento, ovvero alla facoltà di non rispondere. Attualmente risiede a Los Angeles e ad Albuquerque. "Da questo momento in poi la sua carriera sarà caratterizzata da un'intensa produzione fotografica." Molto probabilmente le origini di Casarano sono romane. Il villaggio di Saint Louis è il capoluogo di regione. È noto per la presenza della famosa omonima abbazia. Il territorio di Martinsicuro è situato nella Val Vibrata. Si hanno due filoni di ricerca. Nei gironi preliminari non possono esserci due squadre provenienti dalla stessa nazione. Al termine dei lavori il sito venne ricoperto. Con altri significati compare in diversi contesti. Si allena con il per circa un mese. Suo figlio, il dott. "Sulla sommità dell'edificio spicca, scolpito su una pietra, lo stemma degli Scaligeri." Un campionato Italiano incontrò invece miglior fortuna. La zona presbiterale è caratterizzata da un falso triforio. Largo ai giovani, ai violenti, ai temerari! Colpito da un infarto, Muwatalli è costretto dal figlio ad affidargli il suo impero. Erano gli anni della seconda repubblica spagnola e della rivoluzione delle Asturie. Nel tardo periodo delle glaciazioni, si formarono invece le colline della zona. Si tratta di una famiglia appartenente alla nobiltà originaria lombarda. La tribù Paiute gestisce un vicino accampamento. "Il primo set che frequentò fu ""La corona di ferro"" di Alessandro Blasetti." I capitelli sono corinzi e dorati. La sua entrata è rivolta verso sud. Anche alcune spezie, come salvia, rosmarino o basilico, sono ricche di calcio. "Il comune è caratterizzato dalla presenza di numerose ""Age-restricted community"", sorte negli ultimi anni." Dopo poco riprende la sua vita di sempre, aggregandosi a diversi gruppi di contrabbandieri. Infine, si vedrà in spettacoli televisivi in tutto il mondo. Grazie a questa magia Uther giacque con Igraine, concependo così Artù. Anche le paghe erano considerate relativamente alte rispetto al carico di lavoro. La copertina originale, rimossa dalla ripubblicazione, raffigura un uomo con una pistola. È la montagna che domina la città di Trento da nord-ovest. Le stagioni successive hanno invece evidenziato un costante calo degli ascolti. È anche scrittrice ed illustratrice di letteratura infantile. In Twelve Books. "Il compact disc dell'album contiene del materiale digitale extra sviluppato dai Little Lion Studios." Proprio per questo, dopo che si è guariti si utilizzano le guaine. Esordisce con la maglia gialloblu in Coppa Italia contro il Pescara. Steve Howard Dopo le nozze, gli fu consentito di tornare in Doclea e regnare come vassallo. Molti di questi dipinti sono attribuiti a Giangiacomo Lampugnani. "Nell'anno in cui vengono istituiti i Tony Award è scelto come primo presentatore." Anche in questo caso Markgraf gioca tutte le sei partite del torneo. E Valera non esita: estrae la pistola e spara tre colpi al sosia, uccidendolo. È rimasto in squadra sino alla fine di questa seconda annata, svincolandosi. "Fu quindi chiamato alla cattedra di genetica dell'Università di Roma." Il paese non ha sbocchi sul mare. Il governo locale è stato di supporto, egli stesso ha confermato. Nel brano compare, soltanto nel momento dei suoi versi, anche P. Diddy. Rappresenta una delle cascate più famose presenti in Sardegna. Bruce era il padre della filantropa statunitense Catherine Wolfe Bruce. Trenta club parteciparono a questo campionato. "L'anno successivo fu di nuovo munita di cassero." Entrambi avevano già lavorato con la Dion nei suoi precedenti album in lingua inglese. "Adiacente alla parrocchiale vi è l'oratorio di San Bernardo." La vita però gli riserva ancora una volta una diversa strada. Bae Ki-jong Teatro Grande La cintura di Maria è annodata in modo da formare una croce. Fountain City Il timpano curvilineo è preceduto da un motivo a rombo. È un attivo centro industriale. Questi furono corretti e spesso rielaborati. The Passion Ha lasciato inoltre numerose composizioni minori per canto. Il tipo di fettuccia, la lunghezza e la tensione possono variare. Fu con ogni probabilità allievo di Rinaldo Fossano. Poco prima del termine vi è anche un breve tratto di discesa. Jaime Fernández Il processo di selezione includeva test accademici, valutazioni di idoneità e diverse interviste. Non ci sono animali selvatici di grandi dimensioni, né grandi predatori. Ha due fratelli maggiori, Mark e Paul. "È situata a San Giorgio a Cremano in via Sant'Anna." Altri attrezzi includevano gli scalpelli, i martelli, i trapani, i picconi e così via. Successivamente tornò da Homer nel Maine. I vari quartieri sembrano essersi formati separatamente e progressivamente. Jail Birds Il progetto fu sponsorizzato dal giornale Yomiuri Shinbun e dalla Nippon Television. Questa tecnologia supporta sia la catena statica di fiducia che la catena dinamica. In tali casi, si parla di sindrome del piriforme. Terminata la carriera da giocatore, è diventato un allenatore. Giuseppa Bassano Cimitero ebraico "Scrive sui quotidiani ""Il Foglio"" e ""Libero"", e collabora con il mensile ""Max""." "L'interno dell'edificio sacro è a tre navate." "Il suo quartier generale si trova all'Akasaka Biz Tower in Akasaka, Minato, Tokyo." Serviva principalmente come linea di collegamento transcontinentale tra Denver e Salt Lake City, Utah. "Claude però uccide Salvatore Leone, quando scopre che quest'ultimo lo voleva eliminare." Nello stesso anno, il ventenne Luigi Antonio guidò una infruttuosa rivolta realista in Vandea. Intanto, i terrestri e gli altri vengono catturati e portati al cospetto di Ming. "Il compito della Amtrak risultò comunque arduo fin dall'inizio." "La donna raffigurata sulla copertina dell'album è l'attrice Kristen Johnston." Ma gli anni sono passati. "Il Mairie attribuisce le residenze che sono assegnate alla competenza dell'arrondissement." "Nello stesso anno è alla Sydney Opera House per ""Simon Boccanegra""." Alcuni suoi dipinti sono conservati nel Soane Museum. "Nel quarto capitolo, Andy compare tramite dei flashback all'inizio del film." "Dopo la guerra rimase nell'esercito." "Tracce dell'antico castello si trovano nel cortile di un'azienda agricola." "L'autore della sceneggiatura del remake di Adrian Lyne è Stephen Schiff." E lo fa, disobbedendo al capitano della Time Force in persona. Brani musicali al numero uno in Finlandia "Fu educato all'Eton College e al Christ Church di Oxford." "Fu il primo turbogetto a compressore assiale realizzato negli Stati Uniti d'America." Si ciba di organismi planctonici. Con poche eccezioni, i suoi abitanti vivevano solo per imparare o per insegnare. Le nuove squadre portarono alla trasformazione della competizione in European Trophy. "L'azione è accompagnata dall'ouverture dell'opera ""Lohengrin"" di Richard Wagner." "All'epoca, la Spagna deteneva un monopolio virtuale sul commercio lucrativo del tabacco." "Menelik introdusse inoltre l'eucalipto, una pianta a crescita rapida." Nel territorio comunale si trova una delle finestre della galleria di base del Brennero. Assente agli assoluti di Milano. Le reti neurali dei due emisferi avrebbero affinità specifiche per le due dimensioni. Il muso è grigio-brunastro. Nel suo tempo libero studia i fossili e si allena con la scherma. Centinaia furono torturati, ma pochissimi cedettero. Nel controllare Yuna, il giocatore può invocare potenti creature chiamate Eoni. Il glucosio è assorbito nel sangue attraverso le pareti intestinali. "Durante una notte d'amore, però, Sofia sembra sparire improvvisamente, sostituita inspiegabilmente da Nuria." Brent viene separato da Nova e rinchiuso in una cella, dove incontra Taylor. "La catena montuosa si trova completamente all'interno del Parco naturale Gruppo di Tessa." La dentatura è debolmente sviluppata sia nel cranio che nella mandibola. "La terra situata in questa zona era la ""Terra Australis""." Poi ha lavorato in un fondo di investimento specializzato in assistenza sanitaria in Lussemburgo. "Un file ""QuickTime"" è suddiviso in tracce composte da audio, video, effetti o testo." Seguì gli studi di germanistica e storia. Molte migliaia abbandoneranno la Nigeria. "L'anno successivo gioca nel Tempio, sempre nella quarta serie." Altre dieci abitazioni vennero minate, mentre altre ancora furono danneggiate e saccheggiate. Ai due lati i dodici apostoli con in mano i Vangeli. "Viaggiò in Europa e venne educato all'Università di Edimburgo." Secondo la leggenda, Preto, inseguito da suo fratello, fuggì in Licia. Piccolo Lupo andò in esilio volontario dopo questo fatto. Quattro tiratori per squadra. La nave fu così impiegata nella rotta tra Amburgo e il Cile.. Persone di nome Jack In seguito militò nel Rapallo. José María Guido Con la morte apparente di Star-Lord, il gruppo si sciolse. A quel tempo sei paesi partecipavano al progetto. Si allena a El Paso, negli Stati Uniti. "L'evoluzione dell'Associazione scandita dall'avvicendarsi dei Presidenti Nazionali." In questi anni furono numerose le donazioni di beni. Lontani cugini, condividono diverse discendenze dal feldmaresciallo austriaco Charles Marie Raymond, Duca di Arenberg. La sua Victoria Cross è esposta al Gordon Highlanders Museum di Aberdeen. La vegetazione caratteristica della Malaysia è la fitta foresta pluviale sempreverde. Donny Grant La situazione non migliorò con il passare delle gare. Nel secondo dopoguerra Torreglia conosce un periodo di notevole sviluppo economico sociale. Madre e figlia erano molto legate. In tal caso è meglio che il tatuatore richieda il consenso in forma scritta. "Attualmente è la ""Desert Ordnance"" ad occuparsi della produzione." Ma i detenuti riescono ad accedervi e a liberare tutti gli altri. Al termine della stagione italiana lascia la pallavolo per dedicarsi al beach volley. Attualmente, restaurata e ulteriormente valorizzata, è sede del Centro Direzionale Alfieri. The Heart of the Hills Un altro problema era il trasporto delle pesanti artiglierie sulle vette di montagne. Anche la sessione pomeridiana si svolge con pista asciutta. Così, fu ministro delle Finanze e Ministro degli Affari Esteri. Ognuno di loro ha anche coniato monete con tipi esclusivamente propri. Abita nel Paese delle Meraviglie in un palazzotto appena fuori dalla foresta del Bruco. Persone di nome Arnaldo Chiesa di San Lazzaro Terminal Tower Prima di congedarsi consegna ad Elsa la prova della sua paternità. Denise si unì poi alla New World Pictures come vicepresidente esecutivo di produzione. "La ""coven"" fondata da Doreen Valiente fu quindi la seconda nella storia wiccan." Vanguard Princess Donner venne accreditato come regista del film, al posto di Lester. Giunto nella nuova rosa venne incluso tra i titolari. "Fu socio dell'Società numismatica italiana, che gli dedicò un breve necrologio." La sua prima moglie era stata la Principessa Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo e Gotha. Vi si distinguono decorazioni di animali stilizzati, ripetuti simmetricamente e scomposti. Madonna ebbe anche diversi problemi. Paradise Garden "Eric Clapton fa uso dello stesso effetto nella canzone ""Badge"" dei Cream." Le prime due classificate sono promosse in Primeira Liga. De Vitis Ha inciso musica classica per diverse etichette discografiche. Il giovane, dopo esser stato scoperto, si uccise dalla vergogna. Tutto a posto? Un marito usa lo zio malato per i suoi maneggi. "Fa parte dell'Unione montana Alta valle del Metauro." Sia il canottaggio che il triathlon si svolgono allo Strathclyde Country Park. La cappella si trova nella seconda nicchia a destra dalla entrata della chiesa. "Alla base delle mura è visibile un canale per lo scolo dell'acqua." Il ruolo della borghesia è stato anche oggetto di profonde controversie. Per un breve periodo Park fu nominato capitano dei Rangers. Il secondo è stato tramutato in abitazione privata. Fino alla sua morte, Nino era il più potente prigioniero di Oz. Maria Luisa Sangiorgio A Vancouver, inoltre, ha sfilato quale Portabandiera della delegazione lettone ai Giochi. I Wraith cercano una nuova alleanza con Atlantide nella loro guerra con i Replicanti. In quella gara ottenne un risultato peggiore del sesto posto. La collezione esposta ospita molti oggetti di eccezionale bellezza e rilevanza storica. Intanto fra Casini e Cuffaro la rottura è anche sul piano personale. Tra i musicisti è presente Paolo Costa. Lo catturano e lo torturano, ma Ewing viene salvato da un personaggio misterioso. Rispetto alla porzione lipidica, tuttavia, tali molecole hanno solitamente funzioni non semplicemente strutturali. Ha un figlio, Teo. Particolarmente importante a Madeira dove è molto apprezzato come pesce da tavola. La loro foto nel Guinness dei primati li ritraeva sulle loro motociclette Honda. "Pur ricordando la descrizione dell'ambiente infernale, è un luogo di varie esperienze sensoriali." Legnanello è uno dei due nuclei originari della città del Carroccio. Inoltre, molti abitanti della città e del dipartimento sono immigranti di origine bretone. Julien Rodriguez Si trova ad est dal confine statunitense con il Messico. "Tale trasferimento si concretizzò con l'ingresso degli alleati nella Roma liberata." Ai primi due turni hanno partecipato solo le squadre delle serie inferiori. Fa parte del complesso degli Edifici Mondo. "Lautaro apprese l'arte militare e le capacità dell'esercito spagnolo osservando gli altri soldati." "L'edificio venne dedicato ai santi Giovanni Battista, Biagio, Maria e Nicola." Sebastiano Vassalli rappresenta una significativa esperienza di ritorno al romanzo storico in tempi recenti. Le sue ceneri riposano nel Cimitero del Père-Lachaise. Questo fatto porterà Elaida a diventare una implacabile nemica delle due giovani donne. È disponibile in versione gratuita o a pagamento, contenente maggiori funzionalità. Nella tela centrale, quella più grande, è rappresentato il patrono San Giovanni Battista. Erano probabilmente presenti otto paia di branchie, poste immediatamente sotto le pinne pettorali. Capoluogo del distretto è Coimbra. Era parlata nella parte est della Olympic Peninsula tra Port Townsend e Hood Canal. Dati finanziari del Credito Valtellinese Parte di un progetto antecedente a quello del Bibiena pure. È erede del Partito Comunista Tunisino. Amministrativamente appartengono tutte al comune della città di Curzola, nella regione raguseo-narentana. Questo fu mandato in collegio in giovanissima età. "Su questi aspetti, la raccolta di saggi ""Arte, industria, rivoluzioni." Le orecchie sono relativamente piccole e separate. Tentò inutilmente di parlare ma al posto delle parole emise solo un prolungato respiro. "Estinti i quattro conservatori successivamente nacque l'attuale conservatorio di San Pietro a Majella." La ditta fornitrice del materiale tecnico è la Givova. Va recitata anche prima dei pasti. In alcune zone si incontra anche in prossimità delle abitazioni umane. "Comanda duecento legioni, parte dell'ordine degli Angeli, parte di quello delle Potenze." Ma non è vero. Attualmente le maggiori attenzioni ai fini della conservazione sono rivolte agli uccelli. "L'iscrizione termina con una maledizione su colui che distruggerà il memoriale." Luogo: le coste della Cornovaglia. Spesso il fonema percepito è una via di mezzo tra i due. Indipendentemente, e per mezzo di strade molto diverse, essi arrivarono agli stessi risultati. Persone di cognome Olsen Lo Yemen è lo stato più povero della regione. La squadra venne affidata ad Angelo Orazi che non riuscì a salvarla. Tale filosofia era stata precedentemente insegnata a Timon dal babbuino Rafiki. La squadra vincitrice è stata la Russia. Si laureò in Storia e Filosofia. Tale realizzazione costò circa ventimila franchi. I lanzichenecchi parteciparono sotto le direttive della Chiesa alla conquista di Parma e Piacenza. Oltre alle convenzioni religiose condannò quelle politiche e morali dei suoi tempi. Il primo atto era piuttosto lungo e conteneva un numero insolito di pezzi sentimentali. Più tardi gli fu offerta una cattedra a Wittenberg, ma rifiutò. "L'unico trattamento efficace conosciuto è una permanente dieta priva di glutine." "Ospita anche il gioco Nickelodeon, ""Paradise Run""." I giocatori in grassetto sono tuttora in attività in Nazionale. Le sue azioni avevano sempre la natura di crociate per convertire gli infedeli. In base alla Decisione n. Cambia anche la formula, che prevede un girone con doppia andata e ritorno. Infatti, gli antichi sindaci non erano permanenti, ma a tempo. Sono in corso studi approfonditi. "L'interno è formato da una vasta navata con quattro cappelle per lato." Lo spazio interno non mostra tracce di abitazioni. Il significato è analogo a Restituta. "Si trattava di un comune sparso con sede comunale ubicata presso Sant'Ulderico." "Fa parte dell'area statistica di Seaford." Compone delle esercitazioni scolastiche, quindi delle descrizioni. "È venuto alla ribalta dopo la vittoria nel concorso musicale svedese ""Joker""." "Teach compare come uno dei rappresentanti del manga nel videogioco ""Jump Force""." "Dei due equipaggi, uno raggiunse successivamente l'Inghilterra, mentre l'altro rientrò nei Paesi Bassi." Murdoch nel finale crede di intravedere tra la folla una vecchia conoscenza, James Gillies. "Si trova nell'area nord della città, a ridosso ed internamente al Grande Raccordo Anulare." Accettò, invece, di insegnare gratuitamente il greco ai maestri del seminario patriarcale di Venezia. La resistenza ai filtri dei media tradizionali appare sia utile sia difficile. Nel calendario zoroastriano le viene dedicato il dodicesimo giorno del mese. BoJack desidera fare colpo sulla regista Kelsey. Le ore invernali erano leggermente più lunghe. Ciò non sarebbe stato possibile se gli ioni avessero risentito di reciproche interazioni. Il film è stato prodotto dalla Surge Productions Inc. In carriera è stato afflitto da infortuni che hanno limitato il rendimento. "Fu probabilmente il fondatore della chiesa di Sant'Ervan in Cornovaglia." Giuseppe Valentini "E ha parlato di questo nei suoi appunti inediti: ""rifiutava la speranza a priori""." Dorota segue il suo consiglio, ma dopo poco il marito guarisce. Il prospetto principale consta di due ordini sovrapposti. Il film, girato in Montana, fu prodotto dalla Edison Company. Dipinse molte opere su commissione da parte di varie chiese in Italia e Svizzera. Non risulta che Pasteur abbia mai sperimentato la pastorizzazione del latte. George Beresford Nelle versioni sviluppare per cellulari, il videogioco ruota soltanto intorno ad un caso. "La colorazione dorsale varia molto da un esemplare all'altro." Cavalieri trascorse gli ultimi anni della sua vita a Bologna, molestato da continui malanni. La sede principale è a Dar es Salaam. È una delle lingue ufficiali della Ciuvascia. "L'ultima ragione dei re." Loving Feeling. Thompson corse dietro di loro, ma un giro dopo ebbe problemi tecnici. Il film fu prodotto nel Regno Unito dalla London Film Productions. "L'anno successivo insieme alla moglie Elisabeth partirono da Genova per trasferirsi in Canada." I vuoti di tutela, necessari e positivi, rappresentano una garanzia e una caratteristica inevitabile. "Esiste anche un ritratto di ""Alarico re dei Goti"" nella collezione reale." Sua madre morì quando aveva quindici anni. La cultura fisica è la tipica attività anaerobica. A causa delle formidabili difese posizionate dai tedeschi, fu richiesto un supporto extra. Egli realizza disegni bellissimi di progetti reali. Mentre Dougal è fuori, arriva il capitano Jack Randall che riconosce la donna. Lord Lebanon viene strangolato con un laccio intorno alla gola. Le zampe sono rosate, finemente ricoperte di peli, biancastri sulle dita. "Inoltre, ha brevemente sostituito Eddie Waring alla conduzione del gioco televisivo ""Campanile sera""." In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Sandro Cortese. Con lei vive un garzone tuttofare, uomo rude, brutto e violento. Nei Libri delle Cronache Hur è o il figlio o il padre di Caleb. A questa coltura si affiancano oliveti e vigne. Questa specie vanta due primati nel mondo degli uccelli. Diversi sono i vescovi riportati dalla tradizione locale. "Successivamente divenne una gara a tappe e assunse l'attuale denominazione." Fu appunto nella sua biblioteca che Mozart scoprì le opere di Bach. "Laureato in lettere, insegna all'istituto professionale ""Giovanni Falcone"" a Roma." Era il modello di punta della casa automobilistica britannica. Prontamente promosso dopo altre due stagioni retrocede nuovamente. Charles Dumas Un ascensore più grande permette di portare in profondità anche la carriola. Intere popolazioni di determinate origini etniche furono costrette a trasferirsi. "L'attività principale è la pesca, che rappresenta anche la principale voce di esportazione." È stata una scrittrice e giornalista. Nel pomeriggio si svolge uno spettacolo di fuochi pirotecnici. Alla chiusura ha preso parte Mauro Pagani, coautore di Fabrizio De André. Tutto il corpo è coperto di piccole appendici cutanee simili a peli. Dopo questo film, passò alla Fert, per la quale recitò in alcune pellicole. I maschi adulti sono di colore marrone scuro. Esiste un limitato numero di pubblicazioni a stampa realizzate in questa scrittura. Raggiunta la stazione inferiore il serbatoio veniva automaticamente scaricato. "Tali caratteristiche lo rendono estremamente interessante e rivoluzionario all'interno del panorama dell'energia eolica." Riteneva tuttavia che i racconti degli altri detenuti contenessero delle eccessive, nonché popolari, esagerazioni. Lo sponsor tecnico è Kappa. Le otto teste di serie ricevono un bye per il secondo turno "Il razzo era sistemato all'interno della fusoliera." Conseguito il diploma a Salerno, si iscrive alla facoltà di Medicina a Napoli. "Dopo l'Unità d'Italia il palazzo ospitò una Scuola Militare di Fanteria." Ma lui quale dei due è di preciso? Sul retro copertina è raffigurata una silhouette del gruppo, disegnata da Barrett. "La battaglia si conclude con l'assedio delle legazioni straniere a Pechino." George è determinato a riprendersi la moglie, questa si rifiuta. Alla vigilia del secondo conflitto, fu richiamato alle armi con il grado di capitano. Questo tipo abitativo richiede un considerevole sviluppo di strade e condutture per i servizi. Ad ogni modo, si giunse infine allo scontro fra le fanterie. Del complesso plebano fa parte anche un bel chiostro. Una piccola cresta si distacca dal margine meridionale, piegando verso sud-sud-est. "Contestualmente all'ordinazione, ha preso possesso canonico della diocesi." "La direzione artistica dell'evento è di Patrizia Mirigliani." È sempre qui che si svolge la storia. Dio è stufo degli uomini e per i suoi crimini sta perdendo la pazienza. Quattro sarebbero stati indotti nella Pro Football Hall of Fame. Aveva una durata di circa trecento giorni. Fu un caro amico di Aleksandr Sergeevič Puškin. Eppure questo non è il suo vero carattere. Si nutre probabilmente di frutta. Sponsor principale per la stagione è Randazzo Energy team. La natura di una fonte primaria dipende dal tema storico che si sta analizzando. Le prime cinque squadre si qualificano per il Turno Elite. Vettel non molla Massa e costringe il brasiliano a un ritmo molto alto. Il vantaggio degli archibugi si è rivelato decisivo nelle guerre dei Samurai. Marray gioca con Colin Fleming, e Nielsen con Grigor Dimitrov. Ma la situazione sfugge loro di mano e i cloni si moltiplicano a decine! La sua posizione è rimasta sconosciuta fino a quando non viene trovata dalla Flotta. Sempre in Promozione guida la stagione successiva il Chioggia Sottomarina. Ogni categoria era rappresentata da due concorrenti. Non si sa quale cavallo il conducente seguirà. Ciò non accadde. È una delle prime storiche società calcistiche italiane. "La pellicola rappresenta un vero scossone nella scena ""underground"" di Amsterdam." "Il vestito della Madonna ha delle pieghe verticali ed una cintura all'altezza dei fianchi." In Italia è al momento inedita. Un prototipo venne immesso in servizio sotto le sembianze di un veicolo vecchio. Sigurd Svensson Wladimir Herrera Nella competizione elettorale si sfidarono il repubblicano Greg Abbott e la democratica Wendy Davis. "Qui gli parve di aver finalmente ricostituito il ""nido"" distrutto di San Mauro." "Sin dalla giovinezza mostrò segni di grande propensione all'arte e alla letteratura." "L'uomo riesce ad entrare nel Team Flash dopo aver sconfitto Re Squalo." È considerato inoltre film perduto. "Alcuni problemi di incompatibilità meccanica sulla porta cartucce rendono difficoltoso l'uso delle suddette." "C'erano più sinagoghe presenti in Messina." "Anche con quest'ultima creazione Mattioni concorre al Premio Selezione Campiello arrivando in finale." Per Breitner quello italiano sarà il primo campionato estero disputato in carriera. Infine, è presidente della Federazione calcistica della Finlandia. I siti più visitati sono localizzati intorno alle coste. Una versione più generale del teorema considera gli spazi metrici. Al termine della stagione il Napoli si classificò quinto ed il Palermo decimo. I due sono affiancati nelle indagini da Sputnik. Pietro V Successivamente Eaton fece una joint venture con Caterpillar Inc. In questi anni la formula della Coppa dei Campioni inizia una rivoluzione. Allora si rivolge al protagonista chiamandolo Lot, Colui che non si volta indietro. "La viticultura e il turismo svolgono un ruolo molto importante per l'economia del Comune." José Antonio Marco La Belle Aventure Alla fine Raj e Sheldon decidono di trascorrere insieme il loro tempo libero. "L'artista trascorse alcuni anni della sua gioventù in Italia, soprattutto a Roma." Passando tra scontri celebri, cercherà una famiglia tutta sua e di cambiare vita. "Le sue ricerche riguardarono essenzialmente l'analisi e l'idraulica." "Nel rispondere alla domanda: ""Cosa pensano gli ebrei di Gesù?" Ma alla fine la famiglia si ricompone e Natalie può sposare il suo promesso. Della sua esistenza parla esplicitamente Dione. My Girl Pasquale Lo Re, vulcanico oratore e conferenziere. "L'aria in uscita dal sistema di ventilazione della glove box viene sottoposta a filtrazione" In questo intento si avvicina alle più generali equazioni di Hamilton per il moto. Carlos Powell La presenza cattolica nel Paese è ridotta ad un numero esiguo di fedeli. I soggetti più frequenti sono volti e figure umane caratterizzate da una ricerca informale. Peter J. Russell: Genetica, un approccio molecolare. La squadra vincitrice fu il Vitória Setúbal. "Sarebbe andato a Corinto quando gli si fosse presentata l'occasione." "A Journal of Polish-Jewish Studies"", l'unica pubblicazione accademica dedicata interamente alla storia ebraico-polacca." "Abel Ferrara trasse dalla tragedia il suo film ""China Girl""." È un uccello stanziale che si nutre prevalentemente di insetti. Alberto I di Prussia rifiutò di dare dei feudi a Sigismondo I di Polonia. Attualmente è cintura blu di Jiu-Jitsu Brasiliano e cintura viola nel Kung Fu. Infine, il prototipo venne presentato a Lord Rootes, il fondatore del Gruppo. Presa Almeria, i genovesi conquistarono successivamente Tortosa. Gli altri kaiju scapparono. Tutti i membri del gruppo sono irlandesi. Il capoluogo è El-Tor. Ideazione, sceneggiatura e regia sono frutto del lavoro esclusivo di René Clair. Non accertata, anche se probabilmente commestibile. Prende il nome dal Pizzo Scalino che ne è la vetta principale. Seguendo le orme paterne diventa un predicatore presso una piccola chiesa pentecostale di Harlem. Presiedeva il Tribunale Martial Herman. A novembre si tengono le celebrazioni religiose in onore di santa Caterina. A Shu infonde con le sue lacrime il coraggio necessario ad affrontare Souther. Gli stessi elementi compongono anche il nome Teofilo, solo disposti al contrario. Viceversa il contorno distale risulta più arrotondato. "Il bianco riesce però a salvarsi con un'idea molto brillante." "La ""Nera"" è decisamente la più pesante." Su Commodore i kart in gara sono tre in tutto. I cambiamenti più noti di Davide, sono quelli in ambito religioso. Come regalo, invece, Superman la porta alla fortezza della solitudine. Si trova nella Moriana, che è una valle del fiume Arc. "È l'ultimo film interpretato dal grande comico Harold Lloyd." "Successivamente si spostarono presso la sorgente dell'Acqua Santa, recando seco il corpo del santo." Entrambe le unioni hanno iniziato ad approvare immediatamente le ordinazioni delle donne. In seguito visse a Zurigo fino alla morte. I web browser moderni includono web cache interne. Randal Reeder Era offerta con un solo tipo di carrozzeria, berlina due o quattro porte. Teodoro fu infine rilasciato e governò Tessalonica come vassallo insieme a suo fratello Manuele. Sul versante nordorientale, un torrente alimenta il Ticino. I sottomarini lanciamissili balistici classe Yankee vennero progettati appositamente per utilizzare questo sistema. Il videogioco di ruolo Pokémon non fa parte di nessuna delle due famiglie. "Il videogioco fa parte della serie ""Worms""." Sporadicamente, questi uccelli possono cibarsi anche di bacche e piccoli frutti. Dopo la laurea in lettere, entrò in Parlamento nel partito conservatore. "Al percorso museale è affiancato il laboratorio didattico per bambini ""Chini Lab""." Un amico cerca di aiutare Abbas facendo garanzia per lui in una compagnia. "Il giorno dell'omicidio del marito, Elisabetta si rifiutò di piangere." Diventò anche amministratore delegato della “Lloyd” Soc. Si da un breve sunto storiografico delle principali influenze della filosofia postmoderna. Ermogene è il primo di sei figli. "Il titolo di lavorazione fu ""War Hero""." Vi fanno parte piccole università pubbliche e molte istituzioni private. Luke Perry e Simon Kane guidano una carovana dal Missouri a San Francisco. Col tempo assumono una colorazione rosata per via delle spore. Donnell è anche un appassionato letterario e un musicista. Il film fu prodotto dalla Shubert Film Corporation. Il brano vede la collaborazione del cantante britannico Jay Sean. Nella penultima campata del campanile ci sono cinque campane montate su traliccio di ferro. Tutto si concluse quando si decise di togliere il pezzo dalle scalette. Parte delle riprese furono effettuate a Sonora, in California. Può essere considerato un gruppo virtuale. Ma proprio quella notte La Rinascente è distrutta da un incendio. Personalmente mantenne posizioni centriste, che rappresentò validamente nei congressi provinciali e nazionali. I tentativi non ebbero successo. V, cl. Questo ed altri progetti vennero proposti a diversi finanziatori ma senza ottenere alcun risultato. "Uniti per un mondo sostenibile""." Mentre per la quarta stagione consecutiva lo sponsor ufficiale è Dacia. Fra le risorse minerarie vi sono discrete quantità di manganese. Questa è la strada più antica in Grecia. In patria viene considerato unanimemente come il più importante poeta turco. Non tutti gli stati hanno un motto. Fu anche poeta e nei suoi componimenti descrisse i tormenti intimi del dolore umano. Esistono però figurazioni che si debbono suonare regolari. Il film vince due importanti premi francesi: il Prix Louis-Delluc e il Prix Méliès. A Biltmore, George svolse una vita da gentiluomo di campagna. Il linguaggio è emerso da un progetto personale del dipendente di Mozilla Graydon Hoare. Successivamente, Falcon ha scoperto di poter instaurare questo legame con ogni uccello del pianeta. "Con lei avrà tre ""incontri""." È uno dei rivali di Picchiarello. Questo modello fa uso delle funzioni di Ljapunov per provare la propria stabilità. Patricia Palmer In entrambi i modelli il risparmio è vera filosofia aziendale. La voce principale è quella di Liv Kristine, con qualche growl di Alexander Krull. Nella Tuscia romana si trova una regione caratterizzata da tre apparati vulcanici. La bambina del filmato sembra essere quella che vede Maggie. Il capitalismo, per potersi perpetuare, richiede una costante infusione di capitale espropriato. Dopo alcune insistenze accettò la carica di commissario straordinario il rag. La località olimpica precedentemente interessata dalle gare della serie è Londra. Egli fu anche membro del Marlborough Club. La diva Julia I teschi stanno immobili. "A seguito dell'armistizio, egli comandò una brigata dell'Armata inglese del Reno." Television e girata negli studios della Warner Brothers a Burbank in California. "Attualmente è la direttrice nazionale dell'organizzazione di Miss Ucraina Universo." La realtà risulta però fatale per gli uomini della terza spedizione. Per difendersi crea uno scudo di energia. Il monastero divenne presto il più importante insediamento religioso della zona. Sulla riva opposta sorge la città di Beaucaire, di dimensioni simili. "L'Italia decise di attendere lo sviluppo della situazione." Figlia di padre americano e madre inglese. Più di tutto egli teme che la ragazza possa indulgere nella promiscuità sessuale. Sono considerati un gruppo originale e controverso nel panorama musicale italiano. Gli arrangiamenti e la direzione artistica sono di Paolo Silvestri. Di conseguenza la pratica è non solo vietata ma incostituzionale. La Azaranka non ha partecipato e la Zvonarëva ha fatto coppia con Lucie Šafářová. Attualmente fa parte del distretto solo il comune di Naka. La partenza si effettua sempre dai blocchi di partenza. Lo Scorpione abbonda di stelle doppie facilmente risolvibili con piccoli strumenti. Al termine del brano alcuni minuti di silenzio anticipano una mini ghost track finale. Ciascuna delle gare attribuisce un punteggio. In particolare, nei topi con diabete. Sono contemplati due tipi di registrazione: una gratuita ed una a pagamento. The Message Mantenne un rapporto relativamente buono verso Madame de Pompadour. Qui venne esercitata la pratica medica. Continuò inoltre ad essere utilizzata la rupia indiana come moneta ufficiale. "Il principale agente dell'Impresa, Noah Bennet, infatti non ha alcun potere." Idrovolante da ricognizione, monomotore, monoplano, triposto. Anche lei sembra innamorata e cercano di baciarsi ma lei vomita e sviene. Il singolo è cantato in napoletano. "Durante la prima guerra mondiale prestò servizio nell'esercito italiano." In Italia è la variante femminile di Ivo più diffusa. È la prima moschea turca progettata da una donna. La Varenne Si reca in città e, nel quartiere degli artisti, incontra il pittore Frank Merwin. "L'accusa è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà." Si sono avute nascite anche a Los Angeles e a Rotterdam. "L'Associazione ha sede a Rio de Janeiro." Ha avuto un carcinoma mammario da cui è guarita. Harrogate non è coperta da parrocchie. Seconda città della provincia, per numero di abitanti, è Melfi. Il sistema è simile alle regioni statistiche della Slovenia. Il piazzale binari è composto da due binari serviti da due banchine. "Il film ebbe un sequel l'anno successivo, ""Dalla Terra alla Luna""." "Il comando dell'azienda spetta al concedente." Come il primo modello non è provvisto di memoria. "L'unico modo per tentare di salvarlo è fuggire via con lui." Il rinnovo del tempio è stato possibile grazie alle ingenti donazioni dei taoisti cinesi. Annabella, la padrona del cane, torna dal Brasile. Lo stesso Ginnasio fu quasi certamente sede di alcuni di tali spettacoli. Tra questi uno esplose prima di cadere in mare. Per questo servizio, la contea di Lecce gli fu restituita. I titoli persi non sono assegnati alle altre squadre ma rimangono vacanti. "Per il femminile, avremo ""la guardia, la sentinella, la recluta""." Ad esempio, gli insediamenti si dividono in due: le città e i castelli. Il capoluogo era el-Abiar. Il paese deve il suo nome alla città spagnola di Burgos. È stato frequentemente confuso con il nome Irving, che però ha origine differente. "Negli anni successivi, Sullivan disputò solo qualche match d'esibizione." "Nel Regno Unito, la pellicola prese il titolo ""The Road to Honour""-" Ogni edizione ha un tema specifico scelto in accordo con la Human Rights Campaign. "L'aereo viaggiava da Roma a Lod." È anche filantropo e leader del movimento per i diritti dei più deboli. A seguito un elenco. Fruttifica in autunno e in primavera. Altre squadre in sofferenza sono Amiens, Angers, Caen e Digione. Questi gruppi drammatici sono molto diversi. Le tic tac sono presenti in diverse varianti caratterizzate dal diverso colore. Virtus Bologna Infatti successivamente fu realizzato il nuovo modello Nikon S che adottava questo formato. Bernabò edificò a sue spese questo stabilimento che porta il suo nome. Sfiora il podio nella gara della serie dei campionati del mondo prevista a Londra. Il castello è di proprietà privata ed è attualmente in fase di restauro. La lotta partigiana contro i tedeschi si sviluppò in tutto il territorio occupato. La storia lo accredita come uno dei principali antagonisti della Repubblica romana. Il genio promette al re di realizzare ogni suo desiderio. Un intero popolo non esisteva più. Nella dottrina morale cattolica la superbia è considerata il peccato narcisistico per eccellenza. Il presidente del comitato che ha scelto i pezzi è Paul Schnabel. Il santuario mariano è meta di pellegrinaggi ricorrenti nei secoli. Il simbolo che compare sullo stemma, nonché mascotte della squadra pernambucana, è un leone. Alcuni dei suoi poemi furono pubblicati senza musica. "Nello sfondo si può notare l'Abbazia di Santa Maria del Monte." Inoltre esistono pietre commemorative e croci di sasso. La consacrazione, mesi dopo, sarà poi confermata dalla vittoria della Supercoppa turca. "Fa parte dell'area metropolitana di Iowa City." Dopo la rivoluzione di Fidel Castro si trasferì negli Stati Uniti. Si può scegliere tra quelli predisposti oppure immettere il nome completo del server. "È per questo che il dizionario prende il nome dell'imperatore." I criminali gli uccidono il fratello Dan scatenando una reazione violenta di Ross. "Vengono riprese le stesse corporazioni del precedente gioco, con l'aggiunta di altre marche nuove." Nel collo della pergamena è disegnata una scala delle distanze. Lo trovano fermo sulla struttura di un ponte in costruzione. La cavalleria greca venne, a sua volta, attaccata e dispersa da quella romana. Ciò suggerì la creazione dei particolari labirinti del gioco con i loro corridoi simmetrici. Jack incoraggia quindi David a perseguire un Robin interessato. Realizzò inoltre graziose figurine in stile rococò. "Seguono ""Umberto Dei." Le accuse sono poi cadute in prescrizione. "Successivamente studia canto al Teatro dell'Opera di Roma." Questa associazione del dio con i matrimoni, sicuramente lo identifica come dio della fertilità. Pak Sung-hyok La sede si trova ad Amsterdam mentre lo stabilimento di produzione a Enschede. Lei era una poliziotta infiltrata ed era veramente tosta. Il progetto che ha visto nascere il moderno veicolo è stato lungo e complesso. Il signor Varney è un artista di buon livello, ma dalla fibra morale debole. La produzione riprese grazie alle esportazioni verso gli Stati Uniti. "Nell'estate dello stesso anno, inoltre, comincia la commercializzazione della nuova Golf ""Variant""." Alla fine, tuttavia, il piano fallì. Si sviluppa in Umbria, ed è scritta infatti in volgare umbro. Fa parte delle lingue tai, strettamente correlato alla lingua thailandese e a quella lao. "L'Assemblea veniva eletta ogni tre anni mentre il Senato ogni sei." Tuttavia la proposta di legge è stata respinta. Non va confuso con Sargon di Akkad, re di Accadia. Nel seguito del racconto, la malattia di sua nonna peggiora. "Il nome significa letteralmente ""tempio del quinto regno vicino al Palazzo Dusit""." Lo sponsor ufficiale è Record Cucine, mentre il fornitore tecnico è Lotto. Trascorsi diciannove anni, i locali di via delle Caldaie divengono insufficienti. "Ha diretto diversi episodi di ""Criminal Minds""." Steve è sposato ed ha una figlia di nome Ruby. "Attualmente ci sono progetti in corso per risolvere questi problemi con l'uso della bioingegneria." "Quindi il principio d'azione e reazione verrebbe ancora violato dall'etere di Lorentz." Tale pena è stata confermata in Cassazione. La plancia rimase la medesima della serie precedente. Attualmente risiede a Burbank, California. Poi i due hanno completato le parti musicali e quelle vocali in brevissimo tempo. Divenne anche preside della facoltà di lettere e filosofia. Una pelle di bisonte era avvolta intorno ai suoi fianchi. Il sorteggio ha determinato i seguenti gruppi di qualificazione. Attualmente Al-Johar è consulente tecnico per la federazione calcistica saudita. Numerosi ristoranti sono nati nelle città indonesiane di Giacarta, Bandung, Medan, Surabaya e Makassar. "Il risparmio ""KdF-Sparer"" veniva riassunto in un prospetto." In queste occasioni, corrono tenendo il corpo orizzontale, ma con la testa eretta. "Disputa un buon campionato, ma fallisce l'obiettivo principale." Attualmente insegna, part-time, lettere moderne. Esso è conservato nella Biblioteca Vaticana. Dopo la sua scomparsa in scena, un pierrot copre il pubblico di fuliggine. Con lei ebbe una quindicina di figli, ma solo pochi sopravvissero ai genitori. Il primo a saperlo è il nonno senza il bisogno della confessione della ragazza... È una stella con caratteristiche molto variabili e può avere braccia larghe o strette. Include inoltre elementi di sessismo, di razzismo di nichilismo e di violenza. Ma non tutto fila liscio come Scott vorrebbe. "Successivamente fu coniato uno ""slogan"" utilizzando le iniziali." La fanteria tenne dietro. Vive quasi esclusivamente nelle acque costiere, dove vive la maggior parte dei coralli. La diocesi comprende la provincia panamense di Chiriquí. La regola prevedeva semplicemente il divieto di caricare pornografia. A quel punto però iniziò ad avere un atteggiamento ambiguo. È tra le specie commercializzate come pesci da acquario. Le foglie, lineari o lanceolate, sono di colore verde con striature violacee. Contrariamente al video, il testo parla di una ragazza chiamata Dani. Si era lamentato di vertigini e sintomi simil-influenzali e fu messo sotto antibiotici. "Lo sponsor tecnico è, per l'ultimo anno, Macron." "È ""ex officio"" cancelliere dell'Università San Paolo di Ottawa." Allo scadere del suo contratto, Uta Hagen fu sostituita da Judith Evelyn. In linea di massima i loop sono compatibili con ogni prodotto. The Angel I racconti del maresciallo La raccolta a mano viene praticata nei paesi poveri, dove la manodopera è abbondante. Petrucci prese il basso di Levin, che a sua volta suonò lo Chapman Stick. Ha diretto numerose spedizioni oceanografiche negli Oceani Pacifico, Atlantico, Indiano, Mar Rosso, Mediterraneo. In Memory Of... In seguito Caruso sposa Dorothy, seppur contro la volontà del padre di lei. "Il descrittore di file ""è"" la capability." La sorella di sir Thomas Grey, Bridget, sposò Sir Roland Egerton. "Inoltre nella stessa è stato aperto un ""internet point." La vita ricorda quella del Medioevo, con la divisione tra nobili e poveri. Tuttavia, sembra che il collo fosse relativamente lungo. Venera è il nome russo di Venere. Il governatore Dudley mise una taglia sulla sua testa. "Poco dopo, divenne professore di psichiatria presso l'Università di Monaco." Alle divise introdotte nella stagione precedente se ne aggiunge una con le maniche bianche. "I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul sito Internet dell'Università di Bologna." Una ragazza vuole concedersi ad un soldato, destinato a morire. "Negli anni successivi l'edificio è stato sottoposto a vari interventi di restauro e adeguamento." "Un ragazzo combatte le entità aliene che hanno ridotto tutta l'umanita in schiavitù." Melo si trovò così la strada aperta fino a Trani, dove arrivò a settembre. Tutte le specie sono originarie del Centro e Sudamerica. Questa montagna vanta pochissime ripetizioni per via della sua forma inaccessibile. Una novità furono i commerci con gli inglesi. Perry Mason accetta il caso e inizia ad indagare. Fu un importante centro per la lavorazione dei metalli. In linea con la tradizione del quartiere della Gold Coast. "Può rientrare nell'ambito di una strategia." Le opere art-rock sono spesso caratterizzate da testi ambiziosi e sperimentazione melodica o ritmica. "L'anno seguente, è stato ingaggiato dai norvegesi del Nybergsund-Trysil." Il capoluogo di contea è Eldorado. Il nome della città lo si deve a John Parker. Gli effetti collaterali ricalcano per molti aspetti quelli di altri vaccini. È presente una pinna adiposa. La prima comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma. "Edward Snowden ha affermato di usare quest'app." Dal belvedere si gode un ottimo e ampio panorama. Fanno parte della struttura superficiale della frase. Sta perdendo la sua sanità mentale. Dipartimento di Bermejo Allen Toussaint registrò le parti aggiuntive del corno per queste performance. Caterina I lo nominò comandante delle truppe concentrate nel Caucaso. "Quest'ultimo è entrato nella classifica australiana al quarantunesimo posto." La tecnica richiede tempi lunghi, ma è molto usata in pasticceria. I compagni, per impedirgli di parlare, lo uccidono. In questa città viene in relazione con Giulio Andreotti. "Sono state prodotte anche statuette zoomorfe e antropomorfe e dei manici decorati chiamati ""ulu""." Il dissenso sembra essere pressoché assente. "Ordine di battaglia all'inizio della prima guerra mondiale, a mobilitazione completata." Infatti entrano subito in azione non appena si riceve il primissimo dato sensibile. In alcuni cartoni appare con un cane bianco come suo animale domestico. Il conflitto non ebbe né vincitori né vinti. La pelle delle persone affette da questo disturbo, è in genere molto secca. Successivamente, egli vide il film e fortunatamente gli piacque. La medaglia era sostenuta al nastro tramite una corona reale dorata. Nella zona di Fraga rivestiva particolare importanza la produzione di fichi. Entrambe avrebbero fermato la firma della pace del Giappone. "L'altare, rispetto alla statua, sembra minuto." La coppia ha una figlia di nome Nellie. La vescica natatoria è assente. Il capoluogo era Dili, attuale capitale di Timor Est. Nello stesso edificio ha sede anche il centro di informazioni turistiche. Pritchard nasce a Worthing, West Sussex, ma cresce a Clapham, Londra. Jean Brodie morirà subito dopo la Seconda guerra mondiale. "In questo modo riusciva però ad ottenere l'attenzione di tutto il pubblico incuriosito." "A Wood piaceva lavorare con lei e la definì ""una cantante wagneriana davvero eccezionale""." Ogni volta i flauti rispondono, sempre in modo diverso e sempre più dissonante. Il suo nome è dovuto al fiume Drina. "L'aspetto attuale è in parte il risultato di restauri degli anni trenta del Novecento." Nelle versioni non Spectrum sono presenti anche piante carnivore immobili che devono essere evitate. "Nell'ultima parte del decennio fu capitano." Rispetto agli altri plesiosauri, le caratteristiche insolite di questo animale riguardavano il cranio. Durante la decodifica poi si ottiene di nuovo la separazione dei canali. "Ferri si dimise anche dalla direzione dell""'Avanti!" La sede del consiglio si trova a Maitland. "Fiume, argini, palude e zone coltivate permettono l'insediamento di diversi habitat." Tale data è considerata dalla tradizione popolare quella della fondazione della città. È convinzione abbastanza diffusa che abbia avuto un regno di pochi anni. Dublino, primi del Novecento. La seconda stagione è stata trasmessa in chiaro su Super! Tale esperimento suggerisce che non tutti gli aumenti della domanda di attività sono uguali. Si è dedicata al ritratto, a soggetti sacri e alla natura morta. "Il portello d'ingresso si apre con una luce intensa che brilla verso il basso." Il bit di parità garantisce di rilevare solo un numero dispari di errori. Per i dettagli, si veda la pagina sui funtori Hom. Esso non asserisce che le equazioni di grado superiore al quarto siano insolubili. Si mise in evidenza anche con i racconti e i romanzi. Il governatore era il loro agente. "Paul pensò che la frase fosse emblematica dell'epoca moderna." Questa opzione includeva degli inserti color oro sui cerchioni e delle strisce adesive dorate. Sono stati trovati moltissimi invertebrati marini, in particolare crostacei, molluschi e persino vermi. Venne condotto da Gerry Scotti e Susanna Messaggio. I cardinali fedeli ai Pierleoni, si ritirarono allora nella chiesa di San Marco. Il capo di stato maggiore delle forze armate ha i suoi uffici al Pentagono. Suo padre invece è nativo di Soriano Calabro, in Provincia di Vibo Valentia. Dai primi quattro sono state tratte varie trasposizioni cinematografiche. Ebbe predilezione per i temi storici. In vecchie classificazioni il genere era trattato nella famiglia delle Euphorbiaceae. I filmati del gioco sono stati girati da una troupe cinematografica di Hollywood. Erano inoltre previste borse di studio per i giovani meritevoli. Il re richiamò presto Gaspard dal suo ritiro in campagna. Tanto più è grave la stenosi, tanto più lo schiocco sarà precoce. Si trova sul lato interno del pilastro destro, nel registro inferiore. "Troviamo questi due titoli anche sul singolo ""Taking Off""." Nei mesi successivi sono usciti numerosi altri trailer e spot sul film. Il fusto è di forma triangolare, con tre spigoli vivi. Arrabbiato, prende la dinamite, la infila nel formicaio e si allontana verso il dirupo. Il genio infiamma e crea: non mette ordine nelle cose, le crea! Durante le prove libere e le qualifiche si può utilizzare in qualsiasi momento. Le locomotive in gran parte non sopravvissero agli anni venti. Massone, è membro del Grande Oriente di Francia. Oggi si trova a pochi metri dal lato sinistro del Vittoriano. È specializzato nella vendita di utensili in rame. "Il nome potrebbe derivare dalla parola ""canna""." "Il problema in tre mosse a sinistra è stato il ""prototipo"" del tema Cheney-Loyd." Jean Coral "In futuro sarà disponibile per l'acquisto." Fino ad oggi, non è stato possibile ricostruire i fondi distrutti. Suo compito era anche quello di azionare le due mitragliatrici difensive della torretta ventrale. "Processione di Sant'Antonio" In genere gli anelli nervosi sono in relazione con il sistema nervoso. "L'etiopatogenesi della malattia resta ancora oggi misteriosa." La possibilità di creare, costruire e collezionare è stata aggiunta nella versione più recente. Le origini del termine sono oscure. "Quest'ultima affronta le due sorelle minori e si sacrifica per far scappare suo figlio." Il periodo non è dei migliori. Han Su-an Non molte sono le specie commestibili, ancor meno quelle di un certo interesse alimentare. Scorre dolcemente con poche variazioni nella topografia lungo la maggior parte del suo corso. South Hill Diede alla luce una coppia di gemelli, ma entrambi i neonati morirono. "Gran parte della costa meridionale dell'isola è ricoperta da paludi di mangrovie." Dalla radio passa alla televisione, apparendo in alcune serie di successo statunitensi. I dati sulla sicurezza in gravidanza sono limitati. Incomincia il cammino che lo porta a trovare il suo stile perfetto. Giuliana lavora come cassiera, in una provincia del Sud Italia. Nella piccola sacrestia si segnala un dipinto di Giambattista Vela. Ha svolto attività politica nelle file della Democrazia Cristiana. Fu una scalata particolarmente dura, durata cinque giorni e continuamente funestata dal maltempo. La stazione è con il soffitto a volta, e presenta una banchina senza colonne. "Negli Stati Uniti è talvolta noto come ""cold bread pudding""." Padre di Alessandro, fu nonno dei tennisti Alexia, Adelchi e Augusto Virgili. "Apparve anche tra i ranghi dell'esercito nordcoreano." I maschi adulti, invece, tendono generalmente ad evitare i contatti fra loro. Zadar è una squadra di pallacanestro croata della città di Zara. Oggi rappresenta uno degli archivi storici sulla musica più importanti al mondo. "L'album include tracce inedite, una copertina modificata ed esclusivi contenuti online." Per cui il confine tra le due Province venne fissato proprio sulla Punta Grossa. Morì poche settimane dopo. Le sue opere sono state tradotte in più di venti lingue. Persone di nome Virginio I successivi tre anni lo vedono impegnato nelle file del Perugia Volley. La principessa finirà invece per innamorarsi di un giovane idraulico americano. Fra i principali luoghi di interesse si ricordano i seguenti. Sono generalmente presente in contemporanea più lesioni in uno stesso individuo. È comunque una manifestazione molto diffusa in molte altre città della Spagna. Come la Alpine, anche la Tiger partecipò alle competizioni di rally. Nella sua attività attinse soprattutto dai miti arcaici e dalle ballate popolari. Il tè è parte integrante della storia e della cultura cinese. Un genere musicale può a sua volta dividersi in sottogeneri. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Laramie""." Il primo binario era di corretto tracciato. Anche suo padre era di nobile famiglia. Non otterrà però alcun incoraggiamento. Le due tracce inedite sono Champion Sound e That Old Pair of Jeans. "Dopo la partenza dei francesi, l'impero crolla." Il capoluogo di contea è Rock Rapids. "La semplice lettura della sua ultima opera, ""Edipo a Colono"", mette fine al processo." "Le esecuzioni avvengono all'Ordway Center for the Performing Arts a Saint Paul, Minnesota." Questa lampada è usata come sorgente in spettroscopia di assorbimento atomico. "Organizza anche il trasporto dell'artista fino al punto di partenza del bus." Per quanto riguarda i circuiti integrati, variano a seconda della tipologia di package. "Durante un'altra missione, il soldato Riley rimase ferito." Gli argini vengono controllati e liberati dalle erbacce. "L'albero di Natale" La traccia è unicamente strumentale, senza quindi un accompagnamento vocale. "In questo senso, l'opera è ""creazione"" dell'artista." Servirono sul fronte occidentale, in Africa, nel Medio Oriente e in Macedonia. Così Marcus lo uccide e parte alla ricerca di Selene. "L'area diurna di accesso include il parcheggio, i servizi igienici." "Le gole del Verdon non attirarono l'attenzione dei viaggiatori se non tardi." "Sarebbero dunque necessarie alla vita sociale e alla sopravvivenza stessa dell'uomo." È innervato dai rami del plesso brachiale. Viene allora tesserato dal Milan. Gli uomini rimanenti furono presi prigionieri, inclusi i coloniali costretti a lavorare. Vi sono perciò diverse convenzioni, ma può essere utilizzato qualsiasi insieme di lettere. Particolarmente ricche le sabbie delle dune del Niger. I canini, invece, erano enormi e appiattiti lateralmente, con un margine posteriore tagliente. Dopodiché risiedette per qualche anno a Vienna. "Ma le successive tre sconfitte consecutive la fa compromettere l'ingresso in Europa." "È la seconda generazione di ""Beyblade""." Alcuni mesi dopo, Johnson iniziò a corteggiarla. "Ha un passato da ragazza ""facile"" come si evince in diversi episodi." Numerose altre copie furono disegnate dagli studiosi scandinavi. In quanto ex corsaro, Hornigold seppe portare a compimento con zelo il proprio compito. Persone di nome Bernard È utilizzato per il soccorso alpino e dalla Protezione civile. Ha un nipote, Francesco Di Mariano, anche lui calciatore. Il centro visite del Laboratorio Mesa è aperto gratuitamente al pubblico. Le sue spoglie riposano presso il cimitero di Caprera. Il nastro fu ascoltato da Frank Zappa che ne rimase favorevolmente colpito. La più antica fonte scritta riguardante le città sotterranee è Senofonte. La città di Potsdam perde definitivamente il titolo di residenza reale. Ai lati dei piedritti del bugnato, figure di due Sirene. Fay gioca tutte e tre le gare. È uno dei pochi vini rossi consigliati anche con il pesce. I tre americani non superano gli otto metri in Qualificazione. In piazza vi erano altre tre fontane. Ne è stato realizzato anche un videoclip, trasmesso in diverse nazioni. Higgins, poeta e direttore teatrale. Il peso viene calcolato sommando il peso del fantino con quello della sella. Ma i ribelli, riparato il danno, ripresero il tragitto. Bradamante però non seguì mai il marito. Una sera, Greta viene trattenuta a Capri per lavoro. Quindi resta sola immersa in pensieri malinconici. "Le fotocamere ad angolo stretto sono progettate per fotografare dettagli in un'area specifica." In Italia sono presenti le seguenti specie Il suo lavoro è descritto nel libro che Grazia Neri scrisse sulla sua vita. Yin Hang Queste ed innumerevoli altre innovazioni trasformarono il Siam in uno Stato moderno. Il gladio era oltretutto una delle armi più usate nei combattimenti-spettacolo organizzati negli anfiteatri. Il comune comprende la località di Casanova. Inoltre, anche presso enti e organismi pubblici possono essere costituiti Uffici di statistica. Si tratta di un libro oggi rarissimo. Ha ottenuto la maturità classica al Liceo Giosuè Carducci di Milano. La penisola, affacciata sul canale della Manica, è situata ad est di Falmouth. Dopo aver vissuto a Roma, oggi vive tra Berlino, Parigi e Port-au-Prince. Essa produsse numerose biografie del santo scritte in latino e presto tradotte in volgare. "Non sono stati risparmiati neanche gli arredi lignei come il pulpito e l'organo settecentesco." È tristemente famoso per le brutali condizioni cui furono condannati i prigionieri. Questa curva assumeva la forma di uno scorpione. Sono endemici del lago Baikal in Siberia. È ampiamente sospettato che non siano uguali. Qualora possibile, le proiezioni dei film sono quindi accompagnate da una loro breve presentazione. Difatti la rivista ha espresso chiaramente il forte interesse verso le natiche della cantante. Si pensa che si possa nutrire di batteri, vista la sua struttura fisica. Negli anni ottanta la nuova Comic Art ne ripropose le strisce giornaliere in volume. Tale libertà può essere limitata soltanto per motivi di giustizia penale. Mentre era abbastanza diffusa su tutto il territorio portoghese. Lo scafo era in ferro, a due fumaioli. Nelson accetta con riluttanza e se ne va. Attualmente Chimki è direttamente adiacente al territorio della capitale russa. "Giugni è ricordato come il ""padre"" dello Statuto dei lavoratori." Successivamente, si trasferì a Kleve, dove fu nominato membro del consiglio medico prussiano. Essendo di uso molto comune sono stati realizzati circuiti integrati esclusivamente per questa funzione. Sono stati riportati febbre, malessere, reazioni di ipersensibilità, anafilassi. Per la loro forma, inoltre, tendono a sporcarsi di meno. "Dopo la morte di Fazzini, le attrezzature del laboratorio vennero acquistate dall'Università di Napoli." "Danny talvolta parla con ""Tony"", colui che i suoi genitori chiamano ""amico invisibile""." I gigli dorati posti in sommità sono ottocenteschi. La parrocchia di Rivoltella fa capo alla diocesi di Verona. Potrebbe tuttavia trattarsi di un omonimo personaggio tedesco della comunità trevigiana. Mentre accudisce al gregge, Miguel legge con avidità e scrive le sue prime poesie. Ciò segnò l’inizio della decadenza del monastero di Portonovo. Oltre alle vetture raccolgono tutti i documenti esistenti sul costruttore fiorentino. Tutti i ragazzi a distanza di quattro anni sono tornati a Tree Hill. Queste proporzioni erano regole che definivano gli elementi strutturali. I Mariners furono creati come risultato di una causa legale. "È professore associato di diritto processuale penale presso l'Università del Salento." Questo ha infatti provocato una mancanza di copertura verso il settore nord-ovest. Opera su voli di corto e medio raggio solo ed esclusivamente in territorio nazionale. "La torre negli anni è divenuta il simbolo stesso dell'antico quartiere." Miguel Lorenzo Ha numerose areole ovali sulle quali spuntano spine dure e di colore bianco. Pubblicato dalla Lookout! Sono assetati di sangue e saccheggi, una fama di crudeltà ed efferatezza li precede. La notte seguente la Madonna sarebbe nuovamente apparsa alla barista a casa sua. Nella cappelletta superiore dal fondo azzurro stellato è conservata la famosa immagine della Vergine. Ad un certo punto il sito fu abbandonato. "In questo periodo cominciò a lavorare alla sua opera più importante, l""'Ethica""." Di queste, la stazione di San Pasquale sarà la più vicina alla piazza. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza. "I registri sono raggruppati in ""divisioni"", ogni divisione fornisce un diverso insieme di suoni." Durante la guerra soggiornò però in un sanatorio svizzero. "Tra gli utilizzi non alimentari non è secondario l'utilizzo come combustibile per autotrazione." Viene trattata utilizzando gli stessi schemi chemioterapici. Si spacca a maturazione, disperdendo i semi. Le estati sono fresche con un clima secco. Una simile giustificazione per un sistema discreto è fornita dal meccanismo di bilancio dettagliato. Raymond è un ferroviere che a causa di un incidente perde la vista. Anche il destino gli impedisce di fuggire la sua colpa attraverso il suicidio. Per la Mercedes è la quarantesima doppietta. Il tocco morbido e potente, la musicalità versatile e spontanea, sono le sue peculiarità. Un uomo e una donna si innamorano, ma lui è sposato. Il colonnato si perde verso un orizzonte indefinito e carico di nuvole. Ingresso ambiente. Un alone di onore fu dato al loro sacrificio. Questi tagli si ripercuotono anche nel filamento codificante. La regione era attraversata dal fiume Hari, che veniva utilizzato per irrigare i campi. La versione bianca normale originale rappresenta la maggior parte della produzione. Amministrativamente fanno parte del comune della città di Lissa, nella regione spalatino-dalmata. "Da questo momento al posto dell'antico castra fu costruito un forte di truppe ausiliarie." "Monsignor Muller prosegue da solo e giunge all'ingresso del castello di Dracula." "La medaglia d'Oro." I fiori sono riuniti in cime ascellari. Altre esecuzioni, senza processo, si tennero al Lazzaretto di San Jacopo. In particolare, il partito guadagnò consensi in Vallonia ma ne perse nelle Fiandre. In tempi passati questo fiume corrispondeva alla parte terminale della Mosa. Il pelo era corto e folto. Noncurante, torna a casa insieme a Sam. La data di tale pubblicazione varia a seconda delle fonti. La discussione sul diaconato femminile è proseguita. Nel comune è presente la piccola stazione di Luni. La fine del filmato ci mostra Jun che guarda il tramonto. Quarti, semifinali e finale con gare di andata e ritorno. "L'identità della presunta protagonista rimase comunque sia sconosciuta." "Scrisse così al Primo Console per riavere un comando nell'esercito e venne accontentato." Il suo utilizzo nella tessitura grave rende più chiaro il suono del bordone. El Bravo! "Ha scritto inoltre diversi supplementi per ""Feng Shui""." Anche taluni giuristi, come il Cassiani, furono bersaglio di ostili manovre pontificie. "L'imperatore Wen si proponeva come il saggio governante delle due tradizioni confuciana e buddhista." "Seguiranno album ancora sulla scia acida e paradisiaca tracciata da ""Blue Monday""." "Un'altra specie piuttosto diffusa è S. grandis, rinvenuta in Europa e in Nordamerica." Sono stati assegnati due punti per ogni set vinto, ed uno per il pareggio. Attualmente è di proprietà privata e versa in stato di degrado. Ciascun fronte doveva anche creare analoghi battaglioni per soldati e sottufficiali. Mary Jacobi appoggia invece apertamente il primato della preparazione clinica. "L'attrice Carole Lombard era ad uno dei suoi primi ruoli." Il derby tra Ancona e contrappone le due principali squadre della provincia di Ancona. "L'album fu un grande successo commerciale." "Le esposizioni del gruppo avvengono a Bottega d'arte di Livorno." Vivono in tutti e tre gli Oceani principali. John compie sessantotto anni. Ad Ottawa, Fairbanks viene arrestato e finisce in prigione. Nel corso dei secoli la chiesa è stata più volte distrutta e ricostruita. Nel frattempo il numero di seguaci del papa legittimo in Germania aumentarono. Il viceré Eugenio di Beauharnais lo chiamò a far parte del Ministero della Guerra. Questo procedimento vale in generale. Questo luogo è da sempre chiamato “il Pilone”. La scena si svolge in cielo. La linea è quindi costituita da diverse sezioni di blocco radio. Simone si trasferì a Milano. Questo riduce gli stalli del processore e quindi migliora le prestazioni. "Storicamente, ""Johnston"" è stato un modo differente in cui pronunciare il cognome." La plastica si ottiene dalla lavorazione del petrolio. Parla correttamente quattro lingue, turco, italiano, tedesco e inglese. Soccorre Thorin e uccide moltissimi orchi, compreso il loro capo, Bolg. "L'uomo viene più volte esortato dal temibile boss camorrista a lasciar perdere le indagini." La formazione veniva offerta anche ai contadini. "Ha circa vent'anni e voce di soprano." Già nel Fitzwilliam Museum di Cambridge, venne poi acquistato dal museo londinese. Ogni tipologia possiede una sua spiccata personalità. Il presidente è eletto con un sistema a doppio turno. Ne sono seguite svariate teorie, che possono essere ristrette a tre gruppi. Durante la guerra di Kalmar, i danesi conquistarono nuovamente la fortezza. "Il medley rappresenta l'unica performance live disponibile incisa da Baroni." Nel romanzo, Hammond odia profondamente Ian Malcolm e non concorda con le sue teorie. Fu governata dai re di Arnor, discendenti di Isildur, figlio primogenito di Elendil. A Parigi instaura amicizia con gli scultori Cárdenas e Giacometti. In seguito, forche con denti in metallo vennero utilizzate anche come armi. Commagene, Cilicia, Calcide, Nabatea, Iberia, Colchide e Albania. "Conta quasi seicento abitanti e si trova pochi chilometri a nord della capitale Step'anakert." Michele e Andrea Paleologo erano i capi della rivolta. Martin, il guardiano, permette loro di restare a patto che non facciano danni. "Di recente è stato anche nominato come membro del consiglio di amministrazione dell'Ispra." Il programma accetta due numeri come input e produce la loro differenza come output. "L'energia potenziale gravitazionale si può così trovare mediante un integrale." Raggiunse gli uffici di New York di Lazard insieme al presidente Pierre David-Weill. La scala di lettura di questi strumenti varia da infinito a zero. "In seguito occuparono una base militare abbandonata fondando l'insediamento di Kiryat Arba." "L'inizio di stagione fu, inoltre, funestato da avvenimenti esterni ai tracciati." Il nipote di Lord, David, insieme alla fidanzata Mary, continua con gli esperimenti. Porta San Marco È inoltre la funzione inversa della funzione logaritmo. "Ha ricoperto l'incarico di Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna." Tutte le tracce sono di Melissa Etheridge tranne dove indicato. Abile con entrambi i piedi e di testa, sapeva fare salti e acrobazie spettacolari. Il quadro è firmato in basso a destra con la dicitura “Degas”. "Con impegno e fortuna la ragazza riuscirà a diventare anch'essa una provetta ""business woman""." Altre volte il dolore è riflesso ed è causato a livello osseo. In italiano il nome ha valenza sia maschile che femminile. La Chiesa non ha diritto di escludere i trasgressori dai sacramenti. "La prima tappa dall'Autorama di Detroit per scoprire il fantastico mondo delle custom car." "Negli aerei di vecchia generazione, con motori a pistoni, era denominato ""motorista di bordo""." Lo stesso Giovanni di Gesù Maria lo inviò Visitatore della Provincia Polacca. I valori nutrizionali del Quarter Pounder variano da nazione a nazione. In seguito seguì gli studi di composizione sotto la guida del maestro Goffredo Petrassi. Cosicché il partito aristocratico veniva definito partito degli Stati. Alludendo al destinatario della decima. Tradizionalmente la prima maglia adotta queste colorazioni. Il periodo migliore è tra settembre e novembre, con temperature gradevoli e scarse piogge. "Il titolo di lavorazione fu ""The Rating Game""." Dopo la conferma in appello, la Cassazione ha poi dichiarato prescritto il reato. Quando Samus arriva al Generatore C, trova dei Pirati Spaziali ad attenderla. "Era considerato il ""padre della biofisica cinese""." "Eva Marie è stata promossa nel roster principale e trasferita nel roster di ""SmackDown""." La ragazza viene salvata da Andrea, che intima Iacopo di lasciarla stare. "La radioattività della Terra è un tema comune dei tre romanzi del ciclo dell'Impero." Un mese dopo, ottenne il suo miglior piazzamento in qualifica, dodicesimo. "È stato presidente della Società Astronomica Canadese e vicepresidente dell'Unione Astronomica Internazionale." La vettura, come da regolamento, era una barchetta in fibra di vetro. "Una delle sue opere più rilevanti è ""Lo studio della sacra scrittura""." Il trio è stato il primo gruppo rock a ricevere tale onorificenza. Sono stati completamente eliminati i numerosi altari laterali seicenteschi. "Secondo il codice d'onore, gli è concesso di esprimere un ultimo desiderio." Ma la vera urbanizzazione avvenne dopo la seconda guerra mondiale. Di carattere amichevole e costantemente allegro, fa amicizia molto facilmente con chiunque. Secondo gli storici locali tuttavia, rappresenta uno degli esempi più rilevanti di casa fortificata. Nella stagione successiva si qualifica per i Giochi olimpici invernali di Salt Lake City. Cattedrale della Presentazione di Cristo Il lavoro peggiore è quello di Suzanne, che esce dalla competizione. Bitossi riuscì, al fotofinish, a mantenere il secondo posto davanti al francese Guimard. È un semiconduttore composto dalla combinazione degli elementi chimici arsenico e gallio. "Il seguito del gioco, ""Rocket League"", è stato un successo commerciale e di critica." Molte furono le condanne a morte e le lunghe pene detentive, compresi alcuni ergastoli. Ripreso il controllo del paese, dovette affrontare una risorta alleanza contro di lui. Maria Teresa si trasferì allora a Genova, dove acquistò il Palazzo Doria-Tursi. Se un uomo parla nella vulva della donna che desidera, potrà farla sua. Il lago è circondato da monti tra cui il Traunstein. È famosa per le sue bellezze naturali ed è una importante meta turistica. Tuttavia le sue relazioni con il Primo Ministro erano estremamente tese. "Anche di questa relazione rimangono echi in un libro scritto dalla Woolf, ""Orlando""." Nel secondo dopoguerra vennero costruite altre fontane. A questo periodo risale la maggior parte dei suoi lavori in arabo dialettale. Il video del brano viene presentato qualche giorno dopo il Festival. Alla fine si ritirò a vita privata a Camelot. "L'accesso avveniva da un torrione quadrato dotato di un ponte levatoio ora scomparso." Il suo stato era grave e più volte si temette per la sua vita. Fortunato di Aquileia Sono inseriti nel ricettacolo. "L'importanza dell'area è prevalentemente botanica." Ha raggiunto il sesto posto negli Stati Uniti ed il terzo nel Regno Unito. La Vergine ha i capelli lunghi e ondulati che le cadono sulle spalle. È la prima edizione della trasmissione ad essere trasmessa a colori. Dopo la laurea prestò servizio come funzionario statale in numerose località della Moravia. "In pratica significa diminuire l'energia media W per formare una coppia ionica." Crescendo ha imparato a suonare la batteria, la chitarra, il basso e il piano. La carriera di Floriana Bertone comincia in squadre militanti nelle serie regionali italiane. "L'amore è un altro tema presente nel libro." "Un'associazione che si occupa del recupero di questa stoffa tradizionale è l'Associazione ricamo bandera." "Da migliaia di anni, inoltre, la Gola fornisce un'importante via di comunicazione." "Vent'anni dopo l'Università Ebraica era già divenuta un vasto centro di ricerca e insegnamento." Nei casi di infezione sistemica è invece necessario ricorrere ad antibiotici a largo spettro. Di questo generico contesto cronologico l’edificio di maggiore pregio architettonico è certamente Villa Mani-Zampi. Altre sono in Egitto, in Libia, in Albania. Racconta di aver vissuto il terrorismo in giovane età. "L'esito fu molto deludente ma Pisacane non si lasciò scoraggiare persistendo nei suoi intenti." Il pilota tuttavia ha a disposizione comunque comandi separati per controllare rollio e imbardata. "Il titolo, ""¡Adios Amigos!" Inoltre ha fatto la controfigura per Clint Walker e Burt Reynolds. Mosè è sempre riconoscibile per la veste dorata e il mantello verde. A nulla però valsero le sue ragioni e dinanzi alla volontà risoluta del papa. Donna seduta Il videoclip della canzone è stato diretto da Brendan Walter e Mel Soria. Il monte deve questo nome alla sua posizione panoramica sul Lago di Pilato. In entrambi i casi non si può prescindere dal ruolo del soggetto. I materiali utilizzati per la costruzione del grattacielo sono: calcestruzzo armato, vetro ed acciaio. Tale punto corrisponde alla quantità ottima da ordinare. "Per chi acquista il disco su iTunes è disponibile la bonus track ""Lei""." Viene adibita al gioco per i bambini e talvolta contiene attrezzi ginnici. A parte la sua attività accademica, Coleman è stato un appassionato di fantascienza. Fu smobilitato in seguito alla resa del Giappone con il grado di aspirante ufficiale. Il nuoto è scoraggiato per la presenza di coccodrilli e ippopotami. Il collegamento con le uscite è assicurato da un sottopassaggio. Una ben nota formula che deriva dal suo procedimento è la regola di successione. A Romance of the Alps "Dopo un'ora rinviene ed è l'unico in grado di scalare la roccia." "Scrive il testo ""Hello world"" sullo ""standard output""." Altri articoli offrivano suggerimenti per i giocatori e i master. Il suo insegnamento a Modena incluse anche analisi e meccanica razionale. Al termine dei lavori la nave venne ceduta alla Polonia. È un fatto assolutamente e totalmente individuale e libero. Il pezzo ha una durata di circa nove minuti. "L'ultima inquadratura mostra il gruppo che cerca di tirare fuori una macchina dalla sabbia." "Il suo dribbling preferito, che ricorda il doppio passo, è stato soprannominato ""paso doble-triplo""." Diverse le presenze della nobile famiglia nel patrimonio architettonico siciliano e italiano. "Tutti i ""trelleborg"" hanno una forma perfettamente circolare." La sua infanzia ebbe dei notevoli riscontri sulla sua vita. Il disco è il primo uscito con la nuova etichetta Metal Blade. La Regina Elisabetta provvide al costo delle riparazioni. "Intanto Yoshida assassina il proprietario del Night Club ""Bonsai"" e ne assume il controllo." È retta dal vescovo Raúl Alfonso Carrillo Martínez. Il porto è in fase di ampliamento, ristrutturazione e rinnovamento. Proprio per questo la mattina seguente si fece la corsa dei buoi. "Non incluso in nessun album, è reperibile unicamente nelle antologie ""International"" e ""Singles""." Risultati completi ottenuti da Alberto Ascari nei Gran Premi di automobilismo. Si tratta, tuttavia, di ipotesi non documentate da fonti scritte. Nello Utah la milizia territoriale utilizzò il nome di legione Nauvoo. Tra gli ortodossi è molto popolare la preghiera di Gesù. I confini del territorio non cambiarono durante la sua esistenza. "Attualmente l'impianto è in stato di abbandono." "In seguito quella canzone divenne la celebre ""Beat It""." "Una volta disse: ""Io credo in Dio, non nella magia""." La ragazza viene picchiata e flagellata col suo consenso. Gli effetti polmonari includono perdita di capacità e danni ai tessuti. Nella comunità non incorporata è presente il Goose Island State Park. "Non è presente nella compilation il brano ""Eri tu"" di Fausto Leali." La Comunità è una cosa grande. Prende il nome dal matematico tedesco Gottfried Leibniz. Una stagione dura quattordici partite escludendo le partite supplementari. In tre occasioni arrivò a mancare la qualificazione. Al termine della sua collaborazione, gli alleati gli regalarono due macchine per produrre gelati. Natalie Steward Arto Nilsson Fu precettore alla corte estense di Ferrara e a quella gonzaghesca di Mantova. Sfortunatamente i dischi erano affetti da un notevole rumore di superficie. "Tutti hanno passato dei momenti fantastici""." In origine era stato di proprietà privata, ma con pubblico accesso alle spiagge. Nel frattempo la maestra Anna, insegnante di Alice, ricerca ancora i suoi genitori biologici. È un antibiotico. Apparato digerente di grosse dimensioni. Viene utilizzata anche in matematica finanziaria. Di solito si rinviene in depositi sabbiosi. "Lo stesso Joseph Smith asserì che non c'era nulla di cui vergognarsi nell'appellativo ""mormone""." Wellington Silva Ha preso parte a varie edizioni del World Social Forum. Viene, infatti, considerato sommamente abile nella divinazione. Dalla moglie Laura, ha avuto due figli: Manuel e Nicolò. "Non c'è alcuna recinzione, tutto è contaminazione in questo villaggio." "Secondo singolo estratto è stato ""Sposa Laser"", nel novembre dello stesso anno." La prima tappa della stagione fu la Coppa Intercontinentale. È fratello del ciclista Marius. Montecorvino Pugliano è dotata di una piscina comunale. Raramente eseguita nei concerti dal vivo, nonostante le richieste, a causa del problematico arrangiamento. La sua capitale era Belley. In seguito, nella sua carriera, le storie non erano più consciamente filosofiche o simboliche. The Rose We Gotta Power Il peggior nemico è il prete gesuitico in confessione. Il successo del secondo capitolo su Frankenstein consacrò definitivamente Whale nelle grazie di Laemmle. Ogni achenio contiene inoltre un solo seme. La facciata esterna è semplice e disadorna. Questo fatto fu il primo di una lunga successione di attentati. "Il libro ""Il Sud, l'Italia, l'Europa." È stato vicedirettore del magazine Book Moda. La cattedrale sede di primate è detta primaziale. Ciò è ovviamente importante soprattutto quando i territori sono molto estesi. Faceva parte della comunità montana Valli Grana e Maira. Il computer utilizzava la notazione polacca inversa per le operazioni. "L'isola è caratterizzata dalla presenza di ulivi." Edu Ramos La madre morì quando egli aveva solo nove anni. Lund era un cugino di George Washington. "Studiò in un college a Cambridge, il Christ's College." "Sin da giovanissimo, all'attività di giocatore ha affiancato quella di allenatore." Morì combattendo nella battaglia di Ravenna. "L'esistenza di tre famiglie di neutrini è stata misurata al Large Electron-Positron Collider." Le distribuzioni a priori non informative su variabili continue, non limitate sono improprie. "È studiata dall'antroposemiotica." Luís Norton de Matos Susy da adolescente è interpretata da Enrica, la sorella minore di Claudia Pandolfi. La Pro Recco è accoppiata alla Mladost di Zagabria. Le retrocessioni furono decise dalla Federazione. "Sempre su ""Tormento"" vi è una poesia dedicata a Karl Liebknecht." "I Matchbox Twenty senza la ""cross over-cheddar""." La vera guarigione è ancora lontana. Le altre sono invece adattate a intensità luminose basse. "È una piccola fortuna!""." La giovane sposa, però, si stanca ben presto di quella vita troppo tranquilla. "Ne venne fatta una riedizione e il film fu ribattezzato ""Some Artist""." Le altre tre stagioni furono trasmesse poi in syndication. A dispetto di tutto ciò, vengono anche chiamate, nel linguaggio comune, erba miseria. "Gioca tuttora, quando può, in una squadra ""seniores""." Sotto la navata si trova la cripta. La Kelly Church è ancora in piedi ed è il sito di feste periodiche. Inoltre può funzionare anche come calcolatrice. Il campione in carica era Benny Parsons mentre il campione costruttori era la Chevrolet. Questi apprendisti abitualmente sono conosciuti come Confessori, sebbene esistano molti altri tipi di apprendimento. Un limite è comportato dal basso peso massimo ammesso in decollo. La sua attività è proseguita attraverso il figlio Vittorio. Successivamente, inizia a studiare recitazione. Quando questa ritorna, essa trasporta Vitige bambino. Successivamente la sua monoposto riscontrò anche un problema alla pressione del carburante. "Il titolo di lavorazione fu ""A Fate Totally Worse Than Death""." Il comune faceva parte della Comunità Montana Valli Orco e Soana. La chiesa è coperta da cinque cupole. "World Tour"" nell'anno successivo." Géza Fejér Eddie ha recitato in One Life to Live nella parte di Matthew Buchanan. In seguito, Greg Valentine schienò irregolarmente Junkyard Dog facendo leva sulle corde. Molti di essi venivano indotti a ripudiare la religione cristiana. "Erano inoltre presenti l'impianto di lavaggio del parabrezza e lo specchietto retrovisore." "Anche nel saggio ""Mentana." Da qui proseguirono le campagne condotte contro gli Apache. Sede: Seul, Corea del Sud. Si narra che cedesse spesso al bere. Vescovo ausiliare del settore est è monsignor Gianpiero Palmieri. Risiede a Basilea, Svizzera, di cui è cittadino.. Le zampe sono giallo-brunastre. Alte anche la resistenza al caldo e alla tignola. La prima corsa la effettuò due settimane dopo contro i Buffalo Bills. Qui ebbe il tempo e la forza di dedicarsi ancora alle sue ricerche etnografiche. La linea delle tre vetture era infatti molto simile. "Il fine principale dell'istituto è l'educazione degli orfani." "L'identità di una persona era determinata dal patronimico, come avviene tutt'oggi in Islanda." Le opere “si propongono come spettacolo della fragilità umana. È così chiamato in onore di Eugene Rabe. Oggi sono ritenuti entrambi inattivi. Inoltre la montagna si può affrontare con le ciaspole ai piedi. "I suoi libri 'Origins of Life' e 'Who Was Adam?" Altra innovazione è che i dialoghi sono in prosa. Gli espulsi fondano il Centro Studi per la Valle del Belice. La luce ha un ruolo base nel differenziamento dei cloroplasti. Ma il fronte non avanzò. Da qui parte anche un collegamento con il porto di Trieste. La coda è a delta, ampia, così come le pettorali. Solitamente comporta un indebolimento della struttura pedonale. La sede principale è situata a Brema. Significativo, del resto, è anche il giudizio degli stessi cultori del genere letterario. "Risulta essere così l'unico dipartimento argentino a confinare con ben quattro province." La venne completata secondo un progetto leggermente diverso. In età ellenistica venne identificato con il titano greco Crono. Come adattamento evolutivo ha perso le piume della testa e del collo. Le cinque specie oggi attribuite a questo genere sono state reperite nella regione paleartica. Le orecchie sono corte, larghe, arrotondate e ricoperte di piccoli peli grigio-fulvi. Il denaro si spese in quello che era imprescindibile comprare: negativo, benzina e cibo. È ritenuto uno dei calciatori più importanti della squadra olandese. Ma le scadenze del prestito si avvicendano inesorabilmente. "Il gioco è d'azione di tipo simile al ""platform"", con alcune varianti." Qui, il futuro scrittore frequentò le scuole pubbliche e, successivamente, la Kansas University. Le regine di questo ambiente sono le orchidee selvatiche, splendide e di vario genere. La trazione era posteriore, mentre il motore era longitudinale ed anteriore. In qualche caso è stata realizzata anche con rampe di tipo elicoidale. "Tuttavia, localmente, ancora oggi è conosciuto anche come ""Fiume del Nord""." È il capitolo che tratta più di tutti gli altri la realtà spirituale. In ultimo il cacciatorpediniere venne dislocato in Africa settentrionale, svolgendo servizio di pattugliamento costiero. "La location è l'isola di Man in Inghilterra." "Viene lanciato il programma ""Vedo radio"", la prima trasmissione televisiva che coinvolge i dj." A causa di ciò il Wisła fu sospeso dalle coppe europee per un anno. Il brano ha ricevuto recensioni generalmente positive. Il giudice però ha filmato tutto e avverte Fowler di avere Burke in pugno. Passa i suoi ultimi anni da calciatore a Torino. Distretto di Lipsia I due finiscono per sposarsi. Golden Master Dopo la laurea si trasferì a Cagliari dove svolse la sua carriera legale. Dick-Read si specializzò nel parto, osservando e prendendo nota di casi significativi. Siamo sulla terra. Le sue imponenti sale sono state utilizzate anche come set cinematografici. "Per condurre la serata è stato scelto l'attore televisivo statunitense Fred Willard." La casa editrice pubblica ogni anno un centinaio di nuovi titoli. Il santo si inginocchia, le mani giunte in preghiera, ma anche nella miseria. Narra di due distinte storie. Magnenzio era però un uomo molto ambizioso, e aveva grandi progetti sul suo futuro. Il servizio verso nord trasportava anche passeggeri. Valdez retrocesso per peggior risultato complessivo tra prima e seconda fase. Posteriormente un cassone permette lo stivaggio dei proiettili del pezzo trainato. Holy Grail Live in Boston Molte di queste scorciatoie svolgono la stessa funzione anche in altri programmi del sistema. Il periodo riproduttivo inizia col ritorno dai siti dove la specie sverna. I costi medi riferiscono il costo di una singola unità di produzione. Il suo insegnamento artistico fu completo e influente. Il Borussia, della cui rosa fa quindi parte anche Schumacher, conquista il titolo tedesco. Il tubo è disposto attraverso questo passaggio. Situata a sud del crinale subtropicale, la depressione ha mantenuto un movimento a ovest-nord-ovest. Le otto macchine rimasero in Germania. Niente si sa di questa popolazione antica. In quanto universalmente presenti, tali metodi non erano legati ad alcuna tradizione particolare. È un buon indicatore diagnostico, prognostico e di avvenuta guarigione. "Ha partecipato a tutte le esposizioni ufficiali internazionali dell'arte polacca." Le abitudini sono tipicamente diurne. Ha studiato composizione di jazz alla North Texas State University. Non si hanno notizie precise sulla morte di Branca Doria. Offre prodotti di lusso, sigari, sigarette e tabacchi da pipa. Wilder produce la serie cult Boris, la prima italiana prodotta per Fox. I visitatori stranieri di Bangkok lo conoscono con il nome inglese Victory Monument. Juan José García Riposa nella tomba di famiglia al cimitero di Prima Porta a Roma. "I brani di ""Greatest!" "Giornale letterario e di belle arti"", di cui divenne collaboratore." Contemporaneamente il nomignolo risulta essere un diminutivo di un nome russo. Il secondo punto è quello dell’antropologia e della sociologia filosofica. Il colpo fallisce e la polizia lo cattura. "La voce di quest'ultimo apre la canzone, mentre Gilmour canta i due ritornelli." "Giovanni de' Medici" "L'unico altro elemento gotico è l'antico portale ad acqua." Caccia Dominioni Keith Gatlin "Così ""e"" è un elemento identitario sinistro." "Le sue frasi musicali si articolano spesso in bending e note ""outside""." "Attualmente insegna all'Università del Michigan." Durante gli anni di scuola egli frequentò lezioni di pianoforte e chitarra. "Il protagonista del testo è l'amore, concept dell'intero disco." La collocazione tassonomica di questa specie è sempre stata controversa. Fu inoltre presidente onorario delle società cooperative e delle società di mutuo soccorso cittadino. Hoffman per la Liberty Pictures. Il patrono del paese è San Paolo. Poi accade qualcosa di strano con una valigia piena di eroina. Gli invertebrati a guscio calcareo sono conservati nella maggior parte dei casi come impronte. La dose va suddivisa nella giornata ed eventualmente anche durante la notte. Da allora è titolare fino alla fine del campionato. "Durante l'assedio, Alberto della Scala venne catturato e condotto in carcere a Venezia." "Contiene il maggiore successo del gruppo, ""Lemon Tree""." La maggior parte dei fedeli erano estoni. Sono disponibili anche servizi rapidi. Sulla strada la coppia incontra Holly e la portano con sé. Il violinista I violenti temporali che occasionalmente colpiscono il territorio possono dar vita a intense grandinate. Il primo ministro ha poi la facoltà di scegliere gli altri membri del governo. È sepolto a Cambridge. McKinley ottenne la riconferma. Testi e musiche di Zucchero, eccetto dove indicato. La Toscana non ha mai avuto una vera flotta commerciale propria, né propri equipaggi. Dipende dalla Divisione unità specializzate carabinieri. La trazione è posteriore con sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili. Questa saga ha avuto un successo altalenante. Il nastro era grigio-azzurro con una striscia gialla per parte "La sua formazione avvenne all'Università di Oxford." Sui graffiti egizi le prime immagini di questo animale. I due attori principali sono il duo comico Ale e Franz. È un esperto di meccanica, robotica, fisica, chimica, aeronautica, balistica, genetica e ingegneria. È stato promosso a maggiore al momento del congedo. Conta una presenza con la Nazionale ruandese. Il corpo del maschio ha forme rettangolari, con testa appuntita e fianchi compressi. "In seguito il faro fu restaurato e da quell'anno funziona automaticamente." Le orecchie sono piccole, strette e con un incavo ben distinto sul bordo esterno. "Gli dona ""l'Arco lungo"", ""l'Arco infuocato e"" ""l'Arco magico""." Viene utilizzato nella ricerca dei pianeti extrasolari. In seguito hanno goduto di rare apparizioni. "C'è un processo." Il film è stato distribuito in Italia direttamente per il mercato home video. Su ottantaquattro corridori partiti, diciannove conclusero la prova. "È l'unico album inciso senza il cantante e bassista storico Jack Blades." Placche interpretative indicano le rovine dei precedenti fari. "Particolarmente attivo è stato il ""New Witness"", a cura di Cecil Chesterton." Le destinazioni furono Brasile e Argentina. "Sull'isola si trova la parte vecchia della città." "Il raggio di sole che attraversa la pietra sommitale segna il mezzogiorno durante l'anno." Questi ultimi vennero realizzati in vinile, che sostituì la pelle della serie precedente. "In seguito ha preso parte nel film ""Paddington"" e nel suo sequel." "Breslavia era parte, all'epoca, di una delle più ricche province dell'Impero Asburgico." Le prefazioni dei volumi sono di Salvatore Proietti. Per questo gli fu assegnata la Croce di Ferro di Seconda Classe. Non senza, tuttavia, averlo lasciato profondamente scosso. Ad arricchire le puntate, delle esibizioni artistiche sempre attinenti affrontato nella puntata. In seguito, a causa di matrimoni, fu ingrandita notevolmente. La settimana seguente, Triple H ha lanciato una sfida a Lesnar per WrestleMania. Normalmente si trovano anche giovani colonie di tutti i tipi di corallo. Negli anni duemila conquista due titoli nazionali, due coppe e una supercoppa. La contea si trova nella parte orientale del Nevada. È noto anche per la sua carriera da attore teatrale. Era contrapposto politicamente al Vietnam del Nord e situato a sud di esso. In grassetto le squadre promosse. "I due giganti, Gog e Magog, sono associati alla ""Guildhall""." Parker, con il suo sax alto, rimane impareggiabile per tecnica, fantasia, originalità. "L'opistosoma è ricoperto di peli radi." Queste generalizzazioni non sono rigide perché esistono protestanti nazionalisti e cattolici unionisti. La lubrificazione è a carter secco. Egli lavorò soprattutto nella zona di Ancona lasciando numerosissime opere. Comunque Riley viene nominato presidente della franchigia. Il film fu prodotto dalla Néo-Film. "Giles fu istruito presso la Christ's Hospital di Newgate, a Londra." "Era sposata con l'attore George Larkin." "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Australia." "Nel corso dell'anno anche Pedrosa che aveva iniziato con Michelin passò agli pneumatici giapponesi." Tradusse la Metafisica di Kant in spagnolo castigliano. La quantità di moto si conserva in un sistema di corpi puntiformi. "I francesi si avvicinarono da sud alle posizioni inglesi, riuscendo ad occupare l'Arapil maggiore." È un film western statunitense con Rory Calhoun, Gene Tierney e Richard Boone. Sono gabbiani di medie-piccole dimensioni che abitano in tutto il mondo. "L'impianto è dotato di ascensori e percorsi sensoriali per non vedenti." Oggi tom di uno stesso diametro vengono solitamente prodotti in più profondità diverse. Bottas, con una sospensione danneggiata, non è più riuscito a riprendere la pista. Suona con numerosi gruppi, tra i quali i Sunset Strip. A questo punto la Rolling Thunder Revue non è ancora formata. "Fu uno dei primi soci corrispondenti della ""Società Medica di Bologna""." Terza la Fiedler, quarta la campionessa mondiale Sabine Busch, la più delusa della gara. Attualmente ospita i Carolina Panthers della National Football League. Il Pontefice venne riconosciuto come sovrano costituzionale. Entrambe le scatole nere sono state recuperate lo stesso giorno. Inoltre non apparirono solo come cavalli, ma ne creavano. La femmina è generalmente più piccola del maschio. "L'edificio conserva parti romaniche nella facciata e nei muri laterali." Durante la Guerra del Vietnam è il reparto che ha subito più perdite. "Il pugile Muhammad Ali, in qualità di influente celebrità afroamericana, aveva un'ampia copertura mediatica." "Le note acute risuonano nella cavità cranica, quindi sono appoggiate ""di testa""." "Nella stagione successiva, per ottenere maggiore spazio, è passato all'Odd Grenland." È comunque ben visibile dalle regioni mediterranee. Attorno alla fabbrica fece costruire una serie di abitazioni per gli operai. Collabora anche con gli omologhi enti dei paesi esteri alleati. La pianta richiede richiede abbondanza di sole e periodi secchi prolungati. Il papa tuttavia non accondiscese alla richiesta del re. I Vendicatori vengono sconfitti e legati. Anche su questo programma i vertici nazisti cercarono di stendere il velo della segretezza. Gertrude visse dopo la morte del marito a Praga. "Vince anche diversi campionati sudamericani, la medaglia d'oro ai Giochi Panamericani e due Mundialito." Le prime testimonianze di arti marziali consistono solo di una serie di immagini. Autori ed editori devono presentare i loro manoscritti in autunno. A causa di alcuni scandali del clero, chiese di essere esonerato e ciò accadde. Sorgeva nel Paseo de la Castellana di Madrid. Viene utilizzato per i voli internazionali, sia Schengen sia non-Schengen. Si ha un concetto di localizzazione anche nel caso non commutativo. Non esordì mai in Nazionale. In un totale di quasi cinquanta partecipazioni ha vinto la manifestazione tre volte. "Occorre citare il “""Fondo Manoscritti""” recentemente riordinato." Oggi la vetta è raggiungibile da escursionisti esperti. Questo creò una falla nelle truppe federali, già male armate e impreparate. In queste nove gare Bivi trasforma cinque rigori. "La lingua nativa della maggior parte di esse è un'altra lingua bantu." Successivamente fu impiegata per distaccamenti su varie parti del fronte. Piccole comunità sono in Venezuela. Si cominciano a fare le giacche in pelle di bue. Rector Street è una fermata sotterranea con due binari e due banchine laterali. Attualmente collabora ad “America Oggi”. Come attrezzatura di laboratorio necessita esclusivamente di una provetta. Inoltre, suoi interventi sono pubblicato in atti di convegni, riviste, bollettini e riviste online. Per ottenerlo dovrà riuscire a fare il babysitter a Pim per il fine settimana. Kyrie possiede quindi la cittadinanza sia statunitense che australiana. Sono presenti pugni, tecniche a mano aperta, gomitate, e passi. In seguito alla morte del padre, prese il suo posto nella Camera dei lord. Apprezzata è anche la pelliccia di agnelli neri appena nati o di pochi giorni. Il modello è diffuso e utilizzato in molte città europee. Sul petto fu posto lo stemma di Milano, una croce rossa su sfondo bianco. Si può anche consultare una mappa che mette in pausa il gioco. In ogni caso, esso non è mai stato completato. È tifoso della Fiorentina, squadra della sua città natale. "Ciò è particolarmente evidente nella ""Fede"", la cui testa è particolarmente piccola e scorciata." Subito dopo si sparisce. "L'Assemblea nazionale resta in carica per un mandato di cinque anni." Riva d. Solo tre aerei vennero infine costruiti. Questi allestimenti erano seguiti dalla sezione R-Sport di Volvo in collaborazione con Porsche. Vivono insieme a New York. Così lo stemma si diffonde tra la nobiltà polacca. "Gli agenti fermano l'uomo e nella macchina trovano dell'ecstasy e dell'idrocodone." A livello nazionale si tengono elezioni almeno una volta ogni tre anni. In seguito inizia anche a prendere lezioni di canto da Brett Manning. "Ricopre, inoltre, l'incarico di viceparroco di San Felice sul Panaro e di santa Rita." "Lena ordina la fucilazione della gravida Julia ai suoi ufficiali, gridando ""Ready, Arm, Fire!" Durante gli anni settanta ebbe anche la funzione di centro di pubblica lettura. Egli si perfezionò anche presso la Cambridge University in Inghilterra. Di origine sunnita, parlano il dialetto meridionale curdo. Virtus Bologna. "Tre grandi aperture conducono all'interno del mausoleo." Connery è sempre stato molto geloso della propria privacy. Oratorio di Nostra Signora Assunta "L'attore doppia se stesso nelle versioni tedesca e francese." La serie, ideata da Michael Ashton e Pam Valentine, fu prodotta da Yorkshire Television. La zona intorno ai crateri può essere ricca di minerali. Entrambe sono entrate in orbita attorno alla Luna. Suona la batteria per Cheyenne Kimball nella band di supporto. Il testo non è ancora stato tradotto in italiano dalla lingua inglese. Dimentico dei suoi interessi intellettuali, comincia a lavorare duramente in campagna, come un contadino. Il rostro è corto, le arcate zigomatiche sono sottili. I vincitori dei campionati continentali possono definirsi campioni ufficiali delle proprie aree geografiche. Fuggì a Roma, allora controllata dai Borgia. Ho cercato di seguirla, accompagnarla e trovarla musicalmente. "Fece uccidere l'unico difensore dell'impero, Stilicone." È una delle scienze ausiliarie della storia. "La B-side del singolo è rappresentata dal brano ""Soul Free""." Tommaso Guariglia Il conferimento avviene da parte della Royal Federation of Aero Clubs of Australia. Ma alla festa Roberta lo tratta male e Junior viene umiliato davanti a tutti. I personaggi nuovi nella serie sono scritti in grassetto. Fu la prima autovettura nella storia ad essere realmente una vettura da corsa. "Il premio in gara è l'Enlightenment, offerto dai Black e i White Guardian." Nonostante tutto, il numero di impianti di potenza totalmente smantellati è davvero esiguo. La terapia comportamentale è utile quando più semplici misure non sono efficaci. "Di solito la chiamiamo ""teoria politica""." Fu anche insegnante in uno dei seminari clandestini dello Hebei. "I cercatori d'oro fornirono la maggior parte della popolazione bianca nella regione." La mediazione avviene solitamente in tempo reale. I favoriti sono i britannici. Tale principio permette di identificare gli elementi attraverso indagini spettroscopiche. Ormai è scomparso e se ne rilevano poche realtà. Nella vita normale, invece, lavora come gioielliere. Affiancano il Gymnasium due edifici minori disposti simmetricamente. A salvarlo giungono Archimede, Paperino e Qui, Quo e Qua. "Questo fu fatto perché all'epoca ogni turbina forniva corrente elettrica ad un determinato comune." "Il lato B conteneva ""Pretty Little Dreamer""." La notazione L è stata definita in varie forme nella letteratura. Verrà tuttavia sconfitto anche lui da Obama. "All'interno della chiesa viene conservato il dipinto La Madonna del Libro." "Alcune scene furono girate proprio a Portofino, al Molo ""Umberto I""." È stato distribuito in home video anche col titolo Asterix e le dodici fatiche. Nel videogioco sono presenti alcuni rompicapo da risolvere per proseguire nel gioco. Angelo biondo Era presente un solo paio di occhi, posti su peduncoli arrotondati. Le pinne pettorali sono piccole e arrotondate. "Il suo valore esatto, detto ""costante di Bloch"", è ancora ignoto." La carrozzeria ha una certa somiglianza con la Mini classica. I circuiti creati si possono salvare su disco, come anche i veicoli personalizzati. Nel secondo dopoguerra divenne sede degli uffici del catasto edilizio e delle imposte. I Giants lo fecero passare quindi al ruolo di middle linebacker dietro Ray Beck. Attualmente i Sa Razza sono composti da E altri esempi ancora si potrebbero trovare. La guardia cittadina interviene per dividerli. "In Italia venne soprannominato ""Il Professore""." Ma due concorrenti su tre si presentano praticamente da infortunati. Al momento è inedita in Italia. Fu certamente allievo del padre, ma la sua arte risente anche del Manierismo romano. A Yerevan vennero inviate preventivamente delle truppe per sedare eventuali proteste. Un re particolarmente spietato aveva al suo servizio un generale invincibile ma assai misericordioso. Chiesa dei Santi Sergio e Bacco Durante la sua missione Sheba troverà un prezioso alleato nel suo ex fidanzato Brick. Fu un principe di Atene. Entrambe appartengono alla prima fase del Programma cinese di esplorazione della Luna. Sovrastante è una croce in argento con rubini e diamanti alternati. "Per quest'ultima dirige la collana ""Bordi""." "In promozione dell'album, Marshall intraprese un tour mondiale iniziato a Riot Fest in settembre." Brooks pratica surf, skateboarding, snowboard, baseball, football, calcio e pugilato. Quattro squadroni di operazioni spaziali dividono con la forza attiva missioni di controllo satellitari. La storia di Horus non termina con la sua morte. "La sigla della colonia era ""R"" e poi ""Rodi""." "La porpora per molto tempo è stato un colore ambiguo utilizzato talvolta come ""pelliccia""." Sono già presenti al momento della fioritura, che avviene tra marzo e maggio. Nello stesso tempo è corteggiata da un pretendente, un farmacista pacato e religioso. Poi ha lavorato con Marco Bellocchio. Nel frattempo il robot viene irrimediabilmente distrutto. Il brano fu composto da Jeff Ament. Fa parte della Northern Cheyenne Indian Reservation. Successivamente è stato annunciato dalle proprietà di Peep sui suoi social media. Vincitore della competizione è stato lo Sheriff Tiraspol, al suo quarto titolo. Il soggetto è tratto dal romanzo omonimo di Bryce Courtenay. Subito dopo dà alla luce una bambina, Caroline. "All'interno della Network Rail, questo ponte è indicato anche come ""Chelsea River Bridge""." "Nominò inoltre Amin a capo dell'esercito." In politica, egli fu sempre un ardente Liberal. Essa vide come protagonista nella sua prima fase il nipote di Maometto, al-Ḥusayn b. "Si nota inoltre un'accentuarsi dell'escursione termica e la presenza di una vera stagione secca." Lo scautismo è un metodo attivo: si realizza attraverso attività concrete. Non si tratta di una semplice scommessa al rialzo. Marie, nel Michigan. Riesce a scappare, ma i suoi amici vengono catturati da Spartaco. Ha anche partecipato al cast di alcuni film non pornografici. Queste specie sono diffuse nelle acque dolci del Centro-Sudamerica. Tuttavia permettono a David di usare le loro attrezzature se vuole assistere le persone. I privilegi furono garantiti nella città di Košice. Rimase al Senato per tre legislature. Egli aggiunse infine alla città una nuova zecca imperiale. "Le narici, piuttosto arretrate, passavano orizzontalmente da un lato all'altro del cranio." La sua Cattedrale è la Cattedrale dello Spirito Santo a Varsavia. "Il videogioco è stato sviluppato dall'Omega Force ed è pubblicato dalla Namco Bandai." Il vescovo Giacomo intervenne ad appianare le tensioni tra Comune e diocesi di Asti. La stazione è costituita da una banchina centrale a isola che serve due binari. In seguito è passata a Rede Globo, intraprendendo nel contempo anche una carriera cinematografica. Si trova anche in Tanzania. Lo zucchero è comunque molto importante. Oltre a questi incarichi, Heifetz ha tenuto corsi di perfezionamento in tutto il mondo. Così, John si convince e benedice la coppia. "L'album ha incontrato recensioni positive da parte dei critici di musica." Ordine al merito civile e militare Alle sue richieste, tuttavia, il fratello rispose con un rifiuto. Da allora è diventato un acerrimo nemico del papero mascherato. Solo poche tipologie di sorgenti sono suscettibili di essere studiate in modo analitico. La pesca è praticata nei laghi artificiali e nel fiume Tisza. Ma, soprattutto, cerca di debellare il fenomeno della corruzione alle dogane. "Similmente alla pubblicità sociale il fine dell'advocacy non è quello di guadagnare denaro." Si tornò però alla versione originale, a causa delle lamentele dei fan. Nel bene e nel male La critica vede in lui anche una grande abilità nella creazione dei personaggi femminili. Ha sposato il Conte di Cardenas e ha vissuto per molto tempo a Milano. "Per destinarlo a uso civile, il convento venne completamente ristrutturato all'interno." Partirono subito le indagini tramite elicotteri e barche sulle Everglades. Suo nipote Sébastien gli dedicò un cortometraggio. Qui suo padre, Petrus, era soprintendente. "L'opera di Bartolo da Sassoferrato fu amplissima." "Durante la seconda guerra mondiale, il grido ""Banzai!" "Nel cinema partecipa al film ""Roma""." I laburisti invece crollarono, e addirittura il leader Ramsay MacDonald perse il proprio seggio. Invitato a una battuta di caccia dal barone, Luca salva la vita alla baronessa. Era quella dedicata al culto e veniva collocata nei templi e nei luoghi sacri. Antonio Sessa "Questa versione muta è conosciuta anche con il titolo alternativo ""I due Foscari""." La serie è stata trasmessa in Italia sulla rete Raiuno. Una valida profilassi è rappresentata dalla cottura del cibo. "La frase viene attribuita a Gabriele D'Annunzio, ma erroneamente." Con un autore di romanzi, conosciuto casualmente, gira per i night club di Tokyo. Poco distante scorre il Truckee River. La regione è una zona semi arida del sahel, contigua al deserto del Sahara. Con lui arrestato anche il medico compiacente. Zhang Shan Con i granata conquistò poi la promozione in Serie A a fine campionato. "Le bocche sono a mitria, allineate fra di loro all'interno di ciascun campo." Durante gli anni sessanta, fu utilizzato come nave scuola. In originale la serie ha la voce narrante di John Hurt. Questa collaborazione portò alla dimostrazione della relazione di Hasse-Davenport. Fino alla seconda guerra mondiale era presente una popolazione italiana autoctona, ora scomparsa. "La stretta correlazione con l'Impero è evidente nello stemma della città." Dovette aspettare due anni prima di esser promossa a Ricercatore Universitario a Montréal. "Il maltempo impedisce la partenza, così i commensali s'intrattengono raccontando delle novelle." La classifica dei due gironi è servita per stabilire gli accoppiamenti della fase finale. Tra serenate e feste di piazza, si ritrova colmo di impegni. Roma gli ha dedicato un grande viale nel quartiere Colli Aniene. Il mento e la gola sono quasi privi di peluria. È tuttora inedito sulle reti in chiaro. "Fu tra i fondatori di importanti quotidiani nazionali quali ""Il Sole"" e ""La Ragione""." "Il nome significa ""Nuova Svizzera"" e prende il nome dal paese natale di Sutter." Adamo ed Eva sono raffigurati nudi, con uno straordinario realismo. Chiarini fu incarcerato per alcuni giorni e squalificato a vita. Si tratta di una pianta erbacea perenne rizomatosa. Simile considerazione vale anche per i santi durante la loro vita terrena. "Lincoln affronta la grande bestia, ma in agonia che intende prendere l'intero pianeta." Nel brano Carr canta e suona basso e batteria. Molto religiosa, le piaceva aiutare i più bisognosi. "Fu sicuramente ricompresa nelle cento ""gentes originarie"" ricordate dallo storico Tito Livio." Attentati, esplosioni, assassinii e violenza per strada hanno caratterizzato un periodo buio nella città. La Morgan ospita varie altre associazioni di solidarietà studentesche. "Segue l'iscrizione in oro: ""Fr." "Su tale feudo godettero del titolo comitale ""ab antiquo""." Le isole Pitcairn sono inserite nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. "Il detentore del copyright del film è la ""Mary Pickford Foundation""." È ancora in costruzione un tratto fino al confine con la Polonia. "Già in giovane età rimase affascinato dal mondo dell'orchestra." Molto facile osservare le marmotte. Forse emigrato ancora in Svizzera, di lui non si seppe più nulla. Queste ultime, partite in ritardo, furono assai combattute. Sposata e con tre figli, vive in Italia. Tutte le canzoni sono scritte da Bryan Ferry, eccetto quelle annotate. Cesare Alberti Si nutre di insetti volanti di medie dimensioni, come api, mosche, vespe e farfalle. "Ha una caratteristica forma a “V” e pareti ripide che diventano impraticabili verso l'alto." "Prima di passare professionista studiava filosofia all'università." Finalmente riuniti Kei dice di ricambiare i sentimenti di Hatsune. Un servizio a pagamento di autobus navetta collega i due posti di frontiera. A sostituirlo è Davide Nicola. Tutti e quattro vennero decapitati. "Due serre delimitano i lati della seconda terrazza conosciuta come ""Giardino degli agrumi""." Ha cominciato a giocare al Barrio Cuba Inter. Molte specie hanno una grande importanza per la pesca nelle aree dove sono comuni. "Il ""Crudele Inverno"" fu lungo e rigido." Scoperto dal padre tenta la fuga in motorino rimanendo coinvolto in un incidente. Gli astronauti e cosmonauti vengono selezionati per gruppi. Durante due stagioni, ha fatto diverse apparizioni interpretando Lance Rodman, il ragazzo di Charmaine. San Pantaleo Insieme al modulo furono trasportati due nuovi pannelli solari. Non vengono invece salvate le velocità. I suoi ingredienti principali sono mandorle, zucchero e uova. Però Louverture, con una parte della popolazione haitiana, non si lasciò ingannare. Rispetto a questi ultimi due generi, inoltre, la fila di premolari era meno ridotta. Il campanile è una torre quadrangolare, che termina con quattro semplice merlature angolari. È ad unica navata con un maestoso portale esterno, con colonne e capitelli corinzi. Fu un ottimo teorico e un grande conoscitore dei finali. Ha scritto diversi saggi e biografie di personaggi illustri. Gli adulti di questa specie sono vivacemente colorati. La stanza, estremamente luminosa, è tappezzata alle pareti di scaffali ed armadi. Adult Swim ha contratto la serie Robot Chicken, sulla base di questi corti. Fu nominato Protonotario Apostolico. È un cortometraggio animato realizzato, in Technicolor, dalla Walt Disney Productions. Tutte le gare si svolsero al Southern Plains Stadium di Manila, capitale delle Filippine. "Seguono la re-release di ""Dog Days Are Over"" e il singolo di ""Cosmic Love""." Come per Diana, anche per Frances il matrimonio non fu dei più felici. "Altre ancora parlano di cose macabre come cavare gli occhi per eliminare l'anima impura." I versi di Pons godevano di prestigio in Catalogna. Capoluogo e centro maggiore è Sondershausen. Chiesa dei Santi Vito e Modesto "Insieme a Polesine Parmense, Zibello costituiva l'unione civica Terre del Po." Una convergenza totale, quanto mai auspicabile, sembra difficile da raggiungere. Monsignor Fort è stato però sentito come testimone. Fu capitano ed ebbe incarichi nel commissariato militare. Molti nemici comuni rilasciano power-up una volta distrutti. "In ""Crash Team Racing"" Crash è un personaggio giocabile di livello intermedio." Il problema risulta accentuato dalla tortuosità delle linee ferroviarie piemontesi. "Da questa edizione viene edita anche la compilation ""Wind Music Awards""." Questa categoria invece non ha una previsione normativa. La manifestazione fu organizzata dal Mali e fu vinta dal Camerun. Alle quote più basse, veniva prodotto anche un poco di olio e di vino. "Il saluto dei suoi membri era ""Amicizia!" A Russo, che era bisessuale, è sopravvissuto il figlio Giuliano Manfredini. "I polisaccaridi, l'unione di diversi monosaccaridi, a volte funzionano come un composto strutturale." Due dei romanzi sono stati successivamente adattati in episodi regolari. Franco Coria Contemporaneamente giocò anche a baseball in American League e National League. Anche questa seconda serie ottiene un buon successo. Il tessuto nervoso è costituito da alcune unità funzionali: i neuroni. Annunciano le musiche scelte per i programmi nel mese di agosto. Il gioco inizia davanti ad una villa vittoriana abbandonata. Sei mesi dopo i Firefly vengono scoperti e braccati dalle autorità locali. Un quadrilatero é ciclico se e solo se gli angoli opposti sono supplementari. Per eseguirla dobbiamo ulteriormente estendere la linea. "Tra le varie canzoni c'è anche Cara terra mia riarrangiata in chiave Rap." Twilight e Shining Armor assegnano la corona a Spike, riconoscendolo felicemente come un fratellino. Molto spesso dunque viene denominata in base al ruolo della specialità principale. Il tritone crestato del Danubio è una specie ancora relativamente poco conosciuta. Si occupò della storia del periodo del Secondo Tempio. Scambio di dati e interazione vocale tramite dispositivi wireless e mobili. Cucina tradizionale regionale. A questo bisogna aggiungere che la guerra contro la Germania non era popolare. Nei dettagli di questo accordo è possibile individuare tratti forti di reciproco sospetto. Man mano tra i due nascerà una profonda amicizia. La direzione del teatro nega qualsiasi responsabilità. Da allora inizia tra i due un rapporto, sia sentimentale che intimo. Ha giocato quarantadue incontri nella nazionale di calcio dello Zambia. Inoltre possono essere quei dati personali indicanti la qualità di imputato o di indagato. A seguito di ciò venne diseredato dalla famiglia. Le zampe sono bianco-brunastre. Appartiene amministrativamente al comune di Domus de Maria. Nello stesso giorno assume il ruolo di consigliere nel Consiglio di amministrazione. Egli era ottimista sui possibili sviluppi della situazione. Fu anche sceneggiatore di una mezza dozzina di pellicole. "Sono un'importante zona di nidificazione per uccelli e tartarughe." "Si assumeva anche un nuovo cappellano nei panni di ""Don Oreste Malavasi." Questo disastro è il peggior incidente mai capitato in un airshow. Kate Reid Due ragazzi si esibiscono in una serie di acrobazie. Sono sorte polemiche per il mancato invito al Festival Internazionale del Film di Roma. Jacopo Giachetti è un livornese doc nonostante sia nato a Pisa. La coda è molto folta. "Costituisce un'importante zoonosi." "Ivan cerca per l'ultima volta di ricondurre a casa la moglie ma senza successo." La vettura è però poco competitiva e non arrivano punti. Il già citato incontro tra Norvegia e Arabia Saudita portò persone al Molde Stadion. Capisce che tutto quello che aveva costruito erano solo illusioni. Buon giorno! Della canzone non fu però girato un videoclip. Così Yamamoto si reca a Los Angeles alla sua ricerca. Gli egizi lo consigliavano anche per prendere sonno. Le decorazioni pittoriche furono eseguite da Cipriani. Ne aveva abbastanza delle barriere razziali che esistevano nel Texas. Quaranta o più carri armati sovietici furono distrutti di fronte alla posizione francese. "La statua di Gesù Benedicente, sulla sommità dell'edificio domina una vasta visuale." In passato era invece Malta a costituire un importante punto di passaggio. "Dall'altra si fa riferimento a teorie del complotto governativo." Gabrielle viene rapita e portata via. "L'attuale castello ha una pianta triangolare, con tre torri cilindriche agli angoli." La testa è larga e appiattita. "Story"" tra cui ""No Lie""." Si ciba prevalentemente di crostacei e altri piccoli animali. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una clinica di Lubiana. "L'edificio si sviluppa su tre livelli ed è in stile tardo rinascimentale." La sua presenza può essere riconosciuta da impronte bagnate sui sentieri boschivi. La Germania arrivò terza, mezzo punto sopra gli Stati Uniti. "La scritta sul sarcofago è un ""memento mori""." Gli attori protagonisti erano Joe Cheng, Cai Yi Zhen e Ruan Jing Tian. Esso è stato organizzato dalla Federazione di pattinaggio della Francia. "Per esempio: il ""gotha"" della finanza, del cinema; entrare nel ""gotha"" dell'industria." "All'inizio della seconda stagione Brigitte ha un accento inglese." In Darfur, fu trattenuto con la forza dal sultano e fu trattato con durezza. "Gli scienziati pazzi comparivano frequentemente nella fantascienza e nelle pellicole dell'epoca." Slash è il braccio destro di Ozzie. "Esercitò la sua influenza su molti letterati dell'epoca, in particolare su Dostoevskij." Il villaggio è caratterizzato inoltre dalla presenza di numerose fattorie antiche. Potevano svolgere solo attività limitate ed ereditare piccole proprietà. Leap of Faith Veniva considerato come la fonte e il depositario della più profonda saggezza. Twisted Tales "L'educazione verso l'importanza storica dello sviluppo scientifico-tecnologico è quindi centrale e prioritaria." Il film è stato tratto dal romanzo omonimo di Daniel Odier. "È stato l'inizio ufficiale dell’opera Wasteland." "All'epoca i suoi abitanti si specializzarono come abili vetrai." R. Chopra, produttore della pellicola. Frustrato dalla sconfitta politica, Riccardo si ritirò a Ludlow. Il figlio Antoine-Léonard è stato un importante linguista e orientalista. "Venivano usate anche per attaccare, quando se ne presentava l'opportunità." Dopo la chiusura della Warner Bros. Negli anni seguenti fu riconfermato per altri tre mandati. "Lo stile di combattimento di Ayane le ha regalato il soprannome di ""tengu donna""." Successivamente la Florio acquisì lo stabilimento Woodhouse, divenendo il primo produttore. "Christina Ford mette due uomini uno contro l'altro: Jack Lynch e Jonathan Ashby." La finale è stata organizzata a Gent. Vengono utilizzati satelliti collegati tra loro, eliminando quindi la necessità di ripetitori terrestri. Cyndi Lauper è stata una sua allieva. What Do You Take Me For? È quello posto più internamente. La maggiore resistenza di Long gli consente di superarlo nel finale. Alan Curtis "In ""corsivo"" le squadre scomparse." "La topologia algebrica applica gli strumenti dell'algebra alla topologia." "Dopo aver recitato a Berlino nella commedia musicale ""Morocco Bound"", ritornò nella capitale inglese." "È sede di un'area artigianale." Ma il massimo splendore fu toccato sotto gli imperi tardo-romano e bizantino. Lingue ufficiali sono il greco e il turco. Costruita in stile neoromanico a navata unica. Successivamente collabora come vignettista satirico con riviste italiane ed europee. Seguirono la Ditta Basile con il collegamento piazza S. Domenico-Brancaccio-Ciaculli. Per questa ragione intentò una causa legale contro Scott Hall. Il borough si trova nella parte nord-occidentale dello stato. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. Tutti i suoi parenti sono di altezza normale. Alcune unità vennero completate in tempo per partecipare al conflitto. "L'impiego di vernici era raro e riservato a qualche ombra." "Le restanti società rimasero sotto la denominazione Hughes Electronics nell'ambito della General Motors." I due divennero presto amanti: quando Caroline rimase incinta scoppiò uno scandalo. Bob Rule Uovo di altro colore. Le antenne su questa banda sono realizzabili, anche se le dimensioni sono ancora notevoli. Per altro questi possono essere interpretati diversamente. In un finale altamente emblematico, viene ucciso da suo fratello. Lui è innamorato di Lamù, che però sta sempre insieme ad Ataru. Realizzata ponendo in verticale tre strati monocromatici. I teenager diventarono un target del mondo produttivo. "Venne eletto all'Accademia francese." In Giappone sono stati pubblicati in edizioni successive da Tokuma. In seguito verrà liberata dalla sua squadra. Finalmente sposi, i due vissero poi felici e contenti. Si tratta di animali notturni e prevalentemente arboricoli. Marian Álvarez La sopravvivenza di Siegfried è il segno della sua redenzione. Nel tempo si susseguirono numerosi rimaneggiamenti non chiaramente datati. Il capoluogo della contea è Storm Lake. "In Italia il primo singolo è stato ""With Love""." Spesso sono macchiate di marrone scuro, ma possono essere anche prive di macchie. Brad Tandy Novo Selo "Il film fu prodotto da William Wyler per l'Universal Pictures." Questa situazione indusse il papato a sostenere il vescovato più attivamente. Gli studiosi moderni sono concordi nel ritenere che si tratti di un testo apocrifo. Il Segretariato è a Roma. Su ogni confezione era riportato un breve fumetto che mostrava le caratteristiche del personaggio. Entrambi gli elementi si ritrovano in diversi altri nomi di origine germanica. Ha talento, tenacia, compassione ed è un cristiano devoto nonostante la sua sessualità. Come la Peckham, Ross non ricevette risposta quando bussò alla porta. Kim Yoon-seo "Ad esempio, menziona anche Esperanza, la sposa di Diego ne ""La maschera di Zorro""." Incarnò i sentimenti del risorgimento italiano e fu un antagonista della monarchia. Studiò alle università di Monaco, Berlino e Friburgo. "Per i disabili, esiste un apposito centro diurno, denominato il ""Giardino""." Il distretto fu ricavato dalla parte orientale dello stato della Sassonia. I problemi del campione sono in prosa associati ai calcoli. Sua madre fu ricoverata per gravi disturbi psichici. "Nello stesso anno si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Gottinga." Alla fine del video Graham Candy raggiunge finalmente la ragazza. In tanti arrivarono da Gubbio, Gualdo Tadino, Scheggia, Sassoferrato. "Alla Volta partecipa anche l'anno seguente, ma è costretto al ritiro." Leone di Vercelli Corpo di colore nero, tubercoli rosa chiaro o bianco-rosato sparsi in gruppetti. "L'ultimo capitolo è costituito da un solo livello, lo ""Scontro finale"" con Satana." I due ragazzi vengono trascinati in un porcile e incatenati, come animali. Cancellate Washington! "In questo caso il termine stava a significare ""dedizione""." "Per ogni errore commesso dall'atleta, a seconda della gravità vengono sottratti dei punti." Il movimento è misurato dal sensore di posizione e viene interpretato come errore. Queste piante sono completamente glabre. Successivamente insegnò per tre anni anche alla Florida Atlantic University. La sua opera, composta di undici libri, fu brevemente continuata dal figlio Filippo. Si sale poi in direzione del Dente del Gigante. Passano sei anni. Nei trailer promozionali si notano comunque registrazioni esterne della città reale. La canzone ha avuto un buon successo internazionale. Un giro più tardi si ritira anche Barrichello, con una sospensione rotta. Il film fu prodotto da Mack Sennett per la sua compagnia, la Keystone. Un sistema tariffario integrato può rispondere a diverse logiche tariffarie. Le esatte motivazioni che spingono gli Altri sono tuttora ignote. "Attualmente frequenta l'attore Daniel de Oliveira." "Inoltre con questa espansione vengono presentati quattro nuovi ""viandanti dimensionali""." Lo skunk delle Ande è diffuso nelle regioni centro-meridionali del Sudamerica. Il titolo non è ufficiale. La cera giapponese è un sottoprodotto della fabbricazione della lacca. In seguito fece parte del seguito di Sua Maestà Imperiale. Il disco venne prodotto ed arrangiato, come i due successivi, da Alberto Radius. La teoria dei narratori diversi è però supportata ulteriormente nella seconda metà del poema. Fu nominato un nuovo presidente, Vittorio Di Capua. Ha lavorato sia per la televisione che per il teatro. Si salva dalla prigione per merito di sua madre. Gli atleti compiono due run; per la classifica vale il punteggio migliore. Etnicamente, il cantone è diviso equamente fra croati e bosgnacchi. Successivamente nel territorio della Ruhr sono nate una decina di queste iniziative. Fear Itself Il brano era prodotto da Richie Cordell e Kenny Laguna. A Caldari vengono inaugurate due nuove linee di produzione della pasta. Realizzò anche studi sulla ferrovia Lucca-Aulla, e su altre ferrovie della pianura padana. "A est, sulla punta del promontorio, ci sono le rovine di un'antica costruzione." È stato saltuariamente scritturato anche come attore cinematografico, radiofonico e televisivo. In alcune parti gli intervistati parlano il sardo campidanese. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore o bianco inodore. "Il nome di Burnley deriva da ""Brun Lea"", ovvero ""prato presso il fiume Brun""." La trasformazione permette a Mario di lanciare boomerang, sconfiggendo i nemici e raccogliendo oggetti. Al sabato il menù era solo vegetariano. "L'ultimo piano è coronato da un cupolino ottagonale." Il suo debutto europeo si tenne a Torino nello stesso anno. Dagli atti del Card. La produzione ingaggiò un gruppo di danzatori messicani provenienti da Mexico City e Guadalajara. Divinità originariamente distinte furono considerate ipostasi del dio supremo. Guidati solo da un sogno profetico di Horace, salpano per trovare aiuto. Infine, un malfunzionamento della giostra li lascia sospesi in aria per ore. Nella prima edizione, la location dello show era Cinecittà Studios. In Coppa Italia elimina successivamente: Cremona, Pavia, Cantù e Reggio Emilia. Il dottor Cox ha avuto una cotta per Carla. Normalmente risolutivo. Anche numerose ville vennero assegnate a notabili del partito. Ciò che non è stato causato dalla scienza, non può essere risolto dalla scienza. Persone di nome Cornelius Tuttavia, durante una gara, ella si infortuna e muore il giorno dopo. Per questo motivo finì a sua volta imprigionato. Il fuoco era comandato tramite un cordino collegato al gruppo di scatto sulla culatta. Giovanni Izzo Da allora ha inviato solo dei messaggi registrati. Diego Ferrero Giovanni venne perciò fidanzato a Maria Enriquez de Luna, la fidanzata spagnola del defunto. Per Bob conoscere le sue pur involontarie mortali responsabilità, è un colpo. Fu in questa città che il Quetta conobbe e sposò la moglie, Lucrezia Guelfi. È stata la prima partecipazione dello stato Sudamericano ad un olimpiade invernale. Fu la seconda vittoria del club nella competizione. Il testo completo deve essere ricostruito dai singoli manoscritti. La parte inferiore del ventre è invece totalmente bianca. Anche in questo caso la sua scelta sarà fatta propria da Tolomeo. Inoltre solo i siti informativi sono utilizzati: sono quelli che descrivono la topologia dell’albero. Inoltre è dichiaratamente gay. "La macchina in uso è più piccola ed è nota come ""Corazza respiratoria""." Oggi sopravvivono entrambi i gruppi tribali, ma il più numeroso è quello canadese.. The Stuff That Dreams Are Made Of Sebbene il pittore avesse riscontrato successo in Australia, in Inghilterra così non fu. "L'etichetta storica di Coltrane, la Impulse!" Con la Calypso, Cousteau esplorò le acque più interessanti del pianeta, compresi alcuni fiumi. "L'interesse dei suoi studi fu rivolto alla zoologia, in particolar modo all'ornitologia." I marciapiedi di m. Spesso usa anche forme satiriche e giochi di parole. La vicenda ebbe un enorme risalto nei media. Il processo di compilazione è solitamente studiato attraverso analisi statistiche di ogni capitolo. La Wilson però fu sconfitta da Heinrich con un margine considerevole. Le sue canzoni sono spesso caratterizzate da elementi poetici e letterari. Egli sostiene una forma di anti-riduzionismo in questo campo. "All'interno della Cattedrale di Pisa dipinse la ""Morte di San Ranieri""." Ibrahima Faye Il Kaijū viene successivamente eliminato dallo Jaeger Striker Eureka. Esiste una replica al Museo storico Alfa Romeo di Arese. Il sapore è amaro e salato. Nel periodo fascista fu decretata Ente morale. "L'album uscì un mese dopo." La sua sede è a Parigi, in Francia. Con ottimi porti, tuttavia, le occupazioni principali erano la pesca e la marineria. La sconfitta pose immediatamente Zúñiga sulla difensiva. In Umbria il centro-destra si presenta unito e candida il sindaco di Assisi Ricci. "L'apertura avviene previa autorizzazione del ""Comitato Internazionale dei Pesi e delle Misure""." Il bambino invece, un mese dopo la nascita, si ammalò gravemente. Alla fine della guerra il manufatto fu restituito alla parrocchia. I fatti risalivano a quando guidava la diocesi di Peoria. "Talvolta durante i mesi estivi viene utilizzato, grazie alla sua posizione, come cinema all'aperto." Le versioni puramente da gara erano anche prive del sedile passeggero. La sua influenza è riscontrabile nella dottrina di molti gruppi neopagani ucraini. La denominazione è stata assegnata in onore della città di Devin, in Bulgaria. "L'uomo, in ogni caso, riuscirà nel suo scopo, diventando anche estremamente ricco." Gli anni “canadesi” lo avvicinano molto a sport quali Hockey su ghiaccio e baseball. In generale non disputò mai alcuna partita con la Nazionale russa. Conquistò anche dieci pole position e sette giri più veloci. "Distribuita su tre piani, la ""House of Responsibility"" dovrebbe divenire qualcosa di completamente nuovo." Qui viene a conoscenza di un nome, Roxanne, che però, non gli dice nulla. "L'idea nasce da un viaggio dello stesso autore in Cornovaglia." Come ossidante è poco utilizzabile perché si trasforma troppo rapidamente in acido nitrico. "Si trova nell'area sud-ovest del comune, a ridosso del mar Tirreno." Brother Bill In altri campi, questo termine può essere impiegato come sinonimo di distanza. Molti di questi erano elogi funebri a cose e animali e, nomine alquanto bizzarre. Particolarmente ricca è la versione con il tartufo. Maggie aggredita dal rock. Nella corte venivano allevati i cavalli, vanto dei Gonzaga. Ben Hermans È probabile che abbia incontrato anche Sigmund Freud. Joe Morello è conosciuto principalmente per aver fatto parte del The Dave Brubeck Quartet. "Tale modello consiste in un'essenziale cuffia utile a tenere a raccolti i capelli." "Morì all'età di trentasette anni, mentre dava alla luce il suo quarto figlio." Il famoso stilista Gianni Versace curò lo stage, le luci e i costumi. "Si trova in ""quai Saint-Nicolas"", sulle rive dell'Ill." Pubblica reportage narrativi su La Repubblica, Il manifesto, Il Reportage, Left. Francesco Ferruccio Le ammissioni sono organizzate con test di entrata e un colloquio orale. Nel suo feudo di Ariccia sperimentò innovazioni agricole, come la piantagione di gelsi. "Successivamente, l'isola divenne un importante centro commerciale." "È stata distribuita anche in Francia con il titolo ""Captain Nice""." Facevano arresti e rastrellamenti. I conflitti di amministrazione si verificano per lo più a livello costituzionale. La lamina è tri-nervia. Il cambio era una manuale a sei marce ed era posto dietro al motore. "Canadian si trova sul lato orientale del Texas Panhandle vicino all'Oklahoma." A volte, alcuni cardinali sono stati troppo malati per recarsi nella Cappella Sistina. Il secondo dito porta un piccolo artiglio a falce retrattile. Il campo da gioco è in terra battuta. Il tema principale è quello dell’accesso alle professioni. La residenza padronale è costituita in un unico corpo a due piani. Non è raccomandato ai bambini. La votazione avviene tramite i social network Facebook e Twitter. Fu infine presente agli scontri della foresta delle Argonne. Il gigante ha un aspetto felice ed è intento a cacciare. Ciascuna covata è composta da tre o quattro uova. Questi serpenti sono diffusi in America centrale e meridionale. Persone di cognome Farina A New York, Miriam Lee è una giovane donna che lavora duramente per vivere. La Caienna è situata nel nord della Guyana francese, sulla costa atlantica. A Brunico gli è stata intitolata una caserma degli alpini. "Nel rito ambrosiano viene chiamato ""cantus""." Il suo Quartier Generale si trovava a Unter den Linden, Berlino. La grande quantità di sangue fuoriuscita impedì al wrestler di continuare a lottare. La Terra è in pericolo! George Gershwin stava scrivendo un pezzo dedicato a Lily Pons quando egli morì. Essi compaiono puntualmente nei testi di autori successivi: Plinio il Vecchio, Strabone e Tolomeo. Questa entità comprendeva Sloveni, Croati, Bosniaci e i Serbi che risiedevano in Bosnia. "Non c'è elettricità, acqua corrente, niente di niente, solo caos." Prende incarico il primo maggio. Per tal motivo il gioco ricorda molto quelli della serie di koei Samurai Warriors. Alla base delle pinne pettorali è presente una piccola macchia nera. "Sia in finlandese che in svedese il nome della città significa ""nuova città""." Riferì di aver avuto fin da bambina apparizioni mariane, di Gesù e di angeli. Purtroppo per lui, la moglie continua a mangiare aglio e si rifiuta di smettere. In aggiunta, non necessita di interpretazione clinica. La violenza dello space rock lascia spazio a uno stile più quieto, seppur incisivo. Il film ricevette critiche tiepide. "È un distintivo d'onore." Alcuni comandi sono associati direttamente ai tasti funzione. È retta dal vescovo Gerald John Mathias. "Nel quadro raffigurante Sigmund Freud ha usato salsa di cioccolato per creare l'immagine." "Saputo del fallimento, Navarra non fece in tempo a ritentare l'omicidio." "Come sull'Albea anche la Siena è stata modificata con il nuovo frontale più arrotondato." Decide, così, di partire da solo. Il disco contiene brani di genere Italo-Disco o Funk. Fu anche calciatore del di Zurigo. Ne fu costruito un solo esemplare, il prototipo. Si trasferisce a Parigi dove fonda una scuola di architettura rurale. In seguito si è recato in visita a suo fratello Georg Ratzinger. Gianni Panella Il corpo vettura era in alluminio. "Lo stesso anno vinse anche la medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Napoli." È stato autore di numerosi studi e pubblicazioni. Never Forget You Nessuna notizia si ha degli anni successivi, né della data e luogo della morte. I primi tre o quattrocento vengono falciati appena mettono piede nel palazzo. Il brano è stato scritto da Wayne Static e Tony Campos. "Il trofeo è stato conquistato dall' per la seconda volta nella sua storia." Il padre è un docente universitario di economia. Questi ultimi infatti si occupavano di beni di lusso già dal Medioevo. "L'attuale direttore della testata è Vincenzo Morgante." "L'isola è per lo più occupata da un parco molto affollato nei mesi estivi." "Le popolazioni non-rom costituiscono l'ambiente sociale dove vivono i rom." "Probabilmente egli era più conosciuto e apprezzato dai contemporanei all'estero che in Italia." Inoltre, è sede di una parrocchia compresa nel vicariato di Soave-San Martino. "Per questa sua propensione ad interessarsi agli affari ecclesiastici venne soprannominato anche ""re sacrestano""." "L'opera è realizzata in lana, seta, fili d'oro e fili d'argento." Ha migliorato il suo gioco senza il puck. La ferrovia elettrificata in Estonia connette la capitale Tallinn con alcune città vicine. "Al termine dei lavori l'edificio era completamente cambiato." Ci fu invece una profonda revisione degli interni, che furono installati più lussuosi. "Il portale dell'edificio è ancora quello originale, di età medievale." Inoltre, i tasti della Calcolatrice sono stati ridisegnati. Anche il maggiore, che giunge accompagnato dalla sua sposa francese. "In seguito ha presieduto la fusione Ishikawajima-Harima e ""Heavy Industries Co." Non prese così parte al gran premio, e venne sostituito da Arturo Merzario. "Collaborò con la Rai e con il quotidiano “l'Unità”." Ovvero: Le cose che ti rendono felice, rendono felice anche me. Sem non rivendicò per sé la definizione né di caricaturista, né di artista. Oltre a quella brasiliana, Sampaio possiede anche la cittadinanza portoghese. Sono molti i progetti di costruzione o di ingegneria rimasti incompiuti. In questo frangente creò la Canyon Consulting. Appaiono di tanto in tanto e sostituiscono un singolo membro del Team. In Europa non ha trovato le condizioni adatte per la coltivazione. Se il filamento di una singola resistenza brucia, tutta la catena si spegne. Sul bordo interno, a oves-sud-ovest, vi è un altro piccolo cratere di forma irregolare. Alcuni riuscirono ad aprirsi strada come politici ed imprenditori nel Novecento. "Fu sepolta all'Escorial." Altri asteroidi potrebbero essere aggiunti man mano che le loro orbite verranno confermate. "Decise piuttosto di dedicarsi all'arte." Ben presto questi ultimi due inizieranno una relazione amorosa. David Dias Le prime due classificate di ogni girone accedono alla fase finale. Il muso è chiaro e praticamente privo di peli. In alcuni casi il cimiero era ornato da corna di cervo. Il suo autoritratto è conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Da qui il fiume prosegue puntando leggermente verso sud-est, attraversando Paternò. Sopra le porte di entrata della stazione è presente una piccola pensilina in ferro. "La città è ricca di acque termali e presenta la struttura di un'antica fortezza." È questa la sua ultima apparizione sullo schermo. Quando mancano mille metri comincia ad accusare la fatica. Tale impostazione non incontra completo consenso nella dottrina. Da allora, la sua presenza musicale continua ad espandere i confini. "Per circa quindici anni la ""Gallo Africa"" non ebbe praticamente concorrenza." Le infezioni virali principali sono epatite, influenza, rosolia, morbillo, varicella, mononucleosi infettiva. Ha insegnato presso le facoltà di scienze a Strasburgo ed a Grenoble. È venerato come santo protettore di Fossombrone. Di questa porta rimangono soltanto gli stipiti, la copertura doveva essere in legno. A differenza delle stagioni precedenti i titoli degli episodi sono rimasti quelli originali. "In Italia apparve inoltre al Teatro dell'Opera di Roma, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Verona." Si è prodigato alla formazione dei giovani dando loro il frutto delle sue esperienze. Attualmente vive ad Atlanta, Georgia. Si conforma così ai desideri del committente, mostrandosi donna devota e istruita. Era il fratello del famoso viaggiatore Johann Georg Gmelin. De Tomaso, che in seguito divenne proprietario della Vignale, la accorpò alla Ghia. Ogni livello ha uno o più checkpoint. Sono presenti una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado. I riferimenti includono Peter Pan, Adolf Hitler e Oscar Wilde. A causa dei venti provenienti dal Messico, possono formarsi tempeste di sabbia. La stazione disponeva di uno scalo merci con annesso magazzino. "I muri perimetrali sono solcati da archi ciechi, con archi più piccoli all'interno." Camillo suo fratello, il quale denunciò la di lei morte. Il suo viaggio avvenne probabilmente via Dieppe-Parigi-Marsiglia. Nonostante ciò ha iniziato a fare musica. Viene meno però ogni piacevolezza coloristica. Si trova a Varese, nel quartiere Montello. "Lo portano a Marietta e gli chiedono di confessare l'omicidio, pena la morte." "Si trovano diversi sarcofaghi marmorei anche all'esterno della chiesa." È noto soprattutto per la coda estremamente corta. I film non facevano per me. Ha lavorato come assistente della fumettista Yōko Maki. Le sedute del consiglio sono pubbliche, ma solo i consiglieri possono prendere parola. Sam è, insieme a Tucker, la migliore amica di Danny, il protagonista. Invariate le altre caratteristiche del propulsore. È una pellicola di genere fantastico-mitologico. "Lottò contro i pirati cinesi, consolidando la presenza francese ed organizzando l'amministrazione del paese." Furono aperti uffici a Londra, Los Angeles, Singapore e New York. Ha inoltre disputato quattro edizioni dei Campionati europei. La Street Parade era diventata maggiorenne. "Luciana Littizzetto preme il terzo ""golden buzzer""." Winter Park Passano molto tempo infossati nel sedimento. Sorge poco distante dal Lago Sottano della Sella. Molte delle malattie cardiache del cane sono dovute a difetti congeniti. Il leader della gang era Felipe Mercado. Andrej Šuvalov Applicazioni più sofisticate ricorrono ai metodi della massima verosimiglianza e metodo dei momenti. Di entrambe non si ha più notizia. Tassonomicamente, non ci sono sottospecie di fringuelli ufficialmente riconosciute in Belgio. A Parigi, Rosette è diventata la stella di un night club frequentato dalla malavita. È la bassista del gruppo The Thorns of Life. Era fratello di Camillo Pacetti e padre di Michelangelo Pacetti. Fu una delle prime attrice americane a recitare in un film australiano. Dovranno essere Bob e Linda a portarli fuori prima della distruzione del palazzo. Questa via non deve essere utilizzata in situazioni di emergenza. Oggi quattordici scuole pubbliche della città devono insegnare la tradizione Yiddish ebraica. Ronnie Robinson Kenna James "Altri sono l'Erlang, Mathematica, il Clean e Miranda." Le tre divisioni formano una federazione. Gumball conduce le indagini, ma senza successo. Rick Brunson George Balanchine fu il coreografo dei balletti, mentre Robert Alton quello delle danze. "Con questo termine si intende una delle specie di ""Aura Machine"" esistenti." Una specie si è naturalizzata in Cina. "Era stato contattato per mettere in scena ""La Femme et le Pantin""." Era nipote del cardinale Francesco Paolucci. Inoltre è possibile giocare sino ad otto giocatori online per PlayStation Move e Kinect. Floyd Allen Paralleli scontri vengono disputati per stabilire gli altri posizionamenti, validi soltanto per le statistiche. Il progetto fu cancellato nei primi anni ottanta e non fu avviato in produzione. Ha un fratello maggiore, Greg, e una sorella minore, Merritt. "In seguito ha militato per una stagione nella Pro Gorizia e una nell'Alessandria." Molti sono restii ad identificarsi con tale nome per timore di persecuzioni. Ha inizio, così, una lunga amicizia tra le due attrici. Rimase presto orfana del padre, impiegato, che lasciò la famiglia in precarie condizioni economiche. Si hanno tre vite e un tempo limite rappresentato da una miccia accesa. Questo tamburo riproduce uno schema base con poche variazioni. Sulla parete di sinistra sono esposti rilievi funerari dalla Grecia orientale. "Dirigente Scolastico dell'Istituto Tecnico commerciale ""Andrea Torrente"" di Casoria." "Gli eventi di Laodicea furono l'inizio delle ostilità aperte fra Boemondo e l'impero." "Nella bara venne posta anche una bandiera d'Italia." Il loro volo simboleggia quindi movimento, cambiamento e viaggi. Templar Saxe I semi sono numerosi, finemente reticolati. Ma Angela ha un passato che la tormenta e che non sarà facile dimenticare. Nel frattempo Prince è stato impegnato in un Tour Europeo. Helms perde subito il titolo contro Billy Kidman. Slater dopo una lunga ricerca da parte della produzione. Hans Lion Il nome le è stato dato in onore di Henry Clay, famoso statista statunitense. La porta, sul lato ovest, presenta tre grandi statue. "Si laureò all'Università di Pavia in medicina." Il suo culto, quindi, era parallelo a quello babilonese di Ištar. La mascella superiore, invece, era sprovvista di denti. Il parco prende il nome dal Monte Rainier, stratovulcano appartenente alla Catena delle Cascate. "Per quanto riguardava gli allestimenti, comparve il nuovo livello ""Energie Sport""." La ragazza decide quindi di lasciare Beverly Hills e trasferirsi a Londra. "Le ""particelle"" in questa applicazione sono un gruppo di subunità collocato su un guscio." "Il critico Groff Conklin caratterizzò ""Preludio allo spazio"" come ""un libro magnifico""." Sono in strada da quando ero piccola, ecco il perché della metafora della zingara. Di colore bruno, con base più scura. Dopo la guerra, si sposta spesso tra Lione e Forlì. Venne chiamato Anne, in onore della regina Anna, sua madrina di battesimo. In queste partite disputate subisce un solo gol. Ha incontrato il paziente, un giovane, che voleva vedere sua madre prima di morire. Il tetto è ligneo a capriate, retto da archi ogivali su colonne squadrate. "Nello stesso periodo il Lago Alberto venne ribattezzato ""Lago Mobutu Sese Seko""." Si trova nella parte sudoccidentale della costellazione, al confine con Orione. Il film è considerato da molti il primo film horror brasiliano. The Two Sons Amava anche dare nuove possibilità alle persone. "Un motivo importante presente nel corso del gioco è che ""la vita continua""." Nel suo primo anno di tirocinio studiò oftalmologia. La cucina kazaka risente inoltre di influenze turche, russe e mongole. La musica del film è firmata da Hans May. Víctor Peralta Il film diventa subito un cult per la generazione flanella-doc martens. In seguito, Cook è stato immediatamente assegnato come direttore iniziale del progetto. "Dal parapetto potevano sporgere mensole che avrebbero ospitato le buche all'esterno delle mura." Si gioca annualmente a Kenitra in Marocco. Il relitto della nave venne successivamente recuperato e smantellato. Ne pubblicarono il video. The Faith of Her Fathers Il tutto culmina con una cupola in vetro ed acciaio, completata negli anni ottanta. "Tale gesto fu forse ispirato dalla fiorentina ""Annunciazione di Cestello"" di Sandro Botticelli." Vive con la moglie nel New Jersey. Il ferro non aveva abbastanza permeabilità per compensare il cavo. I lavori furono condotti dallo scultore francese Guillaume Hulot. Alla caduta della Repubblica si recò esule a Londra. Le nove vincitrici dei gironi acquisiscono il diritto di accedere ai sedicesimi di finale. Ha avuto due brevi parentesi di direttore. Fu in seguito seppellito nel Monastero delle Grotte di Kiev. Luigi Enrico di Borbone-Condé A Cape Kennedy falliscono più volte i tentativi di lancio di una stazione lunare. Tornò dunque al Cheltenham College. Wesley dimostrò precocemente il proprio talento musicale. "Se così è, allora egualmente si potrà ascendere dalla molteplicità all'unita." "Il Moro barbuto è denominato il ""vecchio"", l'altro il ""giovane""." Le tombe dei caduti sono contrassegnate da croci di porfido. "L'offerta nei giorni festivi era dimezzata." Non si conoscono tuttavia le entità esatte del fenomeno. Essi affermano di discendere dai Fujiwara. Xu Mian "Sceglierà la seconda strada dopo aver assistito alla rappresentazione del musical americano ""Hair""." Tra questi vi erano coreani, tatari e ceceni. I due bambini entrano infine in un supermercato. Queste campane sono della Pieve di Santa Maria Assunta di Stazzema. "L'elenco completo delle sigle che contraddistinguono ciascun composto è disponibile nel link in nota." Le colonne sostengono degli archi trilobati. Non era presente alcun tipo di ammortizzatore. Questa piccola struttura fortificata poteva contenere al massimo due soldati. Fu il mentore di Benny Goodman, e successivamente anche di Charles Mingus. "In quei posti c'è possibilità di vendere parecchio come ho constatato con ""My Way""." La duchessa principessa madre ora andò con Anna Carlotta a Vienna. Nonostante le morti, Nicola si recò al ballo convinto da tali consigli. Emmanuel Andújar Questa rimane la sua unica presenza stagionale. Nel territorio del municipio si trovano alcune antiche tenute della Valle del Cauca. La tenuta appartiene alla top model Naomi Campbell. Entrambe erano molto allungate e, in particolare quella anale, di grandi dimensioni. "Il nome deriva dalla radice germanica ""berga"", che significa stanziamento." Ci sono altre incongruenze negli antenati di Halfdan. La villa presenta un impianto molto allungato in senso longitudinale. "Alcuni però ritengono l'opera un falso in stile, cinquecentesco se non più tardo." "È stata introdotta in Honduras dove è comunemente conosciuta come ""tango""." Calvert Strong Lasciò la Legione e divenne una spia di Argo. Rimasto vedovo, ebbe una figlia, Sarah, da un secondo matrimonio. Fu interprete, infatti, di diversi personaggi per serie televisive. Squadre composte da sei tiratori. Si nutre di erba, germogli, radici succulente e noci, ma anche di alberelli. "A quel tempo Piovene figurava fra le ""ville"" del Vicariato di Schio." "Non gli sarà più permesso di tornare in Algeria da quell'anno." Il dispositivo fu usato per circa due anni. La polpa del frutto è soda e ben attaccata al nocciolo. I canali erano responsabili della pulizia dell’intera città. Successivamente fu rimpatriato in Russia e sostenne inizialmente la rivoluzione bolscevica. Le radici sono secondarie a partire dal rizoma. The Honor of the Tribe Svetlana Kuznecova era la detentrice del titolo, ha perso in semifinale contro Kim Clijsters. Dopo molte difficoltà iniziali, si sono riprodotti con successo in cattività. "Ha giocato nella massima serie estone con l' con cui vinse cinque campionati." "Nell'opera partecipò anche la prima moglie Teresa nel ruolo di ""Donna Anna""." Il numero di stami in ogni fiore è un carattere molto variabile. "Trasporta i ""Saltatori"" in luoghi vicini agli incendi." È situato alla destra del Guadalquivir. Il pronao, su tre campate, è sorretto da possenti pilastri interamente rivestiti in pietra. Le teste di serie hanno ricevuto un bye per il secondo turno. Il cast e la troupe erano un gruppo eterogeneo di veterani e principianti. Nelle loro file ha militato per breve tempo Paolo Tofani futuro membro degli Area. "Omero nell'Iliade cita Europa come figlia di Fineo e non come sorella." Le foglie sono colorate di verde. "È presente anche nel loro ultimo album ""Bridge over Troubled Water""." Polski Fiat era un marchio automobilistico polacco. "A differenza degli altri gibboni, i vocalizzi non assumono la forma di ""duetti""." "L'anno dopo divenne docente della cattedra di fisica sperimentale dell'Università di Torino." Qui conosce Arturo Cappellini, detto Bube. "L'economia dell'isola è quasi completamente incentrata sul turismo." "È conosciuto anche con il titolo ""Le trésor""." Le acque sono ricoperte di ghiaccio da dicembre a giugno. Necessario equipaggiamento alpinistico. Mario Blessing Union Square Oscar da Silva "Herzberg fu anche membro dell'Accademia Internazionale di Scienze Quantistiche Molecolari." "In Europa l'uso è consentito con restrizioni ed esclusioni." Il suo quartier generale è situato presso la città di Hartford. Le incursioni durano diversi anni. In Italia sono illegali. Nota: sono stati aggiunti i ritorni a capo per facilitare la lettura. "Il suo nome significa letteralmente ""colui che vive nel magma""." "Si tratta di una rivisitazione della fiaba di ""Biancaneve""." La pinna caudale è grande e profondamente forcuta, il peduncolo caudale è abbastanza sottile. I personaggi risultavano meno articolati ed erano sprovvisti di accessori che potessero essere ingeriti. Black Mamba Iniziarono alle otto del mattino di domenica, concludendo la maratona notturna. "Nella chiesa sarà tumulata la salma della benefattrice Eleonora Gonzaga d'Austria." Circa tre settimane più tardi furono processati e condannati a morte. Fu una delle prime specie di piante australiane introdotte in Inghilterra. Zoroastro invoca alcuni spiriti che scagliano via Angelica lontano su una nuvola. "Per questi effetti visivi ricevettero un'altra nomination ai premi Oscar." Durante il suo regno fu in guerra contro i juan-juan. Da questo punto si procede immersi nella natura. La band si esibiva ogni settimana e qualche volta partecipava agli sketch. Conquistati i play-off, nel doppio confronto con il avvenne una nuova eliminazione. "Fu anche capo del comitato per il Plebiscito dell'Alta Slesia svoltosi nella regione." La figlia Eva sposò Adolfo Omodeo. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La nave perduta""." Esso preferisce acque a temperatura più bassa di quelle del cugino persico trota. "Il nome della scuderia divenne ""Candy Tyrrell Team""." Il patrimonio di previdenza è esplicitamente menzionato nella normativa svizzera. Sulla faccia ventrale sono presenti areole marginali in cui si concentrano dotti tubulari. Il sistema di sicurezza quindi distrusse il veicolo. "Gli spagnoli presero l'iniziativa di avanzare quindi verso São Sebastião." I quattro amici cercheranno di tutto per cambiare la situazione a loro favore. Negli Stati Uniti, il concetto di gruppo etnico assunse presto una connotazione diversa. È una piccola capitale della cultura in mezzo a un territorio prevalentemente agricolo. Il campo era in erba. Le sue spoglie sono sepolte nella cattedrale di San Paolo. Nella serie è il giovane aiutante di Alessandro Preziosi. Venne girato a Brema, ad Amburgo e sulla nave Columbus. Tristano, nonostante la possibilità di fuga, resta accanto al suo re sino alla fine. In questa occasione vennero assistiti anche da Randy Burns, già produttore dei Megadeth. La fama del film è pertanto consegnata alla versione apocrifa francese. "E l'album di Lil'Troy che ha avuto più successo." Sito ufficiale della Commissione "Tante furono donne, dato l'alto numero di uomini al fronte." Vennero migliorati anche il motore, i laser e la dinamicità. In carcere è stato torturato. In quegli stessi anni si dedicò anche allo studio della musica e al canto. Dopo la privatizzazione è entrata in crisi. La regione è scarsamente popolata. Pubblicamente non si espresse mai sul fatto di essere stato smascherato. "L'accesso nelle aree interne è permesso a piedi, a cavallo ed in bici." La fauna è maggiormente rappresentata dagli uccelli, sia stanziali sia migratori. Ha successivamente registrato una trascrizione delle suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. Alcuni dei suoi leader e sacerdoti marciarono con i dimostranti. La sede definitiva del Parlamento arabo è stata quindi stabilita a Damasco. "Ristampato dalla Earache Records, l'album presenta tracce" Rocket invece è diventata la nuova Icon. Il gioco è ambientato tra la e la della serie televisiva. Nesbitt fu poi assunto dalla General Motors come responsabile del design alla Chevrolet. La riserva ricade nel territorio del comune di Atella. Giuseppe Andreoli Lucrezia Landriani morì in una data sconosciuta. Elijah Stewart Nonostante la giovane età Giacomo si dimostrò un re capace. La sua scrittrice di saggistica preferita è Janet Malcolm. La biologia di questi imenotteri è sconosciuta. Venne ricoverato e poi dimesso nei giorni seguenti. Questo singolo è composto di cover di Neil Diamond. Nei lavori fu usata la manodopera di immigrati tedeschi. "Il titolo è una citazione del ""Cantico dei cantici""." Dopo questo Stephanie McMahon lo ha sospeso a tempo indeterminato. Qui venne preso come apprendista presso un intagliatore. Il testo presenta più temi al suo interno. Le composizioni polifoniche vocali con un organico così ampio sono rarissime. Tutti i negozi monomarca e gli stabilimenti di vendita italiani furono chiusi. Hussain Ali Baba Tutti i brani sono di Joe Satriani. "Al secondo piano c'è una zona speciale a disposizione per esposizioni temporanee." In Italia è prodotta principalmente a Trieste ma anche in Friuli e nel Veneto. Arruolatosi successivamente in un drappello della Legione Garibaldi in difesa della Repubblica Romana. Henry Clay Willard proibisce alla figlia Mary di assistere a incontri sportivi. Nel frattempo, Carly fa da insegnante di matematica a Chuck. La Guida fa parte dei Touch! Era attratto dal bello ideale, così come dal brutto ideale. Libero dai doveri politici Richard si dedicò a quelli, a lungo trascurati, della Chiesa. "Eye"" degli Stooges." Giunta militare brasiliana Ha fondato la città che è ora sede del Comune. I maschi tendono ad essere più grandi delle femmine. Dal punto di vista amministrativo si trova nel comune di Anfo. In seguito Maria sposò Bothwell. "Era la figlia di Ismail Selim Bek Smol'skij e di Catherine Horvat." Le concordanze non musicali, solo testuali, sono in corsivo. Nel corso degli ultimi decenni si è sviluppato nella valle sottostante. Nel campo puramente letterario ha scritto tre romanzi e una serie di racconti. I frutti sono delle drupe reniformi di colore variabile dal giallo al nero. Si dedica inoltre allo studio del violino, del basso e del vibrafono. Esistono biennali di arte contemporanea, cinema, fumetto, grafica, fotografia, musica. Per le corde solitamente si usa la fibra di lino. Sua madre muore nel darla alla luce a Chinatown, San Francisco. La colonna sonora è stata pubblicata su etichetta DreamWorks Records. Erano poco confortevoli e umide, pessime col mare agitato. "I principali prodotti dell'agricoltura erano il grano, la frutta e gli ortaggi." Fu il primo tra i cantoni ammessi che non fosse una repubblica. Ciò suggerisce molte domande sulla filosofia della mente, del linguaggio e sulla gnoseologia. La maggior parte degli attori che presero parte al film erano debuttanti. Potrebbe essere considerata il centro vitale e caratteristico della città. Sulla esatta datazione la critica non è concorde. È facilmente raggiungibile sia in treno che in macchina. La configurazione dei volumi consente di ospitare concerti sinfonici, spettacoli di danza, convegni importanti. "Il nome deriva probabilmente dal termine ""ramen'e"", che indica una foresta fitta." Questo libro è uno ritratto del Tibet diverso dal solito. Ha raggiunto la sesta posizione nella Billboard Modern Rock Tracks. Sono alleati dei Raso-Gullace. Non si conosce il nome del regista che non viene riportato nei credit. Le statue sono tuttora incomplete Graham Brown Il tempio custodisce sul pavimento e addossati alle pareti, numeroso monumenti funebri e lapidi. Per questo molte persone continuano a avallare la possibilità che Santos-Dumont sia stato omosessuale. Attiva per due anni, fu poi sciolta. "Shemu'el, x." La musica è esclusivamente strumentale Anton si rende conto che Auguste lo sta lasciando per Felix. La versione di studio è scritta in chiave di Si minore. Tuttavia, grazie alla sua innocenza, nella caduta ella si sarebbe miracolosamente salvata. "Poco a est dell'isola orientale si trova un piccolo scoglio." "Presso questa stazione fermano treni locali e i rapidi ""Iris""." È stato deposto da un altro colpo di Stato guidato da Thomas Sankara. Lola se ne va infuriata, e tutti i dipendenti tornano a casa. Todd Woodbridge era il detentore del titolo. "Il giardino è aperto tutto l'anno." La linea è inoltre utilizzata come itinerario alternativo alla linea Milano-Verona-Venezia. I quartieri malfamati di New York compongono lo sfondo del film. Presto fallì. "Inoltre ottenne per la prima volta il riconoscimento ""Performance of the Night""." Di conseguenza la specie attira qui migliaia di ornitologi da ogni parte del mondo. Il video è stato girato a Colonia in Germania in uno stadio locale. Sono gechi notturni e terrestri, si nutrono di insetti. Questo livello si ambienta nella giungla amazzonica. Anche gli occhi sono molto più grandi. Lì, conobbe anche Martin Luther divenendo un seguace dei suoi insegnamenti. "Lo ""specchio"" delle penne remiganti è verde-azzurro, orlato in entrambi di bianco." I lavori furono completati dopo quindici anni, grazie alle offerte dei pellegrini. Il disco segna un nuovo percorso umano e musicale di Alex Britti. Lo stesso fenomeno si è osservato in altri sobborghi di altre città svedesi. Durante il ritorno in Italia probabilmente soggiornò per un certo periodo in Germania. Ha tre seggi nel Parlamento albanese. La scelta dei toni del bruno, con effetto monocromatico, doveva suggerire una ripresa fotografica. In economia, i giochi televisivi sono una forma di esperimento naturale studiata frequentemente. Carlos Terry Miniserie in quattro episodi per la Rai distribuita anche come film. In questo primo contatto decine di soldati iracheni rimasero uccisi o feriti. Ha composto in ceco le prime opere famose di compositori come Richard Wagner. Possono essere paragonate alle citazioni comprese in un testo verbale. Sarà il primo autocarro ad essere regolarmente importato in Francia. Non sono reperibili libri di Robin Skelton in italiano. La superficie delle capsula è liscia, mentre i semi sono irregolarmente rugosi. Fino ad allora Troisdorf-West faceva parte di Troisdorf-Mitte. Spesso si formano cisti di Baker che possono andare incontro a rottura. Tutti i brani sono stati arrangiati da Gershon Kingsley. La donna li invita quindi a casa sua, in modo che si possano asciugare. A peggiorare ancora la situazione, è dotato di un tasso riproduttivo molto basso. "Dal disco sono stati estratti due singoli, ""Marquee Moon"" e ""Prove It""." Gli spunti vengono cercati non solo in Atene, ma anche a Rodi. "Ciò nonostante, la rispetto""." "L'insegnamento della scrittura creativa si è sviluppata in modo diverso negli stati europei." Il disco, uscito su etichetta Arista Records e prodotto da Jack White, fu nr. Park Hee-kyung "È un affluente dell'Orne." Tuttavia una minore parte del film è stata comunque ripresa a San Pietroburgo. Pertanto, la torre rispecchia gli elementi stilistici che erano in voga in epoca fascista. La diocesi comprende la regione di Callao. Il termine è di probabile origine centro-italiana. "Psygnosis sviluppò anche videogiochi legati a programmi televisivi come ""Nick Arcade"" di Nickelodeon." La canzone è un tributo a Che Guevara. Un gruppo di bambini giocano in spiaggia sulla riva del mare. "I luoghi in cui questa attività si svolge sono i ""centri stile""." Si giocava annualmente a Andijan in Uzbekistan. È un acido carbossilico forte come un acido minerale. Prese il nome dal castello di caccia Stern, posto immediatamente ad est del quartiere. La pieve di San Pietro fu eretta in quel periodo. "Il ""Gallus"" completa la ""Vita Martini"" composta dallo stesso Sulpicio." La redazione lavora quasi esclusivamente in rete. Alcune persone sono giustiziate in prigione tramite fucilazione. Questi eventi non furono mai giudicati. Armati solo di baionetta gli americani presero il caposaldo. Dopo la guerra fu anche ricostruito il campanile, danneggiato dai colpi di cannone. In realtà il rapimento era stato organizzato dal conte stesso. Fu comandante della Guardia imperiale e segretario del Ministero della guerra. Vicino alla sua casa vi erano montagne, alberi e fiumi. Il condizionamento continua, anche durante le ore notturne. Possedeva un collo insolitamente corto per un sauropode. Naturalmente, anche le gare in multi fanno guadagnare taglia per salire di livello. Le elezioni non furono ritenute valide dalla Società delle Nazioni. Vive assieme al porcospino blu sulla loro isola privata. "Nella versione italiana i missili sono chiamati con il nome ""Zanzara""." Sono disponibili anche altre forme di indicizzazione. Educato privatamente, passò poi al Trinity College di Cambridge. Assedio di Eger Binomio inscindibile nel cuore dei fedeli! Devon Hall Per farlo, non esita a mettere a repentaglio la sua vita. "Il più celebre film è ""Quo vadis?" Le idee che vengono trasmesse possono subire modifiche che si accumulano nel tempo. È stato segnalato anche nelle acque italiane e nel Mediterraneo. Ad oggi i due sepolcri non sono stati ritrovati. "Altro aspetto innovativo era un piede, posizionato sotto il corpo d'affusto." "In quello stesso anno si aggiudica il ""Premio Bologna""." Danton Black possiede la capacità di creare cloni di sè stesso potenzialmente illimitati. Madame de Pompadour non insistette ulteriormente sulla sua richiesta. Le origini del culto apollineo si perdono nella notte dei tempi. La Ryan perseguiva concetti di droni avanzati. Di qui, durante la guerra di Spagna, accorse nelle Brigate internazionali. Questo è il motivo per cui Colli di Monte Bove veniva chiamava Colli Catena. La situazione avvicina Robert a Pauline che passano sempre più tempo assieme. "Le sue canzoni sono sullo stesso stile di ""Mirror Ball""." Giornale settimanale, incorpora vari supplementi di attualità, affari, sport, politica internazionale, intrattenimento, e società. "Non si conosce l'identità della donna ritratta né le circostanze della committenza." "Queste sono le cose fondamentali su cui basa l'associazione fin dalla nascita." Dopo un nuovo crudele combattimento, Schofield elimina anche Kaplan e Barnaby. Nichols risiede a Los Angeles, in California. Si nutrono di piccoli pesci, insetti, vermi e alghe. I suoi primi dipinti di genere somigliano a quelli di questo maestro. La firma del re fu meno difficile da ottenere. È la madre della scrittrice Viola Di Grado. Questa tecnica è simile a quella dei mantra del Buddhismo, Giainismo, Induismo e Sikhismo. Alle basse temperature, o in caso di acqua e nutrienti insufficienti, diventano dormienti. Quando il proprietario è morto, la borsa viene sepolta con lui. Le piastre erano verticali invece che ben inclinate, come invece tutte le altre superfici. Dieci anni dopo morì il fondatore Robert Bosch. Secondo la posizione neo-positivista il documento è inerte ed innocente. Nel frattempo, la baronessa trama per combinare il matrimonio tra Marguerite e Henry. La diagnosi della condizione è sostanzialmente clinica. I soldati austriaci si accamparono nei pressi della stazione ferroviaria di Novara. "Su Ne'tu la squadra viene catturata da Apophis, redivivo con il sarcofago." La sofferenza di tutti gli esseri. Dopo trenta minuti, esaurite le munizioni, i Macchi tornarono alla base. "L'episodio scatenò la reazione violenta dei Mariano nei giorni immediatamente successivi." Habib lasciò il servizio diplomatico in seguito a un terzo attacco cardiaco. Il suo più noto discepolo fu al-Farabi. La capitale è Morelia. Con la giusta chimica queste molecole esibiscono una grande selettività verso altri cationi. Consiglio di gestione Oltre a questi vinse anche il Premio Locus come esordiente. Sul fianco settentrionale vi è portale catalano, ornato con bugne a diamante. Anticamente era considerato un aspetto malefico. "Quest'ultima è un edificio di tre piani dalla facciata estremamente sobria." Le sue ricerche riguardarono prevalentemente le neuroscienze. Episodi di Hunter Gli succedette Aurelio, discendente di Pietro di Cantabria. Le successive due stagioni invece meno produttive a causa degli infortuni. Decanato nato nato dalla fusione dei Decanati “Centro A” e “Centro B”. Altra modalità è il System Link, dove si gioca a squadre. "Nell'ultima puntata, ""The End of The Rainbow"", ogni personaggio ha il suo 'lieto fine'." Viene condannato a otto anni di galera in una prigione federale. "L'edificio include una biblioteca ed una sala conferenze." Del film non si conoscono copie esistenti. In aggiunta sono disponibili canzoni scaricabili. Esse coronano le pareti della cappella, a ridosso della volta. "In diverse fonti anche l'intera struttura è menzionata sotto questa dicitura." Il capoluogo di contea è Cambridge. "Egli disse: ""Noi siamo i difensori del Profeta""." Le sotto-chiavi sono aggiunte in vari momenti di entrambi i flussi della funzione. "È uno dei numerosi ""nudi"" che hanno caratterizzato la produzione di Modigliani." Infine si decise a tornare in Spagna e si trasferì a Madrid. Fu trainato in arsenale e sottoposto a lunghe riparazioni. Questa specie si nutre di alghe. "Il torneo vedeva annualmente la partecipazione dell' e di altri tre club mondiali." "All'interno troviamo stanze affrescate da vari paesaggi e rovine, tipico della pittura settecentesca." Furono quelli anni di studio e di maturazione. Giudici ospiti della puntata sono Jeffrey Bowyer-Chapman e Constance Zimmer. Il villaggio è conosciuto per aver dato il nome al celebre formaggio. Successivamente alla carica di Sindaco, presiedette anche la Camera di Commercio di Roma. Anche i dolci assumono un ruolo molto importante nel cibo da strada. "Viene conosciuto come ""Bull"" ed è l'unico vero amico che Gravel abbia al mondo." "Il fratello è un dottore e un'altra sorella sta per diventarlo." Hi-Five Soup! Inoltre, allevano zebù. "La capacità di carico di un aeroplano è misurata in ""posizioni""." Alla fine della guerra civile era già stato promosso al grado di ufficiale superiore. Studentessa di architettura, Dorothy ha successo negli studi e nella vita. È un western statunitense con Tim Holt e Richard Martin. In città sono ancora visitabili i resti della sua casa. Le piume presenti sulla testa invece avevano una tonalità giallo-marroncino. Poco note, se non nulle le notizie biografiche. La condanna fu eseguita nella fortezza di Pietro e Paolo. Il ruolo della genetica in patologia, infatti, è decisamente importante. Infine, tutti e tre i parchi vantano una notevole biodiversità. Come suo solito, Hitler non volle sentire ragioni e confermò tutte le sue disposizioni. Il mio pensiero è con loro. "L'album esce su cd a settembre e in vinile a dicembre." "Il film fu distribuito con il titolo ""Why Me?" La stagione si conclude con la vittoria del titolo inglese. "Ha fatto il suo debutto ad Hollywood con Oliver Stone nel film ""Alexander""." Il bambino in questione sarebbe quindi il vero Lord Fauntleroy. Tutte le canzoni sono scritte e arrangiate da Joe Jackson. Manuel Ortega Esso è diverso per ogni tipo di colpo. Con gli estranei è riservato e diffidente. Jenny accetta di partecipare, ma solo perché vuole abolire la monarchia. Mário Palma "La guerra è anch'essa prerogativa di questo secondo modello." "Tuttavia, quest'ultimo successo non aiutò lo studio a risalire le sue difficoltà finanziarie." Pablo Montes Hou Sen "Le sue origini post-""Crisi"" furono molto più coinvolgenti." Un calo di rendimento la porta, però, al quarto posto. La parte ventrale è più scura, con disegni prevalentemente di colore marrone-giallogolo. Ai nodi terminali sono associati i payoff assegnati a tutti i giocatori. È arrivato secondo in Germania e Norvegia, terzo in Svizzera. Da questo momento le squadre sono sciolte e ogni concorrente gioca per sé. Robert Talbot. George Beattie Fu anche direttore del Film Festival di Taormina. I modi in cui la gente risolve i problemi, il coraggio, la spiritualità. Ma proprio quando sta per essere completata non giungono più notizie dalla stazione. La traduzione delle tre strofe è dello stesso poeta. Oggi la proprietà è ancora dei Gerini. Si è esibito anche al Metropolitan di New York. "Contribuì a rendere l'Università di Ferrara centro europeo di studi naturalistici e botanici." Più a nord il Sabotino venne investito da tre colonne di fanteria. Jenkins, nel frattempo, è diventato caposquadra. Pink Lemonade Successivamente anche la Polonia fece lo stesso. Queste ultime due versioni erano disponibili anche in versione coupé e cabriolet. "L'episodio fu uno dei primi combattimenti della guerra civile." "Ma l'inghippo non riesce, perché il figlio è sposato alla figlia del professore." "In ambito religioso riveste grande importanza la chiesa parrocchiale, dedicata a sant'Andrea." Ha sede a Uijeongbu-Si, Gyeonggi-do. Pete Myers "Ricevette per questo la ""Legion d'onore"" e una buona pensione." Sono conservate anche tracce di un anfiteatro e di ville. Al suo primo incontro singolo, però, riesce a battere Kimberly. In Champions League il cammino è molto diverso. È un western statunitense con Gene Autry, Elena Verdugo, Carleton Young e Richard Emory. Il diciottenne romano Matteo Achilli è intenzionato a diventare un nuotatore di successo. Oldenburgo diventa quindi un territorio sotto il controllo diretto della Danimarca. Betty Lennox Il primo anno fu alla Coloni. Inoltre disponeva di seggiolino eiettabile e abitacolo pressurizzato. Questa struttura era totalmente autonoma dal forte ed aveva un suo comandante. Secondo il suo parere occorreva dipingere con gli stessi mezzi del vero. "I due prototipi differivano per la disposizione del'armamento di lancio." "La censura è stata fatta in quanto la scena venne considerata ""troppo violenta""." Miele e cioccolato venivano aggiunti solo dalle famiglie abbienti. "Prese misure per evitare che lo scioglimento dell'Armata della Loira desse luogo a disordini." I prodotti sono per la maggior parte commercializzati con marchi propri del distributore. "Sono state ricostruite le sembianze probabili dell'uomo di Altamura." "È tra i protagonisti della serie ""White Collar""." "È membro dell'Accademia delle Arti e delle Scienze Cinematografiche di Spagna." Ogni motore aziona una singola elica. Sfocia nel mar dei Caraibi. Il primo quartiere periferico di Tirana è stato Bam. La piazza è raggiungibile tramite la Funicolare Centrale, di cui costituisce il capolinea. "Questo ""nuovo"" farmaco incontrò non pochi ostacoli alla sua diffusione." "È liberamente tratto dal classico letterario ""Il ritratto di Dorian Gray"" di Oscar Wilde." "Con l'aiuto di Alucard, Maria riuscì a liberare Richter dall'influsso oscuro." Restò in questo club per una sola stagione. Espone in numerose rassegne collettive e personali con successo di pubblico e di critica. Gli studenti sono quindi inviati sui luoghi per investigare. La narrativa di Romano Bilenchi affronta con un rigoroso filtro personale ardui problemi stilistici. Dopo la guerra, servì il regime comunista jugoslavo come capo del protocollo. I due ridono e si abbracciano mentre Queenie e Rocky tornano dallo spettacolo. "Sho, Makoto e Kakeru si ritrovano in un'altra dimensione chiamata X Zone." "Il grande organo sopra l'ingresso proviene da maestranze di Utrecht." "Le squadre si dividono tra questa competizione e l'Eurocup in base alle proprie preferenze." Nel quartiere sono anche presenti una quantità di negozi, ristoranti e pub. Castello di Serravalle Qui è allenato dal padre Gennadij. Originario di Saviano, ha cominciato la propria carriera nella locale formazione calcistica. La variante del sardo parlata a Elmas è il campidanese comune. Il Fuori! Attilio Calvi. Come Andrea ha un carattere dolce e disponibile. Alcuni autori ritengono possa trattarsi di Ursicino di Torino e di Giovanni di Ravenna. I commenti di True-May sono stati esaminati dalla società di produzione. Provvide tuttavia a rilevare e mappare la sola parte svuotata. Il testo viene spesso abbreviato. Fu durante il lavoro alla Rand Corporation che sviluppo il concetto di programmazione dinamica. Tale condizione riporta, direttamente o indirettamente, alle ipotesi sopra esaminate. È la contea meno popolata di tutta la nazione statunitense. Sono gli Angeli ai quali Dio affida la forza del Dominare. I tre diversi tipi vengono alternati sistematicamente. "L'anno successivo attraversa la Spagna." Il giornale fu sospeso. Jordan Theodore Vigoroso, agile e mai pesante, massiccio, forte, di buona muscolatura e ossatura. Prestò servizio presso numerosi uffici e tribunali della Curia romana. "Successivamente fu assunto dalla ""Settimana Radio Tv"", sotto la direzione di Luciano Pedrocchi." Si interessò alla musica di Béla Bartók. Nel cast Koji Yamamoto impersona Huey Calhoun, e Megumi Hamada Felicia Farrell. George Nicholson Metà del territorio forestale è ricoperto da pini siberiani. Fu in fondatore della Taifa di Granada, di cui si proclamò primo Emiro. Il capoluogo di contea è Sherman. Essendo notte, non può entrare, ma Courtney conosce il custode e lo distrae. Le due vincenti disputano la finale. Perse il padre quando era molto piccolo e fu allevato dalla madre divenuta vedova. Più tardi, questa banca sarà assorbita dal Banco Espírito Santo. Alla sua memoria il Comune di Terni ha intitolato una piazza. Mary Richardson fu una devota seguace di Emmeline Pankhurst e del suo movimento. La squadra continua comunque la corsa. Il suo nome è nella lista dei principali monumenti artistici del Regno Unito. "È uno dei più importanti festival d'Europa sulla tematica." I reati contestati furono peculato e violenza sessuale. La filosofia, per Alain è essenzialmente pratica e tende sempre alla morale. "La ricerca nella musica italiana""." "Produce due differenti olii essenziali, uno localizzato nei fiori e l'altro nei rizomi essiccati." Diversi edifici industriali abbandonati sono stati ultimamente ristrutturati come appartamenti e negozi. Il mezzanino si trova sotto il livello strada, nella parte in trincea. Tuttavia, non potendo godere di diritti politici in patria, questi preferirono trasferirsi altrove. Successivamente i ribelli riuscirono a identificare il luogo in cui era nascosto Touré. In Italia è su Super! "Anche Michel Foucault è stato associato al movimento, per l'ultimo periodo della sua vita." Tuttavia non è ancora morto, come in precedenti rappresentazioni. "Villette-Mursay comandava ""Le Henri"" in quella flotta." I membri aderiscono individualmente, e non per mezzo di associazioni territoriali. La base fu nominata in onore del generale Muir Stephen Fairchild. Il suo orientamento fu sostanzialmente platonico, impreziosito da idee aristoteliche. Concluse la stagione con quattro presenze come titolare. "Tuttavia, gli archivi ""locali"" erano più sviluppati." Ha anche presieduto il Comitato scientifico delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche. Le vecchie leve sono contrarie, i ragazzi di Genny invece sono favorevoli. "Sistema idrico che portava l'acqua alle Gravine." Škoda o Praga non riuscirono a competere. "È stato per un periodo ospite fisso della trasmissione domenicale ""Quelli che il calcio""." "La riproduzione in acquario non è difficile, ma bisogna abbassare la temperatura dell'acqua.." Alla fine della guerra venne promosso al grado di colonnello. La sua sede centrale è a Recanati. La strada, nei pressi del Mercato Centrale, è punteggiata da varie memorie storiche. Attualmente fa parte del distretto solo il comune di Wake. Micaela Cocks La sua capitale fu Strasburgo e comprendeva i territori attorno alla città. Metro City. "È la provincia dell'Italia settentrionale situata più a sud." Red Kerr Gli ospedali di Los Santos sono molteplici. È originaria delle zone tropicali e subtropicali e talvolta viene utilizzata come pianta ornamentale. Dopo il matrimonio, Paolo incominciò ad essere coinvolto negli intrighi di corte. Vi furono tra e pellegrini partecipanti a questa spedizione. I due giocatori si chiamano Short e Cut, e muovono alternatamente. Di spicco era la Loggia del Cavaliere con diciotto archi e balaustra. Montava un cambio a quattro velocità e frizione a cono rovesciato. Vince anche la Coppa Mercosur, con relativo titolo di capocannoniere. Lo stesso acronimo è stato utilizzato per leggi di pari finalità nel mondo. Di conseguenza, Geno offre consigli eroici sulle questioni che gli altri non possono affrontare. "Il forte era chiamato ""Leopold"" in onore di Leopoldo I di Anhalt-Dessau." "In Italia l'album ha debuttato alla terza posizione della classifica ufficiale italiana." Fine Artist propose invece un approccio completamente differente. Comprendeva solo caricature di auto di serie. Chi aumenta profitti, privilegi e potere? Tali libri però si distaccano completamente dalla trama della serie di romanzi. Dati gli obblighi contrattuali, gli Angel si trovarono obbligati a pubblicare un nuovo album. Si trova accanto alla tomba di Ka, che regnò in Egitto prima di lui. John Price Ferdinando era nato principe di Sassonia-Coburgo-Gotha-Koháry. Gli equipaggi eliminati partecipano ad un analogo tabellone che determina i piazzamenti. Renato Lodi "La coda è relativamente lunga e fuoriesce dall'uropatagio a circa metà della sua lunghezza." Tramite i fibrati vengono quindi definite le forme differenziali. Questa bandiera non era molto gradita dagli abitanti e infatti fu sostituita quasi subito. Servivano per raggiungere le case collocate in alto. Ospite speciale del concerto è la cantante Antonella Ruggiero. La regina Margot Ai cinque furono comminate pene dai tre ai cinque anni di carcere. "La canzone si riferisce all'innamoramento." Ha poi studiato affari internazionali in Austria, Giappone e Inghilterra. "La preparazione topica è usata, tra l'altro, nel trattamento della vitiligine." Elena cerca di risolvere il problema di persona. Insomma, nessun socio predominante, indipendenza assoluta e tutto il potere ai dirigenti. La composizione divenne una delle opere del compositore durante la sua vita. Studiò scienze naturali e medicina a Lione e Parigi. Jaime Sanchez Ad essi è dedicata una sala del locale museo della navigazione del Po. Gli adulti raggiungono una lunghezza di circa due metri. Il comune ha recentemente deliberato per il referendum correlato al Progetto Grande Lucania. Alcuni mostri di fiume corrono per le gallerie, anche quelle già inondate. Nessuna delle due proposte riuscirà però a superare lo scoglio della ratifica parlamentare. Le orecchie sono ricoperte di peli lunghi, le vibrisse sono molto lunghe. Da allora i liberal democratici sono sempre arrivati secondi. "Anche il pubblico accoglie l'album in maniera negativa." In seguito viene afflitta da numerosi infortuni e problemi personali. Il trio va a Club Hell, uno dei luoghi noti di Noè. Di fatto, però, il potere era esercitato dagli occupanti francesi. Yanez, fingendosi un Lord inglese, entra alla corte del Rajah bianco, conquistandone la fiducia. È la combinazione di più piani diversamente inclinati e di diverse lunghezze. Sono cacciatori-raccoglitori, ma coltivano anche banane e caffè. Il cantu a tenore è un canto corale polifonico a quattro voci. "La sua lunga carriera fu l'età aurea di Gaeta durante i Secoli bui." Una borsa di studio accademica gli permise di visitare Roma, Napoli e Venezia. Fa parte della Comunità montana Marmo Platano. Ha partecipato in queste vesti a quasi tutte le opere dello studio. Angela Bassett e Benicio del Toro sono stati i presidenti onorari. Dietro di lei Allyson Felix corre distribuendo intelligentemente lo sforzo. "Lilli un guaio tira l'altro" Suo padre morì giovane e Johannes divenne il capofamiglia. Alla morte improvvisa del padre, che era un noto avvocato, ritornò in Dalmazia. Nella seconda tournée dello spettacolo, Roberta Lanfranchi sostituisce la Romanoff nel ruolo di Anna. "Nello stesso anno inizia a lavorare all'interno di ""Scorie"", varietà condotto da Nicola Savino." La riforma agraria intrapresa in Romania seguì il modello sovietico della collettivizzazione. "L'edificio che contraddistingue il paese è, come precedentemente descritto, il Castello degli Angeli." Le modalità di gioco sono le stesse della modalità in giocatore singolo. Victor capisce quindi di essere in grave pericolo. La trasmissione ha avuto oggetto questioni molto leggere. "È stata la prima donna a ricevere la medaglia d'oro della Royal Geographical Society." Fu sepolta nel Pantheon degli Infanti del Monastero di San Lorenzo del Escorial. Tra i suoi studenti figurava Travis Marshall, che fu preso sotto la sua ala. "Il pubblico utilizzava il coro ""Hi Hi Hi!" Naturalmente gli uccelli vennero trovati e soccorsi. Diversi sono i vescovi noti di questa antica sede episcopale. Pubblicò soprattutto nel campo della saggistica, spesso con libertà poetiche. Ha anche un numero di procedure a sua disposizione per accelerare le deliberazioni parlamentari. Penelope scopre Alex a fumare uno spinello durante un concerto. Trattò una grande varietà di temi e soggetti con abilità accademica e gusto eclettico. Protagonisti del film sono Joel Edgerton, Felicity Price, Teresa Palmer e Antony Starr. Il paese sorge inoltre sul lato destro del fiume Gambara. "Cardi indossa un abito rosso ispirato a Lil' Kim." Lui interroga il demone sul deserto scoprendo che dopo esso ci sono delle montagne. "Dipinse anche un ""San Gregorio con i Santi"" per la basilica di San Pietro." "In questi versi emerse anche una espressione dell'amore vicina a quella platonica-romantica di Shelley." La prima volta questo nome apparve in uno scritto di Plinio. I suoi titoli passarono a suo cugino, Francis Hastings Russell. Pietro non ebbe discendenza legittima. Successivamente tali strumenti sono stati utilizzati anche come sistema di allarme. Serve il centro abitato di Dueville. Oltre al live sono presenti anche alcune interviste ai componenti del gruppo. Il film, considerato uno dei peggiori della storia, ha ricevuto recensioni prevalentemente negative. Risiede nel Principato di Monaco. "Ha sede nella caserma ""Duke of York"" di Londra." In una lettera indirizzata al fratello, diede al documento il nome di “canone reale”. La struttura del fabbricato è molto semplice, a sette archi e di pianta rettangolare. Essa costituisce un parco nazionale. Il capoluogo di contea è Kennebec. Un altro nome variante era Keyes. Fu inoltre ordinato sacerdote. Durante il giorno dorme in nidi fatti di erba e foglie. "In seguito studiò al St Salvator's College, alla Università di St. Andrews." Alla cerimonia della degradazione militare assisteva un reparto armato di ogni corpo. La diocesi comprende parte della provincia filippina di Negros Occidental. "Oltre all'attività di doppiatrice, Naoko Matsui porta avanti anche la professione di attrice teatrale." Ebbe una rivalità artistica con Gigi Sabani. Il territorio su cui sorge oggi Bagnara era anticamente boschivo e paludoso. "Ora il futuro dell'impresa era nelle mani del giovane meccanico." Durante la traversata, vengono attaccati da altri mutanti ed Amal sembra avere la peggio. Tutte le altre strade sono sterrate e versano in condizioni precarie. "Furono conquistate tre medaglie: una d'argento e due di bronzo." "Frequentò l'Accademia militare di Modena." Oltre a quella di Schipa è da ricordare la direzione artistica di Katia Ricciarelli. "L'altra decisiva e grande spinta alla produzione della cinematografia pornografica venne dai movimenti hippy." "La roccia Rosermarkie è uno dei maggiori esempi dell'arte Pitti,sopravvissuta fino ad oggi." Si trasferì quindi a New York. "Il suo unico ruolo cinematografico sinora è stato in ""Honey"" film con Jessica Alba." Toccò a Mariano, il primo dei dieci orfani, prendere le redini della famiglia. Yoshikazu Gotō Per il trentenne Gerolamo si trattava di un risultato di grande rilievo. "Adora l'opera, soprattutto ""Le nozze di Figaro"" di Mozart, uno dei suoi compositori preferiti." Barbara Di Stefano Il treno viene assalito dalla banda di Gauche e di Link. Era disponibile nei colori nera, surf green e bianca. È importante interpretare questi risultati correttamente. Quarto di dollaro È il produttore più grande in Europa di vagoni merci e carrelli. La famiglia Salviati fece costruire a ponente del castello una chiesa. "Crebbe insieme ai suoi nonni in un'altra fattoria." Il nome Ottaviano è un derivato di Ottavio. "L'architettura rinascimentale polacca è divisa in tre periodi principali." La data di chiusura è incerta. Da informazioni sulla forza delle correnti provocate dal vento solare attorno alla Terra. Gli effetti della serie sarebbero dovuti essere invisibili agli occhi degli spettatori. La cocaina agisce come inibitore della ricaptazione delle catecolammine, in particolar modo della dopamina. Ha poi corretto questo errore nella seconda edizione del manga. Antico vescovato. "Incise all'acquatinta, aiutato nella esecuzione dalla moglie Lina." Sempre a Roma nello stesso anno è anche Don Carlo. "L'esposizione comprendeva anche modelli in scala di mobili, accessori e giocattoli dei relativi periodi." Era nato il Grindcore. La serie fu un fiasco e venne cancellata nello stesso anno. Di seguito, i tomi pubblicati in italia dalla Panini Comics. Poco dopo venne ucciso presso Rimini. In particolare fu segretario personale del ministro generale Giuseppe Ottolenghi. Red Grange fu votato nel second team. "Il termine ""radicale"" e ""radicale libero"" sono spesso utilizzati con lo stesso significato." Viene riconosciuto come più antico stadio per il calcio dal Guinness World Records. È stata il primo parlamentare britannico nato negli anni Ottanta. "I partecipanti abbondano, tutti amici del marito e l'avvocato stesso sarà uno di loro." "Oggi è utilizzato, tra l'altro, come scenario per degli spettacoli teatrali." Ragazze che ha visto di tanto in tanto, ma che non aveva mai notato. Successivamente furono fatti sgombrare con la forza i residenti e il paese fu bruciato. "L'opera prosegue narrando le vicende dei due poeti fino alla loro morte e sepoltura." Tutti i cani si recano in un parco. Inizialmente disabitata, venne poi utilizzata come centro della tratta degli schiavi. "L'esperienza in Turchia dura solo un anno." Il personale è formato anche come soccorritore per intervenire nelle situazioni di emergenza. La maggiore novità è costituita dalle armi aliene. Il Palazzo Lombardia a Milano è la nuova sede della Regione. È sopravvissuta ai suoi genitori e a un fratello, Peter. Di Tucidide si servì come fonte per larga parte della propria opera. Fu membro fondatore della Libera Accademia delle Arti di Lipsia. Sven divenne il nuovo re. La celebrazione del cambiamento delle stagioni in queste zone ha origini remote. È stato pubblicato solo in Europa e Australia. "Si tratta di molecole simili, sebbene l'uracile richieda meno energia per essere prodotto." Serve il centro abitato di Giovinazzo. Colorazione grigio-bruna. Può accadere che nelle zone limitrofe si verifichi lo spaccio di droga. Capeggiati da Michele di Lando, assaltarono ed incendiarono le case degli Albizzi. In altre province le ribellioni furono invece soffocate. Si scorge già la volontà della creazione del mito di sé. Il Congresso di Sivas rafforzava essenzialmente le posizioni deliberate al Congresso di Erzurum. Di profilo hanno forma discoidale, da qui il nome. Caterina è fidanzata con Ringo, capobanda degli Scorpioni di città, rivali di Veleno. In questa veste si occupò di ispezionare passi e fortificazioni specialmente in Trentino. Oggi resta solo la base della statua. In occasione del Gran Premio di Misano ottiene il suo primo podio nel motomondiale. Durante il periodo di occupazione sovietica la moneta avente corso legale era il rublo. Richiedeva televisori dichiaratamente compatibili con questo pseudo-sistema per essere visualizzato correttamente. I maschi presentano colorazione più vivida rispetto alle femmine. "È un semplice gioco di monete, con una grafica basata su ""Super Mario Bros." Il conferimento del premio avveniva in Campidoglio a Roma. È ricordato però soprattutto come compositore di studi e di problemi. Ha scritto varie opere, recensiti anche dal The New York Times. La missiva continuava poi con faccende militari di ordinaria amministrazione. Viene usata come pianta ornamentale. Presidente e Componenti durano in carica sette anni e non sono rinnovabili. Aiutato da re Edgar, assunse un ruolo importante nella rinascita della disciplina monastica benedettina. "Alla domanda ""A cosa pensi quando improvvisi i tuoi assoli?" Successivamente venne ad essa trasferito il titolo della chiesa di San Cristoforo, ormai cadente. "L'ordine è molto eterogeneo." La pietra per la pavimentazione del coro proviene da Cannes. Allo scoppio della guerra di Spagna aderisce alle Brigate internazionali. Pietro ordinò in quel momento che tutti i presenti fossero battezzati. Morì nella battaglia di Legnica contro i Mongoli. The Man in the Net Grau si sentì soddisfatto e iniziò i preparativi per ottenere i permessi amministrativi. La zona era conosciuta con questo nome prima che il sito venisse riscoperto. Luigi Carraro Altri indagati furono assolti in primo grado. I calzari sono color camoscio e contrastano con le parti inferiori più scure. Qui egli risiedette per una ventina di anni, scrivendo, insegnando e predicando. Una sera incontra una giovane donna che lo attrae molto. Kenya avanza al turno successivo. Lì cerca di passare attraverso una porta, per la quale è però troppo grande. James Wilson "Dopo l'unità d'Italia, il paese non diede segni di sviluppo demografico." Assieme al marito, infatti, è presente regolarmente a cerimonie benefiche in tutto il mondo. Tutti assumono pose devote e sottomesse. Infatti questo dominio è riservato ai siti della struttura militare statunitense. Studiò nel collegio dei Gesuiti di Blois e poi al collegio Sainte-Barbe a Parigi. Il costruttore corse a casa a prendere la macchina fotografica e scattò diverse foto. A nove anni venne mandato a studiare a Calcutta. Quando arrivò come recluta, Panza era già un graduato; iniziò così la loro amicizia. "In Italia, invece, tutti i prodotti di ""Samurai Girls"" sono inediti." "Il duro lavoro e l'attenzione ai particolari furono, come da previsioni, estenuanti." "Diresse per diciassette anni la rivista statunitense ""Annual Review of Earth and Planetary Sciences""." Negli Stati Uniti le etichette sono distribuite dalla Alternative Distribution Alliance. Può giocare anche come terzino sinistro. Vestibolo Antonio Machado Il programma viene tradotto per intero nel linguaggio della macchina ospite. "Nello stesso anno, Caridi partecipa al film televisivo ""Lea""." Nel V secolo Margherita dirigeva una comunità religiosa. A Ludovico il Germanico andò il regno dei Franchi orientali, cioè la Germania attuale. "Il mixtape contiene il singolo ""Rap un po' dance""." "L'interno conserva affreschi e le antiche cucine." "Fu l'ultimo membro patrizio della sua gens." Del brano viene pubblicato anche un video. Tutti i brani sono composti da Bruce Springsteen salvo dove indicato Il colore rosso denotava la forte identità ghibellina dei propri abitanti. Attualmente insegna al Politecnico di Losanna. "Gabriele D'Annunzio gli regalò una spilla d'oro e lo definì ""uomo faceto""." Teseo ebbe successo ma, al suo ritorno presso la capanna, ritrovò la donna morta. Nacque a Łódź da una famiglia di ebrei polacchi, fabbri da generazioni. "Secondo lo storico Paolo Vitali il ""Pozzo"" avrebbe una profondità di circa quindici metri." "L'isola più grande è Grande Bermuda, a volte chiamata semplicemente ""Bermuda""." Constance Jeans Su ventotto serie, due serie hanno serializzazione mensile e due serie sono in pausa. "De Martino"", che beneficiò anche della collaborazione dell’Istituto italiano di cultura in Brasile." Adalberone I La squadra iniziò a giocare in tenuta a strisce verdi e rosse. "Lavora di frequente anche in Italia, dove l'attore raggiunge una grande popolarità." Si tratta di un gioco di percorso ambientato in un castello stregato. Vengono inoltre riportati i principali corpi del sistema solare. Giocava come terzino. Ma il Colonnello non aveva pianificato che lo show si svolgesse in quel modo. Una coppia di amici, invitano due loro coetanee a cena fuori. In grassetto le competizione vinte. Il caso tipico è quello della trave. Non va in contrasto, comunque, con le funzioni del tempio-tesoreria. "È anche un'importante fonte di approvvigionamento di acqua potabile per la città di Tokyo." Sono molti i tesori presenti nella chiesa. Oggi buone scarpe sono alla portata della maggior parte della popolazione nei paesi industrializzati. Gli abitanti si misero in salvo nelle frazioni più alte del comune. Spesso caccia distante dal fondo. Ciononostante venivano uccisi un maggior numero di polacchi. In televisione alterna ruoli drammatici e brillanti, interpretando personaggi profondamente distanti fra loro. Gli occhi sono grandi, situati agli estremi laterali del capo. Labbra proibite "Il portavoce ha anche affermato che l'esercito non sarebbe intervenuto nelle questioni politiche." Cresce sotto latifoglie e conifere, in estate-autunno. Interamente in rovere è decorata con i simboli araldici delle famiglie Visconti e Sforza. A quote superiori predomina la foresta nebulosa, con felci arboree e muschi. Alì Terme è un centro balneare e termale. "L'epoca della stima verso la professione degli scacchi arrivò solo nel Novecento." Le sculture lignee aborigene rappresentano spesso i mimi, creature mitologiche simili a piccoli uomini. La stazione è completamente sotterranea, situata sotto il centro di Amburgo. Nel tardo pomeriggio la statua esce dal suo santuario e viene portata in processione. Clara approva e condivide tali pratiche e ne trae piacere sessuale. Erano organizzati in questo modo affinché gli atleti potessero partecipare a tutti i giochi. "L'Altare Maggiore è dedicato a San vitale, martire in Ravenna e patrono di Granarolo." "Questo effetto è conosciuto come ""profilo soggettivo"" o ""illusorio""." Ha studiato ed imparato la lingua italiana. Alcune parti del film sono state girate in Indonesia. Poco dopo la pubblicazione di Mr. "A maggio pubblica ""Work That Body"", il primo singolo inedito." È inoltre presente un parcheggio a pagamento. Appena entrato un giovane ladro si avvicina alla bicicletta la prende e scappa via. Si estende per ca. Gli habitat sono molto vari, dalla foresta pluviale a zone rocciose. "Un'altra novità riguarda i due angeli." "Il film è tratto dalla tragedia ""Edipo re"" di Sofocle." La struttura rimase in buona parte diroccata fino al Settecento. Non è possibile conoscere il periodo esatto in cui Eustorgio esercitò il suo episcopato. Lilli Carati riposa nel cimitero di Induno Olona. A loro si unisce la bassista Maki Takahashi. Melita infine confessa, viene perdonata da Rosina e tutti si riconciliano. In seguito partecipa alle fiere-mercato di Bologna e Basilea e a documenta a Kassel. "Notevole è infatti l'influenza dell'album su tale scena e su tutto il rock alternativo." È inoltre la sorellastra di Roberto Orci. "L'edificio passò alla famiglia Pinto, principi di Ischitella." "Proprio per Ščukin realizzò ""La danza"", spesso citato fra i suoi capolavori." Fu uno dei giornali più letti nel periodo della Comune. Per giocare una mossa così apparentemente assurda bisogna aver calcolato molte difficili continuazioni. "Il canale I mutato presenta un incremento dell'attività rispetto ad un canale normale." Sui monti del lago di Como vive Valerio, un ragazzo dedito al contrabbando. È una piccola pianta perenne ed erbacea terrestre. "Sa usare varie tecniche speciali, tra cui l'Overhead Kick e il Drive Shoot." La sede del consiglio si trova a Wentworth. Anche in questo caso la classifica tornò normale il giorno seguente. Grazie ad esso vengono poi ripartiti equamente gli organuli. Presenza un corpo tozzo e cilindrico, di colore marroncino chiaro. Una volta fuori, però, commette altri delitti. Portland venne succeduto dal suo secondo figlio, William Cavendish-Scott-Bentinck, V duca di Portland. Il nastro era color salmone. C. Escher. Ospita le gare casalinghe del Venezia Football Club, principale sodalizio cittadino. "L'uso più importante del cesio è negli orologi atomici." Viene principalmente utilizzato per confezionare abiti da uomo estivi o primaverili. Per i re successivi, rimando alla pagina Elenco di monarchi britannici. Gli atteggiamenti successivi delle autorità verso questa vicenda e la collezione stessa sono ambigui. Cinque anni più tardi fu trasferito in Kansas. Già una volta ne avevano guidata una ma senza conseguenze di questo genere. Bailey lo costringe ad andarsene con Sarah e la valigia con dentro la bomba. Diretto discendente della famiglia Gilbert ancora presente, con la sua discendenza, in Cornovaglia. "Il vero George Lutz ha denunciato tale storia, definendo il tutto come ""sciocchezze""." "Il film è l'episodio conclusivo de ""La trilogia di Maciste""." Pare tuttavia che avessero solo voto consultivo. Non è comunque raro trovare vigne molto vecchie che forniscono ancora un ottimo prodotto. Van Damme si è sposato, avendo tre figli. Utah Grizzlies È con i Mavericks che Nash si afferma come un formidabile playmaker. La pinna caudale ha il lobo inferiore più lungo. La costruzione fu in proprietà di Sigismondo I Gonzaga, dei Gonzaga di Vescovato. È possibile rifornire anche veicoli a terra su una base avanzata. "È gestito dal ""Los Angeles Department of Water and Power""." Si iscrive al Movimento Federalista Europeo. Due triangoli con base ed altezza identiche hanno la stessa area. Il nome è stato usato anche in altre maniere. Dalla stampa locale a quella nazionale il passo fu breve. Elisabetta Teresa fu la Duchessa di Luxembourg-Saint-Pôl per proprio diritto. "L'altro conduttore era Bryan Alvarez, un editorialista per il ""Figure Four Weekly""." Nello stesso anno ha vinto anche il campionato su terra. "È caratterizzato da un'iperespressione di c-myc." I ragazzi sono rimasti nella giungla per tre settimane. "Come nel libro precedente, ""Sapiens." Il singolo ha raggiunto la ventiseiesima posizione in Germania e la quarantaseiesima in Austria. "La presenza umana nel territorio, risale all'epoca neolitica, testimoniata da insediamenti in grotte." Comunque questa curiosa figura verrà ripresa da Chagall in seguito, in altre versioni. Faustino e Giovita; un altro dipinto è conservato nel Palazzo Vescovile. Ha sede la dogana ferroviaria con la Romania della tratta Budapest-Bucarest I canadesi però riconquistarono le cinture appena due giorni dopo a Sheffield. "Con l'aiuto di Angie andrà a vivere in un appartamento scolastico." Il risultato, avendo partecipato al voto della maggioranza assoluta degli aventi diritto, è valido. Anthony Page Le ultime due classificate sono retrocesse in First Division. Nel braccio sinistro si trovano un Cristo morto ligneo di Luigi De Rosa. I dettagli relativi alle soluzioni legislative adottate poi variano da Paese a Paese. Presentatori furono Gabriella Carlucci, Licia Colò, Susanna Messaggio e lo stesso patron Vittorio Salvetti. In seguito fu impiegata in varie rotte nei collegamenti interni greci. La grafite però non trova impiego come combustibile. Un anno dopo si trasferisce a Bucarest. Essa era destinata alla produzione di ceramica invetriata di uso comune. Vanessa Lutz è una povera ragazza analfabeta che vive a sud di Los Angeles. "Un'idiozia conquistata a fatica." Questo inconsueto ed enigmatico ambiente riflette una identità più sociale che religiosa. Le scaglie sono spinose. "L'edificio, in tipico stile veneziano, esiste tuttora." Come incentivo mette una taglia di un milione di pesos. Inizia recitando in alcune pellicole erotiche e softcore. Vi incontrerà la bella Eufemia di cui si innamorerà. Continua nonostante ciò a collaborare con gli Altan, alternando la cura alla musica. Il suo ruolo in questo caso sarebbe centrale. "L'origine della porta risale all'anno mille." Si fermano poi in sequenza Glock e Kovalainen. Durante la dinastia Qing fu rinominata Hsin-Chu. "L'organizzazione infine cura saltuariamente alcune pubblicazioni." Alla fine, si verificò il risultato previsto da Gallup. La vittoria finale è andata per la seconda volta agli Stati Uniti. Spinelli e i suoi genitori sono in un campo di zucche per Halloween. In seguito, Namor combatte gli Oscuri Vendicatori al fianco degli X-Men. "Il singolo è stato commercializzato esclusivamente negli Stati Uniti d'America." "Un'antica tradizione li ritiene provenienti dalla città di Fermo, nelle Marche." "L'azienda è guidata dal veterano del settore e co-creatore della serie, Ed Boon." "In seguito all'accaduto la società è poi squalificata per un anno dalle Coppe europee." The Fields Il vasto terrazzo con balaustra era ornato da pregevoli statue di marmo. Studiò sotto la guida di vari insegnanti, e viaggiò molto in Arabia e Siria. Si trova al confine tra Argentina e Cile. Un aquilone è ciclico se e solo se ha due angoli retti. "Tutta l'esposizione è centrata sugli avvenimenti legati a Bologna e al suo territorio." Alcune lingue presentano caratteristiche tonali. "È l'antica via pedonale che da Ceraso portava Santa Barbara." Logan si reca, in compagnia di Wraith, a Las Vegas e incontra Gambit. La stagione seguente ottiene il secondo posto del Girone A della Lega Nord. Suonò la carica e si lanciò contro il nemico con i suoi cavalieri. Come scrittore, saggista e poeta ha pubblicato numerose opere soprattutto in italiano. Collegiata di San Biagio Noti a tutti e molto popolari, sono uno dei gruppi preferiti tra i collezionisti. La volata era dotata di freno di bocca. "Dopo la morte di Geremia l'impianto viene dedicato al suo storico fondatore." In casa, sua madre ha già accolto due militari sbandati. Gallery di New York. Le scanalature sono fortemente evidenziate. Van Damme Dopodiché si schierò con Artù. Marc Stein Le foglie spesso sono screziate di scuro. Durante la detenzione, aggredisce un carcerato. Diventando liberi si spostarono creando diverse comunità, anche in Bergamo. Tali affermazioni furono oggetto di una notevole attenzione mediatica. Al termine di questa esperienza, ritornò al Lokomotiv Sofia. "In quest'ultima consegue il dottorato in teologia." La stella è circondata da una nebulosa a forma di fagiolo. Sul periodico sono stati pubblicati importantissimi studi, che ebbero grandissima influenza sulla matematica. Una prova genetica esiste ma non è necessaria alla diagnosi. Sposato con Cristina Pellion di Persano, aveva tre figli: Benedetta, Sergio e Luca. Insieme, si liberano degli inseguitori per poter raggiungere, liberi, le profondità del mare. Dipinge a olio su tela, cartone e legno. Mr. President Terry e Arlene spaventati dal figlio chiamano il reverendo Daniels per esorcizzare la casa. Essa era posta lungo la costa del Baltico tra le attuali Germania e Polonia. Raúl González Guzmán I principali ordini furono quelli dei Templari, degli Ospedalieri e dei Cavalieri Teutonici. Massimiliano Fuksas è ateo. In alcuni casi, queste ultime pongono il consumatore in una posizione di svantaggio. Lo sfondo giallo divenne bianco, stavolta effettivamente per avvicinarsi alla bandiera inglese. Reti Medievali Molte leggi sul controllo delle armi sono state fermate da questa lobby. Essendo sintetizzato nelle cellule dai suoi costituenti, gli amminoacidi, non è richiesto nella dieta. "Le loro canzoni sono tra le più famose e popolari canzoni d'amore dell'Ex-Jugoslavia." Trans-Canada Press, Toronto "Winifred Wagner non fu in grado di aiutare l'antico ammiratore di Wagner." Altri sport popolari in città sono il golf e il baseball. I fori palatali anteriori sono corti, le bolle timpaniche sono piccole. "La canzone fa anche parte della colonna sonora del film ""Beata ignoranza""." "È l'unico dei quattro dlc-storia a essere inserito all'interno della campagna principale." Il gruppo era costituito da nobili e borghesi facoltosi. Si trova nel territorio di Milazzo, comune italiano della città metropolitana di Messina. Potrebbe essere stato un suo fratello minore. Si raccomandò il Lincoln College come istituzione più adatta per Strachey. Martin si accorge di un dipinto che attribuisce a Bruegel. Il codice attuale si compone di almeno due manoscritti. Tale evento ridimensiona notevolmente il ruolo della milizia islamista nel proseguimento della battaglia. "Si pensa ci sia stata una collaborazione tra Cosa Nostra e 'ndrangheta." "Qual è il significato dell'amore?" In seguito studia chimica ed educazione secondaria alla University of Oklahoma. John Latham I vagoni della funicolare sono tra i simboli cittadini più riconosciuti a livello turistico. "L'edificio ha una pianta poligonale." "Ad est confina con l'acrocoro etiopico." Frode Olsen Oggi riposa nel Cimitero di Vaugirard. "Sull'atollo crescono erba, arbusti e alcune palme." "Occupò anche altri incarichi governativi, diventando cavaliere dell'ordine di Calatrava." I termini intermedi sono quattro. Come sopra ma con briscola quadri. Ha partecipato alla Divisione A in una sola occasione. In passato è anche stato utilizzato come droga. Per il singolo sono stati creati due videoclip. Il match ebbe luogo a Biloxi, in Mississippi. Lavorò principalmente a Roma. Il Papa non provvide a nominare un successore, e la carica rimase vacante. Viene sepolto a Treviso, accanto alla prima moglie Gaia, nella chiesa di San Nicolò. Bismarck ammise di aver interpretato la costituzione unilateralmente. Fu Manchu. "Ha accompagnato Lucio Dalla nell'ultimo tour dell'artista." Per documentare le loro responsabilità le monete emesse venivano firmate. Anche Pannone e Strada hanno deciso di sostenere i ragazzi in questa loro lotta. La facciata è imponente di gusto puramente rinascimentale. Dopo varie indecisioni, la famiglia scelse il Padova. Questo cosa provoca? La dualità di Maya dimora nella coscienza delle persone del mondo. Suo avvocato fu Giuliano Pisapia, dello stesso partito. "La morfologia dell'isola è in generale accidentata." Per il monte Everest la prominenza viene definita coincidente con la sua altitudine. Specialista delle gare di fondo, come la sorella gemella Lucilla, ma con risultati inferiori. Promosso a tenente colonnello, si ritirò. "L'intero Mississippi era sotto il controllo dell'Unione." Gli adulti volano da gennaio ad aprile e da settembre ad ottobre. La banca era vicina agli ambienti cattolici e al Partito Popolare. Ha indagato su associazioni mafiose e reati contro la Pubblica Amministrazione. "Anche riviste e programmi di divulgazione scientifica hanno definito la teoria una ""bufala""." Assiste i propri compagni dalla panchina, senza scendere in campo. Morì tre mesi dopo. "Fu successivamente in forza all'Ashdod, formazione israeliana." È sepolta nel cimitero di Prima Porta. "Ha anche collaborato con il quotidiano ""La Stampa""." Poi la troviamo anche in un bagno femminile. Leonhard Weiß "Kovalainen si ferma all'ultimo giro." Gli rivela anche di essere una Templare e gli chiede di allontanarsi da lei. Quella fu la prima tappa verso Auschwitz-Birkenau, da dove non ritorneranno. Questa vettura attualmente appartiene allo stilista statunitense Ralph Lauren. Entrambe servono alla produzione delle sostanze di riserva e dei gusci delle uova. Negli anni settanta la Impulse! Le livree sono uguali nei due sessi. "Istituito con l'art." Nel doppio maschile ha giocato ventitré finali vincendone otto. Monte Morris Non rinunciò mai alla cittadinanza tedesca. I loro collettori efferenti portano la linfa ai gruppi centrali e apicali. "Gli organizzatori se ne ""accorsero"" solo quando si ritirò per un guasto." La serie viene vinta dal pilota brasiliano Ricardo Spreafico. La situazione gli permette ora di governare realmente. Panzer-Division per impiegarla in difesa della Prussia e della Pomerania. Aubrey Davis I gradini sono di marmo rosso-rosato, mentre il pianerottolo in pietra giallastra. Maggie Keene è una donna che ama fumare. Gli viene consigliato di visitare una ragazza, curata da un medico ciarlatano. Noir metropolitano è un romanzo poliziesco dello scrittore italiano Paolo Roversi. È stato proposto ai primi del Novecento dal medico fisiologo Willem Einthoven. Simon vinse la scommessa poiché i prezzi di quei metalli, nel periodo considerato. Baia Domizia é quella che si definisce una città di fondazione. Gli succederanno Rino Lodato e Michela Giuffrida. "Tra i brani più famosi del gruppo vi sono ""Sophia"", ""Immortal"" e ""Quicksilver""." Agli Spiders si aggiunse Mike Garson al pianoforte e i concerti sono ottantatré. Superando il piano terra, privo di particolare rilievo artistico, si arriva al primo livello. Sii veloce. La differenza stilistica è ben visibile nelle diverse facciate. Persone di nome Willem "Ha partecipato anche al film ""Ed ora... raccomanda l'anima a Dio!" "L'altro, più grande, è seicentesco e a semplici bugnati." Al termine delle visite la commissione di valutazione pubblica un dettagliato rapporto di valutazione. Le trattative sono difficili e complesse. Alla sera, alle sei, perse conoscenza, poco prima di mezzanotte morì. Nel teatro hanno sede tre compagnie teatrali che ne curano anche la gestione. Questa data ha un significato importante per il movimento chassidico. Ha una lunga cabina che comprende sia la guida che la squadra di serventi. "Viene usata spesso anche in associazione con l'aspartame." Un resoconto completo delle funzioni può essere trovato qui. Impiegando una manciata di ingegneri militari, Varro prosciuga il lago e recupera la pietra. "Alessio è un diciottenne con il sogno di attraversare l'Europa con i suoi amici." Parallelamente ai successi su pista, Goss iniziò la carriera su strada. In suo onore a Trapani è stato intitolato un liceo scientifico. La compagnia gestisce anche alcune linee della metropolitana di Seul. La poesia di Prudenzio è la poesia del miracolo. Ma più tardi, la dinastia iniziò a declinare. Tuttavia esistono differenze culturali in queste preferenze fisiche. Questa separazione tra partiti federali e partiti provinciali è caratteristica del sistema politico canadese. "Charles è il fratello di ""Doug ""Rhino"" Powell"", cantante leader del gruppo rock-alternativo ""Cave""" La fisica dunque risulta migliorata, come il rendimento visivo degli ambienti presenti, nettamente migliorati. Fa parte della Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo. Francesco Mancini Al liceo scopre Ayn Rand, la scrittrice-filosofa, e diventa un ammiratore di Ronald Reagan. Ora vivono in Arizona insieme ai tre figli: Gabe, Seth ed Eli. Quando tutto sembra andare per il verso giusto, vengono licenziate. "Forma figure denominate ""tecnici superiori"" che sono specializzati in determinate aree tecnologiche." "È unanimemente considerata, nonostante la sua semplicità, una delle canzoni più ricercate dell'intero album." "Nello specifico, le Blackpink tennero il loro stage di ritorno su ""Show!" Hitler, però, rifiutò di acconsentire a questa richiesta. "Liceo scientifico Cannizzaro""." Il provvedimento venne assunto dopo una lunga serie di passaggi e ultimatum. Un Carosone insolito, che da pianista eseguiva alla perfezione i pezzi di Chopin. "L'amico di suo fratello, alla fine trova il modo di farla tornare in Francia." Quella morte scatenò due mesi di disordini in Tibet. Il veicolo è controllabile anche durante i salti, fattore necessario per atterraggi sicuri. Interessante scultura della Pietà. "È sede amministrativa dell'Unione Terre di pianura." La sua sovranità è incerta: diviso dalla linea di spartizione franco-canadese o interamente canadese. "Come storico è noto per aver scritto un'importante storia militare del Piemonte." Tuttavia, le dimensioni erano decisamente inferiori. "Personaggi e artisti famosi sono spesso stati invitati ai diversi ""May Ball""." A sua volta è preda di gufi, volpi, coyote, procioni e linci rosse. "Nella località sono stati rinvenuti reperti risalenti al Neolitico e all'Età del Bronzo." Anzi, nella realtà quella che manca a Tancredi è la volontà di amare. Poi abbandonò la musica concentrandosi negli studi accademici di psicologia. La facciata orientale è dominata da sette alti camini. "È anche membro della ""International Association of Astronomical Artists""." È centro di ricerca, educazione e conservazione della riserva della biosfera di Capo Horn. "Settecentesco è l'altare maggiore in marmo." La Stazione serve per la tratta Ferrovia Bari-Matera-Montalbano Jonico delle Ferrovie Appulo Lucane. A Taiwan la riproduzione è stagionale, con picchi delle nascite in primavera e autunno. Cesare visse in prima persona tutte le vicende riguardanti la conquista della Gallia. "Anni dopo, però, l'albero comincia a non funzionare bene, realizzando i desideri di chiunque." La sua posizione filosofica corrisponde allo scetticismo scientifico. "L'anno successivo gioca invece con il Montecatini, sempre nella stessa categoria." Venne messo al bando, arrestato e i suoi possedimenti vennero confiscati. Interazioni di questo tipo non sono rare. Esso prevedeva una gara di andata a Parma e una di ritorno a Bologna. Questi uccelli vivono comunemente in aree boschive o arbustive. La coppia ebbe tre figli: Maria Amalia, la nota archeologa Antonia, ed Eugenio. Riducono eccitabilità, conduzione nervosa e quindi aumentano soglia della tosse a livello periferico. Dalla prima moglie ha avuto tre figli: Micol, Gianluca e Fabrizio. Contrariamente alla figlia ha una personalità piuttosto oscura. Sono di solito usati per vari tipi di informazioni di controllo. "Ellen Burstyn rifiutò il ruolo poiché all'epoca doveva prendersi cura del marito malato mentalmente." Entrambe le condizioni sono potenzialmente pericolose per la vita. Rodolfo Neri Vela Alice genera la sua coppia di chiavi. Il videoclip della canzone è stato diretto da Jordan Scott, figlio di Ridley Scott. La Baxter vede Thomas assumere delle medicine e suggerisce che sia molto malato. Vi sono anche alcuni programmi che forniscono un pieno aggiramento a questa questione. "In ""corsivo"" sono segnati gli eventuali calciatori attualmente al Bologna." "In tutte le sue opere l'autore è presente sotto forma di ""alter ego""." È membro della Society of Engineers britannica. Todd Fisher è suo fratello minore. "Scavi archeologici recenti stanno ricostruendo la complessa e complicata planimetria dell'edificio." Venne quindi progettato un telaio completamente nuovo, creato appositamente per il nuovo modello. "È stato anche professore all'Università di Stoccolma." Il sacerdote lo rassicura che nessun legato papale è mai arrivato fin lì. "Nella fase della perforazione l'otorrea impedisce la visualizzazione della membrana timpanica." Alla fine dei titoli si sentono gli spari e la voce di Jeanne. Praticano cure parentali. Le salme venivano deposte nei loculi situati sotto il pavimento del corridoi inferiore. Sono americana. Entrambi erano ordini militari ed ebbero un ruolo importante nelle guerre in oriente. "La semiologia quindi studia le ""grandi unità significanti"" del discorso sociale." "L'album, è stato uno dei lavori più hard rock della band degli ultimi tempi." "Quest'opera tipicamente realista è quella che ha soddisfatto di più la mia immaginazione." "La pellicola ha avuto due sequel: ""Mi presenti i tuoi?" Golosone e Sarto vengono nominati dal Grande Puffo. Gli occhi sono grandi e rivolti leggermente in alto. I successivi verranno pubblicati dalla divisione nordamericana di Kōdansha. Si trasferisce, quindi, a Bologna. Per quanto riguarda gli alimenti i pattern erano molto diversi da nazione a nazione. "Dopo aver frequentato l'accademia militare dello Stato maggiore, fu promosso al grado di maggiore." Willis Wilson "C'è bisogno della mia storia, perché la vendetta fu inevitabile." È molto saporito, aromatico con pochi semi nella polpa. Quattro studenti abbandonano la scuola. "Oggi l’edificio ospita la Biblioteca Comunale ""Falcone e Borsellino""." Di particolare rilievo è anche la produzione casearia, con formaggi tipici come la toma. È retta dal vescovo John Fleming. Il padre, con cui vive dopo la separazione dei genitori, la supportò. Femmine gravide sono state catturate da gennaio ad aprile e da settembre a novembre. Sposa Sarah Rogge, figlia di un cambiavalute della città. Vedi anche Passamontagna. Inizia la guerra allo Stato. Fuggiti dalla stazione, cercano di raggiungere Mosca per partecipare alla partita finale. Divenuto avvocato e notaio è attivo a Lugano. The Square La moglie però sarebbe stata di ritorno di lì a poche ore. "I costumi corrispondono al tema dell'opera e indicano il personaggio di ciascun ruolo." "Ci sono molte sottospecie, e molte ""cultivar"" sono stati allevati per la orticoltura commerciale." Gli antagonisti principali della stagione sono Adam Monroe, Maury Parkman e Elle Bishop. Cratere Secchi "Fu redattore della rubrica problemistica della rivista ""Lasker's Chess Magazine""." "Inoltre la title track apparì sulla compilation della Epitaph Records' Punk-O-Rama." Le zampe presentano colore rosa scuro. "Anche in Spagna si corsero due prove, una Jerez e l'altra a Jarama." La proprietà della casa è della persona che la costruisce e la abita. Non era un tribunale ecclesiastico e non aveva alcuna autorità ecclesiastica. "I campioni in carica, quindi, ottennero l'accesso automatico alla finale." "L'anno successivo inizia una collaborazione con la tedesca Andrea Petković." "L'album, scritto, prodotto e arrangiato da Green, ottiene buone recensioni da parte della critica." La vettura fu impiegata anche dal Presidente della repubblica francese di allora. La finale è a Chamonix-Mont-Blanc. Ricompare di persona nel conclusivo della serie. John Collins In particolare con Bovolone, Cerea, Bassa Veronese e Bassano del Grappa. Reggie Cross "Si crede che egli abbia la facoltà di assumere l'aspetto che desidera." Il loro villaggio costruito sulla costa subisce, infatti, negli ultimi anni continue inondazioni. Altri studi eseguiti sulle fiale conservate da Miller hanno mostrato risultati analoghi. Esistono alcune interessanti particolarità del treno gravitazionale. "L'Addiator deve il suo successo alla portabilità, economicità e relativa facilità d'uso." Finita la sua epoca, il quotidiano bolognese ebbe una decisa virata in senso anti-murriano. Souther in questo modo non poté rifiutare e si vide costretto a risparmiare Kenshiro. "L'esistenza di laghi e paludi temporanee dimostrano un clima umido a metà del Pleistocene." Suo fratello era Ray Lyman Wilbur, segretario degli Interni degli Stati Uniti. Considera la terra battuta la superficie dove si esprime meglio. Certi astrologi individuano una data più antica. "Altro sacramentario celebre è il ""gregoriano"", che è pervenuto attraverso molti manoscritti." I film venivano originariamente trasmessi senza interruzioni pubblicitarie. "L'altra era chiamata Colorado City." Presentavano un cranio tozzo e con pochi denti, tutti posti sulla mascella. Tra i collaboratori, importanti firme del giornalismo italiano e internazionale. La torre campanaria in laterizi, dalle slanciate monofore affiancate da paraste, risale al Settecento. "Alcuni di questi equipaggiamenti erano disponibili tra gli ""optional"" della versione base." Molti dei manoscritti sono stati introvabili per generazioni. "Fu inoltre nominato cavaliere della ""Legion d'Onore""." P. Lovecraft, con canti growl abissali. Le risposte giuste vincono la posta e risposte sbagliate la perdono. "Il convento è un grandioso complesso neogotico con pianta ad ""H""." I reperti sono oggi custoditi in un museo londinese. A Piacenza si diramano le linee per Alessandria e Cremona. Iniziò la sua attività artistica dipingendo su porcellana e producendo litografie e disegni. Essi rifiutarono e furono condotti in carcere dove per tre giorni vennero torturati. Brock Nelson Popolare nella cucina austriaca è la zuppa. I due uomini lottano e Spaulding ha la meglio sul suo avversario. La transizione dal polittico gotico alla pala rinascimentale fu graduale. E infatti Lermontov è ritratto a tre anni con un gesso in mano. La discussione sulla collocazione del nuovo teatro fu molto lunga. The Brown Album "Anche il suo amico, unico testimone dell'omicidio, muore ucciso dal mostro." Successivamente, però, tale programma è stato interrotto. Il prete inoltre inizia a prendere di mira gli uomini che frequentano la ragazza. La chiesa, di forma rettangolare, con volta a botte, presenta stucchi e pitture. Ma la realtà, ben presto, si rivelerà drammaticamente diversa. La commissione accademica decise infine che non era il caso di indagare oltre. I singoli estratti da questo disco sono ben cinque. Alice Through the Looking Glass Battaglia di Custoza "La livrea, così come l'aspetto estetico, fu commissionata al famoso designer Giorgetto Giugiaro." Florence vede Maud morire, poi si addormenta. Wayne Chapman Il torneo è stato vinto dal Portogallo per la sedicesima volta nella sua storia. Khaled Mohamed Con il suo ultimo respiro, Brigid giurò vendetta su Falcone. Il succiacapre conduce un legame con un partner di covata stagionale. "Esce soprattutto di sera, quando l'ambiente è più umido." Qui sono sepolti Willy Brandt o Ernst Reuter. Il peduncolo è corto o assente, privo di cirri. "L'album, per la prima volta nella carriera del gruppo, viene registrato a Parigi." "Nell'anno seguente, Carrano ""et al." Charles Mackay Il regista Krzysztof Zanussi interpreta se stesso. "Scrive e dirige ""Non camminare scalza"" e ""Gas”""." "Lui, abbandonato, si trova a chiedere inutilmente: ""Dove hai messo il colletto?" "Gli succedette l'unico figlio sopravvissuto, Giorgio Alberto." Il brano ha raggiunto la vetta della classifica nel Regno Unito e in Italia. Il campionato terminò con la vittoria di Minnesota. La finale è al meglio delle tre gare. Lo stratagemma ebbe successo e i Molossi piombarono sugli Illiri sconfiggendoli. Tutti si schierano contro Baciocchi anche se ormai i lavori stanno per iniziare. È situata dopo un ponte. "Con questa vittoria ottenne per la seconda volta il premio ""Performance of the Night""." Appartiene ad una famiglia di rango equestre, quindi non nobile ma benestante. "Molti suoi lavori furono esportati all'estero, soprattutto in Giappone, ed esposti in varie mostre." Si occupa di politica estera, in particolare di paesi asiatici e africani. La quantità di sangue espulsa dal cuore è nota come volume della corsa. È stato sposato con la collega Margherita Buy, conosciuta in accademia. The Yellow Claw È succeduto a mons. Salvatore Pappalardo, nominato arcivescovo metropolita di Siracusa. "Per fare questo considera il numero di catene alternate di simboli uguali, o ""run""." "Jackson comincia a camminare entrando in un ""salsa club""." Peter nota anche Shelley; la sorella deforme di Roman di cui tutti hanno timore. Il film è diviso in tre episodi. Il blocco del ganglio stellato è stato esaminato anche nel bypass coronarico. Con queste ultime considerazioni, si va al verdetto. Retrocede invece in Tercera División una squadra per girone. "Recitando L'arte della commedia di Eduardo De Filippo ho conosciuto mia moglie." Con quattro navi ancora in mare, Beatty pensò di ottenere ancora una vittoria decisiva. Aveva un anno meno di Sophie Scholl, a cui restò sempre molto legato. "Per questo motivo vengono spesso indicati come ""becchi a sega""." Negli esemplari selvatici questi tendono a scurirsi. Il suono che la laringe produce è una serie armonica naturale. In questo luogo il pericoloso malvivente assegnerà missioni ai cacciatori di taglie. Ralph è diventato rapidamente il loro cantante. Attualmente vive in Costa Rica dove si è trasferito negli anni ottanta. One Piece: Unlimited Adventure Destinato a rotte a lungo raggio, è caratterizzato da una configurazione a fusoliera larga. Leclerc rappresentò principalmente soggetti di genere, mitologici, allegorici e architetture. Fu il primo pittore danese a specializzarsi nella rappresentazione di monumenti ed interni architettonici. "Una stanza conteneva dipinti completamente astratti ed era etichettata come ""la stanza della pazzia""." È stato interpretato da John Francis Daley. "All'arrivo a Cracovia il Papa si è recato nel Palazzo Arcivescovile." "Due anni dopo hanno realizzato una cover di ""Azzurro"" di Adriano Celentano." Fu molto attivo, pubblicando molti lavori negli anni venti. I posti a disposizione sono stati assegnati alle prime tre classificate. "La coppia lavorò insieme in ben sedici lungometraggi tra i quali ""Attente ai marinai!" Rappresentava la più antica cartiera della Romagna. In aggiunta, sono presenti sono servizi ferroviari principali da Reading vicino a Paddington. Da questi matrimoni non ebbe ad ogni modo altri figli. The Lady and the Unicorn Sono varie le modalità con cui è possibile raccogliere fondi. "L'attuale formato prevede una gara unica da disputarsi sul campo dei Campioni d'Italia." Il fusto è segmentato, arrotondato o piatto, le areole sono sommerse. Ha chiuso le sue prime due stagioni senza mai giocare. Il fabbricato viaggiatori è presenziato da agente di guardia. Classe Zara Ha i capelli grigi e gli occhi rossi. È un ormone sintetizzato dalle ovaie e dal surrene. Vive in Africa, in una vasta zona a sud del Sahara. La colorazione del quadro strumenti era di colore verde. "Firmò numerosi cataloghi e organizzò mostre per diverse gallerie d'arte." "Raccolse questa sua esperienza in un diario dal titolo ""Foglie nel turbine""." "L'utensile viene alimentato con un potenziale negativo rispetto al materiale lavorato." Viene citata da Stefano di Bisanzio. Ne nacque un conflitto armato in cui i ghibellini uscirono sconfitti. Le attività religiose furono drasticamente limitate e metà delle parrocchie del paese vennero chiuse. Aggiunse anche che alcuni soldati siriani erano stati riforniti con maschere antigas per proteggersi. Nella versione originale non doppiata si parlano tre lingue: italiano, inglese e francese. Paolo è marito della costumista Lina Nerli Taviani. "Per il suo valore militare fu decorato con l'Ordine di Sant'Anna." "Il grosso della popolazione vive nell'avvallamento che separa le due aree citate." Nessuno di questi tentativi è andato a buon fine. Diversi gli alberghi che si sono susseguiti nel passato. Ora le loro colture preminenti includono: riso, mais, fagioli e patate. Si decise, allora, di ricostruirla al centro del paese. La nozione di omeomorfismo è molto importante in topologia. La pioggia cade molto frequentemente, i mesi più piovosi normalmente sono ottobre ed aprile. Ben fatto. Il prodotto di tre termini consecutivi di una progressione geometrica è un cubo perfetto. Erano presenti quattro file orizzontali di scaglie lungo i fianchi moderatamente alte. Nominati dal Sacro Romano Imperatore, allora Re dei Franchi, del quale erano feudatari. A quel tempo era già sofferente di problemi cardiaci. Il rifiuto della perfezione, del definitivo, del compiuto, è quindi totale. "Questi fu allora nominato ""governatore del castello di Sissa""." Granata in seguito divenne un produttore discografico di successo. Alla Delli Colli è affidata la direzione della manifestazione. In quella gara Miller segnò il suo secondo touchdown stagionale. Et ton père!... Pietro Padula Molti aspetti di tale processo evolutivo sono stocastici. I due fuggitivi si nascondono nei bayou della Louisiana, curando la popolazione della zona. "Il percorso è interamente costruito ""a mezza costa"" sulla parete della montagna." A parità di punteggio le squadre vanno classificate a pari merito. Il tricilindrico si dimostrò potente e affidabile, riscuotendo un notevole successo. Questo film è frutto della collaborazione della Warner Bros. Il clima è generalmente mite. I due si recano alla Compagnia e lì le loro strade si separano. Il dominio delle istituzioni sulla mente umana è profondo ed estremamente radicato. Subito fece trasferire la sede del governo da Malamocco a Rialto. Ciò può essere fatto in laboratorio facendo collidere due nuclei atomici ad alta energia. Quadri, sculture, oggetti di arredo di incommensurabile valore sono distrutte dalle fiamme. Le asserzioni espresse nei vari articoli dei collaboratori rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Gli antichi edifici della missione oggi ospitano il Kalahari Orange Museum. Egli appartiene ad una famiglia di insegnanti. Oggi il castello è adibito a stazione di polizia, sede della Questura di Lodi. "Recentemente l'Associazione ha promosso un suo progetto di ricerca riguardante la storia del turismo." "Tale tipologia è infatti caratteristica dell'area centro-settentrionale della Sardegna." "Il suo pensiero è un adattamento di idee dell'ambiente coloniale della Audiencia." Le riprese sono state effettuate tra Parigi e il Montenegro. Whistler, mettendo tutti i pezzi insieme, le dice di non preoccuparsi. Alcuni geni codificanti per recettori olfattivi, sebbene presenti e funzionali, non sono trascritti. Con estremo sadismo prima lo tortura, poi giunge addirittura a costringerlo a strangolare Min. Illustra inoltre alcune edizioni dei primi anni cinquanta di libri di fiabe e narrativa. "Il primo singolo estratto è ""La precisione""." "Terminato il periodo dei successi, ritorna in Toscana, dove apre un'attività commerciale." "Cromwell pronunciò le parole ""Voi non siete il Parlamento." "È stato anche presidente e consigliere generale della Côte-d'Or, e consigliere regionale della Borgogna." Coi Lupi rimase quattro stagioni, disputando anche due Alpenliga. Alcune fonti suggeriscono che la città prende il nome dalla figlia di Greer. "Non è un essere personale, ma coincide con l'azione della natura, impersonale e imparziale." Nacque a Bloomsbury, Londra. "La maggior parte dei club che s'iscrissero per primi alla competizione sono ora dissolti." Nelle due stagioni a Genova giocò titolare fisso. Mario Cecchi Gori muore proprio in quel periodo, facendo ritardare ulteriormente la lavorazione. Mary Geddes Tutti i brani sono opera di Jimi Hendrix, tranne dove indicato diversamente. È il corrispondente della palestra o del campo di calcio. Il corpo era robusto ma piuttosto snello, così come le zampe. Queste furono emesse per circolare solo in Nova Scotia come valuta locale. "La strada sarebbe stata iniziata da Popilio ma completata l'anno successivo da ""Annio""." Jens Keller "Ritiratosi dalle competizioni, si è dedicato all'attività di imprenditore." In essa le quattro danze del titolo vengono ripetute in dieci suite. Ripalta Vecchia è un borgo agricolo di antica origine. Le penne remiganti esterne hanno la punta bianca. Gli Unni allora, di fronte alle mura ben difese, si ritirarono verso est. Milano vincerà anche gli incontri tra le seconde e le terze squadre. Originario del Brasile, cresce anche nel Perù e nella Bolivia amazzoniche. Molte specie scavano col becco alla ricerca del cibo. Al termine delle registrazioni il gruppo si sciolse definitivamente. Stazione meteorologica di Palermo Gli antigeni possono essere classificati a seconda della loro classe. "Oggi l'offerta è in denaro." È sepolto nella chiesa napoletana dei Santi Giuseppe e Cristoforo. Perfino il giovane Re Michele, venuto da molto lontano per conoscerla, avrebbe voluto sposarla. "Dopo la morte di alcuni capi vandeani, cercò di diventare il nuovo ""generalissimo""." La candidatura è stata lanciata a La Plata, città natale della first lady. "La ragazza vede una cosa muoversi velocemente fuori dal finestrino, e improvvisamente l'aereo precipita." "È anche il principale polo economico del nord, se non dell'intero Paese." Sam è un individuo estremamente determinato. Non sono presenti foglie basali. "A fine stagione viene nominato allenatore dell'anno della Football League Two." Contestualmente il Cav. "A quel punto il candidato deve lavorare per l'organizzazione per almeno sei mesi." Da qui si può accedere alla Domus Augustana. È sposata con il batterista della band, Jacques Monastier. In realtà, molti di questi sovrani sono delle figure semi-leggendarie. Ma già gli studi sulle ali rivelavano una situazione completamente rovesciata. Il suo nome divenne presto famoso sia in Francia che altrove. Per maggiori dettagli si rinvia alle voci sulle varie unità i misura. "L'edizione originale italiana è l'unica ad avere una selezione di brani differente." Doug li ospiterà nella sua grande casa. "È più diffusa nelle aree rurali, dove per molti è ancora lingua d'uso." Alla fine del secondo dibattito era decisa la sentenza definitiva. Tali combinazioni non vennero più utilizzate dai primi anni Novanta per motivi di sicurezza. In classifica arriva alla sesta posizione, eliminato alla decima puntata. Marco Antonio Araujo "Fu l'unico, assieme al tedesco Oscar Naumann, a non completare la gara." Le linee di Nazca sono famose e uniche al mondo. Se ne discosta però nelle rappresentazioni laterali, più legate ai modelli lucchesi. "Negli ""habitat"" adatti può essere addirittura diffusa e apparentemente comune." La disciplina, tuttavia, non fu mai il suo punto di forza. "Una delle poche notizie certe è che frequentò l'Accademia della Musica dell'Università di Leida." "L'attore aveva già collaborato con Alice Cooper precedentemente." Ha avuto due figlie che gli hanno dato tre nipoti. Nella sua carriera, girò anche quattro film. San Calcedonio è invocato per ottenere un felice esito nei parti. "L'altra metà, lo Sprite, è una specie di fantasma che dovrebbe aiutare il giocatore." Il presbiterio, a pianta quadrangolare, presenta una volta a crociera costolonata stellare. I colori della divisa hanno un significato. Il processo di concentrazione può avvenire con diverse metodologie: creazione del vuoto, evaporazione, filtrazione. Questi ultimi sono formati da uno zucchero, una base azotata e alcuni gruppi fosfati. "Il brano della sigla finale, ""Ti ricordi il teatro?" Si propone di farlo nascere sano, di assicurarne il regolare accrescimento. La processione con i Battenti è preceduta dal Mistero di San Girolamo Penitente. The Big Scoop "L'incidente ha coinvolto tre vetture, tutte e tre con famiglie complete dentro." "Dopo due anni di lavoro tuttavia, l'autore abbandonò il progetto in favore di ""Baudolino""." "La temperatura ambientale era all'interno dei limiti previsti e la sequenza di lancio continuò." "Questa regione forniva molti catafratti, ed in genere le migliori unità militari dell'impero bizantino." Può essere spostata solo in senso longitudinale e dispone di quattro posizioni. Questo tipo di rifornimento presuppone generalmente consegne più frequenti e di minore entità. "Tra i vari cambiamenti, c'è anche quello del produttore." "I fratelli iniziarono subito la produzione, e successivamente si registrarono come ""Coulter Electronics, Inc." "Anticipa l'album ""Italiana"" che sarà pubblicato a novembre." Maria Montessori chiuse con questo libro il suo lungo ciclo di pensiero. "In questo torneo ottiene la direzione di un'importante semifinale, tra Francia e Germania." Sette caverne attive erano scavate invece a est dello sbarramento. Ne è testimonianza la presenza nella cucina italoamericana della polenta. È il divertimento dei poveri. Vivien allora tentò di ucciderlo, fallendo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Una ragazza, Gloria Moore, resta orfana dopo la morte di suo padre. Fa parte dei cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina. Gli arrangiamenti orchestrali sono stati curati da Stefano Nanni. È conosciuta anche come La Tana ed è di origini italiane. Più la superficie terrestre veniva coperta dal ghiaccio, più la temperatura scendeva. In finale si allineano ai blocchi di partenza due americani e due inglesi. Ma durante la rapina qualcosa va storto. Le sue tecniche preferite erano la pittura a olio e pastello e il disegno. Aveva una passione per il teatro drammatico. Diomede fu quindi il primo conte di Cerreto Sannita della casata dei Carafa. Tali contenuti comprendono generalmente armi, armature o missioni aggiuntive. Le pinne sono azzurre, a volte con riflessi e profili nerastri. Può catturare pezzi avversari muovendosi sulla casa occupata dal pezzo avversario. Tali armi vennero sostituite da quattro mitragliatrici fisse dello stesso calibro. "Fu la parte iniziale della storia ""Judgement Day""." "Fu il primo afro-americano a diventare Presidente dell'associazione." Lì la natura crea lentamente, nella scultura si sottrae. On the Radio Per quanto concerne i costruttori, Kawasaki e Yamaha vincono sei Gran Premi ciascuna. Le più grandi possono essere dotate di un elicottero di piccole dimensioni. "Ricordando la dizione di Alexander von Humboldt, Troll chiamò tali formazioni ""paesaggi""." Da professore a preside il passaggio fu poi più che naturale. La malattia non gli impedì di proseguire la sua attività specialistica. È in maggioranza abitato da popolazioni musulmane, come nel resto del nord della nazione. Tuttavia, il rischio è inferiore a quello associato con la gravidanza. Gli uccelli appartenenti a questa specie sono colibrì molto attivi e territoriali. "L'interno della villa apparirà stregato, togliendo dunque la possibilità di usare i poteri." "Carrara entrò a far parte poi del regno d'Italia." Sue opere figurano nelle collezioni di numerosi musei tedeschi. Al penitenziario, Jim Brandon comincia a preparare una possibile fuga. Soltanto dopo che la coppia aveva superato queste prove il matrimonio poteva avere luogo. Conquista rapidamente il ruolo di mediano titolare ed occasionalmente gioca anche come ala destra. Sono stato al di sopra dei più grandi, direttore dei direttori dei lavori. "L'ultima scena mostra i due che danzano insieme." Lexi decide quindi di cercarlo. "Al Settecento è databile il coro dietro l'altare maggiore." Mentre ballava con la compagnia Graham, assisteva Louis Horst nei suoi corsi di coreografia. Agli inizi del Novecento il compito fu affidato ai campanari di S. Anastasia. "La quantità di vapore acqueo che l'aria può contenere dipende dalla temperatura." "L'attività predatoria inizia molto tardi e il volo è lento, fluttuante e basso." Un particolare stato termodinamico può essere di equilibrio o di non equilibrio. "All'esterno sono presenti inferriate sulle finestre del piano seminterrato e del primo piano." Si coltivano grano, mais, fagioli e ortaggi. Il Granducato aveva conosciuto numerose variazioni amministrative. Fu il baseball il primo ambiente di lavoro statistico di Silver. Una caratteristica di questa cultura era la costruzione di tombe megalitiche. Stephanie sta attualmente frequentando il Fashion Institute of Design and Merchandising. A questo western fecero seguito molte pellicole comiche. Hanno una figlia e un nipote. Fa parte della Riserva naturale del Grande Artico. Sono presenti delle trincee facenti parte della Linea Cadorna ed un interessante sistema carsico. Il ponte venne progettato dal professore italiano Riccardo Morandi. Ha frequentato una scuola superiore ad Amsterdam e in seguito ha lavorato come insegnante. "I dai sono prevalentemente agricoltori e le coltivazioni principali sono il riso e l'ananas." "Le carte che rappresentano lo ""Stock"" vengono piazzate in questa area." Uno stupido male ai reni avvelena giorno per giorno il mio sangue. "La comunità ebraica ha svolto un ruolo decisivo nello sviluppo dell'industria ferroviaria." Solo questi tre officianti ricevevano la comunione. Spesso ha intrapreso cicli di conferenze, una volta anche con John Belushi. "La vettura venne denominata ""Amalfi""." In semifinale gli avversari sono i corregionali del Viareggio. Partenza classica da Pontedecimo. Lorenzo, Emiliano, Marco e Andrea sono quattro adolescenti della periferia di Roma. Il capoluogo di contea è Carthage. Quello stesso anno si separa dalla moglie. Pop Goodwin "Tim Stapleton segnò invece l'ultimo gol della squadra." "Entrambe le tracce sono incluse nel settimo album di West, ""The Life of Pablo""." La specie è stata reperita in Tasmania. Frequenta la Glan Afan Comprehensive School. "Fa parte dell'Unione internazionale degli istituti di archeologia." I sopravvissuti vengono salvati e portati in Inghilterra per essere processati. Ha due differenti significati, uno per la Chiesa cattolica, e uno per quelle ortodosse. I piedi sono lunghi e stretti, con le dita di proporzioni normali. La villa è circondata da un grande giardino. Ciò comporta un ulteriore costo di sviluppo. "Alla fine Anubis distrusse l'intero pianeta di Abydos." "Da quell'epoca il monastero è la sede patriarcale maronita." "Questo rivestimento fu successivamente rimosso dalla ""Victoria Louise"", dalla ""Hertha"" e dalla ""Freya""." "All'epoca Moss aveva una moglie e tre figli." Chiedo soccorso per falla su scafo. La corsa copre tutti e cinque i distretti di New York. Il disagio della popolazione lavoratrice scaturì in diversi scioperi e manifestazioni dei sindacali. Vancouver incontrò difficoltà in patria. Dopo aver firmato attacca con una Spear Gail Kim e la insegue nel backstage. "L'edificio fu modificato e riutilizzato in epoca bizantina dopo un precedente abbandono." Inoltre, una versione acustica del brano è stata inserita nel singolo successivo. Alcuni forni prevedono perfino, tra gli accessori, dei piani in metallo. Il giorno precedente, i Patriots avevano scelto un altro tight end, Rob Gronkowski. "Il cognome della famiglia deriva dal luogo d'origine." Ben presto si specializzò nella realizzazione di turbine per la produzione di energia idroelettrica. Colpì in breve i vigneti della Toscana e fu studiato dal marchese Cosimo Ridolfi. "Alla fine Erica trova di nuovo l'amore con un robusto artista inglese, ma sensibile." La loro comparsa indica la probabilità di una precipitazione, per lo più piovosa. Nel tondo in alto è raffigurato il Cristo benedicente. "In effetti, ricordava molto le contemporanee Citroën Traction Avant, tra l'altro sue rivali dirette." Mise a segno un sack in ognuna delle prime cinque gare della stagione. In questa ricerca, Martin era in prima linea. Diventò emissario del Governo presso quegli indiani e conquistò la loro fiducia. Sono tre le principali piante più diffuse sul suo territorio: noce, olivo e vite. Ma questi lo lasciano da solo a chiudere tonnellate di buste. Sulla sinistra tre divisioni sassoni non riuscirono a fare molti progressi. Uno dei suoi nipoti, Francis Wyatt, figlio di George, divenne governatore della Virginia. Ha segnato cinque goal raggiungendo i quarti di finale. "In risposta ad essa Marx scrisse la ""Miseria della filosofia""." Fu vincitore di un concorso indetto dal governo tunisino. Il cast principale comprende Robert Taylor, Kerry Fox, Helen Morse e Reef Ireland. Con questo album, il gruppo si è mosso verso il genere punk metal. Parla portoghese, inglese e spagnolo. Consacrò la sua vita a difendere la libertà della Chiesa nei confronti dello Stato. "Lisa Ann ha sempre voluto fare l'avvocato, fin da quando era giovane." Voleva in sostanza sensibilizzare il pubblico al problema del loro inserimento. Attualmente è priva di tutte le opere e degli arredi. Le musiche furono composte da Alexander Faris. Arrangiamenti, orchestra e direzione orchestrale sono di Augusto Martelli. Ciò ha significato la provvisoria fine della sua carriera politica. Sposò Camilla Bevilacqua, anche lei di antica nobiltà. È interpretato da Vin Diesel. È presente in Italia con la sua sede di Roma. Le arcate della parte destra appaiono di una fase più tarda. Ralph Murphy Questi regolano tutti i matrimoni e gli eventuali divorzi per le proprie comunità. Green, incentrato su un gruppo di nomadi nella rurale Carolina del Nord. "Tuttavia alcune linee di controllo possono essere in ""logica negativa"", ovvero ""attive-basse""." Le pareti mostrano alcuni terrazzamenti minori lungo il bordo nord orientale. "Tra gli alleati di Sinestro c'è Parallax e il resuscitato Anti-Monitor." Parte meridionale della provincia di Ancona. Mentre Odo indaga, Dax viene giudicata colpevole. Ben e Annie ritornano a Washington ed il ragazzo scompare di nuovo. Il Campidoglio è anche la sede di rappresentanza del comune di Roma. "Una rivista sorella, ""iX"", si focalizza principalmente su Unix e relativi problemi." Ma Lalla li fa incontrare nuovamente. Divide la sua attività tra il cinema e la televisione. "N'Djamena Fara" Le zampe erano lunghe e snelle. "Inoltre curò in Austria e nel resto d'Europa, mostre e convegni di studi teatrali." Divulga la cultura della Ciuvascia. Dentro la chiesa è ad una navata. Può essere preparato per reazione tra acetilene e metanolo in presenza di una base. Tuttavia ci sono varie differenze in questo adattamento rispetto al precedente. Vedendolo Scrooge, impietosito, chiede allo spirito se il piccolo Tiny Tim riuscirà a sopravvivere. The Paper Chase "I dintorni dell'abbazia sono oggetto di belle passeggiate panoramiche." Notevole è il salone ligneo. Le sue incisioni sono più occasionali. Inoltre, la fortificazione ospita un piccolo museo. La disposizione dei fiori può essere spiralata oppure unilaterale. Regione Puglia “Beni culturali Sistema delle aree Archeologiche”. Barbara Hale rimarrà la segretaria Della Street. Karen, però, stanca di mentire, decide di raccontare la verità. È cofondatore e primo Segretario della Società Italiana di Psichiatria Biologica. "Questa specie è endemica dell'Isola del Borneo." Così Marta e Nicola sono costretti a separarsi. "Il suo ruolo è pianificare l'economia dello stato." In sette aree sono stati identificati casi di endemismo. Studiò a Parigi e a Colonia. La Paramount Pictures ha confermato che il cambiamento è rilevante ai fini della trama. "La stessa cosa accade in poesia, nella musica, in tutte le dimensioni della creatività""." Successivamente Biber chiamò distrofia corneale un caso di distrofia tipo lattice. Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, i danni sono stati riparati nel dopoguerra. "Nasce a Napoli e trascorre l'infanzia a Cava de' Tirreni." Talvolta le sue fotografie vengono scattate dalle prostitute con cui è solito intrattenersi. "Appare nuovamente in ""Vogue Italia"", fotografata da Peter Lindbergh per il numero di giugno." Daisy Miller "Diplomato istituto tecnico commerciale, ha frequentato l'università di economia e commercio a Bari." La provincia è formata dal comune di Toledo La canzone ha vinto il Kerrang! Subito iniziarono i lavori di allestimento della miniera ed i primi pozzi vennero scavati. "La versione remix è inoltre presente nella colonna sonora del film ""Hancock." Siamo andati in questo vecchio casino e abbiamo filmato il video qui dentro. Sono tre gli edifici principali che compongono il complesso. "Non si pensi che Morgante sia il protagonista dell'opera, nonostante il titolo." Virgil Thomson nacque a Kansas City, Missouri. Fu una delle prime macchine di calcolo avanzate ad essere impiegate operativamente. "Mentre Billy viene ucciso ""Chuck"" muove gli occhi, osservando ciò che accade." "L'anno seguente corre per la Surtees." "Purtroppo, per quanto riguarda il ""multiverso"" vi è una mancanza di correlazione empirica." Parla fluentemente inglese e francese, ha cognizioni basilari di tedesco. La voce femminile è quella di Louisa Stanley. No Place Like Jail Degno di nota è anche il ruolo del centravanti, le cui caratteristiche possono variare. Un anno dopo, un esercito di animali mutanti inizia a terrorizzare Gotham City. "Si trova a Mountain View, poco più a nord della sede principale dell'azienda." Così Manfredonia ne è sprovvisto e Trinitapoli ne è in gran parte privo. Quel lavoro gli piaceva, quindi decise di studiare cinematografia a Tel Aviv. In entrambe le legislature è stato componente della Commissione affari costituzionali. Charlie Chan giunge via nave a Shanghai. Anche da questo matrimonio non ci furono figli. I Beluga sono spesso affittati da altri enti e aziende per trasporti ingombranti. A produrre il film la casa cinematografica Stone Productions. Parte della casa è di proprietà di Laurent Savelli. Il lavoro del gruppo londinese comincia molto prima della pubblicazione del loro primo album. Qui egli costruì il Dipartimento di Storia locale. Erano vere candele immerse e fatte di sego. Il nome corrisponde al biblico Ararat. Si trova fra molti fiumi e ha delle stupende spiagge sulla costa atlantica. Tra i suoi studenti vi era John Stark. A temperature elevate si incendia spontaneamente convertendosi nel suo ossido. "Quanto segue è l'elenco dei derby giocati anche nella massima serie francese." I ragazzi indossano pantaloncini neri e le ragazze una gonna nera. Centrale conserva ancor oggi, pur nelle evidenti manomissioni, il carattere di borgo medioevale. Collabora con giornali e riviste scrivendo di letteratura e costume. Dopo la battaglia il territorio entra a far parte del Ducato di Gaeta. Il cannone sparava munizioni separate, con carica di lancio in bossolo metallico. "Ma l'agente non riesce a dimenticarla." Quid est veritas? Vi sono anche due colonne idrauliche poste sulla seconda banchina ancora funzionanti. Olivina e ossidi di ferro-titanio sono frequenti accessori. È un supercriminale che può viaggiare attraverso il tempo. Alla classe di difficoltà possono essere aggiunti altri due parametri opzionali. Tipperary batté Kilkenny in finale, ottenendo il nono titolo della sua storia. Molti degli stati greci caddero sotto il suo controllo, compresa Atene. Alcune riviste lo giudicarono abbastanza bene nonostante la mancanza di originalità e la semplicità. Nella Bolton Food è un marchio regionale ed è presente unicamente nel mercato italiano. Può nutrirsi anche di lumache. Di queste alghe, moltissime sono trasportate nella zona viscerale e assimilate. È stato anche un importante esperantista. I Frac sono un modello inedito di associazione delle collettività locali. Inoltre, vengono mostrate delle immagini della cantante che cambiano continuamente colore e un dildo. "A Glasgow, Andersen fu soprannominato ""Bambi""." A temperatura ambiente è un liquido incolore, inodore, viscoso e poco volatile. Alcuni Stati hanno annunciato in passato piani per disattivare la loro intera capacità elettro-nucleare. Forti incendi sono sorti a causa del caldo. Gabe Norwood "Fu anche l'ultimo governo della cosiddetta prima repubblica." Mida è anche il nonno di Adrasto. La maggioranza della popolazione è curda. "Franco ricevette un milione di dollari come indennizzo per l'incidente." Comincia la sua carriera come attore bambino. Confinava con gli Xiongnu e con gli Stati di Qin, Wei e Yan. "L'ordine di pubblicazione dei romanzi differisce da quello cronologico interno degli eventi narrati." Contiene nuove auto e una nuova modalità di eliminazione. Tre giorni più tardi, il Wigan è retrocesso dalla Premier League. Tuttavia il papa con un discorso che colpisce il cardinale, non cede alla donna. "L'edificio è in muratura ed è tinteggiato in arancione." Dopo un primo periodo non esaltante, il computer raccolse un buon successo. "Sempre nello stesso anno pubblica il singolo ""See the Whole World Change""." I testi di alcune delle storie erano scritti da Roy Thomas e Kurt Busiek. Ha iniziato a disegnare e documentare queste rovine. Tale modificazione avviene a livello della meiosi, mentre nelle cellule somatiche non viene effettuata. Ha Tae-gyu I tedeschi lo avevano fatto letteralmente a pezzi. "A sorpresa, Yoda interviene con l'esercito di cloni soldato." Tali riproduzioni vengono utilizzate in dimostrazioni di tiro, palii e ricostruzioni di battaglie. La figlia Camilla ha sposato Carlo di Borbone-Due Sicilie, pretendente al trono borbonico. Le prime notizie risalgono alla fine del Quattrocento. Fu ancora attivo promotore di corsi di avviamento professionali, quali la Scuola per muratori. Chuck quindi continuerà ad essere al servizio delle agenzie federali. Il piano di calpestio è raccordato alla sede stradale con due scalinate. Originariamente luterano, si convertì al Cattolicesimo e fu ordinato dapprima presbitero e poi vescovo. In città si diffonde il panico e i quattro vengono arrestati. Lungo la strada si trovano ad affrontare streghe, maghi, strane tribù e creature fantastiche. "Sarà a capo dell'aerodinamica, dinamica del veicolo, simulazione e sistemi di controllo." Special è un platform della serie Mario. "Nella stagione seguente chiuse la carriera nell'Osasuna, in Segunda División." Fece anche parte della tutela per i monumenti storici e artistici. A Night Out "È stato il primo pittore spagnolo a prendere parte a una missione militare all'estero." Negli scontri perde la vita, tra gli altri, il vecchio Coll. I figli che seguono vengono tutti avviati allo studio della musica. Mi sono fatto da parte. La copertura è piramidale, protetta da lamiera, e sorregge una sfera con la croce. Vi risultano più evidenti le influenze di Brian Eno e My Bloody Valentine. Tale luce si diffonde nel porticato illuminando gli ambienti e i monaci stessi. "Ma i fan non ne vogliono sapere; è l'inizio della fine." Il punto trovato corrisponde alla condizione nel penultimo piatto della colonna. Guglielmo evitò per poco il disastro facendo atto di sottomissione al re di Francia. Il ragazzo acconsentì, e la sua gamba sarebbe allora guarita. In tale occasione viene spostato il vano scala e alterata la distribuzione interna. È sposato con Dianne Bock Stern, e hanno due figli. Talvolta deruba le uova degli uccelli marini. Chris Washburn "Tsukasa è un giovane che si ritrova in un dungeon all'interno di ""The World""." Altri ospiti prestigiosi furono in tempi recenti Thomas Moore e Lord Byron. "Fu membro di varie società scientifiche e dell'Accademia dei Lincei." Molto presto la presenza del folle chirurgo si inizia a sentire nella casa. Durante il corso della serie, ogni personaggio sviluppa un proprio modo di dire. Questi dipinti erano eroici, ma mostrarono eroica sofferenza di civili. Kassandra, Adone, Leonida e il loro esercito assaltano il palazzo di Persefone. Le zone settentrionali invece non risultano nella mappa. "Berisha ha giocato per i primi anni con la maglia dell'Egersund." È sede di un faro molto importante per la navigazione costiera notturna. È sede del Tribunale amministrativo regionale. In quel tempo, suggerì alla neonata Kerrang! "Il dipinto, chiamato ""Mai tornare indietro!" Dopo un lungo viaggio, Tante Martine e il bambino arrivano alla stazione. Ha rappresentato Aberdeenshire nel Parlamento di Scozia. Il video musicale è stato girato ad Hong Kong. Questo dona alla loro musica la sua unicità personale ed un sapore distintivo. È luogo di molte specie protette ed è essa stessa area protetta. Un omicidio avviene tra un gruppo di hippies. Sua madre Josie è messicana e il padre Barry è italiano. "Il motto della squadra è: ""Mens sana in corpore sano""." Uccello insettivoro, si nutre essenzialmente di vermi e larve. Dove non specificato dalle note, le produzioni sono in animazione tradizionale. Il museo ha un ingresso storico in piazza As-Saha al-Kradrah, o Piazza dei Martiri. Pinna adiposa ampia. Cinque mesi dopo vinse la medaglia di bronzo olimpica. "Gli esemplari ascritti al sottogenere ""Torquatus"" presentano un collare bianco attorno al collo." La trasmissione è stata riproposta in replica su Mediaset Extra negli anni duemiladieci. Questo include i dettagli architettonici, ma non include guglie e antenne. Erano quindi i più giovani e meno ricchi fra i soldati romani. Ha servito in Francia durante la prima guerra mondiale. "Il metro usato per questi componimenti è l'ottosillabo." "Nell'ottobre dello stesso anno sottoscrisse la Dichiarazione di Martin." "Alcune carte riportano il nome Monte dell'Uccelliera al posto di monte Gennaio." Nessuna altra squadra molisana prese parte ai campionati abruzzesi. A Gemini il vescovo fece costruire una residenza fortificata. È impossibile stabilire quanti morti abbia causato. "L'ambiente virtuale nel quale venivano registrate le esibizioni veniva invece chiamato ""Magic Studio""." Si tratta del primo album del gruppo dopo la reunion. "Il suo nome in codice era ""Cicero""." Il matrimonio fu di puro interesse. Tra Sette e Ottocento passò per diverse collezioni private di Amsterdam. "L'unico gemellaggio della tifoseria era con gli Ultrà della Sanremese" Proprio questo torneo diventa la sua prima esperienza internazionale importante. "Le pleure hanno l'anepisterno provvisto di due setole diseguali presso il margine posteriore." Il dio pirata a quel punto parrebbe svanire in una luce accecante. Per molti questo è uno dei dischi cardine del Hair metal. È raffigurata sullo stemma del Wiltshire. La Germania aggiunse tre elementi tra cui Timo Hildebrand, che sostituì Lehmann. Tra mille difficoltà resta operativa soltanto la Seconda Sezione. Ha vantato un particolare successo tra i minatori della regione. Il coccodrillo è una forma atipica di necrologio, scritta in anticipo, su personaggi noti. La cultura di Castelluccio è tra le più diffuse in Sicilia. "L'industria è principalmente metallurgica." "L'aspetto è piuttosto massiccio, con un becco grosso e robusto di colore nero." "Tutti i capitelli raffigurano il monogramma di sant'Eufrasio." In questo trattamento a caldo il vetro cristallizza parzialmente. Lo stesso mese lo show ha debuttato al Regional London Premiere nella Walton Playhouse. I legislatori non lo ascoltarono, aggiungendo altri progetti al programma. Negli anni trenta del secolo citato furono eseguiti i primi lavori di restauro. Questa foresta è stata molto frammentata e ridotta nel corso degli ultimi decenni. "Dopo aver pubblicato l'album ""Sempre Peggio Vol." La griglia prospettica è sottolineata dalla decorazione del pavimento. Allora cominciano a trattarlo bene e comprano una casa di lusso. Questi flussi si applicano ai condensatori o alle colonne chimiche. Sono descritte di seguito. The Break-Up Non sono presenti aeroporti nel territorio provinciale. La finale è stata organizzata a Strasburgo. Non essendo noto il raggio del pianeta rimane tuttavia sconosciuta anche la sua densità. Il videoclip è stato girato in Marocco. Il suo capoluogo fu Savona. "Dopo l'invasione, i leader di entrambi i partiti ritornarono in Iraq." Tuttavia, informazioni dettagliate sulle sue abitudini di nidificazione sono quasi inesistenti. A est tramite lo stretto di Torres comunica con il mar dei Coralli. Ha sempre giocato nel campionato spagnolo. Dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale collaborò attivamente con i patrioti cechi. La vita difficile di una famiglia di agricoltori che vive poveramente. Tutti e due i matrimoni non diedero figli Difficile invece valutare se queste ultime riforme furono positive o negative. La materia esiste solo per lo spirito, e rappresenta la parte esteriore delle idee. "Eseguito probabilmente negli anni venti del novecento, appartiene alle collezioni d'arte della Fondazione Cariplo." "L'edificio è classificato come sito storico nazionale del Canada." Battaglia di Melegnano Questi accordi sono stati seguiti da accordi simili tra Air Uganda e Qatar Airways. Diventano quindi giocabili: Alphonse Elric, Roy Mustang, Izumi Curtis, Alex Louis Armstrong, e Scar. Inoltre, pensa che gli arredi di ogni stanza e di ogni omicidio sono unici. "Gatto era lì, con ""Testa di zingara"" e con ""L'incantata""." John Little "Si incontra in prossimità di corsi e specchi d'acqua." "È membro dell'Ordine del Toson d'oro." In taluni casi può essere definita anche ad occhio nudo. Presenta un corpo allungato, compresso lateralmente, con la testa dal profilo leggermente appuntito. Inoltre Jay Chandrasekhar, doveva dirigere alcuni episodi. Il principe ha frequentato le scuole superiori in Bahrein. Ebbe un figlio, di nome Virgilio, che fu notaio. "Veronica si riappacifica con Dante portandogli lasagne prima di tornare all'università." Esiste un affresco minore sulla parete laterale. Per concludere un livello il giocatore dovrà arrivare al traguardo segnato da una Stella. George Yardley È condotto da Daniel Della Seta. Si tratta del primo talk show di Netflix. Peter May Dopo la fu designato dalla Federazione commissario tecnico della Nazionale francese. Introdotte le nuove modifiche venne avviato alla produzione. James Smith "La prima ""clamorosa"" eliminazione è quella di una ""rossa""." "Department of Education""." Ogni aereo avrà un costo differente in base alle prestazioni che esso può dare. I viaggi studio costituiscono elemento integrante di ciascun programma di studio. Il materiale riempitivo non è omogeneo ed è costituito da pietra, terriccio e argilla. In cristalli grossolani. Ne fanno parte anche il Reparto Comando e Trasmissioni ed una compagnia controcarri. Comunque, si possono avere notizie riguardanti il teatro facendo riferimento agli storici locali. Su Emerson e Thoreau Ives scrisse anche notevoli saggi di critica letteraria. La squadra del cuore Le spezie hanno avuto un ruolo importante nella storia sin dalla loro scoperta. Vince una tappa al Giro di Slovacchia. Non scrivere mai un assegno di fretta. Essi, tuttavia, in realtà non hanno nulla a che vedere con il romanzo. I fiumi scorrono verso est per sfociare nel lago Erie. Giornata della vittoria È stato anche dato ad Amburgo e Brunswick. È talora raffigurato come una ruota. Senza di essi, non sarebbero in grado di ricavare alcun nutrimento dalle piante. "È un sistema ""a limite"", a quantità fisse in tempi variabili." È considerato il primo album G-funk. Ma le domande ai college di Philadelphia hanno tutte esiti negativi. Un elaborato poliedro, con articolati decori, fa da base alla statua. Durante la Prima guerra mondiale si stabilisce a Roma. G. Wells, Voltaire, Charles Dickens. Il tempo contiene sia la fase di memorizzazione sia la fase di risoluzione bendati. La Tupolev produce strumenti e velivoli sia civili che militari. In costruzione La stessa esegesi è possibile farla nella Legenda Maior di san Bonaventura. Quella notte anche gli altri membri del Clan vennero interrogati uno ad uno. Il costume di Superman venne ridisegnato da James Acheson e Michael Wilkinson. "La definizione è simile ad altri usi del termine hack-job non basati sull'informatica." Oggi appartiene alla famiglia Rae. Il testo possiede un tono malinconico e nostalgico, e tratta tre tematiche principali. Fa parte del direttivo della Casa della Storia europea di Bruxelles. Discretamente sviluppato, nonostante le potenzialità, il turismo invernale in Sila. "Si è laureata in giornalismo all'Università statale di Baku con indirizzo ""Radio e televisione""." Il cavaliere di bronzo Le carte vengono distribuite in senso antiorario e allo stesso modo cambia il mazziere. Il trattamento degli aneurismi venne così reso più accessibile e sicuro. Molti dei cospiratori furono mandati in galera. Questo dipendeva dalla sequenza delle note. Fu uno dei fondatori del Centro di studi metodologici di Torino. Nel film tratto dal libro, è interpretata da Eileen Atkins. Tatsuo Fujimoto "Di seguito vengono riportate le caratteristiche di ogni modello appartenente alla gamma ""Simplex""." "All'interno dei capitoli vi sono alcune parti raccontate in terza persona." Suo padre è samoano mentre sua madre è una kiwi. Tutti questi balletti hanno continuato ad essere eseguiti da compagnie di tutto il mondo. Ben presto scoprono che questa vita ha i suoi svantaggi. All’epoca, il territorio apparteneva al Regno del Congresso. Gli altri tre generi formano il clade più interno della tribù. Il dimostratore è controllabile tramite datalink tattici satellitari in qualsiasi parte del mondo. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bologna, Rimini e Forlì. Fu sepolta nel cimitero di Kuopio. "L'uso è attestato sin dai primi tempi repubblicani fino all'età imperiale." Questa zona è molto antica. Ha un mantello che varia dal grigio giallastro al bruno rossastro. La formazione degli imperi coloniali è una manifestazione del principio del più forte. "Norm Whitaker lesse l'articolo e creò un team per approfondire l'idea." Alcune specie hanno una colorazione blu-grigiastra o leggermente rossa. La stazione è servita sia da due linee della Toei metro. In quasi tutte queste cappelle si possono ammirare opere lignee di Niccolò Fumo. Il capoluogo di contea è Phillips. Il trapianto di fegato è stato utilizzato come opzione terapeutica. Richard Francis-Bruce Intuitivamente, il significato delle operazioni è il seguente. Ducato di Suffolk venne confiscato quando il padre di John fu giustiziato. E la grandiosità non è solo geopolitica. Le otarie meridionali sono estremamente sensibili al solletico. Il periodo di ibernazione va da metà ottobre a fine marzo. Hassan venne descritto come un uomo religioso ma avaro. "Il film ricostruisce, attraverso un'intervista confidenziale alla Pfeiffer, il percorso umano ed artistico dell'artista." La superficie può essere ricoperta da peli semplici o ramificati. Contemporaneamente viene costruita una rete di collaborazioni nazionali e internazionali con università, scuole, istituzioni. Il mese successivo, il re Costantino I ritornò al trono. Messo alle strette, deve alla fine cedere alle insistenze di Beatrice. Klein fu direttore della Cattedrale di Colonia dopo gli studi al Conservatorio di Parigi. Si tratta di un paese che vive soprattutto di turismo. Un forno a microonde con il portello difettoso può essere fonte di rischi. Da tale evento deriva il nome della montagna. Il brano si classifica in diciottesima posizione su venti canzoni. "Una parte della comunità è compresa nel Parco Naturale dell'Antola." "L'incontro con Breton fu del resto decisivo per Benoît stesso." Nella stazione vi erano anche altri edifici minori, abbandonati. Il tetto in pietra di ardesia porta il campanile con una sola campana. "Tolkien, il romanzo è ambientato nella ""Terra di Tramezzo""." Divenne anche presidente del consiglio di amministrazione del Fringe Festival di Edimburgo. Marvel, Pat e Courtney aiutarono a proteggere la città. A rigore, però, il carpoforo è solo una parte del fungo intero. Il loro repertorio vede pezzi di musica dance dalle melodie semplici e progressive. Dalla chiesa si accedeva alla sagrestia ricoperta a volta, rivolta a est. È sepolto nel cimitero di Santa Margherita Ligure, insieme alla moglie. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Francia e Spagna. "L'equipaggio doveva consistere in un pilota ed un servente al cannone posteriore." Ha tenuto conferenze antropologia ed archeologia in diversi paesi. Talvolta, comunque, il termine Tatra è riferito sia ai Tatra che ai Bassi Tatra. "È la seconda specie di carnivoro marsupiale più grande dell'isola." La strada per il diploma non è facile. In questo terminal sono presenti svariate lounge appartenenti a diverse compagnie e alleanze. "Ha studiato all'Università di Kisangani, ha una laurea in psicologia." In tempi recenti la città ha seguito le sorti del resto del Paese. La seduta scelta per Gauguin è più raffinata ed elaborata, decisamente da salotto. I partecipanti al torneo maschile sono stati suddivisi in due gruppi da otto atleti. "È stato distribuito anche in Italia con il titolo ""Ad est di Rio Pinto""." Da giovane lavorò per la Biograph Studios come tuttofare al seguito delle troupe. Questa reticenza concettuale non è dovuta al caso. Vi si svilupparono attività commerciali locali, principalmente legate alla produzione di birra. Toccherà a Jill Valentine e Parker Luciani far luce sulla loro scomparsa. Suo padre era un pastore luterano ed un fervente cristiano. È una delle poche chiese antiche a una cupola rimasta perfettamente intatta in Puglia. Allo stesso modo anche Massa si avvicina a Button. Bandini pur non avendo fatto studi classici scrive anche poesie in lingua latina. La figura di Teti rievoca invece Correggio, declinato secondo un gusto pienamente classicista. "Tre anni dopo tornò a Wellington e iniziò a fare l'avvocato." A conferma delle intenzioni del padre, fu chiuso in un monastero. "Altre escursioni si diramano all'interno del vallone d'Arpy." I baroni di Scorrano appartengono ad una delle famiglie più note della feudalità teramana. Agisce secondo il principio del sistema ideologico monolitico e la Juche. "Risultato: l'opera ebbe successo parziale." Altri sport apprezzati sono calcio, rugby, pallacanestro e atletica. "Danny inoltre partecipa al film sul calcio ""Mean Machine"" con Vinnie Jones." La stagione successiva conquista la Supercoppa italiana. Solo in seguito Willie Alexander si unì nuovamente ai Bagatelle, sostituendo Bob Degan. "Quello della preghiera ebraica è ""un antico sentiero"" che può essere continuamente rinnovato." Il suo dispiacere maggiore fu quello di non aver avuto figli. Nel luogo sorge ora una moschea. Le sue prime fotografie erano stampate in bianco e nero o virate seppia. "Il suo marchio principale è Motul, nato dalle parole ""motor oil""." Il piede destro è parimenti danneggiato. Il loro colore era costituito da un misto di toni marroni o cannella. Il processo amministrativo segue regole diverse da quello penale. Indi divenne consigliere comunale di Napoli e poi deputato. Il trattamento di riciclaggio avviene attraverso impianti fissi o impianti mobili. La grafica è ad opera di Travis Smith. I segnali di pericolo per cantieri temporanei sono di colore arancione-rossastro. Chiude la stagione al decimo posto, ottenendo centocinquanta punti iridati. Al termine della sua esperienza totalizzò sette presenze e tre reti. Esistono tre principali stimoli intracellulari che possono provocare la vasodilatazione. Palavas-les-Flots ha un clima mediterraneo. "Dopo la traversata, l'Aes Sedai utilizza il suo potere ed affonda il traghetto." "Il nome della congregazione si è poi semplificato in ""Sacra Congregazione del concilio""." "Si estende su parte di un'area conosciuta come il Distretto dei laghi nell'Anatolia sudoccidentale." Proprio sopra la tomba fu contemporaneamente costruito un piccolo oratorio. Pennacchi affrescati adornano la congiunzione degli archi. Tale vettura aveva un telaio di nuova concezione e interni in pelle migliorati. Entrando da esso si accede al chiostro con quadriportico sorretto da pilastri lapidei. "Warren vinse l'incontro per decisione unanime." Nel collegio si svolsero votazioni per una sola legislatura. Rick, David e Gary sono tre adolescenti amici sempre in cerca di conquiste femminili. Tuttavia, recenti scoperte in Niger hanno portato alcuni a riconsiderare la distribuzione della famiglia. "Ospita le gare interne dell'Associazione Sportiva Giana Erminio principale squadra di calcio locale." In quegli anni Bodmer prese la cittadinanza francese con il nome di Charles Bodmer. Le piante del collegio gesuitico sono conservate presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. "Poesie con testo a fronte""." Le nuove canzoni sono le prime con Chet Roberts alla chitarra. Viene mangiato arrotolato e riempito solitamente con kebab. San Vito è compatrono della città. "Esponenti dello ""slapstick"", divennero celebri per le loro scene di inseguimento." Non si ha notizia di una sua ordinazione presbiterale. Ma il ministro della Difesa non ha confermato se questa è la decisione finale. "Negli ultimi due mesi non è successo nulla.""." "All'età di diciannove anni incontrò Val che diventò in seguito sua moglie." Ha lavorato anche in televisione, specialmente in veste di narratore. "Tale aberrante intervento, per nulla rispettoso dell'opera, causò a Weil non poca frustrazione." Può essere visitato solo su prenotazione tramite visite guidate. Non era prevista alcuna dotazione di armi sia di attacco che di difesa. Il percorso fa parte del sentiero Wales Coast. Rientrato dopo un anno, passò a titolo definitivo al Nybergsund-Trysil. Inoltre, sono stati pubblicati numerosi volumi speciali e supplementari. "L'album contiene alcune tracce rare." Field Combat Ha vinto almeno una volta tutte le principali competizioni nazionali e continentali. Comincia la sua carriera al Padova. Donna Hartley Le bande sono attraversate da una lancia che rappresenta la difesa della libertà. Ha inoltre partecipato alle Desert Sessions. Luigi Piccioni Del Vecchio si oppone fortemente. Si innalza sopra la pianura del Teru. "L'immagine di ""X"" è il contorno di entrambe le componenti." "La protezione dei ""drifter"" con cacciatorpediniere e incrociatori leggeri fu assegnata alla flotta italiana." Questo portò Cormega alla rottura con Nas. Inoltre la Pelle Prestige abbinava le cuciture in risalto. Phil Tippett creò un modellino per le scene dove il drago cammina. Venne promosso infine rettore del collegio dei Nobili di Parma. È sepolta nel Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles, California. Fu inoltre insegnante di violino di Rodolphe Kreutzer. "Il ""passaggio"" è un fondamentale che serve principalmente nella fase offensiva." Il suo accostamento ideale è con carni rosse, cacciagione e pollame nobile. Durante il biennio croato vince il campionato e la coppa nazionale. La canzone è stata tradotta in quindici lingue. La visione non viene disturbata da questi fasci, perché sono molto piccoli. Ogni giocatore tenta di sconfiggere il banco. Del brano non fu però girato il videoclip. Qualche volta i tumuli presentano strutture complesse con camere sotterranee. "Sotto la Beacon Publications ""Thrilling Wonder"" rimase sempre formato pulp." In Italia, vede protagonisti Johnny Dorelli, Paola Quattrini, Riccardo Garrone. Non si sono fatte attendere le reazioni. "Attualmente recita nella serie televisiva ""Criminal Minds"" nel ruolo dell'esperta informatica Penelope Garcia." Per motivi di studio si recò anche in Italia. Bob Sura Miglior documentario: Il periodo di ammissibilità della categoria è stato modificato. Testi e musiche di Joe Jackson, eccetto dove indicato. "Il distretto risale all'epoca guglielmina." Ad Albany si sono concentrati sulla desegregazione della città nel suo insieme. "E poi c'è il cantante, che nasconde un oscuro segreto." Oh Jin-hyek Prosegue la sua carriera di regista fino alla fine degli anni settanta. "Come il marchio ""Sweet Years"" è una vettura dedicata ai più giovani." La produzione avviene nello storico impianto di Togliatti. "Il gioco termina se si esaurisce completamente l'energia oppure il tempo." La repubblica è situata sulle montagne del Caucaso settentrionale. Quando tali azioni precipitano e perdono qualsiasi valore, la famiglia Garnier è rovinata. Scuola di San Rocco Non è infatti da confondersi con la più appropriata definizione di risoluzione grafica. Sono trascorsi due mesi dalla scomparsa degli agenti Gibbs e McGee. Il commissario Juve viene arrestato e portato in manicomio. "Rudyard Kipling la descrisse come l'""Ottava meraviglia del mondo""." Allora i Webber invitano gli amici ad andarsene e subito dopo scendono nel rifugio. "Anzi l'azienda è costretta in breve a chiudere." Negli esemplari prodotti verso la fine del conflitto comparvero anche i maggiori difetti produttivi. Udaipur divenne quindi uno degli Stati della Eastern States Agency. Era conosciuto anche come Unione Civica Magiara. Toccherà a Morgana fermarlo. Gli Arabi non vi si installarono abitualmente preferendo la città di Tudela. Prende il nome dal famoso astronomo statunitense Edwin Hubble. La produzione artigianale, strettamente legata allo sviluppo della città, subisce una grave contrazione. Georgiana fu donna di grande bellezza e di altrettanto fascino e carisma. Il capoluogo di contea è Walnut Ridge. Era composta da un binario servito da banchina di cui non rimane traccia. Anche questa tastiera aggiuntiva allontana il concept dello strumento da quello di classico guitar-synth. "Tiene corsi e stage all'interno della scuola di recitazione ""Fondamenta""." Bega proviene da una famiglia multiculturale. Anche lo Stato angolano difende questo punto di vista. Una bellissima modella muore stroncata da un arresto cardiaco durante un servizio fotografico. "L'idea di fare un film su Milk circolava ad Hollywood già da diversi anni." Per venire incontro alle esigenze della clientela, il modello fu offerto in diverse versioni. Jason Hart "Nel nuovo documento, l'art." Comunque approfittò per mostrare la sua bravura, che non rimase inosservata a lungo. Jean-Claude Fabbri Scaduto il suo mandato, fu senatore e presidente del Senato. È dedicata alla Natività di Maria Vergine. Sono particolarmente noti per avere gli organi sessuali invertiti rispetto agli animali più consueti. Fu sottosegretario alla pubblica istruzione nel secondo governo Sonnino. Diplomatosi dalla scuola superiore, non aveva un piano per il futuro. La canzone fu scritta da David Paich. "Insicura dei suoi sentimenti nel confronto dell'uomo, resiste alle attenzioni." Non aveva nessun legame con il più famoso clan Oda della provincia di Owari. Nel caos dei festeggiamenti, il cane moribondo, si allontana dalla folla. Hiroyuki Takasaki Il comune di Medea non ha frazioni. Già da giovane iniziò la carriera dei suoi antenati. Non solo aveva sposato una tredicenne, ma era pure un matrimonio incestuoso. La Fabbrica Aeroplani Ing. Le cose però non procedono come lui si era immaginato. Il tempo della Germania, seconda classificata, costituisce la migliore prestazione europea. Le indagini osservative vengono determinate in anticipo e configurate tramite software giornalmente. Egli si proclamò sempre e da subito innocente per questo crimine. È un sobborgo della cintura urbana di Chicago. Roxie organizza una cena per far conoscere meglio Jamie e Darryl. Quindi partecipa, prima donna al mondo, al torneo dei candidati, ma senza qualificarsi. Le sospensioni posteriori sono state modificate adottando una configurazione push-rod. "Il portatore dell""'uma-jirushi"", là, era spesso colui che rischiava di più sul campo." Apple Music è fruibile anche attraverso Siri. Viene sepolto nella cattedrale di Piazza Armerina. Burlando e il suo gruppo ebbero un ruolo preminente nella liberazione di Torino. Il progetto nacque fin dal principio come molto ambizioso. "Un'altra attività tradizionale è la lavorazione del sughero." "È stata vicecampionessa d'Italia con l'Acer Priolo." "Lo zio decide di rinominare la sua formazione ""Orchestra Secondo e Raoul Casadei""." Iván Cruz Inoltre ereditò dal parente Manfredi il titolo di Conte di Malta e Gozo. Ha studiato danza classica alla Juilliard School. Le squadre partecipanti alle qualificazioni sono state divise in dodici gruppi. A livello senior, si è invece classificata in undicesima posizione. In After Years La pelliccia è soffice e densa, più lunga in inverno. Venne invitato da Warner Bros. Dello stesso periodo storico è risalente il leggio in mezzo alla sala. "L'associazione ha anche organizzato il primo congresso vegetariano a livello europeo." "La luce che emana dalla sacra figura illumina l'intera scena." "Sei animatori vennero assunti per l'incarico di portare in vita gli storyboard." "Condusse anche la trasmissione ""Caccia al tredici"" e collaborò con Tele Capodistria." Il paese di St Ives nel Cambridgeshire prende il nome da questo santo. È stata la sua unica marcatura per il Crotone. Fu un membro della Federazione degli scrittori proletario-rivoluzionari. In diverse zone queste piante trovano un utilizzo in cucina. Rodrigo Canosa Nel match riuscirà comunque ad interferire, facendo perdere il titolo a Williams. Fortunatamente le sue ex amiche la trovano e la salvano. Archie Hahn, il quarto finalista, parte quindi con un vantaggio. Eugene Meyer Nel territorio della sua diocesi svolgeva la funzione di vescovo tramite suoi vicari. Alex Blackwell Cornigliano per la restante parte è quindi formata da colline e vallette. Riprese a lavorare anche nel dopoguerra ma con meno frequenza. "Il matrimonio tra Steven e Claudia ha l'effetto sperato." A capo di essa vi era il sottoprefetto, la massima autorità del circondario. "Di solito sono distinti da riferimenti a un posizionamento della ""mano destra di Dio""." Questa copia è mancante delle pagine iniziali. "L'unica frazione è quella di San Pio." Fin da tempi antichi, numerosi bodhisattva erano oggetto della statuaria. In ambito penale Signori rimane soltanto indagato. George Smith Si è ipotizzato che vi siano state diverse ondate di colonizzazione. Il giorno dopo, Konami conferma ufficialmente. La storia di via Garibaldi è antica quanto la città. "Da qui il nome ""degli Stati""." Nel prologo vediamo Gower, il personaggio che rappresenta il coro. Quelle rare volte vengono usati effetti di distorsione per minimizzare gli sforzi. "Il paese ""nuovo"" si articola lungo il tratturo per circa una decina di chilometri." Trova la sua ispirazione nella letteratura ed il cinema fantasy, fantascienza e steampunk. Disputa le partite casalinghe nello Stadio Mateo Flores. Pitchfork la ha dichiarata la ventinovesima miglior canzone scritta negli anni sessanta. Rimasto svincolato, dopo il ripescaggio rinnova col club rossoblù per un altro anno. "L""'Old Temple"" si trovava ad Holborn." In questo classe partecipa soltanto Xavier Siméon su Moriwaki con lo status di wildcard. È il terzo aeroporto più trafficato della nazione. Le funzioni spugna hanno sia usi teorici che pratici. La saga di Ratto è stata apprezzata dal pubblico e dalla critica. Ha ricoperto anche gli incarichi di Ministro della finanza e Ministro della difesa. La Cannara fu diretta proprietà del Papa di Roma. I briganti catturano un turista che poi liberano scambiandolo con il capo della polizia. Doll Face diventa la protagonista del nuovo spettacolo di Hartman. La Cina ha qualificato nello sci freestyle quindici atleti, nove donne e sei uomini. Alcuni luoghi e nomi nella zona derivano da parole e nomi della lingua squamish. Talvolta viene indicata semplicemente con il nome di Pryor. Difende con aggressività il proprio territorio dalle intrusioni di suoi conspecifici. La variante più comune nel mondo occidentale è quella sud asiatica. In particolare, nel Regno Unito fu venduta con la denominazione di Champ. Ha giocato alcune partite con le Nazionali giovanili austriache. La sera poi partecipano alle cerimonie liturgiche. Stiamo lavorando al soggetto in queste ore. Viene di solito accompagnata con patate bollite, maccheroni o noodles. La ragazza tenta di fuggire, ma le creature la notano e la inseguono ancora. Perché è stato incarcerato? "L'autore si suicidò quello stesso pomeriggio." Questo è il caso che viene maggiormente indicato in riferimento al termine hacking. Non è al momento disponibile alcuna terapia o vaccino per la sua cura. Questo metterà ulteriormente in crisi il suo matrimonio con Evan. "Tali cure sono il risultato di un'attività psichica che lampade elettriche non richiederebbero." Le vince entrambe. Continuò la formazione prima a Fiume e poi a Lubiana. Il telaio era su tre assali tutti motori, dotati di grandi pneumatici. "Studioso di araldica, ricostruì l'albero genealogico delle più importanti e storiche famiglie senesi." Il sistema di controllo termico mantiene stabile la temperatura di funzionamento del bus navicella. Le membrane alari sono grigio scuro. La gestione delle oasi italiane è storicamente affidata alle associazioni ambientaliste. Prima della gara non ci sono stati cambiamenti di piloti. "L'unico personaggio ricorrente con un vero accento leccese è la segretaria della procura." Inizialmente Giorgio Bassani cooperò alla stesura dei dialoghi e della sceneggiatura del film. "Amò sperimentare nelle tecniche di impressione e stampa delle immagini, arrivando a firmarsi ""chimico-fotografo""." Da quella città lanciavano continue sortite volte a infastidire gli sforzeschi. "Sulla sponda opposta del torrente si trovano le case di ""Borghetto""." Era appassionata di pittura. Secondo la leggenda, fu inventato dal saggio Zhuge Liang. Sold Again "L'area protetta è una meta famosa per gli amanti delle immersioni subacquee." Ernst Baylon Alle diverse fasi vengono associati diversi stati di esistenza. "La sede legale dell'Unione è presso il comune di Palazzolo Acreide." È stato progettato da Iñigo Ortiz e Enrique de León. Le tossine sono contenute anche nel seme. Bruno Ferrari Raccolse la sua seconda presenza un anno più tardi. Sasori torna al night club e accoltella a morte Tetsuo, accusandolo di averla tradita. Anche il nuovo ultimatum fu respinto da Cetshwayo. Il giovane Giuseppe Giovanni Battista probabilmente entrò nel laboratorio del padre in questo momento. Nello stesso periodo condusse alcune trasmissioni televisive e partecipò come ospite a diversi spettacoli. "Poi c'è stata la sua morte e adesso Cuorgnè vive nel terrore""." "Anderssen dimostrò in seguito lo stesso tipo di approccio nella ""sempreverde""." Sfoga la sua energia in eccesso allenandosi e a battendosi ad ogni occasione. "Convinta della buona fede della ragazza, Margo l'assume come segretaria." Queste edizioni sono concesse solo ai produttori di dispositivi. Successivamente si è ritirato dalla recitazione in film per adulti. La meccanica della Signum viene condivisa per intero anche dalla Vectra. I semilavorati vengono prodotti a partire dai lingotti oppure per colata continua. Altri riguardano recite, poesie, decorazione delle vetrine, pittura, fotografia. Che al termine del video viene raggiunto dalla sposa e scappano in macchina. Ma nella notte del matrimonio lo zio gli concede in moglie la primogenita Lia. Le riprese furono effettuate nella zona di Klagenfurt, in Carinzia. La Mostra torna definitivamente al Palazzo del Cinema al Lido. Il gioco dispone di due modalità: Storia ed Extra. La cittadina si sviluppò attorno al castello che non è più esistente. Tails nel frattempo ne ha individuato un altro nel vicino vulcano. "Originariamente avrebbe dovuto chiamarsi ""Concert"", ma all'ultimo momento si decise per ""Concrete""." Le recensioni della stampa furono positive nonostante le vendite non eccezionali. Fu appassionato di alpinismo e trascorse spesso le sue ferie in Svizzera compiendo ascensioni. Lo scopo del gioco è quello di soccorrere gli esploratori dispersi nella giungla. Antesi da marzo a luglio. Sono inoltre presenti cinque nuove tracce inedite. Milita in Eliteserien, la massima serie del campionato norvegese. Testi di Funky, musiche di Pietro Pellegrini Rispetto al Primo Ministro, il Presidente della Repubblica Vietnamita ha un ruolo di rappresentanza. "Per poter percorrere tutte le linee narrative, il giocatore dovrà rigiocare daccapo l'intero gioco." Compone e produce numerosi brani appartenenti alla cosiddetta “Dance made in Italy”. Poco dopo Ragna viene attaccato dal vigilante Carl Clover, sul quale prevale abbastanza facilmente. Gli stessi colori, simboli tradizionali della regalità, sono ripresi anche nel copricapo. Cambia di conseguenza il simbolo colore della sua interiorità. Le origini della laguna sono recenti. Olivia si trasferisce in una città senza nome per i suoi ultimi anni. "L'intero modello si reggeva su calcoli e teorie provate solo sulla carta." Cortina Calcio che milita in Seconda Categoria. Willi Schulz "Se da un lato il Brunei era costituito da un'unica area omogenea." Un insieme mai denso non è necessariamente trascurabile in tutti i sensi. Successivamente si unirono anche i più piccoli Marlon e Michael. Te lo leggo negli occhi "L'insieme è circondato da foglie di alloro." Non ci sono notizie di spose o progenie. "Qui si occupò delle relazioni tra soldati ed abitanti, e riformò il governo dell'isola." "Inoltre esiste ancora oggi l'antica località balneare chiamata ""Porto di Ulisse""." "L'innatismo della conoscenza è ciò che più contraddistingue il platonismo dall'empirismo." "Ne concepì il progetto e con il nipote Paolo Antonio ne iniziò l'opera." Il soffitto si presenta affrescato con motivi decorativi e soggetti sacri. "Prende il nome dall'alpinista francese Henri Cordier." Summer e Tom sono più legati di quanto immaginano: sono fratelli. Come fotografo, lavora spesso in Italia. I fiori sono azzurro intenso. La livrea varia abbastanza nel corso della vita del pesce. Colore grigio argenteo con riflessi blu sul dorso. Denti molto piccoli. Per esempio, Stone et al. "Quest'ultimo è l'unico ad avere una portata costante anche in periodi di scarse precipitazioni." Durante la scuola secondaria, suo padre Takeo, ha vinto il primo Campionato All-Japan. È nato dalla fusione dei due ex comuni, ora frazioni, di Barneville-sur-Mer e Carteret. Tutti i treni continuano o provengono dalla linea principale. "Era molto pio e per questo venne soprannominato ""Gaudin il monaco""." Ciò significa che, ad ogni generazione, µ nuove mutazione neutrali andranno a fissazione. La squadra vincente era proclamata campione di Russia. "Inoltre c'è un limite di tempo per ogni livello." Attualmente è fuori dal commercio. Fondazione Pirelli gestisce anche le Biblioteche aziendali Pirelli di Milano Bicocca e Bollate. Sembra improbabile, quindi, che questo animale fosse un erbivoro. Su Spectrum e Amstrad la grafica principale è monocromatica. Numerose sono le incisioni che rappresentano il Campidoglio di Roma. La relazione tra Faraday e Caroline oscilla tra romanticismo e amicizia platonica. Il loro arrivo porta incassi notevoli al parco. Ad oggi sono riportati in letteratura medica solo poche centinaia di casi. "L'economia di questo comune è piuttosto varia." Fammi entrare! Nick prenderà molto a cuore il caso. Nel corso degli episodi Angela viene informata dal suo ginecologo di essere pressoché sterile. Le verità nascoste Tale sequenza è stata scritta da John Williams, su diretta indicazione di Spielberg. La città forma una Zona Economica Speciale. "La risposta dell'amministrazione americana non si fece attendere." "Il genere è diffuso nell'Argentina nord-occidentale, Boliviasud-orientale e Paraguay occidentale." "L'intera superficie esterna della chiesa è ricoperta di edera." "Il ""tag html"" utilizzato specifica la posizione del sorgente dell'Applet da scaricare." Nel Regno Unito, fu distribuito dalla Equity British Films. Il gioco è intervallato da sequenze animate che mostrano eventi importanti o flashback. Per almeno due di esse le cause del decesso sono state dovute a infarto. Infine anche i diritti di proprietà privata femminile cominciarono ad essere sempre più ridotti. Hanna è innamorata di Branko, un ragazzo che fa atletica con loro. "Per la sua importanza strategica, la zona della Punta d'Ostro è sempre stata contesa." Per la sua rusticità, è particolarmente adatta al pascolo, in zone collinari e montane. "Quando un genitore perde un figlio, non c'è dolore più grande." Il muso è largo, tronco e cosparso di pochi peli. Il duello ebbe grandissima eco nella stampa di tutto il mondo. I figli aggiungeranno il cognome Avogadro al loro. Sopravvisse alla moglie di tre anni. È sposato con Helen e ha tre figli e sei nipoti. "Le stole sono meno comuni ma sono utilizzate da alcune ""honor society""." Inoltre è la tecnologia che sta alla base della terapia genica. Alcune specie si nutrono occasionalmente dei frutti di alberi coltivati. Ha deciso di trasformare gli uomini in oggetti per il proprio uso e consumo. Durante il film i Beatles eseguono svariate canzoni. "Il Ministro dell'Agricoltura on." Essi sono in genere identificati con i due putti del Museo Jacquemart-André di Parigi. Ha scritto alcune opere teatrali. Quattro Coronati. Paolina trascorse gli ultimi anni della sua vita vivendo per lunghi periodi in Svizzera. È presente sia come sottogenere della letteratura erotica che come espressione di fantasia sessuale. È il membro della delegazione di Consiglio Nazionale all’Assemblea parlamentare dei Paesi turchi. Le elezioni per la designazione dei componenti avvengono ogni tre anni. "Il secondo album ""Everyday"" fu registrato l'anno successivo." Grazie a questa parte ottiene fama e ben tre nomination agli Emmy Awards. Le batterie sono state disputate su dieci corsie, mentre semifinali e finali su otto. È il primo episodio di Jessie a cartone animato. La liberazione della città avvenne pochi giorni più tardi. Molti sigilli cilindrici raffigurano scene di caccia. Bartolomeo Cabella Ha una sorella, di sette anni più grande di lui. "L'ultimo di questi comprende tutta l'opera di Garcilaso de la Vega." "In concomitanza, è stato pubblicato anche il secondo singolo ufficiale, ""Safari Song""." Questa arena è sede di numerosi eventi, tra i quali concerti, esibizioni commerciali. Degli apparati descritti nei brevetti furono costruite solo alcune unità dimostrative. "La valle si trova all'interno delle Prealpi Bresciane." Una volta ottenute alcune prove fotografiche per estorsione, Alan si libera dai suoi problemi. Nella storia della squadra sono state presenti divise utilizzate solamente in determinate occasioni. "La metropolitana di Budapest è la più antica dell'Europa continentale." Oggi vi si trovano nelle nicchie laterali quattro statue di epoca romana. "Un punto focale è stato l'incidente di Chernobyl, e le sue conseguenze, negli ottanta." "L'uomo muore, ma Ellen ha il suo scoop." Da lì partiva un tubo conduttore fino alla camera di combustione collegata. "Durante il periodo natalizio l'oratorio ospita un pregiato presepe meccanizzato." In grassetto sono indicati i vincitori. La guida della nazione è invece tenuta dal Primo Ministro e dal Gabinetto. Suo padre gestisce un negozio di frutta e verdura in centro a Milano. Non venne completamente distrutta, ma restò pressoché abbandonata per molti secoli. "Dopo l'invasione le truppe si ritirarono." Le uova e la pelle sono bianchi. Si è poi dedicata alla scrittura a tempo pieno. Un romanzo di formazione calato con particolare attenzione nella realtà storica di quel periodo. "È il terzo racconto della collezione intitolata ""Gente di Dublino""." Altari in marmi policromi. Viene quindi ingaggiato dalla compagnia di Ruggero Ruggeri. Nella modalità multigiocatore invece sarà possibile equipaggiare una sola arma primaria oltre alla pistola. Il loro terzo album è il primo ad entrare in classifica. Loro infatti soccombono sotto la catastrofica siccità che sta distruggendo il continente. Il ponte è considerato ancora oggi una meraviglia ingegneristica. "Venne dedicata a sant'Andrea, patrono omonimo del committente." Non per questo tuttavia la romanza abbandona i salotti. La canzone contiene una sezione fiati che include oboe, flauto, e fagotto. La gara si decide nelle ultime due frazioni di montagna. Si tratta della sua unica partecipazione a un campionato del mondo. Il mio regno per un cavallo! Finalmente soli Vivono generalmente nelle basse acque delle aree costiere, soprattutto in quelle ricche di cibo. Dal sangue migrano nei tessuti e maturando si trasformano in macrofagi. La tensione della stringa è strettamente collegata alla sua dimensione. Quando arriverà la giustizia, sarà troppo tardi e lascerà insoddisfatta anche lei. Ha un ottimo rapporto con entrambe le sue sorelle. La formula dei campionati, però, non include né promozioni né retrocessioni. Dopo aver vissuto prima sulla costa Est, in seguito si trasferì a Los Angeles. "Con la rifondazione, la produzione di scooter diventò il pilastro fondamentale dell'azienda." Il bambino viene però salvato da un frate e portato in un convento. "Inoltre è nel cast di ""Interstellar"", film fantascientifico diretto da Christopher Nolan." Molti giornali vennero chiusi. Fu una regione altamente romanizzata. Federico però non voleva lasciarlo andare. Viene rappresentato come un uomo schizofrenico ed è il fratello del serial killer Leatherface. I maschi sono molto territoriali, e non accettano la presenza di altri individui. Il funerale, che si celebra molti giorni dopo, è strettamente privato. Attualmente gode di un certo flusso turistico. "Si tratta di quello che Beckett chiama ""angolo di immunità""." Il team annuncia la sua volontà di rientrare nel Gran Premio di Abu Dhabi. "Il testo introduce poi il tema dell""'incarnazione""." Appartiene al filone giallo che rese celebre lo scrittore come maestro italiano del genere. Una mattina viene ritrovato il cadavere di Piera Maltraversi. Il cranio è di forma allungata e privo di corna. Tutte le teste di serie passano direttamente al secondo turno. Il Monte Fuji non ha più eruttato da allora. Nella sua mano destra tiene la griglia, simbolo del suo martirio. Vi fermano i treni regionali in servizio sulla tratta Milano–Piacenza. Il sottocoda è bianco con due bande brune orizzontali. "Fortunatamente l'equipaggio poté essere portato in salvo grazie all'apposito sistema di sicurezza." I gruppi dei Liberi Elettori sono attivi in tutti gli Stati tedeschi. "Quando la Corte autorizza l'impugnazione, inizia la fase del giudizio di merito." Alcuni di questi sono stati provvisti di uno scudo. Sessanta esemplari furono venduti alla Norvegia. In alcuni casi, come tra Italia e Stati Uniti, si mantiene la doppia cittadinanza. Le operazioni di liquidazione possono essere effettuate in qualsiasi momento. "Fa parte dell'Area metropolitana di New York." Al disco è seguito un tour. Per convenzione questo senso è stato scelto come antiorario. Tale notizia, però, risulta falsa. Il personale era composto circa da un centinaio di persone. Santuario di Santa Maria della Catena Messico, anni quaranta. Biancastra o bianca, immutabile. I denti sono numerosi. "La portineria è tutt'oggi integra e allestita come museo" "L'anno seguente, è entrato a far parte della squadra riserve." La sua migliore abilità è il gioco aereo. Si originò nelle comunità ebraiche sefardite. In alcune discipline, come nella pallacanestro, la serie B è stata sdoppiata. Forse la bionda Susanna nasconde un altro ritratto di Lucrezia. Era un difensore noto per il gioco molto ruvido. Penso che sia stato qui dove ho trovato la mia vera voce. "Di conseguenza Turchi ed Ebrei si stabilirono all'interno del castello." A questo punto House è costretto a ricredersi. I Replicatori di forma umana sono esteriormente identici agli umani. Tipu venne ucciso durante la difesa della città. Il gioco supporta anche la modalità multiplayer. Tutto il resto lo aveva donato agli amici. "Mikkelsen parla fluentemente l'inglese, lo svedese e il tedesco." Il suo costume rassomiglia molto a quello dei fumetti. Solitamente la prima cintura indossata è quella bianca. Il libro ha un intreccio molto particolare. "È una delle società più antiche dell'Italia meridionale." "L'apertura anale è circondata da un anello sclerificato." I negozi europei sono da sempre sotto il controllo della Disney. Fu poi lanciata una sottoscrizione pubblica per ottenere i fondi necessari. Alla fine, la famiglia si disperse per sopravvivere. Attualmente risultano tutti dismessi. Non hanno prole. Si nutre di pesci, anfibi e rettili. In modo equivalente, ogni ciclo indotto nel grafo dovrebbe avere al più tre nodi. In linea generale il film ha ottenuto ottime recensioni da parte della critica. Si dedicò allo sviluppo embrionale di uccelli e mammiferi. Negli anni Venti milita in Seconda Divisione, così come nel decennio seguente. I siti internet lentamente si aggiornano. Da tutto. "L'interno si presenta a tre navate." Assoluta parità venne garantita ai riti latini e ortodossi. Fu anche inquisitore generale a Siena. Da lì è fuggita in Giappone. È stato inoltre autore di alcuni racconti di fantascienza e fantastici. Il gruppo spiega che una vita tutta regolare può risultare monotona. Dopo la conquista francese della Spagna ne fu nominato re. I due si innamorano e si sposano, mettendo al mondo un bambino. Il branco Prima della guerra è impegnato come redattore presso un giornale di partito. Torna così dai suoi familiari per riprendersi emotivamente. Con il Portici giocò il Campionato campano. La parte inferiore, a pianta quadrata, rappresenta il mondo terreno. Hai paura del buio? Monica Maxwell Il Premio Italia è invece dedicato a opere già pubblicate. Gli attacchi di pressione vengono utilizzati per collegare i tubi di pressione. Il paese ha origini antiche, il suo territorio venne popolato fin dalle epoche preistoriche. Nello stesso anno successe al padre nella signoria di Rimini. Data la portata così generale, questo problema è rimasto tuttora irrisolto. È oggi un marchio registrato. In casi speciali viene usato anche per rifornire carri serbatoio o altri recipienti. Dopo la guerra il museo venne cambiato radicalmente e fu riaperto al pubblico. Degli originali ambienti settecenteschi, pochi si sono conservati. Ma, ritornato al potere, Alfonso farà giustiziare Masaniello. Il contenitore è apparso negli anni cinquanta negli Stati Uniti. I Cavalieri Teutonici non avrebbero mai più recuperato il loro precedente potere. È autore anche di opere letterarie. Ha giocato, solitamente, sulla fascia destra. Quando un giocatore termina le carte del proprio mazzo, è eliminato. La canzone del cuore Tra i suoi diversi clienti è degna di menzione la regina Vittoria. La relazione che intercorre tra questi due elementi è definita quindi come reciprocità. Si tratta di una stazione sotterranea, posta sotto piazza Giovanni Amendola. "Un'altra grande novità riguarda il multiplayer." Ma viene battuto sul tempo da un rivale. "In seguito è divenuto direttore generale dei servizi civili del Ministero dell'Interno." Quasi tutti sono dotati di organi per la bioluminescenza. La ferrovia è inesistente. Morì dopo una degenza di oltre nove mesi. Si contraddistingue così come compositore e arrangiatore e ottimo esecutore. Iacopo Spini, e gli fu compare al battesimo Paolo di Don Antonio Medici. È membro del comitato statale per la cultura della Duma. "Immediatamente dopo la sua incoronazione, Tipu prese parte all'investitura del nuovo imperatore mughal." Aumenta la durata della vita, ma diminuisce il tasso di natalità delle popolazioni occidentali. "Delhi diventa un centro di cultura importante essendo capitale dell'Impero Mughal." "Ala di grande velocità e notevole propensione al dribbling, era soprannominato ""figlio del vento""." Era attiva nella progettazione, fabbricazione e vendita di strutture metalliche. Il Gherdëina si aggiudica il titolo in virtù dei punti conquistati negli scontri diretti. "Trascorse anche del tempo a studiare fossili nell'area intorno a Mosca." Questo sistema rende il mercato dei futures sempre a somma zero. Dipende dal dipartimento di economia e finanza della Generalitat de Catalunya. "Per anni ha poi ricoperto l'incarico di difensore del vincolo del Tribunale Ecclesiastico Regionale." Con la nazionale ha vinto due edizioni della Coppa del Baltico. Serve il comune di Roccasecca. Debuttò come professionista subentrando nel terzo turno contro i St. Louis Rams. La lingua wotapuri-katarqalai è considerata estinta. Fu il custode della chiesa dalla sua fondazione alla sua morte. Mentre Eva si riveste i due ragazzi discutono di arte. "Il brano ""Digital"" presenta invece sonorità prettamente drum and bass." Federico I ebbe Gotha e Altenburg. Sistemato il bullo, Charlie e Miss Casey se ne vanno via allegri dalla nave. "La differenza costituisce l'insieme delle ""caratteristiche distintive"" del concetto." Ha fatto parte del gruppo parlamentare del Partito Democratico della Sinistra. Il protagonista è interpretato da Kevin Costner. Tale manovra gli avrebbe permesso di unire il proprio esercito con quello di Casimiro. Alcuni elementi di metadati obbligatori potrebbero non essere applicabili ad altre forme di dati. "Alistair appare in modo diverso in base alle scelte compiute in ""Dragon Age: Origins""." In questa veste molti lo considerano secondo solo al leggendario Bob Hope. Tale nomenclatura è ancora diffusa nel caso di alcoli semplici. "Quando mancano poche decine di metri all'arrivo spunta anche Gabriela Szabó." I trasporti pubblici in ingresso e uscita dalla città sono stati sospesi. Sivana libera i Peccati, tranne uno e cattura gli amici di Billy. "Rimane tuttavia vivo il legame con la grande tradizione dell'arte ellenistica." Si dice che sia onnivoro, e che quindi mangi sia piante sia carne. In questo periodo Deutz introduce anche la presa di forza diretta con doppia frizione. Ad oggi è il miglior marcatore nella storia della Nazionale russa. Inoltre possono essere a struttura orizzontale o verticale. Return of a Stranger Jessie e i ragazzi partecipano ad un reality show nella speranza di diventare famosi. "Nell'ambiente parigino conobbe in particolare Gauguin." Alla loro iniziativa si deve anche la fondazione del Progetto Mielina. Non essendo giunta alcuna trasmissione dal team di sabotatori, le imbarcazioni tornarono a Bastia. Marta, la sua amata, lo va a trovare in ospedale. "L'edificio si sviluppa su una pianta rettangolare, allungandosi a fianco della piazzetta Giuseppe Verdi." Raramente è così severa da giustificare una terapia. "Dopo le guerre napoleoniche, l'università divenne laica." Un giorno lo prende con se per farsi sostituire, e capisce molte cose. Lo stesso protagonista, Lord Darcy, è parzialmente basato sulla figura di Sherlock Holmes. "Non pensavo di essere così bello!""." Il nome di Panzano si può trovare anche sulle carte geografiche del luogo. Who Do You Love? Fu poi sottomessa ad Alessandro di Fere. Tutte le regole sui punteggi rimasero invariate. Firma un contratto per quattro stagioni. Entrato nella Marina da guerra francese, prese parte alla guerra di indipendenza americana. Panzer-Division iniziarono a muovere dal saliente di Mortain verso est. Agnus Dei In quello stesso anno venne eletto Deputato per il Dipartimento di Antioquia. Mark Curry "È quindi invitato ad esporre in occasione di ""Live in Your Head." "Dopo l'attacco alla Mother Base, Big Boss viene creduto morto e dimenticato da tutti." "L'immagine di un sottospazio affine tramite questa trasformazione è sempre un sottospazio affine." "La stessa versione è stata pubblicata nella compilation ""Non è la Rai estate""." "La parola ""cow"" significa ""spaventare"", mentre ""carl"", ""uomo""." Fu perdonato e morì più tardi di malattia a Kanazawa, nella provincia di Kaga. La rete avrebbe permesso inoltre a qualunque terminale di comunicare reciprocamente. Nel dopoguerra si operò un riordino delle collezioni di età preistorica e greca. È anche disponibile per il download in formato digitale. La lunghezza delle brattee dei coni costituirebbe semplicemente un adattamento alle condizioni climatiche. Tra questi: Adriano, Giuliana, Olimpia, Barbara, Flavio e Pantaleone. La legislatura fu completa e dunque il vitalizio, alla fine, se lo guadagnò. Ha inoltre collaborato con il regista Béla Tarr come sceneggiatore di cinque pellicole. La partitura fu completata da Handel appena due settimane prima del debutto. I due marciapiedi sono utilizzati uno per accedere ai treni e uno per scendere. Le cariche amministrative sono inoltre incompatibili con quelle politiche. A essa si preferiscono oggi altre scale di magnitudo, di utilità più generale. Madison e Travis, intanto, discutono sul comportamento di Chris che preoccupa la donna. Molte delle domande dei viaggiatori trovano risposta. Persone di nome Domingo Intensificò così il suo impegno nella composizione di musica per bambini. "In epoca moderna l'interno è stato oggetto di rifacimenti." Attraverso vari cambi di proprietà finì prima a Berlino e poi ad Amsterdam. La regione comprendeva il colle Palatino e corrispondeva alla città quadrata fondata da Romolo. Inoltre scriveva musica per film e televisione. Reliquie della beata sono conservate anche nella Cattedrale di San Michele di Veszprém. Circa tre milioni di cittadini russi si considerano ucraini. Ha cellule disposte a cordoni paralleli radiali. Ed essi stessi si erano inoltre da secoli attivamente dedicati alla pirateria. Il sito, di proprietà dei Bonini, è ben conservato ed è visitabile su appuntamento. Catturato, viene portato in prigionia in Polonia dove muore due anni dopo. Ha bisogno di Mg. Il colore è più che mai luminoso e trasparente. Collaborarono al progetto anche molte altre nuove aziende delle ex aree industriali di Sesto. "Lo ""Schwa"" è presente anche nella lingua piemontese." "È stato ""visiting professor"" per un anno all'Università di Cambridge." Persone di nome Jérôme Sua sorella Costanza era sposata a William Henry Fox Talbot, il fotografo. Nelle vicinanze ci sono depositi di piombo e di rame. "Si decise pertanto di provvedere alla creazione di un'unica società calcistica cittadina." Ordine al merito civile I primi anni, da un punto di vista produttivo, furono promettenti. Questo è il loro primo album pubblicato attraverso la Relapse Records. "Tornato a Roccastrada, fonda una tipografia, la ""Tipografia Vieri"", tuttora esistente." "Il libro è ambientato in tre epoche temporali in un'irriconoscibile cronologia." Acquisisce il cognome Thicke dal secondo marito della madre Brian Thicke. All’interno, un astuccio in cui conservare le discipline. Altri comuni hanno invece la doppia denominazione, quella ufficiale e quella usata in sardo. Ha vinto il titolo la University of California, Berkeley, allenata da Ben Braun. La trachea è un organo dell’apparato respiratorio. I marciapiedi sono provvisti di pensiline e collegati da un sottopassaggio pedonale. Il vincitore del Main Event fu Jerry Yang. Musa Mohammed La sede viene stabilita a Rufina. È endemica della Sierra Leone. La chiesa, da qualche anno, è chiusa. Questa battaglia è anche narrata nei Testi delle Piramidi. Vive a Caserta. Questo problema è stato risolto da Georg Hamel. Michel Joubert Il cambiamento del paradigma della migrazione ha provocato la crisi del tradizionale modello migratorio. A differenza dei suoi compagni indossa un mantello. Figlio di musicisti, in quello stesso periodo si appassiona alla musica classica. "L'unica città di Barbuda prende nome da lui." "Brawl"" e ""Super Smash Bros." "I venti sfavorevoli costrinsero la flotta a sostare alle îles d'Hyères." In alcuni casi rocche e fusi erano anche inseriti nei corredi funerari. "È una stazione sotterranea, posta in piazza Carlo Felice, in corrispondenza dell'omonima stazione ferroviaria." Cotone, cereali, frutta, industrie alimentari, meccaniche e del cemento sono le sue principali risorse. Inizia a collezionare arte contemporanea. Un attimo dopo Mirai scompare e Akane trova il peluche sul pavimento. Il carro è rosso, il campo giallo e il mare blu. Verso le otto del mattino alcuni padri riuscirono a celebrare la Messa. Numerose le collaborazioni con giornali e riviste. Anche il figlio Louis divenne un celebre pittore. Successivamente si trasferì a Seattle e poi a Washington. "Inoltre è da notare che non rimane mai a secco durante tutto l'anno." Seguendo questo percorso, il viaggio durava circa dieci giorni. Gli artisti hanno avuto problemi nella realizzazione di questo progetto, realizzando numerose varianti. Il castello è circondato dalle mura e conserva le sue due porte. Jacqueline Laurent è la fanciulla che provoca i guai. "Petersen fu anche coautore di ""Ghostbusters"" per la West End Games." Si tratta, più precisamente, del loro primo vero album. Sono assenti sia le scaglie che la vescica natatoria. Nei suoi scritti fu particolarmente attenta a temi spirituali. Il concerto di sei campane fu realizzato nello stesso periodo da Pasquale Mazzola. Il convento non è stato realizzato. Questo perché lo aveva trovato in compagnia della sua ex ragazza, fuori dalla discoteca. "L'ultima parte del percorso a monte correva all'interno di un vallo scavato nella roccia." A Gerusalemme Lagrange insegnò lingue orientali, Sacra Scrittura e storia dell’oriente antico. Gli viene e basta. "La reazione dà come prodotti un'ammide ed una molecola di acqua." Attualmente vive a Chatsworth, California. Divenuta la seconda moglie di Alejandro De Tomaso, aprì ogni strada al marito. In seguito, sarà ispiratore di diversi ambienti etno-identitari presenti in tutta Europa. Dalla piramide fuoriesce il tendine che si inserisce sulla testa della staffa. Consegue una laurea in biologia presso la University of Western Ontario. "L'opistosoma è a forma di scudo e troncato anteriormente." "In acquario ne sono state selezionate diverse varietà, tra cui quella ""black"", completamente nera." Questi risultati hanno consentito la promozione al prime time del sabato. È stata la prima edizione a non avere un presentatore. La sede del consiglio si trova a Brisbane. Donne qualificate per questa medaglia avevano prestato servizio nelle forze ausiliarie o come infermiere. Ma la guerra non era finita. Uno stile primitivo ed espressionista caratterizzato da un segno materico e fisico. Cornel Marin Queste ultime due cifre sono considerate esagerazioni o fraintendimenti di fonti più antiche. Fin da giovane si interessò di meccanica. Alcune specie sono sempreverdi, altre sono decidue. "In particolare ha vinto una medaglia d'oro, tre d'argento e una di bronzo." Nei restanti inediti a dominare è ancora la melodia italiana. Saïd Chiba "Ora Moll sposa il banchiere, ma pensa: ""Che creatura infame sono!" In realtà è esattamente il contrario. Originaria del Colorado, trascorse lunghi periodi in Italia. Femmine gravide sono state catturate in aprile e maggio. "Alla sua destra, il pregevole pulpito barocco con copertura ""a cipolla""." "È quello che da tempo, giustamente, chiede l'Associazione che rappresenta questi lavoratori e lavoratrici." "L'origine del documento, come detto, è nella Francia meridionale." "Ciascuno degli effigiati è impegnato in un'attività diversa." "L'equipaggio venne militarizzato." "Si nutre principalmente di falene catturate sopra specchi d'acqua." "Portò il livello ed il prestigio dell'orchestra ad uno di livello internazionale." Tra i fattori immunologici è particolarmente importante il rigetto acuto e cronico. The Tiger "All'università di Genova." Il Mjøndalen è retrocesso al termine di quella stessa stagione. Tra le sue opere ci sono due concerti per pianoforte. Fu anche noto per la sua attività di disegnatore. Questa condizione può altresì colpire i bronchi. Secondo certi esperti, la sua opera può essere divisa nei seguenti tre differenti periodi. Subito dopo Tyson spinse Holyfield alle spalle, facendolo finire contro le corde. Hess, Moses. In carriera ha preso parte a due edizioni dei Campionati mondiali, vincendo una medaglia. È la più grande oasi del Marocco. La battaglia fu confusa e funesta ora a questi ed ora a quelli. Basilica di San Giovanni Battista È capace di vivere anche sottoterra. "Parecchi di questi dispositivi comprendono dei computer incorporati ovvero ""sistemi embedded""." In passato la tomba era circondata da un portico. I tedeschi ripiegarono ordinatamente sulla successiva posizione fortificata della Linea Gustav. Nello stesso periodo vennero arrestati i genitori di Hans, il fratello e la suocera. I protagonisti sono Angelo Donato Colombo ed una giovane attrice. Trascorse una vita solitaria e dedita agli studi. "Come museo dello Smithsonian, l'ingresso è gratuito." La restante parte percentuale, sempre secondo il censimento, è composta da razze miste. "Il suo nome significa ""dorato""." "Al termine del conflitto fu insignito della medaglia d'argento della Resistenza." Le superfici interne presentano un elegante apparato in stucco impreziosito da rilievi dorati. Durante tutto questo tempo, un problema continuo era il pagamento della dote di Sofia. Perciò sarebbe sciocco di parlare di arte minore. "Nella lingua vietnamita la ""Á"" rappresenta il tono alto crescente della ""a""." Una seconda fermata, attualmente dismessa, era presente in località Romito. Nella piazza principale di Baccano, si erge un monumento dedicato a Giuseppe Mazzini. Web Therapy "Si occupa di saggistica e critica letteraria, collabora con ""Huffington Post e Thriller Magazine." Louis Bastide Sergio Pérez è il primo ad affrontare la pista. I maschi durante la fregola hanno muso rosso vivo, fosforescente.. "I risultati di apprendimento sono definiti in termini di ""Conoscenze"", ""Abilità"" e ""Competenze""." Lungo la via Amici delle Tenebre e Segugi Neri gli danno la caccia vanamente. "Dopo un po' di pratica, risultava molto accurato se impiegato a brevi raffiche." Il calendario è composto da cinque gare, tutte disputate in Spagna. È delimitata dalle vie: Cesare Battisti, Principe Amedeo e Carlo Alberto. Con forma simile a un girino, contiene alcuni alberi e una superficie di sabbia. "Si colloca come secondo libro del ""Ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione""." "Si collocano tra l'isola di Kyūshū e Taiwan." Situata in Via della Diana. "Piero Scaruffi l'ha definito l'album-manifesto della band." Vive nelle foreste atlantiche e in boschi di Bambù. "Hunter Zolomon viene dato a un orfanotrofio, con in mano l'elmetto del padre." Dello stesso periodo sono le bifore gotiche e la merlatura della facciata. Fermate il mondo... voglio scendere! Murs ha donato il suo intero compenso per la partecipazione a questo evento. Da lontano distinguono la forma minacciosa dello Shrike che li attende. Lì sviluppò il concetto di cupola geodetica. In tre stagioni, infatti, riesce ad ottenere più di cento presenze in campionato. Fu allora che il “just in time” divenne la ricetta vincente del loro successo. Fu un successo e vi fu un altro concerto e una tournée delle province. Tocca poi le Alpi Settentrionali Salisburghesi nelle Alpi di Berchtesgaden. Per impedire che venga annullato per gli ingenti costi, il dott. È accreditata come una delle migliori università del mondo. Queste ultime opere sono state recuperate durante il prosciugamento del Fucino. La coda è più lunga della testa e del corpo ed è uniformemente marrone. A questo scopo si dividono. Fu considerato uno dei più qualificati e rappresentativi arbitri genovesi. Gli omicidi erano infatti opera della stessa persona. Vi sono quattro aeroporti a Cluj-Napoca, Oradea, Satu Mare e Baia Mare. "Fin dalla fondazione fa parte del consiglio scientifico dell""'Institut International Jacques Maritain"" di Roma." Inoltre, conobbe e fece grandi affari con Jimmy Hoffa. Kinmen è riconosciuta come parco nazionale. La donna in seguito si fa monaca per scontare i propri peccati. I fiori da giugno a luglio sono invisibili e bianchi verdastri. Come la gran parte della California meridionale, Norwalk è una città prevalentemente agricola. Il tutto è sormontato da un elmo blu e argento. Complessivamente si trattò di figurazioni e di decorazioni in stile già rinascimentale. "Indeciso se studiare chimica o medicina, scelse di iscriversi a chimica all'Università di Firenze." "Appare anche nel video musicale ""Drunk"" di Ed Sheeran." Il padre fuggì a Bordeaux, e Ugo divenne un pirata nella Manica. "L'interno è caratterizzato da un piccolo cortile." "Da esso si scendeva mediante una scala all'""Arringo""." "L'Arò, praticamente abbandonato da tutti, attese alla scrivania del palazzo municipale l'arrivo dei controrivoluzionari." Abrasivo naturale durissimo, è superato solo dal diamante. In questo modo quando si effettua la misura la corrente di carica è minima. Dopo aver abbandonato la Columbia Records, Davis approdò alla Warner Bros. Poi Isaak uccide Louis. Nella Rivoluzione Culturale, Mao aveva più volte chiarito che era scorretto ricorrere alla violenza. Il gruppo era morto. "Queste ""catene di montagne"" erano alte poco più di qualche centimetro!" I computer prodotti da Apple non utilizzano questi processori. Li divenne il primo portatore della Lente, un simbolo di legge e ordine. Inoltre è il patrono di Assago, Castelnuovo Scrivia, Brignano-Frascata e di Langres. È stata girata al Bird Hill Provincial Park a Manitoba, Canada. La specifica si riferisce alla denominazione dotta del lago di Como. A produrre il riavvio: Brian Rogers, Roy Lee e Dan Lin. È gestita dalla Viking Ocean Cruises. "Segue un tour in Francia e la realizzazione del video di ""Preghiera maledetta""." Essa ci è nota per un notaio vissuto nel primo del Cinquecento. Rimasta vedova, sposò Somerville, un uomo colto che la incoraggiò nei suoi studi. In effetti, i parenti materni del padre erano noti decoratori e mosaicisti veneziani. Successivamente i figli di Agatocle. La battaglia terminò con una vittoria italiana. "L'ossammide viene sintetizzata industrialmente per ossidazione catalitica del cianuro di idrogeno." Ritrova il successo al Tour de Suisse, vincendo in volata la seconda frazione. Era inoltre cugino di Italia Almirante Manzini. "È l'unica pièce di McDonagh ad essere ambientata negli Stati Uniti." Egli è stato sepolto a Westminster, Londra. In precedenza, fin da tempi preistorici, il luppolo era già utilizzato, ma non coltivato. I Greci celebrano i funerali di Achille. I francesi nel contempo occuparono parte della regione fondando Fort Duquesne. Tutte le banconote recano il ritratto di Rei Amador sul fronte. "Per applicazioni professionali, l'azienda propone il marchio Quadro." Miscele di umore e crisi mediche tese. Una giuria assegna un punteggio a ogni esecuzione. Fa parte della diocesi di Ozieri. I chiostri del lato nord della basilica furono restaurati dopo un terremoto. Il Consorzio, per la realizzazione delle finalità di cui all’art. Fa parte della Hall of Fame del calcio australiano. "Pensatore tra i più importanti del Seicento, viene considerato il padre dell'educazione moderna." Oltre al modello base furono costruiti altri modelli per esigenze particolari. Una volta tornato in Italia, si ritirò a vita sedentaria tra Padova e Venezia. Grande amante del bon ton, il suo stile rispecchia la sua personalità arguta. Dal punto di vista idrografico il comune è attraversato dal fiume Livenza. Divenuto cittadino americano, presta il servizio di leva in Germania. La filosofia vede tutto, pensa tutto. "Fu Maestro venerabile della Loggia ""Abramo Lincoln"" di Lodi, appartenente al Grande Oriente d'Italia." Notevole è la scala a chiocciola a pianta ellittica. Appartiene al Sistema bibliotecario urbano ed è intitolata ad Italo Calvino. Per gestire tutte queste linee era arrivato a possedere trentun piroscafi. Il risultato elettorale fu buono ma inferiore alle aspettative dei dirigenti del partito. Vari prototipi apparvero in film di propaganda e poi furono avviati alla demolizione. "Lo stesso anno suona anche a Bologna sul palco dell'Indipendent Days Festival." La stagione riproduttiva è limitata dalla disponibilità di cibo e dalla pioggia. "Come il saccheggio e l'omicidio, lo stupro era egualmente diffuso." È il sesto edificio più alto della città. Crocifisso del Miracolo. Tuttavia, non tutti gli inibitori reversibili mimano le strutture dei substrati. Quelli rimasti in patria subirono una delle più crudeli persecuzioni della storia della cristianità. "Lo stesso giorno, viene pubblicato il singolo ""Wake Up""." Sempre la giunta cercò di ottenere i primi riconoscimenti internazionali, iniziando dagli Stati Uniti. Da notare la donna alla sinistra del dipinto; la più stanca delle tre. "Si tratta dell'ultimo film diretto dal regista." Suo nonno, George Berthold Samuelson, fu un pioniere del cinema muto britannico. Questa strofa è di carattere popolare. Gli occhi, spesso ben conservati nei fossili, sono molto grandi. "Altre fonti interpretano il significato con ""madre dei vitelli""." Su trentasette corridori partiti, dieci conclusero la prova. È stato registrato in Canada e in Irlanda. Tanti giovani morirono sotto l’uniforme tedesca, in particolare sul fronte occidentale. In totale Charles Godefroy avrebbe tre fratellastri dagli altri tre matrimoni di suo padre. "Le forze di Rinaldo attaccarono l'isola, devastando e saccheggiando." Il comune di Camagna Monferrato gli ha intitolato una via. Durante la Saga del Clone versione Ultimate, Gwen Stacy viene ritrovata viva. Esistono parecchie generalizzazioni della K-teoria. "Le mappe dell'area furono in seguito utilizzate da tutti i cartografi dell'Europa occidentale." Cantelli si oppose a Cialdini per essersi appoggiato alla sinistra, anziché ai moderati. Le figlie divennero pittrici, tutte tranne Minerva che diventò insegnante. Diviene sottufficiale e pugile dilettante. "In quell'anno il regime creò il Sindacato fascista dei giornalisti." Il progetto però fallì e la società statunitense non partecipò al campionato successivo. Molte delle sue opere significative furono pubblicati in postumi. Il processo si chiama lisciviazione con soluzioni di cianuro. I contenuti della registrazione furono selezionati da un comitato presieduto da Carl Sagan. Studiò a Eton College e Balliol College. Allo stesso modo, i documenti del Gabinetto dei Titolo sono contraddittori su questo argomento. "Polpetta dimostra a Tracy di conoscere molto bene i giardini giapponesi, detti 'dry garden'." La popolazione totale è stimata in circa un migliaio di coppie. "È la title track dell'album chiamato appunto High Hopes." "Fu istruttrice di volo all'aeroclub di Saint-Cyr." La parte posteriore del velivolo terminava in un impennaggio classico monoderiva. Nobody Lives Forever "L'ultimo tratto, infatti, è rimasto allo stato di scavo, non essendo stata completata." "Nella squadra di Barcellona c'era Anselmo López, che anni dopo diventerà allenatore del Real." Nelle tre stagioni successive gioca per il São Bernardo. A diciannove anni divenne moglie di Henry Herbert, X conte di Pembroke. Questi studi lo porteranno poi nello Yucatan. Le assise di Antiochia furono adottate come leggi del regno e tradotte in armeno. "Nello stesso anno esce il nuovo album ""Thank You"", contenente la hit ""No""." "Vamp è anche un personaggio giocabile nello spin-off ""Metal Gear Online""." Si presume che possedessero un codice di comunicazione linguistica non limitato ai soli gesti. In questo senso assume un significato simile a quello di bunker. Hayley possiede la doppia cittadinanza, inglese e statunitense. Musicalmente parlando, la melodia è conforme al testo ed è malinconica e triste. Fra questa stazione e quella di Nagaoka le due linee viaggiano affiancate. Lo si dà come attivo ad Avignone, per volere di principi italiani. "Entrò nella compagnia di Romualdo Mascherpa e interpretò ""Giovanni da Procida e Lodovico Sforza""." Le musiche sono di Paul Anthony Romero, Rob King e Steve Baca. I manoscritti precedenti contengono solo i nomi dei tesori senza alcun commento. La menzionata frase latina era anche incisa sulla campana parrocchiale. "Suonato all'interno della suite The Man." Dal grande largo ornato dal porticato si sale di un piano di scale. In Italia la serie è stata pubblicata su Netflix in versione doppiata. Questa specie è endemica della Nuova Guinea. Queste ipotesi non sono sostenute da ricerche. La sua prima stagione si chiuse con sei presenze. Quando è arrabbiata risulta essere molto impulsiva. Al confine con la contea di Cumberland scorre il fiume Stow. Per questo il suo percorso inusuale lo rende molto propenso ad inondazioni. Sito ufficiale della società Partecipa ad alcune rappresentazioni del National Youth Music Theater di Londra. Cambiando il numero di poli si realizzava anche il cambio della velocità di rotazione. "L'interno della cattedrale è ricco di fascino e solennità." Il brano è stato anche diffuso come singolo. "Agrippino è anche diffuso nella zona di Arzano, grazie al culto del patrono sant'Agrippino." Inoltre è stato interpretato da Roberto Brunetti in Fatti della banda della Magliana. Comprendeva il solo comune di Sucy-en-Brie. La maggioranza rimane quindi in mano ai Repubblicani. Jimmy Dugdale "Si trova nella parte meridionale dell'isola." "Nel bosco vivono fra l'altro voraci cervi." "È stata eletta membro dell'associazione femminile Delta Sigma Theta." "Fu l'inizio del successo." Jackson Secondary School. I quadri radiologici polmonari sono spesso molto più eclatanti dei reperti clinici. Non è una specie minacciata, ma ultimamente le sue popolazioni sono in diminuzione. Rimane invariato anche il deposito dei treni sito a nord della stazione. Lavorò in fabbrica. Il disco è costituito inoltre da una serie di duetti. "Lo sponsor ufficiale è, per la seconda stagione consecutiva, ""Moby""." Recentemente ha subito un restauro conservativo. Steiner attaccò poi Stacy, ritenendola la causa dei suoi problemi. Sua sorella era Georgiana Spencer, duchessa del Devonshire. Il matrimonio durò solo pochi anni. Durante la realizzazione si valse della collaborazione dello scultore Giovanni Duprè. Padre Filippo, più tardi, fece costruire, accanto alla chiesa, anche un convento. È sorella di Giovanna Melandri e cugina di Gianni Minoli. Il film viene girato col budget di dieci milioni di dollari. Scrisse inoltre diverse altre pubblicazioni dedicate alle vite di campioni di pugilato. "L'elenco di illustrazioni di ritratti segue ed è in ordine di pagina." "L'amigdalina di per sé è poco reattiva." Del progetto, infine, non se ne fece più niente. Il suo nome si riferisce ad una ninfa della mitologia greca protettrice della poesia. Le ragioni del declino del giudaismo ellenistico ci restano oscure. Apparato boccale posto ventralmente nel cranio. Nel corso della seconda guerra mondiale ospitò il Comando strategico inglese per il Mediterraneo. Il giorno seguente, lasciò la struttura della Abstergo senza avvisare nessuno. È prevalentemente stanziale ed effettua spostamenti limitati. "Quest'ultimo viene usato come sigla per il programma di divulgazione scientifica ""Chip""." "Si tratta del secondo gioco di Mask Trilogy, dopo ""Tikal"" e prima di ""Mexica""." Santuario della Madonna di Valverde "L'album è stato venduto in due versioni: quella normale e la deluxe." Ciò avviene principalmente quando la differenza di fase è molto piccola. Successivamente tornò a San Pietroburgo. Morì di tifo. "All'inizio degli anni settanta fu a Milano al Jazz Power e al Capolinea." La ripresa è lenta, però dimostra che progetti di tutela seri danno buoni risultati. Un esempio di polimero prodotto per polimerizzazione a stadi è il nylon. Wilson è costretto ad uccidere i più deboli per dar da mangiare agli altri. "Entrò già adulto nell'Ordine cistercense." Benton City Suo fratello Giuseppe Piromalli diverrà il nuovo capobastone. "Inoltre il primo movimento dell'opera contiene varie indicazioni programmatiche." Il becco e le zampe sono neri, e gli occhi marrone scuro. "La medaglia d'oro fu vinta dalla britannica Victoria Pendleton." Gli abitanti della terra morente abitano in una città sotterranea chiamata La Cittadella. Per i successivi dieci anni, lavorò ad Harvard e alla Case Western Reserve University. Questi sono ancora usati nei moderni televisori in bianco e nero portatili. In linguistica e in filologia vengono utilizzate a diversi scopi. Una dimostrazione alternativa alla precedente, leggermente più informale, ma ugualmente valida, è la seguente. "Händel riutilizzò la musica da numerose composizioni precedenti per ""Deborah""." I visitatori dunque potranno vedere a confronto le due Madonne. Parallelamente alla sua carriera di scrittore, Barrès fu molto attivo anche in politica. I prodotti congelati sono conservati in scaffali chiusi. Filipe José Lima Mendes Il patrimonio librario comprende i titoli di materie teologiche, morali, giuridiche, musicali. "Sull'eutanasia ognuno deve essere libero di scegliere come e quando morire." Fu una delle baie più importanti nella storia del Canada coloniale. Gli Autobus Actv, invece, assicurano i collegamenti con Mogliano Veneto. La stagione inizia con il botto, infatti arriva il primo titolo della società. Duncan Munro "In cantiere o nella costruzione di gallerie vengono fatte saltare con l'impiego di esplosivo." Testi e musiche di Fabio Concato. Mario La Canna Esiste un unico conoide con piano direttore, asse e direttrice fissati. Pare che sia un oggetto appartenuto a Nophru-Ka. Ma le cose non vanno come previsto ed Henry avrà la sua vendetta. Marina entra in confidenza con Reza. Sono stati raccolti e tramandati da studiosi musulmani dopo la morte di Maometto. I pensatori pre-comunisti e comunisti furono particolarmente attivi in questa convinzione. Si tratta, perciò, del più semplice fra i possibili reticolati cartografici. "L'opera viene citata quale anticipatrice della body art." In biologia un soggetto è considerato adulto quando ha raggiunto, appunto, la capacità riproduttiva. "Le popolazioni indigene lo conoscono con il nome di ""Moksgm'ol""." Propugnò ardentemente il luteranesimo. "Si dedicò successivamente allo studio della Chiesa medievale presso l'Hartford Theological Seminary." "Era anche un forte giocatore a tavolino, vinse l'unica partita giocata con Steinitz." Non è ben chiaro quando fu fondato. Kelly Holmes è nella retroguardia. Sono presenti dei ciuffi di peli più lunghi sulle spalle. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Bellaria. Simone ha sempre gareggiato nella specialità slalom gigante parallelo o slalom parallelo. Il primo aereo per Bologna disponibile era quello della mattina successiva. Legge di Einstein "De ""facto"" lo è invece Sant'Antonio, vista la stretta vicinanza col convento." "Diverse furono le ""villae"" di età romana edificate sulle colline prospicienti l'attuale centro abitato." Probabilmente perfezionò la sua formazione con un soggiorno a Roma. Il gruppo, teoricamente impegnato alla realizzazione del prossimo album, aveva inciso solo poche demo. La sorella muore e Laura, che le somiglia molto, viene scambiata con lei. "Nei tubi l'acqua risale fino al livello della superficie piezometrica." Si disputa una domenica di settembre in Italia. Criterium di Aberdeen Molte sue opere sono molto danneggiate o sono andate distrutte. "Ha studiato storia dell'arte, prendendo anche lezioni di recitazione." Inizialmente ha avuto sede presso il castello di Sannicandro di Bari. La famiglia Blanc ha origine in Avignone. Le sue opere teatrali furono generalmente accolte con favore nei teatri della Germania. Il complesso museale è costituito da quattro edifici distinti. Questo avviene prendendo a riferimento precedenti immagini diagnostiche del paziente. Le punte posteriori delle pinne pettorali sono strettamente angolari e molto allungate. Lo stesso Da Zara ricorda la “battaglia”, termine per lui esagerato, con parole deludenti. Michelisz fu il più veloce nel warm–up davanti a Huff e Muller. Classe Bay Nelle regioni con permafrost discontinuo invece molte conifere sono in grado di svilupparsi facilmente. È retta dal vescovo Casimiro López Llorente. Demetrio si ritirò nelle isole costituendo una potentissima flotta con cui proseguì la guerra. Il nuovo schema traeva spunto dalla struttura della conoscenza già sottolineata da Francesco Bacone. Successivamente Tyson suona la canzone un pianoforte classico nel deserto. "Ha costituito comune autonomo fino all'inizio dell'Ottocento." Questa funzione è utilizzata ampiamente negli algoritmi di ricerca in database di dati chimici. Si tratta di un casello ferroviario riconvertito a fabbricato viaggiatori e dotato di marciapiede. Una teoria generale che spiega la risata è chiamata la teoria del sollievo. Essa funge da confine tra il golfo di Aden e la Somalia. Al termine del campionato Gilbert lasciò il calcio giocato. Ha luminescenza blu o bianco-bluastra. Grazie alla riforestazione, in alcune zone crescono anche pini di Aleppo. "M'Liss, allora, lo aiuta a fuggire." Live at the Old Waldorf Si noti inoltre che Amato è diffuso anche come cognome. "In quanto numero delle dita della mano, il cinque indica il potere dell'uomo." È una questione ancora controversa quale fosse stata la volontà di Proust al riguardo. "Nella serie videoludica World Heroes c'è il personaggio ""Brocken"" che è un ufficiale nazista." "Per esempio nell'elettrocardiogramma si ha la produzione di un suono: il tipico ""beep""." "Oggi l'antica diocesi anglosassone sopravvive come sede vescovile titolare." Gelimero rifiutò. I maggiori interventi furono sulle capriate e sulla struttura del tetto, soprattutto sui solai. Nella sagrestia vi sono anche opere scultoree del celebre Giuseppe Sammartino. Guglielmo era vedovo della Principessa Maria Teresa delle Due Sicilie. Sua sorella maggiore è Kaitlin Riley anche lei attrice. Gli umbri ottennero anche la qualificazione alla Coppa Intertoto per altrui rinuncia. Viva il Re! Riprende a viaggiare per la Francia con lunghi soggiorni a Parigi. Dinamo Tirana Doveva trattarsi di un esemplare lungo circa nove metri. Poco dopo, anche gli altri membri, ad eccezione di Steve Williams, lasciano il gruppo. Ne uscirono due edizioni, una con titoli in francese. Due episodi per chiarire i suoi pregi e difetti. Tutte le prigioniere dovevano compiere lavori pesanti. "I membri del gruppo furono detenuti all'arrivo, perché sprovvisti di permessi di lavoro." Si trova tra il Canton Ticino ed il Canton Grigioni. La chiesa originariamente era costituita da una semplice aula priva di abside. Il duca non fece ritorno a Mantova neppure in occasione dei suoi funerali. Verrà sconfitto da Flair, colui che aveva battuto per conquistare la cintura a WrestleMania. Per lui la vita degli altri conta solo se rende denaro. Trascorse tutta la carriera in club inglesi. Indossa tipica armatura in ferro battuto. Insieme andarono in tournée per molti anni. "Parallelamente all'attività imprenditoriale, dopo l'abbandono del calcio giocato, allenò diverse squadre nelle serie dilettantistiche." Complessivamente ha disputato sette volte la corsa senese. Un misterioso straniero lo porta a mettere in discussione la sua sanità mentale. In tale competizione, però, non venne mai schierato. In minor misura viene prodotto vino rosso o rosato. Cambia il jazz e cambia la musica. Attualmente esistono diversi vaccini candidati in fase di sperimentazione clinica. Ha lavorato a tutti i livelli, inclusa la Corte Suprema del Canada. Per quanto poco rappresentati in araldica, i piselli figurano sugli stemmi di alcune città. Il testo fu scritto dal frontman Kurt Cobain. Nello stesso museo ci sono anche diverse sculture commemorative. Chiesa primitiva. Venne insignito anche di una croce al merito. La parte inferiore delle remiganti è più grigia e più chiara. "Anche se l'Ordine aveva la supremazia militare, i vescovi sapevano sfruttare meglio la diplomazia." Gli artisti furono presi dalle produzioni del musical di Broadway, di Londra e Australiane. Testi di Lydon, musiche dei Public Image Ltd. La sua vita ormai è sconvolta. A seguire, saranno avviati una serie di incarichi internazionali su questioni di sviluppo economico. Questo insieme potrebbe rappresentare il centro commerciale della città. Gli fu assegnato tre volte il prestigioso premio Hertzog. "Divenne famosa a Capo Verde, pur rimanendo relativamente sconosciuta all'estero." "A causa del suo comportamento eccentrico, egli divenne noto anche come il ""Barone pazzo""." I giovani si raggruppano in banchi assai più estesi. Si distinse fin da subito come redattore dei testi, organizzatore infaticabile e teorico competente. "È stato Segretario Generale dell'Unione degli artisti palestinesi e Segretario Generale dell'Unione artisti arabi." Durante la seconda guerra mondiale fu usata dalla Marina militare come postazione antiaerea. Quando andò, io non avevo ancora il mio verso ma soli il bridge. Padre La Grua è stato anche un grande esorcista. "L'album è stato registrato a Bath e mixato a Londra." "La sua musica viene definita ""new Age"", anche se lui preferisce chiamarla ""strumentale contemporanea""." A questo disagio si aggiunge il rinvio a giudizio di Said per bigamia. Giorgio e Renato sono fratelli, ma molto diversi tra loro. Sita nella frazione di Osimo Stazione, serve i comuni di Osimo e di Castelfidardo. Subito dopo, Facundo iniziò a sperimentare il processo di distillazione del rum. "L'ultima sua fidanzata è stata la modella argentina Chloe Bello." La fortezza appare qui un luogo altamente tecnologico, qui spicca una statua di Jor-el. Fece parte della Resistenza. "Con Feltrinelli: ""Al capolinea." La desertificazione fu accompagnata da una terribile carestia e da una conseguente moria. È anche abile nei cross e nei calci piazzati. "Non sono sicuro di averla cantata come l'ha fatto Simon." Nel corso del training camp, Williams giocò principalmente nella difesa della terza squadra. "Partecipa in seguito alle produzioni londinesi di ""Jesus Christ Superstar"", ""Nuts"", ""Grease"" e ""Billy""." La sigla in italiano esegue un arrangiamento diverso. Al contempo bisogna stare attenti a non andare neanche troppo veloce perdendo troppa quota. Margaret Court si è ritirata per un infortunio al polpaccio. Ulloa riteneva che l’opera dovesse svolgere un compito sia divulgativo che comunicativo. Vennero installati nuovi cannocchiali, mentre la cupola fu sopraelevata di cinque metri. Divenne vescovo di Forlì. "Ignace Jang è primo violino dell'orchestra." "L'associazione è, inoltre, membro dell'Organizzazione Sportiva Panamericana." "La ""Mariner of the Seas"" è attualmente capitanata da Flemming Nielsen." Due anni dopo vince anche il quinto titolo cecoslovacco. È conosciuto in Italia anche col titolo Rugby. Il piazzale è formato da due binari entrambi serviti da banchine. Robertson Davies Poco distante da essa si trova la casa-museo di Cristoforo Colombo. "Protagonista è Theodore ""Ace"" Harding, un ex-pugile che lavora come investigatore privato." Venne bandito poi dal Governo e arrestato. H. McCarthy e Conrad Kain. Questa venne usata assieme ai pantaloncini bianchi e calzettoni blu. Tuttavia, perdono spesso i loro incontri contro William Regal e Dave Taylor. Il suo ruolo non è sancito formalmente, né è ereditario. Frashëri combatté contro le decisioni del Trattato di Santo Stefano. Tuttavia, complessivamente vi sono ancora molto meno donne che uomini nella forza lavoro retribuita. Dopo ha partecipato alle competizioni del Canada, della Francia e della Germania. I soggetti immaturi sono di colore verde oliva invece che gialli. Ha trascorso una parte della sua gioventù anche in Italia. Le orecchie sono piccole, triangolari e ben separate tra loro. Tracce nascoste "A Pistoia, Piero frequentò il Liceo Classico presso l'Istituto ""Niccolò Forteguerri""." "Per trent'anni è stato tra i Partner di riferimento dello studio Carnelutti di Roma." "Poi si è perfezionato all'Università Cattolica Argentina." Il figlio primogenito Giovanni fu un noto editore. Entrambi gli approcci usano i bit quantistici o qubit. In questo modo la Virtus poté fare il proprio esordio tra i professionisti. "È quindi necessario provvedere a ""dare profondità"" al sistema." "Restò un'importante area commerciale per i successivi secoli." Alcuni esemplari si possono trovare presso il National Maritime Museum. "L'album è composto in gran parte da cover di altri artisti." Doveva essere un patrizio. Il freddo la fa cadere malata. "È l'anno della inaugurazione e della apertura al culto." Una novità comunque è in arrivo. Ero diventato sionista. Harold Rosenberg Dopo aver registrato le demo, i Van Halen vennero ingaggiati per alcuni concerti. Dopo la fine della carriera sportiva diventa imprenditore, in provincia di Reggio Emilia. "A fine stagione fu premiato come miglior rookie offensivo dell'anno." Venne tenuto a battesimo da suo zio, il principe-arcivescovo Clemente Venceslao di Sassonia. "Lo show è caratterizzato dalle continue schermaglie dei contendenti davanti all'immobile." Greta Johansson Giamaica Estates ora ha significative popolazioni ebraiche americane ortodosse moderne e sud asiatiche americane. Vicino è anche il paese di Macchie. Le vincenti dei due gironi avrebbero ottenuto la promozione in Prima Divisione. È nominato inoltre lo stesso giorno vicario generale della diocesi. Un uomo molto affascinante dalle origini americane-coreane che sarà il suo capo. A fine torneo firma un rinnovo quinquennale, nonostante i problemi finanziari della società. "Il clima è tropicale con due stagioni piovose e alte temperature il resto dell'anno." Essi sono rispettivamente il suo primo e ultimo film in carriera. Qui troverà un mondo a lui sconosciuto e un ambiente caotico. Si trova nel territorio del Daghestan, nel Circondario federale del Caucaso Settentrionale della Russia. È membro degli Atleti di Cristo. Non poté dunque essere processato per il crimine di guerra commesso in Nuova Guinea. Un vasto pubblico condivide la stessa rabbia, allarmi, entusiasmi e orrori. "La sua tomba è a Kyoto, al ""Konpuku-ji""." Le ultime cinque opere furono anche tradotte in tedesco e rappresentate ad Amburgo. Il momento di uccidere Ogden è conosciuto anche per la traduzione di un classico della linguistica. Altro edificio storico è la Chiesa di San Giovanni Battista. La sua prima stagione si chiuse con sette presenze. Lo stesso generale Mardonio si mostrò amareggiato dalla perdita. "Vari imperatori romani ebbero le loro origini tra la popolazione dell'Illiria." Silver decide di rivelargli la verità, ovvero, che lui è stato resuscitato da Ki-Suu. I diari non erano destinati alla pubblicazione. Lastri conclude la trattazione con una spiegazione di come coltivare materialmente i canneti. È una delle uova più grandi fabbricate da Fabergé. Importante sito per numerose specie a rischio estinzione. "Mehmet Fuad ha frequentato l'Università di Istanbul." In questo modo possono essere utilizzate quantità molto piccole di campione. Ma il più famoso è il secondo manoscritto, il più antico. "Zhang rapì l'imperatore e suo fratello, il futuro Imperatore Xian." "Infine, verso Est, si può ammirare il tunnel arboreo dell'amore e un erbario." Nel testo di Grimaldi sono riportati altri esempi. È stato inoltre impiegato in altri computer sia ad uso ufficio che domestico. "Fu l'ultimo cacciatorpediniere giapponese a essere affondato durante la seconda guerra mondiale." Dalla Vtoraja liga non ci fu alcuna promozione. Entrambi gli stadi erano a propellente liquido, con sistema di partenza “a caldo”. È in genere un procedimento adatto alla lavorazione di parti di grandi dimensioni. È considerato da alcuni la base storica per Re Artù. La caccia può essere sia individuale che in gruppo. Presenta la partecipazione della film commission di Bologna. Green, ispirato all’omonima serie a fumetti. Il Belgrano restò in Prima Divisione e il Quilmes restò in Primera B Nacional. Nato dalla collaborazione fra Mauro Malavasi e Jacques Fred Petrus pubblicò tre album. Affiancò allora a ciascuno di essi un altro piano. Questa invenzione gli diede la tranquillità economica necessaria per potersi occupare soltanto di aviazione. È stata la prima casa a pubblicare Anatole France, Pierre Loti e Claude Simon. "L'artista aveva confessato di non sapere neanche perché volesse creare un disco da solista." Se questa è o no una versione passata di Ultra-Humanite rimane sconosciuto. Dolore o fastidio ricorrente. Il brano viene scelto come tema musicale della pubblicità delle cuffie Beats. Il governo turkmeno mostrò sempre il pugno di ferro verso gli oppositori. Scheda sul sito della Marina Militare "Presto le battaglie coinvolgono l'intero palazzo." Il tempo è un Allegretto ben moderato. Sulle due copertine interne, una per ogni disco, sono stampate le parole dei brani. Tratta esclusivamente temi biblici. La pellicola è stata proiettata alla velocità di stampa. Molti mostri della serie sono stati disegnati da Akira Toriyama. Chiesa della Beata Vergine del Carmine Era il terzo figlio, dopo William Henry ed Henry Neville. Questo titolo garantì la qualificazione della squadra a giocare la finale del Campionato Carioca. "È molto simile ai temi dei ""Flintstones"" e dei ""Pronipoti""." "L'album ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica musicale." Peter è il più giovane dei loro tre figli. Scrisse numerosi saggi. A ovest confina con il Cile. Kelly Williams Viste le piccole porzioni i commensali possono assaggiare una gran varietà di cibi. Il procedimento indicato è in particolare attribuito alla creazione di un segno astratto. La fiducia del papa nei suoi confronti non venne mai meno. È situato nel settore settentrionale del massiccio montuoso. Al momento del suo completamento era considerato il settimo ponte più importante del mondo. "Collaborò intensamente con numerose riviste letterarie, tra le quali ""La Fiera Letteraria"" e ""Paragone""." Tale caratteristica divenne una prerogativa delle Colnago da allora. Teatro Margherita "Fu ammesso a numerose accademie italiane e straniere, fra cui l'Accademia dei Lincei." Si narra che durante il suo regno mago Merlino risiedette ad Alt Clut. Il mese seguente compete con alcune connazionali alla World Cup di Doha. Il film fu prodotto dalla Biograph Company, girato a Greenwich nel Connecticut. La chioma è conica. I suoi genitori, Héctor Herrmann and María Cristina Heinrich, hanno entrambi origini tedesche. Sapper lo contattò e Bolletta decise di dare fiducia al giovane. La fortezza venne rafforzata e fu innalzata una diga sul Bug. Detto altrimenti, per descrivere un elemento marcato è necessario un tratto in più. Il risultato è un disco di pane morbido con pochissima mollica. Il numero di esemplari, tuttavia, si è ridotto notevolmente. Kelsey Mitchell Non sarebbe più rientrato nel settore automobilistico. Vengono ritrovati tredici cadaveri con terrificanti mutilazioni ed inspiegabili incisioni chirurgiche. "Dopo l'attacco a Carlisle, gli inglesi invasero la Scozia." Una confezione contiene più di metà della dose giornaliera di sale consigliata. "Pubblicò le sue teorie nel saggio intitolato ""Ulma, scienza e proiezione""." Our House Ritorna di nuovo amica di Thomas. Le registrazioni musicali permisero alla musica cubana di raggiungere il resto del mondo. Viene spesso chiamata erroneamente grolla, che invece è più alta e stretta. Entrambi i brani non furono successivamente più riproposti da Di Capri. Laureatosi in filosofia, insegnò tale materia per qualche tempo a Camerino. Scrisse nel tempo centinaia di articoli pubblicati su varie testate. "Dopo il diploma si iscrive a Giurisprudenza all'Università degli Studi di Bari." Le orchestre jazz diventarono il principale veicolo di diffusione del jazz. Across the Sea "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Search""." "La ""Gazzetta di Venezia"" nacque per volere del governo austriaco." La maggior parte delle mura del castello sono rivestite da assi di legno nere. "I ""mignon"" erano anche coraggiosi e prestanti, fieri, spesso violenti e provocatori." Christoffer Andersson Le nuove costruzioni di case venivano realizzate in pietra. "All'ultimo minuto riesce a riportarla indietro e a liberarla dall'incantesimo, salvandola da morte certa." Ama la famiglia e si attacca molto al padrone. "Avvocato, docente di Estetica all'Università di Roma." Lungo il percorso sono presenti ventuno stazioni e fermate. La configurazione dei piani di coda era a T, con gli stabilizzatori a freccia. "Nella Battaglia di Azio, Sosio comandava l'ala sinistra della flotta." Due eleganti rampe di scale esterne salivano alla parte viaggiatori dal lato strada. Cinque consonanti hanno una forma che cambia se finali di parola. È nella seconda parte che appaiono Franchi e Ingrassia. Questa peculiarità lo ha ulteriormente alienato dalla contemporanea Svezia. Tanti stranieri, in particolare i lavoratori inglesi, formavano le proprie squadre di calcio. Nominato podestà di Torino Paolo Thaon di Revel rientrò in Italia. Alla promessa di un risarcimento la donna addolorata e sdegnata porge un secco rifiuto. "Nell'agosto dello stesso anno partecipano al Wacken Open Air." "Gli studenti, inoltre, erano portati ad assistere a diverse lezioni dell'Università di Torino." È figlia del noto giornalista e scrittore Víctor Hugo Morales. Per esso furono realizzati diversi accessori, prodotto sia da Nintendo che da terze parti. Il club comunque economicamente non resse e rimase aperto un solo anno. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro degli Emirati Arabi Uniti. Si rifugia sugli alberi per il riposo notturno. Spesso non è stato impiegato con regolarità; ciò ne ha limitato la capacità realizzativa. La seconda fila fu conquistata da Nigel Mansell e da Reutemann. "Quest'opera rese Crane celebre a livello internazionale." I leader albanesi della Valle volevano partecipare ai colloqui, ma non gli era permesso. "Sin dall'inizio della serie la Meyer è isolata e ignorata dal Presidente Hughes." In particolare, studiava le proprietà e caratteristiche topologiche della sfera. Inoltre alcuni compagni del protagonista dovranno fronteggiare anche diversi duellanti provenienti dal passato. Ambientato in Sicilia nei giorni che anticiparono lo sbarco dei Mille. W le donne "La ricetta più comune prevede l'uso di succo di limone e zucchero." Pregò la Madonna che la verità venisse a galla e che egli fosse scagionato. La formazione di soldati colombiani è riconosciuta dal mondo per le sue caratteristiche esigenti. Nella versione rielaborata viene mostrato con cicatrici da battaglia sul viso e sul corpo. Ci sono molti tesori sparsi nei livelli, a volte nascosti nei blocchi. Tenere traccia dei falli dei giocatori durante il gioco. "Quest'ultimo venne assunto senza paga in cambio della sua formazione." Dopo la morte del primo marito cominciò a bere. Un caso particolare di oligopolio è il duopolio. È tradotto in varie lingue. Tutti gli eventi sono gratuiti. Il progetto era quello di creare una città unica, su modello classicheggiante. La lamina è intera, raramente dentata e mai divisa in lobi. Deriva dal prenome maschile Vitale. Il film è interpretato da Michelle Pfeiffer, Rupert Friend e Kathy Bates. Cambia padroni, ma non diminuiscono i maltrattamenti. Si sposò undici volte ed ebbe quarantacinque figli, ventisei maschi e diciannove femmine. Successivamente si laureò anche in giurisprudenza a Torino. Alla vista del topo, tutti gli elefanti scappano e si nascondono in un lago. Le abitudini riproduttive non sono note. Charlie Hurley Ciò costituisce un rischio, sebbene calcolato. Liu Yang è membro del Partito Comunista Cinese. Continuò con la Compagnia di Michele Ferrante e Celestina Jacchi-Bracci. Questa fu la più grande scia di vittorie nella storia del club. "È padre dell'artista Luca Vitone." La più giovane e una delle più influenti scuole moderne. Il suo desiderio si realizza la notte della Vigilia. "Sotto lo scudo c'è la scritta: ""Regione Molise""." "Questa è l'evoluzione dei prezzi della carta." A cavallo della tigre Inizialmente insegnò alla Università della California e alla Università della Pennsylvania. Avviene cioè una totale rivoluzione strutturale da cui si genererà un nuovo individuo adulto. Si tratta di un edificio a tre piani. La nuova colorazione prevede la presenza del grigio in luogo del rosso. A inizio partita si può scegliere tra due diverse velocità del gioco. Le origini dei Salamon sono incerte. Anche la Microsoft ha sviluppato un prodotto simile chiamato Microsoft Flow. Il capoluogo di contea è Breckenridge Incomunicabilità che sta anche alla base di questo fatto di cronaca diventato film. Trinità, a Gesù Cristo, agli Arcangeli, Angeli Custodi e ai Santi. Sul traliccio di sostegno sono attestati cavi coassiali per la trasmissione del segnale. "Presso l'osservatorio si situa anche la stazione meteorologica di Nus-Saint-Barthélemy." Walking with Dinosaurs "Altro gruppo di allievi di Silbermann fu il cosiddetto ""dei dodici apostoli""." Prats riuscì ad allontanarsi salendo su un taxi per raggiungere il palazzo presidenziale. "La terza, a riorganizzare l'intera area." Si è aggiudicato in carriera tre tornei di singolare e due di doppio. Ma lì, casualmente, scopre la verità. La squadra non ha centrato, però, la vittoria in Coppa, andata al Vålerenga. Nella stessa cerimonia furono consacrati anche la nuova sede ed il nuovo ambone. Le automobili sono suddivise in sei categorie: Compatte, Sportive, Performance, Super, Iper e Bonus. Ora, Arkin si ritrova a lottare per salvare Elena. "L'album ha ricevuto una critica molto positiva dalla rivista ""Kerrang!" "Fondò a Verona la rivista di viaggi e avventure ""Intorno al Mondo." "Per i brani ""Tempo alle mie voglie"" e ""Curiosità"" sono stati realizzati i videoclip." È forse la maledizione del tredicesimo piano? "Il suo ""Valmy"" è al Luxembourg, Parigi." "Carosello napoletano di Ettore Giannini""; ""Quando il neorealismo si trasforma in commedia." Essa vive nei ratti, i quali vengono cacciati dagli sciacalli che vivono liberi. "I noduli dell'tiroide sono molto comuni nella popolazione generale." Emily va ad un appuntamento con un altro uomo. "Quest'ultima appare esternamente completata da contrafforti di gusto tardogotico con finestre incorniciate in cotto." "Aminta giunge al tempio di Diana per trovare un baccanale, ma Sylvia non c'è." "L'attuale bue muschiato, invece, possiede un solco a separare le corna." "Anche in questo caso alla pubblicazione dell'album segue un lungo tour mondiale." Il coro è principalmente in marmo italiano. La presa di corrente era a pantografo, che supportava due archetti striscianti. "Probabilmente passava per l'antica città di ""Tusculum"" collocata nel territorio della moderna Frascati." Decisiva fu la battaglia di Solferino e San Martino. "Ricoprì anche l'incarico di amministratore apostolico, sede vacante, di Bitonto e Ruvo di Puglia." Gill difendeva molto raramente il suo titolo. Nicolás Freitas Durante la seconda guerra mondiale curò anche una serie di volumi sulla cultura inglese. La maggioranza degli eruditi islamici rigetta questa interpretazione. Questa modalità ne include due. La Scozia inoltre confermò la sovranità norvegese sulle isole Shetland e sulle isole Orcadi. In origine, fu una masseria caratterizzata da una planimetria quadrangolare ed un cortile interno. A fianco del fabbricato viaggiatori sono presenti i servizi igienici. Benji è un portiere eccezionale, capace di salvataggi e parate magistrali. "Sarà l'unico strumento che suona nei successivi due anni." È munita di Sistema Controllo Marcia Treno e di Controllo Centralizzato del Traffico. Tutte le motorizzazioni sono disponibili per le versioni berlina, station-wagon e cabriolet. Anche in questa sonata il clavicembalo svolge la funzione di strumento concertante. Gozzano ed Arona retrocedono in Prima Categoria. Francesco Raffaele Piccolo Sono un misto fra stile barocco e creatività indigena. "Sarà la sola fondazione di questo ramo dell'ordine dei Benedettini nei Paesi Bassi meridionali." "I fatti narrati avvengono all'inizio degli anni settanta." La sua uscita anticipata li coglie di sorpresa, ed essi prendono tempo. Diffuse anche le coltivazioni di vite, ulivo e mandorlo. I suoi amici conoscevano questa convenzione. Atena fuggì e, quando Efesto riuscì a raggiungerla, non si lasciò possedere. Anche queste due bobine sono alimentate dalla tensione del circuito. Il titolo deriva dalla rivista statunitense omonima. Nella vicina Lancaster, California, cominciò a suonare in gruppi locali. Tuttavia i lacunari non sono necessariamente impiegati per motivi statici. In italiano è doppiato da Luca Dal Fabbro. Virtua Fighter Animation offre tre modalità di visualizzazione: normale, ampia, e in tempo reale. Ci sono tubi per vari scopi. La data della morte di Landolfo è controversa. Si tratta del debutto assoluto su disco della band. In particolare durante la seconda guerra mondiale vennero prodotti munizioni di grosso calibro. Questo rimane uno dei suoi ritratti più famosi. Alla fine della stagione i Timberwolves decisero di non rinnovare il suo contratto. Studia anche e scrive della storia e dei costumi della Regione dei Tigrè. "È possibile raggiungere a piedi l'isola attraverso l'acqua bassa." Per maternità si ritira dalla pallavolo per un anno. Ella viene condotta via in catene e Tigrane è liberato. Nel sud-est asiatico il Micro Genius costituiva una delle tante alternative al Famicom. Una volta individuati, si possono aggiungere opportuni additivi in grado di immobilizzare tali sostanze. Il suo nome deriva dalla dea greca Nemesi. I duchi erano i capi delle fare. "L'economia di Ardara è prevalentemente agro-pastorale." "Il romanzo ""Metello"" di Vasco Pratolini racconta uno sciopero di lavoratori edili." La serie è stata accolta molto positivamente dalla critica. Insieme a Paolo Emilio Taviani, fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana in Umbria. Successivamente, i suoi due figli hanno allora ereditato ciascuno uno dei due birrifici. "Soltanto l'amore dei suoi genitori riesce a farla tornare normale." Ha uno spazio dedicato ai container ed uno per i semirimorchi e autotreni. Può essere rinvenuto in Kenya e Uganda. Il capoluogo di contea è Graham. In seguito il formato Flash appare anche con brevi video di pochi minuti. Il taglio del disegno è scarno ed essenziale. "L'oratorio è oggi usata come cappella funebre." "Anche per questo motivo il piano del generale fu all'inizio accolto con qualche ostilità." La cabina di guida invece era stata trasformata nel tipo classico. "Nessun veicolo originale dell'epoca è giunto fino a noi; solo repliche." Lo statuto comunale di Pontecagnano Faiano non menziona alcuna frazione. Lo scartamento adottato era quello metrico. Il successore di Giuseppe Motta in Consiglio federale fu Enrico Celio. Il relativo costo era pagato a fine raccolto. Defenestrazione di Praga Non ebbero figli, e vissero in Baviera. Ha un fratello, Scott. Allora i suoi compagni ne approfittano per aprire l’otre, credendolo pieno di preziosi. Playoffs persi contro i Saints Padova, e Dolphins ripescati in massima serie. Tutte le canzoni sono state scritte dai The Starting Line, tranne dove indicato diversamente. Ogni transizione accadeva oltre il periodo di circa una decade. A questi seguirono soggiorni in Germania, Francia, Norvegia e Svezia. Non si conosce molto dei primi anni di Attalo. In quanto pilota ospite, non ha avuto diritto a prendere punti. "Il secondo episodio, ""La mummia"", presenta venature ancor più marcatamente horror rispetto al precedente." Le espressioni sono usate principalmente in elettronica e informatica. Durante il suo soggiorno nella cittadina francese, Carlo Emanuele I ordì un complotto. Il massiccio interessa i cantoni di Lucerna, Nidvaldo e Obvaldo. Attualmente registra una ridotti emigrazione. "La traduzione è un tema dell'ermeneutica, della filosofia del linguaggio e della gnoseologia." Permette anche di creare dei portali. "Dopo essere stato aiuto regista per ""Gli uomini, che mascalzoni!" Hugo Alejandro Pineda Constantino "Uno scheletro completo è al museo statale di Stavropol'." Il segnale originale e il segnale modulato venivano poi trasmessi insieme. Da allora in poi i bordelli sono illegali. Lo stesso leone, in forma stilizzata, si trova sullo stemma della comunità germanofona. Il Dr. Alexander porta il giocatore in una stanza vuota per una sessione. Koko ga Rhodes da, koko de tobe! Legenda: =promozione; =retrocessione. Il belvedere e il santuario mariano costituiscono le attrattive principali del paese. Resti della via sono presenti nei pressi di Castello Tesino. Jimmie Hunter Buffy riesce a salvarla e facendo da esca trascina i compagni allo zoo. Nel tentativo di salvarla, Oliver sarà rapito da Talia e Adrian. Ha una funzione strettamente olfattiva. Professore di armonia e composizione. "Magistralmente intrecciati, alle volte tendono a rivendicare un ruolo protagonista all'interno del romanzo stesso." Soffre di dislessia. Il cranio era schiacciato mentre una frattura si nota sotto il ginocchio destro. "Come lato B uscì ""Up Around the Bend""." Visse in ritiro con la madre a Latimer, nel Buckinghamshire. Possono anche essere eseguiti attacchi magici e a distanza. Il suo stato era considerato sempre critico in serata. Lo stesso anno perse il suo unico figlio. "I calzettoni sono gialli, ma senza i bordi doppi blu che avevano l'anno precedente." È stato prodotto da Nigel Walker insieme al gruppo. "Terza traccia dell'album, il brano ha visto la partecipazione vocale della cantante Elisa." McMahon, anche a causa della sua forte ambizione, rimaneva impopolare tra i suoi colleghi. Lo fece per vendicare la sconfitta di Badr. Tutti devono adattarsi alla nuova cultura, al clima e al ritmo della vita. "Nessun progetto per l'aumento del numero di piste è stato finora approvato." Nello stesso anno fu governatore di Benevento. "Divenuto uno standard entrò nel repertorio di molte formazioni jazz dell'epoca." Verso la metà degli anni ottanta, il dott. Il blocco motore era del tipo monoblocco realizzato in ghisa e ferro. Veniva stilata anche una classifica per nazioni. Gli immaturi sono tendenzialmente più acquatici degli adulti. Kaczyński e sua moglie sono stati tumulati nella cattedrale di Wawel. Michele Lanza Di seguito è elencata la lista dei personaggi giocabili. Tonight, Tonight, Tonight Come illustratore ha collaborato con giornali e riviste. "È stato il quarto e ultimo singolo estratto dal loro album ""Ring Ring""." Testi e musiche dei Queen, eccetto dove indicato. Non si ha peraltro certezza sulla accuratezza delle misurazioni. Tra le varie spedizioni, cerca di guadagnarsi da vivere scrivendo articoli e insegnando. Una sacca frontale è presente in entrambi i sessi. La famiglia è originaria di Asiago. Altre scene sono state riprese attorno alle Tre Cime di Lavaredo. I colori sociali sono il rosso e il bianco, a strisce orizzontali. "Tra i personaggi meglio riusciti c'erano: ""Corvo Rosso"", ""Mercury"" e ""Comet Pierce""." Collabora per decenni con Turi Ferro, soprattutto presso il Teatro Stabile di Catania. Divenne membro del Partito Socialista Italiano a partire dagli anni quaranta. "La pellicola si basa sulla commedia ""Lisistrata"" di Aristofane." I moderni centesimi britannici sono ora realizzati in acciaio ramato. "Ancora oggi l'accesso è difficoltoso e necessita di tratti arrampicata." Varianti presentano fasce bianche perfettamente parallele, diritte o ondulate. Tutto avviene utilizzando un metodo sorprendentemente moderno ed incredibilmente oggettivo. I suoi resti sono stati ritrovati in letti di ossa in depositi di fango. "L'attacco principale su Darmstadt fu portato dal No." Da bambina, apparì in Sesame Street e altri spettacoli televisivi per bambini. Anche suo fratello Richard prese parte alla stessa gara. "Iniziò a comporre poesie all'età di diciannove anni." Nello stesso anno Gigi Villoresi la portò alla vittoria al Giro di Sicilia. Possono essere coinvolti anche più apparati contemporaneamente. Valentin Verga "Esso e i suoi giardini sono aperti al pubblico; è amministrato dalla ""English Heritage""." "I fumetti di queste due riviste furono rilevati da ""Pilote""." Tale notizia giunse anche sul The New York Times. Spesso agisce in modo goffo, pure di fronte ai suoi stessi studenti. Una donna che vive da sola in una camera di motel, decide di prostituirsi. Furono registrati danni nelle province di Belluno, Treviso e Pordenone. La marina militare irlandese ha chiamato in suo onore la dragamine LÉ Fola. "L'allestimento speciale veniva eseguito dalla Maggiora." Lungo la costa si svilupparono gli insediamenti di Tharros e Cornus. La finitura della carrozzeria ricordava da vicino quella dei moderni aerei in laminati metallici. "La sera stessa si festeggia con un banchetto l'incontro tra i due presidenti." Morì a Cesena e fu sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Vi sono anche alcune industrie. "I de Clare erano un'importante famiglia cambro-normanna." Oggi sono confinati in riserve nel Nuovo Messico, in Arizona e parzialmente in Oklahoma. I comuni sono in gran parte finanziati dal bilancio dello Stato. Veniva quindi spesso indossata in aggiunta ad altre armature. Rientrato nel Regno delle Due Sicilie, venne perseguitato e sorvegliato dalla polizia borbonica. "L'anno successivo René Magritte dipinse il suo ritratto." "L'opera conta complessivamente più di mille pagine." Il medium Nel Galles, molti segnali sono bilingui in inglese e in gallese. Collaborava con diversi medici e psichiatri italiani. La testa era stretta, con un muso appuntito e occhi piccoli. Ricky Shields Rimase là finché non fu evacuata in campagna durante la Seconda guerra mondiale. Questo tipo di impianti era molto usato negli anni passati. Lo stile di questa chiesa è romanico. Restare qui troppo a lungo dà l’effetto contrario che sulla prima isola: s’invecchia precocemente. La morfologia di questa ecoregione è piuttosto varia. Fu la spedizione di Jackson. Inizia la stagione alla Parigi-Nizza. "Il partito ha lo status di osservatore all'interno del Partito Popolare Europeo." Ford ha anche sceneggiato e prodotto il film. Nello stesso anno viene premiata agli Oscar della ginnastica. "La struttura occidentale differiva sostanzialmente dall'orientale." Il suo impegno politico per i diritti civili risale ai primi anni settanta. Le aree più chiare non sono interessate dal tessuto epatico circostante. La città celebra la sua fiera annuale a metà settembre. La dieta consiste di frutta, foglie, semi, insetti e piccoli vertebrati. Tra sparatorie e incidenti stradali raggiungeranno il cattivo e lo affronteranno insieme. Fu sepolto a Berlino-Charlottenburg. Ciò al fine di guadagnare legittimità internazionale, oltre che sostegno militare, attrezzature e formazione. La sfilata dei carri allegorico-grotteschi in cartapesta si svolge ogni anno durante il carnevale. Durante la sua permanenza al Sochaux è stato impiegato anche a centrocampo. Alla fine risulterà un successo soltanto in Italia e Giappone. En avant la musique Il capo villaggio e il figlio concordano sul prezzo da pagare agli uomini. Ubaldo De Ponti Love Like This Il film ha ricevuto recensioni contrastanti dai critici cinematografici. Ha visto la nostra indegnità e incapacità ed ha avuto compassione di noi. Così colpisce Kane e si consegna ai sicari a patto che lascino libera Xiu. È sposato con Eliza Bent. Noh Young-hak "A Preston viene l'idea di un raggiro per impressionare suo padre." "L'anno successivo ha vinto la medaglia d'argento nella gara di Zurigo." Suo nonno era cugino di Elizabeth Taylor, ma lei non la incontrò mai. "Gli effetti speciali del film furono prodotti da ""Custom Film Effects"" e ""Illusion Arts""." Fu docente incaricato anche di Filosofia della storia. Un altro semplice esempio potrebbe essere stato quello della Successione di Fibonacci. I chipset dei server sono ovviamente specifici per questa tipologia di computer. La sede varia ogni anno. Particolare importanza ricoprono gli operatori tra spazi di Banach. Ma gli sforzi risultarono vani e il petrolio proseguì la sua corsa. "Il premio era rappresentato da un'opera di un artista contemporaneo diverso ogni anno." "Viene scelta per apparire nel film ""La figlia di Juan Simón""." "All'interno del quartiere sorge la Chiesa di San Giorgio Martire." Usa registrazioni sul campo, basso, batteria e percussioni. Il brano è stato scritto da Steven Tyler, Joe Perry, e Desmond Child. Conquista inoltre, per la terza volta, il titolo di Campione Italiano Superbike. Anche Leibniz è interessato agli studi sulla lingua e alla sua concezione della logica. La sua permanenza nel club belga oltre che da numerosi gol. In seguito a tali vicende i lavori iniziati non sono mai stati conclusi. Joseph Joyce Debutta ufficialmente con la Nazionale bosniaca. Il brano può essere ascoltato, accompagnato dal video, su YouTube. Fa parte della diocesi di Tempio-Ampurias. La schermata di gioco è composta da più finestre. Le statue erano usate per insegnare agli alunni delle scuole la storia del Brandeburgo. Il tipo di voce di Camila è soprano. Lawrence, per difendersi, uccide due dipendenti della piantagione. "La sorella molto presto mostrò segni di disturbo mentale, che andavano dall'ansia alla schizofrenia." Sulla base di questa educazione, Rama V impostò il suo impegno di sovrano. Crescendo Petter diventa più socievole e si rivela anche un dongiovanni. Un altro sentiero contornato da siepi di biancospino porta alla Pietra della Rimembranza. Questa pianista ha suonato in quattro continenti: America, Europa, Asia e Australia. La nuova è invece caratterizzata dal movimento trasversale di via Roma. Queste caratteristiche lo differenziano da una tecnica simile, il web ring. Nel corso di questi anni, sviluppò un interesse per le questioni ambientali. Si distinse più per le sue doti di pubblicista che di oratore. I genitori si conobbero nel Regno Unito. Negli anni settanta le sue apparizioni cinematografiche si fecero più sporadiche. "Drogone è seppellito nella chiesa abbaziale di Sant'Arnolfo a Metz." Sul fronte Mediterraneo ottenne la croce al valor militare. Prima di entrare nel mondo del porno Lily era una modella. Julian e Mercedes Ramirez ebbero cinque figli, e il quinto nato fu Richard Ramirez. Il porto di Molfetta è di tipo merci-peschereccio. Oltre a personalizzazioni speciali per soddisfare ulteriori esigenze di connessione. "L'evento nautico è annoverato tra i più seguiti d'Italia." Kentucky, periodo subito dopo la guerra civile americana. Le sue ricchezze andavano a costituire il maggiore patrimonio privato del tempo. E i responsabili sono sfuggenti sulla verità. La madre di Curtis, una povera contadina italiana, deve rubare per vivere. Luke Chambers "All'interno si possono trovare affreschi quattrocenteschi oltre allo stemma dei Notai." "Il loro nome significa ""la band del bianco medio""." La nuova Benelli ha però alcuni difetti. È appassionato di tennis e bowling e considera Scottie Pippen il suo cestista ideale. "Gli statuti dell'Ordine non vennero mai pubblicati." Questa tipologia di relazione può avere durata limitata o indefinita. Indicatrice di terreni ricchi di azoto. Il capoluogo di contea è Nevada. Questo particolare è ritenuto un chiaro rimando alle opere di Andrea Palladio. Dal ritiro, Bill Watterson si è dedicato alla pittura, principalmente paesaggi boscosi. Ecco come sono nate Satsuki e Mei. Cascade Brown È vero anche il contrario. È stato il fondatore della prima grande biblioteca cappuccina a Caltanissetta ed in Sicilia. Attualmente i limiti fra le due parole sono molto labili. Il video promozionale venne diretto da Derek Jarman. Il castello è circondato da un giardino in stile vittoriano. Fino a quel momento tutto procedette come programmato. "Il tema principale dell'album è l'amore espresso in diversi frangenti." Al momento della sua morte stava lavorando alla traduzione del Nuovo Testamento. Fu estimatore di Dina Galli ed Eleonora Duse. "Il Wall Street Journal ha proclamato Céline come ""a once in a generation voice""." Ha un volo lento. Le uniche testimonianze su di loro le abbiamo da coloro che li combattevano. Gli eunuchi furono pertanto impiegati a vario titolo pressoché ovunque. Un solo vescovo è noto di questa sede. Tutti questi giganti erano sia temuti e cacciati dai nostri ancestrali. Con il quarto album del gruppo avvenne un significativo cambio di stile. Tutte le coppe assegnate nello snowboard sono sia maschili sia femminili. Nel suo primo periodo di servizio la nave operò nelle acque della Sicilia. Hotaru, però, non sa che ha una taglia sulla sua testa. Si trattò quindi di un fraintendimento. Poco dopo Bonanno riesce a parlare con Pozzo. Sono state disputate una competizione maschile e una femminile. "Questa rete di connessioni neurali che codificano la stessa esperienza, costituisce l'engramma." "Lieto fine e matrimonio anche per l'avvocato e Valentina." La numerazione degli anni presenta piccole differenze in base alla data scelta come capodanno. Dopo uno scontro coi tedeschi viene gravemente colpito agli occhi dal gas nemico. Entrambi i mezzanini hanno una scala per banchina. Un esemplare di Romeo è conservato al museo storico Alfa Romeo di Arese. Il suo governo perse però in breve tempo il sostegno internazionale. Ucciso il mostro cannibale torna la felicità; Fantaghirò prende parte ai festeggiamenti. Il ricettacolo è convesso-allungato. "Essa si presenta con forme coniche o cilindriche, realizzate in un'ampia gamma di materiali." "In seguito la ""fotografia time-lapse"" sarebbe diventata una procedura molto comune." Pallacanestro Primavera Mirandola. Il suo capoluogo è Clermont. Il sistema limbico opera influenzando il sistema endocrino e il sistema nervoso autonomo. Cat e Hutch possono, così, cavalcare verso il tramonto e altre avventure. Qui le visite sono guidate e regolamentate. Il bordo è moderatamente eroso, con spaccature a nord, est ed a sud. Farina di grano Christmas Holiday Non nascose la sua adesione alla massoneria. "Con ""legge"" in molti passi della Bibbia si fa riferimento alla legge di Mosè." In seguito ottenne altri feudi in Campania e Sicilia. Questo tema viene ampiamente trattato anche nei fumetti. "La trasmissione idraulica è tipica soprattutto della ""scuola nord-europea"", in particolare tedesca." Se si sale più in alto si possono incontrare marmotte, camosci, cervi e caprioli. Poi, appare improvvisamente ristabilito e si avvia a sposare la sua fidanzata. Si costruirono uffici per banca e posta, bar, ristoranti e varie segreterie. I servizi giornalistici vengono prodotti quasi completamente con personale e mezzi interni. Da allora non ha mai superato le fasi zonali. Si trova in Valpelline. Queste colonie godevano di una certa autonomia amministrativa e eleggevano magistrati propri. Nikita riesce a sopravvivere alla sparatoria che segue alla sua azione. "È la sigla dello sceneggiato televisivo ""Joe Petrosino""." La trazione venne prevista con locomotiva a vapore. "Vincenzo Giannetto""." "L'isola prende il nome dal tenente Richard Bowen della Royal Navy." Egli avverte i limiti angusti e la mancanza di spiritualità del mondo borghese. I dialoghi sono in presa diretta e si sovrappongono spesso. La religione predominante è il Cristianesimo. Alessandro Costa "Un anno dopo, Ryūji la troverà ad aspettarlo nell'armadio della loro vecchia classe." E non è stato il primo. Sviluppò egli stesso molti strumenti astronomici. Ann è rimasta con lui. Vide la vittoria finale della Dinamo Kiev, che così conquistò il suo settimo titolo. "Ogni anno in primavera nella via principale ha luogo la sagra dell'asparago pungitopo." Oratorio di Santa Maria in Valle A Virgilio sono intitolate le Virgil Fossae sulla superficie di Plutone. Attualmente non sono sotto contratto con una casa discografica e stanno lavorando indipendentemente. Questo accorgimento costruttivo è particolarmente benefico per recipienti che contengono fluidi chimicamente aggressivi. Questo fece di lui il primo calciatore spagnolo a giocare nella Tippeligaen. Il testo è stato scritto da Bernie Taupin. Storia della radio "Lingua d'uso, è, da sempre, una varietà del catalano occidentale con chiare influenze castigliane." Poi la mostra sul tetto del grattacielo di Sydney. "È l'ultima opera del ""Bach inglese""." "La ""i"" in origine indicava i modelli dotati di iniezione." La sceneggiatura fu scritta da Charles S. Haas. Sono due i vescovi conosciuti di questa antica sede episcopale, non ancora identificata. "Per ""capovolta mezzo pino"" si intende una forma più atletica della ""capovolta in avanti""." Linn è il suo secondo nome. "L'influenza del film di Kubrick non fu un caso." È quasi certo la malattia abbia una componente genetica. "Lennon ha dichiarato di apprezzare il ""middle eight""." I fondali sono bassi e sabbiosi ed è utilizzato come porto peschereccio e turistico. Ha tre figli: Samuel, Jari e Kevin; gli ultimi due sono calciatori. "L'ultima inquadratura mostra Elise terrorizzata che esclama ""Oh mio Dio!" La dote di Ottilia fu la più alta del casato di Baden. Altre modifiche sono state introdotte per facilitare le operazioni di manutenzione. Oltre alla regia, Fly ha sceneggiato i primi due episodi della serie. Divenne quindi consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Vinse per la seconda volta il Wolverhampton Wanderers. "L'Aquario è un segno fisso d'aria, governato da due pianeti, Saturno e Urano." Il capoluogo di contea è Defiance. "Nato in Francia, si trasferì in Inghilterra all'età di tre mesi." Il piccolo era avvolto da un panno bianco legato da un nastro viola. Fonti:Video Research, Ltd. Rivendicava anche le regioni storiche della Bucovina e Rutenia subcarpatica. Ideologicamente Barbara Comstock è una repubblicana conservatrice. Al termine del periodo di studio entrambi i gruppi persero peso in modo simile. "L'anno dopo realizza la sua prima rete in una competizione continentale." Gli aerei da trasporto civile, invece, possono avere anche sei o più schermi. Fu maestro di James Craig Watson. Le nuove proposte di adesione vengono considerate a scadenza annuale, in primavera. La riduzione delle tasse sarebbe stata bilanciata da una riduzione della spesa bellica. Con la disponibilità dei mezzi, cominciarono a formarsi le prime compagnie aeree. I profili definiti sono i seguenti. In Italia si scatenò subito un forte dibattito fra interventisti e neutralisti. Anche la veste del Bambino, in posizione frontale, è ricavata con tantissime lumeggiature dorate. Sul concepimento di Quetzalcoatl esistono altre versioni del mito. Fase opposta è la diastole cioè quella di rilassamento. "Le pareti della pallina si riscaldano e quindi il calore incomincia a trasferirsi all'esterno." Ed entrambi i movimenti politici possiedono una propria sinistra e una destra. Romano avrebbe risposto che sarebbe stato ucciso e condotto come trofeo a Costantinopoli. È la Duse in Sensi Dannunziani. Il passaggio di una cometa crea effetti strani sul pianeta. James viene salvato dalle candele accese della chiesa. I missionari consacrati sono composti sia da sacerdoti che da laici consacrati. Lincoln crea un diversivo per i Mietitori, permettendo a Clarke e Finn di fuggire. "Il corso di quest'ultimo segna il confine con la provincia di Reggio Calabria." Tutte le fasi del torneo erano ad eliminazione diretta. Ottenne il comando della divisione di Orano, in Algeria. Il ricorso fu respinto dai giudici. La sua attività pubblicistica continuò collaborando a numerosi giornali. In merito a ciò, Madero lo nominò comandante delle forze federali in Bassa California. Quando arriva la sera, il boss viene a parlare a Veronica. I venti dominanti sono quelli provenienti dai quadranti occidentali. Cosma e Damiano contornati dai passeri. Iscritto al Partido Progressista, è il presidente della sede paulista del partito. La coda è verde sfumata in giallo. La cupola presenta un piccolo cratere sulla sua sommità. La serie rimane inedita sulla televisione in chiaro per due anni e mezzo. Il disco è prodotto dalla stessa band e pubblicato dalla Columbia Records. The Phantom Fortune La sua arte spesso ricrea le morti di celebrità come River Phoenix. Esegue un ciclo di dipinti per il palazzo delle Ferrovie di Cagliari. Quello che seguì fu un bagno di sangue. Il film vedrà il ritorno di Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito. Fu sepolto nel New Mount Carmel Cemetery a Glendale nel Queens, a New York. Dopo i denti, la mandibola scende giù per ritornare al pari del becco. La validità delle pratiche astrologiche non è mai stata confermata in alcuno studio controllato. Nel corso degli anni novanta comunque vengono pubblicate alcune raccolte con canzoni inedite. Vengono trasferiti a Mosca. Il tema principale sono le ingiustizie tra le varie classi sociali. È questo il suo libro più noto e tradotto in diverse lingue. Non è noto in quale data i lavori si siano conclusi. Per questo brano non è stato realizzato alcun video musicale. Gli stessi testi marxisti furono inizialmente tradotti da versioni giapponesi. Jackson segnò due touchdown su corsa e uno su ricezione in quella gara. "Hanno al loro attivo due lp: ""Boop!" "Il titolo internazionale del film è Doraemon: Nobita's the Night Before a Wedding." "Si guadagna da vivere facendo la ""guaritrice""." Numerose le citazioni da parte del premio Nobel Grazia Deledda nella sua produzione letteraria. Scarpetta fu anche attore cinematografico agli albori della “settima arte”. È conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. "La ""Thomas W. Lawson"" è stata la prima petroliera con propulsione interamente a vela." "Le larve sono della tipica forma a ""C""." Confiscati i suoi beni si rifugiò a Roma. Gli occhi sono tondeggianti e prominenti. I loro voti determinavano a quale parrocchia sarebbero stati assegnati. Negli anni quaranta assunse il suo ruolo costituzionale in Israele. "L'immagine deve essere codificata come una stringa di caratteri e venire inclusa nell'header 'X-Face:'." Supergruppi, gruppi e sottogruppi sono individuati secondo un criterio alpinistico. "In pratica, ci sono poche differenze fra una galassia e l'altra." Dopodiché vengono arrotolate e consumate al momento. La morte sarebbe arrivata molti giorni dopo. Muore tre ore più tardi in ospedale. Gioca il suo ultimo match ad Hasselt, perdendo contro Kirsten Flipkens. "Olivier è altresì noto per la creazione dell'insalata Olivier, nota come insalata russa." "Egli continua a lavorare con l'orchestra come direttore ospite." È gregario e passa il suo tempo cacciando in agguato sul fondo. È un western statunitense con Kirby Grant, Gloria Saunders e Warren Douglas. "Guthrie's monumental best-seller!""." Bruna, la madre, è invece molto diffidente nei confronti della giovane donna. Nina Savina "Pop 'til You Drop!" "Ha studiato diritto e scienze politiche all'Università di Zurigo e Ginevra." "Le sue tavole furono riprodotte nell""'Encyclopédie"" di Diderot." Siamo ormai vicini ai caratteri dei libretti per musica del tempo. In tale caso era necessario il consenso del creditore. Inoltre, possiede una buona abilità nel battere i calci piazzati. "Blazkowicz conferma l'ordine, e lo schermo diventa nero." Ad esso si aggiunsero altri comitati. Vengono immortalati altri due blues lenti e un assolo del batterista. Durante la guerra di Castro guidava la cavalleria papale contro il ducato di Parma. Si giocava annualmente a Olbia in Italia. "Il numero dei pezzi d'artiglieria prodotti nel frattempo è asceso nell'ordine delle migliaia." Quando Stephanie raggiunge Nicole comincia una colluttazione. In entrambe le occasioni ha vinto la medaglia di bronzo. "Più tardi il cimiero rimase solo come ornamento dell'elmo araldico." Il suo nome deriva dalla presenza del Duomo di Napoli. "La sospensione è di tipo ""pull rod." Prevalevano quelle riferibili a Cervidi ed Equidi. Grete Rosenberg "L'unico difetto sarebbe rappresentato dal personaggio di Brian, troppo moraleggiante." Lungo le pareti, infine, sono disposte panche con lo Stemma di Cesena sullo schienale. Intanto furono in breve tempo istituite nuove parrocchie e altre cappelle. La sua datazione è problematica. Curtis Island si trova accostata al continente ed è separata da uno stretto canale. Sin dalla nascita, la Repubblica Slovacca fu fortemente dipendente dalla Germania nazista. Prima dello scoppio della rivoluzione francese la sodomia era un reato grave. Il resto del materiale rimane inedito in Italia. "Particolarità del gruppo è l'uso di strumenti fatti con materiali riciclati." La capitalizzazione riflette solo il valore patrimoniale di una società. Produce atassia, tremori e spasticità simil-parkinsoniani. Attualmente ci sono otto nazioni, ognuna con i propri campionati e le proprie coppe. Marta vince il concorso, ma viene esclusa e sostituita da una raccomandata. Herbert Barrett La realizzazione dei manifesti fu affidata al pittore Carlo Ludovico Bompiani. Si fermò solo quando giunse Kevin Nash ad allontanarlo dal ring. Nei primi anni settanta la Marina abbandonò il progetto. La competizione è stata vinta dal Montenegro. I sali sono meno delicati. Le squadre di Segunda División devono obbligatoriamente affrontarsi tra di loro. Per questo motivo, la sua azione lo portò alla ghigliottina. Sono state proposte varie spiegazioni per tale decisione. Lamb si guadagnò la fiducia di Owain, di cui divenne ciambellano. Il narratore incontra casualmente e più volte un musicista molto bizzarro. Il video ritrae le tre cantanti in una palestra, inizialmente vestite con abiti maschili. Si nutre anche di foraminiferi. Animali notturni Lungo le pareti si collocano finestre di piccole dimensioni. Negli anni trenta, ha partecipato a due campionati della massima divisione italiana. Belinda e Maurice Stern parteciparono alla realizzazione del brano. Slade sarà il batterista della band anche durante il Rock or Bust tour. Fu il fascismo a decidere la soppressione del comune unendolo a San Giovanni Bianco. Dopo lo scioglimento del duo, Stewart pubblica un album con gli Spiritual Cowboys. La crosta può essere ricoperta di muffe in caso di prolungata stagionatura. Un giovane oncologo viene trovato morto nel suo studio. "Dietro l'altare maggiore una tela seicentesca raffigura il ""Battesimo di Gesù""." "Ora l'abbazia continua ad essere abitata dai monaci cistercensi della congregazione di Casamari." Di Giovanni non si conosce nessuna discendenza. La diocesi comprende la parte occidentale della Lettonia, corrispondente alla storica regione della Curlandia. Il bestiame svolge un ruolo determinante nei riti e nelle credenze religiose masai. Molti bambini furono uccisi durante la breve battaglia. "Immediatamente dopo l'uscita del disco la band parte in tour con i Sevendust." Nella stagione successiva chiuse invece al secondo posto, dietro al Milano Saima. Estremamente impopolare, venne abbandonato dai suoi generali più fidati per la sua cattiva condotta. "Il seguente è l'elenco dei singoli pubblicati dai Dire Straits." Il sovrastante attico presenta porte-finestre semplici e con balconcini. Sempre come spettro ha dimostrato un contatto psichico diretto con i Soci Anziani. Così mentre l’aereo precipita, Samara uccide Carter. Nick verrà messo in coma farmacologico in attesa di ulteriori esami. "Sulla tracklist dell'album il brano è intitolato Rip Out the Wings of a Butterfly." Durante il viaggio Cindy conosce un ragazzo italiano, venuto in America come cantante. Al suo interno collaborarono le forze armate francesi assieme a gruppi di ricerca scientifici. Ricevette onorificenze in varie parti del mondo. Il brano arriva in nona posizione in classifica. Le canzoni erano perlopiù ispirate dalla musica elettronica, ma più dure ed aggressive. Si era sposato tre volte e aveva cinque figli. Successivamente segue corsi e masterclass di Ruggiero Ricci e Lewis Kaplan. "Aveva struttura convenzionale, per l'epoca, con una singola ala bassa e carrello fisso." "Disegna il concept ""Up!" Le tecniche di lavorazione sono arcaiche e necessitano di abilità e pazienza infinite. "Nessuno ha mai tentato di ripetere l'impresa." In particolare fu attratto dalle scienze naturali, specialmente zoologia e botanica. "In pochi anni il ""Giornale d'Italia"" diventò la voce del liberalismo monarchico." Nelle successive tornate elettorali venne riconfermato con percentuali maggiori. La Forza può essere manipolata in diversi modi. Egli confessò la sua relazione con Mary. Lanier è stato inoltre celebre per le dimensioni dei suoi giganteschi piedi. Il gioco supporta la modalità multigiocatore in cooperativo. Freddy è il figlio di Suor Mary Helena, nata Amanda Krueger. "Fra i quattro presentati, il Consiglio d'Arte di Roma scelse quello di Vincenzo Coppola." La monoposto viene presentata il primo giorno di test al Circuito di Catalogna. Sono le prime elezioni regionali anticipate nella storia della Lombardia. Attribuzione che non è mai stata contestata in seguito. Qui importa la tradizione laniera del Biellese che la famiglia coltivava già da decenni. Anticamente era assiduamente frequentata dai contadini che vivevano nei dintorni. Il distretto comprende la parte nord-orientale della provincia di Treviso. "In particolare, come sorta di ""tassa sul prodotto"" doveva essere versata la decima." Il che fa subito pensare al peggio. Si sono qualificate alla seconda fase le prime tre classificate di ogni gruppo. Il volo è lento, fluttuante e manovrato. La canzone ha ricevuto recensioni eccellenti. "Successivamente l'uscita dell'album, i Breaking Benjamin firmarono il loro contratto con la Hollywood Records." I comuni della Valle Brembana sono riuniti nella Comunità Montana della Valle Brembana. "Moira, la titolare dell'agenzia, colpita dall'avvenenza di Carla, la invita a casa propria." "Fu l'inizio di un esilio durato sette anni per i re spagnoli." Terry Henderson La colonna sonora ufficiale del film non è stata pubblicata. Sempre anticamente le foglie venivano usate contro le ustioni. Se non vuole che il filmato finisca nel notiziario, Wade deve lasciare Crime Alert. I nomi di Dunham sono essenzialmente per le famiglie di rocce. Dopo la vittoria degli alleati il tribunale militare americano non lo ritenne perseguibile. Da ricordare anche il sepolcro del cardinale Bartolomeo Pacca. "Più tardi, partecipò alla rivista ""Psyché." "Altre strutture per il tempo libero comprendono l'oratorio parrocchiale e un cine-teatro chiamato ""Agorà""." È sepolto al Monumentale di Milano. Si dedicò con successo anche al disegno di bozzetti per la realizzazione di medaglie. Il maggior numero di specie ricorre nella regione orientale e nella regione neotropicale. "La serie positiva continua anche in campionato, con la vittoria sull'Ascoli alla prima giornata." Questo gruppo di dialetti comprende anche il dialetto di Volendam. I disegni, raccolti in gruppi di quattro, sono racchiusi entro quattordici piccole tavole incorniciate. Iniziò la sua carriera qualche anno dopo la morte del padre, seguendone le orme. Harris e Goulding sono i destinatari delle vessazioni dei rispettivi partner. "Montevideo ha alle spalle un'importante tradizione sportiva." Mário Sérgio Ha vissuto un breve periodo a Terni in Italia. Le parti superiori sono grigio scuro, mentre le parti ventrali sono bianche. Ciascun elettore dispone della possibilità di indicare una preferenza sui candidati della lista prescelta. Si nutre di erbe, foglie, ramoscelli, noci e altre sostanze vegetali. "Si tratta di una delle prime fonti scritte dell'antica legge russa." La competizione non fu sempre svolta e spesso ci furono delle interruzioni. Marlon Redmond È definita come il luogo dei punti equidistanti da un punto fissato. Gli astucci sono molto utili per contenere vari oggetti di dimensioni abbastanza piccole. Si è inoltre posizionato al primo posto al box office giapponese. Luigi Fratino. Alla fine, la madre perdona il suo unico figlio. Invece prezzo è il corrispondente di tariffa da utilizzarsi per prodotti e opere materiali. Fanno parte del gruppo dei pali infissi. Le donne I sussidi per i prezzi furono reintrodotti per accelerare la crescita nei settori favoriti. Ne fanno parte, fra gli altri, Paul Strand, Irving Lerner e Ralph Steiner. Il territorio dello stato è collocato nella regione andina del Venezuela. Aiutò il suo team universitario a conquistare alcuni titoli nazionali di squadra. Tutte quante si riproducevano mediante semi di dimensioni relativamente grandi. Il suo maggior successo, in quel periodo, fu Kula Shaker. Ippolita ed Elisabetta furono probabilmente entrambe originarie di Melegnano. Poco dopo, Butch fa la stessa cosa. Al suo posto nella cappella venne collocata una copia. Stazione di Marigliano È stato sepolto nel cimitero di Woodlawn nel Bronx. "Dopo la guerra, Dassault costruì la principale azienda aeronautica francese ""Avions Marcel Dassault""." "Molto di più di lui è mostrato nell'anime." Venere benedice il loro amore e gli amanti finalmente sono uniti. "Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ""Heart""." La conformazione separa tre grandi bacini idrografici. Lavora alla palestra Young Line di Imola. Relativamente a questo repertorio ha realizzato alcune incisioni discografiche. Per questo motivo è preferibile utilizzare i chiodi orizzontali nelle fessure verticali e viceversa. "È una delle opere d'arte più conosciute del mondo." Movimento per la Democrazia Il controllo della città fu oggetto di una lunga disputa. Venne poi sempre riconfermato negli anni successivi. Fra questi mestieri rientravano ambiti più qualificati o meno qualificati. Per Nadal si tratta del secondo titolo consecutivo in questo torneo di esibizione. Si verifica quando un proprietario viene privato integralmente di un suo fondo. Palmer va in Afghanistan e Williamson in Marocco, a studiare musica. Un locus può essere occupato da uno qualsiasi degli alleli del gene. La pelliccia è corta, fine e densa, il colore generale è bianco-crema. Oltre allo stesso Eastwood, i protagonisti sono Morgan Freeman, Gene Hackman e Richard Harris. "Fu sepolto in Sant'Andrea delle Fratte." Si gioca annualmente a Portland negli Stati Uniti. Suo fratello Giuseppe è stato un genetista di fama mondiale. Sulla gronda erano allineate file di maschere in terracotta, antenate delle antefisse. Il nuovo modello ha un ambiente privo di odori. I dettagli della storia del gruppo sono sconosciuti. Entrambi questi cambiamenti erano apprezzati in un clima tropicale come quello di Cuba. Nella parte inferiore, frammentaria, si riconoscono alcune scene del ritrovamento della croce di Cristo. Partecipa e dirige numerose azioni al comando di un valoroso gruppo. Entrambi i sistemi hanno la caratteristica di avere volatilità e rischio elevate. Successivamente si è staccato dal gruppo di Adler assieme a Oswald Schwarz. Dopo il matrimonio venne saltuariamente indicata anche con il cognome del marito. Si può anche registrare e rigiocare le partite fatte. Il museo di Lille fu il primo ad essere costruito dopo il decreto. Si sono piuttosto evidenziate complicanze, che ne hanno ridimensionato le indicazioni. Il governatore della città, Aḥmad al-Tagri, era determinato a combattere fino alla fine. Tracy Jackson David Cuéllar Il motore mancava di alcune parti ed era inadatto per un uso immediato. Comprendeva parte della città di Narbona. Il primo gol allo stadio è stato fatto da Ruud Kool del Fortuna Sittard. "Circostanza diversa è la rettifica del valore dei beni ai sensi dell'art." La scrittrice Marion Zimmer Bradley fece parte del gruppo negli anni cinquanta. ʿUqba svolse un ruolo molto importante in Nordafrica. "Nei secoli successivi la tradizione del ""Thanksgiving"" si estese a tutto il Paese." Le presenze a fine campionato saranno due. Black Magic Particolare è invece la situazione nella provincia secessionista serba a maggioranza albanese del Kosovo. Poco dopo, Ginger si ammala e rischia di morire. I due, con non poche difficoltà, stringono una relazione e diventano amanti. Jonathan McKee In questo mese Maometto sposò Aisha. Le sue opere sono nei musei di tutto il mondo. Unitosi a lui e a Jill, riesce a scampare agli orrori della villa. Sono tipicamente prodotti per reazione catalizzata tra acido acetico e il corrispondente alcol. Il film venne prodotto dalla Twentieth Century Fox. Vince la Gran Bretagna, che conduce in testa tutta la gara. Erano caratterizzati da strane corna. "Il Partito Comunista della Federazione Russa non ha riconosciuto l'esito delle elezioni." Il suo rapimento e la sua morte erano molto importanti per la società spagnola. "La tifoseria biancoceleste intrattiene delle amicizie con quelle dell' e dell'Aenaria Lacco Ameno." Divenne anche un cavaliere della Tavola rotonda. Invisible, Inc. Ci sono diversi tipi di koma: help koma, support koma e battle koma. Il legno viene messo a terra e incendiato. Lo scafo era in acciaio a ponte continuo, con poppa arrotondata e bordi alti. "Successivamente diresse il progetto e l'esecuzione dei lavori di raddoppio della linea Battipaglia-Reggio Calabria." "L'intero album può essere ascoltato sul MySpace della band." Zhang He "L'incontro fu documentato da un cortometraggio della Selig Polyscope Company, ""Gans-Nelson Fight""." "Quella dell'artista colombiana, per dirla in italiano, è una vera e propria ""fissazione orale""." Portata per la politica e abile, fu un ottimo completamento del marito. La sua progressione è quasi sempre a carattere maligno. "Ha iniziato a frequentare una scuola d'arte a sette anni in Russia." Furioso, Tommy affronta il pilota e i due vengono alle mani. "Dell'ultimo capitolo era stato indicato solo il soggetto." "Il presidente Vladimir Putin adottò inizialmente anche questa versione come quella ufficiale dell'Esercito russo." "Segue il decreto Bersani-Visco approvato l'anno precedente." Non è dato sapere con certezza come Goffredo fosse venuto in possesso della Sindone. Tali dubbi si trasformarono in certezza di incostituzionalità dalla Corte con la sent. Nello stesso periodo concentra la propria attività concertistica in Italia. A sud del Sudan vi sono le foreste tropicali. "Il genere è diffuso nell'Ecozona orientale e in Australia." La squadra principale della città è il Vinnycja. Le colonne granitiche furono invece montate dal padre di Francesco Jerace. Le sue presenze con la maglia della nazionale di atletica leggera sono state sessantatré. N. Sherwin-White. "Tuttavia, l'Ipatinga è stato eliminato dal Flamengo, di Rio de Janeiro, in semifinale." I ragazzi promessi sposi sono interpretati da Lucrezia Piaggio e Donald French. Il corso era biennale e a tempo pieno. Lasciò vari figli e nipoti. Entrambi si dichiarano vittime di errore giudiziario. Fu anche acclamato cultore del ritratto idealizzato. In Coppa Davis ha giocato un solo match, vinto, con la squadra statunitense. "All'inizio troviamo la sala ""Colombia"", destinata alle esposizioni." "Prima della vendita, era rimasta l'ultima nave della serie Strade Romane appartenente alla Tirrenia." La maggior parte degli avvistamenti sul campo sono avvenuti di giorno. Le componenti del gruppo provenivano dal Canada, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Negli anni successivi Calvert venne sempre riconfermato deputato dagli elettori, pur cambiando distretto congressuale. Come somministrazione di farmaci si usa la dopamina. Durante il vennero pubblicati numeri speciali dopo ogni partita della Nazionale brasiliana. "Nell'estate dello stesso anno apre in acustico i concerti di Renato Zero." Ne esce sconfitto. "Ottenne il dottorato ""in utroque iure""." In ogni caso, ci vorranno degli anni prima che questo obiettivo venga raggiunto. Allo stesso tempo la moglie e suo figlio vivevano in una tenuta in Volinia. Nel tentativo di salvarlo, Johannes si frattura una gamba. Qui rimase tutta la prima settimana di settembre. A fine maggio, la federazione annunciò il prolungamento di contratto per Cole. "Perry, vincendo le sue resistenze, decide di aiutare di persona l'amico." "Insieme a ""Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!" Lo Sparta Rotterdam vince il titolo. Estranea alla vita quotidiana quindi non si hanno tracce nei legati testamentari. Il videoclip è stato diretto da Dom and Nic. Il secondo assiste il giocatore in vari modi, tra cui la preparazione in apertura. Molte teorie quantistiche di campo violano la parità e la carica di coniugazione. Gary Davis, e Igor Stravinsky. "Nelle immediate vicinanze è situata la ""Specchia Madonna dell'Alto"", ancora in ottimo stato conservativo." Durante questo periodo vince la Logan Medal of the arts. Smithfield si rivelò presto inefficiente per una capitale imperiale come Londra. Sulla trabeazione sono poste statue allegoriche. Ha quattro figli, è un sikh e vive in Inghilterra. I tre cavalieri si preparano alla partenza. Ha tre fratelli, Jason, Carly e Stella. Tuttavia, il bagno in comune è ben attrezzato. "L'anno successivo torna a Lione." Re Giovanni e Clemens, infine, arrivano alla resa dei conti. È inoltre uno straordinario rigorista. La facciata e il campanile sono stati realizzati su progetto di Renzo Bertone. Abitano ambienti molto diversi, grandi laghi, fiumi e paludi. "L'unico sport praticato a Stilo è il calcio." Il capitano cerca di catturarla, ma non ce la fa grazie a Leone. Fa inoltre parte della Capitol Music Group, comprendente numerose altre etichette. Bamberger aveva sei tra fratelli e sorelle. Preferiscono acque molto limpide e raramente nuotano lontano dal fondo. Sono in gran parte musulmani, con una piccola percentuale che pratica riti tradizionali. Sua madre vanta ascendenze irlandesi, mentre suo padre inglesi, scozzesi e irlandesi. "Acquistò inoltre piena autonomia l'ufficio postale." "Altri testi ci informano dell'esistenza di ulteriori corporazioni." Il disco è costituito principalmente da cover. Sono oggi visitabili e luogo di cerimonie pubbliche in memoria. I tortelli cremaschi potrebbero aver visto la loro nascita durante la lunga dominazione veneziana. "Sull’esperienza delle cose ultime""." "Durante la campagna militare l'imperatore era soddisfatto del suo comportamento." Queste registrazioni sono probabilmente le uniche testimonianze della voce di Julia Marlowe. "Il nome di Arlington venne prescelto proprio per l'importanza storica della residenza." "Yuma è la principale città dell'area metropolitana di Yuma, composta della contea di Yuma." La Comunità era stata quindi posta sotto tutela di un commissario liquidatore. La serie, ideata da Leslie Stevens, fu prodotta da Warner Bros. Anche un villaggio, nella stessa provincia di León, ha questo nome. Altre finestre potevano trovarsi sui lati. Le sculture si possono ammirare al museo Saint-Raymond di Tolosa. Maria Antonietta, come sperato, rimase presto incinta. "Home page del sito ufficiale dell'Esercito turco" È il ventiduesimo dei volumi pubblicati della saga Lupo Solitario. La maggior parte della sua musica resta tuttora inedita. Il team manager Gianluigi Stanga non fa più parte della dirigenza della squadra. "Le aree storiche sono conosciute come uno dei più grandi musei all'aperto del mondo." Ben presto lasciò la città natale, ma solo dopo aver frequentato Battista Del Moro. "L'attività teatrale è svolta da alcune compagnie cittadine." I poliedri erano noti anche ai pitagorici e agli etruschi. Di Padova. "Il ""diapason"" ha una strana forma asimmetrica con il micro-motore collegato al lato piccolo." Il termine con cui si identifica l’insediamento deriva dall’omonimo lago. Non è una laguna bensì una profondissima insenatura, di probabile origine vulcanica. Nelle ultime due servì come presidente di scienze naturali. I centri vertebrali caudali portano basse spine neurali e brevi chevron. In Italia il film ha avuto un buon successo come negli Stati Uniti. Villa Pallavicini Diverse parole sono state proposte come sua fonte. Margiotta era un centravanti-boa, forte fisicamente e di testa. Dopodiché la rana adulta continua la sua vita nel ciclo vitale. Più tardi riottenne quella funzione. "È l'ultimo film di Mario Merola girato da Brescia." Successivamente divenne diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede. Le conquiste africane precedente erano state brutali, ma nulla in confronto a questi massacri. Iniziò così un vero e proprio rastrellamento nelle campagne, e moltissimi finirono nei gulag. Si giocava annualmente a Valencia negli Stati Uniti. La diga chiude il lago artificiale detto Hollywood Reservoir. Oltre ai gioielli, ci sono scatole di gioielli e clutch con le pietre. Dopo gli studi superiori si trasferì a Los Angeles. "Rachel appare nella quarta stagione della serie animata ""Insuperabili X-Men"" degli anni Novanta." Chiavenna ha origini romane. È presente nella città anche la sua tomba nel cimitero monumentale. "È stata l'attrice più giovane a ricevere tale premio." Sono stati anche sponsor di molte aziende, tra cui Coca-Cola. "L'altra via Olten con Basilea da cui si accede a Francia e Germania." Breve biografia e file audio di brani in piemontese Testi e musiche dei Solstice. Il nome è adespota, non essendo stato portato da alcuna santa. Partecipa al Festival Teatri di Pietra di Grosseto. "L'uso del vaccino nel paziente pediatrico non è invece raccomandato." A Massa gli è stata intitolata una via. "Non ci sono insediamenti permanenti sull'isola, ma vi si possono trovare Inuit di passaggio." "Gli furono richiesti progetti di cancellate e del gonfalone dell'Ospedale Maggiore S. Andrea." Foster e Steve vengono salvati da una nave militare statunitense. La vittoria finale è andata al Real Madrid. In grandi dosi la morte è fatale o fulminante. Al contrario sono aumentate molto le seconde case di proprietà. La campagna coinvolge concerti che mirano a spargere il messaggio antirazzista. "Fu l'unico ufficiale della Marina Confederata a raggiungere il massimo grado." Vive su tronchi in piena foresta o ai margini in posizioni fortemente illuminate. Super Adventure Island Ha illustrato libri, con acquerelli delicati e dalle tinte morbide e luminose. Teorizzò la liberta di commercio del grano. Il monte, sebbene non altissimo, giace disteso sul mare, creando promontori e secche. In più, sono state proposte diverse nuove licenze. Il migliore amico di Ryo. Taylor Swift Sito ufficiale Sposa Kratos e da esso ha un figlio di nome Atreus. "È gestita dalla ""Chinese Swimming Association""." Il cast include nomi prestigiosi come Burt Lancaster e Ava Gardner. Gli uffici a Cuba hanno poi riaperto lavorando a intermittenza. "Il Priore Hartmann dell'Abbazia di San Biagio nella Foresta Nera venne eletto abate." "Trascorre l'infanzia a Frassino, Italia." Conobbe il servo di Dio frate Francesco Cascio, laico cappuccino da Licodia Eubea. Gli impianti industriali delle aziende statunitensi furono infatti temporaneamente convertiti alle necessità belliche. "In collaborazione con la Cineteca di Bologna ha redatto ""Il cinema breve." Per cucinare gli alimenti vi sono molti strumenti. Può seguire la formula della vendita diretta oppure della locazione immobiliare. Va ricordato che fu proprio Romita Sr. Queste categorie, insieme a Giochi, hanno raccolto oltre la metà del denaro totale. Nel medioevo il paese mantenne la sua caratteristica di avamposto militare. The Gathering Storm In questo periodo gli vengono conferiti importanti riconoscimenti in campo accademico e scientifico. Questa sezione può venire rimossa agevolmente, facilitando così la manutenzione della sezione calda. È stato telecronista di pallavolo e narratore nei documentari di Discovery Channel. "Dalla Torre è anche editorialista del quotidiano cattolico italiano ""Avvenire""." Nel frattempo, partecipa a diverse esposizioni pugliesi e nazionali. A casa di Susan arriva sua madre Sophie, in lite con il compagno Morty. Dopo gli studi di sociologia, si dedicò al mondo della cinematografia, diventando regista. Non è difficile capire perché le due donne fossero entrate in stretta amicizia. Nello stesso anno i Boni ebbero accesso per la prima volta al priorato. Il pattino era montato su blocchetti di gomma. Da questo punto si possono ammirare in lontananza le isole Diomede. In pazienti affetti da sclerodermia vengono prodotti anticorpi contro la titina. Ha scritto anche racconti brevi e testi per il teatro. Inizialmente la Ford si era piazzata al secondo posto del concorso. Con lui lavora e vive in molte città europee. Il calciatore si trasferì poi ai danesi dello Aarhus, club militante nella Superligaen. "Miti e riti"" in ""Dizionario delle mitologie e delle religioni""." Le orecchie sono marroni chiare, corte, triangolari e ben separate. Le unità dividono ogni altro elemento. I russi furono bombardati e morirono, gli altri furono rispediti in Russia. Come molte altre ammoniti, questo è un eccellente fossile guida. Tali malattie da anemia sono molto pericolose soprattutto nella popolazione femminile. Nel corso degli anni ha avuto diversi cambiamenti grafici. "Ha raggiunto il primo posto nella classifica di ""Total Request Live""." È una notte tempestosa. "Dopo ogni colpo l'immagine viene ridisegnata nella nuova posizione della pallina." I personaggi, essendo alieni, parlano con un linguaggio incomprensibile, ovvero con versi e suoni. "Fu sostituito per l'occasione da Vinny Appice, fratello del noto batterista Carmine Appice." Nella vigilia si svolge anche una maratona in costume per le vie del centro. Warren Perkins Frank Otto Inoltre ricevette nove Movie Awards. Il capoluogo è Navarro. È stato sostenuto da numerosi organismi di finanziamento nazionali e regionali. La storia di Rodez segue quindi quella della Francia. Il volo è lento, poco manovrato ma con scatti repentini. Questi musicisti venivano da ambienti pienamente fusion. Il sito è divenuto un parco archeologico, con un piccolo museo. Un altro celebre esempio di paradosso temporale si ha nel film Terminator. "Durante l'occupazione francese il comune fece parte del V Cantone del Dipartimento del Crostolo." Si ciba di invertebrati, soprattutto piccoli Crostacei e Policheti. Entrambe le Caroline nominarono dei commissari per sovrintendere al problema del confine. La porzione personale del nome veniva scelta usando il nome del clan. Ebbe diversi riconoscimenti e divenne presidente della società di medicina interna del Minnesota. La Metropolitan fu il primo modello statunitense ad essere prodotto interamente in Europa. Durante il corso degli anni collabora con numerosi artisti e gruppi. Thomas Dewar "In molti paesi e città dell'Alto Adige esistono vie o piazze a lui dedicate." Il tipo di movimento prodotto dipende dal tipo di attuatore impiegato. Sposatosi, ebbe due figlie, Adriana ed Amalia. Ha partecipato alla realizzazione di numerosi film e serie televisive. La navata destra termina invece con la cappella del Sacro Sacramento. "Ma al di là di tutto non c'è niente che faccia da confine." Inoltre, sono in genere venduti insieme al frigorifero. Il criterio è da considerarsi assoluto. Come freelance, ha collaborato alla supervisione al doppiaggio con Universal, Fox, Paramount e Dreamworks. Di queste versioni però furono completati solo pochi prototipi. "Si unì poi alla ""White Mountain School of Painting""." Viene catturato prevalentemente con reti in quanto abbocca raramente agli ami. Inutile dire che questo dubbio impianto non è mai utilizzato a grandi livelli. Della flotta di navi non si è più avuta notizia. Gli ascolti diminuiscono sensibilmente dopo le prime puntate. Paul Bernard "L'unica canzone con Fox alla batteria nella storia della band è ""Lost Johnny""." The Navigator "La protezione delle unità naturali ormai è disciplinata dal Codice dell'ambiente." Alla fine del Quattrocento fu aperto il secondo ingresso, ora tamponato. La sua persistenza aromatica si abbina ottimamente con il cioccolato amaro. Debuttò come professionista nel terzo turno contro i San Diego Chargers. Tramite il matrimonio Maria Leopoldina divenne imperatrice, regina di Boemia e di Ungheria. Nella volta palatina erano presenti grandi canali palatini. Le autorità lo ritennero un attacco contro il presidente e accusarono le forze islamiche. Più tardi nello stesso mese, partecipa ai Campionati Mondiali di Londra. A lui si deve anche la nozione di continuità uniforme. Presto divenne famosa per le sue scene di sesso interrazziale e di lesbismo. Nonostante fosse nata a Filadelfia visse e lavorò prevalentemente in Inghilterra. "L'album verrà pubblicato fisicamente solo in Sud America e in Russia." Intanto le sue crisi depressive si fecero sempre più violente e incalzanti. Motivo legittimo per risposarsi in caso di adulterio sarebbe infine la mancanza di prole. Il colpo riesce ma nella fuga due componenti litigano fino a spararsi. "Terminata la seconda guerra mondiale fece ritorno in patria, chiudendo la carriera nell'Oviedo." Questo drammatico incidente dimostrò quanto sicuro dovesse ancora essere il Rally. Lavora principalmente con video e sculture. I Gaal finalmente si ritirano e i protagonisti riescono a salvarsi. Presenta caratteristiche stilistiche affini alla fusion, al pop e al funk. Jean terminerà la corsa rosa in venticinquesima posizione. "Fu condannato, tra i reati più gravi, anche per ""banda armata""." Questi quadri fanno parte della collezione Brignole Sale di Palazzo Rosso a Genova. Le istituzioni sociali formali sono poche o inesistenti. Tali esibizioni spesso si combinano con la colorazione di avvertimento. "Il collegamento tra i filamenti può essere ""in serie"" o ""in parallelo""." La sala della ex-chiesa è per adesso visitabile solo su appuntamento. La pubblicità negativa sulla serie ha portato Kōdansha a interrompere la diffusione del manga. Houdet gioca in coppia con Joachim Gérard, mentre Kunieda gioca con Takuya Miki. A seguito del peggioramento delle condizioni economiche e politiche crebbero i rancori. I leoni erano leonesse, senza nome. La forza lavoro oggi si orienta verso il settore industriale, artigianale e commerciale. Lars appare come personaggio giocabile in Street Fighter X Tekken. La risposta verbale usuale è urlare, alcuni bambini danno risposte verbali in questo periodo. Il sommergibile riuscì a scappare, ma riportò danni severi. La costruzione dei canali di irrigazione ebbe inizio già prima della prima guerra mondiale. Una leggenda lo farebbe capostipite della famiglia Barozzi. "Ebert aggiunge ""Contact"" alla lista dei migliori film di sempre, nella ""Great Movies collection""." Negli anni novanta, lavorò per la rivista Boston Phoenix and Inc. "All'Accademia di Brera ebbe come maestro Cesare Tallone." Si trova interamente nel territorio del comune di Gela. Le orecchie sono a forma di imbuto, con un trago piccolo, largo e triangolare. Lasciata la Cagiva, il pilota britannico venne ingaggiato dalla Norton. Viene impiegato per delle feste pubbliche o private come matrimoni. Il suo desiderio però si avvera. Alcune rivelazioni sarebbero avvenute in modo onirico. Saltò però gli ultimi due appuntamenti stagionali. Santos è stato poi dirottato con successo sulla fascia sinistra in difesa. La maggior parte dei nemici comuni adoperano fucili, pistole, coltelli e candelotti di dinamite. Viveva disegnando tavole di anatomia per un ospedale. Il video della canzone è stato girato a New York "La sede generalizia dell'istituto, legato alla Grande Famiglia di San Camillo, è a Chieti." Di questa famiglia fanno parte i supercomputer, i mainframe, i minicomputer ed i server. Il suo stile di scrittura era elegante e vivace. A Greifswald, servì come sovrintendente ecclesiastico e come membro del Concistoro. "Ad alte dosi possono produrre sedazione e per questo utilizzati anche nell'induzione del sonno." Kareem Salami. Il commentario avrebbe dovuto fornire materiale agli storici. Ha anche due collane per adulti: una dedicata alla narrativa e una alla saggistica. "Come vedova, si è principalmente concentrata ""sui suoi interessi scientifici e artistici""." Inoltre, su proposta della Camera fu introdotto un progetto di legge sul servizio militare. Tuttavia nessuno trovò la morte in quel di Naso. Sua moglie Robbie poté così raggiungerlo a Hollywood, dove nacque la loro figlioletta Katharine. La criminalità diminuì profondamente dopo aver attuato il coprifuoco. La contemplazione della poesia è semplicemente contemplazione del Dharma. Si trovano nelle rocce magmatiche e metamorfiche. Alla grana grossa corrispondono numeri bassi, alla grana fine numeri alti. Persico era stato accusato di racket, estorsione, omicidio e cospirazione. Tuttavia lo scoppio della guerra condizionò ampiamente la vita operativa del nuovo aereo Douglas. "Wilde a quell'epoca viaggiava per la Gran Bretagna per delle conferenze." Il primo trailer esteso è stato diffuso da Yahoo! Maritain, Fiore, ma soprattutto Forster, furono gli esponenti con cui Modugno ebbe corrispondenza epistolare. La coppia ebbe solo una figlia, deceduta che era ancora lattante. Provengono dal Nord America. In questo mondo, i due erano lo strumento della volontà dei loro genitori. Dispone inoltre di un dispositivo che lo rende molto resistente alla pressione atmosferica. Sunny e Billy ebbero una relazione, con disappunto di Bart. Corrisponde al calore latente del processo di fusione a pressione costante. "La versione in vinile è stata pubblicata con un'ulteriore copertina interna estraibile." Soprattutto per le donne fischiare era considerato un tabù. "Ha avuto anche un ruolo ricorrente nella prima edizione di ""Rescue Me." Fortunatamente sulla gru non vi era nessun operatore. "In semifinale fu eliminato dall'Uruguay, poi vincitore del torneo." Nello smalto superficiale hanno un orientamento perpendicolare alla periferia dello smalto medesimo. "Sempre presso il Duomo ha insegnato per alcuni anni alla Scuola d'Arte." Tale versione verrà riproposta sul PlayStation Network. Ero là e pensavo: tutti questi personaggi fissano me! In campo astronomico si occupa principalmente di osservazioni di stelle variabili. Restano isolati dagli altri sorvegliati giorno e notte e vengono sfruttati fino al midollo. Sposatosi molto giovane, si separò dalla consorte e il suo matrimonio fu annullato. Inoltre, è lui il responsabile della paralisi di Xavier. "All'estero fu scritturata in Spagna, Belgio, Germania, Svizzera ed Egitto." Sono risultati i più votati dal pubblico estone. Un tempo una festa simile era presente anche a Berzo. Face Off Si trova posteriormente al ginocchio tra la coscia ed il polpaccio. "Sotto l'aspetto organizzativo, si parla anche di educazione omogenea." "Armee"" tedesca, che neppure inseguì le truppe francesi." "Nella messa in scena al Teatro d'Arte, l'opera fu un enorme successo." Il nome della struttura è provvisorio. Gli eroi si confrontano con Super-Skrull e lo sconfiggono. "In Nuova Guinea, è presente principalmente nelle foreste di ""Araucaria""." Rimase per il resto della stagione senza squadra. "L'equipaggio avrebbe dovuto essere composto da due elementi: pilota e navigatore." A temperatura ambiente si presenta come un solido giallo chiaro inodore. La fluoro-pargasite è stata scoperta sotto forma di tozzi cristalli prismatici neri. "Completò gli studi in diritto canonico e ottenne un dottorato presso l'Università di Orléans." "È sede dell'antico Grand Hotel St. Regis di Firenze." Reid fu eletto al primo parlamento federale com rappresentante della zona di Sydney Est. "I singoli portanti dell'album sono stati ""Soul kiss"" e ""Fifty dollar love affair""." Questo personaggio venne trasfigurato da Stoker nel Conte Dracula, il protagonista del suo racconto. Dalla loro unione nacquero quattro figli. In seguito, la vedova precedentemente sepolta si sveglia per la seconda volta, aggredendo Francesco. Il suo progetto era diviso in lotti che sarebbero stati sviluppati per gradi. Il corpo è allungato, con profilo dorsale e ventrale convesso specularmente. Le tre opere hanno identiche misure e identica incorniciatura. In tale occasione giocò come centromediano. Il primo vantaggio che si nota acquistando un portatile consiste nella comodità di trasporto. In particolare Peter Pevensie che, da timido e insicuro, è diventato arrogante e autoritario. Il film ha ricevuto pareri positivi da parte della critica. "In quest'ultimo album vengono incorporate anche parti più melodiche rispetto ai lavori precedenti." Nella tabella si trovano attributi come Nome, Cognome, Sesso, Livello, Reparto. "Annessi alla chiesa i chiostri dell'antico convento." "Contiene anche ""Heroin"", cover del celebre motivo dei Velvet Underground." Ha pubblicato poesie ed esposto i suoi lavori in gallerie della California meridionale. Le spore vengono rilasciate nel periodo compreso tra luglio e settembre. Di seguito, quando il video va in onda, Oggy diviene lo zimbello della città. "Molti dei distretti di Amman prendono il nome proprio dalle caratteristiche dei ""sette colli""." E il secondo in collaborazione con la rapper Nicki Minaj. Il gioco è basato su gare di danza. "La sede dell'associazione è nella città di Luanda." Ma Spike scopre che nella schiena, Paperino nasconde un barattolo di miele. Una famiglia americana si trasferisce in Messico per fabbricare bambole. Vinse come riserva il Capital One Bowl contro i Louisiana State Tigers. "Avevano la ""gimmick"" dei vampiri." Attualmente il parco è chiuso al pubblico. "Terminologia e temi del problema di scacchi""." "Le'coe Willingham" Essendo di recente costruzione non sono ancora estremamente diffuse. Questa edizione dei campionati italiani venne poi vinta da Dario Beni. Cooperano con tre organizzazioni no profit, alle quali donano parte dei loro guadagni. "Sorcerer riuscì a ritornare sul suo mondo grazie all'arte magica." Attribuito ai Wings, è prodotto da Paul e Linda McCartney. Questa così innovativa clinica era stata fondata da Jessie Murray e Julia Turner. Dei romanzi tradotti in italiano è indicata la prima edizione reperita. I circoli rappresentano i dati di terremoti effettivi. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ha posto fine al progetto. Il percorso espositivo si snoda per quattro sale dislocate su due piani. "L'organizzazione dell'Ufficio di sicurezza è la seguente." Dopo mille peripezie, Oliver riuscirà ad avere una vera famiglia, adottato da Brownlow. Il paese nel corso degli anni ebbe diversi incendi. È attraversata dal torrente omonimo. Poiché la selezione non è facile, questi gatti sono rari. A fine stagione, la squadra si è aggiudicata la vittoria finale in campionato. Il paese ospitante si è qualificato automaticamente. Il territorio su cui sorge il territorio comunale è soggetto a dissesto idrogeologico. Una descrizione dettagliata del funzionamento pure non è nota. Sembra che questa chiesa dipendesse dalla cattedrale di Bergamo. Nacquero così versioni allestite come ambulanze, pick-up o per altri utilizzi ancora. Alla fine della stagione la Meyer prende la decisione di candidarsi nuovamente alla Presidenza. La diminuzione delle ripetizioni favorisce il carico crescente. Anni trenta, Grande depressione. Musiche di Luigi Zito. "Di seguito vengono riportate le caratteristiche delle varie versioni previste per la gamma ""Solara""." "Attualmente ne utilizza una versione bianca con una croce di Sant'Andrea azzurra." Il termine indica anche i rapporti che occorrono, simili al gemellaggio, tra città. Tutta la redazione è formata da còrsi. Nei suoi viaggi, inoltre, si recò a Londra dove scoprì la pittura di Turner. "Dopo questa fase l'isola è rimasta sostanzialmente disabitata fino ai nostri giorni." La livrea delle femmine è invece uniformemente brunastra. "Era una delle città protette nel corridoio che univa l'Esarcato di Ravenna con Roma." "La Turchia ha definito le accuse ""prive di fondamento""." Segue una lista degli sponsor del torneo. Simon Marius sostenne anche di essere lo scopritore della Galassia di Andromeda. "La mancanza di finitura nella testa dimostrerebbe lo stato di bozza abbandonata dell'opera." Si trova in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Ha due sorelle Anastasia e Kimberly. "Zito rispose ""Va bene." È un difensore centrale forte fisicamente e di grande personalità abile nel gioco aereo. Lo schema ottico prevede undici elementi in nove gruppi, senza alcuna lente speciale. Le circostanze del suo decesso sono tuttavia rimaste poco chiare. A Roma gli è stata dedicata una via. Scelte differenti di spazi semplici e di condizioni di compatibilità portano a differenti oggetti. Interessante è anche la lunetta che sormonta il portone di legno. "Le donne possono ancora essere simbolicamente ""date via""." Alla fine si decide e le manda una fotografia. Nel video compare anche la modella portoricana Joan Smalls. Il gruppo però si sciolse dopo pochi anni. La bocca è rivolta verso il basso ed è provvista di barbigli. In seguito la compagnia fu sciolta. La contessa promette a Leone di prendere le sue difese col conte. I due iniziano così a perlustrare la zone separatamente. La via delle stelle La città ospita inoltre diversi più piccoli parchi. "È abitato tutto l'anno dal monaco don Ernesto." La diversità delle risorse genetiche, che è una componente della biodiversità, è quindi indispensabile. "Ora il gatto deve però sfuggire alle insistenti avances dell'aquila." "Sempre a ""SmackDown!" Il Real Betis finisce al diciottesimo posto in classifica. Il film è stato prodotto dalla Toho Company, che ne possiede tutti i diritti. Poi, una volta pronto, entra in acqua ed inizia a pescare. Gran parte dei deportati morì a Gusen, sottocampo di Mauthausen. Duff è un esponente dei Liberal democratici. "L'organo, che occupa l'intera controfacciata, si erge per circa trenta metri di altezza." Verrà promossa direttamente anche la seconda classificata, mentre la terza affronterà lo spareggio play-off. Il piccolo campanile a vela è posteriore. Ciò nonostante, tale valore potrebbe non essere adeguato alla sussistenza umana. In queste reazioni si assume che una certa proprietà, chiamata appunto stranezza, è conservata. "Ogni anno in Europa si svolge l""'Europeade del Folclore""." Gaetano Saya Katja Salskov-Iversen Lungo i versanti della valle del Lagaccio restano i ruderi di alcune polveriere ottocentesche. Sulla sua arte mancano studi recenti. Tale scelta fu fatta per contenere il numero e la durata delle trasferte. Ha scritto articoli su Mondo, Espresso, Herald Tribune, Europeo, Gulliver, Le Scienze. La trasmissione subì nel tempo leggere modifiche formali. La vittoria è andata alla Padania. "Questo animale potrebbe essere stato molto simile all'antenato degli odierni gruppi di ruminanti." Il frutto è una capsula contenente più semi. La diocesi rimase quindi vacante per mezzo secolo. "Nacque in Canada, ma crebbe poi negli Stati Uniti d'America." È una specie arboricola e notturna, costruisce nidi nelle cavità degli alberi. Al momento non esiste vaccino. Vi sono rappresentate due scene differenti ma non separate. Questa pietra fu eretta accanto ad un campo e lungo una strada sterrata. Questa specie è conosciuta soltanto nel Venezuela nord-orientale. Infine, degno di nota è il campanile della parrocchiale. Col tempo i naufraghi scoprono che gli abitanti, possiedono grandi poteri mentali. Prima di approdare al Messina, aveva militato nella Rivarolese e Vogherese. Sono di abitudini diurne e possono essere osservati volare intorno ai fiori. Vennero sepolti insieme al Riverside National Cemetery di Riverside, in California. Composizione Liberty in pietra e bronzo. "Oggi il convento ospita la fraternità locale dell'Ordine francescano secolare, la Gi." Back Against the Wall Il gioco è uno sparatutto a scorrimento. Attualmente è in riallestimento. È eletta nella circoscrizione del Nord-Est. Molto meno diffusa è la variante maschile, Barbaro. Il combattimento durò fino al tramonto. Protagonista del film è Barbie, che interpreta il ruolo di Ro, diminutivo di Rossella. "Il ""Guerriero"" è custodito presso il Museo archeologico ibleo di Ragusa." "L'editore è sempre Newton Compton Editori." Nel dopoguerra completò gli studi universitari in filosofia e teologia. Una sorta di afrodisiaco. Ebbe ancora in vita fama di santità. Fu certamente assistente del padre alla corte napoletana. Michael Doyle Questo è anche il primo incontro tra Speedy e Silvestro. Le si attribuirono anche alcuni episodi miracolosi. Altre aree edificate ad uso industriale sono presenti diffusamente in tutte le zone pianeggianti. A un certo punto, il nome della stazione ferroviaria fu cambiato nuovamente in Gibbon. Il dolore viene descritto come lieve ma permanente. Il capoluogo della contea è Columbus. Il controller spesso così incappa oltretutto in errori di fattura. Diventare santi non significa fare cose eccezionalmente buone, ma compiere il proprio destino. Una gioventù offesa. Vide la vittoria finale del Rosenborg, al suo ventesimo titolo. "Alla fase Interregionale arrivò la prima sconfitta e quindi l'eliminazione." Antalcida, di ritorno, non lo liberò. Tuttora il teatro ospita nella stagione invernale opere, balletti e concerti. Si distinse inoltre per una marcata originalità. Gene Short Nonostante la proposta, Casey è molto titubante sul da farsi. Progressivamente, a causa delle intemperanze del giovane imperatore, tale rapporto si deteriorò. "Decise di non firmare e si iscrisse all'Università del Mississippi." Nel manga Pokémon Adventures Red possiede un esemplare del Pokémon. "Riuscirà però a sventare l'attacco usando David, il capo del Dipartimento, come scudo." La produzione di frutta è relativamente cospicua e regolare. "E’ articolato in tre sezioni ""Archeologica, Risorgimentale garibaldino"" e delle ""tradizioni popolari""." "L'anno successivo ad affiancarlo nella trasmissione c'è Elisabetta Canalis." È sposato con Antonella Cardinale e ha due figli. Nessun piazzamento. Una volta salvata Zoe ritornano a casa. Segnate con un asterisco le coppie invitate. Adattamento di Francesco Niccolini. Vive a Brooklyn. Cinque teste di cherubino versano acqua in una vasca sottostante. "Questo dirigente è comunemente chiamato ""Dirigente arbitro"" o in rari casi ""arbitro di base""." Si spera che le parti accettino i negoziati diretti. Da quel momento è diventato il portiere titolare del Club América. Gaetano Salvemini era infatti uno dei punti di riferimento del padre che era antifascista. Questi sono i saldi della Svizzera nei confronti delle Nazionali incontrate. "Suo nonno, Vincent Clarence Price, inventò ""il lievito del dott." La domanda che si pongono tanti è: si può insegnare a scrivere un romanzo? Gli ultimi anni li trascorse in Francia, a Chaumont e nel Tours. Muhammad El-Amin Per ogni speciale viene indicato il titolo originale. Ma la sua vera passione è scrivere. In questo modo il Beşiktaş divenne anche la prima squadra turca ufficialmente registrata. "In questa serie la storia d'amore con Annuccia Martini ha dei momenti di crisi." Redl cade nel tranello, perché stavolta cede alla sua indole. Nei pressi della stazione di Mezzocorona era posta una stazione del tram. "Per gli standard dell'epoca, ricevette un giusto processo." "Un agente può rispondere alla domanda ""perché?" "Il primo brano, ""Magnificat"", è tratto dal Vangelo di Luca." Si tratta di una scultura bronzea che ritrae una figura umana in una sfera. In cima alla facciata si trova un campanile a vela. Rientravano nelle previsioni della legge anche le offese ai magistrati. Era fratello di Baldassarre Odescalchi, I principe Odescalchi. I principali risultati Il pezzo venne spesso utilizzato nei programmi televisivi per bambini specialmente negli Stati Uniti. I colori sociali sono: il rosso e il blu. Ognuna di queste catene gestisce diversi sottoprodotti. È un animale notturno, solitario e prevalentemente arboricolo. Linea che in seguito decise di vendere durante una ristrutturazione aziendale. Per converso il borgo fu saccheggiato e la fortezza data alle fiamme. Una donna non sposata può perfino prendere una moglie. Annie, come suo padre, studia il Necronomicon ed era presente quando lo rinvenne. Perciò per motivi di sicurezza, in casi estremi questo viene chiuso. "Compose il ciclo ""Tre cori maschili""." Poi il trasferimento a Roma, dove fece il garzone in una drogheria. "Le implicazioni legate a questo principio vengono particolarmente approfondite nello studio dell'aerodinamica." "L'entrata in produzione è tardiva; fiorisce a metà stagione." Nel primo dopoguerra la situazione economica di molte delle industrie tedesche era disastrosa. Esso utilizza i dati dai servizi di Alibaba per compilare il suo punteggio. Ha frequentato la Kelvin Hall School di Kingston upon Hull. Persone di cognome Grassi Il pedale è costruito solitamente in acciaio. È retta dal vescovo Joseph Mark Spalding. Il primo componente della stirpe che si rese noto fu Marco Pietro de Zanna. "Da allora cominciò a prendere corpo il “Museo di Paleontologia” dell'Università di Catania." Follie di Hollywood Da allora la sua carriera non conosce interruzioni. Nel mare che circonda la Corsica vengono pescate una quarantina di specie di pesci. Oggi i due volumi sono conservati presso la Biblioteca Statale di Lucca. Sono solidi a temperatura ambiente con aspetto granulare e color bruno-nero. Il singolo ha visto la partecipazione alla parte vocale del rapper statunitense Akon. I petali sono più chiari sul lato esterno. Muore a Napoli appena sbarcato dal viaggio di ritorno. "Le riserve marine sono gestite dal ""New South Wales Department of Primary Industries""." "Infatti con l'adozione del Carcano mod." Le carrozzerie erano decisamente aerodinamiche. In alto due piccoli fregi completano il portale. Descrive tecniche per la respirazione di base e il rilassamento. Gli adulti fanno ritorno alle tane al tramonto. Finisce la carriera con il Lillestrøm. La vita privata di Monzón è costellata da relazioni tormentate. A destra ci sono due suonatori che soffiano in lunghi corni. Si fa promotore del matrimonio tra Andrew e la nipote. Dopo il ritiro divenne allenatore di biathlon alla Dinamo Mosca. Fu più volte membro del Governo infatti fu più volte sottosegretario e Ministro. La mancanza di vitamina B può avere conseguenze serie, come anemia e malattie neurodegenerative. Tracce bonus Edizione limitata Non erano presenti, inoltre, le grandi scaglie protettive tipiche di alcune forme attuali. Scritto con Angelo Orlando. La Cima Rosta si trova in provincia di Torino. Con la prima etichetta ha lavorato sugli album di Frank Sinatra. Verdi lo considerava il migliore della raccolta ed uno dei suoi lavori più significativi. Lei, avvisato Jacob, prende un volo per raggiungerli a Creta. "L'edificio cinquecentesco della sinagoga nacque come ""Casa del governatore"" nel cortile del castello Gonzaga." Sul poggio, di fronte alla chiesa di Santa Maria, restano ruderi di un castello. Nella crocefissione mantiene quelle suggestioni lombardo trecentesche aggiungendovi con accenti cortesi. La maggior parte delle canzoni sono cantate da Benjamín Rojas. Il borgo ha origini molto antiche. Buona parte dei dialoghi sono in lingua originale Sioux. "Né il singolo né l'album vennero diffusi negli Stati Uniti." Si trova in Svizzera sul confine tra il Canton Ticino ed il Canton Grigioni. Ha aspetto fibroso-lamellare è pesante non molto dura rara. Furono seguiti dai popoli germanici orientali, i Goti ed i Vandali. Sono i guerrieri di Hades che solitamente si collocano nelle posizioni più elevate. Successivamente passò in eredità alla locale curia. Il pezzo è nella tonalità di La maggiore. Ciò portò infine alla creazione dello stato fantoccio del Manciukuò. "È stato il primo singolo estratto dal secondo disco dell'artista, ""Demian""." Ciò era per lui causa di violenza e disarmonia sociale. La Creatures Incorporated è una consociata giapponese della Nintendo. È stato direttore della Rivista “Quaderni costituzionali. Le linee alveolari dei denti superiori sono parallele. Presenta un corpo leggermente compresso lateralmente, con la testa dal profilo appuntito. Lo stadio si trova nel cuore del quartiere Campo Grande di Rio de Janeiro. Grazie a questi Rave, ben presto Timo Maas acquisì popolarità in tutta Europa. Pong Lee è a capo di una banda cinese specializzata nella tratta delle bianche. Attualmente milita nella Promozione Toscana. Distrutto dai milanesi nel sec. Calate a la italiana. Alleanza Nazionale, invece, è il primo partito a Fondi e Rieti. Il tutto attuando il principio di sussidiarietà recepito dalla sempre più presente normativa europea. Cominciò a scrivere le prime composizioni da autodidatta, influenzato soprattutto da Webern e Debussy. Seguiranno altre due marcature, contro il Parma e il Cesena. Muṣʿab b. Occasionalmente possono occupare tane nel terreno. "Per me le canzoni sono canzoni""." Alla sua morte gli succedette Jean-Louis Pons e, in seguito, Giovanni Battista Amici. La regina rifiuta, affermando di avere già una controparte adeguata in Data. Tutti i brani sono di Jon Anderson, Bill Bruford, Steve Howe e Rick Wakeman. Come il suo amico di Filadelfia Freeway, è di religione islamica. Le sue opere mistiche influenzarono molti scrittori successivi, tra cui Francesco di Sales. La sede centrale è a Vienna. "La sua opera è conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero." Il padre della ragazza si infuria con lei e la picchia. La loro compressione aiuta soprattutto se vi sono molte stringhe con un uguale prefisso. Nella sua forma cronica è la forma più frequente di angina pectoris. "È prevista l'eliminazione di una squadra per ogni puntata, sulla base del punteggio ottenuto." "Rita Ora, ""Without You"" ft." Ha lavorato come responsabile dei servizi sociali nei comuni di Spinea e Jesolo. Inoltre è pronto a vendicarsi su Sin Cara. A lui è dedicato un museo storico di Matera. "Michael e Christian finiscono così con l'incontrarsi." Fu nominata per il Grammy Award per Miglior Parte Vocale. Il servizio ed i treni sono gestiti dalla South Eastern Trains sulla linea Hayes. "Acquisendo gli ""stemmi dei Talenti"" necessari, i sims possono realizzare creazioni sempre più varie." Nonostante la famiglia fosse protestante, frequentò una scuola cattolica. "All'interno si apre un raccolto cortile su possenti colonne in pietra d'Angera." Premi Oscar La pinna anale invece è molto lunga. My Own Worst Enemy Un quarto capitolo è dedicato alla conclusione della storia. La stagione successiva rescinde il suo contratto e così passa allo Zagłębie Lubin. Si laurea al conservatorio di Saint Louis. "Il suo nome sembra essere la fusione di ""Shangri-La"" e ""Valhalla""." Al termine di quella stessa stagione, lo Stoccarda si è laureato campione di Germania. Vi furono esclusioni illustri, come quelle di Gaetano Baccani e di Alessandro Antonelli. Le rivalità tra i grandi od i potenti del Medioevo sono feroci. Vennero chiamati da John Peel per una sessione di registrazione. Allora sentì il Padreterno che gli diceva di averlo aiutato perché era stato onesto. I risultato ottenuti da entrambi non vengono omologati. "McCandless frequentò la ""Woodrow Wilson Senior High School"" di Long Beach in California." Il titolo maschile è stato vinto da Ahmet Arslan, quello femminile da Anita Haakenstad-Evertsen. Malgrado questo, attualmente non è incluso tra le specie minacciate. "Questa è la prima ""power ballad"" degli Staind." Attualmente è il singolo a dodici pollici più venduto di sempre. "Quest'ultimo esaltò la rivolta." Tutte le tracce sono state scritte da Ted Nugent, eccetto dove diversamente indicato. Decise tuttavia di di entrare in seminario una volta terminati gli studi. "Ana ha capito che Juan l'ha usata come copertura." Predicò di cose che riguardano la morale. Oggi il villaggio è luogo di tranquilla villeggiatura estiva. Ma per diverse ragioni, i prototipi dei due modelli non ebbero alcun seguito produttivo. La chiesetta del passo è quella un tempo presente nel cimitero militare di Paneveggio. Viceversa, i neutroni, elettricamente neutri, non hanno attività repulsiva elettromagnetica. Le sorelle vennero liberate alcuni mesi dopo, ma i loro coniugi restarono reclusi. Le pinne pettorali sono scure. La sede centrale della compagnie è a Mosca, in Russia. Una volta formato il pane, esso veniva cotto posizionato su delle foglie di alloro. È il più esteso classico della letteratura italiana, lungo più di diecimila pagine. Doveva avere certamente una particolare vocazione letteraria. "Di sentimenti repubblicani, comandò una legione della ""Guardia nazionale"" della Repubblica Cisalpina." È il secondo più grande porto del Marocco, dopo il porto di Tangeri Med. Nonostante la sentenza, è molto improbabile che Andersen torni ad operare. Il comune offre molte spiagge popolari per la bellezza scenica. Parla correntemente inglese, italiano, francese, tedesco e portoghese. Negli ultimi anni di vita venne colpito da un glaucoma. Il corpo è fusiforme, leggermente compresso lateralmente. Nipote del fondatore della Paramount Pictures Adolph Zukor, combatté nella seconda guerra mondiale. Una terapia antibiotica è necessaria in caso di infezione batterica. Ha un fratello minore, Lukas, slittinista della squadra giovanile austriaca. "Loro dicono:""che frutta vuoi?" Spesso gli endemismi puntiformi corrono seri rischi di estinzione. "Il secondo ""Sacrificio di Isacco"" è conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze." "Venne aggiunta una ""chicane"" sul rettilineo delle tribune per rallentare la velocità delle vetture." Riuscirono poi ad estendere la loro influenza su Calatayud. "Delta Junction è conosciuta anche come ""città del vento""." "Successivamente tornarono a coltivare il terreno e tornò anche l'acqua." Il favorito è il primatista mondiale Jonathan Edwards. Ci sono differenti progetti riguardanti un possibile stato palestinese. "È la terza persona ad adottare l'identità di Tarantula." La tomba dove riposano assieme è a Roma al Cimitero del Verano. Non commestibile da crudo. Farrah, in seguito alla decisione del tribunale, si trasferisce nella seconda casa della madre. Inoltre non è parente del giornalista Candido Cannavò. Varen’ka sembrava essere consenziente. "C. Lattanzi, ""I Bergamini." Di piccole dimensioni, questi animali erano probabilmente simili a topi e scoiattoli. Essa Ali Il portale in travertino è di Ippolito Scalza su disegno di Galeazzo Alessi. Per la Feralpisalò è il primo successo nazionale a livello giovanile. Il direttore responsabile è Alessandro Ludovico. "L'accusa fu condotta da John Cooke, nominato ""Solicitor General""." In occasione delle feste o eventi importanti, spesso, vengono realizzati collegamenti in diretta. Il soffitto è voltato. Vanessa Quin Come conseguenza non si possono creare liste infinite. Era provvisto di una lunga coda verdastra. In Iraq, si sono evoluti da recinti di preghiera quadrati. "Il disco fu registrato al ""Plaza Sound Studios"" di New York, nelle date indicate." Vennero assegnate medaglie in cinque specialità tutte maschili. Sono piante che tollerano molto bene condizioni di siccità. "Ma una volta tornato, scopre che sua moglie l'ha tradito con l'avvocato Marini." La Filarmonica Romana svolge anche attività didattica, con una propria Scuola di musica. Il settore idrico italiano. "Molto apprezzati risultarono i busti di ""Michelangelo"" e di ""Rabelais"" a Versailles." Al termine del campionato si laureò campione di Norvegia. Natalie Griffith La banda musicale di Introdacqua ha eseguito molti brani inclusi nella pellicola. Si scopre che il padre di Lina e Jonas è morto in prigione. La storia è simile a quella della Bibbia. Una squadra mista di membri degli Outsiders e della Infinity, Inc. Capoluogo del distretto è Viana do Castelo. Oggi la dimora è utilizzata come struttura alberghiera. Maria delle rose”. È lungo circa un metro: la coda è leggermente più lunga del corpo. "Dopo la maturità classica si diploma alla ""Bottega"" di Vittorio Gassman." Arrivano due poliziotti e Marion li accompagna alla cella frigorifera. "Si trovano nel mar Adriatico centrale, adiacenti alla costa nord-orientale dell'Isola Lunga." Visti i risultati del suo stratagemma, decide di sposare la cameriera. "Napoleone la definì ""la più terribile delle mie battaglie""." In questo caso si parla di dittongo fonologico. Intanto Visser distrugge le fotografie che aveva scattato e quelle ritoccate. Gage, per poi spostarsi a Reilly Hill. "La vita, per Wilde, si configura infatti come un'opera d'arte ben riuscita." "Al termine della serata, i tre ""complici"" si incontrano e Edward viene smascherato." Nella parte settentrionale è ancora presente una torre di guardia. Giudicato troppo moderato, provoca l’immediata riunione di redazione per protesta dei giornalisti. Ad ogni modo gli ordini del comandante francese vennero eseguiti. Meno comuni da trovare sono invece esempi di strutture per schiavi intatte. Amendola diventa componente della commissione finanze. "La firma che reca il documento, però, è 'Scipione A'." "Questi creò l'organizzazione della Jihad islamica egiziana raccogliendo i seguaci di Qutb." Le altre comunità che hanno emesso monete sono numerose. Si differenzia nella interpretazione della meccanica dello zoccolo. Successivamente rivelò la sua identità e si unì ai Vendicatori nella lotta contro Thanos. Jaroslava Mahučich Trasferendosi a Potsdam, entrò nel consiglio cittadino. Morì cinque anni dopo e probabilmente non entrò in Carinzia. Eagle Rock Records offrì ai Van Halen un contratto discografico. Da molti è considerato una pietra miliare della musica rock degli anni novanta. Essi furono i primi ad entrare a Bergamo e i primi a Brescia. Viene prodotto prevalentemente come tabacco da masticazione. The Bounty Hunter Randy Ayers I semi sono molto numerosi, minuti e lisci. In generale gli ordini sono aperti a tutti gli studenti ma esistono delle eccezioni. Il trago è lungo, dritto ed affusolato. "Un'altra spiegazione vuole che il nome derivi dal turco e significhi ""piccola fortezza""." Il testo e la regia sono di Renato Sarti. Gregorio si trovava nel seminario di Barbastro quando scoppiò la guerra civile. Il film è conosciuto anche con il titolo Body Armor. Le prime presenze umane documentate risalgono alla tarda età del bronzo. "Sedici mesi dopo fu pubblicato il secondo album, ""Oops!..." "La regione nord-occidentale, con capitale Bratislava, divenne una parte dell'impero, spesso chiamata ""Ungheria Reale""." "È uno degli antagonisti della serie a fumetti ""Ultimate Spider-Man""." È uno dei quattro comuni enclave del Brasile. Questa stessa cavità viene riempita di farcitura; successivamente il dolce viene coperto di glassa. La madre era invece greca e si chiamava Caterina. In Fed Cup ha giocato quarantadue match con la squadra jugoslava vincendone trenta. Battaglia di Cumberland Gap È da tener presente che i titoli delle opere possono, quindi, conservare delle varianti. "In tedesco significa letteralmente ""struzzo""." Sono presenti strutture appartenenti al porto di Tunisi. Appartiene alla categoria degli scooter a ruote alte. La stagione per il club si è conclusa con la promozione nella massima serie. "Furono abitate dal neolitico fino all'età del ferro." Richard crebbe con tre fratellastri, nati da un precedente matrimonio del padre. "Questa specie è diffusa soltanto sull'Isola di Mindoro, nelle Filippine." Si distinguevano per pochi particolari. "La ""z"" finale appare verso la fine del Medioevo." "Qui fu membro del Comitato Antifascista e Segretario provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia." Arma Aeronautica Ruolo Combattenti. "Sentimentale: le più belle canzoni d'amore..." Nel doppio femminile hanno trionfato Anne Smith e Kathy Jordan. Ogni puntata è composta da circa una dozzina di episodi inediti. Molti ashram servono pure da scuole residenziali. "Necessita che ""tutti"" sentano di essere sostenuti." "La storia ""Demon War"" lo reintrodusse come fratello di Blaze." Al termine del campionato, la Reggiana riesce a salvarsi. Da allora, hanno cominciato a esibirsi in tutta Europa. "Il suo è un io disgregato, incapace di ritrovare l'unità." Le sue apparizioni in tv aumentarono dagli anni novanta. Qui venne insignito del titolo di Governatore delle isole Banda. Possedeva super forza, una formidabile abilità di salto e alti livelli di resistenza. Le concentrazioni plasmatiche terapeutiche sembrano mantenersi costanti per diverse ore. Ricevette un discreto successo nel Regno Unito. Il capoluogo di contea è Tilden. Come gli altri lemuri, lo si trova solo in Madagascar. I palpi labiali risultano esposti. Ora quella lapide si trova nel giardino della villa. Ayane Sakura "Numerose e notevoli le opere d'arte conservate nelle cappelle laterali." Avendo sette campate, si differenzia dalle tipiche residenze nobiliari pisane, che ne presentano cinque. Il piumaggio delle varie specie è variabile dal bianco, al bruno, al nero. Chi è lassù, fr. Misura una quindicina di centimetri di lunghezza. Per questo nella vasca devono essere presenti molta vegetazione, legni di torbiera e rocce. Al momento della nomina aveva cinquantotto anni. "Poco dopo l'uscita dell'album, molti lo restituirono ai negozianti denunciando la ""truffa""." "Inizialmente il torneo era disputato con il girone unico, dato l'esiguo numero di partecipanti." Questo fu interpretato come la volontà della Madonna di rimanere in quel posto. "Santuario di Sant'Anna." Il motore era un quattro cilindri in linea non sovralimentato anteriore e longitudinale. È anche uno degli hotel più alti del mondo. "Tuttavia recentemente alcuni di loro hanno fatto rientro nonostante l'attività vulcanica sia ancora presente." "Nonostante il successo della campagna l'orchestra non è stata presente." "Il brano ""Se ci sarai"" è stato invece pubblicato come singolo promozionale." "Verso la metà dell'Ottocento il Brasile aveva raggiunto una notevole solidità economica e sociale." Il vino liquoroso madera è nato in maniera casuale. Oggi, La Défense è il più grande centro direzionale di tutta Europa. The Great Experiment Dopo questo avvenimento, Amir cercherà di non stare più in compagnia di Hassan. "L'anno successivo è uscito ""Tudo"", album che contiene anche una cover di Neil Young." È stato registrato anche in inglese e spagnolo. "L'interno è un auditorium con alcune tracce romane, come lapidi in iscrizione latin." Il piano superiore è dedicato al periodo romano e medievale del territorio. "Docente di Medicina del lavoro all'Università degli studi di Napoli." Il diametro dà, mediante una semplice formula, la superficie totale di raccolta di luce. Ha partecipato ad alcune opere teatrali, tra cui Evita, Hairspray e Cenerentola. La stazione di Wembley Park venne costruita per servire questa zona di divertimento. La seconda fase tecnologica è stata la creazione della macchina. Nei casi molto gravi il trattamento dovrà essere prolungato per parecchi giorni. "Il museo è dedicato esclusivamente all'arte egizia." Druso andò come governatore in Illirico, accompagnato dalla moglie Livilla. "Gilbert risulterà invece lo studente migliore del corso e vincerà la medaglia d'oro." "La licenza è shareware e l'uso è gratuito per le organizzazioni ""non-profit""." Si trova in Via Cavour, nella zona del centro del paese. Il senatore Jeffrey Collins e sua moglie sono felicemente sposati. Creò alcuni suoni gutturali che dovevano essere pronunciati dai personaggi klingon. Le tre isole sono: Grand Cayman, Little Cayman e Cayman Brac. Il toponimo è probabile dipenda dal nome del torrente omonimo, cfr. "L'impianto di trattamento delle acque di Calexico ha subito gravi danni." Gontier, infatti, scrisse questa canzone mentre era in cura dalla dipendenza di ossicodone. Oh, Doctor La moda sostenibile appartiene, ed è responsabilità dei cittadini, del settore pubblico e privato. Assieme spesero sette anni per brevettare il sistema. Il decreto ministeriale n. "L'immagine mostra le absidi con le paraste di sostegno per le coperture coniche." Prende il nome dal suo capoluogo Nampula. Numerose sono le coltivazioni a frutta. Non riuscì tuttavia a sfondare a Broadway. Seguono tre successi contro le tre nazionali delle isole del Sud Pacifico. Sue opere si trovano a Galati Mamertino e in alcune chiese palermitane. "La nave di conseguenza affondò, con perdite pesanti tra l'equipaggio." Le ripide pendici del Grappa inoltre sono un paradiso per chi pratica il downhill. I medici di famiglia afferiscono al Waverly Medical Centre, adiacente al nuovo ospedale. Robbie Neilson Giuseppe Botta I camerieri in livrea parlavano sempre in francese, così come gli spettatori. "Una volta pubblicati abbastanza capitoli, questi vengono raccolti in volumi sotto l'etichetta Kodansha Comics." Di lui si conservano una pianeta bianca e alcune lettere autografe. Il bruco si nutre invece delle foglie e dei frutti delle medesime piante. Curzon, settimo ospite di Dax, era anche un intimo amico di Ben Sisko. Leduc fu soprattutto un autodidatta. Hoyt, felice, bacia e abbraccia la figlia che non aveva mai conosciuto. Quindi, parte per la terribile missione. Con questo periodico egli intendeva trattare prevalentemente questioni mediche e politiche ospedaliere. I colori caldi della pelle della donna fanno contrasto con lo sfondo pressoché grigio. Il libro ha avuto diversi seguiti. "Nella città opera anche l'unica miniera di sale della Slovacchia." Gli era tuttavia concesso sufficiente tempo libero per comporre. Il romanzo racconta la vita di un gruppo di guerriglieri asserragliati nella foresta. Strange Evidence Dopo questa parentesi, è infatti tornata a scrivere canzoni in tedesco. Il giorno seguente, un esploratore lo informò che reparti di Vespasiano si stavano avvicinando. Io cerco di stare dalla parte giusta. Nel corso degli anni la trasmissione ha dato vita a diversi spin-off. Qui, a Milano, si fissò definitivamente. Questa scoperta è uno dei pilastri della cronologia del Vicino Oriente Antico. Hara fu il primo membro della camera bassa a guidare un governo. "Negli ultimi anni di vita, Holbein si dedicò ampiamente all'arte della miniatura." Archer ha un particolare rapporto con tutti i suoi colleghi. La popolazione insorse e riuscì a salvare le fanciulle. Il fiume un tempo era navigabile per tutto il suo corso con piccole imbarcazioni. Essi costituiscono, insieme a scandio e ittrio, le cosiddette terre rare. La foresta di pini è circondata da una stretta banda di alberi di latifoglie. Il progetto è attualmente in pausa. Genetica, sì... qualcuno che sta applicando la genetica sui felini. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione. Subito dopo le sedute ipnotiche, Ippolita comincia a dare segni di possessione diabolica. Giocò a tennis per la Florida State University. I Pa Then parlano una propria lingua, la lingua Pa-Heng. Anker è stato un valido progettista e costruttore di barche. Tra le nomination A lui è intitolato lo stadio Quadrifoglio dove gioca attualmente il Parma Baseball. La copertina del disco è di Enrico Gabriele. Anche il loro armamento era insufficiente e spesso poco efficiente. Fa parte della categoria dei pre-dinner cocktail. Sono presenti anche alcuni puzzle da risolvere per aprire porte. Uno dei due corpi laterali nascondeva la scala a pianta ovale. Inventò il campo di ricerca noto come genetica ecologica. Promuove il reclutamento, gli aiuti finanziari e gli approvvigionamenti per le forze partigiane. È stata sepolta al Forest Lawn Memorial Park accanto al marito. Nel suo giro di ispezione trovò la cassa della nave. È il diciottesimo romanzo della serie dedicata al commissario John Rebus. Testi e musiche di Luciano Ligabue, eccetto dove indicato. Il Portogallo viene eliminato poi dalla Francia in semifinale. Più tardi fondò la United States Motor Company e riorganizzò la Maxwell. Sono presenti di rocce tenere, che rendono la zona soggetta a frane. Nella prima non riesce ad evitare i play-out che portano alla retrocessione. È diffusa nel Sahel, dal Senegal ad ovest al Sudan ad est. Da questa unione nacquero tre figli. Il risultato è di solito una nuova teoria delle stringhe, perfettamente liscia. Però si trova in difficoltà perché non possiede né talento ne immaginazione. Persone di nome Roberto Edward Downes Due segmenti si dicono perpendicolari se tali sono le rette cui essi appartengono. La buona qualità dei materiali utilizzati garantiva un numero minimo di inceppamenti. Kellie Bright Tutte e tre le isole fanno parte del Regno dei Paesi Bassi. In posizione prodiera il mitragliere, dietro di lui i due piloti in posti affiancati. Tra i suoi maestri più importanti: Thorstein Veblen e John Dewey. La squadra vincitrice avrebbe raggiunto Londra in una finale generale. La colorazione delle femmine è composta da striature rossastre e bianche orizzontali. I meccanismi che scatenano questi effetti rimangono sconosciuti. Giustizia privata "All'Estival Jazz hanno partecipato innumerevoli artisti internazionali." Ma alle insegnanti non piacciono le decorazioni dei cupcake di Max. Le foglie della Pianta di coca erano originariamente usate come stimolanti in Perù. È stata la prima definizione del concetto di software libero ad essere stata pubblicata. "È un'importante aggiunta al nostro panorama sportivo, e darà più valore alla nostra comunità." Gli vennero commissionate numerose ricerche, per la maggior parte di carattere genealogico. Tra le vittime figura la diciannovenne Sandra Schmitt, campionessa di sci acrobatico. Nello scritto di astrologia le latitudini sono stimate sia da Toledo che da Cremona. I luoghi di culto, tra chiese e cappelle, superano la sessantina. Si trova nella parte sud-occidentale del paese. Si gioca annualmente a Smirne in Turchia. "Ma la strana scoperta, portata loro dall'Indocina, non gli dà riposo." Erano inoltre presenti delegati di diciannove organizzazioni non governative. La storia continua... è il nono album del gruppo musicale Sempre Noi. Minimo fu invece il contributo prettamente bellico. Esso introduce elementi di molti linguaggi, dai più moderni a quelli più affermati. Il breve piedicroce è dotato di una serie di cappelle laterali per lato. Blomberg ha esordito in Nazionale nel corso della manifestazione. È stato riconosciuto Ente di Rilievo Culturale ex art. Era a pianta circolare e circondato da colonne a doppio ordine. "Diversi cortometraggi ai quali ha contribuito sono ancora presenti negli archivi dell'università." Brant viene richiamato dal suo superiore per il suo comportamento. Michelle ha lavorato regolarmente in televisione e nel cinema. Con la nazionale partecipa a tre campionati europei di curling. Con la sua morte la Biscaglia fu unita alla Castiglia. Suo padre è un dottore che dirige una clinica. Le prime due squadre di ogni girone accedevano alla fase a eliminazione diretta. Prodotto da Bavaria Media Italia, Eagle Pictures e Centro Sperimentale di Cinematografia Production. Durante tale stagione ebbe un infortunio al ginocchio. Il suo debutto avvenne a ventuno anni con la compagnia Carini. Sua moglie Valeria e un dottore e hanno una figlia. È dedicata a san Lucifero vescovo di Cagliari. Arthurs è nato a Manchester da una famiglia cattolica di emigranti irlandesi. Altri artisti hanno poi inciso ulteriori cover. Il capoluogo è Mon. Si inizia a pianificare la pesca, consentendo la produzione delle specie ittiche. Il giorno successivo, Durham firmò coi Tennessee Titans. Il trasporto ferroviario fa un uso più efficiente dello spazio. "La stazione è situata in via Angelo Inganni, all'interno del territorio comunale di Milano." Piazza del Palazzo Fu succeduto nel rango di baronetto dal figlio maggiore, il settimo baronetto. Cresce in estate-autunno, nei boschi, nelle brughiere e nei pascoli. "Nel live streaming ha anche annunciato l'uscita del mixtape successivo chiamato ""Members Only, Vol." Amado Azar "L'uomo invisibile quindi improvvisamente ha l'opportunità di essere un eroe." Contiene inoltre documentari, backstage e interviste. Per questo è, in ordine cronologico, la prima società italiana esclusivamente natatoria. Ogni corsa consisteva in sette giri della pista. Questa raccolta è costituita da dieci racconti brevi. La miniserie è stata girata in Belgio e nella Francia del Nord. Al college ha giocato a football a Georgia Tech. È venerato come beato. I frutti sono consumati freschi. "La direttrice ristabilisce l'ordine usando i suoi metodi prussiani oltremodo rigidi." "Il padre biologico di Morpurgo è l'attore Tony Van Bridge." "L'uomo scriveva fumetti tenendoli però solo per se e facendoli vedere solo alla ragazza." La vedova fece al santo delle offerte, affinché celebrasse una messa in suffragio. Fu inoltre allevatore di cavalli da corse presso una cascina di Castelfiorentino. Le sue superfici preferite erano il cemento ed il sintetico. La pagina superiore è di colore verde intenso, quella inferiore bianco-bluastra. Eccellente insegnante di recitazione ha formato attori quali Luigi Pistillo e Gabriella Franchini. Nonostante il tono surreale è ricco di spunti e riflessioni sulla situazione italiana contemporanea. Gli ancoraggi possono trasferire azione assiale e azione di taglio. "Il ""baby shower"" precede la nascita." Profondamente mistico e sempre ossessionato dalle visioni, aveva certamente un profilo psicologico fortemente disturbato. "Era soprannominato, in quanto era molto religioso, ""Padre Flanagan""." La architettura neoclassica facciata a salienti della chiesa è preceduta da un ampio sagrato. "È ""Accademico effettivo"" dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia." "L'altro settore particolarmente importante in questo contesto è quello bancario." Gli Space Surfers hanno pubblicato due album con testi in lingua inglese. "È stato arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie." Questo massacro fu il più terribile della storia degli ebrei di Sicilia. E così si conclude il primo lato del disco. Scrive inoltre su diversi quotidiani e periodici. I loro membri per oltre tre secoli ricoprirono importanti cariche pubbliche. "Apprese il gioco degli scacchi all'età di nove anni e subito ne rimase affascinato." Walnut Creek Inoltre evidenzia la situazione di profonda difficoltà dei ribelli nel nord-ovest del Paese. Il territorio della circoscrizione corrisponde, fin dalla sua istituzione, a quello della regione Liguria. La posa a contrapposto è vivace e sciolta, il volto espressivo, la sensualità evidente. "È tuttavia ricordato anche come poeta che ha cantato l'amore." Il genere risulta invece del tutto assente in Sardegna Alla morte del padre, si spostò in Catalogna assieme alla madre. "Viene proclamata ""Miss Rocchetta Bellezza""." Con questo film Emmerich finisce il suo periodo in Europa, trasferendosi negli Stati Uniti. La canzone è prodotta insieme al gruppo svedese The Hives. I due decidono di avvelenarlo lentamente in modo da non destare sospetti. Ai primi del Seicento alcuni coloni svizzeri raggiunsero Jamestown. Antonio Margheriti è aiuto regista; collabora alla sceneggiatura e cura il soggetto. "Con questa vittoria ottenne il riconoscimento ""Submission of the Night""." Comunque lavorò sia in Palazzo Vecchio a Firenze che nel duomo di Pisa. Nel giro di un mese gli italiani reagirono con imponenti quanto inconcludenti rastrellamenti. "Tuttavia ebbe un ruolo limitato durante l'occupazione, soffrendo di vecchie ferite di guerra." Contiene alcune centinaia di milioni di stelle. La richiesta di archiviazione è respinta. "Per molti anni farà parte del Consiglio superiore dell'industria serica." "Per la promozione di ""Orca Symphony No." Fece vari viaggi in Francia e in Inghilterra per promuovere collaborazioni scientifiche. Attualmente vive nella capitale della Norvegia, a Oslo. "Il film è tratto dal romanzo breve ""Il nido infranto"" di Rabindranath Tagore." Dopo gli anni novanta la presenza di racconti divenne relativamente rara. Craig decide infine di entrare nel business delle palestre con Joe Santo. Fu il primo caso di Oscar retroattivo. Ne fu il primo direttore. "Fa parte dei borghi più belli d'Italia." Si fermò per sei giorni e notò la presenza di pescherecci francesi e inglesi. Il titolo è stato vinto dal Floriana "Ha trascorso l'infanzia dapprima a Bologna, poi a Roma ed infine ad Avellino." Vivilo in lui. "A quell'epoca Rivers si dedicò soprattutto a scrivere canzoni per Ricky Nelson." "Per estensione, il ""café-concert"" è anche il locale che ospitava tale genere di spettacolo." Revolution on your Pins! Esso gli promette di salvarlo se egli, a sua volta, lo salverà. Tutti i brani sono stati composti da David Grubbs e Bundy K. Brown. Lavora sodo, sii felice. Dong Zhuo "Si deve inoltre a lui la sintesi dell'ampicillina." "Il ""main event"" fu il match tra Hulk Hogan e The Rock." Allo studio si presenta Kurt McVeigh, esperto balistico e vecchia fiamma di Diane Lockhart. Ken Murray Gli aggiornamenti richiesero due anni e mezzo e furono supervisionati dal capitano Willard Decker. La signora Caporale per non essere da meno è una donna del tutto infantile. In questo modo furono coperti quattro continenti con gare anche in America e Oceania. Sono esclusi gli incontri di spareggio che non assegnano punti in classifica. Pare comunque che anche gli indios del Nord-Est usassero un piatto simile. Il film è un documentario artistico sulla musica. La chiesa abbaziale è oggi adibita a chiesa parrocchiale della diocesi di Ratisbona. Dopo aver conosciuto Caterina a Venezia, con lei ha una relazione. "In marzo fu nuovamente di ritorno a Simon's Town." Così Amilcare catturò i capi della rivolta. "Saint-Privat si tramutò nella ""tomba della Guardia prussiana""." La spiaggia è formata da ghiaia scura, fine e levigata mista a sabbia. Manina insiste, però, che la loro amicizia resti platonica. Al sesto passaggio anche Jenson Button è costretto ai box. "La specie è diffusa nell'ecozona neotropicale, dal Messico sino al Brasile." I punti così ottenuti gli consentono di classificarsi al diciannovesimo posto in classifica. È il primo titolo in carriera per Karolína Plíšková. La Coulter scrive anche come opinionista per diverse testate giornalistiche statunitensi. "Continuò invece l'attività di riparazione e manutenzione delle locomotive e dei rotabili in genere." È una pianta commestibile, si sposa bene con il pesce. Testi, musiche e arrangiamenti sono di De Gregori, che cura anche la produzione. Il figlio, sir Isaac Bayley Balfour, divenne un famoso botanico per conto suo. In alcuni Stati, come nel Maryland, tutti i distretti sono subordinati al governo statale. "I ""veri"" nativi americani presenti nel film sono relegati a ruoli di comparse." "Così gli forniscono vestiti puliti e lo portano nello yacht-bisca del boss per l'incontro." Dopo questi film, Carroll si ritira dalle scene. È un dipinto del primo Settecento, ma risente ancora delle influenze del Barocco. Una lezione durava tre ore ogni mattina. Hanno inoltre svolto il festival di Reading e Leeds nel mese di agosto. Russell si mobilitò per il Movimento Americano per i Diritti Civili. Un uomo che vagabonda nei boschi, capita in un campo di boscaioli. "Da qualche anno, Raffaele Costa affianca alla politica l'attività di scrittore." La sequenza di tali valori, detti campioni, costituisce il segnale digitale. Quasi tutti i prigionieri di Westerbork morirono poi durante la seconda guerra mondiale. "La spiaggia sull'Atlantico fa parte della cosiddetta Costa d'Argento." Gus è il migliore amico di Shawn Spencer fin da quando entrambi hanno memoria. Carlo, assolto, può proseguire la carriera a fianco di Maria. In molte parti della struttura sono presenti elementi e frammenti di reimpiego. "La stazione è spesso abbreviata in ""Highbury""." Inoltre, è a disposizione un servizio di noleggio kart. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Macerata. A questi si aggiungeva scarpe in panno o legno. Vi sono, tuttavia, soprattutto nella parte meridionale, rocce antiche di origine non vulcanica. Lo scudo araldico è interzato in sbarra. Alcune fonti sostengono che, attraverso il matrimonio, egli fosse parente acquisito di Alarico. Gene Phillips Alla fine per pagare la scommessa i gemelli si scambiano i vestiti. Le intestazioni e-mail lo confermano. "L'uomo senza passato" Fu così che scoprì la sua passione per la recitazione. Gli accoppiamenti avvengono tra aprile e dicembre, generalmente tra maggio e luglio. "All'ingresso del castello è rappresentato San Bartolomeo, patrono del comune." È membro del Royal Yacht Squadron. "Questo è l'ultimo album con tutti i cinque membri originali." È una delle poetesse più attive della Beat Generation. Vengono conditi con burro e salvia oppure con sugo di pomodoro. La vasta chioma è conica. Era popolare e rispettato come Valide Sultan ed esercitò influenza politica. Secondo alcune versioni della leggenda fu scagliata in qualche luogo sperduto del deserto egiziano. La Jacobini ha recitato con sincerità e con molto charme. Copie della pellicola sono conservate nel Pacific Film Archive e in collezioni private. Il lupo messicano, un tempo numeroso, è scomparso del tutto dalla regione. La Chiesa cattolica lo osteggiò. Per il singolo è stato girato anche un videoclip. "Si fa quindi arrestare, così da potersi avvicinare al figlio anch'egli in prigione." "Nella tradizione dell'Europa orientale il blu è il colore delle ferrovie." Borgo Nuovo Questa lo adorava e si diceva pronta a tutto per lui. Il settore fu quindi installato nella torre Nord-Est della Specola. Gordon Beck Scendendo le scale si raggiunge dapprima la cappella delle Sette Marie. Alcuni di tali sport sono discipline Olimpiche. Terza piazza per il francese Maurice Trintignant su Ferrari. Dal punto di vista di un amministratore invece il vantaggio è doppio. Questi ne rimane lusingato, pensando che il giovane sia affascinato dalla sua personalità. Cominciò il servizio come segretario di legazione in Svezia ed in Gran Bretagna. È stato uno dei personaggi più longevi della serie. Malattia genetica, trasmessa con modalità autosomica recessiva da due genitori portatori sani. Nonostante tutto ciò, i membri del pubblico continuano ad avere libero accesso alle gallerie. Esse venivano ripulite accuratamente durante la preparazione del legname. Si trova esposto anche un calamaro gigante. La sua missione era assicurare la potenzialità atomica di aerei e missili. Fu operativo per quasi nove anni. Barbara, dopo due settimane, torna dai suoi, lamentando la freddezza del marito. Il trofeo è stato conquistato dal per la tredicesima volta nella sua storia. Fiancheggia a est la quarta Avenue e a ovest la terza. È uno dei maggiori affluenti del fiume Murray. È stata eliminata anche perché lo show stava diventando troppo lungo. "Si trova non lontano dal confine con l'Italia e sovrasta la Valle dell'Ubaye." La lotta si scatenò cruenta. "Tra i suoi discendenti vi fu l'imperatore romano Antemio." I genitori erano combattenti della resistenza nazionale e membri del Partito Comunista di Grecia. "È in questo periodo che riceve la sua seconda medaglia d'argento." Il morale delle opposte schiere era, però, completamente diverso. Intanto Scott si trova in cantina tramortito dalla caduta. Vengono pubblicati approfondimenti su alcuni autori, tra cui Guido Martina. Secondo Houbraken aveva un solo occhio, handicap che non fermò la sua produzione pittorica. Little White Lies Oltre alle tecniche offensive, sono disponibili anche tecniche difensive. Quando non lavora, si diverte giocando a calcio. "Il polmone è l'organo essenziale per la respirazione dei vertebrati." Difendono i titoli contro Ricky Reyes e Rocky Romero. Pubblicato postumo. Inoltre, in totale, la serie ha vinto cinque Emmy Award. Utrecht e Parigi. Borse di studio sono disponibili in primavera e in autunno. Riparte solo al quinto giro. "Del primo artista i ""Dottori della Chiesa"" nelle vele del coro." I maschi sono più grandi delle femmine e hanno una testa più larga. Lo stemma del paese è Giano bifronte, con alcune spighe di grano. Agatha è morta durante la saga Vendicatori divisi, uccisa dalla stessa Scarlet. Anche questa edizione seguiva quella Mondadori, con stesso titolo e traduzione della storia. Di conseguenza è probabile che le stime basate sulla frequenza esaminata siano poco attendibili. Per alcune specie si utilizzano anche palamiti. Elisabetta I non si fidava di lui, ma le era ancora utile. Anderson cambiò anche il finale, che si discosta da quello del libro. Questo naturalmente cominciò a far girare gli ingranaggi! Come sacerdote è stato impegnato in attività accademiche e pastorali. "Il mosto viene poi fatto fermentare attraverso l'utilizzo di lieviti selezionati." Il film ha avuto diversi riconoscimenti. Hanno composto canzoni in rumeno e inglese. Il giorno seguente viene ingaggiato dal Grêmio. Lo si può trovare in Malawi e in Mozambico. Occasionalmente realizzò anche degli studi sui fiori. Poco dopo la scarcerazione Ralph incontra Cinzia dalla quale ebbe un figlio. "Nel frattempo studiò letteratura al Schneekloth's College di Copenaghen e si laureò con lode." Al rifiuto della ragazza, i due prigionieri vengono uccisi. Questo meccanismo prende il nome di fontana galattica. Gli alettoni erano posti sulle ali superiori. Tante persone che mi conoscono possono confermare la correttezza del mio comportamento. "Si tratta di un derivato dell'idrochinone, sostituito con un gruppo ""terz""-butile." "Leno apparve anche in un episodio della serie ""Good Times""." Cattedrale di Cristo Re Tom cerca nel cestino Jerry, ma viene morso da Spike. Sposato con Dana Collins, è padre di due figli, Todd e Toby. Giuseppe Vinci ha fatto parte anche dello staff della Nazionale Italia di pallamano. "Letteralmente significa ""musica da arredamento"" e viene talvolta tradotta con ""musica da tappezzeria""." Le porte della camera si aprono improvvisamente, Carlos guarda nella loro direzione e sorride. La band ha attraversato numerosi personali cambiamenti nelle sue fasi iniziali. Essi sono generalmente suddivisi in due occhi complessi e due paia di occhi semplici. Poco dopo, affrontò il suo sostituto, Michael Cole, sul ring. "Il laboratorio della Creatività""." "L'intero ""cast"" era costituito da attori di estrazione teatrale che godevano di grande fama." Si hanno anche degli interni piuttosto curati, con sedili e plancia in pelle. Tutte e tre le sezioni furono giudicate da una commissione centrale. Di piccolo formato aveva una caricatura in prima pagina. Gerolamo De Franchi Qui, intanto, Petra ha tentato di sedurre Henrik. La band, Aqua, ebbe un successo internazionale. Dopo qualche giorno, arriva alla villa Antonio il figlio di Luigi. Diverse navi spaziali hanno sfruttato questa tecnologia. Vive in Argentina e Cile. "In Europa, le concubine dei nobili erano dette ""cortigiane""." Tra questi zucchero di canna, cannella, zenzero, riso, sesamo, noce moscata, chiodo di garofano. I danni, comunque, non sarebbero stati provocati solo dal carico bellico imbarcato. Per tenere nascosta la loro relazione i due amanti si incontravano al buio. Lascia pertanto la politica ei suoi mandati in Belgio. Con la decolonizzazione molti italo-marocchini hanno lasciato il Marocco. Le porte sono con battenti sagomati. In alternativa nel vano di carico potevano essere montati due siluri. La terza stagione inizia con Nikita alle prese con incessanti missioni. A diciotto anni produce il suo primo brano. Pur non essendo un requisito obbligatorio, è in ogni caso un requisito consigliato. Fanny scopre di essere incinta. Ha le sue sedi a Napoli. Si è laureata alla East Carolina University in giornalismo e danza. Prende il nome dal suo capoluogo Guelma. Giana Romanova La prima citazione del genere è in Aristotele. Lo stadio pupale è relativamente breve e di regola inferiore alla settimana. È attualmente alla seconda stagione. La posizione esatta della città è sconosciuta. Le foglie hanno delle forme lineari con apici acuti e lamina intera. In quel momento la trappola scatta e la missione può dirsi conclusa. Non sono presenti scuole nella comunità. "L'album ha raggiunto la decima posizione della classifica degli album più venduti in Giappone." I carichi si suddividono in due categorie: permanenti e accidentali. Si accordò in seguito con gli svedesi del Väsby. "L'edificio è in stato di abbandono." Originariamente suonavano punk. "Monti nel ""Periodico della Società storica comense""." In seguito tornerà spesso a Pietrasanta o a Carrara. Negli ultimi anni il parco tenta di presentarsi più come un parco di famiglia. Nacque nella Contea di Sumter, Carolina del Sud. Esistono variazioni regionali nel tipo scrittura a seconda del regno maya della zona. Il confine riguarda la parte orientale della Lettonia e quella occidentale della Russia. Entrambi i brani sono stati in seguito pubblicati separatamente anche per il download digitale. Tra i musicisti che hanno eseguito il brano è accreditato il tastierista Ray Manzarek. Dopo la sua nascita la famiglia si trasferì a Montecchio. Cattedrale della Santa Croce Fu la sola volta che questa distanza entrò a far parte del programma olimpico. Dopo lo scioglimento della compagnia, combatté contro la Repubblica di Siena. In realtà egli si rivelerà più violento e sinistro di quanto ci si immagina. Negli anni successivi militò nelle principali compagini del campionato: Macerata, Parma e Cuneo. Il film fu prodotto dalla Althoff-Ambos-Film, Berlin. Attualmente si svolge contemporaneamente alla maschile. Ad ogni personaggio è stato assegnato il proprio supporto. Ha pubblicato anche vari album da solista alcuni di questi autoprodotti. Tre giorni dopo fu convocato per il terzo Pro Bowl in carriera. Comunque, proseguì con successo la sua attività, ricevendo importanti commissioni. Monaco benedettino olivetano, il suo nome di battesimo era Giovanni Paolo. Comunemente è causato da un trauma subito al viso o alla testa. Riuscirono però a far cadere la statua di Napoleone posta alla sommità. Un gruppo di scalatori viene sorpreso da una tormenta ad alta quota. Per questo film Lino Ventura recitò con la propria voce in italiano. Furono addette ai lavori forzati, a due ore di cammino dal campo. "Notevole è stata l'attività di ricerca del Basile, caratterizzata da numerose pubblicazioni." In alcuni casi le interfacce necessitano di periferiche particolari o adattatori. Quando trova Ludwig ferito, lo cura a casa di sua zia. Contro ciò che sta succedendo non si può fare proprio nulla. "L'immagine rivelò un oggetto semi-oblungo con almeno due sfaccettature piane." Era in compagnia della Principessa Anka e della sua amante, Katarina. Vengono citati qui di seguito i gruppi attivi e i più rappresentativi del passato. "Storia economica d’Italia""." Il personaggio non viene citato in altri passi. In seguito ebbero un figlio, Peter. Chiodo Arrugginito inizia dunque a perseguitare i due ragazzi per vendicarsi dello scherzo subito. "I fatti avvengono all'interno della reggia di Toledo." "La guerra dei trent'anni causò danni gravi." Il tracciato è stato studiato con un doppio scopo. Inoltre questi algoritmi tendono ad avere alcuni difetti. Di professione era medico. Il singolo ottenne successo solo negli Stati Uniti. In breve tempo il matrimonio verrà annullato. Con ciò, la divisione cessava ufficialmente di esistere. Scopo del Comitato è quello della cooperazione tra storici dello sport in Europa. Il re dei draghi, comparso fin dal primo episodio come mostro amichevole. I contendenti devono aprire dei cassetti trovare un amuleto blu od uno rosso. Dei suoi lavori ne sopravvivono solamente quattro. Per l’autrice, è necessario “fare le giuste domande” agli animali non-umani. "Il suo nome significa ""il padre delle ricchezze""." Questo tipo di frutto è deiscente lungo tre di queste coste. Gli unici tornei strutturati erano le Coppe e i Campionati di contea. Questi uccelli si trovano in aree paludose, spesso vicino alle coste. In disperato bisogno di alta tecnologia per il loro pianeta, ricorsero alla pirateria. "Sul petto dell'aquila è raffigurata una torre, simbolo della famiglia Henriquez Cabrera." La mattina seguente il corpo senza vita di Helga viene ripescato in uno stagno. Successivamente, Crazy Legs chiede a tutti i gatti di cercare il camion. Accanto a lui recitano anche Eric Bana e Vera Farmiga. Sono specie molto prolifiche. Ogni squadra ha un capitano individuato tra personaggi noti. Dopo la guerra, Rooney Lee tornò alla piantagione di White House. Il film è interpretato da Earle Williams e Charles Kent. La gola e la parte superiore del petto sono biancastre. "Da notare infine che l'aldosterone agisce promuovendo la sintesi di questi canali del Na." Eclipso inviò loro un missile nucleare che distrusse la loro intera base. "Entrambe le canzoni le fecero vincere ""un disco d'oro"" in Germania." È la prima volta che una coppia italiana si aggiudica il trofeo. Con la sua voce contribuì anche a molte colonne sonore. La fuga e gli scontri a fuoco coinvolgono anche Jen, suo malgrado. Ha conseguito le lauree in giurisprudenza e scienze della sicurezza. "Figlio di genitori ebrei, dichiarò di ""non avere mai sentito il bisogno della religione""." Anche canzoni, film e serie televisive si sono ispirate alla sua figura. "Le ultime due classificate della ""poule"" retrocessione sono retrocesse in First Division." "Tra l'altro Manetone non riporta alcuna notizia esplicita sul periodo di Amarna." Durante lo svolgimento hanno partecipato anche alcuni animalisti in segno di protesta. Ogni stagione assegnava i titoli piloti e costruttori. J Balvin cominciò a fare musica in giovane età. Le pareti sono prive di decorazione, con mattoni rossi a vista. Qualcosa però va storto e il suo psicanalista gli ordina una vacanza rilassante. "L'intero progetto, incluso il codice sorgente e il bug tracker, è ospitato da SourceForge." Per questo motivo, è molto ricercata dai collezionisti. Tolkien creò per il suo universo immaginario fantasy. Ma non tutti. Antal Kocsis Insieme a loro si ritirò in una casetta appena fuori da Firenze. "Il risultato del processo di automazione del collaudo è il ""collaudo automatizzato""." Ma abbastanza lontano da non provocare scandali e rivalità. Doyle rimase a Reading anche per la stagione successiva. Nel comune è presente pure una via a lui intitolata. Fu allora che Anna si impegnò attivamente per aiutare Alice e sua figlia. Il gruppo continuerà come un trio. Le Fiandre sono invece di lingua fiamminga e la Vallonia belga. "Fu il primo a usare la notazione ""n""!" Invece, è offerto come servizio premium senza pubblicità. La nuova iniziativa fu una reazione a queste difficoltà. Ask Dad "Non conosciamo l'anno in cui fu eretta." Comunque, altre basi più piccole sono sparse per tutto il territorio. Compose anche numerose masse per celebrare il suo governo. Morì prima della conclusione del suo mandato. I Ragazzi Italiani effettuano alcuni tour in Argentina e Canada per promuovere il disco. Si formò musicalmente da autodidatta e in ambito non professionale. Il processore può continuare tranquillamente finché il buffer non è pieno. "Il seguente esempio stampa a video il testo ""Hello world""." Male progetta sempre la conquista del mondo, finendo però regolarmente sconfitto. Esse erano costituite da meno soldati rispetto alla normalità, ma essi erano ben preparati. "Come difendersi dall'elettrosmog di Wi-Fi, Smartphone e antenne di telefonia." La sconfitta fu un duro colpo per la causa americana. "L'uomo, inoltre, vive con un pellicano di nome Pete." Faceva anticamente parte dello spedale dei Tintori. Essi sono ben noti in Germania, Polonia, Austria e Svizzera. Questa relazione è nota come legge di Ohm. Elio Di Mella lasciò la giovane moglie ed un figlio di soli tre anni. "L'impianto può ospitare fino a spettatori." Viene confermato dal team Ducati Superbike anche per la stagione successiva. Le differenze risiedono nelle dimensioni e in alcuni parametri qualitativi di produzione. Gli si attribuiscono miracoli in favore dei poveri, detenuti, vittime di incendi e malati. Dottor Oss La presenza del piacere è bene. Attualmente, i treni in Indonesia sono disponibili a Sumatra e Giava. Daniel Ewing Lehmann è fortemente usurato con un bordo irregolare. In effetti, su questa visione la vergogna tossica può essere debilitante. La strada aperta troverà nei decenni seguenti numerosi seguaci in tutta Europa. "L'obiettivo della società rimane sempre lo stesso: mantenere la categoria e valorizzare i giovani." "Vive in prossimità di affioramenti rocciosi all'interno di savane alberate con un sottobosco erboso." Non erano presenti le pinne pelviche, mentre quelle pettorali erano piccole. Le equazioni cinetiche del sistema diventano quindi funzione di sole tre variabili. Lasciava la moglie Susanna Von Hoffman e la figlia Maddalena. I movimenti centrali da a questa parte, hanno subito, se non radicali, robusti cambiamenti. Unico inciampo la sconfitta di misura a dicembre con il Prato. Da allora il territorio diocesano è rimasto immutato. Il sultano rimase a Costantinopoli per ottanta giorni. Marie Trintignant è sepolta nel cimitero di Père Lachaise a Parigi. "Si sa che gli ""ayu"" adulti mangiano le alghe, ma in che modo?" La versione per computer è più completa, con delle aggiunte inedite. Léon Belly era figlio di un capitano di artiglieria. Le sue virtù officinali sono tuttavia state smentite dalla farmacopea moderna. Bess divenne la sua assistente di scena per tutto il resto della sua carriera. Deve essere rimorchiata da dove è in deriva o ancorata. Le piume della coda sono bianche a fasce nere, rigide e appuntite. La trasmissione è presentata da Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May. Dei monumenti di questi personaggi oggi non è rimasta alcuna traccia se non documentaria. "L'operazione è poi confluita nel'Italfondiario." La reazione alla visuale del gioco è stata generalmente positiva. Questo procedimento deve essere ripetuto per ogni impurità. Altri preti si unirono di lì a breve. Un docente statunitense di italiano, Vittorio, la asseconda con una cintura. È una specie maggiormente arboricola rispetto alle altre tupaie. Vi parteciparono cinque atleti provenienti da quattro nazioni. "L'opera è, comunque, collocabile prima della ""Vita di Camillo"", in cui è citata." Tom Rowley e Joe Green formano i Dead Sons, con altri musicisti di Sheffield. Non sono necessariamente saprofagi. "Le piogge sono abbondanti in autunno, inverno e primavera; scarse o quasi nulle nell'estate." Il payoff è, quindi, di tipo path dependent. Il premio è stato istituito in memoria di Oswald Veblen, matematico statunitense. Costretto a prendere le difese della madre, Hoyt caccia la fidanzata in malo modo. Nessuna di tali iniziative è tuttavia ufficialmente riferibile a Peace Now. "Al risveglio le uniche parole che pronuncia sono ""Coronet Blue""." La sua fidanzata, Maryland Warren, anche lei una sudista, rispetta però gli Stati Uniti. "Può essere di due tipi: ""diretto"" e ""indiretto""." In Slovacchia è presente una piccola borsa valori con sede a Bratislava. Era inoltre un raffinato poeta e trovatore. Le quattro vincitrici dei gironi si qualificano per la fase finale a febbraio. Piuttosto preferisce usare la parola italiana “ferita”. "In un'altra iscrizione Nabucodonosor dichiara che la torre di Nabu doveva raggiungere il cielo." Alla Convenzione Marat dovette subire continui attacchi da parte dei Girondini. È una satira basata su una storia fantascientifica. "La dedica della chiesa fu cambiata e diventò ""di San Iacopo della Congrega maggiore""." Allo stesso tempo, avvertì Solimano e lo convinse che Mustafa stava per ucciderlo. Francesca è sepolta nella chiesa di San Francesco a Treviso. Suo fratello maggiore fu il conte Alfred von Neipperg. "È retta dall'arcieparca Boutros Moshe." Alla cerimonia funebre partecipò il solo figlio Arthur. Si cattura con reti a strascico e palamiti di profondità. Il suo tempo medio di percorrenza in automobile si aggira attorno alle cinque ore. Daniele Dolfin Ugualmente contraddittoria la crescita delle megalopoli dove spesso le condizioni di vita appaiono insostenibili. Del lavoro di Carloni-Franceschetti si occupano tesi e dottorati di ricerca universitari. Questo edificio è ancora in uso a Parish Hall. In linea con questi, sulla sommità, è presente un campaniletto a vela settecentesco. Cinque furono i pretendenti che si affrontarono per il dominio sulla Britannia. "L'interno è in stile rinascimentale." La processione stabilisce dei particolari legami di Relazione reciproca. Nelle zone montane degli Altaj si trovano laghi numerosi, in parte di origine glaciale. La musica beat era infatti già uscita di scena. Questo primo contatto fra gli europei e le popolazioni locali fu pacifico. Dexter prende tempo ma non è intenzionato ad accettare. Limitata la sua discografia come leader. Quest’ ultima era divisa in sei mandamenti. Dopo questo avvenimento non si hanno più notizie di Isacco Comneno. Egli sarà assistito da Mark Brady. "Il prosecco è il vino italiano più esportato all'estero." Cali è una delle città più antiche della Colombia e del continente americano. Stephen Hales e Carl von Linné influenzano i suoi studi. Il periodo riproduttivo va da aprile a giugno. Si tratta di una raccolta di brani acustici o riarrangiati e cover. Il capoluogo di contea è Mount Vernon. Bailey è entusiasta e lo bacia, dando inizio alla loro relazione romantica. Questo luogo era associato ai Misteri di Eleusi. Molti possono cambiare forma. Tra questi Francis, operaio, e i suoi due figli. Le sue forze riuscirono a sconfiggere le forze tibetane. "Alcuni teologi cristiani ortodossi hanno espresso apprezzamenti sul catechismo pur non condividendone l'intero contenuto." "Una volta a casa, l'uomo trova in salotto la figlia Sara e Andrea." "Una singola linea all'interno di una partitura." "Steve Burton in un'altra serie, ossia ""La terra dei giganti""." "L'unica specie nota di questo genere è endemica della Nuova Caledonia." La distribuzione è bialbero in testa, a quattro valvole per cilindro. Nel video si eseguono molte coreografie. Il sistema di sospensioni era a molle verticali. È un concerto che coniuga la musica classica e la musica natalizia. È conservato a Campagnola Cremasca, nella chiesa parrocchiale. In sommità si staglia nel mezzo il frontone triangolare, con cornice in laterizio. Vittorio Chiarini Alla fine si sposerà con Claudine e avranno un bambino, che chiameranno Luis. Ha vissuto a Roma, attualmente vive a Rimini. "L'effetto risultante è una distribuzione non omogenea del contenuto di melanina." La premiazione avveniva tradizionalmente in autunno. "Per Luke, il minutaggio e l'impiego sale rispetto alla stagione di esordio." Si trattava sostanzialmente di industrie che fabbricavano parti strategiche degli aerei militari statunitensi. Dopo avergli rubato il cavallo e la pistola, Tanner fugge. Ma questo progetto non ebbe lunga vita. Due settimane dopo, Johnson, demoralizzato, ha annunciato di rinunciare alla rielezione. Platone non si esprime sulla lunghezza relativa dei segmenti. Nella prima stagione dopo la fusione vinsero la Southern Football League. Contengono diversi sūtra di riferimento per il buddhismo esoterico. Era abitata già in epoca preistorica come testimoniano i resti trovati nella sua zona. La superiorità dei telai Dallara fece diventare il campionato un monomarca. Persone di cognome Pereira Secondo il giornale, era uno dei nove campi allora esistenti a Calais. Immediatamente alle sue spalle si piazza Danilo Petrucci con la Ducati Desmosedici. È il risultato di un processo di fusioni fra più istituti bancari durato anni. "In ""Breaking Dawn"", Alice, insieme a Rosalie ed Esme si occupa dell'organizzazione del matrimonio." Passò, invece dietro alla macchina da presa iniziando una nuova carriera, quella di regista. Spirò invocando il nome di Gesù. Qui incontra un uomo anziano e debole incatenato al muro. Suo fratello minore Francesco Stefano divenne imperatore del Sacro Romano Impero. Ereditò il marchesato di Villafranca alla morte dello zio, José María Álvarez de Toledo. La sonda utilizzerà la propulsione chimica e sarà alimentata da pannelli fotovoltaici. Nel museo si possono ammirare diverse sculture di ghiaccio di artisti locali. Proseguirà la sua formazione religiosa a Roma, dove si laureò alla Pontificia Università Gregoriana. La mostra era stata organizzata da Carlo Alberto Petrucci. Strada questa chiamata anche Strada delle cento miglia. È considerato una delle più grandi promesse del calcio peruviano. In caso di emergenza comunque sarebbe possibile rientrare a Terra tramite un ammaraggio. Riveste notevole importanza anche il turismo. Lo stile può essere definito classico. Tuttavia vi sono vari esempi nella storia della musica in cui appare tale effetto. Marjorie Best Pubblica libri di testo per gli istituti scolastici. Essa è il rapporto di riflessione alla radiazione solare incidente, comunemente riferito come albedo. Il raggiungimento della pace fu seguito da un interessante episodio. In seguito venne usato come maschera, per non farsi identificare, dai banditi e fuorilegge. Il nome del cratere ha un doppio eponimo. "Questi sei colori sono detti ""puri"", ""unici""." È stato prodotto da Howard Benson, che aveva già prodotto diverse registrazioni della band. Il videoclip è stato diretto dallo stesso Cole e da Scott Lazer. I greci hanno creato immagini di divinità per diversi scopi. José Clayton "Fu progettato dall'architetto finlandese Alvar Aalto, in collaborazione con Albin Stark." Saltuariamente il sacerdote battezza i neo convertiti al Cristianesimo nei mari antartici. Alle medie era affascinato dalla storia e venne coinvolto nei wargame tridimensionali alle superiori. Inoltre la federazione iraniana proibì di scambiare le maglie. "Nella progettazione dell'edificio, Teodoro mostra entrambe le funzioni: cinema e teatro." Il riconoscimento, si ottiene generalmente su richiesta. Non c’è nessuna tassa occulta né monopolio aziendale”. La chiesa mostra chiaramente i segni di numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli. Ha avuto un incasso piuttosto basso. Il film termina con la visita che Tania fa alla nipote. Al di sopra è collocata la cantoria con il vecchio organo a canne. Scrittore di fede cattolica, rintracciabile negli intrecci narrativi, non praticò mai una scrittura militante. Il progetto in fase costruttiva viene complessivamente rispettato. In questa classe sono raggruppati tutti quei punti eseguiti a mano. Molte di queste località sono attualmente disabitate o solo in parte frequentate. Comincia quindi a dedicarsi al ciclocross. Inoltre, il ragazzo si trova a dover fronteggiare schiere di ammiratori maschili. In italiano è stato doppiato da Guido Celano. Può avere un supporto che lo regge o essere usato da solo. Si trasferì in seguito allo HamKam. Venne girato a Long Beach, città della California e sede della compagnia di produzione. Diderot fu molto severo con lui. "La stessa Mastronardi canta alcuni versi in ""La notte sul tetto""." Inoltre era inclusa una serie di applicativi di produttività personale. La miscela così ottenuta va servita in una tazzina di porcellana bianca. La spedizione ebbe successo, e tutti gli obbiettivi furono raggiunti. Il torneo ha avuto inizio ad aprile ed è finito a settembre. "L'architetto ha indicato che è tecnicamente possibile." Nel caso finisca il carburante il jet si schianta. Convinto anticomunista, era affetto da turbe mentali. Nel secondo film il principe appare nel primo episodio. La canzone si conclude con un finale positivo. Ulteriori ritrovamenti di questo dinosauro sono stati fatti in Arizona. Quando lo raggiungono, San riesce ad ucciderne tre utilizzando i suoi poteri. "Sua figlia Stacey è anch'essa rugbista, militante nella selezione provinciale femminile di Canterbury." Prende il nome dal matematico tedesco Peter Gustav Lejeune Dirichlet. "Regista della serie è Shinichi Watanabe, che in precedenza aveva lavorato a ""Excel Saga""." In arte è usato per la realizzazione di calchi, modelli e statue. "Nel frattempo la turba alla ricerca d'Agnese irrompe nella scena." The Super Mario Bros. I ghola non sono considerati comunemente veri esseri umani, ma semplici strumenti da usare. Ha una forma squadrata e ai lati vi sono dei lacci. Franky è in punizione, ma il suo computer ha dei problemi. Il progetto di bonifica e ripopolamento fallì irrimediabilmente pochi secoli dopo la fondazione. Atta affermò di voler aspettare offerte da squadre al di fuori della Svezia. Arthur decide quindi di partire per leggere questo Messaggio. In quanto Arcivescovo di Cagliari diviene anche Primate di Sardegna e Corsica. Questo ha attirato dure critiche da tutti i media romeni. La coppia lascia la casa con rabbia e confusione. "Per Bruno Mondadori, insieme ad altri, ha scritto ""Storie di uomini giusti nel Gulag""." "L'edificio è attualmente in disuso." La casa madre e sede generalizia è a Monza. Arriva quinto invece il campione europeo, David Jenkins, che rimane fuori dalla finale. È stato membro della Commissione Teologica Internazionale, lavorando insieme al cardinale Joseph Ratzinger. Si trova nel Distretto di Briga nel Canton Vallese. "L'album fu pubblicato inizialmente dalla Universal Music." Le canzoni sono principalmente in francese, alcune in arabo e inglese. La diocesi comprende la porzione occidentale del Salento. Girolamo Francesco Cristiani "Probabilmente l'incidente è dovuto alle pessime condizioni meteorologiche presenti nell'area dello schianto." "L'uomo non resiste alla tentazione e le beve trasformandosi così in un vampiro." Greco di origine pagana, venne probabilmente convertito al cristianesimo dallo stesso Paolo. Il suo scopo principale era la produzione di cannoni e palle di cannone. "In entrambi percorsi l'esercito romano doveva affrontare nemici agguerriti." Sono di molti tipi i giochi che possono essere giocati in multiplayer. È il corrispettivo marocchino del titolo Sayyid in uso altrove nel mondo arabo-islamico. La serie fu prodotta da British Broadcasting Corporation e John Street. Venne pubblicato dalla John C. Winston Co. Ci sono anche Furie maschili, anche se sono di rango inferiore a quelle femminili. Open Cup escono ai quarti. Aveva comprato un pacchetto di biscotti e si era seduto in attesa del treno. In seguito venne adattato alla sorveglianza radar e per la ricerca e soccorso. "Suo nipote fu il primo della famiglia ad usare il ""cognomen"" ""Sulla""." Kristen ora risiede a Los Angeles, California. Anticamente le città europee non presentavano numerazione degli edifici. La livrea è semplice: è grigio-argenteo con dorso più scuro, tendente al color petrolio. "All'interno si possono ammirare numerosi affreschi e decorazioni, ancora in ottimo stato di conservazione." "Inizialmente l'attività era svolta su ambulanze donate o acquistate grazie a raccolte fondi." Nicky Walker È coperto da un manto di erba naturale. La pianta di betel è originaria del sud e del sud-est asiatico. Fortunatamente la ragazza viene liberata e i due possono procedere alla volta dei giardini. "L'abbronzarsi diventa una vera e propria moda per le donne." Il quadro raffigura la città di Toledo. Si ritirò con una commissione. Rimase sempre legato alla Romagna. Dante ebbe una risonanza e una fama pressoché immediata in Italia. In Italia, in età barocca, la favola non ebbe molti cultori. Junín ha dato i natali anche a In seguito il mimo divenne una forma di spettacolo assai richiesta. "L'edificio rimase trascurato per un lungo periodo." "La classica bulldog eseguita in corsa con l'aiuto di una sola mano." Donald Murray "Il secondo minuetto dalla ""Music for the Royal Fireworks"" è utilizzato da questo oratorio." È composta principalmente da latifoglie e da qualche zona di conifere e di betulle. Si distrae così dalla guida e si ribalta. Ma i piani di questa misteriosa entità vanno ben oltre. Ankara, insieme ad altre città turche, è accolta nel network. New World In genere è di tipo sintomatico. Ogni pixel nero nel logo originale è sostituito due piccoli blocchi complementari. "L'Italia ha dovuto affrontare costi particolarmente alti." Il documentario fu prodotto dalla Hepworth e venne girato in Giappone. "Si trova nell'area est del centro storico." Should Husbands Marry? Inoltre sono state introdotte diverse migliorie e corretti alcuni bug. "L'urapidil non deve essere somministrato per via endovenosa nei pazienti affetti da stenosi aortica." "È stato anche produttore della serie ""Cold Case""." Molto sobri anche gli stucchi del pianterreno. Nelle legislatura successiva è eletto al Senato della Repubblica nel Collegio di Matera. Successivamente è nominato Coordinatore provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria. Una cameriera meccanica distrugge una casa. Maggiore attenzione è invece posta sul pane. Tutti i crediti e i testi sono nella busta interna. Nottetempo, Lola fugge accompagnata da uno studente nazionalista, che le giura eterna fedeltà. Si pianta in inverno. "Il comune si trova all'interno dell'area metropolitana di Cali." Intrattiene un rapporto simbiotico con sua sorella Ale che appare psicologicamente fragile. In particolare il castello ha avuto funzione di prigione fino al secondo dopoguerra. William Fleming "Lista nelle navi incontrate in ""Primo comando"", in ordine cronologico." Terza famiglia in gara è la famiglia Lo Vomito. Si può osservare in età infantile o pre-adolescenziale, ma anche negli adulti. Risiede a Castelfranco Emilia. Rapidamente, le due comunità si fusero. "Il sole sembra girare sopra la terra piuttosto che nascere dall'orizzonte." Vi è anche un modello completo a grandezza naturale di un uomo di Neanderthal. Lì scoprono che i giapponesi sono diventati un popolo di emigranti e vagabondi. Il capoluogo di contea è Columbia. Membro pentito del Consorzio e primo informatore di Mulder. Un secondo volume è rimasto solo in forma di progetto. Il video fu pubblicato per promuovere lo Use Your Illusion Tour. È il personaggio di Tierney che fornisce le linee che spiegano il titolo. Essendo una distanza angolare, viene misurata in gradi. Nei fumetti Disney Paperinik indaga sulla sua vita. Orlando obbedisce. Anche il cambiamento del finale pare aver tradito il successo del film. È di tutta evidenza, infatti, che il decreto lgs. "In questo modo Hollywood sembrava meno una ""latrina""." Dopo qualche mese si mise in luce piazzandosi al terzo posto nella Milano-Vignola. Tutta la pianta è più o meno bianco-tomentosa. Anna riesce però a fuggire e viene ritrovata dai colleghi. "In Italia ""Fuzzy"" è prevalentemente doppiato da Lauro Gazzolo." Arriva il giorno della finale e Mike sembra essere in vantaggio. Tuttavia egli non è ricordato tanto come pilota quanto come valente tecnico e ingegnere. La copertura con squame si riscontra nella maggior parte dei Lepidotteri. Il Macchi dopo aver colpito il K con la mitragliatrice Fiat Mod. "La pala mostra al centro, in tutta la sua figura, ""Santa Cecilia in trono""." Nonostante la sua assenza la squadra arrivò alle semifinali. "I livelli uniscono elementi dei videogiochi d'azione platform ad altri dei videogiochi rompicapo." Il traffico è limitato, concentrato soprattutto nelle ore di punta e in direzione Napoli. Sulle isole nidificano vari uccelli, quali gabbiani e falchi. "Questo modello presentava delle modifiche all'equipaggiamento, agli interni ed ai dispositivi per la sicurezza." Il matrimonio univa le dinastie Baden e Leiningen. Ha sede a Las Rozas, un comune nelle vicinanze della capitale Madrid. "È anche il doppiatore ufficiale di Ryu della nota serie ""Street Fighter""." Ha indagato e raccontato la condizione del lavoro precario giovanile. L’uomo ritira da un garage a più piani una macchina sportiva. "Il gladiatore identificato come lo ""scissor"" era pesantemente armato." Sua madre è stata impiegata di banca. Ella rifiuta, così Borat la assale, ma viene fermato dalle guardie. Ward compose madrigali, pezzi per consort di viole, musiche liturgiche e anthem. Gli spunti musicali fungono da sottili premi e punizioni per le prestazioni. Il rapporto tra Elena e suo cognato Sigismondo sembra essere stato freddo ma educato. "Tornato a Vasto affiancò alla sua professione di medico l'opera di scrittore storico." I Mongoli saccheggiarono e poi distrussero quanto capitò loro sotto mano. Dal collezionismo a Walter Benjamin il passo è breve. "Tutti i gruppi religiosi devono essere registrati attraverso il Ministero dell'interno." La possibilità di venir separati è devastante sia per Star che per Gennaio. Ben marcate sono le qualità descrittive che Francesco ha desunto dalla pittura fiamminga. San Fedele "È un esempio di stile neoclassico ""Regency""." In fretta prende i vestiti del cadavere e si copre il viso di sangue. La testa è corta e larga. La parte posteriore del missile contiene il sistema propulsivo, normalmente a razzo. Anche gli interni dovevano essere piuttosto modesti, come testimoniato dai rapporti delle visite pastorali. Terminata una partita, la successiva viene generalmente impostata nel seguente modo. "Anche poco prima che l'esecuzione avvenisse, aveva negato al confessore di avere avuto complici." Funzionano proprio come le sinapsi muscolari. Sapete parlar bene, voi. Partecipò, insieme ai suoi compagni, alla difesa di New Mombasa contro i Covenant. Comunque, nessun test rigoroso per identificare questi effetti è stato ancora proposto. Fu quindi emessa una nuova serie di banconote, di qualità più scadente. Colpiti dalla sua bellezza, essi decisero di porvi delle strutture per permetterne la visita. "Era inoltre un membro della ""Royal Society of British Artists""." The White Rose Fleming torna dalla moglie e dal loro bambino. Johann Wilhelm Edmund von Sinzendorf-Neuburg si sposò due volte. Furono presenti al momento del trapasso Carlo Borromeo e Filippo Neri. Un postino con problemi di alcolismo inizia a leggere le missive giungendo a convertirsi. Le corde, la tastiera, il ponte e i pickup sono tutti montati sul pezzo. "Al suo primo anno si meritò il titolo di ""Coach Rookie of the Year""." Il gruppo ebbe un grande successo esibendosi dal vivo in tutto il Kenya. Nicola non sa suonare nessuno strumento, ma scrive testi. "Da allora i pistoiesi cominciarono a chiamarlo ""Palazzo del Balì""." "Roman Polański si trovava in Italia per girare il suo film ""Che?" Con lei, MacGregor girò anche la pellicola seguente. "Attualmente è fidanzato con ""Jennifer Lopez." "L'anno dopo fu al servizio della Spagna, per cui combatté in diverse battaglie." Il congedo avviene in silenzio. Le ceneri sono ora conservate nel cimitero acattolico di Roma. "Molti studenti nei dormitori del college o dell'Università sono matricole." Matlock accettò a condizione di essere pagato in anticipo. La sezione pallavolistica comprendeva sia la formazione maschile che quella femminile. Anche al secondo turno ha alcuni problemi e lascia a Christina McHale un set. Si nutre di insetti che cattura mentre è in volo. Nel corso dei secoli numerose furono le famiglie che ebbero il rango di duca. Avviene in una cavità dove il maschio spinge la femmina. "Il festival è stato aperto dal film ""Grand Budapest Hotel"" di Wes Anderson." Collaborano tra i vari artisti con Britney Spears, Kylie Minogue, Madonna, Ms. "Tenne per anni una rubrica medica su ""Famiglia Cristiana""." Molte antiche carte erano inoltre concesse in anticipo al fondatore di un monastero. Le personalità più conosciute divise per attività. "Il padre vi lavorò su e Ibn Said completò l'opera." Pur essendone partecipi, i singoli uomini possiedono soltanto un intelletto potenziale. È legata sentimentalmente a Jasper ed è la migliore amica di Bella. "Ha un fratello chiamato Johan, anch'egli calciatore." Il servizio religioso era assicurato, almeno inizialmente, dai vicari apostolici latini. Il codec è usato nel lettore QuickTime di Apple e in Adobe Flash. Il disegno è accurato e dettagliato, ma più libero rispetto a quello di Nearco. Il suo nome deriva da Wylie Martin, uno dei primi coloni del Texas. "In quanto patrocinato dalla Smithsonian Institution, l'ingresso è gratuito." Non lascia eredi. "A mio avviso, nessuna delle due affermazioni è stata stabilita in maniera convincente""." Nonostante diversi sforzi, non gli fu concesso di fare carriera. "All'interno della dolina si possono osservare anche varie specie di uccelli, rettili e mammiferi." "Il meglio di Angelo Branduardi"", e ne riprende anche le note sui nuovi arrangiamenti." Al genere vengono ascritte le specie note col nome comune di lucherini. Leo Stein Al secondo turno verrà sconfitto dal connazionale Ferreiro. Il terzo gregge intraprese anche una tournée di successo in Europa. Gli altri ce la faranno. I topi ballerini sono esclusivamente animali domestici e non sopravvivono in natura. Esse furono le prime monete battute emesse da Roma. "Alcuni, oggi, la considerano come il nucleo dell'intero insegnamento della ""Kabbalah""." Il parco è un luogo di grande interesse scientifico ed è considerato Riserva Naturale. "Presso altri popoli dell'Europa settentrionale si ritrova un cerimoniale molto simile." "È uno dei direttori della rivista letteraria ""Nuovi Argomenti""." Dalla competizione risultò vincitore nettamente il candidato democratico Franklin Delano Roosevelt. Poi fu di Corciano. Il ducato comprendeva inizialmente parti delle odierne regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Fu una campagna di guerra importante, ma che non condusse ad alcuna supremazia permanente. A Fano rese omaggio alle spoglie di sua madre nel Carmelo. Il padre, originario del cuneese, era capitano. Il suo sogno sarebbe quello di diventare una stilista. Fu così che si dovette rinunciare al porticato in stile tardo gotico previsto precedentemente. Suo nipote, Mikkel, è lo stallone fondatore della razza. "L'edificio è in muratura ed è tinteggiato di bianco." Allo scoppio della Rivoluzione francese, essendo piuttosto moderato, appoggiò la monarchia illuminata. Il libro ebbe uno straordinario successo, trasversale a tutte le classi sociali. Chi le perde tutte esce dal gioco procedendo ad eliminazione. Il paesaggio è stranamente molto illuminato, nonostante la luce naturale sia molto flebile. In questo comune, ha iniziato la sua formazione scolastica primaria. Zampe ed occhi sono rossi. Tommy Salo "L'impianto organizza concerti, opere teatrali e convegni internazionali." Giorgio è un mediocre ma ambizioso giornalista trentenne. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in varie località di Asia ed Europa. Essa si rivelò troppo piccola per un quartiere allora in forte incremento demografico. Per un breve periodo di tempo viene sospettato di essere omosessuale. Le difese navali egiziane erano deboli. Ha aperto la strada allo studio della guerriglia e del terrorismo. Il volume esce per Italica edizioni. La data del trasferimento degli animali dipende dalle condizioni atmosferiche. Entrambi i bracci sfociano con un estuario nella baia di Osaka. "Il castello è sede dell'archivio e museo di sé stesso." La base elettorale del Partito Democratico si spostò sempre più verso il nord-est. La scuderia si è inoltre aggiudicata per il secondo anno consecutivo il titolo riservato. Poco noto. Sono noti casi in cui anche solo poche bacche sono risultate fatali. Anche Giambattista Tiepolo ha dipinto la storia della ninfa Callisto. Nessuno di questi due modelli ebbe una carriera sportiva. "Tuttavia, buona parte dei pro-life si oppone anche all'eutanasia e al suicidio assistito." "In origine il vicariato comprendeva l'intero territorio del Dakota." "Quest'ultimo chiede a Jesse di mettersi in società con lui per preparare la droga." Gli interni degli ex-magazzini ospitano ora musei, negozi, studi televisivi, ecc. Il videogiocatore ha una visuale in prima persona. Guiderà la vita politica locale. Durante le estati nuota per la Palisades Swim Team di Bethesda. Era sposato con Elizabeth Vincent Parsons, una danzatrice classica inglese. "I due ragazzi si convincono che l'uomo sia responsabile della sparizione." Filippo ricevette una buona istruzione, apprendendo a leggere, a scrivere, a far di conto. Il quartetto suona diversi concerti in Europa e negli Stati Uniti. "Spiccano per intensità, ""Emozioni"" e ""Reginella""." Arturo Márquez vive con la sua famiglia a Città del Messico. La votazione avveniva pubblicamente e per lo più per iscritto. Rappresenta il sesto livello del calcio italiano. "È stato distribuito anche in Italia con il titolo ""Rischio sicuro""." Qui conobbe, tra gli altri, lo scrittore Céline. Armando Del Debbio "Il libro è inoltre citato nel romanzo di James Rollins ""Amazzonia""." "L'acetil CoA viene utilizzato dalla cellula per il proprio metabolismo." A me le guardie! "L'espressione ""vivere pericoloso"" è in italiano nel testo originale." Inoltre le sospensioni risultavano protette dietro la corazzatura delle fiancate. In alcune storie è chiamato Torchio. Ha una direzione prevalente da ovest verso est. Mira è innamorato, ma di chi? Lawrence Gordon è un medico oncologo. "La ""Madonna col Bambino"" venne eseguita su due fogli incollati l'uno accanto all'altro." Le pecore scoprono manufatti della civiltà umana perduta e tentano di ricostruirla. Ansbach fu sede di una produzione di maioliche sin dai primi anni del Settecento. Occasionalmente, dopo la seconda guerra mondiale, giocò qualche partita per il West Ham. Dopo il ritiro prese parte per alcuni anni al circuito professionistico Women’s Pro Tour. La nuova collaborazione dà vita a una sequenza di celebri album. I ruoli gestionali nei progetti ruotano continuamente. I volti del Cristo e della Madonna si incrociano. Qua nacque il medico Heinrich Adolf Rinne. Molte persone ritengono questo incontro come il primo campionato del mondo non ufficiale. Nella sezione posteriore era stato posizionato uno spoiler per aumentare il carico aerodinamico. Faceva ridere. Questa specie ha il corpo ricoperto da piume di colore marrone e grigio. "La lavorazione del tabacco, era strettamente controllata e rappresentava l'iniziativa diretta dello Stato." Nel corso della sua carriera si è diviso equamente fra cinema, teatro e televisione. Peter Cook Durante i suoi mandati parlamentari, depositò cinque progetti di legge. La città è circondata dal villaggio di Germantown. Pregevole, inoltre, un altare monolitico in arenaria. La vegetazione varia secondo la zona. Un esame di pannello domestico è un importante sotto-tipo di studio di coorte. "Il trago è piccolo e nascosto dietro l'antitrago, il quale è grande e rettangolare." Da allora in poi, furono i suoi discendenti a governare Jin. È presente nella tradizione novecentesca napoletana, persino nella famosa smorfia. Rinofori neri, ciuffo branchiale assente. Presentano un corpo estremamente sottile e allungato, di solito di una colorazione marrone. Anche per Fiorello ha curato numerosi album musicali. Il prospetto è a salienti e la sua struttura rispecchia quella interna della chiesa. È stato consigliere di amministrazione della Cassa nazionale del notariato. La svolta antropologica non è universalmente accettata. La scuola occupa entrambi gli edifici. Incontrò Leonard Lightfoot, un noto collezionista di Pasadena che lo presentò ad altri collezionisti. "Il testo apparve immediatamente nel libretto ""In cammino." La divisa casalinga era completamente blu, con rifiniture bianche. Ha dichiarato di soffrire di depressione. Giunge dunque Eleazaro, a cui Antioco chiede di rinnegare la propria fede. "L'anno successivo ricevette la sua prima batteria vera." Becco e zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi sono di colore bruno-rossiccio. Common Sense Fu quindi affiliato alla federazione nuoto di Jugoslavia. "Comprende i simboli dell'alfasillabario gujarati utilizzato per la lingua gujarati." "Vari Paesi con limitazioni ammettono l'uso di valute complementari al proprio interno." Sentendo le grida della fidanzata, Ruggero Volinia diede segni di cedimento. Tutta la pianta è facilmente glabra. Il suo volume dedicato alla Russia è stato tradotto in numerose lingue. Dopo la seconda guerra mondiale perse la maggior parte dei suoi studi. "Da notare anche l'assenza della Elton John Band." "L'unico emissario del lago è il fiume Detroit, che si getta nel Lago Erie." Discografia dei Lynyrd Skynyrd "Alcuni dei costi che incidono sul costo dell'energia sono di tipo assicurativo." Ogni nodo ha una memoria di fatti che soddisfano quel pattern. Top model brasiliana, ha iniziato la carriera nella sua città natale. Le ganasce sono rivestite con molti piccoli denti. "L'album portò il pop rap ad un nuovo livello di popolarità." Riuniva gli alveari di sughero. Eleonora però si trovava in Sardegna e seppe sfruttare la situazione a suo favore. "L'esperienza si svolge in un ambiente al chiuso in stanze a tema." "La denominazione fa parte della Doc ""Reggiano""." Nei primi anni novanta sono stati tra i gruppi musicali eurodance più importanti. Gran parte del film è stato girato al castello di Versailles e al Trianon. Al di sopra del coro è stata realizzata una cupola. Si presenta con caratteri neoclassici, assai sobria, con facciata a timpano. "Unica novità di rilievo è l'introduzione dei tempi supplementari nelle partite a eliminazione diretta." "Così si mette a corteggiare un'altra ballerina." Bad Company Malgrado non avesse il pollice destro, era riconosciuto come un formidabile arciere ed auriga. Distretto di San Miguel Su trentacinque corridori partiti, ventidue conclusero la prova. Considerano Mogadiscio come la loro terra di origine. "Dopo averne discusso con la moglie, Miloš decide di accettare l'offerta." A Lipsia, una statua in bronzo di Mendelssohn venne rimossa. Sono forse da ipotizzare anche un viaggio a Cremona e uno a Padova. Quindici abitanti sono uccisi nei combattimenti della Prima Guerra mondiale. Olav fuggì e andò in Danimarca. "Ad esempio, è ormai accertata, proprio come ha scritto Giordane, l'origine scandinava dei Goti." "Ad oggi è l'ultima ricostruzione con documenti al seguito sul caso Wilma Montesi." Livrea poco appariscente, di colore nerastro o bruno-rossastro. Nello stesso anno la produzione cessò. Il giorno seguente uno dei soldati feriti, il tenente messicano Marcellino Garcia, morì. Dopo questo breve flirt, a causa di una banale incomprensione, i due si separano. Ha successivamente dichiarato che quelli sono stati i mesi più belli della sua carriera. "Ciascun bit all'interno del file $BitMap rappresenta un cluster." "Il dipartimento di Quindío è posto nell'area centrale del paese." "Fu paggio dell'imperatore." La sua prima insegnante fu Miss Mary L. Henry. Durante questo periodo Jude abbandona completamente lo studio dei classici. Eccoti lì che ritorni per rifare il contratto. Questo aumento dei carichi ne rese necessaria la riprogettazione. La Bibbia dei Testimoni era vietata, ma la Bibbia come tale non lo era.. Questa diffusione può verificarsi in molti altri organi, tra cui: polmoni, fegato e cervello. Sono stati migliorati anche gli effetti sonori e le voci. Sono inoltre presenti piccole quantità di petrolio e gas naturale. Si pensi al divieto islamico di assumere sostanze alcoliche. Per ciò che riguarda le entrate, un ruolo pressoché esclusivo spetta ai tributi. "L'anno successivo, ha conquistato un posto da titolare." "Dopo ""Bad Moon Rising"", Bert lasciò il gruppo." Inoltre è anche bersaglio di alcuni bulli. Coi bianconeri gioca nel settore giovanile, senza mai debuttare in prima squadra. Per migliorare la maneggevolezza erano state installate sospensioni sportive ribassate. "La grande ballata del disco è ""The Battle of Evermore""." "Il suo crimine è la sorgente di tutti i mali che affliggono l'umanità." Proprio per questo Gaara soffre terribilmente di insonnia. Un giorno, in città, arriva un giovane pastore insieme alla madre e alla sorella. La prima sconfitta arriva invece il giorno successivo, contro la University of California, Irvine. È un western statunitense con Charles Starrett, Smiley Burnette e Elena Verdugo. Era valida per la Coppa di Francia di ciclismo. Andrés González "Tre cannelle, una per parte, gettano l'acqua nella vasca." Ha tradotto poesie dal cinese. Windsor prestò servizio come Governatore della Giamaica e come Lord Luogotenente del Worcestershire. È sede di una delle maggiori raffinerie di petrolio della Bielorussia. La sua arma preferita era un Webley-Fosbery Automatic Revolver. È il secondo pianeta del sistema in ordine di distanza dalla stella. È posta tra il colle del Moncenisio e quello del Piccolo Moncenisio. Per i lancieri si trattò del secondo di tre trionfi consecutivi nella manifestazione. I pantaloni sono stretti al ginocchio e le scarpe hanno fibbie di acciaio. "L'entrata principale è sotto la torre ed immette direttamente nella navata centrale." Alla memoria di padre Reginaldo Giuliani fu poi intitolato un sommergibile della classe Liuzzi. Il favorito per il titolo è comunque il bulgaro Hristo Markov. Lincoln fu il primo presidente ad essere assassinato. La tribù Spokane era divisa in tre gruppi geografici, superiore, inferiore e centrale. "Il film, un cortometraggio di due bobine, fu distribuito dall'Arrow Film Corporation." La città è ben provvista di campi sportivi, scuole, pub e club. I principali prodotti agricoli sono mais, soia ed erba medica. Attualmente vive nella Carolina del Nord. "Neanche questo fatto, però, scuote le convinzioni dell'ex fidanzato." Professore di letteratura inglese, specialista del periodo rinascimentale nonché di Shakespeare. Per Gulbenkian collezionista, si veda Di fatto, il periodo è esposto a molti malintesi. Un filantropo cerca di riportare sulla retta via dei criminali. Discografia degli Immortal Nishi sopravvisse e fece ritorno a Tokyo. Negli anni Settanta si videro i primi tentativi di omologazione e sistematizzazione della materia. Serve il centro abitato di Porretta Terme. A metà degli anni cinquanta viene chiamato a prestare il servizio militare in Germania. Le stipole sono presenti, relativamente grosse e dentellate. Il potere esecutivo è detenuto dal re e dal suo consiglio dei ministri. Successivamente vennero tutte ricostruite. Life in a Day La cantante fu sostituita con Alfa Anderson. La piridina N-ossido ha una distribuzione elettronica diversa da quella della piridina. Dopo essersi sottoposto a sette interventi chirurgici, Bak decide di ritirarsi dal calcio giocato. Business-e costituisce la società Business-e Trentino srl. Non esistono sistemi di metropolitana in Etiopia. Similmente, gli studenti americani hanno il Senior Skip Day. "La tracklist dell'album è stata scelta dai fans con un voto online." I taxa superiori vennero costruiti e organizzati in modo semplice e ordinato. Fino ad allora si era chiamata più semplicemente via Pistoiese. Alla lastra si osservano delle lesioni luminose eccentriche. "L'ingresso principale dell'edificio è su Piazzale dei Partigiani." Sconosciuta è la data della sua ordinazione a presbitero. Ma questo non accade negli scrittori mediocri. "Fece una campagna elettorale di stampo populista, attaccando l’""élite"" mulatta al potere." Era offerta rossa o grigia. Due anni dopo fu trasferito al reggimento di fanteria del Granducato di Berg. "National Women's Hall of Fame." Ai club fu concesso di reclutare giocatori professionistici. Questa ipotesi aveva un fondamento importante: la ricerca di Henri Poincaré sulle equazioni differenziali. Kerry batté in finale Kildare ottenendo il settimo trionfo della sua storia. I colori sportivi e culturali della contea sono il giallo e blu. È un albero deciduo con portamento stretto e colonnare. La sentenza n. דודה, come ulteriore riferimento a Davide. Il quartier generale è situato presso la Wright-Patterson Air Force Base, Ohio. Operò nel territorio Veneto, soprattutto a Venezia, ma molte sue opere sono andate disperse. Successivamente viene inaugurata la tabella ufficiale del record del mondo. I villaggi sono la suddivisione più piccola tra le municipalità giapponesi. "L'ultimo esemplare rimasto fu radiato solamente sul finire degli anni cinquanta." Il ramo principale è quello di Beirut. Di qui inizia il percorso a piedi della salita al Monte Bianco. Le uova sono pelagiche e hanno una goccia oleosa che ne assicura la galleggiabilità. Più a est, si possono scorgere alcuni monoliti isolati. Verrà invece utilizzata come sede della biblioteca comunale. Sarà conveniente allora applicare strumenti più nuovi di classificazione, come la cladistica. "Alla fine del conflitto gli fu conferita la laurea ""ad honorem"" in matematica." Garth Jennings Egli domina le vite della sua seconda moglie, Rose, e dei suoi cinque figli. Il film non è stato doppiato in italiano ma è disponibile con i sottotitoli. Nella corte della dimora del principe. Scuola di Chicago È stata annunciata la possibilità futura per gli utenti di creare badge personalizzati. Poi è stato eliminato al Wild card Game dagli Arizona Cardinals. Il fumetto è poi capovolta, rivelando un nuovo arco storia è imminente. Numerose specie hanno una notevole importanza economica. "L'Ordine è riservato ai cittadini canadesi, o a personalità internazionali particolarmente rilevanti ed importanti." "Dietro di loro in un gruppo compatto c'è il resto degli apostoli." Questi tenta di ucciderla, senza riuscirvi. Semifinali e finale: gare a eliminazione diretta in partita di andata e ritorno. Le macchine immatricolate in Italia furono del tipo convenzionale a carbone. È autore di dozzine di romanzi che pubblicava a cadenza annuale. Non si ripeté la stagione successiva che terminò con la retrocessione in Eccellenza Puglia. La guerra, ad ogni modo, aveva mostrato una certa superiorità organizzativa austriaca. È una parente lontana della cantante Alessandra Amoroso. Ha partecipato a cinque campionati europei, tutti e cinque vinti dalla nazionale tedesca. Cappella Bardi "Debuttò come cantante con il brano ""Centipede"", scritto dal fratello Michael." Si nutrono di plancton e zooplancton. Vi sono tuttora molte diverse opinioni sulle origini e sulle vicende del testo. Questa tipologia di celle opera a temperatura molto più alta di quelle polimeriche. La notizia del loro passaggio li precedeva alla velocità del telegrafo. Essere afro-tedesco lo rendeva particolarmente riconoscibile e vulnerabile. "Comandò la difesa delle isole Curili a nord durante l'invasione sovietica delle isole." Il carico utile principale era il simulatore di massa Cygnus. Anche Duarte non è comparso davanti alla Commissione, perdendo il diritto di difendersi. "Tutto l'interno è decorato dal più grande ciclo pittorico dell'Alto Adige." Tenta di arruolare alla sua causa giovani irlandesi prigionieri, con scarso successo. Si incontrarono per la prima volta nel Prater di Vienna. Decidono di vendicarsi. Fu uno scrittore molto prolifico, autore di romanzi, novelle, opere satiriche, saggi. Spinto dalle sue lezioni di fisica affrontò il problema con successo. La sua carriera è iniziata con ruoli di guest star in serie televisive. "L'ipotesi degli investigatori, inoltre, è che Savasta abbia minacciato Cerri." È il quarto di sette figli di Dick e Audrey Walsh. Questo rappresenta il massimo livello di garanzia di qualità. La società è interamente composta da calciatori nati in Repubblica Ceca. La confessione del vero colpevole lo pone però di fronte alla sua coscienza. In un secondo momento, si affermerà soprattutto in India, Grecia, Egitto e Roma. La riproduzione è piuttosto semplice e avviene facilmente in cattività. La calcopirite è la fonte più importante di rame. Ha seguito le masterclass di Sergiu Celibidache alla Schola Cantorum di Parigi. Spesso su residui legnosi. Egli decise pertanto di vendere la Louisiana agli Stati Uniti. Lo zio, arcivescovo di Tours, intendeva farne il suo coadiutore e lo nominò arcidiacono. "Nonostante abbia ottenuto il disco d'oro, le vendite furono inferiori rispetto ai lavori precedenti." "All'interno dell'area cittadina si trovano diversi laghi." "Il tutto, dopo l'insaccatura, viene poi cotto a temperatura moderata." Attualmente è il vicepresidente di Istituto Piepoli. Fra i partecipanti al suo funerale vi fu il primo ministro francese Aristide Briand. "Infine, lancia la rivista letteraria ""Pan"", fondata sulle ceneri della precedente esperienza fiorentina." "Le prime tracce dell'esistenza dei centri abitati circostanti risalgono invece ad un periodo successivo." "Nel novembre di quell'anno ottenne la cittadinanza statunitense." Alcune annotazioni funzionali sono più affidabili di altre; alcune sono assenti. In caso contrario viene restituito un codice di errore. Fa parte della Repubblica di Kiribati. Carlos Alberto Carvalho dos Anjos Júnior Appena a sud si trova una piantagione abbandonata di palme da cocco. Il grano e il mais sono ancora coltivati. "Sponsorizzata dall'Upea, conclude in sedicesima posizione, ottenendo la salvezza alla penultima giornata di campionato." Il lavoro è scaricabile gratuitamente dal loro canale SoundCloud. È un film drammatico statunitense con Perry Lopez, Beverly Garland e Walter Abel. Jesse si sposò due volte, pur mantenendo più di una concubina. Nei pressi di Gorizia delle scaramucce tra i due eserciti continuarono per mesi. La specie ha lo status di vulnerabile. Tuttora tra i più lunghi match di Coppa Davis mai disputati. Localizza la preda da un posatoio che le consente una buona vista dei dintorni. Succedette al titolo di baronetto alla morte del padre. Riescono a prendere i dolci, ma Sara viene catturata. Successivamente venne arrestato per insubordinazione al Vescovo di Patti. Wheeler vive alla giornata senza la ben che minima intenzione di maturare. Ad Opole e nelle sue vicinanze vi è una minoranza tedesca. Le sue principali doti consistono nel tiro dalla distanza e nel saltare l’uomo. Tale passione gli era stata trasmessa dal nonno, grande appassionato di Ricardo Zamora. "La famiglia Pacca fu l'ultima feudataria." Indagini sulle origini di alcune misure lineari antiche. La serie comincia con Tim Drake nei panni di Batman Beyond. Un altro fattore nuovo di Genova è la ricerca tecnologica. "Le intemperie lo hanno plasmato per millenni dandogli l'aspetto odierno." La normativa si è applicata alle amministrazioni man mano che sono giunte a scadenza. Le indagini della polizia porteranno subito a capire che si tratta di omicidio. Le parti superiori sono bruno-arancioni brillanti, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre. Taranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza. Fu dunque duramente criticata da alcuni compagni di partito. "È proprio tale frase che segna l'inizio della vita blindata del parroco." Nel cuore umano i ventricoli sono due, il ventricolo destro e il ventricolo sinistro. Tali attività sono completamente scomparse. Nella valle è molto diffusa la viticoltura. Si trasferisce pochi anni dopo in Florida insieme alla famiglia. Il più importante effetto collaterale è la sonnolenza. Parte di queste condizioni, comunque, possono sussistere anche nelle grotte calde. Nel film fanno una brevissima apparizione anche Christopher Lee e Peter Cushing. Vi si trova la punta più orientale di entrambe le Americhe. "Il gruppo descrisse questo cd come un ""regalo"" per i loro fans." Vive in zone con fondali rocciosi. Questi due valichi dividono il gruppo rispettivamente dai vicini gruppo Bessanese-Albaron e gruppo Sea-Mulinet. "Tra questi beni vi era anche l'isola Bella con la sua villa." I segnali di pericolo in Slovenia hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. "Suo fratello minore Costantino diventò Principe Ereditario e successivamente Langravio d'Assia-Rotenburg." La relazione di Kramers-Kronig ha numerose applicazioni in fisica. Per gli ottavi, il sorteggio è stato interamente libero. Angmar riunì le sue forze e lanciò un assalto finale ad Arthedain. Una ragazza dà una festa in casa sua. Il suo miglior risultato è costituito da un nono posto. Fu il primo Ministro afghano a non far parte della famiglia reale. Naturalmente gli inglesi rifiutarono. Dopo soli tre mesi di matrimonio, tuttavia, Girolama muore. Gianni Boninsegna Si nutre soprattutto di semi, noci e frutta. Lo Stabæk, però, è retrocesso al termine della stagione. Davvero poco si sa sul suo regno. Andrew Miller "L'edificio in laterizio ha forma trapezoidale con grande cortile al centro." Il film è stata accolto positivamente dalla critica. Con le milanesi riesce a trionfare nel campionato Allieve Nazionali. "Nasce così la ""chemioterapia""." Il protagonista del videogioco. Lì Silvia trascorse gli ultimi anni della sua vita e morì. "Nella medesima occasione Smith fu definito per la prima volta ""padre della geologia inglese""." È sposato con Katie Downes, una modella inglese. Il suo affluente principale è il Fiumicello. Fabula e intreccio non coincidono. Al contrario di molti dei suoi contemporanei, egli non aveva mire politiche o militari. Ha eseguito anche lavori di compositori più giovani come George Benjamin e Marco Stroppa. "Quest'ultimo è centinato in sommità, con la cornice ad arco poggiante sulle due trabeazioni." Questi veicoli sono distribuiti in due battaglioni di fanteria meccanizzata. Ma mentre sono in ascensore, Kane fa precipitare e salire la cabina. Il frutto è una capsula da ovoidale a globosa. Inoltre, venne introdotto anche il vantaggio di pagare solamente i servizi utilizzati. Il paese deve il suo nome alla gran quantità di palme presenti nei dintorni. "Palmer decise di scegliere il riposo forzato anziché l'operazione." Stabilire le dimensioni dei nuovi corpi non fu semplice. Le precise circostanze della sua morte non furono mai chiarite. In seconde nozze sposò Rosa Gaetani, da cui ebbe i figli Rosalia e Sebastiano. In seguito entrò nel cinema per adulti. Una buona testimonianza di ciò è data dalla letteratura medievale espressa in lingua galiziano-portoghese. Scopo del gioco è completare ogni corsa entro il tempo limite. Nella navata centrale è stato recentemente installato un organo a canne. La stereochimica dinamica studia gli effetti della stereochimica sulla velocità di reazione. "La provincia di Reggio Calabria corrisponde ai territori dell'antica provincia di Calabria Ulteriore Prima." Gli occhi e la bocca sono orizzontali. Gli strobili maschili a maturazione sono purpurei o marroni-rossastri. La sezione a volte può essere triangolare. Questa forma è quasi sempre fatale. È posta sulla linea Civitanova Marche-Fabriano. Sulle caratteristiche inconsuete del cranio sono state fatte anche speculazioni pseudoscientifiche. Jacques Noël Questa stagione fu molto particolare per le società che disputavano i campionati regionali. "Susanoo è anche il nome di un fucile a fusione leggendario nel videogioco ""Destiny""." "Nell'ultima parte della sua vita partecipò considerevolmente alla vita politica fiorentina." È simbolo di costanza, fermezza o anche di vittorie marittime. Ampio risalto viene dato anche alle attività extra-curriculari, come drammatizzazione, navigazione, musica e sport. Tale approccio introduce il metodo sociale scientifico nella storia. "Un'altra fonte ancora parla di cinque mogli." Non si sa quanti di questi pezzi siano stati effettivamente costruiti. "A quell'epoca questa era una pratica usata molto spesso." "Successivamente frequentò l'Accademia di belle arti di Modena, dove più tardi divenne professore." In Germania non segna alcun gol. "L'uomo Apollineo manca di un senso di integrità, immediatezza e gioia primitiva." Ci sono cinque boss di fine livello: Boomerang, Sabretooth, Juggernaut, Emma Frost e Magneto. "Assente agli assoluti all'aperto." La soluzione di Anania, tuttavia, non fu mai applicata. E non è mai stata la compatibile di nessuno. Si tratta invece più probabilmente del Canone di Pachelbel. Alla posizione che ogni elettrodo occupa sullo scalpo fa riferimento una sigla. Questa opera fu tradotta in varie lingue e riscosse successo in tanti Paesi europei. Sul petto è presente una vistosa ricostruzione di un grosso frammento. "Nel dicembre dello stesso anno pubblica ""Ventiquattro voci per un dizionario di lettere." "Il suo capoluogo è Pokrovs'k." Vi sono fedeli della Chiesa ortodossa siriaca. "A quell'epoca il libro consigliava modi di distinguere il suicidio con il falso suicidio." Meno colpita è la serie rossa. "Segue l'altare della Natività, la cui pala è del bavarese Carlo Loth." Ma il progetto, già approvato, non trovò attuazione per problemi di natura finanziaria. Il Red Light Team, è una squadra composta solo dal meglio dei professionisti statunitensi. La incontra nuovamente in taxi e la invita a cena. Le carrozzerie disponibili erano berlina, landaulet e phaeton due e quattro porte. Consigliere della Società Anonima Italiana San Giorgio. A differenza delle altre gang, i Latin Kings hanno una sorprendente struttura gerarchica. I missionari furono espulsi dal governo austriaco. "Debuttò affidando alle poste le cartoline-lametta per ""La Domenica del Corriere""." Il risultato finale, dettato soprattutto dalla paura, è di zero a zero. Inoltre ha realizzato miniature a carattere religioso o astronomico. "Le parti ventrali, le labbra e l'area intorno alle vibrisse sono bianche." La notevole distanza temporale fra i due desta però parecchi dubbi al riguardo. È stata scoperta sugli Harrow Peaks nella Terra della regina Victoria in Antartide. Il risultato può venire poi sottoposto a rotazione con vari metodi. Si trova al confine tra i comuni di Camogli e Santa Margherita Ligure. La narrazione è affidata in prima persona al protagonista con frequenti dialoghi. La serie inizia con la riforma del gruppo avvenuta dopo la Battaglia di Endor. Anche il secondo volo, effettuato il giorno seguente, si concluse con un incidente. A Los Angeles nasce una stazione autonoma. "Il naloxone è una sostanza chimica che agisce all'interno del sistema nervoso." Al di sotto del presbiterio si trova la cripta, suddivisa in quattro ambienti. "In ebraico moderno la parola ""hadar"" è ancora utilizzata per indicare il genere ""Citrus""." E a Pontoise esiste ancora il suo primo atelier. Successivamente alle indagini il sito è stato interrato e non è, al momento, visitabile. Il Real Betis finisce al quattordicesimo posto in classifica. Non voglio essere presente, quando la gente dirà se vale o meno. Telescopio di Herschel Le autorità hanno riferito di farmaci e alcol presenti nella stanza. "Il film ebbe diversi problemi con la censura dell'epoca." Adesso è un monastero. A seguire furono disputati le finali per stabilire i piazzamenti finali delle varie squadre. La squadra riuscì a superare il primo turno ma finì per essere successivamente eliminata. Iniziò a ristrutturare il castello aggiungendovi nuove fortificazioni. Leonardo Bruni individua un concetto di questo tipo anche nel pensiero del Petrarca. Si scorgeva uno sfondo di orizzonte lontano, solitario e vaporoso come il mare. Perrin è il cognome della madre. Altri paesi, come il Sudafrica e la Danimarca, cedettero velivoli senza richiedere alcun compenso. A richiesta erano la vernice metallizzata e i cerchi in lega. La nonna prese cura di lui, mentre sua madre lavora per sostenere la famiglia. "Dopo la morte del marito, in un documento si definisce ""filia b. mem." È anche un nome armeno dato a donne e alcuni maschi. Nacque in una città del Sudafrica da padre ebreo russo e da madre francese. Ogni volta tuttavia il Collegio fu ricostruito ed ampliato. "In quest'ultimo caso dalla stazione è possibile raggiungere gli altri comuni dell'Iglesiente." Sam, che alla sola vista del sangue stava male, naturalmente cominciò a vomitare. Jarier era stato preferito a Jean-Pierre Beltoise. "Meneghino è un personaggio del teatro milanese divenuto poi maschera della commedia dell'arte." Dopo la vittoria del no, si dimette dal ruolo di leader di Nuova Democrazia. Sono retrocessi in Serie C il Treviso ed il Pavia. Solo il primo libro è stato tradotto in italiano. La sera sente un fischio provenire dalla foresta. "L'associazione è iscritta al registro delle organizzazioni religiose del Ministero dell'interno." "La famiglia è stata tra i fondatori de La Rinascente, dell'Upim e della Standa." In dicembre è al comando del Ten. "Per quanto riguarda l'origine del toponimo poco si conosce." Specialità risotto alla Fragola cit. Bobby farà pace con Sue Ellen e si fidanzerà con Jennifer. Anche i prezzi di alcuni arredi della cattedrale causarono costernazione. Conta un presenza con la Nazionale scozzese. Camilla e Costanzo non ebbero figli. È inoltre di origini indonesiane, il padre e il nonno sono nati in Indonesia. "È stato il leader di un team leggendario chiamato ""Compagnia della Luce""." Tuttavia entrambi non riuscirono ad essere eletti. Il tetto è decorato al centro da un architrave a capanna con orologio meridiana. L’esaminazione dei media digitali è coperta dalla legislazione nazionale e internazionale. Danni e feriti a bordo. "L'attore è per lo più di origine italiana." I dirigenti rimasero sconvolti dal loro racconto. I padri teatini assunsero la direzione spirituale delle religiose. Le librerie Claudiana rappresentano una fondamentale vetrina verso la cultura italiana. Gli altri Stati sovrani fecero lo stesso. Contemporaneamente si sono svolti anche i Campionati del mondo juniores. Amy è una studentessa diciottenne che vive a Londra. Non è infine noto se a ordinare questa manovra sia stato Callimaco o Milziade. Si caratterizza per il movimento dei piedi dinamico. Diversi rilievi collinari, per lo più di modeste dimensioni, circondano la città. Dove viene chiamata ad occuparsi come istitutrice di Louisa una bambina dal carattere difficile. Apollodoro ebbe molte cause, per molte delle quali Demostene scrisse i discorsi per lui. È segretario della Società Cattolica Popolare Italiana nella propria città natale. "È stato docente di Fisica Teorica presso l'Università degli Studi di Bari." È sepolto a Presicce nella cappella di famiglia. "La registrazione dal vivo della canzone appare anche nel gioco ""Guitar Hero World Tour""." I licantropi con il gene della licantropia attivato non possono essere soggiogati dai vampiri. Il libero scambio di idee, competenze e conoscenze sono incoraggiati, soprattutto agli incontri periodici. "L'attività, pur collaterale rispetto a quella principale di pittore, gli fruttò ingenti guadagni." Monte Fellone "Il ""nastro"" era azzurro, con due strisce bianche centrali separate." Tarver è sposato con Katie da cui hanno due figli. "Stalin chiese consiglio a Vjačeslav Molotov per gestire il problema dell'estromissione di Thälmann." Vediamo ora quali sono le altre componenti della parete dei gram-positivi. Juan Carlos García Álvarez Considerato come una diretta emanazione dei servizi segreti italiani. Si ritirò appena ventinovenne, poiché diede la priorità alla famiglia e allo studio. Il film venne prodotto dalla Twentieth Century Fox Film Corporation. "In quello stesso anno è nel cast de ""La grande fuga""." È presente, inoltre, un ritratto commemorativo del figliastro di costui. Può presentarsi in gravidanze del tutto normali, così come rappresentare una complicanza ostetrica. Mentre combatte ancora con Iron Man, il quartier generale provvisorio del Mandarino viene distrutto. "È inoltre la quarta dell'intera catena alpina." Questo sale viene principalmente ottenuto per sintesi ed è difficile trovarlo in natura. Figlia di genitori italo-tedeschi, è cresciuta a Napoli. Molte le specie presenti, sia autoctone che straniere, alcune delle quali molto rare. Lo Strømsgodset concluse il campionato in una tranquilla posizione di metà classifica. Il suo testo integrale è nel sito della Regione Toscana. "All'interno delle due chiese vengono conservate numerose ed importanti opere d'arte." Ai campionati del mondo, in Italia arriva secondo dietro al Brasile. "È il primo romanzo della trilogia delle ""Cronache di Dragonlance""." Le orecchie sono grandi, arrotondate e unite alla base da una sottile membrana. Gli esemplari maturi di grande dimensione sono rari. Il monumento contiene resti dei soldati morti nella battaglia del Volturno. Di questo periodo sono anche numerosi ritratti che rivelano la grande abilità tecnica raggiunta. Poiché riusciva bene nel canto decise di seguire quella strada. "Ciò non avviene nella fase di immersione, poiché l'aumento di pressione è più lento." Sono famosi i suoi libri illustrati, che furono tra i migliori stampati a Venezia. Consente agli utenti di navigare e acquistare giochi dal catalogo di Electronic Arts. Li vennero distrutte o trasferite negli archivi del partito nazista a Monaco di Baviera. Un monaco può diventare tale aggregandosi ad un ordine monastico. Gli ossidi di ferro compongono numerosi pigmenti inorganici. La manifestazione fu valida anche come decima edizione della Coppa delle Nazioni. Il vecchio aggrottò le sopracciglia. Esiste anche una pagina generale comune a tutti i paesi. Chris distribuisce dei marshmallow a tutti tranne al concorrente eliminato. "Secondo Myers, le persone percettive preferiscono ""lasciare aperte le decisioni""." Al di sopra della crociera si eleva la flèche. Non scala mai le nuvole, né si allontana sui venti. La data non è del tutto certa. Questo pesce palla è diurno, solitario e territoriale. Seguì una guerra e i territori coinvolti cambiarono di mano diverse volte. Il riferimento ad Andrea del Sarto è tradizionale. "Il singolo all'epoca ebbe un riscontro commerciale basso, ma comunque le canzoni sono conosciute." Prodotto da Jonathan Cavendish. Mammone si mise in contatto con gli ambienti filo-borbonici più reazionari. Jennifer, dopo avere sposato lo scrittore Roman, scopre di non provare più piacere sessuale. Eccone di seguito un tipico esempio. "In seguito si interessò di teoria dell'appossimazione." Può avere le stesse dimensioni oppure essere più larga del cerotto. Il fiume scorre attraverso stagni permanenti e lastre di pietra. Si ottengono dalla distillazione del greggio. "L'incidente che l'ha portato in ospedale rimane però oscuro, e Andreas non fornisce spiegazioni." Io sono un demone come lui. Oggi il convento è un centro notevole di pellegrinaggio in Polonia centrale. Il testo di questa versione fu scritto da Sergio Bardotti e Luigi Tenco. Ecco che le firme digitali offrono la proprietà del non ripudio. Tuttavia, non è mai stato possibile verificare con certezza questa ipotesi. Linda King La rocca domina tuttora il panorama della cittadina. In particolare, la misura è concentrata su cammini con distribuzione frattale. Per questo motivo, il lago Trasimeno viene considerato di origine tettonica. Col passare degli anni Nissim lascerà Milano e andrà a vivere a Ginevra. A conclusione del movimento si ripete senza ritornelli tutto lo Scherzo iniziale. Altre fonti consideravano il giovane figlio di Ulisse e Calipso. Sempre nel capoluogo siciliano un ente ospedaliero porta il suo nome. Montebello è stata anche sede di una significativa comunità giapponese. La parte superiore della facciata anteriore culmina con un grande timpano. È stato anche segretario generale della Conferenza dei maggiori superiori irlandesi. Tutto questo vale per densità di elettroni tipiche dei metalli. Per la seconda volta Andrea non viene convocato per i Giochi Olimpici. "Il tiranno decide di lasciare la città e abbandonare l'assedio." Le altre squadre, ad eccezione delle due sudafricane, parteciperanno alla Challenge Cup. Le cause, anche civili, intentate a Bossi dai magistrati sono numerose. "Il pensiero funzionale trova riscontri anche nelle ""neuroscienze""." Tale archiviazione è particolarmente importante nel contesto accademico. Si elencano alcune pubblicazioni. "L'inizio non fu dei migliori: questa travagliata annata vide il susseguirsi di tre allenatori." La comparsa dei sintomi della suddetta patologia si manifesta precocemente. Attualmente vengono utilizzati per organizzazioni sia governative che private in tutto il mondo. La teoria fonda la classificazione sulla prospettiva filogenetica. Manca anche in Paraguay, Uruguay e Laos. La chiesa è costruita in stile moderno. "Fu l'ultima legislatura del Regno." Non fu più in grado di affrontare Roma in campo aperto. Nella Nazionale di calcio del Brasile giocò due partite. Uno dei delegati, tuttavia, svelò il complotto alle autorità ottomane. Quale ruolo per la radio? "Per dirigere l'opera, istituì la congregazione delle Francescane della Croce del Libano." Essi possono essere congeniti o acquisiti. Il nome era connesso con la divinità Anat. Nella clip in bianco e nero, il cantante balla controvento in un magazzino abbandonato. Da allora i due non si separeranno più. Talvolta, sembra soffrire di mancanza di autostima. Fino al Novecento, il lupo iberico era diffuso nella maggior parte della Penisola iberica. La seconda annata fu invece più problematica, e si concluse con la retrocessione. I francesi furono duramente sconfitti. Sono un particolare tipo di inibitore misto. Maria a Ferdinando non diede alcun figlio. Sono comunemente conosciuti come cervi volanti. "Questa si rivelò poi essere stata l'ultima edizione del Gran Premio motociclistico di Jugoslavia." E intanto si stempera a poco a poco anche il difficile rapporto con Daniela. Da ciò deriva quindi la formula. Si piazzò secondo in entrambe le competizioni, vincendo dunque due medaglie di bronzo. Uno stile di semplicità solo apparente, e anzi complesso, stratificato, ricco di ellissi. Le prestazioni indicate in corsivo fanno riferimento al vecchio attrezzo. Partecipa al campionato europeo di categoria, che si tiene ogni due anni. Le orecchie sono grandi, scure, cosparse di corti peli. Si noti come porti gli stessi baffi in entrambe le pellicole. In quel periodo Spira era una terra prosperosa con grandi metropoli tecnologicamente avanzate. I genitori erano entrambi maestri elementari. La radioterapia è stata usata nelle lesioni ricorrenti o persistenti. Si è trattato della prima manifestazione invernale internazionale a svolgersi in territorio cinese. La puntura iniziale avviene con uno strumento affilato. Subito dopo la Liberazione fu condannato a morte per crimini di guerra. Nel refettorio i monaci del Lavra si radunano per i pasti. "Ad oggi è considerata l'unica simmetria discreta esatta della natura." "È la prima parte della ""Trilogia delle Isole Aran""." Può giocare indifferentemente anche al centro o a destra. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare ed appuntito. Quindi, risulta chiaro che un qualsiasi trattamento chemioterapico debba comprendere più cicli. Sarà diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale. "Le controversie maggiori riguardano l'origine e l'evoluzione del carapace." Gli inverni sono freddi e le precipitazioni sono esclusivamente nevose. Persone di nome Carla La carrozzeria giardinetta debuttò nei mercati europei solo sulla base della quarta generazione. La città di Bonn, pur non appartenendo al circondario, ne è quasi totalmente circondata. Sua madre si chiamava Elizabeth Mary Palmer. "Una tale infrazione è ritenuta ""fallo""." Antigua è famosa per i molti esclusivi resort. Le sue poesie si diffondevano, suscitando polemiche. Questo quartetto ci porta su una veloce autostrada di pura energia musicale. "All'epoca il secondo turno corrispondeva agli ottavi di finale." I nomi delle lettere derivano da quelli delle rune. Il singolo ha visto la collaborazione del rapper italiano Ghemon. Altri prodotti sono le fave e i piselli, oltre alle olive. Primi problemi per i due neo genitori. Musicalmente, nel brano vengono uniti elementi provenienti dalla musica hip hop con chitarre distorte. Qui ebbe come assistente un Rafael Benítez alle prime armi. La stagione successiva si è trasferito al Concordia Basilea, nella seconda divisione svizzera. Il capoluogo della contea è St. Joseph. Non è chiaro se qualche Santo prepuzio esista ancora. Parte delle opere sono visibili sul sito a lui dedicato. Probabilmente è presente anche su Aruba. I dati sono raccolti dalla struttura organizzativa deputata al mantenimento del Libro Genealogico. Sugli altri assi si distribuiscono finestre architravate con profili lapidei. La sua vecchia moschea centrale è stata un centro di cultura islamica. Rand non riuscendo ad affrontare la disastrosa situazione si toglie la vita. Il ragazzo rifiuta. "Il giorno dopo ancora, la ""Royal Savage"" giaceva in rovina accanto al forte." Amministrativamente sono tutte dipendenti da Guadalupa, nelle Antille Francesi. Utilizza un modello di programmazione simile a quello delle reti di Petri. È coniugato e con due figlie. "Nell'aprile dello stesso anno la città fu occupata dalle truppe francesi." Gli spiriti hanno anche insegnato agli antenati come dipingere. Alcuni vini bianchi tendono a diventare rosé. Sarah Polk era infatti una devota presbiteriana. I risultati furono misti. Gli fu affiancato un supervisore siamese, con il quale fu spesso in conflitto. Lo sceriffo, sconfortato dai cambiamenti che sente essere sopraggiunti nel paese, va in pensione. Di grande valore artistico i quadri della via Crucis. "Successivamente appare in ""Person of Interest"", ""Gossip Girl"" e ""Royal Pains""." È il primo nucleo abitativo edificato durante la Bonifica Integrale. La riproduzione è quasi esclusivamente asessuata, affidata ai conidi. "Dopo l'arrivo dei Turchi, tornarono a Venezia." È il suo primo album ufficialmente pop. La governante Gli elementi architettonici più antichi della chiesa risalgono, pare, al X secolo. La canzone diventò molto famosa durante il corso della serie. A Parigi è molto conosciuto per i suoi spettacoli in piazza. Operò principalmente con le comunità aborigene della Columbia Britannica. La primitiva chiesa di Carbonara di Po fu edificata probabilmente nel Medioevo. "Pigna d'oro in campo rosso." La costruzione si protrasse per lungo tempo e si procedeva lentamente al suo completamento. "Egli scrisse anche svariati pezzi ""occasionali"" ed alcune opere secolari." Sono state restaurate le coperture in coppi antichi. "Un altro suo romanzo, ""Il cancello vermiglio"", fu accolto molto positivamente in Italia." Allora Ciclope si tolse la maschera, rivelando di essere Dean Malenko. "Non sono presenti aperture nell'opera morta fatto salvo quelle strettamente indispensabili." Sia sulla sponda occidentale che su quella orientale la pianta domina incontrastata. È aperto al traffico commerciale. Higher Than the Sun Queste monete erano per lo più monete romane. Il capoluogo è Buco-Zau. Il suo cuore invece fu sepolto a Missolungi. Pubblicò revisioni di canti popolari russi e vari trattati sul folclore slavo. Successivamente si occupò di narrativa, scrivendo racconti e romanzi fantastici. "Come per molte sculture etrusche, non si conosce l'autore dell'opera." Spesso scuole e altri uffici rimangono chiusi e alcuni centri abitati remoti rimangono isolati. Questo scoiattolo, ben poco conosciuto, ha dorso grigio-bruno e ventre bianco. La raccolta contiene in tutto tredici racconti di genere giallo-storico dedicati al tema garibaldino. In totale, sono stati estratti come singoli undici tracce. "All'interno delle forze armate, ci sono una serie di servizi." Sono considerate galassie Wolff-Rayet a causa della presenza di numerose stelle di questo tipo. "Terminata la legislatura lascia la politica e torna a dedicarsi all'attività imprenditoriale." Il film è stato prodotto da Walden Media e Lions Gate Entertainment. "L'accusa che viene contestata è di frode sportiva e truffa." Fu John Densmore a chiedere a Krieger di entrare a far parte della formazione. "È il nipote dell'ex deputato della Democrazia Cristiana Alessandro Giordano." Steve McQueen appare, non accreditato, nel ruolo di una comparsa in una breve scena. Monsignor Testa ricoprì anche la carica di Supremo Inquisitore di Sicilia. Ha anche ri-editato canzoni per altre cantanti pop. Le attività del gruppo milanese in favore dei profughi continuano comunque, tollerate dalla Questura. Ha cellule sferiche che appaiono disposte a grappolo. Per poter sopravvivere diventa prostituta. Parigi, fine anni ottanta. La capacità di imparare rapidamente nuove lingue era notevole. La ruota "Tru però con l'aiuto di Davis salva la ragazza, facendo arrestare anche Nicole." In questo contesto creò la grande compagnia di navigazione denominata Cunard Steam Ship Co. In quel momento arriva Luke. Difensore moderno, rapido dotato di ottime capacità balistiche e abile nel dribbling. Hogan fu applaudito per diversi minuti prima di poter fare il suo discorso. Durante la prima guerra mondiale venne arruolato come ufficiale addetto al servizio meteorologico. "L'album riflette un giorno dell'esistenza umana, dal mattino alla notte." Le sue apparizioni sono rimaste comunque molto rare. "Si riproducono sessualmente, e il piccolo si sviluppa completamente all'interno del corpo della madre." "Burton conseguì un dottorato all'Università di Oxford e rimase a Oxford come pastore protestante." "Una bianca, a evocare l'organizzazione clandestina dei giovani cattolici bavaresi contro il nazismo." Per la seconda volta in stagione fu premiato come running back della settimana. Nel frattempo, continuava i suoi studi in Fisica. John Churchill nacque nel Devon. Anna Cruz Non sappiamo come ci sia arrivato e perché. Cioè, ogni nodo è un simbolo. La competizione elettorale ha decretato la vittoria di Russia Unita del premier Vladimir Putin. Il coda ad anello del fiume Herbert vive sul Tavolato di Atherton, nel Queensland. La Zimmer Inc. "L'anno successivo resta in Italia, per allenare la squadra maschile di Modena." È interpretato da Chris Lowell. "Nello stesso anno è con Marcello Mastroianni e Daniel Auteuil in ""Sostiene Pereira""." Sono quindi venuti a mancare i presupposti per continuare la joint venture. "A Vjaz'ma si trova un monumento in suo onore." Durante la Guerra di Secessione il Delaware preferì non schierarsi. Le specie si trovano in Colombia, Ecuador, Guyana e nel nord del Brasile. Da notare anche il pendolarismo verso le città di Bristol, Bath, Gloucester e Cheltenham. Il secondo episodio si svolge due giorni prima di quello precedente. Quella da trasferta era invece completamente blu, con inserti arancioni. Successivamente è stato scambiato con i Golden State Warriors. Nelle file alleate fu registrata la perdita di un pilota statunitense. In esso sono contenuti organi come stomaco, fegato e milza. Il filo "Neppure durante l'alto medioevo la civiltà ha lasciato segni rilevanti." "Il genere ""Calais"" è presente in Africa e Asia." In questa operazione venivano seguiti e puniti tutti gli autori del genocidio degli armeni. Ora la risorsa principale della cittadina è il turismo. Chiude al ventiduesimo posto la gara, non ottenendo pertanto un piazzamento nella zona punti. Questi elementi possono essere interi o floating point. Talora la dieta viene integrata con piccole bacche. "Il fratello José M. Ferrer, diventò anch'egli chirurgo." La diocesi di Norcia è attestata con certezza nel V secolo. Il titolo fu poi vinto dai piemontesi della Pro Vercelli Scherma. "La sua azione conduce l'uomo alla magia nera." "È l'azienda di produzione di macchinari da costruzione più grande al mondo.." Il risultato è la sua crescita personale. Coi Rams disputò tre stagioni giocando sempre come titolare tranne in tre occasioni. "L'ingresso è rettangolare, in pietra della Lessinia." Le parti superiori sono fulvo-grigiastre, mentre quelle inferiori sono bianche. Il brano vede la partecipazione del cantante britannico Daley. "La facciata era rivolta verso il Palazzo del Bo'." Il personaggio è basato sulla cantante statunitense Laura Marano. "Successivamente entrò all'accademia militare di Berlino." Tuttavia Kenshin giunge in tempo per fermare la donna e salvarle la vita. Nel periodo storico tutto il Peloponneso orientale e meridionale era dominato dai dori. Prima di diventare attore, è stato un giocatore di Basket. Che cosa sono i corpi in se stessi? In Fa maggiore possono spesso essere intonati strumenti a fiato come il flauto dolce. In Italia è diffuso occasionalmente in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia e Veneto. Si è occupato della strategia fiscale della Lega. A causa delle numerose violazioni del copyright il film non è stato ancora commercializzato. "Essi, infatti, rappresentavano la componente di ""destra"" all'interno del Partito Comunista Italiano." Nel combattimento corpo a corpo che seguì, i Popoli del mare furono sbaragliati. "Questo mosaico è stato quindi asportato ed è conservato all'interno del museo di Castelvecchio." "Marcantonio studiò all'Università di Padova." La sede è localizzata su una sponda del rio dei Vetrai, a Murano. "In tal modo l'edificio demaniale si rese disponibile." I gestori del parco promuovono però passeggiate organizzate. Il trago è corto e smussato. "La fonte fondamentale dell'energia umana, in accordo alla concezione taoista, proviene dai genitori." La sua prima stagione al Liverpool si conclude senza nessun trofeo. La situazione degenerò quando i missionari cristiani inviati nella regione furono massacrati. Tuttavia tale affermazione non è mai stata confermata dalla Blizzard. "Entrò nell'ordine dei predicatori." La commissione che doveva indagare sul disastro lo liberò da ogni accusa. Gradualmente imparò a dipingere. Tuttavia, più volte il compositore unisce tutte le voci in quattro semplici linee. Il boss mafioso Albert Anastasia reclamò la responsabilità del sabotaggio. Le differenze si avvertono soprattutto nel trattamento delle consonanti. Le Alpi Centrali, note anche come Monti Kiso, si trovano nella prefettura di Nagano. Colta da un improvviso misticismo, Sandra decide di divenire suora. "L'edificio è stato gravemente danneggiato." "L'anno seguente venne realizzato un prototipo funzionante." Dormammu ha anche una nipote, Clea, discepola del Dottor Strange. Il peduncolo caudale è più sottile che nei congeneri. Ebbe come allievo il celebre pittore di marine Jean-Baptiste Henri Durand-Brager. Gli schienali degli stalli sono arricchiti da intarsi con immagini di profeti e sibille. A fine stagione partecipa anche al Giro di Lombardia, che conclude settimo. Ha un corpo umanoide ed una testa quadrata, con dei capelli neri. È attraversato dal fiume Eder. Venne impiegato anche durante la guerra di Corea a metà degli anni cinquanta. È attestato in Italia già dal Settecento. "Si trova nell'area metropolitana di Chicago." Il Verona iniziò così a fare altalena tra la massima serie e quella cadetta. Il gioco consiste nel raggiungere più obiettivi nel gioco, rappresentabili collezionando foto. I tipi di dati possono essere semplici o strutturati. "Seguendo l'ordine alfabetico vennero in seguito presentate le più grandi ""M"" e ""N""." Russ Lee La carne e gli organi sono stati poi stati mangiati, presumibilmente dalla sua famiglia. Di regola sono fatti di nylon oppure di materiali simili. Tra i permanenti il più adoperato è la poli-alchil-immide. Cura la promozione culturale, in particolare nei campi della letteratura e della poesia. Inventò una teoria planetaria che si aggiunse a quelle già esistenti. Il comandante si sveglia in un ospedale di Atlanta, ferito non gravemente. Il matrimonio non fu felice. Sito Alonso Danneggia gravemente la pelle, le mucose e le vie respiratorie; provoca gravi lesioni oculari. Nel luglio dello stesso anno un ictus lo escluse totalmente dalla vita pubblica. In questo periodo segue un corso per corrispondenza di studio attoriale. "Prima di trasferirsi da Fukuoka a Tokyo, Yui scrive la canzone ""Feel My Soul""." Inoltre minacciò severe sanzioni contro i futuri trasgressori. Nella sua ultima stagione fu premiato come All-American da numerose pubblicazioni. Topolino è direttore di un complesso della sua fattoria di cui va veramente fiero. Dopo un combattimento durato tre ore entrambe le navi inglesi dovettero fuggire. Le parentele di questo animale sono pressoché sconosciute. Per queste parole Cristini fu costretto a rassegnare le dimissioni. In seguito, però, i due ragazzi uniscono le forze. Si tratta di uccelli monogami, in cui le coppie rimangono insieme per la vita. Nella malattia mentale, che disturba la mente, è un dolore fisico. Capi di abbigliamento contaminati dovrebbero essere rimossi immediatamente. Viene successivamente nominata una commissione tecnica per rielaborare il progetto. Disputata a Milano, venne vinta dai padroni di casa del Milan. Jack Singer, di professione detective, è da tempo fidanzato con Betsy Nolan. "Sede vescovile è la città di Piracicaba, dove si trova la cattedrale di Sant'Antonio." La società consta delle sezioni calcio, bandy e bowling. Il capoluogo è Healy. "L'higgsino è il superpartner del bosone di Higgs." La conclusione della leggenda tuttavia è la medesima. Nessuno dei due può reggere il paragone con il virtuosismo del terzo. Ma non tutta la Lunigiana era nelle mani dei Malaspina. "I normanni costruirono il ""donjon"" normanno, successivamente ampliato dagli svevi." Dopo alcuni turni Greg si ritrova perseguitato dalla sfortuna, mentre Sam diventa parecchio fortunato. Insieme descrissero per la prima volta varie specie di Psittacidi. È noto per essere sia un donnaiolo che un fannullone. "Per estensione andò poi a definire l'intero gruppo montuoso." Il video entrò in alta rotazione sul programma Yo! Ogni lunedì arriva un nuovo conduttore che rimane fino alla domenica successiva. Della situazione che si creò approfittarono i Romani, i Sanniti e i Galli. Evans divenne membro di facoltà alla Università della California, sede di Berkeley. Normalmente suddiviso in cinque colonne, si propone il calcolo dei progressivi giornalieri per valuta. Cornelio de Vulcano è il primo conte di Noa. In questo nuovo gabinetto di governo, Benjamin Disraeli venne nominato Cancelliere dello Scacchiere. Entrambi i sessi sono di colore nero lucido con le ali nere. È legato a loro. Il villaggio è una meta preferita da turisti e amanti del trekking. Frank Loomis In tale occasione il Santo Padre lo invitò a continuare nel proprio ministero. "Dopo una stagione torna nei Paesi Baschi nelle file dell'Osasuna." Fu cacciato da Enya e fuggì. "La battaglia segnò la fine dell'Impero svedese e l'inizio dell'Impero russo." Contiene una sola abside. "L'anno successivo, Lansdale decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura." Le caratteristiche in esame possono essere linee, punti, momenti geometrici, ecc. Non è chiaro se fu altresì autore di musica sacra. Decide quindi di sfruttare al meglio questa occasione. Possono anche essere collegate ad un sistema di biglietteria automatizzata. "È stata protagonista della serie di fantascienza europea diretta da Julien Lacombe, ""Missions""." "Dell'Application programming interface e del protocollo esistono due implementazioni di uso comune." Queste scuse furono smentite una ad una: non ci fu nessuna impiccagione. Queste avventure minerarie gli procurarono una certa ricchezza. Si tratta di un misantropo con manie di grandezza. Nixon rispose dicendo che almeno la competizione era tecnologica, anziché militare. La variante del sardo parlata a Borore è il logudorese centrale o comune. In seguito conoscono Gianni Sassi, che li arruolò nella sua Cramps Records. Dopo somministrazione per via orale il farmaco viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale. Pochi sono i vescovi storicamente documentati per il primo millennio. Altre tre persone furono ferite nel crollo. Nella massima serie militano otto squadre, divise in due gironi. Temur ottenne perciò legalmente il sigillo di principe ereditario dopo la rinuncia del fratello. Con il Barnsley gioca altre due partite di Coppa. "Quella ""Grande Boucle"" andrà ancora a Merckx." Il viaggio poi finisce, la destinazione è raggiunta: il nero lato oscuro del sole. Soltanto con grande fatica poté recuperare la capacità tecnica precedente. La tradizione, pur affascinante, è quanto mai fantasiosa. Plinio stesso morì dopo essere sbarcato più in basso lungo la costa. Tre squadre promosse sul campo con spareggio fra le migliori seconde classificate. In altre parole: la differenza non è significativa. "Venne sepolta nell'Inglewood Park Cemetery di Inglewood." Sofia divenne la loro reggente. "Inoltre sono stati eseguiti lavori all'interno della Chiesa." La sua è stata una formazione artistica. "Le sue ultime partecipazioni furono in ""My Love Came Back"" e in ""Ombre malesi""." Le musiche furono composte da James Di Pasquale, Jacques Grassi e David Shire. La distanza della stella, e quindi della nebulosa, è stata oggetto di dibattito. "Furono anche fatti dei paragoni, chiedendosi se questa sarebbe divenuta un'""altra Rwanda""." Il confronto finale avviene nella villa di Berenger durante il matrimonio della figlia. Due anni dopo si candidò per il Senato e vinse le elezioni. I rifiuti in vetro di origine ospedaliera sono soggetti a particolari limitazioni e verifiche. Nel catalogo della mostra viene inserito un fumetto dedicato alla vita dello scienziato. Sophie Todd ricopre il ruolo di showrunner della produzione. Ciò nonostante aveva sposato Raffaella Saraceni, che era particolarmente bella. Venne girato a Cos Cob, nel Connecticut. Ha portamento conico con chioma stretta. Finalmente, per la costruzione del museo fu scelto un sito sul Boulevard di Richmond. A fine stagione torna al Manchester United. A questi si aggiunge poi lo Stato di Palestina, che è un membro osservatore. Duncan riuscì a vincere e tornò al Congresso, venendo rieletto altre due volte. I lavori iniziano il sabato e terminano la domenica mattina. Negli anni successivi è stata costruita una diga rudimentale per ripristinare le condizioni preesistenti. Tutti gli squadroni ebbero sede inizialmente presso Ouagadougou. La registrazione è ammessa solo per i residenti. "Inoltre in chiusura è presente una versione di ""Are You Lonesome Tonight?" Tra autobus impazziti, manifestazioni, grandi magazzini, Silvana, decide di rimanere a Roma. Molti khan e altri governanti adottarono costumi persiani, abbigliamento e cultura persiana. "La città come l'intera penisola di Crimea è tuttavia ancora de jure territorio ucraino." Combatterono per tutta la Seconda guerra mondiale, soprattutto in Nord Atlantico. Fra le principali attività spiccano artigianato e soprattutto agricoltura. "Vi sono due o tre residenti all'anno per ciascun campo di studio." Magnus Eriksson Rimasto orfano a soli sei anni, fu accolto in un istituto religioso. Gode di una scarsa diffusione. Molto cospicui sono gli studi sulla correlazione fra devianza, traumi, autolesionismo, attaccamento e abusi. Il gruppo ha sede a Marsiglia, in Francia. In Italia si deve a lui la nascita della scienza politica come disciplina accademica. Ma lo sceriffo, temendo ritorsioni, fa fuggire il prigioniero. Ma il vecchio riesce comunque a fuggire e a presentarsi alla cerimonia. "Nell'estate seguente l'invasione della Scozia era pronta." Tale contratto è il secondo acquisito in Italia. Vi sono due diversi modi di stagionatura. Un piccolo ingresso laterale la rendeva accessibile da ruga Rialto. È inoltre irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. La Keio nella tratta per Shinjuku. È il terzo polo universitario della Lorena, dopo Nancy e Metz. In entrambi i concorsi però la modella non è riuscita a classificarsi. "Furono l'ultimo lavoro del compositore." È come chiedere perché la Nona Sinfonia di Beethoven sia bella. Nel girone di ritorno la squadra di Gorizia crollò inaspettatamente infilando tre sconfitte consecutive. "Nello stesso periodo è impegnata con i ragazzi di ""Amici di Maria De Filippi""." Di fronte alla navata laterale è posto il campanile. Napoleone perciò non poteva soffrire Cherubini, che secondo lui scriveva musica rumorosa e difficile. Ha inoltre scritto diversi saggi di argomento economico ed è un conferenziere molto attivo. Ancora più rilevante, esso fu ben governato ed organizzato. "In questo programma la cuoca proponeva ai telespettatori una serie di ricette culturali d'Italia." Sul coperchio è una rappresentazione della Ratto di Europa. CrO a temperatura ambiente è un solido verde inodore. "In acqua c'è un uomo che pesca col suo arpione." La frazione Cras ospita la sede comunale. "Le finali si tennero due anni dopo l'inizio delle fasi provinciali del torneo." Perderà poi la vita durante la battaglia finale per mano di Diavolo. Effetti collaterali seri includono depressione, convulsioni o problemi al fegato. Il re epirota si risolse così a tentare un accomodamento diplomatico col senato romano. La Reggiana conquista i play off promozione. Il cambio però era a tre marce. Forsyth pubblicò libri sulle malattie delle piante e sulla potatura. Celebre è quella della marchesa Uta, rappresentazione del gotico tedesco. "Con la prima moglie Ethel ebbe tre figli, tra cui l'attore Geoffrey." "Per il suo ruolo, vince il premio Kids' Choice Awards Argentina come ""Miglior attore""." "Per onorarne il coraggio ricevette, postumo, il titolo di Cavaliere Commendatore dell'Ordine del Bagno." Inoltre si piazza sesta nel concorso individuale. La città attrae tuttora migliaia di pellegrini. Il video musicale è stato trasmesso in anteprima su Yahoo! La sua congregazione comprende più di quaranta gruppi etnici. Il club, come testimonia il nome, è correlato alle ferrovie georgiane. Nel complesso si è inoltre insediato il centro sociale Villaggio Globale. Lasciò osservazioni anche su osteoporosi, malattie vertebrali e aneurismi. Cassola dal dott. In Italia esistono due associazioni di Volontariato Non Profit. Un muro di terrapieno e un fossato circondavano la fortezza e le mura esterne. Una piccola porzione della città si trova nella Contea di Lamar. Julian, allora, uccide i due traditori ma Natalia gli spara. Il padre, Cosimo Castagna, era un nobile di Genova. Il suo posto fu infatti preso dalla Montclair. Nel rifacimento settecentesco la facciata non ha subito alterazioni. La pasta si lasciava lievitare ancora per tre ore, poi si passava alla formatura. Essendo stata battuta per poco tempo è relativamente rara. "Selene appare nella recente serie animata ""Wolverine e gli X-Men"", trasmessa da ""Rai Gulp""." Da questo momento in poi le vicende di Radio Caroline furono alterne ed avventurose. "L'economia è prevalentemente agricola: le coltivazioni più diffuse sono cereali, vite, olivo." Originariamente, la città era nota per le sue segherie. Le forme di allevamento consentite sono ad alberello ed a spalliera semplice. Del palazzo originario oggi rimane solamente una piccola parte, quella settentrionale, divenuta abitazione privata. Avviene nella stagione fredda. Nei pressi del punto di valico si trova un alto traliccio elettrico. Scott indicò che la trama si basava su fatti realmente accaduti. Oggi è chiesa parrocchiale cattolica della cittadina di Zeitz. La First Act ha costruito questo modello appositamente per Pike. Alberto Calderón "La sua carriera è prolifica: quasi un film all'anno." Contiene anche La guerra alessandrina e La guerra africana. I Broncos invece non riuscirono a fare ritorno ai playoff. Un esempio di espressioni sono le cosiddette espressioni regolari. "Oggi sono conservate l'antica chiesa e una ""slab"", una pietra incisa molto antica." Il carretto siciliano, sebbene in via di estinzione, esiste ancora. Tra i numerosi ostacoli, vi sono guerrieri antichi, molossi, dragoni, orchi e trabocchetti. Quindi è probabile che la definizione di castello venne adottata dopo questa data. "È un'antropoparassitosi esclusiva dell'uomo che dà una patologia cronica per anni." Sono state inoltre assegnate le Coppe del Mondo di specialità. Ha partecipato a numerosi concorsi e gare di danza, vincendo vari premi. "Il portale rinascimentale ha la lunetta con affresco della ""Deposizione di Cristo""." "Successivamente si diffonde in Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta." Effettua migrazioni molto lunghe per svernare in Africa orientale e Madagascar. "You make me sick""." Esistono anche prove di altre esecuzioni. È da ricordarsi anche come compositore di musiche di ispirazione risorgimentale e patriottica. La via appartiene al nucleo urbanistico medievale della città estense. A fine stagione, vinse campionato e coppa nazionale. Kensi e Granger collaborano da Kabul per aiutare i colleghi a risolvere il caso. È stato direttore sportivo della Dinamo Bucarest. Si presenta come un liquido giallastro. Difatti il fenomeno può essere considerato come un meccanismo di feedback negativo. Sullo stesso lato era la manetta di armamento. Ha così effettuato il primo volo a razzi della storia. È la seconda città più antica degli Stati Uniti ad ovest del Mississippi. Il colore di fondo della livrea è grigio-bruno. Tutta la cavalleria di Annibale fuggì inseguita da Massinissa e Lelio. "È attualmente allenatore dell'." Sul versante malese, gli antagonisti sono, fondamentalmente, tre. La discendenza reale del popolo di Dio sorse da Giuda. Questi era uno dei numerosi figli del vecchio troiano Antenore, amico del re Priamo. "L'elenco sottostante non è completo." "L""'angolo inferiore"" è fuso con il corpo dello sfenoide." Suo padre era un insegnante, professore di matematica presso una scuola superiore locale. Il si è laureato campione per la prima volta. "Successivamente l'uomo viene arrestato." Fu anche direttore dei Telegrafi del governo provvisorio per la provincia di Mantova. In grassetto, i giocatori in rosa. "Direttore del Giornale di Napoli è Antonio Sasso, che dirige anche il ""Roma""." Il marchio non è più utilizzato in Italia. La stazione non dispone di scalo merci. "La pianta di Ravenna capitale rimase immutata fino all'epoca veneziana." Egli inviò la somma di settanta milioni di rupie al governo. Non ottiene punti validi per la classifica mondiale. Ha allenato per complessive tre stagioni la Pro Sesto nei campionati regionali lombardi. Da questo momento la famiglia si chiamò Doria Landi Pamphili. Il padre faceva parte della mafia locale. È stato girato un video per la regia di Alex Infascelli. "L'album ha venduto oltre un milione di copie." Fa parte delle cinque classiche monumento. Sulla testa, la corona è marrone con un sopracciglio bianco. Dovrebbe essere vissuto almeno dopo Antigono Gonata, da lui menzionato. Durante i due anni successivi partecipa a diverse produzioni cinematografiche. Il torace e la testa sono neri. Insegna scrittura creativa presso numerose università israeliane. Il nome suggerisce che sia stata la seconda colonia fondata dalla Terra. "C'erano molti buchi nella staccionata e in molti vi passavano, creando disagi." Paul Fritsch La flora delle isole coralline è per lo più di alberi di cocco. Ha dei capelli lunghi, castani e ricci ed ha gli occhi neri. È di qualche anno più tardi la prima seria tragedia. "L'incontro si tenne ad Aarhus, in Danimarca, sotto il segno di un grande equilibrio." Santa Ana Interno di centrocampo, può giocare anche come mediano. È lo stesso brasiliano a calciare e segnare, per la disperazione di Bernard Lama. Il libretto interno contiene le sole foto del live. Tra parentesi i punti in bonus derivanti dalla regular season. Christian, il ragazzo, è cresciuto ed è conosciuto da tutti come generale Crack. I lobi interni del labbro inferiore sono fusi a formare la ligula. Successivamente fu chiamato occasionalmente per missioni di pace. Finale: i primi due di lanci di Riedel finiscono nella gabbia. "Allo stato attuale, l'intero archivio è in corso di digitalizzazione." Il Primo Libro di Esdra. "È una parte dell'Area Metropolitana di Baton Rouge." "Dopo il Primo Concilio di Nicea, l'Arianesimo non scomparve." Venne assunto alla zecca in qualità di disegnatore. Per questa prestazione fu premiato come miglior running back della settimana. Scrisse anche alcune composizioni di musica da camera e alcune canzoni su testi polacchi. Questa pressione sta già montando. Senza di esse, infatti, non esisterebbe la vita. Fra questi si possono annoverare Orazio, Virgilio e Properzio. Alcuni brani sono in prosa. Le membrane alari sono marroni chiare. Il Re e il Presidente del Consiglio si insediarono a Brindisi. "Da ricordare gli elementi decorativi della facciata, ripristinati dopo l'ultimo intervento." Dubbia la presenza in Francia. Secondo Cassio Dione, la prima schermaglia accadde per il possesso di un abbeveratoio. Il braccio militare è rappresentato dal Fronte Caucasico. "Quest'ultimo celebrò la vittoria usando le movenze del suo ex coach Quinton Jackson." "Le sospensioni anteriori a ""Bilanciere"" erano le stesse della vettura a motore Ford." "Attualmente è una delle specie ittiche più importanti per la piscicoltura dell'area." "Ha tenuto corsi di perfezionamento e diretto orchestre ed ensemble in Italia e all'estero." Sorrento, Regno di Napoli. Nuova ottava avventura di Piedino e i suoi amici. In quegli anni lavora come disegnatore per le produzioni cinematografiche e insegna incisione. È stato consulente per molte aziende, specialmente automobilistiche. Generalmente è consumata pura o accompagnata con il miele, che ne rinforza il sapore. Sulla facciata è anche collocato un orologio e sopra di esso altre due campane. "La bretella che ora l'affianca è frutto di interventi otto e novecenteschi." Fu bandito per sempre da tutto lo Stato Pontificio. Tale gas sarebbe stato convogliato in serpentine e poi raffreddato. La serie non venne rinnovata per una terza stagione a causa dei bassi ascolti. La scelta dipende dal ricercatore e dai suoi obiettivi. Era dotato di pozzi, cisterne, orti e giardini, e di un cimitero. Ma i militari non si arrendono e rimangono sulle sue tracce. "L' ha vinto il trofeo per la terza volta, battendo in finale il Panionios." Allen Klein fu inoltre il manager di molte band. "L'anno successivo, in questo campionato, terminò invece la stagione al secondo posto." Brani tradizionali arrangiati dagli Steeleye Span, tranne dove indicato Nel suo testamento nominò erede il figlio Giulio, anche lui pittore. "L'opera è conservata al Centre Pompidou di Parigi." A questo punto giunge il momento della riscossa per il concetto stesso di Dock. È anche probabile che si sia recato in pellegrinaggio a La Mecca. Il matrimonio venne celebrato a Rivalta, in provincia di Reggio Emilia. "Si differenziano da quelle degli scarabeidi per l'assenza di pieghe addominali." Durante le strofe canta accompagnata da un basso e un sassofono. Successivamente ha abbandonato la scena musicale. Chiesa di San Valentino Nonostante questi problemi, Low esortò Keyhoe nel continuare ad inviare rapporti di avvistamenti. Glen Little Esse prediligono ambienti secchi, aperti o foreste, con inverni da moderati a freddi. Lucrezia partecipava a tempo pieno alla vita politica e privata del re. "Jean riprende la sua forma umana e ottiene l'amore di Lucie." Prese poi parte alla Campagna italiana di Grecia e alla Campagna del Nordafrica. Fa parte della famiglia di asteroidi Flora. "L'album ha raggiunto la dodicesima posizione della classifica degli album più venduti in Giappone." Nondimeno le flotte romana e punica si scontrarono. Nelle stagioni seguenti sempre alla Paganese è relegato al ruolo di comprimario. La Banca nazionale poté così concentrarsi sul ruolo di banca centrale. Si trova ad una ventina di km da Heidelberg e dalla conurbazione di Mannheim-Ludwigshafen. "Nelle vicinanze di ogni villaggio c'è una casetta dedicata agli spiriti." Maddalena era dunque discendente di due grandi dinastie germaniche: i Wittelsbach e gli Hohenzollern. Cha Dong-min Qui inizia la bollitura di raffinazione. Frequentò in quegli anni i circoli culturali napoletani, segnalandosi per le sue letture erudite. "Anche i frontali furono completamente ridisegnati, e costruiti con l'uso di materiale plastico." "Viene descritto come l'""eminenza grigia"" e ""il vero padrone del paese""." Rootes in seguito fu rimborsato per i suoi motori. Luca Della Robbia, inoltre fu un ottimo scultore e pittore. Galeone dove però rimarrà solamente un anno. Comprende inoltre la parte della contea di Fayette a nord del fiume Colorado. Avendo solamente due aperture, essi erano simili ai guanti a manopola. I loro contatti con gli uomini sono molto limitati e regolamentati ma non vietati. "Qui egli insegnò e lavorò e diresse nel proprio studio una sua Scuola d'Arte." Credo che il Papa dovrebbe passare dalle parole ai fatti. "La scena si trova nel registro inferiore sulla parete dietro l'altare, a destra." Gli utenti di Netscape e Mozilla Firefox dovettero attendere. La maggior parte delle più antiche costruzioni umane archeologiche note sono tombe. Questo pesce è spesso ospite, come altri suoi congeneri, in acquari pubblici. "L'area coperta dal distretto postale di Londra è a volte indicato come ""Inner London""." "Inoltre, rispetto all'anno precedente, presenta un passo più lungo." "Un'altra sede della marina cilena è Talcahuano." La Sicilia divenne così un viceregno austriaco. Il suo nome è dedicato alla moglie di Julius F. Stone, benefattore. I principali parametri da tenere sotto controllo sono umidità e temperatura. "Dopo alcune stagioni in massima divisione, vi è l'ultimo cambiamento nello stemma societario." Tale tecnica produce un suono simile a uno schiocco di frusta. Le città di Livorno e di Milano gli hanno dedicato una via. "I locali li chiamano questa pernice ""Chir-ras-qua"", nome dovuto al suo tipico verso." "Viene invocato contro l'artrosi." "È un'importante zona agricola, soprattutto per la produzione di grano e legumi." "L'uomo non prova dolore, nemmeno dopo svariati tentativi: realizza così di non poter morire." Ciononostante, non fecero nessuna nuova registrazione, e gli Art of Noise rimasero sciolti. Persone di nome Ricardo Molte emittenti televisive non hanno trasmesso il video di Houston, ritenendolo inadeguato. Sul fronte europeo, venne invece eliminata dal Valencia nei quarti di finale. Jumper Nox Feat. Nel periodo manifestante della sindrome, possono verificarsi momenti di depressione o semplice debolezza. I flagelli si distinguono dai pili per le maggiori dimensioni. Torquato Baglioni Il giocatore deve difendersi da un centopiedi e da altri artropodi da giardino. Il sospetto di un attacco terroristico è stato quasi subito allontanato. In certi paesi, in particolare anglosassoni, il grado corrispondente è denominato semplicemente capitano. In particolare, lavora come regista, attore e speaker per la Radio Svizzera Italiana. Vito, Modesto e Crescenzio. Il suo digiuno sarà il più breve di tutti coloro che moriranno. Un giocatore può avere al massimo quattro carte top secret in mano. "Le competizioni si sono tenute all'Independence Park." La copertina è ideata dallo studio The Designers Republic. Fu costruito in meno di tre mesi. Una misurazione è attendibile se i risultati rimangono costanti allo stesso modo nel tempo. Olímpico, altro club di Las Palmas de Gran Canaria. Alcuni insetti sono poi mangiati come larve, mentre altri da adulti. Questo itinerario è stato percorso in inverno. Vi sono fiori detti incompleti che mancano di alcune di queste parti. "Il titolo dell'album è scritto in geroglifici." Confina a sud-ovest con il giardino di Villa Croce. I guai continuano quando le figlie di Zappalà dichiarano di essere incinte. La coda è bianca con ciuffetto scuro. Sutil viene multato di dollari per guida non prudente. I preparativi per la produzione di serie iniziarono nel mese di novembre. Pochi mesi dopo Grey si lamentò delle condizioni di povertà in cui versava. Al vincitore sarà assegnato come premio un assegno miliardario. Durante la seconda guerra mondiale fu Console a Salonicco. Angelo, che disprezza la malattia, non ne viene colpito. Ha tre figli: due maschi, Lorenzo e Niccolò, e una femmina, Emma. "La deposizione di Childerico fu eseguita secondo l'uso germanico: gli furono rasati i capelli." Le zampe erano snelle e allungate, dotate di dita piuttosto divaricate. "Prima della fine dell'anno però, anche Cadena e lo stesso Coburn se ne andarono." Il settore turistico è negli ultimi anni in espansione. Si tratta di opere che incontrano commenti contrastanti. Molto sentita è anche la tradizione musicale, in particolare lo stile fiddle. A. Mario e Manlio. The Incredible Hulk Il corpo fusiforme era relativamente robusto nella parte anteriore. "Ritornano dunque le storie Egmont, ed alcune storie ""classiche"" italiane." La città si affaccia sul golfo di Fonseca. Ha preso parte, inoltre, a diverse serie televisive dagli anni cinquanta agli anni duemila. Dai suoi lunghi esperimenti Volta ricavò tre leggi per descrivere il fenomeno. David McClure Può essere tuttavia trovato spesso anche nei templi di altre denominazioni. È ottenuto lasciando coagulare il campione di sangue prima della centrifugazione. "Già i primi ""conquistadores"" produssero cronache e racconti scritti delle loro esperienze." La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro di Barbados. "Il minatore si trova nell'ultimo schermo che compone tale labirinto." Di seguito gli incontri di Sanders. Sono tempi di necessari chiarimenti interni e di confronto critico. Per un breve periodo ha fatto parte anche degli Huey Louis and The News. Questa serie è andata in onda in Italia in prima visione su Disney Channel. Toby e Kate ballano insieme durante la festa, nonostante le risate dei presenti. Inoltre ha completato lavori per Santa Maria delle Grazie a Este. In giovanissima età ottenne dal pontefice un canonicato presso la basilica di San Pietro. Gli acidi grassi insaturi possono essere separati dalla distillazione estrattiva a pressioni ridotte. Soccer Club, questa squadra fu una delle fondatrici della Japan Soccer League. Essa si trova nel comune di Mozzecane, nella provincia di Verona. Le sospensioni erano anteriormente a ruote indipendenti, mentre posteriormente erano ad assale rigido. Alcuni terreni sono però ben più complessi. È stato compiuto un autentico salvataggio dal valore inestimabile. Il responsabile progetto editoriale è Stefano Francia di Celle. Una lapide in marmo nella chiesa del paese ricorda questo misterioso fatto. Tali scelte sono causate da fattori personali e sociali di varia natura. Bogdan allora lo prese sotto la sua protezione al palazzo reale. "L'album viene registrato a Bruxelles." Un ritmo di sedimentazione troppo elevato, infatti, potrebbe soffocare la posidonia. Durante tutta la canzone un coro di voci bianche accompagna la voce di Waters. Si dirige alla piscina e lì vede un uomo. Tom è simile a suo padre, manesco ed irrequieto. Poi, con una smorfia orrenda, egli afferma di essere il suo gemello malefico. La Regina Elena del Montenegro gli ha chiesto lezioni di scultura. La potassa viene usata nella produzione artigianale del sapone e del vetro. "Quel ""qualcosa"" era la strada." Si trova nell’Oberland Bernese a pochi chilometri da Interlaken e da Grindelwald. "Fu l'ultima esponente della linea diretta e dinastica dei Gonzaga di Novellara e Bagnolo." Si divide in: modalità campagna, missioni singole, mission editor e multiplayer. Come cantautore è anche noto con lo pseudonimo Leo Davide. È servita dalla linea M Sixth Avenue Local, sempre attiva. The Catch A nord sorge il poderoso Albergo dei Poveri. "Le anomalie artificiali invece derivano dall'interramento di masse o oggetti di natura ferro-magnetica." La sua sovranità è dunque limitata. Era ideato come carro di riserva del Comando supremo. Alesi porta alla Ferrari il primo podio stagionale. "Una gran parte della popolazione ha mantenuto l'uso corrente del gallese." Anche se fisicamente non è forte è molto agile. Il mistero Casari!!! Riccardo Nuccio Le specie tipiche sono qui i pioppi e i salici. Il museo si trova nella piazza della chiesa a fianco il chiostro. Si nutre di foglie, erba, frutta e occasionalmente anche insetti. Sceglie così di indagare. H. Roberts ritengono che contenente letras. Tuttavia, quando si è sepolti in Israele, non viene usata la bara. "Questi tre singoli non fanno parte dell'album." Nei procarioti, i geni regolatori spesso codificano proteine repressive. Pubblica opuscoli educativi e informativi per i propri soci e gli istituti scolastici. Chiesa di San Martino di Tours Styles e così fa da manager ad Abyss nel suo match contro Herman. La piazza antistante è stata dedicata a don Giovanni Valente. "L'origine delle due statue oscilla tra storia e leggenda." Il Canada si qualificò automaticamente in quanto nazione ospitante. È utilizzato sia in fase di progettazione, sia in fase di ristrutturazione del database. Prendono il nome dal loro scopritore, il medico spagnolo Santiago Ramón y Cajal. In vita privata sposò Paola Garibaldi. Qui di seguito è riportata solo una delle sue versioni. Con il medesimo materiale erano realizzate anche le radici delle ali. "A Marzio Carafa è intitolato l'Istituto di Istruzione Superiore di Cerreto Sannita." Altri due vennero spediti in Iraq per supportare le operazioni locali. Dopo una serata di festeggiamenti e grandi bevute sono finiti nello stesso letto. Anche certi mottetti vengono a volte ancora eseguiti. Essi sono un simbolo ricorrente negli stemmi di Stato di molti paesi socialisti. I suoi lavori recenti riguardano i rapporti tra democrazia e sviluppo economico. "Vi erano inoltre diverse aree minori appartenenti a cavalieri dell'impero." Era leader italiano del settore. "Si laureò in ingegneria idraulica all'Università di Padova." A marzo ha fallito le qualificazioni per i tornei challenger di Canton e Shenzhen. Quando una palla di dimensioni minime viene colpita, scompare del tutto. Da questo matrimonio ebbe due figli. Furono nominati presidente Cesare Correnti e vicepresidenti Luigi Gatta e Augusto Montanari. Anche per lui si registrano ruoli occasionali in numerose realizzazioni televisive. Il loro incontro si rivelò decisivo per entrambi. Oltre a quello nazionale vi è anche un Campionato Europeo specifico per la categoria. Il suo tipico abbigliamento è un cappello di lana e vestiti da rapper. Scoperta la verità, Semiramide avvelena Kir facendolo bere da una coppa avvelenata. Zennaro crea il suo personale sistema sequenziale armonico e poetico. Molti critici hanno visto in lei una rappresentazione della Madonna. In finale è stato sconfitto dal coreano Lee Ok-Sung. "Esistono due modi per produrre energia elettrica a partire dall'idrogeno." Lungo il torrente Arione sorgevano numerosi opifici e mulini. Le didascalie furono il pilastro portante del film muto. Nel sottotetto corrono lungo tutto il perimetro delle mensole in pietra. Quando Givens torna da lui per pagarlo, Pinter è scomparso. La squadra femminile non ha mai partecipato né ad Olimpiadi né ai Campionati Mondiali. In questa cover, la voce è sostituita da chitarra, sintetizzatori, sassofono e tromba. Subito dopo stipularono una pace decennale con Baybars. Come ho già accennato, la nostra monaca aveva una sorella e un fratello. Sopra Mitra, i simboli di Sole e Luna sono disegnate su un cielo stellato. La riserva naturale di Box Hill è la più antica della Gran Bretagna. La sposa aveva quattordici anni e lo sposo quasi sessantasei. Nonostante la sua lealtà, Melvin è sempre sospettato da sua moglie Mame. Il matrimonio però non venne concluso. Tutte le motociclette in competizione sono equipaggiate con pneumatici forniti dalla Dunlop. La musica è tuttavia predeterminata in base a un programma ripetibile. Sulla sua esatta ubicazione vi sono ipotesi contrastanti e corrisponderebbe Sacco fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In cielo chiede di poter tornare sulla terra per salvare la sua città. I cookie vengono utilizzati per aggiungere uno stato ad un protocollo privo di stato. "Detiene pertanto il record per la ""statura più variabile""." "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Pari." Dopo la traslazione del corpo, è sepolto nel cimitero di Tricarico. "L'incidente accadde durante la crisi dei missili di Cuba." "Come già avrebbe sostenuto Socrate, quest'induzione per lui deve essere progressiva e collaborativa." È specializzato nei secondi ruoli. Negli ultimi anni novanta collaborava con lei la figlia Roberta. La maggior parte delle critiche sono state positive. United è una società calcistica statunitense con sede nella città di Washington. Le sue ceneri riposano anonime nel cimitero di Wilmersdorf, a Berlino. "Lì installò la sua ""Azienda giornalistica"" da cui prese avvio l'attività nella Capitale." La serie televisiva è attualmente inedita. Nel Medioevo fu feudo dei marchesi del Monferrato. Quindi si viene a creare una joint-venture. Il gruppo produce auto, camion e autobus. In certe aree anche di rettili. Le persone affette da questa encefalopatia sono soprattutto infanti. È questa la massima carica direttiva da lui ricoperta nella sua carriera di dirigente. La struttura è quindi piuttosto leggera in quanto un misto di acciaio e plastica. "Ha un fratello minore, Massimiliano, anch'egli pasticciere." "Per ""Attack"" furono registrati tre filmati." La marca editoriale riporta lo stemma della famiglia Rizzardi. "Morì da martire sotto l'Uhud." Chiesa di Santa Vittoria I medici dell’ospedale di Orbetello non riuscirono a salvarla. Le regala un prezioso braccialetto a forma di serpente. Rifiutò di allearsi con il Tibet contro la Cina. Purtroppo per Virgil, fuori piove e la sua pistola si scioglie. Ridente centro balneare della costa laziale. Il suo compagno di coppia fu John Wells. La notizia fu presto diffusa dai giornali di tutto il mondo. Valle di Susa A tredici anni cominciò a frequentare la scuola media dei francescani a Leopoli. Dopo il ritiro dal basket giocato, fu allenatore di varie squadre messicane. Lì duella contro Dart Fener e Sidious. "Ha studiato psicologia presso l'Università di Varsavia." Burke e Cristina continuano ad avere rapporti sessuali. "Vittima dell'esercito austriaco lungo il confine nord-orientale." "Altro territorio conteso era l'Acadia." Questa montagna non è molto scalata vista la sua difficoltà. Siamo in Francia, tra le due guerre. Durante la guerra, la nave venne adibita a incrociatore ausiliario. "Il core business della revisione contabile viene affiancato dall'audit finanziario, informatico e gestionale." La facciata principale presenta motivi del periodo romanico. Al largo delle coste brasiliane, a livello del mare. Viene inoltre selezionato per partecipare ai mondiali con la nazionale statunitense. Perché allora la polizia lo ha riconosciuto come tale? Cresce anche in siti esposti e con scarsa vegetazione. Questo lavoro fu influenzato e sviluppato da Peter Brook. In seguito Marconi è forzato a una lunga degenza riabilitativa presso lo stesso ospedale. Alcuni, molto pochi invero, di quei frequentatori stranieri divennero suoi discepoli. Milita nella Pro League, la massima serie del campionato belga di calcio. La piccola isola è densamente boscosa e disabitata. I personaggi rappresentati in questi affreschi sono dei popolani e come tali si comportano. Ben Sherman voleva la qualità e la cura nella lavorazione dei suoi capi. "Infatti, fra' Pacifico è anche detto, proprio per questo motivo, il ""Re dei versi""." Aveva dodici anni. In alcuni casi può rappresentare una forma abbreviata di Alessandra. "Su di essa passa la linea di confine tra l'Italia e la Francia." "Il primo videogioco della società fu ""Maelstrom"", un remake del gioco ""Asteroids""." "L'etichetta arcobaleno è la principale differenza estetica rispetto alla versione Silver Label." "Ha studiato Lingue presso l'università di Jussieu." "Viene Arricchito il portone monumentale d'ingresso con rilievi di Giovanni Calvetti." "È presente una fase nella quale l'intero corpo è color cannella brillante." Dopo aver lasciato il seggio, Coughlin tornò ad esercitare la professione di avvocato. "Terminato il prestito, rescinde il contratto che lo legava all'Olympiakos." Rivela di aver ucciso il fratello Fenton, proprio per seguire il compito del padre. "Alcune fonti interpretano il secondo elemento come ""essere adatto""." È dotata di un fabbricato viaggiatori. "Prende il nome dalla parola ""kaj?" Se i pugni vanno a vuoto, la resistenza del pugile tende a scendere. "L'azione di disturbo generò gravi perdite alla divisione comandata dal maggiore Revel." La Chiesa è in comunione con le altre Chiese ortodosse. "Nel secondo dopoguerra, Bonacina si concede una maggiore libertà, facendo propria l'espressione post-cubista." Dopo la scomparsa dei Demolition, fu messo sotto contratto dai Danbury Titans. "La sala ""salle de café"" era ricoperta di pannelli, bronzi e statuette." Viene generalmente utilizzato come adiuvante nei vaccini. Le scene laterali illustrano la vita della Madonna. "Il clima estivo è anch'esso padano-continentale, con temperature pressoché calde o miti." Una giornata di lavoro presso le officine metalmeccaniche Ursus. Si sono svolte per la maggior parte a Vilnius, in Lituania. "L'aspetto doveva essere simile a quello di una grossa lucertola." La prima rappresentazione fu il Macbeth di Giuseppe Verdi. È il principale centro turistico della Val di Zoldo, soprattutto invernale. La sigla del programma è stata realizzata dal rapper milanese Jake La Furia. Una cavea serviva ad accogliere tutti i fedeli che andavano a visitare il tempio. La cronaca comprende numerosi ritratti verbali dei contemporanei, tra cui Federico Barbarossa. La registrazione vinse anche un Grammy per il Miglior Album Classico. "Ha anche scritto per ""Libero"", ""Il Sussidiario"" e ""La Nuova Bussola Quotidiana""." Il gioco ha ricevuto recensioni contrastanti. Santuario principale e luogo di sepoltura di San Bonifacio. "Audrey Liddell è la compagna di stanza di Joey all'università." Stanti i suoi parametri orbitali, è considerato un membro della famiglia Coronide di asteroidi. Molte imprese si aprirono al pensiero di un sistema operativo alternativo open source. Guardando i due giovani riconciliarsi, Miss Morrison muore. "La marina spagnola e italiana utilizzano l'Harrier, principalmente dalle portaeromobili." Chiesa di San Paolo della Croce Inoltre, il bacino del talonide tendeva a chiudersi posteriormente. "Era governata dal ""Gran Conte""." È il terzo libro del ciclo de I Corsari delle Antille. "All'inizio del nuovo secolo, parteciparono ad esposizioni tra Liverpool, Londra, Vienna e Dresda." Questa famiglia fu molto generosa verso i più poveri creando asili, scuole, collegi, fondazioni. "L'idrofratturazione è favorita da grandi pori interconnessi o da grandi gradienti idraulici nella roccia." I due diventano così coinquilini. In occasioni particolari può risultare necessario dover prelevare contemporaneamente villi coriali e liquido amniotico. Le analisi vengono effettuate mediante la spettrometria di massa tandem. Ha origine dalla cresta spartiacque tra Francia ed Italia. Il modello è stato offerto con un solo tipo di carrozzeria, torpedo quattro posti. Nota: la numerazione ha solo valore indicativo, non esistendo una numerazione ufficiale. Il Canale del Mozambico la separa dal resto del continente. In totale il percorso comprendeva diciassette fra stazioni e fermate. Morì nel paese natale in circostanze incerte. I consiglieri chiamano allora delle persone che lo possano eccitare raccontando delle storie. Però allo stesso tempo fu molto attento al proprio paese. Suggestiva ipotesi è che il ritratto di Gio. Le musiche sono state composte da John Powell. Il sito è noto anche per i numerosi templi dedicati al dio Shiva. Occasionalmente Minkus usava anche il gong, il piano e le nacchere. Serve il centro abitato di San Daniele del Carso. "Fu stato presidente dell'Unione dei Compositori." A denti stretti Lascia così un messaggio nella segreteria telefonica di una certa Yvonne. Gli altri paesi ne producono ciascuno meno di un milione di tonnellate. Si tratta di uno dei luoghi più grandi e più importanti delle Isole Canarie. I dazi erano riscossi da personale para-militare, incaricato di tassare le merci in entrata. "Il passato nasce con lei""." "Egli inoltre prestò servizio militare nell'Esercito confederato con il grado di colonnello." "Lutero ebbe a definire la Lettera di Giacomo una ""lettera di paglia""." Il viaggio inaugurale è stato annunciato per il mese di giugno. Le lesioni sono dolorose e possono associarsi a linfoadenopatia. In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale. Alla caduta della monarchia asburgica, prese le redini del teatro diventandone direttore. Non si sa altro sulla loro biologia. Il swahili, come le altre lingue bantu, ha un ricco sistema di classi nominali. Alternativamente, potrebbe anche essere una variante di Rosella, diminutivo di Rosa. Tutto il suo bacino imbrifero è situato in Catalogna. "Sorse tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta." Nonostante questo decise di rimanere nel partito. Inaspettatamente il bambino esprime il desiderio che tutto torni alla normalità. Simon Orchard "Sono animali diurni, che dedicano quasi l'intera giornata alla ricerca del cibo." In italiano, la serie è narrata da Luca Ward. L’obbligo di verifica delle conoscenze richieste per l’accesso è stata confermata dall’art. Il consulente medico era il neurologo e psichiatra Richard Cassirer. "Notevoli sono in quest'opera l'attenzione analitica e il risvolto psicologico nello sguardo sfuggente dell'effigiato." Nel comune sono stati trovati insediamenti di epoca precedente a quella romana. Esistono quattro varianti di colore nella specie: nero, rosso, giallo e verde. Sono visitabili anche le scuderie. "L'album è in edizione limitata e quindi di difficile reperibilità." Regnava il massimo silenzio. "Le riunioni dell'associazione vertevano sulle ""belle lettere"" e la giurisprudenza." "All'interno, gli annunci hanno la voce di Pierre Henry." Le diede questo nome in omaggio alla sua nazionalità francese. Altre tribù usavano rocce bluastre, nere o verdi. A lei dedicò un canto in versi il poeta Emidio Cappelli. La stazione ha due binari accessibili tramite banchine. La specie è endemica del Brasile. Inoltre veniva danneggiato anche dalla riduzione delle zone umide. "Ciò comportò necessariamente l'utilizzo di due assi a camme, uno per lato." La canzone è stata eseguita in modalità acustica e con una chitarra elettrica solista. Il testo, scritto in latino, è anonimo. Per mantenersi, deve però lavorare in fabbrica. Nasce a Valencia, in Venezuela, ma è di nazionalità italiana. Divenuto luogotenente, dopo la battaglia di South Mountain fu promosso capitano. Non tutti gli eventi possono essere ripresi. Negli anni, il programma ha cambiato spesso voci e formato. La lubrificazione era forzata ad olio mentre il raffreddamento era ad acqua. "Dal periodo bizantino, l'intero complesso era completamente distrutto." Tali sbarre erano caricate da un generatore elettrico. Ci sono molti vantaggi nello stile delle domande a risposta multipla. Veniva spesso usato contro le armi da assedio o le strutture in legno. Dopo aver affrontato temibili cattivi e una serie di peripezie, i due si sposeranno. Sul foro si affacciavano inoltre una curia e una basilica civile. Ottenuta la presidenza, Gino volle fare le cose in grande. "In seguito si iscrisse all'Università di Vienna, frequentando i corsi di matematica e fisica." La legge cerca di ricostruire le unità produttive. Il suo nome è in onore del rivoluzionario francese Henri Martin. Firenze indusse Braccio Fortebraccio da Montone ad invadere e saccheggiare la città. Finisce la stagione al settimo posto con dodici punti. Durante questi scontri trovò la morte il poeta inglese Wilfred Owen. Dagli anni novanta fa parte della coalizione politica Alleanza Tripartita. I Pepoli furono i primi signori di Bologna. Questo pose Aleppo in una posizione difensiva per qualche anno. La località viene quindi abbandonata e resta disabitata per secoli. Durante queste elezioni non è stato eletto nessun assessore fiammingo. "Al primo piano del castello, nella parte nobile, si trova la ""Galleria delle battaglie""." Priamo si sposò tre volte ed ebbe numerose concubine e schiave. Contemporaneamente agli studi, per mantenersi, prestò servizio come organista della cattedrale della sua città. È considerato uno dei cardinali più progressisti della Chiesa cattolica. "L'amministrazione Clinton respinse però il taglio dei fondi alle forze dell'ordine." Altri corsivi vennero usati per il greco dei papiri. "L'albero a gomiti era a quattro supporti di banco." Era forse rimasto orfano? Esemplari pronti ad accoppiarsi sono stati catturati nel mese di maggio. Le differenze tra esemplari giovanili e adulti sono evidenti soprattutto nelle pinne. In paese si sono diffuse dicerie poco lusinghiere sui suoi costumi. "Generalmente venivano interrate all'interno di ciste in pietra." Per dimostrare questo risultato, si può passare attraverso il principio di riflessione. "Nota: questa programmazione rimane invariata da vent'anni circa." Infanterie-Division della Wehrmacht fu una divisione di fanteria tedesca attiva nella seconda guerra mondiale. "A completare la facciata, nella parte superiore, c'è una balaustra con colonnine squadrate." "I restanti diciassette distretti si trovano all'interno del centro abitato." Ma nessuno portò alla maggioranza richiesta. Nello stesso anni, venne fondato il Menlo Polo Club ad Atherton. Con gli Brown si piazzò terzo, miglior risultato di sempre dei nordamericani nel torneo. Jason Richardson Caligola molesta Lidia, quindi la violenta sotto gli occhi di Ezio. Questa specie è diffusa in due delle Isole Salomone: Bougainville, e Choiseul. La retroguardia romanista appariva molto più sicura: era nuovamente il miglior portiere del campionato. "La vetta s'affaccia sul deserto di Chihuahua." Per alcuni anni ha avuto anche una orchestra jazz stabile diretta da Mauro Grossi. Da porta San Felice hanno transitato spesso eserciti in marcia verso le battaglie. In parallelo, Roberto Olivetti sostenne numerosi progetti e fondazioni culturali. "Responsabile delle biblioteche durante l'occupazione napoleonica, riuscì a limitare i saccheggi." Rufino ha tramandato la traduzione di una sua orazione apologetica. Dietro alla regina e alla principessa compaiono tre ancelle. Il poliziotto reale, però, ipnotizza la donna facendola innamorare di lui. "Nella sua famiglia l'unico a lavorare in magistratura è stato un suo cugino." Gli investigatori non hanno determinato subito la sua identità dopo il massacro. La campagna russa si conclude con la vittoria russa a Stalingrado. "Durante la seconda guerra mondiale fece parte della ""Mediterranean Fleet""." Gli interni sono stati rinnovati e possono ospitare quattro passeggeri. Collega le città di Torino e Genova. "In seguito venne ritenuto uno dei cosiddetti ""trattati ineguali""." Nel corso dei secoli, i confini delle comarche subirono alcuni adattamenti. Anticamente, questa sala fu eretta alla nascita del Palazzo stesso. "La provenienza di quest'opera si può ricostruire con certezza solo fino al primo Novecento." "L'album invece è come se si trattasse di un livello diverso." Questi ingredienti vengono poi immersi in una pastella di farina di ceci e fritti. Tuttavia anche il matrimonio si rivelerà molto turbolento, e Jeff inizierà presto a picchiarla. A Noli si trova la concattedrale di San Pietro. Spring Lake Valverde ha firmato un contratto di un anno e mezzo.. Originario di Angoulême, si è trasferito a Parigi per studiare legge. Lo sbaglio della donna è stato quello di sposare William, con cui nacque Brandon. Mary batté quindi i malfattori e liberò Billy e Freddy. "Collabora con la cattedra di diritto amministrativo dell'Università di Roma." "Il ""gari"" inoltre fa parte della dote per il padre della sposa." Andrew Cohen Kay Worthington È sposato, ha tre figli e vive a Bruxelles. Olimpia rifiuta, è fiduciosa che la sua amica la verrà a salvare. "Al di sotto dei monti si nota uno specchio d'acqua." La riforma non ebbe, in definitiva, alcun effetto di rilievo. "Ho avuto qualche problema, sono andato da un'altra parte, e poi sono tornato." "È l'ultimo album registrato dal chitarrista inglese per l'etichetta Charisma Records." Il fenomeno, comunque, è ancora poco noto a causa dei molti modelli teorici proposti. La stretta connessione tra alienati e borghesi è prevista nel titolo del romanzo. I Seahawks raggiunsero il secondo Super Bowl consecutivo, perdendo contro i Patriots. Rimasta vedova, visse ritirata sempre a Capodimonte. Diversi altresì sono stati i primati nazionali stabiliti nel corso della manifestazione. "Il fallimento fu attribuito all'insufficiente bombardamento." Le copritrici primarie presentano una colorazione di un blu-violetto intenso. "Ma avendo ricevuto un netto rifiuto, Costanzo si preparò per l'assedio della città." Studiò poi legge a Mosul e infine si stabilì al Cairo. "Il portale gotico, oggi murato, conduceva all'interno dell'ospedale." Così aveva pensato di farsi credere morto per proteggere la sua famiglia. Queste richieste sono raramente rifiutate. Quindi si basano sulla lingua relativa alla regione. In questo periodo probabilmente partecipò in prima persona ai movimenti di liberazione che sosteneva. "La pianta era ellittica con sei cappelle più il presbiterio con l'altare maggiore." Non avendo riscosso successo commerciale, il progetto venne quindi abbandonato. Si ebbe anche la distinzione tra atletica leggera e atletica pesante. Esistono pochissimi dati sulle proprietà farmacologiche, il metabolismo e la tossicità di Beatrice. Lo scafo si spaccò dopo pochi minuti. Geologicamente, esso costituisce una bocca laterale del monte Garibaldi. "La sua malattia, emersa in quel tempo, lo obbligò a lasciare l'esercito subito dopo." Fu inoltre un importante rappresentante del dilettantismo fotografico parmense. Venne abbattuto il campanile. Su questa tracolla, nella parte anteriore, veniva agganciata la baionetta. Sono, tuttavia, presenti piccole minoranze cattoliche di rito caldeo e musulmane di confessione sunnita. Le regioni amministrative speciali non controllano: le relazioni diplomatiche e la difesa nazionale. La saggezza insegnò loro come usare le loro nuove abilità. Le vicende pubbliche e private del musicista Gioachino Rossini. Sotto la Sesta riforma dello Stato questa funzione sarebbe stata abolita. "Il trasferimento della diocesi e il progressivo inurbamento dell'Aquila contribuì alla scomparsa di Forcona." "L'uomo non può fare altro che portarla ai genitori in braccio, ormai morta." Giorno dopo giorno, la convivenza forzata finisce per farli familiarizzare. Essa è tuttora parlata nelle due isole, con delle leggere varianti. "Viene anche chiamato come ""feticismo del vomito""." Oggi riposa a Roma nel Cimitero Flaminio. "Entrò nell'ordine di domenicani e si dedicò all'insegnamento raggiungendo una grande reputazione." Oggi è in pericolo di estinzione. Una morte prematura gli impedì di vedere i successi frutto del suo lavoro. La torre di Babele Le femmine passano la maggior parte del tempo alla ricerca di piante ospiti. "Appena entrati, a sinistra sono disposte le sale dell'Antico Regno." Antonio Caldora tornò dalla parte degli Angioini. La compagnia opera esclusivamente su rotte nazionali. Carocci Editore. In migliaia morirono per le terribili condizioni di lavoro. Solo le prime quattro del girone A si qualificano automaticamente ai playoff scudetto. Però non è riuscito ad evitare la retrocessione del Newcastle in Football League Championship. "Alla fine di settembre vi si svolge la ""Festa della Madonna del Busso""." Viene successivamente mostrata una clip riguardo al concerto a domicilio tenuto da Gianni Morandi. Nelle due legislazioni particolari delle Hawaii e dell’Alaska, il consolidamento è solo apparente. "Sembra conoscere Shizuka, la vampira che morse Zero, anch'essa sangue puro." "Esordirono anche nuove serie, come ""All-Star Squadron, Infinity Inc." È un nome comune in varie comunità sud-asiatiche, specialmente in Nepal. Da questo matrimonio, tuttavia, contrariamente a quanto sperava, non ebbe figli. Si tratta di un album tributo a Harold Arlen. Il differenziale è a slittamento limitato. "Si rifugiò allora presso la Matica slovenská, dove si dedicò a un'intensa attività." Nel tempo libero pratica il volo a vela e lo sci. La storia è ambientata in Norvegia. Harley-Davidson ha fornito direttamente le motociclette utilizzate nel film. Le fotocamere sono ordinate per tipo. Ogni campagna contiene sei battaglie storiche. Il suo capo ufficio cerca di farle delle avances che lei però rifiuta. Persero al primo turno dei play-off con i Bellevue Blackhawks. Lavorò per importanti famiglie e per i vari papi del periodo. I vigili del fuoco intervengono salvando poche persone. "Sull'isola sono stati inoltre rinvenuti notevoli resti di ceramiche greche." "In Italia è considerata ""arma da guerra""." La sua tomba venne abbandonata e lasciata incustodita per molti anni. Il reparto ottenne velocemente diverse vittorie. Poi abbandona il mondo della fotografia e intraprende la strada della recitazione. La carrozzeria si presenta con un design futuristico, caratterizzato da linee tese e muscolose. Venne realizzata anche una fontana coperta con un gazebo di stile rinascimentale. La stessa vena lirica si riscontrò anche nel teatro e nei romanzi. Questo significato, traslato in ebraico, potrebbe aver dato origine alla figura di Eva. I pazienti riferiscono comunemente affaticamento, nausea, cefalea, dolori muscolari. "Ha un'utilità strategica ed è generalmente posta in un'area di confine." Il castello è liberamente visitabile e raggiungibile con un sentiero dal sottostante paese. Il colore, tipicamente chiaro, può divenire leggermente bruno se si utilizza farina di grano. La casata di Assia fu una dinastia che discendeva dai progenitori del protestantesimo. Il ricordo del poema è ben radicato nella tradizione orale popolare swahili. Il palazzo è situato a fianco della Basilica di Santa Maria Maggiore. "Può quindi significare ""che possiede il bene"", ""che mantiene il bene""." "L'opera dovrebbe quindi essere stata completata nel periodo successivo alla sua scomparsa." Il governatore di Ceuta chiese alla corte di Madrid aiuto per fronteggiare questo pericolo. Durante la dittatura nazista, divenne uno dei scultori preferiti di Adolf Hitler. Nel mentre il presepe risplende sotto la luce delle candele. Si trova nella parte centro-occidentale della regione. È spesso sede di concerti di musica barocca. Le canzoni della band trattano principalmente di teoria del complotto. "Continuare un po' a sinistra poi dritto per uscire sulla cresta." In secondo piano, si intravede la mangiatoia con Gesù bambino e la Vergine Maria. Periodicamente venivano a farle visita i medici del re. Perfino le pubblicità sulla rivista, per essere accettate, dovevano uniformarsi alla raffinata veste grafica. Appariva molto frequentemente alla televisione russa, incontrandosi con diversi esponenti politici. "Doveva essere interamente intarsiato, e mostrare vedute prospettiche dell'antica Parma." "Lacrime d'amore" Il successo è assicurato da quel regime di prezzi che favorisce i farmaci importati. Ha due binari con scambi elettrici e segnali distinti per binario. È la seconda città più popolosa dello Stato. "Con l'accordo il contratto è ""stipulato"" o ""concluso""." I paesaggi erano di conseguenza una combinazione di taiga e tundra. Si laureò in Lettere a Bologna, avendo come maestri Giosuè Carducci e Francesco Acri. Le ragazze però non si arrendono. Le compagnie mercenarie declinarono in seguito alla nascita e al rafforzarsi degli stati nazionali. I Mapuche portarono molti assalti, respinti con successo dagli spagnoli. Al momento non si hanno nuove notizie certe sul gruppo. Tornò negli Stati Uniti e svolse il suo tirocinio in medicina a New Orleans. Alcune sono fatte di poliuretano. Non essendosi più ripetuti i segnali, si suppone che fossero dovuti a interferenze terrestri. "Presenta un'unica sala rettangolo dotata di abside e orientata." Il più noto ritratto dipinto da Lina Poma è quello di sua sorella Matilde. Segnò un punto. Le streghe ed i maghi sono gli unici a vedere questi cristalli. È stato un raffinato pianista e suonava anche il trombone. "Lo scoppio della prima guerra mondiale impedì l'esecuzione del grandioso progetto nella sua totalità." "I suoi effetti inoltre non colpiscono solo l'uomo." Le ferrovie suburbane sono gestite dalle ferrovie norvegesi. "Queste ghiandole sono piccole e inattive durante l'infanzia." Sono localizzati in Nord America, Messico ed Eurasia. Chiaro di luna Le donne ortodosse tradizionalmente vestono con modestia, coprendo la maggior parte del corpo. "Disegnò mappe in rilievo dell'area tra Teheran e il Caspio." Il settimo binario era utilizzato generalmente per i treni merci. In questa fase, ha deciso di diventare a tempo pieno alpinista. La coda è a delta. Amico di Isaac Newton, scrisse diverse opere minori sulla nuova analisi. Spesso le voci sono ordinate per soggetti trattati o per argomenti. Più di cento sono stati gli architetti artefici degli edifici modernisti catalani. La specie è endemica in Perù, dove occupa vari habitat umidi, tropicali o subtropicali. Delirio vano è questo! "Arturo Bellini, già Direttore dell'Opera Barbarigo." Lo scopo principale è di fornire soluzioni innovative. Alberto viene arrestato per il suo omicidio. La fermata era servita da alcuni locali in servizio sulla tratta Palermo–Messina. Così, alcuni sono spazi residenziali, altri no. Ma ancora una volta non ci sono prove di ciò. Ebbero tredici figli. Sebastiano Fausto Partecipò anche alla quarta sessione del Concilio. Alla fine fa cadere tre gocce d’olio nel piatto. "L'età adolescenziale per lui non fu tanto facile." Per secoli il titolo è rimasto in disuso, fino al diciannovesimo secolo. Giuseppe Zanatta In tal caso spesso le indicazioni stampate sulla coperta diminuiscono. La commercializzazione spaziale e il turismo spaziale sono caratteristiche più recenti del settore aerospaziale. "Ha studiato filosofia e teologia, per poi diplomarsi in quest'ultima." Tale tratta correva in sede stradale ed era servita da vetture tranviarie. È il secondo di tre fratelli. Vivono nelle distese erbose di Africa, Asia e Australia. Fece pertanto ritorno alla città natale. Dalla sconfitta Atene non si riprese più. Negando questo si nega anche che la ragione sia degna di fiducia. "All'interno sono presenti vari campioni biologici, come batteri, funghi e semi di piante." Esiste inoltre una possibile terza versione del video, non ufficiale. Ebbe i figli Galeazzo, Federico, Teodoro I e Cosimo. Nonostante questo, non esistono però indici energetici che permettano di effettuare una valutazione oggettiva. È venduto di solito a cubetti, e mangiato a fette. Non avevamo soldi, senza mezzi di trasporto, il tempo era pessimo. Dopo il massacro, Sansone prova una grande sete e invoca il soccorso del Signore. Più tardi, alcuni di loro raggiunsero Brea e vi si stabilirono. Oltre a Francesco, Niccolò ebbe altri due figli, Jacopo ed Angelo. "L'Austria-Ungheria deve essere preservata." Fu un massone molto attivo, fu iniziato nella Apollo University Lodge No. "Durante l'epoca comunista venne realizzato un impianto metallurgico grazie agli aiuti di stato cinesi." Esse normalmente erano dotate di un cortile, spesso con una fontana al centro. Geograficamente era delimitato a sud dalla catena dei Carpazi. Rappresentano quindi il luogo dove avvengono tutte le reazioni luce-dipendenti di tale processo. I quattro si impadroniscono così dei dollari e li consegnano a Kauffman. La vetta più alta è il Monte Cook. I due dominarono la divisione tag team nella New Japan. Jarre si esibì in Second Rendez-Vous per celebrare il bicentenario di Hans Christian Andersen. La raggiera del cospicuo cratere Tycho si estende fino al margine nordorientale. "A breve ha comunque ripreso l'attuale denominazione." Il loro atteggiamento poi mutò in seguito a due episodi. "Ludendorff, incoraggiato dal successo, decise di lanciare un'ulteriore offensiva, culminata nell'seconda battaglia della Marna." Adolf Werner Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale Ligure per la regione Liguria. Tutti i doppi sensi semantici diventavano possibili. Non ha ghiandole facciali e le ghiandole inguinali sono rudimentali. È nato nel Seminario conciliare di Madrid. Vi sono una serie di diversi sistemi di classificazione per il mal di testa. A Western Welcome Kyoto Animation rispose che Yamamoto non aveva nulla a che fare con la vicenda. Somiglia molto alla Sussex ma ha tarsi gialli e pelle gialla anziché bianchi rosati. Per fargli fare questo Mindy arriva a minacciare di uccidere lo stesso Jorge. Occasionale e di nessun interesse commerciale. Potrebbe essere rotonda. "È sposato con l'artista Anna Rocco." Tieste dovette lasciare la città, mentre Atreo prendeva il suo posto. Patton Village Ha vinto anche alcuni titoli mondiali. "Ella è anche la protagonista del lungometraggio ""C'era una volta Halloween""." Fu uno dei primi difensori della teoria evoluzionista di Charles Darwin. Erminio a causa del dolore e del dispiacere muore. Herb White Sul set ha avuto modo di diventare grande amico di Keanu Reeves. Anche le divisioni Torino e Pasubio furono decimate. Durante la sua assenza un misterioso morbo ha decimato la popolazione. Il partito tornò al potere dopo la seconda guerra mondiale guidato da Mátyás Rákosi. Fu promosso a colonnello del Thames and Medway Heavy Regiment Royal Artillery. Ha fatto la modella per Charlotte Russe, una catena di vestiario per adolescenti. "Successivamente compone e si esibisce con la sua ""New Art Orchestra""." È uno dei soggetti formalmente legittimato alla raccolta dei compensi per i diritti discografici. "L'anno successivo partecipò invece ad un attacco a Cherbourg e a Saint-Malo." Tuttavia outro e ritornello rispecchiano la loro attuale svolta pop rock. Kaj Hansen Si classifica quarta nel concorso individuale e ottava al corpo libero. Prese la cittadinanza statunitense. Vanno via, e Silvia rimane da sola sul divano di casa. Spaventato, decide di chiudere di nuovo la valigia, e qui termina il video. Cappella di Santa Croce "L'Encamp è da quattro stagioni detentore del titolo." Il monte è il punto più a nord del Brasile. Quando la sicurezza del campus la scopre, fugge mentre indossa la tuta. "Giovanardi porta così in scena lo spettacolo ""Chi è Wolfgang?" Il messaggio viene finalmente consegnato a Garcia, mentre Rowan si riunisce a Lita. "La conversione al Cristianesimo sotto Giustiniano agevolò fra loro l'introduzione della civiltà." È oggi sede di una comunità religiosa. Suo padre, pompiere, fu ucciso durante il primo conflitto mondiale. Limiti caratteriali e comportamentali ne hanno per il momento rallentato la crescita calcistica. Il telaio era tubolare in acciaio, mentre la carrozzeria era monoposto. "L'album è stato pubblicato inizialmente in vinile e musicassetta." Venne girato in Florida, a Jacksonville e nei dintorni della città. Orson Hyde cambiò il nome della comunità in Genoa, da Genova, in Italia. Naval Reserve. Il territorio dalla contea è diviso in due aree distinte. "Stessa sorte seguì l'anno dopo l'amico Girolamo da Praga." "Il Partito Sardo d'Azione nelle statistiche ufficiali era considerato tra le liste dei ""Combattenti""." È stato accreditato anche con il nome Chester Stratton. "Con il singolo ""che temperamento!" Essi vedevano nella spedizione un ritorno alla Casa del Padre, alla Gerusalemme Celeste. "Aleksandr Men'kov" "Ha tenuto numerose ""performance"" in America e in Europa." "Venne notata da Roscoe ""Fatty"" Arbuckle, per il quale girò numerosi film." Al ritorno in Italia riprende il suo lavoro di soprintendente. I due giocatori scelgono un personaggio e operano contemporaneamente sul paziente. Greg Jackson "L'album è un tributo al pianista jazz Thelonious Monk." Jerry si ferma di nuovo e propone a Tom un altro duello. "Augusto era stato avvertito dell'esistenza di giacimenti d'oro in Galizia." Vi è un trend che mostra una crescita progressiva della popolazione del paese. Inoltre si occupava personalmente di tutti i suoi specializzandi. La serie si conclude con una carrellata su tutti i protagonisti. Con lei, il ragazzo si toglie la maschera. Fu il primo film in Technicolor di King Vidor. "L'intero sistema è oggi chiamato Stadtbahn di Karlsruhe." Santuario della Madonna dei Miracoli Le metastasi ossee sono molto frequenti negli stadi avanzati delle patologie tumorali. È inoltre un buon tiratore di calci da fermo. Tra questi George Lucas e Francis Ford Coppola. È considerato il miglior Ranger apparso nella serie televisiva. "Venne convocato per la prima volta all'All-Star." Ha sede nella Chiesa della Beata Vergine del Rosario. Tuttavia, il brano ricevette vasta diffusione nelle varie stazioni radiofoniche. Il cliffhanger consiste in un artiglio metallico che fa presa sulle asperità della roccia. "Ha anche ricoperto un piccolo ruolo nel celebre film ""Il codice da Vinci""." "A partire dal ""Black Album"", parteciperà ancora più attivamente alla stesura dei brani." La rivalità tra lei e Bill ben presto si tramuta in un nuovo sentimento. "In quanto alla metrica, si utilizzano le stesse convenzioni delle ""cantigas de amor""." Una giovane coppia è al parco con lo zio invalido di lui. "Tutti questi metodi sono sviluppati nell'ambito di un processo iterativo." "La più frequente è la ""malattia parodontale cronica""." Fu il primo film pornografico straniero uscito nelle sale in Italia in versione integrale. Le orbite erano grandi e poste in alto nel cranio. Inoltre le terre del Sultano venivano coltivate con cura. "In passato l'alcelafo era molto diffuso in Africa." Man of Action Kirsty Cotton si è sposata. Questo approccio è presente anche nella serie della Fondazione di Asimov. Negli anni cinquanta la ripresa, ma sostanzialmente verso la sola funzione didattica. È diffusa in Europa ed in tutto il Nord America. La finale è stata vinta dalla nazionale belga. Se Filippini volle imporre alcunché fu la fraternità. Già poco tempo dopo la cooptazione si ritrova pienamente inserito nella vita pubblica. Anni prima, Boorman era stato considerato dalla Warner Bros. Esso venne organizzato dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. Per questo motivo molti suoi dipinti sono di piccole dimensioni. La maggior parte di queste app è disponibile in versione gratuita con alcune limitazioni. "Darjeeling venne soprannominata ""la regina delle montagne""." Oggi è considerato uno dei padri della Neurochirurgia Moderna. Il territorio è prevalentemente collinare. "Nella pratica il Consiglio dei Cento si occupava dell'amministrazione del denaro pubblico." "Arriva al successo grazie al ruolo di Lincoln Burrows nella serie televisiva ""Prison Break""." "Diventò una cheerleader molto popolare all""Hemery High"", un liceo di Los Angeles." "Venne così chiamato in onore del suo bisnonno materno, l'imperatore Sigismondo." Tra le sue maggiori scoperte vi è il Teorema di May. Le traduzioni dei testi sono ad opera di Marco Luberti. Clare, giovane fotografa, si reca in Germania, dove incontra un ragazzo attraente, Andi. Happy Man I denti erano grandi e massicci, almeno a giudicare dalle dimensioni degli alveoli. Il loro rapporto fu felice. Ha insegnato alla State University di New York a Purchase. Infastidito dal frastuono, il coniglio decide di intrufolarsi nel cinema. La squadra non gli rinnova il contratto e rimane svincolato. Venne sviluppata anche una versione per Windows, portato su questa piattaforma dalla Scion Corporation. Persone di nome Albert È anche il capoluogo della Contea. Presenta un corpo allungato, abbastanza compresso lateralmente, con la testa dal profilo abbastanza appuntito. Inoltre fu segretario del sinodo diocesano. Burnside ricevette ordine di muovere contro Knoxville al più presto. È un forte agente ossidante e reagisce violentemente con materiali combustibili e riducenti. "L'origine è quasi certamente francese." Inoltre, sostenne il mantenimento costante del patrimonio storico-culturale della Casata di Thurn und Taxis. James Bell In carriera ha vinto un oro, due argenti e due bronzi ai Mondiali. Il girone C comprende nove società laziali e due siciliane. "L'azione di Church fu dura ma efficace." Qui venne ordinato sacerdote. Cover cantata benissimo e ben reinterpretata. Visse a Montréal. Prese parte al primo Tour de France della storia in cui però si ritirò. Negli Stati Uniti la serie ha riscosso tanto successo da essere riproposta più volte. Il serial divenne noto per i suoi elevati standard produttivi. Negli anni Settanta la Società cambia gestione, con un nuovo consiglio di amministrazione. "Prove certe dell'esistenza di questa specie, però, non sono mai state portate." La nota tonica è il Re. La montagna può essere salita partendo dal Rifugio Quintino Sella. Al riguardo Cristóbal de Molina offre una versione che potrebbe conciliare le opposte teorie. Da allora vinse il torneo per altre due volte consecutive. Più gentile del Clinton. Durante il viaggio, lo yacht esplode. "La specie è stata infatti descritta sulla base di fossili trovati sull'isola." Nintendo ha annunciato che per questo gioco, saranno compatibili delle carte Amiibo. Qui i bizantini costruirono una grande basilica, dotata di battistero, ed un palazzo episcopale. "Si comprende quindi quanto il termine ""marea rossa"" possa in realtà essere fuorviante." Sposato con Silvia, vive tra Padova, Berlino e la Transilvania. Al Cluj gioca nel ruolo di centrocampista centrale. "La puntata pilota, intitolata ""Ora..." "Il resto dell'arma era di colore verde scuro." Precedentemente, era una chiesa ausiliaria della chiesa del Santo Redentore. "L'incontro gli cambierà la vita, perché Howard potrebbe essere Howard Hughes." In questo periodo, conobbe il dottor Stephen Ward. Ma non incontrò molto successo e dopo poco tempo fu pensionata. Il primo comandante del campo era il colonnello Rennie. Formano coppie monogame che rimangono insieme per la stagione riproduttiva. Storia di un amore contrastato prima dalle maldicenze e poi dalla malattia di lei. I due vengono liberati proprio nel momento in cui stanno per scambiarsi un bacio. "Ciononostante la produzione di quell'anno rimase a quota tre." Arco di trionfo. Una band punk sta usando il manicomio per praticare alcune canzoni. Perde altresì anche la sua abilità in cucina. "Damon è consapevole della sua bravura, e si ritiene ""il miglior tiratore al mondo""." "Dirige i teatri ""President Theater"" e ""Roof top Theater""." Gideon Lee Classifica finale dopo un doppio girone di andata e ritorno. La mattina seguente Elena fugge dall’isola. Per costruzione, il classificatore bayesiano minimizza il rischio di classificazione. Nonostante ciò, Francesco non si riprese più del tutto dalla crisi di quegli anni. Ione diventerà il capostipite degli Ioni. Capo Kassandra si trova ad est. Purtroppo nulla di tutto questo ci è rimasto. A fine anno decise di ritirarsi come giocatore. Sono usati quasi esclusivamente per scambio termico con aria. "Il pensiero giovanile di Block era caratterizzato dall'egualitarismo." È sposata con Roberto Di Stefano, attuale sindaco di Sesto San Giovanni. "Segue un'esperienza con la Real Oviedo, terminata con una retrocessione." Non ci sono finora notizie sulla sua infanzia. La soledad "L'unione di più pattuglie o squadriglie è un ""Reparto"" o ""Riparto""." "Il fatto provocò un'indignazione popolare che portò a giornate di presidio nella zona." "Lo ritroviamo successivamente a Venezia, nella redazione de ""Il Gazzettino""." E tutti e due ci credono. Lontano da tutto Vladimir Marín Max, che è innamorato di lei, attacca e tenta di violentarla. "Questo racconto concorda con quello delle ""Gesta Danorum"", ma è più ricco." Qui incontrò Arthur Tedder, il futuro maresciallo della Royal Air Force. Vi giocò per quattro stagioni, senza fare mai registrare più di due sack. R. n. Inoltre molti di loro erano monaci buddhisti. Le riprese che seguirono furono ottime. Di ritorno dalla guerra lavorò ancora come giornalista e scrittore. Durante questa stagione Desmond Harrington entra nel cast principale, mentre ne esce Julie Benz. Non aveva mai amato in questo modo. "L'Accademia lucchese prosegue attualmente la propria attività sotto la guida di Raffaello Nardi." Sono presenti anche molti simboli religiosi certosini. Rimarrà in carica meno di due anni. È stato molto attivo presso il Teatro La Fenice di Venezia. The Iron Rider Potrebbe differire da quella delle altre date. "Testimonianze fotografiche mostrano che alcuni ""Ausf." Un unico ponte sulla Narenta collegava i due lati della sacca. Sei anni più tardi lo scultore morì. Qui Washington tentò una sortita ma venne nuovamente sconfitto. "Una leggenda narra che Riccarda fu sottoposta all'ordalia del fuoco e ne uscì indenne." La neve cade di conseguenza di frequente, perturbazioni permettendo. Dopo il ritiro ha allenato le giovanili del Tenerife. In Italia, San Marino e Svizzera italiana: Pinot Chardonnay, Pinot Giallo. Lista di tutti i quarterback titolari dei Denver Broncos. Il disciplinare consente diversi metodi tradizionali e naturali di conservazione. Ritiratosi dalle corse aprì un negozio di riparazione biciclette a Milano in via Solari. Hal torna a casa e trova Carol ad aspettarlo. Nonostante le lusinghiere proposte scelse di non abbandonare mai la chiesa parrocchiale di Verolanuova. Svolge tutta la trafila delle nazionali giovanili inglesi. Jake si confronta Jane, la quale mostra chiaramente di essere disturbata. La specie fu inizialmente descritta da resti fossili ritrovati in Ungheria. Elevata la percentuale dei residenti che lavorano nei comuni limitrofi o a Bolzano. Chris Hofmann ha creato il progetto Minimo mentre lavorava per Netscape Communications. "Si trova nella parte settentrionale della ""oblast""', alla confluenza dei fiumi Vjatka e Kobra." Queste erano gallerie, trincee, postazioni per mitragliatrici, reticolati. Come modella è comparsa in pubblicità di Motorola e Avon. "Il più grande contributo all'algoritmo fu quello di risolvere il problema dei loop." La città è anche capitale della Contea. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""The Crisis""." "Stara Zagora è una delle città più antiche d'Europa." Raccoglie in tal maniera un intero bottino facendo fare tutto il lavoro ai compagni. Vi erano ben quattro impianti termali. "Fin dall'inizio ho cercato di spiegare alle persone le corrette limitazioni delle mie ricerche." Molti dei suoi romanzi sono stati adattati per il cinema. "Ebbe anche una trasmissione propria alla radio: ""Canta Oscar Carboni""." Inizia la sua carriera lavorando a Broadway, partecipando a diversi musical di successo. È sepolto a Roma, nel cimitero del Verano. Nella chiesa si trovano alcuni sepolcri di personaggi locali. "Per quest'ultima, l'Italia svolge dei campionati di qualificazione che sono di seguito descritti." Si sa che anticamente dipendeva dalla pieve di Quinto. Il collegio era inizialmente denominato Albenga-Andora. Divide il proprio tempo tra la Francia, il Canada e gli Stati Uniti. Contro Marshall fece registrare altri sette touchdown totali. "Liga, mentre retrocede l'ultima classificata." È stato presentato nelle Giornate degli autori alla Mostra del Cinema di Venezia. "È considerato uno dei migliori album dell'artista." Si tratta di una liturgia lunga, che richiede ore per essere completata. Diretta da Saverio Marconi ha partecipato per due anni alle repliche del musical. "La ringrazio infinitamente per l'aiuto che ha sempre concesso a mia moglie." Quattro storie, tutte collegate fra loro da un bassotto. È un protocollo di comunicazione inaffidabile, orientato alla connessione. Davis sulla ripetitività dei cicli. È leader in Calabria, Puglia e Sicilia. Questo comprendeva una torre di guardia panoramica. Morì in povertà raccolto in una profonda fede religiosa. "All'interno della chiesa si conservano vari elementi di un certo interesse artistico." Il giorno dopo, il comico ha confermato la veridicità delle accuse. "Il brano ""Time to Relax"" contiene esclusivamente parole e non è presente nelle musicassette." Pentitosi, decide di tornare indietro, ma quando arriva trova la ragazza assassinata. Il dipartimento è il primo in Francia per lo sfruttamento agricolo. Gli impennaggi di coda sono di tipo tradizionale con piani di coda interamente mobili. Detiene comunque il record europeo. Foreign Body "Esistono diverse chiese con il nome di ""Chiesa di Santa Maria""" "A prima vista sembrerebbe un macabro rito suicida, ma c'è qualcosa di strano." "A differenza di terrazze e balconi, l'altana non sporge rispetto al corpo principale dell'edificio." "I pirati abitano nella loro nave, la ""Jolly-Roger""." Tale modifica comporterebbe un raddoppiamento dei possibili cammini. Sui laghi della Germania meridionale e della Svizzera erano presenti abitazioni su palafitte. Il passato di Clare è ancora nel futuro di Henry. "È il seguito di ""Wicked Lovely"" e ""Ink Exchange""." I venti sud-orientali portano aria calda in inverno e temperature torride in estate. Sul retro del pannello sono dipinti i Re magi inginocchiati in preghiera. Colter è rimasto ugualmente al fianco di Swagger come manager. È inoltre il primo sindaco donna del capoluogo del Sulcis. La città è un centro industriale e di estrazione del gas naturale. È sepolto nella Chiesa di Santa Susanna alle Terme di Diocleziano in Roma. "La sede è soppressa verso la metà dell'Ottocento." "L'atto si conclude con un duro litigio tra Enrico e la moglie." Di ciascuna di queste medaglie esistono poi fino a quattro varianti. Per questo, Dámaso accusò ingiustamente Rafael di essere un sovversivo e un eretico. Il suo stato di conservazione non desta, pertanto, particolari preoccupazioni. Confermati sia lo sponsor tecnico sia quello ufficiale, rispettivamente Adidas e Samsung. Il lago è popolato in prevalenza dalla trota fario. La lunga, lunga notte è finita... Le donne seguivano, seminando. Più staccati gli altri costruttori. "Il film fu prodotto dalla World Film con il titolo di lavorazione ""The Alibi""." Si suppone che anche Brigate Rosse abbiano avuto collegamenti con loro. "L'album ebbe molto successo anche in Europa." Il team albanese non ha mai partecipato alle massime competizioni internazionali. Nella sua vasta collezione figuravano anche numerosi diplomi storici, manoscritti e libri antichi ungheresi. I protagonisti del film erano John Bowers e Marguerite De La Motte. I piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori. Anche il tempo supplementare fu suddiviso in due segmenti da due minuti e mezzo. Il gruppo così formato prese il nome The Big Thing. "Si trasferisce a Varese dove si dedica all'insegnamento e alla pittura." Allo stesso modo, un fiore ben scelto può essere molto elegante. Nel dopoguerra le squadre aderirono alla neonata Oberliga West. Nello stesso anno si aggiudica anche i campionati nazionali francesi. In risposta, Ted le chiede di sposarlo. Ha tenuto numerosi Seminari e Masterclass in Conservatori e scuole italiane. Egli infatti ha combattuto nella Wehrmacht come ufficiale. Talvolta, per poter specificare meglio il sottogruppo, viene introdotto il settore di sottogruppo. "Tale rinvenimento fa avanzare l'ipotesi che l'autore stia per scatenare la sua furia omicida." La sua esecuzione accompagna il Presidente in molte apparizioni pubbliche. Meno diffuso è invece il suo uso nel Regno Unito. Sono diversi i vescovi attribuiti a queste antiche sedi episcopali. "La nascita dell'opera affonda le radici nella vita privata del suo autore." In grassetto è indicato il giocatore che ha passato il turno. Compare anche nella versione a otto punte. Il pilota chiese il permesso di abbatterlo, ma gli venne negato. Successivamente militò nel Molfetta e nel Benevento. Su settanta corridori partiti, quarantuno conclusero la prova. "In tal periodo, ""Desert Storm"" era segreta." "Il trofeo viene vinto dalla squadra che vince più incontri contro l'altra." Il basso ventre e il sottocoda è rosso mattone più scuro. Da fotografo e botanico amatoriale, collezionò molte fotografie e campioni di fiori selvatici. "In quegli anni l'idea di una nazione bielorussa ebbe poco seguito in occidente." Molte furono le novità per la prima gara iridata in Europa della stagione. Gli incontri con lui e le sue lezioni di violino sono immaginarie. Atlete terrestri protagoniste della selezione in Antartide. Diventano polipeptidi quando vengono aggiunti più aminoacidi. Vive a Pisa, lontana dal mondo dello spettacolo. Le flotte più numerose si trovano in Francia, Belgio, Spagna, Germania, Norvegia e Portogallo. Per un lungo lasso di tempo è stato conferito solo ad economisti maschi. Non erano previsti punti per i perdenti al primo turno del torneo Le origini di questo canto sono complesse. Alla sua morte fu inumato nella cappella di famiglia, nella chiesa dei Frari. "Secondo il governo messicano, nessun colpo viene sparato durante l'operazione." Da questo momento rimasero le sole sedi di Ancona ed Osimo. "È l'ultimo capitolo della tetralogia ""I Corpi""." "È ambientato in India ed è il primo capitolo della serie di ""Mark Mission""." "L'attrice protagonista è Violante Placido." Kissing You "Il testo della canzone è stato descritto come un ""inno individualista""." Il secondo tipo invece ha valore in quanto tale. Il borgo di Torriglia ebbe molto probabilmente origine in epoca romana. Dopo il periodo napoleonico divenne definitivamente territorio del Regno di Sardegna. Per alcuni anni rimase esclusivamente per conto dei suoi parrocchiani. "Carmelo Bene definisce ""Capricci"" come la sua produzione filmica migliore dopo ""Salomè"", aggiungendo inoltre..." I due cominciano allora a collaborare per ritrovare la ragazza. "La diocesi comprende l'intera Regione delle Savane, nella parte settentrionale del Togo." Guerra di secessione. Lungo il sito si trovano spiagge concordanti e discordanti. Le prime generazioni erano basate su microprocessori custom. Interprete stilisticamente purissimo, egli sapeva esprimere un intenso lirismo. Vuol dire affermare il proprio sé, anche colpevole. Le forze persiane mobilitate erano numerosissime, sia per terra che per mare. Il suo habitat naturale è la savana secca e i terreni da pascolo. Prodotto dalla Empire All Star Corp. È considerato tra i monumenti maggiormente legati, sin dal Medioevo, alla storia della città. Da considerarsi non commestibile in quanto piuttosto coriaceo e di sapore sgradevole. Può essere scambiato per un cappuccino dai non esperti. Ciascuna puntata è caratterizzata da gag comiche, performance musicali ed interviste. Alcuni brani hanno richiami caraibici, altri sono fedeli allo stile dei suoi primi lavori. Per quella femminile invece un torneo da sole quattro squadre. "Nonostante venga spesso identificata con ""Guess?" Annunciarono anche di avere del nuovo materiale pronto per la registrazione. Ancora oggi i Regi Decreti n. Ha conseguito la maturità scientifica presso il Liceo Wiligelmo a Modena. Il piccolo Token Black viene emarginato dai compagni per essere più ricco di loro. Molti suoi allievi vinsero cattedre in prestigiose università italiane. "Abbastanza semplice da completare, nonostante l'assenza di Kazooie." Altre importanti minoranze etniche erano i Greci, Macedoni, Bulgari e Romeni. The Dark Tower Tale affermazione è però stata contestata da molti medici e dallo stesso Hawking. In quasi ogni ordinamento, sono presenti elementi di queste teorie. "Il centro venne fondato in epoca romana su un'area già abitata in epoca etrusca." Il governo turco protestò con Mosca. È pure chiamato vettore di momento angolare perché è direttamente proporzionale al momento angolare. Begin Again Negli anni novanta è stata tuttavia ripristinata parte della recinzione in ferro. "A seguito di tale esperienza venne soprannominato ""Monsieur""." Michel Favre Ha una forma ovale e la sua barriera corallina racchiude completamente una piccola laguna. Le scaglie sono molto piccole. Night Shift Altri giornali dedicavano la maggior parte del loro spazio alla pubblicità. Le tecniche fondamentali più utilizzate sono rappresentate dagli innesti e dai lembi. Rimane tuttavia legato alla Yamaha prima come pilota tester e poi come coordinatore tecnico. My Foolish Heart La data della sua morte non è nota con certezza. American Chopper: Senior vs. "L'altare al centro del Tempio della Terra si chiama ""Fang Ze Tan"", lett." Sono gli anni bui della guerra e dei grandi scioperi operai. Le macchie mancano negli individui più giovani. La fa cercare in tutta la città, ma senza risultato. "Lo scontro giunge al culmine quando l'oggetto della contesa diventa la bella Ginevra." "La decorazione dell'interno, in stile rinascimentale, è stata eseguita da Lelio Rossi." La grazia del califfo giunse dieci giorni più tardi. Laura De Neve Dalle due sale a mangiare si può passare all’office e a la cucina. Normalmente assume il valore unitario. Oggi è uno dei giudici della quarta stagione del programma televisivo Indian Idol. Questa complessa situazione familiare e lavorativa diresse la strada delle indagini successive. Il periodo della riproduzione comprende i mesi di luglio e agosto. In questo modo il catodo si rinnova continuamente e non si deteriora. "Nella zona di Fiorino inoltre è presente un Ristorante e un'azienda lattiero casearia." Il suo stand Oh! Ma la sua carriera non ha seguito. Il museo è ad ingresso libero ed è visitabile tutti i giorni. "Le fotografie sono raccolte in un booklet contenuto nella edizione limitata ""Diving Experience set""." "Ha anche interpretato Seppia, nella serie ""Spartacus: Vengeance""." "La costa presenta delle ampie insenature come la ""Quincy Bay""." Ileana divenne monaca, Anton tornò a vivere in Austria. Si diresse a Vienna, da cui fu espulso. Rumeshika Rathnayake "L'operazione va ripetuta per ogni piolo del cerchio." Rientro dal Rifugio Città di Trento. Per la prima volta le squadre sono state divise in due gruppi di merito. "Poiché gli arsenali nazionali producevano solo il ""Mod." Proviene dagli affluenti brasiliani del Rio negro. Come da consuetudine per Wong Kar-wai, esistono diverse versioni del film. "Ora si parla di “umanità”, di centralità dell'uomo nella pittura." Con la guerra di indipendenza israeliana avvennero i primi confronti con la marina israeliana. Vestito da milite napoleonico, finisce erroneamente e nuovamente sul set del film su Nerone. Il papa e il principe di Salerno firmarono un trattato di pace a Terracina. "All'interno, nella parte nordorientale dell'isola, è presente un piccolo lago." I due seppelliscono il cadavere nel bosco, e subito dopo litigano aspramente. Includono spesso anche tasche per riporre equipaggiamento o attrezzature di sicurezza e soccorso. I protagonisti del cartone animato sono Silvestro, Silvestro e Nonna. Jeremy Jordan Pro Tennis Championships in coppia con il connazionale Phil Williamson. In the City Descrizione del gioco presso Mancala World Unica via di importanza rilevante è quella sopracitata. Branch la licenzia perché poco adatta per perseguire gli imputati. Entrambe le schede avevano la propria memoria dedicata. "Questa struttura vascolare è anche a volte chiamata ""cerchio di Zinn""." "L'edificio è di confessione cristiano cattolica." Si sono qualificate per le semifinali un massimo di due atlete per nazione. "Negli anni settanta è stato sottoposto ad un'importante opera di restauro conservativo." Il villaggio va praticamente in fiamme. "Il palazzo ospita oggi il dipartimento di lingue dell'Università Ca' Foscari di Venezia." Il tessuto sembrerebbe fatto di una rara fibra marina detta bisso. Durante il suo anno di regno si trasferì a vivere a Los Angeles. Il singolo è stato accolto con recensioni favorevoli. "Or Bust""." Marco intanto va dallo stilista, lo fa a pezzi e lo mette nel freezer. Il paese venne bombardato. "Viene comunemente considerata l'antesignana del Leone d'oro." Suo fratello, Paolo Treves, era zio del musicista Fabio. "A Brest come in tutta la Bretagna, è tutt'oggi diffuso l'uso della lingua bretone." Lo scrittore manterrà questa carica fino alla sua morte, quarantaquattro anni più tardi. Burton, tuttavia, insistette sul fatto che fosse troppo bella da regalare. Tuttavia, questo primo prototipo si rivelò troppo complesso e macchinoso da produrre. Alcuni segmenti del video non provengono dal concerto di Bucarest. "È anche sede dell'Istituto di osservazione maschile per minori in custodia preventiva." Le sentenze sono pubblicate. Hubert Baumgartner Successivamente ha lavorato come vigilante. Diede la soluzione di diversi problemi posti da Fermat. "Al-Afdal si alleò all'altro fratello, al-Zahir Ghazi, emiro di Aleppo, contro lo zio Al-'Adil." Il casting è stato curato da Cathy Henderson e Dori Zuckerman. Brent, anche lei interessata a Nelson, diventa gelosa. Il film è stato girato interamente a Lione. Nessuna arma era montata sul veicolo. La canzone è interpretata da Robbie Williams e Gary Barlow. Per oltre tre secoli fu sotto la dominazione spagnola. Nella tabella seguente sono presentati alcuni valori di riferimento. "L'edificio originale fu costruito in stile gotico." I freni erano a tamburo a comando meccanico. "L'anno successivo Liebknecht fondò il settimanale di informazione ""Vorwärts""." Ha struttura a capanna in pietra e laterizio. Era reputata per la fiorente industria della tessitura tra medioevo e rinascimento. Suoi racconti sono stati pubblicati in antologie e riviste. A completare la zona punti Trulli, Irvine e Heidfeld. "È la comunità più vicina all'Organ Pipe Cactus National Monument." Oggi la struttura, ormai obsoleta, non è più attiva. Ricardo Glenn "Seguono poi altre partecipazioni a serie come ""Resurrection"", ""Powers"" e ""Satisfaction""." È inverno e vi sono pochissimi turisti. "L'importanza della piazza triestina, tuttavia, incominciò a declinare." Eugène Viollet-le-Duc, restaurò i principali siti nazionali nel corso del Secondo Impero francese. Tutto ciò inevitabilmente diede ampia spinta alla prevenzione di queste malattie. Tutti i treni in transito effettuano fermata. La manifestazione fu valida anche come diciottesima edizione della Coppa delle Nazioni. Per ovvi motivi adora le terme e le vacanze al mare. "Tesi questa che comunque non merita nessun commento, dato l'inconsistenza scientifica." La formula minima ha, di fatto, una bassa utilità sia pratica che teorica. La mattina stessa del match Burley aveva anche lavorato in fabbrica. "Quest'ultimo sovrano fu ucciso dopo soltanto due anni di regno nella battaglia di Bosworth." "L'economia è arretrata, nonostante le grandi risorse, soprattutto minerarie e forestali." Questa attribuzione, tuttavia, è considerata dubbia dai musicologi. Diversi studi hanno descritto la sintesi chimica del farmaco e dei suoi analoghi. "La locuzione ""common law"" può assumere diversi significati secondo il contesto." La marcia fu la prima impresa militare di Garibaldi in Italia. "La teoria sostiene l'esistenza di una continuità linguistica a partire dal paleolitico." Altri istituti delle facoltà umanistiche si trovano in edifici nelle vie adiacenti. Può inoltre imparare numerosi attacchi di tipo Normale quali Ghigliottina, Schianto e Flagello. Filippo ebbe un figlio, Simplicio, e un nipote, Antemio, anche lui prefetto del pretorio. Dopo la caduta del fascismo divenne uno dei principali dirigenti del rinato partito socialista. Subito dopo fece ritorno a Roma. La città di Gaeta ne ha onorato la memoria intitolandogli una piazza. Le narici degli uccelli si trovano solitamente sopra il becco. Tali temi trovavano corrispondenza in storie di esseri come streghe, vampiri, licantropi e fantasmi. Il comune di Sarzana gli ha intitolato il piazzale della stazione ferroviaria. "In cambio lo zar si impegnava ad impedire che i Cosacchi attaccassero l'Impero Ottomano." Negli anni successivi il nido può essere riutilizzato aggiungendo nuovi rami freschi. "È comunque sufficiente spostarsi in altri punti dell'isola per trovare posti tranquilli." "I doveri senza i diritti sono un'inaccettabile forma di schiavitù." "Coloro che portano la picca si chiamano ""picchieri""." Ornella Muti è di religione buddhista. La popolazione affamata guardava con odio e rabbia crescente la ricchezza delle chiese. "La Chiesa cattolica entrò quindi in clandestinità e cominciò ad essere definita ""clandestina""." "Fu una comunità senza voti, un sodalizio di volontarie dedite all'insegnamento." Prima della Rivoluzione francese, erano una circoscrizione amministrativa, finanziaria e giudiziaria. Vi sorge il Castello di Azay-le-Rideau, facente parte del complesso dei castelli della Loira. Sarah è in lacrime per la morte del suo cane, ucciso dalla banda. "Mike Campbell co-produce l'album con Petty e Jeff Lynne." Per questa sua interpretazione ha ricevuto il Golden Satellite Award ed il Saturn Award. Sulpicio, invece, rimasto padrone del campo, fece approvare le sue proposte di legge. "La vittoria finale è andata alla Ženskij volejbol'nyj klub Dinamo-Kazan'." Nessuna registrazione da parte del cast venne pubblicata, ma solamente versioni incise dai compositori. Un uomo si finge una ragazza per poter corteggiare, così travestito, una donna sposata. Descrive minuziosamente la passione di Cristo, dal tradimento di Giuda alla resurrezione. Si nutre principalmente di alghe. "L'identità del soggetto di questo ritratto e la datazione sono ancora oggetto di dibattito." Accanto al suo corpo fu rinvenuta la valigetta contenente la bomba a benzina. I resti di mammiferi da questo sito sono particolarmente noti. Diego Pignatelli È il più meridionale dei tre parchi situati nella valle del fiume Luangwa. Lasciò la provincia di Izu e si diresse verso il passo di Hakone. Era rappresentato come un nove di diamanti nelle Carte da gioco Most-wanted iraqi. Elle diventa una donna molto riservata e distante. Con queste acquisizioni intendeva ricostruire il chiostro a New York. Nel torneo finale, finisce il torneo in seconda e terza posizione, dietro Hydra. Studia russo. I figli Yves e Claude hanno proseguito la sua professione. "C'è una completa assenza di fronzoli e di concessioni." La decisione ha sollevato diverse critiche nel Paese. Prima uscita ufficiale dei Magnolia Electric Co. In questo modo i servizi risulterebbero più efficienti e meno costosi. In Slovacchia, questo significò una estesa costruzione di ferrovie. Nel frattempo Gabriele scopre un album dove Antonietta conserva le fotografie del Duce. Fu ferito a Bull Run, a Gettysburg e a Jerusalem Plank Road. "Pablo Neruda e Louis Aragon lessero un elogio 'in memoriam'." Questa sua intuizione lo pone come uno dei precursori della radio. Ha finito per vincere il programma. Devin chiede a Ross di rimandare la partita, ma lui e Julia vengono licenziati. Il diplomatico spera, infatti, di evitare una sanguinosa invasione militare della Norvegia. Il primo signore di Castiglione fu Alessandro, terzo figlio del marchese di Mantova, Gianfrancesco. Già insediamento celtico e poi romano. Voce solista, violino tipo fiddle, chitarra acustica, tastiere, pianoforte. Secondo alcuni, la cupola è dedicata al profeta Giuseppe. Una scelta non casuale degli ideatori del personaggio. Allo stesso modo, gli assi principali dei giardini coincidono prospetticamente con questo punto. Nello stesso anno la Gran Turismo Hawk diventò un modello importato. Nella sua ultima stagione con la squadra fu sostituito come titolare da Jeff Garcia. Come prima meta, Trevor e Ben raggiungono la mucca più grande del mondo. È noto in Italia anche col titolo alternativo La giovane regina Vittoria. A causa della mancanza di promozione e delle critiche non vendette però molte copie. Il nome Shui, che significa acqua, fu adottato durante dalla dinastia Ming. Gli episodi furono trasmessi da diverse emittenti. Gemelli invece in breve tempo si fece destinare a servizi scientifici. In Canada il marchio era affidato alla Saputo Inc. Dopo aver militato nelle file del Fram Reykjavík, si trasferì ai norvegesi del Brann. Jay scelse Amazing Red, Mark optò invece per Christopher Daniels. "L'opera trasmette la sensazione di tragedia, le emozioni e i sentimenti dei personaggi." La Fortitudo vince così il primo trofeo della stagione. Negli anni Ottanta questo aspetto viene ulteriormente perfezionato. Sono coinvolti in attività da colletti bianchi, come frodi sanitarie e residenziali. In questa alternativa realtà, Shaw è uno dei cortigiani del malvagio Apocalisse. Nel secondo immagina il suo futuro matrimonio in tono fortemente grottesco. "Tale eccezione è il ""Sentiero Dorato""." Sean McNamara Hagar, però, pose come condizione al suo ricongiungimento la presenza di Anthony. Battaglia di Erzurum È disponibile in formulazioni di liquido, solido e aerosol. "L'archivio di Ambrogio Annoni è articolato i due sezioni." "Ma Strabone, contrariato, prima di consegnargli l'esercito lo fece uccidere." Alcune sue opere sono conservate nella Fondazione Lercaro "Poco dopo riceve l'offerta di partecipare ad un film che verrà girato nei Caraibi." "Nell'ultima puntata ritornarono Aldo, Giovanni e Giacomo." Le Mort vivant "Le isole settentrionali furono parte della contea dell'Inverness-shire e oggi si trovano nell'area dell'Highland." Il dimorfismo sessuale è trascurabile. Il videoclip della canzone è stato diretto da Joseph Kahn. Carretti a mano trainati dalle persone sono utilizzati in tutto il mondo. È diventato nel ventunesimo secolo commentatore sportivo e lo è stato per molti anni. "In questo senso si esprime l'art." "Come attrice è apparsa nella serie tv ""Ocean Ave." Hanno trascorso il tempo mangiando merendine e giocando con la PlayStation. Il principale svantaggio di questo tipo di motori sta nel maggiore costo. La sua morte aprì una crisi di successione dinastica. "Lane Chandler rimpiazzò all'ultimo minuto Gary Cooper." San Siro Attualmente lavora sulla storia e sulle teorie della memoria. "All'interno, una imponente scala elicoidale in pietra e legno sale per tre piani." I primi album della band furono di primaria importanza per lo sviluppo del krautrock. "Le due specie attualmente convivono solo sull'isola di Vulcano." È diffuso nel Madagascar occidentale, dove colonizza le aree di foresta decidua secca. Il capo ha fronte relativamente larga, faccia stretta e prominente. Alla fine, però, lei e il clown scappano insieme. "La corteccia, grigia e liscia da giovane, diviene con l'età fessurata." "Il Ji-Paraná fu eliminato alla prima fase, arrivando all'ultimo posto nel proprio gruppo." La vettura guidata da Pippo è una Lincoln-Zephyr convertibile gialla. "Spesso c'erano storie di sesso tra cugini." Le isole della Frisia e le vicine aree costiere sono conosciute collettivamente come Frisia. "I corsi d'acqua interni sono tutti effimeri, e spesso rimangono asciutti per interi anni." Sookie approfondisce la conoscenza di suo nipote dotato del suo stesso dono. Una volta legittimati i bambini ricevevano un titolo. Questo fenomeno è noto come dermatite da contatto. Le gare di bob e skeleton si sono invece disputate la settimana seguente. "L'anno successivo pubblica il libro ""Opplero-storia di un salto""." I tre fiori si formano nelle punte dei rami, avvolti da tre brattee. Erano serviti da una banchina e collegati da una passerella. Il tempo della nostra vita Lì, incontra Tim, il figlio del padrone della compagnia. "In seguito le strutture dell'impianto furono alienate a privati per usi abitativi." In entrambi i film compaiono Renato Mori e Roberto Della Casa. Questi compie una strage davanti alla propria ragazza e viene arrestato. Anche il tasso di alfabetizzazione degli emigranti conobbe una forte variazione. Grazie alla protezione della duchessa fu ordinato sacerdote della Chiesa Cattolica. Architetto ne fu Flaminio del Turco. Fu anche drammaturgo e romanziere. Un anno dopo, infine, le varie richieste di brevetto furono ritirate. La loro unione fu anche professionale, dato che spesso lavorarono assieme. Qui il giovane imparò a suonare il violino e la viola da gamba. Il colore può essere ulteriormente modificato per aggiunta di altri elementi usati come coloranti. Sono importanti prede per i pesci predatori. "Holt ha cominciato la carriera nell'Eidskog." Alcune sue opere si trovano anche al Museo nazionale del Bargello. Riposa nella tomba di famiglia al Cimitero del Verano in Roma. Marvin René Dopodiché lui e Vanessa abbandonano la festa. Cresson è la prima, e finora unica, donna a diventare Primo ministro in Francia. High Lonesome Questi installarono un altare provvisorio e collocarono una campana sul minareto. Per questo atto venne rimosso dagli incarichi ed espulso dal partito comunista. La seconda dalla mezzala destra, mezzala sinistra e ala sinistra. La canzone è stata registrata agli Electric Lady Studios di New York. Nello stesso anno esordì nel Motomondiale. Eric prova ad aiutare lei e suo padre alcolista, Joe James. "Con questo episodio i toni della serie passano dall'horror alla commedia slapstick." Ad Arezzo eseguì affreschi con scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Il suo partito di appartenenza era il Partito Popolare Cristiano Sociale. La sua sede è a Parma, in Italia. John Milne era il responsabile della scuola, anche se non era proprietario né insegnante. Il frutto è un follicolo allungato e stretto in posizione eretta. Tutto il viaggio fu documentato e pubblicato su YouTube. Egli fece parte del clero e fu vescovo in alcune città della Calabria. Jefferson Vegas Il Consiglio distrettuale ha sede a Taupo. Le incisioni erano solitamente differenti sulle due parti. "Come suo padre, si arruolò nell'esercito russo." "I due si sposarono l'anno successivo." Le pinne sono arrotondate, rette da grossi raggi. La maggioranza degli ebrei di Palestina accettò la partizione. "È sepolto al cimitero Lyčakivs'kyj." Alfred Egerton, figlio minore del secondo conte, rappresentò in Parlamento. Jim Reed fu giustiziato a Paris, Texas, in agosto. Tra i primi promotori ci fu Alvaro Corradini. Hanno pubblicato fino ad oggi cinque album ufficiali. Al primo turno dei play-off la Dinamo perse contro la Dinamo Mosca. "Partecipa anche all'ultimo tour, fino alla morte del chitarrista." Hakan Demir "Per la radio ha curato un adattamento di ""Rapture""." Vive su fondali sabbiosi o fangosi. "La caratteristica principale del complesso è rappresentata dagli ""spazi continui"" all'interno." "Il cratere è circolare e simmetrico, con un'ampia superficie interna." "Nel primo caso l'estirpatura si esegue in autunno, nel secondo caso in primavera." "La pesca di squali è un'attività molto delicata." Nazionalista, durante la grande guerra fu consulente chirurgo della Terza Armata. Il piano terra era destinato ad alloggio militare. In alcune condizioni energetiche, piccole variazioni di carico, possono causare gradi variazioni di carico. Viene riscattato nella sessione estiva di mercato. Il graffito è stato rimosso dalla stessa azienda che aveva eseguito la prima levigatura. "La nascita dell'azienda si accompagna alla nascita del Bauhaus." Il termine definisce al contempo la pratica e il gioiello utilizzato in essa. Da adolescente, ha lavorato in un negozio di dischi della città. Infine le immagini ritraevano ferite e malattie. Ha una sorella di nome Samantha. Oggi, per varie ragioni, i resti di queste costruzioni sono scarsamente visibili. "Alla fine del periodo formativo si avvicinò con interesse all'arte padovana di Andrea Mantegna." Su settanta corridori partiti, quarantacinque conclusero la prova. Generalmente queste tecniche si usano per comprimere i file multimediali. Consulente aeronautico Ten. "Un'altra necropoli fu rinvenuta presso la vicina chiesa di Sankt-Georgsberg." Ritornò alla Chevrolet come semplice meccanico nelle officine di Detroit. Fotografi della regione sono anche rappresentati. Leonel Manzano Il programma era condotto da Raffaele Pisu, Ric e Gian e Carmen Villani. Il territorio comprende la Riserva naturale delle Falesie di Duino. Clayton Failla Prometeo incatenato "Di conseguenza, la civilizzazione sta causando un'estinzione di massa." Le piogge e i venti arrivarono fino a New York e a Long Island. "Ha ricevuto un master in Politiche Pubbliche dall'Università di Harvard." Superato il traverso i quattro ritirarono la corda e proseguirono. "Il video prodotto per ""Il cammino dell'età"" è stato diretto dai Manetti Bros." Pur essendosi separato dalla moglie perché non gli dava figli, morì senza discendenza legittima. La preparazione non causa, quindi, un suono casuale. Ognuna di queste modalità ha suscitato una risposta psico-emotiva distinta. Il palinsesto divenne più generalista, lasciando spazio anche allo sport, a film e telefilm. "All'inizio le associazioni di profughi erano tante e diversificate." La torre sorgeva nella città di Istar, sprofondata nel mare dopo il Cataclisma. "La pubblicazione del manga di ""Baku Tech!" Si ha la tesi. "Tre giorni dopo torna in Europa firmando in Israele per l'Hapoel Tel Aviv." Jobs viene a saperlo, e, su tutte le furie, chiede lumi a Bill. Alice si occupò di varie cause benefiche. Uscito di prigione si dedicò a diversi lavori, tra i quali quello di insegnante. Per queste attività si dotarono di alcune imbarcazioni. Continuò la propria attività nel movimento femminista. Post in Technology and Culture. Il nome comune di Moreton Bay Fig deriva dalla omonima baia australiana. Successivamente combatté anche in Aspromonte, a Bezzecca e a Monterotondo. Tali note costituiscono vere e proprie traduzioni dello scritto originale. Ha divulgato il lavoro di Gregor Mendel nei paesi di lingua inglese. Dopo di lui un altro futuro santo si insediò sulla cattedra di Fiesole: Romano. È un film western statunitense con John Wayne, Ann Rutherford e Harry Woods. Carl Fabergé è sepolto nel Cimetière du Grand Jas a Cannes. Queste competizioni prevedono il rinnovo di mostre temporanee. Un fatto assai eccezionale in quegli anni per un film italiano. Viene sollevato dagli incarichi militari in favore di Allende ma conserva la leadership politica. A. Mario, fu reintegrato perché tutti erano orgogliosi di lui. La gara si è disputata sul circuito di Valencia. "Sul Carso meritò una medaglia d'argento al valor militare." Non viene eletto nel collegio uninominale, ma nel proporzionale. Il miglior realizzatore stagionale blucerchiato è stato Roberto Vieri con cinque reti. Una traversa, chiamata via Santa Lucia, probabilmente portava a una chiesa oggi scomparsa. Quest’ultima viene ancora oggi considerata, in linea di massima, l’agiografia fondamentale di Sant’Olaf. "Le larve, invece, si sviluppano nell'humus e nei detriti vegetali nel sottosuolo." "All'età di sette anni, intraprende la carriera di cantante." Butch finisce catturato, così pure Trent e Carlos. "S'incontrarono le due squadre giunte in seconda posizione." Ha una doppia cittadinanza americana e canadese. Inquieto e nervoso, decide di partire subito, viaggiando tutta la notte. "Questi ultimi sono definiti dal Weber come ager di ""minor diritto""." Con Roth, intraprese spedizioni scientifiche in tutta Europa, tra cui la Scandinavia. La coda è ampia, a delta, trasparente con raggi bianchi. Alla stessa confraternita ne era affidata la gestione e la custodia. Il clima è di tipo sahel-sahariano. Inoltre la conoscenza completa della biomeccanica articolare era ancora da acquisire. I capitoli dispari raccontano la storia di Tamura Kafka, un ragazzo quindicenne. "All'interno si trova una cappella absidale che custodisce una bella statua quattrocentesca della Vergine." Ormai dimessa era stata costruita vicino alla fonte della materia prima, la pietra calcarea. "Il primo disco fu prodotto da Jacques Morali, che era ""innamorato"" del Philly Sound." Così nel frattempo è finita la giornata. "Presidente del comitato siciliano dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano." Due adolescenti, entrambi nuovi arrivati a Londra, si incontrano e cominciano a frequentarsi. Questo getterà le fondamenta per un rapporto di simpatia fra Tau e Ultramarine. Ma diamo qualche indicazione più utilizzabile. Si gioca annualmente a Helsinki in Finlandia. In seguito il demone venne nuovamente sigillato. Safety in Numbers LeBaron fu poi definitivamente sostituito con Jack Moss. "Il bis l'anno successivo, stavolta nel quattro senza." Alternativamente, di fronte allo schermo la band musicale suona la canzone. Tutti i personaggi però compaiono in tutti i volumi come comprimari degli altri. Peter Christiansen La diocesi comprende parte dello stato venezuelano di Lara. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore e inodore particolarmente igroscopico. Le finestre hanno cornici bugnate e frontoni arcuati, con volute plasticamente rilevate. La notte successiva Rodio entrò nel porto e cercò poi di uscirne. Riprese quindi le sue speculazioni finanziarie. "Sin dall'inizio della produzione la ditta divenne fornitrice delle Ferrovie dello Stato." Come archeologo diresse scavi a Pompei e nel sottosuolo della Basilica di San Pietro. A Mosca torna saltuariamente. Michael Burton Al liceo è stato capitano della squadra di football. Contea di Asti Si specializzò soprattutto nella trasformazione di vetture Ferrari. "L'uomo può cacciarlo per cibarsene ma non in grosse quantità come altri roditori simili." "Va notato che, in ungherese, ""Zita"" costituisce un ipocoristico di Felicita." È un grande onnivoro. "L'azienda ha acquistato molta notorietà grazie al programma ""American Chopper""." Il nome della specie deriva dal personaggio mitologico greco Narciso. Visse a Lugo fino alla morte della consorte. Di conseguenza la quantità di volte che esso viene tradotto. Vi lavorava ancora suo padre Gregorio. Anche in Italia le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte. "Ad essa prendevano parte i club dell'area Est e Nord della città." È conosciuta a livello europeo come la Città della Pasta. Per le sue caratteristiche venne usato quasi esclusivamente nelle acque chiuse del Mediterraneo. Parte ventiduesimo e non viene classificato giungendo a nove giri dal vincitore, Carlos Reutemann. Gli adulti hanno una lunga coda quadrata dalla punta grigia. "Questo fa apparire il droide come una sorta di ""scatola da attrezzi""." Il secondo dono era invece uno specchio magico che avvertiva i pericoli più imminenti. "L'impiego minimo è di sei anni dopo il completamento della formazione di base." Non danno alcun collegato storico tranne che nel caso del Magadha. "A questi se ne aggiunsero un'altra cinquantina." Tale governo stabilì legami economici e politici più stretti con la Germania. A questi party, si può sentire per lo più goa trance e Suomi-style psy-trance. Sempre a metà anni trenta disegnò la carrozzeria di alcune sportive. Queste indicazioni sono incomplete e possono essere modificate negli standard che definiscono i linguaggi. Appartiene al gruppo del feldspato. "Sul pavimento c'è una piccola fossa forse per uso di fonte battesimale." Che stiamo ancora ai tempi de Ponzio Pilato? Battaglia per la Terra Lillie venne quindi riconosciuta, dalla giovinezza alla maturità, come un pompiere onorario. Curò la rubrica scacchistica del Sunday Times negli anni sessanta e settanta. La paternità del progetto è incerta. Tali cinture hanno progressione annuale e prevedono diversi gradi intermedi. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Space Rangers""." Il treno fu immediatamente fermato, e i passeggeri abbandonarono le vetture per cercare riparo. Una breve spina può invece essere presente nella pinna adiposa. Fu giustiziato per impiccagione qualche giorno dopo. Tuttavia egli era riuscito almeno a riportare la pace fra loro ed il granduca. Nel campo dei trasporti è ricordato anche quale primo concessionario della funicolare del Vesuvio. Il gruppo è ora ufficialmente defunto. Vi ha abitato Vincent van Gogh. Nel primo episodio non è presente la sigla di apertura. In seguito è retrocessa in Promozione. Il deterioramento ha provocato crepe, buchi e rotture nei materiali. "L'attacco costa una mossa per colui che lo esegue." Il paziente aveva subito un trauma cranico dopo un incidente domestico. "Nella medesima si dichiarò ""schiacciato dal fisco""." Subito informa Pippo, il quale al momento non gli crede. La metrica di Kerr ha due superfici su cui sembra essere singolare. Dante nelle sue opere non cita mai esplicitamente Bella. "Egli non era dunque un principe, ma un ""primus inter pares""." Era presente anche un deputato unionista indipendente. Trovare nuovi pianeti abitabili. Questa specie ha conosciuto storicamente uno sfruttamento eccessivo della pesca. "La data esatta di fondazione dell""'ordo draconis"" è ad oggi oggetto di discussione." "Questi promotori possono causare l'espressione eccessiva dei geni vicini, causando fenotipi anormali." Blair, mossa da buone intenzioni, cerca di rintracciare la madre biologica della compagna. "Attualmente è il vice presidente dell'azienda americana." Pamela è scioccata dalla notizia di non poter avere figli. Testi e musiche di Franco Battiato, tranne ove indicato. "Sul muro di una casermetta all'ingresso del campo, sono state apposte tre lapidi." Appare tra i protagonisti affiancato dalla collega Bella Thorne. La produzione è stata gestita da questi ultimi due. La vittima è un latitante di nome Gros Louis. "Questi scritti furono quindi raccolti in un primo libro, ""Folklore di Isnello." "Daniel si trova a Parigi, dove cerca di instaurare un rapporto 'normale' con Miranda." Canta anche rap e fuma marijuana. "Molti famosi ""Maestri di metodo"" sono considerati Taoisti." Milita nella Hong Kong First Division League, la massima divisione del campionato nazionale. Inoltre diventò membro di tutte le maggiori accademie scientifiche europee. Successivamente fu un centro romano. Il cornicione sostiene un timpano dove si apre un oculo centrale. Thomas Geraghty Nelle scene la profondità dello spazio è ottenuta mediante differenti spessori delle figure. È il nome della regione che successivamente prenderà il nome di Regno di Rohan. Il carapace aveva un profilo ellittico e probabilmente era appiattito. Lo stato era membro della Confederazione del Reno. Le dita sono lunghe e dotate di robusti artigli. Egli insegnò il Reiki Universale. Sul territorio comunale è possibile praticare vari sport invernali ed estivi. Le locomotive erano già di tipo obsoleto: non sopravvissero agli anni venti. Gli anni successivi non videro mai più ripetersi il successo del periodo precedente. Raffaele Bellotti. È stato registrato anche un nuovo accompagnamento musicale composto da Gaylord Carter. Il Codex è attualmente conservato presso la Biblioteca nazionale Marciana, a Venezia. Ha una vastissima collezione di scarpe. Secondo una versione del mito era il padre di Dedalo. Hearts and Horses Le biciclette sono molto diffuse in tutta la città, e possono essere affittate ovunque. Sopra la linea di gronda si sviluppa un grande abbaino. "Suo figlio quattordicenne Mulay 'Abd al-Aziz gli succederà." Dopo il fatto i cadaveri furono occultati e la villa di famiglia saccheggiata. Ricchissimo in illustrazioni, descrizioni, usi e nomi locali delle piante. Pur essendo perfettamente adatta alla locomozione bipede, conduceva ancora una vita in parte arboricola. Le canzoni sono generalmente più lunghe e hanno più influenze provenienti dal metalcore. Vedono che il luogo è vuoto, ma vengono poi attaccati da alcuni zombie. Nella componente lipidica si trovano numerose proteine, aventi importanti funzioni fisiologiche. Nella Final Four giocata a Bologna, però, venne sconfitta dalla Pallavolo Modena. Verosimilmente è questa la mostra delle atrocità di cui parla il titolo. Le successive tracce sono invece caratterizzate dal sassofono e un suono più funky. Ad Alemagna subentrò Ampelio Spadoni. "L'edificio non è aperto al pubblico." "La polena della ""Partenope"" è conservata nel Museo tecnico navale di La Spezia." Risultando subito molto divertente, fu esportato in tutta Europa. Egli risiedette a Nandi Hill per recuperare la sua cagionevole salute. Ancora attiva è la cantina sociale che raccoglie le uve di un ampio circondario. Ha una corporatura abbastanza esile, con zampe lunghe e dita sottili. Entrambi i modelli sono caratterizzati da mirini con punti regolabili. Una di esse fu utilizzata da Paride per rapire Elena. Gli eventi però precipitano. Se la manovella viene ruotata in senso inverso, si effettua una sottrazione. "È un western statunitense con Randolph Scott, George 'Gabby' Hayes e Bill Williams." Sono presenti nevai con tipi di neve differente e zone di nuda roccia. Al contrario la golagialla mascherata può venire suddivisa in tre o perfino quattro specie. Difetto è un errore introdotto nel dispositivo durante il processo di fabbricazione. Tossico, provoca forti mal di stomaco e diarrea. Antonio Páez I soldi possono anche essere contenuti nelle ceste sparse in tutto il mondo. Fungo saprofita, cresce sul terreno fra i resti legnosi in autunno-inverno. "Le immagini si concentrano essenzialmente sul modello di sartoria, sull'accessorio da promuovere." Tuttavia non ebbe un sepolcro individuabile, ma fu semplicemente deposto nella cripta. Può avere diversi scopi in relazione al soggetto che la esegue. Questa versione sembra perduta. A volte una sola femmina si accoppia con più maschi. Venne sepolto a Torino nella chiesa di Santa Teresa. Qualcosa non quadra e Colombo vuole vederci chiaro. Aveva tre fratelli: Marcel, Cyrille e Jules. Per continuare la discesa, Yates calò Simpson con diversi tiri di corda. Fu una delle mogli principali di tale faraone. "Inoltre è presente una cover di ""Fever""." Per questo ad esso è stata sempre prestata particolare attenzione da parte del legislatore. Nel presbiterio è conservato un pregevole crocifisso cinquecentesco. Improvvisamente la macabra scoperta: Constant giace nel letto con la gola tagliata. La specie è considerata estinta in natura. "Ma è stata l'ultima, davvero." Ha disputato molti importanti incontri di livello internazionale. Questi insediamenti, tuttavia, vennero quasi tutti smantellati da truppe private o governative. "È servito l'intervento della sicurezza per separare i due." "Rappresenta la ""Sfera celeste armoniosa"" e ha le sembianze di una piccola chiesa." In difficoltà Berger e Andretti, rispettivamente quattordicesimo e sedicesimo. Nonostante ciò numerosi autori continuano a preferire il termine di membrana basale. Questa fu una delle molte battaglie combattute tra i clan Tokugawa e Takeda. Sua Altezza e Silk sono un paio di artiste della truffa. Questi bambini, tuttavia, non erano del tutto dimenticati. "Fin dall'inizio la chiesa è affidata alle cure dei Carmelitani." "Ashkenazi è stato da prima sposato con l'attrice Shira Farber." Osservò inoltre le macchie solari, ipotizzando che fossero zone fredde della fotosfera. "Per quanto riguarda quelle chirurgiche occorre distinguere tra gli interventi ""esplorativi"" e quelli ""curativi""." Evita le foreste fitte e i deserti. La coppia viveva dividendosi fra Los Angeles e Monaco di Baviera. Filone di forma allungata leggermente schiacciata, di colore dorato e privo di sale. "Si trova all'ingresso del complesso, di fronte all'ingresso della chiesa." La realtà supera le più rosee aspettative. Avvicinate quel passato, il vostro presente ne sarà rafforzato. Le decorazioni sono in stucco policromo. Riprende la leggenda di Orlando a Roncisvalle. È autore di più di duecento articoli scientifici apparsi su riviste internazionali. Non si sa molto sulla personalità di Nea. Il territorio comunale di Rignano Garganico è parte integrante del distretto sismico del Gargano. "Originariamente ragazzi e ragazze vivevano in spazi separati dell'edificio." In ogni caso le ossa, ritrovate in Romania, sono davvero frammentarie. Il singolo è stato pubblicato attraverso la Motown. Il globo pallido è una struttura del cervello coinvolta nella regolazione del movimento volontario. Ebbe otto figli, quattro per ogni moglie. Bob Carrington È adatto tanto al lavoro quanto alla famiglia. Gabriel Fernández Il nome deriva dal lago artificiale situato nei paraggi. "Perciò si crede che esistano coppie minime come бела ""bianca"" vs беља ""problema""." La compagnia aerea è creata specificamente per afro-americani. Originario di famiglia ebraica, due anni prima della morte si converte al cattolicesimo. Inizia nella scuola calcio Canaletto, una società di calcio dilettantistica della Spezia. "È in buona parte controllata dalle cosiddette ""major"", ossia dalle etichette maggiori." I suoi genitori sono pentecostali. Il barbacane fu costruito in questo periodo. Copre la maggior parte del distretto di Chichester. Tra parentesi è indicato il risultato dopo i calci di rigore. La vicenda giudiziaria non produrrà nessun risultato concreto per gli interessi ecclesiastici. Tali escrescenze possono raggiungere le dimensioni di alcuni centimetri. Successivamente, questa direttiva è stata cambiata su base volontaria. Il gioco consiste in una serie di battaglie uno contro uno in diverse arene. Giù dal podio, ma a punti, giungono Jacques Villeneuve, Ralf Schumacher e Jarno Trulli. Paulo Pina Al termine del campionato la squadra cessò di esistere. Rashad Phillips È situato nella provincia di Békés. Il mandopop è stata la prima variante di musica popolare cantata in cinese. La sua piramide di ghiaccio situata sulla cima è la sua caratteristica. "In Italia, il nome Tristano risulta accentrato fra l'Emilia-Romagna e la Toscana." Karl Burger Si trasferì a Roma alla corte del cardinale Scipione Caffarelli Borghese. "Tolkien per il romanzo ""Il Signore degli Anelli""." Negli anni settanta arrivano le collaborazioni importanti: Chico Hamilton, Gil Evans, Gato Barbieri. La decorazione ad affresco subì varie fasi. "Fu anche tra i fondatori dell'Istituto di Istruzione Pubblica." Entrambe sono accompagnate da un commento. "Studiò al Gresham's School." Le partite del Gruppo B invece si sono giocate a Kiev, in Ucraina. La provincia ecclesiastica di Rew-Ardashir era enorme. Nonostante gli ottimi risultati Auditel, Fabrizio Frizzi rifiutò di condurre la successiva edizione. Essi inibiscono la estrinseca e le vie intrinseche della coagulazione del sangue. Antonio approva la proposta di Cesare. "Il rapporto fra Balbino e Pupieno fu inquinato dal sospetto fin dall'inizio." I suoi principi sono riconducibili al Socialismo democratico. È anche un repubblicano convinto. Il comune elargì la somma di mille lire per i lavori. Devo trovare il modo di risolvere le corse. I pavimenti sono in graniglia negli uffici, in marmo verde nella stanza del direttore. I sospetti si indirizzano subito verso la possibile vendetta del marito tradito... Tre mesi dopo Emil risulta essere lanciato in una fiorente carriera da cantante solista. Idillio tragico È anche abilissimo nel creare barriere e sigilli. Possiede anche una grande intelligenza e la super forza. La biopsia del midollo osseo è solitamente non diagnostica. Inoltre è fondamentale nel metabolismo degli acidi grassi e degli amminoacidi. "Il Circolo dell'Unione possiede tuttora il palazzo, che è in comproprietà dei soci." Anche questo motore fu progettato da Ferdinand Porsche. La statunitense esegue una curva perfetta e si presenta sola sul rettifilo finale. "Ha partecipato alla sitcom ""Just Shoot Me!" Ha conseguito la maturità presso il Liceo Classico della Repubblica di San Marino. Non è conosciuta la data della sua ordinazione presbiterale. Il suo abito invece assomiglia al vestito di Ansem. Rimane Nando Spreafico, dirigente della squadra senior. La parrocchia di San Juan Bautista è la chiesa principale di Son Severa. Molte delle sue pubblicazioni hanno avuto ampia diffusione tra i lettori profani. "Egli tuttavia rimane l'unico chitarrista della band, fino al primo scioglimento della medesima." Presenta una superficie molto irregolare con la presenza di solchi e depressioni. Sito ufficiale della Provincia di Mantova "Peg o' the Movies" La nomina è stata ritirata in seguito. "Intensa è stata anche la sua attività all'estero, soprattutto negli Stati Uniti." Furono scoperti brogli che non portarono però ad un ribaltamento del risultato. A tanta vita non si può rinunciare. Fragile, biancastra, insignificante. In questo vasto territorio desertico si possono distinguere tre regioni fisiche distinte. Willie Ormond Viene trovato spesso anche nelle barriere coralline. Quella notte i detenuti furono miracolosamente liberati, riuscendo anche a convertire i loro carcerieri. Vi sono coltivazioni di cereali, agrumi e palme da datteri. Gli spagnoli ripresero una prima volta possesso della città. "Atanasio”"" di Roma." Nuove città e insediamenti vennero fondati al loro posto. Questi venne a patti, e dovette dichiararsi vassallo del duca, prestando giuramento di fedeltà. Deve il suo nome al vicino fiume Sinello ed al bosco di carpini neri. Inoltre, ci sono giornali, fotografie, opuscoli, appunti. Classifica Finale La gola presenta una tinta bianco-camoscio. "Il film è basato su un'opera di Robert Bolt dello stesso titolo." Vince la canzone Tutta colpa della luna eseguita da Cara Boni e Gino Latilla. David Greenwood Durante la Seconda Guerra Mondiale South Kentish Town fu utilizzata come rifugio antiaereo. Attualmente vive a Los Angeles con sua madre. Lo stabilimento fu ubicato a Marsiglia. Vieni a vedere! Chiesa di San Regolo Gli estensi disputano un campionato di bassa classifica. La sede del consiglio è in piazza Cavour ad Ancona. "Conclusa l'esperienza parlamentare, rientra nel suo paese natale dove viene nominata consigliere del comune." È coraggiosa, determinata, estremamente intelligente e dotata di una grande prontezza di spirito. Il tema della lettera fu esplorato più volte da Vermeer. "All'inizio della carriera, George Archainbaud lavorò come attore e manager teatrale." I mezzi di distensione più usati sono una soluzione contenente glicina o sorbitolo-mannitolo. "È l'unica specie nota del genere Fiducia." Le relative date e luoghi non sono disponibili. In carriera si caratterizzò come un buon scalatore, con buone caratteristiche anche da cronoman. Il più antico, 古多万, è molto ambiguo. Il brano è stato periodicamente ripubblicato come singolo in numerosi remix. "Il secondo singolo estratto è ""Scarpe con suole di vento""." "L'attività predatoria inizia prima del tramonto." Essa è ancora in vigore nella Repubblica Italiana poiché mai abrogata. "Si laureò in lingua inglese e poi in filosofia all'Università di Reading." Due Santi, patroni della famiglia li accompagnano. "Secondo questi presupposti, i difetti visivi sarebbero generati dallo ""sforzo per vedere meglio""." Lee Fu-Chu però riesce a scappare. Città di Palermo Erano stati anche ballerini di fila per cantanti come Ayumi Hamasaki ed Ami Suzuki. Il film è realizzato in formato stereoscopico usando i metodi più avanzati allora disponibili. Produsse quadri nella bottega di famiglia, insieme ai figli, fino alla scomparsa. "Questa moschea è l'ultima grande opera del periodo classico dell'architettura ottomana." Il complesso stesso rappresenta uno straordinario e magnifico esempio di architettura armena medievale. Alcuni dei numerosissimi fori sono stati resi ciechi. Il padre non approvò la decisione, mentre la madre la supportò. Guerra civile. "Da allenatore, ha ottenuto una promozione in Serie B con l'Avellino." Risultano infatti, da vari documenti storici, entrambe le forme. Questi ultimi erano grandi e non molto simili ai molari. Questa collocazione si può riscontrare in tutto il suo lavoro. Su richiesta di Mina, Malgioglio ha cambiato alcuni versi della traduzione.. Clyde è un attore, regista e produttore, apparso in molti film e serie televisive. Lluís Carreras In seguito si arruolò con i volontari romagnoli. "I ""north-bounders"" sono i più numerosi." Ha due sorelle minori, Linda e Anne, e ha antenati inglesi, irlandesi e zingari. Queste strutture erano retti da ordini religiosi o da congregazioni cavalleresco-ospedaliere. Ma bisogna convincere ancora il Consiglio federale svizzero. Gaye si ritirò quindi dalle scene, non eseguendo concerti per quasi due anni. La missione ha successo. Il dispositivo sonoro automatico svolge particolari funzioni sonore in modo automatico. Fu una scelta molto difficile per il ruolo tra i due eccezionali attori. Nelle foreste miste cercano conifere. Si interesserà della vita di piccoli artigiani e gente comune. Ebbe il suo addestramento da pilota presso la marina militare americana. Scrive un brano per Ashlee Simpson. Le vertebre caudali, però, erano piccole. La tomba si trova nel Cimitero monumentale della Certosa di Bologna. "All'interno possiamo trovare numerosi e pregevoli affreschi." Le riprese del film sono state effettuate nella parte ovest di Los Angeles. John Brown Jocelyn Sheffield, la sorella di Maxwell, arriva da Londra per far visita al fratello. È proprio questa caratteristica a determinare la loro denominazione. "Anche Gualtiero e l'Amoruso passano una notte di fuoco." Il musical vinse il Laurence Olivier Award al miglior nuovo musical. "È un ""B-movie"" oggi considerato un classico e inedito in italiano." È una prova valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna. In California, vive solo nelle montagne del nord. "Lorenzo Antonini, ""Aspetti di vita a Dossobuono dal sec." Può essere di tipo tangenziale e di tipo radiale. Millicent parte poi con Sullivan per New York, dove lei diventa una famosa cantante. Sono in fase di finalizzazione ulteriori accordi. La veridicità di questo documento però è dibattuta. Poco si sa della sua vita prima del suo sbarco a Tahiti. È situato al piano terra del Palazzo del Merenda. Solitamente la taglia doveva essere simile a quella di un capriolo. Vive a New York ed è sposata con il disegnatore di gioielli Stuart England. Centro turistico, con castello a picco sul mare. "Contemporaneamente alla sua istituzione fu soppresso l'Alto Commissariato per la lotta alla mafia." La versione cabriolet non era più disponibile. "Si rende presto conto dell'energia sprigionata dal connubio fra musica ed immagini." Come rango protocollare, è il numero due del governo dopo il Primo ministro. Tagli male eseguiti infatti compromettono la vitalità della sughera. Fece parte della Società Adam Smith di Firenze in quanto liberista convinto. Gli incisivi erano probabilmente mancanti. I risvolti a scialle sono solitamente portati da smoking e giacche a disordine. La posizione greca fu appoggiata da diverse nazioni occidentali. Dopo la prima guerra mondiale passò al Gruppo Cartiere Burgo.. E quasi tutte le tavolette posseggono una serie di tasti. Saranno le più grandi navi costruite in Italia. Bang Dae-du "Padre Sergio, convinto di non poter superare la prova, s'infligge una mutilazione." Carnap fece anche la conoscenza di Ludwig Wittgenstein quando questi visitò Vienna. Le strisce ancora attive sono indicate in grassetto. Mark Chung Sorge sul fiume Su Pau considerato in antichità il fiume più importante di Quartu. "È allenato da Rosario, detto ""Saro"", Naso." Antioco si tenne a lungo fuori dalle turbolente vicende della politica seleucide. "Senza questa capacità, l'uomo non potrebbe accogliere la Rivelazione di Dio." "Il museo è collocato in un'area di ca." Indagini archeologiche del terreno hanno evidenziato un insediamento di ca. "In seguito l'edificio è stato più volte pesantemente rimaneggiato." "La moneta sostituì l'aureo come principale moneta d'oro dell'Impero Romano." La seconda società vestiva in bianco rosso, mentre la prima in completo blu. "Tutto questo con le tecniche fotografiche classiche senza l'utilizzo di post produzione al computer." Per ottenere questo posto, deve divenire cittadino francese. "Ha inoltre allenato l', in Grecia." Kim Song-i "Una volta sottoscritto dalle parti e dal Mediatore, l'accordo raggiunto acquisisce ufficialità." "Il significato della località in lingua nahuatl è ""nido di vespe""." Tre anni dopo Schnitzler muore, a Vienna, per un ictus. Persone di nome Nicola Fu tumulato nella chiesa dei serviti. Il lessico è sempre specifico e analitico, mai ambiguo o generico. Cresce talvolta in gruppi nelle zone umide, sempre tra estate e autunno. "Il suo soprannome significa ""un soffice cote ad acqua""." Ha celebrato il sinodo diocesano. Non è stato ancora completamente chiarito quali siano i fattori responsabili di tale variabilità. In estate fa ritorno in Spagna firmando con il Jaén. Per mesi non ci fu una risposta ufficiale da parte del governo greco. Inoltre, pubblicò diverse poesie, recensioni di libri, critiche e storie. "Partecipa anche il Danno dei Colle der Fomento nell'intro di ""Si può fare così""." La famiglia rifiutò i funerali di Stato. Spesso non ha il corpo completamente filettato per dare una maggiore resistenza al taglio. A cavallo delle due parti sorge la maestosa chiesa di San Trovaso. Le parti più consumate sono costituite da petto, cosce, sovracosce e ali. Simile al Riesling, fresco e fruttato, di minor acidità ma con più corpo. "Furono scoperti resti della città medievale, che furono distrutti dalle ruspe dell'epoca." Questo potrebbe significare che ci siano diverse migliaia di buchi neri nella nostra galassia. Le specie di questa sottofamiglia vivono nei territori del Sudamerica. Anni dopo, i figli di Chun-hee, Dong-chul e Dong-wook, sono fratelli molto legati. Riceve la sua prima nomination per il Grammy Award un anno dopo. Migliori i carpofori che crescono sotto aghifoglie. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di San Quirico." Il film, girato nelle Indie Occidentali, fu prodotto dalla Lubin Manufacturing Company. La stazione non è liberamente accessibile ai portatori di handicap. "Orchestra e coro dell'Accademia di Santa Cecilia." La diagnosi prenatale è possibile mediante analisi molecolare dei villi coriali. La colonia del resto si rifiutò di fornire a Sercey il tanto desiderato supporto. La vita privata di Cole Porter fu decisamente appassionata e avventurosa. "L'attore Erik Ode è suo figlio." "Non ci saremmo mai immaginati che avremmo suonato a Glastonbury"", afferma Cooper alla radio." Anche la Marina militare ha i suoi reggimenti. Si trova sul fiume Uebi Scebeli, che ne attraversa il centro. "Il video di ""Stand Up for Love"" è stato diretto da Matthew Rolston." Fu progettata per ospitare comodamente due cosmonauti, ognuno con la propria cabina. Jessi Malay ha aperto i concerti del tour. Le operazioni descritte non sono applicabili ad aeromobili Airbus. Venne utilizzato sin da subito per decorare gioielli e capi di vestiario. Nasce in una famiglia di idee socialiste. Mariano Rosati Anche la sezione editoriale di Apple Music le ha assegnato questo titolo. "L'anno successivo interpreta se stesso nel film di Giacomo Gentilomo ""Ecco la radio!" A seconda di alcune specifiche e modalità di diffusione, lo schema individua diverse categorie. Forse qualcuno messo alla berlina dalle pubblicazioni della precoce Evi? "Al dritto l'immagine della regina con la corona." Tale allusione è ripresa anche dal frutto rosso che tiene già in mano. Till Death Us Do Part Chad Barrett Disputerà anche i restanti due Gran Premi. Poi Papa Francesco si avvicina a un ragazzo. La finale fu giocata sempre al Wembley Stadium. Aveva poi un clima malsano e in più era abitata da tribù guerriere. Dopo la battaglia di Marengo furono le truppe napoleoniche ad annettere Piombino alla Francia. "Per antonomasia, quindi quando si parla di ""Riviera"", ci si riferisce a quella ligure." Trecentesche e attribuibili a scuola di Spinello Aretino sono le pitture interne. Questa sarà la sua unica rete stagionale. Le varie annate della rivista consultabili online La Pinal ebbe inoltre piccole parti in altre pellicole dei primi anni Cinquanta. Kyle Williams Passarono molto tempo insieme ed in compagnia di Christopher Tree. Negli anni sessanta formò un tag team di successo con il compatriota Skull Murphy. Alla propria moderazione dovette la elezione, in ben diciassette dipartimenti, al Consiglio dei cinquecento. "Il papiro sembra essere stato il materiale di scrittura preferito dagli scribi dell'epoca." Le proteste sociali hanno dato alla rivoluzione una base popolare. "Durante la rivoluzione il comune porta i nomi di ""La Montagne-sur-Somme"" e di ""Port-Somme." "Scooby viene così incoronato Cacciatore di Fantasmi dell'Anno alla convention." Le persone si innamorano quando sono pronte a mutare, ad iniziare una nuova vita. Questo secondo e ultimo restyling ha coinvolto sia la linea che gli interni. Si è laureato in materie umanistiche, considerate dalla società come inutile ripiego per falliti. Si gioca annualmente a Sunderland in Gran Bretagna. In Emilia raggiunge il fratello Fabio, leader dei gialloblu e della Nazionale Italiana. Sertorio doveva molto del suo successo alla sua abilità di statista. Sistemi di questo tipo sono chiamati a razzo o motore a reazione. Morì di alcolismo. Ha effettuato varie collaborazioni con giornali, riviste e quotidiani inerenti alle discipline musicali. Le piccole figure umane hanno unicamente un ruolo accessorio. Le chiese di Nulvi sul sito del Comune "L'azione andò a buon fine, ma ci furono vittime da entrambe le parti." I personaggi del romanzo corrispondono a figure realmente esistite. A fine stagione, annunciò il suo ritiro dal calcio professionistico. Ma la macchina, ancora attiva, inizia a evolversi e a completarsi da sola. Il titolo del brano è Dragster. Sono animali arboricoli con abitudini notturne. "L'acqua fornisce una buona precisione nella misurazione di piccole variazioni di pressione." "La ""Polisportiva Boxe Lastra a Signa"" è la squadra di boxe della città." Karen si volta e si mette ad urlare. Non si conosce nulla di certo nemmeno sulla sua carriera precedente alla sua elezione. Era disponibile in versione berlina quattro porte e coupé due porte. Poi, in sostituzione di Luca Pagnotta, entrò nel gruppo Martino Roberts. Lo stadio comunale è denominato Umberto Nappi e si trova in loc. "Si tratta dell'ultimo disco pubblicato per questa label dal gruppo." Vicino al partito borgognone, divenne ciambellano di Giovanni di Borgogna. Il disco lunare è sempre sostenuto su due corna dorate o nere. Di conseguenza, il vescovo iniziò a visitare la sua diocesi ogni due anni. Blair rimane colpita dalle sue parole e i due si riavvicinano. Quelli che sbarcano vengono messi in fuga dopo il primo scontro con un T-rex. "Ha composto due canzoni, ""L'amoroso vedere"" e ""D'amoroso paese""." È cantato in ladino e racconta la storia della nascita di Abramo. Il gioco è stato apprezzato dalla critica. "E mai ""ouverture"" fu più felice." Il singolo è entrato in classifica sia in Austria sia in Svizzera. La pianta della chiesa è ovale. La risposta fu di incoraggiamento per padre Tolton. Sul punto di valico si trova una piccola cappella. Gli storici moderni considerano questa legenda una smentita. "Van der Goes era solito firmare le sue incisioni con ""Marinus""." La prefettura apostolica si estende nella parte orientale della provincia cinese dello Heilongjiang. È probabilmente da ritenersi estinto. Le prime monete erano fatte in elettro. Maksim Medvedev Con la Nazionale argentina ha disputato due incontri segnando una rete. Il capside non è rivestito. Fu inoltre uno dei maggiori successi del primo periodo post-Commodores. Fu sorella di Massimiliano I, in seguito re di Baviera. "Il gruppo apparì anche nella colonna sonora del film ""American Pie""." "Nel cast c'è anche Robert Englund." È retta dal vescovo László Varga. La riforma legislativa della legge n. Il numero delle vittime tedesche non è documentato. Stazione meteorologica di Bologna Wayne e Michael sono stati gli unici membri costanti durante la carriera del gruppo. È la prima donna a ricoprire tale carica. Quali concessioni in cambio della cessazione delle stragi? "Pochi sono simili ai petroglifi trovati in tutta l'isola." "Tra l'altro sedette come membro del parlamento irlandese." Piccola Spiaggia di acque calme e cristalline. Lo Sligo Rovers ha vinto il titolo per la terza volta. "In realtà, alcuni studiosi considerano le ""Elleniche di Ossirinco"" frammenti di quest'opera." La sede del potere dello Stato Islamico in Siria è il governatorato di al-Raqqa. Oggi, ciò che resta del complesso è anche detto Villa Rocca. "L'ambiente preferito è quello della savana mista, con alternanza di bosco e prateria." La chiesa a cui è legato il titolo è retta dai Frati Minori. È il primo brano del gruppo ad essere cantato in lingua italiana. Tutti reagiscono in maniera sconvolta e con diverse reazioni. La compagnia fu venduta dopo dieci anni di attività. Successivamente andò a combattere nella World Wide Wrestling Federation. "Iniziò giovanissimo l'attività politica, sulla scorta della Lettera Enciclica Rerum Novarum." Questa concezione tenta di coniugare il tempo ciclico e il tempo lineare. Tra i suoi lavori fotografici migliori annovera quelli per la campagna pubblicitaria della Pepsi. Il suo nome significa Giovane Vetta. Corrado si scagliò sui contendenti, facendone strage. Ha una sorella maggiore di nome Lauren. Le loro rappresentazioni più comuni, tuttavia, erano nei dipinti. Ambiente deputato alla sepoltura delle religiose. Alcuni di questi presentano striature parallele alla lunghezza. Anabel Medina Garrigues era la detentrice del titolo. "Questa relazione di equilibrio è nota anche come ""Paradosso Downs-Thomson""." Sotto AllMusic ha vinto quattro stelle e mezzo su cinque stelle possibili. Il protagonista è Steven Carter, liceale di sedici anni. Aiutò inoltre Chuck Berry ad ottenere il suo primo contratto, presentandolo a Chess. Giocò in Serie A per sette stagioni con e Juventus. Il suo attore preferito è Harrison Ford. Ha sedici anni ed è il personaggio principale della storia. La sosta mobile è la tipologia più adatta alle attività di tipo alpinistico. Decidono che la prossima meta potrebbe essere Amsterdam. "Curiosamente, pare che il Pop Shove-it sia stato inventato prima dell'Ollie." La bambina aveva le stesse dimensioni di sua madre alla nascita. Prende il nome dal capoluogo Ústí nad Labem. Bordo del mantello giallo-arancio. "In coda finale c'è ""Cose"", una canzone di Francesco De Gregori." Sono stati progettati da Apple e prodotti da Samsung. Derivava dal Rolls-Royce Nene degli anni cinquanta. I due si sposano e Antonia partorisce un maschio. La casistica fu molto diffusa soprattutto durante la Controriforma, specialmente fra i Gesuiti. "Il lago è ghiacciato per la maggior parte dell'anno." Una parte del palazzo è occupata dalla Pretura. Durante i periodi di assenza di Eric, Filippa diveniva la reggente effettiva dei regni. Le Roy era figlio di un orologiaio di corte Julien Le Roy. Si cucina come la melanzana. Sposato e padre di due figli. Le vincitrici di ogni gruppo si incontrano in Madagascar per la fase finale. Jessie è spesso la prima a parlare quando sente che qualcosa è ingiusto. Possiede inoltre come arma una frusta di tentacoli neri. "Il palazzo è un'importante testimonianza architettonica del liberty napoletano." Il primo tratto ad essere realizzato fu Imola-Casalfiumanese. "L'area passa al regno d'Italia definitivamente dopo la seconda guerra d'indipendenza." "Pubblicò inoltre ""The Souvenir of the Lakes"", la prima rivista letteraria del Michigan." Provò persino a rimuovere Davis come proprietario e il caso finì in tribunale. La diocesi comprende parte della provincia cinese della Mongolia Interna. "La madre Margaret morì poco dopo aver partorito l'ultimo figlio." Frequentò lezioni di botanica e zoologia alle Università di Pavia e di Genova. Music Core il primo dicembre. Il ragazzo è investito da una tragedia più grande di lui. "Sul fiume Marta è ancora presente un insediamento dell'epoca etrusca chiamato ""La Cannara""." Un singolo standard venne venduto in Europa. Santi Pietro e Paolo a Via Ostiense Profonde fratture si aprirono nello stesso periodo a Pian del Lago, sopra la Montagnola. La protezione era tuttavia limitata ad un raggio di cinque miglia intorno alla città. Si basò su fonti diverse: scritti storiografici e privati, documenti amministrativi e memoriali ufficiali. Rimane in attesa del suo definitivo completamento la realizzazione della banchina di riva. Il colore del corpo varia dal bruno-rossastro al marrone scuro. "Il tema caratteristico finale suona solenne, ma gira su un'apoteosi gioiosa." Ma in generale la stagione non è molto soddisfacente. Occorre rintracciare il rapinatore che è riuscito a fuggire. Capace nei dribbling, ha un potente tiro destro ed è abile negli inserimenti. Aiuto, sono un ragazzo...! Ippolito Radaelli sul Btg. Rispetto al centro di Voltri la stazione rimane leggermente decentrata verso levante. "Ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Nola." I condizionatori, come molti elettrodomestici, sono vincolati da norme sul risparmio energetico. I capi erano perlopiù rivolti al pubblico femminile giovane. In altre risulta essere un drago con la proboscide. I tre personaggi differiscono per velocità, rendendo il gioco progressivamente più difficile. Flair fu sconfitto, e Valentine, non pago, gli spaccò il naso con un bastone. Da ricordare, nel salone del piano superiore, un bel caminetto marmoreo. Baiano è tra i maggiori studiosi ed interpreti della musica di Domenico Scarlatti. La squadra gioca nella Primera División de Costa Rica. "Compare successivamente dopo che Pegasus ha appena sconfitto Gemini, con l'intento di fermarlo." Lo Stabilimento industriale Olivetti Synthesis viene progettato dagli architetti Piero Bottoni e Mario Pucci. Il capoluogo di contea è Hood River. Durante la battaglia di Filippi rimase a guardia di Roma. "Ha studiato teatro all'actor's studio di New York e a Mosca." Shale decide di entrare nel regno del Caos per salvare Ashram. Tutti i riferimenti al calamaro gigante Berenice sono stati rimossi. "Da quest'ultimo singolo è stato pubblicato il primo videoclip in carriera di Scanu." Il pilota della Red-Bull è costretto al pit-stop per cambiare gli pneumatici. Resti delle fondazioni sono probabilmente visibili tra il tempio citato e la basilica Giulia. Per questo motivo esiste una sola versione, deluxe, che comprende due dischi. Ha vissuto e studiato per diversi anni in Irlanda. "Combatté anche diversi incontri dichiarati ""No Contest"", come era usuale per i tempi." Gli eventi di punta dei CrossFit Games sono le gare individuali maschili e femminili. Negli anni di El Niño è possibile che la stagione inizi in ritardo. Il comune è il più prossimo al Santuario di Laus, luogo delle apparizione mariane. La flessione della squadra fu notevole e il sogno play-off svanì nel nulla. In questo episodio come il seguente non appare MacLeod. "All'età di undici anni venne mandato al seminario di Rouen." "Il fratello di John, Robbie, è al centro di ""Brothers and Keepers""." Nessuno dei due giocatori ha alcuna possibilità di vincere la partita. Molti ad esempio, indossarono un nastro nero dopo il massacro al Virginia Polytechnic Institute. Il nuovo Vixen fu sviluppato e commercializzato dalla nuova Osborne Computer. Anche il mondo del non profit ha fatto uso della guerriglia mediatica. Il video termina con una scena di sesso tra Miura e suo marito. Gli Mnet Asian Music Awards sono organizzati annualmente da Mnet Media. Ogni abuso è punito dalla legge. Nelle due annate successive rimase in Emilia come allenatore della formazione giovanile parmense. È anzi probabile che il toponimo derivi dalle caratteristica disposizione in fila delle abitazioni. "Tuttavia il disinteresse anche in campo civile determinò l'abbandono di ogni ulteriore sviluppo." Quando morì Napoleone? Il viaggio durava per lo meno cinque giorni. Scott Caan si dà alla recitazione, mentre The Alchemist inizia ad interessarsi al beat-making. Ma appena i soldati se ne andarono i briganti raggiunsero di nuovo questi territori. Per la Williams fu la peggiore stagione dalla fondazione. La settimana successiva, il Sud Africa ospita la Nuova Zelanda. In caso di necessità può sostituire anche la prima punta. Tutti includono la linea insulare e quella continentale fino ai Monti Oku. La femmina ha una colorazione meno vivace, prevalentemente marrone chiara. Quella da trasferta è invece completamente blu con motivi bianchi sulle maniche. La sigla del programma è interpretata da Noemi. In particolare si tiene conto delle massime portate mensili, giornaliere e orarie. La riproduzione avviene da gennaio a maggio. "L'università si concentra esclusivamente su scienza, ingegneria, medicina e business." "L'ultima campata, rialzata rispetto alle altre di tre gradini, è il presbiterio." Mario Morales "Amico dei due genitori è l'avvocato Abe, che come Brandon crede nella ferrovia." A Berlino si iscrisse alla facoltà di architettura, poi a medicina e a psicologia. Il film fu prodotto dalla Terra-Film. Suo padre era il locale giudice di pace. "Comune nel Mar Mediterraneo nelle praterie di ""Posidonia oceanica""." E dalla nobile famiglia fu fortificato a dovere. Il film fu prodotto dalla Skaldon-Terra. Il significato dei volti scolpiti sulle loro cortecce è sconosciuto. Numerosi lavori sono dedicati al golfo della Spezia, luogo prediletto dai futuristi. Successivamente, si dedicò alla progettazione e alla vendita di elettrodomestici completi. Qualche tempo dopo fondò, insieme ad altri personaggi illustri, il Cincinnati Art Club. "Giuseppe con il Redentore”""." Tali denunce riguardano anche crimini come il traffico di organi dei reclusi. Il finale dipende da un tratto ricorrente negli scritti di Ellery Queen. Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle. "Diventò uno dei maggiori esponenti dell'Atlanta Blues." È la forma più scoperta, aggressiva e ingenua di ironia. A temperatura e pressione ambiente è un solido cristallino. "La canzone originale del film ""Meraviglioso amore mio"" è cantata da Arisa." Trinità e il palazzo delle Scuole Pie. Prende il nome da Camelot, leggendaria fortezza di re Artù. Possiede un lungo becco, mentre il collo e la coda sono piuttosto corti. "È gestita dalla ""Österreichischer Basketball Verband""." Il cancelliere è responsabile amministrativo della Corte. Molti Nigeriani, oltre alla lingua della propria etnia, ne conoscono spesso almeno una seconda. La famiglia appartiene alla nobiltà inglese, essendo Sir Walter baronetto. Sostituì la Twenty. La linea fu costruita per il trasporto di ferro e carbone. "La Costituente destituì i ""refrattari"" e li sostituì con i ""costituzionali""." Lavorò anche come sceneggiatore. "Jacky è anch'egli un attore marziale." È sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Ciascuna sessione è tuttavia preceduta dai lavori preparatori delle commissioni permanenti. Fattosi carmelitano scalzo entrò nel convento di Santa Maria delle Grazie, ad Arezzo. "All'esterno della stazione c'è una fermata per autobus." Fu presto chiaro che gli uomini e i dinosauri non avrebbero mai potuto convivere. Sono presenti dei terrazzi sulla sommità degli stabili e un cortile interno. "Un'avvenente, coraggiosa donna dalmata è fatta schiava dai corsari." Ed è un evento naturale ad aver generato questo trasferimento genetico orizzontale. Nigeria vince per rinuncia del Burkina Faso. Inizia un periodo fitto di collaborazioni. La casa editrice pubblica libri destinati ai ragazzi e agli adulti. Sono un regime alimentare volto alla diminuzione del peso corporeo. Vincitore plurimo ai campionati juniores e senior della Bosnia ed Erzegovina. "Ad oggi dell'antico edificio rimangono solo poche rovine." "Non mancano i ""cattivi"": il Commendator Lupo, il Signor Volpe, Gigi Furetto." "Nasce così l'idea di utilizzare una semplice icona per evidenziare solo le notizie positive." Il rapper Logic è nato qui. Ogni atomo di zolfo è dunque legato a tre atomi di molibdeno. La scuola cattolica All systems green. "Claus poté iscriversi all'Accademia di Belle arti di Anversa." Alise-Sainte-Reine resta quindi la localizzazione ufficiale e per ora più credibile di Alesia. La varietà di sfide non è molto completa. I dati relativi ad alzo e brandeggio sulle successive versioni non sono noti. Ashley Massaro nel frattempo debuttò a SmackDown! "La verità di Enrico Filippini"", regia di Marco Solari." Tuttavia, in prossimità di queste eruzioni non si verificano mai infezioni infiammatorie. Questi spiriti possono essere sia di natura buona che malvagia. Nelle vetrate sono raffigurate scene della Bibbia, dalla Creazione fino alla Pentecoste. Il brano è stato scritto da Jimmy Page e Robert Plant. A partire dagli anni ottanta si è dedicata soprattutto al teatro. "A nulla valse il successo domestico del Sudafrica sugli ""Wallabies""." È presente anche Nathan, che viene perdonato da Peter per i suoi errori. La colorazione è pallida, giallastra o arancione sul dorso e quasi bianca sul ventre. La pubblicazione avveniva per i tipi della casa editrice La Nuova Italia. Lo strumento, sospeso da terra, è costituito da tre corpi, ognuno entro una campata. Si trova prevalentemente nel fegato e nel sangue. "Per l'altro gruppo era semplicemente un processo." Soggiorna a Bologna assimilando lo stile di Guido Reni. "Funzione che pone l'attenzione sulla conformazione geologica dell'oggetto-mappa." La comunicazione tra i neuroni spesso comporta un processo elettrochimico. Lì acquisì una quota in una tipografia e pubblicò diverse opere greche. Viene indicata la traduzione solo per quelle opere edite in italiano. Il sistema isometrico è sinonimo di sistema cubico. "È una ninfa della Tessaglia, considerata l'eponima della città di Larissa." Entrambi esistono, ma in differenti dimensioni. Il doppiaggio, viene eseguito seguendo lo storyboard e lo script. La posa del pinnacolo costituiva un momento emozionante. Gli altri Legionari, invece, furono catturati dai militari. Ha dato vari consoli, savi municipali e podestà. Nei sistemi centrali i testi tradotti sono marginali mentre in quelli periferici sono centrali. Attori professionisti e musicisti venivano reclutati per le parti sia recitate che cantate. È una specie terricola dove si arrampica su piccole formazioni calcaree. Purtroppo niente rimane della sua attività del periodo londinese. Alcune voci, mai confermate, parlano di un coinvolgimento francese nel complotto stesso. La villa si presenta oggi in un buono stato di conservazione. "Il luogo e l'azione di questo famoso dramma non possono essere determinate con certezza." Con quel contingente poté mettersi in marcia per Siracusa. "Altri notarono che la ""Diana"" aveva problemi e chiesero rinforzi." Troverà la morte durante una difficile missione in cui il suo aereo viene abbattuto. Maria seduta è ritratta mezza figura col bambino in grembo. Il territorio, infatti, presenta numerose buche di notevole profondità, spesso nascoste dalla vegetazione. Ragioni come conformità o appartenenza perdono quindi di significato. Gli artisti svolgono attività formative presso scuole, Università e laboratori teatrali per tutti. "A loro volta, ""girano"" le informazioni ai corrispondenti comandi di livello nazionale." Viene prodotto per sintesi diretta dagli elementi. "Un'ulteriore distinzione è quella relativa alla loro alimentazione e al loro funzionamento." Poi la uccide con il veleno. L’operetta è stata rappresentata per due volte. Questo è uno dei motivi per cui egli preferisce il romanzo storico. I denti erano numerosi e di grandi dimensioni, tipici di un grande predatore. Catalogo: Il Rinascimento nelle terre ticinesi. "Il paesaggio ha aspetto tridimensionale ma l'azione di gioco è bidimensionale." "Gino e Michele hanno pubblicato anche come scrittori ""solisti""." La deposizione delle uova ha luogo tra ottobre e dicembre. Tobia si traveste da notaio e si sottoscrive un falso contratto di matrimonio. In effetti Arthur Schnitzler divenne medico e ne intraprese la professione. Questi film sono considerati tuttora come dei classici e sono ancora molto popolari. "All'età di undici anni, viene dato in affidamento ad una famiglia facoltosa della città." Il ha vinto il torneo per la quattordicesima volta nella sua storia. Serviva il centro abitato di Cugliate-Fabiasco. Dopo aver lasciato il Congresso, Klein tornò a svolgere la professione di avvocato. "Alcuni dei suoi lavori sono apparsi sulla rivista di manga per adulti ""Lemon People""." Solo per i concerti giapponesi, Madonna fu pagata circa ventotto milioni di dollari. "A volte si definisce risveglio l'uscita dal coma o dallo stato vegetativo." Il suo corso prosegue verso nord. Il quartiere è tagliato da due arterie principali, via Cavour e via Santa Lucia. Il torrente segna anche il confine orientale della contea di Bexar. "Si consideri qualunque processo che coinvolga una particella entrante con quantità di moto ""p""." Le autostrade e le linee ferroviarie si diramano a raggiera a partire dalla capitale. Lascerà però ben presto la chitarra. In parallelo alla diffusione della pietà popolare ebbe luogo il riconoscimento liturgico della festa. Il club è stato eliminato dal Gama. Scrive una lettera a Charlotte, che però resta senza risposta. "Ha anche recitato come Colin Fisher, uno studente laureato, nella serie ""Bones""." Qui venne a contatto con le miserie causate dalle continue guerre e dalla carestia. Le sospensioni, sia anteriori che posteriori, erano ad assale rigido ed a balestra. "Segue la ""stanza del Camino"" degli appartamenti di Bianca Cappello." Ma questa si scoprirà non essere la verità. Tuttavia, la colonna sonora è stata respinta dal regista del film Josh Evans. Maria si trova dietro ed è in posizione di adorazione. La fine della prima guerra mondiale porta la popolazione a prendere posizioni politiche decise. Viene rieletto in altre tre legislature, sempre come deputato. Si trova nella provincia di Samsun. Con i biancorossi restò per due stagioni. "Si rifugia all'interno delle grotte, utilizzando i cornicioni degli edifici come siti notturni." Recentemente si è assistito al rifiorire del settore meccanico e di quello edile. Molti sono i vantaggi che offre questa specie. "L'interesse è determinato dal d. Lgs." Studiava ingegneria prima di essere espulso dopo quattro mesi. La traccia venne mixata nella serata. La giuria per ogni puntata è composta da un trio femminile sempre diverso. Una distinzione può insorgere anche tra tempo libero e svago. "L'artista con il maggior numero di vittorie è stato Marco Mengoni." Il capoluogo di contea è Louisa. La maglia è biancorossa, con calzoncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto rosso. È presente un solo binario passante, non elettrificato. Il sistema elettorale è ispirato a quello in vigore nella confinante Francia. Pedro Ramírez Occasionalmente il lenzuolo scivola, mostrando al di sotto il sottile profilo di acciaio. A fine stagione rimase free agent. Presto, il Cadmus fu distrutto del tutto. La pianta era conosciuta per questo anche al tempo degli Aztechi. Il gioco fu uno degli ultimi titoli ad essere venduto per la console Sony. È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Sono inoltre presenti le sue opere in italiano e in lingua straniera. Si trova generalmente su suoli di boschi radi. "L'Italia partecipa al progetto con l'Università di Bologna." Inizialmente, Woo Hye-lim era in procinto di debuttare come membro di una girl band. In seguito la storia di Eleusi si identificò con quella di Atene. Conosciuto anche come Amore di zingara. A Sidi Ifni le tracce del passato spagnolo sono ancora visibili. "Inoltre ha sospensioni più rigide, in linea con l'immagine sportiva della Mazda." Inizialmente ci furono sei contee, che coprivano solo le valli abitate. La seconda differenza concerne la presenza di due manche. "Questo luogo diventerà la stazione ""Cime Bianche"" di oggi." Le origini del nome sono dibattute. "L'anno successivo la città subì un altro incendio." I suoi resti sono stati trovati in Brasile. Società Investimenti Mezzogiorno Srl e Lariana Industrie. In quegli anni partecipò alle assemblee del Sinodo dei vescovi. Il partito è conosciuto soprattutto per le sue posizioni favorevoli alla pena di morte. "Martinelli medita un'ingegnosa truffa, creare con l'aiuto di lei, dei diari contraffatti." Poliziano si dilunga nella descrizione delle bellezze del giardino e del palazzo della dea. Il castello inferiore viene ampliato. Giocò in Serie B con Fiorentina e Cremonese. In seguito la famiglia si trasferì a Siena dove il padre era notaio. Il pronao costituiva, in origine un portico poi chiuso. Decise quindi di ritirarsi dalle corse, pur continuando a lavorare per la Mercedes. La moneta ha dato nome al segno omonimo. Gli è succeduto il vescovo ausiliare Paul Ma Cun-guo. Si giocava annualmente a Halle in Germania. Castle e sua madre rimangono loro malgrado coinvolti in una rapina in banca. "Lungi dal cessare l'attività baleniera, la stanno anzi costantemente incrementando." "L'esercizio conserva alcuni arredi originari sebbene modificati nel tempo." Gli altri film della saga saranno diretti da altri registi. Ha però il difetto di essere piuttosto difficile da apprendere. In molte occasioni, Coleman ha svolto compiti multi-strumentistici nello studio di registrazione. Erano tutti volontari. Questi successivamente venne arrestato. Di solito i circoli hanno un capoluogo in cui risiede la sua amministrazione. Il programma non può essere avviato se non viene rilevata la scheda Fiber Card. Janice Hahn è divorziata, ha tre figli ed è nonna di cinque nipoti. "Pochi mesi dopo, pubblica l'album ""Semplicità""." Mark Wilkinson Quella da trasferta era invece totalmente nera, con inserti bianchi. "L'unico legame con la madre è uno dei suoi bracciali, lasciatogli in eredità." "Origine a attualità della filosofia italiana"" e ""Da fuori." "GamesRadar lo ha incluso tra i giochi Xbox che ""hanno formato una generazione""." "Senza dubbio la modifica più appariscente è l'aspetto grafico." Questi problemi sono stati parzialmente risolti con il nuovo art. "L'uncinetto di solito è schiacciato al centro per permettere una migliore impugnatura." Il giocatore impersona la Torcia Umana e la Cosa. "Con l'Aquila come antagonista di turno." Questo impediva alle persone meno combattive di finire in mano ai nemici. Oltre ai laboratori scientifici, sono presenti anche una stazione meteorologica ed una cappella. La configurazione flessibile del sistema di propulsione consentiva alla nave tre velocità operative. "La specie è endemica dell'isola di Bioko, nella Guinea Equatoriale." "Il ""match play"" è il sistema utilizzato per lo svolgimento dei tornei di ""backgammon""." "Era già stata cronista per la trasmissione ""Le Fou du Roi"", sempre su France-Inter." Timon e Pumbaa, nella loro gioia di vederlo, spingono Zuri giù dal tronco. Morì per un infarto. "Molto raro è l'utilizzo di versi più brevi e più lunghi." Piccoli radar furono posti per questo compito dopo la guerra. Viene messo in coppia con Terrell Parker. In Italia vengono trasmesse sul canale History Channel e su Cielo. Così, questo algoritmo non deve essere usato nella pratica. "Alcune vetrate abbelliscono le pareti e danno luce all'interno." Tutti i reperti rinvenuti sono al Museo archeologico nazionale di Cagliari. Nora ha quindi sposato il rivale in amore del povero Redmond. Il cast del primo film è stato riconfermato. "Le sue zone superiori, attorno al Monte Sinai, sono conosciute come ""Wadi el-Sheikh""." "Fu protetto dal generale Guglielmo Pecori Giraldi, maresciallo d'Italia, suo superiore in guerra." Dopo alcuni anni di tregua, i turchi riaprirono il loro conflitto con gli Asburgo. Porta Erculea sorgeva lungo il perimetro orientale delle mura. Ecco allora le antiche pitture rupestri, che si trovano dovunque. Un video tour è un video completo in movimento di una posizione. Aveva una moglie, a cui era devoto. Nella rete Deutsche Bundesbahn ne rimasero varie centinaia in servizio fino agli anni sessanta. I flying coaster sono un concetto relativamente nuovo. "Nel singolo sono contenute due tracce tra cui il B-Side ""The Direction""." "In città è presente un piccolo monumento con la scritta ""Centro dell'Europa""." Anders Moen Casa dei Soviet "Nei successivi mesi la nave stazionò inattiva in tale porto, con l'equipaggio a bordo." Il testa di rame nidifica in tarda estate, ma non ogni anno. La moschea ha bellissimi lampadari. "Plaisance venne rifondata con il nome di ""Placentia""." È ignoto come venisse chiamata originariamente. All´interno di questo impianto si disponevano gli edifici pubblici e le case. "Ottiene il suo primo ruolo nel film L'ultimo tatuaggio." "L'usurpazione di Leonzio e Illo ebbe anche un connotato religioso." I rami giovani non sono pelosi. Sono di costruzione più semplice dei sistemi a multiplo effetto. Il piano di Filippo riuscì. Più in basso si scende e più il livello di sicurezza richiesto è elevato. Negli impianti meno moderni, la torre ha la cosiddetta configurazione mast. Anche le infrastrutture correlate ai trasporti sono ben sviluppate. "Le vocali erano distinte in gruppi armonici descritti in termini di ""yin"" e ""yang""." Seguono quindi aperture a Roma e Milano. "Weber fu, oltre a un importante compositore, un grande pianista e direttore d'orchestra." "Fuori dagli O'Dare, si fece amico la ""pecora nera"" della famiglia O'Dare, Matt." Inoltre può catturare con rapidità insetti in volo e persino serpenti e piccole lucertole. Si conoscono per caso. Infine gli fu attribuito il nome Athena che rimase fino al suo ritiro. Questo modulo è il modulo centrale della sezione di competenza Russa. Edi Ziegler Ha inciso per le etichette Vis Radio e Zeus. "Il vocabolo è traslitterato anche ""ch'in""." Assunta, patrona del paese. Allo stesso tempo cominciò a lavorare alla Christine Street Clinic. La Corona de Logu nominò Giudice suo fratello Comita. Esso costituisce infatti la sede principale e più conosciuta del Teatro Stabile. "Lee, sempre sotto l'effetto della possessione, uccide Monet e tenta di eliminare anche Audrey." "Resta inedito il suo ultimo libro, ""Parlare in pubblico e Carisma""." I trasmettitori hanno generalmente colorazioni sgargianti e sono impermeabili. Il braccio mercantile si divide anche in metà, terzi, quarti. Alle sue dipendenze vi sono altri musei a Brest, Port-Louis, Rochefort, Tolone e Saint-Tropez. "Il mare si visualizza da Rimini fino all'Ascolano." "La National Collegiate Athletic Association le ha conferito tre volte il titolo di ""All-American""." Ronan usa il potere della Gemma per distruggere la flotta dei Nova Corps. Il film fu prodotto dalla Karfiol-Film. "Sigla la sua prima doppia-doppia a novembre contro l'Estudiantes." "È tra i primi esempi di compositori italiani di ""ragtime""." David Porter La composizione è decentrata, con un dinamismo tipicamente barocco. "L'edificio si compone di sei saloni, un migliaio di uffici." "Comunque l'attore fu dimesso dalla clinica poco prima delle riprese." Tutti i campionati di prima divisione. È piuttosto difficile separarlo dalle altre terre rare. Ralph Davis I longobardi furono comunque presenti anche nel Lazio meridionale, ad esempio in Val Comino. È la storica sede della compagnia Loewe. In questi anni molto cambiò nella diocesi e nei Paesi Bassi. La compagnia aerea di Kazan effettuava anche voli cargo. Francesco Grazioli È sepolto a Terni, nella tomba di famiglia. Forza, Cannon! Sbarcò a Numana e giunse in poco tempo a Roma, dove venne arrestato. Durante il Tardo Giurassico, i primi uccelli evolsero da piccoli dinosauri celurosauri. "Anche l'esercito di Alvarado subì delle perdite." Il cambio era a quattro rapporti, mentre la trazione era posteriore. "Nonostante i traumi ancora vivi in lei, tra i due inizia una storia d'amore." Decidono di proseguire ugualmente, in fretta, fino ad incontrare una compagnia di attori drammatici. Ottavi Uomini: esseri robusti, con la testa allungata e dotati per la meccanica. Ha optato per il collegio del Piemonte. "È lo stesso Migliacci che esclama nella sigla i vari ""Mazinga!""." Il gioco non fu però mai distribuito. Nel Regno Unito vendette circa copie durante il primo fine settimana. Chi desidera il bene non lo fa per essere felice? Agli inizi Crome dipingeva insegne per attività commerciali e decorazioni sulle carrozze. Nello stesso sistema possono essere usati diversi tipi di template. "Fu nominato dottore ""honoris causa"" dell'Università di Sofia." "L'uomo ha freddo; gli offre tutto ciò che possiede e il suo letto." "La torre, posta in un paesaggio naturale di grande bellezza, costituisce un'importante attrattiva turistica." Giungono poi quasi contemporaneamente Lucienne e Victor-Emmanuel. Fuori dalle performance i pianoforti sono a disposizione di tutti. Il figlio Carsten è a sua volta un tennista professionista. Daniel Dixon "Promuove iniziative a favore dello sviluppo sociale, della diversità culturale e dell'ecosostenibilità." La mobilitazione e lo spiegamento di forze vennero tenuti segreti per quanto possibile. Così fu ideato il metodo per gli omicidi di massa di Auschwitz. Per la spiegazione delle abbreviazioni utilizzate vedi la legenda in fondo alla pagina. Incise per lo più da suoi stessi disegni. "L'incontro con Antonio darà una svolta alla sua vita." Viene indicata sulla piantina delle linee con il colore rosso. "Al termine del campionato la squadra milanese si aggiudicò il titolo di campione d'Italia." "Non vi era infatti alcuna legge sulla ""trasparenza bancaria""." Le musiche furono composte da Shunsuke Kikuchi. La Germania arriva in finale battendo Algeria, Francia e Brasile. Era circondata dal sagrato su tre lati. Le varie parti dei monti Min sono note anche con altri nomi. Anche in questo caso il numero di nuovi porporati fu elevato. Lungo la costa si trovano grandi distese di conchiglie. Coliandro riesce a fuggire con Maria, ma nei corridoi incontra Gargiulo. Tra i suoi dipinti, un ritratto a olio postumo del nonno Sarti. Finale: Colin Jackson fa una partenza falsa. "L'attività del gruppo comunque prosegue, anche se McCulloch abbandona temporaneamente il progetto." Il campionato è composto da due tornei di livello nazionale e dai tornei regionali. "I suoi scritti dei combattimenti e dell'arrivo a Playa Girón sono molto considerati." Durante un momento in cui sono soli, Robin rivela a Barney di essere incinta. "Tra tutti i reperti spicca il testo originario della proclamazione d'Indipendenza del paese." "Il concorso fu vinto dall'architetto francese Marc Laurent." "Qui ha migliorato notevolmente il suo ""score"", con ventidue reti in ventiquattro partite." Viene sepolto a Serina dove ora riposa nella chiesa parrocchiale. In seguito fu ceduto a Peter Sachs che lo portò in diverse corse nordamericane. Suk era il nonno del violinista Josef Suk. "L'amministrazione comunale, preso atto dei risultati, diede seguito alla scelta popolare." "Non vi sono più tracce né dell'immagine mariana, né dell'altare." Tre dei produttori del primo album sono ancora qui. Ogni libro ha vinto Junior Library Guild prima selezione. Cho Byung-deuk "L'album è seguito da un tour europeo." Partito Nazionale Liberale "Jefferson, suo ospite, racconta l'episodio nella sua autobiografia." Si giocava annualmente a Guam negli Stati Uniti. E assume una fondamentale differenza nel massivo uso del pesce al posto della carne. Kerry batté in finale Meath ottenendo il tredicesimo trionfo della sua storia. Ora la diocesi è unita in perpetuo a quella di Reggio Calabria. "Successivamente, la Swift imbraccia una chitarra ed esegue ""Starlight""." Insieme a Hikaru, diventa una apprendista dei Guardiani. "L'idrosolfuro di ammonio è commercialmente disponibile come soluzione acquosa, anche se è piuttosto costoso." La fontana è stata donata alla città dal re Fahd. Certamente la ricorrenza cittadina più importante tra quelle religiose. I suoi primi spettacoli li ha tenuti sulle navi da crociera. In seguito la ricetta si è diffusa tra la gente di lingua slovena. Attualmente è docente di filosofia presso il Liceo ginnasio statale Luigi Galvani di Bologna. Il campo di gioco ufficiale è lo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia. La serie è ambientata a Melbourne. La coppia di sposi lascia l’albergo in gondola. Lui e suo figlio aggiunsero anche il proprio commento al testo di Maimonide. Alexandra è ospitata, in una tappa del suo viaggio, da una famiglia contadina. Tuttavia tutte queste idee non sono mai state sviluppate commercialmente. In questo testo viene invece trattato il tema più generale della violenza domestica. "Dopo che egli ebbe ereditato il ducato, ella lo ammise nell'ordine." Il film è uscito in Italia direttamente per mercato home video. "L’indagine è rielaborata in cinque punti e pubblicata nella rivista ""Etnie." Edgar Lewis Disputò le rimanenti due partite contro Uruguay e Cile senza andare a segno. Di lì a poco formerà la sua prima band. La chiesa fu ristrutturata negli anni settanta. "L'anno successivo al torneo di Wimbledon si fermò al secondo turno." "Esiste anche la possibilità che la costruzione dell'edificio non sia mai stata completata." "La parola ""the"" viene scritta ""ye"" in tutta la Bibbia di re Giacomo." "Rhodes promette che continuerà a cercare di salvare l'amico." "Il ""forno"" vero e proprio non veniva mai spento." Alla stazione fermano tutti i treni regionali circolanti sulla linea. Questo esperimento ebbe talmente successo che furono portati a questo standard altri sei bombardieri. Ma è comunque possibile continuare ad utilizzare quelli già commercializzati. Ben presto il viaggio finisce anche per gli altri tre. In precedenza si trattava di una riserva forestale, che attualmente contiene il parco. Da allora la formazione rimarrà invariata. Scrivendo le vocali si determina il suono delle consonanti che le precedono. La cittadella A Son of His Father Egli accetta, ma rifiuta di essere nominato cavaliere. Le pareti della polveriera e del fortilizio esterni si presentano interamente rivestite in intonaco. Sulla parete nord si snodano diverse vie di arrampicata tutte di grande impegno. Nato poverissimo, da bambino venne avviato al mestiere paterno, il pastore. Fu poi allievo di Walter Braunfels a Monaco di Baviera. Queste furono disponibili solo alle persone che erano presenti al concerto. "Il primo si chiama K-zero-breve, l'altro si chiama K-zero-lungo." "Egli ricorderà: ""È stato come un incoraggiamento ad uscire da quel mondo""." "L'ex giocatore della Juventus ha poi proseguito lo scontro negli spogliatoi." Swift, suo intimo amico, lo descrisse come un autentico furfante. Ogni gene a sua volta produce più proteine tramite splicing alternativo. Si possono ancora osservare resti di affreschi. "In agosto sfiorò addirittura il ""cappotto"" personale." È in questo momento che nasce il concetto di settimana e dello Shabbat. "L'acqua è il più basilare dei bisogni umani." Tornò quindi ad essere impiegato nel Basso Adriatico. Una versione estesa alternativa è stata pubblicata negli Stati Uniti. "Sopra l'altare principale del tempio si trova una copia della ""Trasfigurazione"" di Raffaello." La scelta di utilizzare il bianco e nero fu inizialmente per motivi economici. Appartiene alla Collezione Thyssen. "Questa regola non è invece presente in ""Super Sentai""." Il campionato è anonimo come quello precedente e si chiude al sesto posto. Si trova nel Gruppo del Peuterey. "Poiché già utilizzato, venne poi cambiato in ""Whiskey Tango Six""." Il video è un cartone animato che si apre con un bambino in volo. Le piogge nel periodo autunnale e invernale, mentre il periodo estivo è piuttosto arido. Lena Rivers Il tutto senza però nulla togliere allo spirito epico del racconto. Da quel momento mantiene il trattamento di sua eccellenza. "Di seguito la cronistoria della ""Viola""." "Ciò può indicare l'esistenza di due siti di legame nell'enzima." Il cui equipaggio rimase ucciso. Il sorriso di Virginia, in qualche modo, non è stato dimenticato. È membro del consiglio di amministrazione della Free Software Foundation. Sono riportate le finali, di cui la squadra vincitrice è quella a sinistra. Due comunità e grandi parti di Butte vennero acquistate per espandere la cava. Are you late, too? Ricardo dos Santos Egli tuttavia mise in evidenza i pericoli di un attacco frontale. I professori della facoltà furono coinvolti nella cristianizzazione della Lituania. Sconsigliato in caso di malattia cardiaca pregressa o presenza di aritmia. Questo felino è più grosso di un gatto, ma più piccolo di un puma. Si occupò in particolare del calcolo differenziale assoluto e della relatività generale. Alcuni supplementi annunciati non furono pubblicati. Con la Liberazione si stabilisce in un appartamento di via Margutta. "Ognuna di queste leggi, coinvolge una costante di proporzionalità, ""k"" o ""k""." "L'ultimo piano mostra balconcini laterali e centrale sormontati da conchiglie, separati da finestrelle." A quel tempo la penisola era abitata soltanto da alcuni coloni norvegesi. Un tale atto sarebbe considerato oggi illegale. Il puntamento era a tamburo con cannocchiale panoramico. "In Danimarca l'album fu certificato disco di platino dopo solo una settimana." Ha le orecchie più grandi rispetto alla grandezza della sua testa. La rivoluzione abbaside fu di grande interesse sia per gli storici occidentali che musulmani. Way Out West La registrazione della traccia ebbe luogo a Bay City, nel Michigan. Tutti i seggi saranno assegnati con rappresentanza proporzionale. Lo stesso giorno Filippo Turati commemorò Matteotti alla Camera. Non si sono segnalazioni in Sicilia e Sardegna. Di seguito ne vengono riportati alcuni. "L'Austria-Ungheria esce sconfitta dal conflitto: la Bosnia ed Erzegovina viene annessa alla neonata Jugoslavia." "Nella sura ""della Luce"" il v." Peter andò in archivio e trovò due schemi del progetto originale. I bighorn hanno abitudini prevalentemente diurne. È un metodo utilizzato nelle grandi imprese per la valutazione di posizioni manageriali. Dominique Dawes È di un film biografico sulla vita del compositore austriaco Gustav Mahler. In chimica organica è usato come reagente. Queste furono purtroppo disperse nei secoli successivi. Nel suo territorio il fiume Loir confluisce nella Sarthe. Beavis e Butt-Head faranno di tutto per entrare in un bordello di prostitute. Egli ricevette un nuovo rene due anni dopo allo University of Washington Medical Center. Questa nuova frontiera vuota resterà in vigore per i successivi secoli. "L'Alta Slesia fu soggetta ad una forte industrializzazione e fu meta di molte migrazioni." È sepolto nel Linggu-si, vicino al Mausoleo di Sun Yat-sen a Nanchino. "Il concetto di ""risorsa"" è ormai di uso comune in tutti i moderni sistemi." "Attualmente inoltre l'umanità usa in gran quantità carburante fossile." Lord Erne venne ucciso nella Seconda guerra mondiale. "Un quarto figlio, Maggiore Baden Baden-Powell fu un pioniere dell'aeronautica e un fervente viaggiatore." Il modello fu anche dotato di freni meccanici della Bendix. "Dopo pochi anni venne ribattezzata ""Elizabeth City County""." Tuttavia un cristallo è stato trascinato dalla corrente durante la colluttazione precedente. "Un'altra volta, un missile finì per errore in Bulgaria, senza provocare danni." Comprendeva solo parte del comune di Pantin. Essi erano esenti dal lavoro manuale, e controllavano il governo dello Stato. Hannah England Gli interni del palazzo furono decorati da affreschi, soprattutto con motivi di caccia. "Tema è uno dei due porti profondi del Ghana, l'altro è Sekondi-Takoradi." Ma Cenerentola non si arrende e si intrufola nel palazzo con Giac e Gas. La chiesa fu in gran parte distrutta durante la guerra civile. Tale configurazione è ancora esistente ed è oggi denominata Club Circuit. La solubilità in acqua è molto alta. "Tale mossa, tuttavia, fu causa di un'ulteriore scissione." Le foglie si dividono in foglie basali e foglie cauline inferiori e superiori. A questo punto il paese si ribellò e si costituì in Comune libero. Il trattamento solitamente è chirurgico, tipici sono i casi di ricostruzione del setto nasale. Giunto nella camera dove questa si trova, Eggman attiva la capsula che la contiene. La serie sterzo permette di trasmettere il movimento del manubrio alla ruota. Ancora niente avete fatto? Occasionalmente può essere schierato anche come terzino. La sua catena di isole inizia dalle isole Aleutine e termina in Oceania. Tale piano costituì le fondamenta del Piano Schlieffen della Prima guerra mondiale. In passato il titolo è stato utilizzato anche per designare giudici municipali. La quadriga è preceduta da una figura alata frammentaria. Gli antefatti relativi a Mavis sono stati inclusi sin dai primi sviluppi della serie. Nero lucente. Prosegue con le scalinate dei cinque sensi e delle Tre Virtù. Le candidature possono essere fatte da chiunque attraverso un processo di candidatura. Si trova nel comune di Savona, lungo la spiaggia del quartiere di Legino. Entrambi incontrarono una certa opposizione. Nei suoi ultimi anni di vita non si registrarono altri eventi rilevanti. Può essere preparato anche per riduzione dei suoi sali con il lantanio. Sulla piazza del villaggio furono raccolti e bruciati gli atti di proprietà fondiaria. Asset Management Holdings Inc. "L'effetto è analogo al principio di indeterminazione di Heisenberg relativo alle scienze fisiche." Il Bernabò in seguito abbandonò il suo proposito di assediare Bologna e si ritirò. Ha avuto due figli con Max Biaggi. Questa specie ha tronco breve ma robusto e foglie dotate di lunghissimi piccioli. Gli ibridi hanno un collare nero o la parte anteriore del corpo nera. "Realizzò importanti contributi in campo urbanistico e nell'ediliza pubblica." I freni erano a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Nella quarta stagione non compare proprio come la Preside Griffin. Sfugge alla giustizia, e dopo pochi mesi viene graziato. Paul è morto, lasciando vedova Alice. Le sue unità erano composte prevalentemente da bambini e adolescenti. Gli occhi sono grandi, circondati da anelli di pelle priva di peli. È comunque concettualmente nota a John Rawls, John Dewey e Hannah Arendt. Il colorante può macchiare la cute, i vestiti e le lenti a contatto morbide. Un anno dopo è entrato sul ring per la prima volta e ha vinto. La pellicola vinse il Sundance Film Festival. Una giovane donna ama un principe che, in realtà, è Satana. Nello stesso anno è stato nominato Segretario del Tesoro junior. Non proprio insetti o animali, ma comunque esseri viventi. Metafora del ritorno della Razza Nemica e del suo definitivo trionfo. Quindi rimpatriò e fu posto in congedo. I rapporti tra i tre uomini diventano diversi col tempo. Durante il torneo ha realizzato il gol vittoria contro il Cile. In che modo agirà la forza di gravità? Fu riconosciuto dal Senato e dai pretoriani ma non dalle legioni. Si trova nei pressi di Buckingham Palace. The Camera Fiend "Lavora poi con Electronic Arts per ""The Sims Online""." Chiude la carriera in Serie C col Vigevano. Dopo aver ricevuto il Ten. Possono anche tuffarsi. Inizia la carriera di attrice con piccoli ruoli in teatro, cinema e televisione. "Quest'osso è anche caratteristico di alcune forme di rettili fossili quali dinosauri e pterosauri." La serie ritorna sempre alla prospettiva di Sheldon, dopo il suo pensionamento. La pioggia è rara in estate e molto frequente in inverno. "Si diceva, infatti, che questi lo avessero ""comprato"" con lusinghe finanziarie." Dati riferiti al campionato. Morì quattro anni dopo la fondazione di Alba Longa. Analogamente grande è la biodiversità della flora. Conserva inoltre alcune canzoni di Guido Cavalcanti. Il capoluogo di contea è Enterprise. "Gli edifici di superficie sono stati progettati dall'architetto Charles Holden." "Scrivono un vero e proprio ""Manifesto""." Gli ossidi insolubili che si vengono a formare sono eliminati con la filtrazione. Gli astronauti hanno iniziato i preparativi per lo sgancio dello Shuttle dalla stazione spaziale. Un comunicato sarà preparato sugli argomenti trattati e commentati dal ministro responsabile. Persone di nome Nemanja "Ultima causa è l'esposizione al rumore intenso, se protratta negli anni." "All'età di ventiquattro anni si laureò in retorica, passando poi all'insegnamento." Miglior marcatore di stagione, anche se perno di centrocampo, Vittorio Erba con otto reti. Sono scarne le notizie circa la diocesi di Troina. Dopo va a scegliersi un vestito unico, sembra per uscire. In patria, si è distinta anche come interprete. Mary Travers Ludovico venne abbandonato dai suoi sostenitori e costretto ad arrendersi senza condizioni. "All'età di quindici anni impara a suonare il clarinetto, esercitandosi giornalmente." Joseph Ward Il capoluogo di contea è Sac City. "Prima di morire entrò nell'Ordine benedettino." Varano è uno dei Castelli di Ancona. Attualmente lavora come speaker radiofonico alla Marquette University, nel Wisconsin. "A causa del suo sovrappeso, Maria Clotilde in gioventù era soprannominata ""Gros-Madame""." Al liceo aveva studiato grammatica ceca e polacca e la storia dei popoli slavi. Tutto ciò non fece altro che mascherare la reale reattività del reattore. "La prima gara venne vinta da Ewen MacKenzie, un uomo che lavorava per l'osservatorio." Hanno iniziato con lo sviluppo della fisica delle auto e con i tracciati. "In questo caso la descrizione dell'evento viene considerata un prodotto narrativo di Luca." "All'interno della scialuppa di salvataggio c'è Robby, un bambino di nove anni." Malgrado questo Casati partecipò alla commemorazione del defunto cognato con alcuni aristocratici milanesi. La lunga tregua con Lanna fu allietata da due importanti eventi. Víctor Rodríguez Soria La chiesa ha la facciata tripartita orizzontalmente. "Questo titolo significa ""capo della nazione"" o, più correttamente, ""capo di una forza militare""." "Il programma ha caratterizzato la ""Messa in tempo di guerra"" di Joseph Haydn." A causa della sua poca Fede, Zaccaria rimase muto fino alla nascita del Battista. Degna di nota la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento. "La metafonia è un'assimilazione parziali di alcuni suoni in altri all'interno della stessa parola." Le piante giovani presentano alcune foglioline che cadono prestissimo. Successivamente aderì al Movimento per la Sinistra di Nichi Vendola. "Del Concilio parlò come un ""addestramento sul lavoro per essere vescovo""." Da allora, partecipò a molte lotte nei primi anni della neonata Repubblica peruviana. Si tratta della quinta vittoria consecutiva. Venne girato a New York. È disponibile anche la nuova modalità online. Non è considerata una specie in pericolo. In tutte e tre le occasioni ha collaborato con Kirk Baxter. "Gli animali da tiro, invece, aiutavano l'uomo nel lavoro nei campi." Vi si qualificano le squadre che hanno vinto il proprio campionato nazionale. La malattia è più diffusa nel sesso femminile. David Bowman Sul logo pendono ricorsi al tribunale su chi ne detiene i diritti di utilizzo. Il capoluogo di contea è Cameron. Suo allievo fu il celeberrimo Noam Chomsky. Fu sempre molto attivo nel circuito delle conferenze nonché nelle organizzazioni professionali. Inizialmente seconda voce, si rivela negli anni come cantante principale della band. "La moglie di Dexter Holland ha collaborato nella stesura di ""Session""." Ha origini campane e siciliane. Il legame è considerato irreversibile. Gioca con i Portland Trail Blazers, i Dallas Mavericks ed i Minnesota Timberwolves. La sua eredità politica e culturale è oggi custodita dalla Fondazione Andrea Borri. La sua intenzione era in origine quella di costruirvi una casa in cui abitare. Già negli anni settanta si impegna in gare di durata. Su sessantacinque corridori partiti, ventuno conclusero la prova. "L'Italia non concluse la gara." Dipinse anche dei ritratti. Ospita anche il Museo ferroviario di Porta San Paolo. Alberto Moravia passeggia pensieroso in riva al mare. È nel rispetto del loro mantenimento che si consuma e si adatta il tipo. Hiromi Yamamoto In questa veste, Maria è chiamata Madonna della Visitazione ovvero Maria Santissima della Visitazione. Riscattata e purificata dai suoi peccati, si riconcilia con Milton. Rosberg fu superato in classifica anche da Vettel, scendendo al terzo posto assoluto. Apparentemente il mantello è anche sede del campo magnetico di Nettuno. Il video della canzone è uno dei più ironici del cantante fiorentino. "La loro amicizia e collaborazione è sfociata infine nel loro primo bestseller: ""Parigi brucia?" "Ha inoltre ospitato alcune puntate del programma per ragazzi ""Zap Zap""." "L'esercito svolge in questa occasione un ruolo molto importante per la sicurezza." È un western statunitense con Allan Lane, Chubby Johnson e Mary Ellen Kay. "Esce senza una cadenza periodica, generalmente una o due volte l'anno." Dopo la seconda guerra mondiale il rifugio fu abbandonato. Il Norma Tallinn ha vinto il trofeo, il primo della sua storia. Successivamente rappresentò Poole nel Parlamento Lungo. "Variano sia ""V"" che ""k"" in modo diverso." I colori della squadra sono il bianco e il blu. "Memorie di una donna di piacere"" di John Cleland." Parla fluentemente cinese, inglese ed indonesiano, che è mutuamente intelligibile con il malay. "Come altri composti di organo-litio, il ""terz""-butillitio è un ""cluster""." Le mandate Queste mandate dette di aux, possono essere utilizzate in svariati modi. Spesso si rendono necessarie tecniche di rianimazione intrauterina. "Napoleone insiste sulla necessità dell'unità della nazione per porre fine al regno dei partiti." I suoi cavalli vennero offerti come sacrificio per la cerimonia del nuovo re. "Fondamentale risulta essere l'art." Scrisse un trattato per i gesuiti a Messina. La natura che lo circonda, sembra chiamarlo a sé. Una natural join offre ulteriori specializzazioni di equi-join. È in previsione di realizzare ad Asmara un museo della ferrovia. È un edificio a croce latina ad unica navata. Le semifinaliste selezionate vengono annunciate durante la diretta della finale. "La collezione di opere d'arte continua a crescere ancora oggi." "Le armi erano azionate ciascuna da un membro dell'equipaggio alloggiato in postazione scoperta." Era la prima chiesa gotica in laterizio costruita in Belgio. Prende il nome dal Vassar College. Le rappresentazioni hanno luogo in un teatro appositamente costruito, il Festspielhaus di Bayreuth. È anche conosciuto come carattere veneziano. I motori avrebbero dovuto essere montati a coppie, sotto le ali. "Il primo impiego operativo all'estero per la nuova unità non si fece attendere." Il giovane Dioniso è seduto al centro della scena. "Segue in particolare i progetti informatici dell'Adams College." "I sintomi dovrebbero cessare poco dopo l'inizio del periodo mestruale." Maria Bonino risiedeva ad Aosta. "La stagione successiva è vice allenatore nell'Armani Jeans Milano." Gordon non si sposò mai e non ebbe figli. "Le scene iniziali e finali sono accompagnate dall'Allegretto della settima sinfonia di Beethoven." È un centrocampista difensivo dotato di grande foga agonistica e dinamismo. Sul lago vengono effettuati voli con gli idrovolanti. È di origine olandese, canadese, britannica, italiana e francese. Fu abitato anche da Pietro da Morrone. "Fu anche corrispondente del giornale ""The Field"" per la manifestazione." Si tratta questo di un dipinto pregevole per molteplici motivi. A causa delle basse temperature il campo viene spesso riscaldato quando fa molto freddo. "In Italia stava cominciando la guerra tra gli Ostrogoti e l'esercito dell'imperatore Giustiniano." Fu la prima vittoria di un ciclista italiano nella storia di questa competizione. Fu quindi sostituito da Antonio Pavan. Si cercherà quindi invano una qualche espressione di rancore nei confronti del nazismo. Un lavoro molto importante viene svolto dai trattori, che fungono principalmente da rimorchio. Linda ha avuto una figlia da Lenny, ma non glielo rivela. La Prussia orientale e la Polonia vennero depredate e saccheggiate da tutti gli eserciti. Fece voto di castità. Ha doppia cittadinanza turco-belga ed è sposata con due figli. Può essere utilizzato come aperitivo, o per accompagnare pasticceria secca. Al suo posto la coalizione candida Giovanna Marano. Nel programma viene dato ampio spazio allo studio dei drammaturghi irlandesi. Vengono poste sotto controllo Sidone e Cipro, anche se in maniera piuttosto effimera. "Scala anche all'estero: California, Canada, Ande, Patagonia, Himalaya." "Nello stesso giorno è stato pubblicato su SoundCloud anche il brano ""Wrath of God""." Un pazzo scappato dal manicomio si finge un agente di polizia. Il ciborio presenta colonne tortili e due belle statuette che arricchiscono il primo ordine. Rifiutato dalla madre, è stato allevato dai guardiani dello zoo. La pinna dorsale continua preceduta da tre ossicini inermi e con cinque raggi spiniformi. La specie è diffusa in zone litorali con grandi rocce e massi. Secondo figlio di Charles McGill Sr. È autrice di saggi di politica ed economia. Il nuovo re di Francia, Carlo V, aveva ereditato una situazione catastrofica. Imitò anche il genere di Pietro Longhi ma con minore ironia e maggiore moralismo. Uno di tali tentativi è basato sulla teoria della decisione informazione-incognita. Ha vinto vari Filmfare Awards. La sacrale e la prima caudale hanno forami pneumatici nel centro vertebrale. "Il regista teatrale Alessandro Fabrizi ne creerà uno spettacolo da presentare al pubblico dell'isola." Il lago della Rossa è il più esteso delle tre valli di Lanzo. "Lettonia Libera!""." I due livelli sono collegati da numerose scale, rampe e scale mobili. Appena diplomato si trasferì a San Pietroburgo, dove venne accettato alla Scuola di Cavalleria. Si ritira dalle Olimpiadi per un infortunio. Amministrativamente appartiene a Lampedusa e Linosa, comune italiano della provincia di Agrigento. Quando vengono scoperti dalle truppe romane, chiedono di essere messi a morte. Poco tempo dopo cominciarono le pubblicazioni del quotidiano. Fiorisce tra novembre e dicembre. "La parte successiva del romanzo si svolge vent'anni prima." Sopravvisse solo un ritratto. Peraltro, era rimasto per quattro mesi al servizio del Santo Sepolcro. Sua nipote, Ruth King Porter, è una scrittrice del Vermont. Fu la prima scelta per il ruolo di capitano della squadra per molti anni. Non disdegna inoltre nutrirsi di foglie. Lui non solo non nasconde mai la sua perversione ma ne va anche fiero. "L'insediamento apparteneva alla cultura di Sintashta-Petrovka." "È la città più grande e il centro amministrativo dell'omonima woreda di ""Ambo""." Nacquero tutti in Italia. "Ma quello che l'artista inglese ridefinì fu soprattutto il proprio comportamento sul palco." Il gioco dispone anche di modalità lottare, difendere e creare un titolo. "Delle sette navi di Nishimura, solo la ""Shigure"" sopravvisse." Descrizione e galleria "In totale le classifiche stilate da ""Billboard"" raggiungono le novanta unità." "Barry Watson, che interpreta Matt Camden in ""Settimo cielo"" è il protagonista dello show." Allevato solamente da appassionati, necessita di vasche estremamente capienti. Si intende quindi che non è necessario andare fisicamente in classe per imparare. "Pip è ritornato in ""Marvel: The End"" nn." "L'ultimo, che riscosse il maggior successo, fu proprio quello con Mina." Ivan Dreyfus Anche Chandler ben presto lasciò il gruppo, e fu rimpiazzato da Glen Schwartz. Vari fattori hanno contribuito a ciò. Da questo momento Conway venne usato come Jobber. Costruito utilizzando una muratura di pietrame, in seguito rinforzato con uno strato di calcestruzzo. Nello stesso mese si unirono al cast Alphonso McAuley, Johnny Simmons ed Ellie Reed. I presentatori di questa edizione sono stati Milly Carlucci e Daniele Piombi. La provincia si trova nel Congo centro-meridionale. "L'attacco si sarebbe strutturato in tre fasi." Fu educato da Flavio Optato. "La squadra campione in carica era l'Italia." La fermata dispone di un binario servito da una banchina. Qui lavora per Gianni Caproni realizzando acquarelli e incisioni sul volo. Infatti è dinanzi alla bandiera di guerra che ogni militare presta il suo giuramento. "Egli contribuì a diversi disegni dell'Encyclopædia Britannica." Negli anni settanta prosegue nella carriera di attrice apparendo in varie pellicole. "I Liberi erano soliti riunirsi da Hippel's, una birreria sulla Friedrichstraße." Ammalatosi durante la detenzione, morì di cancro pochi mesi dopo essere stato rilasciato. "Per secoli portavano un orso al guinzaglio intrattenendo la gente e raccogliendo ""elemosine""." Le esplosioni sono comuni in natura. "Molte permettono l'utilizzo di uno o più prodotti chimici." Il capoluogo è Einsiedeln. Lionel Emmett Il trago è lungo ed affusolato, talvolta piegato in avanti. Il parco un tempo scosceso e roccioso fu rimodellato con ampie terrazze a giardino. Inoltre gli scavi hanno portato alla scoperta di alcune chiese, tra cui la cattedrale. Cresciuto nelle giovanili dello Slavia Praga, mentre suo padre giocava in prima squadra. È qui che scrisse il suo primo racconto sulla guerra. "Nel complesso, la coda sembra essere la parte più snella dell'intero corpo vettura." Esso ebbe un ruolo importantissimo anche per la vita culturale di Berlino. Questa dimensione di pila è la più usata negli strumenti elettronici portatili. Il suo corpo incorrotto è venerato nella basilica di San Crisogono a Trastevere. Simmenthal Milano qualificata automaticamente ai quarti. Lulù è una graziosa quindicenne che inizia a scoprire il sesso. Caterina Romanova La diocesi è una delle più antiche di Spagna. ʿUmar visse fino alla morte di suo padre a Medina. Essa è stata usata dal regime nazista e da quelli sudamericani con grande frequenza. George Benson e Pat Metheny utilizzavano già chitarre Ibanez. Solamente i grandi coccodrilli potevano superare questa pressione. "Semestrale di storia e cultura""." Appassionato viaggiatore, attualmente vive a Praga. "Continuò l'attività agonistica fino ad età avanzata." I vincitori di ogni serie alle semifinali. "Ma l'amore non dura a lungo." "Purtroppo l'esposizione viene solo stimata e non effettivamente misurata tramite validi studi." Nel luglio dello stesso anno i due attori presentano domanda di divorzio. Alcuni ritennero che uno dei suoi discepoli più noti sia stato Ippolito di Roma. "La creazione del dipinto viene quindi convenzionalmente datata all'anno precedente." Tornerà nuovamente a essere diretto da Pasolini. Questo aiutò a far tornare velocemente i Roosters alla vetta della classifica. "L'opera è una raccolta di liriche antiche curata dal fiorentino Bardo di Antonio Segni." Una corsa indietro nel tempo musicale nascente e scomparso. Basilica di San Sebastiano "Le casse sono denominate, da nord a sud, ""A"", ""B"" e ""D-E""." Questa specie è diffusa negli stati brasiliani di Bahia, Ceará e Pernambuco. Il Boxer è disponibile in diverse varianti È infatti possibile trovare mezzi per applicarla in pratica su scala modesta. Vive nelle foreste native. Viene però fermato dallo sceriffo, che lo uccide con un fucile. Nonostante il suo errore, Eggman si mostra compiaciuto dei risultati inaspettati. "L'ambiente è bidimensionale, con visuale di lato e scorrimento multi-direzionale, perlopiù lungo corridoi orizzontali." "Solo quando nella serata giunse da Port Stanley l'ordine di cessare il combattimento." In origine era la sala del Capitolo del Convento. "Alcune ""gens de couleur"" incominciarono quindi persino ad avere proprie piantagioni con propri schiavi." Dalla sua fondazione, i colori sociali del Fabrizio sono il bianco e il nero. Noriega cancellò le elezioni e usò le sue truppe per reprimere le proteste. "È situata sull'isola di Santiago." Il propulsore installato su questa vettura era un cosiddetto “Dino”. Altre volte è usata come sinonimo di saggezza popolare. "All'interno della struttura hanno trovato collocazione alcuni reperti della storia ebraica cittadina." Il fiume è ghiacciato, in media, nel periodo ottobre-maggio. Le squadre sono suddivise in tre gironi di tredici squadre ed uno di dodici. Si tratta della prima nomina vescovile del pontefice argentino. È un edificio di linee classiche di modeste dimensioni. Nel periodo medioevale, il territorio, fu soggetto alla invasione dei pirati e dei saraceni. I seminari durano generalmente una settimana, e vi prendono parte giovani di differenti nazionalità. Il motivo viene spiegato solo nella quarta. Il movimento si conclude con una ripresa ridotta della sezione iniziale. "Per esempio: ""Bisogna rispettare quello che la grammatica dice." "L'attrice ha origini irlandesi, francesi, tedesche e ceche." Sui contributi nel campo della geografia fisica siamo informati soprattutto da Strabone. Secondo la tradizione era impossibile domare tale creatura per via della sua velocità. La parte settentrionale del Ducato di Gheldria faceva parte dei Paesi Bassi spagnoli. La parte del venditore di hot dog venne interpretata da Flip the Frog. Il Lierse e il Cercle Bruges sono stati retrocessi in Tweede klasse. Night Watch Vitale fu anche autore di una sua biografia. "Aggiunse al proprio cognome ""Crichton""." Il Pup era un velivolo molto apprezzato. È presumibilmente anche in grado di modificare i dati presenti nel computer. Le Winx e Roxy tornano nel presente. In tutte le novelle si riscontra un lieto fine. Per quattro anni è anche preparatore atletico e vice-allenatore della squadra riserve del Porto. Tuttavia tale figura non necessariamente doveva entrare in conflitto con le funzioni del Vallo. È inoltre membro della Royal School of Church Music. "È l'anchilosauro più completo noto in Europa." Ad aiutarla nelle sue missioni è il collega Mark Slate. Fra i due non mancano quindi delle animate discussioni. Docente di pallacanestro alla facoltà di Scienze Motorie Università Statale Brescia. Una delle sue peculiarità è senz’altro il calcio di punizione. Molti gruppi non furono entusiasti di questo in un primo momento. Alan, infine, decide di invitare Kandi a vivere con lui per risparmiare. In seguito, Mobley frequentò la Cardinal Dougherty High School e il Maine Central Institute. "Sono stati anche pubblicati i suoi ""Scritti"" e ""Discorsi parlamentari""." "Alfie fu rimpiazzato da un texano di nome ""Tex""." Una volta lì, sembra essere sotto il suo comando. Gary Sheffield Fu raggiunto qui da Franz Joseph e dalla brigata del generale Nikolaus Kayser. Questa lineup aprì per i Fleetwood Mac a Dublino. Il vino contiene antiossidanti. Lo stesso anno, la sua pensione è stata annullata. Sviluppò una forma potenzialmente debilitante di artrite, insolita a questa giovane età. Hanno registrato per le maggiori emittenti radiofoniche in tutto il mondo. Contarini trova rifugio tra i ladri di Venezia. Tuttavia piccole comunità cattoliche rimasero, per lo più nascoste. Incerte sono le origini della diocesi di Cassano. Il dibattito sulla reale natura dei razzi fantasma continua ancora oggi. Da qui il nome Borgonovo. I rifugiati albanesi ritornarono ma cominciò un nuovo esodo, quello serbo. Non sono attendibili altre notizie in merito a tale alienazione. Il capoluogo è la città di Kayes. Alla parete stanno appesi un paesaggio campestre e una marina. Antico è il culto verso san Mauro abate. Hodges vive con sua madre fino a quando non si trasferisce. Ha sempre un rapporto particolare con il killer. Alcuni giochi di difficoltà semplice hanno le istruzioni tradotte in varie lingue. Il generale chiese allora rinforzi da Chiang Kai-shek ma la sua richiesta fu respinta. Il suo genere letterario è molto discusso. Contiene i singoli più celebri che la band ha prodotto negli anni ottanta. Olivier Chastel siede in particolare alla Commissione di Infrastruttura della Camera. Le pareti interne presentano solo lievi irregolarità, e anche il fondo risulta relativamente piano. Sanders optò per rimanere ritirato. Affrescò anche il Museo delle Antichità a Utrecht. The Death and Life of Bobby Z Nelle successive ristampe è stata ripristinata la copertina originale. "Collaborò prima alla rivista ""La Voce"" e poi, seguendo Papini e Soffici, a ""Lacerba""." "Non vi è ancora nessuna ""release"" e quindi non vi è supporto." Inoltre, nella versione originale uno dei banditi, il sig. Brown, era anche balbuziente. "At the Trail's End" Ma quando cerchi di mettere troppe toppe al vestito, finisce male. "Ho pensato ""Oh, mio Dio, dobbiamo farlo!" Vi sono tre livelli diversi tra cui scegliere, ognuno di diverse lunghezze. "L'edificio era una caserma militare ed è stato ristrutturato interamente in legno e pietra." Visse gli ultimi decenni della sua vita esercitando la professione di avvocato. Continuò la sua carriera recitativa, e faceva pubbliche apparizioni con il Duca quando necessario. Lei è nota per il suo bello e allegro look. Nacque a Rossano da famiglia aristocratica. "Un'altra caratteristica dell'Opteron è il controller di memoria integrato." Colpito da grave malattia, si spegne prematuramente nel corso della stagione. Non sono note le aziende che furono incaricate della produzione. La parrocchia di San Giuseppe si estende su un territorio che conta circa abitanti. Sulle colline del distretto furono girati anche alcuni film western. Durante la sua carriera militare ottenne diverse onorificenze. What a Surprise! Rimase quindi assieme a Khan per quasi due decenni. Esordisce quindi anche nella massima serie del campionato olandese. Una monumentale scalinata conduce al primo piano del palazzo. Era famosa anche una danza macabra affrescata su una parete della chiesa. Curiosamente, le vincitrici del concorso precedenti e successive alla Davidson furono entrambe Polacche. Long Weekend Pratica sci, pattinaggio a rotelle, ciclismo e ippica. Passa un mese. È una delle aziende di spicco del gruppo Mitsubishi. Questo animale era di piccole dimensioni e doveva assomigliare vagamente a un toporagno. La città che Luthor espanse stava ancora crescendo, mettendo Kandor a rischio. La loro reggia era nelle viscere del Tartaro. Tuttavia la storia è appena accettabile. "Il suo clima è umido e caldo durante la maggior parte dell'anno." Abita tuttora a Los Angeles. Non è stato messo in commercio ma è stato distribuito solo a scopo promozionale. Durante quei giorni si ammalò di pleurite, trasformata nei mesi successivi in tubercolosi. La canzone è stata scritta e composta da Josh Alexander. Rinvenibile anche in Australia. Seguono delle produzioni a nome Oracle e Immersion. Nei primi anni di università, Momigliano attese a studi letterari e filosofici. Alla fine degli anni novanta passarono di proprietà al Groupe Tournon. Marc Schneider "La prima cellula dell'architettura razionalista italiana""." Oggi il Lake District è monumento nazionale e area protetta dalle leggi inglesi. "La mia arte è impegnata per il cambiamento""." Capoluogo del comitato, il più esteso del regno, era Budapest. È considerato uno delle più esotiche del paese. Navy e al Corpo dei Marines. È inoltre ospite fisso a Mediaset. La sua sede era nel Palazzo Spinelli di Tarsia. A questi vanno aggiunti i rifugiati della diaspora. Il marinaio è rappresentato nella parte inferiore dello scudo comunale. Isolotto del Conte È coltivata nella valle Roveto, in Abruzzo. In zona sorsero numerosi mulini ad acqua per la macinazione delle granaglie. Benché fosse molto usato in passato, è ormai caduto in disuso. Hitler allora nominò proprio Reichenau al suo posto. Nelle versioni moderne il personale indossa un berretto rosso. "Il titolo di lavorazione fu ""I Lost My Wife to the Army""." Alessandro prolungò i colloqui fino a che non ricominciarono le tempeste autunnali. "Sulla copertina il disco è indicata la numerazione ""vol." Aveva la pretesa, la capacità, di arrivare sulla notizia prima di chiunque altro. "Il Veneto è attraversato dal Po, dal'Adige e dal Piave." "L'interesse per le antichità e l'antiquariato divenne anche la sua attività professionale." "L'esito finale fu la vittoria degli assediati bizantini." E ad esso spetta scegliere la procedura da seguire. "Ha insegnato Filosofia ed Estetica all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano." Suoi principali oggetto di studio furono i pesci e gli invertebrati marini. "Dell'album è stata anche creata una versione cantata in francese: ""Milva Alexander Platz""." La Lituania fu proclamata regno la prima volta. Quella notte, suo padre fu colpito a morte da John Wilkes Booth. Copia della pellicola viene conservata negli archivi del Mary Pickford Institute for Film Education. Il restauro si protrasse per decenni. Fu allora che venne ufficialmente censita e verificata dalla Lamborghini. Fonda più tardi dichiarò che non avrebbe mai più prodotto un film. Dopo la morte di Giovanni, i ribelli posero dei giudici a capo della sollevazione. "Tuttavia questi ""germogli del capitalismo"" vennero ostacolati e poi recisi." La contessa di Montecristo "Ne è stato penalizzato proprio Regalia che, scivolando sull'olio, è sceso in settima posizione." Internamente, essa si presenta a croce latina a tre navate con transetto e abside. Da questa leggenda nacque la credenza che il picchio che grida ripetutamente annuncia pioggia. Ronald Fuentes Fu anche venditore di monete da collezione al Principe di Assia. "Viene considerato come ""colui che maggiormente raggiunse armonia fra intuizione e prove sperimentali""." Venne impiegato in passato come colorante della margarina. La Madonna col Bambino è in maestà, cioè in trono. Alcune opere sono state tradotte, anche in italiano. Stranamente, a un certo punto si vede una bicicletta stazionare sullo sfondo. È stato ideatore e coautore di una storia del giornalismo italiano. È anche uno dei fondatori del Comitato Nazionale Polacco. Con la fine della guerra, le truppe furono sciolte dal servizio militare. Una variante strettamente correlata, il rake-and-scrape, si suona alle Bahamas. Chiuse quindi la stagione al nono posto, davanti al compagno di squadra. I maschi con le ali possono o no esibire la bioluminescenza. Il grassetto indica giocatori ancora in attività. Si ritrova nelle pegmatiti alcaline del massiccio di St. Hilaire nel sud-est del Québec. La durata prevista della missione era di due anni o più. Nessun segno di effrazione, né di violenza. Le pareti esterne sono realizzate in cotto a filari di grandi mattoni. "Molto diffusa è la forma ""Esmeralda"", di origine propriamente spagnola." "La sigla è la canzone ""Save The Dance Last For Me"" dei The Drifters." Subito dopo inizia a lavorare in banca. "Fu chiamato a ricoprire l'incarico di Consulente Tecnico delle Tenute della Presidenza della Repubblica." In certi luoghi sono numerose e vicine tra loro, un fenomeno assai curioso. "Ha interpretato e fatto da regista del cortometraggio ""The Smoke Shack""." Deke è così tanto legato alla compagnia a causa del suo triste passato. "Il film fu distribuito con il titolo ""Oh!" La chiesa è sormontata da una cupola e da una lanterna. È una delle cose migliori date agli uomini. Risiede tuttora a Manchester, in Inghilterra. "Nell'ultima funzione promosse un'importante riforma formativa." È parlato ormai solo da circa cento persone, quasi esclusivamente polacchi. Ulteriori icone sono presenti e variano a seconda della chiesa. Tra gli oltre dieci libri da lui scritti, si possono citare "La casa sarebbe la base migliore, non importa quanto siano valide le scuole""." "Tre anni dopo visitò l'Inghilterra, apparendo come solista al Crystal Palace." Per alcune stagioni allenò la Romulea. La sua opera fu riscoperta dopo la caduta del comunismo. Fino agli anni trenta comunque la città mantenne il nome di Stuart. Secondo questo documento, Capua divenne parte del principato di Salerno. Questo fu il suo ultimo anno con i canarini. Oggi restano solo poche famiglie e la tendenza è sempre in costante diminuzione. Per la sua particolare colorazione, questo grande gufo difficilmente viene confuso con altre specie. Si trova vicino alla fermata Assemblée Nationale della metropolitana di Parigi. I piedi sono ricoperti di peli mediamente densi. Questa opera rivoluzionò il tessuto socio-economico del territorio comunale. Tra i ritratti certamente eccelle quello a grandezza naturale del benedettino Card. Il percorso della ferrovia è del tutto pianeggiante e sviluppato principalmente in direzione nord-sud. È inoltre utilizzata come albero ornamentale in giardini e parchi. La deformazione è dovuta a ipertrofia ossea. La Tre giorni è composta da altrettante tappe. "Il titolo di lavorazione fu ""Avec-Avec""." "Fu in questa occasione che ottenne inoltre il titolo di Barone dell'Impero francese." La formula è stata leggermente modificata rispetto alle due precedenti edizioni. Successivamente varie ipotesi sono state formulate a spiegazione del fenomeno, come descritto più avanti. Generalmente le ante erano chiuse durante la settimana ed aperte nel giorno della festività. Il nome attuale deriva dalle successive scoperte dei pittogrammi. È considerata la più feroce e bella dei Leggendari Guerrieri. Non è normalmente visitabile. "Le tecniche e i metodi dell'hojōjutsu sono raramente dimostrati al di fuori del Giappone." "Le piante lo producono a partire dall'amminoacido metionina." "Durante la rivoluzione americana fu il comando centrale dell'esercito continentale." "All'epoca venne riprodotta una pagina del manoscritto." La colorazione superficiale del minerale è blu scura. Rientrato a Venezia dopo cinque anni, riprese i suoi incarichi nelle magistrature finanziarie. "Il ""Settecento"" ha rivoluzionato dal profondo ogni campo della società, compreso quello medico." "È uno dei musei più importanti d'Europa dedicati alla cavalleria." Da allora, le continue colate di lava hanno formato il cuore del vulcano. Col tempo, i Númenóreani divennero un popolo forte e orgoglioso. Alla corte sabauda divenne anche maestro delle cerimonie ed infine Prefetto di Palazzo. Nella Repubblica Sociale Italiana, a Roma operò al comando del generale Umberto Presti. La pellicola è il primo vero film americano di fantascienza realizzato in Technicolor. È la prima volta che si osserva un fenomeno di questo tipo. "Il gioco termina solo se si esaurisce l'energia prima di completare un livello." "Fondamentale è, invece, il gesto creativo ancora più che l'opera." Jeff Mallett, e la stella del basket Steve Nash. Alyson confida di aver usato un falso nome per non farsi scoprire. La maggior parte delle sue opere avevano significati religiosi o intenzioni satiriche. Anche in questo caso non sono stati registrati ulteriori danni. "Alla fine però venne pubblicato solo ""Rehab""." Persone di nome Howard "Nel videoclip della canzone, proveniente dal film ""Help!" La nuova versione viene caricata in un registro a parte del database. In questa area di ricerca si collocano anche gli studi storici sui test d’intelligenza. Nello stesso periodo, il governo cinese contrastò i sandinisti in Nicaragua. La curiosità del lettore su tematiche sensibili troverà soddisfazione proprio procedendo con la lettura. Il canale è quasi del tutto privo di giornalisti in video. Nessun vescovo è conosciuto di questa sede. Molto frequenti sono le allegorie. I missionari che accompagnò facevano parte della London Missionary Society. La Triennale è un progetto politico, non solo culturale. Si utilizzano proiezioni di testi e di immagini, in formati digitali e tridimensionali. Coltivazione di palme da dattero per uso alimentare già documentata in epoca araba. Tuttavia questa ipotesi non ha trovato alcuna conferma nelle verifiche storiche. Ha cominciato anche la stagione successiva al Copenaghen, senza giocare alcun incontro. La sede del consiglio si trova a Julia Creek. Sul ventre le scaglie formano una carena non molto forte. Persone di nome Miloš Musiche composte e arrangiate da Francesco De Masi. Il formato deve essere regolare. Fu una delle ultime torri di uffici costruite da soggetti privati. La casa domenicale, a pianta rettangolare, si innalza su due soli livelli. Da parte mia, giuro che non mi vedete indietreggiare. Qui nacque il politico italiano Flaminio Piccoli. Il cornicione di coronamento appare decisamente aggettante. I due fratelli si dovettero arrendere e furono generosamente esiliati in Nordafrica. Per quanto innanzi esposto, il consumo di questa specie viene vivamente sconsigliato. Superfici come la sfera ed il toro sono orientabili. Trascorse la giovinezza a Duisburg. Che si manifesta come sostanza, io, coscienza, soggetto ontologico, esistenza, soggettività, spirito, pensiero. Il funzionamento è molto simile a quello di un normale cannone. Infine, un supporto economico alle famiglie proveniva anche dalla raccolta dei funghi eduli. Le sue poesie, tuttavia, continuarono a procurargli ostacoli, venendo ritenute talvolta offensive. Il Castello fungeva da perno difensivo della cinta muraria duecentesca. Faber lottò con queste divergenti credenze e forme di cristianesimo. "Monti oggi è a capo del gruppo internazionale sulle risorse dell'Unione europea." Il riassunto delle votazioni è presentato in tabella. Ha ricevuto numerose richieste da parte del governo francese e di diverse istituzioni religiose. Piuttosto lunghi, liberi, color giallo paglierino da giovani, poi giallo-sporco e verde oliva. "Si dedica incessantemente all'attività agonistica, partecipando ad eventi nazionali ed esteri." La cappella venne infatti costruita e fatta affrescare per conservare la reliquia. "Eccetto l'ultimo, di tutta questa produzione non è rimasto nulla." Nella stessa zona sono presenti resti di antichi mulini e altre opere murarie. Hanno voci gutturali, ma la loro risata è calda e contagiosa. Il suo mandato da Governatore coincise in gran parte con il ventennio fascista. Questo invito era simile a quello consegnato loro da Washington quattro mesi prima. Chi è come te fra gli dèi, Signore? "Il cemento che unisce le particelle è di solito anch'esso calcareo." Il pezzo è uno dei più apprezzati dai fans, soprattutto dai nostalgici. Ha una sola manopola che controlla il volume. Indossava una tuta speciale dotata di vari poteri. "È stato pubblicato nel resto del mondo l'anno successivo." "L'ultima pone fine alla sua carriera nella danza." Corpus Christi College "Ha fondato e diretto per circa quindici anni l'Accademia della Critica di Roma." La vastissima avifauna include struzzi, uccelli tessitori, martin pescatori, segretari e aironi. Il libro è stato tradotto in francese, inglese, spagnolo e tedesco. L’acqua proviene dalla sorgente naturale del monte Morava. Il museo ospita regolarmente delle mostre temporanee. Le spiagge della località si sono aggiudicate vari premi. "L'aspetto di Bastiano cambia notevolmente tra la prima e la seconda parte del libro." Sono presenti una macchia sopra e dietro ogni occhio e dietro ogni orecchio. Prima di allora la pasta veniva usata soprattutto come contenitore per il cibo. Morì nubile dopo essere sopravvissuta ai suoi numerosi fratelli. Quello della deforestazione è individuabile come uno dei problemi più gravi. Questo pesce ago è endemico del mar Adriatico. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto. I francesi e gli Iroquois ritennero tale azione illegale. Sul centrale Rafael Nadal ha battuto Juan Martín del Potro. Un panno prezioso, retto da un putto, fa da cortina per proteggerla dal sole. Sul filo del rasoio Le forze di polizia iniziano ad impegnarsi per arginare gli episodi di violenza. Si tratta di una specie importante per la pesca commerciale. "In alcuni edifici è possibile entrare lasciando l'auto all'ingresso." Ne sono scaturiti un processo e una interrogazione parlamentare al premier Giulio Andreotti. Anche il Partito Democratico ha esponenti che si rifanno a questa corrente. Il palazzo ospitò nel corso della sua storia altri abitanti-feudatari illustri. Fu la nipote della più nota Pandora della leggenda del Vaso di Pandora. "L'incontro era un servizio religioso con i predicatori, della durata di diversi giorni." Laguna de Santa Rosa è il maggior affluente del Russian River. Da allora Dal Pos divenne titolare dei biancazzurri. "Fonte: ""Instituto Nacional de Estadística de Uruguay""" Tra i secondi vi sono disastri naturali quali incendi forestali e uragani. "È siglato col monogramma ""A in A"", su un palo del ponte a destra." "In seguito il pezzo venne incluso nel repertorio ""live"" dei Beatles." "L'altro risponde negativamente." Church Avenue Biermann fu una fotografa autodidatta. Brian Jones non era presente in studio durante queste prime sessioni. "La ""Promenade"" è caratterizzata dalla presenza di numerosi artisti e musicisti di strada." Vedi Cristologia. Conseguì il dottorato a Breslavia. Mercato delle carni "Il significato complessivo è quindi ""dono di Zeus""." Altri archivi riguardano singoli periodi della storia del Piemonte. Silver dovrà combattere ancora per salvare il fratello, rapito da un bambino di Kowloon. Ha continuato ad interpretare vari ruoli durante la scuola e in produzioni teatrali regionali. Era un amico di Johann Wolfgang von Goethe. Ha ottenuto un grande successo in Europa. "La contea fu creata dalla parte nord della ""Contea di Dade""." Jessica Walter La piazza introduce dal lato nord il Corso Garibaldi, via principale della città. Quindi per la discesa infinita non possono esserci soluzioni. Fritz Fromm Nel film, invece, è molto più umano e si pente di tutto. "Il gruppo centrale di fabbricati popolari era chiamato ""Spina di Borgo""." "Durante l'intero percorso formativo sarà sempre seguito dal maestro Fabio Di Marco." Incise anche tre album da solista. Si sposò ed ebbe almeno tre figli. "Quell'anno raggiunsero i playoff dove furono eliminati dai Cornwall Aces." Non è una sorpresa per Londra. Lo stucco era formato da calce e sabbia. "Il loro ruolo rimane sempre connesso alla ""sharīʿa"" e al ""fiqh""." A maggio è ormai tradizionale la festa di Santa Giulia con la consueta camminata. È uno dei caratteristici scorci del centro storico di Bologna. Informazioni sul frutto "L'Amministrazione Comunale di Bisceglie in persona del Sindaco Avv." "L'accesso risulta peraltro molto difficoltoso o impossibile con vento di libeccio sostenuto." Eravamo troppo lenti e non abbastanza agili. Spesso, la famiglia stessa non riesce ad accettare la ragazza. Durante il sorvolo ravvicinato della sonda Stardust, erano attive almeno dieci aperture di sfogo. È prodotto da varietà di uve rosse e bianche coltivate in Puglia. I positroni sono usati anche in campo medico. Il suo stile musicale è stato influenzato da Claude Debussy e César Franck. Questo lago è proprio il Mälaren. Inoltre, in piazza Cotugno è collocato un monumento a lui dedicato. La situazione comportò un nuovo cambiamento dello stadio. "Questa indipendenza permise inoltre alle ""za"" di ottenere maggiori profitti." George Murray, un pubblicitario, sta per sposare Jane Gardner. "Fu quindi deciso nell'aprile dello stesso anno di eliminare le armi anticarro." "La tavola sottostante illustra queste posizioni all'interno della gerarchia della Chiesa." Molta gente venne ad abitare qui per curarsi meglio. Frequenta il seminario di Milano dalla quarta ginnasio fino al quarto anno di teologia. "Le origini di Galahad vengono descritte nel ""Lancillotto in prosa." Erodoto risolse il problema considerandoli contemporanei. Lungo i muri, coperti da rampicanti, sono piantati degli aranci cinesi. Alcuni dei contenuti on-line sono disponibili solo per gli abbonati alla edizione stampata. Il complesso è sede del Comune di Manciano. Fa parte degli edifici storici della Mayenne. Permise agli Ebrei di ricostruire Gerusalemme, per evitare focolai di rivolta. "Nello stesso anno ha anche ottenuto un ruolo fisso nella serie ""The Lake""." È stata una delle prime linee ferroviarie pensate e progettate per la trazione elettrica. Prova ad andare a presentarsi senza successo. "Nella ""sancta sanctorum"" del tempio era collocata la monumentale statua di Serapide." Sono talvolta rappresentati, insieme ad altre sculture decorative, negli affreschi che raffigurano giardini. Fu confessore del re Filippo il Bello. "Iniziò la sua carriera professionale diventando collaboratore della rivista satirica inglese ""Punch""." Fu un partigiano di Giulio Cesare e di Ottaviano. Essa resiste al calore di un passaggio vicino al Sole rimanendo ancora ragionevolmente dura. Sembra intrattenere una relazione con il figlio di Tex. Ciò porterà alla nascita di maschi e femmine nella stessa covata. Lo ha vinto il torneo per la seconda volta nella sua storia. Ha vinto anche otto titoli mondiali. I sedili erano regolabili. Il differenziale è autobloccante Lancia. "Il capoluogo è la città di M'bour." I progetti sono raccolti in una banca dati online. Sede del superiore ecclesiastico era la città di Samsun. Al via Berger scattò meglio di Senna, prendendo la testa della corsa. Presenta inoltre delle bande Tricolori lungo il cofano. Antonietta allora propone di portarlo a Lourdes nella speranza di un miracolo. In entrambe le partite è stato dichiarato il miglior giocatore e cannoniere. "In Sindarin, il nome significa ""Fortezza dello Stuolo di Stelle""." Questo setter è molto più massiccio e pesante del setter inglese. Tali due feudi, in seguito, non appaiono mai disgiunti da San Giorgio La Molara. In base alla ciotola scelta si stabiliva il suo pronostico. Daniel Montel era un ebreo francese di Nîmes. Come anche i più piccoli droni vola con una programmazione pre volo. Oltre alla versione dolce vi sono anche alcune versioni salate. Alcuni esemplari sono risultati più piccoli di almeno due terzi. È autore di più di cento volumi, tra poesia, narrativa, saggistica e traduzioni. "Durante il salto in avanti l'ultima posa assomiglia a quella dei Balloon Fighter." John è figlio illegittimo di un ricco proprietario terriero. La costruzione di certi edifici richiede prima la presenza di certi altri. Può anche misurare distanze e angoli. Sulle elitre presenta degli evidenti solchi longitudinali. Persone di nome Rafael "Alcune delle ""mummie d'oro"" sono state collocate in un piccolo museo." ʿAbd al-Muttalib. Nonostante il suo contributo, la squadra viene retrocessa ai playoff. "Questo schema descrive i tipi di oggetti e dati che l'applicazione deve pubblicare." "Ricostruzione, con mobili originali, dell'ufficio di Dante Giacosa." Abernathy è lo scrivano di corte, e uno dei migliori amici di Ben. Le operazioni si sono concluse alla fine degli anni novanta. È il primo veicolo ibrido progettato dalla casa automobilistica tedesca. Ciononostante, il ragazzo è entusiasta del nuovo veicolo. "L'ingresso originale rimase in uso, ma successivamente fu rimpicciolito." Ha collaborato con il giornale conservatore britannico The Sunday Times scrivendo saggi e recensioni. La verniciatura originale era verde oliva sui lati e azzurra sul fondo. Si teme che i criminali possano raggiungere e punire anche lei. Una tragedia è costata la vita a Fedor, che mutò per sempre la famiglia. Il suo valore militare lo ha reso molto popolare fra i suoi subordinati. Jonathan Salvador Porta San Zeno La sua lingua poetica è un riuscito tentativo di dialetto regionale. Fu compositore fecondo e fornì musiche ai numerosi conventi della marca trevigiana. Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Viene riconosciuta una dozzina di sottospecie. "Fa parte del club de ""I borghi più belli d'Italia""." Le forze confederate nelle Caroline erano considerevolmente inferiori per uomini e mezzi. "Segue l'analisi nel laboratorio di anatomia patologica." Ottiene un terzo posto nel Gran Premio di San Marino. Ma era completamente serio. "L'album può essere ascoltato liberamente e completamente sul sito ufficiale di Martin." Si è infatti trasferito a Bergen per studiare, dovendo così cambiare squadra. Fondò la Marquette Catholic High School ad Alton e lo Springfield College. È allenato da Filippo Di Mulo. Procedure identiche o simili sono attuate a livello europeo e internazionale. La città è stata citata in diversi videogiochi della serie. Alto Adige. Questo è il primo uovo imperiale ad essere caratterizzato da un orologio funzionante. Il presidente della Conferenza episcopale di Scozia è Philip Tartaglia, arcivescovo di Glasgow. "L'aspetto più sorprendente del suo lungo mandato è il rapporto tra politica e religione." Gli individui dei due sessi sono simili tra loro. I liberal possono essere definiti come esponenti politici di centro-sinistra. Tres mujeres en Auschwitz. Come detto, il supporto alla programmazione strutturata è limitato. Morendo, Dana scopre il teschio del padre di Billy. Il centro più importante è Uherské Hradiště, che sorge sul fiume Morava. "Il soggetto del dipinto è l'episodio evangelico del battesimo di Gesù." Si conserva un originario organo seicentesco. Furibondo, la butta fuori. Thon interviene riuscendo a far scappare i criminali. Sansone chiese che fosse costruito un nuovo ospedale per i poveri. Poche sono le notizie, giunte sino a noi, che riguardano la sua vita. Il crimine vi appare dettato da passione o da noia. "I collegamenti sono forniti dal traghetto ""Méditerranée""." La formula funzionò e Jesse ottenne la super velocità. Parte essenziale del bar catering è il banco bar o più postazioni bar. In epoca sovietica, era sede di fattoria collettiva. Nella pratica scacchistica, comunque, si usano spesso le torri e la Donna. "Contestualmente il testimone di nave ammiraglia è passato alla ""Ocean Warrior""." In agosto si ritira dal basket giocato.. Sopra le navate laterali vi sono dei matronei, sormontati da grandi finestre. I Gigliati vincono la seconda Coppa in rappresentanza della lega italiana. Caratteristico è inoltre il solco interno del labbro superiore della corolla. Dopo il ritiro è divenuto allenatore nei quadri della nazionale francese. Esistono due fasi di colore. Il territorio silano ospita la fauna tipica delle zone appenniniche. Poi rinuncia all’inutile vendetta, e lascia cadere il mattone… Tutto intorno a lei perde di significato e di valore. Si gioca annualmente a Vigo in Spagna. "Insieme a quest'ultimo scopre alcune verità sul piano di Victoria." Un ladro nasconde gli argenti rubati nel giardino del vicino. Le ferite di Gustafsson, sebbene fossero visibili, erano molto meno gravi. Il brano venne riproposto anche nelle varie raccolte. Può essere indizio di temperamento timido e ossessivo. "La squadra, così, vinse il campionato costruttori di quell'anno." "Un oggetto con questa proprietà è detto anche ""mono-monostabile""." È il momento. Divenne allora noto per i suoi lavori critici. In realtà Apophis è morto, ma i soldati non lo sanno ancora. "Il Pasca si convinse che era quella l'immagine che avrebbe dovuto salvare." Le seconde sono completamente di quel colore con una macchia sul peduncolo caudale. Anselm Franz von Ingelheim Vestibolo Lucero Il governatorato di Monastir è parte della regione del Sahel. Il nome verrà poi leggermente cambiato in Cleveland. "Il castello si erge all'interno di un parco naturale chiamato ""Hohe Mark""." Poco si sa sul comportamento acustico di questi delfini. Barbara Hendricks Le colorazioni disponibili sono antracite, azzurro, nero e bianco. Il Dio eclissato, nascosto, impone un nuovo ruolo al credente. Mancano di una venatura centrale ma presentano venature multiple e ramificate. Per questo motivo la classifica finale venne considerata ufficiosa. Il numero massimo di squadre per ogni paese ammesso è cinque. Durante la post-produzione la fiction ha avuto alcuni problemi con la censura. Nicholas cresce, e come suo padre, va in mare alla ricerca di avventure. Il barone Francesco Paolo fu inoltre Sindaco di Roccavaldina. Ecco di seguito una breve descrizione dei modelli prodotti dalla Bugatti in quel periodo. Tuttavia, anche la stessa New York City, tendenzialmente bilingue, è interessata. Purtroppo però sbaglia a usare la sfera, mandando il ragazzo alla deriva dello spazio-tempo. "La diocesi è assente nelle ""Notitiae Episcopatuum"" del patriarcato." Contengono, inoltre, tutte le problematiche prese in considerazione nella progettazione e le soluzioni adottate. Color rosa, senza poro germinativo. "L'operazione è tuttora in corso." I valdesi sono sempre stati impegnati a favorire la piena laicità dello Stato. Sono pressoché cosmopoliti, ad eccezione delle regioni settentrionali del Canada e della Russia. Queste informazioni sono utili, unite alle caratteristiche biologiche, per sviluppare criteri di trattamento adeguati. "Si tratta di una monovolume basata su pianale e meccanica della generazione dell'Opel Astra." In carriera fu convocato per sei All-Star Game. "Hebron è più volte menzionata nel Pentateuco, uno dei libri dell'Antico Testamento." La sede del consiglio si trova a Hamilton. Non è parente calciatore belga Dries Mertens nè del giocatore di tennis Yannick Mertens. "Entrò a far parte del senato sotto l'imperatore Nerone." "Dopo questa difficile esperienza, l'attrice decise di chiudere la carriera artistica." È stato scritto per tre sorelle che dovevano entrare in convento come recluse. Le manifestazioni di dissenso furono numerose, con cortei, sit-in, denunce. Tuttavia dopo pochi giorni la crisi rientra. Suo successore fu il professor Marino Ortolani. MacFarlane si dichiara ateo. L’opera rimane però incompiuta. Quando le prede sono numerose, anche i predatori proliferano ed aumentano di numero. Un primo leitmotiv caratterizzante lo stregone aleggia periodicamente per tutto il brano. "Ha chiuso la carriera militando per una stagione nell'Egyetértés, sempre nella massima divisione ungherese." È una sporca faccenda, tenente Parker! Oggi la piazza ospita occasionalmente eventi e concerti. E ancora gli furono conferite nuove onorificenze negli anni a venire. "La storia si sviluppa prima degli avvenimenti del film ""Provaci ancora Stitch!" Per tanti anni non ho attribuito nessuna valenza politica al dolore di quel ricordo. Durante la rivoluzione francese venne nominato amministratore del Bas-Rhin. "Era conosciuta per fornire ""letti in ogni camera della casa""." Alle donne è permesso di raggiungere la carica di cardinale. Comunque non venne dato un nome al suo tentativo, coraggioso ma quasi suicida. Il palcoscenico aveva una soffitta con tutti i macchinari scenici. "Non importa cosa abbia detto di me""”." "L'album è molto acclamato dalla critica e amato dai fan." Chiesa Parrocchiale e Campanile. "Non è riuscito a imporsi con il club dell'Emilia-Romagna giocando poche partite." "Liricamente, l'album è una versione più personale e focalizzata di ""Belus""." "All'inizio della prima guerra mondiale Hans Adam era sposato e aveva due figli." Qui il suo cognome è stato modificato in Thomas. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia. Lorenzo Tiepolo "Durante l'epoca napoleonica finì alla Bibliothèque nationale de France." Si estende a sud e a est dallo Stretto di Magellano. "È l'unico parco nazionale della Galizia ed il tredicesimo, in ordine cronologico, della Spagna." Come il precedente è interamente prodotto musicalmente da Paggio, registrato presso Altro Pianeta Rec. In questo disco, che racchiude divagazioni elettroniche, canta Caroline Potter. Più attardato Mark Webber. "Nel frattempo le principali emittenti nazionali trasmettono il video di ""Mexico""." La copertina del disco è disegnata da Milo Manara. Anche Marilyn Manson usa, alle volte, questo stile di trucco. Le cifre esatte non sono documentate. Jacobs, racconto che ha fortemente impressionato la scrittrice. "È anche la sede dell'omonima Comunità amministrativa." Sulla parete di fondo vi sono dei resti di arcate. I figli di Ivan erano troppo giovani per prendere il comando. Entrò presto in rapporto con Pietro Vettori, il cui era collegato allo Studio fiorentino. Vanta pubblicazioni su Astrophysical Journal, Nature, Physical Review e numerose altre riviste scientifiche internazionali. Allenatore: Tino de la Cruz Sotto la grande cupola si trova un atrio ottagonale. Waller fu il primo a misurare i gas anestetici utilizzati negli interventi chirurgici. Il campionato infatti è concluso in quarta posizione. È stato il primo videogioco sviluppato da Avalanche Software pubblicato da Warner Bros. Kohaku però essendo troppo debole muore a differenza della sorella che sopravvive. "Il sistema di creazione del personaggio dà ai giocatori un controllo inusuale sull'ambientazione." Natalino Otto fu un cantante molto prolifico. Sissi è un piccolo porto peschereccio e stazione balneare a sei chilometri dal capoluogo. Maigret si trova ad indagare su un delitto non ancora commesso. Le infiorescenze sono composte da capolini terminali su peduncoli. La censura non lo permise e costrinse gli autori a cambiare totalmente storia. "Sotto l'altare sono custodite le spoglie di sant'Aldebrando." Minimi cambiamenti grafici, sella bicolore. "L'operazione, infatti, riuscì a salvare Togliatti." Nella seconda metà degli anni Novanta, al Teatro Stabile dell’Umbria, incontra Luca Ronconi. "Oggi l'opera è conservata alla Pinacoteca di Brera di Milano." Era quindi già stata cancellata dai padroni del palazzo e ricoperta di intonaco bianco. Nei primi anni dopo la marcia su Roma mantenne una posizione assai prudente. Sono previste inoltre cinque wild card. Al funerale di Masʿūd si calcola che fossero presenti circa centomila persone. John prese in moglie Mary Arden, figlia del ricco agricoltore Robert Arden di Warwickshire. Fu allievo di Ferroni, Appiani e Fumagalli. Richard C. Wilson della Columbia University è stato il progettista capo della missione. Dopo la seconda guerra mondiale, fu organizzato il suo trasferimento negli Stati Uniti. "Rispoli conferma la sua partecipazione anche per le cinque edizioni successive del ""Tappeto Volante""." Sono ragni di piccole dimensioni. "Tutti questi racconti sono apparsi nei grandi quotidiani dell'epoca." Wahl si è sposato tre volte. La statua, in marmo bianco di Carrara, è alta tre metri. Gioca anche con la nazionale cubana. Inoltre il turismo è piuttosto sviluppato. Possono essere scaricate dai seguenti indirizzi. Era presente persino un tribunale. La formazione da camera del ”St. Numerosi sono anche i campeggi presenti nella zona. "Sono retrocessi in Serie B l'Agliana, la Juventus e l'Arezzo." "Caterina, parla greco, inglese, francese ed un po' di spagnolo, sta studiando il serbo." Predilige la pittura religiosa finalizzata alla moralizzazione e come stimolo devozionale. "Lavorò soprattutto nel campo dell'omotopia." Si disputarono diciannove competizioni, dieci maschili e nove femminili. "È l'unica tavoletta in questa lingua la cui funzione è stata certificata." Come nella generalità in Sardegna è molto sentita la festività di San Giovanni Battista. Sacramento ed è leggermente sporgente rispetto al perimetro murario. Le ultime due classificate di ciascun girone vengono eliminate. Non molto tempo dopo venne arrestato nuovamente per attività illegali. Sfocia nel Mare Adriatico tra i comuni di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro. "Diresse fra l'altro i primi balletti russi di Djagilev a Parigi." "Si è ritirata all'età di ventuno anni a causa di alcuni infortuni." Fu consigliere indipendente nel cda della Fiat e nel cda di Chartered Semiconductor Manufacturing. Sposato e padre di sei figli. "Dopo la laurea ottenne una cattedra all'università di St. Andrews e all'università di Glasgow." Così Stefanos decide di chiedere aiuto ad Aristotele, suo ex maestro e abile retore. La squadra comprendeva soprattutto giocatori inglesi, con alcuni gallesi e scozzesi. "Ai quarti di finale incontra l', perdendo in casa per due reti a uno." Questo tipo di canto assomiglia allo scat tipico del jazz. Un canale largo circa venti metri la separa dalle Vignole. Il tutto, come sempre, ingrandito e deformato dalla lente stravagante e surreale del trio. "Garibaldi stesso lo nominò professore di Igiene all'Università." Lui, disperato, tenta di annegare ma viene salvato. Le zampe vengono quindi posizionate su una bilancia ed accuratamente pesate. Le parti inferiori, le mani ed i piedi sono bianchi. Norman Foster La pitta graziosa presenta dimorfismo sessuale piuttosto marcato. Si trova nella provincia di Trento. È stato tra i primi scacchisti a scrivere un romanzo sugli scacchi. Le stelle, però, sono semplicemente incise nel diaspro. "Esso comprende elementi dei videogiochi d'azione e dei rompicapo." "Con l'avvento dei Franchi, infine, i territori furono ceduti da Carlo Magno al Papato." Calzature caratterizzate da un plateau particolarmente elevato sono le piattaforme. In ogni caso ci vorranno degli anni prima che questo obiettivo venga raggiunto. È abile nei colpi di testa e un buon tiratore di calci piazzati. Mentre i ragazzi distruggono tutto Hop chiede a Jason di fuggire con il bastone. Da qui nasce anche la fine della sua esperienza parlamentare. "Hanno anche dichiarato che l'essiccamento dei legamenti non può essere il responsabile della posizione." Da giovane cresce a Palermo, quartiere di Montevideo dove vive assieme a una zia. Un anno dopo si è laureato a pieni voti in canto e interpretazione operistica. Il kernel Linux è stato ripulito di tutto il software non-libero. Le pupe appaiono lucide e brunastre o quasi nere. Ha quattro fratelli: Susie, Bill, Ann e John. Nelson dopo un anno tornò a casa. Egli scrisse inoltre tre libri di madrigali. "Nelle vicinanze del salone principale si trova l'oratorio di famiglia." Il clima della città e delle colline circostanti è di tipo continentale. Inoltre segna il debutto del gruppo nella Sub Pop Records. "La tomba doveva essere in origine policroma e tracce della colorazione sono visibili tutt'oggi." "Attualmente Gallego vive a Washington, negli Stati Uniti d'America." "Il Cavalier è stato, se non altro, l'ultimo dei carri inglesi ""di emergenza""." Nato in una famiglia di attori girovaghi, era il terzo di tre fratelli. Fu in quegli anni che ebbe inizio la sua attività di scrittore. "Storicamente, l'istituto del fondo patrimoniale ha sostituito il patrimonio familiare e la dote." Il singolo è stato accompagnato da un video. "Con questo si concluse l'ultima crociata significativa nel Vicino Oriente." È stata costruita sulla base della lettera cirillica Ц. Il direttore scientifico è Giorgio Metta. La preparazione avviene nel blender, come solitamente preparava i cocktail Donn. "L'anno successivo egli entrò all'università di Monaco ove studiò legge ed economia." Le tematiche sono principalmente focalizzate sulla morte, oscurità, solitudine e depressione. La sua importanza economica in tali zone è notevole. La sinagoga, risparmiata dalle distruzioni belliche, fu tenuta attiva dalla piccola comunità superstite. Trueba riesce infine a ottenere la scarcerazione della figlia. Il Parco Nazionale è uno dei più grandi parchi del paese. "Alla sua carriera non manca pure l'assaggio del calcio svizzero." La creatura inoltre era priva di ombelico. Questo è importante, per esempio, per la gestione di archivi di Usenet. Ciò era comprensibile finché basse performance potevano essere considerate accettabili, se non inevitabili. A lui è stata dedicata una via nel centro di Varese. "Come autore scrisse, tra l'altro, alcune canzoni per I Nomadi, come ""Sera bolognese""." I bianconeri allenati da Franco Salvatori hanno ottenuto quello che volevano, una tranquilla salvezza. Fu membro del parlamento per il distretto di Rochester fino alla sua morte. "L'attenzione si concentra sul percussionista e sulle sue buffe smorfie." Wynorski è accreditato anche come produttore esecutivo. "Ha un fratello, anch'egli calciatore." Il libro ha avuto quattro ristampe in un mese. "Concettualmente, ""Within You Without You"" contrasta l'individualismo occidentale con il monismo orientale." "Il piano gli assegnava tre parti, tutte residenziali e proibiva l'utilizzo di automobili sull'isola." "Si laureò in lettere classiche presso l'Università La Sapienza di Roma." La terapia invece prevede di aiutare il paziente sperimentando la propria esistenza esclusiva. Appartiene alla catena montuosa delle Alpi Dinariche. "L'altare e la navata furono progettati da Pier Francesco Silvani." Il film, che fu prodotto dalla Yorke Film Corporation, venne girato a Hollywood. Quelle del secondo tipo hanno invece soluzione soltanto per alcuni casi particolari. In Asia, arriva fino al Mar Caspio. "È stato realizzato un videoclip per ogni brano dell'album." Una nuova violenta polemica vide però coinvolto Agrippa. Esiste anche un dipinto che ritrae una porzione della villa sul fronte strada. Un ispettore tedesco sta indagando su una banda criminale coinvolta nel traffico di droga. "È apparsa, inoltre, in un episodio della terza stagione della serie ""The League""." Lo scandalo pone fine alla sua relazione con il fidanzato Bobby Abreu. Mirtillo è in tale disperazione che decide di uccidersi. Quando tuttavia viene presentata la soluzione, essa non entusiasma. Va bene qualsiasi ruolo. Le testate dei pilastri sono in opera quadrata con piccoli blocchi di pietra lavica. Essendo una cerimonia effettuata contro il diritto canonico, la coppia venne bandita dalla corte. Seeley non accettò la posizione di Owen. Trasformato in epoca paleocristiana, il cimitero divenne un vero e proprio santuario. Intraprese inoltre dei viaggi di studio in Belgio, Francia ed Inghilterra. Le funzioni di Jacobi presentano comunque vari motivi di interesse. "Poche altre persone lo stimavano realmente all'interno della Casa di South Bend." "Il suo cutie mark rappresenta un sole splendente, anch'esso di colore rosso e giallo." Fu sepolto nella cattedrale della sua diocesi. Il becco è di media lunghezza. Grazie al suo elevato profitto scolastico, venne selezionato per frequentare il Collegio Vaticano. Più avanti si trovano alcuni alpeggi. Anche gli acceleratori di particelle lineari rientrano in questa categoria. Francesco Gangemi. Gli studenti non smisero però di usarla. Numerose sono le collaborazioni con altri cantanti e non solo. In epoca romana già erano note le proprietà di queste acque. Tutti i gruppi viaggiano annualmente da nove a undici settimane. Era lo zio di Pietro Marone, pittore attivo a Brescia e a Mantova. Contribuire è stato reso più semplice, velocizzando lo sviluppo del software. Egli costituì i Monaci di San Sebastiano. Dopo la morte di Aethelred, Londra passò sotto il controllo dei re inglesi. Oggi una delle sue torri ospita un museo. Ha giocato per diversi anni a discreti livelli nel campionato cecoslovacco. Successivamente, è stato ingaggiato dai georgiani della Dinamo Batumi. Morì al Carle Foundation Hospital di Urbana, Illinois. Dopo aver acquisito i gettoni si può far girare la macchina. "I carabinieri e la polizia, dopo tante indagini, confermarono l'ipotesi del suicidio." "Si chiudeva così la storia dell'abbazia, durata poco più di un millennio." È stato diretto da Matt Larson per La Main Productions. Si interessò dei progressi della fotografia. Il brano ha visto il gruppo collaborare con il rapper statunitense Xzibit. "Le guardie diventano più dure per cercare di rivelare il contrabbando all'interno della prigione." "Negli ""States"" la patata viene farcita con burro ed erba cipollina." "Lavora con il fratello Saro nei cantieri dell'avido impresario Rino Schivo." "Sono stati tenuti all'Alau Ice Palace." Un esempio di questo è la configurazione spaziale delle lunghe catene di polimeri. La Corte Suprema del Canada stabilì che non lo erano. Questa specie è diffusa nella parte centro-settentrionale e centro-meridionale della Nuova Guinea. È bene sviluppare altri archetipi, a seconda delle situazioni che la vita offre. Nella lotta, però, un dente avvelenato del basilico ferisce Harry, che rischia di morire. "L'isola aveva diverse piantagioni di cocco piantate dagli indigeni." Le ali posteriori hanno numerose code. "Ha anche vinto la medaglia d'oro nella stessa specialità individuale, davanti a He Zi." "Ad esempio: ""I promessi sposi"" del Manzoni." Le pellicole sono conservate presso la fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Alcuni tra i suoi scritti principali Sono specie che possono diventare molto territoriali e sono talvolta aggressive. "Per Antennatre Lombardia ha condotto ""Effetto spettacolo"" ed ""Effetto concerto""." "Parallelamente agli studi musicali si è laureato in Medicina all'Università di Valladolid." È prevista la finale per il terzo posto. "La squadra è controllata dalla ""Australian Water Polo Incorporated"", affiliata all'Oceania Swimming Association." Intorno la legenda già citata. "Il loro primo titolo è stato il popolare ""Joe Danger""." Cooper è cresciuto a White Plains, un piccolo centro alla periferia di New York. Jim Todd "L'attuale presidente è Barbara Colville." La zona fu lungamente dominata dagli interessi britannici. Successivamente si è riconosciuto bisessuale, sposando una donna e facendosi una famiglia. "La ""bodhi"" rappresenta in ambito buddhista la mèta del percorso religioso." Messiaen era ornitologo, e più in particolare interessato al canto degli uccelli. Rientrato a casa mangiò la sua zuppa senza cambiarsi i vestiti bagnati. Diventò così il nono giocatore italiano ad aggiudicarsi un trofeo del circuito maggiore. Chiuse poi la carriera in Bolivia. "L'esclamazione richiede generalmente il punto esclamativo come proprio segno diacritico." Numerose opere artistiche sono ad essa ispirate e ne utilizzano il nome. La facciata è in laterizio. Alfred Ely Beach Gli aneurismi di Charcot-Bouchard sono una causa comune di emorragia cerebrale. Giocò in Serie A con il Lecco. Scorza stava andando a Bogotà in Colombia per partecipare a un convegno. La vita media di queste cellule è di alcune settimane. "Dopo altre incisioni, abbandona l'attività musicale." Samuel Maverick North Adams Gli abitanti mostrano ancor oggi quella che si suppone essere la sua tomba. "Lo Stranraer, classificatosi all'ultimo posto, è stato retrocesso direttamente in Scottish Second Division." Sono inoltre presenti fermate e capolinea delle autolinee urbane, interurbane, extraurbane e internazionali. Ci sono anche ampi giardini interni alla francese e terreni che circondano il palazzo. Verso est, Via Manzoni passa di fronte all vecchia scuola elementare ed alla canonica. Mitsuki Saiga Una volta superati tutti gli esami è generalmente richiesta la stesura di una Tesi. "La moglie Nicole, sebbene sconcertata, autorizza l'intervento, che viene eseguito con successo." Ha discendenze norvegesi e tedesche. Alcuni treni Intercity fermano tuttavia anche alla Stazione di Monterosso. I salienti si possono formare in molti modi. I produttori esecutivi di questa pubblicazione sono Ric Cohen e Arthur M. Mann. Gli adulti sono di abitudini crepuscolari, e volano nei primi mesi primaverili. Date le convinzioni religiose della famiglia, non ricevette alcun trattamento medico. In italiano è stato reso con insubordinazione. Soffriva di depressione e abusava di alcohol. Nessun bambino di età inferiore ai cinque anni è risorto sul Mondo del Fiume. Dopo alcuni anni di inattività torna come giovane attore negli anni venti. Perciò si dedicò alla chitarra. "L'assedio devastò Malta e i suoi effetti furono avvertiti anche negli anni successivi." La vittoria andò a Ghiberti, seppur di stretta misura. Talvolta, ma meno frequentemente, si trova nelle foreste mature. I gruppi di lavoro auto-gestiscono e aggiornano una propria pagina nel sito sociale. Talvolta i viticci possono formare piccoli fiori, come nel luppolo. "L'occupazione da parte di alieni può ricorrere in numerose storie sull'invasione." Ma Michele, scarcerato anzitempo, scopre la tresca e uccide il rivale. La città è conosciuta per le sue motociclette, pistole e copricapi fez. Inoltre il film di Carpenter tramuta il lieto fine in un finale pessimista. "Il club è anche proprietario dell'impianto." Il video è stato infatti reso disponibile nei primi periodi di gennaio. Era una confederazione di tribù turche. "Non è chiara l'origine del nome." "Per la sezione Teatro: Alabarda d'oro alla carriera, Alabarda d'oro per il miglior spettacolo." Ai lati dello stemma a sin. "Questa fu l'ultima volta che usò i suoi cannoni in una battaglia." È il secondo comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo. Sulla sua vetta si uniscono i territori comunali di Caprarola, Ronciglione e Vetralla. Le orecchie sono moderatamente grandi e rettangolari. Fu un membro della Kappa Kappa Gamma. Ma si sbaglia. Il risultato è un film-fiume della durata di nove ore e mezza. I testimoni oculari hanno rilasciato molte descrizioni diverse. Ma la ragazza non vuole credergli. Ha compiti strettamente limitati oltre ad avere un personale molto esiguo. Tra le sue principali opere vi sono; Un bambino telefona ai soldati salvando così dei dispacci da una spia. Inoltre ogni numero è dedicato ad un artista. "Nella prefettura di Gifu sono presenti sei corsi d'acqua principali." Ripresa la marcia e caduto per spossatezza lungo il percorso veniva barbaramente trucidato. Presentati due modelli, la versione Premium Edition e la versione Black Edition. Segue le vicende di uno staff legale di Pittsburgh, in Pennsylvania. Morì durante la finalizzazione del progetto per il restauro della chiesa Sf. Ha studiato anche presso la London School of Economics. Storicamente era approdo dei pirati turchi. "L'interno è caratterizzato solamente da alcuni minuscoli crateri." Paolina si dedicò attivamente ad opere di beneficenza e di carità. Intratteneva rapporti con la sola aristocrazia e non leggeva quotidiani. Costoro hanno tre figli: Octave, Serge e Desirée. Non uccideva, in quanto riusciva ad estorcere loro più denaro dopo le torture. Tony Stewart Pietro il Cerimonioso allestì una nuova spedizione militare. Questi rispose che il denaro era andato nelle casse del partito. "Il personaggio di Bettina è di grandissima importanza per l'evoluzione di Diabolik." Jeff afferra quindi un fucile per sparare ai cani, i quali però scompaiono misteriosamente. Vive e lavora a Pino Torinese. Essa non è da confondere con la condivisione della medesima abitazione. Invece il giovane Bauer fu rilasciato, ma poco dopo fu destituito dai suoi incarichi. La moglie di un produttore lo sta lasciando. Vi furono anche cinque feriti tra la folla e diciassette tra i carabinieri. José Luis López Vázquez Molti di loro sono quasi identici ma per alcuni hanno piccoli dettagli. La località di Pieve a Salti è servita da un proprio cimitero. È la svolta. Le figurine votive le raffigurano mentre stanno suonando vari strumenti. Il suo quartier generale è situato presso la Joint Base Pearl Harbor-Hickam, nelle Hawaii. La base può contenere da pochi ml fino a diversi litri. Eochaid non accettò la perdita della moglie e li perseguitò. Jay Sean ha anche scritto alcune canzoni per Corbin Bleu, Shinee e Coco Lee. Christian Alemán "Dalle seconde nozze Stafford ebbe altre due figlie morte durante l'infanzia." La facciata termina con un cornicione. Il suo quartier generale è situato presso la Arnold Air Force Base, Tennessee. Donnie Freeman "Inoltre ha lavorato ne ""I puffi"", ""Gli Antenati"", ""Babe, maialino coraggioso"", ""Kim Possible""." La cattedrale presenta una pianta basilicale, divisa in tre navate. The Mine with the Iron Door Servire con cannuccia. "Questa tecnica, chiamata ""polimorfismo"", è più efficace con linguaggi di scripting." Courtney incontrò Merry Pemberton, la sorellastra del suo predecessore. Mysterium salutis. "L'Ingoli frequentò spesso l'Accademia fondata da Federico Cesi." Suo figlio Robert gli succedette come Lord di Eye e sceriffo di Suffolk. Vengono assegnati titoli sia in linea che a cronometro. "Quest'ultima si rivelerà la sua vocazione artistica unica e definitiva." "In seguito va a New York, frequenta l'Actors Studio." I brani in esso contenuti furono spesso proposti nelle esibizioni dal vivo di Workman. Tony Rudd, che al tempo lavorava per il Group Lotus, fu promosso direttore esecutivo. Curtis Stinson "Con Christophe de Beaumont, arcivescovo di Parigi, ebbe molti problemi sulle dispute religiose dell'epoca." Il film è stato prodotto dalla Warner Bros. "La montagna prende il nome dall'alpinista e geologo inglese James Eccles." "La raccolta, però, si mostra meno ""diligente"" rispetto alle premesse indicate da Francesco Visdomini." "Questi gruppi sono noti come ""Project Team"" e ognuno è presieduto da un vicepresidente." Il pilota italiano precedette il compagno di squadra Frentzen e Barrichello. Aveva un fratello maggiore Antonio, il quale fu tra i fondatori del Bologna. Il tracciato è a doppio binario interamente sotterraneo. Ha raggiunto la vetta della classifica di musica cristiana statunitense. È il primo disco contenente la partecipazione di Tim Mallare come batterista. "Dopo riuscì a riunire nuovamente la dignità dell'arcicancellierato con quella della cattedra di Magonza." "Vanta inoltre un ateneo: l'Università di Najran e il Najran College of Technology." Le prime sei si qualificano alla seconda fase. Quinn e Wade sono prigionieri in una sorta di città sotterranea. Ma tutto ciò non basta a dare a Guido una certa serenità. "L'interpretazione è libera da chi riceve i dati." "La sede comunale è nella località omonima che è anche l'unica presente." È decorato con immagini raffiguranti animali in ceramica sulla grondaia del tetto. "È proprio di quest'ultimo l'idea di cambiare il nome della band semplicemente in Doyle." "Seguono altri singoli, ""Lasciami libere le mani"" e ""Forse l'anima""." La parola democrazia ricorre solo una volta nei volantini. Bianchi con finiture azzurre sono anche i pantaloncini e i calzettoni. Alternativamente il carico può essere lanciato in modo frazionato con quantitativi regolabili dal pilota. Inoltre, spesso su una stessa confezione sono presenti entrambe le denominazioni. Questo può portare ad eccessivi stress alla bassa schiena. La stazione presenta alcune installazioni artistiche. Archelao prese parte al sinodo convocato a Costantinopoli dal patriarca Mena. Cellini prese il leone e Satiro come prototipi. La chiesa viene ammodernata e di questo periodo rimangono solo alcuni frammenti di affreschi. La conformazione geologica di questi conoidi di deiezione favorisce invece la formazione di boschi. I palloncini permettono ad Harry di raggiungere aree elevate altrimenti irraggiungibili. Roy mette la testa a posto e sposa Nancy. "Fino da allora ha sostenuto e pubblicizzato la birreria ""John Smith's Bitter""." Lavorò per la corte del Duca Francesco Farnese. Essa fu anche definita “il grande e brillante debutto letterario dei lavoratori tedeschi”. Anche la terza stagione vede enormi cambiamenti. Fu allevato alla corte medicea assieme allo zio Giovanni, quasi coetaneo. "Il Bayerischer Rundfunk serve l'intera Baviera e ha sede a Monaco di Baviera." "Trent'anni dopo la distruzione della seconda Morte Nera, Luke è scomparso." Alla fine del secolo abbandonò questa posizione per assumere idee socialiste. Scooby Doo! La vettura continuò a mietere successi a ripetizione per tutto il biennio successivo. Secondo alcuni si tratta del più venduto album di death metal mai realizzato. Il demonio avrebbe quindi spinto la Ratcliffe al suicidio su esplicita richiesta della Sawyer. "Entrambi i brani sono stati inseriti nella compilation ""Fivelandia"" e in numerose raccolte." Anche numerosi residenti che avevano rifiutato di abbandonare la città presero parte agli scontri. Nel comune vige ufficialmente il bilinguismo sloveno-italiano. Questo raccordo autostradale, senza pedaggio, seppur denominato autostradale, è classificato come viabilità statale ordinaria. La griglia è costituita da un reticolo di linee bianche spesse su sfondo nero. Francesco insegue ancora Agostino, costringendolo a sparare molti colpi a vuoto. Inoltre il Banco riscuoteva i dazi doganali e le accise. "L'unica specie oggi attribuita a questo genere è stata rinvenuta in varie località dell'Europa." "È il primo pugile polacco a conquistare un titolo sancito da ""The Ring""." È sepolta al cimitero del Père Lachaise, a Parigi. La stagione successiva, Starks aumentò il minutaggio a propria disposizione. Il capoluogo di distretto è la città di Pelhřimov. Ha una sorella, Nina, scrittrice di commedie. Idea, allora, un trasporto straordinario per spostare il deposito con tutto il suo contenuto. Oggi la villa è stata frazionata in appartamenti. Il volto sbagliato. Forse fecero parte della decorazione di uno studiolo privato. "L'arrivo era all'interno del Parco del Valentino." Era un cadetto nella Georgia Wing della Civil Air Patrol. La popolazione germanofona, specialmente nelle valli, parla anche il dialetto sudtirolese. "Si ripete contro l'AlbinoLeffe." "All'interno della Riserva la storia umana mostra una lunga permanenza." Raccogliendo la spada sotto richiesta della voce, Aurora acquisisce infine poteri legati alla luce. "Everything's Ducky" "Dopo la chiusura venne utilizzata solamente come deposito per l'accantonamento di materiale rotabile." Giovanni Michelotti A Hell in a Cell, Sheamus ha perso contro Big Show. Ezio Roselli Il Santo è invocato dai novaresi nei periodi di siccità. Maria, allora, ricorda la sua promessa al fratello. Egli aveva altri quattro fratelli e due sorelle. La sua attività non rimase limitata entro le pareti delle aule scolastiche. Si intensifica così anche la sua attività nel cinema e in televisione. In seguito al suo lancio, il brano ha ricevuto recensioni contrastanti dai critici. Serve il canton Zurigo e le regioni confinanti. Si riproduce in luglio e agosto. "Come il cugino, diventerà uno studente fuori corso, abbandonando così l'università." Belle Haven Il Mondragone fece trasportare il dipinto nel proprio palazzo. Spesso vengono intrapresi dei programmi educativi finalizzati alla diminuzione del numero di incidenti. Intanto i giapponesi incominciano a far costruire il ponte da loro progettato. Tre ore dopo cominciava la parziale mobilitazione delle forze austriache sul fronte serbo. "Obizzo d'Este" "I Senesi eseguirono dei lavori di ristrutturazione, conferendo al monumento architettonico l'aspetto attuale." Apache a Santa Maria Capua Vetere. "La vicenda è una storia d'amore." Steve Penney Le musiche erano di David Riondino, che interpretava anche la sigla di coda. Questi problemi vennero superati con la cartografia numerica. La loro unione non produsse discendenza, anche se essa andò incontro a nove aborti. "Sono state anche delle varianti ""lussuose"" del club sandwich con ostriche, salmoni e granchio." Il forame mandibolare posteriore era situato sotto il quarto premolare. Essa era piuttosto piccola e includeva galee a guardia della costa. Vengono riportati solo i risultati della gara valevole per il motomondiale. La loro conformazione è profondamente modificata, dando luogo a evidenti forme di specializzazione. Essa diventa la prima radio spagnola specializzata nella trasmissione di musica elettronica e dance. Oltre a queste ci sono anche alcune strade regionali e diverse strade locali. Giù le mani... carogna! "Samurai interroga Lele su Aureliano, ma Lele non tradisce l'amico." È tuttavia il canale e-commerce a generare i più alti volumi di vendita. "Pertanto è possibile scegliere fra tre diversi programmi di funzionamento: ""Manuale"", ""Comfort"" e ""Sport""." Durante questo periodo veniva utilizzato come difensore centrale. La band continua comunque la sua attività musicale dedicandosi ad esibizioni decisamente più acustiche. Era una creatura soprannaturale dotata di ali. Questa sua impostazione critico-letteraria ha avuto nel tempo un grande seguito. "L'album ha inizialmente spiazzato il pubblico per via dei suoi toni lenti e oscuri." Come giornalista ha viaggiato a lungo intorno al mondo. "Trieste Shipping-Company"", compagnia che aveva ereditato dal cognato." Sono poco resistenti e facilmente formati prima della cottura. "Qui egli studiò la matematica e la filosofia secondo i moderni schemi importati dall'Occidente." I tre amigos! Dark Energy Digital ha confermato un seguito prima di rendere il gioco disponibile. La musica, scritta da Nicola Valente, è basata su un tradizionale ritmo di tarantella. Questo porterà però diverse conseguenze nella vita di tutti quanti. Phelps è uno dei personaggi dello spettacolo ed è rappresentato negativamente. Aveva una squadra di sei guardie del corpo in prossimità della Royal Military Police. Viene usato nel gamelan. Il capo del suo partito era Lord Derby. La struttura ha linee semplici e navata unica, con facciata priva di decorazioni. "Inoltre, racconta l'origine dell'ordine degli agostiniani in Messico e il suo arrivo in Michoacán." Tutta la pianta è più o meno pubescente. Spencer divenne un fuggitivo, ricercato dalle autorità internazionali. Tutte le canzoni sono state scritte da William Beckett. Poco si conosce di movimenti e habitat della popolazione presente in Nuova Guinea. Fu famosa per la costruzione di vetture di lusso. La battaglia finale tra i Vanguard e Drago Divinità della Distruzione ha inizio. The Mother Instinct Tutte le gare del torneo sono ad eliminazione diretta. Su tale roccia il Re della Montagna giurò alleanza ad Isildur. "Il calciatore, stanco dei continui rinvii, ha declinato l'offerta." "Scomparve nel settembre dell'anno successivo e venne seppellito nel cimitero nazionale di Arlington." Delle terme sono riconoscibili il calidarium ed il tepidarium. Il suo percorso si snoda completamente in Italia. "L'imperatore d'Austria aveva il privilegio di nomina, dopo aver consultato i vescovi della Galizia." Presso la stazione fermano i treni regionali Trenord della direttrice Brescia-Parma. Le orecchie sono piccole e con la punta arrotondata. Gli Slot hanno anche aperto una pagina su Facebook ed un canale YouTube. "Alfonso Brescia fece per molto tempo l'aiuto regista e lavorò in produzione." Lasciata Pontedera recita in teatro con Luca Ronconi e nel cinema con Marco Bellocchio. Assedio di Sparta Sindaco attuale: avv. Da adolescente, traeva esempio dal campione australiano Patrick Rafter. "Charpentier venne assunto in qualità di compositore e di cantante avente voce ""haute-contre""." Lo era la squadra campione in carica. Abbandonare gli stereotipi e reinventare la comunicazione. "È famosa in questo episodio la scena in cui Batman canta ""Am'I Blue?" È affetto dalla malattia di Parkinson. Il film è disponibile anche in edizione Blu-ray Disc. Infine Mars ed Eminem applicarono piccole modifiche per completare la canzone. Esiste anche una versione per orchestra, che non era nelle intenzioni di Liszt. Le forme maggiormente utilizzate sono la ballata ed il sonetto, seguite dalla canzone. Il film ricevette due candidature agli Oscar. "Questo è l'elenco delle specifiche tecniche." "Collabora inoltre al fregio ""Altare della Patria"" dello scultore Angelo Zanelli." È il vulcano più orientale del mar Egeo. È prodotto con uve chardonnay e ribolla. Oil Fields, Cal. Per di più, ha lavorato con le Furie solo occasionalmente. Spesso sono soprannomi, ma possono essere sigle, combinazioni di lettere e numeri. Ghazi Mullah divenne uno dei più seguiti predicatori musulmani nel Caucaso. La minoranza tedesca rimasta nella nazione polacca soffrì una considerevole discriminazione nei decenni successivi. Il doppiaggio è stato effettuato da Mauro Zambuto e Alberto Sordi. Si è dichiarato ateo agnostico. Segnali di questo tipo provengono da diverse esperienze europee. I vincitori precedenti decideranno chi scegliere tra i candidati. Ha tre figlie, chiamate Agnes, Asta e Alba. Gli internati furono sottoposti anche a maltrattamenti da parte delle guardie. La risposta degli almoravidi non si fece attendere. Licurgo era appostato alla base del fiume Strimone nei pressi di Anfipoli. Questi lo fece decapitare ed espose il suo cadavere sulla piazza pubblica a Istanbul. Successivamente partecipò alla battaglia di Mosca. La canzone ebbe un discreto successo anche nel Regno Unito. Come superiore generale fu apprezzato dai confratelli per la sua paterna preoccupazione. Di Alice si hanno poche notizie. La signora, ben lieta, abbraccia Marta che scoppia in un pianto liberatorio. Dalla prima moglie, ha avuto una figlia, Debora, morta prima di lui. Generalmente predominano erbe, cespugli e arbusti. Il Club Nautico di Roma ha organizzato diversi eventi e regate a livello internazionale. "Si può visitare l'isola solo previa autorizzazione dell'ente gestore." La gara è chiusa. "Il suo titolo e trattamento ufficiale è ""sua altezza reale"" principe Louis di Cambridge." Si segnalano per Siracusa ceramiche importate da Corinto, da Cnido, in Asia Minore. Vennero promosse in Umaglesi Liga le prime due classificate. Wilson approfitta della lunga convalescenza per migliorare le sue doti di artista. È in bronzo, su un basamento di granito ucraino. Le decorazioni marmoree dei mensoloni dei balconi del prospetto nordorientale. Il tabernacolo si trova nella cappella del Santissimo, adiacente alla chiesa. Il quadro non fu più rinvenuto. "Nessuno conosce l'origine del termine, ma ci sono parecchie ipotesi in merito." I treni, a vapore, provenivano direttamente da Roma e vi facevano ritorno. Molti locali e ristoranti si rifiutano di ospitare cene e eventi di questo club. "È stato direttore dell'Istituto di studi latini di Bucarest." Keep Smiling Il trasporto pubblico a Katowice è molto diffuso. Il suono di tutte le campane suona nelle solennità. Brett Kavanaugh Fu eretto alla fine del Cinquecento in forme architettoniche molto sobrie. La medaglia era appesa ad un nastro rosso e veniva portata sul petto. "È conosciuto per la teoria delle subculture e per l'analisi delle ""baby gang""." Decise poi a luglio di patteggiare la pena di un anno di squalifica. Nelle sue opere si preoccupò di identificare siti archeologici e di ricostruirne la storia. È particolarmente attivo di notte. Ogni mese resero disponibili in download gratuito un brano frutto di queste partecipazioni. Così vengono liberati i prigionieri e la rocca ceduta al controllo dei pastori. Ri Hyong-jin Gli era stato diagnosticato un tumore maligno allo stomaco. "L'autore, su Milano, ha scritto prefazioni a libri, tiene conferenze e visite guidate." Il club non riuscì però a salvarsi dalla retrocessione. Era prevista una versione del gioco per Xbox, che però non fu mai pubblicata. Rispetto agli altri modelli, ebbe infatti molto meno successo. "Ciò, a rigore, risulta contraddittorio in rapporto al significato letterale di ""costante""." Fu autore di innumerevoli opere di carattere statistico-economico. "Rappresenta l'elemento della lealtà." Il torneo non è stato combined come di consueto. "Il video ha vinto il Premio Videoclip Italiano nella categoria ""artista emergente""." Non vi è quindi un accantonamento del capitale versato a garanzia delle prestazioni future. "Infatti in origine l'oratorio aveva un corpo centrale diviso su due piani." La sua salma venne inumata nella chiesa di San Silvestro al Quirinale a Roma. È una pianta rara e protetta. La nervatura alare presenta una struttura complessa e singolare. Testi di Manlio Sgalambro, tranne ove indicato, musiche di Franco Battiato. "È inoltre ripreso l'uso di trasporto merci tranviario." Andiamo alla deriva in un mare di tempeste. Fu nominato ausiliare della metropolia di Sofia. Il videoclip venne girato a Bologna da Ambrogio Lo Giudice. "Il soggetto è tratto dalla commedia ""Casanova a Parma"" di Alessandro De Stefani." I rapporti fra i due sono, a questo punto, pessimi. Yulia sostiene che le dimensioni del suo seno siano ereditarie. Tra i volatili si registra la presenza della ghiandaia e del nibbio reale. Il calibro è misurato mediante la Scala French. Nel corso della stagione, il club cedette al Vålerenga il cartellino di Gunnarsson. Si diede anche alla narrativa, pubblicando soprattutto novelle e brevi romanzi. "A questo step segue la rapida coordinazione dell'anione al centro metallico cationico." "Le sue lezioni inaugurali sono state raccolte in ""On the Art of Writing""." Venne girato in California. È altresì considerato spesso un dialetto del quenya. "Il nome deriva dal latino novus, cioè ""nuovo, recente"" e araneus, cioè ""ragno""." Il software viene anche offerto come software di masterizzazione in Daemon Tools Lite. Convince così Shepard a farla entrare nella sua squadra. Si disputarono solamente competizioni maschili. La bocca è piccola, con labbra carnose. "Bernice sta per essere lasciata dal marito che si è innamorato di un'altra." Svolgono svariati ruoli nelle reazioni immunitarie. Negli ultimi mesi di guerra il calcio ufficiale era fermo. In fasi successive può manifestarsi anche ittero. Il solito Sarmiento de Gamboa ha raccolto i nomi dei suoi maggiori esponenti. Suo padre è un cantante e sua madre una violinista. Inoltre è stata la protagonista di numerose pellicole indipendenti irlandesi. "Inoltre ogni carattere corrisponde a una diversa età nella vita dell'uomo." Non entrò mai in servizio operativo. Julius Wolff "Ad assistere alla scena c'è pure Lucio, sopravvissuto e travestito." Una via della stessa Spoleto è a lui dedicata. Fu la quarta volta che il Canada ospitò tale evento. Al college ha giocato a football all’Università del Wisconsin. Il territorio produceva cereali, canapa e lino. Con questa band ha fino ad oggi pubblicato quattro album e una raccolta. Nel tempo il potere del Parlamento crebbe lentamente e in maniera non lineare. Accesso diretto "Particolarmente documentato è lo sviluppo di quest'ultimo gruppo." La sua biblioteca è conservata a Roma. Le pompe a immersione servono per far risalire i liquidi in superficie. Gli Amago attaccarono i Mōri mentre attraversavano il fiume e ne seguirono duri combattimenti. Predilige suoli calcarei. La baia è la più popolare e grande spiaggia della zona di Vladivostok. Essi sono legati tra loro da un nastro tricolore. "Vide la vittoria finale dell', che vinse il suo sesto titolo." Il gioco presenta finali multipli. "Il giorno dopo il comunicato dell'Università aveva come titolo ""i bottoni parlanti""." "Ha anche recitato nel musical di Broadway ""Brooklyn"" nel ruolo del cantore di strada." Regno armeno In questo modo, ogni torre poteva essere ricostruita in circa una settimana. "Tuttavia il suo ruolo, così come quello del Senato, era complementare; infatti l'art." Apogeo, vita privata e morte di James Dean. Ancora allievo partecipò ad alcune operazioni della Guerra di Libia. "La voce è doppiata da Marco Balzarotti, è l'ultimo nemico del gioco." "In questi anni ci fu l'ultimo tentativo di risollevare il marchio Packard." "Gli album di maggior successo sono stati ""Motive"" e ""Superstar""." È stata anche utilizzata per breve tempo come base delle operazioni dello Squadrone Supremo. "Sechi inventò per ""Panorama"" lo slogan ""I fatti separati dalle opinioni""." "Il secondo singolo estratto fu ""Life After You""." Il libretto, denominato Melodramma in due atti è di Felice Romani. La sua salma è inumata nella chiesa degli agostiniani a Parigi. Vincent Marchetti Poi la sua voce vacilla, si trasforma in pesante respirazione ed infine muore. "Per estensione, viene detta ""Bond girl"" anche l'attrice che interpreta tale personaggio." Il libro non è mai stato tradotto in italiano. La Sedes organizzò manifestazioni, gruppi di lavoro e dibattiti in tutto il paese. Ogni anno sono attualmente pubblicati due numeri, un tempo quattro. Ulteriori tombe si trovano nel cimitero dietro la Sala Grande. Nel video abbiamo il susseguirsi delle quattro stagioni. Inizialmente lo stemma della casata Maffei di Volterra fu il Cervo nascente. "Quest'ultimo accessorio è obbligatorio nelle gare ufficiali delle federazioni giovanili." Del resto i passeggeri furono pochi, perlopiù curiosi e bambini. "All'Ordelaffi fu concesso di governare come vicario pontificio su Forlimpopoli e Castrocaro." Il decadimento si misura in s. Alle sette della sera dello stesso giorno il marito era già ricoverato in ospedale. Ha origini olandesi e spagnole. Wojtyła fu presto soccorso e sopravvisse. Danilo Aguirre Questo lavoro lo fece conoscere in tutta Europa. "Desiderio ritentò una seconda volta l'anno seguente e vi riuscì." Diversi i tentativi di fuga provati inizialmente dai corridori. Il mondo è meraviglioso "Si rifugia in colonie di diverse migliaia di individui all'interno di grotte e miniere." "È un'opera in tre atti con prologo per solisti, coro e orchestra." Il legame con altre proteine plasmatiche è invece di gran lunga inferiore. Le orecchie sono piccole, rotonde e ricoperte di piccoli peli. Anche i Paesi Bassi hanno una significativa scuola di fumetti Disney. "L'altro, Bath, è interamente circondato da North East Somerset." Rossellini proponeva di ripensare radicalmente i normali corsi. Christian Jones La festa è la più importante delle feste nazionali del Sudafrica. Gli insorti stessi erano coscienti che si trattasse solo della decisione di come morire. Morì in Roma quasi un anno dopo. La biologia della specie è ancora non del tutto nota. "Un'associazione locale si occupa della sua salvaguardia." Jurij Michajlov È riconosciuta ufficialmente dallo stato e regolata da una commissione nazionale. Zaccheroni si dimise alla scadenza del contratto con la federazione. Qualche notte più tardi le trombe comparirono ma anche questo gesto restò anonimo. Le linee sono percorribili in entrambe le direzioni di marcia. Saltuariamente, fu anche sceneggiatore e produttore. Chiude la stagione al trentaduesimo posto con tre punti. Nella loro lunga carriera hanno inciso oltre venti dischi. Situata nel quartiere di Albaro. Il processo di italianizzazione fu più forte in Alto Adige che nella Venezia Giulia. "All'arrivo, Lucullo si mosse dalla provincia per togliere l'assedio a Cotta in Bitinia." Arrestata per i suoi crimini, viene processata. Come ormai consuetudine, la manifestazione è organizzata in due fasi. Poteva anche includere stanze per i viandanti utilizzate liberamente dai viaggiatori. Tiene periodicamente seminari presso Festival e Conservatori italiani. Milita nella Peršaja Liha, la seconda serie del campionato bielorusso di calcio. Prima Edizione Tale versione venne resa disponibile anche per il mercato giapponese. "Il Vescovo di Londra, primo vescovo della Chiesa Anglicana, è il prelato dell'Ordine." Jennifer Pareja "L'isolazionista Paraguay non è stato invitato." La maggior parte della nobiltà portoghese prese parte alla spedizione. Possono essere utilizzati liberamente nelle proprietà private. Il fegato possiede una faccia diaframmatica e una viscerale. È conservato nel Museo nazionale di storia naturale a Lussemburgo. È possibile accedere da cinque diversi gate in tre diverse nazioni. "Divenne sacerdote e stretto collaboratore di Massimo, all'epoca vescovo di Nola." "Le due hanno poi attaccato MsChif fino a quando Melissa non l'ha salvata." La narrazione risulta infatti troncata. "George Stephenson guidava la locomotiva principale, la ""Northumbria"" mentre Joseph Locke guidava la ""Rocket""." La Repubblica ne fu ben presto informata tramite il suo ambasciatore alla corte francese. Il film fu girato per gli interni negli studi Titanus della Farnesina. Pare impossibile che non si sappia ritrarre che i luoghi comuni della città. I capolavori di questa arte raffigurano spesso scene di caccia con elementi naturalistici. "La lunghezza dell'intero animale non doveva raggiungere il metro e mezzo." La città è sede della Universidad Nacional de La Matanza. Esso fornisce un habitat per molte specie di falena e la farfalla. Le destinazioni sono Napoli e Sorrento. Dopo tre anni, Greco fu scambiato coi Cleveland Browns. Decidono così di tentare di riparare la creatura. Riuscì a salvarsi dalle truppe unitarie fuggendo verso Buenos Aires. Il giovanotto, però, rifiuta sdegnosamente, continuando imperterrito a seguire la propria passione. Per gli uccelli la questione è più complicata. "È cugino di secondo grado dell'ex attaccante ivoriano Didier Drogba." Per il pilota giapponese Hiroshi Aoyama si tratta della prima vittoria nel motomondiale. "Lui è la mente che sta dietro al ""colpo di Angola"", cioè questa truffa." Ottiene in seguito il titolo di Pascià di Tunisi da parte del sultano ottomano. Il torneo è una competizione a squadre maschile e femminile. Fu a questo punto la nobiltà georgiana a dividersi in due fazioni opposte. Corsini fu consultato, ma rimase ostinatamente ostile a Lambertini. Con questo modello si può approssimare bene il comportamento dei riflettori. Varie specie rare di uccelli nidificanti legate alle falesie indisturbate. "Occupa una parte dell'isola di Cuyo e alcune isole minori." "Il centro della città è raggiungibile attraverso il ponte ""Grande-Duchesse Charlotte""." Per la prima volta gli statunitensi restano fuori dal podio olimpico in questa specialità. "Il quartiere è un'area residenziale, costituita prevalentemente da case popolari." È un abile spadaccino e più di una volta salva la vita ai protagonisti. "Un'altra grande terrazza è posta sul lato di via delle Grazie." "Quanto è il numero de' tuoi furti!" Topolino e Paperino seguono Pietro nella segheria e lo tengono sotto tiro. Corse prevalentemente in Svizzera ed in Italia. È conosciuta come il più lungo tunnel di metropolitana abbandonato degli Stati Uniti. Ridley era destinato a lasciare un segno indelebile sulla scienza emergente del collaudo aeronautico. "L'acqua, muovendosi, avrebbe trasmesso il suo moto al disco della Terra, provocando i terremoti." "Lucas Cranach il Giovane continuò l'attività del padre e del suo studio." "È un uomo avaro, pigro e anche un po' meschino, però di buon cuore." "Nella stagione successiva subì un'altra retrocessione, scendendo in Kakkonen." In alcune scene potrete guidare il cavallo. A livello pratico, si estende la definizione dei nuclei di Poisson a problemi n-dimensionali. La popolazione è etnicamente e culturalmente varia grazie delle attività di lavorazione dei pesci. In questi attacchi gli iracheni hanno perso due motocannoniere Osa. Re Boris venne così ridotto allo stato di re fantoccio. "Quest'ultimo viene costretto da Negan a confessare la colpa non commessa e viene ucciso." "Nacque probabilmente nell'Île-de-France, nei pressi di Parigi." Reagisce violentemente anche con agenti ossidanti e perossidi. È predato da pesci di dimensioni maggiori. La band, malgrado abbia avuto una formazione così importante, ha avuto una vita breve. La basilica fu eretta alla metà del I secolo. "La robustezza delle navi, nonostante l'aspetto abbastanza esile dello scafo, era stata ben curata." Questo ibrido relativamente raro ha una forma intermedia tra quelle delle specie parentali. Da allora, Price venne sempre rieletto con ampio consenso nelle successive tornate elettorali. La Lituania ha gareggiato in una delle due semifinali. "Non stare a provarci""." "L'otreotide è sotto indagine per il trattamento del dolore in pazienti con pancreatite cronica." Il ritorno di Arsenio Lupin In loro onore quel tratto di strada è oggi chiamato via degli Alfani. "Fu nominato ""Sovrintendente del Corpo del Genio""." "Il terzo atto si svolge all'interno del tribunale istituito per interrogare gli accusati." I giocatori devono trascrivere le mosse sul formulario fino alla fine della partita. "Il suo margine superiore scende inferiormente formando l'incisura mandibolare." "L'interno è andato completamente perduto." Nel territorio comunale si trova il Monastero di Santa Maria di Poblet. "È il primo edificio progettato dall'architetto Frank Gehry in Australia." In Coppa Latina, per la seconda volta, si classificò terzo battendo lo Sporting Lisbona. Il padre, Giovanni Battista e lo zio, Giovanni, erano a loro volta pittori. "Un'ampia tettoia in cemento copre il portale d'ingresso." Jessica Eddie Presi un foglio di carta e scrissi il nome da attaccare sulla porta. Il nome deriva dalla prossimità ad un lago in seguito scomparso. Tali dei erano inoltre fortemente specializzati. Anzi decisamente a rinunciare. "Co-dirige l'istituzione con la coreografa Sasha Waltz." Fu autorevole membro della Comunità Ebraica di Modena. "Il nome deriva dal tedesco ""Mandel"", che in italiano significa ""mandorla""." "Nella fanteria dell'Esercito spagnolo un cabo è un capo squadra." I due si conobbero nel palazzo fiorentino dove Girolamo Bonaparte esule era stato accolto. "Per sua stessa ammissione, ci testi dell'album sono meno criptici." Sul muro di fondo una doppia scalinata a tenaglia conduce a un livello superiore. Da allora i giochi si tengono regolarmente. "Il funerale di Gallant avverrà durante l'ultimo episodio della dodicesima stagione." Amy, alle prese con un difficile caso di omicidio, perde il controllo della situazione. Oltre al latino, possono essere utilizzate le lingue più conosciute. Nel frattempo avviò una fiorente attività imprenditoriale nel campo della seta e della porcellana. Onorato tuttavia rifiutò, scegliendo di ritornare al fronte. Ricardo Bravo Raggruppamento Reparti Specializzati Il piano superiore era adibito ad abitazione del custode. Di simile opinione fu anche Vincenzo Mirabella. Sul retro del capitello infine è rappresentata la Madonna del Rimedio. Calendario girone finale "Il romanzo ""Disegnare il vento." "Sui documenti è attualmente in corso l'opera di inventario e catalogazione." Dopo la guerra, tornò alla Vanderbilt. "La causa del mancato svolgimento di queste partite è ricordata come la ""grande disputa""." Tutti e tre erano guerrieri e comandanti militari del loro zio, il re Davide. Attualmente pensionato, si occupa di energie alternative. Alternativamente, si può festeggiarlo lo stesso giorno di Giacomo, da cui deriva. È retta dal vescovo José Isidro Guerrero Macías. È questa caratteristica che dà il nome al gruppo. Al momento vive e lavora ad Istanbul. "A causa dell'esiguità del centro urbano, a Torregrotta non sono presenti trasporti pubblici urbani." Intanto Bender conduce una relazione segreta con la moglie del capo della robot mafia. Finora hanno ottenuto la laurea honoris causa solo tre donne. "Successivamente diventa responsabile dell'area scouting e ricerca partner, sempre del Bassano Virtus." "L'uomo ucciso due volte" Molto buona. Dopo si fece aiutare dalla Roxxon Oil per aumentare le sue abilità. Per quel cartone ricevette una medaglia di bronzo. "Vi è una certa ambiguità per quanto riguarda l'origine del nome." Angelica e John ebbero quattro figli insieme. È sepolto a Parma, nella Cappella di famiglia del cimitero cittadino della Villetta. Ultimo fattore da analizzare è dato dalla robustezza fisica dei componenti. Da allora diresse numerose pellicole, alcune anche in Francia ed in Germania. È una formazione molto grande che si trova sul lato nascosto della Luna. Il vero simbolo di Ishtar era una stella a otto punte. Inizialmente egli lavorò come falegname. I hanno vinto il titolo per la prima volta. Antonio Lanza Bachelor Early Music Harp In seguito è stato tradotto in lingua inglese e commercializzato negli Stati Uniti. Bob e il suo collega lo scoprono e iniziano a preoccuparsi. È presente una forte arretratezza economica e civile. Il tutto è monitorato in tempo reale. Si descrive come una massa solida, solitamente unilaterale e con dimensioni variabili. "Rese inoltre obbligatoria per tutti l'educazione primaria." Tim Meadows Il presidente Emmanuel Carter dichiarò lo stato di emergenza e impose la legge marziale. Giovanni Cantacuzeno Si nutre di semi, frutti, artropodi e vermi. "In genere è la tradizione e l'esperienza che determinano queste dimensioni." Frequentano le acque temperate e temperato fredde di entrambi gli emisferi. Il collo era lungo e la testa piccola. Le altre case sono di moderna fattura, costruite essenzialmente per le vacanze. Ha partecipato a dodici stagioni della serie. A Gassino Torinese gli è dedicata una via ed una lapide commemorativa. La chiesa di San Francesco sorge su una piazza appena fuori delle mura. Harris ascoltò le storie in Georgia. Questa variante, a lungo poco giocata, è diventata molto di moda negli ultimi anni. È sposata con il regista Jake Kasdan. Anche il principio di Curtin-Hammett porta il suo nome. La cerimonia in questione è menzionata in uno scritto di Arnold Houbraken. Marcon, Marcone. Dopo questo attentato, la sede del giornale è stata regolarmente controllata dalla polizia. Se il circuito è in corrente continua la somma va intesa come somma algebrica. Per motivi di privacy, i nomi dei due poliziotti sono stati cambiati nel film. I linguaggi descritti dalle grammatiche dipendenti da contesto possono essere riconosciuti dagli automi lineari. Le zampe medie e posteriori hanno le coxe sovente fornite di stilo. Il nome di Francesco Cirio viene oggi ricordato in almeno quattro luoghi. La grande corsa Qui era solito raccontare la sua esperienza a chiunque si dimostrasse sinceramente interessato. Una comunità agricola statunitense, uccide a più non posso uomini, donne e bambini. Rocco ripiega su un suo amico. Gardner scrisse i suoi romanzi più popolari negli anni settanta. Diocesi di Tebe È un sobborgo di Minneapolis. "Anche l'anno seguente fu piuttosto fruttuoso, sebbene molto meno dell'anno precedente." Il trattamento può essere chirurgico e non. A giugno conclude la sua carriera agonistica. "Per tale motivo i personaggi sono stati realizzati senza una ""umanizzazione"" delle loro emozioni." "La miniserie può essere considerata la risposta Fininvest a ""La piovra""." "Fa parte dell'area amministrativa anche la località di Lunga." Lo stesso anno parteciparono anche al Vans Warped Tour. La contea si trova nella parte centro-meridionale del Maine. Scrive su due blog. Solo Giuseppe si salva, poiché dimostratosi fedele al boss. "L'integrazione è stata effettuata per mezzo di una mappatura automatica." Il museo è disposto su due piani. "Sposato, ha due figli: una femmina e un maschio, quest'ultimo nato in Italia." Il sistema venne usato a lungo. "È privo di coda, mentre l'uropatagio è ampio." Il frutto è una piccola capsula loculicida. "Si rifugia all'interno di grotte e talvolta anche in edifici." "All'interno conserva alcune opere importanti." Il territorio del parco si è costituito nel periodo carbonifero. Entrambi i suoi genitori sono Ebrei. "Per spiccare il volo batte velocemente le ali correndo sulla superficie dell'acqua." Improvvisamente delle guardie lo arrestano scambiandolo per un pazzo senza tetto. Il nome Brigida è tipicamente celtico e precisamente significa “persona eccelsa, splendida, meravigliosa”. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Undicesima ora""." "Fu lo scenografo ed il costumista del film ""Più forte, ragazzi!" Capo Verde non riconosce le unioni dello stesso sesso. Insieme alla moglie Erminia è stato un grande collezionista di arte moderna e contemporanea. Ognuno di essi, fece fare delle copie delle opere. Su una parete rocciosa vi sono alcune caverne. Il match a cui si riferisce questa tabella è il decimo della tabella soprastante. Il capitano Albert prese allora il comando del forte e dei suoi uomini. Con esso si estinse la famiglia. "È per ""ascolti"" il primo canale dell'azienda." La sua attività è prevalentemente legata a questioni astronomiche. La tipologia delle nuove monete suggerisce un commercio di vino, pesce e frumento. McMahon si insedia come premier in una situazione difficile. È la terza provincia più popolata della Cina. È considerato il testo che ha dato inizio al filone del cosiddetto realismo fantastico. Insieme a Sly, Bentley progetta la fuga di Murray. Progetto anche la chiesa della Santissima Annunziata ad Arezzo. "La figlia Enrica ha partecipato alla terza edizione del talent show ""MasterChef""." "In seguito ha frequentato l'università di Yale e l'università del Michigan." Altrettanto rilevanti furono i suoi successi in occidente. "Muove i suoi primi passi in Siria, nelle giovanili dell'Al-Futowa." È divenuto membro della Società Botanica Italiana. Il fabbricato viaggiatori è una struttura su due livelli, di colore giallo, recentemente restaurato. Il giocatore segna un punto per ogni semicerchio superato dalla pallina che ha lanciato. Le orecchie sono grandi e ben visibili. È in questi anni che Courtney si innamora del cantante dei Nirvana. "Venne poi eletto per quattro volte deputato, e venne nominato sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura." Insegnò anatomia alla Scuola Pratica di Parigi. "Svolge tuttora funzioni di Consulente del ""Comitato Nazionale per le Emergenze Medico-Psicologiche"" francese." Cattedrale di San Cristoforo sorge nel sobborgo di Forrest. Museo del bosco Moodie fu la prima interprete di alcune delle loro composizioni. "Si sposta a Roma coi genitori per l'opportunità calcistica offertagli dalla Lazio." Si suppone che sia stato allievo del compositore e maestro di canto Nicola Porpora. Famosi cristalli multicolori provengono da: Pala e Ramona in California, Maine, Brasile. Alla sua morte la salma fu inumata nel cimitero Fairview Memorial Park di Albuquerque. "Ma lo ""Sloan Great Wall"" non è una struttura." E allora la nostra morte verrà vendicata. Il palazzo comunale ospita anche il museo internazionale della fisarmonica. Fu capitano di complemento durante la seconda guerra mondiale. Si scende nei Sassi per delle arcate, che sembrano dei passaggi occulti. Il formato vide ogni giocatore affrontare i suoi avversari quattro volte. Inizialmente si pensava di affiancare Tommy Lee Jones a Matthew McConaughey. Esperto di relazioni industriali i suoi articoli sono dedicati a questioni sindacali. "Assur entrò a servizio di un più potente alleato e morì per l'imperatore bizantino." "L'applicazione di un modello matematico, però, gli prova di essere stato truffato." Con il nuovo modello arrivò un interno completamente ridisegnato. "Le scelte sono rese pubbliche nella forma di ""risoluzioni"" o ""decisioni""." Ed Peterson "Dopo aver ospitato una tipografia, oggi l'edificio è inutilizzato." Venuto a conoscenza della morte del figlio, per il dolore, preferì uccidersi. Le orecchie sono grandi, rotonde e bianche alla base. I suoi lavori sulla tragedia diventeranno dei classici della filologia. Sua figlia, Luisa Banti, divenne una conosciuta archeologa. "L'incontro ha visto opposti il Boca Juniors ed il Racing Club." Ritorna per la seconda volta ai Patriots come coordinatore della difesa. È stato tra i fondatori della casa editrice torinese La Rosa. Differente e meno nota è la variante di profilo. È un reato comune, di evento e a forma libera. Brendan Rodgers viene confermato alla guida della squadra. Il mercato è un evento adatto alle famiglie e una attrazione turistica. "La traduzione del titolo è ""galline bianche"", ""slang"" americano per riferirsi alle ragazze bianche." Finalmente restaurata, è oggi stata trasformata in auditorium del Conservatorio di Parma. "L'uomo però assale fisicamente Julia gettandola su un tavolino di cristallo." Numerose sono le borgate costituite dalle caratteristiche case in pietra e legno. "Julia, che ha l'obiettivo di scavare la miniera d'oro di suo padre, lo sposa." "Le larve si presentano come dei vermi bianchi dalla tipica forma a ""C""." "L'opera di un autore ignoto che risale alla metà del Seicento." Anche questi veicoli utilizzavano lo stesso propulsore delle precedenti. Comprendeva, grossomodo, la borghesia e il popolo, distinguendosi dal patriziato e dai semplici forestieri. Maria accetta. Sfocia nella Tura nel suo alto corso. "Chiude la gara, come l'anno precedente, salendo sul podio." Questo è un gioco per soli due giocatori. Dr Giuseppe Dal Ben. "Rivera impressionò favorevolmente e segnò due reti, come l'altro esordiente Bulgarelli." Elezione con voto riservato a coloro che pagavano le tasse. "Comparvero poi nella storia ""Exodus Noir"" della serie ""Madame Xanadu"", ambientata negli anni quaranta." Hideki Tsukamoto La telecronaca nella versione italiana è affidata alla coppia Fabio Caressa e Luca Marchegiani. I monaci erano pacifici e non disponevano di una forza militare. Ci stanno tracciando! Qui iniziano ad arrivare i primi successi internazionali. "I laghi collocati attorno alla montagna sono i più vasti dell'area." La Bibbia ebraica elenca i confini per la terra di Canaan. "L'applicazione è disponibile dalla terza versione del sistema operativo." La città è abitata per lo più da popolazioni del gruppo etnico Yoruba. Lluís Mas Strindberg trascrive un sogno, con tutti i deliri che un sogno può comportare. In seguito ad un attentato, un aereo esplode sui cieli di Washington. Persone di cognome Mancini La maglia è di color granata. Alex pensa sia giusto e ringrazia tutti per il sostegno. Successivamente partecipò anche ad una breve tournée che i Clash fecero nel Regno Unito. È il primo capitolo della serie a non includere concorrenti maschi. "Nello stesso anno debuttano in Giappone esibendosi anche in televisione col brano ""Shock""." Consiste in un quintetto per armonica di vetro, flauto, oboe, viola e violoncello. Con i diversi gruppi, il cantante ha subito qualche incidente ed infortunio. Persone di nome Elena Inoltre regolava il lavoro delle donne negli opifici. Il portamento di questa pianta è decisamente strisciante e prostrato. In seguito, i gemelli raggiungono il grande e meraviglioso Regno delle Fate. Per osmosi, avviene uno scambio del liquido cellulare con la soluzione zuccherina. "Fu seguito da ""La visione"" e ""Fell""." Ha presieduto alla commissione di Giustizia. Presto il finlandese diventò la lingua più diffusa, e restò così per molti decenni. Si trova nel omonimo distretto e divisione. "Come formato di pasta da condire nell'amatriciana originale, occorre rigorosamente usare quello degli spaghetti." È interessante notare come, per tale insegna, sia possibile rinvenire altre due blasonature. Rossi partecipano al tour di Giovanni Ferretti. A metà degli anni novanta Buscema si ritirò in una sorta di semi-pensionamento. Larry Bird, Bob Morse, Dirk Nowitzki, Kevin Garnett ad inizio carriera. Spesso nel sacello trovavano posto edicole, fontane, statue e tavoli per le offerte. "Sua è anche ""Cold December Night""." "Ha inoltre collaborato al progetto artistico di ""Cuba o muerte!" "La forma femminile ""Jarmila"" è usata anche in slovacco." Il suo cuore fu trasferito a Tilly e successivamente nella tomba della moglie. Insegna alla Columbia University. In varie tradizioni, il dodici è un numero simbolico che rappresenta la completezza. In cristalli dal diametro massimo di un paio di millimetri. Intrattenne una relazione con una vedova, Rose Wheeler, dalla quale ebbe un figlio. Molte di queste formazioni hanno fornito fossili a cavatori del luogo e collezionisti. Dista pochi chilometri dal confine con il Senegal. "Nel frattempo, è dirigente presso varie aziende pubbliche nel settore dell'energia e dell'ambiente." È quanto accade negli infortuni che coinvolgono il quinto metatarso del piede. Fu un antico comune del Milanese. Ha ospitato in diverse circostanze la finale della Coppa di Cipro. Tra le sue particolarità di gioco spicca il fatto che sia ambidestro. La falena è visibile nel primo periodo estivo. Questi tipi di piatti vengono consumati sia in paesi europei che americani. "Il conte prese l'intera faccenda come uno scherzo." Riaperta negli anni sessanta, chiude nuovamente a causa degli scarsi risultati ottenuti. "Quest'ultimo era condiviso con la Grand Am e la Oldsmobile Calais." Il torneo è stato vinto dai padroni di casa. Nessun dipendente della ferrovia era ancora sul posto. Hanno un corpo abbastanza allungato. È stato capitano della Nazionale Italiana. Al progetto aderì Duilio Cambellotti che decorò le mura di una scuola elementare rurale. Il canale mirava a prendere in esame tutte le aree dello spettacolo. "La vincitrice del ""Master Round"" si aggiudicherà il titolo." "Con questa vittoria ottenne il premio ""Submission of the Night""." Le relazioni fra le due nozioni di omotopia e omeomorfismo sono spesso non banali. "In origine l'album uscì senza tracklist e in poche centinaia di copie." Lo spettacolo era incentrato sulla musica. "Tutte le canzoni sono state incluse poi nelle raccolte ""Tracce"" e ""Selvaggia""." Il cuoio deve essere lavorato su entrambe le facce. Rientrato in Italia e conseguito il grado di maggiore, fu inviato sull’Appennino tosco-ligure. Brano dalla struttura armonica piuttosto complessa, si divide in due parti sostanzialmente diverse. La morte sopraggiunge per insufficienza respiratoria. Coltivò anche un certo interesse per la pittura. Adesso è in viaggio nello spazio interstellare. "I due fidanzati attendono con Nora l'arrivo della polizia e consegnano loro Scott." Sara manifesta a Tonali il suo amore in diverse occasioni. La lingua risultò di difficile decifrazione, nonostante la leggibilità dei caratteri cuneiformi. Il suo genio militare era istintivo e fantasioso. I più comuni sono le pile e le celle a combustibile. È considerato dalla critica uno dei capolavori del muto. Entrambi i pianeti hanno una massa minore di quella di Giove. Ha quindi allenato in massima serie femminile con il Basket Alcamo. I monasteri da lui creati hanno fatto la storia e la cultura della religiosità. Per i Carafa fu un incantevole luogo di villeggiatura. "Le prime parole del testo decifrato sono: ""statistics indicate""." Ha altri cinque fratelli. Durante la composizione Manzoni chiese spesso consigli e giudizi al canonico. Ideologicamente McHenry è considerato un conservatore. Occorre però precisare che quello degli orsi non è un vero e proprio letargo. Philip è costretto ad ucciderlo davanti alle donne, suscitando la paura in Meghan. "E ""non"" è infantile""." Protagonisti della guerra del Vietnam, valutarono pubblicamente lo scontro come una vittoria statunitense. Le porte erano in tutti i casi in legno. È diffuso in Brasile, Venezuela, Messico e Colombia. Anche la Repubblica Ceca, poco prima della ratifica ha ottenuto un opt-out dalla Carta. Testi e musiche dei Bayside, eccetto dove indicato. "L'influenza olmeca sulla cultura mesoamericana è ancora in discussione." Resta comunque un nome negli archivi della casa discografica. La promozione delle necessarie verifiche in materia da parte delle amministrazioni competenti. Debuttò come professionista subentrando nella gara del primo turno contro i San Diego Chargers. Gli adulti, invece, hanno una fascia orizzontale più chiara, giallastra, lungo il corpo. "Ha dato i natali Piero Balbo, partigiano e Medaglia d'argento al valor militare." Il tartaro accetta. "S. Department of Agriculture, Riley ha dato un notevole contributo ai progressi dell'Entomologia moderna." Ha donato la sua collezione italiana alla Fondazione Cristoforo Colombo a Genova. Delusa, lo rimuove completamente dalla sua vita. La definizione di pluralismo, sia interno che esterno, risale alla sentenza n. "All'interno della famiglia viene mostrato fondamentale il ruolo del padre." Mystery, spy story, romanzo storico, su piani diversi ma fusi tra loro. È il solo tratto a binario unico di questo asse ferroviario. "La scoperta avvenne durante i preparativi per lo studio dell'evento." La fermata è costituita da due marciapiedi laterali con due binari passanti. "L'anno successivo, prima del processo, Mussolini destituì tutti." Poco dopo, anche sua moglie Dorothy si spense. Le collezioni conservate alla Bibliotheca Alexandrina sono state donate da ogni parte del mondo. Compianto sul Cristo deposto Il protocollo serve a stabilire e gestire sessioni di streaming tra server e client. Teatro Bertolt Brecht Formia The Unicorn La vita di Frost fu costellata da innumerevoli tragedie. Le mandibole permettono di distinguere il maschio dalla femmina. Antonio Pellegrini "È il secondo capitolo della serie cominciata con ""Dark Castle"" pubblicato l'anno precedente." "Si tratta di una coproduzione italo-tedesca, con partecipazione minoritaria per l'Italia." La famiglia Russell attualmente detiene il titolo di conte e duca di Bedford. "L'unico tracciato preservato dalla nuova linea è quello della stazione di Pontebba." La libertà storicamente ha preceduto la democrazia e non il contrario. Zoey, Nicole e Dana ci provano ma finiscono solo per litigare e per dividersi. Era anche un noto gourmet. "Fu maestro, all'Università di Padova, di Vittorino da Feltre." La passione c’era, il coraggio di rischiare pure. "La località ha una lunga tradizione come villaggio di pescatori sull'ex-Lauwerszee." Comunque, Patercolo ricevette il trionfo al suo rientro a Roma. Antonia interveniva spesso per risolvere i conflitti nascenti tra i figli. Sono delle chiacchierone e parlano in continuazione. "Uno dei primi complessi sviluppatosi a Bovalino furono i ""Nuovi Gabbiani""." Ella sfoglia il libro su cui san Bernardo sta scrivendo omelie in suo onore. Ella sarà interessante, se si deve giudicare dal merito del Capitano Malaspina. Allo scopo erano predisposti tutta una serie di servigi. È sede del Museo di Ecologia. I singoli furono pubblicati nello stesso mese. Il giorno dopo i due si incontrano nella comunità di via Casilina. La struttura è in acciaio e cemento armato. Perciò egli truffa suoi amici e i vicini di casa. La capitale del nuovo stato era Palermo. Non possono viaggiare nel futuro. È inoltre cugino del cantante pluripremiato Sam Smith. La sua stagione si concluse al terzo posto nella nazione per numero di sack. Apparve anche nello spot del detersivo Ariel, e in uno della Barilla. Il tempio in questione è incluso nel complesso di San Domenico Maggiore. Grace pensa di continuare a suonare con gli Against Me! In seguito si reca a Padova, dove si laurea in medicina. Fu il primo premio di bellezza riconosciuto ufficialmente in un torneo. Presenta delegazioni anche nelle comunità autonome di Paesi Baschi e Valencia. Gli Slime produssero tre album studio nei primi anni. Maria Alejandra dovrebbe avere la responsabilità da cui prende il nome. "Le prime tre teste di serie hanno ricevuto un Bye per l'ultimo turno" Va a finire che Hester manda via da casa il cognato e il nipotino. Federico riceve una telefonata dal signor Gilardi. Fu uno dei principali esponenti della Scuola Classica del diritto. Sebbene sia detta caramella da ritagliare, solitamente non viene mangiata. "Essa infatti viene definita anche un ""handicap sociale""." Il libro ha sollevato indignazione in Germania, Austria e Svizzera. Il fiume Soar scorre ad est della città. Soltanto nove di questi esemplari della produzione originale sono sopravvissuti fino ai nostri giorni. "Si tratta della prima composizione conosciuta dell'autore, composta all'età di otto anni." Da lì nacque il suo interesse per la storia e la dottrina catara. "È indicata come abbondante nel Medio e parte dell'Alto Adriatico" In verità stava con Anna, ma non può dirlo. È nota per i palazzi barocchi e le industrie tessili e alimentari. La motivazione pertanto non è di ordine politico, ma di ordine religioso. "Quella stagione si chiuse, tra l'altro, al secondo posto in campionato." A Milano fa conoscenza del cardinale Federico Borromeo, al quale dedicherà una sua opera. Il liquido che entra in circolo nel loro corpo li mantiene in vita. "Uno degli esempi più noti è l'effetto Casimir." "È stato girato un video promozionale per il brano ""Grinder""." "Ha poi frequentato l'Università di Oxford." Durante i combattimenti Cratero fu ferito da una freccia. La piccola regina di Scozia abitava ed era educata comunque a corte. Si nutre attraverso la fotosintesi. Joseph Levis In tale occasione fu decorato della Croce di guerra al valor militare. Molto attivo è anche la sciamanesimo. "Liaison and Observation Teams, nuclei integrati all'interno delle comunità bosniaca." Al centro della città passa anche un omonimo fiume. "Tracy Barnes è stato ufficiale operativo della ""task force""." Ha filiali in tutto il paese. I due chiariscono ogni cosa e il progetto forzato di matrimonio viene annullato. La subcosta è completa ma molto debole. Noriko ha un fratello più piccolo. Il capoluogo di contea è Williamsburg Gli zoccoli appaiono compatti e resistenti. Il disco può essere considerato un concept album sui racconti di Edgar Allan Poe. Mediano, può giocare come interno o come trequartista. Tuttavia, Ralph scappa in segreto. Fight Song Il restante denaro fu stanziato da imprese sotto forma di forniture. Il romanzo riprende fedelmente la trama del film, arricchendola di particolari inediti. Jean Bourgoin In quella stagione vince sia la Coppa che la Supercoppa. In genere sono infestanti e rifiutate perfino dal bestiame. Anche queste teorie presuppongono due o più universi, fino ad un multiverso. Il professore accetta, ma il destino ha in serbo per lui una sorpresa. "Greg decide di partire con lei per rimettere in funzione l'impianto." "L'Associazione è condivisione di principi e obiettivi." Raymond Patriarca Sr. Le nuove occasioni di lavoro non si fecero attendere. Anche Dupuy lo poneva tra i primi comandanti tedeschi, appena sotto Hindenburg e Ludendorff. Il colore nel nome della tribù deriva dal colore caratteristico dei loro vestiti. Omero non fornisce particolari sulla stirpe di questo personaggio. Le coste sono un susseguirsi di promontori e insenature. Datosi successivamente alla carriera politica, aderì al partito democratico di Sinistra. Si trova nel piazzale alla fine del paese in direzione Recoaro Terme. "Il cratere è dedicato all'astronauta statunitense Michael John Smith." È considerato uno dei più bei villaggi di Francia. "Una scalinata porta a tre porte d'ingresso che si trovano su un ampio portico." "L'unica differenza tra le due versioni è che quella Digipak contiene un poster." "In un soffitto è un'opera di Francesco Maffei." È stato scritto e composto a due mani dalla stessa cantante. Il format del campionato non prevede un sistema di promozioni e retrocessioni. Lo spettro di ampiezza è chiaramente decrescente. Il libro si chiude con Aurora che chiede ad Henry di restare nel Regno. Erling Nilsen "Sopra l'halo, invece, è stata aggiunta una lamina per favorire i flussi d'aria." "Da questa miniera nacque la multinazionale ""Anaconda Copper Mining Company""." Il primo battitore da lui affrontato, Brandon Phillips, mise a segno un fuoricampo. "Anche Padre Heinrich Louis d'Arrest la osservò ripetutamente, restandone molto colpito dalla sua forma." È un film western statunitense con Gary Cooper, Ruth Roman e Steve Cochran. Intelligente e divertente, nonostante tutte le apparenze, lei ha bisogno soltanto di una possibilità. "Il programma vede il ritorno di alcune ragazze ""iconiche"" della striscia quotidiana." Ma il Ravenna Festival non è solo musica sinfonica. Nel tempo vennero sviluppati nuovi progetti e brevetti. Qui sono presenti due sarcofagi semplici della coppia fondatrice. Al mercato ortofrutticolo i clienti scelgono e acquistano. Il film è composto da sette episodi. Durante la propria reggenza fece anche costruire il nuovo palazzo vescovile di Passavia. "Il nome è ispirato al detto inglese ""Mad Dogs and English Men""." Concimazioni copiose nel periodo estivo. "I suoi servizi fotografici apparvero in alcuni numeri della rivista di moda ""Vogue""." La parrocchia civile è una delle più grandi della contea. Il suo design curvo evoca le onde delle dune del deserto. "Il più antico, tra quelli di proprietà comunale, è l'ex-municipio di via Gerli." La divisione ha filiali in Francia, Austria, Svizzera e Paesi Bassi. È una delle più prestigiose istituzioni di istruzione secondaria in Romania. Pedro Ken "Contiene anche una cover del brano ""Little Lies"" dei Fleetwood Mac." "Il verso ""How high can you fly with broken wings?" "Ma l'uomo insiste nel voler partire." Per la prima volta, Misano ospiterà il round in Italia. Ha avuto negli anni numerose ristampe. Questo contribuì a limitarne la diffusione. "Sei l'uomo rosso!""." Ha partecipato ai vari Festival Fluxus, e alle mostre collettive del gruppo. Le operazioni di pulizia etnica furono duramente criticate dalla comunità internazionale. Fu sepolta nel pantheon famiglia. Le vicende di Santa Maria della Croce sono strettamente legate al santuario. Arcesilao fondò probabilmente una delle città della pentapoli cirenaica. Ciò conferì ai marchesi un posto automatico nella Camera dei lord. Mentre lavorava al suo dottorato, scoppiò la guerra. Un ulteriore fornitore fu la Francia, soprattutto sul mercato africano. Questi però, dopo averlo inizialmente ben accolto, riconobbe come papa Benedetto. Entrò quindi in clandestinità e scelse il nome in codice Franca. Interventista, partecipò alla prima guerra mondiale. La storia si rivela essere un racconto di una nonna narrato a sua nipote. Roberto Ríos Osorio Il Quartiermastro in molte marine militari fa parte del rango dei sottufficiali. Come piloti vennero ingaggiati René Arnoux e Stefan Johansson. "Questa sua personalità non lo sta soltanto distruggendo, ma può mettere in pericolo l'Enterprise." Ottenne anche la cattedra di teologia dogmatica nel seminario. Dopo circa sei mesi si aggiunge alla Band anche il bassista Amos Baroni. "L'ipogammaglobulinemia è un evento avverso raro associato a carbamazepina." Suo padre aveva preso parte a favore dei romani durante la guerra Marsica. Si tratta di un monumento culturale nazionale. "Alcuni fossili di dubbia identità e risalenti all'Oligocene sono stati ritrovati in Francia." Il terzetto si scioglie e sia Myung che Isamu lasciano il pianeta Eden separatamente. Queste minoranze hanno costituito i propri gruppi di pressione politica. Anche le carte potere conoscono le gradazioni Bronzo, Argento, Oro o Super Rara. Il corpo in legno dello strumento è ricoperto con pelle bovina. Nel romanzo vi sono parecchi momenti in cui Achab non è presente. Ebbe quattro fratelli e una sorella. Ma Anna è spaventata da ciò che è successo e da Francesca, così scappa. I presentatori della serata sono stati Moreno Morello e Laura Freddi. "Il fenomeno è oggi conosciuto come ""nube ardente"" o frane piroclastiche." Suo obiettivo è creare un ponte tra la critica contemporanea militante e quella accademica. The Final Test Il lancio del volo equipaggiato invece subì ulteriori ritardi. Lo show venne anche ripreso da una trasmissione locale. Esistono due locande, un servizio sanitario, un ufficio postale e un forno. Riescono tutti a fuggire verso il rifugio di Nizza. A partire da questa edizione, il formato della competizione è stato cambiato. Il siluro, di cui si è accennato, era a prua, integrato con la struttura. Indiana è una donna intraprendente e generosa. Sono noti per le loro intense performance dal vivo. "Presente anche ""Una notte a Napoli"" dei Pink Martini." Le canzoni remixate sono gli storici successi della cantante. "Dovrei prendere il treno""." Oggi alcuni vegetariani propongono variazioni del piatto. Infatti, ai due lati del portale si notano i segni di due archi cinquecenteschi. "Da quest'opera emerge un certo interesse per il diritto romano, utilizzato come diritto sussidiario." Dove è molto comune, come in India, viaggia in grandi gruppi. Ghiaccio e neve possono essere fattori che giocano un ruolo pesante negli incidenti aerei. A luglio però la sanzione fu rimossa. Tuttavia gli esecutori più dotati sono in grado di raggiungere suoni più acuti. Veniva assegnato a comandanti e soldati che avevano combattuto coraggiosamente sul campo di battaglia. Questo comportò anche la soluzione degli scarichi alti, quindi sopra il sistema di trasmissione. Non ultimo, il terziario, rappresentato dal pubblico impiego e dal commercio. "La cittadina affaccia sul mare nello stretto dell'Øresund, di fronte alle coste danesi." È usato per chitarre, mandolini e banjo. Si nutre di carogne principalmente nella stagione invernale. Ferrovia del Nord La struttura organizzativa della banca può essere visualizzata sul sito web ufficiale. José Miguel Álvarez Pozo Le vicende si svolgono sempre al polo sud. La località è dedicata a José María Arteaga, generale messicano. Il termine può indicare anche quattro o più pali presenti su uno stesso scudo. Emerse così la dualità fra Mao, comandante politico, e Zhu, comandante militare. Testi e musiche dei Clutch, tranne dove indicato. "Il personale del corpo fu trasferito nei ruoli dell'amministrazione della pubblica sicurezza." Si può effettuare allora un distinzione tra di esse in base al legante utilizzato. "Fu anche una componente del ""Balletto delle donne"" di Margherita Gonzaga d'Este." "Il video è un montaggio di immagini tratte dal ""Butterfly World Tour""." Imitazioni sono fatte in gesso di Parigi o altri materiali. "I tempietti hanno l'aspetto neoclassico a pianta circolare." Alcuni anni dopo riuscì a recuperare il rango di senatore. La ragione principale della sua visita era convincere gli irlandesi a partecipare alla guerra. Nello stesso anno è diventato rettore del collegio Capranica di Roma. "Insieme al Presidente dell’Istat, ha coordinato la ""Commissione scientifica per la misura del Benessere""." Alcuni credono che potrebbe essere stato il primo a farlo. Dopo aver sentito ciò, anche Ken sconfigge Millenniummon. "Dopo la guerra fece parte dei comuni restati con l'Impero austro-ungarico per libera scelta." Kate e Charlie, una giovane coppia sposata, hanno entrambi problemi di alcolismo. La pellicola fu un buon successo al botteghino. Secondo un testimone, Caterina visse come una vedova. "L'attore vive a Los Angeles." In caso di parità di punteggio, viene considerato il tempo impiegato. "Questa perdita molto sensibile per l'esercito, lo è stata particolarmente per me." Misura le lunghezze. "Le funzioni di Green si rivelarono poi utili per l'analisi della superconduttività." Proprio dalla visita di Stendhal a Firenze fu nominata la cosiddetta Sindrome di Stendhal. Il problema viene risolto attraverso la costruzione della cosiddetta condizione di tangenza. Entrambi gli alpinisti persero la vita durante la discesa. Dal punto di vista amministrativo appartengono alla regione raguseo-narentana. "Anche le mani dell'amore." In base alle sue volontà fu sepolto nella città natale di Turda. "Debutta ufficialmente comparendo come comparsa nella soap opera ""Quando si ama""." Giacomo era figlio di Maria Stuart, regina di Scozia ed Enrico Stuart, Lord Darnley. Era venerato come dio dei magazzini e guardiano delle porte. Sisko ha ammesso che aveva avuto lo stesso pensiero. "Attualmente collabora con il quotidiano ""Il Foglio""." "Inizia a suonare in diverse città con diversi nomi d'arte." Rimasero nelle città romene quegli emigranti che nel frattempo avevano rinunciato alla cittadinanza italiana. Altre irregolarità della linea costiera sono date dalle foci ad estuario dei fiumi. Dominata dalla Cattedrale di Santa Cecilia, fu edificato a partire dal X secolo. "Queste sono le storie che desidero fare""." Natale Di Piazza Questa preghiera è una proclamazione della santità di Dio. "È evidente l'influenza della poesia dei poetae novi." Inoltre non sono elencati i numeri di modello che identificano i bundle software. "I titoli di lavorazione furono ""The Custer Massacre"" e ""Massacre at the Rosebud""." Nella zona adiacente al museo è presente il laboratorio di tessitura. Promette, allora, a Mary, la sua fidanzata, di comportarsi meglio. Battaglia di Ascoli Ferito, rientrò ad Angers, dove morì tempo dopo. Diverse date furono spostate a marzo, mentre altre furono cancellate. Questa nuova interfaccia ha rimodernato completamente la gestione dei giochi e degli amici. Successivamente vi si insediarono, tra gli altri, i Cumani. Richard Henry Dana Jr. Consistente, tenace, bianca. "L'intento della Hertz è certamente arduo e forse troppo azzardato." I merli, andati perduti col trascorrere del tempo, attualmente non sono più visibili. Le loro influenze vanno dal jazz al rock, dalla musica classica al punk rock. Giuseppe Brescia "Si è perfezionato all'Accademia musicale Chigiana di Siena." "Bellarmino scrisse le ""Disputationes"" mentre teneva lezioni al Collegio Romano." Torna poi in Brasile, ancora al Vasco da Gama, dove rimane per tre mesi. Nonostante questa alleanza però, Amanda nutre ancora odio verso Lara. La famiglia è ancora oggi fiorente. Venne distribuito anche negli Stati Uniti in settembre. Gli Wei settentrionali conquistarono gli Liang Settentrionali. Sono per questo in corso ricerche di approfondimento. "Il titolo imperiale secolare del Figlio del Cielo era ""Imperatore della Cina""." "L'uomo però li ha anticipati e ha innescato una bomba." Vengono in tal modo sottratte alle assemblee molte delle sue prerogative. "Per partecipare alla Spedizione dei Mille disertò dalle truppe della Lega dell'Italia Centrale." Dopo quella notte, George rimane a casa di Francis come amante. Il campionato venne vinto da John Love su Lotus-Ford Cosworth. Si tratta del primo singolo del gruppo a raggiungere la vetta della classifica inglese. Questi elettroni intrappolati sono alla base dei centri di colore. La critica ha trovato nel brano una forte somiglianza allo stile di Chris Brown. Dopo il spesso appaiono sulle monete le ami del papa regnante da sole. La nazione più medagliata fu il Belgio. Quando esposta in verticale, la striscia blu viene posta a sinistra. Edward Cook Ovviamente i freni erano a disco autoventilati, con servofreno. Una scalinata rettilinea collega la strada stessa alla piazza. Nuova serie. São Simão Dopo poco tempo abbandona però la carriera concertistica in orchestra. Preferì dunque osservare gli scontri dalla retroguardia. "Il settore orientale è noto anche con il nome di ""Stagno di Quartu""." In prigionia comincia a scrivere libri basati sui suoi viaggi immaginari fatti da ragazzo. Il progetto venne affidato al grande architetto Philibert Delorme. "Peripezie di viaggio dei Sette, fra cui la mancanza d'acqua." Al quarantatreesimo giro Max Verstappen colpisce Vettel, nel tentativo di sorpasso. I comandi venivano inviati dal centro di controllo. "Successivamente l'azienda italiana Gio." "In quest'ultimo caso è stato ipotizzato che potrebbero essere dei pianeti di carbonio." Eccone i testi per gli argomenti più significativi. "L'ordine di cristallizzazione dipende da quattro fattori: temperatura, pressione, composizione relativa e gas disciolti." Secondo la tradizione, infatti, San Bernardo era sempre accompagnato da un asino. Ai concorrenti vengono date quattro carte, contenenti tre numeri e una corona. Lo stile originale del Bodoni è periodicamente ripreso da altre caratteri. Giacobbe otterrà in seguito anche Rachele come sua moglie. "L'album ha raggiunto la prima posizione nella classifica Classical Albums." Si nutre di invertebrati e di piccoli pesci. Fu lo stesso produttore cinematografico a scegliere per lei lo pseudonimo di Rhonda Fleming. La linea ferroviaria si presenta a binario singolo, non elettrificato. Richard viene ucciso durante una strana rimpatriata tra ex colleghi di università. Intanto, il Cataclisma si avvicina. Fotografando, brano pop scritto dagli stessi autori, era il lato B del disco. "La chiesa di Sant'Anna si presenta in stile barocco piemontese." Si nota una ricerca nella gestualità per apparire più naturale e spontanea possibile. "Taylor introdusse il processo ""hot blast"" a Vienne e La Voulte-sur-Rhône." Lo sviluppo di questo velivolo venne ben presto abbandonato. Fa parte degli inquinanti organici persistenti. Colse anche sei vittorie nel ciclocross, tra cui il campionato nazionale spagnolo. Il capoluogo di contea è Mentone. Le aree con un elevato Tasso criminale, cd. I semi sono di colore marrone chiaro. Fino agli anni ottanta era un villaggio di pescatori. "Nel film appare, in un cameo, anche Matt Damon nel personaggio dell'ex-fidanzato di Diana." Per farlo, è necessario uccidere dei mostri o portare a termine delle missioni. Il testo delle canzoni veniva tradotto o sostituito da nuove liriche. È affiliata al Comitato Olimpico Internazionale. Pancake decise di non correggere questo errore. Attualmente è presente in Africa, Asia e Europa. Prese quindi parte alla battaglia di Lero. Sono animali solitari. La società viene così radiata. "È stato vicecapo di gabinetto e capo dell'ufficio legislativo nel ministero dei lavori pubblici." Fa parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Water Right Foundation. A dirigere il settore tecnico viene chiamato Michele Poli. Sono fra le band di maggior successo del genere insieme ai Dimmu Borgir. "Ritornato allo Stato Pontificio fece parte del ""distretto di Tivoli""." "La sua apparizione avviene in ""The Punisher"" vol." Tony Maxwell si è aggiunto solo in un secondo momento al gruppo. È da allora che il distretto ha preso il nome di khet Phra Nakhon. Il territorio del circondario aquilano è molto complesso per classificazione. La città si arrese. Considerato il clamoroso insuccesso, fu replicata una sola volta. In posizione predominante vennero aggiunti anche gli stemmi di Margherita e Elena di Savoia. Le eruzioni effusive costruiscono vulcani dolcemente inclinati come quelli delle Hawaii "La storia è ispirata all'Amleto di Shakespeare, così come lo sono i personaggi descritti." Il capoluogo del comune è la città di Soledad. I metodi di sintesi industriale si possono suddividere in bottom-up e top-down. "Sul fiume Nan, si tiene la tradizionale gara annuale di barche ""lunghe""." Realizzato con copertina apribile e illustrato da tre acquerelli di Marcello Jori. Natalya e Alexa Bliss sono state sconfitte da Becky Lynch e Carmella. "È situato all'interno della zona abitabile della stella, seppur vicino al limite più esterno." "La violinista Regina Carter è ospite nella ""title-track""." In seguito Ranucci abbandonò la presidenza del Formia. Accolto positivamente dalla critica, il film si è rivelato un grande successo commerciale. "Concluse ottavo nella sua prima stagione, poi concluse al terzo posto l'Autumn Trophy." Durante le ultima fasi della guerra furono riutilizzati per missioni kamikaze. I singoli cilindri, disposti radialmente, erano abbinati a teste in lega di alluminio. È certo che avesse molti nemici così come molte amanti. Il manto, spesso e folto, è di colore grigio, marrone o nero. "Adotta una maglia nera, simile a quella degli ""All Blacks""." Nathan, il paziente, si ritrova a essere ossessionato dalle misure di sicurezza. Striature bianche sono presenti sulla nuca. "Nella settimana in cui uscì l'album, le poste inglesi erano in sciopero." Nel doppio maschile si sono imposti Anders Järryd e Robert Seguso. Di corporatura relativamente robusta, questo animale era dotato di alcune caratteristiche singolari. "Gradualmente sorsero in diverse città dell'isola le Tavole Pecuniarie." Il bank switching fu utilizzato anche in diverse console da gioco degli anni ottanta. Oltre alle attività del gruppo, Jang Woo-young porta avanti anche altri progetti. Piccole edicole funerarie affrescate compaiono anche nelle catacombe cristiane. "Buone le canzoni, cattive le coreografie""." Il peso delle azioni buone rispetto a quelle malvagie indicherà chiaramente il responso. È utilizzata una variante locale del Libro delle preghiere comuni. Per far fronte alla richiesta si dovette incrementare la produzione e assumere nuovi lavoranti. Vengono rappresentati solitamente temi faunistici, come musi di animali oppure animali interi. "Il nome del gruppo deriva da un termine Navajo che significa ""le mie sorelle""." "Si tratta di animali particolarmente portati per il dressage ""haute ecole""." "Durante i suoi studi a Roma, si unì all'ordine dei teatri." La ghiandola di solito non appare tenera, ma dura e liscia. Fu anche un giurista. Nei secoli successivi passò alla Pieve di Arcisate e alla Chiesa milanese. Dopo un periodo di stallo e riflessione la band decide di sciogliersi. Si tratta di una fra le più tipiche feste della Cantabria. Poco altro si conosce di questo santo. "Un altro film di grande successo è ""Il caso Moro""." Per questo le è stato attribuito il nome di Torre Mozza. "Al-Afdal rientrò a Damasco e al-ʿĀdil s'installò in Egitto." Comunque i risultati cinematografici sono stati buoni, rivelando la versatilità dei suoi romanzi. Per la stessa vicenda, inoltre, è stato nominato per il National Emmy Award. Kim Hye-ja Il ministro della difesa a questo punto ammette pubblicamente il ritorno di Godzilla. Il film non è uscito nei cinema italiani. Il padre era farmacista. Lunga composizione di Keith Emerson con testi di Lake. È sede di un delle due parrocchie in cui è suddiviso il territorio comunale. "Ma cosa c'entrava Phelps e perché Harry doveva informarlo?" È qui che nacque il biblista Jean Astruc. Ha avuto tre figli, Akiko, Yukiko, e Hideo. Trasmetteva programmi in lingua somala ed in lingua italiana. Per tal motivo, le stesse furono quindi eseguite in vari posti diversi tra loro. "L'ordine consisteva in sei carrozze semipilota e dodici intermedie." Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa si consiglia di diminuire il dosaggio. Successivamente, dopo una lunga arringa al popolo, viene proclamato re. "Raoul Bruni, ""Il divino entusiasmo dei poeti." Anche Elio Pandolfi doppia diversi personaggi: Agonia, Giovanni Caputo e una turista tedesca. Nato e cresciuto in Columbia, ha frequentato la Columbia High School. Cominciano a volare a sei settimane. Con queste scene il sovrano intende glorificare lo Stato. I primi momenti della guerra furono contrassegnati, per i romani, da numerosi insuccessi. Ha un fratello più piccolo di nome Takayuki. "Durante l'impresa il ragazzo viene colpito dagli Austriaci e perde l'uso di una gamba." Le tre squadre che vinsero questi incontri retrocedettero oppure furono promosse. La creatura successiva che passa ripete la frase e così anche quella dopo. Da allora sono state prodotte altre nove stagioni, più due speciali natalizi. Ha una sorella e un fratello. Per la Corea del Sud questa è stata la prima Expo mai organizzata. É composto da carne di maiale e piselli. I suoi resti mortali riposano nella cappella di famiglia. Anche i finimenti, gli stendardi e le decorazioni, sono realizzati esclusivamente a mano. In natura si trova come minerale noto come malachite. "La sigla spagnola, invece, è ""Que por qué te quiero"", cantata da Carlos Mata." In seguito, William tornò alla vecchia vita da criminale. Oggi è allenatore della sezione giovanile di nuoto delle Fiamme Gialle. Oggi è noto come Santi Bonifacio e Alessio. Le cariche possono essere situate al centro della catena o ai suoi estremi. La canzone è presente anche nel Greatest Hits della band. Io ho ucciso il Re. Le foche sono considerate animali molto intelligenti. I suoi videoclip hanno vinto diversi premi. Johnathan Thurston Cleo, sconfitta, torna da sola in città. Lì si trova anche una fabbrica che produce le uniformi dei pacificatori. Tutto il paramento murario esterno è in conci di pietra alberese disposti regolarmente. La testata venne trovata dopo quasi due mesi e mezzo di ricerche. Essi comprendevano unità principalmente di rango palatino. "A volte le truppe erano all'interno di Paola stessa." Prese parte al partito dei Cristiano Sociali. Il pH del gruppo varia a seconda del residuo R a cui è attaccato. Questo ulteriore sviluppo investì anche il territorio precedentemente utilizzato come luogo di sepoltura. La città è attiva anche nella produzione di zucchero, pane e prodotti caseari. Il palazzo fu edificato in epoca tardomedievale quale residenza di nobili casate. Il capoluogo è Princes Town. Comincia giovanissimo ad essere chiamato nella nazionale argentina. È sposato, ha tre figli, e vive tra Roma e Milano. La specie è segnalata a Panama, in Colombia, in Ecuador e in Perù. "Ha vestito la maglia dell'Altay Izmir, che lo ha schierato in venti occasioni." Mahmud si auto-proclamò re del Kurdistan. Toh, è morta la nonna! Korda era presente in qualità di fotografo personale di Fidel Castro. Il finlandese resta al quinto posto. Anche i fuchi producono almeno un feromone, attraverso la ghiandola mandibolare. Luca Marconi non prende parte al Gran Premio a causa di un infortunio. Leonardo Díaz Di entrambe le opere restano brevi frammenti. Per questo motivo si richiedono tipi di trasmissione multipla. È stato anche un membro della polizia segreta sovietica. Aveva grandi qualità tecniche e una discreta intelligenza tattica, oltre a un tiro preciso. Il romanzo è ambientato a New Orleans nei primi anni sessanta. "Robot e il nostro futuro""." Secondo alcune fonti le due lingue sono mutuamente intelligibili. Le brattee sono lanceolate, di colore verdastro con sfumature violacee. La costruzione è in pietra locale. Perché cambiate marito? "How's Your Poor Wife?" Il potere, la ricchezza e il prestigio sono le cause principali della conflittualità sociale. "Gli anni ottanta rappresentarono un'ulteriore svolta, segnata dall'avvicinamento alla decostruzione." Per esempio, se il trasportare oggetti è fatto senza motivo, allora è vietato. Padri e figli "Pertanto l'anno solare dura sempre undici giorni in più dell'anno lunare ordinario." Rodrigo Caro si fece carico del mantenimento di sua madre e degli otto fratelli. Comic Garden Non si conosce la data di pubblicazione né quella di una eventuale edizione italiana. In questo caso è prevista la possibilità di rese senza oneri. Per la prima volta il Partito del Popolo vinse le elezioni in Dalmazia. I giocatori provengono in maggioranza da Monte San Martino e da Amandola. La visuale è in prima o terza persona. Vestito di bianco, gli era apparso un giorno in riva al fiume. "Non utilizzò mai il soprannome di ""Phantom Girl""." Esso scende quindi in direzione nord-est. Intanto che vi scrivo qui nevica. Il matrimonio di lei è in crisi, mentre lui sta per sposarsi con Gin. Per un attimo mi sono persa nei suoi occhi blu. Tutti gli istruttori sono di livello nazionale, al minimo. Durante questo periodo iniziò ad esplorare il fotomontaggio. Le persone restanti vivono in città protette da barriere sparse nel mondo. Madeline riceve un messaggio criptico. Antonino Saetta fu poi nuovamente a Palermo, quale Presidente della I sez. Inoltre, i nobili croati mantennero le loro terre ed i loro titoli. In caso di difesa della dottrina cristiana, si parla di apologetica. Visse tutto nella sequela a Cristo e nella fedeltà al Vangelo. La linea laterale è quasi dritta. I reparti, già decimati, iniziavano a dare segni di scoramento. Nella città partenopea ebbe modo di incontrare letterati illustri che furono suoi maestri. Jon Conway Presentano abitudini molto varie. Pietro Genga Tuttavia le cose non sembrano andare secondo i piani di Elvira. Opi e di Adria Infrastrutture. Cercò anche di concludere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Ha al suo attivo collaborazioni con registi quali Marco Pontecorvo, Giulio Manfredonia, Paolo Franchi. Vi sono custodite opere pittoriche di notevole pregio. Tom Cruise, Robert De Niro e Robert Duvall declinarono. The Lie That Failed Il terzo movimento del concerto per oboe di Domenico Cimarosa è una siciliana. È ubicata in viale Estate, nella zona di Licola Lido, nel comune di Pozzuoli. In questo tipo di intervento vengono usate incisioni orizzontali e perpendicolari alla regione pubica. "L'opera è stata tradotta in lingua spagnola da Jorge García-Robles." Le sue opere sono tradotte in inglese, francese, olandese, spagnolo e tedesco. Dei due giornalisti scomparsi non si sono più avute notizie. Melina si fa male e Karin si prende cura di lei. Conteneva un resoconto di un viaggio per mare da Marsiglia attraverso il Mediterraneo occidentale. In sostituzione ora c’è un altoparlante sul tetto della chiesa che simula le campane. Anche Celestina viene ospitata, così i due fidanzati attendono fiduciosi tempi migliori. Nel corso degli anni ebbe una grande amicizia con Alfredo Di Stéfano. Le mine sono di colore verde oliva o sabbia e di forma circolare. Comune di San Nicola Baronia In molti ambienti naturali, è la fase finale del processo di decomposizione della biomassa. Negli anni napoletani frequenta le scuole fino alla facoltà di giurisprudenza. Ha cominciato ad interessarsi di musica sin da bambina. Nello stesso anno, Phillips ha lasciato il lavoro in libreria per concentrarsi sulla scrittura. "Anche ""Immortal"", come i suoi due predecessori, riceve il plauso dalla critica internazionale." Firma Le Page Fils. "È considerato uno dei mercatini di Natale più antichi e famosi d'Europa." Era infatti sopravvissuto a tutti i suoi parenti in Italia. Gli avannotti iniziano a cacciare immediatamente dopo la nascita. Il nome di von der Lasa fu aggiunto in seguito come coautore. "In aggiunta e a conferma di questa spiegazione, l'art." Chiude la regular season al sesto posto. Da qui il nome. Il dimorfismo sessuale è scarsamente sviluppato. Il sub sembra in piedi in un fondale poco profondo. Venne anche rinchiuso in un manicomio in quanto ritenuto pazzo e mentalmente instabile. Dipinse peraltro anche molte vedute delle coste normanne. Le popolazioni che possono quindi essere utilizzate sono ben otto. È andata leggermente meglio nella classifica irlandese la nona posizione. "Fu Barberis, allora direttore del ""Corriere dei Ragazzi,"" a indirizzare verso un tratto diverso." Il canale interno occidentale era un mare poco profondo, pieno di abbondante vita marina. Appare dunque chiaro che Anna abbia avuto una responsabilità nella morte di Alexander. Il Belgio termina comunque la manifestazione classificandosi quarto. Molte sono le novità tra i piloti nel primo gran premio della stagione. "Il blitz prevedeva anche l'uso di elicotteri e bombardieri." Nel frattempo i creoli passarono dalle petizioni di autonomia ai desideri di indipendenza. Gibson, così, continuò a dipingere solo per il proprio piacere. "I renani si appellarono nuovamente finché, dopo numerose sconfitte, cercarono l'accordo." "Nell'anno dell'Unità d'Italia, fu membro della commissione per l'esposizione italiana di Firenze." Il padre era ossessionato dalla Zanna di Ganesh, un manufatto storico di grande valore. "In Nepal, dove è ampiamente utilizzato, è chiamato ""timur""." Affaticamento, perdita di consapevolezza della situazione o disorientamento possono giocare un ruolo determinante. Il colore del logo è viola. "Ben presto la vita sull'Isola prende una piega violenta e sanguinaria." John Church In contemporanea al video è stato lanciato un sito apposito, dove vengono firmate petizioni. Nessuna traccia resta oggi in loco del campo di concentramento di Coreglia Ligure. "L'altra ala è invece più bassa ed era in origine adibita a scuderia." Ma la band si sciolse presto e si riformò senza Travis. Nasce a Venezia, ma subito si dimostra insofferente alla vita normale. "Dona a Sir Daniel la ""Balestra"" e la ""Balestra degli Eroi""." Cave di pietra bionda, oggi chiuse, si estendono sotto la città. Una ricca scelta delle sue opere si trova anche nel Grande Trianon. Tutte le migliori passano il primo turno. I suoi genitori erano Gaetano e Carolina Giorgini. "È tra le arene più moderne d'Europa." Il materiale giungeva dalla Croda Rossa di Sesto. Si trova in località Badia. "Tali collezioni di domande e le relative risposte di accompagnamento sono appunto chiamati ""responsa""." Nei primi anni venti, Vollmer iniziò lo sviluppo dei suoi mitra. Nella frazione Madonna si trova il Santuario di Santa Maria dei Miracoli. Phineas Taylor Barnum è apparso anche in storie a fumetti. Sète, Francia. "Quest'ultima ipotesi è meno frequentemente accettata, in quanto la dentatura risulta completa." "Accanto al mestiere editoriale Coltellini si dedicò all'attività di librettista e di poeta." "Le classifiche si riferiscono solo al brano ""Remember the Name""." È sposata con Tim Starling. Una volta purificati, gli Argonauti ripresero il viaggio verso casa. Il satellite aveva diverse missioni di diversa durata. "Durante la prima guerra mondiale Diatto produsse per l'esercito camion militari e motori aeronautici." Katarina ricevette la Golden Camera per il suo ritorno alle Olimpiadi. Split Second California Straight Ahead! Il film fu prodotto dalla Vitagraph Company of America come Broadway Star. Stabilire se vi sia una sensibilità al berillio è il primo passo nella diagnosi. Il capoluogo lombardo ospita molti altri edifici religiosi di grande valore storico e artistico. Sconosciuto è il motivo della decadenza e scomparsa di questo ricco insediamento. Quindi in quel momento i due si fidanzano. Pur essendo figlio del medico condotto del paese non ebbe mai vita facile. In questo elenco Visnù è celebrato come il Dio Supremo. Le riprese sono state effettuate a New York, nel quartiere di Brooklyn. Poi ritorna alla base e diventa una colonna portante della formazione bolognese. Dopo alcuni giorni la relazione tra i due diventa seria. Cinquanta vasi furono rinvenuti in Etruria e pochi esemplari in Sicilia, Egitto e Turchia. "Per nulla al mondo!""." Fa parte del comune di Sluis, situato nella provincia della Zelanda. Sono loro che invocano i cavalieri quando lo reputano opportuno. Questa fu la prima volta che la struttura di un enzima venne chiarita definitivamente. Tatra citò in giudizio Porsche. La metilazione proteica è un tipo di modificazione pre-trascrizionale. Fa interamente parte del comune di Nus. Tale processo era però limitato dalla notevole quantità di coke che veniva prodotta. Ma lei gli preferisce Jo Sprague, il figlio del guardiano del faro. "Varie migliaia, da tutta l'ex Jugoslavia, vivono ad Arzignano." Usualmente lo troviamo sotto forma di abrasivi flessibili o rigidi. Il suo simbolo era il capricorno e il cinghiale. Non essendo accaduto nulla, credettero in un miracolo del Santo. La sua dimensione deve essere uguale a quella di una cella di memoria. Mario Soto Era molto affascinante, possedeva un bel viso e una figura attraente. Il padre, commerciante, prende parte al movimento indipendentista. Fu inoltre il capitano della squadra. Tutte le unità appartengono al deposito di Catanzaro. The Wind "I titoli di lavorazione furono ""A Baby for Midge"" e ""As Time Goes By""." New Haven conservò quindi il suo carattere coloniale. Nei codici a barre continui, ciascun carattere può avere una lunghezza diversa. "Legalmente, i malviventi sono imputabili di truffa, eventualmente aggravata dall'associazione a delinquere." Le nascite furono celebrate sulla monetazione imperiale. Il trono della dea è una sedia senza schienale e senza braccioli. Ne furono trovati anche altri sepolti con il re. John Lennon presenziò al concerto del Nassau Coliseum a Long Island. Il confronto tra i differenti modelli sociologici avvicina la spiegazione teorica alla realtà empirica. Lo stilista è sepolto nella tomba di famiglia a Strobl nel Salzkammergut in Austria. "La presenza di questa capacità di missilistica antinave è tipica di un ""incrociatore aereo""." "Ciò che è insolito è l'associazione di questo ad uno stato cosciente della mente." Le zampe sono marroni chiare. Come in altre sue opere pose attenzione a come cade la luce sui braccioli. "L'esercito di Obregón includeva fanteria, cavalleria e almeno un pezzo di artiglieria." Gravemente rallentata dai danni subiti riuscì infine a salvarsi nella rada di Cadice. "Seguiranno a ruota i commenti di altri critici, anche riguardo all'attribuzione dello stendardo." I canti sono spesso in francese. Luigi Carbonari Tutte le frecce presentano, di norma, la punta rivolta in alto. Alcune navi sono in grado di imbarcare uno o due elicotteri. Nel lago vivono pesci quali il salmone e la trota di mare. Il modello era la Gendarmerie nationale francese. Questo impressiona particolarmente Karen, che sviluppa dei sentimenti molto forti verso di lui. "Dichiarò in seguito che l'ambiente internazionale di Oxford contribuì notevolmente alla sua formazione." La colorazione è molto variabile ma spesso presentano striature orizzontali. Inoltre questo aiuterebbe il suo possibile futuro matrimonio con Marcella, figlia di Lo Turco. Quarta e ultima collaborazione con Carlo Di Palma. "Questa è l'ultima stagione doppiata e trasmessa in Italia." Egli introduce poi la nozione di superficie rigata. Lele Corvi "L'imperatore più importante fu Krishna Deva Raya." Fu il fondatore del Naha-Te. Il dipinto è conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano. "La stagione successiva realizza un ""treble"", vincendo la Supercoppa, scudetto e Coppa Italia." Cercò di fare una sintesi tra Piaget e Lukács. Nei due anni in Italia conquista anche la cittadinanza italiana. Ogni fiore reciso disponibile in commercio può essere qui acquistato. "La duchessa, che aveva conosciuto Casanova a Versailles, fa rimandare l'esecuzione della sentenza." Si nutre di copepodi. Di conseguenza, il Pordenone e il Monteforte Irpino sono stati ripescati. "Straordinaria l'impresa da leggenda scritta ad Alcobendas, in Spagna." "Quando l'uomo torna a casa, trova la moglie a letto con il rappresentante." Nonostante questo è però ancora intelligente, dolce e sognante. Nella parte finale di questa stagione fu stagista presso la Saturn-Trek. Anche le zampe sono sottili e allungate, ma hanno delle piccole spine. Quando parte il ritornello si vede una festa del carnevale. Fa parte della compagnia di Dario Fo per cinque anni. "Il primo volume della ""Letteratura Italiana." Ciò provoca però anche le invidie del mago Merlino e di Morgan le Fay. In nessun caso ci furono perdite. "Inizia l’attività antifascista distribuendo il giornale ""Giustizia e Libertà""." Nota, le lettere non sono considerate uno standard, ma sono solo riconosciute dagli astrofisici. In particolare i due rifacimenti maggiori si ebbero in epoca gotica e tardo-gotica. Ha collaborato anche con celebri registi stranieri, come John Huston ed Orson Welles. "L'anno successivo fu inserito su ""Capital"" tra i giovani pittori emergenti." Quando Giovanni è ancora bambino la famiglia si trasferisce nel capoluogo. Nella versione italiana i relativi personaggi sono invece doppiati da Tonino Accolla. La prima rappresentazione assoluta avvenne sotto la guida di Richard Strauss. Bond organizza con Draco un attacco al Piz Gloria. "E' impegnata nella registrazione di tutte le opere per la realizzazione del Catalogo Ragionato." "L'idea principale è quella di creare un mercato dell'arte africano internazionale." "La mostra comprendeva anche manichini, idoli e maschere cerimoniali degli indiani d'America." Questa cosa però permetterà ai due di aumentare la loro intimità. In estate le due parti hanno rescisso il contratto. Sposata con Tim Owen, ha due figli, Gabriele e Alfie. Filmografia della Biograph Company "Ciò ha portato a sette anni di guerra con l'Inghilterra." Nelle medaglie presenti agli angoli campeggiano divinità femminili. Nasce a Chicago da madre messicana e padre portoricano. Quando furono scoperti dai sacerdoti francescani, alcuni di essi furono arrestati. La località è frequentata dagli amanti del windsurf. "L'evento ha avuto una grande risonanza sui media mondiali." La gara non vede nessun cambiamento nelle posizioni di testa. Percepisce infine quanto ormai sia conclamata la loro reciproca estraneità. Si esibì anche in Estremo Oriente. "L'opera è conservata nel Wallraf-Richartz Museum di Colonia." Trish Roberts "Come Api di Menfi si tratta di un'antica divinità della vegetazione." "Si tratta di uno spin-off della serie ""Plants vs. Zombies""." "Stava per essere radiato, quanto l'Italia entrò nella seconda guerra mondiale." "Tale impero veniva percepito dai crociati come uno Stato cattolico successore dell'impero bizantino." "C'era un bel po' di gente con cui lavorare." Solo recentemente Spengler è tornato a suscitare interesse. Aveva due sorelle gemelle maggiori, Elsie ed Ethel. I quattro livelli di difficoltà hanno ognuno la propria lista di record. "Di lì si trasferì a Milano, all'Accademia di Brera." Più precisi risultano invece Germania e Francia.. Il cratere è dedicato al chimico britannico Lewis F. Richardson. Da allora è diventato Professore Emerito. Lo strato viene quindi nuovamente compresso e il ciclo ricomincia. Jang Hak-young "Una volta diventato patriarca, Ciro si dedicò con ogni forza a sostenere l'unione desiderata." Le luci di bordo delle vie di rullaggio, ove presenti, sono di colore blu. Il film fu prodotto dalla Joseph M. Schenck Productions per la Feature Productions. La particolarità di questo gruppo è quella di unire elementi symphonic metal al deathcore. Subito dopo si ritrovo a dover risolvere gli innumerevoli problemi che affliggevano la città. Etelredo ed Alfredo guidavano invece i Sassoni. È uno dei più antichi insediamenti di Rohan. Bianca si trova sola col Bandello per le ultime preghiere. Tre anni dopo emerse il primo gruppo di guide. È diretta dal professor Silvio Vita. In dote, Bianca portò a Gabriele beni e terre del Veronese. Questo giorno era inoltre legato a particolari superstizioni. Il regolamento del Parlamento, art. La stazione serve anche la città di Abano Terme. "Dopo l'uscita del secondo album la band si sciolse per motivi incerti." Il dorso delle zampe è grigio brillante, mentre le dita sono bianche. Tutte le tracce sono state scritte da Leonard Cohen, eccetto dove indicato. Infatti, aspetta un bambino da suo marito. Campagnolo sviluppò questa idea dopo aver abbandonato la carriera agonistica. Oltre ad Abd Allah da questo matrimonio sono nate altre tre figlie. "Il suo nome è un omaggio all'astronauta spagnolo Pedro Duque." Si ritira dopo la cattura de la Gatta. Minoranze goral vivono nei dintorni. Il clima presenta inverni secchi e miti ed estati calde. Soggetti di questo primo periodo sono i suoi ex compagni di degenza in ospedale. "L'anno successivo, tornato ad Ancona, divenne direttore del periodico repubblicano locale ""Lucifero""." Tuttavia nel tempo accettò il punto di vista conservatore. Mike Garson Nel contempo iniziò a comporre delle operette. Dopo un solo anno di attività agonistica si decide a ritirarsi definitivamente. Le ultime cinque misure si chiudono su un arpeggio della tonica. Ha tradotto vari poeti albanesi in italiano. La fondazione fu sancita nel palazzo vescovile davanti al vescovo stesso. Oltre che scrittore, Bernardini è stato maestro per generazioni di studenti nei licei leccesi. Queste lettere possono dare indicazioni melodiche oppure ritmiche. Barrett trascorse gran parte del periodo della guerra di con lo Squadrone Mediterraneo. Più le piante si fanno complesse però, e più questa capacità si perde. "In luglio partecipa al Giro d'Italia." Delle sue melodie ce ne è pervenuta una. "Nello stesso anno, si recò in Inghilterra per studiare all'accademia navale inglese." Questi siti sono presentati in un database pubblico sul sito Web. "Oggi, la zona è stata riqualificata e nell'area sono sorte diverse abitazioni private." I contraccolpi interni di questa sconfitta determinarono il crollo militare e civile di Atene. Il ventre è giallo. Parte della dottrina li riteneva illeciti. Per la sua pazienza e tolleranza, è un grande compagno per i bambini. Il palazzo solo in parte distrutto e i suoi giardini sono ancora visitabili. Tuttavia, da quel momento il dado fu definitivamente tratto. Esistono numerosi mono-omoaromatici più complessi. "Il Crocifisso è quindi l'oggetto della visione estatica dei due santi." Suo nipote è lo scrittore Carlo Mazzoni. Il diabete è stato diagnosticato in diversi casi. Rasheed Dwyer Per il brano i Train hanno pubblicato un video musicale. Sono noti tuttavia solo tre vescovi di questa antica sede episcopale. Tour de Force Amilcare fu ucciso e le navi incendiate. Il suo corpo è seppellito presso le Basiliche paleocristiane di Cimitile. Quantità più alte di trigliceridi nel sangue potrebbero diventare causa di malattie cardiovascolari. Nella bottega del padre iniziò ad appassionarsi alla meccanica. La buona accoglienza del pubblico fece propendere la produzione a realizzare una intera serie. Ricardo Juarez Nelle vicinanze della pietra rimangono altri monumenti megalitici. Ne esistono di vari tipi. A notte fonda Rigoni decide di rimettersi in marcia. "L'album vanta le collaborazioni di J-Ax, R. Jones e Paolo Brera." Poco dopo, i due sopravvissuti, cominciano a percepire lo spirito del defunto. "Ad organizzare l'evento Imma Battaglia, Vladimir Luxuria e Vanni Piccolo." "L'ultima edizione è a cura delle edizioni Laboratorio Politico." Simone Augusto si sposò quattro volte. Ferdinando da Maria non ebbe figli. Il paese di Mezzano Rondani era originariamente ubicato sulla sponda sinistra del Po. Successivamente la salma viene adagiata su una pira funeraria. Nelle edizioni inglesi di entrambe le serie, è doppiato da Crispin Freeman. Nella rete non ci sono cicli. La coda ha la base nera e la punta gialla o bianca. Il gioco infatti contiene combattimenti molto sanguinosi e numerose scene di morte. In questo ruolo non passò molto prima che entrasse in conflitto col potente Bonifacio. In totale circa studenti frequentano le università di Bratislava. Gli stessi sicari effettuarono inoltre una serie di omicidi politici. Prende il nome dal comune svizzero di Arosa. Druuna osservando il paesaggio trova il luogo totalmente irriconoscibile e alieno. Lo si può osservare sollevando la lingua. Nella stazione sono presenti tre binari e un fabbricato viaggiatori. "L'impianto frenante era all'inizio presente solo sulle ruote posteriori." Con stupore di Lockhart, questa è proprio la creatura figlia. I tre, nonostante le rimostranze della bambina, la seguono fino a casa. "L'aereo non ebbe successo a causa di problemi sia al motore che al radiatore." Contiene opere del Nuvolone e di Isidoro Bianchi. La famiglia si trasferì a Cuiabá. Questa frase fu utilizzata dai cavalieri templari. "L'altra partita fu disputata tra Dodgers e Rockies." Essere lenti quando devono essere veloci. Suona comunque anche con altre orchestre, come quelle di Lelio Luttazzi e Bruno Canfora. Terza serie di tornate: il Rione Verde sfida tutti. La formazione attuale è la seguente. Con la madre e la sorella fuggirono a Parigi. Ha composto numerosi inni e se ne è servito nella lotta contro le eresie. I due si innamorano e dovranno affrontare un mostruoso scoiattolo gigante. "Fu il protagonista della vita politica valdostana nei primi vent'anni di autonomia." La vettura venne anche utilizzata dalla Michelin per testare i suoi pneumatici. Con questa vettura Ronnie Peterson conquistò il terzo posto nel Gran Premio di Germania. La squadra rimane nel campionato maggiore fino alla metà degli anni ottanta. Da allora il servizio con tali tram si è esteso alle altre linee sociali. Gli Exo pubblicano i loro album in coreano, mandarino e giapponese. Luigi Angelini. Inoltre il Baden è una regione a buon sviluppo turistico e commerciale. Il tracciato odierno ricalca quello delle prime tre miglia della via Asinara. La seconda moglie morì presto, depressa a causa della morte delle figlie. Sia in primavera che in autunno si gode di temperature molto fresche. Non gli piace la violenza, ma se qualcuno gli colpisce la testa reagisce definitivamente. Sarà consigliere di opposizione e capogruppo del PdL prima e di Forza Italia poi. Da quel momento Guastalla aumentò notevolmente il proprio prestigio. Sallustio crea una storiografia di carattere politico e una storiografia di carattere filosofico. Così attacca e stordisce Alcione. La sua teoria fu spesso criticata poiché mostra una regressione infinita non necessaria. Mara Santangelo è nata a Latina, ma è vissuta in valle di Fiemme. Viene chiamata così perché il violino normalmente legge in questa chiave. Esse non hanno capitali o capoluoghi ufficiali. Il gioco si può anche modificare inserendo nuovi script e creando mod. "Recitò anche in numerosi episodi di ""serial"" televisivi." Poco distante da Preston è situata Leyland. Al loro ritorno, parteciparono allo show dei Sex Pistols. Fu il primo grande successo del comico come lungometraggio. Negli anni successivi si continuò sulla medesima strada. Vivere o morire? È una sostenitrice del Partito Conservatore britannico. Godwin da questo momento fu un filosofo radicale, nel senso più stretto del termine. Ha inoltre pubblicato degli album con molti di questi artisti. Giro di Sicilia Sotto la piazza si trova la stazione Lubjanka della metropolitana di Mosca. "Possiede un comprensorio sciistico fra i più vasti d'Europa." Mar Rosso, Africa orientale, Oceano Indiano. È però impossibile poter guardare di lato. Alceo non è una persona qualunque. And Now Tomorrow A., è un artista del dolore, un domatore di atrocità. Di ruolo trequartista, dispone di buon dribbling e visione di gioco. A Parma gli è intitolata una via che collega viale Rustici con viale Solferino. Si ottengono così le due letture coniugate. Attraverso la rêverie e il sogno il protagonista impara a conoscere se stesso. Solimano rimproverò i suoi figli e decise di cambiare le loro sedi. Le quattro specie oggi note di questo genere sono state rinvenute in Cina. Il poeta racconta la storia della ninfa Beroe, figlia di Afrodite. "La celebre ""Just Like a Pill"" e ""Respect"" chiudono la seconda sezione." Tutto ciò, però, fu ambientato cronologicamente prima delle loro avventure. Può essere giocato da due a più giocatori di ogni età. Le navi furono impostate e varate in sei mesi. Vincitore della competizione è stato il Benfica. È uno dei documenti più corti del Concilio. Fabiola diede il suo nome a numerose istituzioni sociali. Li Fabin "Sul finire degli anni Sessanta, la musica pop coreana subì un'altra trasformazione." "Fu nominato allora primo delegato apostolico degli Stati Uniti d'America." "Vi sono, inoltre, numerosi espliciti riferimenti al ""Faust"" di Goethe." Alak riesce a fuggire dalla prigionia del Collettivo Votan. In brevissimo tempo il numero di persone che si rivolgono a lui aumenta enormemente. Successivamente si iscrive alla Las Vegas University, dove studia filosofia e musica. Si trova sul confine tra il comune di Entracque e quello di Valdieri. Essa accoglie il corso triennale in disegno industriale. "Recita inoltre nel Film-Tv ""Padre papà""." Alex è una vice procuratrice distrettuale. "Da lì varcò il confine con l'Unione Sovietica dove andò a stare." Carlo Ripa di Meana era secondogenito di sette figli. Si trova appena a nord del Weisshorn. In questo film ha un ruolo comprimario e compassionevole. È inoltre una delle nazionali impegnate nei Giochi del Commonwealth. La sua capacità gli permette inoltre di volare. "Quest'ultimo è infatti un registro illustre utilizzato nella produzione scritta." Questo fono è riscontrabile specialmente in posizione intervocalica non in iniziale. "Interpretato da Harold Lloyd, è conosciuto anche col titolo ""The Cinema Director""." Due giorni dopo morì, probabilmente di meningite tubercolare. La forza delle immagini rende superflua qualsiasi parola. "Un esempio interessante è quello che riguarda la cessione del diritto d'autore." Don, però, sapendo quanto la figlia tenga alla sua esibizione con Ronnie, si licenzia. Altrove, le persecuzioni arrivarono sulla scia dei primi successi militari imperiali. Il piccolo edificio, dalle forme architettoniche molto semplici, è preceduto da un portico. A fu eliminato al primo turno. Il commissario Maigret è interpretato da Jean Richard. Il testo del brano, di evidente ispirazione cristiana, è dedicato al figlio di Dylan. Lei non si risposò. È affiancato da due colonnine tortili, con due lesene di stucco. Successivamente si aggiunsero al cast Theo James e Christina Aguilera. La potenza del suono emessa da un amplificatore si misura in watt. In attesa di un completo recupero il piano primo. Attualmente, La Haye Sainte è una residenza privata. Spesso tali condomini sono circondati da parchi di notevole estensione, minuziosamente curati. Fu il primo personaggio ricorrente creato da Lantz. Questo evento diede luogo a una delle prime accuse del sangue contro gli ebrei. Guest star: Caparezza. "Inoltre, l'opera è da mettere in relazione con le vicende storiche e politiche contemporanee." In suo onore è stato intitolato il Cratere lunare Neumann. Da quel momento, per i ricercatori comincia una vera lotta alla sopravvivenza. "Poco tempo dopo, Gibson effettuò un turn heel e si unì alla ""Cornette's Army""." La stagione successiva a seguito del ventunesimo e penultimo posto retrocede in cadetteria. I Pistons arrivano in finale contro i più quotati Los Angeles Lakers. Contiene le registrazioni di alcuni brani eseguiti durante il concerto Destination Docklands. Tra questi, ormai quasi convinto ad accettare, vi era anche George Armstrong Custer. "Bobby Charlton ha detto che ""Colin Bell era indiscutibilmente un gran giocatore""." Nick incoraggia Gabriel a parlare alla figlia della sua prossima partenza. "C'è un segreto nel suo successo?""." La moltiplicazione avviene per divisione delle radici o per talea. Una di queste si leva sopra lo stadio sul finire della musica. Il pelo è duro e copre il corpo in modo molto folto. Ottenne il diploma di maestro sportivo. Conclusa l’esperienza circense si arruola in Marina e presta servizio sul Vespucci. Il vincitore del Main Event fu Jack Straus. "Di particolare importanza sono i driver che gestiscono l'interfacciamento con i bus standard." "Lo stage include anche un punto separato in cui il cantante esegue ""Home""." Di conseguenza, per qualche anno, si trasformò in rifugio di poveri contadini. In seguito divenne un rivenditore di auto di successo ad Enid, in Oklahoma. Il video musicale è stato accolto con una risposta positiva dai critici. Antonio López Ojeda Lavatoio pubblico. "Possiede l'accesso alla tecnologia avanzata e poteri energetici indefiniti." Per tutti i brani a eccezione dei singoli "La struttura si sviluppa con impianto ad ""L"" digradante sul lato panoramico." La battaglia si concluse con pesanti perdite inflitte ai Persiani. Iniziò così il processo, che vide coinvolta anche la moglie. Michael lo trova e, alla fine della terza serie, lo fa evadere. Le scuole gestite dalle suore furono assorbite dalla municipalità. "Continua l'attività nei decenni successivi" Zhou Enlai passò una notte a Charleroi e lì si incontrò con Nie. La ragazza, allora, decide di tornare dai suoi, nel locale dove lavorava. Mae e Rose invitano la ragazza a trasferirsi a vivere con loro. Tuttavia, il supporto è ancora più frammentario. The Town Luigi fu un attivo patriota mazziniano, membro della Giovine Italia. Negli anni settanta lascia Genova e apre ad Albenga un nuovo stabilimento. La partita successiva si ri-infortuna contro University of South Alabama. "Il livello di ripartizione successivo corrisponde alle ""contee"", chiamate ""bandiere"" nella Mongolia Interna." In cambio essi firmarono un trattato di mutua assistenza militare. "Ha scritto l'introduzione a Tutto il teatro di Honoré de Balzac." Al termine della stagione, non viene riconfermato. Per strada passa Molly, un gattino lunatico, più snello e senza coda. Scampata al campo di concentramento, decide di allevare i figli delle colleghe. La porta venne chiusa con la costruzione delle nuove mura nella metà del cinquecento. Ha lasciato una vasta produzione scientifica. Ciò comporta una prevalenza di cariche negative sul versante citoplasmatico della membrana cellulare. "L'ala era in posizione media, di ampia superficie e larga corda." Non entrò nella Royal Academy e non partecipò a mostre. Inoltre il termine non comprende le tecniche di spettroscopia con risoluzione temporale. Anche se altamente abbelliti ed esagerati, questi resoconti probabilmente hanno un fondo di verità. Carlos Alberto Raffo Qui però venne attaccato dai nordisti ma riuscì a respingerli. Insieme iniziarono il proprio periodo governativo dei Paesi Bassi borgognoni. "L'album ""Greatest Love Songs Vol." La genesi della marcia funebre si colloca nel corso del Seicento. Ha scritto Marco Valsecchi. Poco dopo nella chiesa ha effettivamente luogo la temuta strage perpetrata dai nazisti. È un western statunitense con Eddie Dean. Come per altri linfomi, la terapia di attacco consiste in radio e chemioterapia. Prospera su terreni argillosi sovrastanti calcare, shale, scisto o granito, in foreste sempreverdi chiuse. Morì sessantenne a Boston. Daisy, la figlia, torna a casa da Parigi, discutono della prossima guerra in Iraq. "È stato descritto come ""il più grande pittore inglese della scena sociale da Hogarth""." "I Latini si insediarono nella zona che chiamarono poi ""Latium vetus""." Binh Tan Si tratta di un romanzo ambientato nella Napoli del dopoguerra, nella zona del Pallonetto. Fermano inoltre collegamenti a lunga percorrenza svolti dalla stessa Trenitalia. "La chiesa è la più antica dedicata all'Evangelista Marco." Allievo di Ruggero Balli, fu pioniere nella diagnostica neurologica e nella radioterapia. Anche in situazioni critiche rimane impassibile e calmo. È generalmente solitaria, anche se occasionalmente sia stata vista spostarsi in coppia. "Contenevano l'elenco dei generali vittoriosi dalla fondazione di Roma fino al principato di Augusto." Anche bambini piccoli vengono infettati dalle loro madri senza che esse lo sappiano. In seguito entrò a far parte della società John William Odell, detto Jack. I dirigenti di Hollywood sono divisi sulla precisione di CinemaScore. "Lo stretto passaggio tra l'isola e la terraferma è lo spettacolare canale Lemaire." Ultimamente, sono apparsi mosaici e decorazioni che richiamano i fedeli alla preghiera. Steve Hood Il film è stato girato in Canada, tra il Manitoba e a Montreal Québec. Si utilizza per ovviare a disfunzioni create da masse tumorali. Da tale album in poi, la formazione della band è rimasta invariata. "L'unità ebbe una breve vita operativa." Lucio getta la spada, mentre Scipione lo condanna a morte, con disperazione di Erminia. Il tenente Stuart Harvey Pratt volando a bordo di un biposto Nieuport del No. A fine Tour sarà settimo. Il film fu anche selezionato dai festival cinematografici di Gerusalemme, Washington, Marsiglia, Valencia, Istanbul. A lui si devono molti importanti studi sui tubi a onda progressiva. Una misteriosa bambina sarà la chiave per le risposte che cerca. La sede della compagnia è a Irvine, California, con laboratori a Hollywood, California. È il comune più orientale della regione Umbria. Da lì raggiunse la Corsica. "Ha studiato engineering physics all'università, abbandonando però dopo un anno." È abbastanza attaccata ai soldi dato che nessuno le offre mai una donazione. Il marchesato venne ereditato dal figlio Abel. Medvedeva è tornata a competere in gennaio, in occasione dei campionati europei di Mosca. È inoltre necessario prendersi cura del vostro cavallo quando si fa male. La tradizione gli attribuisce molti miracoli di guarigione. Boiler room Fondatore e redattore della rivista Libera Università di Trapani. "Ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università Statale di Milano." Il matrimonio, invece, era permesso loro solo al termine del servizio attivo permanente. I due fratelli praticarono il pugilato e prepararono i loro soldati. Sono tutti ermafroditi. Oltre a ciò, risulta essere uno degli album di remix più venduti nel mondo. Per accedervi dal palazzo venne inoltre creato un ponte sospeso. Film musicale, le coreografie sono firmate da Arthur Walsh. La finale è percorsa per i primi due km ad un passo lento. La segnaletica stradale di prescrizione ha lo scopo di esprimere regolamentazioni, obblighi e divieti. Dopo due anni viene mandato per una stagione in prestito al Recreativo Huelva. È un gas molto tossico, che provoca ustioni a pelle, mucose e occhi. Sarà lei il loro banco di prova. La scorta di ordigni per ciascun cacciatorpediniere ammontava a diciotto. "Ha inoltre ricevuto un disco d'oro e uno di platino.." Poi segue una dettagliata descrizione di Parigi durante il periodo della Prima guerra mondiale. Segna il confine tra le province di Brescia e Bergamo. Il lattice viene raccolto in piccole ciotole legate al tronco. È un cane a pelo corto. Il sistema elettrico utilizza inoltre delle batterie agli ioni di litio. La diversa forma del bacino indicavano che si trattasse di un nuovo taxon. Durante questo periodo vi furono ulteriori boicottaggi cinesi sui prodotti giapponesi. La boy band è composta da cinque membri. Panzerdivision a causa di una grave malattia. Luca Ricci Molti dei suoi romanzi sono ambientati nel Virginia Occidentale, la sua terra natale. Il titolo del film è piuttosto ambiguo. È necessario viaggiare su gomma anche per raggiungere il porto della frazione Vibo Marina. Impersona il carattere napoletano in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Ma secondo altri prima. "Si presta bene mangiato tal quale nei panini o nell'antipasto e negli happy hour." Come senatori a vita, i presidenti emeriti hanno un ufficio a Palazzo Giustiniani. Walmart Soundcheck Infine la giornata restò indecisa, e si rimase nelle posizioni sotto monte Suello. Venne quindi inviato a Roma a studiare teologia presso il Collegio Romano. Il cyberbullismo in Italia può comportare reati di diversa gravità. Il nome è adespota. Vive a Cleveland con suo padre e due fratelli. "L'assemblea contesta Pino Rauti, accusato di una condotta non sufficientemente incisiva." La prosa esplode in blocchi di parole governati da una forte impronta espressionistica. Fiorisce in marzo-aprile prima o assieme alle foglie. "Di qui l'ipotesi di un omicidio mascherato da suicidio." La logica e la linguistica divengono due dottrine separate. "Tra i due giovani nascerà una storia d'amore." Ciascuna figura è sormontata da baldacchino, sul quale si appoggia la figura sovrastante. Il sistema motorio oculare è dunque impegnato costantemente per muovere la fovea. In agosto invece suona al Reading and Leeds Festivals. Dopo la morte di Mao, è continuata la resistenza attiva e passiva dei tibetani. Men Who Have Made Love to Me Fu infine un comandante della flotta di Pompeo. Si distinse per le sue esplorazioni, in particolare sulla costa orientale della Groenlandia. Accedono alla fase a eliminazione diretta le prime di ogni gruppo. La politica migratoria australiana ha subito, nel corso degli anni, notevoli cambiamenti. Avvocato penalista con studi a Milano, Roma, Reggio Calabria. Fu costruito nel I sec. Ruba una coppa e scappa via. "Fu l'unico incontro perso da Visentin prima del limite." "Non è nota l'evoluzione della vicenda." Turn Around Climene confidò il segreto al figlio Prometeo. Il nastro era di seta bianca. Il patriarca Tichon di Mosca è sepolto in questo monastero. Fanno seguito tre stagioni nella seconda serie nazionale. "Sono inoltre presenti due ulteriori gallerie e numerose opere d'arte minori." La parte finale è spesso dentellata. "La prima apparizione risale ad ""Exiles"" nn." Sono inoltre citati fra gli esponenti della dance e del rock alternativi. Ha ascendenze ebraiche. Prima di diventare attore, sognava di diventare un giocatore di football americano. Lo seguirono due compagni, Abramo e Davide. Serviva il centro abitato di Borgoforte. Possiede degli elementi collocati in postazioni fisse. Il sipario e il bellissimo lampadario sono copie degli originali. In tale videogioco Frollo è doppiato da Corey Burton. La dieta dei pulcini è costituita principalmente da pesci. La serata vede la regia di Pepi Morgia.. Tutti i brani sono stati composti da John Denver, salvo diversamente specificato. Ágnes Németh Scrisse anche libri di racconti e narrazioni di viaggi. "Nell'agosto dello stesso anno la band suonò il suo primo show all'Hypefest." È una storia di fantascienza ambientata in un prossimo futuro distopico. "All'interno del porto si trova anche un circuito per gli sport motoristici." Erik cercò di proteggere sua sorella Katarina da suo padre ma non ci riuscì. Il distretto comprende la parte nord-orientale della provincia di Modena. Per i sette seggi si sono presentati venti candidati. "Il lavoro al Teatro della Pergola costituì per Antonio un'esperienza di altissima professionalità." Il suo corso si sviluppa interamente nel territorio della Provincia di Torino. Pertanto la principale può spiegare solo parte dei raggi X emessi. In primo luogo, una parità tra la rupia e il tallero era stata fissata. Al di fuori della stagione riproduttiva, gli astori variabili sono generalmente silenziosi. Mangiava pancetta anche durante il giorno. Una sicurezza per il navigante ineguagliabile. Il nome della subunità oggi rimane sconosciuto. Nel frattempo scoprono che anche Pac è vivo. È un modello molto raro e poco diffuso al di fuori del Giappone. Le rese al frantoio sono elevate. Compì a Perugia gli studi classici e filosofici. È stato influenzato e promosso da Andrea Mantegna. "Finché gli riuscì, il feldmaresciallo Bellegarde giocò sull'equivoco." Artale che era molto accorto avrebbe accettato, senza però consegnare il castello di Aci. Di lì a poco essi stessi sarebbero stati assoggettati dai turchi Selgiuchidi. "Infine una cover di ""Turn!" Il libro ha in sé anche una grande quantità di artwork. Prende il nome dal fiume Cross che attraversa la regione. Il romanzo divenne un best seller. "Lo spettacolo, dal titolo ""Io parlo ai perduti"", ha avuto come regista Claudio Longhi." Tyler Smith Raggiunse quindi Nanchino. Il film fu prodotto dalla British Lion Film Corporation. Successivamente, è stato tecnico del e dello Zurigo. "Tom Cruise mi ha presentato a un premio d'arte." Divenne così un provetto guidatore. Chi erano quei ragazzi? È la prima volta che un Club Italiano vince un Campionato Europeo. Il bordo di Daedalus è ben delineato, anche se presenta segni di erosione. Magnus venne catturato e detronizzato. Evidentemente questa stella non è stata ancora sufficientemente compresa. Sono formati da tre o più lettere. La coppia ha due figlie e un figlio. Si rese così necessario trovare una nuova sede permanente per il circolo. Queste ultime caratteristiche potrebbero essere generiche, piuttosto che una prerogativa della famiglia. Inizialmente, non ebbe molto successo, poiché non sapeva da cosa fosse formato. Super Mario "Alcuni eventi dell'anno del Giubileo sono stati comunque visti come particolarmente significativi." Jake Donahue e suo fratello maggiore Sean sono in Tailandia. Il territorio di Controguerra è situato nella Val Vibrata. Era alta, con una bella figura e graziosa nei suoi movimenti. La regione ospita il Parco naturale del Queyras. Pacciardi, pur avendo aderito, non poté partecipare per mancanza di un passaporto valido. È stato collaboratore della Terza Pagina del Corriere della Sera. Adolescente si occupa dei progetti di diverse commissioni affidate alla bottega paterna. Sono stati avvelenati e questa per loro fu una morte piacevole! Il film contiene anche delle sequenze non presenti nel romanzo a cui è ispirato. Così nonna, se stai guardando a casa, questo è per te. La sfida ha visto importo la Francia in finale in rimonta sulla Svizzera. La velocità dei veicoli si riduce così come il flusso. Il mare è stato denominato Bismarck in onore del cancelliere tedesco Otto von Bismarck. Si distingue dalle altre specie per la sua colorazione color marmo Ebbe come allievi tra gli altri Licinio Refice e Vittorio Gui. "Carina Wiese possiede una fattoria nell'Uckermark." "Questa procedura fu chiamata ""fissaggio"", un termine proposto da Herschel." In entrambi i software sono inclusi, nel loro gameplay, elementi stealth. I Junior Canadiens tuttavia non accettarono la sfida. Il Consiglio ha sede a San Gallo in Svizzera. Termina il Tour al nono posto in classifica generale. Recentemente la strada è stata al centro di un discusso progetto di ammodernamento. "Il suo nome è stato dedotto dalla penultima strofa dell'opera." "Molti musicisti hanno realizzato una parodia dell""'Ed Sullivan Show"" nei loro video musicali." Fabrizio è un barone che lavora in diplomazia, gaudente e grossolano. "Ciascun prodotto sarà composto da un'unica combinazione di caratteristiche di prodotto." Il luogo dove si disputarono le gare fu scelto dopo il turno preliminare. Maria Beatrice acconsentì al volere del papa. Sotto il regno di Valentiniano I la Britannia finì nel caos più totale. Nello stesso anno vince la gara di triathlon di Echternach. "Questa land è un breve percorso situato tra la ""Hollywood Boulevard"" e ""Grand Avenue""." La Vergine avrebbe chiesto che le venisse eretta una chiesa. Le canzoni irlandesi moderne sono scritte in inglese e irlandese. "L'obiettivo finale è ritrovare un cimelio di famiglia." Una popolazione isolata pare si trovi al confine fra Colombia ed Ecuador. Scott MacDonald Si custodiscono poi numerose icone moderne, dello scultore napoletano Angelo Vaccarella. "Prendono il nome dalla val Gardena le formazioni geologiche ""arenarie di Val Gardena""." Le uccisioni avvennero nel centro-nord Italia, con particolare preminenza in Emilia-Romagna. Alla fine il Lecco si salva con una coda di sette partite. Isabella dimostrò con la sua decisione la propria lealtà e fedeltà al marito. "Alla fine della guerra, la Turingia cadde sotto il controllo dell'Unione Sovietica." Grande fu la strage dei nemici, presi di sorpresa dai Romani. "L'aspetto attuale è dovuto principalmente agli interventi di restauro settecenteschi." Infine passano la frontiera. Da vedere anche i costumi o le bambole artigianali col caratteristico costume albanese. Chiesta la cittadinanza a Rimini, giurò fedeltà come vassallo imperiale di difendere detta città. Questo singolo non fu seguito da un video musicale. Viene adorata dagli squali mannari che sono la sua creazione preferita. Più la distanza è grande, più la falcata del corridore tende a diventare radente. In più occasioni dimostra attrazione per gli uomini, specie quelli più effeminati. "L'idea di Froissart è antesignana del moderno bazooka." È diffuso nella penisola di Sumatra, in Indonesia. Fu conseguentemente rimosso dal comando della nave. Attualmente, con una politica prevalentemente di scambi, custodisce fossili provenienti da tutto il mondo. Jack, chiude gli occhi e si abbandona alla morte. "Si è già detto del concetto di ""legge in senso formale""." "Nel corso degli anni ottenne anche l'incarico di preside." Il torneo è stato vinto per la quarta volta dalla nazionale russa. Frequenta le coste rocciose, nei pressi della sua principale fonte di cibo. La levatrice non arrivava. Valdieri faceva parte della comunità montana delle Alpi del Mare. Le uova sono emisferiche. Questa formalità alla fine avrà un impatto significativo sulla storia iniziale della band. Il posto di guida è davanti, dove vi è anche quello del capocarro. Sodomia e bestialità. "Nell'ottobre dello stesso anno sconfisse in maniera convincente anche il numero nove Roy Nelson." "Si tratta di un palazzo cinquecentesco, riconoscibile per la ricercata decorazione classicista all'esterno." Qui però incontrarono la resistenza delle unità prussiane. Inizialmente il bluesman reggiano esegue il brano seduto al pianoforte del saloon. Il cambio era solo automatico con funzione sequenziale a quattro rapporti. "I suoi testi riflettono un senso particolare dello ""humour"" e del fantastico." Oltre al disco dal vivo verrà anche poi pubblicato il video. La Conferenza ha nominato il sultano Abdul Halim di Kedah come suo vice. John Fogerty non vi aderì mai. Durante la seconda guerra mondiale la costa dei dintorni fu munita di alcune fortificazioni. In generale, la popolazione del Togo non mostrò ostilità nei confronti dei militari insorti. È stato venduto in Polonia, Turchia, Brasile e Spagna. Successivamente furono edificati in pietra. Diviso in cicli gestibili, il metodo permette un efficiente controllo delle risorse. "L'operazione ebbe una lunghissima, sconcertante durata." "Il cantante inizialmente rifiutò e l'etichetta decise che sarebbe andata avanti ugualmente." Il grado del soldato tuttavia era abbastanza irrilevante. La barriera corallina che circonda le isole ospita una grande varietà di vita marina. Il Porto, rivale dello Sporting, ingaggiò prontamente Robson, con Mourinho designato come vice allenatore. Sono presenti attività artigianali di forte specializzazione. I tre sono tutti alla loro prima esperienza nel mondo del fumetto. "Ha ricevuto rating più alti rispetto alla concorrenza ""Solamente vos""." Vi è anche un leggio in noce della chiesa di Santa Chiara. Marcello Gallo Il segnale generato è quindi uguale a quello trasmesso da una emittente televisiva. Tra i suoi impegni non mancano le serate in discoteca come animatrice. È diffusa in Africa, in zone per lo più secche e di savana. Ginevra si reca più tardi nella foresta, per incontrare Morgana. "L'anno successivo, vinse il Premio Oscar per il miglior film straniero." Il monumento fu edificato dove sorgeva il comando di Napoleone durante la battaglia. "Comincia a giocare nell'Evolucas." Al Tucker "Sua madre probabilmente era un'ilota." Fu anche allievo del pittore tedesco Hans Thoma. James Flynn I figli August, Hugo e Bruno seguirono le orme del padre nella carriera militare. La tomba venne realizzata dagli eredi del granduca. È ricco di carbonato di calcio e ha un basso contenuto di materia organica. Ma egli continuò la campagna. La chiesa originaria aveva quindi una forma a T, tipica degli ordini mendicanti. Era stato Cesare Chiodo, storico bassista di Raf, a scherzare col soprannome della showgirl. Il giocatore controlla un personaggio alla volta. "Un altro ruolo importante lo interpretò nel film ""Inferno"" di Dario Argento." La county town è Cavan. Viene educato secondo la religione materna. Vive a Roma e ha tre figli. I documenti la presentano spesso come un edificio povero e trascurato. Sono state coniate due serie di monete. Sorge sulle pendici orientali delle Montagne Rocciose, sul fiume Missouri. Dopo una bevuta al club, Jean torna a casa a dormire. Orlando Marrero La formazione è la stessa del secondo album, ma non vengono realizzati prodotti discografici. La serie utilizza diverse tecniche di lavorazione tipiche del periodo. "Tutto ciò è inoltre esaltato dalla luce dorata che pervade l'intera scena." Della Sala "L'azione è rappresentata principalmente sotto forma di testo, mappe e simboli." La macchina è distrutta, ma loro sono illesi. Kean non frequenta solo i salotti, ma ama confondersi anche con il popolino. Il gioco ha due modalità, la modalità Esibizione e la modalità Royal Rumble. Come risultato, un gran numero di attivisti iniziarono a protestare alla tomba di Maimonide. Il capoluogo di contea è Cleveland. Di questo gruppo faceva parte anche il sassofonista Kenny Garrett. Orville, dove scopre che proprio Kelly sarà il suo Primo Ufficiale. Il genere è endemico della Cina. Non trovando lo spazio che credeva di meritarsi, decise di andarsene dalla capitale inglese. Accedono ai playoff le prime quattro classificate. Il giocatore può parlare con il piccolo Pokémon ovunque egli sia. La finta prende il nome dal suo esecutore Stanley Matthews. Tuttavia nel film essa non viene citata esplicitamente. Detto, fatto. Le azioni al portatore attribuiscono un solo voto indipendentemente dal loro numero. Cominciò a guardare il lavoro di Innocenzo. La Seconda guerra mondiale portò poi alla devastazione di molti edifici di culti. "In questa occasione venne decorato con la croce di cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore." Completa le sue basi musicali studiando canto alla Scuola jazz di Lucerna. Venne succeduto nei suoi titoli dal fratello minore. La biblioteca del Centro si chiama Leopold Muller Memorial Library. Sulla base di esperimenti di apprendimento, è stato stabilito che distinguono i colori. Nei primi anni del Novecento, apparve numerose volte sui palcoscenici di Broadway. Nel frattempo il generale asburgico Giorgio Basta attaccava la Transilvania da Ovest. In realtà compie una rapina. "Ha lavorato anche nella redazione di ""Forum"", ancora come vice direttore." Léon non fu mai riconosciuto ufficialmente da suo padre. Agli albori del Novecento si afferma il gruppo dei poeti crepuscolari. "Museo dell'Alto Medioevo" Si conservano tuttora gallerie di servizio, magazzini e ridotti. Il Real Saragozza arrivò al terzo posto in campionato. Il lavoro salariato poggia esclusivamente sulla concorrenza degli operai tra di loro. Brevettò inoltre una particolare versione del ponte strallato. Armeno è terra di antiche memorie. "L'altro erano i Partigiani Rivoluzionari, guidati dal comunista Josip Broz Tito." A quattro anni si trasferì con la famiglia a Honolulu. Scrisse oltre trenta opere di carattere tecnico sulla fotografia. "Originariamente portava il nome di ""Musocco"", mutato nel nome attuale." Il corso è frequentato da major, tenente-colonnelli e colonnelli e dura per un anno. Membri della famiglia si unirono in matrimonio con la dinastia reale Carolingia. "Studiò all'Università Mount Allison, nel Nuovo Brunswick." Lo scalo assicura collegamenti aerei per mete nazionali ed internazionali. Il paese è sempre stato in prevalenza dedito alla pastorizia. "Perché non si può fare a meno del sindacato""." "Poco più tardi il duo scrisse il successo di Perry Como ""Magic Moments""." "Successivamente le femmine furono trasferite in un'altra casa di cura." Fu realizzata una maschera mortuaria. Parecchi fiumi nascono o sono alimentati dalle Montagne di Nebbia. La Provincia di Vas si trova in Ungheria occidentale. Se i tassi di interesse crescono, aumenta la durata del mutuo. "Mostra l'artista con un velo nero, tra primi-piano ed eleganti coreografie." Il dipartimento è solcato da numerosi fiumi e torrenti. "L'Istituto organizza regolarmente congressi e convegni internazionali." Valentino Battisti In base al programma della giornata. Il bilancio della sua attività parlamentare è online qui. Costantina è caratterizzata da un clima mediterraneo con temperature che oscillano di molto. "Si nutre prevalentemente all'alba e al tramonto." Qui fu arrestato dal capitano Kennedy, il quale sospettava che fosse una spia. Ci torni! Syd è preoccupata per la scadenza imminente, e gliene parla apertamente. La canzone era un inno alla resistenza contro il governo militare. "Nella seconda stagione, arriva Marco Crespi in panchina: sarà allenatore e responsabile dell'area tecnica." Parla italiano e francese. In alcuni casi è stato riportato causare fatalità per colite acuta. In seguito è diventata allenatrice, proprio alla Ginnastica Torino. "Ad essa facevano capo le ""Legioni"" di Firenze, Livorno, Bologna e Ancona." Alla bambina dà una nuova bambola. Madame de Montespan, madre della sposa, non venne nemmeno invitata al matrimonio. Sembrerebbe che già in questi anni Zhao fosse attivamente interessata al progetto del fratello. In suo onore è stata istituita la Kurt-Regling-Medaille. Questo per quanto riguarda il dato puramente tecnico. Due di loro, Barry e Hassan, si faranno saltare in aria per errore. Lasciò tutti i suoi beni alla sagrestia della basilica di San Pietro. "All'età di otto anni risale la sua prima cinepresa." Non sono aperti al pubblico. Per semantica, quindi, risulta analogo a Balbina e Biagio. Viene addirittura arrestato alcune volte, finendo nella prigione della contea. Intorno alla Pieve esistono dei rustici che danno testimonianza del luogo primitivo del borgo. "È anche stato presidente dell'Unione giuristi cattolici italiani." "Successivamente le ossa furono portate in Germania, dove tutt'oggi si trovano." Il soldato accettò e mise il fiore nella canna del fucile. Il giocatore più anche realizzare particolari combo con entrambi i personaggi. La maggior parte dei brani sono cantati in napoletano. Egerton Ryerson fu un eminente educatore, politico e ministro metodista. "Nel maggio di quell'anno si sposò a Parigi con la signorina Marie-Julie Gillet Virginia." Il vestito, a maniche lunghe, è completamente trasparente dalla testa ai piedi. Le loro truppe si arruolarono volontariamente e per lunghi periodi di servizio. Tutte le pinne tranne le pinne pettorali hanno un bordo nero. Egli afferma di essere Davy Crockett e decide di stabilirsi a casa di Topolino. La sua funzione di luogo per combattimenti gladiatori non resistette a lungo. "Queste persone in questa regione del mondo prendono il nome di ""hijra""." Jospin respinse tali affermazioni ed emise un decreto di estradizione. Al nome mitologico ci si è ispirati per opere letterarie, mezzi navali ed altro. Nella circostanza. "È inoltre imparentata con Amédée Bollée e con Léon Bollée, pionieri dell'automobilistica." Ciascuno dei cluster era caratterizzato da un progetto architettonico distintivo. Con lui si estinse il ramo principale della famiglia dei Castelli di Vico. Si tratta del diciassettesimo romanzo in cui indaga il monaco benedettino Fratello Cadfael. "Nello stesso anno l'assemblea legislativa dello Utah decise la costituzione della contea di Millard." Viene contato, poi va ancora al tappeto e viene contato di nuovo. Anche in questo caso Naro usufruisce della prescrizione del reato. In seguito, fece la ballerina in un club di Reading in Pennsylvania. Fu doge anche suo nipote, Pietro Durazzo, figlio di Cesare. "Il primo italiano a parteciparvi è stato il film L'ultimo pastore di Marco Bonfanti." La torre è situata a Klaipėda, in Lituania, ed è di carattere residenziale. Negli ultimi decenni si è affacciato anche il turismo. Evitare cracker salati e altri similari snack salati. I due si conobbero durante il periodo passato nella squadra di nuoto di Stanford. Si laurea infine Campionessa italiana della massima serie con la sua squadra Brixia Brescia. "Alcuni esempi di parole con accento grave finale sono: ""città"", ""morì"", ""virtù"", ""Mosè"", ""portò""." Ivan Almeida È il terzo capitolo della serie di Mega Shark. Scrisse poi diversi mottetti. La chiesa è stata recentemente restaurata dopo un lungo periodo di abbandono. Diedero alla Serenissima un doge. Partecipò alla Guerra delle Falkland. Ai fratelli Molinari è dedicato lo stadio della città lodigiana. Finita la stagione ritorna a Cuba. Saragat fu più volte vicepresidente del Consiglio nei governi De Gasperi. In ogni episodio sono sempre presenti almeno due dei tre investitori. I coloranti sono ottenuti da prodotti vegetali e animali. Autori: Mauro Boselli, Maurizio Colombo. Qua è nato il giocatore di football Josh Norman. I dati empirici sono tratti da concreti messaggi linguistici, testi. La canzone esiste in almeno tre differenti incarnazioni e con titoli diversi. Nella palestra è situato un busto in bronzo del prefetto. "Quando si conclusero, partirono i preparativi per l'inizio della quinta legislatura del Reichstag." Le donne hanno sempre esercitato una forma di controllo notevole sul loro matrimonio. Non fu più specifico sui temi o sui messaggi di fondo. In totale collezionò quattro presenze senza segnare reti. Al Torneo Internazionale di Lisbona vince quattro ori: all-around, cerchio, palla e clavette. Era anche professore di scienze e produceva strumenti scientifici. "Ha preso parte in numerosi doppiaggi, tra cui ""Chi ha incastrato Roger Rabbit""." La sua lealtà sotto il nuovo Re, gli portò diversi privilegi. "La statua lignea di ""San Rocco"" fu traslata in chiesa in una cappella laterale." A volte, però, per motivi pratici dovette eseguire alcuni ritocchi sugli originali. Vede come protagonisti Van Johnson, Joseph Cotten e Ruth Roman. Si tratta di un progetto faro per Arts Council England. Dal punto di vista delle statistiche, la procedura diagnostica prevede test di classificazione. Il suo lavoro in assoluto più conosciuto, realizzato in incisioni, era mitologico. È detto invece pedicello il peduncolo di ogni fiore in una infiorescenza. Il bordo delle foglie grossolanamente dentato e ondulato. Era proibito agli ebrei vivere in una città dove non ci fossero sinagoghe. Essa fu adottata per qualche tempo anche dai croati di Bosnia ed Erzegovina. "Qua è nata l'attrice Emmanuelle Riva." Con questi raduni da un impulso decisivo al lancio del rock progressivo. Carina rappresenta la carena della nave. Sulla sua base possono formarsi le cosiddette leghe linguistiche. I suoi uffici amministrativi sono nel centro di Omaha. "Prevede che nella prima inquadratura ci sia l'inizio dell'azione, mentre nella seconda la fine." Tutti gli elementi del brano erano già presenti. Nel gruppo, lui era il cantante e suonava la chitarra. Analoghe differenze potevano pertanto esistere anche tra contadini dipendenti da signori diversi. A Thiene è presente anche una stazione ferroviaria, servita dalla linea Vicenza-Schio. Nacque in una cittadina presso i sobborghi di Parigi. Flushing Avenue Gaia può essere considerata come la madre di Aloy. Vi sono corsi singoli tradizionali per voci, archi, pianoforte, composizione, musicologia, musica da camera. "Fece il suo debutto a dodici anni nel ""Macbeth""." "Nei contratti a partecipazione, l'editore è obbligato a rendere conto annualmente delle copie vendute." "L'esito delle elezioni era imprevedibile." Tutti e tre questi sovrani sono menzionati in modo sufficientemente chiaro in iscrizioni Khmer. La granduchessa fu sepolta nella Cattedrale di Pietro e Paolo a San Pietroburgo. "C'è inoltre una stazione radio e una televisione regionale." La canzone poi è stata rivisitata da altri artisti. Attualmente in Algeria non esistono filobus. È stato attivo saltuariamente anche come attore. Si svolge ogni terzo lunedì del mese di ottobre. È istituito sia al Senato che alla Camera dei rappresentanti. All I Ever Wanted Nella sua storia ha conquistato sette titoli della Extraliga bielorussa e due Continental Cup. Poi è attiva anche in televisione. Gil elementi decorativi si complicano e diventano esuberanti. Crema-grigio-giallastra, pallida, verde-bluastra al taglio; compatta, dura. Il matrimonio dura appena un anno. Viene invece ammessa alla Regionalliga Berlin, una delle seconde divisioni appena create. Sposato con Adrienne, ha due figli August e Angelo. Molti altri furono fallimenti commerciali. Si giocava annualmente a Cali in Colombia. "È la continuazione del telefilm ""Agente speciale""." Una delle prime canzoni provate dai Wings. "Atkinson è sposata con l'attore Michael Gill, con cui ha un figlio." Il calcar è lungo. Inoltre altri sei sale di diverse dimensioni permettono diverse produzioni recitate simultaneamente. Divenuto sospetto a Venezia, dovette rifugiarsi a Modena. "Recentemente l'articolo è stato individuato e lo si deve ad Alonzo Church." Il terzo degli americani, John Smith, è colto da infortunio e si ritira. Possono inoltre presentare problemi al normale sviluppo dentale. "L'attività letteraria lo avvicina alla Modernissima, che competeva all'epoca con Mondadori e Bemporad." "È stata a lungo pubblicata dall'Academic Press, oggi parte di Elsevier." Il telaio è monoscocca assemblato in acciaio. Camerlengo del clero romano, ricevette quindi il suddiaconato. La reazione catalizzata dalla glutammato deidrogenasi che produce alfa-chetoglutarato Ritorna la primavera e il ghiaccio si scioglie. Con il Porto ha conquistato un campionato e una Supercoppa portoghese. È stata inoltre osservata in colline con boscaglie di vegetazione densa. Records, completamente autoprodotto e pubblicato da Diaframma Records. Con il cantante statunitense Marc Terenzi, Sarah Connor ha due figli. Molto somigliante alla quaglia, ha un piumaggio rossiccio con sfumature chiare nelle parti inferiori. I piccoli fari posteriori erano invece sistemati a coppie. "Il premio principale è proprio lo ""Zecchino d'Oro""." Le elettromotrici vennero costruite in sei lotti, con caratteristiche in parte diverse. A settembre, il presidente Joseph Kasa-Vubu revocò Lumumba e gli altri ministri nazionalisti. "Il nemico che il ""Friuli"" ha di fronte è costituito da truppe scelte tedesche." Visse anche a casa di un suo vecchio compagno di classe delle scuole medie. Moro è giustiziato dai brigatisti un mese e mezzo dopo il rapimento. Grazie a quella presenza vinse poi lo scudetto. "Questo è il centro vitale dell'Uomo anche secondo il Buddhismo Zen 禅." Sono stati riportati anche difetti congeniti del cuore e anomalie dei reni. "Al primo gruppo appartenevano l'uomo, i quadrupedi, i cetacei, i pesci e gli uccelli." Il popolo però si appropria maldestramente di questi insegnamenti ricevuti facendone un sistema. I due scorgono il gruppo di militari, che accorre in loro aiuto. Dopo qualche anno si ritira dal mondo musicale, dedicandosi alla carriera di attrice. La Colle "All'epoca, cominciò a lavorare anche per il cinema." "Entrambi i fossili risalgono all'Eocene, e sono costituiti da frammenti di foglie." "L'isola è proprietà privata." Michael Rother. La meccanica di gioco ricorda quella di Pong. "Il capitolo della saga da trasporre sarà sempre ""Metal Gear Solid""." Il secondo è dedicato alla Madonna delle Grazie. È una razza di grandi dimensioni. Patrese rigettò le accuse. "Scorre attraverso il parco dell'Englischer Garten, ed è un affluente del fiume Isar." Alcuni locali furono adibiti a stanze di tortura. Si può trovare naturalmente in alcune piante, resine ed in alcuni animali. Solari rappresentava invece la tradizione gotica locale e la perizia costruttiva degli ingegneri lombardi. Viene utilizzato per il calcolo della velocità dei fluidi. Film metafisico e misterioso di una delle muse della nouvelle vogue. La location è un ex ospedale psichiatrico alla periferia di Roma. Oggi è sede principalmente di piccole industrie e aziende artigiane. Tutti i soci dovevano abitare a Roma o nella sua Provincia. A fine carriera conobbe le opere dei primitivi fiamminghi di cui adottò certi dettagli. "Chi ascolta dica: 'Vieni!" È stato membro del consiglio privato. Anche se non obbligato, Clint accetta ed entra a far parte degli Ultimates. "I problemi per Eddie all'inizio saranno innumerevoli." La coda è tozza, interamente bruno-giallastra e spesso cosparsa di lunghi peli. Mostra i soldi alla Mars Investigazioni e dice a Keith di volerlo assumere. È anche noto come processo Hampson–Linde. Cratere Main La società entra in una nuova fase. Fu la prima sconfitta della storia del club nel turno delle wild card. Infine, assiste alla vittoria di Gohan contro il potentissimo cyborg. "In questo modo la spinta orizzontale è nulla e l'albero può essere più leggero." È stata separata da suo padre quando aveva soltanto otto anni. E ancora, che cosa sa Amanda, la figlia diciassettenne del poliziotto Ryan? Stone Gossard, altro vecchio compagno di Turner, divenne il secondo chitarrista. "Secondo Leonard Maltin il film è un ""film d'azione di livello standard""." Il nome fu cambiato in Sarasota Opera House a pochi anni dopo. La band così si sciolse definitivamente. Il personaggio di Matt Scudder ha un precedente cinematografico. Inoltre sono state aggiunti due nuovi club originali: Chelsea e Arsenal. Wilkinson descrisse quella prestazione come la migliore della sua carriera. Lost Springs L’albero in molte occasioni è sinonimo di emigrazione. In Italia è andata in onda per la prima volta su Disney Channel. È in parte visitabile con guide organizzate e prenotazione. "Bryan Williams conosciuto come ""Baby"" gli propose di entrare nella Cash Money." I centri commerciali maggiori furono Stoccarda, Ulma, Heilbronn e Friedrichshafen. Dopo una retata da parte della polizia le ragazze della gang vengono arrestate. La datazione e gli eventi cronologici del suo regno sono oscuri. Questo ha un perno nella parte terminale che può presentare una filettatura. Monsignor Ryan negò le accuse. Anche il parco di divertimenti Fuji-Q HighLand propose diverse iniziative simili. Sua madre era una famosa esponente della musica rock degli anni sessanta. Studi più ambiziosi puntano alla realizzazione di centrali solari orbitanti. Tommy Mason-Griffin È il capoluogo della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi. Il giovane persuade la servitù a non rivelare chi egli sia veramente. Diventato orfano, ha dovuto abbandonare gli studi e svolgere vari lavori. Questo tragico evento colpì profondamente Fanti. "La canzone è diventata il singolo di maggior successo dell'album ""Sex and Love""." Tuttavia, nessuno di questi sono stati accettati per la pubblicazione. "Svolge anche servizi di noleggio e ""gran turismo""." Ha poi diversi ruoli in alcuni importanti film di Luigi Zampa. Può essere allevato in acquario, è una specie pacifica. La ferita era letale: emorragia alla nuca e cranio fratturato. Viene solitamente utilizzato per partite di rugby ma talvolta anche per partite di calcio. "Il lobo intermedio perde una quantità significativa di volume tra l'infanzia e l'età adulta." "Continua al suo interno l'attività di consulente." Occasionalmente alcuni treni possono prestare servizio sulla Nagano Shinkansen. Il paradosso è solo apparente. I pannelli della carrozzeria sono in polipropilene come nella due posti. "A seguito di questo episodio, Toscanini abbandonò frettolosamente l'Italia." Ha inoltre ricoperto vari incarichi alla membro della Camera dei rappresentanti. Si stabilì a Collingwood, un quartiere di Melbourne. È inoltre socio onorario della Società Medica Austriaca di Psicoterapia. Venne preceduto dal Penny Black, il primo francobollo in assoluto ad essere stampato. "Albert Costa ha battuto in finale Àlex Corretja a causa del ritiro di quest'ultimo." Cicerone nelle lettere ad Attico ricorda il passaggio di Cesare nella città. "Da allora ""percepisce"" tramite impulsi radar." I membri che compongono questa superfamiglia sono vespe e formiche. Veniva inoltre affermato il supporto alla lotta anti-imperialista del Terzo Mondo. "Sin dalla sua pubblicazione, l'album ha ricevuto numerose critiche da parte del giornalismo musicale." La Banca Fuji trae origine dallo zaibatsu Yasuda. Potrebbe essere cilindrica o globulare in modo irregolare o di altre forme ancora. Forma vivai di diverse centinaia di femmine con i loro piccoli. Le sue prime opere ebbero per tema scene della vita quotidiana. Ancora sugli scudi Gigi Riva autore di otto reti in Coppa Italia. La reggenza del principato fu della famiglia Appiani. Primi piatti in genere, carni bianche e rosse. Non si può infatti avere coscienza del bianco senza conoscere il nero. Controllata da una società privata, riceve anche aiuti governativi. Dopo questo viaggio ne fecero un altro attraverso la Svezia per presentarla al popolo. "Trionfano all'Independent Music Meeting di Firenze." Collaborò anche con Francis Picabia. Anche su tale cronologia, tuttavia, non mancano le controversie. Beta ha trasformato in Chrono Stone David Evans e suo nipote Mark. Si avvicina il compleanno di sorella Hanna. Monique fugge disperata e tenta il suicidio. "Durante la stagione all'aperto conquista il suo ventiseiesimo titolo italiano." Ernst Wide Il regno di Galba, però, si rivelò di breve durata. Al comando del generale Mark Clark. Alla sua morte, i suoi domini passarono al fratello Giorgio Federico. Viene descritto con dei grandi occhi da pesce e dei grossi baffi neri. Conway, infuriato, gli spara e lo disattiva in modo permanente. "La prima stagione con i ""Grifoni"" terminerà al sesto posto." Crispo diventò così il patrigno di Nerone. Tra i mammiferi è presente una sottospecie della volpe volante variabile. Durante questo periodo viveva nel Lower East Side di Manhattan. Molly O decide di fuggire via. Lo schermo testuale aveva una propria memoria dedicata. La popolazione è in maggioranza Yoruba Questo pesce si nutre di pesci, insetti e crostacei. "Con i ""Darts"" Crispin vinse due American Soccer League." Con il peggiorare delle condizioni di salute la sua scuola finì in brutte acque. In questo sistema di scrittura ogni simbolo rappresenta una sillaba anziché un singolo fonema. "Tale condotta può essere costituita sia da un'azione sia da un'omissione." La specie è presente in Colombia, Costa Rica, Ecuador, Nicaragua e Panama. Il romanzo ha, quindi, chiari riferimenti autobiografici. "Nello stesso anno inizia il dottorato di ricerca all'Università di Modena." "È l'unico comune spagnolo che contiene la lettera W nel nome." Il corso inizia presso Battaglia Terme. Le quattro specie oggi note di questo genere sono state rinvenute in Nuova Zelanda. Villa era un grande appassionato, nonché collezionista, di conchiglie. A conflitto ultimato completò i suoi studi laureandosi in giurisprudenza. "Negli elenchi dell'Associazione Italiana Arbitri è stato comunque sempre citato come ""Sante""." I diritti per il suo primo libro sono stati venduti in cinque paesi. La maestosa facciata, alleggerita dal gioco cromatico dei marmi, è stata recentemente restaurata. "Altre scene, come quella sulla strada di campagna, sono state girate a Ga'ash." "Sede vescovile è la città di Yan'an." Gli immigrati di altri gruppi linguistici arrivati successivamente non hanno influenzato molto questo dialetto. Le femmine adulte hanno il becco giallo. Egli divenne il primo Segretario Generale del nuovo partito. Il terreno ospitava i resti di un convento medievale, in rovina. Gareth Edwards Il suo quartier generale è situato presso la città di Lansing. La canonica è ubicata posteriormente alla chiesa. Le spalle sono bruno dorate. Anche Aristotele fu costretto a lasciare Atene visto che aveva rapporti con entrambi. "Il nome della band viene modificato invece nell'accattivante Kajagoogoo." La mandibola era robusta e dotata di una sinfisi prolungata. Uscirà solo alla Liberazione. Attraverso lo specchio Air Force usa numerosi codici riferiti agli aerei. "L'amore è un tema che ricorre in tutta l'opera." Anthony Richardson I suoi nonni erano stati schiavi. "Una volta terminata l'energia il gioco termina." La città rimase tuttavia dipendente dalla potente vicina solo riguardo alle gerarchie religiose. "Tra i tentativi di identificazione c'è quello con Aristotele da Sangallo." Julia Volkova e Lena Katina sono state le componenti più famose del coro. La quale, ovviamente, è già stata assegnata a un altro uomo. Hélène però è insofferente e non sopporta più questa situazione irrisolta. "Esso è generalmente classificato come uno degli stili della ""musica urbana""." "Nelle serate dal vivo si esibisce con l'orchestra di Peppino Principe." "Ottiene la licenza in filosofia ed in teologia all'Università di San Tommaso a Roma." "La loro alimentazione è costituita principalmente da semi di ""Ficus"" selvatico." Figlia di Stephen, un falegname e Carole Underwood, insegnante di una scuola elementare. Espresse invece interesse nella carriera di allenatore. Faysal sposò Sara bint Abd al-Aziz. "Morì l'anno successivo durante la gara di campionato a Milwaukee." È sposata con il vicesceriffo Chuck Franco. La damigella di Bard "Costoro chiamano ‘patriarchi zen' i patriarchi." Ruggero però la trattiene. È venuto! Stabilitosi definitivamente a Pisa, allena diverse formazioni giovanili a livello dilettantistico. Del progetto cinematografico, in definitiva non se ne fece nulla. La scena torna al presente. Dopo questo avvenimento, Dario I di Persia salì al trono. "Nel modo ""esteso"", l'area desktop aggiuntiva è creata da monitor aggiuntivi." Ben Hutchinson Si ricorda lo scalone di Palazzo Medici-Riccardi. Ottimo dilettante, non può partecipare ai Giochi Olimpici a causa della seconda guerra mondiale. La numerazione continuò quella tradizionale delle altre finali disputate in precedenza dalle due leghe. Queste foglie erano lunghe fino a otto centimetri e larghe fino a un centimetro. La villa si presenta come un complesso stilisticamente composito. "Il tema del rapace simboleggia la protezione dell'ordine naturale voluto dagli dei." Riorganizzò inoltre il corpo di artiglieria navale e quello della fanteria marina. Il comune è servito dalla stazione di Ponte Gardena-Laion, sita sulla ferrovia del Brennero. "La giocabilità non è stata significativamente alterata rispetto a ""Metal Slug""." "Infatti anche gli avvocati intendono approfittare della morte dell'uomo per ricavarne qualche guadagno." La Casa raccomandava la carrozzeria Barker. "Si tratta di un armadietto reso invisibile dalla magia all'interno della sua abitazione." Si parla di soglie di esclusione. È conservato nel Victoria and Albert Museum di Londra. Robert Walker Ben presto cominciarono ad importare donne da Belgio, Francia e Spagna. Il romanzo è quindi suddiviso in cinque racconti reciprocamente intrecciati. "Le persone più colte furono incriminate con l'intento di far ritirare la lite." I mitocondri poterono svilupparsi dopo questo grande evento. Nella sua opera si possono scorgere due filoni principali: la memoria e la fantasia. Uno dei principali contributi di Kripke è la tesi della rigidità del riferimento. Al carattere spiccatamente strumentale della toccata, Bach contrappone una fuga di gusto vocale. Si affaccia sul Mare del Nord e sulla contea danese dello Jutland meridionale. È diventata poi vicepresidente. Presso la sala d’attesa è ospitata una biglietteria automatica. Questa organizzazione si prefigge di vigilare su quelli che definisce gli abusi della psichiatria. Giunge inoltre al Bari dal Cluj il calciatore rumeno Rada. Bernard Webb fu uno di quelli. È nipote dello sciatore alpino Alois Morgenstern, a sua volta sciatore di alto livello. "Sfocia nell'Amur nel suo basso corso, alcune decine di chilometri a valle di ""Komsomol'sk-na-Amure""." "In Africa, nell'Okavango, l'acqua scarseggia e per gli animali è un problema." "Ada, con l'aiuto del dott." Caserini sarà quindi il direttore artistico della nascente impresa. Il cavaliere sembra ora risorto dalla tomba per vendicarsi. Il piatto va assegnato al punto più alto secondo le regole della specialità giocata. Ernest, allora, si ripiegò su se stesso. "L'area attrazioni comprende tutti gli scivoli, con arrivo in vasche dedicate." Debra è sposata col produttore cinematografico Porter Van Zandt. Le circostanze della sua morte non sono chiare, ma viene ucciso da Cato. Al piano inferiore sono ubicati i depositi librari. "L'anno successivo tornò nei Chicago Kickers." Si tratta del secondo long playing inciso col nome di Giuni Russo. È diretto dal regista spagnolo F. Javier Gutiérrez. Sono entrambe protetto dal parco di San Pedro contro lo sviluppo urbano. Josh Hathaway doveva vedersela con Gunnar Nelson. Tali unità hanno come compito primario la scorta dei gruppi di portaerei cinesi. "Grazie a questi, comincia a lavorare per la rivista ""Wizard""." "Lo stesso disse all""Agence France-Presse""." Hewlett-Packard Enterprise vende i sistemi NonStop, che acquisì con i computer Tandem. Si tratta di persone normali che vivono la loro vita. Di Giovanni non si conosce alcuna discendenza. Questi, con un colpo di scimitarra, ne tagliarono il naso. Le banchine sono collegate al fabbricato viaggiatori da passerelle. "All'inizio era interpretato da Anthony Field." La decisione si rivelò giusta. Il capoluogo di contea è Marion. La nomina, comunque, deve essere accolta dal Senato. Oltre al canto suonò il pianoforte e la batteria in diverse band. Occupa la porzione occidentale del territorio comunale. Pietro Parente Esistono due versioni del video, una censurata e una integrale, più esplicita e violenta. È inoltre l’unico segugio che caccia sia a naso sia a vista. Sul braccio destro il giocoliere porta appeso un orologio, simbolo del tempo che scorre. Marcus assiste impotente alla scena. La crittografia si basa su un algoritmo e su una chiave crittografica. Durante la sua attività di compositore fu molto apprezzato grazie ai suoi drammi giocosi. Prima prendono il tè, poi cenano insieme e, alla fine, decidono di sposarsi. "Questi artisti erano conosciuti come ""biwa hoshi"", poiché secondo la tradizione erano ciechi." "La cattedrale ha assunto l'attuale aspetto nel corso degli anni." Alcune cronache parlano di offerte complessive di tonnellate di cera. The Third Act "Ha avuto molte ""covers"", fra cui una dei Beatles." Si tratta della stessa posa usata da van Eyck. La proposizione è stata attribuita a Gaio Lucilio e a Marco Tullio Cicerone. "Una versione avanzata ed ecologica della stufa è la ""stufa a bioetanolo""." Elsa è depressa dopo essersi lasciata con Maxime. "Prese parte alla creazione dell'Accademia delle Scienze e al restauro dell'Accademia della Pittura." Attualmente i prodotti Arena vengono fabbricati in Asia. Wills più avanti lavorò con Peter Frampton, Foreigner e Bad Company. "Il sito di ""AllMusic"" lo definisce anche un artista di computer music." "L'interno è sontuoso e monumentale." Il club si occupa di pallanuoto, nuoto e nuoto sincronizzato. Edoardo era un uomo malato e veniva trasportato su una lettiga. "Ha recitato in molte opere teatrali a Stratford, in Ontario, tra cui ""Enrico V""." "La cappella del castello fu realizzata dall'architetto Carlo Lurago." "Ha studiato anche Scienze del Turismo presso l'università di Cracovia." Per contro, Mario si dimostra sempre più determinato e sprezzante del pericolo. Il che spiegherebbe qualcosa su molti racconti delle religioni antiche. In Italia è stato trasmesso sul canale Rai YoYo. In Black Crusade, i giocatori assumono il ruolo di personaggi corrotti dal Caos. La massima competizione individuale è invece rappresentata dai Campionati assoluti. La competizione è stata vinta dalla Nuova Zelanda. È la seconda città più popolosa del Portogallo. Nello scontro che segue, Gary e Sam vengono separati dal gruppo. Esistono oggi numerosi software commerciali che risolvono in questa maniera le equazioni della fluidodinamica. Sono seguiti altri sette romanzi di cui solo quattro tradotti in italiano. Attualmente le sale del piano terra spesso ospitano mostre e convegni. "La sezione femminile ha vinto due Coppe d'Angola e una Coppa dei Campioni africana." Azione a distanza Era il membro più anziano del Politburo. "Abile anche nel gioco aereo, eccelle nel liberare l'area di rigore dai cross avversari." Il romanzo ebbe un immediato successo e vinse il Premio Campiello lo stesso anno. A febbraio vince anche la Coppa di Legadue. Ha valenza in campo sia civile sia penale. Il video musicale ha riscosso un buon successo nei programmi delle classifiche di video. Da questo momento in poi vediamo la cantante scatenarsi sia positivamente che negativamente. "Decisamente moderni per l'epoca erano le dotazioni di bordo." Gli aspetti negativi di Seth vennero tendenzialmente evidenziati in questo periodo. Le sue opere nacquero in diverse fasi principali. La disposizione pone fine a una tradizione millenaria. È tuttora in corso il processo di beatificazione. Durante il primo giro conducono lo svizzero Bucher e Andrea Longo. Fino ai quarti di finale, gli incontri vengono giocati a casa dei club partecipanti. Oltre ai gol, a titolo informativo vengono conteggiate le parate. "Tom ascolta terrorizzato alla radio un racconto intitolato ""Il fantasma del castello""." La tendenza generale è verso una diminuzione. "L'ingresso nella chiesa avviene attraverso la torre campanaria secondo la soluzione del ""clocher-porche""." A questo punto il regolamento è un atto amministrativo considerato perfetto, ma non efficace. Esso funge da fabbrica di connessioni. Ci sono anche alcuni assoli di chitarra, assenti nei lavori prodotti da Ross Robinson. Il protagonista è un lupo mannaro americano. Viene spesso aiutato da Eddie durante le sue missioni secondarie. Giovani vite caratterizzate da crudeltà e follia. Qui morì il comandante delle truppe spagnole Antonio Filangeri. Era cresciuta a contatto con le antiche famiglie nobili romane. "È stato professore di medicina all'Università di Glasgow." Finché restò aperta al culto, fu la chiesa più importante di Legnano. I tre decisero di collaborare per vendere internazionalmente diritti cinematografici. Il suo successore è il professor Enrico Avanzi. "Direttore responsabile fu Claudio Fracassi, già direttore di ""Paese Sera""." Il movimento sia merci che passeggeri era buono fino agli anni sessanta. "Dopo l'arrivo degli Slavi si instaurò una struttura sociale tribale." Ciò lo portò alla consapevolezza di essere un anarco-socialista. Divenne comunque pilota del team Surtees per le ultime due gare stagionali. In Italia non è stata rilasciata alcuna edizione home video. Fu in tale epoca che egli aderì alla Riforma. Luitpold Popp Tra gli ingredienti maggiormente utilizzati, vi sono le patate e la carne suina. Si tratta di un archivio decentralizzato. Le precipitazioni si concentrano soprattutto in autunno e primavera. "I primi insediamenti urbani nell'area dell'attuale Sidone paiono risalire al quarto millennio avanti Cristo." Fu inoltre consigliere del principe Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha. Nei giorni successivi furono rintracciati e intervistati diversi testimoni. Prese parte a quattro edizioni della Coppa del Baltico. "Alcuni esempi di produzioni su licenza sono ""Tron"", ""Up'n Down"", ""Vanguard""." Liga, la terza divisione, si svolge annualmente nei mesi estivi. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta nella Guyana francese." "Alla fine dell'anno lascia il club." Vi abitavano sia Greci che Traci. "Benoit ""et al." Lo stesso scrittore inizia a dubitare di essere vittima di uno sdoppiamento della personalità. Da questo matrimonio nacque Giorgio V il Brillante. "I teatri divennero più popolari ed il Niblo's iniziò a produrre commedie leggere." La stazione è gestita dalle Ferrovie Federali Svizzere. Successivamente è stata ricoverata in ospedale. "L'impianto frenante era del tipo a tamburo sulle quattro ruote." Venne sepolto al San Fernando Mission Cemetery di Los Angeles. "L'album è entrato nella classifica finlandese degli album più venduti, raggiungendo la quarta posizione." I fiori hanno forma di stella quando sono completamente aperti. "Inizialmente l'università trovò sede in un edificio in affitto." C. nel suo De Agricoltura spiegava i metodi di conservazione della coscia di suino. Infatti i suoi fedeli erano stati colpiti da scomunica. Il capoluogo di contea è Enid. La pinna caudale è tronca. La ridefinizione della matricola fece seguito alla rimozione della terza classe. Questi eventi furono seguiti dalle riforme di Clistene, che stabilì in città la democrazia. "Infatti, quest'ultima è stata la motorizzazione più diffusa in Italia." Massimo e Vittoria decidono di sposarsi. Allenatore: Jorge Braz La medicina difensiva può essere positiva o negativa. "Di ritorno dalla guerra, continuò l'insegnamento." Contribuì a condannare militari argentini, testimoniando contro di loro al processo. Di origine longobarda, la chiesa ha forma di croce latina. Successivamente si riunirono anche gli altri due bracci. Molto diffusi erano anche lo shen e il Nodo di Iside. Amministrativamente appartiene a Domus de Maria, comune italiano della provincia del Sud Sardegna. Possono contenere Fe ed Al in misura minore. Così, i Veneziani elevarono Baldovino di Fiandra al trono del nuovo Impero Latino. È inaccettabile perseguitare zingari o ebrei in quanto ritenuti una razza inferiore. Gioacchino non vide mai completarsi definitivamente la sua opera. È una specie che si incontra prevalentemente nelle ore del tramonto. "La religione dominante è quella islamica, ma vi è un'importante minoranza cristiana." I loro nomi avevano più probabilità di essere annotati sul manoscritto. Onnipresente è la volpe. "Il titolo di ""Legenda perugina"" è invece derivato dal luogo di conservazione del manoscritto." "Questo rientra nella dimensione profetica della ""Commedia"" e in particolare del Paradiso." Marsiglia fu un centro importante di produzione. San Miniato è uno dei comuni del comprensorio del cuoio. "Nel testo l'unica unità presente è l'unità di azione." Sono presenti poi anfore e altri oggetti di ceramica. Lo stesso motivo degli archi limita, sui quattro lati, il Santuario. Militò al comando delle truppe pontificie, fiorentine e al servizio della Serenissima. Le donazioni seguirono le avventure militari di Antonio in Partia ed in Armenia. "Venne scelto come ""magister equitum"" dal dittatore, Lucio Veturio Filone." "L'assedio iniziò il primo giorno di luglio." Sono soprattutto le cripte o gli ipogei ad essere sopravvissuti sino a noi. Assedio di Taranto Nel loro repertorio compaiono sia musiche originali che musiche direttamente derivate dalla tradizione norvegese. Eseguì parecchie incisioni di paesaggi da suoi disegni. "L'incarico è associato a quello di procuratore generale per l'Inghilterra e il Galles." Dopo le vacanze estive, subentra il nazismo che trasforma la scuola in modo significativo. Perde le dita della mano destra in circostanze oscure. Molte delle sue opere sono andate perdute. Ritornò poi in Russia. "L'alta montagna esige sovente una preparazione specifica e delle tecniche di salita da acquisire." I territori spagnoli del Nuovo Mondo furono organizzati secondo un sistema di tipo feudale. Nello stesso secolo furono realizzati i bassorilievi rinascimentali sul portale e le volte. "Viene poi a sapere che era stato un ufficiale dell'Unione durante la guerra civile." Non mancano, infine, dipinti delle scuole francese e tedesca. Eretta in epoca medievale, venne successivamente rimaneggiata. Utilizzò le proprie opere per infondere patriottismo, che vedeva in calo. "L'interno presenta tre navate divise da due file di colonne ioniche di pietra." Gulliver, esiliato anche da queste terre, costruisce una zattera per poter tornare in Inghilterra. Oggi versa in stato di parziale rovina. Una volta tornata a casa Sue Ellen trascura il figlio e continua a bere. Mitsuo Katō Altri sistemi sono utilizzati internamente alle aziende che si occupano di sviluppo software. Per il calcolo del punteggio si considerano solo le carte aperte. In riconoscenza per i servigi resi alla Francia, il re lo rese nobile. Famosa per la produzione di melograni. Inoltre, sia i giardini che gli interni del palazzo possono essere visitati. "L'accesso al complesso e ottenuto attraverso una lunga e ripida scalinata." Molte delle sue composizioni erano concepite per pianoforte. È un metodo euristico di ricerca ed ottimizzazione, ispirato al movimento degli sciami. Non sarà possibile difendersi attivamente né preparare trappole mortali. "Due anni dopo ha diretto e prodotto ""Lo straniero che venne dal mare""." Il nome è in uso anche nelle lingue olandese, spagnola e tedesca. "L'Andantino è quasi una ninna nanna in Re bemolle maggiore." Lovecraft, tuttavia, era relativamente sconosciuto fra i suoi contemporanei. Il museo è sito in una sala in un piano seminterrato. Se ben coltivate queste piante possono fiorire meravigliosamente e molto abbondantemente ogni inverno. "Il territorio dell'isola si caratterizza per la presenza di numerosi pascoli verdi." Regola numero uno per essere un molestatore efficace: conoscere la tua preda. Autore di qualche centinaio di articoli di critica dei fumetti su varie pubblicazioni. Le origini del paese non sono completamente note, data la mancanza di riscontri certi. "Con l'avvento dei regni nazionali, prese piede l'uso creare veri nomi dinastici." "È inoltre l'attuale presidente dell'Unione Socialdemocratica di Macedonia." Ad Alberto Manzi sono intitolate diverse scuole in Italia. Queste due componenti sono costantemente presenti. Il campione regionale fu promosso, mentre le peggiori squadre scendevano in Seconda Divisione. La traduzione intermedia è carica di moltissime connotazioni negative. La testata era in alluminio. Il capoluogo è la città di al-Zarqa. "Non c'era traccia neanche di tesori." Johnston fu lieto della coincidenza. Si trova frequentemente negli edifici. Realizzò diversi viaggi in America Latina per una serie di investimenti nel settore minerario. È stata trasmessa anche in altri Paesi, tra cui Francia, Slovenia, Croazia e Svizzera. Il convitato di pietra Gli incisivi inferiori presentano sulla superficie anteriori diverse creste longitudinali. I denti, tuttavia, mostrano che questo animale poteva cibarsi di materiale più fibroso. Si caratterizzano per il loro colore bianco e per lo stile veneziano.. Subito dopo passa al Club Atlético Independiente, dove rimane per una stagione. "Il nome inglese ""Luther ""è un suo derivato." Solamente la biglietteria e i tornelli di accesso sono stati modificati. Vengono confermate le divise di colore blu, assieme alle alternative con maglia bianca. A giugno perde in semifinale agli Internazionali Città di Vicenza contro Matteo Donati. "La stessa dimostrazione venne effettuata nel corso dell'anno anche a Mosca." "La gara venne organizzata dall'Automobile Club di Montecarlo." La Biblioteca serve come un deposito legale per garantire la protezione del copyright. I britannici avevano tre foldup-kayak uno dei quali si ruppe durante la spedizione. Il gioco è uno dei due videogiochi basati sulla stessa trama della serie. "Consiste in un kit di trasformazione per il videogioco arcade ""Interstellar"", della stessa Funai." La città di Torino ha quattro Chiese valdesi. Alla fine, Kid riesce a vincere gli scontri e a salvare Meat. Nei vertebrati è conservato prevalentemente nel fegato e nei muscoli scheletrici. Il gioco ha una modalità multigiocatore, sia cooperativa sia competitiva. Era un membro della società reale ceca delle Scienze. "Professore, ha insegnato all'Università di Perugia negli anni settanta accanto ad Antimo Negri." Tuttavia in zona Cesarini Hyuga segna il gol della vittoria. La struttura interna presenta delle forme ondulate e dolci. "Istanbul è vista come la città della tristezza, rispecchiando il paesaggio interiore dell'autore." Può essere solidale alla scarpetta oppure fissata tramite viti. Inoltre è presente il servizio taxi Uber. "Non siete voi l'opera mia nel Signore?" Dal Bramantino ha adottato anche lo stile dei movimenti fisici. Esso rimane comunque nella regione Midi-Pirenei. Cilindriche, lievemente incurvate, bianche in massa. Lo stadio storico del Petrarca era il Tre Pini. Dopo il ritorno del Re divenne parte del Regno Riunito di Arnor e Gondor. "Possono essere disponibili gratuitamente, ad un prezzo aggiuntivo, oppure incluse nel biglietto d'ingresso." Nella circostanza dirige una partita della fase a gironi. Lo spettacolo ha visto esibizioni di Andrea Bocelli, Malika Ayane, Anastasio e Livio Cori. Amministrativamente appartiene al comune Morter-Incoronate, nella regione di Sebenico e Tenin. È retta dal vescovo Christopher Alan Saunders. "Nonostante ciò, si pensava che l'aumento di potenza avrebbe superato gli svantaggi." La vettura era priva di sponsor principali e le tute dei piloti erano bianche. Il partito è membro del Fronte Nazionale Europeo. Indossa un cilindro ed è spesso accompagnato da un bulldog. Presidente: Casimiro Vizzini "Anche i corsi d'acqua laterali non sono qui regolati." Questi due uomini furono le pietre miliari della futura American League. La mancanza di denaro giocò un ruolo nella prima retrocessione del club. Kayla Thornton Tutte le unità risultano radiate e demolite. "L'opera ebbe un modesto successo, con meno di venti recite." Prenomi nelle lingue germaniche Entrambe sono distribuite da Alliance Atlantis. Appena sbarcato incontra suo figlio Lee. Alessandro Di Rovasenda La stessa sera, sconfiggono due lottatori locali. In questi anni pubblicò i suoi primi versi. Fu sospeso fino alla fine della stagione. Possono essere trovati moltissimi negozi anche nella zona tra Harajuku e Shibuya. Il film è stato girato a Oklahoma City. Le indennità di disoccupazione sono un altro stabilizzatore automatico importante. Il terzo match fu tra Big Show e Snitsky. Divenne presto una miniera di versi per poeti minori. Gli eventi accaduti nei nove mesi di occupazione sono molti. Tornato ai lavori di costruzione del ponte, il vento tira improvvisamente. "L'organizzazione ha uffici anche in Canada." "Il potente noto come ""Osservatore"" appare nel laboratorio di Reed." Riposa al Cimitero Urbano di Monza. James inizia a girare un film per dare un finale al suo eroe. Il Consiglio ha anche la possibilità di dichiarare il re incapace. Insieme al Partenone, è considerato il tempio dorico meglio conservato al mondo. Il quale produrrà ciò che è nostro diritto pretendere. Fu inoltre protettore di William Shakespeare. "L'interno dell'edificio è a tre navate con presbiterio coperto da volta a botte." È specializzata in memorie per computer e memorie flash. Il capoluogo di contea è Fullerton. Persistono i muri laterali mentre il tetto è completamente crollato. The Mystery of No. "Nello stesso anno Le ragazze di Gauguin vince la Vela d'argento." Archivi del Novecento Il resto della flotta, oltre ai jet regionali, ora è tutto Airbus. Si tratta di animali erbivori, che si nutrono di tutte le parti della pianta. "Fin da questo primo volume Serlio presenta il piano generale dell'opera che intende sviluppare." I tubi di lancio, se necessario, erano sostituibili con un certo numero di mine. Il territorio è ricoperto di numerosi piccoli laghi. Hale City è situata nella parte centrale della contea di Hale. La sede principale si trova a Bonn. Jan Brueghel È stata diverse volte ospite del The Howard Stern Show. La copia originale è stata scritta dal calligrafo Uthman Taha. "Quella contro i belgi fu l'ultima presenza in nazionale per Zlatan Ibrahimović." Da una stanza accanto Livia osserva di nascosto la situazione. Vengono inoltre affrontate le sue implicazioni nel superamento del determinismo classico. In questo film va inoltre rilevato il debutto cinematografico di John Turturro, allora ventottenne. Contiene due nuove canzoni del gruppo, presenti anche nel prossimo album Sing the Sorrow. "Amichevole con l'uomo, espressivo, territoriale e vigile." Qui vi sono le statistiche relative al campionato in Sardegna. Conserva preziosi stucchi settecenteschi e paliotti marmorei. Non si applica quindi la tutela obbligatoria. "Esistono due varietà, una ""a pelo ruvido"" ed una ""a pelo liscio""." "Venne girato con il titolo di lavorazione ""Primitive Mind"" in California." Gli stessi risultati possono essere ottenuti mediante laminazione, al prezzo di un maggior peso. Quasi sempre uno dei loro figli occupava una sede episcopale della diocesi. Da allora, oltre ad essere il proprietario, svolge anche il ruolo di general manager. Trattasi di una dentatura debole e a crescita continua. Sebbene sia onnivora, ha una dieta essenzialmente basata sulle spugne. Questo è il video musicale che è stato utilizzato in tutto il mondo. Un famoso esempio è quello riportato dallo scrittore Zane Grey. Questo forte attivismo politico favorì il peggioramento della sua salute. Il set fu cosparso di schiuma e polistirolo per simulare i cumuli di neve. "Appartiene ad una subregione conosciuta come Frangia d'Aragona." Un secondo ingresso si trova invece in un ristorante adiacente. "Vecchie Stelle""." Era posseduta e gestita dagli Afroamericani. Amministrativamente appartiene al comune della città di Meleda, nella regione raguseo-narentana. Il tasso di incidenza di questa malformazione è comunque minore che negli altri bracchi. Se nulla è indicato questa è valida in condizioni standard. Ha giocato otto partite con la Nazionale maggiore del suo paese, senza segnare reti. "Il porto è l'ultimo approdo per barche turistiche prima del confine con la Francia." Nonostante questo mantiene il controllo sulla Famiglia e diviene ancora più cinica e sadica. Ci furono opinioni contrastanti alla loro introduzione. "Ulysses Grant fu il comandante finale dell'Esercito dell'Unione." I New York-Harlem Yankees scomparvero. Tutto ciò però allontana sempre di più Alfred da Mary. "La funzione ""telefono"" diventa marginale." Il dislivello è più graduale a sud, specialmente sulla sponda occidentale. Questi meccanismi sono ad esempio delle chiamate di sistema. Il canale carpale è una cavità localizzata a livello del polso. In realtà però il film si differenzia in molti aspetti fondamentali. Branch cerca notizie di Cady. La pagina narra la storia di Aziz, la principessa di Samarcanda. In realtà la collocazione precisa del luogo dello scontro non è certa. "L'episodio incomincia con una sparatoria in una tavola calda." "Per strappargli alcuni denti d'oro, i tedeschi fecero scempio del cadavere." Maggiore è il loro numero, più probabile è la diagnosi di malattia. Vestì la casacca rossoblu per nove stagioni, vincendo una Coppa Mitropa. "L'ultima eruzione è avvenuta in una data imprecisata dell'Olocene." Seguono tournée americane e giapponesi. "La madre si suicidò quando l'accusarono dell'omicidio di un tipografo." "Port Moresby sarebbe divenuto il trampolino che avrebbe permesso la riconquista dell'intera Nuova Guinea." "I defunti erano riccamente corredati d'oro, il cosiddetto oro battriano." Spesso accompagnato da sua sorella, Igea. È ispirato ai cavalli di Elio. "Una volta raggiunto lo scopo il suo intento è quello di ricattare l'intero pianeta." "Quest'ultima si trovava infatti su un poggio diverso da quello ove sorge l'attuale abitato." Fu prosciolto nel dicembre dello stesso anno. Al ritorno, con la famiglia, negli Stati Uniti porta con sé sua sorella. Diomede assunse il cognome della Corgna, mettendo da parte quello paterno. Il ragno è il simbolo del male che il peccato può causare. La coppia ebbe sei figli tre dei quali avrebbero avuto discendenza. Relativo al patrono si racconta un simpatico aneddoto. La scena finale fu girata al ponte di Ronciglione, sulla ferrovia Civitavecchia-Orte. Oscar, allora, si rivela al barone ma rifiuta di ritornare a casa con lui. "L'accusa venne sostenuta dai cittadini e dai loro rappresentanti che si recarono a Venezia." "È l'unico dei grandi rivali di Robinson che avesse la sua stessa età." "L'attuale direttore generale del Festival è Philip Thomas, il presidente è Terry Savage." Ma il golfo è rinomato soprattutto per il suo interesse ornitologico. Però la grande specialità è quello alla rosa bulgara. Non ha mai giocato in campionati esteri. Allora si contavano solo tredici persone, ma la popolazione cominciò a crescere. "Nello stesso anno pubblica il racconto ""Lo sfregio"" sulla rivista ""Granta Italia"" di Rizzoli." Non è ancora chiaro quando e presso chi il dipinto venne realizzato. E tra i due paesi inizia una sanguinosa faida. In ufficio tre persone in tutto: lui e due analisti. Il modello, sui mercati, ebbe successo. La zona archeologica di Cholula si trova nella valle di Puebla-Tlaxcala. Ha vinto il Campionato mondiale con la Nazionale militare giocato in Zaire. "In età adulta, si convertì dall'anglicanesimo al cattolicesimo." "L'elettrospada può lanciare fasci di elettricità e deviare gli attacchi." Topazio lascia, disperato, la base militare e ritorna da Platino. Penelope è incuriosita da quello straniero e vorrebbe sapere di più sul suo conto. La coppia ebbe due figli, Anya e Jed. Anderson è attualmente impegnato nel suo nuovo gruppo, i Rabbit Junk. Giorgio, committente delle opere, è ritratto inginocchiato ai piedi della croce. Il sacco di farina che prende, però, lascia una traccia. Radunati Pauline e il dott. Sui fianchi si aprono diverse cappelle laterali. Vi furono due morti e sette feriti gravi oltre a una strage di animali. "Dopo lo straordinario successo della loro prima collaborazione, ""Oklahoma!" Essa è simile alla forma di Langevin, ma è generalmente scritta in forma differenziale. Anche negli Stati Uniti è richiesta. Alla fine del campionato il Malaga retrocede. La denominazione è rimasta e ha dato il nome alla moneta attuale. S. Paolo. Si trova sulla Collina degli Angeli, una delle alture che dominano il centro cittadino. Le due porte medievali di accesso al cardo e al decumano sono perfettamente conservate. Ha poi frequentato il Santa Monica College, dove ha studiato antropologia culturale. Il giorno successivo ebbero inizio i lavori di demolizione delle rovine del palazzo. "Il complesso architettonico monumentale è visitabile tutto l'anno." Molta della sua musica è ispirata agli scritti di Tolkien. Robin Bell Al mondiale di Brasile dirige due partite della fase a gironi: Brasile-Messico ed Algeria-Russia. "Spesso i suoi progetti sono ""site specific"" e in queste occasioni utilizza materiali locali." In quegli anni conosce Cornelia Turner, con la quale stringe dei rapporti filiali. Il notiziario, surreale e grottesco, ironizza sul sensazionalismo giornalistico. Il corpo era fusiforme e allungato, ricoperto di scaglie. La salma fu tumulata nella chiesa di San Francesco a Castelletto. Il cambio della società salvò il Brighton dal fallimento. "Scopo dichiarato dell'organizzazione è ""il miglioramento qualitativo dell'istruzione." Partono invece Giorgi, Cazzola e Koné. Fu anche il primo a far registrare assieme Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald. Il suolo, molto fertile, è un misto di roccia vulcanica, scisti e calcare. Dante imita questo atteggiamento. "Lo stato energetico dello Zn dipende dall'intorno chimico," "Nel Regno Unito, il film prese il nome di ""In Broad Daylight""." "La commedia fu poi riproposta anche all'estero con lo stesso risultato." "Il passaporto spagnolo rispetta le caratteristiche dei passaporti dell'Unione europea." Secondo la tradizione sarebbe stato il primo vescovo, anche se manca un riscontro documentale. "Il filmato fu girato durante le prove dello spettacolo teatrale ""Un Amleto di meno""." Le circonferenze sono dette fibre. Successivamente continua ad alternare il lavoro di attore con quello di assistente alla regia. La Resistenza in Val Trebbia Classe Independence Lo stesso personaggio comparve anche nella ripresa tedesca della medesima serie. Per Hoepli, compila un dizionario ragionato e alfabetico su le armi bianche. Il Defiant fu utilizzato inoltre anche con la funzione di disturbo radar nemici. La sede episcopale era posta nella basilica di Santa Maria Assunta. Passano gli anni, anni durissimi. È abitato quasi esclusivamente da popolazione di madrelingua tedesca. Ha diametro maggiore nel maschio. Gli otto finalisti si portano dietro i risultati della qualificazione. È attualmente attivo, anche se ormai sono anni che non esce nulla di suo. La competizione si svolse ad eliminazione diretta e parteciparono le squadre delle due divisioni. È ospite di importanti Università americane e internazionali per seminari e corsi. Il gioco è composto da cinque livelli. "Amico di Carducci, di d'Annunzio, della Serao, di Ferdinando Martini, di Fogazzaro." Il distretto è attraversato dalla strada principale che unisce Herat e Kandahar. Alex Harvey Il mondo politico greco non esisteva più. "Il campionato fu vinto dall', al suo dodicesimo titolo." "Non c'era nessuno vicino a lui""." Torna in patria per firmare un contratto con i campioni irlandesi dello Shamrock Rovers. "L'interno dell'edificio è molto ampio e presenta forme irregolari per i vari ampliamenti realizzati." Abiti ancor questo, o Aquino. I denti, inoltre, erano appuntiti e notevolmente lunghi. "La fioritura si verifica tutto l'anno." "Helen riporta Grace a casa, annullando l'iscrizione al college." Il film non ebbe un buon riscontro commerciale. "Facevano parte, dunque, della classe degli ""optimates"", i ""migliori"", cioè gli aristocratici." "Gli organi dell'ente erano il presidente, la giunta ed il consiglio." "La sezione di Arezzo dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport è intitolata a lui." Inizialmente furono poste in servizio sulle linee Milano-Monza e Monza-Carate. Questo è il sito in lingua italiana non quello in lingua inglese. La specie è nativa delle acque poco profonde del bacino del Rio delle Amazzoni. "Per la religione cristiana, l'aspersione ricorda il battesimo e la Pasqua." Khayr al-Din fuggì. "È probabile che l'attrice sia stata la sua prima amante." "L'aria ""col da capo"" è una forma tripartita con schema A-B-A'." Trasmette in paesi dei Balcani, Grecia, Medio Oriente, Nord Africa e Africa subsahariana. Lucia Fairchild apparteneva ad una famiglia altolocata. Il sensore è il sistema che percepisce lo stimolo. Anche in questo caso le imprese devono essere in possesso dei requisiti necessari. Ben soleggiate, di rado superano i trecento metri. Funzionano anche in modo simile. Le zampe sono giallo-arancio o rosso-arancio chiaro. "Rivista di Storia Critica""." True Confessions "L'equipaggio austro-ungarico fu recuperato illeso e fu fatto prigioniero da una torpediniera italiana." La circoncisione è la più antica procedura chirurgica programmata del mondo. La manifestazione solitamente dura circa una settimana e il punto nevralgico è piazza Valdesi. Non hanno una popolazione permanente. John Halifax, Gentleman In seguito è stato assistito da suo fratello Harold, esperto in questioni economiche. Le sue scalinate spesso sono rifugio di mendicanti. Come vice comandante ebbe il tenente di vascello Luigi Ferraro. Gyōji Matsumoto Viene valutato ricorrendo a molte diverse unità di misura. Dopo solo una partita della nuova stagione viene ceduto ai Miami Dolphins. I suoi genitori restarono in Germania. "Franchetti deteneva inizialmente i diritti su ""La Tosca"", ma li cedette a Giacomo Puccini." Si differenziavano per il motore installato. Nelle aspettative del club, avrebbe dovuto sostituire Steffen Iversen. "Aveva anche poteri legislativi e fungeva da giudice d'appello." È inoltre il manager di Hannah Montana. Al termine dei lavori, la chiesa venne nuovamente consacrata. Testi di David Hodges, tranne dove indicato. "Infatti, ""Fuga dalla libertà"" è considerata come una delle opere fondanti della psicologia politica." Il principe di Condé fu arrestato ma liberato poche settimane dopo. "Geologicamente, i Monti dei Draghi sono un residuo dell'antico plateau africano." Di seguito le trasposizioni con licenza ufficiale del gioco da tavolo come videogioco. Hard Candy Oggi milita nella Super League. Ci sono molte meno piante biennali che annuali o perenni. Al concetto di uomo economico si contrappose quello di uomo psicologico. Nella Marca Aleramica vennero compresi i territori di Savona, Acqui e Monferrato. Sono privi di cranio e presumibilmente anche di scheletro interno. Al termine della gara di Detroit le vetture della Tyrrell vennero sottoposte a verifica. Un giorno il ragazzo riceve una misteriosa sfera metallica inviatagli dal nonno. Durante il draft non venne infatti selezionato. Pertanto, sono richieste norme di sicurezza più stringenti. "Nell'Esercito il distintivo di grado mostra ""tre stelle e una barra dorata""." Qui Masayuki morì. Ne è stata realizzata anche la versione Adventure, più accessoriata rispetto al modello base. La catena polimerica non è ramificata. "L'ex capitale è Battle Harbour." Gianni Ravera "In ogni caso, il ""Commento"" non fu mai edito e andò perduto." Le vocali vengono indicate con combinazioni di punti posti sopra o sotto le lettere. Francia qualificata. Il peduncolo caudale è sottile, la coda a delta, leggermente forcuta. Fuggì poco dopo. Si trattava di un titolo ereditario. "Vogliamo renderlo un gioiello perfetto, e poi vedremo cosa succederà dopo""." Cosa può esservi in comune tra il socialismo e una banca centrale? Anche la Chiesa ortodossa ricorda il santo in questa data. Nessuna di queste è riuscita a convincere totalmente la comunità scientifica. I messaggi di stato governano anche la consistenza della qualità della sorgente utilizzata. È il primo dinosauro descritto in Danimarca. "L'uomo, però, scompare nel nulla." La superficie può essere densamente villosa anche per peli ghiandolari. "Il tedesco perde inoltre un'ulteriore posizione il giro dopo, venendo passato da Pérez." Sono strade di importanza locale e sono gestite dai comuni tedeschi. "Canta in ""Kala"" e ""Mary""." "La velatura era monoplana, con l'ala posizionata bassa sulla fusoliera." In questa stagione i bianconeri retrocessero in terza divisione. Faustino Reyes È lo stesso tipo di retorica. Il film è stato girato interamente nel nord del Galles. "L'offerta ricettiva è costituita da hotel, villaggi, camping, residence, ed in prevalenza da appartamenti." Questi diametri subiscono delle modificazioni considerevoli in gravidanza per permettere al bambino di nascere. Nei suoi pressi vi è una zona artigianale sviluppatasi nei primi anni ottanta. Secondo quanto pianificato, la ristrutturazione avrebbe dovuto impiegare un anno. Shades of Blue Almeno due di queste materie devono essere scelte. Il dottor Ramsey è un teologo, uno studioso e un uomo di preghiera. Dati del modulo di servizio. Promuove progetti per la manutenzione dei beni comunali e organizza la conservazione ambientale locale. La sede principale era a New York. Prodotto da Giulio Tedeschi per Toast Records. "Lo zolfo elementare depositato all'esterno della cellula può essere ulteriormente ossidato." Il fabbricato viaggiatori si compone su due piani. "La squadra che risultò campione fu il Dallas Tornado, che sconfisse l' in finale." Specializzato in ruoli etnici e popolari. Il femore è dritto e il quarto trocantere è collocato distalmente. "L'anno dopo Mainetti fu eletto presidente della Camera di Commercio." "Ha vissuto in Brasile fino all'età di cinque anni." Di seguito si riporta la classificazione climatica e sismica. Cassie consegna la casa e in seguito la trova in vendita su un giornale. "Al rientro in Francia ricevette la Legion d'onore." La sua struttura ha geometria piramidale. Con la moglie Alix ha curato il patrimonio napoleonico. Esistono due trasposizioni cinematografiche del dramma. Recentemente, il singolo è arrivato diciassettesimo in Nuova Zelanda. Può formare metastasi ai polmoni. In questa occasione “casa novella divenne ai Portinari”. "Il termine per 'acqua' è un ottimo esempio." Juan Cuevas Il soggetto è tratto da una storia di Carolyn Wells. Protagonisti della pellicola sono Vera Farmiga e Patrick Wilson. È come un caleidoscopio di ricordi; tutto torna indietro. Vive nei boschi, ma talvolta si spinge oltre il limite degli alberi. Di lì a qualche giorno anche gli altri stati arabi seguirono il loro esempio. Ad Oropesa trascorse gran parte della sua vita. Con i lavori di ristrutturazione è stato mantenuto il solo binario di destra. "In quello stesso anno la lettera ""A"" scompare dalle sue opere." Pochi personaggi del Rinascimento italiano hanno lasciato una reputazione così dibattuta quanto Giampaolo Baglioni. Tale tipo di sezione è anche denominata sezione trasversale. In un focolaio propagato, la malattia si diffonde da persona a persona. Ha una luminosità pari ad un millesimo di quella del Sole. A questo scopo, buona parte del territorio è destinata alla coltivazione di foraggio. La realizzazione dei brani è durata ben sette anni. Il torneo si è giocato a Tampa negli Stati Uniti. "Secondo alcune testimonianze urlò: ""Libertà per la Lituania!""." Il singolo a differenza del precedente ha meno successo. Cattura anche animali terricoli, come lucertole, conigli, ratti, topi e piccoli marsupiali. Inoltre il loro odore è molto sgradevole. "Accanto alle agitazioni politiche l'Italia si stava comunque ricostruendo." "Qui impara l'arte della scultura monumentale e la tecnica del bassorilievo." "Lasciata l'attività sportiva, diviene un ingegnere nel campo petrolifero." È conosciuto per i suoi colpi precisi e le rapide sottomissioni. La pace tolta è solo a me. "Ogni anno si tiene la festa paesana, denominata ""Sagra del Gambero""." Il libro ha così due protagonisti, il bambino e il vecchio. La cupola con tamburo è di elevazione maggiore alle simili chiese orientali. Fatty si risveglia nel suo lettino dopo l’operazione: è stato un sogno. "Oltre l'amico Capuana gli sarà accanto, come discepolo, Federico De Roberto." "Per l'ultimo anno è stato Decano di Fisica." "Il quartiere ha anche un'altra stazione, Fratte, situata in una zona meno centrale." "Il nome deriva dal greco e dal latino, e significa ""ilio di coccodrillo sconosciuto""." La squadra viene principalmente riconfermata, così come il tecnico Davide Dionigi. "Una croce, l'unica in quel momento in Tunisia, venne posta in cima alla costruzione." Adesso lui ha una carriera sia davanti che dietro la cinepresa. In Nubia fece completare il tempio a Horus, Ra-Harakhty e Amon-Ra ad Amada. Sopra il portico si apre una finestra con modanatura. Lorenzo Renzi Subito dopo le Olimpiadi si ritirò dallo sport. "L'inizio è già deprimente con le sconfitte con Legnano, Venezia, Atalanta e Spezia." "Se era più grande, veniva salvato dopo l'ultimo file su disco." "Alexis sfrutta questo mezzo per vendicarsi finalmente dell'ex-marito." I coniugi Feldman trattavano Moss come fosse la loro nipotina. Lo stand in questione altri non è che la Central Coast Pharmaceuticals. "Sul fondo di questo ritratto si legge: ""Jacopo Tatti Sansovino""." Consulente tecnico della produzione fu Tony Giorgio, un noto prestigiatore e illusionista. La vita comunitaria divenne obbligatoria e le poche scuole della provincia vennero chiuse. È stata progettata da Giorgetto Giugiaro e realizzata in un solo esemplare. Oggi vive a Seoul. I Packers vinsero la propria division e affrontarono i New York Giants in finale. Il suo amore per Liam, però, la aiuterà a superare ogni difficoltà. Durante il periodo nazista fu collocato tra gli artisti degenerati. Debuttò come professionista nel primo turno contro i Cleveland Browns. Essa è di proprietà dei monaci benedettini tedeschi. "Fu tra i primi artisti ad esplorare l'arte concettuale e le ""performance"" artistiche." "All'interno della chiesa si trovano tre altari, di cui uno in stile barocco-carinziano." I soldati di questo corpo furono poi assegnati ad affiancare la fanteria di linea. La canzone è diventata un grande successo in fatto di vendite e trasmissioni. È amministrato dalla Ethiopian Telecommunications Corporation. Le macchine controllano ogni cosa nei minimi dettagli, lo stesso ordine sociale. In una piccola cappella laterale è posta una copia della Vergine di Częstochowa. Rimangono tuttavia le loro icone nella schermata di gioco E Cal Bellini, che interpreta Orso Giovane, è originario di Singapore. Il comune è situato nel Cilento, lungo le propaggini meridionali del monte Gelbison. Sono presenti numerosi aziende metalmeccaniche e di meccanica di precisione. Nei panni di Ms. Il libro è comunque storicamente accurato e ben documentato. I colori riprodotti sono più luminosi, duraturi e ad alta definizione. Il padre è noto come imitatore di Jack Nicholson. Rivede così Daisy e quando torna a casa le telefona dichiarandole il suo amore. Kitty verrà salvata da Bradley, pentito di averla lasciata andare via. Ha lasciato la squadra al termine di questo accordo. Le descrizioni dei paesaggio sono molto ricche e dettagliate, dense di aggettivi. Erano presenti anche gli uffici del podestà, da cui prese appunto la sua denominazione. Le pareti sono decorate con lesene. Five Martina, giunta quinta, è stata inserita tra le teste di serie. Nel caso vengano esauriti tutti i punti vita il gioco finisce. Anche la contea di Wilkinson in Mississippi prende il suo nome. È ambientato in una città del meridione, quasi certamente in Sicilia. "Egli ha ricevuto da Dio un incarico: ""dispensare"" la Sua grazia." Ha due figlie, Carlotta e Matilde. Nicholas Williams "Il nome della località in lingua apache significa ""carne di cavallo""." "È stato considerato un film che ha rivalutato Lampedusa nell'""emergenza migranti""." In retrospettiva, la decisione di non colpire per primi fu probabilmente una decisione saggia. Ancora oggi sono visibili nel seminterrato gli spazi originali occupati dal monastero. Tommy abbandona lo spettacolo, rifiutandosi di continuare. Watson inoltre dedica molto del suo tempo e denaro in beneficenza. "Molti Altri della Luce sono inoltre soli, depressi e tendenti all'alcolismo." "Successivamente l'opera è stata anche considerata il primo romanzo di fantascienza." Non svolse il servizio di leva. "L'Arci partecipa al forum sociale mondiale." "Il nome deriva dall'esonima città in Italia." Rivela poi che sta per accadere un grande disastro in una miniera. "La panchina viene affidata a Paolo D'Odorico." "L'anno successivo concluse al quarto posto la prova su strada." "La terza e ultima linea di difesa era organizzata all'interno della città stessa." Tuttavia il ragazzo viene liberato da Danielle e fugge con lei. Nella prima partita, a Tourcoing, segnò il gol della vittoria. Le principali destinazioni sono Bolzano, Trento, Ala e Verona. Di questa sede non si conosce alcun vescovo. Il signor Garrison ottiene quello che ha sempre sognato: un cambio di sesso. Entrambe le voci non sono state confermate. Non è da confondere come una malattia essendo di natura benigna e asintomatica. Si trova nel quartiere di Schwabing-West. Negli anni giovanili restaurò e decorò la chiesetta di Montefiore Conca. I depositi più pregiati consistono principalmente di rame e oro. Contestualmente fu costituito il nuovo Municipio. Inventò il combustibile solido per razzi, rivoluzionando così la scienza missilistica. "Presto entra nella Compagnia di Gesù e inviato come missionario in Giappone per vent'anni." Come immediata conseguenza, si costituì il primo collettivo del Fuori! Allo stesso tempo anche altri Paesi decisero di intervenire in Russia. "Sito ufficiale dell'Eirodziesma" Le prime produzioni sono in associazione con Ulisse Siciliani, musicista e produttore cinematografico. "Lo sponsor principale del campionato è l'azienda di orologeria svizzera Blancpain." "Cosa rappresentava Raniero per l'ambiente pontificio?" "Nella Bibbia, la parola ""consiglio"" è spesso sinonimo di ""progetto"", ""disegno""." Lo sponsor tecnico per la stagione fu Puma. Due altri fasci non convergono sul rilevatore, e non sono quindi presi in considerazione. Dietro di loro si piazzarono Stefan Bellof, Elio De Angelis e Nelson Piquet. Informato della nuova politica sovietica, Kim Il-sung reagì gradualmente. Queste spiegazioni sono comunque controverse. Il marine deve combattere attraverso il porto infestato e disattivare il campo di forza. Jane si trova faccia a faccia con Jean-Pierre ed è costretta a sparargli. Si può inoltre somministrare carbone attivato. La tecnica digitale utilizzata conferisce al film un certo stile tipicamente europeo. Vive in luoghi aridi e aperti, nei giardini e nelle piantagioni. "Nel processo è stato infine assolto ""perché il fatto non sussiste""." "Tre anni dopo l'attività si estende anche in America del Sud." Le parti superiori sono grigio-fumo, mentre le parti ventrali sono più chiare. Alcune specie sono apprezzate per la pesca sportiva. Questo aggiornamento, però, introdusse nuovamente plastiche scadenti. Si scambiò inoltre numerose lettere con personalità di cultura, tra cui Francesco Petrarca. "Riceve l'incarico di guidare una carovana in pieno territorio Sioux, oramai in pace." Durante la discesa precipitarono in quattro: la guida Michel Croz e tre alpinisti. Norm Swanson Curtis è considerato un repubblicano moderato. Entrambi facevano parte dei Hilal, una tribù che viveva alla Mecca. Si dichiarava la credenza obbligatoria nella trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo. Davide si sposò due volte. Ma così non fu. Serena è immediatamente presa dai racconti pubblicati da Haley. "La curia generalizia ha sede presso la casa madre dell'istituto, a Brescia." "Quest'ultimo vinse il premio per la scoperta del neutrino." In alcuni animali è stata riferita la comparsa di ulcera peptica. Il parapetto della terrazza fu ripristinato nel corso dei restauri del secolo scorso. Nella consolle centrale spicca il grande schermo del sistema di navigazione e intrattenimento. Il nome deriva dagli studi del fisico e filosofo austriaco Ernst Mach. "Ha sempre giocato tutta la carriera per l'Hussein-Dey, in Algeria." Si occupa ora solamente di scrivere. In condizioni normali è un liquido incolore, volatile e igroscopico. Prima della fase finale del suddetto torneo, però, fu rimpiazzato dal tedesco Otto Pfister. Il torrente e il territorio attraversato appartengono al bacino imbrifero del Chiese. In questo periodo un altro giocatore dello Standard diventa capocannoniere in campionato, Harald Nickel. A partire dagli anni ottanta scrive e interpreta show per un pubblico adulto. Anche perché la giovane contadina è piuttosto piacente. Dead Cert One Nite Alone... Esternamente, fra i due piani corre un doppio cornicione in mattoni. Certo è che la città con cui questa famiglia ebbe maggiori rapporti fu Pisa. È una raccolta di canzoni tradizionali natalizie, con qualche inedito. "In presenza di tessuti molli residui è comunque necessario l'intervento del medico legale." Alcuni di essi decidono ulteriormente di restare al servizio del principe. "La ragione del fattore ""N""!" Aveva tre fratelli: Julia, Benjamin e Frederic. Il numero dei corpi rigettati dal mare fu di quattromila e duecento. Nessuna di queste opere è pervenuta sino a noi. Vince la Coppa Titano. Successivamente lavora con la danzatrice e coreografa Michela Lucenti. "Mammì si è espresso positivamente sull'insolita esperienza: ""Mi sono molto divertito." Duncan nacque a Oakland col nome Edward Howard Duncan Jr. "Frequente anche l'aggiunta di cipolla, anche se la ricetta tradizionale non la comprende." Frate Nicola da Pistoia morì di lì a poco. Le femmine potrebbero non raggiungere la maturità sessuale fino al secondo anno. Questo fu il suo primo ruolo da protagonista. "Lord Moyne era un alleato e un intimo amico dell'ex Primo Ministro Winston Churchill." È adiacente al Lago di Poschiavo.. "L'album è caratterizzato anche da alcune partecipazioni prestigiose come Kai Hansen e Adrian Smith." Nel Seicento fu la camera da letto privata del Gran Principe Ferdinando. È utilizzato per il trattamento della psoriasi. Da lì si risale quindi alla basilica vaticana. Scrive per numerose testate. "Le due serie di punta dell'azienda sono la serie P e la serie Mate." "Questo pose fine al legame Roosevelt-Boettiger con il ""P-I""." "In seguito, diresse la Philadelphia Orchestra e l'Orchestra Sinfonica di Boston." Nel doppio maschile si sono imposti i fratelli Luke e Murphy Jensen. Si verifica inoltre un forte fenomeno di immigrazione interna verso questa provincia. Mount Gilead "Il ""margine inferiore"" è arrotondato, più lungo del superiore, e più spesso anteriormente." Governi formati dai diversi Presidenti del Consiglio dei ministri su incarico reale. Il paese si trova al confine con la Toscana. Sono inoltre considerati parte della seconda british invasion degli anni ottanta negli Stati Uniti. Il mongolo cirillico è il più recente dei tanti sistemi di scrittura della Mongolia. Il Comune decise, allora, di sostituirla con una in bronzo. Quando viene a sapere del tradimento, la giovane sposa finisce col togliersi la vita. Successivamente lavorò a lungo come assistente di Francesco Severi. A causa della trasformazione in Scimmione, anche il corpo di Baby si è ingrandito. Il Duca stesso si trovava tra i prigionieri, ma venne rilasciato poco dopo. Nel mese di dicembre fu completato anche il primo volo del nuovo velivolo. La coppia ha un figlio, Orlando, e vive a Londra. Attualmente milita in Premier League, la massima divisione del campionato inglese di calcio. La fermata consta di un unico binario, servito da un marciapiede. Kelly ordina di trovare uno scienziato dei Laboratori Delta, scomparso. Installer gestisce le procedure di installazione sotto Amiga e ha alcune caratteristiche davvero interessanti. "L'intervento sovietico, nome in codice ""Operazione Whirlwind"", fu lanciato dal maresciallo Ivan Konev." Per i database, in particolare, i backup fuzzy sono problematici. "Hall è un membro dell'associazione delle piccole città storiche." Nel secolo successivo fu eretto il campanile. I soffitti sono opera di Amici, da Roma. La comunità melchita di Aleppo è una delle più antiche della regione. La formula: doppio girone di andata e ritorno seguito dai play-off. Lui le crede e la perdona. Cambiamento radicale nella struttura della serie C Interregionale. Era un centromediano metodista tra i più completi degli anni trenta. Ha pubblicato inoltre diversi scritti sulle forme algebriche e la geometria proiettiva. Entrambi includono suoni da numerosi strumenti musicali-giocattolo acquistati nel loro quartiere. "L'organizzazione ha inoltre quattro sedi regionali a Mosca, Atlanta, Tokyo e Parigi." "Il cimitero ebraico si trova nel centro della città, sulla via Ševs'ka." Quattro giorni dopo il giornale cessò le pubblicazioni. "Si riferisce a un'attività lavorativa che agisce sul piano affettivo ed emotivo." Le riprese sono state realizzate presumibilmente durante le date tedesche di Berlino e Colonia. "The Eye of the Storm""." Attualmente è una pianta protetta. "In questo caso, i comuni associati sono detti ""Ortsgemeinde""." "Subito dopo l'Altare Piccolomini si trova la Libreria Piccolomini." Questi sono i tradizionali cappelli panama. Testi e musiche degli Slipknot. "L'isola inoltre ospita una base di lancio missilistica utilizzata per scopi scientifici." Il copyright del film, richiesto dalla Vitagraph Co. Gli indicatori sono connessi agli obiettivi della Convenzione e ai suoi protocolli. La zona è di origine vulcanica e circonda il Cabo de Gata. Gli incisivi sono sporgenti e molto compressi alla loro base. "I dialoghi sono in dialetto, accompagnati da ""sottotitoli"" in italiano." Dopo la guarigione non tornò più al fronte. Alcuni bambini mostrano segni di scoliosi. È attraversata da numerosi canali, lungo i quali sono disposte le isole principali. Esistono comunque dubbi sulla sua reale efficacia con queste indicazioni. Il torneo si è svolto in giugno a Manila nelle Filippine. È comparsa in dieci film con il fratello John. "Tuttavia per tale opera furono sacrificate le storiche Scuole Pie di Sant'Anna." Gandalf, invece, lascia i profughi dirigendosi a nord a cercare rinforzi. Il movimento è dato da un motore elettrico, mono o trifase. In grassetto sono indicati i vincitori di classe. Si nutre di insetti catturati in volo. "Nello stesso anno adattarono il brano ""Ca plane pour moi"" dell'artista belga Plastic Bertrand." Da essa deriva la lingua dei segni nordirlandese. "Messo in prigione, evase dopo pochi giorni, definendo quel carcere una ""prigione medioevale""." "È stata a lungo fidanzata con l'attore Laurence Harvey." Il primo campo da gioco era localizzato proprio dietro la sede. Valentina Cipriani Sopra il coro ligneo è collocata una grande pala di autore ignoto. "La notizia della morte è stata ampiamente divulgata nella web de ""Billboard""." La principessa fu allevata dalla matrigna Emilia di Sassonia alla fede luterana. "L'interno ha un'unica navata, con soffitto a cassettoni." Due brani sono stati registrati in Argentina con Bryce Panic. Il baritono Carlo Morini ha eseguito brani scelti dal Rigoletto. "Inoltre si decise di raddoppiare il binario lungo l'intero percorso." Ma costui riesce a sfuggirgli, anche se poi ha difficoltà ad abbeverarsi e nutrirsi. "Accusarono anche Google di aver provato a ""controllare la lingua svedese""." Oggi la comunità conta solo poche decine di iscritti. Harold Barron Vengono così denominate le gru che vengono installate sugli autocarri. Uno dei figli di Stoney, George Gerald Stoney, fu uno scienziato. Nel Seicento complesso passò ai Venier che attuarono ulteriori rimaneggiamenti. "L'anno dopo, alla morte del cognato, assunse il titolo di conte." Non hanno diritti, ma solo doveri. Gli esemplari superstiti vennero stoccati in magazzino. Willem de Beer Fu seppellita nel cimitero del paese. Molti membri della sua famiglia furono messi a morte. "In italiano è traducibile,come atto, in ""presa di possesso""." "In seguito, hanno buon successo anche ""Live it up"" e ""Sight of you""." Confluisce nella Tunguska Inferiore nel suo basso corso. "Nel settore orientale c'è un piccolo campanile con orologio." Il fine di tale centro è di soddisfare le varie richieste delle città. "Bravo nell'uno contro uno, poteva essere schierato su entrambe le fasce." La richiesta è accolta e il gioco prosegue. "La linea secondaria di Seattle invece quell'anno subì diversi infortuni." Moana inizia così ufficialmente la sua carriera di attrice pornografica. Nel frattempo, Häkkinen si ritira per problemi elettrici. "Carismatica, affascinante, talentuosa, divertente e gentile, Serena attrae facilmente l'attenzione degli uomini." "Si laureò presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco discutendo una tesi in filologia romanza." "In un anno l'edificio fu completato." "Le figlie di Adelaide raggiunsero entrambe l'età adulta." Episodi di Adventure Inc. Si ciba di invertebrati bentonici, anche a guscio duro, e talvolta di piccoli pesci. Oggigiorno sta riscuotendo nuovamente consensi presso gli appassionati. Dizzy si fa in seguito arrestare in un centro commerciale. Sono in corso alcuni studi. La festività viene celebrata con processioni, fiere e varie usanze familiari. I francesi, infatti, volevano ucciderli tutti, mentre gli inglesi si rifiutavano di farlo. Di notevole importanza anche i suoi studi su Ippocrate e sulla medicina antica. "L'incidente è noto anche come Disastro del Monte Erebus." Gli insediamenti utilizzati precedentemente furono abbandonati. Si possono osservare sui cardi intenti a nutrirsi. Una versione bootleg del filmato trapelò su Internet il giorno stesso. In questo periodo risulta esser la Bohème il suo cavallo di battaglia. Edward ritorna sui suoi passi e restituisce la collana. "Il settore di punta dell'azienda era la produzione di specchi e mobili in cristallo." La Nuova Scozia e il Saskatchewan rimasero neutrali. Interessanti furono anche i suoi studi sulla lingua romena. Così facendo, egli divenne inoltre il più giovane capitano di un team neopromosso. Howard Stringer Qui viene spacciata per la moglie di Ricketts. Java Card è la versione di Java ottimizzata per dispositivi portatili. Copia della pellicola si trova negli archivi della Cineteca del Friuli. Nayef aveva investimenti nel settore petrolifero in Colombia e Venezuela. Il costo previsto per la costruzione del nuovo impianto fu lire. "Il corpo del musicista fu riportato pochi giorni dopo negli Stati Uniti d'America." Molte sono inoltre le cappelle, tra cui quella di Peta. Questo apparente svantaggio è però compensato dalla sua esplosività e dalla tecnica eccellente. Le sospensioni erano formate da balestre, ammortizzatori a frizione, puntoni e barre stabilizzatrici. Sfortunatamente, i criminali rubano la nave del gruppo e distruggono le altre navi. Anche la Radiazione cosmica di fondo fu scoperta per la prima volta usando radiotelescopi. "L'utilizzo di questo programma può essere molteplice." Durante la guerra circolò più di un miliardo di dollari confederati. Poi forma il confine meridionale della regione industriale della Ruhr. Dal matrimonio sono nati tre figli. "Peppe Dell'Aquila era una ""vera forza"" in quanto ne gestiva il gruppo di fuoco." Successivamente lavora nel cinema. A Padova intraprese studi di teologia e filosofia. Persone di cognome Fox "Fonti e documenti"" ed." Dopo quel drammatico pomeriggio le loro strade non si sono nemmeno più incontrate. Studiò al Collegio scozzese di Parigi. A Bengasi e nella regione orientale della Libia risiedono tuttora poche decine di italiani. "Risulta altresì attivo il club ""Maccagno""." La sua tata cade da una scala e si rompe una gamba. "Per l'editore Tristano Torelli realizza la serie ""Sciuscià""." Tra le falesie, su un fianco della cala, si accede alla Grotta delle Rondini. Eseguì in questi anni capolavori assoluti ospitati oggi in diversi musei nel mondo. I due elementi si possono benissimo combinare. Persone di nome Laurence Una sua statua, ora a Monaco di Baviera, proviene verosimilmente dalla sua tomba. Il governo francese chiuse i giornali nizzardi di lingua italiana. Maurizio Rossi insegna anche lighting design alla Fairfield University nel Connecticut. "L'opera è ricca di allusioni a funzionari della ""Curia federiciana""." Miranda conosce il dottor Leeds, medico molto affascinante. La vittima era il figlio del serial killer. "Nel maggio seguente viene operato alla prostata all'ospedale Albert Einstein di San Paolo." Dio allora gli ordinò di farsi accompagnare da Aronne, che avrebbe parlato per lui. "Si potrebbe tradurre meglio in italiano con la parafrasi gergale ""fatto a mestiere""." Giorgio ereditò il trono inglese in un periodo particolarmente turbolento della storia nazionale. Tutte le tendenze sono classificate in ordine di frequenza di ricerca. Il pezzo è basato sul solo accordo di do maggiore. "Il National Board of Review l'ha scelto come uno dei migliori dieci film dell'anno." "Tale Società esiste ancora a tutt'oggi." Ognuno dei due riflette, pentito, di quello che poteva essere e non è stato. Il funzionamento era simile a quello del Norden. Vi tornava spesso da grande per venire a trovare i parenti. "Il distintivo di grado è composto da quattro stelle d'argento disposte a rombo." Il suo corpo fu sepolto nella cripta della cattedrale di Leopoli. Il V Ufficio si occupava della censura sulla stampa, sulla letteratura, sugli spettacoli teatrali. Il problema è che un testo lungo potrebbe contenere migliaia di caratteri, e oggetti. Il disco è costituito prevalentemente da campionamenti funk e jazz. Il malvagio viene infine arrestato e condotto in carcere. Non si conoscono le ragioni di tale decisione. Adrano proclamò il lutto cittadino. Terminò il suo viaggio europeo con un soggiorno di otto mesi a Roma. Molti, del resto, subiscono il fascino della giovane paracadutista, come lo stesso Burke. Il programma presentava la tradizionale gara di canzoni di fine anno tipica di Canzonissima. Il capoluogo è Colfax. "L'area a fine Seicento si presentava in larga parte paludosa e malsana." Anche se commestibile, è pescato solamente a livello locale. Si accede al convento tramite un portale esterno che immette nello scalone. Da allora in poi i convogli nipponici furono unicamente composti da sommergibili. La ferrovia fu in origine costruita da due diverse compagnie. La chiesa ha pianta medievale rettangolare, con esterno in robusta pietra. Una composizione scritta per il medesimo organico prende il nome di quartetto per archi. Ha sede a Karlsruhe e Lipsia. "È seguente a ""Io, Robot"" e precedente a ""Antologia del bicentenario""." La lunghezza della pista è il principale ostacolo allo sviluppo dello scalo. "Il club vota per l'accordo con il cartello." "Dal latino ""ager"", campo coltivato." Attualmente fa parte del distretto la città di Shōwa. Nonostante ciò, i furti non cessarono. Comincia a giocare nel Vasco. "Infine appare come importante personaggio nel romanzo ""La dinastia"", di Andrea Frediani." La forma delle lacinie può essere strettamente triangolare oppure sono oblunghe ad apice acuto. Eseguiva anche copie da Michelangiolo e da Donatello. Il Benfica si è aggiudicato per la settima volta tale trofeo. I disegni giocano un ruolo importante nel formare le idee di ogni singolo episodio. "Stephani de Castello""." Questa è la sensazione di essere fuori dal linguaggio. Quantunque assai anziana, aveva conservato sempre lucida la mente. Questa permette di ottenere una bassa distorsione ed una ampia banda passante. Anche per questi nuovi modelli era prevista la versione cabriolet. Delusa da tutto, Peg torna in Irlanda. Per i seguenti anni si pianifica il rapimento di Eichmann. La specie più comune è il corniolo. La Milizia ritirò uniformi ed armamenti, il Regio Esercito inviò quelle della fanteria. Nello stesso periodo acquista il palazzo storico Portinari Salviati, dove ha tuttora sede legale. "Mary Beth la invita a denunciare l'uomo, ma la donna riattacca." A questi se ne sono aggiunti altri che riguardano il funzionamento del calendario Maya. Il brano si caratterizza per la voce di spicco di Luther Vandross. "Lolita è il soprannome che l'uomo dà in privato alla ragazzina." Possono concorrere solo i piloti preventivamente iscritti al Campionato, entro le prime tre gare. "Cobra"" e infine ""Ford Cobra""." A parità di valore, il colore determina il vantaggio. Carl Gunnarsson "La sua medaglia d'oro è attribuita agli Stati Uniti d'America." "La strategia è anche definita ""Teoria dell'azione di successo in presenza di opposizione consapevole""." George H. Thomas avrebbe continuato la sua avanzata verso LaFayette. Presidenti del Turkmenistan "A Zenobia fu riconosciuto il titolo di ""Augusta""." Ho parlato per dieci minuti con Gesù. "Sue opere sono conservate nella Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma." "Il copyright del film, richiesto dall'Universal Film Mfg." "Tim l'interrompe più volte cercando di dare spiegazioni razionali, ma Kaylie non demorde." Il padre era medico e dottore in filosofia al servizio della casa Farnese. Don Head Nella sua versione di gatto peluche, Luna è doppiata da Han Keiko. "La femmina partorisce un cucciolo all'anno." Si è estinto nel corso del Pleistocene. "All'inizio esisteva una Township chiamata Jefferson in onore di Thomas Jefferson." La diluizione o il riscaldamento portano alla precipitazione di un composto basico giallo. Tale uso diventò una tradizione del giornalismo in lingua inglese. "Cook cominciò il suo primo racconto, ""Blood Innocents"", mentre era ancora uno studente universitario." "Malgrado ciò, durante quest'ultimo viaggio si verificarono innumerevoli contrattempi, prima del tragico epilogo." San Lorenzo va in preda al panico insonne dopo che Gatto scompare. Questi scrittori e autori teatrali divennero infatti molto spesso sceneggiatori del free cinema. "I singoli estratti furono ""Fatta E Rifatta"", ""Maschio Dove Sei"" e ""Numeri""." Si innamora e viene ricambiata da Giuseppe un artigiano del luogo. Le finestre sono rettangolari. Innalzato nel Cinquecento, è un massiccio edificio con porticato sulla facciata principale. Dopo aver compiuto gli studi in alcune università tedesche, Federico venne ospitato a Vienna. Il video fu girato a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Francia. Per la sua posizione Bastia era visibile, come lo è ora, a grande distanza. Nei mesi successivi vengono annunciate date a Padova, Rende, Pescara, Lecce e Firenze. Oltre a laurearsi come allenatore di calcio, studiò Business Administration. A tal scopo il Log viene sempre mantenuto in duplice copia. Danilo Coito Il titolo sportivo viene affidato nelle mani del sindaco per scongiurare il fallimento. La chiesa doveva essere dedicata a Maria, madre di Gesù. Il Partito di Centro torna così a governare dopo quattro anni di opposizione. Fa da sottofondo continuo al gioco, mentre sono quasi assenti gli effetti sonori. "A Bob Hope per i suoi molti servizi all""Academy""." Quando non si riesce ad identificare una causa strutturale, la sindrome viene chiamata idiopatica. Nonostante le proteste della figlia Jerry, assume Rawlins come autista. Da quel momento, Bowie ha pubblicato sei nuovi album studio. La cappella del Monte e quella precedente contengono affreschi di Giorgio Vasari. "Wu-Chi è l'origine di Tai-Chi." Ricevette alti elogi e valse il dottorato al futuro patriarca. Adesso la partitura autografa del concerto si trova al British Museum di Londra. Il fine della congregazione è quello di rendere un culto speciale al Santissimo Sacramento. Nessuno dei siti, tuttavia, ad oggi, è stato oggetto di campagne di scavo. È considerata la chiesa meglio conservata delle crociate. La canzone è parte della colonna sonora del film Il diavolo veste Prada. "È la terza generazione di ""Beyblade""." "L'Italia ha rivendicato invano la proprietà della tela." "Il legname era abbondante e c'erano molti volontari." Le foglie si uniscono a gruppi che formano delle piccole rose. "La madrina della manifestazione è stata l'attrice britannica Kristin Scott Thomas." Ai lati della bocca sono presenti dei barbigli. Qui egli divenne intimo amico del mistico Edward Irving. "La musica di quest'opera comica è piacevole e incantevole, ma banale." Le parti ventrali sono bianco-crema. Si giunge al quinto set. Lo stemma dei soviet non ebbe grande popolarità, comunque, e fu scarsamente usato. In uno sport-spettacolo come il wrestling, può essere difficile separare il reale dalla finzione. È una schizofrenica con personalità multiple: più di sessanta, ciascuna con un potere differente. La marcia del Barcellona prosegue nel girone di ritorno, seppur rallentata da alcuni pareggi. Viene eseguito facendo germinare al buio, per circa una settimana, i semi di pisello. I bio-combustibili invece sarebbero i primi candidati come alternativa al petrolio. Il decesso sopraggiunse dopo due giorni di agonia. Tutti sono ormai colpiti da scorbuto. "Il tour promozionale dell'album toccò Stati Uniti, Canada ed Europa." La sua azione di Church fu dura ed efficace. Il capoluogo del cantone è Manta. Quindi a cantiere aperto è chiamato Terragni a intervenire. "È situata all'interno della Unione dei comuni del Frignano, che ha sede a Pavullo." È ricordato come uno dei giocatori più forti del calcio norvegese. The Last Man on Earth Nei luoghi esposti alle intemperie, il portamento può assumere le forme più varie. Egli nominò parecchi nuovi taxa e parecchi taxa sono stati denominati in suo onore. Oggi un angolo del ninfeo è stato ricostruito. In questa contea si trova il Parco nazionale Store Mosse. Agent fece anche parte dei Force Works di Iron Man e dei New Invaders. Rimasta orfana a dieci anni, dovette dedicarsi alla famiglia. "Trasferitasi poi a Los Angeles, si laureò successivamente all'Immaculate Heart High School." Di fronte al palazzo, per di più, furono posti a distanze regolari alcuni vasi. "C'è la volontà di riqualificare lo spazio come giardino." In seguito, Meredith scopre che anche Samantha è una cacciatrice di creature sovrannaturali. La rete elettrificata usufruiva di diversi sistemi di alimentazione. "Questa mossa politica lo rese l'elemento di spicco dell'imperatore a Roma." Questo album comprende le canzoni dei due episodi. "Il film risulterebbe una ""riflessione sulla violenza e sulla resistenza alla violenza""." "Accanto all'ingresso del ponte è stato realizzato un memoriale in ricordo delle vittime." La Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica. La giuria, alla fine del processo, condanna Michael per omicidio volontario. "Mentre gli ottomani erano in forte ascesa, c'era un'aperta opposizione al loro governo." Idea fissa Inizialmente fu ritenuta un asteroide, osservazioni successive mostrarono la sua natura cometaria. Il dipinto è rovinato ma permette una chiara lettura. Inoltre il Parco è arricchito dalla presenza della Cappella, valorizzata dal nuovo percorso. "Ha prodotto anche alcuni cortometraggi, tra cui ""Oh Baby!" "Tre anni più tardi l'Olimpik Donec'k raggiunge per la prima volta la Prem""jer-liha." Corrisponde a diversi toponimi. Il piazzale è composto da un binario per servizio viaggiatori munito di banchina. Neanche se le vedete scritte a caratteri cubitali sui muri. La ragazza cerca rifugio da Harry e questi le chiede di sposarlo. Incontri ufficiali della Nazionale di calcio della Bolivia Re Fahd lo licenziò dopo aver letto il poema. "Gli impianti di risalita alla Paganella ne fanno un'importante località turistica invernale." Ciò causò il disappunto dei finanziatori che si ritirarono dal progetto. Con esso tutte le modifiche effettuate sui dati in precedenza vengono memorizzate. "Convinto che l'uomo possa influenzare negativamente il piccolo, Larry si rifiuta di farli incontrare." Dopo la chiusura, il mulino è diventato un sito turistico. I paramenti in pietra che ne costituiscono le pareti sono disposti a filaretto. Dopo la guerra è segretario torinese e poi provinciale della Democrazia Cristiana. Star cerca di trovare Ludo per recuperare il libro degli incantesimi. Un angelo appare a Giosuè e lo sceglie per guidare un esercito contro Gerico. La caccia con bombe di profondità non produsse che danni lievi. Nome di scarsissima diffusione, è accentrato a Roma e Latina. B. Martini”. La coppia si stabilì nella città di Schwaz in Tirolo. La scrittrice è figlia unica. "Alla loro memoria fu conferita la Medaglia d'oro al Valor Militare." De Mons nominò questo luogo Port-au-Mouton. "Oggi la sola ""siepe"" di Avesnes-sur-Helpe è rimasta chiaramente identificabile." Venne sepolto nella Cattedrale di Palma di Maiorca. "Negli Stati Uniti, l'insalata di maccheroni è stata definita una ""specialità gastronomica basilare""." I due re vennero sconfitti due volte. Da allora la religiosa è stata conosciuta come Maria Crocifissa di Gesù. Ha come conseguenza importante il teorema di Borsuk-Ulam. Tale iniziativa ha un primo importante risultato definito con la Camera di Commercio italo-cinese. È un film di fantascienza distribuito per il mercato video, con protagonista Daniel Bernhardt. È inoltre commercializzato da numerose altre società farmaceutiche come farmaco equivalente. The Affair La proteinuria è una caratteristica del progredire della malattia renale. Sebbene gli obiettivi generali rimangano invariati, i metodi operativi utilizzati possono cambiare. Il duca si ritirerà in convento, lasciando il ducato agli sposi. "Contrapposto alla ""chiave"", la mossa che risolve effettivamente il problema." Matilde di Sassonia Suo padre era un agricoltore e possedeva una morra di pecore. Nessuna delle strutture è stata scavata dagli archeologi. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su varie riviste di letteratura italiane e polacche. Insieme organizzano la rapina milionaria in banca attraversando la rete fognaria napoletana. In Italia ha contribuito molto alla diffusione anche la devozione verso san Carlo Borromeo. La serie, ideata da Ian MacKintosh, fu prodotta da Yorkshire Television. Interpretò anche ruoli minori in alcuni film. In seguito prese gli ordini di diacono. "La'Shard Anderson" Per questo motivo si può parlare di risultato artistico su scala industriale. Si tratta di un album di canzoni per bambini. Tim iniziò a creare giochi nella cantina della casa dei suoi genitori. Dopo una lunga discussione, i giudici decidono di assegnare la vittoria a Leavitt. "Saratoga fa parte dell'area metropolitana di Beaumont-Port Arthur." Forse per questo motivo saranno loro i prossimi veri ribelli. "Milita nella Welsh Women's Premier League, il massimo livello del campionato gallese di categoria." "All'Oudinot occorreva, adesso, guadagnare tempo, al fine di attendere rinforzi e preparare l'assedio." Ma il fiume in quei giorni era eccezionalmente in piena. I suoi resti sono stati trovati in Svezia. La sua formazione scolastica avviene nel Liceo San Carlo di Modena. Alcuni degli avvistamenti sarebbero stati solo visuali, mentre per altri esisterebbero foto o filmati. È un centro di villeggiatura estivo grazie al suo clima favorevole. Nel territorio comunale ha origine il fiume Aude. Come regista ha curato spettacoli del repertorio classico e contemporaneo. Viene cresciuto dai nonni e pratica traffico di stupefacenti da ragazzo. Il piano rialzato del museo è utilizzato per esposizioni temporanee e convegni. Ha inoltre partecipato a viaggi della memoria con le scuole. In seguito, sentendosi insicuro nella Penisola Iberica, si sarebbe recato in pellegrinaggio a Gerusalemme. Vanta in oltre una Coppa Italia e due Supercoppe. Nicola Tempesta è stato il pioniere del Judo a Napoli. "Poi venne occupata dalla Germania nazista con l'operazione Barbarossa." "Nella stessa struttura si possono inoltre trovare la Biblioteca Civica e l'archivio." Con lo stesso termine vengono erroneamente chiamati così anche altri legnami. La Boemia seguì le sorti della Germania, della quale era vassalla dal X secolo. "Le femmine danno alla luce un piccolo alla volta all'anno." Milita attualmente nella Liga I, la massima serie del campionato rumeno di calcio. Si gioca annualmente a Limoges in Francia. Wario riesce però a batterla e riprendersi tutti i suoi tesori. "New Orleans: uno straniero proveniente dall'Armenia viene assassinato." "La storia ha avuto un seguito, ""Il ritorno della mummia"", ventitreesimo libro della serie." La sua crescita venne seguita attentamente dai media per i primi mesi. Questi due filoni non sono contrapposti ma vicini. A questa diocesi sono attribuiti quattro vescovi nel primo millennio cristiano. "Aderì ad ""Iniziativa socialista"", corrente europeista e critica dello stalinismo." Il pilota della Force India ha preceduto Fernando Alonso e Lewis Hamilton. "All'interno della cittadina universitaria è compresa anche una Scuola di Legge." Essi fornirono un vantaggio strategico significativo alla Francia sul fronte orientale. Terrence Jennings La chiralità ha radici profonde nella teoria delle rappresentazioni del gruppo di Lorentz. Le residenze della contessa furono. Il comune fa parte della Comunità della Vallagarina. La storia in alcune pubblicazioni viene inserita in una trilogia dalle caratteristiche simili. Oscurata e dalla fisionomia sempre celata, dalla sua silhouette appare molto simile alla figlia. Tale funzione può essere di soggetto o di oggetto. Nel corso della sua carriera ottenne numerosi riconoscimenti e fu autore di diverse pubblicazioni. Il gruppo comprende numerosi piccoli ghiacciai, oggi in forte regresso. "La cugina nel frattempo muore e con l'aiuto di un servitore viene seppellita." Le recensioni al film sono state perlopiù positive. In questo modo si ricostruisce il segnale analogico di origine proveniente dal trasduttore. Fu anche nominato giocatore di riserva del Pro Bowl a fine stagione. La Doclea si trovò al centro di questa divisione. Di conseguenza, il Tribunale rivoluzionario lo condannò a morte. È fratello di Daniele Sinigallia, musicista e produttore artistico con cui collabora da sempre. Un altro tentativo di negoziazione di Krum fu respinto. Ramón Ibarra Alfabeto fonetico "Questa è l'idea di base." Gandalf viene, quindi, dato per morto. Una parrocchia e un monastero benedettino sono ancora oggi a lei dedicate in città. Rituali di incubazione si conoscono già in epoca sumerica. Le foglie sono opposte, allungato-lanceolate, acuminate, intere, con le costole scanalate nella pagina superiore. In quel periodo non nacque nessun genio letterario olandese in nessun ramo della letteratura. Chiuse la sua carriera giocando con il Napoli ed il Padova. Queste cantine potevano contenere oltre di vino. Arrivata alla stazione degli autobus, la ragazza lo informa della sua decisione. I suoi edifici sono usati come fattoria. Il primo premolare superiore è ridotto. Sposò Florence, la figlia del celebre stampatore Henri Estienne. Si nutre di pesci e animali che abitano i fondali. Pratica anche il triathlon. "Nello stesso anno ottenne il premio ""Paul P. Harris"" conferito dalla fondazione Rotary International." Negli anni successivi ha avuto meno successo, pur rimanendo sempre competitivo. "Si è laureata ed ha successivamente frequentato un master all'Università di Delhi in India." "Nell'ambito della battaglia di Vittorio Veneto il reparto entra nella Massa da Bombardamento." Vince il titolo italiano ma a sorpresa viene sconfitto ai mondiali in finale. La chiralità è un concetto molto importante anche in teoria dei nodi. "Fa inoltre parte dell'Italia Basket Hall of Fame." Come diretta conseguenza, Dublino declinò rapidamente dal ruolo di città europea di primo piano. È il comune più esteso dei Paesi Bassi. Si trattò del primo grande raduno giovanile promosso dalla Chiesa cattolica. Tutte queste animazioni possiedono numerose opzioni accessibili tramite box di dialogo. Notevolissima la sua opera di scrittore di opere giuridiche. Gli argomenti sono principalmente relativi alla meccanica quantistica. Successivamente, fece anche la spogliarellista. Sono passati alcuni mesi. La prigionia in Russia durerà sette anni. "Le stesse superpotenze vennero coinvolte nella ""questione eritrea""." "Padre di Roberto fu un Guglielmo cavaliere normanno e conte anch'egli." Questo spiegherebbe tutte le stranezze di questo episodio. "Il mutamento più radicale fu la creazione del ""Bureau of Steam Engineering""." Nicky Maynard "La discoteca è in attività ed è aperta tutto l'anno." "La carrozzeria dell'Escape è a quattro porte." Le ali sono ben sviluppate, trasparenti ma spesso uniformemente scure. "È stato presidente dell'Ordine degli avvocati di Agrigento." Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Genoa. La contea si trova nella parte meridionale della Pennsylvania. Esistono moltissime ricette per realizzare questa specialità della cucina ebraica. Geograficamente il distretto appartiene alla zona pianeggiante del Terai. "L'incontro con Devoto avvenne grazie a Giovanni Nencioni, allora presidente dell'Accademia della Crusca." "Tradusse anche vari scritti greci che formarono la raccolta dei ""Graecorum chirurgici libri""." "Esistono anche diverse missioni in altre parti d'Italia." In ambito cinematografico collabora con la sorella sceneggiatrice e regista, Valentina Bertuzzi. La contea rappresenta il secondo livello amministrativo locale degli Stati Uniti. Ma qualcuno aveva già previsto tutto questo: il defunto Lord Reggente. Ha una sorella minore, Ludovica, anche lei attrice. "Dalla costruzione, l'edificio religioso ha avuto parecchie modifiche." Durante la competizione iridata disputò due incontri. "All'interno si trova un nocciolo molto duro, che contiene due o tre semi." Carapace trapezoidale di colore rosso-bruno, punteggiato in viola, con peluria rossa o gialla. Adam Saunders "L'area circostante Ragusa rappresenta un altro caso particolare." "Ha poi frequentato l'accademia militare di Modena, dove è uscito sottotenente dell'esercito." La frequenza portante istantanea viene alternata fra due frequenze di valore ben definito. "All'interno, dieci colonne in pietra con capitelli corinzi dividono le tre navate." Ha anche scritto ed eseguito le canzoni di tre di questi film. Vive nelle foreste secondarie, aree agricole, piantagioni, giardini, boscaglie e praterie. Di colore arancione, ha abbastanza forza per abbattere delle case. "Lincoln rispose: ""Non posso permettere di fare impiccare uomini in cambio di voti""." Le sue preoccupazioni aumentano quando alcune persone della cittadina in cui vive scompaiono misteriosamente. A guerra ormai finita, la produzione si attestò su poche centinaia di esemplari. "Oramai unito, come località, a Deiva ne seguirà le sorti dell'epoca contemporanea." Reinaldo Pineda Durante gli accertamenti gli era stato diagnosticato un principio della malattia di Alzheimer. "L'avancorpo, di due campate, è diviso in tre navate coperte con volta a crociera." "In alcuni casi è una mossa per fare carriera""." "Bisogna risolvere questo problema dove c'è, non cercando delle strade laterali""." Divenne canonico ad Amiens e poi a Parigi. "Fu quindi arrestato con l'accusa di attività sovversiva." "La lingua dell'opera è il latino." Pak Kin Lao Mentre il primo binario è provvisto di tettoia, il secondo ne è sprovvisto. Il loro piano era dunque far fare ai figli di Loretta la stessa fine. "Nessuna scena parietale è sopravvissuta se non uno stipite recante l'immagine del defunto." Nata e cresciuta a Vancouver, è di origini ucraine ed inglesi. "Viene definita una farina ""forte"" per distinguerla da altre farine, più deboli." Nel lago vi sono quattro isole. Kō Arima Rimasto svincolato, firma un contratto con il Santos. Dalla stazione si dirama inoltre la linea per Ancona. Inoltre sarà impegnato a ritrovare la compagna della sorella misteriosamente scomparsa in Sicilia. Un suo morso, in assenza di antidoti, è sempre fatale. "Legambiente assegna al comune la palma di comune più ecologico d'Italia." "A Stoccarda sorge la concattedrale di Sant'Eberardo." In Coppa Davis ha giocato ventitré match con la squadra australiana vincendone diciassette. I barbigli sono bianchi-rosati. Atti di vero eroismo accompagnarono queste tragiche vicende. Rosone di un certo pregio. "Queste entità sono chiamate ""oggetti""." "Tale flusso ionico determina correnti elettriche che costituiscono il potenziale d'azione cardiaco." "L'anno seguente è campione europeo alla sbarra." Numerose organizzazioni sociali e caritative avevano i loro uffici presso la sinagoga. Alla competizione parteciparono le migliori squadre delle divisioni superiori ad eliminazione diretta. Ha studiato anche francese durante i suoi studi secondari. La frequenza dei corsi di tali istituti è equiparata al praticantato giornalistico. I lavori tuttavia proseguirono a rilento anche per la mancanza di acqua in zona. "È l'evento annuale più importante della città ed uno dei più importanti della Calabria." La struttura del gruppo è varia. Sun Microsystems ha presentato il sistema Sun Constellation System, un sistema scalabile e modulare. Zoo di Varsavia. "Tale chiesa le conosce ""immediatamente"", in quanto organismo vivente di verità e di amore." Guerra polacco-ottomana Qualche giorno dopo gli animali vengono mangiati dagli stessi ragazzi in una cena. Entra poi nella cappella, dove la bellezza di Giulietta lo colpisce nuovamente. Tutta la sezione preistorica è situata al primo piano. Sulla parete di sinistra spiccano due tavole attribuite quattrocentesche a Girolamo da Trento. Era inoltre disponibile una rimessa a due binari per il ricovero del materiale rotabile. Avrebbe perso la vita nello scontro che seguì. Le serie sono parte integrante del Marvel Cinematic Universe. Dopo diversi giorni, i tentativi per salvarla risultarono vani. The Lunatic at Large È una tecnica sperimentale ancora in via di sviluppo. Ritornò in Giappone nel corso dello stesso anno. Fu definitivamente abbandonato al momento della Rivoluzione francese. Al suo posto viene ingaggiato proprio Sebastian Vettel. Le costituzioni cantonali non possono entrare in conflitto con quella federale. Giorgia indaga su una vicenda di ricatti nel mondo dei call center. Il giorno in più È un film drammatico a sfondo romantico statunitense con Irene Dunne e Robert Taylor. Anna restò di fatto governatrice del marchesato. Con: Silvana Gasparini, Daniel Duval, Claude Jade. La rivista ha cambiato spesso titolo dalla fondazione alla sua chiusura. "Prende il nome dal primo presidente sudafricano del post-""apartheid"", Nelson Mandela." Crebbe come protestante ma successivamente divenne gesuita. Dagli inizi del duemila la sua attività si concentra anche con autori italiani. The Two of Us È invocato nei casi di siccità. La città è il capoluogo della contea di Navajo. È promotore e curatore di varie manifestazioni tra le quali Strade Contemporanee e Rizoma. La foglia nasale lanceolata, le orecchie ed il pollice sono giallo brillanti. "Legarono immediatamente, tanto che l'anno successivo si trasferirono a New York." Stazione di Mito Miles Mander Il riquadro verde continuava sul dorso e sul retro. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Imperia. "I villi intestinali del digiuno sono più lunghi che nel duodeno o nell'ileo." Viene così chiamato quindi per le caratteristiche zampe bicolori. Una vita tranquilla per Samuel e Nadia, sua moglie. A fare da fondale al palco sono stati posti alcuni blocchi di travertino toscano. "Dopo la fine del conflitto continuò ancora l'attività per alcuni anni in Italia." Suo padre in principio lavorava alle poste, poi divenne un tennista professionista. Hanno avuto tre figli: David, Jerry e Susan. In grassetto sono indicati i vincitori di ciascuna categoria. A vincere il loro sedicesimo titolo furono gli Yankees per quattro gare a due. "Essa prevedeva pene che andavano dall'ammenda alla prigione e alla deportazione nelle colonie." Due anni dopo la famiglia si trasferisce a Toronto. Nei mesi seguenti ricominciarono quindi le riprese, svoltesi sempre nei dintorni di Dallas. Le prime due edizioni vedono trionfare le giapponesi Hisamitsu Springs. Sarà valutata solo la qualità media del bene. Aman è un servizio autonomo, totalmente indipendente dalle tradizionali tre forze armate israeliane. Fra i produttori figurano anche Joel ed Ethan Coen. Si scambiano sguardi, poi lei si addormenta contro il finestrino. Le truppe della compagnia vennero successivamente riorganizzate sotto il Cap. Little Falls Nello stesso museo si può osservare una ricostruzione artistica del fossile. Attualmente, sta terminando gli studi presso il Dartmouth College. Negli anni Novanta si afferma anche come regista di documentari. "La ""Consistenza catastale"" è un altro parametro utilizzato nella determinazione della ""Rendita catastale""." Joao Rodríguez "Ritiratosi dalle corse, fonda la ""Scuderia Padova Corse""." Durante quel periodo cantò nelle colonne sonore di numerosi film. Interruppe gli studi su Platone e si dedicò alla letteratura, arte, filologia e filosofia. "In epoca coloniale la zona era conosciuta con il toponimo di ""Cañada de Escobar""." Beretta è inoltre ben nota negli ambienti della caccia per i suoi fucili. Si è deciso di formare una Federazione non dipendente da associazioni nazionali. Nel film la Valchiria è blu e si beve. Anche suo marito Edmund ne prese parte seguendo il suocero accanto alla fazione Lancaster. Si potrà anche giocare in modalità multiplayer. Nominato generale prestò servizio presso il Segretario Generale della Difesa Nazionale francese. "Per questo è considerato protettore dei pescatori d'acqua dolce." "L'anno seguente è messo fuori rosa." "Prima di far ciò però, decide di salutare per l'ultima volta la sua sorellina." La borghesia veniva finalmente rappresentata in palcoscenico. "Dopo essere passata per quest'ultimo centro, entra in Emilia-Romagna, in provincia di Modena." Ha vinto il premio Prato. "Cambiò il suo nome proprio nel nome islamico ""Muḥammad""." E così fa allontanandosi emotivamente dal resto del team. Cigna-Santi scrisse quasi esclusivamente drammi per musica. "È il seguito del film ""Inspector Gadget""." Diane inizia a raccontare storie surreali, mentre Danny ricorda il proprio passato. Infatti, appena può, cerca di metterlo in ridicolo davanti a tutti gli altri specializzandi. "Anche la Technische Universität Braunschweig ha alcuni dipartimenti aeronautici nell'area aeroportuale." Si nutre di piccoli pesci, crostacei, insetti e vermi. Dopo la morte della madre, Vladimir si trasferisce dai nonni in Kirghizistan. Un gran numero di aeromobili fu così distrutto. "È inserito nel circuito dei ""Castelli Aperti"" del Basso Piemonte." Non si conoscono il luogo, le circostanze e la data della sua morte. Il Prix de Lausanne si tiene solitamente nel Palais de Beaulieu. Non ci sono segni che richiamano la presenza di specifiche strutture produttive. I monosaccaridi riducenti includono glucosio, fruttosio, gliceraldeide e galattosio. Poco dopo Luigi contrae la tubercolosi ed è nell’impossibilità di sostenere la famiglia. "Stella raggiunge prima il potere ""Harmonix"" e poi il potere ""Sirenix""." Al Gozzoli vennero commissionati molti tabernacoli durante tutta la sua attività. Per sua espressa volontà non sono state tenute cerimonie pubbliche né private. Il Papa ha ricevuto il vescovo Lynch solo nella sua capacità ecclesiastica. Andronico Paleologo "Fa parte del comitato di direzione della rivista ""Il castello di Elsinore""." "All'Olt, invece, è stato impiegato con regolarità, nel ruolo di terzino sinistro." Sembra che prima di morire stesse lavorando a tutte e tre queste opere contemporaneamente. Patrick Valéry Attualmente continua il suo impegno politico militando nel Partito Democratico. Colpisce prevalentemente i maschi in età anziana intorno alla sesta decade di età. "Per l'occasione John Deacon suona il contrabbasso." In passato, Campbell ha adoperato anche bassi Warwick. Belli di Spoleto. Vi sono vari tipi di onde atmosferiche che si formano in differenti condizioni atmosferiche. "Contrariamente ai suoi predecessori, Fagan è stato principalmente avversario dell'Uomo Ragno." Una sceneggiatura per il film è in fase di sviluppo. Eitel era anche costantemente infedele. La torre ha sei livelli di parcheggio sotterraneo. Nasce difensore centrale, ma può giocare anche come terzino destro. Attualmente è sviluppato da un consorzio di sviluppatori opensource. La politica di Adriano fu tesa a tracciare confini controllabili a costi sostenibili. Un cero caduto fece fumare la stoffa. Docente in Istituti di scuola secondaria superiore. Era la nonna di Nora Ricci e la bisnonna di Paola Gassman. La scelta del capoluogo fu contestata aspramente da Reggio che vi aspirava. Un altro esempio noto è costituito dal teorema di Bohr-Mollerup. Dopo aver disputato tre gare della stagione successiva fu svincolato. Possiede uscite in piazzale Cimitero Monumentale e in via Carlo Farini. Altri membri del movimento furono protagonisti della resistenza in Ungheria, Lituania e Slovacchia. In Sicilia si andò per ferrovia da Palermo a Trabia. Il quarto vescovo dello Yucatán, Diego de Landa, vi abitò. Lilith e Clay, si incontrano in questa dimensione extracorporea e iniziano a discutere. Il suo bambino però si ammala e Isabel corre al suo capezzale. Lo zio di sua moglie era il senatore James Dixon del Connecticut. Tutte le persone uccise nel finale della seconda stagione tornano come zombie. "Compare inoltre in due episodi della serie ""American Crime""." Il veicolo, pur dimostratosi perfettamente funzionante, non ebbe successo commerciale. Nel mentre, a terra gli scontri continuavano. È considerato un esperto nel campo delle partizioni di interi e nelle forme modulari. Il film venne distribuito diviso in sei parti. Sandra e Neil stanno tornando a casa dopo aver avuto un colloquio lavorativo infruttuoso. Ha lavorato come clown nel Circo Nando Orfei. Mike invece si incontra con Sonja; lei ha lasciato Alexander. La serie è composta da sette romanzi e una sceneggiatura teatrale. Nel corso della guerra avevano perso la vita quattro membri del suo equipaggio. La sua anima pertanto non sarebbe immortale. La portata media è caratterizzata da periodi di piena e di secca. Attualmente milita nell’Eredivisie, la massima serie del calcio olandese. "L'evento fu descritto dalle autorità comuniste come ""attività ostile"" da parte del Vaticano." Denunciato, viene subito arrestato andando incontro a una condanna di diversi anni di reclusione. Si ritirò quindi a vita privata. Possiede inoltre un buon stacco aereo. Il sistema è stato sviluppato utilizzando la tecnologia Java. Dmitrij Borodin La teologia che ne traspare è molto vicina a quella di Ambrogio da Milano. Il pene è molto lungo. "La famiglia infatti è ""più santa dello Stato""." È sepolto nella Oude Kerk di Amsterdam. Tuttavia, negli ultimi anni, alcuni autori hanno messo in dubbio a torto questo fatto. "In seguito fu portata anche all'estero." Juan Castellanos Esistono varie tipologie di tankōbon. Verranno inoltre introdotte nuove meccaniche di movimento come arrampicarsi sui muri e gli scatti. "L'edificio risulta oggi pressoché completamente trasformato, in facciata così come nella distribuzione degli ambienti." "Il nome con cui è comunemente chiamata è ""commissione povertà""." "L'accesso non dovette essere un problema per Checco, essendo capitano delle guardie." Inoltre, secondo gli addetti ai lavori, il portiere è stato il migliore della competizione. Dorothy ha un passato come attrice a Broadway ed è divorziata. Si giocava annualmente a Portorose in Slovenia. Ufficialmente il governo croato non fu mai riconosciuto dalla Santa Sede. La chiesa, alle porte di Castiglioni, ha origini molto antiche. Al Bates Per il Trattato di Tartu, questo non è il confine effettivo. Il club londinese termina quindi in sesta posizione. Barrington Levy A Ponticelli, Ciro e Giuseppe Sarno. "Egli analizzò, con spirito, le traversie dell'uomo e della società." "La verità artistica non esclude quella storica, ma l'approfondisce." Inoltre il brano viene inserito in numerose compilation in tutto il mondo. Il brano raggiunse la posizione numero sessantasei nel Regno Unito. Arthur Cissé Esse utilizzano una vasta gamma di strumenti, sia melodici che percussivi. Il film oggi non risulta visibile. Sul lato inferiore delle ali posteriori è presente anche una macchia bianco-argentea. "Dopo poco tempo divenne guida della ""Madrasa Hakim Hashim""." Ogni vincitrice più la miglior seconda si qualificavano per le semifinali. His Fighting Blood "Il suo lavoro, influenzato dal Manierismo, segna un vertice del ""Rinascimento olandese""." Egli è sepolto nel cimitero del parco di Meiningen. Anche Marco è arrestato per aver tentato di salvare Licia. "Per i suoi successi fu insignito dell'Ordine di Sant'Uberto." È il secondo torneo per importanza dopo il campionato nazionale. Scholz alla fine vinse entrambe le cause. "L'edificio è sede della Morgan Stanley, multinazionale americana che opera nell'ambito delle banche." Questo programma viene indicato come primo esempio di documentario televisivo in Italia. "Mentre la stampa italiana esaltava i ""martiri fascisti"", Mussolini pretese una punizione esemplare." Numerose anche le aree a pascolo. "Era soprannominato ""l'Avvocato"" perché laureato in Legge." Sono previsti lezioni strumentali e laboratori di musica d’assieme. "No, grazie""." Il coniuge superstite nella successione ereditaria diventa erede, mentre prima, legalmente, non ereditava nulla. Fu comandante delle truppe britanniche durante la guerra di Crimea. Al ritorno in spiaggia Claire ha recuperato tutti i suoi ricordi. La permanenza romana gli apre nuove e diverse strade artistiche. I capi hanno differenti ranghi, con alcuni capi tradizionalmente subordinati ad altri. Ha collaborato alla pubblicazione di Physis, rivista internazionale di Storia della Scienza. Tutti e tre i suoi figli sono attori e doppiatori. Luis Hernán Álvarez Tra gli ispiratori del genere si possono annoverare i Talking Heads e i Devo. "Quando associato con tumore polmonare a piccole cellule, l'anticorpo è definito ""anti-Hu""." Tremore, crampi muscolari, cefalea, tachicardia. "In alcuni studi è stata riscontrata alopecia nei pazienti trattati con l'octreotide." China Grove Il corpo, di colore brunastro, si fa più robusto nel mezzo. John Maynard Keynes mostrerà più tardi trattarsi della produzione economica. Gli eventuali nomi fra parentesi indicano il paroliere o librettista. Spesso Paar era imprevedibile, emozionante, ed esuberante in trasmissione. Oltre quadri e sculture, vengono esposti fotogrammi, ceramiche, arazzi, mosaici e monili. Comprendeva i cantoni di Belluno, Longarone e Agordo. In futuro è in progetto un restauro delle fontane e delle statue. Santa Maria Immacolata di Lourdes a Boccea Mohammed Haider Alo Ali Una bella ragazza che fa la commessa sogna di sposarsi con un milionario. In doppio, ha ottenuto la vittoria finale in cinque tornei challenger e otto futures. Sua madre, invece, era figlia di un noto pittore viennese. Nel tempo libero gli piace andare in montagna, in bici, in barca e sciare. Attualmente sta imparando il cantonese. Wouter ama inoltre dare nomi strani ai linguaggi di programmazione che crea. "Per lo scavo fu utilizzato il rimorchiatore ""Piombino"", pilotato dal comandante Uber Avanzi." Le femmine hanno dimensioni maggiori dei maschi. Le sue maggiori influenze sono Glenn Tipton, Dave Mustaine, Randy Rhoads e Michael Schenker. Stadio Nazionale di Pechino. I due sessi sono del tutto simili per quanto concernente la colorazione del piumaggio. La coppia ebbe due bambini, Donald e Isabel. È specializzata in edizioni di filosofia e di scienze, compreso Spinoza. "La patata ""comune"" si raccoglie fino alla fine di agosto." Questa ipotesi è sostenuta da studi sulla loro anatomia dentaria. Solo per te Importante collezione di reperti, frutto dei lasciti di vari viaggiatori italiani in Oriente. La band si è dichiarata appartenente alla corrente christian metal. Ciò mirava a controbattere le obiezioni del Royer-Collard e del Constant. "Qui uno degli Uomini Senza Volto, ""il Signore Gentile"", prende Arya con sé." "La tradizione antitrust americana ha influenzato profondamente l'Europa." Un giorno, alla banca si presentano Betty e una sua amica, Frisco Minnie. La maggior parte delle presta ancora servizio. Termina il campionato al settimo posto in classifica generale. Negli ultimi anni lavora principalmente per la televisione. Il movente principale sarebbe stato quello di destabilizzare la situazione politica italiana. I minotauri sono i suoi più devoti servitori. E così Bruno, piano piano, diventa il sultano del piccolo harem. Sono sempre facoltativi i pareri richiesti dalle Regioni. Fu notaio a Levice. Moseby fa capire a London che deve avere fiducia in se stessa. Trasportava anche barbabietole da zucchero occidentali ed enormi quantità di mais e grano. Fu quindi accelerato il ritiro da tutti i presidi del Fezzan. "L'ultimo carro armato prodotto è il Cromwell." "Il vestiario sportivo dovrebbe essere lavato bene dopo l'uso." Sono presenti comunque delle variazioni dalla serie animata. Si tratta dunque di un muscolo molto corto. Solitamente tutti i componenti hardware sono incorporati in una singola unità. Ha scritto anche per teatro. "C'erano due ingressi da sud-est e da nord." "In questa città viene impiegata l'accordatura re-la-si-mi." Per tutti gli anni venti continuò ad avere ruoli da protagonista. La pelliccia è piuttosto lunga. I due meccanismi sono comunque simili e possono avvenire contemporaneamente. Il pesce viene venduto sia fresco che affumicato dagli abitanti locali:. Alcuni ninja nemici, di colore giallo, rilasciano gemme se eliminati. È inoltre possibile allegare documenti in formato elettronico. Il film, però, presenta alcune inesattezze storiche. "Tra gli altri successi, ""When""." Uno dei più famosi membri di questo movimento fu Jan Zamoyski. Arnolfo di Carinzia venne proclamato re dei Franchi orientali. Si qualificano al secondo turno di qualificazione le prime tre squadre di ciascun girone. "L'inglese era la lingua ufficiale." Un esemplare è attualmente esposto a Strasburgo, presso la sede del Parlamento europeo. "Il pappagallo notturno frequenta un'ampia varietà di ""habitat"" aridi e semi-aridi." Attualmente sta lavorando ad una nuova importante e dettagliata biografia di Michelangelo. Vive con gli zii, ma senza ricevere affetto da essi. In suo onore, gli venne intitolata la cittadina di Stuart Mill, in Australia. "Oggi la cabina si trova ancora sull'isola, anche se non è più in funzione." Rappresentava quindi la prima generazione di navi corsare tedesche della seconda guerra mondiale. "Lemmon studiò all'Università di Harvard." "Molti eventi del posto vengono organizzati con l'aiuto della Pro Loco di Spinoso." Il disastro ebbe risonanza a livello nazionale e internazionale. Ha una superficie molto scura e una probabile composizione primitiva di carbonati. Riguardo al toponimo, si sono fatte varie ipotesi. Il trapianto è una valida opzione terapeutica. È un costituente delle mangrovie che si sviluppano sul suolo sabbioso degli estuari fluviali. È dedicato alla violinista anglo-thailandese Vanessa Mae. Un gran numero di unità irregolari vennero invece organizzate a livello locale. "Il loro territorio si sviluppa nei comuni di Sant'Angelo Romano, e Guidonia Montecelio." La crescente domanda europea alimentò la tratta atlantica degli schiavi africani. Scipione continuò a protestare e fece mobilitare la criminalità che uccise Gracco. "Biografia di un pensiero"", tradotto in italiano l'anno seguente dalla casa editrice Longanesi." Numerose le pubblicazioni di carattere giuridico e politico-economico. Tale effetto è stato ottenuto grazie alla sottile ombreggiatura operata sul nudo. Conquistò la città e si autoproclamò re. Di grande rilevanza sono le sorgenti di acque minerali che sgorgano sul monte. Una volta che la loro relazione esce allo scoperto, si innescano altri imprevedibili avvenimenti. Il miglior concime era quello del pollame, e quello di mucca uno dei peggiori. Ma scoppia la guerra e il principe deve partire per il fronte. "Il test ""U"" è incluso nella maggioranza dei moderni pacchetti statistici." Il cobalto naturale è composto di un solo isotopo stabile, Co. Le Guin è invece tra i pochi autori contemporanei del genere fantascientifico utopico. I voti scarsi di Kretschmer gli avevano impedito di entrare in un apprendistato. "Venne ferito e tornò a casa l'anno seguente." È mediamente resistente al calore, purché non eccessivo. Comincia a giocare nelle giovanili del Wisla Cracovia. Andy è il fratello minore di Cheryl e Dana. Questo fu il primo ritrovamento commercialmente significativo nel Medio Oriente. Sono inoltre presenti miniere industriali. La neve è un fenomeno assai raro. Esso include azioni di attacco, difesa e contrattacco. "Nonostante abbia accettato l'incarico nutre un profondo rancore verso la chiesa romana." Il film venne prodotto dalla Tiffany Productions. Le misure caratteristiche della specie sono riportate qui. La cintura viene persa da Eragon a Dras-Leona durante Inheritance. Tra gli altri possono ricordarsi La rivincita delle bionde, Stuart Little, A Foreign Affair. Ebbe una certa influenza sul marito, così come interesse nella politica. Esce al secondo turno anche nei Challenger di Todi e Milano. Il suo episcopato vide crescere il potere della cittadinanza milanese. Webster Campbell I suoi esperimenti mostrarono dei risultati positivi molto alti. Queste correnti influiscono anche sulle temperature in tutto il mondo. Finalmente ognuno ha riavuto il proprio corpo. I Philadelphia Celtic cambiano proprietà venendo rinominati nuovamente Philadelphia Field Club. Nella maggior parte delle specie sono a crescita continua. La carriera di Chizuru Koto inizia a livello scolastico nella Nagasaki High School. È collaboratore abituale di Tyler Perry. Altre proteste e altri scioperi hanno continuato a bloccare il paese nei giorni successivi. "Riammesso in squadra tre giorni dopo, vince con i compagni campionato e Coppa d'Austria." Gli incisivi superiori sono piccoli e separati, i canini sono semplici e sottili. Il clima è quello tipico tropicale con due stagioni ben definite: inverno ed estate. Così la sua ricerca continuò. È stato pure sviluppatore nel centro di calcolo del computer Colossus. "Costituirono anche un tentativo di dominazione araba su popolazioni berbere dell'Ifrīqiya." Le facciate sono realizzate in pietra faccia a vista, con finestre neogotiche in marmo. Il loro viaggio prosegue in Africa, dove vengono catturati dai Beduini. Ulteriore sua finalità è quella di trovare una base comune fra Calvinismo e Luteranesimo. Il Battaglione giunse quindi su un fianco scoperto ed attaccò le truppe italiane. Qui venne impiegato nei lavori di scavo di trincee anticarro. Questo look ispirerà in seguito la collezione di Material Girl. La loro architettura era estremamente irregolare per via della conformazione del suolo. Gamba parlò di un rinnovato esempio tratto dalla pittura classica. Contiene cifre, lettere e simboli in apice e pedice. La morte della figlioletta contribuì a rendere triste e scontroso il suo carattere. Combatté a fianco e sotto il coordinamento del Confederate States Army. La pellicola è la trasposizione cinematografica della commedia omonima dello stesso regista. "Le braccia di ""Plateosaurus"" erano piuttosto brevi, anche rispetto alla media di prosauropodi." Camillo Crespi Balbi scelse la tipologia a castello medievale. San Valerio Per contro, la parte sud-orientale è dominata da foreste estese. Liam McFarlane È basata sui romanzi gialli di Robert B. Parker. B. King, e Steve Winwood tra gli altri. Solo allora diventa insensibile al fallimento del mutuatario. "Possono essere ammessi al beneficio del lavoro all'esterno tutti i detenuti e gli internati." Il corpo è alto e allungato, con ventre arrotondato e testa appuntita. Conclusa questa stagione, si è ritirato, aprendo successivamente una scuola calcio. "Pink l'ultima rimasta, viene soccorsa dalla polizia, che non crede alla sua versione." Venne fatto prigioniero e la sua liberazione divenne oggetto di scambio. Pubblica anche il settimanale online Scenari. "Fu ferito e insignito dell'Ordine di San Luigi." "Sull'occhiello della presa è visibile un giglio, che dimostra la produzione fiorentina dell'opera." Gli fu conferita, postuma, per merito assoluto, la qualifica di assistente capo. Si tratta infatti di una sintesi etico-filosofica basata sulle leggi cantonali ed europee. "Nella città sono ancora chiaramente visibili resti dell'epoca sovietica." "Intraprende anche una collaborazione sistematica con il ""Corriere della Sera"", ""La Repubblica"" ed ""Epoca""." La Kazan fu ospite del varietà televisivo di Dean Martin per ben ventisei volte. Scelse il nome pontificale di Eugenio. "Sempre con l'Editore Rocco, ripubblicò ""Il Mondo Secreto"" raccolto in due volumi." Tuttavia, non vi è alcuna connettività Wi-Fi. Nei social media si è registrata una generale resistenza agli interventi di marketing. "I brani sono composti dall'interprete con la collaborazione di altri autori." Le parti inferiori sono bianche. Successivamente, prende anche lui la cittadinanza messicana. Per la navigazione in superficie si faceva ricorso a personale di vedetta. La maggior parte della perdita di calore avviene attraverso il tappo. Visse a Londra e viaggiò in Europa per visitare musei, chiese e biblioteche. La fronte è leggermente curvata. Era anche il sacrestano della sua parrocchia. Tuttavia, subito dopo, ruba gli hot dog e li regala a tutti. È nel team a causa delle sue eleganti capacità di muovere la palla. Si trattò quindi del terzo successo di un ciclista francese su tre Tour organizzati. Il museo è organizzato in tre livelli. Le migrazioni di oggi si sono adattate alle condizioni della contemporaneità. La trazione era posteriore, con trasmissione priva di differenziale al retrotreno. Le facciate sud e nord si articolano attraverso otto contrafforti scanalati. È stato sposato due volte e ha avuto tre figli. Le ragazze, con riluttanza, ma su richiesta dell’amica, accettano. A Seattle, McDonald riuscì a giocare con maggior frequenza. "L'anno seguente ha recitato nel film ""Zim and Co." "Fra i principali autori classici che proposero l'interpretazione simbolico-allegorica vi furono Plutarco, Ateneo, Filostrato." Il sultano vive con amarezza la morte per annegamento di suo figlio Omar. Il telaio, ultraleggero, restava sostanzialmente invariato. Così contatta una famiglia e glielo lascia per due giorni. I video degli utenti vengono ospitati da un apposito canale su YouTube. È completamente diverso! Ritornati in caserma, tutti si apprestano a trascorrere il Natale nel migliore dei modi. Era presente uno spazio per le esecuzioni tramite un colpo alla nuca. Le sue medicine, dopo la sua morte, caddero presto in disuso. Hill fu ferito gravemente in battaglia, colpito alla testa da un proiettile di moschetto. "Le notizie pubblicate furono, all'inizio, anche contraddittorie." Falco di palude e Albanella minore sono nidificanti irregolari. Con la maglia della squadra francese giocò più di cento partite. "Nel luglio dell'anno seguente, tuttavia, Herman sconfisse Lynch, riprendendosi il titolo." Questa gara in origine si svolgeva in Gran Bretagna. Nella versione del gruppo collabora anche il cantante irlandese Brian Kennedy. Fu il primo biografo di Carducci. Non è chiaro se Giovanni fosse il nome di battesimo o di professione religiosa. Il becco è scuro e i piedi e la cera sono gialli. Combatté insieme col padre nella guerra di Troia, schierandosi a difesa della città. "L'evento dimostrò che lo Scautismo era ancora presente e anche più forte." Questo album, inoltre, ha venduto oltre sei milioni di copie nel mondo. Le carni sono eccellenti, considerate fra le migliori in assoluto. Nello stesso secolo, il Pahang divenne la provincia speciale dei bendahara. Frank approfitta della sua infermità per stabilirsi a Stone City. Si dichiarò decaduta la dinastia borbonica, e si proclamò il Regno di Sicilia. "Le sue priorità politiche sono la protezione della natura, l'energia e la cultura." Vig ha proposto a Marker di entrare nella band Spooner lui ha immediatamente accettato. Sono state pubblicate dagli anni settanta undici serie e molti numeri singoli. "È il primo dopo l'abbandono del più anziano dei fratelli Shulman, Philip." "Da questa ricorrenza deriva il detto ""Il ventesimo giorno, San Canuto porta il Natale""." Oggi la basilica è un centro di culto del Cuore di Gesù nel Tirolo. Possiede il miglior compromesso fra resistenza meccanica e tenacità. Che Hooft sia un innovatore lo vediamo dal fatto che introduce la danza. Diede il guasto a Cesena e costrinse Faenza alla resa. Infatti, il personaggio di Lewis in entrambi i film si chiama Stanley. "Il loro nome letteralmente significa ""Fate entrare l'Haggis""." In questa occasione però Jero finirà per lasciarsi sedurre dalla compagna di scuola Erika. Una nuova disputa costituzionale sorse poco dopo. Nella parrocchiale di San Lorenzo di Angolo Terme si conserva una Deposizione. Durante la sua prima visita a Digiworld, indossa una tuta da esploratore. Il suo capoluogo è Anand. Nei Test Match, due vittorie per gli All Blacks, una per i “Wallabies” La telemetria indicò che il primo e il secondo stadio continuarono come programmato. Alison lo spinge per strada e Helen lo investe uccidendolo. Ha ricevuto numerosi premi in patria. La dinamica del sinistro marittimo è controversa. "È stata anche l'unica francese a ottenere una seconda medaglia d'oro in questa competizione." Poche sono le informazioni riguardo a questo giardino. "La ""de facto"" Repubblica Turca di Cipro Nord usa la lira turca." Il club gioca le gare casalinghe allo Stadio Olimpico. Ogni cellula è collegata a una piccola cornice triangolare. Kim Young-nam Si trasferì a Milano ed in seguito in Svizzera, dove si dedicò al giornalismo. Due anni dopo Magda sposò Joseph Goebbels, con Adolf Hitler come testimone di nozze. "Judah inizia bene il match: riesce a imporsi sull'avversario e a vincere ogni round." "Il romanzo è stato però pubblicato dopo l'album, dopo quasi cinque anni di lavorazione." "Anche dopo il divorzio continuò a usare il cognome dell'ex marito." Di una certa importanza furono anche i suoi studi sugli animali. La classe principale finale delle teorie metriche sono le teorie del vettore-tensore. Il singolo è stato prodotto da Mike Spencer e Jay Kay. Completò poi la sua formazione a Genova, ancora a Novi ed infine a Milano. Questi fossili sono stati rinvenuti principalmente in Australia. "Inizia poi a lavorare come modella nei Paesi Bassi e all'estero." Dopo scarsa performance nelle prime quattro partite, Hawkins fu rimpiazzato con Tyler Hansen. La toponomastica viene cambiata. Da allora inizia la sua collaborazione con lo stesso Teatro, partecipando a molte produzioni. Frequenta la University of Miami ma non consegue la laurea. "L'evento si svolse all'aperto sull'assolata spiaggia di Huntington Beach, California." Queste bambole furono commercializzate per posta da Danbury Mint. Come accennato sopra non tutti gli studiosi li dividono su quattro livelli. Molti lavori del genere sono prodotti in piccole edizioni e distribuite in via indipendente. Anche varie sorgenti e pozzi. "Dopo la guerra ricevette il comando del V Corpo d'armata di stanza a Tours." "Si disputa anche il torneo ""B"" a San Paolo." Allo stesso tempo una gran parte di altre abitazioni non modernizzate è stata demolita. Questo è il girone organizzato dalla Lega Regionale Sicula per la regione Sicilia. Nudo disteso In suo onore ad un cratere lunare fu dato il nome di Cratere Barrow. È costituito unicamente da due specie. Un discorso a parte merita la versione cabriolet, più costosa e rifinita. Mons. Giovanni Accolla ha nominato Marco Grassi commissario straordinario della ricostituita Compagnia. Sono riportati e analizzati dati statistici relativi al lavoro e alla povertà. Possedeva il titolo di marchese di Santa Cruz, essendo discendente di Álvaro de Bazán. Il titolo prometteva un dialogo sulla teoria ed uno sulla pratica. La parte superiore del becco è gialla e la borsa di solito grigia. Il ciclo può allora ricominciare. Il corso di studi, suddiviso in tre classi, durava sei anni. Dovette probabilmente partecipare alle Crociate nonostante la sua giovane età. "Pagina personale del Prof. Emanuele Rossi sul sito della Scuola Superiore Sant'Anna" "L'esercito di Leisler venne sconfitto, egli fu giustiziato e le sue proprietà confiscate." Occorre non confondere la vinaccia con la feccia. Si usano un joystick, per gli spostamenti, e un tasto, che serve a sparare. È considerato il faro ancora in funzionamento più antico esistente al mondo. "L'altro interscambio per Rocchetta Sant'Antonio è presente al capolinea di Spinazzola." "Una norma simile e più generale è quella dell'art." Nei tre anni seguenti continuò a rivestire ruoli da protagonista per commedie familiari. Qui incontra Coco Chanel, restando folgorato dal personaggio. "Gli alleati in Italia"" di Leonardo Tiberi, della durata di un'ora." Il software non può essere utilizzato per altri scopi. Si nutrono di zooplancton e insetti. Il ponte stesso ne reca scolpiti gli stemmi. Fiorisce nella tarda primavera e in estate. Vive nelle acque del bacino Indo-Pacifico, incluso le Hawaii. Era impressionante. Al quinto giro Sebastian Vettel va al cambio gomme. La tragedia colpì Rose, quando, durante la luna di miele, Thorn ricomparve. "È l'ultimo corto della serie in cui Alice è interpretata da Virginia Davis." La meno recente conteneva informazioni sui re di Norvegia. "All'interno vi ha sede la confraternita della Morte e Orazione." Samuel Hopkins Adams "Si pensa che questo tipo di relazione abbia promosso l'evoluzione dell'attività protettrice della capsaicina." Sul web uscirono sei puntate. Compì numerosi viaggi, in India, America e Africa. Il campionato fu vinto dal pilota spagnolo Roberto Merhi. "Andò così a vivere negli Stati Uniti d'America, dove imparò l'inglese." "L'interpretazione di Coburn viene definita insolita." Si cimentò in diversi ambiti del sapere, fu inoltre statista e musicista. "Oggi si definisce ""osservatore politico"", oltre che critico della cultura, in ambito sudafricano." "L'autore ha affermato che questo libro si ispira a Delitto e castigo." "Ad ogni modo il brano non viene selezionato per la scaletta finale dell'album." Jacob Marley è il primo personaggio menzionato nel romanzo. Tom Hoover Ha gareggiato prevalentemente in Marathon Cup e in altri circuiti minori. Al loro fianco si esibirono altri artisti. La rapina perfetta Raramente queste forme si risolvono spontaneamente. Chang successivamente studiò privatamente con Mstislav Rostropovich. Lee decide che la cosa migliore per promuovere il film sia riunire la coppia. Solitamente i primi sintomi della malattia si manifestano in gioventù. The High Road Il bilanciamento di corrente può essere effettuato in molti modi. La specie non corre particolari rischi in quasi tutto il suo areale. Vince il girone Ovest ed ottiene la promozione in Prva liga. Dopo la Seconda Crociata, accolse molti affaristi e artisti bizantini nelle terre di Stiria. Il riconoscimento delle specie necessita di analisi microscopica. Le autorità irachene assicurarono che al-Ṣadr non sarebbe stato arrestato. I due fratelli suonavano entrambi chitarra, basso e tastiere. Gli internati erano deportati al campo di Fossoli e di lì in Germania. Tale accompagnamento è dovuto alla risonanza simpatica. La sua nuova nascita lo spronò a cercare vigorosamente la conoscenza della Parola. "Esso è inconcepibile""." Eerste Klasse Quando Peter è morto, i Type O Negative sono morti con lui. Il collegio è quindi interamente compreso nella città metropolitana di Bari. Nella stessa città fu anche professore di declamazione al conservatorio. Questa è la terza unità a portare il nome Aviere. Questi possono essere chiariti in caso di contenzioso dal tribunale di famiglia. In quel periodo è organista presso la New Middle Collegiate Church. In totale vanta nove partite e due gol con gli oranje. Frattamaggiore era una fabbrica disseminata, con centinaia di laboratori. "Tra i cartoni animati figurano invece ""Cinderella Boy"" e ""Great Teacher Onizuka""." Dopo la rivoluzione russa, si unì al Partito Comunista di Spagna. Alcuni anche in Perù e Bolivia. "Il diritto di governare dell'imperatore giapponese, disceso dalla dea del sole Amaterasu, era assoluto." "Martini ha annunciato l'impugnazione della sospensiva davanti al Consiglio di Stato." Le zampe hanno cinque artigli. Note appartiene ad una famiglia con discendenti giapponesi. Il giocatore controlla un soldato con capelli, colori della pelle e vestiti personalizzabili. La stagione successiva arrivò il ritorno in terza serie. "La storia narrata nell'anime copre solo i tre quarti di quella narrata nel manga." Le riprese sono avvenute interamente in Argentina. Ciò accadde altre volte nella storia repubblicana. "Il seguente elenco comprende solo gli album in studio di Valerij Leont'ev." Il lavoro di Sahagún è conosciuto grazie ad un manoscritto chiamato Codice fiorentino. "I grassi seguono un'altra via, quella linfatica." "Fu il primo editore del periodico scientifico ""Entomologist's Monthly Magazine""." Ad esempio frasche fresche e una statua di Gesù Bambino per il periodo natalizio. Nella stagione successiva fu inserito nel Second-Team All-Pro. Dopo aver effettuato un altro giro il velivolo si allontanò verso nord. "Un anno dopo fa parte della redazione di ""Cominciamo bene""." Pierre Joseph Cambon era il nuovo ministro succeduto a Necker in quei tempi difficili. I titoli di testa contengono una estesa citazione da Heinrich Heine. Il consiglio venne inizialmente guidato da Chang Do-yong, sostituito in seguito da Park Chung-hee. La condensazione del cromosoma X, inoltre, è parte integrante del controllo di pre-trascrizione. Negli anni cinquanta il direttore musicale era Arthur Hammond. La facciata è terminata in alto da un frontone triangolare. Si è laureato ottenendo un Bachelor of Arts al Dublin Institute of Technology. La legna da ardere è pertanto da considerarsi un combustibile ecologico e rinnovabile. Venne seppellito nel cimitero sul monte St. Michael a Dumfries. Dopo il suo secondo mandato si fermò nella scena politica per quattro anni. "L'album venne registrato quasi interamente in Brasile e mixato a Londra." Dimostra di voler sacrificare la sua stessa vita pur di salvare quella di Melinda. Lo show segnò un record di oltre presenze al Teatro Olimpico di Roma. Il film ha vinto molti altri premi internazionali. Nei remake della quarta generazione è inoltre disponibile nella Grotta Falesia. Ai lavori del Sinedrio napoleonico fu presente anche il rabbino mantovano, Abraham Vita Cologna. Tale caratteristica le ha rese adatte anche agli impieghi mobili, sia terrestri che marini. Un posto orribile, in cui gli abusi erano prassi quotidiana. Il pilot non ebbe seguito. "In questa battaglia perse la vita anche un altro asso del ""No." Le ultime tre qualificate vengono retrocesse in Saudi Second Division. John Geddes "Tutte queste ""confusioni"" sollevano dunque degli interrogativi." Fu anche consigliere della curia episcopale e giudice pro-sinodale. "Per informazioni più dettagliate sulla geografia si veda l'articolo apposito sulla Colombia." "L'opistosoma è prevalentemente grigio con macchie grigio scure a coppia; le zampe sono arancioni." "Il singolo include anche ""Need to Believe"", precedentemente pubblicata solo in Svizzera." April assiste alla loro trasformazione e ruba una fiala del mutageno. È stato autore di approfondite pubblicazioni riguardanti la civiltà cipriota del periodo del Bronzo. Furono necessari molti anni per costruire il Pantheon. È il recordman di presenze con la maglia del Leyton Orient. La sua attività riproduttiva è sconosciuta. La nonna di Alessandra, la regina Vittoria, si lamentò che fosse troppo giovane. Di gusto neutro viene usata comunemente per preparazioni salate e dolci. Il Pokémon potrebbe inoltre essere ispirato al basilisco. Viene trasmesso in Italia tramite Netflix. Sono cinque i vescovi documentati di questa sede. Pubblicò anche un testo di riferimento sulle opere di Stravinsky. "Non viene chiarito cosa Roland trovi all'interno della Torre." "Successivamente è tornato a ricoprire il ruolo di vice-allenatore con l'arrivo di Bruce Arena." Il pappo presenta alla sommità una piccola corona dentata. "L'album prende il nome da un famoso best seller statunitense." Vive soprattutto negli estuari ma frequenta anche fondi rocciosi. Ashley Massaro si sarebbe infatti impiccata. A occidente ha un confine internazionale con il Sudan. Diventa presidente il Dottor Maurizio De Magistris. Persino i polsini della Santa sono decorati. La specie ha abitudini prettamente diurne. Alcune migliaia di persone arrestate non fecero più ritorno. Itzhak Cohen Antropologia e Sviluppo. Il brano fu scritto da Don Henley, Glenn Frey e Joe Walsh. Gli ultimi quattro libri, dedicati alle vicende imperiali, offrono, però, interessanti ritratti dei sovrani. Da allora la Def Jam è diventata dipendente in maniera diretta dalla Universal. Finalmente i due riescono ad incontrarsi e si scambiano gli inviti. "Continuò gli studi all'Università Yale, negli Stati Uniti." Chiude la carriera nella Indycar. In tenera età aveva perso sia il padre che la madre. Era un aspetto della musica che non mi interessava. Di questa tela esistono numerose copie tutte di mano di Boucher. Francisco Solano "Anticamente, la frazione era chiamata ""Terrarossa"", a causa della natura argillosa dei terreni." "Quella di destra rappresentava Santa Maria della Croce, quella di sinistra Sant'Anna." Successivamente aprirà una sede a Roma e poi a Milano. La chirurgia di riassegnazione di sesso è legale in Ucraina. Piccole frecce collegano il testo principale e la miniatura cui fanno riferimento. "L'incontro è stato giudicato la più spettacolare edizione della storia del Superbowl italiano." Hanno fusti legnosi e foglie disposte in modo alterno, di consistenza coriacea. Gran parte delle specie vive in acqua dolce ma alcune colonizzano ambienti salmastri costieri. "I pannelli di apertura assomigliavano ai poster dei concerti rock di San Francisco dell'epoca." "Successivamente ha un'esperienza come pugile che dura tre anni." Questa volta, il matrimonio durò stabilmente. Scendendo il versante est lungo la strada panoramica si accede alla vallata del Casentino. "Il cranio di Sant'Oberto con il foro è conservato nella cattedrale di Avranches." Anche le due tragedie di argomento biblico hanno due donne per protagoniste. La Comandante, malata, viene trovata morente nella neve ed è ricondotta al castello. Joe Dolan Le sue spoglie sono sepolte nel cimitero del Verano. Attualmente è docente di formazione teatrale al Teatro Greco di Roma. Jacques de Billy venne inviato a Parigi nella sua prima giovinezza. Lo stesso anno nasce suo figlio Étienne. "Erano più mesi che non pagavano l'affitto di casa." Gli Israeliti non dovevano servire altri dèi, ma solo Dio. Il suo simbolo è da. Tutti i brani sono state scritti da Elvis Costello. Sotto la struttura erano collegati, tramite un castello tubolare, i due grandi galleggianti. Ha inoltre funzione di rappresentanza del Commonwealth al posto del Capo cerimoniale. In questo quartiere era ubicato il quartier generale della dittatura nazista. "Nella località si trovano due spiagge principali, la ""South Beach"" e la ""Glan-y-Mor""." "Il sito sottolineò l'aspetto aggressivo delle liriche del brano." Il figlio più giovane di Grace è ora catatonico e internato in una clinica. "L'album è stato messo in vendita ufficialmente solo in Francia, Svizzera e Belgio." Gli adulti hanno colore scuro. Tuttavia, la sua autorità non fu accettata neppure tra gli Uí Néill del sud. "Imparò a giocare a scacchi da suo padre all'età di sette anni." Con Alfonso e Giovanna il ducato di Nocera visse uno dei suoi momenti migliori. I nobili superstiti furono decapitati a Calais o deportati in Inghilterra. "Infine l'anellone veniva levigato in modo più o meno accurato." Tom Scully Incontra delle suore provenienti dalla Germania, che parlano un inglese molto limitato. "Si forma quindi il ""pus"", un essudato caratteristico di questo tipo di infiammazione." Ignari del pericolo, i passeggeri andranno a chiedere aiuto. Nella versione originale Rod è doppiato da Pamela Hayden, mentre Todd da Nancy Cartwright. Bozeman è una città universitaria, ospita infatti la Montana State University. Ciò ha spinto la Fokker a collaborare con la ditta britannica De Havilland. "L'economia si basa su agronomia e pastorizia." Tale lega includeva anche il silicio per la realizzazione del monoblocco. La signora Nance precedette suo marito nella morte. È quindi anatomicamente faringeo ma funzionalmente esofageo. Di questa corrente fanno parte numerosi studiosi. Chiesa di San Francesco Gli scultori Nicolò e Vincenzo Vitagliano sono probabilmente figli di Gioacchino. "L'anno seguente abiurò il protestantesimo." Un altro importante ruolo è la neurobiologia, in specifico lo studio del sistema visivo. Era al servizio del comune di Muggia. "Lilith li soccorre e pensa che l'unico modo per liberarsi della lupa è ucciderla." Con il denaro guadagnato lavorando in una agenzia pubblicitaria, acquista i suoi primi strumenti. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali e barra stabilizzatrice. I nomi dei nemici sono spesso ispirati a varie religioni. Tra i sostenitori ebrei di questa ideologia sembra esserci il cantautore statunitense Bob Dylan. Se entrambi gli spot alternativi sono occupati, va nel suo spot. Nuovi tipi di modulazione digitale sono stati inventati per applicazioni broadcast e non broadcast. "La struttura è gestita dall'Ejército Argentino." Con tale atto il servizio postale fu aperto ai privati cittadini. "Questo prova l'asserto." Alla chiesa è annesso un piccolo cimitero storico. Il complotto del senatore viene sventato e gli studenti tornano a casa. Si fermarono nella Baghdad controllata dai mongoli, dove trascorsero molti anni. Il fronte che guarda alla piazza è fortemente angolato ai due terzi. "Alla fine il marchio Patriot Memory diventò il nome dell'azienda stessa." Ella ha cominciato da piccola a studiare musica classica, violoncello, solfeggio e coro. Durante il combattimento, le ali potevano essere ritratte per effettuare particolari manovre. È un film western statunitense con Philip Carey, Roberta Haynes e Wallace Ford. La Cronaca anglosassone racconta brevemente la battaglia. Venne quindi avviata la produzione di altri sette esemplari con questa configurazione. Anche Bangladesh, Iran, Palestina e Uzbekistan avevano presentato le proprie candidature. Durante gli anni ottanta vi furono ulteriori progressi nella sperimentazione sulle fibre ottiche. Non ci sono abbastanza casi per stabilire un valore prognostico. Si getta nel Cordevole poco più a est della frazione La Muda. "L'album divenne presto una rarità di cui alcuni mettevano persino in dubbio l'esistenza." "Il giudice scrisse: ""Il governo è il nostro possente e onnipresente maestro." È sepolto a Parigi nel cimitero di Passy. "Con l'avvento dell'elettrificazione si decise di inserire nelle sigle un elemento caratterizzante." Wallace riesce anche ad uccidere il comandante di fanteria e portavoce inglese. Cresce spontanea in tutta Europa e predilige come habitat i muri e le macerie. Aleksej Panfili Giunse a La Paz, in Bolivia, a giugno. La sede generalizia è in via del Fontanile Arenato a Roma. La prima esperienza come allenatore di Burnside è Bath City. "Conseguentemente il titolo della Banca d'Italia fu cancellato dal listino di borsa." Il doppio misto è stato vinto da Lesley Turner Bowrey e Owen Davidson. Il perugino, come altri dialetti umbri, presenta proprie spiccate peculiarità. Al suo ritorno, venne nominato ispettore generale della Pubblica Istruzione nel mese di gennaio. Predilige terreni di origine vulcanica e ricchi di humus. "Non solo persone, ma anche città, unità militari ed organizzazioni sono state insignite dell'ordine." Il clima è subtropicale, con estati calde e umide e inverni freddi. Subito dopo lascia cadere accidentalmente una mappa stradale, che finisce proprio sotto la vettura. Nel corso degli anni sono stati sviluppati metodi e tecnologie costruttive diverse. Firma un accordo con la Bella Union. Una domanda di libertà non può essere liquidata in forma superficiale. "Il nome è in elfico Sindarin, tradotto significa ""Collina Calva""." Primo vescovo fu García Ramírez, fratello del re. "Disperato ""Buck"" le si uccide accanto." "La punta settentrionale dell'isola è segnalata da un faro." "Viene utilizzato dal Boccaccio nel ""Decameron""." I tre volumi sono apparsi in Italia con Rizzoli Lizard. I Need Love Ebbe un accento fortemente democratico e liberale. Offre più potenza, così carica le batterie più velocemente. Laureato in economia finanziaria alla Northwestern University, di professione era un analista finanziario. "Era pieno di case e di ""un po' di brutti negozi""." Basi e capitelli delle colonne portanti della chiesa sono state ritrovati. Vive felice. Nel sottosuolo era presente una ghiacciaia. Le macchine client sono responsabili della generazione, scambio e gestione delle chiavi di crittografia. Il monte domina la costa tirrenica e la piana di Fondi. Lord Erne cambiò il cognome di famiglia da Creighton a Crichton. La divisa da trasferta ha i colori invertiti rispetto alla casacca principale. Ciò che Thomas non sa è che Winnie è in realtà una strega. "Fidene venne definita ""la zona dove i palazzi crescono come funghi""." "Venne sistemato il giardino e l'intera struttura venne restaurata." Il capoluogo di contea è Council Grove Poi statue di San Celestino V e Santa Caterina in estasi del tardo gotico. "L'arrostimento è il trattamento termico di un minerale per produrre una reazione solido-gas." Durante il periodo fascista venne più volte arrestato come oppositore del regime. Poi si stila una classifica. Deve far ricorso a tutta la sua concentrazione per non uscire dalla gara. Guns, da cui alcuni suoi musicisti provenivano. Johan Jansson The Music Quiz è uno dei giochi che fanno uso dei Buzzer-Buzz! È stato presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani. Acceso in moderate quantità brucia senza esplodere. Da quel momento trascorre la maggior parte del suo tempo in Europa. Cinque casi hanno avuto origine nel tronco e uno nella testa. "Allo studio delle rivalità provvedono i ""booker"", ossia il team creativo." Molte le sue iniziative. "Questa condizione deve essere distinta dall'ipocortisolismo secondario." Molto importante è la notissima monografia sul vaiolo, la prima che descrive questa malattia. La sua conformazione varia da specie a specie producendo canti e suoni estremamente diversi. Lato A La band è conosciuta per aver cambiato strumenti musicali durante una performance. Perché devo dirlo al Direttore? È stato particolarmente efficace quando la fanteria dovette combattere contro la cavalleria pesante. "L'Omo Bottego e l'Auasc." Conquista anche un prestigioso nono posto nel Tour de France. Tutto questo al fine di migliorare il rendimento e la durata degli accumulatori. Vestì la maglia della Nuova Zelanda in quarantadue occasioni segnando quattordici reti. "Ha descritto per la prima volta il ""Rhinolophus hipposideros""." Nello speciale puoi decidere tu che percorso fare e quali minigiochi fare. I rispettivi vincitori si sarebbero incontrati nella finale All-Ireland. Completato il livello in corso si potrà accedere al successivo e così via. "L'edificio presenta una facciata a capanna." Il singolo ha comunque raggiunto il quinto posto in classifica in Svezia. Velvet e Joe si allontanano e vengono raggiunti da Sarah e da Billy. Non scenderà mai in campo durante tutta la stagione. Quattro anni più tardi era guardiamarina. "In alcuni casi i termini codice e cifrario sono sinonimo di ""sostituzione"" e ""trasposizione""." Fletcher sceglie di tornare indietro, e così rinviene, ritrovandosi nel punto dove era svenuto. Victor Fresco è il creatore e anche il produttore esecutivo della serie. Parla correntemente inglese e tedesco. Inizia una sanguinosa rivalità tra Scandalo! "Dopo la ""Notte dei cristalli"" non aveva più alcun futuro in Germania." "All'età di quindici anni, Friedrich fu nominato bibliotecario nella biblioteca municipale di Lipsia." Dopo aspre polemiche se ne decise la distruzione mediante dinamite. Alla base delle pinne pettorali è presente una macchia nera. Le due navi da guerra portano bandiere inglesi. Fu sepolto a Brescia, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. In un paesino del Carso giunge la commissione internazionale incaricata di rivedere i confini. I fiori variamente colorati, e poco durevoli, sono portati da spighe erette. "Ricompare secondo alcuni studiosi in Africa proconsolare all'inizio del principato di Ottaviano Augusto." In segno di protesta, Duchamp si dimise dalla commissione. "La scelta del Presidente ricadde così sulla Camera, di cui Clay era ""speaker""." Alla fine degli anni settanta suonò con Ron Carter. La struttura è circondata sul lato nord ed est da un ampio parco. "L'interno si presenta con pianta a forma ellittica." Sempre fra le alte dune si nascondono piccoli rettili, insetti e temibili scorpioni. La specie è stata rinvenuta in varie località della regione olartica. "La Tavola della Madonna delle Grazie, conservata all'interno, è in stile bizantino." "Attualmente è delegato per Roma ed il Lazio dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio." "Tesla non completò il suo ""sistema mondiale senza fili"" a causa di difficoltà economiche." Entrambi gli stati avevano, come priorità, il disegno della riunificazione nazionale. "Per questa ragione il museo venne ribattezzato ""Alte"", ovvero antica." "La madre di DeLorean era originaria dell'Impero austro-ungarico." Paul, Vancouver e Montréal. Sul lato meridionale sono presenti spiagge sabbiose. A capo della struttura amministrativa, vi è un Segretario Generale. Rientrato in Italia eseguì, con successo, numerosi voli, tra i quali Pordenone-Venezia-Pordenone e Pordenone-Torino. Vice all. Sosa intanto viene incaricata di catturarli. È pianta mellifera. "L'amministrazione è diretta da un segretario permanente." Si è esibito in Spagna, Francia e Portogallo con straordinario successo. Flieger-Division operante sul fronte orientale. Ci sono stati alcuni soldati sloveni che hanno anche combattuto nella Rivoluzione americana. "Poetico il suo ciclo delle ""Grandi bagnanti"" e i suoi ritratti di giovani donne." Chi aveva fatto quella legge? Finalmente ho conosciuto il conte Dracula... Il prodotto risultante dalla filtrazione è la pasta di coca. Gli adulti si nutrono soprattutto di crostacei e pesci. "Auckland si estende al di sopra di un'area vulcanica." "Grignani scala le classifiche di vendita con i singoli ""Speciale"" e ""Le mie parole""." La Corte decideva la sentenza tramite un voto di maggioranza. "Sentì l'odore dell'acquavite, si alzò, cercò il fiaschetto del padrone e bevette." L’entrata in vigore avverrà a tappe. Tuttora il presidente è Peter Kiernan. Non è mai impiegato in campionato per problemi motivazionali e fisici. Durante questo periodo la Corea del Sud ha condotto incursioni segrete al nord. James Sutherland Destro di piede, è capace di andare a rete anche con il mancino. "Di seguito l'elenco dei comuni della Bassa Bresciana occidentale in ordine alfabetico." È una branca del marketing diffusa prevalentemente negli Stati Uniti. Carlos Berlocq è il detentore del titolo. La centrale Per diventare cavaliere, un padawan deve superare una serie di prove. Non è stato ancora identificata la fonte primaria che conferma la sua discendenza. La pellicola rappresenta anche il maggiore incasso mai realizzato dal regista Baz Luhrmann. Il giovane morirà dopo due giorni di agonia. Ha un leggero sapore salato. "Ricopre l'incarico di capogruppo del Pd alla commissione Finanze." Alcune delle sue serie fotografiche sollevano critiche riguardo ad alcuni aspetti della società. "La presenza di tale prisma rende superfluo l'uso di filtri solari aggiuntivi." Fu Fellow e tesoriere anziano alla Pembroke Hall. È un difensore centrale, abile nel gioco aereo e dotato di buona tecnica individuale. Si giocava annualmente a Cascais in Portogallo. Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia. Presso la corte suprema può esserci inoltre un ufficio del pubblico ministero. "Dopo la chiusura della stazione l'edificio è stato abbandonato e gli ingressi murati." Le coppie formate da persone dello stesso sesso non hanno alcun riconoscimento giuridico. Lo show viene trasmesso in mondovisione da Rai Uno. Due giovani trascorrono una splendida vita in una foresta del Nord della California. "All'interno del testo viene descritto come un uomo molto magro, con un pessimo carattere." Il territorio è in prevalenza boscoso. Assistette alla morte dei fratellastri e del padre. Ne provava un rimorso acuto, tenero e inconcludente. Il video inizia con lo skyline di Tokyo. Attualmente il club continua la sua attività, soprattutto nel settore giovanile, a livello dilettantistico. Così la squadra torna in Serie B dopo tre anni. "È l'isola più grande del Golfo del Morbihan." Le chiavi si possono ottenere o rompendo delle statuette oppure aprendo una piccola scatola. Si discosta da Bitcoin per avere integrato un algoritmo proof-of-work basato su hash. Eddy è tuttavia convinto che tutto è bene quel che finisce bene. La campana della chiesa chiamava gli artigiani al lavoro e ne annunciava il riposo. Molta enfasi viene data alla respirazione: la respirazione ibuki. "Dopo i vent'anni suonava in eleganti circoli sociali e insegnava pianoforte." "Mike Leigh ha pronunciato il ""keynote address""." "Il gruppo prenderà il nome di ""Paradiso Girls""." Il materiale da costruzione è sempre quello rinvenibile in loco: la pietra calcarea. Dalla corte due scale esterne danno accesso ai fabbricati situati ai lati opposti. "Nell'ultimo torneo prima del conflitto mondiale è tra le file del Varazze." "Dopo l'episodio di Gerba, le possibilità per gli ottomani di attaccare Malta aumentarono notevolmente." Questa, interrogata da van Heerden, principia a parlare del figlio Rupert. "Gli studi dell'Amerio furono dapprima elogiati da alcuni studiosi cattolici, vicini alle posizioni tradizionali." Dopo tante citazioni in giudizio, arriva per Denham un ordine di cattura. Si trasferì a Lima, continuando i suoi studi presso il Colegio Santa Úrsula. Padre nuestro È il primo disco in cui gli Oblivion compaiono nella loro formazione definitiva. "L'operazione di contrazione degli spigoli si manifesta in relazione a un particolare spigolo, ""e""." Un aspirante artista lascia New York per accudire la madre malata. Sono perfettamente visibili i mosaici geometrici delle diverse stanze. Ogni elemento della realtà può essere fatto rientrare in una di queste categorie. Il tratto Centocelle-Giardinetti fu chiuso per sovrapposizione con la linea C della metropolitana. Lolli decide di seguirlo nonostante il viaggio sia lungo e tortuoso. Sean Lennon è suo fratellastro. "Diventa subito uno studente modello, venendo eletto l'anno seguente rappresentante degli studenti." Ciao ciao bambina "La sede è situata all'interno del Palazzo della Cultura." Sono presenti numerosi peli spinosi più chiari e soffici. Essi, in seguito a stimoli ormonali, vanno incontro a maturazione. "L'anno seguente, passò alla regia, interpretando anche film come attore." La frazione è composta da svariate località composte tutte da poche case. Persone di cognome Jenkins Egli ricevette una profonda educazione religiosa, ma non venne subito elevato alla carica sacerdotale. I parlanti nativi nei gruppi più piccoli sono spariti. Proprietà e natura della figura sono ancora oggi dibattute. La casa viene sostituita da un accampamento di tende. "Trasferitosi al Club Atlético Peñarol di Montevideo, ebbe l'opportunità di disputare la Copa Libertadores." "La colonna sonora dell'evento è stata ""Fight"" di Jim Johnston." Ha collezionato due presenze con la propria nazionale. Fuori Doncaster, Lincoln incontrò la cavalleria dei Lancaster sotto il comando di lord Scales. Il Tambora è generato dalla subsidenza della Placca australiana sotto la Placca della Sonda. Il titolare del marchio acquista il diritto di farne un uso esclusivo. "L'Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt vi ha la sua sede principale." "Il piccolo cratere 'Mason A' si trova nella parte nordovest del fondo." Grazie alla preparazione degli scout giapponesi la tempesta non provocò grandi danni. "L'elenco comprende solo incursioni primarie." Le vincitrici dei due gironi sono ammesse alle qualificazioni olimpiche. La serie ha ricevuto recensioni positive da parte dei critici. Rinuncia alla carriera politica per stare con lei. Bouteflika fu attivo anche sulla scena internazionale. Panzer-Division tentò subito un attacco a sorpresa, ma venne respinta. Per il mercato italiano la Kia Soul è proposta in due allestimenti. Questa specie è endemica di due località dello Zambia. Per la maggior parte della sua vita fu cieca. "Laureatosi in Giurisprudenza all'Università di Torino, si diede all'attività politica nelle file della Sinistra." "Viene rivelato molto poco del passato di Kerry Weaver all'inizio." "I due persero l'incontro e in seguito alla sconfitta, Tomko attaccò a tradimento Steiner." Infine era anche rigorista affidabile. "Entrò nell'ordine della Santissima Trinità nel convento dello Spirito Santo di Maiorca." Si trova in Spagna, Portogallo, Francia meridionale, Italia, Marocco, Algeria e Tunisia. Ora è possibile rispondere alle email attraverso la dettatura vocale. Scende al suolo per nutrirsi. La volta della torre, oggi quasi completamente crollata, era a botte. Presentava anche una firma apocrifa di Giunta Pisano. "Il darwinismo non sostiene, infatti, una discendenza dell'uomo dalla scimmia." Queste inducono modifiche strutturali, reazioni chimiche e trasformazioni mineralogiche. La puntata è divisa in due fasi. Il monoblocco, in ghisa, conteneva le canne dei cilindri smontabili e cromate. Tony Franklin Il loro figlio maggiore, James, gli succedette. "Sua figlia, Moira Stern, è un'arpista professionista e cantante." Presentano un carapace piatto e liscio, di solito quadrato o rettangolare. È sempre il mostro di Firenze. Piantò una croce sulle difese esterne esortando la popolazione, suo gregge. È uno dei principali invertebrati marini a rischio di estinzione, presente nel Mediterraneo. "Entrambi i brani fanno parte dell'album ""Studio Uno"" pubblicato il mese prima." Giovane, bello capo-pattuglia che aiuta Ryo. "Recensione su ""Cinema Iraniano"" blog" "Ci sono anche varianti che prevedono l'aggiunta di lenticchie." "Il territorio è costituito da un'ampia pianura costiera." Il declino del regno cominciò quando furono attaccati dai loro precedenti alleati franchi. Mastro Titta eseguiva sentenze in tutto il territorio pontificio. Qui finisce la collaborazione con il suo produttore e coautore storico, Marco Luberti. La ferrovia Podgorica-Scutari è allo stato presente utilizzata solo da treni merci. Fu anche un appartenente alla massoneria. Shaffer in seguito apparve regolarmente nelle scenette comiche dello show. Ogni tipologia di primer ha il suo determinato tempo di asciugatura. "La maggior parte delle persone omosessuali preferisce definirsi ""gay"" o ""lesbica"" piuttosto che ""queer""." E di parola. "Un'ampia scalinata conduce dal tempio fino alla spiaggia sottostante." La festa Lo Statuto albertino apre un nuovo panorama politico. Normalmente adattabili sia per libera installazione che per incasso. Ha già qualche metro di vantaggio sul gruppo. Come tutti gli animali simili, possedeva un cranio grande, di forma ovale e allungata. "Il nome ""Capuani"" deriva dai Capuani, una famiglia proprietaria della casa, originaria di Novara." In particolare i resti sono visibili nella zona nord-occidentale della città. Ha un ruolo importante nelle tradizioni di tre tribù native americane. "Fa parte dell'Associazione delle università del Commonwealth." Carol non aveva mai svelato a Kirk la sua paternità. "È diffusa in tutta l'area mediterranea." Utilizzato inoltre per creazione di recinti, e per battere gli alberi da frutto. Si aprì allora una lunga crisi ministeriale che durò circa quattro mesi. Le discussioni, naturalmente, continuano. Alex James è stato anche ospite a Top Gear. Oggi trasformato in abitazione rurale e di proprietà privata, non è visitabile. Ha partecipato ai Goodwill Games con la Nazionale italiana. Il borgo e il territorio circostante hanno una storia antichissima. Per il beach volley si sono qualificate tre coppie, due maschili e una femminile. Si nutre di insetti. Il gioco diventa molto più difficile. Atto terzo. Nel resto della stagione ci sono molti arrivi fuori dalla zona punti. Anche il video originale è girato su una nave da guerra. "L'assedio di Montevideo durò nove anni." Altri personaggi frequenti sono margherite, funghi, mosche, farfalle, api, lumache, pupazzi di neve, elefanti. Il Colonia raggiunse la finale ma perse contro il Real Madrid. "Sconsigliabile l'utilizzo di burro nocciola." La famiglia, oltre a dei palazzi urbani, possedeva una villa in provincia di Viterbo. Daniel Taylor "È apparsa nel videoclip nella canzone ""Into the Night"" di Carlos Santana." "Proust ha sempre affermato che l'inizio e la fine dell'opera erano stati scritti simultaneamente." Questo animale era un canide di media-grossa taglia, dalla corporatura robusta. Per vendetta, i Grandi Antichi distrussero Mu e la affondarono sotto i mari. Andy sostituisce Claudio alla chitarra. Prese parte allo scismatico Concilio di Pisa. Vincenzo Ruggero Manca Un altro privilegio di molti prevosti era quello di portare la ferula. I biancorossi non mantengono continuità nei risultati. Eracle pianse la morte del caro amico. Il torneo si è giocato a Nuova Ulma in Germania. I suoi capolavori vennero esposti anche a Parigi, Vienna, Napoli e Milano. Come suo marito, era profondamente religiosa e una forte sostenitrice della Controriforma. È sepolto nella cripta della cattedrale di Pinerolo. La località deve il nome ad un mulino su un torrente vicino. È stato professore di diritto del lavoro anche in Russia e in Sud America. Collabora tuttora con giornali e riviste. I temi degli affreschi sono biblici, ma anche araldici. "Tra le nazioni partecipanti l'unica che non ha mai vinto una medaglia è Andorra." Le operazioni di ricerca dipendono comunque dalla consistenza e dalla profondità del giacimento. La sede del birrificio era nella capitale Tórshavn. Il giocatore deve scegliere un set di unità prima che inizi il match. La compilation venne poi comunque definita come il primo album della band. Partecipò ai Giochi della V Olimpiade. Il signor Hu morente richiama al suo capezzale la famiglia. "I nemici principali, nonché l'elemento primario su cui si basa la storia." Per maggiori informazioni consultato la pagina inglese di Wikipedia. Si chiamano pure così i brani composti per questo gruppo. "Per protesta, saltò l'intero training camp dei Bills e tutte le gare di pre-stagione." Gli splendidi fondali sono popolati da rari pesci di scoglio. Liceo Cavour Vari cantanti hanno inciso in seguito una cover del brano. "Il riferimento alla ""Delta Force"" è evidente." Per una descrizione completa del meccanismo di sostituzione si veda S-box. È autore di numerose opere, fra cui due volumi di memorie. Il disco ha raggiunto la quarta posizione nelle classifiche britanniche degli album più venduti. "Dopo il successo dei primi due album, l'artista soffre di un blocco artistico." Ha subito un trapianto col cuore di Filippo. "L'origine di questo nome si perde, però, nella notte dei tempi." Rado e Ragni provenivano da differenti retroterra artistici. Sulle colline adiacenti ha sede la famosa località di Madonna delle Grazie. Krystle scopre di essere incinta. Quando Bob inizia ad agire furtivamente, Helen sospetta una relazione e lo affronta. Parte della carrozzeria era di materia plastica, per contenere la massa. Tradizionalmente, il premio era assegnato solamente al miglior linebacker a livello universitario. Nelle altre città liberate, i capi villaggio acquisirono un ruolo politico e amministrativo ufficiale. Copie della pellicola sono conservate negli archivi del Mary Pickford Institute for Film Education. La velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare. "L'acqua è consumata dalle piante nei processi di fotosintesi e traspirazione." Ha un sapore salino, leggermente acidulo. "Questi metodi utilizzano un meccanismo di feedback basato su di una ""funzione di fitness""." "Donna d'onore" "I due morirono a causa delle conseguenze dell'inalazione del gas velenoso." "Morrow accetta l'offerta." May venne criticato da tutta la stampa britannica e la sua richiesta fu ignorata. "Il termine proviene dal dialetto veneziano, in lingua italiana significa ""gabbia""." Il gruppo viene più volte braccato, senza successo, da Gentry, un poliziotto della narcotici. Sua madre morì quando Alfonso aveva appena quattro anni. I Replicatori furono creati da una ragazza-androide di nome Reese. "Si intitola ""Lo spirito di un luogo sereno""." Il nome originale era Saint-Amans-la-Bastide. La Val di Rhêmes appartiene al bacino idrografico destro della Dora Baltea. "Biga, M. Capriati, P. D'Amore, R. Dolce, G. Lombardo, ""Museo Barracco." I suoi emblemi sono il pastorale e la palma. È imprenditrice con la società di famiglia che si occupa di istruzione e formazione. "Non si conosce con esattezza l'anno in cui fu abbandonata." È usato come stabilizzante e lubrificante non tossico. Giovanni e la cavalleria bizantina tenevano il fianco destro. Dirige autorevoli collane e riviste di pedagogia e di didattica. "La versione più rustica e povera prevede l'uso della cipolla." Oltre al mondiale Giorgio ha disputato tre campionati europei. In Coppa Italia Semiprofessionisti la squadra fu eliminata agli ottavi di finale dalla Triestina. Il capoluogo di contea è Belzoni. Presso qualsiasi tabaccaio è possibile trovare tutto ciò che occorre. Parte dello spirito intrinseco dei suoi lavori suggerisce che nulla è come ci appare. Lui, spirito libero di origine vietnamita, è orgoglioso di essere francese. È stato membro delle commissioni “Mercato Interno e Protezione dei Consumatori” e “Affari Legali”. "L'uomo, rivedendo la figlia, che all'inizio non riconosce, lentamente riacquisterà la memoria." La mineralogia e la vulcanologia per gli antichi non hanno nessun rapporto fra loro. È usato in colore uniforme o in colori e disegni messi assieme. Risiede attualmente nella California meridionale. Vinse diversi concorsi nazionali. "L'interno è ripartito in tre navate, a pianta basilicale, e con archi ogivali." Non è tuttavia chiaro se quanto detto dal Teschio sia vero. Un imbroglione e un falso curato rubano il portafoglio di un connazionale. "L'Imperia è inclusa nel Gruppo A, disputato a Bogliasco" La decisione è maturata in seguito a dolorose vicissitudini familiari. Le parti dorsali sono bruno-rossastre, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre. Caratteristica di questo è ciò che rende la figura più facilmente riconoscibile. Inoltre diversi brani non sono che adattamenti di musiche preesistenti. Come altri orioli, si nutre di insetti e frutta. "Un uomo tradisce la propria amata con un'altra donna." "All'interno, il tabernacolo in bronzo è sormontato da un grande crocifisso." Francis riesce a raggiungere la casa, e incontra i due fratelli che stanno litigando. Vivendo generalmente sugli alberi, il pitone verde caccia e mangia piccoli rettili e mammiferi. I vari livelli delle rappresentative nazionali finlandesi sono gestite e controllate dalla federazione nazionale. Finita la guerra, la linea rimase in completo abbandono. Il pezzo è stato scritto da Davide Simonetta e Alessandro Raina. Ha cominciato a inventare poesie a cinque anni. Poi gettò irosamente il fiasco contro il servo, che lo prese a volo. Aveva ancora il demo con questo brano ed altri due che sono stati dimenticati. Era anche coinvolta in attacchi a ponti, linee ferroviarie e convogli tedeschi. Attualmente lavora alla Pixar. Dopo due stagioni chiusero i battenti per scarsi risultati. Si pensava che tale bevanda garantisse fertilità. La proposta è ancora al vaglio delle singole amministrazioni locali. Fever Pitch Il film fu prodotto dalla Jesse L. Lasky Productions. "Una denominazione alternativa a ""sottoclasse"" è ""classe derivata""." Robert Lowery interpreta Batman, mentre Johnny Duncan interpreta Robin. "La sostituzione del combustibile è possibile soltanto spegnendo l'impianto." Rossana Carretto Questa bravata gli costerà due anni di carcere. Nel singolare, invece, vanta un solo titolo. "L'interno della chiesa era adornato da affreschi di età paleologa." Fu la prima rom del paese a ricevere una formazione di insegnante. La livrea è bianca e azzurra. Come il suo predecessore, il sequel fu premiato con il premio Emmy. Piazza Matteotti è una delle principali piazze di Genova. Il videoclip della canzone è stato diretto da Kevin Bray. Una famiglia viaggia su un vecchio transatlantico verso il Giappone. Page vinse il titolo. In seguito, sarebbero tornati a vivere sotto forma di farfalle o colibrì. Alcune critiche sembravano meno razionali in natura. Questi si rivelerà presto una grossa minaccia. Il parte dal Secondo Turno come detentore della Coppa Italia. Visti da lontano, formano la foto gigante di un unico bambino. Entrambi i ragazzi vengono smistati in Serpeverde mentre Rose in Grifondoro. La sede centrale è a Bruxelles. John Platt "Questa battaglia ispirò le scene finali del film ""L'ultimo samurai""." Rispetto al modello che lo precedeva presentava una serie di piccole ma importanti migliorie. "Per poter dire che un tale insieme comunque esiste bisogna invocare l""'assioma della scelta""." Ad oggi rappresenta il film finlandese di maggior successo in termini di incassi. Rispetto al precedente scritto, vengono qui poste anche alcune limitazioni. Un proto-oncogene diviene un oncogene anche con minime modificazioni delle sue funzioni originali. Né per la verità deve aver faticato nella direzione del film nel suo complesso. "L'esercito a questo punto si divise in due armate." Sulla facciata principale, la porta è sovrastata da un balcone sporgente. "L'area è attualmente la zona nord-centrale di Troy." A differenza del programma originale, è presente solo la fase del serale. Al termine della guerra fu arrestato e imprigionato dalle autorità di occupazione sovietiche. È sepolta a Parigi al cimitero russo ortodosso di Sainte-Geneviève-des-Bois. Come nel lavoro precedente, i testi sono cantati e recitati in italiano. Craig Brewer È considerato protettore contro la siccità e le piogge torrenziali. Il terzo capitolo della serie è incentrato ancora su Ezio Auditore. Diverse leghe con diversi livelli di competitività vengono organizzate ogni anno. Inizialmente ha usato uno stile espressionista astratto, seguendo gli insegnamenti dei suoi maestri. "Todd Woodbridge è invece l'unico riuscito a ripetersi da senior nel torneo di doppio." La risorsa economica principale è il turismo. Copán non perse immediatamente importanza come accadde in altri centri maya. "L'ambiente è costantemente nebbioso, i mezzi di sostentamento scarseggiano, tutto diventa strumento di baratto." Lo scorpione, arrivato nello stadio della città, viene ucciso grazie a delle scosse elettriche. In seguito al blackout tre ascensori rimangono bloccati. Il suo capoluogo è Mont-Laurier. I supercriminali più diabolici del mondo si bloccano nel traffico. A livello di esso si incrociano le vie piramidali. "Velox"" ed ebbe come presidente Mauro Simone, un industriale del legno." "Rappresentazioni del conflitto"", realizzate in occasione del centenario della prima guerra mondiale." La copertura è costituita da strati di dimensioni via via minori. Tutti gli acidi risultano più o meno dannosi per la pasta cementizia. Oggi fa parte del circuito Torino Spettacoli del Teatro Nuovo Torino. "La località è conosciuta in ambiente aeronautico, per la presenza di un'aviosuperfice." Lig al primo anno in carica. Questo matrimonio durò quindici anni ma non nacquero figli. "Sul suo blog si descrive come un ""musulmano laico e democratico""." Serve la località di Piano Lago, nel territorio comunale di Mangone. La squadra vincitrice del Championship Group verrà proclamata campione di Gibilterra. Dublino batté in finale Galway ottenendo la diciottesima vittoria della sua storia. Vengono lanciati anche i giovani Claudio Desolati e Ennio Pellegrini. Già da tempo la presidenza della banca era affidata a Alexander Francis Poma Murialdo. "La realtà che veramente ci offre l'opera è però un'altra." La sala dove è nato è utilizzata come palestra per i bambini. Gli interni furono realizzati impiegando componenti in pelle e in legno pregiato. In tutta la sua storia, il ponte rischiò molte volte di venir abbattuto. "Furono la prima band a tornare negli Stati Uniti d'America dopo quei tragici eventi." Il tipo di restauro che portò avanti è di tipo romantico e non conservativo-scientifico. Normalmente qualsiasi persona, sola o in compagnia, può associarsi. Attualmente vi sono tre centri che effettuano trattamenti con i fanghi. Un solo oculare di alta qualità può costare come un piccolo telescopio newtoniano economico. La partita fu quindi annullata e fatta ripetere. Ma il re locale cercò di ucciderli per tenere per sé Deirdre. Diffusa nella sola isola di Bali, era la più piccola di tutte le tigri. Il diavolo è il mammifero emblema dello Stato australiano della Tasmania. "Nel diciottesimo secolo, l'università aveva tre facoltà: filosofia, giurisprudenza e medicina." Ma lui continua a negare e si rifiuta di dare qualsiasi tipo di informazione. Betty compare come una testa gigantesca. Invertendo la rotta il carro inizia a dirigersi verso San Martino. Pubblicò anche alcune opere in versi. Dopo aver ucciso il patrigno di Sasha, corre verso il suo rifugio di sorta. Esistono tuttavia molte semplici dimostrazioni della divergenza della serie. "L'ingresso in servizio risale forse allo stesso periodo." Fungo molto pericoloso: i più inesperti potrebbero confonderlo con specie innocue. La Cheetah venne costruita a San José in California. È uno scudo ovale. Ha un servizio di qualità di strade, ferrovie, aeroporti e porti. La novità di questa edizione fu la celebrazione della Via Crucis. La loro lingua madre è il Malayalam, la lingua del Kerala. Guerra cecena Secondo Aurelio Vittore egli fu successivamente eletto pretore. A Firenze stringe amicizia con Ardengo Soffici e Libero Andreotti. "All'inizio lo vogliono uccidere ma poi Fiamma ci ripensa e lo aiuta a fuggire." "Il padre Eric era un ufficiale dell'esercito britannico." Tra le lacrime Johann riesce solo a fare una smorfia grottesca. Frankie è una donna afroamericana affetta da un disturbo dissociativo di identità. Il movimento è scritto in una forma-sonata ridotta. "Apparve anche nel cortometraggio ""Romance with a Double Bass""." Con le scalinate esterne si accede al salone passante del piano rialzato. Altra questione è chiedersi se davvero esiste un eroe in questo romanzo. "Fra questi vanno citati Pietro Cotta e la compagnia comica dell'Argante." Si trasferisce a Napoli per difendere la Repubblica. La chiesa fa di questo simbolo lo stemma di Cristo. È membro del comitato nazionale del partito e relatrice di incontri politici e scientifici. È aperto anteriormente e spesso si divide nel capo in due o più rami. Lo stesso Moretto riconosce in questo assalto il forte segnale politico e di rivolta. Il film fu prodotto dalla Hegewald-Film GmbH di Berlino. Intrattenne relazioni strette con i gesuiti di Colonia. Il singolo è stato premiato come disco di platino in Finlandia. Entra anche nella massoneria, assumendo nel tempo dignità elevate al suo interno. Anche su questo fu invocato il suo intervento. Gli artisti dello studio americano di animazione di Los Angeles, la Warner Bros. Gaeta nominalmente rimase territorio bizantino fino alla metà del X secolo. Movimenti religiosi legati al potere bianco sono prettamente di matrice neonazista e fondamentalista. Studi successivi hanno tuttavia fornito evidenze contrastanti. "Francisco Franco fu uno dei membri fondatori della Legione e secondo in comando dell'unità." "Nella vettura incendiata c'era gente che si muoveva." È un brevetto di Intel, che ha importato formati e funzionalità di Microsoft Windows. Rappresenta gli interessi della chirurgia plastica in molti convegni nazionali ed internazionali. Nonostante il successo in Europa francofona, rimane tuttora poco noto in Italia. Era il fratello di Nils Ericsson, illustre costruttore di canali e ferrovie in Svezia. Suo figlio Émile-Louis si distinse come operatore fotografo, producendo documentazioni cinematografiche pregevoli. Lig, la seconda serie del campionato turco. Lungo la galleria principale ci sono sei sale di diverse dimensioni. "Come avvenne per ""Something"", ""When Every Song Is Sung"" venne composta ad un pianoforte." Durante la sua carriera produce anche tante illustrazioni per libri scolastici e didattici. Una cornice marcapiano con architrave suddivide il secondo piano dal terzo. Fu educato militarmente in Spagna. "Le larve hanno l'aspetto di grossi vermi a forma di ""C""." Palazzo Moro Lin In contrada è oggi presente una piccola fontanella metallica. Pubblicò diversi articoli sulla teoria delle equazioni differenziali e le loro applicazioni in Meccanica. Quando il fuoco cessò Mather era ancora in piedi. La facciata è a capanna sormontata da un campanile a vela. Il suo cuore venne strappato via e gettato nel fiume. "È stato anche definito come il ""personaggio più popolare interpretato da Murray""." In genere la moltiplicazione asessuale, mediante stoloni, è molto più comune. Le opere realizzate con questa tecnica prendono lo stesso nome. Il Partito Nazionalista Basco è il principale partito politico dei Paesi Baschi. Per questo ruolo Pham ricevette una nomination come migliore promessa femminile ai Premi César. A quindici anni debutta in prima squadra in Promozione. È il ventisettesimo album del musicista britannico. Sono stati inoltre recuperati e resi visibili i resti di antiche mura. "Inoltre era riconoscibile dal badge ""R-Motorsport"" con la tipica bandiera a scacchi." A sua volta, gli è stato suggerito di influenzare Dante. "La struttura dell'organizzazione sarà uno dei tre tipi di struttura di cui sopra." Dopo di che Matsuda si congeda. Nella versione originale del film, Bridget e Landa parlano tra di loro in tedesco. "Altri apparati bloccano l'ingresso a siti inappropriati o limitano l'uso eccessivo del cellulare stesso." Milita attualmente nella Seconda Lega, la seconda divisione del campionato bulgaro. "Il tetto a cupola deriva da influenze dell'architettura italiana." "Il progetto è stato denominato ""Bike To Coast""." Venne ristampato dalla Roadrunner Records insieme al primo album Morbid Visions. È un gioco di guadagno-campo. Esistono numerose ristampe. In precedenza i giocatori macedoni giocavano per la Jugoslavia. "La conseguente operazione chirurgica gli fece perdere il resto dell'anno." Tra questi Jacques Maritain, Claude Lévi-Strauss, Roman Jakobson. "Attualmente in Curva Ovest sono due i gruppi principali: ""Old Style"" e ""West Side""." Nel luglio seguente lo Sparta Praga consegue la tripletta nazionale, vincendo anche la Supercoppa. Volle una buona istruzione religiosa della popolazione e fu allo stesso tempo caritatevole. Il colletto è in genere fatto di raso nero. A capo si posero alcuni signori tra cui Gentile I da Varano. Poco tempo dopo, Nyssa lascia la compagnia. "Rosalia fu uno dei suoi modelli favoriti: l'artista la ritrasse in diverse opere." Yoon Won-jin Chris Davis Bonifacio allora si ritirò e scelse come sede metropolitana Magonza. La città di San Paolo è cresciuta rapidamente in seguito a immigrazione. La chiesa dei Santi Apostoli è in stile romanico. Alla vigilia della sua soppressione, la diocesi di Torcello risultava povera e decadente. Decompone producendo O in acqua a pH neutro, e molto velocemente in ambiente acido. "Nello stesso anno è nel cast della serie statunitense ""Il Trono di Spade""." "I brani sono composti dall'interprete insieme a John Beck e John Hughes." "È riportata per completezza anche l'edizione originale." Dista da Cosenza. Il testo è ispirato dai giochi di parole dei suoi bambini. "Gli sponsor diventarono perciò partner di produzione di ""Baywatch""." Il film è ispirato a fatti realmente accaduti. "Questa versione è conosciuta come ""Stoned Again Mix"", benché sia la versione originale." Esso contiene fotografie scattate durante uno dei suoi viaggi ad Hokkaidō, Giappone. "Tutte e tre le versioni sostituiscono il nome ""Vivien"" con ""Marion""." Gioca poi per tre stagioni nel Brasil, prima di ritornare al Minas Tênis Clube. Quando i fiori non sono disponibili, mangia anche insetti e frutti dalla polpa morbida. Ha anche collaborato con numerosi settimanali e partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche. Elementi archeologici egizi come la Stele di Merenptah non sono praticamente mai menzionati. Può essere costruita in argilla, marmo o metallo. Il maniero è ora di proprietà della Religious Society of Friends. George Low Essa era la tradizionale progressione di carriera di un accademico nelle università tedesche. Le saltarono i nervi e lo fece a metà. Medina è famosa per le sue mele. Diresse inoltre la costruzione degli arsenali navali di Kure e di Sasebo. La coppia ha due figli: Leah e Nathaniel. Questa funzionalità esiste anche nel wiki. È stato a capo di una dinastia di pittori famosi. "Con il realismo, l'arte riscatta il colore con la conquista della luce." "La Hearst Corporation è proprietaria del giornale ""P-I"" ancora oggi." "L'avvio del campionato proiettò, sin da subito, i bianconeri al comando." Dunkerque, sul mare del Nord, fu scavalcata in modo analogo. Era il nonno della nota attrice pornografica statunitense Brandi Love. Le ali durante il volo sono arcuate. Alla fine, il bene avrà il sopravvento sulla malvagità. Sono pochi gli agenti che rappresentano racconti o poesie. Corolla: la corolla di tipo tubuloso è gialla. In questo periodo ha iniziato a soffrire di alcolismo e depressione. Successivamente scrive racconti e romanzi per riviste femminili. "La giovanissima aspirante la lancerà in provincia, ottenendo il successo e l'amore dell'autore." "Il turismo interno rimane una parte vitale dell'economia e della cultura giapponesi." "L'Hofje ha una facciata neoclassica ed un portale fiancheggiato da colonne doriche." La produzione è in Hong Kong. Il go si gioca tra due giocatori. Il colore del corpo è uniformemente bruno-rossiccio, più chiaro nelle parti ventrali. Il suo nome deriva dal fisico austriaco Wolfgang Pauli. "Hanno il vantaggio di essere poco dispendiosi ed efficienti nell'opera di moderazione della velocità." Nonostante gli occhi ridotti, il proteo mantiene la sensibilità alla luce. "L'Università Cattolica di Santo Tomas gli concesse il titolo di ingegnere ""honoris causa""." Svolse il suo ministero a Vienna e nei dintorni. Un giorno il capo nero, Jacobus, trova in azienda un corpo morto non identificato. Dato che Salamina era indifesa, gli Ateniesi se ne impossessarono. Il direttore venne rimosso e il settimanale cessò di nuovo le pubblicazioni. Il camposanto è stato ampliato e riprogettato diverse volte. Gli inglesi reagirono con un pesante bombardamento sulle posizioni italiane. Il colore rosso, tratto dalla terra, indica la dimensione umana. Le popolazioni fluviali vivono nei tratti dove la corrente è più debole. Fu inizialmente battezzato nella Chiesa filippina indipendente. Morale della favola: non conta la fortuna passata ma quella presente. "Ma il danno era stato fatto, avendo perso il governatorato, la salute e l'influenza." Gli esterni del film sono stati girati sul vero Adamello. Le maggiori banche avevano aperto le borse concedendo ipoteche e prestiti. "Il sorriso rappresenta comunque nella cultura comune l'espressione della felicità." Morì prematuramente a Roma, mentre era ancora nel pieno della sua attività scientifica. Scrisse anche due libri sulle Olimpiadi per la Universal Press. Può anche delegare un intermediario come un consulente del lavoro. Il traffico internazionale è facilitato dalla presenza in loco della dogana italiana. Nel film il brano viene inserito nella scena della gara tra trattori. Anche Turku e Hanko furono bombardate. "Successivamente il ""bacon"" può essere ulteriormente stagionato, oppure affumicato a freddo o a caldo." Sarà, a differenza della altre linee, interamente sotterranea. "Come accennato, la lunghezza effettiva dell'anno tropico dipende dal punto di riferimento scelto." Viene nominato dai propri tifosi il migliore giocatore grigio del girone di ritorno. Andò in Cile con Almagro, unendosi poi alla compagnia di Pedro de Valdivia. Alle estremità vi possono essere stazioni di testa o cappi di ritorno. Reagisce con gli ossidanti. Miti di fondazione sono diffusi nella zona anche per altre località. "Tra i brani incisi, anche ""Perché dovrei"" di Lucio Battisti." I partigiani trovarono nel monastero trenta frati, alcuni dei quali erano professori del ginnasio. I costi di questo tipo di prodotto si possono dividere in espliciti e impliciti. Gabe York Venne girato al Grand Canyon, in Colorado. Parte integrante del tempio egizio era spesso corredato di statue e di un altare. Da giovane aiutò il padre in bottega e alla sua morte la ereditò. Dopo gli studi lavorò come insegnante e imprenditore. "Questo aspetto dell'opera di Saint-Pierre rivela l'influenza dei filosofi Illuministi come Jean Jacques Rousseau." Silver River Successivamente Snow lavorò come chirurgo presso la miniera. Si dice sia basato su una storia vera. Modelli con equilibri multipli sono proposti in certi casi. "Ciò lo rende il comune più settentrionale della Finlandia e dell'Unione europea." I modelli precedenti, infatti, erano più decorati e più grandi. Scirocco Stromboli militante nel campionato di Terza Categoria. "Alla destra della Chiesa si trova l'antico cimitero sotterraneo." "Tuttavia il Quartiere riconosce ufficialmente sant'Andrea Guasconi come vero titolare del nome del rione." Amos Bronson fu un uomo molto moderno per il suo tempo. "Ad inizio dicembre viene pubblicato il singolo ""Deserto"", secondo estratto da ""Volando al contrario""." Il sistema di salvataggio è basato su password di quattro caratteri. Era in grado si suonare violino, flauto, pianoforte, organo e percussioni a livello professionale. "I capi dell'Hezbollah e il governo libanese considerano l'area come parte del Libano." Le crisalidi si rinvengono entro bozzoli traslucidi negli strati superficiali della lettiera del sottobosco. "Esaurite le munizioni, l'equipaggio abbandonò la nave che venne fatta esplodere poco dopo." Comprende undici cover e cinque brani originali. A questa diocesi sono attribuiti sei vescovi. È nota anche col titolo The Fuse. Il Classe A è un catamarano monotipo di piccole dimensioni. Il motore disponeva di un compressore meccanico a sei velocità. Lo stadio è ovviamente deserto. Altro componente molto sollecitato è il cambio, azionato in gara oltre quattromila volte. Risultati della corsa. Le specie arboree comprendono olmi e salici in prossimità delle zone più umide. Per prima cosa sono da evitare i litigi, caratteristica tipica dei coniugi. La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta. La cosa Questa specie, non molto diffusa in commercio, è allevata dagli appassionati di ciclidi africani. Il film è stato un enorme e grandissimo successo al botteghino. Anche le nevicate, sopra certe quote, sono importanti. "Di conseguenza, Los Angeles è colma di eventi culturali giapponesi durante tutto l'anno." "Questo disco riceve una nomination ai Juno Award come ""miglior album pop dell'anno""." "Poche specie sono presenti nell'area mediterranea." Al suo lavoro è dato merito di aver elevato gli standard della compagnia. Egli era particolarmente interessato alle specie parassitarie. La formazione del plurale degli aggettivi e dei nomi differisce poco. Il rapporto tra la proprietà della terra e ruolo sociale divenne ben presto fondamentale. Nella sua pittura si possono riscontrare ascendenze naturalistiche emiliane combinate con il colorismo veneto. Tonini viene eletto consigliere provinciale e regionale. Prospero, di S. Giuseppe, dell’Immacolata e della Santa Pasqua. Dal punto di vista agricolo, rilevante è la produzione di albicocche. In ogni caso, il riscaldamento eccessivo della canna provoca gravi limitazioni. Le partite si svolgono a Smirne, in Turchia. Fu proclamato dogma dopo la controversia teologica causata dai nestoriani. "È editorialista del quotidiano ""la Repubblica""." "I Titan più recenti sono chiamati ""Titan-Centaur"" perché utilizzano un ultimo stadio Centaur." La base della torre è caratterizzata da archi rampanti con i leoni araldici. Durante questo viaggio si recò a Genova, dove trovò una città devastata dalla peste. I Lacedemoni, informati da Artemide, le dedicarono un tempio. "Il suo muso, privo dell'ingombro delle prese d'aria, era gradevole e arrotondato." Dal paese, percorrendo un ripido sentiero, si arriva alla chiesa di San Martino. "È un'orchidea di piccole dimensioni con comportamento epifita sugli alberi della foresta pluviale montana." Oltre alle specie del sud Italia, sono presenti anche specie del Nord-Europa. "L'auto viene realizzata appositamente per il mercato internazionale." Malformazioni più rare possono interessare quasi tutti gli organi. Molto popolare specialmente in Finlandia, dove vengono venduti molti prodotti che contengono questo dolcificante. Attualmente la struttura viene utilizzata anche come sede congressuale. Da questo episodio ebbe origine la tradizione del presepe. Furono coniati tutti gli anni. Ti fa impazzire! Gli uccelli sono comuni; altri glifi assomigliano a pesci o artropodi. Il lato sud del fabbricato è contiguo ed unito alla stazione di Messina Centrale. Corinne, la prima donna, spende gli ultimi dollari per far partire una delle ragazze. Brooklyn, New York. Cecil, il gran tesoriere, invece esorta la regina a non aver pietà. Sette anni più tardi vinceva il suo primo titolo di campione della Scania. Questo tratto del fiume è inoltre navigabile da piccole imbarcazioni. Paul è un ex alcolista che scrive per una rivista. "Il corpo, infine, era ricoperto di tubercoli spessi che si sovrapponevano leggermente l'uno all'altro." Burr Oak La chiusura, da allora, è stata contestata da diversi comitati e associazioni cittadine. "L'insieme dei conti è retto da una serie di relazioni del tipo ""identità""." In merito alla genesi della variante a pelo lungo esistono diverse ipotesi. "Venivano chiamati anche ""Selvaggi""." Durante il suo soggiorno in Francia, Cleaver provò la carriera dello stilista di moda. Il film, prodotto dalla Essanay Film Manufacturing Company, venne girato a Los Angeles. I primi quattro titoli vengono ammessi alla finale. "Completa gli studi in economia e giurisprudenza all'Università di Napoli." I giocatori controllano i personaggi dei gemelli. Precolombiane, il Dott. Il nome del regista non viene riportato nei titoli di testa del film. "Riduce specificamente anche il ""S""-nitrosilglutatione." Ha un passaporto irlandese. Hill in seguito redasse cataloghi per molte delle collezioni numismatiche del British Museum. La loro altezza è di circa dieci centimetri. Vive nelle foreste pluviali pedemontane. Questo satellite però non ha mai raggiunto la sua orbita. "Tre amici adolescenti sono alla fine dell'ultimo anno di scuola superiore." "I successivi trent'anni furono marcati dai conflitti." I risultati sono documentati da numerosi articoli su riviste specialistiche. Nel decennio precedente la guerra, si andò allontanando dal partito socialista. Ella infatti, poco dopo, riprende le sue vere sembianze: era Marianna! Il matrimonio di Miles si concluse rapidamente ed egli tornò in Inghilterra. La battaglia per il monastero continua. Tutti e tre questi gruppi erano presenti soprattutto nella zona costiera. "Questa ""trovata"" permise a Italo Balbo di portarsi scorte di gelato in Africa." "In Francia, il titolo venne tradotto letteralmente in ""Le Roi de l'argent""." I Fresno Flames e i Vancouver Nighthawks scomparvero. "Di li' partivano i convogli per la Germania." Presenta una serie di striature sulla parte inferiore del ventre. "Vista l'origine, è anche possibile festeggiarlo lo stesso giorno del nome Lotario." La coda è corta e tozza. Bausch, in forma splendida, è primo anche nel giavellotto. Abbazia di Santa Maria Nel Medioevo la città prosperava ma venne distrutta dai Turchi. Portobello Road è una struttura di epoca vittoriana. "Inoltre, fu rilevato un bias sempre a favore dell'""item"" persone." Dopo questa data la coniazione dei talleri non fu continuata. In seguito passò due stagioni come riserva con gli Oakland Raiders. Il farmaco può indurre aumento del peso corporeo. Sono stati assegnati due titoli, uno individuale e uno a squadre. "Nella certosa, i fratelli formano un solo gruppo attorno ad un monaco detto ""procuratore""." Il fondovalle è solcato dalla linea ferroviaria Bologna-Pistoia. La famiglia comprende specie arboree e arbustive, sia sempreverdi che caducifoglie. La testa era probabilmente dotata di un piccolo corno posto sopra le narici. È una raccolta di canzoni popolari tipiche meridionali. Kitty invece, ancora intrappolata nella sua forma intangibile, scivola nel terreno. Presto divenne un rappresentante di punta degli Unionisti, ala del Partito Conservatore. "L'intera serie è presente solo nella versione anime." Il capitano richiede almeno dodici uomini nuovi, ma ne riceve solo sei. Riesce a conquistare la seconda posizione. Durante la dominazione spagnola, la città ebbe un periodo di pace e di prosperità. Miley ha subito voluto registrare la strofa. Vi sono anche due marciapiedi collegati tramite un sottopassaggio. Infine, il campo sportivo. È sposato con Nadine Heredia. Il comportamento riproduttivo è sconosciuto. Studioso insigne della lingua italiana, è considerato uno dei padri della grammatica italiana. Hardwick è stato cresciuto come cattolico, ma ha affermato di non essere più religioso. Sua madre aveva origini ebraiche. "L'acid jazz nasce verso la fine degli anni Ottanta in Inghilterra." Alcuni strumenti erano realizzati interamente in avorio. The White Goddess Il meccanismo di lisi degli esteri prevede una serie di reazioni di equilibrio. "Come ne ""Il ritorno del padrino"", fa la sua apparizione Don Altobello." Il girone comprende otto società lombarde, tre piemontesi, due valdostane e una ligure. "Vi partecipavano dieci franchigie, divise in due ""conference""." Discografia dei The Darkness La passione per la musica la indusse ad abbandona gli studi universitari in Medicina. "Si è laureato in legge all'Università nazionale di Rosario ed è un avvocato." Diverse sono le sue partecipazioni in film di ambientazione napoletana. Un testo apparentemente in controtendenza, in anni di acceso femminismo. Edita da Stampa Moderna La Spezia. Mancava di poter calcare il palcoscenico di Sanremo. Ogni ente ha le proprie leggi. "L'attore protagonista è Alessio Boni." Fu presidente della City National Bank di Chicago fino alla morte. La missione anglicana coincise con la crescente influenza del movimento vetero-cattolico in Portogallo. Ha ospitato le vignette di autori di satira italiani. È l’emittente internazionale Deutsche Welle ad occuparsi del concorso. I quali, in seguito, vennero uccisi da LeChuck. "La società ha risposto che era a conoscenza e che è un ""comportamento previsto""." "Successivamente fu nominato professore di ostetricia e direttore dell'ospedale di maternità di Lipsia." "Gioielli preziosi come orecchini d'argento e braccialetti sono indossati dai ricchi." "Nelle fabbriche gli operai rifiutavano l'organizzazione del lavoro." Il video ha ottenuto la Certificazione Vevo. "Viene inoltre costruita un'aerostazione destinata al settore merci." Il caso resta a lungo irrisolto. Il corpo del generale non venne mai ritrovato. Entrambi sono ancora primati della American e della National League. Fort Collins è una città universitaria di medie dimensioni, sede della Colorado State University. Nel gioco saranno disponibili tre distinte classi giocabili. Scritte da Robert Pollard, eccetto dove diversamente indicato. Il capoluogo di contea è Decatur. "A Lamberto è dedicata tutt'oggi una via a Marina di Pisa." Nello stesso anno delle Olimpiadi, Remington si laureò. Testi e musiche di Pearce, eccetto ove indicato. "Dopo il ritiro dal calcio gestisce insieme al suocero un'azienda di autotrasporti." "Si distinse in numerose campagne militari nelle guerre contro la Spagna e l'Inghilterra." Torquato Ciriaco ha lasciato moglie e sei figlie. "Questa base è successivamente divenuta un centro d'incorporazione della Marina militare francese." È uscito anche in alcune sale cinematografiche. Fort Hood, una base dello United States Army, si trova in questa regione. "Terremoto dell'Aquila" La memoria del cuore "L'ipocòtile, di colore porpora, presenta una discreta pubescenza." "L'evento riunisce anche personaggi famosi che sono collegati alle competizioni automobilistiche." Le croci vengono piantate dai volontari e da affiliati a organizzazioni per la pace. "L'avvocato decise di rendere pubblica questa lettera." Venne sepolto, con grandi onoranze, nella Basilica di S. Antonio. Poiché alcuni secoli separano Lieh-tzu da Yin Hsi, il dialogo è un anacronismo. "Il cartone è stato spesso paragonato, per l'irriverenza, alla serie South Park." Così facendo si poteva recuperare il tempo necessario per eliminare il difetto. Importanti ritrovamenti di tombe e monete romane, confermerebbero questa più probabile ipotesi. Viene conservata e promossa dal Consorzio della Quarantina. "La sentenza dell'Alta Corte ha accolto la posizione della scuola, ribadendo il divieto." "L'edizione italiana è stata, in entrambe le sue versioni, cantata da Manuela Villa." Il secondo meccanismo è basato sulla registrazione fidata in un Kerberos server. La camera presenta strane scritte, simboli senza significato incise sulle pareti. Allo stesso modo la sua ricezione critica fu più mista. Può essere coltivata in terriccio umido e leggero. Qui strinse amicizia con Franz Liszt e suonò con lui in numerosi concerti. "Su quest'ultima venne però istituito un autoservizio sostitutivo." Si amavano segretamente e con passione vera. Le bambine pensano, quindi, ad una vendetta. "Meadows stesso disse che la casa discografica li pubblicizzò come i ""Monkees dei poveri""." Il giocatore può scegliere tra la modalità esibizione, torneo o modalità all-star. Ampia fu anche la produzione motociclistica e per gli scooter. Dopo lungo tempo la Mantide uccise la Cicala. Al suo rientro in casa studia diritto civile e canonico oltre a teologia. Monastero di Monza. Sono molti gli allergeni alimentari isolati, purificati e caratterizzati. I racconti hanno una storia testuale complessa. La sua lapide è stata conservata. Lei aveva appena dodici anni. Prato Leventina sorge in Val Leventina, sul versante di destra rispetto al fiume Ticino. Infine spiega che per ridiventare umani gli uomini-pantera devono uccidere un essere umano. Il gruppo finisce per essere interrotto da un nuovo compagno di classe, Kazuya Shibuya. Si è occupato prevalentemente di storia urbanistica e di storia del pensiero ecologico. D. J. Lovell. Come frutta secca, è la più ricca in calorie. Il rifugio è di proprietà della sezione di Lissone del Club Alpino Italiano. Il suo territorio comprende la capitale del paese, la città di Asunción. La band è poi partita in tour con i Blonde Redhead. "Nei proiettili di artiglieria invece l'impegno della rigatura avviene tramite le corone di forzamento." "L'impianto è quello classico della serenata." Lo stesso pochi secondi dopo sarà visibile insieme a Dr. Dre. Lo stadio è situato in via Virgilio nella frazione di Arco Felice. Il modulo consente una rapida visualizzazione delle pagine web dentro Emacs. A fine stagione Mateos torna al Real Madrid. Autori del brano sono lo stesso Bryan Adams e Jim Vallance. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Fuorilegge""." "La crescita è detta ""intelligente"" quanto comprende i seguenti elementi." La battaglia fu feroce e brutale, e durò fino al primo pomeriggio. La premiere del video avviene sulla pagina ufficiale di Billboard. Dopo il ritiro ha allenato per alcune stagioni nel settore giovanile del Cesena. A novembre dello stesso anno, passa al Bologna. Non va fatto invecchiare eccessivamente. Sul muro di una stanza privata si trova una vecchia foto di sua madre. I primi anni del torneo videro numerosi trionfi di squadre spagnole. Il suo modello era il portiere della nazionale cecoslovacco Karel Lang. Discografia di John Cale Essi sono suddivisibili in due categorie principali: i Bo Shuriken e gli Hira Shuriken. Serie televisiva animata La sua attività è divulgata tramite libri e pubblicazioni. Parteciperà anche a Sereno variabile con Osvaldo Bevilacqua. Ville Valo si dichiara vegetariano e non religioso. Le viene affidato un programma radiofonico dedicato ai bambini, dei quali diventa una beniamina. È situato ad ovest del capoluogo provinciale, con cui confina. "Fasanella fu quindi riscoperto come uno dei maestri dell'arte primitiva americana." È una pianta agente sul sistema nervoso autonomo. Situato nel comune di Castellina in Chianti, oggi è ridotto allo stato di rudere. I cadaveri selezionati per le lezioni erano esclusivamente di condannati a morte. Vive nel Michigan. Il brano è stato scritto da Ermal Meta. Serve il comune di Quero Vas. "Fu nel medesimo anno che Little iniziò a firmarsi ""Malcolm X""." "Un'intelligente novella, ma non un soggetto per film." Sergio Pesce In questa prima parte scorre in direzione sud-nord, caso unico nella regione. Tale errore venne corretto nelle successive stampe. Il capoluogo di contea è Stillwater "L'edificio è oggi divisa in tre navate e misura m." Il gruppo va dalla signora Flowers per cercare di capire cosa stia succedendo. A New York stringe un sodalizio con Tony Vaccaro. La Bruyère "L'isola Baker è amministrata dal ""Fish and Wildlife Service"" Statunitense." Fin da allora la zona ha ospitato una miriade di attività minerarie. "La decisione fu unanime, il club si chiamò ""Unione Sportiva Salernitana""." "L'antico corso del Primaro continuò peraltro a segnare il confine tra ferrarese e ravennate." "La struttura dispone inoltre di dodici ascensori, concentrati al centro dell'edificio." I testi di Atkinson manifestano profondità e attualità di pensiero. Sono piccoli roditori terricoli diffusi in Australia. "Nel pomeriggio viene celebrata un'altra messa." "Si riproduce in qualsiasi periodo dell'anno, particolarmente nelle stagioni più piovose." La salsa si può separare se riscaldata o raffreddata eccessivamente. Il Nord-Norge copre quasi un terzo di tutta la Norvegia. Le feste cristiane del Natale e della Pasqua sono festività religiose ufficiali nel Paese. La Chiesa ortodossa georgiana lo canonizzò in quanto martire. Ignazio Boncompagni Inoltre ha frequentato una scuola circense, come giocoliere e acrobata. "Nel settembre dell'anno successivo venne affondata come frangiflutti nella Baia di San Paolo." È uno dei maggiori giacimenti del mondo. D. Kane è presente, indossando uno smoking. I monarchici si astennero. La finale si disputa invece in campo neutro. Il pezzo venne fornito anche alla Russia zarista durante la Grande Guerra. Precedentemente i giapponesi vi stabilirono una stazione radio, ed una stazione meteo. La carrozzeria in acciaio rivestiva la struttura portante in legno. "L'interno della chiesa è a pianta basilicale latina, è diviso in tre navate." È uno dei principali stili di birra del mondo. Inoltre prende parte al ritiro estivo pre-campionato della Prima squadra. Sostenne di essere stato tra coloro che hanno preso la Bastiglia. Se non vende me, dovrà vendere tutti gli altri e tutto andrà in rovina... I collegamenti tra i due centri sono da allora sostituiti da autoservizi di Trenitalia. È una delle biblioteche più ricche in Italia tra quelle specializzate nelle discipline umanistiche. "L'altare maggiore è del Vaccaro." "Impressionato dal suo lavoro, Moebius gli chiede di illustrare ""Internal Transfer""." Inoltre è un buon calciatore di punizioni dalla media e lunga distanza. Confina con il Parco regionale urbano del Pineto. Ward ha partecipato a numerose reunion con il compagno Adam West. Da parte di sua madre, era la cugina di Anna Petrovna Kern. Ordine di funghi appartenenti alla classe dei Basidiomiceti. "L'Airshow è diventato un importante evento per i produttori aeronautici cinesi." Non vi sono santi chiamati Neemia, che quindi è un nome adespota. Il gesto può essere eseguito isolatamente o in una rapida successione di ripetizioni. Il volo è rapido ed alto. "Il carismatico quindicenne era noto ai suoi seguaci come ""messaggero del cielo""." Dopo la guerra, Rohrbach e sua moglie Rose si convertirono al cristianesimo. La pellicola è suddivisa in due episodi. È stato presidente della Pallacanestro Lucca. Per assicurare la salvezza ai fratelli, Sara si fa arrestare e affronta il processo. "Sono roditori terricoli insettivori endemici dell'isola di Luzon, nelle Filippine." I Signori del Male, senza più un leader e componenti, scompaiono dalla circolazione. Venne terminato dopo due anni. "Ugualmente, la pellicola è l'ultima girata nella sua lunga carriera da Robert Keith." Questa pianta è originaria del Messico. Ogni città contiene punti di riferimento delle rispettive controparti reali. "Gortina è l'antica sede metropolitana di Creta." Non sempre la traduzione italiana è completa e descrittiva dei medesimi parametri. "L'anno dopo ritorna ai ""Clippers"" con cui gioca alcuni incontri d'esibizione." "Esternamente è disponibile una minimappa dell'intero campo." Le pinne ventrali hanno due raggi molto allungati. Helen ed Enola, salite su un’altura, osservano Mariner prendere il largo. "Il Tasso conobbe Ascanio de' Mori e ne divenne amico." Imre Toth In seguito si prosegue con la decorazione interna. "Depositi e acquisizioni al Mart""." Due storie un destino In ogni caso esse sono sempre state utilizzate per lavare le offese più gravi. Pak Yong-chol The Silent Man Le costole presentano alcune parti ispessite, così come alcune vertebre e la clavicola. Lilith è stata sconfitta, ma dei due ragazzi non ve ne è traccia. "Rientra inoltre nell'area urbana della metropolitana milanese." Sopravvivere si rivelerà difficile. "Apparentemente i ""ritornati"" sono coloro che nell'ultimo secolo erano stati considerati ""rapiti"" dagli alieni." Inoltre è stato anche manager di altri atleti come Matt Hardy. La notizia è stata prontamente smentita nel sito della University of British Columbia. Atletico Tricase. "È, inoltre, il fratello del più celebre Anthony, anch'egli attore." Viene utilizzata per scopi militari e non sono conosciute applicazioni civili. Wess fa anche da arrangiatore assieme a Natale Massara. D. Costantino nonostante una lunga battaglia dei residenti del quartiere che volevano salvarla.. Frammenti Sparsi Interviste, immagini backstage etc. Barnard nacque a Nashville, Tennessee, da Reuben Barnard ed Elizabeth Jane Barnard. Così Michael parte alla ricerca di Walt, ma viene presto preso catturato dagli Altri. In una stanza al di sotto di esso visse la sua fanciullezza Giuseppe Marotta. Durante il confronto finale, Daken impedì che Shaw uccidesse Xavier. È sposato con Ilaria Leonardis, dottore commercialista. Il suo timbro sonoro incisivo e penetrante era unico per quei tempi. Il transetto destro conserva alcuni episodi artistici importanti. "Entrambi potrebbero comunque contenere ghiaccio d'acqua." Erano ammesse in semifinale le prime due di ciascun girone. Nei pressi della chiesa sorge anche il cimitero comunale a servizio della località. Il coperchio è ornato da festoni retti da protomi femminili. Tra i superstiti vi è Glabro, inviato in avanscoperta dal nuovo governatore della Britannia. La cifra del risarcimento non è mai stata resa nota. Si è trattato inoltre della sesta vittoria consecutiva di una squadra inglese. Di recente ha preso parte ad altre produzioni cinematografiche. Il palazzo sorge a fianco del Palazzo comunale di Salerno. Ha accompagnato il suo abate nella sua missione di evangelizzare East Anglia. Il portale venne ricomposto dallo scultore Giovanni Vicini. La città di Benjamín Hill, Sonora, fu chiamata in suo onore. Sono circa un milione le persone che vengono raggiunte annualmente. "Unisce Tahiti Iti alla porzione principale dell'isola, Tahiti Nui." "L'accusa per tutti è di truffa ai danni degli scommettitori del Totocalcio." Bo Kimble Topolino va a pescare con Pluto nello stagno. In questo caso tale squadra è vincitrice in caso di pareggio. Era particolarmente rapido e altamente maneggevole. "L'opera è ricca di personaggi ritratti in vari atteggiamenti." Non si devono usare né detergenti né acqua calda. Torna a vincere un torneo dopo due anni di assenza. Si suppone che infetti organismi unicellulari. Sono stati ormai sostituiti da semplici circuiti elettronici. Successivamente fu esule a Firenze e divenne un moderato filo-sabaudo. Con il reattivo di Herzberg dà una colorazione rossastra. Uscì dietro concessione della libertà condizionata dopo undici mesi di detenzione. "Realizzato con copertina apribile in cartone ""effetto tela""." "L'attuale Grande Imam di al-Azhar è Muḥammad Aḥmad al-Tayyib." Il principe Michael è stato anche nominato membro onorario della Romanov Family Association. Giuseppe Peretti Maria José Si recò quindi a Seleucia di Isauria. "Incerta è l'origine della diocesi di Vieste, che risale all'epoca della dominazione bizantina." La specie ha popolazioni abbondanti e ben distribuite su un vasto areale. Durante la seconda guerra mondiale, la produzione automobilistica fu sospesa. Palazzo delle Esposizioni. "L'ufficio si trovava a Shanghai." "Il testo divenne un'opera standard per questo argomento." Alla fine del brano Elton canta gli ultimi versi in falsetto. Si alternano momenti inquietanti e sereni, in cui i due si conoscono meglio. Qui venne rapito infine dagli agenti del gruppo criminale. "Questo portò ad attriti all'interno del cantone, che portarono a una secessione." Le celle solari sono montate su quattro lati del parallelepipedo. Quasi tutta la musica del film fu eseguita dal vivo. È probabile che non tutte parlino di uomini che presero parte alle razzie. E contemporaneamente frequentò il corso di flauto. "In entrambi i casi il prodotto dell'idrolisi è un acido carbossilico." Al suo ritorno, Christian prende il titolo di arciduca di Curlandia. In quel momento, aveva quarantanove anni. Costituì, infatti, il primo esempio di grammatica di una lingua moderna. Dopo un imponente corteo cariche della polizia e scontri. Questa può essere somministrata come dose singola o suddivisa in due dosi. In età successiva divenne il mercato giornaliero degli alimenti. Per questo tipo di connessioni non esiste ancora un cavo standard di connessione. Occasionalmente, nella stessa puntata potevano comparire separatamente due ospiti misteriosi. Lei gli racconta del suo amico anonimo di cui è molto presa. Israele in quanto nazione ospitante è automaticamente qualificata per la fase finale. Piuttosto somigliante come aspetto a Yuri Ivanov. Qui la ninfa distesa stringe tra le mani il mantello del fratello. La riscossione è assicurata da uomini scelti tra la popolazione della parrocchia. "Ha abitudini arboricole, con spiccata predilezione per gli alberi di ""Pandanus"" spp." "La filmografia che compare su ""Vitagraph Co." "In Italia l'opera è stata distribuita dalla piattaforma di streaming Netflix." Il velo gli cade dagli occhi. Il video si conclude con i filmati del suo matrimonio. Molte delle sue opere si trovano nel museo del Louvre. "Remo Cacitti,""Grande Sabato." Nel corso delle stagioni furono affiliati ai Calgary Flames. "Le nuove serie di maggiore successo sono: ""Who Wants to Marry a Multi-Millionaire?" Questa caratteristica, disponibile solamente per la Server Edition, è selezionabile in fase di installazione. Le notizie in merito alla produzione aziendale sono molto scarse. Il nuovo pontefice assunse il nome di Clemente X, in memoria del suo predecessore. Cratere Adams "Storie di minori detenuti"", Ed." Iniziò la sua carriera agonistica nella lotta libera. È quindi un errore considerare come fanno alcuni la chiesa inferiore come la cripta. Forever Amber Ma nessun umano lo considerava un autentico omicidio. Il gioco termina quando una delle due rimane senza fiato o ride. Le navate laterali sono scandite da interne cappelle conservanti opere pittoriche e soprattutto scultoree. La maggior parte dei corridori impiega una settimana per riprendersi dagli sforzi della gara. Tale richiamo viene usato durante vari rituali sociali in seno al gruppo. Di questo periodo non esistono registrazioni in cui appaia Dave. Tutti e tre ricevettero la grazia presidenziale nei decenni successivi. La sua dieta principale sono piccoli mammiferi, uccelli, ma anche pesci, e qualche carogna. Harris e la famiglia Rooney si riconciliarono dopo il ritiro di Harris. Le femmine mature sono leggermente più grandi e presentano ventre più pronunciato dei maschi. Durante la I Guerra Mondiale, lavorò come infermiera per la croce rossa. Little Red Esistono molti tipi di nage-waza. Una caratteristica degna di nota è stata la progettazione del ponte. Ciò testimonierebbe una notevole diversificazione dei serpenti primitivi già nel Cretaceo superiore. A fine anno il club retrocesse, arrivando al penultimo posto in classifica. Questa è la valutazione basale alla quale il medico fa riferimento. Di pregevole realizzazione tecnica, è tuttora considerato il migliore album reggae dal vivo. I fiori sono molto piccoli, con cinque sepali, cinque stami e un singolo stigma. "Quest'ultimo era la versione prodotta su licenza del britannico Armstrong Siddeley Sapphire." Tutti i documenti saranno validi fino alla loro scadenza naturale. Tuttavia, Amazo lo inseguì e strappò le armi dalla sua armatura. "Ciò portò Nopcsa a iscriversi in scienze naturali all'Università di Vienna dedicandosi alla paleontologia." I resti sono stati ritrovati in luoghi adiacenti al Fiume Giallo. Diocleziano stesso era circondato da anti-cristiani. "Proviene dall'Entlebuch, una valle nella regione dei cantoni Lucerna e Berna." I soggetti che possono sottoporsi a riabilitazione possono essere ipovedenti gravi, medio-gravi o lievi. The Texan I tre giorni passano. Le mogli di tutti i sovrani della dinastia Yuan erano ugualmente di questo gruppo. Si chiamano funzioni trascendenti tutte le funzioni non algebriche. Dei ventisette battaglioni inviati nella regione ne sopravvissero solo quattordici. La compilazione ed il dispiegamento sono stati migrati su Simple Build Tool. Ad ogni modo, dopo quella dichiarazione si aggiunsero due paesi. Sulla rivista sono presenti le rubriche "Alla fine si scopre che l'uomo è affetto da una sindrome di doppia personalità." Si nutre probabilmente di lombrichi ed insetti catturati al suolo. Nella comunità si lavora sodo, si aiutano i fratelli, si prega. Alaska di Veglie. Prodotto dalla Vitagraph, il film venne distribuito dalla General Film Company. Viene somministrato per iniezione sottocutanea. Appartenente agli Asi ed è moglie di Thor. Anni dopo fu ampliata e abbellita. Contenuto incluso in Les clips vol. Takashi Kano Perseguitato dal regime fascista venne internato in un campo di concentramento. I piloti della McLaren risalirono così in quarta e quinta posizione. Dal campionato successivo inizierà a giocare di meno. Scooby e i suoi amici investigano come al solito per cercare indizi. Fu uditore presso la Sacra Rota romana. Nel corso degli anni fu danneggiato dagli eserciti birmani, siamesi e cinesi. "Un tempo il termine ""carpentiere"" stava ad indicare colui che costruiva carri da trasporto." Nella lettera Manzoni toccò tutti i principali punti della sua poetica romantica. È presto per diventare sia membro Nato sia Ue. Annabelle scappa in Libia e tutta la colpa ricade sulla stessa Nora. La città principale è Mae Hong Son. "Tutte queste parole significano ""bolla""." Utensili per la caccia furono in seguito trovati nelle grotte. Il termine venne coniato durante la seconda guerra mondiale. "L'iscrizione e l'utilizzo del sito sono gratuiti." Le varie orchestrazioni sono tutte sostanzialmente variazioni sul tema. La pista da volo era in terra battuta. A lui è stato intitolato il liceo artistico di Bologna. Il Kenya ha una rete di trasporti relativamente sviluppata rispetto alle nazioni confinanti. "Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi." Sfocia nel Cordevole a Caprile. Il primo punto consiste nel tenere disgiunta la causa dalla mera anteriorità temporale. Il giocatore può anche passare in ogni momento dalla modalità portatile a quella fissa. La sua scomparsa decretò la fine anche della sua ditta, ormai sempre più improduttiva. Le orbite erano piccole, il foro parietale era piccolo o inesistente. Sei mesi dopo si unisce anche il bassista Roswell. "Un'importante operazione con le funzioni aritmetiche è la convoluzione di Dirichlet." È situata nella parte orientale del territorio a nord del fiume Daugava. "Quest'ultimo organizza una retata alla festa di san patrizio organizzata da Nucky." Dopo un inizio disastroso, Ben accetta di diventare il manager della campagna elettorale. "Oggi ha sede il Centro per l'Interpretazione della Cattedrale." "L'emofilia B si associa a un gran numero di mutazioni diverse del gene." Sembra che questa configurazione fosse unica in tutta Roma. È un concetto presente in più religioni. Fu sepolto nella Chiesa della Santa Trinità di Stanmore Road, Christchurch. Dopo la fase giovanile nel partito, è diventato consigliere comunale a Modena. Inoltre, nessuna delle sue opere è giunta fino a noi. Vi giocano le partite casalinghe i St. Louis Aces. Contiene dieci cover e quattro brani originali. La maggior parte della sua biografia deriva da quanto egli scrisse sul suo trattato. "Nell'ultimo secolo la vita attorno al santuario si è molto ridotta." "Ciascuna delle otto tracce dell'album è ispirata a un popolare videogioco del periodo.." Viene inoltre usata in alcuni protocolli terapeutici. È retta dal vescovo Ricardo Jorge Valenzuela Ríos. In questa versione compaiono Hal Blaine alla batteria e Carol Kaye al basso. Il produttore è Geraint Morris. Plinio fu sposato tre volte. "I lavori sono stati effettuati a titolo gratuito dai volontari dell'associazione Parco Uditore." Fu avversario di Ottavio Missoni, quando questi era ancora un atleta di prestigio. Il successo della serie ha generato diversi fumetti, action figure e altri giocattoli. Sebbene piccola, la comunità ebraica era attiva nella vita sociale ed economica della città. Il suo impegno nel campo dell’illustrazione è partito molto presto. Bianca e fibrosa. "Nello ""scriptorium"" vennero prodotti codici manoscritti miniati su pergamena." Parte bene anche nella seconda stagione turca. Quindi Chuck si finge Morgan per attirare il killer. Aveva anche insegnato archi alla Cornell University. "Gli elettroni presenti nell'ultimo orbitale sono detti ""elettroni di valenza""." "Divennero noti come ""Comitati Civici""." La marcia prosegue lunga ed estenuante. "Per questa impresa gli fu assegnata una seconda medaglia d'argento al valor militare." "Ha anche raggiunto la terza posizione della ""Hot Dance Club Songs""." "L'artista fu tra i primi alunni di Lorenzo Lotto." La professione può essere esercitata in regime di dipendenza o come libero professionista. Molte berline vennero convertite in taxi alla fine degli anni cinquanta. È stato interpretato da Javier Bardem. Le puntate vengono replicate in fasce orarie diverse durante la settimana. Kill Kill Kill La Juventus balzò in testa e il Milan occupò il secondo posto. National Championships contro Ashley Cooper e Neale Fraser. Serviva la località di Falconara, frazione del comune di Butera. "Tre ettari sono dedicati all'orticoltura e mostrano delle piante decorative." Mister Roberts "Lasciata l'attività agonistica non si è allontanato dal mondo del tennis." Heike Henkel Oggi è di proprietà del comune di Sassuolo. Ebbe un solo figlio, Friedrich, che fu un chimico. Sacha esercita la professione di giornalista in Canada. Si trovano sue opere nei musei di Basilea, Berna, Kassel. Lei accettò per innervosire Curly, nonostante avesse paura di Jud. La maturità sessuale viene raggiunta dopo il primo anno di età. Dopo un apparente recupero, il giorno dopo morì. La trasmissione ha sette marce avanti e una indietro. "Fuori dalla penisola italiana, ""Gaetana"" ha ottenuto buoni riscontri di vendite." "Bruguera interpreta l'atto di mangiare la terra come un""arma di resistenza""." Il suo secondo album è anche caratterizzato dalla presenza di sonorità mediorientali. Questi, nutrendosi soprattutto di alghe e altri minuscoli materiali organici, crescono. Raimondo del Balzo Se ben coltivati i Paphiopedilum si espandono dando luogo a nuovi getti laterali. Spinner decide di continuare a lavorare al The Dot. Una partenza così rocambolesca non si vedeva da tempo. "Ha scelto come nome d'arte Jeremy Irvine in onore di suo nonno." La nidificazione dura dalle sei alle sette settimane. La Germania, perdente dello spareggio, è stata retrocessa in Prima Divisione. María Betancourt "Il titolo dell'album deriva da uno pseudonimo utilizzato dalla cantante a inizio carriera." Il significato del nome riconduce alla dominazione romana. Ogni sottoinsieme aperto del piano complesso è una superficie di Riemann. Il fiume è navigabile per la maggior parte del suo corso. "Il titolo dell'album, spiega Kazu Makino, è un ""riferimento alla nostra concezione di melodia." Tutte le tracce sono state composte da Vangelis. È una delle varianti di Martini, che appartiene alla categoria dei pre-dinner. "Nei formati digitali il blocco è immaginario, ma ""em"" è calcolata nello stesso modo." Leon e Sir. "All'inizio i bucanieri ebbero come basi Hispaniola, Tortuga e Port Royal." David Harum "Senza valore, di qualità molto mediocre con odore un po' sgradevole." Marco avrebbe seguito il proto-Matteo e aggiunto nuovi elementi propri. Si occupò anche dei meccanismi di formazione del sistema solare. Ai piedi del santo si scorge una rappresentazione ottocentesca della città. Dei nove pannelli in argento, sette sono dorati. Era protetto da una copertura in legno. Il periodo viene ripetuto integralmente. Questo modello viene prodotto esclusivamente in colore bianco. La sua passione è scrivere. Miguel Sousa Tavares Stava è una piccola località turistica con molti prati e pascoli. Tali affermazioni non sono però esenti da obiezioni, come Socrate non tarda a dimostrare. "L'apertura rimuove piccoli oggetti, mentre la chiusura rimuove piccoli buchi." "Ma alcuni di essi si rifiutarono di cessare l'attività." "Nella femmina, il ""frenulum"" è costituito di regola da due o tre setole." Mantenne anche la supremazia sul vassallo Lanna. "Nidifica all'interno di profonde gallerie scavate negli argini dei corsi d'acqua delle foreste." Carboni ne curò la conservazione fino al momento in cui la stazione rimase impresenziata. Terminata la carriera agonistica, fu allenatore di squadre amatoriali. "Negli insetti e in altri invertebrati, la vagina può essere una parte dell'ovidotto." Nelle intenzione dei progettisti erano finalizzate al passeggio e al gioco dei bambini. È il campo di studio del design acustico. I commenti sono fondamentali, soprattutto se il codice viene scritto a più mani. La Crónica Si estese anche al di fuori di queste forme di letteratura. I sedicesimi si giocano in partite di andata e ritorno. "È presente ne ""Il Silmarillion""." Deve anche verificare il completamento dei passaggi corti. Il figlio Maurizio ha condotto un esperimento nella suddetta trasmissione. Il ministro dello sport della Guinea, Isto Keira, decise di sciogliere la nazionale. Il tempo concesso per la compilazione del questionario è di trenta minuti. Questo delfino estinto è una delle prime forme davvero simili alle specie attuali. Particolarmente indicati sono i piatti tipici della cucina cuneese e delle langhe. Il comandante Edward Smith chiamò Andrews per esaminare il danno. "In seguito frequentò l'Accademia teologica Cattolica Imperiale romana di San Pietroburgo." È possibile trovare punti di riposo sia nella gola che lungo i sentieri escursionistici. Dovevano essere cittadini tedeschi di razza ariana ed esenti da malattie ereditarie. Hanno un fitto collare intorno alla testa e un folto pennacchio sulla coda. Nei dintorni della stazione ci sono le fermate delle linee extraurbane per la provincia. Ebrei provenienti da Bulgaria, Ungheria, Romania e Argentina si unirono successivamente al kibbutz. Abolizione dei collegi. Il brano partecipa alla rassegna Sanremo International. "In Francia è anche definito come ""amo da trota""." "Parte di un altro femore è stata anch'essa assegnata al genere." Confina con il Canton Giura e il Canton Soletta a nord. Le musiche sono dirette da Robert Holmes. Dione è anche il nome di uno dei satelliti di Saturno. Un ramo della casata si trasferì nel Seicento in Sicilia. Playing for Keeps "L'attuale Chiesa è sicuramente un ampliamento di una Chiesa precedente." Muoiono tutti e tre durante la guerra. Anthony presenziò alle registrazioni solo due ore a pomeriggio. Il distretto si trova a est del centro della città. Comprendeva il solo comune di Arcachon. Negozio Olivetti Prova unica il vincente al secondo turno, i restanti ai recuperi. Lucas Prado Successivamente si è convertito alla chiesa cristiana ortodossa. Inizia a suonare la chitarra sin da piccolo. Martin Atkins alla batteria. La livrea presenta un fondo color sabbia con riflessi metallici verdi e rosati. Tutti i racconti sono stati tradotti da Riccardo Valla. Marina confessa a Manfred di aver fatto male intenzionalmente al figlio che pure ama. Tra i due marchi vennero messi in comune altri componenti. Egli visse tra Alessandria e Roma. I modelli successivi poterono utilizzare equazioni complete della dinamica atmosferica e della termodinamica atmosferica. I figli, incluso Lord Scrope, ricevettero il perdono del Re. "Successivamente si trasferisce a Roma dove frequenta l'Università e continua a praticare il rugby." La pianta è originaria del Sudafrica. La sua opera viene inserita convenzionalmente nel filone tardo-gotico. "Allora fondò l'azienda che da quel momento crebbe incessantemente." "Anche ques'opera è andata perduta." Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che potrebbe essere presumibilmente perduta. "Questa fu l'ultima edizione del Festival trasmessa in bianco e nero alla televisione." "L""'Historia di Terni"" è articolata in tre parti, ognuna strutturata con un differente metodo." "La parte aerea del fusto è eretta; un poco ramosa verso l'alto." È stato presidente della British Academy e del Royal Institute of Philosophy. I contenitori erano spesso decorati in modo molto accurato. Vince la volata di gruppo Elia Viviani, che consolida la sua maglia ciclamino. Severin organizza quindi la resistenza armata del suo popolo. "Inoltre, le nuove generazioni furono educate nell'ateismo." "Tuttavia la norma parla di ""profilo professionale"" e non di ""qualifica""." Il ranger Smith si getta al loro inseguimento, senza però aver successo. La pinna caudale, infine, era grande e moderatamente bilobata. Si tratta di uno dei laghi più antichi della Terra. Nella cultura cinese è tradizionalmente considerato una figura eroica. Questo concetto si può estendere a tutte le dimensioni. "Negli ultimi anni della sua vita si dedicò all'insegnamento." Dalle fosse marginali nascono i solchi accessori che attraversano le creste marginali. Una giovane sposa in carcere il fidanzato che sta scontando una condanna. Tuttavia dei tumulti contro di lui scoppiarono ugualmente, e dovette rifugiarsi a Napoli. Scatta così la missione di salvataggio. Alle sue spalle Montoya approfittò delle soste ai box per sorpassare Trulli e Villeneuve. Nessun ostacolo può essere eliminato o neutralizzato. "L'anno seguente finì ventesimo, scendendo immediatamente in seconda serie." Il suo obiettivo è semplice: dominare il mondo. Alto circa un metro, questo animale è il più grande gufo mai esistito. È stata doppiata in originale da Linda Gary, mentre in Italia da Emanuela Giordano. Le finali si disputarono oramai in piena estate a luglio. Ad esempio, una grossa armatura progettata da Gustave Eiffel sostiene la Statua della Libertà. Il paese domina a nord la valle del torrente Grana. Inoltre, ha costruito una moschea, una sinagoga, ventidue chiese ortodosse e trenta templi buddisti. Le zampe erano moderatamente allungate. "È la terza contea per popolazione dopo l'Akershus e Oslo." Le squadre riserve non sono ammesse. Il relativo processo biochimico prende il nome di ciclo di Krebs. Aggiungere quindi la gomma arabica in polvere. La terza edizione si è svolta a Istanbul in Turchia. Mario Rodríguez Cervantes Il potere giudiziario è esercitato dalle delegazioni statali del Tribunale supremo. Il Quarto andò estendendosi nei primi anni del Novecento. "Studiò all'Università di Princeton." Successivamente, venne esibito al pubblico in giro per la Germania. Dopo due stagioni passate con gli aretini, passa in prestito al per una stagione. "Ma quell'immobilità aveva un non so che di dolce e di gradevole." Nonostante il tema malinconico, il pezzo è caratterizzato da un ritmo trascinante. Qualche settimana più tardi, della compagnia, faceva già parte anche il ventottenne Mack Sennett. Gerard segue i ragionamenti del chirurgo e trae le stesse conclusioni. "L'edificio è la nuova sede del Kansas City Ballet e della Ballet School." Molto probabilmente, questi rapporti non furono mai fisici. Divenne il giocatore più vecchio di sempre nella storia del Super Rugby. Concerti di musica sacra si tengono periodicamente nelle chiese del centro storico. La stagione riproduttiva è piuttosto lunga e si estende da aprile a settembre. Attualmente vive a Manerbio, dove collabora come vescovo emerito. Dopo dodici giorni, è stato nominato anche nunzio apostolico in Burkina Faso. Ma sia la barca che il gommone vengono attaccati dalla leggendaria creatura. Si è insediato al Governo pochi giorni dopo. È utilizzato per la falconeria. La band appare mentre esegue la canzone per tutta la durata del video. La suddivisione delle Alpi Lepontine è diversa, a seconda delle varie convenzioni. I binari si trovano sotto alla Calle de Alcalá, perpendicolarmente al Paseo del Prado. Henry fu mandato alla scuola pubblica. "Il saldatore sposta manualmente la pinza, gestendo in tal modo il ""bagno di saldatura""." "Nel novembre dello stesso anno, anche quest'ultima uscì definitivamente dalla scena automobilistica." "Il programma si spostò in ambito civile all'inizio degli anni Sessanta." Pineda ottenne la parte di Camilla, moglie di Warner. Il capoluogo della regione è Lahti. "Secondo la polizia e i testimoni la folla gridava ""morte agli stranieri!" Concettualmente è assai vicina alla metafora. "In valenciano si scrive ""xe""." Queste tesi, in ogni caso, sono rimaste minoritarie nella cultura storica cristiana. Nel quartiere vive Gian Augusto, insieme ai suoi genitori e fratelli e sua zia. "Il marchio non registrato viene tutelato a norma dell'art." Continuò i suoi studi con Albert Einstein, Ernest Rutherford e William Bragg. Compresi i due capilinea, le stazioni sono sette. Ogni anno ne vengono proposte di nuove. "Non risultano tuttavia, dal suo rientro in patria alla sua morte, viaggi all'estero significativi." In Polonia ha vinto anche per due volte la coppa nazionale. Siamo quindi di fronte ad una delle peggiori edizioni dai tempi della Mondadori. "Il ""Forte di Sant'Antonio abate"" fu eretto per scopi difensivi." "Con l'avvento del nazismo molti scienziati e filosofi si trasferirono negli Stati Uniti d'America." La seconda parte di “Peso Piuma” uscirà in gennaio con la ripresa del tour. È di proprietà privata e non visitabile. La celebre sigla fu reinterpretata dai Grateful Dead. "Nazionale di pallanuoto dell'Italia" Il codice di diritto canonico prevede che ciò avvenga in presenza del collegio. Separa la vallata del Mugello dalla vallata del fiume Santerno. Qui si è sposata e sono nate le sue figlie gemelle. "Nel dopoguerra fu tra i fondatori dell'Associazione mutilati." Dopo di che, la proposta è considerata e inviato al comitato. Domenico De Simone Dopo la riunificazione tedesca ha continuato ad esistere, malgrado il successivo crollo di tiratura. Inoltre, il suo diario è considerato un prezioso documento storico. "I Nomadi hanno eseguito inoltre il brano ""Dio è morto""." Le fibre del lino sono contenute nella parte interna della corteccia, chiamata comunemente tiglio. Per accedere a questa professione, le scuole di formazione sono poche. "La formula del Campionato viene modificata con l'istituzione dei play-off." La gente del paese è impressionata dal suo aspetto immutabile. I Beatles si recavano per la prima volta ad Amburgo, Germania. Poiché le coppie minime sono molto rare, non ci sono problemi per chi legge. I Britanni non saranno mai schiavi. La polizia cercherà di trovare il killer, mentre il numero degli omicidi cresce vertiginosamente. È uno dei più recenti ittiosauri noti. Qui rimase rinchiuso a lungo in un regime di rigida detenzione. Ha anche fornito ritratti, illustrazioni e molti ornamenti per i libri. Il conte di Provenza decise di rimanere a Versailles. In moltissime culture praticanti il politeismo esistono divinità della fertilità, solitamente note come Dee. Carlo Verga Gianni Di Benedetto Riza ha studiato anche sceneggiatura in Inghilterra. La linea è usata sia da treni InterCity che locali. Esse sono dunque una piccola percentuale della quantità di stelle di neutroni ipotizzata. È considerato uno dei massimi esponenti della Teologia della liberazione in Ecuador. Da allora in poi avrebbe sviluppato sempre in esclusiva per tutti i sistemi Nintendo. La sua ribalta avviene proprio a ridosso della sua inevitabile messa fuori gioco. "In ""Ulysses"", i partecipanti assumono il ruolo delle divinità." Le sospensioni erano posteriori a ponte rigido e anteriori a ruote indipendenti. Dopo la battaglia di Marengo, comandò nuovamente Milano. "In questa edizione c'è anche uno stabile collegamento con ""Piazza di Siena"" a Roma." Inoltre a tutto ciò si lega una trasmissione televisiva di poesia e una rivista. È sede del comune di Avezzano. Nonostante un pubblico palesemente ostile, gli Horsemen difesero le cinture. Esordisce con la nuova maglia cinque giorni dopo segnando una rete al Crotone. Nel frattempo i mostri tenuti in schiavitù si rivoltano uccidendo i loro oppressori. Infatti qualora cambi la grandezza di riferimento, cambia immediatamente il numero percentuale. "Il modello ""Sport"", nella fascia di prezzo media, fu il maggior venduto." Il Galles torna al successo contro la seconda squadra giapponese.. In questi anni continuò a visitare frequentemente gli Stati Uniti. Anche le capacità multimediali erano molto carenti. Sostengono un soffitto a cassettoni in prospettiva, che crea una sorta di quinta teatrale. Ora Richard è libero, scagionato da ogni sospetto. "L'attacco fallì e l'unità fu costretta a retrocedere e a difendere la stessa Metz." "All'interno dei due colori, vi sono un ancora ed una stella marina." La specie di questa voce è variabile nella forma della lamina fogliare. È un strumento principalmente solista. È stato istituito un Centro Culturale a Trieste che porta il suo nome. In seguito, lavorò per diversi anni come insegnante nel ginnasio di Vienna. Separato da sua moglie Scilla, per molti anni, alla fine ritorna a casa. Ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior documentario. La stazione insiste sulla direttrice ferroviaria Siracusa-Gela-Canicattì per la quale è stazione passante. Le immagini vanno disposte nella fantasia in modo da realizzare una sequenza ordinata. Si distinse come predicatore e i superiori lo nominarono missionario apostolico. Cold Springs Ospita un campeggio ed un ostello della gioventù. Esso è posto in una posizione dominante con vista su tutto il centro storico. Il discorso provoca la commozione di tutti gli astanti. In zona salvezza, il conquistò la salvezza nonostante la penalizzazione residua del Caso Cappello. "L'opera nonostante le successive modifiche mantiene ancora oggi queste caratteristiche." Negli anni novanta torna con Nugent, e successivamente inizia la carriera solista. Pur prendendo parte a diverse competizioni europee, non riesce ad ottenere risultati importanti. Nacque nel palazzo milanese della famiglia, in Corso di Porta Romana. Nelle vicinanze si notano due monumentali pozzi ed una chiesa rurale. Lì, si dedicò principalmente al rilevamento delle terre confiscate dai Maori. Tarquinio viene sconfitto in battaglia da Orazio. Pertanto, abitare nella terra di Nod significa vivere una vita errante. "Nella storia, nelle lettere, nelle arti""." Nei primi anni ottanta la Scozia è fucina di importanti band new wave. Vi è anche una Battle Mode, che è una sorta di multiplayer deathmatch. È vicina a Montmartre. Esse erano incluse nel vasto regno di Mercia. "Ha partecipato alla quinta edizione del programma televisivo musicale statunitense ""American Idol"", classificandosi terzo." "L'Usk alla foce è il fiume più profondo delle isole britanniche." È un western statunitense con Charles Starrett, Eve Miller e Forrest Taylor. "Ha debuttato nel mercato musicale con l'album ""Just a Little More Love""." Nonostante gli accordi, ben presto sorsero forti attriti tra Spartani e Ateniesi. "Furono prodotti trofei, piatti, targhe d'amore e con soggetto sacro." "Quindi l'unica partecipante retrocessa dalla Serie D resta il Città di Messina." Lo stile della satira di Candide è quello di mescolare ironicamente tragedia e commedia. Il suo atteggiamento inizialmente curioso diventa ben presto dispotico e sprezzante. Vaso dopo vaso, tutti dovettero essere riportati in superficie. Tale ipotesi è però priva di fondamento scientifico. Ci sono due principali tipologie di gare: individuali e a squadre. Il lungo assedio non spezza la resistenza dei maltesi malgrado le incursioni quasi giornaliere. Risulta essere ancora in orbita e attivo. Il brano viene trasmesso in radio in Francia; non viene realizzato il videoclip. "Questo è un po' al di sopra della media della regione." Stazione di Massa "L'ingresso d'acqua, molto usato anticamente, lo si ha dal canale di San Severo." Negli ultimi anni si è esibita spesso accompagnata dal Maestro Max Onorari al pianoforte. "Fino ad ora la band ha raccolto numerosi fan in giro per l'Europa." La salinità è variata secondo la località, profondità e tempo. "A tutt'oggi il maggior gruppo si ritrova raccolto nella capitale della nazione." Frederick Parks Il colore è argenteo con tonalità brunastre fino a blu scuro sul dorso. Il naso è danneggiato. La colorazione e le dimensioni sono variabili. La terza divisa presenta maglia, pantaloncini e calzettoni di colore rosso con cuciture bianche. La struttura è fibrosa. Il problema si pone in particolare da un punto di vista agiografico. Robert Gibson ha recentemente rivelato di essere figlio di genitori entrambi sordi. Guai della stessa natura anche per Kamui Kobayashi poco dopo. La ragazzina crede assolutamente alla sua innocenza. Il pilota britannico non prese parte alla gara e non venne sostituito Aveva un fratello, Lucio. Solitamente si accede alla chiesa attraverso la porta che si apre sul fianco destro. Una volta, Sati chiese a Shiva di darle da mangiare. "Il rigido sistema di giuntura della base della piramide con l'arco." Dopo questo ci sarà il socialismo. Poi però ci fu una vigorosa correzione di rotta. "Quest'ultima forma si divide in traumatica e non traumatica." Nonostante questo il libro diventò subito un campione di vendite. Presidenti di giuria fissi sono Federica Gentile e Tony Maiello. No Time Questi studi dimostrarono la chiara connessione tra processi mentali e neurofisiologia. È inoltre presente una pista ciclabile su sede dedicata. Brani composti da Buffy Sainte-Marie, eccetto dove indicato Nel frattempo gli agenti Alfa vengono riuniti per essere inviati verso la loro destinazione. Continua inoltre a comporre, scrivendo lavori per sinfonia e coro. Si tratta di una fotocamera semi-professionale. Alla canzone ha collaborato anche Vince Tempera. "Tuttavia, con l'art." È una specie facile da allevare in acquario. "Intanto arriva anche la fidanzata dell'amico, Helen Barker, molto amica anche di Frazer." In seguito uscirono dalla scena musicale per qualche anno. "Il singolo ""Mmm Mmm Mmm Mmm"" ebbe molto successo." Successivamente si trasferì con i genitori e tre fratelli nella zona di Los Angeles. Ma ebbe successo nello stabilire una relazione politica con Sun Yat-Sen. In seguito è diventato allenatore di famosi wrestler tra cui The Undertaker. Con il finire del Medioevo inizia il lento declino della civiltà rupestre. "L'applicazione di questa riforma fu in realtà piuttosto problematica." Strada statale del Brennero William Douglas È la capitale del distretto di Corozal. Lucio Cornelio Lentulo La vita di Walter è in pericolo. Fu decano della Sacra Rota. Inoltre la comparsa di noduli comporta altre specie di patologie. Questa tradizione popolare derivava dal fatto che le esecuzioni avvenivano al vicino Molo Vecchio. A pagamento i suoi utenti potevano inserirvi informazioni su amici e familiari scomparsi. Alessia ha lavorato nelle più grandi città della moda del mondo. La parte posteriore sotto la coda è di colore bianco. Il nuovo accordo prevede una durata di tre anni. "Lui stesso in seguito studiò per circa sei anni all'università di Leida." "Il gruppo esordisce con il singolo ""Elvis"", tratto dal mini album ""Angels' Story""." "Isolato per la prima volta all'interno di un meteorite ferroso." Per il terzo anno consecutivo il Community Shield è stato deciso dagli undici metri. Il Giappone ha un certo numero di treni con vagoni letto. "L'intenzione principale del Comitato era quella di coordinare la ricerca scientifica delle discipline geografiche." Tra i pesci sono presenti lucci e carpe, oltre a numerose altre specie ittiche. Nella mitologia greca, la dea Atena era famosa per i suoi occhi grigi. Venne quindi stabilito un accordo di collaborazione con scambio di personale. Nel novembre dello stesso anno, Lipa completa il tour europeo. Callen è alla ricerca di Arkady, ultimo legame con il suo passato. In una riunione clandestina in chiesa, il villaggio decide per la lotta armata. Nelle nicchie dovevano essere ospitate le due sepolture e le statue dei defunti. "È stato il secondo singolo estratto dal secondo album dell'artista, ""Demian""." Le donne nei suoi quadri sono sempre piene di carattere. La canzone ha anche un videoclip. Niko, in seguito, svolgerà anche delle commissioni per Gerald e Derrick. Di lui, però, non fu mai trovata alcuna traccia. Cresciuto nelle giovanili del passa poi in prima squadra. Ha vissuto a Madrid durante i primi anni della sua vita. Gonzalo Castellani È la sua ultima apparizione al Teatro Comunale di Cagliari. Di seguito sono declinati alcuni sostantivi. Torna a Foggia. Le ragazze erano istruite nelle faccende domestiche e nella crescita dei bambini. Un chiaro esempio è attirare la sua attenzione. Oggi è accettato il loro rango di sottofamiglia della famiglia Cercopithecidae. "L'ex moglie di Jay, Dede, sta per risposarsi." È sempre gentile con tutti e infatti considera tutti loro come una famiglia. The Third Man Malgrado i numerosi successi, Nuñez conobbe una certa impopolarità presso i tifosi. Il comandante attuale è il Generale di Brigata Roberto Riccardi. "L'Istituto sovrintende il lavoro della ""Chicago House"" di Luxor." Seguì la regina a Varsavia dove terminò la propria vita. La maggior parte delle opere di Leone sono andate perdute. Entrambi sono sepolti al cimitero Bellu di Bucarest. Con la madre, Margaret lasciò Buckingham Palace e si trasferì a Clarence House. Partecipa al Luxembourg Trophy, dove arriva quarta alla palla e prima alle clavette. La terapia consiste semplicemente nel migliorare la dieta. "La stagione si è conclusa con la retrocessione dell'Atlético de Rafaela." Severino Castillo "La reggenza corrisponde alla parte meridionale dell'isola di Buru." Era disponibile sia in versione coupé che in versione cabrio. Si può imparare una lingua straniera trovando un partner madrelingua e attivando una conversazione. Inoltre le otto gonadi sono a forma di foglia. Queste galassie possono essere considerate una sottoclasse delle galassie a bassa luminosità superficiale. "Ha studiato russo e inglese all'Università di Pécs." Si giocava annualmente a Sopot in Polonia. In realtà questa è la personificazione della paura del protagonista e del vicino. Egli lavorò a corte inizialmente soprattutto come furiere. Carmine Di Noia, dal Giudice Giuseppe Maria Berruti e dal dott. Il film, girato in Irlanda, fu prodotto dalla Vitagraph Company of America. "Mentre Wes Laurie di Yahoo Music l'ha definita una forte traccia pop country." Il centro storico è collocato in destra idrografica del torrente San Pietro. Vi si trova la Chiesa di San Taddeo Quando io sarò fuori tu forse non avrai più bisogno di me. Il tecnico romano portò il club alla salvezza con una giornata di anticipo. Ciò si esprime matematicamente dicendo che la metrica possiede due campi di Killing. Gli arabi sono quasi scomparsi nella zona che ci appartiene. Dan Shamir Diodoro Siculo racconta delle difficoltà di reclutamento. Allo scoccare della mezzanotte i dazi vennero aboliti fra la grande gioia della popolazione. "Jacopo fa riferimento al sacrificio della patria, ormai ""consumato""." Si specializzò nel paesaggio e intraprese una carriera espositiva concentrata soprattutto a Milano. "L'azione dunque subisce la perdita solo dopo il totale annullamento delle altre azioni." Si nutre soprattutto di crostacei. Gli esemplari giovanili sono prevalentemente trasparenti, con qualche leggera striatura orizzontale marrone sul dorso. Ci sono poi le zone costiere del Mar Rosso e il terreno roccioso. Atto steso, in veste di notaio, da un altro caro amico, Tommaso Grossi. Una roba tra uomini. Ha giocato quattro incontri con la nazionale scozzese. Attualmente vive con la famiglia a Montpellier. La lamina ha delle forme ovate con apici acuti. La canzone ha portato Inna alla prima posizione in Romania. "Molte specie sono oggetto di pesca intensiva perché fonte di cibo per l'uomo." La testa ha una colorazione di base nerastra con diverse striature chiare. "L'Università di Calcutta nello stesso anno gli conferisce la laurea honoris causa." Il capoluogo di contea è Burley. Nonostante la mente brillante, ha una scarsa vita sociale. Il frontone triangolare è di marmo bianco. "La sua prima apparizione avviene in ""Nick Fury vs." Lì acquisì una cultura classica. I chiodi non sono tre ma quattro. "Altre ancora, come ""Red Hill Mining Town"", sono state eseguite per la prima volta." Immensamente arricchitasi, fu generosa offerente al santuario di Delfi. Carlos Mayor Mcgrath è dichiaratamente gay. Per non coinvolgere la madre di Marie, Cross viene costretto a lasciare il paese. È famosa per essere sede di numerose grandi aziende e società. "Il film ha vinto il Pardo d'oro al festival del cinema di Locarno." "È chiamato alla cattedra di Fisica sperimentale all'Università di Pavia." "All'interno vi si trovano stucchi e affreschi settecenteschi." Nella stagione successiva debutta in Europa League. In fase di montaggio oltre due ore di registrazioni sono andate perse. Il suo schema è una delle forme più semplici della geometria sacra. Hanno un anello oculare bianco. Si hanno così a disposizione principi attivi molto più persistenti. Lo scalo merci una volta si trovava poco più a nord della stazione. "Non va meglio per l'accesso pubblico a internet che è tuttora inesistente." È stato storicamente registrato nella Corea sud-occidentale e in Kyūshū occidentale, in Giappone. Le sue spoglie riposano nella Hendon Parish Church, a nord di Londra. "Fitzgerald ""et al." Alcuni ipotizzarono che Bay e Tausert fossero amanti. La sua cattura segnò la fine della guerra nelle foreste. Philipp si è laureato all’Università Statale di San Pietroburgo di Architettura ed Ingegneria Civile. "Altri incolpano Landis per avere ritardato l'integrazione razziale nel baseball." Il film fu prodotto dalla Davis-Carewe Productions. "L'influenza di Franck è stata determinante principalmente nella musica strumentale." Della sua opera sopravvivono solo tre canzoni. "L'edificio non è a tutt'oggi ancora concluso." Al suo rientro a Bratislava intraprese la carriera di insegnante di storia della letteratura. Invece ad inizio stagione non termina la gara ai campionati italiani di corsa campestre. Durante le discese primaverili è facile trovarvi dei piccoli ed innocui tritoni. Consideravano l’uso di droga come un’attività ricreativa. Alla fine giocò lui. In alcuni casi venivano sostituite interamente le sospensioni con altre a molla. "Records, una delle major molto ricercate nell'ambito del rap." Il luogo del set divenne ed è tuttora meta turistica. Sulla punta della seconda pinna dorsale è presente un punto nero. "Cominciamo allora con l'osservare se i due caratteri fossero indipendenti le frequenze sarebbero diverse." Dopo la stagione fu selezionato per i Pro Bowl per la seconda volta. "È l'unica compagnia occidentale ad aver aperto un ""Point of presence"" in Iran." Nella tranquilla località inglese di Stratford viene brutalmente uccisa una giovane turista americana. La sua rimozione è oggetto di nove interrogazioni parlamentari. "In alto l'edificio è percorso da un cornicione dentellato." Antonio Rizzo È evidente che Marley è stato invitato proprio per assistere a questo atto. Vive e lavora a Barcellona in Spagna, ove insegna grafica e design. Il giovane, sul cui colletto si legge la firma, forse è il suo autoritratto. Prende poi parte anche alla seconda stagione. Ha giocato in Germania, Grecia ed Italia fino ad oggi. Pesantemente colpito anche il porto. Molte sono le specie di uccelli presenti, sia stanziali che di passo. Sono attestate con una certa frequenza anche statuette in terracotta rappresentanti animali. Presentano un corpo tozzo, di forma ovale. Nel secolo successivo, la presenza e il commercio dei cartaginesi si intensificarono. "L'hinterland della colonia di Aden era noto come Protettorato di Aden." "Tutti i suoi discendenti ingrandirono l'edificio, che divenne il più vasto del mondo." "Tali punti di connessione alla Rete Telefonica Generale sono chiamati ""prese telefoniche""." Finanziò inoltre i fratelli Orlando per la realizzazione degli omonimi cantieri navali in Liguria. La squadra vincitrice si è qualificata per la fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. Boys Town Il girone E comprende quattro società sarde e dieci laziali, delle quali otto romane. "Inoltre, è in atto la ricostruzione di artefatti dell'ex stazione spaziale." Mario Riva era un grande tifoso della Lazio, nonché consigliere onorario della società biancoceleste. Le rivolte furono comunque represse brutalmente. Chiude con il calcio giocato presso il Crystal Palace. Si dedicò alla elaborazione di numerosi progetti architettonici e urbanistici nel capoluogo polesano. "La quinta parte ""Il caso"" ha sempre gli stessi protagonisti." In termini di popolazione, è la terza città più grande della Siberia orientale. "Il libro è stato pubblicato in Italia con il titolo ""La bellezza in fotografia." I protagonisti del cartone animato sono Titti e Silvestro. Infine, conduce ricerche di storia naturale. "Per l'Italia questo punto è l'Osservatorio astronomico di Monte Mario, a Roma." Manhattan Transfer Però riesce ad uccidere Bliss eliminandolo per sempre dalla faccia della terra. "È solo assente la canzone ""Se si potesse non morire"" dei Modà." Per la volta in questo campionato furono assegnati tre punti per ogni vittoria. Varie versioni descrivono come causa di questo destino avverso, una maledizione. È circondata da una fontana, adornata da leoni marini e pesci. "Il suo sepolcro si trova all'interno della chiesa di San Giacomo a Savona." La rivolta non violenta non rientrava nella nostra teoria. "Questo gesto dovette ispirare anche Leonardo, nella sua ""Madonna Benois""." Sauron in precedenza era un emissario o servo del vero signore oscuro Morgoth. Le sue opere trattano principalmente temi biblici. Altri continuano a rappresentarla in forma singola. Ha ricevuto decine di premi e più di cinquanta lauree honoris causa. "Nei geroglifici dei periodi successivi, il toro acquisisce il significato di ""forza""." Ritrova anche Martin, che lei vuole a tutti costi convincere che i fantasmi esistono. Vennero utilizzati da molti artisti di livello internazionale. Per motivi pratici, nel tempo si sono utilizzate altre definizioni. Circa metà del territorio è compreso nel parco della Spina Verde. "Gioca poi per ulteriori nove stagioni, sempre nel calcio ""Non-League""." "È l'inizio del suo periodo piacentino, che si concluderà solo con la morte." È il primo museo sotterraneo al mondo ed è localizzato sotto il centro visitatori. Persone di nome Joachim Choi Kang-hee Sua madre invece discendeva da Llywelyn il Grande. Non ci fu un governo centrale durante questo periodo. Crawford Palmer Second Sight Una regina è posizionata in una colonna che non genera conflitto. "Di ""Genesis"" nessuna traccia, non pervenuta." John Medina Il nome è adespota, ovvero non è portato da alcun santo. Questi ultimi appena liberi lo denunciarono alla magistratura. Il film fu prodotto dalla Kay-Bee Pictures e New York Motion Picture. Dopo la morte, gli venne intitolata una scuola per bambini disabili afroamericani. Gold e Pony Canyon. "Non ha invece alcuna relazione di parentela con l'attrice francese Annie Girardot." Questo però, non permette ai due di non farli litigare qualche volta. Duluth era una fermata a richiesta sulla ferrovia. "Ricevé il nome della nonna materna, Maria Giuseppa d'Austria." "Il terreno individuato per l'edificio apparteneva allo stato belga." "A. Butti, ""Enrico Annibale Butti." Come pari di Francia, egli si oppose alla conversione del debito nazionale. Il genere è diffuso in Europa e Asia. Bowman riesce a vedere la squadra che scende, e organizza una squadra di soccorso. La canzone inizia con una tastiera, e prosegue con un ritmo dance-pop anni ottanta. La copertina del disco è stata scattata a Vernon, California. Viene così creata la Philip Morris Philippines Manufacturing Inc. Successivamente non vengono registrati eventi di rilievo, tranne alcuni dissapori con i paesi vicini. Nel periodo successivo altre aziende vengono create per poi sparire in modo repentino. Divenne un virtuoso violoncellista, uno dei più famosi del suo tempo. Entrambe le gare vennero giocate a Sofia. Napoleone Orsini Questo succede in genere a prigionieri di guerra che sono catturati con equipaggiamenti proibiti. "Allo scoppio della Prima guerra mondiale venne nominato Comandante in capo dell'Armata Baltica." Corporate governance Un giorno Edward si sente male e finisce in ospedale. Si laureò in giurisprudenza e agraria e combatté in Cirenaica durante la guerra italo-turca. Lei è sul balcone mentre sta guidando i visitatori. In questo senso si può far rientrare il termine nel concetto di preclusione. Secondo alcune fonti impazzì. Cranio ampio con tartufo grande e nero o raramente marrone. Nonostante si trovi in Italia, appartiene, per ragioni storiche, alla Congregazione benedettina di Svizzera. Il principe Cristiano Vittorio era il nipote preferito della Regina Vittoria. Il centro ospita anche manifestazioni musicali ed esibizioni di danza. Tim James Una tavoletta commemorativa è stata collocata nella Cattedrale di San Giorgio a Madras. Il risultato fu che lei e suo fratello nacquero mutanti, con poteri identici. "Nello stesso periodo furono realizzate anche le lesene e il cornicione perimetrale dell'edificio." Baran, la protagonista femminile, non pronuncia una sola parola in tutto il film. Il suo mandato è stato caratterizzato da opere pubbliche di urbanistica. Il fronte brigatista si spaccò in realtà regionali distinte per interessi e obiettivi. Nella lingua inglese è un termine utilizzato per indicare un voyeur. Il dolore può essere evocato semplicemente anche da un lieve tocco della pelle. Queste decisioni costituirono in via definitiva la diocesi abbaziale di Subiaco. A San Pietroburgo, Anna ha un aborto spontaneo. Le canzoni cambiavano da spettacolo a spettacolo. La loro crescita è particolarmente veloce nel primo anno. Antonov fu destinato come capo di stato maggiore del distretto militare di Mosca. La federazione ha la sede a Nuuk, il principale insediamento groenlandese. "Con i ""rossoblu"" termina il campionato al tredicesimo posto." I suoi hobby includono il pianoforte e i gatti. Il club continuò la sua attività a livello dilettantistico. "L'opera, in acciaio inox di cm." Il Cancelliere ha la custodia del sigillo del monarca di Scozia. Ma questa volta gli Etici o sono tutti morti o sono bloccati nella valle. In seguito entrò a far parte della contea di Santa Sofia. "Il film è stato definito una versione anni ottanta della fiaba di ""Cenerentola""." Nel corso della sua carriera si è anche dedicato alla composizione di colonne sonore. Essa diviene lo strumento con il quale difendere i suoi ideali. Dopo essere stato in Cina tornò in Sudafrica. La figura di Isacco è particolarmente monumentale, illuminata con incisività da sinistra. Rimase in un durissimo carcere per oltre due anni. Il paese di Felino ha dedicato al salame un museo storico. "Il medesimo anno, ottenne l'incarico di podestà di Novara." Quello di Senofonte è considerato in assoluto il primo trattato di equitazione. Entrambe erano poste in zona di occupazione volsca. In seguito, la proprietà passò dai Marchesi Malaspina a privati. Ugualmente fu negato a vari Circoli del Cinema. "È la modalità più conosciuta ed antica di utilizzo dell'elettroanalgesia." La struttura architettonica del teatro è legata ai canoni compositivi del neoclassicismo. Successivamente il tempo viene migliorato da Sebastian Vettel. A questo punto il formaggio fresco è duro, friabile e di sapore tenue. "Una banda di malvagi trafficanti d'eroina, sequestra la figlia di un magnate del petrolio." Il risultato è potente, ironico, ma anche feroce. "L'albero viene anche utilizzato come ornamenti per parchi e strade." B. Bois. Persone di nome Maximilian Il territorio regionale veniva diviso in varie circoscrizioni elettorali corrispondenti alle province. Over the Border Spesso cresce formando un tappeto erboso ampio e denso. La donna decide anche di andare in Canada per cercarlo. Lucifer Project Vol. La squadra ingaggiò Didier Pironi al posto di Depailler. Anche il figlio Towa Ōshima è un noto mangaka. La Reggiana ha conquistato lo scudetto per la seconda volta nella sua storia. "All'età di soli cinque anni, Fletcher chiese di poter imparare a suonare la chitarra." Rodin ha caratterizzato Balzac anche in alcune delle sue sculture minori. "C'è un ricevimento a casa di Fedora." Tale giunta appare molto simile a quella del quinquennio precedente, con sole piccole variazioni. La tomba di Cansignorio è una delle famose arche scaligere a Verona. In seguito i lavori si fermarono per problemi finanziari e il progetto venne abbandonato. In media la superficie solare è coperta da circa quattro milioni di singoli granuli. I comuni interessati dal suo percorso sono Lafage-sur-Sombre, Saint-Merd-de-Lapleau e Laval-sur-Luzège. "Alla fine è presente anche una parte dedicata al videogioco ""Inazuma Eleven Online""." È lo scudiero di Orlando e Rinaldo. Comprende inoltre la grande isola di Sado. "Anche il ""mandato territoriale"" ha conosciuto la stessa storia dell'assegnato." "L'interesse è soprattutto rivolto verso i regni del Gwynedd, del Powys e del Deheubarth." Von Sydow "L'opera è stata tradotta in inglese." "Il nome arabo significa ""la barca""" Ove tale pagamento non fosse avvenuto, sarebbe divenuto lui il proprietario delle terre emerse. Inizia la sua carriera verso la fine degli anni settanta. Anche nel secondo dopoguerra si oppose con violenza alle rivendicazioni del movimento operaio. "L'attrice mantenne Miller nel lusso per tutta la durata del matrimonio." Interpretò poi questo personaggio in diversi altri suoi film. Vive a Chatsworth, California ed è sposato con due figli. La ragazza trova la felicità insieme a Pierre. Insignificante, biancastra. "Nello stesso anno vine incaricato di riparare i reliquiari nella Basilica di Sant'Antonio." Le copritrici e le remiganti terziarie, di colore grigio, hanno il margine bianco. Questo ha portato i fan alle ipotesi di cui sopra. La zona sudoccidentale sembra essere la meno irregolare. Il teatro fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. A parte la musica, Dalton è un giocatore di tennis lavorando anche come istruttore. "All'età di tre anni partecipa allo show ""The Drew Carey Show and Coach""." "È gestita dalla ""Federazione cestistica di Andorra""." I membri della giuria del premio Guillaume-Apollinaire sono eletti a vita. Nel doppio maschile hanno trionfato Herbert Roper-Barrett e Charles Dixon. "La comunità scientifica ad oggi non ritiene provata l'esistenza della telepatia." La dedica della Rava a San Domenico è stata data da un monaco benedettino. Nessun esemplare di questa versione è mai stato prodotto. Nel doppio maschile si sono imposti Richard Sears e Joseph Clark. Questo era presieduto da suo figlio, il principe Faysal. "C'è la possibilità di abbassarsi per evitare di essere colpiti." È dotata di cupola a semisfera e fasciata dal tiburio. Burning Daylight Davanti a sè troveranno un John Connor diverso. A fine anno, Joe Torre tornò nella National League per allenare i Dodgers. Si riproduce nel mese di giugno. Le tariffe sono integrate con la rete di autobus urbani. È attivo il Corpo Musicale Giuseppe Verdi. Siim-Sander Vene Le ultime due specie non hanno ancora una descrizione sistematica. La pietra delle cave locali venne usata per la costruzione del porto di Trieste. Pietri era uno spirito libero e le sue performance non erano tradizionali. Alla guida della squadra amaranto viene richiamato lo stesso Orlandi. Gabriele Seyfert Prodotto dalla Biograph Company.. "È anche apparsa nel videoclip del brano ""Head Crusher"" della band thrash metal Megadeth." Il servizio era svolto da treni regionali di Trenitalia. Inoltre Intel non rilasciò mai una versione a basso consumo per i dispositivi portatili. Dieci mesi dopo venne raggiunto dalla sua famiglia. Pure un cratere lunare porta il suo nome. Mario e Wario hanno puzzle differenti da risolvere, fornendo quindi una varietà di gioco. "La vegetazione è ricchissima grazie alla variazione altitudinale che caratterizza l'area protetta." Risultati ottenuti dai piloti della Scuderia Subalpina nella Mille Miglia. "I colori sono stati mantenuti nelle divise dell'attuale società." Tutti e mille gli esemplari sono stati venduti in Nord America. "Seguì una sua corposa e dettagliata relazione, unica testimonianza occidentale dell'epoca sull'aeronautica giapponese." Il biotopo, rappresenta un tipico esempio di zona umida ad alta valenza naturalistica. Nel breve periodo in cui regnò non si registrarono altri eventi rilevanti. La cannabis è la droga illegale più comunemente usata in tutto il mondo. Insieme a lui venne preso anche il batterista Adrian Young. È un effluente del Reno e, in passato, lo è stato anche della Mosa. Lucrezia, figlia del papa Borgia, si trova in convento a scontare i suoi peccati. I sindacati, che erano cresciuti rapidamente durante la guerra, appoggiarono appieno Roosevelt. "L'artista procede alla pittura della ceramica subito dopo la cottura con il fuoco." Questa data coincide col suo ritiro dal calcio. In alcune parti del parco è possibile vedere qualche abete ma sono molto rari. Aderisce alla Confcommercio. "Tuttavia l'opera non verrà pubblicata senza che apparentemente ve ne sia alcuna ragione." Con il passare degli anni ha conseguito sempre maggiore importanza a livello internazionale. Con le sue opere propone strutture che suggeriscono aperture verso altre dimensioni. Dopo la morte del marito Maria continuò a vivere in Romania. Nello stesso periodo fu Primo segretario del Partito Comunista del Kazakistan. Tale sistema viene utilizzato negli incrociatori lanciamissili della Classe Kirov. Il castello si trova si trova lungo la Rua Conde Dom Enrique. "Nella seconda cappella è presente una tela raffigurante il ""Paradiso"" eseguita da Lodovico Carracci." Aveva un fiorente porto mercantile che faceva parte della Lega Anseatica. "Dopo l'università, Bradley fa parte della squadra della marina, i San Diego Bulldogs." Questo titolo venne assunto quando la trasmissione si allungava alla prima serata. "Il suo ring name in lingua Lakota significa letteralmente ""bisonte""." "Dalla settimana successiva, Black ha iniziato a tenere alcuni promo criptici nel ""backstage""." Il Jhelum entra nel Punjab nel distretto di Jhelum. "Il brano è stato prodotto da Roy ""Royalty"" Hamilton e Teddy Riley." I bastoncini per tenerli in mano sono arrivati successivamente. I suoi poteri non hanno effetto sui congegni elettronici, ma solo sugli esseri umani. Esso tratta di svariati argomenti di commedia, scienza e politica. Intanto, Clay si accorda con Romeo Parada per far assassinare Tara. "Proprio la collaborazione con ""L'Umanità"" segna il suo esordio nella narrativa." Lily Knight È autore di romanzi, saggi, traduzioni e inchieste giornalistiche. La ragazza viene soccorsa dal capitano yankee Fred Raymond del quale ella si innamora. Sua moglie Filomena Estrada de Madrid è sepolta al suo fianco. Ne nacque, giorno dopo giorno, un diario poi pubblicato postumo. Le zampe sono giallo arancio. Nei giri seguenti si fermarono anche De Cesaris, Winkelhock e Arnoux. Sono un popolo dalla pelle verde squamosa e sono dei signori del commercio. Accanto alla lingua italiana, a Carife è in uso una varietà del dialetto irpino. "Ciò costrinse Francesco V a congedare il suo esercito di ""fedelissimi""." Contemporaneamente la direzione di volo tentò di portare lo Skylab in una posizione ottimale. Passa gli ultimi cinque anni di vita a Santo Domingo, in depressione. "Inoltre, esiste anche una versione modificata per l'impiego civile." "La reggenza delle terre paterne passò in quell'anno a suo fratello minore, Filippo." "La Bielorussia è l'unico paese europeo a non aver abbandonato la pena di morte." Vicino a Natale, un vecchio zio muore e Bob eredita un magazzino. Scrisse anche contro Platone. "L'isola era situata nel Mediterraneo, vicino alla Sicilia." "È stato scritto e registrato insieme a ""Damnation"" che è uscito l'anno seguente." Wild at Heart In questo caso, Socrate domanda ad un anonimo cosa sia la giustizia. La scritta del modello sul cofano è di colore nero opaco. "È stato sviluppato da Rare per l'uso apposito del Power Glove." Prestò servizio nella seconda guerra mondiale come bombardiere della Air Corps sul fronte europeo. Ma la giovane grida fuori scena e tutti vengono in suo soccorso. Le riprese sono state effettuate nel New Jersey e in Pennsylvania. La particolarità del gioco sta nella generazione dei livelli. Non crede affatto nella crittanalisi, anche se ha fatto qualche esperienza in materia. Dopo aver frequentato una scuola di musica, ha iniziato anche a comporre. A. Berger. Notti magiche Il ventre è bianco-azzurrino. Nella seconda metà degli anni settanta ha interpretato alcuni film horror. Recentemente il palazzo è stato interamente restaurato. "Viene utilizzata nel ""choro"" brasiliano e nel samba." Doveva andare in qualche trincea dove infuriava la battaglia. Ha diretto Società e le Edizioni Rinascita ed è stato consulente della Einaudi. In pronto soccorso arriva Joel, un bambino affetto da ipoplasia cardiaca sinistra. Era ampiamente usato in tutta Europa e valeva sei scellini. "Si è unita al ""Silver Plum"", una comunità internet di scrittori." Fu realizzato un atrio principale, attorniato da direzione, uffici, bar ed ufficio cambio. Ad ogni modo, Trenčín era nelle mani di una guarnigione imperiale molto ben rinforzata. "In questo proverbio vengono contrapposti i due giorni dell'anno più freddi e più caldi." Sua moglie è la figlia del regista Ralph Bakshi. Analisi dei principali costrutti del modello E-R: entità, associazioni e attributi. Mentre gli ultimi tre si trovano sulla strada per raggiungere il forte. I due vincono le rispettive batterie. Il mandato del Taoiseach non ha una durata definita. Margherita, che non fu mai incoronata regina, venne sepolta a Bergen accanto alla madre. "Ha anche registrato con Chuck Mangione in ""Hey Baby!" Alte vallate con occasionali laghi salati costellano la parte mediana dei monti Kunlun. Successivamente, Anderson e Blanchard iniziarono un feud con Lex Luger e Barry Windham. La struttura è quella di un talk show con diversi programmi al suo interno. Le leggende sul castello non sono molte. Questo veicolo è basato su un Ausf. "Utility AirPort fornisce un controllo più dettagliato della più ""user-friendly"" Impostazione Assistita AirPort." Per conferire sostanza a questo personaggio, la Eliot dovette affidargli uno scopo nobile. Si disputa tutti gli anni dispari. Tali strutture di Europa portano i nomi di cerchi di pietre di età celtica. Le pubblicazioni riguardavano tematiche religiose, filosofiche ed esoteriche. Si arrivò così alla seconda gara americana in calendario sul cittadino di Detroit. È considerato lo pterosauro più primitivo, e uno dei più antichi. Ogni versione possiede un potere in particolare che la contraddistingue dalle altre. Un direttore spirituale non è necessariamente una scelta definitiva. "L'album era usato come supporto integrativo al giornale Il Corriere della Sera." Il bottino della squadra fu di due medaglie di bronzo. Sulla sommità, centralmente, spicca un esile campanile romanico con quattro monofore. Maurice Perrin Le squadre sconfitte nei quarti hanno disputato semifinali e finali per il quinto posto. Fu arrestato e condannato a una pena corporale. Kevin riesce a rimettere in galera il padre di Max. Fu convertito a caserma di cavalleria e tutti i suoi beni furono confiscati. Will torna nella foresta e scopre che Robin è ancora vivo. In finale trovano i rivali concittadini del Real Madrid. Al contrario, prevalgono le piogge, concentrate tuttavia alle altitudini inferiori. Decidono infine di sposarsi e fuggono via dal set a bordo della carrozza. Vicino alla vetta si trova un lago. "Salvador Fidalgo era a capo della ""San Carlos"", e Manuel Quimper della ""Princesa Real""." I cerotti possono essere confezionati in modo da rilasciare un farmaco mediante somministrazione parenterale. Monarchico, dopo il referendum, per amor di Patria, dichiara di accettare il risultato. Il papiro è oggi conservato al British Museum. La situazione diventa ancora più complessa quando in città avvengono alcune sparizioni misteriose. "Tutti questi marchi, compresa l'Oldsmobile, appartenevano al gruppo General Motors." Iscritto al Partito Democratico. "È inclinata nella stessa direzione per tutto l'anno." Luce e colore sono oggetto di una ricerca estetica ispirata agli artisti rinascimentali. "In seguito cominciò a studiare alla scuola ""The National Performing Arts""." Ha lanciato un no-hitter e uno shutout alla sua prima partenza allo Yankee Stadium. "Sant'Agostino: altro protagonista indiretto del racconto." Inoltre, ha recitato in un video musicale per il cantante taiwanese Jay Chou. Era il fratello del matematico Charles Graves. Anche alcuni mulatti aderirono alla repubblica sino a divenirne capitani. Il porto-canale di Cesenatico viene scavato nei primissimi anni del sec. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Con affetto, tuo Sidney""." "L'influenza danese penetrò in Pomerania." In fondo alla navata laterale. Egli sposò Camilla Miniati, figlia di Antonio, Patrizio di Firenze ed ebbe numerosi figli. Il riferimento è alla storia tra Zucchero e la sua ex moglie. Anche agli europei otterranno solo dei piazzamenti. È situato nella municipalità di Foča e fa parte della Repubblica serba di Bosnia. "È la prima gara di maratona che si svolge nell'anno solare in Italia." Talvolta viene anche scelta una coppia che interpreti la parte di Maria e Giuseppe. Prendono il nome da Nemesi, dea greca personificazione del fato e della giustizia. The Fast Buck "La tabella è ordinata per numero di medaglie d'oro vinte da ogni nazione." San Tammaro dà il titolo prima di tutto alla Chiesa Parrocchiale. La stagione successiva è a Livorno. Un secondo prototipo in versione idro venne equipaggiato con galleggianti. "Con i ""rossonero"" milita tre stagioni, ottenendo piazzamenti a metà classifica." Il suo corpo viene quindi distrutto nel tentativo di riformarsi. Sul finire della stagione ha gareggiato ai campionati mondiali, chiudendo in ottava posizione. "Il problema è che molto delle band che abbiamo ispirato non sono buone band""." Persone di nome Otto Le origini sono più che altro di stampo magico. Ha la stessa etimologia di Gioele, però con gli elementi invertiti. Suo discepolo fu Jacopo Baccarini. "Il presidente dell'Accademia è scelto direttamente dai membri dell'Accademia." Bernardo Segura Tuttavia bisogna ricordare che le fonti erano tutte ostili. Vane non accettò e continuò a uccidere i propri nemici. La necropoli sorge in ampie aree ai piedi della collina verso il fiume. Pierre e Geraldine sognano di adottare una bambina. Patrick senza porre resistenza si lascia condurre dai due. La Volvo inoltre ha migliorato il sistema di traino. Persone di nome Lionel Il dipinto rappresenta la santa Vergine che schiaccia la testa al serpente. Capoluogo e centro maggiore è Oranienburg. Il secondo anno di Pierre a Sassari inizia sulla scia del precedente. William diventa un pastore e, ritornato a casa, Susie si aspetta una sua dichiarazione. Ogni particolare, ogni colore, ogni numero ha un preciso significato da interpretare. Continua il duro taglio del loro precedente album Suck It and See. Scoprono un asteroide ricco di minerale ma presidiato dai Cyloni. È allenato da Nancy Roza. Il materiale filmico di cui fa uso è infatti scaduto e inutilizzabile. Egli si fa sempre aiutare da nemici comuni. La velocità raggiunta sia massima che di crociera è più elevata. Lo stile di scrittura di Osborne influenza positivamente la popolarità della serie. In seguito vi furono altri casi. Negli anni cinquanta la Borg iniziò a lavorare per il piccolo schermo. "Il talento sul basso elettrico dell'artista si esprime attraverso una poetica musicale estremamente articolata." Le sue opere sono state esposte al Museo Nazionale di Belle Arti di Malta. "Si tratta dell'opera prima del regista milanese." Cavalieri, chierici vaganti, guerrieri e mercanti lasceranno nella letteratura un segno del loro andare. È presente una macchia bianca alla loro base posteriore. Il paese in assoluto più colpito è il Regno Unito. Il trofeo è esposto nel Museo della Storia del Genoa. È quindi un elemento essenziale ai fini della sicurezza. Si cimentò con merito anche nella pittura, esponendo le sue creazioni in varie mostre. A Baldo si deve inoltre il primo studio sulla cambiale. "L'interno, in stile neoclassico, è a pianta centrale." Per la geografia fisica, costituisce il saliente alpino nord-orientale della regione fisica italiana. La partita non può essere salvata. Ha un tiro potente e un gioco energico; non ha paura di combattere. "Lo stile è simile al precedente ""Wizard and the Princess""." Il muro est comincia ad alzarsi. "La penalizzazione non ha comunque effetto pratico, visto che Albon parte dalla ""pit lane""." La sua vista è potenziata dal suo casco. "Annalisa, inoltre, ha una propria associazione sportiva denominata ""Iride""." È anche molto poco costoso in termini di prestazioni. Non è adatto alla misura in fluidi ad alta viscosità o contenenti particelle solide. Harald viene dunque arrestato. Park Hae-jin Abbiamo dalla nostra qualche morto e diversi feriti,…. Questo edificio era originariamente utilizzato come deposito attrezzi per gli scalpellini delle cave adiacenti. "L'edificio è raggiungibile dalla fermata ""Vittoria"" della metropolitana di Brescia." Lungo la via vi è un grande arco che conduce a una seconda entrata. Molti di essi furono recuperati da associazioni caritative e benefiche. Tutte le canzoni composte da Frank Zappa. Si formano gli gnocchi che vengono cotti in acqua salata. This Is Us Acquisì una notevole esperienza anche come restauratore di quadri. Ai lati sono raffigurati, a sinistra un gamberetto e sulla destra due pesci. Il nome è adespota, non essendoci sante con questo nome. La Parisienne Acquista fama e diventa capo di una banda in Normandia. In diversi stati americani la pratica è stata vietata. "L'ultimo livello ha poche camere." È situato venti chilometri a sud del capoluogo, sulla linea ferroviaria Foggia-Potenza. "Il Homel' venne retrocesso in Peršaja Liha." "Sulla cantoria è collocato anche un mantice a cuneo dell'epoca." Ha vinto numerosi riconoscimenti. John Fitzgerald Anna è sollevata di sentire la verità e la coppia si riconcilia. "All'epoca la giustizia veniva amministrata secondo il diritto valacco." La sua carriera in Romania è stata relativamente breve. "La redazione viene assorbita da ""La Notte""." Sopra il portale vi è una grande finestra. Dopo il suo ritiro è rimasto nello staff del Coventry. Al turno successivo, fu poi eliminato dallo spagnolo Ángel Giménez. Ciò, naturalmente, giustificava la sua posizione regale. Rimasero solo i ruderi delle mura esterne profondamente carbonizzati. Dopo un incidente, Fin-Kedinn torna dalla Tribù del Corvo. Successivamente lavorò per qualche tempo in televisione. Esattamente un mese dopo, realizza la sua prima doppietta in Premier League. Le opere reimpiegate furono quindi quelle del fondo valle. Solo lei e Deianira non subirono la metamorfosi. "Al giovedì il ""Corteo dei bambini"", dedicato ai più piccoli fino alla quinta elementare." Foxx fu uno dei tre o quattro migliori battitori della sua epoca. "Sul versante a mezzogiorno si estende l'orto-giardino, circondato dal torrente Moretta." Altri particolari notevoli sono i comportamenti dei vari sicari. La fonte sarebbe stata consacrata alle Muse. La rivoluzione era pronta a scoppiare. Milita in Veikkausliiga, prima divisione del campionato finlandese. Questo diploma va nettamente distinto dal baccalaureato internazionale e dalla maturità italiana. Albright è un membro della confraternita Alpha Phi Alpha. Col tempo si diede vita anche ad una scuola elementare. Così le due squadre si sono accordate per non disputare il test match. Visse per molti anni a Englewood, nel New Jersey. Hanno una forma a uovo e le squame presentano una corta spina apicale. "È abile nei cross e a saltare l'uomo nell'uno contro uno." "La stazione è dotata di una rimessa locomotive anch'essa in rovina." Il capoluogo di contea è Trinidad. Le mine più moderne sono talvolta in grado di distinguere veicoli amici o nemici. "Questo è il secondo film tratto dal romanzo ""Who Goes There?" La denominazione ufficiale dei suoi abitanti non è ancora stata definita. Si nutre di altre specie di invertebrati marini, in particolare crostacei e molluschi. Bulgaro si cimentò anche nella poesia, scrivendo in lingua ligure. La Vivace ha anche un buon settore giovanile alimentato dalla scuola calcio. A causa dei problemi avuti con Suffren rimase a lungo senza un comando attivo. Ambedue le automotrici riportarono gravissimi danni. Anche Ace ebbe un ruolo importante in queste stagioni. È un ente privato che non riceve sovvenzioni pubbliche. Presiede poi, al Salone del libro, il premio Grinzane Cavour della provincia di Torino. Il complesso fu fatto costruire, per ragioni sanitarie, lontano da Bologna. Ha collaborato quindi con Alec Douglas-Home e James Callaghan. I giocatori di seguito elencati hanno militato in passato nel Rugby Roma Olimpic. "Capo dell'Ufficio astronauti è una posizione, non un grado." Il muso presenta un brevissimo rostro. "Da quel cartoncino è tratta l'immagine di Fratti più in alto in questa pagina." "Al centro del presbiterio, delimitato da una balaustra marmorea, si trova l'altare maggiore barocco." Le due sorelle si fronteggiano e Ravenna confessa la verità sul suo passato. Bianca poi giallo-citrino, compatta, molto soda. Sul lato destro della facciata è presente un contrafforte. "Il vero ""salto"" ""Amica"" lo fece sotto la direzione di Antonio Alberti." Enrico Salimbeni Tuttavia, i Cavalieri Templari riuscirono a rifugiarsi nella loro roccaforte a Nicosia. Ambedue queste mine sono tuttora prodotte in Russia. Tutte le tracce sono scritte e composte da John Fogerty tranne dove indicato. Presenziò come testimone al processo di Norimberga. Il capoluogo è la località di Salins-les-Thermes. Anche in questa stagione disputò varie amichevole contro equipaggi di navi inglesi. Il suocero, allora, assume Paul, un conoscente, per gettare discredito sulla nuora. La sua collaborazione con il pianista di boogie-woogie Pete Johnson si rivelò fruttuosa. Persone di nome Petr Alla cerimonia erano presenti quasi trenta campioni di diversi sport. Molto del suo epistolario è sopravvissuto. Dopo ventotto anni è attivo nel settore della metallurgia. Produce alcuni tra i più famosi e premiati vini sardi. Riportò i suoi maggiori successi nel genere western. "Attualmente è professore di biologia evolutiva e zoologia presso l'Università di Braunschweig." I colori della seconda maglia sono il bianco con rifiniture rosse e nere. Ebbe un fratello maggiore, Giulio Cesare, che però morì infante. Ha tradotto in italiano opere teatrali di Euripide, Plauto, Shakespeare, George Bernard Shaw, Ibsen. Trovata la luogotenente in fin di vita, ferita gravemente nella battaglia, la uccide. Le cause del disastro non furono mai chiarite. "L'accesso al monte era proibito alle donne." "Per l'edizione italiana la voce fuori campo è la doppiatrice Perla Liberatori." A parità di punti prevale il numero di gol segnati. Confina con il Togo ad ovest e il Burkina Faso a nord. Si giocava annualmente a Kaohsiung in Taiwan. Grazie ai suoi studi naturalistici fu in corrispondenza con molti scienziati coevi. Nel solo mese di ottobre fece precipitare più di quaranta aerei sovietici. Le truppe spagnole e francesi subirono pesanti perdite e vennero respinte dal Portogallo. Ulf von Euler è noto per le sue ricerche sui neurotrasmettitori. A ciò si aggiungeva la prostrazione per la penuria di generi alimentari. Luis Alí "L'osservatorio astronomico situato all'interno del castello è dotato di un raro strumento dei passaggi." Adam Wright Sono relativamente comuni in chimica organica, mentre sono più rari in natura. Massimo era pagano. LaMont McIntosh Fu professore di filosofia in seminario, docente di religione nei licei statali. A Marrakech fece costruire la moschea Ali Ben Youssef. Per proteggere inguine e cosce dal corpo pendono tre coppie di piastre curve. "Entrambe queste tracce potevano essere riconosciute come ""proto-metal""." Patriot Games Prende punti in entrambi i campionati. La seconda fu nazionale, la Mostra della Rivoluzione fascista, a Roma. "La 'Ribellione del Politecnico' è stato uno straordinario evento della storia greca recente." Sono disprezzati e temuti come Eretici e traditori in tutta la galassia. Nel corso della legislatura alla Provincia, è componente di due Commissioni permanenti. "Per questi, ed altri motivi, dopo cinque voli di prova l'aereo venne accantonato." Acquistò la società calcistica salvandola dal fallimento. Le ali sono presenti, più o meno sviluppate, oppure assenti. In basso erano presenti alcune fattorie. Dopo una serie successiva di passaggi ritornò alla fine del Cinquecento alla famiglia Luna. Rientrerà in tempo per giocare e risultare decisivo nella serie play-off contro Ravenna. Il video termina con un live della canzone. Altri esempi illustri, Alberoni li prende dal mondo del cinema e della letteratura. Quale dei nazisti ad Auschwitz o a Dachau era in buona salute? "L'aringa, come quasi tutti i pesci, è abitualmente posta in fascia." "A Lauria ""Sei andato poi ieri sera a mangiare la pizza?" "L'ultimo lancio è per onore di firma." A cura, Italia-Cina. Il costante richiamo di tale ordinanza, non sempre venne rispettato. È conservato nella Wellington Museum di Londra. "Vestì la maglia dell'." Il marchio di Orione è presente sul petto. Milita nella Football League, la seconda divisione del calcio greco. "Questa tecnologia venne usata per la prima volta per la ""Scuola Angiulli"" di Napoli." Durante le performance dal vivo si ricordano i suoi interventi di canto scat. Ad Armagh se ne contavano circa dodici, guidati da un priore. Con conseguente cambio di maggioranza. "La commedia fu candidata all'Outer Critics Circle Award alla migliore opera teatrale." Il matrimonio tuttavia finì qualche anno dopo. Il tentativo di fuga fu abbastanza semplice. "Ciò che distingueva ""Battle Chess"" dagli altri videogiochi di scacchi sono i pezzi animati." Ad esso faranno riferimento le istituzioni internazionali. Un materiale che non è fragile si dice duttile. Il viale partiva dalle Scuderie Vecchie costeggiando il Casino dei Principi. Handball Leno è una squadra di pallamano di Leno in provincia di Brescia. La formula iniziale del programma venne progressivamente variata nel corso delle puntate. I ragazzi si fermano da un benzinaio, sprovvisto però di benzina. In questo luogo rimase per altri tre secoli, fino alla sua riscoperta. "La scrittura dei testi dell'album è stata anche influenzata dall'adattamento alla vita da single." Studia al liceo Louis-le-Grand e al liceo Saint-Louis di Parigi. "Tale valore è detto ""campo di coercizione""." Nello stesso mese il network abbandonò anche la propria frequenza sul digitale terrestre. "A questo record ""Addio Kira!" Sul finire della Repubblica di Venezia, un ramo acquistò il titolo di patrizio veneto. "Al sabato Laffite si migliorò ulteriormente, conquistando la seconda ""pole"" consecutiva." Il colore è bruno scuro. Tali dolci vengono usualmente preparati e consumati durante le festività natalizie. "È lo zio paterno dell'attuale Re Hamad bin Isa Al Khalifa." Il giocatore controlla, attraverso un mirino, un doppio cannone con munizioni illimitate. Questa interpretazione è stata in gran parte adottata da susseguenti studi rabbinici. Negli anni trenta Montana tornò in Arkansas, cantando per le radio locali. Guerino è stato importante per la battaglia di Fontenoy. Scheda tecnica e fotografie del faro di capo Spartivento Si laureò presso la Facoltà di Giurisprudenza. "Il parassita è trasmesso attraverso la puntura da parte delle zanzare del genere ""Anopheles""." La Farnesina ha negato la presenza di italiani a bordo. Con il tempo emersero prese di posizione su altri aspetti ideologici. In generale, è innegabile che la figura del ninja sia predominante. Nel corso della guerra furono i primi a inventare gli scudi. Essi presentano una buona resistenza agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni meccaniche. Tra le sepolture è presente quella di un bambino, sistemato in posizione fetale. Fu sepolto nella sua proprietà. Serviva il quartiere di Santa Maria di Catanzaro. Inventore crea una compagna per Puffo Meccanico. Il resto del mantello è invece di colore grigio-bruno. "L'opera è suddivisa in tre parti, ognuna costituita da dieci capitoli." I due prendono alloggio, in camere separate, in un albergo. "Adoro Liza Minnelli, il modo in cui interpreta i suoi brani è pura energia""." "A sostegno dello scudo si trovano due leoni d'oro con lance rosse." Louis Prat "Scappata dalla zona abbandonata, ottiene l'aiuto di un passante." Didier Hoyer La biopsia del nodulo può essere di grande utilità diagnostica. Le narici sono sporgenti e divaricate, separate da un solco distinto. Il nome della linea si identificava con quello della società esercente la linea. Tuttavia, si ammalò prima della gara e dovette rinunciare a correre. Le caratteristiche strutturali dipendono dal bacino di utenza. Collaborò anche con vari giornali. Gli adulti solitamente si incontrano in coppia. Non si occupò mai di politica. A questo punto la tradizione e le fonti non sono più concordi. Music Hath Charms Jonouchi vuole riprendere il suo Drago Nero Occhi Rossi. "Boswell ha frequentato l'università del Texas ad Austin." In questo studio la Terra sarebbe situata vicino al bordo interno della zona abitabile. Rimouski è una capitale regionale ed è la sede di molte istituzioni. Russell suggerì a Pitts di restare a Chicago, studiando con il logico Rudolf Carnap. È sospettato di multiple azioni omicide e di pedofilia. Questi concerti sono eseguiti nella Vanguard Series alla Carnegie Hall. I quattro sventurati vengono portati in quarantena perché potrebbero aver contratto il vaiolo. "Nacque dalla fusione tra la Products Exchange Corporation e l'Arcos-America Inc." La trasmissione ha sempre avuto un carattere ludico di programma di intrattenimento. Successivamente fu sentito come testimone nel processo di Norimberga. La mattina seguente, Fritto allarma sugli eventi della scorsa notte. "La specificazione ""Terme"" invece è attribuita agli stabilimenti termali presenti." "Compare tra i personaggi del romanzo ""Il segreto del millennio"" di Katherine Neville." Dick viene rapito da una banda di criminali e viene educato al Male. Egli è stato sepolto in Durand Street, Lahore, Punjab pakistano, Pakistan. Sua moglie Eva Braun seguì la stessa sorte ingerendo cianuro. Da qui iniziano gli assoli, componenti fondamentali dei concerti degli X Japan. Al Sacrifice persero i titoli a favore di Christopher Daniels e Kazarian. "Come quest'ultimo, presenta ramificazioni molto corte, mentre i pedicelli, più fragili, non convergono." "L'avvocato Lynne Bernabei lo difenderà contro la decisione assunta dall'Università DePaul." La concentrazione del potassio è sempre superiore a quella plasmatica. Essi ebbero tre figli. Esse terminano su una nota diversa dal centro tonale delle prime quattro frasi. "La formazione si completò con l'arrivo del tastierista Steve Williams." Abita vicino ad Adrian e va spesso a trovarlo a casa sua. E abbracciò Anselmo. Sono possibili anche altre procedure. Nella lista sono indicati il lato A-Side e B-side Fiori rosso purpurei; fiorisce in maggio-luglio. "Il festival è stato aperto dal film ""L'isola dei cani"" di Wes Anderson." Conduttori furono Claudio Cecchetto e Susanna Messaggio. Khalid Al-Temawi Al loro posto furono assunti rispettivamente Sandy Alderson e Terry Collins come manager. Avviato alla carriera di avvocato, successivamente Mattei divenne magistrato. Sono tre i medaglioni sottostanti. "Il nome della località significa in lingua yaqui ""terra calda""." È presente una biblioteca, la Biblioteca comunale Peppino Impastato. "Il campionamento di ""Cold as Ice"" è preso dalla canzone omonima dei Foreigner." Difficili anche i rapporti con le autorità laiche. Lo Sheriff Tiraspol ha vinto il trofeo per la sesta volta. Inoltre affronta argomenti inerenti alla schiavitù e alla falsa testimonianza. Minore è questo valore più efficace è la medicina. Dopo alcune altre date, la band si divise nuovamente. Nessuno della famiglia sa perché Tony sia in casa sua, neanche Tony stesso. "Diventò anche uno dei pittori della corte di Antonio Vittorio d'Asburgo-Lorena." "L'analisi dei video delle telecamere di sicurezza della banca si rivelano invece infruttuose." È tanto potente che il suo suono può raggiungere tutti i mondi. Entrambi i programmi sono forniti gratuitamente a studenti e insegnanti. Alla fine del video la macchina si brucia e i due muoiono. Ci sono importanti istituzioni scientifiche e accademiche. Fu costruito su una preesistente fortificazione. Attraverso queste testimonianze, il film rivive in flashback le vicende dei due. Fu notato per il suo disegno di orchidee, bambù e pietre. La facciata è molto povera, tuttavia è incorniciata da lesene che sorreggono il cornicione. Alla fine, però i suoi sforzi saranno stati inutili, perché la coppia si riappacifica. Ha inoltre raggiunto la quinta posizione nella Hot Adult Contemporary Tracks. Si tratta di animali frugivori: in particolare, prediligono i frutti ancora acerbi. Il monumento appare anche nello stemma della repubblica del Nagorno Karabakh. "Scrisse delle variazioni di organo su ""God Save the Queen"" e scrisse diverse canzoni." Appartiene amministrativamente al comune di Porto Torres. Altre specie sono rappresentate da animali selvatici, come i roditori. Si scontrarono personalmente durante uno dei furti della Banda. Nei giri seguenti tutti i piloti restanti effettuano il secondo rifornimento. "È retta dall'eparca Edgar Madi." Ma quello che lui da sempre voleva fare era l’attore. È il loro primo album studio completo. Messina arriva secondo dietro al Palermo. Inoltre, si sostituisce alla derivata la derivata parziale. "Viveva nelle foreste tropicali umide dell'isola." Tali computer riuscivano a soddisfare le esigenze di medici, ingegneri ed insegnanti. Tonga ha emesso molte serie commemorative. Originariamente non erano previste eccezioni. Scudo gotico con galero e croce astile da vescovo. Durante gli anni universitari entrò a far parte della Fabian Society. Divenne anche mecenate delle arti e fu molto ammirata da Lady Gregory. Insieme alla nave andò anche persa la bandiera di combattimento. Questo suggerimento si fece strada nei mesi seguenti. Ortensio le offre di entrare al proprio servizio come servo. L’approvazione della legge costringe così Renzo e Raniero a lasciare la Contea. "Viene trovata dal figlio dell'ex capostazione della stazione, Martin." Tuttavia il personaggio di Man-E-Faces compare pochissime volte nel corso della serie. Viene spesso utilizzata per condire piatti cotti nel barbecue. Se Bliss è colpevole, perché nel suo caffè ci sono tracce di oppio? Sousa rifiutò ripetutamente per molti anni di condurre un programma alla radio. Vide su un pino un corvo che teneva nel becco un pezzo di formaggio. La Gallura andò alla famiglia Visconti di Pisa. Si stabilì a Pesaro. Sempre a Firenze partecipò al concorso per la realizzazione del Mercato Nuovo, senza vincerlo. "Il pistillo è l'organo femminile, costituito da ovario, stilo e stigma." Entrambe sono divisioni non professionistiche. Distruggere l’organizzazione politica sovversiva locale. Gaio Valerio In seguito, perde ancora in singolo contro Rusev. Per tale ragione è raccomandato nei pazienti a rischio suicidio. Il Lord Stamford combatté per i parlamenti nella guerra civile inglese. Sono presenti delle ghiandole sebacee sulle guance, sui lati del collo e sui fianchi. "I temi portanti dell'opera seria sono il dramma e le passioni umane." "Il contenuto letterario della rivista è stato definito di ""centro-sinistra"" dal ""Daily Beast""." Chase e Bree iniziano a combattere mentre Bob e Zoe corrono verso il traguardo. Successivamente la proprietà è passata alla famiglia Corsini. I suoi nonni paterni erano Sir Richard Devereux e Dorothy Hastings. Il centro parrocchiale comprende anche un oratorio. "È apparso anche al cinema in ""Chi ha incastrato Roger Rabbit""." "L'Imperiali fu anche impegnato in commissioni fuori da Roma." Altri esami comprendono il cateterismo cardiaco e la risonanza magnetica. Fu amica e tenne corrispondenza con Prosper Mérimée e Alexandre Dumas. "Intanto Francesca scopre per caso che suo marito la tradisce con un'altra donna." Presidente del Senato della Repubblica, eletto al I scrutinio, è Francesco Cossiga. "All'attività artistica ha affiancato quella di istruttore sub, coinvolgendo nelle immersioni anche persone disabili." Dopo questo evento la coppia si lasciò. "La Chiesa di Sant'Andrea è situata nel quartiere di Fabiano." "Ad ogni lettera segue un breve commento dell'autore." "Il parco preserva l'ambiente di una tipica palude finlandese." Nessuno degli arrestati fu mai rilasciato. Di questo è stato realizzato anche uno spettacolo teatrale. Nel video compaiono i reali genitori della Perry in prima fila durante il matrimonio. Trattato di Adrianopoli Ciò occupa molta memoria. La maggior parte delle precipitazioni hanno luogo in estate e in primavera. Joe Dudgeon In seguito diviene membro del Comitato nazionale per la bioetica. Cecco giunge poco dopo cantando una serenata per Anita, accompagnandosi con una chitarra. Torino le intitola una via, nel quartiere Pozzo Strada. Inizialmente armata a brigantino a palo, era lunga mt. "Cercando di difendere l'amico innocente, Sandy viene attaccato dalla folla." Le vittime ottennero anche un risarcimento economico. È circondata dalla collina delle Ninfe e da quella delle Muse. Dopo la sua morte la fabbrica fu ribattezzata in suo onore Ufficio tecnico Morozov. La corteccia, di colore grigio o rosso-marrone, si sfoglia facilmente. Il fabbricato viaggiatori venne in seguito adibito ad abitazione privata. "La chiesa si trova a nord est del blocco storico dell'Università." Può essere anche di diversi colori quali bruno, grigiastro, arancione. La prima frazione ha dato alcuni risultati inaspettati. Organizza la sua prima conferenza stampa durante una tournée della compagna in Sud America. Partecipa ed è spesso ospite anche a programmi musicali e varietà televisivi. È stato primariamente sviluppato per piattaforme Unix-like. È considerata tra le più grandi rivalità dello sport femminile in assoluto. "Nello stesso anno Rodolfi fondò una propria casa cinematografica, la ""Rodolfi Film""." È necessario un successivo lavaggio di almeno dieci minuti. Comprendeva parte della città di Gap. Lì vinse il premio del pubblico. "Solo l'amore tra i due porterà equilibrio e pace tra le due famiglie." La distribuzione della flora marina è ampiamente determinata dalla tipologia del fondale. Il tipo di segnale visto è digitale, ma esistono anche segnali di tipo analogico. Fece delle razzie e ritornò con un ricco bottino. "Rispetto a quest'ultima, però, si trattava di un progetto completamente nuovo." Alcuni treni della linea arrivano alla stazione londinese di Cannon Street, presso la City. "Allievo di Mack Sennett, St. Clair fece l'attore in molti film, specialmente nelle comiche." I due formarono un tandem efficace. Fu Presidente della Commissione Vita consacrata e della Commissione mista Vescovi e Religiosi. Kanako Kondō Percorsi di terra battuta conducono i turisti alla scoperta delle formazioni. Fu comunque venduto on-line su iTunes, ottenendo un discreto successo soprattutto in Canada. Fu dimora di campagna del celebre pittore Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico. John Forbes Scalò anche la classifica olandese per due settimane e fu certificato disco di platino. "Negli ultimi anni dell'Unione Sovietica, Yunus è stata attiva nei circoli riformatori." "A seguito di divergenze con l'università, la lasciò a favore dell'università di Torino." Queste genti erano principalmente mercanti o discendenti dei primi abitanti degli Stati crociati. "E non dà nulla""." "Fu un'ulteriore motivazione per limitare drasticamente il fenomeno grazie a nuovi regolamenti sulle targhe." Al termine del campionato rientra nella squadra della sua città. "Le donne lo adoravano e lui adorava le donne""." Sono presenti interviste e rare scene delle prime apparizioni televisive dei Pink Floyd. In particolare, esso divenne un punto di riferimento per molti studenti di etno-antropologia veronesi. "Per anni l'attività principale del cantiere è stata infatti la competizione." Viene subito ceduto in prestito ai Portland Timbers in A-League. Simon Schmitz Il Consiglio dei ministri è responsabile davanti al primo ministro ed a Sejm. Arthur, allora, chiede a Elsa di sposarlo. Sin da bambino è un grande tifoso della squadra di calcio della Roma. "Secondo tale decreto ""concorre alla difesa integrata del territorio nazionale." A fine conflitto fu utilizzato dalle truppe alleate come accampamento, decretandone la sua fine. Fu cofondatore del Royal Hospital for Sick Children di Edimburgo. Potrebbe però diventare una specie di interesse commerciale. Per sottrarsi all’arresto, Frankenstein e Hans si nascondono nel padiglione di un ipnotizzatore. La parola poetica così si conferma modalità privilegiata del nostro familiarizzare con il mondo. Gestiscono la stagione con i proventi degli incassi e con il contributo del Comune. Fu anche giocatore di bridge. Anticamente era certo inteso anche come divinità inferiore. "Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti dell'Avellino." Altri, invece, non possono essere messi in alcun ordine. "Non avendo l'artista ""nulla di nuovo da dire"", l'editore cessò la pubblicazione della ""fanzine""." A pagare per le tensioni in corso furono ancora i britannici. In totale disputò solamente tre Palii, avendo corso precedentemente con Onda e Pantera. Risiede nel Regno Unito. Fu quella la prima opera di bonifica in Veneto effettuata da privati. "L'altro passaggio è invece aperto e dritto, e corre sopra i binari." La base è attualmente visitabile nella parte superiore. Testi e musiche di David Sylvian, eccetto dove indicato. "Casey è stato nominato in concomitanza Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti." Riusciranno a portare a buon fine il loro compito? A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore inodore. Vede per protagonisti Bill Elliott, Virginia Grey e Harry Morgan. Pare quindi che ci si trovi davanti ai resti di parecchi edifici. Era malato da tempo. "Una visita alla ex moglie, Heather, che non vedeva da anni, chiarisce l'ultimo mistero." Subito dopo il fratello di Anna si suicida. È legata principalmente al turismo balneare. Il frustrato Robin Hood finalmente si arrende e decide di diventare un frate. Tutte le altre coppe della massima competizione europea sono state vinte in tenuta bianca. Delphi può essere utilizzato per creare applicazioni utilizzando il linguaggio Object Pascal. In seguito si dedica alla commedia musicale e alla direzione della sua compagnia privata. Anche in questo caso Dj Angelo è tra gli autori del programma. Fa parte della zona pastorale della Bassa Occidentale. Ha giocato anche per il Dundee, lo Sheffield e lo Shelbourne. La Marine nationale aveva evocato in un primo momento una collisione con un container. Altre variabili possono esistere nei riguardi delle relazioni omosessuali. La sua permanenza a Fiume durò per oltre un anno. "L'area di produzione comprende le province di Torino e Cuneo." Memorabili sono le concitate telecronache delle loro vittorie ad opera di Giampiero Galeazzi. La città principale è Leicester che è il capoluogo di contea. Venne girato in California, a Pasadena e nella Sierra Madre. "Un'altra autostrada per Shenyang è in costruzione." Sebastián Ariel Romero Questa decisione venne presa già prima della fine della guerra. "Osbourne aveva già abbandonato la band prima della pubblicazione di ""Never Say Die!" I risultati delle partite sono sconosciuti. Un insieme di micro-istruzioni viene detto micro-programma. La verità Al liceo fece parte del coro e della squadra di tuffo. Le operazioni cominciavano immediatamente sia a fini esplorativi che offensivi. "Ha inoltre composto la sigla iniziale della serie televisiva statunitense ""Dexter""." Ha due fratelli più grandi, entrambi attori: Crispin e Clark. Di seguito sono elencati i film girati da Florence Turner "L'anisometropia può essere corretta completamente con l'uso di lenti a contatto." Benvenuto, Mister Marshall! The Man Beneath Una macchia blu scuro si trova sulla parte superiore della testa. La missione si rivelò un disastro. Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Poche specie tuttavia sono adatte alla vita in acquario. Dal passo del Naso si risale la ripida costa sud fino alla vetta. Considerando la situazione a lui attuale, il Maharaja decise di accettare infine la proposta. "Un'esperienza simile fu ripetuta l'anno successivo nei cieli di Parigi." "Una delle ricette prevede l'uso della cannella." È elegante e bello a vedersi. È incentrato su calcolo simbolico, programmazione funzionale e programmazione logica. "Trasportato all'ospedale di Stoccarda morì per frattura della base cranica." Fu persino accusato di anticlericalismo. "Inoltre fu definita ironicamente ""la signora con i baffi"" per le sue doti manageriali." Per risolvere i casi che gli vengono assegnati, Reeder ragiona come un criminale. Tra gli autori romantici possiamo invece trovare nomi quali: Schubert, Schumann, Sibelius, Rossini. "Si avvicinò al mondo cinematografico all'età di trentasei anni, recitando complessivamente in sedici film." I primi ad essere uccisi furono sua moglie e sua figlia. A questi si aggiungevano i reparti militari imbarcati. Fa parte della Comunità Montana Grand Paradis. Il triennio di Advocaat a Glasgow fu contraddittorio. "Nel primo anno del nuovo decennio iniziarono i lavori di ristrutturazione dell'auditorio." Julie invece profondamente innamorata, si sente come respinta da lui, senza sapere il perché. Ha lavorato come doppiatore per molti film e serie televisive. Serie finale al meglio delle cinque partite. "Dante approfitta quindi per esporre la sua visione circa la ""Fiorenza"" contemporanea." La canzone vede la partecipazione di Fergie, allora cantante dei Black Eyed Peas. Questa storia forma le basi della prima Guerra Segreta, una saga di dodici numeri. Nei sidecar nuova vittoria per Klaus Enders. "Per completare l'opera assumono un altro sicario, Bob." È disponibile anche in versione on line. In palio una conduzione di un programma della durata di quattro mesi. Henri Laurens morì a Parigi e venne seppellito nel Cimitero di Montparnasse a Parigi. La prima si raggiunge attraverso la macinazione, la seconda attraverso la calcinazione. Suo padre è stato allenatore di una scuola calcio brasiliana a Leeds. Il singolo è stato prodotto dallo stesso J. Cole, in collaborazione con T-Minus. Diventa protagonista del teatro italiano lavorando con Giorgio Albertazzi. Lo studioso fu impegnato in prima persona nella valorizzazione della divulgazione scientifica. In quello stesso periodo iniziò una lunga collaborazione con il vibrafonista Gary Burton. Fa parte della linea Touch! Texas Tornado "Rispetto a ""La Chiusa di Carlo"" la struttura è completamente diversa." È una delle più potenti telepati della storia di Titano. Rimasto ferito nella battaglia di Treviso, fu nominato ufficiale per merito di guerra. Di conseguenza, Swann ha dovuto rinunciare alla sua opportunità titolata. Possono, però decollare istantaneamente se necessario, con una discreta accelerazione. "Distingue dal ""gruppo romanesco"" i dialetti del viterbese e di Orvieto." Lei si sposò con un altro uomo, ebbe un figlio e morì prematuramente. Questo stesso meccanismo viene utilizzato anche per il nuoto. A causa della pesca industriale eccessiva le popolazioni di merluzzo atlantico si stanno esaurendo. Sono presenti anche questioni legate al calore, come la spiegazione delle leggi della termodinamica. Gotica è invece Santa Maria del Carmine, mentre il Duomo è di epoca rinascimentale. Le due squadre di ogni franchigia potranno scambiarsi i giocatori liberamente durante la stagione. "In questo periodo partecipano all'Hellfest ed al festival Brutal Assault." Ma guarda qua attorno. Come altre opere dello stesso autore, è considerato un romanzo scientifico, precursore della fantascienza. Si trova sulla riva del fiume Saint Francis, da cui prende il nome. Anche la loro lingua si chiama Ga e appartiene al gruppo linguistico Kwa. Il gruppo marmoreo, acquistato dal marchese Agostino Sergio di Napoli ne consacrò la notorietà. Indossa abiti eleganti e un cappello nero sulle ventitré con alcune perle. Mangia poi una fisarmonica, una sveglia e diversi palloncini. "L'opera di Enrico Costa è abbastanza vasta e varia." Prima di diventare attore voleva studiare medicina. Dopo aver completato i propri studi viaggiò a Roma, in Spagna e Inghilterra. Durante la registrazione Johns ebbe alcuni problemi di voce. "In primo luogo, l'imperatore lo sollevò delle sue funzioni di capo maestro." Il paese subì nel tempo varie inondazioni. "Parte del quartiere era conosciuto come ""Prospect Park""." A fine stagione la società decide di non confermarlo alla guida della squadra. Nella chiesa pare sia stato battezzato Jacopo da Varazze. La casa si occupa principalmente di produzioni low-cost. I conti Lambertini avevano qui un tempo un castello. "Eventuali ulteriori revisioni compaiono nel Supplemento del mese di giugno dell'anno successivo." Un ampio e profondo paesaggio collinare completa lo sfondo. "Distrussero Coast City e danneggiarono Metropolis per costruirvi sopra una ""città-motore""." Il film segnò il debutto di Jeff Goldblum, nella parte di uno degli aggressori. Viene prodotto dagli stessi Soft Machine e pubblicato dalla Probe in aprile. "Comporta dunque due movimenti: l'uno desiderato e volontario e l'altro non desiderato." Fa parte del corpo insegnante della Università della California a San Diego. Da questa posizione poté quindi esercitare una grande influenza sul movimento modernista in Catalogna. Gravava ora su di lui il mantenimento dei suoi sei fratelli. John Christopher Patrick Anderson Il telaio alloggiava i motori di trazione con dei supporti di tipo elastico. Adriano Lupetti, entrambi con sede in città. "You Pretty Things"" e ""Changes""." "Fa parte dell'Area Minoranza Linguistica Occitana." Sopraggiunge però Josh con una cassa di birra. Due sono le fontane che sorgono sulla piazza. "All'inizio la si vede con le ex compagne delle Sugababes." A rendere facilmente riconoscibile il capo, anche da lontano, contribuisce un faro. Pietro accettò per i suoi interessi nel sud della Francia. Qui, i tedeschi chiusero anche le scuole elementari che utilizzavano la lingua polacca. Tra queste vi è una nave realizzata da Toyota. "L'agricoltura produce principalmente canna da zucchero, cereali, cotone." Milita in Eccellenza Veneto. Cuori solitari Il gruppetto, lungo il suo viaggio, incontra svariate creature.. Produsse alcuni film di Kōzō Saeki. Il ragazzo, alla fine, abbandona il piano di Georgina e chiede ospitalità a Blair. Dello stesso singolo viene subito dopo girato un video clip. Alcuni modelli hanno caratteristiche di comfort ed abitabilità molto elevate. Nel corso della storia romana si sono succeduti vari tipi di armature. La maggior parte delle entrate dipende dalle sottoscrizioni e dagli abbonamenti dei lettori. Da Poseidone ebbe il cavallo Arione trasformatosi in Furia o in giumenta. Nonostante i molti provvedimenti legislativi, questa situazione di incertezza si trascinò per molto tempo. Ma nessuno si mosse, e Gustavo dovette guadagnare alleati con la forza delle armi. Per i primi dieci volumi quel colore è il rosso. In grassetto sono riportati i nomi dei ciclisti ancora in attività. Attualmente è il più grande di tutti gli istituti del Texas. Entrambe le versioni avevano associato un cambio automatico a sei rapporti. Questo ghiacciaio è il più imponente e importante del canton Ticino. Il fiume attraversa il distretto da est a ovest in direzione del mare Adriatico. Abbandonano, dunque, il bastimento e provano un altro stratagemma. Esse vengono utilizzate nel seguito di questo articolo. È crudele con i dipendenti, soprattutto con Fantozzi. "Esaltava tra l'altro il coito interrotto e ingoiare sperma come atto religioso." Era richiesto anche un giuramento. Coloro che negano anche la nascita virginale di Gesù. Mostra che la directory di lavoro viene aperta e ne viene letto il contenuto. Per salvare il suo onore, i due giovani sono costretti a sposarsi. "È umile fino all'abiezione." Inoltre erano truppe ben addestrate per la guerra e con un morale alto. Ad esempio, i mercanti dovevano essere giudicati dai mercanti e così via. La visita in effetti fu, per certi versi, controproducente. Di generazione in generazione. Il prigioniero del re Una grande varietà di macchine molecolari piuttosto semplici sono state sintetizzate dai chimici. "Nell'agosto di quell'anno conseguì la vittoria alla battaglia di Richmond." "Gli stessi contatti fra ""partner"" durante la stagione degli amori sono piuttosto cruenti." È oggi, in Italia, il principale strumento di accesso al mercato della telefonia cellulare. Roman Holiday I lavori di costruzione vengono finanziati quasi totalmente dalle molte elemosine offerte dai fedeli. Sulla terra camminano con gli arti anteriori, e usano quelli posteriori come mani. Gli alunni vengono prelevati ed accompagnati ad un certo orario presso fermate prestabilite. Ha collaborato con uno In condizioni normali è un solido volatile di colore bruno scuro. "L'album, musicalmente influenzato anche dal death metal, è stato accolto da recensioni generalmente positive." Le piogge incidono significativamente anche nella stagione secca. "L'obiettivo è fornito con un mirino che viene montato sulla slitta flash." "Da qui si allarga oltre che il numero del personale anche il volume dell'azienda." L’ingresso, in origine sul lato ovest, venne spostato ad est invertendo l’orientamento generale dell’edificio. Terminato il college si trasferisce a Los Angeles per intraprendere la carriera di attrice. La sua successiva carriera nelle vetture sport è stata lunga e piena di successi. Queste comunità mantengono tuttora la loro identità. "L'obiettivo inizialmente tese ad integrare le idee di politica e di economia." Geoffrey Carr "La sua collaborazione ha dato lustro a questo album in maniera naturale e generosa""." Assume la Direzione Provinciale della Cassa Mutua Commercianti di Taranto. Nasce a Mosca presso una colta famiglia ebrea. "Scossa per quanto accaduto, la comunità abbandona Sal, lasciandola da sola sull'isola." Successivamente ha però optato per tornare in Normandia. Riteneva infatti le critiche altrui estremamente costruttive. Panzergruppe compivano una manovra a tenaglia che chiuse le divisioni sovietiche in una sacca. Ha tre arcate sul lato anteriore. Il nome deriva dalle fosse scavate lungo il Mincio a scopo di bonifica. "L'aztreonam è rimosso dal circolo ematico sia con emodialisi sia con dialisi peritoneale." "I bombardamenti della Seconda guerra mondiale fecero crollare alcune parti dell'edificio." Crocifisso, con cadenza settennale. Né Lotario, né Ludovico si mossero. Il patrono del paese è San Rocco, festeggiato alla fine di agosto. Uno dei terroristi è stato catturato vivo. "Fu particolarmente interessata ai problemi dell'educazione giovanile e di quella femminile in particolare." Kabuto ricompare, insieme ad Orochimaru, al Ponte Tenchi, per uccidere Sasori. Si poteva trovare nelle fumarole del Vesuvio, quando questo era ancora attivo. "La sua sceneggiatura più popolare è stata quella de ""Lo scandalo del vestito bianco""." Álvaro Roca Solo quattro giorni prima, dopo la resa tedesca, era terminata la guerra in Europa. Questo fu anche il periodo delle migliori relazioni tra le due marine militari. "La storia dovrebbe essere ambientata secoli dopo la serie originale ""Star Wars""." Due anni dopo tornò a Roma in occasione della nomina del cugino a cardinale. Traiano, dopo essersi accampato a pochi chilometri dalla capitale, Sarmizegetusa Regia, accettò la resa. Wikipedia è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. La regia è stata in entrambe le produzioni di Saverio Marconi. Le aste di captazione possono essere ad azionamento manuale, semi-automatico o automatico. Nella prima, Silori faceva una rapida panoramica sulle principali novità editoriali della settimana. Essi sono stati grandi feudatari della dinastia Obrenović. Spesso la dicitura viene preceduta dal nome dello strumento che esegue la parte. Anche suo fratello Thomas era calciatore del St. Rose Parish. This Means War La narrazione è portata avanti in tre ambientazioni differenti. Le donne uccise erano tutte in stato interessante. Hanno vinto il Premio Pulitzer per la saggistica. "Simile a quella dell'aguglia imperiale." È inclusa la possibilità di regolare il rapporto tra anteriore e posteriore. Per la sede è stata scelta la città di Barcellona. Egli divenne noto come promotore della Confederazione di Livonia. "Suonano da ""headliner"" a Reading e Leeds per la prima volta." Questo uccello vive in Australia, esclusivamente nel Queensland nordorientale. Esse non sono, tuttavia, una parte ufficiale della Guardia Reale. La libbra e le sue divisioni servono anche per gli usi medicinali. Hope trova un invito alla festa dove Blake canta e decide di andarci. Un infortunio serio lo costrinse ad abbandonare i suoi sogni di ragazzo. Il capitano della squadra dovrà obbligatoriamente far giocare tutti i componenti della propria squadra. "L'incarico di amministratore delegato è affidato inizialmente a manager esterni." Il punteggio è rappresentato dal numero di nemici eliminati. Knight morì a Londra e venne sepolto nel Brompton Cemetery. Ammutinamenti sporadici di guarnigioni berbere vennero repressi con molta difficoltà. Elliott aveva un rapporto competitivo con il fratello maggiore Theodore. Sicurezza e Legalità. Nel palazzo la stanza di Osanna diventerà luogo di culto. Dopo la sua liberazione venne arruolato dalla Wehrmacht. Il paesaggio intorno è agricolo e dominato dalla coltivazione della vite. Il suo impegno nella promozione della immagine del Portogallo non passa inosservata. Fu direttore del Dipartimento di Diritto Pubblico della sua Università. Esso chiuse il lungo conflitto tra britannici e Boeri. Molti ebrei migrarono anche dal Regno di Romania. Lo scalo è dotato di gru, piazzale di carico pubblico e rampa. Dati leggermente differenti sono invece forniti da altre fonti. "Piuttosto importante è l'Olobbia, che confluisce nell'Elvo a breve distanza dal capoluogo comunale." San Pier Poteva inoltre vantare un legame di parentela con Tecla Scarano. Sono dodici le finali perse della Fiorentina tra coppe nazionali e coppe internazionali. Ha vissuto varie esperienze come direttore tecnico delle due squadre di Rostov. Enrico Maria Salerno era agnostico. Rispetto alla stagione precedente si aggiunsero i Reading Keys e i Wilmington Jets. Il collo è più alto rispetto a quello degli altri gabbiani. Mark Webber passa Fernando Alonso al nono giro. Lì conosce la sua futura moglie, la sassofonista Jane Ira Bloom. Attualmente vive a Herzliya, in Israele. Si sottopose a cinque operazioni. Giovanni Bovio era sostanzialmente contrario alla monarchia. "Queste modalità di relazione sono chiamate da Jung ""archetipi""." "Da quando Roxy è tornata dall'addestramento nella marina, è stata iperprotettiva con popstar." La personalità della vettura apparve sensibilmente modificata. Fu inoltre accolta negativamente anche dalla critica. "Ogni tre anni l'occasione si investe di maggiore solennità e viene chiamata ""Festa Triennale""." "L'avvocato milanese Gino Motta scompare misteriosamente durante un soggiorno a Levanto." "Con la morte di Kandinskij, l'opera e stata ereditata dalla moglie Nina Kandinskij." La prima è stata basata sulla silice mentre la seconda sul biogas. Negli ultimi anni molte giurisdizioni hanno cominciato ad usare fotocamere per registrare i trasgressori. Hanno bordo nero e sfondo giallo. "Le stesse perdite potenziali possono anche essere chiamate ""rischi""." "L'opera è molto approfondita e si occupa del diritto marittimo sia interno sia internazionale." Lisa Hammond è entrata nel cast come una nuova arrivata Helen Milton. Della precedente vettura venne conservata anche la motorizzazione. "Con l'album ""Vol." Abbina velocità, corsa e visione di gioco. In realtà si rivelerà essere uno degli assassini che impersona Ghostface. Esistono quindi scuole maschili e scuole femminili. La città che sarebbe diventata Platte prese il nome dal torrente. Le canzoni rimasero invece in lingua originale. In seguito passa al Deportiva Vetusta, società satellite del Real Oviedo. "L'anno successivo, infatti, Calà abbandonerà il gruppo per intraprendere la carriera cinematografica solista." La Harpe Il torace ha forme varie e mostra in generale il pronoto ben sviluppato. "L'Aquila, la cosiddetta tragedia di Contigliano." Durante la seconda serata con lo stesso meccanismo vengono selezionate altre venticinque semifinaliste. "Queste religiose si diedero il nome di ""Angeliche""." La chiesa parrocchiale si presenta in veste neoclassica. Boot aveva già costruito numerosi sistemi simili in Francia. La capacità esatta varia a seconda dello spessore delle pareti, e di altri fattori. "Negli anni sessanta è stata rifatta la cuspide, distrutta da una tromba d'aria." "Il nome deriva dal greco, e vuol dire letteralmente la ""lotta dello spirito""." Altre serie a cui ha partecipato sono, ad esempio, Aiutami Hope!, American Dad! Fu inoltre settimo nel Criterium National. La polizia lo porta via, mentre Max ruba il registratore di Veronica. "Dal velo marginale, che ricopre la lamina basale, originano invece i due ""peduncoli cerebrali""." Raramente, ormai, è un reperto occasionale alla biopsia. È inoltre possibile acquistare titoli di viaggio elettronici e biglietti a bordo. Porta poi una veste con spalline che arriva a metà del petto. Inoltre, per alcuni periodi, si recò anche in Madagascar, Mauritius, Mozambico, Namibia e Zimbabwe. Messina si fuse con il Gazzi, dando vita alla nuova Associazione Calcio Messina. Nessun regista ha vinto più di una volta nella propria categoria. Altri due esemplari sono in servizio con compiti civili. Il principio di Bernoulli è largamente utilizzato in aerodinamica e fluidodinamica. "All'interno sono presenti resti della decorazione ad affresco, dove lavorò anche Perugino." "Non si posseggono molte informazioni biografiche riguardanti la famiglia e l'infanzia di Aldrich." In questo modo Russel modificherà il suo skate, per fare una grande prestazione. Di seguito i risultati conseguiti fin qui nella manifestazione. Per punire la sua empietà la dea lo condannò ad una fame inesauribile. Alla fine, tutto si risolve. Il ha vinto il trofeo per la dodicesima volta nella sua storia. Le cinque corde corrispondono alle note musicali Fa,Do, Sol, Re e La. "L'attrice fece numerose apparizioni televisive come ospite in spettacoli di intrattenimento e in convention." Le sedute si tennero nel Palazzo di Tauride a Pietrogrado. Nello stesso anno venne istituita una quarta regione, il centro-ovest. Il film venne girato a Londra e in Olanda. "Fu membro corrispondente dell'Associazione agraria subalpina di Torino." Durante una rapina al centro direzionale parigino La Défense, i rapinatori uccidono due poliziotti. Occasionalmente sono emesse delle monete commemorative in sterline inglesi ad uso solo locale. Il capoluogo di distretto è la città di Louny. Vede anche la collaborazione degli Incognito in alcune tracce. "Riusciti a entrare nel Torneo di Primavera, vengono presto eliminati dall'Ojo." Quindi si conoscevano ai tempi della scuola o anche prima. Il Tre Penne ha vinto per la prima volta il campionato. In Georgia si rileva anche una elevata varietà nelle classi di molluschi non marini. Guido Colonna di Paliano nasce dalla famiglia Colonna dei principi di Paliano e Summonte. I Cavalieri della Spada si sono dimostrati abili combattenti. Solo in seguito la casa di produzione decise di ripiegare su Sidney J. Furie. "Le fonti documentali testimoniano l'esistenza di un castello." Perché il mondo è matematico? "I giocatori possono creare così un proprio ""mazzo di carte""." Durante un soggiorno ad Amburgo studiò per ottenere il brevetto di capitano. "È difficile classificare l'opera poiché oltrepassa i comuni limiti del genere." Sulle maglie croate è sempre stato apposto uno stemma ispirato ai simboli nazionali. Chiesa di Santa Maria Liberatrice Le lastre sono in marmo. Esistono versioni del sito anche in lingua araba e lingua inglese. La femmina ha livrea più grigia o, nella varietà gold, giallo ocra. Il torneo era disputato nel mese di novembre Alla fine partorisce e poi si sposa con Massimo. Piazza Taksim è un importante centro dei trasporti pubblici di Istanbul. "Fu ricreato un villaggio Mandan, chiamato ""On-a-Slant Village""." La Federazione russa ha un trattato sia con il Kazakistan che con il Kirghizistan. "Vive con l'invadente e insopportabile madre." Questo aiuta i nuovi utenti a decidere quali esperti scegliere. "Sono stati pubblicati tre remix di ""The Beautiful People""." "E' un dovere far sapere ai giovani ciò che accadde in quei lager." Il fiume gela da novembre ad aprile. "L'anno successivo si trasferì alla squadra paulista dell'União São João." Gli allevatori di roditori domestici dovrebbero prevenire i contatti degli animali con topi selvatici. "L'Oyster Card è accettata." Le notizie sul destino del ventiquattresimo sono contrastanti e si deve considerare disperso. Alla sua memoria è dedicato il piazzale antistante lo Stadio Silvio Piola di Novara. In seguito fu votato come terza riserva per il Pro Bowl. Le restanti città non raggiungono i abitanti. Madison viene poi salvata da Tara e Christy Hemme. Tale forma di malaria può inoltre presentare elevati livelli di proteina C-reattiva e trombocitopenia. I ladri sono stati poi arrestati e la refurtiva in parte recuperata. Il telecomando è composto da tre tasti, uno centrale e due laterali. "La prestazione gli vale il riconoscimento ""Performance of the Night""." Girato negli studi della Cines di Roma. "È disseminata di numerose pietre tombali, per lo più di abati dell'Ordine dei Celestini." Vengono create anche lattine per eventi o negozi, che ne facciano richiesta. Questa reputazione non fu sempre giustificata. Joel si è sempre prodigato tutti gli anni per creare foto originali e divertenti. "Si tratta di un metodo per correre imporre sovraccarico verticale durante l'azione di corsa." Prudencio Indurain La correlazione, sostennero, deve considerare le piramidi viste da nord. Dopo molti gol con la seconda squadra approda in prima squadra. La città romagnola ha avuto un ruolo importante anche in numerosi altri sport. San Mauro è attualmente di proprietà privata e circondato da agrumeti. I polimeri comuni sono degli isolanti e come tali vengono utilizzati. "Ha tradotto le opere ""Può la barca affondare l'acqua?" La collaborazione intellettuale tra i due coniugi era, però, destinata a fallire. È il ventottesimo romanzo dedicato al celebre commissario. Eine Frau wie Du I giudici ospiti della puntata sono Halsey e Padma Lakshmi. Richiamato nel Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, servì senza particolari distinzioni. Nel V secolo fu elevata al rango di sede metropolitana senza diocesi suffraganee. Ampie quantità di riso erano ricavate dalle coltivazioni degli abitanti malesi. In molte scuole si stanno predisponendo dei codici di condotta anche per gli insegnanti. Il tono muscolare è spesso irrigidito o, al contrario eccessivamente rilasciato. E Giacobbe invaso da terrore si sforzò di parlare per farsi riconoscere. La città era abitata soprattutto da traci e greci. La serie fu prodotta da Roy Rogers Productions e girata in California. Sono inoltre presenti sulle Isole Galapagos. "In quest'ultimo caso si parla più propriamente di colonizzazione forestale." "Rossetti rappresentò la contemplazione di Lancillotto del suo ""viso grazioso""." Il gioco è abbastanza impegnativo, dato che richiede differenti abilità per ogni livello. Ciò non avviene quando la coppia è formata da persone dello stesso sesso. "L'unica persona che lo ama veramente è Ar Mo, la sua balia." "Suggestiva la via crucis dipinta in edicole poste nel muro esterno dell'edificio." Sono prodotte miniature in legno e conchiglie lavorate. A febbraio si infortuna al polpaccio e resta fuori fino al termine della stagione. "Durante la prima guerra mondiale, servì l'esercito in un reggimento di granatieri." Gli antagonisti principali sono Liam e Donna. Allenatore della squadra è Lamberto Zauli. Uno sforzo concertato venne fatto per impedire o boicottare le assemblee dei cristiani. "Si concludeva, in tal modo, la cosiddetta ""seconda guerra di Slesia""." Diede la propria amicizia e protezione al poeta libertino che accolse nel proprio castello. Chris ebbe allora una rivalità con Glacier. "Sono presenti anche svariati nemici appartenenti alla serie di videogiochi di ""Mario""." Le due parti formavano un volume in folio. I tre varchi orientali erano un tempo chiusi da cancelli levatoi. Affluente di destra il fosso delle Ripe. Lo spazio residuo fu riservato ai venditori di ortaggi. Il premio è assegnato ogni tre anni. "Il nome ""minato"" significa ""porta""." "È dedicato all'arte moderna internazionale." Più tardi veniva cambiata la roccia per una di dimensioni ancora più piccole. Altri brani sono cantati in spagnolo, inglese, tedesco, francese, portoghese, catalano e turco. "Il canto ""chiude idealmente, in ordine di tempo, il canzoniere del movimento operaio italiano""." Con questa risoluzione, i singoli atomi possono essere osservati e manipolati. Inizialmente vennero presentati come la versione Ultimate degli alieni conquistatori Skrull, una razza mutaforma. Il vaudeville è basato su equivoci, scambi di persona e ostacoli. "Gli unici dati biografici sino ad oggi pervenuti si trovano all'interno della ""Gramatica""." Bertini volle concludere questo effetto commovente, così lei si focalizzò sul realismo. Le campagne ruotano attorno ai concetti di conservazione della biodiversità e di sostenibilità. La famiglia di Archelao fu quindi molto attiva presso la corte pontica. I protagonisti sono la stessa Noemi e un giovane attore. Furono questi tuttavia anni assai burrascosi. Presso i Romani era anche un ornamento che contraddistingueva i ragazzi nobili. "Alla data dell'armistizio la grande unità si trovava a Lago." Il sito è gratuitamente aperto al pubblico. "Nessun'accusa, ma la coppia fu costretta a lasciare la Francia." Il secondo bene gestito dalla Compagnia era il tabacco. "Il re di Albania era vassallo dell'Impero sasanide e non aveva nessun reale potere." Queste caratteristiche della molecola rendono estremamente improbabili interazioni farmacologiche di significato clinico. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca cristallina, solubile in acqua. Le rivelazioni della madre sconvolgono la giovane autrice causandole un profondo shock. Ma, quando vede la moglie insieme a un amico di famiglia, Lance gli spara. I moschi alpini sono animali solitari. In quanto probabile erede, Vittoria doveva essere educata di conseguenza. Nei primi anni venti, fu anche produttore cinematografico di un paio di pellicole. "Alcune case popolari vennero disegnate in questo stile ""Brewer's Tudor""." Sono stati ritrovati anche vari oggetti in ceramica, un forno, e un altare religioso. Era il momento giusto per un nuovo maestro nella venerata tradizione lirica-sinfonica. "Diego ha due fratelli: Natalia e Gabriel detto ""Gabi." I ritiri permettono a Suzuki di risalire al sesto posto. Zinco, cadmio e mercurio formano un gran numero di leghe con altri metalli. Vennero inoltre garantiti i depositi nelle banche e nelle loro filiali islandesi. Nello stesso anno partecipò alla Triennale di Anversa, ottenendo un grande successo. "Nel quartiere trova posto il Santuario dell'Arcella." "La sua tomba è visibile ancora oggi nel coro, sulla destra dell'altare principale." "Ai Giochi olimpici di è portabandiera per gli Stati Uniti d'America." La squadra raggiunse la promozione nella Tippeligaen in quella stagione. Consumata la frattura politica, i due gruppi passarono ad affrontarsi nelle aule dei tribunali. Nessun bianco è rimasto ferito. "Non sono stati inseriti elementi arcade per rendere l'esperienza di guida più realistica possibile." Il secondo dito della mano ha una falange, mentre gli altri ne hanno tre. Dopo averlo fatto leggermente modificare, lo chiamò Wittelsbach-Graff. Nel post-match, però, Shane è stato attaccato da The Miz. I capezzoli sono intarsiati di rame puro. Gilman si reca in visita alla sua vedova. Il dramma occidentale ha origine nella Grecia classica. Ha avuto anche una straordinaria passione per la caccia. La solubilità di una determinata sostanza dipende dalla temperatura. Gal Nevo Per ciascuna prova e categoria ogni Paese ha potuto iscrivere una sola imbarcazione. Generalmente si suona con un plettro. "I due, all'inizio del video adolescenti, si separano, facendosi la promessa di rivedersi." La sua tomba monumentale si trova nel cimitero Père Lachaise, a Parigi. "Quando quest'ultimo si presenta, Candice lo porta in commissariato per interrogarlo." Solo recentemente, la Cina è tornata ad incentivare tale antica pratica. Durante questi anni ha partecipato attivamente alla lotta antifascista della resistenza. Era aperto a differenti composizioni, provenienti da ogni genere musicale. Il campanile è a vela, laterale. Per osservare i punti patente consultare il sito ufficiale italiano. Venne girato in interni ai Flying A Studios di Santa Barbara, in California. "Fu per lei un successo nonostante l'ultimo posto, vista la giovanissima età." Il giocatore finisce in terapia intensiva. Ha avuto una lunga carriera di illustratore che gli ha valso alcuni riconoscimenti. Non è mai stato affascinato dalla politica, in senso stretto. "L'happysad è un rock aggressivo e dinamico con i testi molto caratteristici." "Il comune ha una piscina all'aperto, campi da tennis e numerose piste ciclabili." A suo parere, i nazionalisti turchi erano a quel punto più pronti a trattare. Anche la sua palestra è presente sotto forma di carta Stadium. Altro accesso è dal Colle San Carlo. Per la realizzazione fu incaricato Lorenzo Bregno. Questi ultimi infatti, come rammenta sempre Strabone, conquistarono Cuma con angherie e terribili devastazioni. La cerimonia di assegnazione si svolgeva ogni anno a Hollywood nel mese di dicembre. Una manovra del genere richiederà normalmente parecchi turni. "Love Rainbow"" e ""Princess!" Presa la chiave, ritornano nella sala da pranzo e la trovano deserta. Condivideva la stessa profonda fede e visione morale cristiana. A tre anni si è trasferito con la famiglia a Essen. Gagnon è nato ad Atlanta, in Georgia. Anime gli ha assegnato due stelle su cinque. Si tratta di un movimento misto, popolare e femminista. Quaroni si avvalse della collaborazione degli arch. La parte sudoccidentale dello Utah compresa nella contea di Washington viene solitamente chiamata Dixie. Gli Ottawa Senators nominarono come prima scelta assoluta il difensore canadese Chris Phillips. È il massimo monumento gotico della cittadina e uno dei maggiori della regione. La repressione fu crudele. Ad oggi è utilizzata quasi esclusivamente nelle regate giovanili e delle donne. Re Horik fa ritorno a Kattegat con pochi superstiti. Le insegne sono realizzate tutte dalla ditta Bertoni di Milano. I gruppi baltici e slavi sono stati raggruppati da alcuni linguisti alle lingue balto-slave. La sorella minore, Urszula, è anche lei una giocatrice di tennis. "I denti anteriori erano aguzzi e ricurvi verso l'indietro." Dopo la sua breve carriera atletica è diventato un soldato professionista. Il suo areale comprende il Mar Caspio e il Mar Nero. "Era proprio Bobby l'uomo che volevano uccidere." "Gioca nella ""Segunda División"", la seconda serie del campionato spagnolo." Ora è la principale cattedrale della diocesi. Apparentemente nessuno si presentò a reclamare la ricompensa. Si occupa delle nazionali e dei campionati maschili e femminili. È attualmente retta dal vescovo Clifton D. Daniel. "La carrozzeria torinese Garavini, nel secondo dopoguerra, introduce l'uso del duralluminio in ambito automobilistico." Rappresenta il debutto di Orlando Bloom sul grande schermo. "Ambrose fa amicizia con Bill, e quest'ultimo gli chiede della sua ultima rapina." Corre lungo la catena montuosa delle Ande. Clifford abbandonò il progetto poco dopo, pare per dedicarsi alla fede cristiana. È considerata una delle grandi dive del cinema muto italiano. "Dovrà così imparare a volare e a trasformare denti da latte in monete d'argento." La proposta venne però abbandonata in seguito alla resa del Giappone. Alcuni esempi si verificano anche in Gallia e in Gran Bretagna. In agosto i residenti abolizionisti si riunirono per rigettare formalmente le nuove legislazioni pro-schiavitù. Il Portogallo chiude il torneo al terzo posto. Konrad, figlio di un povero mugnaio, vorrebbe sposare Marie, figlia di un mugnaio ricco. Il Fulham di Roy Hodgson ha vissuto la stagione più fruttuosa della sua storia. Per me fu una pugnalata. "Il premio ""Best Play"" è stato assegnato una sola volta." Si nutre di crostacei, policheti, molluschi, echinodermi ed altri invertebrati acquatici. Il corpo termina con alcune appendici o setole terminali. Si dice che fosse una bambina albina. Enrico Quaresima. Il regime fascista dichiarò orgoglioso che la mafia era stata sconfitta. Il Museo del Louvre detiene delicate sculture in avorio di putti da lui realizzate. In entrambe le serie cinematografiche, Imhotep è il principale antagonista. Il Kuressaare vince lo spareggio e rimane in Meistriliiga. Gianni Martucci Di Fusco sono caratteristiche le rappresentazioni dei cavalli, di cui è considerato uno specialista. "L'incarico fu quindi affidato a Otello Martelli, che portò a termine il film." Questa iconografia deriva dal Vangelo di Giovanni. Il mio palazzo è una stalla di pecore. Da qui si può godere di una vista panoramica sulla città. Il movimento era quindi una rivoluzione permanente, dove ogni istituzionalizzazione era bandita. "Il documento pontificio assegnava, inoltre, l'incarico di designare i giorni legati all'indulgenza all'Ordinario." Tale dispositivo viene spesso utilizzato in accoppiamento con una molla. Furono loro a raccogliere a malincuore i cadaveri dei loro colleghi. Non meno rilevanti sono anche Bonn, Dortmund ed Essen. Questo atto si è trasformato in una tradizione in alcuni ambienti. "Aveva il compito anche di annunciare ai sudditi i proclami dell'imperatore." "Questi fondava la fabbrica di ""San Cristoforo""." La Milan era quindi la berlina alla base della gamma Mercury. "Tuttavia volevano abolire anche l'ultimo tassello della disuguaglianza umana: la proprietà privata." Afferma di dissociarsi dal presente distratto che non vede le cose essenziali. Si utilizzavano aste di bambù e si ricadeva su un bacino ripieno di segatura. Di solito, in ogni caso, non si mischiano più tipi di carne insieme. "Esistono due video musicali di ""I Wanna Be Your Lover""." "I Soft presentano il materiale dell'album in preparazione ed ottengono un grande successo." Pierre et Marie Curie The Sixth Sense Nei suoi ultimi anni, sembra che Gung Ye cominciasse a soffrire di paranoia. "C'era anche una versione del Challenger senza torretta per il tiro antiaereo." Questo fu il primo gol che segnò in nazionale. Il governo di Shelburne proseguì sostanzialmente i negoziati di pace a Parigi. Ichi the Killer Entra a far parte degli X-Men come insegnante. La baronia comprendeva la città di Civitate, fortificata, e una porzione della Capitanata. Apocalisse di Pietro "Contestualmente è stata svelata la lista tracce dell'album." Vinse inoltre cinque titoli mondiali su strada e quattro su pista. Da lei ha avuto quattro figlie, Ava, Ali, Autumn ed Alexis. Appena si rimettono sulla strada incontrano tre componenti di una pattuglia partigiana. John Alexander era il detentore del titolo. La scansione può essere effettuata automaticamente mediante un client a riga di comando. Fu svincolato dopo essere stato tormentato dagli infortuni la stagione successiva. Due poliziotti, Frank e Werner, indagano su un giro di pedofilia. "Si tratta di una mensola, incastrata all'altezza della spalla." I testi sono di Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi, musiche di Vittorio Nocenzi. Le tenebre misero fine ai combattimenti. "Suo figlio, Annibale Lippi, fu anch'egli architetto." La sede fu successivamente spostata a Torino e la direzione a Milano. Queste sono dovute ai due anelli aromatici condensati presenti nella sua unità ripetitiva. La lettera non fu convincente: la corte marziale avviò il procedimento contro di lui. La corporatura di Drake è buona, ma non eccessivamente muscolosa. Nonostante la morte di Dennis, i Beach Boys decisero di continuare la loro attività. Una nuova faida nasce tra Mustang Pete e Slippery Slim. Forma parte della regione storica del Béarn. Fortunatamente lasciano integri sia i mobili Bauhaus, sia un dipinto di Piet Mondrian. "Entrambi, infatti, temevano di essere assassinati l'uno dall'altro." È in lingua originale. Come conseguenza viene nuovamente incarcerato. Ciò significa che tutte le frequenze hanno la fase zero. In Italia ne sono usciti sei. "Ha ricoperto l'incarico di professore universitario in Lingue semitiche comparate all'Università di Pavia." Questi a volte sono raffigurati intenti a convincere giovani donne a partecipare ai Sabba. La pratica è altamente pericolosa e vi è il rischio di gravi lesioni. Quella da trasferta era invece completamente blu scuro, con inserti celesti. Il mio distacco progressivo è cominciato allora. Fra le persone da lui giustiziate si ricorda Horace P. Gauge. Terminata la dominazione romana, vi si insediarono prima i Longobardi e quindi i Franchi. Durante la preistoria era una terra fertile, adatta alla vita umana. Nessuno dei due programmi di sostituzione è mai stato mostrato sullo schermo. Chiude con due punti, con una sola vittoria in sei partite. È uno dei monumenti più noti di Hangzhou. Nella versione originale il film è in dialetto bolognese con sottotitoli in italiano. Spesso la sindrome di Kawasaki esordisce dopo patologie virali non gravi. Anche fra gli storiografi non-romani le testimonianze sulla cultura cartaginese sono spesso in disaccordo. "All'altezza della situazione, invece, l'impianto frenante misto con servofreno." "Scrive quasi tutte le canzoni e tutti i testi all'interno del gruppo." La statua oggi è di proprietà privata. Il contenuto era molto diverso. Da questo gruppo prendono il nome tutte le Alpi Dinariche. Il suo trionfo portò a sette anni di pace nel nord. "Da ciò è scaturita l'idea di fare un gioco ""spaventoso"" con ""animatroni""." In tale storia i sotterranei fungevano da base per i diversi rivali di Paperone. "L'interno è ricco di testimonianze artistiche di epoche differenti." Il convento conobbe alterne vicende. Alcuni corpi furono ritrovati nel corridoio altri ancora ai loro posti. Il loro nome li definisce come contenuti nel nucleo delle cellule. In Italia la prima edizione è stata pubblicata dalla Raven Distribution. Era intenzione di Nagy avere il Cincinnati Ballet autonomo, come una società di professionisti. "Indiana significa letteralmente ""terra degli Indiani""." "È l'area meno popolata della Cina, nonché la terza area meno popolata del mondo." Dal matrimonio però non nacquero figli. E, dopo molte peripezie, celebra il suo romantico matrimonio con Stevie. "I rapporti tra uomini e animali ""dovranno"" cambiare." È usata per le gare di esibizioni. Ha un carattere intrattabile e troppa fiducia in sé stesso. Il film non ha una storia uniformemente delineata, ma lavora per scene. Partito Popolare Serbo "Il sito romeno è centro unico per l'Europa centrale." Il corpo è ovale con scaglie piccole. "Era comandante dell'esercito, con un contingente ai suoi ordini." Dodici anni dopo, il nuovo club ha raggiunto la prima divisione. Le carte assorbenti riproducono epigrafi o bordi di campane. Poco dopo viene ingaggiato dallo Sporting Lisbona in un ruolo dirigenziale. War Dogs Frattanto i pezzi della collezione venivano gradualmente alienati e dispersi. Loren Shriver I due si rifugiano negli acquedotti della Terra del Fuoco per riprendere le forze. Il suo studio fu rilevato alla sua morte dagli allievi Morelli e Bardelli. "A quanto si dice, Parker rispose: ""Siamo tutti americani, signore""." "Con ""Sterminio"" vince il Premio Ubu come ""miglior regia""." "Inoltre l'album le fa vincere un Grammy Award come miglior artista emergente." "Fin da giovane Bogdanovich si interessò al teatro, all'arte figurativa ed alla critica cinematografica." "Bellevue è una parola francese che significa ""bella vista""." Tuttavia la spedizione navale inglese si rivelò un fallimento. Tom viene invece messo in gabbia con Spike e Tyke, che lo assalgono. È invece permessa tra due parti interne, anche in successione. Connors sceneggiò diversi episodi. In questa partita viene espulso. Non è possibile stabilire definitivamente se Eracle fosse effettivamente figlio di Alessandro Magno. Glory of Love "La ""koiné"" parlata in ogni caso è un fatto distinto dal ""piemontese letterario""." "Si aggiudicò anche una tappa alla Vuelta al País Vasco e una all'Eneco Tour." "L'alta torre è invece una torre dell'acqua." Le mascelle possono anche essere di colore più chiaro. Perciò decide di vendicarsi. Per decenni il museo divenne luogo di riferimento per studiosi internazionali di etnomusicologia. "La pioggia cessa all'inizio della fase decisiva." La gente estone si prese per mano e la tradizione ebbe inizio. "Le modifiche che Nixon ottenne con il ""bombardamento di Natale"" furono superficiali, pura ""cosmesi""." "Ha due sorelle, Carly e Shanna, e un fratello più grande, l'attore Chris Evans." La canzone fu scritta dalla Jackson in collaborazione con Jimmy Jam e Terry Lewis. Anche in questo terzo anno le regole principali rimangono invariate. Ogni squadra nazionale è costituita da quattro studenti e due consiglieri. È un gas incolore, inodore e non infiammabile. Tutti i testi erano proposti in italiano, inglese e spagnolo. Questo permise il loro accesso solo ad alcuni tipi di lavori, ad es. Born That Way Fallirà miseramente con tre sconfitte su quattro. La struttura poteva essere utilizzata per la termoregolazione. Róbert Antal "Avevano anche cambiato il nome ""Tirolo"" in ""Baviera del Sud""." "In generale, i geologi suddividono le unità in ""inferiore"", ""medio"" e ""superiore""." "La parte alta dell'antico sentiero di Via Ripa è stata ripristinata ed è percorribile." Ai funerali il Dottore tenne un discorso commemorativo su di lei. In quel momento si sentono dei grugniti disumani. La mortalità infantile è molto alta. Fino ad ora la protesi è stata impiantata su sei volontari. Cass fu sepolta al Mount Sinai Memorial Park Cemetery di Los Angeles. "Fu anche, fino ad allora, l'unica stazione con tetto in legno." Era disponibile in due versioni di carrozzeria, roadster e berlina. Talvolta la necessità compulsiva di disegnare è accompagnata da quella di scrivere. El Rosario è un capolinea superficiale. "In esso i ""mutaforma"" formano un'unica memoria e coscienza collettiva, condividendo emozioni e sensazioni." Da ricordare anche la settecentesca chiesa di San Valentino, in località Costa. La configurazione del resto è chiara. Pinus: nome generico in latino del pino. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. Ha poi militato nel in Serie B, in prestito per una stagione. Formano gruppi separati di maschi e di femmine con i piccoli. La placenta subisce modificazioni nello sviluppo del feto. Le orchidee beneficiano di associazioni simili. "Studiò presso l'Università di Padova, laureandosi in giurisprudenza." "Anche l'amministrazione della giustizia venne affidata a giudici itineranti di nomina regia." "A poco a poco l'autore riconquista l'amore per la vita." Piccolo viene attaccato e sconfitto da un gruppo di combattenti in ombra. Parassita soprattutto i rondoni. Il sasso diede poi origine alla roccia. Mensilmente viene svolta una messa in polacco per la comunità polacca. "Aiutò anche Spike Milligan dopo la sua depressione con il ""The Goon Show""." Nel mese di Settembre viene ammessa alla Stanford University. Cabella fu anche per diversi anni consigliere comunale. La medesima cosa vale per le domande incrociate dei supporters. Il suo sistema di numerazione è ancora il più usato. Marilyn Jordan vive nel lusso grazie al marito Martin, un facoltoso imprenditore. Il territorio fu infine annesso negli stati pontifici. Ebbe una sorella, Gertrud che morì giovane. Il Ducato di Sassonia venne diviso in tre parti. "Chiedo solo clemenza e niente di più.""." Steven Seagal è il produttore della pellicola. Esteriormente questa versione si distingueva per i cerchi dotati di coppe ruota cromate. Molti parchi e giardini fioriti si possono trovare in tutta la città. La riorganizzazione statale napoleonica fece sparire il sistema feudale. "La canzone ""Rosso di sera"" è presentata al programma televisivo Pop Corn." "Sotto la sua guida vennero sviluppate un'ampia gamma di nuove funzioni." Rimane ancora molto popolare soprattutto nei paesi di lingua spagnola e in Italia. Morì in seguito a una breve malattia, lasciando la moglie e quattro figli. Questo avrebbe provocato un effetto di miraggio, riflettendo i raggi luminosi provenienti dal suolo. Si dichiara ateo ma sottolinea di essere affascinato dalle religioni. A quel tempo, Guglielmo da Milano ricopriva la carica di abate. Iniziò una nuova carriera come ballerina e spogliarellista. Fa parte di quella “comunità teatrale combattiva che propone uno sguardo diverso sull’Altro”. Inizia la sua attività professionale insegnando e entrando a lavorare alle Acciaierie Terni. Ora Boss, dopo aver scontato dieci anni di carcere, viene rilasciato. Le attività principali sono la pesca e la coltivazione della palma da cocco. Raramente il defunto veniva messo in tombe; piuttosto veniva gettato in una grotta. Compito del proletariato rivoluzionario è pertanto quello di distruggere la macchina statale. "Questa stanza è sempre usata regolarmente per l'organizzazione di eventi." "L'ultimo è la Campana Acquatica: il vecchio si immerge all'interno della campana." La soluzione più semplice era quella di sviluppare un idrovolante di grandi dimensioni. Il consorzio aveva ora la facoltà di segnalare ai tribunali gli abusi più gravi. "La trama è vagamente ispirata alla commedia teatrale ""La tempesta"" di Shakespeare." "L'impianto frenante è a doppio circuito diagonale con dischi anteriori e posteriori." Uno degli allievi più illustri della scuola fu Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo. Il Finnmark è una parte della Lapponia, che si estende su quattro paesi. "Il lungotevere si trova nella zona del foro Italico, già ""foro Mussolini""." "Botticelli aveva dopotutto lavorato effettivamente per la corporazione con la ""Madonna della loggia""." Lo spettro dei raggi-X di una cometa quindi, fornisce principalmente informazione sul vento solare. È stato fra i più ammirati pianisti di musica leggera della sua generazione. Le donne nella navata centrale del santuario camminano in ginocchio battendosi il petto. "È in seguito allenatore della prima squadra dei biancorossi nell'arco di tre diverse stagioni." Inoltre era loro proibito di comunicare con chiunque al di fuori delle pubbliche udienze. Insieme alla crusca, è un sottoprodotto della macinatura dei cereali. Del fregio dorico a metope e triglifi restano solo alcune tracce. Un altro miracolo accade: dal cielo giunge un suono di campane. Amante della natura, sviluppò una conoscenza quasi professionale di uccelli e fiori. Il capitano degli Ussari Venne girato in Pennsylvania. "Nestore, dopo i sacrifici rituali, invita Agamennone a schierare l'esercito." Nonostante i danni alle arcate del secondo livello, la struttura resistette. Anne Hurley Megan dice a Kimberly che dubita dei sentimenti di Michael per lei. Patricio Julián Rodríguez Le sue virtù furono celebrate anche da Umberto di Romans. Il successo fu straordinario, e furono necessarie diverse repliche. "La ""placca"" riprende le medesime decorazioni della medaglia." È presente anche il trattatello di Newton sugli acidi. Diversi autori si contendono la paternità del testo. Simili a quelle delle altre cernie. Femmine gravide con un embrione sono state catturate nel Borneo a metà giugno. "Ha interpretato Allegra Coleman per un finto servizio fotografico per la rivista ""Esquire""." Senza queste informazioni Jellicoe non poteva mandare in azione la sua flotta. Si copre con un mantello che in realtà è una corazza. Tale campana è lesionata e ha bisogno di una rifusione. La pelle islamica è spesso lavorata con modelli simili a quelli già descritti. La famiglia decise poi di seppellirlo nella sua città natale Tbilisi. Nelle fasi più tardive ulteriori alterazioni si verificano a carico della cornea posteriore. Venne anche in Italia. Un altro brano, ancora più frammentario, sembra introdurre il racconto di una visione notturna. Venne ammesso al Magdalene College di Cambridge dove studiarono anche altri membri della famiglia. La città di Milano gli ha dedicato una via. Altri suoi ritratti sono conservati in musei del Cile e del Perù. Le restanti due vennero cedute alla ferrovia Mantova-Peschiera. Jana Ina è nata e ha vissuto buona parte della sua gioventù a Petrópolis. Fu costruito un muro per separare la proprietà dai binari. Questi si fanno onore durante la battaglia di Lepanto. Carlo era padrone della Neustria, la guerra era finita. Ma gli umani intervengono, impedendo il genocidio, e stabiliscono un accordo con gli mri. Il confine occidentale è rappresentato dalla Penisola di Seward e dallo stretto di Bering. "Egli prese la nazionalità russa e si convertì all'ortodossia." Il professore ha pronunciato e registrato una formula contenuta nel libro sul nastro. Il lo ha inserito nella sua Hall of fame. "La chiesa è in stile pre-romanico e presenta all'interno una copertura a capriate." La sede del consiglio si trova a Glen Waverley. In Cina, vedere un ragno ha invece un significato di buon augurio, talvolta codificato. Questo è il motivo per cui molti campionati non vennero decisi. Rientra così nel filone cameristico tutta la letteratura per uno strumento solista. April riceve una notizia terribile, ha perso il bambino. Inoltre inviava camion ai campi di concentramento con la richiesta di lavoratori. Rhine licenziò quindi Levy e rese pubblica la frode in numerosi articoli. "Si individuò quindi un'area appena al di fuori dei confini delle vecchie mura." Con la fine del conflitto le monache si insediarono nuovamente presso il convento. Il partito ebbe diffusione anche in Inghilterra. Ogni fase ha una differente durata a seconda della specie. "Il re, inoltre, nella versione di Basile è sposato ad un'altra donna." Aumentò anche il numero di manovre di addestramento. Nello stesso periodo iniziano i primi concerti nel nord Italia, con recensioni incoraggianti. Bart è il suo bersaglio preferito: quando accade qualcosa sembra essere sempre colpa sua. Condannato a morte, fu giustiziato mediante fucilazione. Henry Sewell Da questa fascia deriva il nome scientifico della sottospecie. "Appena l'uomo va verso la macchina, scopre che non ha più il motore." Presto arrivarono dei rinforzi da Olinto, e lanciarono un secondo attacco contro gli ateniesi. "Il simbolismo del muro è una scelta personale dell'artista." Dipinse anche facciate di abitazioni, di chiese e maioliche per il savonese Boselli. In età medievale il borgo fu costruito ex novo, con mura di fortificazione. Il castello divenne, durante la seconda guerra mondiale, quartier generale della Luftwaffe. Il livello è mantenuto costante da un presumibile canale di scarico. Oltre a recitare, doppiò anche gli effetti vocali del Bigfoot. Michele Geraci Recenti ricerche, però, hanno dimostrato che è più raro di quanto ritenuto in precedenza. "Ogni episodio descrive la vita di ciascuna delle parti della popolazione all'interno di Weird." Le squame si dividono in esterne ed in interne. Torna in Serie A dopo nove anni passati nella serie cadetta. Questa caratteristica lo rende sicuro come se fosse denaro contante. Il comune non ha frazioni. Il mistero è capire come mai dei segnali radio vengano da Plutone. "Morì nel castello di Rochefort-en-Beauce all'età di settantadue anni." "Nello stesso periodo svolse l'incarico di direttore diocesano delle vocazioni." Il Gruppo South prevedeva inizialmente gli incontri Birmingham-Sandwell, London-Portsmouth, Sandwell-Portsmouth e Birmingham-London. Hahn e Meitner continuarono comunque a corrispondere per lettera. Ma i suoi colleghi, avendolo scambiato per un terrorista, spararono contro di lui ferendolo. I Giannizzeri vedevano la guerra come parte di una macchina militare ben organizzata. "Fu l'ultimo film della carriera di Carol Dempster che poi si ritirò dagli schermi." Questo edificio, in seguito è stato demolito. Sotto il suo comando le truppe ingaggiarono combattimenti coronati da successo vicino a Smolensk. Grace è stata a letto con Jack, e anche con Grant. Infatti il suo impiego ed uso è alquanto raro. António Xavier Sofia Carlotta La coppia rimase insieme per trenta anni, sino alla morte di lei. John Langley "Tuttavia, molti astronomi esprimevano scetticismo circa l'esistenza di questo oggetto." Studiò contabilità al Trinity College di Dublino per seguire le orme paterne. Nonostante la trasformazione della Ceva-Ormea in ferrovia turistica, nessun treno storico vi effettua fermata. Così rinnovato, il locale venne chiamato, dal nome del suo proprietario, Teatro Cerruti. Tom Davis In pratica, il partito era costituito da due strutture parallele. Se fosse stato punito, sarebbe stato costretto a copiare i passi della Bibbia. Ora è pertinenza di privati, dopo vari passaggi di proprietà nel tempo. La divisa casalinga è composta da una maglietta bianca, pantaloncini neri e calzettoni bianchi. È anche possibile esplorare i punti di interesse creati dagli utenti pubblici. Walker Russell Molte delle sue funzioni sono state gradualmente aggiunte nel corso degli anni. Haru riesce a sconfiggerlo, ma la vittoria costerà la vita a suo padre. Regole di classifica È stata una grande sorpresa per me. Rilasciando Alt si otterrà il simbolo. Insomma, una sorta di Pauline italiana. "Ad Arrakis è intitolata l'Arrakis Planitia su Titano." Gli interventi proseguirono fino al Seicento, con alcuni ampliamenti decisi in seguito. "Sulla pietra tombale è scritto ""Tu mi sei caro""." Se confermato, questo sarebbe un esempio notevole di Lazarus taxon. Patrick de Oliveira Vieira "I tre arci-cancellieri e l'arci-maggiordomo non usavano segni distintivi." "Teresa scopre che alla festa ha fatto sesso con Julio, drogato anch'egli da Alvaro." Durante la sua guida il clan divenne uno dei maggiori sostenitori della famiglia Shimazu. "Come sottotitolo, Buzzati pare prevedesse la scelta tra ""L'ultima volta"" e ""La morte borghese""." Le bellezze naturali circostanti ne fanno inoltre una rinomata località turistica. "La Dark Horse Comics ha prodotto una graphic novel basata sul film, intitolata ""Pathfinder""." "Egli era l'unico figlio della coppia e venne educato con tutori privati." Dopo un lungo periodo di abbandono sta vivendo una riscoperta. È una spada con una lama stretta e leggermente ricurva verso la punta. Molti alimenti possono essere farciti, tra cui carni, uova e ortaggi. Tale comando non è sempre già installato. In questa edizione ne sono stati assegnati sette. Finché morte non ci separi Vengono fondate nuove colonie e insediamenti su altri pianeti. Si devono poi aggiungere alla cottura acciughe e capperi secondo il gusto. Nel medioevo è stato un castello alle dipendenze di Fermo. "L'album è prodotto da Ezio Leoni." Un nipote di Rudd, Robert Jr., fu assistente di Robert Sr. In questo periodo conosce Leda, che diventerà sua moglie. Riuscì ad essere la massima autorità di Zara al posto di un ustascia croato. La Fabrizi subì pesanti danni, mentre il convoglio italiano venne interamente affondato. In copertina sono rappresentate quattro persone, simboli delle quattro stagioni. Poi passata al principe di Castagneto Nicola Caracciolo. Il tempio è uno dei più imponenti edifici di Belgrado. Viene utilizzato dalle compagnie facenti parte di Star Alliance. Inoltre lavorò al restauro di Alta Valdera e del Comune di Peccioli. Nelle intenzioni del regista è una pellicola sperimentale e anticonformista sulla vita di Cristo. Molti ungheresi fuggirono dalle terre invase dai Turchi e si stabilirono in città. Insieme a Otto Flake e Ernst Stadler pubblicò diverse riviste e poesie. Ha acquisito la tecnica della ceramica con le sue valenze artigianali. "Batman respinge Andrea, definendola un ""killer"", e quindi non più degno della sua considerazione." La contea passò quindi al loro unico maschio Cristiano Federico. I biancoblu riconquistano così la terza serie dopo tre anni in Seconda Divisione. Successivamente vennero aggiunti i nomi dei veri autori. La repressione anti-giacobina di Parigi dilagò nelle province. "Questo sistema, affine al sistema statunitense dell""'affirmative action"", lo precedette di oltre un decennio." "Anche l'interno risponde ad una grande semplicità architettonica e decorativa." Dopo la morte di Cromwell il potere passò nelle mani del figlio, Richard Cromwell. Erano state originate dal dio Sole e destinate a guidare il genere umano. "Fa parte della Comunità montana ""del Vomano, Fino e Piomba"", della quale è sede." Il presidente del sodalizio era Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi. Difatti Tira, come si racconta nella trama, è affetta da duplice personalità. Tuttavia questi braccialetti non sono conteggiati nelle classifiche. Il braccio poggia su una piattaforma orizzontale, ed è legato al suo posto. Madame Thénardier, arrestata con gli altri, finisce per morire in carcere di malattia. "Di seguito viene riportata una classificazione di alcuni strumenti utilizzati in ""laboratorio chimico""." Gli occhi sono molto piccoli. "Quest'ultima possibilità è vietata dalla relatività generale di Einstein." Le tartarughe possono anche staccarsi dal muro in certe zone. "Caserta vuole vivere""." Come molti giocatori della sua epoca, Hutson giocava sia in attacco che in difesa. Altri invece la ritengono di disegno del maestro ma scolpita a più mani. "Le prime competizioni ciclistiche si svolsero nella seconda metà dell'Ottocento." Giurò loro che avrebbe combattuto con loro fino alla morte. "Ad un certo punto, sotto l'azione della Discordia, inizia una progressiva separazione delle radici." "La lista degli utenti è ordinata per l'ultima attività piuttosto che per l'ultimo accesso." I colori della divisa da gioco sono rosa e nero. Il secondo atto si svolge di pomeriggio, fuori della tenuta, qualche giorno dopo. Il presidente del consiglio detiene il potere esecutivo del dipartimento. Una moglie giapponese? I bordi sono interi o poco dentati. Ma lui rifiuta perché Saladino gli ha salvato la vita. Dal vento greco è derivato il nome di persona Euro. Soldato Bob: elementale di tipo sconosciuto. Fratello minore di Alfredo Binda. Fammi vedere! La nave batté quindi per un periodo bandiera finlandese prima di tornare nuovamente tedesca. "Fu anche attiva nella cura dei bambini e l'educazione cattolica delle giovani donne." Tutto questo doveva essere replicato in numerosi esemplari. Molte idee matematiche vengono illustrate tramite applet. Questo causa la sovrapproduzione di citochine. "La sua pista è il ""Fiale di Roo""." La capitale del suo impero è Mingo City, così chiamata in suo onore. Giocò anche come safety e wide receiver durante gli allenamenti. "Una gran parte di esse è allestita nei locali storici dell'ex monastero." Nella seconda il contratto di donazione. La crisi familiare si accentua quando Nathan inizia una relazione con la McBain. Politicamente era vicino alle posizioni del leader nazionalista Mustafa Kamil, fondatore del Partito Nazionale. Tra i suoi promotori vi fu anche Claudio Fava. "Dopo poco tempo fece il percorso inverso, tornando al ""Corriere""." "Trovò lavoro presso il quotidiano ""El Sol"" scrivendo per la rubrica femminile." Il dottor Jekyll I polli sono onnivori. Il dito indice rappresenta il campo. "Repertorio di figure, simboli e soggetti e dei relativi motti""." Giocò anche nelle nazionali giovanili svedesi di cui divenne capitano. Dopo la seconda guerra mondiale fu occupata dal Ministero serbo della Costruzione. "Sia ""G"" un grafo e ""m"" il numero di accoppiamenti di ""k"" spigoli." Dopo essersi salutati, lei sale in macchina e parte. Vinsero inoltre, secondo consuetudine, il torneo di pallacanestro. Ha scritto due libri su Annie Besant e molti lavori di ricerca psichica. Danny McDonagh è il direttore del torneo. "A ricordo dell'impresa la stessa contrada prenderà il nome di Aquilia." Questo campionato nazionale è diviso in due gironi. Qui si trovavano le nuove cucine, collegate al corpo centrale da un corridoio. È il più importante centro commerciale degli Llanos Orientales. "La sua vena melodica si denota nell'attenta scelta di raggruppamenti di temi assai gradevoli." Ciò comportò la sua espulsione. È servita inoltre dalla ferrovia Cagliari-Golfo Aranci. Il corpo celeste completa due rivoluzioni al mese nella direzione opposta al centro dell’epiciclo. La maggior parte delle donne hanno un aborto spontaneo, senza interventi. Campanile a vela posto sul fianco sinistro. Questo pesce ha un aspetto molto strano ed assolutamente inconfondibile. Del gruppo fa anche parte la ballerina argentina María José Sánchez. Venne multato al pagamento di mille marchi. "Venne inumata nel ""Mausoleo Elena Pavlovna"" di Ludwigslust, chiamato così in sua memoria." Così Bitossi scattò e si sbarazzò facilmente di Guimard. Attualmente fa parte del Warner Music Group. Cominciò a bere molto e a sentirsi male. In Coppa Italia la squadra varesina viene sconfitta in finale dalla Snaidero Caserta. Poi, invece, il suo atteggiamento subisce un brusco voltafaccia. De Groot. Quando gli spagnoli arrivarono a Veracruz per ingaggiare battaglia, i pirati fuggirono in mare. I primi due e gli ultimi due sono di Yom Tov. Era un grande esperto di cucina regionale, tanto da aver tenuto anche dei corsi. "Il significato può essere interpretato come ""forte"", ""robusto"", ""coraggioso""." "Risale ai primi del cinquecento invece la scultura in pietra della ""Madonna col Bambino""." Salvatore Pescatore che diventerà il suo maestro, soprattutto anche in diritto societario e bancario. Il display museo sotto il monumento comprende antichità provenienti da vari paesi musulmani. Lee Young-ik In un finale convulso Quentin, sempre più deforme, permette al detective di ucciderlo. Conseguì lo stesso risultato due anni più tardi agli europei di Parigi. Nel frattempo, Pony accetta di avere un rapporto sessuale con Frank. "Assieme al duo firma anche la prima edizione di ""Buona la prima!" Chi può dirlo? "Pare che la parola sia un’errata italianizzazione dell’espressione “""gran’t ort""”, grande orto." Nei pazienti con insufficienza epatica è necessario prestare particolare attenzione durante il trattamento. Ebbe in seguito incarichi diplomatici, come legato in Austria, a Bologna e a Ferrara. Fu poi richiamato dal prestito dallo Stabæk. La conservazione dei resti si deve alla composizione acida del terreno. Sono innocente "Quest'ultima ha due caratteristiche da sottolineare." "L'organizzazione ritmica, assume essenzialmente tre forme diverse che possiamo a volte trovare anche sovrapposte." Il titolo è stato vinto dal Volley Gonzaga Milano contro la Sisley Treviso. "Non vi è alcun significato simbolico nell'indossare un tale anello." Ci sono stati molti piccoli scontri fra le minoranze greche e le autorità albanesi. È anche probabile che da giovane fosse entrato nella bottega dei Vivarini. Crea regolarmente degli album che spaziano dal genere fantasy alla fantascienza. Questa edizione non prevedeva retrocessioni. Reggie Johnson È situata nello stato del Somaliland. "La sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Saronno è intitolata ai due aviatori." Figlio di Giulio Camillo era Ercole, nato probabilmente in Francia. Il paese si trova su uno sperone elevato consente una visione panoramica. Oltre il cielo "L'unità di misura prende il nome da Blaise Pascal, matematico, fisico e filosofo francese." E ai suoi guru;... Sono stati inoltre aggiunti i testi dei brani. Frequenta la Schechter Day School Network e la Niles North High School. La corrente elettrica fa incendiare le decorazioni e la scuola va in fiamme. I portali del centro abitato hanno stipiti ed arco a tutto sesto. Nella circostanza conosce il regista Enzo Trapani, che dirige le trasmissioni. "Il mercato si apre con l'acquisto del centro italo-argentino Diego Corral proveniente dall'Olimpia Bisceglie." Nel mese di agosto dello stesso anno, venne nominato legato pontificio della Marca anconitana. Il circolo organizzava regolarmente le regate per grossi panfili da crociera. Cantato in tedesco da artisti austriaci. "Il campionato fu vinto dall'América de Cali per la quinta volta nella sua storia." Gli elementi a favore sarebbero la suspense e il livello interpretativo degli attori. "Oggi il toponimo viene anche utilizzato per indicare un'area urbana situata nella valle stessa." Sconfitto il re, il castello venne reso inoffensivo. Lì vi trovano Dell, figlia di McGuire, della quale Connor si invaghisce, ricambiato. Ritornato a Milano, fu nominato professore di statistica nella Facoltà di Scienze. "Il raggiungimento delle clausole dell'armistizio fu complicato da contrasti sul futuro assetto della Germania." "I Juno Awards sono premi canadesi che riconoscono i migliori traguardi raggiunti nell'ambito musicale." Nel remix Mina canta alcuni pezzi del brano. Ferdinando prese parte alla Guerra di successione castigliana. John Murphy Le testuggini hanno una buona vista: sanno distinguere forme, colori e riconoscono anche persone. Tutte le isole sono state in precedenza parte delle Antille Olandesi. Lotte torna quindi sul luogo della tragedia per portare dei fiori ai genitori. Canottieri Padova Sono necessari due giorni d’astinenza per ottenere la massima quantità. Il duo ha pubblicato sei album in totale. Attualmente è la sede della Università di Huelva. Prodotto dalla Encore Pictures. Il risultato questa volta è quello sperato e Cartman viene premiato con dei biscotti. "Tentò anche di ottenere la corona imperiale ma gli fu preferito Massimiliano d'Asburgo." Dopo un triennio in squadra, si trasferì allo Hødd ed in seguito allo Haugesund. Cronologia del colonialismo Entrambi vengono frequentemente utilizzati nella grammatica del dialetto catanzarese. Viene eseguito a passi molto piccoli e richiede meno spazio del valzer. Oggi, di conseguenza, il partito si definisce un partito pluralista, umanista e democratico. Continuò la sua opera di formazione professionale anche dopo il suo collocamento a riposo. "L'acufene è solitamente un fenomeno soggettivo, tale da non poter essere misurato oggettivamente." Un suo amico, Grant Hamilton, lo va a trovare nella sua nuova casa. È un metodo drastico, in quanto si tratta di una sterilizzazione tendenzialmente permanente. Il chitarrista interpreta il pezzo avvalendosi di una Fender Stratocaster. "È fratello di Claudio Vandelli, anch'egli ciclista." "Il titolo di lavorazione fu ""Texas Law""." È sepolto con altri confratelli nel cimitero della Santa Croce a Notre Dame. "Il corvino blu, viaggiatore in passato, musicista, amante dell'arte." Queste comprendono la Guyana britannica, Dominica, Grenada, Saint Vincent, Tobago e Trinidad. "L'interno è a croce greca; al centro si innalza la cupola." A Finale Emilia, infine, si parla un dialetto di tipo ferrarese. Sul disco sono tracciati dei segni che indicano il trascorrere delle ore. Non è noto quando essa fu abbandonata. I dipendenti che si aiutano reciprocamente nel recupero costituiscono le fondamenta di Narcotici Anonimi. Inoltre ogni limite, se esiste, è unico. Sono concepiti per essere condotti manualmente. Anche con un modesto telescopio la Luna mostra tantissimi dettagli superficiali. "Di recente l'edificio e il piano binari hanno subito una radicale ristrutturazione." Tra gli insegnanti della Università Brown va ricordato lo storico e biblista Morton Smith. Questa è la selezione naturale. Egli lo ha sempre saputo. In tale versione la corona ha aspetto di corona turrita con rostri e àncora. Da allora milita nel girone sud di Vtoroj divizion, terza serie del campionato russo. Il moderno mascolo in acciaio può essere prodotto per tornitura o per fusione. Tuttora è presidente di San Marino Telecom con sede a San Marino. "Ognuno lascia l'Alþingi e si prepara, tra presagi e profezie, per il gran finale." Furono tutti conquistati dopo lunghi assedi e una forte resistenza dei difensori Rajput. Primo tempo per Felipe Massa su Ferrari. Il suo capoluogo è Ajmer. Fu battezzato così in onore di Psiche, figura della mitologia greca. A questo punto le Beautiful People si sciolgono definitivamente. Sei fuori. Nasce e cresce a Mugnano, comune alle porte del capoluogo campano. Le pinne sono ridotte, così gli occhi e la relativa porzione cefalica. "Dopo alcune ore gran parte dell'equipaggio è stata tratta in salvo." Il profiler si rende conto che qualcosa di terribile è successo a Maeve. Sono inoltre attivi impianti sciistici di risalita sul monte Cazzola. "L'anno successivo non trova sistemazione, ""scendendo"" tra i dilettanti." Il segretario fu Giuseppe Gené. Agesilao Milano scrisse anche una sua difesa nella notte precedente la condanna. "Due monomeri si avvolgono uno con l'altro per formare un dimero chiamato coiled-coil." "L'opistosoma è beige con chiazze marroni; i tergiti sono marrone scuri." Le decorazioni sono sobrie, caratterizzate dalle fasce orizzontali e verticali. "Tocca a Jane dare l'orribile notizia a Jim." Nel frattempo, due bambini entrano in casa sua e guardano in giro. Il suo scopo primario fu quello di predisporre la nuova costituzione della Germania. Il primo caso per Sophia nella squadra omicidi inizia con una normale sparizione. Effettua tre fermate intermedie tra la stazione a valle e la stazione a monte. "Espone a Fabriano presso il Chiostro Quattrocentesco ed a Roma alla Galleria ""Appia Antica""." Ma il film non viene accolto con giudizi positivi dalla critica. Il centro stesso sarebbe stato rinominato in epoca bizantina. Trent Strickland I sintomi a carico della retina e della coclea sono generalmente bilaterali. Aveva ricoperto ruoli dirigenziali anche in ambito nazionale. "Il successore di ʿAbd al-Muʾmin, Abu Ya'qub Yusuf I, conquistò anche la Spagna musulmana." Il rientro al Reparto avvenne nel periodo del nefasto esito della battaglia di Caporetto. Il supporto per la continuazione da parte dei vari linguaggi è molto variabile. Il libro inizia con il capitolo della creazione del mondo. In seguito la proprietà dei quattro castelli fu acquisita dal casato dei Canossa. Gli stalloni difendono il proprio gruppo dalle intrusioni di altri maschi. Il traffico in queste ultime due canne scorre in direzione ovest. "Sempre in quell'anno resta memorabile la vittoria contro la Scavolini Pesaro." Poi, quando fu costruito, la popolazione fu costretta a stabilirsi a Malé. Gli succedette in entrambe le contee il figlio, Gausfredo. Allo stesso tempo Ieyasu era ansioso di espandere i suoi territori. Salendo la valle si allarga ed il querceto viene sostituito da una faggeta. Si può utilizzare anche un modello web già pronto. "Il suo nome è dedicato a Lorelei, un'ondina del folklore germanico." Il sale è prodotto con antichi procedimenti artigianali nelle saline di Trapani. "Il loro valore all'epoca era stimato sui cinquanta milioni di dollari statunitensi." Guasco venne nominato quartiermastro generale dopo lo scoppio della Guerra dei Sette anni. Si sveglia per scoprire che è al suo primo periodo. "Fu l'ultima incoronazione in Francia." Il film è Inedito in Italia. Ha capoluogo Iringa. Questo disastro impose un maggiore controllo sui farmaci prima della loro diffusione al pubblico. I mostri simboleggiano il vizio che la virtù, personificata da Ercole, sottomette e schiaccia. È retta dal vescovo Nelson Jesus Perez. La sede è stata istituita a Monaco. "Nella produzione di arte sacra, soprattutto altari, l'influenza dell'arte italiana è ancora più evidente." Il sito rappresenta una importante stazione preistorica. "L'equipaggio standard è composto da due piloti, un operatore radar e un operatore sonar." Negli Stati Uniti solitamente le elezioni vengono tenute di martedì. È intitolata alla poetessa greca Saffo. "Amarsi un po' è una delle canzoni più note di Battisti." "C'è una piccola laguna ancora in formazione al centro dell'isola." È il quarantatreesimo romanzo dedicato al celebre commissario. Fu inoltre al servizio delle corti di Eisenach e di Dresda. Ma un brutto giorno avviene un grave incidente. La città vanta molte università e centri di ricerca. Collabora con diverse testate online che si occupano di media e tv. Manson aggiunse inoltre che la band stava preparando alcuni concerti-evento per il prossimo futuro. Bong Tae-gyu "Continuò ad occuparsi di studi ebraici e insegnò anche all'Università Bocconi." È stato anche membro del supergruppo di elettronica islandese Evil Madness. Al gioco delle lesene si contrappone, nel presbiterio, il motivo delle quattro colonne libere. Il regista Jim Wynorski interpreta in un cameo un ufficiale di polizia. La rosa viene allestita con molti innesti in grado di competere con la categoria. Mario Salas Dal più secco, il Brut, al più amabile, il Dry. Tre furono impiccati a Castelfranco, altri furono successivamente liberati. Nella versione originale del film sono presenti alcune scene girate in Technicolor. Nello SmackDown! Fu ferito nella terza battaglia di Chattanooga. Bill Henry Il collegio è uno dei due che coprono il Metropolitan Borough of Rochdale. "Il renio tende a formare solfuri con maggiore propensione rispetto all'osmio." Gli studi sono spesso raccolti in metodi. Dopo la morte del bimbo pareva non avesse più nulla da dire. Non è stata mai osservata nelle foreste primarie. Si perfeziona con Elvira De Hidalgo. "Suo padre aveva servito nell'Afrikakorps." Più aumenta la catena più è presente instabilità. Vive nella foresta pluviale di pianura del bacino del Fiume Congo. The Tidal Wave Un giorno litigarono sul serio, e per qualche tempo non si scambiarono il saluto. Erano i più maturi rispetto alla prima linea. "L'opera evidenziò una forte influenza di Fëdor Dostoevskij, molto ammirato da Lima Barreto." Faceva parte della provincia della Piccola Polonia. A fine stagione, scaduto il contratto, lascia la società capitolina. "Nel frattempo, Barbarossa garantì ad Enrico il titolo di Duca ""Brabante""." Una forma verbale può marcare aspetto, tempo-modo, agente, paziente, negazione. Decide di assoldare due ladri per scoprire cosa stia accadendo tra quelle mura. Edward Santana La stessa legge è stata approvata anche dalla Provincia Autonoma di Trento. In Italia è stato presentato alla prima edizione del Sole Luna Doc-film Festival. Il genocidio assiro è un fatto storicamente accertato. "Sono elencati in grassetto i record e l'attuale detentore." "Con la caduta dell'Impero, gli abitanti si ritirarono dalla pianura in zone più difendibili." Tre anni dopo viene edificato un secondo faro. È usato in molte leghe metalliche e nella lavorazione del vetro. Il suo capoluogo amministrativo è Dillon. "All'interno dello stesso Partito Fascista alcuni gerarchi cominciarono a cospirare contro il Duce." Ha sposato una donna straniera, Cristina, da cui ha avuto un unico figlio muto. "Attualmente è un quartiere rurale e residenziale dell'area periferica della città." Il breve proemio riporta i nomi dei compilatori. "Ciononostante il chitarrista sarà ritratto nella copertina dell'album e accreditato nelle note." Quando era Master, Caius non accettò alcun pagamento, ma insistette in svariate regole inusuali. Unica differenza sarebbe stata quindi la collocazione del motore, non più posteriore ma anteriore. Le vertebre toraciche anteriori erano leggermente allungate e tutte possedevano piccole spine neurali. Un testo depositato non è discusso necessariamente. Nelle chiese di rito ambrosiano il turibolo viene usato in maniera differente. La popolazione attuale è di abitanti. I due modelli erano quasi identici. I membri originali furono Alabama, Auburn, Georgia, Georgia Tech, North Carolina, e Vanderbilt. "Comunque, tra l'età di tre settimane e un mese, i piccoli effettuano la muta." Successivamente combatté contro Perugia e i Visconti. La chiesa si stava sempre più separando dal giudaismo. Oggi è utilizzata anche per concerti di musica classica e lirica. Spesso questi film non erano esenti da propaganda socialista. Alle Olimpiadi, la Russia compete nella seconda suddivisione in qualifica, iniziando dalla trave. Il videoclip è stato diretto dal regista da un bosco di Maiorca. "Nell'arco centrale si trova un secondo ingresso." Il musical vede Carolina Kostner nel ruolo di protagonista. Alcuni treni provenienti da Oyama e Takasaki hanno origine o termine in questa stazione. "Giornalista di lungo corso dell""'Avanti!" "Teglio fu schedato presso il casellario del ministero dell'Interno come “diffidato politico, catturando”." "Il nome deriva dall'occitano, e significa ""testa della donna""." Compare nella prima stagione e nel primo episodio della seconda stagione. Rossetti pubblicò quindi le proprie poesie insieme a quelle della moglie. Ha frequentato Achille Campanile e Alberto Moravia. "Il controllo di trazione venne eliminato dall'offerta." Il tema del perfetto è ricavabile dalla terza voce del paradigma. Il prosoma è di colore bruno e i tubercoli oculari sono neri. Questo potere lo costringe però a rimanere senza poteri per circa ventiquattr’ore. Il suo uso può portare abrasioni alla pelle di chi lo indossa. Iniziò a bere molto durante questo periodo, e questo peggiorò la sua forma fisica. Thomas Welsh Circa un quarto dei comuni svedesi adottano questa definizione per la loro pianificazione. Questo stile nasce nei sobborghi di Caracas e si caratterizza per essere molto romantico. Una simile mezza banda si trova in verticale. I sistemi distribuiti nascono da esigenze sia di tipo economico che tecnologico. Da situare nella parte sinistra del petto. Si trova sotto alla Plaza de Guernica, nel comune di San Fernando de Henares. "Il perno dell'economia dell'isola è il turismo." Risulta anche gradita agli amanti della cucina vegana. "Il suo nome in inglese è ""combat information center""." Fu seguita da Messico, Colombia, Vanuatu e Vietnam. Niente da fare per i francesi nel secondo test. La sua causa fu rafforzata quando sognò di entrare nel cimitero del Sogno. La chiesa è in fase di restauro. "L'attinio è un elemento radioattivo presente in tracce nei minerali di uranio." Nel contempo strutture sanitarie di ricovero e cura accreditate del servizio sanitario nazionale. Si nutre di grossi insetti come blatte e coleotteri. Si nutre di insetti catturati frequentemente su terreni coltivati. Nei primi anni non si oppose alla politica religiosa imperiale. Il video ruota attorno alla sola Miley Cyrus. "In ""Music Speak Louder Than Words"" Cyndi Lauper canta ""Cold Sky""." Altre scene sono state girate a Vienna. Nella prima, seconda e quarta riga sono presenti quattro caselle, nella terza undici. Per questo motivo è spesso utilizzata negli aerei di linea moderni e negli alianti. Ora sono sciocchi. De Francesco I Cinesi in Giappone sono la seconda minoranza etnica più grande del Giappone. Il motivo di questa preferenza non è spiegato nella Bibbia. "L'arcieparchia estende la sua giurisdizione su tutti i fedeli armeno-cattolici della Turchia." La vittoria finale andò per la prima volta alla Spagna. La contea si trova nella parte insulare del Massachusetts, a sud di Cape Cod. "I suoi successori svolsero l'attività bancaria a Francoforte sul Meno nel Settecento." "Quell'anno fu convocato per il suo secondo Pro Bowl." "Ricoprono un'area leggermente più piccola del Portogallo." Arrivarono fino in Ghana o persino in Brasile nei tempi antichi. "Coincide con la parola italiana ""marea"", alla quale non è però correlato." Il cofano è abbastanza pendente lasciando lo spazio ad una vistosa pinna. "Poco dopo ha un piccolo ruolo nella miniserie ""L'ultimo papa re""." È impegnata nella raccolta pubblicitaria sia sui quotidiani che su internet. In seguito divenne parte del collegio elettorale di Saint-Jeoire. Ognuno ha i propri governi, assemblee e competenze esclusive. "Il brano ""Filler"" è considerato ""un manifesto dell'hardcore"", così come ""Seeing Red""." Quelle inferiori hanno un picciolo alato, mentre quelle superiori sono sessili. Il suo segno grafico è influenzato da Renzo Vespignani. "Progetta quindi un piano per vendicarsi, compreso l'omicidio della consorte." La gente comune era più conservatrice. Serve per aumentare la coppia prodotta da un motore a scapito della velocità. Insieme a lui viene sospeso anche Kevin-Prince Boateng. La storia è ambientata nel west. Lungo e piatto è il più laterale della regione. Suo è il tiro dal dischetto che consegna il trofeo ai padroni di casa. Vince chi attraversa per primo il traguardo. Si verificarono anche attacchi contro gli stessi insediamenti. Ricorre il secondo giorno della seconda settimana del mese di febbraio di ogni anno. Gavino Matta La fortezza fu ricostruita ed aperta al pubblico. Sopra la facciata, nella tettoia, è una celletta campanaria. I letterati classicisti del primo Ottocento furono seguaci alquanto cauti del purismo. "Inoltre lo Squadrone D venne schierato in Medio Oriente durante l'Operazione Granby." "L'importanza di questa pratica per i moderni storici è notevole." "La Neda è l'unico fiume della Grecia di genere femminile." A fine anno conquista il posto da titolare. Cindy Noble "Oggi le sue tele sono fra le più note dell'arte scozzese." Viene quindi nominato dalla regina. Il potere esecutivo viene gestito dal governo, diretto dal Primo ministro. Nello schema, i pittori sono indicati in grassetto. Molte sue opere sono state pubblicate prima in danese e poi in italiano. Ha inoltre vinto quattro titoli nazionali nel doppio e cinque nella gara a squadre. A giugno il comando passa al Cap. "Per esempio, il kanji 旅 vuol dire ""viaggio""." Lega Nazionale C Le vetture tedesche nella seconda metà degli anni trenta dominarono il Gran Premio. Le palle sono ricoperte di stoffa. "Il registro è stato sempre di proprietà dell'abbazia di Peterborough." Nella pellicola appaiono, in due brevi ruoli, Dennis Franz e Daryl Hannah. Si tratta di roditori arboricoli diffusi su Cuba ed alcune piccole isole vicine. La stazione centrale del quartiere è la stazione di Shibuya. From the Shadows Bruckheimer ha accettato e ha organizzato un incontro con il capo della Touchstone Pictures. È girato alle Hawaii. Argante è un ricco proprietario terriero con la convinzione di essere malato. Questa concezione è quindi opposta alla transustanziazione. Gli elefanti si scontrarono con la prima linea della fanteria romana, causando gravi perdite. "Appare in ""Lo scambio." Venne educato privatamente a Singapore. Tutti gli attori che compaiono nel film interpretano loro stessi. La principale confessione religiosa a Perledo è quella cattolica. Gerardo Catena Bryan Hughes Why Divorce? Alcune specie sono comuni ospiti degli acquari marini. La cagliata viene rotta e successivamente cotta. "La moltiplicazione dell'Aloe avviene o per seme o per divisione dei polloni basali." Tipicamente combattono nel Passaggio. "Musiche di Claudio Baglioni, tranne ""Gesù caro fratello"", di Claudio Baglioni e Antonio Coggio." Quando gli ottomani cercarono di minacciare Ardabil i safavidi accettarono la pace. In questo periodo vinse due volte il campionato catalano. "La forma delle forbici non è cambiata molto nell'ultimo secolo." "È stato definitivamente superato da ""Wild Ones"" del rapper statunitense Flo Rida." Francesco parte dunque per Casablanca. Il videoclip, diretto da Shapovalov, è simile a quello della successiva versione inglese. Butch Otter "All'ingresso della città è un forte costruito durante il regno di Baybars." Diretta stadio... ed è subito goal! Ward è nata a Monroe, Louisiana. Alcune delle navi con a carico parte del tesoro affondarono in battaglia. "Più generalmente, possiamo considerare tutti quegli interi i cui esponenti sono almeno ""k""." Il suo margine superiore, arcuato, costituisce la cosiddetta cresta iliaca. Il Giappone del dopoguerra era un caos. "Fu componente dell'Istituto topografico militare." Infine un terzo matrimonio negli ultimi anni. Nantucket nel Massachusetts non ha neppure il titolo di città. "Nel catalogo una presentazione dell'amico De Libero e alcune testimonianze di amici artisti." Dopo la guerra si trasferisce a Londra. Ai due lati della porta erano collocati due abbeveratoi pubblici. Sudamerica, nel bacino del fiume Iguazú. Fu consacrato vescovo da papa Marcellino e inviato a Trevi. "Tutto il peso era anche ""aderente"" data l'assenza di carrelli o assi portanti ulteriori." In Italia, nella edizione Shin Vision, vengono usate le sigle originali. La famiglia attualmente vive a Seattle. Durante la prima guerra mondiale fu ufficiale medico nella Croce Rossa Italiana. "Ha sempre insegnato all'Università di Chicago." Andò meglio in Giappone dove raggiunse il quindicesimo posto. "Molto conosciuta è anche in tutti i Paesi dell'ex blocco socialista" Questa razza è di solito descritta come intelligente e di grande coraggio. La gazza dimagriva e perdeva le piume per vecchiaia. È disponibile anche un elenco più esauriente di alcune versioni di Solaris. Per la stessa accusa, anche Meng Tian si tolse la vita. "I calciatori dell'Astrea sono conosciuti col soprannome di ""ministeriali""." Suo figlio, Mohammed, ha sposato una figlia di Sultan bin Abd al-Aziz. Il ritorno di Ulisse "L'isola è il covo di Sir Raleigh, macchinista capo del Quintetto Diabolico." Notte, di fronte alla villa del Commendatore. "Una corsa fra la vita e la morte""." Yuan accettò. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia e Africa. Nello stesso anno riceve anche la Warsaw Gold Medal. "Ha collaborato con il quotidiano ""Il Tempo"" e con altre testate giornalistiche." Predatori notturni, di giorno passano il tempo sul fondo. "Sempre alla radio nacquero anche alcune sue canzoni o meglio ""ritmi""." "Tuttavia, non è stata dimostrata la loro efficienza, né la loro sicurezza d'uso." "Eliminati i più importanti oppositori politici, Cante Gabrielli divenne, ""de facto"", signore di Gubbio." Il fratello di Graves, Todd, è un ex procuratore federale. Mantenne la carica fino alla sua promozione al cardinalato, anche non vi risiedette mai. "Una piccola parte dell'Alta Slesia rimase come parte della Cecoslovacchia come Slesia ceca." Prende il nome da Polifemo, il ciclope accecato da Ulisse. "Lungo il suo corso si trova la cascata ""dei due salti""." Questa chiesa conserva arredi e dipinti provenienti da altre chiese più antiche nelle vicinanze. Il nuovo comando venne affidato ad un ammiraglio italiano. Alcune sue opere in prosa fanno parte del repertorio dei teatri ucraini. The Trail of Cards Il ventre è bianco argentato con puntini bianchi. Spia motorino di avviamento Bosch. One More Night Tutti i modelli hanno ricevuto sistemi di sicurezza migliori. A San Giovanni sono situati gli impianti sportivi di Portoferraio. Mussolini riuscì ad affascinare gli invitati attorno alla sua figura. Lo scarso successo di botteghino del film finì per influire negativamente sul corto. Allo scoppio della prima guerra mondiale, va sotto le armi. Nella guerra austro-prussiana combatté contro la Prussia. Suo padre, Wald Barnes, era un compositore fallito, musicista e pittore. All Night Diner è il brano presente sul lato B del singolo. Il passo è una delle zone più ventose della California Meridionale. "Si diventa ""unrestricted free agent"" alla scadenza del proprio contratto con un team." Zion cercano di evitare. Conclusa la stagione torna in Uruguay, al Nacional. Ancora oggi la ditta appartiene alla famiglia Grotrian-Steinweg. "Logan sta perdendo nuovamente l'uso delle gambe." Infine parla ai suoi della battaglia con un discorso di vittoria ed orgoglio. Per la lettura, invece, va bene qualsiasi lettore. Il resto è gestito dal Comune. La sesta conserva monumenti funebri alla famiglia Pignone. Il colore è bianco, giallo, giallo-verdastro, crema o magenta e violaceo. Attualmente questo armamentario è conservato a Firenze presso il Museo Galileo. Tali manifestazioni erano importanti in quanto i partecipanti erano scelti dagli stessi artisti. Inizia da vice-allenatore nella Reggiana. Una persona doveva essere ospitata e onorata a ogni costo. "L'album contiene ""Io che amo solo te"", una tra le più famose dell'artista." Records, con la quale in questi anni, produce molto materiale proprio ed altrui. "Questi progetti architettonici segnano l'inizio del patronato femminile della tomba di Fatima bint Musa." La Albatros-Werke fornì i primi velivoli per la forza aerea tedesca. Forza Francesco! Morì pochi mesi dopo che la stampa del primo volume fu completata. Nei giorni seguenti ricominciò a piovere su Castel Nuovo preservando i campi dalla siccità. Anche gli studi sull’accessibilità ai media sono spesso considerati parte di questo campo. "È una specie inclusa nella Direttiva Habitat dell'Unione europea." Accettò la presidenza a titolo personale. Durante il Medioevo Nizza partecipò alle numerose guerre italiane. Sono molte le immagini bizantine a lui attribuite. Lo zar Pietro I ebbe un violento attacco epilettico alla notizia della disfatta. Più tardi furono visitati dal missionario Eusebio Kino e dal frate Francisco Garcés. Più recentemente altri storici, fra i quali José Hermano Saraiva, sono tornati sulla polemica. Nozioni di infinito sono usate in teoria degli insiemi e in geometria proiettiva. Lo scelsero come segno di buon augurio per la realizzazione dei loro sogni. Uno spaventoso ingorgo costringe ad un lungo fermo migliaia di automobilisti. Molti di loro erano considerati attraenti dagli umani, quasi-umani, e dagli umanoidi in genere. Mina viene uccisa nel corso della battaglia. "Viene utilizzato nei condomini con riscaldamento dell'acqua centralizzato." "Condizioni speciali od ""obiettivi"" possono aggiungere o sottrarre punti vittoria al totale del giocatore." Il pilota della Benetton precede Frentzen, Fisichella, Villeneuve, Häkkinen, Berger e Ralf Schumacher. I simboli della legione erano il Capricorno e Pegaso. La ferrovia del Sempione ebbe continuazione in Italia verso Milano, via Arona e Gallarate. Il cantone è situato sul confine linguistico svizzero. "L'ipoxantina si forma continuamente nelle cellule come prodotto della degradazione degli acidi nucleici." Morirà poco dopo ammirando la sua città che per tanti anni lo ha ispirato. "Molti lo accostano all'Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms." Il pianale e la meccanica erano, infatti, comuni ai due modelli. "Il suo debutto concertistico pubblico avvenne all'età di undici anni." Il suo logo è la stilizzazione di un atomo. Un adattamento manga è stato pubblicato nel mensile Comic Rush di Jive. "Le sue figure sono slanciate e prendono a volte la forma ""S""." "C'è comunque un certo tasso di pendolarismo diretto a Piacenza, Codogno e Milano." "Il teorema di Haga è stato enunciato dall'entomologo Kazuo Haga." "Venne dapprima ospitata presso l'edificio scolastico di piazza Fortunato Cesari." "Durante la guerra comanda il dipartimento della difesa costiera dell'alto Adriatico." Il complesso comprende anche la chiesa parrocchiale intitolata a santa Margherita. Precedentemente il casello era situato in località Carraia. Quella mi tradiva già, ancora prima di sposarla. "L'anno seguente il paese riuscì ad affrancarsi definitivamente dal controllo britannico." "Marcato come ""poco adagio"" all'inizio, si anima leggermente nella parte centrale." Nella stessa zona vi sono inoltre diverse scuole e molti studenti. Tuttavia, non esiste una chiara discendenza o derivazione per la parola latina. Lo status della sloboda è variato a seconda del periodo e del territorio. Somiglianze estetiche ricorrono nelle tre opere, prendendo di volta in volta una connotazione diversa. Convinto di morire, il criminale firma e cade inanimato. Può diventare un impianto coperto grazie al tetto retrattile di cui è stato fornito. Le squadre portavano nella seconda fase i punti conquistati nel corso della prima fase. Niko è un cucciolo di renna che non ha mai conosciuto il proprio padre. Dopo la distruzione la città fu abbandonata definitivamente. Era un aereo ad ala a gabbiano con due derive verticali di forma ovoidale. "Attorno a lui si raccoglie un'eterogeneo gruppo di orfani e bambini abbandonati." Durante la Seconda guerra mondiale aderì al movimento partigiano sloveno. È pertanto etimologicamente affine al nome catalano Montserrat. I dati riportati differiscono a seconda delle esigenze e delle scelte dei singoli stati. La ricerca cladistica ha confermato il carattere monofiletico del raggruppamento. Ogni scomparto può essere alimentato lateralmente. Una varietà di selettori hanno designato campioni nazionali nel corso degli anni. "Non riuscì ad estendere nuovamente l'influenza partica sull'Ircania." Incalzato dai suoi avversari, si tuffa in acqua e attraversa il fiume a nuoto. Dopo ogni sessione di inalazione, ogni soluzione rimanente nella camera, deve essere eliminata. Durante la giornata non guadagnarono terreno e subirono pesanti perdite. "Questo disco riceve la menzione ""Best New Music"" da Pitchfork." Il clima di Potenza Picena presenta tanto elementi mediterranei quanto continentali. "L'area protetta si estende nella zona centrale dell'Isola del Nord." In seguito, divenne vice-presidente senior. La commedia, ambientata a New York, aveva come interprete Ina Claire. "Anthony Burgess osserva che ""Beowulf è, essenzialmente, una storia di guerrieri""." La band allora si scioglie ufficialmente poco dopo per inseguire altri interessi. Noto soprattutto per il fatto di essere il primo film interpretato da Arnold Schwarzenegger. I loro progetti di rinnovo urbano provocarono perdite per alcuni residenti. "Ancora giovane, entrò nell'Ordine francescano." Inizialmente sostenuta dal re di Georgia, la prima prevalse, ma per breve tempo. Risiedeva e lavorava a Varsavia. Natali, ritenendosi anche lui responsabile, rassegna le sue dimissioni. La coda è giallo vivo orlata di bianco. È sede del comune di Ferrara. "L'Al-Kuwait ha vinto il trofeo per la seconda volta." Il film segna però la fine della sua collaborazione con Samuel Goldwyn. "Successivamente girò l'Europa suonando il clavicembalo con la European Union Baroque Orchestra." Tutti tacquero, e il settentrionale si calmò perfettamente. Restituì quindi lo strumento al proprietario e se ne comprò uno. Alessandro Nini Il loro aspetto era vagamente simile a dei cani bipedi. "Si è inoltre distinta per l'interpretazione delle opere della Seconda scuola di Vienna." In età alto-imperiale era governata da un legato imperiale. Rinato, Eon attiva la Mano di Armageddon. Negli stessi anni procedeva anche la sua carriera ecclesiastica. Non sa perché, ma sa che deve farlo. Era vestito di rosso, con una grande catena ai piedi. Una settimana più tardi appiccò un terzo incendio che fu spento in tempo. Santa Marina viene festeggiata in giorni diversi da varie Chiese orientali. Un concentrato del vaiolo molto potente in grado di infettare milioni di persone. "Si occupava anche dell'educazione delle ragazze nobili." Klein contattò Lennon dopo aver letto sui giornali della traballante situazione finanziaria dei Beatles. Il carapace era particolarmente stretto davanti alla pelvi. Tuttavia arrivano Mighty e Ray che decidono di aiutare Sonic stesso e Tails. Dopo la guerra esso fu utilizzato dalle truppe di occupazione sovietiche. Il film è una coproduzione Spagna-Italia. "Nel giardino è presente l'antico pozzo seicentesco." Attraversando il viale si trova un parco pubblico. Questi fatti incoraggianti spingono ad accelerare il piano industriale. Anche la numerazione progressiva delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale è la stessa. Troverà anche il tempo di corteggiare la bella Mary Cooper, suo amore di gioventù. Gli altri due esercizi sono in coppia. Il gioco è stato distribuito esclusivamente nel Nord America. "Nell'ultimo periodo ebbe anche l'incarico di Vice direttore." È stata anche definita la piccola Versailles degli estensi. Gode di un clima fresco e temperato e si trova sopra un altopiano. La parata nuziale è molto spettacolare. Nel Mod. Appartiene amministrativamente al Territorio della Transbajkalia. Viene superata da altre tre atlete e finisce sesta. Modelli sperimentali ad accensione elettrica o piezo-elettrica sono stati sviluppati senza incontrare grande successo. Università di Macerata Facoltà di Scienze Politiche. Nella storia di questo sport sono stati usati diversi tipi di palloni. "I ""location manager"" possono essere legati alle commissioni cinematografiche locali, ma non necessariamente." "Dopo la cancellazione dell'Arrow l'azienda iniziò il suo declino." In inverno il passo è spesso transitato da sci-alpinisti. Come Ettore Petrolini e Gino Cervi, fu iniziato alla Massoneria. Esistono poi raccolte che ripropongono il materiale pubblicato dalla rivista. È sede anche della Scuola per stranieri di lingua e cultura italiana di Alghero. Fu tesserato giovanissimo dalla Roma. Fa parte del consiglio direttivo della Long Now Foundation. Darrell Griffith venne eletto Most Outstanding Player. "Una parte degli incassi di ""Cherry Lips"" fu destinata alla Croce Rossa." Nel frattempo, Kublai acquisì ancora più rifornimenti e uomini. È svantaggiosa poiché il congelamento rischia di produrre dei danni strutturali. Internamente vi sono nuove dotazioni e materiali migliorati. "Titolo di lavorazione: ""Spanish Love""." A lui sono dedicate le scuole elementari di Legino, a Savona. Fra i sintomi e segni clinici si sono riscontrati casi di respiro difficoltoso. Il committente fu il vescovo della città, lo spagnolo Sebastiano Quintero Ortis. La sua famiglia era di rito bizantino, facente parte della Chiesa greco-cattolica rutena. La prima capitale territoriale fu Oregon City. Alcuni miti sono poi collegati al genocidio subito ad opera dei conquistadores spagnoli. Ha cominciato a otto anni a studiare canto e pianoforte. Vive con la sua famiglia a Roseto degli Abruzzi. In segno di lutto, la partita con il fu rinviata. Ricoprì anche vari incarichi amministrativi. Informazioni presenti sul sito dedicato al Bosco delle Penne Mozze, Le isole Ryūkyū, Okinawa compresa, si trovano a sud di Kyūshū. La federazione controlla e gestisce tutte le attività delle squadre nazionali danesi. "Vi sono testimonianze antiche che fanno pensare a usanze analoghe all'ordalia." Merlino è il sottile stratega. Il relativo vincitore è stato indicato in grassetto "Gene Kelly, tuttavia, non riesce a trovare adeguati finanziamenti per l'opera." Contiene un elevato numero di semi. "L'isola fu fortificata con un bastione in pietra di stile romano." Oggi gli azionisti comprendono istituzioni finanziarie e gruppi imprenditoriali italiani ed esteri. Una terza nave riceverà il nome Ural. "Sulle stesse distanza, l'anno precedente aveva vinto tre ori ai campionati europei di Montecarlo." "Fu lui a coniare il termine ""tedeschi dei Carpazi""." A questo punto, con una catena umana si portava il materiale fino alla costruzione. Fu sepolto nel Cimitero degli Allori. È deceduto nella prima metà del Seicento. "La simmetria assiale è un""'isometria del piano"", cioè conserva la lunghezza dei segmenti." Chris Alexander Bed of Roses Il disco fu registrato al Generation Sound Studios di New York. "La ""policy inquiry"" deve riflettere tutta la complessità e la confusione del mondo politico." Ha tre pinne dorsali, separate da uno spazio, e due pinne anali. La rivista è sempre stata diretta da Ugo Malaguti. All’udire questa parola Bibi e Cyborg fuggono terrorizzati. "La storia di Robbiate sembrerebbe avere origini antiche, risalenti all'epoca preromana." Dopo qualche anno, Ferrier abbandonò progressivamente le sue ricerche sperimentali. Si sposarono tredici giorni più tardi. Un altro scrittore e giornalista in stretti rapporti con Bona fu Vittorio Emanuele Bravetta. Tutti i membri della famiglia Kanō praticarono judo. Lo scopo era anche quello di rendere il monitor il punto centrale di connessione. Undicesimo Secolo. Con la consueta tenacia Sarmiento si apprestò a soccorrere le sue colonie. Dalla televisione al cinema il passo è breve. Il clima è semi-arido con freddi inverni asciutti e calde estati umide. La stazione dispone di due binari passanti, entrambi serviti da banchina. "Normalmente si usa abbreviare la parola in ""bt." Dopo la guerra ha raggiunto il grado di generale della Bundeswehr. "L'edificio è costituito da un corpo di fabbrica a un piano con sviluppo longitudinale." "Quest'autorizzazione non poteva essere concessa che per motivi medici." "Il tipico ""puy"" veniva dedicato alla Vergine Maria." È sepolto nel pantheon della famiglia von Siemens nel cimitero sudoccidentale di Berlino. Gli aspetti fondamentali del mito sono simili in ogni parte del mondo. "Oggi la ricorrenza viene denominata anche ""festa dell'Arma dei Carabinieri""." Una tradizione unica e da non perdere. Vive solo in Turchia. I due santi posti ai piedi della croce, pur nella penombra, sono protagonisti. Questo sistema è molto efficiente soprattutto per basse dosi della vitamina. "Dopo la laurea, il principe Aḥmad si è dedicato all'attività imprenditoriale." La delegazione sarà composta di un solo uomo. "A questo scopo l'indumento è indossato dagli sciatori e da uomini." Frank Lopez Essa è considerata il più bel monumento rinascimentale di Zara. Veste sempre alla stessa maniera, sfoggiando un aspetto cupo, tenebroso e bizzarro. Di qui si raggiunge la vetta risalendo la sua cresta sud-ovest. Nello stesso anno viene convocato al Campionato mondiale di calcio in Argentina arbitrando Austria-Svezia. Questa impresa è riuscita a otto uomini e a dieci donne nel singolare. Riposa nel Cimitero Ebraico annesso al Cimitero Maggiore di Milano. Presso gli antichi Greci il dio dei confini era invece Ermes. Agnes accetta anche la proposta di uscire con un panettiere francese che la corteggia. "Per questa ragione, il palazzo è noto anche come ""palazzo del Vescovo""." "Recita anche nel film ""Hack!" Queste piante possono raggiungere una altezza di un metro. "Lo scopo è chiaramente religioso, esaltando la sensazione dell'amore materno." Appartenne al Senatore Luigi Gasparotto ed è stato dichiarato monumento nazionale. Anche lei lo ama, ma il suo sogno è quello di diventare una ballerina. Era al fianco dei soldati russi quando questi entrarono a Vienna. La stessa cosa accade alla band alla fine della musica. Lindsey riesce a salvarsi la vita fuggendo dalla finestra con il taccuino. "Segnò l'unico gol nella finale di Copa de Campeones contro il Real Valladolid." La serie non ha proseguito a causa del basso share. "In entrambe queste stagioni venne eletto ciclista australiano dell'anno." Le ali sono di colore tendente al marrone. Anche la guerra è un importante catalizzatore per lo stupro. Nipote di Benedetto Sardo Maugeri. "Successivamente si ritira dall'atletica leggera, preferendo dedicarsi alla sua nuova passione sportiva, il rally." I principi del Sud portano una nuova ideologia basata sulle opportunità offerte dal paese. Ma è solo un fuoco di paglia. Il gruppo riesce così a rientrare a bordo. Lo stendardo presenta una composizione solenne, nettamente divisa su due livelli. Lutero stesso prese le distanze dal suo operato. "Il gioco è un prequel del film fantascientifico ""Pitch Black"" con Vin Diesel." Il suo caso fu oggetto di studi accademici. Venne nominato Gentiluomo di Camera e Ciambellano di re Ferdinando I delle Due Sicilie. "Ciò può comportare l'esposizione a notevoli dosi di radiazioni ionizzanti." Il suo più importante contributo alla scienza fu anche il più contestato. Il paese o la regione scelta dal Festival cambia ogni anno. Hear Ye! Si possono visitare le stanze della residenza vescovile decorate da affreschi cinquecenteschi. Questi uomini erano i più fidati comandanti delle truppe di Takeda Shingen. "L'anno seguente il re gli concesse ulteriori privilegi e titoli." Persone di nome Maksim Tale Benedizione è seguita con profonda compassione e partecipazione dagli altri fedeli. Arturo presenta variazioni sia sul breve sia sul lungo periodo. "Il fratello maggiore, lo scrittore Edoardo Calandra, fu autore del romanzo storico ""La bufera""." Ha due piercing ai capezzoli ed uno al clitoride. La densità della dentellatura è un tratto caratteristico della specie. In seno alla Conferenza dei vescovi cattolici irlandesi è stato presidente della commissione dottrinale. La stagionatura media è di parecchi mesi. Nella prigione di Maze esisteva una situazione di tensione. La conchiglia è un simbolo dei pellegrini diretti a Santiago di Compostela. Gli succedette il cugino di primo grado, il settimo conte. La serie venne cancellata dopo una sola stagione. Anche fra Romolo e Annamaria ogni cosa viene chiarita. Un unico negozio di generi alimentari fornisce anche i giornali. I controlli sono limitati a spostamento laterale, accelerazione e freno. Dopo la chiusura della linea il fabbricato viaggiatori fu adibito ad abitazione privata. La stazione era utilizzata dagli abitanti di Ospitale di Cadore e raramente da turisti. "È stata l'ultima edizione che vedeva la presenza dell'orchestra." Fu contemporaneo ed amico di Platone. Tutti gli incontri sono in lingua originale con traduzione simultanea. "È attraversata da ""Via della Cava""." Promosse una massiccia serie di riforme per rafforzare il voivodato di Moldavia. Know What I Mean? Queste citazioni dovrebbero richiamare dubbi sulla composizione della fede imperiale su semplici dogmi. Il manga tratta le vicende della nuova generazione dei ninja di Konoha. Sono una band rilevante nella scena alternativa italiana. Gli ultimi quattro sono stati accantonati nella base aerea di Ramstein. E qui la famiglia ebbe grossi problemi con il fascismo. La pellicola è stata pubblicata direttamente in direct-to-video in videocassetta. Il pattino di coda era fisso. "Il numero dei cromosomi all'interno della famiglia è abbastanza variabile." "Nei parchi nazionali si possono osservare i magnifici aspetti della natura rispettando l'ambiente." Venne poi battuto da Juan Ignacio Chela. "Gli abati generali della Congregazione virginiana divennero contestualmente abati ordinari dell'abbazia ""nullius""." Anche Gustav Brunner affermò di essere molto soddisfatto della vettura. Finché immaturi secernono una pasta rosa attraverso le pareti esterne allorché rotte. Il giocatore successivo deve rispondere con carte del medesimo valore o superiore. "Nei tempi antichi era l'elemento costitutivo del sistema giuridico in Terra biblica di Israele." Si svolge una sfilata di carri floreali. A causa della presenza di torio al suo interno, la monazite è discretamente radioattiva. Nonostante tutto, ebbe numerose comparse nella Silver Age. "A'università Moseley fu compagno di stanza del futuro presidente James K. Polk." Il gruppo pubblicò un disco omonimo. Five-a-Side Football Laura Imbruglia Poteva vantare amicizie di spicco come Luca di Montezemolo e Luciano Pavarotti. "Alla fine il Principato cadde sotto l'influenza dell'Impero Bizantino." Il logo diventa uno dei principali fenomeni di merchandising. "Si arruolò nell'esercito ungherese che difendeva i confini contro i Turchi." Harding si trasferì in Libano, dove visse nei successivi venti anni. Consisteva di nove antiche province e due isole. Ha avuto un ruolo rilevante nel redigere la Costituzione svedese. "Collabora da molti anni con il Dipartimento di Fisiologia dell'Università di Bari." Ma come si realizza un funzionamento efficace di coincidenze? Del Fante. Uomo tutto di un pezzo, affronta con dignità il tragico evolversi degli eventi. Inoltre è arrivato alla seconda posizione su Amazon. "A quell'anno risultano attive otto vetture adibite a questo servizio." Gli arrangiamenti sono opera di Gianfranco Monaldi. In seguito i Celsi tornarono in secondo piano. La coppia inizialmente si stabilì a Shadwell ma poi si trasferì a Mile End. In Messico viene però chiamato Muro della vergogna. Non era comunque la prima volta che si tentava di realizzarne una trasposizione. Gli arrangiamenti sono a cura di Dado Parisini e Vallesi. Tramite Agnese ebbe contatti con il monachesimo cluniacense. La sua vita precedente alla sua affiliazione agli Accoliti è sconosciuta. "All'inizio del nuovo millennio, il gruppo ha pubblicato ""X""." La corteccia è molto spessa per proteggersi dalle alte temperature presenti nella savana. Sua sorella è la cantante Martha Wainwright. Questa definizione dipende però dalla definizione della nozione di significato. Poi si dedica alle inchieste. Barbara, giovane adolescente ribelle, viene accusata dai genitori della scomparsa della sua sorellina Nadia. Durante i suoi mandati si ebbero diverse rivolte nella città di Roma. Durante la Seconda guerra mondiale Helms prestò servizio nella Marina degli Stati Uniti. Il nonno paterno Auguste Ceresole era un pastore protestante stabilitosi a Vevey. Chiesa del Nome di Maria Più lungo, ma con pendenze meno aspre, è il versante valtellinese. Questa può essere una seconda o terza fermentazione. Basava il proprio sistema di distribuzione digitale su di un Client scaricabile gratuitamente. "I francesi ritirarono il loro supporto a Mysore dopo l'accordo di pace in Europa." È simile a Java Web Start in ambiente Java. Jeremy Swift "Nella terminologia anglosassone sono usati i termini ""slow twitch fiber"" e ""fast twitch fiber""." Mentre scappano, uno dei guerrieri colpisce Ator alla spalla ed egli sviene. I lati della croce sono decorati con figure geometriche che ricordano un drappeggio. "Un'altra peculiarità del paese è la gastronomia." Gli altri quattro fratelli presero le altre parti del regno. "Il Rimini scende in terza serie dopo la retrocessione dell'anno precedente." Da anni fanno parte del programma anche raduni di ciclisti e sfilate di moda. Tutte le corti del regno siciliano riconoscevano una Corte Maggiore presieduta dalle autorità. Il capo ufficio del servizio è don Attilio Riva. Dopo una figuraccia a teatro Adrien va via. Dovrà decidere se continuare a mentire o assecondare i suoi sentimenti. È formata da un prolungamento del Riggs Peak. Negli ultimi anni alternò la maglia del Rimini a quella del Foggia. "Inizialmente chiamato ""L'Autódromo"", può ospitare più di persone." Alcune delle riprese si sono svolte a Pechino, senza il permesso del governo. Questo metodo è molto più affidabile per individuare porte aperte. Il quartiere è caratterizzato da una diffusa pendenza e da strade di svariate dimensioni. Gli esemplari vennero utilizzati da diverse compagnie aeree nazionali ed estere. "Attualmente è la sede dell'Unione Parmense degli Industriali." Posti letto suddivisi in una stanza. Seguì un tour statunitense di supporto a Eddie Money. Sostenendo la causa di Scauro, Cicerone tornava a schierarsi dalla parte della nobilitas. "La tomba di Elsa si trova all'interno del Parco nazionale Meru." Non è una pianta particolarmente delicata e resiste bene al clima rigido. "L'edificio era poi completato da un piano attico con un cornicione e triglifi." Yip-Hua compare di nuovo in divisa, in campo, verso la fine. Subito viene preso dalla febbre del collezionista, sostenuta da finalità didattiche. Ha una capacità di spettatori, di cui in piedi e a sedere. Axel Fury interrompe il segmento prendendo entrambi a male parole. John Wells Fu bocciato per ben due volte prima di passare al terzo tentativo. Gli Aghlabidi portarono importanti riforme economiche e produttive. Il principale sostenitore di questo punto di vista, il dott. Mariusz Fyrstenberg La scarsità delle precipitazioni si riflette nella quasi totale assenza di acqua superficiale. La sua politica di conversione gli creò molti nemici. Questo giustifica la somiglianza dei due nomi. Normalmente frequentano acque costiere anche se a volte si trovano anche al largo. Il documento probabilmente entrò in possesso del Vaticano, anche se non risulta ufficialmente donato. "L'azienda ha il suo quartier generale a Richardson, Texas." "L'edizione del disco in lingua spagnola pubblicata in Spagna e in America Latina" Insegnò alla Scuola di Mistica Fascista. Il governo tunisino lo ha celebrato con un francobollo postale. Bank of America Center La motivazione principale di tale decisione sarebbe la sicurezza. Il secondo adattamento animato, invece, riporta fedelmente le vicende del manga. Era nipote di James Matthew Barrie, il creatore di Peter Pan. Appoggiò il Partito Popolare. È stato tradizionalmente considerato come il centro geografico della penisola iberica. "Inoltre detiene il record assoluto per il maggior numero di Guanti d'oro vinti, diciotto." Quattro anni dopo è stato trasposto in pellicola per la regia di Ang Lee. Gli succedette alle Nazioni Unite Kofi Annan. Ma anziché essere Michail Costruttore, lui è Michail Distruttore”. Viene comunque confermato con un contratto biennale. Gli eventi nevosi possono verificarsi anche nei mesi di settembre e di maggio. "Il suo libro ""Naturale=buono?" "L'impero del sole" Nel frattempo cominciò a svolgere lavori di restauro architettonico nel territorio di Padova. A volte le infiorescenze sono anche a ombrella. Molti la paragonarono a bellezze mitologiche, quali Elena di Troia o Cleopatra. "Altri nomi falsi sono quelli dell'Università di Boston e dell'Università di Austin." Viene convocato nella nazionale azzurra e partecipa senza fortuna agli internazionali di Londra. Venne girato a Arnhem, nei Paesi Bassi. "Sull'isola divenne un membro attivo del ramo singalese della Società Reale Asiatica." Ercole si innamora della ragazza e rinuncia alla sua vendetta. I Buffalo Bisons rimasero inattivi e sarebbero rientrati solo nella stagione successiva. La loro realtà è a volte brutale, spesso comica, tragica e romantica. Gabrielle fu così entusiasta del dono da indossare le piccole chiavi con una collana. Le registrazioni delle loro prestazioni sono riportate nel Live at Wacken album. Vennero adottati cuscinetti raffreddati ad olio al posto dei precedenti raffreddati ad aria. "Gli fu assegnata la Medaglia d'oro al valor militare, massima onorificenza italiana." Margine anteriore del cephalon caratterizzato da denticoli più o meno sviluppati. Quella gara rappresentò per lui anche il debutto assoluto in Nazionale. Con la sua costituzione è iniziata la storia moderna della Aviazione Navale Italiana. È un film western statunitense con James Brown, Joan Staley e Gregg Palmer. "Dopo la guerra, rimase ad Harbin, ed imparò a parlare il cinese e l'inglese." Il suo posto verrà utilizzato da servizi commerciali. Viene confermato al Bisceglie anche nella stagione successiva, nella quale diventa capitano dei pugliesi. "L'artista si avvalse dello studio ravvicinato di un vero vitellino e di fotografie." "In tale contesto ""operatore"" si può considerare abbreviazione di ""operatore lineare"" o ""trasformazione lineare""." Inoltre possiede delle nozioni di base da boy scout. Eduardo Hernández-Sonseca Dal matrimonio non nacquero altri figli. Eri così affascinante quel giorno. Woodford, sempre fisicamente vivace, pensava a suo padre come un ipocondriaco. Tredici volte vincitore del campionato nazionale di composizione. Questo accesso richiede dalle sette alle nove ore di cammino. Le uova hanno il guscio giallo, coperto di macchie brune più o meno fitte. Sposato tre volte, ha avuto dalla moglie Sally tre figli: Benedict, Barnaby e Michael. I maschi, invece, sono caratterizzati da colori scuri e molto più uniformi. Iniziò come ballerino, passando poi alla coreografia. Secondo e terzo sono giunti rispettivamente Coulthard e Barrichello. La colorazione è grigia sulla regione superiore e bianca su quella inferiore. I cittadini sono potenzialmente dei rilevatori di informazione. Tutti i comuni che lo componevano rimasero in provincia di Campobasso. La quantità di informazione associata a un simbolo è misurata in bit. Ha origini tedesche. Il film è una co-produzione tra Stati Uniti, Germania e Ungheria. Do You Swing? Sposato con María Trinidad Wall y Manrique de Lara. Arriva il giorno della conferenza dei due candidati. "Martin Kemp ha pubblicato numerosi libri e saggi d'arte, tradotti in diverse lingue." Il sistema operativo Windows Mobile è supportato dal distributore ufficiale Windows Store. "Nello stesso anno, mentre si trova in Svizzera, scrive ""Meine Emancipation." Il singolo ha raggiunto la nona posizione della classifica giornaliera Oricon. Ha ottenuto cinquantaquattro presenze per il e ha segnato otto reti. Il quale appare sotto tutte le forme. Ai lati del portale due lesene recano il ciclo dei mesi. I cugini Alec e Jesse Root sono giocatori di hockey su ghiaccio professionisti. "È conosciuto anche con il titolo alternativo ""The Call""." Il numero di serie è riportato sul rovescio. Viene invitato a pranzare con le donne dipendenti di una casa di tolleranza. Suo nonno suonava la tromba nella banda del suo villaggio, in Piemonte. La tabella seguente mostra i modelli di Xeon arrivati sul mercato. John Hall descrisse il suo ritmo come quello di una scopa in movimento. "L'isola era chiamata in precedenza Isola Markham." Fu anche presidente del Consiglio delle Indie. I testi sono di Franco Antonicelli. Non partecipò alla Coppa del Re. Sopra sono sparsamente tomentose, mentre sono bianche di sotto. Il riferimento non è casuale. "Riconobbero il califfo abbaside al-Mustadi', ricevendo da lui il titolo di ""eredi degli Almoravidi""." Nacque in una famiglia di idee politiche inclini verso il Partito Colorado uruguayano. Sempre nello stesso anno viene scelta per aprire lo show. Questi emendamenti, ad ogni modo, vennero tutti rigettati. Le due specie oggi attribuite a questo genere sono state reperite in Russia. Le zampe hanno tarsi formati da tre segmenti. La relativa campagna di disinformazione fu estremamente convincente. Tutti i componenti della Creative Cloud vengono venduti anche separatamente. È una sera piovosa e nella piazza è stato impedito il passaggio. Il programma è in formato ad alta definizione. Si giocarono qui due edizioni del Super Bowl. "Fu costruita nei cantieri Armstrong Whitworth come ""grande incrociatore leggero""." Collins era paraplegico e usava una sedia a rotelle per muoversi. Britton Johnsen Jing è una giovane cantante epilettica e con un difetto alla vista. Alcune delle sue stampe presentano anche licenze per la Francia. A tale categoria appartengono Berto, Maso e Guglielmo. Un suggerimento gli viene dalla segretaria del dottore, che gli consiglia un massaggiatore vibrante. Durante gli scontri è rimasta ferita una delle figlie di Saro. Dalle fonti non si evince se i giapponesi avessero intuito di essere stati scoperti. Studiosi come Eitel collegano il nome di Gautama a quello dei rishi. Si è diplomata al liceo classico e laureata in Pubblicità e Comunicazione. La pistola con cui Thomas uccise la moglie era quella di Robert. Tre configurazioni saranno prodotte per supportare il Vulcan. "L'intero corso è protetto dal Parco naturale regionale del Fiume Sile." La tomba conteneva anche diversi resti umani e molte incisioni. I rapporti sessuali sono vietati durante il tempo mestruale della donna. Gli italiani si concentravano a Bengasi. "Hancock registrò ""Sorcerer"" nel suo album ""Speak Like a Child""." Gli chiesero di cambiarla ma lui si oppose. La Guardia repubblicana è una delle unità più pronte al combattimento delle forze armate. "Non ha ancora debuttato con la maglia della ""Celeste""." Il toponimo deriva dal suo territorio pianeggiante circondato da alture. Tentò di cancellare e riformare le tendenza pro-americane della colonia. Filmografia di Orson Welles È anche scettico dubitando della verità di molte teorie o fatti. La serie fu prodotta da Sullivan Entertainment. "Come questo, risponde alla domanda ""dove?" "Morì durante l'occupazione tedesca, nella seconda guerra mondiale." "Il loro territorio principale è l'area intorno alla Pico Boulevard e Fedora Street." "Solamente i migliori giocatori dell'Île-de-France si allenano a Clairefontaine-en-Yvelines." Il giorno della demolizione Yunus si trovava in Norvegia. "L'Audiencia di Guadalajara aveva la supervisione di tutte el province continentali settentrionali del Vicereame." "Recentemente si è sviluppata massicciamente la pratica dell'agricoltura biologica." Rosario con un velo nero sul capo. Nel presbiterio della parrocchiale di Elva sono stati eseguiti affreschi in due momenti diversi. Hanno grandi occhi dorati ed una coda. In casi più gravi è indicata la dialisi. Per il calcio spagnolo è, inoltre, il quarto successo consecutivo nella competizione. "L'edificio è soprannominato ""Il Cremlino""." Kimberly Rhode Il Khan mandò degli ambasciatori con la richiesta di sottomissione. Visse a Lamia, paese poi inglobato da Tessaglia. Sid cerca di raggiungere Cassie. Libera Università Internazionale per la Ricerca Scientifica di Roma. I più comuni eventi avversi sono stati stanchezza, nausea, stitichezza, diarrea e anoressia. Non ha giocato alcun incontro in prima squadra in questa porzione di stagione. È uno degli stili delle arti marziali cinesi più diffusi ad Hong Kong. Nei secoli passati il meccanismo era opposto: la Contrada si doveva iscrivere per partecipare. "Di seguito l'elenco dei distretti, suddivisi per provincia." "Nel Basso Medioevo Bourbon-l'Archambault era il capoluogo dell'antica signoria di Borbone, poi divenuta ducato." "Il brano ""Something"" fu utilizzato come traccia promozionale nelle loro performance nei programmi ""M!" "Amministrativamente appartengono al Ust'-Janskij ulus della Repubblica autonoma di Sacha-Jacuzia." Di genere comico, ha come interpreti Harold Lloyd e Bebe Daniels. Un auto-feticista estremo è solito innestare componenti metallici vari nel proprio corpo. Lully creò uno stile che era distinto, in cui la musica raccontava una storia. Il canone scritturale di Efrem somiglia moltissimo al nostro. Secondo alcune fonti, una action figure di Sgt. Il video è stato realizzato totalmente con la tecnica dello stop-motion. Era conosciuto anche con i nomi Silver Bird Convention o Silver Bird. Serve il comune di Tione degli Abruzzi. "L'attore è anche pilota qualificato di mongolfiere." Il portale presenta una evidente strombatura. Conclusa la carriera di calciatore, ha intrapreso quella di allenatore nelle categorie dilettantistiche lombarde. Sono inoltre stati aggiunti i nuovi filtri. Fu sepolto nel cimitero del Père-Lachaise. "Dal punto di vista lirico, l'album parla di questioni di cuore e di amore." I coniugi Suh vennero trasferiti in una casa vicino alla stazione radio. Sulla facciata fu costruito un grande portico sostenuto da due colonne. Il dato sugli incassi non è univoco. Questo singolo è composto di cover di John Denver. Il demone lettore di aure le dice di scappare più lontano che può. Ovviamente anche il radiatore conservò la sua posizione inclinata degli anni precedenti. Direttore del festival è stato per il venticinquesimo anno Alfred Bauer. "Fu il primo giocatore dell'università ad essere selezionato in un draft di Major League." Ogni personaggio controllato dal giocatore ha una propria personalità e stile di combattimento. Metamorphosis raggiunse la prima posizione nelle classifiche statunitensi e canadesi. I modelli vennero man mano smantellati nella loro totalità. "Liberato dai vincoli dell'amministrazione statale, cominciò a tenere concerti a livello internazionale." "Queste sono basate principalmente sulle costellazioni della tradizione dell'antica Grecia, tramandate attraverso il Medioevo." Fu attivo anche come fondatore di nuove chiese e case religiose. La squadra chiude nuovamente in sesta posizione. High and Low Il programma viene diretto dal quartier generale di Humana People to People in Zimbabwe. La prevenzione attacca le cause che rendono possibile la frode. Inoltre vi sono antiche specie di piante introdotte da altri stati. Le manovre possono essere eseguite anche con una sola mano. Il tribuno romano, sfruttando il successo, si rivolse contro le vicine cittadine e villaggi. "Una storia piacevole e compatta che ci regala molti bei momenti con il personaggio""." Un commerciante scopre il tradimento della moglie con il suo socio in affari. La ragazza riferisce la proposta al fidanzato. Jessica Clarke Gli sono state dedicate mostre a Venezia, Forlì, Pordenone, Torino, Otranto. István Szabó "Ha preso parte ad alcuni film indipendenti, come ""Take This Waltz"" e ""Closet Monster""." "Ha studiato giurisprudenza presso l'Università di Siviglia." Le coreografie del film sono di Leopoldo Rosi e Tito LeDuc. Televisioni locali italiane Fu inoltre terzo ai Campionati belgi e alla Parigi-Roubaix. Appassionato di baseball, la sua casa era in vista dello Yankee Stadium. Può inoltre effettuare valutazioni su offerte formative professionali di privati. Ha dato alle stampe anche testi di letteratura araba, filologia, sociologia, filosofia e politica. Il brano si nota anche presente nel videogioco e nel film Ex Machina. "Una delle più famose recenti produzioni annovera l'ultimo album degli Hanson ""Underneath." La punta del naso si proietta sulla mascella inferiore, che è piccola. Nessuna gara disputata. Il gameplay in Killer Instinct mantiene le sue meccaniche originali. Le crisalidi si rinvengono entro bozzoli posti a scarsa profondità nel sottobosco. Sfortunatamente, a causa di problemi tecnici, il lungo lavoro di registrazione andò perduto. Nel frattempo Rudy, ripresosi, si reca presso una clinica locale per farsi medicare. Con la plastica provò a costruire ogni cosa che poteva pensare. "Offa lavorò sin dall'inizio per ristabilire il dominio della Mercia sugli altri regni anglosassoni." Il capoluogo è Bremgarten. In Camerun le mangrovie sono concentrate in prossimità del monte Camerun. Tre giorni dopo iniziò a Voronež il congresso clandestino di Zemlja i Volja. "Il comune di Pontremoli ha intitolato una via al sottufficiale dell'Arma." Al comando delle operazioni vi era il capo palombaro Alberto Gianni. La maggiore studiosa del Bucintoro è Lina Urban Padoan. La chiesa dei Santi Michele e Magno sorge sul versante settentrionale del colle Gianicolo. I corpi di Doug Hansen e di Andy Harris non sono mai stati trovati. "La prima e principale attività dell'associazione è quella della gestione del proprio patrimonio archivistico." "I fianchi dell'edificio sono scanditi da archi rampanti." Fu allievo di Paolo Amato. "Oggi con quest'ultima ne rimangono in servizio cinque." È stato scritto dal cantante e compositore Joss Favela. Gli uomini quindi si fermarono per cibarsi mentre attendevano i rinforzi. Forma alterata e grossolana. A questo punto, la sola componente rilevante è quella temporale. Oltre che in Germania, sono attive in Ruanda. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Potenza. Da quel momento il nome diventò un titolo partitico. Fernando Lombardi. "Lo spettacolo Condominio Occidentale ha ricevuto l'Alta Medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano." Esso è composto da rocce dense e durissime di tipo dolomitico. Rubin proclamò la propria innocenza. "In occasione dei suoi numerosi viaggi attraversò tutta l'Europa." "Con quest'ultimo brano prende parte alla quarta edizione del Summer Festival." È stato il primo Macintosh System Software a essere dotato di multitasking cooperativo. Marrone come fogliame. Tuttavia come e quanto queste alterazioni possano contribuire non è chiaro. "Presidente del Comitato scientifico dell'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli." In tale occasione a Rui Zong venne attribuito un semplice titolo nobiliare di principe. Il romanzo racconta del naufragio di un gruppo di coloni terrestri sul pianeta Darkover. "Bani deriva dal sanscrito e significa: ""suono, parola""." Gli avventurieri Anche Ryan e Lindsay superano le iniziali difficoltà e cominciano a fare amicizia. "Era soprannominato il ""Toro di Guipúzcoa""." Dopo il fallimento della rivolta emigrò in Jugoslavia. "Nei primi anni sessanta insegna Storia dell'Arte presso l'Università di Genova." È membro del Comitato Centrale della Gioventù Comunista di Grecia. Ne comprò uno ed iniziò a scrivere per esso alcuni programmi. I più remoti riferimenti testuali al Giappone si trovano nei testi classici cinesi. "Un giudice yemenita dispone che egli fosse catturato ""vivo o morto""." Forse troppo. "Il gruppo tornerà a riunirsi poco dopo l'età degli eroi." È sepolto nel cimitero nazionale di Arlington in Virginia. Come testimoniano le registrazioni, Nim aveva addirittura imparato a fare la propria firma. Nato il quattro luglio Il figlioccio non può essere figlio né del padrino né della madrina. Perth ha un clima temperato. Il principe Carlo è le loro colonnello. Si ciba di insetti. Nelle registrazioni del disco di sentono nuovi strumenti come tromba, violino e sassofono. "Essi avevano una bottega a Milano, ma lavorarono anche nell'area circostante." Il suo ultimo doppiaggio è stato Scooby-Doo e la spada del Samurai. "Alcuni spettacoli si svolgono anche in altre parti del mondo, fra cui l'Europa." Si laureò a Pisa in Scienze biologiche. Il film ha vinto vari premi in festival internazionali. In questo modo si possono produrre tegole di moltissime forme. Si nutre di plancton che viene filtrato tramite le branchie. Oggi il bene appartiene allo Stato ceco. "L'utilizzo di questi terminali ha avuto un incremento grazie alla creazione di laboratori virtuali." Il primo interlocutore di Dante è Jacopo del Cassero. Simplicio afferma anche che egli era fin da piccolo gracile e malato. "Simon Vouet rappresentò quindi la pittura barocca francese, divenendone l'artista emblematico." Molte catene alberghiere internazionali utilizzano già questa tecnologia di costruzione. Tutti i brani sono di Pio-Battiato. Probabilmente anche a causa di ciò, non diventò mai Grande maestro. Gli antichi egiziani applicarono lo smalto a vasi e oggetti in pietra. È stato il primo telefono commerciale a montare il sistema operativo Google Android. "L'anno dopo realizzò la ""Raccolta della manna"" per la chiesa feltrina di Ognissanti." In realtà, poco dopo, Stan scende in un sotterraneo nascosto sotto il locale. Nondimeno, la loro vittoria preparò la strada per la creazione del Regno di Gerusalemme. Costituisce quindi il momento della forza. La legge disciplina anche proporzioni e colori. Le pinne dorsale e anale hanno base breve. Si dicono aperti, invece, quando raccolgono le rime di un intero sistema linguistico. "Pasquale scrisse allora all'esarca, chiedendogli di recarsi a Roma per imporre come papa Pasquale." La frazione assunse il nome attuale di Punta Marina. Si fratturò quindi un braccio e fu costretto a saltare tre gare. È il più grande tour di sempre per un solista coreano. Tuttavia, i veicoli motorizzati di entrambe le serie condividono lo stesso tipo di motorizzazione. Il suo capoluogo è Diu. "Questa tecnica è chiamata ""sintesi di rotazione terrestre""." Lutyens fu un architetto estremamente prolifico realizzando moltissimi progetti in molte nazioni. Tornò poi al Rosenborg, dove vinse un campionato e due Coppe di Norvegia. Questa famiglia era un tempo appartenuta alla piccola nobiltà. Oltre quella distanza, la sincronizzazione è sporadica. Nella frutta e nella verdura i polifenoli sono normalmente presenti nei vacuoli nelle cellule. Il soggetto si deve a Emma Bell. Prendeva il nome dal fiume Panaro e aveva come capoluogo Modena. Lo stesso anno scoprì Amaltea, la quinta luna di Giove. "Quella organizzazione ambiva a diventare la quinta mafia del meridione d'Italia." È possibile raggiungerlo attraverso una strada sterrata. Questo è il primo concept album degli Opeth. Numero Sei E Utopia svanisce. Esiste ancora in una versione ridotta e restaurata di circa venti minuti. Aveva compiti assistenziali e previdenziali. La pellicola fu un insuccesso al botteghino. Fortificazione scomparsa i cui resti sono stati individuati nei pressi della località La Costa. "Infatti, anche il termine ""digitale"" ha una definizione tecnica ben definita." "Il suo nome significa ""uccello della luna"" o ""uccellino""." In italiano, è piuttosto un lirico-spinto. Può ospitare gare di atletica leggera. "Édith Piaf incise un disco intitolato ""La Rue Pigalle""." I casi di donne importanti e regine sono rari e creano scandalo. Il risultato è una città bruciata. Cominciò così un completo ripiegamento dei soldati britannici, seguiti a breve distanza dagli americani. Il principe amava altre occupazioni e in particolare i cavalli. Lo scheletro non è articolato. "Diresse, con Pietro Piovani, la ""Collana di Filosofia"" delle Edizioni Morano di Napoli." È utilizzato per creare pagine web, e-mail, e documenti di testo facilmente. "Nel corso dei secoli l'edificio fu più volte danneggiato." Il composto è tossico per ingestione, inalazione o contatto cutaneo. Studiò le facoltà legali e si recò a Roma, ove divenne chierico di Camera. Prodotto dalla Majestic Motion Picture Company, il film era interpretato da Lillian Gish. "Il capoluogo è Na'in." A volte viene aggiunta una piccola quantità di dolcificante, come zucchero, sciroppo o miele. "È considerato un piccolo gioiello d'arte moderna." Sviluppato su due livelli, la copertura è a lastrico solare. I suoi lavori sono stati pubblicati su importanti riviste di Economia. Auden, che gli dedicò una poesia. I vigili del fuoco, la polizia e i carabinieri giunsero prontamente. Il suo capoluogo è San Felipe de Puerto Plata. Il quesito sottoposto verteva su un ipotetico conferimento di mandato costituente al Parlamento europeo. "L'attività predatori inizia al calare del buio." Prende il nome da un distretto di Sheffield, la città natale di Hawley. Quattro anni dopo viene affiancato anche da Edgardo. I terreni bonificati furono assegnati a braccianti agricoli disoccupati, abitanti nei comuni limitrofi. "Tutto l'edificio è circondato da fossato." Gli anglo-cattolici hanno dogmi e rituali religiosi simili al cattolicesimo romano. Siracusa coniò monete fino alla conquista romana. Fino ad allora le campane erano poste su piccoli pilastri. I frutti sono generalmente delle piccole capsule triangolari. Anche molte abitazioni sono state danneggiate. Sylvia rimane sconvolta e Stone è costretto a rinunciare allo scandalo. Per completare un livello bisogna arrivare in fondo entro un limite di tempo. "L'acqua utilizzata verrebbe pescata dal sottosuolo." I Celti in parte tornarono al di là delle Alpi, in parte rimasero. È stato definito un certo numero di indirizzi con significati particolari. Fu la dodicesima partecipazione del Granducato ai Giochi estivi. La diagnosi si bassa sulle radiografie, la Tomografia computerizzata, o la risonanza magnetica. Personaggio bizzarro, Bonham trascorse tutti gli anni settanta vivendo di eccessi. Jørn Lund Ad esempio è facile creare il trucco delle stimmate. Concepiti per raggiungere una vasta diffusione, sono distribuiti contemporaneamente in libreria, edicola e supermercato. Pasolini non ne vide mai la pubblicazione, poiché essa avvenne postuma per Garzanti. "Tra un viaggio e l'altro Musil lavorò sulle sue pubblicazioni e le sue conferenze." Sui portali e intorno ad alcune delle finestre si trovano alcune sculture. I bassorilievi interni del santuario della torre centrale sono rappresentazioni di Vishnu. Il vero attacco potrà cominciare solo quando questo processo sarà completato. La chiusura al pubblico dei Giardini del Lussemburgo la rese impopolare ai parigini. Tentò di esibirsi, per poi distruggerlo, in un cabaret. Fa parte della Direzione della Rivista di diritto commerciale. Altri storici credono che si sia trattato in entrambi i casi di vaiolo. "Vive all'interno di grotte calcaree." Anche la Royal Navy stava sviluppando orientamenti simili. Alcune case di questo quartiere risalgono agli anni trenta. Può ricoprire il ruolo di difensore centrale o terzino destro. In virtù di queste prestazioni Pelé lo definì il miglior giocatore del mondiale. Il servizio di trasporto pubblico ferroviario è espletato da Trenord. Questa costruzione ha impedito la prevista espansione settentrionale della città. Fu anche collezionista di statue antiche. "È l'ultimo film in cui i nomi di Totò e Peppino compaiono nel titolo." Stesso problema per i beni saccheggiati. Valentino Manzoni Hanno ottenuto un voto unanime per la successiva stagione. Ampio spazio è dedicato alle realizzazioni dei lettori. Katherine intanto porta avanti la sua relazione con Adler. La funzione di produzione Cobb-Douglas è caratterizzata da elasticità di sostituzione costante e unitaria. Resterà ad aspettare William fino al suo ritorno da reduce. Lo Stato di Washington forma il confine sud dello stretto. La sinagoga è così giunta a noi intatta. Dopo le elezioni divenne meno acuto il pericolo di insurrezione generale armata delle sinistre. Complessivamente, ha raggiunto la doppia cifra in termini di gol in due campionati. Entrambi però vennero catturati. Il museo fa parte dei grandi musei regionali, ed è riconosciuto dalla Regione Calabria. Viene indicata da numero a seconda della dimensione dei fori. La Mercury ha portato importanti innovazioni tecniche nel campo della registrazione sonora. La cerimonia dura pochi minuti. "Nel diritto civile svizzero, ad esempio, l'art." La carta potrà costituire successivamente materiale di archivio. "Il nome del gruppo sta per ""Music Boys Live in Absolute Quality""." Era prodotto dalla testata giornalistica Videonews. Le sommità delle cuspidi sono spostate in senso vestibolare. Fu sepolto nel cimitero del Verano. Inoltre fece costruire un apposito quartiere dove far alloggiare gli Ebrei detto “Giudecca”. Tuttavia un infortunio lo costringe a non presentarsi neanche per il ritiro. Sono presenti esclusivamente setole primarie. Main Street e Railway Avenue si intersecano al centro della rete. È sepolto nella cattedrale di Città del Messico. La lama era di solito di forma romboidale, lenticolare, piramidale. "E' allenato dal commissario tecnico della nazionale Ludovic Mathieu." Harry Knowles Il libro game non è stato ancora tradotto. Richiamato in Francia vi ritorna, ma viene arrestato prima di essere processato e assolto. Paul Jewell La capitale prevista era Singapore. Jimmy Chamberlin è già assente dalle immagini riguardanti la band. Come detto, al termine della stagione si unisce al Leverkusen. Tutti indossano vestiti di lana e cuoio e dei berretti. Nello stesso contesto viene raccontata una sua tresca con una cylone Numero Otto. Questo movimento teologico affonda le sue radici nel mito presente in più tradizioni. Oggi la cappella versa in un evidente stato di degrado. A causa della sua natura popolare, tuttavia, del teatro si hanno pochissime informazioni. "All'inizio degli anni ottanta dell'Ottocento la situazione debitoria della compagnia di Rubattino rimaneva irrisolta." Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Lingua lele È pertanto una vegetazione tipica di climi molto rigidi. La specie tipo è il virus Sendai, un patogeno dei roditori. È uno dei principali nemici del protagonista. Il proprietario dichiara bancarotta e licenzia i dipendenti. Ebbero due figli, Nora e Julian. Il presidente è Francesco Todaro, sindaco di Alia. "Vennero comunque significativamente migliorati i trattamenti anti-corrosione e l'impianto elettrico." "Grazie alle sue rapide azioni, l'imperatore gli conferì il titolo di principe." Vi è nato Dan Andersson, scrittore e poeta. Successivamente Bell scrisse la biografia di Davidson. Leggenda questa molto simile a quella citata prima. Attualmente il dolmen è ben conservato in area boschiva. I due aviatori furono subito catturati e imprigionati nella fortezza di Marienburg. Ottiene dieci punti che gli valgono la ventiquattresima posizione in classifica piloti. Il castello è recintato da una grande fortezza con tante piccole torri. È da sempre impegnato politicamente e socialmente. Durante il Rinascimento, la composta veniva servita fredda alla fine della cena. Alla fine della stagione passò alla Suzuki. È gregario, ma tende a raggrupparsi in banchi piuttosto aperti. La testa è piuttosto piccola, con le narici assai distanziate fra loro. Nella forma straordinaria del rito romano si legge sempre la Passione secondo Matteo. Nel doppio femminile non riuscì a conquistare solamente gli Australian Open. Timbro: corona murata di città. Un genio estremo. Viene confezionato in razioni individuali in piccoli sacchetti. Fu proprio durante uno di questi esami che morì Dante Vecchi. Il mio miglior nemico La compagnia aerea era conosciuta anche come Mordovia Airlines. La situazione interna, a seguito di questa repressione, si fece però decisamente difficile. La conoscenza ottenuta attraverso ognuno di essi poteva, ovviamente, essere valida o invalida. La scelta degli ingredienti può subire variazioni notevoli, sia nelle quantità che nella tipologia. "Il tema predominante del disco è l'amore, visto sotto diversi aspetti." Inoltre, nel bacino dei Carpazi molte scuole superiori portano il suo nome. Si tratta di una patologia ad eziologia su base vascolare. Una tradizione li ritiene della stessa stirpe dei Dolfin. Tuttavia, può diventare spietato se qualcuno o qualcosa lo fa infuriare. Entrambi sono i garzoni del panettiere e sua moglie. I genitori non sono iscritti al partito. Aḥmad al-Manṣūr inviò quindi una seconda armata sotto il comando del figlio al-Maʾmūn. "Esso combina l'influenza della cultura orientale e le tradizioni locali." La canzone è stata eseguita da Lil Uzi Vert, Quavo e da Travis Scott. "È ambientato in Perù ed è il quarto capitolo della serie di ""Mark Mission""." Lo stile delle sue opere è chiaro e semplice, ma non semplicistico. "La bocca è blu scuro all'interno." "Si può mostrare facilmente che l'approccio di Lagrange è equivalente a quello newtoniano." Ha alcune spiagge calcaree rosse come quelle della penisola di Peron. "L'edificio venne eretto in posizione isolata su di uno strapiombo in Valle Leventina." "Dopo il successo l'anno precedente di ""Indietro tutta!" La causa delle oscillazioni pogo durante la prima fase del volo era ben nota. Il primo ciclo di opere di potenziamento si concluse alla fine degli anni sessanta. Live and Loud Barry Adamson The Live Wire Prende il nome dal fiume Llobregat che divide il paese in due parti. "È presente all'interno di molte giurisdizioni consuetudinarie del Commonwealth delle Nazioni." A Quito, in Ecuador, una statua di Lincoln si trova nella Plaza Abraham Lincoln. Il farmaco subisce sia filtrazione glomerulare che secrezione tubulare. Uno dei ballerini-personaggi sullo schermo, ricorda in particolare modo Riff-Raff. Una delle sue zie era Elizabeth Browne, una dama di compagnia di Anna Bolena. "Tutto ciò spezza la composizione del romanzo e fu denigrato dalle critiche dell'epoca." Si tratta di un edificio funerario a camera. Diversi brani vengono ancora oggi considerati dei capolavori del genere dagli estimatori. "L'iniziativa non avrà alcun seguito pratico." "Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi." Questo tipo di danza è perciò considerato un miscuglio di tradizioni africane ed europee. "Quest'ultimo caso comporta resezione intestinale." Richard Limo "Poco dopo l'inizio della produzione i difetti di progettazione divennero evidenti." "Per ulteriori dettagli, vedi l'articolo sulla linea principale Chūō." In seguito passò ai Thun e poi ai Taddei de Salis da Tirano. "Ha studiato legge all'Università di Yaoundé, dove ha conseguito la laurea in diritto pubblico." Ha concluso la sua carriera agonistica con il nelle serie minori. Le portaerei giapponesi non riuscirono nuovamente a giocare un ruolo significativo nella campagna. "Il tema principale finale della serie è ""Twinkle Starlight"" di Sayaka Sasaki." S. Peloro. Grazie a questo successo, la band divenne popolare in tutto il globo. La sua esperienza con il Lillestrøm, però, è stata complessivamente deludente. Dopo la perdita dei titoli, Gilbert si è trasformato in heel. La Cappella Maggiore custodisce il monumentale altare in marmi colorati, bronzo e pietre dure. Il mattino seguente, però, le loro strade si dividono. Solitamente si presentano in forma sottile formando palchi di fronde terminali caratteristicamente espansi. Dopo il suo licenziamento, Goddard vendette i suoi libri e la cancelleria. Fu inoltre un ottimo test per le forze saudite e del Qatar. La pietra è di colore grigio-bianca e la parte superiore è ricca di fossili. Marina di Ponte è il maggior centro croato di turismo nautico. La stagione successiva passò ai Seattle Seahawks. Gli elicotteri esistono in diverse configurazioni e possono avere uno o più rotori. Capoluogo era la città di Pavia. Spesso è sufficiente una interpolazione lineare. "Parte dell'equipaggio fu uccisa e la moglie del comandante fu mangiata." Furono senza discendenza. Doug, intuito il pericolo, con uno stratagemma riesce a far arrestare George. "Nell'anno successivo, il Mod." Venne girato negli studi Astoria di New York. Ad alcune di queste forme corrispondono variabili casuali con dei propri nomi. Proprio il costruttore di Monaco di Baviera ha soffiato Spengler alla Mercedes. Charles Saunders "Nello stesso anno cinque dei dieci romanzi divenuti best seller erano ""cell phone novel""." Numerosi sono stati i successi degli atleti della Rari Nantes Patavium. Tali meriti valsero a Max Friz la promozione a direttore di progetto. Nella città scorrono i canali fluviali Oder-Havel-Kanal e Finow-Kanal. Rete a lungo contestata dal Bolzano perché il disco non sembra entrato nella gabbia. "Sono previsti tre cluster: ""East End"", ""South Side"" e ""West End""." Dopo aver trascorso qualche tempo senza un club, passò al Middlesbrough. È stato presentato a Cinema. In Inghilterra si diffuse invece con la riforma protestante. "Sede vescovile fu la città di Dumfries, dove si trovava la cattedrale di Sant'Andrea." I lavori della linea a New Orleans, perché era una priorità per i Confederati. "Tra i ritirati l'equipaggio condotto da Colin Seeley." Ogni due anni il lago viene drenato per prevenire rotture e piene improvvise. Tipici elementi neutri di gruppi sono le trasformazioni identità dei gruppi di trasformazioni. Hiroaki Satō Lo strato erbaceo, poco sviluppato, è dominato da fitti cespi di Carex pendula. Gli austriaci ne costituirono uno dallo stesso nome pel Regno Lombardo Veneto. "Inizialmente presente solo in Romagna, ora ci sono allevamenti in tutta Italia e all'estero." Il governo di Cipro considera il suo uso come illegale. Cambio de piel In Christiania ha frequentato una scuola per ragazze. Si presenta generalmente imbutiforme. In alcune di esse, arrivano a riunirsi migliaia di persone ogni fine settimana. Lei è vissuta in Giappone e può aiutarlo a decifrare la sua visione. Come suo padre egli fu Lord Luogotenente della Contea di Fermanagh. Di origine medievale, fu roccaforte di vari feudatari e legato al Ducato di Spoleto. "L'album ha ricevuto subito una critica positiva." Il dlgs. Si conclude con una copertura a piramide con un pinnacolo. Combinazioni convesse sono ad esempio la media ponderata o il valore atteso. Hank lavora per diagnosticare due malattie apparentemente non correlate. Il nuotatore è il tredicesimo italiano a entrarvi. Il Maribor ha vinto il titolo per la dodicesima volta nella sua storia. Fu pertanto stabilito che i crociati avrebbero mosso contro Damasco. Il brano compare anche nella raccolta Greatest Hits. Il paese conta due agriturismi e varie aziende di agricoltura biologica. Le coincidenze sono ottimizzate per facilitare il trasferimento dei passeggeri provenienti dalla Métropole. Rosa caldo è il colore mostrato a destra. "Al contrario, dai cinesi era considerato un membro d'èlite della società." "Recita anche al fianco di Daniel Day-Lewis in ""The Boxer""." Giovanni senza Paura abbandonò la partita ed andò a Lilla. A essa seguirono Rachele Mussolini insieme con numerose popolane di Roma. When We Were Twenty-One I dati sono tratti principalmente dalle seguenti fonti, tranne dove diversamente indicato. Il duca di Mantova fregiò la famiglia del titolo di marchesi. A Tauriana si festeggiava San Fantino. Riposa a Milano, al Cimitero di Lambrate. Si trova a fianco a Palazzo Vendramin. Fu girato interamente a Port Adelaide. Giocatore molto duttile, può essere impiegato sia come difensore che come centrocampista. Durante questo periodo ci furono però delle insurrezioni molto simili ad una guerra civile. Entrambi hanno possibilità. A fine stagione fu eletto dai propri compagni di squadra come capitano permanente. La città era sede di commerci, soprattutto da parte di contrabbandieri. La poltrona è utilizzata anche per scopi puramente decorativi. Sono ammessi tutti i colori uniformi, ma raccomandabili solo le tinte scure. Isaac Butts Il travestimento è un reato punibile. Woodland Hills In quel periodo ha iniziato a recitare in vari teatri locali. A causa di questo fallimento il gruppo si sciolse. Il protagonista finisce sulla Terra e qui cresce, diventando un adulto cupo e violento. Le prime testimonianze di cavalli dal manto maculato sono antichissime. Fu amica di Prudenzio di Troyes, che ha scritto una biografia su di lei. La stagione seguente viene aggregato in modo stabile alla prima squadra. La sua malattia, però, è peculiare: infatti egli vede tutto bianco. I colori principali per questa edizione sono il blu, il celeste ed il fucsia. Il giudice aggiunse che il reperto, transitato per vari uffici giudiziari, venne smarrito. Gli inglesi attaccano i tedeschi, recuperando i cavalli ancora in vita come Joey. Si siede davanti al fuoco del caminetto acceso e si addormenta. Ogni larva si tesse un bozzolo in cui si trasforma in un adulto. "La pellicola affronta il tema del sesso e dell'amore attraverso cinque storie." "Costretto ad arrangiarsi, si arruolò nell'esercito e venne mandato in Sicilia." Ha studiato in istituti pubblici e privati di Rabat. Per ridurre la perdita ossea si utilizzano vitamina D e calcio. La dimostrazione del teorema del grafico chiuso fa uso del teorema della funzione aperta. "La squadra prima classificata è campione d'Italia." Moore fu sposato due volte. Numerosi sono i monumenti che si affacciano sulla via. Le due promosse sono Ginnastica Triestina e Fiamma Roma. "Fu presidente della sezione italiana dei Consiglio dei Comuni d'Europa." Sono danzatori e abili scultori. Sono sei le squadre che hanno cambiato allenatore rispetto alla stagione precedente. "Ha ricevuto una laurea ad honorem dall'Università di Aston." Aveva installato valvole di aspirazione in testa e valvole di scarico laterali. Le gare si disputarono a Park City. Attualmente vive a Phnom Penh. Il quartier generale della compagnia aerea si trova a Tbilisi. "Una delle licenze di maggior ritorno economico fu quella di ""RoboCop""." "L'ultima aria è simile a un concerto per oboe e voce da basso." "La parte più alta del ""palco"" è formata da quattro archi." Testi di Guido Morra, musiche arrangiamenti e produzione di Gianni Togni Similmente venne introdotto una gerarchia simile nelle Indie Orientali Olandesi, attualmente Indonesia. Arricchire e semplificare il linguaggio sarebbe per lui un compito affascinante. Erano in programma tutte le classi tranne i sidecar. Questo uccello nidifica in Argentina, Cile e Isole Falkland. Il campanello non riporta né marchio di fonderia né data. Ercole Villa Fu allora bandita la crociata contro i Valdesi. Studiando questo effetto, creò il dispositivo che porta il suo nome. Trezeguet nasce a Rouen, in Francia, da genitori argentini. La band è dedita principalmente alla composizione di musica strumentale post-rock e post-metal. È il pipistrello più grande della sua famiglia, finora descritto. "Compie i suoi studi a Siena ed entra successivamente all'Accademia Militare di Pinerolo." La struttura, oltre la dirigenza movimento e Sala relè, ospita anche una tipografia. Le battaglie, in genere, si vincono quando tutti i nemici vengono sconfitti. Arbusti ed essenze aromatiche. Contiene influenze anni sessanta e settanta riviste, aggiornate e adattate ai nostri tempi. "L'unico singolo estratto è stato ""Teenage Wildlife""." Fu il nonno materno di Pierre Salinger. "La vittima è stata uccisa con un veleno ricavato dall'oleandro." Le superiori sono sessili, più strette e tronche. Idris era un abile poeta, astronomo e filosofo. È considerato uno degli equidi più antichi. Parla e legge otto lingue: inglese, gallese, spagnolo, francese, tedesco, russo, latino e greco. "I critici hanno descritto la voce di Connie come ""dolce""." Cresciuto nella miseria, sin da piccolo iniziò a lavorare come contadino e pastore. "Il comune si trova nella regione dell'Algovia." È certo però che in origine la situazione non fosse questa. In seguito il batterista per i live divenne Christopher Robin. "Nello stesso periodo viene pubblicato ""Iron Flag"", quarto album del Wu-Tang Clan." Le squadre erano comunque sempre diverse anno per anno. Colombo non è convinto di questa versione e indaga sulla scena del delitto. I Broncos diventarono la quinta squadra della storia a vincere due Super Bowl consecutivi. Nel passato vi ha giocato anche il Teramo Handball, compagine maschile di pallamano. Il legno è stato lavorato a mano in modo da apparire più autentico. Tutti i testi pubblicati dalla scrittrice siciliana sono stati editi da Dario Flaccovio Editore. "È il primo finlandese di sempre a vestire la maglia dei ""Black Cats""." Meltzer vive nel Maryland con la moglie Cori, avvocato. A una settimana dal Natale, i due devono raggiungere la California. Entrambe sono aree protette della Regione Toscana di grande interesse naturalistico. Per i bambini, due parchi gioco sulla neve permettono di slittare senza pericolo. "Alcune regioni possono anche trovarsi al di fuori dell'unione doganale europea." "La E-M-F avrebbe costruito l'intera auto, che sarebbe stata distribuita da venditori Studebaker." La volta della stanza è a lunette, cinque per ogni lato lungo. "Queste diventarono il testo della canzone ""Tales of Brave Ulysses""." I suoi testi furono ripresi dalla nuova sinistra ampliando il suo pubblico. Chuck Barris è un celebre autore e conduttore di spettacoli televisivi, alcuni celeberrimi. "L'incontro, disputato davanti a spettatori, terminò però zero a zero." A metà vi si apre la piazza del Conte, cuore della contrada della Pantera. Girasoli che ritornano spessissimo tra gli elementi decorativi. "Per la caratteristica di segnare spesso, è stato soprannominato ""portiere goleador""." Si occupa inoltre di questioni ambientali. "Vi è nata l'attrice Susan Lucci." Inoltre vengono proposti possibili scenari futuri influenzati dalle tendenze degli ultimi decenni. Il parco è una significativa destinazione per gli amanti di canoa e kayak. Il match iniziò con Kane che eliminò Storm. La parola di un fuorilegge... è legge! Attualmente è ancora in attività e gareggia per il Gruppo Sportivo Amsicora Cagliari. La serie animata Mirmo!! "Nazario tenta di dimostrare l'amore cristiano per entrambe." Bang Bang La folla li acclama come eroi. La somministrazione con un pasto rallenta la velocità di assorbimento della molecola. Ottiene un terzo posto in Italia. Yan Feng In caso di discesa dal valico, il numero progressivo dei tornanti lo vediamo salire. Gli afghani sono stati sconfitti in poche settimane. È autore di numerosi studi e progetti sulla città di Atene. "Anche l'impianto audio era stato sostituito da una versione più economica." "L'attività giornalistica di Ricky rimane generalmente in secondo piano." A viso aperto Per la sua monumentalità, oggi è una delle attrazioni più visitate della città. Ospite della prima puntata era Dario Argento. "La distruzione della Grande Armata in Russia ebbe conseguenze decisive sulla storia europea dell'Ottocento." Per gli Scaligeri andò in difesa di Brescia, ma fu cacciato. La locale cattedrale di Notre-Dame-des-Pommiers-et-Saint-Thyrse è a lui dedicata. Juan de Garay, Av. De Schwab. Negli anni ottanta ha continuato a intraprendere anche la carriera di regista. R. Braithwaite. Per ottenere i vestiti adatti, torna a casa sua di nascosto. "Il testo descrive l'arrivo di Pietro e Paolo a Roma." Le due specie oggi note di questo genere sono state rinvenute in Cile. Sesto viene classificato Daly, malgrado il ritiro, a due giri. Ascanio si sposò e la moglie rimase incinta. "Si può salire sulla vetta dal versante francese partendo dalla località L'Ecot di Bonneval-sur-Arc." Gli basta dirlo e muovere la mano. Proporrà stagioni di teatro popolare parmigiano interamente in lingua dialettale. Ha collezionato presenze in tutte le nazionali giovanili russe. Collabora ai testi di Claudio Bisio e di Diego Abatantuono. È un insieme di norme giuridiche, la cui violazione comporta sanzioni. Caitlin è la tipica ragazza timida ed introversa dei college americani. Con la squadra vinse undici trofei. Le orecchie sono moderatamente lunghe, unite alla base da una membrana cutanea. Il dorso delle zampe è ricoperto di scaglie. Recenti studi stanno dimostrando che raramente la neoplasia diventa maligna. In seguito la produzione di Isabella Leoni si concentra principalmente in campo televisivo. Cicerone, nella sua vita in Cilicia, ha datato da qui alcune delle sue lettere. Da ragazzo praticò atletica leggera, raggiungendo risultati particolarmente buoni nel salto in alto. Fred diventa allora il booker della sua promozione di wrestling per riprendersi il denaro. Il peso massimo al decollo di queste versioni, scese di conseguenza. I colori sociali sono il rosso-nero. Il luogo di nascita è il Portland Hospital di Westminster. Quando i britannici giunsero in India, esistevano già da secoli. "Tuttavia vince nelle categorie ""artista dell'anno"", ""rivelazione dell'anno"" e ""produzione dell'anno""." Quando guarisce e la vista gli ritorna, lui e Margaret si sposano. Nei dipartimenti venne applicata la legge della Costituzione francese. "Già a partire da ""La peste emozionale." "Furono molte le destinazioni prese in considerazione, compreso il territorio messicano dell'Alta California." Laura, man mano che conosce Matteo, lo rivaluta molto. Con loro il Cattolicesimo in Eritrea ricevette un forte impulso. La prosa è terribile. "Adam Smith dichiara: “""la capacità degli individui dipende dal loro accesso alla formazione""„.." Dopo un voto a maggioranza del Senato, la Legge Dreyfuss viene abrogata. "Più avanti il fiume accoglie un altro affluente, il ""torrente Chitarra""." In città scopre che un paziente è fuggito dal locale manicomio. Il Congresso votò un appello al granduca Nicola. Il bilancio è di due morti e diversi feriti. Sono stati creati anche numerosi incroci. Cantonale si presenta oggi come un vasto cascinale, parzialmente abbandonato. Amministrativamente è compresa nel territorio comunale di Sarnano, in provincia di Macerata. Derek Smith Il trofeo è intitolato a Eddie Shore, membro della Hockey Hall of Fame. Domenico Antonio si occupò di completare tutte le opere lasciate incompiute. Nessuna di queste ipotesi però è suffragata da prove sicure. La Chiesa ortodossa serba la dichiarò santa. Complessivamente, la sua filmografia ammonta a una trentina di titoli. "Dennis stava preparando il suo debutto da solista, l'album ""Pacific Ocean Blue""." "Molte canzoni dell'album sono state scritte da James." "Dopo quest'ultima vittoria, Osborne si dimise dal ruolo di allenatore." Diviene consigliera comunale di Roma ed entra nello staff del Sindaco Francesco Rutelli. "A quei tempi, in Europa l'opera di Tolomeo non era conosciuta." Oggi questa pala si trova a Spilamberto, nella chiesa di San Giovanni Battista. Iniziò a recitare in teatro, interpretando anche i lavori scritti dal marito Paul Armstrong. Non ha partecipato a nessuno dei conclavi della sua epoca. "È anche compatibile con il compilatore ""Clip""." Il nome Silvestro deriva da silvestris, il nome scientifico del gatto selvatico. Questo romanzo generò un insolito coinvolgimento da parte dei fan. Si sente che è il film di qualcuno. Apre i lavori un discorso di saluto dello scrittore comunista Paolo Volponi. Il fenotipo della malattia è estremamente variabile. Si trovano nelle acque del mar Baltico. La capitale, nonché la città più grande, è Jaipur, situata nella parte orientale. Il titolo si riferisce ad Avalon, mitica località di Re Artù. "La disfatta dell'Invincibile Armata comportò anche il successo della ribellione dei Paesi Bassi." "Trent'anni dopo Frank e Petra si ritrovano." "Altrettanto sviluppata risulta l'industria metallurgica." Questi binari si trovano al piano rialzato e hanno una direttrice pressappoco est-ovest. "L'uso del pavone verde proseguì durante il periodo coloniale britannico." Egli morì quando Pater era ancora bambino, cosicché la famiglia si trasferì a Enfield. "L'agenzia è strutturata in quattro divisioni." La stazione si trova su viadotto, con due banchine isola e quattro binari passanti. "Ha anticipato il suo terzo album in studio ""Then Comes the Sun""." "Attorno al corso d'acqua il terreno era noto per essere particolarmente fertile." La sua casa si trova accanto al Casino di Caccia dei Borromeo. Articolo uno Con essi disputò tre stagioni come fullback titolare. Veniva raffigurato come un uomo con la testa di ariete. La livrea è grigio-rosa, tendenzialmente uniforme. Gli ex fidanzati delle ragazze ritornano per il giorno di San Valentino. Ma il risultato non fu quello sperato. Tutti i brani della band eccetto quelli indicati. È stato convocato con la nazionale spagnola in due occasioni. "La diffusa enciclopedia ""Conoscere"", ad esempio, ospita numerosissime sue tavole a colori." Anche il Partito socialista francese sostiene la proposta. Questa lista è probabilmente completa. Chiude la stagione al ventottesimo posto in classifica piloti con tredici punti ottenuti. "Perse gradualmente importanza con l'avvento della quinta repubblica e del gollismo." Essi possono inoltre identificare e perquisire persone o mezzi di trasporto. Satriani ha creato un proprio stile riconoscibile ed è un chitarrista influente. Il grado corrispondente nelle forze armate italiane è sergente. Ha partecipato a festival e convegni internazionali di chitarra. Essi ebbero cinque figli, ma la prima, Gisella, morì in fasce. Tornò quindi a insegnare a Bologna. Marcello Curti è un giovane che fa parte di una famiglia borghese. "L'edizione italiana del film fu curata da Mario Morra." Lo schermo di metallo aiuta a bloccare le interferenze. "Appare nel catalogo ""Turner library print""." Le ripercussioni di questa operazioni furono ad ogni modo pesanti. Ottiene punti sia in gara uno che in gara due. Durante la colluttazione, Boris rimane ucciso. Alle parole non è seguito alcun fatto concreto. Quando il nastro fu pronto, furono aggiunte le parti vocali. La Polish-Scottish Association lo accettò come membro onorario. Kyle ha anche espresso tutto il suo sconforto per la morte di Dimebag Darrell. "Queste comunità politiche divennero note collettivamente come ""Nove Tribù"" o ""Nove Cantoni." Ha notevoli parentele con la reale teoria dei giochi. Alla sua destra negli anni sono nati diversi movimenti di matrice neo-fascista. Voci non confermate asserivano che Warbeck potesse essere un altro figlio illegittimo. I brillanti risultati della società ne consentirono la quotazione alla borsa di New York. Fu autore di numerose ricerche sulla storia di Milano. Viene sviluppato da Oracle Corporation. La colonna sonora comprende brani del genere glam rock del passato e del presente. The Man Who Found Himself Dopo la fine della prima guerra mondiale, si trasferì con la famiglia a Lubiana. Fa parte del bacino endoreico che include il mar Caspio. Signori delle tenebre Venti aerei costruiti. La percentuale di fibre toniche lente non è cambiata per nessuna delle fasi esaminate. "Nell'ambito di Forza Italia è stato dirigente provinciale e regionale." Viene comunque sconfitto da Đoković in tre set. Con Chad Allan fa anche parte dei Brave Belt. "Per ""giustizia"", Victor Jr. prova, non riuscendoci, a sparare al braccio di Simon." Tuttavia venne individuato in un sistema vivente solamente negli anni Novanta. In primavera ed estate sono comuni i temporali. La capitale provinciale è Thái Nguyên. Anche a Wimbledon non si qualifica per il main-draw così come a Båstad. È uno specialista di armi, utilizza prevalentemente coltelli, ed è ossessionato da Ken. "Non c'è una razza francese." Tuttavia il voto popolare si rivelerà essere assai vicino. "La monetazione dell'Anhalt-Bernburg era basata essenzialmente sul sistema argenteo del tallero." "L'Unione Sovietica gli conferì il prestigioso Ordine della Stella Rossa." "All'epoca dei Carafa vi erano solo due accessi al primo piano." È allo stesso tempo parrocchia civile ed ecclesiastica. Sembrano essere serbatoi gli uccelli selvatici insieme a roditori e marsupiali. Fu cremato. Nur eine Nacht La Satellite aveva montato il motore anteriormente, mentre la trazione era posteriore. In seguito la facoltà di Geo-Economia è stata la prima del suo genere. "The Convict's Daughter" Mission Bells Si sollevarono anche Meldola, Bertinoro, Mercato Saraceno, Sarsina, Forlimpopoli e Castel Bolognese. Ciascuno dei partiti rappresentati nel Senato elegge un capogruppo. Lo stesso può dirsi per i soggetti allegorici. A cosa si riferiscono queste parole? Alcune chiese pentecostali impiegano questo titolo in riferimento al ministro. "L'Associazione nazionale carabinieri, sezione di Castellammare di Stabia è intitolata alla sua memoria." "Da notare che il suono della registrazione sia al limite dell'inascoltabile." "Fu ministro dell'educazione nel Governo polacco in esilio." Thiago Mendes Rocha "Infine cadde sotto l'influenza di Mitridate re del Ponto." "Possiede una delle più importanti collezione di cactus e piante succulente d'Europa." "È presente nei più importanti cataloghi d'arte e riviste nazionali ed internazionali." "Il gigante sembrava essere sopraffatto, ma alla fine, stremato, riuscì a raggiungere l'altra riva." Il concorrente designato è Vincenzo. Lo sviluppo urbano fu abbastanza caotico, soprattutto nella zona del porto. "Arci è tradizionalmente considerata un'associazione di sinistra." In primo luogo, tuttavia, Inari è il dio del riso. "Debuttò nella commedia ""The Prince Consort"", che però fu un fiasco." "Parla in un solo episodio, ""Green Time Rush""." Lungo il tracciato, il progetto prevede la costruzione di nove stazioni di pompaggio.. Si trattò della prima finale nella storia delle Olimpiadi corsa esclusivamente da atleti neri. È territoriale. Nino, con la sua bambina e i genitori, si trasferisce definitivamente a Parigi. "L'esperienza durò un anno." Il dipinto è situato nel Museo di Camaldoli. "Essi svolgono il fondamentale ruolo di intermediazione fra il mondo sovrannaturale e l'uomo." In forza della legge n. Le seste ore di ogni quarto si indicano con una serie diversa di termini. "Non c'era più alcun dubbio." "Era il cuore delle operazioni politiche e commerciali degli olandesi sull'isola." Tale abilità può essere usata da tutti i protagonisti controllabili. I fan erano in continua crescita. Prima di allora era celebrato sporadicamente, in forma locale. Baar aderì al movimento di modernismo cattolico insieme ad altri autori. È aperto a moto e auto. "Nello stesso periodo pubblica ""Drive My Soul"", singolo di debutto seguito da ""February Air""." La sospensione super strut utilizza gli stessi punti di montaggio dei McPherson standard. Poi anche Iron Man lascia la stanza per la stessa ragione. Ottenne la permanent residence per meriti culturali. Il detective Peter Edmonds riuscì infine ad arrestare Ball. "In primo luogo, sembra fosse un matrimonio d'amore." Allenatore: Kim Kwang Min Oratorio del Santissimo Crocifisso Ritiene che nel primo siano utili anche i viaggi nei luoghi dello scrittore. Poco dopo fu nominato Rookie del mese di gennaio. "È un ""crossover"" tra gli Ultimate X-Men e gli Ultimates." "La figura di Giuseppe contribuisce a rendere più famigliare l'incontro rappresentato." Dan Halen vuole abbellire Dougal County nel tentativo di attirare più turisti. Paolo Fregoso vedendo avvicinarsi il nemico ingaggiò battaglia con i balestrieri e agli sforzeschi. "Dalla vetta si gode di un'ampia visuale." Aaron Armstrong Successivamente, lasciata la Marina, divenne consigliere presidenziale di Truman. In ambito topologico, lo spectrum è una nozione da lui introdotta. Il capoluogo di contea è Murray. Il portale architravato è sormontato da uno stemma e da un piccolo oculo. Ha organizzato feste per il Principato di Monaco. La Russia oltretutto minaccia di raddoppiare il prezzo del metano venduto alla Georgia. "Colpisce i frutti di mandarino, su cui provoca il cosiddetto ""mal di terra""." La comunità incorporata di Stearns si trova anche nella città. Dopo di che, si torna al presente. Riescono a fuggire in macchina, schiantandosi vicino alla loro casa. Aldo così ha finalmente vendicato suo padre. In letteratura esistono pareri discordanti sulla sua efficacia e utilità nel travaglio di parto. "Lavorò all'inizio al ministero dei lavori pubblici, gestendo progetti, conservazione dell'acqua, fattorie ecc." Il processo di coniazione a Utrecht fu sempre più meccanizzato. Il congresso prestò particolare attenzione alle richieste e alle domande dei consigli locali. Il trio è stato il primo gruppo rock a ricevere questa onorificenza. "L'azione ha luogo ""in un tempo lontano""." Si dedicò allora principalmente alla nazionalizzazione delle industrie aeronautiche. Fu sostituito da un tal Fozio, di cui non sappiamo molto. Dopo la fine della rivoluzione ritorna a Milazzo. "Sono presenti nel suo territorio i ruderi dell'antica villa di epoca romana di Sant'Igino." Il cambio è elettronico con sistema sul volante, detto a farfalla. "L'intercapedine tra le due scatole veniva riempita con della ghiaia." Un giorno Joe propone agli altri il colpo della vita: una rapina in banca. Serve il comune di Acerra. Aeroporto di Montréal "Spesso ci sono in estate forti temporali con grandinate e occasionalmente trombe d'aria." "È socio della Fondazione ""Ernesto Rossi-Gaetano Salvemini"" di Firenze." Lo Spirit di un personaggio determina quante Ancore può controllare. "Gli stessi concetti hanno trovato applicazione anche nell'ambito della comunicazione politica." Mike le ha portate tutte proprio al Polo Nord. Quasi tutti i villaggi sono privi di energia elettrica e di acqua corrente. Anche lì, come a Parigi, fu al centro di un brillante circolo intellettuale. Quindi si hanno dolore e riduzione della funzione articolare. Dalle montagne circostanti si gode un ampio panorama appenninico. "Durante il suo regno, breve ma significativo, apportò un grande cambiamento: il ""principato adottivo""." Il contenuto del testo è ignoto. Il suo habitat esclusivo è rappresentato dalla foresta umida sempreverde. Geoffrey invece rimane a casa insieme ad Ashley per supportare Vivian. Viene battezzato cattolico, anche se manifesterà sempre grande vicinanza al popolo ebraico. La distruzione e il prelievo di materiali proseguirono nei secoli. Non si ha notizia di quali siano stati i suoi maestri. I tizzoni le ricadono sul vestito che prende fuoco. Lo zoo si è difeso dichiarando di averlo fatto solo a scopi pedagogici. Le partite si sono svolte a Città del Messico, in Messico. Solitamente si svolge nelle ultime settimane di novembre, al termine della stagione agonistica. Bisognava perciò inserire le loro canzoni commerciali nel contesto di una storia inventata. Il nome successivamente venne trasferito alla via ed al distretto. Divenne maestro di cappella della cattedrale di Acquaviva delle Fonti. Nel video compare anche il ponte di Brooklyn e la Statua della Libertà. I due brigatisti cercarono di fuggire e ne nacque un violento conflitto a fuoco. È inoltre collaboratore de La Repubblica. Non tornerà più dal marito. La serie si conclude quindi con un cliffhanger non risolto. Esso, insieme ad altri elementi della tradizione legionaria, fu vietato nella Polonia comunista. Attivo antifascista, condannato al confino di polizia. Gli interni erano tutti nuovi con una nuova plancia e un nuovo sistema multimediale. "Il primo singolo presentato è ""Fino all'alba""." "Oki, romanziere affermato, si reca a Kyoto per ascoltare le campane nell'ultimo giorno dell'anno." Dopo gli accertamenti non fu riscontrato nulla di preoccupante. "Il Consiglio di fondazione è l'organo supremo e prende decisioni a livello strategico." Jean Louise va a trovare Calpurnia e viene trattata con cortesia ma con freddezza. Si trova a poca distanza dal confine con il Pakistan. Conta cinque presenze con la Selezione di calcio dei Paesi Baschi. "Negli ultimi anni di vita, ormai infermo e ammalato, partecipò sempre meno all'attività parlamentare." Uwe Sauer "Guns e Bon Jovi, con l'energia nichilista del ""punk""." La terza parte del dialogo inizia con un momento di stallo. Tra i vari reperti individuati, particolarmente frequenti sono quelli riguardanti i Celti. La copertina del brano è inoltre usata come la copertina del progetto discografico. Ha comunque dichiarato più volte che gli sarebbe piaciuto giocare nella Nazionale maggiore spagnola. I Comitati Regionali stabiliscono inoltre le retrocessioni in Prima Divisione. Per entrambi i casi viene rinviato a giudizio. Con una recitazione drammatica, risultata una rivelazione nella carriera. "Si tratta di versioni demo di brani dell'album." Aladdin e Jasmine stanno per convolare a nozze. La stazione è servita dalla linea Takasaki sulla linea principale Tōhoku. Si trova nel quartiere di Charlottenburg. Poi sperimentò, tuttavia, tempi duri e deve soffrire sotto padroni cattivi. "La Piattaforma Nazionale è l'evento che ospita l'Assemblea Generale dell'associazione." The Painted World Lungo la costa si produce il sale. Matt alla fine capisce che lei non è tornata per lui ma per Wildfire. Lo stile ha avuto origine nella provincia di Shandong. R. Fairey come capo progettista dell’azienda. Il nome era dovuto al fiume Sesia. Rahul è il ballerino e il direttore di un popolare musical. Distretto di Bajan-Ovoo Si può trattare solo chirurgicamente, non regredisce spontaneamente, tende a crescere invadendo la cornea. A Michele Vitali Mazza fu conferita la laurea di ingegneria alla memoria. Maier si lanciò con il paracadute e venne catturato da truppe sovietiche. Il disco contiene solo una selezione dei brani eseguiti dai vari protagonisti del concerto. Diversi altri autori hanno teorizzato la presenza aliena nei testi sacri. Attualmente milita nel campionato di terza divisione nazionale, il Championnat National. Le spoglie di Goya patirono inquietudini e traversie adeguate a quelle del loro proprietario. Prosegue con il Falstaff e Le allegre comari di Windsor accanto a Giorgio Albertazzi. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nasce un legame. La meccanica quantistica si riduce alla fisica classica quando numeri quantici sono elevati. Alcune stelle mostrano delle peculiarità da un punto di vista chimico. Questa notizia ebbe una vasta eco sia nelle corti italiane sia in quelle straniere. "I clienti possono acquistare sia l'aereo completo che i soli piani di costruzione." È noto soprattutto per la sua disfatta durante la Seconda battaglia di Bull Run. Fu allo stesso tempo vicario generale. Vengono poi arrotolate, mantenendo al proprio interno la giusta quantità di formaggio grattugiato. Nel periodo ottomano vi fu costruita una moschea. "Altre specie di ""Malus"" sono coltivate a fini decorativi." Entrambi i film fecero uso degli stessi set in svariate occasioni. Non esistono ritratti che rappresentino il suo volto. "Nelle poche aree disponibili viene praticata un po' di agricoltura." Fece segnare in gara il ventiseiesimo e ultimo tempo. Su richiesta di monsignor de Mérode organizzò comunque il corpo degli Zuavi pontifici. Spesso, tuttavia, una semplice lente può rivelare la causa di un particolare problema. Si effettua anche terapia di rinforzo muscolare. Nella musica sarebbe un nuovo modo di affrontare il mondo e la musica stessa. Vi sono custoditi numerosi pezzi archeologici trovati nella zona. "L'idea di sparire, ""tout court"", ha sopraffatto quella di suicidarsi." Queste definizioni sono ambigue perché la base della funzione logaritmica non è specificata. La polizia segreta, con le sue brutalità fisiche, è presente in molte delle storie. Il romanzo ha avuto tre trasposizioni cinematografiche. Señor Senior, Sr. Ludwig Hoffmann La madre di Charlie lascia Corrigan. Dopo questo album la band si sciolse. Gli incontri si sono svolti al Nanjing International Expo Center. Questo tipo di stratificazione si forma quando il processo dominante è la decantazione. "Aggiunge ""Tosca"" al suo repertorio." Questa nana bruna si trova nella regione di formazione stellare della Nube del Camaleonte. La diocesi comprende la contea di Worcester, nel Massachusetts, Stati Uniti. La serie per la prima volta impiegherà le nuove vetture costruite dalla Dallara. Al risveglio il Re si ritrova abbracciato al maiale nel misero letto del gemello. Si è contraddistinto per una serie di tiri micidiali nella potenza e nella tecnica. Oggi riposa nel Cimitero di Montmartre. Entrambi i comuni si trovano nella circoscrizione elettorale di Udine. I colori che identificano il club sono il verde e il bianco. Esistono anche cancelli ad apertura a scorrimento su una rotaia appoggiata sul terreno. Al Roland Garros esce al terzo turno per mano di Svetlana Kuznecova. Rientra durante il gran premio a Imola, ottenendo subito un podio. "Kate Bosworth è l'attrice a cui è stato affidato il ruolo di Sandra Dee." Antonio Marchetti "Attualmente l'azienda più importante di Charlottesville è la ""Sperry Marine""." I fori palatali anteriori sono corti e larghi, mentre il palato è stretto. Sono spacciati. Al suo fianco, una personalità sconosciuta che si fa chiamare Lux. "L'ipoconulide era ridotto." Questo metodo è quello più comune per la registrazione della musica pop. A fianco di queste nicchie troviamo due colonne. "Il vento si secca quando attraversando le montagne, scende dall'altro lato." È lui inoltre a presentargli Hergé, con il quale Van Lint stringerà amicizia. "Il movente dell'omicidio non è mai stato chiarito." "L'ex presidente Álvaro Uribe ha negato le affermazioni di Virginia Vallejo." Due delle cinque più grandi compagnie di pesca in Islanda hanno sede ad Akureyri. È il suo ottavo album e la sua seconda uscita in Francia. "Se invece non erano presenti entrambi, il solo rimasto era a capo dell'intero manipolo." "È un importante polo d'attrazione turistica." Questo può essere visto anche nei suoi lavori più grandi per jazz band. Gli altri erano Sir Robert Howard, il colonnello Henry Howard e James Howard. Puntate di The Dude Perfect Show Grazie ai suoi scritti ha ricevuto riconoscimenti sia da Enti pubblici che da Associazioni. Più tardi si susseguirono i Celti e i Romani. Ma nessuno gli dà un posto di lavoro a causa dei suoi crimini precedenti. Il poeta Nonno menziona la risurrezione del giovane da Apollo. È un tifoso dichiarato del Milan. Attualmente vengono sempre più spesso sostituiti da supporti impregnati da resine sintetiche. "È padre di Egon Pearson, anch'egli statistico di fama." "La moglie Lilian disse: ""Un bravo ragazzo, era solo un pasticcione." In attesa di riordino, comprende scritti medici, ricordi e studi. Avendo vissuto in casa di Mecenate, invece, Caio Melisso meglio conosceva le classi agiate. La specie è un endemismo australiano. "Afferma poi: ""La lebbra non è infettiva." "Il resto dell'equipaggio, tra cui Clark resta sull'isola sotto il comando di Frank Wild." In questa storia Marv è impegnato a cercare Kimberly, una bambina rapita giorni prima. Entrambi gli album furono molto influenzati da uno stile traditional folk e swing. È la malformazione più frequente del sistema nervoso centrale. Seguono numerose collaborazioni sia in studio che dal vivo con altri gruppi e singoli. "La parete opposta al sepolcro fu l'ultima ad essere decorata." Presumibilmente tale strada ricalcava il percorso della viabilità di epoca romana. È nota per la sua architettura araba e per la sua posizione strategica. "I titoli di lavorazione della serie erano ""Suicide for Dummies"" e ""Failure to Fly""." In tutte e due le stagioni con la franchigia disputò i playoffs. I materiali furono ordinati secondo criteri crono-tipologici, tenendo conto dei dati di provenienza. In questo periodo si dedica al teatro prestando attenzione al linguaggio del popolo. La stabilità dello scafo è assicurata da due timoni e due pinne stabilizzatrici. "I tifosi dell'Ahed provengono principalmente dalla comunità sciita di Beirut." Passò quindi alla bottega di Guido Reni. Elin Johansson Rae vede il sistema partitico come competizione tra i partiti. Dovette operare su delle preesistenze medievali e su sistemazioni avviate da Francesco Laurana. "Frequentò per qualche tempo l'università di Bologna per studiare diritto canonico." La strada carrozzabile è una delle più recenti nelle Alpi svizzere. Registrato dal vivo a Cinecittà Campus durante le prove del tour. La missione cominciava nel peggiore dei modi. Oltre a questa sono note altre quattro stelle che mostrano segni di variabilità. Nel nord del Queensland la quaglia si riproduce da ottobre fino a luglio. Inoltre furono realizzati animali di peluche venduti in luoghi come i Disney Store. "Il primo impiego in guerra dell'esercito egiziano fu contro i wahhabiti nella penisola araba." "Ha anche firmato la scenografia del celebre film ""Dagli Appennini alle Ande""." Get Ready "L'attuale circoscrizione della tribù probabilmente è provvisoria." "Il primo principio è dunque un principio di conservazione dell'energia." "Con l'aiuto di nipoti continuerà a risiedere presso il santuario fino alla sua morte." Ora però Federico aveva il suo esercito al completo di fronte agli alleati franco-imperiali. Finora il tempo di sopravvivenza in circolo è paragonabile a quello dei globuli rossi. I due convivono insieme ai loro due cani. "L'edificio prenderà da allora il nome di ""Hôtel de Toulouse""." Lupo Solitario si troverà sulla costa delle Terre Selvagge. Una copia completa del film viene conservata negli archivi del British Film Institute. Ciò non si verifica mai perché nel mezzo si verifica sempre un anno bisestile. Michael Wallace Le orecchie sono lunghe e di colore chiaro. "La base del pezzo contiene un campione estratto da ""Old Smokey"" di Linda Lewis." Si parla ufficialmente di suicidio, ma Julianne non è convinta. È stata formulata da Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo. Destinazione Sanremo Patriota, fu assessore al Comune di Padova facente funzioni da sindaco. Gli Ittiti si erano progressivamente organizzati in staterelli di raggio cittadino. Una versione particolare, ideata da Egnazio Danti, è conservata al Museo Galileo di Firenze. Il singolo, cantato in lingua anglo-spagnola, ha visto la collaborazione del cantante canadese Snow. La provincia si trova nel Congo centrale. Per motivi politici e finanziari, la macchina non fu però mai realizzata. In quella stagione, la sua squadra vinse il campionato. La collaborazione è aperta e basata su contributi liberi. "Le scene nel cimitero di ""Hart Island"" sono state effettuate in un enorme magazzino." Questa sorte contribuì ad accrescerne la leggenda. "Ho bevuto l'acquavite del padrone ed ho sognato." In seguito il sommergibile fu impiegato, con base a Palermo, nelle esercitazioni antisommergibile alleate. Il racconto rivela una notevole vocazione narrativa, di tono giornalistico. "Marx scrisse ""Now and Forever"" come dedica a sua moglie, l'attrice Cynthia Rhodes." Il tentativo falli per problemi ai visti di ingresso alla frontiera della Cina. Il capo rivela robusti lobi piliferi. I wichita erano coperti di tatuaggi sacri per le loro usanze. The Village Blacksmith Le carni sono apprezzate. "Il tempo speso in un insieme misurabile ""A"" è detto tempo di permanenza." Visitava regolarmente le carceri di Saluzzo, ricercando il pentimento e la penitenza dei detenuti. I coniugi Gibbs hanno vinto una vacanza a Las Vegas. Il panico verga è molto versatile e adattabile. Serradifalco si ritrova una vocazione culinaria innata. "I frame costituiscono la struttura dati primaria dei linguaggi a frame impiegati nell'intelligenza artificiale." Gli argomenti a sostegno della prima ipotesi sono i seguenti. Prima della recente espansione cittadina, era una località a sé stante, separata dalla città. Lumley reagì rapidamente, mostrando tutte le sue abilità come opportunista. Le macchiette erano delle brevi, ironiche esibizioni realizzate spesso nei Cafè-chantant. Il processo di integrazione si è poi in parte realizzato nel Mercosur. "Nel medesimo articolo dà una prima risposta: ""concepire uno spettacolo con variabili." La loro storia merita un accenno a parte. Oggi Smolensk è un discreto centro industriale, specializzato nei comparti elettronico e tessile. Newport Beach ha un clima mediterraneo. Il cranio era grosso e robusto ed il corpo era compatto. Molti suoi brani sono spunto per pellicole cinematografiche e per trasposizioni teatrali. Alcuni elementi dei romanzi sono ristabiliti. "Quest'ultimo si vendicò organizzando lo stupro della stessa da parte di Vladimir." Fu sepolto nel cimitero di Trespiano, vicino Firenze. Ogni individuo presenta normalmente una coppia di cromosomi sessuali per cellula. Si noti che la parola chiave partial non è necessaria. "Si odiano per un po', ma l'amore trionfa." In entrambe le competizioni fu eliminato in batteria. I pantaloncini restano bianchi mentre i calzettoni diventano neri. La lista presente in questa voce non è completa. "E'particolarmente conosciuto perché è uno dei primi esempi di stile internazionale degli Stati Uniti." "L'Adriatic Arena è il principale palazzetto dello sport della Victoria Libertas Pesaro." Sul lato sinistro vi è la struttura settecentesca con le botteghe. "Entrambi quindi, pur avendo visioni diverse della creazione dei poemi sostengono l'inesistenza di Omero." "Successivamente è stata nel cast artistico di ""Un corpo in vendita"" di Liliana Cavani." È utilizzato dal Sistema imperiale britannico e dal sistema consuetudinario statunitense. Questo spostamento sarebbe stato confermato dalle ulteriori ricerche. Non ci sono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. "L'album contiene le Canzoni della mala interpretate in passato da Ornella e riarrangiate." Prende il nome dal Cimitero del Verano, interamente compreso in essa. Inizia quindi la sua carriera di stallone. In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie. Ebbe tre figli: Lucio Cecilio Metello, Quinto Cecilio Metello e Marco Cecilio Metello. Queste velivoli dipendono interamente dalla velocità variabile dei motori che azionano le eliche. "L'anno successivo il fratello fu ucciso da un estremista polacco." È il primo porporato angolano nella storia della Chiesa. Esso focalizza la sua attenzione sulla tecnologia dei trasporti. La località del monastero in cui il vescovo Sabino si ritirò non è certa. Inoltre nel Borbera si pratica kayak. Il singolo è conosciuto anche più semplicemente come My Heart Goes Boom. Numerosi gli interventi su riviste storiche e in opere collettive. Architettonicamente presenta delle similitudini con la stazione di Milano Centrale. "In quest'ultimo Paese si stabilì definitivamente, pur lavorando spesso anche a Buenos Aires." Records per la pubblicazione del suo primo album. Questa mancanza di conseguenze può portare a prendere decisioni errate. Le due ali laterali, più basse, presentano finestre ad arco decorate. Il trofeo non significa altro che la supremazia nello Stato del Texas. Vini della Campania Mette a segno una rete anche nella gara di ritorno, giocata la settimana successiva. "Scienziati e leader spirituali si identificarono in un'unica figura, chiamata ""Spirito""." La sua carriera da allenatore si è svolta interamente in Europa. Tutti i brani sono opera di Jimi Hendrix. Conosce De Chirico e Carlo Carrà, e Sonia Delaunay. "La traccia ""Over It"" è utilizzata nel videogioco" "Il campionato fu vinto dall'América de Cali per la sesta volta nella sua storia." Questi a suo dire si proclamavano leader della lotta contro la tirannia. Riusciranno a fare amicizia con i loro nuovi vicini, Sally e Dave. Il cane dei faraoni ha bisogno di fare molta attività fisica. È una delle più impressionanti pietre erette del Caithness. Allora lui la raggiunge e, incurante della politica, le chiede di tornare con lui. Fu costruito lo scenografico scalone a rampe parallele con un coronamento a ballatoio. Tutti gli artisti in questo album sostengono pienamente la causa di questo progetto. Nei casi più gravi emodialisi o trapianto di organi diventano necessari. "Il suo numero dispari indica che si tratta di un'autostrada con asse nord-sud." I piccioli sono glabri. "Quest'ultimo caso è stato chiamato Hicks-neutral." La prima esperienza da allenatore gli capita quando è ancora giocatore del Conversano. È uno dei rioni del Palio di Gorla Minore. "Entrambe le canzoni, furono registrate durante le sessioni per l'album Sgt." Sono stati loro. La promessa è il cuore del metodo scout. Oggi, Leonora ha ereditato il patrimonio di famiglia ma è diventata cieca. La designazione dei gradi si basa sulla tradizione britannica. Suo padre morì quando era ancora bambino. Furono disputate quattro gare nel singolo uomini in altrettante differenti località. Gli Electra hanno volato lungo linee commerciali fino alla metà degli anni settanta. Fu per molti anni amministratore del partito. È sepolto nel cimitero reale di Malaʻe Kula a Nukuʻalofa. "È l'autore di capolavori teatrali come i tre drammi contenuti in ""Tre quartetti""." Ralf Schumacher e Panis chiusero il gruppo dei primi dieci. Una foto divenuta celebre mostra il Campidoglio sorvolato da una dozzina di sfere luminose. Chi ti conosce? La volta ospita quattro medaglioni raffiguranti i quattro Evangelisti muniti dei rispettivi simboli identificativi. Andava in onda la domenica pomeriggio sul Programma Nazionale. Il circuito è del tipo standard. La copertina è stata realizzata dagli stessi Booth e Brown. Le mandibole sono ricurve e appuntite, dotate di un canale che consente la suzione. Da cui la necessità di usare convertitori disponibili sul web. Si tratta di un monumento storico e culturale della Repubblica Ceca. Uno degli aspetti peculiari del cinema tamil riguarda la vicinanza con la politica. Alcuni dei suoi responsa sono stati pubblicati nelle opere dei suoi contemporanei. "Poi svilupparono ""Destroy All Humans!" La stazione ferroviaria è sulla linea Rivne-Sarny. De Zerbi Durante la guerra i due gemelli servono insieme nel Pacifico. Le colline ripide si trovano ad Arlington. Qui, ebbe modo di stringere pure amicizia con molti letterati del tempo. Pieve di San Giuliano Notevole il suo contributo alla promozione realizzando dodici reti. "All'epoca era considerata troppo lussuosa." Sono di particolare importanza i trattamenti preventivi a tutte le strutture interessate. Se una serie converge totalmente, allora converge anche uniformemente e assolutamente. Philippe Leroy ha una grande passione per il paracadutismo, che pratica fin da giovane. Il pittore si era innamorato, pur non ricevendo incoraggiamento. Il vero potere era nelle mani del suo ministro Mansi. Molti degli Yi nel nord-ovest dello Yunnan praticavano una complicata forma di schiavitù. "È laureato in Giurisprudenza presso l'Università statale sociale russa." Questa base poteva essere adattata alle specifiche dei paesi stranieri tramite modifiche minori. Successivamente, anche Bain lascerà il gruppo. Nonostante i buoni risultati ottenuti, il programma venne cancellato nei tardi anni ottanta. Ha inciso diversi jingle pubblicitari radiofonici e di popolari spot televisivi. Fa parte della Comunità montana Alta Valtellina. Diverse sono anche le presenze in nazionale. In contemporanea, Parsons ebbe le sue prime esperienze in spettacoli amatoriali. "L'anilingus può essere praticato da persone di entrambi i sessi." Negli anni settanta entra in azienda anche il figlio di Dorino, Diego. Rispetto alla vettura antenata, fu rivista la calandra. In particolare è utilizzata come ingrediente nei sostituti del latte per i vitelli. I primi sforzi letterari furono melodrammatici piuttosto che realistici. Mauro Díaz Internamente la chiesa di Cordignano è ad una sola grande navata in stile barocco. Lo scopo del gioco è ottenere il maggior numero di punti. Ma, dal giorno successivo, Sylvie scompare. Fu attivo qualche generazione prima. "Anton, l'altro figlio e destinato a succedergli, si innamora di una onesta infermiera, Elodie." La ribellione venne schiacciata e Teimuraz dovette ancora una volta abbandonare il trono. La fase di crociera avveniva a postbruciatore spento. Nel frattempo consegue la maturità in un Istituto tecnico industriale ed inizia a lavorare. "Un ""museo virtuale"" contiene riproduzioni di opere d'arte principalmente della preistoria." "Il governatore di Bombay ne era ""ex-officio"" il cancelliere." Il termine viene talvolta utilizzato anche in relazione alle sostanze assimilate dagli alimenti. Le aree abitate sono generalmente circondate da una siepe con due ingressi. Il monolito sarebbe caduto rovinosamente a terra. "La sede centrale dell'azienda si trova a Singapore." Fusco è stato uno scrittore molto prolifico ed eclettico. "Marshal"", quattro episodi di ""The Texan"" e sei episodi di ""Disneyland""." Suo figlio dovrebbe essere il filosofo Anicio Manlio Torquato Severino Boezio. "Esso fu registrato agli Hollywood Sounds e alla Casa Bianca nella ""Blue Room""." Probabilmente fu questa la causa del fallimento. Ciascuna provincia si articola ulteriormente in distretti. I prigionieri vengono trasformati in Stalker o Soldati Combine. Victor cerca di ribadire i suoi sentimenti per Lily, ma viene respinto definitivamente. Dopo il diploma di scuola superiore, si trasferisce a New York per studiare recitazione. È il pasto serale dei bambini. Nello scontrò che ne seguì, nella piana di Montecatini, le truppe guelfe furono travolte. "Per scelta del gruppo, manca la canzone ""Allo stadio""." Gli olandesi aprirono lo scontro bombardando il castello. In questo lavoro Koons gioca con diverse percezioni materiali. Più variegata è la situazione per i paesi di lingua spagnola. Quando David legge del matrimonio, si precipita in chiesa. La stazione è composta da un fabbricato viaggiatori e da tre binari. "Terminata l'attività agonistica, è diventato allenatore." La combinatoria analitica si organizza intorno a varie tematiche. Come nello stile del gruppo, il testo presenta frasi offensive e violente. Attualmente è una delle residenze estive del Presidente di Malta. La regia della serata è affidata a Emanuela Giordano. "Si tratta di un'esperienza gratuita arricchita di funzionalità avanzate a pagamento." "Gli interpreti principali sono due stelle del cinema dell'epoca, Wallace Reid e Lois Wilson." "L'edificio oggi si presenta assai frammentato ma le strutture romaniche sono di grande interesse." Tra i suoi allievi si ricorda Luigi Guglielmino. Le femmine più giovani generalmente partoriscono nidiate meno numerose di quelle più anziane. "L'incidente avvenne nel corso di un violento nubifragio che imperversava su tutta l'area calabra." È tuttora in ottime condizioni ed è aperto ai visitatori. Molte case furono così costruite sopra le vecchie miniere, preventivamente allagate. In tal modo riuscì a individuare gli ostacoli che si oppongono alle riduzioni. Strumentazione di controllo e comandi elettrici rimangono invariati. C. Segar Braccio di Ferro per una loro serie di cartoni animati. Anche Petruzzelli però continuerà con le sue scappatelle. Di solito è determinata in funzione del settore industriale di appartenenza. "Il quartier generale si trova a New York, all'interno del Paramount Plaza." Anche la bioluminescenza è largamente rappresentata nella fauna marina di acque profonde. Ha inoltre collaborato con il Premio Oscar per la scenografia Ferdinando Scarfiotti. Gli isolani vennero coinvolti nella presa di Terranova in questo stesso periodo. "All'interno delle nicchie laterali sono appesi alcuni ex voto per grazie ricevute." Il Karnataka settentrionale ospita monumenti che risalgono ad almeno il V secolo. Come le altre installazioni di lancio cinesi, è distante e generalmente chiuso agli stranieri. "Ha iniziato la carriera nell'Almada, prima di trasferirsi al Nacional." Formalmente sono considerate Direzioni Generali della Commissione. Il capoluogo di contea è Wheeler. La pinna caudale presenta i raggi centrali più allungati di quelli esterni. Lo sviluppo continuò durante tutta la guerra. Colpisce soggetti giovani con eguale distribuzione tra i due sessi. Il film, prodotto dalla Kalem Company, fu girato in California, a Santa Monica. I colori sociali sono il bianco e il verde. Rémy è un giovane dai capelli rossi che vive in uno stato di emarginazione. È endemica della Guinea Equatoriale. Questa forma di monarchia costituzionale a rotazione è unica al mondo. "L'opera fu strutturata a domande e risposte, con le mappe decorative a seguire." La serie segue la vita della famiglia Borderlon. Il disco contiene le tracce presenti nel film ed è distribuito dalla Hollywood Records. "Disertò l'esercito austro-ungarico per combattere, come volontario per l'Italia, nella prima guerra mondiale." Da Milano arrivano Ranieri, Aurelio e Cristina a sostenere e difendere la neonata Repubblica. "Per il ruolo vinse il Golden Globe Award come ""Attrice rivelazione dell'anno""." La direttrice del casting per Milano fu Valentina Materiale. I pesci di quelle acque morirono. "L'artista illustra il tema del fluire continuo della natura, a lui molto caro." Robert Allen è un truffatore texano che conduce due vite separate. Lavorò poi anche per William Fox. Addio, mia bella Napoli! Sono un tributo ai Queen. Successiva è la fascia nera o blu che copre questo margine in altre scene. Oggi la villa è di proprietà dei Conti Jacini. "C'era qualcosa che non andava." Il premio viene assegnato per un lavoro poetico. La canzone, in origine, viene pubblicata solo come singolo. Questa classe farmacologia è di solito ben tollerata. In pochi mesi la Russia accettò, divenendo così membro del Consiglio. Pip Torrens Conduce su Inderhavnen e collega la Selandia ad Amager. Il gioco consiste nel diventare il Minion più cattivo di tutti. "Sultana ""et al." Sul soffitto vi è un affresco rappresentante una colomba biblica. Esso è traforato con aperture a tutto sesto il cui archivolto poggia su colonnette. Il maggiore immissario è il fiume Pečora che dà il nome al mare. Anche il fratello Moritz era appassionato di numismatica antica. "Hanno debuttato l'Italia, il Montenegro e la Slovenia." Il primo grafico illustra questa situazione. Il suo nome è noto soprattutto per i suoi contributi alla biologia matematica. The Dolly Sisters "Ha ottenuto un soggiorno di studio presso l'istituto archeologico svedese di Roma." Vi sono esposte le opere provenienti dal piviere di San Piero in Mercato. Esso è equivalente alla figura del maestro statunitense o del professore italiano. Battaglia di Veio Il punto culminante è segnalato da un modesto ometto di pietrame. Queste liste prendono anche il posto dei vettori, non supportati direttamente. Slade è un fan appassionato del film The Nightmare Before Christmas di Tim Burton. "Nei cognomi, ed occasionalmente nei nomi geografici, viene generalmente mantenuto ""Aa""." La seconda volta con Edna, da una data sconosciuta fino alla sua morte. A causa del forte pericolo le alunne vengono trasferite in varie sedi. Così accetta di sposare Emanuele. Gli subentrò nella signoria il figlio Bartolomeo. La lingua del popolo di Tambora è andata invece perduta completamente. La colonna sonora è stata composta interamente da Bugo. "La mattina seguente è tutta un'altra storia." Processate nuovamente, le due vennero dichiarate innocenti. Le foglie sono assenti e sono sostituite da alcune guaine squamose di colore bruno-rossastro. In seguito, Benjamin uscì dal quadrato e gettò Orton oltre le barricate di sicurezza. "Dalla Alberti ha avuto un figlio, Johnny de Mol, anch'esso attore." Nel luglio, prendono parte alla terza edizione del Summer Festival, vincendo la seconda puntata. "Tra le iniziative si ricorda l'allestimento di una mostra-museo dell'antica civiltà contadina locale." I rimanenti sei episodi verranno comunque trasmessi su Nickelodeon. Sede di corsi e riferimento per le associazioni di volontariato di Cinisello Balsamo. "Questo libro divenne famoso in tutto il mondo come ""Vita degli Animali""." "La band è ufficialmente ""in pausa""." Quasi sempre i sistemi proporzionali usano i partiti politici come misura della rappresentanza. In grassetto la squadra ammessa direttamente al secondo turno. Con lui viaggiano la figlia, la sorella e un giovane assistente. "Le sue esperienze mistiche sono narrate nell""'Autobiografia." "La squadra che vince l'incontro riceve due punti in classifica, quella che perde zero." Dalla prima moglie, Francesca Pagani, ha avuto due figli, Valeria e Marco. La sede comunale si trova nella frazione Balma. Philippe Lefebvre Il progetto del percorso verso nord non ebbe seguito per motivi economici. Il trattato fu siglato a Londra. Il territorio si presenta particolarmente interessante dal punto di vista geologico e botanico-faunistico. Alle scuse formali del presidente non sono seguite azioni correttive. Le aspettative possono essere di almeno tre tipi diversi. È sepolto al Cimitero delle Porte Sante di Firenze. "L'alabardiere ha prestato servizio soltanto per qualche anno." Ma il matrimonio durò poco. Dopo la separazione dalla villa, il giardino è stato riutilizzato a scopi didattici. Il titolo di principe di Borbone-Conti passò quindi al fratello Francesco Luigi. La somma contestata è di circa venticinquemila euro. Il Ladakh riceve pochissime precipitazioni e non ha una falda acquifera. Ha ricevuto qualche premio e qualche nomination. Un doppio album contenente la colonna sonora del film fu pubblicato lo stesso anno. In seguito, McMahon fece arrestare The Rock, proprio come alcuni mesi prima con Austin. "La raccolta dell'incenso inizia ad aprile." La pinna pelvica è poco sviluppata e costituita da soli cinque raggi. "All'inizio della produzione, la Warner Bros." Andrè, il marito di Shirley le propone di sposarsi una seconda volta. Il disco di Poincaré con la metrica iperbolica qui introdotta è però completo. La struttura è a navata unica con volta a botte e presbiterio con abside. Durante il liceo, Garrett era un giocatore di football. Usava inoltre organizzare presso i suoi appartamenti festini che duravano fino a tarda notte. Lo stadio ospita al suo interno vari esercizi commerciali e di ristorazione. Il film è tratto da diversi romanzi e racconti dedicati al personaggio del commissario. La sinagoga era ampia e luminosa, di forma ellittica e non molto decorata. Vive a Salerno dove ha insegnato Italiano nelle scuole superiori. Torturato e decapitato, il suo corpo fu gettato in un pozzo. "Fu promosso esibendosi con due brani, ""Breathe"" e ""St:Dagger""." La città era in una condizione di grande subbuglio. Questa struttura è il deposito principale dei campioni riportati dal programma Apollo. Sempre nella commedia debutta il personaggio più famoso di Paolo Villaggio, Fantozzi. Venne battezzato dal suo prozio, il cardinale Joseph Fesch. Il punto di Fermat ha diverse proprietà. Nikolai possiede un aeroporto. Da cestista ha giocato a livello di college nei Kentucky Wildcats. Una colonia riproduttiva è stata inoltre impiantata nel Wisconsin. Il film è stato stroncato dalla critica ricevendo valutazioni per la maggior parte medio-basse. Zeromaru rimane apparentemente ucciso quando si scaglia contro il Digimon nemico a tutta velocità. "L'anno dopo il suo varo prese parte alla Battaglia delle Saintes." Tuttavia, la maggior parte delle tracce non hanno testi relativi al crimine. Fu autore anche di alcuni libri. Sono gli unici gol realizzati da Urban in massima serie. La donna simboleggia la fortezza, la disciplina, la forza interiore, il coraggio, la sicurezza. Un marito geloso fraintende il comportamento della moglie attrice con il suo miglior amico. Questo stato può essere descritto anche come una diminuzione del livello di coscienza. Bisogna evitare gli ambienti secchi perché tende ad asciugare rapidamente. "Ai lati presenta le ""faccette articolari tiroidee""." "Aprì uno studio nello Spratt's Complex, dove inizio le sue prime sculture." Col tempo a queste andarono ad aggiungersi anche le famiglie Bosi, Poli e Tonelli. "Gurdjieff,"" presente a Milano, Torino, Roma, Palermo e Cagliari." "La rivincita tra Scozia e Inghilterra si giocò all'Oval di Londra." In questo saggio Mazzini attribuisce alla musica un ruolo sociale e civile. Confina anche con la Germania Ovest. Inoltre gli arabi erano più tolleranti dal punto di vista religioso rispetto ai bizantini. Sempre a Tiberio si deve la rifinitura del Bruto di Michelangelo. E, quasi che ciò non gli bastasse, andava facendo grandi scorrerie in Romagna. La prima serie della Carlton fu proposta anche con carrozzeria giardinetta. Vedendosi sconfitto, il capitano francese gettò il dispaccio che trasportava in mare. Tutto il materiale prodotto e raccolto è liberamente consultabile. Il governo indiano ha indicato il Pakistan come provenienza dei terroristi. Questo territorio formò il nucleo iniziale della Regione Lazio. I Pagani furono protagonisti della vita politica imolese. Incongruenze si rilevano anche nella composizione del genere. A maggio, Kalle ha subito un grosso incidente al Rally di Argentina. In alcuni casi il contorno può essere soltanto un filo. Thomas Edison era deista. "Poi pose il caricatore tubolare all'interno del calcio del fucile." "Quindi copre un ruolo come responsabile nel settore ""carte di pagamento"" a Roma." Del suo corpo non fu ritrovata alcuna traccia. "All'arrivo il dott." La sinfonia prevede una strumentazione per due flauti, quattro corni e archi. Da questa porta si torna alla porta S. Caterina già descritta. Essa era una delle porte meno importanti della città. Domenica si osserva un turno di riposo poiché è il giorno festivo. La produzione comprende binocoli, cannocchiali e ottiche di mira. Importante centro di scambio di merci, possiede siti di trasformazione agroalimentare. Ottenne un impiego governativo, come sorvegliante forestale. Il Castello di Romeo è invece utilizzato per spettacoli ed attività culturali. I due giovani vengono uccisi in combattimento da Enea. Diventerà anche il maggior centro culturale del paese, secondo il governo di Abu Dhabi. Gli succedette al trono il fratellastro al-Qahir. "Spesso operano a fianco dell'esercito ufficiale." "Nel fiume Arroscia viene praticata la pesca dell'anguilla." "Le locomotive erano dotate di ampie casse d'acqua e di buone scorte di carbone." Meno frequentemente la Charente è soggetta a venti di nord-est. Squadra omicidi, sparate a vista! Nobuhiro Ueno Non venivano quindi usati i cosiddetti figuranti. Gli ultimi contributi furono privi del vigore che aveva caratterizzato le opere maggiori. "L'evento fu presentato da Nunzio Filogamo e Franca Maj." Per giocare si utilizzano due mazzi di carte francesi. "Portami l""'amictus"" che mi hai preparato, perché devo uscire." Sei piccoli draghi vivono con un mago e gli causano guai. "Attualmente è il secondo fumetto più venduto in Italia dopo ""Tex""." "Fu un re dell'isola di Creta." La canzone è anche la prima di Cabello ad essere entrata nella classifica. Attraverso abili macchinazioni diplomatiche, egli divenne il primo governatore della colonia. Il corso forzoso proseguì anche durante il periodo della Repubblica Romana. La forma è tipicamente quadrangolare; questo facilita il costruttore per un eventuale ampliamento. Mitterrand è il presidente francese che più è rimasto in carica nella storia. Erano soli e la porta della stanza era in vista. Il progetto è però stato in seguito abbandonato. La Camera dei deputati potrebbe, così, impedendo al ministero di governare, costringerlo alle dimissioni. Il dossale era assente nonostante ci fossero i presupposti spaziali per il suo alloggiamento. Testi di Nick Beggs. Persone di nome Ben "L'erpetofauna è stata finora poco studiata." "La più importante novità fu l'adozione della trazione anteriore, prima volta su una Lotus." Ma la vendicativa Beatrice, poco prima delle nozze, gli spara, ferendolo. Successivamente passa alle giovanili della Renato Curi Angolana, che guida per sette stagioni. Scott Hamilton Su ogni capitello delle colonne vi è raffigurato un angelo. Leland Palmer ricomincia a lavorare come avvocato per Benjamin Horne. Gestire i progetti di design dal concept alla realizzazione. Parlava anche tedesco, danese, russo e francese. Il dormiente smette di respirare e poi ricomincia. Il grado di piegamento del ginocchio cambierà lo sforzo. La coda è lunga e il mantello è lucido, compatto e fine. È prevista la sua conversione in sede museale. Le Unità amministrative prendono il nome dalle città del territorio occupato dal Marocco. José Florio Stirpe maledetta Ha inoltre tradotto la Costituzione svizzera in arabo per la Confederazione svizzera. Maggior impianto di gioco è il campo sportivo comunale di viale Voli. Si suppone che sia un giudeo alessandrino o influenzato dalla scuola letteraria egiziana. La sua lunghezza corrisponde ad un lato del chiostro della zona abitativa. Jack nasce in una grotta poco distante da Kingsbridge. "Una loggia coperta sostituisce l'antica terrazza pavimentata a maiolica." Punge generalmente gli animali domestici, ma occasionalmente può attaccare anche l’uomo. Il vasellame era spesso lucidato e di colore rossastro. Un vecchio milionario cerca di portare sangue fresco nella sua antica e decadente famiglia. "Per ""Bambole russe"" è stata candidata a un César come miglior attrice non protagonista." Contribuisce a dare volume al bulbo oculare. È ricordato principalmente per le biografie di cui è autore. A settembre dello stesso anno viene congedato. "Suo figlio Stefano fu anch'egli rugbista e internazionale per l'." È considerato un film perduto. Kiko va male a scuola e Ennio lo vuole con sé al lavoro. Milita in Elitserien. "La socializzazione delle imprese provocò l'irrigidimento degli imprenditori e la preoccupazione dei tedeschi." Tutte le musiche sono composte da Yūji Ōno. É un lontano parente di Marilyn Manson. Vengono promosse nella massima serie Avellino e Cesena. Il vecchio terminal viene utilizzato per i voli nazionali. Alfa Romeo Giulietta "Nel museo sono esposti reperti preistorici rinvenuti durante gli scavi nell’area dell'antica Atella." "All'ingresso della chiesa, nel primo braccio, si trovano due affreschi staccati." In italiano è doppiato da Simone Mori. "Contemporaneamente, dalla dirigenza, viene richiesta l'iscrizione alla Italian Baseball League." Nessuna opera pittorica è stata attribuita con certezza a lui. Può essere conferita anche a cittadini stranieri. Nel libretto vennero inserite le tappe della prima tournée europea. "Dopo aver lasciato il cast di ""Hair"" si ritirò dalle scene." Dopo aver terminato gli studi presso i Gesuiti, intraprese studi di giurisprudenza. Lasciò Oxford dopo otto mesi senza credenziali accademiche. A fine anno fu convocato per il suo secondo Pro Bowl. Può essere usato come attrezzo manuale o come parte di una macchina. Gli istinti aggressivi, nelle persone sane, sono solo una reazione ad una minaccia attuale. Il complesso abbaziale è considerato un tipico esempio di architettura romanica. Inizia così un nuovo giro di scommesse. La maggior parte degli sbocchi lavorativi della regione sono nel settore primario. Per poter spiegare tale apparente contraddizione, introduce una modifica della teoria newtoniana. "Lo stesso album arrivò alla prima posizione della classifica americana ""Top Heatseekers""." "Venne seguita da una vittoriosa campagna che si concluse con l'assedio di Tripoli." "Può vantare il titolo di ""città"", insieme ad altri sette comuni dell'Alto Adige." "Furono costruiti degli oblò per rendere visibile parte dell'interno, adibito a spazio espositivo interrato." Le squame sono fornite di tubercoli ossei molto duri che sporgono dalla pelle. La copertina è di colore rosso borgogna con lo stemma del Belgio al centro. Alice non si risposò mai. La relazione tra lei e Jack White non è mai stata chiarita definitivamente. Canottieri Ortigia settore canottaggio di Siracusa. I due si stringono in un abbraccio e si confessano il loro amore. Esistono un certo numero di tecniche differenti. Il suo secondo figlio Dory prese allora il posto di Dany. Il suo nome deriva da quello dei due altopiani del Salto e dello Sciliar. La diocesi sembra essere piuttosto tardiva. "L'esercito macedone fu la più complessa macchina militare fino ad allora costituita." Si tratta di missioni che rappresentano una sfida molto più ardua per i cacciatori. Per spiegare queste estinzioni sono state proposte diverse ipotesi. Nei giorni successivi rinnova per altri due anni il contratto con il club dauno. Da qui inizia la sua carriera di attrice. "Nell'ambito della diocesi di Brescia, è compresa nella zona pastorale della Bassa Orientale." Numerosi altri documenti attestano nel frattempo la sua attività di primicerio di San Marco. Il gioco contiene elementi di fantascienza e cyberpunk. Persone di nome Steven Verrà poi convocato in altre quattro occasioni, tuttavia senza scendere in campo. Finora solo tre dei leader Khmer Rossi sono stati processati e condannati. La redazione, composta da francesi, svizzeri e tedeschi, ha sede a Berlino-Prenzlauer Berg. Anticamente era presente una rocca nel colle sovrastante il paese. Il Getty Museum collocò la Testa di Ade presso la Getty Villa di Malibu. Graphistudio Pordenone. A Close Call Le tavolette di Mari registrano vari eventi che svelano la subordinazione di Zimri-Lim. Gli successe Ardengo Trotti. Situata nella parte settentrionale dello stato, si trova adiacente alla foresta nazionale di Carson. I più deboli non sopravvivevano al trasporto. La donna, stanca dei tradimenti, decide di lasciarlo, ma viene uccisa dal marito. È un ottimo freestyler. Le due repubbliche boere erano cadute senza alcuno spargimento di sangue. Ha partecipato a molte mostre internazionali sul manifesto e a presentazioni sui libri grafici. La sua vita gira intorno alla sua folgorazione. Può anche contenere del prosciutto tritato. Sono inoltre presenti la roggia Arrivabene e la roggia del Mulino. "Il brano ""Pure Imagination"" vede la partecipazione di Matteo Brancaleoni" Nessuna delle proposte trovò pratica attuazione. In seguito alla Crisi di Suez, questo progetto fu abbandonato. Ha un sapore intenso e piccante. Già in questo periodo Andrej manifestò un grande interesse per la matematica. Le orecchie sono relativamente grandi e brunastre. "Durando oltre sei minuti, è la traccia più lunga dell'album." La Berlino del secondo dopoguerra deve molto a lui della sua odierna civiltà teatrale. "Una volta finite, il giocatore dovrà tornare indietro fino all'ultimo checkpoint." A parte la struttura sillabica, nella romanizzazione è necessario anche indicare i toni. "Si trova nell'area nord della città, a ridosso delle mura aureliane." Essi sono neri quando sono a contatto con un terreno edificabile, altrimenti sono grigi. Le principali direttrici di sviluppo della città sono nel campo trasporti e della logistica. Anche la grotta inizia a crollare, segno che il mondo sta per essere distrutto. Che vita!!! Gli ingredienti della miscela sono noti, ma non se ne conoscono le esatte dosi. Judi Barrett I pochi abitanti rimasti vennero messi a dura prova. Più raramente si presenta in forma di prismi allungati. Era cappellano del Castello di Stirling e uno dei cappellani del re in Scozia. Spesso i giovanili si associano a ciuffi di alghe trasportati dalla corrente. Egli decise quindi di tenere un incontro cordiale con la propria controparte mughal. Gli affreschi mostrano la storia della Genesi e la leggenda di San Nicola. Il suo palantír non viene mai mostrato nel film. "Kennedy, all'epoca presidente degli Stati Uniti." Nella classe sidecar vittoria per Steve Webster e Gavin Simmons. Hanno progettato la Triennale Bovisa a Milano e la sede della Triennale a Shanghai. Flora Europaea La vincitrice del campionato disputava la Coppa dei Campioni. Ella è colei che di lì a poco co-fonderà la Weyland-Yutani. Danno alla luce un piccolo alla volta probabilmente nel mese di maggio. A fine anno, la squadra ufficializzò il suo trasferimento a Los Angeles. Fu infatti uno dei primi imprenditori a chiedere di utilizzare le acque del canale. Testi e musiche di Lily Allen e Greg Kurstin, eccetto dove indicato. È figlia di Shirley e John Callaway; i suoi genitori divorziarono anni dopo. "Colpì l'intera area della Marsica, subregione abruzzese." La motivazione precisa alla base di una simile opera non è chiara. Da quel momento ogni mattina e ogni sera Angélique gli sorride dal balcone. Scrisse anche un volume di Fisica matematica. La loro musica è caratterizzata dalle intense melodie di chitarra. È attraversata dalla linea ferroviaria Katakolo-Pyrgos. Chick Reiser A Parigi decorò palazzi, ville, giardini monumentali. La trama che viene qui esposta ricalca quella suggerita dalle fonti più antiche. "Per cui in Italia c'era una forte presenza di bookmaker stranieri illegali." Una volta conquistata una nave se ne prenderanno le merci e la ciurma. Scapola e coracoide non erano fusi, ed erano alti quanto le spine neurali. Il clima è caldo. Jin Se-yeon Il nome della società deriva invece dalle tre guglie del Monte Titano. La Guerra di secessione porta azioni minori nella First Coast. Così svolge un ruolo importante nella regolazione trascrizionale e nella progressione del ciclo cellulare. Quando le Moire non riescono a ucciderla, decidono di prendersela con Aaron. I brani sono stati molto pubblicizzati attraverso le radio. Inoltre la vettura aveva enormi difficoltà di controllo sui percorsi sterrati. Ha svolto spesso ruolo di consiglio delle autorità italiane. Sacramento e a diversi altri enti cittadini. La musica dei Drugstore è stata utilizzata per quattro colonne sonore di film. È la più grande grotta del mondo. Fu molto apprezzato anche in Russia. Franco Righetti José Flores Gideon è di fede ebraica. "Tra i protagonisti raffigurati nella scena si riconoscono l'artista stesso e Anton Raphael Mengs." "Questo processo è chiamato tecnologia dell'ibridoma." Dal monte prende forma una parte del ghiacciaio dei Forni. "In quest'ultima edizione ha vinto la medaglia d'argento." In ogni caso, il corpo allungato era molto simile a quello dei pitoni primitivi. Registrazioni successive di questi brani sono state incluse in altri lavori del gruppo. Il vicegovernatore aveva davanti a sé proprio un pesce, che stavano per tagliare. Maggiore ne ebbe in Russia e in altri paesi dove è stato distribuito. "Allo stesso modo ai socialisti viene rimproverato di essere esclusivamente interessati all'internazionalismo socialista." Al piano terra si trovavano i locali di servizio. Sono documentati rari casi familiari. I contenuti multimediali sono numerosi. "Attirando anche l'interesse di alcune squadre europee." Produzione Musicale Mario Balducci e Pinuccio Pirazzoli. In alcune occasioni, per personaggi ricorrenti, viene utilizzato anche il termine special guest star. "È stato inoltre anche membro confraternita ""Alpha Kappa""." Il suo capoluogo è Liberty. La finale fu appunto tra Naples e Palermo. La reazione critica al film è stata discorde. Ha utilizzato gli pseudonimi Robert Johnson e Robert Morris. Risale a quel periodo il primo interesse per la politica e la democrazia. La navata centrale, più alta e più ampia delle laterali, ha copertura a capriate. "Carlo Sabatini, che ha allenato Italiano a Padova, lo ha definito ""il regista perfetto""." È vietato entrare nel parco nazionale senza essere accompagnati da una guida locale. "Il la compagnia è stata rinominata ""Joon""." Giovanni Giuseppe Baldi "In ""Crash Boom Bang!" "A destra di esso trova posto l'edificio dei servizi igienici." Durante la notte, ciascuno degli amici è colpito da forti incubi. Deep End "Il I visconte Astor apportò dei cambiamenti radicali all'interno del palazzo." In quello della figlia del proprietario, appare Shirley Mason, vera sorella di Viola Dana. La posizione molto orientale e settentrionale e il panorama, particolarmente ampio, giustifica questa affermazione. José Santos Guardiola Per questa realizzazione fu decorato con la Navy Distinguished Service Medal. Sono spesso accompagnati da grandi daf e rumorosi gong. "Nel linguaggio comune si usano frasi che richiamano l'oggetto in senso ironico o comico." "A quanto si dice ""tentò di mangiarla""." La stessa cosa avvenne sia in Vietnam sia in Corea. "L'Hannover, quale primatista, è stata nominata squadra campione del torneo." "Il Pakistan completò il suo impianto di produzione di Taxila nell'anno seguente." Padova, città natale del capitano Rossoni, gli ha intitolato una via. È una delle principali forme di dimostrazione matematica. Port Royal Shake It Off Gli spettacoli andarono avanti tranquillamente per le prime quattro stagioni. "In alcuni casi l'acqua può essere particolarmente torbida a causa del fondo fangoso." Grazie infatti a questi legami riuscì ad entrare nello stato maggiore del generale Berthier. "L'History Colorado Center è un museo dedicato alla storia dello Stato." "La storia d'amore è descritta in una piccola sottotrama." In questa stagione ha fatto il suo debutto nel Grand Prix Junior. Le sue abilità sono molto utili in tempi di crisi. La stessa immagine è stata utilizzata per la copertina del disco singolo. Da questo periodo ebbe ripetuti contrasti con altri movimenti per i diritti gay. Sarà Pepita a ritrovarlo mentre lui vaga smarrito e cieco senza meta. "Commedia e tragedia classica in tre atti""." "Oltre al manuale venne pubblicato anche il modulo di espansione ""Crimini Illimitati""." Dopo alterne vicende i possedimenti dei Passano furono amministrati dai Malaspina. "L'edizione in italiano è tradotta da Annalisa Guarnieri." I membri del Senato sono part-time che spesso detengono anche altre posizioni. I colori modificati non saranno disponibili per la prima volta in campagna. Dopo che il dragon slayer sconfigge il demone, tornano alla gilda, tranne Natsu. Ciascuna brigata aveva tre battaglioni di fanteria e uno di artiglieria leggermente equipaggiato. "Lo stesso Hearst cercò di impedire l'uscita del film." Jan compra una bambola gonfiabile. Joe Castro Le due piattaforme sono collocate in superficie. Alla fine viene sconfitto da Ben e viene arrestato dai Risolutori. Facendo ciò stabilisce un record di precocità nella storia del club francese. La stazione meteorologica più vicina è quella di Battipaglia. Nella sua prima stagione giocò solamente sette partite a causa degli infortuni. Inoltre fece parte della giuria al programma Best Breakout Artist Awards. Finora è apparso in tutti gli episodi della serie. "La pratica sopravvive come un ""hobby"" e come commercio per artigiani commerciali." Abita a Torino. È sepolto nel Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles, California. "La licenza rimane in vigore per tutta la durata del diritto d'autore allegati." Spostandosi verso la linea costiera si incontrano culture via via più recenti. "Proprio quest'ultima traccia divise la critica." Il capoluogo di contea è Shell Lake. Si tratta anche di un caso particolare della trasformata zeta. Ha lavorato anche nel cinema di produzione tedesca. Marguerite-Joséphine esordì già al centro di un grande entusiasmo a Peterhof. È proprio la grande vastità della sua produzione a renderlo degno di nota. È stato più volte presente alla Biennale di Venezia. The Soul Collector A fine stagione torna quindi al Chievo. In questo caso il binario è munito di segnale basso o marmotta. I primi registratori di cassa erano interamente meccanici e senza ricevute. Per cinque anni Gerhardt lavorò alla Westminster Records a New York. "Gli elementi contenuti in ""Q"" alla fine confluiranno in ""The Tree of Life""." Il film riguarda Désirée Clary e il suo fidanzamento con Napoleone Bonaparte. Questi monti erano caratterizzati dalla presenza di una grande quantità di piante aromatiche. Tolkien la descrive con molta cura. È ricordato nel secolo scorso per la quadreria del marchese Zoagli. In casi di emergenza riproduttiva la progenie viene generata per via asessuata. "Dal romanzo furono tratte un'opera teatrale di successo e due pellicole cinematografiche." L. James, qui nel ruolo di produttrice. Tutti i brani sono eseguiti dalla Layton Grand Caravan Orchestra. Ronald Curry Oggi il sistema di classificazione utilizzato in acquacoltura tende ad essere diverso. Le foglie sono ruvide e odorose. "La locazione più importante è sicuramente Oshu'gun, una costruzione nel sudovest della regione." Tale ipotesi, tuttavia, sembrerebbe errata. "L'Osservatorio ospita una stazione della Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia." "Queste sono le prime scoperte di questo tipo in ""Africa Centrale""." H, presentava la casamatta in fondo allo scafo e il motore sistemato al centro. Editoria Main Street Books. Si gioca annualmente a Budapest in Ungheria. Permette di effettuare in maniera efficiente operazioni come: ricerca, inserimento e cancellazione di elementi. Zora la rossa I Boone-Fleming e Norton fanno parte di una banda di contrabbandieri. "Nel Regno Unito, venne distribuito dall'United Artists Corporation." "Per le sue azioni ricevette la Croce di cavaliere dell'Ordine militare dei Savoia." "Frank O'Mara" Comprende un pezzo circolare di velluto nero, avvolto da pelliccia. Questo corollario è utilizzato spesso nei modelli di equilibrio economico generale. Le registrazioni audio delle udienze passate sono state pubblicate da Radio Radicale. La porzione verticale presenta una superficie concava anteriormente e leggermente a sella rovesciata. Un marito geloso che la moglie lo tradisca con un altro uomo. "Nella città mineraria la vita era difficile e c'erano poche donne in giro." Paradossalmente, il brano divenne più popolare nel Regno Unito che negli Stati Uniti. La chiesa viene infine sconsacrata alla metà del Novecento. Il creatore della costruzione non è noto. Il documentario è stato presentato al Festival internazionale di Marsiglia. Tuttavia, la versione inglese del brano non include Pitbull. Il manicotto per il palo della Bandiera era azzurro. Daniel riesce a liberarla e Marie uccide tutti i suoi rapitori. La sua denominazione ufficiale era Missione di San Antonio de Valero. È possibile esplorare diversi mondi nel corso dei capitoli. I funerali non sono stati celebrati pubblicamente. "Parker nella celebre serie televisiva ""Baywatch." "Da qui l'inizio di una lunga quanto vana caccia alla pantera di Roma." È importante che la traccia alla fine della pista non abbia odore forte. A ovest del fiume erano stanziati i Galli Boi. Alcuni di essi trovano impiego anche nella sedazione del dolore post-chirurgico. Non è quindi possibile stabilire se sia effettivamente morta. Kenny Teijsse Da bambino, la madre lo obbligò a prendere lezioni di violino. "Titolare del sito è la ""International Data Group, Inc." Fortunato senior fu anche vittima di una campagna diffamatoria riguardo alla morte di Murat. La storia inizia nella regione di Hoenn. Per risolvere tale problema facciamo uso dei semafori. Milita nella massima serie del campionato di calcio kazako. Fece i primi studi presso il convento dei frati minori cappuccini. Questi animali erano di dimensioni piuttosto ridotte, e raggiungevano il metro di lunghezza. Constava di un annesso cimitero. Piero Mazzarella fa anche piccoli incursioni nel mondo della radio con piccoli pezzi. Vi sono varie prove del fatto che gli oviraptorosauri fossero piumati. "È comunemente indicata come ""Blue journal""." Ne accende uno, che posa sulla scia di benzina, da cui parte una fiammata. Più tardi, completamente ubriaco, va alla stazione e si accascia su un marciapiede. Il becco è lungo, piatto e bicolore, solitamente giallo e rosso. Ben diversa è invece la sorte del nuovo mulino, in evidente stato di degrado. Questa situazione può propagarsi sulla rete generando stime di distanza sempre maggiori. "Di conseguenza l'oggetto si alza in volo." Dopo la prima strofa, il suono della tastiera si sente durante il ritornello. "Su tutti, spiccava un'elegantissima Gloria Swanson che sfoggiava un abito nero di René Hubert." Ricevette anche la cittadinanza onoraria di Capri, dove era solito recarsi in vacanza. Viaggia in Gran Bretagna, Belgio, Paesi Bassi e Italia. Tale notorietà era dovuta al granito estratto nei dintorni che veniva trasportato verso Roma. La località è interessata dal percorso escursionistico del Tour del Cervino. "Per quello italiano, in particolare, la commistione è da sempre la più varia d'Europa." Camilleri parla inglese, francese e tedesco. A Monaco, Gisella venne accolta calorosamente dalla famiglia di Leopoldo. La loro funzione prevede contrazione, flessione, abduzione e rotazione laterale del piede. "Fra i suoi fratelli, John Chandler un famoso mercante dell'epoca e George Chandler avvocato." "L'accesso al borgo avviene attraverso una porta ad arco tondo di chiare origini medievali." "Le prime due schiere dell'esercito, guidate da Petruccio Frangipane, riuscirono ad allontanarsi senza problemi." Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Chiaro fu abate del monastero di san Marcello di Vienne, in Burgundia. Sopra la scena principale del manufatto ci sono molteplici rappresentazioni della luna. Tutte le melodie sono registrate nella forma bar. "Nel frattempo, Valens riesce a trovare l'uomo che ha rapinato sua madre." Successivamente gioca in tutte le formazioni del settore giovanile della Fiorentina. È il secondo di tutti i tempi in segnature nel liceo della Georgia. Fu inoltre un grande scrittore. "Verso la fine del video c'è Ciara appoggiata ad un muro." A fine stagione, totalizzando una sola presenza, fa ritorno a Barcellona. Rune Larsson Ad esso è addossato il campanile a vela. Quando Matilda morì circa sei settimane dopo egli ne entrò in pieno possesso. "L'uomo dal braccio d'oro" Tratta dettagliatamente dei comportamenti di animali selvatici. Le è dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame. La metallicità di un oggetto può fornire indicazioni sulla sua età. "Il gruppo affiancò anche gli Overkill nel loro tour nordamericano dell'album ""Taking Over""." The Eyes Have It Questi insegnò a suo figlio gli elementi del canto, del pianoforte e del violino. Le risorse principali sono la villeggiatura estiva e il turismo sportivo invernale. A ponente si affiancano ancora le strutture del monastero col bel chiostro quattrocentesco. A fine anno Scheckter vincerà il titolo e Villeneuve sarà secondo. "Nella Guerra dei sette anni si alleò con l'Impero austriaco contro la Prussia." Ormai compromessa, ne è stato riconosciuto il valore storico-artistico e non è stata rifusa. Il suo allenatore è stato per molto tempo Andrej Lukin. Battaglia di Faenza Gian Pietro Cossu Avendo una sola bombola di ossigeno, Hayden la dà ad Amy. Arrivederci, mostro! La definizione esatta di genere è complessa e non sempre univoca. Presidente provvisorio del Senato è Raffaele Caporali. Anche nei Diary of Dreams si occupa quasi totalmente del songwriting. "Quest'avanzamento di grado però durò molto poco." "A gennaio venne disputato a Melbourne il Victorian Championships, torneo precursore dell'attuale Australian Open." Parte del territorio comunale fa parte del Parco naturale delle Dolomiti Friulane. Take Cover A temperatura ambiente è solido, ma sopra i diventa subito liquido. "Mork dimostra la sua abilità e vuole portare via Richie che corre da Arnold's." "Attualmente, la maggior parte degli ebrei ortodossi non partecipa a danze ""miste""." "A tutt'oggi Modica è sede di Tribunale civile e penale di I grado." Ha anche collaborato in varie ricerche storiche e araldiche sulla città. An Byong-jun "All'instaurarsi del governo dittatoriale, infatti, essa fu sfrattata e mandata in strada." "Due termometri misurano la temperatura dell'acqua, uno sopra e uno sotto il canale circolare." Il cd. Nella pallamano la conchiglia non è obbligatoria ma fortemente consigliata per i portieri. Nato a Siena figlio di due mercanti e nipote del cardinale Vincenzo Moretti. "Inestimabili furono i danni per il patrimonio artistico e culturale della parte orientale dell'isola." Il numero primo è detto Numero di Belfagor. Poco dopo, Veronica informa le ragazze che Garrett ora è libero. Scena terza. "Infatti in quell'anno dimostrò una grande preparazione agonistica, ottenendo molti buoni risultati." "Nelle sue opere era solito firmarsi col nome di ""Giuseppe Rapisarda""." Cartesio ad esempio spiegava il fenomeno della gravità sulla base di vortici di etere. Incontrarono sfide ambientali diverse da quelle che conoscevano in Europa. Frattanto si occupava anche delle decorazioni della facciata dei Gesuiti. Nella sede si trova anche la biblioteca oltre a diverse sale riunione. Sposò Paola Gabriella Solaro di Govone ed ebbe diciannove figli. On Her Wedding Day Durante la sua vita in Canada ha partecipato a varie competizioni canore. La casa in cui viveva è stata contrassegnata da una targa commemorativa. Camille conosce il Detective Richard Wills, che sta indagando sul caso. Nonostante tutto, il numero di copie vendute del disco non è stato alto. Insegnò alle scuole medie di Bari, Ferrara e poi a Bologna. A temperatura ambiente si presenta come un solido incolore. Alcuni ricercatori vengono uccisi durante la fuga, mentre i restanti soccombono alla malattia. La fermata si compone di una banchina coperta da una pensilina. Qui si possono trovare anche molti nuovi lotti comunitari! "Dal River passò al Nacional di Montevideo: questa fu la sua prima esperienza all'estero." I tre organi sono in rapporto gerarchico. Parla fluentemente il mandarino e il cantonese. "Questo singolo è stato uno dei primi usciti all'inizio della carriera solista della cantante." "L'artista cantò per beneficenza." "L'Economia politica studia i sistemi economici per individuarne le leggi di funzionamento." Avevano, come la maggior parte delle locomotive austriache il freno a vuoto Hardy. Tutto sembra procedere felicemente. Verso i quindici anni fu ammesso alla professione. Ottenne poi la cittadinanza italiana. Rimasero bloccati da due a tre settimane, consumando lentamente le provviste a disposizione. A quello scontro seguì, dopo una settimana, un massiccio rastrellamento nella zona. Svolse anche le attività di contadino e di educatore, oltre che quella di scrittore. Chiude la stagione al settimo posto in classifica piloti con settanta punti ottenuti. Inoltre si cambia pagina ad ogni cambio scena. "Diventò popolare come primo ministro con lo slogan ""buon governo""." "I suoi genitori erano Re Giovanni V e sua moglie Dona Maria Anna d'Austria." Una parola ottenuta per composizione si definisce composta. "La coda è lunga e si estende oltre l'uropatagio." Riccardo Molteni è un giovane scrittore sposato con Emilia. Sua madre era una pronipote ed erede del conte Fëdor Alekseevič Golovin. Ne ha chiesto inoltre le dimissioni. Le antenne sono lunghe circa una volta e mezzo il corpo. "Così i mutanti sono ora ""infetti""." "Nasce nella campagna, a Ceranesi, nel genovesato, zona dell'Alta Val Polcevera." Distribuito dalla Bayerische Film, il film venne vietato ai minori. È sposato con Tammy Deborah Sand. Completamente abitata da bovini, senza alcuna traccia di esseri umani. Le primarie e le secondarie sono di colore rosso. "Le opere dell'artista non sono quasi mai firmate o datate." Al documentario hanno partecipato tra gli altri Vittorio Taviani, Francesco Maselli e Tonino Valerii. "Fu un importante collezionista d'arte per il suo tempo." Garrison sosteneva che Clay Shaw usasse tale pseudonimo negli ambienti omosessuali di New Orleans. Durante la sua esistenza, la rivista mantenne il suo carattere irriverente, con minime eccezioni. "Durante la seconda guerra di 'Ndrangheta si schierano con i Condello-Imerti-Rosmini." Non esistendo santi che lo portano, questo nome è adespota. "Si è ritenuto di promuovere nuovamente la devozione attraverso la chiusura e apertura dell'immagine." La relazione tra i due gruppi resta tuttavia incerta. In questo ruolo avrebbe intervistato i wrestler prima dei loro incontri. Altre sue opere si trovano a Somma Lombardo, a Melegnano e a Bari. Le vibrisse sono color bruno-cenere. I personaggi sono animali antropomorfi in abiti umani. Arne Jørgensen Sfortunatamente anche la cornice è andata perduta. Spesso su spalle, ginocchia e fronte sono presenti sfumature rosso-ruggine. "L'area è sita a nord della municipalità distrettuale." Bosna Royal è una società cestistica avente sede nella città di Sarajevo, in Bosnia. Il film fu prodotto dalla Nestor Film Company di David Horsley. In Rosso Malpelo si può, ad esempio, parlare di narratore corale. Stazione meteorologica di Roma "Un analogo controllo è possibile sull'effettivo possesso delle riserve." Tuttavia, questo progetto fallì. Fa parte del patrimonio culturale indiano, ma è conosciuto in tutto il Medio Oriente. Si compila, prima, la famosa lista della spesa. "All'interno delle attività del gruppo nasce una nuova figura di docente, quella del trainer." È una specie notturna e semi-acquatica. Gli interni sono in alcantara e pelle. Serve il quartiere di Schwabing-West. I testi sono pieni di soliti cattivi pensieri di solitudine di una donna sconvolta. In quanto tale, la maggior parte del video si concentra su queste prestazioni. Sono allevati yak, bovini, pecore e capre. Molti degli attori partecipanti sono stati vincitori del Premio Oscar. Riley decide di riconquistare Fran in una maniera sorprendente; le propone di sposarlo! Lewes è il capolinea meridionale del traghetto Cape May-Lewes Ferry. "Jonny O'Mara" La romanizzazione dei Marrucini fu graduale. Finse dapprima grande amore allo zio e ne sposò la figlia, sua cugina Caterina. Possiede la cittadinanza giamaicana, grazie alle origini del padre. "Inoltre, tentò di implementare l'autonomia del Tibet, ritirando alcuni quadri comunisti cinesi dalla regione." Si sottopose volontariamente alla macchina della verità e fallì il test. The Man He Might Have Been Furono aumentate, quindi, le precauzioni anche sotto alla Puerta del Sol. Il frutto è una drupa scura con uno o due semi. Aveva sede a Castel di Sangro. Educazione e catechesi sono al servizio della crescita nella fede. Ospita il quartier generale mondiale della Bank of America. "I sei uomini dell'imboscata ricevettero ciascuno un sesto della taglia." Aprì anche una scuola serale per adulti. È un edificio in stile art nouveau. Qui Spector cominciò a interessarsi alla musica e imparò a suonare la chitarra. Tra i predatori, è stata segnalata la presenza del lupo. Successivamente la coalizione uscì dalla scena politica. I suoi genitori sono Rodney e Pat Fisher. Ai principi di Champasak fu affidata dai francesi la carica di governatori provinciali. Il sesto match fu il No Disqualification match tra Booker T e Big Show. Questa pellicola ha ottenuto un notevole successo internazionale.. È un omologo dei bulbi vestibolari nelle femmine. "È il singolo più venduto dell'anno in Italia." È presente anche su Palau ed è di passo negli Emirati Arabi Uniti. Erano composti da artigiani e mercanti che esprimevano lo spirito do solidarietà. Lo stabile di via dei volsci viene dichiarato inagibile. Lo Verde "Al ritorno divenne riprese l'insegnamento a Mannheim." È laureato sia in Scienze Motorie che in Management dello Sport. È un modo per ottenere liquidità e fare una migliore programmazione aziendale. Il medico viene messo al corrente di una macabra storia. Linux offre diverse possibilità di arresto dei sistemi. "Emanuele Nasi e con l'allora allenatore Sartori Giorgio." Una delle stanze dovette contenere almeno quattro statue. Il primo tergite del gastro è molto sviluppato e di profilo convesso. "Il nunzio ricopre anche l'incarico di delegato apostolico a Porto Rico." Ciò alla fine ha portato alla ridenominazione di tutta la regione come Bihar. A Wimbledon è cresciuta per molti anni la cantante Peggy Lee. Il giorno del matrimonio è arrivato, tutti sono felici, meno la giovane sposa. In Italia ricevette recensioni molto favorevoli, ad esempio da Tullio Kezich. Clodoveo I, re dei Franchi, era stato riconosciuto dal papa come protettore di Roma. Sviluppò un metodo per il calcolo delle eclissi solari. Questi telai erano prodotti in Canada ed avevano la trazione su un solo assale. Sui litorali la mareggiata causò inondazioni e gravissimi danni. Nella canzone, Brian Johnson racconta della storia con una bellissima donna durante una notte. Alcuni treni fanno capolinea. Alla fine del Cinquecento il vescovo Giovanni Fontana fece ulteriori ampliamenti. Veniva rappresentato come un caprone o come un uomo barbuto. "È stato vicepresidente del Fondo per l'Ambiente Italiano." Il Palazzo Vescovile è addossato alla cattedrale ed è la residenza del vescovo diocesano. Questi effetti danno grande polifonia nel romanzo e sono una risorsa di grande interesse. La gamma motori rimase la stessa tranne che nelle versioni più potenti. Il riferimento nei Vangeli è Matt. Spesso è apparsa in abiti maschili e perfino in uniforme militare. Tadić è stato quindi confermato Presidente della Serbia. La massima concentrazione di geni di zebù in Africa è sulla costa orientale. La loro presenza sarebbe evidenziata attraverso la loro attrazione gravitazionale. "L'isola maggiore è Contreras." I piedi sono specializzati per la vita arboricola. "Contestualmente la collegiata di San Giacomo Maggiore fu insignita del titolo di ""basilica""." Scorre principalmente nelle aree rurali della Prefettura di Iwate e in quella di Miyagi. Aston prese le distanze anche dai tradizionali modelli letterari. Il libro è diviso in quattro capitoli. "Questo è l'unico racconto di tutta la raccolta a non presentare scene di tortura." "L'elenco delle piante presenti è scrupolosamente registrato." Pfeiffer era membro del Partito Socialdemocratico di Germania. Jack Lewis Song Jung-hyun "Conosciuto soprattutto con il sinonimo di ""Azalea mollis""." Nel Kentucky fu sequestrato, e il proiezionista arrestato. Sia gli astrofili sia gli astronomi professionisti hanno iniziato ad utilizzare questa tecnica. "Decimo film della serie ""Who Pays?" La sposa doveva inoltre apprendere le basi della religione protestante. McGrath è stato sepolto nel cimitero di San Gabriele, California. In futuro è previsto il controllo diretto dalla sala operativa di Genova Teglia. Ciascuna riga è una opportuna combinazione delle output. Brani composti da Hall Daniels, tranne dove indicati "L'edificio ha cinque piani, ognuno dei quali è unico." È localizzato nella città di Ranheim, a Trondheim. Edison Maldonado A questo punto poteva iniziare la seconda parte della battaglia. Forse in antico la finestrelle delimitavano la merlatura di una terrazza. Richard Washington venne eletto Most Outstanding Player. Gilson Trindade de Jesus "Penso che andrò a Cristo""." "All'epoca la città era in territorio polacco mentre oggi appartiene alla regione di Minsk." Reggie Hanson Attualmente è imputato nel processo Gotha. Qui si stabilisce definitivamente, nella casa dei genitori, in cui abita attualmente. Lo sfondo è, come di consueto nei ritratti di Rembrandt, indefinito. I simpatizzanti francesi vennero esiliati in Francia al seguito delle truppe francesi. Clarke Scholes È anche un bravo giocatore di football. Attualmente attende a tale incarico Emmanuele Francesco Maria Emanuele. "Sebbene nere le piume scapolari producono un'iridescenza violetta quando riflettono la luce solare." I due rivali vengono eliminati. È scritta in lingua gotica, una lingua germanica ora estinta. Nel collegio viene eletto un deputato. "L'approvazione dell'assemblea fu solo un pretesto per il generale romano." "L'origine è incerta, ma potrebbe derivare dal nome proprio francese Jules o Julien." La facciata della chiesa è leggermente a salienti ed è priva di particolari decorazioni. Sono presenti alcune foreste di medie dimensioni. Vi è un settore dedicato alla Bassa padana "Ci sono altre due chiese, una dedicata a S. Giovanni, l'altra alla Madonna." "L'unico inedito presente è ""Muoio per te"" cantato in duetto con Sting." A quel punto però Rachele rifiuta. Il film è stato un buon successo al botteghino. In seguito, riesce a recuperare lo smeraldo giallo ma non i restanti cinque. "L'accesa rivalità con i Tolomei degenerò spesso in lotte sanguinose." Il campanile è una torre di pietra con cuspide. Dopotutto, quella era la loro grande chance. Il suo lavoro pittorico si sviluppa in diversi cicli. Le prove contro di lei sembrano schiaccianti, malgrado Joyce proclami piangendo la sua innocenza. Nella zona circostante il fiume il mammifero più diffuso è il coniglio. Comunemente allevato negli acquari domestici. Si ritirò poi dalla politica. E dunque la Biblioteca maggiore di Alessandria sarebbe sopravvissuta anche a questo episodio. "Deriva il nome di ""Peonia"" dalla nebulosa che la circonda." A tal proposito, esistono tre tipi di personaggi. Anche queste furono gravemente danneggiate da un incendio e da vandalismo negli anni ottanta. La chiesa è caratterizzata da affreschi, un altare maggiore e stucchi ornamentali. "All'interno del villaggio, altre opzioni di trasporto includono quattro ruote, biciclette, gatto delle nevi." Il giorno successivo sembra che tutto sia finito. Realizza inoltre diverse esposizioni. "Dopo il liceo si iscrive ad un corso di musica presso l'Hammersmith College." La cremazione dei cadaveri era predominante ma si registrano casi di inumazione. Ha partecipato anche alla gara di pugilato nei pesi massimi, giungendo al quarto posto. "La banda arrivò, e con la scusa di ""ricercare disertori"" pretesero di entrare." Lo scultore Sella realizzò la statua lignea della Vergine. Il giovane, con la morte nel cuore, è costretto a sottostare. Era il primo di dieci figli. In casi gravi si assiste a comparsa di aritmie e sincope. Le prescrizioni sono sempre: andare in campagna e respirare molta aria di montagna. Qui, inoltre, si legò alla corte di Alessandro Farnese. Sono presenti delle stipole a forma lanceolata. Il giorno dopo incise il basso e la chitarra solista. Quale approccio sia il migliore dipende dal problema da risolvere e dal linguaggio utilizzato. La società ha partecipato attivamente al processo di privatizzazione in Repubblica Ceca. Dalla vetta della montagna si ha modo di osservare il versante sud del Monviso. Il suo diretto predecessore era il Movimento Internazionale Pan-armeno. "Tutta l'opera fu realizzata in cemento armato rivestito di marmo travertino." A causa di ciò sono spesso avvistati soltanto per il loro verso. Portato a bollire, viene fatto raffreddare per poi essere tagliato e frantumato sottilmente. "L'album è stato acclamato dalla critica." "Questa carica rappresentava il primo gradino del tradizionale ""cursus honorum"" delle famiglie senatoriali." Essa è stata accolta in maniera mediamente positiva da parte della critica contemporanea. Questo speciale toro sacro aveva decine di servitori e indossava corone e pettorali preziosi. A questa specie vennero poi assegnati altri resti ben più completi. Le ruote anteriori, sterzanti, dotate di pneumatici, erano ammortizzate su balestre semiellittiche. A fine stagione smette di giocare. Nello zafferano, la parte che viene utilizzata, sono gli stigmi. Iniziò studiando le stelle doppie e le nebulose. I loro profitti derivano per lo più dal traffico di eroina a livello mondiale. Le fonti sono discordanti sul risultato. "La torre superiore è uno scheletro in acciaio con ""muri portanti longitudinali""." Il servizio militare obbligatorio è stato oggetto di dibattito nella società italiana. Stesso discorso si può fare per il punto di fusione. Viene prontamente fermato e consegnato alle autorità. Nota: si riferisce al numero di speciali vinte. "Finora tutte queste particelle sono state solamente ipotizzate nell'ambito delle teorie sulla Supersimmetria." La battaglia è vinta. Kenny Anderson I tubi in plastica vengono prodotti tramite questo processo. "Quest'ultimo, però, poteva essere montato a richiesta anche nella versione minore." La ghigliottina è oggi esposta al museo provinciale di Catanzaro. Dopo sette mesi di studio, esami e sfide, Antonino vince il programma televisivo. La testa, di colore scuro, è ricoperta da numerose macchie gialle. "Ha interpretato un piccolo ruolo di un soldato tedesco in ""Ottobre""." La madre assistette in prima persona Susan durante le riprese. Questo può essere attribuito al recente boom minerario. È prodotto in due colori: bianco e nero. Così, dopo alcune riparazioni di fortuna, lo usa per volare via. Il piazzale dei binari è costituito da due binari tronchi. "Un altro aspetto da considerare è la condizione economica Bresciana durante l'epoca imperiale." Il rivestimento della torre alterna strisce orizzontali di semplice acciaio e finestre colorate. "Dispone inoltre di altri gruppi strumentali per l'esecuzione di quartetti ed altre formazioni cameristiche." Tecniche che gli vennero poi utili nel corso della sua fortunata carriera. Il cavaliere solitario Dopo questo periodo, può evolvere in stato vegetativo. Al momento della seconda discesa francese, rimase al fianco del re, trasferendosi in Sicilia. La pinna caudale ha il margine arrotondato, le pinne pelviche sono allungate. "La prima edizione del festival si intitolò ""La lingua mi cercava le parole""." Si segnalano varie opere sulla falconeria e sulle malattie dei volatili. Parole e Musica di Claudio Rocchi. E, improvvisamente, si trovava coinvolta in questo tremendo olocausto. Dopo il divorzio, si è sposato con Suzanne, da cui ha avuto tre figli. Per poter sposare una donna del luogo, ne fece uccidere il marito. A dicembre dello stesso anno iniziò ad essere potenziata. Il diradamento, nel melo, è una pratica fondamentale per ottenere produzioni di qualità. La giovane Lisa e la sua famiglia vengono assassinati nella propria abitazione. Viene citata anche da Stefano di Bisanzio. Il colore è particolarmente variabile e può essere nero, marrone o grigio-giallastro. Al pomeriggio invece tornò il sole sul circuito. Ritiene di poter esprimere meglio le sue qualità giocando a sinistra. Queste realizzarono in loco un sistema di trincee, postazioni blindate e ricoveri. Questo tipo di processo è impiegato, ad esempio, nella cristallizzazione del sale di Glauber. Intrapresa la carriera militare, venne nominato governatore militare della provincia di Trois-Évêchés. "L'azione ha luogo in un villaggio del Regno di Napoli." Ha frequentato la London Academy of Music and Dramatic Art. "La bile porta con sé le uova nelle feci che vengono liberate nell'ambiente." Karlheinz Martin "Junior capisce che Pete Ritter forse non è l'uomo che lui pensava che fosse." "L'interno della chiesa si sviluppa su un'unica navata, con sei cappelle laterali." "Fu poi legato in Campania e morì durante l'incarico." "La Sicilia occidentale invece, oltre che di quella greca, fu essenzialmente sotto l'influenza punica." "Carlo Alberto di Savoia sostenne e finanziò l'opera con donazioni." Conta due presenze in Nazionale. Ai primi del Novecento la sua proprietà passa ai marchesi Magni Griffi. Negli anni settanta e ottanta ha lavorato principalmente per la televisione. "Tra le sue opere: ""Pineta di Ostia"" e ""Raccolta delle canne""." "Quale potenza creatrice e dio primigenio, dalle ali d'oro, veniva anche equiparato ad Eros." Sono presenti anche stalattiti eccentriche che sembrano violare la legge di gravità. I punti metrici si dividono in punti pari e punti dispari. Ha anche lavorato in diverse opere collettive. Questo evento motivò Cuba ad organizzare la propria band. Negli ultimi anni ritrovò la serenità, migliorando il rapporto con sua figlia Cheryl. Amici come prima Brave ha annunciato che seguiranno prove estese. Ebbe un figlio di nome Gerolamo. La pelliccia è vellutata. "L'anno successivo le tre formazioni raggiungono l'accordo, costituendo l'Avenir sportif Béziers." Venne intonacata sulle pareti delle città la richiesta degli alleati per la resa incondizionata. Ha un impianto a croce latina e navata unica. Amuro venne attratto a lei dai suoi poteri di newtype. È però necessario fare alcune considerazioni aggiuntive. È lambito a nord dal fiume Adige. "L'episodio è stato giudicato anche il migliore della serie fino ad allora." Appartiene alla Comunità montana della Valle Seriana. Competono nella West Division della American Football Conference. "Per quanto riguarda le retrocessioni, l'ultima classificata di ciascun girone retrocede direttamente in Promozione." Paperino compie così la sua missione. "Ha fatto parte della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia." Il re accettò ma era ormai troppo tardi. Si inserì nelle giovanili della Pallacanestro Femminile Treviso. Mary Archer è una manicure che lavora in una grande città. Esiste anche una speciale assicurazione contro i rischi di forza maggiore. Brett Reed In caso di unità militare navale è una formazione di navi. Il movimento delle miniature viene regolato usando centimetri. Ebbero sei figli, due maschi e quattro femmine. Rafael, determinato a vendicarsi di Dartz, si intromette nella sfida. Le precipitazioni nevose sono rare nella pianura, leggere nevicate invece accadono nelle montagne circostanti. È la forma più comune dei telefoni cellulari. Lui e Jane si trasferirono a New York. "L'edificio è a navata unica con pianta a croce latina e abside poligonale." È rimasto di proprietà della omonima famiglia. Si trasferì con la famiglia a Milano. Il War Doctor appare nella prima uscita, in un flashback. Secondo altre fonti in realtà la Santanchè non sarebbe mai stata aggredita. È nominato anche un vicepresidente, un consiglio e un comitato esecutivo. Altri team privati come il Graff Racing la portarono in gara in altre occasioni. Conta sette presenze in nazionale e tre gol segnati in partite amichevoli. Questa rimase la configurazione avviata alla produzione definitiva. Questa e non altra è la vera saggezza. "Ne fa parte anche la chiesa Sant'Antonio in località Capanni." Il padre, oriundo di Brienza, era nipote diretto di Mario Pagano. Nel corso del Medioevo si ergeva in loco un priorato agostiniano. Faceva parte del coro con Walter Valdi. Rimase altre due stagioni, entrambe nella massima divisione norvegese. Riesce a rientrare rocambolescamente in Italia, evitando la cattura da parte dei tedeschi. Dette inoltre un significativo contributo come arbitro e dirigente arbitrale. "Il nome ""Peach"" fu in seguito cambiato in ""Sterling""." Riesce a fuggire uccidendo le guardie che lo stavano trasferendo sulla terraferma. La maggior parte degli studenti delle scuole cattoliche non erano di cristiani. Può giocare sia da trequartista che da seconda punta. Per la squadra andalusa arriva anche la vittoria in Coppa del Re. Egli ha sempre occupato un posto di primo piano nelle attenzioni di suo padre. Entrambe descrivono la liberazione finale degli Israeliti dalla cattività. Le vetrate e il sarcofago furono collocati nel nuovo mausoleo della cripta della cattedrale. "L'obiettivo di questa prova non era quello di alzarsi in volo." Madre Terra Anthony si incarica della vendetta ed uccide due sicari. Nel frattempo ha continuato la sua attività concertistica, sia come pianista che come direttore. La pubescenza è formata da peli semplici. Sappiamo, infine, che durante il V secolo la flotta cessò di esistere. La storia, in precedenza, era stata portata sullo schermo già altre due volte. "Successivamente si preparò ad andare in esilio sull'isola di Britannia." I cambiamenti stilistici furono minimi. Da un punto di vista morfologico, a Bivona manca del tutto il superlativo assoluto. Due sedili pieghevoli erano costruiti sulla parete posteriore. Queste atlete non erano sposate e gareggiavano nude o indossando abiti corti. Questa specie sono diffuse nelle acque dolci africane. "Facile da ascoltare ma non easy listening, ""Stars"" continua a splendere." Queste iniziative alleate portarono a una rapida risposta da parte dei nazionalisti. Hans Weber Inoltre, hanno fatto uno sforzo maggiore per comporre musica più originale. Oggi è presente in paese un monumento alla memoria delle due donne. Infine, credendolo morto, lo abbandonano sulla statale, dove viene soccorso da un camionista. Questo progetto non è mai stato reso disponibile per il download. "Si è dimesso dopo diverbi con l'Alto rappresentante per la Bosnia ed Erzegovina." Frank Butler "L'album contiene l""'omonimo singolo"", che diventa un altro grande successo." Difensore della nazionale sudafricana. Sul retro della villa sorge una cappella ad aula con pianta a sviluppo longitudinale. In Italia uscì presso la Arnoldo Mondadori editore nello stesso anno. Le officine vennero raccordate direttamente alla stazione. Alla fine della terza stagione, la Reed viene uccisa e Sark arrestato. Il marito era un uomo violento e in seguito i due divorziarono. Il giudaismo ha interpretato gli dei pagani come angeli decaduti, cioè demoni. La sua linea è rimasta pressoché invariata; le modifiche hanno riguardato principalmente il propulsore. Raggiunse presto la fama, siglando un contratto in esclusiva con la Wicked Pictures. John Barclay Non possiedono pinne ventrali. Non si basa però su una query. Tale tronchino serve saltuariamente al museo nazionale ferroviario, nato dalla riconversione della vecchia Officina. Ma De Sica avanza con disinvoltura e garbo verso altre età. È considerato uno strumento di raddoppio per i sassofonisti. Poco nota, sono carnivori. "L'ardesia è una roccia classificata come tenera o semi-dura." Li osserva, ma non osa incontrarli. Pochi giorni dopo, annuncia il suo ritiro dal calcio giocato. Le lettere contenenti contatori aperti includono c, f, h, i, s ecc. "L'album ha ricevuto recensioni generalmente positive dalla critica." "L'uomo ha riportato lesioni al cervello e ad un occhio." Laguna è nota per essere la città natale di Anita Garibaldi. "Jacopo de' Pazzi, fratello di Antonio era suo zio." Il trago è lungo, con un profondo incavo alla base posteriore. Dopo i primi test di volo, effettuati dallo stesso ing. Il ritornello vede la partecipazione del frontman dei Tiromancino, Federico Zampaglione. Inizialmente ottenne diversi ruoli nel cinema e nella televisione nei primi anni novanta. Vive tra Los Angeles e Miami. Il famoso compositore Franz Liszt tenne a Sopron il suo primo concerto. "Il becco, di grandi dimensioni, è d'arancione scuro, quasi rosso." "Fu inoltre l'ultimo presentatore del popolare spettacolo musicale televisivo ""Senza rete""." Si tratta inoltre del più piccolo fra i pianeti interni. Non può più combattere. Sono molte infatti le gare che vengono organizzate sulle sponde del lago ogni anno. La fabbrica di tè conserva ancora una ruota di una delle locomotive. Le sue trasmissioni radiofoniche erano principalmente rivolte ai contadini: piccoli proprietari e affittuari. "L'interno barocco a navata unica con cappelle laterali è opera di Gerolamo Quadrio." "Victoria scopre di essere l'ultima discendente di una lunga stirpe di cacciatori di vampiri." Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia autonoma di Trento. Prende il nome dalla città giapponese di Okayama, dove è situato un osservatorio astronomico. Il videogioco fu originariamente sviluppato per Android. Nello stesso anno partecipa al film Parental guidance. Il singolo vede la collaborazione della cantante statunitense di origine albanese Bebe Rexha. Tale primato fu eguagliato solo settantuno anni dopo dallo Steaua Bucarest. La personalità più prestigiosa di questa famiglia fu il cardinale Bonaventura Badoer Peraga. Milita nella Liga I, la massima serie del campionato rumeno di calcio. Lo scheletro non possedeva particolari specializzazioni, e il dorso era molto flessibile e allungato. "È presente un'intaccatura sul margine degli scuti anali." Serie scritta con Cassandra Clare. È un western statunitense con Anthony Quinn, Katy Jurado, Peter Whitney e Douglas Fowley. Nonostante i risultati non ha preso parte ai campionati internazionali. Jagger canta e suona la chitarra insieme a Richards e Ronnie Wood. "Esso mostra un salmone d'argento con palchi di renna dorati in campo nero." Le orecchie sono grandi, rotonde e dorate. La norma è una trasformazione continua. I sintomi comprendevano presenza di vescicole alle gambe, cosce, caviglie, natiche e tronco. André Lenz "Con gli ""Spartans"" non giocherà alcun incontro ufficiale." Album di raccolte. Nel settembre successivo venne sepolto nella chiesa di Santa Maria di Hanau. Registra musica per la Warner Music e la Divine Art Record Company. È sopravvissuto? Il videoclip della canzone è stato diretto da Gaetano Morbioli. Pochi giorni dopo i rossoneri hanno vinto la Supercoppa europea. "L'accesso pedonale avviene da tale piazza, attraverso un inutile porticato a corte." Anche qualche band con molti strumentisti usa qualche guest per migliorare il sound. Altare e pulpito sono decorati con abbondanti intagli. Si hanno pochissime informazioni sulla biografia di Are. Il suo corpo non verrà mai più ritrovato. "Romanzo d'amore" La sede principale è situata in Cina. Il dipartimento è composto dal solo comune di Junín de los Andes. Da questa data parte un tour di firma copie per tutto il Paese. Questi parametri misurano esclusivamente il valore economico totale o una distribuzione media del reddito. "Alcuni storici dell'architettura hanno criticato la distruzione che ha accompagnato alcuni siti storici." Al vertice societario figuravano ancora la signora Maria Leone ed il figlio Giovanni Massimino. Queste liste sono quotidianamente aggiornate e risultano spesso utili per gli attacchi brute force. "La sua collezione è una parte importante della collezione geologica dell'Università della Pennsylvania." Anche le foglie salate sono mangiate con la carne. "Il trasferimento all'inizio fu duramente contestato dai tifosi di queste città." I composti dello xeno sono invece tossici per via del loro elevato potere ossidante. Gli anni che seguirono il terremoto furono costellati da appalti, buone intenzioni, proclami, stanziamenti. Nicci soffre terribilmente per il dolore inviato da Jagang attraverso il Rada-han. Eltahawy è nata a Porto Said in Egitto. Lui e la moglie erano infatti separati. Visual Basic Scripting permette inoltre di effettuare task amministrativi anche su computer remoti. La seconda, in alto un sole e una stadera nel festone. "Per onorarne la memoria gli fu assegnata la Medaglia d'oro al valor militare." "C'era una congregazione cattolica." Il suo anno di nascita non è mai stato definitivamente stabilito. Qualche mese più tardi raggiunse Cuba. Fa parte della Regione Tre Valli. Il regista è Cilla Ware. "Il terzo attacco fu portato dal ""Sikh"", con lo stesso risultato dei precedenti." Il giocatore può fare solo alcune personalizzazioni minori. "L'attuale costruzione, rispetto a quella dei tempi di san Carlo, è più ampia." Aaron Sorkin è stato assunto per adattare le memorie in una sceneggiatura. Eddie si lascia convincere a interpretare Hank nel film. Durante una delle battaglie Enrico di Sandomierz, il fratello minore del granduca, venne ucciso. Suoi fratelli erano il musicista Giovanni Rolli e il letterato Domenico Rolli. Il capoluogo di contea è Clark. Urbano arriva ad Oz nel bel mezzo della guerra tra ariani e italiani. Valencia non era in grado di sostenere un assedio moderno. "Promosso a pieni voti""." In questo periodo la sua pittura fu profondamente influenzata dal post-impressionismo. Questo dispositivo combina correzione ottica e realtà aumentata. "La volta cranica era allungata e l'occipitale ingrandito." "Il loro territorio include la baia di Howe, compresa l'isola di Bowen." Terminava a torre e aveva campane montate su cella di ferro. Il salone da ballo, cuore della villa, si trova al piano terra. "È tratto dal quarto album della band ""Masque""." Lui e i suoi successori, tuttavia continuarono a rivendicare la contea insieme al ducato. Alcuni lottatori, specialmente negli Stati Uniti, entrano con una canzone composta per loro. Molte delle preparazioni erano di natura farmaceutica. "L'intera flotta della Guardia della Morte entrò nel Warp." Viaggiò e fece lunghe permanenze negli Stati Uniti e Gran Bretagna. Negli ultimi anni, tuttavia, Field subì pesanti perdite finanziarie. Il cane veniva usato in precedenza durante la corrida tradizionale spagnola. Il Trabzonspor arriva nono in campionato. "Attualmente è professore di filosofia teoretica all'Università La Sapienza di Roma." Continua a lavorare per alcuni anni a progetti grafici e artistici. Questa locazione fu scelta per la presenza di industrie siderurgiche nella zona. Il rinato servizio conta ora un maggior numero di Reali Carabinieri nei suoi ranghi. Il design venne invece curato da Marcel Hubert. "In epoca romana l'area del parco era probabilmente un bosco sacro." Questa figura di danno, molto particolare, ha vari aspetti da analizzare. "L'artista si ispira spesso da vicino ai maestri veneti del Settecento." Ha dimensioni inferiori a quelle del rallo di Lewin. Il film fu prodotto dalla Bluebird Photoplays, branca della Universal Film Manufacturing Company. Nei calamari, invece, la conchiglia perde anche tale funzione ed appare ancora più ridotta. O Madre Lanka! "Nella primavera dell'anno seguente la Repubblica di Venezia venne posta sotto interdetto." Il commercio era gestito da famiglie di mercanti e non direttamente dallo stato assiro. Tengono inoltre periodicamente concerti di beneficenza per cause sociali. "Per dimostrare questo, supponiamo che ""n"" sia un qualsiasi numero altamente composto." In passato fu dedicata probabilmente alla Madonna delle Grazie. È una forma di nanismo poco frequente e viene trasmessa geneticamente. La sconfitta si dimostrò decisiva nel lungo periodo. Il secondo volume contiene alcune affermazioni controverse. Fu nominato in onore del primo direttore del United States Geological Survey, Clarence King. La copertina è stata disegnata da Richard Corben. Originano probabilmente da Ver. Comunque il conflitto tra i due non cessò. I due paesi sono in condizioni eccellenti. Georg Wunderlich A quel tempo era difficile trovare creature viventi nel fiume. Questa cultura è emersa dopo la caduta della Cultura Huari. Vengono considerati, con i bolognesi Nabat, tra le prime e più importanti band Oi! In queste circostanze avrà la possibilità di conoscere Renzo Vescovi ed Eugenio Barba. Monelli sottolinea più volte il suo odio per la guerra. Lo stemma del Frosinone è stato interessato da diversi cambiamenti nei decenni. È interamente compreso nel comune di Anfo. Come dimora risiede a Rohrbach. Il campanile, discretamente conservato, è localizzato nell’angolo a Nord-Ovest della chiesa. A dispetto di ciò, le diverse specie sono marcatamente simili. "I quattro discutono per un po' di alcune questioni e poi parlano di religione." Nondimeno potrebbero rimanere tra i gettoni ritirati dei gettoni dispari. Sono seguite le gare dipartimentali, regionali e infine il circuito di Coppa del mondo. "Questa riedizione del long-playing varia il titolo in ""Una domenica con te""." In seguito alla cessione di Silvestre viene nominato capitano della squadra. In seguito guidò anche Mansfield Town e Middlesbrough. "Per esempio, nella ""Storia di Genji"", entrambe le categorie di poesia erano frequentemente menzionate." I comandi di gioco vengono dati da tastiera, digitando brevi frasi in inglese. Essa è la parte industriale del paese, dove risiedono varie fabbriche e imprese. Lungo gli anni la prigione è stata modificata e utilizzata per differenti scopi. Fu in questi anni che Schlegel incontrò Philipp Franz von Siebold. La città possiede anche un faro, una spiaggia ed una colonia di pinguini. Sul giaccone del ragazzo viene però trovata una cimice. Persone di nome Hugo Unanime furono le lodi per Cusack e McCormack nel ruolo delle due protagoniste. Vivono sia su fine sabbia che in substrati duri. La campana di San Giusto Tuttavia queste interpretazioni sono di carattere più psicoanalitico che storico-religioso in senso stretto. "L'interno risulta più caratterizzato dallo stile rococò; presenta un'unica navata, con quattro cappelle laterali." La propulsione addominale sarà presente solo nella fase adulta, a sviluppo terminato. "Uno scudo d'argento viene tenuto sulla spalla sinistra del cavaliere." La configurazione alare era monoplana ad ala alta a sbalzo, di costruzione completamente lignea. "Tra le pubblicazioni ricordiamo:""Verso la città sostenibile." Ferisce due di loro sparandogli nelle natiche. La sua posa è elegante, disinvolta, dimostra sicurezza e gioia di vivere. La pellicola ha ricevuto riscontri molto positivi dalla critica. Infine disputa un test di preparazione alla a Cardiff. Salto ad ostacoli. Tendai, cor. Probabilmente veniva suddiviso in due parti in funzione di due letture. "La posizione nera rimane solida ma così è anche per l'iniziativa bianca." "Inizialmente lo ""speck"" veniva prodotto dalle singole famiglie contadine." Il nome della legione è attestato da una delle monete di Macriano "Il lavoro è stato identificato da Hans Joachim Marx, professore dell'Università di Amburgo." Tali figure poi sono tutte confluite in Plutone. Qui i ragazzi dovranno smascherare il Demone di Salem. Inizialmente, queste furono limitate alla costruzione di ferrovie ed acquedotti per il Sinai. Essi vivono in quella che viene definita banda in senso antropologico. "Per esempio la legislazione divenne solo in lingua francese e di conseguenza anche l'amministrazione." Giovanni Boi "Ha ricoperto vari incarichi sotto l'amministrazione Giuliani, fra cui quello di vice sindaco." "L'edificio presenta una pianta rettangolare ed è sormontato da un tetto a quattro spioventi." Il dirigibile "Tuttavia, quest'ultimo rifiutò di perseguire i crimini di guerra per vari motivi." Tutte e quattro sono considerate Compagnie Operative senza riserve in nessuna parte del Capitolo. Anche semifinali e finale si giocano in gara unica. "Nell'ultima stagione vince la cronoscalata Berceto-Passo Cisa." Dopo la laurea arrivò anche il primo contratto professionistico, con il Bristol. La vediamo utilizzata in diverse arti marziali, tra cui il ninjutsu. Come in altre Isole Canarie, anche Fuerteventura festeggia il carnevale. Avevamo cambiato tante di quelle cose in quelle dodici battute. Per giunta, la figlia è stata rapita da una tribù di donne guerriere. La commissione è naturalmente onerosa. "L'influenza della cultura occidentale sperimentata nel periodo Meiji continuò." Fu guidata da Niki Lauda, Clay Regazzoni, Carlos Reutemann e Gilles Villeneuve. Se non curata, ha esito fatale. "Il televoto decreta l'eliminazione di Alessandra." Molti campionati hanno più di una divisione. Collabora a numerose riviste. Una fascia marcapiano la divide invece in senso orizzontale. "L'opera realizzata doveva essere una costruzione permanente." Tutte le musiche sono state composte da Yōko Kanno. Tutti gli episodi sono inediti in Italia. "Fu l'ultimo discendente di Sargon sul trono di Akkad." La cappella è sconsacrata e versa in cattive condizioni. "Dante era un mago che trovava piacere nell'infliggere dolore e sofferenza negli altri." È dedicato al forte alpinista udinese caduto giovanissimo sulla Paganella. "Le tecnologie sono suddivise in sei diverse categorie, raggruppate in diversi ""alberi tecnologici""." Uno dei primi rapper americani che ha ascoltato è stato Tupac. Lilo, Stitch e Reuben si mettono a cantare, seguiti da tutti gli altri. Il montaggio finale vide una parziale modifica della sceneggiatura: i pazienti del dott. "Riprese l'opera successivamente e la lesse in maniera più approfondita durante il servizio militare." La batteria piombo-acido è il costituente fondamentale dei comuni accumulatori per auto. Il diritto positivo italiano ha recepito, agli art. Presto, i due si divideranno. Furono assegnati diciotto set di medaglie. "Cogliendo l'occasione, Han Xin lanciò un contrattacco." Screditato, fu imprigionato ed ucciso in condizioni misteriose. Anche i nomi di clan o tribù non erano consentiti. Virgilio fa questa invocazione dopo la descrizione delle miserie prodotte dalla peste. Infine, Eru concluse la Musica con un unico accordo potente e definitivo. Questa famiglia ittica è decisamente poco conosciuta dal punto di vista scientifico. Persone di cognome Thompson La parrocchiale di Santa Tecla si affaccia sulla piazzetta del porticciolo. Christopher Barry Morris "La Juventus si classifica quarta nel girone A dell'eliminatoria piemontese." Viene organizzato ogni anno un festival internazionale. Il suo utilizzo viene poi sostenuto dal culto di svariati santi così chiamati. "In epoca recente questa leggenda è stata riportata alla popolarità dall'associazione culturale ""Pro Rubicone""." Autobus urbani collegano la zona con il centro. "Entrambe sono state ""vestite"" da Zagato, il noto carrozziere milanese." Può comunque verificarsi talvolta degradazione termica. Il ciclo di sviluppo fu molto rapido. È fortemente magnetica. Precedentemente andava in onda solamente due volte la settimana, il martedì e il giovedì. Essa, infatti, risulta di proprietà degli eredi dello scrittore. Si crea, inoltre, un parcheggio nello spiazzo adiacente alla scuola media Barsanti. "L'uomo però è sparito con i loro soldi e con quelli di molti altri." "Il moderno mosaico del catino absidale raffigura il ""Sacro Cuore di Gesù""." Più lontano si vedono le tre Marie. "Giovanni Casimiro abdicò al trono polacco l'anno successivo." Fu quindi dichiarato un periodo di lutto nazionale di una settimana. Partecipa al campionato di calcio svizzero e milita nella Terza Lega, la settima divisione. Il paese vive principalmente di agricoltura ed allevamento. Si specializza in jazz, balletto, salsa, hip-hop e danza moderna. Uno standard per sistemi di gestione fornisce un modello da seguire nell’impostazione. "Ha inoltre tradotto in ceco l'opera di alcuni poeti inglesi." Tra i ritirati, oltretutto pochi metri dopo la partenza, vi fu Phil Read. "L'edificio ospita, al secondo piano, gli uffici del Presidente." John Spellman "Viene rieletto alla Camera nelle elezioni politiche di quell'anno." Qui egli riuscì a fuggire e fece ritorno a Roma. Nikolaj Sokolov Pedro Araya Toro Questa suddivisione è caratteristica di una serie di comunità tutte collocate nella costa adriatica. La pelliccia è densa e leggermente ispida. È stato scelto come ambientazione per alcuni spot pubblicitari televisivi. "A Bergamo venne soprannominato ""Furia"", come il celebre cavallo dalla grande corsa." "A lei è intitolata la ""Johanna-Hofer Straße"" di Berlino." "L'identità del soggetto è oggetto di ipotesi e dibattiti." Le ultime due squadre vengono direttamente retrocesse. Viene realizzata normalmente stando seduti a tavola.. "La nozione di ""immaginazione transitiva"", è invece affrontata nel libro ""Immagini Attive." La Arendt non si cura della lettera che mette in tasca e raggiunge Heidegger. Scioccato dagli accadimenti, John finisce per rigettare le teorie rivoluzionarie. La squadra è poi retrocessa. "Gli si attribuisce una ""canso""." Che un singolo divenga un successo o meno può dipendere anche dalla posizione geografica. La morte del patriarca rimane tuttora un mistero. "Tre porte di accesso consentono l'ingresso nella sala." Al testo collabora Pete Sinfield. Copia della pellicola viene conservata alla National Association of Manufacturers film collection del Delaware A Life feels good è stato tributato il primo Special Fiuggi Film Festival Award. La storia è ambientata in Scozia. Aderisce al Partito Repubblicano Italiano e, in seguito è membro della direzione nazionale. Scrisse inoltre narrativa fantasy e sceneggiature per la televisione. Detiene inoltre due titoli francesi supermoto. La nobiltà era troppo debole per opporsi alla emancipazione dei servi della gleba. Ottimo assist-man, era in grado di calciare molto bene con entrambi i piedi. È utilizzato come sinonimo anche il termine pallone da osservazione. Dopo la missione, la sonda è andata definitivamente fuori servizio. "L'incontro con Giovanni Costa lo spingeva ad eseguire pitture da soggetti osservati dal vero." Il nome è in onore del astronomo tedesco Karl Theodor Robert Luther. La flora è composta prevalentemente dalla macchia mediterranea. La regione fu raggiunta, nel Triassico Inferiore, dal mare. Le coreografie del film sono di Tito LeDuc. Moore opera una svolta dal fantasy ai temi più classici della fantascienza. È bagnata dal Guadalquivir. Petali e sepali presentano una forte variabilità di colore, dal bianco al rosa. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Come il padre fu colonnello e imprenditore militare al servizio della Spagna. È tuttavia ricordata per alcune partecipazioni a film del cinema italiano. Riposa nel cimitero di Fuorigrotta. Michael Rocque "L'esito risultò deludente e la commedia rimase senza storia." Capoluogo e centro maggiore è Osterholz-Scharmbeck. Lui parte per Chicago, lei resta a New York. E oltre al danno la beffa. Il film fu prodotto dalla Private Feature Film Mfg. Guerra dello Schleswig Per aiutare il suo riconoscimento fu ridotta in dimensioni. Questa tesi fu poi esaminata dagli indo-europei. "Il commissario è sicuro che il conte, rivelatosi un impostore, sia ""il Tigre""." "L'attore recita tutti i suoi ruoli in lingua italiana." "L'equipaggio comprendeva un pilota ed un copilota." Questo aspetto è di interesse perché le reazioni acido-base sono importanti nella chimica organica. "In ogni modo, come ""Beach Boys' Party!" La nuova copertura è architettonicamente uguale a quella della Gradinata. Costituisce uno dei più significativi esempi del barocco austriaco. Dei passeggeri il solo a sopravvivere fu Jackie Coogan, sbalzato fuori dalla vettura. Non pochi esemplari sono stati restaurati da collezionisti. Alcuni operatori non hanno potuto rinnovare la licenza. Dal mese di ottobre la portata riprende vigore. Utilizzata anche dai coloni europei, si prestava anche ad essere lanciata. La regione è estremamente arida e prevalentemente montagnosa, con grandi depositi di sale. Aveva già fatto lo stesso appello di fronte a Filippo, che era suo fratello. Le sue esigenze di purificazione culturale, in particolare, sono molto rigide. Egli è il vincitore della partita e prenderà un punteggio positivo. Non aveva gambe e, a differenza dei primi modelli, era rivestito di vinile nero. Nel tempo, gli artisti della Scuola mutarono. "Il brano riprende il ritornello dell'omonima canzone di Belinda Carlisle." Gli affari interni del regno gli causarono grande ansietà. "Il moderno pedagogista si occupa della persona per l'intero arco della sua vita." Essa permette di esprimere la potenza di un numero complesso nella sua forma trigonometrica. Tale prerogativa è garantita tuttavia solo nella propria area di porta. Dalla conclusione del progetto, il traffico di alcune strade di Tokyo è diminuito. "Michel Foucault ne ha discusso ampiamente nella sua ""Storia della sessualità""." Sul muso sono presenti lunghe e sensibili vibrisse. Scarlet Page Qui organizzò un gruppo clandestino di resistenza. "In Catalogna è noto con il nome di ""bikini""." In genere tutta la pianta di questa specie è glabra. Imprigionata da Diamante Giallo assieme alle altre, viene liberata da Steven. Questa specie si adatta soprattutto a climi di tipo temperato fresco. "Si stabilì a Bruxelles, nei Paesi Bassi spagnoli e si arruolò nell'esercito spagnolo." Un paragrafo regolava le relazioni tra il signore ed i contadini della regione. "Divenne naturalista all'Istituto di Botanica di Madras." Anche nei tribunali le condanne per i mafiosi cominciarono a essere durissime. "Abbandonata la carriera musicale continua a svolgere l'attività di oculista, particolarmente in ambito pediatrico." Riesce pochissimo prima della scadenza a ritirare i soldi e una radio. Per questo motivo sulla stirpe imperiale deve scendere la pena divina. Due porte, integrate ai lati, separavano il vecchio laboratorio dalla zona di vendita. Dalle pendici del monte nascono molti rii e torrenti. "L'artista si interroga sulla difficile relazione tra automazione, tecnologia industriale e i ritmi naturali." Nello stesso anno supportano dal vivo i Vampire Weekend. "Questo è stato l'ultimo match della carriera di Roddick." Prodotto dalla Ros Record e distribuito dalla Sony Music. "Nella stagione seguente conquistò per la prima volta il Giro d'Italia." La carriera di Weaver non conosce interruzione. "Questa organizzazione non va confusa con l'associazione ambientalista italiana Federazione Nazionale Pro Natura." La biopsia è il metodo favorito di diagnosi. Il soggetto è tratto da una pièce teatrale, dello stesso anno, di Noël Coward. "L'ipotesi, quindi, non venne dimenticata e fu ripresa successivamente da Marziano Capella." Fanno parte del cast principale anche Edie Falco, Thomas Mann e Connie Britton. David Leslie Johnson Via del Pratello è nella quasi totalità coperta dai tipici portici bolognesi. "In questo senso l'ultima glaciazione è finita circa anni fa." Ricevette lezioni personali di scacchi da José Raúl Capablanca. Buffalo è ai piedi delle Bighorn Mountains, quindi la ricreazione è a poca distanza. Esso fu quasi interamente smantellato ai primi del Cinquecento. Ben Strong Visse a Carskoe Selo, dove conobbe e divenne amico di Aleksandr Sergeevič Puškin. In autunno torna a Roma, dedicandosi alla produzione fonetica. La corteccia è di colore grigio-marrone, solcata in ruvide e irregolari placche. "Ulteriori settori industriali sono il turismo, il commercio e l'agricoltura." "L'oncogene Ras è il più comune nei tumori umani." Granito a grana medio-grossa omogenea, di colore rosa uniforme legato alla colorazione del K-feldspato. La Matrice contiene quindi la saggezza accumulata di tutti i leader del passato. "La ""Umma"" deve essere guidata da un Califfo, che governi in base alla Sharīʿa." Attualmente il palazzo è stato diviso e venduto in lotti. La pianta del fabbricato è rettangolare. "Il disco raggiunse la trentesima posizione della classifica ""Billboard"" Pop Albums." "Ella abbandonerà il poeta, lasciandogli un'altra ferita nel cuore." Nel tempo la quantità di metallo prezioso in un rublo è variato. Per questo motivo, questi salmi formano una parte importante del tradizionale culto pasquale. "Svariate furono le destinazioni che l'edificio ebbe nel corso dei secoli." "Ciascuna zona dava l'accesso ad una sola squadra." Inoltre, Sarajevo continuò ad essere bombardata dalle forze serbo-bosniache. "Il regista americano John Carpenter promosse un'azione giudiziaria nei confronti degli autori di ""Lockout""." Tutte le porte nel lato destro del velivolo erano inutilizzabili. Mentre fu rivelato che molti dei suoi compagni erano sopravvissuti, Magno non lo fu. Iniziò i suoi studi universitari a Roma come allievo di Severi. Successivamente riprese la denominazione originaria. È retto dal vescovo Maxwell Leroy Davis. "È di origine medievale e conserva edifici dell'epoca." Durante il tragitto si trovano vari lingotti che, se raccolti, sbloccano un livello bonus. Tale aspetto era simile a quello dei modelli Oldsmobile e Cadillac di piccole dimensioni. Trasportava grandi somme di denaro e quantità di droga. Quanti rifiutarono furono giustiziati. Paul Bernays In qualità di parlamentare, è stata responsabile delle questioni educative del suo gruppo. Beatriz Fernández Altri quattro altari furono aggiunti nella seconda metà del Settecento, realizzati con stucchi colorati. La persistenza anticorpale è stata valutata in alcuni studi clinici di follow-up. Entrambi i figli furono a loro volta attori. "Ha giustificato l'abbandono del´etichetta dal fatto che lui ora vuole operare in modo indipendente." La moglie per questo suo carattere lo lasciò. "Il Cavalierato di San Marco fu l'unico ordine cavalleresco della Repubblica." Il film è ambientato in Emilia e in Romagna, tra Bologna e Rimini. Ogni lobo possedeva una cresta mediana, che divideva in due la struttura. Un ulteriore successo si è ottenuto con Singapore. Johnny Neumann Si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. La morte materna, specie in caso di trattamento, è rara. "Fu allora che l'antica torre di controllo venne costruita, visibile ancora oggi." Questo è un requisito essenziale in gran parte della produzione sportiva. Attualmente è coltivata a vigneti. Il sito è quello della Tebe egizia. "L'interno è modesto, con colonne rinascimentali e ambiente simili alla cattedrale di Sebenico." Aveva un fratello, Marcel, di quattro anni più grande. Negli anni successivi visse sempre appresso lo zio, seguendolo a Firenze, quindi nella Serenissima. Mai la bocca di Sua Eccellenza aveva provato qualcosa di così singolare e magnifico. "Nella seguente puntata di ""SmackDown"" fu Shelton Benjamin a qualificarsi, sconfiggendo Jimmy Wang Yang." Nato a Boston, frequentò la Boston Latin School. "Lo show iniziò con Aretha Franklin che cantò ""America the Beautiful""." "La diplomazia ""segreta"" doveva essere abbandonata." È stato affermato che Jerry Lee è stato responsabile della sua morte. "All'epoca la direzione della Bydgoszcz fu di F. Hoffman." "Un anno dopo partecipa alla seconda stagione di ""The Voice of Germany""." Dalla stagione successiva è tornato ad occupare il ruolo di vice allenatore. Con questo termine Eckhart intende un radicale distacco ed una perenne contemplazione. Il forame pineale era insolitamente dotato di margini laterali sollevati. "È stato accostato all'ivoriano Didier Drogba." Il sostegno ufficiale era limitato alla dichiarazione. La lettera, a questo punto, viene finalmente spedita. "Il brano fu uno dei due inediti inseriti nella raccolta ""Best of Blue""." "Questo l'elenco dei Consiglieri eletti in Ordine Alfabetico." Il grado di resilienza di un materiale fornisce indicazioni sulle sue caratteristiche. Per entrambe le franchigie si trattò della prima finale di Stanley Cup disputata. Il film fu un flop al botteghino, incassando circa la metà del budget. "Studiò presso il seminario di Kazan'." La nazionalità di R. James è sconosciuta. I dati vennero ottenuti utilizzando una benzina a basso numero di ottano. Tuttavia ci sono molte eccezioni. Da allora risultano testimonianze di conversioni e guarigioni miracolose, attribuite alla sua intercessione. "Raggiunge un immenso successo con la serie ""Michel Vaillant""." Non contiene caffeina. "L'unica ricompensa di Africano fu la nomina per la terza volta a ""princeps senatus""." Povero ed affranto, il poeta ritornò a Tus, la città natale. Camillo Guerra Il Procuratore Generale Federale è un funzionario politico. "L'ultimo tratto si immette in piazza Santa Maria Novella." "È soprannominato ""Racing Kangaroo""." Hassan Ali Tuttavia, alcuni anni dopo, Heidi si trova lontana dal centro. I dati occupano molto poco spazio. Viene schierato come regista, ma gli sono affidati anche compiti difensivi. A Indianapolis Brooks fu la riserva di Jeff Teague. "Un'ulteriore collaborazione lo unì a Carl Orff negli anni trenta." Alberto accetta pur non essendo d’accordo. Per la parte di batteria fu usata una drum machine. Il suo nome è un omaggio alla città di Berkeley, in California. Le ultime due classificate sono retrocesse direttamente in Peršaja Liha. Boban Nikolić I lavori proseguirono. "Il prodotto diretto di ""n"" copie dello stesso gruppo ""G"" viene indicato con ""G""." Eugenio Valli Tilly e Sally si travestono con abiti maschili per fare uno scherzo. Prende così il manoscritto del pericoloso libro e lo butta nel fuoco. Fort Scott è dotata di un aeroporto. Grande estimatore di Leonardo Sciascia, presenta in radio praticamente tutte le sue maggiori opere. Per questo fu assai popolare e, per un certo tempo, anche apprezzato. Dopo essere stato informato dalla Warner Bros. Ognuno di essi presenta forti sonorità elettroniche. "Andò dapprima a bottega presso i Gagini che lo iniziarono all'arte della scultura." Come a si disputarono tre competizioni. La stazione non possiede alcun tipo di servizio. "In tali ""drama-series,"" Ogata rivestiva spesso i panni di antichi guerrieri giapponesi." Nei tre anni in collegio si distinse per lo zelo e le doti intellettuali. Anche nella stessa Africa meridionale i siti di nidificazione sono molto scarsi. "All'esterno della chiesa, in un piccolo belvedere, sull'ara romana, è posta una croce." Il club cambiò allora timoniere. "Oggi l'isola è posseduta dalla famiglia Colburn." Ha riscosso un discreto successo, soprattutto nei club americani. La moglie di un poliziotto è stato assassinata. "Si trova in tutto il sud-ovest americano, dalla California allo Utah e all'Arizona." Soluzioni di aerodinamica attiva sono presenti in tutte le parti di interesse del veicolo. Gli occhi sono rotondi, prominenti e con iride rosso arancio. "Questa influenza caucasica si estendeva anche più a sud, nell'Azerbaigian iraniano." "Continua l'attività anche nei decenni successivi." Jen Richards faceva parte del cast, ma ha lasciato dopo la prima stagione. Questa unione non ebbe figli. Due esemplari sono conservati ed esposti al pubblico a Tucson, Arizona Tom colpisce leggermente Jerry che cade dentro il pianoforte. Ho fatto solo un errore, che vorrei poter ripagare. Ha iniziato lo studio della sovrappopolazione attraverso la lettura dei testi di William Vogt. Essendo un prodotto Cosmetico non tutte le aziende possono produrlo. Anche al torneo di Charleston si ferma al secondo turno. Forte fisicamente e bravo nel gioco aereo, ha segnato diverse volte di testa. Nel racconto biblico, pregano anche i patriarchi e i re. "Equivoci d'amore" La mattina seguente, il bus è inseguito sia da Travis che dalla polizia. I primi hanno uno sviluppo più limitato mentre i secondi sono molto più vigorosi. "L'intero impianto era a doppio circuito." È stato accreditato anche con il nome Joseph Mantell. Legata saldamente alla campagna, era dotata in passato di una propria scuola. È amministrato dalla Repubblica di Mauritius. "L'allestimento della parte posteriore invece era specifica per ogni versione." Vietata dalla occupante, andò in zone libere. La Confederazione rappresentava altresì la maggior parte degli Stati brasiliani in ambito sportivo. È attraversata da numerose strade tra cui la superstrada Firenze-Pisa-Livorno. È il motto del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia. Le placche grigie di piombo sono ammortizzatori per i terremoti. "Morì a un'ora imprecisata della notte." Questo Stato indiano conta oltre un milione di abitanti. Alcuni esemplari presentano queste bande anche sul muso. Corre per il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. A condurla erano Gianni Boncompagni e Renzo Arbore. Interpretato da Ray Romano. È autore della novella Red dog, red dog. Questo presunto comportamento è ulteriormente generalizzato come indice di disonestà, segretezza e inganno. Spesso lo stesso elefante si occupava della tortura pubblica del condannato, prima di ucciderlo. Ha fatto il suo discorso da Maiden, a tre ore dal suo seggio. Si tratta di roditori terricoli diffusi a Panama e in Colombia. In seguito allena anche il Foligno. Il Consorzio agrario era quindi parte attiva fondamentale nell’armonizzazione dell’agricoltura senese nel sistema europeo. Peculiarità della gara consiste nello svolgersi su un percorso privo di segnalazioni. Successivamente ha svolto vari impieghi come insegnante. La situazione si fece sempre più difficile. La onorificenza consiste in una croce greca in bronzo. Ne ottenne il feudo di Nocera dei Pagani. Alberi con altre funzioni sono utilizzati anche sulle navi a propulsione meccanica. Le dimensioni di questi transistor portarono allo sviluppo di microfoni miniaturizzati in carbonio. Gli succedette al trono il figlio Abū Yaʿqūb Yūsuf al-Naṣr. È doppiatore di film e spettacoli in lingua araba. The Firm Non è il primo personaggio dei fumetti a chiamarsi Kang. Qadir fu nominato comandante militare della capitale. A Nîmes ebbe come allievo il giovane Charles Jalabert. Non esiste una versione in lingua italiana della striscia. Tra i vari soggetti, fotografò Rouen e la Comune di Parigi. "Giuliani' di Barletta e del Barletta Piano Festival." "Una delle sue principali attività è l'organizzazione di conferenze internazionali." "Il fondale del piccolo lago è ricoperto di ""Groenlandia densa""." Ha negoziato molti degli affari della società con venditori esterni. Perse le cause, ma venne favorito dal pubblico per la sua vivacità di polemista. Tale incarico precedentemente era stato svolto dal liutaio Sesto Rocchi. Mtskheta è tuttora la sede della Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana. Anche chiamata San Tommaso Becket. La città produce ed esporta buone quantità di riso. Ferisce un tedesco che a sua volta lo ferisce non gravemente, sotto il ginocchio. Per quanto riguarda le etnie non vi è diversità di diffusione. In questo periodo fu stipendiato anche dal duca di Parma Ottavio Farnese. È una supplica del penitente a Dio, tradizionalmente attribuita al re Davide. Nello stesso periodo, Croker ha lavorato anche per vari spot pubblicitari. Oggi una piccola parte del palazzo accoglie anche una struttura turistico ricettiva. È un ragazzo molto giovane e dai capelli chiari. Un pronao simile si trova sul lato est. "Poco dopo gli alleati convinsero l'assemblea ateniese ad unirsi a loro contro i Macedoni." Attualmente fanno parte del distretto i comuni di Nasu e Nakagawa. Le cadute da altezze elevate fanno perdere una vita. "Il fattore di rischio di maggiore rilevanza è tuttavia l'impiego dei trattamenti chimici fitosanitari." "Da esso si accede al balcone sopra il portale d'ingresso ed alla cappella." Intraprese altri studi a Berlino, Erlangen, Vienna e Breslavia. Si tratta di un rotolo di pelle che contiene i libri della Profeti Minori. La chiesa è di forma rettangolare. Il palazzo fu successivamente ristrutturato in chiave neoclassica. Venne quindi fatta debuttare Batgirl, interpretata sullo schermo da Yvonne Craig. "Ponta Grossa è conosciuta anche come ""Princesa dos Campos""." La chiesa è normalmente aperta al pubblico anche nei giorni feriali. "I due trovarono l'accordo e proseguirono con grande determinazione." I testi sono di Paola Pallottino. Entrambe le canzoni erano state prodotte da Phil Spector. Pare che parlasse fluentemente inglese, francese, spagnolo ed ebraico. Viene anche chiamato ghiaccio fissato al fondo. La separazione del potere civile da quello militare venne così mantenuta. "Il nome pare far riferimento all'innevamento." Il film fu prodotto dalla Hayakawa Feature Play Company. La serie è terminata in seguito alla prematura morte di Luca Napoletano. Era il toro sacro della città di Eliopoli. El Rey la manda a studiare flamenco presso i migliori maestri della città. Incidenti vennero subiti da Tambay, Alboreto e Cecotto. Viene considerato uno dei castelli più belli della regione. La stazione di Ōsaka possiede anche uno scalo merci. "Infine, le tre tracce live sono state registrate presso il ""Metro"" di Chicago." Questo mezzo venne utilizzato per il trasporto di munizioni ed il traino di artiglierie. Il campo di gioco è prevalentemente in terra battuta. "Sfortunatamente per Lee, l'esecuzione di questo piano fu seriamente compromessa." Il presidente del Sudan Omar Hasan Ahmad al-Bashir ha accettato il risultato. È un formaggio prodotto con latte di vacca intero, crudo a microflora naturale. "Vince la medaglia d'oro con la squadra e alle parallele asimmetriche." Una di queste strutture identificabili è la chiglia. Ralph Saint-Germain Tale risultato è noto come teorema di Friedlander-Iwaniec. Come dimora, il Castello è aperto al pubblico solo in occasioni speciali. "L'interno è a pianta rettangolare a navata unica, con volta a crociera." Ogni puntata descrive una o più storie singole. Ogni Contrada dispone inoltre di una sede storico-museale. Melchiori giocherà in serie A con le maglie di Lazio e Lecce. Sua madre, Aurora Aquino, era cugina di terzo grado di suo padre. È cresciuto nel Lower East Side, quartiere nel distretto di Manhattan. Svolge una buona Summer League in cui è il miglior rimbalzista in assoluto. Il raddoppio non comprende le stazioni di Abbiategrasso, Vigevano e Mortara. Sempre intenso fu il legame con il suo Abruzzo. Partecipò a varie azioni contro le grandi unità di superficie della Kriegsmarine. Vengono comunque eletti gli organismi dirigenti e votato il documento conclusivo. Il resto del terreno è sistemato a giardino e a parcheggio privato. Lottery Ticket No. "Il gruppo tenne la loro esibizione in prima serata per ""Prelude"" nello stesso giorno." Presentare notizie provenienti da tutto il mondo divenne sempre più importante. "Questo animale è noto solo per alcuni denti, ed è quindi impossibile ricostruirne l'aspetto." Negli ultimi decenni si è ampiamente sviluppata la frazione di San Michele di Pratola. La copertina rigida era in rosso carminio. Howard Kendall Principalmente ospita storie sportive o romantiche basate sulla vita scolastica. "Il titolo dell'album rende omaggio al primo disco dei Metallica, ""Kill 'Em All""." Lindsay Seidel Albaredo è situato a circa a sud-est dal capoluogo di provincia. È sposato con la regista teatrale Lisa James e vive a Los Angeles. "Corneille le dedicò ""Le Cid""." La Touch Bar è la novità più importante della nuova linea di MacBook Pro. "Tuttavia il premio va a Niccolò Fabi per ""Ecco""." "C'è un sistema di password per iniziare direttamente dai livelli più avanzati." Durante le festività natalizie si rievoca il medioevo con un presepe vivente in costume. Il brano molto probabilmente potrebbe essere dedicato alla ex-fidanzata di Brown, la cantante Rihanna. La sua voce è stata descritta come ricca, profonda, oscura, triste e unica. "Esistono diversi modi per regolare l'attività di un enzima." Precedentemente si chiamavano application server. Con sede nella capitale Reykjavík, milita nella massima serie nazionale. Le due vincitrici si affrontano poi in finale. A Roma conobbe Nino Rota, che si era trasferito da Milano in questa città. Inoltre la zona era poco frequentata da naviglio commerciale. Le modalità di passaggio dal libico al sahariano ci sono ignote. Felice gli ordina di andarsene e avvengono dei saccheggi nelle case dei giudei. La sua conduzione tirannica tuttavia lo portò presto alla caduta. Il lago principale è il Lago di Ceresole. Milita in Lega Nazionale B, seconda serie del campionato svizzero di calcio femminile. Questo diventa il loro miglior risultato nel primo Grand Slam. Il fenomeno si è acuito anche grazie al proliferare degli smartphone. Si occupa anche di sociale, con servizi e interviste nelle rubriche del telegiornale. Il brano è cantato da Valerio e da Riccardo. I piani ravvicinati sono poco frequenti, semplicemente descrittivi. Salendo di “stage” il giocatore avrà l’opportunità di sbloccare carte e personaggi. È vicino all’Università degli Studi Roma Tre e all’Università Campus Bio-Medico di Roma. In biologia e in medicina è un termine poco usato. "Il disco è anticipato dal singolo ""Stand Up"", che vede la collaborazione di Future." "Dylan potrebbe significare ""riflusso di marea""." Possono partecipare alla Convenzione tutti gli Stati. Fu la fine di Vince, della sua carriera e di tutto il resto. Il testo è alquanto degradato e la penultima stanza è pressoché interamente perduta. Il moto popolare nelle campagne sfocia nella rivendicazione delle terre da parte dei “villani”. Il consenso europeo riafferma i principi umanitari di umanità, imparzialità, neutralità e indipendenza. Gli studiosi moderni tendono a non dar credito alla precisione degli storici romani. Diagonalmente è disposta una banda ondeggiante che rappresenta il Danubio. "Al progetto partecipano diversi artisti hip hop napoletani tra i quali il duo Co'Sang." Queste navi hanno, sin dalla loro entrata in servizio, la loro base a Brindisi. Il filmato ripercorre sinteticamente la vita politica di Enrico Berlinguer, gli interventi. Il film è stato girato tra Lazio e Piemonte. La città libica più vicina è Zuara. In entrambi i casi la base è il marzapane. Brian e Mia riescono a salvare Vince, che resta però gravemente ferito. È situato a Mulhouse, in Alsazia, Francia. "Non è quindi possibile ""misurare"" la lucentezza." Per il giovane Zanetti, Zanardelli fu riferimento ed esempio. La decorazione degli interni culmina nella pittura del soffitto. Lennon percepiva il brano come una sorta di chiusura del cerchio. Testi e musiche di Claudio Baglioni. Il Sudan fu nominalmente un territorio Anglo-Egiziano, ma di fatto una colonia britannica. Forse morì nelle carceri reali di Palermo. Nelle votazioni al Bundesrat non è possibile astenersi. "Quindi sostiene l'importanza della speranza nella resurrezione dalla morte al ritorno di Cristo." "L'economia della frazione si basa sulla pesca, sulla ristorazione e sul turismo." Della sua attività in diocesi sappiamo che fu un pastore saggio e carismatico. Si crede che lo strappo fu riportato durante il putsch. "L'anno successivo, fu eletto presidente della Società interamericana della stampa." La tecnica di creazione si tramanda di generazione in generazione. In questa edizione ne sono stati assegnati otto. "Zubov ha vinto due Stanley Cup e una medaglia d'oro olimpica." Il loro numero, nel mondo, è ragguardevole. Il trattato si compone di otto volumi e raccoglie numerosissimi argomenti del diritto. Il che in pratica gli organizzatori erano mal organizzati. Prezioso un progetto per la costruzione di case popolari. "Le scene ambientate in ospedale sono state girate all'Ospedale San Gerardo di Monza." Tuttavia, nelle applicazioni pratiche, questo può non essere sempre realistico. Intenzionato a diventare attore, si fece scritturare per alcune brevi apparizioni in diversi film. La carta può essere anche ricaricata in linea. Testi di Steve Hogarth, musiche dei Marillion. "Attualmente è spesso usata per funerali di stato o di personaggi dell'Esercito Italiano." Segnalata occasionalmente nel mar Ligure e nel mar Tirreno. Fu anche introdotto a Singapore e Brunei prima del periodo coloniale. "È un musical western statunitense con Roy Rogers e George 'Gabby' Hayes." Per la casa di Noale si tratta del primo doppio titolo in questa categoria. Il bilancio fu di due morti e undici feriti, di cui tre gravi. "È il sesto capitolo della saga di ""American Pie""." Le piogge si presentano soprattutto nel periodo delle stagioni intermedie in particolare quelle autunnali. "Come indicato dal titolo, l'opera parla di Padre Ubu che viene condotto in prigione." Dopo aver preso una pillola, Edward viene creduto morto e sepolto in una bara. Ogni segmento era dotato di strutture laterali simili ad ali, sia dorsali che ventrali. Tutti i concerti erano sold out. Sia Delia che Gaetano sono stati condizionati dai difficili rapporti avuti con i genitori. Nella seconda metà del Seicento il castello fu trasformato in carcere. "Ero stato io a imporre a Claudio Martelli di prenderlo al Ministero della Giustizia""." Questo investigatore, Rainer Hoffman, diventerà poi marito e allenatore di Patty Schnyder. Si sposano, quindi Anthony riprende il ruolo di killer. Zsolt Varga In Canada, il punto esclamativo non contiene spazio. Vittorie non certe furono lasciate fuori dalla lista. "Suo padre era il direttore dell'orchestra di Lubecca." Tra questi i più importanti sono: la migliore caduta, il miglior concorrente e altri. Oratorio Elmas. "L'associazione ha sede a Milano." Non è provato se questo processo possa agevolare la colonizzazione. Verso la metà degli anni sessanta Time Inc. Al centro della piazza vi era la statua equestre di Cesare. Svolse ricerche anche sui dialetti sassoni. Il pannello in alto a destra rappresenta San Giovanni evangelista. Le fonti antiche hanno tramandato poche notizie sulle origini di Teramene. Il metodo si dimostrò altamente efficace nella cura del lupus vulgaris. "È uno sparatutto che richiede esplorazione, con alcune somiglianze con ""Gauntlet""." Di ogni frammento è presentata una traduzione o un compendio in latino. Il film Sangue vivo è il più famoso della triade. In natura il bario è una miscela di sette isotopi stabili. "Un'opera imponente per dimensione e accuratezza." Diversi incarichi ricopre nel corso della sua vita scientifica. In seguito tornò a Medina dove si stabilì come medico. San Bartolomeo al Bosco Si laureò in Medicina. "Un'ampia area della parte occidentale dello Stato è occupata dalla Sierra Madre Occidentale." "Nel corso dell'Ottocento, la diocesi subì importanti trasformazioni." La figura di Isacco è particolarmente monumentale. Jim Farmer Fernando Torres è il quarto di cinque fratelli. "L'unica città menzionata nella regione è Minas Tirith." La coppia che risultava essere più affiatata accedeva così alla finale. Alla nascita della Repubblica Elvetica entrò nella Commissione incaricata di redigere la nuova costituzione. "Terminato l'incarico, Raimondo d'Annecchino morì intorno a tale anno." I prodotti trattati sono di varie tipologie: oggettistica, alimentari, abbigliamento ed altro. Tutte queste navi sono delle ricostruzioni allo stato originario. È costituito da quattro tratti. Il ragazzo però finora ha rotto qualsiasi spada che egli gli ha fabbricato. Essi sono utilizzati nel normale servizio ferroviario tra Gouda e Alphen aan den Rijn. La sceneggiatura di Walter Woods si basa su un soggetto di Mary Rider. Durante una missione rimane ferito ed è costretto ad atterrare in zona nemica. I suoi principali studi e strutture si trovano a Sant Cugat del Vallès. Si allevano in larga prevalenza ovini e si cerca di incrementare. Un cliente vuole sposarlo ma lui si ribella e allora gli sparano. A fine anno, la squadra raggiunse la promozione. Adottato dal Re! Lo stile è omogeneo per tutto il ciclo decorativo. "Frequenta una scuola privata, il Seaford College, dove conosce l'amico e collaboratore Ian Miller." "Risulta, secondo alcune fonti nella squadra della Pro Vercelli che vinse l'ultimo scudetto." Si piazza sesta nella finale a trave. "All'olotipo si sono oggi aggiunti nel tempo altri reperti, tutti rinvenuti nella zona originale." Taro però si rivela di essere il destructoid Golden Bat. La semifinale contro il Vipiteno è piuttosto combattuta, nonostante il grosso divario in classifica. Rubén Rodríguez Alla fine degli anni novanta Voyager si sciolse. Anche lui stesso odiava il male, ma non ne poteva fare a meno. Franco Agostini Era una dea benevola, patrona e guardiana di tutte le giovani donne. "L'album è dedicato alla memoria di Lemmy Kilmister, Phil Taylor e Jeff Hanneman." "Ottimo sia per le specialità ""western"", ""endurance"" e ""dressage""." Se si usano raggi X si possono verificare invece diversi fenomeni. "All'esterno, nel giardino, vi sono frammenti di cippi funerari di età romana." Caterina decide di rimanere con lui. Come il fratello, inoltre lei è fan di Yusuke Yoshino. "Frank Matano preme il secondo ""golden buzzer"" a disposizione di tutti i giudici." In qualità di accademico, si aspettava di essere ascoltato, ma è stato ignorato. Il suo primo album vendette bene in Svezia, conquistando il primo posto in classifica. Il disco segna una definitiva maturità di scrittura del compositore Islandese. Nelle loro canzoni parlano di religione e storia. "C'è una lunga storia documentata di varie forme di danza in Cina." La terra del Grande Serpente si stende ad ovest della regione dei rinoceronti. Nick Fury riesce quindi a comunicare la posizione e recupera Visione. Molto schivo e sospettoso. I militari francesi, una volta entrati in città, la saccheggiarono. Ebbero nove figli. "Il detective Sam Garrett partecipa ad un ""reality show"" insieme ad altri tre concorrenti." Perse poi la cintura contro Flair solo tre settimane dopo averla vinta. Ogni parrocchia segue il rito ambrosiano. In casa si annoia e tutti lo considerano un peso. Né Gomes né Rajon Rondo, playmaker titolare, giocano nei decisivi minuti finali. Il genere è presente in tutti gli oceani. "Studia a fondo l'opera poetica di Giuseppe Gioachino Belli e Vincenzo Padula." "L'attore, praticamente cieco, fu costretto a sospendere la riprese a tempo indeterminato." Donald Young "Le larve vivono all'interno delle colonie di ""Formica rufa"" nutrendosi prevalentemente di detriti." Esse si erano schierate ed avevano proclamato Vespasiano, loro imperatore. Nei sedimenti di calcare e di argilla o nei filoni idrotermali con temperatura bassa. "Nello stesso anno recita come Kim in ""Resta anche domani""." A San Paolo il sistema O-Bahn è chiamato Fura-Fila e vengono utilizzati filobus. Nel doppio femminile hanno trionfato Hana Mandlíková e Martina Navrátilová. Il carattere della rivista si definì soprattutto per un tono intellettuale e politicamente impegnato. Ci riuscirà questa volta? Il polacco è parlato principalmente in Polonia. Di solito nuotano in banchi non particolarmente grandi. "Servì nell'esercito del langravio d'Assia-Kassel con il grado di colonnello." "La nave porta il nome di ""Pourquoi Pas?" "Questo livello ha fornito una ricca fauna ad ammoniti databile all'Hauteriviano superiore." "Per questa escursione invece si ritorna indietro tornando all'ultimo bivio incontrato lungo il sentiero." "Gran parte dei torrenti montani settentrionali scorre verso l'Asopos." Come insegnante, egli introdusse un nuovo sistema educativo. Questo episodio continua dove si era fermato il precedente. Di Bernardo "Frequenta la Point Grey Secondary School e successivamente l'Università McGill di Montréal." Il suo corpo venne cremato e le ceneri disperse in mare. "Testo ed immagine in fac-simile sono consultabili ""on-line""." Olof fu anche costretto ad accettare altri compromessi. Gioca nel circuito europeo dalla metà degli anni ottanta. Rientra poco dopo nel bar abbattuto e deluso. Angela non ebbe pertanto un forte legame con i genitori. Il concetto è strettamente collegato a quello di base. Santa Rosa Durante la seconda guerra mondiale i servizi furono sospesi e tutti gli aerei distrutti. "La ""distanza"" di una galassia molto lontana dipende dal metodo utilizzato." Sulla Piccadilly Line è situata tra le stazioni di Covent Garden e Russell Square. "Il ""terrore turco"" nel Mediterraneo sarebbe durato per un decennio." Il soffitto, particolarmente scuro perché ancora non restaurato, contiene anche qui altre figure mitologiche. Ciononostante, molti burocrati del governo Beiyang si riversarono a Nanchino per ottenere un impiego. I due divennero presto amici e lo studente cinese introdusse Hergé alla cultura cinese. Soffre il freddo. Patriota, si arruolò volontario giovanissimo. Ospita inoltre l’ufficio turistico. Ma il ballerino al momento ha una storia con Contessa. "L'Aquila venne inizialmente ribattezzato ""Velasco-Ceuta"" e il Falco ""Velasco-Melilla""." Questi sono i saldi del Marocco nei confronti delle Nazionali incontrate. Questo fork non è più mantenuto. Kang Byung-chun Nota dolente del torneo fu la morte del portiere uruguaiano Roberto Chery. La colorazione è prevalentemente nera con delle striature irregolari azzurre, soprattutto sulla testa. "Divenne molto nota in particolare per l'interpretazione di ""Carmen""." "La scena dell'arte contemporanea pone il marketing e la distribuzione in primo piano." È visibile al museo Nicolis di Villafranca di verona. Si prosegue con armi, monili, imbarcazioni, spaccati e ricostruzioni di villaggi e via dicendo. "In Italia il manga ""Zatch Bell!" Intanto il cognato dà segni di squilibrio. Vere e proprie miniere furono aperte in Epoca vittoriana. Al termine della stagione viene rinnovata la comproprietà tra Atalanta e Juventus. "Nell'area è anche presente un fabbricato utilizzato per scopi di servizio." "Ha allenato l'Imperia." Furono prodotti alcuni video ritraenti i cadaveri. Così Goldoni cambia le ambientazioni, cambia i personaggi rappresentati. I fratelli lo influenzano nella conoscenza della lavorazione del marmo. La società ha sede a New York con uffici a Eindhoven e Seattle. Nel periodo di riposo è consigliabile sospendere le irrigazioni e raffreddare la temperatura. Molti hanno celebrato la notizia come una vittoria per la diversità nei film Disney. Kathy Smallwood-Cook I fulmini non sono altro che scintille di grande intensità. Le prime classificate delle due divisioni giocano la finale in gara unica. Sandra Wagner-Sachse Bernhard Schmid Soggiornò successivamente a Firenze dove ebbe modo di frequentare i membri del gabinetto Vieusseux. "L'album riflette un lato dei due musicisti molto più calmo e riflessivo." Segreti di famiglia "C'è grande attesa per gli azzurri che sfiorano il miracolo." Questa richiesta non fu però accolta. I due andarono a vivere insieme. I membri della band sono grandi appassionati di occultismo. "La canzone vince un Grammy Award nella categoria ""Best Dance Recording.""." Il ristorante esplode. Era costituita da un fabbricato viaggiatori e due binari dove sono ancore presenti. Non vi sono condanne né per Piquet né per Alonso. Costantinopoli racchiudeva alcune delle reliquie più preziose, molte delle quali vennero disperse. Si dimise per motivi di salute. Freddy León Dexter scopre che Yates sequestra e uccide giovani donne, conservandone la scarpa destra. Si tratta di due strategie equivalenti a carta forbice sasso. Il dipartimento del Morbihan fa parte della regione della Bretagna. Ma le testimonianze dirette smentiscono le ipotesi di Fogel. È sposato con Lauren Faust, scrittrice delle storie dei cartoni da lui ideati. Le ultime tre classificate vengono retrocesse in Segunda División. Per i due decenni successivi servì come nave appoggio idrovolanti e posamine. Caravan Zero Tour è la nona tournée di Renato Zero. Si trova vicini al fiume Mat. Ora vi sono opere di scavo da parte di un gruppo di archeologi francesi. Il database ha una struttura semplice. Nella modalità a due giocatori si gareggia uno alla volta. I più importanti di questi sono elencati qui sotto. Hernández vive a Pasadena e ha un figlio, Diego. "La nuova cappella incorporò la ""Cappella del Presepio"" di Arnolfo di Cambio." Tertulliano sosteneva che fosse un armatore. La regolamentazione del consiglio provinciale è difforme sul territorio nazionale. Privo di una struttura ritmica, il suo stile può essere classificato come dark ambient. Il suo corso si sviluppa interamente in Provincia di Biella. Da bambina inizia a studiare danza classica. Attualmente gioca nel Championnat de France amateur. I muri sono completamente affrescati con immagini sacre. La nomina del Presidente era governativa, del primo ministro. In seguito scrissero insieme quella sezione. Le sospensioni erano a barre di torsione. Ne inizia una colluttazione e Decker lo uccide con la sua pistola. "Giovanna accetta di far parte dell'Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia." La varietà del francese qui parlato è il francese del Québec. Sia Erigone che il cane si suicidarono accanto al corpo di Icario. "Una ""gara podistica"" può dunque essere sia di corsa sia di marcia." Sì pura come un angelo... resterà vergine? Tra piedi è posto un terzo pesce. "La letteratura è ancora indecisa sull'applicare questa terminologia." Il secondo è stato Giovanni Kessler. Trae il nome dalla sua chiesa parrocchiale, già beneficio dei Cavalieri templari. "La fotografia di copertina dell'album è di Antonello Giorgi." I designer sono Liam Gallagher e Nick Holland della Holland Esquire. "Fu però scartato dal club perché ritenuto troppo ""piccolo e leggero""." "L'Unione europea lo ha inserito nella lista dei castelli europei da restaurare." Nelo Risi contribuì alla realizzazione con la sua competenza di regista. Palazzo Salviati "Nu'u erroneamente attribuì alla Luna la sua salvezza." Ci sono tre livelli di difficoltà: facile, normale e difficile. Il corpo della medusa si può considerare robusto, malgrado le sue piccole dimensioni. "In seguito l'utilizzo della carta si è ampliato anche a molte altre reti." "Le navi catturate erano cariche di considerevoli somme in lingotti d'oro e d'argento." Fanno cornice alla manifestazione mostre di arte visiva, balletti e rappresentazioni teatrali. Accade un incidente: i due bambini cadono nel lago. La città è situata lungo le sponde del Rio Grande. "In Italia vive sull'isola di Pantelleria e nella Sardegna centro-meridionale, dove è raro." La città più vicina è Wadi Musa. "Successivamente, è stato ceduto agli svedesi dell'Örebro con la formula del prestito." A Samuel Goldwyn "Accanto ai sei Python originali recitano i ""partner"" storici Carol Cleveland e Neil Innes." Sulla cassa superiore sono presenti, in facciata, due ante riccamente dipinte. La sede del distretto è situata nel quartiere di Delhi Cantonment. La chiesa, allora intitolata al santo Sepolcro, assolveva alle funzioni di oratorio. "Dopo aver lasciato la magistratura fu nominato Primo Presidente d'onore della Corte di Cassazione." "La nomenclatura è piuttosto da intendersi quale sinonimo per ""cane molosso di grossa taglia""." "La bambina impara a guadagnarsi l'amore del padre diventando simile alla madre." Dunque queste opere sono propriamente dei meta-racconti. Nel Falun Gong non esistono iscrizioni, gerarchie o rituali. "La malattia è di origine virale, causata da un 'corona virus'." Billy, disgustato, la lascia. È una lupa, madre adottiva di Mowgli e compagna di Babbo Lupo. I suoi lavori meno conosciuti, tuttavia, presentano tecniche innovative e temi originali. "L'anno successivo passò al Djurgården, dove non giocò alcun incontro di campionato." Caldara tiene a mente, come riferimenti espressivi e tecnici, Haendel e Vivaldi. Il film fu distribuito dalla Warner Bros. Allenatore: Mo Marley I vari volumi della serie uscirono per diverse etichette discografiche. "Il genere binario è il più esteso dei ""sistemi di genere." "Egli ha accompagnato tutta la carriera di Totò rimanendo in ombra sino all'ultimo." Due esemplari andarono perduti durante le ostilità. I processi nella camera alta vengono infatti presieduti dal lord grande intendente. "Terminata l'attività agonistica ha intrapreso la carriera di dirigente sportivo." La principale via del centro storico, via Italia, lo taglia in due. "Il titolo di lavorazione fu ""Give and Take""." "Contribuì a fondare ""Il Corriere Fiorentino""." Il composto è altresì un importante reagente nelle sintesi organiche di coloranti, farmaci ecc. In questa ottica le droghe leggere richiedono un diverso approccio delle droghe pesanti. Storia di Piera "Pubblicò anche opere di autori già famosi come Pirandello e D'Annunzio." La struttura architettonica e le decorazioni della chiesa sono sostanzialmente intatte. Talvolta, se costretti, sono soggetti al cannibalismo per sopravvivere. Successivamente per il regista statunitense ha interpretato altri quattro film. La salma di Marcello Giannini riposa nel piccolo cimitero di Lastra a Signa. Sparta fu sottile nel rispondere alla richiesta. La pena di morte è stata prescritta per gli atti omosessuali. Le sei campane piccole e la campana maggiore sono elettrificate ed utilizzate quotidianamente. "Despero ritornò in una storia più grande in ""Justice League of America"" vol." A quanto pare avevano una dieta ricca di carboidrati e mangiavano poca carne. "Le tensioni interne non erano inizialmente apparenti, grazie al successo di ""Combat Rock""." In seguito Luca si ammala, e Paolo e sua moglie si riavvicinano. Gli zigomi erano assai pronunciati, mentre il muso era allungato in avanti. "Questi avvenimenti tuttavia furono nefasti per l'impero bizantino." Le sue opere spaziano dalla narrativa alla saggistica, sino agli interventi critici. Sigismondo si distinse come un artista molto dotato. "L'oggetto di indagine erano i riflessi." "Questa specie è diffusa nell'Australia sud-orientale e in Tasmania." Le funzioni di flusso associano un numero a ciascuna coppia di nodi. La coppia abita in un castello, in parte diroccato, circondato da un grande parco. "La gara inizia e finisce a Les Sables-d'Olonne, nel dipartimento francese della Vendée." Compare inoltre, in caso di forte versamento febbre, disfagia e dispnea. È ricordato per i suoi lavori di pittura illusionistica. Sede principale è la città di Bucarest. Questa scelta viene decisamente criticata da Pezzotta. Esso è composto da diversi elementi, che rappresentano le grandezze contenute nel documento. Alcuni giochi hanno usato altri sistemi per incoraggiare certi comportamenti. "Come può procurarsi un sostentamento?""." Imprecisato il numero delle vittime. Il paramento murario è a corsi di bozze di pietra sommariamente squadrate. Sono considerati pionieri del genere glitch music. Adriano Ferreira Martins Ha una struttura cristallina cubica a facce centrate. Triplice alleanza La festa è accompagnata da intrattenimento musicale serale. I personaggi migliorano spendendo punti esperienza per migliorare abilità e attributi. "Nel catalogo vi erano le opere di D'Annunzio, Verga, Matilde Serao." Tuttavia, entrambi ebbero solo un modesto successo. Fu proprio sul fronte dei Carpazi che Kiss venne ferito gravemente in battaglia. "L' ha vinto il trofeo per la ventiquattresima volta, battendo in finale l'." Si può trovare anche in Indocina, a Sumatra, a Giava e nel Borneo. La testa è vagamente cavallina, allungata. In Italia si riscontrano queste condizioni nel sud, in Sicilia e nella Sardegna meridionale. La radice è verticale o lievemente obliqua del tipo a fittone. "Quinto episodio della serie ""The Price of Folly"" prodotta dalla Balboa Amusement Producing Company." Inoltre è stata la protagonista di uno spot austriaco diretto da Ridley Scott. Tutte le terre venivano assegnate al comune. "Tra i telefilm ha doppiato ""Barnaby Jones"" e ""Hazzard""." In Valle Camonica inizia lo sviluppo della civiltà dei Camuni. Ulteriore impulso ebbe dalla Rivoluzione francese, che impiegava spesso la banda nelle feste civiche. Ci sono gruppi bisessuali in diverse città statunitensi. Per questo, avrebbe parlato con Cassavetes, durante le riprese, ad occhi chiusi. South Haven Il secondo prodotto solista di Kool G Rap riceve recensioni miste. Attualmente vive a Lexington, nel Kentucky con la moglie ed i figli. I due cercano di fermare la nave distruggendo i circuiti. Sono presenti molti ospiti tra cui Bob Kulick, Aldo Nova e Fiona Flanagan. Antigone Metaxa-Krontera proseguì la tradizione della scrittura per ragazzi iniziata dalla Delta. La pena fu poi ridotta a quattro anni. Spesso il suo significato è esteso a indicare un fluido omogeneo con densità costante. "In effetti ho lavorato al lancio del primo volo dopo l'incidente del Challenger""." Condusse numerose cruciali campagne e battaglie ottomane in Rumelia, Tracia, Tessaglia, Macedonia e Serbia. Si trova nel canton Friburgo. Anche la produzione Fairlight ha fatto una sua versione. La quinta generazione coincide. "Fu l'occasione, per lei, di poter finalmente debuttare sullo schermo." I due formarono il quarto equipaggio ospite della stazione spaziale sovietica. Riccardo fece del ragazzo il suo erede, probabilmente in ossequio ai desideri di Anna. È stato dimostrato che questi algoritmi sono Turing completi. Questa discendenza ha comunque alcuni contrasti con altre fonti. La piazza è contornata da edifici di illustri e antiche famiglie nobiliari di Carrara. In risposta, Florey fece preparare due adattamenti della trama. I tempi sono riportati dal più recente al più vecchio. Il volto fu ricalcato sulla maschera di cera, realizzata alla morte di Cromwell. Nei secoli seguenti, i portoghesi hanno cominciato a comprare delle terre. I dialoghi originali sono in kannada. Questo richiedeva quindi più missioni per ogni notte, per raggiungere gli obiettivi richiesti. Conta una presenza con la Nazionale nigeriana. "Iniziò la sua carriera come comparsa, alternando l'attività artistica a quella di fotomodella." Rimase attaccata ad esso, e negli anni successivi ricostruì la sua chiesa. Il film è ambientato nella Russia di fine Ottocento. I romanzi furono tradotti in sette lingue. Di lui si conserva un ritratto a Bologna. Giuseppe Gazzaniga verso la fine dicembre fu nominato suo successore. Alex Frost Le specie appartenenti a questo genere presentano un corpo molto tozzo e compresso lateralmente. Il territorio della Bosnia ed Erzegovina è prevalentemente montuoso e collinare. "Le loro attività illecite vanno dall'estersione al traffico di stupefacenti." "Il palazzo presenta numerosi elementi innovativi per l'architettura senese del Cinquecento." Steven Knight ha girato il film in tempo reale. È da rilevare che il titolo del film non è storicamente corretto. Dopo la Serrata, le casate si distinsero in alcuni gruppi. Una rimessa sussidiaria per i filobus esisteva un tempo anche ad Aversa. "L'anidrite è un minerale che può derivare dal gesso in condizione di elevata temperatura." "All'età di diciotto anni, entra in una scuola di animazione." Le espressioni facciali sono generalmente poco accennate. Questa competizione ha luogo nel mese di giugno. "Fu autore dell'opera ""Viaggi e ricerche archeologiche in Grecia""." Anna è una giovane orfana che vive in convento, prossima a prendere i voti. La maggior parte degli eserciti europei imitò il sovrano svedese. Prodotto e distribuito dalla Biograph Company, il film fu girato a Pasadena. Il remix ufficiale del brano figura la collaborazione del rapper Flo Rida. La serie è stata prodotta in associazione a Brain Navi. Sembra essere stato fortemente coinvolto nella fabbricazione di ceramiche. La regione è composta da centinaia di piccole isole. Gli indicatori laterali di direzione sono integrati nei gusci degli specchi retrovisori. "È inoltre presente un'area bar." Gli dei regolavano il passaggio dei giorni e delle notti, così come delle stagioni. Il quartier generale della missione era a Dušanbe, nel Tagikistan. Il video si conclude con le sei ragazze che si allontanano in macchina. Era disponibile come berlina tre o quattro porte e come station wagon. Vivono principalmente nella regione di Xinjiang. Il disco vede la collaborazione del chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia. Morris cerca di riprendersi dopo la morte di Pratt. È amministrata da un consiglio di amministrazione e da un direttore. "L'articolo è considerato come il primo contributo italiano allo studio del volo spaziale." Le orecchie sono rotonde e ben separate tra loro. Castillo affrontò quindi Jim Miller. Le sue opere vennero esposte a Londra, Liverpool e Venezia. Le vocali dipendenti sono mostrate nella tabella successiva, in forma convenzionale. Si cominciarono a produrre altri mobili come gli armadi metallici a porte rientranti. "È il secondo comune per popolazione del dipartimento dell'Ain." Inizialmente non è abituato alla preparazione fisica della società italiana. Per tali meriti fu promosso direttamente al grado di commander, saltando il rango intermedio. "Queste regioni ospitano circa un terzo dell'intera popolazione." Contrariamente alla maggior parte delle società ecclesiastiche, non è un istituto di vita consacrata. "Le gare della rassegna si sono svolte interamente all'interno della Water Polo Arena." La società non riuscì però a seguire il successo del mercato dei personal computer. In Norvegia invece il disco non andò oltre il dodicesimo posto. Scopre che Edoardo è stato ucciso la mattina stessa. Esempi di questo tipo possono essere i Pixies o i Black Flag. La bandiera della Samogizia ritrae invece lo stemma su sfondo bianco. Anche deforestazione e disboscamento illegale sono comunque sinonimi tra loro. È una caratterizzazione usuale anche per molti cannocchiali. Il numero di individui svernanti va aumentando di anno in anno. Penn, uno dei protagonisti della card. La tattica navale militare è diversa dalla strategia. Comunque non tutti i comandanti russi erano nel panico. Tra i personaggi vi sono Michael Caine, Anthony Quinn e James Mason. Fu anche in corrispondenza con Alessandro Manzoni e frequentò assiduamente il Salotto Maffei. "Terza canzone acustica dell'album, come ""Cheap Day Return"", è anch'essa di breve durata." "Il mondo si è diviso fra diverse ""unità""." Lo sponsor tecnico è adidas, mentre lo sponsor ufficiale è Barilla. E cita il neo sul seno di Susan. Nel frattempo, come batterista si avvicendarono Steve Riley e Glenn Holland. I resti della chiesa sono nascosti da una fitta vegetazione. Migliori prove della sua cultura dimostrò in alcune pagine latine su Properzio. Riccardo Antonelli In passato è stato Segretario di Stato per la Scozia. Il prototipo era un biposto in tandem con abitacolo chiuso. Il Italia la serie è edita da Star Comics. Le posizioni sono comode, morbide e la distanza di combattimento è medio-corta. "Si tratta di un'ampia piega a ventaglio che raggiunge digiuno e ileo." Prende il nome dal matematico norvegese Niels Henrik Abel. Il progetto di un film sulla vita di Prince è fermo. Tutte le altre scene interne vennero girate a Roma. Nel corso della sua carriera ecclesiastica fu procuratore del suo ordine e vicario generale. I litigi con i familiari, anche per motivi banali, sono frequenti. "Ha contribuito con la voce Pedagogia, al cd-rom ""La Mafia." "È fucilato nella caserma ""Seriate"" di Bergamo, un mese e mezzo prima della Liberazione." Gran parte delle riprese sono state effettuate nelle Black Hills del Sud Dakota. In semifinale, Punk sconfisse Morrison e Mysterio sconfisse Kingston. "La Trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson ha fornito l'idea per la bandiera." "Alla trentesima l'Ipswich raggiunse per la quarta volta il Liverpool, superandolo due giornate dopo." Essi raggiunsero Niue intorno al X secolo. Gli viene attribuita la celebre ciaccona in sol minore per violino e basso continuo. "L'ultima puntata ha raccolto il meglio di questa edizione." A Manerbio sono presenti numerose società sportive. È forse disonesto? È un fenomeno culturale con risvolti politici, economici ed ambientali. Le truppe americane, guidate dal magg. Quasi tutte le pagine, infatti, sono create meccanicamente dai bot. "Fu insegnante di Storia dell'arte e soprintendente dell'Istituto di Belle Arti di Roma." "Passarono altri due minuti prima che Wright rispondesse autorizzando l'apertura del fuoco." Subì un ictus dal quale si riprese completamente. Simpatizza per il governo napoleonico e per questo viene tenuto sotto controllo. Nei formati a scansione progressiva, il bit F è sempre a zero. Oltretutto tanto pronto a servire il nuovo regime. Al centro del piccolo borgo di trova la Chiesa della Madonna di Loreto. Nella radura i due sono raggiunti da George, fuggito a sua volta dal castello. Molti di questi attori hanno lavorato anche con altri studi. Più tardi servì Tokugawa Ieyasu nella battaglia di Sekigahara. Television Le musiche furono composte da Bruce Young Berman. Nella circostanza, dirige due partite della fase a gironi. La nuova situazione legale incoraggiò gli europei a stabilire insediamenti in Tunisia. Essa è formata dai Soci fondatori, dai Membri attivi e infine dai Membri associati. Venne deciso che questa nave andava distrutta prima di essere completamente operativa. La basilica è a tre navate, suddivise da colonne e pilastri, con matronei. Nidifica tra maggio e luglio nelle cavità degli alberi o delle rocce. La posizione politica di Fidesz è mutata nel tempo. Donnie Boyce Durante la serie nutriva una cotta per Robin. Dal secondo dopoguerra cominciò una progressiva diminuzione della presenza dei frati. La riserva occupa un quadrilatero irregolare di dimensioni contenute. Molte specie ittiche vivono nel lago, ed alcune sono originarie di qui. È stato eletto membro del consiglio della Catholic Near East Welfare Association. Giovanni Giorgio ereditò dai fratelli Jena ed Eisenach. "Fa uso di due plasmidi, vettore binario e plasmide ""helper""." "Tali sconfitte si dimostrarono poi uno svantaggio nella difesa della Birmania l'anno successivo." "Successivamente la Universal acquista i diritti pianificando un film biografico intitolato ""First Man""." Delitto blu La stagione seguente, passò al Lyn. Il fugato conduce ad una specie di ripresa. Il campionato ha un calendario annuale. In questo nuovo episodio Felice incolpa Michele Reale, che però è innocente. "Per oltre un millennio il sito dell'antico circo fu dimenticato." "L'interno conserva due gruppi in terracotta policroma, il ""Presepe"" e la ""Pietà""." Ed è proprio questo il momento raffigurato da Ludovico Carracci. I Guelfi, soprattutto fiorentini, decisero di intervenire ed organizzarono una coalizione per attaccare Arezzo. "Il tour dell'album non andò bene." Da allora il libro è stato ristampato diverse volte. Partecipa ad una collettiva di artisti romani al Festival dei Due Mondi di Spoleto. "L'artista di tale illuminazione è Ingo Maurer." Tutto è materia compreso lo stesso pensiero. "Furia accetta l'incarico, in cambio di essere infine promossa come leader dei Cavalieri." Alianza País Fu zio del cardinale Luis Antonio Fernández de Córdoba Portocarrero Guzmán y Aguilar. "Woody è l'unico membro da riassegnare." La cultura orale, per definizione, è appunto soggetta ad una grandissima variabilità generazionale. "A causa delle scarse vendite dell'album, il gruppo è stato licenziato dall'Elektra Records." Oliver vincerà altre due gare nell stagioni immediatamente successive. Ha lavorato per vari film e serie televisive di anime e tokusatsu. "Sa parlare lo spagnolo e l'inglese." "Le parti precedenti dell'edificio avevano pittura decorativa senza figure." Gli esemplari non statunitensi sono in grado di portare missili antinave. "All'ottantaquattresimo giorno si è piazzata al secondo posto del programma." Non lasciò scritti. Ferruccio De Lorenzo "Può investire il documento nella sua ""materialità estrinseca"" quanto il pensiero espresso in esso." "L'Unione avrebbe avuto giurisdizione sulle relazioni con i nativi americani." "Come ""Six Feet Under"" anche ""True Blood"" si rivela un successo internazionale." "Fu insignito del titolo di ""Eroe dell'Unione Sovietica""." In confronto, i cambiamenti attuati da Hitler apparvero poca cosa. "Sull'isola sono presenti diversi piccoli laghi." Il trizio rappresenta una minaccia per la salute umana solo se ingerito. Modesto è un professore di storia di scuola superiore. "Seguiranno poi ""Experiments Vol." Alla chiesa si accede attraverso una scalinata. Partecipò alle lotte politiche del Caucaso e fu più volte arrestato ed esiliato. La città ha oltre moschee. Dalla serie non furono più tratti film. "Liedholm fu inoltre raffigurato sulla copertina del primo album ""Calciatori Panini""." Il toponimo si riferisce al castello che la sovrastava, sulla cima del monte Ricco. Carmen e José fuggono sulle montagne tra i contrabbandieri. Il calendario non venne modificato. Durante la prigionia contrasse la tubercolosi e morì in prigione. Secondo alcuni autori, non vi sarebbe nessun tipo di dimorfismo sessuale nelle vocalizzazioni. Belyj Jar È un portiere forte fisicamente. Si ripresentò alle primarie in anni successivi, ma non ottenne la candidatura. Lo sfruttamento forestale e la lavorazione del legno sono anche presenti. Hong Kong, anni cinquanta. La sua personalità fu la realizzazione vivente della sua visione. "La fotografia del retro-copertina è anch'essa opera di Yoko Ono." "Nel quartiere degli strel'cy, dietro il Cremlino, a sud della Moscova." In questo collegamento vengono utilizzate le unità a capacità maggiore. Le canzoni originali sono riconoscibili. "Sophia Danko è una studentessa universitaria di storia dell'arte." I suoi familiari furono rilasciati. Ad essi subentrarono i Romani prima e i Bizantini poi. La sede del comune si trova nella città di Capodistria. Intanto è nato un secondo figlio alla donna. "L'area archeologica è stata individuata in circa un ettaro." Due giri dopo lo svedese cede una posizione anche a Fernando Alonso. "Per il cinema ha preso parte al film ""La Medaglia"" con Franco Nero." Queste luci attraggono i piccoli pesci del quale il calamaro si nutre. Le ultime due classificate retrocedono direttamente in Prima divisione. Sia Davis che Johnson erano veterani di serie televisive di genere western. Le quote non sono ancora state stabilite. Onorato da Don. In questo modo si spostava il gioco dalla memory card al computer. La collezione è stata oggetto fino ad oggi di parziali esposizioni temporanee. "Sulla destra della chiesa è visibile la facciata dell'ex-convento di San Vincenzo Ferreri." La famiglia ha diffusione cosmopolita. Nel corso degli anni, avevano firmato un contratto con la Capitol. Il sodalizio si sciolse due anni dopo. Le diramazioni sono piuttosto sottili, soprattutto nella parte terminale. Dalla fusione ha così origine il Romagna Centro Cesena. "L'area del bacino idrografico superiore è arida e corrisponde al deserto del Kalahari." I giovani si nutrono prevalentemente di insetti, anfibi, crostacei e piccoli pesci e rettili. Intransigente Vicequestore aggiunto dell’Anticrimine di Roma. "La vascolarizzazione delle metastasi è invece molto variabile, anche in funzione dell'istotipo d'origine." Il capoluogo è la località di Palmas. "Il formato archivio è determinato dall'archiviatore di file." Sono stati realizzati ambienti ad uso commerciale per negozi, agenzie viaggi ed esercizi vari. Il frutto è rotondo, leggermente schiacciato, ma irregolare. Dopo la fuga di Tempesta Yuri è stata inviata alla sua ricerca. Luisa Maria di Borbone-Francia La sua fama andò però scemando, costringendolo ad esibirsi sulle navi da crociera. Queste teorie non sono supportate da alcun studioso. Nella parte posteriore destra della torretta vi era installata una botola per il capocarro. Originario del Nordamerica, vive nelle correnti, fiumi, laghi e stagni. Subito dopo, scrive e dirige quattro film di seguito, per cinema e televisione. Filippo Ernesto si sposò tre volte. Acquistò inoltre altre collezioni, come quella di William Jesse e di molti altri. Giunta in soccorso di Compiègne, Giovanna è fatta prigioniera dai borgognoni. Questo numero varia in base al tipo di rilievo predominante. Da allora, il lavoro è stato rappresentato innumerevoli volte in dozzine di lingue. Era sempre una voce forte per le questioni rurali. Fu una principessa di Troia. "La torretta angolare, come già detto, presenta un'ulteriore fascia merlata in sommità." "Sul Col d'Echele fu eretto un monumento commemorativo, progettato dall'architetto Giuseppe Terragni." Moreau inietta a Braddock un siero che gli conferisce caratteristiche animali. "Messenger riconosce la difficoltà e pertanto è costretto ad appoggiarsi pesantemente all'onnipotenza divina." Le navi erano dotate di generatori diesel e motori elettrici. Milita nella Premier Soccer League, la massima divisione nazionale. Si registrano inoltre, esemplari che hanno corso con motori Saab e Ford. Queste proprietà vengono sfruttate per la produzione di additivi. Tuttavia nella raccolta rimane un brano abbastanza noto e di grande spessore. Keith fu allontanato dai Clash prima della pubblicazione del loro primo album. Questo ha spaventato le persone. Molte aziende in città erano già scomparse. I piloti indossano un misto tra abbigliamento da cross e da strada. "Nello spazio espositivo vennero presentati al pubblico diversi ritrovati dell'industria e della tecnologia." Blackpool non è coperta da parrocchie. Alla vicenda di Giuseppe Di Matteo sono ispirati due film. È stato il primo titolo mondiale vinto dal pilota svedese. Il nome le è stato in onore al colonnello James Lauderdale. La principale attività economica è il turismo. I cimeli più importanti continuano comunque ad essere esposti nella chiesa del santuario. Le terre vengono rimosse mediante filtrazione. La notizia delle nozze è falsa, inventata per studiare la reazione di Diana. Tale risultato è noto come teorema della base di Hilbert. A seguito delle vittorie di Cesare, venne rilasciato. Ottenne un lavoro in una banca della città per finanziare i suoi studi. Venne sepolta vicino alla figlia Mary, deceduta due anni prima. È ospitato in uno scantinato sotto gli uffici comunali. Quasi nulla resta invece della parte superiore, costruita. Scrissi due pezzi e la compagnia discografica con cui eravamo rifiutò una delle canzoni. Ma Godai non è ancora un uomo. Nessun cardinale venne creato durante il suo pontificato. Inoltre fu nuovamente secondo alla Vuelta a Mallorca. "L'Helvetica ha riscontrato un particolare successo nel mondo della grafica e degli anni settanta." Ai lati, tra nicchie con figure allegoriche, si trovano figure di pontefici tra angeli. Prende il nome di Walter U. Early, che donò terreni per le scuole. La chiesa a lui dedicata ne conserva le spoglie. "Questo conduce all'atrofia delle regioni affette." Militò poi nel Novara. "L'agricoltura del paese è basata principalmente sulle coltivazioni vitivinicole." I due si sostengono a vicenda e iniziano una relazione amorosa. La penisola appare come una vasta incisione nella linea costiera della Tasmania orientale. Uno di loro, Anne, sposò in seconde nozze Lord Charles Bentinck. Anche lo iodio è un elemento ad alto numero atomico. Qui, ospitato da un agricoltore, trovò una cittadina afflitta dalla lunga siccità. "È conservato nell'Ateneum di Helsinki." Egli è, inoltre, un attore. Our gang Fanno parte del roster di Zona Uno Booking gli artisti Tanta Roba. Morì a Settimo, nel pavese, dove si era ritirato. Attualmente i membri sono ventuno. Studiò a Eton e al Christ Church di Oxford. "Open Cup dall'instaurazione della Major League Soccer." Ha pubblicato numerosi dischi. Cominciò la sua carriera di attore a teatro a New York. "Domenico fu professore di medicina all'Università di Genova, poi all'Università del Paradiso, a Ferrara." È una specie endemica delle isole Baleari. Sotto controllo? "La casta, come era prevedibile, ha protetto se stessa""." È crudo, emozionante e imprevedibile. "I suoi scritti apparvero su ""Il Politecnico"" e sulla ""Rivista di filosofia scientifica""." Fu questo il vero gesto di intolleranza di Hitler ai Giochi. Questo tipo di utilizzo risulta fondamentale nella stadiazione del cancro del polmone. "Il ""nastro"" dell'ordine è costituito da una fascia bipartita bianca e rossa." Ma perché non ho fatto l’idraulico? Sophie, innamorata del segretario del console, Max, supplica invano il marito di lasciarla andare. "Spesso nei corti compariva alla fine dei crediti dicendo ""q-q-q-q-questo è tutto gente!" La luce era generata da alcune dozzine di candele poste nella sala della lanterna. "Nel cuore della bambina nasce così un'irrefrenabile passione per la lettura." Città di Panama Il campionato successivo lo vide fregiarsi ancora lo scudetto con il Genoa. Stazione di Casalnuovo Presente alla I Biennale Romana. Le truppe svedesi ed il loro condottiero soffrirono freddo e fame. "L'attrice pratica anche pattinaggio, pesca e surf." Erica Boyer Scrisse il nuovo progetto sotto forma di romanzo grafico. "Il Basso Palatinato era incentrato su Heidelberg, mentre l'Alto Palatinato aveva per capoluogo Amberg." Un romanzo costruito con sapienza, e tutto offerto al piacere della lettura. Pressoché cosmopoliti, si adattano anche a temperature abbastanza rigide. Fu la prima volta che le Brigate Rosse uccisero volutamente un giornalista. "Da qui la sua grande importanza per l'umanità." La sua diffusione trova ostacolo in Germania dove non è in commercio. Egli venne educato a Westminster e poi al Trinity College di Dublino. È intitolato al compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart. I drappeggi porpora dietro al trono sono ornati dallo stemma del Regno Unito. Sul tutto doveva innalzarsi un tipico tetto conico. Recentemente sottoposto ad un attento restauro, è stato dichiarato monumento nazionale. Analoghe manifestazioni in onore di San Giuseppe si svolgono nella vicina frazione di Dattilo. "Con l'uscita di scena di questo modello, venne abbandonato definitivamente anche il marchio ""Triumph""." Su questo aereo viaggiavano Cadogan, Wavell, Brooke e Tedder. "Gli steli sono notevoli per le loro creste o ""ali""." Nico Ramírez "In poche parole l'uomo è caratterizzato dall'edonismo." "L'edificio è distribuito su tre piani, con la vista sul centro storico della città." In seguito allenò per lungo tempo la Nazionale francese. La questione è sensibilmente più articolata. Qui entra nelle grazie di don Luigi Bruno, suo padre spirituale. Alla fine della guerra rimase a Parigi, dove si era creato una nuova famiglia. Al termine della stagione deciderà di abbandonare la passione per le corse. "Gli altri hanno emulato la sua professionalità e dedizione alla recitazione""." Ma riuscirà a terminare solo un volume, illustrato dal fratello Valeriano. In seguito la baronia passò ai Carafa, marchesi di Corato. "Resta però da discutere cosa si intenda esattamente per ""stessa materia""." In seguito si trasferì in Francia. La stazione è servita dai treni regionali Trenord. Louis venne in seguito scelto dal Team Bisping. Baxter sfida Ramon ma dopo il duello resta in fin di vita. Include tutti gli investimenti in società non quotate su mercati regolamentati. Ambedue sono protagonisti di numerosi convegni, che Caterina Conio organizza in seguito in Italia. "Il club riceve inoltre in questa stagione la Stella d'oro al Merito Sportivo." La specie è un endemismo di Sri Lanka. Laurent Dorigo Sposando Bella Amico divenne barone di Ficarra. Eric si preoccupa per la sua prostata asimmetrica, così come recita la diagnosi specialistica. Oggi il museo si sviluppa su entrambe le case. Questa è considerata una delle parate più famose della storia del calcio. Il libro ebbe una buona accoglienza nel mondo letterario italiano. Gli organizzatori possono trarre ulteriori vantaggi inserendo nella fila alcuni nominativi fittizi. Morì a Parigi e fu sepolto nel cimitero di Père Lachaise. Il fratello minore di Giles, Adrian, divenne un tirocinante di Moore nello stesso periodo. Ha giocato tre incontri con la nazionale scozzese, segnando una rete. Hutch Jones Elena e Damon trovano le chiavi e liberano Stefan. In vetta si trova un massiccio cippo di pietrame. Successivamente, travestito da miliziano repubblicano si recò a Ibiza per raccogliere informazioni. "L'Italia era così tutta divisa in contee." Gran parte delle fotografie furono distrutte, altre vennero salvate attraverso la raccolta dei collezionisti. I processi si svolgono a porte chiuse senza controllo pubblico. Tuttavia, questo non avvenne senza opposizione. Mirko Zanni Il terreno di gioco misura ed è in erba naturale. La ragazza trova lo specchietto e una scatola chiusa. I brani sono tutti riproposti in medley in chiave italo dance. Da Reed ebbe due figli. La fotografia è stata scattata da Laurie Lewis. Si tratta storicamente della prima generazione di siti web. I peli della parte dorsale del collo sono rivolti in avanti. "Da questo punto di vista appare corretto l'uso del sostantivo-aggettivo ""salafita""." Part of Me Serve il quartiere Cecilia della città di Modugno. La prima cifra rappresenta le presenze, la seconda le reti segnate. Si susseguirono poi le dominazioni dei Visconti e dei Carraresi. Nello stesso anno fu a Napoli come direttore della locale Accademia. "Gli spagnoli abbandonarono Forte San Felipe, anch'esso dato alle fiamme." "L'unico problema reale dell'arma fu la costante mancanza di un numero sufficiente di munizioni." È uno dei principali prodotti della chimica inorganica industriale. Sono stati girati due video musicali per il singolo. Di tutti questi aerei, il Bonanza fu quello che ottenne più successo. Si nutrono di vermi, insetti, pesci e crostacei. La guanina è stata scoperta nel guano. Più isole vicine tra di loro formano un arcipelago. Il calciomercato è costantemente aperto. Non ho mai sentito parlare di una canzone di nome Halo. Il Patriarca latino di Gerusalemme ricopre di diritto la carica di Gran Priore. Dopo questa operazione la banca si trasformò in società in accomandita per azioni. Il ritmo invece è dettato da una drum machine. Il singolo era stato scelto dalla stessa artista nel dicembre precedente. Sono pure presenti piccoli rustici utilizzati dai combattenti per proteggersi dal fuoco nemico. Sono originari di Wil. Esistono tre tipi di episodi: quelli normali, quelli tematici e gli speciali. Un esemplare isolato è stato inoltre osservato nel Kazakistan orientale. Tuttavia nei mesi seguenti annunciarono la loro riconciliazione. Perché aveva mentito? Sovente vari circhi sono raggruppati attorno ad una montagna di forma piramidale. "Rossi combatté nella I guerra mondiale, guadagnandosi una medaglia d'argento al valor militare." È retta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Il vitigno ha origini antichissime. "S'erano completamente dimenticate del morto." "Inoltre, il proprietario Malcolm Glazer riteneva l'attacco della squadra troppo conservativo." "Di sotto sono indicate le ""cover ""di maggior importanza." Yellow Submarine "Il brano è incluso anche nella riedizione del sesto album in studio ""Listen Again""." Il quadro si trova ora nel coro. Black Rock Shooter riesce a liberare Yomi, e sconfiggere Dead Master. Il romanzo venne ristampato otto volte e tradotto in varie lingue. Il suo stile cambia. Subito dopo i Romani attraversarono gli Appennini e si riversarono nei territori dei Boi. "Alla versione finale del pezzo si ""aggiunse"" la voce di David Gahan." Suppose allora che anche i templi egizi potevano avere degli orientamenti. I due organismi manifestarono la comune volontà di trovare delle soluzioni al disordine normativo. Il quinto dito del piede è relativamente lungo. La diocesi comprende parte dello Stato brasiliano di Rio de Janeiro. "Può essere caricata sulla Oyster Card per facilitare i viaggi e l'acquisto dei biglietti." Il secondo incontro fu quello contro il Brasile che disputò per intero. "È l'unico paese nordico a non avere ancora vinto l'evento." La moto fu ideata da Massimo Tamburini uno dei fondatori della Bimota. "L'interno è a tre navate con volta a crociera." È retta dal vescovo Gustavo Gabriel Zurbriggen. Neil McCann Don McKinnon Nasce a Belgrado, nipote di un patriarca della chiesa ortodossa serba, successivamente proclamato santo. Blasone Bolognese Ad agosto affrontò Jake Shields. A Sydney, Richard Connor è un giovane alla disperata ricerca di danaro. Scene della processione funeraria con il trasporto della mummia verso la piramide tombale. Attraverso il documentario la speranza è che avvenga un cambiamento. In altre parole, ogni gruppo può essere considerato come un particolare gruppo di permutazioni. Ne consegue una setticemia con formazione di ascessi in varie parti del corpo. Si decise comunque di eseguire un altro lancio lo stesso giorno. Oltre che come cantante e polistrumentista, Brock è conosciuto come compositore e produttore musicale. Si riconciliarono poco dopo. Choi Song-gon "Jen viene eletta capo ""cheerleader"" e non ne è molto entusiasta." La vittoria andò a Charles Jacobus. Is It Something I Said? La canzone riguarda la propria autostima. Le specie di questo genere sono distribuite in Europa, Vicino oriente e Africa settentrionale. Qui nacque il medico Pierre Honoré Bérard. "Il bottino fu di una medaglia d'argento e una di bronzo." Si consiglia di non far seccare il terriccio durante la germinazione. Era quindi un nipote di re Federico V di Danimarca e Norvegia. "Inoltre, sono anche presenti gare per le concorrenti femminili: ""Ms." Talvolta viene indicata come la sposa di Padre Tempo. "Trascorse l'infanzia a Mosca." La coppia emigrò in Australia nel novembre di quello stesso anno. La devozione alla Madonna delle Grazie è da sempre molto sentita. Il locale venne diviso in due ambienti: sala di vendita e magazzino. Non fu mai inaugurata, con polemiche e continui rinvii. Dopo la morte di suo figlio Massimiliano Enrico, Haag tornò alla Baviera. Vi è poi un Consiglio nazionale, oltre alla Consulta ecclesiale assistenziale. La Coca-Cola diventò il primo sponsor olimpico. Iniziò allora un periodo violento e tumultuoso. Dopo la laurea girò la provincia con varie compagnie teatrali. "La promozione del disco è proseguita con l'uscita del secondo singolo ""Domenica""." Lo schermo di gioco è diviso in tre parti. Il convento è stato ampiamente rimaneggiato, oggi ospita gli uffici del comune. Deriva il suo nome dalle isole Tonga. Il cuscus era noto anche nel sultanato di Granada dei Nasridi. "La divisione ereditaria delle tenute causò anche un'ulteriore frammentazione della piccola proprietà fondiaria." A livello nazionale, è uno di grado inferiore al A-League. Le musiche del film sono di Nicola Piovani. Per gli organismi vegetali è un ormone che stimola la maturazione. "Un alto funzionario confermò queste affermazioni parlando di ""evidente corruzione"" delle autorità giudiziarie locali." Fu un grandissimo successo. La sigla di chiusura era statica. Tipicamente, questi fiori attraggono insetti notturni, incluse molte specie di falene. Lapide a Niccoli "L'altare maggiore è uno dei principali altari gotici della Slovacchia." "Il sequel di ""Firefly"", il film ""Serenity"", è stato prodotto dalla Barry Mendel Productions." "Priestley scoprì l'acqua gassata, ovvero il componente della maggior parte dei ""soft drink""." Molte delle scoperte sono associate a queste cerimonie. Uno sviluppo regionale di questo tipo è detto polarizzato. Nel tempo la Svizzera divenne sua residenza. Alcune di esse potevano essere impreziosite da gioielli. Era inoltre membro del the National Liberal Club. Negli ultimi anni della sua vita fu attiva nella Chiesa Evangelica Luterana Svedese. Era il cugino del jazzista John Abercrombie. Il passaporto interno non ha data di scadenza. "La prospettiva del performer""." Parallelamente in città sorsero le sezioni dei partiti politici nazionali. Ci è nota anche per il suo rapporto con Dioniso. Era un edificio di due piani a corte. È intitolato al M° Luigi Canepa. Il minerale si trova nelle miniere di lignite o comunque di carbone. In passato si riteneva che i gas formassero uno strato atmosferico esterno della stella. In seguito la carica di direttrice viene riassegnata a Maria Hill. Uno di questi si trova ora esposto al Museo militare di Belgrado. Qui sono conservati spartiti, lettere, documenti e oggetti appartenenti al compositore ceco. Attila aveva a disposizione due strade per potersi ritirare da Pavia. Monica vive a Brooklyn, dove trascorre gran parte del suo tempo libero. Iniziano le prove. "Dall'autopsia la polizia accertò che il mafioso era stato strangolato." Dopo la prima guerra mondiale la collezione fu trasferita nella Stazione italo-germanica di Rovigno. La Sporting era commercializzata con un solo tipo di carrozzeria, torpedo due posti. Si tratta di una raccolta di canzoni mixate con le suonerie di Crazy Frog. Divenne duca di Ravenna. Riguardo ai successivi avvenimenti ci sono racconti contrastanti. È diviso in due corpi, costruiti in epoche diverse. "È apparsa anche in altri musical, tra cui ""Cats"", ""Oliver!" I castelli vengono spogliati di tutti gli arredi e gli ornamenti. Alla sua morte, Urartu fu sepolta nel Pantheon della città di Erevan. "I pionieri dell'arte moderna furono i Romantici, i Realisti e gli Impressionisti." La serie è stata molto popolare in Polonia, ed è stata ristampata molte volte. "Assieme alle cosiddette ""americane"" furono affittate a canone agevolato a giovani famiglie numerose." John, Linda e James andarono a recuperare i dati. Alcune leggi fisiche hanno un interesse particolare per quanto riguarda la subacquea. È il sedicesimo film che hanno girato e il penultimo insieme. Alcuni dei suoi maestri lo avevano notato. Hallam Hope La Norvegia mantenne soltanto le isole Orcadi e le Isole Shetland. Ci sono crateri su Marte e sulla Luna che portano il suo nome. Fedele alla versione del partito, attribuì il disastro alla corruzione di qualche funzionario. Fu il primo sottomarino nucleare sovietico equipaggiato con missili nucleari balistici. Allora, dichiarato inagibile, viene acquisito nel patrimonio comunale e sottoposto ad un impegnativo restauro. "Più tardi i vescovi si divisero quest'ultimo e l'Abbazia di Santa Valpurga." Vi collabora anche Keith Urban come chitarrista. Altre due ed. Oltre a lottare sugli eventi che è apparso a firme autografe e convention leggende. Conservano una concezione mitica del mare e di ogni fenomeno a esso collegato. Non ha un gran feeling con i media, vista la sua proverbiale riservatezza. Suo padre è cinese americano, mentre sua madre è caucasica con patrimonio Cherokee. "Di ritorno all'Hercules il giocatore viene acquistato dall'Elche." Le ali sono marroni ed attaccate posteriormente alla base del secondo dito. In età imperiale era un vero e proprio cento abitato. "L'edificio, a tre navate, fu prontamente riedificato." "È stata inoltre Presidente onoraria dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla." "Le loro carni, tra l'altro, pur commestibili, non hanno un grande valore alimentare." Collaboratori della rivista erano anche Gonzalez Vera e Manuel Rojas. La consumazione di questo aperitivo avviene in compagnia nella prima serata. Qui scrisse un libro sulle Terme Romane di Monfalcone. "All'alba giungono a Mentone e qui danno addio ai due giovani." Può giocare come ala, centravanti o seconda punta. Inoltre, mentre la prima versione era aspirata, le altre due erano sovralimentate. In seguito Bolle sarà suo partner in numerosi ruoli. Fu autore di numerosi volumi e di rinomate pubblicazioni scientifiche. In seguito i due genitori divorziano e Justin va a vivere permanentemente da Brian. Il termine presenta nondimeno una connotazione ulteriore. Frequenta anche un corso di recitazione a Milano presso la scuola Centro Teatro Attivo. È composta da ventitré linee. Il doppiaggio italiano della serie è stato curato dal Gruppo Trenta. Questa disposizione permetteva uno straordinario raddoppio della sua autonomia di viaggio. Alla guarigione lascia una cicatrice. Quando tutti i pezzi sono stati piazzati sul tavoliere, la prima fase termina. Una giovane ragazza viene ritrovata morta nella biblioteca della famiglia Bantry. Ma ben presto gli ambiziosi progetti dovettero fare i conti con serie difficoltà finanziarie. Il cambiamento era puramente estetico e nulla cambiò nella dirigenza o tra i dipendenti. Dopo la sua morte, il suo corpo riposa nel cimitero del suo paese natale. "Una funzione è detta ""razionale intera"" quando al secondo membro figura un polinomio." Molti cittadini furono uccisi e molti altri fuggirono. Il dorico ebbe tuttavia un ruolo fondamentale nella letteratura greca. La data della nascita di Angelo Antonio è incerta. Il lago è inoltre abbondante di pesci. "Le auguro molto successo per i loro sforzi""." "Dopo il ritiro è stato per quasi trent'anni direttore sportivo di squadre professionistiche." È formato dal territorio del solo comune di Verona. "L'acetonemia non è generalmente considerata una malattia, ma una sintomatologia che accompagna alcune malattie." Alla prima curva Bruno Senna esce di pista e pone fine alla sua gara. La colorazione è rotta da cinque strisce quasi verticali più scure. La sceneggiatura originale è stata parzialmente riscritta su richiesta di Dwayne Johnson. "Per via della sua lunghissima imbattibilità, Sánchez si guadagnò soprannomi come ""invincibile"" o ""dittatore""." "Oggi l'opera è conservata al Museo di belle arti di Valencia." Grazie alla sua versatilità, poteva essere schierato anche come centrocampista. Piccole quantità di solfuro di carbonio vengono liberate dalle eruzioni vulcaniche e dalle paludi. Queste condizioni sono in gran parte espresse attraverso relazioni capitalistiche e patriarcali. Di seguito sono riportati i membri dello staff della Cavese. "L'atto di morte è stato ritrovato negli archivi della chiesa di Genova in centro." Telepate proveniente dal pianeta Auron. Da fonti contemporanee Re Eric appare come un carattere intelligente, visionario, energetico e fermo. Precedentemente denominato Dipartimento del Mississippi Meridionale e Louisiana Orientale. Studia diplomazia alla Yerevan State University, dopo essersi laureata in relazioni internazionali. E loro dovevano ammetterlo. "Lì ho goduto di una completa solitudine, è ciò che chiedo per adesso""“." Raggiunge quindi, con la cittadina alsaziana di Wissembourg, la Fossa Renana. È dotato di un microfono migliore rispetto a quello dei precedenti modelli. In tal modo, si evita di danneggiare il tipico organo Labirinto. I negativi delle scene mancanti sarebbero andati irrimediabilmente perduti. Con i crociati ha disputato anche la successiva stagione cadetta, conclusa con la retrocessione. Tuttavia, viene di solito adoperato un berretto marrone invece di quello nero. Egli è famoso per i suoi studi in micologia. In quel momento, il termine perse il suo significato e cadde in disuso. Music incredible. Il nome di questi scogli deriva dalla loro forma appiattita. "È figlia del grande direttore d'orchestra Antonio Guarnieri." In questo periodo le sue composizioni appaiono strutturate secondo principi geometrici. Alcuni suo lavori furono tradotti in italiano e pubblicati sulla Rivista italiana di numismatica. La parte più rilevante della sua produzione è firmata con lo pseudonimo Contessa Lara. Entrambe le squadre contavano fra gli indisponibili le loro stelle. Il clima caldo e umido favorì lo sviluppo della vita marina. Ma un equivoco lo allontana da Mary Ellen. Nella finale della manifestazione, svoltasi a Vienna, si è classificato al nono posto. "Le attività economiche principali sono l'agricoltura e il turismo." Qui vi sono camere da letto, vestiboli e bagni privati. Era un giocatore di temperamento. I parassiti possono essere ospitati praticamente da tutti gli organismi viventi, vegetali e animali. In seguito vennero innalzate le torri. In quegli stessi anni vennero istituiti collegamenti marittimi con la terraferma. Non fu trovata traccia della spedizione di Franklin. A Cagnano passò il suo tempo tra studio, lavoro, casa e solitudine. A causa della diversa curvatura delle valli, gli elettroni hanno una diversa massa effettiva. Esegue le grandi riparazioni delle locomotive Diesel. Differentemente dai cavalli non si riuniscono in branchi fissi. Era iscritta agli assoluti di corsa campestre, ma non ha gareggiato. "Il grosso difetto è invece la scarsa libertà d'azione lasciata al videogiocatore." "Presentatori dello Zecchino d'Oro" In casi meno frequenti è invece necessaria una certa conoscenza della lingua locale. Anche la cavalleria proveniva da regioni diverse. La flora è principalmente composta da lande di felci e di arbusti marittimi. "Tissaferne denunciò immediatamente Ciro per cospirazione, e questi fu imprigionato a Susa l'anno successivo." Attualmente è direttore il M° Alberto Giraldi. Diverse canzoni vennero scritte da tutti i membri, non solo da Rob Thomas. "Due anni dopo fu la volta di ""La commedia della vanità""." Poi ancora quel territorio ritornò in possesso del barone di Ottaviano. "Questa specie è conosciuta nell'Etiopia sud-occidentale, Kenya settentrionale e a Gibuti." La venerazione a San Vincenzo Romano è fortemente sentita nella comunità ugandese. I più celebri sono due. Emily tenterà alla fine il suicidio ma verrà salvata. Il corso del fiume attraversa un vasto territorio paludoso. "Col capo del secondo, caricato di tre trecce di rosso, ordinate in fascia""." Durante le scuole superiori si è avvicinato al marxismo ed è diventato simpatizzante comunista. Il capoluogo è Timbuctù. Tante volte ho cercato di dire la verità. Il suo respiro muoveva il sole ed allontanava la pioggia. Sembra non immagazzinare cibo. "Rientrata in Italia, a Como, frequenta l'Istituto tecnico-industriale per la lavorazione della seta." La sua educazione fu affidata ad un precettore amico del padre. Cory Bradford Non si sa quindi quale sarà la sorte per questo splendido capolavoro siciliano. Lo stesso vale in un numero di dimensioni superiore. I copisti medioevali divennero poi soliti usare miniature elaborate per decorare le lettere maiuscole. Tre posti a disposizione per la promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti. Tutti i suoi libri sono tradotti in varie lingue. Abbandonata nel corso del Settecento, di essa sopravvivono oggi alcuni ruderi. Il Giappone è stato il primo paese asiatico a lanciare una sonda lunare. Il suo stile di gioco è simile a quello di Lindsay Davenport. Entro i suoi confini è situata una base missilistica. Vi erano anche alcuni convertiti russi. È impiegato per creare oggetti artistici, monili, trofei, vassoi, piatti, e altro ancora. "Il brano si è classificato quinto nell'ambito della manifestazione canora." Portò anche prove della Fine dei Tempi e della Sua posizione al riguardo. Verso la fine della carriera fu nominato Consigliere di Stato dal governo austriaco. Le attività immobiliari e finanziarie diventano nel frattempo sempre più importanti. "A Levante del sole"" a cura di Anna Imponente." Senza che lo sapesse, però, il ragazzo era sensibile alla Forza. Sono inoltre disponibili i testi dei brani musicali. Avendo rinunciato a studiare legge, Holmes scelse medicina. "I loro obiettivi infatti erano oscurati dal fumo dello sbarramento d'artiglieria alleata." Durante gli anni del college ha intrapreso una breve carriera da modello. Vive a Sacramento. Riguardo al Topo Mannaro, lo zio crede di essere lui stesso la creatura. La distribuzione di questa sottotribù è americana con habitat relativi alle zone temperate. "Presso la clinica psichiatrica dell'università patavina tenne ogni anno seminari di psicopatologia." Ha numerosi fratelli e sorelle tutti acrobati circensi che ereditarono la forza del genitore. Di molti dei suoi dipinti più importanti esistono repliche. Si tratta di un thriller alquanto convenzionale che ebbe un certo successo editoriale. Faccioli aveva progettato e brevettato un motore bicilindrico orizzontale di piccola cilindrata. La linea attraversa aree poco popolate ed è quindi caratterizzata dal solo servizio locale. Si è avvicinato al teatro attraverso lo studio della danza, sia classica che contemporanea. Si optò per la seconda alternativa. I Predators termineranno però la stagione fuori dai playoff. In una notte tempestosa una compagnia di attori chiede rifugio al castello. Dopo ogni delusione amorosa della madre, le due fanno i bagagli e cambiano città. La stagione successiva conclude il campionato con un secondo posto. Può essere allevato in acquario, dove può anche riprodursi. "Furono coniate dalla zecca di Torino e dalla zecca di Genova a seconda dell'anno." "E oggi numerosi monumenti e vie in tante città d'Italia sono dedicate a lui." "Il brano parla di una storia d'amore finita." Questi si reca immediatamente al capezzale di Tobi che, dopo avergli chiesto perdono, muore. La guerra civile gli permise una veloce carriera militare. Hanno anche un posto nel gabinetto. Sin dal debutto dei Super Junior, sono stati formati quattro sottogruppi. Le specie appartenenti agli anfibi sono tra le più minacciate. Durante il periodo della dittatura argentina, la circolazione dei suoi libri era limitata. Un progetto simile alla realtà Saturn-Opel e successivamente Buick-Opel. "Roger, ovviamente, crede che l'intero piano sia soltanto un cumulo di sciocchezze." Prende il nome dal popolo bai, che costituisce buona parte della popolazione della prefettura. Ferrovia Addis Abeba-Gibuti Larry Farmer Progettata da Gary Anderson era guidata da Eddie Irvine e Johnny Herbert. Nel caso generale, la ripartizione dei consumatori dipende dal prezzo fissato dal negozio. Norberto Ortega Sánchez Entrambe le squadre festeggiano la promozione. Questi, presentando la lettera ricevuta al contabile del reggimento, riceveva la somma indicata. Arriva seconda nel concorso virtuale dietro solo ad Erika Fasana. La gara si svolge col sole e pista asciutta. Robert House lo ha frequentato durante la sua gioventù. Sceneggiatura di Federica Cuccia e Salvo Cuccia. Lo stadio utilizzato per il rugby ha una capienza di posti a sedere. Noh Do-hee In questa occasione Hamilton, partito dalla pole position, precede Rosberg anche al traguardo. Poco tempo dopo, Mona ha anche un rapporto lesbico con una prostituta. Moisés Hurtado Fu il primo poeta laureato del Consistori del Gay Saber. Adeline Gray Alcune edizioni contengono un poster di De André. Il Novarese. Come forma di ringraziamento, Manet propose allo scrittore di fare il suo ritratto. "Non si conosce l'origine di questa forma di spettacolo." Nel giugno seguente si trasferisce sempre in prestito al Go Ahead Eagles. Il Botta Adorno accettò, costringendola a sottostare a una serie di dure restrizioni. "I motori, uno per ciascun modulo, sono posizionati sotto l'area rialzata dell'area viaggiatori." Si laureò alla DeWitt Clinton High School. "All'inizio era un quartiere genovese vicino a Costantinopoli." I due arrangiatori dirigono le rispettive orchestre. I potenziali limiti degli screening organizzati sono sostanzialmente di due tipi: organizzativo e medico. Agli scherzi telefonici venivano alternate delle mini sit-com e dei siparietti musicali. Collegio elettorale di Casalmaggiore Sia al torneo maschile che a quello femminile hanno partecipato otto squadre. Mentre lo guardavano, Wallace riuscì ad aprire la porta sul retro. Furono i primi punti iridati per un pilota irlandese. Le sue opere sono esposte il molti musei in tutti gli Stati Uniti. Ognuno ha il proprio posto al tavolo da gioco. Fu tra i sostenitori del completamento del monumento a Washington. "Quest'ultima dura un solo anno, poi i due fratelli si separano." "Il potere di eseguire la sua volontà è chiamata la sua ""onnipotenza""." "Pur essendo un pezzo affidabile e preciso, era penalizzato dall'obsoleto affusto rigido." La chiesa prospetta su una piazzetta aperta su corso Ruggero. La minoranza francofona parla il piccardo. I colleghi iniziarono ad avere difficoltà a lavorare con lui. Ogni socio a turno lavorava tutto il latte consegnato durante un determinato periodo. Partecipò a numerosi concorsi in tutta Italia, e aderì al movimento architettonico razionalista. "I piani originali per l'album cambiarono svariate volte e non furono mai pienamente concretizzati." Il muso è corto, arrotondato o di profilo acuto. "Va osservato che l'uso di bobine implica la presenza di induttanza non eliminabile." Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. È sepolta nella città natia di St Helens, nel Merseyside. Solo raramente è riconosciuta come una patologia da chi ne soffre. Ambienti per la scuola di Teologia. È oggi presente vicino alla chiesa della Santissima Trinità una piccola fontanella metallica. Ha un fratello, Denis, vicario della chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet di Parigi. La Executive era offerta in due versioni che differivano dal passo. Circoscrizione Sicilia "L'aereo fu abbandonato lì." Dichiara di essere al primo posto in termini di vendite nel mondo. "Alla chiusura dell'Università rimasero le aule per studiare medicina, ingegneria, architettura e giurisprudenza." Ma il Dottor Huntington non la pensava allo stesso modo. Viveva in capanne ovali o circolari in gruppi, ma non era stanziale. "L'anno successivo si spostò a Riga, dove lavorò come portuale." "Tutta la musica ricercata può essere riprodotta da un lettore multimediale all'interno del programma." Era la quarta contea dello Stato. "Entrambe le versioni ebbero una notevole popolarità nell'aprile di quell'anno." Questa busta veniva sigillata con dei francobolli. Dopo alterne vicende, perse Gallicano e Zagarolo, ma riuscì a mantenere Paliano. Il sistema è composto da una parte hardware e una software. Da questo, lui conclude che gli umani sono diventati i nuovi dèi. La verdura è anche estremamente popolare a Taiwan, dove cresce bene. Era più potente, in pratica del fratello dei boss, Feliciano. Una lapide elenca i cittadini di origine ebraica trucidati dai nazisti sul Lago Maggiore. In particolare si segnalano i casi seguenti. Ci sono due principali usi per il sensore di pioggia. Ad essa presero parte i francesi, i borgognoni, i lussemburghesi e i Savoia. Questa specie è diffusa in una località della Thailandia sud-orientale e del Laos meridionale. Il suo strumento musicale invece è il sassofono. Viene utilizzato anche per alleviare i disturbi delle allergie. Davanti al ridotto, sul terrapieno, erano stabilite le postazioni di artiglieria a cielo aperto. "È considerato l'ultimo valido continuatore della commedia cinquecentesca e classicheggiante." Essi furono venduti come un investimento sicuro ed accessibile ad ognuno. "Compare nel primo libro di Samuele della ""Bibbia""." In autunno assumono una colorazione rossastra. Negli anni novanta, in seguito alle ripetute richieste dei pendolari locali, il traffico riprese. Se Comic cade fuori dal fondo dello schermo muore istantaneamente. "Successivamente Sonja Bertram studia recitazione e canto all'università di Colonia." Per i suoi meriti e per la sua audacia venne decorato da George Washington. "Eseguiva acquarelli di piccole dimensioni e vedute panoramiche d'insolite misure, fortemente allungate." Ad inizio maggio, partecipa al Tour de Romandie, dove si piazza sesto in generale. "Da allora il termine ""cornetta"" iniziò a prendere il significato stesso di stendardo." Attualmente è dirigente della World Wrestling League. Lo squadrone finlandese può fare tripletta. Brani composti da Paul Simon, eccetto dove indicato. The Broken Barrier Egli afferma apertamente di essere un cosmopolita. "L'interno della chiesa è di forma ottagonale, con una cappella per ciascun lato." Estinti gli Spinelli il titolo passò ai Lancellotti. La replica, avvertita in tutto il paese, non ha provocato nuovi danni. "Harrison aggiunse un'altra parte vocale, e Ringo Starr suonò il tamburello." Nel corso della sua storia, la villa ha visto molti cambi di proprietà. José Carlos Castillo MacArthur mostrò ben presto un talento di attore. Successivamente vissero insieme a Eaton Hall nel Cheshire. La giovane fu educata attraverso ideologie comuniste dal patrigno. Era una figlia della Notte e gemella del dio Momo. È la prima nave della sua classe. Si specializzò in epigrafia a Vienna con Eugen Bormann. Mettere gli ingredienti in uno shaker con il ghiaccio. Teofilo rispettò il patto e il diavolo gli diede la carica di vescovo. Chocolate City Attualmente continua la sua attività di ricerca presso la Johns Hopkins University. Altri interessi comprendono, cucina, sollevamento pesi, viaggi, giocare ai videogiochi, vecchi e nuovi. "Magazine"", di ""Essence Magazine"" e di ""Jam Style""." Mario Fucini con il Ten. "L'anno successivo ci fu un tentativo fallito per fondersi con la Peerless." Collaborava con organismi nazionali e internazionali. "Questa variante del bugle cadde in disuso con l'avvento della cornetta." Si nutre di falene e farfalle. Deve il nome alla sua distribuzione, prospiciente alle coste Atlantiche del Brasile. Ha sempre giocato nel campionato inglese. "Vi sono numeri indice ""temporali"" e ""territoriali""." La razza è rara anche in Giappone. Il film fu prodotto dalla Jimmy Aubrey Productions Inc. "Girò parecchi serial cinematografici, come si faceva all'epoca." Angelo è furioso per questo, poiché il senatore ha dichiarato guerra alla criminalità americana. Nella tabella che segue, sono indicati i migliori marcatori del Derby de Lisboa. "Il toponimo significa ""i gemelli"" e deriva dal loro caratteristico aspetto." È in assoluto la più antica opera teatrale che ci sia pervenuta. La musica classica indiana ha sviluppato per secoli un complesso sistema rigorosamente modale. Il torneo è stato vinto per la seconda volta dalla nazionale norvegese. Giorno del diploma. I dati di vendita sono molto positivi. Banche ed altri servizi contribuiscono oggi alla crescita del prodotto interno lordo. Il traffico merci era tuttavia ancora molto utilizzato in alcune parti della rete. Fate questo, sentite a me”. Beautiful Life Avalon Code La tabella seguente mostra tutti i modelli di Pentium M arrivati sul mercato. Suo padre era un ristoratore. Rimane il canto del cigno di questa importante metal band spagnola. Sono soprattutto noti quelli su Alessandro Manzoni, Eugenio Montale e Italo Calvino. Le monete commemorative hanno dimensioni e metalli identici a quelle regolari. "L'uomo ne risentì molto, divenne un alcolizzato e alla fine si suicidò." Deve il suo nome ad un incisivo sporgente. È disponibile disponibile sia a trazione a anteriore che integrale. Si gioca annualmente a Mata de São João in Brasile. Nel femminile si usano la e le come in italiano. La shoah è un tema ricorrente della sua opera. Fu vicario di Mantova e governatore di Modena. Gli anni di studio a Buffalo furono prolifici e pubblicarono numerosi articoli insieme. I difensori lanciarono sassi e persino alberi e spararono con moschetti dal castello. La famiglia Malvezzi fu mandata al confino e i loro beni furono confiscati. Della sua opera e delle sue cure sappiamo solo quanto ne scrisse lui stesso. Può essere anche definita tour operator italiana con sede a Pescara. "È presentato dalla star di ""Coppia di re"" e ""Hannah Montana"" Mitchel Musso." Nina accetta la proposta della duchessa a malincuore per il bene della patria. Ha la doppia cittadinanza tedesca-statunitense e parla quattro lingue; tedesco, inglese, italiano e spagnolo. Ha un ampio cane seghettato e mirini completamente regolabili. Risulta maggiormente efficace se si usano i fianchi per spingere in avanti. Ma ben presto la sindrome di Gerber rende gli esseri umani simili a zombie. Biagi ebbe una stagione buona, con la prima vittoria del team a Donington. Riportiamo ora un documento scritto da don Pietro Mariotti alla curia vescovile di Brescia. "L'Arakawa è stato gemellato con il fiume Potomac negli Stati Uniti." "Una delle loro caratteristiche era l'uso della lingua gallese." Tale metodo è lo stesso usato internazionalmente per il design dei caratteri tipografici. Fa parte del Partito del Socialismo Europeo e della Internazionale Socialista. "L'edificio, restaurato per necessità funzionali, divenne così costruzione emblematica dell'immagine del potere in città." A Victoria, Neighborhood Cable trasmetteva la stessa rete su un altro feed diverso. Lo sport è popolare anche in Australia e Canada. "Al suo fianco, come psichiatra, c'è Tommy Lee Jones: convince poco""." Fontenelle scrisse Il suo elogio. Gli Avvocati canonici devono essere in possesso del dottorato o essere veramente esperti. Le richieste sono state rigettate. "Quest'ultimo, nonostante diverse cure, non era riuscito a curare un suo paziente." Superman scopre le sue radici. La parte meridionale viene invece a trovarsi a pochi gradi dal polo sud celeste. Avevano una forma globulare, a forma di fagiolo. Le guerre napoleoniche portarono alla completa emancipazione degli ebrei danesi. Talora la carenza di infrastrutture rende difficile la fruibilità del parco stesso. "Divenne anche segretario dell'Accademia Alfea di Pisa." "Fra i suoi prodotti di punta c'è la linea di bambole ""Bratz""." Lavorò poi alla Savoia-Marchetti. Il centro abitato principale è la cittadina di Jackson. Egli era anche in contatto con Erode Attico, come ricorda Filostrato. Nel dicembre dello stesso anno riceve la stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Ebbe anche numerosi amanti. La risposta del Ministero fu celere e negativa. De Nicolai "Nella ricetta originale della Coca-Cola era previsto l'uso di foglie di coca." Tornò poi al Västerås con la formula del prestito. "Dopo quattro stagioni passa nelle giovanili dell'." "Sono stati tra i gruppi musicali più influenti e di maggiore successo dell'Ex Jugoslavia." "Cresce su legno vivo o morto di latifoglie, in tutto l'anno." In diversi altri paesi la conquista del suffragio universale fu più tortuoso. La teoria non gode di alcun credito in ambito scientifico. Ettore parte con il libro, che sceglie una casa in Germania. Rispetto al modello antenato, le modifiche furono minori e si concentrarono sui paraurti. "Il clima è tropicale continentale, con un'ampia escursione di temperatura." Segue la lista dei premi vinti nel concorso internazionale European Beer Star. La pianta vegeta per mezzo di gemme poste a livello del terreno. Ne vennero costruite relativamente poche, ma ebbero comunque molta importanza. Conferenza di Berlino In tal modo ne permettono il riutilizzo. La mandibola era spessa ma piuttosto bassa, con una sinfisi fusa. "Pontinia Calcio"" che milita in Eccellenza." Questa sezione contiene solo singoli che non sono mai stati inseriti in album studio. "Kirill Grigor'jan" Aldrich fece un provino per i Kiss. Anche questa tipologia è poco comune. Possiede la doppia cittadinanza russa e bielorussa. Vengono trapiantati in terriccio organico mantenuto sempre umido. Il confine riguarda la parte orientale del Benin e quella occidentale della Nigeria. "Altri sentieri collegano la montagna con Cesio e con l'alta valle Arroscia." Anche il suo futuro marito George Balanchine faceva parte di questa compagnia. "Ci sono anche delle aperture per portare aria fresca all'interno della camera del forno." Il muco svolge diversi ed importanti ruoli sulle vie respiratorie. "L'introduzione del nuovo sistema monetario non fu bene accolta in Vestfalia." Qui, assieme ai suoi uomini, partecipò alla parte finale della guerra. Il brano è inoltre disponibile su Internet. C, troppo giovane per conoscerlo, osserva incuriosita la vicenda. Pochi anni dopo si è trasferito negli Stati Uniti. La teologia e la filosofia si sono occupate per secoli di questo tema. Brett Morse È stato professore di letteratura italiana nella stessa università. In particolare i libri della Bibbia di tipo apocalittico usano molto il simbolismo numerico. Una sala ottagonale correva lungo tutto il lato occidentale del quadriportico. Spesso i guru la donano ai discepoli come dono spirituale. "La tutela dell'ambiente, il settore artigianale e commerciale hanno creato uno sviluppo solido." "Fu comunque liberato ma a condizione di servire nell'esercito come semplice granatiere." Non ottenne vittorie da professionista. "È stata vinta dall' Udinese, in finale contro il Bath City." "All'età di quattordici anni impara a suonare il pianoforte." Gli aragonesi, sbarcati sulla terraferma, posero subito sotto assedio la città. La principale attività svolta è la pesca, specialmente quella dei gamberi. Qui è nato il militare August von Mackensen. Qualcuno dovrà pur essere primo. Era presente inoltre un osso nasale sottile che sporgeva anteriormente al livello della premascella. Suo unico erede fu il figlio Pietro. "Sopra l'arco centrale è collocato uno stemma." Al gruppo si aggiunge Cyborg. Ha però pochi palazzi alti e scarso traffico veicolare rispetto ad altri quartieri. Non è obbligatorio che la porta locale sia la stessa della porta remota. Essi possono essere fissi, orientabili o articolati. Il Direttore del Festival è Piers Handling. Gli è stato dedicato sulla Luna il cratere Draper. Ed Davis Questo tè è tradizionale dei paesi del Maghreb, in particolar modo il Marocco. Due anni dopo assunse la direzione del nuovo Teatro nazionale ungherese. "L'ingresso era coperto da un piccolo portico sorretto da due colonne con capitello dorico." Questa costruzione è famosa per essere presente nel film Una pazza giornata di vacanza. "Durante la guerra si dedica a un'intensa attività grafica." Persone di nome Ali Ha sede nella città di Campobasso. "L'operazione può avvenire attraverso due diversi procedimenti: per via secca e per via umida." Le osservazioni italiane si riferiscono esclusivamente alla Sicilia e alla Sardegna. Il mercato dimora invece aperto alla concorrenza per quanto riguarda la telefonia mobile. Questo tipo di stufa funziona con il gas metano. Marshall era sposato e dalla prima moglie Joyce aveva avuto quattro figli. Questa collocazione non ha più subito rettifiche. "L'album ha raggiunto la quarta posizione della classifica degli album più venduti in Giappone." Una di esse, Anfitrite, era la sposa di Poseidone, il dio del mare. "L'intera pianta, ma in particolare le foglie, emana un forte aroma pungente." Lavorò quindi in Baviera, dove introdusse il Barocco italiano. "Prima della nuova denominazione era chiamato ""Big Salmon River""." "La cosa provocava incidenti internazionali, considerando la natura del ""carico""." "Si impegna così in un'intensa attività letteraria componendo e pubblicando poesie, canzoni, melodrammi ecc." Inoltre costruì strade e parchi statali e mantenne basse le tasse. Si direbbe che attirano le disgrazie come una calamita. Suona anche la chitarra acustica ed elettrica, nonché la tastiera. È sicuramente una delle più caratteristiche e belle di tutta la Romagna. Successivamente, si occupò delle Alpi del Delfinato. "Il loro stile è spesso stato etichettato come ""avant rock." Il suo stile è sempre perfettamente riconoscibile. Il gioco ha unicamente la modalità multiplayer. Oltre ai molluschi si nutrono di vermi, crostacei e spugne. "C. l'inizio del proprio regno." Il lavoro principale è opera del Direttore della fotografia, Bret Lowell. "La direzione fu affidata a Pierre Monteux alla guida dell'Orchestra sinfonica di Parigi." A temperatura ambiente, è una polvere bianca inodore. "In più, Catwoman non era una prostituta, ma piuttosto un'abitante dell'area vacanze di Gotham." Successivamente, Shipton prese parte ad altre esplorazioni in zone inesplorate del pianeta. Prese il cognome dal suo luogo di nascita, piuttosto che dal patronimico. Il primo risultato dei suoi principi fu infondere nella comunità un notevole ottimismo. Non ha mai amato apparire, partecipare a trasmissioni televisive, concedere interviste. La centrale è vicina a quella di Madras. Project Kids, un gruppo musicale di adolescenti formato dalla Hello! Tutti gli elementi del carrello erano dotati di singola ruota. "Sostennero l'accesso immediato del Kansas come Stato libero." Viene inviato sul fronte russo dove partecipa a diverse battaglie. Nello stesso anno ottiene la libera docenza in Storia delle dottrine politiche. È uno dei singoli più venduti nel mondo. Serve il centro abitato di Naz-Sciaves. Fu sepolto, su sua stessa richiesta, in una fossa comune. Erroneamente si accosta la cronaca alla critica, ma sono due diritti ben diversi. "Abby e Buck, dopo questa storia, capiscono di provare dei sentimenti l'uno per l'altra." Tale consorzio organizza gite turistiche in barca attraverso il tunnel, nei mesi invernali. La calotta glaciale antartica è la più grande massa singola di ghiaccio della Terra. "Comunque, è ampiamente evidente che l'uso della parola precede la guerra messicano-statunitense." Casey at the Bat In condizioni normali si presenta come solido incolore volatile. "Sarebbe stata l'ultima vittoria di un trofeo principale." I tre decidono quindi di rimettersi velocemente in viaggio e portano Ruth con loro. "All'inizio venne utilizzato un sistema di accoppiamento di tipo tranviario." Viene inoltre rivelato che parla correttamente anche il tedesco. Kyle Hill "Si rifugia probabilmente all'interno di grotte calcaree." La canzone è interpretata interamente in lingua spagnola. Anche in questa azione iniziale gli Hellcat ottennero numerosissime vittorie. Jung di Zurigo, presso cui consegue il diploma di psicologo analista e successivamente insegna. "Ha svolto studi e ricerche personali sulla musica popolare specialmente nell'area greca e balcanica." Il quarto stile si caratterizza per una grande ricchezza ma nessun elemento nuovo. "All'interno, si tengono mostre e rassegne culturali durante il periodo estivo." Era il quinto di sette figli. È la sede naturale di più di mille specie di alberi. Sul finire degli anni sessanta si sposa con Rosemary Mayer. Il piano ha successo e finalmente la pace ritorna nel regno. "Nella realtà di ""House of M"", Scott Lang è sposato con Jessica Jones." Io no! "Le riprese sono state effettuate a Nižnij Novgorod, dove Gorj'kij trascorse l'infanzia." Questi segni in genere si manifestano nella prima o nella seconda decade di vita. Possiede una superficie estremamente scura e ha probabilmente una composizione superficiale molto primitiva. "È sormontato da un tetto conico, anch'esso in mattoni." Prendeva il nome dal fiume Mincio e aveva come capoluogo Mantova. "L'odontotecnico deve obbligatoriamente esser iscritto al ministero della salute come fabbricante di dispositivi medici." "L'attuale toponimo è chiaramente derivazione diretta di quest'ultima denominazione." È retta dal vescovo Dominique Marie Jean Denis You. "Data l'inconsueta natura della tipologia, queste montagne russe non possono compiere inversioni." Kirk Snyder Quella da trasferta era totalmente grigia. "Quest'ultima lambisce il centro storico del paese." Era contrario alla impazienza di estrarre la placenta. Oggi, il castello è utilizzato come museo. Oltre al suo lavoro di regista ha anche partecipato ad alcuni film. Attualmente la malattia è diffusa in Africa, Asia, America centro-meridionale, Europa. Emblema del segno è un centauro, un essere metà uomo e metà cavallo. Margaret rompe il suo fidanzamento per schierarsi con Reuben che sposa. Il totem interattivo ha invece un ruolo che copre alcune funzionalità di Marketing. È il solo libro esplicitamente metodologico di Foucault sul proprio lavoro. "Poco dopo la pubblicazione dell'album la band affrontò altri cambiamenti di formazione." Fu in parte ristrutturato nel corso degli anni quaranta e cinquanta. I due decidono di dirigersi alla sede della Ship-it per saperne di più. Francia, anni Trenta. Il fabbricato viaggiatori non è dotato di personale. Sul mento spesso è presente una chiazza bianca. Le scaglie del lato oculare sono dotate di spinule. Solitamente un sistema di raccomandazione compara il profilo utente a dei dati di riferimento. La sua morfologia è molto complessa e labirintica. "L'elemento morfologico più rilevante ai fini tassonomici è la chetotassi, anche se poco determinante." Sebbene relativamente veloci erano tuttavia troppo rigide per poter viaggiare a velocità sostenuta. Il potenziale chimico è particolarmente importante nello studio delle reazioni chimiche. Chisimaio è stata sede di diverse battaglie nel corso della guerra civile somala. Ogni fiore ha lo stelo posizionato sopra una foglia. Situata nel Vicolo della Torre, sulla facciata destra di Palazzo Tolomei. "Il testo lascia supporre che probabilmente l'autore ha frequentemente usato delle mappe come fonti." Talvolta, ha giocato in altri ruoli come centrocampista esterno sinistro, o anche mediano. Da lui ha avuto però due figli, John Henry e Claudia. Ha pubblicato su riviste peer reviewed, su Science e Nature. Il seguente albero filogenetico è stato realizzato combinando parti di tre diversi alberi. Allo scoppio del conflitto mondiale si ritira in Svizzera. I monasteri abbondavano in questa regione già dai tempi più antichi. La via più breve per raggiungere il lago parte da Valbondione. La specie è endemica di Sri Lanka. Solo questa ultima permette di uscire a Firenze Impruneta. Le facciate dei due transetti non presentano portali, ma soltanto più monofore disposte simmetricamente. Il film è conosciuto in Italia anche con il titolo Lungo la grande valle. Da qui partì la battaglia legale contro il sindaco ed i suoi sostenitori. Snobbato anche dai Lupertazzi, Paulie si riavvicina a Tony. La costruzione veniva poi ricoperta con fango, detriti o zolle erbose come isolanti termici. Quando è in lega con altri metalli, si misura la sua purezza. Diversamente da altri testi storici contemporanei, il libro non fu commissionato dallo Stato. Carlo Carafa I primi prodotti sono realizzati pezzo per pezzo nel garage di casa, a Recanati. La rotazione orizzontale poteva essere convertita in rotazione verticale per mezzo di ingranaggi. "Dopo alcuni incontri a ""SmackDown!" "Alla sera frequentava come i fratelli, la scuola d'arte e mestieri." Il secondo risultato, revocato, indica che il certificato è stato revocato, permanentemente o temporaneamente. Tutti i colori aggiunti erano sintetici e ad olio. La validità di tale ipotesi è stata discussa per decenni. "L'anno seguente fu fatto Vescovo di Halberstadt, dove poi morì." "Non si conosce con precisione l'epoca della sua edificazione." "Va rilevato che questa opera costituisce il primo documento che testimonia l'impiego del Sanctus." Viene anche utilizzata da treni merci di diverse società del ramo.. Una caratteristica della sua produzione è il frequente uso della doppia filettatura. Infatti il luogo è abitato da un branco di lupi. "Gli Stati Uniti intrattengono una relazione peculiare con l'Italia." Lee Seul-bi Fu inviato brevemente, senza ulteriori vittorie, al No. Per la prima volta fu inserita in calendario una gara a squadre mista. Gli israeliani rivendicarono due abbattimenti e nessuna perdita. Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha Sul doppio giro di pista il favorito è Coe, detentore del record mondiale. Credeva che agendo così li avrebbe mandati in paradiso. The Ones Tale brano è stato inciso anche in inglese, russo e italiano. È custodito al museo del Louvre di Parigi. La mossa è confusa e, data la partenza, Urbino scatta subito primo. Viene poi trasferito attraverso una zona boscosa nella morsa del gelo, forse in Polonia. "Gioca nella Ligat ha'Al, la massima serie del campionato israeliano." Il suo foyer era particolarmente animato. I religiosi avrebbero dovuto anche frequentare le messe parrocchiali per dare il buon esempio. Punta a nord raggiungendo San Giacomo di Veglia e Vittorio Veneto. Questa lingua non possiede una forma scritta. Di conseguenza molti dei nomi adottati nella contea derivano dal Buckinghamshire. Ogni tipo di cadenza armonica può essere sia in battere, che in levare. Molte battute e sketch saranno riutilizzate nei loro film successivi. "L'album contiene due dischi, ciascuno con la versione di uno dei due cantanti." Spesso viene usato impropriamente per indicare la chitarra folk. Romolo e Salvatore capiscono che quello che conta è la ricchezza interiore. Sono instabili. Tutto ciò si univa a straordinarie doti di mobilità e rapidità. Eduardo Smith Ci si può spostare liberamente nello spazio ma non nel tempo. Venivano inoltre riproposti momenti di particolare rilievo del mese appena trascorso nella casa. "Dopo la morte dell'amico Adrian si ritira sempre più dalla vita sociale." Dopo le prestazioni dimostrate lo Jablonec decide di acquistarlo dallo Slavia nella successiva stagione. Jackson e Miley litigano costantemente. I prigionieri svolgevano i lavori forzati in condizioni estremamente difficili. Oliver Toledo "Il suo è uno dei nomi incisi sotto l'Arco di Trionfo di Parigi." Inoltre, il ragazzo deve anche fare i conti con il comportamento bizzarro di Bernice. "Il premio è stato assegnato dal Presidente dell'Italia Sergio Mattarella." Persone di nome Luiz La chiesa ospita quattro dipinti, tre dei quali di scuola veneta. Ovviamente Ghost riesce a scappare, armarsi e si vendica sui narcos facendo una strage. Nelle otto ore successive i due schieramenti si affrontarono da vicino con grande durezza. Quella da trasferta era invece totalmente verde, con rifiniture bianche. Il genere è presente in America Centrale, negli stati di Messico, Belize e Guatemala. Curioso di astrologia fin da bambino, ha studiato psicologia e statistica alla Sorbona. Il corso legale può subire anche altre deroghe. Frank prova un nuovo approccio genitoriale con Kevin, dopo averlo tirato fuori di prigione. Fra questi vi sono lastre sepolcrali dipinte, maschere ceramiche, oggetti in bronzo, monete. Le varie attività sono offerte anche come percorsi di alternanza scuola-lavoro. Dopo la carriera militare, si dedicò alle attività finanziarie lavorando per diverse banche. Non ci sono laghi di dimensioni considerevoli. La sede amministrativa si trovava a Brazzaville. È autrice di libri e saggi di narrativa tradizionale e di antropologia del mare. Modifiche furono ugualmente fatte a livello dei motori. In seguito, le comparse nel manga sono molto rare. "Commissario governativo per l'esposizione è stato nominato Joon-Hee Lee." Sposò Anna of Anhalt-Zerbst, figlia di Giorgio I di Anhalt-Zerbst. Nonostante ciò si aggiudicò comunque ventitré successi. Raramente sono presenti anche un fotone e una coppia elettrone-positrone nel processo di decadimento. Grazie di tutto In altre squadre locali, è stato allenato anche da suo padre Hasse Johnsen. "Ha inoltre vinto sei David di Donatello, cinque Nastri d'argento e cinque Globi d'oro." La sua nuova identità deve molto al fumetto della Marvel Doctor Doom. Tale concetto si espanse rapidamente in tutta Europa. Le ragioni sono sconosciute. La riflessione si snoda per cinque capitoli che affrontano nodi concettuali autonomi. Essa raccoglie la parte nord del Massiccio degli Écrins. I cristalli sono spesso ricoperti da una patina di limonite. La colorazione è mimetica ma può essere molto contrastata. "Il casello autostradale più vicino è quello di ""Genova-Aeroporto""." "L'area venne completamente abbandonata durante l'Impero ottomano." "Faceva parte del club dei borghi più belli d'Italia." Il sito subì un declino e fu infine abbandonato nel X secolo. La guardia si convinse e liberò la ragazza. "Il termine ""brigata"" non fu casuale: era il superamento della ""banda""." "In seguito ottenne una piccola parte nella serie televisiva di Aaron Spelling ""Malibu Shores""." Combatté di nuovo contro Cosimo I a Siena, ma anche qui fu sconfitto. Sara è una donna molto bella nonostante la sua età. "Pronto a scatenarsi con la sua armata di morti verso le terre dell'impero." Numerose le testimonianze rimaste: tra tutte, spicca il grandioso forte Campolongo. "Era in lavorazione con il nome in codice di ""Van Buren""." "Per via di questa somiglianza viene soprannominato ""Pitbull""." È sposata con il sollevatore Won Jeong-sik da cui ha avuto due figli. Verso la figura del dittatore tedesco Maurras mantenne sentimenti misti fra ostilità e rispetto. "Ha iniziato la sua carriera collaborando alla rivista ""Era uma vez""." Anche i figli di Seiano furono condannati a morte. Ospita sedici imprese di collaborazione straniere. Egli attribuisce la vittoria a Sancho e dice che Alfonso dovette tornare a León. Quando i prezzi tendono a raggiungere valori elevati, gli investimenti tendono ad aumentare. Sono queste le prime parole scritte su Angelo Zamboni, allora ventiduenne. Il Colonia, quale primatista, è stato nominato campione del torneo. "È facile provare che il gruppo S ha ordine ""n""!" È riservata principalmente ai turisti, a causa della sua lentezza. Bear Island Prestò servizio per un anno durante la guerra del Vietnam. Figlio di un soldato, venne educato in modo rigido e rigoroso. Nel rifacimento post-bellico saranno trascurate le decorazioni. "Sconsolato ha tuttavia l'opportunità di fare dei provini con le scuderie motociclistiche." Sono presenti altri monumenti antichi, inclusi diversi tumuli preistorici. Riesce a comunicare con la sua famiglia solo tramite gli occhi. Non ebbe mai la consacrazione a vescovo. "Ai cori dell'intero disco partecipa Giuni Russo." An experimental study. Alle pareti grandi ritratti degli Asburgo-Lorena. In alcuni modelli di router è necessario effettuare comunque il forwarding. "Per esempio usava riferirsi al telescopio come a un ""geranio"", che è un fiore." Intanto BoJack perde la bussola durante una conversazione con Wanda. "L'album fu promosso da un tour mondiale." La sua tomba si trova nel Cimitero Acattolico di Testaccio a Roma. "Un'altra copula di tipo ellittico è la t di Student." La fabbrica subì notevoli danneggiamenti durante il bombardamento di Roma effettuato dagli Alleati. St. Michaels "Nel primo numero, ad esempio, nella storia ""Legami di sangue!" "Inoltre non gradiva gli aspetti mondani che l'accademia stava sempre più assumendo." Rappresenta un contrafforte orientale del monte Grappa. Geograficamente, il sertão consiste principalmente di bassopiani. "La pinna anale era un po' più arretrata rispetto alla dorsale." "L'intero album è composto da cover di brani celebri." "Preghiera è ""Bright Tomorrow"" del gruppo Cockpit." "Alice e Bob trovano lo stesso risultato perché ""g"" e ""g"" sono uguali." Il padre di Augusto pianse a lungo il figlio. Noh Tae-kyung Il nome Zaffiro è adespota, ovvero non ha santo patrono. Questa edizione ha raggiunto ascolti record battendo i risultati delle edizioni precedenti. Le musiche furono composte da Don Gillis. In molti casi i residenti avevano un proprio sistema di giustizia. Può essere eseguita chimicamente o chirurgicamente. Qui si svolse gran parte della sua attività. Queste aree di memoria sono chiamate segmenti nella terminologia Intel. Jin si allontana da Sun, che ha paura che la possa lasciare. "Vide la vittoria finale dell', che venne promosso in Vysšaja Liga." "L'azione si svolge prevalentemente a destra, dove il cavallo travolge Eliodoro steso a terra." Fu anche scrittore e saggista. Violeta lavora suonando nelle sale da ballo e talvolta per piccole stazioni radio. "Affrescò quattro sale dell'Hôtel-des-Invalides con vedute delle fortezze di Olanda, Fiandre e Alsazia." Preparò lui stesso degli adattamenti per coro a quattro voci di canzoni popolari piemontesi. Fu inviato particolare del Governo americano in numerosi convegni scientifici geografici. "I ""Cahiers"" furono guidati, per qualche anno, da un collettivo di ispirazione maoista." Intorno alle tombe si è poi sviluppata la città di Az-Zubayr. Vide la vittoria finale della Lokomotiv Mosca. "Il titolo di lavorazione fu ""Avalon, Adventures of the Abyss""." I due, pur non avendo effettivamente alcun legame di sangue, sono cresciuti come fratelli. "Tale rivendicazione si sovrappone parzialmente con l""'Antártica Chilena""." Consiglio degli Anziani Altri fossili sono stati ritrovati a Saint-Gérand-le-Puy, in Francia. Senza difficoltà perché le avventure nel Sud del mondo fanno parte della quotidianità. Non solo, ma la gamma venne ampliata con nuove motorizzazioni. Le creste sopra-orbitali sono sviluppate, sebbene in alcune specie del tutto assenti. Il trionfo continentale costituisce il visto per giocarsi la Coppa Intercontinentale. Prost vinse davanti al brasiliano e al suo compagno di squadra Stefan Johansson. Odore e sapore gradevoli. "Si conserva l'altare maggiore settecentesco in legno con la rappresentazione della Deposizione dalla Croce." Persone di nome Valentin Inizialmente il registro consentiva solamente di inserire numeri telefonici fissi. Le altre due compagini si sfidarono in una gara di spareggio. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Mezzo Pollice""." I nuovi motori presero anche sigle diverse a seconda di chi li utilizzava. "Le indagini si conclusero con un'archiviazione." Questo primo progetto di idroscalo rimase allo stadio di valutazione. Alexander, si lanciarono con il paracadute. "Firma e ottiene un nuovo contratto con la Polaris ed incide ""Bocciolo di rosa""." È la goccia che fa traboccare il vaso. Il quale, verrà in seguito distribuito in varie nazioni. Flannery ne riscontrò la presenza in una vasta gamma di habitat, perfino nei giardini. "Sotto i Romani, l'Acaia era una provincia che copriva gran parte della Grecia centro-meridionale." A fine anno il Castellón retrocede e Heredia fa ritorno al Real Madrid. Il margine è approssimativamente circolare, con alcuni punti erosi. Anche se estremamente titubante in un primo momento, Rachel alla fine decide di partecipare. "Fu gravemente ferito e decorato della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia." I due fratelli si dirigono al Castello di Bowser, sospettando di lui. "Jiménez fu ceduto in prestito all'Almería, un'altra squadra della seconda serie del campionato spagnolo." Alla notizia della disfatta, Tigrane fuggì al nord lasciando a Tigranocerta mogli e figli. Sostiene inoltre di aver trovato impresse sulle rocce immagini di animali e persone. "L'artista crea come se il supporto ceramico fosse una tela bianca." Ma soprattutto, Bridgette vorrebbe assicurare una vita migliore a suo figlio. Tutti a bordo morirono annegati. Il Bangor City ha vinto il titolo per la terza volta. White metal Diversi studi dimostrano in modo conclusivo il coinvolgimento dei muscoli addominali in modalità isometrica. Attualmente è largamente coltivata in tutto il mondo. "La struttura è amministrata dalla ""Egyptian Holding Co." Questa specie è diffusa negli Stati Uniti sud-occidentali e in Messico. La situazione si complica quando il marito torna a casa. Attualmente queste varietà sono quasi sparite, permangono molte espressioni di uso quotidiano. Il comune di Moutier era il capoluogo del distretto. Il dr. Isaac Barr è un noto psichiatra di San Francisco. Julia si libera, gli fa il dito medio e telefona a Lena. Land of the Lawless Un altro materiale paragonabile alla lana di vetro è la lana di roccia. "Quindi il linguista afferma che una fondamentale distinzione tra competenza e ""performance"" è indispensabile." "La prima fotografia che appare nel volume è un ritratto della Dichiarazione d'indipendenza israeliana." Qui tentò di evadere con due complici ma senza successo. Ogni giorno il Gigante aspettò che tornasse fino a che divenne vecchio. Cratere Stoney Questo film rappresenta per la Grey, ex-pornostar, il primo ruolo in un film non-pornografico. "Tali antigeni sono glicoproteine presenti nell""'envelope"" del virus, cioè nella sua parte esterna." Alleanza che non ha seguito. Negli anni seguenti passò a giocare stabilmente in Major League. Contea di Wellington "La sua audience diventa sempre maggiore durante l'Occupazione." Questa abitudine complicò la datazione delle sue opere compiuta dalla critica. Questa vettura non è mai stata ufficialmente riconosciuta dalla Ferrari. Allenò il club in tre periodi diversi della sua storia. La scuola figura come il college numero uno di belle arti negli Stati Uniti. Wu Chi Anche le ante lignee a lacunari risalgono al quindicesimo secolo. Esiste poi una variante del tracciato stradale usato per campionati minori ed eventi particolari. "Al suo nome è stato intitolato l'Istituto tecnico economico della città natale." Ha per capoluogo la città di Befandriana-Avaratra. Ha vissuto con Anderson tra San Francisco e la Nuova Zelanda. Inoltre, molti spartiti possono essere ordinati dal servizio di ristampa American Composers Alliance. Tutto va bene finché lui avverte degli strani disturbi. Doppio senso In tal modo egli dà un prezioso contributo alla conoscenza di Agrigento classica. Diventa vice presidente della Commissione Affari Costituzionali. Il giorno successivo batté il suo primo fuoricampo. "Le due stelle sostenevano pubblicamente che non c'era nessuna faida tra di loro." "È collaboratore del ""Corriere della Sera""." Le strutture hanno paramenti in opera reticolata e in opera incerta. Doc è inoltre un maestro del travestimento e un eccellente imitatore delle voci. "In seguito collabora con i mensili musicali ""Rumore"" e ""Blow Up""." Il mese successivo gli sposi si stabilirono ad Oldenburg. La pianta è completamente regolare, tracciata secondo la geometria dei cerchi concentrici. Decise di ritirarsi perché non le piaceva quello stile di vita. Questo crea un problema ulteriore per una specie già minacciata. È infatti invisibile solo nelle regioni antartiche. Stardust è uno dei tanti Araldi di Galactus. "Infatti l'incerta situazione dell'azienda, bloccò il ""piano industriale""." Altri fossili sono stati poi ritrovati anche nella provincia di Fujian. Can You Beat It? "Gli succedette Gianfranco Contini, il quale decise di pubblicare un unico volume all'anno." "Quest'ultima possibilità però è ormai inutilizzata nelle competizioni di alto livello." "Le Blackpink promossero la canzone in vari programmi musicali sudcoreani, tra cui ""Show!" In entrambe le gare ottenne il sesto posto. Costui più che un pugile sembra un superuomo. Cooper gli subentrò poi come gestore del Giardino botanico reale di Edimburgo. North Branch Suo padre è un pastore pentecostale presso la Open Bible Christian Church. È anche usato in oggetti come gli impermeabili e nei rivestimenti per i metalli. "Tutte queste nozioni utilizzano concetti matematici rigorosi e non banali, sviluppati all'inizio del Novecento." In alcuni anni risultano essersi svolte due corse. "Le opere devono essere edite nell'anno di riferimento." On and On In seguito questa convenzione è stata adottata anche da altre aziende produttrici di apparecchiature. Guidò poi il Brentford, prima di diventare tecnico dei norvegesi del Rosenborg. Il personale confluì nelle truppe straniere nella Wehrmacht o si unì alla resistenza italiana.. È la prima serie animata basata sugli eroi dei fumetti Marvel Comics. "In alcune occasioni il sostantivo ""Sayyid"" è usato come nome proprio." "I suoi risultati furono annullati e fu spogliata della medaglia d'argento." È stato definito da molti il più grande shoot wrestler di sempre. La mascella superiore si estende alla metà degli occhi. Sono stati ampiamente riportati dai media nazionali nel Regno Unito e negli Stati Uniti. "Questo tipo di leggende ha ispirato film come ""Alligator"" e ""Lake Placid""." Worth prepara gli studenti per il Baccalaureato internazionale o A-Levels. Gli ambienti interni si dispongono, come in altre ville venete, attorno al salone passante. "Al contrario di molti placodermi, questi animali erano pesci d'acqua dolce." White crebbe a Canton, sebbene si sia trasferito a Columbus, in Ohio, diverse volte. Alla moglie dedicò alcuni i sonetti. The Great Gatsby A sud del fiordo si trova la Base Aerea Thule. Podestà medievali di Milano Sul territorio di Casale sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti a differenti epoche. Patton è anche un pattinatore di figura, solitamente usa il suo nome di battesimo. Confucio era un letterato che si preoccupava dei tempi agitati in cui viveva. La nuova strada era collegata da diverse gallerie commerciali al parallelo corso Vittorio Emanuele. Sotto questa forma attaccherà nuovamente i Difensori, solo per essere nuovamente sconfitto. Fu quindi Ministro per gli affari regionali nei due governi Spadolini. Il loro numero può essere aumentato nei casi previsti dal Regolamento interno. A volte criticato per la troppa irruenza negli interventi. La sua designazione avviene mediante indicazioni convenzionali. Due anni dopo fu detronizzato e dovette trovare rifugio in Corasmia. Britannica presso la Serenissima Repubblica di Venezia; in occasione del suo soggiorno in Abano. Tutti e tre lavorarono come assistenti alla regia. Vi sono, inoltre, altri quattro boss, collocati alla fine di altrettante aree tematiche. "È stato istruito presso l'Aitchison College in Pakistan e nel Regno Unito." Di seguito, saranno elencati alcuni dei luoghi più rappresentativi. Possedevano un altare o una cappella dedicata al santo protettore e partecipavano alle processioni. È parlata, oltre che in Nepal, in India e nel Bhutan meridionale. Ancora oggi questi due antenati sono presenti nei racconti e nella genealogia del gruppo. "Tra i medicinali più rappresentativi dell'azienda figura l'aspirina, uno dei farmaci più diffusi." Storia della telefonia in Italia Tod conserva testimonianze che datano alla V dinastia. Miyu adora cucinare, soprattutto i dolci, uscire con gli amici e leggere libri classici. Si crea così un miscuglio tra realtà e invenzione. Altri frammenti sono comparsi sul mercato di volta in volta. Oltre ai già citati effetti negativi che i loro incantesimi infliggono. Essa le conferisce il potere di prevedere il futuro e viaggiare nel passato. Enrico chiese aiuto a Ludovico il Bavaro. Choi Yoon-yeol "Carlos si iscrisse alla Facoltà di Filosofia e lettere della ""Universidad de Murcia""." Fu uno dei promotori e sostenitore della creazione del Tribunale rivoluzionario. Fu festa anche per la al ritorno in massima serie dopo un anno. Segue e prepara personalmente gli allievi della scuola di musica di Poggio Moiano. Accade il contrario se la componente di minor massa successivamente diviene la stella dominante. Alla parete è appeso un Cristo gotico. "Collabora come critico musicale per ""Repubblica"" e sulla pagina culturale per ""La Stampa""." Successivamente si sposa con Edvige Carli dalla quale avrà un figlio: Ferdinando. Entrambi sono necessari. Ammirava Händel e lo imitava nelle sue composizioni musicali. "Alcune copertine e immagini erano dei veri capolavori d'arte." Il palazzo, con la sua mole cubica, presenta ancora ampi tratti di muratura originale. "Prima di dirigere ""Jackie"", aveva diretto solo film con protagonisti maschili piuttosto che femminili." "L'impianto si compone di bue binari passanti più un tronchino corto a lato Saronno." Nel primo Quattrocento Alamanno Adimari fu vescovo di Firenze e in seguito cardinale. Disputa le partite interne nella Graf-Stauffenberg-Halle. È proprio in uno di questi avvallamenti che ha sede lo stagno di Peschiera. Le sue condizioni sono molto gravi ma mentre Willie gli parla, Skip si risveglia. Le mangrovie ricoprono lunghi tratti della costa, nonché le sponde dei fiumi. Dopo poco, Olga venne sfidata da Solid Snake. Di questa visita ad Auschwitz però non si hanno hanno riscontri oggettivi. Alex Franklin Venne usata anche da Cristoforo Colombo. Il codice sorgente è comunque liberamente accessibile. Poco distante si accede alla nota piazza dei Miracoli, con la sua torre pendente. Milano Due era invece cablata con cavo coassiale multicanale. Le sue principali responsabilità erano i rapporti commerciali e occasionalmente gli affari esteri. Chaplin e Campbell ebbero numerosi imitatori. Il testo poetico, in particolare, si genera per conversione ed espansione di altri testi. "Partecipa debolmente all'extrarotazione del braccio." È conservato presso il Norton Simon Museum di Pasadena. Nata a Ferrara, attualmente vive a Roma. La vince il titolo per la terza volta battendo la in finale. Alcuni sono implementati completamente, altri solo parzialmente. Ai suoi piedi, a est, si è formato un duomo di lava. Nel primo mezzo secolo di vita disputa esclusivamente campionati regionali. "Una Corte d'onore e di disciplina funge da organo giurisdizionale interno." Le prime date ci furono in Argentina assieme ad Enrico Caruso. La notizia si è poi rivelata falsa. La maggior parte del ponte è un viadotto a basso livello. Fu modificata sotto gli austriaci e utilizzata come fortilizio sino alla seconda guerra mondiale. Lungo le rive del fiume Tronto è possibile svolgere la pesca. "È l'organizzazione leader in Europa per le valutazioni qualitative." "La variante ""Summer Chocolate"" ha delle foglie rosso scuro con fiori rosa pallido." "Dopo aver sposato la figlia d'editore Stein di Norimberga, divenne proprietario dell'azienda del suocero." Il free jazz celebrò la rottura totale da ogni struttura, melodica, armonica e ritmica. Trash People è stato anche presentato a Piazza del Popolo a Roma. "Un controesempio di uguaglianza sociale è stata ritenuta la disuguaglianza sociale dell'Europa medievale." Sono stati coinvolti quindici cittadini albanesi, due di questi assunti a tempo indeterminato. Probabilmente il tondo era precedentemente di proprietà dei marchesi Durazzo Spinola di Genova. "Nella prima trasmissione italiana, non è stato rispettato l'ordine cronologico originale degli episodi." La diocesi comprende la parte occidentale del Senegal. Qui convertì al Cristianesimo i suoi abitanti pagani. Nella terza stagione Burke lascia la polizia per diventare agente segreto. Fu infine messo fuorilegge a causa dei numerosi omicidi. Il direttore è ancora Elio Zorzi. "Si dedica poi al documentario e in particolare al ""mondo movie""." Sono utilizzate per definire livelli tassonomici anche molto elevati. La principale società calcistica di Libertad è il Ferrocarril Midland. "La cappella del maniero era posizionata sopra l'entrata, al primo piano." "La canzone trae ispirazione da ""Orpheus"" di David Sylvian." "L'origine toponomastica è controversa." Ho scritto il nome della società e la data di fondazione sulla sezione bianca. Le due sottospecie si differenziano per la lunghezza delle ali e del becco. Bruciavano carbone fossile e guidavano una elica a sei pale di di diametro. Non manca una chiesa con forme avveniristiche. Un veicolo militare provoca un maxi incidente in autostrada, nel quale muore un soldato. Ordinariamente si posa sul terreno, talora anche sui cespugli. Tra i suoi allievi ebbe Guo Xi. Vi si tiene, annualmente, la Festa del Corpus Domini. La storia è pressoché totalmente narrata in prima persona dai vari personaggi. Oggi è diviso in appartamenti condominiali. In questo emisfero infatti essa potrà essere osservata solo a partire dalle regioni tropicali. "La stessa Lisa ne ha inoltre inciso una versione in lingua spagnola intitolata ""Siempre""." Alcuni materiali come gli ex voto sono conservati presso il museo Paludi di Celano. Sua moglie è in coma e morirà qualche mese dopo. Ad oggi sostengono un gemellaggio rinnovato con la Curva Nord di Locorotondo. Si tratta del primo capitolo della saga ad essere sviluppato dalla Gaming Minds Studios. Oltre una certa distanza, però, si suppone che diventi rapidamente insignificante. Verosimilmente, Gerace non era il solo centro abitato. Ivi lavorò al fianco di Martino Altomonte, Gaetano Fanti e Carlo Carlone. Il fantasma fu visto anche nella camera da letto in cui venne imprigionata. Inizialmente oltre cinquecento attori bambini vennero esaminati per la parte di Newt. "Il comune è attraversato da l'Erdre e l'Isac." Si svolge in settembre. Sposato con Carolyn, Coburn ha tre figlie, una delle quali è una nota soprano. Più precisamente, si usa per le mongolfiere, i paracadute, i palloni. A ogni distribuzione condizionata è associato un valore atteso condizionato e una varianza condizionata. "Raffinato collezionista d'arte, fu presidente a Londra del Burlington Fine Arts Club." Ramses salì al trono in circostanze drammatiche. "Ha ricoperto posizioni dirigenziali al Ministero dell'interno." È retta dal vescovo Simone Giusti. Successivamente la torre passò di proprietà alla famiglia Crotta. Empire Records La validità di un sillogismo non dipende dalla verità delle affermazioni che lo compongono. La parte principale è interpretata da Emma Roberts. Tutte le tracce sono state scritte da Stuart Murdoch. Gli occhi erano posizionati verso la parte anteriore. Kelvin Cato "Può essere tradotta ""così è"", ""così sia"", ""in verità""." "Egli aveva tutte le qualità dell'uomo di Stato: paziente, geniale, raffinato e pratico." "Sempre secondo l'accusa i Termini avrebbero ripagato l'aiuto con grossi finanziamenti economici." La lingua è parlata anche in Kazakistan. La messa a fuoco automatica è veloce e precisa su entrambi gli obiettivi. Nelle elezioni cantonali non riesce a vincere in nessun cantone della Federazione. Brother Louie Lo scontro lo cambiò, facendolo convertire al bene. Chiesa di San Domenico "La ""Hansa"" era governata da un unico timone." Trovò nuovo tag team partner in Heidenreich e Christy Hemme come manager. Nessuno di loro diede però la disponibilità al progetto. Fa parte del General Evolution Research Group e del Club of Budapest. Corradino si sente tradito e medita vendetta. Anche i rami di mangrovia erano importanti. Era il Fratello maggiore di Filippo Tumiati. I quaternioni unitari formano un gruppo moltiplicativo rispetto al prodotto. "Il suo interesse per il golf era ben noto all'interno e all'esterno del paese." Si trova nel territorio della repubblica autonoma russa della Sacha-Jacuzia. "Contiene anche due tracce inedite da studio, ""Love Is a Battlefield"" e ""Lipstick Lies""." San Gallo è anche il centro della rete celere di San Gallo. "Inizialmente la piazza era conosciuta come piazza ""Y""." I fiori sono di colore bianco-rosato, con una macchia apicale porpora. Miss Romania in the World Rovereto fa da sempre parte del territorio cremasco. "La fossa Farallon entrò allora a far parte della faglia di Sant'Andrea." Ripetutamente fece arrivare dal governo centrale molto materiale di supporto. Sakura Sake "Watteau creò la pittura delle ""fête galante"" come compromesso tra due unità." Enrique Palos Può anche gettarsi da qualunque altezza, solo toccare i nemici è letale. I coniugi possono modificare o escludere tale diritto mediante contratto concluso per atto pubblico”. La serie ha ricevuto recensioni generalmente positive dalla sua uscita. Altri resti di dubbia attribuzione sono stati ritrovati in Francia e in Madagascar. I gruppi sono territoriali e avvisano con segnali vocali i conspecifici della propria presenza. La zona è servita dalla parrocchia San Francesco. Un infermiere di passaggio soccorse i due e chiamò i soccorsi. Otto Meyer Lo stile è altresì simile a quello delle amber ale. Vi furono numerosi ritrovamenti archeologici, di epoca preistorica ma soprattutto romana. Il direttore attualmente in carica è Stephanie Grisham. A Montparnasse, nell’autunno, incontra Amedeo Modigliani del quale diventa amico. A questo punto il protagonista perde la ragione. La barba, le orecchie e la punta del naso sono mancanti. "Intanto lo sceriffo Metzger si occupa delle indagini sull'investigatore morto." "È considerato uno dei ""fedelissimi"" dell'ex presidente del Consiglio Romano Prodi." "Altri obiettivi inclusero la sede del ""New York Times""." La stazione è dotata di tre banchine centrali a isola con sei binari. "Nei pressi del paese è presente un importante sito d'arrampicata." Negli anni seguenti Judy continuò a mietere successi nella commedia musicale. "Altre riviste simili sono ""Cream"" e ""Pure Pure""." In medicina è stato usato come lassativo. È collegato tramite un canale al piccolo bacino Fetida. Lo stesso Neil Howe ha sottolineato come Bannon abbia adottato la sua teoria. Il nome si riferisce al patriota tirolese Andreas Hofer. Ha paura che il suocero possa scoprire che non vogliono sposare le figlie. Comparve in occidente attorno al X secolo a forma di cono. È membro del Consiglio di Amministrazione di Apple Inc. Rivadavia e a ovest da Av. La scala è strutturata su sei livelli o gradi, espressi in numeri romani. È endemica dello stato di Amazonas in Brasile. "In quella posizione venne inizialmente collocata la ""Giuditta"" in bronzo di Donatello." La Valle del Piave può essere suddivisa in tre distinti segmenti. Qui, oltre alla pittura, si dedica alla viticoltura e alla produzione di vino. Doug Thomas Fu membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione. "Seguiranno ""Macchine in amore"" e ""La valigia di carne"" sempre di Giulio Base." Le Grain de sable "Chat, all'età di undici anni, fu campione di Francia di Kickboxing." Il resto del capitolo è imbarcato su vascelli e incrociatori della Flotta Capitolare. Viene spesso utilizzato per produrre bromo puro facendolo reagire con cloro gassoso. Successivamente fu trasformata in casa privata. Ha una capienza complessiva di posti, seppure solo la metà a sedere. "Seguono i tre romanzi generazionali raccolti in ""Partners"" e in seguito riproposti singolarmente." Era dunque membro della dinastia Ezzonide. "L'album utilizza dialoghi tra le canzoni per far proseguire la trama." Le osservazioni che erano state programmate tuttavia potrebbero non essere state eseguite. Dopo il mandato presidenziale Cipriani fu vice-presidente del Consiglio regionale del Lazio. Nella sparatoria morì anche lo stesso Nash. Per ogni film viene indicato il titolo italiano e titolo originale tra parentesi. Camerini, trattenuto da impegni di lavorazione a Roma, non era potuto venire. Era parente, più anziano, di Aristodemo di Nisa il Giovane. Questo territorio venne poi progressivamente ingrandito ed oggi costituisce la cosiddetta Nazione Navajo. Fu dunque un papa eretico? È una specie endemica di alcune aree molto limitate della Tanzania. Negli anni sessanta produce e dirige film di diverso genere. Dovrebbe essere liscia e cremosa senza separarsi in alcun modo. Solo poche settimane prima della messa in onda, è stato cambiato in quello definitivo. La novella narra di un ragazzo che lavora in una cava di rena rossa. Perfetto per i bambini e la vita in appartamento. La Provence. Tuttavia, la letteratura suggerisce che ci sono diverse caratteristiche di autentico apprendimento. Descrizioni di un Buddha onnisciente e onnipresente si riferiscono alla loro natura definitiva. Subito dopo la morte Colle dedicò annualmente una celebrazione alla memoria di Alberto. I cardinali pubblicati furono Maffeo Gherardo e Federico Sanseverino. Studiò a Eton e Christ Church di Oxford. Kitty Gordon Il personaggio del gigante mongolo interpretato da Ozawa era stato ideato da Karl Gotch. "Agli ebrei viene negato l'altare per i riti sacrificali." Diplomato Isef, è docente di educazione fisica. Recentemente la sua location era diventata il Monastero di San Nicolò. Nomi alternativi per il movimento vengono usati spesso. Esso domina in maniera imponente il sottostante abitato di Andreis. Il servizio passeggeri fu garantito da materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato. Queste riunioni possono avvenire in qualsiasi luogo. Da ciascun lato aggettano quattro cappelle a pianta semicircolare. Il ruolo dei Cacciatori è molto antico. Monroe fu una figura di notevole importanza nella storia culturale di Memphis. N. Tolstoj, diretto da Tatiana Pavlova. "In Nuova Guinea e nelle Molucche l'equipaggio della nave compì importanti studi idrografici." Anche tale modello nacque utilizzando le conoscenze della Darracq. Nel X secolo visse il vescovo san Pietro. Il film è stato girato negli studi del Centro sperimentale di cinematografia. Nello stesso anno furono costruiti i due altari oggi visibili. In linea di massima è possibile scalare il monte. Spesso il termine indica un qualsiasi componimento lirico. Sua madre è canadese e suo padre è nativo delle Bermuda. "Non c'è corrente nel lago." In seguito al torneo di Seul ottiene un terzo turno. Il contributo piemontese alla vittoria alleata fu notevole. Gli individui maschi rimangono ancora sconosciuti. "Luigi visse soltanto pochi mesi, vittima dell'alta mortalità infantile dell'epoca." È anche produttrice di cortometraggi. Studiò legge ed avviò un fiorente studio di avvocato a Milano. Jimmie Taylor La società si occupa della produzione di film su scala mondiale. "Il titolo originale avrebbe dovuto essere ""Exchange Love""." Ogni concerto presenta variazioni rispetto alla scaletta base. "L'aereo era atterrato su un piccolo lago ghiacciato, nel nord della Groenlandia." "Si trova comunemente nelle feci dell'uomo e di molti animali." Sim Jae-won Tutto il paese festeggia con canti e balli... Non mancavano espressioni volgari e popolari. Prima di essere eletta, Lika Roman lavorava come parrucchiera e studiava pianoforte. Pagina dei risultati Rappresenta una riga di pixel. La specie è nota per avere un canto inconfondibile. "L'intervento della polizia, con grande spiegamento di forze, interruppe le trasmissioni." "Dopo eventuali comunicazioni, ""Unità in libertà!" Da allora, ritornarono a Blue Valley. Di conseguenza vennero avanzate ipotesi alternative. Il monastero organizza molte conferenze e corsi per diffondere la cultura tradizionale cinese. "Compare anche l'industria casearia." Un problema molto difficile da risolvere! Successivamente militò nel Partito Socialista Unitario. Smith scelse comunque di restare in Zimbabwe per ritirarsi a vita privata. "L'amministrazione comunale ha sede nello storico palazzo Comi." "Attualmente insegna canto alla ""Manhattan School of Music""." "Espose anche sette dei suoi quadri a soggetto bretone al ""Salon"" degli indipendenti." Negli anni ottanta, è stato avviato un processo di standardizzazione per il revolver. Ella crebbe instaurando uno stretto legame con le sorelle Teresa e Luisa. I meccanismi biochimici della necrosi variano con diversi stimoli nocivi. È previsto un ampliamento che la porterà fino ad Eilat e ad Arad. Lascia non pubblicata una seconda raccolta di poesie e un romanzo incompiuto. Le probabilità negative non hanno significato fisico. Il fine della comunità è il miglioramento collettivo. Il capoluogo di contea è Milwaukee. Contemporaneamente lavora come arrangiatore per la Rai in diversi programmi. Diverse canzoni popolari parlano delle sue gesta. La città diventò molto importante e dominava un territorio molto ampio. "Contrariamente a quest'ultimo, però, l'organizzazione Giovane Germania preparava davvero un rivolgimento politico." Ave, Cesare! Il film rappresenta una storia alternativa a quella narrata dalla serie animata Eureka Seven. "L'anno successivo pubblicò un libro, ""Forbidden Fruit"", dove rivelava i dettagli della loro relazione." "Crebbe alla corte del cardinale Luigi d'Este." Come loro vassalli agirono inizialmente i Samanidi. I pavimenti di questi spazi sono costituiti da mosaici con disegni geometrici e floreali. "Parallel Trouble Adventure""." "Nel nuovo millennio Bill Murray diventa un attore molto richiesto nell'ambito del cinema d'autore." Il capoluogo Lincoln è posto nel settore centro-occidentale. Persone di nome August La prima riunione non diede risultati apprezzabili. Quando tutte le luci sono spente, la gara può cominciare. È meno reattivo del suo analogo chimico, il carbonio. La versione è quella originale da studio, ma è montata su scene live. La datazione è stata fatta in base alla tecnica di costruzione. Inoltre scopre che il padre è candidato a diventare il nuovo Primo Ministro. I loro ultimi album furono pubblicati per la Victory Records. "Il significato del nome della località in lingua nahuatl è ""luogo della piccola spiaggia""." Qui ebbero come manager Diamond Dallas Page. Nello stesso periodo gravissimi fatti di sangue accadono a spese di Sendero Luminoso. "Nella puntata di ""SmackDown!" "Il nome significa ""nuova Amsterdam""." "Due giorni dopo, i novelli sposi fecero il loro ""ingresso trionfale"" a Torino." Ai margini della strada di accesso sono collocate alcune opere militari. Nella relativa graduatoria, il team raggiunse la seconda posizione. Nello stesso anno partecipò al Campionato Europeo Velocità classificandosi al secondo posto stagionale. Esegue in media otto concerti a stagione a New York City e anche tournée. Tra aprile e maggio venne sottoposta a dei brevi lavori nel cantiere di Rosyth. Ha giocato come trequartista. È un flusso così veloce a cui è impossibile sfuggire. Bambini e Natura. Mentre sono distratti qualcuno ruba la macchina ai quattro amici. Prende il nome dalla montagna più significativa del gruppo, il Monte Chaberton. El Misti ha tre crateri concentrici. Si qualifica nel concorso individuale e alla trave, posizionandosi settima in entrambe le categorie. La clip finisce con la cantante che si getta da un palazzo. I suoi idoli sono sempre stati Steffi Graf e Monica Seles. "Ma la permanenza con i Sister of Mercy durerà l'arco di un anno." Molte sono le scene girate in chroma key. La caduta è sia reale che metaforica. Frequentò il Marlborough College. "Lo stesso anno lavora con Petula Clark nel musical ""Someone Like You""." "Il dipinto, che avrebbe dovuto rappresentare una ""Deposizione"", non fu però mai completato." Sverna sulle coste Pacifiche del Sudamerica e sulle coste Atlantiche africane. Per ottenere ferro metallico è necessario procedere ad una riduzione chimica dei suoi minerali. Trasporta l’uva relativa tra Cascina e Ripafratta dopo averla fatta caricare su alcuni carri. I suoi primi maestri furono gli stessi genitori: Amos Bronson Alcott e Abby May. Anna adempì ai suoi doveri. "Infine vedono esplodere il relitto del ""Poseidon"" in lontananza." "L'interno è costituito da tre navate." Bravo nei colpi di testa e nella marcatura. La critica gli rimproverò una certa fissità e freddezza interpretativa. Sono pesci dal corpo allungato e occhi grandi, profilo dorsale orizzontale e ventre convesso. Invoca perciò la Madonna che lo salvi da quel pericolo. "L'economia della città si basa sul turismo, commercio, agricoltura, pesca e artigianato." Una tranquilla città viene attaccata da dei mostri, la cui provenienza è sconosciuta. La Compagnia ferroviaria del Gottardo, fa causa agli eredi, portandoli alla rovina finanziaria. Il modello era offerto in versione berlina quattro porte e cabriolet due porte. Stephen fa ben poco per scagionarlo. Gli anni trascorsi a Napoli furono decisivi per la sua formazione. La situazione è destinata però a mutare rapidamente. "Nel corso dell'anno accademico la Biblioteca sede di Bolzano rimane aperta fino a mezzanotte." Enrico Paulucci. Vi è grande varietà nel materiale musicale, in parte condiviso da soli e tutti. I produttori inizialmente rimasero insoddisfatti della lentezza della lavorazione. Il monitoraggio della glicemia è un momento cruciale per una buona gestione del diabete. Una sera la induce ad entrare nel suo appartamento e la costringe a bere. Questo appare evidente dal modo in cui le finestre coincidono con gli spazi interni. "La formazione viene completata con l'aggiunta al basso di Matt Kean." Ma in quali parti della scala avviene questa compressione? Amministratore delegato e direttore generale fu nominato Ugo Braga. Il monastero è indicato come un locale esempio armeno di architettura orientale. Jaroslav Hlinka "Visse tempi turbolenti data l'entrata nella Prima guerra mondiale degli Stati Uniti." Gli antagonisti principali sono la Madre. "Dopo la fine della Grande Guerra entrambe le società ripresero l'attività." "La Seconda guerra mondiale interruppe l'attività agonistica." Interpreti analoghi alla Z-machine sono stati sviluppati anche per le macchine moderne. "L'architettura dei palazzi che si affacciano sulla Leipziger Straße non è uniforme." "Mentre Viviana Antonini conduceva la rubrica ""Teneri e feroci"", dedicata al mondo animale." Giovanni Battista Visconti Successivamente un incrociatore tedesco urtò due mine, affondando mentre rientrava in porto. Eseguivano anche attacchi simulati su villaggi e poderi del Nuovo Messico. "Il film è la prima di due film reunion de ""La famiglia Bradford""." Verrà di nuovo fermato da Spidey ma non definitivamente. "Film definito come fra i più assurdi e deliranti fra quelli prodotti all'epoca." Regina, con il ritorno delle ragazze, rompe con Luca. I detentori del Giappone si confermarono sul gradino più alto del podio. "Era probabile l'esistenza di un ponte che servisse ad attraversare il Tartaro-Canalbianco." "Mario Purificato lo iscrive all'Accademia di Brera dove frequenta i corsi di nudo." Porta inoltre testine di putti e di angeli. "In aggiunta hanno lavorato alla serie della Marvel ""Annihilation: Nova""." "È comparso anche nella serie televisiva ""Dexter"", nel ruolo di Santos Jimenez." Per gli interrogatori gli internati venivano trasferiti nella Villa Triste di Trieste. James Foster "La sceneggiatura, presentata per la registrazione al copyright, portava il titolo ""Mysterious Logan""." Cristallizza nel sistema Monoclino. Decidono che la ragazza potrà rimanere con loro, per proteggerla dalla regina. Dopotutto ciò avrebbe potuto essere previsto. La chiesa di San Valentino conserva un pregevole organo monumentale. Ogni Corpo adottò inizialmente una sigla identificativa e un sistema proprio di numerazione. Poco dopo ha vinto il Concurso Internacional de Extremadura. Furono danneggiati anche edifici vicini. Nonostante l’assurdità della precoce proposta, Emma dovette ricredersi dopo nemmeno un anno. Nel Nord Europa, tuttavia, tali artisti, e un tale pubblico, si potevano difficilmente trovare. Il video è stato poi mostrato sul sito ufficiale del gruppo quattro giorni dopo. Difensore centrale, può giocare anche come mediano. "L'album, come il precedente, contiene anche testi in inglese." Fu sindaco di Cavezzo e vicepresidente della Provincia di Modena. Si nure di parti vegetali verdi, più raramente di semi. Dave Johnson In queste zone il monastero ebbe anche il giuspatronato su molte chiese. "All'interno di una femmina catturata furono trovati due embrioni." Grazie a Mr. "È la prima serie a far parte del progetto del canale tvN ""Oh!" È sepolto nel cimitero di Casalpusterlengo, presso Lodi, accanto alla moglie Giuseppina Ferri. La finale fu una riedizione delle due precedenti, entrambe vinte dai Giants. "L'anno dopo tornò ad Aix per iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza." Questo rifiuto rese più tesi i rapporti in seno alla federazione. Durante il corso degli anni ha subito diversi restauri sia interni che esterni. "I cilindri erano in acciaio, con camicia d'acqua in lamiera saldata." "Si diploma in Scienze politiche all'Istituto di alti studi internazionali dell'Università di Ginevra." Per un certo periodo fu parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena in Roma. Si respira una eco di certe posizioni di Spinoza. "Un museo, presso l'edificio religioso ricorda il passato della località." "Ha pubblicato libri e saggi prevalentemente nel campo dell'economia del lavoro." Il duo ha composto e cantato numerose canzoni sul nazionalismo bianco e su Hitler. La facciata non è priva di una certa monumentalità. "Ha cantato anche le sigle del recente ""Full Metal Panic!" La squadra indaga sulla sua morte. "È sposato con Mirella De Rossi, anch'essa truccatrice." Allora ruba davvero del denaro e fugge con la moglie. "Non esiste un evento biologico che ne marchi il passaggio con l'eone successivo, l'Archeano." Oltre alle esecuzioni statali, a San Quentin sono state eseguite tre esecuzioni federali. Artale Alagona Il termine proviene appunto dalla terminologia marinaresca entrobordo con cui viene accoppiato il motore. È in fase di progettazione il prolungamento della linea oltre il capolinea di Eldorado. Le aree in cui è divisa ogni sezione possono essere esplorate in qualsiasi ordine. Duse Teatro, insieme al Teatro allo Scalo di Roma. Qualche istante dopo, viene preso da alcune ragazze del Palm Woods. Le condanne divennero così definitive. "Un colonnello dell'esercito americano nonché il leader della Super Adventure Team." Prima di morire, si era unito al Centro del Bahrein per i Diritti Umani. "Ha uno di quegli stili particolari che un uomo può avere solo dalla nascita.""." Questo dato indica il massimo livello di suono riproducibile fedelmente. Alcune scene furono girate a Prescott, in Arizona. Alla seconda esibizione, Keith Moon suonò la batteria. Per questo nessuno di noi deve abbandonare il suo posto. Arthur Pierson Qui mostrò integrità e abilità nella amministrazione finanziaria. "Qui di seguito viene fornita la lista degli oggetti presenti all'interno di un labirinto." Il distretto comprende la parte nord-occidentale della provincia di Foggia. Gente comune. "Nel resto dell'anno si sposta sull'Isola del Nord presso estuari e porti." In seguito trovano il bottone con i corpi dei bambini. È un composto miscibile in acqua e con proprietà debolmente basiche. A questi risultati bisogna aggiungere il terzo posto raggiunto in Fiba EuroCup. "Ha scritto il volume ""Regole editoriali, tipografiche e redazionali""." "Questa specie è endemica dell'isola di Socotra, nello Yemen." Carlo ha ancora tempo per gli ultimi battibecchi con Adriana e con Giulio. Nel secondo turno sono confluite nel torneo le squadre eliminate dalla Champions League. Si tratta di un prenome non largamente diffuso. Altri riconoscimenti includono il premio della giuria e quello del pubblico. Confluirono poi nel teatro degli interludi. San Francesco è raffigurato al centro, esile e immerso nella natura. Per raggirare Paperino, i tre piccoli paperi fingono di piangere. Dion Wright Venne richiamato e amnistiato da Napoleone Bonaparte durante il Consolato. Infine si ferma, soddisfatto. "Dietro ancora vi era un'altra direzione del tiro, più bassa del torrione." Inizialmente i rifugiati vivevano in tendopoli. Brown, rintracciato Cathcart, lo uccide dopo averlo fatto confessare. Talvolta lo si ricopre con del pangrattato prima di passarlo al forno. Il film ha incassato negli Stati Uniti. Tuttavia, emerse che la canna accorciata causava una combustione incompleta della carica propellente. Oltre al polacco, parla fluentemente inglese. Albertino ha pubblicato quattro libri. Ha una tiratura complessiva per il primo mese di lancio di di copie. In carcere conobbe Totò Riina, compagno di cella per otto mesi. Due stagioni dopo firma per la Marca Futsal con cui conclude la carriera. Come mastice si intende generalmente una colla che fa presa su superfici ruvide. Iniziò a studiare il violino col padre. "È nel direttivo nazionale dell'associazione Nessuno tocchi Caino." Probabilmente per tale motivi la federazione neozelandese non riconobbe queste partite come test-match ufficiali. Combatté nella seconda guerra mondiale e partecipò alla Resistenza francese. Il suo piano però fallisce e, per vendicarsi, decide di uccidere il rivale. Il film fu prodotto dalla Life Photo Film Corp. "Nel libro l'autore espone le basi dell'agricoltura naturale." Gommarosa osserva il Duca Noce scappare, suppone sia stato lui. "La Rayder in totale comparirà sette volte sulla copertina di ""Vogue Italia""." Abbandonata precipitosamente la Giamaica, bisognava però recuperare la situazione. Questa volta ricevette una risposta migliore e sei altri professori lo seguirono. In quella occasione fu benedetta anche la campana. "La prima hit da classifica è ""Why""." In quel campionato collezionò altre cinque presenze. "Si è laureato all'Università di Belgrado, dove ha studiato alla Facoltà di Architettura." Dopodiché Rufy si sveglia, e ai pirati viene preparato un banchetto. Completamente ricostruita nel Quattrocento, possiede una grande abside opera di Biagio Rossetti. La diocesi comprende lo stato messicano di Tlaxcala. Si nutre di foglie, arbusti, germogli e frutti caduti dagli alberi. Si giocava annualmente a Pechino in Cina. Nelle roulotte di ultima generazione si è iniziato a utilizzare alimentatori switching. Il lago è popolato in prevalenza da trota fario. Tornato a Nazaret, Gesù cresceva giovane e forte, sottomesso ai genitori. "Gli anni di piombo ebbero poi termine all'inizio degli anni ottanta." "Il film è basato sul ""Decameron"" di Giovanni Boccaccio." Secondo la leggenda, questo arrivo è accaduto a Gortina. "Vengono esclusivamente distribuite tramite il ""Direct Market""." "La stazione di sport invernali d'Auron è situata sul territorio del comune." Giuseppe Palumbo Il suo colore giallo è dovuto alla presenza di zafferano. La coppia si separò ma non divorziò mai. Suo padre era una mercante di sigari locale. La resistenza si sviluppa velocemente sia in vitro sia in vivo. Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale Siculo per la Regione Siciliana. Il film dunque presenta quella che può essere definita come inquadratura centrifuga. Nello spessore delle mura è ricavato un pozzo. È inoltre un eccellente rigorista. In America il film è uscito solo in formato direct-to-video. A ogni inizio partita ha quattro vite; terminate tutte, finisce il gioco. Del brano esiste anche una versione acustica. I Doyle scopriranno presto che qualcosa si nasconde vicino alla loro nuova casa. Nel diritto svizzero è la partecipazione agli acquisti che è il regime legale. In difficoltà finanziarie, decide di affittare i locali alle produzioni hard. Il suo nome deriva da quello di una sirena della mitologia greca. Combatté nella zona del Monte Altissimo, distinguendosi subito per le audaci imprese di ricognizione. Rachel indossava un giubbetto fluorescente, rosso. Durante la sua permanenza a Roma, fu molto attivo nella vita culturale. Tuttavia si fa strada il presagio di una nuova sconfitta. "In architettura l'intersecarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce." Il sistema di trasmissione è integralmente quello originale elettrico. La torre è congiunta alla chiesa da un passaggio costruito in epoca successiva. Ha suonato in tutta Europa e negli Stati Uniti, in orchestra e come solista. Dimitrij Fëdorovič Ustinov era nato in una famiglia operaia di Samara. Il bandito promette di proteggerla. Gli studi del giovane Zurlo si svolsero a Napoli negli ambienti culturali crociani. Era annesso ad un ospedale per gli appestati, poi scomparso. Amministrativamente fa parte del comune di Favignana. Il territorio di entrambi era contraddistinto da continue enclave con altri stati principeschi indiani. Il forte originario era costituito da un fossato e da un terrapieno. Di qui al debutto ufficioso il passo fu breve. In Germania ha vinto diversi titoli nazionali giovanili. "Ricoprì l'incarico di cancelliere del Ducato di Mantova." I suoi colori sociali sono storicamente il bianco ed il celeste. Risiede a Milano e lavora in una società di servizi ambientali. Da un punto di vista energetico, il paese è alimentato prevalentemente a gas. Ogni anno il Club Nautico organizza manifestazioni sportive come: regate, tornei e meeting. La guerra durò quattro anni. Gli abiti sono da equitazione. Le altre finestre sono architravate al piano terra e ad arco al piano nobile. "Dopo la terza stagione di ""Provaci ancora prof!" Non sono mai stato così entusiasta di un disco. Un disco musicale contenente i brani è stato poi distribuito sul mercato. "La Sinfonia in tre movimenti è stata più volte definita come ""Sinfonia di guerra""." "Da allora l'edificio ospitò il granaio pubblico, che conteneva tutte le derrate alimentari." Questi dischi includevano materiale dal vivo e brani incisi in studio. "L'imperatore Antonino Pio, per ascoltarla, la invitò nel suo palazzo." La sua salute continuò a essere minata dai dolori articolari e dai reumatismi. Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro Il nome si riferisce al colore delle uniformi degli aviatori. "L'architetto del tempio fu lo stesso imperatore Adriano." Il modo in cui ciò viene fatto varia da luogo a luogo. "Successivamente, si agisce sulla ghiera rotante fino ad ottenere l'effetto desiderato." In seguito, ha studiato presso la Manhattan School of Music. In seno a tale organizzazione il ricorso alla violenza, anche sommaria, era comune. "Oltre all'attività di piccolo attore, Mason si dedica anche a quella di doppiatore." Una nuova stazione fu ricostruita poco dopo e poi ammodernata a più riprese. "Viene anche tradotta come ""anima"" o ""ego""." In seguito, quando Obama divenne Presidente nominò la funzionaria Ellen Moran direttore delle comunicazioni. Sul luogo del martirio fu eretta una cappella. Però ci sono anche svantaggi. Il modello era posizionato al top della gamma Chevrolet. "È un affluente dell'Ill." Preferisce giocare da playmaker, malgrado nelle Nazionali giovanili abbia ricoperto il ruolo di guardia. "È figlio dell'ex sottosegretario e deputato socialista Antonio Caldoro." Il programma delle gare è rimasto invariato rispetto alla precedente edizione. "Fu scelto dalla band come secondo b-side per il singolo ""Jeremy""." In seguito visse sempre a Berlino. Tornò poi in patria, per giocare nel Sarajevo. Negli adulti la pinna caudale è gialla. Tracce di diversi graffiti testimoniano la devozione dei fedeli alle immagini sacre. È patrono della città marchigiana di San Ginesio. "Il titolo di quel brano però era ""Day De Light""." "All'interno si trova, tra l'altro, un orologio astronomico copernicano." Lo stato conservativo non è ottimale. In seguito ricevette il diaconato. Le ali hanno la costa estesa fino alla terminazione della media. I tifosi dei Browns reagirono con rabbia alla notizia. Con gli amaranto ha giocato in tutte le categorie, dai Giovanissimi alla Primavera. Spesso negli orologi è specificato il numero di rubini impiegati come indice di qualità. Una parte della popolazione migrò probabilmente verso est e le pianure del Gange. Molti asolani presero parte alle Guerre Risorgimentali. In un caso è stato anche condannato per falsa testimonianza. Nel Regno Unito è commercializzata con il nome Vauxhall Viva. "È coordinatrice del progetto di ricerca ""Mappe Urbane"", promosso dall'associazione ""Mappe Urbane""." I coni compaiono in autunno. In essa confluirono la Repubblica Anconitana e la Repubblica Tiberina. Altri indicatori possono essere i livelli elevati di anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili e ematuria. Al debutto realizza la prima rete. Peter Marshall Il villaggio è situato ad ovest del corso del fiume Zaan. "Ryu-jin era una concorrente dello show, ""Mix Nine""." La relazione della lunghezza è di tipo implicito, risolvibile per tentativi. Si cimenta anche nella sceneggiatura ideando storie spesso di ambientazioni storica. La struttura ancora oggi è esistente. Un singolo esemplare venne utilizzato in Estonia. Le gambe corte e tozze gli conferiscono una tipica andatura a papera quando cammina. Il campanile è di stile romanico sino alla cella campanaria. È stato accreditato anche con i nomi John Mallory e Jack Mitchum. Il brano include la partecipazione del rapper Kanye West. Il sito espositivo della manifestazione fu la Fiera Internazionale di Plovdiv. La società è quotata alla Borsa di Milano. "L'ex moglie in seguito scomparirà ad Auschwitz, insieme alla propria famiglia." "Giunge nella località lo sceriffo ""Daman"" con i suoi uomini e due imbarcazioni armate." La pavimentazione della carreggiata è realizzata in asfalto. Potevano essere utilizzati per raccogliere le tasse. Il libro inizia con il dirottamento di un aereo ad opera di Tender Branson. "Fa parte dei monumenti inseriti nella lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità." È dotato di notevole agilità al tavolo, accompagnata da un possente dritto offensivo. Fece il suo esordio nel Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest, prima prova della stagione. "È il primo film della trilogia ""Goal!" Questo spinse il giocatore a firmare per i Kansas City Royals. Le Bibbie nel Medioevo erano decorate con miniature che rappresentavano anche luoghi e personaggi. I vincitori sono indicati in grassetto, a seguito le opere in concorso. Circa mille furono i caduti inglesi, poco di meno i francesi. "Agli inizi di dicembre iniziò anche l'assedio di Groznyj." "È il quarto capitolo della saga horror ""Nightmare"", ideata e diretta da Wes Craven." Davis poi volle il trombonista J. J. Johnson, anche lui pioniere del genere. Albert Town Lo stemma compare al centro della bandiera della Repubblica Dominicana. David Abraham "Alle successive Paralimpiadi statunitensi di vinse la medaglia d'argento in slalom gigante." "Fu un convinto sostenitore dei diritti d'autore in Argentina, tuttavia morì povero e infermo." Non vive più di due anni. In Giappone giunge terzo. Alcuni volumi pubblicati sono destinati ai ragazzi. Altri quattro Spitfire vennero incontrati vicino a Gozo. Dopo questo sovrano il Canone Reale presenta due righe del tutto illeggibili. Vestibolo Puerta de Toledo Di piccole dimensioni, ospita un faro e gode di popolarità fra surfisti ed escursionisti. "Aveva come sottotitolo ""Un pellegrino a Roma""." Lucantonio assediò la città di Sisteron, la espugnò e uccise seimila Ugonotti. Successivamente divenne cancelliere ad Oxford. "Per ordinare i file da usare con ""comm"" si può usare il comando sort." "Il ""nastro"" era blu con una striscia rosa per lato." Tutti partecipano ad un unico carisma ma vissuto nello specifico della propria chiamata. Erano presenti varie consuetudini riguardanti età, nazionalità e nascita dei partecipanti per poter aderire. Van Dine, sono esplicitamente non polizieschi: da Edgar Lee Masters a Thornton Wilder. Il ha vinto il campionato per la sedicesima volta nella sua storia. Le reazioni allergiche includono rash cutanei, eritema multiforme, prurito, orticaria, angioedema. Milita nella Allsvenskan, la massima serie del calcio svedese. Di origine giudaica con accenni alle guerre romano-persiane. "Il pentathlon, con l'aggiunta di due prove, si trasformò in eptathlon." "L'artista rappresenta il Ponte giapponese che si era fatto costruire all'interno del giardino." "Invece dopo la caduta e la cacciata dll'Eden, l'uomo ne ha avuto bisogno." "Con la nazionale partecipa alle Olimpiadi di Atene, dove vince la medaglia d'argento." Antonio I Fu sepolto nel Cimitero nazionale di Martin. Dopo le loro morti la Samogizia sarebbe tornata ai Cavalieri Teutonici. Ancora oggi il raggiungimento della vetta non è considerato banale. Inoltre il nucleo della Halley è estremamente scuro. G. Wells, in cui gli invasori alieni atterrano vicino Woking. "Pirate Land è un'area a tema pirati." Deve quindi cancellare anche tutte le altre date che erano state fissate. Esistono poi differenze tra gli Stati europei nel dotarsi di una legislazione particolare. È richiesto un abbonamento PlayStation Plus. È il comune più orientale della provincia di Napoli. La ha vinto il campionato per la quattordicesima volta nella propria storia. Il teorema è una forma più forte della disuguaglianza di Bessel. Il farmaco viene venduto come composto racemo. Capoluogo del distretto è la città di Az-Zubayr. Il Libretto originale di Hans Muller è stato trasposto in Italiano da Mario Nordio. "L'esercito britannico conta ancora comandi di corpo d'armata per il controllo operativo delle forze." Predilige i terreni calcarei. Crediti come sceneggiatore, autore del soggetto o della storia originale. Da Naif si scende verso Postal e poi verso Lana. "Queste navi vengono appunto chiamate ""post-Panamax"" o ""super post-Panamax""." Assoldato da diversi mafiosi, viene incaricato di uccidere Ant-Man. Si ritrova il testo in parecchi manoscritti. Fortunatamente non sono loro a fare questo film, sono io. "Federico Guglielmo studiò storia presso la facoltà di filosofia dell'Università di Erlangen." Le canzoni guardano al futuro senza dimenticare però il passato e la tradizione Arbëresh. Lo sport nazionale è il calcio. "Anche il Nord America coloniale ebbe la diffusione di una propria ""gentry""." "Il giudice della corte richiese ai giurati di condannare l'imputata per omicidio volontario." Le riprese furono effettuate nel Nuovo Messico, a Las Vegas. Ben riesce a distruggerle tutte. Peter Karlsson Il complesso si trova sul confine fra la vecchia e la nuova città. È inserito in piccole distribuzioni linux. Al termine di questa prima fase fece rientro ad Alessandria. Inoltre le carte Sviluppo giocate vengono rimesse in fondo al mazzetto del colore corrispondente. "Fu molto attivo nel genere Spaghetti western, impersonando personaggi famosi come ""Clint Harrison""." "Fra i consumatori noti di ""pisco"" vi erano Orson Welles e John Wayne." Quanto sono prevedibili i messaggi emessi dalla sorgente? "Rudd's Ferry più tardi venne acquistata da un ricco proprietario terriero, David Robinson." Emanuele Marliani Sono attivi anche a Milano, alleati dei Morabito e dei Palamara. In tale specialità non ha mai raggiunto una finale in una competizione internazionale. Organizza, inoltre, regolarmente conferenze internazionali sul tema del dialogo tra musulmani e cristiani. Il massaggio thai è frutto di una lunga storia che sconfina nella leggenda. Gli angeli del Martini hanno una bellezza aristocratica. La tradizione vuole che alla solenne consacrazione seguì una festa da ballo. La signora McDermott ha studiato alla Manhattan School of Music. Nel tempo libero lavora come sceneggiatore e in qualche caso come aiuto regista. La principale attività degli ebrei di Tivoli era quella medica. Con questa la Comunità di Madrid conta con due Riserve della Biosfera. "Corrado Rustici produce anche il singolo successivo ""In un giorno qualunque""." Il comune fu unito a San Pellegrino Terme nel pieno della Prima guerra mondiale. Dopo Peter Pan, ha preso parte in molti altri ruoli, soprattutto televisivi. Uscì nelle sale a luglio. Importante è anche la collezione di grafiche, vestiti e strumenti musicali. Distretto di Pueblo Nuevo La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione. Ulteriori benefici potrebbero essere riscontrati a livello di una maggiore densità capillare e mitocondriale. Muore nello stesso anno a causa di un collasso cardiaco. Il disco è disponibile su musicassetta e compact disc. Infatti Kimba, secondo il film, morirà su questo monte Nella finale prevista nella puntata successiva la Legacy è intervenuta a match in corso. William Pitt il Giovane tentò di estendere il sistema, ma invano. La trasmissione era a quattro rapporti. Si nutrono perlopiù di grossi insetti notturni, come le falene. Le fibrille di due lamelle contigue formano tra loro un angolo ottuso. Espresse tesi fortemente autoritarie e conservatrici, anche in ambito educativo. "L'equipaggio era composto da sessantotto uomini di diverse nazionalità." "L'unico che si oppone ai fuorilegge è Padre John, che per questo viene ucciso." Jacques-Guillaume si formò nella bottega paterna. È diretta lateralmente e in avanti e si articola con la testa del omero. Incidente ferroviario di Foggia Sono previste un minor numero di parti e una camera di combustione notevolmente semplificata. Lo scudetto è stato conquistato dalla per la tredicesima volta nella sua storia. Nel lago vi sono molte isole galleggianti. Abbiamo provato Estrada. Avvolto dai suoi pensieri, si siede. Nei tempi antichi venivano trasportati principalmente legname, lana e sale. Il progetto iniziale, redatto dal Genio civile, era di stile neoclassico. Domenico Colella. Nella stagione successiva firmò per il team Cervélo. La canzone arriva anche in cima alle classifiche di parecchi paesi europei. La nuova impresa continuò ad espandersi considerevolmente negli anni Settanta e Ottanta. Il protagonista del film è un ragazzo orfano cresciuto in un tempio shaolin. Alla fine Mammoth fu sconfitto da Piombo. Ciascun gruppo occupa un proprio territorio, che viene strenuamente difeso dagli intrusi. La facciata fu realizzata su disegno di Natale Masuccio. Originario di Azzano San Paolo in provincia di Bergamo e nato a Seriate. La baia è famosa per le sue eccezionali alte maree. "L'album è stato registrato agli Island Studios di Londra." Il presbiterio a pianta triangolare composto da sei arcate. Questi colori vengono alternati come prima e seconda maglia. Il suo avversario è di solito il pubblico difensore Katherine Benson. "Aggiunte barocche sono invece le statue e gli stemmi dell'ordine benedettino olivetano." The Tick La regina Elisabetta è conosciuta per il suo amore della cultura. La posizione della villa romana fu abitata fino al periodo alto medievale. Quando la Francia fu occupata dai nazisti fuggì nella Repubblica Dominicana. Inoltre, è rappresentante personale del padre e presidente della Fondazione Mentore. La piridina è una sostanza tossica per inalazione, ingestione e assorbimento attraverso la pelle. Noicattaro Calcio rinominando il titolo sportivo. "Dopo Reggio Calabria, Gioia Tauro è la città più popolosa dell'intera Provincia." Un suo limite è la velocità di comunicazione. Tuttavia, la sua nave e la sua dama sono colpiti da una bomba. "Quest'ultimo è anche l'autore delle musiche." William giura di vendicarsi di tutti loro. The Right Man Il suo quartier generale è situato presso la citta di Frankfort. In seguito lo sostituirà, ma per un breve periodo, Dante Miller. Wesley è un ragazzo molto intelligente per la sua età. Francione ritiene che in questo, Regan, come Singer, si sbagli. "Si trova sotto l'amministrazione della prefettura di Kashgar." La struttura interna è a forma di croce latina ed è a navata unica. Varie parti del film vennero filmate a Drew Field, a Tampa in Florida. La sua giunta ha comunque superato indenne la stagione delle indagini giudiziarie. In taluni casi pantaloncini e calzettoni sono di colore rosso o bianco. Per quattro volte è stato capitano della nazionale inglese. Il presbiterio è sormontato da una cupola, poggiante su un tamburo cilindrico. È specializzata nella produzione di alimenti vegetali, principalmente sfruttando la soia e i derivati. Alla sua morte il corpo venne seppellito al Green Mount Cemetery. Il risultato di tali reazioni è una diminuzione della quantità di ozono nella stratosfera. Questa mossa infida ha portato alla sconfitta del Clan Campbell di Argyll. Dopo il processo di Galilei tutti gli intransigenti vengono allontanati da Roma. Partì per Parigi, dove per un periodo di tempo lavorò come modella. Sono pure presenti figure femminili rappresentanti la carità, la religione, la pace, la speranza. Così i pensieri sono pensieri puri. Fa parte della Comunità Alto Garda e Ledro. Il Consiglio si riunisce normalmente ogni due anni. A temperatura ambiente appare come un liquido viscoso ed insolubile in acqua. È eseguito dalla Royal Philharmonic Orchestra, diretta da Paul Daniel. Anche la morte è un evento possibile nel gioco. Nelle sue parole, non era un pianista solista, ma parte dei duetti da camera. Tali cellule sono dotate di citoplasma scarso, talvolta chiaro per la ricchezza in glicogeno. "In seguito Howard Carter si ritirò dall'archeologia e divenne un collezionista." "L'economia si fondava invece sui cereali, che venivano conservati nei granai statali." "Tale norma ha introdotto una novità per riguardo alla portabilità dell'ipoteca relativamente al mutuo." "Il più importante avvenimento del periodo fu l'assedio e la cattura di Avignone." La coda è particolarmente lunga e consente un volo dritto e veloce. "La performance viene registrata e inclusa nella compilation ""Italian rock invasion""." Fabrizio racconta di aver incontrato Carlo il quale aspetta ancora Maritza. "Si nutre di insetti catturati prevalentemente sopra superfici d'acqua." Aldo decide quindi di ospitarli a casa della madre, che accetta riluttante. "Fu decorato postumo con la Medaglia d'oro al valor aeronautico." Il gioco riprende lo stile di gameplay da New Super Mario Bros. Ha inoltre pubblicato diversi saggi sui partiti e di politica costituzionale. Illustrazioni e modelli rendono comprensibile al visitatore questo mondo da lungo scomparso "Si trova nell'area sud della città, a ridosso ed esternamente al Grande Raccordo Anulare." Arthur Lewis Qui bisogna ritrovare lo spartito necessario per il concerto. Nel concreto essa provoca gli stessi risultati. Frequenta la Royal Scottish Academy of Music and Drama in Glasgow. Praticano la negromanzia, con cui cercano di evocare gli spiriti dalla morte. Il giorno seguente il convoglio, con analoga scorta, tornò al Pireo. Si tratta di uno dei primi film italiani ambientati nel medioevo. La chiesa è adesso di proprietà privata. Il suo legno, di bassa qualità, non ha particolari utilizzi. Il titolo provvisorio divenne definitivo. Alla fine era stato solo un sogno. Il quartiere Tiergarten è, insieme a Mitte, il più ricco di attrattive turistiche. "Un'altra punta assai prolifica era Schiavio, del Bologna." Tutti i ministeri del governo e il Parlamento si trovano in questa città. La ragazzina comincia a dare i primi concerti pubblici. "Tuttavia, ""il più saggio e il più malvagio"" di loro fuggì." Il movimento contrario si chiama abduzione. "Prende nome dalla settima traccia dell'album ""Solo un grande sasso""." A quindici anni il suo psichiatra le diagnosticò la schizofrenia. Il Dottor Destino ci riesce e alla fine la Super Hero Squad deve fermarlo. Autore del brano è Dieter Bohlen, produttore anche del singolo. Io non stupro e non vengo stuprato. "L'ordine inserito è quello della messa in onda originale." Egli è figlio dello storico della Grecia antica Donald Kagan. Sono quattro i vescovi documentati di Vallis. "I ""Vetterli"" in versione ""Moschetto da cavalleria Mod." La stazione è dotata di otto binari. "L'anno successivo è quindi inclusa nel cast della commedia romantica ""Ask Bu Mu?" Pink manda i suoi seguaci, che hanno atteggiamenti nazisti, contro persone povere e indifese. "Per suono e contenuti la canzone è simile al precedente singolo, ""Shook Ones Pt." Dopo la vincita di un concorso diventa dipendente della locale Comunità montana di Pianoro. Assedio di Musashi-Matsuyama Peppone va a trovare Don Camillo e gli dà alcune informazioni sulla vicenda. Darà le dimissioni dopo aver perso la maggioranza nella dieta nazionale. Le società sconfitte retrocedono nel campionato regionale di competenza. Il castello di Urach è aperto alle visite. Ammiraglio, fu consigliere privilegiato di Pietro il Grande. Nessun presidente, comunque, si è mai ritrovato nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti. E così via per le altre. I maggiori sono Chrétien S a sud-ovest e Chrétien W a nord-ovest. Nessuna notizia legittimata ha mai riportato questi avvenimenti. Altre figure di rilievo sono Larry King, Michael Savage e Howard Stern. "Era conosciuto dai suoi contemporanei come ""il Cavalier"" o ""Cavalier messer Sebastiano Gandolfo""." AlbinoLeffe di cui Acerbis è fornitore tecnico. La Zona è molto apprezzata in ambito cinematografico per i propri paesaggi. Affine alla salamandra giallo-nera cui somiglia moltissimo. A questa rivista letteraria collaborarono Conrad Ferdinand Meyer, Theodor Fontane e Theodor Storm. È un pesce strettamente costiero. Alla conclusione della serata finiscono a letto insieme. Il torneo è stato sospeso nei quarti di finale. "Si obiettò che le sue ""simpatie"" fossero quelle di una nazione occupata." La capitale punica appese sulle proprie mura il drappo nero in segno di lutto. "Fu l'ultimo a morire e non ebbe figli, l'ultimo della dinastia famiglia Bach." "In azienda c'è anche il fratello Pierpaolo, più giovane di otto anni." Ha un aspetto tardo barocco. "La specializzazione della dottoressa Cuddy è l'endocrinologia." Si preannuncia una finale dai tempi molto dilatati. "Ogni corollario è dunque associato ad un proprio ""teorema antecedente""." Per questo motivo ebbe la possibilità di arbitrare entrambe. Solitamente è formato da ingranaggi, una frizione e un motore elettrico. Uscirono sei brani, due dei quali sono duetti con Díaz. Il Magister non porta alcun segno distintivo che rappresenti la sua carica. È il protagonista. Ramsay appartiene alla chiesa anglicana ed è apolitico. La pianta Angelica risale alla seconda metà del Cinquecento. Combatte con questo orrendo ricordo per tanti anni. Rientrerà in patria alla fine del secondo conflitto mondiale. Poco dopo la nascita del loro unico figlio, Claude, il matrimonio entra in crisi. Negli ultimi anni si è ridotto il numero di presentatori. Architettonicamente non presenta nulla di notevole ed è ad unica navata. Talvolta però ricevette anche delle commissioni per ritrarre dei personaggi celebri del suo tempo. Se questo è invalido, il contratto di pegno risulta privo di causa. Gregory, come secondo in comando. "La cittadina ha dato i natali al poeta e drammaturgo francese dell'Ottocento Adolphe Dumas." "Il giornale periodico ""Lancia in Resta""." Il film è stato prodotto da Bruce Timm. Successivamente, lo si può vedere come membro della Società segreta dei supercriminali di Libra. "In quest'ultima chiesa si trovava il quadro raffigurante la Vergine con il Bambinello." Tale organizzazione si proponeva di realizzare la completa parità tra neri e bianchi. Alla polizia spiega i motivi del suo gesto e lo lasciano libero. "Carol e Doug vivranno un'intensa storia d'amore lungo il corso della serie." Il colore di fondo è estremamente variabile, dal verde al rosso vivo al viola. Lo Stadion im. È miscibile con acqua, con etanolo e con glicerina. Un anno dopo vince per la prima volta anche il campionato svizzero. Andrea Agnello Forza sostitutiva del mito marxista”. Autorità politiche e religiose, così, spesso si identificavano le une con le altre. Gli inviati in esterna del programma furono le showgirl Floriana Secondi e Katia Pedrotti. A Smeraldo Smeraldi si devono molti disegni della fortezza. "Un'altra affondò durante l'ammaraggio." "Viaggiavano a piedi anche per poter continuare a guadagnare ""strada facendo""." Le tracce però risultano leggermente distinte dalle originali; di migliore qualità, rimasterizzate e riarrangiate. Ricoprì per diversi anni la carica di Ispettore ai Monumenti della Valdinievole. I turchi devastarono e saccheggiarono la città. "L'album ha anche ricevuto la nomination ai World Music Awards nella categoria: ""Best Album""." Le sue sorelle Teresa e Isabela Tibaldi furono pittrici. Eppure la sua mondanità non gli impedirà di rimanere fedele alla tradizione ebraica. Orazio conseguì il titolo di dottore in diritto ecclesiastico. Ha sede a Milano. Viene però fermato da Maria, che lo invita a restare. Si allontana dal lago di Como nei giorni precedenti la fine della guerra. Sopravvissuti senza ferite rilevanti, rientrano al campo base. "Dello stesso periodo o immediatamente successiva è l'attività del Pittore della Brocca degli arieti." Sono stati attuati a questo scopo vari congegni di natura meccanica. Non sono presenti sottotitoli in italiano. Successivamente si trasferì e lavorò come cantante e come barista ad Eilat. Le riprese avvennero in Spagna nella città di Almería. Nel mese di settembre è stato liberato su cauzione in attesa del processo. Può così dimostrare a Bessie la sua innocenza e il suo amore. Al termine della prima stagione, insieme alla squadra ottiene la promozione in Premier League. "Ben nascosto nel fitto sottobosco, tradisce la sua presenza con dei ""wak-wak-wak-wak"" eccitati." I colori sociali della Pallacanestro Reggiana sono il bianco e il rosso. Quattro camere da letto e uno spogliatoio sono riservate al solo presidente. Trascorre in questa città pochi anni per poi tornare a Parigi. Fortunatamente Abby è riuscita a mantenere il controllo e non ci sono stati danni. Prima è, meglio è per noi. La fatica è generalmente considerata una condizione di durata più lunga rispetto alla sonnolenza. Qui termina il tratto appenninico. Francesco Pavone Ogni luba è caratterizzata da un insieme di diritti e responsabilità. "Durante l'epoca veneta, il comune fu inserito nella quadra di Ghedi." Il team inglese fu squalificato e Bellof perse i risultati ottenuti. Il complesso è costruito su di un promontorio nel Golfo Persico. "L'osservatorio di Potsdam viene considerato il successore di quello di Berlino." Successivamente illustrò per diverse riviste importanti. Nominato duca di Napoli dal patrizio di Sicilia. "L'epididimite può essere difficile da distinguere dalla torsione del testicolo." Nel mese di agosto fu nuovamente trasferito in Kent, presso il No. Così, quando la vedova di un eroe viene assalita, tutti gli danno addosso. Di seguito è riportato un elenco delle gilde presenti nel gioco. È considerato, ancorché non canonizzato, uno dei santi sociali torinesi. Nel suo programma politico sono presenti spunti e argomentazioni di stampo socialista. "Nel contesto dell'empirismo, “vero” significa essenzialmente verificabile e non in contrasto con altre osservazioni." I ruscelli non distano molto dalla costa. Presenta un corpo ovale, di colore giallo acceso, fortemente compresso ai fianchi. Nel tempo libero si dedicava allo studio della fisica e della geologia. A fine anno Wells vinse le sue seconde World Series. Morì di mieloma multiplo a New York City. "Il principe Mohammed ha iniziato la sua carriera presso l'Agenzia monetaria saudita." Orlov prova a fuggire ma viene fermato da Huck e sua madre. "Il gallo simboleggia anche la ""vigilanza"", l""'ardire"", la ""vittoria"" e la ""salute""." So Kwang-chol Se i legami sono ruotati nella stessa direzione, questo non accade. Wexford batté in finale Kerry ottenendo il primo trionfo della sua storia. Si tratta di uccelli lunghi una ventina di centimetri, coda compresa. "Queste sculture quindi hanno segnato la fine tra oggetti d'arte e oggetti non artistici." La finale si disputò in gara unica al Wembley Stadium di Londra. Altri hanno proposto uno sviluppo più tardo della rivoluzione militare. The Proposal "L'identità dell'architetto è tuttora ignota." Una squadra a testa per Lazio, Umbria, Campania, Sardegna ed Emilia-Romagna. Fu qui che Artavasde fu sepolto, ma la data della morte rimane sconosciuta. Sono stati affiliati ai Minnesota Wild, squadra della National Hockey League. Le viste possono quindi sostituire le colonne di tipo Virtual. Questi stili sono posizionati in due categorie, perché ogni atleta può avere due abilità. La chiesa invece si salvò e venne in seguito restaurata. Altro silenzio. La trasmissione è autosomica recessiva quindi parenti affetti possono orientare la diagnosi. "Travis divenne tenente colonnello della Legion of Cavalry e regolare per l'esercito texano." Hanno una figlia, Ruby Anna. "Il filosofo sembra ormai più preoccuparsi del ""saper morire"" che del ""saper vivere""." "Re Cristiano""." In realtà è anche lui una viverna nera. A Berlino deve vedersela con il campione uscente, il finlandese Iso-Hollo. Per poco, però. I lavori ricominciarono subito dopo il termine delle guerre. Gli affreschi raffigurano scene mitologiche e allegoriche. La chiesa ha la forma di una croce latina, a tre navate. E i killer si scatenano. Attualmente supporta molte lingue e disposizione specifica del testo in uno o più finestre. Alcuni afroamericani locali prestarono loro soccorso e solo pochi fortunati giunsero in ospedale. Pochi anni dopo, sempre in Austria, scoppiò una nuova ribellione. I due però sono ripresi insieme alla tigre. I disturbi della sfera sessuale sono meno frequenti che con altre classi di antidepressivi. Il disegno fu modificato di conseguenza e il problema fu risolto. "Fu sepolto nella Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio a Roma." "Villiers de L'Isle-Adam, viste anche le pressioni dei cittadini, accettò il negoziato." Ma il ragazzo ormai è innamorato di Candy e non vuole rientrare. Il crollo provocò anche danni agli interni della navata. Adrián Fuentes Fidalgo Parallelamente il poliziotto Khalil inizia una propria indagine sul furto. Il sentiero più breve per raggiungerli parte da Valbondione, in provincia di Bergamo. Ronnie Hawkins "A Diyarbakır, in Turchia, sorge ancora un ponte dell'epoca." Si possono trovare più informazioni sugli alfabeti bielorussi qui. Arena di Manchester. Abita ambienti con fitta vegetazione. Questo rifiuto fu il pretesto che fece scoppiare la rivolta dei popoli catalani. È una sitcom sportiva incentrata sulle vicende di una squadra di baseball. Poi si mettono sulle tracce della ragazza. Presentano le tre paia di zampe sclerificate, al pari della testa. Contengono semi minuscoli e rotondi. Quindi, in abito da sposa, raggiunge la chiesa, dove aspetta invano il suo sposo. Il dottor Buchanan muore, interrompendo ogni contatto tra John e Alma. "Il ""Los Angeles Times"", per esempio, lo ha definito ""banale"" e ""maldestro""." "Fu insignito della laurea ""honoris causa"" dall'Università di Montpellier." Questo dittico di romanzi è considerato il capolavoro dello scrittore. The Children Act "L'aspetto di questo organismo doveva essere vagamente simile a quello di un cavolo schiacciato." Terminata la carriera agonistica si dedicherà alla medicina. Daniel Lane preferisce il fascino delle sabbie del deserto alla tranquilla vita in Inghilterra. La Walrus entra in territorio inesplorato. Il soffitto, dalle travi a vista è detto “alla francese”. Sono stati eliminati al secondo turno da Yung-Jan Chan e John Peers. Si tratta della più vasta necropoli della Sardegna prenuragica. Marcy lascia lo staff dopo la seconda stagione causa matrimonio. Come terza divisa viene usato un kit completamente blu. "Durante il conflitto mondiale è corrispondente di guerra per il Popolo d'Italia." Riprese in esterni vennero girate anche alle Hawaii. Si sposò presto e si avviò al mestiere di ciabattino. Questi reagiscono senza bisogno di catalisi. "La diocesi comprende l'intero Stato dell'Idaho." Oltre alla classic berlina è disponibile anche in carrozzeria Touring, cioè Station Wagon. "In tutte le lingue tale fono è rappresentato dalla lettera ""N""." Hey Ya! "Nacque ad Amt Neuhaus sull'Elba nel Regno di Hannover, figlio di un chierico luterano." Come attrice venne scoperta da Garinei e Giovannini. Venne però subito messa in dubbio la sua competitività per gli alti consumi. La gara è stata vinta da Michael Schumacher su Ferrari. Venne fondato un piccolo insediamento e numerosi adepti accorsero qui. Filippo cercò di mantenerla al suo ritorno dalla crociata. "Una tecnica simile era stata utilizzata per la messa in opera dell'impianto fognario cittadino." Il divanetto posteriore regolabile offre di serie tre poggiatesta imbottiti. Fu il fondatore dei Verdi in Campania. Non sono coperte di ghiaccio. "Dopo il ritiro continuò a giocare a livello aziendale, intraprendendo anche l'attività di allenatore." Per questa ragione ebbe una grave disputa con il cardinale Nicola Cusano. "La mia vita raccontata a Enrico Brizzi""." Vi si trova la chiesa di San Pietro di Castello. Vinsero inoltre i tornei di pallacanestro, pallanuoto maschile e pallavolo femminile. Due anni dopo, la coppia divorziò. È posta al di sotto di Broadway, dove sono situate tutte le uscite. Il nome deriva dalla prime lettere di California, Nevada e Arizona. La protagonista è interpretata da Marianne Hoppe. Il personale italiano portava le stellette militari su mostrine tricolori. "Vi è annesso un convento, oggi sede del Rettorato dell'Università degli Studi del Sannio." Tutte le piastre erano ricoperte di sottili canali collegati probabilmente agli organi di senso. "Cinque delle undici variazioni rendono necessaria l'esecuzione su un organo con pedaliera." "Da queste antiche pratiche si è sviluppata l'arte della bandiera, che sopravvive ancora oggi." Questa situazione portò ad una divisione sia sociale, tra abitanti e famiglie, che amministrativa. Gli sono stati inoltre commissionati lavori da The Joffrey Ballet e the Boston Ballet. Mecenate introdusse Orazio, Vario Rufo e Virgilio nella sua cerchia. Bacardi viene così rianimato e i due vengono condotti in ospedale. Nella stagione successiva invece si alternò con Jarrett Jack come titolare. Utilizza una speciale versione del sistema operativo Windows Mobile. Da principio disse di non conoscerlo, ma cambiò versione quando seppe che era californiano. La narrazione è in ordine cronologico. Durante la stagione riproduttiva i maschi possono dimostrarsi molto aggressivi con le femmine. "La copertina dell'album è un disegno realizzato per mano del chitarrista Daniel Ash." Scopre e produce artisticamente tra gli altri Grignani e Biagio Antonacci. "Il secondo match con Leonard fu l'ultimo di Duran disputato, come peso welter." Il gruppo di Bethany si ferma a una tavola calda per una pausa. "Entrò anche nell'esercito e raggiunse il grado di maresciallo." Brad Furman Monogamo e territoriale, si riproduce durante i mesi estivi, da giugno a settembre. "Ultimamente ha preso parte alla serie televisiva ""Royal Pains""." Le quarte vengono subito eliminate. Si dedicò allora a tempo pieno alla musica. Viene così raggiunta dai fratelli, che la sostengono nella scalata politica. La prima guerra mondiale impedì tuttavia il collegamento organizzato tra le capitali europee. Fu il terzo impiegato a far parte della Lucasfilm Games. Pur ferito gravemente, Dwight riesce a fuggire, aiutato da Marv. "Questo processo dei batteri prende il nome di ""fermentazione""." "All'interno non vi sono beni o opere d'arte di pregio." Intanto, arriva il giorno del ritiro per la squadra. Una architettura Three-tier allora avrà tre nodi di elaborazione. Il coro è composto da cantanti dilettanti ed è ad organico maschile. Una delle prime funzioni fu il funerale del cardinale Vaughan, morto nel giugno. "Dell'album esistono due edizioni, una ""standard"" ed una ""deluxe"", recante contenuti aggiuntivi." Dimostra di essere competitivo anche nelle competizioni europee. Levitz lasciò la serie per essere rimpiazzato a tempo pieno da Gerry Conway. Non tutti gli studiosi sono però concordi con lui. "La volta dell'ambiente è a vela, con una finta cupoletta dipinta a cassettoni." In inverno grandi porzioni del mare sono coperte dal ghiaccio. Di seguito la cronologia di allenatori e presidenti. "Lil Uzi Vert ha risposto affermando che non era infastidito dall'insulto." La Guerra filippino-americana causò ingenti perdite umane ai filippini. Molti ebrei furono assassinati, altri feriti. Dopo essersi ritirato dalla politica Morrow tornò alla propria fattoria della contea di Warren. La diocesi fu eretta in epoca antica difficilmente determinabile. Nei secoli della dominazione spagnola fu una delle città regie della Sardegna. Le colonnine in ghisa sono una caratteristica distintiva dei piani terra degli hangar. In alto a destra, sulla facciata, vi è una celletta campanaria. Sette anni dopo fu importata in Italia, nel biellese, per mano del Cav. "Dovrebbe derivare dagli edifici dell'ospedale-monastero annesso alla demolita chiesa di San Giuliano." Conquista il Canadian Championship, primo successo storico per la compagine canadese. "A Paolo Zamboni è dedicato il libro ""Sogni coraggiosi." "In questo modo è il sistema che 'vede' l'obiettivo e lo attacca di conseguenza." Tra Annette e il piccolo si svilupperà un rapporto intenso, da madre a figlio. Per le versioni successive del gioco la Capcom si premurò di correggere l’errore. Anche in quel caso poi si è passati dalle opere pubbliche all’edilizia residenziale. Anche la presa neutra riduce il coinvolgimento dei flessori del polso. Il catalogo si completa con una parte umanistica e letteraria. Viene anche usato nella terapia ormonale per uomini transgender. Il film non fu mai distribuito su nessuna piattaforma a causa di una querela. Per evitare punizioni, Gifford accettò di fare il doppio gioco. "Il successivo singolo ""Hole Hearted"" incrementò ulteriormente la popolarità degli Extreme." Debutta anche il nuovo logo Nissan dal design più moderno e circolare. La diocesi comprende lo stato venezuelano di Aragua. Comunque larga parte del vocabolario hindi deriva dal persiano-arabo. Tendenzialmente erbivoro, non disdegna comunque cibo animale. Talvolta figura come spalla di attori di vario livello, più spesso come terzo attore. Più tardi aprì una fabbrica di biscotti a Tolone. "È stato scelto di seguire il passato proposto nella serie ""Lost Canvas""." Ogni episodio termina con un cliffhanger che viene poi risolto nel fumetto successivo. La città divenne facile terra di conquista per gli spagnoli. Presenta otto spicchi ed è rivestita da mosaico su fondo dorato. Il capodanno viene celebrato in modi diversi nelle diverse regioni del Nordafrica. "Sul suo cammino ha incontrato spesso l'Uomo Ragno e Capitan America." "Inizia così la loro travagliata storia d'amore." Ogni puntata prevede la preparazione di tre portate. Dopo la vittoria Osorio entrò trionfante a Santiago del Cile. Due anni dopo viene convocato per il in Francia. "I soldati utilizzano il proprio tempo libero per aiutare l'organizzazione nella sua missione." "Nelly collaborò anche nel singolo ""Here I Am"" di Rick Ross con Avery Storm." Allo stato, tuttavia, tali servizi non sono giuridicamente riconosciuti al di fuori del Principato. Neanche la polizia lo lascia in pace. Ha ormai superato il milione di copie vendute. Dal fallimento di questo perfezionismo conseguono frustrazione e depressione. Venne girato in Egitto, a Luxor. Scrisse sotto il nome di Blue Wolf. Ha sempre corso a bordo di una Kawasaki. Alla sua morte, aveva messo insieme una notevole collezione di volumi. I wall sticker possono anche essere stampati su carta. La carriera di Salieri è legata a numerosi scandali, alcuni di proporzioni internazionali. "In Sardegna il culto è altrettanto vivo, specie nell'area settentrionale dell'Isola." In particolare sin da giovanissima Ellen rivelò un particolare interesse per i temi religiosi. Solo il loro indistruttibile amore le permetterà di tornare indietro. "Collaborò anche con l'Istituto della Enciclopedia Italiana." La struttura, a monoscocca, era rigida ma leggera. "All'inizio del X secolo un atto di Carlo il Semplice ne menziona il nome." Riuscì a scappare di nuovo in Ungheria, dove partecipò al salvataggio degli ebrei. "In seguito proseguì gli studi presso l'Università di Dorpat." Conduce una vita arboricola e raramente scende a terra. Anche questa struttura era probabilmente a forma piramidale. La Conferenza episcopale è membro del Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar. Il distretto comprende la parte nord-orientale della provincia di Trento. Il club locale vanta numerose coppe e campionati nazionali. "Nonostante la presenza dei draghi, l'uomo è la forza dominante di Ansalon." Lei gli fa perdere la sua fidanzata e il suo lavoro. Così Orfeo può scendere agli Inferi e riunirsi alla sua amata Euridice. Per favorirne la conservazione, la specie è presente in parecchi aree protette. Tutte le realizzazioni in maiolica sono della manifattura di Galileo Chini. Il velivolo aveva una configurazione biplana ed era di costruzione interamente metallica. Jazz rock con sonorità elettriche e psichedeliche. His run was more important than my pass. "Molto spesso è raffigurata in pose sensuali sulla ""nude cover""." Hanno occhi puri e capelli molto lunghi. "Svolge un'intensa attività concertistica, ospite nei maggiori centri europei e americani." La serie, ideata da Sandor Stern, fu prodotta da Columbia Broadcasting System. "Suo padre era primario all'ospedale universitario di Boston." "Ha anche la capacità di utilizzare l'energia cosmica per riorganizzare strutture molecolari." La sede amministrativa del parco si trova ad Arcangelo. "Collabora con il Corriere della Sera sulle pagine de ""La Lettura""." È aperto da febbraio a settembre. "L'edificio è un dono della Chiesa cattolica slovacca." Tutti i brani sono stati composti da Andy Gill e Jon King Fred Vinson Benito è stato interpretato da Pat Hogan. Sottile, biancastro-crema. Terminato il servizio, inizia a suonare nei locali milanesi. "Passano gli anni e il trio vengono dati alla luce ""Trapped!" Il Palazzetto dello Sport di Suzzara gli è stato intitolato alla memoria. Le succedette la Dinastia Sayyid. Al turno successivo viene eliminato da Guido Pella. La parola si può trovare anche scritta サカキ, con il sillabario katakana. Comunque il nome è restato immutato nei tempi. A quel punto il suo titolo tornò alla corona inglese. La località era un piccolo villaggio agricolo di antica origine. Alcune armi andarono alle unità anti-partigiani sul fronte orientale. Quindi vidi dritto davanti a me un uomo in atteggiamento sublime. Si occupò anche di restaurare alcune parti del Colosseo. La canzone parla di un chirurgo maldestro che combina dei disastri in sala operatoria. Riguardo al video fu rilasciato solo la versione audio ufficiale tramite Youtube. Si propose anche come attrice per la televisione e per il teatro. Da questo momento hanno inizio vari iter giudiziari. Maria è cresciuta nelle Filippine. "L'album è un mix di country, rock e pop." "Da questo momento i Jäger furono parte integrale dell'esercito imperiale." Esistono varie versioni con diversi ripieni e guarnizioni del dolce. "Una chitarra è stata registrata con effetti fuzz, l'altra senza." Keller trascorse la giovinezza tra povertà ed emarginazione. Decise infatti di riorganizzare la città secondo i più moderni canoni urbanistici. "È il centro maggiore, ma non la capitale, del ""Land""." Messo finalmente sotto contratto, Monty passa la prima stagione in panchina. Intanto erano già in fase di costruzione altri tre esemplari a Gottinga. Per opporsi al potere di Giacarta il Gam scelse la strada della lotta armata. Il dio più famoso è però Set. "All'epoca la Mondadori cercava ragazzi o ragazze per rispondere alle lettere inviate alla rivista." "C'è una bella donna che fa la manicure ed indossa una minigonna." "Notevole l'influenza palladiana." Dolce originario di Dresda, fu storicamente amato da re, principi e da semplici cittadini. Al suo debutto però non fece particolare impressione. Io sono Gesù, tuo parente. Dopo che sono andati via tutti tranne il Dr. Will e Sandy. Per estensione il termine può indicare anche una collezione di intagli o di sculture. Di questa sede sono noti due soli vescovi. I figli di Jacob Donner, George Donner e Franklin Graves rimasero orfani. Esistono inoltre altri composti capaci di stabilizzare i microtubuli. È stato distribuito esclusivamente come singolo promozionale per le radio. Molti esempi sopravvivono come singoli pezzi, forse separati dopo che erano stati scavati. "È stato capo della redazione politica della ""Gazzetta del Popolo"" di Torino." Il sistema è accessibile su internet, in diversi chioschi e per telefono. "Solimano si impossessò della parte europea dell'impero." Nel quarto turno contro i Buffalo Bills disputò la prima gara come titolare. "Quest'ultima è fissa in ogni camera, tuttavia segue i movimenti del giocatore." Alcune cose sono in nostro esclusivo potere come, ad esempio, valutazioni, progetti, desideri, impulsi. Your Love La musica può anche essere acquistata direttamente da Windows Store. Il primo Gran Premio della storia monzese non iniziò con grande fortuna. Si tratta della settima edizione del premio avvenuta. "Venne considerato dai suoi contemporanei uno dei più valenti uomini di scienza esistenti all'epoca." Probabilmente bilingue, egli compose sia in tedesco che in francese. Le prime due puntate sono stati dedicati alla formazione della classe. "La caserma è un'ampia costruzione su quattro livelli." "Il telaio era anch'esso lo stesso della versione precedente, così come le prestazioni." "Nella prova a squadre, dà il suo contributo alla conquista della medaglia d'Argento." Atahualpa fu esiliato a Parigi. Relatore della tesi fu Giosuè Carducci. La serie viene ambientata in un paese di lingua tedesca negli anni settanta. "Tuttavia l'album ""Sottovuoto generazionale"" ha ricevuto anche diverse critiche negative." "Dopo l'esperienza militare, decide di intraprendere la carriera politica." Ha rappresentato la Nazionale bulgara contro Cipro e la Georgia. Durante le festività il servizio è ridotto o assente. Gli inverni sono invece piuttosto asciutti e le giornate serene sono largamente prevalenti. Questa banconota presenta un disegno più complesso delle altre in circolazione. Nel seminario interregionale di Posillipo conseguì poi la licenza in teologia. Era primo ministro quando il Paese è passato dalla monarchia alla repubblica. "Gli Stati Confederati d'America, doppiamente sconfitti, si ritrovarono così tagliati in due tronconi." Il sito ufficiale della Municipalità di Shizuoka in inglese Gli edifici demoliti si possono ricostruire, andando sul posto e consumando le necessarie risorse. Il mattino dopo i principali capi della congiura furono arrestati. Giudici ospiti della puntata sono Loretta Devine e Ross Matthews. Alla base di ogni artiglio è presente un ciuffo di peli. Attorno alla chiesa sorsero altri edifici, che formarono presto un vasto complesso monastico. "L'edificio sembra galleggiare senza peso sopra la superficie che occupa." "Ha dimensioni modeste dovute alla formazione per scorrimento di corsi d'acqua ipogei." "Palazzo Volpi è l'antica dimora della nobile famiglia Volpi." Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, anche orientali. Danilo Morini È quasi completamente circondata dalla città di Bloomfield Hills. È presente un parcheggio pubblico che ospita particolari eventi come il mercato del contadino. In quella notte Fletcher decise che era necessaria la complete occupazione della città. Tutto ciò al fine di trasformare il personaggio in un supereroe. La pianta è coltivata come ornamentale, sia allo stato naturale che come bonsai. Nella lotta fratricida tra Fbi e Cia, Bishop è infatti solo un capro espiatorio. Le erbe tenere e chiare scintillavano di rugiada ai raggi obliqui del sole. Al termine della cottura condire il riso con la carne preparata. Perfino i cavalli accostano i musi e si guardano reciprocamente. "L'aspetto generale rassomiglia molto a quello dei criceti." Ciò suscitò proteste sfociate anche in una raccolta di firme. I lavori che restano a carico del proprietario possono essere compensati da vantaggi fiscali. Su entrambi gli assi erano inoltre montati ammortizzatori idraulici telescopici e molle elicoidali. Agostino Cusani "Si ricreò così la stessa formazione che incise l'album ""Domination""." Elisa ha scritto questa canzone in inglese dedicandola alla madre Silvia. Si trova in Hyde Park, uno dei Parchi Reali della città di Londra. "La vetrata dell'abbazia ha una curiosità." Essa si divideva in quattro classi. Per i concetti opposti, vedere continuo, topologia, e analisi matematica. Arriverà quarto a tre punti dalla zona promozione. Successivamente ha utilizzato schemi tattici in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. In quegli anni il villaggio era dotato di un cimitero e di un ospizio. Il termine fa soprattutto riferimento al basso muro in terra adiacente al fossato. È un tipico borgo medioevale immerso nella campagna senese. "Frequentò i corsi dell'Accademia di San Luca, avendo diversi maestri tra cui Tommaso Minardi." Subito dopo stipulò una pace decennale con Baybars. "Tuttavia, nel ventesimo secolo, alcuni egittologi misero in discussione l'intera ipotesi." Il loro gioco continuerà per un anno. Le settimane passano, e i due continuano a vedersi. Inoltre ha perso tutta la sua spavalderia, diventando particolarmente remissivo e servile. Questo è invece il primo titolo in cui la religione riveste un ruolo importante. In seguito si è spostato a Los Angeles. Nella capitale austriaca si rimise al servizio della Casa di Liechtenstein. "Da qui l'origine." Dopo il ritiro fu direttore sportivo per sei stagioni alla Liberia-Hutchinson, poi Liberia-Grammont. Wedding Daze Rimane alcuni mesi ancora alla Roma. "Durante le invasioni ungheresi dei primi anni del X secolo i monaci abbandonarono l'abbazia." Ha una memoria infallibile. Fu insegnante di umanesimo e di retorica nei collegi di Augusta, Dillingen e Monaco. "Prese anche in considerazione l'idea di diventare un direttore d'orchestra professionista." "Si specializza a lungo all'estero, soprattutto negli Stati Uniti." "Mario Grasso, ""I Preti poeti." "Il coniglio è originario dell'Europa e fu scoperto dai Fenici in Spagna." Quattro colonne, di finto granito, sostengono la cupola. I segni a puntino del punzone sono tipicamente irlandesi come stile. I monaci, intuendo che fosse un segno del santo, la seguirono. Talvolta si riferisce anche a qualunque abbreviazione poco comprensibile, indipendentemente dal numero di lettere. Esistevano due principali modelli di spinetta: italiana e fiamminga. Infatti anche lei toccando la mano ha assimilato la mente del Dottore. Vi sono conservati pregevoli mosaici, tra le altre cose. "Questo è un chiaro riferimento a ""Rise of the Tomb Raider"", ambientato in Siberia." Fu così costretto a vivere tra Narva e San Pietroburgo. La data della morte è riportata dal Milanesi. Per carattere resta un ribelle. "L'opera è intitolata ""Ambrogio Fogar, mio padre""." Un esempio di applicazione delle mutazioni in campo biomedico è il test di Ames. "Da piccolo, frequentando l'oratorio della sua cittadina, si appassiona al teatro." "Una volta sconfitti nell'ordine sarà possibile raggiungere l'ultima area del gioco attivando un ascensore." Iniziò la carriera artistica in giovane età, lavorando con suo padre Earl, un illusionista. La particella salendo aumenta di volume perché la pressione diminuisce. Si può anche utilizzare un tutore ricoperto di muschio per far arrampicare la pianta. Da quel momento il derby diventa un entusiasmante appuntamento annuale. Per il suo lancio, questo pezzo è riservato al mercato portoghese. Gli Zora femmina presentano inoltre una colorazione tendente al rosa. La fattoria è scomparsa, ma la località ha ereditato il suo nome. I Chieftain britannici sono stati tutti messi in riserva. "Insegnò anche all""'Imperial College of Science and Technology"" di Kensington, Londra." Molte aziende a conduzione familiare si sono rivelate troppo piccole per sopravvivere. Per via Miano si trova il Parco di Bellaria. Dopo la fine della seconda guerra mondiale ha allenato il Metz. "I nomi utilizzati inseguito sono nomi tecnici comunemente usati nell'ambito della sicurezza informatica." "All'estero, si svolgono campionati ed esistono associazioni che riuniscono appassionati di questo gioco." Erano inoltre presenti due pieghe laterali simili a pinne e una possibile pinna caudale. La stagione riproduttiva va da dicembre a maggio, con picchi delle nascite in gennaio-febbraio. È stato più volte candidato al Premio David di Donatello come Miglior Montatore. Paride, ripresosi dalla ferita, gli spara e lo uccide. Da allora sono state rinvenute una trentina di specie. In Coppa Davis ha giocato quattordici match con la squadra statunitense vincendone dodici. Persone di nome Frank Sul petto ha un tatuaggio rosso. "Era un centrocampista che operava a ridosso della difesa con compiti d'incontrista." Si ritrova spesso a far parte delle situazioni pazze ed imprevedibili di Song-yi. Face Off! "Secondo i termini del trattato, ""tre"" separati parlamenti dovevano approvare il documento." "Il tempo di ""discesa"" completa dell'acqua varia dai cinque ai dieci minuti." Gli occhi sono cospicui. Si punta poi una pistola alla testa e uno sparo si sente in sottofondo. Il folclore ha fornito ispirazione agli scrittori e ai poeti cinesi per secoli. Lo spartiacque comprende le zone di drenaggio del monte McKinley. Sfruttando un processo meccanico il materiale viene ridotto in granuli il più possibile omogenei. Scrisse anche alcune opere di medicina che non sono tuttavia arrivate fino a noi. Il cavaliere, sfinito, viene facilmente atterrato. "La squadra maschile, così come quella femminile, era comunemente nota come ""Vôlei Futuro""." Di questo periodo si hanno poche notizie. Il video è diretto dal famoso fotografo Herb Ritts. "L'incarico è ampiamente paragonabile a quello di Poeta Laureato." A Destination X, perde il match che viene vinto da Austin Aries. In acquario accettano comunque anche il mangime in scaglie, più raramente quello in granuli. Non tutte le partite furono disputate, mentre altre vennero ripetute. Protagonista era un giovane e allora sconosciuto soprano, Maria Callas. "Il titolo di lavorazione fu ""The Magnificent Heel""." Una potenza con esponente pari è sempre positiva o nulla, mai negativa. È sepolto nella Basilica di San Pietro. Le zampe erano allargate e appiattite, e forse erano palmate come quelle dei cigni. Howard the Duck Ne esistono differenti versioni. "Avevano comunque l'obbligo di prestare servizio militare." Nessuno di questi album ebbe molto successo. Si risposò con Paolo Savelli, allora duca di Albano. Questi figli sono considerati rispettivamente i capostipiti delle dinastie Zhou e Shang. Erano installati dei freni a tamburo. Palazzina Liberty Fiona inizia a frequentare la sua nuova scuola. Maxwell Anderson è morto in seguito a un ictus. "All'interno della torre è presente la rimanenza di un antico affresco." Del trio è cantante e musicista alla chitarra. Dopo il girone preliminare si sono disputate direttamente le finali. Nel Canone Reale, il nome di questo faraone è in lacuna. Barbie è interpretato da Peter Atkins. La creazione di un comitato di consultazioni politiche e di un partenariato economico. Le specie che hanno due occhi li hanno posizionati nella parte anteriore del cefalotorace. Paul Tournier Sullo sfondo quattro cavalieri osservano la scena. La chiesa è sede della diocesi episcopale della Pennsylvania. Questa serie rimase in listino per circa tre anni. Anche la produzione non fu apprezzata dai membri del gruppo. È un tracciato tra i più spettacolari, tecnici, difficili e faticosi al mondo. Fall River The Isle of Lost Ships Saya non teme la luce, ma sembra essere infastidita dai simboli religiosi. La lingua ufficiale era il tedesco. Lo scienziato la rimpiange ancora e ne tiene in casa un busto. È possibile costruire degli appositi filtri ottici per ottenere luce polarizzata linearmente. "L'opera di Shaw è stata ampliata nelle edizioni successive." Una macchia rossa abbastanza definita è presente anche sul peduncolo caudale. Qui vi nacque Nino Bravo, un famoso cantante morto prematuramente. Ogni episodio ha una lunghezza approssimativa che varia dai dieci ai quindici minuti. Quando Cortés venne a sapere ciò, li avvicinò ed essi diventarono suoi alleati. "Esordisce nella serie ""Wacky Races"", come pilota di gare automobilistiche, corteggiata da Peter Perfect." Erano tutti morti subito dopo la caduta nel crepaccio. Fece comunque sapere, tramite il Magg. Si svolge annualmente a Košice, in Slovacchia. Miles from Home Le dieci canzoni del progetto sono dedicate al mistero dell’Invisibile. "La Giunta dell'Unione è composta da tutti i sindaci dei comuni." "Antonino Spatafora nacque a Palermo dall'architetto e scultore Giuseppe Spatafora senior e da Elisabetta." "Gordon-Levitt fu molto felice quando l'attrice accettò la parte." Sono composti da un rettangolo con telaio in acciaio orientati verticalmente. "Viene nominato membro del Comitato di Fondazione e costruzione dell'Istituto dal card." "Le campate nel lato d'ingresso fra le colonne sono sette." Le prestazioni erano pressoché identiche. Ha pubblicato inoltre quattro album da solista. "È l'album di debutto dell'artista." Esiste inoltre un vice primo ministro, che può appartenere o meno allo stesso partito. "È docente presso l'Istituto di Studi Politici di Parigi, dove insegna la guerriglia." "Con la direttiva ""Habitat"" n." Goldie: diventerà la peggiore antagonista di Rally. Tony Tan Ancora una volta, tuttavia, le discussioni andarono avanti per degli anni. Il testo della legge è stato sottoposto a referendum popolare, ai sensi dell’art. Tuttavia anche i romani utilizzarono piste già tracciate anticamente dagli indigeni. Molte turbe sono presenti nella città di Istanbul. La pagina inferiore ha tonalità giallo-brune, con contrasti meno accentuati. Si laureò in giurisprudenza a Venezia. Successivamente si stabilì a Fiume, dove cantò anche cinque opere in lingua croata. Il loro disco più venduto è stata la colonna sonora del film Amadeus. "Niccolò Coscia fu l'ultimo cardinale ad essere scomunicato." Verso il sud La stazione non dispone di alcun tipo di servizio. "Attorno a Ferragosto si svolge il ""Palio dei Terzieri""." Pensavo che sarebbe stato un terribile errore, e ci credevo veramente. Ben Benson Victor è un Dominicano-americano piuttosto prestante con una buona muscolatura. Le ali sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi. "L'isola è coperta da prati con vegetazione erbacea relativamente comune." Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra. Per lo più specializzata nella produzione di Pick-up di tipo Humbucker. "La versione spagnola ""Vive ya!" "Le missioni successive l'equipaggio è stato sostituito in missioni dello Space Shuttle." "L'area era in gran parte non edificata fino agli anni venti." La manutenzione delle linee si effettua solo in orario notturno. Il vecchio amico di Li, ovvero Mao, non si dimenticò di lui. Oggi sta gradualmente tornando a crescere e svilupparsi. Il suo ultimo titolare è stato Anastasio Granados García, vescovo ausiliare di Toledo. Gli alberi sono solitamente legati con del filo. In questo tipo di preparati possono essere osservati microorganismi ancora vivi. "All'età di tre anni fu colpito dal vaiolo, che lo rese completamente cieco." Fu probabilmente sede ancestrale del casato di Baviera. Anche adesso, quasi quindici anni dopo, è difficile da dire. In ogni caso, sia Edoardo V sia Riccardo, partirono per Londra. Questi mostrano di essere intenzionali, ma il loro significato è ancora sconosciuto. "Fu completamente sostituito dalla scrittura alfabetica nel corso dell'epoca romana." La situazione tuttavia migliora di poco e solo per breve tempo. Il resto della vettura è riprogettato per le competizioni. "Inizia a suonare in trio nelle varie basi militari americane sparse per l'Europa." Accumulò numerose cariche ecclesiastiche. Le biciclette sono fornite da De Rosa e la gestione sportiva è ad Ancona. I poeti arabi lodarono la sua liberalità. La pianta è rettangolare con tre navate e abside semicircolare. Comprende i caratteri utilizzati per la lingua malayalam. Ha la volta in mattoni e le pareti sono ricoperte di calce. Ciò convinse i produttori a sviluppare un secondo film. Oggi tutto ciò è praticamente in disuso. Fornisce anche una serie di servizi come quelli fotografici. Williston concordò con la maggior parte della classificazione di Marsh, con alcune eccezioni. Chiude la stagione al decimo posto con cinquantacinque punti ottenuti. Tutti gli eventi si svolgono nella piscina Hamad Aquatic Centre. Vi sono varie teorie a proposito di questo dato di fatto. Lo farà seppellire accanto al padre, sotto un grande albero vicino alla casa. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino bianco inodore. Primi anni Sessanta. La bottega del caffè "L'impresa aveva i suoi stabilimenti a El Ferrol, Cartagena e San Fernando." "Il cranio, dalla forma compatta, era anch'esso dotato di corazza." Per la realizzazione di ciascun esemplare occorrevano circa quattro mesi di lavoro. Questi episodi, in ogni caso, non riuscirono a frenare la sua azione di governo. I laghi sono un habitat per molte specie vegetali e animali. Ha un fratello di nome Darnell. Iniziano un feud con Bill Goldberg, il wrestler più amato della federazione di Atlanta. Giocò in Serie A con il Como. Il Comune di Palermo risulta infatti essere sottoposto ad infrazione comunitaria n. Ci sono piccoli crateri sul limite settentrionale, e sul limite nordest della cresta centrale. La bevanda alcolica più diffusa in Costa Rica è la birra. Un supplemento di magnesio può prevenire la formazione della calcificazione. "Ogni merce deve per prima cosa essere ""classificata"", cioè abbinata a un numero specifico." La facciata a salienti si presenta nella veste conferitole dopo i restauri settecenteschi. Fu poi visibile anche sui giornali di Vilnius cinque giorni dopo. Morì poco dopo e il ducato venne retto nuovamente dal fratello maggiore. È un protocollo obbligatorio ed è distinto in due parti. Bernacchi però rifiutò a causa dei sopraggiunti impegni familiari. È retta dal vescovo Francisco Carlos Bach. Alla fine, Marianna verrà rilasciata e Marco le verrà riportato. "Il governo di Port Vila, guidato da Walter Lini, ordinò un blocco dell'isola." "L'interno è a tre navate e ornato di stucchi." Ponte della Maddalena "Il protagonista è un omonimo dell'ex batterista dei Pink Floyd, Nick Mason." La gara si è disputata sul circuito di Sepang. In altri termini, dire la verità è una strategia dominante. Le pattuglie mandate verso Cassala non segnalavano alcun movimento da quella parte. Sophia è una ragazza ribelle che si rifiuta di attenersi alle regole. Rogers non la prende bene e butta fuori di casa la moglie. Beverly Barnes Ferito e sfregiato al volto, decide di giocare la partita secondo le sue regole. "A proposito di donne, politica, istituzioni""." La stazione, proprio per questo evento, sarà ammodernata. Senta Berger durante le riprese era incinta. "L'Impero bizantino aveva governato la Morea per secoli prima della ribellione." La certosa ospitò anche una ricetrasmittente clandestina. Ha studiato violino al conservatorio Duni di Matera, abbandonando gli studi al settimo anno. Will Bynum Ai quarti sconfigge il Racing Club e in semifinale il Peñarol. Una donna elemosina denaro per acquistare le cialde del Belgio. Non nacquero figli da questa unione. Il termine vivisezione si riferisce alla pratica eseguita su animali in vita. È una decisione interamente della donna. In quest comune si trova il Parco nazionale Hamra. Non eseguendo il compito, West viene braccato dai suoi, ormai, ex colleghi. Il singolo ottenne grande successo in Europa e discreto successo invece negli Stati Uniti. "Forse ha sostituito i tre mantici ""a cuneo"" con uno solo ""a lanterna""." Senza successo. Anche i testi composti da Daniel Droste sono sempre strettamente legati al mare. Un assiduo frequentatore ne fu Benedetto Croce, amico intimo del Barone. "Un generale costringe il figlio sposato a lasciare la moglie per sposare un'altra donna." Il nome, comunque, non è mai cambiato ufficialmente. Il suo primo impiego è come reporter al Richmond Times-Dispatch. Ma questi risultati suggeriscono che in realtà questi possiedono veleni veri. La stazione è dotata di biglietteria, di sala da aspetto e di un bar. "L'uso della parola ""gradi"" in questo contesto è scorretto." Ritiratosi, è divenuto procuratore sportivo. Sawyer Fulton "Per la fine dell'anno Joe fonda la sua nuova band, The Joe Perry Project." Investito da una pioggia di schegge rimase ucciso sul colpo. Lo studio della velocità di reazione è argomento della cinetica chimica. Rodney Rowland "Si tratta di un semplicissimo gioco di percorso piuttosto simile al gioco dell'oca." Tutti gli occupanti muoiono, tranne il pilota Keller, miracolosamente scampato al rogo. Ma molte di queste vetture furono prodotte anche in Paesi già molto sviluppati. Le ali e la coda sono nero-bluastre con sfumature arancio-olivacee. "Ma non c'è da fidarsi." Chiuse con. La donna, al sentirlo, rompe la bottiglietta del farmaco. "Il termine ""boucher"" in francese significa ""macellaio""." Di colore giallo, molto fragile. In molti dunque accettarono una conversione quasi imposta. La colonna sonora del gioco è costituita dal tema musicale di Danny Elfman. "Dotato di un ottimo senso della posizione, è abile anche come ""assist-man""." Fa parte del distretto governativo di Kassel. "Per promuovere l'album inizia il suo primo Tour solistico in Europa ed America." Formò con Kendra Smith i Clay Allison diventati presto Opal. Serena è invece la morte del Cristo. Questa tenta di fuggire dalla sua prigionia, ma viene ripresa. "La Scuola di specializzazione medica viene ufficialmente denominata ""in Endocrinologia e malattie del metabolismo""." La sua sede è a Bruxelles. È in questo contesto che Fubini si candida per entrare nella redazione. Nel tempo libero Saavedra frequentava spesso il circolo degli scacchi di Glasgow. È una località balneare molto visitata durante la stagione estiva. Probabilmente, era collegata ad altre isole, oggi scomparse, mediante ponti. Il fratello Matteo, infine, è un procuratore sportivo. Le spie progettano di uccidere Gulliver con la sua stessa pistola. Si tratta di uno spin-off annuale della serie Nathan Never. La maggior parte di questi territori è montuosa, poco popolata, e con poche infrastrutture. "Anche il raggio d'azione era più ristretto di quello che si poteva desiderare." La marina di Singapore è una forza di difesa costiera con capacità di altura. Una scoperta che, se fosse confermata, potrebbe aprire nuove prospettive in tema di omeopatia.. Figlia di Poseidone e di Afrodite oppure Anfitrite od anche Alia. I Kiva sono delle stanze perfettamente circolari, presenti in tutti gli insediamenti Anasazi. La base Tuono è visitabile con guide che illustrano la sua attività. "L'Ercolanese gioca le partite casalinghe allo Stadio Raffaele Solaro di Ercolano." Tuttavia questo programma, forse troppo ambizioso, fu attuato solo in parte. "Il nome è preso dal termine in lingua greca che indica la parola ""pietra""." Gli unici contrari risultarono Paso e Moreno, che presentò le sue immediate dimissioni. Decide di lasciare il lavoro per dedicarsi totalmente al calcio. "Tuttavia, l""'Euparkeria"" non era un progenitore dei dinosauri, ma solo un lontano parente." "È già un po' datata, ma è ancora molto utile." I tre moschettieri Il primo si trova negli Stati Uniti. Può risultare asintomatica in assenza di ipertensione polmonare. Il bambù può essere impiegato almeno in ben quattro modi differenti nell’ambito dell’ingegneria strutturale. I due diventeranno ben presto rivali. Caroline Weir Vive in ambienti erbosi e esposti al sole. Gli venne affiancato quale pilota Mike Collins. Durante il periodo universitario ha coltivato la passione per il rugby. Per arricchire la sua preparazione, spesso si metteva a studiare i vari istituti giuridici. I due, comunque, si innamorano e finiscono per sposarsi. La produzione dura sei mesi, come indicato dalla ricetta originale. Steve Heard Questi giocò la serie con un infortunio che ne limitò fortemente le prestazioni. Alla caduta della monarchia asburgica, il governo repubblicano confiscò tutte le proprietà degli Asburgo. "L'azione avviene in ambienti bidimensionali a piattaforme, con scorrimento orizzontale in entrambi i versi." Ai lati si dispiegano due scaloni a spirale e numerose stanze. "Chiese al Parlamento che il ""Test Act"" che impediva libertà religiosa, fosse abrogato." Fortunatamente interviene Guido che morde Valentino e scappa via, costringendo il ragazzo ad inseguirlo. Sono stati rivisitati anche i proiettori, il logo e il paraurti. La squadra vincente è quella che ha il punteggio più basso. Spesso sono usate in operazioni anti-sommossa. Si nutre soprattutto di pesci, crostacei e molluschi. Le sue Tavole furono tradotte in lingua persiana prima della fine del secolo. Kellerman è nato a New York City e cresciuto a Los Angeles. "Diverse associazioni condivisero queste idee con l'""Unione per la temperanza della donna cristiana""." Riescono comunque a prendere il sopravvento e Maul sembra ritirarsi. "Ha ottenuto diversi premi per i ruoli svolti sul palco dei teatri dell'opera." La storia sacra assume la forza persuasiva e la suggestione di una rappresentazione scenica. "Nessuna di queste tecniche si presta alla descrizione dei cosiddetti ""soft object""." Fu quella che rimase in vigore più a lungo. George Cecil Ives Queste sono alghe a crescita apicale, con tallo diviso in nodi e internodi. Era una delle più piccole comunità montane del Piemonte. "Questa tecnica è stata soppiantata dall'elettrospray." "L'episodio contiene inoltre molti più effetti visivi di ogni altro." Si svolge in Spagna, vicino al confine. Nel caso del pendolo orizzontale le dimensioni del raggio si riducono notevolmente. Al termine di questa esperienza, si ritirò a vita privata. Il secondo prototipo rimase a disposizione della Avro per gli sviluppi. È il capoluogo della contea di Dakota. Il rito. La fauna è invece composta da Volpi, scoiattoli, civette, falchi, aironi e cervi. Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Lo squalo angelo ornato si nutre di polpi, serpenti marini e di crostacei vari. Successivamente, Thanagar si stabilì come dittatura militare atta a conquistare altri pianeti. Il piccolo edificio è ad unica navata conclusa con abside semicircolare. Passata in mano a Walter Mazzarri, la Sampdoria volle puntare su Antonio Cassano. Milita nella Extraliga bielorussa. Il progetto principale ed il primo ad essere realizzato fu il palazzo reale. Lascia la Campania subito dopo aver completato le scuole medie. Mentre Ben si prepara per la cena, il dott. A volte viene accreditata come Berra Hudson per errore o Erica Schroeder. Segnò il primo goal in Bulgaria contro il Lokomotiv Plovdiv. Vengono però raggiunti dalla polizia, che li uccide e recupera la refurtiva. Viene utilizzato soprattutto in reti locali, in particolare su Ethernet. Grandi aureole azzurre contornano un viso imberbe che non accenna alcuna espressione. La modella Dal punto di vista semantico, è analogo al nome slavo Predrag. Attraverso vari aggiornamenti sono stati rilasciati nuovi episodi e nuovi livelli. "Brooks nell'Angle Alliance continua, a malincuore, a mantenere quest'ultima al suo fianco." Rimase in servizio per la compagnia spagnola anche negli anni seguenti. Solo una piccola quantità di farmaco di distribuisce nelle cellule ematiche. Viene diretta da registi del calibro di Gianfranco De Bosio e Giancarlo Zanetti. Il torneo si è giocato nella città di Amarillo negli Stati Uniti. Attualmente è sposato con Gen LeRoy. "È stato, inoltre, uno degli autori di ""Telemike"" con Mike Bongiorno." Il lavoro di Goldberg comprende didascalie scritte dai ragazzi stessi, foto e video. La seconda maglia è color acciaio, ulteriormente contraddistinta da una sbarra bianconera. Include collaborazioni con Diplo, El Alfa e Drake. Fu insegnante e poi Direttore del Collegio rabbinico. "L'unica attività fisica consiste nel portare il mantello del monarca." Il miglior piazzamento in qualifica fu il quarto posto di Jarier in Argentina. La semplificazione legislativa si basa su tre distinti pilastri. La diversità non è una moda. In occasione del matrimonio, lo sposo fece coniare una medaglia commemorativa. La votazione avviene ogni anno nel mese di dicembre. In questa rappresentazione Augusto è lodato per aver salvato una moltitudine di cittadini romani. Nella sua prima legislatura ha lavorato anche nella Commissione per le Politiche Europee. Conta una presenza con la Nazionale bulgara. Karlsson è stato convocato in tutte le principali Nazionali svedesi giovanili. Nella stessa stagione vince anche la sua prima Coppa Italia Lega Nazionale Pallacanestro. Strada Napoleonica "È sposato con l'attrice e modella francese Eva Ionesco." I giudici accolsero la protesta statunitense e squalificò i tedeschi. In gara era ai margini della zona punti quando venne costretto al ritiro. Molte di queste furono costruite dalle macerie di templi indù durante la dominazione moghul. "L'opera è ambientata a Parigi, nei pressi della locanda di Filippo." Il primo piano era riservato ai signori del maniero. "L'unità operativa della Scuola, il Reparto Alianti era intitolato a ""E. Barbieri""." Senza fine Nidifica normalmente tra settembre e gennaio nel cavo di un albero. Una cornice marcapiano separa il pianterreno dal primo piano. Dopo la Marcia su Roma, Tittoni appoggiò Mussolini. Misura una trentina di centimetri di lunghezza, almeno metà dei quali spettano alla coda. "Per questa occasione, cambiò il genere di ""Ollie"", che divenne una donna." Più grande era lo schermo, meno luminoso era il film. La resa è di circa una tonnellata di caviale per venti tonnellate di carne. Tra i suoi partner preferiti Beniamino Gigli, Mario Del Monaco, Renata Tebaldi, Maria Callas. Tale danza viene effettuata sia da gruppi amatoriali di bambini, sia da gruppi professionali. Fu discepolo, oltre che della scuola napoletana del marchese Basilio Puoti. "Il periodo d'oro dei vichinghi infatti era tramontato da un pezzo." La campagna si concluse con un completo fallimento tedesco. Quel bambino sognava altri mondi. È stato considerato un possibile uso del composto nelle batterie litio-zolfo. Attualmente rappresenta una cinquantina di aziende produttrici di vetro artistico. La ricerca statunitense aveva in attivo vari progetti. È considerato il più tranquillo del gruppo. Jeremiah Madden fa fortuna inventando un nuovo tipo di mattone. Negli anni quaranta è già un pittore affermato con un suo stile personale. Bart Swings La produzione giunge al termine. Crebbe bilingue. Fait e Nardi lo calano in due giorni lungo la via di salita. "Si accetta così la collaborazione con l'Unione Sovietica, già pronta con la nave ""Leonov""." Questo equilibrio tra vecchio e nuovo fu molto lodato. Vengono descritti di statura bassa, corporatura tozza, scarsa intelligenza e carattere docile e sottomesso. "Segue un'esperienza sulla panchina del Romano d'Ezzelino la stagione successiva." Si trova nelle Alpi Pennine, nel Canton Vallese. Fu cancellata dopo tre mesi perché non raggiunse indici di ascolti adeguati. Sono imparentati anche con gli Spatola, i Mannino, i Castellano e i Di Maggio. È una serenata fatta in omaggio a Jovanotti. "Questo avvenne per protesta contro l'amministrazione pontificia." Ma Marianne, cui nessuno ha chiesto niente, si ribella a questa decisione. Sono molto veloci negli scontri in mischia ma risultano fragili. Si qualificavano le prime due classificate. Anche le ruote sono parzialmente carenate, sempre per esigenze aerodinamiche. Allo stesso anno risalgono anche sei affreschi aventi per tema le storie bibliche. Aveva Chiesa parrocchiale con diverse Cappelle rurali e la Scuola Elementare. "All'antesi i fiori si presentano aperti." I rimanenti otto erano posti a metà nave, sulle fiancate. Vengono utilizzati per risalita di pozzi con la tecnica su sola corda. La linea laterale è presente solo sulla testa. Introdotto con D. Lgs. Le sue tesi sono presentate in vari saggi, oltre che in numerose consulenze televisive. La parte restante doveva appartenere a signori locali. Raccomandò ai suoi seguaci di stare uniti e di tornare a dormire alla base. Di seguito ne vengono illustrate le principali caratteristiche. In questi casi si tratta di veri e propri manichini addobbati. La materia è in continuo mutamento. A temperatura ambiente è un solido cristallino bianco ed inodore, altamente igroscopico. Alcune gare sono disputate allo Stadio Giorgione, lo stadio principale di Castelfranco Veneto. Nella foresta vi è un umile ovile, abitazione di Giacomo e Giovanna. Anticamente si trovava nella chiesa di Ognissanti a Firenze, da cui il nome. Esse erano composte da sei cifre. È presente una scuola secondaria principale e tre scuole primarie locali. "Il suffisso ""Terme"" è invece legato alla presenza di fonti termali." La polarità di questo legame inoltre determinerà la chimica stessa degli alogenuri alchilici. Il museo raccoglie giocattoli d’epoca, tra i più belli della storia europea. "Le figure colorate in modo uniforme appaiono irrimediabilmente ""piatte""." Gerald Tucker La squadra è stata ufficialmente ammessa al campionato nel novembre dello stesso anno. "Nel comune si trovano importanti risorse forestali che alimentano l'industria del legno." Secondo alcune recenti teorie, alcune caratteristiche del suo decorativismo avrebbero influenzato Gustav Klimt. Dalla coppia nacque anche Yasushi, fratello minore di Hiroshi. "L'idea crea dissapori tra i suoi genitori che stanno divorziando." Sconvolta, Fortunata scappa e viene rapita dai topi. Giocava le partite casalinghe al Deva Stadium. "Si perfezionò poi l'anno successivo in filologia classica all'Istituto di Studi Superiori di Firenze." Diventò uno dei più importanti musicisti francesi tra le due guerre mondiali. Il brano utilizza il tema dei parchi di divertimento come metafora del sesso. Nel transetto la cappella meridionale è dedicata a S. Francesco Saverio. Howard vive fuori Filadelfia a Lafayette Hill, Pennsylvania. Sono roditori terricoli endemici del Madagascar. In carriera prese parte a tre edizioni dei Mondiali, vincendo una medaglia. Le opinioni degli storici sul luogo e la data di promulgazione non sono concordi. Inoltre, qui fu trovata una delle più antiche fonderie. È incolore ed è caratterizzato da un odore pungente. "Internamente l'MfS era composto da varie sezioni e sottosezioni con competenze differenti." È una specie semi-acquatica, crepuscolare e notturna. Questa politica permette al Napoli di proiettarsi subito nel calcio europeo. Iseo ha dedicato una strada a Carlo Bonardi. Ha creato disegni, sigle animate nel campo grafico artistico a completamento delle registrazioni. Insigne si infortuna però durante il primo tempo ed è costretto ad uscire. "Nel suo studio, in seguito, si svolse l'attività giovanile di Frank Lloyd Wright." Il labbro superiore e il mento sono bianchi. "Gli autori di ""Sentinelle di bronzo"" ne hanno scelto una più ardua." Le bombe caddero vicino ad alcune abitazioni senza, però, provocare danni di particolare entità. Alla sua morte il titolo passò a suo figlio, il decimo conte. Sono inoltre presenti spettacoli musicali, balli, bancarelle ed esposizioni varie. Nonostante i nuovi pneumatici, il pilota estone si è classificato sesto. La natura umana è buona. Il successivo confronto con High T conferma la sua ipotesi. "È stata definita dal ""The Washington Post"" come ""la miglior ""Norma"" dal vivo." Ciò in conformità alla rigida etica calvinista propria della borghesia occidentale e americana. Billy Bob Holland è un avvocato di una cittadina del Texas, Deaf Smith. Le coreografie furono curate da Paula Abdul. Tuttavia, la regione è particolarmente importante per la sua avifauna. Nella quarta giornata di campionato realizza una doppietta contro il Jeju utd. "Duke Ellington gli riconobbe soltanto ""il talento di parlare di Jelly Roll Morton""." Per un periodo della sua vita visse anche a Roma. "Probabilmente l'unica comunità buddista mista." È affascinante, prestante fisicamente, slanciato ed attraente. Dalle ali laterali si dipartiva uno scenografico emiciclo con una balaustra ornata da statue. "Nei primi anni veniva chiamato ""Puerto de Manzanares""." Parco della Resistenza Tre ragazze single dividono un appartamento a Londra. Il fumetto non segue una trama principale ed ogni storia è indipendente. Le scuderie, come già detto, sono più tarde rispetto alla casa padronale. Oggi non ne restano tracce. A sostenere la coesione concorrono anche elementi come tempo e aspetto. "Dell'isola rimaneva un vasto banco di roccia lavica." Le riprese degli esterni sono state effettuate a Perugia, gli interni negli studi Empire. Nella stessa colonia convivono individui sia di sesso maschile che di sesso femminile. La stazione era munita di biglietteria. Attualmente è in produzione la terza generazione di tale furgone. Khan prende Sean in una rissa e successivamente lo uccide. Ovviamente sarà possibile fare un misto tra queste caratteristiche e quelle originali. In omaggio al micologo de Candolle. Venne arrestato e condannato a morte dai turchi. Grande Vuoto Questo legame perdura per tutta la vita di entrambe le creature. Il villaggio più pazzo del mondo "Tale rotazione, più o meno intensa, è generata dall'inspirazione e dall'espirazione del paziente." Anche qui originariamente dovevano giocare solamente i dilettanti. Tornerà, nella serie, Victoria. Ha allenato anche Virtus Bologna, Napoli, Firenze, Rieti, Brindisi e nuovamente Rieti. "Utrecht, potente vescovado, mantenne il ruolo di centro chiave per la produzione dell'arte religiosa." La statua presenta ai suoi piedi il modellino di un veliero. "Tali postazioni servono a limitare la velocità media di percorrenza dell'intera corsa." Four of a Kind Della medesima percentuale crebbe la sua popolazione e le sue entrate finanziarie. "Tony è un'avvocata di successo, sensuale nella vita privata e tenace sul lavoro." Rusty inizia a deporre delle uova con il disappunto di Early. "Egli discendeva dai Danesi che governarono l'Anglia orientale." "Forse questi animali sono sopravvissuti adattandosi alla vita ""cittadina"" fino in età contemporanea." Secondo Beda il Venerabile, egli venne ordinato in Borgogna. È il padre della celebre scrittrice di romanzi per ragazzi Lauren Oliver. "L'università è gestita insieme dal Ministero dell'Educazione e dal Governo di Shanghai." Trevor White "Il loro primo modello fu la nave giapponese ""Yamato""." La malvagia missione riesce, e Robot indossa i panni di Babbo Natale. "Contador è invece l'unico che è salito soltanto sul gradino più alto del podio." I diritti sono stati poi rilevati dalla The Film Arcade. Commenta il processo di abbandono della campagna finlandese. "Navata destra: ""Umiltà"", ""Grazia divina"", ""Fede"", ""Costrizione"", ""Castità"", ""Vittoria"" e ""Costanza""." "L'anno seguente, allo scoppio della guerra, fu chiamato alle armi nell'esercito austro-ungarico." In condizioni normali si presenta come un liquido incolore. La sosta in Inghilterra doveva essere inizialmente temporanea. Arancia meccanica Gli indizi portano a pensare ad un rapimento e i tre decidono di seguirli. Il punteggio per la gara a squadre sarà separato dalle regate di flotta singole. È stata ritrovata a León nella provincia di León, in Spagna. Amministrativamente fa parte della Divisione del Tenasserim. "I genitori, il parroco e l'altro prete furono indagati per omicidio colposo." È in una di queste occasioni che Loretta e William si conoscono. A nord era presente un muro con funzione di contenimento del terreno. Il coccodrillo di Johnston è una specie piuttosto piccola. "Il disco di Peter Gabriel comprende anche un'altra versione di ""Exposure""." "Sin dall'inizio collabora con Willie Colon." Le sostanze vengono ossidate abbastanza lentamente perché non si produca fuoco. Nations League Terminata la stagione degli amori questa cresta scompare per ricomparire la seguente. La sua musica ha molti cultori in Germania e Giappone. In Italia è arrivata a settembre dello stesso anno. Armi semplici come asce e coltelli erano spesso realizzati in ferro non forgiato. Il muso è nero e glabro in entrambi i sessi. "Egli inoltre segnalò all'inesistente flotta di unirsi a quella di Cornwallis." "Solo i cristiani siro-orientali non costituirono un ""millet""." Gioca nel campionato lettone. "L'organizzazione politica era la stessa del periodo aragonese." Dopo il college, andò alla University of Minnesota Law School. "Indossò la fascia di capitano dei ""blues"" in tredici occasioni." Numerose sono le opere lasciate da Federico Lunardi. "L'intero evento fu filmato da una nave vicina." In un punto i due triangoli confinano. "Alcuni detrattori hanno chiamato, ironicamente, il disco ""Unleashed in the Studio""." Fece parte della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, diventando presidente della sezione romana. Le religioni indigene erano inizialmente predominanti. Un cratere lunare è stato intitolato al suo nome. "I nuovi proprietari hanno affermato di voler rilanciare l'attività sportiva della casa." Il vincitore fu Dreamer, che diventò così il contendente numero uno per No Mercy. A fine stagione, si è svincolato. Vicino al centro del pianoro, uniforme e livellato, vi è un basso picco arrotondato. Il sistema breech-lock è utilizzato anche nel montaggio delle armi. La cifra stanziata inizialmente era inferiore a quella della maggior parte delle produzioni americane. Studiò medicina a Napoli. Le estati sono calde e afose. Battaglia di Dunbar Alla fine lo troveranno, ma sarà troppo tardi. Al momento del suo completamento era il sommergibile dalle dimensioni maggiori a livello mondiale. "L'industria bellica conduce anche un'importante ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie militari." Il caso è stato archiviato. "Nella ristrutturazione quattrocentesca le absidi semicircolari scomparvero e fu ristretto l'impianto delle tre navate." Pur vivendo in gruppo, è estremamente raro che si scambi vocalizzi. "L'edificio, progettato dall'architetto Johnson Fain, è il diciottesimo grattacielo più alto della città." "Mitchell fu allevato nel New Jersey da due genitori appassionati d'arte." Poi, però, decidono di lasciarlo, andandosene tutti via. La famiglia di Fan viveva da generazioni a Pechino. Derrick Colter Numerose condanne sono state così formulate per violazione degli accordi. Parte dei Romani fu dispersa nella fuga, parte venne invece massacrata. La settimana successiva Bryan e Styles sono stati nuovamente sconfitti dagli Usos. "Dati estratti da ""Il Tirreno""." Si tratta di una delle discipline ingegneristiche più antiche e più ampie. Si trovano, infatti, suggestivi scorsi sulla città ripercorrendo stretti vicoli. Queste facce. Prende il nome dal primo popolo iberico che abitò la zona. Ritiratosi, è divenuto missionario, andando ad operare in Perù. Nel lago sono presenti carpe e trote. Al contrario alcuni polimeri hanno una fragilità piuttosto grande e appartengono ai liquidi fragili. "L'interno, a navata unica, è destinato ad accogliere funzioni religiose della parrocchia." "Nello stesso anno, cominciò ad aggiungere ""da Volpedo"" alla propria firma." "Tra questi dipinti c'è la ""Caccia al cervo""." Le due squadre sono tra le società calcistiche più vecchie al mondo. In fondo al bosco Dopo un caloroso addio rivolto ai suoi nuovi amici, Ryo torna finalmente a casa. "Qui collaborò con giornali letterari come ""Il Segesta"", ""La Lira"", ""il Mondo Comico""." La Chiesa cattolica fa parte della Conferenza Episcopale delle Antille. Gara di ritorno che pende a favore degli aretusei. Divenne di serie anche una marmitta a terminale singolo. Al termine, le squadre sono state divise in base alla classifica. A tale data la torre era stata eretta fino a circa la prima balconata. "I sedimenti infatti vengono trasportati all'interno di un'area, dove alla fine vengono depositati." Durante il viaggio di ritorno, Rachele, la sposa prediletta, morirà dando alla luce Beniamino. La vecchia cappella fu quindi definitivamente abbattuta. Arrivano a casa e Alonso e Inés iniziano a conoscersi. Il capoluogo di contea è Eureka. La vittoria venne ottenuta da Ace. "Se un ordine non è totale allora si dice che è ""parziale""." Il piccolo orfano Ha due figli avuti dalla prima moglie e due acquisiti dalla seconda moglie. Lucile Watson Manson era da questi considerato un leader religioso oltre che morale. Il nucleo del sito si trova in fondo a una valle. La madre è stata costretta a confessargli la violenza subita e la gravidanza. Ha un fratello più piccolo di lui. "Con il tempo, la compagnia divenne esclusivamente femminile, modificando la denominazione dell'edificio." Si è occupato, fra i primi, di geomorfologia. Le topic map possono essere fuse tra di loro. Posto al comando di un incrociatore gli fu conferita una medaglia al valore. "Per fronteggiare il problema l'economia locale si sta spostando verso la produzione di servizi." La produzione esecutiva è stata affidata a Tommy Mottola. Ospita un faro a ottica fissa. "L'uso della formula in questo contesto sembra essere stata introdotta recentemente." I membri di questa società avevano approcci diversi. Jacob lo uccide proprio durante una rapina nella sede centrale. Ha origine in Perù. Oggi, in termini economici, dominano pendolari. È intitolato a Erich Kästner, scrittore tedesco. Fu una delle innumerevoli battaglie durante la conquista dello Shinano da parte di Shingen. Si impegnò per la diffusione della musica strumentale, in particolare di quella tedesca. Le zampe sono brunastre, ricoperte di peli bianchi o giallo-arancioni. La Provenza passò a suo fratello Sancho, già conte di Cerdagna. Fu inoltre eseguita una prima versione di Parsifal. Alcuni di questi sono ancora in attesa di demolizione. Fu costretto al ritiro nelle gare di cinque e venticinque miglia. Il loro apparato circolatorio è poco sviluppato. Lo studio è oggi noto come Ansel Adams Gallery. Gerhard Wagner "Con decreto del duce Benito Mussolini il comune divenne frazione dell'Aquila." "Ha portato avanti con successo negli anni l'attività di scultore in Italia e all'estero." Pieter Serry Furioso per la lenta avanzata di Victor, Napoleone lo sostituì con Étienne Maurice Gérard. La pelle è gialla. Tali regole si ottengono attraverso il teorema di Wick. "Infatti la ""K"" derivava dalla parola tedesca ""Kurtz"" cioè ""corto""." "Attualmente è professoressa ordinaria all'Università di Milano, dove insegna letteratura italiana otto-novecentesca." Nella stragrande maggioranza si tratta di chiese cattoliche. "Corneliano Bertario risale probabilmente all'età romana." Il fluoruro di gadolinio è un solido bianco insolubile in acqua. "Quell'anno guidò la squadra in corse tentate e yard corse." Essi riconoscono il talento della piccola Anna e le fanno intraprendere la carriera artistica. S. Yakovlev Design Bureau e sviluppato in Russia negli anni duemiladieci. I recensori hanno elogiato la colonna sonora definendola realistica. Attualmente risiede nel Varo. Google store vende prodotti realizzati da Google o realizzati in collaborazione con tale azienda. Ogni camera dispone di almeno un bersaglio di metallo. Daniel Nestor e Lleyton Hewitt non hanno disputato la finale. A lui è oggi intitolata la sala principale del Palasport Flaminio di Rimini. Si esegue con olio da massaggi e generalmente su lettino. Per assicurarsi il loro controllo sono state scatenate molte guerre già nella Storia antica. Giocatori esperti potevano giocare per ore con una sola moneta. Pertanto, Filippo le fece incarcerare. Tre anni dopo tornò a Maynooth come professore di Storia della Chiesa. Ciò è piuttosto frequente nel quinto dito mentre è molto raro nei restanti tre. Toccava poi ad un giudice esterno a salvare un secondo concorrente. Al termine di questo periodo, si è ritrovato svincolato. "Carlito, che era già un membro del roster di ""SmackDown!" "Sono stati individuati un po' in tutti i mari del globo." Sono costituiti da una capsula loculicida. Dopo aver raggiunto la pubertà continuò a cantare nel registro di controtenore. Comincia la propria carriera allenando il Thai Farmers Bank. Dal medesimo anno ha iniziato a interpretare i suoi testi come attore. The Trouble Buster La prognosi delle forme diffuse risulta infausta e inadeguata. I Choctaw si ritrovarono così divisi in due gruppi. "Hollywood divenne un'alcolista ""super impressionista""." Era un centrocampista ambidestro. "La santificazione personale è vista come la premessa indispensabile per l'azione apostolica." Jane Jensen Subito dopo la sua morte ebbe luogo il massacro di San Bartolomeo. "Una sua fotografia appartenente alla serie ""Statuine"" figura come copertina della ""Storia d'Italia." "Inizialmente piccoli, diventano piuttosto grandi con l'età." Demetra conferma e si scusa con Juni. Una spina è presente anche nelle pinne pettorali. "L'inizio è da favola." Le pitture sono ora conservate nel Museo Diocesano de Jaca. Le pietre si trovano tra Causeway Bay e Kennedy Town. È un classico enigma della camera chiusa. In seguito il reality non vivrà altri momenti particolari. "All'età di tredici anni riceve in regalo dal padre una macchina fotografica." "A Son's Devotion" Il nuovo gruppo pubblicò una dozzina di album oltre a diverse compilation. Il suo nome fu dato a due navi. Costruisce le tane nelle fessure tra le rocce o tra le radici degli alberi. Rimane da dire il perché del termine strutturalismo. Ha inoltre scritto numerosi articoli sempre incentrati sulla storia della Russia. "Fu una battaglia decisiva della guerra e una delle più grandi dell'Europa medievale." È il fratello di James Pankow, trombonista e membro fondatore del gruppo musicale Chicago. Gianmarco Nicosia Il robot inoltre ha la capacità di spostarsi attorno alla stazione in modo automatico. "Orazio fu il quinto con questo nome nell'ambito della propria famiglia." Si tratta di una misura di sicurezza di tipo patrimoniale, come la confisca. "Oggi l'edificio è un moderno ospedale specializzato nella riabilitazione cardiopolmonare e nella riabilitazione post-infartuale." È sepolto nel cimitero Nord di Wiesbaden. Stazione sciistica, ha ospitato numerose prove della Coppa del Mondo di sci alpino. La tabella riporta alcune galassie situate nel Vuoto Locale. Almeno quattro Jaguar sono andati persi per incidenti. Ha frequentato il Lycée Chateaubriand di Roma. La costituzione fu presentata e votata come Proposta di Revisione della Costituzione Imperiale. Durante le riprese conobbe Liliana Petralia che poi diventò sua moglie. "A Flat Rock c'è la sede della ""Assembly Plant"", proprietà della Ford." Solo punta Martello, per essere raggiunta, richiede il passaggio per il ghiacciaio. Esso prevedeva che dalla combustione non dovesse rimanere carne da mangiare. Suonava peraltro anche altri strumenti, tipo il fagotto. Tuttavia, molte persone possono avere una combinazione delle due. "Il genere è diffuso nell'Ecozona orientale, dal Myanmar fino alle Isole Molucche." "L'immagine di copertina è molto simile a quella di ""Vol." "È una specie endemica d'Europa, ed è diffuso in gran parte del territorio continentale." Musiche di Buckethead, eccetto dove indicato. La fondazione pertanto si fa risalire a poco dopo la morte di san Francesco. Qui egli guidò gli animali in una rivolta contro gli esseri umani. Questo sistema non entrò mai in servizio. "La mobilità dipende tra l'altro dalla tipologia dei portatori di carica." "È uno dei vertebrati più rari e minacciati d'Italia ed Europa." Le sue scoperte furono importantissime, ma passarono praticamente inosservate per più di cento anni. "In questi modelli editoriali, spesso la pubblicità rappresenta l'unica entrata economica." James si accorge della trappola, ma non riesce a salvare i colleghi. Le dita sono prive di pigmento. La lettera è preservata alla Biblioteca Bodleiana. "Lo stesso anno si arruolò nell'esercito britannico e prese parte alla Prima guerra mondiale." Per ogni eventuale approfondimento si rimanda a questa voce. Nello stesso anno sua figlia Lucille venne eletta deputata per un altro distretto congressuale. Il suo restauro è considerato un progetto di conservazione del patrimonio avviato dal governo. La legge era pertanto altamente decentrata e in modo alquanto particolare verso specifici gruppi. "Nell'area occidentale scorre il fiume ""Vermillion"" un altro immissario del lago Erie." La pinna anale era molto simile e sostanzialmente in posizione opposta. Acton sposò sua nipote Mary Anne Acton. Alcuni forniscono date completamente differenti. Park So-jin è brava a suonare il pianoforte e in calligrafia. Dichiarò di essere stato influenzato da autori come Byron e Ralph Waldo Emerson. Il disco è composto interamente da cover di altri artisti. Nello stesso anno nasce il primo figlio, Paolo. Le località abitate nel rajon sono tutte località rurali. Alla morte di Tindaro, suo suocero, ricevette in eredità il trono di Sparta. "Mentre questo era impossibile nella versione per console, lo divenne in ""Nintendo Vs. Series""." La forma attuale della basilica è quella adrianea. Gli autori hanno spiegato il potere della Numero Uno in molti modi. Prendono il nome dal mitologico Eolo, dio dei venti. Tali funzioni sono: sensazione, istinto, emozione, pensiero, immaginazione e intuizione. "Fu inoltre disco d'oro in Germania." È delimitato da tre recinzioni concentriche. Lo ho richiamato, ma non mi ha risposto. "Il grande dodecaedro è un poliedro di Keplero-Poinsot: è cioè ""regolare"" ma non convesso." Blaise fu scelto fra oltre mille concorrenti. "Da questi aggregati di neuroni si dipartono varie fibre nervose che innervano l'intero organismo." Durante il fascismo divenne podestà di Ortisei dove risiedette per circa un decennio. Quello di sinistra reca lo Stemma di Palermo. I due vivono quasi relegati in casa con minimi contatti umani. "All'interno del parco medesimo si trova un'area archeologica etrusca." Due sono le teorie. Probabilmente abbandonò la chiesa dopo questa data per seguire la carriera di cartografo. Il nastro è bianco-rosso-bianco-verde-bianco-rosso-bianco, i colori storici della regione di Memel. "Un vero atto d'amore." "Brevi estratti dell'album sono stati resi disponibili sul sito ufficiale della cantante." In seguito ne aggiunse altre due in postazioni singole. Alla fine non fu incarcerato ma gli venne concesso di tornare a Roma. Nel dopoguerra si occupò soprattutto del settore del cortometraggio, collaborando ancora a qualche film. Lequien attribuisce a questa diocesi tre vescovi. Ciò avrebbe aperto orizzonti musicali e compositivi fino a quel momento inesplorati. "La ""Notitia episcopatuum"" inoltre sembra essere incompleta." "Per promuovere l'album Cher ha intrapreso il ""The Farewell Tour"" durato tre anni." "Rilevante fu l'opera progettuale di Giuseppe Morando, allora direttore del Genio militare di Venezia." Quelli che finora sono mancati sono i risultati. "Come ultimo singolo, infine, è stato scelto ""Fly"", cantato in collaborazione con Rihanna." Resta ignoto ove sia stata sepolta.. Sono presenti due case di riposo per anziani. "Il brano ""Slip Away"" è dedicato alla morte del padre." Successivamente, Ryō aiuta gli altri a tornare nel mondo reale, ma decide di seguirli. Il trattamento della Osteo-onicodisplasia ereditaria dipende dai sintomi e dalle condizioni del paziente. "La federazione da cui è controllata è la ""Australian Water Polo Inc.""." Questa scelta ha lasciato pertanto via libera alla capitale. Resta ignoto il motivo di quel viaggio. Sconvolto, Susumu fugge, lui stesso incapace di riconoscersi colpevole o innocente. È chiamato anche triangolo di Peirce o matrice di Aitken. In seguito, verrà giustiziata nella camera a gas. "Quella di Traiano fu l'ultima di questo tipo di biblioteche a venir eretta." Il nome inglese Gillian le fu dato quando era ancora alle scuole superiori. Il suo singolo di debutto con la Warner Bros. Si tratta di un affresco di fine Quattrocento attribuibile forse alla bottega dei Cagnola. A tale scopo prese lezioni di pilotaggio, ma poi il progetto non ebbe seguito. Segna di nuovo nei trentaduesimi di Coupe de France contro il Montpellier. Venne girato a San Rafael, in California. È inoltre possibile che Moses de Leon si considerasse ispirato a scrivere questo testo. "L'area ha inverni molto freddi, ed estati calde." Con questa nuovo nome hanno pubblicato un vinile con la band Yellow Capra. Suo padre Esperto era prefetto imperiale di Pella e sua madre era greca. Nella declinazione verbale non esistono verbi irregolari; neanche il verbo essere. "I cattolici definiscono l'evento Assunzione di Maria, gli ortodossi Dormizione di Maria." Nello stesso anno è ceduto il settore dei seggiolini di sicurezza per bambini. "C'è una larga comunanza di tecniche fra i due." Successivamente è tornato a occuparsi anche dei testi direttamente. Questi ultimi furono uccisi subito prima della scarcerazione delle due sorelle. Adriano non odia nessuno. "Infine l'ospedale venne salvato." Pont-Réan non forma un comune a parte intera. Vincenzo continuava a sopportare le torture impassibile. "Entrambi sono stati eliminati da Kane poco tempo dopo l'ingresso sul ring." Lavora nel settore audiovisivo dove ha svolto lavori di produzione ed emissione cinematografica. I resti di una moschea senza tetto accanto alla fornace sono di recente datazione. Australia e Nuova Guinea. Poi la conforta dicendole che quando Samus tornerà, potrà accoglierla con gioia. Antonio Carra Fu inoltre uno dei primi visitatori a raggiungere il Lago Superiore. "Come era avvenuto per la colonna sonora venne anch'essa ben accolta dal pubblico." Il sistema nervoso enterico ha recettori del gusto simili a quelli della lingua. A Milano, primo concerto in Italia del chitarrista, e Londra Zucchero è stato ospite. È Presidente della Fondazione Antonino Scopelliti. Importante settore che avvicina allo sport molti appassionati. "La produzione della ""Smart Fortwo"" si è articolata finora in tre serie." Si pensa che tale sistema, ai primordi, fosse matriarcale. "Nella fotografia cinematografica, il monocromo è tipicamente l'uso dei film in bianco e nero." Questa può essere di due tipi: sentenza di condanna o di assoluzione. Dopo la fine del conflitto riprese la sua attività con lusinghieri consensi. "Bernardo Bertolucci la scelse per girare alcune scene del film ""Il tè nel deserto""." Quando scopre che Katie è rimasta incinta, la costringe ad abortire. Questa trasmissione era manuale a quattro rapporti. Più tardi iniziò la importazione di Oldsmobile. Da parte sua, Bergman, sosteneva essere californiano da tre generazioni. Il testo della versione italiana, tradotto da Roberto Arnaldi, differisce notevolmente da quello portoghese. Rappresenta un punto importante durante il periodo estivo. "L'origine del nome è ancora oggi dibattuta." È quindi errato considerarlo sinonimo di gommone, che può avere anche dimensioni maggiori. Il piano superiore è la parte più radicalmente innovativa della casa. "I doppiatori sono diversi rispetto all'anime, poiché precedente a quest'ultimo." Ha, comunque, lo stesso obiettivo di produrre un output comparabile agli spartiti stampati professionalmente. Dal matrimonio sono nati Sultan, Sarah, Ahmad e Rima. Con la nuora Elisabetta ebbe buoni rapporti. Tuttavia, nessuna delle due ipotesi è fondata. Enunciato e postulato sono due cose diverse. La prima lo avrebbe colpito gravemente, ma la seconda lo avrebbe ucciso. Il brano è stato scritto dal trio di autori Holland-Dozier-Holland. Non ci è dato sapere se sopravviva o no. Manterrà questa nomina per oltre un ventennio, fino al pensionamento. È morta agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Bari Sardo. Causa nausea, bruciore, prurito, lentiggini, fino a comparse di tumori I clan di origine normanna sono chiamati scoto-normanni. Santena tornò sotto i Podestà, assoggettati alla Chiesa di papa Martino V Colonna. La stessa spedizione di Marco Polo era accompagnata da un Alano. Concluse augurandosi di vedere la Minogue presto anche a Glastonbury. "Gli album, ""Diana Ross,"" e ""Greatest Hits vol." Oggi ha tre figli. Blaise Pascal, era un prodigio matematico. Era adatta soprattutto per i campi di battaglia. "Decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria." Innamorato di lei, le chiede invece di sposarlo. Tutti i comuni che lo componevano rimasero in provincia di Catanzaro. "La capacità di ""mostrarsi gradatamente"" in intimità è un'antica arte di seduzione, perlopiù femminile." Per lo stesso motivo, la pompa benzina era azionata a due velocità. Lavorò a lungo anche per la Kalem, facendo spesso coppia con Alice Joyce. "L'attuale intitolazione al sacerdote Antonio Pozzi risale all'inizio del Novecento." Dopo la conclusione dell’esperienza politica si è dedicato completamente all’insegnamento e agli studi. A Hermann piaceva la musica e imparò a suonare il piano. "Si tratta di uno spin off della serie ""Dragonero"" realizzato interamente a colori." "Tiene inoltre il blog ""Neurologica"", che ha come oggetto ""scetticismo, neuroscienze e pensiero critico""." André Bloch Il Risk riveste un ruolo importante nelle dinamiche di combattimento. Ma Abdullah, dopo questi risultati, denuncia massicci brogli, dimostrati poi dalla commissione elettorale afghana. La copertina del disco è di Mimmo Paladino. La nuova grafica introduce alcune limitazioni. La città fu devastata da Silla nella lotta contro Massimo. A dieci anni suo padre, fervente cattolico, venne assassinato da un protestante. I diavoli sono quasi completamente cancellati dai graffi dovuti al fanatismo popolare. Entrambi i ministri degli Esteri rimanevano sulle loro posizioni. Purtroppo è stata riutilizzata come dimora in epoca medievale. Il testo fu favorevolmente accolto dalle gerarchie cattoliche. Tuttavia, spesso si mostrò intollerante e ordinò la distruzione di numerosi templi indù. Vi prendono parte ventidue squadre provenienti da tutto il paese. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un videomessaggio di saluto.. Al termine della spedizione la nave venne venduta. La prima correzione tuttavia fu sufficientemente precisa da evitare la seconda. Tra i suoi assistenti vi fu lo psicologo austro-americano Rudolf von Urban. Le manovre evasive vengono eseguite per eludere i missili in arrivo da qualsiasi direzione. David Bowie scrisse svariati brani insieme alla band nel corso di sessioni improvvisate. Alla fine della scena in orchestra se ne vanno senza fare altro. Messa alla prova in competizione, la monoposto si rivelò concettualmente errata. Nello stesso anno si trasferirono negli Stati Uniti. Ha poi lavorato come attrice in varie serie televisive e film cinematografici. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca. A volte dal nulla entra un Monster truck che schiaccia le vetture. Due delle sue principali opere furono pubblicate durante la sua vita. Quella tedesca usa una delle prime fotografie pubblicitarie del gruppo. Per il suo aspetto ricorda molto il Cervino. "Per questo, il faroese, al pari dell'islandese, fu influenzato dalle lingue celtiche." Ne consegue che i coefficienti della matrice antisimmetrica saranno delle velocità angolari. Il suo primo campo di studi fu la botanica. Serve il centro abitato di Borgo, frazione del comune di Montoro. Collaborò alla costruzione delle prime locomotive italiane a vapore. Sul coro si innalzano le due torri campanarie. Rivestì un ruolo di primo piano nei rapporti tra Italia e Somalia. Nei locali è ospitata inoltre la locale dirigenza del movimento. Durante il medioevo il paese apparteneva alla nobile famiglia di Bard. Si laurea in giurisprudenza a Firenze, specializzandosi in Diritto Privato Internazionale. Le versioni prodotte sono due in altrettante combinazioni di propulsione. "L'ingresso è approvato dal direttivo nazionale su proposta degli attuali soci dell'Associazione." "L'anno successivo comprò Versatile, la quale realizzava super-trattori." Sorge alle spalle della chiesa parrocchiale di Santa Caterina. Da questo momento in poi Landolfo è scarsamente presente nelle fonti. "La biglietteria si trova dietro la torre, nella discesa della ""rua do Carmo""." Nuotando in mare aperto può anche incontrare il coccodrillo marino. Negli anni successivi venne rieletto per altri cinque mandati. Non si hanno significative evidenze che siano stati realmente impiegati in combattimento. È una delle numerose residenze di campagna appartenute alla famiglia Gonzaga. I taxi sono pochi e si possono utilizzare solo previa prenotazione. Poteva essere molto pesante e poco adatto alla navigazione in mare. La stazione di Lecce permette di raggiungere le principali località italiane e regionali. Dopo il ritiro divenne capo dello staff medico del Barcellona. "È la rivista sorella di ""Comic Yuri Hime""." Piccole macchie marroni sono visibili sulla parte bassa del petto e sulle cosce. "L'incidente venne però poi descritto da Schumacher stesso come un incidente di gara." Grazie allo stile scanzonato dei brani vengono paragonati agli australiani Hard-Ons. Il Comune di Trieste gli ha conferito il Sigillo trecentesco. "È direttore di ""Critica d'Arte"", rivista fondata da Carlo L. Ragghianti." "Tra le opere illustrate da Attanasio va ricordato il ""Decameron"" di Giovanni Boccaccio." Non ci sono neanche scene divertenti. Infine verrà ucciso dal Punitore. Questo animale doveva avere aspetto e dimensioni di una lucertola. Un faro si trova a punta della Guardia. Dopo una gestazione che dura tra cinque e sei mesi nasce un solo piccolo. Non è utilizzato. Persino la fiducia nel dottor Watson, suo fedele amico, comincia a vacillare. Traccia fantasma Le mangrovie di questa ecoregione sono le più meridionali di tutte le mangrovie esistenti. Chiede quindi di essere reintegrato, dopo che aveva chiesto di ritirarsi dalla squadra. La facciata in tufo è tripartita da paraste in cemento. La palpazione può essere superficiale, media o profonda. Il gioco non è mai stato tradotto in italiano. "Le scene si basano sulla ""Legenda Aurea"" di Jacopo da Varazze." È sede del Santuario della Madonna Greca, Patrona di Ravenna. A questo schema base si possono aggiungere numerose varianti. Il cantante con più nomine nel corso della premiazione è stato Marco Mengoni. La Macedonia del Vardar era sotto il controllo Serbo. Luis Ortiz I coefficienti possono variare negli anni. Il solido bianco precipita dalla soluzione. Queste scompaiono se si uniscono quattro o più elementi dello stesso colore. "Il titolo non è stato più concesso durante l'epoca repubblicana." In rari casi si è trattato di vere e proprie co-conduzioni. Dopodiché i due fuggono lontani dalla città. I primi due in finale. Museo di fisica e storia naturale di Firenze. I film della Hepworth sono andati quasi tutti completamente distrutti. "A fine anno gli fu rinnovato il contratto per un'altra stagione." "Nondimeno, i sostenitori della ""Matica"" erano diffusi in molte città e villaggi." "Chiesa e convento di Sant'Anna" La sua capitale era la città di Zara. A livello europeo può vantare dieci medaglie e tre titoli continentali. "Le gare di moto d'acqua utilizzano invece un nuovo motore grafico." "Marston difese a lungo la sua macchina e ne propose l'utilizzo nei tribunali." Tale scena è immortalata nel video musicale del brano. Dopo la cremazione, le sue ceneri furono disperse. Tale appellativo non venne mai ufficializzato dalla Chiesa cattolica. Scotty è anche un esperto ufficiale di comando. Il labium forma la parte ventrale del conoide. "L'azienda era amministrata da Fiorello Zanchi e dai figli Mariano, Giovanni e Renato." Con loro aderisce allo storico Gruppo Romano Free Jazz. Il suo ascolto medio è stato di circa due milioni di telespettatori a puntata. Le rette scolastiche sono tuttavia inferiori che in altri paesi europei. Ha due fratelli, Joshua e Frederick, e una sorella, Carla. Morì a Parigi dieci anni dopo. La famiglia Gucci apparteneva al patriziato di Faenza da epoca remota. Solubile in acqua fredda con formazione di soluzione colloidale. "Daru è un adolescente alto e un po' in sovrappeso." Tutte le operette e le première sono ambientate a Parigi, dove non diversamente specificato. Rispetto alla versione precedente sono state apportate diverse modifiche e migliorie. "L'ultima canzone" "A sostituirla fu la Piazza, anch'essa disegnata da Giugiaro." I carri medi erano poi privi dei filtri anti sabbia. I due fanno finta di non conoscersi, poi Esther li lascia. La sua intensa attività didattica fu tuttavia di grande valore. Sorge circa al quindicesimo km di via Laurentina, a cavallo di essa. A destra è posizionata la serie numerica, composta da tre cifre nere. La squadra ha cambiato più volte livrea. I portali sono il collegamento tra il regno delle bestie magiche e la Terra. Gerolamo Doria vendette il territorio al duca Emanuele Filiberto I di Savoia. Oltre a lei, altri quattro bambini hanno poi ritrattato dei sedici coinvolti. Viene spesso raffigurata con una o più insegne regali: corona, scettro, manto di ermellino. È autore di pubblicazioni in materia di lavoro e legislazione sociale. Né vi è una completa strategia di gestione dei rifiuti radioattivi. "Visto che però i personaggi piacevano, l'autore Morris volle farli riapparire." La sua pianta, quadrangolare, è rimasta quasi inalterata dal medioevo. La disposizione dei motori è su due assi. È stato ben recensito, il che mi ha anche fatto arrabbiare. "Terminata l'esperienza nei ""Cosmos"", Horton ritorna in patria per giocare nei Devonshire Colts." "In un imprecisato futuro l'umanità ha colonizzato tutto il sistema solare." La Diocesi di Bisaccia comprendeva anche Vallata e Morra. "Il villaggio, oggi una popolare meta turistica, fu reso celebre dal romanzo ""Verso Ovest!" Arnaldo Catinari La cagna "Le altre caratteristiche coincidono con l'iMac che ha sostituito." Prende il nome dal suo capoluogo Arusha. È presente anche sulle isole della Micronesia, di Palau e delle Isole Marianne Settentrionali. Di aspetto Boyle era alto, snello e di carnagione chiara. Il capoluogo è la città di Sucre. Gli habitat variano da quelli temperati a quelli tropicali. Ciò fu dovuto anche alla scarsità di strutture adeguate. Oberto rimase molto poco sulla sedia di Asti. Gli viene assegnato il match tra Bosnia e Portogallo. Giunti lì, tali gruppi di persone furono impiegati in piantagioni di cotone. In queste acque non è difficile incontrare anche il gambero di fiume. "Molti sono gli effetti di cui tener conto a seconda dell'arma: rinculo, rimbalzo, gravità..." U-Brown fu il più importante discepolo di U-Roy. Alcune delle associazioni femmina-femmina sembrano essere coppie madre-figlia. I risultati dei suoi studi furono raccolti in alcuni volumi. È uno schema di crittografia semplice, definito tecnicamente debole. Dista otto chilometri dal capoluogo di provincia. Giuseppe Monti "Superato il quale la strada si dirigeva verso la città costiera di ""Egnazia""." Nelle absidi alle estremità nord e sud del corridoio abbiamo due figure femminili. Il segretario della difesa è il sesto nella linea di successione del presidente. Ha giocato nella nazionale di calcio dello Zambia. "Tra gli altri hanno collaborato l'amico Mauro Pagani e Fabio Treves." "La band ha intrapreso un lungo tour per supportare l'album appena pubblicato." Ai fini di consentire una effettiva applicazione di quanto previsto dalla Legge Regionale n. "Oggi il palazzo ospita l'istituto ""Giovanni Pontano""." Tra le sue esperienze come tecnico figura anche la guida delle nazionali giovanili italiane. Coordinamento registico Luisa Mariani. Parallelamente ai Power Quest, Williams militò in vari altri gruppi. Il promontorio prende il nome da John Meares, un esploratore britannico. "Dieci poliziotti messicani furono catturati all'interno del carcere." "Tuttavia, esso può essere utilizzato per definire e costruire un'ontologia." La pubblicazione è in via di svolgimento. "Successivamente il lavoro venne esteso fino ai piedi dell'Arcos da Lapa." Il singolo è stato scritto da Diane Warren. T. Chao I motori disponibili erano due. "Ne è stato tratto un film, ""Pirati!" Cornell Warner Ogni gruppo partigiano aveva poi le sue insegne. È considerata uno dei monumenti barocchi più significativi della città di Ascoli. Torna nella puntata di SmackDown! Tra i suoi allievi figura Martha Argerich. La poesia diventa precocemente il suo strumento privilegiato di rapporto con il mondo. "L'organizzazione, inoltre, promuove cause giudiziarie finalizzate a tutelare i diritti umani." "Successivamente, assieme ad altri criminali, affrontò i Fantastici Quattro ma fu imprigionato alla ""Volta""." Suo fratello minore, Guy Ramsey, si tolse la vita dopo aver sofferto di depressione. Il finale sarà imprevedibile, come in una partita a scacchi. "Alcune scene sono state riutilizzate dal precedente ""Tobruk"", che ha una trama simile." Diversi rapporti sono stati redatti sul tema delle risorse naturali. Il film si rivela un flop di pubblico e critica. Viene usata come solvente industriale per resine e carburanti. Conclude al terzo posto nella classifica a punti. Curiosamente, i Velociraptor sono esclusi da questo conteggio. Con la nazionale vince una medaglia di bronzo al World Grand Prix. Attualmente vive a New York, lavorando come barista e modella. Il telaio era tubolare a traliccio reticolato. Tale reazione è la prima del ciclo di Krebs, processo chiave della respirazione cellulare. La maggior parte del settore è orientata verso il lavoro governativo. Il Campionato inaugurale comprendeva i Gran Premi di Italia, Francia e Belgio. Si trasferì successivamente alla Green Mountain High School, dove praticò calcio e pallacanestro. "In ""Maggio"" viene mostrata una processione di giovani nobili a cavallo." Il videoclip mostra il gruppo esibirsi in concerto. A questi due musicisti si aggiungono diversi turnisti e altri collaboratori. Anche questo è un villaggio storico. Uno sguardo alle tradizioni tribali in rapida scomparsa del Nord Africa. Del castello oggi è possibile vedere solo alcuni ruderi. Inoltre i suoi record sono omologati dalla Federazione aeronautica internazionale con sede a Parigi. Vengono create direzioni generali del Ministero della giustizia a competenza regionale. Al livello del tetto, vi sono due finestre con frontoni rinascimentali. Alcune varianti possono includere cipolla, pancetta o altri ingredienti. The Last Laugh "L'Ordine accoglie anche alcuni uomini tra i propri beneficiari." Questa approssimazione è molto sfruttata nella chimica quantistica. La cultura Wari si caratterizzò per complessi e interessanti creazioni artistiche. Bisogna osservare il piccolo con obiettività e calma. Al suo interno sono conservati anche corpi di decorati al valor militare. "L'energia elettrica saltò e molte abitazioni del quartiere furono rase al suolo." Joan e Roland decidono di battezzare Sara Elisabeth. "Ha iniziato a cantante all'età di quattro anni." Nel Settecento la navata fu rialzata per ospitare una finta volta. Pharaon da anni riunisce e cresce atleti a livello Nazionale e Mondiale. Molte di queste hanno carattere commerciale, altre invece non perseguono scopi di lucro. Altre considerazioni, di natura stilistica, suggeriscono una datazione più tarda. Sono previste tre classi di aerei: idrovolante, anfibio ed aereo terrestre. Oggi ospita gli uffici del Comune e il Museo Archeologico. Prende il nome da Bryce Bayer, ricercatore della Kodak che lo propose per primo. Il clima è arido. Il conte Dracula Scoperta, riesce a chiudersi in casa e a nascondersi in un armadio. Grazie a questo il paziente può informare dei suoi bisogni. Avanzando nel gioco, compariranno man mano sempre più pirati. Presenta un abbondante strato di grasso sottocutaneo. Le attività terziarie si basano soprattutto sulla pubblica amministrazione. Cresce a Filadelfia, città statunitense in cui è molto amato il basket. Per tale scopo, si usa spesso utilizzare il metodo grafico. Ryan Leslie fa un cameo verso la fine. Successivamente, Turtle Man ricomparve, e sembrò essersi rimesso dalle ferite avute. "Ella rifiutò l'ordine che le era stato imposto di tornare in Corea del Nord." La serie venne vinta dal pilota svizzero Alex Fontana. È uno dei più grandi predatori della Formazione Morrison. Nihal rimane ferita e viene curata da un vecchio uomo che abita nella foresta. Primo vescovo conosciuto è Paolino, tra i firmatari del primo concilio di Nicea. Una guerra è fatta tutta di battaglie e assedi. "La copertina dell'album raffigura alcuni dei personaggi cantati dalle canzoni dell'album." Ha anche fondato la Mari Film. Fu amico di Mihail Sebastian. Prende parte anche al collettivo The Dark Flowers ideato da Paul Statham. I due ebbero cinque figli propri e quattro adottati. Gli adulti sono voraci predatori di insetti acquatici. La Tritium svolge le proprie sedute di allenamento allo stadio La Rocca. "All'interno dell'abbazia esiste un laboratorio di restauro di libri antichi, manoscritti e pergamene." "L'altare è realizzato in gesso marmorizzato." Questa tipologia di camera presenta in ingresso una lamina verticale che funge da deflettore. Le foglie sono opposte e dotate di peli stellati. La sede è stata, per la quarta volta, il Palazzo del Turismo di Jesolo. Le altre pinne non sono particolarmente ampie. A Mongiana sarà lui il punto di riferimento dei tecnici. La frazione è ubicata nei pressi del Monte Maggiore, seconda cima delle Colline Livornesi. "L'edizione del fine-settimana è di un'ora più lunga." Gli pneumatici montati erano Goodyear Eagle Racing. Tuttavia, il suo potere è limitato e definito dalla legge. Il trasferimento artificiale di geni orizzontali è una forma di ingegneria genetica. Facendo conoscere ed apprezzare, ad un pubblico straniero, le prodezze del nascente cinema italiano. Fra gli altri test diagnostici vi sono colture delle feci e analisi del sangue. La nuova squadra continuò a farlo per circa un decennio. "Inteso come compiere un'azione assolutamente inutile." Comprende i quattro vangeli nella edizione latina della vulgata. Senza mai concludere gli studi, lavorò come libero giornalista, scrittore e compositore. "Peterson, pochi giri dopo, verrà passato anche dall'altro pilota della Tyrrell, Jody Scheckter." La chiesa cattolica si opponeva al repubblicanesimo, anche se singoli sacerdoti erano a favore. Tra i costruttori si impone Honda che precede Yamaha e Ducati. "Era comunemente ""aperta"" fino alle capriate del tetto, come nelle analoghe case inglesi." Ida viene portata in un ospedale psichiatrico, dove morirà nove anni dopo. È il secondo romanzo della serie dedicata al vicequestore Rocco Schiavone. Il film è basato su fatti reali. È situata nella sezione meridionale dei monti Urali lungo il corso del fiume Ural. Il brano è stato oggetto di numerose reinterpretazioni da parte di altri artisti. È situato a sud-est della penisola. "Essa indica dunque il ""potere riflettente"" di una superficie." In estate arriva il Ten. Il paese dispone di una propria fermata ferroviaria posta sulla linea Monza-Molteno-Lecco. La facciata venne ricostruita in base a quella originaria ottocentesca. Testi e musiche di David Coverdale e John Sykes, eccetto dove indicato. Degna di nota è anche la statua lignea di San Vincenzo. I due gruppi sono separati dalla Forcella di Fleres. "Una parrucca moderna può essere fatta sia di ""capelli"" sintetici che di capelli umani." Successivamente anche la sorella Mirthé-Léa ed il marito furono deportati ed uccisi dai nazisti. Morì a Leida otto anni dopo. Fa parte della Comunità montana Valnerina e del Parco fluviale del Nera. "È diventato di uso comune chiamare tali numeri ""perfetti""." Questa specie di tucano è frugivora. Furono suoi allievi i figli Jan, Leonard e Pieter. Il killer trasporta la giovane in una sala operatoria, celata nella sua casa. "L'ultimo giocatore che può ancora muovere una pila è il vincitore della partita." Quando i Corleonesi diventano tutti latitanti, lui rimane a Palermo con Maria. Il sistema offre anche corsi online. Il nome “Nina” è il diminutivo di Gaetana Graziani Scesi. A differenza del libro, il film è focalizzato soprattutto sul personaggio di Cal Trask. Ottiene invece la completa approvazione da Jonny, straordinariamente comprensivo. Divenne un centro di trasporto centrale per la regione. Al di là della musica, la sua vita privata ebbe delle connotazioni leggendarie. "La relativa brevità della costruzione a fronte della sua verticalità non diviene eclatante all'interno." È inoltre possibile creare un allenatore personalizzato anche in modalità carriera. Unica novità introdotta è la presenza di una modalità multigiocatore, assente nel gioco originale. La terapia è solitamente di tipo chirurgico. Il comitato decise di nominare direttore Paul Kelly. "Durante l'assenza del marito Costanza rimase in Sicilia come reggente." Willie Sims Restano comunque ferme le disposizioni riguardanti il Diritto civile. "In quella stagione partecipa al Giro d'Italia e alla Vuelta a España." La copertura del dromos è mancante. Il principe è noto per le attività di beneficenza e i contributi umanitari. Il periodo riproduttivo cade durante la stagione secca, fra marzo e settembre. I due innamorati trascorrono una romantica serata in cui si scoprono entrambi vergini. Ritrovata Trina, assistono al suicidio di Darnell, che accusava un dolore insopportabile alla testa. Le due immagini sono mostrate in modo che le rispettive altezze siano equivalenti. Sono visibili i capitelli in pietra che reggevano i solai. È retta dal vescovo Paul Abel Mamba. La maggior parte della città si trasforma con questa festa. Prestò, come la grande maggioranza dei docenti universitari, il giuramento di fedeltà al fascismo. Sua moglie, Kellie Dickerson, era la regista di questa produzione. Vanta molte presenze con la maglia Azzurra. I pedicelli sono leggermente pubescenti-ghiandolari. Da ciò si evince il maggior danno economico per il settore vinicolo. "La prima opera da segnalare è la stessa decorazione parietale interna dell'edificio." Due anni dopo la squadra annunciò che si sarebbe trasferita a Las Vegas. Sopra il rifugio si trova la piccola chiesetta dedicata a San Giovanni Gualberto. Il suo nome da nubile era Denise Naomi Klein. Anche Heinrich Himmler abitò qua. La chiesa ha pianta rettangolare con una navata principale e due piccole laterali. Settembre Nero Il repertorio musicale della Saban Entertainment, tuttavia, è rimasto il possesso di Haim Saban. Questo stagno veniva fuso con il rame estratto in Anatolia per ottenere il bronzo. Nasce nella parte centrale del Quebec e scorre verso ovest. Da quel momento la situazione precipita e viene commessa una serie di delitti. "A Zibello è situata la sede municipale dell'ente unificato." "Si sposarono e parteciparono all'attività di assistenza ai detenuti." "L'interno è ad unica navata con tre altari." "L'effetto di un evento è rappresentato da una connessione di ""interaction flow""." Mike Pratt Il calcio è realizzato in due pezzi e presenta due anelli per la cinghia. Un club sociale è situato nella collina che separa i due insediamenti. Viene anche designata come contralto. Con i Neu! Il paese in cui si svolgono le vicende del film, Monteforte, è immaginario. In questa foiba, alcune vittime furono gettate verosimilmente ancora vive. Nel frattempo, insegnò con passione disegno alla Scuola Media Tadino di Milano. "L'unico pilota a correre è Alesi." Combinava musica e altri spettacoli di intrattenimento con la cronaca e la satira politica. "L'album ha venduto più di otto milioni di copie in tutto il mondo." Tre delle firmatarie del trattato, infine, Colombia, Indonesia e Lussemburgo, non lo ratificarono. Il giovane Teodosio fece la carriera militare, seguendo le orme del padre. Una caratteristica comune ad entrambi i mezzi era quella di essere altamente riciclabili. "L'attuale castello risulta costruito in più tappe." "Nato attaccante, nel corso degli anni ha progressivamente arretrato il proprio raggio d'azione." I morti dovevano essere sepolti a Gais. "Recitò in opere shakespeariane come l""'Amleto"" e ""Otello""." Chiamato anche mare di Mosca, è stato creato sul fiume Volga. Palazzo del signor Venuti. Seguirono massicce rappresaglie. Successivamente, ottiene la designazione per il quarto di finale tra Inghilterra ed Italia. "Allora cerca un lavoro nella sua città d'origine." Tornando da Roma, intorno al tempo della Restaurazione francese, fece un viaggio per Londra. "Da allora l'ambiente, assai suggestivo, è denominato ""salone scoperto""." In campionato, il suo Manchester United non riesce ad andare oltre il sesto posto. "Cinque tra le nazioni partecipanti vengono definite ""Big Five""." È prodotto da Pixar Animation Studios e distribuito da Walt Disney Pictures. Dale Carnegie Training è una multinazionale specializzata in business training, consulenza e formazione. "La tiratura dell'opera non ci è nota, ma superò abbondantemente le mille copie." Fu co-redattore della legge di riforma agraria durante il governo di Rómulo Betancourt. George si adatta alla vita dura del paese, sperando di conquistare Carla. Ancor oggi sono in vita gli eredi del conte Ugolino della gherardesca. Fu sepolto presso il Cimitero degli Invalidi, sito nella stessa città. "L'obiettivo è quello di creare futuri leader che siano pensatori critici." Tra gli scritti annoveriamo una lettera indirizzata al filosofo stoico Zenone. "Anche l'attrice Brandi Williams partecipa alla canzone, cantando un pezzo del ritornello." In autunno prese Xiliang-fu. Il disco è inoltre stato certificato come disco di platino in Argentina. Egli comunque ammise che non aveva esaminato alcun campione. "Il bacino idrografico attuale lascia ancora intravedere questi corsi d'acqua, che furono successivamente ricoperti." Come membro della giunta militare, presiedette il comitato economico di governo. "Inoltre l'acqua del laghetto è ricca di iodio." "L'album si classifica al primo posto nella classifica degli album indipendenti." Dieter Speer Nel corso del secondo giro Tambay prese la terza posizione a De Angelis. Il personale indossa una croce rossa su sfondo bianco sulle braccia. Poul Jensen Padroneggiare questi esercizi è essenziale per progredire rapidamente nella disciplina. In Italia è stato distribuito su Netflix. Ludovico+di+Saluzzo Potrebbe essere inoltre ispirato sulla viverna. "Alcuni accademici, comunque, stanno lavorando per portare questo filone nell'ambito della corrente principale." Giulia, Marco, Andrea, Viola e Silvio sono vittime di uno svenimento collettivo. La popolazione è quasi del tutto di fede cristiano-maronita. Si stava cercando di allestire postazioni difensive coordinate tra loro per difendere meglio. "Nasce come progetto di tv di servizio per l'area del Nord-est italiano." "La scena probabilmente allude ai miti sulla nascita della dea della bellezza e dell'amore." Risiede a Brooklyn. Ebbe due figli con il sultano, Nasr ben Ali e Saad ben Ali. Mark Richards Song Hyun-suk fu il tecnico delle luci e Emma Sung-eun Kim la produttrice. "Il Monza centra l'obiettivo promozione senza grossi problemi." La facciata originale è questa seconda, che oggi corrisponde al lato sinistro della chiesa. La coppia vive in un antico palazzo fatiscente nel centro di Roma. Ogni volume contiene almeno tre parti principali. "Fu sepolto nel cimitero al-'Ud di Riyad." È il più alto rango militare in tempo di pace. Il film è ora considerato perduto. È rimasto in squadra per cinque stagioni. "È stato presidente dell'Istituto internazionale di Studi europei ""Antonio Rosmini"" di Bolzano." La fronte e il primo articolo delle antenne sono pubescenti. I Mauser mod. Le industrie tessili sono diffuse. In precedenza era Primo ministro dello stato del Gujarat. The Last Frontier Perché piangeva? Coop Centro Italia è una delle sette grandi cooperative di consumatori del sistema Coop. Secondo i registri tedeschi vennero costruiti sei esemplari. I liguri chiusero la stagione al quinto posto. La parrocchia di Amman è dedicata a Nostra Signora Assunta. Ora si trovano alla base della torre. Donatello ideò un insieme di decorazioni in stucco policromo di grande intensità espressiva. Aprilia Scarabeo Poi per il resto della girone ci sono alti e bassi. Partito Liberale Democratico Addio giovinezza! In politica interna Salmanassar introdusse una profonda riforma fiscale, che produsse un forte malcontento. Gli Spurs lo cedono alla loro squadra associata in D-League, gli Austin Toros. Sulla ghiera a raggiera del portale spicca, in chiave, lo stemma di Francavilla. Era tutto pronto per la guerra civile. Se vengono conquistati, uccidendone i capi, si ottengono numerose risorse. "L'album contiene una cover di ""Lady Jane"" dei Rolling Stones." In seguito, Agostino compara il matrimonio con la vedovanza e la verginità. In questo senso, la psicologia non è né atea, né religiosa. Il tipo era della croce e del pettine. Fra le stelle doppie, in realtà poco numerose, ve ne sono alcune appariscenti. Le sue accuse non sono ritenute credibili ed è comunque condannata al rogo. "I primi abitanti dell'area limitrofa alle cascate furono i Khoisan, un popolo di cacciatori-raccoglitori." Finiscono così per rimanere intrappolate nel bel mezzo di una tremenda foresta. "Come i suoi fratelli Giovanni Ernesto e Federico, Guglielmo studiò all'Università di Jena." "È stato invitato a diverse rassegne storiche nazionali fra cui: ""Colore-Struttura." Alexander Beyer "Come se ciò non bastasse, l'effetto della crema miracolosa cessa." "Il campo d'azione era prevalentemente quello del linguaggio." Primo inseguitore si posiziona il francese Louis Rosier su Talbot-Lago. Generalmente la prima cartuccia è incamerata manualmente, tirando indietro e rilasciando il carrello. I confini fisici della regione denominata Logudoro sono piuttosto incerti. Il video vede la partecipazione di tutti e tre i componenti del gruppo. Fin da giovane lavorò nei campi, a causa della povertà della sua famiglia. Originariamente includeva i territori delle attuali contee di Coffee e Geneva. Il giorno dopo rescinde anticipatamente il suo contratto con il Parma. Vale riceve una bella notizia: può essere dimesso e tornare a casa. I laghi, sia naturali che artificiali, sono molto numerosi. La denominazione è di origine argentina. Cacciava con tutta probabilità i Prosauropodi della sua zona. Entrambi i genitori custodiscono il nido. Assenti alla votazione i sette senatori a vita. Amanti senza domani Anche il caratteristico costume del personaggio si differenzia vistosamente dalla sua controparte a fumetti. È stato il precursore dello sviluppo attuale di chimica in Spagna. La scaletta era incentrata soprattutto sui primi album del gruppo. Teofilo fu informato di questi movimenti a metà luglio. "Era inoltre disponibile fin dall'inizio una variante cabriolet a quattro posti." "Mentre era a Pechino, ha studiato con l'attrice Connie Britton alla Beijing Normal University." Il comprensorio vanta molteplici piste. "Riuscì a mettere a tacere le pretese dell'ordine Teutonico cedendo ad esso la Pomerania." Tolomeo morì proprio mentre i Parti, chiamati da Aristobulo, stavano invadendo la Giudea. "In quest'ultimo caso i convogli impiegano anche la ferrovia proveniente da Lavezzola." "In tarda età, si dedicò esclusivamente all'attività di scultore e pittore." La ricezione del satellite è possibile in Europa, Nordamerica e Sudamerica. Comunque dovrebbe essere lasciato almeno un giorno di riposo tra le sedute. Gli utenti comunque possono scrivere in qualsiasi lingua. Serve il centro abitato di Costa di Rovigo. La serie è stata poi rinnovata per una sesta. La moda è sempre stata una parte importante della cultura italiana. Assai robusto, ogni giorno gli dei lo percorrono per riunirsi a consiglio. È uno dei maggiori rappresentanti dei poeti cavalieri. "Non era presente nessun diastema tra il canino superiore e l'incisivo esterno." Trattandosi di un passito, si può abbinare a frutta secca, a fine pasti. È una razza a rischio di estinzione. Strumenti come pianoforte e chitarra hanno un sustain abbastanza ampio. "La corazzata ""Caio Duilio"" non ebbe mai occasione di misurarsi in battaglia." La sua batteria venne tuttavia catturata dai tedeschi ed in seguito trucidata. "I cantanti vestono un solo costume e presenziano la scena durante tutta l'opera." Era molto carina, tanto da essere considerata la più bella della scuola. La riservatezza di queste risposte è molto importante. "Nelle canzoni ""Frutta"", ""Tango"", e ""Barbablù"" Branduardi duetta con Pietra Montecorvino." Complessivamente si vedono numerose, possibili varianti. In questo mito, una volta spostata, Tan diventa la dea madre. "L'ambiente è a scorrimento orizzontale verso destra con visuale di profilo." La tradizione vuole che il tempio sia stato costruito in epoca longobarda. "La pianificazione e l'economia moderna interessano il luogo." La guaina connettivale è formata da una derivazione della fascia cervicale media. Si concluse con la conquista di Vicenza da parte degli austriaci. Di questo animale sono stati ritrovati fossili anche di esemplari molto giovani. Anche nei giochi romani nel circo, questa disciplina era molto popolare. "Tutte le tracce sono state ri-registrate per l'occasione." Al momento non sono riconosciute sottospecie. La spoletta si attiva in base alla forza di impatto. Pertanto impose che la vettura avrebbe dovuto avere anche due portiere posteriori. "Spesso, ma non sempre, alle ondate di caldo si associa l'afa." Il suo nome sarà utilizzato dalla propaganda britannica in maniera iperbolica. Giunti a Washington incontrarono Jackson ed il segretario alla guerra Lewis Cass. Da questo momento le strade dei due uomini si separano per sempre. Il silenzio è messaggio. L’eliminazione dei frammenti può essere accompagnata da coliche. Questo sfondo ricorrerà in numerose altre opere di Cappiello. Le dodici squadre furono divise in quattro gruppi, di tre squadre ciascuno. Ha continuato occasionalmente a scrivere per pubblicazioni italiane ed americane di musica. Intanto però in Italia scoppia la guerra, e la sua attività viene bloccata. È costretto ad andarsene per evitare la morte. Cresce in habitat di macchia costiera, su suoli sabbiosi di vecchi sistemi di dune. Nel gruppo suona il synth e le tastiere ed è vocalist, autrice e compositrice. "Per la sua apparenza in ""Zone Fighter"", Satsuma non riassunse il ruolo." Non mancano in ambito amatoriale le pubblicazioni umoristiche. Il capo è largo e il corpo robusto. Sembra che Durante degli Abati fosse il nonno materno di Dante. Tornò sulle scene dopo circa sei mesi di stop. Il capoluogo di contea è Lebanon. Non sa però di avere questo problema. Il nome infatti proviene dal nome di uno dei cani vincenti alle medesime corse. Tombe di personaggi celebri È una specie terricola, attiva principalmente di giorno. La poligamia aumentò soprattutto a causa delle costanti lotte con le altre popolazioni caraibiche. Si rinvengono a gruppi sullo stelo e sulle foglie delle piante ospiti. Ogni artista si è esibito in circa cinque canzoni a testa. Da ora, infatti, è possibile pagare attraverso Apple Pay. Amministrativamente appartiene al comune di Zara, nella regione zaratina. I maschi adulti formano abbastanza spesso piccoli gruppi. Serviva il centro abitato di Curinga. Evelyn Howard, la dama di compagnia di Emily, sembra odiarlo più di tutti. Ha partecipato a diversi Cantagiro e Festival di Sanremo. Villa Patrizi La città collassò a causa di una rivolta contro la classe dominante. Lui non poteva dirlo per il semplice fatto che non lo sapeva. Adelaide rimase accanto al letto di morte di Guglielmo per più di dieci giorni. Appassionato di alpinismo, fu tra i primi aderenti al Club Alpino Italiano. Da questa regola deriva anche una conseguenza storicista. La giovane Kristina poté dedicarsi alla recitazione solo dopo la morte del padre. Resterà a lungo il suo cavallo di battaglia. Giovanni Fattori è considerato uno dei più sensibili esponenti del movimento dei Macchiaioli. È notevolmente malridotta e dalla cappella sono stati recuperati solo pochi frammenti contenenti testi. Per raggiungerlo occorre arrivare a Carrick e svoltare a sinistra. A volte però il malfunzionamento potrebbe essere determinato da uno stato mentale alterato. "C'è probabilmente della verità storica alla base di questo rapporto." "Quest'ultimo verrà adibito a vari usi fino alla sua demolizione." Fu uno stimato avvocato nella città estone di Tallinn. Visto che era ancora minorenne, la reggenza del principato venne affidata alla madre. Sa farsi valere anche nel gioco aereo. "L'altra moto è affidata al belga Loris Cresson." Questo materiale inedito è stato ripreso, ampliato e inserito nel nuovo lavoro. Quasi diciottenne passa al Livorno, città nella quale rimane per tre stagioni. "Durante il secondo conflitto mondiale fu impiegato nell'intelligence militare." Il resto della serie invece è stato filmato prevalentemente nella città di Los Angeles. Ha una relazione con Nico Di Angelo. Sono farfalle a volo rapido che si nutrono di frutta. Tutti edifici recuperati. "Il suo significato letterale è: ""dal profondo del petto""." "Lo stesso Fragola ha annunciato che ""The Reason Why"" è nata come scherzo." Oggi queste opere sono esposte nel Museo del Tesoro della medesima Basilica. Il trago è quadrato. Il suo exploit non passa inosservato ai giganti portoghesi Sporting Lisbona e Benfica. "Il brano parla dell'industria musicale e dello show business in generale." Successivamente collaborò con Angelo Michele Colonna in Spagna a Firenze e a Parma. Romer vive in Toscana, Italia. Dopo pochi giorni vengono trasferiti, a piedi, in un luogo vicino al fiume Kwai. In casa del realizza la prima tripletta con la maglia laziale. La realizzazione del complesso scultoreo durò ben diciannove anni. Al termine dei due rispettivi tour i Maori affrontano gli All Blacks I cinque rioni e le quattro frazioni si sfidano nella vincita del palio. Tradizionale contenitore domestico di liquidi, soprattutto acqua fresca raccolta alla fonte. "L'interno è a navata unica con due altari laterali." Attualmente non esistono al mondo ducati indipendenti; il Lussemburgo è indipendente come Granducato. Il manto di Maria dipinto dal giovane Giotto sembra più vero. La questione di competenza è definitivamente chiusa. Nel dopoguerra è stato più volte ministro di diversi dicasteri. Proseguì la carriera di professore, seppur con difficoltà, per il resto della sua vita. Collabora con riviste italiane e straniere. "Compra una motocicletta per portare i dischi ai vari sound system sparsi per l'isola." Capolinea settentrionale della linea ferroviaria è la stazione di Saronno. Erano presenti divisioni trasversali anteriormente, ma per il resto la superficie si presentava liscia. Tre quarti di essi erano berline. Il reattore resta però allo stadio di progetto. Le orecchie sono piccole, ben separate tra loro e arrotondate. "Naturalmente molto più cospicua fu l'attività nella collaborazione di bottega con il fratello Paolo." A Los Angeles, frequentò una scuola di recitazione. Durante tale rivisitazione, la cilindrata scese di un solo centimetro cubo. Il Real Madrid vince la Coppa dei Campioni. Le origini del nome restano oscure. "In quell'anno recita nella commedia musicale ""Non cantare, spara"", insieme al Quartetto Cetra." Direttore generale è Stefano Biffi. In Drosophila melanogaster la durata della vita è stata raddoppiata. Regno Unito Sposata con David Walters, è madre di quattro figli. L’epiteto della sottospecie fa riferimento alla folta peluria giallastra presente negli organi fiorali. Ha inoltre vinto numerose medaglie ai mondiali. "Ciò avvenne all'inizio della Guerra del Peloponneso." Sabine Bergmann-Pohl è sposata e ha due figli. Il centro è sede di un aeroporto, usato principalmente per scopi militari. I druidi possono essere nominati solo da druidi esistenti. "L'anno successivo fondò il bisettimanale ""La Sicilia cattolica"", che assorbì il precedente." Da allora, il numero di esemplari ritrovati è notevolmente aumentato. Ha uno sgradevole odore di pesce. Nella quattordicesima stagione April avrà un ulteriore cambiamento. Nei fine settimana, i vestiti indossati durante la settimana venivano lavati. Ha giocato però soltanto con la squadra riserve, militante nello Championnat de France amateur. Il pilota termina la corsa nella via di fuga. Ci sono piattaforme sopraelevate sulle quali i robot possono saltare. Generalmente nidificano nelle cavità dei grandi alberi. Altri sport praticati sono la corsa, il ciclismo, lo skate e il nuoto. "Si nutre delle incrostazioni organiche delle foglie di ""P. oceanica""." Richiamato dalla Spagna, servì nella campagna di Russia. "L'alta val di Susa era invece raccolta dalla Comunità montana Alta Valle di Susa." Gli individui affrontano disuguaglianze nei servizi di salute riproduttiva. Fu sede di una scuola frequentata anche da Galileo Galilei. Il gioco è una tipica avventura punta e clicca, dove il giocatore controlla Foster. Come originariamente concepita, Wilhelmina Slater era di avere un assistente diverso in ogni episodio. Meta è un progetto autonomo e indipendente ed ha quindi le proprie politiche. Il suo epistolario completo non è mai stato pubblicato. A lui è stata intestata una Fondazione. "Il “Team Symphonia” invece ha curato ""Tales of Symphonia"" e ""Tales of the Abyss""." Il mandato di ogni senatore è di quattro anni. Johann Blank Ed era uno dei più antichi cavalli che vi sia mai stato scoperto. Gli succedette il professor Giovanni Maria Vian. La polizia non ha mai condotto delle indagini approfondite su questi casi. "Nello stesso periodo ella insegna in una delle scuole segrete dei ""Filosofi""." La Georgia non aveva qualificato atleti nello slittino. È sepolto al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, in California On His Wedding Day La libbra si usa egualmente dai farmacisti e dagli orefici. A fine stagione decide, a sorpresa, di lasciare il calcio giocato. "Nello stesso anno realizza la mostra ""La grande luce." "Dal paleolitico l'uomo si alimentò di castagne e ghiande." La serie è pubblicata negli Stati Uniti da Black Library. Il salto ad un valore negativo, qualunque esso sia, termina il programma. Nello stesso anno fu smantellato. Si era insediata nella città una fiorente comunità ebraica. Accanto alla chiesa ci sono gli edifici del monastero con una serra. I contenitori utilizzati per contenere sostanze liquide o materiali granulari vengono detti recipienti. Joseph è un bambino ebreo di sette anni. La sua tesi ha affrontato il tema del dialogo di Platone. "L'anno dopo, firmò ad Abbiategrasso la pace con gli avversari." Queste famiglie non sono in genere menzionate. Amerigo Vespucci e le sue lettere sono state particolarmente studiate dal dott. Si impicca dopo il monologo finale, rivolto direttamente agli spettatori. Ellsworth è un villaggio sul lato est della township. Fondò anche una scuola per ragazzi, aperta agli egiziani musulmani, cristiani ed israeliti. Viene scelta come portabandiera della nazionale statunitense alla cerimonia di chiusura dei Giochi. Francavilla, squadra lucana. Diversamente dalle altre riviste per bambini, è specializzata in serie con gag e divertimento. Tutte le edizioni dovevano tenersi a Buenos Aires. Il corpo è a sezione cilindrica, la testa poco più grande. "I regnanti portavano il titolo di ""Shaykh al-Mashyakha al-Maflahiyya""." Il ranger Mortimer si allontana, fidandosi, e Yoghi divora tutto il carico di dolciumi. Gilberto Carlos Nascimento Durante il terzo periodo della gara però. "La sola specie finora conosciuta, ""Z. maximus"", è stata scoperta recentemente." È il più importante club della città di Tarbes. "Ha lavorato anche come giornalista per ""Irish Farmers Journal"" e ""Irish Independent""." Bologna, anni venti. "Sono infine ben visibili anche la Spiaggia dell'Ariana e la Torre Viola." Al centro fu scavata una cisterna e realizzato un pozzo. Lo sostituirà alla guida della parrocchia padre Antonio Demo. Le città situate nei pressi di Burlington sono: Middletown, West Burlington, Lomax, e Gladstone. La pinna dorsale e la pinna anale sono abbastanza allungate. "La sua Drive ""Black Gale"" permette di accedere a diversi stili di combattimento." Se necessario, un coperchio mobile poteva essere utilizzato per chiudere il foro. Il film ha ricevuto giudizi misti da parte della critica. La prima è composta normalmente secondo lo schema già detto. I meriti militari di Mao sono non a caso riconosciuti anche dai suoi detrattori. "Joseph Dyer, voce ""Cantor"" in New Grove Dictionary" Anche artisti solisti come Alton Ellis e Phyllis Dillon raggiunsero un elevato successo. "Il ""leader"" comunista Georgi Dimitrov fuggì in Unione Sovietica." "あ è basato sulla scrittura corsiva dell'est-Asia del kanji." Josef du Jardin A seguire sono riportate alcune varianti. Distretto di San Nicolás Prediligono acque ferme o con deboli correnti. Márcio José de Oliveira The Devil Horse "Nel periodo intercorrente le riunioni del Comitato, il Presidio supervisionava l'amministrazione governativa." Il film è stato girato in Francia, Scozia e Inghilterra. Lasciò uno dei suoi figli al suo ufficio di Accra come agente di commercio. Giocano nella Eastern Conference. Anche la coda venne modificata, sebbene in maniera meno visibile. Nel frattempo Larry Gorman era diventato il nuovo batterista. Neuss, appositamente costruita. Usò anche i nomi di angeli in questo modo. Gli inglesi, comunque, continuavano a difendere i punti di attraversamento del canale. Venne sepolto nel Duomo di Mantova. Da allora nessun papa mantenne il nome battesimale. Essa sostituiva la precedente sterlina maltese. "I due non perdono occasione di girare assieme l'isola rafforzando la loro amicizia." Per una dimostrazione della relazione di Einstein-Smoluchowski si veda ad esempio Kubo. Alcune versioni della danza del leone esistono anche in Giappone, Corea, Vietnam e Tibet. "Trascorse l'ultimo periodo della sua vita nella residenza di al-Aqīq, vicino Medina." Il significato funzionale di tale fenomeno non è ancora del tutto chiaro. Oswaldo de Oliveira Il dottor Karl Mendoza sottopone Luis a una serie di esperimenti, per renderlo invincibile. Il marito abbandonato, si dispera. Il pensiero da onnipotente diventa ambivalente. Era anche conosciuta come Rock Island Line, o, nei suoi ultimi anni, The Rock. Gino Rossi Perrin però lo scopre assieme ai suoi amici lupi. Una funzione derivabile in senso complesso è necessariamente differenziabile se interpretata in questo modo. La squadra del villaggio si dimostra più forte del previsto, creando diverse difficoltà. Christiania Norway. Era altresì fratello degli architetti Manuel de Cárdenas Pastor e Ignacio de Cárdenas Pastor. Il pomello del cambio è in radica con logo. "Quest'ultimo ormai arriva a Londra nella rinnovata stazione di St. Pancras International." Il ventre è bianco-argenteo. La formella mostra tre momenti del banchetto narrato dai Vangeli di Matteo e Marco. Neruda fu anche attivo come insegnante. È doppiato in originale da Scott McNeil ed in italiano da Alberto Sette. Si pensa che tale comportamento sia una sorta di demarcazione del territorio. La lesina è il simbolo del mestiere stesso del calzolaio. Brani composti da: Micky Jones, Phil Ryan, Terry Williams, Clive John Sono ammesse ai quarti di finale le otto squadre vincenti. Non è chiaro quale funzione potesse assolvere una dentatura così bizzarra. "Dopo il ""Rugantino"", arriva l'esperienza del Cabaret." "Henry Winkler, attore in ""Happy Days"" insieme a Ron Howard, è il suo padrino." In più venne adottata una visiera cupolino leggermente più piccola. Eiji Morioka A lui è intitolato il Premio Eddy Christiani. In estate i temporali rappresentano un pericolo importante. "Moro Elisabetta, ""La dieta mediterranea." Passato dunque ad occuparsi quasi esclusivamente di fisica, scoprì il cosiddetto effetto Kerr. Il combattimento è violento ma vandeani avanzano ed arrivano fino alla cattedrale di Saint-Pierre. Venne costruita in due esemplari. The Man with the Scar "Nel piano superiore dell'edificio le nicchie risultano sovrapposte alle finestrature." Merced ha anche un college comunitario, il Merced College. Queste ceneri erano scaricate nella Sola o nella Vistola. John Rebus è in pensione ma non riesce ad allontanarsi dal suo lavoro. Eddie Schmidt ha diretto le quattro puntate prodotte. Il suo stile univa al folk elementi blues, jazz e psichedelici. Il Cluj si aggiudicherà il titolo ai successivi calci di rigore. "Soprannominato ""Mr." "Pochi giorni dopo prende il via al suo primo Giro d'Italia." Piccole industrie sono presente in quasi tutti i comuni della valle. Ciò lo indusse ad assumere il progettista Tony Southgate. Nella successiva passò ai San Diego Chargers. La vittoria le fa ottenere anche le chiavi della sua città natale, Austin. I turchi di Omar Pascià attraversarono il Danubio e Gorčakov ripiegò su Bucarest. Di questi tipi di spazi si occupa la teoria degli spazi di Sobolev. Into the Night "Il primo morso provoca il sangue e il sangue provoca il gruppo""." È disciplinato dalla legge n. "L'edificio è chiuso al culto da diversi decenni." Mallory Kane emerge dai boschi del Canada ed entra in una tavola calda. "È un tipo simpatico, modesto e amante del relax, anche se un po' irascibile." "L'isola è piatta, di forma triangolare, con coste ripide." "Ricevette una commissione nell'esercito piemontese con il grado di capitano nella cavalleria di Novara." La serie fu cancellata alla fine della prima stagione a causa dei bassi ascolti. Il territorio è ricco di boschi, terreni coltivati, e vari laghetti. Questa foce scorreva in una valle boscosa ed è oggi noto come fiume Solent. Si giocava a Vigo in Spagna. Si qualificano per le semifinali i primi tre classificati di ogni batteria. In ogni novenario è presente una chiesa. "Nell'ultimo periodo Cozzi aggiunse temi mitologici, in stile neoclassico." "Dopodiché l'uomo torna a Londra." Tutti i brani sono scritti dal gruppo, tranne dove indicato. La sua cappella funeraria si trova nel complesso templare di Medinet Habu. Da questo momento il marito inizia a lavorare in proprio in un nuovo campo. Anche questo salto è spesso usato come secondo salto nelle combinazioni. Il gioco può finire in diversi modi. Tutti vanno a gettarsi nel fiume Tevere o nei suoi affluenti. Si esibivano, inoltre, aspiranti attori, poeti, ballerini, musicisti, ed artisti di strada. "Nel gioco di carte collezionabili apprende l'attacco Azione." "C'è inoltre una minoranza palestinese, composta principalmente da profughi." Ford non si è mai sposato, né ha avuto figli. "Il trago è piccolo ed appuntito, mentre l'antitrago è poco sviluppato." Un incontro con Alexander Korda aprì nuove prospettive per lo studio Day. I vincitori di tale torneo si fregiano del titolo di campioni del Brasile. Ogni volta che aumentavano i detenuti venivano costruite nuove strutture per la tortura. Dandy che conferma la diagnosi originaria del collega inglese. Le parti ventrali sono marroni con dei riflessi grigiastri. Sono strobili maschili ascellari, disposti a gruppi lungo la parte inferiore dei rametti annuali. "Nei rilievi dell'Antico Egitto sono spesso raffigurate barche simili." A metà degli anni settanta fu introdotta una nuova classe crittografica: la crittografia asimmetrica. La risposta dei cittadini benestanti non fu incoraggiante. "L'uomo, colpito in pieno petto, crolla a terra freddato." Sono ancora visibili parte delle mura che circondavano il borgo e dei bastioni. Vive nella periferia di Chicago con la moglie Maggie ed il figlioletto Jack. Disordini dovuti alla scarsità di cibo sono recentemente scoppiati in vari paesi del mondo. "La squadra campione in carica è l'Al-Sadd." "In questo caso sarebbe l'unico caso noto in un dinosauro carnivoro." Archia di Corinto In realtà, Mort Cinder non è esattamente immortale: muore ma rinasce sempre. "È una commedia fantastica liberamente ispirata al personaggio dell'uomo invisibile." "Nei titoli della quarta generazione è inoltre disponibile all'interno della Zona Safari di Johto." In seguito decise di lavorare come procuratore di calciatori. Tuttavia, in estate, la società non si iscrisse al successivo campionato di Interregionale. "L'ingresso è protetto da un barbacane." "La serie è stata raccolta in volumi antologici, ""The Adventures Of Dr." "È qui che apprende l'arte del ""trobar"" e del mestiere delle armi." Non contento di questo, Gamboa ha deciso di tentare la fortuna nel servizio pubblico. "L'autore è incerto, potrebbe trattarsi di Pietro Notari o di Pietro Lucchesi." Nella ricetta originale non vengono aggiunte panna acida o maionese. Don Uva di Bisceglie in Prima Categoria pugliese. "Aiuterà Rat-Man a gestire la scuola dei ""Nuovi Eroi""." "Dopo il match, in un'intervista affermò: ""Sono molto contento." Il principe era sposato e aveva diciassette figli, dieci maschi e sette femmine. Vari ministri provenienti da tutta Europa accusarono la Russia di esacerbare le violenze. Il giovane Light è uno studente universitario. Il giovane Sergej, un ex-soldato, torna a Mosca dopo due anni di servizio militare. Peace on Earth Inoltre, poiché era molto apprezzato dalla popolazione. Amanda Holden ha premuto il Golden Buzzer per il coro Revelation Avenue. Il videogioco ha riscosso un immediato successo rivoluzionando altri videogiochi dello stesso genere. "Spesso però ""non c'è"" una stazione successiva adatta." Il campanile è realizzato in muratura. In esso avviene, tutti gli anni, la cerimonia di premiazione dei César del cinema. Un distretto può comprendere sia aree rurali sia urbane. Fu anche introdotta la versione roadster. "L'anno seguente ottiene il quinto posto finale." "Soprannominato ""Il Bambino"", proviene da una famiglia ebrea marocchina,e possiede anche il passaporto spagnolo." Rocca Rossa Rose Garden Le organizzazioni internazionali si differenziano per funzioni, membri e criteri di associazione. Quando diventa un vero guerriero parte per vendicare i propri genitori. "Compare per la prima volta nella storia ""I Fantastici""." "Di conseguenza, l'unità militare proposta non ha mai visto la luce del giorno." È considerato un autore tardo-romantico, anche se lui rifiuterà questa etichetta. Per Maria fu un duro colpo, cui reagì con una fermezza degna del padre. Fu la prima donna architetto a Roma e nel mondo occidentale. Ha partecipato alla costituente nazionale del Partito Democratico. "Le maggiori case di produzione cinematografica del mondo sono statunitensi e sono dette ""major""." Sigismondo Casimiro fu sepolto nella Cattedrale del Wawel. Questa autorità è contenuta nella nozione di stato sovrano. "Da qui il titolo del celebre film di Charlie Chaplin ""Luci della ribalta""." Lo scrittore però dà loro una seconda opportunità per redimersi. Lo studio principale è sito a San Paolo. Il compito assegnato consistette nel navigare costantemente avanti e indietro per intercettare eventuali violazioni. Può essere integrato con un silenziatore. Alessandro Borghi Il composto è tossico per ingestione e inalazione. Fu ugualmente arrestato dai francesi e deportato in Corsica. Partecipa al campionato professionistico National Rugby League. Una targa vicino a questo platano ne attesta la storicità. Bobby McDermott Più raramente il polimorfismo interessa anche il sesso maschile. Era la terza domenica di settembre. "La città è governata dalla famiglia Al A'ssaf." La comunicazione con la persona deve avvenire sfruttando tutti i cinque sensi. È stato riportato in auge un genere ormai dimenticato, il Cafè Chantant. Tuttavia i lavori si rivelarono particolarmente costosi e dovette ricorrere a vari creditori. Un anello bianco circonda gli occhi e una striscia nera corre sotto le guance. Le coppie omosessuali non godono di alcuna tutela legale per la propria unione. Fernanda partecipato a diversi concorsi di bellezza, riuscendo sempre una delle prime tre posizioni. "Da quest'ultimo aveva origine una breve diramazione di collegamento con la stazione ferroviaria." Il brano, caratterizzato da forti temi africani, si riferisce al commercio degli schiavi. La berretta è nera con fiocco rosso. Persone di cognome Silva Voglio la mia collana!”. Qui passarono financo in vantaggio, ma poi persero la sfida. "La ""palla"" invece era il classico mantello femminile." Tripla corona Un tempo i negozi di tele e stoffe pregiate restavano aperti tutta la notte. Mentre si trova al piano superiore, sente degli strani rumori a pianoterra. Sul punto, altre posizioni evidenziano il difetto di attribuzione degli atti. A livello sociale aveva aderito a Cities for Life. Ce ne sono poi molti altri. "Fu adottato un ciclo del combustibile chiuso per ottenere il massimo vantaggio dall'uranio importato." Donald Sloan Questa attesa influì profondamente sulla vita dello scrittore. Suo cognato è Bart Johnson, sposato con sua sorella Robyn. I piedi sono simili al dorso, con le dita bianche. Ha combattuto nella Battaglia di Fontenoy, rimanendone ferito. Vive spesso in colonie e se disturbato morde con facilità. Tutte le tracce sono state scritte da Bob Seger, eccetto dove indicato. "Ha suonato anche al ""Warehouse"" night club di Chicago." Time and Tide "Quello resta l'unico gettone di presenza con i ""Magpies""." Super-Dimensional Great Battle!! Ciò ha creato una delle migliori aree per il Downhill del mondo. Nessuna specie è segnalata nel mar Mediterraneo o sulle coste atlantiche europee. Tutti colpevoli È la seconda città più grande della regione dopo Hamadan. Ha collaborato con diversi nomi illustri del giornalismo e nell’ambito culturale a livello mondiale. "In riconoscimento del valore mostrato, fu insignito della medaglia d'oro alla memoria." La serie è conosciuta in Italia anche con il titolo Il bambino del karate. Il servizio è principalmente di tipo passeggeri e comprende servizi interurbani e suburbani. Da dicembre il Chievo Verona ottiene dodici punti in sei partite. "Piana del Cavaliere"" è attiva nei settori giovanili del calcio." Nelle miniere sotterranee la ventilazione ha per principali finalità le seguenti funzioni. Bea Alonzo "Si sono conservate anche impronte di ""proto-piume""." Il brano è stato scritto da Travis Clark, Sam Hollander e Dave Katz. Finora non è stato mai chiamato in Nazionale maggiore. Ha inoltre trascorso un trimestre come scrittore-ospite-residente presso la Northwestern University. Esistono diversi generi musicali con i quali si può arrangiare un pezzo. Foxy Lady La nave è gestita dalla medesima organizzazione. La caserma fu quindi chiusa e smilitarizzata. "Ha lavorato nella fiction ""Medicina generale"", nel ruolo del medico Elia Lorenzi." San Vito è il patrono ed il protettore dei danzatori. Lo rintraccia nel Museo del Prado, e lo segue. Esistono altre due versioni della canzone, entrambe suonate in chiave acustica. Terminerà quindi il mandato nel giugno dello stesso anno. Esiste anche la possibilità di utilizzare funghi porcini secchi. Il palazzo comprendeva tre piani fuori terra e due sotterranei. È la storia romanzata di un personaggio storico, la poetessa veneziana Caterina Dolfin Tron. Pietro Bembo; fu anche in potere dei Santucci e anche degli Ubaldini. Fondò la sua prima manifattura a Surat. "Il fenomeno si manifesta anche con l'esposizione alla radiazione ultravioletta." Vi era anche un parco con frutteto e una cucina esterna. La somma dei par delle diverse buche rappresenta il par del campo. Le colonie possono comprendere diverse migliaia di individui. Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al ventiduesimo scrutinio. Gli austriaci lamentarono anche un arbitraggio non completamente imparziale. Il porto di Riga è un importante centro di spedizioni via cargo. "Si fa notare anche nella parte di Roderick, lo sceriffo corrotto, in ""The Following." Si definisce per questo una temperatura di saturazione adiabatica. "Dieci pilastri in muratura si allargano verso l'alto e sostengono il tetto." Dopo la Liberazione partecipa attivamente alla ripresa del movimento libertario. Mio mini pony Residente in Valle Camonica, è soprattutto studioso del periodo fascista. I giovani in piena crescita sono particolarmente sensibili a questo problema. Contemporaneamente, la linea tranviaria venne prolungata dalla vecchia funicolare alla nuova. Fu sepolta nel cimitero di Princeton accanto al presidente Cleveland, il suo primo marito. Malone trascina i Jazz ad un finale equilibrato. Occlusiva velare Successivamente vi fu un massiccio attacco frontale. Amuro esce ad affrontarlo con il Gundam. Il video è ambientato in un pub, nel quale il rapper fa il barista. "Figlio di un ufficiale dell'esercito, si laurea ad Università di Oxford." Tratta in attesa di finanziamento. Fu questo il primo modo di realizzare statue metalliche. Un viaggio in Italia. Per i viola si tratta del terzo titolo nella competizione. Secondo il Dott. Il dittatore viene arrestato e Carter viene nominata reginetta. John Lindgren Solitamente sono tinti in pezza. In realtà le cose andarono diversamente. È oggi gestito dal Polo Museale del Lazio. Da sud a est offre una bellissima vista sulla Foresta Nera. "Huxley pretende che l'arte religiosa rappresenti figure statiche." "Questo viene definito ""modello Neo-Ticonico""." Uscendo dal tunnel, la linea risale su un ponte sopraelevato. "In verità il termine significa ""biscione"" presente nello stemma dei Visconti a Milano." Ebbe due figli, Ilario e Cristoforo, entrambi pittori. "Fu nei Paesi d’Oltralpe l’autore più letto prima dell’avvento dell’""Imitazione di Cristo”." Infatti presenta i fianchi rosati e il dorso nero. Suo fratello, Asa Taccone, è un membro del gruppo musicale Electric Guest. Entrambi gli album erano di pura musica jazz senza alcun intervento vocale. Durante la seconda guerra mondiale questi pezzi furono trasferiti a Brest, in Francia. "Prima di entrare nell'esercito, Mackensen studiò agraria ad Halle senza diplomarsi." Membro della Giunta delle Elezioni della Camera. "Il passaporto britannico rispetta le caratteristiche dei passaporti dell'Unione europea." Tra le industrie leggere è ben sviluppata quella del taglio delle gemme. "Carol, allora, decide che l'uomo che fa per lei è proprio Jim." Sposato con Margaret, ha avuto da lei tre figli. La medaglia Lister divenne il premio più prestigioso che potesse onorare un chirurgo. Il punteggio massimo è S, per ottenerlo non bisogna avere neanche un Miss. Il titolo per Augusto doveva rappresentare il riconoscimento politico dei valori del principato augusteo. Talvolta riesce addirittura a capire in anticipo comportamenti degli altri. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Bagnoli." Attualmente è il leader di una band rock-fusion. Ha avuto una trasposizione per il cinema e come serie televisiva. "Papa Giulio I ne cambiò il nome in ""Iulii""." Inoltre, cotone, caffè, canna da zucchero sono state le esportazioni principali per la Bolivia. Getta le basi per il passaggio del Padova ai campionati nazionali. Presumibilmente è nato a Mosul. "Il breve Tour venne chiamato ""On the Road Until Sendai Kamotsu's Revival""." Il capoluogo del cantone è Valencia. In questo ambito è considerato il pioniere in Spagna. La leader della classifica indossa la maglia ciclamino. Tuttavia si è sottoposta a fecondazione in vitro ed è rimasta incinta. Gli arti anteriori sono muniti di robusti artigli adatti allo scavo. Le celle sono realizzate con un soffitto a volta con mattoni posizionati verticalmente. "Arrestato finalmente dai due pards, il ""Maestro"" verrà condannato al carcere a vita." È stata sposata con Manuel De Sica. Rispetto alla stagione precedente, il campionato è sceso da sette a sei squadre. La morte di Stuart segnò la fine della prevalenza della Cavalleria del Sud. Sorge nel quartiere Bir Hassan ed è il più grande stadio libanese. Le scene ambientate a Beirut, sono state girate in Spagna. Ciò implica che i risultati della misurazione sono correlati. Bellick, con grande rischio per se stesso, lo trascinò in salvo. È prevista la copertura del velodromo Monti. Pictures Live! La torre presenta una base quadrangolare e nella struttura sono ancora leggibili le feritoie.. Fu sepolto nel Duomo di Jesi. Fu vinto per la prima volta dal passista-scalatore e finisseur francese Laurent Fignon. "Dobbiamo notare che l'Italia è praticamente assente agli studi che precedono la grande scoperta." La sede legale si trova a Delft, nei Paesi Bassi. Ubicata nel comune di Masi Torello, serve il capoluogo e le zone rurali circostanti. Una grande riserva di germanio è costituita dalle miniere di carbone. È considerato uno dei principali architetti del barocco inglese. Passò poi ai norvegesi del Viking. "Al termine del round, Austin colpì la Young con una ""Stunner""." "La ""Chiesa e Convento di Santa Venera"", risalente all'epoca seicentesca." Nei pressi di Camaldoli sono ancora visibili due di questi mulini. La parete di sinistra, invece, ospita affreschi di Paolo De Matteis. Le due banchine sono collegate da un sovrappasso. Risultati delle competizioni Gli sforzi fatti per ammodernare il vicereame furono molto importanti. Dopo anni di duro lavoro e determinazione, si è fatto finalmente notare. "Allo stato attuale le autorità competenti hanno assicurato che verrà mantenuto lo ""statu quo""." Attraverso visite, esami di laboratorio ed indagini radiografiche possono individuare le cause del dolore. Donne, donne! Da allora il Comune di Ascoli si occupa della sua custodia. Le larve hanno alcune caratteristiche simili a quelle degli anfibi. Il cappello è protetto da copyright. Gareggiò anche nel lancio del disco. È composta in prevalenza da basalto, che si forma per colate di lava. "Nonostante l'album fosse comunque di grande valore, non riscosse lo stesso successo del primo." André-Marie era il suo nome da religioso, Jean il suo nome originario. In queste circostanze, le fortune politiche di Maskhadov cominciarono a declinare. Alcuni romanzi sono stati tradotti in italiano e pubblicati da Mondadori. La maggior parte dei suoi numerosi discendenti vivono ancora in Austria. Gli succede il suo assistente Vincent Collet. Non abbiamo, oltre questo periodo, altre notizie biografiche. "Venne quindi pensato di sostituire la carne dell'hamburger abituale con il pesce." Alla sua morte il corpo venne sepolto al Woodlawn Cemetery. In ogni caso solitamente i frutti non si consumano allo stato fresco. Questa espansione permette ai Sim di diventare delle vere star. Shinichi ricorda che in quella data ha risolto un caso. Il territorio ritornò presto agli stessi Longobardi. Negli anni quaranta, Harry Warner della Warner Bros. Chiamata così per la somiglianza al guscio della chiocciola. Nei dieci anni successivi la Moreno recitò in diversi ruoli. Il comune comprende la località di Arcos de la Cantera. Sono movimenti rigidi le rotazioni e le traslazioni. I prezzi inoltre sono abbattuti ulteriormente nel caso si disponga di tessere fedeltà. "La dura e inattesa sconfitta portò alle dimissioni dell'intero ufficio esecutivo centrale del partito." Non mancano, comunque, piccole realtà industriali legate, principalmente, al settore meccanico e siderurgico. Nella sua prima lettera a Prisco, Libanio propone di scrivere una biografia di Giuliano. Compone brani sia in inglese sia in tedesco. La Giovani Calciatori Legnanesi partecipò a due campionati: Promozione e Prima Categoria. "I Gemelli sono un segno mobile d'aria, governato da Mercurio." "L'opossum striato grande è diffuso in Australia e Nuova Guinea, comprese alcune isole vicine." "L'opera raffigura un dopo pranzo." Due anni dopo è tornato in Germania in Svizzera Holstein. Giovanni Pace si è costituito parte civile. Questo secondo itinerario permette di ammirare paesaggi meno urbani e più naturalistici. Panzer-Division era una divisione corazzata della Wehrmacht. In almeno due votazioni mancarono pochissimi voti perché fosse eletto pontefice. "L'impianto della chiesa è a una sola ampia navata centrale con altari minori laterali." A causa di queste difficoltà i tassi di interesse diventano molto elevati. I vari gruppi procedono in modo autonomo. Gli stessi tratti ricorrono anche in questa Allegoria. Tra i suoi allievi ebbe Antonio Cagnoni, Franco Faccio e Amilcare Ponchielli. Ti ho sempre amato! Può giocare sia da ala grande che da centro. In casa i binari sono posati in maniera provvisoria sul pavimento. A pochi km dal traguardo si forma un gruppo di una quindicina di corridori. "Il ""pendolo di Maxwell"" fornisce un ottimo esempio del principio di conservazione dell'energia meccanica." Nella primavera dello stesso anno partecipò al campionato mondiale Top Division disputatosi in Bielorussia. Le date indicate sono il rispettivo regno. Vicky rifiuta, mentre Cristina accetta. La cosa obbligò Browning a cercare produttori interessati oltreoceano. Compare anche nella serie animata, nel manga e nel videogioco. La funzione Meteo fornisce previsioni del tempo per più giorni. Un ricercato di buon cuore salva la vita della figlia dello sceriffo. Alla fine fu arrestata e condannata a morte. Serve il territorio comunale di Tuoro sul Trasimeno. Il patto fu mantenuto sino alla morte di Carlo Martello. Questo uccello vive in Australia, Papua Nuova Guinea, Malaysia e Indonesia. Tuttavia in seguito faticò perdendo quattro gare consecutive, non riprendendosi più. Il ramo di questa famiglia è tuttora presente a Cefalù e Palermo. Brani composti da Mick Abrahams, tranne dove indicato "Professore ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca all'Università di Firenze." Negli anni settanta ha tenuto numerosi seminari e conferenze. Viene allevata e riprodotta anche in acquario con successo. Nella seconda guerra mondiale in zona fu particolarmente attiva la guerriglia partigiana. Con il figlio Amedeo progettò ed eresse varie cappelle gentilizie nel Cimitero monumentale. Interpretato da Alice Joyce, venne prodotto dalla Vitagraph Company of America. "La ricerca dell'impronta digitale è un metodo veloce e potente di analisi qualitativa." "L'episodio viene ricordato come Eccidio di Caffè del Doro." La competenza, egli afferma, può essere studiata solo trattando le lingue come oggetti mentali. Nessuna di questa isole è mai stata connessa con la terraferma. La raccolta di Mai non fu mai pubblicata fino a pochi anni fa. Venne coinvolto attivamente contro i protestanti, e partecipò alla repressione della cospirazione di Amboise. "Sono inoltre presenti la formica mietitrice e l'oziorrinco." "Tutte le specie sono diffuse nell'area del Pacifico orientale." Il festival registra una partecipazione di oltre centomila spettatori. Infine una pesante sconfitta ad Edimburgo con la Scozia. Tyler Laser "Si trova sul confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta." Da quel momento gli atleti cinesi hanno sempre dominato la maggior parte delle gare. I contenitori sono normalmente sovrapposti per lo stoccaggio in pile di container. La tecnologia moderna permette ai medici di eliminare la coda al momento del parto. La vegetazione del luogo è formata infatti da tigli e querce. Brendan Hill Lacey è la figlia di Kerry Von Erich. La divisa da trasferta fu invece bianca, con inserti blu scuro. Si gira su se stesso alla velocità di quattro giri al minuto. In seguito, il Vålerenga ha acquistato il calciatore a titolo definitivo. Kiss of the Spider Woman Oltre a frequentare le lezioni, continua a scrivere canzoni. Sage Stallone è stato sepolto nel Westwood Memorial Park a Los Angeles, California. "Il giornale usciva nel formato ""in folio"", inizialmente con periodicità bisettimanale." Il fiume Guadalquivir nasce in questa catena montuosa. "La chitarra venne in breve tempo completata e ribattezzata ""Polka Dot V""." La relazione viene presto scoperta. È il pianeta natale della Principessa Leila e di Bail Organa. Howard Wilkinson Ormai il mondo è impazzito. "Ma la Band Aid ha evitato di dire questo, rivolgendosi invece ai disoccupati""." Vinsero i titoli tag team per tre volte prima di uscire dalla compagnia. È stata anche pubblicata come singolo in Giappone. Alcuni microorganismi causa di malattia possiedono un S-layer. "Mio Figlio permette che il suo cuore si lasci toccare""." Rang Equipe m. g. p. f. mar. La sua fama si lega anche ad eventi più prettamente di cronaca. In seguito, durante la dominazione spagnola dei Borboni fu feudo dei Marullo. Durante un viaggio in crociera una giovane ragazza, Leila Buchanan, viene misteriosamente rapita. La coda è a pennacchio. In entrambi i casi risultò vincitore Donald Payne, Jr., figlio del deputato defunto. Venne battezzato il giorno stesso della sua nascita. È presente un sottopassaggio. Nello stesso anno passa al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. "L'anno successivo esce il suo secondo lavoro ""Pressure Drop"", molto diverso dal primo." La Grecia vanta una storia plurisecolare che tocca numerosi aspetti della cultura. "Non ricordo di averlo mai fatto, e io tendo a non dimenticare""." Du Bois e diverse spiagge. Monte Andromeda Torre delle Saline Il giorno dopo la signora Simpson viene trovata morta nella sua abitazione. Questo torrente ha un regime marcatamente torrentizio. Alle sue spalle sono giunti Jorge Lorenzo e Valentino Rossi su Yamaha. Cattedrale di Santa Caterina Le parti liriche di Anna Magnani sono doppiate da Elisabetta Barbato. Jamie, invece lavora presso il piccolo albergo della madre. Yves Allégret Inizialmente insegnò in casa, poi nelle scuole locali. Non disdegna il colpo di testa, seppure non rientri nelle sue principali caratteristiche. Era usato in navigazione soprattutto per il calcolo della longitudine. La spedizione tuttavia non ebbe successo. Whitney era una figura importante nelle corse di cavalli purosangue. La specie è endemica delle zone occidentali del Chiapas, uno stato del Messico. "Particolarmente raffinato e tecnicamente eccellente il pettorale d'oro del re." Una sera decide di pedinare il pericoloso e potente boss della mafia Calabrese. Nelle navate laterali sono presenti diverse cappelle laterali con piccole volte a crociera. Il programma è tra i primi coach show realizzati in Italia. "T Is for Terror!""." In Sardegna vengono eseguiti diversi tipi di danze tradizionali. "Durante il servizio militare giunse alla carica di colonnello dell'esercito sovietico." Un ovaio non è direttamente collegata alla sua tuba di Falloppio adiacente. Le sue opere pittoriche sono meno note, ma tuttavia sono estremamente interessanti. In realtà variazioni di queste premesse erano possibile in qualsiasi momento. Le opere di Brando sono cariche di sensibilità e di vitalità. Tutte le stazioni si trovano in Hokkaidō. "All'età di ventidue anni si unì alla Divisione Caucasica dell'Esercito Russo." Soltanto il cantante principale del gruppo, Holly Johnson, partecipò effettivamente alla registrazione del disco. "Fu l'unico tra le varie versioni del quale venne iniziata la costruzione." Il potere legislativo è esercitato sia dal governo sia dalle due camere del parlamento. "Il loro stadio era l', sull'Isola di Cornwall." Il film è stato prodotto dalla Falcon International Corp. "Qui, oltretutto, tutti i colleghi sono sposati e lui è l'unico scapolo." "Durante la prima guerra mondiale la villa fu usata come reparto dell'ospedale da campo." It has the peace of death. La pubblicità ingannevole è dunque un atto contrario alla correttezza professionale. Marcos vinse con un margine di quasi due milioni di voti. Musiche e testi di Edoardo Bennato, eccetto dove indicato È fra le atlete più vincenti dello sport italiano. I cinesi erano convinti che la produttività sarebbe aumentata di dieci volte o più. "Su ""Grazia"" teneva la rubrica della ""posta del cuore"" con lo pseudonimo di Luciano." I coniugi chiesero la grazia al santo arcivescovo ed ebbero numerosi figli. "È possibile che originariamente ""Luca"" iniziasse con con Giovanni Battista." Gabe è sposato con Lisa Newell e ha un figlio, Gray. La successione avvenne senza contrasti. Non conoscevano la metallurgia e loro ceramiche erano scarsamente decorate. "Tim Flock è l'unico pilota con una percentuale più alta." Fino agli anni sessanta il suo repertorio rimase di tipo bandistico classico. "Grazie alla sua posizione, Marina di Strongoli è un centro ben frequentato durante l'estate." Helen Thomas Amministrativamente fa parte della contea di Saaremaa. Il pianoro è notevole per la presenza di numerosi duomi, di probabile origine vulcanica. Una strada di Buenos Aires porta il suo nome in suo omaggio. Su entrambe le linee è situata tra le stazioni di South Kensington e Victoria. Poco si conosce della vita. Solo sette battaglioni prussiani erano stati impegnati con il nemico. Ha studiato calligrafia asiatica con il Maestro Yun Chung Chiang. I nodi dei culmi sono glabri, mentre gli internodi sono cavi. La canzone tuttavia non è tra le più note della cantante. Poco dopo lo stesso musicista prenderà a firmarsi come Alessandro Orologio. T disegna una faccia alla lavagna. Will Solomon "Alla fine un inserviente arriva e versa un bicchiere di vino al ""maniscalco""." "Una sostanza in grado di contrastare l'azione di un veleno è chiamata ""antidoto""." Nel medesimo giorno entrarono in servizio sulla tratta ferroviaria Arezzo-Stia. In originale è doppiata da Megumi Hayashibara, mentre in italiano da Barbara De Bortoli. Il transetto è formato da due absidi pentagonali con deambulatorio. Egli mira inoltre alla conquista degli Assiri, al fine di arricchire il Paese. Le fonti storiche relative al periodo in oggetto sono carenti. Inizia così una relazione fatta di sguardi e lettere clandestine. La riserva è unica in Romania. Il capoluogo di contea è Dalton. "È stato girato al Golf N' Stuff di Norwalk." Hanno anche funzione di polizia giudiziaria tuttavia limitate al territorio di appartenenza. Nel suo repertorio oltre al senso del goal, rientra la freddezza dagli undici metri. "La clinica fu successivamente incorporata nel ""Lothian Health Board""." Ha conseguito un master al Collegio Militare Re khalid. Diede origine a una famiglia di orafi. Il contratto di formazione e lavoro permane invece nel settore del Pubblico Impiego. "Nello stesso anno divenne Lord luogotenente dell'Ayrshire, incarico che ricoprì sino alla propria morte." "Beh, forse è un po' lunga." Santos è stato quindi rieletto Presidente della Colombia. Popola le acque a forte corrente. "Successivamente servì come mentore e guida a tre generazioni di re alla guida dell'impero." Venne ottenuta apportando modifiche a una chiesa bizantina preesistente, durante la dominazione ottomana. Nel corso del conflitto subì innumerevoli danni e distruzioni. "Anche lui lodò la performance di Jared Leto definendola ""indimenticabile""." Il suo corpo è ritrovato una decina di giorni dopo il decesso. Internamente è simile al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito. "L'attore che interpreta il ruolo di Eli è Jamie Kennedy." Nella parentesi asiatica raggiunge il terzo turno a Wuhan come miglior risultato. Questi rappresentano circa un quinto dei vulcani attivi della Terra. Si tratta di un governo dittatoriale, e come suo vicario Corradino nomina Visconte Pallavicino. Sulla facciata è una targhetta con la dicitura Assicurazioni Generali di Venezia. In alcuni caselli non sono presenti corsie con personale ma solo casse self-service. A Nora si rompono le acque. Servendo importanti città, quali Parigi, Lione e Marsiglia. "Successivamente c'è il terzo livello, la Prima Lega, suddivisa in tre gironi." Dopo la fine della guerra continuò a lavorare come imprenditore privato. La meccanica era identica alla quella della versione De Luxe della Hillman. La successione di più comandi determinerà la creazione di figure geometriche. Il Basic Galattico Standard era la lingua più usata nella galassia. Il gioco integra in modo semplice il combattimento tra persone, veicoli e mezzi aerei. Il nuovo insediamento fu chiamato Gei Oni. Ponte delle Catene In Darkness "Il brano principale presente nel singolo è ""Forever with You""." "L'ordine viene eseguito." Era un pronipote del poeta Angelo Mazza. Essa era posizionata a Middle Drift. "Un'ulteriore vittoria venne ottenuta in ottobre." "Nella zona operarono anche alcune brigate partigiane, come ad esempio la ""Brigata Maiella""." "Successivamente Karl Marx ""congedò"" Dio perché irrilevante." Si iscrisse nel frattempo alla Columbia University per un secondo dottorato. Un mese dopo, ha inizio la deposizione. "In questa nuova versione, similmente a quella teatrale inserita nel programma di ""Oblivion Show!" Si interessa anche di antropologia, economia politica e biologia. Saul convince il Mossad ad aiutarli nella loro missione in Iran. Bread Upon the Waters Sono in grado di sopravvivere alla decapitazione e sono dotati di una forza incredibile. È il primo film indiano ad essere stato pubblicato su Blu-ray disc. Il cuoco principale era frate Pascual. Relazione, invece, è qui il rapporto intenzionale ad altro da sé. Tentativo anche questo fallito. "In località Piazzo c'è una rinomata scuola alberghiera." Questa specie detiene inoltre il record di mammifero più lento. Sono quindi linee in concessione. "Nell'ultimo periodo della sua vita si dedica alla sistemazione delle opere della famiglia." Il nome deriverebbe da un cognome di persona. Seguivano poi Clay Regazzoni, Jody Scheckter, Patrick Depailler, Jean-Pierre Beltoise e Denny Hulme. Segna anche nel turno successivo contro lo Scunthorpe United. Ha paragenesi con vari solfuri e dolomite. Il Mola è una rappresentativa della città di Mola di Bari. "Ciò comporta l'integrazione completa del prodotto nella realtà Laverda." Il francese era geniale. Arts for All. Vi è anche un cratere ancora più piccolo esattamente sul bordo sud-sud-est. "A questi subentrò il primogenito Nino Visconti che sarà l'ultimo sovrano di Gallura." Una lista non esaustiva delle caratteristiche principali di Transmission è riportata sotto. "Durante il trasloco avviene l'imprevisto e il piccolo Macchia viene dimenticato a Londra." "Ha inoltre realizzato il videogioco musicale ""Lips""." "L'impegno per l'infanzia affetta da handicap rimase costante per tutta la vita." Solitamente il percorso prevede almeno una andata e un ritorno con giro di boa. Spesso combatterono come mercenari nelle grandi battaglie del tempo. Il corpo di Qui-Gon viene cremato in un tradizionale funerale Jedi. Gli orologi Versace sono prodotti sotto licenza in Svizzera. Il palazzo è stato ripreso in molti film del Cinema Malayalam. Le coperture sono realizzate a spigolo alla leccese e sono decorate con stucchi policromi. "Con essa appunto si chiuse la stagione""." Il paziente è morto immediatamente dopo essere stato sottoposto a tale iniezione. "La struttura permette l'accesso all'interno tramite una, due o quattro entrate." Viene anche cacciato per la sua carne, in particolare nel bacino del Congo. Le prime tracce di presenza umana in questa regione risalgono alla preistoria. Il personal computer è un esempio di sistema informatico relativamente semplice. Le popolazioni lacustri risalgono i fiumi tributari del lago in cui vivono. Lo scoppio della seconda guerra mondiale, rese nuovamente disponibili posti di lavoro alle donne. Rompe bruscamente il fidanzamento. I mulini furono realizzati dai Malaspina nella parte bassa del piano del paese. "Purtroppo poco tempo dopo, durante un incendio scoppiato in prigione, l'uomo riuscì a scappare." Al matrimonio vengono tutti i loro familiari e i loro amici. Ipazia fu celebrata in romanzi, poesie, opere teatrali e quadri. Il colore rosso è in collaborazione con Product Red. Il Birkirkara ha vinto il trofeo per la quinta volta nella sua storia. La canzone è una cover di Stevie Vann. "Per altri ancora si tratterebbe dell'isola di Pantelleria." "Da adolescente frequenta la 'De La Salle High School' in St Helens." Gli inglesi celebrarono la vittoria, mentre gli italiani dovettero ammettere una sonora sconfitta.. La trasmissione resta su Rai Gulp. "L'energia elettrica viene fornita da una società privata in loco." Il nastro era di colore rosso con delle strisce giallo-rosso-bianco per parte. Apparve subito ovvio che una sfida tra scafi così diversi non avesse senso. "Questa soluzione è intimamente collegata all'inferenza Bayesiana." Negli anni successivi vennero redatti tre diversi progetti per la realizzazione della chiesa. Avevo bisogno anche di trovare un produttore che è stato coerente, album dopo album. Cereali, uva e ortaggi sono i principali prodotti agricoli. Poi ha seguito De Biasi nelle sue esperienze sulle panchine di Levante e Torino. Dalle mura del Forte la vista domina tutto il golfo e l’Arsenale. "Tutti i dischi hanno inoltre l'aggiunta di varie tracce bonus alternative." La band stessa appare nel video quasi alla fine e soltanto per alcuni secondi. Gli uomini sviluppano sintomi con maggiore gravità rispetto alle donne. Come Paese alpino, il riscaldamento climatico ha conseguenze particolarmente devastanti per la Svizzera. "Il girone comprende sette società marchigiane, cinque abruzzesi e due provenienti dall'Emilia-Romagna." Sulla via del ritorno, i romani saccheggiarono le campagne dei Falisci. I dogmi e la dottrina religiosi sono delle insane aggiunte alla religione naturale. Il medesimo ridisegnò i medaglioni della volta. Possiede anche la cittadinanza italiana. Nei mari italiani è complessivamente raro. Dopo un anno, i responsabili non erano ancora stati individuati. Il giorno seguente si impose invece su Ayako Hamada nel main event della serata. Lo scrittore Mariko Ohara ha lavorato sulla trama. Le sue reliquie si trovano in un altare nella cattedrale di Olomouc. Il nome proprio deriva dallo stato messicano di rinvenimento degli esemplari: Durango. "Nel ""colophon"" della rivista si legge “Aut." "Il termine concerto indica l'insieme dei bronzi presenti sul campanile, accordati in scala diatonica." "Infine negli anni Trenta l'architetto Brunetto Chiaramonti realizzò l'ex casa del Fascio." Un altro portale si conserva murato sul fianco destro. Canna di palude "Aprì la cattedra di chitarra all'istituto Musicale Donizetti di Bergamo, la prima in Italia." Off-White assieme ad altri marchi Urban Luxe fanno parte del gruppo New Guards Group. Intanto il chitarrista dei Carnage Mayhem abbandonò il gruppo e fu sostituito da Bellamy. Ha insegnato in vari istituti di istruzione superiore. "Sono considerati i pionieri del ""pop punk revival"", corrente più recente del pop punk." "Non è scopo di Paolo ""conoscere di Cristo"" bensì conoscere Cristo." Una parte della città si estende nella contea di Osage. Iniziò inoltre una fortificazione militare e ingrandimento di Palazzo Vecchio verso via della Ninna. Legnago Salus. "Il lunedì successivo, le riprese sono state spostate in un'altra località della città." Per questo ruolo vinse due premi Emmy. "Ha struttura composta da ""client"" e ""server""." "L'ispirato discorso fu salutato da prolungati applausi." "In anni più recenti l'ex-modella è stata testimonial in alcuni spot pubblicitari televisivi." Si stabilì a New York ove riprese la sua attività di scrittore. Wanderer of the Wasteland I personaggi femminili hanno un ruolo secondario in questa serie. Durante gli anni settanta fu consigliere a Washington del senatore Henry M. Jackson. "Il concetto è simile, ma non identico, a quello espresso dal termine inglese ""slang""." La locusta del deserto presenta due forme vitali: una solitaria ed una gregaria. Il budget per i loro film crebbe. "È stata anche inserita nel sedicesimo episodio della seconda stagione di ""Star""." Un sistema monetario basato sulla riduzione delle emissioni è differente dai crediti di emissione. "Fu anche appassionata nazionalista come la maggioranza dei suoi concittadini dopo la perdita dell'Alsazia-Lorena." Vinse la squadra con meno punti. Nel complesso, la canzone si rivela straziante, tetra, abrasiva e tenace. "I danni causati alla struttura dell'edificio dai bombardamenti furono riparati negli anni cinquanta." Il rinoceronte lanoso era, insieme al cavallo, una preda principale nel carsismo boemo. Fisher riteneva che la velocità sarebbe stata una difesa migliore di una corazzatura. Scoprirà che è il figlio di Campbell. "Il docufilm risultante è stato ""Night of the Liana""." Questo complesso di edifici è oggi a Berlino noto come la zona „Prinz-Albrecht-Gelände“. "L'area attorno alla fortezza divenne riserva di caccia dei Maharaja di Jaipur." Entrando nella contea di Addison, forma il confine tra numerose città. Sul ventre e sulla gola sono presenti sparse macchie giallastre di forma allungata. "Dato il periodo di costruzione, l'edificio religioso doveva presentarsi in stile romanico." "La stazione meteorologica è ubicata all'interno dell'area aeroportuale di Peretola." "Fu protagonista o ""guest star"" in diverse serie televisive." Centrocampista o attaccante, è molto abile sui calcio piazzati, in particolare sulle punizioni. Questa linea di successione viene ritenuta incostituzionale da alcuni giuristi. "Mentre affronta l'imprevista gravidanza le capita un caso che coinvolge il suo istinto materno." Chet Mason "Geoffrey Su'a" Il calendario bizantino celebra Lazzaro il sabato prima della Domenica delle Palme. "L'attuale edificio sorge su quello che un tempo fu l'antica dimora dei nobili Rodengo." La prima classificata vince lo scudetto e le ultime due retrocedono. La forma ricalca quella tipica delle fortificazioni con baluardi agli angoli. Sessi separati, dimorfismo sessuale non rilevabile. La zona non presenta vincoli di conservazione. Protagoniste sono tre ninfe, Didi, Kati e Nadia, che vivono nella moderna Helsinki. "Nelle tavole a lui attribuite Battista raffigurò le allegorie della ""Giustizia"" e della ""Pace""." "Conduce attualmente la versione americana del noto quiz ""The Money Drop""." Solitamente gli utilizzatori paganti non hanno limitazioni di download, storage o ampiezza banda. Suo padre era un ministro metodista. Lo stesso giorno è battezzato nella parrocchia di santa Barbara. Infuriato, guarda il rottame mentre viene demolito. Il blocco atrioventricolare minimo ed isolato non ha conseguenze né sintomi associati. Contemporaneamente studia canto e si iscrive al Saint Louis College of Music. Doretta chiede a Paperone di badare alla nipotina, che è appena uscita dal collegio. Il complesso dovette attendere gli album successivi per arrivare al successo. Per il ruolo di Higgins, Shaw avrebbe voluto Charles Laughton. Emilio Zola Faceva parte della monetazione catalana. Sembra un caso aperto e chiuso, ma il sovrintendente Spence non ne è convinto. Louise Jameson Sede del nunzio è Addis Abeba. Attualmente la porta è isolata dalle mura per motivi di viabilità. Nonostante un buon inizio, il primo campionato fu concluso al sesto posto. Deva giocò tutte le partite di campionato tranne la quattordicesima e la sedicesima. Numerosi suoi dipinti sono conservati al Victoria and Albert Museum di Londra. Sono considerati una delle più importanti band heavy metal del Giappone. Questo fatto aggravò le tensioni tra il suo regno e quello degli Ostrogoti. Il commissario Cordier Queste opere fanno oggi parte della collezione del museo del Louvre. Sia davanti che dietro, i due paraurti in acciaio erano provvisti di rostri. Non è perfetto e richiede prudenza e attenta supervisione da parte degli utenti. Da questo giunse poi nelle mani del cardinale Francesco Barberini, Sr. Lake Forest "C'è inoltre un sistema di sfide parallelo, incentivato dalla possibilità di sbloccare dei potenziamenti." Viene considerato uno dei pesciolini rossi più significativi fra quelli apparsi nella finzione narrativa La sua sede è il Teatro Orpheum. "Queste statue sono ora all'esterno della ""St Dunstan's Church"", a ""Fleet Street""." Fino ad ora nessun atleta bosniaco è riuscito a vincere una medaglia. Presidente del Congresso Mondiale dei Maestri di Cappella. "Alla morte di Blanchet, ne sposò la vedova e rilevò l'attività." Chapin si offrì di aiutarlo. Erodoto racconta che Cleomene seguì il consiglio della bambina. Il Valpolicella Ripasso Valpantena superiore riceve le denominazioni Nello scontro muore un altro ragazzo. Occorre distinguere tra afta minor e afta major o morbo di sutton. "L'Hapoel pesca nel sorteggio del primo turno i bulgari del Levski Sofia." I manichini furono quindi colpiti con il taser. Commercializzato dagli anni settanta viene impiegato anche per il volo strumentale ed acrobatico. Infine, vi è lo strato dei Ministri non gollisti del Governo de Gaulle. "Dopo Tiberio, l'atto di essere nominato imperatore venne preso alla salita al potere." "Durante l'impero di Akkad." Gioca i Play-out contro il Bellaria Igea Marina, e li vince, salvandosi dalla retrocessione. Ha raggiunto la semifinale agli Open di Francia perdendo contro Federer. T. Kearney è una multinazionale statunitense di consulenza strategica. Le sue prede sono in prevalenza roditori, piccoli uccelli e rettili. Ahmadinejad ha ricordato quel discorso durante una visita a Yazd, nel centro dell’Iran. Il testo si compone di tre strofe inframmezzate da due ritornelli. Poco a poco, vedrà qual è il suo vero amore... Qui impara a leggere e scrivere, per lo più da autodidatta. Online, comunica la sua uscita dal gruppo. Alton si chiamava Nebraska nei primi anni. Tuttavia, essi non sono ancora stati ampiamente utilizzati per questo scopo. Era anche un mezzo per fare uscire allo scoperto il lavoro artistico femminile. "L'avvento dei napoleonici, inoltre, portò alla soppressione degli ordini religiosi e dei monasteri locali." "È stato presentato dai due stessi conduttori come l'""anti-talk""." "Successivamente il personaggio di Donna Marco entra nel cast della originale ""Baywatch""." Consegue la maturità al Liceo Classico Ximenes e si laurea in Giurisprudenza a Palermo. Grazie ai risultati ottenuti ha potuto partecipare alla finale del Grand Prix, classificandosi sesta. I dati dell’Hubble possono essere analizzati in numerosi modi differenti. "Nella metà dell'Ottocento le terrazze della collina sono in abbandono." La sede principale si trova nella Seconda Circoscrizione di Parigi. È lo zio di SpongeBob. "Da questo vengono dedotte corrispondenze tra l'aspetto umano e il comportamento." In quel mese abbatté un totale di sette aerei nemici. La facciata riassume le novità dello stile austero e tecnicamente rigoroso del Borromini. I suoi libri sono tradotti in diversi Paesi. Le categorie juniores sono: singolare maschile, singolare femminile, doppio maschile e doppio femminile. I Duncan vanno a trovare i genitori di Amy a Palm Springs. Double Dutch Il ruolo della protagonista Koizumi è interpretato da Akari Hayami. Tuttora il paese presenta due addensamenti che corrispondono a queste due parti. Anche allora, abbiamo pizzicato pochi centesimi solo per tenere il cibo a tavola. "Con l'arrivo del cinema sonoro la popolarità dei Keystone Cops andò in declino." Esiste una cascata di eventi che porta dalla semplice infezione allo shock settico. Ogni pianeta ha due Senatori che esprimono una preferenza per un candidato alla Presidenza. Fu in seguito nominato responsabile dei settori giovanili di Aston Villa e Coventry City. "L'anno successivo il giocatore indossava la fascia da capitano dei Leeds." Attualmente è fuori produzione. "L'uomo reagisce sparando e viene ucciso dai poliziotti." Rimase poi dietro le linee austro-ungariche fino alla fine della guerra. La sfida dei social media ha portato nuovi seguaci, aumentando la sua crescente popolarità. "La loro forma è generalmente concava, segnata da rivoli convergenti a ventaglio verso l'impluvio." America: vero o falso? Le regole del gioco non sono conosciute. Tuttavia alcuni non hanno mancato di interpretare questa relazione come di natura probabilmente sessuale. Nel doppio maschile si sono imposti Ken Flach e Robert Seguso. Solo dopo averne percorsi due ci ritroviamo sul lato iniziale. La chiesa presenta la classica struttura della chiesa bizantina, con ingresso orientato ad est. Negli ultimi giri entra la safety car dopo un incidente di Alguersuari. La società è presente in Polonia con una propria succursale a Cracovia. Trovano spazio anche argomenti di attualità politica. Hays, alla sua prima missione, terminavano con la registrazione di Napoli. "Spesso era rappresentata come il complemento femminile di Sole, personificazione dell'astro solare." Marcia ne è umiliata ma il giorno dopo il marito riesce a farsi perdonare. La maggior parte delle sue opere furono scritte per permettergli una sussistenza sufficiente. Alle successive elezioni divenne Deputato del Regno. Edwards sarebbe in seguito diventato il suo manager storico. Inoltre questi uccelli integrano la loro dieta non disdegnando insetti e piccole lucertole. "Gli oppositori sostengono inoltre che la legge incoraggia la cosiddetta ""produzione offshore""." Parlava fluentemente tredici lingue e diventò un grande armatore a Trieste. Combatté nella Prima Guerra Mondiale, nel corso della quale fu ferito da un proiettile. Negus Webster-Chan "Il duo, chiamato ""Annihilation Inc." Nel secondo tempo, però, sale in cattedra Eusébio. In estate tuttavia ottennero un ripescaggio. "Il titolo recita ""Play chess with God"", cioè ""Giocare a scacchi con Dio""." "Dopo il doppio live ""Living in a Clip"", pubblica ""Little Plastic Castle""." Brad Paisley ha vinto i seguenti premi. "Le truppe di Jackson bloccarono un feroce assalto dell'Unione a Fredericksburg, Virginia." "I primi coloni a stabilirsi nell'area furono i francesi." La cottura tradizionale è in pentole di terracotta. È stato il compagno della giornalista e scrittrice Barbara Spinelli. Il freno magnetico è quindi esente da usura. Profonde gole e burroni si aprono come squarci nel terreno. Della squadra è stato anche il capitano. "Il ""Kitab al-ansab"" è la prima opera storiografica omanita che abbiamo." "È fratello dell'ex ciclista professionista Manuel Galera." Il manto invernale è brunastro. Altre parti della provincia vennero date ad altri daimyō. Georg Eder entrò successivamente nel seminario arcivescovile salisburghese. "I progressi moderni nelle neuroscienze, in psicologia e psichiatria hanno evidenziato l'unità psicofisica." La squadra campione in carica fu lo Stabæk. "L'album raggiunge la vetta delle classifiche di molti paesi tra cui quella americana." Anche le sorelle Angelica e Fatina superano la selezione ed entrano nel campo. Saltuariamente viene utilizzata per gli spostamenti delle delegazioni dei due paesi. "L'aereo atterrò nella piazza antistante la porta di Brandeburgo." Il portamento è vario ma in regime agrario si presenta eretto. A Barcellona viene sconfitto al primo turno da Andreas Seppi. Per qualche tempo fu cappellano militare. Collegiata di Santa Maria Assunta Rutherford fa poi visita alla fabbrica che distribuiva lo Stuff. Nel momento culminante, Napoleone aveva rifiutato di impiegare la Guardia imperiale. Compare Icilio, che fa un infuocato appello al popolo contro la tirannia dei Decemviri. Sarah è spinta a bere il sangue di Rory ma Erica lo morde. È una delle otto stazioni più antiche della metropolitana di Madrid. "L'entrata è gratuita ogni primo giovedì e primo sabato del mese." Gioca in Basketball-Bundesliga. Viene salvato dal folletto, poi si allontana. Lo statuto utilizzato per condannare Desmond non conteneva un linguaggio esplicitamente razzista o discriminatorio. "Il regno del Wessex rimane l'ultima roccaforte importante contro i danesi." "La scena del ""Martirio di San Giovanni Evangelista"" è la seconda del ciclo." Il soggetto è tratto da una storia dello scrittore George Ade. Più il tempo passava, più egli sentiva di amarla. Attualmente, non è più in attività. Esistono inoltre incontri a livello territoriale, organizzati dai coordinatori regionali. La decisione di Degrelle era un atto politico nel quale Lippert non intervenne. "Fate l'amore come mangiate, facendo un gran chiasso e senza eleganza." Fonti latine attestano la presenza della popolazione dei Catti in questa regione. Le valli sono ricche di fiumi di origine glaciale e cascate meravigliose. Inoltre questa ospitava il tempio di Giove. Durante la seconda guerra mondiale la torre subì notevoli danni. Paul e Hal sono gemelli. "Nello stesso tempo studia legge all'Università di Praga, dove successivamente si laurea." Capoluogo e centro maggiore è Aurich. "L'attuale presidente è Joaquim Coimbra." "A fianco l'immagine di san Pietro da Verona e san Defendente." "Con questa nuova formazione il gruppo pubblica ""Black in Mind""." La malattia di Kimura è prevalentemente riscontrata in maschi di discendenza asiatica. "Vincitore del premio letterario Città di Como con l'opera ""Newton and Co." "Non si hanno dati su estensione o densità dell""'home range""." Oggi comunque si possono ancora ammirare il borgo medievale intorno alla torre, ancora abitato. Fu succeduto come capo della linea di Rochefort da suo figlio, Charles Jules Armand. I parenti di Louis Mountbatten, la famiglia reale britannica, erano tutti presenti. Fortunatamente vi erano abbastanza riserve di peperoncini fermentati per continuare la vendita. Ictus, difetti congeniti, tumori, infezioni e chirurgia possono causare danni nell tratto ottico. Ha il vantaggio di utilizzare trucchi come se fosse in un videogioco. "Particolare è l'affruntata che la statua effettua all'interno della chiesa del Soccorso." Dietro di lui Michael Schumacher e Jean Alesi. Il giovane Laurence bacia Jo, ma lei lo respinge, chiedendogli di restare semplici amici. Ebbe come partner sul set il marito, Rudolph Cameron. "Successivamente, assume la direzione politica del giornale di partito ""Socialista Lab""." Di corsa dietro un cuore "Secondo Pausania perfino fino all'epoca di Augusto." "A Boston fu permesso di effettuare la prima scelta assoluta avendovi rinunciato l'anno prima." La serie è considerata un precursore del fumetto erotico in Italia. "Dipinse anche un""'Assunzione di Maria"" per un monastero locale." Il commissario straordinario raccoglie le attività esistenti e le formalizza in dipartimenti. "La loro cover di""Help!" "L'equipaggio è stato diviso in due gruppi di esperimenti." Da allora, si stabilisce definitivamente a Marsiglia. "Il meccanismo di gioco del ""Bingo"" è il classico gioco della tombola." Logue ha tre sorelle, Karina e due sorelle gemelle, Deirdre e Eileen. Una volta raggiunto il livello di umidità ottimale il ventilatore si ferma. Il calcar è lungo e fornito di un lobo terminale. Da allora è stata pubblicata sulle copertine delle riviste di settore e non solo. "Non vivono più nel ventesimo secolo ma vogliono far rivivere il diciottesimo""." I due vanno a vivere nella caso di Carlo cercando di costruire una vita. Questo marchio è spesso attribuito a Romeo, che, tuttavia, sembra non averlo mai usato. Questo avvenne affinché le truppe di entrambi i fratelli potessero comprendere i loro giuramenti. "Quando il grosso dell'esercito francese entrò in città, vi erano solo alcuni fuochi." Questi dipinti rappresentano figure mitologiche come Dina, Giunone e Giove. Veri e propri suoli naturali sono molto rari nel Kuwait. I brani sono composti da Giovanardi e Malfatti tranne dove indicato Di alcune esibizioni è stato pubblicato un album. Con la maschera di Pulcinella comincia la carriera fulminante e duratura dei burattinai cinque-seicenteschi. Sulla cima della montagna sono state costruite molte torri di guardia. Lo annuncia lui stesso inviando una e-mail ai colleghi della Procura di Torino. In un confronto con Donald Pierce, Shaw rimase gravemente ferito. Esso è riuscito a catturare tutti i Puffi. È stato girato a colori ma trasformato e distribuito in bianco e nero. Comprendeva solo parte della città di Issy-les-Moulineaux. Il Cilento dovette contare i suoi martiri. Alla fine della guerra era stanziata sui Monti dei Giganti. Suo padre sperava infatti che questo gli avrebbe fatto perdere interesse nel teatro. Il comune è situato sui Pirenei sul fiume Hers-Vif. "Questo brano è molto simile ai precedenti singoli, ""Warrior"" e ""Power." "Il titolo di lavorazione fu ""Blood on the Stars""." Scaduto il contratto, il difensore francese si accasò al Fulham per due stagioni. Una leggenda narra che un corvo lo nutrisse portandogli ogni giorno del cibo. Però, allo stesso tempo, mostra tutta la sua potenza. I difensori si trovarono così divisi in due sacche. Era un uomo profondamente credente e praticante. Sharon Leal Lo scalo è dotato anche di un fabbricato merci con piano caricatore. Durante le riprese la giovane si accorse di essere nuovamente in stato interessante. Il trattamento è chirurgico e deve essere praticato il più precocemente possibile. La scelta di appoggiare Mitridate portò allo scontro con Roma. "L'area è molto densamente abitata ed è famosa per la manifattura del cotone." "L'isola è circondata da vari scogli." Complice il grande dolore per la morte del consorte, la depressione della Bates peggiorò. "Il film finisce con la voce del robot che dice ""Bee Bee""." Due bande di ragazzi si contrappongono. Gli elicotteri rimasti funzionanti a quel punto della missione erano quindi solamente cinque. "L'isola è zona militare." "Presentazione al pubblico del dipinto ""Ritratto di un Ammiraglio spagnolo"" di Cesare Viazzi.""." Clark: misterioso ragazzo che abita vicino alla stalla abbandonata. "La conformazione attuale della chiesa riguarda l'ultimo rimaneggiamento settecentesco." Nel frattempo si scopre che Ben aveva preparato un piano alternativo. Crawford è il primo repubblicano a rappresentare questo distretto congressuale dai tempi della Ricostruzione. Andrew Abruzzo "Venne rifatta la facciata dall'architetto Antonio Tosi Foschini in stile neogotico." Il suo corpo fu recuperato dal campo di battaglia e sepolto. "Negli anni seguenti è rimasto nel genere commedia dirigendo le pellicole ""Appuntamento da sogno!" Si è diplomato al Vassar College di Poughkeepsie, New York. Pellicola coprodotta con la Spagna e girata in doppia versione. Lo stabilimento principale e gli uffici amministrativi della Sikorsky sono a Stratford nel Connecticut. Dal termine della sua esperienza a Sorrento risulta svincolato. Qui sono elencate le specifiche tecniche dello smartphone. In quel caso il paziente sopravvisse nove mesi. Jarvis Hayes "Questo evento diede il via alla guerra d'indipendenza della Guinea-Bissau." "Tra le specie meno pregiate utilizzate per il legno va menzionata anche ""D. virginiana""." "Prima di quella data la squadra giocava stadio ""Municipal Santo Domingo""." È raggiungibile dalla stazione della metropolitana Bonaventure, nel centro della città. Iniziano gli incontri tra Dante e le anime dei personaggi. La coppia risiede a Los Angeles, California. Si alza e va nel corridoio. "Come si nota, l'ordine alfabetico non è stato sempre rispettato." Marcantonio Spineda. Il primo apparecchio pare sia stato sviluppato da un inventore di Chicago. Ha un fratello e un giorno spera di diventare una stilista di successo. Presso porta Santo Stefano fu eretto anche il Castello Visconteo. "Ottenne generalmente buoni giudizi dalla critica dell'epoca." "Rimaste sconvolte s'allontanano da lui." Bernart de la Fon È il capoluogo della Contea di Ashland. "Il pittore Carolus Duran l'ha pure ritratta." "Ebbe l'impiego di un conduttore di flottiglia." Rispetto al giudizio di verificazione la querela di falso ha un oggetto più ampio. I resti sorgono sulle pendici del Montello, in comune di Nervesa della Battaglia. Nel primo Filippa, condannata al rogo per adulterio, viene assolta dal giudice mostrandosi nuda. Anche i pezzi Oerlikon furono un poco aumentati e divennero ventuno. Era situato in un edificio della strada Kensington Palace Gardens di Londra. Questo felino, considerato specie rara, è protetto dalla legge in tutto il suo areale. Il testo del codice è rappresentativo del Tipo testuale alessandrino. Kensi preferisce non parlarne e lui la abbraccia. "Parlava correttamente il polacco, il francese, lo spagnolo, l'inglese ed il russo." La stragrande maggioranza dei cittadini ateniesi lo era per nascita. "Queste inattese scoperte destarono l'interesse quasi immediato sia degli studiosi che della popolazione locale." Di certo ebbe esequie solenni, cui presero parte molti aristocratici napoletani. Nella sua stagione da rookie disputò sette partite, nessuna delle quali come titolare. "Non è solo inerente all'attività di Luzzati e di altri artisti." Anche la corazzatura era decisamente superiore a quella delle classi precedenti. In questo ruolo acquistò grande fama durante gli anni cinquanta. Tra gli altri nomi dati a questo gigantesco semi-sempreverde, compare anche Sabino. Una leggenda popolare vuole che Annibale si fosse fermato in questa zona. In determinate fasi le tombe dei personaggi più importanti potevano essere straordinariamente ricche. Aiutato dal padre si legava al letto per resistere alle tentazioni della droga. Le foglie si dividono in basali e in cauline. È rimasta ancora in loco una capanna di legno. Tornano a vivere in Inghilterra. Sono anche diffusi granchi, rane e gamberi americani. Da ricordare anche la torrefazione Café Imperial. "L'immagine dipinta su carta, divenne subito oggetto di devozione." Infatti ella stessa dichiarerà di essere lesbica e di accoppiarsi con molte donne. "È ambientato nel periodo compreso tra ""Una nuova speranza"" e ""L'Impero colpisce ancora""." Divenne apprezzato anche in Regno Unito, Irlanda, Norvegia, India e Sudafrica. Ad ogni evento i pattinatori guadagnano punti per la finale del Junior Grand Prix. Nel suo tratto terminale è a rischio di fenomeni alluvionali. Anche il figlio Artur si dedicò al calcio giocando anche con il padre. Nelle mani sorregge gli strumenti per ravvivare il fuoco, e il cucchiaio dei sacrifici. Nel Medioevo fu una città di commerci. Gli automi cellulari sono usati efficacemente per la generazione di suonerie. Il motore converte il fluido da gas a liquido. Miranda lascia così Mariano per vivere la sua vita da star insieme ad Andrea. Ha il corpo ovale, con muso e bocca marcati. "L'ultima delle suite è anche la più grande." È imprenditore nel settore ricettivo nella sua città. Presenta una sottile striscia bianca, grossomodo orizzontale, sulle guance. Questo gabbiano vive unicamente in Nuova Zelanda. Fermata in tempo, la donna fornisce come spiegazione del suo folle gesto la verità. Si ritiene infatti riconducibile la fattispecie alla clausola generale della buona fede. In seguito Era lo pose nel firmamento come costellazione del Cancro. Il maggiore affluente è la Teja, che confluisce da sinistra. "A Taiwan, Ren fu membro dell'Associazione Letteraria e Artistica Cinese." "I linguaggi di programmazione strutturati iniziarono a emergere intorno all'inizio degli anni settanta." Comuni gli ascessi secondari in tutti gli organi interni. "All'interno queste strutture circolari ospitavano edifici come stalle, saloni ed altre strutture secondarie." Successivamente, ebbe anche una breve esperienza come allenatore. Qui entra in contatto con il frate cappuccino che trasforma completamente la sua vita. Fu anche direttore del Centro di Microonde del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In seguito gioca al Xamax e in Portogallo, decidendo di tornare in patria. "Bakker propose di aggiungere ""o qualsiasi altro motivo"" a questo, e ciò fu accettato." Cercarono quindi lavoratori nelle isole della Melanesia. La stazione è dotata di tre binari. Il Wasp entrò in servizio anche nella marina australiana, brasiliana, malese e sudafricana. I download conservavano alcuni diritti, sebbene avessero la licenza Creative Commons. Yuu è un tipo latente. Fu nominato tenente di foresta di Sherwood. Viene portata dalla spalla sinistra al fianco destro. La risalita dei fiumi tramite alaggio predomina fino a tutto il Settecento. In questo periodo, inoltre, prendono parte a un mini tour con i Love, Robot. Hanno partecipato alla Baltic League. Norman Malloy Il nodo persiano può aprirsi sia a sinistra che a destra. "Nella Repubblica romana, il termine ""Homo novus"" riassumeva connotazioni simili." I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia. "Durante la seconda guerra mondiale ha servito in Europa nel settore ""ricreativo"" dell'Esercito Americano." Il muscolo palmare lungo è un muscolo incostante soggetto a notevole variabilità individuale. "Le vicissitudini che hanno condotto all'attribuzione dello stemma comunale sono alquanto bizzarre." "A quanto pare, l'uomo era fermamente deciso a lasciare la Van Bergen." "Al termine delle attività del Consiglio gli archivi furono depositati presso l'Università di Princeton." I commendatori la portavano intorno al collo. Attualmente Matthieu Hartley è impegnato come bassista nel gruppo britannico Power pop The Speak. "Nell'ottobre egli rinunciò a quest'ultima carica per ricoprire nuovamente quella di Gran Conestabile." Del politico nessuna traccia. Ai suoi piedi sono seppellite le ceneri del monarca. Fu di idee politiche filo-italiane, ma non le professò mai pubblicamente. È docente della Scuola Holden di Torino. "Lo svedese è indicato come ""infortunato"" e salta le tre partite seguenti." "La locuzione corrisponde al modo di dire espresso popolarmente dal sintagma: ""sentire l'altra campana""." Gli episodi non sono autoconclusivi e sono quindi spesso collegati tra loro. "L'anno seguente vince con la sua squadra il campionato montenegrino." Una tempesta di spade. "La diagnosi può essere effettuata mediante microscopia elettronica dell'espettorato e immunofluorescenza." "Oltre a ciò diventa anche il primo giocatore portoghese dei ""Red Devils""." "L'altra innovazione fondamentale è il pentaprisma che permette di vedere l'immagine come è effettivamente." Successivamente si ritirò dalle scene e cominciò ad insegnare canto alla Tuskegee University. Da allora il Comune prese il nome di Palmas Suergiu. Il popolo ebraico nel Tempio offre magnifici canti di lode a Dio. Carlo V non costruì un palazzo dal nulla, ma lo compose con diverse acquisizioni. Particolarmente importante fu la sua prima nomina a ministro. "Compì gli studi all'Università di Bologna e divenne lettore di teologia, geometria e architettura." Nella fermata fermano i treni regionali per Roma Tiburtina e Bracciano. "Sancisce l'art." La canzone è stata interpretata in molti modi differenti. Ogni razzo era inserito in un canestro ottagonale di guide metalliche. Si mette in marcia per raggiungere le truppe e il principe Sergei. "All'inizio furono coniati esclusivamente dei denari." "L'Italia, che nell'ultima partita sconfisse Figi, giunse terza davanti agli oceaniani." Le sue spoglie riposano nel cimitero Forest Lawn Memorial Park, di Glendale, in California. Il muso è anche nero, ma sulle guance vi sono strisce bianche. Il suo territorio collinare, ben esposto, conta un gran numero di Oliveti secolari. "Le sue principali attività artistiche consistettero nell'abbellire le case dei veneziani." Possedeva anche una piccola area merci con un binario tronco di raccordo. Lui e il socio in affari Randall Williams hanno aperto il ristorante Eat! Due delle iscrizioni degli obelischi sono ancora leggibili, mentre le altre non lo sono. Somerville rimane solo, è raggiunto. "Terminata l'esperienza con i ""Toros"" torna a giocare nelle leghe dilettantistiche californiane." "Fu essenzialmente come direttore d'orchestra che si affermò." Yukari è una ragazza che ha il dono di leggere la mente altrui. Ogni giorno lasciavano Querceta due treni carichi di esplosivi. Sono necessari programmi di riabilitazione intensiva con esercizi di equilibrio e coordinazione. Una sua foto è visibile qui. "Altri riconoscimenti sono arrivati per le sue interpretazioni in ""Prime Suspect"" ed ""Elizabeth I""." De Paula Altre sue sculture sono a Milano, nella Chiesa di San Francesco di Sales. Noto in tutto il mondo per le ciliegie ed il Tamburello. Durante il conflitto la torpediniera operò principalmente in missioni antisommergibile e di scorta convogli. Fu consigliere del Museo nazionale delle belle arti. È stata la prima ed unica micro-car marchiata Bugatti. Per la prima volta è stato usato il tie-break. A Venosa invece nacque e dimorò il poeta romano Orazio Flacco. "Da giovane l'unico libro che possedeva era la Bibbia." "Risente di qualche raro atto di bracconaggio e della distruzione dell'ambiente naturale." Presto passò alla chitarra. "Contiene la ""hit"" ""Mickey""." Il manico viene spesso rappresentato con dei vajra, o con delle decorazioni geometriche. Non ha giocato in nessuna delle due sfide. I cinque soldati sono tutti morti. Tuttavia lei non volle andare mai oltre una sincera amicizia. A causa delle sue non buone condizioni di salute chiese un vescovo ausiliare. Fu sepolta nel Mount Sinai Memorial Park Cemetery di Los Angeles. Il problema è abbastanza generale, dalla fisica nucleare alla fisica della materia condensata. "A quasi tre ore all'alba, marciano verso Lisbona." Dipinse soprattutto battaglie, scontri di cavalleria e soggetti equestri. Il film vince il premio speciale della giuria. "Confraternita sotto il titolo dei ""Neri""." Branislav Ľupták "Quest'ultimo incontro sarà per lui decisivo." "Di recente costruzione vi è l'altare maggiore, dal tono classicheggiante." Henri de Keyser In seguito Proust rispose a un secondo questionario. A Taiwan divenne Presidente della Repubblica di Cina per il resto della sua vita. "L'area si trova in una zona alluvionale sulla sponda orientale del fiume Aterno." Al termine del campionato, il Casarano retrocesse in Eccellenza. In Italia la serie è attualmente inedita. Tuttavia il programma si impegnò con temi difficili da spiegare ai bambini. "Si dedicò a problemi di fisica matematica, concentrandosi particolarmente sull'elettromagnetismo." Si attivò anche per eseguire opere di sistemazione idraulica e di riordino produttivo. Steglitz si trova nella zona sudoccidentale della città. "L'organo è racchiuso all'interno di una cassa lignea riccamente intagliata e dorata." Anche il video ha ottenuto consensi, ottenendo una buona programmazione sui canali specifici. La donna resta affascinata da Alberto e lascia il fidanzato. "Compare anche come personaggio giocabile in ""Super Smash Bros." Quando morì il popolo di Costantinopoli osservò tre giorni di lutto. "Al termine della spedizione, l'aereo fu abbandonato sul posto." In seguito tuttavia sarà costretta a ricredersi su tale punto. "In Italia, fondò l'Accademia di Francia a Roma." Sono munite di artigli ben sviluppati, come anche nelle dita dei piedi. Canta sia in inglese che francese e qualche volta anche in berbero. Il primo cluster di rilievi consiste in una vegetazione erbacea discontinua, priva di arbusti. La pianta crebbe anche rigogliosa sulla tomba del Pallante posta sul Palatino a Roma. È solubile in molti solventi organici. Persone di nome Gastone Rappresenta una delle canzoni di Zucchero di maggior successo in ambito internazionale. Nei mesi successivi consolidò il proprio trionfo. Solo successivamente, il metodo di distillazione si estese anche nelle regioni circostanti. La stagione riproduttiva cade fra gennaio e febbraio. Le bussole sono molto usate in meccanica. "In questi capitoli si stabilisce l'autonomia delle comunità cristiane locali da organismi ecclesiastici superiori." Visse tranquillamente a Costa di Rovigo finché i nazionalsocialisti presero il potere. Mille volte ancora Infine Jessica cede alle avance di Jeff e passa la notte a casa sua. Pubblica testi di storia, politica, economia, arte, musica, scienza, narrativa e poesia. Per le restanti prestazioni, il suo ruolo fu interpretato da un castrato. James è un dipendente di un fondo fiduciario diretto dal padre. Attualmente lavora come produttore e ingegnere del suono a Los Angeles. "Il farmaco non era raccomandato per l'uso pediatrico." Considerato un dissidente, durante la prigionia subì percosse e maltrattamenti. Il Loto Rosso si mette quindi al loro inseguimento. Pertanto, esse sono più autonome dei corrispondenti istituti pubblici e statali. Egli suona in due tracce, ma accompagna il gruppo nel tour promozionale. Il maggiore aeroporto cittadino è il Baghdad International Airport. Successivamente ha aderito anche lo Stato di Palestina. Ha sette fratelli e sorelle. The Apocalypse Il vincitore del Main Event fu Jamie Gold. A maggio si infortuna al dito indice della mano destra. Plotino lo riteneva uno dei suoi discepoli più validi. Rim Jong-sim Negli Stati Uniti, firmarono un contratto con Guidance Recordings. Solo pochi reperti vennero però recuperati. Il villaggio è composto da due piani concentrici e fortificati. Fu una città particolarmente importante nel medioevo. "Anche ""Henry Lee"" è basato su alcune canzoni tradizionali spesso citate come ""Young Hunting""." Vladimir Krylov Qui alcuni edifici vennero “convertiti” alle nuove esigenze. Episodi di Go! Due Sorelle Mentre sono giochi ad informazione completa il Dilemma del prigioniero e il Trust game. Amareggiato e sconsolato, il giovane se ne torna a New York. La chiesa, tuttavia, fi radicalmente modificata nel Cinquecento, quando fu dotata di due cori. Il corpo di fabbrica principale, situato sul lato sinistro, è leggermente più alto. Dopo la Strage di Capaci, ottenne il trasferimento alla Polizia Scientifica. Il regime di Hanoi, però, non intendeva negoziare. Il singolo viene accompagnato da un video musicale. Aeroporto di Bangkok Rappresentanze diplomatiche italiane Maurice Sutton "Miti e archetipi nel mare della conoscenza"", al Museo Cristiano e Bizantino di Atene." "Sempre al re spettava il diritto di veto sulle leggi votate dalle ""cortes""." I due sposi promettono di difendere i diritti dei più poveri e degli oppressi. "Presto nacque l'idea di tenere un piccolo festival per presentare artisti giovani e promettenti." È anche partner della rivista statunitense Democracy Now. Aleksandr Pavlovič Brjullov "Al momento risulta essere l'album di maggior successo della band inglese." Le squadre non devono avere in campo più di cinque giocatori extracomunitari. Il nome di White spiccava in questa lista. La comunità italiana è notevolmente cresciuta nel Novecento. "I membri scozzesi espulsi dal Parlamento del Commonwealth cercarono invano di continuare l'unione." Peter Murphy proseguì quindi una carriera solista. Tuttavia la Peters non si diede per vinta. Ned, davanti a quella scena, interviene. Successivamente anche lei andrà a scuola. Posso percepire chiaramente i loro cosmi che mi chiamano! Il solfato di litio è stato utilizzato nella sintesi di chimica organica. Una visione modernista. Esistono anche altre raccolte parziali in italiano pubblicate nel corso gli ultimi decenni. La squadra femminile non ha mai partecipato a Olimpiadi. La parte superiore termina in un frontone triangolare dotato di un oculo centrale. A fine stagione, fa ritorno a Mosca. Lilo cerca di incoraggiarlo dicendo che è unico, paragonandolo al mostro di Frankenstein. Sono montagne sacre agli indiani Lakota. I treni locali sono esercitati tutto il giorno. Durante quella invernale, invece, la sua portata aumenta. Venne sepolto con funerale di stato e sepolto al cimitero del Père Lachaise. Sopra si eleva la cuspide in forma conica a base circolare. I suoi film sono regolarmente proposti alla Cinémathèque de Paris. La cottura iniziava sul fondo e saliva lungo la pendenza. Malcom gli urla di ucciderla, perché è lei la causa di tutta questa follia. "Attualmente è l'edizione del programma più vista per numero di telespettatori." Sharma ha tre fratelli. I test dettero la colpa alla pessima qualità delle munizioni. La scadenza di pagamento dipende dalla data di immatricolazione e dalla regione. È inoltre docente di disegno, illustrazione, xilografia e calligrafia. A ovest si staglia il versante est del gruppo montuoso delle Montagne del Morrone. Martyn Williams È situata nella provincia di Hajdú-Bihar. Dopo la sosta in Samaria, Pietro fece ritorno alla pianura costiera. Tra parentesi la data di nomina. Slap Shot "Verso la fine, l'intento didattico del regista lascia il posto alla malinconia." "Felipe González fu rieletto con un'ampia maggioranza e le tesi marxiste furono definitivamente abbandonate." Così, la sensazione del colore è descritta da tre parametri. La Commissione aveva anche il mandato di formulare raccomandazioni per prevenire futuri attacchi. Resta comunque una delle canzoni più famose della band. Al secondo turno, la squadra è stata sorteggiata contro il Tønsberg. "E anche a casa l'aspettano grandiose novità!" Giunge terzo uno sconosciuto atleta della Turchia. Le orecchie sono relativamente corte, triangolari e arrotondate. La stazione è costituita da un marciapiede con pensilina, accessibile tramite un sottopassaggio. Le lezioni consistevano principalmente in lezioni di disegno. La situazione degenerò un gioco di potere politico. Sally, Irene e Mary lavorano come manicure in un salone di parrucchiere. Non sono invece presenti nuove armi o nemici. Sul multiplex Omega erano presenti esclusivamente canali televisivi in chiaro. Costruita nello spiazzo omonimo, è sostanzialmente una cappella. Il ruolo scelto per Hardy fu dato a Mark Strong. È il simbolo vegetale delle Isole Canarie. Batté il suo primo fuoricampo sei giorni dopo contro i Texas Rangers. Ha due fratelli: Carlos e Juan Luis e una sorella, Milagros. Jacopone da Todi fu autore anche di laude drammatiche. Si arriva quindi ad un campione di division. Cercarono il motivo. Da qui, inizialmente, il comandante Adamo intendeva lanciare un contro-attacco contro la flotta cylone. Dal sapore acre, non è commestibile. La loro musica ha cercato sempre di riflettere la loro personalità, individualmente e collettivamente. Maso degli Albizi "L'impiego negli anziani deve essere scrupolosamente valutato per la maggiore incidenza di eventi avversi." "Come giornalista è stato premiato dall'Associazione nazionale cronisti." Tutti gli occhi convergono sulla croce, che è il fulcro della composizione. Il singolo ottenne successo negli Stati Uniti. Milita nella Qatar Stars League, la prima divisione del campionato qatariota. La montagna è un famoso punto di lancio per il parapendio. Ha saltato la stagione indoor. È una pellicola fantastica musicale prodotta nel Regno Unito. Un test condotto sul rotore dell’elicottero rivelò che non era stato sottoposto a stress. Gambo non sempre reticolato. In seguito il medesimo impianto venne riadattato ad autostazione. In realtà la sua carriera si rivelò lunga e pesante. Piccolissimo borgo noto per i suoi giacimenti di pirite e solfuri misti. A fine stagione ha declinato le offerte di rinnovo, e ha lasciato il club. Il popolo credendolo un traditore ne chiede la carcerazione. Il successo teatrale non impedì a Wayne di continuare a frequentare i set cinematografici. Essa era stata commissionata dal Card. Ha accolto le sfide per rinnovare la pastorale vocazionale giovanile e la pastorale presbiterale. Soggetto attivo è chiunque, quindi si tratta di un reato comune. Bernini tuttavia non eseguì questo secondo busto. Questo quadro rappresenta una scena di vita quotidiana. Sono stati anche avanzati dei progetti per la costruzione di parchi lungo il fiume. Ma ora siamo afflitti da problemi. Opere sulla comunicazione dei beni culturali e il problema delle immagini. È nota solo per una singola iscrizione ritrovata ad Auxerre in Borgogna. "Ha l'aspetto di un insetto umanoide con la pelle color mattone e quattro braccia." "Il termine viene talvolta tradotto erroneamente come ""matrimonio combinato""." I proprietari la scoprono e la consegnano alla Polizia. Entrambe le tracce sono accompagnate da un video promozionale. Descrive ciò che succede quando due caratteri totalmente opposti si avvicinano. Si trova nella Provincia Litorale. "Il suo secondo album si intitola ""To Be Down""." Le Edizioni Oro contengono, oltre al titolo principale, espansioni o eventuali sequel. Zoe, non si fa aspettare. "Successivamente, truppe peruviane si ritirarono dall'invasa provincia di El Oro." "Non trova conferme la notizia che lo vorrebbe laureato all'università di Padova." A sud affaccia sul golfo di Napoli, appartenente al Mar Tirreno. È sormontato da tre eleganti lampade supportate da strutture metalliche ricurve. Tanto Krystle è angelica e onorata, così Alexis è cinica e subdola. Durante il processo lei fu sempre presente in aula nella gabbia degli imputati. Questa soluzione non durò a lungo. "Durante la guerra d'indipendenza, George Washington dimorò a lungo a Newburgh." Tale celebrazione ha conosciuto nel tempo una graduale evoluzione, fino alla forma attuale. Io volevo essere gay. Le vincitrici dei due gruppi hanno disputato la finale. La canzone è stata scritta da Andrea Amati e Federica Abbate. Il fratello di sua moglie era Simone il Maggiore, rabbino di Magonza. Bordone ipotizza che questa località sia il luogo in cui risiede il visconte. E nonostante stia per morire per colpa sua Stephen cerca ancora di salvarla. Il prodotto è poi filtrato e imbottigliato. Parco di Centocelle Oreste esegue il compito. Tali caratteristiche sono anche le stesse che conferiscono un notevole pregio alla cronaca. "Dal monte si dominano tutta l'alta Engadina e la Val Venosta." Cittadina attraente, dolce nei suoi contorni collinari e mite nel clima. Ciononostante i Fanes vincono la battaglia. È un composto nocivo e un forte ossidante. Così diventa sospetto al Margravio; è accusato di essere ostile alla Chiesa. Hervey professava il presbiterianesimo. Quando Wolff raccolse il materiale orale questo era ormai scarso e quasi dimenticato. Allo stesso tempo, tutto il traffico venne chiuso sulla linea Faringe-Gimo. Manchester presenta un temperato clima oceanico, con estati fresche e inverni freddi. A Tilgher, candidato in tutta Italia, andranno preferenze. A causa della crisi economica della Marussia, Chilton salta gli ultimi appuntamenti del campionato. "Vuole e pretende di stare soltanto tra i ""sani""." Un riconoscimento molto importante. Sebastiano, orfano di padre, fu allevato dallo zio materno Giuseppe Fanelli, parroco a Fano. Si presenta di colore bianco, con una banda diagonale rossa. La storia si sviluppa durante la seconda guerra tra gli Inglesi ed i Boeri. "Un'altra causa è il passaggio delle greggi durante il periodo riproduttivo." Camere da letto a disposizione dei soci del circolo. Nato nello stato di Michigan, si trasferì a Long Island a New York. A parità di medaglie, i paesi sono disposti in ordine alfabetico. Devo ammettere che sono fiero di questa traccia. Il libro è stato scritto da Luigi Ugolini e distribuito da Le Monnier. Cori ha una forma circolare ed un bordo moderatamente eroso. Secondo alcune versioni fu lei la madre di Ippolito avuto da Teseo. Fa parte della Chiesa greco-ortodossa. "L'anno successivo vinse anche la Supercoppa sovietica." "I microorganismi sono identificati mediante il metodo dell'agglutinazione specifica." Oggi questi territori fanno parte di Bielorussia, Ucraina e Lituania. Tutto è amato e accolto in nome Suo. "Nel settore mediano si trovano a destra l'accesso secondario, a sinistra un pulpito." Brandon Heath Probabilmente è stato il samurai che visse maggiormente durante il periodo Sengoku. Era tradizionalmente associato con il possesso del Castello di Warwick. Scrisse anche testi di matematica e di idraulica. Entrambe le navi furono colpite. "Durante la lavorazione, il titolo provvisorio era ""Il disco del mondo""." Saranno le ultime partite organizzate con una certa ufficialità prima della fine della guerra. A fianco del pronao è presente una statua in pietra a Federico Borromeo. Se disturbata, emette un fluido maleodorante dalle ghiandole del muschio. Minoli, si rivela essere pronto ad espellere un giocatore di casa. Con questi si può anche variare il numero di giri in un campo ampio. Cresce vigorosa e rigogliosa, sempreverde, una rampicante molto rustica e resistente al freddo. "La fermata consta di due binari, uno in direzione Napoli e l'altro per Baiano." "Non ci sono testimonianze certe sui primi trent'anni di vita." Lo studioso scelse per lo stesso meridiano Zero, come Tolomeo, le Canarie. Molte nazioni, università e altre istituzioni hanno un motto, così come i casati nobiliari. Viene eletto consigliere regionale con il massimo delle preferenze nella sua lista. Nella fascia inferiore il duca Borso amministra la giustizia. Questo test può essere importante in vista dei diritti e dei doveri del padre. "Si arruolò nella Marina e combatté durante la guerra d'indipendenza americana." Da allora questo territorio è rimasto in questa provincia. Attraversa i voivodati della Piccola Polonia e della Slesia. "La sua tomba è nella basilica di Sant'Andrea della Valle." Il capoluogo di contea è San Antonio. Dopo la Seconda guerra mondiale, il castello divenne sede di riunioni nazionali e internazionali. La maglia è a strisce verticali bianco-celesti, i calzoncini blu ed i calzettoni bianchi. Fu scrittore e giornalista. Abitava a Vercelli dove svolgeva servizio presso il Reparto Operativo del Gruppo Carabinieri. Le badesse provenivano spesso dalla Slesia o dalla Boemia. Il film non è stato proiettato in Italia. Dopo poco più di un mese dalla sua nomina si dimette per motivi personali. Le parti superiori sono bruno-rossicce. Sono forse gli anni più floridi di Radio Voltri Uno. È in gestione al Parco della Laguna Nord di Venezia. Inoltre venne fatta anche una campagna mediatica per incentivare la migrazione giapponese a Taiwan. "È la parodia del libro ""Cuore"" di Edmondo De Amicis." "Nuove istanze di rinnovamento percorsero l'ordine dopo il Concilio di Trento." Il film è andato perduto. "Doveva essere lui il ""padre padrone"" del nostro film." Altre differenze sono sia nello stile che nei contenuti. La diocesi comprende la parte centro-settentrionale dello stato australiano del Queensland. La canzone paga un tributo al colore predominante della band, il verde. Tornata in Italia Giuliana ritrova le due figlie sfuggite alla cattura e alla deportazione. Meryl si rifiuta di far parte della ribellione e venne imprigionata. Il motore era un sei cilindri in linea. Per il Milan è un campionato mediocre, con un deludente sesto posto. Si trova al largo della costa centrale del Queensland, in Australia. Dunque, nulla di eccezionale. Anche il numero delle sorelle di Bonnie cambia continuamente. Ciò che rimaneva della flotta del Beiyang si arrese al nemico. Ciò arrecò piccoli danni a moli e imbarcazioni. In Italia è andata in onda sul canale satellitare Fox. Le isole britanniche persero due match e ne vinsero un solo. Apparteneva a nobile famiglia. Il disco contiene solo una parte dei brani inseriti nel film. Riposa nel Cimitero Flaminio. Tutte le tracce sono di Missy Higgins, tranne dove indicato. Per lei il marito commissionò il famoso sarcofago, capolavoro di Jacopo della Quercia. Il suo primogenito Alfonso gli succedette nel titolo di duca di Nocera. Fu impiegato prima a La Spezia, poi a Venezia ed infine ad Ancona. Dopo la riorganizzazione territoriale di Cesare divenne governatore della Numidia occidentale. "Si tratta di un passaggio in una grotta sommerso d'acqua." La sua nascita sarebbe stata segnata, secondo alcune tradizioni, da eventi straordinari e miracolosi. "Gillespie stesso chiamava la canzone ""Night in Tunisia""." Nel novembre assunse la guida dei fascisti dissidenti di Parma. Suo padre ha militato nella nazionale cecoslovacca prima e in quella slovacca poi. Si tratta della prima convocazione nella Nazionale maggiore per il centrocampista neozelandese. I fossili risalgono al Permiano superiore. Questi rettili sono principalmente ovipari. "In più ""Tuttolibri"" pubblicava, ogni settimana, l'elenco dei libri nuovi in uscita." Morì dopo un anno in prigionia. Si dedica soprattutto alla sceneggiatura di un film. Importanti sono anche gli stabilimenti chimici per la produzione di ammoniaca, nitrati ed urea. La facciata cinquecentesca è sobria, con un unico portale sormontato da un timpano triangolare. "Si è laureata all'Accademia delle Arti della Nuova Scozia." E hanno ricevuto il cartellino giallo entrambi. Ricorda ogni cosa, indica la posizione di ogni caposaldo, uno ad uno. "Oltre all'ornitologia, Stone si interessò anche agli insetti e alle piante della sua regione." Tale strada tuttora ha il nome di Via dei Normanni. Nella zona di Duisburg, ad esempio, il dialetto è completamente scomparso. "Ad ogni modo i tentativi di ristabilire un governo autonomo nell'area continuarono." Questo fu il settimo titolo nella storia di Cardinals. Formazione come libretto. Nel programma libero è arrivata seconda, classificandosi complessivamente in terza posizione. Il carattere tendenzialmente oggettivo del dato è causa della sua preferenza in procedure pubbliche. "L'intera canzone è stata registrata in un'unica volta." La collezione personale dei madrigali di Stella è andata perduta. La trasformazione della festa si è compiuta. Le ragioni della costruzione furono specialmente politiche. Si occupa in particolare di logica matematica, teoria dei modelli e teoria degli insiemi. Thomas Eriksson "Con queste edificazioni il Ponte Verde e il Ponte Bianco divennero un'unica struttura." Ciononostante, i Protestanti non aderirono alla nuova chiesa. In due nicchie laterali ci sono le statue di san Nicola e santa Susanna. Opere eseguite personalmente o in collaborazione con Francesco Biggi Vi sono due teorie riguardanti le affinità di questo strano gruppo. La fauna è ricchissima. I passaruota posteriori carenati erano di serie. "Nei due piani dell'edificio vengono esposte opere della collezione permanente e delle mostre temporanee." "L'opera si divide in tre atti o giornate." Earl Firefly scompare senza lasciare tracce. La serie B unica è una realtà molto complicata e nuova. Frequentò il salotto letterario della baronessa Olimpia Savio, nelle cui memorie è ampiamente citato. Sony ha sempre contrastato la possibilità degli utenti di sviluppare propri homebrew. Ha inoltre un centro di risorse didattiche e digitali. Lo stesso Desktop è visualizzabile come finestra. Mayfair è diventato un polo di attrazione per le banche private. "Non ci sono dati certi circa l'aspetto esteriore e i dettagli di questa cattedrale." "L'accesso al Bunker posteriore avviene attraverso una botola ritagliata nel pianale dell'autocarro." Qui coopera e frequenta il suo protetto e amico Milton Schultz. Rimane in questo gruppo dieci anni, partecipando a vari festival. "Le origini del Graben risalgono all'epoca romana." "Ebbe così termine la principale battaglia dell'intero scontro." Signore, perché io voglio salire. Ed inoltre querce, carpini bianchi e platani. "Lo stesso anno l'Università di Bath gli conferì un dottorato in legge ""honoris causa""." Il programma protezione testimoni non è attuato in tutto il mondo. Tutti e due muoiono. "Alcune vestigia di epoca micenea sono state scoperte nell'Epiro." Alla cerimonia parteciparono numerosi vescovi. Questa è stata la prima prova a conferma della teoria. I primi due movimenti sono accoppiati in un unico segmento senza soluzione di continuità. Le opere superstiti si possono ammirare nelle chiese del comprensorio messinese. Nagel cerca invano di salvargli la vita. "Insieme entrano nell'attico e cominciano a sparare senza fermarsi." È Duomo perché è la Chiesa Maggiore delle otto esistenti in Buti. Questi avvio una richiesta alla Corte per il diritto a succedere. "L'anno successivo pubblica il primo saggio italiano sul rock, ""Pop Under Rock""." Il corto si conclude con un sguardo di Hitler ricco di significati. Il Buriram United ha successivamente rescisso il contratto di Bustos per ragioni disciplinari. "È il secondo episodio della saga di ""Star Ocean""." Christopher Denham Kim Taek-soo Il capoluogo del comune è la città di Puerto Ayacucho. È alto e lungo metri. Fu presidente del Consiglio notarile di Trapani. Non è detto che voglia dire partire per prima. Tale documento si supponeva chiuso col Gran Sigillo di Scozia. Il corpo era grande e tozzo, dotato di grandi pinne vagamente romboidali e appiattite. Questo servizio è stato garantito per più di due decenni. Hugo Ayala "Non c'è niente altro in questo mondo." Il Pianeta Eternia ha visto la fine di tirannia e malvagità. Le attività economiche in Val Sangone riguardano principalmente i settori secondario e terziario. Tolti orpelli e stucchi commissionati dal vescovo Ventimiglia. San Quirino La Repubblica, in conformità alla dichiarazione scritta n. Scopre che i fili si estendono in ogni parte del corpo di Carl. Questa differenza creò un problema soprattutto tra Vane e Cromwell. La facciata in cotto presenta un porticato. È la sede più frequente dei diverticoli intestinali. Il palazzo così rinnovato ospitò diversi eventi e personalità importanti. Appartiene amministrativamente alla prefettura di Kagoshima e ne ospita il capoluogo. Sede vescovile è la città di Anyang. Nonostante il nome non si trova nella Contea di Cavalier. In questo modo è possibile sfruttare la grande banda ottica disponibile della fibra. È la specie più comune del genere, ed è molto coltivata per uso ornamentale. George Allen Reginald McKenna "Esce dall'armadio cercando di muoversi quanto più silenziosamente." Teddy Wilson viene considerato tra i più importanti pianisti del periodo swing. Il rischio concreto è che muoia di inedia. "Studiò presso l""'Accademia di Hobart"", approfondendo particolarmente topografia e matematica." Ha prodotto vari album di band come Motion City Soundtrack. Brass ha due figli, avuti dalla moglie, Beatrice e Bonifacio. Sono sette i vescovi attribuibili a questa antica diocesi. "L'attuale primo ministro, Boris Johnson, è separato dalla sua moglie, Marina Wheeler." Questa eccezionale e sconcertante scoperta potrebbe seriamente minare le basi del Cristianesimo. Sono presenti anche due laghi di origine glaciale. Il videoclip del brano è stato diretto da Jake Scott. Martin Edwards La sua tomba a Damasco è ancora oggi meta visitatori. Era avvocato particolarmente versato in materia di diritto commerciale. Dopo il secondo corso, gli fu offerta la cattedra di genetica a Stanford. "È una città di nuova progettazione, una ""new town""." Si è sempre battuto in favore degli Indios e dei poveri delle campagne. "Diventata inevitabile la guerra Duryodhana ottiene l'aiuto di potenti re ed eserciti." Nick Nurse Dopo il ritiro è stata anche assistente allenatrice della nazionale. "The Lovers' Knot" Nei secoli la sua struttura fu rimaneggiata e ampliata. Ovviamente, però, non ufficialmente. Società genealogiche e storiche disegnano queste bozze di proposta. È anche citata nel sito canadese Istruzione Psoriasi. Così ogni specchio è diagonalmente opposto ad uno del proprio medesimo tipo. Presto iniziarono le tensioni fra Haig e French. Sistema simile era a castel San Zeno. Così Karl benz lo descriverà nel suo libro “Dalla vita di un inventore tedesco”. Nella realtà modificata lei è la direttrice del personale. "Il nome deriva dalla sua posizione, presso la ""Facoltà di veterinaria""." In realtà i primi quattro velivoli della preserie furono ulteriori prototipi. Inoltre, sette videogiochi sono stati tratti dalla serie. Alla casa automobilistica milanese conobbe Enzo Ferrari. Donald Hodge Altre due hanno invece interamente mantenuto i divieti tradizionali. Francesco De Luca Con il perdurare della missione tale distanza aumentò da orbita ad orbita. Il resto del paese è composto da campi. Questa edizione fu riservata a professionisti ed amatori. Le controversie si erano anche originate dalla politica fiscale in questa zona. Tra i crociati era pure Renaud di Courtenay, padre della sua futura moglie. È notevolmente resistente al freddo. Il risultato fu una crescente ostilità contro la dinastia dei Valois. Al momento del racconto, Louis è invecchiato e presenta una salute molto malferma. Fu nel Consiglio dell’Ente per la colonizzazione della Libia. Al confine italo-svizzero, è usato anche nelle murature e nelle coperture degli edifici. È solo in questo tessuto sociale che poteva nascere il sentimento sionista. Non si sa ancora, però, se diverrà Kid Flash nel futuro o meno. La colonna sonora del film è una raccolta di brani musicali degli anni sessanta. "Nei pressi si trova anche l'accesso al chiostro." È anche possibile usare parte della propria energia per schivare attacchi molto potenti. Il disco azzurro mette in primo piano il lato più pop del duo. Rimarrà in forza la Bolton per altre due stagioni nella serie cadetta inglese. Ottenuto un incarico nelle scuole medie, insegna Lettere a Cherasco e poi ad Ancona. "I due avevano già lavorato insieme, vent'anni prima, in ""Paris, Texas""." La classificazione può essere fatta anche in base alla tipologia: Personaggio, Leggenda, Luogo. Claudia è la prima eliminata del programma. Sono presenti poche aperture. La sorella Rosanna ha avuto una farmacia. Questo approccio è innovativo anche nel panorama mondiale. È stata ed è la musa ispiratrice di molte interpreti venute dopo di lei. "Il figlio Stefano ha dedicato il suo film ""Suburra"" alla sua memoria." Oggi la comunità è quasi estinta. Fly Like an Eagle Elevandosi sopra la percezione sensibile va verso la contemplazione del trascendente. Entertainment Television, che ha spostato la cerimonia da gennaio a novembre. Il corrispondente connettore femmina del connettore a pettine è lo slot. Gli storici successivi sono concordi con questa attribuzione. A luglio torna in Nazionale e partecipa alle Universiadi di Kazan, Russia. Tuttavia, nel film, le parti cantate della Weld vennero doppiate dalla cantante Connie Francis. "La centrale di polizia fornì la descrizione dell'uomo col fucile fornita da Howard Brennan." Era il padre della cantante Kirsty MacColl. Le ultime tre squadre classificate retrocessero in seconda divisione al termine della stagione. Qui incontrò André Gide e Paul Claudel. Pilar non si sposò mai. "Per accedervi è necessario pagare un biglietto d'ingresso." Il polonio in natura è un elemento molto raro. È l’organo consultivo e preparatorio del comitato. Il lavoro cominciò alla British Aerospace. "Ha insegnato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, sedi di Milano, l'Aquila e Palermo." Torna in campo a Montreal, dove viene sconfitto al secondo turno da Dominic Thiem. Manager di Sergio Barletta e Lupo Alberto di Silver. Sarà per lui un viaggio nella memoria. Negli Stati Uniti non è più il governo che comanda, comandano le corporation. Il brano figura il featuring del gruppo musicale rap Club Dogo. Buddy decise di eliminare Tony. "Van Beers propose allora di affidare l'analisi del quadro a degli esperti." Trattato di Vienna Il film ha ricevuto recensioni positive. Cominciò anche a trasformare i lavoranti alla LexCorp in lavoranti insetti. "Le gare si svolsero nel ""White Ring"" di Mashima, Nagano." Divide il Mare del Nord da quello Baltico. Marco Soares "Nei piatti d'immatricolazione posteriori lo stemma era posto in alto a destra." Il disco venne pubblicato anche in Europa per la Roadrunner Records. Gary Stretch Scrisse inoltre sermoni per istruire il clero. I prodotti venivano poi distribuiti ai villaggi che non avevano accesso alle altre regioni. Organizza così alcune sedute di scatti fotografici per passare del tempo con lei. Questo risultato comportò la retrocessione della squadra. "Sono stati presentati i nuovi concorrenti: i sedici migliori pasticceri amatoriali d'Italia." La Bielorussia attualmente progetta di costruire parecchie dighe idroelettriche sulla parte bielorussa della Daugava. In seguito venne di nuovo riconquistata dai Bizantini che distrussero quel che rimaneva. La capacità di trasporto è la più grande in tutto il Nordamerica. Sposò Maria Giorgi. Molti dei temi ricorrenti in agiografia sono convenzionali nella mitologia cristiana. Fu avvocato e sindaco di Casale Monferrato. "Con lo stesso intento operava l'allora ministro abruzzese Giacomo Acerbo." È la più prestigiosa cerimonia di premiazione per il cinema e la televisione australiani. La Cremonese continuò a perdere punti, tornando alla vittoria solo alla diciottesima giornata. Dal punto di vista geologico, il territorio della Jacuzia è abbastanza variegato. Il soffitto presenta una grande volta a botte a cassettoni. Durante il match, Sable si portò in vantaggio colpendo Stephanie con dei calci. "Quest'ultima colpisce Hannah e riduce quasi in fin di vita Castiel." En cada puerto un amor Zack è un ragazzo di quattordici anni, con capelli biondi e occhi azzurri. Per popolazione è la terza città della regione dopo Cáceres e Badajoz. A fine stagione, il club centrò la promozione nella Tippeligaen. Si pensa dunque che Omero possa aver scritto solo uno dei due poemi. "Costituisce la base musicale di uno spettacolare balletto in ""Mamma Mia!" Ne ricavi quello di Beltrami. Il tragico evento ebbe conseguenze anche sulla vita del Fichera. È possibile impersonare i tre eroi che compaiono nel film:Batman, Robin e Batgirl. La testa è forte e allungata. "Anticamente l'economia di Cimbergo si basava sulla produzione di carbone da legna." "Faraoni è presente nella pubblicazione ""Il Cervino e la sua tavolozza""." Il territorio è pianeggiante ed è costituito prevalentemente da suoli alluvionali. "Queste guide vengono stampate nella ""sezione cibi"" del Washington Post." Henry dà fuoco al dipinto, imprigionando poi Dorian nella soffitta in mezzo alle fiamme. "Ha esposto nelle principali città italiane e, all'estero, a Monaco, Oslo, Lucerna e Salisburgo." Fu sepolto nel cimitero di West Point, nella United States Military Academy. Robertson e Rufus S. Cole. Per due volte supplica le divinità supreme per sventare la calamità, ma viene respinta. Steve aveva due fratelli, Karin e Tomaso. "Egli passa la notte all'interno del suo ufficio." "Quell'anno fu convocato per il suo primo All-Star Game." La storia è incentrata sulla mitica città di Atlantide dove si affrontano creature mitologiche. Lo storyboard e la sceneggiatura dei corti fu curata da Matt Groening. La sua pianta, con i resti delle colonne è visibile ancor oggi. Si tratta di un termine comunemente utilizzato in chimica, biochimica, e scienze biologiche. "È abbastanza simile ad altri dialetti dell'emiliano sia nel lessico che nella forma." "Nella zona sud-est l'area confina con il Yukon Flats National Wildlife Refuge." È sepolto al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles. La chiesa è in moderno stile romanico, con pianta a croce latina. Abita in foreste tropicali e subtropicali di pianura e di montagna. Il suo lavoro clandestino però la porta a pericolosi incontri con delinquenti locali. Ing. Andrea Quaglia. La chiesa, attualmente, è proprietà privata ed è chiusa al culto. "Molte aziende lavorano in collaborazione con l'Università del Texas." Fu uno dei più importanti giornalisti della sua generazione. Le piantagioni coloniali francesi si servivano fortemente di schiavi africani. "In copertina l'artista che canta con a fianco una porzione di stadio." Il progetto continua a rinnovarsi e cambiano i musicisti. Studiò filosofia, filologia delle lingue romanze e germaniche a Monaco, Ginevra, Parigi e Berlino. "Ha sede a Taipei e l'attuale presidente è Jen-Tar Wang." Vermeer fu maestro nel ritrarre ambienti della vita quotidiana borghese. Il relativo video è stato candidato per il Premio Italiano Videoclip Indipendente. Tutta le navi della classe parteciparono alla battaglia del Golfo di Leyte. I busti sono stati modellati da Giovanni Collina Graziani. Sebastian Vettel ha prolungato di tre anni il contratto con la Red Bull. Aveva una sorella, Erna ed un fratello, Hans. "Questo movimento aveva come consegna ""far saltare in aria il cervello alla cultura ufficiale""." "La carriera calcistica di N'gog cominciò nel Paris Saint-Germain." Nel suo apogeo Arsinoe aveva una popolazione di più di abitanti. Si gioca annualmente al Drizia-Miremont Tennis Club di Ginevra in Svizzera. Persone di nome Austin "A dicembre è votato ""calciatore dell'anno"" dai propri tifosi." "Pochissimi reliquiari insulari sopravvivono, sebbene molti siano menzionati nei registri dell'epoca." "In quell'anno non fu giocato il torneo nell'Ulster." "Un ciuffo di peli bianchi intorno al collo dà a quest'animale il nome comune." "In questo ambiente l'epifauna è nettamente predominante ma l'infauna è comunque presente." Successivamente tenta di fermare il Kishin ed impedirgli la fuga, ma non ci riesce. Ben, usando il suo medaglione magico, richiama il Paladino e attacca la strega. Essa divenne quindi la sua amante e ricevette il titolo di Signora di Harburg. "Un piccolo piazzale pavimentato in pietra si estendeva in fronte all'ingresso." Oggi ne restano solo le rovine. Il suo primo lavoro, introvabile, rappresenta Gaio Muzio Scevola che si brucia la mano. Non è da meno la chiesa parrocchiale di Rota Fuori, dedicata a San Siro. "Quando ""Margaret Alton"" torna a Darkover, non ricorda praticamente nulla del suo passato." Al capitano Tom Benson viene concessa una licenza per sposarsi con Martha. "Frequentò anche l'Università di Colonia, laureandosi in diritto civile e canonico." Per i Serassi la parabola discendente è ormai avviata. Coliandro riesce a riprendere la borsa ma non il ladro. Dai Together vengono fuori i Renaissance. Lo attendono pericolosi incontri, incendi, furti, tradimenti e malattie. "La città è collocata sulla costa occidentale dell'isola di Grande Comore." È conosciuto essenzialmente per essere un patogeno dei vegetali. E il giorno dopo ci va, ad insaputa del padre, che lo scopre subito. Le membrane alari sono attaccate alla prima falange del secondo dito del piede. La collezione comprende: dipinti, sculture, arazzi e mosaici. Tra gli organi bersaglio ci sono reni, fegato, polmoni e cervello. Sesso maschile e femminile sono colpiti in ugual misura. Le vene polmonari portano sangue ossigenato dai polmoni al cuore. Ha anche eseguito spesso composizioni di Bruckner, Mahler, Max Reger e Šostakovič. Per questo motivo tutti i sistemi informatici sanitari dovrebbero essere basati sul software libero. Deve solo spaventare un criminale chiamato Barry. Nel frattempo una serie di omicidi efferati viene commessa. "L'ultimo successo dell'epoca d'oro andò a Magni." Do You Wanna Touch Me? Ha anche sviluppato una linea di abbigliamento sportivo. In questo Gran Premio corre una wildcard: Michele Pirro, su Ducati. Questo sarà di particolare importanza per lei. "L'album raggiunse subito il top su iTunes alla sua prima pubblicazione." Questa ulteriore causa però è tuttora oggetto di dibattito. Nelle navate laterali sono inserite quattro cappelle. A New York si attivò per diffondere la critica musicale. David decide di dire ai propri genitori di essere gay. "L'album è indubbiamente uno dei più particolari e curiosi nella storia della band." Per rendere i supplementi più interessanti, Brand cominciò ad includere articoli, poesie e narrativa. La riproduzione avviene nella stagione invernale, tra novembre e aprile. È stata utilizzata nella guerra in Afghanistan e nella guerra in Iraq. Usano spade, asce e martelli. La miliardaria Nel chiostro recente ciclo di affreschi di Paul Bodmer su leggende locali. Era inoltre nipote del cardinale Stefano Durazzo. Nessuna copia è sopravvissuta. Sono stati usati diversi effetti industrial nella composizione. Deve essere eseguito prima di poter confrontare gruppi mediante analisi della varianza. "Oggi l'Alenia Aermacchi è una delle industrie aeronautiche italiane più conosciute nel mondo." È considerato tra i migliori giocatori del Legnano di tutti i tempi. Non è una legge, anche se vincola politicamente le decisioni del Governo. La marcatura si rivela fondamentale ai fini della vittoria finale. "Per il video musicale di ""Judas"", comunque, esse furono molto chiare sulla sua ispirazione." Ogni contrada ha dei propri colori ed un proprio emblema. Copre tutti gli aspetti della linguistica, concentrandosi, in particolare, sul campo della linguistica teorica. Il programma ha trattato casi reali di omicidi. "Il giornale è un mensile ed ospita un'ampia gamma di contributori." "L'album è stato anche nominato per il Latin Grammy come miglior album folk." È un estremista. Il partito si proponeva in origine di liberare il popolo tunisino dal protettorato francese. La seconda ipotesi fa riferimento alla forma e al materiale impiegato per la costruzione. Ma non ci arrivò mai in quantità sufficiente. Amava i suoi genitori più di ogni altra cosa. "Prodotto dall'Universal, è considerato un film perduto." Tuttavia la manutenzione è affidata alla provincia di Foggia. La chiesa ha forme semplici, a forma di capanna con rivestimento in laterizio. Randy, intanto, è triste per la partenza di Earl. Nella seconda metà del Novecento è stato automatizzato. Notevoli erano la sua estrema compattezza e la maneggevolezza. Ed è in tuo potere spazzare via quel giudizio ora. In questo modo si può approssimare la voce con diversi livelli di qualità. Ebbe un importante atelier fotografico a Pisa, molto amato nella sua città. La stazione, sotterranea, è costituita da due marciapiedi laterali con due binari centrali. Shin Yeon-ho "John Carey lo definisce il ""più grande critico vivente""." Nessuno dei due viene tuttavia eletto. È assistita dal segretario di stato Sander Dekker, responsabile della politica di istruzione superiore. Il film diede vita a una celebre serie. Molto rinomata in passato per la produzione di strumenti musicali, come le chitarre acustiche. Nella loro parte anteriore possono essere decorate con stringhe o altri ornamenti estetici. Yang ha fatto coppia con Shūko Aoyama. "Santana ricevette inoltre un Grammy per ""Maria Maria""." Le malattie rare sono definite tali per la loro bassa frequenza nella popolazione. I rizomi sono fragili, e spesso si rompono una volta raggiunta la maturità. "Il singolo di lancio è ""Top Notch""." I lavori quindi riprendono a discreto regime. Francesca è la figlia del maresciallo Vincenzo De Biase. E così via incessantemente. "È conosciuto anche con il titolo ""A Mexican Mix-Up""." Sono stati reintrodotti anche i rinoceronti, sia bianchi che neri. Morì a Francoforte. Successivamente sono stati compiuti sforzi per diversificare ulteriormente le denominazioni di conseguenza. Questa opinione suscita in Ferriera una reazione scontrosa. Altri esemplari sono stati reperiti nel Nuovo Messico e nello stato messicano del Tamaulipas. Ciò che serviva per renderlo possibile era un atto di pura malvagità. Bernardo Cos Fonti principali usate nella redazione della voce È operativa in caso di guerra sia interna che internazionale. Geologicamente, è composto perlopiù di andesite. Il tenente Colombo è sulle sue tracce ma un giorno trovano il genero morto. I denti erano lunghi, relativamente sottili e a sezione circolare. La cascata alimenta una centrale idroelettrica. Il gioco venne distribuito come shareware e più recentemente in forma completa su Steam. Quindi, afferrata la pistola, Martha fa fuoco contro Adams uccidendolo. Risiede e lavora a New York City. Nonostante alcune voci contrarie, nessun organismo ha sostituito i Consigli delle Contee Metropolitane. "Trascurato dai suoi nuovi proprietari, l'edificio cade in rovina." Il centro viene utilizzato anche per lavori di conservazione e ricerca. Decide allora di ritornare con lui nella loro piccola città di provincia. Per avere questi requisiti occorre un materiale come il carbonio. La gara era articolata in due manche. Museo nazionale etrusco Una versione con motore a sei cilindri fu commercializzata con nome Morris Isis. "L'opera è stata successivamente raccolta in tre volumi pubblicati da Media Works." Il testo in lettere romane minuscole. "Il libro è inserito nella saggistica di Einaudi con il titolo ""Castel Volturno""." Neumarkt Bulldogs. La diocesi comprende il dipartimento francese dei Vosgi. Dal passo delle Radici nasce, sul versante emiliano, il torrente Dragone. "Da qui nacque l'ordine di successione." "Con l'aiuto dei guerrieri terrestri raggiungono Sindel che la informa del suo vero passato." Si trova nella zona di Nishi-ku. Ha insegnato in master universitari sulla storia del cinema, pubblicità e comunicazione. Può essere anche dolce, a fine frittura, in questo caso viene passata nello zucchero. Le garanzie di legge sono le stesse di quelle offerte da Poste italiane. Hisashi Katō Joey si annoia nel nuovo condominio e decide di fare nuove amicizie. Il nodo a vaso è rilevato da costolature. Il capoluogo di contea è Kingman "L'area fu colonizzata dagli europei solo molto più tardi." Provincia di Fujian La parte centrale è un terreno basso con paludi. Scott Frank I suoi allievi non sono stati numerosi. La crisi può realizzarsi anche in corrispondenza della sollecitazione esercitata dal vincolo. Nella stessa stagione si aggiudica il titolo individuale di miglior allenatore. Aveva sede a Verona. Ogni capitolo della serie principale presenta numerose espansioni ed edizioni per console. Il Real Betis finisce al sedicesimo posto in classifica. Attualmente lavora come guida turistica in America. La visuale del terreno di gioco è isometrica. "Eulero elaborò una serie di proprietà e regole utili per l'analisi reticolare." Tornato a Berlino fu insegnante presso la locale Accademia. Oggi risultano essere fra i loghi più noti del mondo. "Una forma di ""four-on-the-floor"" è anche utilizzata nelle percussioni jazz." De Felice La canzone è stata scritta da Alessandra Valeri Manera su arrangiamenti di Augusto Martelli. La sua affiliazione ad una gang della yakuza gli costa la prigione. "Compare principalmente ""Il Signore degli Anelli"", ma viene anche citato nei ""Racconti incompiuti""." La fermata dispone di due binari dotati di marciapiede. Nel nord è situata la città universitaria di Amherst. I prodotti ittici sono infatti la maggiore fonte di proteine per la popolazione giapponese. La differenza dovette essere coperta con la vendita di titoli. "A quel tempo, secondo Lorimer, Dubai era diventato ""il porto principale della costa""." Il suo utilizzo può essere limitato o vietato in determinati contesti di pesca. Un uomo compera una polvere magica che lo rende invisibile. Edward rifiuta la proposta, così si separano e il loro matrimonio viene annullato. A soli otto anni si trasferisce con la famiglia a Padova. Racconterà, inoltre, di essersi sposato e di avere una figlia. Le vincitrici degli spareggi passavano il turno accedendo alle semifinali. "Si parla quindi di ""potenziale formale""." Qua nacque il fotografo ed inventore James Ambrose Cutting. "Nello stesso anno gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria." I rituali funebri variano da gruppo a gruppo. Giocò nella rappresentativa lombarda giovanile. Diversi Borio furono inoltre priori di queste ultime. Andato in pensione celibe, ricoprì fino alla morte una carica federale. Il re non governò comunque mai, in quanto fu subito dichiarata la repubblica. "Dietro i vetri s'incrociava una inferriata rossa." Fu il primo medico svedese ad usare la psicoterapia suggestiva. Il re aveva una figlia unica che amava molto. Fu sepolto a Evansville, la sua città natale. Di particolare risalto alpinistico è questa traversata che tocca le varie sommità della montagna. Collega la prefettura di Gunma con quella di Niigata. Il perfido Hagen, infatti, convinto della morte del re Harald, è sulle loro tracce. Questo uccello è endemico del Madagascar. Sono stati pubblicati tre dei dieci volumi previsti. Come allenatore viene confermato Luca Bechi. Molte aree nel parco sono raggiungibili unicamente a piedi. Non vi è solitamente alcuna motivazione per il premio. Il libro viene tradotto in diverse lingue. Davvero eccezionale. Alcune specie di questo genere vivono in simbiosi con i pesci della famiglia Gobiidae. Seven Oaks Un altro fu venduto a Diego Armando Maradona. "In quel caso c'era qualche legame con la polizia." È situato tra i territori comunali di Capriano del Colle, Flero e Poncarale. In alcune scuole elementari è lingua di insegnamento nei primi tre anni di frequenza. "Il brano ""Dal cuore in poi"" viene presentato al Festival di Sanremo." Fra i clienti storici John Elkann e Alessandro Benetton. Abbandonati improvvisamente gli studi, condusse una vita disordinata. Gli studenti cattolici pregavano regolarmente. Tuttavia, potrebbe anche parlare di un gatto dai comportamenti umani o di un rinoceronte. Li abbandonò presto per rivolgersi alla botanica, come il padre. Fu, fino agli inizi del novecento, la terza città più popolosa del Venezuela. Compaiono diversi Silver Surfer. "In realtà è probabile che, così inteso, l'ordine sia parafiletico." In teoria maggiore è la velocità di rotazione, tanto maggiore sarà la qualità ottenuta. Gli viene promesso il successo. Durante il tragitto si unisce al gruppo anche Jim, che adesso lavora per Ballard. Essa è onnisciente, e messaggera di morte per gli uomini. È stata recentemente ristrutturata. Nel medioevo il territorio, parte della diocesi di Sulci, appartenne al giudicato di Cagliari. Il lato nord è costituito dalle mura Vanghiane. Ad est vi erano le montagne Maure. Attualmente detiene il suo quartier generale a Fort Campbell, in Kentucky. Per esempio, lo Spirito Santo si pone solo su colui che è contento, sereno. Cresce in una casa piena di libri. E gente che vuole sorvegliare per conto di qualcun altro. Morì quattro anni dopo e il suo stato venne compreso nuovamente nel Sassonia-Weimar. "Magnavox divenne rapidamente una grande società di elettronica di consumo e per l'industria militare." "Ancora all'estero autore di Moses ""Our Revolution"", disco d'oro e di platino." Si tratta di un nome molto diffuso. Il film, sceneggiato da Harry Jackson, non riporta nei credit il nome del regista. Il protagonista rinuncia ai suoi ideali giovanili socialisti per opportunismo e convenienza. Conoscendo poco il greco, si basò sulla traduzione latina di Pier Candido Decembrio. Nel ritorno con gli spagnoli si infortuna, chiudendo anzitempo la sua stagione. Osservante cattolico, è sposato con Francesca e ha una figlia di nome Alicja. Esso provocò tuttavia alcuni problemi. Si trova vicino alla moderna città di Salman Pak, in Iraq. Poi, con la Lamborghini dello stesso Big Arch, ripartono verso casa. Si caratterizza per la presenza di numerosi campi con produzioni agricole intensive e specializzate. Un corpo contaminato, trasformato dalla tecnologia necessita di una nuova rappresentazione. "La specie è un endemismo del Madagascar settentrionale, rinvenuto sull'isola di Nosy Be." Servizi di autobus pubblici e privati operano da e per Athlone. Della sua giovinezza si sa poco. "La ""Most Valuable Player"" è stata Lisa Leslie delle Los Angeles Sparks." "I video di ""Try It Again"" e ""You Got It All..." È oggi un bene tutelato dalla Sovrintendenza ai monumenti dello Stato. Alla fine il governo del Sudafrica propose ai governi angolano e cubano la tregua. La coppia ebbe un figlio e quattro figlie. Agiscono direttamente sugli impulsi nervosi nella fase di elaborazione delle sensazioni uditive, visive, tattili. Era costruita anche in Bulgaria e Romania. Russell fu molto attivo in politica per gran parte della sua vita. Derrick Marks La Coca-Cola è stata oggetto nel tempo di critiche di vario genere. Bianca, soda, fragile, dura, rosa sotto la cuticola, macchiata di giallo al tocco. Siffatto abuso è quasi generale. Lestat dovette fuggire per salvarsi dalla collera del Re. "Un altro caricatore dovrà essere installato a breve per velocizzare l'operazione." "Il consiglio direttivo però considerò l'idea troppo futuristica e bocciò il progetto." Tutte queste dottrine riflettono il dualismo tipico della cultura persiana. Thompson, che ha partecipato a numerose spedizioni antartiche australiane. Rispetto al calendario corrente ricade nei mesi di marzo-aprile. Di seguito sono riportati solo i podi. Sulla morte del sultano esistono numerose versioni, nessuna davvero concorde. La distribuzione della testuggine scatola di McCord è, ad oggi, ancora imprecisata. È raffigurato come un uomo alto e robusto. Il videoclip del brano inizia mostrando delle studentesse che si recano in classe. I semi sono sprovvisti di endosperma. Il museo fu bombardato e saccheggiato dalle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale. Fa parte delle cosiddette frattaglie. Non appena vede il gioiello, Clistene lo riconosce. A sua volta è un tributario del fiume Delaware, nel quale confluisce a Philadelphia. "All'interno è presente una pregevole cappella." Infatti Samoa e Tonga vengono considerate come la culla culturale della Polinesia. I contadini sapevano in anticipo la quantità di prodotti da consegnare allo stato. Questo avvenimento scatenò la reazione di Naraku. Interpretò ruoli tratti dai drammi di Ben Jonson e William Shakespeare. Storm Roux Sullo sfondo, un silenzioso tramonto. "Sempre a detta del cantante, il brano ""sarebbe una grande canzone per Cher""." Ilija Petković. Il padre di Elmer intuisce qualcosa ed è preoccupato per il figlio... Dunne è vegano per motivi etici. Fu proseguita successivamente fino a Fiume. "In seguito venne aggiunto un altro rango, quello di ""sublime maestra""." Ora è un monumento nazionale e sede della Filarmonica di Bogotà. Nella lista sottostante le città sono evidenziate in grassetto. "A dare l'accesso alla chiesa è una porta in legno intagliato in stile barocco." Ma la scelta gli costò la vita. Livrea mimetica tipicamente di colore blu chiaro o, per i ricognitori, grigio-verde scuro. Kerry si impose per la diciottesima volta. "Il film è stato girato in Australia, dove ha luogo l'intera vicenda." "I suoi parenti ricoprirono posizioni anche di spicco nell'Ordine teutonico." I suoi compagni, per convincerlo a rientrare, gli avrebbero fatto bere alcolici. Contemporaneamente partecipa anche ad alcune gare del campionato di Champ Car. Furono influenzati dal suo stile Johann Graf e Philippe Le Clerc. Da Caterina non ebbe figli. Il protagonista è armato di un fucile che potrà successivamente essere potenziato. Si trova nel distretto Moncloa-Aravaca. E poi arriva una terribile notizia. I mercati sono ben segnalati dalle stazioni della metropolitana. Per tale motivo esso prende il nome di entrambi gli studiosi. Nel corso della manifestazione la Repubblica Centrafricana non ha ottenuto alcuna medaglia. "Fu in questo periodo che girò il film ""Anna"" con Alberto Grifi." Il suo quartier generale è situato presso la citta di Lincoln. Il romanzo è ambientato in una elegante strada del centro parigino: Rue de Grenelle. Il santuario conserva anche dodici statue raffiguranti santi opera di Antonio Rota. "Anche in Italia riscuote consensi, soprattutto dopo l'arrivo in Italia di sua figlia Natalia." La sua funzione è quella di aggiungere uno spazio tra due parole. Kyle è stato il fidanzato di Lauren Conrad, la star del telefilm The Hills. De re militari È membro del Consiglio di Amministrazione di Fininvest Spa. Daniel Márquez "Fu accusato di ""responsabilità oggettiva"" e ""mancato controllo""." "L'attacco principale causò molte perdite ai francesi." In questo periodo, catturò diverse navi mercantili nemiche. La sindrome acuta può essere interrotta riprendendo la somministrazione. Per i movimenti rapidi le viti possono disimpegnarsi. Era musica che avevi la sensazione di non avere mai sentito prima. La tibia è ricoperta dorsalmente di peli. "Le prime sei classificate nella ""regular season"" si qualificano ai playoff." In seguito represse in città alcune sommosse popolari. La canzone è un inno alla sbronza, una sorta di canzone da osteria. Berlino Ovest, fine anni settanta. Nel pieno della sua carriera e della fama raggiunta, Benedetto De Lisi morì. Realizzò dipinti con soggetto storico o mitologico. Visse a Cartagine dove esercitò la professione di avvocato presso il proconsole. In seguito ha militato in squadre romane. Due giorni dopo si consumò la vendetta dei falangisti. Pieve di San Michele Scuola napoletana Il campionato è stato vinto dalla Canottieri Milano, al terzo titolo consecutivo. "L'organo risale alla prima metà dell'Ottocento." Durante questa battuta di caccia uno degli uomini resta ucciso: il padre di Henry. In quel momento i Tang cessano di esistere. Lo stesso vale per i livelli di glucosio. "Quest'ultima metodologia è stata ideata dal Dott." La collezione include un ritratto di Freud fatto da Salvador Dalí. "Il tennista israeliano Andy Ram condannò il fatto, definendolo una ""stupida decisione""." Probabilmente terminò anche alcune opere iniziate dal padre. Lingua maria Eccetto le verdure, che saranno con molta probabilità rifiutate. La sigla italiana è cantata da Valeria Vidali, doppiatrice italiana della protagonista. L’uomo sentendosi disonorato sfidò il giovane in uno scontro che rimarrà nella storia. In totale le aree tornelli sono due, ciascuna con due ulteriori uscite a terra. "Dirà allora ""Muori con me!" Da quel momento in poi, il declino della popolazione è stato acuto. È il quarto comune per popolazione della Città metropolitana di Torino. "Tale ipotesi conferma, secondo i due studiosi, l'identità dell'effigiata." Le penne della coda vengono cambiate a coppie simmetriche, appunto per questo motivo. "Esso è la ""condicio sine qua non""." "Inoltre, rispetto al romanzo picaresco, l'opera presenta una struttura e dei personaggi più complessi." È attribuito a Clemente di Ocrida, un discepolo di San Cirillo e San Metodio. Warlock di li a poco divenne apprezzatissimo negli ambienti giornalistici e radiofonici inglesi. Salvatore Musumeci "Il disco è uscito per l'etichetta Iperspazio, distribuita dalla Dischi Ricordi." Di conseguenza, anche i Castelli si trovarono ad essere un angolo di Francia. Rimase a Brunico per una sola stagione. Gli altri membri originali sono rimasti gli stessi, ad eccezione del fonico. Lo sguardo è lontano e assorto. Dunk decide perciò di andare personalmente a parlare con la Vedova Rossa. "Sul soffitto dell'altare maggiore troviamo un affresco di Maria Ausiliatrice dei Cristiani." Il rotolo disteso si originò dai documenti degli antichi testi cinesi. Questo programma è stato una nuova aggiunta alla scuola di Taylor. "Fondamentalmente già all'epoca il significato simbolico designava negativamente il popolo tedesco." Destinato a velivoli leggeri ebbe un discreto successo commerciale equipaggiando modelli di costruzione nazionale. Risiedette per un periodo di tempo a Castel Goffredo. Al largo della costa brasiliana il convoglio fu attaccato dai pirati francesi. "Una scena è stata anche girata all'interno di un hotel." "Come l'hydria ha il corpo ovale, con la parte più fine verso il piede." "È stato sceneggiatore di tre episodi della serie televisiva ""No Ordinary Family""." "Presso l'università di Pavia Lucchesini ebbe modo di studiare matematica con Gregorio Fontana." E la coppia si riunisce. "Fu anch'egli deputato per quattro legislature." Una partita si divide in stagioni. È noto per essere il villaggio natale del monaco Grigorij Rasputin. "L'incontro si rivela un disastro, infatti il buon generale viene assassinato dal capo falene." I semi sono globosi. Testi e musiche di Partridge, eccetto ove indicato. "L'album riceve ampi apprezzamenti universali da parte della critica." Le ali sono marroni scure e sono attaccate posteriormente alla base del secondo dito. Il capoluogo di contea è Bellingham. "Il suo nome deriva dal termine persiano ""Andar-abi"" che significa ""dentro le acque""." Quello stesso giorno terminò il ventisettesimo dogato nella storia repubblicana genovese. Nel frattempo Lugo aveva preso parte anche ad alcuni film. Il pane è protagonista anche nelle ricette di diverse minestre. La spada che Cervantes utilizzava prima di sostituirla con la Soul Edge femmina. Sergio Cappelli fu designato coordinatore federale durante il congresso fondativo a Genova. "Saranno i ""resuscitati"" Bo e Luke a sistemare le cose." La campionessa inaugurale è stata Charlotte. Bali di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio I costumi, disegnati da Lacoste, furono apprezzati comunque. Le torce al plasma da taglio possono essere alimentate da apparecchi ad inverter. "Il successo è stato ripetuto l'anno seguente." Queste modifiche non sono permanenti e saranno implementate solo per questa missione. "Sede vescovile è la città di Tucson, dove si trova la cattedrale di Sant'Agostino." Meccanicamente nessuna novità di rilievo, neppure la più volte annunciata versione ibrida. Alla fine della Repubblica se ne contavano undici reggimenti, ciascuno di otto compagnie. "Il previsto ""Secondo volume"" non fu mai pubblicato." Tali ragioni spinsero moltissimi musicisti stranieri a raggiungere la capitale. Cioè la sorgente genera esattamente un bit per ogni evento. Con i monaci greci dei Tre Fanciulli ci furono in seguito dispute feroci. "È qui che per la prima volta s'improvvisa pubblicitario." "L'opera è stata tagliata in basso e a sinistra." Subito dopo si decise per la vita religiosa. Solo il presentatore è inizialmente a conoscenza delle identità. La conferenza tuttavia non servì a risolvere le tensioni politiche nel paese. Il narratore è uno degli abitanti, e nella fattispecie è un quadrato. È liberamente ispirata alla fiaba popolare di Cenerentola. La croce era circondata dal cordone bianco di San Francesco. Jonathan ha una sorella, Alexis. In stazione è esposta una carrozza, utilizzata dalla Pro Loco per allestire mostre. Anche il Banco de Bilbao conferisce le azioni in suo possesso. Brevi bordoni sono usati da diversi altri compositori. "Cervo d'oro in campo azzurro." Sono affiliati esclusivamente agli Utah Jazz. Fra i vari tipi di pesca si distacca la raccolta delle vongole. "Ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato all'Università di Palermo." Brick interrompe i due per dire che sono arrivati al pianeta. "In caso di testi estesi l'area messaggi si allarga a coprire tutto il pannello." I casi sono dunque rari. Roberto scoprirà di avere anche un altro figlio, Tommaso. Le membrane alari variano dal marrone scuro al nero. Essa è inoltre circondata da un ampio giardino ricco di piante secolari. Heather Stephens "Sostiene anche che l'Antico Testamento deve essere falso, perché presenta un Dio tirannico." Il matrimonio è stato celebrato con grande sfarzo. Il film ha ricevuto un giudizio misto da parte dalla critica. Altre edizioni tematiche sono state aggiunte in seguito. Questa, la vedova di Memnone, un comandante mercenario greco, è stata catturata a Damasco. Sono presenti il terzo premolare e i molari dal primo al quarto. La stazione era composta da un fabbricato viaggiatori, una sottostazione elettrica e tre binari. Esistono due tipi di strutture esterne: quelle in muratura e quelle in acciaio. La coda ha nella parte mediana una banda grigia. Secondo altri addirittura violava il principio di indeterminazione. Gero fu un antico comune del Milanese. Una propaganda medievale connette Artù a questa città, facendola coincidere con la leggendaria Avalon. Scesero quindi verso il fiume Tigri, toccando probabilmente Mosul e Baghdad. "L'equipaggio ha poi rivisto le procedure di atterraggio." La fotografa ha realizzato anche dei lavori su carta. Calypso è anche il nome di una luna di Saturno. Nacque addirittura una lega anti-vaccinazione. Alex Garcia Mendoza Tutti i filtri fotografici sono prodotti con vetro ottico per applicazioni di precisione. "Dopo l'occupazione veneta le riunioni si tennero solo nel castello di Udine." "Attraverso questo lago passa il confine fra i due ""länder""." Tra i professionisti ha conquistato quattro titoli in singolare e ventitré nel doppio maschile. Carri trainati da buoi e cavalli vengono fatti gareggiare lungo le strade della città. Andrews è anche un esperto internazionale sulla scienza dei polimeri. Esistono diverse varianti del ball gag. "L'habanera era il ballo preferito prima che entrasse in scena il danzón." Il paesino sorge nella Valle del Dragone ai confini del torrente Dragone. La moderna democrazia sempre più si basa sulla partecipazione della gente e dei media. Ha anche collaborato a qualche film, come produttore o sceneggiatore. Mentre Tré parla di lasciare Los Angeles, lui e Ricky vengono trascinati dalla polizia. Negli Stati Uniti apparve anche a Filadelfia, New Orleans, Houston. Assedio di Bergen op Zoom Così suo figlio Meleagro promise di recarsi alla ricerca dei migliori cacciatori per catturarlo. Il soffitto è in legno. Passa poi alla North, etichetta del gruppo Ri-Fi. In essa fu collocata la bellissima immagine della Madonna, tuttora oggetto di venerazione. Ciò che cambia allora è il rapporto di significazione. La mummia muore per sempre. David Gill "Rappresenta il miglior esempio dell'architettura barocca in città, uno dei più significativi del Paese." Di recente è stata oggetto di restauro. Il suo proposito era sopravvivere alla notte e dileguarsi il giorno dopo. "Non deve stupire, quindi, l'importanza della musica e delle canzoni nel cinema indiano." "Il dipinto dietro l'altare maggiore rappresenta San Pellegrino." Le pinne sono piccole e trapezoidali, la pinna caudale bilobata e sottile. Mario Pérez La ragazza inizia a essere attratta da Alex, il nuovo chitarrista dei Nasty Bits. "Entrambi gli edifici ora ospitano delle esposizioni d'arte." La canzone è caratterizzata dal suono soave della chitarra acustica e dalle tastiere. "A questi racconti viene attribuito il nome di Folclore d'Italia." "Può essere traslitterata in alfabeto latino usando la lettera ""Ö""." Il Vescovo ha dovuto assistere alla dispendiosa contesa cittadina con crescente irritazione. Parecchi suoi giocatori sono diventati in seguito calciatori professionisti. Nel frattempo la moglie è morta. Stimola anche la proliferazione delle cellule neuronali nel cervello adulto leso. "Il fonte, all'ingresso della chiesa-edificio, ricorda che il battesimo inserisce il cristiano nella Chiesa-Comunità." King e Steamboat Bill sr. Ha redatto diversi cataloghi delle collezioni del gabinetto delle medaglie di questa biblioteca. "L'azienda è quotata alla Borsa di New York." Relatore della tesi è Aldo Moro. Può vivere anche a temperature più basse, ma non sopporta il gelo. Decideranno di partire insieme per cambiare il loro futuro. Geoff Owens Le righe non sono perpendicolari, ma leggermente oblique. La valle del Crati presenta un particolare microclima, pressoché non influenzato dal mare. Corrispondente da Firenze di Milano Sera, Il Giorno, Il Mattino, Il Piccolo. "Ha studiato Economia all'Università di Torino e successivamente Affari Internazionali alla Columbia University." "La diocesi è situata nella regione cilena dell'Araucanía." Ed è Magliano che passa gli ultimi anni della sua vita. Ritiratosi dal calcio giocato, ha iniziato la carriera dirigenziale. Il protrarsi della guerra aveva creato una difficilissima situazione economica in Italia. Tutte le azioni di tutti i tempi si influenzano a vicenda. Egli promette di salvarla. Vi sono comunque consensi crescenti sul nome di Sarah Constant. "L'esercito reale avanzò senza incontrare opposizione ricevendo piuttosto aiuto dai signori locali." Nonostante i ritrovamenti, altri ricercatori non sono convinti della correttezza delle conclusioni. Ciò che infatti avvenne. La donna ospita i fuggiaschi e non li denuncia. Si giocava annualmente a Digione in Francia. Émile Masson Willy Arlt "L'opera non venne mai rappresentata durante la vita del compositore." Rosy si inserisce appunto in questo filone. La più diffusa è costituita da proiettili di forma allungata, somiglianti a grossi chiodi. "A livello teatrale, ha fondato la ""Stand up comedy co." "La sua prima moglie fu l'attrice Anne Aubrey." Pollyanna Johns Riccardo Scamarcio interpreta il ruolo di Federico. Non avrebbe più fatto ritorno in Italia. "Molte di queste opere sono state tradotte all'estero, in varie lingue." La versione originale del testo della dichiarazione firmata quel giorno è in lingua albanese. "Poco dopo, il re vuole conoscere l'identità del suo futuro genero." Eminente attore teatrale, è molto attivo anche in televisione. In seguitò la società fallì e il titolo ceduto. Molti abitanti di Tirana scelgono di trascorrere le proprie vacanze a Durazzo. Invece, Al-Ashraf ed Al-Kamil si accordarono per dividersi tra loro le terre del nipote. Venne poi confermato dagli altoatesini anche per la stagione successiva. Trascorrerà sette anni nei campi di concentramento nazisti. "L'allestimento è arricchito da diversi contenuti multimediali." Sul cofano si poteva montare una mitragliatrice cal. Antonio Soler "Ora Mehmet era l'unico sultano ottomano e doveva quella sua vittoria a Manuele." Sopra la porta è presente un arco cieco di scarico in pietra. Dal massiccio del monte Rosa scendono diversi ghiacciai. "All'ultimo piano tre finestre presentato timpani triangolari e semicircolari." È originario della città di Celaya, in Messico. Espressione di una creatività stupenda, liberata senza i limiti di tempi e produzioni. "Fu l'ultima edizione in cui il leader indossò la storica maglia oro." Il primo nome della città è stato Wilson o Wilson Switch. Kelvin Lewis "Il libro ""Italien!" Essi pagano imposte fiscali generalmente ridotte, e richiedono esclusivamente la presenza di generi alimentari. Il videogioco è molto simile al predecessore, riprende molti mostri e nemici. Pirro, entrato da poco in territorio siciliano, si diresse verso Agrigento. "Vive in Valle d'Aosta dove segue la Scuola di Pallavolo città di Aosta." I coniugi Boleyn poterono infatti alloggiare presso il palazzo reale. "Il vincitore è stato Rosario Tedesco che ha interpretato Francesco De Gregori in ""Generale""." Tuttavia in alcune zone è considerato migliore del Boletus edulis. Capo della forza politica era indicato in Marco Pannella. Negli anni venti la nave partecipò a varie crociere nel Mediterraneo. Senza scambiarsi una parola i due riprendono la loro difficile quotidianità. Anche Servio colloca la loro origine sotto il suo regno. Le ragioni della scomparsa di questa specie rimangono ignote. Si occupò inoltre di tematiche inerenti alla Teoria di Hodge. Castiglioni, per la lampada Parentesi ideò un particolare packaging in materiale plastico trasparente. La Felice Scandone viene successivamente ripescata per il fallimento di Roseto. Nel film è anche presente la colonna sonora originale del primo film. La figlia di un gentiluomo sposa un uomo di più bassa condizione. Chissà perché, gli venne da sorridere. Partecipò alla prima edizione della Coppa di Francia, venendo eliminata nei sedicesimi di finale. La pellicola ha ottenuto delle recensioni positive da parte della critica. "La suddivisione interna nell'ambito delle suddette sezioni segue schemi differenti." Invece sul fronte interno, i problemi erano più complessi e delicati. Livia è infastidita dalle premure di Baldassarre, alla cui corte non è interessata. La vittoria finale è andata per la seconda volta ai Toray Arrows. Charley Morris "Alla fine del decennio l'etichetta cessò le attività." Al pilota olandese della Toro Rosso vennero inoltre sottratti due punti sulla Superlicenza. Un albero sintattico è composto da nodi e rami. Possono essere presenti fasce verticali più scure. La sacrestia ospita il Museo di San Francesco. Soci di minoranza della compagnia erano Gaetano Fiorentino e Giovanni Cafiero. Giancarlo De Carlo. "Da qui l'origine del nome nebulosa planetaria." Tale riforma portò ad una revisione del sistema monetale imperiale romano. "Tutte e due le storie riguardano l'infanzia di Roland." È ricordato, soprattutto, per i suoi importanti contributi allo studio della flora alpina. Un sesto esemplare non fu mai ultimato. Si controlla il protagonista Billy, che porterà con sé anche il piccolo Gizmo. "Il film è conosciuto anche con il titolo di ""Old Dracula""." Nel tempo però la preghiera si trasformava sulla base degli eventi bellici. "Si dice che siano visibili durante tutto l'anno." È il comune più popolato ed economicamente importante di tutta la Val di Susa. Persone di cognome Cook Nello stesso anno il vescovo eresse il capitolo della cattedrale. Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato mostra la struttura filogenetica della tribù. Il flusso plasmatico renale è un valore importante nella valutazione della funzionalità renale. Venne fatto prigioniero e portato in Inghilterra. La città è un villaggio di tipo urbano. Process Explorer serve per controllare i processi. Frederick Sheffield La tradizione vietava di sposarsi a maggio. Questa ipotesi contrasta però con la sequenza riportata dal Canone Reale. Formata la band, i membri cominciano subito a registrare alcune canzoni. Salvatore, decimo figlio, morì giovane, come la sesta, Caterina e la dodicesima, Maria Rosa. Il suo status come lingua distinta dal georgiano è soggetto ad alcune dispute. "In quest'ultima specialità, agli europei indoor, viene eliminata nelle batterie." Il numero dei religiosi è cresciuto fino agli anni sessanta del Novecento. Che cosa conviene fare? "Partito da titolare, è stato sostituito all'inizio del secondo tempo da Roar Strand." Distretto di Bolívar Biposto ad abitacoli aperti. Più recentemente sono emerse divisioni di massima, come la matematica discreta e matematica computazionale. Tuttavia Bono seppe dar prove delle sue capacità militari e politiche. "Il film può essere considerato una dichiarazione d'amore per la musica rock." "L'attuale movimento di commercio equo e solidale si formò in Europa negli anni sessanta." La Imperative contattò Ruben Fleischer per dirigere e produrre il film. "Al Detour, le squadre devono scegliere tra ""Tune In"" or ""Check Out""." "Tutti questi enti derivano dal Convention bureau, nato alla fine dell'Ottocento negli Stati Uniti." "È uno dei rari storici laici dell'Alto Medioevo." Il brano raggiunge il sesto posto della classifica delle canzoni più scaricate su iTunes. Comunque tutti i denti erano aguzzi. "Ambedue sono stati sepolti alla foce dell'Olenëk." Ha iniziato a suonare musica classica finché scoprì il blues. È un sentimento che porta con sé anche un orizzonte di pensiero. William Kirby La comunità monastica cistercense femminile è proprietaria del complesso monastico e della stessa chiesa. "L'isola è punteggiata da fiumi di sangue, fonte del potere di Silver." Una parte dei profitti fu donata a Save the Children. "È responsabile dell'area Format della Bottega Finzioni fondata a Bologna da Carlo Lucarelli." "Le difficoltà create dalla morfologia del terreno rendevano necessario l'utilizzo di diverse soluzioni." Ogni oggetto può essere usato come arma da lancio. "Come molte canzoni tradizionali, esistono numerose versioni dei testi di ""Dink's Song""." Ha anche un fratello, Martin. "Fu ""Signore della Valvestino"" e reggente della Contea di Lodrone." Da notare che nella composizione di tutti questi minerali è presente il sodio. Attualmente ci sono diversi dipartimenti universitari che insegnano giornalismo investigativo. Gli ideali filosofici hanno così perduto il loro contenuto. Mise in atto un regime autoritario, consolidando il suo potere personale. "Il motto infatti recita: ""In virtute Spiritus Sancti"", con la forza dello Spirito Santo." Il canale Erie scorre da ovest a est parallelo al corso del Mohawk. "Con quest'ultimo si scambia lettere pornografiche, considerandolo un ammiratore segreto." "All'inizio del Novecento, per ragioni economiche, dovette tornare nel paese natale." Fu seppellito nel cimitero del suo paese, nella nuda terra delle sue umili origini. Nello stesso anno esce in America, distribuito dalla United Artists. Giovambattista Trotti che rimane con un solo Ca. Più egli si incammina, più questa via diventa cupa, buia e paurosa. Si trattò non di paesi, ma di ville. Anche la sala da bagno del Palazzo è disegnata nei minimi dettagli. Accanto è stato costruito nel Cinquecento un altro edificio, modificato tra Settecento e Ottocento. Grazie alle sue prestazioni nel Corinthians, venne anche convocato in Nazionale brasiliana. Nessuna di queste ed. La Typ P montava come già detto un motore di origine Peugeot. Pochi furono quelli che riuscirono a fuggire o che rimasero nei campi italiani. Nel manico è inserita una bussola. Talvolta poteva giocare da centrale difensivo. Il presidente era Ernst Hug. Nonostante le scarse disponibilità finanziarie era nota la puntualità con la quale Dott. Il padre si chiama Valery, ha un fratello di nome Andrey. Si sviluppò in epoca pagana, e potrebbe avere radici nella cultura persiana. Il capoluogo di contea è Wilmington. Ottenne successivamente una borsa di studio per la Louisiana State University. La guerra volse al peggio per Giangiacomo nel giro di un anno. Era certamente insolitamente ben pagato per essere un musicista alla corte di Elisabetta. "Troppo tardi giunse l'ordine popolare che bloccava ogni rappresaglia con la famiglia reale." I protagonisti del cartone animato sono Daffy Duck e Taddeo. A fine stagione annuncia il ritiro dal calcio giocato. "Si è laureato in architettura presso l'Università della California, Berkeley." Fu tra i principali settimanali nazionali degli anni sessanta nel campo conservatore. Il passaggio tra pancia e spalla è segnato da una sporgenza ad anello. Il film è stato realizzato da Danny Clinch. Al-Zaydī è stato anche arrestato due volte dalle forze armate statunitensi in Iraq. Dmitrij Upper Al santo è dedicata la chiesa parrocchiale sita in piazza Costituzione. Fu costruita in stile rinascimentale italiano. Vegetariana, amava molto gli animali, e si impegnò nella lotta contro la vivisezione. Fanno da cornice schiere di angeli, in alto la Santissima Trinità. "Nella pellicola vi è il primo bacio omosessuale filmato ""naturalmente"" tra due uomini." Vive e lavora a New York insieme al marito. "Inizialmente, ciascun giocatore ""possiede"" le buche della fila più vicina." Il video è la versione censurata usata nei live. "Inoltre, i tre giudici sono stati ospiti delle trasmissioni ""Cielo che gol!" Arrivano penultimi in semifinale. Marc Ryan "I prodotti principali dell'area erano grano e oppio." "In seguito si ingrandì anche grazie all'afflusso di abitanti provenienti dalle zone interne dell'isola." Il progetto, inizialmente sviluppato dalla Warner Bros. Unisce pittura gestuale con oggetti, ricercando sempre un approfondimento simbolico delle immagini. Il capoluogo è Shaft. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Petru non era nelle condizioni per una nuova svolta indipendentista. Le specie di questa famiglia sono presenti nelle zone tropicali di Messico ed Argentina. Felix Bonhoeffer è uno sceneggiatore che sta lavorando a un film. In lacrime, urla che non si sarebbe più innamorata. "Fa parte dello Stato della California, negli Stati Uniti d'America." David Petrosyan Tornò allora al Mariehamn. Numerosi prominenti medici romantici consideravano infatti le malattie come frutto del peccato. Dwayne Sandy Questi fatti non sono raccontati dal Vangelo secondo Giovanni. "È sepolto nel seminario ""Immacolata Concezione"" di Huntington." "È stato per dieci anni il direttore d'orchestra e artistico della Voce del Padrone." La maggior parte del traffico riguarda corse regionali nel Brandeburgo e dintorni. Manio Acilio Balbo Seguì il celebre Chaplin nelle tournée della Florida e della California. In questo modo il fruitore apprende semplici metodi di costruzione e di progettazione. Si laureò in filosofia ed ebbe un orientamento conservatore e anti francese. Sempre in quella stagione si registrò pure la defezione di Alessandro Gobbi. Gli spagnoli costruirono nella piazza un porticato di pietra intagliata, tuttora visibile. Dopo che si arrese a Wei con Huang Quan, si riunì con loro. Prodotto da Luciano Luisi e registrato in studio con La Banda. Sua madre era Henrietta, figlia di David Gilmour. Attualmente il casello ferroviario è sprovvisto di personale. "Completò i suoi primi studi a Stoccarda, dove frequentò il ""gymnasium"" Eberhard-Ludwig." "Il sapore è un po' acido, la polpa tenera." Migliaia di persone rendono omaggio alla salma. Questa parte architettonica è la parte che tocca più da vicino la Dublino georgiana. Viene preferito questo approccio per la comodità dei ballerini, con due ragioni principali. Marcel Faure Turn Back "Un'altra serie, dedicata a Chester Soup, appare in appendice a ""Mickey Mouse Mystery Magazine""." Tale programma può comprendere una sessione di consulenza per telefono o via Internet. Le musiche furono composte da Alexander Laszlo. "A PonyVille si avvicina una ricorrenza speciale preceduta dalla ""Gara degli Addobbi""." Un vagabondo cerca di farsi arrestare così potrà dormire in un bel carcere caldo. Riscossero un ottimo successo tra gli anni settanta e gli anni ottanta. "Di buona fattura le pitture all'interno di un cubicolo, raffigurante scene di teatro." Questo brano non richiede grande tecnica solistica, bensì spiccate doti espressive. Dopo il suo ritorno in Cornovaglia, Marco gli confida la sua volontà di sposarsi. Sua zia materna, la Principessa Maria Astrid, è sua madrina. Notevole è anche la copertina in avorio scolpito risalente allo stesso periodo. László Lukács Le sponde sono coperte da vegetazione tipica della tundra. Questo veicolo ebbe carrozzeria Touring e Limousine. "La Banca ha finanziato l'intero restauro del Presbiterio." Lamberto era succeduto a suo padre Guido di Nantes. "Ha pubblicato tre libri per l'infanzia." Per il resto, i due generi non presentano ulteriori differenze di livrea. I due vivono separati, ma non sono divorziati formalmente. Il protagonista è basato su Dumbo e Rambo. Moglie di Umberto De Luca Bossa, madre di Antonio. "Fozio di Costantinopoli menziona una ""Difesa contro le accuse di Demostene e di Licurgo""." Tartufo sempre nero. Ha la forma di una basilica a tre navate con transetto. Il sito è immenso e molto ricco di materiale. Questa famiglia comprende serpenti molto primitivi, tra i primi apparsi sulla Terra. Lo scafo, però, venne realizzato nel meno costoso legno. Il comandante Cobra aveva in qualche modo evitato di catturare fuori dallo schermo. Condirettore è stato Federico Orlando. Carlino però non è morto e torna inaspettatamente in città, non riconosciuto. I laghi sono numerosi, sia naturali che artificiali. Il restauro incominciò con la sostituzione della copertura delle cupole. Il tempo passa, ma la polizia non arriva. "Cristoforo Colombo definiva se stesso come originario di ""Terra Rubra""." È la prima striscia umoristica e satirica di produzione italiana. "I guelfi distruggono l'intero castrum di Calosso." Possono essere interessate anche altre articolazioni, specialmente quelle delle mani. "In effetti più che uno sviluppo siamo in presenza di un'ulteriore elaborazione del tema." Furono trovati anche frammenti di altre pietre. Da questo momento, le relazioni sino-statunitensi poterono dirsi stabilizzate. Espandendosi produce lavoro e consuma energia interna, raffreddandosi. "Si trova frequentemente anche nelle pianure vicino a corsi d'acqua e altri luoghi umidi." Asia, Africa, Oceania e Antartide eleggono un senatore. Si può considerare un caso speciale, per i triangoli rettangoli, del teorema del coseno. Invece si legge il contrario. Il suo habitat riproduttivo sono i lenti fiumi poco profondi del Brasile centro-meridionale. Probabilmente viaggiò da giovane in Italia. Ha tenuto un corso di seduzione a cui ha partecipato anche Brian Griffin. "La ""hall"" è circondata da svariate ""boutique""." Infatti ci si aspetta che ognuno serva in parte anche le funzioni altri auspice. "L'avvocato di Trent telefona in centrale, convinto che il suo cliente sia stato fermato." Edward Hyde La base dello stilo è conica. La sede della Comunità montana si trovava a Pray. "Il nome Moneta dovrebbe essere una forma poetica per l'isola di Anglesey." Ogni ingrediente ha il proprio aroma specifico che contribuisce al carattere finale della bevanda. È ovvio. Tuttavia la parte ortodossa della Chiesa sira, non accettò questa nuova elezione. "Uno sconosciuto dopo averla salvata da un incontro pericoloso, le apre le porte dell'imprevisto." Realizza diverse mostre in Svizzera, Italia, Belgio, Germania, e Stati Uniti. "Nella sesta stagione inizia a scrivere articoli per ""L'Inquisitor"", un giornale scandalistico di Metropolis." Ha ricevuto una Purple Heart dopo essere stato ferito durante lo Sbarco in Normandia. "Dietro la testa c'è una carena ossea ben avvertibile al tatto." Anche il portale in cotto venne frantumato. Nel primo semestre. "Quell'anno fu introdotto il televoto in Austria, Germania, Regno Unito, Svezia e Svizzera." Altri antichi popoli Yue del Guangdong e del Guangxi furono assimilati, divenendo Cinesi Han. Esso risente inoltre delle variazioni di temperatura, ed in particolare è vulnerabile al gelo. Tuttavia, di per sé, non è sicuro per messaggi a lunghezza variabile. Con la Legge Rattazzi fu istituito il circondario come organo amministrativo subordinato alla provincia. Ma i due verranno severamente puniti per la loro trasgressione. La trasmissione era manuale a cinque velocità, con possibilità di utilizzare un riduttore. Cratere Bianchini Uno dei suoi figli, Franz Ruben, divenne anche un pittore. "È stato tra i partecipanti attivi nel brano ""Sun City""." In questo modo riuscì a liberare diverse ragazze. Sfortunatamente, Jo è impegnata al lavoro e non può partecipare alla riunione. Viene passata dalle due americane, che attaccano la Hassan e la passano entrambe. Kaufman risiede a Los Angeles. La reazione portò ad una meta non trasformata e una seconda meta di Smith. Per gli approfondimenti si rimanda alla voce specifica. Samuel Wilson Verrà sostituito da Luciano Gargiulo. Successivamente ha giocato nella squadra francese del Sain Etienne. Ad essa aderiscono quattro partiti arabo-israeliani con diversi orientamenti politici. Mason Verger è il rampollo di una delle famiglie più ricche di Baltimora. "La soluzione del ""pistone a corsa lunga"" è la più diffusa nei fucili militari." "Tratto dal romanzo omonimo di Gabriele D'Annunzio, è l'ultimo film diretto dal regista." "Il film fu distribuito con il titolo ""Folks!" La formazione, in compenso, non subisce modifiche. I suoi interessi, tuttavia, non restarono confinati alle sue radici nella provincia inglese. Inizialmente le reti telefoniche pubbliche offrivano esclusivamente la telefonia fissa. "Prendiamo, ad es., il rapporto dell'arte greca e poi di Shakespeare con l'età presente." Le pinne non sono ampie. Ottenuto il rifiuto, Takauji assieme al fratello riconquistò Kamakura e vi si stabilì. Da segnalare la vittoria del Trofeo Lombardia. Chiude il capitolo una descrizione della formazione di un pianeta come la terra. Compose messe, mottetti e pagine strumentali. La pianta preferisce terreni ricchi di humus e particolarmente profondi. Era tanto violento nei desideri quanto imperioso nelle azioni. Le riprese furono effettuate a Westfield, New Jersey. Il primo vicegovernatore del New Jersey è una donna: la Repubblicana Kim Guadagno. Il cacciatore moderno può essere anche motivato dalla collezione di trofei di caccia. "Tuttavia prosegue il processo di ricerca del linguaggio rinascimentale in continuo rapporto con l'antico." Ha praticato a livello agonistico vari altri sport; fa parte della Sector No Limits. La maggior parte dei feriti subirono gravi lesioni fisiche. Il rogo finale è stato allestito nella piazza di Montepulciano. Hans Gruber La giovane coppia prende domicilio in una lussuosa dimora. Le ultime due puntate si svolgono in Germania e Austria, alla fine del conflitto. Dà un caratteristico odore aromatico se bruciata, mentre le imitazioni in plastica no. Tenne un rapporto epistolario con Metastasio. Nonostante ciò ci sono ancora alcuni intercity notte che fermano in questa stazione. "Per molti secoli l'economia feudale dette al paese un carattere prettamente agricolo." Il repertorio spazia dal genere classico alla musica contemporanea. "Fu insignito della medaglia d'argento al valore militare." Il paese è servito dalla ferrovia che attraversa anche alcune frazioni. Nella lettera, Heisenberg descrisse il suo ruolo nel progetto della bomba atomica tedesca. Il videoclip della canzone è stato diretto da Matthew Rolston. Gli occhi sono rossastri. "Voce, video, mail, internet, sono disponibili sia in luoghi aperti che all'interno di edifici." Prese poi delle regolari lezioni di pianoforte facendo notevoli progressi. Il singolo ha visto la collaborazione della cantautrice italiana Federica Carta. "Si trattava della ""quinta tetrarchia""." Inoltre, esiste un programma personalizzato che permette di avere una vernice esclusiva. Io feci lo stesso. "Le quattro specie oggi note di questo genere sono endemiche dell'isola di Giamaica." Il cambio era a quattro marce, e la trazione era posteriore. Un Tolomei, comunque, sposò una Pia Malavolti. Riescono così per poco a sfuggire a Orlando. Presi dal terrore, raccolsero il sangue e il terriccio in un’ampolla e la nascosero. "Fu principe-vescovo di Breslavia e gran priore dell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani." Il vecchio, ormai delirante, perde la ragione e comincia a soffrire di allucinazioni. Per tale occasione viene organizzata una sagra paesana per san Giovanni Battista. "Al centro della contrada c'è il salone d'onore, che è arredato in stile medievale." Il coreano però sbaglia alcune prove e non vede mai la testa della classifica. Due settimane prima dello show era stata costretta ad atterrare a Broadway. Yvonne Murray "Ancora oggi la Santa è celebrata nel paese, assieme al patrono Sant'Andrea." Il ed il sono stati retrocessi in Kategoria e Parë. La colonna sonora è stata composta da Aaron Schroeder e David Grover. Qui fu comandante generale della cavalleria e venne ucciso a Savannah. La scuola elementare di Sandy Hook fu la principale ispirazione per il memoriale. "La canzone più nota del disco è la ""title track""." Un pomeriggio di ottobre Allegra non fa ritorno a casa. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro delle Isole Vergini americane. "Vi è un picco centrale e pochi piccoli impatti sparsi su tutto l'interno." Quelle inferiori sono spesso ridotte a spine. Alla fine la uccide a sangue freddo, provocando un desiderio di vendetta in Skip. "Ekaterina Kondrat'eva" Ma il suo modo di introduzione causa molta confusione. Il capoluogo di distretto è la città di Klatovy. È situato nella Rift Valley. Choi Moon-sik Su Nagasaki coperto. In Bologna Lo staff aveva trovato il suo Max. La federazione controlla e gestisce tutte le attività delle squadre nazionali francesi. Il sogno di James si è finalmente realizzato. "All'attività didattica e pubblicistica Moschini affianca quella di curatore di mostre." "La ""compilation"" fa parte della serie dal titolo ""Caterpillar." "A assume l'unica veste di lotta libera e vengono introdotte le classi di peso." "È presente nelle lingue ugro-finniche, e in particolare nel finlandese, nell'estone e nell'ungherese." Ad questa classe di nanocompositi infatti corrisponde un numero molto alto di pubblicazioni scientifiche. "Il pozzo invece si ritrova anche nel racconto di Andersen intitolato ""L'acciarino magico""." Il sito ha anche restituito del vasellame di grandi dimensioni in terra rossa. Diversi gruppi di musicisti cretesi hanno aggiunto alcune parti del poema alle loro canzoni. "L'evento è ricordato da un sacrario commemorativo sul luogo della strage." "Tale indice viene utilizzato anche all'interno di Microsoft Word." La loro gestione probabilmente era affidata a liberti di origine greco orientale. Doccia calda e servizi al piano. Seguirono negli anni successivi una fabbrica di materiali di costruzioni, un macello. Xan Fielding lo ha tradotto in inglese. "Tra questi ultimi annoveriamo, come governatore del Basso Egitto, il nobile egizio Ka'aper." Le figure sono la ruota, la doppia ruota, la fila libera e altre. Dopo il duello, Chevreuse ritorna con una piccola ferita al braccio. In seguito si trasferisce a Telemontecarlo. La città è situata sulla sponda orientale del fiume Mississippi. "L'altare venne retto dopo la fase napoleonica." Da allora è cominciata la ricostruzione. Si avvicina Natale e New Orleans è pronta a festeggiarlo. "Tutte e tre le medaglie d'oro vennero dalla lotta." La sua divisione faceva parte della British Expeditionary Force. Il nuovo canale è stato chiamato Canale Gand-Terneuzen. La compagnia fece capo a Northwest Industries, Inc. La riserva è visitabile dietro appuntamento. "Il suffisso ""-ino"" indica che il Pokémon è di sesso maschile." Intanto due ragazze bionde tentano di praticare alcuni sport, senza riuscirci. Sarà Vespasiano a sconfiggere in Italia Vitellio, che era stato acclamato dalle legioni germaniche. "La ""Cantore"" proseguì scortando la sola ""Verdi"" sino a Bari." È conosciuto per aver rifiutato interventi su alcune questioni di terminologia. "Un'altra gara fu tenuta per queste decorazioni." Alcune scene dimostrano influenze iconografiche di Nicola Pisano e stilistiche di Cimabue. Non sono state presentate accuse perché il limite di prescrizione era scaduto. Le uova sono sferiche. La vita della band non durò a lungo. Gli antiparassitari sono normalmente, anche se non sempre, velenosi. "È altresì bassista della ""Rhino's Band""." "L'autore è certamente laico poiché non riconosce le citazioni bibliche tradotte più liberamente." Tuttavia, tali sistemi puri sono rari. La questione venne risolta solo diversi anni dopo la morte del Camposampiero. Quando Hobson si ammala, soltanto lei gli resterà vicino. "C'è la presenza di Ken Hensley e John Lawton." Se si sceglie un velivolo la battaglia è a giocatore singolo. "La serie, scritta e disegnata da Masayuki Ishikawa, è stata serializzata sul ""good!" Il secondo fattore fu dato dal nascente utilizzo del ghiaccio nei mattatoi. Ha esposto in diversi paesi africani, in Europa e negli Stati Uniti. La Rossija Airlines inoltre collabora con le Poste della Russia. "Il titolo ""Freaks!" Per questo queste precisazioni sono spesso omesse, pur essendo necessarie. Mentre teneva questi uffici, divenne notevolmente ricco. Le sue litografie hanno avuto una bassa tiratura e pertanto sono molto rare. È stato identificato come uno dei personaggi della serie più apprezzato dai fan. "Per quanto riguarda i tasti invece, è necessario soltanto l'utilizzo del mouse." "La maggior parte dei partecipanti dei ""ball"" appartengono a dei gruppi conosciuti come ""houses""." Il gruppo si è in seguito sciolto. Divenne Capitano nel Regio Nova Scotia del Canadian Army Medical Corps. Fu sindaco di Cesena per lunghi anni e consigliere provinciale. Il minerale si trova anche in aggregati massivi e terrosi. I nostri sentimenti non possono più essere influenzati da indignazione o rabbia. Junior Bridgeman Il pretore condannò Oronzo e Giusto alla flagellazione e li fece rinchiudere in carcere. Anche la città di Olbia sul mar Nero, ha prodotto monete fuse. Bogdan Popescu La banda vanta un alto numero di attività illecite attualmente attive. Ubaldino Peruzzi, si è tenuto il primo mercato limitato al solo bestiame. In origine la chiesa era completamente affrescata, anche sui pilastri delle navate. "Avviene durante tutto l'anno." "Ricevette anche il dottorato ""honoris causa"" dall'Università Iberoamericana di Città del Messico." Promosse il Centro Tabor, un centro di formazione per la gioventù e i catechisti. Era incline a un imprevedibile, violento battito delle sue ciglia. Tra le vittime si annoverarono anche alcune donne e bambini. La guerra, e soprattutto il dopoguerra, hanno danneggiato molti edifici della città. Non si hanno altre notizie biografiche anche per le pessime condizioni delle pareti. La capitale era sempre Varsavia. Si sono disputati cinque eventi, tutti maschili. Alla banda non resta che inscenare un appuntamento di lavoro. "La specie è stata reperita sull'isola di Trinidad, appartenente alle Piccole Antille." Tali vicende coprono periodi diversi. Nel corso degli anni, il comando dei Cavalieri si fece sempre più autocratico. Nella stagione seguente, va a giocare in Russia nella Lokomotiv Novosibirsk. Il libro è tradotto anche in inglese, tedesco, russo, coreano, polacco, portoghese e cinese. Vi sono alcuni resti delle decorazioni in stucco che in origine ricoprivano i mattoni. Qui Cad Bane verrà apparentemente ucciso da un clone. Il leone così scomparve dal Campidoglio e fu in seguito sostituito da una lupa. "Si inizia con l'eliminazione dalla Coppa Italia a Bari a settembre." Līga e la settima classificata si qualifica allo spareggio promozione-retrocessione. Questa specie è diffusa nel Vicino Oriente, Caucaso fino al Turkmenistan centro-meridionale. Il gioco è composto da sei livelli. "La traccia intitolata ""Ms." Gli eventi sono stati disputati allo Shanghai Oriental Sports Center. Nella stessa stagione, la società peloritana conquista la Coppa Italia. È presente un sistema di comunicazione tra utenti tramite chat. Ancora nella memoria permaneva il ricordo e i suoi miracoli. Ha più significati a seconda del contesto in cui è usato. "L'economia di questa zona, infatti, si basa quasi esclusivamente sul turismo." "Il dramma è ispirato a fatti realmente accaduti e all'opera di Puccini ""Madama Butterfly""." Mentre è nella vasca Sammy sente qualcuno entrare nel suo appartamento. Qualcuno avvisa la polizia, che è pronta per irrompere nella palazzina da dove provenivano. Vi parteciparono quindi squadre provenienti dalla Serbia, dal Montenegro, dalla Bosnia-Erzegovina e dalla Macedonia. Tra i due inizia una rapporto di rivalità e amicizia. "Espone all'interno della grande mostra di arte contemporanea africana Africa Remix." Vestì poi la casacca di Scunthorpe United e Peterborough United. E quasi quasi si stizziva che la sua profezia non si avverasse. Aiuterà il Blu a modificare il corso degli eventi. Con Pau ha scritto anche diverse trasmissioni radiofoniche per la Rai. "È sposato con l'attrice Amy Laughlin." "La serie ""Compact"" era composta da quattro modelli." Amici per la pelle I primi due episodi sono stati trasmessi in contemporanea su Mediaset Extra. Il suo unico paese è Lynchburg. La sua competenza gli valse la nomina ad arcivescovo di Apamea. Tale struttura è composta da almeno due transistor per ciascun pixel. "Il titolo e la lingua indicata sono quelli della prima pubblicazione dell'opera." Columbus è l’unico comune della contea, e ne gestisce le funzioni. I Rootkit possono, in teoria, sovvertire ogni attività del sistema operativo. Con una prefazione di Luigi Spinola e una postfazione di Daniele Barbieri. Con Alicia va tutto bene e alla fine si sposano. Il secondo completo si presenta invece bianco con ampi inserti rossoblù. Viene avviata agli studi musicali dai genitori, alla tenera età di tre anni. Altre scene sono state girate a Casalvecchio Siculo. "Il bottino della squadra fu di cinque medaglie: due d'argento e tre di bronzo." Tra gli alleati di Sinestro vi sono Parallax ed il resuscitato Anti-Monitor. Stellina non vuole essere rinchiusa in un istituto e scappa dal circo. Ad ovest si trovavano i Daci ed i Geti. "Tutte le successive ristampe lo hanno sostituito con il vecchio ""Scott Walker""." Inoltre possono venire accompagnati da uova al burro e formaggio grattugiato o sode. Nei giorni successivi si recò a Budapest, Praga e Dresda. "Non c'è altra illuminazione al di fuori del mondo e delle sue apparenze." Tutti gli accoppiamenti del tabellone sono sorteggiati. Sia il nonno e il padre erano scultori. Era a servizio del comune di Allumiere. Come nella versione originale il videogioco comprende quattro flipper diversi. Israele firmò il piano di spartizione, ma gli arabi lo rifiutarono. Lake Barrington è luogo di un corso di canottaggio standard mondiale. Sul finire del decennio si registra anche un aumento del numeri dei divorzi. "Oggi ""La pergola"" è esposta al Museo Puškin di Mosca." Edith si risposò ancora, questa volta con Aroldo. Ha realizzato, tra gli altri, disegni per Nike e Taco Bell. I satelliti sono costruiti da Thales Alenia Space, una divisione di Thales. "Le vincenti accedono all'All-Ireland series." Marco Antonio è comandante della cavalleria. "Évry è inoltre sede della Camera di commercio e industria dell'Essonne." Questo tipo di trasformazione avviene istantaneamente ed è facilmente reversibile. Tra queste ce ne sono anche due dedicate a ciascuno dei due capitani. La sostanza scoperta tuttavia si scoprì inefficace per questo scopo. Proprio il tedesco successivamente si scusò con il compagno, ammettendo il proprio errore. Questa ipotesi venne però successivamente accantonata. "Il critico Roger Ebert ha citato in particolare il film ""Wagons East!" In generale tuttavia i culti luterani possono variare da chiesa a chiesa. Diversi paesi lo hanno insignito di onorificenze. "Non lasciò mai la regione dell'Albigese cosa insolita per un trovatore." Frazione ubicata a Nord di Triuggio. È retta dal vescovo Salvadore Lobo. "La definizione di epilessia richiede il verificarsi di almeno un attacco epilettico""." Si scopre che, allo scopo, manca un componente presente sulla terraferma, tra gli uomini. Tutti scappano da una scala segreta. "È vicino alla stazione del ""Metro"" ""Porte de Pantin""." I ribelli subirono pesanti perdite e si dettero alla fuga. "Oltre al wrestling, Anoa'i è stato un concorrente nel reality show americano ""Fat March""." Dopo il ritiro, ha giocato con una squadra svedese, in settima divisione. "I corridoi dello shopping sono lungo ""Hillside Avenue"" e ""Union Turnpike""." "Si trova a due miglia dall'ippodromo di Cork." Lui stesso viene ritenuto anche un anticipatore del manierismo tedesco e del Romanticismo. "Il rito del corteggiamento"", ristampa del più conciso ""Geta""." "Oggi restano pochissime tracce dell'antico luogo di culto." La facciata è a salienti. "Questa tecnica ha finito per assorbire l'artista in maniera totale per oltre venticinque anni." La scelta di Dayton ricadde proprio su Tina Smith, che divenne quindi senatrice Era caratterizzato da un linguaggio tagliente e sarcastico. Gli interpreti erano Geraldine Farrar e Wallace Reid. Valerij Bondarenko Viene condannato per un altro tentativo di stupro. Gli elenchi delle opere qui di seguito indicate sono parziali. Il titolo è stato in seguito distribuito per PlayStation Vita e tramite Steam. Per ogni specie sono indicate anche le sottospecie presenti nella provincia. I fenomeni religiosi si collocano in due categorie fondamentali: le credenze e i riti. Centrale era anche il posto di guida e conseguentemente lo sterzo. A capo del capo indiano Buffalo Horn, i Bannock attaccarono. "Questo periodo è definito ""periodo rosa"" dagli storici dell'arte." Il capoluogo è Cerca-la-Source. La pellicola viene conservata in una copia che era stata destinata al mercato britannico. Alla sua morte gli succedette il figlio Ibbi-Sin. In altre parole, la tecnologia deve essere considerata come una protesi cognitiva. Si porta attorno al collo con un nastro blu dai bordi bianchi. Anche i combattenti del Battaglione Azov spesso hanno foto e poster di Mussolini. "Questo fenomeno diede vita alla dicotomia mondo dell'arte e mercato dell'arte che conosciamo oggi." La specie è abbastanza rara e localizzata. La facciata è preceduta da un pronao tetrastilo. "Appare in una miniserie intitolata ""The Blues"", prodotta da Martin Scorsese." "Le cose pero' non andranno come auspicato." "Così l'anno successivo Alfonso V d'Aragona ordinò la loro definitiva demolizione." Il film fu prodotto dalla Sterling Films. La storia del marchio è strettamente associata alla dinastia imperiale russa dei Romanov. "Ha anche ballato in ""Lo schiaccianoci"" e ""Giselle"", con Acosta e Federico Bonelli." "Nata per gli scopi industriali dell'area assolveva malamente quelli di trasporto viaggiatori." La segnaletica indica ancora oggi la denominazione di strada statale. Durante la seconda guerra mondiale fu dapprima ufficiale negli alpini di stanza in Friuli. Il centro più importante è Craiova. Il progetto è sviluppato da Campbell Wild. Per alcuni anni lavorò anche come giornalista. "Anche la canzone ""Squat That Rabbit"" è una cover, del cantante blues Taj Mahal." Il catalogo dei manoscritti musicali è stato digitalizzato ed è disponibile via web. In questo motore il pistone era sistemato in un cilindro a corsa lunga. Fu un match senza storia. Il capoluogo è Aquin. La sua sede ufficiale è ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. I due amici si scontrano con Bishop e riescono ad ucciderlo. Inoltre ha lavorato in alcune produzioni teatrali. Nella seconda parte i pupazzi trovano la gatta scomparsa di tre popstar. "Apparsa per la prima volta in ""New Mutants"", è una terrorista mutante." Acquisì dunque la cittadinanza statunitense. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga. La sentenza è stata poi confermata in Appello e in Cassazione, divenendo definitiva. Marian si ritrova più volte a pensare, con noia, alla sua vita. Ma dopo molte ricerche... Costituisce una delle più importanti opere di arazzeria del medioevo europeo. La Normandia è inoltre la seconda regione produttrice di ostriche in Francia. Nomi e cognomi Ha ospitato la Borsa Agricola. "L'attività produttiva riprese dopo la guerra in direzione di una diversificazione dei prodotti." "È l'evento del genere più grande del mondo." "In seguito comparve in ""Axel!" Inoltre, nel blues incontriamo questo accordo anche sul primo grado della scala. "La farsa satirica ""Mars Attacks!" The Office Scandal Le sue spoglie sono tumulate nel cimitero di Inglewood, in California. Felicity allora deve aiutare Oliver sul campo per la prima volta. Sono di solito di colore bianco e morbidi al tatto. "Il nome ""Jelly Roll"" è il termine attualmente usato." A luglio si qualifica per il Citi Open sconfitto da Donald Young. "E questa è la cosa più magica di lui""." "In Canada è stata preferita ""Beautiful U R"" come primo singolo." Gli adulti sono moscerini di piccole dimensioni, con livrea nera e lucente. La vena mediana è diritta, non curva verso il margine alare anteriore. Tuttavia, Koch subì un altro infortunio e venne sostituito da Jason Gonzales. Queste leggi, per esempio, possono permettere casinò legali nelle riserve, che attraggono i turisti. "La presenza di scuole pubbliche costituisce un vincolo costituzionale, infatti, il secondo comma dell'art." Oggi milita nella Souper Ligka, la prima divisione greca. Carlotta di Borbone Nelle stagioni fredde, il lago è ghiacciato. "Il video prodotto per ""Aria"" è stato diretto da Ago Panini." Lo stesso sviluppo in competizione si verificò ad Albuquerque, ad esempio. Nei titoli della quarta generazione è inoltre presente nella Zona Safari di Johto. Alcuni studiosi ritengono che nel brillante nucleo della nebulosa sia presente una binaria simbiotica. Qui operò come insegnante e studioso. Il centro commerciale è il primo nato a Torino durante gli anni novanta. Costruzione ottocentesca recentemente restaurata. Inoltre i capitoli sono stati raccolti in dodici volumi tankōbon. Viene assegnato annualmente dal presidente della Sierra Leone. Nessun ciclista italiano ha mai vinto questa classifica in almeno due grandi Giri. Dal piano superiore possono udire la richiesta di aiuto di una voce femminile. Embraer iniziò un processo di privatizzazione durante il governo di Itamar Franco. "Fu questa l'ultima volta che i due registi si incontrarono." "Ciò significa anche il passaggio dall""'oggettivo al soggettivo"" e dalla ""necessità alla libertà""." John Lounge Ciò le rende uniche tra i centri urbani più densamente popolati. "Si può sentire ""Grown So Ugly"" nella scena del party nel film ""Cloverfield""." "La pubblicazione di ""Rapporto sulla fede"" del card." Melissa Courtney Provato dalle precedenti esperienze e privo di alternative egli accetta. Crystal Gayle, come la sorella, è una esponente del genere country. Il secondo completo si presentava in identica foggia, ma a tinte inverse. Le orecchie sono grandi e ovali, incolori e praticamente prive di peli. La riproduzione può essere stagionale. È un western statunitense con Frank Lovejoy e James Best. Joseph Fitzgerald Questo portò al raddoppio della frequenza giornaliera della linea Londra-Brighton express durante questo periodo. Si esibisce inoltre in molti gruppi jazz. Inoltre è collegata a Sanremo dalla Tangenziale di Sanremo. La battaglia che ne seguì si concluse con una vittoria musulmana decisiva. È inoltre il minerale con le più intense proprietà magnetiche esistente in natura. "È nota soprattutto per aver interpretato Lucrezia Donati nella serie televisiva ""Da Vinci's Demons""." Da Cicerone e Pomponio apprendiamo che fu allievo a Roma di Cornelio Massimo. I Greci chiedono aiuto al tiranno Gelone. Ma, mentre sta arrampicandosi, viene arrestato. Bruno Baltazar "Nel territorio comunale vi è l'antica abbazia di Baumgarten." Tagliata è la località più meridionale del comune. Francesco, Maria e i loro due figli maggiori, Andronico e Domenico, furono tutti uccisi. "Il golfo della Spezia è conosciuto anche come il ""golfo dei Poeti""." Sostenne la riconciliazione fra i vari gruppi etnici locali e la lettura del Vangelo. La prima era rimasta in disarmo ai Caraibi, la seconda a Barcellona. Costituiva il capolinea orientale della linea. Più lontana sarà la scadenza, maggiore sarà la percentuale cui avrà diritto la banca. "Tumulato nel cimitero di Conegliano sulla sua lapide fu scritto ""Ten." Su questo evento ha scritto un libro di memorie. Dal punto di vista estetico rivoluziona alcuni aspetti. "Il brano ""Maya"" ha partecipato al Festivalbar di quell'anno." Il capoluogo di contea è Warsaw Il padre era un graduato dei carabinieri. Negli anni seguenti alterna cinema, fiction televisiva e teatro. Non si conosce il nome del regista del documentario girato in Sudafrica. Esterna alla provincia è la città di Algeri. Il concetto di quanto divenne poi elemento fondante della meccanica quantistica. La tomba si trova però nella cripta della Basilica. Galeazzo lasciò il governo di Piacenza alla moglie Beatrice e a suo figlio Azzone. "In concomitanza con l'acquisto la compagnia ha cambiato denominazione." Gli anni venti sono considerati i migliori della storia della squadra. Proprio in seguito alla ferita, Hamilton morì a New York il giorno seguente. I quattro vedono uno spazio sconosciuto. Alla fine della guerra il campo venne smantellato. Ad entrambi la famiglia Kennedy fece un regalo. In Perugia, più tardi, si verificarono aspri contrasti con i Baglioni. In virtù di ciò, la stella è anche chiamata Proxima Virginis. Tra i partecipanti, Edoardo Vianello, Vanna Brosio e Jimmy Fontana. Visto il successo riscosso in patria, è stato prodotto un altro live action. "Terminate le consegne dell'Ausf." Nel Regno Unito svolge la sua attività didattica. Dal matrimonio nacquero tre figli. "L'unica scena grafica, decorativa e opzionale, raffigura il gruppo durante le esibizioni dal vivo." Sia maschile che femminile è invece la pratica del piercing sulle labbra della bocca. Chanel No. "Il principe Carlo Alberto ricevette il grado di ufficiale dell'esercito di Napoleone." La sede della Banca è a Istanbul in Turchia. Porterà la band a fare altri due album con le stesse caratteristiche. Qui giunge pure Helen che li cattura ma non può ucciderli. Sweet sta per dolce. "Ha inoltre sceneggiato ""Paprika"" e ""Così fan tutte"" di ""Tinto Brass""." Nel doppio maschile hanno trionfato Ernest Lewis e Harold Barlow. Per la prima infanzia, numerosi sono gli asili nido presenti sul territorio. Erano tutti plesiosauri con collo di lunghezza media e testa larga. Né Elisabetta né Anna aiutarono Maria. Il Trittico rappresenta uno dei primi dipinti fiamminghi esistenti. Una peculiarità della serie è il numero degli investigatori. Nel contenuto scaricabile sono incluse le colonne sonore e le ambientazioni della serie. "Durante la Restaurazione fu nominato membro dell'Accademia delle scienze francese." "Il seguente è l'elenco dei primi quarantadue." Anche in questo caso, però, la Siria fu eliminata al primo turno. I lavori procedettero speditamente. Altrettanto varia è la presenza faunistica. La pronuncia o non è però stata modificata. "Le larve hanno l'aspetto di vermi bianchi dalla forma a ""C""." Il dipinto venne commissionato dal riformatore Olaus Petri. "L'altare maggiore è sovrastato dall'icona della Madonna di Francesco Maria Schiaffino." A ciascun livello possono corrispondere uno o più stati quantistici. Infine, iniziarono a registrare il loro primo album. Entrambi sono chiamati muscoli involontari perché non possono essere contratti mediante atto di volontà. Dopo quattro mesi di carcere, i missionari furono consegnati al governatore turco dello Yemen. Al termine di quella stagione, si ritirò. Frederico Rosa Inoltre furono attivate numerose rotte internazionali. Sui pennacchi degli archi principali vi sono i busti di numerosi re delle Asturie. Opera di grande interesse storico, sia per la tecnica che per il soggetto. Vive solitamente nelle foreste umide e nelle foreste di mangrovie. "Ha partecipato inoltre a corsi di perfezionamento sulla ""tecnica vocale"" e sulla ""intonazione naturale""." Per questa ragione, due scene furono tagliate. È considerata la ragazza più baciata al mondo. "L'istituzione culturale ha il patrocinio del Comune di Ariccia." Probabilmente dettato da lei stessa, divenne la base delle successive biografie. La cessazione delle ostilità sembra ancora lontana. Come attestato per il servizio reso al Paese, gli furono tributati funerali di Stato. Più in generale, per il suo sapore, è utilizzata per i dolci. Sua figlia Luigia fu mezzosoprano e insegnante di canto. "Questa differenza causa una sorta di ""galleggiamento"" della massa." Sede del delegato era la città di Bangui, nella Repubblica Centrafricana. "Egli aveva studiato l'inglese e lo sapeva parlare fluentemente." È uno dei giocatori più rappresentativi della nazionale di calcio del Burkina Faso. "Negli ultimi anni della sua vita concentrò la sua attività sull'India e la Cina." I soccorsi arrivano giusto in tempo per salvarlo. "Ogni galea del Cinquecento portava comunque un discreto armamento ""in caccia""." Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta "L'edificio, recentemente restaurato, si presenta ancora nella sua struttura ottocentesca ad un'unica navata." Vengono introdotte delle novità invece per la seconda parte del campionato. "Per l'occasione Irene Grandi gira anche il suo primo videoclip." Il compratore era il fornitore automobilistico Continental. Tra le sue doti spiccavano anche un ottimo senso della posizione, determinazione, e resistenza. "Il gruppo proseguì l'attività fino alla seconda metà degli anni novanta." Entrambi si rivelano particolarmente difficili da analizzare e studiare da parte degli scienziati. Questo è stato un album tratti direttamente dal loro concerto annuale di Natale. Ricoprì un certo numero di incarichi nella chiesa di Filadelfia. Il film è stato girato a Los Angeles Era, inoltre un profondo conoscitore delle questioni tecniche attinenti alla teologia. Quindi lei tenterà il suicidio. Da allora però non se ne parlò più. Si decise quindi di sostituire tale tecnologia con dei servo integrati completamente magnetici. Il giorno stesso delle nozze, gli sposi partirono per gli Stati Uniti. Due successivi altri manoscritti saranno la copia di questo. Fu deputato a Empoli e per la sua attività fu nominato senatore del Regno. In più, zone di emorragia e necrosi non sono infrequenti. Nel film, Pino Insegno ha prestato la sua voce al protagonista. Presenta eleganti linee architettoniche del periodo barocco. Ora ha abbandonato completamente le scene eterosessuali. Proprio per questo Montagna si è guadagnato il soprannome di “fabbro”. Il carrello di atterraggio non è abbassato e i flap rimangono non estesi. La vincitrice del concorso rappresenta il Pakistan a Miss Terra ed altri eventi. Si occupò anche di beneficenza e di studi scientifici. Il cofano era lungo ed inclinato. Rinofori e branchie gialle, arancio o rosa. Tra le sue opere è possibile citare Belfagor ha una sigla italiana dal nome omonimo a quello della serie. Per un breve periodo fu anche inviato come osservatore durante la Guerra russo-giapponese. I siti internet sono stati divisi di conseguenza. La contea deve il proprio nome alle miniere di carbone presenti nella regione. Il film è molto raffinato e violento. "In particolare è tra gli autori de: ""In bocca al lupo!" "Venne perciò definito da molti il ""Mandela del Congo""." Tuttavia anche altre società lombarde ed emiliane avevano sposato il progetto Aironi. "Secondo i resoconti evangelici furono portate accuse da ""falsi testimoni"" contro Gesù." Tuttavia, quando arriva al lavoro, viene lasciato seduto in una sala conferenze per ore. Per quanto riguarda lavori minori, ha recitato in almeno sette spot televisivi. "Nei suoi dintorni sorge una fortezza di collina dell'età del ferro." "In media, questo tritone non supera i dieci centimetri di lunghezza e vive vent'anni." Dea della morte, governava il destino degli uomini e la Luna. Differisce altresì dalle decorazioni di bordo dei manoscritti medievali. La teoria degli errori si occupa dello studio di questi ultimi in particolare. Per sensibilità istituzionale, si dimise da Sindaco della città. Ha partecipato alla nascita di Radicali Italiani, entrando a far parte del Comitato Nazionale. Diviene pioniere, diplomatico, amministratore ed estimatore dei nativi americani. In aprile gli nacque il figlio Gregory. Il servizio è completamente diverso da quello di un albergo occidentale. Il folding delle proteine non avviene in un unico passaggio. Ho ucciso! "Ha diretto inoltre la scuola per la formazione dei quadri politici dell'isola." Entrambe le società furono presiedute da Pigozzi. Spesso il Nono Dottore viene paragonato a un marinaio a causa del suo abbigliamento. La squadra dispute le partite casalinghe a Pieve Tesino nella palestra del piccolo comune. Sua madre accettò. Predilige acque basse e calde con abbondante vegetazione. Per far fronte alla maggiore potenza, i freni anteriori furono potenziati. "Grand Ronde è parte della ""Salem"" ""Metropolitan Statistical Area""." Vi si trova una chiesa settecentesca dedicata a San Sebastiano martire. La Royal Astronomical Society produce anche riviste e periodici astronomici. "Vinsero il loro primo premio al programma musicale ""M Countdown""." "Spaventato, l'uomo si rivolge alle autorità, che però ignorano la sua richiesta di protezione." Ereditò il titolo di conte di Stamford dal nonno Henry Grey. Il senatore Andrew Dickson White fu il primo rettore di Cornell. Álvarez non riuscì a impedirne la morte. "Successivamente alla laurea consegue un master all'Università di Groninga in Global Governance and Development." Per prolungare il suono si usa la tecnica prima descritta. "Solo la chiesa sopravvive di tutti gli edifici dell'abbazia." I resti fin qui ritrovati comprendono numerose tombe, fortificazioni e cimiteri. È sepolto insieme al fratello Vincenzo nella Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi. "Fra gli interpreti successivi più famosi di quest'opera figura anche il basso Ruggero Raimondi." "Non era iscritta ad alcun'associazione religiosa." La canzone fu musicata da Salvatore Cardillo. Ma quegli insetti velenosi e quei piccoli mostri incutevano terrore. "Fa parte della Comunità montana ""Sabina"" e dell'Unione di Comuni ""Nova Sabina""" "Ottiene un'altra candidatura ai Premi César." I Minnesota Vikings, una nuova franchigia, scelsero durante questo evento i loro primi giocatori. Tutti sono naturalmente a disco. Appartengono ai comuni di Mira e, in misura minore, Venezia. Kaine perdona così Ben e si costituisce con Janine. "La tecnica viene sviluppata par battere la ""Mano di Luce""." "Ha costituito un gruppo parlamentare unitario con l'Unione Democratica Federale, cristiano-conservatori." Esistono movimenti politici autonomisti che appartengono a più correnti di pensiero. "Il figlio Ulrich divenne anch'egli guida e spesso i due scalarono assieme." Era anche un implacabile nemico della Chiesa. I frammenti più famosi riguardano le informazioni sugli evangelisti Marco e Matteo. "Durante il periodo della dittatura fascista svolge l'attività di avvocato." Questo arredo verrà più volte usato dal Tiepolo per definire ambienti esterni. "Il club rimase comunque membro della ""Norges Fotballforbund""." "David Browne di ""Entertainment Weekly"" scrisse una recensione meno entusiasta." "Rimase orfano all'età di quattordici anni." Saint Kitts ha anche un piccolo lago. La British Library conserva nove volumi di sue carte manoscritte. Esercito russo On Dangerous Ground Ma rifiutò, per la sua ferma convinzione Liberale. Nessuno di questi è un alpinista, ma uno di loro parla lo swahili. La cantante del gruppo in tutte le canzoni è Antonella Ruggiero. Reich riteneva gli alieni responsabili del processo di desertificazione della Terra. Gli altri due si trovano in Austria e in India. Nei bambini solitamente causa ictus o convulsioni. Tuttavia i due si trovarono discordi su un punto: come sfruttare il successo. Il brano si piazza al sesto posto. "L'edificio ospitava in precedenza il Dipartimento delle Finanze." La partenza degli inglesi mise fine alle attività militari nel New England. Inoltre, dopo Nicosia, sarebbe la seconda capitale più distante da Bruxelles. Fu poi ceduto al River Plate: in due stagioni raccolse una sola presenza. "L'obiettivo è solo arrivare alla fine del percorso." La cronologia dei Gran Maestri della Gran Loggia dalla fondazione ad oggi. In questo periodo gli venne assegnato anche un posto ai musei statali di Berlino. Pierre Dupont Fortunatamente la frattura non richiese un intervento, permettendo a Franklin di riprendersi più velocemente. Più idealizzate furono le opere di Annibale Carracci. Aveva sei botteghe nel lato occidentale e un corridoio di ingresso nel centro. Non nacquero figli dal secondo matrimonio. "In tali capitoli tuttavia c'è ancora ben poco che possa fornire una spiegazione diretta." Matthew Wilson Diversamente dal testo biblico, questo passaggio non ha funzioni socio-politiche in nessun programma. "L'architettura era quindi di tipo tradizionale." Entrò poi nella casa del cardinale Guy de Boulogne, vescovo di Porto. Piquet ottiene grandi risultati, vincendo gli E-Prix di Long Beach e Mosca. Tuttavia, dopo una breve permanenza a Lubecca vennero liberati. Assieme alla Fiat Siena si possono definire le vere eredi della Fiat Duna. "L'uomo, pieno di rimorsi, inizia una nuova vita con i suoi figli." Ha una sorella gemella di nome Chloe. Emerald Isle "Lui vuole riprendere questa carriera quindici anni dopo con l'aiuto di amici." Il video musicale, invece, venne girato a New York. Ebbe parte attiva nel Risorgimento. La Loggia riporta il titolo distintivo di San Giovanni di Scozia. Sentendosi abbandonata e incapace di far fronte alla situazione da sola, decide di abortire. La coppia è formata da due fra le più celebri opere di Francisco Goya. Ricca la fauna presente, con numerosi esemplari di volpe, istrice, tasso e cinghiale. La disfatta significò la morte per Su lu. Fra i nuovi personaggi introdotti ci sono Harley Quinn, Cassandra e David Cain. Antonin Scalia nacque a Trenton, New Jersey. "A Sestri Ponente gli è stato intitolato l'ospedale cittadino." Fu soppiantato dalla Superleague russa. "Kazan' è prevalentemente situata in una zona pianeggiante-collinare." I campioni dimostrativi consistono in una presentazione multimediale non interattiva. Ha una sorella maggiore di un anno, Gabriela Niculescu, anche lei tennista professionista. Teorema di Kellogg Gli acidi minerali comunemente usati sono acido solforico, acido cloridrico e acido nitrico. Romero afferra il fucile, rimuove il suo bullone e lo restituisce. "Un'ulteriore opzione può essere quella della sosta." "Il genere è diffuso nel Canada e negli Stati Uniti d'America centrali ed orientali." Occorre pertanto utilizzare una teoria più generale. In Austria giunge secondo. "All'interno della Sala sono collocate statue dei Buddha dei Tre Mondi." Ernani sconvolto si rivela ed offre come dono nuziale la sua testa. "Dopo il pagamento le forze giapponesi liberarono l'isola e tornarono in patria." Successivamente prende parte ad una campagna in difesa del Mediterraneo. È stato voce tecnica nelle telecronache per Sky Sport. La bonifica della zona circostante paludosa fu opera dei Medici. Un camino in marmo sta nel centro della parete nord. È situato nella regione della Transilvania e la sua capitale è Bistrița. "È un animale pelagico che frequenta le fasce superficiali della colonna d'acqua." Un caso di questo tipo è rappresentato da Scheme. Numerosi gli allenatori stranieri, tra cui spiccano gli otto di origine ungherese. Rivista di Dir. "Un attrezzo utilizzato in alternativa all'estirpatore è l'erpice a dischi." Molto probabilmente gli ultimi tre lavori furono scritto dopo il ritorno in Europa. "Una bobina è fissa l'altra è mobile." Altri album uscirono per la statunitense Alternative Tentacles. Ismael Santos Era il primo fenomeno documentato della luminescenza. Fondazione Principessa delle Asturie Costituisce la vegetazione primaria di ampie zone desertiche del Gran Bacino. Un esempio di queste manifestazioni che sfuggono alle leggi naturali sono i miracoli. Secondo taluni interpreti Ovidio aveva avuto corrispondenze e amicizie politiche avverse al regime imperiale. Veniva eseguita con agilità e precisione, e il pubblico la richiedeva durante le partite. La stagione seguente viene ceduto al First Vienna, in Erste Liga. "Il brano è basato su un campionamento di ""True"" degli Spandau Ballet." Nel suo paese è anche nota per la sua attività divulgativa. "Contrariamente alla credenza popolare, egli non fu l'unico responsabile del rafforzamento dello stato svedese." È una pianta succulenta perenne. Le stelle doppie visibili nel Regolo sono in generale di difficile separazione. "Due altre pale, all'ingresso del coro, sono dedicate alla Madonna e a san Giuseppe." La stagione successiva passa in prestito al Darmstadt. "Il percorso museale si articola all'interno delle varie strutture dell'ex carcere." In seguito divenne segretario del Pichi, vescovo di Amalfi. Le golagialla vengono solitamente avvistate in coppie e non si associano ad altre specie. È retta dal vescovo Gerardo Díaz Vázquez. Ha inoltre una notevole resistenza. È insolubile in acqua. A Mortara sorge la basilica minore di San Lorenzo. "Non concluse i suoi studi alla scuola di grammatica e all'università commerciale." La teoria nella sua forma iniziale non si preoccupa degli aspetti microscopici. "Debutta diciannovenne al Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo in ""Alice"" di Giampaolo Testoni." "Oltre al lavoro nei campi, restava importante anche l'attività siderurgica." Il paese è noto per la presenza della sede della casa automobilistica Aston Martin. "È anche l'ultimo film compilation della serie, e il secondo con protagonista Daffy Duck." Si trova a Nova Gorica, in Slovenia. Attualmente il dollaro resta la principale valuta di riserva. Le loro destinazioni sono Castel Bolognese, Ravenna e Bologna Centrale e Rimini. "Il loro figlio era capo Haka d'Oahu." Essa poteva avere dimensioni diverse a seconda del periodo storico e delle località. Dopo una impegnativa salita si entra nel territorio comunale di Vaglia. La nanotecnologia potrebbe avere potenzialmente un grande impatto sulla produzione di energia pulita. Sono i due programmi che portano la danza in televisione. È un film western statunitense con Lew Ayres, Marilyn Maxwell e Robert Hutton. Si nascondono tutti nelle rispettive case. Incertezze sulla costante gravitazionale rendono similarmente impreciso il calcolo della massa solare. Alla fine degli anni Sessanta fece un breve soggiorno in Spagna. La simmetrica facciata a salienti, rivestita in laterizio, è suddivisa verticalmente in tre parti. Si laurea in storia della letteratura a Copenaghen. Quando tenta di ucciderlo non vi riesce e lo mettono in buca per punizione. "Consiste nel logo dell'organizzazione sopra uno sfondo blu." "Guarire è possibile""." La coppia avrebbe continuato a dominare il gioco per il resto del decennio. Per il mondo. Il progetto non è stato però ancora realizzato. Alla fine fu deciso di muoversi verso sud. Il film, che aveva come protagonista Colleen Moore, fu parzialmente girato in technicolor. Continuò il suo servizio di guerra comandando il No. Ancora oggi nella diocesi di Orange in California è presente una numerosa comunità vietnamita. Fece anche erigere il monumento alla Regina Vittoria a Calcutta. Gli pneumatici sono forniti dalla Firestone. "Giocatore ancora valido, interruppe bruscamente l'attività agonistica." Gioca poi nel Teramo, per una stagione. Croce astile, galero e nappe tipiche dei vescovi. Le antenne sono di moderata lunghezza, clavate e uncinate alle estremità. Yuki uccide lo yakuza, gettando sul suo volto una brocca di acqua bollente. Le opere realizzate furono importante e si ignora il motivo del loro arresto. Inoltre, fa parte del decanato di Opicina. "La contea di Sumner rientra nell'area metropolitana di Wichita." Il clima è caldo e umido, con forti piogge stagionali sulla base dei monsoni. Si utilizza per dire a qualcuno di non rivelare un segreto. Le funzioni periodiche più note sono le funzioni reali di variabile reale. Il gioco si divide in nove capitoli, ognuno di essi composto da tre parti. "È un composto inodore, solubile in acqua e in solventi organici, estremamente persistente nell'ambiente." Eliseo Martín "Lo zio viene salvato dall'annegamento dai nipoti." "Il protagonista viene portato in un lazzaretto provvisorio situato all'interno di una scuola." Questi missionari incontreranno una viva resistenza. Vive nelle foreste umide primarie montane. Successivamente affiancò Levan in un altro locale storico: il Paradise Garage. Intorno al focolare è presente un vaso utilizzato come contenitore dei carboni. "Il ""Kool-Aid Man"", è lanciatore antropomorfo pieno di Kool-Aid, è la mascotte di Kool-Aid." Quella che segue è una lista degli capi missione norvegesi in Italia. "Da tale leggenda la fonte prese il nome di ""Aqua Virgo""." Nel corso del corteggiamento il maschio può porgere cibo alla compagna. Il ritmo è endecasillabo. Giuseppe spesso è presente con il padre in contratti relativi ad attività edilizia. Le membrane alari sono bruno-grigiastre o marroni scure e attaccate posteriormente sulle caviglie. "Sono stati definiti ""i Pink Floyd degli anni novanta""." Madison criticava la democrazia classica ritenendola ingiusta, intollerante e instabile. Lavora ai piani regolatori di Pisa, Lucca, Sassari, Firenze e Bologna. "Tuttavia, la società non ha rilevato l'identità di tali progetti." Per quanto riguarda il Paleozoico, il discorso si fa più incerto. "Gaetano D'Aristotile." Grazie al suo fisico possente era molto bravo nei colpi di testa. "Inoltre è stato impiegato per sterilizzare l'acqua potabile e inquinata." Nelle diverse fasi di gioco compare più volte una mappa del pianeta. "Tra queste una per la ""Red Bull"" e una per la ""Dell""." Il tema di questa tavola include i treni a vapore e il vecchio West. La moto si trova ora in una collezione privata di Bologna. Alcuni sono esposti per documentare lavori di restauro. Altri ancora caddero nel corso del rastrellamento, protrattosi per diversi giorni. Successivamente si trasferì in Francia dove divenne residente fino alla sua morte. Shane e Carmen ora vivono insieme, nella casa di Jenny. Il team smentì però questa voce, assicurando la propria presenza. Non si sa se agissero su ordine di Enrico. Jackie O Ne fu fatto vescovo il fratello Franz Ludwig di Palatinato-Neuburg. Il muso è appuntito e la zona intorno agli occhi è priva di peli. Il capoluogo è Lar. Essi sono stati ideati da Henry Sheffer. Linea oro Julia Smit Morì a Londra e fu sepolto nella Abbazia di Westminster. La coppia ha tre figli, Kai, Ruby e Violet. Līga con la formazione riserve. Si nutre di insetti raccolti probabilmente sulla vegetazione. Vediamo poi Dirk uscire di casa e dirigersi al lavoro. "Ash, Pablo e Kelly raggiungono Lionel, il proprietario della libreria occulta ""Books from Beyond""." Contiene vari remix di brani del precedente album omonimo. "Nel Duomo di San Salvatore, invece, dipinse un ""Giovanni Battista""." Ha sposato la scultrice Stefania Guidi. Cathy è una vedova, vive in Scozia e ha un figlio adolescente. "Il suo nome giapponese, アンノーン Unknown, deriva dalla parola ""unknown""." Entrambe le astronavi vengono distrutte. Questo principio è impiegato in alcuni generatori di numeri casuali. "L'ordine è dedicato al generale José María Córdova." Nei lattanti, il piombo può essere assunto tramite depositi di sali sul capezzolo materno. Quando viene acquisito come standard, diventa un documento definitivo e non più modificabile. Per estensione è il maggior comune del Märkisch-Oderland. La croce fa forse riferimento ai vescovi, ma il suo significato resta oscuro. "I kanji che formano il cognome significano letteralmente ""piume nere""." Questa era ottenuta per modifica della Breda Mod. Nel frattempo Umberto Giorgio succedette a Somma come presidente. "Simile all'ematite, da cui differisce perché i cristalli piccoli non sono rossi ma neri." Nel corso degli anni cinquanta avviò pure la produzione dei primi televisori. Per ulteriore estensione è passato ad indicare la stessa gara. San Primitivo Sconfitto in battaglia presso Bucarest, Vlad venne giustiziato. La moglie di un poliziotto è da tempo aggredita dal marito. "Anche le carte di Yahoo, Bing e Virgilio seguono la ""versione francese""." "Prima dell'arrivo dei bianchi l'unico popolo a vivere nella contea erano gli indiani Crow." "Sono particolarmente famosi per aver fatto rivivere la poesia ""Ci"" classica cinese." Il frumento fu tra le prime piante ad essere coltivate. Nessuna squadra dal Vibonese. La carica mitica di questa storia di una famiglia stravolta e frantumata è dirompente. "Con questo brano Cristicchi vince il festival Musicultura, aggiudicandosi anche la ""Targa della Critica""." Ciò determinò la presenza di apporti sia dorici sia eolici nella parlata della regione. Questa specie è diffusa in Nuova Caledonia e nelle Isole della Lealtà. "Autorizzò infatti nuovamente gli ""omicidi mirati"" a certe condizioni." Virgo rimane ucciso dal colpo e i tre possono tornare nella casa della Vergine. Nel frattempo Wicker aveva intrapreso una carriera politica con il Partito Repubblicano. Léo Mineiro Iniziò così la sua lunga carriera accademica e scientifica. Nelle World Series fu sconfitto rispettivamente dai Boston Red Sox e dai Cleveland Indians. Alan Deakin Poco dopo il velivolo impattò il mare. "Come colonna sonora utilizza ""La suite di Lulu"" di Alban Berg." Storie di san Giovanni Battista A fine anno fa ritorno a Novara. Il simbolo del Patriot è un disegno di un miliziano della rivoluzione americana. John è cresciuto ed è diventato un agente di polizia della sezione omicidi. Di quando in quando i pescatori ne catturano qualcuno. "Questa formazione viene frequentemente chiamata ""Winnebago Generator"" dai fan." La Carey mostra miglioramenti ai Campionati Nazionali in Agosto. La trazione è anteriore e non viene più offerta la versione a trazione integrale. "Fu l'ultima edizione definita ""internazionale"", dalla successiva si adottò la denominazione ""mondiale""." I piccoli emettono inoltre grida di afflizione quando vengono separati dalla madre. Compton era un esperto di botanica. Ha poi firmato un rinnovo di contratto quadriennale con il Leeds United. Era presente anche il legato pontificio, Altmann di Passavia. In nessuna sede sono state ritrovate tracce di sostanze conservanti. Tutto il film fu girato negli stabilimenti di Cinecittà. "Circa il nome ufficiale, la nuova Costituzione irachena parla di ""Regione del Kurdistan""." La sua musica per balletto è stata abbastanza apprezzata durante la sua vita. Tale spettacolo ha comunque sempre luogo durante la settimana del The Week. Manuel Pereira Just Another Girl Le dune di sabbia costituito la caratteristica principale del paesaggio. E ho voluto dare un contributo per mantenerlo vitale e vivo. È stata una delle prime missionarie afro-americane. Elvira Evangelista Attualmente sta lavorando a un progetto, sempre fumettistico, di natura strettamente personale. Amministrativamente appartiene a Favignana, comune italiano della provincia di Trapani. Alcune caselle di arrivo hanno un effetto speciale. Good è estremamente sconvolto dalla cosa e i due si guardano intensamente. I Bee Gees divennero uno dei più famosi gruppi di tutti i tempi. "Fu il fondatore della cosiddetta ""Scuola di Napoli"", caratterizzata da un indirizzo rigorosamente positivista." Cynthia Johnston In lui, Lily e Ben ritrovano il figlio perso improvvisamente due anni prima. Ida Pruitt girò gli Stati Uniti per raccogliere un sostanziale sostegno finanziario. Nel mercato estivo il Viktoria Plzeň, formazione ceca della Gambrinus Liga. Le estremità prossimale e distale sono ingrandite, in particolare medio-lateralmente. Si possono rivestire anche infissi, mobili, oggetti. "Non è comunque chiaro se questo accordo sia applicabile ad un sistema operativo ""clone""." "Fu membro dell'Accademia dei Georgofili." One Call Away "Durante la guerra si sposa con Francesca Duranti; continua la collaborazione con ""Il Vittorioso""." Il tragitto di un fotone è, a tutti gli effetti, una passeggiata aleatoria. È comparsa in quasi tutti i film del marito. Vive e lavora a Roma. "Tale forma non deve essere confusa con un'altra simile, lo shock spinale." Piper, visibilmente scossa, allontana violentemente Apollo, ritenendolo responsabile della morte di Jason. Raffaele è un cinquantenne disoccupato. E decise di andare incontro al proprio destino. Vivono lungo il Rio delle Amazzoni. Al contrario il tappo nel corso degli anni è stato oggetto di numerose modifiche. Biancazzurra, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali. Il bombardamento causò anche numerosi morti. Ebbe le sue prime lezioni di violino da sua madre Grace. Il centro principale è la città di Marsh Harbour. "La città di Santa Cruz è conosciuta come la ""Città folklorica"" della Costa Rica." Questa mortalità fa sì che si creino aperture per nuova vegetazione nella foresta. "Un dettaglio molto interessante è il numero di lance da una parte e dall'altra." La ragazza, sconvolta, racconta allo sceriffo Hooper i fatti drammatici appena vissuti. Tutta la pianta come altre “ranunculaceae” è velenosa. "Durante la sua permanenza nell'Halmstad, Emil Karlsson fu convocato dalla Nazionale svedese." Ma il giovane ufficiale resterà mortalmente ferito e Barbara sarà uccisa pure lei. Ebbe inoltre notevole successo nel Regno Unito ed in Scandinavia. "Prende il nome dal fiume Exe, il principale corso d'acqua dell'area." In ogni caso, si spostavano su ampie zone. Pietro Fadda Divise con gli amici di Montparnasse una visione critica della società. Si tiene ogni anno a Los Angeles. Breakfast Club "La città ha avuto lo status di città chiusa fino alla dissoluzione dell'Unione Sovietica." "Durante il Medioevo il fiume era un'importante via di comunicazione est-ovest attraverso il Volga." Si tratta di vendetta? Un esempio è rappresentato da due persone che vogliono disegnare. Si diffusero prevalentemente in Europa. Nello spettacolo originale, veniva cantata da Frances Williams. Anche sul fronte meridionale, la situazione per El Salvador era cambiata diametralmente. Il suo arrivo provoca però il risentimento del nuovo fratellastro. Il film fu prodotto da Hal Roach e interpretato da Stan Laurel. La sua attività scientifica ha riguardato vari aspetti della demografia attuale e storica. Sarah e Graham iniziano a flirtare più intensamente. Da allora il soprannome divenne conosciuto. La diocesi comprende il dipartimento francese dei Pirenei Atlantici. La lingua più diffusa è il Malayalam. La vinificazione nel New Jersey risale al periodo coloniale. In seguito, riappare nella lobby principale, dove sarà poi distrutto da Patrick. Gli esordi della nuova diocesi furono molto difficili. Di conseguenza, le ribellioni scoppiarono contro il nuovo regime di Huerta. Tale Ufficio, inoltre, determina la cifra individuale di ogni candidato. "L'opera si basa fondamentalmente sul ricordo che, spesso, va ad intrecciarsi con il presente." Ancora oggi Bill è un fan di hockey su ghiaccio dei Detroit Red Wings. Prima serie. La band sperò sempre in un suo ritorno. In questo caso il Jumper si trasforma in una grossa monovolume. Il grande agguato Le illusioni ottiche vengono anche usate nei film con la tecnica della prospettiva forzata. La donna dà ad Elder la cintura del primo marito defunto. "Questo fatto venne chiamato il ""Pogrom di Limerick""." È formato dal territorio del solo comune di Catania. Posto in pianura nella campagna della bassa val Nure. Lo stesso Plantard è in seguito identificato come il successivo Gran Maestro. Rappresentò la trasformazione e il passaggio dalle istituzioni militari medievali a quelle moderne. E pur così diversi, o forse proprio per questo, si innamorano. Si trasferì a Firenze dove studiò e si laureò in lettere e filosofia. Il clima a Tijuana è di tipo mediterraneo, con inverni miti ed estati calde. Il modulo orbitale è presente anche nelle navicelle spaziali cinesi Shenzhou. The Dark Half La stazione è ubicata lungo le ferrovie Roma-Capranica-Viterbo e Vigna Clara-Roma San Pietro. Lui è il profetizzato Immortale e torna in vita. Si trova al Museo del Louvre, a Parigi. Lì, diventa amica del piccolo Johnny Randolph, figlio di un ubriacone. "La sua posizione può quindi essere annoverata all'interno di un liberismo classico." Il video ufficiale per il singolo è stato diretto da Paul Fedor. Persone di nome Felix Le lenticchie erano un cibo da lutto. Quindi conferma che Brian è innocente ma ciò non basta. Poco si sa con certezza sulla sua vita. McGuire e Lecce iniziano una relazione. I prezzi per i bambini sono della metà, arrotondati per eccesso alla decina. Il vecchio villaggio non fu più ricostruito. Ma alla fine decise che non poteva gettare via una possibilità simile. C. United. Ha stabilito inoltre alcuni record nazionali. Ha avuto un ruolo di primo piano nella rivoluzione rumena. "Zendaya ha co-scritto tutte le canzoni dell'album." Il vano che un tempo ospitava il coro è oggi adibito a sacrestia. La relazione manoscritta allegata al progetto è divisa in sei punti. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Vittorio, diocesi di Tempio-Ampurias. Poco prima di diplomarsi, si trasferì a Tokyo. Henry FitzAlan si fece ritrarre da diversi artisti. Tuttavia la barriera è anche molto ricca di coralli, pesci e altre creature marine. Stud li ascolta sempre e dà loro consigli. Figlio di un ufficiale della Flotta del Mar Nero apparteneva ad una nobile famiglia. Gio Fortunato, un italo-americano, dedica la sua vita alle corse automobilistiche e alle donne. "Alla località fu attribuito inizialmente il nome di ""San Grato""." Si trasferì a Parigi, forse dopo una sosta ad Aix-en-Provence. "L'attività come scrittore di Young è legata soprattutto alle relazioni dei suoi viaggi-inchiesta." Per la fase finale delle operazioni i giapponesi rimasero con soli tre carri operativi. Altri tratti di barriera si trovano in Arizona, Nuovo Messico e Texas. Questo animale doveva essere un piccolo animale insettivoro. "La seconda generazione di microcomputer prese il nome di ""home computer""." A. Burnett. Nel reticolo cristallino vi sono forze, quindi energie, di attrazione e repulsione. "Con l' ha disputato due edizioni dei Giochi olimpici." "È un perossido, ovvero contiene due atomi d'ossigeno uniti da un legame covalente." È situata nella zona centrale della città; fa parte della V Circoscrizione. Gli antibiotici sono quasi sempre efficaci. Oggi essa è il cuore del programma di rinnovamento del centro di Marsiglia. Il resto del disco è opera di Noel Gallagher. "Nel territorio del rajon si trova il villaggio di Zavraž'e." Il profitto economico non appare nella concorrenza perfetta. "Druso lo seguì poco dopo, rimandando però la cerimonia dell'ovazione deliberata dal Senato." Al piano terra alcuni ambienti vengono utilizzati per creare la prigione feudale. "L'Emelec replica la vittoria del titolo dopo quella ottenuta nella stagione precedente." Per prevenire il ripetersi del problema è bene controllare e trattare la costipazione. ʿAbd Allah al-Tall, già Governatore militare della Città Santa, e il dott. Porta provviste sufficienti per rimanere in mare per tre mesi. Le leggi restrittive del monarca borbonico li fecero tuttavia desistere da ulteriori azioni. Il nome Costa deriverebbe dalla configurazione del terreno. Il Museu Regional conserva raccolte di archeologia ed etnografia regionali. Il gioco era rivolto soprattutto al mercato europeo. La configurazione alare era monoplana con ala montata bassa sulla fusoliera.. "Dopo l'entrata in guerra della Francia, Gabrio continuò a lavorare nel cinema." Questo storico lavoro è stato tradotto nelle principali lingue del mondo. Essa opera curando varie pubblicazioni, organizzando conferenze e conferendo premi a matematici. La sua tomba, a Tolentino, è conservata con venerazione dai fedeli. "La sua opera principale fu uno studio sull'epitaffio di santa Severa martire." Nel corso dei secoli il fiume ha dato luogo a diverse disastrose alluvioni. Non ci sono limiti al numero di mandati consecutivi che si possono conseguire. Nel decennio successivo non si hanno altre notizie sul suo conto. Infine, la parte anteriore del muso è dotata superiormente di carene e creste. Il capoluogo di distretto è la città di Most. "La donna, infatti, era davvero la moglie dell'imperatore." Il prospetto reca il segno delle due fasi costruttive. Per orecchini, spille e pendenti. "La canzone ha la stessa musica di ""Resta vile maschio, dove vai?" Contemporaneamente anche Berlino è in rivolta e ad Amburgo viene proclamato lo sciopero generale. È una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane. La Bassa Galilea è la parte meridionale della Galilea. "Complessivamente, ""Moonlight Madness"" venne bocciato." "Una adeguata idratazione e l'alcalinizzazione delle urine riducono questa evenienza." Fu liberato con la proclamazione della Repubblica. Un esempio è il linguaggio di programmazione Java. Cresce nelle giovanili a Las Piedras, militando nella squadra locale. Fu inoltre in rapporti di reciproca stima con Arturo Toscanini. Diventa la prima campionessa del Mondo Britannica nel Taekwondo. Il progetto non è mai andato in porto. Giant ha fabbriche a Taiwan, nei Paesi Bassi e in Cina. I centri fanno parte del sistema museale della Carnia. "L'ordine è privo di nastro." La nuca e i lati del collo sono giallo-brunastre dorate. La rivista divenne ben presto portavoce delle istanze più innovatrici del movimento cattolico francese. "L'organizzazione pubblicava un settimanale, ""Liberation""." In base alla maturazione raggiunta possono diventare rossastri o violacei e particolarmente morbidi. Il Comune di Roma gli ha dedicato una strada. Entra in uno stato di ibernazione nei mesi più freddi. Sunflower è stato accolta positivamente dalla critica. Durante gli anni del college, Bell praticò tennis riuscendo ad ottenere discreti successi. Secondo il racconto, era ammalato di tzaraath. Fu un re di Tegea e di Arcadia. Héctor Bustamante La regia è di nuovo affidata a Marc Webb. Usata anche da Sin Cara. Vittorio Feltri è uno dei firmatari del loro manifesto. "Il lato B contiene il brano ""Io non sono io""." La federazione calcistica argentina adottò un insolito sistema di punteggio. I tre singolari personaggi europei sono calati in una città umida, morbosa, marcescente. La maggior parte delle specie vive in Australia e in Nuova Zelanda. "Peraltro, è quasi certo che la denominazione originaria del passo sia stata ""Monte Sfondato""." La rete fu segnata dal portiere Paul Smith che attraversò tutto il campo. "A Bologna frequenta le scuole e l'università, laureandosi in storia medievale." Con lei avrà due figli, Giampaolo e Mariella. Differisce, dunque, dal bombardamento finalizzato alla distruzione diretta degli obiettivi militari. Il tipo di queste monete è identico a quelle coeve coniate a Neapolis. Andre Dawkins Prima della guerra partecipò alla costruzione della Linea Maginot. È formata una commissione d’inchiesta parlamentare. Venne quindi nuovamente rimpiazzato da Dalton, questa volta in maniera definitiva. "Essi fanno capo al Ministero dell'Amministrazione Pubblica." Tra gli oppositori ci fu Thomas Arundel, Arcivescovo di Canterbury. Le informazioni sugli autori sono riportate in latino. Over and Over "Tutta l'infiorescenza è scarsamente pubescenza." "Per quanto riguarda l'origine del nome, esistono tre ipotesi." Gli arti erano particolarmente grandi e forti. Il più giovane di sette figli, si è laureato presso la Duke University. La stazione del Nord era il vecchio capolinea della linea ferroviaria Barcellona-Saragozza. Ancora oggi la strada ha mantenuto il nome antico, nel tratto iniziale. Da analisi filogenetiche risulta che le due specie sono strettamente imparentate. "Al suo interno il faro ospita la ""Head Keeper House""." Felton Spencer "L'infiorescenza è pubescente per peli ghiandolari." Così la corona avrebbe stabilito il controllo sulla Signoria di Molina. "Il territorio dell'ex comune è ricoperto in gran parte da prati e boschi." La gara è stata vinta da Nigel Mansell su Williams. Il calcar è lungo circa la metà della tibia. Incrementò l’azienda agricola. Fa parte della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo. Per la storia, questo il testo fedele del verbale di quella seduta. Entrò nella marina militare francese e prese subito dopo parte alla Guerra franco-olandese. Migrano in stormi verso il Centro e il Sudamerica. Essa genera solitamente sincope. Return to Paradise Inizialmente arrivò secondo Gaetano Belloni, che successivamente venne squalificato. "Fu educato alla Harrow School e all'Università di Dresda." "Gli scavi proseguirono fino all'inizio degli anni quaranta." Il giorno dopo, ci fu una prima anche a New York. È incline a combattere gli amici esattamente come i nemici. Specie introdotte di alberi ed erba competono con la vegetazione autoctona. "Dallo stesso anno insegna esegesi dell'Antico Testamento e sacra scrittura all'istituto teologico di Assisi." "Per quanto riguarda l'economia, egli ha annunciato il primo piano quinquennale dagli anni Ottanta." Qui fa la conoscenza di Orchid Murphy, ballerina di fila, e ne rimane affascinato. Le nuove edizioni successive erano basate su questa versione del testo. Ha anche fatto costruire un carro per la Kumari. Torna poi in teatro a Broadway in numerose produzioni. In Birmania è stata osservata una seconda deposizione a giugno. "In alto, ""Gesù crocifisso tra la Madonna e san Giovanni Evangelista""." Inoltre il donatore può essere anonimo o meno. Jordan studiò anche i gruppi di Mathieu, i primi esempi di gruppi sporadici. Questo perché gli dèi non si alimentano di cereali e di vino. Il pittore viene arrestato sul treno e condannato alla ghigliottina. Tale suddivisione è utilizzata nel Canton Ticino. Rimasero immutate altre soluzioni come quella del parabrezza in due pezzi. Su questo principio si basa anche Google. Il patrimonio architettonico conta su opere di carattere sia religioso che civile. "Fu nominato in seguito professore alla facoltà di scienze dell'università di Nancy." Gergalmente indica anche la merce arrivata al cliente in cattivo stato o deteriorata. Il Maardu ha perso lo spareggio e rimane in Esiliiga. Era molto amato dalla stampa. Molti degli oggetti nel parco sono stati appositamente importati o copiati. Liverpool non è coperta da parrocchie. Eddie Murphy interpreterà il fratello smarrito del duo. "Quest'ultima versione fu quindi di gran lunga la più comune." Con tali misure, è una delle specie di presbite di maggiori dimensioni. La fusoliera conteneva i cinque serbatoi di carburante collocati sopra il vano bombe. Istanbul divenne la sua seconda patria. Relativamente poco conosciuti nel Periodo Classico, si affermano nel Postclassico. Proprio in quel periodo iniziò la propria attività bellica. È una pianta cosmopolita, che vive in Europa e in Nord America. "A ovest la città è delimitata dal torrente ""Mineral Creek""." Le orecchie sono ben sviluppate e visibili. "Il Pro Vercelli si laurea Campione d'Italia per la prima volta nella sua storia." Il matrimonio naufragò in breve. La sua produzione musicale ha contenuto esclusivamente religioso. "Le prime avventure di ""Wolverine"" vennero raccontate in una serie limitata." Insegnò anche per tre anni a Harvard. È situata nella parte sud-occidentale del mare di Barents. Spesso si stabiliva in alcune comunità gay. Giovane economista rampante, Claudio ha un importante appuntamento di lavoro. Visse prima a Santa Maria del Giglio, quindi in campo San Luca. Lo stesso Galerio poco più tardi tentò una sortita in Italia, senza successo. "È il terzo capitolo della serie ""Postal"", ma sostanzialmente rappresenta uno spin-off." Ma personalmente penso che dovrebbe cancellare la sua mossa precedente. Le fonti archivistiche non specificano come si concluse detta violenta controversia. È il nome del principio attivo di indicazione specifica contro la malaria. La polenta viene offerta a tutti coloro che arrivano nel paese. "La corsa venne così rimandata dapprima all'anno successivo ed in seguito ""sine die""." È il composto precursore di tutti gli steroidi. Si sta però lavorando a una norma europea per la standardizzazione delle definizioni. Nel primo anno di conduzione lo affianca la giornalista Pascale Clark. "Resta il fatto che è escluso dalla lista ufficiale dei papi dell""'Annuario pontificio""." "Ha anche recitato come attore principale in una produzione di Broadway sull""'Uomo elefante""." Da questo momento si tenne al di fuori della vita politica. Ma rivelare questo indizio significherebbe anche svelare un terribile segreto sepolto nel passato. Durante il Devoniano superiore fecero la loro apparizione i primi Tetrapodi. Il teorema di Bourbaki-Alaoglu generalizza il teorema al caso di topologie duali. "Ricevette il titolo postumo di ""Al-Khalidi""." Non lo sanno neppure i più vecchi e saggi gnomi. La regione ha una popolazione di abitanti. Arrestato per diffamazione, viene processato e scomunicato. The Last Leaf The Price He Paid "L'opera fu dedicata al doge Antonio Grimani." Agricola è stato descritto come il padre della mineralogia e della metallurgia. Quattro allenatori dei Panthers sono stati inseriti nella College Football Hall of Fame. Cheetah, però, mette il suo zampino per rovinare la prova di Wonder Woman. I primi otto ginnasti si sono qualificati per la finale. Vuoi ascoltare il risultato della vendita? La stazione serve il centro abitato di Metaponto, frazione del comune di Bernalda. Essi sembrano infatti fare affidamento, almeno parzialmente, sugli enzimi prodotti dalla cellula ospite. Stan si arrabbia per ciò, così i familiari decidono di festeggiare il giorno successivo. Si tratta della seconda vittoria di una squadra francese in un questa competizione. "Tiene una rubrica fissa per ""Striscia la notizia"", dal titolo ""Incantesimi di viaggio""." "Fa parte dell'area metropolitana di Oklahoma City." La squadra viene affidata a Coach Gianfranco Patera. Le monete di Terina sono al pari, come eleganza, alle migliori monete greche. Parte consistente delle sue opere si trova a Lucca. Nello stesso periodo si trasferisce in Spagna, a Barcellona, dove decide di vivere. È la madre del Minotauro. Insegna diverse nozioni di tecnica al giovane Raffaele Costantino, di cui è un maestro. Nasce come bovino a triplice attitudine: lavoro, carne e latte. Organi ed Apparecchi di senso. Carlo Castellani La dimensione dello spazio tangente è uguale a quella della varietà considerata. Inoltre può essere utilizzato per descrivere il funzionamento di un determinato componente finito. "L'interpretazione gli procurò la nomination agli Oscar e gli fece vincere un Golden Globe." Giovanni Guglielmo era, infatti, cattolico, mentre i due principali pretendenti erano protestanti. "Fu sepolta nel ""Laurel Hill Cemetery"" di Filadelfia." "Il nome deriva dalla regione indiana dell'Orissa." Parla fluentemente spagnolo, inglese, italiano e sta studiando mandarino. "Secondo Leonard Maltin il film è un ""sincero e meticoloso sforzo di McQueen""." La costa è in generale sabbiosa e bassa, a eccezione del capo Mondego. "L'ordine disponeva di quattro classi di benemerenza sia civili che militari." Anselmo ritiene però di poter appianare queste contraddizioni. Ivan Jensen Archie studiò alla Hastings Grammar School, dove eccelleva in Inglese, Francese e Chimica. Il disegno rappresenta un bambino e una mamma che giocano amorevolmente con un gattino. Confina con i comuni di Fabbrico, Campagnola Emilia e la città di Carpi. Il timoniere è ucciso nello scontro. I fregi in legno e e cartapesta sono di Giuseppe Nicolini. Fu un eccellente oratore e ottimo amministratore. Il cratere non presenta significativa erosione da impatti successivi. Durante la seconda guerra mondiale la struttura riportò danni di lieve entità. Fornì i musei esteri di esemplari botanici e zoologici. Tra gli attori: Billy Crystal, David Carradine e Helen Hunt. "L'ala pro-vietnamita si staccò andando a formare la fazione separata detta ""Pak Mai""." Helene Mayer "Durante questa sessione registrò anche ""Hound Dog"", e ""Any Way You Want Me""." Successivamente gioca per la Roma sei stagioni conquistando per due volte la Coppa Italia. Solo i presbiteri, e i diaconi hanno accesso al tabernacolo. Nella teologia cattolica è una delle tre virtù teologali, insieme a fede e speranza. Il testo si interrompe a questo punto. La consistenza è flaccida. Il trattato di Angers aveva definito i limiti della storica Bretagna. Song for you Il materiale con cui è costruito è prevalentemente il legno. I genitori vivono attualmente in Polonia. Michel de La Barre fu suo allievo. La stazione si trova nel centro della città nel quartiere Hamburg-Mitte. Il ginostemio è allungato, di colore giallo arancio. I corsi sono tenuti in spagnolo e in inglese. Maria Giovanna Battista era una donna attraente ed intelligente. Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidive. "L'arte di Escher ha tentato di cogliere le dimensioni di infinito in vario modo." Dalla moglie ebbe due figli e tre figlie. È una pungente satira del nazismo. Intanto si divide tra televisione, radio e teatro. The Spender Ma il vero movente in Clerici rimane la ricerca metafisica. "L'ultima classificata è retrocessa direttamente in Scottish First Division." "Trinità"" e la ""Consegna delle chiavi a S. Pietro""." "Essa include l'isola d'Anticosti." "Nella stagione successiva passò all'Extremadura,squadra appena retrocessa in Segunda División." "I rapporti tra i due si incrinarono a causa dell'ingiusto arresto della signorina Fantina." È stato sviluppato dal team di sviluppo Simple Machine. Con questo risultato si apre una serie positiva che dura per altre quattro giornate. Dopo ulteriori indagini le morti appaiono degli omicidi. Raramente sono assenti, in questo caso il rizoma è ingrossato simile al corallo. "Dello stesso anno è ""In Ireland"", insieme al noto flautista classico James Galway." "Fecero il primo dei tanti album auto-prodotti, intitolato ""Wonderful World!""." Gli inglesi guadagnarono anche la promozione nella Heineken Cup successiva. Chris Lewis ha anche lui una figlia, la violinista Geneva Lewis. Di genere musicale, ha come interpreti principali Beniamino Gigli e Isa Miranda. La pianta è endemica della Sardegna. Una serie di infortuni non gli permisero però di esprimersi al meglio. "Soprannome molto adoperato del sindaco De Luca è quello di ""sindaco sceriffo""." Muore con Vincent al suo fianco che si assicura che non muoia da solo. Inoltre, alcune persone estranee li attaccano, volendo fermare il loro obiettivo di vita pacifica. Nel cast, con un ruolo di ragazzo, anche Tonino Capitani, figlio del produttore. Anche il buon amico di Jesse Malin, Ryan Adams, è presente su diverse tracce. Count Three and Pray "Questo genere era fino a poco tempo fa compreso nel genere ""Sterna""." Nel Campionato Italiano ha militato con Udine, Reyer Venezia e Scaligera Verona. Yoon Hye-young È la prima volta che viene pronunciato il nome della cicogna Bianca. "La scelta che oggi sembra normale all'epoca fu considerata rivoluzionaria." Segue il racconto di avvenimenti ecclesiastici accaduti a seguire. Divenne poi acuto storico della sua città, e fu nel contempo drammaturgo. Secondo il Fontana il nome indicherebbe la ghiaia. Un biglietto amoroso viene recapitato per errore alla ragazza sbagliata. "Viktor Leont'ev" Arrivano quindi Luciano Testa e Renato Cattaneo. "L'ingresso vero e proprio è fiancheggiato da torrette circolari." Con il denaro venne aggiunta una torre e ricostruito il corpo di guardia. Il vinse il campionato per la settima volta nella sua storia. Il nome deriva dal fatto che è analogo al piercing maschile Prince Albert. Nato in Inghilterra, William Betty era di famiglia agiata. È disponibile su iTunes, Spotify e Amazon. Enrico è noto soprattutto per le drammatiche circostanze della sua morte. Fu autore di saggi, di poesie, di opere teatrali. Fu inoltre costruita una piccola cappella dedicata a San Francesco. Invece, il serbatoio del carburante sarebbe stato montato davanti al reattore. "Il concetto di ""superspazio"" ha avuto due significati in fisica." Negli anni Settanta Charles Aubert aveva una ramificazione di imprese attive in diversi settori. "Belli"" di Spoleto." Il club attualmente gioca nella Conference South, sesto livello del calcio britannico. I paperi, bloccati nella piramide, riescono a fuggire ma il tesoro oramai è perduto. Il luogo di fondazione della città, Fort Calgary, è sito storico di interesse nazionale. Il video, girato nelle campagne mantovane, è stato diretto da Gaetano Morbioli. Il mese più piovoso è novembre, mentre il più secco è febbraio. "Dopo l'epoca napoleonica, divenne una delle più ricche della città." Era collinoso e arido, ma comprendeva le miniere di argento del Laurio. Tiene stage internazionali, in Francia, Turchia, Spagna e Italia. "Il ragazzo morì all'età di tre anni." Il nuovo direttore sportivo divenne Angelo Fabiani. Infine, la versione pick-up era caratterizzata dalla presenza di un cassone scoperto con sponde. "All'età di tre anni si trasferisce in Italia, a Cuneo, con la sua famiglia." "Per il coraggio dimostrato fu decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria." "Viene considerato ""scrittore del libero pensiero"" e ""libertario indipendente""." Viene impiegato per la caccia a conigli, lepri, volpi, caprioli e cinghiali. La squadra viene presentata e celebrata dai partecipanti, mentre il falò viene acceso. "Nell'ambiente universitario aderì alla confraternita sionista." "Ma non c'è nulla di cui parlare""." "Nel capoluogo toscano, collabora a diverse riviste letterarie, quali ""Letteratura"" e ""Campo di Marte""." "Gli alberi sono stati piantati nell'area dei fiori di ciliegi nell'Amsterdamse Bos." Víctor Gutiérrez Evoluzione della più semplice ruota per filare. "Debutta nel film ""In tre si litiga meglio"" con Charlie Sheen." Tradizionalmente, la ciambella viene consumata con tè nero, formaggio di pecora e olive. Visto il pareggio della prima gara si rese necessario un nuovo spareggio. "L'organizzazione aveva basi in Brasile, Argentina, Repubblica Dominicana, Colombia, Spagna e Montenegro." Ospita gli incontri casalinghi del Virtus Francavilla Calcio. In quella guerra parteciparono i più famosi samurai della storia, fedelmente riprodotti nel gioco. Devuan dovrebbe funzionare come la corrispondente versione di Debian. A Life in the Balance La strategia ha comportato anche un abbassamento dei prezzi di listino dei modelli. Christine Wenzel Arturo e Lorenzo sono due amici palermitani. Il quinto episodio invece ha visto come sceneggiatore Jeff Nathanson. Il tentativo venne sventato da un agente di polizia penitenziaria. "In questa occasione l'abate di S. Nicola benedice ""il pane di S. Antonio""." Ognuna di queste cifre rappresentava una canzone. Gli occhi sono conici, e presentano un tubercolo apicale più o meno sviluppato. È sempre al fianco di Mildred e la assiste in molte delle sue avventure. Amministrativamente appartiene a Lipari, comune italiano della città metropolitana di Messina. La funzione principale è quella di protezione del muscolo stesso. "La canzone è stata seguita dalla ballata di discreto successo, ""Ride for You""." "L'aereo era un Bi-turbina monoplano ad ala alta." "L'ultimo tratto del suo corso costituisce il confine naturale fra Guatemala e Honduras." "Il suo ruolo nella partecipazione alle celebrazioni religiose dell'impero era assai rilevante." "Si è quindi occupato delle vicende dell'economia italiana e di quella europea." Pochi sono i resti archeologici ancora visitabili. La triade è la congiunzione del male puro. Dal petto della creatura possono spuntare miriadi di lame affilate. Ancora una volta Victoire aveva visto morire una persona a lei cara. Seguono anche le Casse Raiffeisen, di origine tedesca. Presso la Facoltà teologica interregionale di Milano consegue la licenza in teologia. Sono notevoli le presenze di uccelli e farfalle migratrici. È solo lievemente solubile in alcoli. "Vedi la sezione ""Appellativi""." La verniciatura finale è però data principalmente per proteggere i quadri. "Dopo la morte di sua figlia Marissa, Julie vuole trovare l'uomo che l'ha uccisa." "Il vantaggio del suo progetto fu quello dell'accorciamento della costa." Si accertò che lo stesso non presentò alcun difetto o alcun componente rotto. "Un record in negativo: due volte sole in più di trent'anni." Una è utilizzata in compiti sperimentali. Si è visto in una fotografia nel primo episodio della sesta stagione. Mechanical Dream Tour è il decimo tour di Elisa. Il margine delle timoniere esterne è chiaro. Capoluogo era la città di Treviso. È in possesso, quindi, anche del passaporto cipriota. "I viennesi divennero così la prima squadra austriaca ad ottenere il ""double""." Da allora, Belinda ha sempre vissuto in Francia e in Inghilterra. "Nelle scene più spinte, però, l'attrice venne sostituita da una controfigura." Era, infatti, leggermente più grande e montava un motore più potente. In questa materia lo spazio geografico viene studiato in relazione ai fatti economici umani. "Quest'opera è conservata alla National Gallery di Londra." Per questo motivo spesso la diocesi fu chiamata anche diocesi di Lismore. Durante la sequenza, la cantante indossava un vestito ispirato alla cultura gitana. Il libro è diviso in cinque parti intervallate da tre interludi. In questa opera si trova una descrizione originale di piante in lingua tedesca. Suo figlio Jason Schwartzman è un attore emergente discretamente quotato. The Little Samaritan "Vince la competizione con la canzone ""Start a Fire." Presto scoprirà un mondo fatto di crudeltà e corruzione. La specie è originaria del Brasile dove cresce epifita. In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. "Il romanzo si è aggiudicato il Premio Fedeli come miglior romanzo poliziesco dell'anno." È appassionata di arrampicata su roccia. "Come aiuto-regista collabora con Michelangelo Antonioni ne ""I vinti""." La particolare forma tronco-conica dà infatti alla rondella le stesse caratteristiche di una molla. Inizia la carriera da calciatore in Inghilterra, al Tottenham, come centromediano. In estate suona in alcune date come solista negli Stati Uniti. Pur rimanendo italiano, il team prende il nome da uno sponsor tedesco. "Durante l'anno il gruppo fece anche qualche apparizione dal vivo." "Il film si ispira a ""cult"" come ""Faster, Pussycat!" Fu sepolto al Rose Hills Memorial Park nella città californiana di Whittier. For Your Eyes Only Villars non riuscì comunque ad unirsi alle forze dei bavaresi. Il Paris Saint-Germain, grazie alla doppietta del suo capitano Ibrahimović, si aggiudica il trofeo. Negli Stati Uniti, Hayakawa ritornò dopo la seconda guerra mondiale. Fu insignito del titolo di abate di Saint-Victor a Marsiglia. I colori ufficiali del sigillo sono blu e oro. La sua produzione funge da unione tra il futurismo e suprematismo-costruttivismo russo. Il film fu prodotto dalla Edison Manufacturing Company e venne girato nel New Jersey. Le trattative fallirono. La veste grafica e le fotografie sono curate dal fotografo Oliviero Toscani. È un ospite molto apprezzato negli acquari pubblici. "Uno era chiamato ""il Principe Carlo"", l'altro ""La Costituzione""." Dopo la seconda giornata sono state annullate alcune partite a causa della pioggia. Una storia che si può immaginare osservando con attenzione le forme fossili. Comprende, oltre al capoluogo, un distretto municipale: El Pozo. Molti calcoli astronomici e nautici lo usano come superficie che rappresenta la Terra. Clarabella però pensa che i tre vogliano rapirla e grida allarmata. Sono comunemente trovati in lavori di controllo come ispezione, burocrazia ed amministrazione. Venne proclamato il lutto cittadino. I singoli estratti dal disco sono stati tre. Antichità quali statue, monete, utensili e gioielleria sono molto comuni. Hanno avviamento elettronico e aggancio automatico. Per tale ragione è penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza. I dettagli sulla vita di Alban Roe sono piuttosto scarsi. "Costituisce il ""Campus online dell'Università G. D'Annunzio"" ed eroga i suoi servizi esclusivamente online." Ci sono anche alcune grotte e caverne nelle zone circostanti. Furono formulate diverse ipotesi sulla sorte dei navigatori. Questi Annuari sono importanti perché i partecipanti vengono scelti dagli stessi artisti. Il film non è andato perduto e la pellicola esiste ancora. Costituzione siciliana Pochi riuscirono a sopravvivere. Esempi di lingue sintetiche sono il greco antico e il latino. La stagione è inedita in chiaro. "Una volta eseguiti questi passaggi il testo viene rivisto per l'ultima lettura e pubblicato." "Il tabloid interessato, ""News of the World"", pubblicò la sua storia la domenica seguente." Fu rieletto anche nelle successive cinque legislature. "L'azione è considerata il primo attacco aereo contro navi da guerra della storia." La zattera si rovescia e Mischa viene trascinato a riva. Il gioco è uno sparatutto a scorrimento che prende luogo in un corpo umano. "All'interno di essa si trovano due organi." Altri tre correttori della stamperia conoscevano il latino e il greco. Quattro squadre di Bundesliga operano un cambio in panchina. La costruzione inglobò porta Somma, che venne ricostruita poco più oltre. I fianchi sono grigiastri e il resto delle regioni inferiori è biancastro. Inoltre pur funzionando sostanzialmente a circolazione naturale, permetteva un maggiore irraggiamento diretto del focolare. I due non accettano la proposta e sarà guerra aperta. Le squadre iscritte competono anche per la Continental Cup. La struttura è in legno e mattoni. "Parla fluentemente il russo e l'inglese." Sean Connery avrebbe dovuto, in origine, interpretare il ruolo di Ethan Powell. "In agosto si svolge il festival ""I giorni di Ghino""." "L'uropatagio è scarsamente sviluppato nella maggior parte delle specie." "Nella sua mente, se non era ""Superboy"", non stava violando il comando post-ipnotico." "L'unico modo per farlo ciò era guadagnare tramite gli spettacoli." I vincitori delle batterie avanzarono alla finale recuperi. A tale fenomeno è stato dato di nome di bioluminescenza. La loro casa discografica è la Atlantic Records. Ha composto soprattutto problemi diretti in due e tre mosse. Damage rimase nel gruppo, essenzialmente come rimpiazzo di Atom Smasher. Lee, con Denzel Washington e il co-produttore Monty Ross, volò così in Egitto. Norman Bellingham "Page intraprese un'azione legale e alla Epic furono proibite ulteriori distribuzioni dell'album." I partigiani, accerchiati, avevano quasi finito le munizioni. Si nutre di invertebrati bentonici, soprattutto larve di insetti.. Non ha mai partecipato ai Mondiali ed alle Olimpiadi. A fine stagione Bosman si trasferisce proprio nella stessa squadra belga. La raccolta inizia a luglio. "È il secondo singolo dei Depeche Mode cantato da Martin Lee Gore dopo ""Somebody""." Salvatore con via Trinità. Era una sorta di professione anonima. Il giallo e il verde sono considerati, assieme al rosso, i tradizionali colori panafricani. Di solito viene considerato il terzo album della fase progressive del gruppo. Subì in seguito le incursioni dei Sassoni e dei Franchi. Partecipa poi al torneo di Halle dove viene fermato da Florian Mayer in semifinale. Altre due finestre sono poste nei due corpi laterali. Caine non utilizzò mai il suo nome Thomas. Sembra anche che manchi di un social network. Eduardo Fournier Carlo Musso Per queste riviste realizza prevalentemente fumetti di fantascienza. Luigi Fabris con la famiglia ritorna a Bassano del Grappa. Francesco De Lucia Non è mai stato rinvenuto alcun reperto osseo riconducibile direttamente alla leggendaria creatura. Una ragazza corrisponde con un soldato al fronte. Un ideale che coincide con il suo radicale si dice un ideale radicale. Fregio e frontone sono ricchi di sculture ad altorilievo dipinte con colori vivaci. Si vedono scintille già al primo turno. Poirot suggerisce allora di fare una seduta spiritica, e gli altri accettano con riluttanza. La facciata è inquadrata da due torri gemelle con coperture a elmo. Successivamente Saldanha tornò al giornalismo. Infine il mercantile avrebbe dovuto essere demolito sul posto. Inoltre è il singolo più programmato di sempre dalle radio italiane in una settimana. Tra le clarisse che vi hanno dimorato si ricorda particolarmente Francesca Farnese. La sua fortuna era stata fatta grazie anche alla spoliazione dei monasteri cattolici. I dettagli sulla storia sono variabili. Fu comunque il piccolo schermo ad offrire ad Erickson le maggiori opportunità. "Sposò il figlio secondo quanto predetto dall'oracolo di Delfi." Un ex gangster riceve minacce di morte. Il tempio romano dedicato a Sulis-Minerva è contemporaneo alle adiacenti Terme. Il serval è vulnerabile agli attacchi delle iene, dei leopardi e dei licaoni. Imprigionati, verranno rilasciati al decadere delle accuse. Atlantic Beach Attualmente riposa come nave museo a Wilmington, North Carolina. Sono presenti anche i cannoni, più costosi. Il terzo ventriloquo è, possibilmente, un metaumano capace di controllare altri esseri. La struttura ospedaliera comprende tre edifici tutti collegati da un tunnel sotterraneo. Abra Catastrofe! Fra queste si possono annoverare Casinò ed altre forme di divertimento. In origine era un centro abitato da umili agricoltori e allevatori. È un torneo ad eliminazione aperto ai soli club professionistici o semiprofessionisti nazionali. Illuminata dal sole per poche ore, è perennemente avvolta dalle nebbie. Nella navata si aprono tre brevi cappelle per lato con altari. Il Tottenham Hotspur si è poi aggiudicato il trofeo. Tutti i brani sono scritti da Roddy Frame. Teorico musicale, ebbe fra i suoi allievi Vincenzo Bellini e Nicolò Gabrielli. George Lucas ha negato le eventuali implicazioni razziste. "Giovanni Alberti ha dimostrato alcuni teoremi che giocano un ruolo notevole nel'Analisi Matematica contemporanea." Almeno due di essi sono stati identificati. "Il titolo originale è ""The Singing Sword""." Questa metodologia si muove su due fronti: quello orizzontale e quello verticale. Ha sede a Vienna. Si rifugia tra profondi crepacci durante il giorno. "L'ultimo ricordo del consortile, il castello, fu distrutto durante la seconda guerra mondiale." "Il clima dell'isola è tra i più miti di tutto il Canada." Quando Victoria viene finalmente a sapere tutta la verità, perdona il suo innamorato. "All'età di sei anni Sharon vinse il ""Miss Tiny Tot of Dallas Pageant." Tuttavia, Casares ordinò la loro rimozione, affermando che di Mola si fidava. Anche il primo ministro italiano Silvio Berlusconi lancia un appello. "A Milano si risposò con l'editore Livio Garzanti." Tale vasca è tuttora visibile nella odierna Piazza delle Gondole. Davi Banda Inzaghi si rese pericoloso con un colpo di testa che impegnò severamente Buffon. Nessuno di questi brani è mai comparso su raccolte di Belinda Carlisle. Children of God Il partito ha governato il paese in quattro diversi periodi. Con il supporto della Marshall of Cambridge Ltd. Serve il quartiere di Borgo Panigale della città di Bologna. "Autrice anche di pièces teatrali e di racconti per l'infanzia." Camillo Crespi Balbi scelse per questa villa la tipologia a palazzo cittadino. "Quest'ultima ricorrenza viene celebrata dalla società con diversi eventi nel corso della stagione." Trattandosi di vettori si parla di convergenza in norma. Si arruolò nella marina militare partendo da conquistador alla volta del Sudamerica. Le remiganti sono nero-brunastre. Viene sostituita solitamente con la tonalità equivalente di Re bemolle maggiore. Ma il giornalista pubblica sul giornale tutta la vicenda. La ciociara La costruzione andò distrutta durante gli avvenimenti della Seconda guerra mondiale. Altre specie sono più limitate. È il primo disco della band senza il cantante David Baker. Le tre maggiori Compagnie sono presenti in svariati paesi con filiali o controllate. "Le complicanze tardive derivano in genere dall'erogazione di scariche inappropriate da parte del dispositivo." "In essa si manifesta il nuovo pensiero dell'autore, di carattere strettamente religioso." Sisko, inviato dai Profeti, giunse alle Caverne di Fuoco. "Nessuno di essi è classificato come ""test-match"" ufficiale." Guglielmo era un buon osservatore ed un eccellente scrittore. "Il significato è quello di ""nascita""." Molto apprezzato è stato anche il doppiaggio. Questa colorazione è dovuta ad un allele recessivo molto comune nella popolazione. La causa della morte, tuttavia, non è stata pubblica dalla famiglia reale. Durante la terza stagione, Washington divenne protagonista centrale di una notizia trapelata dal backstage. Successivamente, ripresosi dallo sparo, Hudson combatte il Wendigo. "Frequentò l'Istituto sociale dei gesuiti di Torino, dove conobbe Enrico Paulucci e Mario Soldati." È dotato di strumenti integrati che facilitano la gestione di home computing. Varie sono le ipotesi fatte per spiegare il toponimo. "Risulta meno massiccia dell'Orpington ma e molto più rustica e sobria nelle esigenze alimentari." Profondamente segnata dalla disastrosa esperienza matrimoniale, Lévy ricorre alle anfetamine. Il capoluogo di contea è Brookings. "Nell'area si ritrova un complesso sistema lacustre con fiumi e ruscelli." Si presentano i protagonisti, il bambino Kay e la bambina Gerda. Messenger, Whatsapp, Google Talk e Skype. La regione Andina offre una gastronomia variegata. Registrarono il loro primo Full-Lentgh Looking Up. I suoi lavori più recenti si concentrano sulla filosofia politica e le questioni culturali. "A lato di quest'ultima vi è l'accesso alla sacrestia monumentale." Il matrimonio durò sette mesi prima di un accordo di divorzio. Trasferitasi ancora in giovane età in Italia, ha studiato alla scuola teatrale Conti. Era conosciuto tra la sua gente per i successi politici e diplomatici. Successivamente tornò a giocare in patria. È indicata, in piccolo, anche la provincia di appartenenza. Scopo del governo galattico umano è impedire che conoscenze avanzate possano generare situazioni critiche. Si nutre di alghe, principalmente delle foglie della vegetazione acquatica. È tuttora conservato nel duomo di Pistoia. "Allora l'amico Gino Negri dice che sarei adatta alle canzonette da cortile." Il pad della calciatura è regolabile. Sono retrocessi in Segunda División il Saragozza e il Santa Teresa. Round Mountain Un ponte connette le due isole attraverso un piccolo stretto. "Il proprio termine ""Inter-glossa"" è di origine mista." La sua denominazione commerciale varia quasi in ogni nuova versione. "Sullo spigolo dell'edificio si trova un grande stemma marmoreo." "Questi miglioramenti ritardarono l'uscita dei cofanetti." I suoi resti sono stati ritrovati in Inghilterra e in Nordamerica. La Regina tornò un anno dopo. Il palazzo attualmente ospita abitazioni e uffici, incluso il consolato generale di Islanda. Ottenne un podio anche al Gran Premio di Macao. La ragazza lavorò anche come guida per i cacciatori di animali. Nel video, oltre a Kanye West, appaiono Rihanna e Kid Cudi. "Il rapporto che c'è tra Beavis e Butt-head è sadico e violento." Alcune riprese sono state poi riutilizzate nei sequel del film. Grand Ridge Il becco è sottile e ricurvo. Armistizio: la guerra è finita. Le classifiche di giuria e televoto sono separate. "Lungo l'intera l'ala nord-ovest del chiostro è conservata una serie di pregevoli affreschi." Sulla facciata è possibile ammirare anche un portale di pregevole fattura. Qui incontra Maze con la quale stringe subito amicizia. Fu in questa corte che sua figlia Anna sarebbe cresciuta. L’atteggiamento di disinteresse e indifferenza per l’infanzia dei bambini persistette per lungo tempo. La gestione è affidata al Parco naturale delle Dolomiti Friulane. "Tutti i programmi andavano in diretta perché all'epoca mancavano i videoregistratori." Dopo lo scioglimento del gruppo, Mari-Leen ha intrapreso una carriera solista. È il terzo album del gruppo. Aderisce al gruppo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Il maschio, come detto, si nutre degli alimenti introdotti nel corpo della femmina. Ventre e gola sono privi di marcature, in genere biancastri, giallognoli o arancioni. La lunghezza delle pinne pelviche è variabile. Fa parte della dinastia degli Obizzi. In epoca repubblicana vissero nel quartiere i poeti Ennio e Nevio. "Le abbreviazioni continuarono ad essere usate in molti campi anche successivamente all'epoca dell'Impero Romano." Oggi il Fondaco versa in uno stato di completo abbandono. Vedder scrive alcuni testi, incide le parti vocali e rispedisce il nastro. Le zampe, molto muscolose, sono ricoperte da una corta pelliccia grigio-brizzolata. Molto suggestivo risulta essere il centro storico, di origine medievale. La condizione è incurabile, ma i sintomi possono essere trattati. Si decise, però, come sul Lusitania, di colorare i fumaioli totalmente in nero. Quando Poirot scopre la fotografia a Long Meadows, ha il pezzo finale del puzzle. "Tutte le fasi della post-produzione si sono svolte poi negli studi dell'istituto." Il singolo, disponibile per il download digitale, è stato prodotto dagli Stargate. Non tutti condivisero comunque la preferenza per gli adolescenti. La sua scrittura appare agli occhi del lettore discontinua e disomogenea. Walter invece si ambienta bene e comincia a portare a casa ospiti. Nick Edel Scompare anche, quasi del tutto, la voce della Peacock. La delegazione irlandese era guidata da Arthur Griffith e Michael Collins. La medicina veterinaria in Italia si sviluppa per gran parte nel settore privato. Il momento viene ricordato dagli stessi Canadian Brass nel loro sito. Decaduti i diritti, il film è di pubblico dominio. "Anderson fu premiato come rookie offensivo dell'anno e fu convocato per il Pro Bowl." Tra questi ci sono Lu, Og e la loro tartaruga Lancillotto. La collezione museale è composta da cimeli di diverso tipo. Guanti, respiratore, camice ed occhiali. Mike Woodson È stata remixata dal gruppo tedesco di musica techno Scooter. I segretari furono Giovanni Maria Lavagna e Luigi Giorgi. Si rifugia probabilmente nelle grotte lungo le coste. Intanto la moglie si ammala gravemente. Prima della costruzione della diga il lago era naturale. Nei livelli più alti anche con il sommergibile di ronda in superficie. "Il concorso rimase tuttavia senza esito, per i ripensamenti dell'amministrazione ferroviaria." Foglie sono semplici, alterne, distiche e marcate. Gary Zeller Clemente Augusto aveva nove sorelle e cinque sorellastre nate dal secondo matrimonio del padre. La vasca della delfina viene quindi riaperta al pubblico. Viene ritenuto un giocatore immaturo e poco professionista nonostante il talento. A Flotsam la primavera si sta avvicinando. La canzone è stata scritta insieme a Christine Connolly. Il software per gestire queste partizioni divenne ampiamente disponibile a un prezzo accessibile. "Questo segna l'inizio dei loro destini incrociati." Anche il labbro superiore allungato è di grande aiuto nel brucare. Nato a Pamiers nella contea di Foix, era figlio di due domestici. "In molti testi è usato anche il titolo ""via della completa perfezione""." Durante la dinastia Shang gli Zhou si rafforzarono sempre di più. È tanto massiccia da far pensare ad una preesistente fortezza. Nei versi traspare la concezione ciclica della storia propria di Yeats. "In età avanzata, può venire provocata da una neoplasia, dal diabete mellito e dall'ipertensione." La precarietà del lavoro lo costrinse a ristabilirsi a Gand. La stazione sorgeva dopo una brusca curva e contava su un buon traffico. Le pinne pettorali sono inserite in basso, vicino al bordo inferiore del corpo. Il suo singolo ha raggiunto la vetta della classifica spagnola. "L'aveva ricevuta da Dio, perciò poteva esser certo che fosse accurata in ogni particolare." "Nella terza stagione di ""Lost"", Marin interpreta il padre di Hugo ""Hurley"" Reyes." Negli anni in cui fu la vettura fu in produzione, ci furono pochi cambiamenti. "Poi è all'Al-Nasr di Dubai, dove viene poi sostituito da Walter Zenga a dicembre." La mandibola aveva un bordo inferiore quasi rettilineo, e la sinfisi era prominente. "Quest'opera fu realizzata per accorciare le rotte marittime tra Boston e New York City." Il mancato accordo costrinse Claudio a combatterli. Le squadre in grassetto sono state promosse in Peršaja Liha alla fine della stagione. Francia, Seconda guerra mondiale. Il film fu prodotto dalla Pan Europa-Film GmbH di Berlino. Molte delle ricerche sono svolte tramite i laboratori di proprietà del dipartimento. Da Venezia si trasferì a Verona, città dove rimase fino alla morte. "La fonte della tragedia è comunque tratta dalle ""Storie"" di Tito Livio." Diversi attivisti fermano la militanza rivoluzionaria. Lo Yogi crede nello sforzo individuale interiore. Barton Creek è una delle località più ricche del Texas. La sua materia preferita era arte, dove poteva sfogare la sua vena artistica. Charlie invece non ancora. Ulteriori regole contemplano la gestione delle linee di rifornimento e quelle di comunicazione. Sono tipici pesci abissali. I casi cronici richiedono la terapia con steroidi, che produce generalmente una buona risposta. Dalla seconda giornata il suo posto viene preso da Alberto Malesani. La causa era da ricondurre alla poca chiarezza delle leggi di successione norvegesi. Il collezionismo di fiammiferi nacque con i fiammiferi stessi. Dopo pochi anni preferì rientrare a Tokyo per dedicarsi alla letteratura. "Dopo alcuni concerti il gruppo ha nuovamente cessato l'attività." Fu sceneggiato e interpretato da Lionel Barrymore. Con questo reggimento prese parte alle operazioni sulla costa occidentale. La scelta cadde sulla Fortezza Eterna. La ferrovia esistente sarà adattata, e saranno aggiunte sette fermate in più. Ciascuna navata termina con un proprio abside semicircolare. Studiò alla Virginia Polytechnic Institute and State University. Wayne Robinson Gli adulti tendono a ritornare ogni giorno nello stesso punto a riposare. Ha inciso un album di canzoni di Noël Coward. "La facciata venne progettata dall'architetto Carlo Rainaldi e la navata da Giovanni Battista Soria." I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. La specie è endemica del Madagascar nord-occidentale. La vita di Del Monte è strettamente collegata a Rubens. Debuttò come professionista subentrando nella gara del primo turno contro i New York Jets. Bull ha iniziato la sua carriera teatrale al famoso Goodman Theatre di Chicago. "Spesso questi punti vendita si trovano all'interno di centri abitati più o meno popolati." Agitazioni simili succedono in molte altre regioni del Brasile. "Se necessario, l'acqua era mantenuta fresca con l'aggiunta di neve." The Fires of Conscience Fu durante questo esilio, che lei ed i suoi fratelli si convertirono al cristianesimo. I mobili acquistavano così un aspetto più leggero ed elegante. "Ligabue si domanda ""Qual é il senso la vita?" Le zampe sono larghe e robuste, gli artigli delle mani sono grandi e larghi. "Anche Angle si unì all'Alliance." "L'atto normativo emanato in questo modo dal Governo prende il nome di decreto legislativo." La dieta consiste di giovani germogli e semi. Il freno di sparo idraulico ed il recuperatore pneumatico erano posizionati inferiormente. Il neonato non ha segni clinici di infezione o malformazioni. "Ha un suo blog su ""Il Fatto Quotidiano""." "La ""sorgente ionica a metallo liquido"" è utilizzata per la produzione di ioni Ga." Il film fu la prima apparizione per MacDonald e Lange. Il libro è stato selezionato tra i finalisti del Booker Prize. Le misure da olio si dividono in metà, terzi e quarti. "Alcuni esperti pensano l'origine della botnet sia la Russian Business Network." Ha incontrato in Africa e Brasile realtà ignote alla civiltà. Daniel Pereira "Le donne che incontra hanno tutte un ""difetto""." Gli autori erano lo stesso Baudo, Adolfo Perani, Michele Guardì ed Enzo Di Pisa. Ha giocato da titolare le prime due partite. È il primo con la casa discografica Polydor. Trevor, per vendicarsi, riversò tutta la sua ira sui poliziotti sopraggiunti sul luogo. "Nell'anno seguente ha preso parte al film drammatico ""Not Fade Away"" di David Chase." Ancora oggi sono evidenti i tratti della struttura religiosa. Simon Whitfield La famiglia divenne una delle più importanti della Firenze medievale e rinascimentale. Sono elevazioni del terreno in forma di pane tondeggiante. La folta vegetazione è spesso intervallata da paludi, ruscelli e stagni. Quando i ragazzi riprendono conoscenza, si trovano nel backstage del al Red Rocks Amphitheatre. È una delle più grandi società non quotate in Germania. Il programma della rassegna è rimasto invariato rispetto alla precedente edizione di Bonn. Il nome è un omaggio a Wanda Osiris. Il film è almeno un documentario nella rappresentazione dei fatti. Lo stesso Varo, vistosi sconfitto, si tolse la vita. De Sterlich Aliprandi Il nuovo marchio rappresenta una vagina stilizzata in maniera tribale. Per i suoi ritratti ricevette anche una medaglia. I vincitori avanzarono alle semifinali, i restanti ai recuperi. I calzoncini e i calzettoni possono essere, occasionalmente, di colore nero. Tentò di fuggire scavando un tunnel ma venne scoperto. Giuseppe si impegnò pure come maestro di cappella. "Hamlin fa parte dell'area metropolitana di Huntington-Ashland-Ironton." Ogni volume contiene la versione in fumetto di un episodio della serie. Ciò è stato sostenuto da vari studiosi antichi e medievali. Le opzioni Alleate erano chiare anche alla Marina imperiale giapponese. Il film fu prodotto in Italia dalla Società Italiana Cines. "Israele si è scusato, e ha attribuito l'incidente ad un guasto tecnico." Il secondo piano è analogo, ma le finestre hanno cornici non sporgenti. "Tutte le navi, tranne la ""Garonne"", hanno la possibilità di imbarcare un elicottero." È la più grande isola disabitata del pianeta. "Si ritiene che l'exemestane subisca un importante effetto di primo passaggio." In essa sono inoltre scavate due scalette che conducono alla cripta. Poco dopo la band ricevette le nomination ai Kerrang! My Mistake "Altre prime scaligere furono ""Peter Grimes"" e ""I dialoghi delle Carmelitane""." Vive e lavora tra Reggio Emilia e Hong Kong. Giovanissima entra a fare parte del Coro del Teatro San Carlo di Napoli. Viene servito come antipasto su fette di pane. Inoltre ha illustrato libri della serie Geronimo Stilton. "Guerra d'Italia" I mesi più sicuri per attraversare il passo sono marzo-aprile ed ottobre-novembre. "Ma a poche miglia dal paese, in località ""la Mora"", venne raggiunto e ferito." Ospita le partite casalinghe del Sevilla Fútbol Club. Come per tutte le altre cover, Celentano non si discosta molto dalla registrazione originale. "La diocesi comprende la parte centro-settentrionale dell'isola di Porto Rico." In questo teatro furono rappresentate tragedie e commedie classiche. "Si laureò all'Università di Oslo." Le colonne furono fabbricate in bronzo. In seguito ha anche giocato una partita amichevole con la Nazionale maggiore senegalese. Le zampe sono rosa. La livrea è la stessa del precedente campionato: rossa e blu. Il film venne girato a Taiwan e nella provincia cinese del Guangdong. Il capoluogo di contea è Fort Dodge. "Quest'ultima fu la madre di re Abd Allah." Zhang Wu era un famoso attore teatrale. Quando una persona muore, il suo fantasma viene inviato in questa terra desolata. Queste ultime destarono enorme scandalo, spingendo il viceré Pedro de Toledo alla loro ostruzione. The Time Has Come Per entrambi furono importanti le influenze derivanti dal Pisanello. La prima esperienza del Piemonte Volley nella massima competizione europea non è molto fortunata. Aveva un fratello maggiore di nome Antanas. Le parti più colpite sono gli arti inferiori. "Tali farmaci sono altresì noti come ""citotossici""." "È il primo capitolo della serie di documentari ""The Blues"", prodotta dallo stesso Scorsese." Tale tecnica è in grado di diagnosticare un ampio numero di patologie. In seguito girò per il mondo e lavorò a Parigi e New York. Fu eletto nel parlamento della prefettura di Aomori. Il partito si colloca a centro-destra e sostiene ideologicamente il conservatorismo liberale. "I ""piani"" coprono tutta la gestione." David Lopes La materia deve pertanto essere necessariamente disciplinata da una legge ordinaria. "I minicon sono divisi in ""squadre"" distinte da diversi colori." Il carbone è estratto a profondità sempre maggiori. "L'album include canzoni di Hikaru Utada, Ringo Shiina e delle Brilliant Green." Tale valore è funzione del diametro delle bolle. Capoluogo e centro maggiore è Hildesheim. Nel medioevo è stato un importante polo commerciale e sede di famiglie aristocratiche. Se non diversamente specificato dal contratto, il diritto si intende concesso a tempo indeterminato. "Si laurea in ingegneria metallurgica all""'Università Nazionale di Scienza e Tecnologia"" di Mosca." Femmine e giovani hanno un piumaggio più scarno. La coda è marrone con tre bande grigie o marrone chiaro. Figlio unico Il calore specifico è una grandezza in generale dipendente dalla temperatura. Inoltre effettua vendite anche attraverso un sito e-commerce. Ognuna di esse potrebbe essere un angelo piangente. Queste strutture sono visibili dal piano di calpestio calpestabile in cristallo. Il brano è stato scritto da Howard Lawrence, James Napier e Sam Romans. Visse nel monastero fiorentino di Santa Maria degli Angeli, di cui fu anche abate. In corso di trattamento si possono osservare disturbi gastrointestinali: dispepsia, nausea, vomito, diarrea. Alla prima stagione con i biancorossi Besta trova la salvezza ma segna poche reti. Durante i festeggiamenti la maschera popolare più indossata è un diavolo rosso con tridente. Testi di Peter Gabriel, musiche dei Genesis. "La rivista è presentata all'interno di quotidiani, riviste, conferenze, eventi ed esposizioni." Antonio Oliva "Il ""paese degli Arverni"" corrisponde, grosso modo, alla moderna Alvernia, nel centro-sud della Francia." A questi, occorre anche aggiungere i servizi divisionali. Cratere Tyndall In questo caso si parla quindi di depositi secchi. Al rifiuto della donna, lui le spacca il baule. Lo stadio viene usato principalmente per le gare casalinghe del Panionios. Ma dopo poco lo uccise. Durante questi periodi, respirano con i polmoni piccoli ma funzionali. A seconda della traduzione italiana si chiama anche Tartaruga Finta e con altre denominazioni. "In luglio, gli Alleati mossero contro la Sicilia, mettendo in atto l'Sbarco in Sicilia." Anthony Brown Christian Alfonso López "Secondo Leonard Maltin il film è ""un thriller vecchia maniera ma solido""." "A quell'epoca il raso locale era commercializzato fino in Europa." Le finestre attuali invece risalgono al Seicento. "In questo ruolo effettua missioni all'estero in Ungheria, Svizzera, Polonia, Germania, Spagna e Portogallo." Il remix di Bad è inoltre il maggiore successo del rapper. Anticamente si svolgevano festeggiamenti civili e processioni in onore della santa. Adenauer, con il generale de Gaulle, è stato uno dei promotori della riconciliazione franco-tedesca. Le vittime americane non sono note in queste ultime azioni. E prima di tutto, qual è la storia? Fronte Ampio "La famiglia fu proposta per la prima volta da Han ""et al." Army e della Army National Guard. Non vi sono stati più comunque ulteriori avvistamenti di leone. "Il salto non ha però l'effetto sperato e Toxic sopravvive rompendosi giusto qualche osso." Di certo, così si chiamava anche suo padre. "Il suo posto di organista fu preso ""in toto"" da William Croft." Ha una piccola coda e delle piccole protuberanze allineate sulla schiena. La bandiera civile è la bandiera spagnola privata dello stemma nazionale. La maggior parte degli Immortali non è a conoscenza degli Osservatori. Il sistema Tet-on agisce attraverso un meccanismo simile, ma in modo opposto. Offre la mano di una di loro a chi saprà risolvere il mistero. La loro prima cliente importante è Gioia Marconi, figlia di Guglielmo Marconi. "Maria dice: ""Chi riceve un avvertimento deve ascoltarlo""." Alcune delle più recenti hanno incorporato altoparlanti Bluetooth, consentendo al guidatore di riprodurre musica. "Prima che ospitasse il nosocomio, l'area era adibita a coltivazione agricola." Il risultato è una generica identità della divinità o personificazione del rovescio. "Attualmente è sede dell'amministrazione comunale." Intrattenne dei rapporti con il filologo Giorgio Pasquali. Tornò anche almeno due volte clandestinamente nelle sue terre natali. Successivamente si sono aggiunte stazioni in Norvegia e in Australia. È situata nella provincia di Csongrád. La famiglia Holden ha frequentato la Chiesa Laburista di Birmingham. Furono due i prefetti del pretorio a cui era affidata la guardia pretoriana. Nello spostarsi, la mendicante cade, si ferisce gravemente e muore. Ai Latini giunsero realmente gli aiuti degli alleati Galli, mercenari di Siracusa. I think people of the Italian Origin should learn about their language. "La critica cinematografica è al suo apogeo e sta morendo al tempo stesso""." "Terminato il conflitto si iscrive all'Università di Bologna dove si laurea in scienze economiche." È presente un punto di lettura gestito dalla Biblioteca Intercomunale. È figlia di Gomez e Morticia Addams e sorella di Pugsley. La chiesa parrocchiale è intitolata ai Santi Martino e Lamberto. "Diviene famoso al pubblico radiofonico, nei primi anni cinquanta, nello spettacolo ""Rosso e nero""." Ha poi continuato a combattere in varie federazioni indipendenti. Invece no Ma in quali forme si esplicita la guerra economica? "Il titolo è disputato dal principe Pietro Gastone d'Orléans-Braganza." Partendo da San Paolo, gli avventurieri marciarono verso ovest alla ricerca di schiavi indigeni. Il piedicroce è assai corto, e il coro grandioso. "Davanti al teatro si trova la stazione ""De Ferrari"" della metropolitana di Genova." Sono presenti in Italia e Brasile: la sede generalizia è a Firenze. La gente del posto mormora di un suo coinvolgimento sentimentale per Mary. Viene quindi riproposto spesso nella linea difensiva, trovando sempre più spazio in squadra. Ha realizzato le copertine per diversi fumetti italiani degli anni settanta e ottanta. Delusa e disgustata, Lisa annulla il matrimonio. Venne girato a San Bernardino, California, con la supervisione di Thomas H. Ince. È interpretato da Romina Mondello. Può essere trovato anche in Nuova Zelanda e Australia. Il sistema elettorale prevedeva in origine che ogni grande elettore esprimesse due preferenze. "È capoluogo del ""rajon"" Bogotol'skij, pur essendo amministrativamente dipendente direttamente dal kraj." La città è a sud-est di Buffalo. "Entra in uno stato di torpore durante l'inattività diurna." Pastore si reca, allora, sul posto e le trova. "Ai piedi della statua si apre il pozzo verticale che adduce al locale ""I""" Tutte le altre erano fermate, in piena linea, facoltative. La canna per la legna da fuoco equivale a mezza canna cuba abusiva. "Il castello è realizzato nel tipico stile ""rovine"", molto in voga nel periodo romantico." Siccome questo crimine non era stato da lui precedentemente confessato, fu arrestato di nuovo. Inoltre Templeton jr. ha avuto diverse indicazioni dal padre ma mai nessun vero consiglio. "Inoltre, ha condotto esperimenti sugli effetti assumendo Peyote lui stesso quell'anno." "Per le sue doti atletiche era soprannominato ""testina d'oro"" e ""uomo di gomma""." La sua storia è quindi simile al gioco della tedesca. Prima di diventare avvocato era una ricercatrice chimica. Le uova e le larve concorrono a formare il plancton oceanico. "Nel film Madonna interpreta la canzone ""I surrender, dear"" in duetto con Jennifer Grey." Sia Caterina che Sigismondo si opposero personalmente al matrimonio. "La costruzione è sommersa dalla vegetazione, per cui è difficile l'ingresso." "Nella serie animata ""Detective Conan"" ha doppiato anche James Black." "Lavorò inoltre come fotografo freelance per ""Image Bank""." "L'impianto è di proprietà ed è gestito dal Comune di Gaeta." "In seguito, lasciò l'amministrazione di Montecitorio per dedicarsi a tempo pieno alla professione giornalistica." Per arrivare a conoscerla è necessario qualcosa d’istintivo’. "Unico desiderio quello di ""sentire il silenzio del mondo"", come egli stesso scrisse." Per il successivo art. Le opere del Maestro sono esposte principalmente in due musei a Città di Castello. Si giocava annualmente a Espinho in Portogallo. Tutti gli ex-componenti del gruppo sono tuttora coinvolti in altri progetti. Tecnezio e renio sono meno reattivi del manganese e molto simili tra loro. Al momento del lancio, la versione in definizione standard del canale venne chiusa. Località di antichissima origine lungo il fiume Brenta. Candace va da Ash per dirle che la loro figlia, Brandy, è in pericolo. Attualmente è gestito dalla comunità dei Missionari di Maria. È stato oggetto di studio nella pubblicazione “Ars nova. Essendo privo di eredi diretti, i suoi territori tornarono agli Asburgo di Spagna. Leslie Savage "Quindi il ""crossing-over"" è un meccanismo che determina la ricombinazione genetica." Da allora si è sempre più concentrata sulle notizie locali anche sportive. "Nadir diede l'ordine di al suo fianco destro di avanzare." Successivamente fu possesso dei Marchesi del Monferrato e fu feudo degli Adorno. Il colore del dorso va dal beige al marrone scuro, i fianchi sono argentei. Per questa sua qualità è molto adatto per la coltivazione biologica. "È stato Accademico di merito dell'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia." Nonostante il ricorso al Tar vengono comunque respinte le richieste di riammissione del listino. Il Barcellona è una rappresentativa della città di Barcellona Pozzo di Gotto. "Il testo sarà uno dei più venduti durante l'occupazione." "Arciprete, canonici, e Cappellani, e delle altre Chiese, e luoghi pii dell'istessa Città." La convivenza tra i gruppi della popolazione è tradizionalmente buona. Durante questo periodo entrò sotto la protezione della famiglia Medici. Non si conosce il luogo della sua sepoltura. "Il loro stile è una industrial dance che sconfina nella techno e nell'heavy metal." La sua salma riposa nel cimitero di Pontebba. A diciassette anni entra nella Eastman School of Music e studia con Bernard Rogers. È considerata il capolavoro di Philip Johnson. A quel punto, un giudice istruttore ha avviato una causa contro il ministro. Quindi la disintegrazione del Regno di Georgia in entità distinte conobbe un ulteriore sviluppo. Vallerano ha intitolato allo scrittore una via, la biblioteca comunale e le scuole elementari. "I suoi incarichi civili comprendevano la direzione dell'Ufficio delle costruzioni del Gansu." È liberamente visitabile e raggiungibile con un comodo sentiero da Rasun di Sotto. In Thailandia, ad esempio, buddismo, induismo e sciamanesimo si fondono armoniosamente. I dubbi permangono. In questo modo persone ed animali si sono trasformati in zombie e mostri. In Coppa Davis ha giocato dieci match con la squadra australiana vincendone cinque. Dan Taras "Più tardi ha aggiunto un sesto grado, ""Oh Hell No!!""." Qui si trova il suo santuario. "L'anno seguente prese parte al mondiale di Prima Divisione disputatosi in Polonia." Mentre zia Sarah sta cercando Winnie e Percy, Steve e Ruth si sposano. Ha sede a Fort Worth, in Texas. Non era certamente in grado di offrire assistenza ai romano-britanni. La forma del beccuccio influenza pesantemente il risultato finale. Il giorno seguente, Dylan si presentò con una band elettrica. "Si deve ai Greci il nome ""Iberia""." Therese Malfatti Figlio di genitori ambedue insegnanti, è il fratello dello statista Palmiro. Si consuma principalmente intero. In veste di cantante ha inciso due album e cinque singoli. Nel Perak si trova il parco nazionale Belum-Temenggor. Sono quindi indispensabili per esplorazioni di grotte molto vaste e immersioni tecniche. Nessuno si salvò. Il comitato di applicazione si riunì per la prima volta dopo la conferenza. Attenzione agli smottamenti. Ora forse la loro storia può davvero cominciare. Questo non cambia il cammino hamiltoniano più breve, ma assicura che esso sia unico. Spotify dichiara di avere un servizio di streaming quasi privo di buffer. Gambe e braccia sono particolarmente sottili, ma riescono a sollevare anche grossi pesi. "Secondo Robin Williams, i pazienti dell'ospedale vennero effettivamente utilizzati per le riprese del film." Il film però non venne realizzato per mancanza di fondi. Si è impegnata al fianco di movimenti e associazioni. Predilige le aree montane, con paesaggi rocciosi e ricchi di anfratti. Su tutte le versioni era possibile avere la vernice metallizzata ed il tetto apribile. "Le prime righe dicono: ""Forza, il gioco comincia!" "L'album è prodotto da Alberto Martinelli." Specificamente, essa è la ricerca dei fondamenti della matematica nella cognizione umana. La città si trova appena a sud del passo di Raton. Il suo lettore-tipo è colto, ma non uno specialista del ramo. Sposato con Marcella Ottaviani, ebbe quattro figli: Maria Grazia, Gianfranco, Anna Teresa, e Stefania. "Se ne producono circa tre tonnellate all'anno." La differenza più marcata è tra i resoconti di Diodoro e Plutarco. Successivamente si è laureato anche in scienze strategiche ed in genealogia araldica. Elaborò queste forme e le usò per illustrare i suoi poemi. In un drammatico confronto, Ramarro arma la mano di Gemma, che lo uccide. Altri dispositivi abbassano ulteriormente la temperatura. Fu anche nominato Presidente della Metropolitana Milanese. Conquistò il posto da titolare la stagione seguente. Lo scopo principale è quello di sensibilizzare il pubblico sul piano ecologico. Per la sua giovane età viene aggregato inizialmente con la squadra Primavera della società. "Lo stesso anno, la Bertè ritirò il premio ""Vota la voce"" come ""Rivelazione dell'anno""." Questa specie è endemica del Messico. "Sono stati i primi a definire la propria musica ""black rock""." Fu diretta dai registi Raffaello Matarazzo, Guido Brignone, Florestano Vancini. Durante la cena i gemelli scappano, decisi a non voler rimanere in quella casa. Nicolò esercitò con successo la professione di avvocato civilista. Il metodo applicato dipende dalla gravità delle ferite. "Inter"" e disputa il campionato di Serie C regionale." Si rifugia in cavità di alberi di Eucalipto e negli edifici. "Curò numerosi libri dedicati all'arte, sia da solo che insieme ad altri critici italiani." Iniziarono a farsi conoscere a New Orleans quando erano ancora poco più che adolescenti. Il paziente vittima della medicina difensiva negativa rischia di non ricevere il trattamento necessario. "All'inizio della terza stagione ritornerà la dottoressa Crusher." La linea di gesso rappresenta il punto dove si trovava il suo corpo. I fili di metallo comunemente impiegati sono di alluminio. "Ai tapings di ""Impact!" Grazie al successo del film, la carriera di Norris riceve un nuovo impulso. "Esistono almeno due doppiaggi differenti per l'edizione italiana di ""Bruce Lee: A Warrior's Journey""." Lo scatto è opera del fotografo Nick Knight. Al ventisettesimo giro René Arnoux sorpassò Derek Warwick. Non si può vincere né usando prese di sottomissione né ricorrendo allo schienamento. Da due anni combatteva una sua battaglia contro il cancro. Lo stadio ha inoltre un settore ospiti. Sul retro si trovavano invece le originarie abitazioni dei contadini. Scendendo accumula energia dalla compressione e aumenta la temperatura. Con questo titolo infatti figurò nella Billboard. È infatti alla base del funzionamento del comune caminetto e delle ciminiere industriali. Il problema più urgente era quello del materiale di trazione e rimorchiato. Di recente si è attivata positivamente la coltura dei mirtilli e dei lamponi. Attualmente la cattedrale è ancora in fase di definizione. In questi dieci anni ha presieduto la commissione Territorio e Ambiente. Il secondo singolo estratto è Mary. La melodia è molto allegra e ritmata. The Sunset Trail "Cominciò a recitare all'Università del Colorado a Boulder, dove fece i suoi studi." Egli venne menzionato nei dispacci tre volte. "Henry Levin morì nell'ultimo giorno di riprese." "Entrò molto giovane nell'Ordine francescano." La coda, dopo una zona iniziale molto larga, si restringeva sensibilmente. Il medesimo è girato come una favola noir incentrata sul tema della dipendenza. Certamente riuscì a raccogliere molta più arte che Mariette. Con la sua bacchetta può fare ogni tipo di magia. Il matrimonio fu senza figli. Woodard usa inchiostri dai colori vivaci per preparare la sua musica. Il film è come come un film di culto. Aveva gli occhi marrone scuro, mentre quelli della ragazza erano verdi. Duel Monsters, Yu-Gi-Oh! "I lavori successivi della cantante includono ""Happy?" "Si trovano nel mar Adriatico centrale, a nord-ovest dell'isola Lunga." Così facendo ogni mano avrà un destino diverso. In seguito fu nominato a vice-comandante del Distretto militare del Volga. Predilige le praterie aperte di erba bassa, le boscaglie o le foreste spinose. "Andò poi in Sardegna quale direttore della ""Società Elettrica Sarda""." "Tuttavia ha un malore dovuto all'età e viene condotta di fretta in ospedale." Rientrato a Roma, viene nominato presidente della Pontificia accademia ecclesiastica. Proprio a causa di questo approccio innovativo le loro teorie furono accolte tiepidamente. A presiedere il comitato per la realizzazione del museo è stato chiamato Fiorenzo Magni. Si interessò anche di politica. "Attualmente è professore a contratto presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli." I rimedi adottati dai diversi imperatori furono differenti. La scultura esce di nuovo in processione il Venerdì Santo. Per resistere, i nativi americani erano infatti costretti ad adattarsi alla dominazione spagnola. Di seguito sono elencati i monumenti, disposti in ordine, lungo la via sacra. Isola di Santa Cruz È formata da un nucleo molto ridotto di estremisti toscani, tutti legati a Tuti. Tempo dopo Palladio, essendo stato congedato dal servizio, si ritirò a vita privata. La battaglia fa parte delle guerre della sesta coalizione antifrancese. È in posizione eretta e indossa un lungo chitone, decorato con fiori e meandri. Nonostante vari tentativi la Guardia Costiera non riesce a sconfiggerli. Il duca Xian non era ancora stato sepolto come prevedeva la tradizione. La sintomatologia è rappresentata da dolori che riguardano la parte laterale del ginocchio. Situata nel Lazio, il capoluogo era Roma. Le parti inferiori e gli arti sono bianchi. Comunque i velivoli erano stati preparati in modo non adeguato. "Nonostante ogni battaglia inizi sul suolo, la maggior parte dell'azione si svolge in cielo." "L'anno successivo si trasferisce a Milano, dove frequenta la scuola serale d'arte di Brera." Le due specie oggi note di questo genere sono diffuse in Venezuela e Panama. Il solvente è un importante parametro sperimentale. Prins vestì la maglia dei Paesi Bassi in dieci occasioni, segnando anche tre reti. La biochimica del metabolismo cellulare e del sistema endocrino è già stata ampiamente descritta. Dopo essere tornato al successo morì per una congestione cerebrale. Questa rivalità è continuata per tutta la vita. Proprio lei aiuterà Denise a ritornare a lavorare al Mercer. Nella casa vivevano, oltre ai monaci, anche scudieri, aiutanti ed operai. "Collaborò anche alla rivista ""Criterium"", la più importante prima dell'ultimo conflitto mondiale." "Il cortile interno ha anch'esso strutture cinquecentesche." "Il singolo promozionale è ""Mess of Me""." Non è chiaro se i suoi risultati siano mai stati pubblicati. Il suo linguaggio è dunque arricchito da storia, cultura e tradizione. "Lo stabilimento Kirov, ritornato a Leningrado, riprese l'attività produttiva e diversificò le sue attività." Questa è una lista dei Wisp presenti nel gioco. "Tra i suoi film più importanti ""Torino nera"" di Carlo Lizzani." "L'attività predatoria inizia ben dopo il tramonto nella notte profonda." Houston Aeros Ma forse, non riuscirà a impedire al figlio di Wells di rinascere. Nella stazione fermano tutti i treni sia per Napoli che per Sorrento. "Tocca a Smith: il suo è l'ultimo salto." In generale, dunque, il rito ha una valenza fondamentale e una presenza quasi costante. A Nord della città di Liegi, dalla Mosa si stacca il canale Alberto. Tornata a Roma, dove vive, lavora nel cinema, in teatro e in televisione. Adora però non pare convinta e le sembra che qualcosa non quadri. Il nome del regista non viene riportato nei titoli del film. "L'edificio principale è situato sul lato sud est di Piazza San Venceslao." Faust ha una visione di Margherita e chiede di lei. "Ha interpretato anche una piccola parte in ""Gangs of New York"", di Martin Scorsese." Si laurea al Marymount Manhattan College, studiando teatro. In una delle due registrazioni si sente anche un rumore strano. "Inoltre nel finale lascia apparire la ""Spada del sigillo""." Combattente durante la Prima guerra mondiale, fu prigioniero in Germania. Allora si esibirono alcuni gruppi in grado di sperimentare ibridi musicali prima abbastanza insoliti. "Non è stato un problema e non lo stiamo usando come scusa""." "I proprietari hanno inoltre voluto aumenti dei montepremi, in particolare l'Indianapolis Motor Speedway." "Ian è distrutto e rischia la vita in un'imprudente uscita col surf." Andreas Larsson Con le ultime forze, il ragazzo si trascina fino alla stazione. Alcune strofe della canzone sono inoltre cantate in lingua spagnola. Per questo, si tratta oggi di un mezzo abbastanza difficile da trovare. Il maschio corteggia la femmina cantando in maniera molto simile a un canarino. Inizia con i biancorossi con il ruolo di allenatore-giocatore. La sua fauna è protetta. Morì a Londra. La famiglia si trasferì successivamente a Schwerin, dove Ferdinand iniziò gli studi. "Da questo edificio proviene una stufa ad ""olle"" attualmente conservata nel Castello di Pergine." "La sua vita è diventata il soggetto per una rappresentazione dal titolo ""Lilia!" Ha un fratello più giovane di due anni, Raul, anche lui tennista. Palazzo delle arti Questo comportamento non è esclusivo dei predatori. Il naso è aquilino, le labbra lunghe e sottili e il mento prominente. Divenuto mercenario di Carlo V, fu ucciso in Italia. Durante questo viaggio egli avrebbe appreso i principi della Camminata in Cerchio. La risposta del nuovo imperatore non si fece attendere a lungo. "Di seguito l'elenco dei personaggi principali con annessa una breve descrizione." Durante il suo regno, il paese godette di un periodo di stabilità. Il virus si replica nelle cellule dei vertebrati. The Way of the World Non era installato armamento difensivo. Il singolo ha visto la collaborazione della cantante statunitense Katy Perry. È stato realizzato un adattamento cinematografico del romanzo diretto da Jim Sheridan. Entrambe le specie sono considerate attualmente estinte in Tunisia. Passo della Forcella È formato da numerosi piccoli villaggi, alcuni disabitati, il maggiore dei quali è Lange. È assente la pinna adiposa. Fu anche consigliere di molte banche, hotels, ditte di elettronica e di catering. Il figlio parte ma è braccato da due guardie che ne impediscono la fuga. Negli anni quaranta studiò la flora arborea del comune di Faido. "Dal punto di vista chimico, questo smog viene chiamato ""smog"" ossidante." Presenta un odore caratteristico, molto intenso. La diagnosi inizia con esame fisico, osservazione e colloquio del paziente. Si adoperò inoltre con successo per staccare il Granducato di Toscana dalla coalizione antifrancese. Il narratore scrive in prima persona singolare. Le riprese del film durarono sessantasei giorni. In origine i pesci erano due, ma uno di essi fu trafugato. Nel decisivo terzo turno di votazione, ha vinto il sostegno dei Liberi Democratici. Si gioca annualmente a Minsk in Bielorussia. "Realizzò allora numerosissimi ritratti di vari personaggi della corte e dell'alta società belga." Le Scuole Secondarie di Secondo Grado sono presenti ad Agropoli e Vallo della Lucania. A Muʿīn al-Dīn fu dato il castello di Baʿrin in sostituzione della perduta Homs. "Un'altra Speed Up è gestita dal team Speed Master con Andrea Iannone come pilota." Nonostante ciò, egli cominciò i suoi studi in fisica e matematica a San Pietroburgo. Così come ogni sillaba, ogni frase denota energie diverse. La giovane Alexandrine fu istruita a casa mostrando grandi qualità al pianoforte. "La squadra vincitrice è Campione d'Italia e partecipa alla Coppa dei Campioni." Dal momento che lei non ricorda neppure come si chiama, decidono di chiamarla Ba. Si noti come nel testo originale non sia menzionato il lievito. La sede era nella città di Vilna. Il fatturato dal mercati esteri raggiunge un terzo del totale. Esposta a Nord-est e quindi ombreggiata già nel pomeriggio. Autore di vari libri, è anche consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede. Richard, deciso a sbarazzarsi della moglie, la convince a farsi visitare da uno psichiatra. "Studiò pittura a Parma presso l'Accademia di Belle Arti." E allora partirono gli editti. Inoltre le storyline si adottavano ad un pubblico adulto e spesso a sfondo sessuale. "Le esecuzioni di passi simili iniziano normalmente all'inizio di frasi musicali." Il re Ladislao trasferì tutti i beni di Beatrice a Giorgio. Questa legge limitava i matrimoni tra diverse classi sociali e puniva i celibi. Vide la vittoria finale del Omonia Nicosia, che vinse il suo nono titolo. Il suo destino successivo e la data di morte sono sconosciuti. Fa uso del sistema di protezione anti-trucchi Valve Anti-Cheat. "Square Enix distribuì due prodotti in concomitanza con l'uscita del videogioco." Recentemente nel lago sono stati riscontrati notevoli problemi di inquinamento. "Sua l'idea di costituire la Banca Popolare di Cremona." Il padre di Pier Damiano fu il dott. A partire dalla stagione seguente è diventato il selezionatore della Rappresentativa Toscana Giovanissimi. "L'alto prelato apprezzò il film e subito la censura statale ne autorizzò la circolazione." "Inoltre il sito comprende un blog e una sezione chiamata ""Rap Map""." La sua soluzione a questo problema prese una forma geometrica. Le funzioni attribuite alle circoscrizioni di decentramento comunale variano da comune a comune. Purtroppo poche sue opere sono sopravvissute. Mantiene uffici a Londra, New York, Shanghai, Melbourne, Sydney, Hong Kong, Delhi e Johannesburg. I consigli P hanno sostituito le più vecchie frasi S, oggi abrogate. Desiderava appoggiarsi a questi uomini nuovi per governare. Il matrimonio suscitò grande scandalo visto che la donna era di classe inferiore. È stato biologo, astronomo, medico. Il sito ricade amministrativamente nel comune di San Paolo di Civitate. "Fece parte della Massoneria, fu membro della loggia ""Esiodo""." La produzione e la regia è di Chris Flynn. Dopo essersi diplomata ha giocato ad hockey sul ghiaccio per due anni. Traeva ispirazione dal ciclo tebano. "La collaborazione prevedeva lo scambio e il ""prestito"" di professionisti di ogni ramo cinematografico." "L'Operazione Compass era stata originariamente pianificata come un raid di soli cinque giorni." "Il filmato post-crediti di questo capitolo si ambienta nel presente, nei laboratori dell'Abstergo Industries." Non è chiaro se Ursula sia o meno la regina di tale specie. Resti della muratura storica sono ancora visibili. Entrambi i film ottengono un certo successo di pubblico. "Il nome con il quale è oggi conosciuto è ""golfo di Salonicco""." Prima della seconda guerra mondiale vi fu installata anche una batteria contraerea. Non tutti i rabbini condivisero questa dichiarazione. La forza bruta e le intimidazioni furono applicate per convertire la gente. Questi termini, per quanto spesso confusi in letteratura, hanno alimentato un dibattito costruttivo. "Judson ha scritto ed interpretato il suo spettacolo autobiografico intitolato ""Canned Ham""." Capitano era Finlay Calder. Violet Cliff Zerlina può finalmente sposare Lorenzo. Tale tradizione affonda le proprie radici nel medioevo. Pertanto si tratta di una spinta solida ma passiva allo stesso tempo. La rimozione del midollo allungato, invece, era incompatibile con la vita. Residente vive a Londra, parla fluentemente portoghese, francese e spagnolo, oltre alla lingua madre. Anche il ponte è del tutto marrone o nerastro. Questa viene spesso utilizzata per trasmettere popolarità su uno o più artisti. Riders in the Sky Occupazione delle repubbliche baltiche Il muso è rigonfio. Umbone leggermente rivolto anteriormente. I lettori scoprirono di essere profondamente esperti nei dettagli più specifici. Per proseguire nella storia è quindi necessario trovare e combinare oggetti fra loro. Questo livello di complessità è lo standard per le avventure odierne. La Triple Nine Society è fondata su principi democratici. Dopo la battaglia di Marignano, passò al servizio di Francesco I di Francia. Ciononostante, la mancanza di allenamento, coesione e leadership portò il gruppo al disastro. "Successivamente anche sul ""Carlo Alberto"" venne installato il secondo albero." Esistevano molte varianti e simboli addizionali sulle bandiere usate dai pirati. "Jenna però vuole sapere perché, tutt'a un tratto, Jake è arrabbiato con lei." La velatura era monoplana, con profilo basso a sbalzo ed estremità alari raccordate. Estrazione del bismuto. La semina non è complicata, ma richiede cura e soprattutto tempo. Stranger in Town "Attualmente una sola famiglia abita per tutto l'anno nel piccolo borgo." Come predicatore, egli impose con spirito cristiano una riconciliazione con i gruppi protestanti locali. Le vicende storiche delle due città vennero condivise per più di due secoli. La stessa cosa si verificò quattro anni dopo. Il brano non supera le eliminatorie e non parteciperà alla manifestazione canora sanremese. "Rand la raggiunge e la salva da morte certa e i due fanno l'amore." Fu anche autore di molti testi universitari e divulgativi. Santa Maria della Scala Anche questa seconda laurea conseguita a pieni voti. "Il tema principale della canzone è il potere dell'amore universale." Teneva una busta nella mano sinistra e la giacca nella mano destra. Da questo si può dedurre che gran parte degli errori sono attribuibili ai copisti. Ha svolto anche attività politica locale per il Partito Socialdemocratico Svedese. "Si è diplomato all'Accademia di Bologna." Nel frattempo gli indipendentisti ripresero a rapire gli stranieri. Il prototipo effettuò il suo primo volo nel corso dello stesso anno. Molte sono infatti le belle ville novecentesche che ancora caratterizzano il paesaggio circostante Casella. La commedia fu rappresentata con successo anche fuori di Venezia. Ufficialmente ne rimangono in servizio una ventina, ma alcune potrebbero essere in riserva. Le pinne sono gialle, la pinna caudale è biforcuta. In alcuni film da lui diretti, appare come sceneggiatore Abel Gance. Da quel momento in poi Palermo venne ad identificarsi con la monarchia. Fu la prima strage nazista compiuta, in Sicilia, durante la seconda guerra mondiale. "Le ""regole di ingaggio"" sono vitali per la riuscita di qualunque operazione." "Sopra a tutto questo vi è una sbarra ondulata d'argento." Il disco venne inviato a discografici e produttori. I, sent. Collaborò con Garibaldi per sollevare la popolazione in Abruzzo. Luis de Molina sosteneva che Dio possiede la comprensione di tutti gli eventi. Pugile estremamente dotato, condusse una vita tormentata e morì suicida. È stato un momento incredibile. "Tutto ciò si riflette soprattutto nell'ambiente scolastico." Montoggio, militante in Seconda Categoria. Fece il suo debutto al cinema e in televisione agli inizi degli anni cinquanta. "Ha portamento conico, chioma eretta e piramidale, tende a espandere con l'età." In questo periodo dipinge i ritratti della figlia Bianca, e di personalità di Trieste. "I modelli si differenziavano da dettagli degli interni e dall'equipaggiamento." "Lo stesso anno ha recitato nel film ""Be Somebody"" con Matthew Espinosa." È probabile che Dana abbia conosciuto Terry, prima delle scuole medie, forse alle elementari. Il suo corso costituisce la parte più orientale del confine tra Veneto ed Emilia-Romagna. Al termine della stagione regolare, le prime quattro di ogni gruppo partecipano ai playoff. Anche il nome comune è un chiaro riferimento alla colorazione dei maschi. Inoltre, esportava vino e castagne a Vienna. Il nostro destino è nelle nostre mani. Lonnie Donegan era entrato in contatto con la musica fin da piccolo. Barrichello conquistò quindi la pole position, precedendo di quasi sette decimi Montoya. Liang Rui Produce monossido di carbonio, ossido di azoto e anidride carbonica. La chiesa, esternamente rivestita di mattoni a vista, è sovrastata da una grande cupola. Poco dopo Judith dovrà fronteggiare una accusa di omicidio. Ma io glielo scrivo sempre, e glielo scriverò sempre. Lo scopo è stanare le romene perché si portino in testa. È conservato nel Musée des Beaux-Arts di Lione. Lo zio Leo, fratello della madre, fu un noto pittore. Rafael Pereira da Silva "Con Lorenzo Bartoli ha creato ""John Doe"" e ""Detective Dante""." Socialista liberale, Saragat è considerato il padre della dottrina socialdemocratica italiana. Era ancora in seminario, quando cominciò ad allestire le sue prime versioni di Anacreonte. È contornato a nord dalla valle del fiume Isère. "Ogni Gambit è caratterizzato da due parametri: la condizione e l'azione." Chiesa di Santa Fosca Il Comune prese tempo e bandì un altro concorso di idee. È unanimemente considerata una delle più belle Bugatti di sempre. Concilio di Avignone La sceneggiatura del film include anche Guy Gardner e Clark Kent in piccoli ruoli. Eccettuata la nave ospedale, le altre navi furono affondate. Morì annegato in un incidente in barca vicino a Cherbourg due anni più tardi. "L'occasione per tornare in Africa le venne dallo scoppio della guerra Anglo-Boera." Diceva la verità. Inoltre il gruppo non fu soddisfatto della produzione. Testi e musiche di Tom Waits eccetto dove diversamente indicato. "L'ex militare riesce comunque a salvarsi, gettandosi in acqua appena in tempo." A Sparta testimoniò a favore delle accuse mosse a Tissaferne dal siracusano Ermocrate. Dal sec. "Vi nacque l'ultimo segretario del Partito Fascista, Carlo Scorza." "Risulta invece fondamentale nell'ambito della ricerca." Secondo i rapporti produceva più di quaranta progetti al giorno. Nel primo gran premio le pance laterali sono state decorate coi nomi dei piloti. Il periodo di massima visibilità nel cielo serale va mediamente da gennaio ad aprile. "Nella loro città d'origine i Mazzetti furono ricchi mercanti e prestatori." Come ci si aspetta, la dimensione topologica è sempre un numero naturale. Alberto Friso Il cielo sotto le pietre. Viaggiando a Bruxelles, fu accolto con entusiasmo patriottico lungo il suo percorso. "In italiano significa ""studentessa""." In questo caso la ripetizione coinvolge quattro nucleotidi. "Una testa emisferica rende il motore fluido e corposo lungo tutto l'arco di rotazione." "Idem, ""Luciano Innocenzi in un nuovo volume, ""Ibid." Il ventre e sotto coda sono di colore giallo brillante. Il vecchio viene però trafitto mortalmente da una misteriosa freccia nera. Sam tenta di buttare Taz nella lava attivando una botola. "Grazie a questi dipinti influenzò l'introduzione dello stile barocco nel centro Europa." "Ci si impiega tre minuti per coprire l'intero percorso." Il tutto risulta in un minor costo di gestione. A ventidue anni si diploma in ragioneria. Dopo questi film decide di prendersi una pausa. Il Master è aperto ai laureati in Medicina, Farmacia, Biologia, Biotecnologie. La squadra si qualificò per i playoff per la settima stagione consecutiva. "Sulla ""Voyager"", intanto, Tuvok è entrato nella fase del ""pon far""." "Il Carnevale di Ascoli Piceno ha una lunga tradizione che include anche l'aspetto gastronomico." Un mercante di fossili locale aveva assemblato i circa cinquanta pezzi. È la figlia del boss Antonio Costello. Ballard accetta e si trasferisce in California. Chiude la stagione ciclistica in Algeria. Al termine della stagione viene riscattato. Il suo capoluogo amministrativo è Glasgow. Molti degli edifici cittadini recano sulla porta la data della loro costruzione. Fiat Multipla "Tale procedimento è detto ""area cronologica""." È inoltre estremamente rispettoso delle leggi e dei regolamenti. Rothwell perse il match per sottomissione al secondo round. È inoltre membro della Royal Geographical Society di Londra. Le condizioni di Born-von Karman si applicano, ad esempio, alle funzioni di Bloch. È il centro per gli sport invernali più importante del paese. Sua moglie era una pro-pro-nipote di Maria Tudor, duchessa di Suffolk. Solo allora il suddetto campionamento fornisce stime più efficienti del campionamento casuale semplice. Viaggiò anche, recandosi in Asia e, in particolare, in Indocina. Ebbe, tra i suoi allievi, Lodovico Rocca. Autori del brano sono lo stesso Billy Ocean e Keith Diamond. "Il processo di selezione si svolge solo una volta all'anno e dura dodici settimane." Successivamente, fu proprio West a diventare il protagonista dello show. Si occupò di medicina legale. Il dottore assieme al suo assistente Daniel studia nel frattempo le vittime della bestia. Dopo due giorni di inutili insistenze decide di recarsi direttamente a Londra. Data la sua età matura, le venivano affidati ruoli da caratterista. Qui vengono accolti calorosamente dagli abitanti. "L'opera fece quindici spettacoli quella stagione, un segno di sicuro successo al momento." In una stanza, in notte fonda, si accendono cento candele. Vive a Zurigo in Svizzera. "Affermazioni queste poi certificate da Carlo Pestelli nel suo libro ""Bella ciao." Un professore americano, John Cabot, viene in possesso di un anello misterioso. Il torneo si è giocato a Gramado in Brasile. La linea del governo prevalse e il trattato fu firmato. Persone di nome Julio Le spiagge sabbiose del lago costituiscono una popolare meta turistica. Il secondo sale è di forma cilindrica con un peso intorno ai quattro chili. "È membro dell'Akademio de Esperanto." Guerriero, prese certamente parte alle vicende belliche del tempo. Esistono anche ancora piccoli cantieri soprattutto per la riparazione di natanti. Le indicazioni della suprema Corte vengono tuttavia disattese dal legislatore. Ha una conoscenza eccellente della lingua inglese e molto buona della lingua tedesca. Nonostante ciò, sono predati da una gamma abbastanza ampia di predatori. "Improvvisamente, l'isola si disintegra e da esso i marinai possono sentire un familiare ruggito." È un fungo commestibile, che si distingue per il tipico profumo di pepe. Le venivano attribuiti altri poteri, come quelli di uccidere i serpenti col solo tocco. Altri cannoni iniziano un duello ravvicinato con le artiglierie del difensore. Era iscritto al clero di Santa Maria di Piazza. "Il soggetto del dipinto è l'episodio biblico della strage degli innocenti." Le due fonti appaiono in ordine inverso: è sacerdotale e è Jahvista. Da umile organizzatore di braccianti, divenne dirigente di organizzazioni operaie. Risulta ora come sede titolare. Subito dopo però è costretto ad uscire per un infortunio alla caviglia destra. La residenza sorge in una conca isolata, circondata dalle colline del Derbyshire. Ma ciò che i critici tolgono, gli viene restituito in maniera ineccepibile dal pubblico. Esso è il costituente del minerale magnetite. Il Rosenborg cominciò la stagione da campione in carica. "Vince la medaglia d'argento alle parallele." I dispositivi infettati continuano a funzionare normalmente ma aumenta l’uso della banda. Per garantirne la rappresentanza politica, ai ladini è riservato un seggio in consiglio provinciale. Come scultore resta legato al neoclassicismo. Ecology System che montava un motore studiato per ridurre le emissioni inquinanti. Le facciate presentano finestre regolari, equidistanti, decorate a bassorilievo. "Il genitore fu calciatore e cessata l'attività agonistica intraprese la carriera di mercenario." Entrambi vennero accreditati per la sceneggiatura. Miles è di ritorno in aereo quando durante una turbolenza perde conoscenza. Inizialmente si trattava di deliberazioni interne, con efficacia limitata ai soli plebei. Sui lati del castello si aprono inoltre finestre bifore e trifore di derivazione gotico-catalana. La squadra affronta nuovamente il killer del campus. Le vallette erano Ornella Marsi ed Eleonora Resta. Ha goduto la nobiltà anche in Benevento e in Capua. Guidoni si occupa prevalentemente di divulgazione scientifica, partecipando e organizzando eventi legati allo spazio. Out of the Black Registrazioni di Nick Cook, Philip Newell e Tom Newman. "Due anni dopo fu costituita l'Azienda Municipale delle Tramvie Elettriche di Bologna." Nolan la porta lontano ed ella impulsivamente sposa un altro corteggiatore. Il parco Ninni Cassarà è di competenza e gestione comunale. Questa idea venne poi messa in pratica da Lee Iacocca. La loro amicizia è irrimediabilmente rotta. La sede si troverebbe in uno seminterrato segreto della Smithsonian Institution di Washington. Nel piano superiore merlato si aprono altre finestre minori. In tutto, una novantina di km di vie maestre. Poco tempo dopo il matrimonio Guan diede alla nascita due figli e due figlie. Dopo aver compiuto il suo compito, la donna viene espulsa dal villaggio. Finanziariamente è supportata da cittadini, imprese e istituzioni. Nelle pareti esterne mostra parte della muratura antica. Filip Ivanović Tale inserzione è la migliore e la più frequente. Il simbolo biometrico è stato spostato verso il basso. Poco oltre si arriva ad una delle porte della città, Porta Castello. "Questa è demagogia""." Tutti corrono a proteggersi mentre la fornace esplode. In semifinale gli Islanders se la devono vedere con i Seattle Sounders. Altri ancora sono entità singole, non appartenenti ad alcuna razza. Jess decide, quindi, di reagire. Nel doppio femminile hanno trionfato Cara Black e Liezel Huber. Paradossalmente, si presenta a lui come nuovo proprietario proprio un giovane tedesco. Il protagonista è Jerry Dandridge, vampiro che ricopre il ruolo di antagonista nel lungometraggio. "L'uomo è presente sulle rive del lago fin dalla preistoria." "Fu lui la sorpresa principale dell'anno, con il secondo posto alla Vuelta a España." "Questo fu ripristinato, poco dopo, quando l'invasione venne repressa." Il pezzo è modale, principalmente dorico con qualche incursione nel meno comune modo frigio. I sintetizzatori addizionali della traccia furono eseguiti dal produttore David Richards. Esistono delle differenze anche tra la coppia Topesio-Bubbo e il suddetto Felice. Il turismo di montagna è uno dei più favoriti di recente. Esempi nella letteratura Il sindaco è la massima autorità amministrativa e politica del cantone. Schiavone ha fatto coppia con Daniela Hantuchová. È stato inoltre reso disponibile un video verticale sulla piattaforma di streaming Spotify. Gli arredi erano dello Studio Ducrot. A lui si unì il fratello maggiore, Dewey, scelto nel secondo giro dai Bucs. Lorde appare vestita di nero con i capelli intrecciati e il rossetto scuro. Mia moglie è morta da meno di un anno. Cedar Hill Il suo canto è monotono. È un porto affacciato sulla laguna di Porto-Novo, un braccio del golfo di Guinea. Si trova alla periferia nord della cittadina di Yeovil. La formula del torneo era uguale alla stagione precedente. "L'uomo, in battaglia, ha perso la vista." Dopo i funerali, il corpo di McFarland è stato cremato. Il maremmano traditore viene poi impalato in piazza. Per il primo anno Bacchini riuscì a pubblicare un numero ogni mese. A volte presenta anche videogiochi. Questa rottura è stata la causa dello svuotamento di uno dei sistemi idraulici. "You Turn Me On"" così intramontabile." È ricordato per avere concesso privilegi particolari alla pieve di Bagnolo. "L'attuale ministro della sicurezza popolare è Choe Pu-il." Inoltre è un accanito fumatore. Il termen risulta irregolarmente beige. Il suo corpo è stato tumulato nella cattedrale di Anagni. Juan Fernández "Gen nel frattempo vuole Kanon come una delle sue musiciste d'orchestra." Per questa vittoria, tornato a Roma, Aulo Cornelio ottenne il trionfo. "L'album ha raggiunto la sesta posizione della classifica degli album più venduti in Giappone." Sebbene di facile prevenzione, è una delle cause principali di intossicazione alimentare. "Nel Dopoguerra la ""Banca d'America e d'Italia"" era una delle principali banche private italiane." La località elegge democraticamente un proprio Consiglio di Frazione. "Il Presidente federale deve aderire alla richiesta e nominare l'eletto." "L'incarico durò diversi anni, fino al completamento dei lavori." È stato ricordato un altro aspetto poco noto. Trascrizioni di queste conversazioni sono tuttavia ancora reperibili on-line. "I ""Salmi"" stessi, in grossa parte, sono preghiere." Lowes Moore Chi non sa assumersi le proprie responsabilità, è di nessuno aiuto per gli altri. Do I Have to Say the Words? La Biblioteca principale nel centro di Little Rock è il ramo principale del sistema. "Secondo la stampa, l'ultimo episodio di ""Avenida Brasil"" ha praticamente fermato il paese." Si propagano sia per seme che per divisione di piede. Inoltre in base ad analisi filogenetiche si è dimostrato polifiletico. La serie è contraddistinta da una banda bianca orizzontale nella parte alta del libro. "L'unica differenza riguardava lo sfondo, che era rosso invece che blu." Viene indicata sulla piantina delle linee con il colore blu. Il presidente della Repubblica era Charles de Gaulle, il primo ministro era Michel Debré. Siamo ancora molto lontani dal fondo del mercato immobiliare. Ha preso inoltre parte anche a diversi cortometraggi. Le sue figure tengono la testa leggermente piegata e guardano discretamente nella direzione opposta. Jeff Bower "A quest'ultima specie sono stati ascritti fossili completi rinvenuti in seguito." Elementi costitutivi della brand identity sono la visione e la missione. Una nuova guerra civile era ormai alle porte. "La chiesa della Madonna de' Ricci è caratterizzata dal portico seicentesco sulla facciata." "Lavora sotto l'etichetta Ke-on." "Un metodo per la segnatura veloce dei numeri è il cosiddetto metodo ""alla francese""." Dopo il ritiro ha aperto un circolo di tennis, che tuttora gestisce. Lo studio produce anche animazioni nel campo pubblicitario e dei videoclip musicali. La composizione delle divise è la seguente:. Questi quadri dovettero essere scelti per ovvi intenti celebrativi di Augusto. Prima che corra a cercarla, Valeria si affaccia nella stanza proveniente dal giardino. Questo rendeva la progettazione del controller del disco relativamente semplice. Durante la missione Love partecipò a due attività extraveicolari. Fu uno dei primi programmi di desktop publishing ad essere disponibili per quella piattaforma. "Il brano è stato inserito nel terzo album della cantante, l'eponimo ""Irene Fornaciari""." "Edificato nella seconda metà del Settecento, venne indicato con il nome di “casa d'oro”." Affluente principale è il Gleno, che confluisce presso Vilminore di Scalve. La poltrona di sindaco fu poi conquistata dal candidato socialista Pierre Cohen. La specie è presente nella Nigeria meridionale, a est del fiume Niger. Imran Khan Fu vicepresidente del Comitato Supremo dei Militari Estoni. La première internazionale del film è avvenuta al Festival de San Sebastian. È rappresentato nella bandiera del Galles. Le sue origini non sono certe. È considerato un luogo di cura e turistico. Lì, finiscono per avere una rapida avventura sessuale. Casualmente, però, anche la madre del vigile si scopre essere di Gela. È usato per il rugby e per il calcio. "Saliti su un autobus per un'ignota destinazione durante il viaggio il bus frena bruscamente." Di seguito il bilancio della Carrarese nei vari campionati nazionali disputati. "Sul basamento è rappresentato ""Giuseppe che si fa riconoscere dai fratelli""." È la seconda città più popolosa della contea. "Il concerto si conclude con un ""Allegretto"" in forma di rondò." "Inoltre ha eseguito il brano nella trasmissione della tv statunitense ""Dance Party""." Dalla lente emerge un fascio di raggi paralleli che incide ortogonalmente sul reticolo. Si è progressivamente arricchita di uffici e di un centro commerciale. Riscosse un discreto successo in varie classifiche coreane. Più tardi nello stesso anno, il gruppo cambiò il suo nome in Fallen Angels. Ospita le partite interne dello Sport Club Internacional. In patria gioca tra le file del Racing Club Haïtien. Al punto che lui stesso è stato indicato da un autorevole settimanale come massone. Viene quindi declassato alla sezioni rapine e furti. È considerato uno dei film più importanti della sua carriera. "In alternativa si usa la formulazione ""processo stocastico a parametro discreto"" o ""continuo""." "Questo gruppo di ultras prende il nome di: “Brutte Facce Settimo""." "Sulla cima del monte Sant'Angelo si trova la chiesetta omonima, incorporata in una masseria." "Elmo è menzionato solamente nei ""Racconti incompiuti"", nel capitolo su Galadriel e Celeborn." Mende tentò di sabotare questa leadership. Alcuni critici teatrali lo valutano il secondo autore più significativo, dopo Pierre de Marivaux. Nei primi anni la società praticava il cricket, sport tipicamente britannico. Al Grimaldi la pena di morte venne convertita in pena detentiva. La chiesa originaria. I suoi fumetti sono stati tradotti in italiano, francese e giapponese. A Orazio Grassi è dedicato il Liceo Scientifico di Savona. "Un delitto d'onore in Calabria"", monologo di cui è autore, regista ed interprete." "Tale titolo proviene dalla frase ripetuta più volte nella canzone ""Girlfriend is Better""." "L'edificio è stato sottoposto nel corso dei secoli a diversi rimaneggiamenti." La successiva ricostruzione, vede la lunghezza diventare larghezza, il resto come oggi si presenta. "Dopo il ""Muppet Show"", Jim Henson realizzò ""The Dark Crystal"", ""Labyrinth"" e ""Fraggle Rock""." Musicalmente, il gruppo è un cross-over tra retro-prog e neo-prog. "Esistono due versioni di ""Under the Boardwalk""." Come avviene allora in termini pratici la costruzione di una misura di probabilità? Del Vaccaro è anche il pavimento in maiolica. Anche lui ha avuto due figli dalla compagna, da cui è ormai separato. Una sera il rev. "Pagina sull'amiskwia" Le squadre partecipanti furono sei. "L'opera, anomala nel suo genere, ha venduto due milioni di copie, diventando un bestseller." "Raramente applicato nel dopoguerra, l'art." Si è impegnata nel combattere la tratta degli esseri umani e la corruzione. Rimangono delle popolazioni nel tratto iniziale di trota fario. "Il suo motto è ""Tempus Rerum Imperator"", cioè ""Il tempo domina sulle cose""." Esistono sistemi per il taglio di diversi materiali, ferrosi, plastici, carta. "L'anno successivo è a Roma per il servizio militare." Una colonna divide in due parti il campo visivo. Alle sequenze principali vengono intervallate alcune fotografie della cantante. "Diviene collaboratore delle riviste ""Lacerba"", ""Vela Latina"" e ""L'Italia futurista""." La Fanta era ottenuta da sottoprodotti della produzione del formaggio e della marmellata. Sono vietati i conservanti. Lo Stoccarda chiude il campionato al decimo posto. Il primo episodio non è stato né localizzato né doppiato in italiano. "Proprio come le vele solari, quelle magnetiche possono ""virare""." Ciò significava che un terzo dei domestici taiwanesi era vietnamita di nascita. Coventry è rappresentata in Parlamento da tre deputati, che, attualmente sono tutti laburisti. "Ricoprì il ruolo di ufficiale nell'esercito di Alessandro Magno." Volevano limitazioni del potere reale, in particolare del suo diritto di legislazione e tassazione. Successivamente diventò pilota e combatté durante la guerra del Vietnam. Il minerale si forma ad alta temperatura nelle vene idrotermali. "Alessandro Michele è l'attuale direttore creativo." "Un'altra particolarità di questi rifugi sono le entrate, tutte rivolte verso sud o sud-ovest." Il disco sarà pubblicato questa volta con la Epitaph Records, storica etichetta punk. "Dopo un articolato ""iter"" processuale tali condanne furono poi quasi tutte confermate dalla Cassazione." Fu così che il piccolo Telesforo poté frequentare alcuni anni di scuola a Modena. I manufatti scampati al disastro furono trasferiti nella chiesa di San Luca. Estiva, uova e larve sono pelagiche. Sorsero varie idee sul da farsi. Par fare ciò è necessario fare ricorso a tecniche di calcolo numerico. Roderick Riley Tali precipitazioni sono più intense nelle aree montuose. Di limitato interesse solo per alcune specie. "L'edificio era a pianta rettangolare." Infatti, con il D. Lgs. Il gioco che Naismith inventò fu la pallacanestro. La sintesi di aldosterone è aumentata. La strada è servita dallo SkyTrain. Dopo soli tre mesi di matrimonio Andrea e Virginia sono già ai ferri corti. Due delle unità britanniche vennero in seguito vendute alla Marina de Guerra del Perú. "Il Videogioco fu convertito per quasi tutti i sistemi dell'epoca." Fedra è segretamente innamorata del proprio figliastro, Ippolito, figlio di suo marito Teseo. La quattordicenne Audrey, dopo una brutta esperienza vissuta a scuola, è affetta da agorafobia. Attualmente vivono a Londra. Moto afferma di avere studiato in due università straniere, di cui una americana. La chimica è solo il primo dei numerosi settori cui amplia la propria attività. "Decadenza di una famiglia"", ad altri commensali." Ha dato i natali allo scrittore Albert Camus. "La granduchessa Militsa lo considerava ""il più carino ed il migliore tra i granduchi""." Ma anche lei finirà per innamorarsi di lui. Si riproduce da marzo a dicembre, uova e larve sono pelagiche. Sito archeologico precolombiano. "Risalgono a questo periodo numerose iscrizioni con la scritta ""Prima città della Pisidia." "Ha svolto anche l'attività di letterato, pubblicando molte poesie che ricordavano la resistenza partigiana." Patricia incontrò Samuel nella capitale libanese, dove faceva la ballerina di intrattenimento. "Si tratta dunque, in un certo senso, dell’istituzione che gestisce l'eurozona." È una regione allo stesso tempo di colline e di lande. In entrambe le canzoni i cantanti sono accompagnati dal complesso I Cavalieri. Forma coppie durature. Crede fermamente nella forza intrinseca dentro se stessi. Il singolo ha riscontrato critiche favorevoli. Georgi Bagration-Mukhrani Trattasi di un monumento di importanza e pregio per la cultura gallurese. "Vinse per la seconda volta l'." "Accidentalmente uccide proprio quest'ultimo." "In Concert!, un tour intrapreso dal cast della serie televisiva ""Glee""." "Vino rosso sgorgava da due fontane poste all'esterno." Tra i due nasce una tacita intesa. Nei secoli successivi la leggenda delle streghe prese corpo. "Fece erigere un palazzetto, nel borgo, presso l'oratorio." Il manoscritto è conservato nel Fondo Antico della Biblioteca della famiglia Romano-Carratelli. "Fu ordinato sacerdote all'età di venticinque anni." La camera di combustione era di tipo tubo-anulare. Partecipa alla Grande Guerra ricevendo la croce di guerra. Si gioca annualmente a Périgueux in Francia. "Partecipa al Giro d'Italia che conclude in diciassettesima posizione." E ricorda che tale distinzione era stata ribadita dal Concilio, appena pochi anni prima. "Partecipa anche a tre puntate della quinta stagione di ""Ally McBeal""." Personaggi di Shugo Chara! In Italia è tipico del Centro-Nord. Lavorava in coppia con la nave Massimo M sulla Livorno-Olbia e Livorno-Cagliari. Su periodi più brevi tuttavia, le differenze sono molto più pronunciate. "Il palazzo è stato recentemente restaurato ed ospita il Centro Culturale ""Andrea Sacco""." "Per Zhang Yuan ha prodotto ""Diciassette anni"" e ""La guerra dei fiori rossi""." Il giorno dopo scopre di essere ringiovanito di un altro anno. Il culto dei diecimila è stato a lungo ignorato. Ginestra degli Schiavoni fa parte della Comunità montana del Fortore. La carrozzeria era realizzata in poliestere. Il primo episodio fu reso disponibile online, dalla settimana precedente, sulla piattaforma Premium Play. Questa età è nota per aver avuto la prima grande radiazione di animali. La pellicola è di produzione statunitense-britannica. A nord confina con la Mongolia Interna e a sud con il Qinghai. Diventa radiologo presso l’ospedale di Parigi. Nuove sale espositive sono state aperte al pubblico e la collezione venne ingrandita. "Ha avuto un ictus all'età di vent'anni, che ha però superato senza conseguenze." La summenzionata scrittura araba è quella ancora oggi in uso per il persiano contemporaneo. Lo stesso ambiente costituisce una trappola mortale. Dovunque ella trova ombre, ombre intense anche quando il soggetto si presenta assai dolce. "La malattia sembra non risparmiare neanche l'età pediatrica." Qui trova il collaboratore Assad che lavorava precedentemente in magazzino. Era figlio di Venere e di Giove, protettore della fertilità dei campi. In qualsiasi modo lo si esamina si tratta di un post-Smiths Morrissey. Per questa vittoria ottenne, assieme al collega, gli onori del trionfo. "Attivista e filantropa, ha anche diretto l'organizzazione Girl Scouts." In caso di lesione nei diritti sui propri dati a mente del d. lgs. "La censura fascista, tuttavia, vietò la rappresentazione di quest'opera." Si tratta di un edificio in pietra e mattoni. In origine la chiesa fu solo una rettoria. "Si è specializzata in Incisione e Illustrazione alla Scuola d'Arte Applicata del Castello Sforzesco." È un film drammatico statunitense con Vincent Price, Linda Ho e Richard Loo. "Nel manga ""Pokémon Adventures"", Tolomeo possiede un esemplare del Pokémon." La restante parte del tracciato include quattro ulteriori trafori. Le isole sono soggette a frequenti tifoni e caratterizzate da un clima tropicale. Cuomo è stato un appassionato giocatore di fantasy baseball. "Collabora a ""Play the Lab"", il laboratorio creativo della Nokia." Per un migliore comfort del paziente si ricorre alla sedazione cosciente del paziente. Il risultato ottenuto fu più che positivo. Le due squadre viaggiano in maniera parallela in classifica. La guardia non ottenendo la risposta desiderata fece fuoco uccidendo Marcus. "Non c'è facciata e siamo semplicemente qui per essere visti come persone reali." "Attualmente è abitata da una famiglia che mantiene delle pecore sull'isola." Parteciparono a numerose azioni durante la seconda guerra mondiale. Il club chiuse i battenti al termine di quella stagione. Ciò nonostante sembra che il trattamento possa mantenere una residua attività anti-retrovirale. Suo bisnonno paterno era Carlo Borromeo Arese, che fu viceré di Napoli. "Nella sua opera di riformatore aprì le porte dell'Accademia ai figli della borghesia." Ancora infelice, decide di tornare in India per trovare sé stesso. "Il loro motto è: ""La vita è musica e la musica è vita""." "Infine collaborano a ""Fantastico Enrico"" con Enrico Montesano." Una fucilata anonima lo colpì in pieno volto, uccidendolo all’istante. Poi divenne vice sotto-segretario di Stato presso il Ministero degli affari esteri. Tale fenomeno. Discepolo di Tommaso Valperga, abate di Caluso, gli succederà sulla cattedra di lingue orientali. "I commentatori lo definirono ""il più grande knockout nella storia del pugilato femminile""." Eleonora di Toledo ne possedeva quattro. "Lo strumento è spesso appeso all'altezza della cintura." Questa almeno fu la risposta alla richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino. "Mancherà anche a me!""." Sarebbe la sesta vittima. È adatto ad essere essiccato. San Martín entrò nella capitale quattro giorni dopo, accolto con giubilo dalla popolazione. A partire da questo turno non ci sono più le teste di serie. Durante la notte gli indiani tentano di fuggire, ma due di loro vengono uccisi. Quelli relativi al pubblico sono i criteri definiti con minor chiarezza dai sociologi. I colori sociali sono il bianco e il granata. Il terzo elemento è il rispetto per i risultati delle scienze naturali. È la seconda chiesa principale di Sannicandro di Bari. Il gruppo era attivo anche in Belgio e in Germania. "Passi l'intera notte in attesa""." Vi erano costruite turbine, macchine a vapore, macchine utensili, e automobili di lusso. Fortunatamente ancora più rari sono i casi di setticemia legati a patologie infettive orali. Mary vivrà con il marito fino alla morte. I jazz acquistano inoltre il play Ricky Rubio per il ruolo di playmaker titolare. Steven rifiuta immediatamente e se ne va via. Ci sono otto ospiti e Poirot si trova in compagnia di altri tre investigatori. Nei ruoli di Romeo e Giulietta figurano Leonardo DiCaprio e Claire Danes. Ad ogni Capodanno esso veniva esposto al pubblico dei fedeli. Questo paese si trova a est dal confine di stato del Nuovo Messico. "L'intero animale era lungo poco più di tre centimetri e largo circa cinque millimetri." I loro singoli sono stati spesso utilizzati per la pubblicità e il cinema. Il match a cui si riferisce questa tabella è il nono della tabella soprastante. Non si conoscono esattamente le origini storiche di Malindi. "Ad esso segue il film-documentario ""Nel Suo Nome"" trasposizione televisiva dello spettacolo." "L'insieme di tutti gli eventuali universi paralleli è detto multiverso." "Fra questi giovani c'è Orfeo." Girovagando trova un altro ferito: è un generale nemico del regno di Wei. "Si tratta della prima creazione originale dell'autore espressamente ideata per la Icon." Cork batté Dublino in finale, ottenendo il quarto titolo della sua storia. Vi sono comunque anche varianti con il parmigiano o senza ripieno. Il convento confina con Villa Le Corti. Le case dei lavoratori nei vicini villaggi e nei ranch erano leggermente migliori. Sono stati inoltre pubblicati tre video filmati dietro le quinte. Secondo la Bibbia ebraica era la madre di Samuele. Caro Guido Leoni, cav. Tomas Creo è un ricercatore in una clinica di studio del cancro al cervello. "Al momento della pubblicazione l'album ricevette ampi consensi da parte della critica di settore." Alle colonne ungheresi non restava che la ritirata, sotto il fuoco dei cannoni francesi. La specie è endemica del Giappone, in particolare è stata osservata solamente a Saga. I mercati sono spesso usati come la principale piattaforma per le transazioni bancarie. Queste, differenziate in radiali e centrali, hanno forma, lunghezza e consistenza le più varie. Vincitore di quattro titoli italiani assoluti a livello individuale. Lin Yuxiang, pure invaghito della bellissima ragazza, vive con più discrezione la propria passione. Il gladio è assente. La salverà William, il maggiordomo, che in realtà è un agente segreto americano. Fu vinto da Roberto Visentini. Ma il loro profumo è ormai lontano, mentre la Corea vive un lungo inverno. Il primo chilometro di linea era pronto prima della sospensione invernale dei lavori. Morì poco dopo la condanna. "L'unica indicazione documentata non è considerata sufficientemente attendibile." Il mausoleo è piuttosto piccolo e modesto. Fu ceduto a fine stagione ai San Antonio Spurs in cambio di Sean Elliott. In generale le steppe boscose sono di due tipi. Sulle macerie rimangono intatte la Chiesa della Collegiata e la Madonna dei Lumi. Veronica morì di tubercolosi a Bologna. Le sorelle salvano almeno per il momento Eric. "Le scuole di matrice religiosa rappresentano un'altra via educativa per le donne." Il comune è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Principalmente a fresco, in insalata. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e televisive. "Dell'edificio carolingio costituito da pianta rettangolare e tre absidi rimangono soltanto due pareti." Nello stesso anno arrivò anche la versione integrale. La frazione è servita dalla stazione ferroviaria di Serravalle. Teatro della Limonaia per il festival. "Seguendo la lezione di Humboldt, egli chiamò ""paesaggi"" tali sistemi formati da ecosistemi." Si ritirò quindi a Parigi, che fu assediata. Vi si trovano inoltre un caffè e il negozio principale del museo. Vendettero migliaia di dischi in tutta la Jugoslavia. Nella storia, un ruolo chiave avrà il passato di Vincent. Presso la strada sono state trovate molte sculture. Lo schermo di gioco è suddiviso in due parti. "I prelati d'onore godono del titolo onorifico di ""Reverendo Monsignore""." La via è ora ufficialmente Richie Sambora Way. Si tratta di un caso di ottimizzazione per riduzione di forza. È sepolta al cimitero rurale di Chatham, New York. "Ha diretto per alcuni anni la sezione ""Settimana della critica"" del Festival di Venezia." Non sono intrinsecamente nubi portatrici di pioggia ma possono essere associate a successive precipitazioni. "L'unica possibilità per realizzarlo è la sua fidanzata, figlia di un discografico." "Ad oggi è l'unica donna olandese ad aver vinto il concorso." Fu Commissario reale per la chimica presso la Manufacture nationale de Sèvres. La prima divisa è composta da una maglietta blu, pantaloncini e calzettoni bianchi. Dello specifico caso non fu conservato alcun campione biologico. Ma poi, decide di tentare una carriera musicale. "Da questo scenario prende le mosse ""Il nuovo mistero del Vaticano." Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Torino. Per Hegel la natura rappresenta la caduta della Idea nella realtà. Lil Hardin Armstrong Da questa unione seguirono una serie di missioni in vari paesi della Campania. In seguito ha raggiunto una sconfitta e una vittoria fino al mese di giugno. Le lesioni di norma sono asintomatiche, a volte provocano dolore. Ad ogni modo le tecniche sono davvero parecchie e di elevato livello. Come critico, non fu favorevole alla scuola nazionale russa. "Del terzo brano non è stato possibile rintracciare ancora l'edizione originale." Petelia fu la sola a sopravvivere anche alla decadenza di Crotone. I full-adder sono le fondamenta su cui è basata la costruzione di semplici calcolatrici. Secondo il van der Aa, invece, studiò presso Nicolaes Visscher. Il narratore è uno di questi passeggeri. "La missione ""Prometheus"" consiste di due componenti, battezzati Alpha e Beta." "In Italia è presente in tutte le regioni eccetto la Val d'Aosta." La coppia insomma perde tutto, tranne la nuda terra. "L'Italia sta attualmente comandando varie forze multinazionali." Si tratta di un sobborgo sudoccidentale di Detroit. È stata organizzata dalla Federazione di pattinaggio della Spagna. "Vent'anni dopo, la Compagnia stabilì una nuova fattoria a Calcutta presso il fiume Gange." Lei, sebbene sia incerta, lo segue. Pictures Television Animation Distribution. Molti sono crollati o sono stati distrutti, ma rimangono diverse parti intatte. "Tutt'oggi sono i loro discendenti a portare a spalle il trono durante le processioni." Il dattiloscritto aveva tuttavia conosciuto una circolazione informale e discontinua in alcuni ambienti matematici. Spesso gli dei sono concepiti come proiezioni o rappresentazioni della mente umana. Possedeva un corpo piuttosto allungato e una testa relativamente grande. Sempre in Germania allena per due stagioni lo Stoccarda. "Il nome del gruppo è controverso e particolare perché in Spagna ""polla"" significa pene." Il brano è stato apprezzato dalle critiche. "In origine era sormontata da una statua raffigurante l'imperatore in veste di ""Helios""." I canini erano di grosse dimensioni. Persone di nome Alvin Un marziano giunge sulla Terra per mostrare a un essere umano che è egoista. Ma il suo campo privilegiato fu la traduzione di testi da diverse lingue. È distribuita dalla Fontana Distribution. "Gli fu assegnato il secondo premio per l'opera ""Le mal du pays""." Alcune squadre, come quella delle Officine Rosse Putilov, ricevettero anche delle armi. Il suo nome è dedicato alla città ceca di Brno. Al suo interno presenta importanti affreschi. I principali: finanziario, legale, farmaceutico, agenzia di stampa, contabilità fiscale. Il governo ordinò quindi altre quattro torpediniere, in aggiunta alle due già commissionate. "Venne anche introdotta una struttura deformabile anteriore, voluta anch'essa dai nuovi regolamenti." I Vandali insediati nel Nord Africa, divenuto provincia bizantina, furono espulsi dai nuovi dominatori. Sessanta secondi formano un minuto, e sessanta minuti formano una ora. Le proteine del capside sono assemblate sotto forma di precursori. Lo stesso anno il libro vinse il Premio Napoli per la narrativa. Non è stata mai prodotta. The World, the Flesh and the Devil A causa di questo gesto partirà la Saga del Clone. La maggior parte delle specie hanno un paio di barbigli. La colonna risultava rotta in più punti. La sede è situata a Rapallo, in Liguria. Ha inoltre avuto una lunga attività come direttore di doppiaggio. Il suo quartier generale era a Zemun presso Belgrado. La terraferma è prevalentemente pianeggiante perciò è una zona molto edificabile. Le esplorazioni, attualmente sono ancora in corso. Carlo Varese Il mento e la gola talvolta possono essere bianchi. "A tale episodio si sono ispirati cinema e televisione per diverse opere di ""fiction""." Infine si dichiarano amici. "Studiò diritto ed economia all'università di Saragozza." La terapia impiegata nel trattamento di questa leucemia include la chemioterapia ad alti dosaggi. Tutti hanno avuto differenti infortuni durante le riprese il che è un buon segno. "Gianni Mascolo rappresenta la Svizzera, cantando in italiano, ""Guardando il sole""." "È un composto estremamente volatile ed infiammabile a temperatura ambiente, pericoloso per l'ambiente, nocivo." Il sodalizio durò quasi dieci anni. Aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu presidente della provincia di Trento. "Questa è tutta la struttura di controllo!""." Vi partecipano otto squadre. Il suo allievo prediletto fu Edmondo Malan. Il controllo delle nascite divenne un tema rilevante anche nella politica degli Stati Uniti. Fuggendo da quel luogo, entrambi sono costretti a dividersi di nuovo. "Carolina frequenta l'Accademia di Belle Arti a Venezia." Studia quindi filologia araba e arte drammatica. Sullo sfondo si può notare una statua su un piedistallo, raffigurante probabilmente Narciso. "In seguito, fondendosi l'articolo con il nome, si arrivò a Lariano." Similmente alla controparte videoludica, è ossessionata dalla ricchezza, dalle gemme ed ama rubare gioielli. Ad Antimo è attribuito un testo religioso, ritenuto però apocrifo. Potete darci supporto? Distribuito anche su vinile. La terza fase è il complesso futuristico pieno di robot ostili di varie forme. Cerca così di ucciderla nuovamente, riuscendoci con una mela avvelenata. "Un'ulteriore composizione incompleta è contenuta in un manoscritto conservato a York." Egli, comunque, di fronte agli altri si comportava in modo formale verso Federica. La verifica di una proposizione empirica è sempre contingente, mai necessaria. Gli subentrerà il prefetto Arturo De Felice. Essa presenta una florida vegetazione, rappresentata principalmente da palme da cocco ed altri alberi. I romani si riferivano ad Apopi mediante la traduzione del suo nome. Il telaio era a traliccio in tubi di acciaio. La forma recessiva è più severa. "Svolge l'attività di educatore culturale; come collaboratore editoriale lavora per varie agenzie." A Sarno si trova la concattedrale di San Michele. "Da qualche parte in quella marea c'è il mio lemming con il ciondolo!" Nessuno di questi due partiti ricevette alcun voto dai Grandi Elettori. I Persiani inseguirono gli Egiziani fino alla città di Menfi, ponendola sotto assedio. Rimaneggiamenti furono necessari dopo la prima e, soprattutto, dopo la seconda guerra mondiale. "Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove studia presso l'Università del Texas a Dallas." "Intanto Lee cerca di legare con i figli di Amanda, con qualche difficoltà'." Al contrario dei precedenti contiene esclusivamente brani inediti. In questa zona crescono molte piante xerofile che in primavera fioriscono. "Ritornato agli studi, divenne lettore di filosofia e teologia per prepararsi all'attività di predicatore." La stazione sarà situata a Milano lungo via Santa Sofia. Per la ragazza è troppo. Sempre in questa occasione annuncia che lui e Rossella hanno avuto una figlia. Prolifica scrittrice, diede alle stampe raccolte, romanzi e radiodrammi. La stazione venne progettata dalla Società Vittorio Emanuele contestualmente alla ferrovia costiera jonica. Ha anche lavorato come professore in molte università. "Il fratello minore, Alessandro, fu anch'egli cardinale e famoso collezionista d'arte." Ted, con il cuore a pezzi, parte per il West. Nella terrazza inferiore è inclusa la terza torre cilindrica. "Ai seguaci dell'irreligiosità piace generalmente definirsi come ""atei indù""." "Nuvole di particelle molto piccole possono causare danni da erosione, come una ""sabbiatura""." Molti rimasero in Italia, alcuni andarono in Africa. Fu il principale poligono sovietico per i lanci prova dei missili anti-missile. Nello specifico, nessuno dei due candidati aveva ottenuto la maggioranza dei voti elettorali. Le parole Successivamente ha poi affermato che la ragazza sarebbe tornata ad Orlando. "All'inizio della carriera ciclistica per sostenersi lavorò anche come autista, vetraio e cameriere." Esistono forti dubbi sulla sua autenticità. Il matrimonio venne negoziato anche dal cardinale Mazzarino. Ciò ha causato però problemi alle schede degli orari ferroviari. Nella restante parte della provincia la giornata vale in quasi tutte le località. "È un parametro considerato negli studi di usabilità e nella progettazione di sistemi d'interfaccia." Si adoperò per definire le residenze episcopali per ogni vescovo ed arcivescovo del patriarcato. Il singolo raggiunse la quarta posizione della classifica italiana. In questa versione, i membri del gruppo accompagnano la registrazione con i propri strumenti. Ebbe un primo indefinito senso di timore. Lungo il suo percorso erano infatti presenti orti e mulini. È il terzo singolo digitale più venduto al mondo di tutti i tempi. Nelle adiacenze è sorta in seguito anche la prima Casa dello Studente. I leoni sono piuttosto rari se non del tutto assenti. Il tricolore orizzontale verde, giallo e blu combina i colori francesi con quelli panafricani. "Dopo un'altra stagione nella squadra abruzzese, passa alla Virtus Bologna." "Il Messaggero espresse dubbi sulla provenienza dei motivi che attivarono l'azione legale." Il cibo fotografato a volte è commestibile, a volte no. Sapendo dai prigionieri delle scarse difese di Fort Bull decisero di attaccare immediatamente. Menta magica è il colore mostrato nella tabella a destra. La Mongolia Interna ha un confine internazionale con la Mongolia e la Russia. Gli edifici della fonderia sono ancora in attesa di restauro. È posta nel centro abitato di S-chanf. Il vestito venne assemblato da Linton e Curtis di Albemarle Street. Questo animale era di medie dimensioni, e non superava il metro di lunghezza. Si è perfezionato come musicista professionista specializzandosi in musica originale per il cinema. Nei giorni successivi Abe pianificò anche il suicidio, senza però riuscirci. Le musiche della serie includono canzoni di autori emergenti e di star speciali. Maggioritaria nel sud del Paese, il suo elettorato proviene soprattutto dalla maggioranza sciita. Sono più frequenti nel sesso maschile. Negli anni venti, passò alla Columbia Pictures dove sarebbe diventato un regista di successo. Viene liquidato dopo il Gran Premio di Germania. "Fu comunque all'altezza nei vari incarichi." La facciata è composta di due volumi. "L'associazione ha sede nel comune di Triuggio." La sua prima moglie Anne-Marie Faure morì durante un intervento. "Risultò il titolare nell'All-Star Game nonché nel primo All-Star Team." Per questo motivo, grandi parti del palazzo sono tuttora vuote. "Il sodalizio continua con la cover di ""Ice Machine"" dei Depeche Mode." "L'analisi chimica completa è di primaria importanza nella descrizione di nuove specie." Non vi furono ritocchi applicati alla meccanica. In vene metalliche con contenuto relativamente alto di gallio. Ogni sindaco era coadiuvato da un eletto. "Themyscira ora era chiamata Isola Paradiso proprio come prima della ""Crisi sulle Terre Infinite""." "L'edificio bruciò, e con esso tutte le persone al suo interno." Una nota può, inoltre, essere appuntata in cima alla lista. "La piccola pineta ospita un'area attrezzata per il gioco dei bambini." Nello stesso anno iniziò anche ad andare in onda un rotocalco settimanale. È la regione a nord-ovest del Beleriand, nella Terra di Mezzo. André Brulé A Fight for Life Vince Miss Lombardia e viene lanciata per Miss Italia. La regia è affidata a Riccardo Donna. Come ecclesiastico, pubblicò diversi sermoni e trattati "Quattro porte regolavano l'accesso alla città." Si formò allora una filiera, molto legata al territorio. "Il singolo fu anche inserito nella colonna sonora del film ""Scherzi del cuore""." The Third Alarm The Destroyer I due non si erano resi conto che involontariamente erano andati in onda. Dopo il processo sia Adelaide Bartlett che il reverendo George Dyson sparirono dalle cronache. La Spagna perse anche Guam e Porto Rico. Parla diverse lingue ossia inglese, arabo e francese. Occasionalmente, il chitarrista è stato Tal Morris. Esiste una centrale operativa che controlla le operazioni. Riesce a mantenere la rete inviolata. "Il quotidiano poté ritornare a pubblicare solo nel mese di dicembre di quell'anno." Un terremoto sottomarino libera un mollusco preistorico gigante. Deriso da tutti i presenti fugge. La zona inferiore del fiume è adatta alla canoa, al kayak e alla motonautica. Il tabellone si compone soprattutto di spettacoli di prosa e teatro per ragazzi. "Egli comprese infatti l'importanza terapeutica degli esercizi con la spalliera." La sede comunale è ubicata nel nucleo di San Lorenzo. Contemporaneamente agli studi lavora come hostess ed accompagnatrice di viaggio. "All'interno gli altari, realizzati in pietra, sono collocati entro due nicchie abbastanza recenti." In Messico viene considerato il fondatore della moderna scuola di agricoltura. Romualdo Guarna Il rinvio si è reso necessario viste le avverse condizioni meteo. Venne girato a Canon City, in Colorado. Non abbiamo nessuna informazione relativa al comportamento riproduttivo di questa specie in natura. Ciò fu uno dei fattori che più ha contribuito al declino del cornico. The Woman A Richter piaceva molto la matematica nella chimica. "La temperatura critica di questo superconduttore dipende dall'esatto valore del contenuto in ossigeno." Per il nome Wilson si ispirò alla celebre The Factory di Andy Warhol. Roma, la capitale italiana, ospita la più grande comunità filippina. "Questa scultura è opera dello scultore di Speyer ""Wolf Spitzer""." "Nella serie televisiva ""Dead Like Me"" gli aiutanti della morte presentano questa particolare abilità." Era una dama di compagnia di Maria Leszczyńska. È stato un pioniere di medicina forense. La traiettoria percorsa dalle particelle è a spirale a partire dal centro. Quando misurata, la povertà può essere povertà estrema o povertà relativa. Enrico di Castiglia Lo scopo principale era la difesa civile in caso di guerra. Le foglie sono semplici, opposte, sempreverdi. Il farmaco viene quasi completamente metabolizzato a livello della ghiandola epatica. Conseguentemente ricevette una educazione musicale e pratica senza mai suonare uno strumento musicale. Massimo de Vita Dato che non era in grado di partire, fu autoaffondato per evitarne la cattura. "Ha sede in Italia, a Bolzano, presso l'Accademia Europea di Bolzano." Fa parte delle Forze armate cilene. "L'album è stato ispirato dai viaggi globali di McKagan sul Not in This Lifetime..." Ha una figlia ed insieme al marito gestisce un ristorante a Angoulême. Il busto sulla destra è Raffaello Sanzio, mentre il busto sulla sinistra è Michelangelo. Il versante meridionali è più arido, con pascoli e vegetazione arbustiva. "La costruzione fu iniziata dai monaci dell'Ordine dei Serviti." Tornò poi al Kecskemét, per poi trasferirsi agli austriaci del Mattersburg. Non viene applicata alcuna terapia poiché la lesione è benigna. Ogni arma si differenzia per danno, velocità e portata. "Ada Alberti continua ad occuparsi dell'oroscopo, in onda ogni venerdì nell'ultimo segmento della trasmissione." Chaffee nacque ad Orwell, Ohio. Il giudizio sulla responsabilità amministrativa è di competenza della Corte dei conti. "Una sacca frontale con l'apertura orizzontale è presente in entrambi i sessi." Oggi milita nella prima divisione del campionato di calcio del proprio paese. Navy ebbe bisogno di un motore leggero per i suoi aerei sulle navi. Płock è una delle città più antiche della Masovia e della Polonia. Come tester fu scelto il pilota Bob Burns. Al suo rientro però la sorella di Danielle lo massacra a colpi di coltello. "Segue l'elenco dei prodotti Apple che presentano un display Retina." Durante il regno di Paolo V, Tiberio venne nominato cardinale e vescovo di Viterbo. Ancora oggi i ricercatori di tutto il mondo continuano ad ampliare questa collezione. "Fa parte del ciclo della ""Storia futura""." Tra i ritirati della gara vi fu Luigi Taveri. La settimana successiva, sconfigge Roderick Strong diventando il primo sfidante al titolo di Roode. Presidente: Prof. I compagni vengono informati del nuovo piano e del nuovo punto di fuga. Le tensioni aumentarono. Progresso Fontana di Bologna. Sciolta la prima squadra, la seconda partecipante in prima lega, diventò la prima squadra. A fine stagione si è ritirato dal football professionistico. Questo costituisce un record assoluto tuttora imbattuto. Il giocatore può muovere il cowboy verticalmente lungo il lato sinistro dello schermo. Sarà solamente grazie a lei che Alex riuscirà a ritrovare la serenità. I tre volumi della Storia di Mommsen divennero subito molto popolari. Una volta in Italia, i due scoprono che la madre è scomparsa nel nulla. La lista degli autori è disponibile qui. Di origine glaciale, vennero chiusi dalla caduta di rocce e da altri fenomeni naturali. In precedenza in Coppa Italia era stata eliminata in semifinale dalla Lazio. Le cittadelle si distinguono tra quelle comprese nel centro urbano e quelle periferiche. Rinomata è anche la sua passione per i liquori. Il simbolo di San Mamés è posto nella parte interna del colletta. Come lo scorrimento, la geminazione è un meccanismo di deformazione plastica, ovvero irreversibile. Ogni oggetto ritrovato corrispondeva ad un premio. La sua notorietà segue due binari paralleli: quello musicale e quello politico. Vive probabilmente nelle foreste tropicali umide. Essendo poco profonda, la stazione riceve in parte anche luce naturale proveniente dalla superficie. Alla pietra sono accostate moderne finestrature in alluminio nella fronte destra. Il legname è variegato, nero con striature marroni. La pressione ventricolare destra evidenzia una differente curva pressione-volume rispetto alla pressione ventricolare sinistra. Tentando di spremere il morso, questi esplode, rilasciando su di lei centinaia di ragni. Esistono varietà di diversi colori: tonalità del verde, grigio, rosso e giallo. In inglese il nome cominciò ad essere usato dopo la Riforma Protestante. "Quando l'uomo risale al motel incontra un'altra donna con la quale affitta una stanza." Anche il ritratto fu popolare fra i pittori rococò. La legge continua a causare controversie. "I loro album sono pubblicati per l'etichetta discografica belga Alfa Matrix." Trae la forza dai pensieri sporchi della gente. "Il piccolo villaggio dell'interno di Docking deve le sue origini ai tempi dei romani." La Giuria è presieduta da Mogol stesso. Giuni Russo. Lo standard non è pubblico, le specifiche sono ottenibili a pagamento. "Manuel divenne il custode esclusivo dell'immagine fino alla morte." "Rinvenuta in diverse cave dell'isola di Penang, situata nello Stato malese omonimo." Lo strumento è disponibile per il sistema operativo android e tramite sito web. "L'oratorio avrebbe dovuto conservare le spoglie mortali del conte Stefano e della sua famiglia." Questi erano sempre esentati dal pagamento delle tasse come i boiardi. Orologio meccanico "Al Giro d'Italia vinse due tappe, indossando per cinque giorni la maglia rosa." Fino ad allora si riteneva infatti che questi crateri fossero di origine vulcanica. "Si distingue la titolarità e l'esercizio della potestà." Ciò spiega perché vi sono due tombe ma alla fine un solo corpo. Non hanno discendenti diretti sopravvissuti fino ai giorni nostri. Anche in questo caso, con la mediazione di Ferraro la situazione si sbloccò. Ciò gli fece perdere progressivamente ogni sostegno interno ed esterno. Il cortile interno è dedicato a Alberto Giacometti. È sposato, vive a Milano e ha tre figli. Under False Colors Sono molto note anche le sue collaborazioni con Larry Niven. La parte europea del tour è stata aperta dai Jonas Brothers. "In precedenza era sul confine tra l'Italia e la Francia." Venne girato in Germania, a Berlino e nella Foresta della Sprea. Si può presentare anche come sintomo iniziale della mononucleosi infettiva da virus di Epstein-Barr. È composto anche da colesterolo e, durante sforzi fisici rilevanti, acido lattico. È cresciuto in Iran, Belgio e Inghilterra. Non ha notizie di Willi. George Lehmann Si riportano considerazioni sullo stare a tavola. Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no! R. Ford. Pearlman risiede tuttora a Coast City, e vive con Hal Jordan. In questo periodo la sua fama crebbe con legge esponenziale. Monterrey, società calcistica tra le più importanti del Messico. "Nonostante i molti pregi, l'aereo aveva anche dei difetti notevoli." La copertina contiene una foto della sorella maggiore di Jem, Chloe. Persone di cognome Palmer Il complesso è dotato di una tabella oraria elettronica. "L'associazione possiede due campi fissi in provincia." Una coppa fu trasformata in laboratorio volante per provare i motori a reazione. Tuttavia riesce a intrappolare solo Jerry. Valori intermedi sono usati per stadi economici intermedi delle nazioni. Un completo restauro della travatura venne messo in atto nei primi anni cinquanta. Al termine della stagione lo Stoccarda si piazzò quinto. Il cranio, di forma triangolare, era basso e allungato. Edificio postale di Roma La sua prima eruzione è avvenuta anni fa. La religione prenuragica si esprime attraverso il culto dei defunti e delle divinità. Il video venne girato da Danielle Federici, completamente in bianco e nero. Il film ha incassato in tutto il mondo. "Du Maurier, invece, si riferisce a Graham come ""la moglie di Frankenstein""." Molte parole prese a prestito hanno origine nella lingua portoghese e spagnola. Lord Morton ebbe successo nello sconfiggere definitivamente le famiglie che continuavano a sostenere Maria. Il padre era il famoso condottiero Roberto Sanseverino, conte di Colorno. "Gli Egizi pensavano che la magia operasse attivando la potenza dell'anima." Il torneo veniva disputato nella formula a eliminazione diretta. Charles Louis de Beaumont "I due erano soprannominati ""I piccoli messicani""." Si ciba di insetti e altri artropodi. Antonio Stradivari continuò a lavorare fino agli ultimi giorni della sua vita. "È stato membro fondatore della compagnia di teatro sperimentale ""The Wooster Group." Quando giunge Camillo, Emilia gli svela tutto. Poi il comandante spartano tornò a Sparta navigando attraverso il Golfo di Corinto. La Kenney fu rinchiusa più volte in prigione nel corso dei nove anni seguenti. Deluso e solo, presto cominciò a sentirsi male. Non ci saranno i Magic Eggs, tornano i popoli della Luce e delle Tenebre. La serie fu prodotta da California National Productions. Il movimento è diviso in due parti. Egli fallì il colpo, e venne accecato e in un secondo tempo giustiziato. La mia gente che in tutta la vita non ha fatto altro che lavorare.” Lo si trova comunemente ad est delle Montagne Rocciose. Così castello e paese furono salvi. "Nei fermo-immagine si intravede quello che appare essere il 'naso' del Boeing." Nei sedici anni di permanenza la comunità religiosa adegua vari locali alle proprie esigenze. Nonostante questo impegno però i numeri di vendita del Tina furono ridotti. Un affare di cuore Si trova nella regione nord-occidentale, ai confini con la Turchia. "Il ""magazine"" era un mensile satirico illustrato rivolto ai gentiluomini." Inoltre, le parole della consacrazione sono stampate in lettere molto grandi. La maturazione è tendenzialmente tardiva e la polpa del frutto risulta consistente. Ciò portò a numerosi incidenti per una grande varietà di motivi. Nello stesso anno diviene anche il batterista di Michel Sardou in un tour europeo. Negli anni Duemila, Silvia Albertazzi si dedica prevalentemente alla letteratura comparata. È un uccello stanziale e comune nel suo ambiente. Brad and Janet, sconvolti, vengono accompagnati in due camera separate per la notte. Si erano separati da giovani a causa del padre della ragazza. Solo due sue fotografie sono sopravvissute fino ai giorni nostri. In realtà Max è innocente, per quanto indirettamente coinvolto; l’assassino era Ms. Il potere più importante esercitato dal presidente è la nomina del primo ministro. Non è conosciuto il corpo progenitore dello sciame. Gli stessi disegni sono stati utilizzati per creare le copertine del libro. Il completamento del palazzo Louvre-Tuileries non fu definitivo. Nel Medioevo i monaci in testi sacri avevano molti messaggi nascosti con codici segreti. Washington Heights In altra scena il defunto a caccia di gazzelle, a piedi, nel deserto. Qui avvenne un incidente che influì negativamente sulla sua carriera. "I ""Movimenti"" o ""danze sacre"" erano il coronamento del suo insegnamento." Ciò giustifica il fatto che la Hispano-Suiza venga considerata una Casa franco-spagnola. "Successivamente Ash racconta l'esperienza vissuta al Professor Oak, che sembra esserne già al corrente." Ha lavorato spesso nei generi B-Movie, film a basso costo e western. "Cinema, musica, teatro"", uscirono i testi critici non di letteratura." Amava suonare il flauto ed era portatore di istinti sessuali. Il capo è largo, privo di ocelli e con occhi grandi e reniformi. "L'attività del teatro viene forzatamente sospesa per alcuni mesi." Interpreta il personaggio di Billy Hargrove. Appartiene ad una collezione privata. Collaborò con Cola Montano e Galeotto Marzio. "Buccinasco è considerata la culla della 'Ndrangheta in Lombardia." Harry non ha richiesto il libro e non lo ha più riavuto indietro. Vennero sostituiti rispettivamente da Carlo Baccarini e da Luciano Melani. Il gruppo deve però fronteggiare un ostico soldato alla base. Le foglie cauline sono ovate, opposte o alternate. Verso ovest presenta pareti verticali alte diverse centinaia di metri. "L'assemblea si riunisce altresì in sessioni speciali ove le circostanze lo richiedano." Scrisse su numerosi giornali turchi. Le registrazioni furono lunghe e la band terminò la produzione nel mese di giugno. Ha poi frequentato un corso di specializzazione in educazione religiosa. "La ragazza riuscirà a recuperare la refurtiva e a conquistare l'amore di Everett." Si trasferì poi in Sardegna, dove cominciò ad allenare. Radu Mihnea scompare a questo punto dalle cronache per circa un decennio. Come se non bastasse, Andy viene anche destituito da sindaco. Tuttavia, tale potere è trasferibile come tutti i diritti di utilizzazione economica. Il salto è anche uno dei pezzi forti delle esibizioni dal vivo del gruppo. Il rapporto tra attori e produttori del film non fu facile da gestire. Donnie Forman La testa è più grigia ed è striata di nero. Il contratto sindacale della Denver vietava ai musicisti di unirsi in formazioni concorrenti. Un pittore prende per strada un suonatore ambulante per fargli da modello. "Inoltre fu uno dei tre ufficiali a ricevere due volte l'Ordine della Vittoria." Il corpo vettura, per contenerne il peso, è stato costruito in poliestere leggero. "Questa struttura può essere descritta dalla caratteristica ""propulsore a motore rotatorio bidirezionale""." Malachi Rector è un antiquario alla continua caccia di manufatti in tutto il mondo. In combinazione con i suddetti sistemi, il velivolo raggiunge un alto livello di manovrabilità. Mentre studiò medicina studiava gli scritti di David Hume, Spinoza, Platone e George Berkeley. Bransfield ha negato i risultati del rapporto, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Il prodotto sale al primo posto delle classifiche video del Regno Unito. Fino ad allora è stato eletto un presidente esecutivo. La sentenza viene successivamente commutata nei lavori forzati a vita. Persone di cognome Peters Era nota anche come Congregazione della disciplina regolare. È sepolto presso il Cimitero acattolico di Roma. A protezione delle sospensioni posteriori vi sono poi delle piccole paratie orizzontali. Se si salta un giorno per negligenza, bisogna ricominciare daccapo. Fabio è divertito da questa situazione, mentre Raimondo è preoccupato per la serie. Dopo la sua morte il resto della collezione andò venduto. Il suo interesse maggiore era lo studio degli spettri stellari. Non si sono registrate vittime ma alcune persone sono rimaste ferite gravemente. Fu battezzata in onore di sua nonna materna. "Conosciuto anche con il titolo ""Any Old Port""." Militò nel Mantova, nel Trento e, a più riprese, nel Bolzano. Anche Paperino e Qui, Quo, Qua vengono pietrificati. Sono inoltre presenti quattro cappelle laterali, due per lato. Alla fine della guerra franco-prussiana le mappe europee apparirono trasformate in numerosi punti. Poche le modifiche cui è oggetto nei suoi sei anni di vita. Il videogioco è composto da sei livelli, ognuno dei quali presenta un boss. La forma degli acheni va da ellissoide a ovata. Ma viene visto da Angela mentre è abbracciato a lei. "Questa formula ha avuto, tra l'altro, notevoli applicazioni in teoria assiomatica dei campi." "Il nome ""agon"" in lingua albanese significa ""alba""." Qui Samus incontra Adam Malkovich, suo ex superiore, e la sua squadra. Inoltre, McCartney mise il proprio veto alla proposta di una trasposizione cinematografica del musical. La trazione, come da tradizione della casa modenese, è posteriore. È stato ipotizzato che la canzone dovesse essere originariamente per Harrison. È conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. "La presenza del lavoro dell'uomo ha lasciato traccia profonda sul panorama." Agricoltura: si coltivano cereali, canna da zucchero, caffè, cacao e banane. La figura di Giuditta si leva trionfante con la spada alzata. "La circolare del Ministero dell'Interno n." In seguito trascorse vari brevi periodi ad Amsterdam. "Raggiunsero l'ultima: quella della mente." "Un po' più a sud si trova un altro piccolo laghetto." "Ne è stato il decano e direttore sin dall'inizio." Il primatista di questa classifica è contraddistinto dalla maglia a pois. È una specie terricola e crepuscolare, con attività frequenti prima della mezzanotte. "Il cortometraggio è stato distribuito come split reel assieme alla commedia ""A Slight Mistake""." Qui aveva sede una prestigiosa biblioteca e una rinomata cattedra di filosofia e teologia. Si tratta probabilmente di un individuo non ancora completamente cresciuto. Il mercurio è utilizzato per misurare differenze di pressioni elevate. Il bivacco è realizzato in acciaio rivestito in legno e vetroresina. Tuttavia, non esistono fonti che attestino questa teoria. "Si tratta del sequel di ""Dead Space"" e ne utilizza il medesimo motore grafico." Molte pagine sono già state tradotte in varie lingue. "Nonostante la grande qualità del disco, l'album sarà un fallimento commerciale." Era inoltre un membro della confraternita Sigma Alpha Epsilon. Forma piccoli gruppi durante i mesi più caldi. La circoscrizione è tagliata dal corso del Fiume Oreto. In Italia le zone di pesca sono soprattutto medio e alto Adriatico. Risente della distruzione del suo ambiente naturale. Le orecchie sono marroni e di lunghezza media. Ha lasciato decine e decine di opere, a venderle non era interessato. Alex è confusa riguardo ai suoi sentimenti per Joey. Sul retro di copertina Elvis è accreditato come produttore esecutivo del disco. Hilda possiede diversi poteri. Inoltre i testi sono scorretti in numerosi punti presentando clamorosi fraintendimenti di lettura. Gli allestimenti proposti sono molto vari e si adattano facilmente alle esigenze della clientela. I frutti, inoltre, forniscono le abilità sovrannaturali che la creatura mitologica possiede. A narrare la vicenda è il fratello. Questa condizione li sottrae a qualsiasi azione esecutiva. Pochissimi tra i congiurati cercarono di fuggire o di negare le loro colpe. La sua sede principale a New York City comprende sei studi di danza. Dick Garrett La sua arte è spesso vista nel contesto delle molte lotte della sua vita. Le vette alpine alludono ai possedimenti della Serenissima in terraferma. Rigori per la caccia; divieto di estrarre generi alimentari dallo Stato senza permesso. È possibile effettuare la tecnica indossando delle calze. Il tutto era sostenuto al nastro da una corona reale in oro. "Divenuta uno standard, entrò nel repertorio di molte formazioni jazz dell'epoca." Ai due si aggiungerà successivamente Lanterna Magica, casa di produzione esperta nel settore. Joe Spence Intanto Loki e il Dottor Octopus proseguono con il loro piano di conquista. "Da allora, tutte le versioni di ""Final Fight"" uscite in America mantengono questa censura." Antônio Carlos Queste neoplasie maligne sono rare. Mary Ann Cotton ha al collo una corda. Nel decreto era indicato anche Enrico Ferri, morto però prima del perfezionamento della nomina. "Secondo l’ambizioso piano editoriale, si dovevano pubblicare venticinque partiture all'anno di musica strumentale." "Ha vinto il Nastro d'Argento quale miglior esordio e numerosi premi nazionali e internazionali." Tale accordo, tuttavia, fu rispettato solo formalmente. "Questa sequenza effettua il ""reset"" dell'hardware del decodificatore." Come suggerito dal nome, il parco è dedicato agli okapi. Nuovamente operata, viene guarita e riportata nelle sue condizioni normali. La terza vittoria consecutiva giunse in casa coi Patriots. "A Rusty viene dato il soprannome di ""Sputo""." Al contempo, il rapporto con Freud iniziò a divenire più complesso. Il potere della Dea aumenta, e aiuta a concretizzare qualsiasi lavoro spirituale intrapreso. La nave non riportò però nessun danno. "Scrive inoltre testi per ""Selezione dei ragazzi""." Solo poche migliaia di ebrei furono risparmiati e selezionati per il lavoro coatto. Con la seconda versione vennero potenziati anche i freni e le sospensioni. Da questo testo, Casey Robinson trasse la sceneggiatura per il film. I freni erano idraulici sulle quattro ruote, e le sospensioni erano indipendenti. La coda è prensile, e viene usata per trasportare foglie e per arrampicarsi. Si ipotizzano comunque scenari alternativi. Si riporta di seguito il protocollo. La situazione è molto simile a quella di altre diocesi. Per recarsi da qualsiasi parte usa il suo jet Cessna Citation. Infatti la luce riflessa dalla carta, con dominante azzurra, crea tale effetto. In seguito il vomere venne realizzato in ferro. Durante il primo giorno di vita spuntano le ali tramite un processo doloroso. Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale Abruzzo. Viene anche definita anche come trasparenza trasformista. Lucas Rossi "L'anno precedente era nato suo fratello maggiore Giorgio." "L'artista, per promuovere ulteriormente l'album, andò in tournée come supporter di Rick James." Altra novità importante è il metodo di sblocco delle vetture. Egli quindi torna a inseguire la sorella, ancora una volta. È una giocatrice altruista che passa la palla in tutte le direzioni. La struttura, in epoca recente, è stata in parte trasformata in luogo di ristorazione. Ha lavorato per Sky e Rai come regista di format e documentari. Era inoltre poeta e attore dilettante, esibendosi con un gruppo teatrale di Perth. In particolare, ha fondato e poi diretto Didascalie, la rivista della scuola trentina. Fu presto coinvolto nel cerchio di influenza intorno a Basilio di Cesarea. Gravemente danneggiati, i due incrociatori furono lasciati indietro accompagnati dai cacciatorpediniere. La cinese isola di Hainan si trova nel golfo. Due giorni dopo firmò un contratto annuale con gli Oakland Raiders. Fu poi accusata di nascondere armi destinate ad attività controrivoluzionarie. Dello stesso anno il debutto in televisione. In seguito cominciò a coprire vari tipi di assicurazioni. Mir vinse il match tramite una sottomissione. Finita la riparazione, la Spirit può fuggire dalla zona. Ulteriori restauri seguirono infine nel novecento per riparare i danni bellici. È conservato al Museo del Cairo in originale ed al British Museum in copia. Il programma, ideato da Milly Carlucci, ha come protagonista Giorgio Albertazzi. Platani cotti al vapore sono considerati molto nutrienti ed adatti per infanti ed anziani. Esso è quasi circondato su ogni lato da catene montuose. "Ha studiato scrittura creativa all'Università di New York e oggi vive a New York." Fuggì nella sua tana, gravemente ferita. Nel suo primo anno vinse in Austria, e concluse il campionato al settimo posto. Viene confermata la prima divisa della squadra. "L'obiettivo di ricomporre lo scisma di Antiochia fallì." Anche lo stemma della famiglia mostrava la figura di Hanuman al centro. Il primo trailer completo è stato pubblicato su Yahoo! Gli succedette il fratellastro Iskandar. "Avviato fin dalla più tenera età alla carriera ecclesiastica, studiò all'Università di Dole." Il suo matrimonio naufragò. "Secondo recenti scoperte, l'isola sarebbe stata sede di tribù carie nel Neolitico." Il secondo marciapiede è collegato al lato stazione da un sovrapassaggio. "Nella realtà di ""Marvel Zombi"", Creel è uno zombie al servizio di Kingpin." Successivamente divenne avvocato a Roma. "È l'ultimo album con Piero Cassano alle tastiere." "Dalle sue opere traspare una forte influenza di Jacques d'Arthois." "Ma io pensai che erano veramente delle buone canzoni e un gran pezzo d'arte." Lo accompagnerà fino al letto di morte. Alcuni spazi erano comprati per la pubblicità. La specie è presente in Centro America e Sud America. A Victory Road sconfigge Flair. "Nell'arco della propria carriera scrive inoltre varie monografie dedicate alla comunicazione e alla tipografia." Questa chiesa deve formarsi, afferma, sulla base di un patto contratto volontariamente. "Samsung ha dato a tali schermi il nome di ""Infinity display""." A quel punto Alfonso annunciò il vero obiettivo della spedizione: Granada. "Tale ormone regola, nell'insetto, le mute larvali." Un altro settore importante per le resine artificiali è quello delle fonderie. Con quattro reti in undici gare il miglior realizzatore stagionale è stato Primo Tagliabue. "Alla fine dell'ultimo turno di puntate restano normalmente almeno due giocatori." "Così una proposizione falsa ""implica"" qualunque altra proposizione, vera o falsa che sia." Anche questa è voltata con il soffitto sorretto da otto pilastri. Contestualmente si dimette da segretario dei Giovani Democratici. I gioielli di madame de... Le sue tragedie furono tradotte in italiano da Gasparo Gozzi. Elena Radu Sarebbe stato disegnato a questo modo per ricordare la prua di una barca. Sergio è anche il primo marito di Mara. Però, rispondevano lentamente al timone e non erano molto manovrabili. "L'opera, disegnata da Andy Kubert, è una sorta di ""What if...?" Gli esemplari sopravvissuti vennero gradatamente assegnati a compiti di seconda linea. In età medioevale la città vive il fulgore bizantino e poi una rinascita normanno-sveva. Un tempo era ritenuto, erroneamente, ritratto di Pietro Aretino. Particolarmente esigente per quanto riguarda le temperature, nelle regioni temperate vegeta con ciclo primaverile-estivo. Alcuni esempi sono i veicoli di Batman, Superman e Disney. "L'anno seguente, tuttavia, viene nuovamente tesserato dalla società turca." "L'oggetto appariva altresì emettere lampi di luce in ogni direzione." La sua prosperità, nel periodo imperiale, è testimoniata dalle iscrizioni trovate. Questo vale specialmente per quanto riguarda la poesia novecentesca. Ma questo non ci consente di essere di vedute limitate. Così passa a prendere gli altri per partire tutti insieme. Lo scooter è un commuter adatto sia alla città che a tratti autostradali. "L'attuale chiesa ha la facciata rivolta in direzione opposta alla precedente, verso la stazione." La seguente lista mostra i registi vincitori e nominati di ogni anno. Tante furono le sue preghiere nella battaglia, dal momento che era un fervente luterano. "Studente di ingegneria all'Università di Milano, fu membro del partito repubblicano e della Massoneria." "Ma all'arrivo del figlio gli abitanti mostrano ostilità nei confronti delle sue ricerche." Integra inoltre la sua dieta con insetti. Se questo è illegale, è scacco matto. Una copia del dipinto si trova alla Pinacoteca di Brera. "Il campo di gioco è il campo ""Bruno Capitelli""." "A Novara esegue l'altare maggiore del Duomo." "A quest'ultima opera lavorò, assistito dal Ranieri, fino agli ultimi giorni di vita." "Questo era il tempo in cui c'era forte corruzione all'interno delle diocesi." Questo fatto ha portato alcuni critici a ritenere che sia stata aggiunta successivamente. Alla fine degli anni sessanta, inizia a dedicarsi alla carriera di produttore e talent-scout. "L'accesso dei passeggeri alla stazione avviene tramite dei sottopassi pedonali, essendo la stazione sotterranea." Il criterio di Tresca è uno dei più importanti criteri di resistenza utilizzato oggi. Il motore restava quindi completamente esposto in modo da facilitarne il raffreddamento. Per questa canzone il film ha vinto il David di Donatello nella specifica categoria. Per far ciò esistono molti metodi differenti, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. Cry Wolf Possono essere usati anche differenti condimenti per guarnire i quattro quadranti. "Raccoglie il porcellino e lo chiama ""Wilbur""." Primo modello prodotto dalla Lagonda, partecipò anche a diverse corse automobilistiche. Può utilizzare un proprio marchio commerciale. Così un ramo della famiglia fu elevato a principi a Salm. Il matrimonio quindi, sebbene nascesse da esigenze prettamente politiche, fu molto felice. Gli esemplari solitari sono estremamente rari. Questo singolo è composto di cover di Cat Stevens. È una variante di un precedente virus, lo Stoned. "Tali raggruppamenti presero i nomi ""West"", ""Mitte"" e ""Ost"" che conservano tuttora." Per un elenco più completo di operatori di telefonia mobile, vedi Mobile Country Code. Insieme ai suoi fratelli, fu educato a Madrid e Vienna. Viaggia nel tempo e nello spazio e richiama una veritiera storia passata della Perry. A Los Alamos gli è stato dedicato il Bradbury Science Museum. Venne condotto da Fiorello e Alessia Marcuzzi. Una tale attività fu effettivamente individuata, ma si associava sistematicamente a morte cellulare. Mentre era lì, incontrò Leonard Bernstein, che divenne il suo mentore. "Pianeta natale dell'umanità, capitale della Federazione dei pianeti uniti e sede della Flotta Stellare." Quis contra nos, sta scritto sul monumento. I reperti sono principalmente raccolti nel Museo Archeologico eritreo di Asmara. Il membro Minnie partecipò alla composizione per la prima volta. Si rincontrano, tuttavia Lucia è ancora legata al voto. "Si trova spesso vicino corsi d'acqua e stagni." I veneziani, presero ufficialmente possesso di Verona, anche militarmente. Un analogo ragionamento prova che la classe limite ammette minimo. Demon Box Il braccio quadrato di Cremona ha egual divisione. "Una guaina composta di mucosa ricopriva l'intero organismo; la superficie era liscia." Come bonus aggiuntivo, tutte le tavole hanno dei mini-giochi unici per aumentare il punteggio. Le valvole erano in testa. Quando si decideva la spedizione tutti i vassalli del regno venivano mobilitati. Il Brano ha avuto ottime recensioni da parte della critica e del pubblico. "Traduce anche ""Elmer"" della serie di David McKee per il mercato giapponese." Tradizionalmente le sottospecie sono viste come popolazioni differenti isolate e geneticamente differenti. "Attualmente ospita l'Istituto Bovio-Colletta." "Il brano ""Ready!" La fermata rimase di conseguenza priva di traffico. "Il suo curriculum conta anche tre apparizioni in ""Bonanza"" e sette in ""Gunsmoke""." "L'altro suo figlio, Nicola, era nato dal precedente matrimonio." In pochi anni si affermò come studioso di letteratura anglosassone. E la stessa fine la fa anche il leopardo. "Esse si trovano nella parte meridionale dell'isola." Il suo capo Novella e Viola lo pregano di ritrovarla. Dopo qualche tiro di corda incontrano delle placche ghiacciate che giudicano insuperabili. "La sua struttura era stata anch'essa modificata, passando dal legno pieno a materiale stratificato." Per approfondire vedere la voce stampa offset. Sono da considerarsi, dunque, meridionali i dialetti che presentino contemporaneamente i seguenti fenomeni. Ha una cresta appuntita ed un becco rosso lungo e sottile dai margini seghettati. "Compose molti problemi con ""varianti reciproche"", che alcuni chiamavano ""varianti Feldmann""." Quanto ti sarebbe semplice lavorare? In pratica, tuttavia, questa fase si rivelò diversa a quanto suggerito da Lenin. Il parco è noto per i suoi ecosistemi delle zone umide. Si nutre di erba, foglie, corteccia, radici, e occasionalmente qualche insetto. "Nell'ultima puntata del programma presenta il suo nuovo singolo ""Ritrovarsi ancora""." La corsa di Accelerazione si svolge su un percorso rettilineo. "Presenta diversi ""spot"" scuri sulla superficie della testa." Alla paga, come sempre, andavano sottratti il vitto e il vestiario. Il prospetto è a salienti con paramento murario in marmo. Nuovi territori possono essere acquistati dalla banca o da altri giocatori. Nelle righe si scrivono i valori veri, reali. "Di seguito è riportato un cladogramma che segue gli studi di McDonald ""et al." Il servizio viaggiatori è effettuato esclusivamente da Trenitalia controllata del gruppo Ferrovie dello Stato. Lo stesso De Saint-Fond ipotizzò che i fossili rappresentassero un grande coccodrillo. "Il suo nome fa riferimento alle piante del genere ""Orchis""." Il primo trattato di agronomia è quello di Columella. Nel periodo amburghese, Alvin Lee iniziò ad esibirsi anche come cantante. La stagione della riproduzione varia a seconda delle località. Dopo questa esperienza tornò a New York per occuparsi di Musica latina. "È costituita da nove settori separati l'uno dall'altro." Vince la società che totalizza più punti. Si ritirò dalle competizioni nello stesso anno. La Greater London ha un suo municipio. "Servirebbe anche come rifugio di emergenza e ospedale per l'equipaggio della missione." Nel frattempo arriva un reparto delle forze speciali per liberare Anna con un blitz. "Il mese successivo, Gunn ha continuato a vincere il torneo ""King of the Ring""." Il direttore generale del tesoro è il capo del Dipartimento del tesoro. La famiglia è attualmente composta da dieci membri. La gestione degli impianti era affidata a Trentino Trasporti. Direttore del festival è stato per il ventiquattresimo anno Alfred Bauer. "Il soprannome di ""Rinforzato"" può forse essere spiegato con la sua probabile statura prestante." Viene sepolto nel cimitero comunale di Potenza. "L'interno è a tre navate, con soffitto a cassettoni, preceduto da un vestibolo." Le due donne uccidono poi il resto della famiglia. La colorazione sfuma al giallastro e poi al bianco sul ventre. "La funzione prende anch'essa il nome di immersione." La ragazza è offesa dal sessismo che percepisce nei testi usati durante la battaglia. È stata eletta quindi ad inno nazionale senza nessuna disposizione scritta. Il suo primo concerto per violino, più tardi pubblicato come Concerto No. Prampolini venne ricollegato a Fioroni, e fu identificato come uno degli esecutori del sequestro. Jennifer Morrison ottenne il ruolo di Emma Swan. Componente delle seguenti commissioni parlamentari: Lavori pubblici; Finanze; Istruzione. Il set decisivo è un vero e proprio psicodramma. Iniziò a lavorare come idraulico a tredici anni. Pur essendo innamorata del marito, Emmanuelle non riesce a fare a meno di tradirlo. "Studentessa autodidatta, divenne leader della riforma dell'educazione a Richmond." "Si accede alla cripta dalla navata sinistra all'altezza del presbiterio." Dopo la guerra si trasferisce a Pordenone dove sarà prima insegnante e poi preside. Navy per un caccia multiruolo. Il soggetto del film è ispirato ad un fatto realmente accaduto. "L'identità etnica e linguistica delle genti associate a questa cultura è impossibile da accertare." Il personaggio di Miss Peregrine è stato accolto positivamente dai lettori e dalla critica. Anche in questo caso la regola non è obbligatoria. Il suo bordo esterno è eroso, soprattutto a ovest e a sud. "La tela, di notevoli dimensioni, entrò nelle raccolte della locale Galleria civica d'arte moderna." Ha frequentato la Waldorf School di Detroit, laureandosi alla Tass technical High School. Esistono varie varianti del metodo di preparazione. Questo rituale è utilizzato probabilmente anche dalla Justice Society of America. Vi ebbe i natali il partigiano Sauro Babini. Ritornato al campeggio e dopo aver affrontato Rory, Tony chiama la polizia. "Sono questi particolari acidi a rendere al vetro l'aspetto satinato." "All'interno del suo territorio ha la foce il fiume Cassibile." Le gallerie naturali utilizzate sarebbero nove, mentre quelle artificiali progettate sono cinque. "È utilizzato principalmente per produrre grafici nell'ambito della progettazione ingegneristica, architettonica e meccanica." Un giudice distrettuale in seguito ordinò che fosse istituito un processo. Nella regione non sorsero grandi imperi né vennero costruite grandi città o templi imponenti. In Coppa Davis ha giocato trentacinque match con la squadra uruguayana vincendone ventinove. "Si trova nelle zone settentrionali e centrali dell'isola di Trinidad." Esso ha una lunga storia a Istanbul. È citata in numerose pubblicazioni specializzate in storia del territorio nizzardo. Non ebbe fortuna, perché recitò solo piccole parti in nove film. "È comune in tutta l'Europa meridionale, mentre è rara in Europa centrale." Non mancano neanche gli incontri con i dinosauri, presenti in ben due episodi distinti. Conteneva unicamente i Salmi ed il Vangelo di Giovanni. Si trova interamente nel distretto di Interlaken. Oltre a questi, sono state trovate altre forme di ceramiche funzionali. Hernández vinse il trofeo Indipendenti, con il Proteam che riuscì a mantenere il titolo. Godzilla Island Rispetto al passato prossimo italiano, formazione ed uso restano analoghi. Più tardi. Durante la prima guerra mondiale fu al fronte. A fine stagione il pilota sudafricano terminerà dodicesimo in classifica. Nel club ci va insieme a Steve Jobs, sua vecchia conoscenza. Dei quattro cicli irlandesi è il meno ben conservato. La malattia è causata dalla diffusione dei batteri nella vagina e nella cervice. "È stato pubblicato sotto l'etichetta Napalm Records." "Infine, l'ultimo piano ricavato nel sottotetto, era destinato al personale di servizio." Il giudice respinse la richiesta, e lo dichiarò colpevole di omicidio condannandolo a morte. "La montagna è piuttosto frequentata e rappresenta una delle attrazioni turistiche dell'isola di Savai'i." Non tutte le bandiere incluse nella presente lista sono ufficiali. Warad-Sin e Rim-Sin, che erano entrambi figli di Kudur-Mabuk. Possiede la cittadinanza kosovara, svizzera, albanese e francese. Nel frattempo Martin sposa una donna che raccoglie per strada evasa da un manicomio. Alphonso è un politico, membro del Congresso della California. "All'inizio di ogni anno Francesco Costa teneva una conferenza stampa di presentazione." "La forma più frequente è il ""rondeau"", seguita dalla ballata." Molti Ethernet switch offrono questo servizio. Issei Ogata La prima cappella di sinistra è dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. La mattina seguente gli arriva la notizia della sua morte. Da lì in poi accompagnerà per tutto il viaggio il Druido ovunque egli andasse. A questo punto, anche Nora e Dave si trasferiscono alla redazione del nuovo tabloid. Contiene inoltre tracce in cui la cantante recita frasi tratte dal gioco. Il nuovo caso sembra semplice: un tossicodipendente morto di overdose. Per arrivare oltre oceano, si imbarca di nascosto su un transatlantico. Sotto di essa si trovano una spiaggia e dei fabbricati abbandonati. Per questo essa è stata sede di fermata di diversi convogli. Non venne quindi selezionato per i mondiali di Lugano. È proprio qui che incontra la misteriosa Catherine. "Essi sono conosciuti collettivamente come i ""ministri scozzesi""." Lo seguì poi a Venezia dove fece il proprio apprendistato. Da verificare i conflitti di frequenza nel caso di più modelli funzionanti contemporaneamente. "L'economia si basa principalmente sul commercio tessile." "Il verde simboleggia l'agricoltura, le montagne e le risorse naturali." Prende il nome dal fisico statunitense Willard Gibbs. Qui ritorna titolare, proponendosi come regista e punto di riferimento della squadra. Satira e anacronismi intenzionali sono utilizzati per ottenere effetti ironici. "Primo film sul racconto ""Il pozzo e il pendolo"" di Edgar Allan Poe." Gli arrangiamenti delle canzoni sono stati scritti da Augusto Martelli. La struttura è la realtà durevole che permane al di sotto degli avvenimenti politici. La crosta continentale più profonda, invece, è costituita da rocce ignee e metamorfiche. Di seguito parte dei doppiatori che vi hanno partecipato. Tuttavia, egli non volle vederla e non ha ripreso la loro relazione. Fa parte del sistema museale della Carnia. Eventi simili si tengono in molti altri comuni calabresi. "La voce campionata all'inizio del brano che urla ""Go on!" Qualcosa di simile avvenne nel Leinster Championship. Va servito nella coppetta da cocktail. Fumatore incallito, negli ultimi anni di vita soffrì di enfisema. Mentre chiama i soccorsi, Gabrielle porta via la macchina fotografica alla suocera. I tre affronteranno insieme numerose avventure per riuscire a raggiungere la città perduta. Altro animale sacro fortemente raffigurato in modo stilizzato nei bronzetti era la colomba. Città comunali, ma anche feudi signorili disponevano di statuti. Esistono diversi modi equivalenti di definire la successione di Thue-Morse. Si trova nel popoloso quartiere di Sampierdarena, a breve distanza dalla stazione ferroviaria locale. Sebbene questo giornale dovesse presto chiudere, i suoi articoli gli dettero notorietà come scrittore. La popolarità di Brian Mulroney fu colpita dal fallimento. Il suo capoluogo è Sainte-Adèle. Venne sepolto nella cattedrale di Siracusa. "All'epoca, l'unione credeva che stipendio e benefit non fossero adeguati." In questi anni cambia stile, dal classico al romantico adattandosi alle situazioni. "L'agricoltura integrata può rappresentare un compromesso tra l'agricoltura convenzionale e quella biologica." La prognosi muta a seconda del tipo. A partire dal secondo decennio, comunque, la sua attività diminuì sempre più. Non è una appassionata di computer e di nuove tecnologie. Fu quindi promosso al più elevato grado di Capitano Generale. Tom Slade allora imprigiona Susan nel saloon. Jiang Feng "Ogni gruppo di tiranti è denominato ""tension-leg""." Tutti e tre sono presenti ad Atene. Ingaggia poi la lotta con vari non morti, uscendo vincitore ma venendo morso. I due si devono incontrare in palestra e Ángel scopre tutto. Adora le sfide e il cielo e dispone di una volontà di ferro. Negli anni, Aldo e il fratello Cesare acquisiscono alcuni poderi a Castagneto Carducci. "Tommaso divenne ""sapiens"" del comune ed ambasciatore." Noor Sabri Vennero assegnate medaglie in tre specialità. Charlie Ward avrebbe dovuto affrontare Randy Brown. Il figlio undicenne morì in conseguenza delle ferite da schegge. Vede un conduttore che presenta i protagonisti i quali cominciano a cantare. Le carrozzerie disponibili erano due, roadster e coupé, entrambe a due porte. Le forze Hui saccheggiarono e devastarono nuovamente il monastero. Era responsabile delle campagne elettorali del partito. Ad agosto vengono annunciate le prime novità sulle modalità e sul gameplay. La Sinfonia in do è composta dai canonici quattro movimenti. Dal basso della porta gli passavano il cibo. È il secondo lungometraggio del regista. Gran parte della Nube ricade entro i confini della costellazione del Dorado. Le zampe sono relativamente alte e robuste, gli zoccoli terminanti in punte ottuse. Fu seppellito nel cimitero di Dean, nella parte occidentale della stessa città. La prognosi è nefasta se non viene effettuato un trattamento adeguato e rapido. Gli assediati ricevevano rifornimenti via mare. Diverse anche le opere funerarie presenti al Cimitero monumentale di Milano. "All'interno sono sopravvissute alcune tracce medioevali." Sposò in prime nozze Elisabetta Sacha e in seconde Caterina Baratta. La stagione si conclude con la conquista dello scudetto. Il generale corinzio si diresse successivamente verso Catania. "Un'altra forma di memoria a nucleo magnetico era la core rope memory." P. Scott. Burns, il ricco magnate di Springfield. I fiori variano dal colore bianco panna al rosa chiaro. Il rapper Master P interpreta Carlson. "Grazie a questo singolo Lil' fu nominata per la prima volta ai Grammy Award." "Nell'ottobre dello stesso anno ha ricevuto il Sigillo Civico della città di Torino." È il loro primo approccio con il mondo esterno. "Durante l'inizio del periodo Sengoku combatterono a fianco degli Imagawa." In seguito decide di dedicarsi alla recitazione. Sul retro il palazzo dispone di un cortile affacciato sul panorama del Valdarno. È bagnata dalle acque gelide del Mare di Barents. Qui lo studioso rinvenne alcune buche che contenevano scheletri umani. Anche questo brano è scritto da Syd Barrett. Vive a Firenze. Stay Awake La gabbia dorata "L'università ha molti studenti internazionali, una didattica ""friendly"" ed è suddivisa in diversi college." "Il suo nuovo obiettivo divenne impossessarsi dell'Istituto Luce." Le strade da percorrere sono adatte a tutte le autovetture. Tutte le sconfitte sono giunte nelle fasi a eliminazione. Il conte Franz soffrirà di un esaurimento nervoso di alcuni mesi. Non si può ancora propriamente parlare di attori bambini. "A causa di un problema all'anca, durante l'infanzia camminava zoppa." "Ma quella era ""la cantata dei giorni pari"", delle speranze di gioventù." Riduzione mozzo ruote. Il giardino botanico è incluso nel Parco regionale veneto del Delta del Po. Ebbe anche la reputazione di essere una principessa colta. La stazione di Arth-Goldau è un importante crocevia delle Ferrovie Federali Svizzere. "Suoi dipinti sono conservati nei Musei d'Arte Moderna di tutto il mondo." È necessario un meccanismo per separare questi flussi. "Di tematica cremasca è pure un ""Ritratto di Alberico Sala"" di Aligi Sassu." Secondo questa teoria, Ursicino avrebbe assassinato il collega a seguito di un avvicendamento burrascoso. La sua vocazione era però quella di vivere in preghiera e penitenza nella solitudine. "Joan Evans divenne una storica dell'arte medievale francese e inglese." Sposata con il romanziere Edward Carey, la coppia ha due figli. Il colloquio durò circa due ore. "Venne usato marmo ""macchia vecchia"" dalla ditta Carlo Comana." "Dal musical è stato tratto l'album ""Gaudi"" di Eric Woolfson." Quelli maschili sono riuniti in amenti eretti. Un attacco frontale comunque espone al fuoco nemico. Il grado termico è identificabile dal valore numerico del codice riportato sulla candela. La canzone ottiene uno strepitoso successo a livello internazionale. In seguito, la serie è diventata uno dei fumetti simbolo della rivista Lanciostory. Il progetto vede anche la collaborazione del chitarrista Buckethead. "Nico Rosberg è riuscito a sopravanzare Lewis Hamilton nell'ultima sessione di prove libere." Conclude definitivamente Gianni con la sigla del programma, Grazie a tutti. Andre Agassi ha battuto in finale Goran Ivanišević che si è ritirato. Sul punto culminante sorge un ometto in pietrame. I campi finiti sono completamente classificati. Fu inoltre buon politico e ricoprì la carica di Lord Cancelliere. Altra frazione è San Vito. Nel secondo e nel terzo a Napoli. Dino Verde sarà attivo come autore radiofonico, teatrale e televisivo fino agli anni novanta. Troverà Alina in un grande edificio abbandonato dove vive la varia umanità dei clandestini. Lui reagì in modo brusco e li cacciò. A questo punto decise di ricostruire la cattedrale in stile gotico. È stato chiamato così in onore del fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz. Solitamente i maschi sono più grandi delle femmine. Il principe Sicardo apportò ulteriori abbellimenti al tempio e ne arricchì il tesoro. "Questa specie è diffusa negli stati indiani dell'Assam e di Manipur." Le musiche furono composte da Sammy Spear. Simili innovazioni condussero ad una nuova concezione del tempo e dello spazio in musica. Arrestato, venne a sua volta deportato. Fu direttore del Consorzio cooperative agricole e di consumo di Rimini. Sidney Moraes Alcuni degli edifici ecclesiastici vennero demoliti per ricavarne materiale per edifici secolari. Negli anni successivi numerose linee filoviarie furono trasformate in autolinee, eliminando la linea aerea. Il crac produsse due effetti. La manifestazione è preceduta da altri eventi di contorno. La regina Giovanna organizzò il suo funerale presso la chiesa di San Domenico. Vengono impiegati in bigiotteria con i quali si producono orologi. "Anche il ""Sikh"" effettuò dei lanci." "Si trova nei pressi dell'omonima strada, da cui deriva il nome." Le sue finestre danno sulla Cour Royale. Appartiene al circondario di Unstrut-Hainich. "L'imperatore avrebbe voluto risparmiarlo e cercò di persuaderlo ad abiurare." Nelle arti marziali giapponesi, la viene principalmente praticata nel karate e nelle sue varianti. Si cattura per caso assieme a gamberetti o ad altri pesci. Venne edificato il campanile a sinistra del prospetto e vennero aggiunti nuovi altari. David Lynch ne rimase immediatamente colpito e accettò. Ciò fu reso possibile grazie ai successivi risultati della meccanica ondulatoria. Il torneo è stato vinto dalla nazionale di casa. Poco dopo fu promosso maggiore. Sale così fino alla posizione numero cinquantuno. È il più antico mausoleo reale del Nord Africa. Viene anche usata come droga. Nel frattempo studiava violino, organo e composizione. Juan Castillo "Il cosiddetto cubicolo ""B"" ha una parete di fondo con pitture ben conservate." Una volta essiccato il vaso poteva essere decorato. Il nome trae forse origine da Graye-sur-Mer. Tuttavia, a casa della donna trova anche un altro uomo. Molto sensibile agli spostamenti, si chiude immediatamente non appena avverte un possibile pericolo. La birra Viru è venduta in bottiglie molto distintive a forma di piramide ottagonale. Spesso tale supplizio avviene con la partecipazione della folla. "All'interno del parco è possibile svolgere molteplici attività." Diresse la Camera del Lavoro di Brindisi e poi quella di Venezia. Sha combatte con dei pugnali, Zhan con delle lame a mezza luna. La prima vittima di Manning è la fidanzata di sua sorella. Si trattò del debutto olimpico per questo sport. "Il rovescio mostra l'entrata della cripta della famiglia Hohenberg." Dempsey continuò a recitare anche negli anni trenta e poi nel cinquanta. Visto il grande successo, il programma è diventato anche uno spettacolo teatrale. Molti altri cercarono di entrare in organizzazioni criminali. "Army"", che gestiva la base di Fort Lewis vicino a Tacoma." La nonna è un personaggio Looney Tunes creato da Friz Freleng. "Erano previste anche versioni di ""Oops!" I portoghesi lasciarono sul campo un centinaio di morti. "Quest'ultimo poi funzionerà come cambio cribro-legnoso." "In passato vi si trovava anche una caserma della ""Folgore""." Le sante Giusta e Rufina sono particolarmente venerate a Siviglia. In seguito divenne osservatore per gli Steelers. "Menzione a parte va ad ""Anna Maria"", canzone che chiude l'album con atmosfere latine." Un indizio potrebbe venire dagli abbondanti denti di mammiferi presenti nello stesso sito. Attualmente questo animale viene assegnato, con qualche dubbio, alla famiglia dei troodontidi. In definitiva, Kozlov non riuscì a organizzare una solida difesa in profondità. "Fu presente in Biennali d'Arte, a Roma." "L'edizione italiana del film è stata recentemente restaurata dalla Cineteca del Friuli." La validità di tale specie è dunque dubbia. Sia lode perenne a Dio. Ha conosciuto Una Hong in Gran Bretagna. Progetta inoltre edifici civili, scolastici e religiosi. Il suo club è arrivato quinto alla fine della stagione. Quella fu la sua ultima presenza nella sua stagione da rookie. "Sul piano drammaturgico, ""Il tabarro"" sembrerebbe segnare un inatteso e tardivo omaggio all'opera verista." Cibo e bevande vengono dati agli ospiti. Scoprirono sul luogo dozzine di cadaveri carbonizzati, e un sopravvissuto con un esoscheletro. Venne nel suo nono anno in città per studiare. "Al ""Liceo Caravaggio"" fervono i preparativi per l'inizio del nuovo anno." Il pilota brasiliano Yann Cunha vinse il titolo. Il suo organo ufficiale è il quotidiano Juventud Rebelde. È uno dei più antichi cordati conosciuti. Dopo la restaurazione fu nominato segretario di stato per la Scozia. Ostruzione renale, e insufficienza epatica. Gli organi persi vengono ricostituiti in qualche settimana. "In seguito, i tre decisero di formare un complesso rock dal nome ""America""." Philip Stone Il santo è rappresentato invecchiato e il suo volto esprime una grande dolcezza. Difatti, il Principe Endymion era il fidanzato della Principessa della Luna, Princess Serenity. Sankt Ludwig È stato dimostrato, e i dati demografici mostrano metà uomini e metà donne. Si ispira a noti musicisti come Taylor Swift, Shania Twain e Michael Bublé. Una tregua di cento anni venne firmata. Better Books era più di una semplice libreria. "Il centro del territorio, in posizione leggermente rialzata, è nella località ""Palazzi""." Gioca da titolare anche nella seconda partita della competizione. "Queste specie sono diffuse nelle acque dell'Indo-Pacifico, dalle coste africane a quelle americane." I sintomi sono: dolori alle articolazioni, perdita di peso e di appetito. I valori familiari erano apprezzati sopra ogni altra cosa. Sill, Oklahoma. Ma alla fine le sue dame di compagnia la convinsero a restare. Parla fluentemente inglese e italiano, e scrive in entrambe le lingue. Tale interpretazione sbagliata è stata tramandata in varie descrizioni moderne della dea. "All'età di tredici anni passò poi al St. Charles' College." "È l'unico modo per risolvere il nostro problema""." Nella stessa annata ha contribuito alla vittoria finale del Norgesmesterskapet. Durante il combattimento cadde in un fosso con il cavallo. A volte viene usato dalla nazionale di calcio danese per le partite amichevoli. Il disco, acclamato dalla critica, viene presentato con un tour mondiale. Ricopriva la posizione di ala destra. "È un po' come fare cose ridicole per far ridere qualcuno""." In caso di sconfitta o pareggio si ha il game over. "Campanile sarebbe stato presente durante l'operazione, vedendo Fioroni." Renzo inizia quindi a correre verso la casa di Lucia, vincendo anche una maratona. I suoi appartamenti si conservano uguali a come erano al momento della sua morte. "Pertanto il nuovo soggetto assume il nome di ""Teatro Nazionale di Genova""." "Un brano inusuale per l'epoca, contenente elementi dance unitamente ai canti gregoriani." Il paese è collocato su di un piccolo colle ai piedi del monte Camino. Il colore accettato è il bianco uniforme. "Fu uno dei fondatori del gruppo ""Cosa Mentale""." "Ha sviluppato nel tempo una tachicardia ventricolare che l'ha portata al ritiro dalle competizioni." "Khaled al-Tuwayjiri è stato arrestato con l'accusa di corruzione." "Si estinse definitivamente alla morte di quest'ultimo." Le mostre vengono chiuse un mese prima del previsto per problemi finanziari. Thorsten Becker Tali strutture potevano raggiungere nel loro sviluppo altezze considerevoli. La città godette di relativa prosperità fino alle invasioni barbariche. "Come pittore è a noi poco noto, avendo lasciato solo un""'Assunzione"" a Faenza." Dan Niculescu "L'attrice fu la prima svedese cui fu assegnato il prestigioso riconoscimento." Alle donne era permesso di passare la notte con gli uomini in cella. Julia, Ed e Al riescono a bloccare la fuoriuscita della lava. Collega Londra a Weymouth. Data la notorietà raggiunta dalla Riviera del Conero, tale associazione ne prese il nome. La canzone è cantata da Joss Stone e Sean Paul. Le unità usate per le costanti rotazionali dipendono dal tipo di misura. La locale squadra di calcio è la Dinamo Brest, militante nella massima serie nazionale. Da annotare una rivalità in essere con il carnevale di Acireale. Georgia, Stati Uniti. In una selva, il principe Tamino è inseguito da un terribile drago. "Autore del libro ""Nicolas Sarkozy." In questo libro Miss S. racconta la sua vita. Morì a Hildesheim e venne sepolto nella cattedrale della città. È campionessa del mondo in carica nello slopestyle. La compagnia sta già preparando questi nuovi reparti. Il videogioco viene distribuito tramite download da Xbox Live Arcade e PlayStation Network. Dopo gli eventi di Annihilation Conquest, Phyla si unisce ai Guardiani della Galassia. "Nello stesso anno venne decorato con la Gran Croce dell'Ordine di Santo Stefano." La ratifica solenne del trattato fu tenuta a Winchester. Costituisce il sottogruppo delle isole Slate. Pacoro si diresse a sud e conquistò il Levante e la Palestina. Gli spettacoli erano presentati in giapponese. Il progetto resta incompiuto per sette anni. Due di queste, però, sono ormai estinte. Sarebbe passato un altro decennio prima che Churchill si ritirasse definitivamente dalla scena. "Portato in processione rientra per uscire nuovamente la sera sull'artistico carro tirato dai bambini." "L'assemblea degli azionisti è chiamata ""Consiglio di sorveglianza""." Il territorio del collegio venne ricompreso nel collegio elettorale di Modena. Questo è il disegno più comune attualmente in circolazione. Successivamente fu agente diplomatico e ambasciatore in Spagna, Argentina e Svizzera. The Brute Evita Lune. "È stato inoltre vicedirettore della rivista internazionale ""Il Nuovo Cimento""." Con la sua azione porta in basso e lateralmente il labbro inferiore. Rimase impresso e la incontrò. Ha anche una buona personalità oltre ad essere dinamico e bravo negli inserimenti. Ha così aderito ai Cristiani Democratici Uniti divenendo capogruppo al Senato. Sulla sinistra sorge il campanile di sezione quadrata. Sua madre era una nobile dei Fujiwara. Contestualmente, gli ausili informatici diventarono sempre più diffusi e sempre più piccoli e maneggevoli. A fine stagione, il Rosenborg ha conquistato il titolo. Fu ricordato anche per la sua attività di stuccatore. Nel cast principale è presente Aidan Turner nel suo primo ruolo in un lungometraggio. A volte nelle femmine il colore è un arancio più opaco, sfumato di grigio-verde. Rossi, C. Zecchi, N. Sonzogno e altri. Per cercare di risolvere il caso, vengono inviati da Madrid due ispettori della omicidi. Durante la guerra conosce Pier Paolo Pasolini. Nella maggior parte delle democrazie moderne i rappresentanti sono tutti eletti dal popolo. "Il nome fa riferimento a Fidelio, un'opera di Ludwig van Beethoven." In seguito a tale visita venne deciso di rifare la chiesa. Fu soldato durante la seconda guerra mondiale. I numeri si compongono come in Esperanto. "Sua madre è malata di cancro e non ha i soldi per l'operazione." La Capitol dimostrò disappunto per la direzione che il gruppo stava prendendo. Dolly, allora, prende coraggiosamente il suo posto. La diocesi è divisa in due arcidiaconati, Warwick e Coventry. Alle nove si aprì il fuoco. Il circondario di Nuoro fu creato come suddivisione della provincia di Sassari. Spiccano ancora le decorazioni alle pareti in stucchi dorati, oltre al pavimento marmoreo. In calce al testo originale è presente un apparato critico. Anche quel che accadde nei tempi successivi è poco noto. Oggi ne restano soltanto i ruderi. Io mi chiedo: come può un magistrato entrare nel convincimento personale di un individuo? Attualmente la metro è composta da una sola linea. Ristrutturò Longwood House, Hampshire, la sua residenza principale. In seguito viene ceduto al Brescia tra i cadetti. "Durante la ""Settimana di sangue"" combatté sulle barricate e fu ferito." "Per questa nuova impresa furono emessi appositi valori in ""trittico""." Rimase lontano dalla filosofia ufficiale e non esercitò mai alcuna funzione accademica. Ma Fidelio, gravemente ferito, riesce a liberare Django, prima di morire dissanguato. Fu fratello del martire san Plutarco. Tra gli interpreti troviamo Toni Servillo, Luca Barbareschi, Luigi Lo Cascio e Luca Zingaretti. Lessona fu membro di numerose società scientifiche. È allenata da Luca Longhi. "L'Associazione ha un comitato esecutivo con un presidente, un segretario e un tesoriere." "Borelli diede un contributo notevole a ogni importante esperienza dell'accademia." Apparteneva alla tipologia delle muscle car, allora molto diffusa negli Stati Uniti. "È anche stato nominato come una delle persone più belle apparse sulla rivista ""People""." Il Segretario generale è nominato dal Comitato direttivo fra magistrati o dirigenti amministrativi. Attualmente nel parco non sono possibili visite guidate e non esistono percorsi attrezzati. Il jet è dotato di un braccio volante, permettendo il rifornimento in volo. "Occasionalmente vengono inoltre proiettati storici Film muti in cooperazione con la ""Silent Society""." Inoltre il mondo della scena, per sua natura, conosce rifacimenti, interpolazioni, opere spurie. La denominazione del comune è piuttosto singolare e suscita, talvolta, qualche ilarità. "Presso l'entrata laterale ha trovato posto una ""Vergine con Bambino e San Giovannino""." Ad oggi in completo stato di abbandono, in attesa da anni di inaugurazione. Le mura attualmente rimaste incorporano parte del vecchio castello. "I due osservatori consistono in tre telescopi, ciascuno alloggiato all'interno di una cupola." Fu uno dei fondatori dello Psiup. Uomo colto e poetico, fu oppositore di Henry L. Stimson. "Ogni squadra affronta le quattro squadre provenienti dall'altro gruppo." La gamma aromatica è molto complessa e stratificata. Un soggetto giovane, infatti, aveva una valutazione superiore a quella di uno vecchio. "In seguito, a Biagio Rossetti, Ercole I d'Este commissionò un ulteriore ampliamento del palazzo." È stato per due mandati presidente della Società Biblica in Italia. Sua moglie Agnes, malata di cancro da tempo, lo seguì due settimane più tardi. Questo genere è presente in tutti gli oceani nelle fasce tropicali e subtropicali. "Tony presta loro l'auto e si allontanano dalla zona." Nella stessa stagione, sostenne un provino con il Southampton. I gruppi di galassie sono i più piccoli aggregati di galassie. "Inoltre può avvenire ""in vivo"" o ""in vitro""." "L'opera fu illustrata da suo padre." Nel doppio femminile hanno trionfato Lisa Raymond e Rennae Stubbs. Come la maggior parte dei fari finnici, anche questo oggi è automatizzato. A partire dal X secolo fu affiancata dal campanile. È una specialità tipica della città di Grottaminarda, nella provincia di Avellino. Tra le due parole venne posizionato il nuovo simbolo della gamma Hawk. Rimase orfano di padre a nove anni. Sono attaccate posteriormente tra la metà e la parte finale dei metatarsi. John Higgins ha sempre partecipato a delle competizioni rappresentative il suo paese. "È associato a un frammento di ""Testa di Maria"" in collezione privata." Man of Letters Attualmente, Orzinuovi è in crescita economica e demografica. Lo stadio San Marco è stato uno dei primi impianti di calcio di Castellammare. Lancaster Gordon Un mese più tardi si accorda con i francesi del Roanne. Successivamente diventa consulente del di Luciano Gaucci. Se disturbata si muove nuotando tramite flessioni del corpo. In ogni serata sono presenti alcuni ospiti non in gara. La lingua dei romani si impose sulle lingue dei popoli vinti, sostituendosi a esse. Sposò una persona sconosciuta il cui nome è andato perduto. La serie fu prodotta da Towers of London Productions. Titi nacque a Città di Castello in Umbria. Malgrado tutti questi cambi di nome, però, la costellazione venne ben presto abbandonata. Sopra le arcate correva un altro architrave. Dopo che Samuel è battuto da Peter, lo farà arrestare da Lauren. Pam, infine, vede Eric volare via nonostante le sue richieste. Vede gli assalitori fuggire, li insegue ma viene ferito. Il parco viene curato dal New York City Department of Parks and Recreation. "L'edificio è situato a breve distanza dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena." Tra i registi è accreditato Marcel Camus. Successivamente studia direzione d’orchestra e arrangiamento e inizia l’attività concertistica. Matar Fall Tra i fondatori ci fu il comunista bulgaro Solomon Goldstein. Gli vennero inoltre date due Mercedes. È presente anche in aree disturbate vicino alle foreste. Più staccata verso est si trova la frazione di Baselga. Inizialmente reclutarono degli studenti per leggere manualmente i dati e riportarli su schede perforate. Le tracce porteranno MacPherson nella parte più oscura della città. Primo partito anche a Lecce. "Rimane diffusa anche all'interno del buddismo tibetano in Nepal, Bhutan e Mongolia." "È anche interprete del video musicale della canzone ""Stranger in Town"" dei Toto." Nei pesci si sono sviluppati dalle linee laterali. Queste somiglianze sono evidenti quando le lingue creole non condividono alcuna lingua originale. La tradizione vuole che vi sia stato sepolto papa Evaristo. "Nell'ottobre dello stesso anno il giocatore dichiara però di voler smettere con il calcio." "Si scoprirà poi che l'isola è popolata anche da pericolosi animali giganti." Di solito questo tipo si trova nelle automobili. Successivamente altre istituzioni pubbliche si unirono al consorzio. Viaggia in Sicilia, Francia, Spagna, Israele. "L'Uckerland riunita fu indicata con il suo nome solo nel tardo Medioevo." Se i complementi esistono, allora sono unici. Antifascista, è membro del Comitato di Liberazione Nazionale clandestino di Modena. Gunther e il suo vassallo Hagen continuano a dare la caccia ai fuggitivi. Il loro intento è quello di riconquistare tutto il mondo. La grotta principale è la Grotta Nera formata da rocce e stalattiti color panna. Nel Cinquecento Cosimo I destinò il secondo piano del palazzo a Archivio notarile. Marguerite entra in contatto con il capo degli indigeni, che Veronica deve sposare. Curiosamente, il Comune mantenne la sua denominazione. Il disco raggiunge la decima posizione della classifica italiana degli album. Poco tempo dopo, Murry lasciò lo studio e i Beach Boys continuarono a registrare. "Le suore erano poste sotto la giurisdizione del Gran maestro dell'Ordine." "È il seguito di ""Dungeons""." "Steven Spielberg elogiò Mendes per il lavoro svolto a teatro con ""Oliver!" Daniele Giuliani Era più raffinato, leggero e dotato di un sistema di trattenimento del caricatore. Si associò a demoni ed evocò esseri dal mondo dei morti per fare ciò. "Anche l'album ""Sing It!" La chiesa più importante è dedicata a S. Bartolomeo. Non trovando una spiegazione, Todd accusa Regina di essere la responsabile di quegli scherzi. "Un esempio dalla lingua inglese è ""the alumni of Princeton University." Ogni singolo lancio è detto prova di Bernoulli. Non essendo stato brevettato, il gioco è diventato disponibile praticamente per qualunque dispositivo. Kriegsmarine austro-ungarica. Il capoluogo del comune è la città di Santa Isabel. Xiao Jie si ferisce durante il gioco e viene ricoverata in ospedale. José Leonardo Ribeiro da Silva "L'uomo, secondo lo scrittore, si può redimere solo tramite l'amore e la morte." In questo tour inizia ad usare le bacchette Vic Firth. Attualmente è attivo un processo di beatificazione. Era usato strutturalmente al posto di un pilastro o esteticamente come una freccia stilizzata. La giunta militare annulla le elezioni. "Finirà che s'incolleranno da soli al pavimento." Le chiede di sperimentare la saldatura, di modellare e scolpire il metallo. La stazione ha un bar nel lato meridionale. Dalle finestre si vedevano i Dioscuri, il Marco Aurelio e il torrino del Campidoglio. Viene comunque arrestato, imprigionato, processato ed assolto per mancanza di prove. Le altre tre tracce del disco sono suonate dai medesimi gruppi. Conosce le erbe medicinali e può aiutare anche gli esseri umani. La bocca può allungarsi a tubo e le mascelle non sono molto allungate. I paesi più poveri sono quelli coinvolti in conflitti. La ragazza e il professore I gendarmi si recarono subito a Venosa e portarono Francesco al carcere di Potenza. Usava per lo più una chitarra elettrica Epiphone Sheraton. Viene consumato sia caldo che freddo. Essa raccoglie la parte centrale delle Alpi della Zillertal. "Le sue preferenze andavano all'Innario popolare." Ma il risultato più importante arrivò dopo alcuni mesi. "Il nome significa letteralmente ""onda di zolfo""." È principalmente frugivora. Fanno parte di una stagione tutti gli episodi trasmessi in uno stesso anno. Lo psicologo dovrà inoltre curare il rapporto con il figlio Max. Alla sua memoria sono dedicate delle vie sia ad Alghero che a Sassari. In nessun senso egli fu un esponente, simbolico o reale, della politica britannica anti-sionista. Questo assicura una maggiore durata ai nastri. In parte distrutta, rimangono visibili solo i due grandi pilastri a pianta quadrata. Il codice sorgente può essere poi trasferito al compilatore tramite riga di comando. The Way It Is La maggior parte di Worcester non è coperta da parrocchie. "In altri termini, quest'ultima categoria di ormoni agisce attraverso una ""trasduzione del segnale""." "Nel frattempo si è formato come fisioterapista e lavora all'ospedale di Sarzana." Con il progredire della civiltà si afferma il monoteismo. Andrew Taylor "All'atto dell'armistizio si sottrasse alla cattura e si ritiro' a vita privata." "Dopo l'abbandono della politica attiva, Brown è stato rettore di varie università in Colorado." Henley ha un incidente con la macchina e finisce fuori strada. Inoltre fa parte del gruppo post-rock Bell Orchestre, che compone e interpreta musica strumentale. "Con che cosa il ""Dharma"" deve concordare?" Vive nelle foreste ripariali. Il disegno di legge delega non si concretizzò comunque in alcun provvedimento legislativo. Lo portano al commissariato dove viene battuto. La città era circondata da fortificazioni in buone condizioni. Ha una sorella minore, Irene Jansen, anche lei cantante. La resistenza fu tremenda; i russi lottarono disperatamente. Durante questo periodo riprese le sue apparizioni concertistiche da solista. L’energia potenziale è quella accumulata e utile per produrre un lavoro. I giocatori vengono assicurati per un periodo massimo di un anno. Per dare al web una maggiore interattività e dinamicità sono state perseguite due strade. Fornaciari infine diventa produttore. Sfortunatamente per Amanda, Nick non è troppo felice di ciò. A Botticelli è stato intitolato il cratere Botticelli, sulla superficie di Mercurio. Nessuna fonte contemporanea menziona la causa della sua morte. "Mika abbandona allora Yu e corre immediatamente da Hiro, all'ospedale dove si trova ricoverato." "Fermano tutte le tipologie di treno ad eccezione del ""Rapido Speciale""." Il porto di Taranto ospita numerose imbarcazioni per la pesca. Vi sono due tipi di rune legate. Dopo tre ore di interrogatorio, Nikolaj confessò il furto. Emma a Riccardo non diede figli. Attualmente gioca in prima divisione del Gibraltar Premier Division. Ha scritto soprattutto sui modi per definire e classificare al meglio i diversi feldspati. I mezzi più moderni sono stati acquistati nel primo decennio del nostro secolo. Le stelle, poi, erano semplicemente incise sul firmamento. Si deve inoltre tenere presente la potenziale interferenza del beta agonista sulla contrattilità uterina. Robert Brown La coppia diventò celebre e nella loro casa i due ricevevano molti artisti famosi. Tuttavia, il soggiorno si rivela piuttosto movimentato anche per la presenza del suo avversario. "Per esempio la qualità ""rossa"" di una mela è derivata dall'appropriato universale." Sin da piccolo, sviluppò un profondo anticlericalismo. Sfortunatamente per lui, era assai impopolare come pochi lo erano stati in passato. Si trova nel Borough di North Slope. Una tipica calzatura è una specie di sandalo chiamata hnyat-phanat. "L'aereo risultava più agile e usciva più rapidamente dalla vite." Questi creò nuovi appartamenti di gala, salotti, gallerie ed un grande scalone. In seguito fu Ministro per gli scambi e le valute nel primo governo Badoglio. Tali proprietà hanno un ruolo fondamentale per la loro classificazione. A luglio stringe una partnership con Fastweb. Tutto è ormai pronto per la trappola sessuale in cui dovrà cadere la bestia. "Dopo ""Combat!" La sua dotazione include libri, film, dipinti, giornali, archivi sonori, mappe, manoscritti ed archivi. Emilio e Sarita si riavvicinano dopo una giornata di shopping passata assieme. "Tra le opere un dipinto raffigurante lo ""Spasimo"", opera di Antonello da Palermo." In Italia la maggior parte delle sue opere viene pubblicata da Iperborea. Red River "Di fatto, non è possibile accedere all'interno della struttura." Composta da roccia non molto stabile di tipo metamorfico. Le finestre crociate quattrocentesche della facciata del palazzo Senatorio furono sostituite da finestre cinquecentesche. Ebbe una carriera breve, con pochi successi. "L'assone conduce invece il segnale in direzione centrifuga verso altre cellule." Cantò da bambino nel coro della cattedrale di Valencia. Il posto è la sede del quartier generale centrale della Ship-it. Fu così che il regista dovette accontentarsi di un sostituto. Il santuario è croce latina con una sola navata. Trovò lì il suo primo lavoro come animatore per Parker Brothers. Molto nota quella di famose acque minerali. "Lavorò come lettore di spagnolo presso l'Università di Tolosa per un anno." È definito dalla critica come il cantore dei sentimenti semplici e quotidiani. Il nome dello stadio non è stato deciso ufficialmente. Questi animali, ora, sono considerati arcosauriformi basali. Tale soluzione viene oggi adottata da molte auto a due volumi. "Fu insignito della medaglia d'oro al Valor Militare." Inizialmente la chiesa era una modesta cappella con annesso il cimitero. La Schneider realizzò così ulteriori sviluppi del cannone. "Compie, in seguito, studi di filosofia alla Sorbona e all'Università di Tubinga." "L'esperienza editoriale cominciata con Rent si scontra con l'evoluzione dei mezzi di comunicazione." La versione castigliana è desueta e non ufficiale, sebbene riconosciuta. Altri usi sono stati ipotizzati. Al centro, quasi in penombra, resta Giuseppe ritratto frontalmente. Giudicato un religioso di grande avvenire, perse gradualmente la fede per ragioni intellettuali. Per la prima volta furono introdotti i cerchi in lega. "Al contempo si autoproclamò ""generale anziano""." Kingston ospita la Kingston University e il Kingston College. Paramenti sacri, ostensori, calici e altri oggetti sacri sono esposti nel museo. La sensazione che doveva trasmettere era quella di scivolare lungo il pilastro. "Non dandosi per vinto, l'anno successivo, dietro nuova audizione, ottiene l'iscrizione." Una delle più note è stata appunto quella comandata da Enrico Martini Mauri. Le isole sono separate da Sumatra dallo Stretto delle Mentawai. Boot Camp Successivamente, le pubblicazioni divennero intermittenti. Il meglio della fantascienza. "Viene per questo considerato come l'edizione ufficiale di quel disco promozionale." Una moglie diventa sospettosa quando il marito si rifiuta di rispondere al telefono. Prima di raggiungere la posizione di Gran Maestro, era stato Priore a Saint-Gilles. In alto si trova un coro di angeli. Body Love Vol. Non vengono offerti elementi di multiplayer. Bamberger Basketball Inizia a prendere lezioni di danza a quattro anni. A un mese di età sono del tutto autonomi. Tre anni dopo le si consentì di partecipare ad un seminario dedicato agli insegnanti. "Il Lazio ""etrusco"" divenne anche un grande consumatore di beni di lusso ed artistici." Cresce sotto latifoglie. In qualità di condottiero fu al servizio del re di Spagna. "Per renderla inespugnabile occorreva rimodellare e alzare il territorio, ma l'impresa sembrava impossibile." Lo stesso vale per la mente. "Tuttavia l'album non ebbe buoni riscontri commerciali." Questi sistemi di bassa pressione hanno origine nel Mar Mediterraneo orientale. Alcune sequenze del film sono state girate in Italia, tra Milano e Como. Back to Me Si tratta del debutto del gruppo per la Warner Bros. È stato inviato in Somalia, Kenya, Eritrea ed altri stati africani. Bogdan aveva perso un occhio durante una delle numerose battaglie combattute. È documentata anche agricoltura primitiva. Si è trattato della prima vittoria di una squadra inglese. "La città di ""Siscia"" era un antico ""oppidum"" dei Pannoni." Alla fine di ogni livello si ottengono crediti aggiuntivi in base al risultato. Si è ugualmente distinta per le sue produzioni poetiche. "Durante l'infanzia perde il padre, Giuseppe." La contaminazione da metalli pesanti ha sollevato preoccupazioni in Cina. Per questo motivo i tempi variano per ciascun individuo. Gli articoli pubblicati sono presenti nei principali registri di catalogazione. Alcune delle sue opere sono esposte presso il Cleveland Museum of Art. La bocca è piccola ma può allungarsi a tubo per catturare le prede. Il film fu prodotto dalla Italica Vox Film. Il sergente Turchetti riuscì ad abbattere due aerei. La ricostruzione documentaria fatta dal Meli non lascia margini a dubbi di alcun genere. Si trova nella provincia di Mardin. Questa è la prima edizione con la formula dei tre punti a vittoria. Soda, bianca, ma grigio-oliva sotto la cuticola. Da allora costituisce, con Piazza Abbiategrasso, uno dei due capilinea meridionali della linea. Congiunge la piazza del Duomo con piazza Cordusio e via Dante. "Tuttavia, già Marengo ""et al." Lo scalo merci operativo più vicino è a San Giovanni Valdarno. Il cranio era allungato e stretto, e presentava una debole costrizione postorbitale. Al suo nome è intestato il liceo classico della città natale. "Questo ""hôtel"" sarà la cellula iniziale del collegio gesuitico." Fu il primo titolo della serie di Syndicate. Negli ultimi anni, questo autobus è stato acquistato da diverse città europee. Come i suoi antenati egli combatté per gli Asburgo contro la Francia. Esistono anche algoritmi ancora più efficienti per la moltiplicazione. Sono state trovate anche tombe e crocette di epoca barbarica. In tempo la consacrazione della neo-edificata chiesa della Ss. Foster colpisce Everton e lo rimuove dal comando. Le Isole del Canale si trovano nella Manica, vicine al lato francese. Alcuni livelli consistono nella battaglia contro un boss. Sono anche i più giovani vincitori di sempre nella danza su ghiaccio. La prima novità fu il cambio a quattro marce. "Vista la presenza sporadica dell'uomo, l'isola è un rifugio per foche ed uccelli marini." Ad oggi sopravvive solo un pezzo della cinta, vicino alla riva del Dee. Nella suite dei sensori è stato previsto anche un sensore per gli infrarossi. "Svolsero servizio nell'area di Tobruch per esigenze militari di trasporto." Michael Dunlop è nato in una famiglia di piloti. Faceva parte della stable Voodoo Murders. Ciò provocò la rivolta di tutti i Liguri, provocando la dura reazione del Senato. Era il fratello di Sir Stuart Samuel. Weidman era noto anche per la gamma di stili coreografici in cui ha lavorato. Gli zigomi sono robusti, le bolle timpaniche non sono mai ridotte. Sono presenti dei fortini risalenti alla Seconda guerra mondiale. Tuttavia, la relazione tra i due non trova possibilità di intimità. Durante un ricevimento alla moda, i leoni fuggono da uno zoo privato. Il disco ha raggiunto la quarta posizione degli album più venduti in Giappone. Ogni anno si realizzano diverse mostre. Proprio questo sigaro è da molti anni il più venduto avana al mondo. Incominciò gli studi filosofici e teologici a Venezia. Crearono case, strutture di formazione e di preghiera. "Per rendere disponibili tali contenuti bisognerà guidare il porcospino blu all'interno degli edifici appositi." Da allora in poi non fu più in grado di camminare. Indicato nel trattamento delle forme di glaucoma. Comprende alcune varianti minori e la partita catalana. Il loro suono ha una matrice punk-noise con influenze new wave e post-punk. La targa è gialla con caratteri neri. "Ha tenuto ""performance"" nei più importanti festival in Italia e all'estero." La linea in cui si trova la stazione fa parte del progetto Memorario. I suoi genitori gli comprarono una chitarra e imparò a suonare da solo. Registrazione digitale. Riesce a resuscitare i morti. A causa di complicazioni, lei rimane dalla cugina per una settimana. A fine stagione non viene riscattato dalla Roma e fa quindi ritorno al Catania. È disponibile nelle versioni base, deluxe e ultimate. Per evitare il completo isolamento prese la nazionalità brasiliana. A fine stagione passa al Raith Rovers. La Murder Inc. Poco ci resta del computo del tempo degli Etruschi. "In seguito apparì nella puntata di ""SmackDown!" Il governo ombra era composto da soli esponenti del Partito Democratico. Lo stile stiacciato del maestro fiorentino si adattò particolarmente bene alla disposizione sul pavimento. Si trova negli stati del Nord Dakota e di Manitoba. Il reperto è conservato presso il Museo archeologico giordano di Amman. Il primo deve fuggire e raggiungere svariati checkpoint senza essere eliminato dal secondo. La rotaia è unica e solitamente molto larga, in quanto deve alloggiare dei magneti. Fu probabilmente allievo del retore e filosofo siro Libanio. La sua relazione con Patton fu burrascosa. Il fronte è decorato con quattro pinnacoli. "Il titolo dell'album è ""Thunder""." Palazzo Della Rovere "Il video mostra Sting all'interno di un battello." Studiò filosofia e teologia. Quasi tutte aperture hanno archi gotici a sesto acuto. Qui decide di potenziare la sua gracile salute con lo sport. Regia: Gianni Brezza Il telaio era composto da due tubi ovali rinforzati da una crociera centrale. È un tenente di polizia, attraente e lesbica. Insieme al premio è previsto un assegno in denaro. Un giro dopo anche Nannini rientra ai box per cambiare le gomme. Queste opere rappresentarono il culmine della sua solida preparazione e della sua carriera musicale. Tuttavia questa classificazione è poco supportata. I conduttori sono Simona Arrigoni, Roberto Villani e Michele Avola. Massiccia la presenza di pubblico tra gli anni sessanta e fine anni novanta. Michael capendo che il suo momento è arrivato, accetta. Il Celtic terminerà la stagione al secondo posto. Si tratta delle località più meridionali al mondo dove sono stati registrati dei pipistrelli. "Sulla facciata dell'edificio vi sono due lapidi riportanti i nomi dei caduti." "L'organo proviene dalla chiesa di san Pietro di Parma." Sul lato ovest si apre un portale che dà sul giardino. Oggi ne risultano in servizio nove. "L'assedio alleato non andò proprio come previsto per la mancanza sostanziale di munizioni." Giuseppe Maria sposò la nobildonna romana Ortensia Mattei. Paradox Development Passò i propri ultimi anni a Utrecht. La Ferrari decide di rimontare lo stesso dispositivo dopo non averlo impiegato in Cina. The Soul Man! I militari sparano in pieno petto a Paul, uccidendolo. Dance Tracks Vol. Il loro principale valore ornamentale è dato dalla forma e dal colore delle foglie. In base al citato art. Questa classe di missili non entrò mai in servizio attivo. Morì novantenne a Firenze. Una nuova cultura, per usare una parola sola. Parte un inseguimento durante il quale i tre rapinatori perdono la vita. Vari investimenti hanno riguardato i debiti dei Paesi in default. Nel periodo riproduttivo la livrea maschile è più sgargiante. Pacifico e socievole. La gestione di Bertolaso ha formato oggetto anche di critiche. Lo scontro fu violentissimo. A sostegno di questa ipotesi sarebbe la presenza di alcuni elementi iconografici. Nei decenni successivi alla tragedia gran parte del centro storico venne restaurato. Fu sostituito da don Mario Busti. "È lei che lo condurrà nel ""tunnel"" della droga." La seconda, la parte bianca, guarda agli aspetti più corporali e comici della dipartita. Il videoclip è stato girato a Bogliasco, in provincia di Genova. Scrive i titoli dei dipinti sul retro della tela. Oltre agli attacchi nemici si deve evitare di urtare ostacoli o investire innocenti. Le trasformazioni urbane di Firenze portarono un periodo di prosperità alla lavorazione della terracotta. Lo storico edificio sorse come residenza rurale cinquecentesca della Maremma grossetana. "L'origine è sconosciuta, ma precede la conquista normanna." Il giovane, che ottiene un alto punteggio, è assunto prima della fidanzata. "A differenza di come si potrebbe pensare, ""Burnout Crash!" Le cave di gesso furono, infatti, sfruttate per molti secoli. La patrona di Raffadali e il paese. Hans Brenner Ad oggi, la strada rialzata, è quasi invisibile. Durante la Seconda guerra mondiale servì da ospedale e subì diversi cannoneggiamenti. The Ricky Gervais Show I freni anteriori e posteriori sono entrambi ventilati. Nel resto del mondo, ha avuto minor successo rispetto ai lavori precedenti. Non tutti i problemi attualmente sono stati risolti e ulteriori ricerche sono ancora necessarie. Il ventre e la gola sono di colore bianco o crema. "L'edificio è della seconda metà dell'Ottocento." Il propulsore è un motore a due tempi, inizialmente raffreddato ad aria. Quella da trasferta è invece nera con motivi gialli. "MacFarlane si definisce un fan di ""Guerre stellari"", ""Star Trek"" e fiction fantascientifiche." Filippo Guglielmo Augusto intraprese la carriera militare. Richard Keith I membri hanno stretti contatti con elementi criminali in Russia. Fu la prima chiesa costruita a Roma e dedicata al Sacro Cuore di Gesù. "L'altare non è più intatto ma rimangano le mura circostanti." Queen of Siam È stato certificato disco di platino in entrambi i Paesi. Rafael Schmitz "Ma se sono morbidi dall'inizio, possono diventare marci." La parrocchia ha alcune cascate, grotte e, lungo la costa, diverse insenature. È dedicato ad Alphonso Ford. "Esso è associato all'Arts and Crafts Movement." Monte San Cristóbal Il re inoltre dichiarò estinti i suoi debiti. "Brin rinviene e distrugge l'Ildatch." Finito, vengono separati e uccisi da due uomini misteriosi. "L'inizio della protezione è lento, ma l'effetto è di lunga durata." Uno degli aderenti più famosi è stato Mohammed Alì. Ad oggi è la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa. Dopo avere insegnato Educazione Artistica nelle scuole si è dedicato attivamente alla scultura. Il suo esterno non offre particolari decori artistici, sculture o affreschi. Egli deve cogliere in se stesso la sua essenza. "L'opera è considerata ""la più completa difesa del potere papale""." La sintomatologia può durare per alcune settimane, prima di arrivare alla diagnosi. Lì, diventa ben presto una stella del teatro. Il capoluogo di questo thema era Atene. La struttura è raggiungibile grazie alla fermata Banff Trail della Metropolitana leggera di Calgary. "È il terzo alfabeto ufficiale dell'Unione europea." Paolo Dalle Fratte "Anche Tancredi è stato proscritto perché dell'odiata stirpe francese e vive in esilio." "La Ramirez si trasferì a New York all'età di sei o sette anni." Concluse la carriera in Inghilterra con gli Sheffield Steelers. Le principali differenze linguistiche sono tra generazioni, con un gergo giovanile particolarmente innovativo. Persone di nome Jacqueline Questo secondo le parole di Otto Rank. Dark Passage Protagonista istrionico fu Enrico Montesano. Lo scontro si risolse con la vittoria dei realisti. Organizzò anche un aiuto clandestino ai repubblicani durante la guerra civile spagnola. Entrambe le stagioni sono disponibili sul servizio on demand Netflix. "A lui lo scrittore Sebastiano Vassalli ha dedicato un libro, ""Cuore di pietra""." È anche coltivata estensivamente al di fuori del suo areale come pianta ornamentale. Giovanni I di Alessandria I due vengono scoperti da Ethan Kanin, che allerta Jack Bauer. Arnaldo Armani Ding ding dong! "L'anno dopo Ewing si trovò di fronte ancora i Pacers, nella semifinale della Conference." È posizionato circa a sudest del Mount Boyd. È un western statunitense con Charles Starrett, Jock Mahoney e Carolina Cotton. Era dotato di buona tecnica e buon fiuto del goal. A questo punto Lars mostra segni di agitazione ed annulla il matrimonio. Studiò presso la Westminster School e il Christ Church di Oxford. "Nei vertebrati superiori, come l'uomo, si ha l'azione di meccanismi sia attivi sia passivi." Inoltre, il ministero si prende cura della salute preventiva e della sicurezza alimentare. "Vive nei laghi d'acqua dolce di Argentina, Bolivia, Cile e Perù." La vittoria riportata a Uman dalle truppe tedesche fu assolutamente rilevante. Questi erano probabilmente dei capi locali con piccoli territori sottoposti al loro governo. "Alla partita finale del ""Trofeo dei Campioni"" la musica cambia nuovamente." "Le caravelle sono realizzate con decorazioni floreali all'interno delle stesse aiuole." In testa indossa una cuffia bianca. "Nell'ambito penale il Presidente ha compiti innanzitutto organizzativi, gestendo il tribunale a lui affidato." In questo modo la risposta totale del sistema è a coseno rialzato. Figura controversa, fu un esponente dei democratici del lavoro. Le Clos nuota sin da quando era piccolo. In altre parole, un atleta amatore può correre più veloce senza lavorare di più. "Negli ultimi anni l'album ha ottenuto ancora più riconoscimenti." Andrés Orozco "Alla reception, Charles rimane colpito dall'americana Carrie, e i due passano la notte insieme." La città inoltre è stata capoluogo della contea di Campbell. "L'edificio, dalle forme decisamente contemporanee, è oggi sede della parrocchia omonima." Carrington si sparò due mesi dopo, dopo un primo tentativo di suicidio. Nelle loro menti scorrono migliaia di immagini. Il motore, una volta spento, non può essere riacceso. Molti di loro vivono a Salonicco. "Alcuni dei singoli di lancio sono stati firmati da noti cantautori: ""Sposati!" Bartók si rifiutò, e alla fine ritirò il lavoro. "La caravella di Colombo ""Niña"" fu infatti costruita qui." Live in London. A volte possono verificarsi modeste aritmie, generalmente di origine atriale. Viaggia instancabilmente, anche in Russia e in Giappone. Studi hanno dimostrato un legame tra l’herpes labiale e il disgusto provato in precedenza. È la versione greca di Plutone. Fogo Morto È regolata nel Codice del lavoro. Ha collaborato altresì con settimanali e mensili, quali Playboy, Esquire e The Atlantic Monthly. Vive in boschi sempreverdi, di acacia e foreste montane. Qui per non cadere nelle loro mani, Lobato si uccise. Cristian Díaz A Créteil, periferia sud-est di Parigi, convivono persone di numerosissime etnie e religioni diverse. Successivamente ha iniziato a studiare anche pianoforte con il maestro Roberto Scarpa. "Durante l'assemblea nazionale vengono eletti anche il Segretario Nazionale ed il Presidente Nazionale." Tutte le tracce sono composte da Joan Baez, tranne dove indicato. "È sede di una sezione dell'Università della Florida." Questi permettono un utilizzo più rapido, e un maggior numero di colpi tra ricariche. La musica, composta da Kenyon Hopkins, era in origine una composizione jazz. Nel mondo, altri marchi godono di largo successo. Il capoluogo è la città di Arica. I matrimoni combinati sono rari. Costituisce stele intermedia uno stemma coronato. La località è divenuta famosa per il ritrovamento di una dimora signorile fortificata. Un ciclo di affreschi si trova nel chiostro degli Aranci. Tyler Cavanaugh Il castello presenta caratteristiche architettoniche molto interessanti. La sorella intervenne intimandogli di attraversare lo stretto e recarsi nel suo feudo. "Ma non c'è nessuna traccia nelle fonti di tale pagamento separato." "In alto si leggono le iniziali che permettono di identificare l'uomo: ""N V""." Fu sepolta nel villaggio di Glinka. "Fu poco dopo ucciso dai suoi stessi soldati probabilmente a ""Carnuntum""." Permane tuttavia in loco una biglietteria automatica. I due confessano di amarsi come al primo giorno e finalmente si riconciliano. Ha spesso contribuito alla sezione “Bacheca” del giornale della St. Paul Pioneer Press. Purtroppo le sue ricerche inizialmente non fruttano. "Dall'istmo può originare il cosiddetto lobo piramidale della tiroide." Uno dei marinai rivoltosi, Richard Parker, sopravvive e si unisce al gruppo. La quantità massima estraibile si realizza con il motore termico di Carnot. Scampati entrambi alla morte, i due tornarono semplicemente a casa. "Scrisse anche su ""The Village Voice"" ed altre pubblicazioni." "Si tratta della ""lotta di Piana dei Colli""." "L'orchestra è stata fra le più popolari della Tanzania negli anni ottanta." Quella notte, la bambina esce di casa per andare dalla madre. "Su palazzo Nasi una targa ricorda l'attività sociale del marchese Carlo Torrigiani." I detti, dovranno essere di ottone con diametro di mm. "Immediatamente tutte le esibizioni fissate per promuovere l'album ""Unplugged"" vengono cancellate." Ben rappresentate nelle aree a clima caldo e con buona disponibilità idrica. Questi meccanismi rimpiazzano i meccanismi poco funzionali che le singole applicazioni possiedono. In pratica, i poteri dei governi locali sono limitati. La figlia lavora ora come ricercatrice ed ha pubblicato un libro. Il processo fu presieduto da Martial Herman. Al sistema Gauss-Boaga sono state assegnate due coppie di codici. In ogni caso, altri critici di orientamento marxista hanno giudicato Tolkien più positivamente. Il rientro a Catania fu un vero trionfo, benché il Card. "Da questa caratteristica deriva il nome latino ""albicans"", che significa biancastro." Nello stesso periodo anche i seguaci di Montano operavano con grande energia a Roma. "All'epoca non abbiamo testimonianza di abuso di discrezionalità o di errori del Consiglio." Anche Trieste riveste un ruolo di primo piano nel Neoclassicismo italiano. "Durante l'età del bronzo, vi sorsero villaggi più stabili e organizzati." È di discendenza Hokkien. Teófilo Ferreira Le suore si dedicano a varie opere in campo educativo, assistenziale e sanitario. Il Partito Socialista del Cile appoggiò la candidatura del sindacalista di Bernardo Ibáñez. Di conseguenza, ci sono sempre due giocatori che giocano contro uno. Si tratta del quarto nome maggiormente diffuso in Turchia. "Sorrento, nella sala d'ingresso di un hotel affacciato sulla spiaggia." Malgrado la crescita dei prezzi del petrolio, il regno era finanziariamente insolvente. Questo valore venne usato per calcolare la costante di Avogadro. "Le ""Stanze"" svolgono attività con studenti delle scuole di ogni ordine e grado." Una particolare offerta commerciale è quella dei voli su jet militari. Vincendo il survival, è comunque possibile rendere la personalizzazione esente da tale margine. Sono ruminanti che possono sopravvivere anche cibandosi di cibo di bassa qualità. È situata nella parte nord-est del dipartimento di Oruro. Le qualificazioni prevedevano due turni preliminari. È retta da papa Francesco. Se ne andò e fondò una sua propria squadra. Anche molti dei suoi generali ad ovest, a differenza di Grant, mancavano di aggressività. "Fece dunque rotta per Rabaul assieme al pattugliatore ""No." Approfondì il concetto di cultura. Trinità dovesse riprendere forza tutta la vita cristiana. "Nel frattempo, all'interno dei confini del parco altri eventi vulcanici stavano avendo luogo." Un codificatore molto semplice potrebbe rendere tutti i caratteri sicuri in maniera diretta. Quando si riprese, Tévez venne affidato agli zii materni, Adriana Martínez e Segundo Tévez. I due iniziarono presto a vivere insieme. Il film fu un fiasco commerciale. La coalizione raccolse insieme le cinquanta famiglie siriane più ricche e potenti. Le vocali andavano scritte sopra la riga. Di chi il merito? Progetta di partire per Parigi, per cercar di sviluppare i propri talenti come scrittore. "L'album infatti venne riconosciuto come uno dei dischi fondamentali del crossover thrash." "Si trattava della versione estiva di ""DeeJay Television""." Nel film sono presenti citazioni cinematografiche da Frankenstein e a The Rocky Horror Picture Se non può o non vuole scartare, pesca una carta dal mazzo. Di cemento è anche il piccolo campanile sulla falda destra. Questo motto è già attestato in Lucilio, fr. Poco più su, la valle si allarga e si esce nel verde. Ai testi collaborò Giorgio Calabrese. Questo metodo è ampiamente utilizzato nella produzione di chitarre elettriche. "Le realizzarono tutte, ma vennero mortalmente feriti completando l'ultima." Uno sconosciuto alla mia porta Narra con rabbia la scoperta di un tradimento della prima moglie, Irene Bozzi. I colori sociali sono il giallo ed il nero. Le prime tre edizioni furono vinte da case automobilistiche francesi. Il dolcificante tradizionale è il miele, utilizzato a Norimberga. "Erano ovali sia in pianta sia nell'alzato." Egli ebbe rapporti anche con Charles Cornwallis. Con le sue prestazioni aiuterà il a centrare la promozione in Premier League. "L'organo sulla parete destra è opera della bottega veneziana dei Callido." "Questa specie è diffusa nel Cile centrale e meridionale e nell'Argentina sud-occidentale." Con questo brano la band raggiunge un nuovo record. I giovani si possono trovare, raramente, in superficie, sotto le meduse. "È ""selvaggia e padrona di se stessa..." "Giovanni V gli diede l'isola come dote per la sorella." Il clan ha preso il nome dalla terra. Il comportamento dei russi e dei francesi fu particolarmente spaventoso. Ha anche tradotto scrittori di lingua inglese o tedesca. "Vi è inoltre un posto di polizia e una caserma dell'esercito nepalese." È una tragica e cupa storia di adulterio. È autore di due romanzi inediti lunghi e alcuni romanzi brevi. Il trattato ebbe successo, ma portò la pace per un periodo molto ridotto. Successivamente il gruppo trova un uomo, in stato confusionale, Purvis. Chiuso il sodalizio con Reja, la società sceglie Pioli per sostituirlo in panchina. Non sono presenti però canali radiali. "Nel mentre, raccoglieva materiale sull'etnologia e sul linguaggio dell'isola per altre due sue pubblicazioni." Wilson decide così che il proprio futuro è nelle arti figurative. "L'università ha accordi di scambio culturale con altre università in molti altri paesi." Una simbologia appena avvertibile accompagna la successione degli affreschi sulla volta. Sono inoltre correnti piercing e tatuaggi. In grassetto i piloti e le scuderie in attività. Per questo motivo il tubo di rame è messo elettricamente a terra. Erano offerte due tipi di carrozzeria, torpedo due e quattro posti. È retta da un questore. Welsh vive a Glasgow con la sua partner, la scrittrice scozzese Zoë Strachan. "Svolge la propria attività all'Università del Dakota del Nord." "Una sera bussa alla porta un vagabondo che l'uomo crede essere il figlio scomparso." Direttore del festival è stato per il ventitreesimo anno Alfred Bauer. La quarta, Cappella di S. Rocco, ha una decorazione realizzata da Giuseppe Antonio Ambrosi. Carlo fu costretto quindi dalla Russia a rinunciare al trono di Curlandia. La prefettura è Vannes. I suoi genitori hanno divorziato quando aveva cinque anni. Può inoltre apprendere alcuni attacchi di tipo Normale e Buio quali Ira e Lancio. Il sangue è raccolto in un bel vaso sbalzato, ormai quasi pieno. "Il gioco è molto simile al precedente, ""Ultima""." "Raggiunto un grado medio di cottura va aggiunta la carne, anch'essa fatta a strisce." Quando però arrivano i criminali, è Estelle a bloccarne uno in attesa dei rinforzi. Ha vinto il premio per il Miglior film al Torino Film Festival. "La chitarra che accompagna il brano ""Leggermente"" è suonata da Gianmaria Testa." "Gerberto venne sospeso dall'episcopato." I cromosomi risultano integri. Pablo Fernando Hernández La parte settentrionale invece è punteggiata da piccoli crateri, così come quella sudorientale. Parlano una curiosa combinazione di inglese, latino e greco. La ricetta originale utilizzata da Renzi, tuttavia, non è mai stata rivelata. Ognuno di questi punti può essere equipaggiato con uno o più radar. Il testo della canzone descrive un rapporto sentimentale travagliato. A partire dagli anni cinquanta diresse egli stesso una dozzina di film. Tuttavia, non è ancora stata fornita alcuna definizione per il clade. A causa delle ustioni riportate, fu ricoverato in ospedale per diversi mesi. Gli incontri organizzati in questo periodo di solito non duravano più di un giorno. Il suo contratto iniziale era per quattro anni. "Nello stesso anno fu introdotta in via sperimentale la nuova ""Fortwo"" elettrica." Questo permette di allenarsi con grossi carichi diminuendo il rischio di infortuni. "Pictures, girato all'Iverson Ranch di Chatsworth, Los Angeles." Del Fante lascia Terna per diventare amministratore delegato di Poste italiane. Morì nel disastro aereo di Superga. Reynolds, però, ha delle mire sulla ragazza che un giorno tenta di violentare. Ancora una volta, Tom Wilson si occupò della produzione del disco. Fu un pittore storico, paesaggista e di genere. Pochissime sono le notizie certe sul vescovo Salvio. Il corpo venne ritrovato dieci giorni dopo. La madre li scopre, e, esasperata, li allontana da casa. Per questo fu ribattezzato da Sandro Pertini il “Pietro Micca” della politica. Ha voglia sempre di scherzare ma ogni tanto perde la pazienza, soprattutto nelle partite. "Per più di diciotto anni era rimasto capitano e in quell'anno viene promosso maggiore." La figlia Una è una nota linguista, specializzata nella lingua nahuatl. "Conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d'Italia." Questo gradiente spinge il trasporto nella direzione appropriata. Espleta il servizio nella Guerra del Vietnam, come esperto di demolizioni e pilota. Il film fu considerato un insuccesso e subì duri attacchi della critica. Bouvier accetta, e lascia i Reset. La scapola è a forma di ventaglio, espansa nella parte posteriore. Fedele ai canoni della propria comunità religiosa, era obiettore di coscienza. "L'interferometro ad anello è posto su una piattaforma che può ruotare." Mosca Oblast. Dopo queste accese schermaglie Ange è irresistibilmente attratto da Gabrielle. Vive a Milano con la famiglia. La dentatura di questo animale indica che doveva nutrirsi di piante tenere. Il romanzo è diviso in due parti, come suggerisce il sottotitolo. I piedi sono molto larghi. In generale, però, le ipotesi che sono state avanzate sono molto varie e numerose. Furono poi assimilati dagli Slavi orientali. Lo scoppio era provocato dalla rimozione di una spoletta. "L'uso di effetti sonori è parte integrante del gameplay." "Sono ancora presenti numerose cascine, benché all'interno il lavoro sia ormai totalmente meccanizzato." I segmenti includevano schizzi di personaggi, satire di celebrità e video musicali di parodia. La maggior parte del suo territorio è proprietà del Ducato di Cornovaglia. Le città sicule si schierarono a favore di una tra le contendenti. Sempre in questo decennio ha posato due volte per Playboy. "A loro basta uccidere, distruggere e creare una grande divisione tra cristiani e musulmani""." "Il brano viene tradotto in lingua spagnola con il titolo ""Sino a ti""." "L'anno dopo invece la squadra malese giunge ultima nel girone D, non conquistando punti." Il palmarès societario annovera anche titoli regionali, interregionali e nazionali junior e senior. "Attrae anche l'amore di una ragazza." È attigua alla Torre dei Graziani. Al cinema si segnalano soprattutto ruoli di caratterista. Persone di cognome Cole Aveva una eccezionale attitudine alla marcia in salita. A ciò si aggiunse il generale processo di omologazione e di declassamento del dialetto. Questa sezione della messa è diventata popolare eseguita da un gruppo di viole. Hill conclude dicendo come Rourke avesse capito perfettamente il personaggio. Durante la sua lunga vita partecipò a diverse esposizioni internazionali. Milano Vipers. "Si tenne sempre in contatto con altri membri del cast di ""Zorro""." Florence risulta innocente, William è riconosciuto come truffatore ed è arrestato. Il suo corpo venne cremato. È stato ricercatore anche nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Lì incontrano gli abitanti di Marte, che sono dei piccoli umanoidi. Il suo stile e le sue opere sono sovente descritti come anarco-dadaisti. A gennaio si è svincolato e si è trasferito in Grecia. Le imprese furono nazionalizzate in tutti i settori dello Stato. Anni di ricerche e viaggi lo avevano arricchito di aneddoti. Il Palazzo di Brunswick venne completamente distrutto. "L'identità dell'effigiato è stata storicamente oggetto di discussione." "L'evoluzione della torcia finora descritta è rappresentata dalla torcia elettrica." Questa visione della sessualità fu soppressa. Si nutre di pesci, crostacei e insetti acquatici. Dr. No Jena Hansen Il disco, inizialmente registrato come demo, è in seguito stato pubblicato ufficialmente come album. Possedeva ottima classe e tocco di palla; era inoltre molto abile sottoporta. Il film è stato girato per le celebrazioni della prima Rivoluzione Russa. "Nella struttura secondaria l'esoderma viene sostituito dal sughero." Il calcolo veniva automaticamente eseguito dalla cartuccia. Le coste del golfo erano abitate da popolazioni indigene. Come primo allenatore ha avuto Domenico Ostuni. Espone in diverse gallerie, riscuotendo lusinghieri successi e buone recensioni. "Il suo episcopato vide l'insediamento a Crema delle Suore di Gesù Buon Pastore." Fiorisce in piena estate, da luglio a settembre. Il crocifisso è stato affidato al Polo Museale Fiorentino. Continua il suo viaggio a livello federale. La cosa è oggetto di continue dispute con il padre. È retta dal vescovo Mathias Lee Yong-Hoon. Solo la prima scena è filmata nella realtà. The Drowning Pool Questa edizione ebbe una molto migliore ricezione sia di pubblico, che di vendite. Fu legato del Comune di Verona in diverse occasioni di fronte alle magistrature veneziane. La sua popolazione potrebbe essere ridotta in schiavitù o massacrata. Attualmente la sua salma si trova sepolta a Bayreuth. È stato calciatore anche del Genoa ma soprattutto del Cosenza. "Occorre guidare il protagonista, chiamato Rockford, all'interno di caverne per raccogliere diamanti." Miguel Ibarra Andrade "L'origine del toponimo è sconosciuta." "L'interno è maestoso e severo nella sua semplicità." Quando usa i suoi poteri i suoi occhi diventano verdi. La Dinamo arriverà al settimo posto in campionato. Durante la prima guerra mondiale, Montague era un tenente-comandante della Royal Naval Reserve. Nella terza parte dominano costruzioni liriche. "A Fastlane, Reigns ha vinto il match, ottenendo definitivamente l'opportunità di sfidare Lesnar." Gli effetti sono diversi. Sono innesti comuni in frutticoltura. Il film fu prodotto dalla Bavaria-Filmkunst Verleih. Murilo Costa Mamadou Samb Ha un fratello maggiore, Dean, di quattro anni più grande di lui. Paola è una donna matura molto propensa al sesso. In questo periodo la capitale scozzese richiama molti turisti, non solo dal Regno Unito. Quindi, i suoi eredi assunsero il nome di Laval. È sposata col pallavolista spagnolo Enrique de la Fuente. Gli sono attribuiti inoltre alcuni affreschi staccati, oggi conservati nel Museo Civico di Novara. "L'album è considerato una pietra miliare del genere post-hardcore." Dal disco furono estratti quattro singoli. "Una branca del condotto è diretta in Polonia e l'altra in Ucraina." La durata del mandato era di quattro anni, con possibilità di rielezione. Quando Steve chiede di incontrarlo, tra i due i ruoli si invertono. Prende il nome dalla famiglia nobile pontificia degli Sciarra. In questa stagione il Lione ha vinto sia il campionato che la supercoppa francese. La voce femminile è di Simone Jay. Quale stile?... Una leggenda afferma che in quel tempo divenne sovrano supremo in vece del padre. Ferrol comunque venne arrestato, in seguito emigrò in America. Villa Taverna Negli anni trenta, fu la star delle produzioni del teatro musicale di New York. Tra gli interpreti figurano Helen Hunt, Aileen Quinn e John Paragon. "L'ordine di andata e ritorno delle gare viene anch'esso deciso dal sorteggio." "Successivamente l'edificio divenne un museo." Però ben presto si accorgono di essere seguiti da un drone. Poi andò a servire nella flotta austriaca e partecipò a campagne contro i turchi. "Il passaporto italiano utilizza lo stile standard dell'Unione europea." Tours offre una ricca e varia vita culturale. Una nuova ricostruzione è documentata agli inizi del settecento. È molto utilizzato nei sigari di grosso calibro. È considerata una persona semplice e alla mano. Attualmente viene utilizzato soprattutto per partite di calcio e gare di atletica leggera. Per alcuni anni lavorò alla corte dei Gonzaga di Mantova. Le squadre di Primera División erano qualificate direttamente per gli ottavi di finale. "In parole povere un nucleo federale europeo dovrebbe esistere all'interno dell'attuale Unione europea." In un paio di questi, appare con il nome Miss Curley. "Qui egli vinse il premio per il ""nudo""." Il piccolo torna a casa e tutta la famiglia è felicemente riunita. "Per DeRiso si tratta di ""una meraviglia di straziante onestà""." Darnell Hillman Molte scene sono girate a Palinuro. Si pensa sia stato ucciso e gettato nel porto di Hamilton. Il padre, Vulberto, lo indirizzò verso gli studi religiosi e al sacerdozio. Alla manifestazione partecipano anche rappresentanze delle aeronautiche militari straniere. A fine anno fu confermato allenatore per le annate successive. "Motto: ""Procedere non recedere""." Serviva il centro abitato di Calliano. Cappella di San Michele "Più volte Ellison lasciò casa, passando da un lavoro all'altro." La gara si è disputata a Doha, sul circuito di Losail. "Il segretario venne rinominato ""segretario generale del Consiglio dell'Unione europea""." Ulteriore motivo potrebbe essere che mosè si attribuiva il miracolo senza menzionare il Signore. "Per questo è soprannominata ""Flat-Island""." Ramses e Mosè si scontrano, nessuno dei due vuole cedere. È sepolto nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Filadelfia. "Lo stesso sistema era stato, sempre secondo l'accusa, utilizzato verso Impresa Ferroviaria italiana." Durante le riprese, il cantante Anthony Kiedis salvò la vita ad un bambino. Gli studi scientifici di Kirchhoff si occuparono di linguistica, antichità ed epigrafi greche. Stati Uniti, metà anni settanta. Episodi di Camp Il rifugio può essere raggiunto partendo da Modane. "Ha diretto le riviste ""Classe, Script"" e i dieci numeri del trimestrale ""Cinecittà""." "Lei lo ricambia ed evita di ridurlo allo stato di ""zombie""." Vive a Cowes in Inghilterra. Precedentemente era un insediamento arcaico acheo. Il contenuto, invece, riprende modelli iconografici del Rinascimento italiano. Francesco Nuvolone "La sorgente è in ""p"" e l'immagine in ""q""." La bambina cresce trascurata tra i numerosi fratelli, poco considerata dai genitori. Di lui non si conoscono con certezza origini e data di nascita. Zak era poi morto in un incidente di volo poco tempo dopo. "Il vocabolo ""Huapi"" significa ""isola""." Si possono trasportare fino a tre oggetti alla volta. Come molti altri connazionali è cresciuto svolgendo attività su pista. Là, trova suo figlio che si è impiccato. Democratici Cristiani Paperina cerca di incoraggiarlo, ma il risultato è lo stesso. Il suo nome di battaglia è Sandro Sacchi. Il margine anteriore dorsale del profilo corporeo era quasi dritto. Gilles Simon era il campione uscente, ma ha scelto di non partecipare. "Boleslao ebbe ulteriori contrasti con il vescovo di Breslavia Tommaso, in merito all'immunità ecclesiastica." In entrambi i casi, è stato il primo vincitore peruviano. Le parti sono intervallate dal monologo di Luciana Littizzetto. Ha giocato una sola partita in Nazionale camerunese. Thunder and Lightning La pinna caudale è a delta, bilobata. Cristian Jesús Martínez Si coltivano orzo, sorgo e colza e si allevano yak, bovini, pecore e cavalli. Persone di nome Mary Pietro soffre, in questa serie, di una visibile nevrosi causata dalla vicinanza di Pippo. La seconda strofa comincia con il ricordo dei due giovani su un letto. Gli altri dirigenti avvicinarono Cibber senior e si offrirono di acquistare la sua quota. Il progetto non trovò dei finanziatori e non venne realizzato. Le ruote sono completamente carenate e munite di freni indipendenti. I gesuiti furono considerati parte del problema e furono tutti espulsi. Rosy davanti a Dio decide di diventare suora e dedicarsi a Lui. Questo è raggiungibile per diversi itinerari, che presentano però tutti difficoltà di tipo alpinistico. East Ham fu un capolinea alternativo per diverso tempo. In quel periodo prenderà contatti anche con la famiglia Bonanno. Presenta quattro dita su ciascuna zampa anteriore e tre dita su quelle posteriori. Viene allenato da Alessandro Perrone. Fu il primo crociato a vedere il palazzo del sultano. "Parlare con le persone nell'area fornisce alcuni indizi su quali parole inserire." "È il calciatore più vecchio ad aver vestito la maglia del ""sottomarino giallo""." Protagonista del gioco. Esso è talvolta rappresentato sul collo di Apis, il toro di Ptah. La copertina del brano mostra un giovanissimo Zucchero con i capelli lunghi. Il corpo Roger si rifiuta perché non vuole coinvolgere la polizia. "Da allora si è dedicato all'insegnamento negli Stati Uniti in Europa e in Giappone." Testi e musiche di Franco Califano, eccetto dove indicato. Le orbite erano allungate verticalmente, e si estendevano dorsalmente alla volta cranica. "Chimicamente l'acqua è un buon solvente." Non è noto il motivo di questo cambio di habitat. Entrambe le entità furono sconfitte proprio da Saturn Girl che alla fine fu perdonata. "L'intera giornata è stata annullata per maltempo." Queste pitture hanno temi prevalentemente sacri. Questo stato delle cose si trovava senza precedenti nella storia inglese. "La superficie è prevalentemente montagnosa con numerose valli e corsi d'acqua." Raro in Canada, nelle Filippine e nel sudest asiatico. Furono presenti anche diversi poeti. Sono allevati yak, bovini, capre, pecore, cavalli, asini, maiali e polli. Il colore ufficiale è il giallo. Svolge sia i compiti affidati alle regioni sia quelli affidati alle autorità territoriali. Ma Marie rimase ben presto incinta. "È molto meno aggressivo di ""E. bicolor"" e perciò si può riprodurre più facilmente." I guerrieri si trovano solitamente nella Selva. "Il vaso dorsale è l'organo vero e proprio rappresentativo del sistema circolatorio." Studia letteratura inglese alla Michigan State University. Spesso nello stesso paziente più cause concorrono nel causare la malattia. No Roots "Di seguito è elencato l'elenco dei brani utilizzati nel film." È di fatto la catena leggera di un anticorpo, distaccata dalle catene pesanti. "Quest'opera e la fonte principale per quanto riguarda le pratiche mediche dei Romani." La misteriosa visitatrice fu subito associata alla Madonna stessa. Anche questo progetto però, come tanti altri prima, non venne realizzato. Le sei formazioni sono distribuite in due triangolari i quali determinano le due finaliste. Cindy Brown "La seconda opera era ""Le Sacre""." Entrata a far parte della Castiglia ne seguì le sorti. "L'ultimo discendente di questa famiglia dei conti di Barby fu Augusto Ludovico." Guccione non ha disputato la finale contro Flavio Cipolla. Durante i suoi studi ha frequentato il California Institute of the Arts. E nello stesso momento viene aperta la prevendita. Ha avuto un fratello minore Timothy che è morto in un incidente. Era posta nella località Campitelli del comune di Frascati. Progredendo nel gioco, compaiono altri tipi di nemici che sparano razzi dai bordi. "Probabile ""line-up""." "Svolse un intenso apostolato tra i connazionali per l'unione delle Chiese armena e romana." George Adams Le pinne ventrali sono appuntite, le pettorali sono arrotondate. Williams è un personaggio chiave nello sviluppo della Musica afroamericana. Kim Nam-il Il suo quartier generale è situato presso la Lincoln Air National Guard Base, Nebraska. Successivamente aderì al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Oggi le tavole superstiti sono conservate al Museo nazionale di San Marco, a Firenze. Diventò capitano della squadra ed ebbe un ruolo sempre più centrale nel Rosenborg. "L'amministrazione ungherese, la gendarmeria e le guardie di frontiera furono sciolte." "Egli stesso, sua moglie Sarah, i figli Sophia Matilda e tutto l'equipaggio scomparvero misteriosamente." Attualmente esistono diversi formati documentali, la maggior parte dei quali sono incompatibili fra loro. Gli Archibald costruirono dei mulini su entrambe le sponde del fiume. "Il ""Takao"" e lo ""Atago"" proseguirono sino a Kure e qui furono revisionati." Guglielmo trattò bene Edgardo. Nel finale alternativo, durante il rituale Toby viene apparentemente sconfitto. Ad un certo punto rientra qualcuno. Isola Franklin "E con loro stava incidendo un concerto per oboe, presentato come ""Anonimo veneziano""." Furono le prime unità che entrano in città. Priebke era già stato citato due volte da Burton-Kappler nel primo tempo del film. Sul naso può essere presente una debole macchia di colore chiaro. Metà dei pezzi del disco sono composti per i testi dal paroliere Marco Luberti. "L'elemento di coda era spesso costituito da due piccoli pattini paralleli." I Badfinger rimasero legati alla Warner Bros. Le due contee rimasero da allora unite. Esso è diviso in più pannelli, che offrono diverse opzioni. Studiò prima al Victoria College di Stellenbosch per poi studiare diritto a Pretoria. "Le tracce audio sono le stesse della versione dell'anno precedente." Normalmente si preparano alla brace. "Hermon, nonostante sia bandito dalla città, sarà l'unico a cercare di salvare Cartagine." Foggia subì complessivamente nove violentissimi bombardamenti. "Con l'ingresso della Slovenia nell'area Schengen, il cancello non risultò più necessario." Gli apici sono da acuti ad fortemente acuti. In una intervista ha dichiarato di essere cugina di Dominique Strauss-Kahn. I fratelli erano gli unici due figli del secondo matrimonio di Sir Stephen Fox. Spesso varie coppie condividevano una stanza, separate solo da una tendina scorrevole. Black Mass Bruxelles ora ha avuto un collegamento diretto con Anversa. "Il gruppo, anche quando non pubblicava nuovo materiale, era costantemente in tour per l'Italia." I programmi economici nazionalsocialisti sono ancora oggi oggetto di dibattito. "L'opera si compone di due parti." Gli avvistamenti nei pressi degli insediamenti umani sono molto rari. Nello stesso periodo lavorò nel campo della pubblicità, per la televisione portoghese. Karlsruhe è una società cestistica avente sede a Karlsruhe, in Germania. Il metodo più in uso prevede il lancio di tre monete uguali. Anni, rimasta di nuovo sola, si scoprirà incinta di uno dei due soldati. Australia che va sorprendentemente a strappare due vittorie in terra neozelandese. È stato presidente della Triennale di Milano. È presente un solo occhio mediano, di solito piuttosto grande e ben visibile. Possiede infatti molte caratteristiche positive. Possono essere applicate a navi cargo, panfili e grandi pescherecci. "Perse la madre in tenera età e trascorse l'infanzia tra Italia, Austria e Francia." Hall chiamò aiuto via radio comunicando che Hansen era vivo ma aveva perso conoscenza. Regolari autolinee collegano Arta con tutte le principali città greche. Nello stesso Giro Palmiro Masciarelli, e Claudio Torelli si aggiudicarono una tappa ciascuno. La sorella Sue, la mamma, e perfino la nonna, cercano con tenacia di trattenerlo. Inizia giovanissima a lavorare nel mondo del teatro in ruoli da attrice giovane. Are You Morbid? "Fu costretto, inoltre, rinunciare al concorso vinto presso l'Accademia di Pisa." Venne dunque unificato al locale comune di Medea. La catena delle Maddalene si trova nella sezione alpina delle Alpi Retiche meridionali. Robert Russell Poi è stato Capo di Stato Maggiore del comandante di Luzon. È il settimo vulcano più alto del mondo. "L'Italia alla fine perse le sue colonie nella regione." "Malgrado ciò, alcune monete provinciali recano la dicitura ""cesare""." Prestò servizio nelle Indie Orientali come commodoro e comandante in capo della flotta locale. "Posizionata nella piazza centrale dell'antica città, si trova la cattedrale di San Gregorio." Dopo aver lasciato il cinema, si dedicò alla pittura. Alla fine lo convincono e riescono ad avere le informazioni necessarie. Il complesso absidale, oggi privo delle due absidi minori, è di notevole interesse. Tutti gli altri esempi noti sono puramente brani strumentali. Soda, bianca. Attualmente è adibita a presepio permanente. Dopo una stagione ritorna in Argentina con la maglia del Club Olimpo. "Quello fu l'ultimo incontro in assoluto di Skinner." È un piccolo roditore con la coda lunga e sottile. La comunità ebbe quindi fin dalle origini caratteristiche separatiste. Hessen, infatti non diventò mai professore ordinario. "Protagonista del film è lo stesso regista: l'attore neozelandese Rupert Julian." La scena venne scartata per motivi di ritmo. Lo fece. "Steven Bauer appare nel video del brano ""Would I Lie to You?" Sono inoltre presenti unioni anche tra i manuali e il pedale. Come tutti i leopardi, sono cacciatori molto abili e opportunisti. Presentano un piccolo corno rostrale ed una pronunciata cresta dorsale. Solitamente vive in piccoli banchi. Hannah è la sorella minore di Sid. Su questo vi sono due interpretazioni. Ha anche suonato e registrato con la cantautrice Londinese Anca. Viene confermato anche per la stagione successiva. "Si è laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Belgrado." Ardmore torna alla Oklahoma State League, Enid va alla Southwestern League. "La comunità è fortemente impegnata nell'ecumenismo e nella ricerca della pace e della giustizia." La biblioteca comprende due punti di servizio. Con la nazionale assoluta partecipa a un campionato mondiale ed a un campionato europeo. "Il fondo ""Marcello Vittorini"" è conservato presso l'Archivio di Stato di L'Aquila." È stato anche consigliere provinciale di Roma. Tale stazione si colloca a metà tra Innsbruck e Brennero. "All'interno della coppia di colonne intera ed aggettante, putti dispiegano i panneggi." Dopo aver smesso di giocare, Migliore è diventato un dirigente. La colonna sonora è stata firmata da Martin Galway. Con lui lascia anche il suo vice Arnaud Cormier. "Elvis cantò questa canzone nel film ""Cento ragazze e un marinaio""." La parte posteriore del trono è rivestita di marmi preziosi. La propulsione era assicurata da due motori posti tra le ali in configurazione spingente. La notizia della sua scomparsa fu resa pubblica solo a funerali avvenuti. Fischer acquisì dunque la cittadinanza israeliana senza però rinunciare a quella statunitense. Le due squadre vincitrici giocavano una finale che determinava il campione nazionale. "L'insediamento sarà sotto la giurisdizione di Consiglio regionale del Golan." Edgar piange rinchiuso in isolamento. Stabilì uno Stato indipendente nelle provincie meridionali del Sultanato di Delhi. "L'insegnamento è libero." Ogni giocatore controlla un esercito di creature che deve affrontare quelli di altri giocatori. Sarà ricollocato nel luogo originario dopo il restauro della navata centrale. Persone di nome Dale Davanti al tradimento sfacciato della moglie, Harold decide di impiccarsi. "L'arte è allora un mezzo essenziale per affermarsi rispetto al proprio vicino." Suo padre, Jesús Jiménez Zamora, fu due volte Presidente. Greg Joy La governante invece le presenta il suo nuovo tutore, il dott. La presenza di una canalizzazione ha permesso di ipotizzare la presenza di una latrina. "All'inizio erano schiavi che lavoravano alla cava di Ribera." La scena iniziale del film si svolge nel Politecnico di Milano. Fu anche lo scopritore e poi allenatore del suo conterraneo Giuseppe Olmo. Dopo il crimine, avviene una disputa tra i quattro membri della gang. Semplice casa del borgo medievale, costruita in pietra grezza, con piccolo portale incorniciato. La strategia: tornare alle origini per crescere. Queste ellissi sono sempre più piccole via via che aumenta la profondità. È stata scritta da Adriano Pennino e la stessa Giorgia. Il patto è accettato. I rimanenti nuclidi conosciuti elencati sono noti unicamente per trasmutazione nucleare artificiale. Una figlia per il diavolo "Nel secolo successivo è stato uno dei canali tra i più frequentati d'Europa." "Questa diversa visione interessa anche l'aspetto economico." Factory Girls. Dopo la laurea collabora con la cattedra di economia della stessa università. Villa Mirabello Testi e musiche di Steve Hogarth e dei Marillion, eccetto dove indicato. Anche in questo caso il proscioglimento da ogni accusa fu pieno e senza conseguenze. È tumulato nel Famedio del cimitero di Savigliano. Vi esordisce il personaggio di Gastone Paperone, cugino di Paperino. "A stagione conclusa decide di ritirarsi dal calcio giocato per dedicarsi all'attività di allenatore." Spaventata la donna si allontanò nel bosco senza però essere inseguita. "I vincitori furono, nell'ordine, Carlo Bonomi, Vittorio Stagni e Roberto Del Giudice." La cattedrale divenne un tempio della ragione. Anche René Clair adotta questo titolo. Il contatto prolungato con la pelle provoca ustioni. "Con lo stesso regista debutta come attore ne ""I Piccoli Maestri""." Stoccolma e Kalmar, a maggioranza di popolazione anseatica, videro di buon occhio questo intervento. Persone di nome Mustafa Un pensiero dove quella stessa cultura appare come una decisiva germinazione del culto. Le decorazioni richiamano quelle coeve di alcuni palazzi di Treviso. La protezione contro la scarica elettrica è assicurata dal valore di tensione. Saint James Appartengono a questa lista solo i territori considerati permanentemente abitati. Esso è un lago di sbarramento alluvionale. Anche per questo, il luogo ha un immenso significato spirituale per molti fedeli ortodossi. Ovviamente i tempi e le modalità sarebbero leggermente diversi. "È docente all'Istituto Superiore per Formatori sponsorizzato dalla Pontificia Università Gregoriana." Divenne in tal modo il punto di riferimento degli antifascisti di Argenta. Wikipedia utilizza solo i titoli ufficiali. "L'anno successivo, tornato in carcere, fu confinato per due anni a Lipari." "Fu l'ultimo atleta di Crotone a vincere i giochi olimpici." I due saranno costretti a divorziare. La casa editrice è ancora oggi diretta dalla vedova del fondatore, Christiane Diop. Fu il primo calciatore slovacco a vestire la maglia della Nazionale cecoslovacca. Condotto al carcere municipale di Montgomery gli vennero prese le impronte digitali. Le vincenti e le seconde di ogni gruppo si sono qualificate per le semifinali. "Il nome ""Star"" fu attribuito per la foggia a doppia stella del raggiera." Smascherata davanti a tutti gli invitati, Jacqueline scompare. Del tutto assenti le setole. Egli prese Kira in ostaggio, ma ben presto ella lo convinse a lasciarla libera. Mentre con Socrate si esprime un rapporto di negatività. Il tribunale di Ginevra, che ricevette i relativi reclami, sentenziò a favore della minoranza. Si rese conto della devastazione portata da Annibale. Si sposarono, in chiesa, qualche anno dopo. Questo portò al fallimento dei programmi di opere pubbliche. Insediamento di tipo urbano La manifattura fu installata nella caserma dei dragoni. "L'infantilismo di Antonio lascia pian piano lo spazio ad una certa lucidità poetica." Ha sempre amato vestirsi e impegnarsi in ruoli drammatici. Le femmine hanno tre paia di mammelle inguinali. Béjart disse di lui, che incarnava la gioia della danza. Camillo Cesena era il Governatore del feudo per conto del Principe di Monaco. Per tale ragione, la cd. "Dopo il decesso, l'intero repertorio, venne ceduto alle edizioni Mascheroni, ora Sugar Music." La prima costruzione fu avviata per volere di Alessandro Sforza. Suo padre muore mentre Felice era ancora piccolo. La sua sezione può essere rettangolare, esagonale, ottagonale o triangolare. "L'unica possibilità per integrarsi è diventare ""sostenibile"": raggiungere l'lndice Zero." È costruita su una collina, con il lato nord più elevato di quello sud. Tra i registi sono accreditati Robert Aldrich e Don Siegel. Molto poco altro si conosce della sua vita. La franchigia non è mai considerata come una seria pretendente ai titoli principali. "Per quanto riguarda la politica e l'economia, il pensiero di Pietro Verri è controverso." Si nutre, tramite il ciuffo branchiale, di micro-organismi planctonici. Tutti i pezzi sono scritti da Fatboy Slim eccetto ove indicato. Gilmour supporta molte organizzazioni di beneficenza. "Secondo l'accusa queste somme ammontano a duecentomila franchi svizzeri." "Le declinazioni e coniugazioni sono un po' diverse tra il ceco e lo slovacco." Il padre viene poi imprigionato e deportato ad Auschwitz, dove morirà. La vicina Austria propose il divieto nello stesso mese. La chiesa è costruita in granito. A seguito di divergenze politiche, molti dei movimenti costitutivi hanno abbandonato la coalizione. Attualmente è in corso un processo di parziale privatizzazione. La tabella pivot opera una restrizione di funzione su questo ipercubo. "Terminata l'esperienza nei ""Villans"", fu ingaggiato dai Wolverhampton Wanderers." "All'interno del parco furono istituite sei riserve naturali speciali, soggette a tutela particolare." A Castellaneta una compagnia teatrale amatoriale mette in scena la vita di Rodolfo Valentino. Fu autore di numerose pubblicazioni scientifiche; in particolare, si occupò di spermatofite. Todd Strasser Il lato B del disco è una cover di Gabriella Ferri. Jacques Perret Successivamente, ha studiato recitazione alla scuola di Cristina Rota. Slaughter battendo Drew McIntyre, Hunico e Camacho. "I soldati dell'Armata della Mosella attraversarono un freddo inverno, con scarsità di rifornimenti." Viene inoltre introdotta la funzionalità cloud Banca Pokémon. "Si arrivò quindi all'ultimo Gran Premio, con Irvine in vantaggio di quattro punti." Hansen, viene riferito, ha voluto partecipare alla difesa, ed è stato catturato. Il niobio che si trova in natura è composto da un solo isotopo, Nb. Questa specie è diffusa nel Perù orientale, Bolivia nord-orientale e nel Brasile occidentale. Lo spettacolo è il primo del suo genere riservato esclusivamente ai Centri Commerciali. In seguito vi furono trasferiti anche vari slavi. Elvis non andò mai ad Acapulco in tutta la sua vita. Finì ugualmente assassinato. La Mella, no, insieme a la Brenta, la Dora Riparia, la Secchia, etc.. "Tutti i nodi interessati devono poter concordare la sequenza di identificativi da utilizzare ""hop-by-hop""." Quel ragazzo si vestiva così anche nella vita di tutti i giorni? Lì, il comandante sta intanto organizzando una squadra che vada alla ricerca del disperso. Amenemhat I venne sepolto nel proprio complesso piramidale, nella necropoli di el-Lisht. La serie fu prodotta negli Stati Uniti da Annie Oakley Productions Inc. Un gruppo di bambini appassionati di ciclismo. Esso è comunque il menhir più grosso della Germania. Lo stile della chiesa è tardobarocco. "Anche l'ordine delle materie sembra alquanto diverso." Possiede anche la cittadinanza sudanese. Nella seconda vengono illustrate le ricerche sul percorso sotterraneo del Timavo. "Furono però rifiutate le richieste d'imposizione di nuove tasse." Si scopre che il mandante della rapina è Claire, innamorata di Paul. Come modello genetico è stato usato il cacciatore di taglie Jango Fett. Usagi comincia a ricordare la sua vita precedente. Trattasi di una località. La pasta viene sovrapposta formando almeno quattro strati di veli. "Esistono due video tuttora conservati di Battisti che canta ""Mi ritorni in mente""." Adriano Sofri è ateo. Prima di morire recitò lo Shemà. "Questi aveva già rappresentato l'Oxfordshire alla Camera dei Comuni per il partito dei Conservatori." Ha in italiano due tempi, il presente e il passato. "L'arte di James Gill oggi è una fusione di realismo e astrazione." "Dopo l'eliminazione della trazione a vapore le infrastrutture relative vennero adibite alle locomotive Diesel." "L'insegnamento della tecnica del balletto lo avrebbe occupato per i successivi quaranta anni." È stato, ancora in vita, oggetto di venerazione da parte di molti fedeli. "L'allestimento ha vinto il Tony Award al miglior revival di un'opera teatrale." La madre non mostrerà ai parenti il corpo perché devastato dalle metastasi. Era il maggior organo della città. Davanti alla sua tomba, Mary lo perdona per essere stata abbandonata da lui. La laguna non ha una profondità uniforme. Posteriormente terminava in una sottile trave di coda collegata ad un impennaggio cruciforme monoderiva. Duomo di San Lorenzo Gli imperatori Shu Han pervennero da un ramo cadetto della dinastia Han. Supera così tutte le fasi preliminari e sconfigge in finale il figlio di Tung-Shun. Al contrario delle consuetudini costituzionali, le convenzioni non son considerate una fonte del diritto. Egli risponde alla negligenza del mondo con il suo disprezzo. "L'autore usava appunto questa definizione, ""la famiglia Montalbano"", per indicare la 'ndrangheta locale." Il matrimonio, dunque, va a monte. Al di sopra di essa, due putti sorreggono una pisside. Fu sepolto in cattedrale. "Il trombettista Eddie Calvert fece del ""leitmotiv"" uno dei suoi successi." Ama personalizzare le proprie armi. "L'album è interamente in lingua russa." Si ammala di tifo ma sopravvive. Quali meccanismi cognitivi sono usati nella comprensione matematica? "L'interno ad una unica navata è di piccole dimensioni." Akira si avvicina. Al termine della stagione televisiva però Gianni Magni sceglie nuovamente la strada solitaria. Souness fu, appunto, uno di essi. "Ma la guerra è solo all'inizio." Dal visitor center si accede direttamente alla biglietteria e allo shop del museo. "Il rotore è anch'esso inclinato per fornire una parziale spinta verso l'alto." Vennero chiamati a testimoniare molti dei sopravvissuti alla battaglia del Little Big Horn. De Forest si è sposato quattro volte. Gabe Swarr diresse il video e co-scrisse la sceneggiatura dello stesso. "È fortemente critica sulla politica di Vladimir Putin dell'affossamento della libertà giornalistica." "Athanasius Kircher cita un libro di Filone ""Sulle cinque potenze statiche""." "Egli scrisse dunque e pubblicò ""War in Syria"", un suo personale racconto della campagna." Più di una volta dimostra la propria gelosia. "Ha caratteristiche fortemente migratorie all'interno del suo areale, disperdendosi in numerosi piccoli gruppi." Le loro tane sono inusuali e si differenziano da quelle utilizzate dai loro simili. Da ogni colonna partono gli archi che sostengono le travi del tetto. "L'immagine di copertina è un dipinto di Augusto Daolio." "È considerato uno dei più grandi poeti danesi dell'amore erotico e sensuale." Il suo nome è un omaggio alla città di Mosca, capitale della Russia. Ryan Thompson Ritorna di giorno e vede Gus spargere cemento sopra la tomba di Kenny. Oltre a questi i classici canali di diffusione come la televisione, le radio, internet. Dalla metà degli anni cinquanta passò alla televisione e al cinema. Studia arte e architettura a Firenze. Esistono numerose varianti del gioco. In Nazionale conta sette presenze e la partecipazione alle Olimpiadi di Helsinki. È possibile organizzare e gestire i file multimediali con il media center di Nero. "L'Ordine era quindi maggiormente riservato ai cittadini membri del servizio civili e dell'amministrazione." "Terminata l'epoca napoleonica, il Tricolore si diffuse come uno simboli della lotta risorgimentale." Poco dopo inizia un furioso combattimento tra maestro e apprendista. Non è necessario conoscere la distanza effettiva, ma solo quale distanza è la minore. Il margraviato aveva una propria assemblea provinciale elettiva, la Dieta istriana. "La causa di questi fenomeni è l'effetto Volta." Molteplici furono le abbazie costruite durante il regno di Carlo Magno. San Martino è infine raffigurato in sontuose vesti episcopali, con bastone pastorale e mitria. Il tema musicale del telefilm è composto dal musicista e compositore Danny Elfman. Ma, dopo avergli impedito di uccidere il cane, Lenny uccide Tommy. Il paese è stato sede di allenamento, fino agli anni Ottanta, della Juventus. Si trova al confine tra questo cantone e il Canton Grigioni. "Il ritratto diventa uno specchio dell'anima del giovane." Viene descritta qui la sovranità del re croato Zvonimir come donatore della chiesa. Nel convento di san Giacomo, i monaci stanno scavando le loro tombe. Vengono alternate alle sequenze di Beyoncé, fotografie dal film. La torre dispone di un meccanismo particolare che le permette di ondeggiare. Vince la formazione con più punti alla fine del tempo. Caratterialmente è descritto come schivo e diffidente verso i visitatori, specialmente se nani. Ottiene il terzo posto nella manifestazione mondiale disputata in Corea del Sud. Per ottenere risultati diversi dal metodo Hartree-Fock è necessario superare il primo ordine. Bill Butler Durante la lavorazione del film, alcune bobine furono rubate, chiedendo un riscatto. Qui ottenne la laurea in Computer Animation, licenza piuttosto rara negli anni ottanta. "Anni dopo, Lieberman riprese l'elucidazione sistematica della Tosefta." Ha inoltre girato i videoclip per sette dei suoi brani musicali. Include funzioni di base, quali la composizione, rispondere e prenotare una chiamata. Jørn Lande ha suonato in varie band prima di realizzare una solida carriera. "È membro del circuito italiano delle ""Strade Europee dei Teatri Storici""." Questi prodotti generalmente fanno largo uso di proprietà fisiche associate a dimensioni ridotte. Ha pianta ad aula a forma rettangolare con soffitto a capriate lignee. "La cantante descrive il tour come ""energetico"" e ""interattivo""." La comunità islamica di Lucera aveva piena facoltà di praticare i propri culti. "Dato l'alto numero di squadre lombarde iscritte il girone lombardo fu suddiviso in due." Lo stile musicale del gruppo è fatto prevalentemente da musica strumentale di matrice sperimentale. "In risposta Jurij raccolse le sue forze e avanzò su Pereslavl'-Zalesskij." "Tuttavia, per quanto riguarda i risultati cronici sull'ipertrofia, Narici et al." Valanga, un boss del primo gioco, inoltre, non compare proprio. Raffaele è quindi figlio di uno di questi ultimi due. La serie è ispirata a due romanzi di Alexandre Dumas padre. Era caratterizzato da un ricco prospetto in stile neo-neobizantino. "Dopo il naufragio, la moglie gli chiede ""Dove siamo?" Mario Bennett Golden Triangle Brani composti da Curtis Fuller Il punto di interruzione ha una piattaforma centrale con due binari. Il marito della donna, che si sta mettendo a letto, torna a casa. Argomentare significa ragionare in un contesto di incertezza. Il film è stato proiettato al Festival del cinema di Venezia. Kim Han-yoon "Esso consiste nel baciare l'ano del Diavolo, che rappresenta l'altra sua bocca." Nel corso della storia fu teatro di importanti eventi. Don Giovanni riunì le proprie forze a Granada con molta cura. Alla coppa parteciparono cinque nazioni: Groenlandia, Tibet, Zanzibar, Gibilterra, e Cipro del Nord. John lo carica sulla carrozza del vecchio e lo porta nella vicina Armadillo. Il coro semicircolare è sovrastato da una volta a botte lunettata. Considerato disertore, si rifugia con la famiglia a Vicovaro. I processi di scioglimento delle stesse vengono affidati a liquidatori. "Entrambi eccitati dai racconti fanno l'amore in veranda." Lasciato il calcio giocato divenne dirigente del Cosenza. Peraltro, Snoop Dogg non appare nudo e non compie atti sessuali. "Un uomo si avvicina ad Ines ed alle sue amiche, presentandosi come 'Toni Erdmann'." Spesso organizzano dei raduni nelle principali città britanniche. Con lui ritornò inoltre la tradizione dei concerti in piazza. Le cose si mettono male quando Pam inizia a far amicizia con i camionisti. Ne deriva una formazione culturale cosmopolita, legata soprattutto a Spagna, Francia, Germania. La coppia avviò una piccola fabbrica, basata sulla produzione di giradischi. È in programma un primo trasferimento in Spagna. Chruščёv fece quindi di Berlino Ovest il campo di battaglia centrale della guerra fredda. Ha gareggiato nella gara di pattinaggio di figura individuale concludendo al ventesimo posto. Le scuole italiane in Turchia includono scuole materne, elementari, medie e superiori. La medesima problematica va ponendosi in ordine alle società partecipate dagli enti locali. Il mutamento di rotta non fu però accettato dai giacobiti di Enrico Benedetto Stuart. Il padre norvegese era un illustre violinista e insegnante. "Quando decide di lasciare l'Universal, Dorothy lo segue." Persone di nome Michela Il trattamento di tali patologie richiede trattamenti farmacologici prolungati e non sempre efficaci. I problemi tuttavia non erano finiti. "La ragione di questo scioglimento fu descritta come ""problemi personali e di salute""." I Governi di solito rigettano la tesi che vengano detenuti prigionieri politici. In carriera ha preso parte a cinque edizioni dei Campionati mondiali, vincendo tre medaglie. Per avviare un tale sviluppo sono tuttavia necessari anche impulsi da parte della politica. Nelle classi superiori eccelleva in matematica, in fisica e in chimica. "La confessione assume una particolare rilevanza nell'ambito della festa dello Yom Kippur." È nata a Newport News, Virginia. Elton recita nel ruolo del padre della giovane. "Lavorò per trent'anni in riservato isolamento." Lo stream video è spesso abbinato a quello audio di Windows Media Audio. La versione della polizia che fu immediatamente pubblicata sui giornali parlò di suicidio. Il nome le è stato dato in onore del giudice Anderson Crenshaw. Il collo è marrone, le zampe sono olivastre o marroni. Essa sorgeva nel luogo ove è sita ora la concattedrale. È molto attiva anche a teatro. Questo matrimonio gli portò una fortuna. La chiesa era ad una sola navata e possedeva tre cappelle. In giovane età gli accadde di essere molto ammalato, e costretto a letto. È incentrato sulle vicende del fuorilegge Frank James, fratello di Jesse James. Il film è disponibile anche in streaming. Probabilmente, fu abitata anche durante il Secondo Impero Bulgaro. "La catalogazione implica un'individuazione ed un riconoscimento del valore storico o artistico dei beni." La canzone è stata ispirata dal divorzio del cantante David Coverdale. Sede: Royal Arena, Copenaghen. Trascinato a forza giù dal pulpito, fu nuovamente imprigionato. Piccardi è essenzialmente attore teatrale. Holly sorride a metà e poi chiede a Nick cosa sta facendo lì. Accumulano grasso corporeo per i periodi di carestia e siccità. È molto popolare in gran parte del Sud America. "Nella ""poule"" promozione le squadre hanno mantenuto i risultati già acquisiti nella stagione regolare." "Solo meglio""." Così i due amici si separarono. La sua capitale è Port Sudan. "Il suo secondo nome in lingua swahili significa ""nobile promessa""." Kim Yun-jae La storia è strettamente connessa alla storia della famiglia. "Attualmente gestisce un ""residence"" turistico in Zambia." Dopo il periodo iniziale, la Carey decise di aggiungere altre date. Nella penisola coreana sono presenti due specie di gru minacciate di estinzione. La piazza venne tracciata nel Medioevo secondo le norme dettate dal Diritto di Magdeburgo. Sui quattro angoli della base si innestano altrettante torri cilindriche aggettanti. Il definitivo abbandono delle grotte avvenne appunto alla fine del Settecento. "Si raggiunge poi la vetta di quest'ultimo dopo essere passati dall'antecima." Solo le edizioni più recenti riportano una corretta traduzione del testo di Dumas. Questi insetti sono di un colore marrone scuro-nero. Una strada parzialmente asfaltata congiunge Singida a Dodoma. Non sono state emesse frazioni. Wants You! Spider-Man riesce a spegnere tutte le apparecchiature per evitare altri danni. In Italia sono state reperite due specie di questo genere. "La risposta è negativa, poiché ai sensi dell'art." "Nell'accessoristica, vengono fatti realizzare a marchio e venduti oggetti da scrittura." "Ha anche chiamato ""Prom"" come la canzone migliore dell'album." Attualmente il Generale è Dario Del Punta. In suo onore. Immagini nella scala dei grigi nei canali del vicino infrarosso o ultravioletto. "L'impianto della chiesa è a croce latina con ampio transetto." Le ali sono invece attaccanti laterali, che si muovono lungo le fasce. La coppia ebbe una figlia, Tatyana, ed un figlio Alexander. "Segna l'apertura della mostra annuale di moda del Costume Institute." Le grandi aziende stanno già ottenendo in questo campo brevetti su scoperte e invenzioni. Chiese un rimborso, il che portò al suo allontanamento dalla corte del re. Non effettua vendite on-line ma solo nei propri negozi. Lavora come giornalista dai primi anni Ottanta, diffondendo i suoi articoli clandestinamente. La Panther De Ville era una berlina neoclassica che replicava esteticamente la Bugatti Royale. Solti ha registrato durante la sua carriera per la Decca Record Company. Yang Chun-han Si ciba di frutta e di germogli. Nonostante ciò il governo socialista prussiano lo rimpiazzò presto. Si rifugia tra i crepacci. "Attualmente l'ingresso della Grave è ostruito e non visibile." "Negli anni sessanta fece parte dell'Istituto nazionale di studi politici ed economici." Queste strutture si rinvengono in animali analoghi odierni, come i delfini. Miglior giocatore per ruolo "Il ""cloruro ferrico"" ha lo svantaggio di essere corrosivo per i materiali ferrosi." "Un settimo settore dell'isola venne invece direttamente assegnato al possesso del Comune di Venezia." I predatori della cicala sono prevalentemente gli uccelli; nella vita ipogea le talpe. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati del cielo. Inoltre è stato tra gli inviati al seguito della Nazionale. Altri giochi di colori si ritrovano sul resto delle quattro facciate. Riconquistata la città, i Normanni non furono accolti con grande entusiasmo. Quando Raoul suggerisce che potrebbe essere vittima di uno scherzo, lei si arrabbia. Il capoluogo di contea è Mason City. "La somministrazione di farmaci inibitori dell'angiogenesi può dare complicanze nel post-trattamento." Rarissimo, è endemico delle pendici di un vulcano sulle Ande colombiane. Ada Lovelace fu una sua allieva. "Il campionato fu vinto quell'anno dall'Herediano." Kurt Hasse Si tratta di una sintesi one-pot e nessuno degli intermedi viene isolato. Fu deputato repubblicano per due legislature, eletto nel collegio di Cuneo. Piccolo paese alle porte di Sondrio situato in una conca immersa nei vigneti. "L'azienda ceduta conserva il suo nome e il suo stile." Il poliedro duale del composto di cinque cubi è il composto di cinque ottaedri. Si è fatto giorno. "Autobus regionali garantiscono i collegamenti con altre città dell'Isan." Al termine del prestito, viene riscattato. Si tratta del primo edificio comasco con parti strutturali in calcestruzzo armato. A Napoli erano in uso sia il rito romano sia il rito bizantino. La principale differenza tra i vari tagli è il colore e la trama. Una bambina risana la rottura tra sua sorella e il suo corteggiatore. "Il termine ""lingotto"" viene anche utilizzato per altri prodotti, ad esempio il cioccolato." "Ha studiato alla scuola ""Rudolf Steiner Schule""." Zuavi, coloniali, tiratori indigeni ebbero tutti molte distinzioni.. Piero Ricci Tutte le fermate intermedie sono state costruite appositamente per questo servizio. Ha sposato una collega, Susan Barbara Pocock. Si tratta di un draw poker che prevede la vittoria del punto più basso. Scar imprigionò quindi i Guardiani in un liquido nero espulso dalla sua stessa bocca. Si trova nella zona nord, al confine con Monza. Wynorski ha anche scritto il soggetto e la sceneggiatura insieme a William Langlois. Inizialmente tutti i film venivano distribuiti da Associated Film Distributors e Universal Pictures. "L'assemblea fu chiusa." "In televisione è comparso nella serie ""Il nido di Robin""." La sede comunale è posta nella frazione di Piazza Roma. Sotto forma di filetti congelati è comune sui mercati europei. De Jong vince e inizia a lottare nella federazione. Altre peculiarità sono la longevità e le zampe robuste. "Tra i prodotti principali dell'economia locale spiccavano il navone, grano e cotone." "Il fratello minore di Giovanni, Antonio Maria, fu anch'egli musicista." È normale che il soggetto non venga specificato. È una raccolta di miti, leggende e canzoni popolari tipiche calabresi e siciliane. Sebastián Jaime "In seguito lavorerà per ""La Voz di Madrid"", di Radio Madrid." In alcuni luoghi spagnoli è uno dei piatti tipici della quaresima. "Risulta abbandonato anche l'antico porto fluviale." Può essere ripieno di panna montata o crema. Wilkins si consola parzialmente vincendo la sua seconda gara delle schiacciate. Furono i Normanni a colonizzare il territorio ed edificarono il castello sul colle. Diventato cieco, Saʿīd b. "Fermo con cornici""." Cam Talbot "C'è poi un altro aspetto." Le lascia un messaggio per Natacha, quindi riparte per Roma. "Nel girone c'è anche la sua ex squadra, il Porto." "Si tratta di un'edificazione di tipo militare." Durante le mareggiate è possibile osservare onde di alcuni metri di altezza. In pratica, la maggior parte delle leggi è proposta dal Governo. "L'aereo fu costruito non in Nevada, ma in California, a Burbank." Tutto il corso del torrente è soggetto a diritti demaniali esclusivi di pesca. La sua sorella Julianne lo raggiunge pochi mesi dopo. Si interessa all’incontro identitario della tradizione cinese con la contemporaneità occidentale. Durante una permanenza a New York conosce Barbara, una donna molto ricca. "Di seguito l'elenco dei presidenti in ordine di longevità del Siracusa Calcio." "Il penultimo posto è occupato invece da un altro classico della band, ""Doctor Rock""." "Analogamente, anche Renata Pacini ripropone il brano ""D'amore non si muore""." In afrikaans, infatti, molte consonanti sono state eliminate dalla precedente ortografia olandese. Ancora oggi questo popolo conta un numero bassissimo di individui. Paolo Cardozo La centrale è ancora operativa. "Il tetto di tutto l'edificio ha un'ordinaria copertura di tegole." Attualmente gioca nella Pallanuoto Sport Management. "La chiesa di San Giovanni fu ricostruita nello stesso luogo dell'edificio originario." "Diventa così il primo club dell'Ain ad accedere alla seconda serie del campionato francese." La voce ufficiale di Prezzemolo è del doppiatore Giuseppe Calvetti. Tra gli ospiti underground, spicca Ill Bill. Il presidente è eletto a suffragio universale e diretto. Contestualmente, istituì a Cardito una biblioteca religiosa popolare che oggi è a lui intitolata. Fausto aspettava il giorno della partenza con ansia crescente. "Dopo la Guerra d'indipendenza turca, tornò a Costantinopoli e continuò a scrivere." La torre è provvista di merlatura in pietra. Visse a East Sutton, dove Edoardo le faceva visita regolarmente. "Questa condizione potrebbe porre delle limitazioni sull'inviluppo di volo del veicolo." Rawls ritiene invece che la società giusta nasca da presupposti morali preesistenti. Riuscirà Chris a raggiungere il suo intento? La loro localizzazione è importante per degradare le proteine in modo corretto. Durante questo periodo la sede fu governata dal capitolo, retto da vicari. Creato anche governatore della Piccardia, morì a Parigi. Ospita le gare interne del Matera Calcio, principale club calcistico locale. Di solito si fanno misure sul motore elettrico. Questa è la sedicesima avventura del celebre Hercule Poirot. Ludwig Schlesinger "L'ultimo film di Rub fu ""Something for the Birds"" nella parte di ""Leo""." Chiesa di San Ferdinando Da allora non ha più messo in discussione le sue dimissioni. Egli era inoltre nipote del principe Giovanni Cristiano I di Eggenberg. Vi è una linea urbana che collega tutti i punti più importanti della città. Il suo centro amministrativo e la città più grande è Mitrovica. Si dedica anche alla vita culturale e sociale sul Garda Trentino. "Negli oviraptorosauri più evoluti, l'ischio è curvo posteriormente." I tre dopo poco sono stati estromessi dal palinsesto Rai, per molti anni. "Alcuni brani sono stati definiti ""estivi"", ""movimentati"" e ""gotici""." "Un coro sinfonico è integrato con l'orchestra in alcune presentazioni." Lei è avvocato. Creò bozzetti per la partecipazione a concorsi e studi di preparazione. Quando il giorno del suo compleanno è il giorno della morte di sua sorella. Brands Hatch è conosciuto come uno dei circuiti più tecnici della Gran Bretagna. "Nella facciata B è presente ""Different Strings"", anch'essa proveniente dallo stesso album." Max fa ritorno a Venezia da Hélène per poter stare assieme. "Secondo cd di cover che conclude il progetto iniziato con l'album precedente." "L'attività del giovane Parmigianino in San Giovanni è documentata in maniera contrastante dalle fonti." Il gruppo diviene così un quartetto. "La salma fu poi sepolta nella chiesa di Santa Maria del Priorato, sull'Aventino." Sotto sassi, fra i detriti in praterie, foreste e regioni semi-desertiche. Non esistono suoi ritratti. Certe volte diventa ostile contro qualcosa, ma mai pericoloso. Da quel momento le informazioni sono più frammentate. La raccolta viene effettuata da agosto in poi. Spartak Leningrado Molte storie di Stuart Palmer sono state trasportate al cinema. Il canale, attraverso diversi operatori, è presente nei seguenti paesi. Non viene invece prodotta alcuna classifica relativa alle vendite dei singoli. Il ventre è piuttosto pronunciato. "È retta dal vescovo Vitalij Skomarovs'kyj." Questo genere è diffuso nella Penisola Malese ed a Giava. "Fu l'ultima opera realizzata da Coppedè." Perry firmò un contratto che le impediva di prendere decisioni sulla sua carriera. Si trova nella provincia di Hatay. Il suo scopo principale era proteggere il bimbo da forze e spiriti maligni. Fra i suoi membri si annoverano cardinali, viceré, marescialli e condottieri. "I ""target"" possono avere delle dipendenze da altri ""target""." I fiori, raccolti in infiorescenze, sono rosa e di dimensioni ridotte. La traslazione nella tomba dei vescovi nella cattedrale di Cagli avviene qualche anno dopo. Il video si conclude con le ragazze che ballano Hollywood Boulevard. Si trova nella Stiria non lontano dal confine con la Carinzia. A lui è stata dedicata una via nel quartiere Borgo di Rieti. Il loro primo nome era Social Justice. Questa specie è limitata alle zone andine della Colombia sud-occidentale. Blanc fu, a suo modo, un pittore neoclassico, e, per i ritratti, accademico. Aveva promosso fortunate campagne di guerra contro i birmani. "I proventi venivano ricavati dall'affitto dei campi di proprietà della Curia di Milano." La maggior parte degli alveari moderni derivano dalla sua progettazione. Gli ebrei erano colti, perché obbligati a leggere per pregare. Hanno avuto tre figli, una femmina e due maschi. Castelnuovo-Tedesco fu un autore molto prolifico. Il singolo ha visto la collaborazione del cantautore britannico Charlie Winston. Sono i premi più ambiti, per essi non sono previsti distinzioni di genere. Inoltre, nella sua prima fase, la scrittura cambia rapidamente e individualmente. Fu catturato dagli inglesi al termine della battaglia ed internato in Gran Bretagna. Viene utilizzata anche nei diabetici che presentano complicazioni di tipo vascolare. Ideologicamente Calvert si configura come un repubblicano molto conservatore. Tutti i brani sono testo di tetsu e musica di Mana, tranne dove indicato. Blooming retrocesso in seconda divisione, Chaco Petrolero promosso. Che si rivelerà per lui una vera e propria trappola. La giovane Luciana lavora come domestica presso una ricca famiglia di Città del Messico. "Tali programmi dividono il testo sorgente in unità più facilmente gestibili normalmente chiamate ""segmenti""." "Alla fine della stagione Bill Sharman fu nominato coach dell'anno." Era la prima volta che il Tribunale speciale si riuniva fuori Roma. Notevole la produzione di latte e derivati. I messaggi quindi contenevano degli elementi di incertezza. Nella prima settimana il disco è stato certificato Doppio Platino, avendo venduto circa copie. Federica Tommasi Il giovane Hector Berlioz abbandona gli studi di medicina per dedicarsi alla musica. Il Seicento, Secolo di profonda crisi e speranzosa ripresa. È inoltre presente nella cucina greca. "Il gruppo, chiamato ""Touchdown Jacksonville!" "Hughes venne decorato con la medaglia d'onore alla memoria." Stan viene screditato. "E' il settimo grattacielo più alto della Cina." Nel territorio comunale, a Migliarino, è presente una stazione meteorologica amatoriale. Le reti televisive maltesi trasmettono prevalentemente in maltese e raramente in inglese. È possibile trasferire uno o più file tramite la comune e-mail. Il tema trattato dal brano è la depressione. Questi ultimi, dovettero essere modificati a causa di nuove norme federali. "Fu la prima volta che questo premio venne assegnato a un'organizzazione." La regina, gelosa, avendo intuito gli scopi del re, arriva anche lei al casino. Metello riparò allora presso Pompeo. "I servizi igienici e l'acqua corrente sono all'interno dell'edificio." "Insegnò teologia a L'Aquila, Palermo e Napoli." Il Procuratore incarica del caso il suo giovane sostituto. The House in the Woods "Il disco fu registrato e remixato all'Harry J's Recording Studio di Kingston, Jamaica." "Propaganda Massonica di Roma""." I Romani avevano vinto lo scontro. La funzione dei corpuscoli non è ancora chiara. La città è stata la capitale del Sultanato di al-Quʿayṭī. Le suppliche ai parenti Germanici della cui famiglia entrambi facevano parte, non ebbero effetto. Appaiono anche personaggi di fantasia: Chelsea Peretti, Tom Noonan e Yul Vazquez. Nelle tue mani "Nel linguaggio ordinario, con il termine ""media"" si intende comunemente la media aritmetica." Tatticamente può giocare in molti ruoli offensivi, prediligendo il ruolo di prima punta. "Le pitture eseguite da Goya nella Quinta del Sordo sono elencate nel paragrafo ""Opere""." Sospetti vi sono inoltre di un suo coinvolgimento con Yukio e Callisto. Ludovico il Moro conquista Milano. "Un secondo matrimonio di Viola si concluderà anch'esso col divorzio." Il ricettacolo è piano. Sono orchidee epifite dallo sviluppo monopodiale. Santopadre è sposato con Karolina, figlia di Zbigniew Boniek. Non era ne questo ne quello. Con nove reti Adelchi Brach è stato il miglior marcatore stagionale messinese. Vi partecipano mediamente oltre diecimila persone ogni anno. Già agli inizi del Novecento la comunità era virtualmente estinta. Viene descritto come una persona dal carattere calmo e prudente. In seguito fece parte del Partito Democratico-Repubblicano e della Chiesa episcopale. Fu particolarmente ammirato dai suoi studenti e dai medici che lavorarono con lui. "L'escherichia coli cresce con colonie viola caratterizzate da un alone di precipitazione intorno." Alcune forme possono essere grigie argentee. Cratere Roche La carta smeriglio si riconosce perché di colore nero. Venne sepolto al cimitero Père Lachaise nella tomba di famiglia di sua moglie. "Essa rappresenta l'Italia nelle competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali." Il produttore e sceneggiatore Luciano Martino appare in una scena in un bar. "Alcune versioni raccontano che a far impazzire i cani sarebbe stato l'intervento di Lissa." Presenta grandi vetrate dalle quali si accede alle terrazze. Jakub Štěpánek Successivamente, il Gjøvik-Lyn si è limitato a giocare nelle divisioni inferiori del campionato norvegese. "Su questa interpretazione si basa tutta la teoria dell'ereditarietà nei linguaggi a oggetti." Secondo altri venne messo a morte da Aureliano, contro il parere dello stesso Claudio. Osiris la convinse anche a cambiare la percezione pubblica della Black Marvel Family. Le donne devono tornare libere e riappropriarsi dei loro istinti. "Questo contribuisce a prevenire l'ingresso dei batteri nel condotto nelle donne che non allattano." Durante il corso della serie, Shepherd invecchia in tempo reale. Esordisce contro Sal Woods, vincendo per sottomissione nel primo round. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Sposò il giocatore di baseball Ed Sprague. Un esempio storico è il passaggio da presidente a imperatore di Luigi Napoleone Bonaparte. A Quercy sono i fossili più comuni tra gli uccelli. Questi tre aspetti hanno importanti interconnessioni. Ha giocato da titolare tutte le sette partite degli Heat ai playoff quella stagione. "In seguito cedette l'isola ai templari, che la vendettero a Guido di Lusignano." Beverley Goddard La sfida si trasforma in un duello personale tra Bird e Wilkins. In seguito ricoprì la carica di Segretario generale del Ministero della Difesa. Skyler, esasperata dal marito, tenta di suicidarsi nella piscina facendosi affogare. Sebbene simili concettualmente ed esteticamente, le due armi non presentano parti in comune. L’ala anteriore semplificata. Michael Jackson. Quella da trasferta era invece totalmente celeste, sempre con inserti bianchi. Dopo la morte del padre la famiglia ebbe qualche difficoltà economica. Nella loro musica erano presenti anche elementi tipici del rap e alcune influenze jazz. Attualmente risiede ad Atlanta, in Georgia. Lei si perde nei tunnel e non la si vede più. Le truppe Wei utilizzarono ogni mezzo per rafforzare le fortificazioni e le difese. Compì gli studi presso le strutture degli Scolopi a Ruvo e Foggia. Fu anche per lungo tempo arbitro di scherma. Ha formato generazioni di avvocati, magistrati e notai, che si ispirano al suo insegnamento. Solamente tre erano complete. La velocità e altre informazioni erano visualizzate sul display digitale posto sopra il cruscotto. I dettagli sulla sua decisione di non farlo non sono chiari. Fu la prima e ultima volta che i due lavorarono insieme in un film. "L'impianto di produzione di energia risulta non ancora operante." E lo sarebbe stato anche mio padre. Le due opere furono ideate probabilmente durante un viaggio tra Napoli e Barletta. L’informatizzazione completa della biblioteca è in corso. Era sede del Consiglio dei Reggenti, dei Consoli e del Podestà. "Bowen, invece, una spiegazione ce l'ha." Contiene sia canzoni registrate in studio, sia pezzi live. Suo un ritratto di Cavour. Il film, girato a Glendale, in California, fu prodotto dalla Kalem Company. È presente un terzo edificio relativo al magazzino del vecchio scalo merci. Più complessa, invece, fu la situazione nel nord-est della penisola. La presenza dell’uomo è attestata nella valle dell’Amendolea sin dall’età neolitica. Alla situazione in Dalmazia è dedicato un paragrafo apposito. Il documentario fu prodotto dalla Essanay Film Manufacturing Company. Vittoria era destinata ad una tragica fine. Tuttavia il disco ottenne scarsissimo successo, costringendo il complesso allo scioglimento. Tali nomi potrebbero essere una copertura per le origini sociali umili. Lei lo lascia e va a vivere con Ethel. Depresso, David riprende a bere. "Questa storia fu riportata da un giornalista dell'epoca." "Gli studiosi stimano che solo un esemplare su cento riesca a raggiungere l'età adulta." Francesco Speranza ha pubblicato numerosi libri ed articoli scientifici. Daniel Morón Quando, invece, è minore nel rivolto produce un intervallo maggiore. Eseguì principalmente rappresentazioni di soggetti cristiano-religiosi e mitologici. Le lavorazioni per i velivoli di tale versione furono avviate negli stabilimenti della Sassonia. Ha forma conica coi rami ricadenti dalla nascita. Del forte oggi non restano che poche macerie. Questo percorso accessorio è noto come fascio di Kent. "L'infanzia incomincia in questo momento storico a essere considerata." Prese poi parte alle incursioni del conte di Ligny in Piccardia. È ripreso direttamente da un epiteto della Madonna. Ne risulta un comportamento statico differente dei due elementi esterni e del nucleo. Si producono vetri, ceramiche, manufatti tessili secondo la tradizione vichinga. Pierre Paul Puget nacque a Marsiglia da Simon Puget, muratore. "L'edificio è in stile Art Nouveau, ed è uno dei più conosciuti della città." A rendere la situazione molto tesa fu anche un ennesimo terremoto. E. Bates. "L'autore era Alfonso De Liguoro, mentre il conduttore e curatore era Toni Cosenza." Il tallo primario è di colore verde tendente al rossiccio. "Era il braccio armato dell'anti-resistenza." Hanno ali strette e appuntite. Inizialmente venivano usate monete della circolazione corrente. Il parco è popolato da una numerosa presenza di fagiani, caprioli e cinghiali Infatti, le attività sessuali tra persone dello stesso sesso sono illegali. Il collezionismo di questi prodotti è molto fiorente in Giappone, Europa e Stati Uniti. Gli allievi selezionati sono sottoposti a valutazioni continue. In Italia fu popolare negli anni trenta. "Nemmeno una stagione e viene ceduto all', società con cui resta per tre anni." Raramente è possibile che si manifesti una nevralgia in assenza di evidenti segni cutanei. La zona nerastra posteriore rispetto ad M risulta più marcata. "Il ""p""-cimene è un legante comune in composti di coordinazione con il rutenio." Novelli amministrò la città nel difficile periodo dei cosiddetti anni di piombo. I cui bordi affondano dentro uno strato di sabbia assicurando così la chiusura ermetica. I lati e gli angoli opposti di un parallelogramma sono congruenti. La disposizione delle foglie lungo il caule può essere sia alternata che opposta. Si racconta che venne ostacolato dal pubblico. Nelle sue vicinanze si trova il poligono Sary-Šagan. Dirige anche la procedura di voto, anche se vota da solo. Come si vede, tale numero è appunto la costante di Avogadro. Si trasferì poi in Danimarca, per giocare nel Randers. Wilcox è stato produttore esecutivo di un film-tv con protagonista Jamie Lee Curtis. Queste ricerche hanno risolto definitivamente un fondamentale problema sia sul piano etico che legale. "Il protagonista della serie è un pistolero solitario soprannominato ""il pacificatore""." Ciò ha causato numerose controversie e liti nella famiglia Hohenzollern. Il dorso è grigiastro o grigio bruno, il ventre biancastro. È un film drammatico con Ernest Borgnine, Kim Hunter e James Morrison. Ha inoltre aggiunto che il brano è coinvolgente. Il cerchio senza fine. Questa caratteristica elimina la necessità di creare una funzione oggetto in molti casi. La fauna prevalente è quella costituita dagli ungulati: cervo, capriolo, daino e cinghiale. La tassa su whisky venne strenuamente avversata dal primo giorno della sua approvazione. La Blizzard si è occupata dei modelli, del background e della trama. Fanno da cornice stand di associazioni e onlus di quartiere. Rocco scappa ma viene denunciato dallo stesso artista e finisce in carcere. Il trattamento della fobia risulta altamente difficoltoso a causa della natura stessa della paura. I denti masticatori superiori sono a crescita continua. Il genere è diffuso sulle coste Tirreniche e Nord-Africane. Ha fatto parte della commissione che ha elaborato il nuovo Codice di procedura penale. "Vennero così costruite una serie di fortificazioni di concezione estremamente moderna per l'epoca." Patria retrocesso. Di qui il passo a Hollywood e ai grossi network televisivi fu breve. Viene incaricato di fare la lepre Crawford. Il giudizio ha, infine, il compito di prendersi cura della legge. Al termine del prestito, rescinde consensualmente il contratto con il club olandese. "Sia ""C"" una curva di Jordan." Piedi e coda sono marrone scuro. Lei vive con la madre e prende lezioni a casa della zia. "L'auto in questo capitolo ha un ruolo centrale, ed è descritta dettagliatamente." Gioca trenta partite, allenato da Sebastián Viberti. Particolare importanza ha sempre avuto, come naturale, la residenza londinese. I testi della colonna sonora di questo film musicale sono di Sarah F. Dietrich. "Che dice parecchio, in quanto ricorda che l'impegno è legato tutto quanto sopra dichiarato." Isole Izu Hulot si deve accontentare di copie di vecchi punzoni. "Nel secondo, ""Tetto murato"", la protagonista è Ada, una donna di forte moralità." "Per queste prestazioni, l'Associated Press lo inserì nel Second-team All-Pro." Il film viene ben accolto sia dal pubblico che dalla critica. La miniserie ha una storia sola da raccontare. Álvarez era nipote di immigrati provenienti dal Messico. "Il governo indonesiano chiama il gruppo Movimento di disturbo della sicurezza dell'Aceh." Nonostante le richieste incessanti degli zii, Anne non intende sposarsi: lei è lesbica. È largo ca. Le semifinali e la finale sono in campo neutro. "Queste ultime ignoravano completamente l'approccio biologico e organico." È la più alta cifra che una celebrità abbia mai donato a Winfrey. Il secondo a Sesto Fiorentino, in via Lucchese. La trasmissione è ad albero cardanico. Oltre alla regia, Maria Sole firma anche la sceneggiatura insieme a Daniele Prato. La struttura interna delle lingue austronesiane è particolarmente complessa. Clarence Henry La sua proposta venne tuttavia rifiutata ed egli reagì insultando il sovrano. La formula prevista fu il girone unico con gare di sola andata. Le oasi non rientrano nella Classificazione internazionale delle aree protette. Il vecchio Medway Bridge fu fisicamente ristretto rimuovendo parte del marciapiede. "Anche se uno Stato può lasciare l'Unione europea, non è previsto che venga escluso." "La parte inferiore ad esso prende il nome di ""bulk""." Entra nel comitato fondatore del campionato di calcio. A sinistra la principessa assiste inginocchiata in preghiera. "Per preparare l'università invitò i gesuiti a Jičín, dove stabilirono un collegio." La loro teologia, invece, è prettamente quella della Riforma. Cratere Pasteur Brani composti da John Latouche e Vernon Duke, tranne dove indicato È di origini inglesi, scozzesi, irlandesi, francesi, svizzere, olandesi, spagnole e native americane. Per tale motivo non riesce subito a conseguire la ormai prossima maturità scientifica. "L'antico modello scritto era il cinese classico." Dopo il passo si prosegue per il sentiero di vetta. "L'anno successivo venne mandata in onda dalla Fox ""X-Files"" che ebbe un successo clamoroso." Ma il sollievo del Conte dura poco. Serve il centro abitato di Ploaghe. Frequenta la scuola di danza Kirov a Leningrado, prendendo anche lezioni private. Caratteristica tipica delle terre a nord della Siberia. Ritirata la maledizione, dopo due lustri, la popolazione ricomincia a risalire. "Nello stesso anno esce la raccolta ""Le quotidiane abitudini""." I testi contengono molti proverbi, detti e rinvii alla saggezza popolare. Il suo stemma è molto simile a quello del cantante degli Alice in Chains. Sono stati fatti anche studi su un utilizzo di antiparticelle in radioterapia. Al suo interno vi venivano esposte le salme degli Estensi. Ci sono diverse turbine eoliche strettamente correlate che utilizzano lame dritte. Quando Paperino esaurisce le monetine, i due si sono persi. "Ha poi avuto un doppio ruolo nella pellicola ""No Smoking...!" Nella tabella sottostante alcune variabili Mira tra le più brillanti e conosciute. Il film è conosciuto anche con il titolo Il vecchio e il nuovo. José Puente La viticoltura ha nel teramano origini antiche. Venne anche utilizzato per alare i grandi idrovolanti Short Sunderland. I suoi testi sono scritti in portoghese, italiano, inglese e svedese. Laureata in Lingue e Letterature straniere, ha tradotto autori francesi e statunitensi. "Questa versione del brano è stata poi inserita nel film ""Alì""." "È in particolare tale ultima disciplina che gli procurò l'attenzione dei giuristi del tempo." Particolari cure vennero date alla Sardegna, da sempre molto trascurata dal governo di Torino. Da Lisbona partirono alla volta di Roma, meta principale del viaggio. Il faro è visitabile da turisti ed è anche utilizzato per mostre ed esposizioni. I componimenti sono brevi, alcuni brevissimi, di facile lettura e comprensione. "E, non a caso, Caporali è stato segnalato fra le menti più eccelse dell'evangelicismo." Il servizio passeggeri è svolto da Trenitalia per conto della Regione Puglia. Nel pomeriggio dottrina ai fanciulli ben riuscito. Si trova soprattutto in estuari e lagune, su fondi sabbiosi. La ragazza, inoltre confessa che le è sempre piaciuto uccidere. Ha disputato una sola stagione nel massimo campionato statunitense, per poi tornare in Francia. "La vettura compare nel film pubblicitario realizzato dalla Honda ""The Impossible Dream""." "Il ""firmware"" è memorizzato in una memoria interna chiamata ""memoria di controllo""." Un turno di doppiaggio si misurava in base a quanti anelli erano stati doppiati. Il teorema si può generalizzare in diverse direzioni. "Il papa richiese un'elezione in tempi brevi e affidò la scelta ai principi elettori." "La Heavy Water Board produce l'acqua pesante usata dai reattori." La struttura ospitava spettacoli di prosa nella stagione estiva. "Un'altra sconfitta portò alla sua sostituzione con Filippico." Si trattava della principale città cartaginese della Spagna. Color viola, libere. Microsoft, inoltre, ha modificato gli account su cui viene eseguito il server. Solo Cimabue ricevette commissioni fuori dal territorio pisano e soprattutto commissioni di prestigio. La pupilla è verticale. Nel corso della sua carriera lasciò diverse registrazioni discografiche. "Quest'ultimo è posizionato in realtà a nordest." È situato nella provincia di Hajdú-Bihar. Di essa si occupa il ramo della politica economica nota come politica agraria. "Lo stesso John Cooper ha detto ""Speriamo di poterlo pubblicare entro marzo""." La striscia mostrava uno scarafaggio che rispondeva in lingua azera o persiana. Questo è uno dei film che gli dà la prima notorietà. Entrò nella massoneria di rito scozzese. "L'esecuzione live è disponibile ora su ""iTunes"" Store." Arriverà mai per la democrazia la maggiore età? Il padre era sceriffo. E lo segnò nel suo improvvisato libretto di debitori. Il bacino è ad uso principalmente idroelettrico ed è di proprietà di Tirreno Power. Quattro armi mortali, eppure Rose non è stata uccisa da nessuna di queste. "Maestà, essendo beni allodiali et la fabbrica fatta fare da esso dai fondamenti""." È il fratello maggiore del cantautore politico Ivan Della Mea. Per via di questi avvenimenti, il Sudan fu fatto oggetto di numerose sanzioni internazionali. Per salvare i due ragazzi Boo è costretto a uccidere Ewell. "Il ""fuso"" è simile alla losanga, ma più allungato." La parte dorsale delle vertebre aveva grandi archi neurali e depressioni profonde. Infine, vi è una ridottissima minoranza di libanesi e siriani. Basilica di Santa Sofia Gli articoli gli procurarono ben presto stima e collaborazioni con Luzzatti, Einaudi e Colajanni. Per i pochi casi riportati non esiste una valutazione corretta della possibile prognosi. "Il nome del gruppo deriva da quello dell'imperatore romano Diocleziano." Una caratteristica: il disco originale in vinile era di colore rosso. "Il levriero polacco ha temperamento tendenzialmente tranquillo anche se un po' diffidente." Ogni speciale vinta dà un punto bonus. "Si tratta di un'opera ancora più ""sperimentale"" della precedente." Ogni pilota guadagna dei punti sulla base dei risultati conseguiti nelle sue effettive presenze. "Eternal Summer"" e nel film ""Free!" La sua ubicazione è in prossimità del porto della cittadina costiera. Vive in coppie e si associa con altri uccelli di palude. La stazione è servita dalle autolinee cittadine. Questi piccoli agricoltori avevano degli obblighi militari verso il trono bizantino. Esse erano inoltre circondate da una sola fila di figure periferiche. Oggi, accanto ai pascoli per vitelli, vi sono anche campi coltivati. La questione fu infine rimandata al successore di Onslow, il conte di Glasgow. Il diavolo Julian ha costruito una reputazione stimolante superando i generi musicali. Numerose classi di farmaci producono risposte e tossicità diverse nelle donne rispetto agli uomini. Nella mitologia norrena le Moire avevano la loro controparte nelle tre Norne. Il trattamento, se non viene ritirato dal pontefice, diventa ereditario. "Il nome ebraico ""Ariel"" significa letteralmente ""Altare"" o ""Leone di Dio""." Altri cambiamenti di nome si ebbero durante il Risorgimento. Un complesso sistema che documenta una fabbrica pre-industriale costruita per la produzione del ferro. "A bordo ci sono Blofeld, alla guida, e Irma Bunt che spara contro l'auto." La storia è ambientata in una Cina leggendaria. Pembroke tuttavia non diede prova di saper governare il sud del Galles. Le piante ospiti sono membri delle Apocynaceae. Negli anni Venti e Trenta Frenkel si impegnò per diffondere la musica contemporanea. La coppia ha avuto cinque figli. Memorie di una geisha Oggi questo luogo si chiama Agustín Codazzi. Nel mentre gli altri arrivano. Gli Orioles hanno anche leghe minori al Twin Lakes. Le isole meridionali sono formate dalla barriera corallina emersa. Le radici, che contengono tannino possono essere utilizzate per produrre un colorante marrone. I Tatari del Baltico furono il primo gruppo musulmano nella Svezia moderna. Sperando di salvarsi, Laio ripudiò la moglie senza darle spiegazioni di sorta. Il direttore di questa edizione è stato Gianni Rondolino. Altri frammenti di tre statue simili sono stati scoperti nella zona. Da allora le frazioni hanno mantenuto una propria fisionomia dal punto di vista culturale. Il film venne prodotto dalla Cooperativa Immagininazione. "La flora e la fauna variano a seconda dell'altimetria." Gli Abcasi sono principalmente divisi in Cristiani ortodossi e musulmani sunniti. Il brano raramente viene cantato od orchestrato. Il progetto che scaturì dal suo lavoro fu per diversi aspetti innovativo. "L'anno successivo ha nuovamente preso parte ai campionati junior, questa volta classificandosi quarto." Tuttavia la struttura è ricca di simbolismo. Fornì al castello un contingente e fornì provviste e munizioni. "L'esercito di riserva di Ibn al-Mughira a Tlemcen cadde nel panico." "La I Filippica di Demostene è dedicata proprio a supporto di quest'ultima tesi." In tal modo tentò di creare una signoria personale su Genova. La rivolta ha coinvolto parecchie decine di migliaia di persone. Fu altresì grande estimatore degli scritti di Alessandro Piccolomini. Queste Case Molly sono state forse i primi precursori dei moderni gay bar. "L'accordo fu trovato e consistette nella vendita della divisione dei microprocessori a Intel." Viene riconfermata alla conduzione del programma anche per le due successive stagioni. Non essendo nelle immediate vicinanze di centri abitati, è presente un grande parcheggio scambiatore. "Doraemon e i suoi amici devono quindi sconfiggere la minaccia meccanizzata per salvare l'umanità." "Il titolo del film fa riferimento alla carta dei tarocchi del ""cavaliere di coppe""." "L'intera tratta ferroviaria è stata sostituita da un servizio autobus, su concessione di Trenitalia." Dopo che Cooper riesce a batterla la cuoca prepara la zuppa giusta. Questo uccello vive in Centro America, in Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador e Nicaragua. "Mirabile esempio di assoluta dedizione al dovere e di stoica fermezza”""." Tuttavia è una tecnica che limita molto le possibilità offensive. "In natura, diverse specie di lievito sono in grado di mutare il loro ""mating-type""." "Crediti adattati dalle note dell'album su Tidal." Lucas Rey Sul retro vi è una campanella proveniente dal vecchio cimitero di Atessa. Ci sono varie indicazioni per il trattamento chirurgico con Cyber Knife. Ispirato alle illustrazioni di Buzzati, lo stile mantiene un carattere indipendente. È carnivoro, e la sua dieta è in gran parte composta da gamberi. In seguito, seguì il percorso spirituale di suo padre, studiando per diventare sacerdote. È una coltivazione assolutamente tropicale. Nella Regione si sono inoltre trovati fossili di marsupiali giganti risalenti fino al pleistocene. Hong Sung-ho Peter porta a casa lo strano oggetto e prova, invano, di attivarlo. La composizione, il metodo e le finalità variano a seconda delle associazioni. Durante una pausa nelle riprese viene trovata morta con una siringa nella carne. Questo ragionamento vale anche per gli altri rapporti considerati. Le sue immagini finiscono in cantina. Viene anche premiato ufficialmente come miglior attaccante di quel campionato. In Germania nella Chiesa evangelica in Germania e nella Chiesa evangelico-luterana indipendente. Attualmente la struttura è in uno stato di totale abbandono. Narra anche di San Benedetto. È un solido di colore rosso-bruno. Questa loro proprietà causa il fenomeno noto come effetto serra. Queste due linee combinano alte difficoltà e rischio in una concezione etica molto severa. Entrambi sono di Roma. Rappresentò soprattutto paesaggi e soggetti religiosi, ma anche ritratti. Veniva richiesto un apprendistato di nove anni perché un poeta fosse pienamente qualificato. Gli è intitolato un premio per il teatro in dialetto abruzzese. La società produceva lo scooter Fuji Rabbit e voleva intraprendere la produzione automobilistica. Ogni borgata ha una propria chiesetta, cappelle, fontane. George, con la conferma di Mitchell, capirà che i vampiri in città sono innumerevoli. Da allora il Sudafrica era affetto da una progressiva carenza di materiali moderni. La conduzione venne affidata a Heather Parisi con Francesco Salvi e Vittorio Salvetti. Queste pareti furono realizzate per resistere a colpi diretti di artiglieria di medio calibro. "La pellicola ricevette una ""nomination"" al premio Oscar per i migliori costumi." "La pianta dell'edificio, un esagono assai allungato, dovrebbe ricordare la forma di una nave." Erano agganciati sui piloni ventrali laterali. Le ali sono ampie, lunghe e provviste di un lobo anale particolarmente pronunciato. "L'impero della passione" Heydrich entrò nei Freikorps sin da giovane. "L'esistenza dei canali venne confutata da osservazioni successive, pur rimanendo viva a livello popolare." Il disco è supposto contenere, oltre a polvere e planetesimi, grandi quantità di gas. E non solo la sua. I mercati di riferimento sono Paesi Bassi e Belgio. Cresciuto tra i mormoni, diventato adolescente non praticò più la religione di famiglia. "In realtà, sulla profondità di campo influisce anche la collocazione del diaframma dentro l'obiettivo." In questo periodo conosce Lisa, sua moglie, dalla quale avrà un unico figlio, Laerte. Lì, si avvicina al teatro. Prende il nome da Nikolaj Morozov, rivoluzionario russo. Le sigarette che i ragazzi fumano sono in realtà realizzate con foglie di lattuga. Durante la navigazione in acque poco profonde il timone poteva essere sollevato. "Storicamente l'area è semplicemente chiamata Pillar Point." La principale forma di prevenzione consiste nel preparare e cuocere adeguatamente gli alimenti. Esistono personaggi nella storia dello spettacolo legati indissolubilmente al loro impermeabile. Parigi, casa di Molière. La psicologia cognitiva nasce verso la fine degli anni cinquanta come critica al comportamentismo. In Italia la serie è stata trasmessa su Rai Gulp. Nella valle è insediato il centro abitato di Cardinale. È considerato il lavoro più riuscito della band romana. I loro due figli più piccoli erano gemelli. Poi, soddisfatto del suo video, spegnerà la videocamera. "L""'effetto Allee"" fu descritto per la prima volta da Warder Clyde Allee." Nei playoff fece registrare due sack nel divisional round vinto contro gli Indianapolis Colts. Questi stupito e commosso si pentì sinceramente. "L'area permeabile può incorporare materiale proveniente dagli strati carbonatici." Quindici dei suoi manoscritti originali sono conservati negli archivi storici della Cattedrale di Guatemala. Prende il nome dal suo capoluogo Skikda. Il piano include innovazioni dei prodotti, nuove divise e nuovi aerei. Quindi aumenta il carico di lavoro degli uffici statistici. Come il romanzo precedente venne tradotto in varie lingue. Non viene mai rivelato chi sia il suo padre biologico. "Nel primo Draft della loro storia, nel primo giro scelsero ""Mr. Cowboy"" Bob Lilly." Destino simile ebbe in Inghilterra, dove, introdotto dai normanni, non riuscì a sopravvivere. La circolazione è regolata dal Dirigente Centrale Operativo con sede a Mestre. Queste funzioni sono le principali anche negli altri animali. Centrocampista di fascia, cresce calcisticamente in varie società minori del Varesotto. In questo modo è stato possibile suscitare a Roma maggior interesse per l’istituzione tedesca. Joel Fry La famiglia si trasferì da allora nel sobborgo parigino di Fontainebleau. Come allenatori si ricorda soprattutto Bruno Bolchi. Contestualmente, è tornato a tenere concerti, sia pure su scala limitata. I cefalofi sono animali timidi che si spostano da soli o in coppia. Negli ultimi anni sono stati eseguiti alcuni lavori per potenziare la linea ferroviaria. I lavori furono affidati a Robert de Cotte, primo architetto del re. La competizione è stata vinta dal Galatasaray, in finale sul Taranto Cras Basket. Il capoluogo è Puerto Inca. Più tardi, venne però limitata a Smith-Ninth Streets. Da allora, gli Stati che non hanno firmato il trattato ora possono solo aderirvi. La terza edizione è disponibile online. Alpignano fa parte della val di susa. Negli ultimi anni di regno, Enrico, fervente cattolico, cominciò la persecuzione religiosa degli ugonotti. Portata in ospedale Mia partorisce una bambina: Leah. Ci sono principalmente scuole medie inferiori. Nessuna risposta. Il mister è Avena Riccardo, il presidente Gigliotti Giacomo. Dopo aver lasciato gli agenti, Lane raggiunge Mary, conquistandola definitivamente. "Questo complesso divenne quindi un ospedale che venne chiamato ""Ospedale degli Infetti""." In Bahrein Grosjean si classifica quinto, e Gutiérrez si ritira ancora. Oltre a Malta in quel periodo possedevano anche Tripoli. "Lennon quindi scrisse in risposta ""How Do You Sleep?" Gambara è un centro agricolo con diverse fabbriche. Lasciava la moglie e due figli. È presente in tutti i bacini italiani. In breve tempo ritorna a giocare. I due hanno capacità fisiche fuori dal comune e decidono di diventare astronauti. Il ricettacolo normalmente è sprovvisto di pagliette. Fu il primo di otto figli. Compose una messa, interpretata con suo fratello. Rimane controverso se fosse seguito un parziale restauro. "È stato sposato con l'attrice e doppiatrice Anna Leonardi." La sua direzione fu la più lunga del quotidiano. "Jericho viene a sapere dell'omicidio di Wang grazie a Tu Tian." Ad attenderlo ci sarà una sconvolgente verità. Vi si possono rintracciare anche chiare influenze cabalistiche e della mistica musulmana. "È il capoluogo, e il centro maggiore, del circondario dell'Oberspreewald-Lusazia." Tipico dei terreni boscosi alluvionali, questo genere era piuttosto diffuso nel corso del Devoniano. "Il convento è sede anche di un'importante biblioteca cittadina." Quando il primo nucleo cittadino si sviluppò, il regime coloniale disegnò una città segregata. Eccone di seguito una brevissima panoramica. È presidente della giuria del Premio Monselice. "Venne a sua volta riutilizzato in ""Dungeon Keeper""." Molte delle isole sono montagnose e di origine vulcanica. Esiste anche la versione in italiano. Ciascun candidato può presentare un massimo di due domande di ammissione per corsi diversi. Tutti i contratti vengono giocati senza briscola, fatta eccezione per atout. È inoltre la città natale dell’attore Mickey Rourke. Sono presenti anche piccole industrie tessili e di lavorazione del legno. Sophie è cugina di undicesimo grado del marito. "Una sera, incontrano Willoughby a una festa, ma l'uomo tratta Marianne freddamente." "I carboidrati sono in realtà il combustibile preferito dei muscoli durante l'esercizio." "Ebbe inizio, così, quella sarebbe stata definita ""la guerra di Victorio""." Il falò delle vanità "Di fatto, una volta stipulato il contratto, assumono il significato di ""obblighi contrattuali""." Le cause di questo cambiamento furono molteplici. La loro richiesta è di ricevere duecento sterline. Il livello superiore raffigura i santi posti su due grandi nuvole bianche. Vicky li allontana, e si riprende i bambini. Cerca di fuggire piangendo e Silvio la uccide con due colpi di pistola. "È il signore dell'Ovestfalda, ovvero il territorio occidentale di Rohan." È un edificio in muratura di pietrame e legno, a due piani. Le uscite non vennero adeguatamente contrassegnate. Il parlamentare tornò. "L'origine esatta del nome non è nota." È una pianta rizomatosa. A fine stagione, terminato il prestito, si ritrovò svincolato. "L'organizzazione si occupò successivamente anche della lotta per i diritti delle donne lesbiche." Pinna anale lunga quasi come la dorsale ma più bassa. È infine arrivata alla sessantaseiesima posizione a fine maggio. A febbraio, viene raggiunto un accordo con Andrea Cocco che giunge da svincolato. Al liceo, Yoo Hye-jung era una ragazza ribelle dal carattere pungente e autoritario. Morirono in cinque ma fu accertato con autopsie che avvenne per altre cause. Come co-proprietario di Miami Ink, James ha una grande responsabilità. Viene istituita anche una sezione competitiva per i film studenteschi. I modelli della serie M sono famosi per la loro solidità costruttiva. Come revisori dei conti sono selezionati due ufficiali di sezioni diverse. Le spalle sono più chiare delle parti ventrali. Un punto di incrocio era invece presente a Porta Garibaldi. Diffusa è anche la pesca, soprattutto nei numerosi laghi presenti nel Paese. Oggi, in cinese, si utilizzano indifferentemente gli ideogrammi 張三丰 oppure 張三峰. Pedro Peña Diverse valute in argento continuarono ad essere utilizzate come mezzo di scambio nella città. I turni erano organizzati con partite secche ad eliminazione diretta. Nella parte inferiore, una spada curva nasconde una nuova palla di cannone. Il fondo oro, infine, è un ulteriore elemento di matrice bizantina. I fisici non conoscono, per esempio, il concetto di sperimentazione. "Di Capua ebbe l'idea per la melodia in occasione di un viaggio ad Odessa." Ivan tuttavia lo esclude. Il team di Gibbs si mette quindi sulle sue tracce. Fu girato alle Isole Canarie. "In realtà ogni ""piuma"" è composta da numerosi polipi interconnessi in una colonia." Attualmente la squadra ha focalizzato la sua attenzione sul settore giovanile. Soprattutto ne attraversa con passione la vita: che è poi la sua stessa vita. Si nutre di foglie, erba, frutta e leguminose. Il culto dei Penati pubblici era connesso a quello di Vesta. È stato inoltre campione dei mediomassimi nelle promozioni britanniche Cage Rage e Cage Warriors. Questi canini si rompono con facilità, però hanno crescita continua. In futuro lascerà il lavoro per trasferirsi a Peoria e formare i Mudvayne. In tal caso è possibile calcolare i pesi in due modi differenti. Vive nelle boscaglie spinose del Chaco. Le parti ventrali sono bianche. Specie se si è avuta una fidanzata lontana! Il brano termina con lo stesso rumore di folla che lo ha aperto. Ristoranti, bar e caffè hanno le loro terrazze in prossimità dei moli. La sua funzione è rilevante soprattutto dal punto di vista pratico. Essa era aiutata dai suoi angeli, guidati da san Michele Arcangelo. Si occupa dello sviluppo di vaccini e terapeutici contro gli agenti patogeni virali. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Il primo focolaio viene localizzato in Camerun. A chiamare è la sua migliore amica, spaventata per la scomparsa dei genitori. Zoran Nikolić "Altri centri particolarmente interessanti perché ricorrenti nella letteratura matematica sono l'incentro e l'ortocentro." La band si sciolse di li a poco. Alla coppia perdente, viene invece regalato un set da cucina professionale. Tale modello fu poi la base per la Lincoln Continental. Il cranio, inoltre, era dotato del canale della linea laterale. "Al risveglio, trova un ramo d'argento davanti a sé." Il piazzale è composto da un solo binario passante privo di segnali di protezione. La band si scioglie per la prima volta. Ogni molecola presenta uno spettro di assorbimento ed uno di emissione ben precisi. Voci: attiva, passiva. Morì comunque poco tempo dopo. Sono piuttosto il rifiuto di una prospettiva storica limitata e limitante. Ancor oggi pubblicano vari album e remix, principalmente sul web. In ambito teatrale, Williams ha realizzato le luci del musical We Will Rock You. A vincere la competizione fu il Messico. "La diagnosi radiologica è d'esclusione." Oltre alla recitazione, produce, scrive e dirige alcuni film nella sua terra natia. Sono però molte le fonti di energia che utilizzano la fusione nucleare. "L'interno è sorretto da pilastri in ferro." Nel caso precedente, una misura di posizione porta alla completa ignoranza sulla velocità. La loro musica è influenzata da gruppi quali The Jam, The Clash e Oasis. Milita in Division Nationale, la massima divisione del calcio lussemburghese. Passò la propria infanzia a Corfù. Tuttavia il potere della famiglia Howard lo convinse al matrimonio. Per un breve periodo sono andati in onda dei notiziari dedicati. "Il brano più rappresentativo è probabilmente ""Marciapiedi""." Liste alternative di edifici sono gestite dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat. Casagrande nasce da una famiglia cattolica italo-finlandese. A quel punto Joe deve difendere la chiesa di St. Martin dai soldati tedeschi. "Nudo, Capri, Sabbia, M'Ama Non M'Ama, Victoria, Tango." Sempre come questi ultimi, è privo di orecchie esterne. Come in precedenza, al periodo di crisi segue una fase di adattamento. Le prime due di ogni serie e le quattro migliori escluse in finale. "Un ulteriore ampliamento e rinnovo degli edifici si ebbe all'inizio del terzo millennio." La velocità del vento è mostrata in metri al secondo. Clemente ebbe un figlio di nome Francesco. Il nome venne portato da diversi sovrani della dinastia sasanide. In fotografia viene spesso adoperato come agente legante. Il sopra citato purtroppo è venuto a mancare diversi anni fa. "I ""pattern"" di questi cromosomi sono ancora usati come riferimento genetico dai ricercatori contemporanei." Il fenomeno è studiato prevalentemente in economia da un vasto numero di autori. "Gli itinerari artistici sono all'aperto o all'interno di un moderno edificio." "Il dialogo termina con il suicidio dell'autolesionista, che si dà fuoco." Nel corso del primo anno cerca più volte di far espellere Harry senza successo. "Hirschfeld elaborò la teoria di un terzo sesso ""intermedio"" tra uomo e donna." Normalmente questi sensori fanno uso di fenomeni fisici od oggetti esterni al veicolo. "Allora quest'ultimo verrà sostituito da un mock." "In latino si chiama ""vas cum aqua benedicta""." È noto che gli idrocarburi aromatici policiclici sono un probabile costituente del mare primordiale. Il suo interesse principale rimaneva comunque la poesia. "All'epoca fu recensito positivamente dalla critica." Fu prodotto e distribuito dalla Universal Film Manufacturing Company. In origine alle competizioni partecipavano soltanto dei bardi gallesi professionisti pagati dai nobili. Questo è in analogia con le relazioni tra due esseri umani. "Si può ritenere che in qualche modo abbia influenzato molta della letteratura dell'epoca." "In quel periodo scrisse due lavori letterari: ""Perdicca"" e il ""Seleuco"" che poi distrusse." Christian Fittipaldi passò direttamente in semifinale. Mentre in Italia è ancora inedito. Nei processi che lo vedono coinvolto viene accusato di vari reati. Smith ha iniziato la sua carriera professionistica giocando per il Dandy Town Hornets. Esiste solo in forma coltivata ed è presente in alcune regioni del Caucaso. In suo aiuto giungono anche Legolas e Gimli. "Alla fine toccherà proprio alla Seconda Sezione del capitano ""Goto"" neutralizzare la creatura." Intraprende quindi progetti personali. "Aderì alla Resistenza e come ""staffetta partigiana"" tenne i contatti tra i gruppi antifascisti." Come se non bastasse alla villa arriva il fidanzato della figlia, un agente federale... Scopre tutta la verità, ma teme di rivelare il segreto. Il lago si trova nella parte meridionale della Valle del Liri nel Lazio. "All'interno si trova anche una grande sala dal soffitto a cassettoni." Era iniziata la prima guerra mondiale, ma non molti se ne resero conto. Il titolo ha ricevuto recensioni prevalentemente positive dalla critica e dal pubblico. Il primo andò a combattere la guerra di Troia al fianco degli Achei. "Si tratta del sequel di ""The Black Mirror""." "La sua forma circolare che ricorda l'Uroboro lo fa identificare come simbolo di eternità." Il re longobardo tuttavia rifiutò e così si persero le tracce di Liutprando. Ma cadde in depressione solo dopo la morte della figlia di undici mesi. Quel vescovo che danni vuole possa fare a noi ebrei? Chiesa di Santa Brigida Brad è anche un pilota di auto da rally. "Ne è rimasta un'unica copia, conservata al Museo della Resistenza di Torino." Giovanni Fontana e don Aurelio Frezza. Contiene singoli, brani inediti, demo ed altro materiale rare. In basso di dimensioni inferiori, è riconoscibile la figura di Longino che trafigge Gesù. A Mendocino, California, fondò una cooperativa agricola. "Vicino ad essa si trova l""'International Institute for Tropical Agriculture""." Il videogioco è edito da Midway Games. "Le prime tracce lasciate dai popoli dell'Isola di Man sono databili al periodo mesolitico." "L'album contiene dieci canzoni, di cui una di successo intitolata ""Sera di primavera""." In entrambi i casi, le ambasciate furono colpite dalla deflagrazione di ordigni esplosivi. È stato girato in due giorni. È noto per la sua partecipazione agli accordi di Oslo. Trina acconsente, ma quando i due scendono in cucina trovano Rocky seduto a tavola. Il padre è un diplomatico brasiliano, la madre viene da una ricca famiglia inglese. Fritz e Ludwig rimasero cittadini. "Conserva una statua della ""Madonna con Bambino"" attribuita a Giacomo Piazzetta." "I fedeli della città interpretarono l'evento come un intervento della Madonna, camuffata da nobildonna." L’Arca a sua volta regge il portale principale, con due colonnine di agata. "Al posto di un intervallo si integra su un insieme ""n""-dimensionale." Nel torneo di Budapest viene sconfitta nei quarti di finale da Elena Vesnina. Viene usato come catalizzatore in reazioni di polimerizzazione ionica. Morì senza discendenti. Questo luogo è noto per la sua straordinaria acustica. "L'edificio venne demolito negli anni trenta per l'apertura di via dei Fori Imperiali." Il Centro è inoltre dotato di centro sportivo polivalente con palestra e piscina. Dopo vari spostamenti, il suo corpo fu portato a Montone per la sepoltura. La diocesi comprende sette contee della provincia canadese del Nuovo Brunswick. Possiede una raffineria di petrolio della compagnia Shell. I suoi romanzi sono stati tradotti in una dozzina di lingue. Il sito è anche il più grande cliente francese della pubblicità su internet. La figlia di Manfredo, Bartolomea sposò Marsilio da Carrara, secondo principe di Padova. La crescita di piante distrugge la spezia, ma aumenta la motivazione delle truppe. La coppia ha due figlie, Olivia e Harper. "Il trailer è accompagnato dal singolo ""Kings and Queens"" dei Thirty Seconds to Mars." Assistito dalla sorella, Patrick muore durante il viaggio. "La Commissione economica eurasiatica è l'agenzia regolatrice dell'Unione doganale e della Comunità economica eurasiatica." La ragazza arriva, vede la droga e lo affronta. Prende questo nome in onore dei quattro fratelli Kranz che vi si stabilirono. Quando le trattative si interruppero, il personale decise di andare in sciopero. "Per i componenti dell'assemblea non spetta alcun compenso a nessun titolo." Nel Settecento furono, inoltre, edificati la sacrestia ed il campanile. Attualmente sono nella stragrande maggioranza cattolici e in minoranza cristiani non cattolici. "L'attuale curatore è Carmine Marotta." Esistono altre applicazioni delle matrici nella teoria dei grafi. Era il settimo di nove figli. Studiò arte al Pratt Institute di Brooklyn sotto la guida di Arthur Wesley Dow. Guardia nazionale Ollie Taylor Vittorio Sodano è inoltre docente presso diverse Accademie di Belle Arti. La livrea è spesso sgargiante. Paul Seymour Diverse formulazioni, tuttavia, richiedono che la varietà sia un insieme compatto. Nel resto della regione, lasciato sguarnito, i partigiani jugoslavi assunsero il controllo del territorio. "All'interno della Conferenza Episcopale Laziale è presidente della Commissione Famiglia e Vita." Vassalli del principato di Capua. Durante la prima televisiva su Fox la serie fu cancellata dopo soli cinque episodi. È chiamata anche Erice valle per distinguerla dal capoluogo, Erice vetta. La tradizione vuole che Abgar, re di Edessa, fosse affetto da malattia incurabile. Fece in tempo a prender parte alla battaglia di Milazzo, rimanendo gravemente ferito. Qua nacque il biblista Ezra Abbot. "Le tre specie della famiglia sono diffuse nell'Indo-Pacifico tropicale." Piccoli villaggi si trovano anche lungo la costa. "Editorialista de ""Il Messaggero""." "Fin dalla sua fondazione, l'università ha avuto quattro rettori." "La è uno strumento presente nei videogiochi ""Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver""." Il testo della canzone, parzialmente modificato, riflette i momenti particolari della loro vita insieme. Esso può essere presentato sia a i cittadini del Bhutan che agli stranieri. Inuyasha e Kagome riescono a raggiungerlo, e Inuyasha tenta di attaccarlo. "L'esperienza però durò meno di due anni." Il disco vince il Grammy Award come miglior album reggae. Nicky Hayden e Kurtis Roberts non partecipano a questo Gran Premio per infortunio. Quella con il Milan è la quarta sconfitta per il Bari. Finito il suo racconto, Borges viene ucciso perché non entrò in contatto col Marchio. Serviva il paese omonimo in provincia di Savona. Il programma raccontava, attraverso dei documentari, degli usi e costumi delle varie tradizioni popolari. Il segretario generale dello Spi Cgil è il rappresentante legale dellʼorganizzazione. Iniziò nel frattempo la sua carriera politica, ricoprendo prestigiosi incarichi. Incerte le sue origini. "In seguito, vestì la maglia del Tønsberg e dell'Eik-Tønsberg." La divisa di casa era blu con strisce su braccia, gambe e spalle. La solubilità ridotta può influenzare le proprietà catalitiche delle nanoparticelle. "Ha inoltre scritto diversi libri della collana ""Classroom in a Book"" di Adobe Press." La serie Burnout, specialmente a partire dal terzo episodio, è dedicata alla violenza stradale. "Un suo antenato omonimo era stato anch'egli cardinale sul finire del Cinquecento." Inoltre si ripristina la collaborazione con Rai Sport. "L'idrovolante ebbe un guasto ai motori al decollo e precipitò." "Le scene d'azione mancano di entusiasmo, rapidità e originalità." Tra i principali interpreti figurano Steve Martin e Queen Latifah. Ciascun giudice ha deciso di eliminare un cantante della propria categoria. Mentre Etelredo affrontava i norvegesi, dovette subire varie incursioni dei Vichinghi. Dopo di lui, ha adottato altri bambini a distanza. Le zampe sono di colore scuro. I problemi sorsero quando Ogden decise di non continuare a cantare. La serie non fa uso di risate registrate e musiche di sottofondo. Tuttavia Joanna muore in un incidente e il dipartimento di Rachel viene chiuso. "Alla base del progetto della città c'era una semplice croce." È la prima cometa scoperta da Boattini. La medaglia è oggi conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Live in Montreux La principale ricerca che ha stabilito queste conclusioni venne condotta da Paoli et al. La vettura è caratterizzata da un unico finestrino posteriore molto grande. È la rivolta del pane. "L'intera raccolta è oggi conservata a Vienna." Per gli anni a venire la città aretusea venne risparmiata dalla guerra. Tutte le grandi compagnie di balletto hanno la propria scuola di danza. Il suo letargo invernale, solitamente breve, avviene nel fango dei fondali. Yoshimi divenne essenzialmente un ostaggio. Questa versione è riservata al solo mercato giapponese e non verrà esportata. Nel tempo la casa divenne ritrovo per molti artisti, naturalisti e cultori della filosofia. Il piazzale ferroviario si compone di un unico binario, munito di banchina. Riguardo alla morte della ragazza, fu poi prosciolto da ogni accusa. Tratta di cinema, serie tv, videogiochi, fumetti, narrativa e saggistica, fantastica e crime. Sono presenti anche due stipole. In basso, per i tre lati, gira un sedile intagliato e intarsiato. Il battaglione ha sofferto molte perdite durante i primi mesi della campagna. Sito ufficiale del consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia I due si incontrano quella sera nella scuola di Madame Milo, dove fanno ginnastica. Oggi milita nella terza divisione del calcio nazionale. Il film fu prodotto dalla Cosmopolitan Pictures e dalla Famous Players-Lasky Corporation. Difensore centrale, a inizio carriera possedeva una discreta velocità. Con questa espansione vengono introdotte nuove carriere e diverse professioni per i Sim. Purtroppo, anche i cercatori bianchi fanno la stessa scoperta... Il territorio appartiene amministrativamente al Distretto di Auckland. Il colore può essere rosato ma più di frequente è totalmente trasparente. La Valbelluna era abitata sin dalla preistoria. Crede che la monarchia possa dare al paese “stabilità, continuità ed unità”. Dai geni viene tradotta una molecola di natura proteica. Lo stesso Tavares, da giovane, ha praticato questo sport. "Il Coordinatore comunica con l'agenzia come un ombrosa figura su uno schermo comunicativo." Duomo di Santa Maria Maggiore "L'anno seguente, vinse la medaglia d'oro dell'Architectural Association." Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Trapani. Farò sì che questa immagine lasci il segno sulle carte celesti. Le pinne sono giallo chiaro: la pinna anale presenta una macchia rotonda giallo vivo. "Ritornato in Italia l’Orsini, scrisse un una critica letteraria dell""'Amleto"" di Shakespeare.." "La due medaglie d'oro vennero dalla vela e dal Pentathlon moderno." È una formazione circolare, relativamente simmetrica, con qualche erosione sul bordo esterno. In quel momento arriva anche Blue, che si rivela essere Bram. Questa specie, localmente comune, talvolta numerosa, non è sedentaria a tutti gli effetti. Da quel momento il comitato avrebbe agito da direttivo nazionale del movimento di resistenza. È membro della World Boxing Hall of Fame. Per scopi alimentari vengono usati i fiori, le foglie e le radici. Confina coi comuni di Charenton-le-Pont e Saint-Mandé. "Continua ancora l'attività per qualche anno, per poi ritirarsi." Umberto Pierantoni Tutte le canzoni, eccetto dove indicato, sono state scritte da Tom Waits. "A volte queste scelte possono arrivare a disturbare il primato dell'azione." Con questa band Mark eseguirà moltissimi concerti tra cui un intero tour mondiale. Probabilmente è presente anche nelle zone adiacenti del Laos e del Vietnam. Questi coefficienti sono i simboli di Christoffel della connessione, nella carta scelta. Medea Norsa fu la primogenita di sette tra fratelli e sorelle. Le orecchie sono marroni, piccole, arrotondate e prive di peli. Rostislav di Kiev Il gruppo era inizialmente formato dal rapper Joe Thompson e dal cantante Darren Tucker. In seguito ha intrapreso la carriera di presentatrice televisiva. Il formato adottato qui è piuttosto raro nei paesi del nord. I due ebbero un figlio e si trasferirono nella Carolina del Nord. Egli compare con baffi e barba mentre di solito i Normanni andavano rasati. Nel frattempo iniziava a diffondersi il culto delle reliquie. Ha partecipato alle battaglie del movimento delle donne per l’autonomia e l’autodeterminazione. Il fiume principale è il Rodano. Il cortometraggio fu prodotto dalla Hepworth. Anche il quartiere di Astoria nel Queens, è chiamato in onore della famiglia. Perciò è possibile trovarlo sotto diverse forme: Maire, Mario, Mauro, Mary, May, Mere. Nonostante sia rimasta inutilizzata, è una delle stazioni fantasma meglio conservate. "Nell'agosto successivo, viene nominato dalla società giallo-blù come nuovo capitano della squadra." Più tardi vennero inseriti anche dei cani. Gioca altre tre giornate di campionato prima di essere ceduto in prestito al Catania. "È al suo cospetto che Alice recita ""Sei vecchio, Papà Guglielmo""." In tal modo generano, mediante combinazioni, sempre nuovi suoni. Conseguenza di tale concezione è che il governo sia considerato responsabile verso il parlamento. "L'archivio ha sede a Lisbona, nella freguesia di Campo Grande." "L'attuale presidente del partito è l'ex Ministro della Salute Chen Zhu." In seguito, Stoičkov rimedia uno stiramento che gli impedisce di prendere parte agli allenamenti. Tuttavia è considerata anche a livello medico la più verosimile. Ha militato in Division Nationale, massima serie nazionale, per otto stagioni. Anche qui sono narrati due miti amorosi che presentano opposte caratteristiche. Il giorno seguente il presidente egiziano Nasser morì per un improvviso attacco di cuore. I fans diventano sempre più numerosi. "In questa statua l'immagine veste un mantello di bronzo." La testa è moderatamente larga, leggermente bombata con cranio occipitale e ben pronunciato. "Un negoziante dipinse una scritta sulla propria vetrina: ""Grazie, Dr. Salk""." La sua città principale, Nashville, è la capitale statale. Si tratta della cappella Tornabuoni, dedicata al Santo Sepolcro. Frank Benson Tipicamente hanno una ottima reputazione e sono molto attivi organizzando anche eventi locali. "Divenne presto suo allenatore l'ex olimpionico Jean-Pierre Egger." A lui è stata dedicata una strada a Livorno. Nelle parallele si è invece piazzato al secondo posto. Il fascio binari comprende tre binari per servizio viaggiatori collegati da sottopassaggio. Abbandonati gli studi, si trovò costretta a una vita casalinga che non la soddisfaceva. "Leigh decide allora di agire personalmente per liberarsi dell'uomo che la tiene sotto controllo." I sogni di Diana, tuttavia, si infrangono al ritorno dalla luna di miele. I Cacherano diedero origine a molti rami nobiliari. Numerose strade, infine, in Germania portano il suo nome. Questa struttura imita quella di un simile tre-in-uno del suo maestro, Milhaud. Il testo è scritto in prima persona. Sono presenti inoltre tornelli di accesso automatici e servizi igienici. "I due più importanti fanno riferimento alle vicine costellazioni di Ercole e dell'Aquila." Di seguito i primi tre classificati di ogni specialità. Era il più giovane di quattro figli; aveva due fratelli e una sorella. Anni e fonditori da verificare. "L'edificio è ad aula rettangolare con sviluppo longitudinale." La sentenza passò in giudicato senza che le parti presentassero ulteriore appello. Inoltre anche il sostegno era integralmente rivestito in oro. I confini orientale e occidentale erano invece due grandi strade. "Un'opera scritta a futura memoria." È stato un funzionario presso la Commissione della Comunità fiamminga. Al venerdì Paul torna ad essere paziente, ma con una nuova terapeuta, Adele. La carne fa parte della dieta di tutti i giorni. Qua nacque la scultrice Augusta Savage. Entrano in possesso del palazzo due giovani sposi, Vincenzo Labate e sua moglie Rosalia. Nelle Filippine identifica un piatto unico con pollo o carne. "La settimana dopo a ""Smackdown!" Cacciano attivamente, inseguendo la preda che viene totalmente consumata dopo la cattura. Nelle vicinanze del comune sono stati ritrovati reperti risalenti al Neolitico. La corteccia è di colore grigio scuro e piuttosto sottile; tende inoltre a sfaldarsi. Le banchine sono state recentemente ristrutturate e rialzate come da norma. Incerte sono le origini e la diffusione del cristianesimo nel territorio di Ariano. Possiede anche il passaporto italiano grazie a un parente nato in Italia. Tutto questo avviene grazie alle migrazioni mentali di cui questi esseri sono capaci. In Cina, è presente in Yunnan, Sichuan, Fujian, Guangxi e Guangdong. Egli cerca di esprimere una domanda filosofico-esistenziale, minata dalla disillusione verso la nuova società. Popola le aree costiere in prossimità delle mangrovie. Patrona della diocesi è santa Giulia di Corsica martire. Il traffico si bloccava e le notizie passavano di auto in auto. Evidentemente tali misure erano applicate solo qualora le condizioni del mare lo permettessero. Canova e Reginetta, di comune accordo, decisero di rimanere alla Fuci. "Insegnò pure all'Istituto per le Applicazioni del Calcolo e all'Università dell'Aquila." Le acque attorno a La Longa sono un popolare sito per immersioni. È utilizzato principalmente come scuola di addestramento. Il nome in codice del sistema durante il suo sviluppo era Nitro. Copie del film esistono ancora. Il presidente nazionale attuale è Mario Buscemi. Il Nilo giocò un ruolo cruciale nella fondazione della civiltà egiziana. Oscar Wilde Riportato a Clusone fu poi fucilato sulla piazza del comune. Il castello era composto da quattro torrioni ed era circondato da un fossato. Ha frequentato Ernesto Nathan Rogers. Childhood Memories È molto intelligente ed è anche un ottimo investigatore. Sono predatori che si cibano principalmente di altri pesci. Il capoluogo di contea è Paxton. John Henry diventa così il vigilante Steel. Molte sono anche le proposte di formazione continua dedicata ad operatori e volontari. "Vi nacque il premio nobel per l'economia Bertil Ohlin." È prevista la continuazione della pubblicazione, che intende ripercorrere le tappe della serie televisiva. "Poche settimane, ed i due sono già sulla ""north shore"" hawaiana." Un attrezzo simile come forma e spesso confuso con la roncola è il falcetto. A ovest scorre il fiume Mella. Le location erano state pensate per ottenere il massimo impatto sui passanti ignari. Il singolo è stato certificato disco di platino. Gli alettoni erano disposti solamente sul piano alare superiore. Da questa stagione Giovanni Ferrara è il presidente della società. Morì suicida per stress da lavoro. Solo Beatrice ha uno spessore psicologico: è intraprendente, soffre per amore, è coraggiosa. Questi devono così essere utilizzati attraverso un collegamento ad un terminale remoto. Stan è molto irritato da Jeff, il ragazzo di Hayley, per il suo comportamento. "In questo caso il documento viene ""letto""." Il terreno concesso dalle licenze originali era spesso venduto ai nuovi coloni. Marchi gli risponde: un caro ricordo, qualcosa che forse farei meglio a dimenticare. I due amanti, finalmente liberi, hanno così un appuntamento romantico. "Rappresenta uno degli esempi più compiuti dell'architettura islamica almohade." Filippo Sugar è figlio di Caterina Caselli e Piero Sugar. "Dalla terza decade di luglio e la prima di agosto si ha l'inizio dell'invaiatura." Al contrario, la Mo migliorò sempre di più. A cantare il brano è la cantante statunitense Bebe Rexha. Grande cornicione e apparato decorativo con ornamenti in stucco. Anche suo padre era attore e regista. Nel primo episodio della serie Harry è il protagonista. "In questo periodo posa per l'edizione italiana della rivista Playboy." The Gaunt Stranger Fu immediatamente rogato un atto pubblico, che fu inviato a tutte le corti europee. Parte del punteggio può essere guadagnata mangiando regolarmente ai pasti. "Dio che si rivela, Dio: più profondamente nel Suo proprio ""Essere""..." È un sobborgo occidentale di Birmingham Partecipa alla Cook Islands Round Cup, della quale è una delle squadre più titolate. Eidos non ha confermato la notizia. I successi Successivamente, ha firmato un contratto con il Blackburn fino alla fine della stagione. "Lo stesso capita quando esistono ""escamotage"" che rendono facile sottrarsi al pagamento." Deriva dalla località di Sasso, presso Volterra, in provincia di Pisa. Non risulta cancerogeno. "Nella fase di post-parto, essa non ha circolazione ed è essenzialmente tessuto morto""." "Teatro è rompere gli schemi, cinema è capovolgere la realtà""." Minacciata dalle autorità tedesche, Bergmann torna in Germania. Il museo doveva invece mostrare ricostruzioni complete di tempi passati. Per questa stagione il circuito ha subito alcune modifiche. Romano trova alloggio nella loro soffitta. Sempre in quella Olimpiade, disputò la gara individuale di doppio americano dove arrivò sesto. "La prima denominazione fu quindi ""Entella Foot-Ball Club""." La reputazione di Capitan Basilico verrà salvata dai Buio Pesto, chiamati dalla polizia. Per la nomina è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti. A sud-ovest sorge il centro della vita collettiva del quartiere. Stephen Ward In ogni senso tour Il making of del video è stato diffuso attraverso il sito della Dell. Veste sempre con i travestimenti più strambi e particolari. Sarebbe stato un grande affare. Il dimorfismo sessuale è presente, con femmine dalla colorazione dorsale maggiormente tendente al bruno-nerastro. Ha anche avuto un buon rapporto con la famiglia reale prussiana. Lui è un avvocato affermato, lei una psicologa di successo. I due acari sono molto simili fra loro, ma presentano delle differenze. La copertura è a capriata lignea, mentre la pavimentazione è in cotto. In realtà tale manufatto è stato ricostruito dalle rovine di un vecchio castello. Il grande match "In ""Stelle"", la presenza dei camaleonti è un elemento naturale simbolico." Dopo il suo mandato, sostenne Marco Antonio contro Ottaviano Augusto. Le pistole non sono tipicamente emesse per la fanteria di prima linea. Joaquín Reyes Tom Ashley Heather Petri Molti shard utilizzano delle mappe originali create ex novo. Fabián Núñez "L'operazione che deve sostenere è molto rischiosa e Tomato può addirittura morire." La fusoliera era realizzata in tre sezioni. Guarino inoltre difese e fortificò Capua contro ogni possibile assalto. "Il Conservatorio di Padova divenne quindi ""Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale""." Le scaglie sono grandi, le pinne robuste. Questa poesia è qualcosa che non può esistere se non nella testa del poeta. Ex chiesa di San Giuseppe Anche suo fratello Romolo fu un ciclista di inizio secolo. La disputa si conclude con la fuga di uno dei combattenti. Tutta la pianta è sfumata di violaceo. Marsden inizia a vedere degli psichiatri. Tutte le lingue di questa famiglia risultano estinte. Alla fine il Borussia terminò il torneo al quinto posto. Il disco è pubblicato anche nei paesi germanofoni. "Sono attualmente in corso sforzi per registrare il Big Hole come patrimonio dell'umanità." La storia del teatro è poco lineare. Sua madre lo ha messo in una cesta mentre lei stava lavorando in campagna. "Nello stesso anno partecipa a ""La casa del sorriso"" di Marco Ferreri." Molto sviluppato tutto il comparto manifatturiero, con particolare riguardo alla lavorazione della pelle. I substrati più comuni sono: glutatione, acido glucuronico, solfato, acetato. La famiglia abita tuttora nel castello. Altre recensioni sono state meno favorevoli al disco. In Svizzera ha raggiunto la sesta posizione. La seconda parte è la sola accessibile ai turisti. Ha spesso sottolineato la sua posizione contraria alla moneta unica europea. Vincerà la Partita chi avrà raggiunto o superato quel punteggio. "Al termine dell'anno passa al team Rabobank." "For Her Sister's Sake" Le dune sono di dimensioni variabili. Tutto questo si tramuta in un rapporto conflittuale tra Quinn e Dexter. Dopo essere diventato diacono e diacono, fu ammesso al capitolo della seconda professione. Lana afferma che Duff si trova sul pianeta lavico Cawdor. "L'album contiene dodici canzoni fra brani inediti e nuove registrazioni di canzoni antecedenti." Nessun danno rilevante è stato registrato. I canini superiori erano robusti, con una radice profonda, compressi trasversalmente. Lui declina; qualche giorno più tardi riceve una lunga lettera. Il duro lavoro organizzativo e pastorale ebbe un impatto sulla salute di Moretto. Precedentemente, tutti gli adulti Han partecipavano a questa cerimonia. Il film è stato girato a Cinecittà in doppia versione italo-tedesca. Tomás Campos Ha fatto parte del Consiglio superiore della magistratura. Il frutto è una capsula con diverse coste e deiscente per alcune di queste. Per questo specifico progetto viene realizzato la metà dei propulsori necessari. Il disco ha destato critiche per via di un atteggiamento giudicato eccessivamente arrogante. Ma invano. Alla morte della madre torna in Indiana, luogo di nascita, dove è tuttora residente. Inoltre disponeva anche di una flotta, che si stava radunando nel porto di Ascalona. Inizialmente gli Italiani costituivano una società per ogni singola spedizione. La diocesi comprende la provincia di Segovia. Si giocava annualmente a Aruba in Aruba. Le pinne ventrali hanno una colorazione varia: dal nero al bluastro, al rosso violetto. "Morandini segnala inoltre l'interpretazione di Parks." Si possono inoltre concentrare sulla respirazione e sul lavoro muscolare in allungamento. Lo stemma del rione è un cervo rampante in campo turchino. "Insieme al marito generò nove figli, di cui solo cinque arrivarono all'età adulta." Il premio è assegnato come riconoscimento al significativo contributo in campo architettonico. Quando le foglie più vecchie si staccano lasciano il tronco liscio. Il testo riferisce della Francia, ex-colonizzatrice. "Il sistema di grotte è costituito da varie grotte collegate da corsi d'acqua." Spesso questi streaming hanno una bit rate costante. Dopo il rientrò a Napoli e una proficua attività espositiva, si trasferì a Catania. Una nave russa fu distrutta dai numerosi scontri su una fiancata. La statua è stata allineata per guardare ad Est, direzione considerata da molti fortunata. Dopo circa un mese Allie e Sam si riconciliano. Tradizionalmente i cambi meccanici moderni sono dotati di cinque o più rapporti. Per questo motivo può essere forzato con metodi molto simili. La Reggiana aveva nettamente battuto l’Internazionale e l’Hellas di Verona. Una volta, dove adesso ci sono palazzi popolari, sorgeva un castello. Così come i quattro numeri agli angoli. Le uova sono deposte sul fondo. Quattro giorni dopo di lui muore la moglie Anita. Dopo incontra una giovane donna diretta a Barcellona. Vi era raffigurato i mezzo busto armato di Guglielmo il Taciturno. Un simile comportamento si riscontra anche nei composti analoghi di rubidio e di potassio. Lì si innamorerà di una bella passeggera. Partecipa quindi alle qualificazioni con la testa di serie numero ventisette. "Il territorio circostante è tutelato dal Parco nazionale dell'Alta Murgia." Il farmaco agisce sul interferone gamma. È considerata una delle più gravi disfatte della storia militare. Quindi si trattò di una soluzione che non ebbe una grande diffusione successiva. Sara Lee è nata e cresciuta a Hope Township, nel Michigan. Il suo habitat naturale comprende paludi leggermente boschive, boschi e praterie aperte. Poco dopo, la Casa lionese si dedicò alla produzione di veicoli commerciali. Sono numerosi gli Italo-messicani che hanno raggiunto una certa fama, anche internazionale. In questo periodo furono fondati anche alcuni imperi o regni più piccoli. Ha studiato e ha lavorato nel mondo della matematica. È difficile da raggiungere a meno che non si prendano vie secondarie. Tuttavia non poteva essere usata per lunghi periodi per il suo elevato potere cancerogeno. Ad esempio, in un gruppo di cinque oggetti, vi sono due coppie. Per questo potrebbe effettuare altri esami per determinare la natura della lesione. Solo le femmine si prendono cura di loro. "Vi entrarono inoltre le figlie di don Pietro de' Medici, avute illegittimamente in Spagna." Attualmente continua a lavorare come modella, in vari Paesi del mondo. Le orecchie sono grandi, rotonde e prive di peli. Con loro la maggior parte della Scandinavia entrò nel Neolitico. Il gioco fornisce regole e strumenti per ambientare le campagne in vari scenari moderni. Lo squadrone livornese da neopromosso arriva settimo nella massima serie. La categoria Senior partecipa anche ai campionati del mondo. La prima serie contiene disegni originali e liriche. "All'interno della riserva si contano anche diverse installazioni per praticare il birdwatching." Roger si sta ancora riprendendo dal suo infarto. Nel contempo fa ritorno in patria firmando per la Steaua Bucarest. Gioele Moretti "Ha scritto in media due libri all'anno." "Questo è l""'habitat"" di una numerosa popolazione di mufloni." La formula del torneo prevedeva tre nazionali che avrebbero disputato partite ad eliminazione diretta. Sul ponte ci sono usanze e tradizioni particolari, oltre che feste. Il sistema da essa descritto è integrabile. Michele Masi. "Entrambi hanno equipaggiato due evoluzioni del modello ""K"" utilizzate in ambito sportivo." La struttura di Santa Monica in seguito venne utilizzata per girare comiche e commedie. Si arriva sopra la traccia che sale dal Bivacco Rossi e Volante. Era la figlia minore di una famiglia di due fratelli e una sorella. Possono essere presenti anche altri file, per ulteriori funzionalità. "Secondo chi propone queste pratiche, ogni cristallo avrebbe presunti ""effetti""." Predilige i terreni soleggiati con scarsa vegetazione. Volte a vela e senza costoloni, come a Spira. È una fibra totalmente biologica in quanto cresce spontaneamente in natura. La sua famiglia, di sentimenti irredentisti, subisce persecuzioni dal governo austriaco. Nel ritornello John Lennon e Paul McCartney eseguono delle armonie vocali. La lama andò a colpire Yun, ferendolo mortalmente. "Come attore ha partecipato a ""Vivere"", ""Camera Café"", ""Sospetti""." "Tra gli arrestati anche il filosofo Julius Evola, considerato l'ispiratore del gruppo." Betis è il nome latino del fiume Guadalquivir, che attraversa la città di Siviglia. Rimangono invariate le divise di colore blu, così come le alternative con maglia bianca. "Un secondo siluro colpì invece la petroliera ""British Loyalty""." La canzone è in collaborazione con Sean Kingston. "Vivono al confine tra lo stato brasiliano dell'Acre e il Perù." "L'attuale direttore è Giandomenico Piermarini." "Altro tipo di imbarcazione era il ""gozzo""." Nicklas Grossman È Natale Vi furono numerosi fraintendimenti tra i due. Durante il tragitto vede lo spaventoso terrore con cui Raoul governa il mondo. La scuderia britannica ingaggia Mike Coughlan quale nuovo ingegnere capo. "Il singolo è stato poi certificato disco d'oro." I birmani sottomisero nello stesso anno anche Vientiane, che si arrese senza combattere. La successione è spesso, ma non sempre, matrilineare. Il Real Betis finisce al ottavo posto in classifica. Schulte informò il cardinale Giovanni Simeoni che immediatamente chiese aiuto a New York. Diverse case discografiche furono invece accusate di truffa aggravata. "Cosa c'è di più importante che avere il controllo dell'area di Tokyo?" "Continuando dove ""Provaci ancora Stitch!" Si esegua poi la stessa operazione con la risultante sequenza di numeri. Essa nasce nel momento della pratica della scrittura, né prima né dopo. Nonostante non abbia mai incontrato lo zio, ha spesso incubi su di lui. La nuova facciata con campanile laterale posto sulla sinistra, riprende quella antica. Essa aveva una larga base di pelle con cinque parti di platino. Le migliorie apportate al gioco influiscono positivamente sulla guida dei veicoli a disposizione. "Inizialmente si volse all'attività poetica." Esiste una miniera commerciale di giada e nefrite nei pressi di Cowell. Il volo a bassissima quota, comunque, rimane rischioso e difficile. "Nell'arco della sua carriera giocò nell'Ambrosiana e nella Canottieri Milano." Durante la Seconda guerra mondiale, City Road fu utilizzata come rifugio antiaereo. "Sentendo avvicinarsi la signorina Skinner, Spy'em si nasconde nel baule." Come cane da compagnia è fantastico ma ha bisogno di spazio. Le biglietterie sono esterne al campo. In primis è necessario spiegare le differenze tra i due stili di Lotta. Contattò quindi Margaret Davis, che era desiderosa di avanzare la carriera di sua figlia. Una riflessione successiva confermò che certo non si trattava di una casualità. Cantano in diverse lingue: tedesco, inglese e latino. Incoraggiato dai professori universitari, riuscì a conseguire la laurea. La città di Laval rimase in mano inglese per oltre due anni. Paperino fa una gita in kayak. Variabile il ritardo mentale con occasionale sordità. Jean Paul Pineda Lo scopo era quello di prosciugare le zone paludose lasciate dall’antico corso dell’Adige. I pulp stavano morendo, a causa in parte del successo dei tascabili. Il ruolo di direttore tecnico fu affidato a Joaquín Fuente. "Un giocatore può decidere comunque di non utilizzare il ""tee"" per suoi motivi personali." "Vicino all'ingresso della baia ci sono numerose piccole isole, con fortificazioni veneziane." Uno degli uomini era pieno di desiderio per la donna. Se è un giocatore di secondo piano o sconosciuto raggiungerà immediatamente la fama mondiale. Le patatine fritte sono uno snack molto importante nel mercato dei Paesi anglofoni. "Sul muro retrostante l'altare, però, ci sono tracce di un affresco più antico." Questo significò che la capacità di contrattaccare era stata persa. Trova lavoro come fotografo di top model. Occasionalmente, Cannon veniva colpito o picchiato e cadeva privo di sensi. Al termine della stagione rimane svincolato a causa del fallimento della squadra toscana. E determinò la sua rapida fine. Le due band sono da allora legate da una forte amicizia. Ogni archè comportava delle funzioni precise e delle precise responsabilità. La colonna sonora del videogioco consiste in nove tracce composte da David Whittaker. Il primo soggettista che lavorò alla storia dei Masters fu Donald F. Glut. Ospita numerosi animali rari come il gatto di Temminck. "Blaise Pascal ne prese le difese contro i Gesuiti all'epoca della controversia giansenista." "Gli isolani festeggiano il loro patrono cinque volte l'anno." "La scelta è dunque tra ""tassare ora"" o ""tassare poi""." Le sospensioni erano dotate di molle elicoidali. Chiude la stagione al nono posto con cinquantasette punti ottenuti. Le orecchie sono nerastre e di proporzioni normali. Dopo il diploma è entrata a far parte di una compagnia lirica. Sono inoltre presenti forti sonorità nu metal in tutto il disco. La capitale era a Detmold. "È una delle poche registrazioni senza un coro che l'orchestra ha fatto con Shaw." Un anno dopo è uscita la versione deluxe, solo per Playstation, con nuove aggiunte. Questi isotopi sono molto rari se paragonati ai loro vicini. Il nome trae ispirazione dal romanzo dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz. Fu re Carlo Alberto che ne volle la costruzione. "Rhodes fondò la ""Rhodes Piano Corporation"", che fu poi acquistata da Leo Fender." Il suo nome fa riferimento ad Amalasunta, figlia del re Teodorico il Grande. Alcune parti sono state distrutte perché la muraglia ostacolava nuove costruzioni. Per lavori non usuali si ricorreva a ditte esterne. Al termine della prima fase retrocedevano direttamente. Rimase per un certo tempo in Romania, dove venne anche arrestato. Ha sede nel quartiere di Malá Strana a Praga. Oltre a quanto citato nel testo, si veda anche Raggiunse il suo apice internazionale durante la carriera di Julio Jaramillo. Brandon Tyler "Io dissi: ""Non un altro ancora!" Viaggiò visitando quasi tutte le capitali europee. Perde la spada che viene immediatamente catturata da Vento di Fuoco. Può essere conferito sia a cittadini del Turkmenistan che a cittadini stranieri. I loro genitori e altre due sorelle furono invece uccisi nelle camere a gas. "L'uomo fu quindi portato sul patibolo nell'antistante piazza del Duomo tra la folla inferocita." Elisa è condannata a morte dal popolo. "Di questo viaggio è stato girato un video intitolato ""Dove finisce la terra""." Principalmente il gioco è conosciuto come Special Forces. Il cadavere fu trasportato nel bosco e lì sepolto superficialmente. "Ha pubblicato per la rivista trimestrale ""Revolver Revue"" di cui è stato anche redattore." In alcuni casi, però, i danni procurati alla cornea possono risultare irreversibili. "L'impianto fu inaugurato tre anni dopo l'apertura del tratto Aulla-Granola della ferrovia Aulla-Lucca." Il romanzo è diviso in cinque piccoli capitoli che ripercorrono la vita della protagonista. "I membri dell'Orpheus fanno parte sia del personale amministrativo che del Consiglio di Amministrazione." Morì a Chichester a causa di un ictus e la sua salma venne cremata. A lei ogni dio offrì un dono divino: bellezza, virtù, abilità, grazia, astuzia, ingegno. "L'edificio è stato preservato nel tempo ed è ancora utilizzato come luogo di culto." In Amsterdam, nacquero altri quattro figli. Lei fugge, trovando lavoro come domestica nella casa del nonno. Era dotato di un cranio pesante e robusto, con un muso relativamente corto. Un percorso che passa attraverso le località più belle della frazione. Le opinioni sulle Famous Five variano considerevolmente. Sono quasi sempre di colore scuro. Riappare quindi il vero Pulcinella che, infuriato, prende tutti a calci. "Me an' Bill" "È l'inizio di una collaborazione che dà notevoli frutti." La sede del consiglio si trova a Liverpool. Ma il medico presente difficilmente avrà colto la citazione. Il segmento denominato Pall Mall East prosegue invece fino a Trafalgar Square. "L'intervento fu poi più volte prorogato con successivi interventi legislativi." Persone di cognome Shaw La corte interna è adibita a giardino, distribuito su diversi livelli. Pier Luigi Carafa Le prime due squadre di ogni gruppo sono passate alla fase successiva. I riti relativi comportavano vari disagi alla comunità. Gli fu consentito di coniare moneta. "Dal secondo Padre Martini estrasse due pezzi per il suo ""Saggio di Contrappunto""." Praticamente la parte del corpo sopra la vita non si muove. Ad Amburgo ha collaborato attivamente alla biblioteca di Aby Warburg. Dopo la vittoria, gli alleati si spartirono il regno conquistato. Katherine così inizia a dare i primi segni di instabilità mentale. Non si sa che sarà presa in consegna il processo di scrittura. The Lambeth Walk Recenti lavori di restauro ne permettono la visione. Nello stesso lavoro propone il suo Modello a bozze multiple di coscienza. "Dal campo operò una radio amatoriale e fu pubblicato il giornale ""Jubilee Journal""." Lavorò spesso ancora per il teatro. Oggi gestisce anche servizi di trasporto urbani nella città di Nis. Ai testi ha collaborato Bruno Broccoli con il figlio Umberto. "Ha inoltre interpretato il tenente Jimmy Wren nel film ""La pelle"" di Liliana Cavani." Luisa Carlotta Cale, Alvin Lee, Charlie Christian. Una ruota a sei raggi si trova sotto le gambe dei cavalli. "Walter Melon e il suo socio Erasmo dirigono un'attività di ""Eroi a noleggio""." Come il suo omonimo, Hampstead è dimora di molti cittadini benestanti. La città ha lo status di sottoprefettura. Her Bitter Lesson La stella presenta un elevato moto proprio. Si tratta di un album strumentale pubblicato in maniera indipendente. La percorrenza aumenta secondo il senso orario ed è indicata da opportuna segnaletica. "Storicamente, l'inglese non è mai stato lingua franca in Europa." Vi è una notevole confusione su Corrado e la sua famiglia. La sua sede era situata a Lucca. "Ulteriori edifici impiegati per l'attività ferroviaria fiancheggiano da entrambi i lati il fabbricato viaggiatori." "Guglielmo, un trovatello ritenuto di bassa estrazione, è portato alla corte dell'imperatore di Roma." Un settore assai importante è la lavorazione della pietra. Alcune città sono specializzate nella produzione di orologi, cioccolato e sigari. A Ohrid venne installata la sede del governo locale albanese. Ricca ed annoiata, una ragazza perde il suo patrimonio e viene lasciata dal fidanzato. "Il titolo di lavorazione fu ""El Paso Stampede""." "Ha anche vinto il premio di ""Giovane dell'anno"" per i suoi tifosi." La Citroën presentò un suo modello, denominato Type N, che venne presentato ai militari. Clarisse alla fine cede. "L'album non è mai stato completato." I temi del video sono il sole, il mare e il surf. Fu il fondatore di Cartagine Nova, la capitale della appena conquistata provincia. Partecipò come soldato alla Prima guerra mondiale. Il Gameplay è praticamente lo stesso dei capitoli precedenti recenti. Il rapporto fu molto intenso, e proseguì fino alla morte del sacerdote. Stimoli positivi e meccanismi di regolazione a feed-back negativo esistono in ognuno di essi. Vi parteciparono undici giocatori stranieri e dieci sovietici. "Questa espressione è detta il ""commutatore"" di ""x"" e ""y""." Il progetto è stato finanziato mediante il crowdsourcing, tramite la piattaforma kickstarter. De Sisti Così la Nuvola suggerisce di fare la stessa domanda al Verme. Il modello utilizzato abitualmente da Berryman è un Fender Precision Bass. "A questo punto, le lastre vengono unite con l'utilizzo di piombo e montate sull'intelaiatura." "L'origine del nome del ponte è ancora inspiegabile." È così chiamato per la somiglianza con il colore della vinaccia. Il sesamo scuro ha un sapore più intenso e oleoso del sesamo bianco. "Essa disturba le aree visuali a causa di modifiche negative dell'ambiente." Il gioco fa uso di immagini e suoni digitalizzati. Il risultato è una storia che scorre veloce tra colpi di scena. "Al suo posto c'è ora una copia, alla quale non mancano nuovi ""ex voto""." "In ""Batman:The Killing Joke"", si vede Bat-Mito in una foto nella Batcaverna." Un numeroso gruppo di asteroidi, oltre un migliaio, è costituito dai cosiddetti troiani. La parte aerea del fusto è eretta e sparsamente pubescente. "Film favolistico, con chiari riferimenti alla pellicola ""Il mago di Oz""." "Queste aree riguardano l'intero mondo del lavoro, non solo quello tradizionale della manifattura." Riferimenti a queste misure possono vedersi nelle iscrizioni degli editti di pietra. Troisi, gravemente malato di cuore, morì alla fine delle riprese. "Forma una serie con l'antofillite della quale costituisce il termine contenente ferro." Sono presenti molti hotel, discoteche, minigolf, supermercati e ristoranti sulla spiaggia. The Frozen Dead "Scrisse anche il saggio “Woman,” che sfidava l'immagine della donna creata dagli uomini." Street Dreams La colonna sonora è stata filmata da John Cale. Sono gestiti dai propri Comitati Regionali di competenza. Dopo successive evoluzioni, Tolkien incominciò a delineare il personaggio. Sarmiento nacque come colonia di immigranti, provenienti principalmente dal Galles. Il corpo di questa specie è leggermente più alto rispetto a quello delle altre. "La storia dell'uomo è essenzialmente un percorso di conoscenze trasmesse oralmente." "Quest'ultimo brano, assieme a ""Ciao mamma"", farà da traino al disco intero." Attorno al cosmetico si è creata una delle industrie più importanti. A causa delle sue possibili capacità contundenti può anche essere definito come arma contundente. La carneficina cessò quando Robespierre stesso fu decapitato. La notizia deriva da una nota in latino presente sullo stesso manoscritto a c. Ha inoltre annunciato che una volta che si sarà completamente ripreso continuerà a giocare. "Con la morte dell'architetto il campanile rimane incompiuto." I neonati maschi vengono allevati dagli uomini e le femmine dalle donne. Questa lingua è utilizzata solo dagli anziani mentre giovani e bambini parlano il portoghese. "Il comandante Davis e tutti gli altri membri dell'equipaggio morirono sul colpo." Infatti attualmente trasmette solo su digitale terrestre. Grazie al suo tradimento Gesù poté portare a compimento la sua opera di Salvatore. Divenne segretario della Marina in quello stesso anno. Lei però, stanca di aspettarlo, ha sposato un ufficiale. "Della canzone venne fatto anche un remix chiamato ""Drifting Re-Mix""." Venne eliminato dopo aver concluso al terzo posto. Paolo da Visso rappresenta la più importante personalità pittorica del territorio. Contiene più di seimila alberi e piante tropicali ed indigene. Partecipò anche a varie operazioni di posamine al largo della costa danese. "Nell'agosto dello stesso anno, il sesto congresso del partito lo elesse al Comitato centrale." Antonov-Ovseenko fu arrestato per strada dopo un conflitto a fuoco con la polizia. I problemi arrivarono sin da subito. È situata accanto al lago omonimo, lo Windsor Lake. Da questo punto in poi il filmato è interamente composto da animazioni. Preoccupata, Julie fa visita a Martin, ed è oggetto dei suoi approcci. Il capoluogo è la città di Porvenir. "La fisionomia dell'edificio è riferibile al romanico pistoiese." "Alla domanda ""dio esiste?" Sarà il suo ultimo incarico, al termine del conflitto verrà congedato. "Il titolo dell'album è un tributo al cugino di Adrian e Ryan Patrick." Eric Jacobsen suona come violoncellista in numerosi gruppi. È un attaccante rapido nei movimenti e che può giocare anche come trequartista. Fanno uso della stratificazione del cristallo ottico a singolo asse. Nonostante la bellezza del tracciato, a Suzuka è sempre stato problematico compiere sorpassi. Nei maschi è composto dai primi cinque uriti ben sviluppati con il sesto ridotto. Sistemi di sonoro ottico furono studiati fin dai primi anni e tuttora sono utilizzati. Lo spettacolo finale è stato animato da Fabrizio Corona e Valeria Marini. "L'anno successivo diresse le operazioni belliche come dittatore." Il suo clima è temperato con piogge in estate. Henrique da Silveira A est del paese, nella valle dei Molin, si trova un antico eremo. "L'operazione mise alla prova la reale rapidità di spiegamento della divisione." "L'allestimento interno poteva essere, comunque, personalizzato a piacere dal cliente." Molti dei primi imprenditori statunitensi si diressero a ovest, verso le Montagne Rocciose. "Dopo essersi laureato, lavorò presso il Ministero dell'Agricoltura e Commercio." "Perciò, l'intervento di Gin salva Vodka e mette Conan in grande difficoltà." In Mauretania disordini segnalarono il ritorno dei donatisti. Appartiene al circondario della Sassonia Settentrionale. Qua nacque il navigatore e conquistador Hernando de Soto. Si trova dove oggi sorge la cittadina di Laws. La coreografia fu affidata a Giovan Battista Balbi e la scenografia a Giacomo Torelli. "Vero e proprio vanto della chiesa è l'organo settecentesco in legno dorato." Per il suo aspetto fisico è stata definita la Louise Brooks del porno italiano. Il promesso sposo per essersi ribellato alle guardie reali, è costretto a fuggire. Serve il quartiere palermitano di Cardillo. In passato, la polemica era una disciplina praticata in diverse università. Le prime tre di ogni girone accedono al turno successivo. "Ciò li rendeva particolarmente adatti per l'uso su dispositivi a batteria." È il capoluogo della Contea di Bradford. Le Terme di Telese sono meta di migliaia di turisti nella stagione estiva. Il commutatore spesso usa una tabella di indirizzamento per decidere dove inviare ciascun elemento. È stato tramandato in greco e in latino. In particolare le aree toccate sono: Potenza, Avellino, Benevento, Napoli e Caserta. Vinse il match con una kimura al primo round. Sia Enrico che Francesco vollero essere visti come principi rinascimentali. I testi in lingua inglese seguono in parte le convenzioni Ci sono solo due iscrizioni riferite a questo monarca. "Per un'altra si trovava in territorio Sabino, a Licenza." Non sono accreditati né regista né sceneggiatori. I centri abitati principali, insieme al capoluogo Santa Elena sono Salinas e La Libertad. Fondamentali, in tal senso, sono state le sollecitazioni di Théo. Ha studiato omeopatia, medicina cinese, fitoterapia. Come Delgado, uccise padre Michael Bowen, zio di Dagger, e accompagnò Dagger in Latveria. "Il Sole, cioè, entra in una costellazione ogni anno leggermente più tardi dell'anno prima." "Ottenne cinque podi, tra cui le vittorie a Mosca, all'Hungaroring e a Le Castellet." "Attualmente restano solamente rovine dell'antico maniero." "Inoltre quell'anno ha sposato una donna della Slovenia." Indossano come uniforme camicie bianche e blu jeans. Elia Del Re Il processo inverso della fusione è la solidificazione. Gli succedette Ahmad bin Rashid in seguito a un colorito episodio. Ogni anno una cerimonia commemorativa pubblica ricorda il terribile evento. Sempre dalla piattaforma, nel concorso individuale ha concluso ottavo. Pochi giorni dopo, muore. Nel frattempo, la situazione di Massimino non era facile. In Line of Duty "L'energia elettrica per la strumentazione era fornita da batterie al mercurio." Qui si descriverà il primo. Si occupò di diritto positivo e di politica. Le foglie sono in genere coriacee con un breve picciolo. Analoga suddivisione esiste per il ciclo giornaliero. Paolo Ciocca. Il complesso è preceduto da un altissimo pronao su quattro colonne. Venne girato in Messico. "Dopo la chiusura delle saline, l'edificio è stato completamente abbandonato." Manierismo ed esotismo sono sapientemente combinati per creare un colorismo molto efficace. Fuad Ibrahim Nello stesso periodo compose vari brani per organo, generalmente in più movimenti. Milt allora decide di presentare Ellen a Harry e lo fa innamorare di lei. In seguito venne sconfitta nella finalissima dai Chiefs di Atlanta. Un mittente manda un solo frame alla volta. "Ub'x fu chiamato così in onore al famoso animatore della Walt Disney Ub Iwerks." La proprietà è privata e non accessibile al pubblico. President National Vote. Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali. Può sopraggiungere bruscamente o svilupparsi nel tempo. Ippolitov-Ivanov si mantenne sempre indipendente. Al termine del campionato abbandona il calcio giocato per diventare procuratore. La capitale provinciale è Hà Giang. "Infine, la mancanza di un sistema di aree protette rende l'intera ecoregione vulnerabile." Cameron Bowen Include la popolosa area metropolitana di Miami, il Florida Keys e altre località. Vi è inoltre la biblioteca comunale e una piccola biblioteca adiacente al vecchio municipio. "L'isola fa parte della piattaforma carbonatica adriatica." "Nel frattempo, una piccola banda condotta da Balliol aveva salpato dall' Humber." Ha sostenuto il candidato ufficiale alla nomination, il senatore John McCain. Esso trova applicazioni in diversi settori tecnologici. Della facciata è visibile solamente la parte superiore. "Esso è stato anticipato dai singoli ""Ride Of Your Life"" e ""Company""." Le zone orientali più periferiche, invece, furono poco danneggiate. Si tratta di una delle icone più grandi del design industriale. "Il piccolo rimarrà appeso alla madre sino al gennaio dell'anno successivo." Eiga Pretty Cure Super Stars! Con sé non aveva un esercito, ma solo mercanti e funzionari di corte. "Reilly"", senza però riuscire a qualificarsi." Mentre Kong lotta contro un serpente gigante, Prescott riesce a mettere in salvo Dwan. I tasti erano disposti in colonne, una per ogni posizione decimale. Vengono effettuati anche servizi merci. "Un uso accertato quello dell'accumulo di neve invernale per l'uso in estate." "Il territorio comunale fa parte della zona di denominazione di origine controllata dell'ossau-iraty." Il ruolo dei due protagonisti era ricoperto da June Havoc e Ross Petty. Il traino era effettuato in addirittura sei vetture. La scuola è inoltre diretta da una preside alquanto severa: Miss Pearce. "È stato uno dei maestri di Galileo all'università di Pisa." Ha caratterizzato pugni, calci e le prese iniziali. "Attualmente sulla parte posteriore vi sorge l'autoscuola San Martino." "Durante l'impero congiunto di Vespasiano e Tito fu accolto tra i pretori." "La sconfitta di Valmy, dunque, dimostrò la fragilità dell'esercito prussiano." È il cuore della valle in quanto è la sede del comune. Per queste sue prestazioni al termine della stagione fu inserito nel Second-team All-Big Ten. "Con queste decisioni si intese fermare l'influenza protestante nella città di La Rochelle." Il videogioco è una completa simulazione manageriale con il mercato dei trasferimenti sempre attivo. Un gruppo di amici si presenta ad una festa in una casa di Malibu. La colorazione del corpo è insolita. Intanto Tony vedeva questo ragazzo con gli stivali da cowboy camminare per la strada. Noah le spiega che i figli in genere imparano dagli sbagli dei genitori. "I modelli delle scarpe variano come stile da quelle ginnastica a quelle da ""skater""." Le iscrizioni eseguite sulla pietra fanno un uso frequente delle abbreviazioni. La cavità centrale, fibrosa, contiene molti semi. Un certo numero di aziende, divise in due team industriali, presentarono le loro proposte. "In cima è presente la statua bronzea del santo patrono ""San Giovanni Battista""." Alexander Bachmann Il film si ispira agli incidenti della battaglia di Los Angeles. Le date di inizio non sono univoche, in quanto stabilite dalla singola università. Rifugio Jervis Furioso, Guido parte ed Elena prega ancora per la propria morte. Le ruspe lavorarono giorno e notte per estirpare la macchia e coprire gli acquitrini. Inoltre era anche la voce narrante, prendendo il posto di Zach Braff. A Montecarlo Nalbandian arriva nei quarti, battuto in rimonta da Roger Federer. Protagonisti del film sono Woody Harrelson, Owen Wilson, Eleanor Matsuura e Willie Nelson. Occorrono esami di laboratorio, per misurare i livelli sierici. Nel frattempo, Toby e Wilke reclutano Simone per lavorare sul loro video musicale. Inoltre gli occhiali funzionano con mini batterie che devono venir rimpiazzate periodicamente. Ha corpo rotondo e massiccio. McCullough nacque a Mansfield, in Louisiana, ma crebbe a Lebanon, nel Missouri. Giovanna, essendo la primogenita, succedette al padre. Matematica come punto di vista neutrale, semplice previsione, o dominio? Parte della città è stata costruita su piccole isole collegate da ponti. Madre Angelica era arrabbiata perché una donna stava interpretando Gesù. E così egli tenne il potere. Dallo stesso fine settimana sarà distribuito anche in altri paesi, comprese Spagna e Italia. A loro si devono i primi tentativi di modernizzazione del Paese. Oltre che in televisione, molti eventi sono trasmessi anche in streaming on-line. Questa azione programmata dovette essere completamente cancellata. Seguono i playoff. Al Cervi Nella seconda segnò un touchdown. La reggenza fu quindi affidata al nipote Vakhtang. I due personaggi non hanno un nome esplicito. Tutti questi semi sono automaticamente catturati dal proprietario del coltello. Sul podio con Rainey altri due statunitensi, John Kocinski e Doug Chandler. Vive a Torino. Questa procedura sembra dare un senso al tempo e siamo soddisfatti dei risultati. "Molti uomini morirono di sete nel viaggio di ritorno quando quest'ultima terminò." "È specie particolarmente protetta ai sensi dell'art." "In Italia è stata trasmessa su RaiUno con il titolo ""Casa e chiesa""." Più tardi, la famiglia viene coinvolta in un rocambolesco incidente. Jason Dunn Dave è sposato e ha un figlio. Il sifone poi comincia a contrarsi espellendo acqua e sperma. "Tramite quest'espediente la sua popolarità improvvisamente sembra positivamente decollare." Si può salire al rifugio partendo dalla località Solda. La stagione seguente il debutto in serie A con il Lecce. "Inoltre è errato associare la strategia ""point to point"" al ""low cost""." Il Direttorio era formato da cinque ministri e rappresentava il potere esecutivo. "Era fratello di Simon Nora ed è l'attuale compagno di Anne Sinclair." Il termine è di chiara origine latina. Alcune Guardie rosse risposero gettando delle bombe a mano dalle finestre del palazzo. Sulla via del ritorno egli conquistò parte della Slesia, compresa Breslavia. Clara intanto si sta conoscendo con Ricardo, il nuovo addetto alla manutenzione della scuola. In antichità aveva la funzione di dogana. Il lago è situato in un ambiente pittoresco, circondato da montagne e foreste. Vinse due Grammy Awards. La revoca non ha efficacia retroattiva. Detentore del trofeo è il Piacenza. "Ha collaborato a ""Nuovi Argomenti"" durante gli anni ottanta." Le qualificazioni si dividono in due turni. Ancora per venire incontro alle difficoltà degli zingari viene instaurato anche un doposcuola. Patrono del Vicariato è il Sacro Cuore. Il suo personaggio è apparso in diversi numeri del famoso manga Tiger Mask. Queste scorte vengono facilmente esaurite durante il digiuno notturno. È ufficialmente fidanzata col tennista Steve Johnson. In questo modo Bottas diventa primo mentre Hamilton si piazza in terza posizione. Cerca così di sfogare le sue frustrazioni in rapporti sessuali occasionali. Prima di firmare con i Rockies, Fowler era esclusivamente un battitore destro. Anche questo matrimonio fu senza eredi. Questi cambiamenti non sono presenti nella versione europea. È flessibile. Entusiasta, Westlake vede nella collaborazione con il collega la prospettiva di una nuova vita. Mentre incontra la sua nuova squadra, indaga sulla morte di un assistente. Il secondo livello infatti, quello della cella campanaria, ha la forma di una torretta. Un anno dopo viene stilato il Manifesto del progetto, che ne definisce gli obiettivi. Caterina capisce la truffa e, infuriata, prende un fucile e spara al ladro. Il gallerista, infuriato, prese la pistola e la gettò fuori dalla finestra. "Due di loro accompagnavano ogni emissario per essere ""occhi e orecchie del re""." "Fu poi il figlio di quest'ultimo che cambiò il nome del feudo in Jin." Ebbe contatti con Tommaso Campanella e Galileo Galilei. "Forniva precisi cross al centro dell'area dopo aver percorso tutta la fascia." "Percorse buona parte dell'Europa." Altra amicizia di vecchia data è quella con gli ultras della Lazio. È la specie più grande tra i wallaby delle rocce del Queensland. Ma a Parigi arriva di sorpresa il re. "Il vino rosso può portare in etichetta la specificazione ""rubino""." Lee Hyo-jung Viene consumata anche carne di pollo e montone ma solo occasionalmente. In epoca sovietica hanno svolto la funzione di poligono militare. "Il simbolo distintivo era la ""maglia bianca""." Le infiorescenze si compongono di numerosi capolini sub-sessili. Tempo dopo, a Mary giunge la notizia che il marito sia morto. Inoltre è stato design director presso la Namco Bandai Games America. Tre anni dopo la sede è stata spostata a Colonia. José Estrada González Morì durante i lavori al suo secondo volume degli indici. Successivamente subì il suo primo infortunio sulle nevi dello Stelvio. Assiste, inoltre, la Fondazione Alberto Sordi. Oggi il tunnel finisce presso la caserma dei vigili del fuoco in viale Aldini. È generalmente riconosciuto come uno dei pionieri in questo campo. Joe Binion In un primo tempo, la figura umana predomina su il resto. Salvador decide di occuparsene personalmente e se ne va, portandosi con sé Olivia. Presenta una pianta a croce latina. Si trova nella zona nord della metropoli, sulla riva del Lago Michigan. Infine vengono le parti più brevi su Israele, Islam, India e Giappone. I racconti di Kay Boyle hanno vinto due premi O. Henry. Un cantante, Tony, ha sei fidanzate, ma si innamora di una settima. La parte settentrionale della Green Mountain National Forest si trova in questa regione. Sui fianchi sono visibili sette-otto pallide bande strette e oblique. Crateri su Marte e sulla Luna sono intitolati in suo onore. La stazione dispone di due marciapiedi a isola con quattro binari. Il volante venne modificato, così come i pannelli porta e plancia. Questa forma di argomento è dunque invalida. Costituito da due volumi, è ispirato al videogioco. La serie ritrae una grande quantità di violenza grafica. Era intenzionato a inviare un incrociatore a Dubai per far rispettare il suo messaggio. "Protettore ne è il cardinale segretario di Stato e presidente d'onore il papa." Lei vorrebbe instaurare un rapporto col padre, ma lui spesso la trascura totalmente. Jessica si vede costretta ad indagare. "Il motto del corpo è ""semper fidelis""." Numerosi, tuttavia, risultano gli esempi di commistione tra le varie maniere. Particolarmente imponente e pregevole è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro. La prima ebbe la meglio. Gioca ancora un anno in serie A a Brescia, allenato da Fabio Fossati. "La questione, solitamente riassunta nella frase ""Civilizzazione o genocidio?" Angelo, Carmine e Filomena vengono arrestati. Inoltre è stata anche pubblicata come singolo. Ovviamente, i parlamentari laburisti si opposero al supporto di questo voto. Sito della Missione "Ma su quale principi si baserà l'azione politica?" Si tratta di una specie attualmente a forte rischio di estinzione. Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Vizzini. "È presente una modalità multigiocatore che richiede l'utilizzo di due console portatili Nintendo." In alcune varianti è noto come Asino, Merda o Porco. Studiò a Verona al Liceo Musicale e al Conservatorio di Bolzano. Non viene tuttavia confermato alla guida della squadra piemontese per la stagione successiva. "Il Vasari lo chiama ""Il Palma""." Carrel perse la vita. "L'omicidio aveva lo scopo di provocare una rivoluzione, ma non riuscì nel suo intento." Il dipinto è stato trafugato. Il villaggio è inoltre frequentato dagli appassionati di relitti marini. Tuttavia riesce ad ottenere una sola presenza. Continua a scrivere saggi, racconti e poesie in riviste slovene. Un numero di navi da guerra straniere venne invitato a partecipare. È una delle strade di accesso alla città più antiche e importanti. Con deliberata ironia, adottò il soprannome di Computo. "Lunga vita a Sua Maestà il nuovo Re""." Jeremy Soule Tre anni più tardi firma per il Cartagena, scendendo in Segunda División spagnola. "Nei suoi scritti filosofici coniò i termini ""mind-stuff"" e ""tribal self""." Finita la guerra, lasciò la magistratura e aprì uno studio di avvocato a Vicenza. Una leggenda riconduce la ricetta alla conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare. "L'utilizzo della magia richiede sia energia mentale, sia gli ingredienti da combinare." "Per il resto dell'anno Centola rimane il centro più popoloso." In seguito Filippo si ammala di una grave malattia infettiva e Giovanna si dispera. Ricevette la prima educazione presso le istituzione educative di quella città. "Il parco prevede anche l'allestimento delle maggiori tragedie del poeta." Entrambi gli aviatori rimasero uccisi nello schianto. Tanto che M. arriverà a parlare di “Biologia della conoscenza”. "L'Umbanda penetrò soprattutto nell'area sud-est del Brasile, nella regione industrializzata di San Paolo." La maggioranza di loro erano giuristi, ma avevano anche alcuni ecclesiastici, come Eiximenis. Gli habitat variano da quelli subtropicali a quelli tropicali. È stato promosso come strumento per aggirare la Censura di Internet in Iran. È anche stato costituito un comitato a favore del progetto. "Probabilmente è il primo caso di ""mezzo busto"" della storia del cinema." La taglia raggiunge il metro per di peso. Róbert Kovács "I dissapori tra gli Earp ed i ""Cowboys"" cominciarono rapidamente." Negli anni settanta fu uno dei leader degli Indiani metropolitani. Il suo stile di fa più figurativo e tradizionale nel corso degli anni. Per il pilota australiano McCoy si tratta della prima vittoria nella classe regina. Nasce così l’azienda Moretti Spa. In caso contrario si creeranno degli anelli di routing. Il protagonista si ispira a suo padre e a suo zio. Da qui la presunta morte improvvisa per un colpo apoplettico. La sua sopravvivenza nel corso dei secoli è dovuta certamente alle sue abilità venatorie. Il periodo ottobre-novembre fu caratterizzato unicamente da attività di ricognizione e da combattimenti locali. Concluso il tour, Francesco Di Nardo lascia il gruppo. Insegnò a Treviso, a Venezia e a Padova. Tenne molte conferenze e discorsi e scrisse anche alcuni articoli su questo tema. Da quel momento, la Pegasus Airlines divenne una società interamente turca. "Venne sepolto nella Moschea di al-Rifa'i del Cairo." Militava nella Lega Nazionale B, seconda divisione del campionato svizzero. Il corpo massiccio era sorretto da altrettanto massicci arti, dalla postura quasi verticale. "Il presbiterio, rialzato di tre gradini, porta l'unico altare in muratura intonacata." I due vecchi vampiri si affrontano ma non riescono ad essere arrabbiati a lungo. La serie tv è stata cancellata per scarsi risultati negli ascolti. Alternativamente, si può festeggiare anche lo stesso giorno della forma maschile Ivo. L’opera risulta essere un’importante affermazione delle possibilità espressive della tecnica divisionista. In occasione della riapertura si è portata sulle scene La Cenerentola di Rossini. L’ingresso è gratuito. "Il mago allora si rimette a studiare, ripensando all'accaduto e muovendo le braccia pensieroso." È retta dal vescovo Arturo Eduardo Fajardo Bustamante. Steven Spielberg è stato il produttore esecutivo per tutte le due serie. Da allora Kat iniziò vivamente a scrivere la sua propria musica, fino ad oggi. "Tutte le ristampe di ""Hero's Quest I"" dovettero essere rinominate." "Ran è la nuova arrivata presso la compagnia ""Shanghai Talent Limited""." "Come la maggior parte delle visual novel, la giocabilità ""Go!" La direzione musicale era di Frank Darling. "La versione statunitense riporta in copertina un'altra foto dalla stessa sessione." Rugby Benevento. Successivamente, si unì ai Proto-Kaw, nei quali milita tuttora. Il Goethe-Institut ha sede a Monaco di Baviera. Purtuttavia il riassorbimento della crisi ebbe un carattere effimero. Successivamente, si trasferì al Blackburn, dove giocò per un biennio. Carlo Malatesta fu condotto prigioniero ad Abbiategrasso davanti al duca Filippo Maria Visconti. La corona non è visibile al pubblico. Everlasting Love La forma complessiva era quella di un rettangolo con il lato nord arrotondato. In epoche successive furono apportate delle modifiche alla struttura originaria. Delle sue opere ci sono giunti solo i titoli e alcuni frammenti. Lo spettacolo ottiene un clamoroso successo. Recentemente ha ottenuto vari successi come autore di testi e producendo musical. La sua capitale era il villaggio di Besalú. Luke attacca Percy, che riesce a fuggire. I primi libri a stampa o incunaboli non possedevano frontespizio. "È la popolazione più forte numericamente e l'unica a non essere a rischio." Dopo gli studi ha iniziato la carriera lavorativa, specializzandosi nel settore marketing e comunicazione. Mentre stavano preparando una discesa, i quattro furono investiti da una valanga. Pitbull non è presente nel video. Il piano tuttavia fallisce e durante la battaglia finale Eddie riesce a scappare. "Professore di filosofia, teologia e sacra eloquenza divenne in seguito ministro provinciale dell'Ordine." "Altro importante corso d'acqua è l'Olona." Nel principato ha sede il prestigioso Yacht Club de Monaco. I e il tredicesimo album di Peppino di Capri. Essi ebbero un figlio e tre figlie. La sede del consiglio si trova a Richmond. Frattanto, Tullia, moglie di Lucio Tarquinio riuscì a fuggire dalla città. La Ferrari confermò i progressi con Villeneuve che chiuse settimo. Prese parte a tre edizioni dei Campionati del mondo di ciclismo su strada. "Dopo due stagioni in rossoverde, passa all'Acquachiara." La dentatura comprendeva denti caniniformi sottili, ricurvi e a sezione ovale. Nel frattempo dipinse molte altre opere. "Una parte degli oggetti è presente al Museo di Sant'Anna d'Alfaedo." Oltre alla facciata, una radicale ristrutturazione interessò anche il resto del palazzo. Ciò che si frappone tra loro viene visto, da Irene, sotto forma di negatività. Suo padre pagò la sua multa di nove dollari e la liberò dalla prigione. Roger Ebert diede al film quattro stelle su quattro. A fine stagione, il suo contratto non fu rinnovato. Il corpo di Elaine venne resuscitato, Ma non la sua anima. La scelta fu quindi di attaccare al centro. Serve i centri abitati di Fossato di Vico e di Gubbio. Compie spostamenti in gruppi nelle isole circostanti per la ricerca del cibo. La struttura comprende tre case ad un piano per i guardiani ed altri fabbricati. "In contrapposizione alla tendenza darkwave della scena fiorentina dell'epoca." Di seguito sono elencati i clan di vampiri presenti nel gioco. Ai turisti viene consigliato di nascondere effetti personali di valore, soprattutto nelle ore serali. Attualmente continua a risiedere in Florida con la moglie e i due figli. Successivamente ottenne un diploma per adulti. Girolamo Grimaldi È stato tradotto in inglese, tedesco, francese, svedese e russo. "Il sistema delle ""grandes écoles"" è stato oggetto di numerosi studi sociologici in Francia." Inoltre Bongiorno disse di non voler creare un precedente. Realizzò anche articoli in agata marmorizzata. "In Francia, la stampa governativa cercò di alterare l'esito della battaglia." I Normanni, se ne appropriarono, ma in breve, furono cacciati dal territorio benedettino. Ma la storia finisce e lui la lascia. "Questo rende l'album di Eminem la sua miglior valutazione da ""The Eminem Show""." "Ha curato e tradotto opere di romanzieri e poeti principalmente della letteratura francese dell'Ottocento." Marchand venne sepolto nel vecchio Cimitero degli Innocenti. Questo primo tentativo di avviare un teatro svedese nativo fu interrotto. Nella Grande Mela diventerà tanto arrogante da dimenticare i vecchi amici. "Simon Raymonde ha esordito come solista con ""Blame Someone Else""." "L'album ha ricevuto buone recensioni dalla stampa specializzata britannica." "Ammassi di quasar così grandi non erano ritenuti possibili dalle conoscenze dell'epoca." "Altri brani del disco: ""Sono e sarò"", ""Tenera immagine"" e ""Resta qui""." Si distingue dalla diretta televisiva e influenza il tele-turismo. Adnato-sinuati, da gialli a giallo-verdognoli poi oliva. Il cartone narra il primo incontro tra Luke, Ian e Leila con Boba Fett. Si trovava sulla riva orientale del fiume Missouri, vicino alla foce del Swan Creek. Più passava il tempo, più evidenti diventavano i conflitti interpersonali. Cassio Dione Cocceiano, al contrario, racconta che fu Mitridate a metterlo a morte. Gruppo di moderato successo, è passato da rime politiche ad un atteggiamento maggiormente commerciale. Riescono ad ucciderlo non prima però che la bomba a timer venga attivata. Se invece viene trasmesso nel day-time, il suo titolo è semplicemente Varietà. Sa più di qualsiasi personaggio, ne conosce anche i più reconditi pensieri. Ha frequentato la scuola di miss Porter a Farmington. Si dimostra facilmente che ogni numero di Liouville è irrazionale. Dopo aver compiuto gli studi primari, decide di seguire la sua vocazione sacerdotale. Pantaloncini e calzettoni sono neri con finiture rosse. Non sono note informazioni sulla riproduzione di questa specie. La schiusa delle uova avviene ad agosto e settembre. Rappresenta i porti di sua competenza in tutto il mondo. Alcuni conservatori di stampo religioso sostengono questo movimento, sia ideologicamente che finanziariamente. Furono fermati da Batman, Robin, Mister Scarlet e Pinky. Fu fatta una grande opera di ristrutturazione delle statue e delle pitture della chiesa. Si consideri allora il tetraedro come suddivisibile in diversi piani o livelli di lettura. La stagione si conclude con la vittoria finale del Campionato. "Il suo ""classico"" ""Citizen gay." "Oltre ai culti sacrificali, il ""Ṛgveda"" contiene molti altri elementi della religiosità indoeuropea." Si qualificano alla finale le squadre vincitrici dei due gironi. "Infatti l'aumento di temperatura può favorire le cinetiche di reazione." Due scimmie sono state addestrate per eseguire compiti che implicavano il movimento di carichi. Alice rientra nei confini del Texas meridionale e del Texas Coastal Bend. Redattore capo sarà Giovannino Guareschi. La conclusione è ancora per Davis in una delle sue più apprezzate esecuzioni. A separare i due edifici vi era un rigoglioso giardino alla francese. Mieli ha pubblicato il romanzo omonimo con Rizzoli. Le sue composizioni pianistiche, costituiscono il collegamento stilistico tra Liszt e Ravel. È pubblicata a Berlino. "Il primo impiego dei Botha avvenne presso la ""No." "Famoso il suo intercalare ""Oh-Tay!" La città è la capitale storica del Borbonese. "Ritorna in contatto con l'organizzazione." La sua fiducia sta crescendo, è un vero professionista. "Un quarto libro, lo ""Speculum morale"", ritenuto un tempo parte della ""summa"", è apocrifo." Come pretesto del racconto si inventano una missione: incontrare Sean Connery. Il cambio è stato progettato per vetture a trazione anteriore e posteriore. Samir Həmzəyev Successivamente si recò a Laon in Francia per approfondire gli studi. Vi sono numerosi geni nella famiglia delle alcol e aldeide deidrogenasi. Ancora oggi la mutaforma lo ritiene responsabile della morte della sua amata veggente. Khaled El-Amin Altri fondi furono stanziati per abbattere volpi e capre. "Liberato, si unisce a Da'esh, andando a integrare il Consiglio Militare." Entrambe avranno discreto successo, anche nelle competizioni. "Quando gli ""Svevi"" vennero eliminati dalla competizione, Daum venne licenziato." Notevoli furono le differenze e le novità introdotte in questa vettura. I membri corrispondenti provengono principalmente da Estonia, Lettonia e Lituania. Vinse la Nigeria. Mouth to Mouth "L'edizione venne vinta dall' per la prima volta nella sua storia." "In quest'opera descrisse la decimazione degli indigeni in seguito alla conquista spagnola." I pantaloncini sono bianchi con bordatura rossa, mentre i calzettoni sono totalmente rossi. Questa volta, tutti hanno avuto successo e la vecchia alleanza si sciolse. Gli esemplari giovani si avvicinano alla superficie nottetempo, mentre rimangono sul fondo di giorno. Di seguito sono riportati i duetti contenuti in album. Professore emerito di diritto amministrativo. Una tipologia di edifici teatrali del tutto particolare sono i teatri romani. Una scala consente di arrivare al loggiato ogivale dal cortile. Per diversi anni ha studiato composizione con Eliodoro Sollima. Gli animali domestici sono ovini, caprini, bovini, suini, equini. "Il brano anticipa l'album ""Me." Nella prima stagione mancò solo cinque partite, e già dalla seconda diventò titolare fisso. È un componente standard di default di tutte le moderne distribuzioni Linux. Nella femmina, la colorazione è meno vivida, con minore estensione del blu sul corpo. Gli obiettivi Nikon Ai-S sono di ottima fattura essendo i più vecchi. È sposata con Leo ed ha tre figli: Federica, Francesca ed Alessandro. Ampie zone del fondo sono state lasciate a livello di preparazione e appena abbozzate. Il dipinto era precedentemente ricondotto alla scuola di Giorgione. "Al termine della stagione retrocederà in Serie B con il sodalizio genovese all'ultimo posto." Pablo Palacios La fine è nota Poteva essere una semplice sonda, un proiettile o un lander. Non sono presenti specie velenose. Altro non si conosce sulla storia di questa entità politica. Partecipò attivamente alla guerra dei convogli per la Libia. Un incontro preliminare tra Matt Riddle e Luis Ramos è stato cancellato. Per partecipare a questo torneo è necessario possedere una licenza professionistica. Il frutto è un achenio generalmente di forma ovoidale leggermente appiattito lateralmente. I due ebbero una figlia, Annie. Lo storico palazzo è attualmente occupato dal Municipio di Cermignano. Altre location includono Connecticut, Jericho e Lincoln Center. Tutti i velivoli erano armati con mitragliatrici Oerlikon al posto delle originarie Vickers. Nerone fu osannato in pubblico per questa vittoria e Corbulone divenne governatore della Siria. Suo fratello Nikolaj fu un antenato del romanziere Vladimir Vladimirovič Nabokov. Byrne è sposato e ha tre figli. "È ospite live di Dario Salvatori nel programma televisivo ""Airbag""." Abbazia di San Vittore "Oleksandr Kolčyns'kyj" Il video è la storia di una star hollywoodiana, di nome Lucky. Diversi reggimenti svolsero ruoli critici in altri importanti scontri. Oggetto giuridico è la vita. "Il ""War Department Bulletin No." Scrisse anche numerosi racconti. "La riproduzione avviene all'inizio della stagione umida." Ha giocato sia con la Nazionale greca che successivamente con quella cipriota. "Anche i figli e l'amico Billy lo aiutano nella messinscena." "Quest'ultimo scrisse che Russell: ""ha contribuito alla mia conversione più di chiunque altro""." La corretta meditazione si concentra su come la Divinità agisce attraverso le Sephirot specifiche. Partecipa agli scontri con i movimenti fascisti attivi nel territorio aretino. Ebbe una brillante carriera amministrativa nel ministero delle Finanze. I calzoncini sono neri. The Call of the East La Torre risale presumibilmente al Quattrocento. Il passaggio nella galleria è soggetto a pedaggio. La composizione della missione non ha mai avuto significative variazioni nelle forze militari impiegate. "Un'uniformazione simile era prevista anche in San Lorenzo, ma non venne portato a compimento." Francoforte sul Meno. La seconda maglia è nera con inserti bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni neri. Si giocava annualmente a Città del Capo in Sudafrica. Il disco con lo specchio poggia su tre viti girevoli. Il breve si chiude con una formula fissa, che fa menzione del sigillo. "Gran parte del collegio ricade all'interno dell'Area of Outstanding Natural Beauty." È membro di sei accademie scientifiche. Di fatto questa sentenza rende definitivo quanto stabilito in primo grado. "La stazione è gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che la classifica di categoria ""bronze""." Negli anni precedenti la prima ascensione il Dott. Fu uno dei pionieri degli show radiofonici degli anni trenta. È il più grande serpente africano. Il ricercato era sfuggito ad un blitz, a Marano. The Express Messenger È una costruzione in pietra con abside rettangolare e campanile a pianta quadrata. Gangsta Bitch Music, Vol. Giocarono presso i Cincinnati Gardens e furono affiliati ai Detroit Red Wings. La distribuzione era a cassetto cilindrico. La Fado interruppe la propria attività discografica alla fine del decennio. È ottenuto dalla feccia, un sottoprodotto delle fermentazioni vinicole. Dunn ha replicato i successi della stagione precedente nonostante la perdita di Vandeweghe. I premi sono stati consegnati dagli attori Scott Brady e Mary Castle. Le medaglie compongono il medagliere complessivo dei Giochi olimpici di una nazione. Il suo ingresso si apre alla base dei versante meridionale dei Monte Conca. Tracce si trovano in alcune cave di tufo, dove sono presenti alcune cripte. "Più i palestinesi otterranno riconoscimenti, più ci sarà pace in Medio Oriente""." "Il decadimento si dice avvenga da un ""nucleo genitore"" che produce un ""nucleo figlio""." Ha partecipato come relatore a numerosi congressi di rilievo internazionale. "A questo punto è indispensabile distinguere il concetto di ""abilità"" e ""capacità""." Girerà una ventina di film hard. Al rodeo giungono anche Jacqueline e suo padre insieme a Ralston. Anche gli artefatti potevano essere leggendari. Sono esportati ed apprezzati in molti mercati, soprattutto in Nord America. Il signor Bennet le rivela che ha già provveduto. Malgrado ciò venne sconfitto ed il fratello Boris e sua moglie vennero presi prigionieri. Tutte le tracce sono state scritte da Pete Townshend, eccetto dove indicato. Generalmente è considerata una figura leggendaria. È proprio qui che si avvicina al mondo della recitazione e soprattutto del canto. Tutto o nulla, logica di destra. "Con la'alluda si ottiene un tipo di pelle molto sottile e particolarmente morbido." "Il missionario si rifugiò ad Utrecht, presso il suo mentore, l'abate Gregorio." Bop-Louie deve battersi con i suoi amici per far loro riacquistare la memoria. Si nutrono prevalentemente di avannotti e piccoli pesci. "Un tipo comune di ernia è l'ernia incidentale." A fine stagione viene ceduto definitivamente al Lanerossi Vicenza. "L'accademia ospita inoltre la ""Fototeca Unione"", fondata da Ernest Nash." Il numero dei cattolici continuò a diminuire drasticamente nel corso dei due secoli successivi. William Chambers Questa specie, storicamente svernante negli stagni sardi, da diversi anni è anche nidificante. Dopo alcuni giorni, stremati dalla sete, giungono in un villaggio. Clarke è nata nel Crouch End da genitori originari di Trinidad e Tobago. Tra gli interpreti Aida Turturro, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi e Luca Zingaretti. Il giorno dopo si è esibita a Parigi. "L'antica sede dei marchesi di Exeter è Burghley House, presso Stamford, nel Lincolnshire." "Il bacino di Arcachon fa parte delle ""Landes"" della Guascogna." I paesi fondatori furono Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Regno Unito, Svezia e Ungheria. I testi sono stati tutti scritti da David Byrne. Il teschio venne poi trasportato a Parigi, dove venne studiato da Georges Cuvier. Niente di tutto ciò. Ulteriori registrazioni sono state fatte presso i Sound Suite Studios di Marsiglia. I versi di questo scritto possono essere anche cantati. Lo stato maggiore egiziano non si rendeva conto di quello che stava succedendo. Un giorno deve intervistare lo chef Nicki. È forte e evidente il suo rancore verso la vita. In tale occasione viene eletto presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale. Il forcellone è in alluminio. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo e può anche giocare come difensore centrale. Jordan Forsythe I giocatori devono risolvere degli eventi. Tetjana Tereščuk-Antipova Per questo, disobbedendo agli ordini del re, rifiutava di partecipare alla spedizione. Inizia così sotto la sua guida il lavoro del Centro per la Pastorale Familiare. Qui venne decisa la costruzione del mercato della città. "Le funzioni di utilità Cobb-Douglas sono anche chiamate ""log-lineari"", perché lineari nei logaritmi." "Sostenne anche l'università." Si distinse sia nel repertorio comico che in quello drammatico. Altra invenzione fu poi la soluzione del problema della trasmissione telefonica a distanza. Sua madre era invece Carolina di Brandeburgo-Ansbach, figlia del margravio Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach. Faceva parte del programma Sputnik. Persone di nome Ubaldo Le orecchie sono marroni chiare. "Il video musicale è estratto da ""Camp Rock""." "Fu decorato con una Medaglia d'argento e due Croci di guerra al valor militare." "Attualmente è retta dalle suore dell'Istituto Sacra Famiglia." "La serie è stata serializzata sulla rivista ""Cheese!" Fu proposto come vescovo di Carpentras ma non venne eletto. Gli altri elementi che compongono il monumento sono realizzati in lega di rame. Erik Johnson Durante il combattimento Francesco perse la vita. Le fortificazioni comprendevano tre torri. Vi furono inoltre alcune modifiche ai confini. Ace assieme ad Abstract Rude, forma un duo chiamato A Team. Le intemperanze degli spettatori fanno ritardare di diversi minuti la partenza. Chiesa principale della città nuova. Uno dei suoi primi insegnanti fu il poeta e scrittore russo Boris Pasternak. Ogni gruppo può raccogliere ragazzi della stessa città, o di un insieme di paesi. In Old California La Paradox Entertainment comprendeva anche una divisione di sviluppo di videogiochi. Alla lirica risponderà Remigio Zena. Terra di Mac. In questa fascia non possono esserci nevicate a basse quote. I gironi si disputarono con partite di sola andata. Gli ebrei, si incontravano nei racket attorno a cui gravitavano. Miss Cherry abbandona presto il gruppo. La canzone è stata scritta e registrata ad Amsterdam. Il brano è stato prodotto dal marocchino RedOne e De Paris. "Ma già l'anno successivo l'edificio presentava motivi tradizionali appartenenti alla tradizione neoclassica." "L'Osservatorio di Meudon resta uno dei laboratori di riferimento per gli studi sul Sole." Rapid qualificato al gruppo finale. "Yang debutta ufficialmente a ""SmackDown!" "Durante lo show si esibisce con ""Sabbie mobili"", ""Gioventù bruciata"" e ""Soldi""." Si beve come digestivo, solitamente solo dopo pasti molto pesanti. Alla ricerca di una donna per continuare gli esperimenti, gliela porteranno tre androidi evasi. I reperti sono conservati nel Museo archeologico di Palermo. Al momento del pensionamento bisogna distinguere il capitale versato e i rendimenti maturati. "L'edificio fu quindi obiettivo di numerosi bombardamenti alleati." Acquistò successivamente palazzo Borgognoni in piazza di Spagna. Qualche mese dopo i ragazzi di quel gruppo sarebbero diventati i Beatles. "Volgarmente, per ""codice segreto"" si intende lo stesso che ""cifrario""." Il percorso era posizionato lungo la tratta Torino-None. "Il mulino è tutt'oggi funzionante, alimentato da energia elettrica." I vettori colonna e riga della matrice di Fourier sono ortogonali. "Il sodalizio con Martin Scorsese continua con ""The Wolf of Wall Street""." "L'aspetto attuale è frutto di restauri e ampliamenti operati nei secoli successivi." "Si dice, a titolo di epiteto omerico, che erano ""prati esuberanti""." "Il ritmo del basso è un campionamento di ""Jump Around"" degli House of Pain.." Essa è una delle banche più grandi della Germania. I forum sono anche disponibili per tablet e molti altri dispositivi. High Hopes The Final Judgment Queste sono norme applicabili alla sicurezza funzionale dei veicoli aerospaziali. "La retrospettiva fu dedicata all'opera di Pier Paolo Pasolini." Salì rapidamente di grado e divenne un paracadutista. Altro settore importante è il turismo. Una parte di Hampstead Heath è considerata sito di interesse scientifico e naturalistico. La guarnigione latina fu espulsa da Adrianopoli. Carmo de Souza Fatty Taylor La figlia di Bianca ed Emanuele, Maria Bianca Viviani, fu una raffinata scrittrice. Lei è a disagio ed è sollevata quando arriva il suo fidanzato. "Il nome attuale fu adottato dopo l'Unità d'Italia." Avendo una reputazione internazionale, la scuola riceve anche richieste provenienti da altri paesi. Secondo alcuni autori dovrebbe essere considerato come un genere a sé stante. Questi vettori coincidono con tre spigoli del parallelepipedo. "Nel secolo successivo l'edificio fu nuovamente rivisitato." I fratelli Wilson ebbero sempre una relazione particolarmente delicata e conflittuale con il padre. Queste esercizi servono a potenziare i muscoli del corpo, migliorare la postura. "Louis Le Vau venne incaricato di progettare l'intera struttura del castello." "La città si trova nell'Honduras occidentale, al confine con Guatemala e El Salvador." "Apprezzabile la sinuosità' della linea, che ben maschera il passo ""extra lungo""." Bond tuttavia raggiunge Pam e si scambiano un bacio. L’unica soluzione è lo sterminio preventivo e totale dell’umanità come preludio alla colonizzazione. "È inserita nella National Women's Hall of Fame." A fine stagione lascia Braunschweig e si accasa al Bayer Leverkusen. Viene inoltre lanciato il sito internet. "All'interno dei giardini sono presenti diversi monumenti." Viene sfruttato a scopi idroelettrici. "Morì durante una festa dei giovani dell'Azione Cattolica per un'angina." Oggi, Csepel contiene quartieri residenziali e sobborghi di giardini della classe media. Il pezzo è un esempio del movimento della musica concreta. "Di solito l'ultimo piano aveva funzioni di deposito per acqua o derrate alimentari." Le arcate zigomatiche sono incomplete. Propose numerosi apparecchi elettrostatici di misura e di ricerca. È tuttora in attività. Girolamo Riario non ebbe invece i vantaggi sperati. Un totale di sei gatti hanno completato il processo di formazione. Viene anche citato il profeta biblico Giona. Lo stesso nome indica il monumento votivo eretto su tale luogo. Il suo capoluogo è la città santa di Medina. "Entrambi hanno il desiderio di ""dire qualcosa"", di fare la differenza nel mondo reale." Sai, in fondo di banali non ce ne sono. Ebbe un discreto successo anche grazie alla duttilità dei suoi allestimenti. Così Beljaev fornì importanti contributi alla promozione e diffusione della musica russa. Nella cover era scritto erroneamente che il film è un Classico Disney. Per accelerare la reazione si ricorre al cloruro di rame come catalizzatore. "Se seguita ad occuparsi e diventa più attivo, sarà un buon ufficiale""." È rimasto sempre un indipendente, non inquadrabile nelle correnti artistiche contemporanee. È una trasmissione condotta e ideata da Ashton Kutcher. "Giunti al termine del percorso, si ritorna all'ingresso percorrendo il sentiero a ritroso." La zona è attraversata dai fiumi principali della provincia di Latina. "Tidal Wave"", con Ralph Byrd." Del Mar Financial Partners Inc. "Ogni risorsa prodotta ha un'utilità che esula la semplice compra-vendita." Melissa Bishop Gli succedette, alla guida della diocesi, Nicola Capasso. Il piano verrà poi disatteso da entrambi i contendenti. Geologo eccellente, godette di profonda stima e ampia fama a livello anche internazionale. La torre nord fu rapidamente ricostruita, una struttura tozza dal tetto piatto. Gli esemplari più antichi provengono dal Miocene terminale di Spagna e Italia. "L'ambiente è prevalentemente boschivo montuoso, con zone di pianoro." Per gli elementi prima del ferro, la fusione nucleare libera energia. Solomon Bozeman Gareth Gates Predilige ambienti boschivi e umidi. La drupa matura ha una polpa gialla, appiccicosa e dolce. Vale a dire che sono nomi composti da una sola parola. "Oggetto di pesca sportiva, questo squalo non è aggressivo nei confronti dell'uomo." È una storia di droga, di riabilitazione, di amicizia, di amore fraterno e giovanile. Il resto delle azioni è in Borsa. "Questa tecnica permette la misurazione della distanza di diffusione delle molecole d'acqua." Il nome deriva dagli ingegneri minerari Carl Francke ed Ernest Francke, fratelli. "Storia della psichiatria"", con la collaborazione di Pagani." Durante la Guerra pazza riuscì a fermare gli attacchi delle forze imperiali. Oggi si pensa che non sia il caso. "Il secondo movimento è contrassegnato ""Adagio""." Il nucleo sarebbe smantellato a partire dalla superficie. "Intelligentemente la scelta è caduta su due brani tratti da ""Berlin""." "Dove sorgeva il porto ora c'è una laguna circondata da collinette di sabbia." "Ogni esperienza cosciente ha una sensazione qualitativa diversa da un'altra." Dopo la fecondazione, lo zigote subisce una segmentazione spirale. In tutte e tre le occasioni ha collaborato con Angus Wall. Fu fatto poco invece per risolvere i problemi economici attraverso una politica regionale. "Nella variante bergamasca anche vino passato nell'aglio." Le parti dorsali sono bruno-grigiastre, mentre le parti ventrali sono più chiare. "Da quell'anno abitò sempre a Parigi sinché visse." Qui incontra Auguste Rodin in visita alla città. "Ha proseguito il suo lavoro all'estero, interrompendosi solo durante la gravidanza." Non riesce, comunque, a far salvare la sua squadra dalla retrocessione in Legadue. Si dice che abbia compiuto un gran numero di miracoli. "Per gli estremi completi delle opere citate vedi alla sezione ""bibliografia""." "Dopo essersi fermati per un'ora, intrapresero la discesa, questa volta legati." Come suo padre e suo nonno, fu massone e Gran Maestro della Massoneria svedese. Liga con la seconda squadra dello Stoccarda. Qui incontra Kenzo e i due continueranno ad indagare insieme. Ha giocato ancora contro Everton e Bolton, per poi essere sostituito dal guarito Clichy. "Si riporta l'elenco completo:-" Sono noti anche derivati ciclobutadiene-sostituiti stabili a temperatura ambiente. Hulk Hogan e Sgt. Le batterie di Mattarello servivano invece a bloccare eventuali avanzate da sud. Non ebbe successo, venendo inoltre arrestato dagli uomini del governatore di Cartagena de Indias. Per questo tour viene allestito un apparato luminoso molto complesso. Il videoclip della canzone è stato diretto da Bill Pope. "È padre di Christian Parenti, collaboratore del ""The Nation""." In è più longilineo e più chiaro. "All'inizio di giugno, Ekaterinburg stava cadendo nelle mani delle forze bianche controrivoluzionarie." Tra parentesi il nome originale se differente nella traduzione. Attualmente il castello è proprietà privata. Le poche esibizioni sul palco di The Palms furono trasmesse in diretta. Crocifisso di Roma per la quale compose diversi oratori musicali in latino. Otto le squadre partecipanti. Eddie, impresario teatrale, ha diverse amanti, tra cui la bella Lucy. Chris Richard Vivono negli stati brasiliani di Pernambuco e Alagoas. Tuttavia tutte le specie condividevano diverse caratteristiche uniche, perlopiù relative al cranio. La numerazione degli ingressi procedeva in senso antiorario. La stessa situazione si verificò al sabato. Gestisce la linea ferroviaria Lugano-Ponte Tresa, nel Canton Ticino meridionale. Individuò per la continuità della somma di una serie di funzioni continue. Il risultato fu una canzone molto differente dallo stile di Redding. "L'album include la cover di ""Sunday Sun"" di Beck." Kate Ashfield In quella stagione gioca spesso da titolare e mette pure a referto due reti. Non ci sono informazioni specifiche riguardo la sua densità di popolazione. A tre anni prima risaliva peraltro la prima edizione dei campionati federali su strada. Non è presente però alcun motore termico. È un fiddle con una singola corda. "La parte orientale dell'isola è caratterizzata da un altopiano che digrada dolcemente." Scarso il traffico pedonale. "La ""Via Crucis"" alle pareti è di Sergio Marcelli." "Nel sud, si collega alla ferrovia Atene Aeroporto-Kiato all'Acharnes Railway Centre." Rimasta vedova, si era trasferita a Padova. Era dotata di un fabbricato viaggiatori, un magazzino merci e due binari. Servivano per chiudere mantelli e abiti. Ora è noto che queste famiglie sono solo lontanamente imparentate tra di loro. Sul fianco sinistro è disegnato lo stemma societario. Questo fu richiesto perché lo stadio doveva ospitare le partite di calcio delle olimpiadi. Nella seconda parte di annata non colse invece vittorie. Nel presbiterio dentro due nicchie si trovano le statue dei santi titolari della chiesa. La disposizione è stata poi annullata dal Consiglio di Stato. Sullo stesso argomento ha pubblicato anche insieme a Giuseppe Toscani. "Presto lasciò l'azienda e diventò ingegnere comunale, continuando a migliorare la fornitura d'acqua." "Prende il nome dalla famosa canzone ""Mass Appeal"", uno dei diciotto brani dell'album." Il reggimento è alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente. Urla agli studenti e si diverte a dare brutti voti. "Le origini e l'economia della città sono strettamente legate all'attività di estrazione mineraria." Il concerto è stato trasmesso dalla rete televisiva Avro. La versione italiana del Doni deriva invece dalla traduzione latina di Giovanni da Capua. Il momento più importante di questa cerimonia finale si svolge in piazza di Città. I solai si reggono prevalentemente su travi di legno, salvo qualche eccezione più moderna. Per la visita del centro storico si parte dal Museo della ceramica. Quando alla fine partì, promise che sarebbe tornata più tardi quella sera. "L'hodrušite generalmente si presenta in granuli." Il matrimonio, cui presenziò un gran numero di principi, fu celebrato con grande cura. Alcune aree sono zone morte che rimuovono qualsiasi blocco memorizzato nella pistola. Possiede solo un debole effetto stabilizzante di membrana. La battaglia fece guadagnare alla Francia Il Cairo e il Basso Egitto. La canna e la rigatura erano virtualmente copie del Lebel francese. Babbo Natale scende giù dal camino, portando i doni. Le restrizioni cessano dopo un anno dalla pubblicazione. "Invece decide di ritornare al motel per fare un'ulteriore indagine." "L'aspetto è di una lucentezza metallica." Un altro condannato a morte fu Vincenzo Fedele. Sempre a Rovereto gli è stata intitolata una via urbana. Accorsero circa ventimila persone. Bellerofonte sopravvisse alla grave caduta, ma rimase solo e infermo fino alla morte. "Con quest'ultimo diresse alcune delle più famigerate carceri delle aree controllate dalla guerriglia." "Esso viene consumato tutto l'anno, non essendo legato a nessun evento o ricorrenza." La propaganda e le tattiche elettorali in entrambi gli schieramenti portarono a disordini crescenti. La chiesa era a navata unica, con tre cappelle laterali per parte. Era inteso come un omaggio alle origini sassaresi del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Tale circostanza comportò al generale un nuovo viaggio aereo di andata e ritorno. Bruce Drake "Quest'ultima non si distribuisce equamente sul territorio." Le chiese cristiane sono sempre più spesso oggetto di attentati terroristici. Il numero del certificato di omologazione deve essere presente sui dispositivi installati su strada. Tuttavia, la dimensione dei dati raccolti era piccola e i risultati furono inconcludenti. Il cratere lunare Grimaldi prende il nome in suo onore. Il colore dei petali esterni varia dal blu al bianco. "All'inizio di ogni trofeo sono disponibili tre 'possibilità'." Anche in questo caso il titolo era errato. Il mausoleo è oggi un importante luogo di pellegrinaggio. In genere si sviluppa sulla pianta madre e se ne distacca dopo la maturazione. Il volo fu una parte delle sue comparse successive. Il feudo inizialmente fu donato dai Normanni ai monaci di San Cristofaro di Fossanova. "Edward Belcher lo esplorò l'anno seguente." Alla prima edizione hanno partecipato visitatori. Parecchi pittori danesi trassero da questa sorgente il motivo per alcuni dei loro quadri. Al Roland Garros, il francese Jo-Wilfried Tsonga lo elimina ai quarti. In presenza di grandi quantità di cibo possono cadere in frenesia alimentare. Il testo originale riportato sotto è di origine medioevale. "Sul retro è riprodotta una corona con la scritta ""Medaglia al merito del re""." "Un'altra tomba di Layla e Majnun si trova ad al-Hufūf, Arabia Saudita." La pre-produzione dura qualche settimana, mentre la produzione un paio di settimane. "L'album è ufficialmente dedicato a Thomas Sankara, ex presidente del Burkina Faso." Nel secondo pezzo dà il suo apporto anche il chitarrista John Abercrombie. "In Germania, ""Summertime Sadness"" ha debuttato al quindicesimo posto." I messaggi e le interazioni da generare sono memorizzati in script. Decidono così, di nascosto dal proprietario, di tenere la vettura per andare al mare. Ma non sono ceco, sebbene io abbia la cittadinanza ceca. Ciò era principalmente motivato dal basso prezzo di produzione. Questo ramo della famiglia era di chiara discendenza sabina. Il padre era un avvocato e la madre gestiva un piccolo negozio. Della Nazionale militare è stato anche allenatore. Alcune riviste di settore lo giudicarono un sistema difficoltoso. Alcuni equipaggi furono salvati da idrovolanti o sottomarini. Giunti in Palestina, devono scappare ai soldati britannici. I suoi album come solista hanno complessivamente venduto più di un milione di copie. "Il singolo è una rivisitazione italiana di ""Hero"" di Mariah Carey." Si trattava di un quintetto formatosi intorno al negozio di barbiere di George Clinton. "La caduta di Costantinopoli bloccò l'accesso al Mar Nero a Venezia." Belcher abbandonò le proprie due navi alla fine di luglio. Il monte dal versante trentino domina la Val di Peio ed il comune omonimo. Egli minaccia sua moglie di ucciderla se qualcosa dovesse andare storto. Il film è stato originariamente distribuito in formato stereoscopico. Inoltre, viene messo a fuoco il caso irrisolto di un ragazzo scomparso. Chi sono i sofisti per Isocrate? "Ama molto l'acqua; in passato era usato come cane da riporto." Come la maggior parte degli altri hocco, questo uccello presenta un piumaggio prevalentemente nero. La fecondazione avviene in questo modo. "Il vescovo John Monaghan fondò l'ospedale di Saint Francis." Carl, molto fiero, progetta di iscriverlo ai più prestigiosi college statunitensi: Harvard, Yale, Columbia... "La ""cardinalità del continuo"" è la cardinalità della retta reale." Vive a San Paolo con la moglie Fernanda, che gli ha dato due figlie. Katie era tra il pubblico per la performance. Attualmente, il dipartimento fa parte degli stati tedeschi della Renania-Palatinato e della Renania Settentrionale-Vestfalia. Questo pesce possedeva un corpo piuttosto robusto e dotato di un ventre profondo. In questa provincia gli scienziati locali sono tuttora alla ricerca degli ultimi esemplari rimasti. La stazione si troverà quindi tra le fermate Miano e Chiaiano. Ma papà ti manda sola? "In questo caso la differenziazione tra sé e l'altro si annulla." Right On "In successione divenne segretario del generale dell'ordine, predicatore reale e quindi inquisitore." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La signora e il fantasma""." "Appare come comparsa in alcuni film già all'età di dieci anni." Gli adulti volano durante il giorno nel sottobosco. La scena passa a Red Guy in un ufficio insieme ad altri suoi simili. Le navi vennero affondate durante seconda guerra mondiale. Il più noto dei proponenti di questa teoria è Origene. La ferrovia era una linea a binario unico a scartamento ordinario. Fu la prima donna a ottenere questo incarico. Questa multa è stata successivamente impugnata. Là Vitige morì, nello stesso anno, senza eredi. Tutte le tre linee dispongono di binari su viadotto a diverse altezze. "Francesco Soro, il quale svolge l'incarico a titolo gratuito." Successivamente pubblicò altri libri, incentrati soprattutto sulle sue esperienze in Tibet. Il mercante persegue solo il proprio interesse particolare. Analogo discorso vale per la seconda colonna. Una striscia più chiara delimita il lato bianco del ventre. "Dalla furia distruttrice furono recuperati alcuni frammenti e custoditi dapprima al Museo Nazionale dell'Olivella." Il rimorso produce il senso di colpa. Morirà dopo aver denunciato la corruzione che stava caratterizzando il sistema corporativo italiano. Čajkovskij la ripagò dedicandole la sua Quarta Sinfonia. Berisha parla inglese, francese, italiano, russo e tedesco. Intraprese la carriera cinematografica, dedicandosi alla scrittura. Il sistema identifica gli utenti per mezzo di un identificatore di sicurezza unico. Dispositivi medici. "La negazione si forma semplicemente con ""non""." "Dove sorgeva questo adesso c'è una piazza." Zahle è la maggiore città nella valle. Manovra quindi la nave come può e poi ritorna al sotterraneo. Lavorò anche al Palazzo Ducale di Venezia. La seconda parte invece è stata girata con cineprese e inquadrature tradizionali. Era situata nel territorio di Calcide, ma non si conosce la sua esatta posizione. ʿAlī e la sua famiglia ripararono in Iraq. Nel medioevo le mura vennero rinforzate con torri realizzate con pietre irregolari. Essa fu ricostruita prima da Guglielmo il Conquistatore, poi anche verso il Quattrocento. Raccoglie vari brani, contenuti già nei precedenti album. Per quelli a ovest, si rimanda agli articoli dedicati. Snow vince ma Goldust scappa via con Head. Tuttavia, aveva avuto quasi sempre mano libera sin dal suo arrivo. In origine era forse decorata da intarsi in pietra e pasta vitrea colorata. Per Aniceto non si poteva entrare a patti con questa corrente politica. "Oggi si troverebbe più o meno al posto dell'ex-Gambrinus." Ci sono molte tecniche per la determinazione delle superfici nascoste. Durante gli anni ottanta Baker frequentò molto il pianista italiano Enrico Pieranunzi. "Hondo riesce a dargli un'oppurtunità facendolo ripartire dall' accademia." È stato poi in forza allo Stjørdals-Blink. A Mark, rimasto solo, non resta che consolarsi con zia Elizabeth. Il capoluogo di contea è Ivanhoe Infine conobbero il silenzio della pace che ricoprì la terra. Viene usato spesso per servire del Brandy o del Cognac. "Nella frazione si trova un'area faunistica e un cimitero militare della Prima guerra mondiale." Nel surrene si parla invece di vera e propria sostanza midollare. "L'ordine dell'ostiariato viene ancora conferito in alcuni gruppi cattolici e anglicani tradizionalisti." Tuttavia, il fregio scatenò subito una forte critica da parte del pubblico. Mantenne la carica solo per un breve periodo a causa di una malattia. "Le nuove canzoni dell'album seguivano una linea più Latina." "Tutto il complesso chiamato ""Fondo Monelli"" è oggi gestito dalla dottoressa Tiziana Casali." Giovanni Pellegrino ha prodotto otto relazioni al Parlamento. "Il significato e l'origine della parola ""kinabalu"" sono incerti." I protagonisti sono gli stessi componenti dei Buio Pesto. Durante il suo soggiorno canadese inizia a scrivere e pubblicare poesie e romanzi. Era erroneamente ritenuta il piano di un tavolo. Essa è situata nel contesto dei Monti Pisani. La settimana successiva vinsero la prima gara casalinga contro i St. Louis Cardinals. "L'unica filiale italiana è a Rimini." La magia, sebbene alla mercé dei maghi, è sotto il controllo delle divinità antiche. "È basato sul romanzo ""Spider"" di Patrick McGrath, che ha scritto anche la sceneggiatura." Rientra nella categoria di scooter a ruota alta. "Nel finale, dopo il rifiuto, Ariel scompare per sempre, insieme con l'isola incantata." Jacques Foix Nonostante tutto, lo sport preferito dai cubani rimane il baseball. "Esso designava il fondatore dell'eponima dinastia." Lord Edgware Dies "Intanto sulla Terra quell'immagine viene trasmessa." "Ha scritto anche un libro, intitolato ""Is That Wrestling Fake?" In diversi dipinti del marito si trovano sue raffigurazioni. Antipa scrisse subito a Tiberio per informarlo di questo successo diplomatico. La specie è stata reperita in Spagna, Italia e Africa settentrionale. Frequenta importanti circoli letterari e conosce di persona Virginia Woolf e William Butler Yeats. Tutto questo per rendere il tutto più ballabile in pista. Pittore prolifico, fu apprezzato ritrattista. Le ragazze immaginano come saranno le loro vite tra qualche anno. Gli schemi soprastanti e sottostanti fanno comprendere il funzionamento descritto. In seguito i Sith originali si estinsero. Sempre più frequenti risultano i casi di moria e di fratture degli alberi. I piani superiori presentano file regolari di finestre architravate su cornici marcapiano. Le femmine tendono ad essere più grandi dei maschi. Mathis Keita È prodotto nel territorio della Valchiavenna in provincia di Sondrio. Tutte e tre le edizioni furono pubblicate presso Comin da Trino, a Venezia. Questa è la loro unica presenza nella Primeira Liga. È in possesso della licenza svizzera. Ha cominciato a leggere la rivista Ribon sin dalle elementari. Questo documento riconosceva Ottocaro ed i suoi eredi come legittimi re di Boemia. Traslocò a Parigi ed ebbero una figlia di nome Cécile. Ne sono state descritte diverse isoforme. La guerra sarà un susseguirsi di campagne condotte ciascun anno contro le tribù ribelli. "Gli assediati ripararono un muro crollato e coraggiosamente sostennero l'assedio." Qui è nata la jazzista Bobbi Humphrey. Di vigore medio, con chioma di media densità e rami tipicamente penduli. "L'opera ha la forma di una lunga lettera, rivolta alle donne innamorate." Ormai i rapporti fra Montagnardi e i più moderati Girondini sono estremamente tesi. I due vincitori sono ammessi agli spareggi per il Gruppo Mondiale. Dopo una lunga battaglia riesce a sconfiggere il tumore. È composta da quattro linee. Gli effetti a lungo termine del concilio di Nicea furono significativi. "Il genere è strettamente correlato a ""Vanda"", dal quale differisce per il labello mono-lobato." Le unità in servizio con la Marina Russa sono una decina. Ciascuna torre ha il tetto rosso con due sfere gialle sulla sommità. Questo pensiero comportava l’idea della ricerca di una logica della possibilità. Alla conferenza parteciparono come osservatori gli Stati Uniti. Esso è diviso in due divisioni: Zona Superior and Zona Ascenso. Il casco è giallo. Il significato del canto inizialmente fu poco chiaro. "L'università della Florida è situata nella città." Fu il primo giocatore della storia ad essere espulso durante un Super Bowl. "Al centro dell'istituto c'è la ""Night School"", una società segreta." Nel tardo inverno il mare del golfo di Amundsen è ghiacciato. Inizialmente, sembra essere il ragazzo perfetto; egli è ben educato, rispettoso e popolare. "La sua funzione principale è l'organizzazione dei campionati di Primera División e Segunda División." Questo risparmia molto tempo nello sviluppo del software. Nella chiesa è custodito il suo sepolcro. Autore di biografie di personaggi famosi, trattati con semplicità e schiettezza. "In fondo alla navata mediana, si trova l'altare cinquecentesco in marmi policromi." La chiesa essendo stata costruita in stile architettonico romanico presenta una facciata a salienti. "Il video prodotto per ""L'amore che non c'è"" è stato diretto da Gaetano Morbioli." "Per l'album inedito Alive!" È una storia di genere avventuroso con elementi fantastici e fantascientifici. Dalla Sicilia presero il via altre fondazioni nel Meridione. Ama la musica dal vivo e va ai concerti il più spesso possibile. "A novembre ""Titti"" decide inaspettatamente di abbandonare il gruppo per motivi personali." Dopo alcuni anni aprì una panetteria a Port-au-Prince assieme ad altri soci. "Ritornato in Italia, studiò l'origine delle formazioni di basalto colonnare." Ha giocato anche nella Reggiana Calcio Femminile e nel Milan. "Le sfide in cui si affrontano ogni anno sono chiamate ""Citrus Series""." "Una delle navi inglesi, la ""Francis"", venne catturata mentre le altre riuscirono a fuggire." Le vincenti disputano la finale in gara unica. È una delle squadre ufficiali della città di Livorno. Ankh-Morpork, la città più importante di Mondo Disco. Il bicarbonato è una sostanza prodotta naturalmente dal corpo umano, ma non nello stomaco. Parenti ebbe un ruolo fondamentale nella redazione della raffinata rivista. La collezione della Neue Galerie è suddivisa in due sezioni. Venne nominato anche direttore dei Gobelins. "Sono ormai disponibili come prodotto dolciario in qualsiasi periodo dell'anno." Molti giovani valorosi avevano tentato di ucciderlo ma erano stati tutti sconfitti. Ha pubblicato due album solisti con il gruppo Graeme Edge Band. La terza serie, che includeva anche una sotto-serie composta da mostri poco conosciuti. Più di recente è stato un co-designer e sviluppatore del linguaggio di programmazione Go. Venne girato a Golden, in Colorado. I suoi lavori sono stati pubblicati in diverse lingue. "Venne inserito nella compilation ""Hate Rock 'n' Roll"" di quell'anno." Soltanto un isotopo, il Cs, è stabile. La corteccia è grigiastra nel fusto e nei rami vecchi, rossastra nei rami giovani. Con questo aggiornamento vennero rivisti gli interni, la calandra e i paraurti. "Achille, irato per l'amico, si scaglia su Memnone uccidendolo in un truce duello." "Questi tre sarebbero morti nei successivi combattimenti per la conquista dell'isola." Il pozzo è stato considerato sub-economico, pertanto è stato collegato e la produzione sospesa. È un western statunitense con Whip Wilson e Andy Clyde. La sposa dichiarò essere ventunenne per ottenere la licenza. Durante la sua presidenza, si è battuto con fermezza nella lotta contro il doping. "L'Ufficio Comunicazioni supervisiona i sistemi di comunicazione della polizia." Di seguito trovate i comuni che formano la Bassa Comasca. "Esso era una statua di Pallade Atena, caduta dall'Olimpo." Questo luogo è così diventato il più rappresentativo luogo sepolcrale dei vescovi di Trento. Risposero in diversi e allora Arrigo Gradi fu mandato in missione a Vienna. La figura storica di Andrej è estremamente complicata da decifrare. Inizialmente il ruolo di Fisher Willow doveva essere interpretato da Lindsay Lohan. È anche disponibile un plugin per Eclipse. Gli ambienti erano collegati tra loro da piccole aperture ad arco. Di tale descrizione ci rimangono oggi solo pochi frammenti. Alan si sposò tre volte. Dopo il soggiorno nella cittadina provenzale, la Belgiojoso fu a Marsiglia e a Lione. Ronald Murray Al termine del conflitto sparisce poi nuovamente senza dire una parola. Quattro sono i vescovi attribuiti a questa antica diocesi. Il Presidente del consiglio di municipio rappresenta, convoca e presiede il Consiglio stesso. Nato in Spagna da genitori scozzesi, ha scelto di prendere la nazionalità scozzese. Armee in combattimento a Stalingrado con le retrovie del fronte tedesco. "Dei grandi pilastri toscani dominano l'interno della chiesa." Il terzo pilastro è costituito dalla schiavitù. Le coltivazioni più diffuse sono mais, cotone, manioca, riso, mate e canna da zucchero. Qualche riserva per Mereghetti. La frizione era monodisco a secco, mentre il cambio era a tre rapporti. Entrambi i sistemi presentano vantaggi e svantaggi. Gilson do Amaral "In ""Sonic Rush Adventure"" venne introdotta Marine the Raccoon." "Il metodo ""calendar time"" può essere illustrato come segue." Iscritta al gruppo del Partito Socialista Europeo. "Gli organizzatori di ""Terra!" Molti ebrei furono licenziati e fuggirono a Danzica. Nella versione minibus poteva trasportare fino ad otto passeggeri. Alla base le foglie sono interrotte per formare due orecchiette. "Queste riforme furono attuate per iniziativa del suo ministro Mansi durante l'assenza del duca." In lingua originale è doppiato da Matthew Wood, mentre in italiano da Massimo Rossi. Sono leganti idraulici la vecchia calce idraulica e i cementi. La sua prima apparizione è nel film The Social Network. Tommy Gibbs è un afroamericano cresciuto nel quartiere di Harlem, a New York. Moor Park La conoscenza approfondita delle fonti e il loro esame critico fecero scuola. Luigi Benedetti "Così Anna rimane incinta, e alla fine dell'anno partorisce un figlio, che chiama Samuele." È secondo nella graduatoria di presenze con la maglia della Fiorentina. Le vetrate sono novecentesche. Da ricordare inoltre la collaborazione con i Power Station. "È l'unica organizzazione riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale." Porta Marina non è sempre stata situata nel medesimo punto. La stazione possiede due marciapiedi laterali con due binari passanti in superficie. Le protezioni a livello nazionale sono limitate. Preferiscono vivere vicino ai fondali sabbiosi. Lauda si sposò due volte e fu padre di cinque figli. Si gioca annualmente a Portorose in Slovenia. Il software, gratuito, non necessita di installazione ed è portable. Il gruppo decide di lasciare il rifugio per raggiungere un posto sicuro nel deserto. La caserma è sede del Comando regione carabinieri Toscana ed appartiene al demanio militare. Gli epigrammi greci contribuiscono alle descrizioni dei quadri e statue di Plinio. Sembra molto sensibile al degrado della qualità del proprio habitat. Le funzioni analitiche complesse sono più rigide in molti sensi. Darren Philip Ward "In vecchiaia, egli parlava di uno di questi alloggi come ""un'unsanità""." "I Lateranensi abbandonarono l'abbazia nel corso del Seicento." Il New York Times ha recensito lo spettacolo. I giudizi sul Patto di Locarno non sono unanimi. Al termine della stagione rimane svincolato e si ritira. Joaquín Navarro-Valls. Cyril Wilkinson Alva era una dei loro sei figli. Di utilizzo affine, ma più limitato, e spesso più specialistico, sono i dizionari inversi. William King "L'interno dell'isola è ricco di vegetazione lussureggiante e selvaggia." Per questa rubrica, scrive alcune brevi storie. Pellicola thriller con interpreti principali Anthony Hopkins, Campbell Scott e Isabella Rossellini. Gli bastava guardarsi intorno. Il giovane Zhou cresce in questo ambiente di potere. Con i gialloblu conquista una Coppa Italia. "In ""Quartiere francese"" è un pianista di un bordello di New Orleans." Si immagina sia collocato in un sistema solare binario nella Settima Galassia. In Italia è presente in Sardegna, in Sicilia e isola di Pantelleria. È il caso più frequente di piede torto congenito. "Un ancoraggio sicuro per piccoli yacht è offerto dal canale e da ""Green Bay""." "L'equipaggio venne preso a bordo dalla ""Calipso"" e da un peschereccio giunto sul posto." "Nella stessa stagione, l'Horsen ha centrato la promozione in Superligaen." Solo la lotta, praticata da tempo anche dai mongoli, viene tollerata. Il singolo ha ottenuto successo nel Nord America, Regno Unito, Danimarca, Irlanda e Portogallo. "L'autore denuncia anche gravi abusi sessuali subiti dai prigionieri." "Sullo sfondo c'è un paesaggio naturale incolto." Numerose le sue registrazioni discografiche che lo configurano sia come clarinettista che come direttore. Fu sede della confraternita di san Giacomo apostolo. Oggigiorno i competitori utilizzano anche giacche di diverso colore. "I vari capitoli sono stati raccolti in sedici volumi ""tankōbon""." Da Adamo questa autorità è stata ereditata da Noè. Seguono le esperienze nel Meda e nel Cittadella. Vivono nella savana aperta, al confine con la foresta. Gli interpreti principali erano Angelo Musco, Alida Valli e Rosina Anselmi. Il muso è corto ed appuntito. Tuttavia questa interpretazione è ancora la più accreditata in ambito accademico, archeologico e popolare. Questo gli prospettò la necessità di procurare un nuovo erede alla dinastia. A inizio partita si può scegliere tra due tipi di controllo del movimento. Cosa che era successa alla madre in gioventù. "È stata pertanto squalificata, in quanto le canzoni dell'Eurovision devono essere originali." La piattaforma inoltre partecipa a progetti cinematografici in collaborazione con produttori indipendenti. Si è trasformata in un maschiaccio dopo la morte di suo padre. Venne sepolto a Murano. Le relazioni matrimoniali costruirono intorno a Diana una complessa rete familiare e artistica. "Fu per un breve tempo il comandante della riserva dell'alto comando dell'esercito tedesco." Nel corso della storia numerosi terremoti hanno distrutto parte del borgo. È considerato un sostenitore della politica migratoria del cancelliere tedesco Angela Merkel. "Il titolo si riferisce al famoso nightclub ""Copacabana"" di New York." "Oltre alla filiera vitivinicola, l'olivicultura e i campi di seminato sono ben rappresentati." "Ci sono altri due picchi in Columbia Britannica denominati ""Stanley Peak""." "Il termine inglese ""venom"" è riservato a questa categoria." "Il film proiettato si intitolava ""L'uscita dalle officine Lumière""." Louis Team. Essa è stata organizzata dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. Ha inoltre giocato nella nazionale italiana. In seguito, la serie viene rimossa dal canale italiano per i bassi ascolti. Sono quattro i vescovi noti di questa antica diocesi palestinese. I suoi poteri però tornarono a quelli di una velocità inferiore a quella subsonica. Soggetti allo stesso stato di tensione, materiali diversi si comportano diversamente. "L'equipaggio è composto principalmente da accademici delle università australiane e neozelandesi." Le leader delle diverse classifiche vestono durante la gara particolari maglie distintive. "Alla fine dell'Ottocento fu acquistato poi dai Mazzei che lo posseggono tutt'oggi." Ha una superficie molto scura ed è composto da carbonati. Gli esemplari di questa specie vengono catturati per uso alimentare. Al suo è legato il martirio di santa Messalina avvenuto il giorno prima. Il film vede Roberto Benigni nel ruolo del figlio illegittimo del noto Ispettore Clouseau. Dopo questa fase la combustione avviene in modo molto più dolce. Benedetta, infine, fece omaggio di vassallaggio alla Santa Sede. Il museo si trova nella piazza centrale di Nauplia. Decio, ricevuto dai soldati, fu costretto ad assumere la porpora imperiale. Sotto gli ampi e bei porticati si affacciano le strutture abitative. Le telecamere riprendono quello che sembra essere un cucciolo di capriolo cadere, rimanere intrappolato. Ogni risposta è data da un esperto del settore. Egli morì quando lei aveva quattro anni. "L'eliminazione totale del Senato dal governo dello Stato: non era questo il tuo scopo?" Successivamente, ha diretto altre tre partite valide sempre per le qualificazioni asiatiche. Divenne presidente della Conferenza episcopale regionale ligure. "Prodotto da Mario Lavezzi, Leda Battisti è l'album di debutto dell'omonima cantautrice reatina." È preparato dalla reazione tra perossido di idrogeno e idrossido di litio. "L'atto di nascita è registrato anche nel Comune di Calliano." È comune lungo le coste di Grecia, Marocco, Francia e Regno Unito. La strada ha termine a circa due chilometri a sud di Corleone. Per Heynckes si tratta della terza esperienza sulla panchina della società bavarese. La pagina inferiore è bianco-lanosa. È situato a nord di Modena. Il viaggio, molto duro, durò circa sei ore e mezzo. Presidente della Fondazione del Vittoriale. Crediti adattati da Tidal. Mets organizzò diverse serate letterarie a Mosca durante il periodo delle perestroika. Il nome le è stato dato in onore di Thomas Jefferson. Questo, ha casualmente lo stesso nome in quasi tutte le lingue. Dover è posta al centro della contea ed è lambita dal fiume St Jones. "Alcune animazioni sono usate per creare effetti come il movimento dell'acqua o la luce." Altro tema centrale, sono gli aspetti informali delle organizzazioni. Killing Season Viene particolarmente ricordato per i suoi madrigali. "Le ""città della pianura"" sono un riferimento biblico a Sodoma e Gomorra." È un samurai e non abbandona mai la sua katana con la lama nera. The National Hymn has been recorded. Sempre provvisto di anello. Non tutti i modelli previsti sono poi stati presentati. Place de la Bastille ospita regolarmente diverse fiere, concerti e mercati. Occasionalmente è stato schierato anche come esterno di centrocampo. "L'edificio è costruito in pietra arenaria." "L'attuale chiesa di San Sebastiano conserva tuttora le stesse caratteristiche della sua creazione." Si tratta di un sistema carsico molto complesso, accessibile solo a speleologi. Il militare aveva notato questo piccolo cavallo, bello e molto veloce. "La moneta ebbe l'effetto di aumentare numero e valore dei singoli scambi." "L'edificio conventuale, restaurato, ospita oggi le raccolte del Museo diocesano Francesco Gonzaga," Nello stesso anno si trasferisce a Genova. Giorgio si unisce alla processione, tenendo Antonio in braccio e Elena per mano. Nel Regno Unito, è molto apprezzato per il suo stile personale. È stato dimostrato che il triossido di arsenico induce apoptosi nelle cellule cancerose. "Il suo nome significa ""Cinque stelle""." "Fu forse previsto un terzo portale, sul lato sud dell'edificio, mai realizzato." Le ali Lancaster venivano inserite quando gli aeroplani lasciavano il capannone. La città di Kagoshima fu seriamente danneggiata, ma venne prontamente ricostruita. Il campanile si presenta finemente decorato, con tetto rosso ed interni bianchi e dorati. Gli elicotteri non possono farlo. Cyrano è uno spadaccino molto particolare, totalmente diverso dai suoi coetanei. Nel nord-ovest il bassopiano è caratterizzato da un territorio quasi del tutto pianeggiante. Il duca si rifugiò, come precedentemente, a Mantova, in attesa degli eventi. "La processione di un nuovo papa a Roma era nota col nome di ""possesso""." Fece la sua prima conferenza a Pesaro su Torquato Tasso. "Il significato del motto del Reggimento è: ""Primo nel colpire e nell'assalire""." "La traduzione dell’espressione “""Ee ja nai ka!" Il suo cognome rammenta che alcuni avevano creduto che ci fossero due personaggi distinti. "È nonno di Bruce Dern e bisnonno della figlia di quest'ultimo, Laura, entrambi attori." In quel periodo ebbe modo di conoscere il giovane Enrico Fermi, studente alla Normale. "Il titolo, non facile da tradurre, si potrebbe rendere con ""aria di mandolino""." Lavorò anche per Madame de Pompadour. È collocata a nord del fiume Arno ed è suddivisa in sei magistrature. I primi tre sono bandiere del calcio amaranto, tutti futuri allenatori di talento. Edmund Black Viene anche arrestata, ma rilasciata quasi subito. Il padre, un uomo autoritario, vuole che Maxime sposi una ricca sudamericana. Il torneo si svolge con gare ad eliminazione diretta di sola andata. La serie è inoltre trasmessa in streaming da Crunchyroll con sottotitoli in lingua inglese. È situato nella provincia di Tolna. Sesto campionato di massima serie per gli amaranto. "Il trattamento dietetico e l'esercizio fisico debbono essere continuati dal paziente." Virginia venne comunque legittimata e integrata nella linea di successione. La scomunica fu in seguito annullata dal papa. In totale, morirono, ed altri furono feriti. Ritornato in Grecia per il servizio militare ha iniziato farsi coinvolgere dal canto. La direzione musicale era affidata a Enrico Simonetti. In quel momento Skyler, seccato dalla riluttanza a concedersi di Shelley, la abbandona. Fu proprio da questo che scaturirono la vena morbida e fresca delle sue poesie. La femmina ha aspetto identico, ma appare più grigio-brunastra sopra e più barrata sotto. "Un elettrodo a vetro di questo genere viene detto ""combinato""." "Il codice che gestisce le chiamate di funzioni intercettate è chiamato invece ""hook""." Tra le donazioni più recenti si ricordano il Fondo Doria e il Fondo Pontieri. Nel frattempo aumentò la sua attività antifascista. Omar è arrivato in Svezia da bambino insieme alla famiglia. Conquista inoltre il suo quarto titolo Challenger. Terrore nello spazio I meccanismi di retroazione coinvolti sono spesso complessi e non compresi ancora completamente. R. Giger e Vincent Castiglia. Il passo successivo fu iniziare a realizzare film propri. Si giocava annualmente a Setúbal in Portogallo. In Europa aderisce al Partito Democratico Europeo. Egli ha una singolare capacità di comprendere ogni passione ed ogni condizione degli uomini. Rimane vivo solo un bambino appena nato. I suoi figli vennero crebbero alla corte reale di Palazzo di Christiansborg a Copenaghen. La famiglia Fontanarosa fu una famiglia di mecenati, soprattutto nel Seicento. Joel Lynch "Era inoltre l'unico quacchero al Congresso." "Osservando l'albero di una nave, ad esempio, lo si vedeva diviso in due ""tronconi""." "Entrambi gli uomini furono trovati incoscienti e portati nell'area dell'ospedale, dove furono dichiarati morti." Infine il preparato viene miscelato con alcol, acqua e zucchero e imbottigliato. "Il significato di questa parola era ""indipendente"" o ""libero"", ma anche ""nomade""." "Sul mercato la squadra perde Immobile e Cerci, entrambi ceduti all'estero." Il direttore artistico e responsabile scientifico del festival è il noto giurista Stefano Rodotà. Nel corso degli anni la società iniziò a produrre i primi film pornografici gay. Lo sconfitto può essere bandito dalla tribù, a discrezione del vincitore. È contiguo a Parè di Conegliano. Si può salire sulla vetta partendo da La Salle. "Altre fonti ottocentesche indicano ""Vernet"" come possibile nome del medico svedese." La coppia si fidanzò nel dicembre dello stesso anno. Per questo, vuole impadronirsi del Sistema delle Colonne. A Raw, in team con Chris Jericho e Sheamus viene ancora sconfitto dallo Shield. Il singolo ha raggiunto la quinta posizione nel Regno Unito. Rodolfo aggiunge che per Mimì la morte è vicina, giacché è condannata. "Quest'ultimo include anche la sessione di registrazione della canzone come bonus-track." Solo il caso di Costantinopoli sopravvisse fino alla fine della Repubblica. I frequenti risultati ottenuti in questi campi potrebbero essere attribuiti a suggestione. Dopo la fine degli studi, vi rimase a insegnare, diventando decano. Le pinne dei giovani sono giallastre. È ricordato inoltre per la sua attività filantropica. Víctor Mendoza Orozco "Durante l'estate, l'artista ha partecipato a vari festival musicali, chiudendo il tour ad agosto." "Rientrato a Teramo, ebbe l'incarico di ingegnere comunale." Sconsigliato a persone inesperte di grandi cani guardiani degli armenti. "Fu quindi professore all'Università di Tokyo." Grand’Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Vive le Roi. Ad esempio, una pulsione aggressiva può essere incanalata in una socialmente accettata: il chirurgo. "L'ultimo suo album pubblicato conteneva invece canzoni etniche e folk totalmente scritte da lui." Questi ripari offrivano al soldato una leggera protezione dai piccoli calibri e dalle schegge. In un caso registrato una mandria impiegò tre giorni per attraversare una piccola cittadina. Il territorio è quasi completamente libero dal ghiaccio. Domenico Bartolini Talvolta i genitori la obbligavano ad assentarsi dalle lezioni. Una traccia delle discussioni è tenuta in file di log di pubblico dominio. Tipica la volta a costoloni gotici del presbiterio. Decide quindi di entrare a far parte del gruppo dei promotori. "In esso si trova la stanza del Trono d'Oro, che mantiene in vita l'Imperatore." "Gli venne conferita la medaglia d'oro al valore della Marina." Ma nel giro di tre anni, costui fu assassinato. "Blake pone a contrasto questa raccolta con ""Songs of Innocence""." "Lì fu trasferito il noviziato, detto per questo ""nuovo""." Il rilievo della penisola è prevalentemente montuoso. "Uomini e cose di Sicilia""." "La ""census area"" si trova nella parte sud-occidentale dello stato." I percorsi sono scelti a seconda di alcuni eventi del primo capitolo. Le sue spoglie riposano nel Highgate Cemetery di Londra. Dan Grimaldi Più frequentemente usava argomenti basati sulla storia e sulle scienze naturali. "Nello stesso anno, ha recitato nella serie televisiva ""Kojak""." Poiché i serpenti erano sacri per Asclepio, venivano spesso usati nei rituali di guarigione. Ripercorre a ritroso la storia dei Pooh. Martino, inoltre, riuscì ad ottenere i diritti delle musiche tratte da quelle pellicole. "Si trova sotto ""Avenida de Carabanchel Alto"", nel distretto di Carabanchel." "Spesso vengono a crearsi intere distese di questi gusci, i cosiddetti ""cimiteri di conchiglie""." "A Martini è intitolato l'Istituto Alberghiero di Montecatini Terme." Bianca, soda e consistente. Pregevoli gli affreschi ricchi di significato che abbelliscono la sala. Si pensa che molti dei suoi inni fossero dedicati alla vergine Maria. Nello stesso periodo venne pubblicata in vari altri Stati del mondo. Per tutta la sua carriera lavorerà alternandosi nei tre ruoli. Il nome le è stato dato in onore alla dea Columbia. "Inoltre, lo stesso anno, appare nel film ""The Edge of Love""." "La società pubblica una rivista illustrata, ""Audubon"", sulla natura." Ha come capitale Voi. "Quest'ultimo teneva in grande considerazione Lodovico e spesso usava il suo consiglio." Pare usassero come emblema una croce sovrastata da due spade incrociate. Autore del brano è Ray Davies. Andando avanti ci sono anche livelli con assalitori diversi dagli orchi. La liberazione diventa dipendenza e anche Kirsten inizia a bere. "Il nucleo originario risale all'anno mille." Fra i due capolinea sono presenti quattro fermate intermedie. Cutting Edge The Song Remains the Same Nicola tentò di sposarsi più volte. Le onde arrivarono fino alle coste di Giappone, Nuova Zelanda e Alaska. Infine, Marchini fu completamente scagionato. Ha passato gran parte della sua vita a Parigi, con lunghi soggiorni a Venezia. "È diventato un attivista all'interno del Partito Democratico." Dagli anni venti anche con romanzi, creando il genere del romanzo coloniale. "Ma l'aquila era coinvolta in storie d'amore oltre che di guerra." "Il sito di ""AllMusic"" li inserisce fra gli esponenti del new beat." Thick as Thieves La khmer è talvolta considerata una lingua a registro. Ha fatto i corsi di comando in Fort Benning in Usa. Di Donato È tra gli stadi più conosciuti in Italia. Come protezione, Balsamo fu anche ricoverato per un periodo in un manicomio. "L'origine romana del comune è dimostrata da ritrovamenti archeologici." Le uova vengono deposte in primavera-estate, le larve sono pelagiche. È considerata una dei principali esponenti del jazz-rock. Molto avvenente, fa innamorare di sé praticamente tutti i ragazzi del paese. Lo stato di conservazione è in pericolo critico. I membri della paria portano i titoli di duca, marchese, conte, visconte e barone. "Ha tenuto corsi in Italia e all'estero." Bernard decide di interrompere le repliche e di passare alla Resistenza clandestina. Più di recente ha collaborato a testi e antologie scolastiche della Atlas. Con il sette e mezzo reale la posta viene raddoppiata. Topolino viene, così, presto portato nelle sale e riscontra un successo clamoroso. "Frequentò la scuola e ne completò solo l'educazione primaria." La stagione ufficiale parte con la sconfitta casalinga in Coppa Italia dal Bassano Virtus. Parallelamente alle prime esperienze recitative in teatro cominciò la sua attività di regista. "Il forte inizialmente nacque come opera adibita alla difesa dell'impero austro-ungarico." Anche se raramente menzionato, questo legamento si trova anche nelle femmine. I fattori che hanno influenzato la cultura hip hop sono complessi e numerosi. Dopo aver affiancato gli inglesi, lentamente li costrinsero a retrocedere. Il film fu prodotto dalla Katherine MacDonald Pictures. Ha lavorato accanto a star come Marcello Mastroianni ed Ursula Andress. I tengu amano camuffarsi da viandanti umani, assumendo forme amichevoli, come eremiti itineranti. "Celebrato per l'alta qualità delle sue creazioni, la sua popolarità varcò i confini svizzeri." Tenendo il suo ciondolo, Dante pensa ad Eva, che si ricorda a malapena. La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori, ed è munita di due binari. La chiesa è ubicata in posizione dominante e panoramica. Inizialmente vennero utilizzati vari sistemi, diversi per nazione. Rappresenta quei pochi dinosauri mutati in uccelli. "Fondamentale è che s'integri bene con i monumenti, in un continuo dialogo di interscambio." "Gli arresti domiciliari sono poi sostituiti con l'obbligo di firma." Comunemente conosciuti come Panthers, giocano le partite interne ad Ingolstadt alla Saturn Arena. Amanda Borden "Questa costituisce l'unica eccezione al disposto del decreto n." È tempo di licenza anche per il reggimento di Bruno. Scindia cerca di convincerli a unirsi a lui per usurpare il trono. Ciò sarà vero soprattutto nel caso dei giornali filo-schiavisti. I duchi presero la loro residenza nel castello di Opole. Così, quel fotogramma in realtà era sfuggito a tutti. Cavalcando il drago Ben giunge ad Abaddon e salva i suoi amici dai demoni. Una razza aliena sconosciuta ha attaccato una colonia mineraria sotterranea. "Fu membro dell'assemblea nazionale del Psi." Le isole vicine e isolotti hanno morfologie simili. Sconvolta, Jasmine intende vendicarsi, e si schiera con David. Questo video contiene immagini esplicite. Dovette interrompere gli studi per combattere durante la prima guerra mondiale. Questa sua linea di condotta portò a molti insediamenti in Islanda. A quel tempo si era sposato una terza volta. La distribuzione è esclusivamente neotropicale. Stavolta è lui a rivolgersi ad Emily, come confidente sentimentale. "Coronet non è mai apparsa nei film di ""Guerre stellari""." Secondo Catullo, fu la madre di Imene, il dio delle nozze. Questa fase si occupa di calcolare il reale ammontare dei costi per unità produttiva. "In Inghilterra invece fu scelto come secondo singolo, dopo ""Radio Romance""." Estate-autunno, boschi di latifoglie e conifere. "Si trattava del figlio maggiore dell'imperatore Fushimi." Le stoccate portate vengono segnalate dalla spada grazie alla chiusura di un circuito elettrico. "Da questa esperienza nasce il primo spettacolo di teatro civile ""Le Donne di Pola""." Nessuno dei cinque pianeti si trova nella zona abitabile del sistema. Mi sono reso conto che era così che le persone ti conoscevano. Il disco può essere acquistato esclusivamente da Walmart. Al piano terra si trova anche l’Oratorio di San Filippo Neri. "Nel film ""Brink!" Lorenzo nacque a Napoli da Domenico, avvocato lodato nel foro, e da Candida Morvillo. Il film fu prodotto dalla Paramount Pictures nei suoi studi Astoria di New York. Il robot tace, e allora Lucky gli chiede di farlo, non di dirlo. "L'edificio ha quattro piani e un sotterraneo." In tre delle teste superstiti si vede anche una corta barba. Oggi invece fa parte del circuito Challenger. Ha giocato infine in Serie D per Pietrasanta, Viareggio e Camaiore. Altri componenti Quasi nello stesso periodo veste anche la maglia del Vicenza. "Questa canzone, intitolata ""L'anima"", vede Neffa ritornare al rap dopo circa tredici anni." "Alcune includono l'intero staff, altre no." Quando tornano in Australia, la coppia finalmente si unisce in matrimonio. Camillo Trombetta Come già suo padre, Bob Hoskins era comunista e ateo. Si tratta di un duetto tra Michael e Jermaine Jackson. È sposato con Gwen, dalla quale ha avuto due figlie. "Erano dislocati un po' ovunque nella città." "L'asessualità non va confusa con la demisessualità." La cosiddetta confederazione dei Bruzi. "In quest'ultima ha interpretato la parte del blue-ranger Lucas Kendall." "L'accesso alla chiesa avviene attraverso un portale a grottesche, databile agli inizi del sec." Rosario ha sempre manifestato preferenza per il figlio e respinge apertamente la figlia. Nonostante le numerose varianti proposte, il progetto continuò a non aver seguito. "Le domande erano sul tema ""Qual è il futuro del cinema?" Poco dopo, il ragazzo, Lutz, viene arruolato come soldato in un campo di lavoro. "L'ufficio sacerdotale alessandrino avanzò rapidamente verso la più alta dignità del regno tolemaico." Fin dalla fondazione le donne sono state escluse dalla vita politica del partito. "Durante l'estate sono proiettati alcuni film all'interno." "L'interno della chiesa è ad un'unica navata terminante con tre absidi." Bata Bullets ritirato. "Si hanno a disposizione tre stili diversi: ""strada"", ""supermotard"" e ""pista""." È stato il primo principe della città dopo la costituzione del paese. "I nani appaiono inoltre nel videogioco ""Kingdom Hearts Birth by Sleep""." Harran generò, come già detto, Loth. "L'Epoca Digitale sta cambiando tante cose nelle nostre vite, compreso l'attività di design." Il farmaco si impiega con cautela in pazienti affetti da insufficienza renale. "Il lavoro e l'amore di Virginia contribuiscono a fare di Toby una persona nuova." Si iscrisse in seguito alla Promozione, che vinse immediatamente. La raccolta avviene a fine giugno. Alla stessa famiglia del Liber, ma copie successive, appartengono il ms. La chiesa assunse il suo aspetto definitivo nel primo Settecento. Egli introduce Norman e Leela alla moglie, Bella. Crepuscolo degli dei Si tratta della prima atleta nata nel terzo millennio a vincere un oro olimpico. La Madonna, seduta su una miriade di nubi, sorregge il bambino Gesù. Aaron Menzies Con questi strumenti si lavorava sia lo smalto che la dentina. La pelliccia è di colore dal grigio al marrone sul dorso, biancastra sul ventre. La chiesa era formata da una navata e da strutture per i monaci. Ludwik Dorn Egli cita per nome molti commentatori più antichi. Bibliografia essenziale sulla Storia della Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” "Entrambi gli atleti vennero premiato con il premio ""Fight of the Night""." Il presepe fu esposto in una scenografica grotta appositamente costruita. A Question of Sport La generazione fortunata. "È inoltre presente una cover del brano ""Slave to the Rhythm"" di Grace Jones." Essa farà parte della nuova tratta in costruzione Stesicoro-Palestro. Il film si discosta molto dalla realtà storica. Poco dopo Asuka viene scelta come Second Children. "Danza inoltre nei balletti ""La signorina Giulia"", ""Soweto"", ""Antigone"" e ""Giselle""." Ed è grazie a loro che Alessi diventa sinonimo di design post-moderno. Impiegato anche come centrale di sinistra e terzino sinistro nelle difese a quattro. Alcuni lo identificano col pipistrello che uccise Hunahpu per ordine dei signori di Xibalba. In seguito annunciò il suo ritiro dal rugby internazionale. Dio istruisce Joan per avviare un orto comunitario. Sperate dunque! John, per imparare a leggere, lo prende con sé e ne rimane particolarmente influenzato. Ma la sua solitudine non durò molto. Nove anni dopo nasce la sua prima figlia, Betty. La festività viene celebrata con canti, balli e sfilate. Non è prevista la partecipazione individuale alle gare. Inoltre ogni anno ci sono quattro incontri nazionali, a Lucerna, Berna, Zurigo e Zofingen. I Domatori stanno trascorrendo le vacanze estive e si dividono per divertirsi separatamente. La prima sede del liceo era posta in via Vittorio Emanuele. I temi shunga affrontavano tutte le sfaccettature della sessualità, sia eterosessuale che omosessuale. È nota per avere mantenuto il proprio stile architettonico coloniale. Si tratta di uccelli monogami, che rimangono uniti in coppie per la vita. Le due isole di Saint Paul e di Amsterdam sono legate anche dalle storia. Il capoluogo è Verónica. Addirittura nel sonno capita di rappresentarsi cose che non esistono come se fossero vere. Trascorse i primi anni della giovinezza a Cosenza studiando presso i gesuiti. Successivamente fu possibile isolare il virus oltre che nelle scimmie anche in topi bianchi. "All'interno delle abitazioni vi erano dei sedili in pietra." Tre giri dopo Hill inizia la prima girandola di rifornimenti. Willie Green Naturalmente il primo treno circolante era guidato da una locomotiva a vapore. A loro si aggiungono due impiegati, Owen e Dwight. Inoltre, il piccione delle Chatham depone uova molto più grandi. São Bento "Shirou risponde di sì, e lui e Sakura fanno l'amore." Come per la fisarmonica, da autodidatta imparò a suonare la chitarra. Viene anche citato nella Bibbia. "La grande pala, sopra l'altare, raffigura la Madonna del Carmelo." Tom Burke nasce a Londra e cresce nel Kent. Da queste navi furono trasportati circa venti milioni di schiavi africani.. "Vi ritrova l'amico Serge, ormai diventato alcolizzato." Timothy Wang "Confermò poi che, dopo ""Neighbours"", sarebbe stata inclusa in altri film." Il suo guscio è scuro e robusto. Testi dei My Chemical Romance, musiche di Tyler Joseph. Buona parte della popolazione cittadina è composta da Tagiki. La storia continua nella sezione successiva della sequenza di bassorilievi del tempio. "È un klingon, prima generale delle forze di difesa, poi Cancelliere dell'Impero klingon." Geppetto è riluttante, ma acconsente auspicando per Pinocchio una vita migliore. È un attore, regista, scenografo, costumista e traduttore italiano. Nelle qualifiche Senna ottenne il miglior tempo, seguito dal connazionale Piquet e da Mansell. Fu anche presidente della federazione provinciale fascista degli agricoltori. Il testo conosce ben tre edizioni. Bruno Bernabei "L'uomo che usa in maniera conviviale gli strumenti è chiamato austero." Tenta anche di scappare, inutilmente. "Vengono generalmente considerati cristiani ortodossi, ma lo sciamanesimo e l'animismo sono assai diffusi." Ma la proposta non fu proprio ciò che egli si aspettava. Il gonfalone civico è un drappo rettangolare rosso che termina in tre bande. Nel castello di Chinon. Durante il film, Bond presenta Pam a Q come la sua segretaria, Miss Kennedy. "In seguito divenne la coordinatrice di ""The Melodic Bar"", esibendosi occasionalmente davanti alle telecamere." Insomma un castello primitivo, che nella sua lunga storia ha ospitato famiglie importanti. Le principali fonti di esportazione sono la copra e il cacao. "Lorenzo però non passa, meritandosi comunque i complimenti dal direttore dell'orchestra." Pietro Marchetti Colpito dalla sua interpretazione, Charles Wyndham le offrì un contratto di tre anni. Il complesso di uffici è situato nella capitale del Kenya, Nairobi. Ha conseguito un master in Filosofia e teoria contemporanea di genere a New York. Al che il mostro rimase incinta di tre gemelli. Tra gli anni Ottanta e Novanta Morandini si dedica anche alla narrativa. Una visione simile si riscontra nel concetto di karma. Ognuno poi gode di una grande festa. Museo del Novecento, Collezione Bertolini, Milano. "Da una parte e dall'altra si pubblicavano epigrammi e opuscoli." Non possedendo però il passaporto australiano, Cooper non poté partecipare alle Olimpiadi. Predomina la macchia mediterranea, con esemplari di leccio che contano diversi secoli di vita. "La pellicola fu presentata in concorso alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia." Ricky Moore Allora il bastone ritirò le sue radici. Mary Scheer Il sistema comprende un controller, che include un joystick e cinque pulsanti colorati. A volte sono chiamati squali tappeto. È nota per la sua partecipazione in numerosi drama filippini negli anni duemiladieci. In particolare il secondo brano ottenne un buon successo commerciale. Il richiamo John Graham Diventa Ministro delle finanze nel governo Tsipras. Le sedici squadre vengono divise in due sezioni parallele da otto squadre ciascuna. È preferito dagli sportivi perché ritenuto più preciso. "All'Università di Waterloo vince una gara scolastica di nuoto." Egli stesso, del resto, riuscì a guadagnarsi il rispetto dei suoi uomini. Lo zirconio non ha alcun ruolo in biologia. Il Partito Liberal Democratico rimase al potere, ma lo scandalo Lockheed cambiò il Giappone. Noi ci proviamo. Conosceva tre lingue. Anche la rete ferroviaria è stata successivamente oggetto di investimenti. Le canzoni si fanno di tono più ascetico, e vengono composte anche delle laude. In breve tempo tutti i galli lasciano il villaggio per trasferirsi in città. Vive tuttora in Australia con la seconda moglie. Subito dopo ritorna nel lago. North Kensington Nel frattempo, Antigono entrò in Sparta, dove trattò la popolazione con mitezza. Il vano di carico fu quindi adattato al nuovo tipo di impiego. In generale il busto era un accessorio esclusivamente femminile. "Guns, diedero alla luce i Guns N' Roses." Il suo bisnonno paterno era il grande campione italiano Nearco. Inoltre la navigazione con una visibilità scarsa può essere molto difficoltosa. Al latte viene aggiunto caglio liquido di vitello o agnello. Si giocava annualmente a Asheville negli Stati Uniti. Molte Suburban erano equipaggiate con un portapacchi. Gli arrangiamenti sono stati curati da Mario Natale ed Alessandro Sotgiu. "L'isola ha confini marittimi con tutte e tre le altre divisioni." Data e luogo di nascita precisi sono ignoti, ricavabili solo in via deduttiva. "Sull'isola vivono tra gli altri mammiferi orsi polari, trichechi e diverse specie di foca." I locali sono presenti soprattutto in Piemonte, Lombardia e Veneto. Lei, alla fine, lo lascia, tornando dal padre. Feriti e amareggiati, ambedue la lasciano sola. Rinnovati anche i propulsori. In più, le tabelle di arrivi e partenze e gli altoparlanti saranno completamente rinnovati. Le membrane alari sono brunastre chiare e attaccate posteriormente sulle caviglie. Il regista lavorò soprattutto a Vienna, oltre che a Berlino. Tale stemma è visibile anche sui muri del corpo principale. Il progetto fu completato con un anno di ritardo. È possibile raggiungere la vetta a partire dal rifugio Luigi Cibrario. Questo evento è stato trasmesso in una puntata di Impact Wrestling. "L'interno è introdotto da un atrio coperto da una volta a botte." "Come l'esperienza precedente, la squadra rimediò un'altra retrocessione." In Bielorussia sono presenti convogli di metropolitana soltanto a Minsk, capitale della Bielorussia. Il capoluogo del cantone è Milagro. Può giocare anche come ala sinistra. Caccia piccoli mammiferi, rettili e uccelli fino alle dimensioni di un francolino. "L'attuale edificio ha origini molto antiche." La verità emerse in seguito al pentimento del reale colpevole, Gaspare Spatuzza. Nella guerra delle due rose Percy combatté a fianco dei Lancaster. Le batterie di qualificazione si sono disputate nella mattina e la finale nel pomeriggio. Su questi fatti Vidali ha sempre smentito ogni addebito. Una particolarità del persiano è che non vi è il genere maschile o femminile. Durante tutto il gameplay, Corvo incontrerà altri ninja. Da evitare in caso di gravidanza e se si soffre di disturbi psicotici. Una volta che i server vennero installati, Amazon riprese a funzionare a pieno regime. Esse, però miracolosamente non si riempivano mai. Tornata a Parigi, vi rimase per nove anni. Cristoforo fu padre di tre figli: Girolamo, Giacomo e Paolo. Petrarca invece vi sostiene il trasferimento di Papa Urbano V da Avignone a Roma. È cresciuto in una famiglia mista cinese e americana. I due versanti principali della montagna hanno un aspetto molto differente. Testimoni affermano che la donna si comportò coraggiosamente anche prima e durante il supplizio. In direzione di Rossana sorge la cappella di Santo Stefano. "Diversi critici d'arte descrissero le sue opere come simili ad arazzi e mosaici." La serie è anche trasmessa in simulcast da Crunchyroll. "Fu coniata in argento dai Gran maestri dell'ordine di Malta." Gold, basato sulle discipline dei giochi olimpici invernali. Alcune continuarono invece a rimanere attive in entrambe le organizzazioni. Jenkins è autore di vari saggi. "L'identità della quinta passione, invece, è tuttora fonte di dibattito." Gestisce il trasporto urbano e extraurbano di Varese. Quindi non sorprese che la capacità anaerobica fosse aumentata in modo significativo. Si decise di propendere per la guida a sinistra. Le dita dei piedi sono saldate tra loro. La donna si materializza davanti a lui e lo rinchiude in una tomba, uccidendolo. Il film fu prodotto dalla Flora-Film. La misurazione della fasatura può essere necessaria per controllare il giusto montaggio dei componenti. Le aree montane possono beneficiare invece di ottimi apporti nevosi tra novembre e aprile. Affronta così quelli che si chiamano i bisogni educativi speciali. Se ne trovano anche comunità più piccole in Afghanistan e in Iran. "Quando questi viene trovato morto, Sloan è accusato dell'omicidio..." A fine carriera fu nominato Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia. Ha ricevuto una recensione su il quotidiano La Stampa di Mirella Serri. Il terzo e il quarto veicolo avevano il motore Leyland. I primi Holland abitarono il Lincolnshire. Prende il nome di Alexander Hamilton, uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti. Conseguentemente, non si ritiene siano adatti ad ospitare vita. "L'opera di Lovecraft è stata divisa in tre categorie da alcuni critici." Il capo è largo e grande. "Bundesliga austriaca, aggiudicandosi sia lo scudetto che la Coppa d'Austria." In seguito la famiglia si trasferì. Hobbes inoltre si pronuncia decisamente contro la separazione dei poteri. "Un Titano diventa ""Power-bonded"" solo se il legame col Cercatore è fortissimo." Egli apparteneva ad una ricca famiglia feudataria di Carignano stabilitasi a Torino. Negli anni vennero inoltre prodotti diversi cloni per varie piattaforme. La linguetta è essenzialmente un parallelepipedo di acciaio. Il ponte di San Luis Rey Il titolo di baronetto si estinse alla sua morte. Aram amava molto il suo lavoro e ha dedicato la sua vita alla musica. Le mura del castello di Filottrano cingono, ancora, il paese. Tra le destinazioni minori ci sono Nepal, Figi e Costa Rica. Hanno successo, tanto che perfino la polizia chiede il loro aiuto in alcune indagini. Fu il primo modello del clima che funzionava. Fu vicedirettore della Cappella Sistina. Tutta la nomenclatura medievale e moderna rimanda ad un’origine arabo-persiana, sebbene di derivazione indiana. "A redattore capo dell'opera fu chiamato il filosofo del linguaggio Antonino Pagliaro." Con la sua direzione artistica vince il festival di Novafeltria. Con ciò si attua una stretta connessione tra libertà, razionalità e responsabilità. Il castello è uno dei più antichi castelli rinascimentali del Belgio. Di questa moneta esistono moltissime varianti per quanto riguarda il disegno, specialmente del rovescio. Il museo si articola in tre sezioni. La cornice riproduce una ricca composizione architettonica, con candelabre, architravi e capitelli. Personalità eclettica, Agostino Gerli si dedicò alle più svariate attività. Poco tempo dopo il conflitto terminò con la firma della Pace di Vestfalia. Tiene i stretti rapporti con Stepan Bandera. Questo automezzo è definito anche come un autoveicolo per trasporto specifico. I frutti sono degli acheni di piccole dimensioni, pelosi. Morì, avvelenata, nello stesso mese dello stesso anno. Wallace J. Eckert fu responsabile del linguaggio di programmazione del sistema. Ci sono dialoghi moderni e rappresenta giochi sentimentali fra persone di diversa età. La scena è inquadrata in una cornice ovale in finto-marmo rosso e bianco. Le tecniche di caccia includono reti o fucile da caccia. Fu membro della famosa dinastia scaligera, casata di Verona. Non molte strutture sono state conservate attorno al castello. Il match viene vinto da questi ultimi, con Jarrett che schiena Angle. Aderisce il partito francese gollista Raggruppamento per la Repubblica. È presente anche una piccola chiesa nei pressi della stazione. Mitchell Norton "Il ""nastro"" era blu con una due strisce gialle ai lati." Fu autore di numerosi libri e articoli che sostengono creazionismo. Lo sperone è conico, rivolto in basso. "Molto importante è il legame che l'architettura stabilisce con il paesaggio." "La contea fa parte dell'area metropolitana statistica di Huntsville-Decatur." La città di Torino gli ha dedicato una via nel quartiere del Centro. La rivelazione Il meccanismo con cui la molecola agisce non è ancora del tutto chiaro. Una folla insegue Roman, Landis, Billy e il McGrath-Dufresnes. Altro non si conosce della sua vita. Dalla corte del Palazzo si scorge il pregevole corpo scala barocco. "Producono un'infiorescenza a forma di spiga in estate." I grani sono rari e la pianta è coltivata per talea. "I fiori all'antesi sono contigui, mentre alla fruttificazione quelli inferiori sono più spaziati." Le femmine sarebbero in grado di riprodursi a partire dai cinque anni. È stato chiamato Marcel Breuer, architetto conosciuto a livello mondiale. Con il passare del tempo fu chiusa. Tornato in patria, fu assolto con formula piena. È percorsa dal fiume Tordino. Il feudo ebbe come capitale Pinerolo. Le macchine analogiche non facevano altro che leggere i segnali di questi supporti. In seguito, la località si sviluppò come villaggio di pescatori. "Tuttavia, la parte superiore di quest'armatura è rimovibile." Si trattava di un modello molto scadente, che Peter modificò per migliorarne la qualità. Facciamo cd dei Fun. La scelta è stata fortemente criticata dalle opposizioni. "Alla fine dei lavori sarà accessibile e disponibile anche il cortile dell'ex carcere minorile." Suor Mathieu verrà scoperta tempo dopo e rinchiusa in un ospedale per alienati mentali. The Only One "Rifiuta inoltre di identificare l'economia umana con la sua forma mercantile." Non può compiere attività invasive di competenza prettamente medico-infermieristica. La penisola offre molte attrazioni di interesse archeologico. La brigata del fuoco "Ha inoltre diretto la collana ""Islamica"", della casa editrice Arnoldo Mondadori Editore di Milano." Il ragazzo stringe amicizia anche con alcuni animali evoluti ma benevoli, come il Dott. In seguito però giocò ancora alcuni importanti tornei, seppure con risultati via via digradanti. "Recentemente, ha fatto un tour con gruppo di sostegno ""The Workers""." La costruzione. Anche in questo campo la body art ha sperimentato molto. Dal matrimonio non ci furono figli. Al-Walid ha riacquistato la barca dopo il secondo fallimento di Trump. Lavorò in seguito come traduttore di giornali. "Il tabù era maggiormente concentrato sulla ""mescolanza dei generi""." In realtà vengono coinvolti nelle situazioni più strane. Possiede anche la cittadinanza greca. Risiede a Carimate. La cabina inutilizzata è tuttora visibile dai treni di passaggio. Per la sua rilevanza mediatica è ampiamente discussa anche nella storiografia internazionale. Il matrimonio salta e George e Jane possono vivere felici insieme. Solar Fields Questi studi producono film, documentari, cartoni animati, pellicole per bambini e altro. "La decisione di anticipare l'evento è dovuta al fuso orario armeno." "Se uno dei due opera senza l'altro, non andrà lontano." È stato anche vicepresidente della Commissione della Farmacopea italiana. "Attestata già durante l""'Antico Regno"" ebbe forma canonizzata solamente nel corso del ""Nuovo Regno""." Spetta alla madre Alba ristabilire faticosamente i rapporti familiari. La raccolta ricevette reazioni miste da parte del pubblico. "C'è un impulso, ma è morbido e diventa elettronico." "Ha pubblicato tre album per l'etichetta Magna Carta Records" Come in altre opere, le tre figure dialogano con gli sguardi e i gesti. I Comanche parlano una lingua Uto-Azteca, classificata anche come un dialetto Shoshone. Marty si risveglia, rivelando che gli avvenimenti precedenti erano solo un sogno. I figli Ignaz, Albert e Rudolf furono tutti e tre a loro volta pittori. "Naval Air Station""." Abdoulaye Diallo Occhio anche al mondo del fumetto con un focus sul mondo dei Manga. The Beautiful Cheat Ai David di Donatello riceverà due premi. È autore di diverse opere, alcune delle quali tradotte in italiano. In lingua italiana è stato reso disponibile sulla medesima piattaforma streaming. "In alcuni casi due o più parole si uniscono in un'unica parola." "Altri autori inseriscono in questa famiglia anche il genere ""Posidonia""." "Possiede una laurea in filosofia, conseguita presso l'Università del Cairo." Ritornato il Galles, è diventato un autista di ambulanze. La realizzazione dei manifesti del film fu affidata al pittore Anselmo Ballester Da qui lascia la calzamaglia, per diventare un freddo guerrigliero mercenario. Vi è installata una turbina Kaplan verticale. Francisco Sánchez Silva La località è servita dalla Stazione di Praja-Ajeta-Tortora, posta sulla linea Salerno-Reggio Calabria. Nella quinta stagione invece sembra che nessuno si ricordi più di lei. La chiesa è bellissima nella penombra del giorno che muore, bellissima e deserta. Ciascuna serie di playoff era al meglio delle cinque gare. "Di Giorgione restano la ""Nuda"" entro un nicchia e frammenti di figure femminili." Augustus Waller Qui entra in scena Giuditta, ricca vedova, bella, giovane e di indiscussa virtù. "Militò anche nell'." Morì a Hollywood per polmonite. Dickson fu fortunato ad evitare una condanna. Quindi si aggiunge un chilo di pomodori pelati a pezzi. "Quest'ultima però da quando è stata importata ha anche attirato molte cimici." Era presente inoltre un palato secondario eccezionalmente lungo. La sua capitale fu Halberstadt e comprendeva i territori attorno ad Harz. Testi di Tyler Smith, musiche dei The Word Alive, eccetto dove indicato. Il prototipo è oggi esposto al Porsche Museum di Stoccarda, in Germania. Ha militato per due stagioni nel massimo torneo dilettantistico italiano. Michael e Nikita devono affrontare una nuova minaccia. Il cambio era a quattro marce, mentre la trazione era posteriore. Non fu, comunque, un rito duraturo. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi. "In tutte le edizioni arrangiamento e direzione d'orchestra sono di Gian Piero Reverberi." Daytona Beach sorprese tutti poi il mese successivo ingaggiando il famosissimo Barry Wagner. Cerca in qualche modo di vivere indipendentemente iscrivendosi a un programma di scambio internazionale. "L'interno invece è riccamente decorata secondo il gusto dell'art déco del primo Novecento." La capitale era Braunschweig. La città fu chiamata Mueang U-Thai perché era abitata da Thai. A fine giugno il progetto dello statuto sociale era pronto. La maggior parte delle ambasciate si trova nel distretto di Tel Aviv. "A maggio esce come singolo ""Graffiti on the Train"", la title track." La stagione finisce con un infortunio al polso. "L'album più strumentale del gruppo è opera del solo Anthony Gonzalez." "Ebbe l'opportunità di essere compagno di squadra di Zico." Vicky non è contenta e decide di parlare con la donna. Giovanni e Paolo di Venezia. "Un pedale era poi generalmente utilizzato per variare il volume durante l'esecuzione dei brani." Il film fu distribuito al cinema dalla Warner Bros. Fu poi cappellano papale ad Avignone. "La struttura clandestina da lui strutturata prese il nome di ""Robby Gruppe""." "A questo livello, un dispositivo ""Tap"" è virtualmente invisibile." Il loro territorio si trovava a nord del fiume Duero, nel nord del Portogallo. La stazione è presenziata da Dirigente Movimento. Allo scoppio della prima guerra mondiale, la famiglia si rifugiò dai parenti a Jesenice. "Papa Alessandro si infuria percependo l'azione del figlio come una sfida alla sua autorità." "Egli fu nominato cavaliere e divenne membro dell'Ordine di San Michele e San Giorgio." Esaltato dalla visione, Johnny si confida con Bruce che gli consiglia di andare avanti. "L'anno seguente è quello della consacrazione sportiva." "Inoltre prima del ""pilot"" e del secondo episodio sono stati trasmessi altri due special." Il caso di Nguyen Van Ly è emblematico. Il Raging Bull è disponibile in diversi modelli, classificati per calibro. "Distintosi come comandante di Corpo d'armata, e successivamente d'Armata, raggiunse il grado di Generaloberst." Amanda Polk Cattolica e Brescello promosse nel Campionato Interregionale Via Cristoforo Colombo Il chitarrista Tom Morello dimostra un impressionante varietà di suoni ed effetti sonori. Queste configurazioni, però, erano penalizzate dalla resistenza aerodinamica offerta dai fili. I ragazzi decidono di avvertire Capitan Man del comportamento del ragazzo. "Ricostruì l'attività didattica di Spallanzani all'Università di Pavia." Freddie Francis Altre architetture hanno strutture dati simili, ma lavorano differentemente. Era basata nella città portuale occidentale di Durazzo. Esse forniscono habitat a numerose specie rare e minacciate, specialmente di uccelli. Mentre i suoi complici furono spenti, lui fu sconfitto da Silver Sorceress. Studiò presso il ginnasio del Liceo valdese di via Arnaud. "Durante l'ultima parte della sua vita egli scrisse estesamente di storia e politica navale." "All'epoca si trattava dei soli pilastri, con una semplice copertura a tetto." Inoltre, le frizioni di sterzo furono sostituite da un volante. Poi avviene la meiosi, danno origine a quattro nuclei aploidi. Ha venduto più di quattro milioni di copie. "Cersei, accecata dal dolore, accusa il fratello Tyrion e la sua consorte Sansa dell'omicidio." Si tratta di una ballata arricchita da elementi acustici. Álvarez è accreditato come famoso membro di Toastmasters International. Il toponimo attesterebbe la presenza di un santuario arcaico di influenza cretese. "Saunders ha inoltre scritto una sceneggiatura basata sulla sua storia ""Sea Oak""." Suoi colori sociali erano il bianco e il nero. "Diviene il primo senatore di colore della storia d'Italia." Di alcune sono rimasti solo i nomi; altre, invece, sono sopravvissute. "Con l'inizio della guerra di successione spagnola il reggimento si spostò nei Paesi Bassi." Xerox, che aveva diversi appalti governativi, accondiscese alla richiesta. Viene inserito nel gioco un nuovo sistema di successi in modo regolare. La viabilità minore è rappresentata da vicoli. "Rientra in Spagna al termine dell'attività paterna e cresce nell'ambiente teatrale frequentato dal genitore." Il missionario Eduard Magnus Jakobson era suo fratello minore. Nella città sono presenti numerosi alberghi, villaggi turistici e locali notturni. Their Baby Gurewitz è inoltre molto noto per essere un produttore discografico. La coppia ebbe sei bambini. "Anche se c'è ancora tanto da fare, è una località ben fornita ed attrezzata." Il corpo era ugualmente compatto e gli arti posizionati ai lati erano robusti. Due giorni dopo, un nuovo tentativo di votazione fallì. Le sculture sono di Gerolamo Campagna, mentre i rilievi bronzei sono di Cesare Groppo. "Nella primavera dello stesso anno anno hanno pubblicato su diversi social network ""The Fallen""." Durante le battaglie per Al. In Italia è uscito solamente in home video. Ha firmato quindi un contratto professionistico con il Rosenborg. La sua funzione era quella di garantire un sicuro attraversamento del fiume. Aveva una vasta gamma di attività connesse allo sviluppo della proprietà nel regno. Benfica qualificato al turno successivo per sorteggio Condusse anche processi contro le infiltrazioni criminali nella vita politica ed economica barese. Collegio elettorale di Corpi Santi di Milano Ha sostituito il catapano Eustazio Palatino. Esso prosperò fino alla conquista ottomana della regione. Sposò Vittoria Pompei, una modella del luogo. "Non poté più, comunque, usare il trattamento di ""Altezza Reale""." Al loro interno non sono stati rinvenuti resti umani. "Nel tipico stile fiorentino le decorazioni sono in pietra ed ""emergono"" dall'intonaco chiaro." "Fortunatamente l'Uomo Ragno riesce a portarlo in salvo nel più vicino ospedale." Era sposato con Margaret McKinney. "Reynier affiancò al mestiere di mercante d'arte e tessitore quello di locandiere." La loro contesa rallentò la Crociata per vari mesi. Posteriormente terminava in un impennaggio classico cruciforme monoderiva dotato di piani orizzontali controventati. Viene però riconosciuto da un vecchio del posto. Entrambi indossano abiti dorati. Successivamente promosso tenente, allo scoppio della prima guerra mondiale è capitano. Qui rimase fino alla sua morte, avvenuta a Londra. Talvolta sovrasta una cripta in cui sono deposte le reliquie di un martire. Sono escluse le esecuzioni artistiche, mentre sono ammessi compositori, registi e coreografi. Per volere del padre si recò a Napoli per studiare legge. I tessuti alla base del fusto accumulano acqua per i periodi di siccità. La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori, chiuso al pubblico. Venne punito dalla Federcalcio francese e sospeso per un mese. Negli anni successivi si è alternato tra campionati di seconda e di terza serie. Sono infatti le ultime due squadre a retrocedere direttamente in Regionalliga, anziché una sola. "Il circondario di Sassari fu creato come suddivisione dell'omonima provincia." Al terzo livello sono presenti cinque finestre ovali. "L'episodio pilota è stato diretto dallo stesso J. J. Abrams." Il film è stato universalmente stroncato dalla critica e dal pubblico. A destra, verso il bordo del dipinto un promontorio si affaccia sul mare ideale. Sostennero dapprima Adolphe Thiers, quindi il maresciallo Patrice de Mac-Mahon come capo dello Stato. Jiří Novák "Un'altra versione venne poi pubblicata sul web dopo essere trapelata non ufficialmente." Partecipa al massimo campionato brasiliano, la Liga Futsal. Khalifa Abdullah "Il cardinale si è espresso in termini critici nei confronti dei legionari cosiddetti ""dissidenti""." Il gatto però sfugge a Spike spingendolo in acqua. Bloom County è stata pubblicata sulle pagine della rivista linus negli anni ottanta. Durante le fasi dello sbarco anglo-americano. Christchurch non è coperta da alcuna parrocchia. Malgrado il sacrificio degli equipaggi, nessun bersaglio venne colpito. Donna, una bella ragazza attrazione in una discoteca riminese, s’innamora del fotografo locale Marco. Orfeo, tuttavia, è ancora inconsolabile per la perdita della sua amata moglie Euridice. Nonostante il divieto, il caffè continuò ad essere bevuto in Svezia. "È l'agente eziologico della sifilide." Nessun Hermes è mai stato costruito. Essendo una capitale, gente di differenti culture risiedono a New Delhi. "L'album fa parte di una raccolta chiamata ""Storia della canzone napoletana""." "Rispetto all'anime, i personaggi sembrano più giovani nel manga." Vivono tutti e cinque a Torino. In seguito, la teoria del medico legale si dimostrò corretta. "La prima parte è a volte chiamata la ""Continuazione latina di Guglielmo di Tiro""." "L'azione politica deve essere più energica nei prossimi cinque anni." "Il primo obiettivo della nuova dinastia è il ristabilimento dell'ordine interno." Andrés Flores Il prospetto principale, a nord, fiancheggia direttamente il viale Giusti guardando frontalmente le mura. In letteratura sono riportati alcuni casi di sovradosaggio. In ambito nazionale termina al dodicesimo posto. Lo Sparta Praga diviene capolista solitaria dopo tre giornate. Successivamente ritornò a Perth, ove lavora come consulente botanico ed editoriale. Un sistema di scripting può essere invocato per gestire operazioni ripetitive sui dati. A loro si aggiungono quindi i due medici. "L'area contiene una delle più grandi popolazioni stabili di senzatetto negli Stati Uniti." The Search Ancora attiva è la fabbrica della Fernet Branca. "All'epoca il lavorò passo quasi inosservato." La resa definitiva del Ridotto alpino repubblicano avvenne dopo aspri combattimenti. Lo stile del gruppo è abbastanza confusionario, al limite del demenziale. "Lo ""Csepel"" partecipò attivamente alla prima guerra mondiale, prendendo parte a numerosi scontri." La Air New Zealand Link offre due voli al giorno verso Christchurch. Louis Couperin è passato alla storia grazie ai suoi lavori per clavicembalo. Shrink-Rom, con il compito di eseguire una valutazione psichiatrica. La sepoltura non è mai stata utilizzata e consiste in un solo ambiente. È un tempo oscuro, dove dovranno ancora accadere gli eventi più terribili. Appaiono solo nel manga, sono i tre fratelli maggiori di Renzo. Cappella della Madonna del Carmine Vittoria, stanca della situazione, decide di tornarsene a casa. La loro presenza era particolarmente apprezzata dal passeggeri. Ogni quattro anni si effettuano le elezioni nazionali. Le pinne sono nere con riflessi blu elettrico, orlate di azzurro. Le larve sono bianche con i segmenti ben distinti tra di loro. In condizioni non ottimali la crescita è stentata. "Il film è stato girato presso l'Isola Rossa." La torre è alta quasi sette metri e misura quindici metri di perimetro. "L'attacco alla città fu portato su diversi punti." Il telaio è stato alleggerito e irrobustito. Bill Davis Il suo modo di essere musicalmente diretto non ha parallelismi moderni. "La si ascolti in ""È la verità"" e in ""La bocca no""." Ogni battente è diviso in tre riquadri sovrapposti. È situato a nord-est della penisola. "Il nome deriva dalla vicinanza dell'omonima chiesa." Nella stagione successiva divenne il capo allenatore della neonata franchigia Aironi in Celtic League. Solitamente invitava a mensa alcuni poveri. Tuttavia, la pratica non è morta. La testa è larga e la proboscide è piuttosto ridotta. Solo Hassan, il pasticciere, vive tranquillo. La formula fu pertanto mutata con semifinali ad eliminazione diretta e finali. Il film è conosciuto in Italia anche con il titolo La valle dei dannati. La regia è di Lodovico Gasparini. "Walter Richmond lavora per l'industria farmaceutica." "Venezia aveva il vantaggio di essere ""più vicina alla Russia""." Dopo il torneo Goku riprende la ricerca delle sfere. È sposato con Meghan McDermott. Ha segnato con la maglia di Portland oltre mille punti. Il capoluogo di contea è Albany. Successivamente prestò servizio nel Corpo della Gendarmeria. Stasera sì. La proboscide, in questo caso, era già presente. Ma il tempo cambiò. "L'edificio-portineria, dismesso dalla sua originaria funzione, attualmente ospita il complesso cinema multisala ""Splendor""." Nella seconda metà del Seicento parte della preesistente cinta muraria risultava degradata. Jenny Whittle Evgenij Klimov Nella antica Grecia per gli dei olimpici il giuramento era di fondamentale importanza. "Nell'ambito delle Chiese evangeliche moderne la scomunica formale è imposta molto raramente." In una galassia molto lontana tutti vivevano in pace e serenità. È stato introdotto accidentalmente anche lungo la costa pacifica degli Stati Uniti. Le proposte furono tre. Ha due fratelli maggiori. Viene però scoperta da Krieger attraverso le telecamere e fatta catturare dai suoi soldati. Alle loro spalle si inserirono Villeneuve, Frentzen, Trulli e Button. Alla fine della cerimonia della degradazione fu consegnato ai giudici della curia. "Si trova talvolta anche ai margini forestali, ma mai all'interno di esse." "Il primo e più semplice esempio inquinante è considerato l'abusivismo edilizio." È un brano dance pop che è entrato in diverse classifiche europee. "La sceneggiatura è parzialmente ispirata al romanzo ""La lettera scarlatta"" di Nathaniel Hawthorne." Vive in zone costiere poco profonde. Occasionalmente questi predatori opportunisti possono catturare anche vertebrati, come piccole rane, roditori o pesci. "È anche l'unico distretto non organizzato a modello di griglia." Dal carcere non cessò comunque di organizzare una serie di scioperi. Presidente Provvisorio è Benigno Zaccagnini. Amministrativamente appartiene al kraj di Chabarovsk. Il suo corpo riposa nella cappella Peirce, nel Cimitero monumentale di Messina. I lungometraggi sono collocati nella serie, in base al periodo di proiezione. Alcuni si fidano con facilità, altri in maniera più graduale. Trascorrono la maggior parte della loro vita sugli alberi. Il tornado ha raggiunto il picco di intensità a Range Road. "Evento dell'anno è il Tour dei British and Irish Lions in Australia." A partire dal terzo film è cambiata la maggior parte del cast. Inizialmente ha prestato il suo servizio pastorale presso la chiesa cattedrale di Mosul. Scoperto ciò, Westinghouse si disinteressò al progetto che infine fu portato avanti da Edison. "Lo stemma è riprodotto anche sul sepolcro del Santo nella cripta dell'Abbazia." In questi casi sono coinvolte le forze nucleari forti. Le attività che può compiere il pubblico ministero sono disciplinate dagli artt. Tuttavia, il futuro della band era rimasto incerto. "I componenti continuano comunque l'attività musicale." Tipo non-violento e intelligente, egli spesso è vittima del nervosismo e della insicurezza. Nelle lingue indo-europee i generi includono generalmente il femminile, il maschile e il neutro. Resta il fatto che rappare, non cantare, è il punto forte di Blow. Ha dovuto anche aderire alla dieta che tutti i malati di celiachia devono seguire. Il becco è rosso-arancio, le zampe sono di colore carnicino-nerastro, gli occhi sono bruno-rossicci. La città sorge sulla sponda sinistra del fiume Pärnu. "Il musicista descrisse la nuova notazione in modo sistematico nell'opera ""Grammatica musicale""." Il terzo lavoro dei Jedi Mind Tricks ottiene recensioni miste. Vengono infine fritte e ricoperte di miele sardo, oppure ricoperte di zucchero a velo. Fu una delle prime rockstar a dichiararsi apertamente omosessuale. Sembra che il tempo sia dalla sua parte. La produzione originale era diretta da Austin Pendleton. Giorni nostri. Molte persone emigrarono o furono espulse, mentre gli abitanti ebrei vennero uccisi dai nazisti. Il margine della pinna caudale è da dritto a arrotondato. Louis Carey Suo padrino di battesimo fu lo zio, il famoso umanista Pedro de Valencia. "L'Italia turrita è stata nei secoli ampiamente raffigurata in ambito artistico, politico e letterario." "Lo scrittore parlando della situazione politica italiana la definisce ""emergenza democratica""." Essa è da sempre meta obbligata di tante passeggiate. "I live vengono registrati da uno studio mobile ""pilotato"" da Massimiliano Casacci." Il comune si trova a circa a sud-est del capoluogo orobico. La volta è stata ripartita in tre riquadri. Poi torna in Italia, dove parteciperà da protagonista alla repressione del colpo di Stato. Le ali sono grandi e larghe ed attaccate posteriormente alle dita dei piedi. Ma a causa dei mancati finanziamenti Casella diventa il capolinea. "È collaboratrice delle Riviste ""Nuova Prosa"" e ""Nostro lunedì""." "Se però ""f"" è suriettiva questo non accade." Durante i successivi quattro anni ebbe due figli. Il massimo comun divisore è utile per ridurre una frazione ai minimi termini. "Con l'apertura ai tennisti stranieri prende il nome di ""Internazionali di Germania""." "A sua volta i distretti sono composti da ""township"", suddivisioni di terzo livello." "In Francia gli è stata conferita la medaglia della Legion d'onore per meriti artistici." Il matrimonio durò soltanto due anni. Il torneo venne vinto da Michail Tal. Visita di Cambiano, Chieri, Pecetto Torinese e altri comuni limitrofi. Come saggista, si occupa di filosofia della cultura della modernità e di filosofia politica. Le specifiche proposte riguardavano un trimotore monoplano ad ala alta. La sua reputazione gli valse la santificazione, ed i miracoli ripetuti attirarono numerosi pellegrini. È stata la sua unica vittoria da professionista. Dalla testimonianza di Giustino, invece, possiamo dedurre che si trattasse del genero di Aminta. Ad Albi fece costruire sei nuove cappelle. Nel corso della Grande Guerra fu decorato al valor militare. "In seguito, un sottogenere di punk rock sostenuto da alcuni skinhead venne ribattezzato ""Oi!""." Cristiano Federico rispose accusando Wedel-Jarlsberg di cospirare con gli svedesi. Nessun pedaggio viene addebitato per i veicoli a motore per utilizzare il ponte. Nel dopoguerra si trasferì a Napoli, dove divenne maestro di tennis. La soluzione al problema permette ai generali leali di evitare queste trappole. Mosse allora contro Agamennone, deciso a vendicare il fratello minore. Davenport, Des Moines e la lega stessa falliscono. In quel contesto venne stesa una nuova costituzione. Le sue caratteristiche principali sono la velocità, la forza e la resistenza fisica. Godzilla recluta un novellino in Training Day. "Entrambe amministravano l'integrazione economica, ma la loro struttura economica, la potenza e l'influenza differivano." Come allargare il buco di una serratura. "Accettava centinaia di sacrifici l'anno." "Essa, scrisse Vasari, ""è tanto bella che par viva""." A livello di Gruppo, la Succursale italiana fa parte della Divisione Barclays International. Realizzando il proprio errore, Bianca beve dal calice avvelenato e muore. "Reciterà insieme a Elijah Wood in ""Maniac""." Nikolaj Smirnov Tuttavia, il re fu presto deluso dalle capacità di Guido e lo rimosse. La vita scorre con varie vicende: i cavalli, i cani selvaggi, il bestiame. Cosa lasci al tuo vero amore, mio bellissimo giovane uomo? La maturità sessuale viene raggiunta attorno ai quattro anni. "All'età di quattordici anni ha iniziato a lavorare per il produttore di tappeti Prado." Jorge Pereyra Díaz La ferrovia non fu al tempo un successo. Il disco comprende anche delle composizioni di Paul Buckmaster. Il film fu prodotto dalla Helen Gardner Picture Players. Si tratta di una delle più antiche processioni documentate sulle Alpi. La dominazione coloniale olandese ha lasciato tracce evidenti nel vocabolario. "L'unica specie oggi attribuita a questo genere è stata reperita in Canada." Ada interrompe dicendo che a lei non hanno mai insegnato a cavalcare. "L'Assia-Kassel era, in quel momento storico, di religione calvinista." "La medaglia d'argento nella staffetta era la sua prima medaglia olimpica della carriera." "Entrambi i tornei, dunque, interessarono solo un'area limitata del continente europeo." Al termine della guerra molti furono i caduti ed i figli che non tornarono. A Madrid, Juliana incontrò il barone Grigorij Aleksandrovič Stroganov e divenne la sua amante. "Tale ritrovamento sembrava confermare le teorie di Gold, anche se la Svezia interruppe l'impresa." "La congettura non è stata dimostrata né confutata per alcun valore di ""k""." Non è difficile dimostrare che tale insieme è finito, partendo da esso possiamo definire. Il serial fu presentato in sala anche in versione lungometraggio. San Paolo alla Regola Jimmy sta per vincere, ma scopre che anche Andrew è pieno di debiti. "L'""avventura"" novecentista di Bontempelli nel giro di un anno giunse al termine." Nel tour, il gruppo fu costretto a esibirsi in strutture piuttosto modeste. Ebbero un figlio e una figlia. "La quasi totalità dei sistemi d'acquisizione è progettata per registrare contemporaneamente più misure." "Si trova all'interno del Parco Nazionale del Tricorno." È stato girato a San Diego, in California. Figlio di Torquato Fusi, ex senatore comunista. Ne consegue una rissa fra i pugili ed i loro team. Nel corso della legislatura presiedette la commissione trasporti della Camera. Nei paesi con una maggiore tradizione culinaria a base di insetti sono più frequenti. Vennero installati dei freni più grandi, che derivavano da quelli montati sulla L-Type. Dopo che una donna muore per parto, la sua ginecologa viene uccisa. "Tutti i membri dei tre partiti di governo nell'Oireachtas hanno sostenuto il 'sì'." Floriana riceverà dalla nonna, Lady Walker, un lascito di circa tremila sterline. "È la più celebre serie di genere western francese, pubblicata anche all'estero." Gassan-Toda si arrese poco dopo. Si ricordino le concessioni ai veterani di Pompeo, di Cesare, di Antonio, di Ottaviano. "Recentemente ha attivato un lavoro per aiutare i veterani di guerra ""Vehicle Veteran""." La demo non prevedeva alcun costo per essere giocata. Al termine della stagione non rinnova con la squadra lombarda. La stazione era interessata solamente da traffico passeggeri. "L'intero ambiente è sovrastato da una grande cupola affrescata." Per quasi quaranta anni una delle figure chiave dei Bears fu Frank Mathers. I tre si stringono in un caldo abbraccio. Angelo Martha La facciata che dà sulla corte è più intima ed animata da pilastri. Molti cristiani infine vengono ridotti in schiavitù dai possidenti arabi. "Così i cavalieri di bronzo raggiungono l'Elisio." Martin viene tenuto in ostaggio in una fattoria con una famiglia Amish. Nel reparto della natura sono raccontati tutte le risorse e ricchezze di Leninsk-Kuzneckij. Gli eventuali oneri della conversione sono a totale carico del richiedente. Il museo offre regolarmente visite guidate anche dei giardini circostanti. Fonda un coro e continua a comporre. "I resti attualmente visibili appartengono ad una radicale ricostruzione dell'epoca di Settimio Severo." "Divenuto padrone incontrastato dell'Italia, Guido tendeva alla corona imperiale." Da Pola arrivavano anche un treno misto e un omnibus con trazione a vapore. Lo stesso Annone, desideroso di vendetta per questo voltafaccia, finì per farne sterminio. La città di New Orleans, in Louisiana, ha preso il nome da lui. Probabilmente si trattò di suicidio. La Dac Racing introduce anche l’Air-bag, in breve tempo reso obbligatorio per tutti. "Hammer è nato a Praga, all'epoca in Cecoslovacchia." "Anche l'agricoltura è importante: quasi un terzo dell'isola è coltivato." La serie venne acclamata dalla critica e attualmente è considerata una serie cult. Crows Nest "Quello fu l'ultimo titolo della storia per i Browns." Secondo la mitologia greca la stirpe dei persiani deriverebbe da Perse, figlio di Perseo. "È stata pubblicata all'interno della raccolta ""Nuove fiabe e racconti." "L'uomo deve impegnarsi a realizzare sé stesso e il proprio destino." Al termine della stagione viene acquistato dal Churchill Brothers. "La fonte d'acqua principale del paese è la vicina sorgente di al-Tannur." Per ben tre volte in un solo pomeriggio. La dieta è varia e comprende molta frutta, altri vegetali e piccoli animali. Le avventure grafiche sono dotate di interfaccia grafica. Invece mi trovo un paese in condominio con la mafia. "Gli è stata concessa la medaglia d'argento al valor militare." Sezione News del Sito di Ringo Starr Il titolo può essere giocato in modalità single player o multiplayer cooperativo. "Fu uno dei primi storici italiani dell'economia industriale." Il Pisa torna così in Serie A dopo solo un anno di assenza. "L'oggetto deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile." Frida Scarpa "Il nome deriva dalla lingua tupi, e significa ""grande rumore distruttore""." Attualmente ricopre la carica di Presidente del Garante per la protezione dei dati personali. Studiò ad Harvard, laureandosi in ingegneria aeronautica, e divorando i classici del realismo americano. Ha una relazione con Shrinking Violet per molti anni. Giudice di Primo Grado, cfr. Ma il prescelto, sul campo di battaglia, si dimostrerà un codardo. Andersen è rimasto in squadra per altre tre stagioni. "Di famiglia liberale, sarà liberale anch'esso per tutta la vita." I numeri armonici costituiscono le somme parziali della serie armonica, notoriamente divergente. Si tratta di una lavorazione semplice ma richiedente molto tempo. Accidentalmente, lo fa cadere a terra. Simbolo di rinascita, trasformazione ed iniziazione era usato dai druidi in varie cerimonie rituali. Pop insistette per tenere la drum machine, dicendo che era molto meglio. Queste rappresentazioni erano spesso messe in scena assieme alle rappresentazioni drammatiche del teatro nō. Dopo la formazione del nuovo governo, la reazione dei francesi non si fece attendere. "Dal disco viene tratto il singolo ""Wide Open Road""." "Fece seguito un altro libro-scandalo, ""Roma erotica""." Aspetto essenziale è il metro. The Governor "L'anno successivo in B non venne nemmeno utilizzato." Len Carlson È capolinea della ferrovia Casalecchio-Vignola, gestita dalle Ferrovie Emilia Romagna. "Esso sottraeva la muratura dell'opera alla vista diretta." È una delle sei città più grandi della Rhein-Neckar-Kreis. Hanno inoltre macchie gialle e arancioni sulla testa e il piastrone grigio. Scarponi conquistò tappa e maglia di leader della classifica generale. Subito dopo si precipita a casa sua, dove trova la principessa ancora addormentata. I suoi trattati sono diventati la base fondamentale degli insegnamenti Chabad-Lubavitch. Sono inoltre custoditi documenti, fotografie e disegni. "L'autore delle parole è César Franco, vescovo ausiliare di Madrid." Ognuna arrivata ad un punto di crisi e di svolta della propria vita. Vengono anche mostrati i suoi rapporti tesi con Anna Wintour. "Molto utile in effetti""." A. a. Trasportabile grazie a rotelle, è piazzato generalmente al centro del tempio. Aveva così inizio la presidenza di Andrew Jackson. "Per la scrittura delle lingue rwanda-rundi vengono utilizzati sistemi basati sull'alfabeto latino." Agli inizi Thompson è stato giornalista sportivo per diverse riviste. "I fagioli stufati sono considerati alla base della cosiddetta ""full breakfast"" britannica." In seguito, non sono più state registrate scoperte di carattere archeologico. La zuppa di miso può essere preparata in diversi modi. Eau Galle Le cellule in attiva sintesi ne contengono di più rispetto ad altre meno attive. Il suo capoluogo è Assen. Per una più completa bibliografia, si rinvia a Al ricopriva il ruolo di mezzala sinistra. La casa museo espone oggi vari cimeli del navigante. Caratteristica peculiare della specie è la prima pinna dorsale molto elevata. Passano quindici anni. Ai fini della classifica contavano i tre migliori risultati. Le specializzazioni di Cervia erano ignote alla famiglia. McCormack ricevette diverse onorificenza per la sua carriera musicale. "L'ultimo passo da compiere è l'inchiostrazione e, eventualmente, la colorazione." "Una volta posizionati, non possono essere toccati fino all'inizio del proprio turno." Collocato a riposo come presidente di sezione onorario della Corte di Cassazione. "Atalanta: La donna più veloce al mondo nonché l'unico membro femminile degli Argonauti." La troupe e gli operai attraversano il tappeto rosso in tuta blu. Il combattimento aereo restò sempre in secondo piano. Ho visto anche un sarcofago di granito adibito a lavatoio appoggiato ad una casa. Altri scienziati hanno da allora cercato di provare questa ipotesi. Fu molto attiva la produzione di pezzi nei centri artigianali di Montpellier e Nîmes. "Volgarmente è detto anche ""abitino""." "Fu Grande di Spagna di prima classe e Gran Croce dell'ordine della Concezione." A tutti gli effetti, la Lituania aveva perso la sua indipendenza. Prima di essere aggregata a Biella fu un comune autonomo. La causa della morte non è ben chiara. La Dichiarazione fa parte della legge internazionale ed è pertanto vincolante per la Guinea. I due esemplari sopravvissuti sono attualmente esposti presso strutture museali negli Stati Uniti. Per conto del governo dovrà compiere numerosi furti. "La residenza ufficiale è Mount Stuart, vicino a Rothesay, sull'Isola di Bute." "Nell'anno successivo vennero convocati alcuni giocatori anche per la Nazionale maschile." Gloria coltiva fin da piccola il suo amore per la musica, suonando la chitarra. Cesare Rico Bandello e Joe Massara sono due delinquenti di piccolo cabotaggio. Sono anni difficili anche dal punto di vista delle relazioni industriali. Passa poi a correre nel mondiale Endurance. Durante il processo di macerazione queste amilasi convertono gli amidi del cereale in maltosio. "Si rendono conto che l'università lo ha protetto per anni." Appose la propria firma anche sulla Supercoppa italiana, con una realizzazione alla Sampdoria. Due sono stati i principali moventi. "Quella manifestazione sarà l'ultima apparizione pubblica di McRae, che morirà qualche settimana dopo." La bolla timpanica è piccola, mentre le arcate zigomatiche sono incomplete. Lo stesso Tom incoraggia sua sorella a proseguire la carriera come solista. Degli stessi architetti è anche la chiesa dei Santi Antonio e Margherita. Nella zona pianeggiante si possono rinvenire fagiani, lepri e ricci. Mario Manfredi La cimice dei letti è un insetto a metamorfosi incompleta. Il Parco Nazionale include anche un anfiteatro. Oggi è conservato nelle fiamme a due punte indossate sul colletto. Sulle questioni economiche e finanziarie erano previsti accordi decennali rinnovabili. Le capriate poggiano su mensole a muro. Iniziarono così cinque anni di trincea e di soddisfazioni professionali. Amy è alle prese con un caso di pedofilia. "Spese anche molto tempo a dipingere paesaggi all'interno del Kansas." Quark comanda una missione di Ferengi per salvare la madre catturata dal Dominio. Questa era la situazione in città. Il soffitto reca una petizione funebre. Lo è il detentore del titolo. Di conseguenza fu trasferito alla sede arcivescovile titolare di Serre. La chiesa cattedrale è la Cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi. Una comunità di monaci vive ancora nel monastero. Il tessuto linfatico è presente in quantità variabile. Olivier Lambert La città di Imola gli ha dedicato una via. La facciata principale è su piazza Farnese. Improvvisamente una misteriosa ed incomprensibile scritta compare in cielo, sconvolgendo tutto il mondo. "Con l'uscita del secondo album, in autunno la band si sciolse." "Nonostante la condanna, Kim pubblicò il suo quarto album, ""The Naked Truth""." Nulla si sa della sua infanzia. È un cortometraggio animato, il secondo con protagonista Oswald il coniglio fortunato. Malgrado la funzionalità del riflettore sia poi ripristinata, il Milan non torna in campo. Tra i suoi numerosi allievi, si ricorda lo scultore Adam Kraft. Intanto nuove e insospettabili applicazioni si stanno delineando. Amò molto fotografare e andare in bicicletta per tutta Italia. È incentrato sulle vicende di tre agenti della polizia stradale di Los Angeles. Fox riuscì ad inviare Mota nel futuro dove decadde nel piombo. Due soli di questi sono rappresentati nel continente americano. "Altre corazze leggere erano presenti sulle postazioni dei pezzi d'artigliaria." La produzione fu poi abbandonata alla fine degli anni sessanta. È distribuito con una sua licenza. È una delle otto razze di cavallo native del Giappone. Nel frattempo, una figura scura scivola via e fa cadere a terra una busta. Il dorso delle zampe posteriori è uniformemente bruno-grigiastro, più scuro sulla pianta dei piedi. Il motore non ha subito variazione ed eroga sempre la stessa potenza. "L'attività inizia al tramonto." Il film, nelle intenzioni del regista e produttore, è un omaggio a Ingmar Bergman. Deve anche assicurarsi che i destinatari ricevano o possano ottenere il codice sorgente. Comprendeva parte della città di Annecy. Le sue opere sono state esposte in Europa, Cina e Stati Uniti. È vero che il fascismo bulgaro è molto selvaggio e barbaro. Le zucche ornamentali possono essere diverse tra loro anche nella conformazione delle foglie. La corteccia è di colore grigio chiaro, profondamente e finemente fessurata. La Subaru Baja era venduta in Cile, Stati Uniti e Canada. Questa classificazione è rimasta invariata nei decenni successivi, fino agli anni sessanta. I due principali assi stradali paralleli conducono alla pieve e alla torre. Il brano è stato scritto da Dave Katz. È un sospetto cancerogeno in base a esperimenti condotti su animali. Venne presentato da una commissione presieduta dallo statunitense Owen D. Young. La stazione è dotata di dogana. "Quell'anno fu terribile per la coppia." E perciò i tre si devono separare con più amarezza che gioia. È insettivora, e va in cerca di cibo al suolo. I due vivono lì in incognito, per sfuggire a chi cerca vendette. La canzone figura la partecipazione della cantante Keri Hilson. Inventa storie e le disegna. "L'antibiogramma è consigliato ogni volta che ci si deve sottoporre ad una terapia antibiotica." "Singoli estratti dal loro quarto album dal titolo ""Oh My My""." Prosegue la carriera in Messico. "Nuovamente inseguito dall'Hanriot di Astolfi fu abbattuto nei pressi di Guia, frazione di Valdobbiadene." Il suo corpo riposa in una cripta della cattedrale di San Paolo, a Londra. "All'interno le arcate sono ritmate da archi doppi poggiati su finte colonne." Il muso è allungato e sottile, gli occhi sono grandi. Il rito tuttavia continua ad avere luogo. Gasoline Alley Ma nel momento in cui inizia a cantare tutti vanno in delirio per lui. Non va confuso con il simile Elisa, che non è correlato etimologicamente. Era un centrocampista offensivo, spesso usato come trequartista o come regista. Esso sorge sul punto più alto della città antica. Tuttavia la reazione è lenta e necessita di un catalizzatore. "Non a caso è diffuso nel centro-nord dell'Italia ma è accentrato particolarmente in Toscana." "Prende il nome dal terzo album di Avril, ""The Best Damn Thing""." Vengono però eliminati in semifinale, uscendo sconfitti contro lo Shrewsbury Town. Le partite si sono svolte a Dunedin, in Nuova Zelanda. Dopo la Seconda Guerra Mondiale i progetti ripresero. "L'attuale lago Taupo occupa la caldera creatasi durante questa gigantesca eruzione." "Essi seguirono il cosiddetto ""Sperone Walker""." Sin da ragazzo aderì al Partito Comunista, allora clandestino. Le mura danno un aspetto imponente e di difesa alla struttura. La specie è diffusa nel bacino del Mediterraneo. "La base di Guantánamo appare nella serie televisiva statunitense ""The Last Ship""." Qui troviamo infatti tombe sia del periodo dei reti che del periodo germanico. Jaime lascia la fattoria per una destinazione sconosciuta. I molari superiori sono più lunghi che larghi. Sono visibili tracce dei colori originari. Bianca, soda, fragile, a volte friabile. Dopo aver rubato alcuni documenti compromettenti, Fred si rifugia nella metropolitana di Parigi. Lo schermo resistivo permette inoltre di ridurre i costi. "Suo padre Miquel è stato anch'esso calciatore." Brandenburg adotta linguaggi artistici eterogenei, che combina spesso nella stessa installazione. Era specializzata nel danzón. In ritorno in Spagna prese residenza a Bilbao. Fa parte della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali. Gli autori riscontrarono una forte evidenza di una relazione tra le due cose. Ad ogni modo lo strigo rifiuta. Vennero utilizzate al Semmering, sulla linea ferroviaria del Brennero e nelle aree del Carso. Dopo questa scoperta, Leo decide di affrontare suo nonno con coraggio e durezza. "Nell'ultima stagione fu premiato come giocatore dell'anno della Big Ten Conference." Le zampe sono marroni chiare, i piedi sono corti e larghi. Proviene dal convento di San Francesco di Paola di Palermo. Intanto Athos, Porthos e Aramis sono scomparsi. "Alcune mappe spagnole la chiamano ""Cala de Los Amigos"", traduzione del termine inglese." "L'esito della battaglia fu incerto ed ognuno si attribuì la vittoria." Ritira quindi il manoscritto che chiamava il suo “peccato di gioventù”. Venne girato a Los Angeles a Lasky Mesa, West Hills. Alcuni esemplari di tarda produzione furono dotati di una meno ingombrante antenna a stilo. "Si trova quasi nel centro esatto dell'isola." Il movimento del braccio fa girare una rotella che appoggia sul piano di lavoro. "Impiegato in banca, dedica tutti i fine settimana all'attività alpinistica." Così anche il Garzanti e lo Zanichelli. Bianco, di modeste dimensioni. "All'inizio aveva anche unità di artiglieria." "Il record è incluso nel ""Guinness dei primati"" ed è unanimemente considerato l'attuale record." Il paese è caratterizzato da un clima mediterraneo continentale. Di esso rimasero tributari i principati ucraini per circa un secolo. Ha inoltre scritto numerose prefazioni a opere altrui. "V'appartengono specie prevalentemente di taglia media o grande ed alcune di taglia relativamente piccola." Solo quattro corridori su otto arrivarono però a Torino. Il film non ottenne, comunque, il prestigioso riconoscimento. "Di quell'epoca rimangono i bagni di Moctezuma e gli acquedotti." Fu il leader della Southeastern Conference in quanto a rimbalzi. La capacità di penetrazione è invece molto buona. Linea diretta "Un cornicione in alto circonda l'intero edificio." "Chi è l'altro?" Eisenhower ottenne la riconferma. Spese anni sugli argomenti base e facendo esercizi alla batteria. "Tra questi c'era il tastierista Pal Gabor." La saldatura sulla scheda viene eseguita utilizzando il metodo della saldatura per rifusione. Il Barcellona vince così il suo secondo titolo consecutivo. Alcuni esterni vennero girati al Yosemite National Park. Molte lagune costiere punteggiano la sponda orientale. Questa nuova serie è basata sulla contemporanea Nissan X-Trail. I piccoli si involano a due o tre mesi. È difficile spiegare come la socialità si sia evoluta da un animale solitamente solitario. Probabilmente si forma per alterazione dei minerali di rame, bismuto e zolfo. Con Zucchero il rapporto si concluderà negli anni seguenti. "L'area viene spesso utilizzata in estate per manifestazioni di danze e musiche." "Il dipinto contiene la firma dell'artista." "L'istituto di registrazione francese è stato chiamato in suo onore Académie Charles-Cros." Furono preparate in fretta e furia due demo dimostrative delle capacità della console. Curiosamente, Bell vince con la stessa misura ottenuta alle selezioni nazionali. "È il seguito del film ""La orca"", sempre diretto da Visconti." Venne sostituito da RaiSat Premium che riprende circa la stessa programmazione. "L'origine del nome deriva dalla famiglia che fondò il monastero." "Secondo la tradizione l'autore è uno dei dodici apostoli, quello prediletto." Datazione: sec. "C'era anche la necessità di rispettare il ciclo settimanale." Andy Enfield "Questo fu un orientamento relativamente recente della Ferrari per l'epoca." Logan contatta Chris, che acconsente a passare la notte con loro. La produzione è stata affidata alla Israel Weapon Industries. In Italia il film è uscito direttamente in Home Video. Nella versione recente è stato eliminato il dado. Con Ross, Adams ha detto di essere rimasto in buoni rapporti. Fu insignito dell’Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro. Il numero indica le finali che si svolgeranno in quella data. Anzi, il mondo. I confratelli parteciparono attivamente anche agli episodi risorgimentali. Nelle seguenti tabelle sono indicati i primi venti atleti per numero di vittorie. Fu uno degli insegnanti di John Stanislaw Batavia. Tuttavia la natura del governo legittimato alla sua nomina è variata molto nel tempo. Il re Davide la conquistò e ne fece la sua capitale. La decorazione di questa facciata è sobria e contenuta. Juan Pablo Figueroa "Nel compositing ""in-camera"" tutte le parti dell'immagine sono piazzate nell'inquadratura e filmate tutte insieme." Qui diventerà protagonista della committenza locale dipingendo una considerevole serie di ritratti. Questi modelli viene dominata da una svastica e una stella a otto punte. Probabilmente vive nelle Savane e nelle foreste tropicali umide. Egli veniva così a trovarsi in contrasto con le tendenze fondamentali del regime. Il fabbricato viaggiatori, a due elevazioni e chiuso al pubblico, è dotato di tettoia. È retta dal vescovo Steven Joseph Lopes. Nel cast, Bainbridge Scott e Glen Hartford. Lingua tupi Pasquale Di Giovanni Possono essere considerati console dedicate, nel qual caso appartengono alla seconda generazione. "Durante ""Crisi Infinita"", Lester divenne un membro della Società segreta dei supercriminali." Questa unità vide la guerra per la prima volta durante la battaglia di Guadalcanal. E in tale occasione si procedette a una prima osservazione del risultato. Successivamente, ebbe un declino e alternò il cinema con la televisione. Durante la seconda guerra mondiale ospitò carceri per prigionieri di guerra italiani. Secondo la tradizione sotto tale albero predicò anche Paolo di Tarso. Sono costituiti da due bracci perpendicolari. Gli incisivi inferiori erano piccoli, così come i canini. È stato sepolto nel cimitero del Père-Lachaise. "Venne ristampato con l'aggiunta di una traccia bonus." Shooting Star Lens "L'operazione però non ebbe successo e dopo due anni arrivò la chiusura." Si sono esibiti in Europa, Australia e Nord America. "Non ti liberi mai delle cicatrici"" affermò." "La sua attività si divide da allora tra un'intensa produzione artistica e l'insegnamento." Ciascun duellante che collezionerà sei Carte di Localizzazione potrà avere accesso alle finali. La canzone fu pubblicata solo tramite formato digitale. Spesso però vengono usati come sinonimi. Persone di nome Cameron La definizione può essere generalizzata. Seguire poi le indicazioni che portano al monte facendo percorrere stradine interne. Successivamente vennero trasferiti a Bergen-Belsen, dove tutti e tre trovarono la morte. Ratti, il cui bozzetto è possibile ammirare presso la Pinacoteca Civica di Savona. Un dipinto altamente scenografico che gli fa ottenere il Pensionato. Corradini ha fatto il suo esordio in Nazionale partecipando alla Italian Baseball Week. Il gruppo si formò a Londra. "Il Dayton Art Institute conserva il dipinto con ""San Sebastiano"" di Paolo Pagani." Il suo successore come Segretario del Tesoro è stata Chloe Smith. Presenta una semplice facciata a due spioventi coronati da un piccolo campanile a vela. Le sue sono funzioni consultive su temi di interesse comune. Niles diventò, così, il set dei numerosi film prodotti dalla Essanay. Una libreria a collegamento dinamico è a tutti gli effetti un codice eseguibile. Altobelli sviluppò la propria attività sia come ritrattista che come paesaggista. La concattedrale ospita nel suo interno varie cappelle, disposte nelle navate laterali. Fare esorcismi è cosa degna di particolare nota per un prete cattolico. Il personale proveniva sia dai coloni italiani che dalla popolazione albanese. Più frequenti nella macchia i cinghiali e i caprioli. "Per lo svolgimento dell'attività sportiva viene inoltre gestito il locale campo sportivo comunale." I loro fossili sono conosciuti in Europa, India, Africa e Sudamerica. Molti di questi schiavi vennero anche diretti verso i mercati della Repubblica di Novgorod. Divenne un attivo componente della Fronda e fu imprigionato assieme a Condé e Conti. Ha basato i suoi studi sul filosofo George Herbert Mead. "L'edificio presenta alcuni elementi in stile art nouveau." "All'interno, la chiesa è a pianta rettangolare, con navata unica." Esistono varie versioni del linguaggio, che differiscono molto tra di loro. Il tutto condito con abbondante grana padano grattugiato, burro, pancetta e salvia. Successivamente, rassegnò le sue dimissioni. Johansen è promosso capitano di fanteria, ma il ruolo non gli interessa. Fu abile interprete di Shakespeare e Schiller. È ricordato come uomo di teatro. Il primo presidente fu Waldemar Costa, un noto medico di Salvador. "Nella fase successiva Hamilton conquista la ""pole position"" davanti a Maldonado e Alonso." A questo stesso ambito riporta il significato dei geroglifici iscritti. Questa situazione non riscosse molto successo. Il funzionamento è più complesso rispetto a quello di una lavatrice ad acqua. "Vi sono anche le rovine di una casa comune, nota come 'Amazon's House'." "Dopo la fine della mini-saga, Paulie lasciò l'Istituto Xavier per giovani dotati." Ricky Van Shelton Cicerone vi si riferisce come a trattati di morale destinati al popolo. Io, chi sono io? La guerra era finita e la reconquista completata. Egli scrisse biografie, raccolte di poesie, storiografia e saggistica. Intanto in Afghanistan durante la prigionia Kensi incontra il fantasma bianco. Per il loro delitto furono condannati a morte. Questo brano venne composto da Dylan, e ne esiste una versione da lui cantata. "L'organo è collocato sopra l'ingresso." Tutte le tracce sono state scritte e composte da Tori Amos. A differenza della scorsa edizione la Band suona ogni giorno tranne il venerdì. Di professione è consulente. "L'organo preposto alla decisione delle rappresentazioni delle vignette è chiamato ""consulta filatelica""." Si nutrono di plancton aereo. Le due sfide mondiali contro Alechin rappresentano il cuore della carriera di Euwe. Gli alieni iniziano quindi a invadere, ma George li ferma trasformandosi in Hulk. "L'opera venne vista da Giorgio Vasari nella chiesa di Sant'Agostino ad Ancona." Si arrabbia se qualcuno, in qualsiasi caso, si ritiene migliore di lei. "L'esposizione generale è verso ovest, sud-ovest e sud." "Ha frequentato la Western Kentucky University per vari anni prima di arruolarsi nell'esercito americano." Le tratte interessate erano la Verona-Grezzana, Verona-San Bonifacio, Caldiero-Tregnago e Verona-Domegliara. Si riproduce per semina e talea. "L'anno successivo il batterista Kyle Briggs lascia la band." In questo primo ed unico periodo passato lì il ragazzo ricevette sette premi. "Si tratta di un fenomeno analogo all'appannamento." Esiste anche un rischio di danneggiamento sia della spina che della presa. Termina il campionato in semifinale playoff dopo il terzo posto della regular season. Gronchi, tuttavia, non rinunciò alla sua diplomazia personale ma con esiti irrilevanti. In più, durante le gare il suo abbigliamento doveva sottostare alla legge islamica. Mucha, oltre ad essere stato un provetto grafico, si cimentò anche nella fotografia. A Padova, in Via Dante, è tuttora esistente Palazzo Da Rio. "Il blocco di culatta è modificato con l'aggiunta del serbatoio-caricatore." Molto amato dalla tifoseria, dei rosanero fu anche capitano. "Scoperto con il metodo della velocità radiale da Fischer ""et al." A Kenta però non piace affatto suo padre. Non riesce a farsene una ragione. Ogni federazione aveva diritto a iscrivere due squadre. Qui nacque il loro primogenito Guglielmo. Nelle qualifiche non andò infatti oltre il sedicesimo posto e in gara concluse ottavo. Il significato del nome sarebbe dunque “colle rosso”. La struttura era integralmente lignea e il rivestimento era in tela grezza, non verniciata. Dalton Moreira Neto Le sue acque si caratterizzano come acque di discreta qualità. È di carattere prettamente popolare, con origini pagane. Di origini medievali, il quartiere fu quasi completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale. È possibile distinguere una larga macchia bianca scintillante a livello delle copritrici. Incerta è la ricostruzione della cronotassi per questa diocesi nel primo millennio. In questa ricerca verrà accompagnata da Elayne e Nynaeve. Questa decisione è stata pesantemente criticata a seguito delle discusse dichiarazioni politiche del cantante. "Successivamente fu infeudato ai De Brienne, ai Del Balzo e ai D'Aragona." Fu poi replicata nel decennio successivo. Passano al secondo turno le prime due classificate in ogni gruppo. Un risultato che in Galles è visto come una sconfitta. "Ha un fratello minore, Jon, anch'egli attore." "In Giappone, tale termine è usato quotidianamente a partire dall'instaurarsi della cultura cinese." Il muso è corto con due grosse masse ghiandolari elevate sui lati del muso. Il delta del fiume presenta tra le maggiori foreste di mangrovie. "Questo era costituito da tre ""rami"" e precisamente dal ""Feudale"", dall""'Ecclesiastico"" e dal Demaniale." In Italia è perlopiù utilizzato a scopo ornamentale. Peyton List I petali, bianchi, sono corti e stretti con apice ottuso. Che coppia. Anna De Lauro Matera Tutt’ora è considerato il primo eroe nazionale di Sarawak. Proseguì quindi gli studi al Royal Military College Sandhurst. Mario Cipollini vinse una tappa allo sprint e conquistò la maglia gialla due volte. Viene promosso in quintetto il giovane Luca Campani. Inoltre i pirati non temono di speronare gli avversari. Ha fatto delle apparizioni come ospite speciale in molti concerti avvenuti in queste aree. "Questo genere di giochi, chiamato Shoot'em up, risale a molti anni fa." Le commissioni saudite-yemenite hanno poi concordato gli spazi in cui condurre gli attacchi. "Per questo progetto, contribuì alla ballata ""Memories""." "È l'eponimo della città di Tebe in Cilicia." La seconda forma tende a rimpiazzare la prima dappertutto. "La capra d'Angora è presente nella copertina dell'album dei Pearl Jam, Vs." Nel tempo essa è divenuta una delle opere, di compositori statunitensi, più rappresentata. Finissimo è anche il disegno del volto di Cristo impresso sul lenzuolo. Sono presenti esemplari di bighorn del deserto. Ali e zampe sono giallo-brunastre, mentre gli occhi composti sono di un verde brillante. A ovest i monti sono separati dal fiume Giallo dai monti Qin. "Una versione rinnovata, intitolata ""Neo Mr." I segnali di pericolo a Cipro hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. "Dispone di uno scalo, usato tra l'altro per i lavori di manutenzione sulla linea." Negli anni del Corriere conobbe Pier Paolo Pasolini. University Park Il commissario di polizia, durante la sua carriera, ha arrestato parecchi delinquenti. Alcuni degli studenti hanno fatto parte della delegazione del Parlamento Europeo Giovani. Sai, questa... come una nobiltà ferita. "Dirige la rivista ""Storia dell'Arte""." In Italia la serie ha avuto molto successo verso il pubblico giovane. Durante gli scavi sono stati ritrovati reperti risalenti alla dominazione romana. Entrambi i brani sono di Battisti-Mogol. Il tema, come è facile intuire, tratta di queste due lingue. È attestato principalmente in Italia centrale, specie in Abruzzo, comunque non è molto comune. Rawdon la coglie in flagrante e la abbandona. Una volta raggiunti i reni, la glutammina viene convertita a bicarbonato. Era conosciuto anche con altri nomi quali Iyasada-shinnō e Sukesada-shinnō. Emblematici sono i casi della PlayStation, della Taco Bell e della Nissan. Cinque ostaggi furono liberati, mentre otto rimasero uccisi. "Finalmente ha trovato l'amore e non vuole rinunciarvi." "La provincia di Chiloé comprende l'isola omonima e un gruppo di isole secondarie." Stazioni di segnali per misurazioni di tempo si trovano anche in questa banda. Fu destinato prima ad Ottawa, poi a Newark, come vice console. Jon Snow viene accompagnato da Melisandre al cospetto di Stannis Baratheon. The World of Tomorrow Disputa le partite interne nella Kiev Sports Palace. Se le misurazioni sono corrette, si tratta quindi di una piccola nana bruna. In seguito diventò un noto personaggio della televisione argentina. Come affermato da lei stessa, lei è una appassionata di videogiochi. La mamma è un lupo mannaro! Neal offrirà il proprio aiuto al suo rapitore. Le zampe anteriori hanno il mignolo senza artiglio e rudimentale. "Casella fa parte dell'Unione dei comuni dello Scrivia." "Altre canzoni presenti sono: ""Tre buone ragioni"", ""Attimi"" e ""Non ho che te""." I due ingaggiano la diciottenne Jamie Pineda, che diventa la quarta cantante del gruppo. Successivamente veste le maglie di Empoli, Prato e Benini Firenze. "L'ultimo principe vescovo cattolico fu il cardinale Franz Wilhelm von Wartenberg." Sembra perciò che queste comunità siano state ancora significative durante il regno di Aśoka. Allora si reca nel giardino dove lo attende Fuentes, e si fa uccidere volontariamente. Nella mano sinistra porta una copia della Bibbia, che è rappresentata con preziose decorazioni. "Questa ostilità era dovuta soprattutto al fenomeno in emergenza del periodo, il ""brigantaggio""." "Compare come personaggio nel romanzo ""Baudolino"" di Umberto Eco." Inoltre si era creato una reputazione di selvaggio playboy internazionale. Grossi centri commerciali sono presenti da anni sul territorio. Durante quel periodo, fu in contatto con molti prigionieri ebrei deportati ad Auschwitz. Detto questo, continuavano ad esserci delle differenze notevoli tra le due parti. Poco dopo avviene il primo scioglimento della band. Questi e altri dati hanno permesso di validare la scala così come proposta. "Anch'essa fu sfavorevole al giornale." "In quel periodo alcuni esponenti familiari parteciparono all'Accademia della Crusca." Nonostante ciò, Anna decide di ospitare Van Helsing e Carl nel suo castello. È in fase di sperimentazione per la terapia di molti tipi di tumore. I frutti sono degli acheni oblunghi e rigati con pappo. Giacomo Merlino. Si sono dimostrati efficaci anche farmaci anti-obesità. "Frederick Knowles definisce ""inimitabile"" la narrativa di Kipling in questo racconto." Il Santuario della Madonna Greca, dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. È retta dal vescovo Peter Kang U-il. Ricardo, un sopravvissuto, mette a punto una trappola. Al loro posto è stato ripescato il Dundee, secondo classificato della Scottish First Division. Tutti i testi sono stati scritti e cantati da Kevin. La bomba, essendo stata attivata dal Mostro, quindi non esploderà. "All'interno vi erano più file di sedili disposte su livelli diversi." "La sede non è menzionata nell'opera ""Oriens Christianus"" di Lequien." "Contadini albanesi assistevano, nell'oliveto, allo svolgersi degli avvenimenti." Una casetta sul mare, isolata e romantica. Successivamente si recò in Spagna, dove compì una serie di esplorazioni scientifiche. Ricostruito un paio di secoli dopo, è servito come sede vescovile. Si dedicò intensamente alla lotta alla schiavitù diffusa in Africa. Le composizioni di carattere sacro sono spesso a cappella. "Il giorno dopo l'aereo volò per la sua venticinquesima e ultima missione." Si ciba prevalentemente di zooplancton. Nella frazione è ospitato anche un Museo delle tradizioni contadine ed artigiane. Jay Murphy "Durante le guerre russo-turche l'isola fu occupata dalla flotta turca." Con lui rimase anche il contrammiraglio Kusaka, capo di stato maggiore. Poteva giocare sia come mezzala destra che come ala sulla stessa fascia. "La sua funzione è quella di gonfiare i muscoli venendo iniettata direttamente ""in loco""." "Tutti i libri delle ""Leggendarie storie"" sono pubblicati da Mondadori." "Poco dopo l'uscita di ""The War Report"", Capone è arrestato." David Morrell ha scelto il nome Rambo per varie ragioni. È un ente pubblico economico che gestisce i bacini idrografici del fiume Ombrone. Si laureò quindi in ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino. Prima della pubblicazione, le prime recensioni sul film sono state generalmente positive. Qualche anno dopo, la stessa sorte è anche accaduta alla galleria Monte Baldo. Intanto un bizzarro effetto collaterale dovuto alla fascia provoca delle inquietanti allucinazioni a Monkey. Il concerto è stato trasmesso in radio e televisione in Europa. Dopo secoli di uso sporadico il parato iniziò a dare segni di usura. Chiesa di San Zenone "Il comitato è incaricato di reclutare il personale e pubblicizzare l'evento." "L'edificio presenta le caratteristiche tipiche di una villa veneta a tre piani." In zone montane, per esempio, il suo armamento è ben poco utilizzabile. "Avendo vissuto in prima persona la rivoluzione, troviamo tratti autobiografici dell'autore in alcuni personaggi." Tutto questo cercando di mantenere la massima semplicità possibile. È autore di alcune pubblicazioni sulla geometria differenziale e di numerosi libri di testo. Persone di nome František A inizio carriera intendeva diventare capitano di una nave. La bandiera è azzurra, con una banda orizzontale nera bordata di bianco al centro. Al ritorno di Roccia, le tensioni esplodono. "È un'opera in marmo bianco con il covone di grano in bronzo dorato." Si trovano nel dipartimento della Drôme. Questo torneo ha rimpiazzato quello di Valencia. Questi modelli furono un grande successo commerciale. The Tempest La sala di preghiera è rettangolare. Questo animale, nonostante la notevole antichità, assomigliava in modo sorprendente agli scoiattoli odierni. "Gibson fondò la ditta diretta in proprio ""Gibson International Corporation""." I magazzini delle munizioni e quelli delle polveri erano situati sotto il ponte corazzato. Edipo ad Atene È attiva presso gli studi di Torino e di Milano. Timberlake canta da solo il brano seduto al piano davanti alla folla. "Gli Ottolini mantennero la proprietà della villa fino alla prima metà dell'Ottocento." Di seguito è stilata una lista di importanti pianeti conquistati dalle rispettive armate. Dopo il fallimento della Mediterranean expedition, Braithwaite venne richiamato a Londra. Fuori del castello non lasciò nessuna casa, bruciò tutto. Così Jake dedica una canzone a Hope, mentre Annie sta diventando amica di Blake. La lingua più parlata è il lao, seguito dal hmong. Preghiere e momenti di silenzio sono stati istituiti da varie organizzazioni e Ong. "Viene utilizzato principalmente per calcio, essendo lo stadio di casa per l'Al-Jazira Club." La raccolta è composta a sua volta da due volumi. Arnaldo Andreoli È un animale abbastanza vivace, ma nelle scalate è piuttosto lento. Fu la prima opera della letteratura inglese a essere tradotta in sloveno. La ricapitolazione è accentuata con le fanfare del corno inglese. Ha anche praticato per lungo tempo body building e kick boxing. Anche i costumi utilizzati rispecchiano questo interessamento. La rete stradale è migliorata considerevolmente da una ventina di anni. La città possiede una stazione ferroviaria posta sulla linea Domodossola-Novara. I frutti sono acheni grossolanamente cilindrici sormontati da un fitto pappo biancastro. Alle loro spalle la Matra nr. Le accuse erano basate su registrazioni illegali di conversazioni telefoniche tra i due. Henry Cornell è il classico poliziotto bruto e dai metodi poco convenzionali. In alternativa gli altri giocatori possono rientrare. Le partite del Gruppo B invece si sono disputate a Toruń, in Polonia. Solo come emissario del lago di Hallstatt, prende finalmente il nome di Traun. Attualmente vive tra Roma e Torino. Appare come uno studente e usa una grande falce che chiama Lady Bianca. Le abbondanti precipitazioni hanno permesso la formazione di piantagioni di canna da zucchero. "In particolare, in vetta è presente un'opera sotterranea che aveva funzioni di osservatorio." La maggior parte di questi fan sono rimasti sorpresi dal proprio attaccamento allo show. Si può trovare ovunque come specie introdotta. Regista eclettico, diresse nella sua breve carriera quasi duecento film, firmando anche numerose sceneggiature. "Questo testo però si presenta raramente nella sua nudità""." Persone di nome Bradley Lo choc potrebbe risvegliare i suoi ricordi e restituirle la memoria. "In ogni caso, è proibito il matrimonio all'interno dello stesso clan." La posizione è successivamente portata al giorno seguente. "L'accordo rese il giocatore il più pagato tight end della lega." I catalizzatori a base di platino sono tra i più efficienti in questo senso. "Era sinceramente semplice e si prendeva cura del prossimo""." Come molti giovani, le due sono insofferenti delle regole loro imposte. Qui sono conservati antichi fondi archivistici, cartografici, librari e di manoscritti di fondamentale importanza. Ogni sistema richiede uno specifico livello di affidabilità. Quattro sono i vescovi noti di questa sede episcopale africana. Vive abbastanza vicino alla superficie. Secondo l’art. Nonostante il suo autoritario predecessore, la Prussia era una promettente democrazia in Germania. Si trovano in Austria, nella Stiria. Il centro abitato si trova a nord-ovest della città di Tracy. Serra Riccò. Alle latitudini medie mediterranee è visibile soltanto per metà. La vittima è il signor Fielding, datore di lavoro di Susan. La sua attività politica oscillò sempre fra idee socialiste e idee nazionaliste. "L'isola, situata nella Cintura di fuoco, è una delle zone più sismiche al mondo." E per farlo, dovrà scegliere anche se ucciderla o uccidere un suo vecchio nemico. È ambidestro. "Con l'aiuto di sussidi governativi fu istituito un ramo palestinese della Hitlerjugend." Si tratta di uno dei club più importanti della storia cestistica della nazione iberica. Le infiorescenze sono formate da fiori solitari o raggruppati in posizione ascellare o terminale. La suddivisione qui presentata è quella adottata nelle edizioni home video della serie. La calliope siberiana ha una dieta prettamente insettivora. In genere, si suole riunire i dialoghi platonici in vari gruppi. "Il vincitore è colui che ha più monete d'oro." Beth, per mantenere la famiglia, iniziò a insegnare musica a Rio de Janeiro. Viene poi ritirata dal mercato. Presta servizio liturgico in S. Maria della Provvidenza, Chiesa Madre di Zafferana Etnea. Salta i master di Madrid e Roma, tornando in campo a Lione. "Manca tra l'altro la possibilità di salvare la partita." "Le Band-Maid hanno composto ""Bubble"" ispirandosi alla storia del manga." Il soffitto del passaggio è a cassettoni. Il messicano accetta, ufficializzando di fatto il match. Successivamente fu operatore in varie produzioni a carattere documentaristico. Che Ermanno e i suoi rovinano, come tutto il resto. Il tallo è di colore da grigio-verde a verde-giallo. "Nelle elezioni di quell'anno vinsero i Liberali, in alleanza con i Laburisti." Chon viene scoperto, ma Roy arriva per caso e lo libera. Il torneo è suddiviso in due fasi. È un parco ricco di vegetazione e costellato da piccoli laghetti. Fergie è stata ispirata a scrivere la canzone dopo essere diventata madre. Si esibisce in concerti e accompagnando le principali celebrazioni religiose e civili. La chiesa fu poi abbellita ed arricchita di doni da papi successivi. Altri sintomi sono stati alterati di coscienza, nistagmo e coma. Morì a Torino, poco dopo il suo rientro in Italia. Il passare degli anni sembra aver influito ben poco sulla sua carriera artistica. Da questi due princìpi divini vengono ad essere gli altri dèi. Tre viandanti sorpresi da una tempesta si rifugiano in una casa isolata. I funerali si svolsero nel monastero di San Simeone, dove venne inumato. La Fondazione ha sede presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Anche le pinne pettorali e caudali erano molto sviluppate. Ebbero due figlie; "Situate entrambe sull'ottava sfera, le due stelle dovevano annunciare qualche evento prodigioso." Charles Dvorak Un vizio di forma, ad esempio, non pregiudica la validità di un intero atto. Ricordiamo, inoltre, di numerosi martiri del periodo. Della pellicola sopravvive una sola copia, nella versione olandese. Non tutti riusciranno a tornare sani e salvi alla civiltà. Himmler si dimostrò disposto a patteggiare. Una volta completata anche questa transizione di fase, la temperatura ricomincia a scendere. "Summer Sounds Festival""." "L'anno seguente partecipa alla serie principale del campionato." Jack, totalmente infatuato della donna, finisce per uccidersi. "Attualmente il gruppo ha sede a Roma ed è presente in Italia e all'estero." Il brano non è mai stato distribuito a livello commerciale. Il suo desiderio si avvera. Non sembra che Newton avesse appreso questi argomenti da Hooke. Indagini microscopiche non rivelarono la presenza di lieviti ancora in vita. Il film fu prodotto dalla Ideal Films, Limited. Demografia ebraica: gli Arabi non hanno alcun diritto su questa terra e devono lasciarla. Particolarmente significativo è il versetto: perché parzialmente ripreso in occasione del Battesimo di Gesù. Da questo momento, la loro storia coincide con la Storia della Lettonia. Questo incontro dei due fiumi forma il triplo confine tra Brasile, Argentina e Paraguay. Nello stesso anno conquistò il titolo europeo di doppio a Valdaora. Con questa commedia di satira politica, Alfieri si rivolge contro la demagogia popolare. Completati gli studi, fu avvocato nel Parlamento di Parigi e referendario della regina. Ha giocato gli ultimi suoi due anni di carriera per i Vikings. Questa ricerca è tuttora in corso. Alcuni esempi possono essere ascoltati in vari punti di molte canzoni dei DragonForce. La popolazione del capoluogo storico non fu felice della novità. Personaggio discreto ma complesso, Freeman piange puntualmente dopo ciascun omicidio. Si tratta della prima azienda di lavorazione del tabacco nella storia del paese. Quattro salme fanno la botte. Operò in missioni di scorta lungo le coste libiche. La donna verrà uccisa e i suoi gioielli rubati. Ha inizio la Prima Guerra delle Razze. È stato il primo giocatore britannico acquistato dal Real Madrid. È il luogo balneare più comodo da raggiungere dalla Moldavia. Questo permette la creazione relativamente semplice di complicate animazioni, senza richiedere nessun codice specifico. "Durante il periodo in cui si insinua il dubbio, nasce un nuovo ""territorio mentale""." Ciò migliora la leggibilità mantenendo un preciso controllo sulle istruzioni macchina. "Otto di queste dodici colonie si trovano all'interno del parco." Iniziò la carriera artistica come suonatrice di arpa. In aggiunta, i driver degli scanner e molte altre utility non funzionano più. Allora Quintana Roo si unì ai rivoluzionari e Leona prestò servizi in forma segreta. "C'era anche una Bizzarro-Justice League e una Bizzarro-Justice Society." In alcuni casi sovrintende ad altri aspetti tecnici della gestione orchestrale. Il lungometraggio è stato distribuito in home video in diverse occasioni. Antonio Roberto Cabrera Il concerto venne ripreso dalla Granada Television per essere trasmesso sulla televisione britannica. Peduncolo caudale stretto, coda biforcuta. Tutti i siti produttivi tuttavia esportavano verso altri paesi. Francesco aveva quattordici anni e lei sedici. Da allora, la sua vita si svolse interamente nella città santa. Prati e pascoli si trovano al di là delle grandi città. Oltre a dirigere, ha anche recitato in piccoli ruoli in alcuni film pornografici. Ma nessun documento conferma questa leggendaria ipotesi. "Circa le origini dell'antica venerazione, esistono due versioni." Sono quelli di più antica origine, che rappresentano il nucleo originario delle funzioni statali. "Inizialmente le specifiche dettate da Boulanger imponevano un telaio tubolare ""vestito"" da sottili lamiere." Alcune persone continuano a fare riferimento al teatro con il suo nome originale. "Alcune incertezze ritardarono l'inizio dei lavori." Sebastian Vettel si avvicina nel frattempo a due secondi da Nico Rosberg. Fu tuttavia liberato alla fine di maggio e in settembre si sposò. La ha vinto il campionato per la quarta edizione consecutiva. Questi lo accoglie invece con cordialità e gli chiede di raccontare qualcosa di sé. "Nei dintorni sono visitabili le antiche fornaci restaurate dell'Ottocento." "È conservato presso l'Ermitage di San Pietroburgo." Nega anche qualsiasi forma di provvidenza. "Amnesty International tentò all'ultimo minuto di fermare l'esecuzione, ma fu inutile." I drive erano prodotti da Matsushita e Mitsubishi. "Collezionista di opere d'arte, vive in una lussuosa residenza e ha una giovane amante." "Tutte le ragazze scappano tranne Nausicaa che rimane a fissare stupita l'uomo disperato." Il film narra la vita di Maria, madre di Gesù. Justin vive con sua madre Hilda, sua zia Betty e suo nonno Ignacio. Persone di cognome Turner Ha luminescenza giallo-chiara e si taglia facilmente con un coltello. Le lettere incise sono di tipo monumentale con dimensione delle lettere decrescente. Le lingue principalmente parlate sono il dari e il tagico. "Watts, The Last Great Victorian""." Altri operatori sono invece operatori virtuali. Per questi fatti venne bandito dalla città coi figli Luchino, Bartolomeo e Nicola. Del video furono distribuite due versioni. "Stewart, l'autore che nega di aver firmato la cessione dei diritti?" The Steinbeck passions! I giapponesi sospesero le operazioni quella sera stessa. La vita sembra cominciare a tornare tranquilla e Joseph e Maurice trovano un lavoro. È retta dal vescovo Giuseppe Giudice. Lucas decide di collaborare e insieme arrestano decine di agenti. Era intelligente, troppo, e difese la reputazione della famiglia Weimar. "L'esito è una frattura alla tibia della gamba sinistra." Il capoluogo di contea è Buena Vista. Il film è stato accolto caldamente dalla critica. Trixie diventa istruttrice di ginnastica. Ne fanno parte esemplari di taglia piccola dalle piume giallo-blu-verde. Si dedicò anche alla composizione delle acque. Di seguito viene riportato un caso in cui il conflitto è stato particolarmente significativo. Stefan Leitner vive in Canada col padre Wolfgang e la figlia Jenny. Nonostante le devastazioni causate queste incursioni non raggiunsero i loro obiettivi. Gli ultimi numeri furono stampati da Federigo Bencini. Ha come hobby i cavalli, la chitarra classica e la fotografia. Attualmente in pensione, vive a Castelnuovo di Garfagnana. Nato in Rhodesia Settentrionale, ha la doppia cittadinanza israeliana e statunitense. Ocean Avenue Inoltre, ci sono tredici tratti di pavé. Il coraggioso Baiardo reagisce, ma viene ferito a morte. Di lui sono noti venti lavori. Il vecchio leone, essendo molto debole, non poteva cacciare. "Nell'ultima campata della navata, trova luogo il maestoso ciborio, posto sopra l'altare maggiore." Barcon significa barchessa, deposito, ricovero di animali, fieno e attrezzi. Le contromisure messe in atto dal Generale furono comunque efficaci ed il tentativo fallì. Atanagildo arrivò sano e salvo alla meta e sarà allevato alla corte di Costantinopoli. A prima vista Peter e Joe lo considerano gay per i suoi comportamenti. Le ali, grandi e robuste, li rendono eccellenti volatori. Ma quando vanno dagli uomini che potrebbero scagionarlo, trovano questi squartati come animali. Suo padre era un fotografo. "La sede comunale è ubicata nell'agglomerato urbano di Capitolo." Non è necessario essere particolarmente esperti. Ma so che più di ogni altra cosa si preoccupava per Julian. Le vetrate a colori sono degli anni trenta del Novecento. Entrambi presentavano sulle spalle la croce simbolo della Umbro. Per gli argentini e gli svizzeri rappresenta un autentico mito. Era circondata da un fossato e rappresentava punto fondamentale di rifugio e protezione. Tuttavia, la coscrizione non riguardava nella pratica la totalità della popolazione. È stato incardinato nella stessa arcidiocesi. Se non viene specificato, i personaggi sono studenti liceali. "La terza ballata dell'album, ""A Million Miles Away"", è la dodicesima canzone dell'album." Ippolita pregò le dee per un aiuto. "In Germania l'album è stato pubblicato con il titolo Vivre." Nel contesto cinquecentesco visioni e rivelazioni erano parte integrante della vita religiosa. Il trimetro della commedia si distingue per la libertà di trattamento. I turchi sono comandati da Mustafa Kemal. Dopo che Laurel ed il com. "Può essere inteso anche come ""specchio d'acqua""." "I brani dell'album prendono ispirazione da i parchi più famosi nel mondo." Il monumento è caratterizzato dalla ricchezza dei bassorilievi. Francisco Peña "Ciò si ripeterà in seguito, con l'arrivo della cugina di Alexis, Sable." Come insegnante ebbe un notevole successo e influenza. Il primo si schiera con i detenuti, il secondo vorrebbe fare degli investimenti. Incorporarono musicisti jazz tra i quali Renato Rosset, Giorgio Baiocco e Tullio De Piscopo. Cercò alleanze anti-tedesche con Mussolini e Stalin. Durante la partita, un anziano spettatore morì a causa del freddo subito. In alcune occasioni ebbe brevi dislocazioni a La Maddalena. "L'anno successivo il pilota italiano ritentò l'impresa vincendo." "La giornata di due adolescenti, Caterina detta ""Cate"" e Luna, la sua migliore amica." La maggior parte degli sviluppatori sono russi. Si trasferisce in seguito a Umbertide. Danno scarse solidità. Nel torneo di casa ha più fortuna nel doppio. Per la prima volta la finale fu decisa ai supplementari. La Lotus tre. È il più giovane dei fratelli al-Sudayrī. I colori sociali sono bianco e rosso. Lo stile del paesaggio rivela il contatto di Cézanne con gli impressionisti. Dopo la guerra intraprese la professione di avvocato penalista. Immaginiamo una torta divisa in tre parti uguali. Hoover ha frequentato il Wellesley College dove studiò storia e filosofia classica e medioevale. "Il film ha degli aspetti autobiografici per quanto riguarda l'infanzia di Ingmar Bergman." Rodolfo venne forzato quindi a devastare Pont-à-Mousson e attaccare i suoi abitanti. È efficace nelle crisi tonico-cloniche generalizzate che sono primariamente generalizzate. Ha i piedi nudi, sporchi di terreno, e sui capelli, gocce di pioggia. "Nicola d'Alagni si è occupato anche di pittura." "Il canto è un alto, veloce e basso ""wize-wize-wize""." Negli stessi anni ha conquistato anche il titolo di campione canadese. Quando questi globuli rossi ritorno nelle regioni centrali, sono danneggiati dal complemento. Serve il centro abitato di Valperga. "Nicholas, padre di Lola, rimane invece affascinato dalla ""punk"" Patty." I primi uffici sono nella vecchia Walton Mansion a New York City. "Si autodefinisce una ""Forza della natura""." "L'obiettivo era anche quello di rendere l'Italia autonoma nella produzione agricola." Si trasferì in seguito in Romania, per militare nelle file del Național Bucarest. In origine provenivano dal Kazakistan orientale. Collega Mazara del Vallo con Gela. Si giocava annualmente ad Amarillo negli Stati Uniti. Di fatto, comunque, la violenza fu più che altro verbale. È decorato da bassorilievi che rappresentano la Passione di Cristo e la Crocifissione. La sezione centrale del libro è scritta in narratore onnisciente terza persona. Fu capitano per un certo numero di match. Lo show venne registrato e mixato direttamente da un registratore a due piste. "Nell'agosto dello stesso anno ha firmato un contratto con Decca Records." Il loro piano è far lasciare Kyle e Amanda. "Nasceva qui il ramo dei ""Gonzaga di Sabbioneta""." È specializzato in reati finanziari, finanza pubblica, economia e altri temi di diritto. "Era chiaro l'intento di lanciare Cristina anche sugli schermi della televisione francese." Il darwinismo ebbe come centri di diffusione Torino, Pavia e Firenze. Tuttavia passeranno altri dieci anni prima che la verità venga resa pubblica. Dopo la fuga di Mr. Appartiene geograficamente e culturalmente alla regione storica della Lunigiana. La serie presenta molti aspetti della matematica attuale. Partecipò anche ai mondiali che concluse dodicesimo. È considerato il primo esempio di rococò di interior design in Germania. Il kanji può significare anche semplicemente strada come entità fisica e non spirituale. "L'architetto Stephan Braunfels è un nipote di Walter Braunfels." Ciò perché coltivazione e detenzione sono due condotte del tutto distinte. La facciata principale della chiesa è su largo dei Girolamini, lungo via dei Tribunali. Tale vettura non ottenne un gran successo, anzi. Esordisce subito contro il Genoa partendo titolare e disputando una buona partita. Venne educata insieme alle sue sorelle. Questo sistema aveva il difetto di comportare la progressiva usura del nastro impiegato. La fermata dispone di un fabbricato viaggiatori, che ospita, la banchina e la pensilina. Fu sepolto al Cimitero di Highgate, nel Middlesex. È suddiviso tra i quartieri Stella e Miano. In Italia complessivamente ha totalizzato incassi per euro, negli Stati Uniti per dollari. In particolare, i razionali ne formano il sottocampo fondamentale. Vi partecipano dieci squadre. "La molecola possiede un'azione rapida, intensa e prolungata." Ma il loro amore non è ancora abbastanza forte da poter sopravvivere. "Le note tipografiche, cioè le indicazioni sullo stampatore, quando presenti, sono riportate nel ""colophon""." Successivamente assume la guida della redazione di Milano del quotidiano romano. Di interesse strategico vitale, la missione in Ciad sarà caratterizzata da grande violenza. "Dietrich compose il primo movimento, l""'Allegro""." Sándor Erdős È sepolta nel Grand View Memorial Park Cemetery di Glendale. "Debutta in campionato quattro giorni dopo durante l'incontro di campionato con il Cerro." I protagonisti della serie sono Alessandro Preziosi e Greta Scarano. Charles Darwin e Gregor Mendel studiarono la sua opera. "All'inizio dell'anno successivo morì colui che aveva disposto la costruzione del nuovo castello." "Presente nella struttura anche un'area adibita a eliporto." "Ha collaborato a diverse riviste e al ""Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi""." Nel frattempo la matrigna era morta. "Il brano verrà inserito in ""Mi vuoi bene o no?" Eredità di sangue Il trasferimento è stato formalizzato alla riapertura del calciomercato a gennaio. Ogni anno vi fanno visita migliaia di turisti. Noah è invece un ragazzo ebreo, interessato più alla letteratura che alla mondanità. "Invase la nave con l'aiuto di Revolver Ocelot." Si sviluppa a seguito di una prolungata esposizione a suoni di volume alto. Fu girato in California, a San Juan Capistrano. Il numero corrisponde alla rappresentazione nella mappa. Il tutto è sopraelevato grazie alla scalinata che lo eleva dalla piazza. "Il tempio venne così nominato per via della sutra buddhista dell""'illuminazione completa""." La prima versione che fu consegnata alla Royal Navy fu la F Ib. In Italia Lucio Battisti e Fabrizio De André hanno ricevuto numerosissimi tributi. In seguito si ottiene il raffreddamento del supporto meccanico per contenere la tolleranze richieste. Il principale vantaggio è la facilità di costruzione in zone boscose. Il libro causò considerevole scalpore. "Può anche essere conformata dall'aggregazione lineare di due o più corpi scala." "Citizen V assieme al suo V-Battalion combatté contro l'Uomo Collettivo." Ai lati si aprono su ogni campata delle cappelle laterali. Nacque da Mariano Carrera, un artigiano, e da Antonina Severino. "Ha descritto la specie come ""fol." Fu firmataria della legge n. "L'edizione venne vinta dal per la prima volta nella sua storia." "La ""Abby Hoffman Cup"" è stata denominata così in suo onore." Espone alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano. Decidono così di applicare queste regole ma la cosa porta soltanto guai ed equivoci. "A quest'ultimo risale la traccia del decoro barocco che ornava gli scudi degli spagnoli." La pellicola, con protagonista Charlton Heston, è basata sul romanzo omonimo di Jack London. Su di lui si hanno pochissime notizie. Il clima è equatoriale, con poche precipitazioni, vento costante e sole molto forte. Gli viene proposto di pentirsi dei suoi crimini, ma il Cavaliere rifiuta. La principale città sullo stretto è la capitale di Sumatra Occidentale, Padang. La multiplazione può essere a divisione di tempo o a divisione di frequenza. Nidifica nel cavo di un albero. Dispone di una biblioteca e di un archivio storico. Qui arriva a dirigere la finale per il terzo posto. Degli orfani e dei malati si presero cura le associazioni assistenziali. In zona sono stati rinvenuti resti iberi e monete romane. La loro funzione era quella di rinforzare la negazione. "Nel dopoguerra divenne redattore capo dell""'Avanti!" "Dall'""Europa delle nazioni"" agli ""Stati Uniti d'Europa"" e tutte le varianti intermedie." Ma quando incluse un ritratto di Lenin, le critiche non tardarono ad arrivare. "L'ingresso al Parco è gratuito." Nonostante ciò le elezioni non si svolsero perché la candidata democristiana si era ritirata. "La ciurma proveniva da tutta l'Austria-Ungheria, in particolar modo da Istria e Dalmazia." "Loro era lo stemma raffigurato su una patera posta un tempo sopra l'ingresso." Alla fine dello stesso mese inizierà la conversione dei singoli punti vendita in Conad. "Le evoluzioni possono essere di qualsiasi genere, difatti questa specialità viene anche chiamata ""freestyle""." Anche Federico Fellini e Nino Rota lavoravano spesso nella sala grande dello stabilimento. I lavori di Montserrat Roig abbracciano diversi stili letterari. Scene che poi verranno inserite nel prologo. Originario di Venezia o comunque del Veneto, nacque sul finire del X secolo. Dopo, è rimasto in società come direttore sportivo e revisore dei conti. Una nuova serie di un modello quindi è sicuramente una nuova generazione di esso. "Morì a Berlino l'anno successivo." In Italia, il film venne distribuito dalla Artisti Associati. È da considerarsi tra le poche testimonianze a noi pervenute della città seicentesca. È morta a Castelfiorentino alla fine degli anni novanta. "La parte interna della porta d'ingresso è coperta di stucchi." The Best Years of Our Lives Parla correntemente francese, inglese e spagnolo. In Italia è stata trasmessa in prima visione da Videomusic. Il bordo è basso e di forma approssimativamente poligonale. Complessivamente, ne furono costruite sette. "Il ministro britannico inviò quattro reggimenti della ""British Army"" per ristabilire l'ordine." "Il progetto è stato realizzato dallo studio dell'architetto Norman Foster." Egli è probabilmente in una vita ultraterrena. Quando anche sua nipote viene sequestrata la caccia si fa ancora più serrata. Alla squadra vincitrice della stagione regolare viene assegnata la Kontinental Cup. Il capoluogo di contea è Beach. Poppy fortunatamente riesce a scappare. "Nello scalone principale si ritrovano influssi dell'architettura liberty." Complessivamente, diciassette società hanno partecipato almeno una volta alla competizione. Nella stessa stagione vince anche il titolo di miglior portiere del torneo. Quando la lesione interessa tutta la circonferenza del tronco, la pianta muore. Sin da giovane si è dimostrato talentuoso. Dopo due stagioni si trasferisce in prestito al Créteil-Lusitanos. "Rimane in ogni caso la festività in strada più imponente dell'isola irlandese." La fermata conta un unico binario, servito da una banchina laterale fornita di pensilina. Alcuni fan hanno fatto la traduzione anche in russo, finlandese e ceco. Iniziò come ballerina a Los Angeles. Nel territorio ci sono diversi siti archeologici di età nuragica e romana. Autori del brano sono L. Russell Brown e Joel Diamond. Contemporaneamente la produzione di macromolecole da parte della cellula ospite cessa. "Sorpresa dai proprietari della casa, impara l'importanza dei rispetto e della verità." Ottiene tutte e tre le pole position, vincendo una delle gare. Dopo il trattamento lavorò per un certo periodo in un negozio di abbigliamento. Intanto, Sara giunge a novità sul suo passato. "Idem, ""Visite al frutteto." Qui vi sono le statistiche relative al campionato in Umbria. Prese parte anche alla gara a punti in cui ottenne il nono posto. Scavi recenti hanno permesso di riportare alla luce resti di un battistero. Il territorio era stato interessato dalla penetrazione fenicia e punica. La storia esiste in un singolo e due edizioni nei volumi. La festa major si celebra il giorno di San Cristoforo. Enrico di Trastamara fuggì dalla battaglia. Ali ibn al-Husayn "Anche il sostantivo ""spia"" segue questo meccanismo." Ha un ampio areale che si estende in Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela. "Dopo il ritiro dall'agonismo ha aperto una scuola di pilotaggio con il fratello Bernard." Fu utilizzata dai primi esponenti della casata, dal Trecento alla fine del Quattrocento. Ne usci un romanzo, una piece teatrale e una biografia francese on-line. Tali sentenze non fornivano sufficienti cadaveri alle scuole di medicina. Lo stato è al quarto posto nel numero di automobili e camion assemblati. Anche conosciuta come Voschod, adattamento della capsula Vostok per tre cosmonauti. "L'estate trascorse fra febbrili trattative, attentati di matrice tedesca e rappresaglie dell'esercito Cecoslovacco." Fusione tra Orion dei Nuovi Dei e Thor. Ultima di tre figli di una famiglia di negozianti. Dipinse molte vedute marine e paesaggi. Le opere sono tutte tempere su tela. Anne e la sua famiglia da allora vissero nell’Old Center di North Andover. Gaio Flavio Fimbria accompagnò Flacco in questa spedizione. Alla sua morte, venne sostituito da Paolo Caviglia alla Camera dei Deputati. Nella prima giornata sono state eseguite tutte le canzoni senza votazione. Qui, Sylvia trova sul desco tre cene pronte. Nei turni di qualificazione cadono più volte record olimpico, europeo e mondiale. Stazione di Koga È spesso realizzata con metalli preziosi e riccamente decorati. Nel frattempo anche altri olandesi sentono grida di bambini. Rende possibile il fenomeno dei Fantasmi di Forza. Charlot viene assunto come facchino in un negozio di pianoforti. "Venne registrato al copyright con il titolo ""Miss Past and Miss Present""." Nella sera, gli invitati sono venuti a conoscenza della registrazione del nuovo partito. Mostrò fin da piccolo un precoce talento musicale. In provincia di Verona il paese di Bussolengo lo invoca come santo patrono. La strada è completamente sopraelevata tranne nei tratti iniziali e finali. La missione fu quasi un successo, infatti andò tutto come previsto. Anticamente erano divise in sestieri anche Firenze e Milano. Testi e musiche di Hayley Williams e Taylor York. Il capoluogo di contea è Linden. The Living Dead Viene gestito come Riserva Archeologica per la flora e fauna Maya. "In precedenza era stato Palazzo Pretorio e sede dell'ufficio notarile di Bibbona." Bocchi vive a Barcellona e gioca stabilmente per il club Team Lavazza. Vixen, e Prince Penguin. In questo modo è possibile una visita di diverse aree della riserva. Attualmente ospita la residenza comunale. A Tesero esisteva una stazione ferroviaria. Il marchio delle chitarre prodotte porta lo stesso nome. "Per iniziativa dell'Arc." Non lo vediamo mai fotografare nulla per il suo effetto scenico o decorativo. Simpatia, il personaggio, riesce sempre a essere fuori luogo, estremo, ma soprattutto ridicolo. Dopo il suo ritorno a Madrid, si ritirò a vita privata. Tornato a Winnipeg, allenò a lungo i Falcons. "Enrico Continuò comunque a utilizzare il titolo di ""Duca di Limburg""." "Partecipò ancora alla Biennale di Venezia con il bronzo ""Simonetta""." I poliziotti possono essere colpiti anche da Paul, e in tal caso diventare ostili. In questa, come nella precedente ambasceria, dimostrò un tatto tale da inibire ogni opposizione. È amministratore di società industriali. "Fa parte della branca legislativa del Governo federale degli Stati Uniti d'America." Esso ha come scopo quello di facilitare lo sviluppo di applicazioni web dinamiche. Ma negli anni successivi la carica fu del fratello Michele. "Kim Yong-ju venne quindi nominato Vicepresidente dell'Assemblea suprema, incarico che mantiene tuttora." Qui molti di loro soggiornarono ritraendo i suoi calmi paesaggi. Le musiche e gli arrangiamenti sono di Gianni Togni. Restaurata è attualmente collocata su una colonna nella cappella absidale. Partecipò a molti concorsi internazionali ed ottenne numerosi premi e riconoscimenti. Allo sguardo di ognuno viene affidato un sentimento diverso. I parafanghi carenati portavano il suo marchio. "Trascorre l'infanzia nel Cotentin e studia legge a Caen." Inoltre, in quanto nobile fu immediatamente arrestato. In Italia non venne commercializzato. Due barili fanno una soma. Il testo è composto da Alessandro Fiori, le musiche dai Mariposa. A lui si deve il restauro del palazzo affidato a Gherardo Silvani. "Fece poi assassinare anche quest'ultimo." La provincia si trova nel Congo centro-occidentale. "La tappa di Catanzaro è quella decisiva per l'accesso alla Final Eight." Viene anche aggiunta una nuova varietà chiamata Waddle Dee Grande. Sono state tenute a lungo in servizio per la loro economicità di impiego. "La figura dell'architetto Howard Roark è liberamente ispirata a quella dell'architetto Frank Lloyd Wright." "Per queste azioni ""Aosta"" venne insignito di un'altra Medaglia d'Oro al Valor Militare." Presenta un cancello in stile liberty con un bel giardino. "Universitari, alti ufficiali pensionati, ex-funzionari pubblici e imprenditori sono stati scelti come membri dell'Assemblea." Nonostante sia noto come autore, iniziò la sua attività come giornalista. Intanto si era sciolto, su pressione della sinistra, il secondo governo Bonomi. Esiste una versione di Bocelli in duetto con Céline Dion. Le strisce possono anche essere trovate on-line su Tarzan daily strip. E cosa non si può lasciare andare? Quindi, la compagnia decise di concentrarsi sul mercato del blues e del jazz. "Due anni dopo, l'ultimo abbandona la band." "Oltre ai tributi ordinari c'erano anche quelli straordinari." Tra i suoi punti di forza vi erano, a suo giudizio, anche le uscite. "Il gameplay è simile a ""Overlord"", ma presenta alcune differenze." Qui la sua opera sembra rinnovarsi alla raffinatezza della scuola locale. Gli eventi sono illustrati attraverso documenti e fotografie. "La ""faccia posteriore"" è rugosa e convessa." Gli subentrò Enrico Carboni. Alcuni di questi sono spiegati nei romanzi. "Di quest'ultima fu anche direttore, succedendo a Guido Aristarco." Testi e musiche di Argent, eccetto ove indicato. Questo edificio tu riedificato varie volte. "L'unico singolo di questo album è ""Seek 'n' Strike""." Il nome del giornale si rifà probabilmente a Herald Tribune. Sempre al piano terra seguono due sale di lettura e la sala multimediale. Al castello giunge un nuovo paziente. "Ha una caratteristica unica: è l'unica città lituana ad avere due stazioni ferroviarie." Il piazzale è formato da quattro binari serviti da tre banchine e un sottopassaggio. Qualcuno di voi ricorda un suo gesto eccitato o fuori posto o sleale? La struttura del Main Event è leggermente diversa dagli altri maggiori tornei. "I travestiti sono infine parte importante dell'Ekdusia a Festo." Una delle più famose al mondo è la Via Reale di Persia. Fu missionario presso la comunità francescana conventuale di Manila. È il nome equivalente della figura della mitologia greca Caronte. Un altro elemento degno di considerazione è la natura particolare del regno così nato. È un film pieno di azione, scontri a fuoco e spettacolare. "Poche persone si mostrarono soddisfatte del nome, ma quest'ultimo divenne molto utilizzato." Ma non lo è. "Il più grave e dibattuto è forse quello della datazione""." È una località posta a un km a valle del paese. Ha una folta pelliccia nera ed è priva di coda. Il periodico, con sede a Roma, era diretto dallo scrittore Mario Motta. La comunità francese, la comunità italiana e la comunità americana. In particolare è ispirato ai loro teschi fossili. A Torino segue un corso di filologia moderna e si occupa di studi letterari. "Professore di ruolo nei licei classici per l'insegnamento del latino e greco." Alle registrazioni successive partecipano anche altri musicisti. Altrimenti noto come Ospedale dei Convalescenti. "Inaugura così il ""noir"" di matrice calabrese." Drop the needle at the center to play. La merce va quindi presa dal carrello e portata allo scaffale. Con fenolo la carne vira al bruno-violaceo. "L'agente politico è considerato il re delle agenzie." "Altro capolavoro della sala fiamminga è la ""Deposizione"" di Jan Provost." Soltanto alcune centinaia di cavalieri portoghesi riuscirono a riparare nelle piazzeforti costiere. Beatriz Haddad Maia ha annunciato il ricorso contro il provvedimento. The Waiting Game "Precedentemente l'impianto era l'Eisstadion." Le vecchie carte senza logo possono essere sostituite senza alcun costo aggiuntivo. Per fortuna, tuttavia, non mancarono gli ammiratori, anche se esigui. "Petersen era il soggetto del pezzo ""Nuclear Device""." Questa sindrome può essere difficile da riconoscere, incominciando diversi giorni dopo il parto. "Per questo motivo è conosciuta anche con il nome di ""pietra di luna""." "Non appena si sparge la notizia, l'umanità riacquista la speranza." Trasmette sia programmi del canale sorella e anche di Jetix. "Nel corso del gioco, questo nome finirà sempre con ""-P""." Enrico morì in un incidente durante un torneo a Wismar. "Morfologicamente, il frigio presenta l'aumento come marca del plurale." Ogni scrittore coinvolto doveva selezionare una personale lista di dieci libri. La voce narrante è quella della protagonista, Blue, un anno dopo gli avvenimenti descritti. Giocò altrettanti incontri anche per la Nazionale maggiore. Tale sistema è ancora utilizzato per le telefonate da telefoni pubblici. "Dalla ""Historia naturalis"" di Plinio il Vecchio recuperò l'encausto, che adattò alle sue esigenze." Nello scudo sono ritratte tre torri che rappresentano il castello di Absalon. "Tutto comunque finirà per il meglio con l'arrivo inaspettato di Billy." "Comandava l'unità il capitano di corvetta Cantù." Sopra il tabernacolo vi è un tempietto con cupola. A nord-ovest si trova invece la piccola isola Seymour. Dando anche vita ad un veloce turn over di allenatori, manager e giocatori. "Quest'ultimo motore venne mantenuto infatti nelle versioni con cambio automatico." I dati rubati potevano essere anche riutilizzati per consentire altri attacchi simili in futuro. Il board della Disney assegnò, quindi, la posizione a Mitchell. Le compagnie che formano il reggimento sono tradizionalmente numerate. Save the Children avvia i primi programmi di ricongiungimento familiare. Tutti i brani sono composti da Alessandra Celletti. Inoltre il Convento ospita una collezione di statue da presepe del Maragliano. Schleswig è una città molto antica. Fu vinto da Marco Pantani. In quello stesso anno si dichiara ateo. Il re, tenuto praticamente prigioniero nelle Tuileries, venne arrestato tre giorni dopo. Il settore dei servizi in Marocco è in forte sviluppo. È situata nella contrada di San Gregorio, nella parte orientale della città. Una ragazza viene uccisa nello studio di sua madre, una terapeuta. Oggi la casa di Stevenson accoglie una Fondazione e un museo in suo onore. Inizia uno folle scontro a fuoco. Il secondo singolo è Sue Me. La vincitrice è promossa nella categoria superiore. A quel punto, Beckett accetta. Si vedano al proposito anche gli studi di Daniel Stern. Luisa fu molto influenzata dal Pietismo e cercò conforto nella religione. Partecipò al Concilio di Calcedonia. La formula della competizione è cambiata diverse volte nel corso degli anni. Sono presenti anche figure umane o astratte. Svolse diversi lavori come insegnante privato e notaio. Ma alla fine inizia una relazione stabile e ha anche una figlia. "Il periodo riproduttivo avviene, nei luoghi d'origine, tra aprile e agosto." "La donna esclamò ""Questa è davvero una ""Valle d'Oro""!" In alcuni casi sono stati trattati. I muri laterali sono abbelliti da finti marmi, e pitture di decorazioni ideali. A lei Matilde confessò le proprie visioni mistiche. Intraprende la carriera di regista nei primi anni duemila. La trasmissione comprendeva musiche e scenette comiche. La tonalità di base è quella di do minore. Senza non sarebbe possibile eliminare il calore. Sono generalmente non violente e gestiscono attività di racket, di protezione e di scommesse. Fratello di Lucas, fa il prete. I giocatori potranno anche accedere a dozzine di pianeti diversi. È molto solubile in acetone, benzene ed etanolo. Essi stanno a capo del team che lo ha progettato e programmato. "Pertanto, lo ""screening"" alla nascita è molto importante." Questa è la formazione ancora esistente. Sono numerosi i power-up che possono essere raccolti nel gioco. Ha diretto vari spot pubblicitari per American Express, Chevrolet, Chanel e T-Mobile. "L'unico erede rimasto era un bambino di sei anni, Mustafa." "Viene ritrovata la sola parte destra, mentre si pensa che l'altra sia andata distrutta." È anche ampiamente utilizzato come valuta di riserva al di fuori degli Stati Uniti. Gli inverni sono freddi e nevosi. Inoltre, studiava musica tradizionale, strumenti musicali e danza. Di solito gioca le sue partite interne nello Stadio Azteca di Città del Messico. "Sinfonia d'amore" La campagna pubblicitaria del film si è principalmente incentrata su una campagna virale online. Una scelta che inevitabilmente avrà delle conseguenze. Ha avuto sei figli: Joffre, Nelson, Maria Lucia, Sonia Maria, Paulo Cesar e Daniela. Il cranio, però, era molto lungo e basso, dotato di una cresta parietale. Round Midnight Lo stereoscopio a specchi riesce a deviare i raggi visivi fino alla distanza desiderata. "Ora tu hai una pensione"" e ""Ho fatto il mio tempo." Raúl Villarreal Dopo un iniziale presenza di sedici contrade, il numero scese definitivamente alle attuali dodici. Venne privato dei suoi onori e del suo passaporto. Tuttavia non ha più continuato gli studi per dedicarsi a tempo pieno al cinema. Programma nucleare italiano È quindi capocannoniere nella stessa stagione. Il licantropo non può andare di persona e incarica quindi Raina e Gabriel. La versione disponibile su iTunes contiene una bonus track non presente nel cd fisico. Altri riferivano che era stato amico dei loro nonni. La difficoltà del gioco è altissima. Venne girato in California a Lookout Mountain e nel Topanga Canyon, Woodland Hills. "Di qui iniziò la cosiddetta ""Escalation"" che condusse alla Guerra del Vietnam." Gli Atti sono pubblicati dalle Edizioni della Comunità di Camaldoli. In quegli anni vengono ricostituite anche le federazioni locali delle casse rurali ed artigiane. Il suo habitat naturale sono le foreste pluviali delle zone umide. Warburg concepì la storia delle immagini come stratificazione di esperienze diverse. Non sopporta che i suoi compagni mostrino atteggiamenti vigliacchi e privi di onore. I fiori sono gialli, giallo-rossastri o anche bianchi. Successivamente venne arrestato per le sue false dichiarazioni finanziarie. Basata negli aeroporti di Kiev-Žuljany e Leopoli, aveva sede a Kiev. Ha partecipato come guest star nel telefilm Walker Texas Ranger interpretando un poliziotto corrotto. Altre particolarità le possiamo riscontrare negli ambienti interni e i vari oggetti. Le parti ventrali sono giallastre, con la base dei peli grigia. Media internazionali ne parlano per uno lungo periodo. The Sky Pirate Heike Fischer Sono presenti delle spine nella parte anteriore del carapace. "A inizio Ottocento l'edificio fu acquistato da uno Strozzi-Ridolfi e poi dai Giuntini." Dal film si ispira la serie animata di Hercules. "Al termine di quell'anno si ritirò dalle competizioni." Nonostante il forte impegno produttivo il film non ebbe grande successo. Sconfitto, Coligny raccolse le sue truppe e si allontanò dal campo di battaglia. In entrambe le zone, essa risulta spesso una specie della linea degli alberi. Maura scrisse soprattutto in vernacolo siciliano. "Dopo una grande battaglia i ""germogli"" dello Sciame vengono sconfitti." Gli sono attribuite, comunque, trentun commedie, di cui nove ottennero vittorie nei concorsi drammatici. Attorno si stringono verdi siepi su cui svettano alti pini secolari. È una serie del genere commedia drammatica a sfondo romantico. Ne conseguì il carattere etico della verità. Si sente un grido disperato e poi un tonfo. In genere, i comandanti temporanei non sottopongono le reclute ad attività fisica. Vi sono sepolti, spesso trasferiti dalle tombe iniziali, molti personaggi famosi. Ha partecipato alla quarta stagione. Prediligono acque vicino a barriere coralline. Lo stesso destino, quindi, sarebbe ora toccato a loro. "Fra di esse è rappresentato il ""Ratto di Proserpina""." "Si trova in posizione centralissima nel quartiere Mitte, sull'isola della Sprea." The Best Out Mixtape Vol. È nota principalmente per aver dato i natali al noto bluesman Robert Johnson. Nel quarto capitolo lo ritroviamo su Monkey Island. La sua fama crebbe in tutta Europa. I solai erano tutti in legno. La sua produzione non annovera pellicole di particolare interesse. Si giocava annualmente a Santos in Brasile. Un film di animazione che usa il metodo della stop-motion. Il sestiere di Porta Orientale era a sua volta suddiviso in cinque contrade Preda soprattutto insetti ortotteri, ma non disdegna lucertole e piccoli roditori. Il costumista sovrintende alla realizzazione dei costumi da parte dei sarti. Temperatura effettiva Ora la città è salva dalla minaccia del maniaco, e anche i ragazzi. Questi stessi simboli sono presenti anche nella monetazione di Cales. Hassan Mohamed Si ritirò quindi definitivamente dalle scene. Ciò gli ha permesso anche di diventare capitano della squadra. Questi vasi sanguigni possono essere dotati di valvole per prevenire il reflusso sanguigno. Il vero implica il falso, e viceversa. A completare la formazione troviamo un altro italiano: il tastierista Alessandro Del Vecchio. Molte di questi scisti neri sono adesso ricche fonti di petrolio. I malati spesso non sopportano il freddo e tendono a coprirsi eccessivamente. "All'interno del palazzo sono custodite alcune opere d'arte di vari artisti." È considerato il promotore della Terza Lex Porcia. "Dopo due ottime stagioni si trasferisce in Romania, all'Universitatea Craiova." Si concentra maggiormente invece sul tema ideale del romanticismo. Jill Watson Anche alcuni artisti dancehall riproposero delle vecchie basi rocksteady cantando sopra il riddim. Il film riprende dove il film precedente era terminato. "Progetta corporate identity per l'industria e la grande committenza." Lillian Gish non è mai stata sposata e non ha mai avuto figli. Division, con cui sfiora la promozione in Bundesliga. Altri temi frequenti erano gruppi di ballerini e scene da circo. Attualmente milita nel Gruppo Sportivo Carabinieri. Trattò il precedente figlio di lei Guido Fenaroli Avogadro al pari dei suoi figli. Gli occhi peduncolati erano di piccole dimensioni. Con queste rotte le due navi si sarebbero dovute incrociare a sinistra. Si tratta di un programma, articolato in più puntate, che tratta dei pregiudizi alimentari. Mimi sogna di essere la miglior rappresentante di tutta la scuola. La posta in gioco è alta. Bianca, fragile senza odore e sapore particolare. Eddie Johnson Chiuse al quarto posto nella classifica finale. Raggiunge poi due secondi turni a Evansville e Gainesville. "Durante la stagione estiva ospita concerti, mostre d'arte, spettacoli teatrali." Tre anni dopo fu aperta la Casa Museo Gaudí. Negli ultimi anni della sua vita soffrì della malattia di Alzheimer fino alla morte. Crescenzi è giudice bolognese al tempo di Dante Alighieri. Il re viene quindi processato e ghigliottinato sulla pubblica piazza. Fu sepolto a Voghera, nella chiesa di San Lorenzo. Le rocce derivate da queste colate sono quelle predominanti sulla superficie di Io. È stata oggetto di lavori di ristrutturazione alla fine degli anni novanta. Di Giovanni venne condannato a morte. Il regime può applicare anche pressione e violenza contro i critici. Ai piedi della grotta è posizionato il tabernacolo. Di armi non ne sono state trovate molte. A Lord Howe venne eretto un monumento in sua memoria. Tutti i titoli sono inscritti nella Parìa di Scozia. La generatrice di tale cono può essere qualsiasi retta tangente la sfera. Purtroppo il rapporto ufficiale di questa spedizione è andato perduto. Marco, dopo essersi laureato a pieni voti, è in cerca di lavoro. La provincia di Pinar del Río è suddivisa in undici comuni. Sulle banconote non era indicato di quale dollaro di trattasse. Vivono negli stati brasiliani di Amazonas e Roraima e in Venezuela. Villa Prima, com. Senza un indirizzo fisico al quale far recapitare la posta, molte lettere furono scartate. Testi e musiche di Hayley Williams e Josh Farro. "È proprio in questa sede che l'intera vicenda avrà inizio." "L'opera è giunta oggi mutila di gran parte della seconda metà." Sempre più spesso, però, il cardo viene sostituito da una spazzola metallica. Nella seconda direzione guidò il quotidiano bolognese insieme al conterraneo Filippo Naldi. Era montato longitudinalmente. "Il ponte è servito dalla stazione del ""Métro"" di Pont Marie." "Nasce alla fine degli anni settanta con l'avvento dei primi personal computer." Voglio tornare a casa! Il leone in inverno "Nei fondali dell'isola sono state ritrovate centinaia di ancore di navi romane." Sono presenti squadre di calcio, basket, pallavolo e ciclismo. "L'interno è a singola navata con volta a botte." Non sono noti i particolari della vita privata di Posadas. Sulle ali pose consistenti forze di cavalleria rafforzate dalla fanteria leggera. È economicamente prudente distribuire il prodotto localmente e subito dopo la sua produzione. Entrambi gli acceleratori da progetto avrebbero realizzato collisioni tra fasci di protoni. Lo si può dividere in cinque distinte regioni. Questa tappa è stata definita Native Summer Tour.. È stata la prima pistola di produzione a usare un carrello scorrevole. Prende il nome da Abraham Lincoln. "Non va confuso con la ""Chiave di Salomone"", un testo precedente." Patti LuPone interpretava Cathy, Debra Winger ricopriva il ruolo di Ann. Successivamente la nave venne avviata alla demolizione. "Ha scritto anche un libro per bambini intitolato ""The Forgotten Helper""." Periodo spagnolo. Nella seconda puntata appare anche Fred, impersonato come sempre da Redd Foxx. Mentre camminano comincia una pioggia di luci, fumogeni e dei piccoli meteoriti. La popolazione rimase a lungo senza acqua, elettricità, cibo e gas. "Ciò include la libertà individuale, la libertà economica, la libertà politica e l'associazione volontaria." "La salma è stata poi sepolta nel cimitero al-'Ud della città." Il giorno dopo, insieme al fratello, fu fucilato nel cimitero municipale. Abbandonata la famiglia, è morto in miseria nel suo pick-up. "Aiutò inoltre il progetto dello ""Shuttle"" sovietico: il Buran." Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. "Il film avrà un ""remake"", prodotto sempre dalla Bavaria Film." Una parte significante del territorio bulgaro è soggetta a movimenti sismici. "Nella stagione successiva viene mandato in prestito all'Al-Ittihad." Il rospo calamita è un animale notturno. Di questo film, considerato oggi perduto, scrisse la sceneggiatura insieme a Paul Wegener. Ancora una volta fu schiavo della cocaina. "Studiò dapprima economia, in seguito si diplomò in un liceo clandestino durante l'occupazione tedesca." Anche durante il periodo frigio si trovano segni di una fiorente comunità. "Dopo l'M-Day fu uno dei mutanti che mantenne i suoi poteri." Nuovissima Enciclopedia Universale Bourne si è rifugiato in India, insieme a Marie. Il ruolo di Toni venne offerto originariamente a Tuesday Weld, ma lei rifiutò. "L'album più significativo è ""Head Hunters"" nel quale è presente il famoso singolo ""Chameleon""." "Nella parte bassa c'era la scritta ""Miura""." È situata nella parte centro-meridionale del mare di Laptev. Domenica viene trovata morta nel suo appartamento, probabilmente uccisa da altri cacciatori. Prima di Tough Enough, Robinson ha lavorato come allenatore di palestra. "Gli venne dato il titolo internazionale ""Bad Guys""." Seguì i corsi di Tullio Martello noto economista. È sposato ed ha quattro figli. Nel mito, i Cimmeri e la loro terra la Cimmeria, prendono diverse forme. La prima rappresentazione è avvenuta nello stesso anno al Teatro Civico di La Spezia. Boy A Liu ha anche scritto libri inerenti alle arti marziali. Nonostante il suo carattere religioso, il secondo edificio ha un aspetto fortificato. "La versione americana dell'album ha una lista tracce differente rispetto a quella sotto riportata." La città più vicina è Mysore. Mohammad Al-Sahafi Il video mostra un impiegato che viene plagiato dal cantante, David Draiman. Jimbo- Jimbo è molto amichevole e pigro. Alterna attività critica, espositiva e scientifica. Qualora anche la ripetizione fosse terminata in pareggio si sarebbero tirati i rigori. Questo animale è noto grazie a uno scheletro parziale, comprendente un cranio quasi completo. "L'evento miracoloso ebbe come protagonista Benedetto Pareto, un contadino della zona." La lista nera ora è vuota. Tuttavia la loro città fu alla fine trattata meglio di Tebe. I suoi parenti erano forti sostenitori di Joseph Stalin. I due venditori si scambiano un sorriso complice. "Brawl"", in ""Super Smash Bros." Le fucilazioni furono filmate e trasmesse in televisione per diverse settimane. Questo schema cromatico sopravvive nelle tre valute che sono succedute. Intanto Peg, Brick, e Bernie cercano di creare un carro da guerra. La storia della medesima viene addirittura riportata sui giornali. Napoli in fiore! Nei primi tre anni di esistenza Juniper non effettuò alcuna acquisizione. Capsule di dimensioni minori potranno comparire durante i livelli. Il formato della seconda edizione della Veikkausliiga venne cambiato rispetto alla prima edizione. Il panneggio appare morbido e leggero. Nel corso del tempo, tuttavia, si allontanò dal cristianesimo e divenne ateo. Tali conoscenze sono convogliate a formare la disciplina scientifica denominata biologia dello sviluppo. Al centro della piazza è situata una statua di Luigi Galvani, scienziato bolognese. "L'Ordine è diviso in classe civile e classe militare." Fu fatta affondare il mattino seguente. Nonostante il successo di critica, le vendite del videogioco sono state medio-basse. "Il nome deriva dal latino ""regalis"", cioè regale, degno di un re." Servì successivamente Oda Nobunaga per molti anni. "La formula fu quella della stagione regolare più ""play-off"" tra le prime quattro classificate." Ha sede a Madrid con uffici a Barcellona, Londra e Tokyo. "Inoltre ci sono dei nuovi giochi: il ""Giro d'Italia"", ""Chissà chi lo sa!" "Gli spettacoli venivano organizzati in club, mense, fabbriche e all'aperto." Viene rimproverato aspramente dal giudice. Non si conosce il nome del regista del film, che fu prodotto dalla Selig. Primo Conte di Policastro fu suo figlio Simone, detto il Bastardo. Dal campionato successivo, tuttavia, il livello della squadra diminuisce sensibilmente. Anche in sistemi contenenti molte particelle non interagenti, il problema si semplifica. Di Paolo Una moltitudine di castori costruisce una diga su un piccolo fiume. "L'episodio finale include una dedica a Allison Wilke." Sotto questo nome venne commercializzata una utilitaria a due posti. Il distretto era suddiviso in successivi livelli amministrativi dipendenti gerarchicamente dal precedente. "Si tratta del primo uso documentato della svastica come emblema dell'ariosofia." È interpretato da Al Strobel. Lee Seung Woo, del Barcellona, è stato eletto miglior giocatore del torneo. "Si dedica inoltre alla direzione d'orchestra, dirigendo dal pianoforte e anche il repertorio sinfonico." In seguito il paese saccheggiato e distrutto diverse volte dai pirati Saraceni. "Per questo l'acqua è una risorsa strategica per molti Paesi." "Il suo tormentone era la battuta ""Pulp, molto pulp... pure troppo!""." La canzone segna la prima collaborazione tra il rapper e Eminem. Hal Lear venne eletto Most Outstanding Player. Carlton Rara Nella sua prima stagione come freshman gioca insieme ad Isaiah Austin. "La religione è appunto l'oggettivazione dei bisogni e delle aspirazioni dell'uomo." "La festa si svolgeva in particolare sul largo quadrato di fronte all'ingresso della chiesa." Le membrane alari sono marroni e attaccate posteriormente sopra le anche. "Sembra che questo si chiami la ""stilizzazione del gesto""...che scempio!""." Cee-Lo canta la canzone davanti ad un microfono, mentre Danger Mouse suona un fonografo. Il loro areale è molto frammentato. Rivista mensile. "Lord Fener sta costruendo una seconda Morte Nera e attende l'arrivo dell'Imperatore." Ad essi si aggiunse poi Stefano Marcucci. Morso: Ultimo attacco del Web Spinner, il comune morso. "Il termine ""lineare"" sta a indicare la compatibilità con le operazioni." La band sin dai suoi esordi venne etichettata come gruppo nu metal. Dopo questa scoperta parte con il fratello e il suo fidanzato Qin per salvarlo. Luigia Visconti era milanese, sorella di Ermes Visconti. "Alcuni stili come l'Yingzhaoquan ed il Baguazhang sono particolarmente specializzati in queste tecniche." Scrisse versi latini e italiani. "Oggi ospita i locali della Curia diocesana e il Museo ""San Prisco""." Tōbu opera diversi tipi di servizi sulla linea. Tora Tora La zona è costituita prevalentemente di faggio, abete rosso, e boschi di abeti. Contiene molti elementi chiari su fondo scuro, che potrebbero essere vulcani fangosi. Ma Marilyn si è già sposata con un altro uomo, ricco petroliere. "Nel campionato successivo viene ceduto in prestito all'." Origina Dallo sbocco delle vene polmonari e da qui scende per giungere al seno. Nel Léon si parla una variante dialettale del bretone nota come bretone léonard. Uno fu dimenticato e oggi regge la mensola di un terrazzino. "Dal settembre dello stesso anno è nel cast de ""I fatti vostri""." La resistenza dei Turchi fu sfavorevole e il duca Vincenzo si ritirò. My film is not about Vietnam. Sullo sfondo di questo dipinto si vede infatti un tendaggio blu molto scuro. Segna il debutto di Nicoletta Romanoff sul piccolo schermo. "Fin da bambino mostrò grande propensione e abilità nel ""dribbling""." Erling Nielsen "Il giovane Karl iniziò la carriera militare nell'esercito russo quello stesso anno." Alcuni ebrei si suicidarono, altri si convertirono al cattolicesimo. Ogni nave ha un modulo di atterraggio, per visitare un eventuale pianeta. "È sposata con l'attore Roger Allam, con cui ha avuto due figli." Burr offre i suoi servigi, ma Washington pare essere più interessato a Hamilton. Ha lavorato anche per la Be Incorporated. La proprietà venne ampiamente rimaneggiata. Il duca fa ritorno vincitore da una battaglia, preceduto dai fidi arcieri. "Il trio era un gruppo in residenza all'Università del Texas a Dallas." Freccero è pure autore televisivo. "Qui si faceva chiamare ""Col." "Ma non fu un possesso pacifico, l'unione fu contrastata da più parti." La stazione è costituita da due marciapiedi laterali con due binari passanti sotterranei. Suore dello Spirito Santo Nel tentativo di salvarla morì con lei anche il padre Creonte. "Attualmente dirige ""Voci." "Fu l'ultimo daimyo del periodo Sengoku a morire." Dentro i fossati sono puniti i dannati, suddivisi in base alla loro colpa. Rod McDonald La città odierna presenta diverse industrie, tra cui un allevamento di pesci cinese. Il nome del fiume deriva dal nome che avevano dato i Nativi Americani. "Il titolo ufficiale fu annunciato il febbraio dell'anno successivo." Il movimento passeggeri della stazione è su buoni livelli e soprattutto pendolare. La notizia della morte di padre Leopoldo si diffuse rapidamente a Padova. Attivo prevalentemente come autore, ha scritto canzoni anche per Céline Dion. "È ufficialmente stata creata e sostenuta da Nicolas Sarkozy, all'epoca ministro dell'Interno." "Oggi l'interno del palazzo versa in grave degrado architettonico." Questo si evince anche attraverso i rapporti delle Nazioni Unite. Su ciascuna faccia del fusto, invece, sono rappresentati alcuni putti che reggono uno scudo. "È anche l'ultimo singolo pubblicato dal rocker fiorentino prima della reunion con i Litfiba." Può essere associata a un pregresso uso di antibiotici. "In ""Con quale autorità?" Marco Brizio. Nato in Texas, si è formato a New York. Può farlo anche raggiunta la maggiore età se sussistono gravi motivi. Ci sono cinque diversi colori: rosso, blu, verde, giallo e viola. Le seguenti coppie sono quelle che hanno preso parte ai Quarti di Finale. La durata del trattamento deve essere il più breve possibile. Cane resistente e forte, il Lupo Italiano è allevato come cane di utilità. "Altro ormone capace di aumentare la secrezione di prolattina è l'ossitocina." Grazie alle sue grotte, Pertosa è divenuta un importante centro turistico. Visse i suoi ultimi anni a Palermo, nel convento di Santa Cita. Il capoluogo è la città di Mango. Esse risalgono al periodo Cretaceo. Passa quindi ai cechi dello Sparta Praga. Possono essere utilizzati per insalate o se ne può estrarre un olio. Ogni incarnazione di Ghost Rider possiede tuttavia delle sue capacità specifiche. Il terremoto diede una sterzata notevole alla riorganizzazione della protezione civile giapponese. Si nutre essenzialmente di parti vegetali. Anche grazie alla sua descrizione, infatti, è stato possibile ricostruirne la struttura musicale. "La nuova versione andrà gradualmente a sostituire l'attuale versione." "Nel video c'è un cameo di Tupac Shakur." Il secondo posto nel girone non fu sufficiente per accedere al turno successivo. "Successivamente studiò geologia e mineralogia, rispettivamente, all'Università di Harvard e all'Università della Virginia." Lo stesso giorno è stata pubblicata la versione acustica del brano. Ha scritto romanzi, opere teatrali, saggi, poesie e riflessioni filosofiche. È costituito da cinque sale ed un salone disposte intorno ad un patio. È un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso. Il castello fu bruciato a terra. La temperatura ha una notevole influenza sulla cavitazione, poiché altera la tensione di vapore. Guerra greco-turca Fu firmatario del trattato di Madrid che permise di liberare il re. La parte nord è occupata da un edificio con una sala di attesa. Sabato Martelli Castaldi. Per più di sei anni non ebbe più diritto a tornare in patria. Fa parte della linea ferroviaria Salerno-Mercato San Severino. Il suo corso è interamente contenuto nel territorio della Manciuria, nella Cina nordorientale. Il vestito maschile è andato perdendosi negli anni. "È comune rappresentare la costante dei gas specifica con il simbolo ""R""." "Il lavoro è stato recensito come ""Cd del mese"" dalla rivista statunitense ""Bass Player""." Non va confuso con i prenomi Marilyn e Marlene, che hanno etimologia differente. "È un reperto classico dell'Iperplasia prostatica benigna." "Con il successore di ""Power Play"" le cose sarebbero andate ancora peggio." Terminata la sua carriera da calciatore è diventato allenatore. Il Becchino è malato, ma è efficiente. I fiori in genere sono tutti del tipo tubuloso. Una sorta di risposta esterna, affermativa o negativa, oggettivamente impersonale e simbolicamente rappresentata. "Il film si conclude con un cameo di quest'ultimo mentre li osserva da lontano." Il titolo era assegnato al costruttore con meno punti Gli alberi rappresentati divennero più alti e meno imponenti rispetto al periodo precedente. Il resto viene da sé. Lì nel primo turno fu eliminata per il secondo anno consecutivo dai Philadelphia Eagles. "Il responsabile odierno della collezione ""I millenni"" è Mauro Bersani." Si sollevano le spalle, segue la zona toracica e poi quella lombare. "Essi coprono l'antico mondo mediterraneo, in modo particolare la Grecia antica e Roma." È il primo singolo che il gruppo registra con la Island Records. Lingua originale: francese Franklin Western Il film fu girato a Buenos Aires. Il padre Carlo Alberto è stato vittima della mafia. "L'episodio si conclude con Jack che piange per la sua terribile scoperta." Nella galleria iconografica molteplici sono i personaggi rappresentati e gli avvenimenti narrati. Le due sezioni sono connesse da uno stretto canale. È un composto estremamente reattivo e reagisce violentemente in presenza di acqua. La specie è diffusa nella foresta pluviale del versante nord-orientale del Madagascar. The Crooked Path "È sede dell'omonima parrocchia." Un conflitto aperto tra i due fratelli non scoppiò mai. Viene oggi generalmente considerato uno dei principali festival cinematografici europei. La medicina popolare utilizza le foglie e le sommità fiorite. A Westminster condusse una vita all’insegna della pirateria. "Quando venne annunciato, il film venne indicato con il titolo provvisorio di ""Lost Memories""." Il film fu prodotto negli Stati Uniti dalla Metro-Goldwyn-Mayer. "Fu professore di letteratura americana all'Università del Cile e all'Università della California, Berkeley." "In seguito i vari capitoli sono stati raccolti in cinque volumi ""tankōbon""." I tre livelli sono collegati attraverso due ascensori e una scalinata. George John Le sue isole maggiori sono montagnose e ricoperte di foreste pluviali. "Ho continuato ad essere forte fino a quando non sono uscito""." "L'insieme del veicolo è di progettazione e disegno italiano, inclusi gli interni." Le ville potevano essere ereditate, acquistate, sequestrate o fatte costruire appositamente dai Medici. "Non è da escludere che il filo conduttore fosse l'elemento geografico." I Rolling Stones sono da sempre la sua grande passione. Essa vede la promozione a personaggio principale di Peter Mackenzie. "Terminata la guerra, riprende l'attività tornando nelle file del Pontedera." Scheda sul sito del comune Fu diretta da registi come Mattoli, Comencini, Steno, Monicelli, Soldati. Lungo i fianchi il corpo si comprime sempre più. In cattività non è presente alcuna popolazione riproduttiva. Nello stesso anno i tedeschi colonizzarono la regione. Aretha Thurmond "C'è anche la possibilità di frequentare la scuola di skate del Coach Frank." "La filosofa femminista Jennifer Saul è a capo del Dipartimento di Filosofia dell'università." Come simbolo, la società ha un leone rampante di fronte ad un cavalluccio marino. Esso è caratterizzato da una scala in tenaglia costruita interamente con la pietra lavica. Della struttura originaria oggi rimane soltanto il piccolo edificio adiacente al portale della chiesa. Durante questo periodo, la femmina può spostarsi trascinando con sé il maschio. Questa tabella costituisce la base della classificazione ancora in uso presso gli archeologi. La Canadian Rugby Football Union venne sciolta poco prima della prima guerra mondiale. Ai quarti si arrende contro Petra Kvitová in due parziali. Quattro blindo armarono la guarnigione della Concessione italiana di Tientsin. Nei manoscritti più antichi non si distingueva tra maiuscolo e minuscolo. È la chiesa nazionale dei polacchi residenti a Roma. Oggi, la rete internet consente a molte organizzazioni di comunicare facilmente su queste problematiche. Kenny Battle Questi furono i primi due titoli della storia del Real Saragozza. Una condizione in cui la bile non può fluire dal fegato al duodeno. Una finestra di ricerca denominata “search_win” viene determinata dai campi xs_offset, pre_sw e post_sw. Si formò in questo periodo il margine continentale Atlantico presente ancora oggi. "L'anno dopo ha fatto parte del cast della serie televisiva ""Streghe"" impersonando Billie Jenkins." Da quel concilio nacquero delle controversie cristologiche che la divisero. Ma nel frattempo vi fu una nuova entrata alquanto interessante. La strada proveniente da Agordo è interamente asfaltata. Questi interventi hanno riportato il viale al suo fascino e alla popolarità primitiva. "L'azoturo di sodio è molto tossico." Il foglietto parietale del pericardio sieroso riveste la superficie interna del pericardio fibroso. "Nell'anime, nella regione di Hoenn sono ambientate le puntate della serie ""Advanced Generation""." Il tratto di torrente compreso nel territorio cittadino è in gran parte interrato. Anche la parentesi greca si rivelò ricca di trionfi. Egli tenterà di riprendere tutte le ragazze, finendo però sempre negativamente. A sud della frazione si estendono i palù, formazioni paludose tipiche del Trevigiano. Alcuni operatori costruiscono ovali piatti, ma molti hanno sopraelevate. "Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Perugia, divenne in seguito avvocato civilista." I due iniziano a parlare e ben presto Paxton conduce anche lei al motel. La stazione è dotata di due banchine laterali coperte da tettoie metalliche. Dice a Demetrio che ci penserà, ma le pare una buona proposta. "Il film fu prodotto dall'Argos Films e dalla Como Film." Nina gli chiede di parlarle della vita da scrittore. Durante il fascismo il comune fu annesso a Luino. Divenne famoso col soprannome con cui era chiamato suo nonno. Dà il nome alla provincia di Helmand. Confina con gli Stati di Bahia e Alagoas. In tali condizioni la reazione sarà positiva solo per gli alcol terziari. Seguono le principali classi di linfociti. È soprannominata Scianel, in quanto ha una particolare abilità nel distinguere i profumi. Depongono le loro uova in due strati, con una leggera differenza di temperatura. "Il nome del produttore è un anagramma di ""book"", termine inglese per libro." "Con queste la Lancia si aggiudicò due mondiali marche all'inizio degli anni ottanta." Anche se abbondavano le descrizioni, il concetto di strige rimaneva comunque molto vago. Roberto, che aveva respirato aria di libertà a Londra, rifiuta il matrimonio combinato. Il festival non prevede alcuna competizione. Come montatore e assistente alla regia nei credit appare il nome di László Benedek. In questo periodo compose probabilmente le musiche per alcune opere teatrali di William Shakespeare. Le storie della sua eccentricità sono state esagerate. Nello stesso anno il comune di San Giovanni Battista fu aggregato a Sestri Ponente. Qui-Gon finalmente si convince ad accettare Obi-Wan come suo padawan. È un mostro orrendo con tre vite e tre corpi. I wahhabiti avevano pure attaccato diverse carovane commerciali ottomane provocando ingenti danni finanziari. Mike Wilson "L'anno successivo l'Imperatore affidò il governo della marca ai quattro fratelli, insieme." Adattamenti del nome sono presenti in molte lingue europee. Mang capeggia anche la classifica provvisoria davanti a Roth e allo spagnolo Sito Pons. Era dedicata a san Biagio. Si interessò ai wargame mentre frequentava il college. "Non solo: scopre anche l'identità segreta del capo della banda criminale." Era dedicato interamente alla musica innovativa di ogni genere. Le sue tournée concertistiche lo portarono in Unione Sovietica, Europa, Giappone e America Latina. "Si dice che il cacciatore, avvicinatosi, vide che le corna s'erano fatte nere." Dorota è una donna in crisi. Al ritorno sulla terra, i quattro piloti scoprirono di possedere strane abilità. Luk Zimmermann è il chitarrista nonché il produttore dei dischi in studio della band. "L'album collettivo include brani, fra gli altri, di Francesco Guccini e dei Nomadi." Nei playoff, Montana fu ancora più dominante. "All'inizio della storia Topolino e Minni si recano ad una fiera di paese." "Famose le sue cave di pietra e le miniere tutt'oggi attive." In più mantiene i rapporti con le pubbliche amministrazioni dei vari comuni. Ha poi studiato al Conservatorio di Stato di Tbilisi, perfezionandosi successivamente a Mosca. "L'interno è a navata singola, con volte a crociera e archi traversi." Bragg ha una carriera comica di successo. Savigny, chirurgo di bordo della nave Medusa. Le facciate vennero decorate con stucchi che nascondono completamente la linea architettonica del palazzo. "La nave è ormeggiata in modo permanente all'Ocean Terminal di Leith, Edimburgo." Tuttavia la società non partecipò alla Promozione, finendo poi per scomparire dai campionati. In questi anni il bosco secolare che circondava il complesso venne tagliato. "Nell'Etenismo si fa spesso utilizzo dei versi dell'Edda." Il Lecco ritorna tra i cadetti dopo dieci anni di assenza. Anthony Griffith Alla base della geometria differenziale vi è la nozione di varietà differenziabile. In questa fase, emergono gli aromi terziari, che contribuiscono al bouquet. Sia Van Sant sia Mitchell si confermarono come produttori esecutivi. Lungo questo tratto, sono stati creati dei laghetti artificiali. Proprio come le email, i blog sono molto spesso vittime di spam. Divenne poi insegnante di filosofia a Bressanone e Padova per molti anni. "I Love You"", uscito da poche settimane, e dei loro viaggi ad Amburgo." Jack Randall I fratelli Both lavoravano in coppia: Andries dipingeva le figure nei paesaggi di Jan. "È in corso uno studio di riprogettazione di tutta l'area museale." Viveva in acque dolci insieme a numerose specie di pesci e tartarughe. Nella sua prima stagione in prima squadra disputa solo tre partite. "Possiedono sottili tentacoli che non sono urticanti per l'uomo." The Pirates Tali caratteristiche indicano il carattere essenzialmente covalente del composto. È stato affondato al largo di Tolone. Santa Maria Crescenzia è spesso rappresentata con un crocifisso e un libro. Come comburente può aggravare un incendio. "Ah, quella voce m'è qui nel cor discesa!" A fine stagione vince il campionato nazionale. Significativamente, tutti i pezzi composti a Venezia sono in tonalità maggiore. Betty nota che il fidanzato e il Kid hanno il medesimo tipo di tatuaggio. Lucrezia continuò comunque a provvedere al figlio tramite lettere inviate al suo tutore. Egli, inoltre, amava viaggiare. Si tratta della quinta edizione ad essere prodotta e trasmessa da Sky Italia. "Tra le due stele, vi è anche l'altare in mattoni destinato al culto." La release di questo singolo è stata divisa a seconda dei paesi di destinazione. Venne anche creato un grande parco. "Significherebbe quindi ""il dente di Glamorgan""." Si classifica ventisettesimo nel concorso generale e contribuisce al dodicesimo posto della squadra Nazionale. Questa terza serie di Navigator è assemblata a Wayne ed a Louisville. Dato che suo figlio Eric era ancora minorenne, Agnes assunse la reggenza sul regno. Sua madre era la principessa Adelaide di Sassonia-Meiningen, figlia di Giorgio I di Sassonia-Meiningen. Tutte si qualificano per la fase successiva ad eliminazione diretta. Monk prende una decisione, che sarà rivelata nel romanzo successivo. "Successivamente il ""S. Antonio"" venne dislocato a Lero." Capoluogo era la città di Gera. La sua carena era rivestita con lastre di piombo fissate con chiodi di bronzo. "L'esaminando deve selezionare quale delle cinque alternative meglio sostituisce la parte sottolineata." Vicino alla piazza si trova la cattedrale di Lubiana. "Le prostitute di solito ballavano le canzoni interpretate all'armonium o nei tabla dagli uomini." La fermata è servita dai treni del servizio ferroviario metropolitano, cadenzati a frequenza semioraria. Ha collaborato con Gianni Amelio, Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci. Chiusa la carriera agonistica diviene collaboratore tecnico ed allenatore in seconda. La cattedrale di Lesina è dedicata a santo Stefano, patrono della città. Qui merci e passeggeri venivano imbarcati per raggiungere il Buganda. La Bassa Langa ha un clima padano, temperato nelle temperature massime sui rilievi. Molte delle opere sono andate disperse e distrutte durante le due guerre mondiali. Tre sono le ipotesi in campo per la titolarità del tempio: Hera, Zeus, Apollo. I tumori rari, dunque sono a tutti gli effetti malattie rare. Il distretto comprende la parte sud-orientale della provincia di Trento. Comincia a fare facce molto buffe, che il Sindaco definisce ridicole e non divertenti. Raya Rama rimosse molti fedeli servitori del regno, sostituendoli con uomini a lui fedeli. I comuni maggiori dove si parla sono Enschede, Zwolle, Apeldoorn ed Emmen. "Esso sostenne inoltre le cosiddette ""spese per il sostegno all'italianità"" in provincia di Bolzano." Jeon Ji-soo Nessun Intruder venne mai esportato, malgrado le sue buone qualità. La somministrazione durante o subito dopo i pasti sembra aumentare il livello di biodisponibilità. Presso il monte San Nicolao nasce il torrente Castagnola. Poi, rendendosi conto della sua identità, lo cura. "L'impianto è ancora esistente, ma oggi è adibito a museo." Ha abitudini diurne. Piccole maschere di volti umani e figurine umane lignee possono accompagnare le sepolture. Fatte le dovute precisazioni, ecco una descrizione più precisa del motore. Questa maggioranza ha considerato come due terzi di maggioranza. "Nello stesso anno realizza un book fotografico per l'azienda di abbigliamento X-Cape Urban Fashion." "Oggi l'attenzione del club è mirata soprattutto alla squadra di basket." I principali temi trattati riguardano la giustizia, la vendetta, il perdono e la misericordia. "Il comune comprende la località con lo stesso nome e un'area rurale." Diede vita a una campagna internazionale per la liberazione di Arthur Koestler. Durante questi anni i suoi fratelli gli diedero lezioni di cinema per corrispondenza. Anche la seconda stagione venne accolta positivamente dalla critica. I Pallavicino di Zibello sono tuttora fiorenti. Hanno trascorso entrambi un lungo periodo di latitanza e una detenzione per reati terroristici. Fu congedato con il grado di capitano. Per ricompensa, il piccolo regala loro speciali poteri di tipo telepatico. La sclerosi multipla non è considerata una malattia ereditaria. Jordin Andrade Dreaming of You Paul Neumann Solo Patty, insieme alla sorella Selma, venne introdotta nella famiglia I Simpson. Gli ebrei yemeniti invece non mangiano latticini di Shavuot. La pellicola, una produzione italo-tedesca, è stata girata a Berlino. Queste delegazioni curano i contatti con gli organismi internazionali e le istituzioni finanziarie locali. Edizione Giunti consultabile online integralmente "Ha lavorato come insegnante presso l'Istituto degli insegnanti e al Conservatorio di Praga." Passò la sua giovinezza in Italia e negli Stati Uniti, frequentando le università italiane. "Ha servito nell'esercito degli Stati Uniti e nel corpo dei Marines." Fischer sposò Else Walter, con la quale ebbe tre figli. Sport nato in Argentina, si sviluppa in modo simile al tennis. "Tre anni dopo sarebbe stata pubblicata come lato B di ""Rebel Rebel""." Li Yi La rivista viene attualmente realizzata da Sprea Editori spa. Tutto il corpo è coperto da scaglie evidenti e spesse. Durante la sua storia divenne persino una stalla, durante la Rivoluzione francese. Partecipano in Puglia alla Notte della Taranta. Edificarono a Mantova la chiesa di San Gervaso, nella quale compariva il loro stemma. Era stata finalmente creata la struttura tipica delle Federazioni Sportive Nazionali. Poi la colonna fascista si divide in due gruppi. Occasionalmente, invece, si considerano foreste nebulose anche foreste subtropicali e addirittura temperate. Holmes Osborne La pellicola fu girata a Los Angeles. Solo più tardi si sarebbe trasferita con il padre nella capitale carioca. Il suo capoluogo è Agra. Rilevanti sono i pavimenti a mosaico. "Invece, le fanzine accolsero l'album con entusiasmo." La sua attività predatoria è sia diurna che notturna. Era un tumulo a collinetta circondato da una struttura pentagonale con ingresso a sud-ovest. Danese, ottimo schermidore, sfidò allora Sclavi a duello. Svariati ruoli chiavi sono stati rimpiazzati durante il settimo anno. Un astronomo ha visto tutto col cannocchiale. "Il brano ""Io Voglio Vivere"" è una cover della cantante Alice Visconti." "L'album inoltre fa seguito alla partecipazione di Cher al film musicale ""Mamma Mia!" Ha una sorella ed un fratello. Massone, si schierò ripetutamente in favore del divorzio. Molte persone hanno notato la sua somiglianza con la Statua della Libertà. Non proponevano alcun suggerimento su come correggere gli errori di scrittura. "Arrivati sull'isola i tre scoprono che non è disabitata." "Con i ""Rovers"" firma un contratto quadriennale." Poco rimane oggi della Lublino ebraica. Ha una fifa blu. "L'uso di questa forma di scrittura fu abbandonato con il crollo della civiltà micenea." Dopo le nozze, riceve i diecimila dollari, mentre lo sposo ritorna a casa sua. Questo tipo di fenomeni è particolarmente evidente nelle fasi iniziali della terapia. È stato ribattezzato come Ingegneria Elettrica Scuola Senior. "I due fratelli trovano sull'isola Godzilla in una sorta di letargo." Con esse prende avvio la lunga serie delle prestigiose commissioni nei principali cantieri milanesi. Davanti al corpo è posto uno scudo con al centro una testa di Gorgone. "L'assenza di un solco radiale, inoltre, permette di distinguere quest genere da altri gliptodonti." Successivamente Bonomi entra a fare parte del Gruppo Nautico Fiamme Gialle. Direttore: Gianluigi Gelmetti. In cinque stagioni collezionò nove presenze e due reti. Il tempo migliore della sessione è fatto segnare da Lewis Hamilton. In questi casi, il bottino veniva radunato, e poi suddiviso fra i combattenti. Nei vitigni bacca bianca invece, le macchie rimangono gialle. "È comunque presente a bordo di tutti i voli il servizio di ""bar sales""." Tutto ciò richiede disciplina. Il portoghese segue delle regole molto simili a quelle descritte per lo spagnolo. Successivamente lascerà la comunità per iniziare a frequentare una normale scuola superiore. Suo padre fu un ricco proprietario terriero. La Cattedrale ha subito lavori di ristrutturazione in due occasioni. "Centinaia di giacobiti vennero liberati tramite l'Act." In Campania fu inviato Marco Valerio, nel Sannio Aulo Cornelio. Il consiglio metropolitano dura in carica cinque anni. "Ritiratosi dall'automobilismo professionistico aiuta i piloti svedesi durante i test invernali." Attualmente milita in Dritte Bundesliga, la nuova terza serie del calcio tedesco. Non si sono resi conto di nulla. Il capoluogo è Beau Bassin-Rose Hill. "L'uomo se ne va deciso a tornare nel bosco." La capitale era Giuba, al contempo capitale del Sudan del Sud. Lungo la fascia costiera è attraversata dalla circonvallazione marina, o via Crispi. La colonna sonora è stata composta da Tomáš Dvořák per Amanita Design. Il rifugio è gestito dalla sezione di Torino del Club Alpino Italiano. Fu estromessa dalle qualificazioni a per aver impiegato un calciatore che era stato squalificato. Il plenum, suona nelle occasioni più importanti. Gradiente positivo ovvero alta pressione alle medie latitudini e bassa pressione alla latitudini polari. "The Preacher's Wife" Il brano apparve nelle scalette dei Beatles. Successivamente il telefono della ragazza viene preso dal rapitore. "Auto Patterns""." La specie è vive in acque tropicali, vicino alla superficie e lungo la costa. Lei lo ricambia salvandolo da un rapinatore. "Grazie al loro design, che lascia le gambe interamente scoperte, permettono un'abbronzatura più omogenea." La parte basale risulta invece di un giallo carico. Alcuni degli effetti indesiderati sono cefalea, vertigini, nausea, trombocitopenia, vomito, ipotensione, rash. Petit Martinique non prevede autobus. Mary Ann Mobley intraprese una lunga e durevole carriera di attrice televisiva e cinematografica. Oggi però viene usato in genere in modo più restrittivo. Il termine balloon è largamente usato anche in Italia. Collaborò anche per la liberazione di Cesare Casella. John Von Neumann era un consulente per la selezione del set di istruzioni implementate. "Il ""Tao"" potrebbe essere paragonato al ""Deus-sive-Natura"" di Spinoza." Ebbe poco successo. Julien Fernandes Fratello del famoso medico veneziano Pietro Pezzi. La squadra con maggior punteggio al termine della puntata risultava essere la vincitrice. Prende il nome dal popolo Damara, che abita nella regione. I livelli di difficoltà sono quattro, “Training”, “Rookie”, “Veteran” ed “Elite”. Dotato di un fisico possente, scelse di iniziare la carriera di wrestler professionista. Altre comunità vivono in Perù e in Bolivia. Alberi è solo apparentemente una canzone ecologica. Le due famiglie diventano estremamente unite e per alcuni anni vivono in completa felicità. La sua vita è completamente avvolta dal mistero. Vi sono, inoltre, stabilimenti per la fabbricazione di macchinari e veicoli. "Le contestazioni dei tifosi verso Mazzarri furono motivate, in parte, dall'oggettivo riscontro dei numeri." Le versioni contenute nel disco non presentano differenze rispetto alle incisioni italiane. Questa eventualità si verifica più frequentemente con gli agenti chemioterapici. È stato successivamente assunto come insegnante pubblicitario e oggi lavora in una libreria. Valentin sente i segni premonitori di quella che sarà la seconda guerra mondiale. Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata perduta. "Assunse l'incarico speciale quale addetto alla comunicazione e navigazione." Qui la notte è scesa sul futuro. Successivamente Elisabetta decide di invadere la Scozia e combattere i francesi, che vengono sconfitti. La vittoria arriva al secondo round per stop medico in un match ampiamente dominato. "Il mixtape ha avuto tre seguiti: ""Members Only, Vol." Da dilettante vinse il campionato italiano su strada e il Giro del Sestriere. La lunetta centrale presenta una Madonna con Bambino in trono e i Ss. Nella città vivono ancora operai impiegati per il risanamento della centrale e alcuni civili. "Questo passaggio dal fegato si chiama appunto ""effetto first-pass epatico""." Entrambe le sue mogli erano nipoti della regina Vittoria del Regno Unito. La costruzione di questo è relativamente semplice. È una scimmia snella dalla lunga coda. Anche altri grandi maestri vi hanno lavorato, come per esempio Jan Steen. Forest City Non è possibile predire dove e quando si manifesterà il prossimo edema. È cresciuto a Riga e a San Pietroburgo. Riesce a trascinarsi fino a casa, e trova Horace morto. La crosta è sottile, liscia, di marcato colore paglierino. Nonostante ciò la band non è ufficialmente sciolta. Adesso è uno dei più ricercati professori universitari del paese. I vincitori sono elencati per primi, seguiti dai secondi classificati. Sposò Gisella di Baviera, figlia del duca Enrico. Ciononostante, il governo locale continua ad usare tali simboli. "L'anno seguente, furono trovate delle fonti di minerali nella zona attigua." Si sperava che tale dimostrazione avrebbe potuto alzare il morale del popolo americano. "Io sono mio figlio, e lui è me""." "Questo porta inevitabilmente allo scoppio della guerra d'indipendenza spagnola." È il punto più a sud della Cina sul continente. Per un certo periodo, fu pure membro della Massoneria. Lì si stabilirono a Claremont, proprietà del re Leopoldo I del Belgio. Ed è proprio questo principio che dà il nome al Jeet Kune Do. "In anni recenti parte della costa di San Giorgio è stata deturpata dall'abusivismo edilizio." Ma in centrale accade qualcosa di inquietante. Le membrane alari sono bruno-rossastre talvolta con il bordo posteriore semi-trasparente. Divenne anche ben presto, un oggetto riccamente miniato. Lo stesso Luigi Chierici ne fu il responsabile. Può essere misurato in due modi diversi: globale e locale. I maschi sono estremamente territoriali. Il torneo è stato vinto per la prima volta dalla nazionale danese. "Dell'antico complesso rimangono oggi la ""Torre Civica"" e la ""Torre delle Prigioni""." Alla scadenza della sospensione, ritorna in attività nella stessa squadra basca. Wit Studio Il loro matrimonio costituiva una delle condizioni della Pace di Cateau-Cambrésis. Frequentò la scuola di recitazione di Alessandro Fersen. La vetta si trova in comune di Ormea, città dalla quale prende il nome. "Fu decorato come eroe dell'Unione Sovietica e con l'ordine di Lenin." "L'interno è a tre navate suddivise da colonne, con vetrate." "Anzitutto liberò l'intera isola da ogni marginale presenza inglese." Il figlio di Paolo Corallini, M°. Suo pronipote fu don Lorenzo Milani. "La categoria si chiamava allora ""Championship Series"" e succedeva alla Grand Prix Championship Series." Abbott Ltd. Tale pratica durò sino alla prima guerra mondiale. "L'intenzione di Fire Eagle doveva servire da intermediario centrale per i dati di localizzazione." Chávez venne sepolto nel Cimitero del Père-Lachaise a Parigi. Tina pretende le sue scuse, e la coppia di riconcilia. Il primo disco contiene le stesse tracce del disco originale più tre tracce aggiuntive Winnipeg ha un clima continentale, con estremi di caldo e freddo. I seguenti sono alcuni dei più importanti. Sinestro infine venne sconfitto dagli sforzi uniti di Hal Jordan e Kyle Rayner. "Tutte le competizioni si sono svolte presso lo ""Estadio Mediterraneo""." "Il singolo di lancio è ""Oh Santa!""." La statua è stata scolpita in marmo bianco italiano. Wolf Dog Alla guida societaria del Bari ottiene la Coppa Italia Primavera. Il soggetto di questa pellicola è tutto incentrato sulla ricerca della felicità. "In precedenza è stato Direttore dell'ufficio per la tutela del paesaggio della regione Sardegna." Il loro repertorio riguarda essenzialmente la musica barocca. The Dogs of War Il potere patogeno del batterio potrebbe essere anche dovuto alla tossina murina. Nelle loro progettazioni si sono concentrati sulle possibilità tecniche ed estetiche dei materiali usati. Questo vantaggio ha però un prezzo. Sulle pendici del monte Girifalco si trovano i ruderi del castello di Pagliara. Antigua, Caraibi. "L'aereo si schiantò nel mare al largo di Sète, uccidendo tutti a bordo." Le risposte a disposizione del Bianco sono varie. Piazza Mosca Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano "Il titolo di lavorazione fu ""Ghost Raiders""." Il barone de Coubertin tentò, senza successo, di farli ammettere come Giochi olimpici. Malagodi lasciò il giornale e la politica e si ritirò a vita privata. I prigionieri sono stati poi trasferiti nel campo di concentramento di Gliwice, in Polonia. Tutti i membri, tuttavia, provengono da diverse città della Guipúzcoa. De Zúñiga y Acevedo ordinò un incremento della protezione dei porti. La coppia ha avuto due figli, Anna e Byron. Un altro sintomo è una forte diarrea seguita da nausea e vomito. Paul mantenne invece sempre la cittadinanza statunitense e britannica. Tuttavia in esso vi sono elementi di platform, picchiaduro e Sparatutto in prima persona. Carne elastica, bianca, grigiastra nello strato più esterno, con sfumature rosacee negli esemplari adulti. Oggi il tasto telegrafico è ancora utilizzato dai radioamatori. Il New Jersey confina a nord con lo Stato di New York. "L'anno seguente passa al Carmelita." Inizialmente Gentile sostenne il separatismo assieme agli altri boss mafiosi. Baa Baa Black Sheep "Jack Kramer scrisse a proposito de Larsen nella sua autobiografia:""Era affascinante da osservare." La cromatura delle elitre, infatti, permette loro di essere poco visibili sulle piante. "Le costruzioni maggiori risalgono all'Età Classica." Una ricerca recente però sembra di smentire questa leggenda. Le due condizioni non evidenziano differenze cliniche. Disposte a spirale, hanno punte dentellate o acuminate. La specie, monogama, vive in coppie, e si ritiene sia territoriale. Essa infatti proibiva ad esso la cattura di cetacei in territori naturali. Messo in minoranza, si dimette dalla carica di segretario. Diresse nella sua carriera una quindicina di pellicole. È stato girato a Burbank, Los Angeles, Las Vegas, Laughlin, e Halifax in Canada. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive. Barry Marx svolse anche la funzione di editore. Fu poi proclamato santo dalla Chiesa ortodossa. Parla fluentemente anche italiano, tedesco e francese. Il Senato approvò senza riserve. In Spagna prestò servizio in vari reggimenti di cavalleria di Madrid e Saragozza. Tale separazione conduce ad una stabilizzazione del complesso. Il colore dei maschi varia a seconda della specie presa in esame. "L'acropodio è il segmento distale ed è costituito dalle falangi." "Un'altra variante della macchina ha un secondo conduttore sferico ricurvo collegato ai cuscinetti." "Nell'anime ha la capacità di parlare." Saranno istituite anche due nuove categorie elementali, il buio e la luce. Dopo aspre polemiche il progetto venne abbandonato. Oggi la cerimonia è stata sostituita dal corteo di giovani mascherati con fruste. Laurent Blanc viene riconfermato nel ruolo di allenatore del club. "All'interno dell'edificio vengono ospitate le sedi associative del volontariato locale." Il Sindaco viene eletto separatamente. Tutto cambia quando suo padre viene ucciso. Smise di prendere lezioni decidendo di suonare i vinili jazz di suo padre. L. Dickson. Fu Luogotenente gran commendatore del Rito scozzese antico e accettato. "Il successo è arrivato grazie alla partecipazione alla serie televisiva ""Baywatch""." Ora la maggioranza della popolazione è russa. Ma alla fine danno i frutti e i mafiosi mettono il francese alle strette. Tali visioni alimentarono anche lo sviluppo delle basi ideologiche del nazismo. Il sito paleontologico di valle Imagna Sulla copertura svettano due piccoli obelischi costruiti quasi interamente in cotto. Giocava come interno destro o come centravanti. Special guest Mirko Guerrini ai sassofoni. La mancanza di risultati spinse Powell a vendere la squadra. Erano Tedeschi e in ogni caso avrebbero obbedito agli ordini. Sarà sostituito da Alessandra Facchinetti. "È la prima vetta dell'Ebony Ridge per chi arriva da nordovest." Discografia degli Eurythmics La trascrizione, per altro, non ha una conclusione. Al ritorno della coppia in Inghilterra ella continuò a svolgere i propri impegni reali. Si tratta del primo lungometraggio del regista, prima specializzato nella direzione di cortometraggi. Lisa Willis Può essere necessario anche il ricorso alla ventilazione artificiale. "Protagonista della storia era l'attrice Ellen Richter, produttrice del film." Il gioco introduce per la prima volta i Mii. La serie è stata accolta positivamente dai critici. "Le gare vengono disputate in un'unica sede." Il suo capoluogo amministrativo è West Palm Beach. Rinnovati anche i fanali posteriori. Il primo match di Pedro Morales fu contro Buddy Gilbert, con vittoria del primo. Il sesto è Gravity Bone, suo predecessore. Molti di questi appartengono alla frutta secca. Si poneva quindi un problema di valutazione economica e sociale. "L'episodio ""Amici in pericolo!" Stella sviene. La materia è oggi oggetto delle previsioni degli artt. Un altro esempio è invece la moda dei giardini riproducenti i paesaggi naturali orientali. Non sono molti i vescovi greci documentati di questa antica diocesi nel primo millennio. Ma la competizione più popolare e amata era il palo della cuccagna. "In entrambi i casi, comunque, l'assenza dal massimo campionato è durata solo una stagione." La prima parte è composta da quattro fasi e la seconda da sei livelli. Si cibano prevalentemente di frutti, in piccola parte di foglie e germogli. "Come l'album precedente è stato registrato a Berlino e prodotto da Harris Johns." Notizie sul disco A Parigi una donna si suicida gettandosi sotto un treno. Il terzo livello di ogni continente culmina con una battaglia contro un boss. Incluse anche un lungo commento sul Concilio di Basilea. Le prime otto si qualificano ai playoff. "Nell'aprile viene diffuso il video del secondo singolo ""Spingere""." Questo periodo fu molto lungo, ma essenzialmente indeterminato in tempo e lunghezza. Dopo i dovuti scambi di oggetti, Homer fugge. "È un'opera di potenza, unità e stile""." "Questo è anche l'anno in cui inizia a soffrire della stessa malattia della moglie." Questo fallimento sembra far ritrovare a tutti una nuova serenità. "Inoltre, c'è spesso l'eclissamento nei sistemi ciclici che non possono essere alleggeriti." Tre di questi libri sono stati tradotti e pubblicati in Spagna. Il commissario Fu umanista e bibliofilo. Lui non aveva risposto, perché la lettera non era mai arrivata. Le pinne sono dello stesso colore del corpo, e la pinna caudale è biforcuta. "Il nome storico di ""Istria"" in Slovenia ha quindi oggi solo una valenza storico-geografica." "Quest'ultimo gli propone di incolpare Jerome di tutto, ma Bug lo uccide." Nella capitale, però, venne tradito da un amico e consegnato ai soldati. "È il primo romanzo della trilogia delle ""Leggende di Dragonlance""." Alcune delle specie che hanno preso il suo nome. Tale stabilimento è stato a lui intitolato per onorarne la memoria.. È stata una delle donne più veloci del mondo. "Nel mezzo di una violenta sparatoria, l'arrivo di Miller permette al gruppo di salvarsi." Nel secondo tempo, salì in cattedra la classe del giovanissimo Pelé. Rubando una macchina si da infine alla fuga facendo perdere le proprie tracce. I blocchetti vengono realizzati in acciaio pregiato. Neanche questo progetto andò oltre le iniziali trattative. "Alcuni esemplari in accoppiamento sono stati osservati anche all'interno di edifici." La diocesi si estende su due distretti portoghesi. Il piumaggio è prevalentemente biancastro, con aree grigiastre sulle penne copritrici. Reggie Elliott "Propone l'idea al proprietario di un teatro che accetta entusiasta la proposta." "Recita poi nelle ""Tre sorelle"" di Cechov e in ""Il confidente"" di Diego Fabbri." "All'inizio del secolo successivo Annibale Califano rimase senza eredi." "L'uomo è considerato un essere senziente del quinto livello." Non sembra esservi differenza tra i sessi. Nel corso della serie la Sunshine Cab Company passa attraverso due proprietari. House aveva scambiato i loro compiti, prendendo il massimo dei voti. Richie Regan Essa è la forma più grave della dispnea notturna. Gronda sangue ed è priva di coscienza, ma è viva. Non si sa se avesse avuto figli. La moschea è caratterizzata dalle ampie vetrate colorate della sala di preghiera invernale. Tra i ragazzi iniziano anche i primi amori. "La nuova ""città giardino"" fu promossa con una campagna pubblicitaria eccezionale, a diffusione nazionale." "Di professione è insegnante di matematica all'Università di Varsavia." "Le decorazioni dell'edificio furono disegnate da Umberto Calzolari e approvate dallo stesso Fasolo." Più che per la sua attività pittorica, il Florian è noto come restauratore. Anche Seleucia subì la stessa sorte malgrado si fosse arresa senza combattere. Nei primi anni cinquanta ebbe i primi incarichi che ottennero ampio riscontro di critica. È una pianta rustica, indifferente al substrato, sopporta il freddo e posizioni scarsamente luminose. Angel viene processato e giustiziato. Viene rivelato che la coppia costituita dai due è destinata a durare nel tempo. Il singolo ha avuto successo a livello mondiale. Ha pubblicato diverse opere con Walter Block. Entrano anche i cantanti Linda Leida e Gladys Julio. Fu occupato temporaneamente dagli arborensi durante la lunga guerra sardo-catalana. Anche la storica chiesa di San Martino riportò ingenti danni. Fu poi direttore sportivo di corridori quali Fornara e Gastone Nencini. Il doppiaggio italiano del programma vede Diego Sabre dare la voce a chef Ramsay. "La catena non è l'unico regalo che Edmund fa a Fanny." È convinta che il vero potere deriva dalla padronanza sulla morte. Sono sviluppati anche gli allevamenti di maiali e pecore. Sono organismi esclusivamente eterotrofi. Furono introdotte delle pene per controllare il contrabbando di sale. Essi sono generalmente soluzioni di acidi, basi e sali. È lotta solo per la medaglia di bronzo. In fondo è una ragazza gentile e dolce. Sono uscite differenti versioni sia per il mercato europeo che asiatico. Il nuovo ponte scavalcava la carreggiata della direzione ovest. Yoko Murakami è la madre di Wataru. Successivamente anche leader studenteschi, sindacali e degli insegnanti furono incarcerati per motivi politici. Nel Reichstag si unirono regolarmente come indipendenti nel gruppo dei centristi. Anche la giustizia ed il diritto romano vennero riformati. Le radici sono secondarie e fascicolate da rizoma. Iniziò a praticare atletica leggera quando ancora frequentava la scuole medie. Popola fondi duri ricchi di anfratti e con acque trasparenti. "Proseguì gli studi all'interno del suo ordine ad Ottawa, frequentando il seminario." Formò un feudo che passò sotto la signoria di diversi signori. Viale degli Onori può essere considerato una continuazione di Viale Mazzini. Altri laghi prealpini si trovano nel Salzkammergut. La villa non è visitabile al pubblico. Numerosissimi sono i suoi articoli e scritti riguardanti la città e la storia locale. "Mentre le prime due tracce, ""Underdog"" e ""Where Did All the Love Go?" Il programma include un editor per comporre a piacere la disposizione iniziale dei pezzi. "La sua carriera giornalistica lo porta alla direzione sia de ""l'Unità"", sia di ""Rinascita""." È retta dal vescovo James Sean Wall. Faranno entrambi parte della Resistenza. Alla fine grazie alla bravura nei combattimenti demolisce il racket e libera la ragazza. La costante gravitazionale planetaria del Sole è chiamata costante gravitazionale eliocentrica. Primo film diretto da Moore, il film è uscito direct-to-video. Nei loro vagabondaggi si creano dei rifugi temporanei. Tale reazione viene detta una reazione a doppia-decomposizione. "Studentessa all'Università della California a Riverside, debuttò a teatro negli anni settanta." Il primo veicolo prodotto fu la Octavia. G. Wells, in cui viene descritta la sua distruzione. "Parallelamente al ritmo delle stagioni c'è quello della religione e del costume." "La forma-sonata diventa dunque in quest'accezione ""bitematica-tripartita""." Il Santuario della Madonna della Consolazione, è situato in pieno centro storico di Mascalucia. È stato anche regista di una tappa asiatica del tour. Durante gli scavi di queste case sono stati trovati frammenti di pietra e ossa. La tomba veniva poi coperta da una lastra, in piano oppure a doppio spiovente. "Nella nebbia ci sono delle pecore""." Frequenta la scuola cristiana femminile Schmidt Girls School a Gerusalemme. Giuseppe Isola Aveva un fratello, Lucio Vitellio il Giovane. Tutte le canzoni sono presenti nel film. Questi gesti sono talvolta scritti anche sul pentagramma separato di una riga. "Fu nominato ""Pittore di camera"" del re, titolo che conservò tutta la vita." "L'elenco delle altre specie presenti include elefanti, antilopi d'acqua, babbuini e impala." Louie si è divertito affermando che è stato il miglior Halloween di sempre. La zona absidale è delimitata da un arco sorretto da colonne e semipilastri. Dopo lunghe e travagliate ricerche viene trovato un rimedio e il bambino si salva. Salvatore Bianchi Eric Clapton ha posseduto varie chitarre originali di Salvador Ibáñez. Oggi vive ad Hampstead, Londra, e ad Halmstad quando rientra in Svezia. Scoville ricevette anche un dottorato in Scienza dalla Columbia University. Il richiamo alla vicenda viene fatto nel romanzo Salto nel buio Il film fu prodotto dalla Folly Films. In apparenza, sembrano prediligere semi di soia, piselli e semi di miglio. I cavalli davano più forza e impeto agli assalti ed inoltre permettevano rapidi spostamenti. Nelson litiga con la pedana ed infila una serie di cinque nulli consecutivi. "E speciali monete commemorative vennero coniate per celebrare l'evento." La stagione successiva vede grandi novità in casa Oklahoma City. Egli conta collezionisti in Italia ed in tutto il mondo. Il suo incarico permanente fu opposto da Dianne Feinstein e altri membri del Senato. Le sue spoglie sono conservate presso il Sacrario militare di Asiago. Ha partecipato a diversi film e produzioni televisive. La stipulazione del match sarà scelta durante il pre-show con un giro di ruota. Cooke replicò che si era trattato di scegliere tra loro e la tigre. Ha raggiunto la notorietà in Europa, mentre non fu particolarmente conosciuto negli Stati Uniti. João Vicente da Nova È vicepresidente del Comitato Nazionale per la Bioetica. Successivamente incontrò il milanese Carmelo Bossi, per un incontro non valido per il titolo. In campionato giunse al sesto posto, mancando la promozione in massima serie. "Fu sconfitto ed ucciso dal principe delle Asturie, Pelagio, all'inizio della Reconquista." Allo stesso tempo, la salute del leader iniziò a peggiorare. Il testo parla di relazioni che non hanno funzionato. Franco Panizza Testi e musiche di Kerr, Burchill, eccetto ove indicato. Il comune è situato sulla destra del torrente Curone. Matura tra ottobre e novembre. "L'arrivo è in cima alla salita al quarto passaggio." Cap fu successivamente ucciso dagli altri. Viene creata una casa di distribuzione e vengono rilevati gli studi della Caesar Film. La vicenda è ambientata a Tampere. Nel frattempo Carter ottiene benefici dal caos in città. Il paese delimita a nord la piana di Grosseto, al centro della Maremma grossetana. Cappella della Scala Santa "La Slovenia fu annessa al Regno d'Italia costituendo la Provincia di Lubiana." "In America latina è venduta col marchio Renault come modello d'ingresso." In quel periodo fu costruita una pieve. A maggio, Enrico era entrato in Toledo e, a giugno, aveva conquistato Siviglia. "La rilevazione ha dei limiti per quanto riguarda le biopsie, il cibo e l'acqua." Per dimostrare che era intenzionato ad acquistare, mostra pubblicamente la borsa con i fiorini. "Accanto si trovava il ""Convento della Concezione""." Ha conseguito un Bachelor of Arts in studi museali presso la George Washington University. Il cadavere di una ragazza viene ritrovato in un quartiere malfamato di Tokyo. "A parte questo ambito oncologico, la locuzione ""tessuti molli"" non viene utilizzata in istologia." Anche lo stile di combattimento di questa serie è praticamente unico. Gli esemplari rinvenuti sono oggi esposti al museo di Palazzo De Lieto a Maratea. Allo Zoo di Toronto sono nati centinaia di esemplari, quasi tutti rilasciati in natura. "Inoltre, numerose leggende nell'ambiente jazzistico ne descrivevano la particolarissima ""forma mentis""." "Il collaudo in entrata è l'insieme di controlli e verifiche svolte in ""accettazione arrivi""." La pieve possiede un impianto basilicale a tre navate. "Seguono, a breve distanza, l""'Amleto"", il ""Troilo e Cressida"" e ""I masnadieri""." Più antica della chiesa appare la cripta, appartenuta a un edificio precedente. Con Eduard Herbert fonderà uno studio di architettura. Ma scrisse anche biografie di Winckelmann, Murillo e Michelangelo. Jamie Clapham Da notare che le lacerazioni interne non mostrano apparenti segni di lesione superficiali. "Il territorio del dipartimento corrisponde grossomodo alla provincia belga dell'Hainaut." Vanta diverse partecipazioni alla Dakar. Ernst Sachs Poche foto e notizie incerte sulla loro storia e fine. Era la fidanzata di Roy Fokker. E fin qui sembra tutto normale, per un investigatore privato. Censurato durante la cd. "Il titolo di lavorazione fu ""Springtime in the Rockies""." Tutte le ultime eruzioni sono state di tipo esplosivo di origine freatica. È laureato anche in giurisprudenza ed esercita la professione di avvocato. Espulso a ventiquattro anni dagli Stati Uniti. Il giocatore comanda Fievel e deve combattere o evitare i gatti e altri ostacoli. Il mandato dura cinque anni e può essere rinnovato. "L'operazione di gruppo è la composizione di funzioni." Pregò i presenti di sparargli, poi di nuovo svenne. Terminata questa esperienza, fece ritorno al Norwich City. Ravel si spostò poi nella band Talas a sostituzione di Billy Sheehan. È un lettore “in proprio”. "Il Prut forma invece l'intero confine occidentale con la Romania." Persone di nome Lev "Secondo l'elitismo la massa è confusa, dispersa e incapace di organizzarsi." Per il suo contributo alla conservazione dei monumenti storici della Calabria. In “Terminate on Sight, siamo più aggressivi. Al bilaterale Italia-Azerbaigian arriva pima nella gara a team con Sofia Raffaeli. Nei primi mesi la vita a Milano è piuttosto difficoltosa. Le abilità si basano sulla manipolazione delle forze della natura. In seguito va a giocare alla nel Campeonato Nacional de Seniores, terza serie portoghese. È ricordato come leader ispirato e fonte di motivazione. Fallon aiuta a tenere nascosta la relazione di Cristal. Il giocatore è poi inviato nel centro ricerche, e uccide diversi nemici. "L'anno seguente firma per l'." La frazione ospita nelle vicinanze inoltre un campo da motocross. "Ridono le giovani dell'Emazia, con fare sprezzante, di quelle minacciose parole." "Ma quando l'uomo la scarica, è costretta a tenersi il lavoro." Lo sguardo sarà la spia dei suoi sentimenti. Fu un cugino di secondo grado di Thomas Henry Huxley. È stato anche nominato figlio adottivo di Barcellona. Si tratta della rielaborazione, in chiave culinaria, del Manifesto del futurismo di Marinetti. I generi musicali su cui si basano sono il new wave e il post-punk. Sono queste le caratteristiche iniziali del personaggio di Gaius Baltar. Oggi, il simbolo appare in numerosi stemmi cittadini. Successivamente suo padre fu mandato a Berlino, dove Carmen studiò Lingue Classiche e Moderne. "È inserito senza dubbio nell'area chiamata Greater Dublin Area." Article at Telquel-online Oggi, nel palazzo si trova una stazione scientifica. Si stabilì a Heidenheim come medico, ma abbandonò presto la professione. Entrambe le volte il cartello è stato rimesso a posto. Tuttavia il progetto venne inspiegabilmente annullato. "L'eliminazione del farmaco avviene principalmente per via renale." Il governo degli Stati Uniti decise di intervenire. Tutte le storie sono state scritte da Neil Gaiman. È la città più occidentale della Russia. Era sorella della giornalista Alessandra Appiano. Una rivalità esiste anche con la tifoseria del Tale autonomia venne concessa per ottenere il sostegno del nazionalismo basco nella guerra civile. È subito un successo. Il saltatore deve indossare il casco di sicurezza omologato. "L'oratorio ha sempre avuto un rapporto molto stretto con il calcio." Gli Svizzeri, dopo tante sconfitte, volevano ad ogni costo la pace. Oltre che in Germania, Otto lavora anche in sei produzioni danesi. "Restaurò il castello vescovile, ampliò il seminario ed istituì l'Accademia letteraria dei Vigilanti." Pubblicata esclusivamente sul mercato europeo. "Le esportazioni sono aumentate da quasi un quarto a circa un terzo dell'economia nazionale." Durante il sonno, le connessioni neurali nel cervello sono rafforzate. Con la società azzurra firma anche un contratto quinquennale. It Takes Two Malgrado il suo status di grande proprietario terriero, egli mantenne una vita semplice. Fu pubblicato dalla Decca. Lo sviluppatore decise di darsi un anno di tempo. Risparmiò invece Fakhr al-Dīn e lo nominò di nuovo governatore di Bamiyan. In caso di parità allo scadere del tempo limite non verrà assegnata vittoria. Possono essere usati per scopi commerciali. "Concretamente si identifica con l'atto omesso, ossia: autorizzazioni, pareri tecnici, approvazioni." I membri del tribunale inventano un complotto per convincere il pubblico. Fu poeta di grande vigore e ammirò in modo incondizionato al-Mutanabbi. "Insegna storia della filosofia all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia." "Molti twi'lek incoraggiavano in realtà lo schiavismo sul proprio pianeta." In pochi giorni il numero dei telai distrutti nel Nottinghamshire salì a duecento. La maggior parte di essi esibiscono fenomeni di variabilità. La settimana successiva viene sconfitto da Leo Kruger. Shy Ely La consuetudine prese piede velocemente. Tale formazione è rimasta sostanzialmente invariata fino allo scioglimento. "La canzone ""Name"" è ritenuta una delle prime hit della band." Inoltre, sono equipaggiate anche per il rifornimento in mare, in caso di operazioni prolungate. La sua opera di evangelizzazione fu molto proficua. "A nord l'area urbana si estende in diversi Comitati di Sviluppo dei Villaggi." Era parente di Rodrigo de Arriaga. Ciò era dovuto alla concezione antiquata dello stesso. "Tuttavia la maggior parte delle nazioni al mondo non considera tale movimento un'organizzazione terroristica." Grillo fu uno dei compagni di Ulisse, altro è ricordato da Marziale, etc. Hamilton, nonostante i suoi dubbi in materia, accettò la sua proposta. Inizia la sua carriera già da bambino, come interprete di numerosi spot pubblicitari. Il testo è passato al Senato. "Delle registrazioni live sono presenti negli album ""Get Yer Ya-Ya's Out!" Di conseguenza i clienti dovettero portarsi il cibo da casa. La tradizione fa del diacono Filippo il vescovo di Lidia. Nancy, alla fine, cade sotto gli artigli di Krueger. La versione salata, invece, contiene carne, verdure salsa e formaggio. Alcuni repubblicani continuarono a opporsi e alcune guarnigioni spagnole continuarono la resistenza. Per quella stagione, temporaneamente, il campionato venne rinominato Atlantic Coast League. Dal racconto è stato tratto il film Arrival. "Fondata dal giornalista Gino Sansoni, è stata l'organo ufficiale della squadra rossonera." Si dedica anche al ciclismo. Il naso è allungato. "Collaborò anche a ""Il Popolo"" dove scrisse articoli con lo pseudonimo ""Miles""." La Grande Depressione colpì duramente la città, in particolare le numerose industrie tessili. I Chiefs spedirono tre divise a Montana. Protagonista è Paolo Stoppa nel ruolo del truffatore Arturo Virgilio Alves Reis. Cadde, alla vigilia della Liberazione, in un attacco contro i tedeschi ormai in ritirata. Gli immaturi sono piuttosto diversi dagli adulti. Della sua vita e delle sue opere si hanno notizie frammentarie. Oltre che in Italia, Alexandra, avendo parenti francesi, ha lavorato in Francia. Il film si ispira ai mondo movie. Ken riesce finalmente ad arrivare al palazzo di Shin. Erano ebrei, disabili, comunisti e altri. I due punteggi vengono poi sommati tra loro per determinare la classifica definitiva. "Seguì un'esperienza all'Halmstad, prima di passare ai portoghesi del Marítimo." Billy è rapito nuovamente, questa volta insieme a Mulder. Anche se spesso pensa molto prima a se stesso La vettura poteva essere carrozzata come phaeton, limousine o landaulet. Il limite è quindi determinato dalla necessità fisiche e ambientali degli organismi. Questa raccolta costituisce uno dei testi principali della novellistica medievale. Dagli inizi degli anni duemiladieci è testimonial della celebre azienda sportiva Nike. "È stato l'ultimo dei mercenari""." Potrebbe avere anche diretto come ospite la Filarmonica di Oslo. "È una cosa della gente""." "Si vennero a stabilire dunque gli attuali confini territoriali tutt'oggi vigenti." "La dicitura riportata nella foto originale, infatti, era ""Make War Not Love""." Questo creò una vera determinata e coesa forza combattiva con il morale alto. La prima fase rispettò, sostanzialmente, i pronostici. Pochi giorni dopo, Tetsu lasciò il gruppo iniziando una carriera solista. I suoi successi da geologo sono ora riconosciuti. Partecipa come guest-star a diverse serie televisive. Si giocava annualmente a Aschaffenburg in Germania. Suo padre era George Henry Strutt e sua madre era Agnes, nata Ashton. "Appaiono in alcuni camei anche nella serie ""The Looney Tunes Show""." La dimensione di un simplesso è la sua cardinalità meno uno. Ma Greg è sicuro di essere innocente! Negoziati umanitari. Dove oggi si trova il Municipio, i Lanza fecero fabbricare il palazzo baronale. Il nuovo capo-allenatore è stato Hue Jackson. Tuttavia questa impostazione non prevede il problema della cosiddetta “onniscienza logica”. I suoi resti sono stati rinvenuti in Scozia. Pare che Mao stesso avesse fatto più volte richiesta per poterla incontrare in privato. Internamente il palazzo ha affreschi ben conservati ai piani nobili. "Il singolo ""Skin Her Alive"" del debutto causò molte contestazioni in Gran Bretagna." "L'arborazione è rara, a pino nero o tiglio nei centri abitati." "Noel ha dichiarato che l'espressione ""l'importanza di essere pigro"" è autobiografica." Nick svolge le sue indagini equipaggiato con un kit di attrezzi e travestimenti. "Mehmet I fu inoltre un mecenate e grande amante dell'arte e della letteratura." Tour de France Le origini dei Queensrÿche affondano nei primi anni ottanta. "L'ano è posto anteriormente alle pinne pettorali." Adesso ospita il Tribunale di Bologna. Insieme alla Biblioteca nazionale di Roma, svolge le funzioni di biblioteca nazionale centrale. Il controllo del rollio era affidato, come di consueto, allo svergolamento alare. "Spesso è ricordato con il cognome nella forma italianizzata ""Altemps""." Altrove, come Joan Halloran. È saltuario in Indonesia e Vanuatu. Queste sono interpretate come file a pettine, analoghe a quelle degli attuali ctenofori. Un uomo viene colpito e creduto morto. Gli episodi sono storie di genere vario e vengono presentati da Danny Thomas. "Essendo piccola, c'è solo un'unica cassetta per le elemosine dei fedeli." Ne segue poi, eventualmente, il processo di localizzazione. Bernardo trovò poi Rodolfo a Magonza e riuscì a farlo confinare nel suo monastero. Prende nome da Karl Weierstrass. Il ladro e la donna decidono di riprovare a stare insieme. "Questo ancora una volta, vero o falso che fosse, ne danneggiò l'adozione." Egli è considerato il primo direttore moderno ad aver rinunciato al suo uso. I cipressi che adornano il cimitero sono stati impiantati successivamente. "Chiuse poi la carriera in Cile, all'Unión Española." Esiste in lingua finlandese, in estone, in alcune lingue sami ed in turco. Gli Untitled Film Stills costituiscono un oggetto ambiguo. "Attualmente l'osservatorio sta portando avanti importanti studi di astrometria e geofisica." Questo approccio portò ai suoi frutti e gradualmente i capi ribelli decisero di sottomettersi. La precedente porta era molto diversa dal prospetto che è possibile vedere oggi. "La misurazione nel Liechtenstein si eseguono solo con le ""coordinate civili""." Questa in particolare fu la prima ad introdurre il piano. Bing si presenta come un motore più leggero, snello e pratico. A fine stagione viene posto in lista di trasferimento e lascia il club campano. Compose un migliaio di problemi di tutti i tipi, vincendo numerosi premi. Contemporaneamente fu membro della Commissione di vigilanza della Biblioteca civica di Sanremo. Ha inoltre contribuito notevolmente allo sviluppo in tutto il mondo della chimica. Luftfahrtruppen, durante la prima guerra mondiale. "L'aconitina può essere assorbita sia per ingestione che per contatto." Come nella iena macchiata, le femmine erano più grandi dei maschi. Attualmente è una delle strade di lusso di Roma. Meno importante al momento è la Riduzione di Bouveault-Blanc degli esteri. Ottenuto un diniego, cinque università proibiscono ai propri atleti di scendere in campo. Tra i reperti lapidei sono presenti urne, cippi ed acroteri. Nello stesso giorno un analogo referendum si svolse nella limitrofa Repubblica Popolare di Doneck. "L'album è stato dedicato al padre dell'artista: Stefano Rosso." "Antonio Matta costruì il suo quartier generale per il ranch di cavalli nell'area." Le correnti oceaniche contribuiscono al clima, trasportando acqua calda e fredda in diverse regioni. Alcuni erano medici o anche agricoltori. Come esempio cita Lord Byron ed i suoi antenati. Lungo le pendici sono tracciate diverse vie di arrampicata. Indicazione agogica. "L'ultimo nome è resistito ed è il più comune nella letteratura popolare." Quello stesso anno, Guglielmo venne nominato capitano nei reparti di cavalleria. Interviene nel dibattito sulle avanguardie in riviste di teologia, filosofia, arte. Jan divenne disabile in modo permanente dopo essere stato per otto settimane in isolamento. I mezzi già trasformati in carri recupero non vennero sostanzialmente modificati. Tutti sono stati aiutati dal gabinetto, tranne Elliot. Le cose non andarono dunque esattamente come previsto. Esistono con dentellature e diciture differenti, specialmente i valori stampati in euro. Vive a Roma. Non tornò più alle gare. "Johnson e Fats Navarro e con l'orchestra di Howard McGhee." È situato nella parte supero-mediale del braccio. Le acrobazie sono state anche pre-filmate per mostrare gli attori. La parte inferiore venne eretta in stile gotico, mentre quella superiore è rinascimentale. In estate, Gerrard prolungò nuovamente il contratto con il Liverpool. Si è giocato in gara unica in casa delle teste di serie. Originariamente era suffraganea della stessa arcidiocesi di Lima. A est sono bagnate dal Mare del Nord. Ci sono sette elementi obbligatori che se eseguiti non correttamente determinano deduzioni dal punteggio. Padre di Guido, Andrea, Maria, Margherita e Silvia. La maggior parte dei modelli più importanti venne costruita lì. Filippo Bartolini viaggiò in Algeria. Testi e musiche di Nik Kershaw. Fuori da questa stagione si presenta di colore giallo-marrone chiaro. È sepolto nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. "Alla sommità della grande ghimberga superiore è il gruppo dell""'Incoronazione della Vergine""." Alcuni ipotizzano in questi scomparti una presenza abbondante di aiuti del maestro. Assieme ai due sovrani fu deportata anche buona parte della popolazione. A causa di divergenze con la produzione, Hopper si dissociò dal progetto. "L'interno è stato leggermente rivisto, principalmente nel posto guida e sul volante." Egli aprì ad occidente la traduzione della sua lingua araba. Di origini povere non si conosce il nome del suo maestro. "Inoltre, l'edificio possiede strutture per attività ricreative e per osservazioni panoramiche." Il capoluogo è San Cayetano. "Il rifugio è collocato lungo il percorso dell'Alta Via Tullio Vidoni." Non erano dotate di finestre, né di servi igienici o acqua corrente. Si tratta del sesto singolo in top ten per il gruppo. La finale si svolse con la formula delle gare di andata e ritorno. Meredith trasse ispirazione dai veri organizzatori e manager del passato. "Partecipa anche ai Mondiali di Pesaro, con Viktoria Mazur, dove arriva diciannovesima nell'all-around." La settimana successiva cominciarono in gran segreto le riprese del film. In questo momento non esiste un vero e proprio standard per il protocollo robots. La posizione rifletteva la posizione aristocratica della persona, e si basava su principi feudali. Aizen non sembra tuttavia minimamente preoccupato di ciò. Per via del suo stile egli viene talvolta paragonato al britannico Walter Crane. "Appare per la prima volta in ""Scelti dalle tenebre""." Siniša Kovačević Isabel Roberts era la contabile di Wright nello studio di Oak Park. Ebbe delle rivalità con Eric the Red e Professor Toru Tanaka. "Semplicemente non fu mai finita prima della morte dell'autore." Il primo film in cui recitò fu Personal Touch, del regista Bobby Hollander. Nei primi anni settanta ha conosciuto Nile Rodgers. Delaney Rudd "Tuttavia, mentre comandava ""Coral Sea"" era considerato un eccellente comandante dal suo equipaggio." Il suo corpo fu inumato a Saint-Denis. Un regno saggio e giusto si è trasformato in un orrore indicibile. Di fatto, il progetto illuminista si è risolto nel suo opposto. "Questa riprogettazione è stata considerata un sostanziale aggiornamento, rispetto alla macchina ""economica"" che sostituiva." Lord Kitchener I suoi relatori erano Laplace, Lagrange e Legendre. Fu un rinomato giureconsulto dei suoi tempi. In Italia, il film venne distribuito dalla Rex Film. Il Paraguay, invece, ha raggiunto per la prima volta un piazzamento di tale prestigio. "All'epoca veniva utilizzata sia per uso privato della famiglia reale che per occasioni ufficiali." Può essere schierato anche come vertice basso di centrocampo. Fu insegnante di scienze naturali presso il seminario di Mantova. Questo pesce di piccole dimensioni solitamente non superava la lunghezza di cinque centimetri. "Il sistema è stato definito come ""presidenziale con caratteristiche parlamentari""." I Piccoli Cantori di Milano diretti da Laura Marcora, Marco Gallo, Moreno Ferrara. È evidente che le persone di questo segno siano affidabili, calme e modeste. Perde la suggestione del precedente. Marv Winkler "Locali analoghi aprirono anche nelle altre città dell'impero austroungarico: Praga, Budapest, Leopoli e Trieste." Lì fu ordinato presbitero. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Pietro, diocesi di Iglesias. Vive in Italia e gareggia per la Cover Mapei di Verbania. "Tra gli ultimi film girati da Annie Belle ""Quo vadis?" Non esistono sufficienti prove per una precisa identificazione. Ellison ha vinto anche tre volte il Premio Hugo per il miglior racconto. Aldo Olcese Il nome è stato suggerito da Mario Di Martino. Le storie ruotano attorno a coppie di agenti che pattugliano le zone di competenza. Il corpo, appiattito lateralmente, le consente di muoversi agilmente nel fitto sottobosco. "Questi ultimi due sono prodotti in un'area ristretta del parco del Conero." Il capoluogo di contea è Bainbridge. Dispone di uffici postali. "L'attività di ricerca e didattica è il naturale corollario dell'attività teatrale e pubblicistica." As Fate Would Have It Mise anche in contatto Chuck D con il cofondatore della Def Jam Rick Rubin. Magnus viene descritto con occhi e capelli bruni. Il suo quartier generale è situato presso la Wright Air National Guard Base, Utah. Successivamente le accuse furono ritirate e i tre furono liberati. Anche le carte successive più dettagliate mostravano gli stessi confini. Laurent Pichon Le sue opere lo rendono uno dei più importanti compositori viventi. È probabile che si nutrisse di vegetali. Nel frattempo, in Ungheria la rivoluzione è stata soppressa violentemente. Probabilmente imparò a disegnare da James Bolton ad Halifax. Nel film Raiz compare anche come attore. Su consiglio del proprio allenatore e del manager si convertì al pugilato occidentale. Riesce a diventare colonnello per poi ritirarsi. "L'ultimo dato rilevato riporta un valore di circa utenti al giorno." Collabora a riviste letterarie e a pagine di quotidiani diversi. Ogni anno ospita inoltre una serie di mostre. Per poter accedere nuovamente alla pista si doveva pagare. Attualmente è di proprietà del Gruppo Messina di Genova. Inoltre, promosse la realizzazione della ferrovia Avezzano-Roccasecca, per servire il tessuto industriale locale. In Messico fu disponibile una versione della Stratus con motore turbocompresso. Ad esempio con riduzione dei consumi energetici. "L'Unione Sovietica si è disciolta ed il suo ex-territorio è oggi posseduto dalla Russia." Come prima cosa, chiede aiuto al dotto canonico di Le Mans, Augustin-Mathurin Gontier. Perché piuttosto non avevano rischiato la pelle in un assalto a via Tasso? Esiste la possibilità di averla anche in forma pura per chi soffre di allergie. Al bancone dei saloon ordina camomilla al posto del classico whisky. Quattro minuti dopo il modulo di servizio venne staccato dal modulo di comando. Il composto viene assorbito anche dopo applicazione topica. Salvation Nell È considerato un terrorista islamico dal Governo statunitense. In quello di sinistra vi era ricreata una cappella a pianta circolare con cupola. Tiziano Longo Cresce in prossimità delle coste, in pieno sole, su terreni sabbiosi o rocciosi. I moderni sociologi hanno discusso e cercato le ragioni di questi conflitti. Ha intervistato Michail Gorbačëv, è si è recato a Groznyj, capitale della Cecenia. Una volta completato un livello, quello successivo si renderà disponibile sulla mappa del mondo. A fine stagione la società viene sciolta. Sia Alvaro che i fratelli dovettero fuggire in esilio in Castiglia. "Con le approvazioni autentiche de' Sig." Gen. William T. Sherman entrò in quello Stato passando per Savannah. Ernie Els è il golfista che detiene il maggior numero di successi, tre. "L'ultima traccia, ""First Good-Bye"", è la sigla, cantata da Aya Hirano." Ogni settimana vengono presentati due casi diversi o un singolo caso in due atti. Inoltre dispone di un sistema di volo. Essendo bagnata dal Danubio, a Bratislava è importante anche la comunicazione fluviale. "Si aggiungono poi dei frammenti di ceramica dell'età del bronzo." Sheldon decide infine di delegare il lavoro al suo vicino Billy Sparks. "Due anni dopo fece costruire a Bergamo l""'Hospitium Magnum""." Ettore è un draghetto verde, amico di Martina ed esperto di magia. Nel secondo, partecipa ad una sfida fra detective con Conan Edogawa ed Heiji Hattori. "La partita tra Slavia e Viktoria Pilsen fu la terza più seguita dell'intero campionato." Nato in Siria, era certamente di cultura greca e forse fu maestro di retorica. Good Night, Nurse Il soggetto, sceneggiato da Lucien Hubbard, prende spunto da un romanzo di Zane Grey. Kim Song-guk La capacità dello stadio era di ventimila spettatori. Malgrado questo fatto, i generatori ideali sono essenziali nello studio delle reti elettriche. La stagione seguente passa alla Pro Patria, società in cui resta solo una stagione. Vincenzo Coppo Il gioco ha ricevuto recensioni positive. Molti mostrano gruppi familiari, e spesso è incluso un autoritratto. È retta dal vescovo Raúl Gómez González. La teologia filosofica continentale è la più recente forma di cristianesimo postmoderno. Come risultato, i Cardinals e i Pittsburgh Steelers si fusero temporaneamente per una stagione. Le cellule della zona ischemica, senza un pronto intervento, sono destinate a morire. Alla fine degli anni dieci, affiancò spesso sullo schermo la famosa attrice Pauline Frederick. Durante questo periodo Kira sviluppa un sentimento per Lacus. Questa pratica fu fortemente limitata dal Concilio di Trento. "La corazzata rappresenta la quintessenza dei ""pezzi grossi"" in questo gioco." Viene usato principalmente nella progettazione di filtri attivi. Il suo allineamento è Neutrale Buono. Si interessò anche di archeologia e di sciamanesimo. Combatté in Italia e divenne viceré di Napoli. Iniziò a lavorare come attore e doppiatore verso la fine degli anni quaranta. "La chiesa mostra a tratti alcuni elementi dell'architettura romanica, unita allo stile barocco." È di sapore gradevolmente amaro, spiccato. "Inserita nella versione deluxe dell'album ""Spirit"", è stata estratta come quinto singolo ottenendo successo." Il gladiatore. Al di fuori di questi depositi, i fossili macroscopici sono relativamente rari nella formazione. Henry Whitehead "Fu membro fondatore e primo presidente dell'Accademia rumena." Ad agosto doveva vedersela con Dustin Ortiz. "Il terzo movimento, ""Rondò." Quando esce dal carcere, però, non trova nessuno che le offra un lavoro. È attorniato da profonde rovine che ne fanno una cintura naturale di difesa. Le regole di selezione si ricavano matematicamente partendo da questo assunto. Le principali destinazioni sono: Roma Termini, Cassino e Caserta. Questo avviene per nove volte. "Le persone immuni al virus sono dette ""Muni"" e sono visti con disprezzo." Lista di tutti i quarterback titolari dei Los Angeles Rams. Chiesa di Santa Maria della Concezione "L'edificio era organizzato attorno ad una corte interna." Gli zombie, poi, riescono a sfondare la porta e uccidono Hitler. Grazie a questo, Hisoka ha ottenuto un nen più potente di prima. Ella cantò anche a Berlino, Dresda, Praga, Vienna e Monaco. Angela plasma e trasforma il rozzo pastore in un ragazzo disinvolto e moderno. Ha frequentato Georgetown Day High School, Tufts University, e Columbia University. "L'anno seguente passò sotto licenza belga." È inumata nella cattedrale dei santi Pietro e Paolo. In alto si apre un grande finestrone settecentesco. Il film ebbe molto successo. "È stato dimostrato che l'aptoglobina è espressa anche nel tessuto adiposo del bestiame." Finalmente la tomba del palazzo con tre storie distinte nella sua facciata. Si presta ad un invecchiamento molto modesto in fusti nuovi e bruciati internamente. Ottorino Mutti. Lee, per difendere i propri interessi, cerca di distruggere il medaglione. "A Santa Caterina da Siena c'è, invece, un suo ""San Nicola di Bari""." "L'azione degli acidi è funzione anche della loro temperatura." "Il palazzo si affaccia sul Mar Grande, ma l'ingresso si trova in vico Carducci." Ha sinora inciso sette Compact Disc. Blake prese quindi parte alla Prima guerra anglo-olandese. "Una speranza, quindi, e al tempo stesso un monito""." "In particolare, ""Stay with Me"" ha raggiunto il vertice della classifica dei singoli italiana." Dorothy Dell morì sul colpo, il dottor Wagner alcune ore dopo. "Penso che ci si possa innamorare di chiunque.""." Ciò nonostante, è stata resa oggetto di studio da parte di diversi psicologi. "Tenco ne incise anche una versione in spagnolo ""Un día y otro día""." "Il credito doveva essere difeso come il buon nome della maggiore repubblica commerciale dell'epoca." Il film ha ricevuto critiche positive. Iniziò a scrivere dopo il pensionamento. Il suo territorio comunale si estende dal mare alle propaggini meridionali del tavolato ibleo. "Il borgognone-morvandiau conosce una certa vitalità nel nell'ambito della scrittura." Le particelle non sono mai soggette a flessione. "L'evento favorì la costruzione del tempio ove dominava la figura dipinta di Maria Vergine." Dexter cerca una nuova casa dove trasferirsi con i bambini. Noi non vogliamo impressionare e siamo contro le esagerazioni. È suddiviso in capitoli. "Al vertice della Magistratura c'è la Corte suprema." Qua nacque lo scrittore Victor Bérard. Ha introdotto il diaframma per la contraccezione. "Con questa maglia ha avuto anche l'opportunità di esordire nella Coppa Libertadores." "Il brano fu pubblicato come lato B del suo secondo singolo ""This Empty Place""." "Ronson ha affermato che l'artista è stata fortemente coinvolta durante la produzione della canzone." Cissé si esprime con pittura, scultura, fotografia e installazioni. Minore di tre fratelli, si distinse subito per il suo carattere irascibile ed ostinato. Frittelle di bianchetti e parmigiano. Diverso fu il destino della Figaro, che fu prodotta in piccola serie. I quattro figli furono messi sotto falso nome in un orfanotrofio in Bassa Sassonia. Polignac morì a Parigi e fu sepolto in Germania. Queste realizzazioni furono le uniche in oltre un decennio di militanza in squadra. È succeduto al cardinale Karl Lehmann, precedentemente dimessosi per raggiunti limiti di età. Guillaume apparteneva alla facoltosa famiglia nobile valdostana dei signori di Challant. "L'azienda è legata al Teatro alla Scala di Milano." Fu il primo a dare dimostrazione del Teorema di Ceva. Fortunatamente, abbiamo una fotografia della conclusione del corso, che illustra il successo dell’annuncio. Modèle Lomé ritirata. È il più lungo affluente del Po e della penisola. "Nel territorio si trova la località ""Le Giare""." La gola è nera, con puntini bianchi leggermente più grandi. Inoltre, si trovano varianti in Turchia, Grecia e Balcani, così come nel Caucaso. Era cugino di Robert T. Haines, noto attore teatrale e cinematografico. Stanco di questa situazione pensò di sbarazzarsi dei suoi rivali. "Tutti temi che saranno in seguito ripresi dal film di Dennis Hopper ""Easy Rider""." The Lady from the Sea Uno di questi è un Pokémon cromatico. "Vini e champagne""." La grande mole delle storie fantasy di de Camp era comica. Franz è sposata con Ulrich Seidl, dal quale ha avuto due figli. Seguono due altri dischi nei due anni successivi. Gon e Killua, incontrato Kurapika in ospedale, decidono di indagare. Generalmente il foro destro è più grande rispetto a quello sinistro. Gli ordini della facciata risultano spartiti verticalmente da lesene. Popolo fiero e bellicoso, a lungo sconfisse le legioni romane. La fermata costituisce interscambio con la stazione ferroviaria omonima, servita dalla London Overground. Successivamente collabora nel vivaio della Cisco Roma. Visitò anche le Fiandre e la corte di Borgogna. A Race for a Bride Questo è in aggiunta a numerose basi terrestri pure. "L'educazione degli adulti, riguarda specifici destinatari e si avvale di particolari modalità didattico-metodologiche." Ciò lo porto al suo primo successo commerciale. "Tra le sue funzioni c'è una chat room interattiva." Guarda Parigi nei suoi anfratti più segreti, più deserti, Tolbiac o Vaugirard. Attraverso i secoli ha subito varie modifiche. La stagione successiva fu scambiato con gli Houston Oilers. "Brawl ed è anche un boss in ""Paper Mario Sticker Star""." Dopo il ritiro, diventò direttore sportivo del Brann. La denominazione turboalbero, per quanto non più utilizzata, rimane molto comune. "Il loro genere è ufficiosamente chiamato ""wizard rock""." Anderlecht, al suo primo titolo. "L'organizzazione era simile alla sovietica Komsomol." Alcuni, come Minucciano e Castiglione, restarono fedeli a Lucca. Questo pesce non è pauroso e si fa spesso ammirare da vicino dai subacquei. Il volto del dipinto combacia correttamente con il volto della Sacra Sindone. Possiede inoltre un corridoio di collegamento con la vicina stazione della Ferrovia Cumana. La cantoria lignea presenta un parapetto riccamente decorato con rilievi scolpiti. Con i liguri gioca anche la stagione successiva in Seconda Divisione. Sul ricco basamento plastico del primo piano si impostano le statue dei quattro Evangelisti. Di tutta questa produzione letteraria a noi non è giunto nulla. Robert De Niro e Jane Rosenthal firmarono il progetto come produttori esecutivi. "La terza traccia, ""The Evolution of Music"", è un interludio." Restano però tuttora scritti nei cartelli delle vie i nomi delle antiche località. "Kawashima sarà nominato ""Man of the Match"" per il gran numero di goal impediti." La sua produzione scientifica ancora oggi risulta apprezzata dal mondo accademico. "Fu l'ultima esecuzione dal vivo dei sei fratelli al completo." Il mantello è blu scuro mentre il vestito è rosso porpora. Non riesce molto nello studio, al contrario del fratello. Lindsay e Alan trovano poi una ragazza, che però finisce a letto con Walden. Era un lungo atipico, con una buona predisposizione al tiro da tre punti. "A seguito di tale espulsione Romagnoli fonda un nuovo movimento politico, ""Destra Sociale""." Ispezionando le mura riesce a passare dallo scarico dei liquami delle latrine. Alcuni mondi fantasy sono a loro volta descritti come pianeti alieni. Kovacs ha il suo annunciatore e frontman della band, separati da quelli di Allen. Popolazioni isolate si trovano anche nel KwaZulu-Natal, nella Provincia del Limpopo, e nello Swaziland. È un ex supercriminale e illusionista con caratteristiche sataniche, comprese le orecchie a punta. Le Streghe durante la notte volano a cambiare i figli. Il corpo venne ritrovato nei pressi di uno stagno. "Il titolo di lavorazione fu ""Friendly Island""." "Questa è senza dubbio la più tipica delle bevande di Reggio nell'Emilia." Accidenti che ragazza! Turn Me On Passato al demanio, oggi è sede del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. La colonna sonora è stata distribuita solo in vinile e per il download digitale. Le branche riconosciute sono dirette unicamente da discepoli diretti del Maestro Wang Fu Lai Esistono numerose varianti di questo modello, ma che rispettano i principi di base illustrati. Decorato con la Distinguished Flying Cross. "L'impianto di gioco della partite casalinghe era il ""St. Paul Auditorium""." "Contemporaneamente a ""Teen Titans"" vol." Più volte durante la Seconda guerra mondiale alcune città dichiarate aperte furono bombardate. È ancora il miglior realizzatore in massima serie sia del Venezia che del Modena. La scelta viene ripetuta a Tokyo. Nello Caserta La nazionale neozelandese è considerata la squadra di rugby più forte del mondo. "L'ambiente desktop in uso è Xfce." Le orecchie sono piccole, prive di peli e bruno-grigiastre. Col silenzio, vengono comunicati chiaramente il loro malcontento, la loro rabbia e frustrazione. Sposò in seconde nozze la fotografa Grazia Neri. Il ha conquistato il campionato per la seconda volta nella sua storia. Si trova sul Lago di Lugano. Ancora non sapevo perché lo facevo... "La stessa riforma ha esteso l'applicazione del cumulo giuridico anche al reato continuato." Queste tre squadre, però, non avranno molto futuro. "L'album musicalmente parla soprattutto di traffico di droga, prostituzione e la vita nel Ghetto." La sua specialità sono i calci di rigore. Nel corso degli anni varie ipotesi si sono succedute. "Ridolfi era membro onorario dell'Accademia di Dresda." Di tale ricerca si stavano occupando alcuni importanti laboratori internazionali. Tra alterne vicende la decorazione proseguì per ben nove anni. Lì finge la propria morte, per cui Ronald e Diana si sposano. Eirene viene spesso lodata dagli storici per la sua modestia e prudenza. "In passato noi abbiamo sempre contaminato i nostri stili, ma rimanevano comunque separati""." A sostituirlo viene chiamato Dave Melillo. Partecipò in vece del fratello, in quel momento indisponibile. In occasione di un matrimonio conosce Miranda, che accetta a sorpresa di sposarlo. Non mancano impieghi nelle malattie autoimmuni. Il sarcofago è chiuso con una copertura a cupola. Plunkett trascorse la maggior parte delle successive tre stagioni infortunato o come riserva. "Fino alla repubblica di Venezia la Valpolicella godette di un'ampia autonomia amministrativa." Leonie Maier Allora, dato ad es. "All'interno della cattedrale è presente un mosaico di Marc Chagall." "Ciascun padding character indica pertanto l'aggiunta di una coppia di bit nulli." La malattia si presenta più spesso negli individui di sesso maschile. Tuttavia i primi teologi hanno registrato tali accadimenti. In seguito alla sua fondazione prese parte al campionato del Dipartimento di Cochabamba. In quella zona, meta di pellegrinaggi per diverso tempo, fu costruita una cappella. Durante la Resistenza i monti di Massa svolsero un ruolo importante per i partigiani. Sul tetto vi è una cupola semisferica. Stroud stesso ha confessato che si tratta di un errore. La miniserie fu una coproduzione di vari paesi europei. Tornò in patria nel mese di novembre. Nella città è anche presente un monumento in suo onore, situato in viale Roma. "Nell'ambito sportivo la definizione più usata per questa parte è alettone." Il cratere Grave presenta segni di erosione dovuti a impatti. Idem per la lingua slovena. In Francia venne distribuito dalla Pathé Consortium Cinéma. Nel chiosco Rosalba attende che esca il suo uomo. "Come già accennato prediligono le acque superficiali, ma li troviamo lungo l'intera colonna dell'acqua." "Servì l'esercito regio prima della Rivoluzione dimostrandosi integro, coscienzioso e buon amministratore." Sul punto culminante sopra un alto basamento in pietra si trova una croce metallica. "Quest'ultima divenne in seguito allieva di Eugénie a Parigi." "I bastioni si chiamavano San Pietro,San Lazzaro, San Maurizio, Sant'Antonio, Santa Maria." Il caso viene invocato sistematicamente come elemento ispiratore e tecnica di lavoro. Battaglia di Ravenna Accanto alla ‘festa’ della città, nasce la stagione dei festival teatrali. Infine Mozart fu riconosciuto tra i bambini prodigio come modello per ottenere successi precoci. "Si trova sopra l'ingresso marmoreo della Libreria Piccolomini, nella navata sinistra della chiesa." Losing Weight Le vincitrici dei gironi disputano la finale a gara unica. "Ha frequentato l'Università del Mississippi ad Oxford, Mississippi." Lo sponsor tecnico è il marchio Legea. "Quest'ultimo tipo viene usato anche come ante armadio." "L'importanza di questo problema è abbastanza ampia." Si diceva anche che avesse interrotto le relazioni commerciali di Abu Dhabi. Nel ritornello, Keisha canta e balla in un bagno scuro. La prima sospettata è Montana Beaver-Shotz. La chiesa è ricca di lapidi settecentesche di carattere commemorativo. Dopo questo episodio finalmente si iniziò la costruzione di una Torre di difesa. Prima della riunificazione tedesca cinque navi erano andate in disarmo. Jennifer Rodriguez Un appagamento coinvolto tanto nel processo di produzione che di fruizione artistica. "Fu presidente onorario dell'Associazione cinese per le scienze e la tecnologia." Contro di loro anche la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto. Si propone di premiare scrittori europei tradotti in Francese. "L'Al-Tilal vinse entrambe le edizioni." I punti vendita in franchising, invece, rimarranno tali. A lui è dedicato il Rifugio Tita Secchi nelle alpi bresciane. Bisognosa di un lavoro per mantenere la famiglia, Patty accetta. Rick Merlo Per ogni turno la prima estratta al sorteggio gioca le partite in casa. Rimane al Santos Laguna anche nelle due stagioni successive. Il costo totale dei due aerei doveva essere pari a sterline. La testa glabra e il collo sono neri e il becco è argentato. "L'interno conserva ancora alcuni capitelli romanici." "Attualmente, l'unico trattamento disponibile per combattere questa malattia è di carattere sintomatico." Ciuffo branchiale ramificato, bianco traslucido e con linee nere. "Egli portò il suo paese a dichiarare fedeltà all'emirato di Najd." Le partite della nazionale di Timor Est si giocano nella capitale Dili. Lo spazio espositivo conteneva inoltre quattro riproduzioni di cartelli dei campi di lavoro nazisti. Le condizioni del mercato scoraggiano anche i rapporti investigativi. È anche parente di Per-Egil Flo. Devono essere corrisposti anche in assenza di figli, se ne sussistono le altre condizioni. Ha realizzato illustrazioni e litografie con vasta diffusione anche su riviste internazionali. Partecipano solo club dilettanti. Fallschirmjäger-Division che guidò brillantemente durante la battaglia di Brest avvenuta nel mese di settembre. Appena entrati gli ottomani massacrarono la popolazione senza pietà. "L'Emirates, compagnia aerea di Dubai, diventa ""title sponsor"" per il Gran Premio del Giappone." La squadra principale della città è il Dnipro. "Un bel giorno, il marinaio deve imbarcarsi e partire, lasciando l'innamorata a terra." È sepolta nel cimitero Hope Cemetery, a Worcester. La guida del partito viene assunta da Marco Follini. Qui nacque il nobile Carlo di Leiningen. "Tuttavia, l'intento Ori di distruggere gli Antichi costò loro più di quanto avessero previsto." Skin Deep Individuano nella nuora di Hornblower, la bella e giovane Chloe, la vittima designata. Inizialmente Jenny era una brillante scienziata senza nessun potere particolare. Le zampe sono solitamente bianche. Ciò rende questa versione di Ratchet la stessa del personaggio cinematografico. Nominava conti Guido Terzi e i suoi discendenti, maschi e legittimi. Sono presenti minoranze etniche cinesi soprattutto nei centri urbani. "Il lavoro segnò l'ingresso ufficiale nel gruppo del bassista Adrian Jackson." Antonio Mancini Shah et al. Dopo il ritiro, Hardy lavorò come general manager del Los Angeles Memorial Coliseum. Questa volta riesce a batterlo con una gomitata e poi fugge. Il vincitore di quella battaglia era il più potente dei signori. Questa linea effettua un servizio locale, i treni fermano quindi in tutte le stazioni. "Non ha ricevuto buone critiche, ""Il Morandini"" gli ha assegnato due stelle." È nato ad Avion, in Francia da padre polacco e da madre della Martinica. Vi presero parte numerosi dignitari della Chiesa, dello Stato e della società. Il peduncolo, largo e robusto, era a sezione circolare. Due pescatori trovano nel lago Mead una gamba femminile tagliata. Fa alcune audizioni e affronta numerose delusioni, finché inventa un proprio stile di danza. "In effetti, l'insieme delle destinazioni viene frazionato tra le linee di output." Ogni provincia comprendeva dodici diocesi, i cui confini erano definiti in modo sommario. La regia di queste edizioni era curata da Gino Landi. Queste formazioni dimostravano generalmente una molto minore combattività rispetto ai reparti formati da tedeschi. Le femmine hanno un paio di mammelle ascellari e due paia inguinali. Il Circolo ancora oggi raggruppa prevalentemente le grandi famiglie della nobiltà milanese. Le due aree sono collegate da una suggestiva galleria curvilinea. Morì a Genova. Le leggende sui fuochi fatui sono moltissime. Georg Frank "Il tutto è gestito dal ""National Trust""." Al termine di questo accordo, si è ritrovato svincolato. Quando i soccorsi arrivano, ben pochi sono ancora vivi. Dopo un anno a Carrara, passò alla Massese e poi al Camaiore. Non ci sono pezzi inediti. "Alla data della morte, l'autore aveva terminato tutte le lezioni tranne la sesta." Dopo la seconda guerra mondiale, tuttavia, la coltura è caduta in disuso. Per fortuna, le conseguenze non furono molto gravi. Keith Holmes Ciò che contraddistingue la specie è il grosso becco nero a forma di spatola. Le misure cautelari possono essere, nel processo amministrativo, di tre tipologie. "Girò l'Europa insieme al ""Monte Carlo Ballet""." Inoltre è stato Deputato della Repubblica per cinque legislature consecutive. Costantino era una dei persecutori dei cristiani, successivamente convertito al cristianesimo. "Durante l""'ollie"" Ali indossava come cintura una catena di una bicicletta." Il Ministro di Stato è a capo del Consiglio dei Nobili. La piccola Eleonora ebbe presto una sua corte personale. Insieme al villaggio di Oakley costituisce parrocchia civile. Vi hanno lasciato il loro segno molte civiltà, soprattutto quella romano-bizantina e quella islamica. Musei di Berlino Ma nel furore della vendetta, Oreste uccide anche la madre. "Dichiarò inoltre che i comandi del Wii ""funzionano bene"" con il gioco." Sono stati invece riscontrati effetti antitumorali in vitro. "Si decora con l'introduzione di una scorza di limone." "Sito ufficiale dell'Arthur Findlay College" Il mondo del film è un ibrido tra mondo antico e moderno. La sua esecuzione fu lenta: Rosenberg impiegò un minuto e mezzo per morire. Non ha un corpo fisico e viaggia in continuazione. Adottarono e crebbero insieme un figlio, Richard J. Horst. La bocca non è mai piccola, ma ha dimensioni medio-grandi. Circa dieci milioni di rifugiati fuggirono nella vicina India. Quando lei giunse, ebbe una visione miracolosa che la convinse a diventare cristiana. I migliori otto tempi si qualificano per la finale. La salma è stata sepolta nel cimitero cittadino. Tra i monumenti da annoverare, la chiesa di S. Quirico. Il rosone di piccole dimensioni è ridotto ad elemento decorativo. Robert Butts ha contribuito con note e commenti a tutti i libri di Seth. "Autrice dell'esalogia è Lynda S. Robinson." Pertanto bisognava trovare nuove sale di esposizione. "Tanto da ricevere la nomina, sotto l'Impero, a presidente del Consiglio generale dell'Ille-et-Vilaine." Venne girato nel New Jersey, a Jersey City. "Biodiversity Foundation""." "Per quanto riguardava la Moldavia, Iohannis dichiarò l'operazione di un cambiamento politico." Fra le moltissime raccolte pubblicate, solamente tre sono da considerarsi ufficiali. Situato oggi nella Svizzera meridionale, aveva come capitale Sion. "Si indica spesso con la lettera ""s""." La foresta è rigorosamente protetta. "In questo periodo l'isola conobbe un periodo di prosperità e ospitò molti rifugiati bizantini." Il titolo iridato è andato alla Francia che ha sconfitto in finale la Cina. Miles Daly, un asso del crimine, tenta disperatamente di riconquistare moglie e figlia. Nella band Stephen è chitarrista, cantante e occasionalmente collabora nella stesura dei testi. Dal recitativo di Riccardo si annuncia che Federico è stato condannato a morte. Oltre alla sua professione di insegnante si dedicava anche ad altre attività. "Il lago è un'area naturale protetta registrata." I moderni apparecchi acustici sono costituiti da dispositivi elettronici di tipo analogico o digitale. Il servosterzo era offerto come optional. "È tra i principali curatori della ""Encyclopedia of Dinosaurs""." "L'unico mezzo di trasporto dentro Ilha do Mel è la bicicletta." Di conseguenza, questo numero non può essere periodico, e di conseguenza non è razionale. "L'opera fu candidata al Laurence Olivier Award per la migliore opera teatrale." Corbett, invece, torna nel Nebraska insieme alla sua Lili. Il terzo match fu tra Jerry Lawler e Gregory Helms. Nel frattempo Spencer finge di essere morto per avere tanti soldi vendendo sculture. Il mar Libico lo lambisce a sud e ad ovest. "L'unico ad aiutarla è l'avvocato Bill White." The Reunion Divenne successivamente portavoce nazionale dei Cobas del latte. Presentava un unico abitacolo aperto protetto da un parabrezza. "In queste rare sindromi il colesterolo plasmatico è normale o basso grazie all'introito alimentare." "L'ingresso era sormontato da un grande arco in cemento armato." A Palazzo Madama diviene membro delle Commissioni parlamentari agricoltura, antimafia e Unione Europea. Alla fine la giuria assegna un punteggio. Aumentano anche le escrescenze spinose del carapace, le quali caratterizzano bene ogni genere. "L'origine di questa epidemia è tuttora incerta." Prima dell’inserimento, i dipendenti, hanno completato un corso specifico per imparare a lavorare correttamente. Il personaggio di Sokolov è basato sul fisico sovietico Andrej Dmitrievič Sacharov. Il capo di una banda londinese prepara una rapina a un furgone portavalori. "Le larve si sviluppano in cavità colme d'acqua stagnante." "L'I-Pace è stata progettata dal designer Ian Callum." Di solito è comunque eseguito come ultima operazione. In caso contrario, essa induce la trascrizione di geni pro-apoptotici. Bob McCabe è un affermato critico cinematografico, presentatore e sceneggiatore. Phyla tipici e maggiormente ricchi di specie sono gli Anellidi e gli Artropodi. Per estensione si trova al terzo posto tra i comuni della provincia di Mantova. Il film ottenne buone recensioni alla sua uscita. Fu anche vice presidente della Camera. La competizione è divisa in tre turni. Lea et al. "Alcune missioni richiedono di effettuare un determinato numero di ""Perfect""." Qui incontra Paul che lo invita nella sua coabitazione gay. Posseggono due muli, un asino, una mucca ed un bue. A questa fase segue la Final Four per la conquista del titolo. Il capoluogo è José Clemente Paz. Convinta cattolica, soffrì per la scomunica in quanto comunista. I pulsanti sono disposti come i punti cardinali. La vite qui dà poca uva, ma migliore, più zuccherina. Perse poi il titolo contro Vic Steamboat a Middletown, New York. A lei si deve la fama di Dashiell Hammett presso il pubblico italiano. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca inodore. "Il ritornello della canzone stato però storpiato, trasformando 'Alice in Hell' in 'Alison Hell'." Contestualmente il sito ufficiale è stato rinnovato nella grafica e nei contenuti. "Il comunicato tende a difendere l'esperienza personale e politica della scelta rivoluzionaria." Prima di Topo Gigio, il più famoso era Picchio Cannocchiale. Non vengono riportati i nomi degli interpreti. Era Johan Cruijff, grande stella blaugrana degli anni settanta. "La struttura era probabilmente collegata all'attività portuale dell'antica cittadina di Porto." "Fu la consacrazione nel suo paese, dopo il riconoscimento ottenuto all'estero." The Winner Is... Tre le tappe fuori dal Regno Unito: Zandvoort, Zolder e Nogaro. The Flower of Faith La musica di Hummel prese una strada diversa da quella di Beethoven. È un tipo di termoregolazione. Nel settembre dello stesso anno lascia il club. Meno nota ma più cospicua è la sua carriera come attore. Superboy ricomparve dal portale sette secondi dopo essere scomparso, indossando il costume di Superman. In seguito Volterra prese il controllo di tutto il territorio. "Il trattamento di disintossicazione, nei casi acuti, è l'emotrasfusione." Il fine è quello di non mettere in difficoltà gli altri. Sovrasta il tutto una torre campanaria impreziosita da statue di angeli. Alla fine si vede Natalia aprire la bocca, da cui esce una farfalla. Joe Morris Questa strana statua rappresenta un cavallo dotato di un intreccio di gambe umane. Il film fu prodotto dalla Triangle Film Corporation e dalla New York Motion Picture. Tale risultato è il quarto migliore nel campionato brasiliano di calcio. Questi organismi presentano un guscio sferico a camera singola, e perforazioni nelle pareti esterne. La chiesetta di San Rocco è invece appena sopra il paese di Peio. Filone aggiunse un portico con colonne doriche. Peter Butler Il termine afrikaner comprende diverse comunità di bianchi di lingua afrikaans. È stato direttore musicale per le sezioni archi e coro e ha anche suonato. I contrasti con i suoceri, oltretutto, salirono di tono. "L'esercito di Antigono entrò invece in Sparta senza che vi fosse opposta alcuna resistenza." Gli uomini che potevano attendere alla carica di legato appartenevano alla classe senatoria. Ancor meno note sono le sue commedie teatrali. "Quest'ultimo piazzamento ne decretò la retrocessione al campionato di Promozione Campania." Gheorghe a Bucarest. Appartiene alla parrocchia della Chiesa di San Francesco di Paola. "L'opera venne dipinta quasi certamente per la devozione privata, viste le dimensioni relativamente piccole." Laurens ten Dam Esercitò un grande influsso sulla legislazione dei popoli germani che allora si andavano affermando. Don Henriksen "Nei paesi anglofoni il film è uscito con il titolo ""The Beloved""." Cinque anni dopo fu nominato ministro plenipotenziario a Baden e Stoccarda. Anche lui era a dire il minimo, strano. In Nord America uscì anche con il titolo Mouse Quest. Alla partenza è protagonista Tambay che si ritrova secondo. Nella stazione fermano tutti i treni provenienti da Podgorica. Il croato Ivan Ljubičić ha passato il turno battendo lo statunitense Sam Querrey. Ogni squadra cerca di tirare dalla sua parte. In particolare forte della Chiusa era utilizzato proprio per il controllo della strada. Van Boer divide la musica sacra di Kraus in due periodi. Il genere è presente nei mari e negli oceani tropicali e subtropicali. Il quartiere è infatti caratterizzato principalmente da ville e villette a schiera. La luminosità del nucleo supera quella dei più luminosi ammassi globulari. Di seguito le presenze in partite ufficiali dei calciatori della Roma. Ha uffici regionali a Omsk, Kemerovo e Barnaul. Clarence Kea Questa dimensione era infatti regolabile, mentre il diametro era dettato dal motore. Ad oggi, ha una diffusione molto scarsa. La tribù venne quindi attaccata e i suoi piani distrutti. Nel maggio seguente la società olandese lo acquista a titolo definitivo. We Are All Falling Down! Più Forti. Lo stesso soggetto è oscuro ed ha dato adito a numerose ipotesi. Fingendo di non trovarlo, si rifiuta di andarsene se non lo trova. I fratelli riescono comunque a smascherarlo. Mentre il progetto di questo atlante era in corso, il dott. Contattati Marlon Brando e Montgomery Clift per i ruoli di protagonisti, entrambi rifiutarono. Ha fatto parte della squadra di atletica leggera del Missouri come saltatore in alto. "Il paese si divide in due nuclei: ""Magliano da piedi"" e ""Magliano da capo""." Il trattamento con metadone può alterare la capacità di guida. La canzone è stata scritta da Chris Stein. Boss Soul! Il perimetro del castello è di forma triangolare ed è circondato da un fossato. Più tardi ha partecipato ai due album da solista di Patrick Savage. Il soffitto è barocco ed ha pure due altari laterali. I piano superiori sono stati ceduti a privati e adibiti ad abitazione. Tornato nel motel dove alloggiava, Stefano trova Alessandra morta nella propria stanza. Marija Kuznecova Si laurea in quattro anni e due anni dopo entra in magistratura. Molti degli oggetti preziosi delle comunità sono stati portati a Torino. La necessità di distinguere le due è legata alle diverse necessità di indagine epidemiologica. È un sobborgo di Monaco di Baviera. Il Cossa, presente alla rappresentazione, è entusiasta e proclama Diligenti il suo Nerone ideale. Oltre al colore, anche la stampa può dare significato. Realizzò la costruzione del corpo centrale del collegio. Scott Marshall Inizialmente il partito ha collaborato con il Raggruppamento Vallone. Vladimir Popov Da due costole di Sotterranei hanno preso poi vita due nuove collane tematiche. Per Turing, quindi, tutto si limita alla produzione di espressioni non prive di significato. Sono quelle infiammazioni che riescono a raggiungere i tendini e il tessuto osseo. Termina così la breve favola della squadra pontina. Rimasto solo con la giovine la invita a seguirlo e le si dichiara. Questa specie minacciata è molto rara ed è minacciata dalla deforestazione. "L'artista ricevette una lieve influenza da parte della scuola lombarda del primo Cinquecento." Tutte le tracce sono di Ryan Adams, tranne dove indicato. A livello europeo affrontò la questione dello status dei lavoratori migranti. Nome raro, la cui diffusione è legata al culto del santo così chiamato. Predilige le località boschive. Tra le nicchie vi sono due grandi mosaici sul culto pietrino. Fece ristrutturare il convento e lo arricchì di un giardino barocco. Per i dipendenti della scuola è attivo il Fondo Espero. Gregory Sutton Ha un fratello di nome Michael. Distribuzione: Fonit Cetra. È sposata con il direttore di doppiaggio Filippo Ottoni. Diventa deputato. "L'allestimento del mezzo venne curato da Mario Colucci." La sua produzione migliore va forse ricercata nella musica vocale. Aage scriverà anche numerosi articoli e pubblicazioni scientifiche sugli eschimesi polari. La chiesa presenta un interno rettangolare, con un solo altare lungo il lato maggiore. Raccolse campioni di piante e fossili per conto di istituzioni di tutta Europa. Notata da un cercatore di talenti entrò così nel mondo del cinema. Nadja Salerno-Sonnenberg, Direttore musicale Il territorio è prevalentemente collinare a nord. Il contesto della guerra appariva ora molto più bilanciato. Lewis Clive "Fu demolita l'anno successivo." In seguito è nominato responsabile nazionale del partito per la Pubblica amministrazione. Numerose le opere teatrali, racconti e poesie in lingua sardo campidanese. "Partecipò quindi alla battaglia di San Gottardo, nell'ambito della guerra contro i turchi." Poi ha una attenzione particolare nei confronti delle inclinazioni personali e proprie del bambino. "Anche l'album ""Crazy!" È dotata di due binari passanti che comunicano attraverso un sottopassaggio. Ebbe la diaconia di San Cesareo in Palatio. Eduard Hauser È la prima Miss Mondo irlandese. Registrato, fu posto sul canale ufficiale YouTube della band. Iniziò così la sua carriera come mangaka. "È la prima traccia del suo secondo album ""In the Mood""." "L'ultima e settima stazione è chiamata “Lac”." Colpi di testa o rovesciate avvengono in automatico se necessari. Tom Alexander Il primo regno da campione di Zbyszko durò circa un anno. Alcuni treni arrivano anche a Caserta, Castellammare di Stabia e Salerno. Tutte le canzoni sono scritte da Guccini. "Il brano venne inoltre pubblicato come lato B del singolo ""Runnin' with the Devil""." I barbigli sono bianchi. Presenziarono centinaia di criminali, ognuno portando il proprio tributo. "Questa facciata corrisponde alla seconda pianta dell'edificio." In realtà, questi non è altri che lo scapestrato fratello della donna. La registrazione è stata effettuata a Vernon in California. Il capitano Shen Tse-Liu era al comando della formazione di caccia Dewoitine. "Come gli altri ""Corydoras"" è una specie onnivora, che trova il cibo sul fondale." È parte del Commonwealth britannico. Lei gli rende pan per focaccia. Ha ordinato una commissione per rivedere i punteggi del passato ed attuali inchieste anti-corruzione. Questi elementi vanno sostituiti da frecce rappresentanti le forze, come descritto in precedenza. Negli anni settanta, furono effettuati alcuni lavori di ristrutturazione. "Il convento era alle dipendenze dell'Abbazia di San Giusto di Susa." Dopo il gran premio monegasco non venne più utilizzata. Dopo pochi giorni insieme allo staff medico decise di farsi operare al ginocchio. "L'unica specie oggi attribuita a questo genere è endemica del Brasile." Dette acque formavano anticamente un unico lago. Entrambe le pagine fogliari presentano dei peli sparsi. Certamente forlivese è il padre. Il Museo dei corazzati di Saumur possiede un Ausf. Lo stesso prozio di Shiki tenne in vita Rido per anni. Le ricerche vanno avanti e dai bossoli risalgono alle sostanze presenti. "Al primo posto si classificò Manuela Villa con il brano ""A tazza e cafè""." "Castelli e ville infestate sono elementi comuni nella letteratura gotica, per esempio in ""Dracula""." La legge del Lussemburgo dispone che la lingua nazionale sia il lussemburghese. I fratelli erano Salvatore, Carmelo, Alfredo, Attilio ed Eugene Messina. La città è collegata da una buona rete di mezzi pubblici. "La sua esclamazione ""Giuda ballerino!" Non sa ancora parlare, ma riesce a farsi capire bene. "C'erano soltanto imbroglioni." Ancora non diffuso nei negozi, alimenta invece un vivace scambio tra gli allevatori appassionati. Fu accreditato anche con il nome Carl Rogers. Inoltre è fotosensibile. In questo tratto litoraneo si trova il Lago di Burano, sito di interesse comunitario. "In questo dialogo l'autore prevede la fine imminente dell'impero bizantino." Nonostante i frequenti spostamenti, Davis fu molto popolare tra i suoi coetanei. "Entrambi i protagonisti hanno svolto ruoli in ""The Amanda Show""." "In altre parole, l'insieme delle somme di due quadrati è chiuso rispetto alla moltiplicazione." Grotta di Lourdes "L'amministrazione ordinaria era delegata ad un balivo o ad un ""reeve""." Trascorrendo del tempo con Cesare, MacDonald alla fine capisce chi sia veramente. Il padre è un samurai di basso rango a servizio del clan Tokugawa. "Nello stesso album si segnala il brano ""Paz"", dedicato a Andrea Pazienza." Ha tre versioni della Finale, ma la terza non fu composta da Haydn. I fatti successivi sono a metà tra letteratura e storia. Il solvente tagliò di netto ogni legame molecolare del lato sinistro del suo corpo. Esistono due tipi di livree: una grigia barrata di nero e bianco, una rossiccia. Nello stesso anno venne automatizzata la fase di verniciatura delle vetture. "Ha inoltre fondato e diretto la rivista ""Machina""." "Infatti, il corpo deve essere bruciato prima che l'anima possa lasciarlo completamente." Le zampe sono di moderato sviluppo, senza specifici adattamenti, e rientrano nel tipo ambulatorio. "La prima è avvenuta con il singolo ""Armada Latina""." "Quando Gawain morì sarebbe stato sepolto sotto l'altare della sua piccola cappella." Le sue reliquie sono state distrutte dagli Ugonotti. La posizione del partito si identifica con quella del conservatorismo nazionale. La sovrapposizione dei processi spinosi lungo la colonna vertebrale forma la spina dorsale. Meta anche di escursionisti in Mountain bike. Pierre Jackson è stato eletto miglior giocatore del torneo. Loveland, il presidente della Colorado Central Railroad. "L'autore conclude la sua opera mettendo in guardia i giovani dalle ""malvagie femmine""." La superficie di van der Waals racchiude un volume definito volume molecolare. È sede del Museo diocesano di Carpi. Il termine in quanto tale non si riferisce a nessuno schema in particolare. Nonostante la sua attività di casalinga, ha avuto diverse esperienze di rilievo. La sua storia per lungo tempo è accomunata a quella degli agli altri casali. La si può considerare una religione fondata sulle opere. Diverge dalla trama del gioco in diversi punti. A breve distanza si trova anche la Stazione di Roma Acqua Acetosa Ha chiuso poi la carriera in serie minori. Il personaggio è il protagonista della sua serie di cortometraggi. Alla fine, sia Davis che Clapton parteciparono al concerto. Apparteneva alla scuola di Ľudovít Štúr e fu anche un vivace attivista politico. "All'epoca era anche coperto da una volta a tutto sesto, poi crollata." Il nostro genere facilmente viene coltivato per la decorazione di aiuole e giardini rocciosi. È conservato nella Galleria Doria Pamphilj di Roma. Grande precocità. Jim Beam aggiunge anche segale ed orzo ai suoi grani. La diocesi comprende il territorio del dipartimento francese degli Alti Pirenei. "Quest'ultimo ha elaborato la traduzione dei testi in dialetto calabrese." Fu governata da un ramo del casato di Stolberg. Negli stessi giorni, la formazione subisce un pesante rastrellamento da parte delle forze nazifasciste. Sua figlia diventò famosa come scrittrice di romanzi con il nome di Marie Corelli. È cresciuta negli Stati Uniti e precisamente a New York. Ha sede a Matera, in Basilicata. Il codice contiene i quattro vangeli canonici con ampie lacune. Allevamento intensivo; desertificazione; limitate risorse idriche. In questo senso ci indica come dovere di virtù la massima. Tale decisione provocò un piccolo scisma, da cui si originò la Chiesa ortodossa celtica. "I due dischi, indicati come ""Vol." "L'isola è collinosa ed è in parte coperta da foreste e acquitrini." "In particolare, i film sono detti ""road movie""." "Durante la prima guerra mondiale, Faina diresse l'impiego della manodopera militare in agricoltura." "Partecipò alla rivolta ionia contro l'impero degli Achemenidi." I remix vincitori sono stati inclusi sul singolo più tardi. Non rinnovano il contratto Sebastiano Siviglia, Maurizio Ganz e Marco Nappi. Aidan, Josh e Sally sono tre ragazzi che convivono in un appartamento a Boston. "Istituto per la storia dell'età contemporanea." Si trova a sud-est della capitale. Compone solo raramente in rima. Tuttavia, il teatro delle guerre non è stato identificato. Chiude la gara al ventisettesimo posto. È presidente della Austrian Marshall Plan Foundation. Neil Johnston Il suo corso è stretto e profondo, il regime è torrentizio. Ai lati due campanili delimitano il vano centrale. "All'epoca era un feudo dei della Signoria di Humenné." Entrò a far parte del servizio diplomatico olandese. Qui di seguito sono elencati secondo ordine alfabetico edizione per edizione È stata una delle migliori giocatrici europee per diverse stagioni. Alcuni esemplari erano anche sprovvisti dei sedili posteriori. "La costruzione di un habitat spaziale gonfiabile è determinata dalla sua destinazione d'uso." Il canale Super! "Tali eventi possono verificarsi in particolare all'inizio del trattamento." Il torture porn è un sottogenere solo in parte simile allo splatter. Dopo due mesi la canzone poté dirsi completata. Sono infatti centinaia le specie di uccelli presenti, di cui molte rare e protette. Il film è stato girato principalmente ad Halifax, in Nuova Scozia. Chiesa di San Leone "È stato incluso in ""Pedigree et autres romans"" della ""Bibliothèque de la Pléiade""." "Può comunque essere identificato anche all'interno della corteccia cerebrale." Nonostante le ferite riportate conclude la corsa. La sua tomba si trovava nella basilica di San Giusto, fuori le mura cittadine. La religione professata è quella cattolica. Benvenuti mostri! Successivamente ebbe un posto nella banda della Corte imperiale. Il manico, a sezione circolare, si assottiglia ad una o entrambe le estremità. La garanzia dei depositi è gestita in modo differente dai singoli Stati membri. Inizialmente la cattedrale era una chiesa gesuita. Intorno a questa età raggiungono la maturità sessuale. "Tra questi i Molini Marzoli Massari e l'ex Calzaturificio Giuseppe Borri." La canzone ha avuto varie covers, fra cui una dei Beatles. Il più grande riscatto di Friedl si deve alla sua allieva Edith Kramer. Proprio sulla principale sono stati aggiunti nuovi seggiolini. Oltre ai film, Sandoval ha recitato in numerosi show televisivi, spesso in ruoli ricorrenti. Attualmente a portare il titolo di duca delle Puglie è Aimone di Savoia-Aosta. Inoltre aveva un diadema sul capo. Il disco contiene due brani ed è cantato in lingua inglese. Gli episodi sono storie di genere drammatico. Oppure è possibile che abbia voluto seguire il figlio Giuseppe a Valenzano. Si nutre principalmente di roditori, uccelli e piccoli rettili. Inizialmente la nave venne impiegata in compiti di posa di campi minati. Sostituisce la portaerei arrivata a fine carriera. "Degli stucchi sono di Reni e delle opere dei fratelli Bravo sono posti all'interno." Ma la precoce morte rese vane tante promesse e tante speranze. Quella da trasferta è invece nera con motivi rossi sulle maniche. Inoltre, ora viene utilizzato un nuovo servosterzo elettromeccanico. Finita la guerra divenne ispettrice delle infermiere volontarie. "Poi ""Murder and Murder"" di Yvonne Rainer e altri." "In Italia la specie è piuttosto rara ed considerata ""Vulnerabile""." Il comprensorio sciistico perse, così, le sue piste più apprezzate. Questo dinosauro è noto per numerosi fossili appartenenti ad almeno sette esemplari. Il capoluogo di contea è Casper. Brian intende chiedere a Orchid di sposarlo. "Appartengono alla ""Local government area"" della Regione di Isaac." Dopo qualche mese Sherrington andò a Strasburgo per studiare proprio con Goltz. Non si hanno molte notizie sulle origini del calcio cubano. Più tardi Lingard, esausto, si addormenta sulle gambe di Edith. "Dal titolo dell'album è tratta anche una sua biografia." Con la squadra varesina vinse tre titoli italiani e quattro Coppe dei Campioni. "Questo gioco arrivò in Occidente col nome di ""Super Mario Bros." "Trova anche il tempo d'innamorarsi e mettere su famiglia." Tutte le parti della bocca del cavallo sono dotate di elevata sensibilità. Durante il medioevo si svolsero in città importanti assemblee. "L'Acquaesapone si salva in virtù del miglior piazzamento in campionato." Le trasmissioni televisive e della radio sono controllate dal governo. Fa parte del Lussemburgo francese e la sua lingua regionale è il franco-lussemburghese. Al suo posto si è qualificato il giunto terzo. Poi viene lasciata riposare in bottiglie prima della vendita. "L'entrata del sito si apre su un'ampia corte lastricata che conduce ad una porta." Sergi Pino Ci sono due marce da selezionare, quella bassa serve ad affrontare le salite. "La vastissima filmografia della ""Caesar Film"" è suddivisa in due parti." Halsey Street Questa critica ha moltissimi obiettivi e finalità. "Quest'ultimo attentato causò una vittima e un ferito grave." "È stato pubblicato con tre diverse copertine fotografiche: ufficiale, alternativa e un'altra." "Sono la ""Vergine"" e ""san Giovanni evangelista"", a sinistra e destra rispettivamente." Prende il nome dal villaggio di Trient situato più in basso nella valle. Oliver Fink "È anche menzionato nelle ""Triadi gallesi"" e in alcune genealogie medievali gallesi." "All'esterno è situato un piccolo campanile, che sovrasta un portone ligneo." Il signor Drummond scopre successivamente che la giovane soffre di una grave malattia. "Il gill è spesso definito come ""mezza tazza""." Gruffydd ap Cynan prese il potere. Fu catturato dagli inglesi ed imprigionato nella prigione MountJoy. A indagare viene chiamato Xavier March della polizia criminale. Concluso il suo secondo mandato, si ritirò a vita privata. "L'album è stato anticipato dai singoli ""Better Off Alone"" e ""Back in My Life""." Michael Strobl è un maggiore del corpo dei marine statunitense. Dopo il saluto di Stephen Fry al pubblico, vengono presentati gli ospiti. Successivamente riesce a ritagliarsi un posto da titolare nella squadra. Hanno un figlio insieme. Matt Thomas I testi in linea con il genere parlano di morte, mutilazioni, sesso e perversione. È un membro ex-officio del Comitato del Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite. Alcuni considerano filosofo del processo anche Arthur Schopenhauer. "Così nacque ""Ai confini della notte""." Più volte furono distrutti ponti e parti delle mura. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La pattuglia della strada""." Avevano quattordici anni. "Questa arma venne anche montata sul ""Gun Carrier Mark I""." "Il quotidiano produce un periodico mensile chiamato ""Alto Adige magazine"", e una settimanale domenicale." La sede del consiglio si trova a Elizabeth. "Brooks e dove, dopo aver schienato quest'ultima con un roll-up, vincono il match." "Jagger definì la canzone ""il punk incontra Chuck Berry...""." Nella sessione di calciomercato invernale il Chiasso lo gira in prestito al Vancouver Whitecaps. Prima di debuttare, Kim Da-som ha vinto vari concorsi di poesia. La fata madrina aiuta una sguattera a partecipare a un ballo reale. Quindi il sovrano assoluto è colui che può esercitare liberamente il proprio potere. "All'interno è stato inserito un roll-bar." Questa terza lista non è completa, mancano infatti molti oggetti transnettuniani poco conosciuti. A fine anno anno annunciò la sua decisione di passare tra i professionisti. Venne proiettato nel cinema locale, Phoenix Cinema, e fece guadagnare al regista un dollaro. A Eraclea Minoa è attribuibile una rara emissione dedicata al culto di Eracle. Le infiorescenze sono delle dense spighe a forma piramidale formate da fiori peduncolati. "La struttura è intitolata alla memoria dell'ex presidente Lennart Meri." Essi non ricordano nulla dei ragazzi, che si presentano a loro nuovamente. I genitori di Heidi muoiono e la piccola sopravvive per miracolo. "La chiesa titolare è Sant'Agostino." Questo paesaggio dipinto però rappresenta un paesaggio reale. Sulla vita di Gautama Buddha esistono numerose tradizioni canoniche. Pini e palme predominano nelle savane fino alla Laguna delle perle. A dirigere il film sarà Anna Foerster mentre la sceneggiatura è di Cory Goodman. È membro della giuria del premio Albert Londres. "È contornato a sud dal Cervino e a nord dall'Obergabelhorn." "Lo ""Speculum"" è un'opera enciclopedica in sette volumi." Tuttavia alcuni autori attribuiscono la sua esecuzione a Nanni di Bartolo. Cartier Martin Suo padre era socio in una ditta per cui lavorò anche lui. De Curtis "In basso, sono infine presenti alcune onde, che ricorrono anche nell'ambito della sacrestia." "Il territorio del comune è bagnato dalla gave d'Oloron." "I suoi eserciti entrarono nella regione attraverso l'Hindu Kush." Ha come capitale Pho Moi. Vera, una ragazza difficile, viene portata in riformatorio, dove resterà per qualche tempo. "Il suo debutto come attrice avviene in ""Ramona""." "È Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana." Gli interventi dovranno conservare il può possibile la presenza di beni artistici e decorativi. Alla fine della discussione, Marty se ne torna all’aeroporto. Shanghai Airlines è diventata una consociata interamente controllata da China Eastern Airlines. Sopra il portale si apre un oculo frutto di un recente restauro. Sede della diocesi era la città di Malacca, capitale del sultanato omonimo. "Anche sua nipote Evelyn De Morgan fu un'affermata pittrice." Todd, sorpreso ed infuriato, uccide Pirelli, tagliandogli la gola con il suo rasoio. Normalmente il ballo si divide in sessioni, fra i quali vengono serviti piatti. "La raccolta contiene il brano inedito ""Angel's Lullaby""." "Le vie recenti più difficili sono state tutte aperte dall'arrampicatore locale Markus Bock." "Il capoluogo, città d'arte, è a cinque minuti di strada." In particolare, la tematica teatrale offriva interessanti spunti creativi alla pittura storica. "Il camuffamento dall'olfatto è invece più raro." Ma nuove delusioni lo stavano aspettando. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti e smussati. La Provincia di Kotayk è ampiamente considerata la sua roccaforte. Costantino Paleologo "Presenza tra i mammiferi del predatore ""Martes martes""." Deve morire! Solitamente veniva venduto insieme al Power Glove. L’album ha ricevuto recensioni contrastanti dai critici musicali. Si sono giocate le finali dei tornei riservati agli atleti in carrozzina. Le mura sono state realizzate in pietrame di cava e malta di connessione. Si trova un piano sotto al Museo, era dedicata alla Città ed alla Memoria. Il suo interno prelude al neoclassico. Cilindrico, piccolo, molto spesso è anche assente. Vivono in un ambiente di foresta tropicale. Dan Anderson Esiste la parrocchia cattolica romana di Santa Lucia. Nello scontro vennero uccisi e catturati alcuni partigiani e venne ucciso un ufficiale tedesco. Ambedue sono interrogati e torturati. Questa è anche la sua unica registrazione integrale in studio. "L'incidente le diede una fama nazionale." Il percorso della maratona è in piano. Ma è anche molto sfortunata, quasi in ogni episodio le succede qualcosa di comico. "Alla ""domus"" si accede attraverso una scala a doppia rampa." "Il termine ""Schleswig"" deriva dalla città di Schleswig." Serve quindi come marcatore storico, originariamente utilizzato nei paesi anglosassoni e poi diffusosi altrove. "Il paesino è posto su un promontorio che sovrasta l'alta valle del Tordino." Arthur passò i suoi primi otto anni a San Pietroburgo. Ha inoltre sostenuto la politica del presidente del Venezuela Hugo Chávez, socialista e anti-imperialista. Destinato ad un lavoro da pescatore, scelse invece di dedicarsi al calcio. Da giovane ha suonato pianoforte, clarinetto e organo. Questo stesso anno ricevette gli ordini sacri. Vi sono spesso situazioni di solitudine e di desiderio frustrato. "José Saramago lo chiamò ""l'uomo dalle dita geniali""." "Ogni quattro gare c'è un evento speciale." La serie, sponsorizzata dalla Toyota, utilizzerà vetture costruite proprio dal costruttore nipponico. È un romanzo epistolare scritto in prima persona. Harper ha anche premiato la band per aver spaziato in sonorità melodiche ma dinamiche. "La città è situata nel nord est dell'isola." Il farmaco è stato utilizzato anche nel trattamento di infezioni su ustioni e ulcere. I premi consistono in pregiate edizioni edite dalla stamperia fondata dal tipografo Alberto Tallone. Il suo primo posto fu come violinista al servizio del Principe di Condé. Parte del regno però andò a Venezia, secondo quanto previsto dal contratto. La sede del consiglio si trova a Warwick. Tradusse diversi testi Bahai in italiano. Héctor García Godoy Il musulmano si converte, e muore, invocando Giselda, e con la benedizione di Pagano. Info da un sito su Orvieto Entrambe le strutture sono di proprietà municipale. Tuttavia, dato lo scarso peso della moto, risultava sufficientemente potente. Abū al-Ḥasan ʿAlī restituì quindi il trono al padre Abū Naṣr Saʿd. La proprietà passò poi ai discendenti Sforza Cesarini. Kohl non la prese bene. Ma vi erano altri pericoli. Fonds-Saint-Jacques fu per diverso tempo un modello la imitare. Non posso vincere tutto, devo dividere con gli altri. Il suo modello di scienza è la geometria. Shakespeare non riprodusse questa osservazione. Esistono tre doppiaggi italiani per il corto. Con la sua sintesi, ha contribuito alla determinazione della struttura della morfina. Il capoluogo di contea è Selma. Okiagari-koboshi è stato a lungo popolare tra i bambini giapponesi. "Un nuovo padiglione è stato costruito all'esterno del vecchio cimitero." Il lupo di Vancouver è di medie dimensioni. Marit van Eupen È una divinità conosciuta anche nella mitologia romana. "Ha vissuto a Venezia e Trieste, dove è stato professore all'Università statale." Erik Rhodes Esso non ha più alcuna rilevanza amministrativa ma solo storico-tradizionale. Così alla fine il videogioco è stato comunque pubblicato, senza suscitare ulteriori polemiche. Esso viene alimentato da acque sotterranee. Lo sponsor ufficiale è Caffè Santacroce, mentre lo sponsor tecnico Ready. "Infatti nessun laboratorio terrestre è capace di duplicare le radiazioni tipiche dell'ambiente spaziale." Alla presentazione partecipò anche Amelia Earhart. Successivamente fu ammesso nella massima categoria anche il Vigor. "Cresce nelle giovanili dell'Eintracht Francoforte." "L'unica apertura decorata è quella centrale." Si occupò dello studio quantitativo delle proprietà dei gas. Iniziarono così i lavori per la realizzazione di questa nuova vettura. A questo genere appartiene la corvina mediterranea. Il sistema di regolazione della trazione è collocato sul tetto dei veicoli. Attualmente è il Rt Hon. Di questo è diventato tenente. Quindi, come previsto, Darren e Steve si affronteranno da soli. Archinto il suo romanzo “Stanotte marinaio”. In entrambi i campionati la Salernitana terminò ultima nel proprio girone. Altre cariche gli furono assegnate durante il periodo di cardinalato. Poi di nuovo brevemente in California e infine si stabilisce nel Connecticut. Importante è anche la produzione di reti da pesca. Amore che poi è anche poesia, e con entrambi non si scherza. Anche le vendite dei romanzi in brossura non furono quelle attese. Accompagna la ragazza in tutte le sue avventure, arrivando anche in Russia con lei. Il magma emesso fu di tipo basaltico. Da questa stagione la Dallara diventa la fornitrice delle monoposto per il campionato. Ciò complica la logica di rilevamento delle funzioni per le applicazioni. Prendeva il nome dalla regione del Faucigny. Non è prevista, infatti, alcuna redistribuzione dei dividendi fra i soci. "L'ultima puntata della storia è andata perduta negli anni settanta." "Il papa stesso era accusato di macchinazioni contro l'impero." "Secondo la leggenda, Lodron poté rivendicare la propria posizione soltanto grazie all'agnello." Claudio è un giovane musicista che conduce una vita grigia. I fiori sono bianchi, molto profumati, solitari e bisessuali. Esistono tuttavia ricerche che mirano alla creazione di nuovi follicoli piliferi. I suoi fossili sono stati ritrovati in Libano. Questa caratteristica può essere sfruttata nelle titolazioni. "Dietro l'altare è un ciclo di affreschi, probabilmente frutto di più interventi sovrapposti." "La presiede il generale dell'esercito francese Denis Letty." Lo stelo è di colore rossastro e lungo circa un metro e mezzo. Ma lo spettacolo riservò parecchie sorprese. Il palcoscenico, a due livelli, porte delle belle decorazioni. Nello stesso anno ne fu prodotta anche una versione a tiratura limitata. I dintorni diventano piatti e il fiume non forma più alcuna valle. Larry Russell La navata centrale e le due laterali formano una pianta a croce. Lo scudetto è stato conquistato dalla per la diciannovesima volta nella sua storia. "Qui non c'è nulla da provare""." "Sono anche chiamati i ""Carlino's Boys"" ovvero i ragazzi del presidente Carlino Beretta." È anche il primo album registrato con il bassista Ufo. Gli episodi sono storie perlopiù drammatiche basate su drammi teatrali statunitensi. La maggior parte di questi asteroidi ha meno di un chilometro di diametro. Si trovano quindi delle soluzioni pratiche approssimate. "Alfredo lo uccide ma dell'omicidio viene incolpato Cesare che, processato, viene impiccato." "Dopo la nascita di Martin, per Stacey è l'inizio di un incubo infinito." "I Glass si operano tramite l'uso di comandi vocali." Le biografie sono condite da fantasiosi aneddoti. "Vela è sposato con Rose, ex giudice repubblicano della Corte d'Appello del Texas." "Accompagnò in seguito Sidney Smith a Londra, dove imparò l'inglese." E come si comportavano gli scettici greci? Alla fine del campionato la squadra conquisterà il settimo posto. A seguire ospitò incontri dei di football americano e di ciclismo. Francesc Ramírez Il Cavaliere di Bamberga è uno dei simboli più famosi di Bamberga. La lapide era stata utilizzata come coperchio di una sepoltura. La seconda fase iniziava approssimativamente dopo due settimane. "Berthelot quindi realizzò ""Giustizia"", ""Carità"", ""Prudenza"", ""Saggezza"", ""Forza"", ""Abbondanza"", ""Temperanza"" e ""Fede""." Non esistono evidenze storiche del fatto. Nel frattempo Joe, incontra una sua vecchia fiamma che ha bisogno del suo aiuto. "All'istituto ci sono solo sette ragazze, dato che le altre sono in vacanza." Fabricio Fontanini Successivamente si trasferisce in Austria, dove realizza la chiesa dei Domenicani a Vienna. "L'edificio è situato nel comune di Novi Beograd." Vive a New York con sua moglie Toby. La maggiori influenze provenivano da gruppi come gli Yardbirds. Negli anni ottanta le sue ricerche si sono concentrate nel campo degli strumenti preistorici. Si trattava di un ambiente pertinente la villa di Lucullo. "Il ""biko"" è una torta preparata utilizzando riso glutinoso, cocco e zucchero di canna." "A Roma, presso la principessa Zinaida Aleksandrovna Belosel'skaja, conobbe il pittore Karl Pavlovič Brjullov." È stato in tour in Regno Unito a America Latina. Matteo Mulas È il tipico soprano di coloratura. Inoltre, la società ha ampliato la propria presenza grazie alla piattaforma iHeartRadio. Ha inoltre contribuito ad altri volumi fra i quali Why Bosnia? Si scopre che Davis ha violato la libertà sulla parola. "La canzone fa parte della colonna sonora del film ""Step Up""." Florence, ormai conosciuta con il nome del marito, ne mantenne il cognome. Altre città di ragionevoli dimensioni sono Oulu, Lahti e Jyväskylä. Lucas Vieira de Souza Fu corrispondente e grande estimatore del filosofo francese Henri Bergson. Successivamente si dedica alle produzioni politiche e sociali del periodo. Egli rimase la sua più importante influenza musicale. Le ostilità però ripresero presto. Insegna presso i seminari di Lecce, di Assisi e Molfetta. Mancano elementi certi per stabilirne il culto. Serve come quinto album consecutivo tra i primi cinque negli Stati Uniti. Si trova nel Pavese meridionale, a breve distanza dalla sponda sinistra del Po. Brian Wellman A risultato acquisito, Barazzutti fu sconfitto anche da Rod Frawley in tre set. "Non è certo che sia un'opera autografa di Bosch." È possibile vedere tutte le cuspidi. La statua venne posizionata in una nicchia della navata della Chiesa. Luciana León La prima nella Eredivisie, mentre la seconda a causa della retrocessione nella Eerste Divisie. In seguito, la caserma divenne una parrocchia, per poi trasformarsi in edificio privato. "Tra i suoi ultimi lavori discografici: ""Sabor a México""." La specie è endemica della Sicilia nord-occidentale, nei pressi di Palermo. "Harrison è coautore, insieme al fratello Calvin, di un libro, ""Go to Your Destiny""." Casoli ottiene la sua prima vittoria in un Gran Premio. Alla fine Alberto e Florencia si sposeranno. "I motori a vapore erano dotati di un rapporto potenza-peso eccezionalmente buono per l'epoca." Successivamente, questi sopravvissuti combatterono nella rivolta del ghetto di Varsavia. Insieme, la memoria semantica ed episodica costituiscono la nostra memoria dichiarativa. Fa parte del cast ricorrente anche Phyllis Smith. E così egli decide di ritornare stabilmente in patria. "Haze è una bonus track della versione australiana di ""Untitled""." Reynaldo dos Santos Silva Cristallizza in modo isometrico, creando cubi di colore blu scuro. Dipartimento della stessa struttura. Restò incinta e venne esiliata a Lubiana per un periodo di due anni. È in possesso di considerevole velocità e gioca sulla fascia destra. Come è facile intuire, queste figure sono da sempre avvolte dal mistero. Si è temporaneamente allontanato dal cinema, ma continua a studiare recitazione. Quindi ci sono solo due possibili risultati. Cheever è originario di Pittsburgh, Pennsylvania. William Frederick Fisher Il gruppo comprende Alex, Julie, Jack e Katie Power. "Ha vinto un argento e due bronzi ai mondiali di triathlon di ""long distance""." La serie è ambientata a New Orleans ma fu girata a Los Angeles. "In an Adventure with Scientists"", conosciuto anche come ""The Pirates!" Questo loop può prolungarsi per diversi giorni, ma solitamente è transitorio. Combatté nella prima guerra mondiale e in seguito intraprese la carriera di avvocato. Giocò una partita anche nella stagione successiva, prima di essere nuovamente ceduto. Quella stessa sera viene assassinato. I senesi allora, ormai stremati dalla battaglia, si diedero precipitosamente alla fuga. Dunque, pochi se la possono permettere. Tyson nacque a New York come secondo di tre figli. Morì nel convento della basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma. Raggiunsero una valle dove decisero di stabilirsi. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Australia. Tuttavia, Loonette non credeva che ci fossero coniglietti di polvere sotto il divano. Una quercia con le fronde incrociate in decusse è detta rovere. A seguito di una scommessa, il Cap. "Ai votanti è stata chiesta una ""lista di preferenza"", invece del classico voto uninominale." Attualmente è attraccata a Filadelfia. Da ricordare anche le località minori di Casaglia, Castelvecchio, Montauto, Monteoliveto, Monti e Ranza. "Ritornato in patria, si laureò all'Università statale del Delaware e trovò lavoro come insegnante." La sua opera si volse anche allo studio del silicio. A vincere il loro quinto titolo furono i Giants per quattro gare a zero. "L'impianto frenante era costituito da quattro freni a tamburo." Il silenzio di quella persona può comunque comunicare un messaggio. Lo sceriffo è Kent Riley. Sposò Reo e divenne il padre di Anio. Al-Ittihad ritirato. Pressoché immutato il resto del veicolo. Durante la sua esistenza, la testata non ha ricevuto finanziamenti pubblici. Fu quindi deciso infine di farle commettere un suicidio. Il forte fu poi acquistato da Vincenzo Scotti. "Questa esperienza ispirò il suo primo libro ""Tempesta sull'Aconcagua""." Willem Dafoe recita Gesù. È perciò riflessiva, e nella persona che tale teoria modella si può ritrovare chiunque. "Il confronto testuale può riguardare anche il codice sorgente di un ""software"" informatico." Trascurata dal marito tutto preso dagli affari di stato, la bella regina si annoia. Si trova sulla riva orientale del fiume Missouri, di fronte a Omaha, Nebraska. "L'origine della corrente di Arturo non è ancora ben chiara." "In questi elementi gli orbitali di tipo ""d"" si riempiono progressivamente attraverso ciascun periodo." La più importante fu condotta da Abd el-Krim nel Rif. Qui si trova la tomba di Johann Sebastian Bach. Tuttavia, in seguito ad alcune controversie, la Universal Music rescinde il contratto con Troy. I poteri dello Straniero Fantasma sono illimitati, è un essere onnipotente, onnipresente e onnisciente. La sua era una famiglia molto povera. Le api ronzavano. "L'unità periferica ospita una consistente minoranza musulmana, l'unica ufficialmente riconosciuta dallo stato greco." "I getti come questo sono i ""gas di scarico"" della formazione stellare." Soffriva di ipertensione e affaticamento. "In Puglia l'attenzione ai contratti di fiume nasce all'interno del Patto Val d’Ofanto." "Ciò spiega perché l'iperchilomicronemia non rappresenti una condizione a rischio aterosclerosi." La paraffina, migrando sulla superficie del manufatto, conferisce caratteristiche di protezione statica. Charlie riesce a convincere il cantante Rick Springfield a farsi rappresentare dalla sua agenzia. Al termine della stagione, non rinnovando il contratto con il Torino, rimane svincolato. Il ruolo era stato originariamente affidato ad Alec Baldwin. Antonio, ritenuto un personaggio scomodo e pericoloso, venne arrestato con un pretesto. La serie ha due temi principali. Nessun centro della contea è amministrato da una municipalità. Il video è stato girato a Los Angeles e diretto da Phil Harder. Comprendeva solo parte del comune di Champigny-sur-Marne. Il nome deriva dalla sua particolare forma ottagonale. Il colore che la identifica è il rosso. Il rischio di concentrazione è misurabile. "Il titolo Chi Rho si riferisce chiaramente al monogramma di ""Cristo""." Le femmine diventano mature sessualmente dopo due anni di età. "Nel cast non c'è più Nino Frassica che viene sostituito dal comico Dado." A volte vengono aggiunte sole arachidi, ed eventualmente, latte in polvere. "Le parti orchestrali relative si trovano all'Istituto Boccherini." Separatamente, Clark si trasferì a Metropolis per frequentare la Metropolis University. Il manoscritto è stato descritto e collezionato da Bianchini. È gelato mediamente da metà ottobre a fine maggio. Questo rimarrà il suo ultimo match. Il capoluogo di contea è Council Bluffs. A seconda della gravità delle chiamate, il numero di poliziotti inviati varia. "Il successo di ""Roll Call"" ha ispirato ""The Hill""." Isabella duchessa dei diavoli Sammy Baird Lavora anche come scrittrice di articoli, critica e poesie, nonché come disegnatrice. Il comune di Palermo ha intitolato alla memoria del militare una piazza cittadina. Rimpiazzato da Antonio Nariño, fu fucilato comunque dagli spagnoli. Fin dall’inizio la missione cinese è segnata da molte difficoltà. Sulle cime dominano i pascoli e gli arbusti di alta montagna. Il tuo gatto è morto! "Seguivano una stretta politica di non condividere le proprie tecnologie con le popolazioni ""inferiori""." "L'interno ad aula unica rettangolare ed abside semicircolare risale ai restauri ottocenteschi." Fatta eccezione per la prima ora di volo, il rapporto segnale rumore era buono. Il film fu prodotto dalla Ellen Richter Film di Berlino. Nei fine settimana fece make-up per i wrestler della Jim Cornette Promotions. "L'antico borgo medievale è tagliato da una caratteristica scalinata che lo percorre tutto." Fa da cavia lo sfortunato cameriere della donna Rashi. Vinse anche un argento nel bob a due nella stessa edizione. Il trattamento prima tossico per gli organismi ora diventa tollerato. Garry Marshall è al suo primo film da regista. Si trattava di una torre quadrangolare con un basamento a scarpa. Fu infatti carrozzata come berlina o come limousine. Buone le prestazioni degli scalatori, solitamente meno capaci nelle classiche cronometro. Inizia nel corso della quarta stagione a provare qualcosa per Amelia Sheperd Durante il suo mandato introdusse i curati nelle forze armate. Sono invece proprietà positive la capacità di ritenzione idrica e il potere assorbente. È composto di una predella e due gradoni, inferiore e superiore. Nel giro di pochi giorni, infatti, iniziò a soffrire di uno strano male. Da ricordare, tra gli altri, la presenza di Carlton Myers, in qualità di procuratore. "Essi fornirono al figlio i primi insegnamenti d'arte." La maggior parte delle finestre e delle porte presenti nella struttura sono state distrutte. "Dopo una prima sconfitta, Venezia massacrò gli avversari grazie all'arrivo di tremila soldati turchi." Walt Davis Elenco non esaustivo I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste, copertine di libri e videogiochi. Ogni passo corrisponde a un turno di gioco come anche tutte le altre azioni. Fornisce quindi anche una misura indiretta della distanza e della velocità. Di seguito sono riportati i risultati. I tre riuscirono a sopravvivere e con una zattera di fortuna raggiunsero il Madagascar. Il relativo successo lo spinge ad intensificare la sua attività di compositore. Con questo stratagemma gli svizzeri furono messi alle strette. La cortigiana È il cecchino del gruppo e leader designato in quanto membro più anziano. Al termine della competizione si aggiudicò il terzo posto assoluto con la sua squadra. Nessuno lo sentì e al-Yaman cadde ucciso per errore dai suoi. Inoltre la balista era atta al lancio di pietre e dardi. Di giorno in giorno il bosco che avvolge le rovine diventa sempre più folto. "L'episodio finisce con Raimondo che caccia a malo modo i coniugi Marini." Cosa fa più rumore del corno? Si trattava di una classe decisamente numerosa, che comprendeva ben quaranta unità. Le strutture murarie sono rivestite in conci di pietra. Da ciascuna di queste esperienze sul campo attinge sempre nuovi insegnamenti. La seconda invece tace per salvaguardare la rispettabilità della vera madre. Predilige i combattimenti a distanza. È stata soprannominata, a tale proposito, “madame documentation”. È il terzo film della saga del Vendicatore Tossico. Storicamente, fu questo problema matematico che portò Airy a sviluppare questa funzione speciale. Le start-up, in particolare da parte dei giovani, dovrebbero essere incoraggiate. New Alexandra "Quest'ultimo aspetto rappresenta il ""centralismo""." Sul podio finiscono anche il pilota francese Patrick Fernandez e il tedesco Anton Mang. Viola Dana rimase in California, recitando per conto della Metro. Nella seconda campata, si trovano i due altari laterali, risalenti ai restauri settecenteschi. "Dalla stazione si può raggiungere anche l'ospedale Monaldi e l'ospedale Cotugno." "Talvolta viene indicato con l'espressione disk scheduling." Rajberti rifiutò tale modello. Esistono varie forme di classificazione dei paradossi. Ciò al contrario dei farmaci oppioidi che hanno un assorbimento scadente e irregolare. Tra la flora presente, vi sono garighe, tamerici, salici bianchi e giunchi. "Negli Eagles Papale trova presto un posto da titolare nello ""Special Team""." La mazzetta The Battle of the Villa Fiorita Vive a Manhattan con la moglie e i due figli. Epilogo in una città qualunque, dove alcuni avventori di un bar seguono uno notiziario. Era inoltre dotato di sale per le operazioni chirurgiche. Aveva tre anni quando si scatenò la rivoluzione francese. "Se in ""Super Mario Bros." Oggigiorno la società si trova a giocare nuove sfide rispetto al passato. Il gioco ha ricevuto critiche positive. Il giurista che si occupa di problematiche legate alla pena? "Era noto con il nome d'arte di ""Valentini""." Tutti i brani sono opera dei The Residents, eccetto dove indicato. Nato in Mozambico quando era una colonia portoghese, si trasferisce da bambino in Portogallo. "L'apertura delle branchie è molto piccola, ridotta a un poro." "Adesso però ha deciso di tornare, sentendo la mancanza dell'amore vero di Felice." Olivia ha il talento di poter fermare il tempo. È stato il primo gioco a romanzo visivo pubblicato su console di settima generazione. Il relitto non fu mai ritrovato. Inoltre vennero posizionati dei monitor video e un biliardo. Ricoprì inoltre numerosi incarichi a livello federale. Il girifalco ha tre fasi di colorazione. "Nonostante ciò, con la pace di Caltabellotta nasceva ""de facto"" il Regno di Napoli." Studia musica diplomandosi al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, suona il pianoforte. Ne sono state prodotte sei copie. Il ceramista infine ha aggiunto due maniglie doppie. "Si differenzia però leggermente anche dalla versione utilizzata come lato B del singolo ""Hysteria""." Dopo qualche incertezza, i due mettono in atto un piano che però fallisce. Le due sono collegate mediante un sottopassaggio. Villa di Domiziano "Quest'ultimo ebbe come figlio un altro pittore Lorenzo Gennari." "L'unica specie nota di questo genere è stata rinvenuta a Panama." Ora vivono insieme fra New York e Londra. Il remix fu ascoltato più di un milione di volte. Il suo ultimo match fu una sconfitta con Virgil. "Negli anni che seguirono furono apportati molti miglioramenti significativi all'oftalmoscopio di Helmholtz." "Contiene esclusivamente remix tratti dal terzo album in studio ""Human After All""." Vedi il testo della legge. Si diploma presso il Liceo Linguistico di Roma B. Russel. Cambiò idea e lasciò la Linguadoca per diventare un mercenario al servizio della Danimarca. "La sede centrale dell'agenzia è a Parigi." La sua capitale era Bir Ahmad. Fu intimo di Orazio Gentileschi e della figlia Artemisia. Nel caso la coda sia piena, il pacchetto viene scartato o perso. Appena diplomato, svolge per un anno il servizio civile. "Lasciata l'attività sportiva divenne un chimico come il padre ed il fratello Henry." "Prima dell'arrivo ad Amsterdam, i due fanno l'amore." Arruolata per combattere contro Gneo Pompeo Magno, prese parte alla successiva battaglia di Farsalo. È membro del World Future Council. "L'uso degli oggetti è automatico, nel momento in cui servono per superare qualche ostacolo." El Hassi Ciò nonostante, non mancano attuali esempi pregevoli di tali tradizioni. "L'uomo allora si consola festeggiando con tre amiche." È la specie più nota. Teen Spirit Appartiene al distretto governativo di Colonia e al circondario del Reno-Sieg. Il capoluogo di contea è Fort Wayne. "Un esemplare dell'opera è conservato nel Museum of Modern Art di New York." Altri autori che lo ispirano sono Moebius e Terry Gilliam. Quindici volte vincitore del campionato di Aarhus. Pistoia infatti sorgeva sul suolo granducale. In Taiwan il periodo riproduttivo va da maggio a giugno. Avon è stata fondata da David McConnell, un venditore di Bibbie porta a porta. Inizia così a cercare moglie. Durante il suo dogato giunsero offerte di pace da parte dei turchi. Probabilmente nello stesso periodo lavora anche sulle volte della scomparsa chiesa di San Domenico. Tutti i singoli di Renato Zero A memoria della funzione originaria resta la torre cilindrica. "Si verifica ciclicamente nelle donne fertili, e rappresenta l'inizio del ciclo mestruale." Nello stesso anno sposò Carmen Herrera, una guatemalteca in Francia. Fin dagli esordi del suo percorso artistico portò avanti la passione per le incisioni. Di conseguenza la prosecuzione della linea tranviaria rimase sulla carta. Già Marco Aurelio impiegò un contingente di questi ottimi cavalieri in Britannia. Il giorno dopo parte per Londra. "La Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, o più semplicemente il ""Duomo""." Si sono qualificati alle semifinali i primi due classificati di ogni batteria. "Contiene esclusivamente collaborazioni dell'artista con altri cantanti." Hamming conclude che le quattro spiegazioni da lui trovate sono insoddisfacenti. Come Giorgio esigeva. È il luogo di nascita della supereroina Raven. Vinse la cattedra e insegnò a Faenza per quattordici anni. "I due discussero riguardo l'opportunità di fare un album di quel genere." "L'obiettivo è quello di fondere Yahoo!" "È stato anche il rapinatore Rudy Butler in ""Getaway!" Solo nelle fatine-sacerdotesse di Mothra riesce a trovare un aiuto. Egli fu testimone del grande sciopero e della sua sanguinosa repressione. "Durante gli studi di diritto compiuti all'Università di Napoli passò dall'anarchismo al socialismo marxista." Agli angoli della fortezza furono costruiti bastioni equipaggiati con cannoni. "Emily infatti reagisce subito all'altezza, mentre invece Christine attraversa il ponte senza nessun problema." Insieme con Hermann Arthur Jahn descrisse il fenomeno noto come effetto Jahn-Teller. È stata anche segnalata la comparsa di sintomi sistemici quali astenia, affaticamento, febbre. Inoltre, Gutierrez sigla il giro più veloce della gara. Il tempo è tuttora record nazionale tedesco. I femori delle zampe anteriori sono esposti. Sono presenti anche alcune strade regionali ex provinciali o strade regionali costruite ex novo. Dalla vetta diramano sul versante italiano due dorsali secondarie. "Questi remix verranno poi organizzati e pubblicati nel seguente ""The Final Remixes""." "L'attore Kirk Douglas, oltre che protagonista, fu anche coproduttore." Molti cimeli furono tuttavia recuperati. "Barrie ha attribuito a questo fatto ""il dilemma del suo vero essere""." Inoltre, questo progetto era probabilmente incompatibile colla sua evoluzione romanzesca da dieci anni. Zeus de la Paz Nel frattempo, la sua famiglia si era stabilita a Ginevra, in Svizzera. Un architetto inglese propose un monumento con finalità pratiche come ad esempio un ponte. "Oggi anche quest'ultimo complesso è stato integrato nei nuovi stabilimenti termali." Questo diede alla vettura una forma aerodinamica. In seguito ha caricato una breve anteprima audio della traccia sempre sui social media. "Partì come titolare nell'ultima gara della stagione." Dopo questi avvenimenti il singolo è disponibile esclusivamente sul sito della band. "Entrambi sono figli dell'ex calciatore della Juventus Francesco Morini, attivo durante gli anni settanta." Convinto di averlo ucciso, trova riparo da Betty, che lo nasconde. Iniziano con una breve deviazione a Saskatchewan in Canada per partecipare ad un raduno. Il gioco è stato originariamente sviluppato dal Wolf Team. Le verticali interne sono più lunghe di quelle esterne. Palmer è nata a New York e cresciuta a Lexington, nel Massachusetts. "Madonna ha eseguito ""Holiday"" in quasi tutti i suoi tour mondiali." Fu promotrice di battaglie ambientaliste, ad esempio contro il nucleare in Italia. Al di fuori della Svizzera il contrassegno può essere comprato presso varie associazioni automobilistiche. "Non aveva tempo di fermarsi su un quadro""." Better Now Ken Mayfield Paula Pareto Questi sono i gironi organizzati della regione Sardegna. Il privilegio maschile è spesso preso in considerazione insieme al concetto di patriarcato. Inoltre, esso promuove musica anche ai bambini e agli interessati amanti di musica. Ogni giornata consiste in cinque incontri, uno per ciascuna categoria di peso del raggruppamento. Compì gli studi nel Collegio dei nobili di Bologna, retto dai gesuiti. Una festa a sorpresa per i genitori di Dylan prende una piega imbarazzante. "Negli anni successivi visitò l'Italia e altre zone dell'Europa." Armando Scaglione, segretario il cav. La missione dei volontari riesce e i bracconieri vengono fermati dalla Guardia costiera. Nessuna delle opere di Filone è sopravvissuta. Coinvolgendo anche il fratello più grande Phil dandogli il ruolo di manager. Trasmette programmi televisivi culturali, economici e politici. Mike Matheson Sono presenti nel gioco diverse scene doppiate, utili per illustrare lo svolgimento della storia. Con questa vettura Fritz Erle si aggiudicò altri tornei dedicati ai record di velocità. A questa altezza, su entrambi i lati, si aprono scale e locali non esplorati. Guglielmina di Prussia È un poderoso gruppo scultoreo in bronzo di connotazione classica. La figura adibita al lavoro nel locale è il barista. Tra gli altri musicisti che hanno influito sulla sua formazione musicale, ricordiamo Ton Koopman. "Tra le altre cose, Park divenne membro permanente della ""African Association""." "La chiesetta distrutta conteneva quadri ""degni di considerazione"" della vecchia Scuola veneziana." Brett Stewart venne nominato capitano prima del match contro i Roosters. Negli anni successivi la Kitagawa interpretò altri nove film. I due artisti decisero di fondare una loro casa di produzione. "Recentemente, Tyler è stato allontanato da quest'ultimo gruppo, ma in circostanze amichevoli." Anche i rapporti con la regina Amalia di Oldenburg erano pessimi. La tensione della molla poteva essere regolata in base al peso del guidatore. Dopo la scissione, inizia a perdere sempre più spazio nello show. Le foglie sono lanceolate o lineari. Il loro incontro avvenne grazie alla comune conoscenza di Renoir. In effetti, la medicina si occupa oggi, nella sua attività quotidiana, anche della non-malattia. La cantante incontra Simpson: questi, affascinato dalla donna, cerca di sedurla. La pianta è condizionata dagli alberi esistenti. Durante il Medioevo, Newcastle era la fortezza inglese più a nord. Cosmic Boy riesce però a convincerlo a mantenere una certa autorità nominandolo vice. A salvare Rick sarà il lord Dean. Reach for the Sky A Parigi, infine, l’imprenditore edifica, tra l’altro, alcune torri nel moderno quartiere della Défense. Manzoni affidò poi la redazione del primo getto alle pagine del ms. Georges Benoît Viene soccorsa e portata in reparto rianimazione, ma ogni tentativo risulta vano. Drusilla divenne sufficientemente importante da essere onorata dagli ateniesi, forse insieme al fratello. Consegue successivamente il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense. In questo periodo scritturò il cantante-ballerino Fred Astaire. Battistero di San Giovanni Battista Roca prese il posto di Nicolás Avellaneda come presidente. "Aveva tre sorelle e un fratello: Louis, Véronique, Bernadette e Stephanie, quest'ultima fattasi suora." Si dedicò già dalla prima giovinezza alla musica popolare. Successivamente è passato al Suðuroy, formazione faroese. Oggi la sala è utilizzata principalmente per interviste televisive, piccoli tè ed incontri. "Qui è soprannominato ""Kaiser""." Per maggiore sicurezza, per alcuni modelli è previsto anche il blocco automatico del sistema. Il capoluogo di contea è Pueblo. Durante la guerra civile si distinse in numerose battaglie, tra cui quella di Gettysburg. "L'evento segnò la fine della presenza ebraica nella cittadina." Dopo che Jacob fugge alla battaglia, a difenderla rimangono solo Edward e Seth. Paolo Ferrara Oggi la visita è resa difficoltosa dalla vegetazione troppo fitta e lussureggiante. Di seguito la lista completa degli allenatori e dei presidenti del Grosseto. Era ricca di prodotti che poi si portavano a Milano. Durante la Prima guerra mondiale servì nel Mar Baltico. "Ritiratosi, entra nello staff dell'accademia giovanile del Júbilo Iwata" Nell’emisfero sud raggiunge Tonga e la Nuova Caledonia. In Europa la pianta fiorisce da Maggio a Luglio. Olimpia Lubiana Deve il suo nome al medico statunitense Robert Austrian. Migliaia di Gesuiti furono mandati da Roma. Il cartone è nel pubblico dominio. Seguirono altri otto prototipi muniti di armamento difensivo. Succede al cardinale Peter Tatsuo Doi. "Dell'antico impianto, forse di origine romanica, rimane ad oggi soltanto qualche rudere non visitabile." Fa parte del consiglio pastorale della diocesi di Treviso. Ha un notevole successo in Sudamerica dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti. I titoli spesso sono dei curatori. Attualmente risulta accorpato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Si ritirò come un tenente colonnello. "A quest'ultimo manca anche una superficie tagliente sui carnassiali." Il videoclip del brano mostra Chris Martin mentre cammina su una strada cantando. Presente in vari ambiti: sport, cultura e società. Ai comandi il capo pilota collaudatore Giuseppe Lo Coco. Taiwan ha aumentato il suo investimento in Nicaragua. Il genere è molto famoso in Giappone. "All'arte è riservata la superficie massima." Si trasferisce a Los Angeles per affermarsi come attrice dopo la scuola. La faccenda getta discredito sulla sua brillante carriera. I tipi di legno frequentemente utilizzati sono palissandro e noce. "Tra l'altro è il paese natale del grande scienziato Pierre Gassendi." "L'artista vive e lavora a Milano." Termina la carriera nel Campionato Interregionale con il Faenza. Non sono noti, invece, particolari edifici situati sul lato est della piazza. Debutta nella stessa stagione in Major League Soccer. La sua attività agonistica tuttavia ha riguardato anche le gare su pista. "L'edificio venne nuovamente chiuso al culto." Alla piantagione del generale Warren si tiene un ballo in onore del generale Griffin. Essendo anche una proteina di fase acuta può essere aumentata negli stati infiammatori. "Intrapresa la carriera ecclesiastica, studiò all'Università di Genova dove si laureò in teologia." A partire dagli anni trenta vennero usate aste in metallo. "Danno alla luce un piccolo alla volta in qualsiasi periodo dell'anno." Come tutti i membri del suo gruppo era molto agile e veloce. "L'Herning è la squadra di hockey più titolata di Danimarca." "Il complesso fu ricostruito alla metà del Cinquecento, seguendo però l'impianto originario trecentesco." Cena sceglierà poi un Last Man Standing match. "L'area protetta è abitata anche da numerosi mammiferi e uccelli." Nel corso dei festeggiamenti il dott. "È l'unico film firmato da Missiroli, regista prettamente teatrale." Cecilio Stazio. Sul lato destro invece si trova una bocca. Tutti gli altri gruppi dichiararono voto a favore. La cella del priore si trovava situata al primo piano della torre sud est. Egli non partecipa al gioco se non nel modo appena descritto. Pierre of the Plains Compare fin dalle prime scene, quando guarda con curiosità la costruzione di Pinocchio. "Fra i due nasce l'amore, nonostante siano completamente differenti." Negli anni novanta, già malato, continua la sua attività di regista. In questo ambiente vi sono giovani talentuosi come Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Con il termine Francofonia ci si riferisce anche alla comunità globale di parlanti francesi. Attualmente suona un violino del liutaio Nicola Bergonzi. Considerando la potenza installata, è un quantitativo assai consistente, che dava una buona autonomia. "Liberace disse a tal proposito ""Io non do concerti, metto in piedi uno spettacolo""." "A scopo precauzionale gli fu quindi impedito di proseguire l'attività agonistica." Di tutto rido, e che ci posso fare? "Superiore è dipinta la cimasa raffigurante Dio con ai lati la raffigurazione dell""'Annunciazione""." Cambia pettinatura e taglio molto spesso, e non indossa mai lo stesso vestito. The Last Castle Whatever Happened to Robot Jones? Le caratteristiche tecniche non erano state modificate sensibilmente. La madre cerca prima di convincerla, poi di aiutarla. "Blige indossa diversi tipi di sari tra i promontori e le spiagge dell'isola." "La relativa parrocchia mantenne il nome di San Nicola ""extra moenia""." Successe al padre come governatore di Guienna. In seguito il territorio tornò sotto il controllo dei Pallavicino. La rotta è decisa: Marte. Quando viene sconfitto, non ha altra scelta che ritirarsi nel guscio. "L'album vede la collaborazione con la band di Bruce Springsteen, la E Street Band." Hopper e poi Uncle Cletus. Era però il genitore ad avere il potere. Mike Mangini è stato infine scelto per tale ruolo. Wendy Lewis La sua carriera fu accorciata quando entrò nella Marina per la Seconda guerra mondiale. I prodotti e le idee di questo periodo non fecero molta strada. Studiò anche medicina e scienze politiche. La sua sede era a San Francisco in California. Klang divenne la capitale dello stato dopo la cessione di Kuala Lumpur. Le zampe sono mediamente lunghe. Nella sua missione è aiutato dal draghetto Rex. "Il ministero della difesa attivò la ""Army Air Corps Station No." Il suo nome fa riferimento al continente africano. Le tombe sono disposte a cerchio, rispecchiando probabilmente la suddivisione in gruppi gentilizi. A parte Auguste, non ebbero altri figli. "Powell lasciò sua moglie, l'attrice Martha Scott, due figlie e un figlio." Il titolo cardinalizio insiste sulla chiesa omonima nel rione Pigna. Il Giappone può essere compreso avendo come base la mentalità giapponese stessa. Al termine di essa, lo scienziato sposò Vera, una studentessa di nazionalità russa. Una variante di Full contact è denominata Full Contact Point Karate. "Successivamente comincia ad allenarsi presso la squadra di Ginnastica ""La Marmora"" di Biella." La superficie è ricoperta da ghiandole punteggiate con pochi peli semplici. Vi erano anche agoni poetici. Da allora terminò il lutto e riprese lentamente la sua vita sociale. Le foglie sono disposte in rosetta basale ed hanno un portamento patente. Alice, confusa rifiuta le sue avances. Jiménez dichiarò di pensare che il portoghese lo avesse colpito volontariamente. Da allora, sentirà una strana presenza per le vie di Hong Kong. "Giunta faticosamente dall'altra parte, riesce a prelevare Michael." Sono tre i momenti della sua storia che hanno soprattutto segnato il suo accrescimento. La provincia era suddivisa in successivi livelli amministrativi gerarchicamente dipendenti dal precedente. Vive a Cottage Grove in Minnesota. Steve Guppy Un Conservatore aristocratico. Al momento della sua elezione non era cardinale. Gli adulti sono visibili a maggio. La residenza ufficiale è Harewood House, vicino a Leeds, nello Yorkshire. Il motivo è evidente. Naomi soccorre John, mentre inizia uno scontro a fuoco con gli Avvoltoi. "Il film fu distribuito con il titolo ""Panic in Year Zero!" Altri quattro anni dopo divenne responsabile della gestione quotidiana del partito. Entrambi i sessi hanno una macchia alare azzurra. "Con l'amico Luca è uno dei condottieri rutuli dell'esercito di Turno." La luminosità della cometa è aumentata al trascorrere del tempo. Iolao è uno dei personaggi principali della serie televisiva. Siete distratti dai beni effimeri di questo mondo. "Nel palazzo storico ha sede la filiale della Banca d'Italia della città." Sui versanti più soleggiati si può trovare il sorbo montano e il ciliegio selvatico. "Il soprannome di questo telefono in fase di sviluppo era ""Charlie""." Da allora tale rito viene usato da tutto il movimento Chabad-Lubavitch. Le gare venivano disputate presso il polisportivo di Santa Maria della Croce. A questo tempo si aggiungevano i secondi necessari al riavvio del sistema. "Nella rettifica frontale l'albero è perpendicolare al piano che viene lavorato frontalmente dalla mola." Conclusa la carriera agonistica sfruttò i suoi studi lavorando nel mondo aziendale. Altre musiche furono composte da Ennio Morricone per la versione cinematografica italiana. Grigio vellutato, riflessi malva e verdi. "Qualche giorno dopo viene scartato dagli ""Hammers""." Aston Webb Qui ha tra i suoi maestri Aldo Marzi e Bruno Marzi. I denti nella zona anteriore della mascella erano appuntiti e a forma di canini. Appena terminata la cena decidono quindi di andare a conoscerlo. Si tratta di una riproposizione dei migliori servizi della trasmissione. È un film drammatico statunitense con Cliff Robertson, Suzy Parker e Michael Callan. Firma un contratto in esclusiva con la major Digital Playground. La ninfomane decide di giocare alla roulette russa, facendo morire Rebecca e svenire Catherine. "Gli Arabi avevano bisogno di avere un ""rinascimento"": significato letterale della parola araba ""ba‘th""." Uno dei suoi allievi fu Alessandro Fei. Ashdown, invece, si è trasformata in una clinica specializzata nella cura della narcolessia. "Il limite settentrionale della linea degli alberi segue approssimativamente l'isoterma ai confini della regione." "Tale numero seriale prende il nome di ""numero unico nazionale""." "La materia prima che prevale è l'ossidiana." Da allora non ha mai ripreso conoscenza. "È l'unico comune della Valle Peligna, che, attualmente, risulta inserito nel cosiddetto ""cratere sismico""." Questa specie è endemica degli stati di Bolívar e Amazonas, nel Venezuela occidentale. "Il disco contiene la sigla di chiusura della trasmissione televisiva ""Canzonissima""." Durante il viaggio in treno verso il Vermont, Baba indossa abiti occidentali. È dove il rover Curiosity è approdato. Così Byron entrò a far parte del gruppo. La sigla italiana è cantata da Drupi. "Inoltre c'è la vendita di Éric Cantona al Manchester United." La maggior parte dei Sama-Bajau sa parlare più di una lingua. Un attore normalmente recita un personaggio. Il numero dei fedeli è aumentato costantemente nel tempo. Divenne così maestro della generazione oggi ai massimi livelli della tutela artistica in Italia. Il nome del gruppo è un termine coniato da Mana. Detiene il record di gol segnati per la Lucchese nel derby con il Viareggio. La Marc ha trascorso gran parte della sua infanzia in giro per il mondo. È delimitata dal Capo Darby a nord e dal Capo Denbigh a sud. Curatori e assistenti curatori sono anche membri della facoltà nei dipartimenti correlati. Inizia così anche la sua collaborazione con il padre Enzo. Nella versione americana ci sono alcune votazioni diverse per superare un livello. Lasciò anche questo lavoro senza avvertire. "L'anno successivo discusse diverse questioni sulla religione con Andrew Melville, in privato a Parigi." Nessuno fu accusato per il suo omicidio. Anche il videoclip promozionale si guadagnò una notevole fama. Abbiamo qualcosa di veramente buono che siamo davvero entusiasti di lavorare. Ogni anno vi viene organizzata la stagione concertistica del Teatro Regio. On the Edge I principali argomenti trattati dal magazine sono: moda, musica, cinema, arte e letteratura. I due diventano anche ufficialmente compagni di lavoro. "Si tratta del più lungo raggio d'azione di un aereo della gamma Falcon." Le reti televisive per fare audience propongono programmi basati esclusivamente sulla violenza. Ciò che incuriosisce i visitatori sono le piccole calzature che vi stanno sopra. Si è sempre dedicato al disegno e ha illustrato testi propri e di altri. In grassetto i giocatori in attività e nella rosa del Napoli. "Noto anche come Alessandro Magno o ""Il re dei conquistatori""." Giovanni Fontana Il suo più grande successo però lo ha raggiunto ai Campionati mondiali di Osaka. Quelli come me "È stato incluso nel primo album di remix di Madonna, ""You Can Dance""." "Una loro peculiarità era quella di essere dei campioni di tiro con l'arco." Prescott e Morris guardano Chloe mentre viene portata via. I livelli di lattato nel sangue sono stati valutati prima e dopo ogni intervento. Da questo momento può dirsi canonicamente istituita la diocesi. "Greatest Hits""." Cercando di spiegare al padre la propria visione del mondo, ed i propri progetti. Le apparizioni dal vivo sono state rare. "La musica è composta dalla stessa O'Riordan con Noel Hogan." Non si conoscono copie ancora esistenti del film che si ritiene presumibilmente perduto. Il suo acronimo ricorda la dea Era, sorella e moglie di Zeus. Le successive ribellioni al papa e richieste di perdono furono particolarmente frequenti. I francesi vi fondarono la prima colonia permanente nel territorio del Senegal. Si ritrovano lungo il corso del Volta Nero che si trova in Alto Volta. A vincere è stato Tyler Bate, che ha sconfitto Pete Dunne in finale. Gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Gastone Brilli Peri. Ha una dieta granivora e insettivora. Alla sommità della colonna poggia la statua di Ludovico Ariosto. Si svolge la processione con il simulacro della Vergine Addolorata. "Durante il processo, diede a Bruce Wayne una connessione post-ipnotica con la frase ""Zur-En-Arrh""." "Le pareti esterne dell'ex-ospedale conservano numerose iscrizioni." "Le prestazioni erano quindi modeste, ma in linea con la concorrenza dell'epoca." "Gli autori dell'opera sono lo sceneggiatore Massimo Marconi e il disegnatore Giorgio Cavazzano." Vive in ambiente di tipo alpino. Tredici volumi supplementari hanno incisioni ed indici speciali. Il tecnico della formazione è Nei Victor. I piani urbanistici hanno favorito una caotica espansione, con massicce fughe dal vecchio paese. In maniera meno esplicita anche la marina prevedeva il medesimo trattamento. "La sua prima occupazione fu quella di maestro ripetitore all'Opera di Stoccarda." Queste variabili latenti sono dette fattori e sono le categorie psicologiche latenti. Inoltre, è stata segretaria del gruppo e membro della presidenza della Seconda Camera. Grazie a questa prestazione vinse il premio di giocatore degli special team della settimana. Da ogni logo disegnato sulle pareti, fuoriesce a poco a poco della vegetazione. "Il sogno di unità nazionale di Cavour dipendeva paradossalmente da Vienna, dato che l'Art." La costellazione è famosa anche per il gran numero di stelle novae osservate. Nonostante non creda alle storie su Babbo Natale, decide di salire a bordo. La stagione si chiude con il nono posto in classifica a squadre. In Italia la serie risulta tuttora inedita. "Fu zio del cardinale Innico Caracciolo ""iunior""." "Quest'animale relativamente raro è conosciuto soltanto da due scheletri." Furono pittori sua figlia Maria Giacomina e suo figlio Nazario. La piazza continuò anche nel dopoguerra a ospitare il mercato. Siamo ad Oakland, California. Al matrimonio, le due amiche scoprono tuttavia che a sposarsi è proprio Peter. Lavorò prevalentemente con due case editrici, la milanese Sonzogno e la fiorentina Nerbini. "Questa specie è più piccola dell'edredone comune." In questo periodo inizia anche la sua carriera solista. Alla fine del romanzo, donna Prassede muore contagiata dalla peste. Felice Soldini "All'interno, ad aula unica, ci sono decorazioni e affreschi del tardo Settecento." "Si contrappone pertanto a concezioni come il vitalismo e l'olismo." Publio Rutilio Lupo La principale squadra di calcio della città è il Maccarese Giada. "Viene citato inoltre nel film ""Cambio vita""." È quindi un tipo di memoria informatica. Il film fu una coproduzione tra Gran Bretagna, Italia e Jugoslavia. Lorenzo che è stato costretto a rinunciare ai campionati primaverili di marzo a Riccione. Di queste porte nemmeno una se ne conserva, eccettuati alcuni toponimi. Nella sua breve carriera nel massimo campionato automobilistico non ha ottenuto punti. Chiesa della Croce "L', inizialmente retrocesso, è stato ripescato." Infine, rovinato dai vandali, venne distrutto. Si trova in cima a una collina che sorge sul fiume Saint Lawrence. Lesse inoltre le opere di Camille Flammarion e imparò il francese. Il corpo è tempestato di chiazze azzurre iridescenti. Aeroporto di Amman La coppia ebbe due figli, Randy e Lanny. Si distinse fra loro il sacerdote italiano Eusebio Francesco Chini, chiamato padre Kino. Gladys cerca rifugio da John che chiede al fratello di riparare. "In occasione dell'evento non si è tuttavia verificata alcuna violazione della legge sulla radioprotezione." Qui cominciò la seconda parte della sua vita, tutta dedicata al prossimo. "Inizia così il suo primo anno nella categoria ""cadete""." Al contrario, gli organi del circuito nel corpo sono collegati in parallelo. Il secondo film ha avuto un risultato migliore, piazzandosi al secondo posto con yen. "Qui suscitò gli ardenti encomi del critico Georges Riviere, che sul periodico ""L'Impressionniste." Situato nella pianura bergamasca si trova circa da Bergamo. Anche in questo caso i velivoli vennero destinati a compiti di pattugliamento marittimo. Con Teresa Del Vecchio e Giorgio Carosi. Integrati nella struttura erano lo scompartimento ed il dispositivo di lancio bombe. Tra le sue influenze principali, Peter Hook, dei Joy Division. Proseguono le prove per il talent. È molto efficace solo con i cani particolarmente veloci. Oggi, questo tipo di techno è considerato il suo genere. Indovina chi viene a Natale? There were no sources of creation or powers of speech, no air or water. In Serie A ha vestito le maglie di Atalanta e Cagliari. La data della morte è incerta. Tale brevetto lo donò allo Stato Italiano. "Il titolo di cortesia del figlio primogenito ed erede del Duca è ""Conte Percy""." Alla cattura seguì il processo nel tribunale della Marina austriaca di Pola. "È una commedia basata sull'espediente fantascientifico del trapianto di cervello." "Per quanto riguarda l'aspetto demografico, la comunità non fu mai particolarmente numerosa." Nello stesso anno viene tesserato dai Rangers. Mentre erano stremati, Yuna intervenne sigillando entrambi. Concentrati bene. A Beauvais, le campane suonarono a martello. "L'attuale difensore della nazionale Danny Hay fu scelto per il ruolo di capitano." "S. Bach'." Dance to the Duke! I dati indicati nella tabella tengono conto delle modifiche intervenute. Così la Ferrari va in pausa estiva senza aver ancora vinto un Gran Premio. La crociera del transetto è sormontata da una cupola. Sul lato sud si trova un giardino con ninfeo. Rosso è stato anche il colore utilizzato dalla marina Danese e inglese. Montgomery urtò ulteriormente gli statunitensi proponendo di prendere il comando delle divisioni statunitensi. In seguito non firma più alcun contratto, concludendo così la sua carriera. Solo un giovane ingegnere riuscirà ad ucciderle per difendere la moglie dal loro attacco. Chiamò la famiglia numerose volte, dicendo che era in Cecenia. In altre parole, una funzione olomorfa è localmente esprimibile come serie di potenze. In questo modo la resistenza aerodinamica alare aumenta, mentre la portanza è diminuita. Fu presente al Concilio di Costanza come consulente della nazione tedesca. Nessun paese ha raggiunto la totale eliminazione entro la data del trattato originale. "Nonostante una facciata apparentemente semplicistica, il racconto del vitello d'oro è complesso." "Nella sua parte centrale più vicino alla costa sud-occidentale c'è un lago." Le squadre iscritte sono state suddivise in gironi su base geografica. Antonio Brunelli Può considerarsi un sistema chiuso una bombola di gas o un sistema pistone-cilindro impermeabile. "Ha vinto due campionati austriaci e una Coppa d'Austria." È direttore del Basel art museum situato nei Paesi Bassi. "Parla lo spagnolo come lingua madre e l'inglese come seconda lingua, imparata a scuola." Il fautore di questa commissione fuori dal ducato fu sempre Giorgio Barni. Così inventa uno stratagemma per potersi portare a casa il regalo. In questa lega giocano le squadre amatoriali di buon livello provenienti da diverse regioni. La facciata principale affaccia sulla piazza ed è rivestita in travertino e laterizio. "È il capolavoro dell'artista ed uno dei dipinti più importanti dell'arte pre-rinascimentale italiana." Le guerre non cessano, ma si verificano solo su piccola scala. "Nel Medioevo, Dio veniva a volte chiamato ""I Sette""." Seguirono le proteste dei frati rimasti e della popolazione che lanciò una petizione popolare. California e Maryland comprendono anche aree in cui è necessaria una licenza per gatti. Si piazzò quarta alle parallele e sesta con la squadra. Durante la detenzione subì anche la tortura. Una galassia perduta a debita distanza dal passato e dal futuro. Di origine patrizia, con il titolo di barone, viene insignito di due ordini equestri. Qui sono riportate soltanto quelle di cui si conosce il risultato. La gara passa alla storia come la finale mondiale più alta di sempre. Il film fu prodotto dalla Vitagraph Company of America, un Blue Ribbon Feature. Cina, primo Novecento. Qui oltre ad iniziare la sua carriera cestistica, prese la laurea in scienze politiche. "Studiò presso l'Università di Padova e si dedicò quindi all'insegnamento di eloquenza e logica." Gli psicologi fanno riferimento allo stress negativo definendolo distress. "Il ""nastro"" è completamente giallo." "Il comune fa parte dell'area urbana di Bordeaux." Si nutre di insetti, in particolare di falene. Per quello nessuno avrebbe mai aperto quei forzieri tale elevato era il rischio. In tale veste Rey partecipò ai negoziati per i Trattati di Roma. Questo è il tema che porterà avanti per tutta la sua vita. Qui propone una pedagogia illuminata e innovativa, correggendo il modello tradizionale. Il Primo Tempio a Gerusalemme lo sostituì come dimora di Dio. Fra i fucilati si salva Nello Salvatori. "Il titolo di una riedizione fu ""Bombs Over China""." Il cambiamento cancellato precedenti informazioni circa la dose abituale per gli adulti. Il maggiore contenuto di altri nutrienti o elementi riduce la percentuale proteica totale. "Quest'ultima si trova come minerale secondario nei giacimenti di solfati di ferro." Personalità di enorme coscienza civile, amabile e disponibile. Affrontarono poi la prima fase a gruppi della rassegna iridata messicana con grande determinazione. Sempre più lontano dai suoni delle origini della band. Nella stessa stagione coglie un brillante sesto posto ai campionati mondiali junior a Winterberg. Sarah torna da Chuck e gli confida di non provare niente per lui. È stata anche oggetto di numerosi remix fin dal periodo della pubblicazione. Lester Medford "Questo fu poi donato al Parsi Trust ed è oggi l'Ospedale Masina." Ogni testa di serie sfiderà una squadra non testa di serie. Una piccola percentuale è di origine asiatica o pacifica. "Il film tocca inoltre il tema dell'educazione nelle comunità dei neri." Dopo un iniziale rifiuto, Oren accetta di dedicarsi alla nipote. Presto, la giovane donna scoprì di poter essere in grado di manipolare il vento. "Il successo sarà solo rimandato a due anni più tardi con ""Disperato""." Al suo capezzale la moglie Stefania Marchesi. Artista poliedrico, fu architetto, scenografo, cantante e musicista presso la corte polacca. La vittoria finale è andata per la terza volta agli Stati Uniti. Abel Caballero Rosa, ruoli e numeri di maglia come da sito societario. Il nome italiano, creato da Ettore Tolomei, riprende questo significato. Il dipinto è ubicato nella Purpurea Città Proibita a Pechino. Ha giurato il giorno successivo. A livello nazionale ha conquistato in cinque occasioni il titolo di campionessa tedesca. "L'intervento delle Angel e dei Devil risolve la situazione." "L'esito finale della battaglia fu favorevole ai romani, che massacrarono l'intera popolazione dell'oppidum gallico." Munda significa trasparenza, chiarezza e purezza. "Guevara non fu mai ""procuratore militare"", né elaborò mai ""un piano delle carceri""." Essa si svolge nella seconda decade del mese di settembre. "In particolare una donna, identificandosi in ""la risposta"" guida House nelle visioni." Per realizzare questo sogno, Mike si iscrive alla Facoltà di Spavento della Monsters University. Saturno è il corpo con il più elevato rigonfiamento equatoriale. La squadra giapponese fu trascinata dal grande tifo del pubblico di casa. E si scopre che ha un figlio. Il matrimonio cambia radicalmente, e in negativo, la vita di Stanley. Dopo una stagione con la calottina del club dalmata, ritorna al Marsiglia. "Altro luogo interessante e particolarmente tipico è il colorato mercato cittadino all'aperto." "La partenza non fu delle più facili e Pollard rimase bloccato fin dall'inizio." Un fattore produttivo può essere impiegato per vari usi economici alternativi. Il Canada è diventato una meta importante per i danesi nel dopoguerra. "Partecipò come collaboratore o sostenitore anche a ""Il Commento"", ""Leonardo"", ""La Voce""." Contemporaneamente si dedica al beach soccer. "Chiude la sua carriera nell'." In particolare, tra le altre, si annovera anche la musica brasiliana. "Alcuni suoi film sono ""Stop!" Viene dichiarato come il primo camion completamente elettrico al mondo di queste dimensioni. Ha zampe affusolate ed occhi tondi e ben distanziati. Gian Giacomo Trivulzio sviluppò il borgo fu a Roveredo che venne stabilita la zecca. Infine le carte morte imprevista causano la morte di un personaggio. La stazione non effettua servizio viaggiatori. "Come attrice ha anche partecipato alla sitcom ""Finalmente soli""." Difficilmente confondibile con altre specie congeneri, in virtù della sua notevole stazza. The Boy I funerali si tennero a Udine.. Gli altri componenti della band sono stati i fratelli Tom e Chris Gorman. Questa sarà la sua ultima medaglia importante vinta come atleta. I loro resti fossili sono stati rinvenuti in Russia e in Sudafrica. Rientrano Gaetano Pinto, Renzo Bettini e Mario De Bartoli. Si presenta in soluzione concentrata di etanolo come un liquido di colore giallo-arancio. La cittadina è nota soprattutto come stazione termale. Albert le Grand riprende una parte delle idee di Aristotele e di Avicenna. "Oggi è divenuto il centro nazionale di archivio dell'istruzione." "L'effetto di prossimità può avvenire anche all'interno dei cavi elettrici." È attualmente sede della stazione meteorologica di Palermo Boccadifalco. A Giulio Bargellini risultano attribuiti i cartoni per le vetrate. Guarnire con un rametto di menta. Si occupò di storia lombarda e ticinese. Il cognome è diffuso in Toscana ed Emilia-Romagna. Costituisce il più grande insediamento sul versante boliviano del Lago Titicaca. "Anche questo edificio costituisce un ulteriore esempio, seppure minore, dell'architettura romanica bergamasca." "È il precursore dell'amiloide A, prodotta pure questa dal fegato." Gli utenti possono personalizzare questa impostazione e pianificare una scansione giornaliera, settimanale o mensile. La versione su vinile a sette pollici ebbe un involucro di color bronzo-oro. "Il nome significa ""monte delle tenebre"", ma l'origine esatta non è certa." Ma, grazie ad una buona dose di fortuna e alla prestanza fisica, non morì. Drogheda fu sede del massacro dei difensori realisti. Questi istituti erano pochi e totalmente statali. Tutti i dati radar analizzati non mostrarono nessuna traccia compatibile con un missile. "Music Core"" della medesima rete televisiva." William la sveglia e le propone di giocare al Guglielmo Tell, uccidendola di nuovo. In questa sezione ricordiamo solo quelli ancora editi. Numerose le specie di invertebrati endemici. Sfacciata, spiritosa e molto intraprendente, è la protetta di Ardo. Circa un quarto del dialogo era già stato tradotto in latino da Cicerone. Alla fine della seconda parte vi è una traccia fantasma, Rusty Nail. Altre sue ceramiche sono al Museo internazionale delle ceramiche in Faenza. The Power of the Sea Lo spirito è sempre caratterizzato da una ricerca interiore e soprattutto diviso dalla filosofia. In alcuni casi, un paese esportatore diventa alla fine un importatore netto di petrolio. Egli era il fratello del cardinale Angelo Cybo. "È inclusa nella categoria ""bronze""." "Pubblicò anche altri scritti sulla ""Divina commedia"" di Dante Alighieri." Tuttavia, Gardner stesso respinge la teoria sulla base del Rasoio di Occam. "Nella prima metà di luglio, vi si svolge la ""Sagra della torta al prosciutto""." Tuttavia si possono individuare tre zone geomorfologiche. La selezione delle applicazioni disponibili varia da paese a paese. Esso è particolarmente diffuso nei mari in prossimità delle coste delle Isole Britanniche. Il termine indica genericamente un oggetto sferico e, per antonomasia, la Terra stessa. "Tra loro solo una tartaruga, pegno d'amore adolescenziale." "Nella seconda metà dell'Ottocento la comunità ebraica conobbe un fortissimo incremento demografico." In essa erano di solito raffigurati animali predatori come aquile, leoni, pantere. "Alcuni giochi, come ""Castle Falkenstein"", utilizzano altri elementi casuali, tipo carte da gioco." "In Sardegna opera il locale di Laureana di Borrello, con a capo i Ferrentino-Chindamo-Lamari-D'Agostino." Goldsmith Lalli riscrisse il finale del racconto e Asimov decise di accettare la correzione. La terza tenuta era invece completamente viola. "Napoli"" ai suoi piedi." "Il modello ha inoltre sei parametri: ""a"", ""b"", ""r"", ""s"", ""x"" e ""I""." Rispetto agli altri lavori, tutte le canzoni contenute sono in versione acustica. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La Fenice""." Nella stazione di Agrigento Centrale effettuano servizio esclusivamente treni regionali. Saba presenta la realtà di tutti gli uomini e di tutti i giorni. "All'epoca la malattia era poco conosciuta: si riteneva altamente contagiosa e incurabile." Ha diretto il Centro per la Riforma dello Stato, fondato con Pietro Ingrao. Partito undicesimo si dovette ritirare per una noia meccanica. Prestò servizio con la Regia Marina durante la prima guerra mondiale. Il brano è una parodia di stile dei Queen. Vicino al fiume Lese impiantarono i primi mulini e le filande. I due giocarono un match di spareggio, che terminò in parità con quattro patte. La vittoria arrise alle truppe realiste. Il Martin stava accelerando sulla pista quando venne investito dalla perturbazione. Nel paese si trova la sede della Carl Zeiss. Due anni dopo fu costretto ad inviare un nuovo esposto. Eccetto il primo, i restati sono tutti ispirati alla serie animata. Sono tre le contee della Lituania interessate dal confine. Al momento della nascita, Beverly dà alla luce un maschietto, che chiama Jason. Mentre è stato tracciato dopo essere stato ripubblicato nel Regno Unito. Il nome del paese deriva da quello del minerale presente nella regione, la lignite. "A tutt'oggi rimane pressoché integro, all'esterno, il principale corpo orientale." Terminato il tempo, ricopre il tavolo. Suoi esemplari modificati parteciparono a diverse gare automobilistiche nel Regno Unito. Va giù per lo spettacolo e collassa su un divano. "Il film è scaricabile liberamente dal sito di ""The Pirate Bay""." Il primo conte di Lytton venne succeduto da suo figlio, il secondo conte. Tutti e cinque i tipi sono caratterizzati da ulteriori sottotipi, discussi brevemente nella tabella. Tra gli uomini ha vinto il canadese Matthew Sharpe. Esso esprime il senso della decisione anticipatrice, e come tale si rivela come finito. È largamente diffusa come animale da compagnia. Proveniente da una nota nobile famiglia bresciana, Girolamo si laureò in legge. La prima donna a partecipare alle Olimpiadi degli scacchi fu la britannica Edith Holloway. "Sebbene ulteriormente eccezionale, l'argiosarcoma può colpire anche la mammella maschile." "Talvolta il pronome è indicato con il termine ""sostituente""." Ci voleva un fine settimana per avere la sicurezza che la gente fosse libera. Lazio Nuoto, ed il cinema. Il tracciato non più utilizzato della linea sarà riconvertito a parco. Scritti con Robert Rigby. Joe si rende conto di aver perso la sua passione per il football. Il motore forse? Tutte le categorie sono state rappresentate ad esclusione dei pesi massimi. "La prima allocazione fu l'ex-convento di San Domenico." Il giovane accetta. "La statua, in marmo, si trova attualmente sopra la porta d'ingresso al santuario." Attualmente vive a Roma. Gli scritti del De Laguna avevano un carattere semi-ufficiale. Giacomo Maremmani Tra le città più colpite vi fu Barletta. "In seguito sono comparsi nella serie ""A je to!" Una sua importante caratteristica è la versatilità. Solitamente le sue morti sono causate da traumi oculari, ma anche da esplosioni. Il principe vescovo aveva diritto di voto alla Dieta Imperiale. Fu la prima partecipazione di questo paese ai Giochi estivi. "Nello ""studium"" sul ""monte di Santa Genoveffa"" insegnò anche Pietro Abelardo." Da qui nasce la distinzione tra gli Antichi Originari ed i Nuovi Originari. Vive da sempre a Venezia in parrocchia di San Francesco della Vigna. Il modello possedeva un motore in linea a quattro cilindri e valvole in testa. "C'è una medaglia di bronzo con il suo ritratto, che è un onore raro." "Ha anche studiato con Franco Ferrara all'Accademia Chigiana di Siena." "Si tratta anche dell'impianto che ospita le manifestazioni organizzate dallo Haugesund Idrettslag." È noto come Deutschmeister-Palais. Questa tecnologia fu però poi ignorata per molto tempo. Ebbe scambi epistolari con Goethe. Eggman, seppur ancora incredulo, accetta la condizione e il riccio se ne va. "Ha scritto due romanzi in collaborazione con il critico d'arte Federico Zeri." Il suo ritratto si trova nel Famedio dei Siciliani illustri della Biblioteca comunale. Nonostante il ritiro del Regno Unito, la Hawker Siddeley conserva il subappalto delle ali. Nicole Duclos "La prima canzone, ""Emily"", è dedicata alla sorella astrofisica." Successivamente anche il Valencia inizia a impiegarlo come laterale di difesa. Ha inoltre continuato a dipingere, a scrivere e a dedicarsi alla carriera di attrice. "Ha un fratello minore, Jeffrey, anch'egli pattinatore artistico su ghiaccio." A ciascuna frequenza del visibile è associato un determinato colore. Esso viene conferito agli eredi apparenti, vice presidenti e primi ministri di altri stati. "Smascherato e inseguito dalle forze dell'ordine, il dott." Il club appartiene alla Hisamitsu Pharmaceutical. "Nonostante la sconfitta l'esercito reale riuscì a porre comunque l'assedio alla città di Sedan." Oggi è sede del municipio. "La denominazione è stata assegnata dall' Argentina." Le musiche furono composte da Edwin Astley e Philip Green. José Erick Correa "Fece parte dell'Accademia dei Pellegrini di Roma." Infatti è un animale scelto per la vita di appartamento. "Il personaggio è stato reinventato in due scenari della serie fuori continuity ""What If?" "Data la sua leggerezza, si è convenuto usarlo nel genere satirico o ""aggraziato""." Le riprese si sono svolte tra Olbia e il mare di Golfo Aranci. "Con lei, il giorno del suo arrivo, c'erano stati numerosi attriti." Il capoluogo di contea è Ripley. Questa fu una stagione di grande successo. Di seguito le opere di Lee Gi-kwang come solista. Tutte le canzoni sono scritte da Bob Dylan. Questo sistema supporta perciò un numero limitato di smartphone e tablet. I neonati leggermente affetti possono essere asintomatici. "Anche gli inca avevano avvertito l'arrivo dei rinforzi e decisero di lasciare il campo." Per questo motivo verrà fornito un abbozzo di dimostrazione. Durante la Crisi di luglio, fu ampiamente dominato dal Presidente Raymond Poincaré. La maggior parte dei casi di commozione cerebrale sono conseguenti a traumi. Il sesto match fu quello tra Mordecai e Hardcore Holly. È il campo dove gioca il West of Scotland Cricket Club. Era disponibile sia come berlina, sia come cabriolet ed anche come giardinetta. "Questo genere è diffuso nell'Ecozona orientale e nella Cina orientale." Fu il padre del cantautore Roberto Murolo. La serie ricevette critiche positive anche da parte di canali non di genere. Ovidio e Seneca. Alla fine degli anni trenta divenne amico personale di Leonardo Sciascia. Fu perlopiù tenuta come riserva strategica e vide poco i combattimenti. Molto poche sono le notizie circa Artemio. Solo nelle grandi città di Novi Sad e Belgrado vi sono piste ciclabili separate. "L'associazione è aperta ad ogni individuo o organizzazione con interessi nel campo." Era il nonno di Umberto Emo Capodilista. Il pittore francese Paul Gauguin gli dedicò il suo libro Avant et après. "L'accesso al fegato si ottiene attraverso la vena giugulare interna nel collo." Tutti i brani sono stati composti da Ace Frehley, eccetto dove indicato. Tutto poggia su una base quadrangolare, pure in trachite. "Alcuni esempi di questi film sono ""Le quattro piume"" e ""Il ladro di Bagdad""." Essendo un religioso, non aveva figli legittimi con cui farlo. "Ha fatto anche opere di teatro tra cui ""Pinocchio""." Il ragazzo chiama Grace, dicendole quello che è capitato. La fondazione è promotrice di un programma di progetti sperimentali e interculturali. Trasferitosi Roma, diventa direttore del settore Teatro-Scuola del Teatro di Roma. Fu sottosegretario ai trasporti nel governo Tambroni e nel governo Forlani. Molte delle stanze avevano pavimenti di tronchi. "Il tabernacolo dell'aron è inquadrato da due colonne e da finestre." Fu quindi uno dei precursori della world music. "Il linguaggio fiorisce con esplosioni violente o con un sospiro""." Steve Byers Vi insegnò per venti anni. Parte viene utilizzata dei vigili del fuoco per alcuni addestramenti. "Giungono intanto all'Accademia d'Arte Drammatica, ove Eve sta provando una recita." I manoscritti differiscono nella grafia esatta del titolo. "Il suo corrispondente femminile era ""nobilissima""." Tale banca dati sarà intitolata a Pietro Saraceno. Molto forte fisicamente, era abile con entrambi i piedi e di testa. David Bailey è un genio della cibernetica di fama mondiale. "Solo all'età di un anno i giovani raggiungono le dimensioni degli adulti." In Italia è trasmessa da Rai YoYo. Lustig riferì alla stampa clandestina il contenuto della sua arringa. "È utilizzato nel parto prematuro per posticipare l'inizio delle contrazioni regolari." Il quadro è stato recuperato qualche tempo dopo. Divisa in campate da massicci archi in cemento, qui sono ricavati i servizi. Non ha una forma definita e non ci sono istituzioni collegate ad essa. Parco e castello sono aperti ai visitatori. Due giorni dopo, invano, offrì i suoi servizi al governo provvisorio. Hanno un corpo appiattito dorso ventralmente, un carapace piccolo e un addome segmentato. "Fu incaricato di svolgere il servizio di cappellano militare per l'esercito polacco." Di seguito è esposta la classificazione tradizionale degli ambienti sedimentari. Inoltre ha assunto il titolo di Barone Strange. In tale competizione disputò da titolare tutte e quattro le partite della sua selezione. Nella sua storia ha vinto un campionato e una coppa nazionale. Il film ha ricevuto per la maggior parte critiche negative. Contiene delle tracce del precedente ri-registrate col nuovo batterista. Le regine sono leggermente più grandi. Marcus Dove "Ora le reliquie riposano nella basilica abbaziale sotto l'altare dedicato a San Pietro apostolo." Per questa ragione il partito era considerato nella categoria degli euroscettici. Sono numerosi i ponti e le ville che si affacciano alle sue rive. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Gli uomini della prateria""." Di questo film, però, Chaplin, non parla affatto nella sua autobiografia. È stato accreditato anche con i nomi Fred E. Sherman e Freddy Sherman. Sarà il primo edificio ad essere realizzato per il quartiere. Vestibolo San Cipriano Héctor Enrique Rivas Negli ultimi anni sono state ritrovate numerose sepolture senza rinvenire particolari oggetti di pregio. Tra i sostenitori del movimento, troviamo il centravanti norvegese John Carew. Il presidente fu Franco Frattini. Il film è uno dei più famosi di Esther Williams. Cory Violette "Nobody's Home" La piccola sacrestia è probabilmente posteriore. Questa interpretazione morbida ed eterea ispirerà i bassorilievi della Santa Casa di Loreto. Trova impiego anche in veterinaria. Sempre tramite la chat gli utenti avevano la possibilità di scambiarsi file. Infatti per quanto detto in precedenza si ha che Sono brevemente picciolate e il più delle volte sono presenti delle stipole. La sede del governo del distretto era a Winnipeg in Manitoba. Inoltre, svolse delle indagini precoci che coinvolgono le possibilità di innesto corneale. Ma dal dottore apprende che la situazione è più complicata di quanto sembri. La generalizzazione è pensata per essere specifica del contesto. Nei primi anni di attività si appoggia per la distribuzione alla Dischi Ricordi. Pure il fratello Pierre seguì le orme paterne. Si giocava annualmente a Doha in Qatar. Entrambi i genitori sono di origini inglesi. Michele Viscardi "Nell'infarto cerebrale, la penombra si caratterizza per una diminuzione della perfusione." Come detto sopra la formazione universitaria del Dottore Forestale è articolata ed interdisciplinare. Jesús Armando Sánchez Il guardiacaccia sorprende due bracconieri e li insegue. Presidente: Giuseppe Agnello "Il loro governo si basa sugli ""anziani"", con una specie di gerarchia tribale oligarchica." Il calcar è lungo come il piede. "È stata distribuita anche con i titoli ""Rheingold Theatre"" e ""Paragon Playhouse""." Altri fossili attribuiti a questa specie sono stati ritrovati in Austria. "A Kelly piacque l'idea, ma la modificò in parte." Tuttavia la produzione del Precision non fu mai sottoposta a grandi cambiamenti. Will Franklin "Oggi palazzo Albertini è un'importante sede espositiva, aperta tutto l'anno." Questa struttura veniva poi rivestita con veri panneggi in tessuto. La mandibola si presenta lunga e dalla punta aguzza, vista lateralmente. La famiglia paterna è imparentata con Giovanni Bosco, il fondatore dei salesiani. Ai due lati estremi si trovano, su entrambi gli ordini, delle nicchie. Ha studiato economia alla Queens University in Ontario, prima di dedicarsi alla recitazione. Questo affetto si scoprirà essere ricambiato dalla madre di Fry. M. ten. Costruzione a pianta ellittica con facciata ricurva e dinamica, in perfetto stile barocco. Il dorso delle zampe è privo di pigmento e cosparso di piccoli peli biancastri. Non segna un tempo valido Ralf Schumacher, che parte così dal fondo dello schieramento. Il governo tribale assicura servizi e programmi tribali in otto distretti amministrativi. Owen Mercer può inoltre correre e lanciare i boomerang a velocità supersonica. Al momento non è stato reperito alcun risultato sulla stampa sportiva nazionale. Iniziano gli scontri con la battaglia del fiume Rapido, e tutti devono fuggire. Quando però le loro madri si conosceranno inizieranno i guai "L'area includeva le abitazioni in rovina e i negozi costruiti dagli eredi dei creditori." "Attualmente è ""Professore emerito"" presso la Università di Washington a Seattle." Consiste nella costruzione di una successione di poligoni che convergono alla figura data. Il settimo figlio I membri di quest ordine sono provvisti di scheletri calcarei. Ciò la rese il primo successo della Motown Records. "Sebbene Marco sia un po' titubante, alla fine accetta." Scappa dalla finestra e spara ad un poliziotto, uccidendolo. "È la versione australiana dell'omonima serie canadese." Presidente di giuria fu Lando Buzzanca. Questi elementi di crudo realismo continuano a vivere in alcuni western odierni. Successivamente vennero create una scuola per ragazze, un orfanotrofio e un ospizio per indigenti. Splendor in the Grass Vi è anche la narrazione di una corrida nella quale Alban è il matador. "Questi ultimi venivano forniti senza telaio, cosa frequente all'epoca." "Ha conseguito la maturità classica presso il liceo ""Augusto"" di Roma." Le informazioni sulla riproduzione di questi schivi abitatori della foresta sono poche e incomplete. Marion Whitney si sposa con Peter Smith, un milionario. La possibilità di tale mozione fu ammessa e chiarita dalla Corte costituzionale. Massima che, secondo gli stoici, sarebbe la base della felicità. Improvvisamente, però, lui fa ritorno, e Charlie si nasconde in un armadio. Morì a Westminster, sempre a Londra. La metà inferiore è verde. È un cane da riporto dotato di discreto fiuto. "Presidenti dell'Assemblea nazionale del Nagorno Karabakh" Come ostacoli sono presenti zone accidentate, bunker di sabbia, alberi e laghi. Fortunatamente però la donna riesce a scappare e ritrova Bond. "Quest'ultimo fornirà anche il supporto logistico per il nuovo team di supereroi." "I domini immobiliari e territoriali dell'abbazia erano vasti." Il carapace e il piastrone variano in colorazione tra le sottospecie. Tutti i lavori sono disponibili in formato cd e sui digital stores. "Non c'è una definizione comunemente accetta per il termine Film a contenuto aperto." "Oltre alla pesca, il turismo è l'altra attività economica principale del quartiere." Questa è la causa di tutte le insicurezze di Giovanna. "C'è un accentuato dimorfismo sessuale." Le prime due squadre di ciascun gruppo sono passate alle semifinali. Il Consiglio Jedi viene quindi persuaso dal giovane Jedi di affidargli Anakin come apprendista. In qualche caso le condotte abusive si intrecciano fra di loro, ad es. "Magalli, però, oltre a denunciarlo, finirà per rubargli l'idea." Tromba solista. Stalin fu candidato al Premio Nobel per la Pace due volte. I nomi distinguono le chiese dei villaggi che ne contengono più di una. Nella donna non avviene questo processo, ma permane la struttura anatomica, come vestigia fetale. Negli anni successivi la competizione passò gradualmente ad una gestione regionale. Non cade in letargo. Fa parte della Comunità montana Valle del Liri. "Egli venne quindi soprannominato ""il Misericordioso""." In seguito entra nella categoria professionisti diventando uno dei pugili attualmente più forti. Fra questi vi sono il carcinoma della mammella e il melanoma. Popolano acque mediamente profonde. In altre parole, il valore del flottante è una parte della capitalizzazione. Attualmente non esiste più. Nella seconda campata è posizionata una finestra. "Vista l'azione simile, se uno non mostra effetti anche altri risulteranno inutili." Esso è realizzato come traduzione parallela, comprendente la traduzione letterale e metrica dei Salmi. Il colore è la rappresentazione del tronco di un albero. Luis León La facciata ha linee neoclassiche, con un timpano triangolare sostenuto da colonne. I due apparvero spesso insieme negli stessi spettacoli. La canzone è stata recentemente aggiunta ai live set della band. Il torneo è intitolato a Mindaugas, il primo Re di Lituania. Abele si trova in un luogo pianeggiante, in cerca di Caino. "Nel corso dell'anno il brano ha vinto un Grammy Award alla miglior interpretazione metal." La stessa notte Cassidy si suicida. Inoltre ha un piercing sul clitoride, è lesbica dichiarata. Il prospetto è suddiviso in tre ordini architettonici ornati da semicolonne. "Nei mammiferi placentati l'allantoide è il precursore del cordone ombelicale." Le prove si svolgono durante il periodo di lezioni del semestre in corso. Il farmaco è inefficace nel trattamento di altre forme di epilessia. Nella versione americana del cartoon I Simpson presta la voce a Tony Ciccione. "Lo storico villaggio di Ona si estende a quasi tutta l'isola." Oltre che i campi possedevano anche una buona parte delle abitazioni. Wet Paint Il santo è ritratto in estasi dinanzi alla vocazione. "Gli arrangiamenti sono di Arduino Gottardo, docente all'Istituto Mascagni di Livorno." "È anche l'unica creatura che appare durante tutti i vari episodi." Motivo per cui le sue prime opere sono state confuse con quelle del padre. La gara venne interrotta e ripresa sulla distanza originaria. Anche essi poi spariscono nel nulla. È fratello di Hermann Beyer. A fianco della Basilica Cattedrale sorge il Palazzo Vescovile, antica abbazia. "Oltre all'induismo, i temi dell'album riguardano il karma e la reincarnazione." Infatti, fotografie scattate qui negli anni venti mostrano un ambiente simile a quello odierno. Isola Roosevelt Guadagna poi più spazio fino a diventare titolare. È considerato uno dei primi e più primitivi dinosauri struzzo. Tbilisi conta, a livello urbano, una rete metropolitana ed una tranviaria. "Il film evidenzia le colpe dell'uomo." "È simile alla ""raganella""." In controfacciata sorge la cantoria in legno. Questo uccello vive in India e nello Sri Lanka. Inoltre le macchine a leva cambiano radicalmente il modo di estrarre il caffè. "Oltre i quasi cinquanta albi di Dylan, scrive gli ""Speciale Dylan Dog"" nn." Le sue ceneri verranno sparate da un cannone in direzione della Polonia. Robbie perde una partita di biliardo e rivela a Rex il piano di Jeannette. La mobilità internazionale degli studenti del Kuwait ha quasi raggiunto livelli record. È sepolto nella cattedrale della cittadina toscana. Sulle rive la vegetazione è quella tipica della tundra. Tutte le canzoni sono composte da Paul Simon, tranne dove indicato. Nello stesso anno il fratello muore. Iván Hernández Entrambi i luoghi si trovano nel territorio del Nunavut. Delle arti, detestava la musica, e particolarmente la musica teatrale. "La distanza dell'eliopausa non è conosciuta con precisione." In seguito è diventato membro del Consiglio privato di sua maestà. "Scrisse ""Napoli." Costituisce il collegamento tra Cittiglio e Laveno Mombello. Non esistono…”, ed. Conducono vita arboricola e hanno attività diurna. "Quella parlata venne distribuita come ""Full-sound film""." Il suo quartier generale si trova a Francoforte sul Meno. Il suo nome deriva da un vicino tempio di Marte. È divorziata ed ha una figlia. Lavora principalmente nella città di Venezia. "Sweeney nella serie animata del sequel ""La leggenda di Korra""." Con la costruzione della cappella si istituì anche una confraternita. Il disco registra inoltre una nomination per la migliore colonna sonora al Premio César. In cambio svolge lavori domestici presso la ex fattoria. Il becco è verde chiaro, e le zampe rosso corallo. June Christy Queste ultime circolavano proprio sotto gli archi. Agron ha lavorato in più occasioni come regista. La loro scomposizione a freddo è possibile per effetto della Lipolisi. Come a si sono disputati sette eventi tutti maschili. Era membro del Partito Radicale Transnazionale. Nel Taunus sono ancora oggi visibili numerose testimonianze di varie epoche storiche. Jim Craig Ragazzo tutto fare e pieno di risorse, Jean non è molto abile in amore. Un piccolo spoiler dona un aspetto sportivo. Si tratta di una delle più ampie distese sabbiose del mondo. Il suo ultimo incarico fu come consigliere speciale del direttore esecutivo della Banca Mondiale. "John affronta l'uomo, intimandogli di fare il suo dovere sposando la ragazza." "Si trova nei pressi del patrimonio dell'umanità noto col nome di Culla dell'umanità." Vengono presentate differenti situazioni meteorologiche come la pioggia. Al centro si trova un piccolo altare. Questo termine risulta più facile da stimare rispetto alla viscosità turbolenta. "L'interno dell'edificio è a navata unica ed è concluso dalla pregevole travatura del soffitto." "Conosciuto come una delle ""Cinque Tigri del Nord"", è il fondatore lo stile Fu." Scene di feste, almanacchi, calendari, giochi, cartoline, menù, inviti, biglietti da visita, santini devozionali. Katmandu è sempre stata al centro della storia, arte, cultura ed economia del Nepal. Generalmente, ogni anno si sviluppano due uragani di tipo capoverdiano, entrambi di straordinaria potenza. Buona parte della lavorazione viene eseguita manualmente tagli, tornitura e decorazione a mano. "Nel regno franco, che proseguì la tradizione amministrativa dell'impero romano, questo sistema venne mantenuto." Durante questa occasione, Tirelli donò al comune di Matera una sua opera. I personaggi della Centaur sono caduti nel pubblico dominio. Intraprese quindi un viaggio a Venezia e probabilmente uno anche ai Francia. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo comincia la carriera di preparatore dei portieri. Venne conquistato da Krum, che ne annesse i territori al Primo impero bulgaro. Per continuare a resistere, però, le truppe tedesche avrebbero avuto bisogno di una svolta. La donna corre a casa e caccia fuori tutti i gatti. Bobby McKean In Italia questo genere è presente soprattutto al Nord. Tiro al bersaglio "L'album è stato accolto con critiche miste." In questa versione il personaggio è così grasso da avere la pancia scoperta. "Quest'ultimo segue la trama della seconda stagione dell'omonima serie animata." Per alcuni anni ritrae i clochard e osserva la loro vita sulle strade. "La foresteria fu aggiunta agli inizi dell'Ottocento." Carica ai sali di Bario e Piombo. Così va anche da Scott a chiedergli chi sarà il prossimo bersaglio. Come tutte le strade europee, non è segnalato come tale nel Regno Unito. Viene considerato il primo film western della storia del cinema. "Si trova all'interno del Passo di Stein." "A sud dello scoglio c'è un segnale luminoso." Gli assoni, che portano gli impulsi ai neuroni. Poco tempo dopo, incomincia a sperimentare meglio le sue abilità. "L'ambiente basico favorirà la precipitazione dell'idrossido." Suonava accompagnato dalla sua band, i Del-Tones. Il film fu interpretato da Wallace Beery. Il primo narcotrafficante ad entrare in questa lista. Ma furono in pochi ad accettare gli inviti. La cantante descrisse il video come vivace e con un umorismo tongue-in-cheek. Terminato il periodo al Brann, tornò al Peñarol. Sono dei vermi parassiti dalla forma allungata, piatta, a simmetria bilaterale. Da tutti era considerato il futuro ariete della Nazionale Italiana. "Nastro d'argento" È ottenuto dallo sbarramento del fiume Nera. Si apre con la guerra tra indù sikh e musulmani. Fu trovato ancora vestito e con il suo violino stretto tra le braccia. Australiano di nascita, cresce in un orfanotrofio. Bologna Calcio Femminile, disputarono solamente campionati di Serie C, il massimo livello regionale. Anna è stata appena lasciata dal compagno con il quale convive da alcuni anni. Carlo De Bei perde un amico, un compagno di musica. "Le sue visite ufficiali permisero alla Germania di guadagnare una considerazione crescente all'estero." Fu decorato con due medaglie di bronzo al valore. È un film commedia statunitense con Robert Cummings, Dorothy Malone e Frankie Avalon. Periodo Protodinastico Ha esordito come cantante schlager per poi passare alla pop dance e al rock. "Rosa, divenuta una donna ricca, rileva l'azienda dei Linares." I ragazzi più giovani ancor oggi vestono in modo semplice e discreto. "Quest'ultimo, notando la sua cultura scientifica, gli affida la scuola aritmetica del Seminario." "Risultato di tre anni di lavoro, ""Vietnam Inc." Sui set di Carlo ed Enrico, ha modo di imparare la grammatica filmica. Discografia dei Bathory Kayla McBride Erano montati anteriormente. "Gli episodi di ""Soul Eater Not!" Tutti i contatti esterni e i vincoli non sono rappresentati nel disegno. Il più recente studio di Staples et al. Una delle principali scoperte del periodo cristiano fu la cattedrale cittadina. Subirono danni, tra le altre, le tombe di Petrolini e della famiglia Pacelli. Il giocatore può eliminare le uova rompendo i blocchi di ghiaccio che le contengono. Venivano trasmessi oralmente di generazione in generazione. La sua presenza incrementa la corazza dei veicoli alleati vicini a lui. "Tolemaide era allora il porto di quest'ultima città." Evgenij Paton fu un pioniere della ricerca sulla saldatura. La sua carriera cinematografica va sempre di pari passo con quella teatrale. Vecchio e debole, viene attaccato da Stryfe e Alfiere, ma apparentemente sopravvive. Ha riscosso un discreto successo in tutta Europa. In seguito ha recitato al National Youth Theatre di Londra. La seconda parte della sua vita la passò a Dallas. Parallelamente, con la compagnia teatrale del Centro Teatro Attivo realizza e interpreta alcuni spettacoli. Entrambi si laurearono in Scienze alla Sorbona di Parigi. "Due costruzioni all'interno del parco conferiscono allo stesso un aspetto orientaleggiante." "In epoca tardo-medioevale il ""Fundus Draconis"" fu suddiviso in due parti: ""Dragoni"" e ""Dragoncello""." Una collezione di saggi, biografici ed economici, furono pubblicati dopo la sua morte. "All'ingresso vi è una piccola isola lacustre con dei cipressi." Fu anche professore alla Yale University e al Barnard College. "Fu notevolmente ristrutturato nel Settecento, arrivando a ottenere l'aspetto attuale." Poi è nominato precettore del duca Emanuele Filiberto di Savoia. "L'anno seguente Sapore I riprese una violenta offensiva contro le province orientali dell'Impero romano." "Nonostante ciò, per dimensioni l'economia andalusa è la terza del paese." In seguito cantò in Inghilterra, esibendosi al Crystal Palace e in molti altri luoghi. Due mesi dopo ritornò in Unione Sovietica. "Molti di essi furono abbandonati alla fine dell'età del bronzo." "Nella stagione seguente passa all'Omička, nel massimo campionato russo, dove gioca per due annate." "È in contrapposizione con l'autoerotismo." I muri sono costruiti in pietra rozzamente tagliata. È sposato con Lucia Montella, sua manager. Testi di Alessandra Valeri Manera e musiche di Carmelo Carucci. "Si formò presso l'accademia chirurgica di Braunschweig, e in seguito studiò medicina a Gottinga." Matrimonio mistico di santa Caterina Anche Alesi dovrà ritirarsi per guasto al motore. Questa specie è diffusa in Indocina, Sumatra, Borneo ed alcune isole vicine. "Il ""cast"" è quasi completamente inglese." La M talvolta viene fatta corrispondere a Mistero, Magia o Madre. Suo figlio Antonio fu un poeta. Pagina dettagliata su Brad Steiger Question: Are We Not Men? "Fa parte dello staff dell'Accademia Internazionale di Rugby neozelandese." Fu condannato ai lavori forzati a vita. Si trova sulla riva destra del fiume Sakarya, nella provincia turca di Ankara. Ryan Arcidiacono è nato a Filadelfia, Pennsylvania da una famiglia di origini siciliane. Fasano Calcio. Tuttavia Howe non pensò di commercializzare la sua invenzione. "Tuttavia, Smith ""et al." Claudio Ghione "È tossica se ingerita ed è l'agente eziologico della malattia del vomito giamaicana." "L'anno seguente, fu ingaggiato dai norvegesi del Nybergsund-Trysil, dove rimase per un biennio." Il matrimonio durò però solamente un anno. Nuova vittoria della nazionale del Galles che si impose per la seconda volta consecutiva. Possiede due fotocamere, una anteriore e una posteriore. Era noto anche per sostenere e fare uso di allucinogeni. Sede del nunzio è la città di Algeri in Algeria. "Il suo capoluogo Čečel'nyk." La sua postazione venne occupata da Casey Orr dei Rigor Mortis. I macchinari consistono in tre gruppi, con turbine Francis ad asse orizzontale. In seguito questo ebraico letterario venne usato da alcuni poeti ebrei italiani. I treni vengono poi assemblati in deposito. Al termine della stagione passò poi ai norvegesi dello Stabæk. Dovevano andare avanti i tornei di singolare e doppio riservati alla categoria juniores. Il capoluogo di contea è Mount Ayr. La baronia passò quindi di mano in mano fra numerosi altri feudatari. "La vicenda è narrata nei ""Persica"" di Ctesia." Si trattava di organizzazioni adibite al finanziamento e alla gestione di mense e ospedali. I primi esemplari vennero prodotti a Cowley, mentre quelli successivi furono assemblati ad Abingdon. Si nutre di frutta, semi ma anche di invertebrati e funghi. "Nelle sue memorie Napoleone lo definì: ""Uomo di grande lealtà""." In seguito parteciparono alla battaglia di Cuma a fianco del console Tiberio Sempronio Gracco. A Mauthausen, diresse molte esecuzioni di massa tramite fucilazione e impiccagione. "La chiesa è articolata in cappelle laterali poco profonde, ricche di opere d'arte." Questa affermazione probabilmente vale per entrambe le strutture. Dopo la spedizione, trascorse parecchi anni ad aiutare la costruzione della linea ferroviaria Baltimora-Ohio. È retta dal vescovo Joseph Vincent Brennan. Inoltre, la lunghezza delle banchine è stata ridotta con la creazione di false pareti. "L'educazione di Lee venne definita all'epoca come ""l'educazione tipica degli uomini della Virginia""." "A fine stagione viene ""promosso"" e nominato nuovo allenatore della Primavera blucerchiata." Nei playoff batterono i Washington Redskins ma furono ancora eliminati dai Cowboys. La pena viene poi commutata a dieci anni di lavori forzati. Il torace presenta un particolare sviluppo del pronoto, dal profilo esagonale o trapezoidale. Tuttavia, finora non si è certi di quale fosse il suo aspetto. È la zia di Nicky e Paris Hilton, figlie di Kathy. Ha un minareto ottagonale, mentre la sala della preghiera è rettangolare. Inoltre hanno una carena più spessa del normale. Metropolita della giurisdizione è Enrique Albornoz. "B. King, Howlin' Wolf, Elvis Presley, Carl Perkins, lo stesso Lewis e Johnny Cash." Dal punto di vista climatico è situata al confine settentrionale della zona tropicale. Poi entra a far parte ufficialmente dei difensori come sesto membro. Sono presenti scenografie teatrali rivisitate e installazioni interattive. "La noia mortale dell'ufficio fa risaltare il divertimento dei ""surprise-party""." Pianta originaria delle zone tropicali, cresce spontaneamente in Laos e Indonesia. Con la dipartita di Bach dai Madam X, la band si sciolse. Edicola della Madonna delle Mole. "Rodriguez riprende il ruolo da ""Luke Cage""." "Scelse di rappresentare l' per via delle sue radici." "Ferret è uno scagnozzo di Anton Arcane, apparso nel film ""Il mostro della palude""." Un tour dunque poco esaltante. Scompare del tutto con Giustiniano. Tigri è a capo di una tribù preistorica costituita da sole femmine. La seconda classificata del concorso può partecipare a Miss Mondo. Questo non gli basta, e cerca di pubblicare un album. È venduta come compatta, berlina e pick-up. La coppia non ha figli. Anderson Lopes La compagnia “Churchill” era formata da una decina di ex prigionieri britannici. La testa è marrone, ma vicino agli occhi sono presenti delle macchie rosse irregolari. "Le sue avventure sono trattate nella sua testata personale ""Batgirl""." "In particolare, ciò mostra che l'insieme di tutti i numeri reali è non numerabile." Il peso delle attività umane sul clima è però ancora oggetto di dibattito scientifico. La metodologia di lavoro è organizzata su tre livelli. Durante le invasioni barbariche anche per Bettona cominciò una rapida decadenza. "Vince colui che afferra l'oggetto sospeso e tocca il pavimento con esso." "Al diritto c'era la legenda ed il ritratto laureato del re volto a destra." "Nella scaletta ci furono canzoni come ""July, July!" Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. Héctor González Nel dopoguerra si devono ad Antonio Berti molti grandi monumenti di personaggi famosi. "È costruito in stile barocco, ed ornato da opere d'arte dello stesso stile." Le privatizzazioni proseguirono. Bond incontra Judy Havelock che è lì per uccidere personalmente von Hammerstein. "L'unica specie oggi nota di questo genere è endemica delle isole Tonga." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Press Gang""." La sintassi e il metro sono notevolmente esatti. Inizia con il Gospel. Il piccolo tour promozionale ha attraversato il Nord America. In sostanza, gli inglesi si occupavano della politica estera e della difesa. Anche la durata della cottura deve essere valutata da persona esperta. La compilation vede coinvolti gruppi reggiani che reinterpretano alcuni brani dei Joy Division. Certi possedimenti austriaci in Germania dovevano essere abbandonati. Tra le qualità di mons. Francesco Pedicini spiccava il dono della parola. Occupa est della parte centrale della moderna Armenia. Tedesco diviene il più giovane allenatore nella storia del club. Il brano è stato scritto da Kanye West e Harold Lilly. Ospita le partite casalinghe della squadre della città, la Unión Deportiva Ibiza-Eivissa. Una delle caratteristiche salienti di Mortal Kombat fu la violenza che caratterizzava i duelli. Inoltre su Internet si trovano diversi video di Vogel. Molti di questi sono quasi indistinguibili dalla Terra. La situazione provoca nuove contestazioni nella tifoseria. "È inaccettabile""." Pak Chol-ryong Tutte le motorizzazioni erano dotate della tecnologia a quattro valvole. "Il brano ""Internal Warfare"", invece, è stato dedicato alle vittime di Anders Breivik." Otto anni dopo, Zana è scappata in Inghilterra, abbandonando il figlioletto. Dopo un breve giro di informazioni, ha formato il nuovo governo fiammingo. Dal punto di vista commerciale, tuttavia, il film fu un fiasco. "In coincidenza con l'uscita del cofanetto, l'album è tornato in prima posizione in classifica." Eppoi a rimuovere le insegne dello statolder. Oltre al basso, ha contribuito anche ai cori in alcuni brani del gruppo. È sede del Segretariato regionale del Piemonte. Durante la Guerra di Corea fu comandante delle truppe nordcoreane sulle linee del fronte. I due hanno una figlia di nome Mila e vivono a New York. Per le canzoni Rita Hayworth viene doppiata da Nan Wynn. Angela, bella ragazza diciottenne appena rimasta orfana, parte per Roma in cerca di fortuna. Chiese sorelle collegate sono situate in Armenia, Etiopia ed Eritrea, India, Libano e Siria. "Quando il materiale si raffredda, la solidificazione le ""congela"" in quella posizione." Il giorno dopo, arriva la notizia che Jonathan sta di nuovo male. Uno degli uomini di Rhodes uccide Sasha, mentre cerca di rubare qualche provvista. Il ciclo descritto sopra è un ciclo ideale, mentre quello reale presenta delle differenze. In Norvegia è impiegato altresì come cognome, benché assai raro. "C'è un limite di tempo per turno per sparare." "Nella trasposizione americana del gioco il suo nome è stato cambiato in ""Mary""." "La copertina è dell'artista celtico Hamish Burgess." Sunday Bloody Sunday Appare anche in un episodio della sesta stagione, ricoprendo tuttavia un ruolo differente. Fecero, infine, parte della provincia della Mesia. La diocesi comprende il territorio di Barbados. Vengono elencate di seguito le specie di tutti gli squali viventi in ordine tassonomico. Le fiancate erano prive di aperture. "Il singolo di lancio è ""Tonight I Have to Leave It""." I volti tendono ad apparire unici nonostante siano molto simili. I contenuti erano trasmessi quasi esclusivamente in valenciano. Molti ambienti erano decorati da mosaici e statue. In tale circostanza, varie stazioni meteo registrarono valori anche superiori. Treni giornalieri partono per Vienna, Monaco di Baviera e Salisburgo. Viaggia molto in Medio Oriente e tra Francia e Spagna. Oltre ai dipinti, eseguì anche disegni a sanguigna, a penna, a inchiostro di Cina. Il capoluogo di contea è Gonzales. "Affondò rapidamente con gran parte dell'equipaggio ucciso." È un paese situato lungo la Via Salaria, strada consolare romana. "Da citare, come testi famosi dell'album, ""Couch Potato"", ""A Complicated Song"" e ""eBay""." Ha conseguito un diploma di scuola professionale, quello di programmatore di macchine utensili. "Ogni grafo senza stella non è necessariamente un grafo d'intervallo proprio." Distingue i ruoli sottolineando che “Il Segretario comunale impartisce direttive al Comandante del Corpo”. "Dell'album fanno parte sei cover." Divenne anche specialista nelle parti di demi-caractére. Comincia immediatamente a declamare la sua importanza, quasi la sua onnipotenza. Inoltre, a livello senior è arrivato settimo ai campionati canadesi. Il nome del regista appare anche tra quello degli altri interpreti del film. Trovano il resto della squadra lì e si raggruppano. "A causa dello sbalzo temporale, Chris ritorna all'età di dodici anni." "L'album che ne fu tratto venne distribuito in tutta Europa." In seguito darà una propria interpretazione del brano anche il cantante Luciano Tajoli. Tali molecole sono presenti in poche copie o persino in copia singola. Operò soprattutto a Delft. "L'applicazione più naturale della fibra ottica è l'estensimetro a fibra ottica." "Non è l'unico genere da loro scoperto ad avere questa caratteristica." Il disco contiene una miscela di alternative country e post rock. Da segnalare la vittoria al Gran Premio di Longford ottenuta sotto una pioggia battente. "Questo elenco è puramente indicativo e non esaustivo dell'opera di Lucio Leoni." "Quindi l'unione della filosofia con la teologia era impossibile." Gli risponde e tra i due inizia uno scambio epistolare. "Ne approfittò l'Almería, che ottenne così la tanto perseguita promozione del filiale." Sarebbe controller più Kinect. I due amici decisero, infine, di uscire, andando probabilmente incontro alla morte. Nella versione giapponese del gioco chiari riferimenti e la storyline lo caratterizzano come omosessuale. Il Carnevale viene festeggiato con una sfilata di carri. Il vettore velocità appartiene al piano orbitale, ed è sempre tangente alla traiettoria. "La sfida, nonostante l'impegno delle ragazze, si è conclusa senza alcun vincitore." Il procedimento giudiziario portò comunque ad un nulla di fatto. Le sezioni sono coperte con volte a botte. More Records con il titolo Le voci della sera. "Il riferimento è a ""Cristóbal Colón"", il nome spagnolo di Cristoforo Colombo." La coppia ha avuto tre figli: Giada, Giovanni e Ilaria. "Il termine ""spumante"" si riferisce allo sviluppo di spuma che è una manifestazione dell'effervescenza." "Il secondo singolo è ""I Still Remember""." Le vertebre dei temnospondili sono divise in diversi segmenti. Perde poi nei quarti di finale contro la futura campionessa Nadia Petrova. Il mese più freddo è gennaio, quello più caldo luglio. Tra parentesi il nome in lingua italiana. Fra le squadre ancora in attività gli Oshawa Generals vantano cinque vittorie. "Dopo l'incidente Joseph tornò a studiare e si laureò." "Critico militante, sostiene con fervore l'importanza di un cinema attento ai problemi della società." Completamente circondata dai rigogliosi boschi molisani circostanti, si trova ai piedi del Monte Morcone. "Il veliero ospita un prigioniero: è l'uomo di cui la ragazza è innamorata." È onnivoro e si nutre sia di vegetali che di invertebrati di vario tipo. Brandon Armstrong William Russell Grace È ignota la misura di un esemplare adulto. Attualmente è iscritto al Partito Democratico. Nerva e Traiano segnano il ritorno delle libertà di espressione e di pensiero. "L'anno successivo è protagonista del calendario ""Campari""." Il testo è semplice e lineare: parla di un amore unico ed assoluto. Eric, il direttore di produzione, avvisa Hollywood. Da allora il Crivelli si fregiò sempre del titolo nella firma delle sue opere. La faccia inferiore del fornice costituisce il tetto del terzo ventricolo. "Attualmente è sede dell'amministrazione comunale di Santa Flavia." Dispone inoltre di grande intelligenza e senso tattico. Durante la Seconda Era fa ritorno nella Terra di Mezzo. "Il canale arriva in città da sud, creando un'ampia zona coltivata ad orchidee." Suddiviso in quindici capitoli. Ha dichiarato di essere tifoso della Lazio. Le parti ventrali sono chiare, con tonalità variabili, in genere biancastre o verdastre. "Il singolo ha inoltre incontrato grande successo in Canada, ed in altre classifiche ""Billboard""." In India è distribuito in maniera ineguale; infatti in parecchie regioni è assente. Non è chiaro quando e dove sia morto. "Nel Quattrocento le pareti vennero affrescate: restano poche tracce, quali la ""Madonna"" in controfacciata." Il primo segretario fu il capitano Allen Gardiner. È anche consigliere comunale nel comune di Portici. Molti studiosi ritengono che si tratti della sede di una setta ebraica, probabilmente Esseni. "La luce naturale è un fattore importantissimo nell'ambito del Museo Contemporaneo." "Prima della gara ""G'olé!" "È intitolato così in onore di Eugene N. Parker, autorità dell'Università di Chicago." Allo show successivo, perde contro Derek un match singolo. "Si laureò in ingegneria civile e proseguì l'attività di famiglia di possidente terriero." Fu ricompreso anche nella Confederazione Germanica fintanto che essa esistette. Si hanno notizie, inoltre, di un quarto voto sardo caratterizzato dalla presenza dei Candelieri. Conduttrice di molti eventi musicali e Festival della canzone. Venne sepolta presso il Cypress Hills Cemetery nel quartiere di Brooklyn. Sia i sedili anteriori che quelli posteriori erano rivestiti in pelle. "La stazione è inoltre sede di un deposito autobus dell'azienda." I soggetti disponibili sono i più vari. Vivono nello Stato brasiliano di Rondônia, nei pressi del fiume Guaporé. Il disgelo estivo in genere dura solo circa due mesi. In entrambi i casi Consiglio fa parte della cordata che raggiunge la cima. Lasciò poi il paese natio per giocare nei norvegesi dello HamKam. "Il titolo di lavorazione fu ""The Brown-out Murders""." A Milano partecipò al restauro del Palazzo Ducale ex Litta. Si sviluppa soprattutto in Germania. Autore di numerosi libri e saggi di storia delle idee e storia politica. "Alcune di queste testimonianze vengono inoltre proposte all'interno del film." Tutti i monti a sinistra, che racchiudono il torrente, sono calcare e sabbia. Qualcuno spara un colpo e la ragazzina cade a terra morta. Le prigioni sono ancora lì. Beppo si avvelena, mentre Gorgone, cercando di uccidere il conte, si pugnala da sola. Essi hanno osservato alcune similarità con il Vangelo secondo Luca. Questa sostituzione determina una riduzione delle ordinate dello spettro di risposta elastico. "Non ha alcun ruolo noto nella biochimica degli eucarioti e quindi anche dell'uomo" Al tempo dei fenici venivano usati per costruire grandi barche. "Lo ha rivelato lui stesso in un'intervista al The Ellen Show." "È chiamata comunemente ""Comodoro""." La fonte termale si trova in territorio italiano appena oltre il confine svizzero. La Francia possiede anche un certo numero di bombardieri nucleari. Nel frattempo, il Manchester United giocherà le proprie partite al Leigh Sports Village. Verso gli anni novanta è diventata una società indipendente. Con le monzesi rimase sette stagioni. Freddie si fa passare per uno con dei trascorsi venendo così accolto in comunità. Il vecchio fabbricato viaggiatori fu abbattuto tra gli anni ottanta e gli anni novanta. Il film ha avuto recensioni positive da parte della critica spagnola. Gli altri ritornarono al rifugio. A causa della sua salute cagionevole, il padre preferì farlo istruire solo a Venezia. Successivamente fu in Bosnia e in Serbia per partecipare alla rivolta contro i Turchi. Roman è un immigrato rumeno che abita in Italia da trenta anni. Nella parte centrale il fusto presenta delle striature longitudinali violacee. Martina Franca Spumante. In Italia, Magic Press ha pubblicato i sei volumi che raccolgono la saga. Il significato del suo nome è quindi “cascata nera”. Deve il nome alla timidezza che ha nei confronti di nuotatori e subacquei. Direttore era Max Warburg, fratello di Paul. In seguito la specie è stata osservata con più regolarità. La loro situazione economica fu sempre molto difficile. "Tutti i figli del re sono morti e sua moglie è ""dipartita""." "L'oggetto fa parte della famiglia Themis." Dunque il suo trasferimento a Napoli è avvenuto sicuramente in data posteriore. "Iniziò a recitare all'età di diciassette anni mentre studiava all'Università Brunel." In laboratorio si possono ottenere risultati molto migliori. Il nome Valeriano è un patronimico di Valerio. Si suppone fosse un piccolo mammifero della taglia di un ratto. Congedato, tornò nella sua cittadina natale e fu accolto come una gloria nazionale. Per la sua completa risoluzione occorre un telescopio potente. Tre persone sono accusate di intestazione fittizia di beni. I tronchini dello scalo merci si attestano al lato fabbricato viaggiatori direzione Nocera. Come storie secondarie sono state pubblicate, invece, ristampe di storie statunitensi. Qui fu nominato governatore militare della regione dal nascente governo repubblicano. Il manoscritto è stato tradotto in inglese e ora si trova nella Biblioteca Vaticana. "Da quel momento la presenza spagnola sull'isola non ha avuto interruzioni." In questo studio i costi dei veicoli non sono stati considerati. Qui ebbe luogo la Battaglia di Tsushima tra gli imperi russo e nipponico. Lo spettacolo fu inciso e successivamente pubblicato in un box di tre dischi. Ha preso parte a numerose iniziative benefiche. Successivamente furono pubblicati alcuni bootleg contenenti anche tracce inedite. "L'album ottiene un ottimo riscontro dalla critica specializzata e un crescente favore del pubblico." Renoir ebbe così modo di incontrare Wagner. "All'età di diciotto anni, Frederic Church divenne allievo di Thomas Cole." Tramite di essi, il gameplay offre anche combattimenti aerei. Questa traduzione fu largamente usata ed approvata, ma andò perduta. Un uomo è il signore del paese:... La torre dispone di un hotel, appartamenti, un centro fitness, uffici, negozi e ristoranti. Il lato nord e una parete nuda, con di finestre ricavate molto tardi. Il suo nome deriva da Fort Mason, che si trovava appunto nella contea. Appartiene alla divisione amministrativa del Cantone di Alès-Ovest. Essi erano infatti relativamente comuni sulle grandi vetture, ma non sulle compact. La pieve conteneva una fonte battesimale. I ritardi sulle operazioni di scrutinio fecero nascere sospetti di brogli elettorali. È sepolto a Firenze, al cimitero degli Allori. A seguito di queste richieste, la General Motors fu costretta ad incrementare la produzione. "Diana fece esiliare la duchessa d'Étampes e divenne pressoché onnipotente." "Ambientata a Londra, descrive la vita moderna della città all'epoca." "L'apertura dei fiori avviene per fasce, dal basso verso l'alto." Questa pulsar è rappresentata dalla lunga linea che punta in basso a destra. A capo di ogni vicariato è posto un vescovo ausiliare. Altre statue raffiguravano santi, eroi, ballerine e animali. La facciata, per mancanza di fondi rimase incompiuta per molti anni. Ci sono stati attacchi isolati contro obiettivi ebraici e israeliani nel mondo. Infine, non vi erano osteodermi laterali. Queste bande si differenziavano tra loro per colore e per trama. I caratteri dei protagonisti storia sono tre uomini di nazionalità diverse, ma omonimi. Guillem Vives I due appartenevano infatti ad una famiglia di banchieri. Nel corso della sua carriera, ha diretto videoclip musicali, documentari e spot pubblicitari. Non sono previste alternative per gli obiettori di coscienza, se non la reclusione. Ad oggi è classificato come edificio a uso rurale. Un uomo misterioso si unisce a una donna in uno chalet nella foresta. Più complicata è la situazione in cui i segnali non hanno la stessa frequenza. Il sito fa parte del Registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti. Possono avere origine intrinseca, esogena ed estrinseca. Attualmente il programma è gestito dalla società di Cohen, la BitTorrent, Inc. Tuttavia, il software è ancora disponibile per il download. Inizia così un viaggio ai confini della fantascienza. Tuttavia egli venne scartato ancora una volta, a favore del virtuoso Jake E. Lee. La ragazza potrà così avere uno scoop in esclusiva. Walker Gabriel venne in possesso delle ricerche di David Clinton dopo la sua morte. Il freno a mano era del tipo meccanico ed agiva sulle sole ruote posteriori. Dalla capsula originano dei setti che dividono ogni ghiandola in lobuli definiti cisterne. Non erano previste cartucce. La catena orientale è la più conosciuta nonché la più alta. Il Belgio venne successivamente aggiunto ai Paesi Bassi. Non infrequenti invece le intossicazioni di animali, essendo i foraggi meno controllati. "È l'unico giorno dell'anno composto da due numeri perfetti differenti." Nei titoli della quarta generazione è inoltre disponibile nella Zona Safari di Johto. Per questo il primo modello realizzato si basava proprio su una struttura della Jeep. Queste metodologie si basano su diversi modi di asportazione di volume dal corpo sollecitato. Il lavoro fu continuato dal suo successore, il beato Álvaro del Portillo. I suoi libri sono stati tradotti in una quindicina di lingue. A causa dello spopolamento però, molte caratteristiche della cultura sono andate perse. Sono stelle supergiganti. In seguito venne rimpiazzato da Colby Covington. I rifornimenti si ricevono anche raggiungendo certe soglie di punteggio. Pochi istanti dopo sorge il sole e le tre sorelle muoiono. La vincente della Coppa Libertadores gioca la gara di ritorno in casa. I suoi lavori si trovano ovunque in Albania. Queste due calotte sono state collegate per un certo periodo. La ragazza infatti è stata uccisa senza però morire. In seguito alla cessione di Keith Andrews viene nominato capitano della rosa. Era caratterizzato da spettacolari palchi ramificati. Real Sarsina che milita in Seconda Categoria. "A tutt'oggi però non sono stati pienamente interpretati." Allenò le rappresentativa della Temple University e della Pennsylvania State University. Un ficcanaso sventa un furto, disturbando i ladri che cercano di rubare un grammofono. Austin Flint "In italiano, ""mastino"" ha oggi anche il significato di ""persona aggressiva, tenace e accanita""." Lo ha vinto il trofeo per la diciassettesima volta nella sua storia. Due ragazzi si trasferiscono nella città dove il loro nonno è appena morto. Attualmente fa parte del The Swatch Group. Questo minerale è pesante, duro, fragile e insolubile in acido. Le insegne erano descritte negli artt. Tale peculiarità lo rende non appartenente né alla famiglia degli accordi maggiori, né minori. Nel corso degli anni sono stati eretti altri monumenti. Il pilota, Juan Antonio Ansaldo, invece rimase pressoché illeso. "Conseguentemente, Sofia ha il titolo di ""regina consorte"" e ha diritto alla reggenza." Il personaggio deve aprire uno scrigno, ma non ha le abilità necessarie. Colpire con la mente vuota. È comune che una grande eruzione esplosiva abbia componenti magmatici e freatico-magmatici. Alexandra Carpenter Giudicava gli appelli delle giurisdizioni inferiori su cui aveva competenza. È molto aggressiva. Recentemente è crollata una parte del tetto. "Sul capo i fedeli hanno applicato una corona d'argento." In alcuni casi si adopera il falsetto. Nel cinquecento il gran fiorire di nuove edizioni ebbe come centro Parigi. In particolare è importante la fascia retto-sacrale che unisce il retto alla fascia sacrale. "Si tratta del terzo e ultimo brano estratto dal quarto album dell'artista ""Stronger""." "Inizia così l'attività di scrittore." Fu tenuto in carcere senza processo fino a dopo Castelfidardo. Le differenti versioni di etichettatura usano comunque tutte la stessa cartuccia. La datazione resta però discussa e controversa. "Molte sue applicazioni sono controverse data l'alta tossicità dei composti dell'arsenico." Egli li espose in francese e non in latino, in buono stile. È un rapporto con discorsi già pronunciati; appare qui come “effetto corpus”. A. Fais, Pagine autobiografiche, Sassari, stamp. I rubli attualmente non sono più collegati alla parità aurea di Sistema aureo. "Un tempo era chiamata ""Borgata Laurentina." "Inoltre si è laureato in tecnologie informatiche presso l""'American College of Greece""." "La Torre e l'Ufficio della Dogana sono stati abbattuti negli anni quaranta perché pericolanti." La stazione sciistica di Tignes si trova a nord-ovest. What Must I Do? Koi no mahō Prima della seconda guerra mondiale, era una comunità indipendente, quindi formava un comune unico. Sostenne re Roberto I di Scozia, e combatté nella battaglia di Bannockburn. "Assieme al Senato, la camera alta, forma le Corti generali, l'organo legislativo della Spagna." "È stato giudicato da giornalisti ed opinionisti come il più bello stadio d'Europa." In trenta secondi furono sparati una trentina di colpi di pistola. La ricerca musicale a questo punto spinge i musicisti in varie direzioni. Paulsen era un eminente teorico ed analista. Si conservano anche opere di Parolini. Il film, in tre rulli, fu presentato diviso in tre parti. "All'arrivo dei poliziotti, Charlie viene medicato mentre Audrey viene portata via per essere interrogata." The Kid rispose promettendo di rubare così tanto bestiame da ottenere la cifra. Ciò, porterà Ray a collaborare col tenente Cronin. Giunta Beker chiede ad Eve di aiutarli. "Dopo pochi anni Barbastro verrà nuovamente strappata dai Mori al regno d'Aragona." Con la moglie condivide la passione per l’arte, la letteratura e la musica. Come scrittrice satirica è stata paragonata a Scott Adams. Il colore usuale del mantello varia dal grigio scuro al nero. Il football americano e il basket sono gli sport principali. E riguardo alle nostre anime? Sacks ha spesso parlato pubblicamente delle sue patologie, anche di quelle più particolari. Suo cugino di secondo grado era Luigi Filippo di Francia. La Giamaica era ai tempi del gruppo inserita in questa definizione. Disputata in campo neutro. Sono anche esposti alcuni gioielli donati dalle famiglie come ex voto ai santi protettori. "È usato nell'ambito della meteorologia per rilevare dati utili per le previsioni del tempo." Gli fu impedito di tornare a casa e dovette rimanere in esilio. Con un titolo del genere uno sa cosa aspettarsi dal disco, senza alcun dubbio. In casa ritrova la zia intenta nel suo lavoro. Appena entrati vi è una iscrizione mosaica recante un augurio ai visitatori. "L'incisivo superiore esterno è ben sviluppato, appuntito e rivolto in avanti." Di Cristina venne isolato sempre di più. La sua specializzazione è in Storia europea moderna, Colonialismo italiano e scienze politiche. È legata alla Scuola Basket Cagliari. Ma era cambiato, era nervoso, magro e irascibile. Il film ebbe una accoglienza positiva dalla critica e un ottimo risultato commerciale. Molti degli appartamenti dispongono di balconi. Oltre al nome e alla contea, i due paesi condividono lo stesso stemma. "All'inizio dell'ultimo giro, il gruppo è ancora consistente, cosa insolita in questa gara." Inoltre, le sillabe accentate sono più diffuse, ma la differenza non è sostanziale. Le foglie sono picciolate e il picciolo alla base è allargato in due orecchiette. "Contiene un percorso all'aperto in cui sono disposti cartelli descrittivi." "I reagenti che si legano all'enzima per reagire prendono il nome di ""substrato""." Vinta la battaglia, i due giovani si allontanano, fuggendo dalle autorità cittadine. Le notizie che ci provengono da fonti storiche sono infatti piuttosto discordanti. "All'inizio di un livello completato, un cronometro fluttuante comparirà al di sopra del terreno." La multinazionale sviluppa, produce e commercializza farmaci equivalenti, innovativi, di marca e principi attivi. Lo scontro vide uscire i Russi vincitori. Si tratta di una delle stazioni più profonde di Tokyo. "Il museo Horta è dedicato alla vita e ai lavori dell'artista belga." Pensavano che queste immagini si sarebbero potute utilizzare per diagnosticare malattie. "Più fortuna ha avuto in ambiti anglofoni, dove è diffuso nella forma ""Nero""." Il territorio è prevalentemente montuoso essendo attraversato dalla Cordigliera Occidentale e da quella Centrale. "Tuttavia i casi di omicidio o suicidio non vengono citati all'interno del libro." Marina di Melilli fu quasi del tutto rasa al suolo. La lampada si offre di eseguire gli ordini di Topolino. Il nido viene costruito in una cavità degli alberi, sulle rocce e nelle costruzioni. Il progetto finale potrebbe essere pronto entro la fine del decennio. La spiaggia del desiderio "È l'unica nave che si avvicina molto alla modernità." Sua ultima tappa: Milano. La facciata venne rifatta per la nuova funzione nella prima metà del Novecento. Vive in zone ricche di vegetazione acquatica, con fondali rocciosi. Le produzioni sono state affidate ad Ice One "In alcune occasioni si può rafforzare l'essiccamento ricorrendo all'affumicatura." La camera funebre ha volta piatta con i lati ricurvi. È inclusa anche Eagle Island che si trova discosta dal gruppo, a sud-ovest. Ma il duro comprende il morbido e il morbido comprende il duro. I superstiti rifiutarono di farsi raccogliere dalle navi statunitensi. La sua nave ammiraglia fu spinta fuori linea, avvolta dal fumo. Ha due cupole. Magnus fu reso cieco, castrato, mutilato e imprigionato in un monastero. Inizialmente era previsto come propulsore una versione non riutilizzabile di uno dei propulsori principali. È stato a lungo amico dello scrittore italiano Dino Buzzati e di Italo Neri. Durante la Prima guerra mondiale si impegnò nelle organizzazioni caritative. Nella stagione successiva passa al Limoges Cercle Saint-Pierre. Nonostante questa considerazione negativa fu assunto come impresa a Sigismondo Gonzaga vescovo di Mantova. Il vero e proprio borgo sorse successivamente, nel Basso Medioevo. Benigni venne preso di mira ancora una volta da parte della critica. Si trattava della prima attività economica di questo tipo in quel posto. Contemporaneamente, il Partito Popolare è divenuto il più grande partito del Parlamento lettone. Infine lo gettarono in un canale sotterraneo. In Italia i due iniziano una relazione. Durante quel periodo il tennista ha vinto undici titoli dello Slam. Una volta realizzata, la serie è stata poi proposta alle emittenti statunitensi. La banda del portiere inizia così a sparare generando una grande confusione. Ora Alex vuole vendicarsi del Centro e del padre. La cappella al suo interno, dedicata a San Donato, è affrescata con pregevoli dipinti. Oggi si produce più alluminio di tutti gli altri metalli non ferrosi messi assieme. Ha anche due figli, Daemon Micheal Benton e Vinnie Benton. Venne sviluppato appositamente per essere impiegato in missioni di ricognizione in teatri desertici. "Quest'ultima cerca vendetta e alla fine, il cercatore perderà entrambe le donne." Le piume del vertice, piegate in avanti, formano una sorta di cresta arruffata. Uno studente si innamora della figlia di un professore Ne danno testimonianza Polibio, Livio, Diodoro Siculo, Plutarco, e Strabone. Appassionato di studi storici, linguistici e numismatici, pubblicò diversi lavori. Dieci anni dopo conseguì la promozione in Scottish Division One. Si tratta di uno dei pochissimi esempi di architettura gotica a Roma. Nella Biblioteca Nazionale di Parigi si possono osservare libri antichi appartenuti al monastero. Ospita oggi una vasta gamma di concerti. A sfidarlo fu in particolare il democratico Tony Sanchez. Il colore del dorso è grigio e quello del lato ventrale più chiaro. Newcomb identificò circa un centinaio di specie di chiocciole. Il solo trattamento antibiotico è raramente sufficiente, e comunque a lungo termine mai risolutivo. Imp No. José fa restringere sé stesso e Paperino, in modo che possano entrare nel libro. "In alcuni insetti le glosse si fondono a formare una struttura detta ""ligula""." Il legame con Cluny rimase anche in seguito. Il movimento femminista è risultato profondamente diviso in seguito a questi dibattiti. I due, diventati amanti, fuggirono nella provincia di Corrientes. Il ricorso deve essere presentato personalmente dal minore. Bravo in fase di interdizione, il suo punto debole è la scarsa fisicità. Sfortunatamente la procedura è anche gravata da alcuni svantaggi. Selby e Ding escono di scena rispettivamente contro Gary Wilson e Judd Trump. Il decorso è cronico. La compensazione ha lo stesso effetto della garanzia del credito. Boris è un giovane medico di una clinica di Abidjan. Sul versante occidentale sorge la cittadina di Idyllwild-Pine Cove. "L'edificio è in muratura ed è tinteggiato di marrone chiaro." Noi ne siamo la prova vivente. Altrettanto solidi sono i suoi rapporti con la cultura sudamericana. Il film fu prodotto dalla Sterling Pictures. Differenza particolarmente utile nella fabbricazione delle porte. Non abbandona il mondo dello spettacolo. Uno scambio piegato con una catena crea un ostacolo più lungo da superare. I successivi autori hanno poi introdotto modifiche ed evoluto la serie in nuove direzioni. "Ha riscosso un buon successo anche nel resto d'Europa." Alla gelosia e alla vendetta, la donna sceglierà la rinuncia. "L'arachide significava inoltre l'inizio, la rinascita." Vivono a Glastonbury, Connecticut. Fu in questo contesto che i lavori della prima linea metro della città iniziarono. La fanfara minore di Domenico Franchino accompagnava con le sue musiche i cortei. Jeremy senza freni! Alcuni Super Sabre danesi vennero venduti alla Turchia. Tazzina caffè Feeling. La moneta è stata disegnata dal compianto Giovan Battista Carpi. Agostino Adorno fu nominato quale nuovo governatore di Genova in luogo di Paolo Fregoso. Fu canonico del capitolo della cattedrale di Treviso. "L'intero staff si pone sotto la guida del Capo di gabinetto della Casa Bianca." I moduli infatti si chiamano Leonardo, Raffaello e Donatello. È la prima prova da attrice protagonista della showgirl Valeria Marini. "Suo fratello è l'attore Marc Singer." Le fosfine terziarie si possono produrre in vari modi. Si dirige verso una casetta, vi entra e vi nasconde un revolver. Il Vålerenga è stato estromesso dalla competizione proprio per mano della formazione greca. È stato pubblicato con tre copertine diverse. "In certi periodi dell'anno si può assistere ad una splendida fioritura effimera." Il film fu girato in Gran Bretagna dalla Westminster Ltd. Membri del partito si sono presentati a elezioni locali e cantonali. I collari si fermano e Shogo vince. "Il brano conclusivo dell'album, ""Daddy"", presenta un coro introduttivo a cappella." La serie fu ideata da Peter Benchley e girata in Australia. La Repubblica di Venezia autorizzò la residenza ebraica a Verona. È interpretato da Edward Herrmann. Salta i due successivi match di campionato per un infortunio al polpaccio. Inizialmente il cartellone era riservato agli spettacoli di burattini e alle esibizioni circensi. Ma la missione non ebbe un seguito. Rudy inizia così una nuova vita che lo porterà ad avere successo e fama. La rappresentazione è costruita con virtuosismo, quasi a gareggiare nel marmo col metallo prezioso. Successe a suo zio Agilulfo come vescovo di Metz. Molte unità oggi sono state poste in riserva. Per tale motorizzazione, il cambio automatico non era però previsto neppure a pagamento. Alcuni di essi sono visibili nel dipartimento di Arti grafiche del Louvre. William Broyles Jr. Vive ancora con la madre. "Gli esemplari rinvenuti in Europa sono da considerarsi introdotti ad opera dell'uomo." Monografia n. Essendo estremamente reattivo nei confronti di tracce di acqua, viene utilizzato in soluzione eterea. Parker, un altro dei migliori Texas Rangers di Dallas. Nessun video musicale è stato prodotto per questo singolo. Friedrich Hendrix Contemporaneamente la band è in tour con gli inglesi The Sound. Attenzione particolare è riservata ai film e documentari prodotti in Friuli-Venezia Giulia. Questo visualizzatore grafico è adatto anche al calcolo con più variabili. I binari della stazione sono divisi su due livelli, uno superiore e uno inferiore. I due gruppi hanno condotto la carriera anche in Giappone. La famiglia era di Sardi, ed alcuni membri erano sacerdoti a Roma. Tony Bishop La Francia è rimasta presto interessata al concetto. Si interessò alla botanica, in particolare, al cactus. Nonostante questo, è stato inserito tra gli arbitri per il campionato seguente. Svolse il servizio militare col grado di tenente di complemento di Artiglieria da montagna. Niccolò Copernico lo considerò un precursore del suo sistema. È un medioevo cristiano e morale tipico degli ordini cavallereschi. In particolare, la fibra è un insieme discreto di punti. "Il termine ""paradosso francese"" fu coniato da Serge Renaud, uno scienziato dell'Università di Bordeaux." Il computer di bordo invece continuava a funzionare in una maniera più che soddisfacente. "All'epoca il film ottenne uno scarso successo, venendo giudicato in maniera abbastanza negativa." La data e il luogo della morte sono ignoti. "L'organizzazione è suddivisa in sedi territoriali equamente ripartite sul territorio nazionale." La percussione può essere eseguita in questo spazio. Nancy ed i suoi amici vivranno innumerevoli avventure per mare e per terra. Le macchie di grasso e di sostanze solubili vengono rimosse chimicamente dal solvente. Con il club firma un contratto quadriennale. Invasione giapponese di Taiwan Questo va ad aumentare lievemente la velocità generale del terminale. Per mantenersi durante gli studi, lavora come cameriera e in uno studio di animazione. Dal matrimonio sono nati due figli, Amelia e Alexander. Il film verrà distribuito solo due anni dopo. Ogni tabellone ha le sue caratteristiche e le sue regole. Lucky Dog "Smith all'età di quattordici mesi apparì in spot televisivi e in cataloghi di negozi." Nel Regno Unito, in particolare, apparve in classifica per una sola settimana. Queste erano le uniche due persone che il Pensatore considerava come una famiglia. Questo brano si distacca molto dal tradizionale suono della band. Marilù e Giustino saranno il banchetto di festeggiamento. Shut It Down "L'identità sotto copertura di Jason Bourne è semplificata." Il portale rinascimentale è opera di Bernardino da Bissone. Vari studiosi hanno commentato il libro negli ultimi decenni. Il tronco è diritto e di forma cilindrica. "Questa è l'unica grande zona della Corsica senza una strada costiera." Seguì i corsi della scuola secondaria nella città natale. Persone di cognome Longo Questi fu rimpiazzato da Lionel Barrymore ma nessuno dei due registi appare come accreditato. "L'ordine emanato era “ad signum”." La depressione non ha emissari naturali. "È anche soprannominata ""Villa Roja"" a causa del colore rosso del terreno." Nel dicembre dello stesso anno debuttò anche nel test cricket contro lo Sri Lanka. Dedicò il resto della sua vita a queste opere e ai suoi figli. Fu allievo di Tycho Brahe e Giovanni Keplero. Gli succedette il repubblicano Donna M. Simon. I due si abbracciano e se ne vanno in macchina. Charlot e Giuseppe si contendono le attenzioni della loro giovane padrona di casa. Darin Johnson "Rimane il paliotto affrescato con ""Cristo in pietà"" di Bernardo di Stefano Rosselli." Il brano eseguito dagli Inti-Illimani non è mai stato pubblicato altrove. "Per il suo lavoro ricevette il ""Riconoscimento per il lavoro pubblico"" dalla marina statunitense." Una volta lì, Bolt comincia a cercare Penny e chiede informazioni ad alcuni piccioni. Il premio non è stato assegnato ad un altro artista. I nativi si preoccuparono del fatto di essere passati sotto agli inglesi. "È la prima traccia dell'album ""The Cosmos Rocks""." "Nella zona sono stati ritrovati reperti risalenti all'età del bronzo e all'età del ferro." "È vietato entrare nei giardini dei fiori e l'ingresso al parco agli animali." Tuttavia, il giorno successivo Francesca scompare senza lasciare tracce. "La lettera ""A"" prima del nome non viene indicata nei segnali." "Un garage è stato collocato sotto l'intero edificio." Molte delle storie di Kim sono state adattate in produzioni cinematografiche. Presenta una cupola ottagonale finemente decorata ed una semplice facciata con campanile a vela. Convinse il Congresso statunitense a creare il Parco nazionale di Yosemite. Militò nella massima divisione del campionato norvegese. Il film è tratto da un libro autobiografico dello stesso regista. Ancora giovanissimo cominciò a scrivere poesie e a dipingere. La manifestazione fu valida anche come ventiduesima edizione della Coppa delle Nazioni. Nella Prima guerra mondiale essa venne sostanzialmente rispettata. Céline era infatti un sostenitore del governo collaborazionista di Vichy. Le vacanze estive sono un momento di diversivo per Thérèse. Tre mesi dopo fu nominato metropolita di Moldavia e Bucovina. Inizialmente è indeciso su quale carriera intraprendere. In seguito fu prosciolto da tutte le accuse. Non tutti però concordano con questa lettura. Ha lavorato anche in alcuni musical a Broadway. Giorgio Bongiovanni Beowulf vince la spada da un combattimento tra i Geati e i Frisoni. La situazione legale degli Emirati Arabi Uniti non è chiara. Egli è stato scomunicato due volte. Chris Romano Tuttavia queste strade sono per lo più brevissime. Noel Felix In estate venne organizzato un torneo di calcio a Salerno. Il piano tuttavia non fu realizzato. Ancora più insolitamente, collocò in cima alla sua distintiva pila di amplificatori sei trombe. A questi ramo appartenne il ramo secondario degli Sforza di Castel San Giovanni. Heiner Mora Nella bifora sono collocate due grandi campane. I livelli sono cinque di sei stage ciascuno. Tali alterazioni possono essere inoltre alla base di disturbi psicologici. Ha lavorato in vari film assieme allo scenografo Franco Fumagalli. La vita di Reid fu segnata da varie tragedie personali. "Dopo la battaglia di Azio, la legione entrò a far parte dell'esercito di Ottaviano." Questo miracolo economico coincide però con una serie di morti inspiegabilmente violente. "La sua capitale, Sana'a, è anche la capitale dello Yemen." Edizioni musicali Southern Music di Alberto Carisch La crociera è coperta con una cupola. "Olena Samburs'ka" Potrà aiutarli a sconfiggere i mostri tossici che minacciano la Terra? Con questi auspici la Pallacanestro Cantù chiuse la stagione regolare in seconda posizione. Diventano inoltre grandi amiche e mantengono il segreto della loro doppia identità. "Questo fu l'ultimo atto ufficiale dell'esercito del Ducato di Modena e Reggio." Si cita inoltre la presenza di ambienti sotterranei. Al suo arrivo, dovette affrontare molti problemi sul bilancio economico, o meglio crisi economica. In compenso lui saprà starle accanto aiutandola con la madre. Da Milano ottiene il trasferimento a Roma, dove proseguirà la sua carriera professionale. Manhattan Beach Vincitrice la selezione di casa della al suo terzo titolo. "Numerose sono le ville sull'isola." "Honda ha segnato l'ultimo dei quattro rigori calciati dai giapponesi." È presente una dorsale centrale nei pressi del punto centrale del cratere. Successivamente la gerarchia cattolica le ha comandato due anni di silenzio. Tutte sono presenti ai Giochi. Più che altro significa che uno ha imparato le basi. Al Pacino divenne stavolta il protagonista della pellicola, mentre tutto il cast venne riconfermato. "In pochi anni l'immagine di Genk è stata completamente stravolta." Il termine può anche riferirsi alla moneta che vale un centesimo. Ecco che due onde uguali si propagano lungo la corda in sensi opposti. Tornato infine in famiglia, rimase comunque solo marginalmente coinvolto nelle attività industriali della cartiera. Zack interviene dicendole che le basta riguadagnare i soldi per poterli restituire. Fu così che divenne capitano presso il principe Ludwig di Mecklenburg. È prodotta da monociti, cheratinociti attivati e altre cellule epiteliali. "Da qui la ionizzazione può estendersi oppure no, in dipendenza dell'acutezza della punta." Aderisce alla lingua mediante appositi uncini e ne succhia il sangue causandone la necrosi. "In quest'assemblea si accordarono i tre sovrani per un trattato di pace fra loro." Morì in età avanzata, in un anno non conosciuto. "Per secoli il ""Corpus"" fu considerato un'opera appartenente alla letteratura dell'Antico Egitto." Proponeva di riprendere gli insegnamenti della scuola filosofica tomista. Il fattore eziologico, ritenuto poco importante e relativamente soggettivo, fu escluso. "L'origine degli antichi Giochi olimpici non presenta certezze ma esistono molte leggende." Tre cariche si susseguirono in breve tempo. "Portava il titolo di ""Trattato sull'idrocele""." Sono presenti anche nelle Isole della Sonda. "L'ingresso di Roma in Sicilia portò ad una tripartizione geo-politica dell'isola." Molte specie sono gregarie e formano banchi. Ollio si ritrova così capovolto agitando le gambe. Ora tutti sperano nella sua guarigione per poter finalmente brindare. È stato “visiting professor” nelle università di Vienna e di Genova. "L'Hannover lotta fino alla fine per la salvezza in Bundesliga." "Jack informa la moglie che, dopo trent'anni di matrimonio, la vuole lasciare." È un affluente del Tibisco e fa parte del sistema fluviale del Danubio. Tre camere a Manhattan Mark Anthony I documentari sono spesso rivolti alla famiglia e ad un pubblico giovane. Heinrich Kohn I suoi resti furono tumulati dai figli presso il Cimitero del Verano. "Sono notevoli infatti i ruderi romani inglobati all'interno del plesso." "Il suo calendario risulterà in seguito essere stato il secondo più venduto di quell'anno." Un film musicale che contiene delle sequenze in technicolor. Attualmente sono presenti negli stemmi della provincia di Frosinone e provincia di Caserta. Dopo la morte di Terme, i gesuiti assunsero la direzione delle suore. Il centro storico della città si trova sulla riva occidentale del fiume Meno. Carlos García Essi però ritornarono e colpirono la Bentley di Pimp C ad alta velocità. Ha a sua disposizione altre due case negli Stati Uniti. Hanno sessi separati. Cinque anni prima di pubblicarlo, Bank è stata investita mentre era in bicicletta. Il suo territorio corrispondeva a quello della Cirenaica odierna. "Ha raggiunto il successo nel film ""Il viaggio di Felicia"" con Bob Hoskins." La verità, insomma, non è la conformità del giudizio ad una realtà oggettiva. Viene confermata la stessa maglia della stagione precedente, con il girocollo sostituito dal colletto. "Anche l'Associazione delle Donne della Repubblica Islamica lo sostenne durante le elezioni." Entrambi i livelli non sono fruibili da parte dei viaggiatori. Le origini della dinastia si fondono e confondono con le leggende. In seguito viene trasferito a Rio de Janeiro dove assume altri incarichi. Sovente i formicai appaiono contemporaneamente in campi o in aree suburbane. Difficilmente si riproduce in acquario, ma è comunque abbastanza comune in commercio. Il motore pesante e fragile costringe al ritiro le tre vetture che lo montano. Ai suoi piedi si estende un ghiacciaio che negli ultimi anni si sta ritirando. È presente un piccolo cratere lungo il bordo settentrionale. I migliori sei in finale. Antonella Landi insegna Lettere in un istituto medio-superiore di Firenze. Fu il primo arcivescovo afroamericano nella storia americana. "Anche grazie a questo risultato viene nominato ciclista danese dell'anno." La crosta è di color grigio. "Il suo record di vittorie durante l'inizio di carriera fu eccezionale." Infatti Ferdi muore suicida lanciandosi con il motorino da un palazzo in costruzione. Attualmente la Pfizer è indagata per questi abusi. È membro del Consiglio privato di sua maestà. Se si introducono grassi, è consigliabile farlo in associazione a moderate dosi di carboidrati. Il resto dei messicani venne freddato mentre tentava la fuga. Quadro secondo Trascorso è il giorno, trascorsa la mezzanotte. "I piedi sono allungati, l'alluce è munito di artiglio." Si prendeva personalmente cura dei propri servitori. Questo fenomeno è dovuto alla rotazione della Terra attorno al proprio asse. Una particolarità di questa carrozzeria è che non implementa portiere. Il giocatore dovrà scegliere la squadra da utilizzare e quella da affrontare. È un istruttore di volo e pilota. "Il lussuoso hotel ""El Conquistador"" richiede infatti due sculture tridimensionali." A prima vista possono essere scambiati per ninfe di blatte. Sono inoltre state sviluppate piattaforme pubbliche gratuite. Il sintomo principale è rappresentato dalle palpitazioni. La sua onestà e il suo sacrificio verranno alla fine ricompensati. È leggermente più volatile del bario. Nel corso della sua carriera svolse quasi novanta conferenze a Società mediche e chirurgiche. "Nell'ottobre successivo fu inviato a Londra come delegato sudafricano alla Conferenza di guerra dell'Impero." Scrive numerosi articoli sulla rivista dalmatica e sulla stampa degli italiani in esilio. Music, sotto la quale vengono pubblicati i successivi due album. Fece ritorno nel sedicesimo turno nella sconfitta contro i Philadelphia Eagles. Scrisse mediocri poesie in volgare e in latino. Max, ossessionato da Dylan, chiede consigli ai genitori su come conquistare una ragazza. Dava ordini con azioni vigorose e talvolta con arbitraria brutalità. Successivamente rappresentò Tamworth e lo Yorkshire alla camera dei comuni inglese. Ad Albissola frequenta vari artisti, tra i quali anche Lucio Fontana. "La ""Savannah"" è stata l'unica nave che si conosca ad applicare questo accorgimento." "Nell'anno successivo si piazza quinta, partecipando al singolo ""Heavy Rotation""." Per motivi di stazza fisica passa al ruolo di prodiere. Il suo uso in inglese è cominciato in seguito alla Riforma protestante. Il lago formato dalla diga è il terzo della Turchia. Ha trascorso molti anni in Francia. I piani superiori sono accessibili tramite un ascensore. Questo edificio oggigiorno esiste ancora, ampiamente rimaneggiato e modificato nel corso degli anni. Gli assalitori distruggono e fanno strage. Anzio fu il centro abitato che subì più danni. Pur avendo un aspetto simile, il tasso furetto della Birmania presenta dimensioni leggermente superiori. Essendo un unico esemplare la sua manutenzione era però problematica. Dopo qualche settimana iniziarono anche le proteste di piazza. Pertanto tale vettura si poneva al vertice della gamma Peugeot di fine secolo. Questi gruppi hanno anche obiettato sul livello di violenza in molti di questi spettacoli. "Una guida alternativa"", con testi in italiano e inglese." Si interpone tra stroma ed endotelio. "Il sommergibile fu l'unico a cui non fu ordinato di spostarsi più al largo." Il comune di Margarita non è servito da trasporto su ferro. "Si dovrebbero dimettere loro""." "L'intervento papale non si fece attendere." Il terzo si disputa in caso di parità. "In Coppa di Germania giunse agli ottavi di finale dove fu sconfitto dall'." Al primo round incontrarono i campioni in carica dei Los Angeles Lakers. Il nuovo sistema e formato stanno gradualmente rimpiazzando quelli cessati. Crediti riportati secondo Allmusic. Come musicologo, è autore di libri sulla musicoterapia. Pippo, ancora ipnotizzato, crede di essere una scimmia e si arrampica su un palazzo. È il funzionamento di questo meccanismo che a quanto pare sarebbe innato. È una sindrome a lunga latenza, al primo posto fra le cause di morte. Sembra che fosse stato addomesticato il cane. Fu presidente di alcune istituzioni benefiche. "Fu membro dell'Accademia degli Umoristi." "Oltre al nettare, l'iiwi può nutrirsi anche di piccoli insetti." Per mancanza di interesse nei confronti del brevetto il progetto fu in seguito abbandonato. Trasferitosi a Roma, incontrò la stima del cardinale Pietro Aldobrandini. Gli atleti statunitensi parteciparono quindi ai Giochi di Berlino. "Chi ha apprezzato il film è stato Roger Ebert, che lo ha definito ""incantevole""." Laddove prevista, la terza maglia adotta generalmente una tinta gialla o rossa. Praticamente insolubile in acqua. "È anche promotrice della campagna ""Let the Kids Ride Free""." "Entrò nella comunità dei Vallombrosani, un ramo dell'ordine benedettino, divenendone abate generale." Per questo di solito viene utilizzato dai bambini nelle scuole. Farsi notare, uscire dalla media è mal visto e genera diffidenza. Il referendum è stato dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale con sentenza n. Abbandona la fede cattolica per diventare massone. Eugenio Caballero "Espressione francese che significa ""in stile veneziano""." Sono raccolti principalmente dipinti, ma vi sono anche alcune sculture di primaria importanza. Gran parte delle linee venne così ceduta a una società guidata dai banchieri Rothschild. Il Comune è servito dalla stazione di Novara-Montalbano-Furnari, posta sulla linea ferroviaria Palermo–Messina. A primavera si tiene la festa della carbonaia. In ogni caso buona parte può essere vista. Anything Is Possible Il nome del gruppo rimanda al bisonte bianco, animale sacro alle tribù native americane. I bambini possono usufruire di un idoneo parco giochi. La musica del gioco è stata composta da Shoji Meguro. Sei mesi dopo: Jake e Max si ritrovano di nuovo insieme. Si ritiene che la fonte di questa energia prodigiosa sia un buco nero supermassiccio. È il fratello di Pål Jacobsen. Peyton e Jake portano la loro relazione ad un livello superiore. The Pest Poteva supportare tre cosmonauti in un ambiente pressurizzato. Si gioca annualmente al the National Tennis Centre di Nassau in Bahamas. Aprì un occhio velato e stette a guardare Costantino come se non lo riconoscesse. "All'epoca di Carlo Magno, la Val Taleggio divenne feudo del vescovo di Milano." "Oltre che dall'investigazione, occasionalmente si possono ottenere indizi spontanei da telegrammi del proprio capo." In questo stesso periodo si sposa e ha due figli. Agli inizi del Novecento si rifugiarono qui molti briganti. Responsabile per la difesa di Tours, prende la decisione di ritirarsi a Poitiers. I quattro giovani sono ormai ostaggio della famiglia Firefly. "Il blocco di branca viene di solito distinto in ""completo"" e ""incompleto""." Il golfo si trova in una posizione privilegiata al centro del Mediterraneo. Il ritiro estivo fu svolto a Barga, in provincia di Lucca. Lo scalo marittimo di Golfo Aranci costituisce il capolinea della ferrovia Cagliari-Golfo Aranci. In seguito ha cominciato a lavorare al Fact Channel. "Fu il più grande successo spagnolo dell'anno." Mountain Park "Rob, stremato, raggiunge Isfahan credendo di essere l'unico sopravvissuto al viaggio." Attualmente è venerabile e si attende la sua beatificazione. Parker successivamente firmò coi Raiders. La prima nave appositamente costruita per lo sbarco venne realizzata proprio per questa campagna. La scelta scout esprime sintesi inscindibile dei valori e del metodo dello scautismo. Ma allora cosa lo contrassegna come specificamente religioso? Monaco, vigilia natalizia. Parallelo al vallone di Fara è il Vallone del Fossato. Nordica si ammalò di polmonite. È stato accreditato anche con i nomi Arch. La scapola, in particolare, era piuttosto robusta, larga e piatta. Dopo ha occupato il sud delle Alture del Golan. "Vive anche nelle foreste boreali degli Stati Uniti che confinano con quest'ultimo stato." Per realizzarne il manico a volte veniva utilizzato il legno di bosso. Entrambi facciamo satira con la massima irriverenza: religione, politica, società. È stata la protagonista femminile della serie. "In territorio varesino, l'unico centro urbano attraversato è Malnate, alle porte di Varese." Sono di abitudini diurne e sono soliti volare su terreni secchi e calcarei. Nonostante il fisico minuto non rinunciava anche al gioco fisico ricevendo però moltissime penalità. Qualcuno bussò alla porta, ma come uscì era tutto bianco. Serve la città di Monselice. Vincitrice del concorso è risultata essere la svizzera Loredana La Rosa. "Hooker"", di cui diresse anche il doppiaggio." Ma non vanno dimenticati i dati provenienti dal Nuovo Mondo. Successivamente si prende una pausa dalla pallavolo per maternità. Nessun esemplare completo è arrivato fino ai nostri giorni. Tutti gli impianti sono gestiti da Umbria Mobilità. Testi di Alessia Aquilani, musiche di Roberto Zanetti. "Il dibattito tra Aron e Sartre costituisce l'immagine fisica del dibattito intellettuale dell'epoca." "Lo ""statolder"" fuggì in Inghilterra, presso il cugino e protettore Re Giorgio." Ogni costrutto deve poter essere tradotto in un circuito elettronico. Victor Rudd È il sesto album numero uno degli Stati Uniti per Futuro. "Segnò sia ai francesi sia all', entrambe nella prima fase a gruppi." A fine stagione non viene confermato. I minorenni rimangono così ostaggi e prigionieri, picchiati ed affamati per costringerli a prostituirsi. Ha funzioni sia militari sia civili. Le ossa ritrovate risalenti a questo periodo mostrano una condizione di forte malnutrizione. Può anche essere adattato al ruolo di terzino. Il calcar è carenato. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio come ufficiale medico in Marina. Questo trattamento inoltre è ripetibile in quanto ha una tossicità contenuta. Tali persone e aziende trovano credito presso canali non ufficiali. Negli anni cinquanta apparve anche in numerose serie televisive. Potrebbe finire per essere una registrazione definitiva. Attualmente accoglie la sede di un club sportivo. La particolarità di questo gruppo sono gli atteggiamenti macabri. Egli tentò di riattivare il centro chiuso. "Quest'ultimo compone tutte le musiche di ""Comme à la radio""." Nessuno dei Walker vuole socializzare con Rebecca, tranne Justin, che la accoglie in famiglia. Fra altri miglioramenti, questo rilascio ha introdotto il supporto al Retina Display. Un soldato, salvando la vita di un cane, salva anche la sua. Il soggetto pittorico è una donna incinta vestita con abiti folkloristici russi. "L'attuale presidente è Leonardo Farinelli." La gente che passa la guarda. Un ramo secondario della famiglia, infine, appartenne al Consiglio nobile di Vicenza. "È invece Pazzini a segnare la rete che vale l'accesso agli ottavi." Contemporaneamente studiò matematica e pubblicò un libro inerente alla materia scientifica. In vecchiaia si ritirò nel convento di Santa Chiara a Napoli, dove morì. "Successivamente, l'intero match venne spostato per questo evento." Attirava le sue vittime fingendosi un fotografo. "Queste posizioni radicali ebbero ripercussioni sui primi passi del compositore Wolf nell'ambiente musicale viennese." Il clero diocesano era molto numeroso in rapporto alla popolazione. È simile alla ricottura, ma il raffreddamento è più rapido. Si ha una sola raccolta annuale tra novembre e gennaio. I restanti al secondo turno. Il sentiero inizia a Falcade ed arriva ad Asiago. "Gli altri concorrenti, hanno dovuto sostenere una prova definita come ""spietata""." È grazie a Ungaretti che Pea si avvicina alla letteratura. Poco dopo, tuttavia, la Durium, storica etichetta della band, fu costretta a chiudere. Si segnalano qui solo le principali sue monografie. Lo Harper Adams University College si trova in questo paese. Ad ovest, si affaccia sul mar Ionio. La coltivazione della colza è preferita in ambienti collinari. Il centro-sinistra venne sconfitto in Lombardia e Veneto. "Una targa all'interno dell'impianto ricorda ancora il record." La rivolta divenne allora inarrestabile. Gestisce la rete di spionaggio dei Diamond Dogs e si occupa degli interrogatori. Queste monete imitavano il dinero spagnolo e di conseguenza furono coniate in biglione. Le intenzioni del compositore vennero ristabilite al momento della pubblicazione dello spartito. "L'attore viene quindi sostituito con un narciso." "Dopo la Liberazione di Parigi, l'agenzia prese la denominazione attuale." In Asia e in America la crescita è consistente. La corsa si conclude a Torino. Scrisse inoltre alcuni romanzi scientifici, che posero alcune basi per la moderna letteratura fantascientifica. Benché recuperati ed avviati alle riparazioni, il progetto venne interrotto. "Per far questo il maestro deve sviluppare una propria ""vocazione"" per l'insegnamento." Questa torre è simile per tecnica costruttiva a quella del castello di Paola. Il sigillo è di forma circolare e reca nel disegno uno scudo araldico squadrato. "Tutto l'evento è stato dedicato alla memoria di Gorilla Monsoon." "La città fa parte dell'area metropolitana di Detroit." Viene comunemente coltivata in California, Riunione, Messico, Panama e Papua Nuova Guinea. Amministrativamente appartiene a Lipari, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia. Il gran giurì fu chiamato in sessione. The Great Game Il frutto è un legume villoso, appiattito, bianco-argentino, di tipo deiscente. "Ma l'attore è nato per ""essere donna"" e si rifiuta di cambiare." "In generale, una rete in un insieme ""X"" può ammettere più di un limite." "Il cancello e la torre custodiscono l'ingresso al cortile." "Salterà l'intera stagione." Esso però riusciva a vincere tutte le partite che giocava. I cristalli sono prismi tozzi, tabulari, tavolette piuttosto spesse. Il corpo redazionale era composto da quattro persone. I Romani ebbero la meglio e la città di Fidene fu distrutta. Viene paragonato a Giovani Lo Celso. È un edificio recente, costruito su un terreno donato dal comm. Fondò la prima Cassa Rurale Italiana. Tornati in Italia, Archimede e Maggie si sposano a Venezia. "Prima di quell'anno, l'impianto era completamente privo di coperture." Si interessò di cosmogonia planetaria, astrofisica e geofisica. Ha altri tre fratelli. "Stati Uniti, ultimi anni della ""conquista del West""." La maggior parte del film è stata girata in Romania. Volevo trasferire questa sensazione notturna anche al pubblico. Quando riprese a scrivere in giapponese, la sua lingua nativa si era ormai trasformata. "Da allora, l'edificio è stato chiamato ""Deutschmeister-Palais""." Decide così di non portare fino in fondo il lavoro. Il Cambuur gioca le sue partite al Cambuur Stadion, situato nella città di Leeuwarden. Non so davvero da dove derivi tutto ciò. Qui sorge la Chiesa di San Biagio. È allenato da David Greaves. Un importante passo avanti artistico per il songwriter dei Kinks Ray Davies. La reattività e la cinetica dei diversi composti risentono delle differenze di energia chimica. Razza del Quadrante Alfa appartenente alla Federazione. A fine stagione lascia il club emiliano. "Alla Sardegna Arena arriva l' di Gian Piero Gasperini." Ha un fratello più giovane, Lukas. Sia le proporzioni corporee che quelle craniche, infatti, assomigliavano a quelle delle forme attuali. "Collabora con il Teatro dell'Opera di Roma per il volume ""L'Opera a Fumetti""." Morì in un combattimento nel Giardini Vaticani. Era sposata con il politico Ciro Gomes. Carter identificò successivamente tali frammenti come parte del fianco della maschera. Si pose quindi a capo di un esercito e marciò nuovamente verso nord. "Di conseguenza sono enigmi anche tutti i giochi poetici a combinazione derivati dall'enigma stesso." Il programma prevede anche la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie. "La cantante aveva solo nove anni durante il periodo di realizzazione dell'album." Generalmente si riferisce alla parte del corpo interessata. Oltre alle applicazioni ad alte prestazioni, i moderni switch commerciali utilizzano principalmente interfacce Ethernet. "L'educazione della figlia comprende anche estenuanti sedute di allenamento per apprendere le arti marziali." Nonostante il titolo, non si tratta di un greatest hits. Le piante di questa tribù hanno un habitus di tipo erbaceo, raramente arbustivo. Si trovano a nord della penisola di Capo York. Lungo la linea erano dislocati diversi impianti fissi. Il secondo episodio ha gettato le basi per tutti gli episodi successivi. L’auto-aiuto con i manuali, si è riscontrato utile nelle forme più lievi. Riceve speciale venerazione in una località della campagna di Cartagena, La Palma. Per uccidere le prede si serve delle chele. Ha per capoluogo la città di Foro. "L'isola è ricoperta da boschi rigogliosi che danno rifugio a una abbondante vita animale." Sono stati ipotizzati anche fattori alimentari, genetici ed autoimmuni. Il titolo è stato abolito dopo la fine della monarchia. Chester Soup viene inviato dal direttore a visitare la serra del miliardario Elmer Gifford. La pinna dorsale era a base larga, posta appena dopo la metà del corpo. "Naturalmente il pesce si può anche ""allevare"" con semplici tecniche di acquacoltura." "Altri suoi lavori fondamentali dell'epoca, come ""Unit Structures"" e ""Conquistador!" Public Opinion "L'attività sportiva femminile in ambito hockey su pista è sempre stata a livello dilettantistico." Otto Gold "Tuttavia, è fortemente vulnerabile ad un attacco di tipo ""chosen cipher-text""." Marco è sposato e ha tre figlie. Gelato metropolitano Nella versione italiana del gioco Messi è invece affiancato da Alessandro Del Piero. "Tutto l'equipaggio fu investito dai colpi nemici." Le foglie sono in genere palmate. Fra parentesi, il punteggio complessivo degli incontri. Non vi è sorte più bella. Teodoro di Cirene First Novel Prize. Per il cinema ha scritto la sceneggiatura di numerosi cortometraggi. "Il titolo del brano fa riferimento alla guerra d'indipendenza americana." I due test sono appannaggio dei Sudafricani padroni di casa. "Anche il circuito di raffreddamento ha subito aggiornamenti, grazie a nuovi condotti per l'acqua." Durante il regime fascista svolse un ruolo importante. La ricezione di capi di stato o di governo di altre Nazioni. È un fenomeno massiccio e denso di profonde conseguenze sociali. Ha funzioni prevalentemente formali e di rappresentanza, ma ha anche alcuni poteri effettivi. Vestì anche le maglie di Siena e Gallaratese. Il grammofono, benché staccato, potrebbe partire da solo. Il film è stato girato in Corsica. Blaine dice che prima che le sinapsi temporali iniziassero a cedere lui esisteva. Il lobo superiore della pinna caudale è maggiore rispetto al lobo inferiore. "L'edificio è costruito con pietre locali, con pareti di calce e il tetto d'ardesia." "Queste monete circolano in tutta l'eurozona." Alcuni scoppiarono in lacrime, altri lasciarono la sala infuriati. La strategia ebbe successo, e questa volta la fama dei K-One salì alle stelle. Pochi giorni dopo, anche il Senato statale ha esaminato la legge. Aristodemo di Nisa Soggiorna in un collegio femminile. Molte specie presentano dicromatismo sessuale cioè variazione cromatica tra i due sessi. Solo dopo una coincidenza, Jake capisce di essere il fratello gemello di Blake. Malgrado ciò, la stragrande maggioranza dei sostenitori sono credenti. A destra è mostrato il colore verde marino medio. Nella continuità corrente, Lanterna Gialla è ancora una volta una creazione di Bizzarro. A questo punto Luca vuole sedurre anche Martha. Tre detenuti di diversa estrazione sociale si trovano nella stessa cella. La chiesa era più antica del monastero, rappresentando originariamente una pieve. Anche questa volta il programma manterrà la leadership del sabato sera. "Trent'anni dopo, nel giorno del suo compleanno." Saxo compensa a ciò parlando a lungo delle divertenti gesta di Erik. Allena quindi lo Jesolo. In Coppa Italia viene eliminato al primo turno dal Vigevano. Ha avuto anche un ruolo importante nel restauro del castello di Almodóvar del Río. Incoronazione della Vergine "Tutto quanto fa spettacolo"" della televisione italiana." "L'Imperatore temette una congiura e rientrò rapidamente a Vienna." "E quando inizi a pensare qualcosa sulla morte, pensi a cosa c'è dopo." La banda verrà assicurata alla giustizia. "L'origine effettiva di questa impressione è difficile da spiegare." "Secondo un'altra ipotesi sarebbe stato invece scelto in onore di Giulio Litta." Il video è stato pubblicato nel settembre dello stesso anno. La pena era elevata al doppio in tempo di guerra. Socio del Pen Club. Nella muratura è posto lo stemma gentilizio della famiglia Stella. Bottaro et al. Discepolo di Antonio Genovesi, si formò anche alla scuola di Basilio Puoti. Gli scienziati partecipano a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. Testi di De André e Bentivoglio, musiche di De André e Piovani. Una dieta ricca di carne rappresenta una straordinaria fonte di approvvigionamento. Lee Hoo è il leader del gruppo. I funerali si sono svolti a Migliarino Pisano, dove Giustini viveva da anni. Completamente restaurato, fu trasformato in un agriturismo. La zirconia è anche impiegata nella deposizione di rivestimenti ottici. "La sua famiglia lo costrinse a lavorare all'età di nove anni." Era Biancaneve, avvelenata dalla sua matrigna, invidiosa della sua bellezza. In queste due ultime serie ha lavorato assieme alla sorella Antonella. Chiunque sarà sorpreso in strada in orari proibiti verrà giustiziato. "Dal primo matrimonio era nata una figlia, l'attrice Angelica Ippolito." I gruppi attuali sono formati da quattro a otto individui. "Sfida combattuta all'ultimo sangue, ma sempre con grande spirito di amicizia e di comunità." "Continuò a recitare anche al liceo e frequentò la ""Tesoro High School""." Il fiume stesso ospita grandi popolazioni di ippopotami e coccodrilli. "Fu coniato in Germania, Francia e da vari comuni dell'Italia centrale e settentrionale." Tre giorni dopo, ha annunciato un accordo televisivo con Fight Network. Le forze speciali italiane operano dalle basi di Herat e di Farah. Fu direttore del giardino botanico, a vocazione medica, del re. Il videogioco contiene numerose missioni opzionali. Negli Ottavi di finale la Lazio incontrò la Juventus. Fu una delle prime donne ad entrare nella Lincoln University in Pennsylvania. Chiudere la carne con aglio e lardo. I frutti, glandulosi-plumbescenti, sono follicoli ed eretti. Le Alpi austriache sono classificate in modo molto differente nelle varie classificazioni alpine. Qualche tempo più tardi, sua moglie viene trovata uccisa. Curve pericolose Dopo molte proteste pubbliche il contratto è stato infine assegnato al reale vincitore. "Tempestivo l'arrivo di Eric che spara al sub liberando la ragazza." "La pellicola rappresenta l'ultima interpretazione cinematografica di Burt Lancaster." C. Olson. Il principale campo comunale della città è lo stadio Guido Biondi, nel quartiere Cappuccini. In concorso una selezione di tredici lungometraggi italiani e cinque documentari italiani. Seguendo la filosofia dei kibbutz si sono sviluppati metodi per creare fonti di entrata. Tra esse vi era la richiesta di istituire delle piccole fraternità cristiane. I colori sociali sono il rosso e il nero. Fu maestro di Giovanni Mangone. Una giornalista che indaga sugli omicidi seriali dottor Jekyll viene strangolata a morte. "Con questa band incide il solo ""Conquest""." Marcello è un animo sensibile e molto impacciato. La pellicola non è mai stata distribuita in Italia. Tale metodo, per esempio, viene utilizzato per costruire le tavole di sopravvivenza in Demografia. La testa non è particolarmente appiattita. Alcuni esempi di variabili macroscopiche di sistemi termodinamici sono: temperatura, pressione, volume e composizione. Tuttavia quando i Costituzionalisti si rafforzarono, Villa e Zapata si indebolirono. Alcuni bunker vennero colpiti e tutti gli occupanti uccisi. Il film è stato proiettato al Festival di Montreal ricevendo opinioni contrastanti. È un tamburo in sé e non una controparte o un derivato. "L'anno seguente visitò le Filippine." Era necessario quindi cambiare metodo. "La canzone ""Como Un Rayo"" è dedicata alla squadra di calcio del Rayo Vallecano." Il ragazzo verrà trovato morto in quei territori solitari a settembre dello stesso anno. Si trasferì nella portineria di una villa, poi in Maremma. Martin, cittadino della Repubblica Democratica Tedesca, viene incarcerato pochi mesi prima della riunificazione tedesca. Il giardino del diavolo "I ""Battaglioni mobili autonomi Carabinieri"" vennero già previsti con Regio Decreto nr." Negli anni novanta compaiono più frequentemente anche Andy e Olaf. Alger nacque a Chelsea, Massachusetts. Kurtis Byrne In realtà si tratta di due personaggi diversi ma dalla personalità praticamente identica. Nazaro e Celso. La sua forza è inarrestabile ed Ezio è bloccato in Gallia. Esso può essere descritto come un pastiche horror. All for the Love of a Girl "Scriverà anche al fratello del Ministro dell'Istruzione Nazionale." Al tempo della conquista spagnola era molto vecchio e malato. "Giorgio Vittorio venne nominato generale di fanteria dell'esercito prussiano." È la stagione degli amori sul pianeta natale di Zorak. Nonostante ciò, il team tornò competitivo in alcune occasioni. Il Fondo è composto da manoscritti, appunti e circa tremila lettere. La nuova sede venne collocata alla chiesa di San Colombano. Divisione fanteria si schieravano per assicurare il transito dei valichi alpini sul confine francese. Sono ammesse decorazioni sopra la linea di galleggiamento. Si parla di esemplari avvistati anche in Kenya e Malawi. "Ciò gli permise di allargare il suo campo d'azione all'estero." Erano previsti due punti per la vittoria e uno per il pareggio. "L'opera è una sorta di confessione autobiografica dell'autore, all'epoca ventenne." Folclore britannico Allo stesso modo, modem diversi determinano diverse velocità di connessione. Il testo è stato scritto con ogni probabilità da Mozart stesso. Fra le moderne tecnologia si è provata la stimolazione cerebrale profonda. Gli habitat sono prevalentemente tropicali. "Era attivo nel sud dell'Uppland." La scacchiera viene visualizzata bidimensionale. È anche usato come assorbitore di neutroni nelle barre di controllo per reattori nucleari. Finirà per innamorarsi della madre della ragazza rapita. Lo stadio è privo di impianto di illuminazione. Il capoluogo di contea è Post. Questa venne copiata in varie località europee. Il campionato è vinto nei confronti di Sparta Praga e per una sola lunghezza. "Quindi, il romanzo poetico ""Filiberto"", nei tre canti La malattia, La fuga, La vendetta." Il film è conosciuto anche con il titolo Voci innocenti. "Tra i temi controversi c'è quello del maschilismo." In Francia hanno avuto un tour di successo con numerose tappe. "Ha organizzato l'aiuto ai terremotati del Friuli." Si tratta di una struttura sopraelevata, con due binari passanti e due marciapiedi laterali. "Le testate sul lato dell'intercomunicante erano sprovviste della cabina di guida." "L'osservatorio conobbe in questo periodo un periodo molto attivo dal punto di vista osservativo." Ha avuto un ruolo importante come ufficiale militare durante la guerra messicano-statunitense. Garantisce lo sviluppo di conoscenze e competenze trasversali applicabili a qualsiasi contesto lavorativo. Verranno prodotti cinque pacchetti al secondo. La sua pezzatura varia da uno a cinque chilogrammi. Olga comprende che i suoi tentativi di cambiarlo sono inutili e decide di abbandonarlo. Egli conosce le sedi dei pianeti ed insegna perfettamente la virtù degli astri. Il cotone era largamente usato. "Legati alla parte guelfa, essi avevano il patronato della chiesa di Sant'Andrea a Brozzi." Anche se come evento separato, lo stadion faceva anche parte del pentathlon antico. "Dopo la telefonata, alla redazione della trasmissione ""Chi l'ha visto?" Ottaviano non cedette. Vasco torna con questo tour in diversi paesi europei. Comprende anche una piccola casa adibita ad eremo. A sud ed a ovest il mare Adriatico la circonda tutta. A tal riguardo però non vengono fornite indicazioni su quale lingua questi popoli parlassero. Come ballerina si è anche esibita al teatro San Carlo di Napoli. "Tiene inoltre un'importante conferenza sulle prospettive del diritto privato in Egitto." Il Fanti nonostante questo comportamento venne comunque sospettato di tradimento nei confronti del re. I due tunnel sono separati da un muro con alcuni passaggi. Comunque le piante ornamentali non sono unicamente piante da appartamento. Si cibano di molluschi, crostacei e altri invertebrati bentonici. La partecipò al suo quarto campionato. Partecipò a Miss Europa. "Per quest'ultimo periodo verrà considerato in servizio e posto poi in congedo assoluto." Due giorni dopo, avvenne il matrimonio con Luisa. Qui termineranno le tragicomiche avventure degli aspiranti martiri. Nella notte un violento temporale si è abbattuto su Topolinia causando diversi danni. Nessun santo porta il nome Sam, che quindi è adespota. "Più tardi si trasforma in una scena del cartone ""Steamboat Willie""." La risorsa diventa effettivamente libera solo quando tale contatore è a zero. In seguito, la struttura fu rifatta ad opera di Domenico Fontana. Possiede una struttura radicale rizomatosa. Carlo Agostoni Sempre questo video era trapelato su un sito shock con sede negli Stati Uniti. "Il plotone assolve a specifiche funzioni nell'ambito dei reparti." Inoltre sulla carrozzeria non era apposto lo stemma Porsche. "Durante le riprese del film ""Addio Jeff!" "Gli altri ebbero pene minori, dall'ergastolo in giù." In presenza di basi acquose, subisce una rapida idrolisi ad acido benzoico e glicina. È compatibile solo con le trasmissioni in digitale terrestre in chiaro. Tre giovani sorelle hanno abbandonato Teheran in seguito alla rivoluzione iraniana. Il quarto lato dà sui giardini del Master. Tra le specie arboree prevalgono specie termofile quali la roverella e il pino silvestre. La capitale era Oldenburg. Di molti dipinti murari di quel periodo, nessuno rappresenta persone che attaccano altre persone. Qui Hugo non si può spostare lateralmente, ma deve saltare per evitare i buchi. Il facoltoso acquirente è rimasto anonimo. Possiede una cupola per le osservazioni astronomiche sul tetto oltre ad una fornita biblioteca. I Veneziani, sprezzanti, rifiutarono entrambe le istanze, provocando la reazione violenta del sovrano. Sei atleti ottengono la misura richiesta. "L'album ottenne successo negli Stati Uniti, in Europa e Nuova Zelanda." Sono passate sei settimane dagli eventi occorsi alla casa di Batiato. "Il bruco è verde pallido, con un lungo ""cornetto"" caudale di colore marroncino." Équipe Romagna. La contessa Augusta von Manderscheid-Blankenheim fuggì con la sua famiglia in Boemia. A sud invece vi è la baia di Phang Nga. Gli uccelli in genere hanno due ciechi accoppiati, caratteristica presente anche nei mammiferi iraci. "Le religiose dell'istituto svolgono particolarmente opera di assistenza in favore dei giovani in difficoltà." Gli altri spazi permetteranno la riorganizzazione delle collezioni. Fu un terzino sinistro, mancino naturale con vocazione difensiva. "Perirono il comandante, Salvatore Di Gaetano e quattro membri dell'equipaggio." Il capoluogo di contea è Glasgow Jordan Archer Si vede la Scala fenicia che sale sul costone del monte Solaro. "L'opera si rivelò un interessante intreccio di elementi patriottici e coniugali." "Il concorrente misterioso si rivela essere la ""vera"" Lady Gaga." Avevano sede nei pressi della scomparsa Chiesa di Santa Maria della Neve. Reagan credeva che la politica del contenimento non si fosse spinta abbastanza in avanti. Così il protezionismo esprime lo sfruttamento. In architettura si tratta di un preciso elemento dei templi antichi e altri edifici. Espanse anche la gamma delle tonalità calde come mostrò nel ritratto di Paul Adam. Ha dato alla luce il figlio James due anni dopo. Ad esempio, essiccare il fieno è fattibile soltanto con il tempo secco. Nel libro, Dickens narra la scomparsa del giovane Edwin, ricco e prossimo al matrimonio. "Morì all'età di sessantadue anni per leucemia." I ragazzi partecipano così a una seduta spiritica, invocando lo spirito di tre boia. "L'auto ottenne riconoscimenti per gli ampi successi sportivi." Data la bassa quantità di burro risulta come un dolce leggero. Sui campi di Maiorca raggiunge la finale, la seconda stagionale. "L'episodio è passato alla storia come ""Disastro di Bradford""." La moglie Franca Bardelli è ex giocatrice di pallavolo. "L'edificio presenta una forma tronca che si sviluppa in maniera longitudinale." "Tale banca dati è stata depositata presso l'Archivio centrale dello Stato." "L'applicazione permette di cercare e gestire i podcast." Si riproduce in primavera, estate ed autunno. Nel protestantesimo la Confessione non è riconosciuta come sacramento. Sì, stanco e deluso dalla vita. Ma cade nelle attrattive di una dama, Aurelia, che diventa sua amante. "Sia la forma italiana che quella francese vennero poi esportate nelle altre parti d'Europa." Il copione è stato supervisionato dallo sceneggiatore della serie televisiva, Lee Kyung-hee. Vanessa Marques La fermata è utilizzata esclusivamente a servizio regionale, con treni a corta percorrenza. Le inchieste in merito a questo disastro aereo sono ancora in corso. "Fece parte dell'agenzia Magnum Photos." "Un affresco quattrocentesco di scuola pisana ricopre l'intera abside sinistra." Fu colpito da una grave malattia che lo obbligò ad interrompere gli studi. Quasi tutte le cattedrali sono cattoliche, ma sono elencate anche quelle non cattoliche. Nonostante la sua lunga carriera politica, non ebbe mai un suo gabinetto. Proprio a Parigi però, i due vennero arrestati dalla polizia francese. Esistevano tre classi, junior, middle e senior. Le specie più piccole forse praticavano la caccia più attiva. Può inoltre essere utilizzato come scheduler di rete. Queste relazioni valgono per ogni coppia di segmenti omologhi. Era sposato e aveva due figli. Naturalmente ogni persona ha un suo valore di partenza riguardo a questi parametri. I di rumeni di etnia tedesca furono successivamente evacuati, espulsi, o emigrarono. Finita la scuola aveva iniziato a intraprendere strade diverse. Sceglie un mezzo che non aveva mai utilizzato prima di allora, la bicicletta. I leader russi proclamarono la propria vittoria e tornarono in trionfo nelle proprie terre. A queste seguiranno numerose altre storie italiane su ispirazione dei fumetti americani. Solo la malattia del suocero mutò la situazione. Le finestre, poche e quadrate, sono piccole tanto che si confondono con le feritoie. Il presidente stesso non rimarrà immune al fascino della novità e della donna. Maurizio Reti Egli diventò famoso velocemente, grazie alle sue canzoni orecchiabili e semplici. A Walt Disney I giudici sono George Young e Byron Waite. È stata anche associata con la Terra e la fertilità, rinascita e abbondanza. Le riprese del film sono state effettuate in Canada, a Montréal. "Il tempio funerario è stato individuato successivamente durante gli scavi sul lato orientale dell'edificio." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Coppia in giallo""." Un tumulto sale dalla città, una voce esce dal Tempio! La pianificazione del gesto motorio avviene nelle aree corticali. La bocca è molto ampia e supera ampiamente gli occhi. Il parco fa parte della provincia di Phang Nga. A Torino, la Mole Antonelliana ospita il Museo nazionale del Cinema. Nella tabella che segue sono riportati alcuni dei più noti marchi italiani. "Comparso nella serie tv ""I Soprano"", appare anche nel film I padroni della notte." "L'obiettivo dichiarato è l'accesso ai play-off." Attualmente classificata come strada regionale, mette in comunicazione Frosinone con Fondi. Presidente della Banca di Calabria. Visse in Svezia e visitò periodicamente la Norvegia. Successivamente illustra libri per adulti e per bambini e diventa lui stesso autore. In precedenza era la casa della nonna materna di Frederik, la Regina Ingrid. Clima questo delle aree sommitali tipico delle cime appenniniche. Visse per diversi anni a Roma. Il piazzale binari è composto da un solo binario passante, servito da una banchina. Essa consiste in quattro vecchie pentole, che lasciano amareggiato e deluso Totò. Passarono giorni, settimane. Oltre che come pittore, è oggi ricordato anche come poeta, saggista e scrittore. "Una lunga serie di scogli e ""holm"" si trova a nord-ovest." Il sito ha continuato a pubblicare clip promozionali per gli episodi seguenti. Durante questo primo decennio di competizioni non raggiunse peraltro risultati particolarmente degni di nota. Qualche tempo dopo il sultano invitò a Istanbul Michelangelo, per avere un nuovo progetto. Abel Campos. "L'intero avvistamento durò meno di due minuti." La città si avviava a divenire il più grande scalo dello Stato Pontificio. Era il suo solo conforto. "Tutti i ritrovamenti archeologici dell'area sono situati al museo di Crema." Non ho voluto ristabilire un ordine. "Il videoclip di ""Are You Metal?" Ma, se ciò fosse vero, avrebbe sbagliato, in quanto il congresso accettò le dimissioni. Nel frattempo, nel quartiere diverse donne vengono aggredite. Diventerà uno dei più importanti teologi del suo tempo. Il museo ospita inoltre un anello episcopale, appartenuto al vescovo Giovanni Vincenzo de Filippi. Nonostante ciò, uno dei robot viene danneggiato. Gli occhi sono piccoli e seguiti dai due spiracoli. Molti di loro avevano figli che non poterono portare con sé. Si tratta di un minerale secondario di ossidazione e alterazione. "In tale condizione lo stato di un qubit influenza lo stato dell'altro e viceversa." La moneta locale nominale fu il denaro franco. Fu tuttavia velocemente riparato e tornò in servizio. Molti monumenti biblici furono danneggiati o distrutti. "Promosse infine lo sviluppo dell'industria tessile." Il bruco è cilindrico, con capo piccolo, tondeggiante e arancione. Gli episodi sono storie di genere giallo o thriller. Successivamente, è stato indetto un sondaggio pubblico per decretare il nome ufficiale. La stessa regina era molto contraria a tale pratica. "Il giocatore può scegliere il nome dell'animaletto." Con il commercio è anche possibile guadagnare molto denaro. Divenne in seguito cardinale protodiacono. Il becco è nero. Nessun dipendente della scuola era remunerato. In araldica è presente spesso come arma parlante. Le tre nicchie sono delimitate da quattro grosse colonne. Alterna zone prettamente montuose ad altre pianeggianti. Vanno infine segnalate anche le ricerche di René Thom. Diverse sono le ipotesi avanzate nel corso del tempo. Negli anni venti e trenta proseguì il percorso di ammodernamento. Fra i suoi allievi, oltre il Solimena, si ricorda anche Paolo De Matteis. Numerosi sono i laghi e gli stagni. Qui Bacchelli e Bertone verranno torturati per farli parlare sulla identità di Fabrizio. Ha studiato musica nella sua città natale, e successivamente al Conservatorio di Vienna. In alcune zone esso doveva restare in piedi per almeno otto giorni. È una licenza software permissiva. Tutti i gironi prevedono partite di andata e ritorno. I bambini molto piccoli venivano sovente fotografati nelle braccia della madre. Appoggiò e applicò le leggi razziali antisemite del regime. I personaggi sono a volte turbati dalla loro condizione, individui tormentati e depressi. Esegue principalmente elaborazioni di canti popolari. Era inoltre dotato di un forte becco simile a quello di una tartaruga. Non si conoscono i nomi dei librettisti. Continua il suo lavoro da libera professionista impegnandosi nella difesa dei diritti delle donne. In seguito lentamente riconquistò la sua posizione. Tuttavia, la sua passione per la musica non viene vissuta molto bene in famiglia. Si occupa di argomenti di attualità e di televisione: programmi e realizzazioni. Inoltre può essere ingaggiato un solo bersaglio per volta, anche se con più missili. Questo si corregge nel modo seguente. "Il singolo è stato certificato disco d'oro per aver superato le centomila copie vendute." "Non è del tutto chiara la etimologia del termine ""Germania""." Fu professore universitario a Lisbona, Bruxelles e Montpellier. Senigallia e per la sezione socialista di Mondolfo. Se ci sono molti market makers la concorrenza aumenta e quindi lo spread diminuisce. Il cambio disponibile era manuale a tre rapporti sincronizzati. In tale competizione, però, non è mai sceso in campo. Nel pensiero di Giampaolo Azzoni possono essere individuate due fasi distinte. "La copertura assicurativa opera per i rischi ""non commerciali o politici""." Ritornato in patria alla fine della guerra, ricoprì alcuni importanti incarichi di politica locale. Il nome ha origine dalla città di omonima. Edizione Bora. Al secondo ha partecipato il rapper Flo Rida. Il videoclip della canzone è stato diretto da Nigel Dick. Il chierico quindi benedice con il segno della croce. "Martinelli, al contrario, ipotizzò ancora un intervento dell'architetto." Tale spazio può essere munito di una topologia. "L'attività principale era il trasporto passeggeri." A livello locale il paese era governato secondo due sistemi diversi. Il capoluogo di contea è Saint Cloud. Le partite iniziano dagli ottavi di finale. Per realizzare sistemazioni di questo genere erano perciò necessari anche ingenti movimenti di terra. Il sociologo americano Cornelius Riordan è una delle autorità mondiali in argomento. "Spesso, il lavoro di McLaren la impegnò fuori dall'università." Era più forte in Vallonia rispetto alle Fiandre. "Il regime presieduto da al-Bakr rafforzò anche molto i legami con l'Unione Sovietica." Dopo la sua morte fu costruito un convento. Osservazioni simili valgono per le altre forme indeterminate indicate in precedenza. "Studiò presso l'Università di Bologna." La canzone è stata composta da Diane Warren. Alle loro scorribande si aggiunse poi Maria Sofia di Baviera, moglie del fratellastro Francesco. Rito siriaco La struttura si presenta a navata unica e a pianta longitudinale. Da allora è stato trasmesso in televisione diverse volte. The Fatal Note Seguì la demolizione. Fu sepolto nella chiesa di San Michele Visdomini. La repressione fu descritta come A Corona succedette repentinamente Paolo Liguori che scelse come suo vice Giuseppe Sottile. "Tra le altre novità ci furono ""Life on Mars?" "La tematica fondamentale è certamente l'amore." Si ripete per questo intervallo il procedimento di dimezzamento. Quando cala la notte il gruppo canta e balla attorno ad un falò. Lo stregone viene messo in ridicolo e diventa lo zimbello del villaggio. Quando si propagò la notizia, il governo dovette dimettersi. "Ma il singolo fallì comunque l'entrata in classifica." Il muscolo trapezio eleva, abbassa, adduce, ruota esternamente la scapola. Inoltre, rispetto a questi ultimi, ha dimensioni leggermente inferiori. "È stata distribuita anche in syndication con il titolo ""The Visitor""." Da giovane ha studiato filosofia, ma non ha completato gli studi. Sono presenti manifatture di mobili e parti meccaniche. Gli fu inoltre intitolata una via del centro cittadino alla Spezia. "Nella città natale gli è stato intitolato l'Istituto Autonomo Comprensivo in via Lussemburgo""." I testi sono stati pubblicati da Bompiani. "La sua autobiografia ""Anything For a Quiet Life"", fu pubblicata postuma." Il terzo quarto fu ancora estremamente equilibrato e non fece registrare alcuna segnatura. Inoltre aumentò le tasse. In Svezia si dedicò alla composizione di opere sinfoniche e musiche di scena. Prende parte anche alle junior World Cup di Lisbona e Minsk. È leggenda che varia da luogo a luogo. "La Torre Bassa era quasi certamente parte integrante dell'antico castello." I villaggi sono ancora costituiti da capanne circolari con pareti di fango e rami. Sono presenti nevai sul Gran Sasso, sulla Maiella e sul Pollino. La tragedia accade quando George uccide accidentalmente Buddy. Per questo gli schiavi vanno trattati come tutti gli altri esseri umani. È una specie arboricola, solitaria, spiccatamente territoriale. Nei suoi progetti passa dalle influenze pseudo-romantiche a quelle pseudo-orientalistiche. Come persona Federico è stato descritto come una testa calda, vanitoso, coraggioso e ambizioso. Situata sulle rive del fiume Paraguay Antequera è un importante porto fluviale. Nato nella contea di Breckinridge nello stato del Kentucky. Quando poi questi, tempo dopo, riescono a rintracciarlo, riesce a fuggire. Il brano si aggiudica la finale. "Inizialmente i vescovi venivano scelti dal clero locale con l'approvazione dei vescovi vicini." "Molto presto però, il rettore divenne la più alta autorità dell'università." "È impossibilitata a partecipare ad entrambe le finali a causa della regola ""two-per-country""." "Il cortometraggio di cui è l'attrice protagonista è ""Soap Opera""." Tatiana Pinto Quindi Antonio, deluso e offeso, se ne va. Alla fine le piantagioni sperimentali si dimostrarono un insuccesso. Si trova in particolare sulle coste di Grecia, Norvegia, Irlanda, Spagna, Regno unito. La maggior parte dei centri abitati si trova lungo la costa. "Dopo il conflitto l'Italia si presentava economicamente e socialmente in dissesto." "Il testo risultante è conosciuto come ""Cronaca galiziana di León e Castiglia""." Porre tutti gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio. Furono poi incorporati nella nazione ebraica. Verosimilmente fu Adolf Hitler la causa del divieto. "Un'autapomorfia è una caratteristica anatomica distintiva che è unica per un determinato organismo." Inizia subito, dunque, a produrre film. Il pelo è lungo e soffice, senza sottopelo. Durante le incoronazioni è tenuto nella mano sinistra dal monarca. Oltre alla chitarra suona un Fender Rhodes. Colori e aromi naturali e artificiali sono anche aggiunti durante il processo. Venne sostituito dal governo di Léon Blum e inviato ambasciatore in Argentina. È retta dal vescovo Mark Joseph Seitz. La stessa filosofia continua fino ai giorni nostri. "L'interno è spartito in tre navate, con tozzi pilastri che sorreggono ampie arcate." Grigiastra, assai sottile con odore di rapa misto a fungo. Il singolo è rimasto per tre settimane consecutive nella Official Singles Chart. John muore al posto di Day, permettendo così a June e Day di fuggire. Si ripete lo schema per un numero di volte stabilito dai musicisti. I vichinghi e i sassoni la chiamarono Ir-land o Ir-landa. I ribelli distrussero il palazzo ed uccisero il nipote del re. La copertina del primo numero è stata disegnata da Pablo Picasso. Vince con il nuovo record del mondo. "La compilation ""Festivalbar"" era divisa in due dischi." "Da quell'anno fu anche direttore responsabile del periodico di cultura ebraica ""Ha Merkas-Il Centro""." Partecipa come luogotenente alla campagna di Russia con Napoleone. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Il capoluogo di contea è Clinton La biblioteca è suddivisa in diverse sedi, la cui principale Villa Fabbricotti. Publio allora libera la sua schiava consentendole di partire con Amilcare. Le riprese sono durate da mezzogiorno fino alle dieci di sera. Miglior giocatore del torneo è stato eletto Lamar Stevens. Da questo momento la sua educazione passa sotto il controllo dello zio Gwydion. Gli Steelers migliorarono rapidamente nelle stagioni successive. "L'Anabis lo vide morire e ne assorbì l'energia." Radio Active Si trova a proprio agio anche in acque profonde e rapide. Il dossier non è diviso per capitoli, ma per numero di scheda. I versi di migliore qualità dovevano dunque essere necessariamente attribuiti a un uomo. Per questo motivo mantenne lo stesso asse della chiesa romanica. Bisettimanale, fu stampato in ottavo come il predecessore. "Lo stesso pessimismo è ripreso anche in ""Dove sono finiti i sogni di gioventù?" Questa ulteriore scomunica non pose tuttavia fine alla lotta di Arduino. Queste varie componenti hanno una vasta gamma di funzioni. "Gli ""Ottavi di finale"" si giocano al meglio delle cinque partite." "Un anno dopo vince la medaglia di bronzo al Trofeo Valle d'Aosta." Così Al mise la canzone come free-download nel suo sito. E del tutto fulminante nella sua essenzialità. "Isolano il bacillo del tetano e scoprono l'antitossina della difterite e dell'antrace." Le ultime due retrocedono, la prima in classifica vince lo scudetto. Tutti gli altri messaggi sono pubblici. Erano disponibili diverse carrozzeria. Il podestà risiedeva nel Palazzo Pretorio. La Giunta Comunale approvò quindi la deliberazione n. Poi cominciò gli studi di giurisprudenza, svolgendo adesso la professione di avvocato. Il certificato è rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco. Blanca Soto Leslie Nielsen era un grande appassionato di golf, uno dei suoi passatempi preferiti. Prende il nome dal suo primo proprietario, il cardinale Stefano Borgia. La specie, diffusa nei climi caldi, è presente solo in Italia meridionale. Tra questi figura Sir Evelyn Baring. "Il forte si trova nel territorio comunale di Sant'Anna d'Alfaedo, in provincia di Verona." Gli inviò allora un ultimatum, intimandogli la resa. "L'anno seguente aderì al movimento, divenendone ben presto un importante esponente." I suoi fondatori sono Marcus Lamb e sua moglie Joni Lamb. Secondi e terzi classificati i ferraristi Luigi Musso e Peter Collins. Nella sua terza stagione con i perugini ottiene il decimo posto. Il film fu prodotto dalla Divina-Film. Il paese è servito dalla stazione di Lamone-Cadempino della ferrovia del Gottardo. "Faustini in castro""." Per tale motivo è noto anche come fattore di frequenza. In risultato, il atleta russo riceve medaglia di bronzo. Cup, nel quale subentrano le grandi del calcio inglese. "L'edificio ha annessa la chiesa di San Giovanni Battista." Al suo interno sono tumulati lo stesso Francesco e altri membri della famiglia. Perciò revocò Mason dalla sua carica. Questa catena ha sede a Gerusalemme. "Essi sono anche osservatori accreditati dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale." Il suo gruppo di sostegno la incita a buttarsi e seguire i suoi sentimenti. La sua ideologia era il socialismo democratico. "L'anno successivo partecipa ad Un disco per l'estate con ""Mi sto innamorando ancora""." Ottenne perlopiù recensioni negative per la sua semplicità e monotonia. Venne ammesso alla Middle Temple. Deve poter essere esibita dal titolare in ogni momento. Rosa e numeri come da sito ufficiale. "L'avvento del sonoro segnò la fine della sua carriera." Allena anche in Arabia Saudita, Paraguay e Giappone, dove continua a ottenere successi. "Il videoclip è stato girato all'interno di una chiesa abbandonata." In seguito fu chiamato a insegnare presso il monastero di Saint-Èvre a Toul. Il colle separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie. Si pensa che gli effetti della sua scoperta sono stati verificati da altri scienziati. La tuta vera e propria è formata idealmente da due sezioni, superiore ed inferiore. In campionato si posiziona al sesto posto. "Oltre all'attività di illustratore si dedica anche alla pittura e alla scultura." "La Mefistofele non fu l'unica auto ad alte prestazioni a ricevere questo motore." "L'amministrazione delle sue province era nelle mani di un governatore nominato da Vienna." "Anche in Austria venne premiato l'album con un disco d´oro." Pasquale cadrà nel tranello e parlerà. Benché proveniente da Lucca, probabilmente non fu conte della città. "Ad oggi, solo l'edificio principale è stato ricostruito e ora è un museo." Astolfo sposerà Rosaura. Il borgo di San Lorenzo alle Corti ha origini alto-medievali. Grand Champions Cup di pallavolo "Continuò i suoi studi di inglese all'Università della California del Sud." "La seconda operazione da fare dopo aver attirato l'attenzione è convincere il pubblico." Il clima del Kimberley è di tipo monsonico tropicale. Ha servito nel corpo della Guardia di Finanza come ufficiale. "Una volta finito il turno sarà il ""prima mano"" a servire le carte." Si noti che il sistema nervoso parasimpatico è diretto principalmente verso il cuore. "A tutt'oggi della sua copiosa attività giornalistica non ne esiste una raccolta completa." Il musical è andato in tournée, andando in scena anche a Osaka e Nagoya. Le attività di ricerca si espandono a tutte le malattie ematologiche. "La nipote Beatrice non prese parte al viaggio di ritorno sul ""Titanic""." Si innamorò della musica e abbandonò la carriera militare. La verità è ancora una questione in costante dibattito. Tuttavia, esistono altri casi di significati differenti strettamente correlati. "Le tre specie oggi attribuite a questo genere sono state rinvenute nell'Olartico." Il nome risale alla dinastia degli Ascanidi. Un ragionamento analogo vale per gli spazi dimensionali a dimensione maggiore. "Libro d'oro della nobiltà""." Kellner è sposato e ha quattro figli. Si differenzia sostanzialmente per le dimensioni maggiori. Uno di questi passaggi era proprio lo sbocco della Val Bona. I test obiettivi più noti sono per lo più di origine statunitense. La chiglia appare rudimentale, forse più una piattaforma che una vera e propria chiglia. Si sviluppano da corti rizomi con foglie lineari e sessili. "Gaara è uno dei personaggi più presenti in Naruto, sia nel manga che nell'anime." Da quando lui è stato ferito, però, la ragazza è scomparsa. Aumenta, in questo modo, la durata del transito intestinale. Il suo tratto distintivo era una serie di attacchi rapidi ed aggressivi. Hans Christian Sørensen Fegato a due lobi, il destro più piccolo. Jon Chol "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Wycliffe""." Il capoluogo di distretto è la città di Strakonice. Tutti gli altri numeri sono mandati in chiaro, ossia pubblici. "Quest'ultima progettò di salvarlo, ma venne uccisa sotto gli occhi del giovane." Elegante e versatile, molto abile tatticamente, era dotato di un potente tiro da lontano. "Secondariamente, fu deciso il rafforzamento dell'Armata Rossa e della Flotta Rossa." Nelle donne in gravidanza, è stato suggerito un intervento in due tempi. Successivamente diventa direttore generale. "L'anno dopo conquistarono il titolo della Northwest Division a scapito degli Avalanche." "Nello stesso edificio della basilica, sono situati l'oratorio del Gonfalone e l'ex-oratorio della Coroncina." Poi Oscar ha finalmente la possibilità di confessare a Angie di amarla. Ma i tempi duri non tardarono ad arrivare. Il prodotto finito si presentava in forma di pani di tè pressato. Alcuni adoperano il medesimo termine per indicare la stessa Chiesa latina. La campagna circostante il paese è particolarmente fertile. Nella notte, Telemaco e Odisseo portano via le armi dei Proci e le nascondono. Il pulcino ha l’aspetto di una palla di piumino grigio. Giuseppe, undicesimo e prediletto figlio di Giacobbe, viene venduto come schiavo dai fratelli gelosi. I personaggi della Squadra Zoo furono creati da Roy Thomas e Scott Shaw. "I Rashīd furono alleati dell'Impero ottomano, mentre i Saʿūd furono in esilio in Kuwait." "Villa era inoltre famosa per l'industria delle pipe." Le navate laterali e le cappelle laterali constano di cupole ellittiche ribassate. Pur essendo capoverdiano di nascita, svolge tutta la trafila delle nazionali giovanili della Svizzera. Il romanzo psicologico viene trasformato, sullo schermo, in una storia metafisica. Ritornarono a Parigi quattro anni dopo. Il distretto comprende la parte sud-occidentale della provincia di Padova. Lo scafo era saldato ed era stata montata una piccola torretta. "Questo fu uno dei più famosi fra i primi ""fork"" di software libero." I suoi artigli sono lunghi due metri. Laboratori di questo tipo permettono di condurre analisi teoriche in svariati campi. La battaglia costituì la fine del Regno di Spagna per Napoleone. È stato rimosso anche il settimo binario e i suoi segnali luminosi di partenza. Vi si cita Plinio il Vecchio. Questi si nutrono del nettare dei fiori. "L'auto fa acqua e sono costretti a fermarsi ad una locanda." "L'album e il singolo che ne derivò, ""Rainbow Sign"", ebbero scarso successo." I suoi scritti sono stati per lo più dimenticati oggi. "Il fiume Tirino è noto come uno dei fiumi più limpidi e puliti d'Italia." A suo tempo produsse anche registi famosi come Kōzō Saeki. È servita dalla linea N Broadway Local, sempre attiva. A quel tempo la produzione ed il consumo della sostanza erano concentrati in India. "Gli episodi di ""Re-Kan!" Vescovo di St Asaph fu anche il filosofo Adamo del Petit-Pont. Gli episodi sono storie di genere vario, dal drammatico alla commedia. Incerte sono le origini della diocesi di Ischia. "Costituisce la più vasta area naturale selvaggia all'interno del deserto di Sonora." "In un'altra indagine statistica, gli ingegneri chimici sono risultati essere i neolaureati più retribuiti." "Il brano ""La famiglia di Topolino"" fu utilizzato come sigla del programma ""Pista!" La fortezza intanto sparisce nuovamente. Le principali coltivazioni sino quelle della vite, dei foraggi e dei cereali. Julien Espinosa È cresciuta a Varsavia, dove ha studiato da ballerina. Questi difetti possono essere evitati effettuando prove appropriate prima di effettuare la saldatura. Mickey gli fa capire che dopo sposato potranno continuare a vedersi. Sul ponte della nave, viene raggiunto da Lasky. Rifugio Pedrotti Nella sessione invernale di mercato viene ceduto in prestito al Teramo. Alcuni momenti della lettura sono accompagnati da musica di sottofondo. Cattedrale di San Martino Serie giocata al meglio dei cinque incontri. È tra le prime quattro aziende produttrici di caffè in Italia. Maastricht non appare sulla copia medievale della Tavola Peutingeriana. Milos è un tifoso del nel calcio e dei Toronto Raptors nel basket. Den e Harrison combattono fianco a fianco per sconfiggere il nemico! Vi sono conservati elementi architettonici, anfore, giare e sarcofagi. "Drago reagì immediatamente e confermò la positività dell'evento." Stazione di Kanda Ha anche due sorellastre e due fratellastri. Attualmente non sono più adoperate, anche perché la cosa era molto costosa. Sansone e Dalila Più tardi intraprese la carriera di allenatore a Monaco. Lasciò numerose ed approfondite relazioni. Andre Fili avrebbe dovuto affrontare Clay Collard. Questo rende possibile una ricarica rapida con alte correnti quando necessario. Ma da questa commissione fu completamente assolto. Il cambio era inizialmente di uno ad uno. Partecipa inoltre al torneo di doppio misto insieme al connazionale Nenad Zimonjić. Alcune delle sue prime opere uscirono, comunque, anonime. Frequente è il mimetismo criptico. In caso di insufficienza si ripete il corso. Il meglio del meglio Ogni corpo solido riflette una quantità limitata di energia radar. Nel periodo riproduttivo i maschi si sfidano per il predominio sulle femmine. Terremoto di Messina Gli successe Francesco Maria Domenico Carafa. Allora Amalasunta, che voleva mantenere il potere, sposò suo cugino Teodato, duca di Tuscia. Il monte è ancora scarsamente studiato e le informazioni note sono estremamente poche. La lista venne successivamente estesa fino alla lettera J per le seguenti missioni lunari. Durante il viaggio, alcuni pirati prendono i bambini prigionieri a bordo della nave. Il motore base venne depotenziato. "Così l'amen dell'assemblea ha una valenza che va assai oltre il “semplice”: così sia." Al piano superiore erano stati previsti tre appartamenti per alloggio personale. La via deve il proprio nome agli orafi che in seguito la abitarono. Fra i seguaci del movimento possiamo annoverare Alberto Cavalieri. Conta su di me "Prima di lui la carica aveva un'altra denominazione." La convivenza con la realtà e la giusta visione di essa porta alla serenità. Pani cresce calcisticamente nelle giovanili del Cagliari, dove rimane per sette anni. Le uve Kyoho sono viola-nerastre, o quasi nere, con semi grandi. Successivamente tornò nelle Antille, giocando in varie selezioni locali a livello amatoriale. È uno dei più apprezzati del Mare Adriatico per ampiezza di bacino e sicurezza. Nello stesso anno a Firenze gli viene conferito il Premio Michelangelo per la scultura. "Venne nominato per il ""Best Tactical Game"" del Charles S. Roberts Award." "Lo smistamento della corrispondenza sarebbe stato gestito presso l'Ufficio di Concentramento di Bologna." Mentre Scrappy Doo, pur rimanendo molto affezionato a suo zio, si allontana dalla banda. I due riescono a tenergli testa, ma vengono poi raggiunti ed uccisi dal Punitore. Questa soluzione ebbe un grande effetto scenico, molto gradevole anche a giorni nostri. Più consistente la notizia di un film prodotto da Warner Bros. È cugino dei cantautori Giorgio e Paolo Conte. La maggior parte di questi software fornisce una propria libreria di shader. Shane Perkins Il grosse delle truppe rimane al sicuro a San Casciano. Nessuno di questi gruppi rivendicò tuttavia il territorio del Mar dei Coralli. "Il videogioco presenta similarità con la serie ""Front Mission""." Età vittoriana. "Sardegna, Valle d'Aosta, Basilicata, Molise, Marche e Friuli Venezia Giulia non hanno squadre partecipanti." Maggiore sarà la percentuale, minore sarà il numero di valori estremi da escludere. Figlia di Zoe. Per Adam Nelson arriva questa importante vittoria dopo una lunga sequenza di secondi posti. La nuova casa editrice ottiene un immediato successo nel mercato dei libri di testo. Interpretò anche il Professor Moriarty in alcuni film su Sherlock Holmes. È la base di una comune ricerca, e quindi della democrazia. "Il tabernacolo, in bronzo dorato, è un'opera di Ugo Mazzei." Questa tradizione rimarrà diffusa negli ambienti del platonismo. A quel tempo ancora non esisteva sugli aerei la scatola nera. "Si dice perciò che è ""incassato"" nel sintagma ""Ho parlato con il tizio""." Quattro delle sue strofe hanno come contenuto la vita del viaggiatore. "Il primo singolo estratto fu ""I Get Off""." "Anche il Gotham City Federal Bureau of Investigation comparve nell'immaginaria Gotham City." Per scelta editoriale non vengono trasmessi televendite e film. Non si conosce il sito della sua tomba. Successivamente il presidente, Rosario Pellegrino, decide di non iscrivere la squadra ad alcun campionato. Quando sono in questo stato essi sono molto perversi. Testi e musiche di Gast, tranne ove indicato. È di colore amaranto e leggermente amaro. Il settore terziario: commercio del petrolio. Il cadavere viene quindi seppellito in un bosco. Una copia si trova nel museo del Louvre. Le licenze Creative Commons sono utilizzate da molte riviste open access. Carlo Filiberto era capitano di corazze di Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Erano questi i feudi più numerosi e creati in luoghi strategici. Erano però presenti anche piccolissimi movimenti federati. Il gioco è uguale ad Egg, cambia solo la grafica. Una volta ritiratosi da giocatore, allenerà anche il Galles. Tra i ritirati vi fu Jim Redman. "Rimane l'unico attore ad avere mai avuto un posto all'Academy." Stazione di Palestrina Una targa in via Taddea a Firenze ricorda il suo assassinio. Questa volta Haller perde il titolo ai punti. Per le vittorie riportate in questo periodo, ottenne vari riconoscimenti. "Del corpo dell'uomo, però, non c'è traccia." "Marco la rincorre e passano insieme la loro prima notte d'amore." Si tratta di un àmbito di ricerca e di lavoro tipicamente interdisciplinare. Vi resterà tre anni, prima di trasferirsi in Argentina al Boca Juniors. "Situati nel cuore delle Alpi Marittime, si trovano ai piedi dell'omonima rocca." "Ma questa, scrive Neal nell'amaro finale, ""non è l'ultima volta che mi sono suicidato""." Tentativi di cercarne la presenza in epoche passate non hanno finora prodotto alcun risultato. Ma egli morì rapidamente. In realtà i marinai erano guerriglieri comunisti latino-americani travestiti da guardie costiere. Soltanto un numero molto ridotto di musicisti si specializza in questo strumento. Negli ultimi anni, girò infatti numerosi film in parti di caratterista. Alcuni produttori usano al posto delle ghiande tostate i ceci tostati. In particolare due proposte giunsero a confronto. Dovevano creare un supersoldato che lo fosse veramente. Entrambi i regimi furono ferocemente antisemiti. "Le attività occupazionali principali sono l'agricoltura e la pastorizia." Sempre le saghe, nello spec. Non fa assolutamente parte di nessuna organizzazione politica. In particolare, ex art. Tutti gli altri sono dilettantistici. "Assieme a Daman e Diu divenne un cosiddetto ""territorio dell'Unione"" indiana." Certo, vengo da una famiglia cristiana molto praticante. Big Band! Questo fece pensare a un potenziale sequel ma non venne mai realizzato. La bellezza è vocazione. La testa ha un profilo abbastanza appuntito. Tale idea venne però scartata dai vertici Daimler-Benz. La fornitura di acqua ed elettricità al villaggio è stata ripristinata. Johnny Vegas "La totalità degli studiosi annovera tuttavia queste tradizioni come 'leggendarie'." "Si trova nel Canton Vallese sul bordo del Ghiacciaio dell'Aletsch." Per il trasporto venivano scomposti in quattro e cinque carichi rispettivamente. Fa parte del Sistema Bibliotecario Urbano della città di Venezia. Il video tratto dalla canzone diventerà un vero e proprio cult. E sapeva di tutto. Serve il centro abitato di Baveno. Qui non si è mai integrato perfettamente. Geologia della Corsica "In esso si pensa che ci fosse una pomata che agiva come filtro d'amore." "Dopo l'unità d'Italia il paese crebbe da duecento a più di trecento abitanti." "Studia recitazione alla ""British Academy of Dramatic Arts"" di Oxford." Complessivamente, contando anche i periodi di carcerazione, fu privato della libertà per undici anni. Questa definizione più astratta può facilmente essere estesa a strutture quali le varietà algebriche. In seguito conobbe il dominio dei Romani, degli Arabi e dei Francesi. "Una particolare attenzione era riservata al ""ponte alto"" che permetteva il traffico verso oriente." Viene coltivato come pianta ornamentale. Fa parte della Comunità Montana Cimini. Oggi, la stragrande maggioranza delle citazioni rimandano a casi decisi negli Stati Uniti. La maggioranza degli abitanti di Capo Verde sa parlare anche il portoghese del Portogallo. Poiché la lega aveva sei squadre tutti fecero i playoff. Ricevette comunque una penna bianca. Allenatore Salar. Si specializza seguendo i corsi di docenti come Corrado Segre e Gino Fano. "Sennacherib sciolse l'assedio e tornò a Ninive dove poi morì." "La banca centrale ebbe l'ordine di sostenere il piano economico con prestiti." "L'etichetta dei Throbbing Gristle, la Industrial Records, divenne il fulcro della scena omonima." Joe Dawson I tarsi sono fini e di media lunghezza, più lunghi nel maschio. La serie fu prodotta da Grosso Jacobson e National Broadcasting Company. Michael dovrà rimediare al suo errore. "Anche sulla datazione dell'opera esistono ben poche divergenze." André Breton considerava Jean Benoît un grande artista e lo lodò in varie occasioni. Il capoluogo è Cabinda. E Carmen non è donna che si dimentichi facilmente. La Diocesi di Katowice si trova nella zona nordorientale della Polonia. Skeletor passa momentaneamente in secondo piano, per poi recuperare il suo status di antagonista. "L'altro lato mostra cinque donne durante una danza." Con queste temperature estreme, le uscite devono essere effettuate con la massima precauzione. La città è servita dalla tranvia Hudson-Bergen. Questo album era molto più sperimentale del primo. Il suo simbolo è µ. Sposato, vive a Caldogno, alle porte di Vicenza. Usando queste capacità Atomo può muoversi in maniera estremamente veloce cavalcando piccole particelle. È stato scritto in tedesco, ma include molte frasi latine. Alla fine della guerra non erano più presenti le decorazioni sui piloni. La maggior parte di questi insegnamenti sono uguali per tutte le scuole Nichiren. "Maria Paula è un'ereditiera orfana, e si aggrappa a uno sconosciuto." Fisicamente ha i capelli viola, il corpo verde e il becco arancione. È il racconto del Nano. È un frutto con una buona presenza di vitamina A, vitamina C e potassio. Essa ha un clima continentale caldo. "Assieme ad Alberto Sordi prende parte anche ai film ""Mi permette, babbo!" Gli investimenti esteri della Germania erano impediti soprattutto dal peso delle riparazioni di guerra. Chiude la stagione al secondo posto, staccato di otto punti da Corti. La parete circolare è aperta da quattro monofore asimmetriche a doppia strombatura. Central Command. Al bambino Nina impone il nome di Gordon, quello del suo primo fidanzato. "La Valle di Lambayeque è il sito di numerosi corsi d'acqua naturali." "Il brano viene tradotto in lingua spagnola con il titolo ""Se fue""." A causa di vari problemi tale concessione venne annullata. Il dipinto è firmato. "Musicalmente l'album presenta canzoni di generi differenti." Ciascuna delle due ali, ad un unico livello, ha una sola apertura. Il ponte, situato nel Parco Nazionale del Cilento, sovrasta il fiume Calore Lucano. "L'album è uscito in concomitanza dello stesso film." I due valdostani si presentarono senza preliminari scritti. Nella due stagioni seguenti è spesso relegato in panchina. Il sito ufficiale del Miur è un punto di riferimento per le comunicazioni ufficiali. Il paese è suddiviso in quattro squadre. Mai stata così sicura di quello che sono come artista. Prima che vadano inoltre li ammonisce di non giudicare un libro dalla copertina. Le concorrenti erano tre, tutte legate ai produttori anglosassoni di apparecchi radiofonici. È costituita in massima parte da rocce calcaree e presenta numerose formazioni carsiche. "Questo tributo provocò un'ulteriore popolarità internazionale al gruppo ormai sciolto." Gent per il prezzo di un milione di euro. Comunque, furono una delle poche tribù amiche degli inglesi nella prima guerra anglo-powhatan. Baja California, Messico. È il secondo di tre figli. La cresta lungo questo lato è più bassa, e forma una sella. Altre riviste contenenti manga per un pubblico maschile. "L'inizio del gioco avviene a centro campo tramite ingaggio." La serie, ideata da Mel Brooks e Alan Spencer, fu prodotta da Touchstone Television. Quae Ad Nos Riconosciuti da don Alfonso, vengono imprigionati nel fortino e condannati a morte. Il suo amico Thomas Mann fece leggere un saluto tramite Klaus Mann. In tutto il mondo il film ha incassato dollari. Nel territorio comunale sono presenti nove farmacie, di cui una comunale e una ospedaliera. Oltre alle favole, scrisse romanzi e traduzioni di opere della letteratura francese, quali Voltaire. Il premio è stato assegnato ogni volta nella capitale europea della cultura. La pellicola è stata girata a Torino. Ha lavorato come redattrice ed editore. È stato sposato con la scrittrice Nicole Krauss, dalla quale ha avuto due figli. Alla chiusura del rubinetto, la valvola toglie gas agli ugelli. "Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre." Le pinne pettorali sono inserite in basso. I Portland erano sostanzialmente una versione migliorata dei Northampton. Il format prevede gag e sketch di satira politica e generale. "Ha collaborato con la rivista ""Il Calendario del Popolo""." "Gli orbitali ""d"", ""d"" e ""d"" rimangono di non legame." Ma Karl deve partire in missione. Tarantula ha ottenuto comunque molto successo, paragonabile o anche superiore ai tre singoli precedenti. "I proiettili sono illimitati ma ad ogni colpo c'è un po' di rinculo." Un semplice esempio può essere questo: al cap. "Infatti, queste due sottospecie venivano trovate molto all'esterno del loro pianeta." È il primo titanosauro noto attraverso resti quasi completi. Resti fossili di questo animale sono stati rinvenuti nel Nord America in Messico. Circa mille finestre in vetro hanno una superficie curva. Partito Popolare Italiano Per Carlo, la guerra contro la Scozia fu una rischiosa impresa. Inoltre ci sente poco bene. Suo padre era un cuoco, che divenne successivamente impiegato e funzionario. "Fu ascritta al patriziato veneziano fra le cosiddette ""Case fatte per soldo""." Questo logo usa i colori blu, rosso, giallo e verde. Il giovane accetta, sentendosi preoccupato, ma in qualche modo anche attratto dal singolare personaggio. La seconda edizione contiene gli stessi dischi della precedente versione. Solo un pilota deve scartare. Il mensile ha spesso dato origine a mobilitazioni e movimenti di contestazione. "Recentemente si è focalizzato molto l'interesse sulle localizzazioni dei G-quadruplex alternative ai telomeri." Il suo nome è in onore del figlio dello scopritore. La finale, invece, prevede un voto equamente ripartito tra giurie e televoto. Si tratta di uccelli monogami, che formano coppie stabili a partire da gennaio. Furono sollecitate altre uscite che però non videro mai la stampa. Trasferitosi a Napoli giovanissimo, svolse apprendistato artistico presso lo studio dello scultore Vincenzo Gemito. Trevor Matthews "È possibile accumulare punti tramite la ""presa"" e gli ""annunci""." "Da questo momento in poi la struttura fu chiamata ""Ponte della Maddalena""." Si consiglia dopo la saldatura di eseguire un rinvenimento prolungato di distensione. Ciò non permette però di evitare i fattori casuali durante il combattimento. Federico Vilar "L'aria che tira" "L'interno è stato totalmente rifatto." "Anche se l'identità del passeggero non è rivelata, uno dei soldati dice: ""Bentornato, signore""." Ritiratosi a vita privata, morì a Rawalpindi sei anni dopo. Vi è nato il pugile Adam Richards. Si invita il popolo alla confessione, per favorire la comunione sacramentale durante la visita. Le giare sono una caratteristica unica di questi monti. "Il loro rapporto deve cambiare nella forma, pena l'abbandono." Il principato ebbe una durata di circa dieci anni. "Quest'affermazione trova supporto in quelle di John Buckley." Al termine della stagione si classificherà tredicesimo, salvandosi dalla retrocessione con tranquillità. Il metodo di esecuzione in genere era la fucilazione con proiettile nel collo. Da più di un secolo vi si tengono corse di cavalli. Bultmann è figlio di un pastore protestante. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Insieme si trasferiscono in Cecoslovacchia. Esse consistono in gran parte in alcune successioni di trilli, arpeggi e scale. Richard Webb La cattedrale trae il nome da quella di Hagia Sophia di Costantinopoli. Dalla cima si scorgono sia il mar Tirreno, che il mar Adriatico. "A volte, per contenuti web, si usa impropriamente il termine ""broadcast"" invece di streaming." Stephen Kelly Salvation è una canzone scritta da Per Gessle. Un esemplare maturo può produrne più di un milione per anno. La forma ricorda quella di una tazzina capovolta. Le industrie di Legnano furono convertite per le commesse militari. Qui vennero comunque realizzate due casermette di confine. Dylan non ha mai ufficialmente confermato tali ipotesi. L’esistenza è come un arazzo intessuto tutto di un pezzo. Si è rivelato un mondo dark, scuro, quasi gotico. Soffrì per diversi anni e la sua salute peggiorò. Lo stesso infortunio lo limitò a sole due gare nella stagione seguente. In seguito la cattedra gli fu confermata, divenendo professore di ruolo. Solo due anni più tardi fu promosso professore effettivo. Di seguito sono riportate le principali ville ubicate nel territorio comunale di Faenza. La contea si trova nella parte centro-occidentale del New Hampshire. In passato, la torre presentava anche una copertura di scandole. La parte inferiore ha strisce bianche e nere. In questo caso non avvenne lo scambio di navicella. A causa di un infortunio saltò la prima partita di campionato. Venezia, durante il periodo fascista, alla vigilia della dichiarazione di guerra. Non si trovava neppure una domestica disposta a lavorare per un divorziato. In tal modo Leto acquisisce una prospettiva di vita lunghissima. Non è mai stato chiarito quale sia stato il vero ruolo del principe ereditario. Muscat è sposato e ha due figlie. Le parti inferiori sono bianche con striature marroni. Quando non lavora per la televisione o per il cinema si esibisce nei teatri. "Quarto di sei figli, è fratello maggiore dell'ex pugile Alberto ""Bobby"" Pacquiao." Lo sterzo era a circolazione di sfere con servosterzo. Sono retrocessi in Serie B il Modena, il Lugo e il Fiammamonza. Divenne successivamente assessore alla Pubblica Istruzione. Molti centri commerciali, case ed appartamenti sono stati costruiti in questo periodo. In epoca romana il demo conobbe un forte sviluppo demografico. Autore vivace e ingegnoso, seppe costruire intrighi abili, ma talvolta grossolani. "Scelse il nome di Elia in onore del profeta dell'Antico Testamento." "L'albero a gomiti poggiava su quattro supporti." "Si tratta del quinto romanzo della serie ""No." Ogni icona corrisponde a un suono e ad un travestimento diverso. Successivamente iniziò la carriera ecclesiastica. Quindi accusa gli altri di aver attribuito false qualità ad Eros. Ha ottenuto consensi e premi internazionali come regista e come sceneggiatore. Capoluogo della regione è Osijek. Consiste anche in uno spostamento di tonalità, che crea una sorta di contrasto. Appaiono due ragazze, che sostituiscono Laura. Dunque, Chad sospetta che Boone e Pete fossero amanti. Si tratta della parte centrale centrale di un polittico smembrato. La maggior parte delle mappe originali sono andate perse. "Inizia in prossimità della galleria Termine, sull'incrocio per l'accesso a Termine di Cadore." Inoltre è spesso meta del World Poker Tour. Il volo di questi insetti è relativamente veloce ma con cambi di direzione ampi. Negli Stati Uniti è stato distribuito in home video dalla Bandai Entertainment. "L'isola ospita un forte militare, in disuso a partire dagli anni cinquanta." "Enkidu credeva che fosse l'unica volta in cui Gilgamesh avesse mai mostrato sollievo." Si tratta di sette romanzi brevi di genere giallo, specificatamente ideati per ragazzi. Divenne di moda come uno strumento da suonare in casa o nei campus universitari. Oriani sì segnalò anche per significative opere di filantropia. La Dinastia Wei Orientale ebbe vita breve. Deve il nome al feudo del Sardo, ricco terreno a occidente della città. Nel corso della sua carriera abbatté cinque aerosiluranti. Non gli verrà concesso molto spazio ma realizzerà comunque una rete. In seguito si dedicò soprattutto alla saggistica e al giornalismo. Questi anfibi erano di piccole dimensioni e non arrivavano al mezzo metro di lunghezza. "Nel manifesto appare l'attore Louis Hayward." Di fatto però rimase sempre sotto il controllo militare delle truppe italiane. Sella da equitazione "È frequente a questo scopo l'uso del ferro battuto." Il gioco è a classe aperta, quindi ognuno può decidere come creare il personaggio. Nei pressi della frazione, nasce il fiume Bradano. Il gorilla di pianura orientale è la più grande sottospecie di primate attualmente esistente. Pratt praticò la poligamia ed ebbe dodici mogli. Ha sei vertici e dodici spigoli. A fine anno fa ritorno in patria, al Talleres. Il primo principio della termodinamica sarebbe rispettato da questa macchina termica a rendimento unitario. Si trova a cavallo tra un programma televisivo e un videogioco. Dopo il loro intervento sarebbe stata la volta del grosso delle navi britanniche. Il sospetto cadde immediatamente sulla moglie, che fu arrestata qualche giorno dopo. Vive nelle boscaglie spinose nei deserti caldi e nelle aree semi-desertiche. La sottotribù di questa voce solo recentemente è stata circoscritta come è conosciuta attualmente. Ogni anno è visitato da oltre un milione di persone. Questo può costituire predisposizione per neoplasie. "Il senso generale dell'opera è la difesa della religione naturale." "È l'attuale Campione del Mondo di Triathlon di sprint." Il nostro atleta, infatti, partirà con statistiche medie. Conseguentemente lasciò la vita politica per abbracciare quella religiosa facendosi prete. Il fitto sottobosco presenta piante di asparagi e lamponi, oltre a numerosi fiori. Un uomo viene inseguito dagli stivali che ha rubato. La sua presenza, in tutta la saga, è più marginale rispetto al chocobo. La Cleopatra Questa classe operò nei primi due anni della prima guerra mondiale. "Per l'occasione sono state pubblicate delle edizioni speciali degli album in vinile colorato." Oleg quindi ucciderà il presidente Petrov comunque, poiché è mosso dal desiderio di vendetta. "Proseguendo per l'edificio i due giungono infine davanti a un ponte mobile." Piani complicati sono costosi da amministrare e richiedono una burocrazia mastodontica. La struttura subì gravi danni e gli arredi furono quasi tutti dispersi. Sua madre morì quando lui aveva cinque anni. "A livello regionale, le rivalità più sentite sono quelle con il Molde e l'Hødd." Erano una razza di giganti che combatté contro gli dèi Deva loro fratellastri. Il credit di questo sample non è presente sul disco. Per contro, sono state avanzate diverse critiche a tale sistema. La superficie del fusto può essere decorata a bassorilievo. "Perciò l'approvazione fu data, sebbene con estrema riluttanza." Semplici esempi avvengono quando si parla di insiemi di oggetti matematici. Parti del suo territorio sono comprese nei confini della contea di Liberty. Non rientrava in nessuna categoria. Le tre colonne esterne prussiane irruppero nella città e attraversarono una delle porte interne. "L'operazione, ""de facto"" si svolse senza combattimenti e senza incontrare resistenza sul territorio." La distanza è compatibile con la regione galattica del Braccio di Perseo. Il produttore e il produttore esecutivo sono rispettivamente Corrado Rustici e Michele Torpedine. Attualmente la miniera è occupata da una densa foresta di arbusti. Una caverna situata sotto il castello di Anvil che deve essere liberata dagli scheletri. È lei a chiedergli di poterlo seguire. "Il Ministero ha sede nel ""nuovo complesso governativo dei Ministeri""." Sono accusati di estorsione, associazione mafiosa, traffico di droga e armi. Nativo di Quezon, cresce nella città di Bula, Camarines Sur. In febbraio si sono tenute le Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia. In tutti i casi bellici registrati, i Gordon apparvero sempre come gli aggressori. Tutti sono perfettamente integrati nella società boliviana, dove molti hanno raggiunto i maggiori livelli. I diritti sulla sceneggiatura erano già stati acquistati da Amy Robinson e Griffin Dunne. Si ripresenta in Germania per disputare uno degli ultimi eventi sulla terra battuta. Vince il giocatore che ha catturato più semi. "La consegna fu l'ultima licenza di costruzione aeronautica della Svenska Aero." I film della Quality vennero distribuiti attraverso la Metro Pictures Corporation. A livello ecclesiale sono presenti numerosi movimenti. "Di fatto Gardini è ""licenziato""." Paine, altro membro del gruppo geologico della seconda spedizione. Questa divenne la nuova versione di punta. "Ma quest'ultimo maltratta Ido, che ammette finalmente la sua colpa, restituendo il certificato rubato." Ha un sapore dolce e non può essere quindi considerato un aceto. In passato realizzava esclusivamente prodotti tipografici classici. Si ha la formazione di idrossido di magnesio. "Inoltre, tramite questa schermata è possibile aggiungere l'acqua allo scenario." Per questa ragione è opportuno far seguire al trattamento della lesione un follow-up. La ricetta originale consiste, fondamentalmente, in una frittura di carciofi. Scenografica quinta barocca fra le più celebrate della cittadina. "Anche notevole la ""Palazzina Svizzera"" presso l'ingresso orientale del castello." Il regista è Robert Day. Nella parte inferiore si trovano i tre portali, uno in corrispondenza di ogni navata. Regole, queste, che danneggiarono il mercato, mettendo in difficoltà tutte le società del settore. Contemporaneamente fu presidente di un programma americano-sovietico per il trasferimento tecnologico nucleare. Informalmente, però, è ancora usato e alcuni scienziati lo utilizzano tuttora. Alcuni sono dotati di due o tre flagelli altri ne sono del tutto privi. Il disco è stato registrato a Toronto. "Non si ha cronologia precisa della creazione dell'Impero con capitale Trantor." "La ristrutturazione continua tuttora grazie all'opera del nuovo proprietario." In carriera non partecipò né a rassegne olimpiche né iridate. "Per ogni voce, uno di questi nomi è identificato come ""nome preferenziale""." "La democrazia è un'idea nuova in un paese arabo." "Il titolo, tradotto in italiano, significa ""il vento ci guiderà""." La sua tomba si trova nel cimitero del paese natale. Per entrambe le serie la trazione era posteriore. "Talvolta l'area intorno agli occhi è grigiastra." Il muso è bruno-rosato. Il case di plastica con scritte grigie. Si risposò poi col rev. Fu pittore ed incisore. Divenuto ispettore al Museo nazionale di Napoli, si trasferì nella città partenopea. Con essa ha pubblicato in maniera indipendente i seguenti lavori. "Il titolo del brano si riferisce al famoso film ""Torna a casa, Lassie!" Attualmente il motore è ancora in produzione come unità di potenza industriale e navale. Tali interpretazioni si riflettono anche in alcuni poliedri definiti aventi facce stellate. Francesca Schiavone era la detentrice del titolo ma ha deciso di non partecipare. Cominciarono, poi, ad inserirsi le esperienza della Spagna e di altri paesi europei. Inoltre la sua attività concertistica è molto ampia. Ha recitato nella serie del Commissario Wallander nel ruolo del padre del Commissario. Ha abitudini prevalentemente notturne. Il film è stato il primo candidato agli Oscar a essere distribuito su Netflix. La musica di questo brano è di Don Backy e di Detto Mariano. I suoi componenti erano scelti tra i nobili e i patrizi della città. Il caso resta unico. Gli altari interni erano dedicati a Santa Monica e San Martino. Il gioco è stato pubblicizzato per tutta la stagione. Lo sperone è cilindrico, diretto verso il basso. Svolge funzione di directory. "In sintesi, l'uso del trapassato remoto è limitato in gran parte alla proposizione temporale." Discografia di Klaus Schulze Nel petto si ritiene che anche il flusso sanguigno aumenti. "Contiene una raccolta di fogli, trovata da ""Victor Eremita"" e scritti da ""A"", l'esteta." Un mercenario spietato, arrogante e spregevole e collezionista di denti alleato di Mills. "Al termine di quella stessa stagione, l'Asker è retrocesso." "Seguì l'attività di scultore, dal dopoguerra alla metà degli anni cinquanta." Francia, Regno Unito, Romania, Spagna e Stati Uniti partecipano con due coppie. "A differenza di gran parte dei mammiferi coevi, l'ischiromio doveva essere un animale arboricolo." Nella stessa spedizione anche il libero Javier Brito fugge dalla nazionale. "Di questa specie esistono due varietà: ""B. bicolor"" var." È stato proibito su scala mondiale dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. "L'esercito francese ottiene una decisiva vittoria e la resa della Bulgaria." Vi sono in cantiere diversi progetti che finora non hanno visto la realizzazione. Nel periodo classico, la prima grande novità fu la nascita della tragedia. Egli diede il via libera e il combattimento proseguì. La città sorge sulle rive del fiume Benue, principale affluente del Niger. Attraverso le interazioni, Chloe mette in evidenza aspetti particolari della personalità di Drake. Michael Rother per fondare il progetto Harmonia. Fu teologo, matematico, filosofo e storico. La corona del Liechtenstein aveva lo stesso valore della corona austro-ungarica. Sarà uno di loro ad opporsi. Il programma era prodotto e andava in onda dallo studio Rai di Milano. La prima stella. Coda ampia. "L'uomo si rivela essere il capo della polizia." Si suppone quindi che un esemplare adulto fosse di dimensioni maggiori. "Si tratta di un patrimonio dell'umanità." Alla fine la ragazza si sveglia e Chelsea la vede. Il secondo intende formare ingegneri in grado di progettare sistemi informatici. Di solito funziona da legante a tripode e occupa tre siti di coordinazione adiacenti. Nella squadra gioca insieme con il figlio Mirko ed è allenata dal fratello Davide. "Tutto questo terminò con la guerra dei trent'anni." "Il Sindaco aveva, poi, l'obbligo di rendere il conto della propria gestione." Ogni nazione ha denominazioni caratteristiche talvolta derivanti dalla tradizione. A ciò seguirono due tour promozionali tenutisi in primavera e in autunno. Nel frattempo, comincia una sistematica persecuzione degli scienziati del pianeta. "Muore in ""Ultimatum""." In questi paesi il gioco è più popolare degli scacchi. Insegnò sicuramente anche a Padova, ma non si hanno indicazioni sul periodo. Sulla Vergine vola già infatti la colomba dello Spirito Santo. Ciò nonostante, vari telescopi rimasero in attività fino agli anni Novanta. "In alcune edizioni dell'album vi è inclusa la traccia ""Forever""." Dove stai andando? "Soprattutto l'episodio non avrebbe potuto capitare in un momento più inopportuno." Nascono i primi piccoli, esclusivamente allevati dalle loro madri. Le stazioni radio diffondevano inizialmente soltanto musica dal vivo, pagando direttamente gli artisti. Negli anni cinquanta crea la Gulf and Western Industries. Mons. Giuseppe Petralia. Dietro il corteo, un suonatore di flauto accompagna il rito. Adiacenti alla sinagoga furono edificati anche i locali della comunità e della scuola. Altri ne seguirono, molto apprezzati dalla critica, meno dal pubblico. "L'interno è a tre navate, suddivise da pilastri, con soffitto a capriate." La sua composizione si basa semplicemente su un pianoforte e una chitarra. La stazione attuale sarà utilizzata solo per i treni regionali. In città ne furono allestiti ben dodici, di cui il principale nel duomo. Non esita a sostenere ruoli spiacevoli, a interpretare personaggi ambigui, oscuri e ombrosi. I cinque amici decidono di far sparire il suo corpo con quello della spogliarellista. Bridge City È stato anche il direttore musicale della Asian Youth Orchestra. Il parco è compreso nei confini del Parco Agricolo Sud Milano. A questo punto il protagonista parte alla ricerca dei suoi amici per poterli salvare. Le condizioni a cui erano sottoposti i costruttori delle opere assedio furono difficili. Tutte le funzioni importanti sono monitorate da un sistema diagnostico a microprocessore. Nelle sale del piano terreno dipingono decorazioni araldiche in stile quattrocentesco. La società svolge attività istituzionale nel settore della previdenza complementare. "Per questo motivo, un ""token"" eleva notevolmente gli standard di sicurezza." Ricoprì anche altri incarichi, ma non è noto quali. Un altro autore di apocrifi fu Renzo Chiarelli. Qualcuno arrivò anche a considerarle meno igieniche delle celle di prigione. "La sceneggiatura ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti sia in Italia che all'estero." In alcuni casi può avere sezione quadrata. Raggiunti i sedici anni ha partecipato alla Coppa del mondo lead di arrampicata. Sono sopravvissuti mangiando crostacei e ostriche. Donne, regole... e tanti guai! Il terzo nome, Club Valencia, è stato quindi approvato dal governo. "Attualmente è professore di Filosofia Morale all'università di Pisa." "Il richiamo è un forte ""chip""." Negli stessi giorni, cadde anche il comandante del reggimento, colonnello Pietro Boldi. Chi ottiene il miglior tempo in questa seconda sessione si aggiudica la pole position. Chi controlla il portiere deve scegliere tempestivamente la direzione di tuffo. Dal big bang ai buchi neri. Non si sposò mai, né ebbe figli e lasciò ai parenti un ricco patrimonio. "Claudio Pavone, nella sua più importante opera ""Una guerra civile." Trascorse gran parte della sua vita a Baghdad. Successivamente alla visita fu ordinata la costruzione di una sagrestia. Un matrimonio fallito, senza un soldo e pieno di debiti. Il football americano è stato a lungo lo sport più popolare praticato nello Stato. "Al termine di un processo ormai ""sui generis"" tutti vengono assolti." Antonio Veneziano "Nino Manfredi in ""Pane, amore e...""" Dana entra in travaglio. Più a nord, sulla stessa High Street, ha anche sede una caratteristica cappella Metodista. Ama fare dei disegni con il carboncino e ogni tanto riesce a venderne qualcuno. Semplice e lineare il disegno del paraurti posteriore. "Si cimentò anche nell'opera." Esso non aderisce alla retina, tranne in prossimità del disco ottico. La squadra riesce a concludere al quarto posto dietro Sparta, Slavia e Bohemians Praga. Inoltre fa fuori anche il suo complice. Il progetto però saltò e Gilliam decise di dedicarsi a cortometraggi e documentari. La soglia è là per abbracciare chi guarda e deve offrirgli uno speciale benvenuto. Il fratello Carlo, signore di Rimini, gli organizzò solenni funerali. La sede del comune si trova nella città di Maribor. Questa pianta richiede temperature alte ed esposizione a luce intensa. Le radici sono del tipo a fittone. Tradizionalmente è un personaggio in molte storie per bambini. Il passeggero inglese muore sul colpo, il pilota belga qualche giorno dopo in ospedale. Per lo stesso editore ha lavorato sulle pagine di Demian e di Magico Vento. R. Tambo della Provincia del Capo Orientale in Sudafrica. Propaganda Fide approvò gli atti del sinodo, ma con alcune modifiche. Estrapolato dal suo contesto primario, il significato originario del passaggio diventa incomprensibile. Jorge Valdez Lista dei commissari tecnici del Bahrein. È unita alla terra da tre ponti. Il balletto originale e la suite orchestrale furono ben accolti. Mac lascia il Jag. Per tre stagioni consecutive, Hamilton guidò la lega in basi basi rubate. Si possono vedere anche spettacoli di Capoeira. In diverse versioni è ritratto anche come un eccellente ballerino. Una giovanissima Oriana Fallaci inviata dal settimanale Epoca ne raccontò la cronaca. "Giocava come centrocampista, ricoprendo il ruolo di ""volante""." "È stata venduta anche un’edizione fisica delle versioni ""Standard"" e ""Ultimate""." Sono previsti altri prolungamenti di entrambe le linee. "Lasciò il governo nel dicembre di quell'anno." Collezionerà in seguito altre nove presenze in nazionale. Essa gode di un prestigio mondiale come biblioteca di ricerca internazionale. La serie è stata principalmente girata in Galles. Tuttavia, egli non è ritornato alla politica attiva. "La corte di un tempo è oggi un'ampia terrazza in stile lombardo." Si qualificano le prime classificate di ogni gruppo. Il milanese si credeva uomo superiore. Si divide in due campionati, uno di Apertura ed uno di Clausura. Insegna scrittura creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Roma. Persone di nome Werner "Nel set di tarocchi di ""X"", lei rappresenta ""gli Amanti""." Invece, viene condannato a morte e dovrà essere giustiziato per mano dei cubani. La serie è ancora inedita in Italia. Questo aspetto, rimasto insoluto, è una delle maggiori caratteristiche del lavoro in questione. "La coppia, in seguito, ha avuto un secondo figlio, Casey, anch'egli attore." "Il Bureau era originariamente diviso in una sezione navale e una dell'esercito." La vita del giovane Eric è costellata di fallimenti. "La particolarità dell'opera sta soprattutto nella grande levatura dei partecipanti, sia scrittori che artisti." "Altri sei ne girò l'anno seguente." Vivono nello stato brasiliano del Mato Grosso, nel Parco Indigeno dello Xingu. "Esso, quindi, rappresenta il tempo di conduzione dell'intero sistema di conduzione del cuore." Lingua manda Qui sorge la chiesa di San Bernardo. "All'interno del giardino di proprietà venne consacrato il cimitero protestante." Il sito si appoggia a un ampio database sui videogiochi. Il brano ha raggiunto la vetta delle classifiche di Australia e Nuova Zelanda. Le cinque specie oggi note di questo genere sono state rinvenute in Sudafrica. Dopo una sovraincisione, considerata come quindicesimo nastro, la registrazione era finita. Diciassette stanze recano ancora tracce di queste pitture. Fu terzo di quattro figli. Si interessò anche di Neurologia, Istologia e terapia. Il resto della sua vita come Signore degli Inganni è costruito su una menzogna. È comunque possibile che si riferiscano a un altro Ambrosio. Possono anche verificarsi crisi epilettiche. Il film è dedicato alla memoria di Monique Wittig. Era piuttosto una risposta ad alcune delle critiche più assurde che ho ricevuto. I suoi operatori sono militari, uomini, provenienti da tutte le forze armate britanniche. "All'interno una ""Via Crucis"" di Alfredo Biagini e affreschi di Achille Funi." "Ed è sede dell'Istituto Lattiero Caseario di Moretta." Il filmato è stato ritrovato e restaurato dalla Cineteca del Friuli. In un caso speciale, comunque, Inghilterra e Scozia ebbero un erede legittima femmina. La loro forma stretta ed allungata ricorda la lingua di un gatto. La iso-onna appare ovunque ci sia della sabbia, e non esclusivamente sulla spiaggia. Sul frontone due sibille. "Durante l'anno successivo firmarono un contratto con la Napalm Records." "Nella versione originale sono chiamati con il vero nome: missili terra-aria ""Stinger""." "Il diciannovenne Ike Turner era anche l'autore del testo." "È stato direttore dei servizi giuridici dell'Organizzazione internazionale del lavoro di Ginevra." "È sede dell'omonima vicaria." Le squadre testa di serie hanno disputato il ritorno in casa. Ciò ribadisce la validità del progetto della vettura e le sue qualità dinamiche. Chiesa di San Tomaso Il cantone è attraversato dalla catena montuosa del Giura. Progettò e realizzò una ingegnosa e originale macchina utile per la lavorazione degli scultori. Con questo atto si completa del tutto la formazione del governo nella Repubblica Italiana. Per una data reazione chimica, il fattore pre-esponenziale è una costante a temperatura costante. Affacciandosi alla finestra scorge un ragazzo appeso su un albero a testa in giù. "L'attuale leader del partito è il presidente Tsai Ing-wen." Spetterà a un giovane americano portare a galla la verità. Sir Samuel è il bisnonno di Nancy Cunard. "L'album è diviso in tre parti: ""Tale of the Fourth"", ""Variations"" e ""Other Numbers""." Il danzón è una musica elegante e virtuosa. "C'erano anche album di musica inedita da Bill Evans, Stan Getz e Art Pepper." È il risultato di diverse ristrutturazioni e rimaneggiamenti, avvenute nel corso dei secoli. Longino comunque costruì delle opere difensive a Cesarea, nelle vicinanze di Ravenna. Nella città veneta venne nominato cavaliere ed ufficiale. "In Giappone la serie è suddivisa in due stagioni: ""Pocket Monsters Best Wishes!" Infatti alcuni musicisti vennero denunciati. Nel corso della manifestazione il Ghana non ha ottenuto alcuna medaglia. Da lì a continuare le avventure garibaldine il passo fu breve. "Le prestazioni unilaterali sono dette invece ""trasferimenti""." I suoi mercati di riferimento erano quello nazionale ed europeo. Francesco Putti Il terminale della facciata è coronato da una scultura raffigurante lo stemma della città. Molti musicisti noti si sono equamente cimentati nei due generi. Adnan Menderes viene incarcerato e successivamente condannato a morte e giustiziato. La figura si distingue dal testimone di giustizia. Su queste ramificazioni sono portati gli sporangi. Assume un decorso più benigno o sfumato, ma può evolversi verso la forma cronica. Fratello del regista Marco Bellocchio, vive a Piacenza. "È il terzo singolo estratto dal secondo album di Federica Camba, ""Buonanotte sognatori""." I piedi sono grandi, con gli artigli ricurvi. La facciata di impostazione classica ha sul fianco una piccola torre con cella campanaria. Sono coniugati senza vocale di congiunzione tra radice e desinenza. Il grado era assimilabile a quello di commodoro in vigore in altre marine. Il ladruncolo, dopo averle mangiato, si addormenta. Super Bock è stata riconosciuta per la sua qualità da Monde Selection. Le piccanti traduzioni in inglese di molti di queste poesie sono realizzate da Lewis. Antica frazione del Comune di Albate, poi di Como. È vicecampione europeo di categoria nello stesso anno. Il detentore in carica del titolo, James Blake, non ha partecipato al torneo. È questo il motivo per cui la radice si gonfia così notevolmente. "È presentato ne ""Il Silmarillion""." I due si incontrano, ma le minacce reciproche non portano a un accordo. Mary Bell È coltivato come pianta ornamentale in suoli non troppo aridi o alcalini. La possibilità di un campionato alternativo sembra definitivamente tramontata. Ora gli overdrive Fairey sono prodotti in Nord America. Per i soldati quindi si pone il problema del rientro in patria. "Con un voltafaccia, Dupree ordina alla milizia Steiner di annientare la ""Black Knight Legion""." "La canzone è un adattamento della ninna nanna americana ""Hush, Little Baby""." Inoltre il video ricorda una scena del film Per incanto o per delizia. Fu il punto di transito tra le popolazioni doriche e quelle attiche. Il suo poeta favorito fu Orazio. Suddivisione che non è condivisa da tutti gli Autori. "Il suo primo successo solista fu ""I wish you love""." È in stile romanico. Ma il palcoscenico rimane. Collabora inoltre in molti altri ambiti musicali con diverse formazioni ed artisti. Sono piante piuttosto resistenti al vento. Parecchi dei suoi disegni furono pubblicati e ricevette molti contratti per degli arazzi. Harley Earl, visti i disegni di Bill, non esitò a chiamarlo con sé. Tale reazione decorre in modi differenti, portando anche a prodotti diversi. Robert Kerr Sotto la sua guida, la Tritium ottiene la salvezza ai playout sconfiggendo il Portogruaro. Era piuttosto cugino di terzo grado del futuro senatore Natale Prampolini. La maggior parte del suo denaro è stato recuperato. Più specificamente è ritenuta una triazolo-benzodiazepina. Altri direttori sotto i quali Steinberg si esibì furono Otto Klemperer e Leopold Stokowski. "A peggiorare la situazione era l'ultimo articolo che rendeva estremamente difficile rinegoziare il trattato." "Dopo la fine della legislatura non torna più all'attività politica." Al momento la torre ospita al suo interno una stazione radio. Primo ministro è stato, per tutto il periodo, Keith Mitchell. "Da ""Mediolanum"", in particolare, la ""via Varesina"" usciva da ""Porta Comacina""." Il progetto tuttavia fallisce. Egli combatte al fianco di Turno contro i troiani di Enea. Brynner interpretava il Re, Patricia Morison Anna. Raggiungono la ragazzina e i suoi compagni nei pressi di un precipizio. Il Tesoro dello Stato è rimasto detentore di una partecipazione di controllo. Fu il più vecchio cacciatorpediniere della Royal Navy a servire in quella guerra. "Ha lavorato anche in network radiofonici come ""Radio Kiss Kiss"" e ""Radio Città Futura""." "Il Museo Thyssen-Bornemisza è un'importante pinacoteca e centro culturale della capitale spagnola." Suo fratello più anziano era Maredudd ap Gruffydd. Partì poi nuovamente in prestito, stavolta al Nybergsund-Trysil. "All'interno è presente un piccolo altarino con quadri, privi di valore artistico." Le narici sono molto più vicine alla punta del muso che alla bocca. In ogni partita ci sono quattro battitori in gioco, ma solo tre bolidi. Gran parte del Sahara è ancora incontaminata. La filettatura invece non è sempre realizzata con precisione, specie sulle punte. Otto squadre hanno partecipato al concorso. In questo modo i tentativi di espansione dei Visconti fu temporaneamente fermato. Era venduta con una custodia rigida in pelle color terra di siena. "È una ninfa ed è l'eponimo dell'isola di Corcira, oggi Corfù." I Monteiro presentarono così un ulteriore ricorso che non venne accettato. "A piacere si possono aggiungere alcune alici salate nella fase di preparazione dell'intingolo." "Nell'area esterna al complesso si trova il monumento ai caduti in mare." "Fu anche uno storico e fra le sue opere si ricorda ""Monsha'at""." Dato il carattere polimorfo della pianta si sono creati nel tempo anche diversi sinonimi. "L'isola, oggi completamente disabitata, rappresenta un patrimonio unico dal punto di vista naturalistico." Si caratterizza per una pittura briosa, narrativa, luminosa, facile da interpretare. Le rimanenti poesie sono tutte inedite. Fu sepolta nella Basilica di Saint Denis. Craig Adams "Possiede la ""Scuola Calcio Asd Sport Villaggio"" situata a Tommaso Natale." Il premio finale sarebbe stata la mano di Emilia. "È stato Professore Emerito dell'Università “La Sapienza” di Roma." Il suo status tassonomico è sempre stato oggetto di discussione tra gli studiosi. Al km. Due erano i nomi utilizzati dai Celti per indicare le loro cittadelle. Hanno fatto seguito Mike Bongiorno e Pierangelo Bertoli. Negli ultimi anni è stato sotto contratto con la Wicked Pictures. Torna quindi a calcare dopo qualche anno i campi della Development League. Gaudenzio seppe assecondare i committenti adeguandosi ai gusti che andavano affermandosi nella capitale lombarda. In questi casi sono spesso interessare più unghie. Non è mai stato fatto nessun video per questa canzone. Contiene numerose lacune. La molecola del benzene può essere quindi così rappresentata. "La versione singolo è differente rispetto a quella inclusa in ""Plastic Surgery Disasters""." Sono diffusi in tutti gli oceani tropicali e temperati. Al suo ritorno a Colonia fu accolto con entusiasmo. Jon Svendsen Il Senato si riunisce nel Campidoglio a Pierre. "Ha anche un'altra figlia, l'attrice Philippine Leroy-Beaulieu." In origine, Sulley doveva portare degli occhiali ed era provvisto di tentacoli. Segnò i suoi primi punti nella seconda gara della stagione a Curitiba. Era invece ottima la sua solidità come le sue doti di picchiata. "L'ultima parte, ""Other Numbers"", contiene tre brani di Constable." Kim Hwang-ho Alla fine comunque, decise di continuare la lotta impari. La famiglia è diffusa nella ecozona neotropicale. Tra questi è possibile ricordarne alcuni. Fu inumato al Forest Lawn Memorial Park Cemetery di Glendale. "Inoltre recitò in tre episodi della serie tv ""Casualty""." Anche la realtà virtuale ha un peso importante nelle campagne di Animal Equality. Doe Bay è principalmente conosciuta per il suo omonimo albergo rustico. Dopo due settimane di battaglia, le forze francesi, inferiori di numero, si arresero. Negli anni seguenti non ottenne particolari successi. "Ad esempio la frase ""Can you go to Anna's?" Bryn Forbes Monarch operava in Europa. La specie donatrice è, molto spesso, un coenzima. Era concesso inoltre di presentare petizioni alle congregazioni centrali. Il distretto comprende la parte centrale e nord orientale della provincia di Pisa. Le unità acquisite dal Kuwait furono sei. La stazione serve il parco Nakajima. Passò due stagioni a Seattle, senza scendere mai in campo in una partita ufficiale. I capitelli sono istoriati con scene bibliche. "Ludwig van Beethoven compose dodici variazioni su ""See, the Conqu'ring Hero Comes!" La sua tesi fu accolta freddamente e i suoi argomenti furono considerati molto deboli. Le vitamine possiedono diverse funzioni biochimiche. Rimasto probabilmente vedovo avrà due figli da una seconda moglie di nome Virginia. "Sofia non venne più vista in nessuna pubblicazione post-""Crisi""." Anche i canti di Natale furono cambiati. Il testo parla di una donna crudele che fa soffrire il proprio amante. "Ciononostante la sua reputazione di giusto si espanse per tutto l'impero." La catena termina a sud dI Phuket, dove viene definitivamente sommersa dalle acque. Promozioni dalla A dil. La figura centrale del quarto pannello è il già menzionato pozzo del miracolo. Venne suonata al Freddie Mercury Tribute Concert dai Def Leppard e da Brian May. Hanno queste caratteristiche sia gruppi dark ambient sia Dark Sanctuary. Il ragazzo sviene e, una volta ripresosi, vede il suo spettro. Questi dati provengono dal file pdf spagnolo scaricabile dal sito ufficiale. Il genere è presente in Centro America e Sud America. Parla cinque lingue: francese, inglese, italiano, tedesco, spagnolo. Dietro le quinte, però, Buddy sta tramando per eliminarli. "Esempi di questo genere sono i film ""La ragazza del lago"" e ""Mystic River""." Non sono presenti. "Per facilitare l'ingresso alla stazione sono state installate scale mobili e ascensori." La piovosità è molto irregolare. Eun-hwan, però, è fidanzata con il dottor Kang Min-suk. Celebre è la dimensione onirica di alcuni ritratti del surrealista Salvador Dalí. Per il viaggio in salita vi erano pedali. "Il brano è stato estratto dal mixtape collaborativo ""Gotti Made-It""." A questi si aggiunsero altri acquisti come Gene Upshaw, Willie Brown e George Blanda. Nello stesso anno è stata battezzata nella Chiesa Ortodossa Russa. Musica dei Converge, testo di Jacob Bannon. Prevedeva anche il disarmo di tutte le milizie libanesi, sia cristiane che musulmane. È interpretata da Caroline Munro. Questo file viene poi eseguito, provvedendo ad avviare un sistema operativo. Le sue dimissioni non furono accettate perché nessuno voleva prendere il governo. Il club è stato formato da una serie di unioni fra squadre diverse. Si impose, tuttavia, nella classifica scalatori. Gli impennaggi erano di tipo classico, con gli equilibratori disposti alla base della deriva. Quattro comuni del comprensorio presentano una maggioranza di lingua italiana. Nello stesso anno ha raggiunto, perdendola, la finale di Coppa di Romania. I diritti sono poi stati ceduti alla Warner Bros. Venne costruita su un tracciato preesistente. "La sua sede è presso l'impianto sportivo comunale in Via Giotto a Brescia." Wallace Bryant La diocesi comprende parte della provincia cinese di Sichuan. Ospite fisso della prima edizione fu inoltre il cantante Claudio Villa. "Il cannone fu installato in due impianti binati ""Mod." I componenti per risolvere i problemi furono sviluppati ma a quanto pare non consegnati. Prende il nome dalla città di Whitman, nel Massachusetts, da un funzionario della ferrovia. Tuttavia Mirbeau è cosciente dei movimenti che stanno nascendo in Oriente. Le donne e bambini vi restarono per dieci anni, gli uomini per dodici anni. La gara non ebbe luogo per il ritiro del Rubin. Nel programma sono presenti varie rubriche. Le zone di magia morta si verificano dove vi sono dei buchi nella trama. Il brano si rivela un successo a livello mondiale. "Questo, fu l'ultimo paese che ""si iscrisse"" prima che il gioco cambiasse nome." I primi vincitori furono i Vernon Vipers della British Columbia Hockey League. Ma stavolta i nemici sono ortodossi: scismatici ma pur sempre fratelli di fede. "L'organo si trova sopra una cantoria che sovrasta l'ingresso, addossata alla controfacciata." Sul retro vi è un ampio giardino. La Staatsbibliothek ha parzialmente digitalizzato il documento. Norbert Walter "L'attrice entra in scena." Giunti a Como si è seguita la costa del Lago sul lato occidentale. Successivamente la chiesa fu reintitolata a santa Maria Maddalena. In elettronica, esistono alcune interessanti applicazioni delle Race Condition. "Gravi questioni impegnavano infatti la mente del ""dey"", quell'anno." Il punto principale delle trattative era costituito dal Marocco. Le sigle di chiusura sono delle Buono! "Fu eletto capo del ""Partito cinese per l'interesse pubblico"" con Tang come suo vice." Dalla vetta si godono spettacolari vedute sul Parco regionale del Corno alle Scale. I Priori sono affiancati da egual numero di Priore, laiche e sposate. Occasionalmente catturano piccoli vertebrati come lucertole. Quello del tribunale invece venne sgominato con un assalto congiunto. Due figli, Diana Scultori Ghisi e Adamo Scultori, furono incisori. Il suo primo matrimonio, con Juliette Meyer, gli diede due figli, Jan e Bode. Le cause di giustificazione sono previste dal codice penale italiano agli artt. Ha dichiarato di essere cristiano. "Romain Grosjean e Mark Webber sono costretti a cambiare il musetto ai ""box""." Per il girone di ritorno venne fatto un calendario ex novo. "Aggiunse inoltre: ""C'era certo una grande intelligenza ed eleganza in lui""." Ad Hartford è stata data una stella nella St. Louis Walk of Fame. Porta gli occhiali. Analoga scelta viene compiuta anche al Senato. Durante il keynote, apparve vestito di nero, con una bara. Fatto prigioniero, venne brutalmente torturato e ucciso. È un gatto tranquillo e pacifico che convive bene anche con i bambini. Il corpo è piuttosto appiattito e compresso lateralmente. Secondo la tradizione, sono parole realmente pronunciate da Gautama Buddha in diverse occasioni. Aveva bisogno di provare qualcosa di nuovo. Attualmente, disputa la Pro A, massima divisione del campionato francese. Un grande contingente di studenti stranieri e del Commonwealth fa parte del corpo studentesco. Oltre ai manga, è famosa per aver illustrato gli arcani maggiori dei tarocchi. La maggior parte dei suoi libri sono diventati bestseller e spesso sono stati discussi. Proprio durante un loro incontro suona il segnale di un incidente accaduto in cava. La zattera, oltre a trasportare se stessa, aveva una residua capacità di carico. Il capoluogo di contea è Chesterfield. Queste sue parole furono incise su un cilindro di marmo, Spot Pubblicitari: Rover Italia-Fiat Panda-Mobil Oil. Nel brano Wonder celebra la nascita di sua figlia Aisha. Fighting Blood "Egli infatti impersonava la scimmia ""H'Angus"", ovvero la mascotte dell'Hartlepool United." Ha partecipato al video uptown girl dei Westlife Kim Moon-soo La scrittura è polifonica, ma ci sono lunghi passaggi a una sola voce. "La superficie d'acqua fa parte del mare di Kara." Anche un esemplare costruito da Touring partecipò alla Mille Miglia, guidato da Nino Farina. Kelly otterrà una vittoria ai punti dopo tre round. San Leonardo Il commento musicale non è mai stato pubblicato integralmente. Lang, Ani di Franco e David Byrne. Sembra che il secondo prototipo non abbia, effettivamente, mai volato. Sono specie endemiche del Lago Malawi. "La chiesa custodisce numerosi oggetti d'arte." Oltre che nella città lagunare, visse a Parigi, Londra e Padova. Il codice ha avuto una storia particolarmente movimentata. La corruzione, in alcuni casi, può elevarsi a sistema. "Lei ringrazia il cavaliere mascherato che l'ha salvata, donandogli una ciocca di capelli." Come cantante si aggrega al sodalizio Marcus Maclaine. "Secondo la leggenda essa è la ""Joyeuse"", la spada usata da Carlo Magno." Nancy e Jonathan si sono tuttavia riconciliati, così come Undici e Mike. Entrambi i matrimoni rimasero senza figli. È un supergruppo molto numeroso, i cui singoli membri hanno avuto anche carriere soliste. Un insieme limitato superiormente e inferiormente si dice limitato. Purtroppo, vengono scoperti e catturati. A questa rivelazione Shen sembra essere preso dal terrore. The Lucky One Indo-Arabico e la matematica che ne seguì. Negli anni a seguire il castello perse però la sua importanza. Tornato negli Stati Uniti fu promosso sergente. "L'album prende il nome dal singolo omonimo, un rap-melodico." Altri autori sostengono il contrario. Tra le corti non vanno inseriti i cortili privati dei palazzi patrizi. Teddy Pierce è un buon padre di famiglia che vive a San Francisco. È anche aperta la sede commerciale a Hong Kong. Il telaio è completamente rinnovato, ridisegnato e alcune parti sono state realizzate in alluminio. Le civiltà precolombiane erano in grado di produrre cibo. I primi tre classificati di ogni semifinale si qualificavano per la finale. Nella scuola possono essere praticati molti sport: rugby, cricket e badminton. Gli strumenti per la misurazione del tempo sono chiamati orologi. Differenti risultano invece le esigenze che deve soddisfare un lubrificante per trasmissioni. "L'amministrazione Reagan aveva aumentato considerevolmente il budget per la difesa." Una via della periferia di Genova è a lui intitolata. John Lax Il suo nome deriva da Henri Poincaré e Heinz Hopf. Si sentono i boscaioli lavorare. Wellington Daniel Bueno "Le trasmissioni rivolgevano particolare attenzione ai rapporti con l'Unione europea." "Insegnò chimica dapprima nel liceo di Reggio Emilia, poi all'Università di Modena." Fu un personaggio di primaria importanza nella vita musicale dalmata. Guerra polacco-teutonica Esso è stato di esempio per istituzioni analoghe. Di seguito sono riportate le tracce. Una iperbole ha due punti impropri. Ha un corto becco diritto. Nello stesso anno, Bruni realizzò uno spettacolo televisivo basato su questo lavoro discografico. Lady Be Good "Molte specie estinte di ""Crocodylus"" potrebbero rappresentare più generi." "L'edificio che attualmente ospita il museo, è un luogo pieno di storia." Il sagrato termina in stile piramidale. La contea è suddivisa in quattro comuni e nove villaggi. Questa controversia è fonte di disaccordo sulle cause della guerra. Ebbe una carriera ufficiale breve, e ricoprì una sola posizione. I suoi prestiti erano cari, ma non da usura. "In inglese, nella forma ""Josiah"", cominciò ad essere usato con la Riforma Protestante." Dwight progetta un piano con Miho e tornano in città. "Il numero dei fiori utilizzati è nell'ordine delle decine di migliaia per ogni soggetto." "L'opera fu realizzata per conseguire la protezione e la benevolenza delle divinità." Ritorna nella nuova stagione di Ciak... si canta! "In senso lato, può anche essere interpretato come ""mensile""." "Occasionalmente può essere raccomandata l'applicazione di unguento antibiotico oftalmico." Rachel e Gage ritornano a casa e Ellie si presenta. Straight to Hell Poi lo si sostituisce con una nave nuova e più ampia. Martinez è inoltre messaggero di pace Unicef. "Perciò i Mongoli si riferiscono poeticamente alla Mongolia come ""Terra dal cielo blu eterno""." Collabora, negli anni Settanta, anche con il cantante e chitarrista Egisto Sarnelli. Parla fluentemente tre lingue: francese, inglese e creolo. Nello stesso anno diventa lettore di sceneggiature per la casa di produzione Fandango. Erano anche esperti nella lavorazione della ceramica. Il parco è diviso in due segmenti ben distinti. Un azteco poteva diventare schiavo come pena per qualche reato. I pilastri sono sormontati da capitelli con stucchi dorati. Come fauna sono presenti il gatto selvatico, la martora e numerose specie di picchi. Giunse in Cile con la spedizione di Pedro de Valdivia. Le normali Imaging a risonanza magnetica hanno poco efficacia diagnostica in questi casi. È la poesia più famosa di Villon. Ulteriori informazioni possono essere trovate su una pagina elettronica della Festa dei fratelli. Nel trattamento del sovradosaggio è indicata la somministrazione di fluidi ed elettroliti. Gli episodi sono ordinati secondo la messa in onda giapponese. Ha lasciato il club a parametro zero al termine di questa stessa annata. Rappresenta il punto più occidentale del Galles. Beren abbandonò il pugnale, che da allora non venne più utilizzato. "Oltre alla campagna principale, viene introdotta una nuova modalità di gioco chiamata ""conquista globale""." Adrian Hadley Coordina la comunicazione tra produttori, nonché una serie di manifestazioni internazionali di auto. Il termine è di uso comune in archeologia e antropologia. I campus di Castellón e Elche sono più piccoli. Avrebbero mantenuto la signoria sulla città, in cambio avrebbero giurato obbedienza al papa. Dopo una serie di scherzi attuati per vendetta finisce per perdere il controllo. "Per questo motivo ricevette una quinta Medaglia d'argento al valor militare." La gamma di carrozzerie venne ulteriormente ampliata. Successivamente Sebastian Vettel ha preso nuovamente il comando della classifica. Il cenobio di San Nilo venne devastato dai saraceni. James Johnson Per confronto le immagini di Google Mars sono disponibili solo fino a un metro. Katara è uno dei personaggi principali delle serie, e appare nella maggioranza degli episodi. Vic Woodley Carlo rimase in esilio per il resto della sua vita. Al contrario, le immagini evocano uno scenario di corruzione e decadenza. Terra di Bari Alla fine grazie a Beto, un altro androide, riescono a salvare Cole. Aveva però cercato di farla crescere senza farle mai mancare nulla. Sono state censite diciotto specie di orchidee. Si caratterizza per i merli a coda di rondine e per le strette feritoie. Accumulò così il più grande tesoro pirata di tutti i tempi. Tale ricerca, però, non giungerà a buon fine. Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni. Non si conosce il nome del fabbricante del convento e dei suoi chiostri. La montatura venne gradualmente modificata nel corso dei secoli. Dopo la sua scomparsa, il controllo della franchigia passò alla moglie Georgia. "Esse hanno visto la vittoria dell'Istiqlal, che ha sconfitto il Movimento Popolare." Due esempi di questo design innovativo furono i fanali e le maniglie delle portiere. Oggi si trova al Museo archeologico nazionale di Spagna. In seguito venne promosso ad ammiraglio. Ad eccezione di brevi periodi, dimorò sempre in diocesi, cosa rara in quei tempi. Ha fondato e diretto numerosi istituti di ricerca universitari. Anche la Brabham di Modena subisce dei danni nella mischia e rimane ferma. È raggiungibile solo dal mare poiché isolata e racchiusa da alte pareti rocciose. Il piano però purtroppo non riesce e Goemon viene tradito e denunciato. Le prede erano i cervi in montagna, ma anche alci e bighorn. Ma la consulente, attesa per la presentazione dell’attività, non è ancora arrivata. Kim Jong-un è stato riconfermato presidente. Successivamente divenne ambasciatore negli Stati Uniti e prefetto del dipartimento della Nièvre. Ebbe come insegnante il matematico Dirichlet. La costruzione fu supervisionata da architetti provenienti da Spagna e India. La via è commercialmente una delle più importanti della città. La vittoria dei Power Rangers, stavolta, è definitiva. Timbro: corona murata da borgo. "È soprannominato il ""Maradona Cinese""." "È stato membro fondatore del Centro studi sulla civiltà comunale dell'Università di Firenze." "Per gli appassionati di mountain bike, a Piazzola, inizia l'Area naturalistica del Brenta." Alle Fær Øer rimase Antonio, che subentrò a Niccolò in tutte le cariche. Da questa manifattura sorse il noto gruppo industriale internazionale Saint Gobain. Nei tardi anni trenta, fu molto attivo nei serial cinematografici della Republic. "In alto si leggono le iniziali che permettono di identificare l'uomo: ""V V""." "L'isola è costituita principalmente da colline rocciose coperte, da rada vegetazione della tundra." Sono i più usati e i più potenti. Beltramo muore, probabilmente, poco dopo, perché non si farà mai più sentire. "Si trova nei pressi del ""Checkpoint Charlie"" e del relativo museo." "Espone alle mostre annuali dell'Accademia tele con paesaggi." The Triangle È possibile che la regione di KwaZulu-Natal ospitasse una fauna endemica. Si trova sulla Westport–Portarlington e da essa si dirama la linea per Galway. Il grande faraone starebbe presentando suo figlio ad Amon. La cupola, priva di lanternino, è stata costruita interamente in tufo. The Harbour Lights Fondamentale per questa tecnica è il movimento del polso. Nervo occipitale "A consegnare i Premi è il Principe Hitachi, secondogenito dell'Imperatore Showa." I modi e le tecniche possono essere i più disparati. "C'è la campagna di Russia." Poi Jennifer, Joe ed Anna se ne vanno assieme. "Ciò porto alla fine dell'impero medievale bulgaro." Smith e Banks divennero insostenibili. "Suggestivo è il rapporto di questo dipinto con la ""Giuditta"" di Carlo Saraceni." Di seguito verranno riportate le date e gli incontri delle qualificazioni. "L'unica scuola pubblica è la Red Rock Elementary School." A questa serie positiva ne seguì però una negativa di quattro sconfitte consecutive. "Sede vescovile è la città di Copenaghen, dove si trova la cattedrale di Sant'Ansgario." Il sintomo più comune resta il dolore. "Per Marek sarà l'occasione giusta per cercare vendetta." "Ancora oggi, l'identità del genitore è sconosciuta." Vedi Glossario di teoria dei campi per alcune definizioni basilari in teoria dei campi. Fanno parte dei Monti Tatra orientali. Le cinque specie sono diffuse in tutto il territorio nazionale, dal nord alle isole. Al contempo gestisce una trattoria, La Piola, a Modena. Durante i lavori di espansione di Tani, tuttavia, risiedette e governò da Menfi. Bond e Solitaire sono tratti in salvo dagli alleati di Bond. In occasione del giubileo episcopale il card. Ben Gurion. "L'anno seguente, si trasferì ai norvegesi del Sandefjord." "Tradizionalmente praticano l'animismo, sebbene molti si siano convertiti al cristianesimo." I prigionieri iracheni verranno poi rimpatriati dopo la guerra. Lì essi fanno miracoli di guarigione e convertono molta gente al cristianesimo. Penn e Jon Fitch, ma entrambi furono costretti a rinunciare a causa di infortuni. La sua principale sala da concerto è la Esplanade Concert Hall. I due divorziarono subito dopo. In altri casi, la geologia della roccia sottostante può determinare la frequenza del surge. "Nella ex provincia di Messina ne esiste una variante, chiamata ""bianco e nero""." Tutte le canzoni sono state composte dagli Slaughter. Nel complesso non si sa di preciso quanti fucili siano stati prodotti. A seguito di due sconfitte su altrettante partite viene eliminata dalla corsa scudetto. Il grano è verde "Il grido di Lennon ""Eh up!" Giuseppe capisce infine che essi sono davvero cambiati. Secondo alcune fonti, si dimise sotto minaccia armata, e si ritirò in un monastero.. Vieri, irritato per quello che considera un tradimento, si scontra con la madre. Benedetto per primo decise di ritirarsi in eremitaggio. Il telaio richiama quello impiegato per la Plymouth Barracuda, ma con carrozzeria totalmente diversa. Corrispondenza e scritti vari sono nella Biblioteca della Borghesia di Berna. Scava buchi nei tronchi nei quali alleva i piccoli. "Un ""alcalde mayor"" fu ucciso a Pachuca." È stato prodotto da Mark Trombino, produttore, tra gli altri, dei Jimmy Eat World. Bill la porta a casa e chiama un medico. "Terminato il suo servizio nell'esercito, tornò negli Stati Uniti." Monica si congratula con Richard. Nella sua ultima stagione a New York fu il capitano della squadra. Il bianco pace, saggezza e felicità. Il gioco in realtà mescola numerosi elementi di giochi diversi, mescolando esplorazione, combattimenti, enigmi. "Nello stesso anno l'Istituto aprì tre ulteriori sportelli a Matera, Battipaglia e Catanzaro." Si potranno effettuare delle acrobazie in stile libero e guadagnare così dei punti. Contemporaneamente Hunter e Jordan si fanno dare un passaggio al castello da Pauline. Serve il centro abitato di Villanova, frazione del comune di Reggiolo. Successivamente la nave venne posta in disarmo, dapprima a Genova e poi a Napoli. È stato anche capitano della formazione. "L'edizione italiana è stata curata da Mondo Home Entertainment." Si esamina il fotofinish. Jason dice finalmente a Hoyt che è stato con Jessica e questi lo picchia. Ciò è possibile perché le lingue umane sono dotate di certe regolarità linguistiche. Si incontrano diversi tipi di nemici: serpenti, coccodrilli, uccelli, indigeni mascherati, rinoceronti. Hanno un regime dietetico fitofago, con un elevato numero di specie vegetali attaccate. Ha partecipato alla prima guerra mondiale con il grado di sottotenente. "L'autore ha sostenuto che la finanza e il capitalismo erano controllati dagli ebrei." Il trittico proveniva dalla Chiesa di San Miguel della medesima città Segovia. Ma gli ugonotti devono scappare dalla cittadina fortificata perché il Re li perseguita. Con la sua cinepresa, documentò le manifestazioni di piazza di quel periodo. E la nuvola violetta prendeva un color lividognolo. Nella stagione successiva la squadra viene praticamente ricreata da zero. "Diede importanti contributi al trattamento dell'idrocefalo." "Un'altra caratteristica unica degli ussari polacchi sono le famose ""ali"", fissate alla sella." Già durante gli anni degli studi, Hermann era un esecutore molto attivo. La storie si dipana tra Barcellona, la Sicilia e Napoli. Persone di nome César Fioritura tardo primaverile estiva da maggio a luglio. Le vendite superano i tre milioni di copie. Costretta a queste pratiche, la giovane tenta la fuga, invano. È posta a ovest dal centro abitato di Pontresina. Si trova sul Lago Maggiore. A queste si aggiungono le feste parrocchiali e di quartiere. Gli avversari sono principalmente zombi umani, cani e vari mutanti. "Poi è passato nello scozzese e nell'irlandese ""Mac"" e ""Mc""." Far Cry Primal è stato sviluppato da Ubisoft Montreal. Joey e Alex, entrambi alle prese con la propria delusione amorosa finiscono per baciarsi. Questa chiesa è anche il santuario della Madonna del Rosario. Nel corso degli anni la canzone è diventata uno standard musicale bebop molto famoso. Lasciò la moglie Diana, la figlia Jenny e il figlio James. "Anche la celebre rivista ""Variety"" ha apprezzato il film." Stazione di Gazzo Invece, nominò suo fratello Ahmed, suo emissario. "Definita ""la Shirley Temple italiana"", nel film ""Fermo con le mani!" Quando Mosca fu liberata, divenne il comandante delle sue guarnigioni. Si trasferì a Miami, dove acquistò un ristorante. Tuttavia la Rockstar Games non ha mai confermato né smentito queste voci. "Evidentemente il superamento della morte di Gino l'aveva aiutata a crescere interiormente." "Nel paese natale gli sono stati dedicati una scuola, una piazzetta e una ""Corale""." "Vide la vittoria finale dell'Anorthosis, che così conquistò il suo nono titolo." Proprietaria di una compagnia industriale, Amy Cary è una donna indipendente. Nei secoli però subì varie spoliazioni. Il personaggio di Bang Min-ah è una ballerina di break dance. Hanno buona resistenza a carburanti, lubrificanti, fluidi idraulici. Sono presenti strutture ricettive legate soprattutto al turismo termale. Nel paese sono rinvenibili iscrizioni sia in latino che in glagolitico. Il finlandese dopo qualche giro lascia passare il compagno di scuderia. Chiuse la carriera allo Spartak Mosca lavorando con le giovanili. James Jones Perciò, lasciato il suo isolamento, raggiunge Ferrara. "L'obiettivo è quello di eliminare il capo di ogni banda, con ogni mezzo necessario." Può essere composta da diverse parti: un centrale, due baffi e una V-bar. Futurista e militante del Partito Comunista, Caracciolo partecipa alla resistenza. Il cavaliere esegue il terzo balletto con la dama di destra. Jesús Tortosa Cabrera Gli interni presentano soffitti intarsiati a mano e porte in legno di ciliegio. In inverno si può praticare lo sci di fondo e lo sci alpinismo. Miyuki Ueda In due di queste occasioni, ha conquistato il podio del medagliere. La basilica è una congiunzione pressoché unica tra arte bizantina e occidentale. Con il test di Liebermann si ottiene una colorazione nera. Fu il primo film girato da Gloria Swanson alla Keystone Film Company. "In seguito l'edificio venne adibito a magazzino, oggi ospita un ristorante e l'agenzia ippica." "Vive nella foresta pluviale secondaria dell'area di confine fra Colombia, Ecuador e Perù." I diritti furono acquisiti anche in Thailandia, Taiwan, Cina, Indonesia e Malaysia. "Il marchio utilizzato fu ""Pluto""." "Si noti anche che i monomi in ""Y"" formano una base dello spazio vettoriale." Questi sono gli isotopi formalmente stabili. Le sue composizioni sono in gran parte perdute o conservate in frammenti. La classifica si basa sui tempi accumulati in tutte le otto tappe del tour. Hanno grado di festa le seguenti ricorrenze liturgiche. Tuttavia, secondo Isocrate, i Greci non erano fatti per la monarchia. La salita alla vetta è particolarmente difficile ed impegnativa. "Il sito Rotten Tomatoes posiziona la pellicola al'undicesimo posto dei migliori film dell'anno." Sulle zampe anteriori erano presenti tre dita dotate di enormi artigli. "Era infatti caratterizzata da forme spigolose, secondo lo stile dell'epoca." Meglio averlo realizzato ora che citare differenze creative in seguito. Alcuni di essi avevano anche un registratore. Prima di ottenere la cittadinanza americana ha rappresentato la Germania a livello giovanile. Video degli scontri tra il Regime Cinese e gli Uiguri Gli è attribuito un ruolo importante nella genesi del sarcoma di Kaposi. Successivamente comincia una carriera di produttore per la Geffen Records. Essi svolgono ruoli importanti in teoria dei numeri e in topologia. Probabilmente è presente anche nel Cile settentrionale. Questo processo di immunità acquisita è alla base della vaccinazione. "Con essa il papa sospese l'ordine dei Cavalieri templari." Le mura hanno da ogni parte finestre ogivali che si alternano con delle feritoie. "Per eseguire questa commissione, andò a Venezia per studiare l'arte medievale cristiana." Ospita una raccolta di opere dello scultore, dagli anni cinquanta agli anni novanta. In seguito viene chiamata a dirigere incontri del campionato italiano di calcio femminile. Gli sviluppatori erano originariamente propensi per utilizzare configurazioni e utilità provenienti da Linux. L’interno di Scalea è un intrico di scale, vicoli, larghi, supporti ed archi. Alcuni cronisti lo hanno identificato della famiglia Gualandi I più grandi paesaggi di Rubens vennero dipinti per suo uso personale. Bailey conosce Sarah, escono insieme, e lei si innamora di lui. Prende il nome dalla città libica di Bengasi, in ricordo del passato coloniale italiano. "Rimane comunque il secondo centro più popoloso dell'isola." "Particolare era però l'entrata in scena della cantante." Le motivazioni di questa donazione sono sia religiose sia politiche. "Per sua stessa ammissione lei ""non se la cava bene con i sentimenti""." Oggi non vi sono più italiani a Signo. La canzone ha ritmi bossa nova. In finale arrivavano i due più votati dal televoto più due ripescati. I consiglieri sono eletti in sette distretti per un termine di due anni. Però si possono ricavare compensi per le copie fornite. Il reale è necessario ma per essere deformato dal soggetto. Socialista Federale di Jugoslavia e della Rep. "Negli anni seguenti Eudossia divenne una figura importante presso la corte d'Aragona." La chiesa ha origini antiche ed è stata costruita su un precedente tempietto romano. Ma le preoccupazioni per il futuro le faranno perdere di vista il suo presente. Lo stadio è stato usato anche per il rugby internazionale. "In seguito, Masters incominciò a dominare Carlito per poi colpirlo con una ""powerbomb""." "Dragons de l'Ouémé ritirato." Il centro originale è inquadrato da una fontana cinquecentesca restaurata, dedicata a San Martino. L’opera ebbe il compito di richiamare un folto pubblico in occasione della sua inaugurazione. William Robinson Nel gioco vi sono un vario numero di oggetti come cuori, bombe e rocce. Sul lato opposto troviamo Casa Florio, con un bel portale arcuato in blocchi lapidei. Il libro rappresenta il quotidiano impegno negli studi degli studenti universitari. Il film fu prodotto negli Stati Uniti da General Television Enterprises. Anche questo torneo venne dominato dal Novara campione in carica. Situato a nord-est di Rovigo, il territorio è completamente pianeggiante. Opzionalmente, a questo sistema si può applicare uno zaino. Ufficialmente, i Marines degli Stati Uniti agiscono come forza di pace. "Ha scritto anche un libretto operistico tratto dal romanzo di Valerio Evangelisti ""Tanit""." Subito dopo le nozze, il re riprese la costruzione della nuova dimora. Era comune lasciare doni per i deceduti. "L'interno, a pianta ottagonale, ruota attorno a un tozzo pilastro a fungo." La superfamiglia è un vasto ed eterogeneo raggruppamento, comprendente specie di varia morfologia. Alla fine quella canzone divenne addirittura più celebre del film stesso. Gli edifici sono numerosissimi, e sono divisi per campo di ricerca. La statua è caratterizzata da elementi espressivi che saranno presenti nella posteriore dottrina Jōdo-shū. "Si dice che il ""baile de la bandera"" sia originario di questo stile." Fu il primo film distribuito dalla Exhibitors. "Ricevette solo un possibile successo, ""How Do You Do It?" La ragazza prima lo corteggia, poi lo abbandona e infine lo cerca di nuovo. "All'epoca della morte, la Slaughter era il membro più anziano del Congresso." "Subito operato, l'attore fu dimesso poche settimane dopo." "Il che significa cambiare con gradualità l'intero Paese." Esaù era il favorito di Isacco, mentre Giacobbe della madre Rebecca. La situazione della popolazione era contrassegnata da scarsissima scolarizzazione e pessime condizioni sanitarie. "Il motto del giornale fu ""Per conoscere... discutere... lottare!" Anche la mascella superiore ha una intensa pigmentazione nera. La valuta fu emessa solamente in forma di banconota e mai di moneta. Nel dicembre dello stesso anno entrò a far parte della Nazionale Italiana Avieri. Quanto di tutto! Pratap Singh Shah Si gioca un primo girone dove si affrontano tutte le iscritte al torneo. "La versione promozionale aveva come titolo ""Early""." Il meccanismo di grilletto ha un selettore di fuoco a tre posizioni. La stessa Port Lincoln fu nominata da Flinders con la stessa motivazione. Il film ricevette critiche discordanti alla sua uscita. La produzione in serie è stata preceduta da tre prototipi. È il primo italiano della storia a vincere questo campionato. Lo ieratico fu usato per tutto il periodo dei faraoni fino al Periodo greco-romano. La missione consiste nel fermarli prima che possano scappare. Questa specie è allevata in acquari domestici e pubblici. Ha un fratello di nome Sunetsugu. Castaneda è un comune della regione di Moesa, nel cantone dei Grigioni in Svizzera. Dietro il palazzo si estendevano grandi giardini pensili, siti sulle mura etrusche. Ma ancora, questo gruppo era una piccola parte della popolazione anziana totale. In cattività, esemplari appartenenti a questa specie sono vissuti per almeno sette anni. I maschi hanno code più lunghe delle femmine. Il gruppo cambia il nome in Soul Asylum. Dietro le quinte, per tutto il giorno, aveva regnato una certa agitazione. Sposato, ebbe due figli, Dario e Anna. La maggior parte sono velivoli militari della seconda guerra mondiale. Nei pressi di baia Slanci si trovano dei piccoli stagni costieri. "La libertà ""vera"" dell'uomo coincide con la sua convinta adesione all'ordine del cosmo." Il gesto destò grande scalpore. "È l'epoca degli strumenti elettrici, Chitarre e Tastiere." Dopo che entrambi i giocatori hanno lasciato cadere il loro samurai il gioco continua. "Oggi ospita un museo, e l'edificio adiacente è sede del locale governo." "La cooperazione culturale è un'altra delle prerogative dell'Organizzazione per la cooperazione." Molte delle classi sono a loro volta suddivise in sottoclassi. Le cause di questi effetti a livello cardiovascolare rimangono oggetto di ricerca. In seguito ha riacquistato la denominazione originale. Per questo motivo il mese dopo si opera al ginocchio. Tracy Murray Negli ultimi anni veneziani, le commedie cominciano ad andare in crisi. Ogni chiesa era inoltre amministrata da un proprio sacerdote. Il concetto su cui si basa il programma è il mondo della cucina. Thomas Carter "Il comune è incorporato sia come ""town"" che come ""village""." "L'unione dei due tratti prese il nome di via de' Malcontenti." Fu in questo periodo che la chiesa venne elevata al rango di cattedrale. Egli fece abolire le torture inflitte alle persone ancora non dichiarate colpevoli. Con lei ebbe due figli e una figlia, che gli diedero quattro nipoti. Al loro interno si trovano spesso le rune. "È il primo dell'omonima serie e narra le avventure di un geco." La vita del fisico tedesco fu caratterizzata da alcuni episodi particolari. Il complesso continuò ad essere abitato anche dopo la fondazione di Grosseto. Entrambi sono prismi ottagonali. "È uno dei tre club professionistici di Rotterdam insieme all'Excelsior e al Feyenoord." Gli succedette il figlio Karl Freiherr von Škoda. Ha anche fatto la modella per il brand di lingerie, Adore Me. Il regno si indebolì e la popolazione risentì pesantemente della situazione. Nel frattempo la popolazione civile norvegese fu evacuata. Barro Preto Tenere il tempo. Tutte le nostre attività razionali e morali hanno una comune origine negli atteggiamenti sentimentali. Il sito, inoltre, comprendeva strumenti da caccia e resti fossili di mammiferi estinti. È il nonno materno di Alberto Cerri. Sulla nave si trova pure Robert Adams, un innamorato di Roberta. Iniziò ad indossare una maschera e a farsi chiamare Averno. Questo uccello vive in Pakistan, India, Bangladesh, Nepal, Birmania, Sri Lanka e Malaysia. X rappresenta il numero di pedine nello stesso gruppo, Y è il punteggio risultante. Dopo la restaurazione, ottenne anche la docenza alla scuola politecnica di Parigi. "Negli anni seguenti l'età limite fu ribassata, dedicando il torneo alla categoria Allievi." Dunque procede a far risorgere il morto. Una richiesta simultanea per il blocco B rimarrà invece in attesa. Vi erano inoltre pubblicate rubriche scientifiche, lettere, concorsi per racconti e disegni dei lettori. "Nel tratto in pianura tentano un'azione Cancellara e Sagan, ma il loro tentativo fallisce." "Il Grecale è di colore giallo brillante, con un profumo che ricorda l'albicocca." Una caratteristica simile esiste nel ceco, nello slovacco, nello sloveno e nel macedone. In seguito a questa defezione i Camel si sciolsero. "Per questi quotidiani è stato ritrattista di personaggi dell'economia." Sofia, Penelope ed Alice sono amiche inseparabili. "Innanzitutto viene evitato l'uso di concimi chimici e fitofarmaci all'interno del parco." "Hanno l'aspetto di umanoidi giganteschi, con la pelle di colori metallici." Il nastro della medaglia era bianco e rosso. Il gruppo antagonista della serie. Dag e Mia vengono rinvenuti uccisi a colpi di arma da fuoco. Nella sua corsa, inciampa e cade in un fiume. Anni Trenta del Novecento. Durante il servizio in Francia fu promosso tenente. I monaci si prodigarono, tra le altre cose, nella miniatura di manoscritti. Anche il sito internet della rivista è stato bersaglio di un attacco informatico. È suo il mosaico che abbiamo in Cappella. "Gli altri due singoli estratti saranno ""Superstiti"" e ""Aria da niente""." Il nuovo tracciato, a doppio binario, non ha avuto nessuna nuova fermata per Venetico. Le dita non possono essere completamente flesse se il polso è completamente flesso. Comportano anche una perdita di potassio. Alcune corse sono prolungate fino a Pesaro. Questa medaglia rappresenta la più antica iconografia di Palmi. "Concluse la carriera con una stagione al Forest Green Rovers, all'età di quarantadue anni." Dave Power Robert Agar era un grande specialista in serrature e in chiavi. Il materiale utilizzato è semplice pietra bianca. La regione offre una grande varietà di piante medicinali locali e popolari. La Banca lavora assieme ad altre istituzioni per assicurare la stabilità monetaria e finanziaria. Questo renderebbe però necessari meccanismi impossibili da realizzarsi fisicamente. Tenta più volte di conquistare Agrabah, ma viene sempre sconfitto. È stato girato in tre paesi differenti Italia, Francia e Stati Uniti. "Inizialmente prevedeva sei gare, aumentate a otto l'anno successivo." Fu dapprima consacrata al dio Anu, in seguito alla dea Inanna. I due sono soli nella notte. Quando la musica inizia a diminuire, diminuiscono anche gli altri gruppi. Porta il nome di Francesco Rinaldi, che la fece costruire. Occasionalmente sono presenti anche sagre. Già nel medioevo, in città era diffusa la produzione di birra. Il sale è ricavato da un pozzo che si trova nel territorio dei Moni. "Nell'area acquisita dell'università si estende la cittadella universitaria." La sua ubicazione precisa non è ancora stata identificata. Anche la lunghezza dello stivale influenza questa impressione. Persone di cognome Mori Questo meccanismo è fondamentale per non scatenare una risposta infiammatoria in risposta al microbiota. Tuttavia in assenza di un capitano non è permesso sceglierne quattro alternativi. Le cause sarebbero da addebitare al regista Kazan e allo sceneggiatore Sherwood. "Era conosciuto come il re del Barbecue dell'Impero Interno." Dopo essersi ritirata dal wrestling, è tornata al college. È la migliore amica di Jasmine e una specie di groupie di Luce. Questi termini sono ormai entrati a far parte del linguaggio comune. Una piccola porta collega le due stanze. "Il toponimo attuale significa ""città sulla costa""." Cratere Huygens In alcuni di questi, è comunque necessario che sia l’operatore ad iscriversi. "Conservando il gas in vesciche, intratteneva gli amici, mostrando loro l'infiammabilità." "Quest'ultimo, alla vista dell'arma, si arrende." La famiglia esclude il ricorso alla grande distribuzione per commercializzare il suo prodotto.. Interrotta la carriera di fumettista, si dedicò a quella di pittore. Emil Rilke Non avendo Giovanbattista Troilo eredi, gli succedette il fratellastro Federico. "Come scrittrice di letteratura erotica, ha pubblicato il romanzo ""Così come sono""." Aderì al Partito Fascista fin dalle origini ma continuò a dedicarsi anche allo sport. I minerali sono classificati alla luce delle esperienze pratiche di laboratorio. "Quest'ultimo portò con sé il gesuita Pierre Favre." Malgrado ciò si decise che nel complesso i vantaggi non ne giustificavano lo sviluppo. Proseguiva intanto la lotta per il dominio delle rotte commerciali in corso con Genova. Il quinto problema di Hilbert è una generalizzazione di questa equazione. In vita Pietro Castelli fu creato nobile dalla città di Messina. "In gallese sembra che Lemmy significhi ""caprone""." Si gioca annualmente a Siviglia in Spagna. "Viene chiamato ""Svedese meridionale"" in Svezia e ""Danese orientale"" in Danimarca." "La splendida architettura dei grandiosi ""Champs-Élysées"" è ammirata da molte persone." Così, le viene concesso di incontrare il fratello Loras. Inoltre, potrete gustare i vostri pasti nel Buffet-Restaurant o nel Tapas-Bar. È sepolta nella cripta degli Hohenzollern nel Duomo di Berlino. Chiude la carriera con il sesto posto come migliore posizione. Lo stile è veemente, polemico e aspro. Comando e Trasmissioni, che diventa Rep. Nel penultimo atto affronta la qualificata rumena Patricia Maria Tig. Questa specie è diffusa nelle montagne del Burundi, Ruanda e Uganda. Le borse di studio sono un ulteriore scopo della Fondazione Ratzinger. Il video è ambientato in un deserto spagnolo. Ma questa volta, le cose non sono davvero come sembrano. "Diesel si è sempre identificato come un ""attore dalle molte facce""." Per ogni minoranza è consentita la rappresentanza di una sola organizzazione. Il mento è sporgente in avanti. I Falchi Hockey Bosco Chiesanuova vincono il girone Nord-Est, e accedono alle finali nazionali. Il romanzo inizia con un drammatico quanto bizzarro incidente. Pare accertata la sua presenza nel Lago di Scutari tra Albania e Montenegro. Stelle de Roma. "Sorrow può anche levitare, teletrasportarsi e manipolare l'energia." Durante la guerra viene richiamato come lavoratore, ma vuole raggiungere Londra. La pianta è ad elle interrotta da un zoccolo sul lato nord. In seguito, contralti, tenori e bassi creano un ricco contrappunto. "Una volta localizzato il triangolo, può quindi essere individuato anche l'asterismo più esteso." Si deve anche fornire un certificato medico di idoneità al lavoro. I materiali utilizzati sono la gomma ed il nylon. Attraversa la valle Versa. Il tribunale militare di La Spezia accoglie la richiesta. Silio ricevette le insegne trionfali una seconda volta per la sconfitta del comandante gallico. Forze esterne si preparavano a farlo uscire dal carcere. Anche il deputato indipendente André Arthur è portatore di valori di estrema destra. The Gauntlet Il libro suscitò grande scandalo nella città di Roma. Dopo la sua morte gli è succeduto il terzogenito Kim Jong-un. Assieme al francese è anche la lingua ufficiale di Bruxelles. "È affine all'andaluso e al lusitano." Questa però, per i motivi già descritti, potrebbe essere una stima per difetto. "L'intera isola costituisce il territorio della Contea di Maio." Le strisce sono state successivamente raccolte in un libro omonimo. Confina con Akron a sud e con il Cuyahoga Valley National Park a nordovest. "Faranno tutto i miei nemici""." Discografia dei Savatage Cresce nel vivaio della Roma senza esordire in prima squadra. Augusto Profili è un insegnante che vorrebbe investire i suoi risparmi. È la sorellastra di Alex Hunter. La pianta è indicativa di terreni profondi e leggermente umidi. Fiorisce in primavera da aprile fino a metà luglio. "Sui fianchi, il piumaggio sfuma nell'oliva." Ha iniziato la carriera come pianista jazz nei nightclub di Nagoya. Esiste in diverse colorazioni, la più comune è quella nera; le zampe sono gialle. "Con il matrimonio ottenne il titolo di ""contessa di Harewood""." I frutti sono degli acheni racchiusi nel perigonio che in genere è persistente. Ma Beverly, vedendo che Henry non è in uno stato normale, rifiuta di seguirlo. Ma il rimedio si rivela peggiore del male. Si parla allora di sfasamento. Honeymoon for Three "Il ciclo rappresenta la ""Fanciullezza"", ""Vita pubblica"", ""Passione"", ""Morte"" e ""Resurrezione"" di Cristo." Viene prodotto industrialmente per isomerizzazione catalitica dei più comuni alpha-Pinene. Allo stesso modo le tesi sul genocidio sono state confutate da riviste di settore. Lavora dapprima per i grandi impresari come Pietro Gambaro. "Il suo stile risente dell'imitazione del Pinturicchio e del Perugino." Il concilio si occupò anche della riunificazione della Chiesa ortodossa con quella cattolica. La città è situata in una zona soggetta a scosse telluriche relativamente frequenti. "Per garantire un'uguale possibilità di competizione, i giocatori furono distribuiti più omogeneamente possibile." "L'altare maggiore, invece, accoglieva un tabernacolo ligneo ottagonale di gusto barocco, attualmente nella sacrestia." Visto che il match terminò in pareggio si rese necessario ripetere la partita. La sua capacità militare fu notevole. "Annesso alla chiesa è l'oratorio della Santa Vergine del Rosario." Il brano, in origine, viene pubblicato solo come singolo. Oltre a lui, altri militari avvisarono Borghese del piano di ordine pubblico. Nacque un bambino che però morì, ma Caterina si salvò e mantenne il voto. "James Furlong è l'ultimo discendente maschio di una famiglia particolare." Tutte queste caratteristiche lo aiutano alquanto nella sua esistenza prevalentemente arboricola. Nella crescente anarchia fu infine scelto Pompeo Magno come console unico. Ino aggredisce fisicamente la sorella, che ha la peggio. I due iniziano subito a lavorare in tandem. Dopo qualche anno, si aggiunse come socio il finanziere ebreo Jacob Schiff. Competono nella South Division della American Football Conference. Il palcoscenico rimane vuoto per alcuni secondi. Diana Martín Il videoclip della canzone è stato diretto da P. R. Brown. Ha scritto oltre ottanta articoli sulla letteratura coloniale latino-americana e sulla poesia contemporanea. "Il film ha due sequel, ""Jack simpatica canaglia!!" Si adatta ad ambienti diversi: foreste pluviali di montagna, foreste aperte e savana subtropicale. Ha ricevuto inoltre il David Cohen British Literature Prize. Il segretario uscente Carcano non si era ricandidato. Amministrativamente fa parte del comune di Alghero da cui dista circa trenta chilometri. In queste zone aride predominano le specie di mammiferi. "Ha inoltre montato cinque film della serie ""Saw""." A lungo andare si hanno danni al sistema nervoso centrale e ai reni. Di bussole coniche sono disponibili in diverse misure a seconda delle esigenze del tiratore. "Fa uso anche di un particolare ""tamburello"" suonato tramite un pedale." Controller sensibile al movimento da usare in accoppiata con la PlayStation Eye. "Quando alla sedicenne Ginger viene chiesta l'età, lei imbroglia, dichiarando di avere ""quasi"" vent'anni." A fine stagione rientra al Portsmouth per una stagione. Morì solo e dimenticato da tutti. Tutti i brani sono composti da Tyner. "Per questo gli venne conferita una medaglia d'oro al valore militare." Egli fu sotto questo aspetto uno dei pionieri della storia culturale del Giappone. Getxo ha a disposizione degli ottimi collegamenti. Il governo regionale di Lombardo? La pianta fiorisce da novembre a gennaio e fruttifica da dicembre a marzo. Originario di New York, iniziò la carriera cinematografica come attore. Hook forma il gruppo rock Revenge e poi i Monaco con David Potts. "L'anno seguente un altro pellegrinaggio lo portò in Borgogna." Deluso anche dalla mancanza di prospettive, Vandelli decise di tornare in Italia. Bianca fu sepolta nel monastero di Santa Maria la Real di Nájera. Era il Santo Protettore. Ha militato nelle nazionali giovanili argentine sul finire degli anni settanta. Col passare degli anni il merletto di Burano acquisì fama internazionale. "D'Immè morì il giorno dopo all'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese." Carlo fu destinato alla carriera militare. Il gioco è stato finanziato tramite la piattaforma Kickstarter. Il Liverpool ha vinto il campionato per la prima volta. Fu anche un prolifico pittore di ritratti, compresi artisti contemporanei della Toscana. La ragazza è molto confusa, per Diego è tutto chiaro invece, lui la ama. La terza stagione inizia, come la precedente con un podio nella gara inaugurale. Come dirigente sportivo, organizzò anche la maratona Padova-Venezia. "Ebbero tre figli, e corse voce che Elizabeth fosse già incinta all'epoca del matrimonio." Si presenta un episodio di nausea. In seguito Moss si trasformerà in uno dei giocatori più incisivi della stagione. Fu più amministratore che marinaio. È padre del senatore Cosimo Sibilia. La chiesa, recentemente restaurata, presenta un portale tardo rinascimentale-manierista. Fece il suo esame finale di scuola secondaria un anno dopo a Danzica. "Nel corso dell'anno nel parco si svolgono numerose manifestazioni ed eventi di ogni genere." Per la maggior parte i suoi sali sono estremamente tossici. "Costruisce sistemi di cunicoli nella sabbia, chiudendo l'entrata dopo essersi rifugiato all'interno." La Chiesa di San Giuseppe è un monumento di interesse di Crotone. Alla fine Bruce non riesce ad avere la meglio ed è costretto alla fuga. Il suo obbiettivo è ottenere la massima attenzione e i maggiori guadagni possibili. Il primo incisivo superiore era ingrandito, mentre premolari e molari erano privi di radice. Si considerino le sezioni rettangolari. È stato utilizzato anche il titolo barone Spencer. Durante il periodo napoleonico fu occupata dai francesi. Di questi testimoni la stragrande maggioranza risiede o si ritiene che viva in Serbia. Sostenne largamente Voltaire ed i suoi scritti. È stata la prima volta che la manifestazione si è tenuta in Italia. "L'altare collocato lato epistola ospitava il quadro con la raffigurazione di santa Venera." La fermata si trova nell’omonima piazza famosa per il mercato. "Rimane la ""Torre Sollima"" cinquecentesca." "Comincia a pubblicare, sempre in dialetto, sul ""Popolo Trentino""." I due tornarono in pista con distacchi invariati. La gloria del Nome "Egli respinse con successo l'invasione dell'esercito di Jurchen Jin." Prima di diventare famosa, ha lavorato per quattro anni come modella. Raramente uno stesso pesce si riproduce più di una volta. Nel settembre dello stesso anno tornò in patria. Non furono previste retrocessioni in ragione della ristrutturazione delle divisioni. Il cielo alle sue spalle è chiarissimo e limpido. Il pH della soluzione inoltre non varia prima e dopo il processo. La ferula papale è il pastorale particolare del papa. Vestibolo Torre Arias Lungo il suo percorso viene alimentato anche da altre piccole risorgive. È retta dal vescovo Brian McGee. La giovane fa la sua scelta: Hori. Cominciò la sua carriera politica come segretario di re Stefano Báthory. "Raggiunse la sixth form, ma non andò all'università." A settembre il calciatore è passato in prestito per un mese al Tottenham Hotspur. "Questa specie è protetta oltre che nelle isole Galapagos anche nell'Ecuadorian National Park." "Come conseguenza, ai ""Dragoni"" fu impedito di partecipare alle prime tre edizioni del mondiale." Simpatizzante comunista, si è subito schierato in prima linea contro fascismo, nazismo, e antisemitismo. A fine stagione rientra a Livorno. Maria Anna ha anche prestato molta attenzione alle arti, in particolare alla pittura. Sposò Teresa Castelbarco, figlia del diplomatico austriaco Scipione Giuseppe Castelbarco e di Costanza Visconti. Prese parte agli eventi che portarono alla cattura di Salvatore Giuliano. "Inoltre è stato altro direttore dell'Orchestra Filarmonica di Florida." La testa è grigia, il capo è più rossiccio. Jervis fu dunque rinchiuso nelle Carceri Nuove di Torino in attesa di fucilazione. "L'origine del nome Tradate ha un principio incerto." Non si è mai saputo chi fossero i suoi veri genitori. "In Cecoslovacchia, il film fu distribuita dall'Universal Film." "Nel frattempo la portaerei ""Garibaldi"" tornerà ad essere nave ammiraglia della Marina Militare." Molti abitanti possono oggigiorno abbandonare il villaggio in inverno per farvi ritorno in primavera. "Si noti, comunque, che questi esempi presuppongono l'uso di segnali ""non compressi""." "Dopo la rivoluzione francese il ""Castello vecchio"" venne trasformato in prigione." La posizione della Luftwaffe stava diventando insostenibile. "Non è chiaro se il termine ""castra"" si riferisca esclusivamente al campo di Diocleziano." Inoltre prende posizione contro i matrimoni combinati, organizzati secondo le comodità economiche. "A fronte dell'unione amministrativa, rimasero distinte le parrocchie." Photos of the construction of the stadium Ma proprio la sera del suo compleanno, Casey è colpita da appendicite. La distinzione delle varietà di curdo sono soggette a numerose interpretazioni. Il film è stato girato a Napoli. Entrambi erano a valvole in testa. Gli studenti partecipanti sono scelti dopo una selezione a carattere nazionale. Per contro, le risorse economiche erano assai limitate. "L'Operational Manager ha bisogno di capire i requisiti di performance del processo." "Subito dopo l'uscita dell'album, i Manowar ottennero l'occasione di partecipare al loro primo tour." È stata realizzata in versione berlina quattro porte e familiare cinque porte. Al momento vive ancora a Los Angeles. Alcune di queste creazioni sono pezzi unici di enorme valore. Fu la seconda battaglia della rivoluzione texana. Cominciò allora la seconda parte della sua carriera, dedicata interamente alla composizione. La protagonista femminile è Florence Turner, anche produttrice del film. Letta la busta, sorride e subito se ne scappa correndo per la città. È situata sul Golfo di Tagiura. "Più divertente di ""Ocean's Eleven"", ""Ocean's Twelve"" e ""Ocean's Thirteen"" messi insieme." Deep River, Lord. La conoscenza di questo sovrano ci viene dagli scritti di Ctesia. "Nel finale uccide Shao Kahn e salva l'Earthrealm dall'Armageddon." Tuttavia, lo stesso Roddenberry rimproverò preventivamente questa attitudine. La pala di San Luca partì per Brera. Posizionata dietro di essa vi era la cabina di pilotaggio con doppio comando. Gli artisti della mostra provengono da sedici paesi. Ma ricevono solo ospitalità in un piccolo convento in Sicilia. Un secondo sito di maggiori dimensioni è stato rinvenuto a Mel. Le sospensioni erano posteriori e anteriori a ponte rigido. Ebbe pertanto notevoli rapporti con gli autori. "L'ultima sezione, quella conclusiva, è invece opera di Banks." Nel territorio comunale è presente la centrale idroelettrica per la produzione di energia. Poche altre famiglie di caratteri usano dei sistemi differenti. "Dopo l'esperienza biennale con Lucescu, alla guida del Galatasaray ritorna l""'Imperatore"", Fatih Terim." "Il carrello anteriore, non bloccato, cedette, e l'areo appoggiò il muso al suolo." Una questione privata Si tratta di un titolo esclusivo. "Alla società russa i forzati politici""." Il Coro a deambulatorio aveva regole volumetriche precise, che conferiva una forma scalare-piramidale. È un prodotto tipico della Media Valle del Liri. In giovinezza venne influenzato dalla presenza e dalla crescita della pirateria nelle Isole Canarie. Il consiglio regionale elegge il democristiano Michele Bellomo come Presidente. "Un film, omonimo e collegato alla serie, è stato pubblicato l'anno precedente." Le pettorali sono ampie e tonde. In superficie sono presenti interscambi con numerose linee di autobus e filobus. "L'industria in passato era marginale." In questa città si svolse gran parte della sua vita. "È anche un ladro, ma preferisce il termine ""cacciatore di tesori""." "Poi, l'uso a magazzino dà avvio al degrado." Gli audiolibri sono letti dagli autori stessi o dagli attori. Molto ricco anche il contingente delle orchidee. "L'edificio ha una propria energia autonoma e sistemi di approvvigionamento idrico." La scelta del logo del parco è avvenuta attraverso un sondaggio online. Alcuni sono arrivati durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Se un giocatore è impossibilitato a muovere, ha perso la partita. Anche Piero prese parte alle operazioni. Egli non prende in prestito dal Petrarca nessuna delle sue innovazioni poetiche superiori. "È divisa in due ordini da un'aggettante trabeazione." Oppure qualche senatore non aveva tempo per Cincinnato?. Nella sua storia ha militato perlopiù in seconda divisione. Oggi si hanno resti della pavimentazione. Gli anni successivi non ha avuto altrettanto successo. Il suo scopo è mantenere il libero interscambio di beni tra i paesi membri. Dopo essere sopravvissuti a una tempesta, si ritrovano su una piattaforma costiera. Inoltre Otto ignora molte usanze locali. Insieme hanno fatto molti tour oltreoceano. Il progetto fallì parzialmente, poiché il progetto è rimasto incompiuto. È stato ideato dal gruppo di disegnatori statunitensi della Warner Bros. Le classifiche della regular season sono le seguenti. La sua salma riposa nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna. "La loro versione è stata inclusa come bonus track nella ristampa dell'album ""Goo""." Richer de Reims, Histoire de son temps Venne eliminato in semifinale nella Coppa di Germania. La penisola è disabitata. Secondo Pausania il suo sepolcro si trovava accanto al santuario di suo cugina. Risalgono a quei tempi le sue prime esperienze con il pallone giocando nel Cirié. Anche in questi casi le ipotesi non si fondano su fonti storiche. Le collezioni permanenti sono focalizzate sulle scoperte durante gli scavi archeologici presso il sito. Santos è il padre naturale di Justin, figlio di Hilda. Manuel Torres Jiménez "Egli aveva interessi specifici nella letteratura dell'arte cinese e della storia orientale." Il porto fu abbandonato per alcuni secoli. La squadra più titolata è lo Sheriff Tiraspol. "La title track, che chiude l'album, è una dedica a Staley." Ai fini della classifica valgono anche gli scontri diretti durante la stagione regolare. È determinato dal bilanciamento delle forze di adesione e coesione. È dotata di un solo binario, panchine coperte e un piccolo parcheggio scambiatore gratuito. Divenne in seguito segretario del medesimo ministero ed infine segretario particolare del ministro. Come vincitore, il cavaliere Diseredato sceglie come dama del torneo lady Rowena. Egli viaggiò attraverso il paese, registrando linguaggi etiopici in via di estinzione. Good Time Murale di Comune. "L'impianto è completato da una pista di atletica omologata a sei corsie." Un elenco completo dei diffusori si può trovare sul sito web del settimanale. Filippo I Ho bisogno di parlarti, abbi pazienza. "Il vescovo Giusto morì l'anno dopo e venne venerato come santo." Di questi ultimi resta ancora la chiesa. Le zampe erano dotate di strani “peli”, simili a quelli dei granchi odierni. È impossibile stabilire con certezza la data della morte di Gesù. "Il film può esser inteso come uno dei primi dedicati alla comunità albanese d'Italia." Saltuariamente, nei periodi invernali, viene utilizzato per la sosta di navi traghetto Ro-Ro. Melinda McGraw La fine Manuel Silvestre Testimone del fatto è stato John Squires, un operaio licenziato perché sempre ubriaco. Il solido, inoltre, è volatile e sublima a temperatura ambiente. A loro volta questi erano suddivisi in Territori. Il gioco è un semplice simulatore di slot machine. Il cusco di Stein è endemico della Nuova Guinea. La donna, però, sembrava esser stata favorevole. Luigi Ghedina "È indigena dell'Italia nord-occidentale." A lungo andare molti di essi svilupparono forme di cancro al polmone. Per tale motivo è nata la ricorrenza della festa del grano. Dopo la sua formazione, iniziò a lavorare presso la Cancelleria Pontificia. Il seminario ospita oggi il convento di monache benedettine di clausura Abbazia Mater Ecclesiae. Lo spagnolo è costretto a cambiare il musetto e rientra in pista settimo. Eseguito negli anni settanta del seicento, è conservato nella National Gallery di Londra. "Nell'ambito delle monocotiledoni potrebbe rappresentare uno sviluppo tra i più precoci." Il materiale cartaceo, sia a stampa sia manoscritto, risulta interamente schedato. "Potente, nell'opera di Bonino da Campione, è la celebrazione dell""'individuo"" Bernabò Visconti." Nello stagno crescono diverse piante di cipresso calvo delle paludi. La ragazza spera di incontrare nuovamente il fratello e chiarire ogni cosa. "Nonostante quest'ultima caratteristica, ogni testata era a due valvole per cilindro." Dai precedenti matrimoni erano nate due bambine che morirono nella prima infanzia. Il fienile moderno è un fienile attrezzato generalmente con attrezzi originali e moderni. Tutti e tre sono stati arrestati, giudicati, condannati e incarcerati per questo crimine. Senatori di New York Collabora poi come chitarrista e autore con Emmylou Harris nella Hot Band. È questo il motivo che rende così difficile fabbricare le ance per il chanter. "L'episodio fu poi riportato da Tito Livio nel trattato ""Ab urbe condita""." Il nome Jaden è un suo derivato. Echternach fu il primo monastero anglosassone sul continente europeo. Gli appartamenti di servizio sono stati venduti e convertiti in abitazioni private. La loro distribuzione è uniforme. Michael Mayer Si ritiene che tutti gli altri centauri siano stati uccisi. "Attende le sue prede immobile, perfettamente mimetizzato con l'ambiente circostante." Colleferro, unica squadra con cui giocherà più di una stagione. "In seguito cantò all'Opera Italiana di San Pietroburgo per tre anni." Le township di Città del Capo si trovano nella zona delle Cape Flats. "Trinità di Cava de' Tirreni." John Flowers "Tuttavia, l'attività fu chiusa con la sua morte." La città elesse Simeone come patrono. "Uno studio esegetico e comparativo""." Questa strategia non è stata adottata in modo massiccio dalla comunità. I pescherecci portoghesi in particolare non si ripresero più da questo scontro. Arthur Whitney ha successivamente creato K, un linguaggio di programmazione vettoriale proprietario. Un altro problema fu la posizione della radio. Il portale invece risale al seicento. Gli episodi, settimanali, venivano mandati in onda di martedì e di mercoledì. La famiglia include alcune persone collegate fra loro solo da Carrie Louise. "L'anno seguente, passò al Moss." Le telecronache erano affidate a Sandro Piccinini. È Vicepresidente della British Youth Opera e del Coro Bach. Serviva il centro abitato di Casaluce. Fu gregario di Giuseppe Saronni. Luiz Fernando Moraes dos Santos Regina degli Apostoli a Vergine Maria. Giocò anche la gara olimpica, valida per il torneo di consolazione, contro la Germania. "Platform simile a ""Ninja JaJaMaru-kun""." Oltre ad un ruolo attivo in campo, ebbe anche un incarico amministrativo. Con Teodorico sono attestati gli ultimi bolli laterizi, circolari oppure rettangolari. La trama principale varia di stagione in stagione. È un puma non troppo sveglio che finisce sempre per avere la peggio. "Bard è il comune più piccolo della Valle d'Aosta." Haushofer venne deportato a Dachau. Confinava con le province di Iga, Kii, Mino, Omi, Owari, Shima e Yamato. Durante la stagione delle piogge alcune linee vengono chiuse. La cerimonia è stata condotta da Shin Hyun-joon e Kim Jung-eun. In seguito, decide di trasferirsi in Italia per portar avanti il suo sogno. È stato fra i soci fondatori della Società Italiana di Storia Internazionale. Ma la Taylor stessa con il suo atteggiamento rendeva il lavoro difficile. Stava lavorando al terzo volume quando la morte lo ha colto. "Sono state trovate forti connessioni funzionali tra ""tim e per." "La spedizione fallì e l'esercito di Pisacane fu decimato dalle milizie borboniche." Del brano verrà pubblicato un singolo. La fondazione è attiva anche oltre i confini tedeschi. Il gioco include un editor di livelli integrato. Inoltre, promosse la coltivazione degli asparagi e di altri vegetali e frutti. Questa fase coinvolge le prime e le seconde classificate di ogni girone. "Ha studiato archeologia all'Università Ca' Foscari Venezia." "Successivamente siede anche sulla panchina dell'." Si giocava annualmente a Gosford in Australia. Quel rapporto, che raccomandò la preparazione del colpo, fu realizzato in sei mesi. Grazie a ciò acquisì la capacità di tradurre anche i testi più difficili. Il gioco è tratto dal film High School Musical. "Intanto si suonano le campane e l'organo." Il territorio fu incorporato nella diocesi di Cariati. "Raccolta differenziata di carta, plastica e alluminio durante l'evento." Fu membro della Linnean Society e della Royal Society. "Quando viene sparato un colpo, l'energia residua della combustione agisce sul porta-otturatore." "L'obiettivo è scacciare i terroristi tenendo basso il numero di perdite civili." Tutti brani sono composizioni di Horace Silver. Questa può rappresentare una normale tappa del processo di sviluppo, contribuendo alla differenziazione sessuale. "Già alla fine della Repubblica, l'Italia era unita sotto un solo regime giuridico." Solo la Sequoia Gigante ha una massa superiore. Il videoclip ha per protagonisti Peter Gabriel e una scimmia cappuccina. "È l'unico caso noto che sia stata data a un non-ebreo." "L' ha vinto il trofeo per la prima volta, battendo in finale l'Aris Salonicco." Lo stemma della località deriva da quello della famiglia Van Valkenburg. "Furono però illustrati in modo un po' più maturo delle loro controparti animate." "Vari siti riportano, come possibile titolo della nuova canzone, ""Mi fai volare""." Il padre la rincuora. È sposato con la romanziera inglese Maggie Barrett. La percezione del dolce differisce fortemente tra specie animali diverse. In Polonia, la Wehrmacht continua la sua avanzata a est verso Łódź. La città di Padova gli ha intitolato una via. "Quando Alfred iniziò, l'azienda aveva cinque dipendenti." Nella tradizione cattolica simboleggiano la solitudine di Gesù, tradito da Giuda. Le carte vengono rivelate ed ogni carta rossa conta come un successo. Purtroppo subito dopo il predicatore muore di infarto. La figure sono inserite sotto un architrave in marmo rosso di Verona. Alla scena stava assistendo un signore straniero. Viaggia di frequente a Parigi e in Inghilterra, Germania, Svizzera e Austria. Questa tesi sembrerebbe rafforzata dalla possibile appartenenza del pittore alla massoneria austriaca. Durante il viaggio nelle province ungheresi, la piccola Sofia si ammalò. Lawrence Fletcher è, invece, il padre naturale di Ferb. In quel periodo comincia a scrivere. Isola Manna Trovò nuove fonti finanziarie a Roma e prese il Borghese tutto sulle proprie spalle. Ciò non trova però fondamento nelle dichiarazioni e nelle politiche sostenute dal candidato. Il partito non presentò alcun candidato alla presidenza della repubblica. Fa yoga e gioca a tennis da quando è piccola. "Il videogioco di corse automobilistiche ""R-Factor"" comprende l'Alemannenring tra i tracciati disponibili." È anche a malapena lì come una figura. A settembre dello stesso anno viene riconfermato il palinsesto. "I Love You"", e che vede protagonisti Hilary Swank e Gerard Butler." "L'ultima inquadratura è sui fulmini di un temporale." "Un'altra minaccia che il piccione capobianco deve fronteggiare è la caccia." Giovanni Battista Rossi "La sua attività di illustratore di libri per l'infanzia iniziò all'età di diciotto anni." Il coniglio è presente anche sui treni della metropolitana di Lilla. Gli obiettivi sono di tipo terrestre: installazioni militari e centri abitati o industriali. "La canzone del tema musicale è una cover di ""Gimme!" Ha affiancato Mario Merola in tournée negli Stati Uniti e in Canada. La vittoria, va dunque alla sua avversaria. Nelle giornate inaugurali si svolgono incontri, dibattiti e spettacoli sul tema della fotografia. "Infatti le ragioni del dinamismo europeo non stavano solo nel dominio dell'economia." "L'idroterapia e tutti gli altri tipi di shock-terapia vennero interrotti." Sul web e sui social nascono eventi e raccolte per sostenerla. La figlia Summer ha giocato a pallavolo nella University of Oklahoma. Si nutre principalmente di semi e foglie. Come Back to Me Il gruppo viene attaccato da Due-Corna. I gusci presentano alcuni slot atti a favorire la ventilazione dei numerosi circuiti interni. Di recente è stata rimessa in vendita. Tramite questi moduli è possibile estendere di molto le capacità del programma. "Ha inoltre raggiunto la sesta posizione della classifica ""pound for pound"" di ""The Ring""." Una loggia traforata e un grande timpano ne fanno il coronamento. Il suo corpo fu sepolto a Villa Borbone a Viareggio. Nel frattempo si permette anche di dispensare consigli amorosi e dichiarazioni libertine alle amiche. "È membro del Comitato Scientifico della rivista italiana ""Geopolitica""." "Successivamente assunse il comando dell'unità il tenente di vascello Luigi Riccardi." Questo è il campionato regionale della regione Sardegna. Il nome rimanda al fisico inglese James Chadwick. No Such Thing I frutti Iniziano la maturazione in agosto. "È stato introdotto nella ""University of Windsor’s Hall of Fame""." Si perde con la decadenza dalla responsabilità genitoriale. "Louise sposò l'attore Jack Devereaux da cui ebbe John Drew Devereaux, anche lui attore." Sulla storia del manoscritto si hanno poche notizie certe. Tuttavia si ritirò dopo la cerimonia di apertura, senza partecipare alle competizioni. I tumulti terminarono con la fuga dal paese del presidente Janukovyč. Il contraccolpo è forte. Seguì le vicende degli altri centri della Valle Siciliana. Le precipitazioni aumentano ancora più durante El Niño. Al vescovo spettò la custodia della torre e delle carceri adibite al suo interno. Il pretesto era eliminare i simboli di corruzione pubblica. Mathieu Kamba Nei pressi della linea la situazione è più variabile. "Successivamente l'importanza della specie si è ridimensionata." La risposta fu positiva. The Wrecking Crew Il turkmeno è lingua ufficiale del Turkmenistan. "L'arte mesopotamica si chiude con un ""periodo neo-babilonese"" reso celebre dalla Torre di Babele." Gli allievi sono equipollenti al grado di Soldato. La cucina Gli succede Andy Robinson, già nello Staff. La facciata è sobria, con un balcone centrale e affiancata da portico. Nei mari italiani non è comune. Sarà proprio lui ad assistere Margherita nei giorni precedenti alla sua esecuzione. Il cimitero è sempre aperto e può essere visitato liberamente. Secondo Tacito, Cesare era molto attratto dalla sua oratoria. Egli infatti prende la patente di ragioniere ed entra nella Contabilità dello Stato. "Una volta ""bruciato"" il fusibile questo non può più essere ricostruito." Tutte le unità furono schierate durante la battaglia di Lissa. Sono state pubblicate due versioni della canzone; una in spagnolo e una in inglese. Il suo doppiaggio interessa principalmente cartoni animati e videogame. In certi generi di favole gli oggetti magici rivestono ruoli chiave nelle trame. Le forme tipiche sono piatte e allungate con la parte estrema arrotondata. Con Wally West come protagonista, questa volta Flash operava maggiormente a Keystone City. È una delle risorse più importanti della costa. Il comune di Pergine Valsugana si trova sul valico. Preferisce il terreno di tipo calcare. Sneijder è diventato cattolico ed è stato battezzato nel ritiro di Appiano Gentile. In questo caso si separano due fasi: una liquida ed una solida. Le prime partite furono giocate sul campo del sindaco. Come tutti i Saiyan combattenti, Bardak tiene la coda legata intorno alla vita. "L'uso era quello culinario, ma era anche frequente la sua destinazione come urna cineraria." Manda prevalentemente in onda drammi di produzione taiwanese. "Questo telescopio è l'unico telescopio a infrarossi presente in Italia." In ogni puntata veniva fatta la parodia di un film celebre. Sul lato destro, dietro Giuseppe, si può vedere una piazza attraverso una porta aperta. Milita in Serie A, la massima serie del campionato italiano. Zofia Czeska-Maciejowska Insieme conducono una vita fatta di espedienti, volti a procurarsi la droga. "Dopo la sua morte, Rob Zombie gli dedicò il film ""La casa del diavolo""." Ciò si ottiene mediante la creazione di una gerarchia di bridge. Si decise di tornare alla costruzione di automobili complete. Si tratta di suoli con carattere composito. "L'apertura di un cancello può essere manuale oppure elettromeccanica." Era una macchina a tre ruote, con la ruota singola posta in posizione posteriore. I fondatori furono abitanti dei villaggi vicini. La stagione dei CrossFit Games prevede tre fasi per i concorrenti. Lucchini è Presidente Onorario. "Per Carnevale sarà l'ultima rete realizzata con la maglia azzurra." "L'area nord-occidentale ricade nel parco statale dei monti Adirondack." La scena è ricca di personaggi. Johnny Dorelli e Catherine Spaak in italiano. Il vertice politico è rappresentato dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. La rivista era destinata ad un pubblico sia maschile sia femminile. La fermata è costituita da una stazione ferroviaria. È un gioco della società colta che si diverte ad analizzare una poesia importante. Le due squadre vincono i rispettivi gironi e si ritrovano in finale. Da allora sono stati pubblicati i nn. Così si forma il nucleo dei Pale Saints. La sua prima sede fu Palazzo Corsini, poi il Campidoglio. La modale può chiamarsi anche mediante o caratteristica. È insolubile in acqua, alcol e etere. Dipinse, inoltre, ritratti e alcune opere di genere ed eseguì parecchie illustrazioni della Bibbia. Fu scelto come motto della società, al momento della fondazione, da John Aubrey. La misura non invasiva della ventilazione polmonare costituisce un problema non ancora completamente risolto. La scia scura è interrotta da due stelle di ottava magnitudine. Nessuna suora implorò, in extremis, di essere salvata? I due si innamorarono e concepirono un figlio, Finn Mertens. "Il suo figlio primogenito Gastone Guidotti divenne Ambasciatore d'Italia alle Nazioni Unite." Nato a Buenos Aires, cresce nelle giovanili del Cerro Porteño. Negli anni seguenti la posizione a corte del Marineo acquisì caratteri di stabilità. Infine furono decapitati. Si tratta di una fotocamera molto economica in plastica e alluminio. Le influenze di Smith includono Kid Cudi, Kanye West, Kurt Cobain e Tycho. Oggi, modificato pesantemente negli interni, è sede di numerosi mini-appartamenti. Si nutre di insetti, vermi e crostacei. "L'anno seguente è quello del boom." Era sposato con tre figli. "In lingua inglese è meglio conosciuto come ""body sushi"" o ""naked sushi""." Gli agenti circondano il fienile e lo incendiano, costringendo Griffin ad uscire. Per ogni batteria era prevista una gara di venticinque giri. La superficie ha alcune basse catene e piccole porzioni di terreno uniforme. "Questi monumenti sono spesso chiamati ""cerchi di pietre concentrici""." Per quel che riguarda gli acquisti, da segnalare il ritorno di Paolo Di Canio. "È quell'anno che nacque ufficialmente la Scuola grigia." Il nastro è di seta verde acqua. In altre parole il problema continuava a esistere nella loro mente. Riuscirono a raggrupparsi, ritirarsi e fortificare il castello e la cattedrale della città. La zona di Torri del Benaco è quella che ne ospita la maggior quantità. Con il numero dei ricoveri crescevano anche gli edifici e i servizi. Sulla costa settentrionale ha sede il confine amministrativo con il distretto di Utena. Le puntate vennero registrate in estate al Teatro delle Vittorie di Roma. "Ha pubblicato due libri, ""History of navigation"" e ""Worlds in orbit""." Inoltre ha anche versato benzina su alcune persone, facendole correre in strada in fiamme. "L'amico seduttore la riscatta ancora per rivenderla a sua volta in una occasione simile." Si ritiene improbabile che questa caratteristica sia dovuta al grado di usura dentaria. "Molti strumentisti hanno anche registrato le loro composizioni nello stile ""easy listening""." Questo rilascio di Office Mobile includeva anche per la prima volta PowerPoint Mobile. Si tratta di gran premi con montepremi da capogiro. Appare in Crash Team Racing Nitro-Fueled come personaggio giocabile e come boss finale. Perché se vogliamo guardare la nostra società è tutta nazista! I girini, di grandi dimensioni, maturano molto velocemente. Questo è degli amici, non è solo proprietà di Carlo. Mudd ne prese il posto, adoperandosi per arginare la diffusione della malattia. Neanche il conte di Catanzaro entrò in possesso del feudo sanseverino. Le onde possono essere descritte quantitativamente attraverso una funzione dello spazio-tempo. La serie ha ricevuto recensioni miste dai critici alla premiere. Scolpita nella pietra calcarea, fu coperta di gesso bianco e dipinta. Suo zio Fernando partecipò alla rivoluzione filippina. Dal matrimonio nascono due bambini e Philip resta loro amico. "Su di essa incombe però la minaccia di ""Veleno Nero"", una potente organizzazione criminale." Non ebbe gran considerazione da parte della critica. La riforma non riesce tuttavia a portare gli effetti sperati. Ha sostenuto, inoltre, il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio. Di fondamentale importanza ai fini delle applicazioni del policarbonato è la sua elevata tenacità. "Insieme alla Lambretta, che nacque l'anno dopo, cambiarono lo stile di vita degli italiani." Molte di esse, soprattutto le prime, sono di durata inferiore ai quindici minuti. "Dory viene mandata alla sezione quarantena dell'istituto, dove incontra un polpo di nome Hank." Dopo un tempo pari al tempo di dimezzamento, metà degli isotopi radioattivi sono decaduti. Solitamente, i lanciatori erano sistemati in strutture protette. Il tronco si presenta dritto e spesso nodoso, la corteccia è molto scura. Numeri e nomi dei giocatori impressi sul dorso sono bianchi. Diffusi in Medio Oriente, gli iraci erano noti ai popoli antichi del bacino mediterraneo. Talvolta impiegato anche come mezzala o centrocampista offensivo di destra. Il Paraguay, più pratico, si rende spesso pericoloso. Il fenomeno si completa entro uno o due anni dalla data del decesso. Rimane da provare la seconda parte della tesi. "Fu professore di farmacologia all'università di Gand ed a quella di Amsterdam." "Anticamente in una parte del giardino aveva avuto sede la rinomata birreria ""Cornelio""." Ha un caratteristico stile merlato che la fa somigliare ad una fortezza. Tuttavia, esso si è ridotto notevolmente rispetto al passato. Questa convenzione prevedeva che il materiale rotabile e il personale potessero oltrepassare i confini. Alcune unità entrarono in servizio anche in Cina. La sua salma venne inumata nella chiesa di San Carlo al Corso a Roma. Quella da trasferta era invece totalmente celeste. Ciò ha permesso la comprensione della struttura e della storia geologica di questo pianetino. A Firenze è dedicata a loro una piazza nella zona di Porta San Frediano. Il corpo era allungato, dotato di una pinna dorsale triangolare e leggermente arretrata. "Lo svezzamento completo comincia all'età di due mesi, e finisce dopo quattro." Ha un vivo interesse per lo sport. Al termine del tempo di fermata lo schema riparte come sopra illustrato. "All'interno dei partiti c'era particolare conflitto tra conservatori e liberali." "È oggi considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea." "Allora si disputava un'unica gara quella dell'individuale maschile." Il duomo, inoltre, è ornato da una torre campanaria in stile barocco. Ha svolto attività presso uno studio commerciale. Conta quattro cimiteri e cinque luoghi di culto. "Tornato prima all'Aarau poi al Lechia Danzica, militante nelle divisioni minori del calcio polacco." Una porzione di lessico del latino volgare rappresenta una evoluzione rispetto al latino classico. Anticamente il nucleo storico, che comprendeva anche il mulino, era detto di Stagno. "Tuttavia l'idea venne accantonata per la difficile realizzazione a causa degli impegni del Beatle." La formazione prevede sia momenti di confronto con il responsabile che momenti formativi comunitari. Entrambi sono stati distribuiti sotto il nome di Michael Oldfield. Inoltre, collaborò con i suoi fratelli alla realizzazione di dipinti di soggetto religioso. "Capoluogo è Mala'efo'ou." Il progetto è rivisitato e rivisto considerando le informazioni di ritorno. Danilo Wyss Quindi Reeves e Baker completarono una terza stesura. "Talvolta vi è l'aggiunta di ruta, menta ed assenzio." "Come popolo più occidentale d'Europa, i portoghesi furono i principali esploratori durante il Medioevo." Seghedino è la città ungherese più soleggiata. Molti di questi canali sono ancora in uso oggi. Vive a San Francisco con la moglie Jann Jones. È attualmente interessato da una imponente opera di recupero architettonico e strutturale. La rete metropolitana ha quattro linee, identificate da lettere e caratterizzate per colore. Hanno da una a tre pinne dorsali ed una sola pinna anale. Sbirro, la tua legge è lenta.. la mia no! Nella sua ricerca, Scott scopre una strana nube di polvere che assorbe umidità. Voglio interpretare tutti i diversi tipi di personaggi e spero di continuare a farlo. Comunque in questa seconda opportunità dittatoriale portò le sue aspirazione a un estremo pericoloso. Battaglia di Saint-Quentin Successivamente si iscrisse alla facoltà di lettere. Il servizio ha ricevuto finanziamenti iniziali attraverso una campagna di finanziamento collettivo. Kumi Yokoyama Un padre Neanderthal cerca di difendere la propria figlia avuta da una donna Sapiens. Palermitano, laureato in ingegneria, come scrittore fu attivo dalla metà degli anni venti. In seguito divenne direttore del reparto strategico. "Sono in ""corsivo"" i giocatori che sono stati ceduti durante la stagione." "L'interno, a tre navate, conserva opere del Seicento e del Settecento." Spirò il giorno seguente a Corrientes. La classe, in totale, comprende sette unità, tutte nominalmente in servizio. Bottiglia e messaggio saranno recuperati una settimana dopo da un gruppo di alpinisti britannici. Tiene concerti e corsi di perfezionamento in tutto il mondo. La pianta va incontro a deperimento più o meno generalizzato. "È stato anche professore onorario all""'Accademia di Belle Arti di Carrara""." "La ""Consul Classic"" fu la prima vettura posseduta da Paul McCartney." Alla caduta della Serenissima, questo casato si trovava diviso in tre differenti rami. Credits adattate dal sito ufficiale. Situato alla periferia occidentale della capitale svedese, esso fa parte del distretto di Hässelby-Vällingby. "Il brano di apertura del disco, ""Brother Can You Spare a Dime?" Il film, una produzione britannica, fu girato a Malta. Subito dopo, subì un trapianto di midollo da sua sorella minore Katie. È la città natale del politico e militare Juan Domingo Perón. Oggi sono state entrambe radiate. La società ha sede a San Donà di Piave. "Ha sede a Hagen e l'attuale presidente è Ingo Weiss." Importanti sono i suoi studi sul dialetto e sulla cultura popolare lucchese. Il cranio era privo di corna ed era dotato di una dentatura ancora primitiva. "Più avanti con l'arrivo degli Italici, il sito fu popolato dai Frentani." "La condizione di totalità è più frequentemente indicata col termine ""completezza"" nella letteratura economica." A questo periodo risalgono anche le statue stele della Lunigiana. Assaltando la collina, le truppe di commandos vennero esposte ampiamente al fuoco nemico. Viene anche festeggiata la Madonna delle Grazie il primo lunedì dopo la Pentecoste. "Non ci sono ancora dichiarazioni certe riguardo al proseguimento di ""Nana"" e altre opere." "Lo show, fin dall'inizio, fu sempre nominato come programma di punta del canale." Si tratta di un doppio album venduto però separatamente. In caso di pareggio, ciascuna delle due squadre somma un punto. Questa funzionalità è anche detta a flip-flop. "È ancor oggi visibile sulla facciata della torre lo stemma dell'Opera Ospedaliera." La predella a cinque scomparti è invece generalmente ritenuta autografa. Tra le due foreste vi era una pianura. Mangiano foglie di oltre cinquanta specie di piante. La Repubblica mandò delle forze per fermare i Mandaloriani, ma il tentativo fallì. Esordì in teatro non ancora quattordicenne, senza aver mai ricevuto lezioni di recitazione. Il gioco è stato rieditato più volte dalla prima edizione. Prima di essere eletto pontefice fu monaco e, successivamente, promosse lo sviluppo del monachesimo. È nominato Assessore alle Attività Produttive con delega alle Politiche Giovanili, Spettacolo e Sport. Testi e musiche di Louisa Allen e Tom Hull. "Attualmente l'edificio è adibito a casa-museo dedicata a Gabriele D'Annunzio." Lo stesso dolce lo si ritrova in diverse versioni spostandosi di paese in paese. In seguito esso trova nuove sedi in alcune delle principali città italiane. È una serie di spionaggio incentrata sulle vicende di tre agenti segreti britannici. Non ha origini o inserzioni ossee. Questo animale era lungo circa un metro e doveva avere un corpo piuttosto robusto. Contrariamente allo zio, fu una figura dalle molte sfaccettature, coinvolto spesso in scandali. "L'accanito Stan inizia a fare assicurazioni sulla vita." "La sua storia è stata per secoli legata all'attività della stazione di posta cavalli." Durante questi viaggi, Carlotta lasciava spesso sua figlia a sua madre Vicky. La Victoria Egli non era inoltre benvoluto dal fratello Lucio Valerio Flacco e dagli altri familiari. "La sede sociale è situata a Rueil-Malmaison nell'Hauts-de-Seine." "Una terza fortificazione alla sommità del monte delimitava un'area ricca di materiale archeologico affiorante." Non è chiaro, quindi, a quando risalga il primo insediamento stabile. Nei capitoli seguenti si dà invece notizia delle possibili origini della festa attuale. "Fin da piccolo si interessa all'arte: musica, teatro, scrittura." La successiva riflessione di Fukuyama si apre alla coscienza della crisi. La stagione successiva viene contattata dal Paris Saint-Germain. Insolubile in acqua, solubile in ammoniaca e negli acidi. Santuario di San Michele Deve il nome al rancher George Washington West. Il fenomeno è correlato alla dose e al tempo di esposizione. Terminò la sua esperienza universitaria conseguendo la laurea in storia. Al terzo livello è possibile eseguire la mossa finale. "Ora, grazie a quest'ultima identità, ha finalmente trovato la pace che cercava." Ha inventato molti personaggi famosi che appaiono in tutta una serie di romanzi. Coi Browns vinse il campionato della All-America Football Conference. Nel corso dei secoli, la città è stata apprezzata da molti poeti e scrittori. "Il personaggio impressionò la giuria e Knudsen"" ""vinse il concorso." Questa regione forniva unità di cavalleria leggera, e arcieri. Hold Tight Decisamente più modesto è stato il numero di sottomarini impiegati per scopi scientifici. Vi sono inoltre alcune scuole specializzate nel campo che presentano i loro lavori. Sul lato opposto della piazza Dante sorge la stazione ferroviaria. Le Omni e le Horizon montavano il motore in posizione anteriore. Spesso si nota un aumento della stanchezza già dopo pochi sforzi. Si nutrono di grossi insetti e bruchi; alcuni cua si cibano anche di frutta. Il film vedeva come protagonista Robin Williams, ma si rivelò un clamoroso fallimento commerciale. Carlo Augusto non era un grande ammiratore di Giuseppe. La sua attività da ministro degli esteri non ha lasciato un gran ricordo. Disse loro che avrebbero dovuto mostrare la loro lealtà arrestando Cavallo Pazzo. Sulla base di vari elementi di prova, è quasi certo che si sia suicidato. È possibile, tuttavia, trovare una mediazione attraverso alcuni dati di massima. Nei pressi della torre recentemente è sorto uno stabilimento balneare. La tipografia continuò a stampare libri e atlanti geografici di qualità. Questa seconda fase del programma è stata vinta da Martina Pinto e Umberto Gaudino. Esso fu utilizzato fin dai tempi dei Fenici. I due giovani hanno una bimba di nome Mary. "Conosce e frequenta Turi Vasile, Mario Spinella, Riccardo Marchese, Vann'Antò." La storia racconta di due ragazze, Lou e No. Il sorprendente talento di Garo gli fece guadagnare un contratto. I due si sposano e hanno una bambina ma il matrimonio fallisce. Ciò garantisce una buona gestione. È vulnerabile al piombo invece che alla kryptonite. Durante il secondo conflitto mondiale venne adibito quale nave alloggio dalla marina militare tedesca. Infine la pittura facciale colora gli stadi durante gli eventi sportivi. Se una regione si blocca in uno di questi stadi si parla di sottosviluppo. "Questa varietà di mutazioni provoca un'ampia espressione di sintomi clinici." Convoca i Markham nel suo studio e offre loro il lavoro. "Di lui scrive ampiamente anche Ippolito Nievo nelle sue ""Le confessioni di un italiano""." Si decise così di attuare un colpo di Stato. "L'altro pilota era il tedesco Rudolf Caracciola." Queste idee però non trovarono appoggio dagli ambienti militari e politici. Ha un fratello e due sorelle. Alto e forte fisicamente, nonostante la stazza è anche molto veloce. La sua città più importante e popolosa è Breslavia, situata sul fiume Oder. È presente una fase interamente arancione. La struttura geologica è identica a quella delle altre isole del gruppo. "Lo stesso progresso della conoscenza crea l'esistenza di una maggiore ignoranza o non conoscenza." Credeva inoltre che la persecuzione degli ebrei fosse una pura menzogna. Le più antiche testimonianze del popolamento umano in Toscana risalgono al Paleolitico. Aveva una grande popolazione mista di Romani, Greci ed Ebrei. Gli utenti possono accedervi grazie ad un sottopassaggio. In questa università seguì anche corsi di lingue, diventando un esperto linguista. Attualmente risiede a Las Vegas. Durante questa prima fase di scrittura, Leonora riprende a dipingere. Lana vede Chloe venir sepolta e Clark, grazie alle sue visioni, riesce a salvarla. "Il disagio psichico e le sue cure""." Quinta generazione Il brano vede la collaborazione dei Fall Out Boy. Quindi, ogni obbiettivo aggiuntivo fu raggiunto. "Una sostanza avente la medesima composizione chimica di un'altra ma con struttura cristallina diversa." "Le vincenti degli spareggi andranno così a completare l'elenco delle selezioni qualificate." Due linee della rete celere di Zurigo attraversano il confine internazionale tedesco. Le riforme includevano: educazione, libertà di stampa e religione, tra altre. Prosegue la sua carriera in squadre di divisioni inferiori. Da qui inizia una vera e propria persecuzione contro Janice. "Si può giocare anche una più facile modalità ""addestramento"", senza le nuvole." Copie conforme Rainer Maria Rilke venne ispirato da suoi romanzi. Dalai Editore. "L'agglutinogeno, una sostanza che provoca agglutinazione." "Chiuso il biennio in maglia ""claret and blue"", Johnsen venne ingaggiato dal Newcastle." "Fu decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria." Il tono è colloquiale e il linguaggio semplice e comprensibile a tutti. Scritto in ebraico, è di origine giudaica. La prima stagione è stata accolta positivamente dalla critica. Il quarto match della serata vide The Undertaker contrapposto a Mr. Kennedy. La sua originaria ubicazione era alla sommità della torre del Palazzo del Collegio Raffaello. Parvati può solo sentire la notizia della morte del suo amato. La coppia ebbe insieme i seguenti figli Lo ioduro di cadmio è disponibile in commercio. Cramer Street, nel quartiere londinese di Marylebone, porta il suo nome. Nella versione americana il ruolo fu ripreso da Glenn Close. I suoi finali consistono spesso di lente melodie intonate dalla tromba. È uno dei più prolifici cannonieri nella storia della Fiorentina. Inoltre è un importante nodo ferroviario nella regione. "L'opera si ispira ad un disegno di Mihály Zichy." Il video si conclude con un ballo molto passionale. Kyoko Kanazawa lasciò la band in Ottobre. La storia del gruppo affondava quindi nel più remoto passato preislamico. Viene però schierato solamente nelle giovanili. "Guglielmo rifiutò, preferendo invece proclamarsi ""principe sovrano""." Charles riuscì a rialzarsi e a portare a termine il round. "Anche l'energia del pianeta venne divisa a metà tra i due pianeti." Ha collaborato con gli Outlaws. Prese parte anche al cantiere del Duomo. Spostandosi verso sud, il clima diviene particolarmente arido e il rilievo si attenua. "A settembre del medesimo anno venne dato alle stampe ""Live Vol." "L'intera ecoregione ricade in una delle zone più densamente popolate ed ecologicamente alterate d'Europa." "È l'unico dei fratelli Terranova a non essere stato ucciso." Peter Mackenzie Wilhelmina ha bisogno anche lei di vedere il testamento. "Élisabeth fu l'ideologa dell'associazione, colei che ne redasse lo statuto e tutti i manifesti." "Lauderdale's Strikers." Tutte le canzoni sono scritte da Mark Knopfler. La torre ricopre anche la funzione di parafulmine. Felice vorrebbe allontanare la donna e, quindi, studia un espediente per farlo... Il corpo è in plastica e la baionetta in metallo. Oltre al premio principale, ad alcuni film viene assegnata una menzione speciale. The Black Box Cubi, ottaedri e loro combinazioni, raramente in lamine e geminati. Frattanto, anche alcune famiglie del patriziato veneziano si schierarono apertamente contro i due governanti. Col film Davis ottiene una nomination ai Golden Globe come miglior regista. Ah ah ah! In questo modo si innesca una sostituzione nucleofila. Studia il comportamento dei fluidi, esaminando in particolare le forze capillari. È considerato un monumento storico e come tale è protetto dalla legge. La gemma sopravvisse quindi ai secoli, tuttavia scomparve durante il governo di Oliver Cromwell. Può reagire vigorosamente con ossigeno, acetilene, cloro, fluoro, ossidi di azoto. Nella storia sono presenti numerosi riferimenti ad alcune storie realizzate da Carl Barks. Fenomeni gravissimi di dissesto. Il torneo si è disputato anche stavolta con la formula del girone unico. Il numero di cantoni e i nomi cambiarono. Cosa ha di speciale questa famiglia? "Chance"", esso era condotto da Enrico Papi con la valletta Karina Michelin." Potrebbe essere il fondo marino se il ghiacciaio continentale non fosse li. Si trattava di una semplice capanna in legno. Le conseguenze del Cataclisma, comunque, non si limitarono a colpire la città di Istar. La celebrità è riservata invece ai campioni dello sport e perfino ai pregiudicati. Il suo territorio si estende tra il fiume Reno e il torrente Idice. Sottobosco, boschi radi, scarpate. Infatti vi furono molte famiglie specializzate nella potatura, durante il periodo medievale. Tra gli ostaggi ci sono Fran, Stacy e una bambina. È stato soprattutto un incisore di ritratti. "Durante il periodo ottomano, un contingente di cinquanta soldati fu sistemato all'interno del castello." Questo standard è stato sviluppato per i produttori globali. I partiti di centro-destra e di centro-sinistra hanno sempre respinto tale ipotesi. La costa è frastagliata, con alte ed ampie scogliere e piccole insenature. Ha un ruolo anche nella produzione di filmati per Fincantieri e Coni. Ma non vi riuscì con Padova. Nel luglio dello stesso anno firma con la Maceratese, club neopromosso in Lega Pro. Non è forse scritto nel libro del Giusto? Il campione attuale è Chris Jericho, che è al suo primo regno. Ha un aeroporto ed è un fiorente mercato del bestiame. Infatti presenta frammisti tra loro elementi architettonici bizantini e normanni. "Tutt'oggi, infatti, la chiesa è visitata da turisti e gente di passaggio." Qui iniziava il lavoro di macelleria. Si nutre di insetti ed altri piccoli invertebrati. Nel frattempo, Sybil ordina a Basil di appendere un suo quadro. Si sale dal Bivacco Piero Craveri. "I regnanti dello stato avevano il titolo di ""rana""." David piange, e le resterà accanto in ospedale. A livello sanguigno può insorgere eosinofilia o raramente anemia emolitica. Gli specchi riflettono i laser, sia dei giocatori sia dei nemici. "Nel secondo tempo la Roma passò in vantaggio ma l'Ortana pareggiò subito con Filippini." Da allora lo show ha avuto un discreto seguito anche nel Regno Unito. Fu attivo, oltre che in Toscana, in Lombardia, in Veneto e in Romagna. Ad est della località corre il confine con la Turingia. Le zampe posteriori sono lunghe e sottili. I vocalizzi della creatura furono forniti da Percy Edwards. Elenco parziale delle opere conservate nelle collezioni pubbliche. Tutti i ceratopsidi si estinsero alla fine di questo periodo. Il film è stato realizzato dagli stessi produttori della saga di Twilight. "Ha tre sorelle: Ombretta, Loretta e Valentina, quest'ultima attrice." "Attualmente gli edifici accolgono alcune facoltà tecniche dell'Università della Turingia." Tali proteine sono arricchite con i fluidi corporei come il sangue o la linfa. "Il genere cantato dalle Peach Hips era il ""j-pop"", la musica pop giapponese." Da un punto di vista religioso Auletta apparteneva alla diocesi di Conza. Esse vengono anche dette cicli. Quando Bobbie glielo fa notare, le due litigano, ma alla fine fanno pace. Newton era appena giunto al Greenwich Village dalla sua casa di Flushing. Da questo momento ricominciano a comparire nuove fonti documentarie. Andarono tutte perdute in seguito ad eventi bellici. Il padre è Joel Madden, leader dei Good Charlotte. È connessa al deposito locomotive e raccordata con il Porto di Catania. "Olson offrì un resoconto radicalmente diverso della logica di base dell'azione collettiva organizzata." "In particolare, si impossessa dell'Isola di Ely e dell’abbazia di Ramsey, fortificando quest'ultima." I figli di una famiglia patchwork non sono necessariamente parenti biologici. Fu sepolto nella cripta dei vescovi della cattedrale cittadina di Gorizia. "S. Lewis facenti parte della saga ""Le cronache di Narnia""." È perito del tribunale penale di Roma in materia di criminalità informatica. Al suo nome è stata intitolata una sala della Biblioteca civica di Ascoli Piceno. Bersaglio umano È cognato del romanziere e saggista Nick Hornby. Sotto il nome di Blanchard, combatte in Nord Africa. Ogni anno si svolgono diversi eventi in piazza. Pare essere tipico della satira. Alla deriva La città venne saccheggiata e in parte distrutta. Il futuro forma anche un argomento preminente per la religione. Parlano diversi dialetti reciprocamente intelligibili, ma sensibilmente diversi da quelli dei bru occidentali. Oggigiorno, tuttavia, molti di loro parlano il Mandarino come propria lingua madre. "L'ultima persona che interroga è la signora Locatelli, vedova del gerarca locale fucilato sommariamente." "È stato l'ultimo periodo in cui l'economia era basata sulla caccia e la raccolta." "Tuttavia l'ipotesi è rifiutata dai moderni studiosi." "Tra i suoi ruoli, ha interpretato Gloria in ""La custode di mia sorella""." "L'impresa di accoglienza degli albanesi fu coordinata dal Dipartimento." "Ciò permise di ottenere un po' di maggior peso anteriore." "Nello stesso anno partecipa allo sceneggiato ""Vita di Cavour"" nel ruolo del generale Garibaldi." Il capoluogo di contea è Telluride È sovrastata dal Vulcano Osorno. Un giorno lo raggiunge un suo vecchio amico, Lasse. "C'è anche una significativa presenza della comunità latinoamericana e portoghese." Per le cause penali, gli indennizzi variano. Carl Laemmle Jr. I Piemontesi con a capo il conte di Verrua ed assediarono il paese. Ci sono alcune eccezioni a questa regola. È retta dal vescovo Norberto Do Amaral. "Essi preferiscono essere chiamati Wari', che nella propria lingua significa ""popolo"", oppure ""noi""." "L'arrivo della polizia riporta Vogler in manicomio." Giunge infine a decidere di farsi confessare dal papa, che aveva appena incontrato. Dormono le stirpi degli uccelli, dalle ali distese. Si è scoperto inoltre che i palafitticoli praticavano attività di agricoltura e pastorizia. "Detta bocca da fuoco continuò ad impiegare l'affusto ""Cavalli"" Mod." Canzone che racconta la storia di Gesù dal punto di vista di De André. Ferruccio Capuzzo. I tre ritornano a casa, non dopo aver fatto un tremendo incidente. Julia ha ibernato il corpo di Marina. La lunghezza massima di questa specie non è stata registrata. Il giorno dopo compare su Never Mind The Buzzcocks per il team di Noel. Entro gli anni trenta era diventato noto soprattutto come sceneggiatore. "L'ultima classificata viene retrocessa direttamente in Scottish Second Division." Attualmente esercita Inoue-ha Shitō-ryū. Sposò varie mogli. "Binge fu educato alla Derby School of Music, dove studiò sull'organo." Belly of the Sun Tali calcificazioni diventano visibili ad una radiografia. Hot Water Il castello fu alla fine preso e saccheggiato e gran parte degli occupanti morirono. "Il ""Dizionario biografico degli italiani"" indica invece la città di Napoli." Il pelo è dei tre tipi descritti precedentemente e non ne esistono altre varietà. Ma sono emozioni che George non prova. "Una modello prodotto in entrambe le culture è la ""punta ritoccata""." "Si proclamarono una ""avanguardia armata nazionalista, cattolica e peronista""." La sede municipale è presso la frazione di Zibello. Partecipò alle Guerre napoleoniche. "C'è anche un piccolo museo e auditorium." Durante il parto, la donna muore. "Dapprima fu popolata dagli immigrati italiani, greci, tedeschi e provenienti dal resto dell'Europa." Contemporaneamente la McIntosh porta avanti anche una fortunata carriera nel mondo della moda. Naomi e Tamina hanno sconfitto le Bella Twins a Payback. Tra gli strati cellulari si dispongono in senso longitudinale fibre collagene e scarse elastiche. Le ali posteriori sono interamente membranose. Ethan Ruan Vive tuttora in Australia. Almeno furono uccisi e quelli sopravvissuti furono costretti ai lavori forzati. "La rivista ""Q"" l'ha nominata come diciannovesima migliore canzone hip-hop di tutti i tempi." Mark Jones Si tratta di uno tra i castelli scozzesi più visitati. Gillies è nata a Haworth, nel New Jersey. E quando saranno romanizzati, cosa diverranno? Suo padre, Alessandro Amerio, fu docente di fisica sperimentale al Politecnico di Milano. Dipartimento di Veinticinco de Mayo Anche i primi sigilli cilindrici provengono dal periodo proto-elamita. Ha passato i suoi ultimi anni suonando ragtime. I resti animali venivano incorporati in una piccola minoranza di tombe. Il nuovo comune ha preso il nome di Corigliano-Rossano. I modelli sono potenzialmente centinaia, ma pochi sono stati documentati su Internet. Morì poche ore dopo. Tales of Wonder Il solaio viene poi completato come sopra descritto. "È giurato al Club Tenco e Direttore Artistico del ""Premio Pigro"" Ivan Graziani." Una delle maggiori industrie nel paese produce carbone e altri prodotti. Hall, e colpiti dovettero atterrare a Pantelleria. Ciò può avvenire naturalmente oppure essere indotto. Anche Elliott esce dalla partita sorprendentemente soddisfatto, sorridendo. Si possono coltivare con buoni risultati i raccolti tipici della zona temperata. In questi safari si esibiscono anche dei nativi Africani per lavoro. Essa era sostanzialmente un aggiornamento della Chevrolet Malibu. È tradizionalmente più diffusa come baile che come cante. Sulla controfacciata della navata laterale di destra si trova un crocefisso ligneo del sec. Talvolta è considerato lingua a sé stante di un gruppo linguistico occitano-catalano. La polpa ha sapore dolciastro, molto simile alla castagna, con retrogusto di nocciola. Le commende non le causarono danni. "L'anno successivo passa a Lucca, dove vince il suo secondo scudetto." "Era proibito inoltre l'uso di cosmetici e sorridere per strada." "Bundesliga"" al di sotto della sigla." Anche il nome di Eboli discende da questo mitico personaggio. "L'ordine dei vangeli è ""Matteo"", ""Marco"", ""Giovanni"" e ""Luca""." "Studia presso la Florida State University e si laurea all'Università del Michigan." Tutte le tracce sono di Bernard Edwards e Nile Rodgers. La città moderna di Qasr Al-Hallabat è un comune composto da quattro villaggi. Tenne conferenze in molti paesi. La costituzione modifica le regole relative al conclave e ne introduce di nuove. "Nel frattempo si iscrisse all'Accademia Carrara di Bergamo, dove fu allievo di Contardo Barbieri." Il Museo navale di Buffalo Rask fa una scoperta opportuna su Nick. Quello di Gavignano è il primo a capitolare. Entrambe le componenti sembrano essere a loro volta binarie spettroscopiche. "Nello stesso periodo ha svolto la funzione di Coordinatore dell 'Osservatorio Nazionale del Turismo." Suo figlio è lo scrittore e saggista Pietro Turchetti. Scelse di rimanere in questo monastero anche dopo il suo rilascio. I britanni diedero ostaggi a Cesare e accettarono di pagargli un tributo. La Tivoli diviene il modello più venduto della casa coreana. A questo punto comincia ad oscillare fino a raggiungere il punto desiderato. Jason Roberts Le reazioni alla revoca delle scomuniche furono diverse. Blanche Ring In alcuni casi, le indicazioni riferite al prezzo indicato sono molteplici. Infine, Gus e Archie tornano a New York, lasciando a Londra Harry. Tra questi vi è il perito industriale a indirizzo chimico. Al suo interno, i due migliori guerrieri, Ji-hwan e Gyu-yup, sono anche amici inseparabili. La facciata è a capanna, semplice, avente un piccolo campanile. E. J. è sposato e padre di due figli. Il granito è molto resistente agli agenti atmosferici, al contrario del calcare. Vengono utilizzate principalmente per rappresentare permutazioni e da ciò deriva il loro nome. Solo il Nord-Est è in media europea, con punte di eccellenza nei licei. La provincia ecclesiastica di Cambrai comprendeva quattro suffraganee: Tournai, Arras, Namur e Saint-Omer. Ha caratteristiche intermedie tra il cavallo Arabo ed il Purosangue inglese. "È zona sepolcrale degli indiani dell'età del rame." "L'obiettivo fu comunque raggiunto, poiché la sua denuncia ebbe l'effetto sperato." È magnetico. Da allora, questo programma attira studenti da diversi paesi in tutto il mondo. È stato un uomo di lettere, uno scrittore ed un uomo politico di fama. Terremoto del Vulture Il sistema del Punto Verde riguarda anche i produttori esteri. È il presente. Ogni individuo è libero di perseguire i propri progetti ed ideali. Le modelle erano di Rocca Pia. Sono celebri per avere una cantante femminile, cosa abbastanza insolita nella musica metal. Qui Dorian è libero di vivere con tranquillità la propria omosessualità. Orlando è socio onorario del Rotary Club Palermo. Non venivano escluse, però, responsabilità dei piloti nella gestione della situazione. Il medico bizantino continua a esercitare la professione anche sotto il nuovo regime. In Italia è stata trasmessa la versione censurata britannica. "Contiene tra gli altri la canzone ""Dancing with Tears in My Eyes""." I centri al di fuori del cerchio esterno attribuivano una penalità di due minuti. A seconda delle condizioni termodinamiche la fase solida può essere solubile nella fase liquida. Questo video compare anche in un episodio di Beavis and Butt-head. Ri Kum-chol Mythos Opera Festival Per i suoi meriti ottenne la Army Gold Cross con tre barrette. Vanta in totale due successi nella manifestazione e tre finali perse. John Drew Non sono liberamente disponibili le medie di questa stazione. Il Clementine Churchill Hospital di Harrow porta il suo nome. Possiamo trovare, inoltre, anche alcuni primi numeri di Topolino giornale. "L'obiettivo delle operazioni era far indietreggiare l'esercito austro-ungarico che difendeva da est." "La sua ultima apparizione è stata nella trasmissione ""Rita MacNeil's Cape Breton""" Si deve costantemente poter passare dall attacco alla difesa. Si trova nel vecchio edificio del Museo Archeologico di Olimpia. Appartengono a questa categoria anche i sensori di retromarcia o di parcheggio per automobile. "Buona notte Harry""." Red dog "L'edificio è aperto e visitabile in occasione di manifestazioni e spettacoli." "Il videogioco è una classica avventura come molte dell'epoca, con enigmi non troppo impegnativi." Al termine della missione le immagini registrate vennero confrontate tra di loro. Nelle edizioni Marks non veniva seguito alcun ordine cronologico. "Il toponimo deriverebbe dal nome personale ligure ""Caffaro""." Di solito prediligono le zone con una componente piuttosto alta di carici. In questo periodo la valle fu quasi sicuramente colonizzata. In Asia Minore fondò altre colonie come Bisanzio, Eraclea Pontica e Calcedonia. Non ha mai ottenuto risultati di prestigio. Aveva inoltre maniche corte. Mary Anderson La scena viene completata in primo piano da una scena di lavoro quotidiana. Sullivan, J. Am. Frank deruba il suo vicino di casa per nutrire la madre malata. "All'età di dieci anni, Felice è già un valente violinista." Tutti lo temono, meno il suo parroco, don Morini, che lo va a denunciare. "Anne Murray incluse ""Hey!" "È inoltre disponibile la modalità multiplayer e l'online." "È la terza città per popolazione, nel ""land"", dopo Hannover e Braunschweig." Gli interni sono molto curati, a differenza della più essenziale Elise. I comignoli si trovano vicino alle grondaie e sono in mattoni e cemento. Super Show!. Quindi consegna a Bond il pacemaker. Copia della pellicola è conservata dalla Lobster Films. Giardini fu inoltre molto richiesto come insegnante e per tenere concerti privati. Wisła Puławy e Stal Rzeszów sono state ammesse direttamente al primo turno. Si trova al confine tra Veneto e Trentino. Bingham, chirurgo e tenente comandante della marina militare britannica, nonché membro della suddetta spedizione. I fattori endogeni sono il reflusso gastro-duodenale e lo stress. "Il personaggio comparve per la prima volta in ""The Sandman"" vol." "È in questo momento che nasce il ""Kenpo-Kai"", così come oggi lo conosciamo." Cesare non rifiutò la proposta, pensando che Ariovisto potesse tornare sulle sue decisioni. È stato poi ingaggiato dal Levadia Tallinn. Generalmente la stagione degli amori va da agosto a ottobre. "Il suo capoluogo è Nikopol'." Fu regina di Tebe. In origine la serie doveva essere diretta da un altro regista che diede forfait. Al momento attuale è disponibile solo in lingua inglese. Cosa fai a Capodanno? La sua testa è piccola dal muso appuntito. Il capoluogo di contea è King George. I piani di Rabbi Judah non furono mai eseguiti. I colori sociali del club sono giallo, rosso e blu. Alla Scuola Normale Superiore insegnò, come professore incaricato, Letterature moderne e contemporanee. Il suo roster è composto da wrestler, arbitri, manager e presentatori. Le femmine diventano mature sessualmente ad un anno di vita. Il singolo è stato distribuito per tre volte nel Regno Unito. "Clinicamente queste tecniche sono l'elettroencefalogramma e i potenziali evocati." Costa decise di importare questa formula in Italia. "È l'unico partecipante di questa edizione dell'Isola che non provenga dal mondo dello spettacolo." Infatti le stelle cadenti ricordano le scintille di fuoco prodotte dalla graticola. "Edward invece finisce dall'altra parte del portale, nella Germania del primo dopoguerra." Tale campionato si concluse con la salvezza. Alcune grotte della zona, in passato, vennero utilizzate dai pastori e dai briganti. "Grandma's Boy" "In origine era una legatura del glifo usato per ""О"" e ""У"" scritto orizzontalmente." Fu così occupato dagli italiani. Il nome del parco consiste di due elementi. Sopron divenne anche sede del comitato di Sopron. "L'arrivo a Sanremo è posto sul Lungomare Italo Calvino." Curiosa è la forma del gradino alla base del trono, con una sporgenza esagonale. "Il primo singolo fu ""Castillo azul"", che raggiunse i primi posti delle classifiche." Esso costituisce un raro esempio di architettura monastica di epoca moderna, unico in Firenze. "Notare che l'intera onda sinusoidale viene amplificata." Nella pianificazione si determinano degli obiettivi, delle alternative e i vincoli associati al progetto. Blu notte scuro è il colore mostrato a destra. Sulla parete interna sono incisi alcuni passaggi tratti da scritti di Thomas Jefferson. "All'interno è posto il Parco nazionale della Vanoise." Il torrente Re di Sellero fluisce sul lato orientale. Suo figlio Vincenzo continuò la tradizione familiare. A George Stevens I velivoli spaziali Sojuz e i lanciatori Sojuz facevano parte di questo programma. Da questa puntata non viene più eseguito il brano a cappella. Il palazzo è anche usato per fare dei concerti. In ambedue gli incontri Davis fu eletto miglior giocatore della partita. La colonna vertebrale è incompleta, così come i cinti scapolare e pelvico. Il videoclip, diretto da Cosimo Alemà, ruota intorno a due ambienti distinti. Erano degli edifici caratterizzati da blocchi di tufo con copertura lignea. Il gruppo musicale The Donnas oltre a partecipare alla colonna sonora, appare nel film. Questo vale, ovviamente, anche, per le altre terapie di sostituzione della nicotina. Ken Brown Solo dopo un lungo inseguimento, Sheridan viene ferito da Royce e arrestato. Il capoluogo della provincia è la città costiera di Pemba. "È una stazione sotterranea, posta nei pressi dell'omonima porta, da cui prende nome." Vi sono presenti recenti mosaici e vetrate, opere di un artista locale. "Fin dall'invenzione della macchina da presa furono realizzate anche macchine amatoriali." Le infiltrazioni del lago nel terreno originano le sorgenti da cui nasce. Sono presenti scale mobili e ascensori. Per questo si sforzò imparare la tattica direttamente dagli indiani. Joseph Joachim, che lo sentì in questa occasione, disse che era senza parole. José Nora Sono stati registrati attacchi anche molto violenti di tassi del miele contro esseri umani. Infatti, secondo Chomsky il tutto si riduce a una questione di credibilità. Ma chi è veramente il tenente Tyler? "Durante il concerto l'avvocato, folgorato dalla bontà, decide di rappresentare Chef pro bono." La voglia è uragano che trasforma i luoghi. "Questo uso è dovuto al diffondersi degli orologi meccanici ed era detto ""alla francese""." In origine, avrebbe dovuto essere distribuito dalla Alco Film Corp. Attualmente non è più in produzione. Nonostante un buon girone di ritorno, i giallorossi retrocessero mostrando un gioco considerato pregevole. "Professore straordinario di Pedagogia presso l'Università di Ferrara negli a. a." Ricostruzione delle varie avventure erotiche di Dracula. Ha quindi un grande numero di simmetrie. Improvvisamente la porta si apre, rivelando Call. Da qui parte un flashback dei membri della band che litigano con Peter Steele. "Whipple fu determinante nel fondare l""'American Board of Surgery""." Tutti questi risultati vennero ottenuti da Jacques Laffite. La formula precedente descrive una soluzione in forma implicita. "Entra così nella curia generale dell'Ordine." Ha anche realizzato diversi gol su rigore, sia in campionato che in Coppa Libertadores. Sand Point Appartiene alla regione statistica della Carinzia di cui ne è capoluogo. "Un'altra dimostrazione è ricavabile mediante le regole della geometria analitica." Qui egli riuscì a raggiungere il grado di Tenente Generale. Will brillante avvocato gay ironizza con la sua migliore amica Grace sulla propria sessualità. Il campanile è una torre che termina con finestre a vela. "Emma Goldman condannò la soppressione della rivolta di Kronštadt come un 'massacro'." "L'edificio si trovava nel Foro Romano." In generale quindi il servizio medico soffre mancanze di tipo materiale e organizzativo. Il Renton, inizialmente iscritto, fu escluso dopo quattro giornate per professionismo. È un film drammatico statunitense con Richard Dix, Marion Shilling e Jackie Cooper. De Bernardi. Ottavia viene rimandata a Roma. In Fed Cup il suo bilancio personale è di cinque vittorie e una sconfitta. Barry Jenkins "L'album contiene musica melodica e molta improvvisazione." Lo stelo generalmente assume un colore rossastro. La divisa casalinga era completamente rossa, con strisce laterali bianche. Le dieci selezioni femminili sono suddivise in due gironi da cinque. Flat Top Vive in zone sia aride che umide. La gola dei fiori può essere rossa o viola. Ha una sorella, Alma, alla quale è molto affezionato. "North inoltre ebbe l'incarico di Cancelliere dello Scacchiere e di Home Secretary." Iolanda fu inumata nella cattedrale di San Maurizio ad Angers. "Possiede una meccanica di gioco simile a ""Knockout Kings""." Annie stringerà presto amicizia con Naomi, che nel più spesso dei casi la sfrutterà. Le acque del fiume sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica. Il torneo fu vinto, per la prima volta nella propria storia, dal Maccabi Haifa. Miranda, una delle zie, muore e la felicità di Rebecca ne è offuscata. "La procedura ""quadrato"" con parametro ""lato"" fa il quadrato." "Secondo Leonard Maltin il film è una ""pura commedia"" grazie soprattutto alla Hayward." Tradusse Gide, Montaigne, Sallustio, von Coster. Le origini della famiglia Cesi sono molto remote. Raggruppare ed educare i leader in un movimento politico nazionalista. In coda il Derby County superò le difficoltà iniziali e si salvò. Inoltre nella burocrazia del Manchukuo erano presenti molte persone infiltrate del Kuomintang cinese. Il suo ciclo riproduttivo è veloce. Nella prima partita andò subito a segno nella vittoria sui Giants. "Così l'anno seguente, la nuova famiglia religiosa si stabiliva a Fano a Corno." Si nutre principalmente di parti vegetali, frutta caduta, semi, foglie e radici. Inoltre è usata come una tintura naturale per i tessuti. Fu confermato che Green Man era un membro di questa unità. Una funzione vicino ad una singolarità essenziale è estremamente discontinua. Quarto chiuse, a sorpresa, Jean-Pierre Jabouille su Renault. Successivamente sempre a Milano, finito il liceo si iscrisse alla facoltà di Ingegneria. Si trova nella parrocchia civile di Elloughton-cum-Brough. Il progetto era di fondare una città. Le due ali erano di eguale apertura e corda, con estremità arrotondate. Tutte queste località fanno parte del Dipartimento della Savoia compreso nella Regione Rodano-Alpi. Jan Eriksson "Egli è il fondatore dell'Istituto internazionale dei diritti umani." Tra le sue attività vi è anche la fabbricazione di veicoli militari. "Quest'ultimo, a causa di incomprensioni con la società, lascia." Il maestro cortesemente aveva rifiutato, adducendo la mancanza di tempo per impegni di lavoro. Usa lo stesso carattere cinese del kan coreano. Aviazione italiana Grete cercò di far sembrare la scena un suicidio. La Dalmazia fu annessa allo Stato Indipendente di Croazia. La trappola "Attraverso i fiumi il poeta ripercorre le ""tappe"" più importanti della sua vita." Entrambe le regioni fanno parte del Territorio Antartico Australiano. Intanto Freeman comincia ad eliminare anche i collaboratori di Murphy. Si presuppone che nei primi tempi i monaci cassinesi vissero in povertà. Rappresenta la punta più settentrionale del deserto del Namib. "L'edificio di stazione è posto ad ovest dei binari." Persone di nome Alexandre Prima il paese era la sede del Villaggio delle Calde Primavere, ora distrutto. Tali agenti causali possono essere virus, batteri, funghi o miceti, elminti, muffe e protozoi. Bartolomeo Bolla "Vince inoltre la medaglia d'argento agli anelli e il bronzo al volteggio." Coinvolto nello scandalo Lockheed, venne successivamente prosciolto dalle accuse. Santa Fe è divisa in quattro zone e diverse colonie. Ma, a differenza della serie, non esisteva negli anni cinquanta. Il cardinale oppose un rispettoso ma netto rifiuto. "Ha inciso dischi con l'etichetta discografica Cetra." "Dall'altra parte del fiume, fu costruito il caravanserraglio Kolobara-han." Lottano sfruttando la loro capacità di controllare il vento. Le sue tendenze politiche si rifanno principalmente al centrismo. Il nome proviene dalla omonima piazza dove è collocata la stazione. Al Torneo Internazionale di Corbeil-Essonnes arriva terza. È la terza per altezza nel massiccio del Gran Paradiso. Questo vale soprattutto per i nomi di istituzioni e gruppi composti da molte persone. "Anticamente l'area dove sorge la località era un luogo di ritrovo degli aborigeni." Tu non ci pensi, ma ha acquisito un sacco di significati nascosti nel tempo. La donna viene arrestata. Avere un sito internet significa possedere una vetrina sul mondo, farsi conoscere dappertutto. Per Giorgio Armani realizza il cortometraggio “Frames of Life”, interpretato da Paolo Sorrentino. Rientrato nella città natale, divenne avvocato del Re. Tutte le altre, invece, non sentono lo stesso bisogno. La serie viene trasmessa anche in Spagna e in Francia, doppiata. In un tholos sono anche stati rinvenuti reperti in bronzo e ceramica. "L'opera descrive le bandiere di tutti gli Stati del mondo conosciuti all'epoca." Prese parte alla guerra italo-turca e ricoprì diversi comandi durante la prima guerra mondiale. I tunnel, i viadotti e le curve strette spesso possono causare riduzioni della visibilità. Lo stato della tela rimane immutato ancora oggi. "Poneva grande attenzione all'introspezione psicologica della persona da ritrarre." Da quel primo matrimonio sono nati tre figli. Le femmine hanno un paio di mammelle post-ascellari e due inguinali. Thad Cochran Nella card preliminare Dan Severn si esibì in qualità di arbitro degli incontri. Attualmente ospita gli uffici della Guardia di Finanza. Reuchlin cercò di temporeggiare invocando la mancanza nel mandato di una serie di formalità. Sembra avere una certa amicizia inimicizia con la domestica Magenta. La musica fu composta da Adnan che riuscì così a realizzare un suo sogno. "Il titolo di lavorazione fu ""Silver Trail Patrol""." Ha una coda sottile, lunga circa quanto il resto del corpo. "Al primo piano, invece, c'è la sezione dedicata al medioevo-rinascimento." Questo album non è mai stato distribuito in Italia in nessuna versione. La superficie di Tebe è piuttosto scura e di colore rossastro. "Sempre per Pironti ""Dove sta Zazà?" Le quattordici squadre si affrontano in partite di andata e ritorno. Anche i microtubuli sono polari. Le stelle doppie rilevanti in questa costellazione sono in numero molto esiguo. Paraurti con rostri rinnovati dotati di sporgenza di materiale plastico. I fondatori organizzarono tre piccole squadre, con riferimento altrettanti bar della zona. Inoltre gli astronauti statunitensi avevano un approccio alla missione diverso dai loro colleghi russi. "Nel dicembre dello stesso anno fu usata anche da Arsène Alexandre, editorialista de ""L'Evénement""." Lo stemma della Città di Trapani ne racconta la storia attraverso una simbologia specifica. "Il film di Stanley Kubrick ""Shining"" è un altro particolare esempio conosciuto del genere." Scritta per lo medesimo Sig. Cavalier Francesco. Si differenzia dagli altri capitoli per uno stile di disegno manga. Nel momento stesso della morte, non sapeva che stava morendo. Fuori dal coro Richter, che ipotizzò Palma il Vecchio. Esplora le rovine di Babilonia e i cunicoli nascosti di Menfi. "Il potere del ""pater familias"" sui familiari fu limitato per legge." Freddo e distaccato con i sottoposti, non riesce a superare il proprio oscuro passato. La stessa carta intestata era quella del predetto ministero. "I Peceneghi erano stati distrutti, e i possedimenti europei dell'Impero bizantino ora erano sicuri." Ma il vertice della classifica resta lontano. Ad oggi gli studi eseguiti sugli animali non hanno messo in evidenza effetti teratogeni. Topper Returns Arciduca Giuseppe Suo cugino Alan era un famoso giocatore di football. "Farulli era accademico effettivo dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia." Viene utilizzato principalmente come decorazione per pareti e pavimenti. Il toponimo ufficiale ha subito una variazione nel tempo. Nonostante questa parziale inversione, Patroclo rimane un personaggio importante per il suo tempo. Jenny nacque a Basilea, in Svizzera. Vive a Tokyo e nel tempo libero si dedica alla fotografia. Alcuni media hanno collegato questa dimissione alla prossimità della sentenza del Caso Palau. Raramente sono stati descritti casi di durata superiore ai sei mesi dopo il parto. Frequenta gli studi nel seminario arcivescovile di Venegono Inferiore. In corrispondenza della navata centrale si eleva la torre campanaria. Mentre il ciclo nasale si alterna, la resistenza totale nel naso rimane costante. I fratelli si sono mostrati molto più simpatici delle aspettative. È retta dal vescovo Pierre-Antoine Bozo. Le drupe sono eduli e spesso appetite dagli uccelli e dagli ovini. "Stavolta Kogoro riesce a risolvere il caso senza l'aiuto di Conan." Gli vennero fatti tre salassi, ma le sue condizioni continuarono a peggiorare. Tra le versioni di carrozzeria e i tipi di allestimento erano disponibili dodici combinazioni. Il richiamo emesso dal campanaro viene talvolta confuso con il canto del tui. Verso mezzanotte Gastone Velo riuscì ad evadere dalla prigione. La mossa è stata portata al successo da John Bradshaw Layfield. Durante il mandato di Haas, furono istituite delle case dipendenti a Pusan e Taegu. "Fu tuttavia capoluogo della provincia dioclezianea della ""Valeria Byzacena""." La zona industriale è sede di numerosi stabilimenti e della discarica cittadina. "Compì gli studi in filosofia e teologia presso l'Università Pontificia Salesiana." Numerose canzoni popolari possono essere considerate di protesta. Ai lati, così come oggi, erano ben visibili i contrafforti. I vani interni si articolano attorno ad un grande salone centrale. Fu presidente di associazioni cattoliche, delle Dame della Carità e dirigente della Croce Rossa. Ed un giorno egli ritornerà. Vive a Sasso Marconi, vicino a Bologna. Vive inoltre in foreste miste di pini e querce, nonché nei boschetti di cactus. "L'istituto ebbe una rapida espansione e crebbe ogni anno il numero di diplomati." "Si può passare a piacimento da un personaggio all'altro con i tasti numerici." Sulle pareti tra le finestre sono stati raffigurati i quattro evangelisti. "In ""The Raven"", che fu il suo ultimo film, collaborò non accreditato alla sceneggiatura." Nato in Tennessee, era rappresentante del Partito Democratico. Più in alto, due bifore. "Il televoto decreta l'eliminazione di Margherita." "La messa ufficiale di apertura enfatizza l'evento religioso della festa." Questa classificazione ricorre in genere nelle pubblicazioni più recenti. Nel farlo, ogni coppia doveva affrontare tre prove individuali a tempo. Viene utilizzata in cucina per minestre e purè. "Venne sviluppato anche un apposito proietto perforante per l'impiego controcarro." La congregazione fu fondata dal sacerdote francese Victor-Alain Berto, terziario domenicano. "Il film fu prodotto dall'Universal International Pictures." Van Gogh, invece, preferiva ispirarsi direttamente alla natura e restare fedele al modello vivente. "L'ultima traccia sul lato A è ""The King Has Lost His Crown""." Per entrare in Iran è necessario un visto, tranne per visitare le Isole Kish. Duckworth nel frattempo era però stato informato. Gli piace progettare. Dopo la sconfitta, Washington forma una stable con altri due wrestler, Bateman e Tonga. La ricetta deve il suo nome alla città di Napoli. Prodotto dalla Vitagraph, aveva tra gli interpreti Margaret Gibson e William Desmond Taylor. Le presa successiva è iniziata dal giocatore che ha vinto quella precedente. Successivamente David si unì al chitarrista Robin George e formò la The Byron Band. I membri eletti sono gli unici ad avere potere di intervenire e di voto. "Il bengali è la seconda lingua più parlata in India dopo l'hindi." In seguito la federazione lo ha incaricato della direzione tecnica della nazionale di slittino. La presenza del selezionatore è derivata dal tiro sportivo. Molte di queste specie vissero durante il massimo termico del Paleocene-Eocene. Il medico della prigione confermò il suicidio. "Il film incassò un totale di dollari, di cui in Cina e all'estero." Gentile, insieme con Pannunzio, Carandini e altri, lasciò il partito e il quotidiano. "Formazione Campione d'Italia: Portieri: Elio Alverà e Angelo Bernardi." Dopo il matrimonio si stabilì in una villa a Pau, dove morì di polmonite. La minaccia del regime nazista appariva ancora lontana. "I Bucs furono l'unica squadra a battere i Minnesota Vikings nella stagione regolare." Infine riuscirà anche a riappacificarsi col suo ragazzo. È crudele e vede complotti ovunque. Gli ostacoli alti appaiono quindi nel primo e nel secondo giorno del programma. Le liste tracce sono comunque le stesse su tutti e due i supporti audio. "Il ciclo riproduttivo di ""R. speculum"" prevede una singola generazione all'anno." Provocò migliaia di vittime. Non è possibile ricostruire con certezza la struttura urbanistica della città romana. "L'origine è secondaria, come prodotto di ossidazione dell'antimonio." Una lunga amicizia unisce Auguste Rodin e la famiglia Russell. Si sposò due volte, la seconda con il bassista Ray Brown. Costui, per rappresaglia, inizia una rivoluzione contro di lei. Decade ad azoto con emissione di un elettrone e di un neutrone. Fu nominato istruttore e capo squadra degli arditi del popolo di Ravenna. Ciò introduce un ulteriore livello che deve essere configurato, gestito e protetto correttamente. "Abbandonò l'incarico a causa di dissapori col nuovo maestro." Nella teoria dei numeri primi, dimostrarono alcuni risultati assieme a notevoli risultati condizionali. Originari di Columbia, Maryland, sono considerati il primo gruppo crossover thrash. "I Pecori erano un'antica famiglia di Firenze che qui aveva il palazzo di famiglia." Diego Velázquez riceve uno strano messaggio di allarme sul suo cellulare. "Tale associazione ha l'obiettivo di aiutare tutti i malati di tumore al pancreas." La maggior parte degli episodi contiene una morale. In Svizzera incontrano anche gli Hells Angels. Conseguì inoltre diversi piazzamenti in corse di rilievo come il Regio-Tour e la Tirreno-Adriatico. "Il ""nastro"" dell'Ordine era azzurro." Per quanto concerne la classifica mondiale, si piazza diciottesimo assoluto. Il match successivo fu tra Chris Benoit e Finlay. Botticino si trova a nord-est della città di Brescia. "Inoltre, una sciovia, aperta solamente nel periodo estivo, arriva alla ""Gobba di Rollin""." Le suore si diffusero rapidamente in Boemia e Moravia, poi in Slovacchia. Il segnale potrebbe quindi rappresentare una pulsar risonante attraverso una fascia gaussiana. In seguito lascia il lavoro da trader bancario, per diventare allenatore. "Il titolo di lavorazione fu ""The Trance of Diana Love""." Il gioco è chiaramente ispirato alle costruzioni impossibili di Maurits Escher. Implementazioni differenti potrebbero prevedere comportamenti diversi, ma lo schema generico è quello presentato finora. Quindi essendo dispari non ammissibile. Rossella si recherà in seguito a Savannah dove conoscerà i parenti della sua famiglia. "L'azienda con cui operavano aveva sede a Malta." Oggi la chiesa è adibita a deposito per gli attrezzi agricoli. "Il Kerry è anche intrecciato con l'industria cinematografica." A Roma lavorò sotto il pittore neoclassico Vincenzo Camuccini. Lì Davey frequentò la scuola cattolica fino alle medie. La prima sede del Regio Liceo fu nei locali in Piazza San Domenico. Anche i programmi subirono delle modifiche. Le sue numerose ascese sono sempre state effettuate in stile alpino e senza ossigeno. "Il matrimonio produsse tredici figli, cinque dei quali sopravvissuti fino all'età adulta." Di conseguenza si seppe ben poco del suo carattere. Quella era la prima volta che si esibivano in un concerto loro. Testi e musiche di Simone Cristicchi, eccetto dove indicato. Tale termine, tuttavia, non è mai entrato nel linguaggio comune. Anche la pinna anale era piccola, in posizione più arretrata. "Nella parte superiore del dispositivo c'è la fotocamera anteriore e i sensori di prossimità." Marcello Giovene, storico e scrittore. È considerato il più forte giocatore polacco del periodo dopo la seconda guerra mondiale. La serie televisiva, non ha avuto successo ed è stata cancellata dopo nove episodi. Ogni circuito era controllato da un piccolo scambio. "Si occupò di un primo progetto d'ampliamento Pietro d'Enrico, di Alagna." Eseguì i rilievi della cattedrale di San Basilio e varie vedute cittadine. Nonostante il parere contrario della dottoressa Jean Grey, la popolazione sembra supportarlo. Il raso, misura mercantile, si divide in metà, terzi, quarti, sesti, ottavi, sedicesimi. Per cui Agatocle avrebbe volto lo sguardo altrove: alle armate di Cirene. È considerato, tra le altre cose, anche uno dei primi esempi di critica televisiva. Tuttavia, niente autorizza a ritenere che questo racconto sia storicamente credibile. "Essa annovera priori, letterati, giureconsulti, nonché numerosi ecclesiastici, in particolare dell'ordine domenicano." Il cuore è rudimentale, privo di atrio. Tra parentesi i nomi reali. Il lago Bajkal è sede di svariati endemismi. Infine, il viaggiatore poteva montare su cavalli da sella presi alla stazione di posta. Le vittime sono tutti uomini anziani. Tuttavia, questa circostanza è poco probabile visto che Maria morì nel mese di novembre. Queste due regioni ospitano specie e, soprattutto, endemismi totalmente diversi. In questa edizione non era presente la regola dei gol fuori casa. Carlo di Valois si sposò tre volte ed ebbe quattordici figli. A causa della pendenza della piattaforma sulla quale giacciono, i due vulcani sono asimmetrici. "Ciò causò la fine dei loro tentativi di un'azione militare combinata." Le orecchie sono lunghe ed appuntite. La diocesi comprende gran parte della Lomellina, in provincia di Pavia. "Ha ricevuto sei Dottorati ""honoris causa""." Alcuni di essi avevano condotto personalmente il proprio esercito, altri inviarono solo dei contingenti. Leonhard infatti era probabilmente solo un pittore. "Venne conosciuto come ""Bucks lace"" e divenne molto ricercato." "A partire da queste opere Leonardo da Vinci scrisse poi il ""Trattato della pittura""." "In quel momento stavano cercando l'Imperatore della Cina a Cuba." Hans Schulze Nello stesso tempo però i carabinieri hanno la prova che Sandro è innocente. È stato anche al primo posto di varie classifiche mondiali. "Successivamente, l'intero mondo Maya prende il via verso il suo apogeo culturale." "Secondo Leonard Maltin ""Hudson regala una prova molto convincente""." Entrambe le borgate sono oggi disabitate. Erik Larsson Allora decide di vestirsi e andare a casa sua con un mazzo di fiori. La cittadina dispone di un aeroporto e di servizi alberghieri. Si esibiva nel balletto classico di Madrid. "Negli anni seguenti rallenta l'attività, pur continuando ad esibirsi e ad incidere." Milan, con la società bresciana che di conseguenza svincola tutte le proprie tesserate. Risiede a Veglio, in provincia di Biella. Il giocatore avrà a disposizione una torcia per scacciare i nemici da incubo. La madre, ignara della leggenda, acconsente felice. Nella parte meridionale del parco vi è anche un boschetto. "L'altro primer sarà invece progettato in base alla sequenza già conosciuta." È sepolto nel settore ortodosso del cimitero monumentale di San Michele. Hanno abitudini notturne, ma talora è possibile incontrarli anche di giorno. "Con la definitiva caduta dell'Impero a Waterloo si mise in aspettativa." La città venne espugnata da Imilcone, prefetto di Annibale. Si tratta di un concept album dedicato al Texas. Il suo nome compare anche in altre questioni, ma come parte in causa. La stazione non è utilizzata al momento da alcun servizio passeggeri. "Il romanzo tratta principalmente d'amore e psicoanalisi." Il mese dopo si laurea campionessa mondiale juniores nella medesima specialità. Inoltre, a causa della loro natura, non hanno bisogno di respirare, bere o mangiare. Si esaurisce solitamente nel silenzio clinico. Fu, soprattutto, un successo personale di Giolitti. Lo scienziato Robert Boyle è invece ritenuto uno dei padri della Chimica. "Portabandiera alla cerimonia di apertura fu l'allora principe ereditario Costantino." Inoltre sono stati riprodotti tutti gli abitacoli completi di specchietti retrovisori. "La rete telefonica ha dunque una tipica struttura 'capillare'." Definisce i descrittori e contenuti da associare alla parte visuale di un documento multimediale. Il singolo ha ottenuto successo a livello mondiale. Sposato per venticinque anni con Monika, ha due figli Alice e Sylvester Jr. "Gli schiavi interpretarono male l'arrivo dei poliziotti, e si lanciarono nel vuoto morendo." È amministrato dalla Central African Society of Telecommunications. Non mancherà tuttavia il lieto fine. Ma è stato frainteso. La sua ira è tremenda, ma tremendi sono anche gli equivoci in cui cade. George Edward Dobson Il paese è raggiungibile tramite due strade. Mosul era una delle principali città yazidi. È una commedia western statunitense con Eddie Albert, Gale Storm e James Gleason. "L'interno, con pianta a croce greca e a tre navate, con profonda abside." "L'edificio presenta un fronte sufficientemente corrente e riconducibile a una riconfigurazione ottocentesca." Il regime nazionalsocialista soppresse alcuni monasteri tedeschi, altri sopravvissero trasformandosi in ospedali militari. Nami avvisa Shiki di una tempesta in arrivo, e le due navi fuggono. Benvenuto Presidente! Iniziò così il grande lavoro. Negli Stati Uniti, lavorò come sceneggiatore sotto lo pseudonimo di Howard Shelton. Il Rosh nacque nella Germania occidentale e morì a Toledo, in Spagna. I discendenti di Pipino, i Carolingi, continuarono a regnare sui due regni. "Il padre è il fondatore di un'azienda ora affidata alla figlia e al nipote." Incrementando la conduttività in una superficie risulta molta dissipazione. Il singolo è stato pubblicato insieme a un video ufficiale. É una località turistica balneare che ospita villaggi e hotel, ma prevalentemente abitazioni private. Dopo il restauro è custodita in sagrestia, mentre in chiesa si trova una copia. La famiglia emigrò poi in Prussia. Ideatore fu lo stesso imperatore. "L'antica città è circondata da una cinta muraria lunga cinquanta metri e larga tre." "La squadra gioca le partite casalinghe all'El-Kanemi Stadium." Primi passi di Buddha. Beato ebbe rapidamente una reputazione di grande erudito. La San Biagio Volley è la società di pallavolo cittadina. Susan Francia Si piazza quindi ottavo Michael Schumacher, che guadagna un punto importante nella lotta mondiale. Entrambi i sessi presentano un ciuffo di penne verdi che spicca sulla testa. Le carrozze dispongono di WiFi che i passeggeri possono utilizzare gratuitamente. In questo modo è diventato il primo Sindaco di centrosinistra eletto direttamente dalla città. "Hanno sviluppato così una concezione diversa di traduzione chiamata 'teorico-letteraria'." Sarà liberata dai re Franchi solo circa mezzo secolo dopo. In realtà negli atti di vendita non si fa mai cenno a palazzi astigiani. Il direttore è Aldo Cazzago. "Vive e lavora nella città di Žukovskij, oblast' di Mosca." Ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del Botafogo. Hermann Baumann Vi abitavano molti turchi, ebrei, tatari ed armeni. La manifestazione rievoca la concessione del mercato franco da parte del Doge di Venezia. Il ministero fu assunto ad interim da Liviu Pop. Tutti i simboli ebraici furono eliminati, a cominciare dal rosone della facciata. Ma ora i Munda non possono aiutare il loro benefattore; hanno i magazzini vuoti. "Questa stessa suddivisione nella composizione era già stata fatta per il precedente lavoro ""Kew." Molti risultati ufficiali sono incompleti. Ci fu subito la possibilità di rientrare e moltissimi civili e partigiani lo fecero. Di conseguenza anche la popolazione di piccoli predatori è scarsa. Richard è un fan del football americano, specialmente della squadra Notre Dame Fighting Irish. Tutte le cartelle sono edite da Vanni Scheiwiller. Non esistono classi di peso. "Oggi è nella lista dei siti croati accreditati per la nomina come patrimonio dell'umanità." Il fronte principale, direttamente esposto alle offese, assumeva carattere mimetico. Così vengono fatte molte scoperte e nonostante molti equivoci alla fine trovano la soluzione. I due esploratori spaziali devono assolutamente avvertire la Terra di questa possibile minaccia. Come regista ha girato dieci film pornografici e quattro cortometraggi sperimentali. Talvolta questi farmaci possono causare dolori addominali, nausea e vomito. Stazione di Tegel "Tra tali oggetti si è trovato anche un orologio d'oro e una dentiera." Hoche lancia altri attacchi. Going the Distance "Fu quindi il primo italiano a vincere una medaglia d'oro olimpica." Da qui si trasferisce ad Harvard, dove approfondisce gli studi in biologia e paleontologia. Le loro prime prove si sono svolte presso il conservatorio di Holon. Il video è stato diretto da Glenn A. Foster e montato da Zendaya. Era previsto il pareggio. I parametri normalizzati invece risultano adimensionali, come si può vedere dalla loro definizione. Ben Lomond Sempre la Encore prevede di vendere migliaia di copie in poco tempo. "Di poco posteriore è la ""Milonga sentimental"", incisa per Carlos Gardel." I mari basaltici hanno concentrazioni relativamente alte di ferro. Si tratta però di un farmaco pericoloso se assunto in parecchie dosi. Il suo capoluogo è Sant Feliu de Llobregat. Pietro ne rimase scosso. Il comando è retto a rotazione da Germania e Belgio. Le quindici squadre del campionato sammarinese sono state divise in quattro gironi. Ha collaborato inoltre con il duo folk-rock Indigo Girls. I Kata praticati nello Uechi-ryū sono otto. Successivamente vennero alla luce i resti dei moli del porto stesso e gli scafi. Robert Smith Mancavano completamente sia la tribuna principale che la curva. Il suono era sorprendentemente buono per un doppiaggio. "In grassetto il vincitore del Méliès d'oro, a seguire i vincitori dei Méliès d'argento." Gli indigeni, ritornati di furia indietro, battono i pirati, salvando le donne. Il suo padrino era un pittore francese Horace Vernet. "L'elemento mor significa ""nero, oscuro""." Le dimensioni dei capolini sono da piccole a medie. La città è considerata un importante centro per gli ortodossi russi. Il suo impatto sul calcio norvegese non è stato positivo. E fu proprio il a vincere il terzo oro consecutivo. Essendo finito in pareggio, Botvinnik conservò il titolo. Qui è situato il Circuito di Clermont-Ferrand. Erik Martin La diocesi comprende lo stato federato austriaco del Vorarlberg. La vetrina tedesca è considerata il vertice dei campionati professionistici di pallamano. "Ispirandosi a lei, Marc Jacobs disegna la borsetta ""Marc Jacobs Stam""." Durante la propria amministrazione Giovanni si arricchì enormemente, a spese dei sudditi. Questo Stato altro non può essere che uno Stato federale. Alice decide di andarsene, ma promette a Tom che si incontreranno ancora. È inclusa la funzione della password. "Tale importo, espresso in euro, rappresenta il reddito medio derivante dall'immobile." Lì, studiò recitazione insieme a John Gavin, Clint Eastwood e Barbara Eden. Il comune è anche il capoluogo della comarca della Sierra de Albarracín. Si diceva che fosse estremamente popolare intorno a Hatfield. Inoltre la multiplazione a divisione di tempo offre una maggiore flessibilità nella gestione. Un gioco che ben presto si rivela pericoloso. Le sue satire si distinsero per le tematiche generali e sociali. Tornato a Tarantasia dopo una delle sue numerose missioni, si ammalò e morì. Il terreno saliva poi di nuovo verso Sud. Il clima della regione è vario quanto la sua topografia. Il corpo è basato su quello della K-m. "L'album venne registrato in sei sessioni, con George Harrison presente solo nella prima." In origine questo episodio doveva essere mandato in onda come un film. Il risultato è un album intimo, semplice ma anche ricco negli arrangiamenti. La maggioranza dei soldati rimase in esilio e si stabilì in Gran Bretagna. La base dei peli è ovunque biancastra. La forma è allungata e appiattita. Il modello venne adottato dalla Royal Canadian Air Force. Rispetto al passato, tuttavia, il creolo della Antille risulta oggi meno diffuso. Avrebbe dovuto condurla Enzo Tortora, sostituito a causa del suo arresto, da Domenico Modugno. Il bullismo sessuale tocca i gesti osceni o gli scherzi pesanti. "L'azienda divenne ben presto attiva nelle spedizioni." Probabilmente ciò è dovuto semplicemente ad un cambio dei doppiatori italiani nella localizzazione italiana. Partecipa attualmente al campionato di terza serie. Intanto Dario sta cercando Elena dappertutto. Il ricorso a tecniche di medicina alternativa non è avvalorato da alcuna prova scientifica. Interpretava Chris, un teenager tormentato con la passione di diventare un boxer professionista. Dopo il trasferimento in Svizzera il network si è espanso con vari siti tematici. Due anni dopo la madre divorziò dal patrigno. Dal canto suo, Maria si dichiara completamente estranea ai vari complotti. Al di sotto del pavimento vi è la cripta. La costruzione venne finanziata con una raccolta di offerte condotta in tutta la Baviera. Valencia venne abbandonata, dopo essere stata data alle fiamme. Carlo ruba, e il sospettato è Mario. Tali tessere potevano essere di diversi materiali, per esempio bronzo, piombo, avorio, osso. Denethor ha alcune caratteristiche in comune con Théoden. Il farmaco deve essere impiegato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. Ogni gruppo finito non banale contiene un sottogruppo che è un gruppo primario. "Quest'ultimo costringe Ross a rubare la preziosa collana di diamanti della signora Norton." A uno dei giocatori viene assegnato il ruolo di Leader. "Presenta altare e balaustra in marmo e una statua della ""Madonna delle Grazie""." "Infatti, dall'inizio degli anni Trenta i rapporti tra i coniugi peggiorarono." "Per questo l'ipocondriaco viene comunemente indicato come ""malato immaginario""." Ben presto si sentì la necessità di un batterista. La Music for Nations interruppe il contratto con la band. Vi è dunque la possibilità di semplificare la formula in questo modo. "Dietro la testata c'è un vano posteriore che ospita quattro alette stabilizzatrici pieghevoli." Molte di queste realtà sono attive ancora oggi. "Lo recupera e prepara una rapina assaltando il transatlantico ""Queen Mary""." Questo processo di diffrazione e polarizzazione interferisce con le radiazioni elettromagnetiche. Il testo ha avuto varie edizioni critiche, molto discordanti tra di loro. "La mascella superiore è sporgente sull'inferiore." "L""'abbandono nave"" è per tutti." Lo comandava il capitano di corvetta Guido Bacci. Per cui, cosa rende differente Villon dai suoi contemporanei? Tuttavia questa interpretazione non è accettata. "Entrambi i paesi sono membri dell'Unione per il Mediterraneo." Nelle orecchie manca il padiglione auricolare. Ha commentato alternandosi con Tom Bartels e Steffen Simon. Monaco non riconosce le unioni o i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Tacito lo loda come sovrano giovane e talentuoso, di grande energia, ma senza umanità. Geologicamente fa parte delle montagne scandinave. Le pareti si presentano caratterizzate da alcune decorazioni. Nella parte nord-ovest del distretto c’è una piccola zona industriale. Nel corso del secolo successivo fu oggetto di molti lavori di ristrutturazione. Dopo la soppressione dal piazzale binari è stato ricavato un parco pubblico. Negli anni ottanta e nei primi anni novanta continuò a lavorare per la Fleetway. Sono soli e decidono di rallentare gli attacchi. Di nuovo parroco e docente, divenne canonico nella Cattedrale di Castellammare di Stabia. Sono animali diurni, sebbene rimangano fermi durante le ore più calde del giorno. "È figlio dell'ex assessore e consigliere regionale socialista, Domenico." A Mary piace, così la coppia si ferma per andare a controllarla. Con Guido De Maria ha diretto la rivista Comix negli anni Novanta. Barabba convince la figlia a mostrarsi disposta ad accettare il matrimonio con Ludovico. Da quel momento in poi sviluppò una forte opposizione antimilitarista. A quel tempo Maceo aveva collaborato con Reeve sotto la direzione di Máximo Gómez. Per sdebitarsi, Carlo gli offre vitto e alloggio in cambio di qualche mansione. Baby, avventore di un night club. Si propaga agevolmente per propaggine. "Il ""piccolo rosso"" è sempre in coppia con il Mossi." Ma anche questo spazio non bastò per molto. Il bacino era saldato al carapace. Il suo nome deriva dal colore in cui è stato dipinto il cancello. "Il tour continuò in nove città all'estero, concludendosi in Giappone." Le musiche del film sono eseguite e dirette da Salvatore Accardo. Gli succedette Quinto Pompeo Falcone. Questo tronco terminava in tre rami, che a loro volta probabilmente portavano fronde sottili. La popolazione del sobborgo è di circa settantamila abitanti. La stessa letteratura ebbe un carattere prevalentemente encomiastico. Nello stesso anno fu rimpatriato in Italia. Viene narrato il passato dei protagonisti e lo sviluppo di Bob e Soichiro. Il rollio della barca sveglia Eddie che si affretta a dirigersi verso casa. Il suo centro storico è molto ben preservato. "Furono le prime di un'assise legislativa regionale in Italia." "Dopo la cancellazione di ""Batman Beyond Unlimited"", la linea ""Beyond"" è stata rilanciata." Il disco è estremamente raro, ed è molto pregiato. La costruzione iniziò durante il terzo anno di regno di Snefru. Alla progettazione della stazione opera anche il Prof. Arch. Harry Koch Lui e Jiraiya sembrano buoni amici, oltre che compagni di bevute. Nella città si sono sviluppate ultimamente piccole industrie alimentari, tessili e meccaniche. "Il concerto include anche un duetto con Jean-Marc Couture su ""J'irai où tu iras""." La bocca è situata sotto il muso, e non possiedono coda. Charlie e Dani cercano un evaso che ha approfittato del sisma per fuggire. Emigranti tedeschi e irlandesi arrivarono in città. A tal fine provvedeva anche a registrare e correggere gli alberi genealogici delle famiglie. Armonica a bocca suonata da Franco De Gemini. "Così terminarono i cambiamenti che Ferdinando aveva apportato all'Oberlausitz." "Nonostante le recensioni positive ottenute sulle riviste ""Famitsū"" e ""Beep!" A Saint-Vallier ha sede la squadra di pallacanestro di Saint-Vallier Basket Drôme. Shore Acres Inoltre accumulò una raccolta di arte, strumenti scientifici e campioni di piante e animali. "Anche stilisticamente ""Road Salto Two"" può essere considerato una prosecuzione di ""Road Salt One""." "L'uso della corona implica infatti solitamente una forma di governo monarchico." Il frammento in granito fu successivamente eretto nel giardino della tenuta. "Al video di ""Honey, Honey"" ha collaborato la The Old Trout Puppet Workshop." Molti ruscelli vennero chiusi a monte per ridurre il rischio di allagamento. "In quegli anni studia presso la ""Merce Cunningham Dance Foundation"" di New York." "In seguito, si è prestata maggiore attenzione alle influenze ""organizzative"" e a quelle ""ideologiche""." Tra le attività che ha svolto fu anche un buon ceramista. Il valico è transitabile sia con autoveicoli, sia a piedi, da entrambe le direzioni. Sono tutte provviste di ascensori e scale mobili. La sede storica è situata invece in Corso Palladio, presso il palladiano Palazzo Thiene. "L'autoproclamata Repubblica Turca di Cipro Nord garantì loro il cambio di cittadinanza." Ha collezionato sei presenze con la propria Nazionale. Il matrimonio si concluse prima della nascita della figlia, con una separazione. "L'organo elettronico a canne è opera della ditta Tamburini." Viene citato spesso in altri racconti ed è lui stesso fonte di infiniti aneddoti. Stephen B. Grimes Segue un tour negli Stati Uniti. "La qualificazione è arrivata per due ""judoka"" svizzeri." Egli, infatti, era attratto soprattutto dal paesaggio e dal mondo rurale montano. Non esordì mai in Coppa del Mondo e gareggiò prevalentemente in Alpen Cup. Si risveglia: è stato tutto un sogno. Daugava Riga Si presume sia stato quindi centro di culto per almeno due secoli. La scelta della classe non è permanente. Successivamente è divenuto popolare grazie ad alcuni suoi romanzi polizieschi e noir. Discendono da Bertucci di Niccolò di Domenico. "L'area del centro storico si trova sul lato nord della ferrovia." Jack e Priscilla si separano. Aveva sede a Rocky Mount, nella Carolina del Nord. Le prove fisiche sono simili, per uomini e donne. Il primo a raggiungere la cat. Nel caso gli Access Point siano pubblici, vengono definiti hotspot. Il torneo si è giocato a Ginevra in Svizzera. È la versione russa del formato Endemol Operación Triunfo. "Quest'ultimo approccio, definito ecologico, venne profondamente influenzato dalle idee di Gibson." Brain ricoprì la posizione di corno principale in entrambe. Di norma è rappresentato passante e, molto raramente, con due teste. I virgulti sono gialli o grigio-giallastri, saldi e brillanti in mezzo al fogliame. São Francisco "Anche dopo l'avvento di Internet gli eventi locali hanno sempre avuto una grande importanza." "L'Assemblea dei condomini, contratta e approva le proposte preventive presentate dai candidati." Nadi era un esteta riservato, con una volontà di ferro. "La reazione comprende il trasferimento di uno o due ioni sodio negli ""Archaea""." Fu due volte rettore del collegio di Valladolid. "Vi ha sede l'azienda di moda Missoni." "L'artista era diventato noto per le sue pitto-sculture astratte." "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Perù." "Sopra l'ingresso è posto il coro senza organo." Il calcar è piccolo. La parte che più interessa è la funzione della donna secondo Schopenhauer. Lo stesso trattamento si ritrova nei piedi protesi verso lo spettatore. "Per Raffaello Cortina Editore dirige la collana scientifica ""Psichiatria, Psicoterapia, Neuroscienze""." Identiche alla precedente con alcune integrazioni. I neonati sono bianchi e assumono la colorazione definitiva dopo diversi mesi. Non essendovi più velivoli disponibili, Resch è costretto a rimanere a terra. In questa via, però, non si hanno notizie di eventi simili accaduti in passato. La seconda linea di trincee era munita di bunker. Ha giocato al college per i Texas Longhorns. I fiori sono unisessuali, presenti sulla stessa pianta. "Resta al Newcastle fino all'inizio della seconda guerra mondiale." "Tali modelli si distinguono poi in ""espliciti"" e ""impliciti""." "Queste specie sono originarie della fascia tropicale dell'Indo-Pacifico." La Chiesa è di stile gotico-catalano, a pianta centrale, unica navata. Al culmine della battaglia, il primogenito Taro viene fatto uccidere a tradimento da Jiro. I limiti difensivi rimasero per secoli coincidenti con le mura aureliane. Andrej Markov Giocò poi nello Al-Ittihad Aleppo. Da giovane vorrebbe diventare cantante come il suo idolo, Sylvie Vartan. R. Pankhurst. La seconda e la terza versione non hanno mai pienamente soddisfatto la band. Intanto nasceva la fotografia, che costituì un nuovo, pericoloso concorrente per disegnatori e pittori. "Juni"", verso est come ""Karl-Liebknecht-Straße""." "Un esempio è rappresentato dalla conversione dell'acqua in idrogeno gassoso e perossido di idrogeno." Altri personaggi fecero dei camei. Più tardi alcuni amici e genitori iniziarono a collaborare con il prof.. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, Terim ha intrapreso la carriera di allenatore. "L'opera che rese famoso Rohmer fu ""The Mystery of Dr." "L'anno successivo passerà prima al Colleferro e poi al Fiumicino." Negli anni a venire la società tornò a disputare esclusivamente campionati regionali. "In un'altra scena, vediamo l'auto del dott." Stabilì che il Custode aveva il diritto di nominare le Mani della Causa. Esistono anche oggetti pericolosi immobili, come le piante. Anche Noè vi fece sacrifici animali dopo il diluvio. Concilio di Mantova "Considerato per il ""White Album"", non venne registrato fino all'anno seguente, per ""Abbey Road""." "Nei primi anni settanta fu nominato presidente dell'Istituto storico della Resistenza di Forlì." "Cattedrale dell'Intercessione" "La sua strategia ha sollevato all'epoca e anche nel dopoguerra forti polemiche." Sotto i loro occhi stupefatti, la donna si rialza come se niente fosse. Freeman Williams "Quello che verrà fuori, verrà fuori""." Si applica con passione allo studio della Grecia antica e della letteratura inglese contemporanea. Il convento aveva preso nome di Martorana dalla sua fondatrice, la nobildonna Eloisa Martorana. Il colore di fondo del dorso è più chiaro. Il contributo dato dal contadino nella Grande Guerra è stato fondamentale e determinante. Si trattò del primo successo di un ciclista irlandese in questa competizione. Nello stesso periodo Greene finì il suo periodo da consulente. Peraltro Kim Frank, il cantante, intraprese una breve carriera da solista. Diana, allora, decide di rifondere le vittime delle ruberie del marito. Il culto venne infine definitivamente assorbito dagli anabattisti. Il campanile è stato riedificato, realizzando una terrazza panoramica. Da marzo a ottobre. Molti altri brani di Albéniz si prestarono alla trascrizione per questo strumento. Le porte sono colorate in verde limone. "L'Ordine si arricchì durante le crociate e quindi si nascose." "In quell'anno battezzò il futuro zar Pietro il Grande." A seguito vengono riporta alcune strutture di business model. "È la più antica fiera d'Europa." P. Lovecraft, Antonin Artaud, Ezra Pound e Philip K. Dick. Successivamente furono create anche organizzazioni regionali. "La città fa parte dell'area metropolitana di Cedar Rapids." Elisabetta cercò e trovò consolazione presso i giovani ufficiali della Guardia. Oltre ancora ad est si la libreria e la biblioteca universitaria. Come Back, Little Sheba È infatti vietato entrare nelle moschee con le scarpe, che vanno lasciate nel corridoio. Il capoluogo di contea è Carmi. Lei confessa tutto a Ted ed ha intenzione di costituirsi. "L'opra è suddivisa in due volumi." La prima divisa del Rio Branco è composta da maglia bianca, pantaloncini calzettoni neri. "Usato assieme al litio tri-""tert""-butossialluminio idruro rompe eteri." Gli episodi seguenti invece sono stati diretti soltanto da Fujita. Nella cattedrale genovese viene eretto dai Canonici un palco, riccamente addobbato. Il meccanismo è cambiato a differenza delle precedenti edizioni. "Bella Vista è considerata nel paese la ""capitale del mate""." Lavorò anche in campo botanico e zoologico. "Quando l'apre per trovare il suo nome e indirizzo esatti rimane sconcertato." Come molti altri compositori di operette, egli iniziò con opere di natura seria. Stradone era famoso soprattutto per le sue vedute del Colosseo e dei Fori romani. La dea, sempre disperata per la mancanza della figlia, rende la terra sterile. Quattro giorni dopo, fu premiato come rookie offensivo del mese. "Le origini di Busso risalgono all'epoca della dominazione dei Sanniti in Molise." Si tratta invece di creare un level playing field”. Per questo, Milziade venne accusato di inganno contro gli Ateniesi, e sottoposto a processo. Chiesa Ortodossa. "Viene impiegato nell'ambito della chimica fisica per rappresentare lo stato di un gas perfetto." "Scopo di ""Mr." Le orecchie sono lunghe ed ovali. Incidenti simili sono avvenuti anche in Unione Sovietica, in Giappone e in altre nazioni. Nan Alberto, il Rag. La sede generalizia è a Lodi. Da quel momento in poi iniziò a partecipare a numerosi film e serie televisive. "Quest'ultimo fu l'autore della porte di ferro." Isacco ben Mordecai in effetti seguì con interesse le nuove idee. Ciò generalmente si manifesta con degli arti più corti del normale. Mamma che notte! Marmista e scultore. Un gruppo di sopravvissuti trova rifugio nelle cantine del condominio in cui abitavano. "Lasciato l'insegnamento e la direzione dell'Istituto, per limiti di età, torna in Europa." Anteriormente ad esso, oltre alla succlavia, passa il plesso brachiale. Lo stesso brano sarà presente nel film Gomorra. "Tutti gli abitanti dell'isola migrarono nei giorni successivi verso la nuova isola." Questo è uno dei suoi primi film. Inoltre sono stati aggiunti numerosi biomi a tutti i pianeti. Nel Five Up la prima tessera non deve essere per forza una doppia. "Questo divenne poi il Regno d'Italia." "Quest'ultimo viene scelto fra quelli occupanti i territori adiacenti a quello del giovane." Dalla caduta del Tempio le esecuzioni sono state proibite. Le truppe luso-africane che avevano disertato in Guinea ricevettero numerose condanne. La coda era nettamente forcuta. Il concorso è stato presentato da Eric Morley. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Downtown""." "All'Iridium High, Daniel stuzzica Jax, costringendolo ad usare i suoi poteri." "L'ipotesi più probabile è che se ebbe qualche influenza essa fu piccola." Sorprendentemente la ragazza sembra sapere troppe cose del passato riguardante la famiglia di Tong. Nei giorni successivi, furono uccisi altri coloni e cercatori isolati. "L'iscrizione fu realizzata dallo stuccatore Ben-Gadya." Al centro della decorazione si trova uno scudo smaltato con lo stemma del Burgenland. Neanche il servizio tranviario è presente. "La città maggiore è Zante, capoluogo omonimo dell'isola, chiamato dai greci anche ""Chora""." La chiesa subì abbandono e demolizioni. "All'inizio degli anni novanta il crollo dell'Unione Sovietica annullò lo scopo primario del velivolo." Sebbene i suoi romanzi siano molto famosi, è conosciuto principalmente per i racconti. "Etimologicamente, è un composto dei termini spagnoli ""alta"" e ""gracia"", cioè ""alta grazia""." In seguito fece ancora parlare di sé dedicandosi al tennis. Gli inglesi ed i realisti, ormai in rotta, vennero falciati dai dragoni francesi. "L'ultimo è in realtà un incrocio fra i primi due." È inoltre il cantante di molte delle canzoni presenti nei suoi stessi film. Durante la seconda stagione ne è diventato un personaggio principale. Quasi nulla è conosciuto della sua storia. Alcuni quaderni danno la possibilità di aggiungere pagine alla rubrica o sostituirle. E invece no, che non va bene. "Fondamentale il suo contributo per l'Archivio di stato della città." È il più anziano componente del gruppo. Ha i capelli e gli occhi rosa ed è molto intelligente e calma. Gli affacci sulle vie pubbliche sono invece molto modesti, senza particolari elementi di rilievo. "Morì l'anno successivo dopo un banchetto." "La Magnum Research ha presentato un modello chiamato ""Micro Desert Eagle""." Curiosamente il pezzo è stato incluso come facciata B anche del singolo successivo. Realizza una corsa incolore. Il contrasto con il re lo spinse ad abbandonare la vita politica. "L'intera vicenda evidenzia la moderazione e la diplomazia di Proclo." "È in questo modo che Franklin conoscerà l'altro protagonista del gioco Michael De Santa." "I due non vivono più insieme, dunque, ma Trudy non accetta l'idea di divorziare." Palazzo Visconti di Modrone Ma anche questo assalto fallì. Da allora il traffico ferroviario internazionale è stato interrotto. Nessuna delle due release rappresenta una compilation completa della produzione strumentale di Bowie. Questa musica è molto popolare tra la numerosa comunità ispanica degli Stati Uniti. Dei penitenti monaci recitano preghiere latine e si colpiscono in faccia con delle bibbie. Dopo la laurea lavorò per ottenere una borsa di studio, senza successo. Elisabetta Maria, disperata, decide di separarsi da suo marito. "La loro funzione, all'interno delle marine, varia molto, a seconda dell'epoca." Il corpo, poi, era più corto di quello degli elefanti odierni. Su questa pista si sono ottenuti diversi record. "Poi l'ha violentò." "Fu dirigente dell'Opera Nazionale Balilla." Mori conclude in sesta posizione, vicinissimo al suo primato personale. Gli studenti vincitori sono tradizionalmente ricevuti dal Presidente della Repubblica Italiana. "Appartenente alla classe R, alla proclamazione dell'armistizio si trovava ancora in costruzione." Payer annunciò quindi il suo ritorno in squadra. La chiesa è dotata di una cappella laterale posta sul lato sinistro della navata. Solo arrivata in città la madre si accorse del tragico inganno. "È presidente dell'Accademia degli Accesi di Trento." Nella stratigrafia sono state rinvenute sepolture di epoca romana. Il film era stato inizialmente creato per il circuito direct-to-video tedesco. Le prime scaramucce iniziarono al Vomero. Giovanni Alberto si sposò due volte. Il pezzo è caratterizzato da una linea melodica semplice e lineare. "All'inizio, cambiavano leggermente anche i vestiti." Ancora una volta Asola viene posta sotto assedio, ma riesce a resistere. "In Argentina svolse un'intensa attività come astronomo, topografo, matematico, fisico e meteorologo." Il ruolo principale fu interpretato da Hans Reiser. Ombelico da stretto a mediamente sviluppato, delimitato da un margine sub-verticale. Carlo Secchi morì in carcere. Dal punto di vista amministrativo fa parte della provincia del Sulawesi Sudorientale. La vicenda del sequestro ispirò la produzione artistica successiva del cantautore genovese. Si esprime bene su tutte le superfici, ma quella che preferisce è il cemento. Il suo compito principale era la cura pastorale dei credenti greco-cattolici rumeni della diaspora. L’attuale ingresso corrisponde a un precedente varco. "Nel libro viene spiegato come si utilizzano le tavole di conto dell'epoca." La città si trova sulla ferrovia Trans-Namib. "L'episodio rimane, così, aperto, facendo aspettare la seconda stagione..." La stessa chiesa di San Paolo, anticamente, faceva parte della villa. Se questo accadesse, Camille sarebbe la seconda Bond girl a riapparire nella serie. Poco prima del suo primo compleanno suo padre divenne il principe ereditario di Germania. È stato il capostipite di una dinastia di liutai prestigiosi. La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. Il filtro produce uno sfasamento che incrementa con la frequenza. La loro manifestazione mise a tacere gli scioperi e le occupazioni. È tuttora sepolto nel cimitero monumentale di Alessandria. Per un breve periodo ha lavorato per il Lokomotiv Plovdiv. "Essi hanno il merito di aver fondato l'Università di Craiova." Tutti gli aggettivi terminano in -i, che può cadere per facilitare la pronuncia. R Madge finirà con lo sposare un uomo molto più grande di lei. Egli venne considerato un santo dopo la sua morte. Qui organizzò un laboratorio di ebanisteria, nel quale insegnò per alcuni anni. Come faremo quando lei non sarà più qui? A Merano in molte abitazioni e negozi le cose caddero e la luce saltò. "L'opera è stata apprezzata dalla critica, come testimonia il riconoscimento a Cannes." Si tratta di Travis Lee che gioca una parte di stagione proprio a Tucson. Compì i primi studi in casa con un precettore. Brani composti ed arrangiati da Randy Newman. Undici canzoni, undici gioielli. "All'interno fa bella mostra di sé l'organo, di produzione di Adeodato Bossi." Seminario arcivescovile È sorella di Susanna Bonfiglio. Alte dosi potrebbero essere fatali. La principale città era Poznań. Vive nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani. Alice e Edward riescono a tenergli testa, ma solo grazie ai loro doni. "Qualsiasi elemento di modello può essere ""stereotipato""." Via via che invecchiano, le operaie divengono guardiane o foraggere. Mazza conferma i veronesi, convinto che il prossimo anno gli daranno molte soddisfazioni. Nello stesso anno Luigi Lenti vince a Roma il titolo italiano allievi spada. Fu il primo film sonoro sia per il regista che per Alice Joyce. Sesostri accorse nella capitale, Menfi, e prese rapidamente il controllo della situazione. "L'ipertimesico appare anzi scarso nella memorizzazione volontaria dei dati." È di passo in Oman. Ogni suo comportamento, ogni sua frase acquistano un senso. Scoprirà un mondo fantastico pieno di tradizioni sconosciute al mondo moderno. Così, la squadra non fu mai veramente una squadra. Quel che manca purtroppo è una reazione nostra. La lussazione antero-interna è la più frequente. "Nel Regno Unito è stato distribuito con il titolo ""The Grip of Fear""." Mostra itinerante. "La zona dell'altare è più elevata rispetto al resto della chiesa." Le fonti sono in disaccordo sul tipo di cingolato selezionato. I suoi metodi controversi prevedevano anche la tortura durante gli interrogatori dei sospettati. Tuttavia un gruppo di soldati sovietici li scoprirono. È convinto che sia lui, comunque, la causa del delitto. Attualmente la torre è di proprietà del comune di San Nicandro Garganico. Tuttavia, non si registrò una trasformazione socioeconomica in senso sovietico. Oggi viene occasionalmente messo in funzione a scopo didattico. Al loro interno si trova anche un labirinto. Si presenta con aspetto monumentale circolare a due balze. Dovuto a questo, la misura è stata inevitabile. Irene si presenta ad Atalanta con il nastro che le ha dato Meleagro. Per prima cosa, bisogna scegliere un numero di porta non utilizzato. Questi due domini costituirono il futuro principato del Liechtenstein. La rotta funziona e i due arrivano presto sul pianeta. "Riuscì ad imporsi nell'intellighenzia russa in esilio." Un tentativo di studiare con Leopold Auer non ebbe successo. Tutte le canzoni sono state scritte da Allen Toussaint, salvo dove indicato Il video su YouTube ha superato un miliardo di visualizzazioni. "Fu l'unico comandante che sopravvisse alla guerra." Il re, però, non accolse la richiesta. Il Re chiede alla sorella un rimedio che aiuti la moglie a guarire. Egli ebbe molteplici interessi sia in campo industriale che scientifico. "Per i vincitori c'era un premio in denaro." Il compito è arduo. Persa la sfida, cerca di capire dove ha sbagliato. Il bene nato dal male contro il male. La pellicola ha ottenuto il Gran Prix al Festival del film poliziesco di Cognac. Identici a quelli della piccola spyder di Casa anche gli interni. "Si dice che fosse coperta da lamine d'oro." "Nel dibattito politico sui social network espressioni come ""E i marò?" Possedeva molari superiori arrotondati, piuttosto compressi in senso antero-posteriore. "È rinvenibile come ""D-talosio"" e ""L-talosio""." Nella piazzetta è ubicata la chiesa di San Michele Arcangelo, già San Bartolomeo. Questa operazione permise di conservare i vestiti apparentemente senza danni. John Cooper, il cantante, spiegò che il progetto nacque come un gioco. "Casa d'Aragona" Ha affrontato Italia, Nuova Zelanda, Romania, e Scozia. "Del dizionario sopravvivono scarsi frammenti ma ne esiste un'epitome compilata da un certo Ermolao." Uno stemma appartiene alla famiglia Zorzi. Morell lo guarì da disturbi gastrointestinali e divenne suo medico personale. "Hanno braccia molto lunghe e forti che usano per passare da un albero all'altro." Così lei prenderà sua figlia e ritornerà in Giappone. Anche in questo caso l’azienda funge da apripista, stimolando l’intero settore. Per essere ammessi alla scuola bisogna aver conseguito un ottimo voto di diploma. Autori del brano sono Bobby Caldwell e Paul Gordon. Rientra nel territorio del comune di Sambuca Pistoiese, in provincia di Pistoia. Vende borse di briciole ai passanti per sfamare gli uccellini. In seguito scoppia la guerra mondiale e gli Stati Uniti entrano nel conflitto. In seguito ad un infortunio, a metà stagione Brundle venne sostituito da Stefan Johansson. Rientrata in Russia, subì ulteriori arresti. Ogni sera le guardie scaricavano il pasto per la giornata sulla terra fangosa. I testi sono scritti da Max insieme al fratello Francesco Gazzè, poeta e paroliere. "Peter Hayes, ""How Was It Possible?" Il primatista mondiale Terje Pedersen è in giornata-no e non riesce a qualificarsi. "All'interno di questo disegno si aprono le finestre della cupola." Il matrimonio venne celebrato al Palazzo di Charlottenburg a Berlino. La sua agilità e capacità atletiche fanno di lei una combattente molto efficace. Questo durò solo una stagione, visto che dalla successiva ritornò con la vecchia divisa. È chiaro che si tratta di un concetto in parte mutuato dalla relatività generale. Paul Kugler "L'iscrizione alle letture portfolio del Festival è aperta a fotografi aspiranti, emergenti e professionisti." "Al di sotto di questi un altro affresco rappresentante una ""Crocifissione""." "Ha come corrispondente femminile l'Ovogonio." La pianta viene usata anche come foraggio. Anche i testi differiscono dal successivo genere del cantautore. "L'album contiene brani in lingua napoletana con musicalità latino-americane." La parte iniziale della canzone è cantata in lingua zulu. Il suo culto era molto simile al culto della dea Bendis. Il sound classico del pezzo ha convinto molto positivamente la critica. Three strikes law Membro del Partito Nazional Bolscevico, è un oppositore di Vladimir Putin. Tra Trieste e Muggia si trova la baia di Muggia. Le cause della sua malattia sono quindi sconosciute. La formazione riguardava anche il personale addetto alla sicurezza. "Proprio la fine della sua corrispondenza fa mancare un'importante fonte storica di quel periodo." "Il canto venne poi pubblicato da Gabriel con lo pseudonimo ""Charles H. Marsh""." Il paese sorge sul confine sud-est del comune di Padova. Dopo il ritiro è stato allenatore di diverse squadre giovanili nella zona di Voghera. Attaccante compatto, dotato di buona agilità e tecnica ma spesso non sufficientemente freddo sottorete. L’uva può essere trasformata in gelatina o succo eccellente. "Tale calcolo prende il nome di ""imputazione ex se""." "I suoi resti si trovano all'interno del Santuario della Consolata, a Torino." Successivamente il ponte venne sostituito da una rampa di scale parallela allo sperone occidentale. Per analogia, è spesso chiamato premio Goncourt del cinema. Joseph Jones "Nato ad Ōmura, nella prefettura di Nagasaki, Nagaoka si formò all'Università di Tokyo." The Man with Two Faces "La versione italiana della ""Dichiarazione di Chicago"" è presente in: ""Dichiarazioni evangeliche." Sua madre, Enrichetta Colussi, era sorella della madre di Pier Paolo Pasolini. I membri provengono dai contesti più disparati. Con espansioni successive nacque il gruppo White Consolidated Industries. "Il viaggio per l'Italia, toccò Napoli, Roma, Firenze, Genova e Milano." Durante il suo attacco, scoprirà che Dick è il supereroe Nightwing. Ha anche un proprio giornale, The Saint Marie Times. Arnold non vuole scandali e decide di troncare la relazione, Eileen disperata si suicida. Presidente della Pro Loco di Paternò. Termina la carriera in Serie B con il Verona. "Il monastero comprendeva anche zone agricole, e l'abate regnava su un'ampia zona." La seconda versione, riarrangiata, presenta il cambio di voce del lead singer Taylor. Scanlon decide di adottare formalmente Max come suo figlio. Entrambi i brani furono arrangiati da Franco Monaldi. Tale iniziativa, tuttavia, non fu coronata da successo. "La ""via Mercatorum"", che risulta essere una delle principali attrattive presenti sul territorio." Il capo tribù cattura Malcolm che viene sottoposto a tortura. Include sessioni di medicina sociale, discussioni tecniche, casi di implementazione e seminari. Il debito di gioco è un classico esempio di obbligazione naturale. Come posatoi utilizza alberi secchi e pali del telefono. The Butterfly Girl "Barbara disapprova l'idea di Pierre e progetta di sposarsi con Ronnie." Confina con Pizzinni-Jonadi, Scaliti-Mileto, Filandari-Mesiano. Un impostore si spaccia per un reverendo che compie miracoli. Non si conosce il nome del regista del film. Yang Zhi Carni particolarmente elaborate, ottimo con carni rosse. "La giuria discusse per un po' e decise di continuare la competizione." Il disordine strutturale nello stato legato può essere statico o dinamico. "Secondo l'opinione dell'artista l'opera più importante che ha realizzato è Legarsi alla montagna." I fossili di questa forma sono relativamente comuni, ma esemplari completi sono rari. "Sono diffusi in tutti gli oceani tranne quelli dell'Artide e il mar Mediterraneo." "L'album raccoglie i maggiori successo del gruppo e due inediti." La fusione di questi due, ha costituito il campionato di calcio argentino. "Il suo ministro e cancelliere Cassiodoro lo celebrò per questo come un ""nuovo Traiano""." La canzone è stata prodotta da Nathan Chapman e dalla Swift. Compose sinfonie, ouverture, quintetti per pianoforte, quartetti, pezzi per pianoforte e canzoni. Tali studi favorirono comunque la scoperta del radar. È conservato nella National Gallery di Londra. I due santi, Felice presbitero e Costanza matrona, erano fratello e sorella. Ama il nuoto, la fotografia e i frutti di mare freschi. Un metodo di studio della catalisi enzimatica è quello descritto nel modello di Michaelis-Menten. White, uno dei primi coloni. Al termine, le prime sei classificate giocano un play-off per il campionato. Graham Arnold Ci sono molte dicerie riguardanti il culto e il coinvolgimento di Toshi in esso. I sono i guerrieri fedeli a Mars. Nel frattempo Trulli arriva lungo alla curva del Mirabeau Haute e si ritira. "Il nome dello stadio mutò in ""The Fans' Stadium""." "Solo successivamente il cranio venne ricostruito con il caratteristico profilo ""aquilino""." Simon Moser Persa anche la terza vita, il gioco si concludeva. Ormai la battaglia si concentrava su Santa Lucia. È un classico esempio di dolce a lievitazione lenta. Prese il nome dal sottosegretario agli Interni Harry A. Slattery. È presente regolarmente anche nei media. "Contemporaneamente nacquero ""yacht clubs"" anche sul continente europeo." È un luogo di breve sosta di preghiera. I vestiti indossati nel video sono stati disegnati dalla stilista June Ambrose. Fu Deputy Lieutenant del West Riding of Yorkshire ed appartenne politicamente ai Liberali-unionisti. I colori della città sono il bianco e il nero. Veniva usato anche come regalo in occasione di una cerimonia La religione più professata nel territorio comunale è il Cristianesimo nella confessione cattolica. "Militò per lungo tempo nelle file dell'esercito russo, raggiungendo il grado di tenente generale." Si trova nel golfo del Siam. "In generale, la ""p-forma"" di Chern-Simons si definisce per ogni p dispari." Lisa Leonardi "Dopo la prima guerra mondiale venne unificato con l'istituto ""Maino"", scuola di tessitura." Giocò in Serie A con la Sampierdarenese. In Israele dirige la Israel Philharmonic e la Jerusalem Symphony tra gli altri. "Questa regione fu un ""pegno"" di quanto il governo tedesco doveva restituire alla Francia." I termini tassonomici e geografici sono etichettati per cercare, filtrare e scaricare con facilità. Il capoluogo di contea è Nelson. Il Digivice usato in questa serie è il Digivice D-Cyber. "L'integrazione funzionale è fondamentale per le tecniche di quantizzazione in fisica teorica." I prezzi saranno allora gli stessi. Il torneo si è giocato nella città di Tampa negli Stati Uniti. "La gang dichiarò ""guerra"" agli spacciatori della zona durante i primi anni settanta." Il distretto comprende la provincia di Piacenza. Il testo greco di questo codice è rappresentativo del tipo testuale alessandrino. La missione spaziale è destinata allo studio di alcuni aspetti della relatività generale. Ogni squadra poteva portare sei giocatori, di cui due riserve. Anche se vi sono rare eccezioni, quando assumono una grande importanza per la società. Nelle sue vicinanze sorge un rifugio. I colori sociali del Legnano Basket Knights sono il bianco ed il rosso. Si ebbero danni anche a Salerno, Aversa, Pozzuoli, Napoli, Melfi e San Severo. Ha pubblicato molti libri sulla sua esperienza nella naja alpina e sulla guerra. Federico Augusto era nato in gennaio, mentre Federico Cristiano era nato a dicembre. Fra gli interpreti originali ricordiamo Gertrude Lawrence e Danny Kaye. Di fatto, la prescrizione è rimasta in vigore fino ad oggi. Affinché il calcolo sia reversibile, la funzione deve necessariamente essere iniettiva. Il nome deriva da Bahia de los Angeles, nello stato messicano di Baja California. È vegetariana, animalista, ambientalista, femminista e una sostenitrice del Movimento del Tibet Libero. Teoria supportata da Verga cento anni prima. Alla fine il Punitore gli lancia una cassaforte in testa, uccidendolo. I rimorchiatori nelle manovre in porto sono superflui. Vedi anche Lista dei festival cinematografici. Chi vuol essere milionario? Hard Rain "La cantante Kimberly sta guidando attraverso il bosco per partecipare al reality show ""Survivor""." La Thailandia è uno dei paesi più affidabili nella produzione agricola. Si trova anche in alcuni proietti vulcanici. Totalmente differente è la biografia del personaggio cinematografico. Dal terzo episodio, la serie fu spostata alla domenica. Ognuna delle missioni contiene più prove, che richiedono velocità e precisione. Nonostante le repressioni, in questo periodo fiorirono la letteratura e le arti. Fu anche Segretario della Federazione del Partito Comunista di Modena. "È uno dei fondatori del ""Novecento Italiano""." Parti, io dico, e lascia che noi abbiamo avuto a che fare con te. È situata nel territorio comunale di Matrice. È soppresso dalla fissazione visiva e aumenta quando la fissazione viene impedita. La sua progettazione viene concordemente attribuita a Raffaello. Il capoluogo è Miramar. "Secondo la tradizione cattolica questo sarebbe l'atto che la costituisce Madre dei credenti." Nel luglio successivo, dopo aver contratto una grave malattia, fu collocato in congedo. "Valsecchi si è imposto nell'ultima gara della stagione, la ""sprint"" di Monza." Johann fa nuovamente scalo a Berk, portando una grande quantità di metallo con sé. La stessa forza muscolare è ciò che consente agli esseri viventi di muoversi. I fondali sono ricchi di coralli e pesci tropicali, vero paradiso per i sommozzatori. È la quarta stella più luminosa di questa costellazione. La lista completa è piuttosto lunga. "Il ragazzo si infatua di lei e conosce per la prima volta l'amore." A lei Kristina deciderà quindi di intitolare la scuola. Il programma è stato replicato sul canale satellitare Mediaset Plus. Il presidente ha dovuto fronteggiare pertanto forti opposizioni alle proprie politiche. "Il romanzo presenta il ""topos"" letterario del doppio." "L'unione di essi venne chiamata Japan Display." Nel corso del videogioco si incontreranno vari personaggi realmente appartenenti al mondo della trasmissione. Ultimo, ma non meno importante, è il pessimismo integrato al tema della morte. Anderson Costa "Il titolo dell'album è un riferimento al musicista George Clinton." Ai campionati mondiali si é invece classificato settimo. Durante il viaggio Leon viene scambiato per una spia, ma riesce a salvarsi. La piastra frontale della corazza fu inclinata, aumentando la protezione. La dichiarazione non venne accettata ovviamente dal Papa. Norman continua a insegnare filosofia e mantiene un discreto successo. Era sposato e padre di una bambina. Solo a partire da luglio iniziò la riorganizzazione con i nuovi velivoli. Dopo la seconda guerra mondiale il territorio passò alla Jugoslavia. Dopo il suo assassinio è scaturita una guerra civile nel Paese. Maryam Jamal, etiope naturalizzata dal Bahrein, vince agevolmente la prima batteria. "In questa manifestazione va a segno nella seconda partita del girone contro l'Inghilterra." Marco Walker "Nel decimo mese del calendario azteco, si celebrava l'Ueymicailhuitl, o festa dei morti grandi." Antonio Quattrocchi Army Rangers La flotta si era ormeggiata nella baia di Lagos nel Portogallo meridionale. Il film è dedicato al critico statunitense Roger Ebert, grande ammiratore di Herzog. Un esempio considerevole di questa corrente si ha nel monastero di Novodevičij di Mosca. Negli inferi erano collocati nove calderoni, nei quali venivano bollite le anime dei malvagi. Ultimamente è stato anche tentato il suo utilizzo tra i guard-rail autostradali "Il significato letterale è ""il signore meraviglioso""." Le barriere Schottky sono comunemente usate nelle tecniche di caratterizzazione elettrica dei semiconduttori. "Si concluse che non c'erano significative differenze di temperatura su Venere." Intimò agli inglesi di andarsene; ci riuscì con difficoltà. È nata a Melbourne da una famiglia di origine italiana. "L'album è il primo di Black dopo la sua uscita dal carcere ad agosto." San Giovanni di Gerusalemme I fiocchi di neve esibiscono una grande variabilità di forma e di grandezza. "Il significato del nome della località in lingua nahuatl è ""tra le acque""." Entrambi i sistemi oscillanti sono alimentati da circuiti comandati da appositi interruttori. La collaborazione fra Frey e Seger sarebbe ripresa più volte nel corso degli anni. Chiude la stagione al ventitreesimo posto con undici punti conquistati. "Consegue una laurea in filosofia all'Università degli Studi di Milano." Il primo album dei Def Leppard è stato accolto positivamente. "Ai questi ultimi potevano far capo i ""casali"", centri a carattere prevalentemente rurale." La perfezione estetica dei poliedri di Keplero-Poinsot non può lasciare indifferenti. Fidati di me Numerosi sono stati anche gli ospiti intervenuti in trasmissione. Per cancellare una cella, tutta la tensione viene rimossa dagli elettrodi. La Sedgwick fa questa affermazione in base a determinate caratteristiche grammaticali del testo. Strong, per poi divenire popolare a partire dagli anni sessanta. Cattedrale di San Paolo "I numeri quattro e sette sono infatti il fondamento dell'intera composizione." Le prestazioni dei piloti furono comunque sufficienti visto il mezzo a disposizione. La serie è stata trasmessa sul canale americano Starz a partire da gennaio. "Il testo, scritto da Andy Goldmark, significa letteralmente ""Fiamme Del Paradiso""." Due gruppi, le primi due squadre classificate accedevano alla finale. "Quest'ultima dovette quindi affrontare i francesi contando solo sulle proprie forze." Altri inquisiti come Giuseppe Rotunno e Silvano Ippoliti vengono espulsi. "S. Lewis facente parte della saga ""Le cronache di Narnia""." Le nappe si utilizzano per tende, berretti ma anche armi. Suo padre dovette poi lasciare la sua carica a causa di adulterio. Oggi se ne conoscono otto. Per tutta la vita Boccadoro ricercò tale immagine. Semidistrutto dal tiro delle corazzate inglesi, fu finito con un siluro dal cacciatorpediniere Stuart. Il suo terreno prediletto spazia dalle Alpi Marittime al Monte Bianco. "Questa organizzazione gestisce il sito ""Digital Iskra"" e il suo organo di stampa ""Analisi""." Fra i primi scrittori cristiani non vi sono voci contrarie a questa tradizione. I due giungono quindi ad una caverna sotterranea, dove trovano i Digiprescelti. La zona è nota soprattutto per i funghi e per le castagne. Lavora inoltre come musicista, arrangiatore e programmatore a Los Angeles e New York. Egli amava la musica, la fotografia e il tennis. Un portale luminoso si apre improvvisamente davanti a lui. Studiò a Praga e a Parigi. "Responsabile nella regolazione dell'eccitabilità neuronale in tutto il sistema nervoso." Una suggestiva cantina ospita gli oggetti che venivano utilizzati nella produzione del vino. "La scena finale richiama il film ""Scarface""." "Il disco presentava come inedito una cover di ""True Colors"" di Cyndi Lauper." Lucy era sposata con il collega attore Corey Johnson, da cui ha poi divorziato. In totale, ha disputato trentaquattro incontri, con dieci reti, nella massima divisione svedese. La sua migliore amica è Harper. "Partecipò alla Seconda guerra d'indipendenza come ufficiale medico nel corpo dei volontari di Garibaldi." "Nel doppio cd è inclusa ""This is What You Are"" come ghost track." Ebbe ancora una volta una buona accoglienza. A poca distanza si trova la stazione di Keisei-Kanamachi delle Ferrovie Keisei. Carmine accetta così di unirsi ai moti unitari. Successivamente sono state distribuite versioni del software per altre piattaforme. La produzione ha avuto un costo stimato di circa di euro. Questa canzone si trova sul loro raro singolo dallo stesso nome. Ma al ballo, Jace si presenta per fare una sorpresa a Trish. E per la track inserita in Quarter. Si rende necessario un meccanismo di consultazione preventiva. Selezione negativa Nuovi anche i fari anteriori di forma quadrangolare e di grosse dimensioni. Nelle vicinanze si trovava poi spesso la cattedrale gotica. Fu invitato a tenervi lezione per diversi sabati. "L'educazione e il coordinamento interno dell'istituto sarebbero rimasti di competenza dei religiosi." Isabella protestò perché Umfredo era sempre stato gentile con lei. La provenienza degli allievi era per lo più partenopea e spagnola. "Dopo Silla non si ricordano casi in cui i consoli abbiano esercitato l""'intercessio consolare""." In alcuni periodi i vescovi risiedettero nel castello di Mondragone. Attraversa quello di Borgo a Mozzano. Il posto a bordo era riservato ai clienti in possesso di biglietto aereo. Nicole Ross La sua opera più cospicua è stata la ristrutturazione della Porta della Carta. Alcuni autori ritengono che debbano essere rimossi gli incentivi al meccanismo di frode. Jean-Jacques Pierre Sposa così la giovane Laurel e decide di costruirsi una nuova barca. È inoltre controindicato nei soggetti affetti da insufficienza cardiaca, insufficienza renale ed epatica. Grant fa sempre la parte del detective, ma è Ripley il cervello delle investigazioni. Questi studi lo portano a diventare uno dei pionieri del campo nucleare in Italia. Ma ha un figlio, ed il destino vuole che questi si incontri con Creed. Il suo viaggio e i suoi commenti non sono soltanto sentimentali ma anche filosofici. "Dalle epistole nascerà l'amore tra i due." Presenta barba e baffetti e una berretta nera inclinata. Il secondo, “Un’ora in più” entra di diritto nel medesimo album. Greenfield è nato e cresciuto a Dobbs Ferry, New York. "Ha frequentato abitualmente Bonassola, fonte di ispirazione per le sue ""marine""." Andreas Lambertz A due tornate dal termine il finlandese sorpassa anche Gené, portandosi in quinta posizione. Tuttavia, esiste una tradizione di circhi delle pulci che impiegano realmente pulci vive. Un autista di camion nei suoi viaggi trasporta illegalmente anche immigrati clandestini. Al tempo le strade, di domenica, erano chiuse al traffico. La torre è visitabile con lo stesso biglietto del Museo Civico. La prima con Frank Carter, un attore e danzatore acrobatico. Dello stesso colore sono due motivi che sono presenti sotto gli occhi del Digimon. Un notevole passo avanti nello studio analitico della stabilità delle navi. "Per sottolineare l'importanza dell'opera realizzata intervenne Francesco Giuseppe, la massima autorità dell'Impero Asburgico." Fece ritorno a Costantinopoli, dove morì. "Le parole ""Repubblica del Kosovo"" e ""Passaporto"" sono scritte in albanese, serbo e inglese." Negli ultimi anni si è anche dedicato alla pittura. Mario Ajmone Cat. La divina liturgia viene celebrato in greco antico o in albanese. Testi e musiche di Kennedy William Gordy. Il protocollo è suscettibile ad attacchi di tipo replay. Successivamente si dedica alla poesia lineare. Questa edizione è stata disputata a Lignano Sabbiadoro in provincia di Udine. Metà del salgemma italiano proveniva dai giacimenti della Val di Cecina. "Non alternano facoltativamente architetture fantastiche a scenografie: sono ""capricci lagunari""." In Italia, il nome è attestato prevalentemente nel Centro-Nord. Bianca Maria Fabbri Il successo fu immediato ma creò problemi agli altri teatri di Parigi. "Rudolph ebbe anche l'aiuto della propria famiglia, che lo riteneva innocente." La porta è decorata con pregiati intagli del legno. Nel V secolo il porto romano fu distrutto dai Vandali. Helen decide di incontrare le sue due sorelle per discutere della situazione. La politica di Piñera fu da lui stesso definita umanista cristiana. "Inizia a essere diffuso anche l'uso di modelle e attrici come ""testimonial"" pubblicitarie." "Justin Davidson del ""New York"" magazine l'ha chiamato ""goffamente vistoso""." Elliott ha studiato presso la Heywood Community High School. Il nome della vettura venne spostato dalle code sul corpo vettura. Egli verrà comunque ucciso presso il comune di Bovalino, dove aveva trovato rifugio temporaneo. Sulla base delle misure, viene assegnato un valore al sito investigato. Nella fabbricazione e nella vendita dei fuochi venne impiegata tutta la famiglia. Ovunque si distingueva per modestia e per i risultati accademici eccezionali. Prese parte alle gare di sciabola, fioretto e spada. Entrambi i dischi saranno di enorme successo tra pubblico e critica. Nacque a Ueno, nella provincia di Iga, vicino Kyōto. "È stata distribuita anche in Spagna con il titolo ""Señor Ángel""." In campionato il Midtjylland non mantiene le aspettative e termina sesto. Rosberg si è confermato come il più rapido anche nella sessione del sabato. "Un'altra caratteristica del circo sociale è la sua universalità e accessibilità." Inoltre effettuano servizio anche linee bus sostitutive. Elogi sono arrivati dalla natìa Austria. "Appare nel talk show 'The Tyra Banks Show'." Jodi Benson nasce Marzorati a Rockford, Illinois. "L'alluce è corto, munito di un artiglio e non è pienamente opponibile." Terminò la stagione in Gran Bretagna, coi Nottingham Panthers. Durante la seconda guerra mondiale la sua tomba fu profanata. "Gli Zen Circus partecipano realizzando la cover di ""Hotel Supramonte""." La colonna sonora del telefilm è stata composta da Aaron Schroeder e David Grover. È suddiviso in serie: corrispondenza; documenti; materiali di studio e di lavoro. Si trova vicino alla città di Filadelfia. Si tratta di un habitat unico che annovera flora e fauna molto peculiari. "Lo slogan sulla prima brochure è ""energia svizzera, cuore italiano""." "Sfortunatamente, il gruppo venne di nuovo preso di mira, questa volta da Fain Y'onia." Oscar per la migliore scenografia. "L'album ottenne un discreto successo nelle classifiche francesi, dove stazionò per varie settimane." In seguito è divenuto direttore della Nordic Chamber Orchestra e della Swedish Wind Ensemble. A vincere il loro quarto titolo furono i Pirates per quattro gare a tre. I suoi resti sono stati rinvenuti in tutto il mondo. Disputa le partite casalinghe nello Stadio Žalgiris. Ha partecipato con la nazionale lituana femminile. In alcuni casi la reazione immunitaria può essere fatale. "Il Mincio è citato diverse volte da Virgilio, nelle Georgiche, nell'Eneide e nelle Bucoliche." Fu ucciso da Leoluca Bagarella, che gli sparò sette colpi di pistola alle spalle. "Nei quarti completa un'altra rimonta battendo Fernando Verdasco." Solo un terzo degli insegnanti neri erano qualificati. "La loro prima pubblicazione di rilievo è stata ""Oh Lord, Why Lord?" In questo senso, è strettamente collegata con la cosmologia intesa come branca della filosofia. In totale sono presenti due uscite, nord e sud. Tachibana stabilisce una linea di difesa a Yokohama. Ma commette un errore. Tale diritto diveniva, salvo revoca imperiale, ereditario. "Ciò nonostante l'Uomo Ragno è sempre riuscito a respingerlo." Questo le portò prima ad una discussione, poi ad una rissa. Choi Sung-kuk Essa è popolata da dozzine di bizzarri cittadini. Ebbero anche una carena ridisegnata per migliorare la velocità. Azaña si ritirò temporaneamente dalla politica per dedicarsi alla sua attività letteraria. Alla stessa Olimpiade giunse trentaduesimo nella gara di triathlon. Il primo brano arriva in finale, il secondo si classifica al secondo posto. Parte elettrica sostituita nel tempo. "Nello stesso anno, Koch ebbe l'offerta di andare a Bagdad come capo architetto." La struttura espositiva è chiusa da qualche anno. Entrò nel mondo della moda sfilando come modello. Esculapio, Bologna. In seguito si unì ad un gruppo locale di anarco-comunisti. Brian parla perfettamente anche il francese. "Nella sua carriera ha giocato anche nell'Ethnikos Pireo, squadra del campionato greco." In precedenza è stato anche pubblicato in tedesco e polacco. Qui siamo nell’atmosfera completamente senza indulgenza del cemento armato. Anche il giovane Evagrio ne fu colpito ma sopravvisse. Friedrich conta altresì sei partecipazioni ai campionati mondiali e numerose medaglie conquistate. Due gruppi, le prime due squadre classificate accedevano ai quarti di finale. I presentatori possono depositare deduzioni entro cinque giorni. Andò poi a giocare nel Bologna per due stagioni. La nobildonna si riconciliò con figli e nipoti concedendo il suo patrimonio personale. Specie non diffusa in commercio, può essere allevata comunque in acquario. Il capoluogo di contea è Sweetwater. Villa Sagredo "In quel periodo, pubblicò diversi giochi ""play-by-mail"", alcuni dei quali ancora reperibili in internet." "La coda è tozza, lunga e si estende per circa la metà oltre l'uropatagio." "L'immagine da stampare è proiettata con movimento sincronizzato sopra al tamburo." Ala piccola versatile, buon rimbalzista e dotato di buona visione. Venne girato a Long Beach, California. Il formato attuale è elettronico e biometrico. "Il suo meccanismo d'azione sembra multiplo." A fine anno non viene confermato. Precursore delle interpretazioni filologiche, ha organizzato concerti con strumenti originali fin dagli anni trenta. "Secondo alcune fonti, sarebbe l'esercito più numeroso al mondo." È stato tradotto in francese, ebraico e tedesco. Esiste ancora una copia del film mancante della parte finale. La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori e servizio a due elevazioni. Fu infine acquisita dal Comune. A richiesta si può visualizzare una mappa del piano attuale. I libri di Frey sono stati pubblicati in trentuno lingue in tutto il mondo. È sepolto nel Cimitero del Père-Lachaise a Parigi. La creazione grafica si è basata sulle fattezze di Phyllis Diller. Anche il suo secondo lungometraggio viene presentato al Sundance Film Festival. È anche un appassionato di sport, in particolare di calcio e nuoto. I primi studi conclusero che la pianta fosse in grado di digerire le proteine. "Si è interessato soprattutto di problemi teorici dell'economia." Lì lo sconosciuto conosce una poliziotta, Chiara, e se ne innamora. "La ditta si caratterizzò all'inizio come officina meccanica per applicazioni agricole." "Un esercito tale da poter muovere contro l'Euffreducci riparato nel fedele castello di Falerone." Questi testi Epi-Olmechi erano i più dettagliati tra tutti i contemporanei mesoamericani. Il cardinal Cisneros fu un audace e determinato uomo politico. Anche questo forte è oggetto di alcuni restauri negli ultimi anni. The Mountain Si pensa che sia nato in Selandia, o almeno così dicono fonti più tarde. Il soffitti sono a volta a vela. "In alcune lettere Giuseppe Mazzini lo chiama ""amico fraterno""." Chiude il rapporto con la Warner nello stesso anno. Suoi nemici principali sono la crudele Giunone e Marte. Gli esemplari finora raccolti risalgono al Neogene. Fu sepolto assieme alla moglie nella chiesa gesuita di San Giovannino a Firenze. La sede generalizia a Colchester, nel Vermont. La società occupa circa tremila dipendenti. Vini di eccellenza sono il Cortese di Gavi, il Dolcetto e la Barbera. "Il suo riutilizzo avvenne un secolo dopo l'iscrizione." I suoi versi sono pervasi di un umorismo sperimentale e un dialetto marcato. Il conte Annoni la rinominò Cascina Leopoldina in onore della moglie, Leopoldina Cicogna-Mozzoni. Ha pubblicato dischi di jazz, noise, post-rock e pop. La sua famiglia diede molti cardinali alla Chiesa cattolica. Può aggravarsi alla luce del sole, ed evolversi in eritema infettivo. Brani composti da Ivan Graziani Nella nomenclatura della stazione è indicato il vicino comune di Settimo Vittone. Dispone di monitor per il movimento dei treni in arrivo e in partenza. Il suo capoluogo è Dallas. In Italia tale termine viene usato in molte autorevoli pubblicazioni. "Fu direttore della testata ""Risveglio nazionale""." La risposta delle forze alleate fu molto dura. Tuttavia, alcuni produttori di apparecchiature originali possono distribuire questi prodotti. Lisa Goldstein Si giocava annualmente a Asunción in Paraguay. Il nome Swansea non significa, nonostante le apparenze, mare del cigno. Altre voci, più attendibili, dicono che Vincenza si suicidò. "Adesso è usata come ambiente di rappresentanza del Comune e sede dell'Ufficio Cultura." La costruzione fu finanziata dalla nobiltà e dalla borghesia locali. Collabora con ong nazionali e internazionali, quali Medici senza frontiere. Una delle più importanti battaglie politiche fu quella antimilitarista. Il capoluogo è Esfahan. "Venne fatto un video per la canzone ""Love Tap""." "Tutti sono felici e pronti a lasciare la residenza dell'ereditiera." "Solo la Taurus e un'altra azienda produttrice di armamenti la possiede." "L'edizione giapponese contiene anche funzionalità multimediali." In questo album, nella canzone omonima, canta anche Edoardo Bennato. Il suo nome sarà Uomo. Pertanto, per un certo tempo questa regione fu chiamata Partenope, come questo personaggio. La donna, dopo essere stata salvata da Morgan, lo perdona per quanto commesso. Alla fine il giudice fa rinchiudere anche Giacomo e Lucrezia. "Solo Elda Simonett-Giovanoli la ricordò successivamente per la sua difesa dell'italianità del Ticino." "È stato direttore della rivista ""Il Consulente Artistico""." Sfortunatamente, Vallejo non costruì altri edifici oltre al campidoglio per altre riunioni. Carlo Alessandro non si risposò più. La normativa distingue chiaramente la posizione delle singole tipologie di detenuti. Attraversa le città di Berlino, Poznań, Varsavia, Brėst, Minsk, Smolensk, Mosca, Nižnij Novgorod. E questo fu chiaro a tutti. La costa lungo il golfo è il principale centro delle attività economiche della regione. Ihr Junge George Harley, medico e scienziato inglese. Solo i mesi di luglio e agosto sono generalmente senza ghiaccio. Tutti i produttori usano latte di bufale locali. Una sua figlia sposò Jan Six. Alberto Cerioni "Questa caratteristica è attribuibile ad una possibile presenza d'acqua." Il museo sarà completato con la sezione sul Viene ospitata da Manuel Arias, amico di vecchia data della nonna paterna, Nini. In inglese è in uso sin dalla Riforma Protestante. "La presenza di san Francesco si spiegherebbe infatti con l'eponimia del committente." "Entrava inoltre in zona punti l'altra Lotus, di Elio De Angelis." Nella stessa frazione, anche gli ospiti segnarono un field goal. Originario di Bressanone, Alto-Adige, il Prof. Furono addirittura coniati fiorini con metà del contenuto aureo previsto. Il singolo racchiude cinque differenti versioni remix. È tuttora attiva sul mercato, occupandosi anche delle ristampe delle loro precedenti release. "Infatti Mascagni fu anche ben noto all'estero." È interpretato da Larry Joe Campbell. "La categoria di ""riserva di complemento"" riguarda esclusivamente gli ufficiali." In questo incarico visita molti paesi europei e le missioni nel Paranà, in Brasile. Davanti a lui un mare dove si vedono dei pesci. "Qui l'elenco completo." Bud Koper I dintorni della località hanno ancora molte caratteristiche agricole. Emigrato in cerca di lavoro a Roma alla fine degli anni sessanta, da Serramanna. In passato, il Whitney Museum ha provato diversi modi per organizzare la sua biennale. Tale risultato fu però contestato dalla squadra americana. Il colore del pesce vivo è rosso bruno, con ventre e fianchi grigio scuro. Recentemente grazie a studi più accurati è stato possibile ricostruirne le sembianze. Stessa sorte seguono Mario e il signor Enrico, uccisi a colpi di rasoio. João Sousa era il detentrice del titolo. Altari secondari e arredi sono stati donati dalle famiglie cittadine. Fino a quando il padre di Pym, Richard T. Pym, muore. Il fidanzamento fra Clementine e Winston Churchill fu breve. "L'impugnazione incidentale può essere tempestiva o tardiva." Sono presenti, nel territorio comunale, alcune cave di serpentino. Un porto offre servizi di traghetto verso la costa settentrionale del golfo di Corinto. "Il genere musicale dell'opera rock fu parodiato nell'opera ""Strong Bad Email""." "Non meno peso veniva dato alla pulizia dell'intero impianto." Francesco perde, ma non è disposto a onorare il contratto. È vicino al recinto del maneggio, sul confine meridionale. La maggior parte dei documenti elettorali originali sono stati distrutti. "Occupata dai francesi durante le Campagne d'Italia, entrò a far parte dell'impero napoleonico." Inoltre è stato assegnato un premio speciale alla famiglia Moratti. Fu sepolto nel cimitero di West Norwood. Pasquale Marino sostituisce Francesco Guidolin sulla panchina dei gialloblù. Marcello Lippi. Il tipo con la quadriga è tipico già della prima monetazione siracusana. Diverse tecniche sono utilizzate per la produzione di animali transgenici. Il cambio che gestisce entrambi i motori è un S tronic a sei rapporti. Svegliò Margie, che chiamò subito i pompieri. Si nutre di e di insetti. "Anche ""See, the Conqu'ring Hero Comes!" Con il sodalizio sardo ottiene la permanenza di categoria al termine dei play-out. Unione delle Forze Democratiche Dolci a pasta secca. Si disputava annualmente in una sede unica. Durante il suo episcopato fondò un orfanotrofio ed eresse un Monte di Pietà. "Queste incisioni, caratteristiche dell'epoca della preistoria sono molto diffuse in tutta la provincia." "Per questo ad esso non può essere riconosciuto lo ""status"" di teoria scientifica." Kemp è stato fidanzato con la nota cantante barbadiana Rihanna. Questi spiriti possono appartenere alla Foresta, agli Antenati o alle Divinità. "Ashur, sfuggito anch'egli alla strage, torna alla villa e consegna Enomao." È stato anche curatore di diversi volumi in queste due aree disciplinari. "Benché l'uomo cerchi di calmarla, lei se ne va dicendo di non amarlo più." "Per la sede del quotidiano fu utilizzata la sezione milanese de ""l'Unità""." La manifestazione fu organizzata e vinta dalla Nigeria. "Dopo un anno di gestione ha deciso di cessare l'attività del Gira." Alla fine della stagione divenne free agent. In seguito, fu costruita una fortezza completamente nuova. Sono considerati soprattutto un e la zuppa di miso durante i pasti. Ha ricevuto inoltre numerosi premi e prodotto una discografia estesa. Il posto di pilotaggio, superiormente aperto, era racchiuso in una carenatura della fusoliera. "Sposato con l'attrice Morgan Hart, ha due figlie." "Parallelamente a questo ciclo di concerti l'orchestra esegue concerti come ospite di scambi culturali." È il padre del primo ministro Charles Michel. Tim Stapleton Della sua vita sappiamo pochissimo. Anche il governatore dello Stato di New York Mario Cuomo condannò la dimostrazione. Dopo la battaglia, le truppe tedesche erano esauste ed a corto di munizioni. I brani presenti in questo cofanetto presentano stili musicali molto differenti. Fu il primo re di Argo della dinastia degli Eraclidi. Alla fine del campionato fu terzo nel mondiale, dietro solo ai piloti Mclaren. Esso fu subito riconosciuto come un capolavoro. La sua sede è a New York. Fra i suoi studenti si annoverano Marco Enrico Bossi e Pietro Yon. Oltre a praticare prezzi troppo sostenuti, Apple incontrò moltissimi problemi con questo PowerBook. Sono luoghi di ricerca, proposta e azione. Anche se per ora è soltanto una teoria ci sono già delle prove. Conta nove presenze con la Nazionale di calcio della Spagna. Il quotidiano avversò fieramente gli orientamenti politici della Terza Repubblica. Jimmy Olsen viene trasformato in una macchina per uccidere, apparentemente in modo inspiegabile. "Game-hen"", ""Panzer Bandit"" e numerosi videogiochi ispirati alla serie ""Sailor Moon""." Si arrampica sugli alberi solo per nutrirsi. Il romanzo rielabora, a volte assai liberamente, la materia del poema di Stazio. In questo periodo ha scritto numerosi saggi su questioni di nazionalità. Questa minore tensione viene compensata nelle filiere successive. Il castello si trova lungo il corso del fiume Bille. Di seguito sono riportati i membri dello staff del Taranto. "Tuttavia, il sodio ha un effetto limitato, e l'effetto che ha è diretto.." Altre specie sono coltivate localmente in Sudamerica. La battaglia ispirò anche molte opere letterarie. Il corpo del beato, imbalsamato, è conservato nella cripta della chiesa di San Francesco. "Aggiunti anche gli effetti video ""rimbalzo"", ""loop"" ed ""esposizione lunga""." "Collabora sempre col duo alla ""Reconquista""." Tom Miller, talent scout in crisi, è sommerso dai debiti. Scomparvero dopo aver vinto il secondo titolo. Smithson inventò anche il termine silicato. "Inoltre molte macchine trasformano una forma di energia in un'altra forma di energia." La vicinanza dei gorghi a detti insediamenti è puramente casuale. In quel periodo, divenne il cantante degli Interpol. Ci sono tre stagioni principali e due periodi transitori. Cho Min-sun Si appassionò così alla lettura di grandi scrittori come Croce, Tolstoj, Dostoevskij, Verga. "Il primo però verrà annullato dopo il rifiuto dell'ucraino di sottoporsi ad altre misurazioni." Le spoglie vengono poi trasferite a Sankt Florian. Nel tempo, furono adottate altre monete derivate dal fiorino olandese. Nel mese di ottobre venne proiettato al Chicago International Film Festival. La località fa parte del contado medievale della città di Perugia. Partecipa come attore alla seconda edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Howie Shannon In altre città siciliane esistono ricette simili. "Questa specie è endemica dell'isola di Flores." Il suo potere risulta ancora nettamente superiore nella sua forma maschile. "Gli interpreti risultano ""simpatici""." Esso fu ritenuto abbastanza idoneo per essere impiegato nel progetto, sebbene richiedesse profonde modifiche. Il film fu prodotto dalla Famous Players Film Company e Famous Players-Lasky Corporation. È ben tollerato e non si hanno indicazioni di effetti cancerogeni o mutageni. Ha inoltre aperto nuovi itinerari. Steve salva Hiko ferito, mentre Woods ne esce indenne. Van den Bergh Spider Bennett Questo tipico piatto siracusano ha radici molto antiche; arcaiche. La facciata rispecchia la suddivisione e i dislivelli delle navate interne. Qui i padri lo accoglievano, consentendogli di assistere alle lezioni insieme ai fratelli. Ecco la tabella della trasmissione nel mondo del cartone animato. Aumentano il punteggio i frutti presenti in ogni schema. Spettacolare e suggestivo. Io ero un lettore. A Stati Uniti e Messico sono concessi quattro posti ciascuno. Venne sepolto nella tomba degli oblati nel cimitero di Marino due giorni dopo. Baltimora, Maryland. Tutti i presenti si mettono a ridere. Tony Book Il periodo di fioritura va da giugno ad agosto. "Probabilmente il nome risale all'epoca preromana." I tre vennero imprigionati a Fort Saint-Jean a Marsiglia. Niccolò Foscolo cambiò il nome in Ugo Foscolo proprio in suo onore. Sono rari, in effetti, i campioni che superano la decina di centimetri. Non si riesce a ricostruire la forma e la struttura originaria del fortilizio. Durante la prima guerra mondiale è capitano del Genio militare. Eppoi venduti a privati offerenti, a prezzi, in generale, di grande favore. "I giocatori possono viaggiare rapidamente da un ambiente all'altro." Le orecchie sono arrotondate. "Ciò non esclude l'utilizzo di sangue animale per scopi rituali." "Rossi farà parte del cast della serie televisiva di Netflix ""Luke Cage""." Bruciante segreto Questa specie è originaria della regione Indo-pacifica e del Mar Rosso. Bow Contest. Per il Valencia si trattò, invece, della seconda sconfitta consecutiva in finale. La vecchia tradizione del minimalismo però sopravvive ancora. "L'epcidina è un regolatore del metabolismo del ferro." Lo scavo della villa non è ancora terminato e non è visitabile. Tale circostanza è estremamente frequente. Un buon letargo invernale porterà alla pianta una abbondante fioritura a fine primavera. "La pittura aveva il compito di valorizzare l'architettura." "L'album è stato pubblicato in tutta Europa." Precedentemente era appartenuto ad altri casati, fra cui quello dei Barresi. La famiglia materna era una famiglia di ufficiali militari. "Morì probabilmente durante la guerra dei trent'anni." "L'aquila imperiale è un uccello migratore." "Hanno inoltre partecipato alla seconda versione del video di ""Talk Dirty"" di Jason Derulo." Vive attualmente a Los Angeles. Quando uscì, il film ricevette generalmente critiche favorevoli. Che sollievo sentirla raccontare giusta! Questo contatto ebbe speciale importanza nella formazione della civiltà Huari. Sviluppò così uno stile magniloquente, in equilibrio tra ricordi classici e narrazione popolare. Era cugino primo di Silvio Piola. Ha lasciato pochi scritti ma il loro interesse è considerevole. Tale presa di posizione ha innescato una polemica con il filologo Francesco Zambon. La classifica finale è data dalla somma dei punteggi maschili e femminili. "Un anno dopo inizia una collaborazione con Aldo Biscardi e il suo ""Processo""." Eresse un monastero benedettino su una collina presso Frisinga. Successivamente compì alcune missioni diplomatiche. Wir sind. Nella Camera elettiva. Il film narra tre storie connesse tra loro tramite un trapianto di organi. "L'opera è ora conservata nel museo archeologico di Milano." Molto esaustive invece sono le voci riguardanti gli Aeroclub nazionali. Ellissoidali, gialle in massa. "È il terzo singolo estratto dal disco ""Destinazione Paradiso"" prodotto artisticamente da Massimo Luca." Il circuito ha inoltre ospitato il Campionato del Mondo Sport Prototipi negli anni ottanta. Ci sono cinque cappelle absidali. "Il principe non poteva convocare in modo autonomo l'esercito." Ci furono anche coloni provenienti dalla Germania. È infatti necessario uno spiccato senso del ritmo per suonare questo strumento. Chiesa di San Francesco Grande La commercializzazione fu avviata due mesi dopo, a luglio. Ciò comportò ulteriori economie e il rallentamento dei lavori. I testi di diverse sue canzoni affrontano esplicitamente tematiche legate al sesso. Ciò vale per i pazienti sia con, sia senza una perdita di liquido cefalorachidiano. Anche loro furono lasciati a morire con gli altri. Anche la chiesa assunse il nome di Santa Maria del Gran Trionfo. La pennellata emotiva di Barocci non è stata dimenticata da Pieter Paul Rubens. Si giocava annualmente a Benin City in Nigeria. Molti dei giochi presentati sono stati scritti o editi personalmente da Ahl. La nure-onago viene descritta come avente un sorriso malvagio e una risata diabolica. Alcuni mesi dopo il ponte fu sostituito e riaperto al traffico. Peter ha applicato il medesimo principio agli esseri umani. Black Diamonds E ancora di San Pierino presso Fucecchio, delle Piagge alla Rotta. Grazie a questo nuovo allacciamento, Cuneo viene collegata alla rete autostradale italiana. Tuttavia vengono smascherati e imprigionati. "L'attenzione per le malattie rare a livello legislativo e amministrativo è relativamente recente." "Nello stesso periodo ha ottenuto una piccola parte nella fiction di successo ""Ugly Betty""." "Kushner è attualmente professore all'Emanu-El di San Francisco." Il gioco presenta una modalità in singolo suddivisa in corsa singola e campionato. Sono genitori di due gemelli; Felix e Viva. Mustapha Heron Successivamente la superiorità numerica di circa duemila giapponesi si fece sentire. "A contatto con l'ambiente, riesce a ottenere i primi incarichi come navigatore." Segue un tour in Germania, Svizzera, Austria e Slovenia. Queste analisi sono finalizzate a comprendere le priorità e i requisiti di business continuity. I recente restauri hanno restituito ai dipinti il loro splendore. "The Curse of the Mummy's Tomb" Fu anche costruttore di termometri. Such a Little Queen Tipica struttura rinascimentale, Palazzo Sarcinelli ha la facciata principale su via Martiri. "Il frate insulta ancora una volta Ibarra, che ignora l'insolente dell'uomo." Una grave inferenza rimane senza risposta e pesa sulla teoria di Kiev. Ha come capoluogo Belleville. Non si conosce altro sulla vita di questo parente di Cesare. È stato inoltre creato un gioco da tavolo. La console presenta due versioni estetiche, quella americana ed europea e quella giapponese. "È protagonista, con Federico Salvatore, del musical ""Pascià""." "L'episodio è ricordato nella facciata." "Sono etichette utilizzate per permettere la visualizzazione ""in vivo"" o ""in vitro"" di proteine." Su Olten confluiscono le linee per Zurigo, Berna, Basilea, Lucerna e Biel. Giovanni Federico padroneggiava della lingua francese. "Gli abitanti locali chiamano spesso la città ""Basso"", semplificando il nome." Ogni collegio, lo si è visto, elegge un parlamentare. Questi istinti sono indubbiamente presenti anche in ogni uomo. La valle termina in quella del Rodano immediatamente a sud di Sion. Sarà Yukiko Kudo a scoprire la sua identità. La coppia prende un treno-merci per Chicago e discute su cosa fare. Venne prodotto per circa venti anni per oltre mezzo milione di esemplari. "Come si è visto nell'episodio""Fly By Knight""." I ballerini iniziano la danza sul tempo forte. Probabilmente si cibava di piccoli animali che trovava cacciando sul terreno. La durata degli impulsi è di solito un centinaio di microsecondi. "Questa nuova versione comprende un intro più lungo, e l'utilizzo della batteria elettronica." In ogni episodio compare di solito anche una guest star. La legge diventa così sinonimo e garanzia di giustizia. La città dà il nome al Passo di Dukla, uno dei valichi dei Carpazi. Sia gli italiani che i tedeschi avevano già una notevole esperienza sul campo. "Raggiunse il trentatreesimo posto nella classifica di ""Billboard"", diventando disco di platino." In alto, una gloria d’angeli sostiene una croce raggiata. Fu infine rilasciato e dovette affrontare la corte marziale spagnola, uscendone pulito. Il successo commerciale della canzone è legato a quello del suo video musicale. "Il titolo originale in inglese è ""The Golem's Eye""." Molto rara da trovare oggi, ma molto ricercata sul mercato delle moto classiche. Classe Indomito Sono famosi per essere stati uno dei primi gruppi del panorama metal italiano. Il sistema di disputa di entrambi i tornei è identico. La specie è stata rinvenuta nella regione australiana del Queensland e nelle isole Salomone. Il gioco si svolge in un mondo popolato da creature fantasy. "L'anno successivo divenne docente privato presso l'università stessa." "Rocco, Sebastiano e Anna"", che riprende un dipinto di Girolamo Dai Libri." Fantini” è considerato il principale “museo dei Celti” in Italia. I gemelli parlavano italiano, francese e tedesco. Decimo Bruto, invece, si rifugiò in Gallia Cisalpina, assegnatagli come provincia da governare. Gli Oilers fecero causa ai Cowboys per ottenere i servigi di Neely. "I suoi esperimenti sulle disuguaglianze di Bell gli guadagnarono l'attenzione della John Templeton Foundation." "Soltanto dopo alcuni mesi ebbero l'occasione di farsi conoscere, su Disney Channel." La regola di predizione clinica più utilizzata è il punteggio di Wells. La copia manoscritta sulla quale ha lavorato Goethe va perduta. Per quanto riguarda la rosa, i rinnovamenti più profondi toccano la difesa. "Giocava nella ""Segunda División B"", la terza serie del campionato spagnolo." Entrambi i velivoli sono stati successivamente impiegati nella Luftwaffe come aerei da trasporto pesante. Successivamente, fu allevato da parenti in circostanze infelici. Dello stesso periodo vi sono delle costruzioni anche in Etruria. Nella formazione militava Charlie Pringle, ex capitano del City e figliastro di Meredith. "L'opera è stata esposta anche a Miami e a Londra." Partite in simultanea alla cieca si sono svolte fin dai tempi antichi. Ha seguito un corso di specializzazione di scrittura teatrale con Francesco Silvestri. A fine stagione risultò terzo nella classifica della Coppa del Mondo di slalom speciale. Le sue prime influenze sono John Byrne e George Pérez. Entrambi i libri sono stati pubblicati da Arnoldo Mondadori Editore. In origine era preceduto da un portico che in seguito venne inglobato nella struttura. È composta quasi esclusivamente da ville ed ha una funzione prettamente turistica. Il bordo riservato del piede si distingue nettamente dalla superiore superficie piana. Omicidio su misura La canzone venne scritta e prodotta dai componenti del gruppo. Gli industriali e la borghesia abbandonarono così la Brianza e vennero sul Lago Maggiore. Il progetto del Piano viene trasferito in Regione. Ognuno di noi può plasmare la sua propria interpretazione. Guidata dal cap. Qui il vecchio zio si mostra molto sorpreso ma premuroso. La città prende il nome da Chelsea, Londra, forse attraverso Chelsea, Massachusetts. Oggi ha sede presso la città di Vantaa. Le parti superiori sono brunastre, mentre le parti inferiori sono più chiare. La loro pelle è rugosa, simile a quella dei rettili. Morì mentre pronunciava un discorso al suo banco parlamentare. "Inoltre l'atala master fu uno dei primi ciclomotori ad avere tachimetro di serie." Il film è ambientato a Chicago. Ad ovest confina con il Canton Giura. "È il primo sito di Capo Verde ad essere inserito tra i patrimoni dell'umanità." "Quando un uomo eccelle in molteplici campi, è spesso chiamato ""uomo universale""." Il capoluogo è Azar Shahr. "L'immunoterapia specifica è stata studiata, ma è di beneficio non chiaro." Ciascun delegato avrebbe dovuto ricevere almeno un ottavo dei voti degli elettori. Numerose sono aperture, originariamente ad e oggi squadrate mantenendo traccia delle ghiere. "Questa specie è presumibilmente presente soltanto sull'isola di Timor." Una volta sul posto di questo edificio era una moschea ad un piano. Durante questo periodo il bolscevismo femminista cominciò realmente a prendere forma. Abbiamo praticamente finito. Kamen divenne presto un famoso compositore di musiche pop e rock. Nascondere le sue condizioni divenne troppo pesante per Katz e alla fine lo rivelò. "Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di Sant'Agostino, diocesi di Ozieri." Il regno di al-ʿAzīz fu significativo anche sotto il profilo culturale. Parte delle acque del lago del Salto, ricadono nel territorio comunale. "A fine anni ottanta ebbe anche un'esperienza italiana nel Colleferro." Ha in seguito premiato le suore di Lecco che avevano in custodia Eluana Englaro. "Tuttavia, complici gli infortuni di quest'ultimo, a metà campionato riconquista il posto da titolare." Tale alfa è il più raro di tutti i lupi mannari. I primi rifugi, gradatamente divenuti dimore, erano grotte naturali sparse sui monti. Quincy e Wendell decidono di scoprire chi è Prodigy così da impedirle di qualificarsi. La seconda partita è contro una nazionale targata Great Britain, a Belfast. Subito dopo si diploma all’Istituto d’Arte. Iron Fist Esso tuttavia non fu mai riconosciuto dalle autorità Statunitensi. "Suo nipote Salah ud-Din Muhammad Khan è l'attuale detentore del titolo." Dopo la rottura del rapporto con la moglie, Pink cade in una profonda depressione. "Dopo altri tre singoli uscì un album, ""Go!" Il matrimonio ha ispirato numerosi artisti, da Chagall, Picasso, a Modigliani stesso. Venne prodotto dalla Nuffield, uno dei principali costruttori di veicoli della Gran Bretagna. Questo per ovvie ragioni legate alle norme europee sulle denominazioni. Il capolinea orientale della teleferica invece è Royal Docks. È il guerriero con il potere offensivo più alto grazie alla sua arma alchemica. "Le interpretazioni sull'estensione effettiva dello Stato, però, sono differenti." Il busto è collocato sopra un piccolo altare in pietra locale. Lo sponsor principale era Thomas Line mentre il fornitore delle tenute era Legea. La pelle è sciolta e può essere scossa vigorosamente per essere pulita dal terriccio. È una fan di Heroes e il suo personaggio preferito è Hiro Nakamura. Giovanni, sconfitto, morì linciato dalla folla. "Dati si interessò anche alla storia dell'arte." Il brano è stato scritto e prodotto da John Farrar. Suo genero Rabbi Menachem Mendel Schneersohn fu nominato direttore responsabile. Ha pubblicato alcuni pezzi della traccia attraverso un post di Instagram. Per la conformazione tipica medioevale, le strade sono molto strette e di conseguenza pedonali. "Diverse specie commensali dell'uomo sono diventate cosmopolite perché diffuse per mezzo delle navi." "L'immagine in copertina è di Victor Togliani." Il calciatore si dichiara colpevole e confessa altre tre aggressioni avvenute nelle settimane precedenti. Promessa che Bryce accettò di mantenere. Paul è un ragazzo ormai prossimo al matrimonio con la storica fidanzata Karen. Lì si trova ancora oggi il Villaggio del Graal. Gioca tutte le partite di quel campionato. "Al contempo continuavano le esposizioni all'Accademia." La voce solista di tutti i brani è Antonella Ruggiero. Molti campi offrono infatti arte cibernetica, sopravvivenza in natura, tennis, karate e mountain biking. Per alcune partite, venne utilizzato come impianto alternativo lo Stadio Nando Capra di Noceto. La data di costruzione del primo organo della chiesa di San Giacomo è sconosciuta. Tutti e tre i lanciatori utilizzano motori a razzo Merlin, sempre di produzione propria. "L'interno presenta una pianta a croce greca con abside allungata." "Il primo paese abitato che si incontra è l'antico borgo in pietra di Quota." Inoltre, tali tradizioni culinarie si influenzano reciprocamente. Questa variante fu sviluppata per il servizio sulle linee del Regno Unito. "L'aereo effettuò il primo volo alla fine del mese seguente." La società persegue una politica di soli calciatori locali e soprattutto giovani. "L'esposizione attuale raffigura la vita di una sola famiglia con due telai." La città perdeva così la sua primordiale caratteristica. È il fratello minore di Ryan McGowan, militante nel Bradford City. "È il simbolo dell'isola hawaiana di Oahu." Tommaso è un bambino introverso, Sara è la sua unica amica immaginaria. Solo un ovario della femmina è funzionante. In seguito si unì al pianista John Lewis e poi al Modern Jazz Quartet. Andrea Domenico Fiocchi "Non ci è dato sapere come fosse la struttura all'epoca." Sport in Campania Il figlio Manfredi fu fucilato dai nazisti alle Fosse Ardeatine. "In questa sezione sono elencate le ""poleis"" che facevano parte della lega achea." "Questo incidente è narrato nel ""Nihongi""." I primi ordini sono già stati consegnati pochi giorni dopo la scoperta. "Per i suoi meriti fu nominato Grande Ufficiale dell'Ordine Militare d'Italia." Si dilettò a scrivere anche un trattato di prospettiva. Morì due anni più tardi a Karlsbad di una malattia al fegato. "Partì per la Palestina con l'esercito crociato e difese Antiochia dagli assalti saraceni." Era un luogo dove confluivano tre differenti gruppi etnici antichi: Latini, Sabini ed Etruschi. Di professione era un avvocato. Blu notte Mobley nacque in Georgia, ma si spostò subito con la famiglia nel New Jersey. Gli interni sono stati completamente ridisegnati da Giovanni Battista Meduna. La funzione religiosa è rimasta invariata. Inoltre si dedicò con vivo successo alle tematiche pagane, mitologiche e poetiche. Le messe sono attualmente celebrate in tre lingue: russo, inglese e coreano. Buone alcune riprese nella giungla. "In tal senso il ""Consejo"" svolse compiti puramente esecutivi." "Finito il torneo, ""Rai Azzurri"" divenne ""Rai Olimpia""." "Dopo Joanna Eden, Sam Smith si trovò sotto l'ala dell'artista rhythm and blues Maxwell." Dopo otto anni la squadra torna quindi in Eccellenza. Il maschio nel periodo riproduttivo può avere tonalità azzurre. Si trovano a cavallo dei cantoni Uri, Glarona, Grigioni, San Gallo e Svitto. La struttura a Latina è unica nel suo genere. A Parigi, un ladro di diamanti viene assassinato sul treno in cui viaggia. Matt si è laureato alla Pensacola Catholic High School. È intitolato al cantante italiano Enrico Caruso. In generale conferiscono una spiccata vigoria e una maggiore resistenza alla siccità. Ne consegue la necessità di monitorare con attenzione i livelli sierici del potassio. Non superando però la prima fase. Probabilmente è di mano sua anche la testa del ritratto del Brancaccio. Saltuariamente la famiglia mette a disposizione il palazzo per delle rappresentazioni teatrali. Il capoluogo di contea è Garnett. In seguito firmò con Lions e Colts ma vi rimase solo per la pre-stagione. "Il ghiacciaio più grande delle Alpi è il ghiacciaio dell'Aletsch nelle Alpi Bernesi." Agli Dei Mani. "Importanti imprese americane stabilirono rapporti con l'industria veneziana." "Ma per sfondare occorrono un manager all'altezza e molta burocrazia." Ha iniziato la sua carriera di compositore scrivendo brani per Dorothy Shay. "L'evento storico è stato citato anche all'interno della serie." I Cavaliers hanno ritirato sei numeri di maglia. "Alla stessa classe del ""Verona"" appartenevano il piroscafo ""Ancona"" e il piroscafo ""Taormina." Nei pressi del cimitero militare statunitense vennero detenuti anche alcuni prigionieri tedeschi di guerra. Angelina College offre un curriculum di studi avanzati e di formazione tecnica. La prima fioritura avviene tra maggio e giugno con formazione dei frutti verdi. Il Castello Imperiale si trovò a far da sfondo simbolico al regime nazista. Probabilmente si verificavano numerosi episodi di questo tipo. È socio corrispondente dell’Istituto di Studi Romani e dell’Accademia dei Pericolanti di Messina. "Vi ha sede l'Ufficio Registro Automezzi." Il periodo degli amori va da agosto a dicembre. Tra Gant e Luke cresce il rispetto e la simpatia reciproca. Entrambi gli automi riconoscono quindi lo stesso linguaggio. Per tradizione il prezzemolo è considerato velenoso per il merlo indiano. Lo scafo è in poliestere rinforzato con fibra di vetro. "Esistono numerosi altri tipi di gare di ""golf""." I giocatori possono guadagnare esperienza e livelli nella modalità quest, sconfiggendo i nemici. "La conferenza era identificata nei documenti segreti con il nome in codice ""Terminal""." Decide così di affrontare la gravidanza e la maternità da sola. Dobbiamo dare un segno di vita, e velocemente. Finita la guerra lavorò come segretario della gestione contabile delle Ferrovie dello Stato. Ricevette tre volte il Premio Lenin, tre altri ordini e numerose medaglie al merito. Attualmente è utilizzata soprattutto per la pesca sportiva. In precedenza era stata eletta Miss Giappone. Angelo in Vado a sede di diocesi. Il livello di patriottismo varia nel tempo e da comunità a comunità. Gli successe il vescovo di Teggiano Umberto Luciano Altomare, in qualità di amministratore apostolico. Non ci furono però aziende interessate. The Blue Streak Egli notò che i newyorkesi non amavano particolarmente il reggae. Parla sei ligue: rumeno, tedesco, inglese, francese, spagnolo e romanes. Nelle prime giornate di Serie A i toscani stazionano ai primi posti della classifica. Sebastian Vettel, nella sessione pomeridiana, ottiene il nuovo record della pista. La popolazione è in maggioranza curda e azera. Dopo il suo ritorno in Svezia, riprese i suoi studi di medicina a Uppsala. "Sull'isola non c'è acqua dolce e non ci sono falde acquifere." Risiede ad Andorra e ha come hobby anche il ciclismo. "L'anno successivo Maestrelli passò alla Lazio, anch'essa retrocessa dopo una stagione travagliata." La trazione era sempre posteriore. Le eliminatorie si giocano al meglio dei tre incontri. "A causa di questa specifica particolarità, l'unica somministrazione permessa è quella parenterale." Rimane a vivere nel territorio ellenico. Il suo lavoro sulla teoria del tutto è solitamente indicato come teoria di Heim. "Ebbe i titoli di ""Sposa del dio"", ""Figlia del re"" e ""Sorella del re""." Risultati della gara finale. Ha anche giocato una partita nei preliminari di Europa League. "In quest'opera si affronta il tema dell'omicidio come opera d'arte." In questa sede fu noto positivamente per la sua erudizione e ortodossia. Il nome prende spunto da un noto cannone tedesco a lunga gittata. Gli assolo del brano richiamano alla memoria quelli di album come Rust In Peace. In seguito insegnò scienze bibliche e teologia pastorale nel seminario patriarcale. Bianca, al taglio vira lievemente al bruno. A Pieve Vergonte si produce energia elettrica da fonte idraulica. "I suoi assetti in teatro operativo dipendono dai Comandi deputati al ""Personnel recovery""." Il contatto mentale non è più vincolato dalla prossimità fisica... Lavorò anche come membro del Consiglio Presbiterale. Si trova nella provincia di Kastamonu. "L'album è prodotto da Franco Battiato." Possiede come animale domestico un pitone reale di nome Brian. I primi abitanti del territorio furono gli indiani irochesi. Le musiche sono di Nicola Piovani. Come si può facilmente constatare, è uguale alla bandiera scozzese ma a colori invertiti. Il facente funzioni di capostazione si rese irreperibile. In tempi antichi la traduzione era diffusa in altre parti della penisola iberica. Abbiamo detto che i livelli energetici di un gas sono quasi-continui. "Ha continuato i suoi studi di composizione all'Università del Michigan, ottenendo un dottorato." Il suo primo grande capolavoro fu la costruzione della Chiesa Santa Teresa a Lecce. Nella parte dorsale il pelo è di color bruno oliva, in quella ventrale biancastro. Il termine era stato precedentemente applicato anche ad altri strati emergenti della società. Oltre al ruolo di ricognizione sono stati largamente utilizzati come aero-rifornitori. La sua danza suscita il disgusto degli altri personaggi e la rabbia dei mostri. È in grado di volare grazie alle ali. Le spalle e le pile sono rivestite di laterizio e pietra. Resta in carica per cinque anni. Qui dovette interrompere gli studi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Anche in Italia si lavora con queste tecnologie. Il minerale prende il nome dalla Raffaello Nasini. Queste sono le ultime indicazioni storiche sulla diocesi di Canosa. Giunti a questo punto, Yoko decide di allearsi con i rimanenti piloti. Conclusa la stagione, non ha rinnovato il contratto che la legava alla società milanista. Erano presenti fossi recettori tra gli alveoli mascellari. "Elenco di tutti gli elmi utilizzati nell'esercito romano" Rachel risponde che su questo non possono dare consigli perché loro dormono sempre abbracciati. "Una fine che è davvero un inizio""." "Tutti i re d'Italia discendono quindi dal ramo Savoia-Carignano." "Lo stesso Cilea dichiarò in seguito ""Le sanzioni furono per me una fortuna""." Come punto di accesso commerciale, il porto tratta principalmente cargo per container. Dipartimento di Santa María Così Giorgio fa le valigie e se ne ritorna a casa. I giocatori possono attaccare o difendere differenti location sulla mappa di gioco. "L'interno della chiesa era costituito da tre navate arricchite da decorazioni." Di origini ebraiche, è cresciuto nel distretto di Queens, a New York. "Si formò nel clima dell'evangelismo." "È stata membro dell'Accademia di San Carlo." "Infine Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, fu per breve tempo Imperatore del Messico." Mario Dal Castello Gira la sua telecamera sul suo coinquilino e migliore amico Roger Davis. "Inquadrato nel Corpo d'armata del generale Enrico Cialdini combatté a Custoza." "Sono disponibili quattro personaggi in ""Mario Party Advance""." Anche questo personaggio non era più rintracciabile. Si possiede dalla Mensa vescovile di Lecce. Straordinari quanto frequentano tutti i corsi, ma senza aspirare ai gradi accademici. Raffaele Costantino È così che Brian comprende quanto grande sia il suo talento per la scrittura. "Attualmente ricopre anche l'incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale della Liguria." Vi potevano trovar riparo soldati o materiali bellici. Rimangono visitabili solamente il sagrato e il giardino esterno. Insieme al pesce spatola americano è una delle due specie attuali di pesce spatola. Lionel e Raymond poi tornano a combattere e vanno a Costantinopoli. "La canzone ""Confidential"" è stata scritta e coprodotta dal gruppo britannico Pet Shop Boys." Tutti insieme, partono alla volta della città del peccato, decisi di riportarli indietro. Tutte le applicazioni contenute nella cartella vengono quindi rese inaccessibili. "L'album vede la cantante interpretare brani classici del repertorio natalizio." Le famiglie andarono restringendo sempre più i beni del feudo. "Nonostante i ripetuti rimaneggiamenti, conserva ancora l'impianto rinascimentale." Alla sinistra vi è la cappella del Santissimo Sacramento. "Quattro amiche aprono un’agenzia di Babysitter per raccogliere dei soldi per potersi iscrivere all'università." La cenere vulcanica è poi ricaduta sulla vicina isola Isabela. Il giorno seguente Allan scopre che il quinto della lista è assassinato nella notte. Questo deriva probabilmente dalla importante presenza di volpi nel territorio. "Da qui il titolo di ""Oni Nero""." In ottobre rescinde il contratto. I confini politici della Repubblica Italiana, tuttavia coincidono solo in parte con lo spartiacque. Tra i suoi collaboratori, si ricorda il futuro cardinale Francesco Paolucci. Durante le sue avventure, Kion riceve anche consigli dallo spirito di suo nonno, Mufasa. Nello stesso periodo, a fare da contraltare, sorse anche una Società Operaia. Le vocali sono a, i, u, e, o. Molto raramente è superiore alle due ore. "Si iscrive a giurisprudenza presso l'Università degli Studi Roma Tre." Il risultato è stato cani robusti con petto ampio, cranio pesante e ossa forti. "Le sue abili operazioni aeree ricevettero elogi dalla stampa inglese, quali il ""London Gazette""." Durante questo periodo vi furono opposizioni dello Stato polacco al Soviet di Guerra Polacco. Abbandonata dal marito Willard Thatcher, una donna alleva da sola il figlio Robert. Margaret Fuller lo ha giudicato come “finto e imitatore”, senza forza. "Forse sui suoi caratteri romani si modellò poi l'elzeviro." Nelle adiacenze vi è un deposito di prodotti petroliferi. Matilde troverà la morte per mano del padre. Quando lo scandalo esplode, torna alla sua vecchia vita. Ma perché i cristiani non si arruolano? "Per questa sua attività fu considerata fra le persone più influenti dell'""Unione femminista finlandese""." "Interpreterà, infine, il personaggio Erlich Bachman nella serie televisiva ""Silicon Valley""." Momo alla conquista del tempo Ancora più positive furono le critiche di altri commentatori. Nominato assessore alla cultura, istruzione, turismo e sport per il prosieguo della legislatura. Il destino del buon dottore rimase sconosciuto. Il bacino parigino si coprì di una foresta temperata decidua. "Il nido viene costruito all'interno di cavità arboree con fibre naturali, peli e piume." Tipicamente ha una linea bianca che attraversa il corpo. A causa di un infortunio disputò solamente due partite nella sua stagione da rookie. Vi sono interfacce grafiche multipiattaforma per utilizzare GitHub. Ha frequentato e si è laureata alla Virginia Commonwealth University. Il torrente Parma confluiva direttamente nel fiume Po non molto lontano da Mezzano Rondani. Nel salone principale è stato ripristinato il soffitto a cassettoni. "Un'altra causa può essere il diametro eccessivo della bocca della cartuccia." "Da quest'ultima derivano gli animali dotati di colonna vertebrale." Ciò aveva imbottigliato la flotta del Mar Nero contribuendo alla sconfitta di San Pietroburgo. "Le crociere successive furono a loro volta annullate per problemi col condizionamento d'aria." In maggio la produzione era finalmente avviata. Sottoposta a gravi azioni di disturbo, la vegetazione climax degrada a forme più primitive. Il maschio è lucido, la femmina piuttosto scura. Ma ora sono gradevoli, e degni di essere apprezzati. Ha un sapore metallico astringente. Prima del bagno dovevano consegnare tutti gli oggetti di valore per essere accuratamente registrati. È imparentato con il nome Osvaldo, di origine anglosassone. Il Ministero dei Lavori Pubblici predispose pertanto una commissione di riforma. Importante la risorsa idrica ed il turismo estivo. Si trova presso la parte meridionale della foce del fiume San Lorenzo. Le foglie, concave, hanno una colorazione verde con le punte rosse. Hinckley non è coperta da parrocchie. Il film fu prodotto dalla Biograph Company e venne girato a Carter-Carnon, in California. Le norme relative alla diserzione sono contenute negli art. Osteggiò fortemente la Turchia. "All'interno degli edifici sono ancora riconoscibili la sala capitolare, il refettorio e le cucine." Il tutto inizia con una lunga cengia dove si incontrano spesso tracce di guerra. Nugent attualmente vive a Iowa City. Il libro, edito da Mondadori, venne in seguito tradotto anche in Sloveno. "L'eritrocebo è onnivoro, ma nella sua dieta gli insetti hanno una notevole importanza." Leggeva di tutto, dai libri alle riviste. La sua famiglia era originaria di Milano. Attualmente detiene il record mondiale nei punteggi del programma libero femminile e del totale. Attuale sede del consiglio comunale. "All'inizio si scelgono le forze e si dispongono su una mappa tridimensionale." István Kiss Monsignor Contreras è accusato di avere insabbiato le denunce di abusi compiuti da altri. Kim Do-keun "Il brano, come gran parte dell'album, presenta forti sonorità alternative e nu metal." "La lancia ritorna così al sicuro all'interno della biblioteca." Inizia così a bere vodka e ad assumere tranquillanti. "L'insediamento umano è limitato alle regioni in prossimità dei fiumi e della costa." "Perde la finale del singolare, agli ""assoluti"", da Lea Pericoli." I lavori furono affidati ad Ettore Ferrari. Successivamente sono state introdotte distinzioni stilistiche. Questa chiesa però sta per essere abbattuta dalle autorità. "Il Velez decide poi di cederlo in prestito all'Argentinos Juniors." Recandosi spesso per consultazioni alla Biblioteca Ambrosiana, vi conobbe monsignor Achille Ratti. Viene narrata la storia della cantante Marion Mitchell, in arte Janie Jones. Questo attaccamento è confermato anche da alcuni avvenimenti e onorificenze legati alla sua terra. Affreschi trecenteschi coprono le volte del coro e la campata successiva. Sullo schermo scorrono le immagini di Londra, Parigi, Milano e Roma. La pubblica amministrazione e la magistratura hanno comunque diritto a vedere la fedina completa. Il Comitato si avvale, come supporto, della segreteria tecnica istituita presso il Ministero. Coronò il suo sogno entrando nel corpo di ballo di Sergej Djagilev. Vi fu un notevole impulso alla scolarizzazione di massa. Ossian Bingley Hart È la più vecchia squadra francese dopo il Le Havre. "Alla fine ""Vogue"" non la usò mai." Ulbricht si trasferì a San Francisco prima del suo arresto. In questo quartiere sono state girate diverse scene di film. È retta dal vescovo Fausto Tardelli. Steve Ralston "Enrico lo fece ricostruire e lo nominò ""Richmond Palace""." Un esempio classico è il paradosso del cuneo. Superata la prova, può seguire di nuovo le sue inclinazioni artistiche. Possiede i fori. "La tagline dell'evento è stata ""Ten Years in the Making""." La regia del relativo videoclip è stata affidata a Silvio Muccino. Lingua taman "La soubrette sembra destare l'interesse anche dei piloti Tim e Blake." Uno dei vantaggi principali della città è la sua posizione geografica vantaggiosa. La linea fu disegnata da Harris Mann, che progettò anche la simile Leyland Princess. Da allora, Aranda ha iniziato a lavorare come fotografo freelance. Spesso lunghe scene di dialogo vengono tagliate o interrotte. La Svizzera ha mantenuto tale status fino a diventarne Stato membro. In seguito, fondò e diresse la casa editrice Coliseum. Assedio di Lilla Il capoluogo di contea è Fowler. Già allora però era come una sorta di consigliere per Tony. Vi si trovano i laghi Nansen, Quiroga e Strobel. "Dopo la realizzazione della facciata l'edificio non ha più subito sostanziali modifiche." Stampe o papiri dipinti però spesso mostrano Nefertiti con i due occhi intatti. "In questo senso, essa è strettamente collegata all'omeostasi, poiché contribuisce notevolmente al suo mantenimento." Un giorno riuscì a salire su un barcone che era diretto verso Venezia. In seguito poi, da Roma, arrivavano le indicazioni di sospendere ogni provvedimento. La popolazione è curda. "Con la domanda ""Chi sono io?" Meta di pellegrinaggio da secoli, è oggetto di grande devozione da parte dei fedeli. Dopo la rivoluzione emigrò in Grecia. Nelle movenze ricorda Paolo Maldini, bandiera leggendaria del Milan Esistono inoltre alcune categorie di dispositivi che sono oggetto di regole speciali di classificazione. Può essere di grado diverso nei vari stipiti. È uno schiacciatore-laterale. Sul lato nord sorge un torrione mozzato adibito a campanile. È un film drammatico statunitense con Barbara Stanwyck, George Brent e Donald Cook. Questo significa che i maschi hanno metà numero di cromosomi rispetto alle femmine diploidi. I risultati dei test furono positivi. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia della Sacro Cuore, diocesi di Ales-Terralba. Fatta eccezione per alcuni micro-rilievi, la pianura è del tutto pianeggiante. La foresta che la ricopre fu piantata per volontà dei Carmelitani. Marvin Phillips Contestualmente la diocesi assunse il nome di Grasse. La Fundación prevede di sviluppare le sue attività dalla Spagna con proiezione internazionale. Conseguentemente molti dei quadri professionali Sahrawi parlano correntemente lo spagnolo. Il gioco comincia quando il fattore porta nel cortile una nuova mucca. Partecipò quindi ai mondiali ottenendo un diciannovesimo posto. Negli anni seguenti riuscì ad imporsi nei campionati australiano, nordamericano e italiano. "Per l'occasione si esibiscono gli esponenti di maggior spicco della musica dialettale genovese." "L'area fu progressivamente trasformata in giardino imperiale, molto apprezzato dai sultani ottomani." Un giorno incontra, senza saperlo, proprio suo padre. Le mimetiche individuali odierne hanno varie soluzioni di colori. Successivamente svolgerà la professione medica tra le province di Treviso e Belluno. "L'intero task group venne insignito della Presidential Unit Citation per l'azione bellica." Florentin Matei Fu corrispondente in Cina e in Nuova Guinea durante la seconda guerra mondiale. "Le piogge si concentrano durante l'estate e aumentano da sud verso nord." Il suo corpo fu sepolto nella Cattedrale della Santissima Trinità di Dresda. Prettamente terricola anche se può costruire le sue tane sopra cortecce o cespugli. "L'esperienza in panchina durò tuttavia pochi mesi." Attualmente il punto caldo è collocato nella dorsale di Juan de Fuca. Alterna pezzi cantati e parlati. Un giorno Selby chiede ad Aileen di andare a Fun World. Sono piuttosto fragili, tanto da sfaldarsi una volta raccolte. "Con la ha vinto tre scudetti consecutivi e un'European Champions Tournament." La sedia nasce da una serie di elaborazioni del modello di Stam. "Solo minime quantità della molecola possono essere rimosse eseguendo un'emodialisi o la dialisi peritoneale." Museo di Belle Arti. Il territorio comunale è attraversato dal fiume Aniene. La direzione è del maestro Fabio Biondi per la casa discografica Naïve. Grande tifoso della Lazio, era sposato ed aveva tre figli, Eleonora, Monica e Andrea. Successivamente, Jim rientra in possesso di Herbie, ed apre con lui una scuola guida. "La coppia ebbe un figlio, Jason, divenuto anch'egli attore." "All'epoca i suoi abitanti erano rinomati fabbri ed artigiani." La circolazione dei treni è a destra. "Ottima, poi, la sua interpretazione in ""Turn of the Screw""." Villa San Martino Corral a Tombstone. "Gladstone entrò negli scout mentre era studiava all'Eton College." Importante è anche il riscontro pratico della effettiva stereochimica di reazione. "Nel paese d'origine è infatti chiamato Irish Blue Terrier." Questa caratteristica permetteva al motore di girare a regimi maggiori. Il secondo è costituito dal presidente del Bundesrat e da tre vicepresidenti. La Chiesa ha struttura episcopale. "Stine's The Haunting Hour""." Il manager del tag team era Slick. Fa parte della squadra bulgara di Fed Cup. "Le informazioni sulla sua carriera diplomatica sono contenute nell'opera di Fozio di Costantinopoli." Il fiume Tevere scorre nel territorio comunale. Divenne partigiano nella Brigata Eugenio Impera, di cui divenne caposquadra. La riproduzione avviene solo nei fiumi. Ha un clima temperato in inverno e fresco in estate. Era sposato con Placidina, pronipote di Sidonio Apollinare. Più recentemente, molti udi sono emigrati in Russia in cerca di lavoro. Furono istituiti cinque gironi, uno per Regione tranne il Piemonte che ne ebbe due. In seguito passa per un anno ai francesi del Rennes. "La quinta canzone è ""Burning Hearts"" dei Silverstein, uscita come singolo promozionale per ""Rescue""." Le squame della testa sono grandi, piatte e lisce. Il fenomeno ricade nella categoria linguistica detta iato. È un composto nocivo e comburente. La villa si articola su una simmetrica pianta a C allungata. I racconti sono ambientati a Madrid. Candidato al Premio Nebula per il miglior racconto lungo. "Contemporaneamente al disco è stato pubblicato il secondo singolo, ""Our Day Will Come""." Attraverso i secoli, la terra è stata poi utilizzata per fini agricoli. La scaletta delle canzoni suonate è la stessa del Magic Tour. Nella seconda parte di stagione è stato girato in prestito in Superettan al Varberg. Nel video tra gli spettatori in sala è presente anche la sorella Arianna. Georg Wilhelm Friedrich Hegel e Schopenhauer sono solo due facce della stessa medaglia. La coda varia in forma e lunghezza, essendo persino assente in certe razze. Non è una scelta facile. Zoccolo e cimasa spesso presentano cornici digradanti o modanature. Alcuni di questi dipinti si possono visitare nei musei egiziani di arte moderna. Infanterie Regiment della Reichswehr. Gli allievi della scuola sono selezionati attraverso un concorso particolarmente rigoroso. Suona il piano fin da quando aveva sei anni. "Un figlio segreto, riconosciuto, del marchese si frappone alle pretese dell'Orsini." Pier Fausto Barelli. Per lo stesso motivo era stato deciso il trasporto degli aiuti. Corrado è solitamente considerato il fondatore della grandezza della dinastia dei Wettin. René Fournier "Il maggior produttore di lana d'angora è, attualmente, la Cina." Rodio e iridio non hanno ruoli biologici. "Il gentleman del Brunello""." "Alla proclamazione dell'armistizio la ""Gradisca"" si trovava in navigazione verso Patrasso." Il costo delle riprese superò notevolmente il budget prestabilito. La colonna sonora è curata da Michael Giacchino. Gli Stormy Six restano un quartetto. "L'ipossia e l'ipercapnia presentano svariati effetti sull'organismo umano." Alcuni abitanti impararono anche a leggere e scrivere da questi sacerdoti. "Fu assegnato allo squadrone di caccia ""Black Eagle"" del Vietnam del Sud." A Boccadifalco fece organizzare anche un centro di orientamento professionale. "L'anno successivo si trasferì alla Cremonese dove rimase per cinque stagioni." Lavora con Agostinho Neto per unificare il Movimento di liberazione. È il sequel di Digger-Simulator, e da questo ha migliorato molte cose. Inoltre ebbe ampi feudi nel territorio circostante, soprattutto nelle province di Pavia e Alessandria. "Le colonie di ""Saccharomyces"" crescono rapidamente sino ad arrivare a maturazione in tre giorni." Hanno un enorme risorsa di competenze tecniche e persone. È sepolta a Londra nel Brompton Cemetery. "Si tratta di un'area di intensa attività agricola e con dense foreste." "Il cancelliere si schiera contro l'Università." "Nel suo libro ""The Beatles." Fondamentalmente esistono due soli programmi adatti allo scopo. "Simili torri possono essere trovate altrove nel Caucaso, specificamente nell'Inguscezia." La sua decisione di candidarsi alla presidenza ha suscitato minacce di morte. Mamma Lucia A causa della crisi economica peggiorarono anche i risultati sportivi. Nelle Special Applications Hella sviluppa prodotti per veicoli speciali. È stato tradotto in spagnolo, polacco, francese e ungherese. "Fece parte dell'Accademia Romana." Fa parte della collezione di Franz Meyer a Basilea. "Fu anche docente di arpa presso la ""Academy of Music"" di Belfast." Jamie infatti, soffre terribilmente il freddo e alza al massimo il riscaldamento centralizzato. "Il gremlin lo chiude dentro e fa partire l'aereo." Di questo gruppo non sopravvive alcuna unità, essendo state tutte demolite. Galeazzo venne allora incaricato di governare Bologna per conto della famiglia. "Damien Darhk è un abile combattente essendo stato addestrato dalla ""Lega degli Assassini""." Nella seconda trilogia, Link è sempre presente ma ricopre un ruolo sempre meno importante. Il suo successo creò un interesse popolare di diversi mesi. "Lo scenario si ripeté l'anno successivo a Copenaghen." È un western statunitense con Sterling Hayden e Yvonne De Carlo. Il suo quartier generale è situato presso Fort Hood, nel Texas. "Ospite d'onore al concerto finale è stata Lady Gaga." Nel mercato europeo la distribuzione è partecipata con Ill Will Records. Il sultano rilascia un centinaio di cavalieri, ma si rifiuta di rilasciare Zaira. Esistono principalmente due tipi di verricello di soccorso: idraulico o elettrico. Non pare che un solo modello interpretativo possa spiegare la differenziazione del Musteriano. "L'omicidio avviene davanti al numeroso pubblico che assiste a uno spettacolo di Ziegfeld." La scenografia della trasmissione cambiava aspetto, anche se manteneva alcuni elementi del flipper. La prospettiva è quindi, in questo caso, messa al servizio del tema cristiano. "Scarso il peso dell'agricoltura e limitato quello del terziario." Originariamente era ospitato in un edificio in stile neorinascimentale di Richard Morris Hunt. "L'attacco durò da sei ad otto minuti." Alla fine Jack riuscirà a trarre d’impaccio Queenie. Il suo corso è in gran parte navigabile. "Robert Oppenheimer""." "Ma quest'ultimo si ribella e va a prendersi la vittoria ed il titolo mondiale." La popolazione parla il dialetto cilentano. I due rappresentano parte della stessa personalità di Vecchioni, due parti eternamente in conflitto. "Il fronte rimase tranquillo da ottobre fino alla fine dell'anno." Quasi solo nei casi di stipsi cronica Minni sta cucinando a Topolino dei biscotti come quelli che faceva sua madre. "L'opera è dedicata alla facoltà di scienze e matematica dell'Università di Tolosa." Vive a Los Angeles con la moglie e la figlia. Amico di chi? Porta il suo nome anche il primo testo universitario di fisica della Slovacchia. Tutti i brani sono stati scritti dai membri della band. A Brad Johnstone viene affiancato, su richiesta dei giocatori, un nuovo vice, John Kirwan. Dopo la maturità scientifica, è entrato nel seminario regionale di Molfetta. Nei giacimenti di uranio. Lo scalo dispone anche di un piccolo fabbricato per i servizi igienici in disuso. È stato poi sostituito da Marc Gené. Lele tenta di salvare la loro relazione e le chiede se vuole sposarlo. Naturalmente si tratta di due varietà distinte ma sempre di aramaico, quindi imparentate. Un anno dopo è finalista al campionato asiatico e oceaniano. "Tutte le altre squadre entrarono nello stadio secondo l'ordine alfabetico francese." "All'interno della proprietà sono stai trovati anche importanti reperti archeologici." "Ciò determinò le proteste popolari che si protrassero per tutto l'anno con violenti scontri." Fu il penultimo sovrano della Tunisia. Combat Engineers in Europa. Nella sua forma attuale, la Tabu Search è stata proposta da Fred W. Glover. Il dubbio assale i Sabotage e decidono di soprassedere. Il loro numero è veramente considerevole, grazie anche al recente anniversario. Manca di continuità e peso agonistico. "L'interno, a navata unica, custodisce un solo altare con alzata lignea dipinta." Le vocali ä e å così come quelle lunghe sono sempre toniche. Altre brevi notizie arrivano dalle visite pastorali del Vescovo di Verona Gian Matteo Giberti. "Dopo aver sostenuto le politiche del presidente Putin, si è opposto alle ""rivoluzioni colorate""." London ed. È prevalentemente vegetariano. La sua tomba nella collegiata di San Martino divenne presto meta di pellegrinaggi. "Dopo aver lasciato il gruppo si è dedicata all'attività solista." In proporzione, le orecchie sono piccole e gli occhi grandi. Una nicchia posta al centro del timpano ospita una scultura di santo. Del suo breve regno non sono noti altri dettagli. "Castiglioni divenne Presidente onorario del Gruppo italiano di ""Storia delle Scienze Mediche e Naturali""." Il capoluogo di contea è Fort Collins. Questi tentarono, spalleggiati dalle università, di schierare la Chiesa contro il Papa. Una terza stagione è in produzione. In gioventù fu allievo di Luigi Einaudi e, in Svizzera, di Vilfredo Pareto. A fine stagione rimane svincolato e si ritira. Chiesa Vecchia "Per aumentare la maneggevolezza l'interasse e la carreggiata furono ridotti." "È autore di ""San Rocco intercede per le vittime della peste""." G. Vogler. Per completare un livello è necessario raccogliere la chiave e quindi raggiungere il lucchetto. Fu per molti anni Sindaco di Laureana cui donò vari terreni. Ambienti fino allora ostili alla stessa terminologia teologica, hanno cominciato a farvi riferimento. Il nome della città deriva da un villaggio situato nei pressi. La città divenne sede una contea carolingia. Emerito e il consorte gatto. Il testo può essere letto come un messaggio anti-razzista e anti-xenofobo. "Pey'j, seppur riluttante all'inizio, decide di aiutare Jade nella sua impresa." Il nome è interessante dal punto di vista etimologico. Probabilmente aveva solo problemi di dislessia. Le varie strofe sono tutte una lode della legge divina. Il dialetto lodigiano è classificato tra i dialetti gallo-italici. "L'album fu anche pubblicato in vinile con una tracklist leggermente alterata." Furono arrestati Lluís Companys e diversi membri del governo. Erano legati da sua madre Anna Bolena. Crebbe in una modesta casa di via dei Macelli. Con questo termine troviamo indicati uno stile o dei Taolu. Dopo una stagione resta svincolato. In molte aree della matematica si considerano leggi distributive generalizzate. "Abbandonate le scene, si dedicò all'insegnamento; ebbe tra i suoi allievi Giuseppe Di Stefano." Lavora poi in Reality Game su Sky Vivo. Il film è completamente ambientato di notte fonda, a Los Angeles. Costituisce un esempio di dimora patrizia settecentesca in stile Rococò presente sul territorio bresciano. Gaio Giulio Cesare, nipote della moglie di Mario, sposò una delle figlie di Cinna. Situati lungo i grandi fiumi, i mulini natanti sono caratteristici soprattutto della Pianura Padana. Il patrimonio bibliografico è collocato a scaffale aperto ed è direttamente accessibile al pubblico. Fu rieletto annualmente fino alla sua morte. Alcuni degli effetti indesiderati sono cefalea e nausea. Uccide tutti coloro che terminano con successo le sue prove. Fu attivo anche a Córdoba, dove progettò la cattedrale della città. "Dopo andò in Palestina e conobbe Eutimio che lo riportò verso la ""vera"" fede." Il rinnovo della licenza comporta il versamento della relativa tassa di concessione governativa. "L'autore e l'anno esatto di pubblicazione sono sconosciuti." La località olimpiche interessate dalle gare della serie sono state Sydney, Pechino e Londra. Internamente la chiesa si presenta quasi completamente rinnovata. "Di Victor Hugo lesse ""Notre-Dame de Paris""." Fu la madre, Ricciarda Malaspina, a consegnarlo agli agenti imperiali. È altrettanto attivo come conferenziere. "Di Bernardo di Gotia non si conoscono il luogo e l'anno della sua morte." Da allora iniziò una fase di progressiva decadenza. Viene chiamata la polizia di stato. "Venne tuttavia sonoramente battuto dal capitano della squadra di nuoto dell'Università di Yale." Il macchinario del Power Broker ha tramutato Paul in una pianta umanoide. La visione viene collocata dal Marangoni pochi giorni dopo la sua prima comunione. "Più a sud un'altra auto era uscita di strada, investendo un gruppo di spettatori." "La musicista svedese Amanda Bergman si esibisce con il nome d'arte ""Idiot Wind""." Odoardo nasce terzo di cinque figli e sarà il solo a sopravvivere. Open, in singolare, doppio e doppio misto. Sul finestrone una lapide con iscrizione latina ricorda la costruzione della chiesa. La tranquilla vacanza, immersi nella natura, di una famiglia viene movimentata dal cognato pasticcione. "Le imposte bronzee mostrano i castelli esistenti che facevano parte del sistema feudale dell'abbazia." Lavoreranno a fianco dei più giovani Nicolò Pinzolo e Andrea Mantegna. Inoltre ha vestito il Team Milram, squadra ciclistica. Un magnete a ferro di cavallo è in principio un magnete a barra curvato. Rimpatriato poco tempo dopo, venne integrato nel Corpo di spedizione italiano in Russia. "Le origini dell'album risalgono alla fine degli anni settanta." "È previsto sin dalla prima edizione anche un premio per il ""Miglior Regista esordiente""." I segnali di pericolo in Danimarca hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. "Cicerone lasciò definitivamente l'Italia, imbarcandosi da Brindisi." "Fortunato importava inoltre lussuose opere di oreficeria dal resto d'Europa da rivendere a Roma." Tutto ciò diede un preciso scopo alla ricostruzione. La causa ufficiale della morte fu overdose di eroina. Generalmente le bande sono più evidenti nelle sottospecie africane. Gli successe William Minto, uno dei suoi allievi più brillanti. Con la restaurazione Borbonica si ritrovò finalmente calma e serenità nel complesso. I Nuovi Dei sono nativi dei pianeti gemelli Nuova Genesi e Apokolips. Le pianure alluvionali forniscono un importante habitat per alcune specie di uccelli. Ha studiato a Henry W. Grady High School, una scuola statale in Midtown Atlanta. Appaiono inoltre anche i registi Trey Parker, Wes Craven, James Gunn e Eli Roth. Infine, risale al Settecento Villa Fadelli-Ronzani, fedele esempio di casa padronale di campagna. Successivamente, la polizia testimoniò di non aver usato mitragliatrici nello scontro. Deve poter operare in modo autonomo a seconda della sua localizzazione nelle zone esterne. Si tratta di una seduta lunghissima. Fin dal medioevo vi sono stati italiani residenti sul monte Titano. "Il cuscino su cui poggiano i piedi del Bambino sembra ""uscire"" dal dipinto stesso." Aumentando la densità della materia nucleare si forma la materia di quark. Questo rischio è ulteriormente aumentato se gli acidi biliari raddoppiano. Quando viene a saperlo, il padre si trasferisce praticamente nel nosocomio per starle vicino. "Dichiarata monumento nazionale, custodisce le reliquie di Sant'Euplio e della martire palermitana Santa Rosalia." Le orecchie sono relativamente corte, arrotondate e ampiamente separate. "L'oramai giovane donna interpreta questo fatto come un segno inviatogli da Hiro." Ebbe anche dipendenza dalla droga in carriera. "L'interno della chiesa, pur presentandosi sobrio e disadorno, custodisce importanti elementi artistici ed architettonici." Si pensa che gli esemplari allevati in cattività siano circa un migliaio. Trisha Stafford La sua intera estensione è compresa nella provincia di Teramo. "Indagando fuori dell'accademia, il reporter Lee Taylor incontra Joan." Potevano sparare in semiautomatico o automatico. Pannelli posti lungo i binari mostrano vecchie mappe e fotografie della stazione. Ritratto di Lucy Percy "L'anno si chiude con il film ""Una questione privata""." Completavano la sua famiglia due fratelli e sorelle. Micerino era figlio del faraone Chefren e nipote di Cheope. Coccia aveva una bella voce da soprano e cantava nelle chiese. La stagione è segnata dalla rivoluzione nei regolamenti dei Campionati Italiani. Prima di partire, però, Tyrion uccide Tywin. "Oggi l'Alhambra è considerata uno dei Patrimoni dell'Umanità." "L'anno successivo esce la prima raccolta di canzoni, intitolata ""Cima Vezzena Canta...""." "Una versione lenta di ""Hiroshima mon amour"" fu eseguita dagli Ultravox!" Albert Sing "La sua prima apparizione fu nel gioco ""Donkey Kong Country""." "Il referto del medico legale è stato di ""morte accidentale""." "Vi è anche un percorso didattico che mostra l'evoluzione del rito funerario." Le province sono in tutto sette, più la municipalità indipendente di Ho Chi Minh. "A tutt'oggi il comune di Berlino promuove attivamente il turismo gay nei gay village." Ha giocato nella squadra di basket di Taranto, in Italia. "All'inizio degli anni ottanta, fu poi ulteriormente sviluppato dai Big Boys." Questi revolver sono stati commercializzati per i mercati militari e civili. A questo straordinario ritorno fecero seguito numerose apparizioni in serie televisive e talk-show. I processori very long instruction word seguono questa filosofia. Tutte le canzoni sono scritte dai The Doors tranne dove è indicato. Studiò pianoforte e si diplomò al Conservatorio di San Pietro a Majella. Galindo era un sostenitore del governo liberale del presidente Francisco Morazán. "L'importanza del palazzo imperiale di Domiziano nella storia dell'architettura è quella di un caposaldo." Il giorno successivo Hellmuth si scusò con Dragomir per il proprio comportamento. Diversi critici e giornalisti hanno dedicato degli articoli al fenomeno. "Nello stesso periodo collabora al mensile ""Andria"", diretto dal giornalista Michele Palumbo." Da qui la necessità di nascondersi. In Italia non è mai arrivato. "La supremazia Austin, tuttavia, finì con l'imporsi." Alan e Mary si sposano dopo che Graham finisce ucciso, precipitando in un dirupo. Qui comincia ad inserire nel proprio repertorio anche mosse della Lucha Libre messicana. In seguito però, il governatore lo fece impiccare. Si trattava comunque di porcellana a pasta dura. Il suo stile spettacolare, però, era molto costoso. Nelle scene finali tutti ballano intorno ad un falò. Ma ben presto la politica russa si fece sentire anche a Chełm. Infine, la Terra è un volume finito e può risuonare. "Viene sconfitto nell'ultimo episodio, dopo vari combattimenti." Sono spesso utilizzate da Internet Service Provider, scuole, e aziende per i loro utenti. Il bambino si è staccato dalla placenta e di conseguenza è morto. Sua fu anche Villa Mondragone a Frascati. "L'esito delle sfide è determinato anche in questa edizione dal voto su Twitter." Alcune volte anche utilizzato in tono scherzoso. In alcuni casi la causa non viene mai trovata. "Per coincidenza, ha segnato anche il compagno di squadra nell'Espanyol Albert Riera." Attualmente riveste il ruolo di Preparatore Atletico e Mental Coach. Pietà di Michelangelo "Alla fine dell'Ottocento fu un promotore sindacale." "Fu anche professore presso l'Università di Buenos Aires." La novità non piacque ai clienti abituali delle Manifatture. "Serve l'area di North Wembley." La società svolge campagne di vaccinazioni e corsi di formazione al primo soccorso. Dopo aver vinto il titolo nazionale si trasferisce al Rennes. I principali sport in città sono il calcio e il baseball. "Ha studiato presso l'Università di Shenzhen.." "Per la sua giovane età cominciò ad essere soprannominato ""Baby""." Di professione è medico. Ash appare tra la folla con sorpresa di Chris. Questo problema è conosciuto in letteratura col nome di hot-spot problem. Previa autorizzazione, si può salire al rifugio anche in motoslitta. Anche questa pietra runica fu scolpita da Gunnar. "L'altare e la cattedra sono celati dalla stupenda ""Iconostasi"" marmorea." Persone di cognome Crawford "L'uso della versione civile è consentito a tutti i cittadini." "Affianca all'attività di docente la produzione di numerosi saggi e volumi." Raggio di sole Persino Akemi in una occasione creerà seri problemi alla coppia Yusaku-Kyoko. Per la spiegazione dei termini nella tabella vedere la pagina bossolo. Battaglia del Vesuvio Un altro regista con cui lavorerà spesso, sarà poi Lynn Reynolds. "L'ultimo barone feudatario fu della famiglia Pignatelli di Napoli." Sulla base di queste esecuzioni la giuria esprime un giudizio in centesimi. Vi compare Mario. "La canzone originale si può sentire in diversi altri episodi di ""A tutto ritmo""." Infine, Napoli cedette il diritto alla partecipazione alla Com Cavi Multimedia Salerno. La squadra della La Torre milita oggi in tornei dilettantistici regionali. "Il titolo originale è ""Gradiva." "Tuttavia la disidratazione può essere stata precedentemente aggravata da un cattivo ""taglio del peso""." Il marito nella foto è proprio il complice del sicario. Sposato con Sharon Burr, ha tre figli. È considerato il più antico trattato di pace esistente. "È da qui, sembra, che deriva la denominazione ""uomini blu"" per riferirsi ai Tuareg." Division danese, ma nel passato ha partecipato in più occasioni al massimo campionato danese. Le fibule sono numerose e di varia foggia. La tensione sale pian piano in modo lento, ma deciso. Delle baracche non rimane nulla. "In effetti l'album non è apprezzato dalla critica e viene definito ""trascurato e grossolano""." Le specie di questo genere si trovano nella Nuova Caledonia con habitat tropicali. "Il nome è scelto tra i personaggi positivi principali del ""Libro della Giungla""." "Molti artisti, come Trent Reznor e Elbow, hanno remixato alcune tracce di ""Up""." "Maria Taglioni fu una delle pietre miliari, Jean Coralli un'altra." Continua poi la sua carriera nei decenni successivi limitatamente al Belgio e Francia. Vi sono infine diversi finali, sbloccabili compiendo azioni diverse durante il gioco. I cani non vengono selezionati per le mostre canine, ma hanno solo funzioni lavorative. Solo in seguito si scopriranno i motivi di questo suo distacco emotivo da chiunque. Involontario alleato degli Asburgo nel contenimento del fronte danubiano fu la Confederazione Polacco-Lituana. "Sono state anche adottate nuove divise per l'equipaggio." Il principale antagonista del gioco. "I giocatori si mettono in cammino in un labirinto ""incantato""." "L'edificio è in cemento armato ma decorato in stile dinastia Song." La reazione di Heck si basa su due proprietà particolari del palladio. Ci sono sette aree tra cui due villaggi. Più tardi si sposò e, trasferita la propria residenza a Roma, ebbe quattro figli. Bates ha proseguito il suo compito di aiutare i nove iscritti a scuola. In totale si è sposato quattro volte. Furono feudatari di Sarnano, con terreni a San Ginesio, Loro Piceno e Massa Fermana. Brodie poi colpì Brunel nella speranza di rimuovere la moneta. "Divenne la musa dell'autore." Molto bravo nel dribbling e nel contrasto. Solo allora potrò ritenere la serie conclusa. "La sua ricezione richiede l'uso di antenne e ricevitori specificamente progettati." "Quando ritorna dalla sua ""caccia"" nelle campagne, è tutto sporco e lacero." "La forza della parola è intesa come ""gran dominatore""." Sea Group Albese Temendo per la sua vita, Carl costringe Andrea a nascondersi con lui. "Nella stessa occasione fu nominato ""fotografo pontificio""." La chiesa è situata nel centro della città, in piazza Vittorio Emanuele. La cerimonia funebre del generale Braddock fu celebrata dallo stesso George Washington. Sono due i sistemi usati nelle serie: lo stile Mid-Childa, e lo stile Belka. "In virtù della sua prestanza fisica i suoi compagni lo chiamavano ""muscolo""." È debolmente solubile in acqua, molto invece negli acidi. Entrambi i lati delle orecchie sono ricoperti da una fine peluria nera. "L'Italia impiegò la Breda Mod." La statua è rappresentata nella maniera tradizionale. Il loro litigio si trasforma in rissa che coinvolge una moltitudine di persone. "Fa parte della Comunità montana ""Peligna""." Denys va nuovamente a trovarla e le confessa che aveva ragione lei su tutto. "Infine l'ultima arca, quella di Cansignorio della Scala, la più ricca e movimentata." "Nord, ai confini dell'attuale Uganda, impresa mai tentata in precedenza da altri europei." Alcuni aeromobili dispongono, inoltre, di un equipaggiamento specifico per il trasporto neonatale e pediatrico. È presente anche sulle isole di Trinidad e Tobago. "Nel videogioco vengono citati i ""Troll di collina""." La maggior parte dei reperti sono esposti al Museo archeologico nazionale di Venosa. Arte, per un totale di quasi un centinaio di volumi. Si ottiene una tranquilla salvezza ben lontani dalle sabbie mobili della bassa classifica. Le perdite del Regio Esercito furono enormi, così come quelle della Regia Aeronautica. Persone di nome Dominic È stato interpretato da John Fleck. I nodi Memory-backed sono molto più veloci nella replica dei dati. In seguito scoprono di trovarsi presso un agricoltore locale, dove vengono raggiunti. La Società si occupava anche di araldica, genealogia e di documenti storici. Sottoscrive un contratto annuale con lo United. I racconti sono tutti a tema estivo. Questi pesci sono caratteristici per il corpo allungato e la bocca molto appuntita, piccola. Il Toro è un segno fisso di terra, governato da Venere. "L'anno successivo venne ceduto al Real Valladolid." Fu il primo daimyō del dominio di Chōshū. È il risultato di assemblaggio di due stesure. Alfredo Bouvier Stanisław Car "Secondo Leonard Maltin il film è una ""devastante satira sulla Hollywood anni trenta""." "L'ecotomografia addominale può essere utilizzata per confermare la diagnosi." A fine stagione, il Lyngby retrocesse nuovamente. Dopo la sorprendente partenza, il Sambuceto viene risucchiato nel gruppo. Plasticità, espressione intensa e gesti eloquenti caratterizzano le sue figure. "L'edificio è raggiungibile dalla High Street, la via principale della cittadina." Si rendono però conto di poter restare in buoni e amichevoli rapporti. "Il libro è stato anche ripubblicato con il titolo ""Una cosa difficile come l'amore""." Inoltre ha giocato anche per il Prato e la Mestrina. Nel primo Settecento, si rivolse a grandi solenni composizioni, soggetti sacri e profani. Raramente la durata dei movimenti supera i cinque minuti. Nelle sue file hanno militato numerosi atleti di valenza nazionale e anche internazionale. Attualmente, grazie alle opere di restauro, i giardini stanno ritornando alla loro bellezza originale. Sembrava il gioco perfetto per lanciare la loro nuova console. Un esempio concreto: molti siti usano le tabelle per visualizzare i dati. Viene pubblicato con cadenza giornaliera, e approfondisce in particolar modo notizie riguardanti Seattle. Esisteva inoltre la prostituzione sacra, praticata dalle sacerdotesse di alcuni templi orientali. Da bambino è apparso in alcune recite scolastiche prima di partecipare al Gaiety Theatre. Così Sun Jun decise di assassinare Zhuge Ke. Nella parte settentrionale i Monti Scandinavi determinano i confini tra Norvegia, Svezia e Finlandia. Vennero anche avviate numerose attività collaterali di sostegno alla popolazione. "Questa espansione ha introdotto le ""classi ascendenti"", con contenuti relativi a esse." Copia della pellicola si trova conservata negli archivi della Library of Congress. Insomma, non possiamo proprio sapere ciò che sia o non sia possibile a Dio. "Un esempio è la comunità professionale dei responsabili e operatori dei Servizi per l'Impiego." David Ben Dayan Civitavecchia Servizi Pubblici, per conto del Comune di Civitavecchia. Originario di Cirò Marina, è cresciuto calcisticamente nella Juventus. "Kira allora insultò pubblicamente Asano e quest'ultimo in risposta tentò di ucciderlo." Il farmaco è controindicato nelle donne che allattano al seno. La croce è collocata su uno scudo di colore verde. "Fu il primo regista di famosi musical di Broadway come ""Oklahoma!" I vicepresidenti sono invece consiglieri di opposizione. Scendono in Serie B la Lazio, il Foggia, il Venezia ed il Lecco. "È uno dei punti estremi dell'Europa: quello più a est." Nella sua costa si trovano varie spiagge sia sabbiose sia rocciose. Più tu prendi meno hai. Bambini morti senza battesimo ed adulti senza sacramenti. "L'unione dei loro poteri dà luogo al Prisma di luce massimo." Ad Armas succedette Luis Arturo González López. I Go Flamingo! Rimane tuttavia bassa la spesa per ricerca e sviluppo. Occasionalmente si possono trovare esemplari rossastri. "L'unico gemellaggio stipulato è quello con l'Aglianese." La pinna caudale è più o meno profondamente forcuta. La formula del torneo non è stabile: più volte nel tempo è stata modificata. Gli fu anche conferito il titolo di Grande di Spagna. Insegnò in seguito in vari ginnasi del Mezzogiorno, vivendo per otto anni in Campania. Questo ulteriore appoggio non è simmetrico in quanto è presente su un solo lato. Il film lanciò una giovane Adrienne King protagonista insieme a Betsy Palmer. Queste ultime caratteristiche vanno a conferire maggior sportività alla linea. Nelle varie sue esperienze è stato impiegato anche come centrale di difesa. State attenti, potrebbe essere proprio dietro di voi. Si trattò delle prime elezioni multipartitiche. Ha aperto le porte della letteratura messicana alle donne. Le attrezzature scientifiche erano contenute nel modulo di servizio. "La ""facciata"" è divisa in due dal grande cornicione centrale." È stato descritto come una variante del Vodka Martini. Per questo ricevono doni e piccole ricompense in denaro. Il medesimo obbligo è imposto dalla legge n. Contemporaneamente, la neonata azienda ha svelato il secondo modello, Energica Eva. Nelle settimane seguenti si prodigò lungamente per raggiungere questo risultato. "Un'altra città importante è Padang Besar, al confine Malesia-Thailandia." A quel periodo risale pure la prima ricostruzione della chiesa di cui abbiamo notizia. Amava investigare sulla corruzione. Nessuna delle proposte citate, tuttavia, arrivò mai alla discussione. Lord Spencer era anche cancelliere della Victoria University. Si utilizzano differenti tipi di ugello a seconda delle applicazioni. Per i suoi meriti artistici, il comune di Rosario gli concedette una pensione speciale. Un giorno è tornata incinta. "Dopo l'arrivo in Italia, fu vittima di un furto a Napoli." "L'agricoltura e l'energia costituiscono una parte importante dell'economia locale." Nel corso della medesima puntata, entra nella scuola Amnesia. "Alcune di esse risalgono ai tempi dell'Impero romano, come ad esempio la carpa." In seguito al fallimento del Siena, rimane svincolato. Popola le acque salmastre delle foci di grandi fiumi e le paludi di mangrovia. Alcuni funzionari della sanità haitiani non la considerarono comunque una prova inconfutabile. Prodotto a metà degli anni ottanta. Questi stessi acciai tendono a risultare anti-magnetici. "La raccolta si esegue in autunno, inverno e all'inizio primavera." "L'opera è ora esposta nel comune umbro di Terni." Metro Manila è il centro politico, economico, sociale e culturale delle Filippine. "La finale di quel Mondiale fu per Chico l'ultima apparizione in Nazionale." La ricostruzione dei fatti che era stata inizialmente presentata era influenzata dalla disinformazione sovietica. Indossa abiti molto eleganti e costosi, solitamente di pelle. Presidente della Federazione internazionale degli sport universitari, creò le Universiadi. Non fare niente avrebbe significato cedere la leadership del mercato alla concorrenza. Spettacolare Ficus dal tronco molto grosso, sinuoso, contorto ed estremamente largo. La città è ricca di giardini e parchi. Gli incisivi inferiori sono disposti in una fila continua in contatto con i canini. Sono state create diverse edizioni, in diverse lingue. In questo periodo appare spesso al Maurizio Costanzo Show. "Nonostante ciò, si ritrova in tutti i semiconduttori dell'eterostruttura uno stesso punto delle bande." Gli ultimi due album studio della cantante non avevano ottenuto tale certificazione. I suoi sacerdoti sono chierici e druidi. Non si tratta di uno strumento a percussione, piuttosto di un tamburo a frizione. Da questo matrimonio nascono due bambine, Isotta e Milva. "L'avvocato in quel processo era proprio il giudice Helms." È un solvente molto importante, unico a causa della sua bassissima costante dielettrica. Sorpreso dai domestici, viene messo a terra. "Tale libro inizia con un capitolo intitolato ""Una teoria unificata del tutto?" Collega Trapani con Alcamo. Sarebbe stato necessario farlo accompagnare da legioni di demoni o da una grande piaga. "Nella spermatogenesi parliamo di imprinting paterno, mentre nell'ovogenesi di tipo materno." Si nascondono per vedere se gli abitanti sono pacifici. Il vecchio centro abitato è stato definitivamente abbandonato nel dopoguerra. La serie ha ottenuto tre manga spin-off. Ben Carré Gesù ha in mano una croce. "Ma questo non era l'intento creativo""." Abbracciò da giovane la vita ecclesiastica e fu nominato protonotario apostolico. "I giorni in Russia stimolarono l'amore di Castiglioni per la storia della medicina." Vanta due presenze nella Nazionale inglese. Prima della fucilazione vennero chiamati il parroco e il podestà di Filottrano. "A Menaggio sono state realizzate molte scene della serie televisiva ""Un ciclone in famiglia""." Tornò a Parigi in trionfo, a luglio, con sette bandiere inglesi catturate al nemico. Romeo Rivers "Cox divenne fiduciario del ""Guy Davenport Estate""." Lavora come attore cinematografico e televisivo. Lo Stato diede il via libera alla città di Parigi. Il festival presenta tre concorsi: cortometraggi, documentari e lungometraggi. Kronos era in origine uno degli Eterni della Terra. È presente una pensilina per i passeggeri. "Rashi, ""ad loc." È stato girato in Lituania. "Il forestiero, innamorato della donna, dovrà affrontare il feroce cacciatore che l'ha messa incinta." Per la lepre è comune accompagnare la pietanza con della polenta. "L'orbiter avrebbe sorvolato la posizione del lander da otto a dieci volte al giorno." Seguiranno i playoff per il titolo. Questa popolazione relativamente giovane può rivelarsi fondamentale per la crescita economica della Mongolia. Néstor Contreras Fu in India, Israele, Giordania, Kenya, Grecia, Inghilterra e Francia. Nella banda militavano anche due cugini di Zé Baiano: Zé Sereno e Manoel Moreno. Questo breve cortometraggio fu il primo film girato e proiettato in Australia. A queste, i Vangeli apocrifi aggiungono la nascita di Maria. Intanto, Moretti e Donnie devono prendere una decisione importante per il loro futuro. Parrocchia di Saint David Anteriormente sovrasta completamente il capo. "Ha fondato e diretto l'Orchestra Sinfonica di Civitavecchia." Queste agivano colpendo le cellule tumorali sfuggite al delicato lavoro del chirurgo. Questa nuova istituzione sostituisce la precedente. Tutte le opere sono collocate nelle stanze del piano rialzato. "Ha più volte collaborato con la testata musicale ""Rockol"" in qualità di giornalista musicale." Alejandro Moreno Così Herman, vince il buio. "Fu l'unica abbazia in Gran Bretagna ad essere stata fondata da questi monaci." Rappresenta la Vergine in trono con in braccio il Bambino. Vennero eliminati gli altri altari precedentemente presenti e le sculture. Il fregio mostra ancora tracce di antiche decorazioni. Sconsigliato per i bambini, da evitare in caso di gravidanza. A fine anno, la squadra centrò la promozione. Situato nella provincia di Henan, sulla riva meridionale del Fiume Giallo. "La muta umida ha comunque un ricircolo continuo d'acqua al suo interno." La parte vocale della canzone è stata creata dallo stesso Maverick. E se in un primo momento perse il primo scontro, nel successivo risultò vincitore. A luglio il Tribunale del Riesame riforma la sentenza. "In alcune sequenze viene mostrato il poster dell'album dei Joy Division ""Unknown Pleasures""." Di colorazione giallastra o marrone chiaro, con pinne ampie e muso tronco. "Un ulteriore utilizzo della finasteride nelle donne riguarda il trattamento dell'irsutismo." Un anno dopo il suo matrimonio, fu creato Cavaliere dello Spirito Santo. La classifica finale era stilata in base ai soli punteggi ottenuti nei vari tornei. Una nuova stagione di evangelizzazione ha avuto inizio dopo la fine del regime comunista. "Nel contempo fu pure deciso il nome del complesso: ""The Melody Makers""." È stato un dispositivo di fascia alta. "In suo onore porta il suo nome l'Ospedale Sarah Kubitschek." La contea fu governata da tre conti, Goffredo, Silvestro e Guglielmo-Martino. Si distinse dallo stile del fratello perché più teso verso il barocco. Ne sono morti davvero sei milioni? "Le trottole sono dei ""giri"" su sé stessi eseguibili in moltissimi modi differenti." Gli edifici seguono le funzioni della città. Il grano presentava rispetto agli altri alimenti diversi vantaggi. Il bruco ha corpo verde e appiattito, percorso da lobi laterali. Ian Hallam "Più tardi questi materiali confluirono nella raccolta ""Racconti storici e romantici del cav." Il nastro della medaglia era bipartito di giallo e rosso. Questa idea è applicabile nel seguente algoritmo. "Nell'ottobre dello stesso anno ha partecipato al congresso di fondazione del movimento ""Russia Democratica""." Il Parco di Villa Caruso di Bellosguardo è il giardino cinquecentesco della villa. La pedaliera è stata rimossa, e tutto lo strumento giace in stato di abbandono. "Si dedicò alla ricerca scientifica, sia nell'ambito della chimica inorganica che della organica." "L'accordo sarebbe stato valido per cinque stagioni." Il progetto non ebbe successo. La subcosta è molto debole alla base ed evanescente nel tratto terminale. Così prova ad allontanare gli amici. Pochissimi sono gli indizi su questo popolo. Presente anche in Marocco, minacciata in Repubblica Ceca, vulnerabile e protetta in Ungheria. Vive nella cittadina di Austin, Texas con sua figlia. Il gonfalone ha il drappo di colore bianco e le parti metalliche in oro. Successivamente, a giugno, è stata trasmessa una versione estesa divisa in sei episodi. Fu il padre di Gastone Luppi comandante di aeronautica militare. "L'aspetto esteriore del modello sport è quello di una vera moto in sedicesimo." Fra parentesi è riportata la data di prima pubblicazione. Il gruppo di simmetria della superficie è quello del tetraedro. Nessuna delle varianti linguistiche ha lasciato eredi storiche. "In viaggio tra i tifosi d'Italia""." In seguito la White lasciò la Warner Bros. Il suo posto viene occupato da Jeff Becerra proveniente dai Blizzard. Dispone di un patrimonio librario di circa volumi. Il nome Corona di San Marco allude al vecchio confine della Serenissima Repubblica. "L'associazione Wikimedia France ha protestato pubblicamente con un comunicato stampa in francese e inglese." Il museo si trova al nr. Tra le zampe e il dorso sono spesso presenti iscrizioni. Tra tutti a catturare lo squalo è Henry Spencer. "Incide con la Sugar ""Reginella"" ancora un doppio album distribuito dalla Polygram." Le riprese vennero effettuate a Fort Leavenworth, nel Kansas. "Fontanelli si laurea in Legge all'Università di Siena." "Si tratta del secondo libro della sotto-serie ""Storie da ridere""." Jozef Marko Il team della produzione cercò di trovare un altro direttore. Chris Williams La canzone è stata scritta da Blair Daly, Meghan Kabir e James Michael. Nella lingua italiana questo fono non esiste. Inaspettatamente Albano Carrisi, cantando Nel Sole, si ripresenta a Casa Martini. Sorpreso, per caso, da Willy Marco, aveva commesso il secondo omicidio. Le città principali sono situate sulla costa. Il suo sistema nervoso è immune al suo potere vocale. "L'immagine originale di Guidonia è stata negli ultimi decenni modificata." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Sette piccoli australiani""." Venne sepolto nel cimitero della Chiesa dei Cappuccini di Barcellona Pozzo di Gotto. Crociere sul Tamigi operano da Savoy Pier. "Il nome della specie deriva dalla città brasiliana di rinvenimento: ""Cuiabá""." In tarda età si avvicinò al mondo della musica, diventando anche compositore. Il video-clip in animazione è realizzato da Daniele Persica. Ha ricevuto numerosi premi internazionali. Il Kansas fu preferito. Suo fratello Firmino, divenne vescovo di Rimini. Edison è disarmato e può soltanto cercare di evitarli. Si possono ugualmente fare seccare i bulbi per ottenerne della farina. Il Crociati Noceto adottava come colori sociali il giallo e il blu. Il gruppo col tempo si fa una discreta fama soprattutto in Europa. Quando era in vita non gli diedero mai tregua. Laurens dimostrò una grande abilità tecnica già da piccolo. Ha continuato a lavorare nella pubblicità e nella stampa da bambino. Divenuti amici, i due festeggiano distruggendo il locale e incendiando la distilleria. Il centro sportivo del comune di Rovetta è a lui intitolato. Quella volta, il punteggio non fu equilibrato. Il fantastico introvabile live. Le tre navate sono in rapporto spaziale tra loro mediante un sistema di archi. È una vocale che nel dialetto si pronuncia come in italiano. Tale racconto presenta notevoli aggiunte rispetto al racconto della Genesi. "E anche grazie a lui che viene ""lanciato"" il giovane Giuseppe Pillon." Questa divisione serve Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Turchia ed Africa. Dotati di sembianze ruvide come mai viste prima. Grouchy, dopo aver saputo della disfatta di Waterloo, iniziò a ritirarsi. Su licenza viene prodotto anche in Germania, Italia, Paesi Bassi, Brasile e Turchia. Per una serie di casualità finisce come aiuto di campo del Generale Alcazar. Edward non può fare altro che baciare il moribondo sulla guancia. "È la sede del rettorato e degli uffici dell'Università degli studi dell'Aquila." Anche se talvolta forma piccoli gruppi, è solitamente solitario. Dopo essersi confrontato con Adelmo, Siro provvede egli stesso al sacrificio. La stagione del ritorno in seconda serie si chiuse col sesto posto finale. Qui dovranno affrontare una serie di difficoltà. "Nonostante questo inconveniente la navetta atterrò senza problemi per l'equipaggio." Lo stesso avveniva nelle pecore. Il capoluogo di contea è Duluth Venne girato negli studi californiani di Coronado della Lubin. "Il gioco è strutturato ""a capitoli"", che mano a mano proseguono." "Sull'effettivo ruolo di Alberico nel colpo di mano gli storici sono divisi." A questo album collaborano anche Saturnino, Chief, Camilla, Jasmine e Tormento. Nella stessa settimana ha inoltre raggiunto la vetta della classifica dei singoli statunitense. I cantanti però decisero di continuare ugualmente, suddividendo fra di loro profitti e perdite. Il re francese morente perdona il giovane Enrico. Vi è un errore al terzo paragrafo del testo. I livelli di potassio nel sangue possono normalmente, senza attacco, apparire corretti. "I delegati alla ""Convention"" a questo punto scelsero di approvare il Decreto di secessione." "Però subito dopo cade a terra senza vita e all'ospedale viene dichiarata morta." "Nel corso del tempo sono state effettuate diverse supposizioni riguardo l'origine del nome Seregno." "La sede è ospitata all'interno dell'antico monastero di Santa Paola." Conserva due interessanti crocifissi lignei policromi. Delta Orionis A è un sistema triplo. "Thompson stava rilasciando un'intervista ad un programma Tv poco prima dello stupro." La storia, ambientata in un lontano futuro ca. La prima vorrebbe libertà e comprensione da parte della madre, la seconda più disciplina. Ha vestito più volte la maglia della Nazionale della Sierra Leone. Mancino naturale, è un attaccante dotato di gran dinamismo e potenza fisica. "Verso altre località dell'isola vi sono collegamenti con autobus." Retrocederanno nella serie inferiore due squadre. Ma neppure questa gerarchia durò a lungo. Probabilmente la cappella venne ricostruita secondo il modello di quella precedente. Il singolo non entrò in classifica. Numerosi inventori, scienziati e ingegneri contribuirono allo sviluppo del radar. "Wilson arrivò sino alle semifinali del concorso, che fu vinto dall'australiana Kerry Anne Wells." Per la testata parigina segue tutti gli avvenimenti italiani. La camorra si è infiltrata invece nel settore edilizio. Il governo austriaco apportò un notevole miglioramento al sistema viario comunale. La stazione di Borgomanero è comune alla ferrovia Novara-Domodossola. "Era il canale che trasmetteva in differita di un'ora." A vincere il loro primo titolo furono i Tigers per quattro gare a due. "Altri mosaici ritraggono le armi, e l'Ordine della Vittoria." È stato eletto come indipendente nel Consiglio Comunale di Bologna. Monza non furono sempre sereni. Nel suo ritiro, Fett dipinse con acquerelli e oli. E. Bach. I frutti sono bacche rosse o gialle, commestibili. Si è interessato in particolare della storia del periodo di Gustavo Adolfo. Dopo la cremazione, le sue ceneri vennero consegnate alla famiglia. Assieme al titolo, Filippo elevò inoltre il ducato al rango di regno. Il sorteggio ha anche stabilito gli accoppiamenti delle semifinali e il tabellone generale. Sottotitolato in inglese, il film è accompagnato da un commento musicale. I fossili sono stati rinvenuti in Francia e in Repubblica Ceca. "Ha preso parte a tre edizioni dei campionati mondiali conquistando una medaglia d'oro." In Italia la serie è stata trasmessa sul canale Cartoonito. La partenza è data a Saint-Malo tra fine ottobre e inizio novembre. Frank C. Turner "Al termine della carriera accademica venne nominata Professore Emerito dell'Università ""La Sapienza""." La biblioteca riaprì dopo la guerra, riutilizzando i vecchi ambienti. "Alcuni gruppi ufficiali portoghesi e spagnoli difendono l'iberismo." King Park è il parco cittadino dedicato a Martin Luther King. Il Consiglio di Stato ha anche una funzione consultiva nelle materie legislative e regolamentari. "Con l'accrescere della popolazione, la piccola chiesa divenne inadeguata." Altra novità fu la subordinazione alla sua disciplina dei cd. In alcune località, come Dorgali e Siniscola, si utilizzano le frasche del rosmarino. Il suo nome appare indicare un territorio disseminato di castelli. Ma prima che tutto questo potesse avvenire Catherine decise di risposarsi. Il Club è tuttora in attività. Di conseguenza questa stagione è fredda e generalmente nevosa. "In effetti, egli tratta con stupore questi come ""moderato""." Le vincitrici dei due gironi e le seconde classificate partecipano alle semifinali. Karen continua il suo ruolo di personaggio secondario principale. Ciò può verificarsi in persone con emicrania con aura o senza aura. Alla sua morte si trasferisce a Lahore, dove si dedica alla professione di medico. Il capoluogo è la località di Labastide-Murat. "Nel novembre successivo, il Watford lo cede in prestito all'Hereford Town." The Drones Crediti adattati secondo AllMusic. In un solo giorno si poterono contare mezzo milione di visitatori. Intrattiene inoltre degli stretti rapporti con gli ambienti sindacali e con il mondo dell’autogestione. "Nel cortometraggio ""Be Big!" La tensione superficiale è il principale fenomeno che governa i processi di interfaccia. "L'anno successivo vinse un altro bronzo nel bob a quattro." Ma Killian non è un semplice predicatore. In alcune occasioni condusse delle missioni top-secret in Birmania e in Cina. Chiuse la carriera con due stagioni ai New Orleans Jazz. Fu edificata in stile liberty e fronteggia Villa Spera. Joe Delia Era in origine un edificio a tre navate. Angels Fall Il primo presidente del Kenya fu Jomo Kenyatta. A Milano la polizia dovette sorvegliare il consolato cileno per vari giorni. Gli eventi che si registrarono spaziano dal farsesco al drammatico. "Il colpo di stato dell'""Operazione Valchiria"" era fallito." Dietro la testa sono presenti due strisce nere verticali; gli occhi sono arancioni. Ha anche disegnato un episodio di Legs Weaver su testi di Stefano Piani. Ha partecipato ad un The Take-Away Show, programma condotto da Vincent Moon. Anche quanto alla previdenza sociale, il sistema italiano non dovrebbe subire particolari ripercussioni finanziarie. Servivano ugualmente per dare segnali nelle cacce, nelle adunanze e nelle battaglie. Una tale struttura non è ancora stata presa come modello in Germania. È fiore visitato dalle api. Infatti diede ospitalità agli Apostoli, quasi costringendoli. Monk è alle prese con il caso di un misterioso serial killer. Tutti i fabbricati sono chiusi in seguito alla dismissione. In sommità si staglia il frontone triangolare di coronamento, con cornice dentellata in aggetto. Fino a prova contraria è una persona perbene. Se la radiazione viene totalmente riflessa, la pressione di radiazione viene raddoppiata. Con lui spesso si trovava sul palco del teatro. "Un suo racconto chiude il Meridiano ""Racconti italiani del Novecento"" curato da Enzo Siciliano." Inoltre, erano presenti anche numerosi reparti minori. Uno degli scopi fu di costruire un osservatorio aperto al pubblico. In seguito al fallimento delle trattative, Alarico mise in atto il sacco di Roma. "L'incidente ha causato il decesso del pilota." Arriva anche Sartori, che riconosce nei due gli stupratori della figlia. Venne poi sempre riconfermato con alte percentuali di voto negli anni successivi. "Si iscrisse al Sindacato degli artisti umbri e all'Accademia Romana di Cultura." Molti animali vengono investiti dai veicoli sulle strade, o cadono vittima dei gatti randagi. Sulle linee e negli spazi si scrivono le note. Essa è una relazione molto più estesa della congruenza fra figure piane e solide. Queste ultime sono invece dotate di organi di aggancio di tipo automatico. Le più basse sono ridotte a spine. È la cima più alta del gruppo omonimo. Il disco riscontra un successo sia commerciale sia di critica. Westlake si dirama in un totale di sette studi di registrazione. Basil e Joyce si riappacificano, per il momento. La migrazione inversa, verso il mar Rosso, si è verificata solo in pochissimi casi. "Da allora fu soggetta ""de facto"" alla giurisdizione di Montecchio." Può colpire anche capre, pecore e maiali. È una pianta tuberosa che ha le foglie verdi e fiori colorati. Il pelo è grigio sul dorso e giallastro sul ventre. Servì a collegare la strada ferrata che correva tra Capua e Mercato San Severino. La principessa, però, si oppone a quelle nozze. Morì improvvisamente di occlusione coronarica mentre era in vacanza in Cumbria. È quindi analogo per significato al nome italiano Arminio. Tornò in Cina come attrice al alla Beijing Film Studio. Per un elenco dettagliato e per ruoli dei sottotipi, consultare gli articoli principali. In ogni caso, le carte combattimento usate vengono raccolte negli scarti del mazzo combattimento. Sopra, il ciel grigio, eguale. La sua sede è nel distretto di Latina a Madrid. "Centrale è l'approccio culturale nel racconto dei territori." Prese il nome dal Circo Massimo, che era il principale monumento di questa regione. Sette premiati sono anche premi Nobel. "Inizialmente era un servo degli appartamenti dell'imperatore svevo." Johnny Hamilton La chiesa è quindi un edificio rifacimento di un altro ben più antico. La Corte dichiarò incostituzionali le leggi di segregazione nelle scuole. Il suo territorio rientra nei confini del parco naturale regionale Sirente-Velino. Tutti i parametri adottati a Stoccolma vengono confermati. Il capoluogo di contea è Lafayette. Finalmente viene data la parola ai due contendenti. In caso di bisogno, possono svolgere anche compiti di trasporto. Ciascuna delle due compagnie possiede due binari passanti con un marciapiede a isola centrale. Le finestre sono invece moderne. Marc Gagnon Nei campionati francesi seppe collezionare tre maglie tricolori, arrivando inoltre secondo in altrettante occasioni. La Tour-de-Peilz è affacciato sul lago di Ginevra. Esso pareggio un record. "Chiude la carriera nella Pra' Folgore, società genovese delle serie inferiori." Marco, incarico che mantenne fino alla morte, e presso Francesco Cornaro. Ha foglie e fusti carnosi, tanto da sembrare una pianta grassa. Germán Villa "Un ""predicato"" è una funzione che ritorna un valore booleano." Le due stazioni erano collegate da un binario di raccordo. Gold Vol. Di Giovanna non risulta alcuna discendenza. "Un approfondimento rivela che l'uomo svolgeva una insospettabile ""professione""." Attaccante, può giocare anche come seconda punta. Come negli altri Paesi latini, anche in Portogallo è diffusissima la tradizione del presepe. Durante la sua costruzione arrivarono a lavorare contemporaneamente più di mille operai. Presso la stazione si trova anche la stazione della linea Tōzai della metropolitana. È conservato nel National Trust di Kingston Lacy. Le due specie del genere sono molto simili. "Il Vejle non riuscì ad evitare la retrocessione, al termine dell'anno." George Hearn Si è invece imposto come un generatore di effetti elettronici estremamente versatile. La facciata della cattedrale è rivolta verso ovest. Questo genere letterario venne adoperato perlopiù nella Francia settentrionale e in Inghilterra. The Red Mill "Insegna poetica e retorica all'Università di Bologna, dove è ricercatore confermato." Inoltre continua a fare da guest star in numerose pubblicazioni Marvel. "Lo stile poligonale viene anche chiamato ""fortezza senza fianchi""." "È il quarto dei sedici episodi del serial ""Is Marriage Sacred?""." Si presenta a Londra da grande favorita. "Il ""dharma"" proibisce la consumazione di sciacalli, siccome hanno cinque unghie." È stata a lungo al primo posto nella classifica di vendite americana. "L'attività di campagna dell'Istituto viene oggi svolta con le navi ""Magnaghi"", ""Aretusa"", e ""Galatea'." "Presenziarono inoltre alti prelati d'Italia e Germania." I polsi erano mezze maniche di lino terminanti in cascate di merletti. Lista dei vincitori al Turkvision Song Contest Attualmente milita nella Futsal Eliteserien. "Tre condizioni hanno favorito la nascita e la diffusione dell""'hygge""." Parker ed i suoi uomini parteciparono al successivo assedio di Boston. "Jurij Pan'kiv" Sito con ritratto Altri membri della famiglia Cornwallis ebbero grande distinzione. Ne deriva una filosofia nella quale campeggiano il finito, il fenomeno e la persona. Marcus Marin La fertilità viene mantenuta per tutta la vita della femmina. "Si dedicò quindi all'attività di arbitro, rinunciando al ruolo di calciatore." La costruzione è di pietra con rinforzo sugli spigoli con lastroni. Attualmente il razzo vettore più accreditato per un lancio orbitale è il Sojuz. Saltano in cinque. Alle chitarre subentra Pier Gonella. Per ogni stagione è riportato il risultato della finale. "Il trattamento a lungo termine comprende l'uso dei corticosteroidi e dell'antiplasmina." Questo tipo di articolazione permette un certo grado di mobilità alle ossa affrontate. Qui riceve una buona educazione. Il suo figlio secondogenito, James fu un militare e noto politico Tory. "L'avvocato Guy Bertrand difese Dion al processo." Nelle successive otto gare giunge per cinque volte in zona punti. In sala erano presenti grandi personaggi della società parigina e soprattutto Richard Wagner. Le Seven Sisters hanno un colore bianco brillante. "L'ipotesi di semplice connessione informalmente asserisce che l'aperto ""non contiene buchi""." Ad aprile si fece notare in campo internazionale arrivando quinto alla Freccia Vallone. Questo risultato fece riprendere la ricerca della controparte X, radio e ottica. "Non è mai stata ritrovata alcuna prova fossile sulla pelle di ""Dimetrodon""." La domenica e il lunedì sono giornate dedicate alle numerose messe celebrate nel Santuario. Come ricompensa in questo caso il giocatore riceverà della reputazione. Nella tabella seguente è mostrata la composizione delle triadi maggiori. "Il fucile non presentava neanche l'attacco per la baionetta." Qui un nuovo difensore ricomincia la difesa della validità del vincolo matrimoniale. Da adulto risiedette a Milano. Si è diplomata alla Elam School of Art ad Auckland. La targa posteriore era quadrata, con le lettere situate sotto le cifre. È il dente più piccolo di entrambe le arcate. La testa è arancione scura, il muso è lungo ed affusolato. La sigla italiana è cantata dal gruppo musicale Raggi Fotonici. Sarah si sta concentrando sulla produzione musicale. Il suolo è allora uniformemente grigio o grigio verdastro. La principessa Amalia rimase nubile per tutta la vita. Emily si unisce a due uomini che pensa siano poliziotti. Perciò Napoleone lo perdona e lo fa partire. Stazione di Cortona Ad un simbolo corrisponde una lettera. Tale ripartizione fu poi, quasi senza variazioni, confermata con decreti successivi. "Il primo computer fu spedito all'Università di Manchester." Tuttavia Cicerone le utilizzò per alcune sue opere. "Fu utilizzata dal musicista alla ricerca di un ""accordo mistico"" per il suo ""Prometeo""." Soltanto i quartieri nuovi erano larghi, puliti e soleggiati. Altrettanto numerosi armatori e grossi commercianti avevano i loro uffici nella città. Si può pensare che sia rilasciata o arrestata dai britannici. Il programma era articolato in dieci puntate. Lazzaro scopre dove si terranno le nozze, ma viene catturato dalla squadra del Bureau. In particolare la creatura è raffigurata come un serpente. Da allora, i bianco-blu non lasceranno più la vetta della Erste Liga. Il monarca ebbe in tutto undici figli e dodici figlie. Ciò limitò la sua libertà di agire. Io le credo. "Nei pressi sorgeva il tempio di Poseidone o ""tempio degli Dei Marini""." Pur mantenendo gli stessi personaggi della serie originale, gli attori erano altri. Nel doppio femminile hanno trionfato Martina Navrátilová e Anne Smith. Questo lavoro poteva richiedere molte ore e alti costi. Il suo nome significa “araldo”. Persuaso da Pedro de Villagra, tornò a Valdivia dove divenne ufficiale Reale. La gara vede protagoniste le sovietiche. "Il tour aiuta a incrementare le vendite dell'album." Pratica Yoga e in un episodio da lezioni ad Anna, Tom e Liv. Il paese esiste veramente, nella Contea di Redwood. Marcus Lantz Si trova abitualmente nei supermercati del Nord Europa, confezionata in barattolo. La ricerca è stata portata predisponendo varie unità di ricerca autonome. Successivamente fu revocata la sorveglianza alla sua casa. Ha immediatamente aperto uno studio di serigrafia. Questi, una volta catturato, viene sottoposto a continue torture che lo portano alla morte. Questa birreria sopravvisse ai bombardamenti aerei della Seconda guerra mondiale. Dopo la salita il treno curva a sinistra e sale la rampa iniziale. Nelle ultime stagioni corse da isolato, come capitano della propria squadra. "È stato inoltre notato che la ""Vittoria"" guarda verso un punto specifico del salone." Duan Ju La trasmissione broadcasting è unidirezionale. "Questi uccelli sono abitatori della savana alberata e del ""miombo""." Durante questo periodo i componenti percorsero strade diverse. "Successivamente è stato prodotto anche il video di ""Anthem""." Furono comunque ritenuti elementi pericolosi, e pertanto furono internati in Sardegna e a Lipari.. Nessuna delle sue opere è disponibile a stampa. Ai vespri ha partecipato Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury. Si rese così necessario uno spareggio. Può alimentarsi anche di roditori o uccelli morti. "È il più grande aereo che abbia mai visitato l'evento." Questa regola è unica nel suo genere in tutto il Vicino Oriente antico. Le funzioni di ricerca del sito si appoggiano al Motore di ricerca Bing. Parte del confine corre lungo il fiume Bug Occidentale. "Nonostante lo scarso riscontro di vendite, ""Starman"" ricevette da subito molte recensioni positive." Non poteva non regnare il campanilismo. Della prima chiesa non abbiamo notizie. È una specie di piccole dimensioni. La scelta del posto dove edificare fu facile. Il caso tocca da vicino Andreas, che in gioventù era stato suo allievo. Roma, ricoprendo anche il ruolo di Vicepresidente del club. La federazione austriaca organizza un Campionato austriaco di scherma. Pianta erbacea; bi-triennale in condizioni umide, altrimenti perenne. "Il giorno seguente, l'Odd ha chiesto scusa al giocatore sul proprio sito ufficiale." "Tra i lavori ai quali prende parte vi sono ""Grease"", ""The outsiders"", ""Oliver!" Intanto Colette continua ad esibirsi a teatro. Viene in seguito uccisa da Shades. Al suo debutto interpretò la gimmick di un personaggio effeminato. I fiori maschili e femminili sono in genere bianchi, riuniti in infiorescenze terminali. Verrete a casa mia! Il conduttore era Cesare Viazzi. La produzione di porcellana bianca e blu continua a Jingdezhen fino a oggi. Inizialmente il Corriere pubblicò i suoi articoli; poi ritenne opportuno prenderne le distanze. In russo, serbo, macedone e bulgaro viene pronunciata come la A italiana. Conclusi gli studi liceali si iscrive alla facoltà di chimica. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Milano. "Sotto il regno di Zahir Shahl'Afghanistan visse uno dei periodi più lunghi di stabilità." Terenziano venne eletto vescovo di Todi in tarda età. Prima gli Irochesi e poi gli europei arrivarono qui attratti dalle grandiose cascate. Di norma a ricevere l’incarico è un diplomatico italiano con il grado di ambasciatore. Kyle Hamilton Della canzone sono state eseguite, nel corso degli anni, numerose cover. Il concept del gruppo è dolce e spensierato. La diocesi di Niterói era originariamente suffraganea della stessa arcidiocesi di Rio de Janeiro. I suoi principali interessi, però, erano storia e tecnologia. World Wrestling Federation "Saint-Louis è il più antico porto dell'isola." Le infiorescenze sono poste a zig zag lungo lo stelo. Ora George dovrà prendersi cura tutto da solo della piccola orfana. James McRae A causa del loro ritorno, Gisella si convince che pure Sergio tornerà. I fiori sono di colori vari con delle antere gialle. Edgar González Persone di nome Ivan "Sotto di essa vi sarà la classica barra che permetterà l'esecuzione delle mosse speciali." La definizione di popolazione nera è uno dei punti più controversi. La sessione, venne prodotta da Brian e Carl. All’imprenditore messinese subentrerà un gruppo capitanato dalla famiglia Lo Monaco. Nessuno dei finali alternativi venne però usato. Per rimuoverla venne chiamato un chirurgo che ci riuscì non senza fatica. I rubli non sono più collegati ad una parità aurea. Compì gli studi liceali a Bologna. La facciata termina con un timpano sporgente avente un piccolo oculo al centro. "Ma capisco la tipologia del ""personaggio"", davvero." "Il termine ""inseguimento"" è quello più largamente usato e tradotto." Il controllo del gruppo è quindi passato al padre, Mario Costantino. Nello stesso periodo realizza un tour acustico e lavora sul suo terzo disco. "Tentò di tornare in campo l'anno successivo senza riuscirvi." Sam Lacey Semplicemente non mi interessano. In ogni girone le squadre si affrontano in un campionato di andata e ritorno. Il parco ha al suo interno numerosi padiglioni, ponti e gallerie. Essa è nota per i suoi giardini circostanti. La trama venne sventata ed egli venne condannato al carcere a vita. "Dall'altra parte della strada dal monumento c'è un sentiero che conduce al castello." Questo ha contribuito alla sua popolarità nei software di crittografia. Maugham, con la sua prosa asciutta, esplora tensioni e passioni umane senza risultare melodrammatico. Tornarono quindi Jonathan e Mina Harker, Dracula, Renfield e così via. Bob-Waksberg ha frequentato il Bard College. Qui è dove andare se volete entrare nella testa di un bambino. Questa disciplina è considerata antenata del biathlon. La breve emivita di questo isotopo del carbonio non ne permette nessun utilizzo pratico. Possiede la più grande concentrazione di filiali di banche estere di tutto il mondo. Nella scena successiva infatti saluta la madre e va in città. Elle Macpherson ha lasciato il programma ed è stata sostituita da Louise Roe. Kurt Masur, il suo predecessore, era stato nominato direttore onorario della formazione. In effetti, sembra che il Corano richieda la difesa militare della comunità islamica assediata. Non è di alcun interesse per la pesca. Tutti tranne Re Laurino, che decise comunque di partecipare come ospite invisibile. Questo causò una tale paura che il ragazzo venne ucciso. Contestualmente fu nominato anche delegato apostolico in Egitto e Arabia. "Dopo le modifiche realizzate dall'architetto Andrew Peebles, venne ridenominata ""Clayton""." "Caratterizzata da un tono marcatamente encomiastico, l'opera è volta ad elogiare Milano." "Si tratta del quarantacinquesimo disco appartenente alla serie ""Buckethead Pikes""." Jørgen Christensen Sebbene la differenza sia solo una questione cromatica il risultato visivo è molto diverso. Terrell Buckley mise a segno almeno un intercetto per tredici stagioni consecutive. Co-protagonista del video insieme a Mika è Holly Muller, figlia della regista. Non presenta particolari problemi di salute o tare ereditarie. Tra i protagonisti sono presenti Rutger Hauer, C. Thomas Howell e Jennifer Jason Leigh. Il capoluogo, in età aragonese, fu stabilito in Lucera. "Per la produzione più recente si utilizza il termine ""breccia di Stazzema""." Giuseppe Candela Simbolicamente la sua divisa diventa per metà bianca e per metà nera. Ci è nato il calciatore Celso Esquivel. Vi partecipano come soci le maggiori imprese americane produttrici di armamenti. "Segue l'altare del Santissimo Sacramento ricavato dal vecchio tabernacolo." Durante la guerra civile rimase sempre un fedele servitore della causa regia. "Altri nomi presi in considerazione erano ""Lingua"" e ""Express""." Alcune razze canine sono più predisposte di altre a sviluppare il disturbo. Ma nel Paese erano già cominciate le vendette. La città si trova a sud-est di Torbat-e-Jam. "La canzone ispirerà il film ""Caravan petrol"" di Mario Amendola." Il conflitto fu particolarmente aspro e durò per un decennio, di qui il nome. Sam e Ralph sono apparsi in una manciata di progetti Warner Bros. Cattedrale di San Vladimiro Tappa senza significative asperità che si risolse allo sprint. Nancy, la moglie di Dave, accorre e lui muore fra le sue braccia. "In tutta la parte centro-occidentale dell'isola, furono distrutti ponti, tagliando il traffico per settimane." Da allora non si è più assistito ad altri processi per stregoneria. Il capoluogo di contea è St. Johns. Nel periodo invernale il traffico navetta si intensifica fino alle massime capacità di trasporto. "L'età abbaside è l'età d’oro della prosa." È descritta come bionda e dalla carnagione chiara. Decisi finalmente a far carriera, Stanlio e Ollio giungono a Broadway. "Tra queste, per esempio, possiamo trovare ""Il bacio"" o ""La soddisfazione""." I sentieri sono dotati di un sistema di segnali che contraddistinguono i vari itinerari. "Egli abbandonò l'idea di entrare in politica." Le console erano generalmente chiamate sistemi Pong, come la console rilasciata da Atari, Inc. Alcuni esperti affermarono di non aver trovato motivazioni sufficienti per alcune delle sue affermazioni. Termina la competizione al terzo posto. I due soggetti vengono poi elaborati entrambi nello sviluppo. "Apparve quindi in altri film d'azione, quali ""Death Trance"", ""Shinobi"" e ""Yo-Yo Girl Cop""." "L'autore afferma che la spiegazione non sarebbe solamente di ordine culturale." Il sito è aperto alle visite per i turisti. Assenti anche i requisiti di caratteristica. La vittoria fu poi riconfermata nelle elezioni generali. Viene utilizzato sia come contorno che come snack. "Inizialmente si chiamava ""Van Halen"" come tributo alla band omonima." Tuttavia non raggiunse, in vita, la fama internazionale dei suoi illustri parenti. Il clima, seguendo la classificazione basata sullo schema Koppen-Geiger è Temperato semi continentale. La stagione si concluse con la vittoria del campionato. Il brano è legato alla cantante inglese Marianne Faithfull. Un altro brano della colonna sonora è utilizzato per concludere i concerti. Molto probabilmente giunse a queste popolazioni attraverso Cipro. Fu raffigurato in un celebre affresco di Andrea del Castagno. Walker ammette la corruzione ma sostiene che tutti i politici di successo fan così. Lo stile usa soprattutto linee spesse. Ha una figlia. Esso è sostenuto da possenti muri portanti in sganciamento, secondo lo stile barocco. Alcune scene sono state girate a Cancellara. Durante questo periodo la città dovette farsi carico dei costi di ampliamento della fortezza. Essa è racchiusa in un perimetro poligonale, comprensivo di terrapieni e di sette baluardi. "L'occhiello delle lettere ""b"", ""d"", ""p"" e ""q"" è molto marcato." Il monastero è citato dà anche da Emanuele Repetti. Il primo episodio ha durata doppia in quanto telefilm pilota della stagione. Il video della lettura teatrale è scaricabile Una descrizione del tetramorfo molto simile a quella di Ezechiele compare nel cap. "Fabi, l'altro pilota della Brabham, passò Lauda, ponendosi secondo, alla spalle di Patrick Tambay." "L'anno seguente, organizzò il primo salone di aeroplani degli Stati Uniti, a Detroit." La forte sensibilità continuerà comunque ad accompagnarlo per tutta la vita. La soap è stata girata e trasmessa in dalla prima alla tredicesima stagione. Dopo la guerra iniziò i suoi studi sulle funzioni molecolari e cellulari dei neuroni. Esistono due categorie di funzionari: Assistenti e Amministratori. I vecchi sigilli vengono distrutti ogniqualvolta che un nuovo monarca sale al trono. Lo stesso giorno Michail si suicidò. Sid Ramin "Il suo nome significa ""Colui che ha l'Anima Candida"" nella lingua degli Algonchini." Precedentemente ha insegnato presso le Università di Cagliari e Pisa. "In italiano corrente ""marmellata"" spesso sostituisce i termini ""confettura"" e ""confettura extra""." Questi possono essere ascoltati dal sito web del coro. "Il titolo ha due modalità di gioco: modalità ""Esibizione"" e modalità ""Playoff""." Soluzioni di formaldeide vengono anche utilizzate per conservare campioni di materiale biologico. "L'assedio durò solo sei giorni." "L'unica nazione del continente americano che abbia mai partecipato è il Brasile." Vennero reclutati chitarristi importanti ma solo alcuni ebbero accesso ad una prova col gruppo. "La seconda edizione di ""La Scuola in Piazza!" Un pazzo invece riesce ad uccidere Aurélie, e a scappare. La strada è diventata famosa con la serie televisiva per giovani Degrassi. Tra questi vi era il giovane Guglielmo di Parigi. Venne ucciso a Nisibis, in Mesopotamia. Recenti studi filo-genetici hanno avvalorato la posizione corrente. Era dunque parte della dinastia Wettin. "L'accorato appello di una bambina al suo ricco genitore salva una banca dalla rovina." Hole in the Wall "Pro Football Weekly lo inserì nell'All-Rookie team." È il più antico insediamento del parco nazionale. "Nello stesso anno ricevette l'incarico di archimandrita del monastero della Trasfigurazione di Kazan'." È molto probabile che questa camera principale sia stata modificata già in epoca etrusca. Al termine della stagione si è classificata al terzo posto tra i costruttori. La stagione dura da giugno a ottobre. "Da pm, ho solo fatto il mio lavoro in onestà e buona fede""." Per i fan stranieri pubblicano sul proprio sito le traduzioni in inglese dei testi. Il parrocchetto di Norfolk vive nelle foreste umide di pianura e nelle piantagioni. Il cranio era di grandi dimensioni e appiattito. Diventa la sua quarta ed ultima moglie. Non di rado comunque si sono viste maglie leggermente differenti. Il testo online non è solamente scritto. "Nella musica moderna, soprattutto nel progressive, è stato ripreso l'utilizzo delle suite." Sostiene con convinzione il movimento fascista e manifesta apertamente la sua adesione al regime. Il museo possiede anche le incisioni di Francisco de Goya. Susan è madre di due figlie. Persone di cognome Burns Si trova tra la vita e la morte. È lo stato più piccolo del Messico. Ma i due sono riluttanti sul fatto di uscire allo scoperto. Oggi è visitabile una piccola chiesa romanica. Il singolo è stato distribuito precedentemente al primo tour europeo del duo. I gruppi sono attivi nelle città di Milano, Padova, Torino, Modena, Firenze, Livorno, Roma. John Witherspoon Come attrice, partecipò ad una sessantina di produzioni cinematografiche. Gli argan producono inoltre ombra e sono molto importanti per la conservazione del suolo. Il suo stile, tonale, si riallaccia al neoclassicismo e alla musica a programma. I suoi resti sono stati collocati nella Cappella Reale di Dreux. Le sue opere sono composte principalmente da metodi per lo studio della musica. Terminato il Mondiale, ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale ghanese. "Angeli ad Crypta""." È sede della Indian Mountain School e della Hotchkiss School. È membro dei comitati editoriali di varie riviste nel settore della bioetica. "Il Frontini intende dare un saggio delle più caratteristiche canzoni dell'isola." Finisce il campionato al diciassettesimo posto, retrocedendo direttamente. Thomas, unico sopravvissuto, giura vendetta e fa voto di recuperare la lancia. Il film è entrato nel pubblico dominio. Gli austriaci approfittarono del maltempo per fuggire, abbandonando cannoni e tende. Studi effettuati nella frequenza dei raggi X sembrano confortare questa ipotesi. Fu sottomessa poi dai romani, che svilupparono il centro in pianura. Prendono il nome dalla Val di Zoldo intorno alla quale maggiormente si sviluppano. Il capoluogo del dipartimento è Pasto. Le lesioni compaiono solitamente dopo la pubertà. In tal modo la corrente elettrica scorre in una sola direzione. Entrò nel corpo militare della Croce Rossa Italiana. "Lo stesso anno posò nuda per l'edizione italiana di Playboy." Negli anni successivi la canzone è stata oggetto di numerose cover e reinterpretazioni. Subito dopo il progetto venne cancellato. "La stazione terminale, comune alla linea per Sant'Angelo Lodigiano, era posta in piazza Petrarca." Il film fu prodotto dalla Lothar Stark-Film di Berlino. Nel frattempo Tom e Hal raggiungono Weaver fino a quella che era casa sua. Lei sveglia gli altri, scoprendo che Hamish e Sean li avevano chiusi a chiave. Ha collaborato con i quotidiani online il Post e Il Fatto Quotidiano. Lisa, nonostante questo, si innamora di Akeem. "Spesso viene riportato nelle copertine dei dischi progressive con il nomignolo di ""Brother Jim""." Retignano fu una delle principali roccaforti dei Liguri Apuani, tanto osteggiata da Roma. Deluso, Cody se ne va dalla spiaggia e si prepara per la gara finale. Questi però, amico di Ernesto, ordisce un piano per aiutare i due giovani. "La costruzione e l'esercizio furono affidati alle Strade Ferrate Livornesi, da poco create." "La scena di ""San Giovanni Evangelista a Patmos"" è la terza del ciclo." Tra i curiosi che si presentano ad assistere alcuni sospetti vengono poi seguiti. Ma la loro abilità subito si caratterizzò con uno stile proprio di grande pregio. Dopo la caduta di Gaeta, il re decretò la repressione delle insurrezioni in Calabria. Il ritorno dello scià venne salutato con giubilo dai cittadini di Isfahan. Tutte le tracce sono state scritte dal compositore Jim Johnston. Sono presenti in varie località emiliane; la sede generalizia è a Bologna. Lara Cameron nasce a Glace Bay in Nuova Scozia. Serena, profondamente delusa da lui, lo allontana. Le cure allora erano affidate a personale religioso. Vi appartennero personalità celebri, soprattutto uomini di lettere e banchieri. Sopra il transetto si apre una piccola cupola. Lo scrittore non perde occasione di sottolineare la preoccupazione di Cesare per la legalità. "L'intervento di Dalí nel museo è presente fin nei minimi dettagli." Faceva parte del secondo gruppo scelto per questo progetto. Di conseguenza è sperimentalmente verificabile un effetto isotopico sullo spettro. Bregaglia è situato nella Val Bregaglia e in piccolissima parte in Engadina. "Prima ancora di imparare a guidarla, l'aveva già smontata e rimontata diverse volte." Ci sono numerose presentazioni audio-visive. Passato questo periodo gli alpini iniziarono a preparare i piani per la controffensiva. Il capoluogo di contea è South Bend. La disciplina che si occupa invece dello studio del clima è la climatologia. "Questa lista rappresenta principalmente gli album considerati ""ufficiali""." A fine stagione, ha fatto ritorno al Rosenborg. In Siria la prostituzione è tecnicamente illegale. "È stato assistente di Federico Fellini sul set del film ""Ginger e Fred""." Anche le Trix raggiungono Solaria per prendere la stella. I suoi genitori sono di origine greca. Tale ipotesi pare sia suffragata dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici nei siti citati. La sua istruzione religiosa vera e propria non gli impedì di avvicinarsi al sufismo. In periodi successivi, le regioni saranno linguisticamente daciche e traci. La preghiera venne ascoltata, e inspiegabilmente, la nave si trovò fuori dal pericolo. Allo stato puro, è moderatamente tossico per ingestione. La copertura del torrente rese inutili i ponti Pila e Bezzecca. La sposa ha quattordici anni e lo sposo quindici. Ha una andamento generale da ovest verso est. "A quell'epoca risale la fondazione dell'università amministrativamente aggregata all'università di Lovanio." Le sue dimensioni sono piuttosto variabili. Mona è una donna egiziana. Non si sentiva più puzza di petrolio e il pericolo di incendio pareva scongiurato. Successivamente venne in parte recuperato come abitazione rurale. "Spesso soprannominato ""Hulk"" per la sua grande forza fisica." "La tenuta del nodo di solito viene garantita da un terzo nodo di ""sicurezza""." "Dickinson disse: ""Sono fortunato di essere stato assolto." "Progetta lo spettacolo del Teatro Officina ""Ci ho le sillabe girate!" Houston ricopre il ruolo di guardia titolare. "Borch giocò per l'intera carriera per il Tromsø, giovanili incluse." Secret Service Queste figure sono indicate come procuratori finanziari. Donò la sua biblioteca ai domenicani di Santa Maria Novella a Firenze. Rainulfo ottenne comunque la restituzione dei familiari. I suoi due nonni furono i primi missionari protestanti inglesi a Tahiti. È un centro prevalentemente agricolo posto sulla sponda sinistra del Po. L’albero nel giardino è tutt’ora visibile dalla strada principale della città. "Le femmine danno alla luce un piccolo all'anno tra ottobre e dicembre." La nave si spezzò in due parti ed affondò. I britannici pretesero dai coloni maggiori tasse e confiscarono loro le armi. Compie gli studi universitari al Trinity College di Oxford. Viene usata per alcuni tipi di regate a mare. In punta si discostano leggermente dal cranio e presentano una piega. La loro relazione sarà al centro del suo lavoro di stampo autobiografico. Giuseppe Felici Prigioniero di John Talbot, ottenne la libertà dopo il pagamento di un riscatto considerevole. Questi serpenti pretendono che vengano consegnate loro le figlie di ogni famiglia reale. Partecipa al giocando tutte e tre le partite della squadra. Infine visitò anche la regione della Volga. "Una innovazione di quest'opera è il coordinamento attraverso un sito Web ufficiale." Anastasia gli scriveva anche delle lettere. Rubarono una gemma di valore e affrontarono numerosi Legionari in sfide di forza. Il periodo di durata effettiva del mandato parlamentare è detto legislatura. "Il conte Alessandro di Cagliostro vaga per le corti d'Europa, insieme alla contessa Serafina." Girone di andata chiuso in testa, poi cedimento nel finale di campionato. Ma chi sono i villeggianti? Fu autore di due opere in lingua latina, entrambe edite a Messina. Non è attivo nessun interscambio con gli altri trasporti pubblici. "Kenny Blank è il direttore esecutivo dell'organizzazione." Nella sua prima apparizione, Groot era un enorme albero antropomorfo senziente di origine extraterrestre. "L'architettura del palazzo è fortemente influenzata dall'Alhambra di Granada." "La coda è lunga ed inclusa interamente nell'uropatagio." Prime comparse di terracotte decorate nel Pacifico. Ha iniziato recitando al Teatro Manitoba in compagni giovanili. Due norme equivalenti definiscono la stessa struttura topologica. È retta dal vescovo Edward Kenneth Braxton. Risulta solubile negli acidi. "Altre modalità di indirizzamento sono l'unicast, il broadcast e il multicast." Gli scioperi generali ed altri scontri si verificano durante vari mesi. Bellamy si sveglia in una grotta, davanti a sé vede Octavia e Indra. La squadra viene tuttavia eliminata al primo turno a gironi. I colori sono molto variabili in base alla sottospecie presa in considerazione. A metà settembre si unirono al cast Mackenzie Davis, e Kate Mara. Il bambino è stato battezzato con rito cristiano a Cracovia, in Polonia. Una di esse, Ann Packer, sale sul podio sia nella prima che nella seconda. Dal Dnieper il viaggio proseguiva fino a Kiev, entrando in seguito nel mar Nero. La città natale gli ha intitolato un giardino pubblico. Per interpretare il personaggio di Sidney Chambers venne scelto James Norton. Il gioco è acquistabile anche online dal sito ufficiale. Faceva parte della polisportiva omonima, che aveva nella pallavolo le squadre più importanti. Il libro, in Francia, è stato accusato di essere anti-bolscevico e antisemita. Il pacchetto Creo è composto dai seguenti software Non sono ancora stati determinati metodi efficaci per prevenire il mal di schiena. A Roma si era così fornito il pretesto per dichiarare guerra al re seleucide. La più vecchia scuola Comanche è diventata, invece, una scuola privata. Le finestre vengono presentate durante la sfilata. Lo stupro ha accompagnato la guerra virtualmente in ogni epoca storica conosciuta. La sua notorietà aumenta quando dirige il film Stay Alive. Le orecchie sono grandi, arrotondate e con il margine interno unito sulla fronte. La stagione non prosegue come era iniziata, terminando con la retrocessione in Prima Divisione. "I rivali sono tipicamente supportati da fazioni anche all'interno della stessa corte reale." In seguito è stato assolto da tale accusa. Anche nel calcio gaelico la squadra ha avuto buone formazioni. The Things We Carry Prodotto dalla Gainsborough in Gran Bretagna. La Richardson riuscì a prevalere sugli avversari e venne eletta al Congresso. Il suo capoluogo è Cap-Santé. Si estendono in direzione nord-sud lungo la costa orientale del mar Rosso. In breve tempo le sue teorie furono dimenticate. "L'arco ispirò molti artisti, tra cui Michelangelo." Luogo: studio del programma Bem, Amigos!, San Paolo. Nuota in banchi non particolarmente grandi, di solito composti da pochi esemplari. Diversi studenti sono stati ricoverati ma nessuno ha riportato gravi conseguenze. I petali sono assenti. Alla fine Johnny si dimostra innamorato e si metterà insieme a lei. A livello nutrizionale è opportuno distinguere tra albume e tuorlo. Jean Rey Successivamente il medico annuncia al Barone che la Baronessa è incinta. Ad Approdo del Re giunge la carovana reale. "È chiamato anche ""san Ludovico""." I rinforzi turchi cominciarono ad arrivare. Costa fu un antico comune del Milanese. Codex Regius Charles Taylor La reale comitiva rimase presso la fonte fino al calar della sera. Il veicolo, dal punto di vista meccanico, era molto semplice. Il prestigiatore accetta e Claire diventa via via una promettente semi-professionista. La denuncia finì con un patteggiamento in cambio di risarcimento economico. "Solo in condizioni particolari è indicato l'intervento in anestesia generale." Filiberto, il suo perfido scudiero, pensa di poterne sposare la figlia, Greta. Venne vinta dal Tottenham. Quella stessa stagione è comunque riuscito a tornare alle gare. Gli scheletri degli animali si conservarono invece sino ai giorni nostri. Inoltre ha collaborato con il quotidiano messicano El Sol de México. In Giappone il corpo dei fu fondato durante il periodo Edo. Sarà semplicemente la prima a sapere, dopo il capo, chi deve essere ucciso. Giunto nella città, dopo aver occupato il palazzo di Rinaldo, proclamò la sovranità pontificia. Il clima non è quindi dei migliori per i possessori del gene x. Lovely Ladies. Nonostante le modifiche estetiche, a livello tecnico non si registrarono novità. Viene attraversato anche il parco nazionale di Al Hoceima. Vive in piccoli gruppi. "Due principali linee di interdizione furono mantenute in tutto lo stretto stivale d'Italia." Più il suono è acuto più viene scritto in alto. Nel Regno Unito, offrì volontariamente i suoi servizi alla Royal Air Force. Il pubblico moscovita decreta grande successo allo spettacolo. Shin Joon-sup Imbarcato su tale unità partecipò alla battaglia di Navarino. Il muso è allungato e largo. Su piccola scala di produzione è spesso utilizzata una pentola a pressione. La specie è endemica del Madagascar meridionale. "Paziente fu presente anche ad alcuni concili dell'epoca." Quanto Tom riesce a catturare Johann, la servitù applaude. Persone di nome Margherita Molti di questi avevano per protagonista Maciste, Ercole, Sansone o Ursus. Tuttavia, il bilancio del suo regno fu meno splendente di quanto sostenga Senofonte. Questo portò alla formazione di una nuova Lanterna Verde, Kyle Rayner. Suonarono al loro primo concerto Oi! "Ottenere un ordine di carcerazione a For-l'Évêque era una semplice formalità." Non è molto frequente. "Effettivamente l'album ""A"" venne pensato come un lavoro solista, ma poi non fu così." Divenne free agent al termine della stagione. Riprende gli studi specializzandosi in giurisprudenza. Le prime quattro classificate del gruppo unico si sono qualificate per le semifinali. Ha inoltre annunciato la futura pubblicazione di alcuni giochi da tavolo. Il torneo è stato vinto dal Correggio Hockey. Durante il restauro sono venuti alla luce affreschi antecedenti quelli già presenti. Il transetto è assente. Giocò anche nella Pavese, per una stagione. A Montaner è stato eretto un monumento in sua memoria. Trascorse gli ultimi venti anni della sua vita in un ospedale psichiatrico. A lui sono state dedicate mostre in tutto il mondo. Si diploma al Conservatorio di Pesaro in tromba e direzione di coro. Insieme partono per Marrakech. La fermata è composta da un casello e dal binario di circolazione. Il corpo venne sepolto nella chiesa di St. Peter a Shrewsbury. Attualmente il parco risulta abbastanza degradato ed in parte edificato. "Qui conosce Fassbinder che, nello stesso anno, lo dirige nel film ""Dei della peste""." In seguito la villa venne ereditata dai marchesi Costa. Queste specie sono tipiche delle scogliere. Il pelo è grigio-bruno scuro nella zona dorsale e grigio in quella ventrale. Le autorità dei borghi municipali e dei distretti urbani avevano meno poteri. Sembra che la Terra stia tornando a una nuova era glaciale. Una contessa gli commissiona un brano musicale. Sono così riportate le principali guerre, riforme religiose, colonizzazioni, annessioni, scoperte, rivolte e crisi. Le osservazioni analizzarono pianeti, comete, stelle, gas interstellare, supernove, galassie e quasar. Lasciar agire per un minuto. I belgi Dive furono invece fra gli anticipatori del genere. Linda Burgess Mark Stanley interpreta un Cavaliere di Ren. Una volta ripresosi, deciderà di restare con Shepard. In questo si possono ancora notare i loggiati che contraddistinguono il paese. Anche la figlia Giulia morì in giovanissima età. Poco protetto e fortificato, era adiacente a terreni coltivabili e vie di transito. In età ellenistica vengono raffigurati uomini viventi: i re delle dinastie macedoni. Continuò ad esibirsi regolarmente negli Stati Uniti. Anche lui si dedicò alla divulgazione dello Shiatsu per molti anni. Esternamente si trovavano gli alettoni, internamente gli ipersostentatori, divisi in due parti. "Più di recente si è inoltre dedicata all'attività di disegnatrice tessile e di costumi." I vigneti possono insistere esclusivamente su terreni collinari. I cavalieri italiani escono vincitori nella sfida con quelli stranieri. Ha vissuto negli Stati Uniti, in Ecuador e in Messico. Quando però viene a sapere della sua doppia vita, il giovane rompe la relazione. Dopo il rilascio dalla prigione, si è ritirato dalla vita politica, senza apparizioni pubbliche. "Si inserisce all'interno delle faide tra la ""Nuova Famiglia"" e la ""Nuova Camorra Organizzata""." Aprì altri Dojo a Kantō e Kansai, due dei maggiori distretti centrali giapponesi. "Fece parte della Tavola rotonda dell'Algonquin." Si ciba di rettili, uccelli e piccoli mammiferi. Lajos Steiner giocò alcuni match amichevoli. "La bevanda non sarebbe stata consumata fino allo stesso giorno dell'anno seguente." Da questo momento Ariovisto scomparve dalla scena storica. Uno scopo chiave condiviso era un governo responsabile, che fu poi ottenuto in seguito. "Inoltre sparisce del tutto l'uso di voce screaming, ritenuta inappropriata." Ha sede a Washington. Membro del Gran consiglio del fascismo. Villa Marcello "Se l'occlusione persiste la retina assume color bianco latte, con fovea rosso scuro." È coperta da un tetto moderno e provvista di una apertura superiore. Per aumentarne la solubilità viene utilizzato come sale di metalli alcalini. Negli ultimi anni incentrò il tema del suo lavoro sugli episodi della Divina Commedia. "A questo trionfo seguì il conferimento della Croce di Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta." Tornato a Roma Oliviero Carafa fu accolto in trionfo. "Ciò shocca la sirena, facendole perdere l'occasione." August Blom Deborah lo visita regolarmente e Michael indossa sempre le maschere che costruisce. Non sembra sia protetto in Argentina e Bolivia. Nella sua stagione da rookie disputò una sola gara. È piuttosto una sorta di morale della storia. "Vari tratti della costa del torrente sono inoltre frequentati, durante l'estate, da numerosi bagnanti." Le due più grandi città in Slavonia a quel tempo erano Zagabria e Sisak. "Il suo breve trattato sull'ottica è poco più di un breve commentario di Euclide." Il divieto di fumo sulla rete della Metropolitana di Londra fu rafforzato. Se non esiste alcuna richiesta con lo stesso identificatore, la risposta è silenziosamente ignorata. I risultati non hanno mostrato variazioni significative di massa corporea o composizione corporea. Jay è furioso per questo e giura vendetta. Dopo la laurea, lavorò a Berlino come assistente di Carl Robert. In seguito approderà al Crystal Palace, società della quale diventerà una bandiera. "In patria e all'estero è nota anche come Team Melli." "L'anno successivo si aggiunsero pedaliera regolabile e motore più potente." Analogamente gli alfieri verranno sviluppati in modo da avere una influenza sul settore centrale. I successivi ambienti posteriori a questo livello sono tagliati direttamente nella roccia. La coda è rudimentale o assente, le vertebre caudali solitamente sono due o tre. È il penultimo film di Coletti ed è stato girato prevalentemente in Spagna. I programmatori possono definire anche funzioni proprie. I minerali di questo gruppo presentano una sfaldatura perfetta in sottili lamine. "Regina ospita per un po' Eric e suo figlio." Vanta le apparizioni di attori come Johnny Depp, Dennis Hopper, e John Turturro. Delli Colli Durante la preparazione gli era apparso il volto di una donna. Le femmine hanno quattro mammelle. L’azienda è pertanto indipendente da terzi. Dotato di largo censo, sempre si adoperò in favore dei bisognosi. Il cambio era semiautomatico a tre rapporti e la frizione era monodisco a secco. Successivamente viene anche inquadrata la vetrina di un negozio Swarovski. Il suolo è costituito prevalentemente da scisti e graniti. Tali decreti riguardano il parco e sono piuttosto simili tra loro. Lo svincolo Afragola-Acerra cambierà nome in Afragola nord. Divenne quindi inevitabile una serie di rinvii della data di inizio. In questa occasione, avvenne un importante restauro delle parti interne. Il giorno seguente venne comunicato al giocatore da Allen di non presentarsi agli allenamenti. La cupola sorge al centro del transetto. Ha affrontato le prime emergenze da funzionario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. E i tiranni solo lontano da noi hanno regnato. Il dato fondamentale di questo studio fu la costruzione di due nuove linee. La seconda divisa invece è interamente nera. Stazione di San Benigno In questo periodo sono pochissimi i nomi conosciuti di vescovi di Digne. "Lo strumento negli anni trenta dell'Ottocento era già dimenticato." "Si trova sulla catena montuosa di Kyrenia, nei pressi dell'omonima città, a Cipro." I pattinatori hanno gareggiato nel programma corto e nel programma libero. Appartenente a una famiglia di proprietari terrieri, fece i primi studi con precettori privati. Il marito di Maria, Antonio, spera al contrario che sia liberata. Chappell Hill rimane una delle città storicamente meglio conservate del Texas. Ha una capienza di posti di cui a sedere. Infine esistono altre varianti della copertina con le scritte verdi e rosse. "Tutti i componenti del gruppo sono figli d'arte." "Al termine della sua lunga carriera si dedicò all'insegnamento del canto." Jack intanto ha in serbo una testimone a sorpresa. "Il sogno finisce violentemente, quando viene chiesto a ""Domenica"" se abbia mai sofferto." "La rete non è stata costruita negli stessi stili dell'Europa orientale." Questi comportamenti sono solitamente accompagnati da minacce credibili di serio danneggiamento. Questa specie è diffusa in Australia e Nuova Guinea. Questa formazione rocciosa consiste di blocchi di andesite. Frequentò Eton College e il Royal Military College di Sandhurst. Dapprima si ebbero canne in costruzione mista, poi interamente in carbonio. Non si hanno notizie di discendenti di Enrico. I microrganismi associati con la malattia infiammatoria pelvica sono elencati di seguito. "In precedenza il premio era consegnato durante l'Origins Game Fair." Conobbe Padre Pio. "Documenti dell'epoca indicano che la regione era, all'epoca, piena di ""sfollati""." Esistono inoltre anche modelli che montano mirini ibridi. Si tratta di uccelli monogami, le cui coppie rimangono unite per la vita. I suoi abitanti sono prevalentemente di religione sunnita. "La Vergine stringe un globo nella mano destra e con l'altra sorregge il Bambino." Nella guerra civile somala, la città è attualmente ritiro di vari gruppi islamici. È compresa nel vicariato di Pavullo nel Frignano. "Come conseguenza la Brown non ha tutt'oggi facoltà di economia e di giurisprudenza." Carl-Friedrich von Langen Non hanno linea laterale. Del singolo esiste anche una versione a cui hanno contribuito anche i Garbage. Nel frattempo aveva avuto luogo anche la mobilitazione della flotta. Come nasce una moda? La stanza contiene un colossale pezzo di camino, scolpito da Thomas Nicholls. Massimo Nardi Libero da vincoli contrattuali, Jenkins ha sostenuto provini con Chicago Fire, Wigan e Gillingham. "Sorprendentemente l'uomo aveva subito trovato lavoro presso il birrificio dei genitori della ragazza." Successivamente si staccò dal futurismo rifugiandosi in canoni più realisti. Fu brevemente duca di Baviera, succedendo al fratello maggiore Enrico. "L'azione causò due morti e diversi feriti." Romanzo storico di ambientazione ottocentesca. In questo periodo ottiene le prime convocazioni nella nazionale belga. Suva ha un clima di tipo subtropicale. Prende il suo nome dal geografo Gerardo Mercatore. I loro rapporti sono freddi ma comincia a svilupparsi una relazione. "Sempre alla Mushi Productions collaborò agli storyboard di ""Heidi""." Effettua migrazioni, ma non sono noti i luoghi di svernamento. "La composizione è suddivisa nelle cinque sezioni previste nell'ordinario della messa." "Si desideri predire la successiva grandezza osservabile che denotiamo con ""X""." Tra Futurismo e Contemporaneità” a cura del Museo Civico di Montevarchi. "La cosa suonò inusuale, perché all'epoca alle donne non era permesso prendere la parola." "È stato vicepresidente dell'Associazione degli Industriali di Trieste." La stagione seguente, in terza serie, termina con la retrocessione nella categoria inferiore. È noto anche per essere parte delle leggende riguardanti il continente perduto di Lemuria "In Sicilia il bollettino prende il nome di ""Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana""." Il lato anteriore del sarcofago è esposto nel museo di Santa Giulia di Brescia. "Entra nella squadra di pallacanestro dell'università." Innanzitutto hanno piantato arbusti nel terzo inferiore del fianco sopravento delle dune. È stato questore di Avellino e di Firenze. Si parla, quindi, di una perdita secca. "S'alzò di botto e impallidì." Egli sostiene anche di avere campioni radioattivi del terreno dei siti. È retta dal vescovo Norbert José Henri Turini. Il loro colore è verde scuro superiormente, con due bande biancastre di stomi inferiormente. "La vincente si qualifica alla ""regular season""." "L'idea prende spunto da un'esperienza realmente vissuta dell'autore." Highways a numeri pari. Daniele Dominici è il nuovo supplente di un liceo classico di Rimini. Vi sono diverse cave marine e archi. "Il sovrano però rifiutò l'intero documento presentato dagli Slovacchi." È inoltre autore di molti libri divulgativi su bonobo e scimpanzé. "L'espressione ""Mistero Pasquale"" indica la passione, morte, risurrezione e ascensione di Gesù." "Alcune sue opere sono esposte al ""Kunstmuseum"" di Horsens." "Amò particolarmente le favole e ne scrisse molte tra cui ""Nel tesoro delle galline""." Con la ricostruzione vennero distrutti gli affreschi quattrocenteschi che decoravano il suo interno. Martos venne fatto prigioniero mentre vagava con una piccola scorta nella foresta. Il potere di Kagura è la capacità di invertire ciò che gli succede intorno. Ospita oltre i bacini di carenaggio, le piccole imbarcazioni dei pescatori. Più tardi realizza la piccola Chiesa dei Santi Simone e Giuda a Bergamo. Ottiene poi un terzo posto in Australia e un secondo posto in Comunità Valenciana. Costituisce una classe di convertitori di potenza. "All'esterno, ad ogni modo." Si tratta della prima incisione effettuata dal Trio Lescano. Sono invece Insetti acquatici quelli che hanno una respirazione di tipo branchiale. Successivamente, non fu più impiegato e in inverno fu ceduto al Sora. È tra le più famose masserie fortificate di Monopoli. Takao Kato Anne Helin Sulla base della colonna è invece inciso il nome El Alamein. Felipe López In questo modo il costo dei componenti può essere mantenuto relativamente basso. Il corpo termina con una coda sottile, priva di pinna caudale. Erano presenti penne ben sviluppate che si estendevano dalla coda, corta e robusta. Il capoluogo di contea è Prescott. In quegli stessi anni realizza anche alcune storie per la rivista Comic Art. "È stato membro della Royal Society e membro dell'Institution of Civil Engineers." Taylor Jenkins "Per la promozione e valorizzazione del carciofo è attiva l'Associazione ""Colli di San Miniato""." Il villaggio è il capoluogo della contea di Wyoming. Per attraversare il paese è stato costruito il trenino Gardena Ronda Express. "In singalese è possibile esprimere la modalità di un'azione per mezzo di semi-verbi." Infine la parte è stata assegnata a Rosamund Pike. I primi anni del suo ritorno furono solitari. Molto diffuso è il pascolo. Assemblea federale I reperti archeologici del periodo della dominazione vichinga durante il Medioevo sono, tuttavia, limitati. Si occupò di costume e di cronache cittadine con ironia, acutezza, eleganza. Ormai rassegnata, accetta la proposta di matrimonio di Philip Duran, un suo vecchio amico. In via definitiva il clan Guerini venne sterminato per vendette trasversali. Il fondo del lago è costituito da calcare. "Ha venduto copie in Italia e all'estero." Persone di nome Tobias "Whittle lasciò quindi l'università per perseguire una carriera nella recitazione." Si sono qualificate alla finale le prime di ciascun girone. La cattedrale è una chiesa ad una navata con un corto transetto. Set Me Free Già dedicata a san Giacomo Maggiore, la cappella anticamente apparteneva alla famiglia Forti. Vengono arrestati Emilio e Rosario Di Giovine. "Questo era un fatto impossibile all'epoca, poiché non esistevano ancora i satelliti artificiali." Madonna del Carso Questo fiume, benché poco importante, formava un ostacolo naturale. La colonna sonora è eseguita dalla English Chamber Orchestra diretta da Philip Glass. Il professionista esegue dei movimenti e calcia mentre li indossa. In questi anni produsse le sue opere scientifiche più rinomate di botanica e mineralogia. È anche vicino ad alcune residenze a conduzione privata studentesche. "L'analisi dei pezzi del motore porta le indagini nell'ambiente delle gare motociclistiche." Ottenne dapprima un contratto di prova coi Toronto Maple Leafs, ma fu tagliato. Il capoluogo di contea è Fairfield. Ogni distretto è a sua volta diviso in comuni con le sue frazioni. Braun ha quattro fratelli: Liza, Cornelio, Sam e Adam Braun. "È ispirato ad alcuni film: ""Faster, Pussycat!" Milita nella First Division, la seconda divisione del campionato maltese. In campo sportivo la città vanta varie squadre professionistiche di alto livello. Energy Innsbruck trasmette tutti i propri programmi in tedesco. Ha come capoluogo Cornwall. Il programma è stato poi replicato su Rai Premium. Ottiene la maturità classica presso il liceo Mameli di Roma. "L'elemento in diossido di titanio non genera una tensione come quello allo zirconio." Per parte di sua madre era nipote diretto del principe del Liechtenstein. "Nell'anno successivo pubblica il secondo volume con gli elementi d'idraulica." "In seguito registrò due album di canzoni francesi tradizionali, tra cui ""Vive la rose""." Entrano così nella tana di Madre ed inizia la battaglia. I metodi Monte Carlo sono usati per introdurre casualità. Il film è stato girato a Bassano romano Non esistono testi o motivazioni attendibili di tale singolarità. "Il nome si ritiene derivi da sir William Armstrong, pioniere dell'industria degli armamenti inglese." I bizantini non poterono però trarre alcun vantaggio serio dalla loro vittoria. "In entrambi i casi la vita dell'eritrocita è ridotta." Durante il suo dominio, che perdurò quasi un decennio, ci furono molti omicidi. Successivamente vi furono portate anche le reliquie della sposa, santa Maria de la Cabeza. La canzone è stata scritta da Chris Stein e Debbie Harry. Questi inserti si estendevano poi fino alle portiere anteriori. "L'orchestra ha effettuato numerose registrazioni." Ha inoltre sostenuto anche il Partito Socialista. Modalità multiplayer per due giocatori. Il frutto è costituito da una capsula deiscente dalla forma appuntita. In entrambi i casi si trattò della ventesima e terzultima tappa, con identico percorso. Si presenta usualmente in cristalli tabulari o lamellari mal definiti o in aggregati fibroso-raggiati. Messo alle strette, Jackson rivela ai cacciatori la vera identità di Scott. Gli dice di aver ottenuto una nuova e più veritiera visione del mondo. Rimarrà con la formazione neroverde fino a fine stagione conquistando la meritata salvezza. Da giovanissimo entrò in seminario per restarvi cinque anni. Ottenne la maggior parte delle vittorie su traguardi in salita. La data di nascita del principe è ad oggi ignota. Inseguiti dagli elfi il gruppo si divide per far perdere le loro tracce. Nella narrativa rimase fedele al naturalismo, dopo la giovane esperienza nel realismo magico. "Nelle ""Notitiae"" successive la sede scompare, a causa probabilmente delle distruzioni operate dai Bulgari." Fino alla metà degli anni settanta, il colore utilizzato era il bianco. È un composto irritante. Sono passati settanta anni e Killian è tornato per rendergli il trattamento. "Scrisse alcuni poemi incentrati sull'esaltazione dell'energia umana, la rivolta dell'uomo contro la società." In gestione municipale sono utilizzate indifferentemente su qualsiasi linea. Majo fu educatore e insegnante presso varie istituzioni cattoliche lombarde. Jane, a conoscenza della relazione, decide di non intervenire. Farò tesoro di questa esperienza per sempre. "La prima galleria, che si trova all'ingresso del museo, contiene principalmente ceramiche." Viene considerato una specie relitta. Presenta grosso modo le dimensioni di un gatto domestico. In quel periodo viene attribuito a Piero della Francesca da Giovanni Morelli. "La velocità dell'emulazione varia a seconda del sistema su cui l'emulatore viene eseguito." Viene seppellito con una lapide che ricorda la sua iniziativa e il viaggio. Tuttavia, il suo areale è molto frammentato e comprende numerose popolazioni isolate. "Nel territorio della regione sono presenti alcune miniere d'oro e carbone." Il califfato era probabilmente anche esausto per i suoi eccessivi sforzi militari. Miglior giocatore del torneo è stato eletto Tyler Cavanaugh. Al termine dei cicli di valutazione entrambi i prototipi furono demoliti. È la prima Gol ad avere un cambio automatico. In seconde nozze, Kirkwood sposò Gertrude Robinson. È la storia semplice di una famiglia implicata nei movimenti politici. Nonostante questo, Massimino fece giustiziare anche Macedo. È dotato di una pista di atletica. Speak to Me Per tale gesto a Cotto è stato tolto un punto. "Quando l'attacco ha luogo, gli ebrei hanno il sole nascente di fronte." Il bordo del cratere è più largo nella metà meridionale rispetto a quella settentrionale. Al suo interno sono conservate le spoglie di san Vittorio martire. Ha frequentato la Booker T. Washington High School for the Performing and Visual Arts. Vi transitano normalmente grandi navi da crociera dirette al porto. Questi sopravvisse, ma rimase in coma, senza riacquistare conoscenza per sette anni. Serviva il comune di Riva del Garda. Anche questa pratica è illegale e penalmente perseguita quando possibile. "Vi si trova la Basilica di Sant'Andochio, chiesa cattolica costruita in stile romanico." Fu, a detta di Joan Crawford, una delle esperienze più emozionanti della sua vita. Essi sono disposti a T invertita come i tasti freccia. Alla fine fu scelto Cornell, e i Rage Against the Machine divennero Audioslave. Divenne poi proprietà del conte Felice Durando Villa. Il padre, Philidor il Vecchio, era musicista di corte e compositore. Dalla serie sono stati tratti alcuni lungometraggi cinematografici e altre serie televisive. Diventa poi insegnante di Disegno negli Istituti tecnici. "La Pocket Books creò l'idea principale per la serie ""Roswell High""." San Fruttuoso O c’è un fondo di verità? Le narici erano molto anteriori e ravvicinate fra loro. Negli anni successivi si trasferisce ad Alessandria con la famiglia. Gli incrociatori vennero costruiti con lo scopo di proteggere il traffico commerciale britannico. Come effetto collaterale, il suo corpo ha un colorito grigio. Un vecchio uomo, sta lavorando su un telaio. Più tardi si sviluppano sapori di nocciola. "Perché il discorso dell'amore è un discorso impossibile e l'altro diventa inafferrabile." Il film è stato prodotto da Constantin Film. Carlo Agostino Badia È diretto dal Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese. "La logica elettronica interna di funzionamento è dunque basata sull'Algebra di Boole." I dipartimenti e le regioni autonome comprendono a loro volta più comuni. È stato in seguito nominato vice presidente dello stesso Comitato. Il gas sale in superficie ed uccide le piante presenti nei cerchi. Come Napoleone era entrato a Mosca, così lo zar desiderava entrare in Parigi. "Entra a ""Panorama"", dove diventa esperto di gossip." Tutto questo comportò una radicale riforma delle istituzioni. Il padre era un ex direttore di un panificio industriale. La valle è circondata dalle montagne della Catena del Lagorai. Di solito non forma gruppi. Dal folklore arabo e Habib la storia passa alla letteratura persiana. "I concerti del Tour vengono chiusi con il brano ""Splendida giornata"" di Vasco Rossi." Gli stregoni in realtà imprigionano le persone nel circo, trasformandole in mostri. Il brano verrà incluso in tutte le raccolte dei singoli del gruppo. "Dato lo scarso successo anche di questo disco, viene pubblicato un solo singolo, ""Paradise""." "Oggi la parola ""barbaro"" è normalmente utilizzata nel senso di ""selvaggio""." Ai lati i quattro tondi con i simboli degli evangelisti. Il Presidente della Repubblica uscente è Giovanni Gronchi. "C'è una sparatoria e i passeggeri vengono liberati." La donna lo lascia ma anche la sua storia con Monica non avrà seguito. La manifestazione andò in scena in forma straordinaria, cioè senza trofeo in palio. Il regista stipulò un nuovo contratto con Joe May. Una versione industriale americana è a base di farina di mais. Sono resistenti a numerosi antibiotici perché producono beta-lattamasi. Ovvero le regole del gioco. Diversi fattori fecero di questa regione il teatro ideale della rivoluzione agricola. Tutti i brani sono di Billy Corgan, eccetto dove indicato. Sandro Pertini e il Ministro della Difesa, On. Gli inverni risultano prevalentemente freschi, umidi e piovosi. Alla fine Lusignano venne rilasciato da Saladino e continuò a governare Cipro. Vide la vittoria finale della Dinamo Kiev, che così conquistò il suo ottavo titolo. Stuart Smith In origine era residenza della nobile famiglia veneziana dei Nani. Il secondo invece è dedicato a San Giovanni Battista. La coppia ebbe tre figli: Jane Holland, Michael John e Charlotte. In altri casi, la fosforilazione di un substrato può inibire la sua attività. Il composto è inoltre pericoloso per gli organismi acquatici. Rimane a Bergamo per due stagioni. "La battaglia, che durò un'altra ora, si concluse con una definitiva ritirata statunitense." Ángel Ortiz Amico di Bam Margera apparirà in ogni show da lui condotto. Sul lato svetta il campanile a base quadrata con copertura a cuspide. Era il nipote di Charles Dickens. Oggi insegna part-time al Marshall University Mid-Ohio Valley Center. Così, invece di aspettare di trovare qualche casa discografica, Mathers ne fondò una sua. È attiva anche come attrice di musical e personaggio televisivo. I suoi scritti vennero tradotti in inglese e francese. È sposato con Valentina Albo, fisioterapista, e ha due figli: Lorenzo e Andrea. Il bianco della gola si estende fino alla nuca a formare un esteso collare. "Bottas ha confermato il terzo posto, sfiorando però anche lui l'incidente, dopo un testacoda." Giovanni Berardi Stessa settimana a SmackDown si conferma, sconfiggendo ancora Rose. Non si può tuttavia escludere un falso allarme. Successivamente sposò Frozza Orseolo, che successivamente prese il nome di Adelaide. Ha inoltre scritto tre romanzi, tutti in ebraico. Tutti i comuni che lo componevano rimasero in provincia di Avellino. "LeRoi è anche il direttore della sitcom ""Are We There Yet?" Nella versione originale del film la voce narrante è quella di Tina Fey. Viene venerata nelle località termali di Sardara. È una papera, presentata talvolta come la fidanzata di Daffy Duck. Tra il coro e la navata principale vi è una cupola con lanterna circolare. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu bombardata e subì gravi danni. Intanto, Manrico e Azucena condividono una cella in attesa della loro esecuzione. Terra mia Ci riuscirà. "Infine, sono presenti una serie di liste di ""cattivi"" secondo gli autori." Usa la spirale per evitare di rimanere incinta ma Vincenzo la scopre. Il nome è un omaggio al matematico italiano Gino Loria. Finita in ottobre, la battaglia fu una relativa vittoria. Entrambe le canzoni sono edite dalle edizioni musicali Usignolo. È aperta al pubblico solo in occasione di mostre o convegni. Di questi, in seguito gli jugoslavi uccisero Bacci, Colussi, Gigante e Sirola. Si trova a sud dal centro di Oklahoma City nella sua area metropolitana. È stato scritto dai componenti del gruppo Amy Lee, Ben Moody e David Hodges. Ha undici siti produttivi e otto Contract Company. Ollie morirà nei cieli di Metropolis, mentre cercava, invano, di disinnescare una bomba. Spesso possono coesistere nello stesso caso più motivazioni simultaneamente. Da notare anche il bel portone di castagno spartito in quattro formelle. Questi contengono molti pozzi e passaggi insidiosi in cui si può precipitare. Una volta liberata, viene sottoposta ad un governo di cardinali. Alluvione di Campi Bisenzio Vince il primo Gran Premio stagionale in Qatar. La tradizione. "Non ottenne vittorie di rilievo ma solo piazzamenti, oltre all'attività di gregario." I fori palatali sono lunghi, il palato è invece corto e largo. "Da frequentare, tra missione e l'altra." In seguito al collasso delle dot-com, tuttavia, molti di questi programmi sono stati chiusi. Il prodotto tra il braccio e il modulo è il momento meccanico. La fune della cabinovia si regge su tre torri. La fioritura avviene tra febbraio e giugno. Lavora principalmente come illustratrice collaborando con quotidiani, riviste, pubblicità e libri per bambini. "L'isola è collegata alla terraferma da un battello e da un servizio aereo." "Si può anche modificare l'entrata del proprio lottatore con ingressi e musiche personalizzate." Da questa unione nacquero cinque figli: Maria Filippina, Antonietta, Antonio, Vittorio e Filippina-Antonietta-Rosalia-Eucaristica. Questa parte infatti risultava essere più densa. Questo animale è ermafrodito cioè dotato di organi genitali sia maschili che femminili. Finito il sodalizio con Mescal, Parente si getta in molteplici progetti paralleli e trasversali. "Ha trascorso l'infanzia fra gli States, la Francia e l'Inghilterra." Milita nella massima divisione del campionato nazionale. Per questo motivo decise di non partire più per Gerusalemme. Da allora, causa interminabili lavori di restauro, il monumento non è visitabile. "Studia contestualmente recitazione alla ""Beverly Hills Playhouse""." Allan insiste, dedicandole una corte ossessiva. Della produzione del disco auto-titolato si occupò Conny Plank nel suo studio a Colonia. Musicalmente, Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George è inserito tra i compositori del primo classicismo. È il quindicesimo romanzo con protagonista il detective Harry Bosch. In basso il segno di zecca a sinistra. "A quell'infortunio ne segue uno al ginocchio." "Ricalca il lemma di lingua inglese ""living statue"": appunto, ""statua vivente""." Assumono colori verdi o giallo-verdi quando maturi. La chiesa del paese è dedicata a San Clemente. Originariamente era alimentato a vapore con due treni in legno che servivano binari paralleli. Bethlen venne catturato e deportato a Mosca dove morì in carcere. Alla Camera dei deputati votò coi conservatori. Viene tuttavia schierato come titolare nelle due coppe nazionali, vinte entrambe da protagonista. È infido, egoista e pessimista. Il testo è di Franco Migliacci, mentre la musica è di Claudio Mattone. "In concomitanza col Festival viene pubblicata la riedizione di ""E forse sono pazzo""." Interagisce con i suoi simili principalmente tramite la comunicazione vocale. Un signore vestito da antico romano provoca svenimenti nello spogliatoio femminile. Nel violino è la parte superiore della cassa su cui poggia il ponticello. La programmazione sportiva è spesso pomeridiana e segue televendite o quiz show vari. Le persecuzioni dei dissidenti e degli ebrei potrebbe essere un recente mito cattolico. Tuttavia, non riuscì ad approdare alla fase registrata del programma. Oltre allo stipendio, guadagnano anche quaranta rubli di mance al giorno. Viene quindi avvicinato da Mulder Sr. Lo stesso personaggio ai giorni nostri è interpretato da Stefania Sandrelli. Vi aderì anche Alberto Mario, allievo di Cattaneo. "L'artista dell'armata, con il suo pennello può rendere reali i suoi disegni." Giudizio di Salomone Fu prodotta in grandi quantitativi durante la Guerra civile spagnola. "La canzone diviene la sigla del programma ""Le Iene""." "È ispirato la serie televisiva western ""Il cavaliere solitario""." La scomunica del modernismo ebbe una significativa premessa a livello delle organizzazioni laicali cattoliche. Ruth scopre della situazione che sta passando Roman. Il tecnico pisano conquista la salvezza, battendo nella gara decisiva la Sampdoria. "Nella zona degli Highlands questi corpi d'acqua sono chiamati ""loch""." "L'anno seguente si trasferisce a Ronco Scrivia." Decide di andare in una discoteca, dove si imbatte in Laura. Il video termina con lo skyline di Tokyo di sera. In Italia è pubblicato da Guanda editore. Date le condizioni di tempo precarie, la cordata decide di partire la mattina seguente. "Il tris deve essere dichiarato all'inizio del turno, prima di effettuare qualsiasi operazione." Tuttavia Bertolini dovrà rinunciare alla sua presenza causa il grave infortunio rimediato in campionato. Una forma bilineare simmetrica è spesso chiamata prodotto scalare. Donald Washington "È un film western statunitense con Roy Rogers e George 'Gabby' Hayes." Chioma di Berenice Attraverso questo programma ha fatto conoscere molti musicisti soul e afroamericani al grande pubblico. "I presocratici""." Occasionalmente è stata osservata anche in aree boscose vicino a campi coltivati. La città è celebre per il taglio e la scultura della pietra. Per ognuno dei punti così segnati viene conteggiato un punto battuto a casa. Viene principalmente utilizzato per sfondare o forzare porte, finestre o saracinesche. Diventa presidente della Federazione Albanese degli Scacchi. Tiziano si dimostra profondo conoscitore degli studi iconografici del tempo. Certe cure termali utilizzavano vasche per cure individuali in immersione. Anche la vita di suo fratello Alexander si concluse tragicamente. La legislazione italiana prevede il sequestro dei beni su disposizione del magistrato. Il limite di tempo era di venti mosse per ogni ora di gioco. Risulta essere una zona scarsamente popolata e senza città importanti. Nella tintoria venivano colorati i panni lana cerretesi. Uniti nella vendetta, Talion e Celebrimbor collaboreranno per distruggere Sauron. Ai lati del portale si allineano simmetricamente tre finestre con mensole per lato. Ricevette il battesimo del fuoco nella Guerra civile spagnola. Milita nel girone H della Serie D, il quarto livello del campionato italiano. In questo ambito fu scritturato soprattutto per produzioni francesi e tedesche. A fine stagione passa alla società berica. La cantante è in realtà legata al caro amico Ambrogio. "Fa parte del circuito dei ""I borghi più belli d'Italia""." La presidenza nazionale è affidata al leader di Direzione Italia ed europarlamentare, Raffaele Fitto. Allora, gli storici del villaggio erano i griot. I prezzi erano formati da volumi, velocità e volatilità crescenti durante gli anni settanta. Continua a scrivere poesie a carattere religioso che vennero pubblicate in gran parte postume. La declinazione delle stelle subisce minime variazioni annue legate alla precessione degli equinozi. La vedova Diamond sostiene che siano basati sul rapporto tra suo marito e Wilder. Produceva fucili, pistole e spade. Tuttavia suo zio aveva radunato truppe da ovunque possibile. "Si rifugia all'interno di grotte marine." Frank viene messo in buca e rilasciato poco dopo. "L'hunchunite si presenta in aggregati di granuli microscopici." Nelle zone limitrofe sono state rinvenute tombe di origine magno-greca. Due giorni dopo è stato pubblicato il video musicale. Originariamente indicava le piccole imbarcazioni di servizio, a remi, in uso sui mercantili. La caffeina è uno dei più sicuri promotori della veglia non dopaminergici. Thomas Morgan Ad ogni modo, in termini militari, Trenchard poteva definirsi insoddisfatto. Si lascia quindi raffreddare, dal momento che il dolce si gusta rigorosamente freddo. La proprietà era circondata da un ampio giardino e da orti. Gli attaccanti, innanzitutto, erano cinque. Ospita uffici del distretto di Steglitz-Zehlendorf e una biblioteca pubblica di quartiere. Si trattava in effetti di una banca privata. Informazioni sulla loro carriera operativa sono praticamente nulle, così come il loro stato attuale. Il disco ha raggiunto la nona posizione degli album più venduti in Giappone. È compito di Miss Marple distinguere i pettegolezzi dai fatti per risolvere il caso. I maschi, inoltre, possedevano zampe più robuste. Tuttavia fu persuaso a dedicare le proprie energie al benessere economico della sua famiglia. Sostenne Abd el-Kader, il capo della resistenza algerina contro i francesi. Dodd fondò cinque sound system, suonando ogni notte. In tenera età, Silver era un fan dei New York Knicks. Moving On "All'interno della cellula i radicali liberi possono essere generati in vari modi." "Due anni dopo fu uno dei protagonisti del film ""Senza buccia""." Il suo assassinio si rivelò uno shock tremendo per i francesi. "L'ingresso al ""National Museum of Scotland"" è gratuito." La prima guerra mondiale sarebbe scoppiata il mese seguente. "In persiano la parola ""Rud"" significa ""fiume""." Il corpo è rotondeggiante con le zampe corte ed esili. "Secondo le indagini, l'incidente fu conseguenza di circostanze sfavorevoli e di errori umani." Esso faceva parte della zona di frontiera del limes. Il carapace è allungato, bruno striato di rosso. Ritorna al lavoro da beatmaker acquistando una drum machine con i soldi risparmiati. Fu infatti ceduto allo Start in quella stagione, con la formula del prestito. "Il massimo che un consumatore è disposto a pagare viene detto ""prezzo di riserva""." "Il brano è stato utilizzato nel film con Jerry Lewis ""Dove vai sono guai!" Spesso tali effetti sono illustrati nel rispettivo foglietto illustrativo. Gli sono state intitolate vie a Messina, Parma, Pontremoli e Limina. Al di fuori di questi casi sembra che questo sistema sia usato piuttosto raramente. Esso non fu però il primo ritratto di gruppo di artisti. "Nella baia di Committee affiora l'isola Wales." Sono stati studiati gli effetti dei videogiochi sul comportamento dei giocatori. Al doge e i familiari del giovane fu anche consentito di visitarlo in prigione. "Il trattamento con insulina predispone all'ipoglicemia, nella cui eventualità è necessario apporto di zuccheri." È una storia avventurosa con elementi fantascientifici. "Diana va anch'essa a Parigi, essendo in attesa di un figlio da Johnson." Per il regista è il primo film di distribuzione cinematografica. "L'ordine è stato ufficialmente conferito dal presidente della Jugoslavia." Venne sepolto nel Cimitero del Verano della capitale.. In particolare La Eme è penetrata nel mercato spagnolo e portoghese. Per queste ultime edizioni fu messo in palio un premio di lire italiane. Talvolta è detta mascella inferiore, per distinguerla dalla mascella per antonomasia. In tutte le pellicole vi sono scene di nudo integrale e spesso di sesso. La passione di Cristo è uno dei temi più speciali per El Greco. "Il titolo della rivista deriva dal libro ""I giacobini neri." Questa indagine è considerata dunque un test con mezzo di contrasto. È tifoso della Sampdoria. Fra i primi aderenti si ricordano anche dei briganti convertiti. Ha allenato Bristol City, Birmingham City e Dover. Solamente una ristretta cerchia di soldati sapeva che in realtà Viktor era una donna. Questa versione viene venduta in Asia, Russia, Australia e Sud America. Furono quelle le uniche due presenze della carriera in azzurro di Badini. I trasporti urbani sono gestiti da Umbria Mobilità. "Anche perché l'Italia era largamente impreparata ad affrontare un conflitto di ampie proporzioni." "È possibile che in origine esistesse un'ulteriore coppia di santi alle estremità." "L'uomo, però, si rifiuta di ascoltarla." Divenne magistrato nella città di Bologna. Il Brahmi è il più antico e da esso derivano tutti gli altri. Attualmente è la nave ammiraglia della Flotta Russa del Mar Nero. "Il più importante dei quali è l'elfdaliano." Isola Adams Di seguito la rosa. Essi furono ridisegnati e più concavi nel lato inferiore. La sede è a Allentown nella regione Lehigh Valley della Pennsylvania, negli Stati Uniti. Dalla gamma delle station wagon venne tolta la Express. Le miniere più importanti sono però ubicate soprattutto in Nigeria e in Namibia. "L'attuale basilica di San Francesco sorge nel luogo di una chiesa più antica." I critici hanno sostenuto che la Jenner era già nata in fama e fortuna. In Gran Bretagna ed a San Marino giunge terzo. Attualmente, la nazione è solamente membro della Politica di Vicinanza Europea. "Partecipa poi altre serie televisive di successo come ""The Good Wife"" e ""Blue Bloods""." Ha scritto le sue opere viaggiando in treno fra Viterbo, Orte e Roma. È conosciuto anche come tonno pinna blu. Tetti e campanile sono a doppio spiovente. Lo stormo è intitolato alla memoria del sergente pilota Ferruccio Serafini. I seguenti sono degli abbinamenti opportuni. La colonna sonora è un bellissimo tango dal titolo sconosciuto. "A Fossano vi è una scuola dedicata a Federico Sacco: Istituto Comprensivo ""Federico Sacco""." I tempi sono duri ma la famiglia Sullivan è felice. "In questo periodo il gruppo si dedicò alla registrazione di ""Down to the Bone""." Nei sidecar, vittoria di Willi Faust. Per loro mano Adalberto, il vescovo illustre dei Boemi, fu incoronato con il martirio. Incontrerà una ragazza con cui formerà una prima band, che gli darà un figlio. Altri dipinti danneggiati rappresentano scene di adorazione e di vita campestre Si definisce un riformista. Diversa la situazione in Marocco. "L'ultimo detective" Le sale della Loggia vennero dipinte da Bernardino India e Orlando Flacco. Douglas Martin è uno scienziato che lavora sui test nucleari militari. Al termine del rito la salma fu tumulata nello stesso edificio. "Nonostante il suo talento evidente non trova spazi nei ""Blues." "Nei ""credits"" francesi e inglesi la regia è attribuita a Jacques Tourneur." Abbandonò quindi gli studi. Ecco spiegato, sempre secondo la leggenda, il nome di una delle tre frazioni, Bastia. Proposte ad altre compagnie charter, inoltre, non avevano dato luogo ad ulteriori ordini. Bartolomeo fu uno degli artisti più influenzati dalla predicazione del frate ferrarese. Successivamente è tornato al per altre quattro stagioni. Fu realizzato da Ruggeri con pochi mezzi e la collaborazione di Luigi Schiavone. Dopo recitò soprattutto in piccoli ruoli per la televisione. Altra cima importante è il monte Dena. "Il santuario ha pianta rettangolare, con facciata tripartita, a salienti, ad evocare l'architettura romanica." Ma il suo nome è legato principalmente allo sviluppo della tomografia assiale computerizzata. La chiesa fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Non abbiamo altre notizie sulla sua vita. Il video è stato girato dal regista Matthew Rolston a Los Angeles. "I due, adesso, cercano di impedire all'altro di fare quel passo supremo." La libbra legale si usa egualmente dai farmacisti e dagli orefici. È la sola lingua tibeto-birmana scritta in alfabeto Devanagari. "Successivamente interpreta il ruolo di Teresa Iorio, protagonista della serie ""Il paradiso delle signore""." I suoi seguaci sono di solito guerrieri o bardi oltre che, ovviamente, chierici. "L'uomo, però, la segue in Inghilterra dove riuscirà a riconquistare il suo amore." In casi poco frequenti può colpire i muscoli respiratori. "Ciò causò l'abbandono della presidenza del Gran Mariscal, che tornò nella Grande Colombia." Ranch a Burbank in California. "Il titolo di lavorazione del film fu ""Learning to Fly""." Fu anche consigliere comunale. Comma che attribuì la vittoria al bob italiano. Dopo che Emily ha avuto un contatto ravvicinato con la presenza, sviene. Entrambi i titoli vennero iscritti nella Parìa di Gran Bretagna. Ha anche il nome tradizionale di Haris. Il suo culto a Tivoli risale ad un tempo assai remoto. Due giorni dopo è stato accusato formalmente di traffico di droga e criminalità organizzata. Questi fiumi nascono nella catena dei Ghati occidentali. Questo romanzo è basato largamente sulle sue esperienze autobiografiche. Viene realizzato nelle versioni terrestre, anfibio, idro e con gli sci. Albert stesso fu un buon pianista, mentre suo fratello Pál divenne un violinista professionale. "Realizza inoltre il settimanale ""In tivù""." In realtà la vera influenza alla corte di Cleves era Erasmo da Rotterdam. La maggior parte della gente vive di agricoltura. Trattò tutti i generi di musica, ma prevalse il genere melodico. "Di recente il governo britannico ha tagliato i sussidi per l'amministrazione di Pitcairn." Partito con alcune date in Giappone, il tour si svolse principalmente negli Stati Uniti. Nella sua città natale, Bergamo, è situato il Liceo delle Scienze Umane Secco Suardo Alla morte di Maria, il progetto fu portato avanti e completato dalla figlia Adelaide. Il nome deriva da Andrés Quintana Roo, un patriota della repubblica messicana. Rimasto solo, Rodolfo sente bussare alla porta. Grazie a Julio, Diego riporta Mac alla normalità. Inizia a recitare attorno agli anni sessanta. Richard Chaney In Europa si trova anche in Norvegia e Polonia. In epoca medievale la località appartenne ai feudi dei Sartori di Modena. Nei pressi di Sandomierz si immette nella Vistola. Esistono le forme primitive e quelle secondarie, esse differenziano per diversi motivi. Denis Popović Il suddetto pane viene oggi esportato in tutto il mondo. "L'università è intitolata in onore di Kim Il-sung, primo presidente nordcoreano." Sceneggiatrice e giornalista, è autrice sia di romanzi per adulti che per ragazzi. Alexandre Picard "L'attività e selettività dei catalizzatori omogenei viene regolata cambiando i leganti." Le varie fasi sono descritte nella tabella sotto. Bare Bones Finale strappalacrime, prevedibile. Fu membro della Accademia Internazionale di Scienze Quantistiche Molecolari. "Da segnalare il panificio di pellegrino parmense, vincitore del premio ""Pane più buono d'Italia""." "Il nome del club fa riferimento al fiume Danubio, corso d'acqua Europeo." Alla carriera professionale affiancò quella accademica, come professore al Politecnico di Zurigo. Final Fantasy Crystal Chronicles: Beyond the Endless Sky "Il cratere è dedicato all'ottico statunitense George Willis Ritchey." In passato si caratterizzò come località di transito per i traffici fluviali. Esistono monete auree di moltissime nazioni con peso e titolo in oro variabile. Inoltre, vennero adottati nuovi ammortizzatori e vennero montati nuovi attacchi per le balestre anteriori. "L'amico Reggie cerca d'aiutarlo a guarire, ma inutilmente." Non si conoscono precisamente le date di nascita e di morte. "Venne invocata la sua protezione dalla grave pestilenza che occorreva in quell'anno." Una seconda versione del brano, eseguita da B. J. Arnau, appare nel film. Cratere Flammarion Nacquero dei comitati per chiedere la costruzione di una seconda linea più centrale. Gary Oldman non è accreditato nei titoli di testa. Aveva almeno tre fratelli, Johan Hendrik, Gerrit e Antony. È particolarmente comune in Nuova Caledonia. È il comune meno densamente popolato della Svezia. Possibili successioni sono il Sode-jkigoshi e il Ko-uchi-gari. Milton Doyle Assunse quindi la cura spirituale degli esuli dal regime bolscevico. Nel corso della stagione si registra la partecipazione del in un Campionato Provinciale. Le celle possono ospitare vari tipi di missili anche in combinazioni differenti. Xu Xing Tuttavia, dieci di loro si sono presentati ad Amsterdam. P. Smith, e G. A. Barton. "Ogni canzone è seguita dal nome dell'artista che ha effettuato la registrazione." Il denominatore comune delle correnti fu la questione ebraica. In aggiunta, il gioco include delle nuove tribù minori di nativi. Sebastián Vegas Le linee guida possono presentare sia problemi metodologici che di conflitto di interessi. Attualmente si dedica alla produzione di artisti emergenti. Le femmine depongono le uova nel terreno, dove rimangono fino alla schiusa. "Il soprannome di Graves è 'Ghoul' datogli dai suoi compagni di band." Il progetto è sviluppato sia per scopi operativi sia per scopi sportivi. Anche le decorazioni degli altri salotti sono ispirate alla storia romana. Il brano è stato scritto da Diane Warren e prodotto da team Stargate. La dimostrazione più moderna, qui riportata, è stata scoperta indipendentemente da Hahn e Kolmogorov. Quelli anteriori usufruiscono della tecnologia allo xeno. In ogni modo il posto gli venne rifiutato. Suo padre Philip faceva il sarto e la famiglia viveva a Mott Street. Scrissi quella canzone in cinque minuti! Di questi pilastri, i due anteriori sono crollati. È anche prima categoria fiori di bridge e cintura nera di judo. La diga ampliò il lago che fu poi ribattezzato, lago Fateh Sagar. "L'ingresso è da vico lungo Sant'Agostino degli Scalzi." Howard interpreta il ruolo di Lucious Lyon, magnate di una potente casa discografica. "In seconde nozze aveva sposato l'attrice Beryl Cunningham." Stanley Ho è il nono figlio. Tutte le conversioni del titolo sono più o meno identiche. Fu ferito nella battaglia della Somme. A lui è intitolata una via nel X Municipio del comune di Roma Capitale. Alexander Ward "Un'altra obiezione è più pratica: Questa teoria è drasticamente in disaccordo con le osservazioni." Josh Selby Si trova a Seul, in Corea del Sud. Supponiamo di aver estratto un campione da una popolazione distribuita normalmente. Il vescovo ha sempre negato le accuse rivoltegli. Dinah Shore cantò la canzone del titolo. Hannah, Marnie e Jessa partecipano ad un rave party in un magazzino di Brooklyn. Torrigiani fu costretto a dimettersi, ma per Italia Donati le conseguenze furono devastanti. Ottima anche la produzione del classico limoncello. Diviene poi governatore generale dello stato di Milano, ove muore. Ciononostante, il faetano ha una caratteristica particolare riguardante i pronomi. "Le operazioni vanno registrate nel ""libro giornale""." Rimproverandogli di non essersi fatto trasferire a Roma, e gli assicurava del lavoro. Alcuni musicologi mettono in dubbio la paternità di Johann Sebastian Bach su questa trascrizione. "Greg Wells ha aiutato nella stesura della canzone e l'ha prodotta." Personalità queste molto forti che hanno contribuito profondamente alla sua crescita artistica. Dietro al duo Omega Pharma-Quickstep si forma un gruppetto di una decina di corridori. Negli ambienti del senato era conosciuto come un uomo molto altezzoso. Gruppi di coristi attraversano le strade. Il registro degli errori segnalati è attualmente allo studio. È dotata di regia mobile e utilizza il sistema di ripresa Betacam Sp. Il fornice centrale conduceva ad un ponte, inizialmente levatoio. Alla semifinale partecipano gli ultimi quattro tempi della batteria. "L'opera è talvolta menzionata come ""Cristo deriso""." Allontanatosi Uberto, compare Malcolm che in solitudine proclama il suo amore per Elena. "È situato nella parte orientale dell'Isola di Hong Kong." "Per questo motivo la piazza è popolarmente nota anche come ""Piazzetta del Pesce""." In Germania il film destò poco interesse. A Bonn fondò e diresse il locale orto botanico. I maschi erano più piccoli delle femmine. Appena nota Elliot, ritenendolo responsabile della situazione, minaccia di buttarlo giù da una rupe. Allora lui si sveglia e non le trova più. La miniera è attualmente inattiva. Per Coy sarà una dura verità. Proseguirà gli studi a Parigi. "Come per altri ""Martiri di Belfiore"", gli fu fatale la confessione di Luigi Castellazzo." La nave era anche in grado di posare in mare e recuperare gli idrovolanti. "Praticamente ogni canzone dell'album parla di questo." La facciata è molto sobria, a capanna, con semplice intonaco. Molto raramente poi vengono indossate dalle donne alle cerimonie del tè. Le lucciole cambiano forma, rotonde anziché a goccia. "L'ultimo fuorilegge" Gli anni seguenti hanno visto nuovi aumenti di capitale. "L'organizzazione è diretta da Enzo Mirigliani." Il libro è stato scritto con la collaborazione di Letizia Conte. Ritorna poi in Argentina, dove insegna chitarra al conservatorio di Buenos Aires. "In arresto, Tsurugi uccide l'uomo per la Yakuza, tagliandogli la gola." "L'intento era quello di avere un'area di svago verde per la comunità locale." "Sfuggono da sempre ad ogni classifica di genere, definendo la loro musica semplicemente ""Autechre""." Cresce in ambiente temperato e in luoghi leggermente ombreggiati. Commise seppuku quando seppe della sconfitta di Mitsuhide a Yamazaki. Per suffragare questa tesi, Susini cercò delle conferme di varia origine. Ogni macchina ha aspetto e temi musicali differenti. "Passa a ""Italia Dei Valori"", dove diviene coordinatore regionale." Anche in quei momenti esse producono infatti inavvertitamente dei campi elettrici. "Quando invece si è nella forma Kevin, l'energia si ricarica lentamente." Biancastra, fragile nei cappelli, elastica e più coriacea nei gambi. Si possono costruire funzioni di cutoff utilizzando il metodo della convoluzione. Túrin ne restò disperato, come pietrificato. Fu un importante vittoria di tappa nella corsa verso la Luna. Questa volta furono però impiegati solo la metà dei velivoli utilizzati la notte precedente. Tale diritto venne, poi ceduto alla famiglia Guasco. "Pur avendo già iniziato a scrivere l'opera, Roth era molto incerto sul titolo." In seguito a queste fu eliminata la redazione del Ribelle. Il monte Eta è indicato nella mitologia come il luogo della morte di Eracle. Nel suo ultimo decennio, fu costretto a riconoscerli per legge. "Al secondo pareggio l'Aurul Brad ha passato il turno." Ha cercato nei suoi archivi e ha trovato due possibili connessioni. Elena, figlia di Zeus e di Leda, era una donna di eccezionale bellezza. Il tartufo è molto pigmentato, con narici ben aperte. Tuttavia, i Paladini falliscono miseramente e non sono in grado di connettersi. Trova lavoro presso alcuni pittori come modella. Gli amanti fuggono nel bosco, rapidamente seguiti da Demetrio e dal suo amore, Helena. È sede della Choke Canyon Reservoir. Questi gruppi presero il nome di Corpi di lavoro cinesi. Al contrario, la chitarra è stata impiegata come strumento solista con orchestra. "In tutte queste storie si ripeteva lo schema della lotta dei ""buoni contro cattivi""." Presso il gabinetto del sovrano si svolgevano le riunioni con i ministri. La stazione prende il proprio nome dal lago. Viene anche coltivato a bonsai. Le infiorescenze sono a forma di spiga o racemo denso e cilindrico. Dopo questo ruolo, preso un attimo di pausa per studiare spettacolo e produzione. È possibile ricercare e scaricare materiali digitali: alcuni gratuiti, altri a pagamento. "Se Undertaker avesse vinto l'incontro, avrebbe potuto vendicarsi di Bearer." Rifugio Calvi Soliti ignoti "Si sposa ed ha un'unica figlia." Nelle stagioni successive il rendimento diminuisce, e viene messo sul mercato dalla formazione viola. Le sue reliquie sono conservate nella chiesa da lui fondata nella città. Ha praticato il calcio e le bocce a livello agonistico. "Venne meno anche l'interesse ad investire nelle necessarie manutenzioni e negli ammodernamenti." Da allora venne sempre riconfermato con elevate percentuali di voto. Attraverso le interviste si parla di tematiche e scenari italiani e internazionali. Il lago si trova in una zona con clima continentale. Vanessa suggerisce a Trout di rubare il quadro. Lui si renderà conto di amarla verso la fine della serie. Il Sole entra nel segno astrologico dei Pesci. "Fa parte dell'area metropolitana di Colorado Springs." La scrittrice vive tuttora a Mosca. La coppia ebbe sei figli, due dei quali avrebbero avuto discendenza. Attualmente detiene il record di profondità tra le piattaforme petrolifere di produzione. "Spinetti recitò con i Beatles in ""Tutti per uno"", ""Aiuto!" La bandiera legittima è ristabilita sul suolo del Tennessee. Anche la forma delle pinne e il loro numero rispettano lo standard del genere. Hippolyte Passy La condanna gli è stata inflitta dalla Corte dei Conti. No vi è dimorfismo sessuale accentuato. Ramon Lopes Egli la invita a gettarsi, ma un vecchio presente nelle vicinanze ascolta tutto. Tra i ritirati vi furono Derek Minter e Arthur Wheeler. La tigre! Dopo la sua esperienza televisiva si occupa di comunicazione per Matteo Renzi. Si tratta di una catena montuosa situata nella porzione nord-ovest del paese. "Festa di sant'Andrea" Questo sistema è stato trovato in animali, funghi e piante. Non tutte le benzine, però, bruciano nella stessa misura. "Conquistò la promozione in Meistriliiga l'anno successivo, ma concluse il campionato all'ultimo posto." "In alcuni sistemi sono integrate in un'unica macchina." Il brano fu composto da Flavio Carraresi e Sergio Bardotti. Antonio Hidalgo In alternativa era in grado di giocare dietro le punte. Andrew Wooten "Essi riescono comunque a fuggire prima dell'arrivo della polizia." In Fed Cup ha disputato finora un solo match, perdendolo. Ha suonato in oltre venti paesi in Europa, Nord Africa e America latina. La zona in cui sorge la stazione è una delle più movimentate del quartiere. È stata osservata anche in foreste secondarie. Laerte acconsente. Persone di nome János Il gruppo A si è giocato a Praga, mentre quello B a Ostrava. Knight Rider "Da questa data, è condirettore della rivista storica ""Giornale di Storia Contemporanea." Lei, però, sposa un giovane campagnolo, Fred, sognando una tranquilla vita accanto al marito. È gradualmente caduto in rovina. Una traduzione italiana è stata recentemente curata da Salerno Editrice. Nessuna variazione nelle classifiche. "La battaglia di Civitate segnò altrettanto l'inizio della prepotente ascesa di Roberto il Guiscardo." In questo comizio si accettarono gli accordi presi nelle negoziazioni e terminò lo sciopero. "L'ultima sfida" Jan Dam È attivo anche nel nuoto per salvamento. Ma la donna, stufa dei capricci del marito, se ne va di casa indispettita. È presente anche in alcuni grassi di origine animale. "L'attuale cattedrale polacco-cattolica di Varsavia fu costruita come chiesa militare ortodossa." Diventa subito chiaro che si tratta di un rapimento. Le truppe fresche rilevarono le posizioni delle esauste forze indiane, ristabilendo lo status quo. Comprende i comuni di Barge e Bagnolo Piemonte. "Per l'occasione venivano offerti alla dea cibi cotti in vasi di terra." "L'incontro con i reali, durato più di un'ora, fu tutto un susseguirsi di domande." Il carattere è un onciale vergato in modo chiaro. Alcuni di questi generi sono sopravvissuti in stadi successivi. "Qui viene usato il ""sistema ordinario""." "L'interno è diviso in due navate asimmetriche e presenta il coro sporgere." Ogni provincia aveva un parlamento eletto dai circoli. È inoltre possibile ammirare un crocifisso ligneo policromo risalente al Duecento. "La serie dei sette ""regni"" procede con questa sequenza, partendo dal basso." Il rapporto dei prodotti può essere controllato cambiando la stechiometria dei reagenti. La diocesi comprende lo stato di Gibuti. La pesca e la manifattura dei prodotti della pesca sono le principali attività. Composto, Arrangiato, Suonato, Registrato e Prodotto da Tom Newman. Era la suocera del re Michele I di Romania. Sarà testimone di un omicidio. "In seguito tornò in Svezia e all'Università di Uppsala, dove fu allievo di Linneo." "La molecola più semplice della categoria è l'acetilacetone." Nel corso dei decenni successivi, la condizione di petroglifi è visibilmente peggiorata. Svetonio appare più distaccato, astenendosi da un giudizio personale. Questo evento segnò la fine della sua carriera politica. Pierre Dumont È anche consulente aziendale. La frammentazione delle proprietà agricole sta arrivando al punto di stallo. Corriere Italiano "In scena ""I puritani""." Il versamento è a discrezione del cittadino-contribuente, contestualmente alla dichiarazione dei redditi. Oliver Smith La scena si apre con la giovane Bella che va in chiesa. Nel corso degli anni venti è presidente del Rotary Club di Messina. High Maintenance è un album hip hop. Montesquieu individua tre diverse forme di governo: monarchia, repubblica e tirannide. La prima menzione risale a Tolomeo. Fu distribuito dalla Edison Company. "Questo faceva sì che ""non fossero gentiluomini quindi non potevano essere dilettanti." "Trentasette medaglie sono state assegnate ai membri dell'equipaggio o al loro parente più prossimo." Dopo la sua morte, gli è stato intitolato lo Stadio olimpico di Parigi. Il leader della band è il noto sassofonista napoletano James Senese. Oggi il progetto è stato accantonato. Vi sono due versioni di questa raccolta, una americana e una inglese. Ha sviluppato e introdotto una serie di nuovi metodi di trattamento delle malattie oculari. "Nel primo caso, alcuni la identificano con ""Danae"", come una reinterpretazione del dipinto omonimo." Maria ritorna. "Arrivò però troppo tardi per l'iscrizione alla scuola." La città è inoltre dotata di una stazione ferroviaria e di un aeroporto. Da allora ha realizzato vari film sia in pellicola che in digitale. "La mascotte delle squadre è una tigre ed alcune hanno come soprannome ""Blue Bengals""." Martin è diventato un poliziotto famoso. Seo Ki-bok Con lui si trasferisce stabilmente a Roma, a Piazza Navona e a Parigi. In seguito è stata proclamata la laicità dello Stato con risoluzione parlamentare. Un cerchio ha la stessa ampiezza in tutte le direzioni: il suo diametro. Questo carattere viene oggi utilizzato nelle ortografie romanizzate di più lingue africane. La popolazione del villaggio vive principalmente di agricoltura, tessitura ed industria artigianale. La città dispone della fermata ferroviaria Tricesimo-San Pelagio, posta lungo la ferrovia Pontebbana. Il riscaldamento delle polveri si riflette in un eccesso di emissione infrarossa. A questa prima apparizione ne seguirono altre. "Fa parte dei nove comuni dell'Unione comuni modenesi Area nord." Il Presidente della Bielorussia è il capo dello Stato. I due, tuttavia, divorziano nello sbalzo temporale immediatamente successivo. Le persone che ne hanno fatto parte provenivano da ogni ceto urbano e rurale. Fu dapprima notaio e cappellano alla corte di Giovanni I di Boemia. Alcuni contenuti più vecchi sono però in libero dominio e accessibili gratuitamente a chiunque. Sulla parte frontale si trova un pronao con otto colonne alte cinque metri. Non è mai sceso in campo, infatti, con le altre squadre nazionali. "Nella prima navata abbiamo il busto che raffigura San Giuseppe, molto probabilmente dell'Ottocento." Quando uscì, non ebbe molto successo. I Giochi si sono svolti principalmente a Genova, in diverse palestre, stadi e piscine. Gabriele è padre di tre figli: Silvio Leonardo, Ilan e Penelope. "È all'interno di un'importante area termale." "Ogni anno, tra giugno e settembre, l'isola è colpita dai tifoni." Un’ala del castello è ancora usato come casa di famiglia. Al centro troviamo una grande finestra circolare. "Rappresenta l'ultimo gradino verso la candidatura alla nazionale." Serve il centro abitato di Altopascio. Ogni puntata segue lo stesso schema. "La ""Gazzetta"" ebbe modesto successo e la sua carriera proseguì nel settore editoriale." "Presenta al lato B il singolo ""Wildfire""." La costruzione, di pianta rettangolare, si appoggia sulla parete rocciosa del monte. "Un'altra versione emerge dall'intervista che Elsie Lee fece a Charpentier durante gli anni cinquanta." "Fece seguito un nuovo complesso, indipendente dalla rete, chiamato ""'Symphony of the Air'""." Alcuni hanno trovato una somiglianza tra Margaret Fuller e Zenobia, il personaggio di Hawthorne. "Non soddisfatti delle loro cover, decidono di scrivere alcune canzoni originali per l'evento." Gli storici identificano questo data come anno di fine costruzione. I film di Downey erano spesso affari familiari. "La colonna sonora è costituita dalle canzoni dell'ultimo disco L'ultima Thule di Francesco Guccini." Le strade del borgo sono intitolate a benefattori locali, parroci e pionieri della bonifica. "Giorgio I ricevette l'alta contea di Katzenelnbogen e scelse Darmstadt come sua residenza ufficiale." Tali borgate agricole erano immerse in aperta campagna. "La basilissa Irene non disprezzava questo passatempo, mentre l'imperatore Basilio fu un grandissimo giocatore." I componimenti vengono così ad essere concatenati tra di loro pur essendo indipendenti. Anche Ronald Gillespie usò questo sistema acido per generare cationi inorganici elettron-deficienti. "L'opera non fu bene accolta e Ubertino venne scomunicato." Il verso del moto è naturalmente opposto a quello dei getti. Il padre aveva terminato gli studi a Parigi, divenendo architetto. Persone di nome Jean "Questi sono i formati e le tracklist del singolo ""Hold On""." Lui va, si diverte e torna a casa alle ore piccole. "Il video fu nominato ai Juno Award come ""Video dell'anno"" ma non vinse." Dal alcuni è considerato il primo film etnografico. Ogni episodio inizia senza alcuna introduzione, senza logo e titoli di testa. Nel febbraio dello stesso anno si era sottoposto ad un trapianto di cuore. Discreto realizzatore, segna sia di destro che di testa. Tale denominazione si riferisce al loro essere predatori voraci, in perenne movimento deambulatorio. A volte il problema è enunciato diversamente. Sorge due chilometri fuori dalla cittadina, circondata da campi e aree boschive. Per giudicare il risultato del colpo, si usa un regolo. È una specie terricola, attiva tutto il giorno, anche la notte. Inoltre, egli integrò le raccolte di specie viventi del Giardino botanico principale. Nel primo dopoguerra si legò a Leandro Arpinati e aderì al partito fascista. I risultati del progetto, tuttavia, sono contrastanti. Sulla superficie dorsale sono spesso presenti gruppi di nematocisti. Divenne monaca. La musica ha una certa solennità, anche se nel complesso risulta alquanto tenebrosa. Tuttavia, questo lato del suo carattere nasconde un cuore buono e pronto al sacrificio. Quello è un periodo particolarmente positivo per il design italiano. La stella risultante conterrebbe al suo interno materia di quark. Mentre questo codice è attivo non si possono scoprire tecnologie e nemmeno creare unità. Ha anche insegnato e suonato al Sarasota Music Festival. La geologia delle Shetland è complessa, con numerose faglie e pieghe. Un giorno, quando Ben ha quattordici anni, il padre muore di infarto. Foyle è composto prevalentemente da quello che in precedenza era il collegio di Londonderry. "Sfortunatamente, i bambini vengono dal riformatorio, e ognuno combina più guai dell'altro." Inizia a frequentare il vivace Circolo artistico di via Margutta. Era il segnale di una rinnovata vigilanza in difesa delle prerogative sovra-nazionali della Chiesa. Tratti ancora oggi legati alla vecchia provincia di appartenenza. Tra questi spiccano il portone in arenaria ed il campanile. La sua carriera si è espansa ad altri campi. In aggiunta alla recitazione è una dotata ballerina. "Gli sforzi attuali sono rivolti all'obbiettivo di rendere scalabile questa soluzione informatica." Le femmine probabilmente allattano un piccolo alla volta durante il mese di luglio. Lewis fondò la Los Angeles Chamber Orchestra. Dopo la seconda guerra mondiale rimase in disparte e non pubblicò più nulla. La Laser è stata rimpiazzata in molti mercati dalla Ford Focus. Nella seconda metà del Novecento diversi specialisti, prevalentemente statunitensi, hanno proposto terapie analoghe. Della sua vita si hanno notizie incerte. In informatica è stata al secondo e terzo posto negli anni sopra citati. Presenta una facciata con impianto ripreso da modelli rinascimentali. Anche nella stagione successiva si conferma punto di forza dei nerazzurri. Con essi Pilgrim intendeva innanzitutto rendere più compatta la regione soggetta alla sua signoria. "E ho pensato: ""Questo è perfetto""." "Croce, sulla destra l'antica via che segue le curve di livello della lama." I nidi consistono in conche scavate nel terreno e imbottite con scarsa cura. "Un'altra scena mostra se stessa su una pista da ballo." Fu un compositore meticoloso, che revisionò spesso i suoi lavori. Leslie decide di aiutare i civili rimasti, rompendo con Edward. Prima le lascia un bigliettino in cui le confessa che gli è mancata. La diocesi comprende la regione peruviana di Ica. Sposò María Magdalena de Quiñones y Osorio dalla quale ebbe otto figli. Il suo ultimo titolare è stato Egidio Vagnozzi, delegato e nunzio apostolico. "Furono la prima coppia di fratelli a giocare contemporaneamente con la maglia del ""City""." "Sposatosi l'anno successivo fu costretto a cercare un ulteriore lavoro per mantenere la famiglia." "L'arte di Goya è caratterizzata da quella che qualcuno ha chiamato ""malinconica ironia""." "Si spostò quindi all'Università Statale di Milano, dove iniziò a collaborare con Egle Becchi." Predilige le aree ai piedi delle montagne, ricche di erba e cespugli. Poi arrivarono due sconfitte consecutive: in casa contro Roma e in trasferta a Montegranaro. "Brisighella, suo paese natale, le ha dedicato l'antico teatro cittadino." Perché un animale ti aggredisce solo per fame o perché si sente minacciato. Un archetipo è il protection racket, ovvero il pizzo. "Il premio è attualmente diviso nella ""sezione saggi"" e ""sezione romanzi""." Tutti gli spigoli del composto sono anche diagonali delle facce del suo inviluppo. "Svolse anche l'incarico di consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni." Nikola Ivanović "Scrisse molti libri, uno dei più importanti fu la sua autobiografia, ""My life""." "Fu l'ultimo del Programma Surveyor." Il genere comprende specie erbacee terrestri o raramente epifite, talora dotate di pseudobulbi. La prima autrice di narrativa lesbica che è apertamente gay è stata Andrea Luca. Alcune sue opere furono composte su libretto di Giuseppe Maria Foppa. Sui pianeti sono presenti anche postazioni di artiglieria che sparano lentamente in direzioni casuali. Questa è davvero la chiave di sopravvivenza per le canzoni. Patten, proprietario di un giornale molto influente, si sente attratto da Tira. "Firenze appare invece in maniera ""discreta"", dalla loggia e da un angolo del giardino." Attualmente vive a Rimini insieme alla moglie Maria Grazia. "L'autore paragona la condizione di vita dell'albatro a quella del poeta." È fra coloro che elaborarono la riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. A Parigi, debutta il doppio Pericoli-Lazzarino che raggiunge i quarti di finale. M=Annali dei Quattro Maestri. Può essere soltanto individuato attraverso il suo effetto gravitazionale. Alcune delle date sono state aperte da Irene Fornaciari. Non sono presenti ferrovie, reti metropolitane o tranviarie. Sherman Clark Il museo è stato successivamente arricchito con altri lasciti. Un milione di euro è il riscatto per il rilascio. Lo stile di Roos rifletteva il suo metodo di lavorare. Anticamente secondo lo storico Rosario La Duca aveva la denominazione di Flumen Galli. Le sponde nord del lago bagnano il villaggio di Lake Placid. "Con l'Ebolitana vinse il campionato di Terza Divisione." Durante il barocco vennero infine aggiunti i canditi, già conosciuti in Sicilia da secoli. Il fat client sfrutta quindi le proprie caratteristiche hardware. Apre un bar, con una macchina da caffè espresso: è una novità assoluta. Produce dei documentari che poi diffonde in tutta Italia. Si collegò coi marchesi di Monferrato e di Mantova. Ottenne importanti incarichi dalla curia pontificia. Ciò escludeva che la cassazione potesse essere giudice di terzo grado. Gekijōban Yu-Gi-Oh! Le isole avrebbero potuto essere uno scalo migratorio dal Sud America verso la Polinesia. Dunque, la mancata validazione di un titolo è assimilabile ad una frode. Il libro, nella sua prima edizione, si presenta diviso in due sezioni. "L'ospedale fu rinominato successivamente Glyn Hughes Hospital in suo onore." Sapore di donna La genesi della composizione non è chiara. Questa è una delle zone di maggior sviluppo industriale della città di Canton. In seguito recita, in alcune serie televisive. Esce in semifinale contro Venezia. "Egli è la divinità che sorprende e sconvolge, irrompendo nel campo di azione dell'uomo." Questo velivolo divenne la base per la produzione dei futuri prototipi di Harrier. Con molti lanciatori, Perry non era noto per le sue abilità in battuta. Il Parlamento di Scozia, era delegato a costituire le leggi. Nella stagione successiva termina invece al sesto e questa volta ultimo posto. A San Salvatore Monferrato sorge il santuario diocesano della Madonna del Pozzo. La violazione delle normative relative alle emissioni elettromagnetiche non è menzionata nel D. Lgs. A sud del villaggio si trova un parco eolico con turbine a vento multiple. In questo carburatore la carburazione è completamente differente da tutti quelli visti in precedenza. È una funzione di un campione di dati estratti casualmente da una popolazione. Il romanzo ha venduto, solo negli Stati Uniti, oltre tre milioni di copie. Tre giorni dopo fu posto in lista infortunati terminando la sua stagione. Ha anche mostrato la capacità di cambiare forma grazie alla sua elasticità. Sono gemellati anche in maniera forte con la Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna. Non appena fu in grado di suonare due accordi, iniziò a scrivere canzoni. "Fa parte della ""comarca"" di Alt Camp." Plinio il Vecchio lo ricorda come uno dei migliori pittori del periodo. "Il pezzo ""Private Affair"" affronta il tema della commercializzazione del punk." La realizzazione di un ologramma non richiede lenti, salvo particolari tecniche. Tutti i brani sono testo e musica di Mana, tranne dove indicato. "Viene considerato da molti uno dei capolavori del filone ""ambient house""." Queste navi sono in grado di trasportare sia passeggeri, sia merci. "Oggi ospita l'Ospedale civile di Venezia." Molti dei brani vengono prodotti per la serie tv Nashville. Inoltre può chiamare una delle librerie incluse in Cosmos. Consigliato per i dolci che si preparano e consumano durante il carnevale. I costi di questi sviluppi tecnici divennero però presto insostenibili. È il terzo album con Federica De Boni alla voce. Ogni ingiustizia avrebbe origine da qualche precisa violazione del principio di Reciprocità tra individui. The Carpenter "Fu anche autore della canzone ""Mon Petit"", che si può ascoltare durante il film." Inoltre, sapeva calciare sia le punizioni sia i rigori. Secondo alcune indiscrezioni, diventa dipendente dalla morfina. August Neo Si possono velocizzare questi calcoli sfruttando le proprietà del simbolo di Legendre. Incerto è anche il periodo in cui sarebbe sorta la diocesi di Costanza. Sono inoltre siti di speciale interesse scientifico, estetico culturale o educativo. Questi ultimi hanno lasciato il calcio a causa di questo incidente. Viene talvolta citato tra le prime espressioni della fantascienza cinematografica europea. "Definì l'ematologia come la ""arte descrittiva di una scienza dinamica e interdisciplinare""." "In seguito si diplomò all""'idadiye"" di Monastir." Morta la madre, a poca distanza dal parto, fu allevato dalla nonna. Si ispirava, nella postura delle sue statuine, alle sculture di Matteo Bottiglieri. "Prese parte alla seconda guerra d'indipendenza." È retta dal vescovo Felipe Padilla Cardona. Il riferimento agli archivi romani è antico almeno quanto Giustino e Tertulliano. Era solita organizzare dei ricevimenti speciali per bambini. Sa combattere a distanza ravvicinata, ma è debole contro la magia. Gli ammortizzatori erano di origine Penske. La testa era grande, arrotondata, con orbite grandi e piccoli denti marginali aguzzi. Il suo numero è piuttosto diminuito, ma non è ancora ritenuto minacciato. In altri casi la sindrome è acuta. "La ""Nordschleife"" resta a tutt'oggi ancora attiva." "Gli ecologisti politici spesso utilizzano i quadri dell'economia politica per analizzare le questioni ambientali." È nocivo per ingestione. Dopo due giorni verrà dimesso, non riportando gravi danni. Muratori, prima di iscriversi alla facoltà di economia e commercio. Comprendeva parte della città di Tourcoing e il comune di Neuville-en-Ferrain. Altri alogeni si comportano analogamente. "L'interno è visitabile, previo appuntamento, con ingresso gratuito." "L'area era allora disabitata, pericolosa, vi avvenivano furti e omicidi." "Il testo dice: ""Charley says, always tell your mummy before you go off somewhere!""." Aveva competenze in diversi metodi di stampa. Si ammalò per due volte di cancro al seno, riuscendo a guarire. Non frequentò mai la scuola ed era di fatto analfabeta. "Periodicamente il Teatro greco ospita concerti estivi all'aperto." La fisionomia delle zone boschive è variegata. La catena del collare alterna decorazioni a trofeo con lo stemma della monarchia serba. "Le sue versioni moderne sono utilizzate per un'ampia varietà di scopi, domestici e industriali." "Questa fu la prima descrizione dell'otospongiosi." Il suo intatto Fury fu recuperato dalle forze nazionaliste e messo in servizio. "Nuova Pallacanestro Battipaglia, gioca al palazzetto dello sport ""Francesco Silvestri""." Poi va a chiamare un prete che celebra il matrimonio riparatore tra i due. "Lei promette a Louis di diventare sua moglie l'estate che deve venire." Dopo una stagione al in Bundesliga, va al Lorient. È stato eletto Primo ministro del Pakistan tre volte. Keenan Evans Medardus muore finalmente in pace. Iniziò in seguito a collaborare a diverse riviste e ne fondò alcune. Si occupava della scenografia solo per rappresentazioni teatrali, raramente la praticò in cinema. Da diversi secoli è considerato dai giapponesi una montagna sacra. Tra i richiami turistici della città spicca il palazzo barocco. Ad esempio tre partenze al giorno da Belgrado sono destinate a Parigi. Non è una specie particolarmente esigente. Appena fidanzata, Charmaine chiede di andare a vivere con Tara e la sua famiglia. La contea comprende un solo comune, Gotland. Oltre alla standard, due versioni alternative del gioco sono state pubblicate. Il programma è nato come un progetto indipendente guidato da Agostino Russo. A String of Pearls Le applicazioni di questi dispositivi sono molteplici. "Di seguito l'elenco delle edizioni con i relativi vincitori." Ha partecipato due volte ai Giochi olimpici estivi e tre volte ai Giochi asiatici. Non ha mai fatto parte di alcuna associazione professionale. Nicolás Sarmiento "Durante l'occupazione tedesca, nascose giovani musicisti ebrei come Magda Tagliaferro a Bourron-Marlotte." Vivono a nord dello stato brasiliano di Bahia, nei pressi del fiume São Francisco. E questo confermò invece i dati del Ministero. Per la sua felicità I poemi lirici galiziano-portoghesi ricevono il nome generico di cantigas. "L'opera faceva parte dello sbarramento Brenta-Cismon." Lavorò anche in Italia, diretto da registi quali Duccio Tessari e Michele Lupo. Entrambe realizzate in stile neoclassico, differenziavano essenzialmente nella dimensione. La maggioranza dei servizi sono operati dalla TfL Rail. La funzionalità dipende dal modello Eye Toy per cui è stato progettato il driver. Le nuotatrici raggiungono con il tempo i risultati più lusinghieri. "Roger è un single quarantenne e un po' smarrito." Nel momento in cui il Wakanda viene attaccato dalla Cabala, Shuri viene uccisa. La cintura di tessuto scarlatto e annodato, scende liberamente. Organizzò un finanziamento per lei per la sua formazione vocale a Limerick. "Rimasto spesso in panchina anche l'anno seguente, si è svincolato al termine della stagione." La chiesa è parte di un più vasto complesso chiesa-convento. "Frequente l'uso di accordi aperti, droni dissonanti e salti di settima o nona." Bazaine dal canto suo non aveva intenzione di contrattaccare. "Prix italia come ""Migliore Programma del Mondo per le Performing Arts""." Oggi, invece, si ritiene che la scena abbia un significato astrologico. Nella versione eBook da Pensieri e Parole Editrice di Padova. Non vi è però nessun riferimento ad attività marziali svoltesi in questo tempio. Insegnò nelle università di Yale e Berkeley. Vide la vittoria finale del Irapuato, con relativa promozione in Primera División. È diffuso nelle regioni continentali del Sud-est asiatico. La corrispondente legge è ora nota come legge di Stokes. Non esistono stime approssimative della loro età. Nel seminterrato del palazzo Sarah e Erin cercano di trovare qualcuno che parli inglese. Alida era membro della famiglia Livingston. "È seguito da ""Hell or High Water"" e ""I segreti di Wind River""." La sua versione più lussuosa e meglio accessoriata fu denominata Manhattan. Le pareti erano ricoperte di bassorilievi realistici con scene di guerra e di pace. "Il significato letterale del nome, in lingua somala, significa ""esercitarsi con i cerchi""." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Sorrisi e litigi""." Registrano così un altro singolo e due album. "L'album presenta delle sonorità speed metal e in alcuni casi si avvicinano al thrash." "L'Italia comunque ottiene il miglior risultato di sempre ai mondiali." "Lo show è anche l'ultimo programma di prima serata condotto dalla coppia." Venne rilasciato dopo aver promesso che non avrebbe combattuto contro la Prussia. The Casting Couch Questi nemici un tempo erano uomini e donne tramutati in mostri corrotti da Ahriman. Dieci delle stesse libbre fanno un peso. Bocca ed occhi di solito abbastanza grandi. Personalità controversa e contraddittoria, è sostanzialmente un intellettuale liberale. I nomi di alcuni dei personaggi variano a seconda delle edizioni. Era il fratello del giornalista Mariano Moreno, di cui scrisse una biografia. "Da una parte c'era Ario, e dall'altra gli ortodossi Alessandro e Atanasio." Dopo il ritiro Webster rimase nel Derby County come membro dello staff tecnico. La competizione ha visto la partecipazione di sei formazioni, riunite in un girone unico. "La colonna sonora di ""Twilight"" racchiude diversi musicisti." La carriera da artista dura poco ma incomincia quella di autore. Il pavimento è realizzato con mattonelle di cemento di colore bianco e nero. Il body count del film è di circa sei persone. La sua unica speranza è uccidere Hoffmann prima che questo uccida lui. Tuttavia sembra che i nomi siano connessi a diversi rami della stessa famiglia normanna. I critici sottolineano sempre la straordinaria maturità esecutiva del giovane. Federico Edwards Gli astronomi della dinastia Shang avevano già scoperto Marte e varie comete. Il brano è stato scritto da Freddie Mercury. "Infine l'esercito nazista in ritirata rese inutilizzabile la maggior parte del materiale rotabile." Si notano sia elementi di verismo sia richiami al simbolismo. Nella basilica si conserva una antica icona della Madonna. La voce fuori campo invece è di Claudio Capone. Le cartoline venivano prodotte in serie di quattro. Tredici dipinti ad olio raffigurano ognuno i temi suonati e cantati. Alla stesura della versione definitiva del regolamento contribuirono anche Alberto Rossetti e Diego Antonelli. Sono anche usate dalle navi. Pochi sono i giocatori nati in Spagna. Ne esiste anche una versione attribuita, in collezione privata a Milano. "Di conseguenza, una parte dell'esercito tibetano fu costretto a ritirarsi." Il commercio vinicolo si sviluppa. La batteria è, in musica, un linguaggio internazionale. Ancora oggi collega il centro della città con il quartiere di Porta Cappuccina. Andrea Semino ne affrescò i saloni con storie romane. Un altro locale fu adibito a prigione. Il tema di questa tavola include la fantascienza e le battaglie contro i robot. La chiesa è ubicata sulla sponda sinistra del fiume Oreto. Per lunghi tratti, il fiume coincideva con la linea di frontiera romana. Un mandato di cattura internazionale fu emesso a suo carico. Ha anche lavorato come sceneggiatore in diverse occasioni. Queste persone sono naturalmente perseguitate ed eliminate. "Come sottolinea lo stesso autore, ""il personalismo, è una filosofia, non un semplice atteggiamento." Il ciclo può ripetersi ad intervalli variabili nel corso del tempo. "Il nastro dell'ordine era verde con una striscia bianca su ciascun lato." In generale, si tratta di un agente indipendente ampiamente utilizzato in alcuni settori. Il piazzale è composto da tre binari dedicati al trasporto passeggeri. Da quel momento, i due diventano nemici giurati. Una volta raccolti vengono messi a maturare in salamoia in sale marino. Ha scritto la sua prima commedia e la sua prima canzone nella scuola elementare. Questo singolo è composto di cover di Bob Dylan. Si guadagna da vivere illustrando cartoline, vendendo disegni e vignette per qualche giornale. Andò poi a Berlino per approfondire i suoi studi musicali. "Il successo fu enorme, tanto che venne organizzato un tour mondiale per promuovere l'album." Il detentore del trofeo è il Lecce. Le varietà principali presentano fiori blu, azzurri, bianchi, rosa o rossi. È sposato e vive a Londra, in Inghilterra. Fece una cospicua raccolta di reliquie, che fu conservata nella cappella. Alcuni predatori usano il mimetismo aggressivo anche come tecnica di caccia. "Nel corso dell'anno rimane fra i piloti di testa del campionato." Primo di quattro fratelli, i suoi genitori erano braccianti agricoli nel sud-est della Francia. I privilegi dei Tredici Comuni vennero meno dopo la caduta della Repubblica di Venezia. I sovrintendenti possono comunque fungere da istruttori militari, e generalmente comandano una pattuglia. "Tra gli esempi più evidenti c'è quello della produzione nella colonia di Aquileia." I Verbi vengono declinati per tempo, aspetto, modo, persona e numero. Conner Henry Questa formazione è detta piramide del Malpighi. "Ha poi condotto alla radio la rubrica ""Fortunatissimo""." I perossidi inorganici in soluzione sono instabili e si decompongono liberando ossigeno gassoso. Comprende, oltre al capoluogo, un distretto municipale: Palo Alto. Quanto si vorrà friggere viene infine immerso nella pastella e cotto in olio bollente. Le membrane alari sono marroni scure. Da quei racconti Lucio Dalla trasse ispirazione per scrivere il brano. Emerse a dicembre che era stato fatto comunque il suo nome per un seggio. Il protagonista viaggia costantemente alla ricerca di conflitti per risolverli in modo eroico. Poco distante si trova la stazione centrale. La raccolta delle uova ha un interesse piuttosto circoscritto. Esisteva anche una chiesa dedicata a San Giacomo, probabile patrono del villaggio. Con loro grande sorpresa, incontrano un simpatico scheletro che racconterà loro tutta la storia. Il concetto di business model è stato incorporato in determinati principi contabili. Comando meridionale Testi e musiche di Antonello Venditti. È il secondo singolo che la band ha pubblicato sotto la Atlantic Records. Il piazzamento le permette di partecipare anche ai successivi singoli. Una derivazione analoga ha il toponimo Forni. Sono anche usati come deterrente psicologico visuale. Centrocampista centrale, ha giocato la maggior parte della sua carriera come mediano. "Ha ricevuto vari premi per l'attività imprenditoriale negli Stati Uniti." Tale progetto rimase tuttavia irrealizzato. Inoltre, era a trazione integrale. Incoraggiava i propri allievi a confrontarsi anche in altre discipline e in altri tornei. Il quinto metacarpo e sempre più corto del terzo. Le specie del genus hanno quattro piani di simmetria longitudinali. Ora attualmente è maestro del Club Scherma Legnano. La sede è stata fissata a Ragusa. "L'anno dopo si candida a sindaco nel suo comune, senza essere eletto." Tuttavia sussiste un notevole margine di incertezza. Rimane una targa descrittiva a ricordo. Dopodiché, le giovani atlete si tuffano in acqua. Conta una presenza con la Nazionale argentina. E poco alla volta piacerebbe meno. Il club si avvierà inesorabilmente verso il fallimento. Essendo il messaggero degli dei viene spesso raffigurato con le ali ai piedi. Il testo descrive predicazione, miracoli e martirio dei due apostoli in Persia e Babilonia. Per i casi lievi è possibile solo effettuare controllo evolutivo. Il film ha avuto una distribuzione brevissima nelle sale cinematografiche. I suoi studi e la sua cultura sono stati profondamente influenzati dalla società vittoriana. Grazie a questo gruppo completa la sua formazione nella danza. Questo approccio ha dato risultati incoraggianti. Questi composti hanno legami multipli fosforo–carbonio. Il pilota è in grado di affrontare condizioni meteo marine avverse. Qualsiasi altra iniziativa personale venne proibita per ordine del re. Collins voleva sperimentare sonorità differenti rispetto a quelle adottate nei Genesis. Le applicazioni sono molteplici. Sulla vetta sono collocate due grandi croci. La pelliccia è lunga, densa e vellutata. Il genere è vissuto in Sudamerica. Sono per lo più copie di vecchi mosaici, scomparsi nel corso del tempo. La decima fu imposta, con minore successo, anche ai territori inglesi in Francia. "La conferenza fu scoperta grazie all'irruzione della polizia locale che fermò parte dei partecipanti." "È uno dei docenti della ""Scuola romana del fumetto""." Nel suo lavoro scientifico, ha descritto un gran numero di specie vegetali. I piedi sono relativamente grandi. Si producono vino, formaggi, olive, castagne, mandorle, pesche, ciliegie, mandarini, arance, limoni. La sua famiglia era di discendenza irlandese. Questi documenti si chiamano note di credito. "Iniziò pertanto la trasformazione del mais in forma di ""talos""." Durante il periodo Sengoku i Mori erano servitori del clan Saitō. Benedetti desidera diventare uno scrittore di professione. "C'è anche una scuola per bambini con difficoltà di apprendimento e una scuola professionale." Vengono considerate le prime locomotive a vapore italiane di concezione moderna. "Alla fine dei suoi studi, si avvicinò all'attività letteraria." Il Dottore ritorna al suo pianeta natale, Gallifrey. "Il principale centro urbano dell'Erzegovina è costituito dalla città di Mostar." "L'interno ha un altare sormontato dal quadro di Sant'Antonio da Padova." "La domenica mattina avviene la consegna del ""Premio Fedeltà alla Langa""." Il film venne prodotto dalla Brentwood Film Corporation. Il castello subì le prime modifiche con gli Orsini, quando divenne residenza ducale. Le parti dorsali sono bruno-nerastre, mentre le parti ventrali sono marroni chiare. "Questa legge è tutt'oggi valida." Tali Generatori producono una quantità superiore di energia rispetto ai normali Generatori. Becco grigio scuro, iride gialla, zampe rosse. Di princìpi massonici, fu consigliere di Gioacchino Murat. Possibile evento di capovolgimento del mantello. Questa specie è diffusa nella Tanzania nord-orientale e nel Kenya meridionale. "L'ambiente rurale e i valori della vita di campagna sono stimati come preziosi." "L'edificio, ora adibito ad uso agricolo, è stato recentemente ristrutturato in alcune parti." Le abilità di Bill ruotano tutte intorno alla psiche e alla sua manipolazione. Qualche ora dopo gli arriva la notizia della morte della sua cliente. "Dà il nome alla ""Valle dell'Impero""." La piazza si trova nel punto più alto e centrale della città. Disarmato, Sidney viene sottomesso facilmente dal giovane e ammanettato a una sedia. Si scopre in seguito che è incinta di padre ignoto. Spesso, comunque, i collezionisti sono anche degli studiosi di numismatica. Il conte partecipò alla guerra in veste di vice ammiraglio. "La ""Costa Voyager"" era la più piccola nave della flotta Costa Crociere." Questo servizio effettua il percorso su strade urbane ed extra-urbane. Le persone possono rapidamente ed in modo accurato identificare un oggetto tramite il tatto. Il minerale si può trovare anche nelle pegmatiti. Aveva altri tre fratelli e una sorella. Molteplici sono i suoi interessi musicali e socioculturali. Sono qui di seguito elencati alcuni dei più noti giocatori internazionali del club. "È inoltre comparso sulle edizioni italiane e tedesche di ""Vogue""." Bellomo avverte Ida che non serve che testimoni e può restare in America. Il gioco è stato un best seller nel Regno Unito. Per cercare di tenerli testa, bisogna andare a ritirare quaranta nuovi fucili a ripetizione. Durante la sua amministrazione, inoltre, trovò nuovo impulso il culto della dea Democrazia. Lo stesso anno fu costruito un ponte, che la connetteva con la terraferma. Eccetto che a sud-ovest, questi confini sono ben definiti da caratteristiche del terreno. Se infatti si è operato un progressivo distacco il periodo si accorcia. Contribuì a fondare una delle più importanti scuole di chimica in Italia. I due si sposarono e ottennero la custodia dei rispettivi figli, Émilie e Barnaby. "Inoltre il suo nome non viene mai rivelato, viene chiamato ""Driver"" o ""Ragazzo""." La band ha cambiato più volte nome prima di arrivare a quello attuale. Jim Wright Brandon Robinson Il modello di riferimento è, come rilevabile dal titolo, la Vita Nuova dantesca. Il regista non sarà più Justin Lin, ma James Wan. Artisticamente ciò deve essere considerato come un punto di forza. Eva, come veniva chiamata, venne educata in una scuola secondaria a Ginevra in Svizzera. Insegno in una scuola e ho vinto dei premi per svolgere il mio lavoro. La Società, alla fine, perde la battaglia. "Avrà anche un sequel arcade, ""Super Punch Out!!""." Sono più comuni sui fondali rocciosi. Fu interprete di una settantina di pellicole in gran parte perdute. Viene usato per esprimere il rapporto tra due grandezze omogenee. "È il sequel del film ""La nonna Sabella"" girato l'anno precedente." Il brano viene trasmesso in radio; viene realizzato il videoclip. Inoltre, esse possono iniziare una relazione intima assalendo un maschio. "Fondato e diretto da Celestino Bianchi fu stampato dalla ""Barbera, Bianchi e Comp." Il secondario comprende industrie alimentari, tessili, metalmeccaniche, per la fabbricazione di mobili ed edili. Sostanzialmente, è un album sperimentale con strumenti della loro nazione, come le maracas. "Riferimenti a Dave Williams sono presenti anche in altri brani, come ad esempio ""Bodies""." Nel suo sito su My Space è presente anche una dedica ad Eddie Guerrero. "Mussolini influì sulla politica della Germania nazista, arrivando poi a promulgare le ""Leggi razziali""." Per etimologia, invece, il nome è simile a Desiderato. "Monica accompagna lo scrittore nella stanza accanto, per aspettare insieme l'arrivo del grande attore." Oggi Gaudí gode di una sfolgorante popolarità. Al centro la facciata è coronata da un grande stemma cittadino. Questi insieme con i piloti e i tecnici motoristi compongono l equipaggio di soccorso. Subito dopo ho visto un uomo anziano camminare stanco con un bastone. Egli ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti durante la sua vita. Gli inverni sono piuttosto nevosi. La postura umana attualmente viene misurata con vari strumenti ed in vari modi. "Svolge il suo ministero e insegna anche nell'arcieparchia di Pittsburgh e nell'eparchia di Stamford." Ma anche in quell’occasione, fortuitamente, Donegan ne era uscito malconcio. Allora vennero considerati sconcertanti, persino ridicoli. "Marion Cunningham infatti, è l'unica ad avere autorevolezza su Fonzie." Il coefficiente di compressione varia inoltre anche con la temperatura della sostanza. "È un'orchidea di grandi dimensioni, spesso gigantesche, con comportamento epifita." Kenny Roberts Jr non partecipa a questo Gran Premio per infortunio. I saloni interni si snodano intorno al cortile centrale e sono riccamente decorati. Risolve consensualmente il contratto. La linea laterale può essere poco sviluppata in certe specie. Gallant finì quasi una laurea in commercio. "Secondo un'altra tesi Ida sarebbe stata la figlia di Carlomanno e della moglie Gerberga." Yu Long è ora il presidente del comitato artistico. Negli stessi anni si interessò anche agli scacchi, prendendo parte ad alcuni tornei. Un anno dopo fu nuovamente svincolato a causa degli infortuni, optando per il ritiro. "In fotografia è conosciuto anche come ""formato tessera""." Ancora oggi i giainisti si distinguono in questi due gruppi. "L'organizzazione conduce la nazione nella lotta contro la fame." "La fortuna dell'opera è tale che il titolo stesso è divenuto elemento di periodizzazione." Il giornale pubblicò la foto, con un articolo che chiedeva se vi erano testimoni. Agli inizi degli anni venti si trasferì in Italia per perfezionarsi. Mai presente nella Nazionale maggiore. Dopo aver ricevuto questi libri, Jiao si applicò giorno e notte. Le pitture sono disposte su due strati, dai soggetti simili. "Fu negoziata una tregua che portò al comando della città un vecchio esponente ba'thista." Delle sculture originarie restano solo i mascheroni delle fonti esterne. "Mentre fanno la doccia uno dei due uccide l'altro ed è costretto a scappare." Estremamente modesta è la presenza di infrastrutture. La stazione ferroviaria più vicina è la Stazione di Albanova. "L'autore rimase sempre legato al suo stile anche nei successivi album." "Fu incarcerato per questo da Caligola, ma alla morte dell'imperatore, fu rilasciato." Di particolare interesse sono le statue stele. "La sigla di questa edizione è ""Sono trenta gli Zecchini""." Diventa così il prediletto di Sonny, il quale lo introduce nel suo giro. Midge è sposata con Alan, dal quale ha avuto tre figli. Inoltre i santi Fermo e Rustico sono patroni del comune di Carpaneto Piacentino. La sua posizione è stata determinata con la stella m del Sagittario. Dipinse i ritratti di entrambi, nonché quello del figlio di Coleridge Hartley. Le ambientazioni spaziano da Hong Kong, Francia, Paesi Bassi, Inghilterra, Italia e Giappone. I dialoghi sono spesso ridotti a semplice rumore di fondo. Qui avrebbe infatti sede il villaggio in cui tradizionalmente vive. "Le caratteristiche più notevoli dell'estemmenosuco riguardavano il cranio." "Nel medioevo rappresentava il limite orientale dell'impero carolingio." Durante questo periodo completò gli studi laureandosi dottore delle scienze tecniche. Durante questo periodo, continua a ricevere uno stipendio, ma dimezzato. "Castel Vittorio fa parte dell'Unione dei comuni delle Valli Nervia e Roja." Al termine della guerra, si è proceduto alla ricostruzione materiale e spirituale. Si trattò del primo transatlantico costruito in Francia. Il dramma fu anche candidato al Drama Desk Award alla migliore opera teatrale. La serie è stata originariamente distribuita cinematograficamente dalla United Artists. Lì i due ragazzi stringono amicizia con una ragazza di nome Violet. Quattro aziende su cinque hanno meno di dieci dipendenti. "Nella pianta a fianco le parti colorate sono i giardini che circondano l'edificio." Questo circuito è inoltre il punto di partenza del Mongol Rally. Queste coppie vengono chiamate numeri di Brown. "I più alti livelli dell'arte poetica nel Galles sono intensamente intricati." Tulip quindi saluta gli amici e lascia il Treno. Il mezzanino, che collega i due marciapiedi, si trova sottoterra. Al termine della stagione torna allo Stoke City. Le dimensioni dovevano essere quelle di una grossa lince o di un piccolo puma. Tutti utilizzano la metionina come base di aminoacidi per la sintesi proteica. Scrisse anche opere pedagogiche. Il trono è poco profondo. Fenomeno analoghi, pur con diverse estensioni e forme, avvengono in molte altre lingue. La stazione ferroviaria principale della città è la stazione di Albertville. In Italia è presente in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. "È sponsorizzato da Redfoo e il suo abbigliamento ""Party Rock""" Square Enix ha comunque continuato a pubblicare il manga. Nel frattempo, Summer e Seth sono sempre più vicini e stanno diventando amici. "Altro settore importante e fondante per l'economia della città è il turismo." Progetta di uccidersi, ma non ne ha il coraggio. Ebbe anche tre figlie. La famiglia "Alla sua pubblicazione ""No Mercy"" ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica musicale." Essi vivevano su palafitte. Lì, gestì tre stagioni teatrali. I commercianti del quartiere tuttavia si opposero al progetto. Pur essendo imparentato con il creolo haitiano, possiede una serie di elementi caratteristici. Lui scappa insieme a Jane Anne ma, dopo averla sposata, viene nuovamente arrestato. "La cottura del ""Tong zi dan"" richiede tutto il giorno." I due rivali "È caldo tutto l'anno, ma le sue spiagge sono utilizzate solo nelle stagioni estive." Questi però, avendo già dato la sua parola a Whymper, rifiuta. Gold si occupò della pubblicazione europea. "Ciò assicura un'ulteriore selezione della specie degli spermatozoi." Con sua sorpresa, il gruppo lo inserisce nella formazione. Baldacci ha pubblicato diversi romanzi da allora. "E' dichiaratamente gay." Floris sostituisce Gruber anche per una puntata della diciottesima edizione. "Coglie l'occasione per un chiarimento con la fidanzata, dicendole chiaramente di non amarla più." Una delle prime missione del gruppo consistette nel sottrarre informazioni in possesso di Deadpool. Il Gran Maestro è il Presidente della Repubblica. Il presidente viene eletto direttamente dal popolo per un mandato quinquennale. Roberto è un pubblicista disoccupato ormai da qualche anno. Perciò erano tutti motori ad iniezione elettronica e provvisti di catalizzatore. Nella sua torre campanaria compaiono le prime arcate a sesto acuto. "Continuò a recitare sia in teatro che in televisione, nonostante l'età avanzata." La stagione successiva ha raggiunto la salvezza con largo anticipo. A Lecce gioca insieme al fratello Stefano. Le ambientazioni incluse sono Stadium, Desert e Rally. "Anche nella Prima guerra mondiale Limena fu accomunata alle vicende del resto dell'Italia." Della Cisterna La divisa di riserva è bianca con due sottili strisce orizzontali rossa e blu. "Dotato di un temperamento tranquillo e reticente, è stato soprannominato anche ""The Quiet Man""." Vi sono tre tipi di controllo aereo: parità aerea, superiorità aerea e supremazia aerea. Ad oggi questi dati non risultano verificabili per la mancanza di fonti. "Dopo altre vittorie in aeronautica ricevette la Croce Tedesca d'Oro." "L'ultima pagina del giornale viene comunemente stampata in lingua inglese." Alla fine della storia comunque prevale il buon senso. Martha passa i suoi ultimi giorni in questo ambiente rurale riflettere sul suo passato. La coppia ebbe due figli, Russel e Dorothea, che morirono in tenera età. Altre lingue usano un diverso ordine delle parole. Tende ad abbaiare in presenza di sconosciuti. Kate accetta ma le cose non andranno come previsto. "Nell'ultima edizione del Regolamento, si raccomanda di attribuire un maggiore peso alle prove collaterali." "Divenne presto il leggendario ""comandante Mingo""." Nello stesso anno gli viene dedicata una mostra dal Museo Luzzati di Genova. La chiesetta campestre della Madonna dei Sette Dolori è situata in località Barbone. "Suo fratello Rudolf Lehmann fu anch'egli un noto ritrattista." "Membro del Fronte Nazionale presso l'Università di Teheran, e attivo nella ""Confederazione studentesca europea""." Diverse rotte commerciali sono vietate ai bimotori privati a causa dei regolamenti. Si trova anche in zone sabbiose aperte con copertura di alberi bassi. "L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato." Ad inizio carriera ha cantato come corista per i Gang of Four. "Kol propone di prendere un diamante in grado di canalizzare l'energia magica." Si usa per indicare uno scherzo di cattivo gusto, fastidioso e inaspettato. "La foto di copertina è di Kimiko Yoshida e si intitola ""La sposa shinto""." Wizard si è rifiutata di dichiarare il motivo del licenziamento. Alberto è un broker che lavora nella Borsa valori di Buenos Aires. Nonostante la devozione popolare, il culto non è mai stato confermato ufficialmente. Alla fine, dopo due anni di conflitti, si impose la casata castigliana dei Trastámara. Fra i suoi allievi ricordiamo Faustino Bocchi. Molte delle caratteristiche del daco sono sconosciute e in discussione. Il capoluogo di contea è Bloomfield. È stata adattata da Peter Kerry. "L'anno successivo giocò nelle Isole Baleari, con il Maiorca." "L'album contiene i singoli multiplatino ""Boss"", ""Sledgehammer"" e ""Worth It""." "È mio"", ma non ha ripreso il suo ruolo nello spin-off." Le ali, tuttavia, non furono re-inserite, data la loro capacità di ridurre la potenza. I prolungamenti centrali di tali neuroni raggiungono i nuclei vestibolari posti nel midollo allungato. Paulina Gaitán "Una versione strumentale più estesa venne invece inclusa nel box set ""Retro""." "Dopo aver abbandonato l'attività agonistica, diventò un preparatore dei portieri." Il singolo è stato inciso su disco fisico per il solo mercato spagnolo. Sulla volta sono presenti affreschi di Tullio Allegra raffiguranti episodi biblici. Salvatore non vuole ma deve ubbidire per evitare la vendetta mafiosa sulla sua famiglia. Notevole il complesso camino decorato di guglie che spunta dal tetto. È simile, sintatticamente, al linguaggio C, ma è meno flessibile. Il vicariato è sotto la giurisdizione della chiesa ortodossa romena, ma è amministrativamente autonomo. Sebbene non si tratti di numerazioni ufficiali, queste possono essere considerate targhe personalizzate. "Frequentò le scuole pubbliche a Detroit e l'Università di Detroit." Tre di loro furono risparmiati per la loro giovane età. Fin da piccola pratica equitazione. La coda era corta, mentre le zampe erano relativamente slanciate. Comprendeva inoltre sedici fortezze il cui nome non viene menzionato. Il moderatore può essere riciclato in successivi impianti nucleari. Ron King Questa tecnica permette di avere la meglio su avversari fisicamente superiori. Questi ultimi sono nutrienti e sono mangiati dagli aborigeni dopo averli tostati. Convintosi uno di loro, Fry propone di ritornare in superficie e vendicarsi. Gus lascia la fidanzata Natalie quando lei confessa di averlo tradito. Qualche anno dopo divenne preside della stessa scuola. Frédéric Domon È comunque attestata la sua profonda venerazione per la Vergine Maria. "In quella partita segnò un altro gol dando ai tifosi dell'""Argyle"" un ricordo memorabile." "Dopo l'unità emigrò per alcuni anni in Argentina." Giovanni Battista Giovenale Con tale squadra vince per due volte il campionato. Ideas From The Deep esiste ancora. Oltre al procuratore generale, il collegio comprende i sostituti del procuratore generale. "Ciò permetterà di conferire o meno al reato, caratteristica di ""infermità""." "Contribuisce a evitare la disintegrazione dell'Impero e riorganizza l'amministrazione." Tuttavia moltissimi esemplari sono stati importati parallelamente su richiesta dagli appassionati nord americani. Il mutamento in un dittongo è anche noto come dittongazione. In Italia fu distribuito dalla Dischi Ricordi, ma non arrivò nelle classifiche. Partecipò come fotografo alla spedizione antartica cilena. Con la prima squadra gioca quattro partite e vince la seconda Coppa del Re. Le origini delle rune non sono certe. La stessa versione del canale è disponibile via satellitare. A Water Seven affronta Zoro, dimostrando i suoi miglioramenti, ma è tuttavia sconfitto. Grazie al suo potere sconfigge un mostro che li ha attaccati. La rete è stata riaperta con migliorie studiate dalla Bombardier. Il film fu girato a Amburgo e Berlino. Il poeta Jacques Perk, morto giovanissimo, fu per loro un grande esempio. "L'operazione è anche conosciuta come la deportazione di marzo da parte degli storici baltici." Le stesse conchiglie sono anche utilizzate come fonti battesimali e acquasantiere in alcune chiese. Piergiorgio Bergonzi Sono due i tentativi di raggiungere Barcellona. Quando si giunge alla ultima sfida, le due scuole sono in parità. "Tutti sono distribuiti gratuitamente dentro l'Università." La corona è di velluto rosso sul quale sono applicate migliaia di gemme. "Il tipo di fondazione diretta viene realizzata in base alla struttura dell'edificio." A Martina Franca sorge la basilica minore di San Martino. Tuttavia non è stato ancora approvato per il trattamento di tale patologia. "Sia ""X"" uno spazio topologico, e sia C una categoria." Sia fra i turisti che i cittadini locali è molto popolare la subacquea. "Pizzighettone"" che al primo anno di attività conquista immediatamente la promozione in Seconda Categoria." "L'uomo, per dispetto, fugge liberando tutti i cani che aveva in custodia." Le vibrisse sono relativamente corte. Da qui si può ammirare un ampio panorama sulle circostanti cime dolomitiche. La ragazza sarà salvata dal maggiordomo. Sono cinque i vescovi noti di questa sede. Le densità stilistica è stupefacente. "Successivamente si dedicò esclusivamente all'insegnamento e alla composizione di musica sacra." Ritornò in America e fu consacrato dal cardinale Paul Cullen. Altri dipinti, molto danneggiati, rappresentano il defunto in ginocchio in atto di offertorio. Il bytecode è poi interpretato o eseguito in una macchina virtuale. In seguito prelevò il nuovo giroscopio e lo trasportò nel suo alloggiamento. Dan Beery Lo stelo può portare un solo fiore oppure può produrne diversi in successione. Partecipò alla battaglia di Austerlitz. "I legni sono generalmente molto belli e curati, anche negli strumenti ""da studio""." Il titolo è stato vinto da Mitch Evans. In attesa di ulteriori e più significativi ritrovamenti il dibattito rimane aperto. La società si è poi sciolta. Il suo corpo è sepolto nella cattedrale di Roskilde. Si allenò nella sua scuola per due anni e mezzo. I prigionieri catturati furono portati alla capitale e decapitati. La regia è di Silverio Blasi. Il comando di inclinazione del taglio è a manuale. È conosciuto in Europa dove ha partecipato a vari progetti e mostre. "Si conosce solo una specie che attualmente abbia gli artigli sulle ali, l'Hoazin." Sarsfield fu spinto a combattere ma rifiutò, insistendo di voler rispettare i patti. "L'""Observer"" ha scritto: ""È difficile immaginare qualcuno migliore di Angela Gheorghiu in questa parte." La nave fu condotta a Napoli, dove i lavori ebbero termine. In poco tempo ha convinto tutti, diventando un elemento essenziale della squadra giovanile. "Fa parte del consiglio cantonale di Zurigo e della ""Società Svizzera-Israele""." "L'idea che i giapponesi hanno della bandiera nazionale è soggetta a controversie." Quando il piumaggio è usurato, appaiono nettamente più brunastre, specialmente nella femmina. È largamente diffuso su YouTube. Il film è stato girato in Austria, benché sia ambientato in Canada. Dopo la preghiera Bruce si risveglia in ospedale con davanti Grace, che lo perdona. "Attualmente, è l'unico hotel da turismo sulla Avenida de Mayo." Insieme a Pierre de Montreuil gli è attribuita anche la costruzione della Sainte-Chapelle. Leonidas Flores Cinque anni più tardi fu promosso a colonnello. "In conseguenza di tali vicende, l'editore decise di sfruttare, esclusivamente design proprietari." Conosce e stringe rapporti amichevoli con Liebig. Gli occhi sono leggermente prominenti, disposti ai lati del capo, gli ocelli sono assenti. È la più piccola delle sottospecie della renna. Ben è dispiaciuto ma diviene finalmente un eroe solitario. Su queste figure la luce si posa chiara accentuando la plasticità dei volumi. Il magnesio formato viene isolato per distillazione sotto vuoto. La Russia uscì però subito dalla competizione. Sostiene che la madre, vorrebbe che non fosse mai nata. Due doti apparentemente in antitesi, che Lucullo seppe utilizzare a seconda del nemico affrontato. I primi insediamenti localizzati corrispondono alle prime popolazione iberiche. I freni sono elettro-pneumatici e con forza regolabile. "La maggior parte degli edifici universitari si trovavano nel campus dell'Esplanade." La Russia concluse la rassegna al quarto posto finale. La villa è accessibile solo su richieste. Suo padre si sposò una seconda volta e morì poco dopo il matrimonio. Negli anni Ottanta è segretaria regionale pugliese del Sindacato nazionale scrittori. È stato anche direttore musicale della New York Youth Symphony. Queste opere assieme alla Visitazione sono state attribuite al Primo Maestro di Chiaravalle. È paragonabile ai Navy seals americani. Molte delle volte questo rione è usato anche per manifestare alcuni piccoli concerti. Questa creatura proviene dalla mitologia araba pre-islamica. Gli occhi erano piccoli. Haiti restava indipendente. "Nell'ultima puntata di ""SmackDown!" Contemporaneamente condusse senza successo una guerra contro la Turingia. Mario canta invece il ritornello e introduce brevemente la canzone. La sosta favorirà il finlandese, che riuscirà a superare la Renault del romano. Nella tettoia, a spiovente, è una celletta campanaria. Due distinti fenomeni partecipano al processo di guarigione: la rigenerazione e la reintegrazione connettivale. "Stavolta però l'esito fu ben diverso." "È capoluogo dell'omonima provincia." Il suo potere è di far crescere le persone o trasformarle in bambini. Nel turno preliminare ha ottenuto la qualificazione per la semifinale con il tredicesimo posto. "Preferisce le zone umide e nidifica vicino ai corsi d'acqua." "L'operazione fu un fiasco." "La primavera è corta e piovosa, e l'estate arriva repentinamente." Non erano quindi mai coltivatori. Il presidente e il vicepresidente sono eletti dal Consiglio supremo ogni cinque anni. Il campionato è stato vinto per la quarta volta consecutiva dal Barcellona. Altre complicazioni includono tosse, anemia e insufficienza renale che porta alla morte. Ha la finalità di ottenere vari effetti in relazione alla tipologia usata. Dialogando sarà possibile scambiare il secchio per il cappello e tornare così al villaggio. Ambientato in epoca vittoriana, alcune scene sono girate nella elegante città di Bath. "I destinatari del premio erano scelti dai due milioni di lettori della rivista ""Photoplay""." Le specie sono state rinvenute in alcune ambre baltiche. In seguito la regina Giovanna fu trasferita nel convento di san Francesco a Segovia. Inoltre ha trascinato la sua squadra a vincere il campionato. Una volta conosciuti, i due si innamorano e sposano. Negli anni Cinquanta, rientra a Forlì, dove apre nuovamente bottega. Esso fiancheggia la Collegiale e sovrasta la città. La serie fu prodotta da Walt Disney Productions. Il precipitato è costituito da un complesso di fosfolipidi e globuline-timolo. Caratteristico è il triplice campaniletto a vela. "L'impianto è servito da un unico binario." Durante le sue estreme ore più volte chiamò “Sangue! "Il suo nome significa ""vivere, essere, esistere""." Insieme, questi due lavori costituiscono le composizioni orchestrali più famose di Händel. Sono tuttora visibili i resti dei due moli antichi e dei magazzini portuali. Ha un andamento generale da nord a sud. Tutte le tracce sono state scritte da Page McConnell. P= Perimetro del bacino, che corrisponde alla lunghezza dello spartiacque. Incerto è stabilire il periodo in cui visse questo prelato. È percorsa dal fiume Ticino. Stacey Ford "Successivamente cominciò le ""tournée"" in Europa ed in America." Fu autore di ritratti e soprattutto di vedute di Milano. Viene servito con una salsa piccante di peperoncino rosso e paprica. Bernard gli propose una propria favola come soggetto. I suoi concerti ricevono ovunque accoglienze trionfali e la sua fama è mondiale. "Riacquisterà la sua libertà e otterrà l'amore della giovane." Paolina cercò inoltre di mantenere il principato indipendente durante le Guerre napoleoniche. Per ogni categoria ci può essere più di un premiato. Michael afferma anche di essere in grado di portarli tutti nella vera parte buona. Anche le fonti occidentali lo hanno considerato armeno. "Le sue sculture di luci sono state esibite in diverse gallerie d'arte." La sonata per la Grand Viola è stata registrata da numerosi esecutori. Successivamente gioca sempre in Serie B con Padova e Treviso. Con Galante Garrone nacque una stretta amicizia. Ray Donovan Il cognome Russell è quello del primo marito, Brian Russell. Sfocia nel mare Adriatico, tra Barletta e Margherita di Savoia. Più lungo sulla testa, sul tronco e le estremità. Di conseguenza la pace dei Pirenei sancì definitivamente la decadenza della Spagna. Ken James La diffusione della malattia fu lenta, ma costante. Tra i principali interpreti figurano Jennifer Lopez e Matthew McConaughey. Possiede diverse attività aziendali ed è membro fondatore della Banca Faysal in Egitto. Dopo la retrocessione la società scomparve. Il testo della canzone è stato scritto dagli stessi Jay-Z, Memphis Bleek e Timbaland. Kang Yun-mi "L'Istituto Robert Schuman." "Suo padre, Shiro Suzuki, dirige infatti la famosissima ""Suzuki Zaibatsu""." "È stato anche uno dei fondatori della defunta casa editrice ""Punto Zero""." Ad esso aderirono ventotto medici costituenti appartenenti a tutti i partiti politici. Si è scoperto che sono invece due fotorecettori. Appartiene alle vallate in cui ancora si parla il Franco-provenzale Il circondario di Verolanuova fu creato come suddivisione della provincia di Brescia. Ma, appena entrata nella casa, viene sorpresa da Van Dyke. "I codici stessi contengono le regole dei quotidiani ""incidenti"" della vita." È una città del litorale laziale ed è bagnata dal Mar Tirreno. Dato il pareggio nella prima gara fu deciso di disputare il match di ripetizione. Ebbe incarichi diplomatici della Santa Sede in Francia, in Austria e in Germania. "Il titolo in italiano venne introdotto solo in quest'ultima versione." Castelfidardo è giustamente riconosciuta come patria della fisarmonica. Vi partecipano normalmente politici, giornalisti, intellettuali ed analisti con il coinvolgimento di cittadini comuni. Le fu assegnata la Croce di San Giorgio. Il terremoto interessò diversi comuni. Le prime classificate di ogni girone partecipano ad una seconda fase. Fu giansenista e avversario dei gesuiti. "Il copyright venne registrato con il titolo ""The Sure Cure""" Da una squadra potevano essere scelti in alternativa o un portiere o un difensore. Attore caratterista, nella sua carriera si contano quasi quattrocento film. Bino incitò il popolo grossetano alla ribellione, ma senza successo. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro del Portogallo. Dopo diversi anni di studio vengono approfondite da psicologi come Paul Ekman. Fu colui che disse che impresa e azienda non sono altro che sinonimi. Cristina lo supplica di dimenticare e tornare a essere una coppia serena. Questa soluzione è particolarmente diffusa nel nord Europa, nelle classiche abitazioni a due piani. Bob Burns Nonostante ciò, potendo ancora distruggere il villaggio, si autoproclama re. "Un singolo promozionale intitolato ""Birthday"", con Rick Ross, fu la sua prima pubblicazione importante." "Sul sarcofago si trova una statua di ""Cristo giacente""." "Ben presto intrappolati all'interno della misteriosa dimora, i protagonisti si ritrovano assediati dai fantasmi." Darren Fenn Nel cinema di Gondry assume assoluta rilevanza la scenografia e gli effetti digitali. Scrisse ampi commentari sul Credo apostolico, il Padre Nostro, i Dieci Comandamenti. "Bruce C. Murray ha descritto Mercurio come ""Una mini Terra in abiti lunari""." "L'ordine sacerdotale danzante dei ""Salii"", dedicato a Marte, aveva parte rilevante nel cerimoniale." Ronald Mulder "Nella cimasa, ""Cristo risorto tra i santi Imerio e Omobono""." "Si tratta di ""Before Hollywood"", prodotto da John Brand a Eastbourne." Il giorno dopo, i due sposi si riconciliano. È ricorrente nelle rappresentazioni vascolari, e spesso come attributo di Dioniso. È il primo greatest hits della cantante. "È stato corrispondente di ""Paris Match"" per quattordici anni." Jesolo Calcio Ciò al fine di stimolare le aziende a investire più fondi per la ricerca. La batteria si trova in posizione protetta da eventuali urti. La sua famiglia si è trasferita a Los Angeles quando aveva sei mesi. Alcuni cani rubati riescono a fuggire e aiutano a catturare il ladro. "È appartenuto alla famiglia di Mu'ammar Gheddafi, diventando uno dei club africani più ricchi." Horror Film Festival nel piccolo comune di Ii. Un ruolo molto importante è quello degli eroi. Classe M Nel campo del cinema horror, David Cronenberg è considerato il padre del genere. I teologi organizzano i dati della rivelazione in modi diversi. Di Luca, Petacchi e gran parte della rosa vengono confermati. Il frutto è del tipo a capsula divisa fino a metà in due lobi. "Il nome più comunemente utilizzato nella letteratura anglosassone è però ""del""." Le capacità multimediali possono diventare facilmente le caratteristiche di questo nuovo personaggio. Le quattro campane della torre campanaria sono state fuse dalle fonderie Picasso e Boero. Cesare Rubini muove i suoi primi passi sportivi presso il liceo Oberdan di Trieste. Nel Golfo Mariani ci rimase solo per un anno. Go Straight Il debutto in Bundesliga è avvenuto contro il Friburgo. "Battista, Lorenzo e Chiara""." A fine stagione la risoluzione della compartecipazione è risolta a favore del Gubbio. Il genio di Hamilton si fece notare inizialmente nella capacità di apprendere le lingue. True as Steel Phillips passò ai Buffalo Bills come coordinatore della difesa. In seguito, fu in forza al Grue. "Gli eroi e le eroine di questo ""Rinaldo"" quasi non danno un passo." Questo romanzo è ispirato alla storia vera del serial killer Edmund Kemper. "Sony si concentra principalmente sull'elettronica di consumo, sui videogiochi, intrattenimento e servizi finanziari." È anche una abile acrobata e assassina e possiede un collegamento telepatico con Thanos. La realizzazione del progetto è costata circa di euro. Si trasferisce giovanissimo in Italia dove perfeziona gli studi musicali intrapresi in patria. "I ""suicide"" sono spesso utilizzati come mosse conclusive, sebbene non manchino le eccezioni." "In questa stagione il Naples non disputò il campionato per l'entrata in guerra dell'Italia." Altri nemici sono ragni e pipistrelli. "Dopo il match, Corbin ha colpito Ziggler con la ""End of Days""." "I russi negano l'esistenza di contraddizioni di classe nella società transitoria socialista." "Durante l'Impero bizantino le acclamazioni agli imperatori bizantini aumentarono." In compenso furono lodate la carrozzeria dal disegno moderno e la manovrabilità del cambio. In altre parole, come un ritorno al passato anziché una rottura con esso. Appartiene al circondario della Sassonia Centrale. "Chiude l'anno tra le prime cento giocatrici del mondo per la seconda stagione consecutiva." Non ci stiamo sciogliendo e non abbiamo litigato. Felice e la ricostruzione dei mulini. Testarossa li risparmia, ma concede loro solo due giorni. "C'è inoltre un enorme differenza fra le regioni ""celtiche""." Questo dinosauro è conosciuto per i fossili di quattro esemplari incompleti. Il capoluogo di contea è Saint Paul Lee Dae-hoon Oltre al parco il turismo è molto sviluppato soprattutto nel settore alpinistico e sciistico. Il bendahara e il sultano condividevano lo stesso lignaggio. El Presidente Nei sedicesimi di finale viene fermato in due tie-break da John Isner. "L'uomo è accolto da un gruppo di aristocratici in costumi settecenteschi." Gli successe come re il figlio Carlo Ludovico, sotto la reggenza della madre. "Essi mettono in vendita libri antiquari e oggetti d'uso comune." Il seme di briscola viene determinato attraverso la dichiarazione delle marianne. Ha sempre un pessimo temperamento e minaccia di uccidere chiunque. Quando la bambina si ribellò e cercò di scappare, la pugnalò a morte. È impresenziata. "Anche se l'università non venne realizzata, Mercatore rimase a Duisburg continuando la propria attività." A destra si trova, oltre un arco, una veduta del pozzo. La romanizzazione dei Vestini fu graduale. "L'ingresso, in superficie, è adiacente alla storica stazione di Palermo Lolli." Ascoltava molto anche Jimi Hendrix, che divenne ben presto il suo nuovo idolo. Si differenzia dunque dal Concilio ecumenico. The Flats Il nome deriva dalla divinità della mitologia romana Bacco. Esse si svolsero dunque con il sistema elettorale previgente. Però alla base di tutto ci fu un progetto politico. "Come in ""Halo"", il protagonista può pilotare diversi tipi di veicoli militari." Se ne va da oggetto misterioso e ricomincia da capo, sperimentando nuovi campionati. Anche la maggior parte dei suoi discendenti hanno avuto il mantello baio. Calindri, come già detto, ebbe due mogli e ben trentacinque figli. Alcune delle produzioni della fonderia sono ora in mostra presso il Derby Industrial Museum. Seven Years La più grande vittoria, comunque, fu la cancellazione della pirateria di Maiorca. Abbiategrasso è oggi sede di uno di questi decanati. "L'album ha venduto oltre due milioni di copie in tutto il mondo." Debutterà anche nella fase a gironi della Champions League, giocando contro Barcellona e Panathinaikos. Inizia qui la sua specializzazione nella comunicazione per le vendite per corrispondenza. Il teatro ha prodotto, fino ad ora, otto dei musical di Stein. Si trasferì quindi a Stoccarda, dove divenne membro del concilio della città. Si pulisce il grano a mano dalle erbacce. A livello faunistico si riscontra la presenza regolare del lupo appenninico. Trascina la squadra, per la prima volta nella storia della franchigia, ai playoffs. La linea è suddivisa in due sezioni. Pertanto propose una mozione di sfiducia al provvedimento ministeriale, che infatti venne ritirato. Lo stagno appartiene amministrativamente al comune di Cagliari. "È ricordato soprattutto per le sue esegesi dell'Antico Testamento." Television, basata ai personaggi della serie principale I Flintstones. Ad allenare la squadra è lo svedese Nils Liedholm. Per diversi anni è stato fatto mistero sulla sua data di nascita. Quando Jean scopre il fatto, è troppo tardi. Rappresenta un tipo di castrazione effettuata mediante la somministrazione di ormoni. Giocava come attaccante, ricoprendo prevalentemente il ruolo di centravanti. Tutti e quattro i giocatori si devono alternare regolarmente alla battuta. I suoi fratelli, invece, quasi non escono di casa. Vestibolo Laguna Madonna diede vita alla canzone, scrivendo le parole e alcune melodie. "Dedica la vittoria del Pallone d'oro al leader sudafricano della lotta anti-apartheid Nelson Mandela." Maria Regina degli apostoli”. "L'emolisi deve inoltre essere dimostrato in laboratorio." La località è un piccolo villaggio agricolo di antica origine, appartenente al territorio cremasco. D’altra parte, questa specie ha sopportato decine di millenni di pressione venatoria umana. Una sinusoide o curva sinusoidale è la curva rappresentata dal grafico del seno. Come disegnatore, realizzò principalmente bozze di ritratti a grandezza naturale per i suoi dipinti. A questa competizione hanno preso parte tutte le squadre di J. League. Il razionalismo ed il pietismo aveva minato le fondamenta della vecchia ortodossia calvinista. Una stella del calcio è rapita dalla squadra avversaria. Molti fan della band sono rimasti delusi da questo comportamento. Richelieu le offrì una piccola pensione reale. Anche il piccolo cimitero adiacente è stato pesantemente danneggiato. Il Collegio dei Cardinali gli chiese quindi di diventare Medico del Conclave. Poco dopo scomparve e non si seppe più nulla di lui. È coinvolta nella trasformazione dei carboidrati complessi in zuccheri semplici, come il glucosio. "Il problema principale rimaneva la possibile ingestione d'acqua da parte dei reattori." "Dell'opera sono pervenuti solamente due brevi frammenti." La neoplasia comunque può anche presentarsi con o senza degenerazione cistica. Seguì poi studi musica e teologia a Lipsia, Berlino e Parigi. "Gli adulti sono rinvenibili tutto l'anno nella fascia tropicale." È stata professoressa di lettere presso un istituto tecnico di Gallarate. Gemma trascorse gli ultimi anni della sua vita in un modesto appartamento nel Queens. "Lord e Miller hanno anche diretto l'episodio pilota." Ogni mandato esplorativo dura tre giorni. I calcoli orbitali di Lambert si rivelarono sbagliati. "È gestita dalla ""Federazione cestistica del Kosovo""." La risposta positiva fu pressoché universale. Lei prende in giro Lady Essex e si ritira di nuovo. John Abbey Gran parte della sua superficie è protetta. "In questa canzone è molto presente l'influenza di David Bowie." "A causa della loro anatomia molto sensibile alle perdite d'acqua vivono negli ambienti umidi." Il quartiere stesso è uno dei più antichi quartieri industriali della città. Negli altri periodi tiene workshop di scrittura creativa. Tony Simms Negli anni successivi partecipa a rassegne collettive ed espone nelle maggiori città italiane. Nei successivi giochi della serie tuttavia il numero di serie dei boss sarà omesso. Malgrado ciò, la Dichiarazione ebbe un effetto generalmente disastroso sull’opinione pubblica. I materiali usati per realizzarla sono pietre naturali e mattoni. Paradise City in Florida. "L'economia comunale è prevalentemente agricola." Vi sarà anche la possibilità di stabilire relazioni sentimentali con alcuni di essi. La sua attività di romanziere è legata soprattutto al genere fantascientifico. Cresce su substrati rocciosi. "Un altro termine utilizzato per descrivere la dottrina luterana al riguardo è ""presenza reale""." Costui, incaricato di recuperare al potere dello Stato Pontificio i territori italiani. Le fasce laterali sono state ricomposte con formelle di colore rossastro. "Un sentiero attraverso l'isola conduce al faro." Egli compì numerosi studi anche sulla variante baltica della lingua romaní. "L'analisi avrebbe potuto rilevare la presenza di sostanze volatili quali l'acqua." Per la seconda edizione consecutiva sono finite sul podio tre nazioni asiatiche. "L'isola è quasi completamente coperta da una cappa di ghiaccio permanente." "La canzone viene tradotta in lingua spagnola con il titolo ""Vive ya!" Sullo sfondo risaltano i verdi colli, appoggiati a montagne innevate. Negli anni collaborerà con registi quali Luchino Visconti, Mario Monicelli, Luigi Zampa, Roger Vadim. Verso il settimo anno Ur non controllava più che le sue immediate vicinanze. The Rest Cure Panzer-Division per essere completamente ricostituito e riequipaggiato. Nato da famiglia operaia, giovanissimo lavora come apprendista e frequenta le scuole serali. "Al termine della stagione viene eletto sportivo tedesco dell'anno." "Lennon chiamò il produttore Phil Spector per registrare l'album." Una giuria venne incaricata del caso e sentenziò che si trattava di suicidio. Per gli schiavi la routine di lavoro riprendeva. "Era l'ultimo di sei figli." Ha militato nel massimo campionato inglese con la maglia dei Leicester Riders. Torino era libera, il Piemonte manteneva la sua libertà. Sia il torneo maschile che femminile si sono tenuti a Båstad in Svezia. Subito dopo pronunciò il suo discorso d’insediamento. Il film ebbe diverse riedizioni. Considerati dei ragazzini prodigio, iniziarono la loro attività concertistica giovanissimi. Il paziente deve sempre iniziare il trattamento alla minima dose raccomandata. Nella parte superiore vi è inscritto un archivolto a tutto sesto. Ricevevano preghiere e invocazioni e, in alcuni casi, erano oggetto di sacrifici. "È l'ultimo film interpretato da Riccardo Billi." "Un saggio è stato ripubblicato in ""Doppiare il capo""." In questo contesto hanno origine i primi studi intorno a società estense ed Ariosto. Nick Salvatore è il leader del gruppo. Da qui proseguì per Costantinopoli, Atene e le isole Azzorre. Esso è ridondante ed è attivato dal controller del motore. Floki la considerava indegna. Questo pesce ha il corpo alto, non allungato e compresso lateralmente. Contiene anche funzionalità di Adobe. Molto spazio era dedicato al filo diretto con i telespettatori. "Il virus fa parte dei flavivirus patogeni per l'uomo." Le versioni in commercio contengono aromi o dolcificanti. Esistevano alternative al suo agire? "Nell'area dell'ex scalo merci è stato creato un parcheggio di interscambio." Francesco Paulucci di Calboli Il miglio risultato fu il quinto posto nel Gran Premio del Canada. Il cappotto della ragazza, trovato vicino a un lago, fa supporre che sia annegata. Le musiche furono composte da John Barry e Laurie Johnson. È stato membro di Democrazia Proletaria. Vive a Teheran. Gli assi sono costituiti dalle variabili di stato. Del suo percorso didattico-musicale non conosciamo quasi nulla. Da questa arbitrarietà il film trae una straordinaria forza. Per oltre dieci anni ha lavorato per una nota agenzia di pubblicità come copywriter. A Orbetello era conservato il teschio del santo, rubato e non più trovato. Attualmente non sono state riconosciute sottospecie. La sua prima moglie fu una certa Monica, che morì di lebbra. Anche di recente, alcune compagnie vietnamite hanno fatto grandi investimenti nella provincia. La fiducia al governo è affidata al solo Congresso dei deputati. Oltre ad essere conosciuta per le sue doti canore, Fan è anche compositrice. Nel medesimo anno partecipò alla piantagione dei primi Pini silvestri sul massiccio di Fontainebleau. Greenwood fece parte di una delle linee difensive più forti di tutti i tempi. "L'Aria divenne poi una provincia dell'Impero Sasanide." Cork batté in finale Antrim ottenendo il secondo trionfo della sua storia. E il re li elogiò assai vivamente. Il vicario episcopale fa parte solitamente del consiglio di curia. Per Salvemini era dunque essenziale la richiesta del suffragio universale. Natalia fondò il primo ospedale di San Pietroburgo nella sua casa. "Ha studiato linguistica all'Università del Texas." Jimmy Stewart "Nonostante la bellezza della musica, l'opera uscì successivamente dal repertorio." In alcuni stati le unità hanno nomi differenti. Ha un fisico possente e la pelle scura. "La seconda sconfitta causò l'eliminazione degli africani." I più facili salgono per il versante Sud-Est o per il canale Ovest. Trova la sua collocazione ideale come prima punta. "Questo è strano perché è basso e ha l'età di un quindicenne." Trecento marinai rimasero uccisi e circa un centinaio vennero fatti prigionieri dai tedeschi. Questo linguaggio può anche essere utilizzato per creare dei virus. Il manuale non fa menzione di come facilmente questa caratteristica potrebbe essere sfruttata. Alcune battaglie possono essere risolti automaticamente se il giocatore sceglie di farlo. Per questo Ugo diventa anacoreta e si mette in viaggio. A mettere in scena la rappresentazione sono gli stessi abitanti di Anghiari. Soltanto il maggiore di questi arcipelaghi, le isole Falkland, ha una popolazione civile permanente. "Esercita l'attività di avvocato nello studio legale di famiglia." "A coronamento della torre d'ingresso si eleva un ampio timpano triangolare, dai tratti classici." Registrato a Milano alle Officine Meccaniche con la produzione di Mauro Pagani. "Una volta costruì una ""trottola granata atomica"" che poteva distruggere metà del mondo." Le prime due classificate vengono promosse in Premier League. Affrontò in seguito nella battaglia di Cheren la tenace resistenza italiana. "Doppia anche i personaggi delle soap opera ""Destini"" e ""Santa Barbara""." La fioritura avviene da marzo a settembre. Per la prima volta esce la Compilation delle canzoni partecipanti al Festivalbar. È omosessuale dichiarato. Ciò gli condizionò la carriera. Andrei Marc Andrej Sopin È localizzato nelle regioni montuose umide alle latitudini tropicali e sub-tropicali. Alla costruzione contribuì anche il nuovo Stato italiano con un prestito a tassi agevolati. "L'edificio è a pianta rettangolare ed è privo di abside." Il piastrone presenta un pattern a macchie nere. Si tratta del secondo brano estratto dal quarto album in studio del gruppo. Fu ripristinata la retrocessione per le ultime tre squadre invece che quattro. "Compie molti viaggi in Italia e all'estero sempre alla ricerca di episodi d'arte significativi." La scapola era molto appiattita, di forma quasi quadrangolare. "Classificati come ""esordienti"", si piazzarono al nono posto." Poi però cambia idea, straccia la lettera e asseconda Scottie. "È poi necessario riscoprire il significato originario del testo, e l'intenzione dell'autore." Questo permette di sviluppare in modo rapido e veloce dispositivi anche molto complessi. Nella battaglia di Castillon, egli comandava sessantasei uomini armati. Il trittico di Stavelot è un reliquiario con alette suddiviso in tre parti. Né Rex e né Rick hanno poteri innati. Leroy Edwards Nella sua carriera recitò in oltre cento e cinquanta film. Nel maggio successivo la capitale fu però spostata a Richmond, in Virginia. "Ma Tang Jun, per l'occasione, si rifà vivo, e tenta di violentare Li." Capriccio per Flauto e Pianoforte, Lucca, Milano, sd. Per le sue funzioni straordinarie si è tuttavia riunito raramente. "Da ""Sgt." La struttura del palazzo di Sanssouci appare molto semplice. A San Sebastián, inizia a dipingere. Radu ebbe una nutrita discendenza che fornì alla Valacchia diversi altri voivoda. Ed è cresciuto a Manhattan, nel Kansas. Simon Hughes "In quella edizione, la giuria non assegnò la medaglia d'oro." Sul luogo del rinvenimento venne eretta una cappella. "Che bell'aria fresca..." "L""'habitat"" di questi uccelli è rappresentato dalle pinete a prevalenza di peccio." "La proprietà dell'ex sanatorio e del parco passò poi al comune di Legnano." Maksim Vitus Il disco venne pubblicato sia in versione mono che in versione stereo. "Victoria partecipa inoltre al brano ""Two Weeks"" dei Grizzly Bear." La costruzione del bacino vide la scomparsa del villaggio di Derwent. Ha dimostrato di avere un talento naturale e divenne ben presto una batterista esperta. "Per i principianti, è anche presente la modalità ""Rush Combo"", semplice e automatica." Quasi tutti i sistemi sospesi tendono, col tempo, a dare separazione di fase. In Italia non esistono leggi che impongono particolari simboli per contraddistinguere i marchi registrati. "Le recensioni dell'epoca furono molto contrastanti." "La stessa opera di Levi viene citata all'interno del romanzo." La pulizia dei capelli tradizionale giapponese viene messa in atto con polvere di alghe. A questo evento, anche per una serie di circostanze favorevoli, seguì l’ascesa degli Usimbardi. "Anche un'organizzazione di dimensioni ridotte può avere problemi di comunicazione." Le risoluzioni richiedevano una maggioranza semplice. La teoria kantiana del diritto come forma differisce da quella propugnata dai giuristi. Dopo aver vinto la guerra, Gray si fidanza con Lluvia. A fine anno saranno cinque le vittorie di monoposto con motori Toyota. "In quest'ultimo caso sono segnate con un asterisco." Non è chiaro con chi abbia fatto apprendistato. Sid è rappresentato come un bravo ragazzo, contrastando quindi il cattivo carattere di Tony. Figlio di Zeus e di Mera. "Pur essendo nata da grosse influenze hardcore, l'hardstyle si differenzia molto." Stilista dalle notevoli capacità tecniche, rese immediatamente riconoscibile il suo modo di suonare. La stampa se ne impossessa subito e la vicenda finisce su tutti i giornali. It Started With a Kiss La invita al college e si innamorano. Ben presto la sua fortuna prosperò. Gli avvisi sono stati ascoltati e il rapporto proseguì senza grandi conflitti. È noto comunemente come pesce porco. Ci sono altre lingue che hanno rilevanza valida in ambito regionale. Nonostante questo il paese è in forte decremento demografico. La formazione delle cordigliera del Tauro creò numerosi burroni e depressioni in Anatolia centrale. Questo è il secondo fiume più lungo dello Stato, dopo il fiume Hudson. Questa si reca dallo yakuza e lo trova legato. "A livello regionale, era altresì conosciuto come ""Allievi Elite"" in determinate regioni." Si affrontano anche boss di fine livello sotto forma di enormi strutture sottomarine. "La frizione è a secco con due dischi, compresa all'interno del volano motore." La sua valle è conosciuta per le coltivazioni di alberi da frutta e vigneti. I programmi televisivi vennero sospesi. Vennero pienamente perdonati, ma anche esclusi da futuri ruoli di governo. Collabora inoltre con i Black Tape for a Blue Girl. Fu arrestato il direttore del carcere. "Scena: ""Spiaggia di mare." Ogni livello è infestato da nemici diversi, come fantasmi, insetti giganti e demoni. Hal rivede Madge, per persuaderla ad andare con lui. È la residenza del marchese Francesco Saverio Castiglioni. Dirigeva Giuseppe Baroni, interpreti erano Aureliano Pertile e Luisa Gariboldi. "Oggi la facciata appare abbondantemente modificata, ma l'impianto romanico è quello della costruzione originaria." Il campionato continua con prestazioni e risultati altalenanti. È costituita da personale militare, con specializzazione in medicina, in farmacia o in infermieristica. Matteo altrettanto si dedica al furto. "La bambina è figlia del Ministro dell'Interno." Il codice consta di alcuni lavori indipendenti riuniti in un unico tomo solo successivamente. I suoi romanzi sono tradotti in ventisei lingue. È migliorato molto, sia in termini organizzativi delle risorse umane che delle competenze. I ritrovamenti sono custoditi nel Museo archeologico nazionale di Cagliari. Larry però scappa a casa e mostra ai genitori il suo mutamento. I rami sono legati in basso da un nastro con il motto nazionale “Libertas”. "Il riferimento più comune è ai profeti ebraici e cristiani dell'Antico Testamento." Il volto, in particolare intorno alle labbra, è particolarmente sensibile a questo effetto. Nello stesso anno anche la torre, giudicata troppo pesante, fu demolita. Ritornata la società in B, Rossi è riconfermato. La notorietà della famiglia viene dalla stretta parentela con i Crescenzi e i Tuscolo. La stagione successiva fu la migliore della squadra, dove si classificò al terzo posto. "Altrimenti sarebbero affondate o esplose a contatto con l'acqua." Le abitudini di questo rallo, sfuggente e molto timido, sono quasi del tutto sconosciute. "Ha mantenuto tale incarico con grande competenza e passione fino all'ultimo." Ha anche una buona personalità. I critici hanno accolto positivamente il singolo. Nella caduta riportò la frattura della colonna vertebrale e rimase paralizzato alle gambe. La pianta dei piedi è ricoperta di squame e provvista di sei cuscinetti carnosi. Ricevette sepoltura nel Cimitero nazionale di Arlington, Virginia. Ciò nonostante, la valle offre diverse attrattive di interesse. Il muso non ha appendici. "Il testo di Taupin ricrea perfettamente, all'interno del brano, la tipica atmosfera scolastica." È stato poi donato a Laura Pausini la quale ha inoltre riadattato il testo. "Lough è inoltre noto per essere apparso nel video della canzone dei Radiohead ""Just""." I vescovi delle Bahamas fanno parte della Conferenza Episcopale delle Antille. Questi nomi derivano dalla forma delle formazioni rocciose sulla sua cima. "La chiesa ospita due statue devozionali di sant'Antonio e della Madonna del Pilar." È un difensore centrale di piede sinistro. "Quindi, per ""centrare"" una formazione di bombardieri, era necessario anche un pizzico di fortuna." Non riesce comunque ad ottenere punti. Le epigrafi più antiche, per la maggior parte in ebraico, riportano passi della Bibbia. In Russia è anche una nota presentatrice televisiva e attrice. Fu ristrutturato nel Settecento, acquistando uno stile parzialmente barocco grazie al Sanfelice. Eliogabalo sposò, per poi divorziare, cinque donne, delle quali solo tre sono conosciute. Qui iniziano le avventure rappresentate dal gioco. "Ha frequentato l'università." È basica e a contatto con la pelle provoca ustioni. Si nutre di foglie e frutta. "L'azienda è presente sul mercato anche con marchi propri." La scarsità numerica della popolazione contribuisce alle difficoltà legate alla ripresa. I due vengono quindi condannati al rogo dagli uomini del generale Riga. Il risultato sarà tale da indurre molte fonti ad attribuire a lei la musica. Nessun prete accompagna il suo corteo funebre, neppure Albert e Charlotte. Mimmo Caso fa il suo debutto nel calcio professionistico con la maglia della Fiorentina. La risposta di Ladislao a questo evento è sconosciuta. "La spaccatura rifletteva le divisioni di classe, etniche e ideologiche all'interno della società afghana." "Pur non ricevendo alcuna nomination agli Oscar, ""Fanfara"" divenne comunque particolarmente celebre." Il piatto pronto è servito con panna acida o olio con cipolle fritte. Più tardi, tuttavia, risulta che abbia soggiogato questa popolazione. Presentata alle selezioni di lingua tedesca era stata invece accettata. "La società organizza il torneo di calcio a sette, ""Memorial Amedeo Gianluca Mirco""." Questo viene considerato di buon augurio. Margherita, la madre di Demetrio, fuggì in Ungheria, ma il figlio rimase in Grecia. Era un matematico sapiente, faceva lui stesso tutti i suoi attrezzi e strumenti. I fiori unisessuali e portati su individui separati, sono raccolti in infiorescenze ascellari. Firma un contratto quinquennale. "Contestualmente, nello stesso luogo un restante gruppo si sfida anche al ""tiro della fune""." Scrive per riviste, partecipa a convegni. È richiesta quindi una diagnostica tempestiva. Nelle valli, il coleottero si trova spesso solo su un lato di essa. Nessuna razza ha una particolare predisposizione verso carisma e destrezza. Una serie con i più noti dipinti del Museo di belle arti di Budapest. "Ottanta libri che appartenevano a Hitler furono identificati nel seminterrato dell'Università Brown." È girata interamente a Sydney. La ragazzina viene convinta di essere destinata a diventare una missionaria. Ma il suo maggior contributo fu il riso. "Fu anche professore straordinario presso l'università della stessa città." Aveva ucciso un suo rivale in amore. Manrico ha una relazione con una sua compagna, Francesca. "In realtà la traduzione esatta è: ""Anche se dio non fosse dato""." La chiesa è composta da un edificio a navata unica con cleristorio basilicale. "L'ultimo proprietario Invrea, Gio." La Chiesa ha eseguito battesimi e matrimoni sulla base di cerimonie della tradizione guancia. La frazione Terranova era in epoca feudale una fortezza di Sicignano. Frequentavano le scuole italiane locali che le autorità coloniali avevano aperto. Una cometa è destinata ad impattare sulla Terra. Avrà una sorta di relazione con Carmen, mai realmente intrapresa. "Tutt'oggi si verificano casi di dipendenza." È considerato quindi uno dei più grandi esponenti dello spiritualismo italiano. È morto per un attacco di cuore. Gondolin era divisa in dodici Casati. I fori palatali sono grandi. È quella percezione immediata che si consegue fermando la volontà al sorgere della consapevolezza. Fu professore alla Scuola militare di Modena. Nel brano viene fortemente criticato il quarantacinquesimo presidente degli stati uniti Donald Trump. Uno spazio metrico è compatto se e solo se è completo e totalmente limitato. Aveva annunciato la malattia un anno e mezzo prima. Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne lesionata e, terminato il conflitto, restaurata. Ma fu negli anni sessanta che la strada iniziò a diventare popolare. Il provvedimento prevede il bando della sostanza da tutti gli imballaggi alimentari. Alla prima seguirono altre società cooperative, sia di stampo socialista che cattolico. La vicenda si dipana in diverse epoche temporali. "Gianni diventa il personaggio radiofonico di ""Gianni California""." Dalla serie è uscito la colonna sonora Liotta, immediatamente espulso dal partito di Lamberto Dini, passa al Centro Cristiano Democratico. "L'interclavicola era dotata di un lungo processo nella regione craniale." "Francoforte ha un'ulteriore rete tranviaria oltre alle linee migliorate." "La dotazione di bordo comprendeva servosterzo, autoradio e l'aria condizionata." È posta sulla ferrovia Faentina nella zona tra due lunghe gallerie. Elisabetta della Trinità è una dei patroni dei malati e degli orfani. Il comune di Torino gli ha intitolato una via nel quartiere Barriera di Milano. Pasqualino Lorenzo Federici "Infatti partecipò ad una riunione di contadini violando i limiti imposti dall'ammonizione." Dopo il ritiro è divenuto allenatore di biathlon nei quadri della nazionale finlandese. Negli stessi anni inizia a frequentare lo studio di Giorgio Morandi a Bologna. Negli anni settanta divenne capodecina. Questi sintomi possono durare per settimane o, in alcuni casi, mesi. Il destriero viene quindi lasciato libero. Ha scoperto che il guanto ferma i movimenti involontari delle dita. Di solito è usato uno scaricatore a coppa. Il volto della Madonna esprime al contempo tenerezza e inquietudine. La frazione possiede un proprio cimitero. La tabella riassume le versioni su album registrate da tutte le soliste del gruppo. "Nel Medioevo fu ""castrum"" fortificato." Possono essere potenziati con il lanciafiamme. Il risultato positivo di questi test conferma la presenza di aldeidi piuttosto che chetoni. Queste relazioni furono però oggetto di controversia. Da ricordare anche il crocifisso della mensa. Il soffitto era fatto a mosaico, come si usava in tempi romani. Questa modalità è il cuore del gioco. Nel risultante combattimento a stretto contatto, i Romani ebbero la meglio. Il video è stato diretto da Petro. Per questa situazione è necessario portare delle truppe terrestri fino in Portogallo. Lo sguardo è particolarmente intenso, fisso da qualche parte senza incrociare quello dello spettatore. "Bocca Dorata è un'enigmatica sacerdotessa di Bahia." La successiva stagione è uno dei punti fissi della difesa di Guidolin. Nata nello Stato del Minnesota, era figlia del proprietario di un circo. Fu il primo giocatore turco nel campionato italiano. Gli italiani hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo del Paraguay. "L'umanità ricomincia a proliferare una quarta volta." È aperto al pubblico ed è una delle maggiori attrazioni turistiche. Normalmente i ginnasi umanistici sono di antica fondazione. Dopo il ritiro iniziò la carriera di allenatore. Qui, per pagarsi gli studi, ripara e intraprende la compravendita di vecchi apparecchi radio. "Lateralmente al secondo palco, affrontati in palo, due leoncini d'oro rampanti." Alcuni dei gruppi nomadi di criminali si convertirono al cannibalismo. Il Manni vi progettò anche la Collegiata e le Carceri. Talvolta, seppur più raramente, i personaggi si ritrovano in negozi, pub, ristoranti. Nacque a Genova, da una famiglia che gli antichi biografi definiscono povera. Egli la governò con giustizia ed integrità. Le truppe degli assediati rientrano dunque in città. Risulta quindi ancora più restrittivo del copyleft forte. "L'età di esordio della malattia è variabile." "Locatelli"" sempre assegnato alla Brigata motorizzata ""Pinerolo""." Zaffiro e diamante divennero materiali standard. Venne allevato alla corte degli aragonesi di Napoli. Durante il Novecento il paese fu gravemente segnato dalle vicende della Seconda guerra mondiale. Trattandosi di un rifugio escursionistico tutti gli accessi richiedono tempo e preparazione fisica. Le loro prestazioni in verità non vennero reputate del tutto soddisfacenti. Bella e fascinosa, ricorda vagamente Eva nel suo atteggiamento. Tutti loro, quattordici uomini e sette donne, furono imprigionati. I bizantini furono battuti. "L'associazione ha sede a Roma, in via Tor de' Conti n." "Seconda traccia dell'album ""Tortuga""." La chiesa più antica venne chiusa al culto e andò in rovina. Questa capillarità consente la fornitura a tutte le più importanti case automobilistiche mondiali. Unici resti del precedente abitato, raso al suolo in occasione della realizzazione della cavea. Zanotti fu anche un rinomato ingegnere idraulico. I punti vengono calcolati fino al terzo decimale, e arrotondati. È il primo romanzo in lingua inglese scritto da un sudafricano di colore. "L'interno è a una sola navata." Ogni mazzo contiene carte che comportano sia una vincita che una perdita. Tale tecnica gli ha permesso di ingrandire la superficie pittorica. Poi si trasferì dapprima a Catania e in seguito a Palermo. In seconde nozze sposò Giovanna Beccadelli di Bologna Reggio dei marchesi della Sambuca. Studia e diventa perito aeronautico. Mancano i minerali, mentre la struttura proteica è intatta. Nelle femmine le chele sono di dimensioni identiche. Vive tra Lucca, in Italia, e Berlino, in Germania. "Anna si chiede se quello è l'amore." Si noti che ogni sostantivo è espresso nella forma singolare. "Successivamente l'intero gruppo aderisce al Partito Democratico." Oggi è una delle più apprezzate attrici di Bollywood. La struttura è stata recentemente recuperata dopo un lungo periodo di completo abbandono. Le livree hanno colori poco appariscenti, tendenti al brunastro. Dopo un anno di matrimonio, Liza assume due contadine per aiutarla nelle pulizie. Sono sue realizzazioni i sipari dei teatri di Mosca e di San Pietroburgo. Sviluppi simili si ebbero anche in altri alfabeti. "Per qualche anno ebbe l'incarico di lettore all'Università di Zurigo." Il suo habitat tipico sono le mangrovie. Il suo corpo fu sepolto nel Pantheon, come egli stesso aveva richiesto. "Molte specie vivono a contatto con l'uomo." Ha solo dieci giorni prima che il matrimonio abbia luogo. "Essa equivale all‘italiano meticcio che significa ""di sangue misto""." I testi, spesso bizzarri e surreali, sono tutti opera di Boa. Mika ha appena iniziato la scuola superiore ed anela ad innamorarsi. Poi passa alla televisione. Il libro venne invece donato alla British Library. La stabilizzazione è stata anche possibile grazie alla soppressione degli urti degli atomi circostanti. Ogni opzione presentava vantaggi e inconvenienti. Seguirono infruttuosi tentativi da parte del controllore di mettersi in contatto con i piloti. Dopo il rilascio, dovette guadagnarsi da vivere con lavori occasionali. Sito della Citta Nessun reperto vi è stato rinvenuto. Partecipò ad alcune spedizioni di studio sulle eclissi solari. Ha vestito la maglia della nazionale italiana di pallamano. Nei martirologi è ricordato assieme a Gaio. "Nella penisola italiana si trova l'unico vulcano attivo dell'Europa continentale, il Vesuvio." La sede è a Monterotondo Stazione in provincia di Roma. Un barbiere rincorre un ladro travestito da donna. Il trago è lungo, sottile e lanceolato. Lo sforzo del cardinale Orsini è rivolto in particolare alla catechesi. I commando afghani si sono distinti in molte azioni, ottenendo numerose onorificenze. Ha lavorato conoscendo quasi tutti nel mondo dello spettacolo. "Dopo pochi mesi viene assolto e scarcerato e comincia un'attività imprenditoriale con Mario Iovine." Poco tempo dopo, comunque, lo riassunse. La base di questa Europa è la sua cultura. In ragione della sua nascita a New York è anche cittadina statunitense. Il dolore può anche insorgere da molti altri problemi fisici o psicologici. "Dell'ex monastero il Museo occupa parte del piano terra e il chiostro." Dal confine venne accolto con bandiere e salutato con dei colpi di cannone. Si trattava prevalentemente di costruzioni in legno dai tratti stilistici tipicamente russi. "Il falso disegno rivela la terza fiaba: ""La Volpe e gli uccelli""." Analogamente, può essere inserito facilmente nei contenitori speciali utilizzati dalle forze speciali. In tempi meno recenti, la specie sembra essere stata osservata anche in Gambia. Il villaggio divenne lentamente divenne una comunità prevalentemente italiana. La battaglia si risolse in una grande vittoria delle armate confederate. Si tratta comunque di un movimento estremamente marginale nella realtà politica ungherese odierna. Nel frattempo collabora anche con alcune Nazionali giovanili. Una versione più debole fu utilizzata nella rete di spionaggio Orchestra Rossa. Le stesse rocce sono presenti anche nella parte occidentale, dove rivestono un nucleo scistoso-cristallino. "Secondo questi parametri, il contributo dell'energia oscura è trascurabile." Non è ancora previsto se saranno aggiunti nuovi eventi. Il terreno è abbastanza fertile e favorevole ad una proficua agricoltura. I rimanenti risultano scomparsi. "Il viaggio dura da un'ora a tre." Agli ebrei fu presto proibito di esibirsi o dirigere musica classica in Germania. Consiste nella dichiarazione resa da una persona in qualità di parte processuale. Nei paesi sviluppati fu questa la prima edizione dei Mondiali diffusa in alta definizione. Tutte le stazioni si trovano nella prefettura di Yamaguchi. È stato collaboratore, a vario titolo, con molte testate scacchistiche e non. Ha avuto cinque figli: Jessica, Michael, Peter, Jacob, e Max. Ospita il Palazzo delle Esposizioni, con il suo Caffè Letterario Carracci Fava. "I primi insediamenti nella zona risalgono all'Età del Ferro." New Hartford Tutti tranne Tanja si allontanano da Ivan, e Fëdor lo sfida a duello. "Ne è poi stato creato un ulteriore modello, ""Chocolate""." Juan González In alcuni casi si verificano entrambi i fenomeni. La rivista fa oggi parte del gruppo editoriale Bertelsmann. È dotata di un binario passante. In suo ricordo. Nella stiva sono ammassate cento donne avanzi delle galere e dei bordelli portoghesi. Il ragazzo viene anche assunto a palazzo Palladini come aiuto giardiniere. Arriviamo così, dopo il lungo ventennio fascista, alla seconda guerra mondiale. Non si conosce la sua fine. Si possono identificare due catene principali: Tamaro-Gambarogno-Lema e Piambello-Campo dei Fiori-Nudo. Il vero nome di Firefly è Harley Hudson, entomologo e chimico. Suoi storici amici furono anche Christopher Hill, Hayden White e Stuart Hampshire. Terminato il prestito rientra a Livorno. Al catalogo si aggiungono Victor Hugo, Émile Zola e Jules Michelet. "I racconti contenuti in ""La camera di sangue"" si rifanno esplicitamente alle fiabe." "La parte orientale del ponte conserva invece l'aspetto originale." In questa canzone vengono presentati dei riferimenti storici. Doppiata da Lynda Ashe. "Fu pubblicato dalla Durium ed è stato l'unico successo discografico dell'attore-cantante palermitano." A Wrestlemania, Kingston sostituisce Kozlov. Di Cagno "Con l'aiuto dei due ragazzi, Youssef riesce a fuggire con il fratellino malato." "A metà dell'Ottocento fu sistemata nella Tribuna di Galileo con altri cimeli galileiani." Essa viene usata dai giardinieri per tracciare delle aiuole ellittiche. Appassionato di automobilismo e motonautica, partecipa a gare in entrambi gli sport. Nella Royal Australian Navy il grado omologo è Leading Seaman. "Quest'ultimo viene totalmente modificato in stile fiorentino, perdendo ogni connotazione gotica originale." Venne girato a Santa Monica. "Divenne una ""lavoratrice disperata""." "Gli uccelli sudafricani raccolti da Andrew Smith finirono al Museo Zoologico dell'università di Cambridge." Per questo si fece consegnare alcuni documenti del defunto. Sposò Ana María de Padilla Manrique, figlia di Martín de Padilla. Fu uno dei più attivi rappresentanti del cattolicesimo sociale. Titolo che fu mantenuto dai successori di Gualtiero. Fu chiaramente antifascista e per questo suo atteggiamento fu bastonato, imprigionato e perseguitato. Nei locali attigui della canonica si trova la Pinacoteca parrocchiale. Collis Temple Erano acquistati da industrie, istituti governativi o università. "All'interno della struttura sono anche fornite lezioni sulla conservazione degli animali." Tra gli altri interpreti, Ethel Clayton, Walter Law e William H. Turner. Gli occhi sono vestigiali, ricoperti da una squama. Il singolo ha raggiunto la trentottesima posizione della Official Singles Chart. Gran parte dei programmi trasmessi sono stati trasmessi anche in Italia. Lo stesso avverrebbe ovviamente anche guardando dal satellite verso il pianeta. La sottigliezza e la grave erosione rendono i tratti del viso a malapena riconoscibili. "Il toponimo potrebbe derivare dalla parola latina ""castrum""." "Con San Giovanni Damasceno ne inizia l'uso trinitario." La stazione di Rovasenda svolge anche il ruolo di interscambio con la Santhià-Arona. Corgan andò a vivere con i fratelli e Penelope. Ciò può essere dovuto dagli scienziati di Marley che lo hanno potenziato ulteriormente. Fu quasi completamente distrutto nel V sec. Mero è un operaio specializzato in un cantiere nautico ed è un padre single. Si occupò della selezione delle razze. Chris e Vin, invece, cavalcano insieme e fanno ritorno verso gli Stati Uniti. Bruce Robertson Non è ben nota la tolleranza alla salinità di questo ibrido. Probabilmente questa fu la data in cui la fortificazione principale fu realizzata. Spinto anche da Ignacio, riesce a fidanzarsi con Hilda. Andrew Nicholson In Appello Katz fu assolto in nome della libertà di critica storica. Insieme, questi diventano il fiume Gourits. Il video della canzone è stato diretto da Marco Della Fonte. "È un razionalista critico, che presta particolare attenzione all'euristica razionale." Alla fine Jo decide di cambiare il suo cognome in Karev. "L'ex bassista Patrick Matthews adesso suona per il gruppo alternative rock australiano Youth Group." Sa presentarsi e scrivere semplici frasi. "Concorrono per i premi i film presentati in tutte le sezioni della ""Berlinale""." La squadra principale della città è il Bala Town. Il cratere è privo di un riconoscibile picco centrale. "Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si reca all'estero come inviato di guerra." È tuttavia per la pittura che ha una predilezione. Call My Name Il territorio di Fortuna apparteneva ai vescovi fiorentini. Questo doppiaggio, però, è andato perduto. I reggimenti della Confederazione non lasciarono tuttavia le armi. Il vincitore del Main Event fu Jack Keller. È uno strumento diagnostico molto efficace e diffuso, non invasivo e ben standardizzato. I conti di Cocconato formarono un consortile, detto dei Radicati. Stazione di Elmas Le bacche attirano gli uccelli che se ne nutrono. Raspberry Pi mod. "Un successo clamoroso bacia la band grazie al singolo ""Popular"" ed al relativo videoclip." Egli è spesso paragonato a Brandon Walsh. Simeon Williamson "Oltre all'attività di insegnamento, Condon lavorò anche per il Joint Institute for Laboratory Astrophysics." Johnny Marr, inoltre, si è anche occupato della fase di ri-masterizzazione del materiale. Il video termina con un live a Los Angeles della canzone. "Preferisce essere chiamato dagli altri più Schneider o ""Doom"" che Christoph." James Sheridan, Sr. Chi ci rimette però è solo Berger, ritirandosi. Ha avuto una lunga collaborazione con Radio Popolare su tematiche di viaggio e culturali. Fu quindi nominato commendatore di Ocaña e segretario di camera ovvero segretario del re. "Poi, sotto gli Arabi, la parola subì un'altra trasformazione." Cratere Smith Un breve corridoio immette direttamente in una sala trasversale. Suo fratello Webb Seymour fu chiamato a succedergli. Nello stesso anno fu podestà di Bergamo. "Emblematica fu l'occupazione e la distruzione della cittadina di Vukovar da parte dell'esercito serbo." Di recente Livingston è diventata un importante centro turistico del Guatemala. Production e la Associated Producers. "Uno di questi divenne la famosissima canzone ""Unchained Melody""." "Passò quindi a D'Arot e l'anno successivo a Guglielmo Sanfelice." Akemi accetterà la proposta e lascerà la Maison Ikkoku per sposarsi. Nel bridge la voce di Lee viene filtrata attraverso un amplificatore Leslie. Confinante con il comune di Fiumicino a ovest, è attraversata dalla via Aurelia. Un suo cugino, Raymond Poincaré fu Presidente della Repubblica francese. Ogni tipo di anticorpo ha un diverso numero di catene leggere e catene pesanti. "L'ingresso principale del castello era inoltre fortificato." Intanto si è sposata con Enzo Kaufman, da cui ha il figlio Alessandro. Le orecchie sono relativamente corte e marroni scure. I cantanti iniziarono ad aggiungere abbellimenti alle linee melodiche. "Il video musicale inizia con le parole ""Love?" "L'introduzione della pittura a spruzzo fu fondamentale per questo tipo di forma d'arte." È stato il primo torneo della storia a essere giocato su questa superficie. Tim Clancy "Durante l'accessa discussione, sopraggiunge un galiziano, che viene da Castiglia." Vi si descrive una inaccessibile valle andina abitata soltanto da ciechi. Altri nomi: Studiosa Cremisi, Occhi di Rubino. Le squadre brasiliane e colombiane decisero di non partecipare. I principali committenti erano le famiglie della nobiltà romana. "Nella seconda parte del libro l'autore affronta il vasto campo delle lesioni." "Il soffitto è decorato con ""Cesare che scrive i Commentarii""." Collabora con la stampa culturale libanese. Alla seconda ripresa venne però finalizzata con uno strangolamento a triangolo con le braccia. Il suo esordio in combattimento avvenne durante la battaglia di Lemberg, sul fronte orientale. Anche in Nuova Zelanda il brano arriva primo per quattro settimane. "È la quarta traccia del ""White Album""." Il mulo, tuttavia, miracolosamente e ostinatamente si sedette prostrato di fronte al santo. "Una targa ricorda l'esistenza del carcere e l'opera di Dickens in esso ambientato." Questi, quindi, vennero usati per provare i loro presunti coinvolgimenti criminali. Termina la carriera in Serie C alla Cremonese. Sarà ricompensato dai ringraziamenti personali del Capo di Governo provvisorio della Seconda Repubblica. "Tutte le partite furono disputate all'Ibrox Park." Gabriele Ferretti È stato registrato senza la presenza del chitarrista Jim Ward. "La trama è ispirata al film ""Il prigioniero di Zenda""." Inoltre utilizza pelli Remo e bacchette Pro-Mark. "La ""ripresa"" della narrazione viene chiamata ""hook""." "Il brano piacque molto anche a Lennon, anche se non apprezzava l'interpretazione di Paul." Va nel West e, nel Wyoming, compera una fattoria. Era la Casa reale della stirpe dei Noldor. Esistono implementazioni software per praticamente tutti i sistemi operativi moderni, sia gratuite che commerciali. Hotel Majestic La Mens Sana centra subito il traguardo delle poule scudetto. Un sogno che non fece in tempo a concretizzare. "La loro quantità nelle masse d'aria è funzione inversa della temperatura." "All'inizio della sua carriera infatti la stragrande maggioranza degli scrittori di fantascienza erano uomini." Chris Stevens Il titolo e le tracce rimangono invariate rispetto alla pubblicazione italiana. Dopo tutto ciò Mal e Zoe cercano di riallacciare il travagliato rapporto. Il sarcofago è attualmente conservato al Museo Paolo Orsi di Siracusa. "In Italia sono state pubblicate da Star Comics sia ""Lui, il diavolo!" Fu allora che capirono che il vero obiettivo di Time Trapper era Lightning Lad. Il legname di questa specie è molto apprezzato in ebanisteria. Un altro colore molto utilizzato dagli esponenti del partito unitario fu il verde. Percy Sands Sacks fu anche omaggiato con diversi dottorati honoris causa. Nasce come figlia più giovane da una famiglia newyorchese di origini ungheresi abbastanza modesta. Risulta quindi essere la funivia aerea più lunga del mondo. I dati in vivo sono poveri mentre i dati clinici sono carenti. Questa grande vittoria ebbe un significato politico anche maggiore. È oviparo e la fecondazione è esterna; non ci sono cure verso le uova. "L""'Ambassador"" fu prodotta solo con guida a destra e non venne mai esportata." "Fu questo l'ultimo Campionato mondiale dell'Unione Sovietica." "L'orchestra in seguito assunse il nome di Orchestra sinfonica nordica." "Tutte le sue specie sono state ritrovate nell'ecozona paleartica." In questi due tratti la strada è a due corsie per senso di marcia. La sua consistenza morbida le permette di essere utilizzata in vari modi. "Le sue storie dell'""Evoluzione"" narrano il successivo sviluppo dell'umanità." Il cratere de Lalande su Venere è stato così denominato in suo onore. Oggi ospita una scuola materna ed elementare. Sono Angel e Liza, dolenti ombre nella nebbia sua storia. "Giocando ""Hand"" e vincendo ""Schwarz"", ci si aggiudica il moltiplicatore dello ""Schneider"" annunciato." La camera sepolcrale conteneva ancora il sarcofago di basalto del re. Il comune di Avetrana si è costituito parte civile. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Mende produsse armi per la Wehrmacht. La sua opera più famosa è la porta del duomo di Milano. "Le recensioni note sulla stampa britannica dell'epoca furono negative, soprattutto per il gameplay monotono." "Ha anche collaborato a ""Y'all Heard of Me"" con C-Murder." Fu varie volte consigliere e assessore comunale della Democrazia Cristiana. Frutto: i frutti sono degli acheni con pappo. Josh Henderson nasce a Dallas, Texas, da Sharon Lea Henderson. "La versione inglese è ""Dangerous and Moving""." "Doi si è laureato all'Università di Tokyo." Il calcar è ben sviluppato e fornito di una carenatura rotonda. "Quest'ultima lasciò il combo faroese subito dopo il primo live." Testi di Oliver Sykes e musiche dei Bring Me the Horizon, eccetto dove indicato. Facendo nascere, quindi, un genere del tutto nuovo: il Progressive Power Metal. Nella stagione seguente la formazione capitolina partecipò alla Coppa dei Campioni. Ci saranno negozi, locali, un cinema, ristoranti, ecc. È influenzata principalmente da processi atmosferici e biologici. The New Cook Si impose quindi Beltoise che vinse la sua prima gara in carriera. John si innamora di Frances, la figlia di Armitage, un altro politico corrotto. Suona il sax alto ma ama molto esibirsi anche con il sassofono soprano. "L'anno seguente si trasferì a titolo definitivo al Kongsvinger." A Parigi avevano come luogo di ritrovo il Café de Chartres, al Palais Royal. "L'album è stato realizzato con il contributo alla produzione di Nick Lloyd." Il brano è considerato un inedito, in quanto precedentemente mai incluso in nessun album. "Il ""Terzo Lotto"" è in fase di lavorazione." The Baseball Fan Il singolo fu pubblicato su etichetta Arista Records. La regione comprende sei prefetture: Akita, Aomori, Fukushima, Iwate, Miyagi e Yamagata. A livello Flag Football i Dolphins vincono il primo campionato nazionale di tale disciplina. Secondo Livio gli scontri furono disordinati e quasi tutti favorevoli ai Romani. "Comincia a mettere in piedi una collezione di opere d'arte in casa." Forza Italia! La facciata, realizzata in stile neoclassico, ha una forma semicircolare. Notevole anche la produzione di legname. Servì sotto a vari capitani, compreso probabilmente il fratello, che mai la riconobbe. Dunque sono congruenti per il primo criterio. Tutto quadra perché ogni classe economica spende tanto quanto vende. Successivamente sorsero le scuole Manzoni in via Albertini e Forti. "L'ufficio postale è a Polistena." "La coda fuoriesce dalla superficie dorsale dell'uropatagio a circa metà della sua lunghezza." Quasi ogni teoria matematica moderna parte da un dato sistema di assiomi non-logici. Suo anche il palazzo della Banca Popolare di Milano, situato in piazza Meda. "L'interno presenta decorazioni neogotiche a motivi vegetali e non." Il bighorn ha una gestazione di sei mesi. Le strutture possono essere affittate anche per eventi privati. The Heart of a Rose "Ceca e all'Islanda con conseguenti spareggi; lo sostituisce il suo assistente Blind." Ha collaborato con fisici come Stephen Hawking e John Wheeler. Nei pressi si trovano altri siti archeologici: Lo Spino, Sassi Ritti, Pietra Murata. Fu subito un successo per la critica ma le vendite furono scarse. Il testo è scritto in minuscola carolina. L’Ispettore Claudio Casale. Il delitto Matteotti "Con l'arrivo degli altri ospiti, tuttavia, tenere nascosta la cosa è sempre più difficile." "È la versione statunitense dell'album precedente Free." Qui avviene il primo incontro tra lui e Ginko. Comprende tutti i libri, manoscritti, monete e medaglie di cui era entrato in possesso. Per fare ciò si adopera un fornace di materiale refrattario. È sposato con la scacchista vietnamita Pham Le Thao Nguyen "Sta perdendo il suo tempo se pensa di correre in Malesia""." Poi vengono scelti Dwayne Johnson e Kevin Hart come protagonisti. "L'anno successivo Massimo li raggiungerà, grazie al trasferimento alla filiale di Sanremo." Il disco è stato prodotto da Alex Chilton. "Non fu tuttavia l'unico problema." Attualmente non si osserva attività di formazione stellare. "Il tastierista Jordan Rudess ha eseguito l'ultima nota dell'album con il naso." I rami sono ascendenti. Le differenze maggiori sono però sugli ornamenti della giovane. "Le varie province dell'Impero, Giordania compresa, furono solo da allora rappresentate in Parlamento." Cesare ripudiò Pompea. "In seguito diresse, proseguì ed ampliò l'attività ed i beni ereditati dal padre." North End Essi contengono nozioni di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e calma sia interiore che esteriore. È sepolto presso il Cimitero del Verano a Roma. Lo stemma, tra due rami, era coronato. Potrebbe essere un troiano del pianeta nano Cerere. Il percorso ha una grande linea ferroviaria a scartamento largo. Tuttavia le vetture non ottennero successo. Madonna del Sacco È il nonno di Daniel molto gentile. Gli analisti hanno addebitato il modesto successo del telefono alle politiche commerciali di Google. Il castello ha subito nei secoli molteplici sistemazioni. Si erge su un sagrato, dove dominano tre ingressi. La prima superiora della comunità fu Margaret George, già compagna della Bayley Seton. Apparirà poi più avanti in uno scontro con Asuka che lo sconfiggerà. Il colpevole non fu mai ritrovato né tanto meno l’arma del delitto. La vittoria finale è andata per la terza volta alla Russia. Questo fenomeno da luogo alla formazione di vulcani e montagne sottomarine. "La convenzione prevedeva anche la dissoluzione dell'armata di Hannover." Nonostante le sue enormi dimensioni la torre è stata spostata dalla sua collocazione originaria. "L'impianto frenante viene composto da quattro dischi auto ventilati." È molto solubile in acqua, mentre non è solubile negli alcoli e in acetone. Ha generato diversi sequel. "Le composizioni di Haupt includono ""Organ school"", ""Organ choral book"" e molte altre." Alcuni problemi usano il metodo detto analisi retrograda parziale. "La distribuzione del film è a cura dell'Ipnotica Produzioni." "Da questa edizione si aggiunse una tredicesima regione, l'Estremadura." La pellicola è entrata nel pubblico dominio negli Stati Uniti. "Quest'ultimo spostò la capitale a Preslav." Nei cori della sigla ci sono gli amici Piccoli Cantori di Milano. Sète è il secondo porto per importanza della Francia nel Mediterraneo dopo Marsiglia. "Tale guerra scoppiata fra i due regni viene raccontata da Omero nell'Iliade." Gli astronomi babilonesi osservavano e registravano regolarmente i movimenti del pianeta. I tre hanno iniziato il loro show nel Loro seminterrato. Luke e il suo amico rubano un tram e creano devastazione per i passeggeri. Murray Logan è infelicemente sposato con la moglie Sybil. In finale ha concluso in nona posizione dietro allo svizzero Andrea Aloisio. Il consulente del lavoro rientra tra le cosiddette professioni protette. "Non c'è stata nessuna discussione." Le scaglie sono obovate-cuneate, con margini dentellati, pubescenti, e brattee nascoste. Risultano forti in Esenin le radici cristiane, riflesse e modellate dal talento. Lo Sheriff Tiraspol ha vinto il titolo per la dodicesima volta, la seconda consecutiva. La pinna caudale è larga, a delta e con i due estremi allungati. Riggs dimostrò un accurato lavoro sul campo a capo delle varie spedizioni. In tal senso conduce indagini sulla produzione artistica e letteraria della Sicilia orientale. In corrispondenza di guadi sono spesso sorti centri abitati, punti fortificati e città. La specie di questa voce è abbastanza variabile. Il bilancio fu di tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. "Questo lampo era ciò che gli antichi astronomi chiamavano ""stelle nuove""." La vettura è stata sviluppata grazie ad una collaborazione tra Alfa Romeo e Bertone. Il brano è stato scritto da Rick Davies. Il capoluogo di contea è Winfield Il film fu prodotto dallo stesso regista von Sternberg per la Paramount Pictures. Il film fu prodotto dalla Warner Bros. Egli viene aiutato dalla cuoca dei Binder, che gli passa pietanze da lei preparate. Giunge quinto il vincitore dei Trials, Chuck Smith. Le aree meno trafficate risultano essere invece Camden, Hackney e Kensington e Chelsea. Anche la presenza romana è testimoniata da resti archeologici. "Sposò l'inglese Giovanna Hall, figlia del cappellano inglese Thomas Hall." In genere sono laminari e non carnose ma coriacee e ruvide con nervi reticolati. Ha lavorato anche alle coreografie di diverse campagne pubblicitarie. Questi tessuti erano spesso dipinti con disegni, come i draghi. "Da cui il titolo ""Rane supreme""." Il demo viveva di pesca e altre attività legate al mare. Hanno inoltre vinto diversi campionati europei, italiani e francesi di cronoscalate. I quadri dipinti dal protagonista del film vennero realizzati del pittore americano Harold Kramer. "Ne faceva parte l'Oratorio della Pace, sede della omonima confraternita." Da parte della madre ha discendenze tedesche. Di solito però, il papiro veniva utilizzato per la scrittura solo sul lato liscio. "Il rodiggio degli elementi motorizzati pertanto è Bo'Bo'." Studiò a Parigi e in Germania. Tuttavia la sua esistenza è comprovata da vari reperti archeologici. Nelle aree urbane, molte persone, sia donne che uomini, indossano vestiti in stile occidentale. Il tour ha registrato quasi sempre il tutto esaurito. Vive nelle foreste acquitrinose, nella macchia e lungo i fiumi che costeggiano le foreste. "Un altro particolare appuntamento informativo è il ""Telegiornale dei professionisti""." Anche i giochi seguenti ottennero un buon successo e diversi riconoscimenti. La prima divisa era completamente blu, con inserti bianchi. Ciò fu fatto attraverso interviste, osservazioni e discussioni con i locali. "Nonostante ciò, egli proclamò l'attacco alla Russia come ""seconda guerra Polacca""." "Sono in corso vasti scavi per riportare alla luce anche l'antico tempio." "All'esterno la chiesa si presenta in laterizio, con portico, e campanile laterale." È arrivato alla seconda ristampa. "Ha insegnato principalmente all'Università di Liegi." "Un altro cambio fu l'uso di freni idraulici." Negli anni trenta del Novecento al suo interno furono ricavati alcuni alloggi. "Fu per molti anni docente all'università di Modena." Il muro non può essere scavalcato ma deve essere aggirato. Non è più un uomo libero. Senza la loro presenza la ribellione sprofondò nel nulla. "All'interno della chiesa si trovano interessanti opere d'arte e numerose reliquie." "Quella ottima, è che credono nella libertà di espressione""." Lo stesso anno vide il lancio di una versione van. Le tonalità fredde del dipinto rimandano alle atmosfere nordiche. "Il ""p""-cimene è l'unico isomero naturale." Pietro Marini, rettore della chiesa di San Giuliano. Le leggi sulla concorrenza possono essere rilevanti. È stato presentato in concorso al Quarantaseiesimo Festival di Cannes. "All'interno della band svolge anche il ruolo di tastierista." Questi sistemi sono utilizzati per attività di tipo consegna pacchi o ambulanze. "La parte anteriore dell'astragalo è più larga di quella posteriore." Tuttavia il giudizio non è stato affatto unanime. Sono molto frequenti le inversioni termiche, a causa della differenza di insolazione. Nata prematuramente ha assunto il latte fornito da donne diverse da sua madre. La diretta radio viene trasmessa da Radio Radicale.. "C'è chi ipotizza che l'origine del nome sia ascrivibile ad un tale Brando." La carrozzeria, invece, rimaneva in vetroresina. "È poi al ""Teatro della Scala"" con ""Bambini andiamo alla Scala!" Nessuno dei responsabili del massacro venne mai punito. "La borsa del petrolio iraniana diverrà il quarto ""oil marker"" nel mercato petrolifero internazionale." "L'esito fu anche qui positivo." Ma a ciò son necessari coraggio, unione e sacrificio. Un tragico incidente? La popolazione della città e dei villaggi circostanti è pari a circa abitanti. "Formò un monopolio dell'aguardiente, che provocò rivolte." A Vicenza, alcune sue opere sono conservate presso la Pinacoteca Civica. "Un altro episodio curioso si verificò l'anno dopo, al campionato britannico di atletica leggera." "I due si rinnovano le promesse d'amore e giurano di vivere o morire insieme." La bibita è imbottigliata tradizionalmente in bottiglie di vetro e successivamente prodotta in lattine. Il canale è disponibile sia in lingua polacca che in inglese. "I principali Paesi consumatori sono l'Inghilterra e la Germania." Gli stami sono inclusi e inseriti nella parte mediana del tubo. Partecipò anche a due gare del campionato italiano di Formula Renault. Visita in seguito San Francisco, Los Angeles, New York e altre città. Oltre ai film, appare come modella in molte riviste e lavora come ballerina erotica. I due modelli erano in competizione, ad esempio, con il Chevrolet Suburban. Penso che tutto sia perduto. "L'obiettivo del giocatore è quello di sconfiggere tutti gli avversari, distruggendo i loro insediamenti." I problemi di distribuzione dei ruoli non finirono però qui. "Si aggiudica inoltre il disco d'oro e tre dischi di platino l'anno successivo." "Ha studiato presso l'Istituto Tecnico di Firenze, dove si diploma ingegneria civile." Il marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente. Alcuni gruppi sfilano con alla testa un carro allegorico. Avranno cinque figli, per la gioia del Re. "Anche la locale sezione dell'Associazione nazionale carabinieri porta il suo nome." Vive nelle foreste pluviali miste a savane. "Dai cinesi è confusa con la battaglia del ""triangolo delle colline"" avvenuta l'anno seguente." "Dal momento della sua fondazione l'Accademia ebbe, nel tempo, varie sedi." Figlia di Laomedonte. "Lei rifiuta, con garbo ma anche con decisione, l'offerta ""disinteressata"" di matrimonio." Il suo trasferimento arrivò a sorpresa, vista la volontà espressa di tornare in Norvegia. Si danno quindi solo le principali opere. È caratterizzato da numerosi scheletri di creature giganti. Melvin Sanders "Durante queste riunioni, gli elettori non erano classificati nella loro ""curia""." Secondo la Costituzione peruviana il Presidente uscente non può ottenere la rielezione immediata. Television Saitama Questi, non potendo dimostrare la falsità della dichiarazione di Claire. "L'accesso alle risorse avviene attraverso il File Explorer." "La fondazione prende parte all'Anno Sociale del Volontariato nella cultura." Lista di tutti i quarterback titolari dei Tennessee Titans. Inoltre, lo schermo diventa leggermente più scuro o più chiaro. "L'attività politiche amministrativa venne svolta all'interno della città di Rende." "Al singolo è seguito l'album ""Punk Pop!" "Il rischio che aveva intuito era quello di perdersi nell'estetismo fine a sé stesso." La nuova creazione ottiene subito centinaia di abbonati. I lavori per la sua realizzazione andarono avanti per poco più di venti mesi. Le orecchie sono grandi e grigiastre. Stazione di Acerra In alcune stazioni sono presenti più antenne per partecipare a missioni diverse. Si esprime in metri al minuto. La ferrovia venne conseguentemente de-elettrificata. Fu cresciuto col fratello Olibrio a Roma, dove era nato. Bower si avvale del loro aiuto per giungere al reattore. Più rari furono i contributi di Salvatore Quasimodo e Carola Prosperi. Questo perdurò per tre ore, dopo il quale la formazione inglese si disperse. Tra parentesi è riportato il numero di incontri diretti. La camera del senato è più piccola di quella della camera. Dalla moglie ebbe cinque figli. Nella programmazione notturna si dava spazio anche ai classici della musica Internazionale. È caratterizzata da una bella e regolare infiorescenza dal delicato colore roseo. Nello stesso anno progettò la trasformazione della residenza di Gaetano De Roberto a Chiaia. Chiamiamo E il flusso al largo ed E quello relativo alla profondità h. Entrambi sono feriti e amareggiati, ma vivi. È scritta con uno stile semplice. La sua fama nazionale ed internazionale continuò a crescere. È misurato in m. Sta raccogliendo quelle del campionato italiano di calcio e ormai gliene manca soltanto una. Lo scrittore Ippolito Nievo visse e scrisse le sue opere nel castello di Colloredo. Si rivolge solo ai voli privati esclusivi al terminal. "Con tutti i suoi uomini sconfitti, Artigas si apprestava ad essere attaccato anch'esso." Secondo i Vangeli Gesù era originario di Nazaret, in Galilea. Quindi ritorna a Creta senza accettare ricompense. Si presenta come un miscuglio di baraccopoli. Sono fissati alla pala del timone. Tramite Lucio Fabbri, inizia anche la collaborazione con Dolcenera. Teleri di Domenico Mona decorano il presbiterio. Fu vista come una cosa oltre i limiti della decenza. Il polpo gigante del Pacifico si distingue dalle altre specie per le maggiori dimensioni. "Dista mediamente un'ora e venti minuti da Ica." Giannella De Marco diresse le principali orchestre internazionali nei teatri di tutto i mondo. In questo episodio si insegnano le indicazioni stradali. Groff è apertamente gay. I suoi lavori sono prevalentemente improntati su temi sociali. Nonostante ciò non scende mai in campo nella competizione svolta in Germania. Restauro della chiesa di San Gaetano a Sampierdarena. "Nella grande città di New York c'è gente che deve essere sorvegliata." Cattedrale di San Colman "Infine viene premiata agli ""Oscar della Ginnastica"" come ""Giovane ginnasta italiana""." "Fa' in modo che non entrino!""." Buon rapporto con i bambini e con gli altri cani. La nuova popolazione può rapidamente evolvere in una nuova specie. Émilie Fer Nel campionato italiano ha guidato la squadra fino al quinto posto assoluto in campionato. Poco dopo insieme al fratello confesserà di essere lei la responsabile della sua morte. Questa limitazione, previene un potenziale danno ad un processo demone che presenta alcune vulnerabilità. Risiedette per qualche tempo anche in Svizzera. Queste ghiandole sono rivestite da epitelio squamoso stratificato. Il fiume porta acqua solo in inverno. Santuario di Montenero Al termine della partita, viene memorizzato come punteggio la distanza percorsa. È difficile risalire con precisione alla data di fondazione della prima chiesa. Morì a Bertinoro pochi mesi più tardi. Celebre è il suo incontro con Oscar Wilde. Lo sforzo di taglio ha importanza biologica nel caso del flusso sanguigno. Romeo Giulietta e gli altri. "I fiori sono di colore giallo-intenso ed hanno dei peduncoli incurvati prima dell'antesi." Pochi giorni dopo l’artista si spegne a Firenze. "Alcuni toponimi conservano ""aci"" come suffisso." La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro del Galles. "Attiva tutto l'anno, con diverse iniziative e promozione turistica, l'Associazione Pro Selva." "In italiano è stato tradotto l'anno successivo." Da Roma, però, giungevano risposte negative. "Il titolo provvisorio era ""Ordini da un altro mondo""." Va male a scuola, tranne in educazione fisica dove eccelle. In seguito è stata ristampata raramente. Frequentano gli stessi luoghi, ma non si sono mai incontrati. Deve bollire così per altre quattro ore. Tra i suoi allievi ebbe la futura cantante contralto Giuseppina Grassini. Successivamente, cominciò a frequentare il college. Hanno un apparato boccale masticatore con robuste mandibole. Queste voci sono state davvero dolorose. Per limitare il peso aggiuntivo, venne ridotta la corazzatura in vari punti della nave. "Tony paga a caro prezzo il suo presunto ""debito"" con la fortuna." Nelle ricette a scopi didattici si lascia perdere. La scena fu conservata così nella versione finale. "Il confronto con gli altri supposti autoritratti dell'artista sembrerebbe avvalorare questa ipotesi." "L'intero corpo dello strumento viene infine ricoperto con la pelle." "Quattro delle quindici tombe contengono statue e geroglifici incisi durante l'Antico Regno." Styles con cui forma un tag team. Sesto posto ai Giochi del Mediterraneo di Mersin in Turchia. Le due lapidi ricordano i caduti della prima e della Seconda guerra mondiale. Perino Mod. "Qualche esempio: l'espressione ""va baigner!" "Il Partito Liberale di Stefano De Luca confluì anch'esso in Forza Italia." Dichiarazione del Cairo "L'attrice veniva spesso in Italia, essendo sposata con Giulio Ricciarelli." Le corolle sono colorate di giallo, bianco, rosso, blu, arancio, purpureo o viola. Due figure lunghe possono essere poste in decusse. Solitamente appare di colore verde, ma esistono varianti bianche, crema, nero, bluastro e rosso. Il test è positivo se compare il precipitato di colore giallo. La collezione è conosciuta come il Paganini Quartet. È stato pubblicato come singolo promozionale. "Non è cattivo, semmai un po' narcisista." Inoltre viene additato come sito che erode ulteriormente la privacy degli utenti. Si tratta, tuttavia, di ipotesi, mancando riscontri in proposito. Per queste ragioni la galea era inadatta alla navigazione oceanica. "Nello stesso anno divenne cavaliere dell'Ordine nazionale di San Giorgio." Molti dei suoi discendenti sono ora nello stato di Israele. Importante per la qualità del modello è la scala di rappresentazione. Caduto a terra, si rialzò, ma fu investito da Roger Sibille, morendo sul colpo. "In Italia, l'art." La capitale è Bogotà. Venne montata una nuova ala con alettoni più efficienti e serbatoi alle estremità alari. Il suo padrone pensò ininterrottamente per quattro giorni per trovargli un nome. "Attualmente l'organizzazione non presenta alcuna affiliazione politica, pur avendo una tendenza liberista." La maggior parte delle specie che vivono qui sono proprie della steppa. "È necessario aver compreso ed accettato se stessi per comprendere ed accettare l'altro." Ci sono piani per ampliare ulteriormente la capacità dello stadio in futuro. I gradi sono rappresentati apposti sulle controspalline della divisa ordinaria. "L'episodio è stato accolto molto bene dalla critica." "Egli è inoltre il co-creatore di ""Fraggle Rock""." "La datazione dell'opera è discussa." La punta è mozza. Il latte utilizzato viene pastorizzato. In questo modo poteva ammortizzare le oscillazioni del carrello. Il loro compito principale è la lotta antinave. I fucili più usati sono quelli a otturatore girevole-scorrevole. A stagione conclusa, venne riconfermato e gli fu offerto un contratto di un anno. "Per poter essere utilizzato, il videogioco ha bisogno della versione completa di ""Quake""." Fu la nave a dare il nome alla spedizione. Può giocare sia come trequartista, sia come ala. La sua città principale era Nevers. Con questo spettacolo inaugurale il Teatro viene restituito alla popolazione e al mondo intero. Il palazzo ospita ancora oggi la scuola materna Cairoli Alamanni. Apparteneva ai baroni Mazziotti di Celso, discendenti degli omonimi patrizi di Capua. Il palazzo a tre piani è ancora sufficientemente conservato. Vi sono due versioni del teorema. Fra questi il dott. Un altro importante contributo è stato dato dal Dott. Questi ultimi hanno diritto di veto nelle questioni riguardanti il proprio gruppo etnico. Qui sotto sono riportate le differenze tra i due motori e le loro applicazioni. La condizione è relativamente rara. Due video sono stati creati per il singolo, un giorno e una notte. La ha vinto il titolo per la quarta volta. La strada oggi è interamente pedonale. Il suo capoluogo era Viseu. Gli incassi si i riferiscono a dollari incassati quando il film uscì nelle sale. Poco dopo questa sistemazione dei binari la stazione divenne un nodo intermodale metropolitana-Cercanias-treno-autobus. Il capoluogo di contea è Meridian. Carlo è sepolto nel cimitero reale della città di Stoccolma. Il capoluogo è Kodiak. Distribuisce inoltre un canale podcast su iTunes in lingua inglese. I risultati non furono felici. A quel momento era possibile attaccare la città fortificata di Belgrado. Per diritto ereditario era anche re di Sicilia e Sardegna. In realtà, solo una piccola percentuale di letteratura antica è sopravvissuta fino ad oggi. Giuseppe Longhi La navata unica è scandita da sottili pilastri e coperta da volte a crociera. "Quando si trovava vicino alla barca, veniva finito con l'aiuto di un grosso coltello." A questo punto, Scrooge si risveglia improvvisamente: è il giorno di Natale. James Nicholas Douglass Con gli anni Novanta, il Pontefice abbracciò i temi della teologia della liberazione. Oggi è il più importante ospedale di Ferrara e provincia. È uno dei due club di Madrid, insieme al Real Madrid. "Dal Bagutta, nei primi anni, passò tutto un mondo culturale all'epoca in pieno fermento." Il rapporto con il Presidente Raimondo Lanza di Trabia fu subito positivo. Guarda che ti obbligano a dare! Ha frequentato la Highgate School in Highgate, Londra. "L'altro modulo, invece, i serbatoi e i motori a razzo." "La sovrabbondanza d'Amore conduce l'Anima al superamento dell'Amore stesso." Il formato comune è come segue. Nel mese di luglio si esibiscono nuovamente al Koria-Roll festival. È sposato con Tove Torvalds. "La scultura originale si trova nell'artio del vicino Palazzo Comunale." Ottenne anche un riconoscimento dal cinema tedesco, il premio Bambi. "Si trova nel quartiere ""Matrice"" e vi viene venerata anche Santa Lucia." "Per evangelizzare le popolazioni ""indios"", in America latina, vennero utilizzate anche alcune lingue native." In Motion È stato sostituito da Richie Edwards, ex tecnico per le chitarre per la band. "Il debutto, intitolato ""Mr. Bungle"", venne prodotto dal jazzista John Zorn." "Il titolo dell'album è tratto dal libro di William Least Heat-Moon ""Strade blu." Forma anche parte della regione storica del Béarn. Visse nel Medio Triassico ma scomparve nel Triassico Superiore. La maggiore delle sue nipoti, Eleonora di Savoia, fu chiamata in suo onore. Dalla sua stanza la contessa non uscirà viva. "Nel campionato austriaco chiude in quarta posizione mancando l'accesso alla Europa League." Le canzoni Hope e Path hanno una seconda versione chiamata Hope vol. Inizialmente si occupò della costruzione di radio a valvole. Il getto solidifica seguendo la direzione crescente dei moduli termici. Ai giocatori è assegnato casualmente e segretamente un ruolo tra liberali, nazisti e Hitler. Il set di istruzioni originale fu sviluppato da Victor Poor e Harry Pyle. Burnham lo aiuta a riprendere conoscenza ed attivare un faro di localizzazione. "Sarebbe stato necessariamente questo l'unico mezzo con cui avrebbe potuto imporsi come tiranno." Ha tre sorelle ed è il più giovane dei quattro. Tuttavia sottolinea che gli omosessuali devono essere trattati con compassione e rispetto. Denny Morrison I dorsa di Mercurio portano il nome di scienziati che hanno studiato il pianeta.. Esistono anche altre distribuzioni derivate dal codice sorgente di Red Hat. La vecchia stazione risaliva agli anni trenta del secolo scorso. "Solo Ned ed Eli sopravvivono all'iniziazione rimanendo da immortali nella confraternita." Alcune specie sono commestibili, più o meno apprezzate. Morì senza eredi nel suo castello di Verneuil-en-Halatte e venne inumato a Pontoise. Juno Temple è Jen, amica e complice di Selina. "Durante la guerra di indipendenza di Haiti fu l'ultima roccaforte dell'esercito francese." Negan dice a Rick che non ha numeri di uomini sufficienti per affrontarlo. A fine stagione passa a Chalon, sempre nella massima serie francese. Sui suoi versanti affiorano rocce calcaree, stratificate, di origine marina risalenti al Giurassico. Henle è stato una dei padri della teoria microbica delle malattie infettive. Uno dei parroci del vicariato ricopre la carica di vicario, coordinatore del territorio. Così, se cercano una macchina per un viaggio più lungo, possono scegliere quella giusta. Eric Brandon Hassan Martin "Ha sede a Perth nell'Australia occidentale." Per confronto si presenta anche la traduzione in lingua italiana. Tutte vennero ritirate dal servizio alla fine degli anni ottanta. I suoi dipinti figurano in collezioni pubbliche e private. Ángel Serrano Subcosta completa nelle specie mediterranee, incompleta in quelle oceaniche. "L'attuale allenatore della squadra è Mike Johnston." Viene solitamente svolto nei primi giorni di agosto, tranne alcune rare eccezioni. Prima però devono trovare dei viveri. Presente nel sub-continente indiano, nel sud-est asiatico ed in Indonesia. È stato svincolato dopo poco. "L'anno seguente, si trasferì allo Ørn-Horten." Successivamente fu degradato a fermata. Entrano in gara le seconde classificate degli otto campionati maggiori. Un sorpasso doppio è un sorpasso contro due onori degli avversari. Il parco si suddivide in varie aree tra piscine, scivoli ed altre attrazioni. Nuvole sparse che tendono a raggrupparsi. Al Grand Prix di Holon arriva dodicesima e poi prima alle clavette. Ha pubblicato testi in materie giuridiche ed ha collaborato a periodici giuridici e politici. Entrambi hanno propellente solido. Due giorni più tardi viene presentato alla stampa. Su questa scena cala il sipario. Altri misuratori, pur esistenti, non sono da considerarsi standard. La distribuzione del titolo in Europa è stata affidata a Namco Bandai. Esiste anche la versione a superficie liscia, ma è molto più comune quella rigata. "Successivamente fu guest star nella serie televisiva ""Eli Stone""." Nel transetto trovano posto due altari laterali più grandi rispetto a quelli delle navate. I territori portoghesi in Asia si ridussero a Macao e Timor Est. "Il titolo di lavorazione fu ""Tomorrow You Die""." "Il brano ""Hey!" Compì gli studi primari nel suo paese natale. Garry Cook Il film fu prodotto in Francia da Films Albatros. Libby perde la figlia Catherine ancora prima della sua nascita. "Ad aggiudicarsi il trofeo Zamora fu invece Ricardo Zamora, portiere dell'Espanyol." Le femmine hanno due mammelle ascellari. Nel salone centrale sono presenti grandi quadri raffiguranti scene di caccia. Patty Fendick Durante il suo decorso emette vari rami sensitivi per la cute mediale del braccio. Consideriamo un gas racchiuso in un cilindro chiuso con un pistone mobile. "Successivamente aderiscono diversi altri paesi all'interno della coalizione." Inferno bianco Il suo quartier generale è situato presso la Portland Air National Guard Base, Oregon. Juan Diego Al gruppo si unirono tre membri dei Fratelli delle scuole cristiane. È considerato uno dei fitofagi più dannosi a carico del mais e del sorgo. È situato nella regione storica della Gallura. È una costruzione in muratura di pietrame a due piani, con copertura metallica. "Del fiume parla in vari romanzi Grazia Deledda tra i quali ""Canne al vento""." Contrasse matrimonio con la figlia di Andrea Ciceri, Marietta. "Nel video fa inoltre la sua apparizione l'attore Terry Crews." Il foglio Del Duca Ora è conservato nel Museo regionale della Ceramica di Deruta. "Questa sezione documenta la nascita, l'evoluzione e il declino della civiltà micenea." "Si tratta di uno dei migliori tondi usciti dalla mano dell'artista." In seguito però vi ritorna. "Nidifica all'interno di una cavità in un tronco." Nei suoi ultimi anni fu favorevole al protestantesimo, introducendo la riforma nei suoi territori. In altri racconti horror, Bloch fa ancora occasionalmente riferimento al suo libro inventato. "L'esercizio è affidato al Dirigente Centrale Operativo della stazione di Casalecchio Garibaldi." A seconda delle specie gli strobili possono essere sessili o peduncolati. "I medici lo dichiararono ""clinicamente morto""." È superfluo. "L'autore è stato identificato Giovanni di Rodi o con Giovanni Damasceno." Fu subito chiamato a insegnare musica a Calvi, Teano e Capua. Jacopo si sposò con Bona Grimaldi. Andrew Howard Dopo un anno viene rilasciato, ma il nuovo inizio non è felice. Le miniere rimasero di proprietà comune. "Questa chiamata è avvenuta come parte del programma ""Rientro dei Cervelli""." Il capolinea era ubicato nelle immediate adiacenze della stazione ferroviaria. Sembrano inoltre essere stati utilizzati per indicare un itinerario prestabilito verso un particolare monumento. Fu uno dei tre commissari della resa Confederata. Il Consiglio, appena insediato, iniziò un lungo esame della situazione, durato tutta la notte. "Il film riguarda la gioia di essere vivi e la bellezza del mondo""." A luglio affrontò Gilbert Melendez. Tutte le tracce di Gross, Mark, Perri. Dopo il seminario, studia teologia alla Pontificia Università Urbaniana. La decorazione della cupola e delle colonne è frutto di un intervento ottocentesco. Jimmy Valentine è un abilissimo scassinatore di casseforti, di notte. Tuttavia, lo chef non ha mai menzionato questa ricetta nei suoi libri. "La nascita del primo figlio all'inizio di settembre attirò ulteriore l'attenzione del pubblico." "Ancora con la Duranti partecipa al film ""La muta di Portici""." Ha insegnato in seguito per trent’anni all’Università La Sapienza di Roma. "Trattato pratico di diritto amministrativo aggiunti alcuni cenni sul diritto amministrativo""." Nello stesso anno fece parte del seguito del conte Michail Petrovič Bestužev-Rumin. Era costituita su tre brigate di marcia. Fu il servizio militare durante la Seconda guerra mondiale ad interrompere tale formazione. Il suo modello è Thierry Henry. Sul lato opposto invece si apre un portale con due finestre inginocchiate in pietra. Per superare una depressione, parte del percorso era realizzata con condotta in pressione. I servizi venivano sempre pagati con denaro contante. Questo vicariato comprende i comuni di Castiglione Chiavarese, Casarza Ligure, Moneglia e Sestri Levante. Talvolta può dimostrarsi possessivo nei confronti del padrone, mal tollerando la presenza di estranei. Clint elabora quindi un piano. Questo nome è privo di santa patrona, ed è quindi adespota. Le pianure ed i deserti aperti diventano più comuni. Per questo motivo, Keller e tutti gli altri membri della rosa sono rimasti svincolati. Racconta di vicende che si svolgono nel contesto della pirateria nei Caraibi. Il video è stato registrato nella capitale francese Semifinali e finale si svolgono infine su gara unica. Non ci sono molti crateri minori. Purtroppo, a causa dei molteplici problemi fisici, non ha espresso tutto il suo potenziale. Raggiunse la Groenlandia, convinto di trovarsi in Asia orientale, ma scelse di non sbarcare. "Si rifugiano all'interno di grotte." La squadra campione in carica era il Lens. "Era membro dell'Istituto secolare Cristo Re." Nel corso dell’Assemblea degli azionisti viene anche approvato il bilancio. In Coppa Davis ha giocato quindici match con la squadra brasiliana vincendone dieci. "L'aereo avrebbe il vantaggio di poter essere utilizzato anche da una futura portaerei sud-coreana." Sconfitta, Morgana fugge con il corpo della sorella ormai in fin di vita. Ha realizzato anche filmati per parchi a tema degli Universal Studios. Il fratello giurò vendetta e si travestì da donna recandosi alla corte del Tartaro. Questi, aggiudicandosi per la terza volta la coppa, ne presero definitivo possesso. Il dimorfismo sessuale è evidente non solo nelle dimensioni, ma anche nella colorazione. "Il personaggio appare nella serie televisiva ""Supergirl"", interpretata da Eve Torres." Nel corso della sua carriera conoscerà e lavorerà con Pirandello e Martoglio. Questa configurazione viene usata comunemente come buffer di tensione. Il palazzo è circondato da un giardino con palme che si affaccia sul lago. È legato sentimentalmente alla presentatrice televisiva e scrittrice Dawn Porter. "L'album, ""Do it yourself"", ebbe però un successo limitato." "Per questo motivo non è prevista la versione ""senza"" timoniere." In epoca bizantina il tempio venne trasformato in una chiesa cristiana. Mitch venne curato presto. Ci sono anche impianti di energia idroelettrica gestiti dalla Tohoku Electric Power. Questi era direttore tecnico delle officine situate ad Argenteuil. "Sof'ja non poteva avere figli." Si tratta di un disco electropop con influenze dancehall e reggae. Rappresenta il principe del bene, e vive vicino a fiumi e sorgenti. "L'albero è relativamente piccolo e produce una chioma compatta a rotondeggiante." "Ignota è l'epoca di costruzione." Oltre a questi, la calotta polare artica ha altri due effetti molto importanti. Essa è di proprietà del National Trust ed è aperta al pubblico. "Un'altra questione fu quella relativa alla promozione editoriale, oggetto di polemica." Iniziò a frequentare la scuola a Bangkok in una scuola missionaria britannica. "Le sorgenti si trovano in un'area naturale protetta." Inviato speciale al Festival di Cannes e alla Mostra del Cinema di Venezia. Inizialmente Po non riesce a combinare granché, soprattutto per la sua goffaggine e inesperienza. Abbott non riuscì però nella sua missione di conquistare la fiducia del khan. Quella della coda, invece, ricorda quella superiore, ma è più chiara. Stefan e Damon si erano invece sfidati a duello, uccidendosi a vicenda. È un film western con Ricardo Cortez, Marjorie Weaver e Katherine DeMille. Appare sui canali televisivi la sua immagine e si presume sia il colpevole. Nei suoi lavori traspare una continua ricerca della bellezza estetica nelle sonorità. "Gli aggettivi faroesi possono seguire due declinazioni, una forte l'altra debole." Il capoluogo di contea è Lexington. "La suite ""Pelléas et Mélisande"" di Gabriel Fauré contiene una celebre siciliana." Vivono nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul e in Paraguay. Fu la guerra civile. I famigliari arrivano a San Paolo per prenderla e riportarla a casa. Ne uscirà più arrabbiato che mai. Le sorgenti si trovano sulle Montagne Rocciose. "Questi capitoli del ""Libro del Levitico"" fanno parte del ""Codice di Santità""." Formazioni nuvolose verticali. Coltivò anche la passione per il giornalismo, soprattutto negli anni giovanili. Fu salvato durante la deportazione degli ebrei dalla Regina madre Elena di Romania. "Riceve da sinistra le acque dell'Iskander Darya e forma con questo il Fan Darya." A luglio Bessières rinnovò la propria offensiva. Era anche un critico letterario. "Non c'erano accuse di doping ma furono sospese." Lo script eseguito ha accesso alla pagina e può leggerla e modificarla. La sede verrà spostata nella capitale Varsavia solo successivamente. In autunno le foglie assumono molte sfumature di colore, arancio e giallo. Non sono stati assegnati premi. In Ungheria sono delimitate dal confine le Province di Győr-Moson-Sopron e di Vas. Monaco di Baviera diventa una splendida capitale. "È basato sul romanzo ""Shoot"" di Douglas Fairbairn." La valle offre numerosi musei dedicati alle tradizioni locali. La sua famiglia è originaria di Qingdao, Cina, ed è buddista. Vestibolo Barrio de la Concepción Membro del Partito Comunista Italiano, fin da giovane è consigliere comunale a Rapolano Terme. Presenta tre portali finemente decorati con bassorilievi e capitelli scolpiti nel marmo. "Vall d'Hebron" Durante il suo soggiorno a Bruxelles convive con Verlaine. Molta azione. "L'attuale presidente è Mohammed Al-Romithi." Riescono quindi a rapire Marta Ochoa. I resistenti sopravvissuti si dirigono verso le montagne. Griffith fu una personalità estremamente controversa. È fratello del giornalista Luca Giurato e di Blasco Giurato, direttore della fotografia. Nel contempo Charlotte informa il marito di Fred della fuga della donna. Essi sono, al contrario, una risorsa potenziale per la democrazia e la trasformazione. "Il termine ""plebe"" entra in uso in epoca repubblicana in contrapposizione ai ""patrizi""." Nel doppio maschile si sono imposti Henry Slocum e Howard Taylor. La coabitazione, ossia condivisione del domicilio, non è più un requisito necessario. Entrambe trovano applicazione in statistica ed in fisica. Come siete sciocchi voi altri paesani! Comunque, la grande differenza tra i due aerei riguardava fondamentalmente la propulsione. E anche questa scelta risultò non gradita agli altri parenti. La madre fu ricoverata in un sanatorio per tubercolosi e fu cresciuto dai nonni. "Il film fu prodotto dall'Eminent Authors Pictures Inc." Nissim ha ricevuto numerosi premi internazionali. Osvaldo Bosso Poco dopo arriva una doppietta in Coppa Italia, nel match contro il Novara. La lubrificazione era a carter secco. Dakota Dunes è un insediamento residenziale pianificato per le persone ricche. Non aveva alcuna formazione musicale. "Gertrude inserì il suo libro di preghiere all'interno del codice." Il pilota riesce a salvarsi lanciandosi con il paracadute. Il periodo di acqua alta si protrae dalla fine di marzo ad agosto. Ha anche sviluppato tecniche per produrre più ovulazione negli animali da laboratorio. Sotto le Logge si svolge il mercato settimanale del paese. Il capo è leggermente chino verso il proprio Figlio. Il suo contemporaneo David operò diversamente pochi anni più tardi. "Il suo territorio rientra in parte nell'area protetta del Parco naturale Adamello-Brenta." Chi è arrivato primo? Causa problemi di finanziamento, la costruzione della moschea durò undici anni. Sin dal sec. Le sbarre, le finestre e i pavimenti della prigione dovevano essere puliti ogni giorno. Credeva che ci fosse un rapporto vitale, simbiotico fra il poeta e la società. Nella rivista è inoltre quasi completamente assente la pubblicità. Michelotti e Vignale infatti, avevano già alle spalle una lunga e proficua collaborazione. Una struttura particolare costituita di vetrate e fatta in ferro. "Di essi proseguiranno l'attività teatrale Luciano e Adolfo, padre di Luca Micheletti." Ciò lo rende adatto anche per osservazioni terrestri. "Nonostante sia definito torrente non ha periodi di secca nel corso dell'anno." Ha conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo romano Virgilio. Divorziato una volta, si è poi risposato. La flora vascolare del Friuli Venezia Giulia. Quando si ha a che fare con più utenti, la sicurezza diventa importante. Martine Campi Questo tipo di sedili è più utile per i passeggeri anteriori. "Molti suoi spartiti sono conservati nella biblioteca dell'università di Uppsala." Si è classificato al settimo posto perdendo tutte le sei partite disputate. "Il Pratesi suggerisce che i due codici siano prodotto dell'ambiente goliardico Napoletano." Il giornale viene minacciato di sequestro ed è costretto a rinunciare alla sua collaborazione. Essa rimase un problema amministrativo anche durante i primi periodi del dominio britannico. Il libro si divide in tre parti. "È il primo ""Resident Evil"" a possedere una modalità multiplayer online." "Il museo è situato nell'area del secondo anello blu." È tuttora in una sorta di tour per promuovere la sua musica. I predatori sono rappresentati da serval, ghepardi, leopardi e sciacalli dorati africani. Il problema venne compreso e risolto solo a stagione inoltrata. La colonna sonora del gioco è affidata a David Wise. Tuttavia la cresta cranica cambiava drasticamente durante la crescita. "Tra le sue migliori opere la serie delle ""Fatiche di Ercole""." Più tardi ha studiato teologia cristiana e religioni non cristiane. Gustav Huber È il ponte più a valle della città. Sua madre riferì di aver ricevuto almeno cinque proposte per la sua mano. Al termine della stagione, concluso il suo periodo in prestito, tornò al Flamengo. Ha ottenuto svariate nomination agli Independent Spirit Awards. Inoltre può creare fitte nubi per indebolire i nemici. Ci sono situazioni del genere che sono giunte addirittura sotto le luci della ribalta. Entra un nuovo chitarrista e si inserisce il sassofono. Boyd ne è il frontman e cantante. Toni Moral Gli edifici non furono riparati, per poi essere demoliti. In quel momento egli si trova a dirigere un reggimento in Bessarabia. La Title song del film è solo strumentale ed è alla fine. Partecipò alla guerra dei sette anni, dimorò alla corte francese. Il sistema italiano prevede invece due sessioni distinte. Era la quarta di sei figli. La stazione un fabbricato viaggiatori di medie dimensioni, sviluppato su due piani fuori terra. Bobby si sente solo, ma incontra una donna e decidono di sposarsi. "Matteo specifica il prezzo di tale tradimento in ""trenta monete d'argento""." Corrisponde al foro ottico, impegnato da vene, arterie e dal nervo ottico. La stagione si rivela però disastrosa per i Pelicans. Ebbe almeno tre fratelli e due sorelle. Il nome è adespota, cioè non è portato da alcun santo. Il quadro strumenti dai quadranti in alluminio non dispone del Night Panel. La colonna sonora di Dèmoni è firmata dal tastierista dei Goblin, Claudio Simonetti. Liga, la seconda divisione. One for the Road Dotata di cortile in asse con un ninfeo, è stata attribuita a Bernardo Buontalenti. Ha poi difeso per tre stagioni la porta della Cremonese. Fu un predicatore conosciuto e stimato. "È un membro della cooperativa free jazz ""Other Dimensions In Music""." È di regime neve-pluviale. "Della sardina, tuttavia, non c'è più traccia nella tela." "Almeida: L'ultima famiglia." "Successivamente, l'art." Durante tutto il suo regno Sparta fu in pace. Spesso è gregario e si incontra in banchi ma può anche essere solitario. Gli occhi sono di colore giallognolo o marrone-dorato. Il prepuzio può non coprire completamente il glande. "L'agricoltura ha costituito, nel passato, il fulcro delle attività commerciali, in particolare legate all'orto-floro-vivaismo." Sono pesci predatori che cacciano piccoli pesci e crostacei. Altri miti sostengono che avesse infiniti occhi su tutto il corpo. Con re Venceslao ebbe inizio il declino della dinastia dei Lussemburgo. Dopo un soggiorno a Firenze si recò con la corte pontificia a Roma. "Pila per l'acqua benedetta di stile quattrocentesco." Questa città fa parte del territorio di lingua basca della Navarra. Fu una fatalità. Proprio per queste loro peculiarità le acque del fonte sono in costante ebollizione. "Le aree cattoliche dell'Europa occidentale non rimasero indietro nel loro sviluppo industriale." A teatro, ha partecipato a vari musical. Una banda di irochesi venne reclutata come scout per la spedizione. Lì, i giocatori possiedono una sola armata che si può spostare in tutta Europa. Questa fusione porta alla nascita di complessi che si autodefiniscono orchestra spettacolo. Si assegnano anche la classifica a squadre e il premio per la combattività. Tra le erbe sacre si annovera la marijuana. "Un 'altro fattore di errore è la ""deviazione angolare"" delle coppie di fotoni." Sua madre è tedesca mentre suo padre è cinese-indonesiano. Venne quindi squalificato. "Circa trent'anni dopo, il comportamento di Claudia è diventato sempre più ossessivo." Ciò fu un elemento di grande importanza nel determinare la qualità della truppa. Cresce il numero delle case editrici e delle tirature. Guerin Sportivo Il giorno seguente, un forte vento non gli permise di riprendere il volo. "L'anno seguente la Corona Danese comprò l'edificio dal duca." Una linea della Ferrovia retica transita al passo. Solitamente questo gesto viene considerato come di minaccia, intimidatorio e offensivo. Il motore dei quattro modelli era il medesimo di quello delle serie precedenti. In ogni modo, rare sono le segnalazioni fuori dal continente australiano. Le registrazioni giapponesi mostrano che i siluri colpirono effettivamente quattro navi. Oltre che finanziatore e, ovviamente, attore decise di esserne anche il regista. Solo una piccolissima quantità viene eliminata in forma immodificata. "L'effetto finale della sala è riposanteː è un tuffo nell'azzurro." Le sue pubblicazioni riguardano in gran parte la letteratura e la storia contemporanea indonesiana. Ha riscosso un buon successo in Gran Bretagna raggiungendo la quarta posizione della classifica. Spesso queste hanno caratteristiche che le accomunano alle sacerdotesse pagane. Della chiesa è rimasto un solo muro, affacciato ora sui giardini di piazza Teatini. Vennero istituite le Regioni e venne approvata la legge n. Le radici sono molto estese e ramificate e si sviluppano in profondità. Le stelle furono aggiunte in seguito per distinguerlo da altri simili. Vengono impiegati alle volte, in certi episodi, per facilitare la navigazione. Nelle annate seguenti la squadra centra altre salvezze con piazzamenti di medio-bassa classifica. Viene tuttora impiegata come diuretico, antinfiammatorio e nel trattamento della cistite. Ha partecipato a convegni e seminari in diverse Università europee, statunitensi e sudamericane. Anno Dom. Durante un ritiro redasse i primi scritti della comunità che sarebbe seguita. Alcuni esemplari furono esportati a Paesi amici. La salute di Goya peggiora, così i suoi incubi. Il frassino è usato come albero in parchi, giardini e alberature stradali. I comuni di Ortona, Chieti e Roma gli hanno intitolato una strada. "L'area costituisce uno dei pochi siti di archeologia industriale del comasco." Questo sistema di catalogazione è stato imitato da accademici di altre nazionalità. "Le figure che si intravedono attraverso le finestre dell'edificio, sono parenti vari di Ringo." Museo di Palazzo Riso, Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palermo. È considerato una della maggiori figure del giornalismo mondiale. "Isidoro è rimasto in squadra per un'ulteriore stagione." Da questo matrimonio nacquero sei figli. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Tuttavia, tornò a comporre brani nello stile nazionale brasiliano verso i suoi ultimi anni. Essi furono dapprima alleati e poi nemici di Roma. Quando viene inalato risulta essere quindi relativamente più fresco e vagamente depurato. Rallenta il frenetico susseguirsi degli spostamenti. La storia della sua formazione artistica è pressoché incerta. È detta tavoliere anche la schermata di controllo base per videogiochi. Inoltre, strumenti per sistemi informatici in lingue locali non sono stati sviluppati in passato. Nella seconda edizione veniva dedicato uno spazio ai personaggi esordienti del mondo del cinema. Sono disponibili licenze sia per privati che per aziende. Lo stile delle sculture è tipico del primo periodo arcaico. Paolo lascia la band e si trasferisce a Londra. "Questa configurazione porta una carica positiva sull'azoto." I due capitani si scontrano in una battaglia navale in mare aperto. I guelfi bianchi, i fiorentini e la nobiltà di Lucca furono coinvolti nella trama. Mezzanino e piano nobile sono divisi da una cornice marcapiano. "Questo diede le basi per una visione materialista dell'esistenza." In entrambi i gironi si disputarono gare di sola andata. Clinicamente questo si manifesta con una transizione bianco-blu-rosso nel colore della pelle. Gli archeologi ritengono questo campo di battaglia come una scoperta di straordinaria importanza scientifica. Ogni affinità è composizione di una trasformazione lineare e di una traslazione. "Nelle vicinanze c'è il ghiacciaio Garibaldi." Si svilupparono sistematicamente cori di bambini a scuola, nelle parrocchie, nelle trasmissioni televisive, ecc. In Giappone vengono spesso consumati come spuntino ed accompagnati con la birra. Solo ai primi del Novecento fu rifatto in pietra e cemento. In altra maniera, mi sembrerebbe di tradire mia madre”. In cinese vige una regola simile. In questo modo questa zona divenne una delle regioni più industrializzate della Svizzera. Per cui gli fece fare un rogo separato. Dalla nuova moglie ha una figlia, Elisabetta, e un figlio nato morto. Dopo questi fatti si ritirò dal servizio militare attivo. La famiglia, di fede ebraica, non è particolarmente facoltosa. "L'ultimo episodio avvenne una ventina di giorni dopo a Intra." "Oggi c'è poco da visitare." Alcune di queste didattiche inoltre propongono nei loro programmi anche corsi ricreativi. Gli Dei, mossi a compassione, le tramutarono nei due suggestivi faraglioni. Nella sua carriera ha tenuto diverse esposizioni, sia personali che collettive. Il resto delle pietanze verrà distribuito in beneficenza. "L'opera fu eseguita per il committente Giovanni di Cocco." Entrambi questi stati, producono effetti patologici a livello del corpo. Persone di cognome Costa Colpito dalla bellezza di Santuzza, se ne innamora. Oggi il palazzo si presenta quindi con una strana commistione di stili diversi. Per entrambi i gruppi le finali si tennero nella stessa giornata. Generalmente il primo blocco è costituito da un semplice raddrizzatore a ponte. Il brano ottenne una certificazione di platino in Corea del Sud. Gli artiglieri turchi furono lenti nel dispiegare le loro batterie. Sono cantate in stile satirico e picaresco ma partendo sempre da un tema triste. Ospita una stazione fissa per la misurazione delle piene del fiume Arno. Nel paese gli scomparsi e i cadaveri ritornano in vita come zombie. "Pedro torna a casa all'alba." "Dopo la seconda guerra mondiale sui voli c'era anche la possibilità di vedere film." La canzone ha ricevuto recensioni generalmente positive. Correndo a fianco delle strade, la linea aveva il carattere di una tranvia interurbana. Il sequestro a scopo di estorsione è un tipico reato permanente. La lingua leonese è ancora parlata nella regione. Molti di loro vengono uccisi, essiccati e caricati sulle astronavi. Il sistema di classificazione inoltre, deve avere un’ipotesi per ciascuna tipologia. Questo matrimonio non diede eredi. "Dopo la sua scomparsa, l'ospedale non fu in grado di rintracciare nessun parente." Era quindi la sede della guarnigione del porto, venendo successivamente inglobata nella Fortezza Vecchia. La disposizione del ponte di comando fu significativamente alterato. "Per pubblicare i propri lavori, negli anni novanta fondarono l'etichetta discografica indipendente A-Wave." È membro della commissione parlamentare Bilancio, tesoro e programmazione. Dusit Zoo sul sito della città di Bangkok. Il Senato condivide con la Camera dei Rappresentanti il potere legislativo. Durante questo periodo la scrittura acquisì la sua caratteristica forma appuntita. La preghiera lunga può essere recitata in qualsiasi momento del giorno. Fu spesso attore troppo passionale e irrefrenabile. Fine anni settanta. È il nucleo originario intorno al quale si svilupperà la città di Prato. La moglie si separa da lui e la cittadinanza gli diventa ostile. La moglie è favorevole, perciò il colonnello accetta. Parte delle riprese degli esterni si sono svolte a Maratea, in Basilicata. Tuttavia essi offrivano alcune caratteristiche aggiuntive che ne giustificavano un prezzo maggiore. Corman interpreta il dottor Frank Reeves. Questa necropoli, oggi profondamente mutata rispetto al passato, si trova nella basilica di Saint-Denis. In queste società sorsero anche molti tabù relativi alla caccia. Sean e Daniel incontrano nuovamente Finn e Cassidy e si uniscono al loro gruppo. "Studiò poi anche direzione d'orchestra." "Tra i suoi allievi all'Università di Vienna anche il costruttore di strumenti Hans Dorn." "Unendo queste tre componenti otteniamo l'oscillatore Armstrong." Questo esempio prenderà input scritti in minuscolo dalla tastiera e li farà diventare maiuscoli. "La canzone è stata utilizzata più volte all'interno della serie televisiva ""Supernatural""." Incluse nel disco ci sono delle note aggiuntive scritte dalla band. Quino Salvo "L'accademia doveva servire per formare gli ufficiali dell'esercito Anhui e Armata Verde." Non compì studi artistici, ma iniziò a dipingere precocemente come autodidatta. Il balletto viene ritenuto uno dei capolavori della danza classica. "Sempre per il Luxembourg Museum dipinse un soffitto rappresentante ""La glorificazione della scultura francese""." Sono stati effettuati molti adattamenti cinematografici e televisivi del romanzo. "Dora l'esploratrice è un cartone della Nickelodeon." Si usa anche aggiungere fettine di cipolla bagnate con succo di limone. Gli scuti marginali sono ornati da macchie circolari indistinte di colore brunastro. "L'anno successivo fu firmato un trattato di pace trentennale fra Sparta ed Atene." Il gioco non prevede alcuna modalità multiplayer. Si trova tra i dipartimenti francesi delle Alte Alpi e della Savoia. Sarebbe una piccolissima parte del suo smisurato potere. Testi e musiche di Jeff Lynne, eccetto dove indicato. "La coda, rastremata trasversalmente e longitudinalmente, segue i dettami della più classica tipologia ""boat-tail""." Un Centro di Meccanizzazione Postale è diviso in diverse sezioni. Il percorso viene effettuato di norma in giornata. Il singolo ha riscosso un ottimo successo raggiungendo la terza posizione della classifica britannica. Da quel momento non apparirà più in pubblico fino alla sua morte. Tyron Akins Fu un ebreo austriaco di origine galiziana. A oggi non è stata comunicata alcuna data per il riavvio dei lavori. Si è dimesso da tutti gli uffici politici. Il capoluogo di contea è Grand Rapids. Fu contemporaneamente promosso a Generale di brigata. Egli era il figlio maggiore di Lord Ramsay. Sopravvisse e continuò a servire come direttore della biblioteca municipale di Lione. Negli ultimi anni della sua vita si è avvicinato alla fotografia. Solomon accusa Amy sottolineando il fatto che Reese avesse visto Amy fuggire dalla torre. Venne poi nominato team manager Cesare Fiorio. I protagonisti del gioco sono prevalentemente i sei componenti della squadra Noble. Jerry Harkness Fungo comune nei boschi di faggio, gregario. "Come ricompensa fu nominato suo ""aiutante di campo""." La ripubblicazione ha portato a un nuovo immediato successo e alla ricostituzione del gruppo. Questo processo non fu completato per gli eventi bellici. Tuttavia, quando torna ad esibirsi ha un incidente e muore. Per la prima volta la legislatura ha una durata quinquennale. "Un altro compito assegnatogli fu di promulgare ufficialmente la costituzione apostolica ""Ex Illa Die""." Non sono state previste classi corrispondenti a vecchi altri indirizzi. I produttori, oltre a sollevare dubbi sul soggetto, non volevano Giulietta Masina come protagonista. Gli esemplari giovani si nutrono di zooplancton. Un uomo adotta un gatto nero chiamandolo Plutone. Compose molte poesie su argomenti religiosi. "Il suo anconitano è certo rivisto, arricchito con arcaismi, ricreato come lingua d'autore." È ancora Eikichi che lo salva dai dubbi, invitandolo a rimanere. Per molti antifascisti fu una soluzione. Sono retrocessi in Serie B il Monteforte Irpino, il Carrara e il Prato Sport. Per questo, tutti i numeri ottagonali centrati sono dispari. Si ripete contro il e contro il Celtic. Schumacher negli ultimi anni della sua vita diede interviste e pubblicò articoli. Srinagar è meglio conosciuta per i suoi laghi. In caso di discrepanza, viene generato un resoconto. Fleischer rimane in qualità di produttore esecutivo. Tale repressione fu guidata dallo stesso Pericle, il noto statista ateniese. La chirurgia, tuttavia, è il cardine della terapia ginecologica. Andò poi a Dublino per studiare ostetricia. Sceglie soprattutto pino e ulivo, ma non disdegna altri materiali. Partito da Smirne, Ignazio giunse nella Troade, dove sostò per qualche tempo. La cellula venne quindi smantellata per recuperare pezzi di ricambio. Altri disturbi sono: allucinazioni, atassia, disturbi psicologici, isteria, tachicardia. La torre è verniciata a bande orizzontali bianche e nere. Nelle successive visite gli porta da mangiare, gli parla, gli ridà una speranza. "Alla fine della Spedizione del Nord, Chiang Kai-shek iniziò ad agitarsi per riorganizzare l'esercito." La prua venne resa più stretta e la poppa più arrotondata. Secondo gli autori non sussiste differenza tra inclusione sociale e inclusione a livello scolastico. È uno degli animali di rappresentanza di una squadriglia scout. Burns è il multimilionario proprietario della centrale nucleare di Springfield, dove lavora Homer Simpson. Viaggiò molto, divenendo persino amica della regina di Francia Maria Antonietta. "Sto parlando dei dirigenti""." Anche questa vettura era una grande coupé hardtop. Ha inizio alle prime luci del giorno. Questo era possibile proprio perché le pance laterali erano molto basse. Wonder Woman riuscì a fermarlo. Tocca così a Toby occuparsi dei Chipmunks a casa di Dave. A questa parte venne aggiunta, nel secolo seguente, una nuova zona a tre absidi. Fu anche a Venezia dove conobbe Serlio. Bella La Rosa "Questa volta alla voce c'è Roberto Tiranti." In Italia il film fu distribuito dalla Warner Bros. Abbandona anche la scuola per poter assisterlo più assiduamente. "Subito dopo il torneo mondiale Johnstone divenne il nuovo allenatore dell'Italia." Sostenendo che il topo gli parli, gli insegna anche alcuni piccoli giochi. Ma come fa a far tutto? I tre versanti compresi tra queste creste sono tutti molto ripidi. "Il primo campionato fu vinto proprio dall'Olimpija, così come le due successive edizioni." "Tali prestazioni erano giudicate, da molti tecnici, troppo avanzate per l'epoca." Diversi principi possono sostenere il processo decisionale sulla criminalizzazione. A gennaio il contratto viene prolungato per un anno. La ricerca accademica di La Fountain-Stokes si è concentrata principalmente sulla cultura queer portoricana. "Nenni fu così l'ultimo politico occidentale a far visita al dittatore sovietico." Nel romanzo, Anne segue Will a Londra per aiutarlo nella sua carriera di attore. "È il secondo più antico e il più grande museo all'aperto della Repubblica Ceca." Nelle loro performance hanno un ruolo molto importante apparati visuali e testi. "Titolare di due rubriche sportive come ""Punti di svista"" e ""Corsi e ricorsi""." Maya si trasferisce successivamente a Praga dove frequenta un gruppo di giovani artisti alternativi. La linea ferroviaria faentina corre quasi parallela alla strada statale. Alcuni tipi di anemia sono dovuti alla carenza alimentare di ferro. Gli altri computer invece memorizzano il programma in una memoria a lettura e scrittura. Mitsuko decide di partecipare al live delle Dessert. La classificazione di queste due specie, pertanto, è molto incerta. Fino al Duecento il valico del Gran San Bernardo era più usato. Viene inoltre insegnato nelle scuole come lingua obbligatoria. A Terni è intitolata una via a Benedetto Faustini. È passato al secondo turno il serbo Janko Tipsarević vincitore sul russo Dmitrij Tursunov. Inoltre blocco per dei running back che superarono sette volte le mille yard stagionali. Passa il tempo e le nozze tra Sharp e Nell sono imminenti. Egli seppe ottenere diversi risultati, specie nelle corse in linea. La popolazione è in maggioranza kanak e Poum è una roccaforte indipendentista. Era molto ricco di legname, come lo è ancora oggi. Tutti i brani sono scritti da Elizabeth Fraser, Robin Guthrie e Simon Raymonde. Corolla: le corolle dei fiori in genere sono corte. Come molte stelle di questo tipo è anche una variabile, del tipo irregolare lenta. "L'insieme dei numeri normalmente trattati risulta così essere completamente descritto." La città prese il nome di Pullman. Piazza Martiri della libertà La direzione del doppiaggio e di recitazione è stata curata da Enrico Maggi. In ordine cronologico ricordiamo tali rivolte. I programmi erano salvati su cartoline magnetiche. Persone di nome Gregorio Distruzione abbandonò il regno e le responsabilità in qualche periodo intorno al diciassettesimo secolo. Il tracciato può comunque essere percorso nei due sensi. Un lato meno politico della personalità di Duarte è in relazione con la cultura. Egli fu messo a capo di Roma mentre Claudio si recò in Britannia. "La foto posta sul retro, invece, è tratta dal libro ""Rockers"", di Jurgen Vollmer." Il numero di segni fonografici è limitato. Quattro anni dopo conquista la sua prima vittoria di Coppa del Mondo. "Gestiva inoltre un'area privata utilizzata come cimitero dalla comunità ebraica di Rieti." La concentrazione di ormoni nel plasma era coerente. "Un'altra differenza rispetto a quest'ultimo era data dalla mancanza di ornamentazione di questi osteodermi." Filosofare per lui è fare domande, non dare risposte. Le colture e le piante non produrranno più alcuna risorsa. La chiesa accoglie in una cappella la tomba di Pieter Paul Rubens. Fernando Alonso torna alla Renault mentre Heikki Kovalainen approda alla McLaren. Testi di Dustin Bates, musiche di Dustin Bates, Rob Hawkins e Rob Graves. "La chiesa custodisce alcuni interessanti arredi e opere d'arte." "L'interno, in particolar modo la scalinata principale ed il salone, sono ricchissimi di dettagli." Negli anni seguenti si recò nelle Indie Occidentali. Si trasferì poi a Palazzo Pepoli, in Piazza del Francia. "Poi anch'esso si frantumò sotto la propria luce." Figure di uccelli erano inoltre scolpite sulle colonne stesse. Al Mirabello viene costruita la prima tribuna scoperta in legno e gli spogliatoi. La cerimonia funebre ebbe luogo a Notre-Dame. Quindi venne decapitato. I registri oscillanti sono una sottocategoria dei registri ad anima. Strauss morì improvvisamente tre mesi dopo la prima. "L'origine del villaggio, come il toponimo, è incerto." Dopo breve tempo si disperdono nuovamente, andando ciascuno per la propria strada. "L'interesse nazionale di uno Stato presenta molteplici sfaccettature." Il pianale utilizzato la rese molto maneggevole nel traffico cittadino. In Rue Bourgeois ha sede la biblioteca comunale. Nel frattempo dà alla luce una figlia. "Il titolo del singolo era ""Ballade pour Adeline""." Tale sperimentazione tuttavia non ebbe un seguito. Classe I In tutto ne si vedono cinque. È un vero esperto nel volare attraverso i boschetti fitti. George era anche direttore della Pennsylvania Academy of the Fine Arts. "Oggi la struttura ospita importanti eventi legati al mondo dell'arte pittorica." Il medico opererà il ragazzo con successo. Alla sua figura si sono ispirate diverse attrici tra cui Marilyn Monroe. "Questo tipo di assicurazione è molto utilizzato nell'arrampicata sportiva e scarsamente utilizzato nell'alpinismo." "L'organizzazione collabora con i cittadini e le autorità nella risoluzione dei problemi civici." Nella Royal Navy il grado omologo è Leading rate. "Il ponte è servito dal ""Métro"" attraverso la stazione Hôtel de Ville." È cantata da Drew Seeley, Zac Efron e Vanessa Anne Hudgens. "Ha imparato il tedesco e l'imperatore italiano." Nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica si sarebbero verificate anche situazioni di tirannide. I cuccioli, quasi neri alla nascita, sono marroni scuri. Successivamente ha militato anche nella Mestrina. "Fonte dei dati ""Heroic World""" Probabilmente esisteva anche un nartece esterno. Melisenda con il figlio minore Amalrico ed altri cercò rifugio nella Torre di Davide. La vicenda è raccontata nelle pagine di storia del comune di Storo. La canzone inizia con un corto intro strumentale a base di gamelan. Vi furono internati in prevalenza ebrei stranieri. "Studiò medicina all'Università di Edimburgo e botanica con John Hope." "I ""nuovi"" Buzzcocks siglarono dopo poco tempo un contratto con la United Artists Records." Per due anni i riformatori furono predicatori itineranti in Boemia. Esiste solo una testimonianza, riportata su di un monumento eretto durante il suo regno. Abbandonò la corsa. La contea di Copertino comprendeva anche le terre di Leverano e Veglie. Nel caso delle sorelle più adulte, nel finale potrebbe esserci anche un matrimonio. Debuttò come professionista subentrando nella gara del primo turno contro i Kansas City Chiefs. Attualmente la principale risorsa economica del comune è il turismo. "È amministrativamente compresa nel distretto urbano di Gur'evsk." I servizi Enterprise continuano a essere disponibili per chi ha necessità di funzioni avanzate. Nessuna squadra promossa in Prima Categoria. "Su Solaria comparvero i primi capitoli di ""Principio di una scienza nuova""." Oggi ospita la Guardia di Finanza. Il nome comune di questi uccelli in chamorro è aga. Ha capelli rossi e occhi verdi. Questi primi due album sono stati pubblicati dalla Peak Records. "Quest'ultima è stata poi scelta come secondo singolo estratto dal disco." "Ricopre l'incarico di Membro della Commissione Affari Sociali." Questa specie è diffusa nel Perù meridionale e nella Bolivia occidentale. La vicenda prende le mosse del lavoro di Puškin e ne amplia la portata. Egli canta il suo dolore per le sue disgrazie. La configurazione del Ministero era dovuta al D. Lgs. "Carducci aveva scelto Ferrari come successore alla cattedra di eloquenza dell'Università di Bologna." "Inizia a lavorare come giornalista all""'Opinione"" di Arturo Diaconale." Jan Krenz-Mikołajczak È un esarca al servizio di Bane. "Chiarire queste idee sbagliate è un modo per mostrare ciò che è scienza""." Storia della zucca di Rocchetta Battlefield Vietnam figura mappe originali e mappe create dai fan scaricabili. "A lei era stato chiesto di andare a prendere dell'acqua." "Ritornato in Francia mise l'assedio e conquistò Mantes, di cui divenne governatore." Muore a Bordeaux in povertà. La sua morte devastò la famiglia Leszczyński, in particolare suo padre. "Fa parte dell'area metropolitana di Killeen–Temple–Fort Hood." Ottenute le approvazioni ministeriali gli esperimenti furono stabiliti come segue. Su promesse di eliminare dalla città gli elementi comunisti e del Kuomintang. Più recentemente, è possibile utilizzare diodi laser per far esplodere detonatori attraverso fibre ottiche. Gamespot ha assegnato al titolo un voto di sei su dieci. Nei suoi libri si è occupato spesso di fatti di cronaca nera. Il vivaio rossoblu non ha mai avuto una storia ricca di trofei. "Studia alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Milano." Sviluppò lo scappamento a cilindro e lo applicò ai propri orologi. Inoltre essi non vengono menzionati chiaramente in genealogie reali più tarde. La cupola è aperta al pubblico su prenotazione. Matty si arrabbia e se ne va. Shar accettò. La prima di queste teorie venne proposta da Henry Parker. I soldati francesi la invitano a cantare. "Il consorte viene anch'esso titolata principe o principessa ereditaria." "Era presente solo all'interno della principale coorte." Fu zio del senatore Francesco Sessa. Sul torrione nord resta uno stemma. Repliche successive sono andate in onda su Cartoon Network e Boomerang. Amministrativamente appartiene al comune di Orsera, nella regione istriana. In seguito alla morte del padre, sua madre lavorò duramente per mantenere il figlio. Tra i cospiratori vi era probabilmente anche Moray, scappato in Inghilterra con altri scozzesi. Il duello finisce con Seto vincitore, che si porta via ben due carte. Acidi e basi forti lo decompongono. Max Sánchez Appartiene alla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Le riprese sono state effettuate a Matera, a Montescaglioso e a Miglionico. Il cornicione è impreziosito anche da fregi costituiti da aquile e teste di leone. "Al suo interno si conserva il corpo del beato Antonio Manzoni detto ""il Pellegrino""." "Appartiene tuttora ai discendenti dell'artista." "Era l'inizio della guerra dei Trent'anni." Era infatti impossibile raggiungere da nord. La chiesetta, da poco restaurata, non è visitabile poiché è di proprietà privata. Sedici mesi dopo, fu condannato a due anni di carcere. Il movimento scout cattolico si diffuse rapidamente in tutta la Slovenia. "Si iniziò l'azione tattica, mentre il ten." A Berlino, ottenne il visto di censura No. "Dopo il suo ritiro Towns diventa un allenatore di atletica all'Università della Georgia." "Di professione era un funzionario del Ministero dell'agricoltura della Cecoslovacchia." Furono le prime col nuovo sistema elettorale maggioritario e l’elezione diretta del sindaco. Gli episodi più controversi della giornata sono affidati alla moviola curata da Matteo Dotto. Le foglie sono frastagliate. F. Smith lungo il percorso, con truppe designate alla protezione dei viaggiatori. Mostar dispone di una stazione ferroviaria lungo la linea Sarajevo–Ploče. Da ambedue parti esse sono protette da una coppia di alte torri in pietra. A fine stagione fu convocato per il suo primo Pro Bowl. Studiò presso il Collegio Romano logica, fisica e metafisica. Ha studiato legge, filosofia, sociologia e storia delle religioni. La cometa, poco dopo la sua scoperta, ha mostrato uno sdoppiamento del nucleo. Jonathan Grounds Nacque probabilmente a Bazzano verso la metà del Trecento. Il nuovo stato creato ebbe la funzione di stato cuscinetto a nord della Francia. Sono possibili interazioni interessanti tra alianti e altri oggetti. "Dopo il collocamento in ausiliaria fu presidente del museo storico dell'Arma." Sviluppa il suo stile, influenzato dagli elementi soul ed etnico-acustico. "A lei è dedicata l'ultima opera di Dostoevskij, ""I fratelli Karamazov""." Il case fu disegnato da Rick Dickinson. "Viene aggiunto il portale d'ingresso esistente tuttora e viene anche rifatta la copertura." La corteccia visiva primaria funzionale è approssimativamente equivalente alla corteccia striata anatomica. Fu il primo sciatore italiano a provenire dalle Alpi. Vede la collaborazione dei Righeira. Fu utilizzata come osservatorio dalla Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. Si espande in India e in Africa. Rientra a Tricarico, ma ben presto viene chiamato dal card. Gli stessi romani si mossero in tal senso. Inoltre, è previsto il pagamento anche per i luoghi di culto. Completano il palinsesto film e telefilm. La città ha anche un piccolo aeroporto. Cercò invano negli anni successivi di riprendersi il territorio perso. "Durante il suo episcopato fondò la rivista quindicinale ""Il Tindari""." "L'interno, di perfette proporzioni, ha un'unica navata su cui si aprono sei cappelle laterali." Fu autore di varie opere biografiche, ancora lette e stampate. Buonanotte... avvocato! Contemporaneamente non abbandona la sua grande passione, il teatro. Egli non sentiva di avere il diritto di camminare attorno alle loro arche. Oggi campeggia, diroccato, nello stemma del Comune. Serve il centro abitato di Alviano. In realtà i dati storici paiono escludere tale ipotesi. Tutti i personaggi della serie sono volatili. Furono sepolti fianco a fianco nella basilica di Santa Croce a Firenze. La Finlandia si presenta con i manufatti dei suoi architetti, artisti, artigiani, industriali. "L'interno della chiesa è diviso in tre navate, piccolo transetto, e coro absidato." I pigmei dicono che avrebbe quattro zampe possenti che producono impronte facilmente visibili. Il Palazzo Episcopale è di epoche diverse ed ha una torre quadrata. "In caso di violazione, sarebbe complicato risalire a chi ha effettivamente effettuato l'accesso." "Seguì l'attacco delle legioni." A causa di un contrattempo, i voli per Rio sono sospesi. La vettura finisce quasi sempre ferma per guasto prima della fine della gara. Titoli Defunti Diocesi di Petra Ugo di Lusignano "Muovendosi in gruppo, essi toccarono quasi tutto il ""vecchio continente""." Fu presidente di associazioni di ex combattenti e sportive. Dopo aver terminato gli studi in legge si è laureato in diritto civile. Molti di essi vivono ancora oggi nella zona dei Monti Metalliferi. È considerato uno dei più grandi di tutto il Brasile. La croce era meta frequente di predicazione, ma anche luogo di esecuzioni capitali. "Costituisce lo zoo nazionale della Slovenia ed è aperto tutto l'anno." Anche in cattività è allevato con buoni risultati. Tutte le musiche originali sono di Facchinetti. "La prima considerazione da fare riguarda la grandezza e l'aspetto radiografico della massa." Il titolo non è stato mai assegnato. È una specie notturna, terricola e solitaria. Scopo primario è codificare in maniera organica e omogenea il nuovo gioco. Ogni campo algebricamente chiuso come i numeri complessi hanno la proprietà di Rolle. Nei tempi storici dopo aver pagato una tassa al governo musulmano per il privilegio. Poco più a sud si trova il cratere Donati. Un applauso da far venire i brividi. I nidiacei vengono nutriti da entrambi i genitori. È il capoluogo del dipartimento. Il romanzo è narrato in prima persona da un punto di vista maschile. Bisogna poi provvedere alle necessità dei vari abitanti come cibo, acqua ed energia elettrica. Lavorò in collaborazione con Fabio Berardi. Le esibizioni pubbliche contribuirono alla sua rapida crescita artistica. Trova uso nella preparazione di saponi e candele.. "L'album è stato pubblicato con tre diverse copertine." "Sulle bandiere a prua e a poppa rispettivamente le lettera ""I"" e ""R""." I sacerdoti si resero conto che la donna era il goblin di Adachi. Si può manifestare neuropatia periferica. A giugno dello stesso anno, però, il contratto fu risolto per ragioni private. "La trama è avventurosa e riprende le ambientazioni de ""Le mille e una notte""." Nella politica interna, si impegnò per lo sviluppo delle città. "L'albero presenta una notevole vigoria rispetto alle varietà più commerciali comunemente coltivate." Il fusto è spesso ed è autoportante con una moderata attitudine rampicante. Terminata la guerra, la famiglia decise di lasciare definitivamente Trieste, per trasferirsi a Bologna. "All'inizio del secolo scorso l'iridologia si diffonde in Europa e negli Stati Uniti." La nomina del direttore era di competenza del ministro della difesa. Giovanni ed Elisabetta non ebbero figli. "L'anno successivo viene acquistato dal nella Liga spagnola." Esistono, inoltre, formazioni gamelan composte interamente di strumenti di bambù. "Non appena l'acqua diventa vapore viene immediatamente sostituita." A un certo punto arrivò un uomo cinese su un carro che trasportava legna. È il fautore della Grande Espansione e autore del Grande Libro. Nacque così il Napoli. "Tale metodo rappresenta bene il concetto di ""rischio calcolato""." Uno dei teatri di Mosca porta il suo nome. Ha vissuto a Vicenza dove ha frequentato il Liceo ginnasio Antonio Pigafetta. "È così che i due si conoscono: l'uomo ne era diventato precettore." Secondo fu Scheckter, terzo Depailler. In realtà era soltanto una collezione di frasi che erano molto importanti per me. "La città ha un'importante stazione ferroviaria." Era il nonno del compositore Felix Mendelssohn. La canzone era originariamente un brano tradizionale giamaicano, i cui autori rimangono sconosciuti. Tuttavia Lady Morte lo respinge sempre, considerandolo inferiore. In seguito fu ricostruito. La sede del consiglio si trova a Mackay. Le risposte critiche sono state di vario tipo. Ecco come la parte moderata ricordò questa distinzione. Il film è quasi completamente in lingua còrsa, con alcuni dialoghi in francese. Da questo libro è stato tratto il film omonimo. "Fu grande traduttore e pubblicò una raccolta dei ""Veda""." Alla sua morte rilascia la chiave di accensione della torre stessa. "Qualche mese dopo esce il suo primo album, intitolato ""Irish son""." In quel momento, il corso degli eventi si è già concluso. Anne ebbe dieci figli dal suo matrimonio con Edward. Il regista mescola in un unico intreccio problematiche diverse della contemporaneità africana. Ha realizzato numerose esposizioni sui tessuti maya a Barcellona e Madrid. Fu la prima atleta tedesca ad ottenere una medaglia alle olimpiadi. Le zampe erano disposte sotto il corpo e corrispondevano, in numero, ai segmenti corporei. "Per l'omicidio viene incolpato un professore universitario, derubato dalla vittima." "Questa canzone rappresenta l'unica traccia inedita contenuta nel nuovo lavoro." È dedicato alla Resistenza partigiana durante la seconda guerra mondiale. Apparteneva alla contea storica di Londonderry. "Perché la battaglia sia scoppiata rimane un po' un mistero." Testa Grigia "L'opera di Lachmann spazia dalla teoria del valore al ciclo economico, dal capitale all'individualismo." "Pictures con il titolo originale ""The Male Animal""." "Fece rifare la statua d'argento di san Giustino." Imprenditore industriale, settore meccanico. "L'equipaggio venne raccolto dalle navi britanniche e fatto prigioniero." "Anche nelle due stagioni successive l'Ortana vinse il campionato umbro." "L'economia della comarca è, principalmente, agricola." Il Ghana ha così ottenuto lo status di democrazia stabile. Tra gli organizzatori Imma Battaglia e Vladimir Luxuria. Il medico disse di non aver mai ricevuto nessun riscontro ai suoi avvertimenti. Questa è la missione poliziesca per Daffy Duck e Porky Pig. La volata a gruppo compatto viene vinta da Elia Viviani. "Lungo la balconata si trova una vasca per la raccolta dell'acqua piovana." "Iwerks disse: ""Non sono mai stato così entusiasta in vita mia." Gli osteodermi formavano una singola fila lungo il dorso. È inoltre improbabile che due individui muovano dallo stesso grado di fiducia soggettiva. "Anche nel mondo fantasy si è sviluppata la definizione di ""Crociato""." Il vecchio permise a Kenshiro per tornare al suo posto. "Inoltre all'interno del fabbricato viaggiatori si trova l'ufficio postale a servizio del villaggio." È una delle maggiori aziende multimediali al mondo. Testi e musiche di Michael Hedges tranne dove indicato Poi incontrano Pazienza che sembra essere delusa dalla nuova Ooo. È sepolto a Ivrea, nella tomba di famiglia. Il relitto venne poi recuperato e demolito in loco. Finanziamenti crisi dovesse diventare una caratteristica dei siti storia successiva. La storia comincia con un assalto di Amelia al deposito, ma senza successo. Salvò la vita a David giungendo in tempo mentre stava per suicidarsi. Mara riesce poi a liberare Andrew ma per un suo errore muore. La serie riprende diverse elementi dalle precedenti. Si salva ma verrà sostituita da Rosanna Fratello. La Confraternita del Santissimo Crocifisso è di antichissime origini. Aveva iniziato la sua carriera artistica a undici anni, lavorando nel vaudeville. È il diritto del sovrano di esercitare il comando su chi gli sia sottoposto. Dopo gli studi a Parigi e Torino, praticò la professione di avvocato a Chambéry. Sempre dalla stessa fondazione è stata continuata anche la cultivar Gros Michel. Ha sede a Aurich. Romain Rocchi Possedeva un corpo molto allungato e simile a quello di un’anguilla particolarmente sottile. "La scritta riporta: ""Ricorda la morte""." Sito ufficiale del Gran Teatre del Liceu Gypsy Woman "Se l'effetto è molto pronunciato spesso si usa la dicitura effetto vetro." Questa reputazione, che attira numerosi turisti, vale tuttavia solo in autunno e in inverno. "Si trova sull'isola di Grande Terre." È il primo ceramografo greco il cui nome ci sia noto. La stessa Roma fu presa e saccheggiata dai Senoni, guidati da Brenno. Conserva caratteri di transizione tra romanico e gotico. Tutti abbandonano la vita di mezzadro per seguire la propria strada. Ha rappresentato sia la Nazionale tagika, sia quella russa. Per migliorarlo recentemente sono stati installati impianti di gas, luce e acqua. Il portico semicircolare evoca la basilica di San Francesco di Paola di Napoli. Ancora una volta, Lancillotto cerca di conquistare il suo cuore, ma non ha successo. "Durante l'estate si aggiudicò i tornei di San Diego, Stanford e Los Angeles." Fratello di Lilla Cabot, una delle prime pittrici della corrente impressionista statunitense. Fu erede diretto del padre dalla sua morte. Al contempo, gli uomini accettano di venerare gli uccelli come le loro nuove divinità. Sidi Yaya Keita La catena divide la valle dello Yangtze dalla valle del fiume Xiu. Le polemiche sollevate dalla Warner Bros. Vengono formati dalla radice del supino. Si trattava del primo italiano a ricoprire tale ruolo. Tutte le canzoni scritte da Al Stewart eccetto dove indicato "L'intervento di Christian permette alla donna di riavere la figlia senza cedere al ricatto." Appese le scarpe al chiodo, allena la squadra giovanile della stessa società. "Non vanno quindi considerate nel conteggio totale degli esemplari di ""Typ S"" prodotti." I modelli che rappresentano al meglio questa categoria sono i ka-bar ed i bowie. Il capoluogo di contea è New Philadelphia. Scot Pollard È un film commedia britannico con Telly Savalas, Edith Evans e Warren Oates. Il nome è la contrazione di Royal Armament, Research and Development Establishment and Enfield. "Un secondo gruppo Mexica si insediò nella parte settentrionale dell'isola, creando Tlatelolco." A. Saracino. La monarchia aragonese lo accreditò quale diplomatico anche in Milano e Venezia. È sovrastata ad ovest dal gruppo del Sella. "Per la sua natura, però, simboleggia anche ""dolcezza"" e ""mansuetudine""." È un composto cristallino di color bianco sporco, quasi giallo. Eseguire un demi-plié. Il Ji-Paraná fu eliminato dal Bahia nello stesso anno. Arrivò a Marsiglia in ottobre. Chris Sullivan Era adorata raramente al di fuori dei culti misterici. Abbina velocità e fisicità con grande disciplina tattica. Non avendo terriccio è indispensabile che le concimazioni siano diluite ma costanti. Infine per circa trent’anni venne rimandato in Germania. Il capoluogo è la località di Jugon-les-Lacs. Il suo percorso è prevalentemente lontano da insediamenti produttivi e centri abitati. Il cronista Oswald segue le tracce di Hannah fino in Tennessee. "Per altri ancora avrebbe dichiarato: ""così il Sud è vendicato!" Il capoluogo di contea è Des Moines. In questa veste ha promosso il lavoro della comunità socio-culturale fiamminga. Charles Prentice si avventura a Estrella de Mar per salvare suo fratello detenuto, Frank. Era un portiere abile nelle uscite. Tra il primo e il secondo grado devono trascorrere almeno dieci anni. I due raggiungono il picco e svolgono il rito: incredibilmente la cosa funziona. "Fu copista di manoscritti medicei, fra cui il manoscritto ""Paris gr." Nel pezzo è presente un assolo del chitarrista Mantas in stile orientaleggiante. Kelly Boucher In tempi recenti, le opere sono state eseguite in lingua originale. Edna Mae Cooper Ciò non è stato però sufficiente per raggiungere un posto nei playoff. La sua presenza attirò decine di migliaia di spettatori. "Il soggetto è tratto dal romanzo ""Black Beauty"" di Anna Sewell." È stato pubblicato tramite Hal Leonard Publishing Co. "Howe all'inizio del progetto ha svolto la funzione di capo redattore del dizionario." Si trovano nel Massiccio Dolent-Argentière-Trient a non molta distanza dalla frontiera con la Francia. Utilizza un approccio basato su feature ed è un sistema orientato alla meccanica. A lui si debbono anche dei saggi sugli artisti francesi a lui contemporanei. "Decorato di Medaglia d'Oro per le sue eroiche gesta." La finale fu giocata in gara unica a Pärnu. Il portabandiera di questo secondo gruppo era il cardinale Ercole Consalvi. Gerd Schellenberg Ne esistono diverse varianti, realizzate nelle differenti nazioni in cui la torta è diffusa. Seppur danneggiata, la mazza venne recuperata dalla polizia e tornò nella camera. Due femmine che allattavano sono state catturate nel mese di maggio. Costretto alle dimissioni, nella tornata successiva subì un severa sconfitta elettorale. La traduzione del testo di questa versione è a cura di Nicholas Elliot. Loches ha il municipio ed alcune case che risalgono al Rinascimento. I testi letterari, i saggi, gli articoli a stampa erano inviati clandestinamente in Occidente. La stazione delle Cercanías è stata costruita sulla linea Madrid-Aranjuez. La portaerei era fornita di radar di scoperta aerea e navale. Jeong Seon-min A fine stagione chiude la carriera. Concentrò inoltre la propria attenzione sul vecchio continente, in particolare sul mercato britannico. "L'unico membro mancante era Jesse." "L'aspetto finale era tuttavia dovuto a pesanti rifacimenti di Francesco Maria Richini." Due anni dopo la nascita di Nikolaus, nacque suo fratello Philipp Harnoncourt. Gareth Cooper Egli rubò il Silmaril dalla corona di Morgoth e sposò Lúthien. Inorridita, la moglie di Bob corre di sopra e si suicida. "Raggiunge il nuovo quartiere de La Défense ed è allineato sull'Axe historique di Parigi." Fossili attribuiti a questa specie sono stati ritrovati in numerosi siti, principalmente in Germania. La capitale provinciale è Vinh. Inglesi e americani erano infatti gli obiettivi primari di Coubertin. The Hunting Party È una razza molto rustica e resistente che non necessita di particolari cure. Spesso reperibile in gruppi di molti individui giovanili, più solitaria negli esemplari più vecchi. Sposò Lady Norma Beattie. Pierre Mortier La sua controparte italiana era il Vallo alpino occidentale. Perfect Strangers Il piazzale è composto da cinque binari passanti e un tronchino. Vive nelle foreste tropicali umide primarie e secondarie. "In quest'ultimo settore diede la preferenza ad illustrazioni delle battaglie napoleoniche." "Il piano è inoltre arricchito dalla presenza di un vecchio macchinario per l'elettroencefalogramma." Yuri Romanò "Il termine, che significa ""ritardo"", ""indugio"", è tratto dal latino." I ristoranti trovarono facilmente clientela servendo la bevanda nazionale. I dipendenti che operano nel settore dei campioni alimentari lavorano per una società esterna. "Quindi il resto dell'armata di Liegi partì dal centro." Nota fin dal V sec. Da precisare comunque che questi tratti non saranno ripresi da Cimabue nelle Maestà successive. Ancora una volta la parìa dei Montagu si estinse. Il vice presidente è il duca di Luynes. Membri dei Chicago Cubs introdotti nella National Baseball Hall of Fame. Questo termine è fortemente dipendente dal contesto. Distretto di Bajan-Uul È capoluogo del circondario della Pomerania Anteriore-Greifswald. "Creò così un nuovo stile teatrale che fu chiamato ""teatro in costume antico""." La compagnia ferroviaria omonima ha sede a Zurigo. Si scopre che Helen è la sorella di Reeve e che abita con lui. Come il padre, sono quindi da considerarsi appartenenti alla razza dei Mezzelfi. È così chiamato per la sua vicinanza alla cinquecentesca Chiesa dei Disciplini. "Come già notato, il termine sottintende la manifestazione dei desideri dell'autore." Lo stesso Browning affermò che il poema gli era giunto in sogno. La sua carriera di allenatore si è svolta principalmente nei campionati dilettantistici della Campania. Sebbene, leadership non stia ad indicare dittatura. Il capoluogo di contea è Virginia City. Davanti alle coste del distretto vi sono alcuni banchi di sabbia e aree umide. È sede di canottaggio e sport della vela. Stazione meteorologica di Catania Parente di Thomas Hart Benton, morì vicino a Lexington. Ha militato anche nei Minnesota Vikings, nei Denver Broncos e negli Washington Redskins. Si compone di vari mantra, accompagnati dalla musica. Con lui si estinse la linea della casata residente a San Bonifacio. Questa insistenza lo rende inviso alle autorità e non solo. Mayr Facci La maglia di trasferta è solitamente di colore bianco. Billy McCaffrey "Bennet, attualmente cerca di vivere senza farsi notare, utilizzando l'identità di Ted Barnes." È inoltre nipote del defunto presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. La copertina fu disegnata dalla figlia di Ted e Sylvia, Frieda. Successivamente si unì a una banda della marina statunitense. "Viene pubblicato il suo primo album dal titolo ""Corsi d'acqua""." Per la prima volta parteciparono le selezioni del Rio Cuarto e di San Juan. In particolare composero insieme le serie Op-Center e Net Force. La stazione disponeva soltanto di un binario servito da una banchina. Trilogia marsigliese Il film contiene al suo interno riferimenti e legami interessanti. Quando il figlio Sammy Davis Jr. aveva tre anni, la coppia si separò. Fu sepolto nel cimitero di Trevi nel Lazio. Significherebbe, così, che in Cristo ogni cosa è riconciliata. La squadra viene eliminata dal Cruz Azul nei quarti. "Bach lavorò in particolare come organista residente e ""Kapellmeister""." Insieme ebbero sette figli. "L'album è caratterizzato da sonorità cupe e pesanti, tipiche del black metal." "Completata la veloce creazione del personaggio, il giocatore entrerà subito nel vivo dell'azione." Comandò il No. Andrés Romero "Fu lui ad inventare il termine ""elettricità""." Food Health Role of animal products, Milano. Un caso unico nella storia del fumetto italiano. "In seguito l'esposizione si è tenuta anche al Museo Condé di Chantilly." La chiesa ha tre brevi navate, ciascuna con un proprio abside. Possiede la cittadinanza belga. "Forse anche da questo deriva il titolo di ""sacro"" assegnato al monte." Sembra che ella fosse partita da Roma, ma morì improvvisamente lungo il tragitto. La gamma motorizzazioni si articola in otto propulsori: cinque benzina e tre diesel. Tutte le tracce sono di Tom Petty tranne dove indicato. Il sistema scolastico giapponese è stato evidenziato come un possibile fattore concomitante. Stephen McDowell La facciata a salienti, in mattoni a vista, ha linee semplici. Non mancavano ex-membri del Partito Socialista Italiano. In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue dichiarazioni. John Fields È notte ed il vecchio servitore intona la veglia. "Il concetto stesso di ""prostituzione sacra"" viene oggi rimesso in discussione." Essa ha inoltre forti legami commerciali con la città di Kuching, in Malaysia. "Pola, infatti, era all'epoca il porto militare dell'Impero austroungarico." Rebecca Cotton "Si perfeziona dunque all'Accademia d'Arte." Ma a Mantova non fece ritorno perché morì dopo alcuni mesi. Conobbe Robert Benchley, del quale divenne amica intima, e Robert E. Sherwood. Solo sei esemplari furono realizzati in color Argento Metallizzato. Dove non è indicato il rango della celebrazione, si tratta di memorie facoltative. Furono opposti al naturalismo. I redattori capo sono Sérgio Xavier Filho e Arnaldo Ribeiro. "La nuova Void rimarrà allora l'unico personaggio a ricordare del vecchio universo Wildstorm." In seguito ha sposato Graeme Rey, imprenditore dello zucchero. La Fayette ne fu eletto come rappresentante della nobiltà per la città di Riom. "La parola ""tango"" vuol dire ""testa di cavallo"" in un dialetto locale." Questo è il primo gioco di avventura in Polonia. Le siciliane hanno vinto nello stesso mese il Trofeo delle Isole disputato nelle Azzorre. Soprattutto la casa francese Leblanc si è profusa in sperimentazioni varie. È il fratello maggiore del regista Martin Villeneuve. "La canzone è stata poi eseguita in numerose ""cover"" da diversi gruppi." Lo scontro passerà alla storia sotto il nome di battaglia di Ruvo. Dopo il diploma si arruolò Royal New Zealand Air Force. La città più popolosa è Wichita. Era certamente un pensatore influente fra i confratelli boemi della sua epoca. Johnson e Palmer hanno perso in semifinale contro Bob Bryan e Mike Bryan. Questi ultimi suggerirono di rivolgersi a Vishnu. Fermano solo i treni locali. Ad oggi, è il tecnico più titolato della spada italiana. Sebbene dal vivo, si compone di pezzi inediti. Junior Healy è interpretato da Justin Chapman al suo primo film. È considerato santo dalla Chiesa cattolica. "L'uomo nel quadro è interpretato dallo stesso Scorsese, non accreditato nei titoli del corto." Di nuovo, Carlo Emanuele riuscì a sfuggire, e decise di attaccare Lione. Quindi, salutato in fretta Rambaldo, parte. Tale posologia può essere mantenuta in caso di depressioni moderate. Derek Johnson Testi e musiche dei The Color Morale, eccetto dove indicato. Le navi possono inoltre conquistare le città portuali nemiche o neutrali. Le lingue ufficiali erano sloveno, italiano e croato. Questi contributi possono essere liberamente proposti alla redazione della rivista. "Spesso l'espressione è usata per i furti di mezzi di trasporto pubblici e privati." Il film prende il nome da una canzone scritta da Bob Dylan. Il suo capoluogo è Tura. La carreggiata comprende tre corsie di marcia e vi sono due marciapiedi. Suo fratello Gaio Aurelio Cotta fu console e oratore. La miscela risultante viene successivamente riscaldata per circa cinque minuti. La somministrazione orale di arginina mostrò un abbassamento dei livelli ematici di glucosio. Ogni glomerulo contiene diversi fiori globosi verdastri e sessili. Supponiamo che i due si siano promessi di non collaborare in caso di arresto. La diocesi è situata nella zona centrale della Birmania. La fonte di alimentazione primaria fu probabilmente la pesca. "Apparentemente, tuttavia, alcuni menzionano un ""circonflesso inverso"", presumibilmente riferito a questo accento crescente." "Solo l'intervento di Billy salva Rebecca da una brutta fine." La tesi gli procurò aspre critiche nella Germania Occidentale. Ma le disgrazie non sono finite. Entrambe le specie hanno foglie piatte e spatolate. Alcune lapidi di pregevole fattura furono trasferite nel cimitero attualmente in uso. Fu avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica e ottenne numerose prebende e benefici molto redditizi. La procedura da allora è diventata obbligatoria. Ciò permette una migliore ripartizione della forza applicata per mezzo dei pesi. "Atholl è stato storicamente la giurisdizione di un ""mormaer"" o di un ""conte""." La conduzione del programma viene affidata a Enrico Papi e la produzione a Magnolia. Differenze esistono, inoltre, nella ripartizione in ordini e nella definizione di ranghi sistematici intermedi. "Il lato A riportava il brano ""Follia"" e il lato B ""Laser""." Di seguito i titoli dei capitoli de La saga delle sirene. "Accanto all'attività giornalistica, svolge anche attività pubblicistica e di docenza universitaria." Solo tre atlete raggiungono la misura richiesta. Le teorie sviluppate dagli ufologi per spiegare il fenomeno sono molteplici. Inoltre, esso viene distribuito gratuitamente. Il potere legislativo era ripartito fra il Senato e la Camera dei Rappresentanti. Il tutto rievoca il significato stesso del testo. Queste due cose cambiano per cause molto diverse: uno sostanziale e uno estetico. La punizione dei ribelli fu comminata a seconda della loro condizione. I giorni di ghiaccio in Italia sono rari, anche nella parte settentrionale. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Degna di particolare nota per la storia della Dalmazia fu la Guerra di Morea. Pascal si unì durante la messa in scena a Chicago. Il personaggio si basò sul personaggio delle storie pulp Capitan Futuro. La sede del municipio è evidenziata in grassetto. Sei giorni dopo viene rilasciato ufficialmente anche su iTunes. Jack fu un pioniere della registrazione musicale negli anni sessanta e settanta. "L'infestazione può ridurre fortemente la produzione." La realtà è ben peggiore, come le racconta poco dopo Creonte. In seguito la città cadde in rovina e con essa scomparve anche la diocesi. Aveva contatti anche con Saladino. Il criterio di frattura precedentemente illustrato indica le condizioni affinché la cricca possa avanzare. La composizione di Bloch fu selezionata con una votazione anonima di nove a due. Il corpo è allungato e squadrato, con lunghe zampe e grossa testa. A Beverly Hills, decide di iscriversi al college. La registrazione è stata prodotta da George Martin. I fiori sono bianchi. Il suo habitat naturale sono foreste tropicali e subtropicali. Abbandono del classico stile psichedelico per ritornare al più classico rock-blues. I cani del tipo spitz si sono tutti adattati a vivere in climi nordici. La franchigia professionistica statunitense regalò i pali a “Y” originali. Al momento si contano ben sette stagioni di questo spettacolo. Nel frattempo però sono sorti nuovi gruppi ed il genere continua. Ospita gli incontri interni del Napoli Basket. "È ospitato nell'ex-tribunale di Pescara." Ogni personaggio persegue un obiettivo da raggiungere, definendo così una linea narrativa. Può portare fino a tre persone ma viene generalmente condotta in singolo. Questo tempo è costante per ogni dato isotopo. Danno alla luce un piccolo alla volta da dicembre a febbraio. In diverse culture vengono impiegate diverse posizioni di minzione. Il minerale è solubile in acido nitrico con separazione di polvere bianca. Non mi piace che non verifichino le loro idee... Ha cominciato ad arrampicare a dieci anni. Fece parte del secondo triumvirato, insieme ad Aurelio Saliceti e Livio Mariani. Tra quelle vegetali foglie, erba, bacche e semi. Graeme Segal Sulla lastra tombale, compaiono le cariche e gli uffici da lui ricoperti. Con Rossana Casale inizia una lunga esperienza di teatro concerto. Espone ad Aosta le serie complete dei grandi cartoni e degli arazzi. Recuperata la salute, tornò al Collegio Romano, dove occupò la cattedra di esegesi. Rispose, nelle sue linee, alla volontà di rappresentanza del regime. Seguì un viaggio a Roma del quale non sappiamo nulla. Raggiunge la massima elevazione con il Pizzo del Lago Gelato. "Dopo questo film, ""Randy"" si ritirò per godersi i proventi di una carriera fortunatissima." Durante il suo servizio è stato Baby of the House of Commons. È fra i promotori del Centro Collingwood di Napoli. A Roma, Guiducci comincia a insegnare materie giuridiche. I due decidono presto di scappare con una valigia e dei soldi. Raramente una cisti ovarica può essere una prima manifestazione di cancro ovarico. Gabe Pruitt Collega la zona a sud-est della ferrovia con la zona a sud-ovest. Il suo talento poetico è stato apprezzato da molti critici letterari di rilievo. "Suo fratello Pietro di Majo è giornalista e attore di ""Autunno""." Sono gli anni in cui Manfredi diventa la guida politica della città. I protagonisti del video sono gli stessi componenti del gruppo. "Fu l'unico deputato a cadere nel corso del conflitto." La pelle del tapiro di montagna è più sottile di quella di altre specie. Medaglie dei Campionati europei di ginnastica artistica femminile Il bordo consumato forma un crinale basso e circolare attorno ad un interno rotondo. È in evidenza, e spiegato, lo scavo stratigrafico, datato col sistema del radio carbonio. "Da un punto di vista strettamente cronologico, coincide con l'ultima apparizione del personaggio." Si laurea in antropologia presso il Downing College, a Cambridge. Infine fu seppellito, dopo diverse tombe temporanee, nella chiesa di San Tommaso a Strasburgo. Charles Brady "La stagione successiva rimane in Primera B Nacional, trasferendosi all'." È introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata. Brutti e tristi, mai hanno seguito la via della conoscenza. Scott Burns vive attualmente in una villa di Los Angeles, non lontano da Hollywood. In giugno fu armata nei cantieri di Rochefort. La sansa può trovare utilizzo come concime. Terzo ed ultimo passo era il bombardamento di Brema. "È possibile scaricare l'intera colonna sonora dal sito ufficiale del gioco." La canzone è stata scritta da Fran Healy. Brands, Inc.. Sono state assegnate medaglie in cinque categorie di peso maschili e femminili. "La vegetazione è dislocata lungo i corsi d'acqua." "Cattedrale di Sant'Anna" Ma questo metodo non ebbe molto successo, tanto che venne ben presto dimenticato. Perez-Sala vinse la finale e si aggiudicò per la seconda volta il titolo. Cratere Kuiper Dopo la firma della pace, assunse il comando del dipartimento del Lys. "Massone, fu membro della loggia ""Universo"" del Grande Oriente d'Italia." La sua azione non si fermò qui. Un sonar rimorchiato non è comune per i sottomarini diesel-elettrici. La documentazione potrebbe essere di grande aiuto ai progettisti. Altri problemi provenivano dal caricatore, troppo lungo per risultare affidabile. Ha due figlie gemelle, Camilla e Virginia. I lavori non ebbero inizio per motivi economici. Era anche uno dei più apprezzati autori di copertine. Centro Democratico Tra parentesi sono indicate le categorie di nomina. È inoltre presente in alcune aree marine protette. I laser più precisamente servono per puntare, bruciare, tagliare. Viene catturato solo occasionalmente con lenze per la pesca della trota. È stata la capolista del partito in Sassonia. Oggi saltuariamente si parla di un suo recupero. "L'attuale disposizione rispetta l'impianto originario." "Potrebbe essere l'autore del camino nord della grande sala del palazzo del Louvre." "Le larve assomigliano a dei vermi bianchi a forma di ""C""." "Il ministro di Stato nomina i ministri e guida l'azione politica del governo." Queste eruzioni occasionalmente creano ampi crateri, bassorilievi chiamati Maar. Hanno iniziato a ripulire il terreno e a piantare alberi. Anche i fiori venivano usati per confezionare le tradizionali ghirlande. Lui perse il suo splendore ed il coniglio rimase impresso sulla sua faccia. "Probabilmente all'epoca l'edificio era costituito da una piccola cappella per poi ingrandirsi col tempo." Il distretto è prevalentemente pianeggiante e presenta alcuni rilievi di modesta entità. "Attualmente l'edificio è sede della ""Moschea della Pace"" e gestito dalla comunità islamica reatina." Inizialmente fu sconfitto ma, seguendo alcuni accorgimenti dei Libri sibillini, ottenne infine la vittoria. È dotato di buona corsa e di una buona tecnica di base. La città ha un mercato che è aperto due volte alla settimana. Inoltre viene ritrovato il corpo ibernato di Capitan America. La prima edizione del singolo veniva venuta con un braccialetto. "La casata attraverso i secoli si stabilì in varie città d'Italia e d'Europa." Il suo nome le fu dato in onore del nonno Pallante. Lei è di origini afro-americana e brasiliana. Nonostante questa premessa, la musica dei Daft Punk è cambiata di album in album. "L'area fu il fondale del Mar Tirreno nel Pliocene." È obbligatorio per gli automobilisti che scendono in sosta forzata fuori dai centri abitati. "C'è infine il cannocchiale principale con ai piedi un altro compasso." Suoi contemporanei dissero bene del suo operato. Now or Never Alcune ostriche, principalmente le specie dei mari orientali, producono perle. Con il Strasburgo partecipa a tre edizioni della Coppa delle Fiere. È visitabile gratuitamente negli stessi orari di apertura del castello, da maggio a settembre. "Non è chiaro chi sia stato il committente né la località di manifattura dell'arazzo." Ancora una volta il destino del mondo dipende da due coraggiosi eroi... Vinse un argento e un bronzo individuali e due argenti di squadra. "E inoltre fu l'ultimo conclave in cui non venne eletto un cardinale." Parti del suo territorio sono comprese nei confini della contea di Johnson. Qualche tempo dopo, si celebra lo sfarzoso matrimonio dei cugini Rosello e Luisa. La costante di Gauss non deve essere confusa con la costante gravitazionale di Gauss. Fra di esse poté includere anche dei soggetti religiosi che gli vennero commissionati. Il testo di Ari non è molto chiaro in questo punto. Il primo anno vinse subito la Liga con il suo ex-allenatore rossonero Fabio Capello. "La sua direzione pro ""reds"" suscita sdegno e vergogna in tutto il Regno Unito." Nella cattedrale, si trova anche un organo positivo ad ala storico. Ma Mary, la sua vecchia fidanzatina, risana le ferite del suo amor proprio. Gerard Davis Incontri disputati a Guildford. Il paese era ed è diviso in due parti, una Soprana ed una Sottana. Keith Smith Agli Australian Open esce di scena al terzo turno contro Marija Kirilenko. Vladimiro Etson António Félix Era dunque di capitale importanza mantenere il possesso delle posizioni insulari. Saga chiede a Zoro di rubare i tre gioielli dal villaggio e Zoro acconsente. "Prese parte alla resistenza contro l'occupazione della Polonia da parte della Germania nazista." "Recano impresso l'anno di coniazione." "Non esiste una definizione univoca di ""polacchi""." A Liegi, vi fu un tentativo di formare un governo separatista vallone. Elementi decorativi, essi mostrano la contestazione di molti lavoratori espressa in forme artistiche. Salvatore Cara Barriere coralline sono presenti al largo delle coste occidentali e meridionali. Diverse erano le strategie tra i due schieramenti. La gorgia è un fenomeno fonetico, cioè di semplice accento regionale. Assieme alle popolazioni indiane, erano i più alti al mondo in quel tempo. Il concetto di certo equivalente è illustrato nella figura. "Gli studenti studiano anche la storia dell'arte moderna e l'arte classica." Egli si preoccupò anche di incrementare le manifatture e le industrie della regione. Egli supportò tenacemente la tesi che il primo matrimonio della regina fosse stato consumato. Né avrebbero potuto darlo. Forse realizzato inizialmente in legno, fu ricostruito in muratura probabilmente in età traianea. Non ha mai preso parte a rassegne olimpiche o iridate. Casus belli della seconda guerra sannitica furono una serie di reciproci atti ostili. "Anche questa stagione non è stata trasmessa rispettando l'ordine di produzione degli episodi." Concesso in gestione pluriennale, funzionò essenzialmente come cinema fino alla sua definitiva chiusura. "Il nonno andandosene gli dice: ""ai tuoi ordini""." Un mezzo battaglione fu inviato alla parata di Londra ed a quella di Bruxelles. I principali autori latinoamericani sono stati tutti ospitati sulle pagine di questa rivista contenitore. A sinistra un tempio a pianta circolare richiama il gusto classicista romano. "Si dedicarono anche all'opera di evangelizzazione degli Uroni." Questa sottospecie è diffusa in Sardegna e in Corsica. Ho dovuto accendere le luci e cantare rivolta a Dio. Fu un autore teatrale di successo per diversi anni, prima di diventare sceneggiatore cinematografico. Nelle sue tele dipinse prevalentemente la laguna e la campagna veneta. Il muso, glabro e nero, è circondato da barba e basette bianche. Su ciascuna pianta ne crescono fino a tre per volta. "La larva si inoltra in profondità e penetra attraverso le fessure all'interno delle bare." "L'importanza della figura di Maometto si riflette anche nella nascita della storiografia." Lo stadio è situato alla periferia sudorientale della città. "Questo sistema è usato per esempio tra ""planetari"" e ""satelliti"" nel differenziale delle automobili." Trova impiego in fotografia come rivelatore. Al momento il sito è in restauro. Per il passaggio del tram in tale località fu abbattuta la storica Porta Fiorentina. "All'inizio, gli orchi erano un popolo pacifico che abitava il mondo di Draenor." "Tre anni dopo si specializza in informatica all'università di Boston." Al termine dello stesso anno lascia il gruppo per motivi personali. "L'ingresso in Parlamento." I colori sociali sono il giallo e il verde. La montagna è collocata tra la Valle Aurina e la Valle di Riva. Donne vivevano con donne; uomini vivevano con uomini. In seguito questa opposizione cessò. Leoni e tigri, inoltre, sono perfino in grado di assalire esemplari adulti. Alla fine entrambi verranno salvati dagli acchiappafantasmi. Possono essere rintracciate attraverso speciali radar costruiti da Bulma. Secondo gli Annales Regni Francorum ci furono quattromila morti fra i sassoni. Attualmente è il primo produttore di seggiolini eiettabili in Russia. Il case ha quattro fori frontalmente che vengono utilizzati per aumentare lo scambio termico. In Italia è stata avviata una campagna similare chiamata “Azioni del Buon Senso“. Il tempio è orientato verso Est ed è circondato da un piccolo fossato. La successione di Lucas, legata a quella di Fibonacci, porta il suo nome. Tutte le specie menzionate vivono in acque tropicali solitamente povere di ossigeno. "Figlio d'arte, all'attività di cantante affianca anche quella di attore." È stato eletto come albero nazionale della Costa Rica. Questa relazione però riaccende la gelosia di Carlo. Non vengono disputati. La squadra tornò così al successo, centrando due titoli consecutivi. "Vince l'edizione divenendo il primo concorrente sordo ad ottenere il primo premio." "A Cittaducale sorge l'ex cattedrale di Santa Maria del Popolo." La coda tende al nero man mano che si procede verso la punta. Il clima è semi arido. "Ha curato mostre internazionali e pubblicato libri e cataloghi distribuiti in Italia e all'estero." Per ora è disponibile solo negli Stati Uniti. Nella regione viene estratto uranio. Nello stesso anno, la squadra vinse il campionato. Ben proporzionati, i suoi mobili si dimostrarono sempre molto architettonici. In queste ricerche fu incoraggiato da Filippo Parlatore che pubblicava la sua Flora italiana. Tutto ciò fa di questo album uno dei più apprezzati nel panorama Thrash. Ha curato la preparazione del figlio Tommaso Rinaldi. "Alla vista di tali soccorsi, Jonas, convince l'intera setta al suicidio di massa." Parla correntemente spagnolo, catalano, inglese, francese e greco. Three Songs Corpo affusolato, muso a punta. "Come il nonno, fu un grande collezionista di dipinti dell'Ottocento italiano." "Parent supplicò Watson: ""Per favore, non farmi male." Presto si divisero in Guelfi e Ghibellini. Un così massiccio insediamento non poteva prescindere da un ambizioso programma di riqualificazione urbana. In seguito a Billy verrà addirittura concessa la libertà vigilata. Grazie a questo disco, la cantautrice divenne definitivamente tra le più importanti del mainstream. Un ministro senza impieghi, un patrono della scuola senza scuole! Situato ai piedi del Monte Olimpo, sono presenti numerose chiese di epoca post-bizantina Di lei non si è saputo più nulla. I soggetti includono passaggi tratti dalla Bibbia. Al suo interno sono custodite tavole pittoriche ed affreschi di spessore artistico. Nella mandibola erano presenti quattro incisivi, un canino, quattro premolari e cinque molari. Non tutti i sistemi di equazioni lineari hanno soluzioni sparse. Non potevo. Durante il viaggio, il comportamento di Gene diventa sempre più strano e imprevedibile. Ospita una biblioteca e il Museo del Bergamotto. Altre due moto sono affidate a team privati. Ci sono monografie dedicate al lavoro in computer grafica e ai tattoo-flash. Nella versione italiana del film è stata doppiata da Gemma Donati. "Primo singolo ad essere stato estratto è ""Culo""." Il suo motto è A questo tipo di celebrazione solamente socialisti e comunisti non aderirono. La decisione suscita malumori nella redazione. "Vince anche la medaglia d'argento con la Russia, battuta dalla Romania." La stimolazione di un neurone comporta un aumento della concentrazione intracellulare di calcio. Definisce inoltre il numero e la dimensione degli elementi della tabella delle partizioni. Inoltre il rifugio è punto di partenza per vari itinerari di sci alpinismo. Successivamente fu inviato a Costantinopoli per accompagnare una principessa bizantina per il giovane Ottone. Per qualche tempo risiede a Miami per poi si trasferirsi a New York. David Jenkins Eleonora ne esce distrutta e incinta. "Al nuovo impianto venne dato il nome di ""Campo sportivo del Littorio""." Era utilizzato in ambito militare, nella sorveglianza e protezione forestale. Testi e musiche dei New Order. "L'interno è a pianta circolare." La specie è stata rinvenuta in Tunisia. "Se ciò è fatto deliberatamente il problema è detto ""plagiato""." Ma esplode una grana. Attualmente è il nome tedesco della moneta da un centesimo di Franco svizzero. Finn e Jake tentano di fermarlo ma finiscono per essere divisi. Forma cristalli tabulari. Durante la Coppa del Marocco, sbaglia il rigore, decisivo per la sconfitta. Dal fratello di Leonardo, Francesco, continueranno molte generazioni. Esso risulta identificabile a partire dalla quattordicesima settimana di gestazione. Così come per i precedenti, anche per questo progetto viene definito il tour nazionale. La facciata mette in risalto un coronamento orizzontale con pietre squadrate. Notevole è pure la produzione di orologi da polso per uomini e donne. Nidificano in cavità naturali degli alberi. Attualmente sono rimasti solo due frati. "Viene anche realizzata l'opera ""Sandman: Cacciatori di sogni"" come libro illustrato." "In alcune occasioni è stata proposta anche ""Love Gun""." "Il suo motto sino alla fine fu: ""Tutta la Chiesa per tutto il mondo!""." La Seconda guerra mondiale mise definitivamente termine alla sua carriera ciclistica. Il professor Monti salva il commissario ma viene ucciso dalla sorella. Il processo vero e proprio si terrà il mese seguente. Coi lombardi, approda in finale di Coppa Italia Lega Pro, venendo sconfitto dal Cosenza. "Incerta e discussa è la collocazione dell'antica cattedrale perugina." Ai praticanti va aggiunto un numero imprecisato di simpatizzanti. Uno degli italiani perse una gamba. Le briglie selettive sono realizzate in modo molto analogo alle briglie classiche. "Ma, in un certo numero di specie, questi elementi presentano un'ampia variabilità." Non si può rubare la palla se non su intercettazione nei passaggi. "L'ultima vendetta" La conformazione del torrente è molto accidentata, ma di grande interesse naturalistico ed escursionistico. Vladimir Petrov Dopo averli lasciati, era partito per gli Stati Uniti dove aveva fatto fortuna. La lama non deve avere imperfezioni. "La villa è circondata da un parco, anch'esso recuperato e aperto al pubblico." La basilica possiede un consistente numero di monumentali sepolcri. A trascrizione ultimata notò che esistono “logiche di variazione”. Veniva scomposto in due carichi per il traino. Si trova in Austria tra la Stiria ed il Salisburghese. Cascio riceve anche lo Young Artist Award. Non sappiamo che effetti produsse questo intervento. Negli anni successivi fu anche consigliere e deputato provinciale. Come gran parte del Sudafrica, Mpumalanga è ricca di giacimenti minerari. I due sostennero un provino, che ebbe esito positivo. Dee Dee Davis Amedeo, preso da parte Challant, gli confida il suo disegno segreto. La nuova band ancora non ha un nome, decidono così di riutilizzare Anti-Flag. Il trattato ha una narrativa vivace ed è scritto in elegante prosa irlandese. La sceneggiatura venne completata, come lo stesso Clair sosterrà in seguito, in otto giorni. "Non lo era Tadashi Yamashita alias ""Bronson Lee"" coreografo e attore del film." "Inoltre c'era anche una cappella." Pleasant Valley "Wimpffen annullò quindi l'ordine di ritirata del generale Ducrot e organizzò un fallimentare contrattacco." È membro del Consiglio di Amministrazione della Villa Noailles. Suonarono per le stazioni radio attorno a Fort Worth. Alfred Dreyfus, scrive il documento e lo mette nella sua scrivania. Don Giovanni accetta e il giorno dopo si presenta. Anna Maria Anguissola si dedicò al ritratto e dipinse anche soggetti religiosi. "Tornò poi all'Inkaras Kaunas e passò successivamente ai norvegesi dello Start." Il brano è stato scritto da Skylar Grey e Alex da Kid. Da quel momento Fabrizio dovrà dimostrarsi un ingenuo per non finire nei guai. Presenti il padrone di casa, cancelliere Metternich, lo Zar, il ministro prussiano von Hardenberg. La città si stende lungo il fiume Sangha ed è circondata dalla foresta pluviale. "Sembra sia l'ultima volta che una tale menzione venga rilevata." Cho Dong-gun Secondo Rasmussen et al. Fu colpito trentun volte da sei guardie e morì sul posto. The Next Step "L'insieme—inizialmente grezzo—delle caratteristiche potrebbe essere ridondante e troppo vasto per essere gestito efficientemente." Beverly non sopporta Matt e il sentimento è reciproco. Successivamente studiò con Aaron Copland a Tanglewood e con Pierre Monteux. "Non piacque l'idea: le spalliere erano già tanto internate!" "L'artista prediligeva il legno duro, come il legno di pero e di ulivo." John Oster Presenta Gesù in croce con i dodici apostoli a destra e a sinistra. Vaughn entrò nelle classifiche di vendita anche in Australia, America Latina e Giappone. Bundesliga tedesca, e Tara Mueller, impegnata nella Lega Nazionale A svizzera. Per questa interpretazione il cantante-attore è stato candidato ad un David di Donatello. Teresa Binda non parlò e fu fucilata, con altri otto prigionieri, dai tedeschi. Stephen Keel A Street Arab Giuseppe Flavio la ascrive genericamente al buon carattere e al senso religioso del re. Durante la dittatura dei colonnelli fu incarcerato e confinato. Il feudo è nel frattempo elevato a Marchesato. Records lascia il gruppo dopo il fallimento degli ultimi due album. Fu assistente di Toscanini al Festival di Salisburgo. Ha militato anche nella Superligaen, massimo livello del campionato danese. Il film venne prodotto dalla Gaumont British Picture Corporation. "Si tratta di una versione ridotta dell'album ""Living with War""." Il giovane Miguel, senza esitare, si prodiga per liberare da solo la sua ammiratrice. La linea è gestita da Rete Ferroviaria Italiana che la qualifica come fondamentale. Un planetario è in fase di costruzione. Jack Kiley Fu allievo del pittore Tommaso Minardi. Sul plinto vi sono le immagini femminili, a figura intera, di Giustizia e Verità. Si può quindi considerare la superficie come una sorgente luminosa secondaria di forma sferica. Il processo che conduce alla formazione della macchia non è chiaro. Sono inoltre presenti ponti che vanno superati utilizzando i salti. Non vi sono altre fonti che ne attestino provenienza o altri dati. I Paesi Bassi possono vantare un ruolo importante anche nella musica metal. La canzone ha ricevuto revisioni positive dalla critica musicale. Hail to the Chief! Ha collaborato con varie riviste artistiche e di critica musicale. Riposa nella tomba di famiglia presso il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna. Venne girato in California, a San Francisco. Il dibattito sul significato di elf-shot è ancora in corso. "L'album è stato pubblicato anche in vinile ed è stato co-prodotto dalla regione Puglia." Sul retro, il cortile si trova a un livello inferiore rispetto al piano stradale. Essi costituiscono un importante spartiacque. "Un altro romanzo gli procurò il premio ""Selezione Campiello"", ""Sua Eccellenza""." Est em Non riesce a superare il primo turno a Montpellier, Casablanca, Wimbledon e Båstad. Ancora oggi la città ruota intorno alle attività industriali del gruppo Tata. Nonostante ciò, il gruppo, qualche mese dopo si disgregò. Operò quindi in funzione offensiva nel canale di Sicilia e al largo di Malta. "Nato a Vienna, Conrad seguì le orme paterne, intraprendendo all'inizio la carriera teatrale." Come quasi tutti i templi Khmer. A Buenos Aires entrambe le vetture si ritirano. È autore di molti articoli scientifici e libri sugli squali. Una sera Mary, rientrata ubriaca, viene nascosta nella propria camera da Thomas. La valle si struttura nel seguente modo. Dopo la processione la santa messa. "L'aereo era monoposto dotato di cabina di pilotaggio aperta." "In alcuni modelli a infrarossi, la ventola per soffiare l'aria calda non è presente." La sua poetica è stata influenzata dalla teoria degli archetipi di Carl Gustav Jung. Primo incontro: Unione Sovietica-Spagna. Gigliola non ne riesce a vendicare il misfatto. Curò e diresse la lavorazione delle opere per la Basilica di Loreto. Il latino di Benedetto è scorretto con elementi che preannunciano il volgare. Il suo stile di vita è sempre stato lontano da quello stereotipato dei calciatori. Hanno le antenne ed ali che sono trasparenti e colorate. "Allo stesso tempo, ""Hoy!" Mentre era in Albania fu un pioniere del dialogo islamo-cristiano. Le prime due tracce sono canzoni inedite, mentre le altre due sono non inedite. Questa volta è trovato da una scialuppa di salvataggio e raggiunse la sua famiglia. Polibio e Strabone riferiscono di una desertificazione costiera per la coltivazione degli ulivi. Nelle appendici del libro presenta le specifiche tecniche del presunto veicolo spaziale. Fu la sua prima ed ultima apparizione alle finali. Era divorziato ed aveva quattro figli. Big Deal Si tratta di uno degli insediamenti primitivi in Gran Bretagna. È membro della Royal Society inglese. Lei, allora, lo segue fino a casa, dove lo minaccia. Seguirono tre vittorie consecutive contro Browns, Redskins e Dolphins. È divisa in tre macro-settori: grande pubblico, infanzia e storia delle scienze. Viene eletto nel collegio di Arese-Lainate-Garbagnate-Bollate-Novate. La colonna sonora del film è composta da Stefano Mainetti. Settori di insegnamento erano la pittura paesaggistica, la ritrattistica e la pittura di genere. Il codice civile italiano disciplina tale specie di obbligazione agli art. Il paese è diviso in due dal torrente Bogliasco. Con questo singolo il rapper, assieme a Riki, affronta il tema delle gravidanze adolescenziali. "Crollata l'organizzazione, i predoni rossi vengono smascherati." Il gruppetto attraversa poi la meravigliosa sezione Fantasy, fatta di stelle e fate. Il film, in tre bobine, fu prodotto dalla Lubin Manufacturing Company. "William invece partì per invadere l'isola." Vi rimase per circa sette anni. Il capoluogo è la città di Puerto Aysén. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di Santa Anastasia, diocesi di Ozieri. È unanimemente considerato il padre spirituale della danza contemporanea in Italia. Negli anni novanta Moore non si dedicò solo al fumetto. Attorno al lago sono presenti boschetti di salice bianco, ontano nero e pioppo. "Il costume dei ""deli"" era molto variopinto." Dopo aver rappresentato le nazionali giovanili francesi, ha optato per rappresentare il Senegal. Le sedute di posa furono estenuanti. "Alla fine di questa campagna Romani e Sasanidi accettarono lo ""status quo ante bellum""." Il nome del personaggio, Nathan Hale Bridger, era in omaggio a Nathan Hale. Lo Zero era forse leggermente migliore anche in autonomia, ma resta difficile generalizzare. La stazione presenta due binari utilizzati per il servizio viaggiatori. "Tra la fine di marzo e l'inizio di aprile partì la controffensiva serba." "L'anno successivo si perfezionò con Heinz Hopf al Politecnico federale di Zurigo." Sua madre morì di parto quattordici giorni dopo la sua nascita. In italiano è doppiata da Eleonora De Angelis. Arrivò alla fuori condizione e non riuscì a trovare molto spazio in campo. Dunque grazie a tale dispositivo si evita il fenomeno della cavitazione. Gli elementi sono disposti nel loro ordine, ciascuno nella rispettiva codifica. A questo stesso vescovo si deve anche la costruzione del seminario diocesano. Successivamente si dovette ricredere. La l. cost. "L'azelastina esercita la propria azione con una triplice modalità." "Il nome significa ""Di fronte al Palazzo del Governo Metropolitano""." "Nacque a Graz, in Stiria, all'epoca dell'Impero austro-ungarico." In Italia, lo stock sport è praticato quasi esclusivamente in Trentino-Alto Adige. Ci penserà Michael a sfidare Bobby e a salvare il figlio. Il torneo è stato vinto dalle montenegrine del Budućnost Podgorica. Esso è considerato uno dei fiumi più corti del Paese. Dopo il loro matrimonio, nasce un bambino. Qualificati i primi tre di ogni batteria ed i quattro migliori tempi. Pur essendo russo, gioca con la nazionale afghana. Caterina ebbe in tutto sei gravidanze. Successivamente lavorò per la Ford e per la Microsoft. "Signal Corps, il genio militare dell'esercito degli Stati Uniti." "Ottenne una nomina ai Grammy come Best Metal Performance, per ""No Place to Hide""." Alla composizione delle musica partecipò il chitarrista della John Denver Band Mike Taylor. Mentre sta per andarsene, Grace incontra in casa il suo seduttore. Sono escluse le vetture modificate ed i prototipi. "I Cinesi Tang si riferivano a tali popoli come ""barbari occidentali""." Nella quarta batteria esce di scena il campione in carica, Félix Sánchez. La richiesta, però, non venne accolta. Chi lo sa? Poco a est del lago Alberto forma delle spettacolari cascate, le Murchison Falls. Differenti concentrazioni implicano differenti punti di fusione. Quinn chiese a Bert McCracken se fosse interessato ad entrare nella band. Egli usa questa tecnica quando deve combattere con altri spiriti. Viktor Nagy "Per un elenco più esaustivo si rimanda alla ""nota discografia""." Seguono diversi omicidi. "Ricevette anche alcune lauree ""honoris causa"" da diverse università italiane e straniere." "Il nome deriva dalla famiglia De' Nobili." Il nuovo corso modificò il nome della testata riportandola a Boston Herald. La coppia de las Estrellas viene eliminata dal programma alla terza puntata. "La controversia riguarda in particolare le reliquie di sant'Antonio abate, disputate dai due monasteri." Le caratteristiche del cranio indicano che questo animale potrebbe essere stato almeno parzialmente terrestre. "Un'area verde con un ampio giardino fiancheggiano due dei lati dell'edificio." Si trova nella regione Lombardia. Jesse Bradford fu il primo attore ad essere ingaggiato, a inizio marzo. Specie diffusa nel Oceano Indo-Pacifico. Il castello è in rovina e zona è aperta al pubblico. Nel frattempo Marion ha trovato il figlio ma viene accerchiata dai fratelli di Ben. Una cinquantina di anni dopo venne sviluppato un piano superiore del cimitero. Sorpreso dalla ronda finge di esserne il padre ma li fa cadere entrambi. "Dopo ritardi e anteprime per valutare l'audience, il progetto fu abbandonato dalla Fox." La città si arrese senza che fosse stato versato troppo sangue. Egli è il passaggio obbligato per la salvezza. La notte regnava. Egli avverte inoltre Beaumont di non continuare i suoi esperimenti. "Esso è anche una derivazione della lettera ""no"" dell'hiragana combinato con una croce." La sede era a Dallas. In teatro lavorò con Luchino Visconti. Si giocava annualmente a Lippstadt in Germania. Il film è la nona regia di Griffith. De Feo Bundesliga, raggiungendo gli ottavi di finale in Coppa di Germania. I brani definitivi furono scelti a partire da una serie di sessioni. Dopo un anno di passerelle ha cominciato ad affrontare provini per lavorare in televisione. Confusa, si chiese chi gli avesse dato questo figlio. "L'Inghilterra è l'unica squadra senza nessun convocato da un campionato estero." La struttura è in cemento armato con elementi prefabbricati. In Coppa dei Campioni fu sconfitto in finale dal Liverpool. L’Olivetti sopravvisse mentre l’Olimpia, il suo competitor più grande, chiuse. Comprende, oltre al capoluogo, un distretto municipale: Las Navas. Vengono definiti circuiti elettrici anche i modelli matematici di tali entità. Io sono stato un buon calciatore, ma lasciamo stare Pelé. Ad Ovest con il Burkina Faso. Tutte le ragazze divennero attive rivoluzionarie. Alì Pascià "A parte quest'ultimo, vi sono poche fonti d'acqua; solo un ruscello e uno stagno." Secondo alcune fonti, fece parte della scuola pitagorica di Crotone. Ebbe un ruolo importante nello sviluppo della produzione del formaggio francese Cantal. Getting Even "Successivamente sono uscite anche altre canzoni come ""Walking And Talking""." "L'uso del ferro per accrescere il potere difensivo delle fortificazioni ha origine antichissima." Together Forever "Un'altra possibilità è che i testi pagani fossero apparsi semplicemente irrilevanti." Successivamente si trasferì a Parigi dove morì. Tito Livio ne descrive il temperamento come impulsivo e arrogante. Fu la prima spedizione al mondo di questo tipo. Ma il nome Social fu scelto per rappresentare tutte le classi sociali della città. Si cibano di piccoli pesci, crostacei, molluschi e vermi policheti. Gib studia poco e sta per essere bocciato in inglese. Sperimentò la produzione di una locomotiva a vapore. "L'insieme delle pronunce degli organi giurisdizionali prende il nome di ""giurisprudenza""." Le parti ventrali sono più chiare con la base dei peli nerastra. È un programma che racconta casi di cronaca efferati, più o meno celebri. "Essa è anche la strada principale per raggiungere la ""comunità controllata"" di Pebble Beach." Con il Boca ha giocato per sette stagioni. "Fondò la rivista ""Ricerche di ingegneria"", di cui fu direttore per lungo tempo." Ha iniziato la carriera calcistica con gli sloveni del sua città natale. I filosofi e gli psicologi restano divisi circa la natura della mente. Durante il suo soggiorno, Della Penna iniziò a comporre un dizionario tibetano-italiano. "Il triste evento suscitò grande dolore anche all'interno della comunità musulmana." Si prevede che ciò causerà uno spostamento generale verso la produzione di fitoplancton pelagico. "Per tutta la vita, l'uomo poi inviò soldi alla donna per comprarne il silenzio." Per gli arbusti, il ginepro domina tra il biancospino ed il prugnolo. Il suo capoluogo era Castelo Branco. Il patrimonio audiovisivo raccolto proviene in gran parte da privati. "Freda ha sempre negato questa accusa, giudicando la strage come ""immorale""." Le locomotive rimasero a fare servizio fino alla loro radiazione nella rete isolana. Si tratta di un bel fabbricato in pietra costruito in stile vittoriano. Nascono così progetti sul tango argentino e sulla musica italiana tra le due guerre. "Quest'ultima variante non era in vendita nel mercato interno." Fu quindi indetto un nuovo bando per la progettazione del nuovo cimitero. Dopo la laurea, trascorse dei giorni in Egitto, lavorando come scavatore. Ciò implica che un passaggio sia di quinta diminuita, anziché di quinta giusta. La facciata si staglia sulle mura cittadine di fronte al porto. La chiesa si trova nel centro della città. La stazione, è dotata di due marciapiedi laterali, con due binari totali. Quelle rare volte che Oscar sembra felice, non lo ammetterà mai. A seguito del massacro i media attribuirono come causa scatenante proprio il nazismo. "La guerra riprese l'anno successivo." Docente universitario, fu Preside della Provincia del Carnaro. Nonostante la superiorità numerica, i due vengono sconfitti dal loro ex-compagno. Spesso la lista viene criticata perché contiene azioni considerate pericolose. Palazzo Malaspina Il prodotto non va somministrato a cavalli allevati a scopo alimentare. Nel corso degli anni sono state realizzate diverse cover del brano originale. La storia è ambientata negli Stati Uniti durante la guerra di secessione. Era inoltre presente una colombaia per custodire i corpi dei morti. Non abbiamo scuse. Sono originari di San Paolo del Brasile. La consonante sopra quella aggregata rappresenta la finale della sillaba precedente. "Divenne capo dell'Ufficio Catechistico nella Congregazione per il Clero." Rimangono gli anziani giunti in Birmania prima della seconda guerra mondiale. È inoltre previsto un ulteriore prolungamento della linea fino a Fucine. "Se si eccettua le colonne della facciata, ai fusti delle colonne manca l'entasi." Si trovano numerosi volumi di letteratura italiana e straniera anche in lingua originale. A Parigi è il grande favorito. La diocesi comprende lo stato venezuelano di Táchira. Il capocannoniere fu, per la seconda volta, Pulici, goleador del Torino. Jenny scoprirà la verità e decide di passare la notte a cas di Jesse. Specifiche del tracciato della Coppa Edda Ciano di Lucca. È presente anche una sezione merci. Milena muore. Furono acquistati macchinari tipografici che pochi al mondo possedevano a quel tempo. Francesco Chigi, era aggregata alla squadra permanente del Mediterraneo. Il cognome Palanti è diffuso prevalentemente in Toscana e in modo minore in Lombardia. Gli ultimi reparti giunsero in vetta soltanto a sera. Queste teorie sono a loro volta oggetto di discussione. Nel giardino ci sono prati, sentieri di ghiaia, platani e altri alberi ornamentali. Dopo questa esperienza, passò al Portsmouth. Può anche causare danni al fegato. La famiglia ha distribuzione pressoché cosmopolita. "Ed ecco l'ipotesi avanzata da Pitman e collaboratori." Al generale Galasso è stato dedicato un busto in bronzo dal paese natio. Olsen diventò così il primo allenatore norvegese della storia della Premier League. Il regime fascista fa enormi pressioni sugli inquirenti affinché si trovi il colpevole. Infatti è stata rilevata una perdita di idrogeno liquido. Inganno lavorò indipendentemente per qualche tempo, e continuò senza successo a battere Wonder Woman. Tutti ottengono quello che vogliono, tranne Senex, intrappolato nel matrimonio con la bisbetica Domina. "L'interesse di Cornell per la pace nel mondo si accentuò nella sua maturità." "Oltre alla ballate romantiche, come ""Oh My Love"" e ""How?" Di solito a tale sanguinamento si associa la stenosi mitralica. Matt Elliott È attorniato da rocce sedimentarie. Nonostante avesse chiesto la grazia per Ney, il re rifiutò. Solo in un secondo momento divenne membro del Parlamento di Parigi. "È l'ultima testimonianza della coda che caratterizzava i nostri antenati in epoca remota." La scala di Helmholtz comincia con Do e termina con Si. La sua dieta è composta soprattutto da piccoli invertebrati acquatici. "Il nome derivava dalla chiesa eretta all'interno del castello, dedicata a San Michele Arcangelo." Lavori di Alessandro Maragliano Successivamente divenne uno standard riconosciuto dalla American National Standards Institute. "L'attuale capo del Casato di Hannover è Ernesto Augusto di Hannover." Ci sono tanti campi sportivi e zone di relax. Fu lì, fra gli alberi, che egli cominciò a scrivere. "Questa improvvisa ripresa di un'attività offensiva bizantina allarmò Harun." La religione principale è quella cattolica. "Al palazzo si accede superando il Ponte di Ca' Cappello, privato." La tela presenta alcuni danni dovuti a diversi avvenimenti infausti che la coinvolsero. "Anche l'uomo può contrarre il parassita." Ovviamente oggi, ovunque sia possibile, si fa lo stesso. "È stato presidente dell'Accademia bulgara delle scienze e dell'Istituto scientifico macedone." Ai suoi funerali presenziarono anche gli ambasciatori del marchese di Monferrato. Il mercato statunitense era invece maggiormente competitivo per la presenza importante di Red Hat. Louisiana acquisì popolazione velocemente, e i fratelli fecero speculazione. Lo scots include prestiti linguistici in seguito al contatto con il gaelico. La mancanza di energia elettrica impedì quindi il funzionamento dei sistemi di raffreddamento. The Bells Conta diverse apparizioni con le selezioni giovanili inglesi. Pat Murphy È particolarmente presente nel settore teatrale, sia nei panni di autore che di regista. Diocesi di Varsavia Del Genoa diventò titolare inamovibile, contribuendo ai successi del Grifone negli anni seguenti. "Il suo stile da ""canzone rap"" era perfetto per la canzone." Ho parlato subito con Shane e abbiamo chiarito tutto. Scenario del gioco è il periodo Sengoku, detto anche periodo degli stati combattenti. A metà dello stesso anno tornò in Spagna di nuovo nel Real Madrid Castilla. Invece, queste furono inviate presso la capitale confederata iniziale di Montgomery. "Non va confuso col nome finlandese maschile ""Vesa"", a cui non è correlato." "Nel novembre dello stesso anno la ""Georg Ots"" viene venduta al governo russo." "I nostri ""eroi"" ne combinano di tutti i colori in questa guerra assurda." "Inoltre, notevole l'uso di metafore belliche in un poeta soldato." All’età di cinque anni iniziò le lezioni di pianoforte e violino con suo padre. Ha detto che vorrebbe scrivere il proprio musical in futuro. Adventure Time: Esplora i sotterranei perché... ma che ne so! Comunque si possono specificare sia una banda minima garantita sia la banda massima. Trovò un mecenate entusiasta e capace in Gertrude Robinson Smith. Ad ogni cella sono assegnate tre parole. Il videoclip ufficiale presenta i Radiohead suonare la canzone dentro ad uno studio. Fu consegnata alla chiesa parrocchiale per la cura dei poveri. Il film fu un insuccesso al botteghino, nonostante i consensi riscossi dalla Slater. "Egli stesso continuò comunque a definirsi ""Raja Bianco in esilio"" fino alla morte." "L'argon sostituisce il gas di scarico quando il motore viene avviato." Subito dopo, nella stanza entra un vetturino, chiedendo di Holmes. "Gli chiede anche di raggiungerlo al ""lago azzurro""." Il benessere aumentò e Tamworth venne ulteriormente fortificata. "L'impiego ottenuto consente così ad Augusto di sposare Marisa." Una bomba scoppia, in pieno giorno, in un negozio di giocattoli a Vienna. Altre grotte marine sono presenti lungo la costa tra Vieste e Mattinata. Una ricerca intelligente semplifica il procedimento per trovare dati di pianificazione rilevanti. "Mentre l'Adrano si fonde con la concittadina Adernò, proveniente dalla Promozione." Tale metodologia è diffusa anche per scopi differenti. San Lazzaro e Bagnolese promosse nel Campionato Interregionale Tutte queste richiedono almeno una copia del gioco originale per essere usate. Nel frattempo per sbarcare il lunario insegna pianoforte presso la scuola locale. Fa parte della Collezione Riccardo Gualino della Galleria Sabauda di Torino. Lo Stato costituzionale di diritto implica un superamento della teoria cognitiva del diritto. Si trova a quindici chilometri a sud di Padova. Ardente nazionalista, divenne un esperto in terrorismo. Essa avviene in modo diverso a seconda della tradizione religiosa. San Giusto Gran parte delle informazioni proviene dal sito ufficiale della festa. Il difetto italiano sta proprio qui; le disfatte di Murat sembrano averlo accentuato. Prima di quella data poco è noto. La battaglia del Garigliano fu il capitolo conclusivo della guerra. Tuttavia, la loro argomentazione fu in seguito respinta da studiosi sia ortodossi che cattolici. Creò una fondazione per prendersi cura delle ragazze povere. Non vi erano vere e proprie regole scritte. Chiara Ianni "Caratteristiche del castello sono le due torri, una con merlatura guelfa, l'altra ghibellina." I temi da lui trattati furono principalmente scorci montani delle valli, bergamasche e non. Fu anche pubblicata anche in Germania negli anni cinquanta. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Mongolia. Adottarono il latino come lingua madre, con alcune influenze germaniche. La nascita della nuova città fece il giro del mondo. La donna si portò poi da Londra nella Nuova Scozia. "Cacciano soprattutto insetti, piccoli invertebrati e semi caduti sulla vegetazione o sulla superficie dell'acqua." La pinna caudale è chiara con il margine dritto. La bandiera della città è di colore rosso-giallo-rosso. Il territorio della Parrocchia coincide con quello del Quartiere di San Giorgio. È conservato a Milano presso il Museo del Novecento. Il blasone era utilizzato dal medioevo. Era destinato ad esplodere a causa della profonda pressione interna del nucleo del pianeta. E intorno alla metà del Ottocento apparvero i primi torchi idraulici. Questa sua intensa attività durò fino alla sua morte. Negli anni viene richiesto come violinista in album di Andrea Chimenti e Paolo Benvegnù. La fossa orbito-temporale era molto allungata. La sua datazione è incerta, nonché una delle principali problematiche filologiche odierne. Inoltre, qualche particolare del loro aspetto rivela la discendenza. "Il soggiorno americano divenne definitivo con l'avvento del nazismo." Vivono nello spazio pubblico in modo indifferenziato ed anonimo. Si arrivò così al processo di Villagra. Nel corso del match ci furono diverse interferenze. "L'impianto era inoltre dotato di uno scalo merci e di un magazzino merci." È probabile comunque che si trovassero appunto nella bassa Lomellina e intorno a Valenza. Si dice in questo caso che il programma è portabile. Il risultato fu un esodo di massa, e non soltanto dei monaci sposati. Le scuole di specializzazione, specialmente di area medica, sono ad accesso programmato. Il padre decide quindi di mandarlo nelle Azzorre per curarsi. I Longobardi vi costruirono il primo castello di Bosco. Inoltre la cabina era modificata col posto del navigatore dietro al pilota. Il ferrarista Sebastian Vettel è il più rapido della prima sessione di prove. Cassio, non vedendo il compagno e credendolo morto, si tolse la vita. "L'arrivo tempestivo di Sid salva la vita dei suoi amici." "Gli sono state dedicate tre miscellanee di studi: ""Linguistica e dialettologia veneta." Né Neil né Sidney vennero a sapere che Maureen aveva un altro figlio. Questa copia è stata data a George Germain. "Il giorno successivo la Francia ordinò la mobilitazione dell'esercito." Dagli anni cinquanta in poi, lavorò anche come regista di film tv. Nuovo membro del cast sarà lo spogliarellista Jack Watkins. Carl von Rothschild mantenne case a Francoforte sul Meno ed a Napoli. Fu il principale attore della creazione del moderno sistema educativo del Canton Ticino. Itavia, compagnia aerea originatasi a Pescara, non torna più sulla pista del Liberi. Si recherà la sera stessa in spiaggia assieme a Kaitlin. La sua gravidanza aveva mascherato la malattia. Del suo vecchio abbigliamento rimangono solo i suoi occhiali tondi. Gli occhi sono bruno-nerastri, il becco è nero, le zampe sono di colore carnicino-grigiastro. La Riforma, soprattutto quella calvinista, sostenne la necessità di accettare il pagamento di interessi. Casualmente, quella stessa notte, ha incontrato la giovane coppia in un alberghetto di Montparnasse. È il cugino di Trinidad Jiménez, ex ministro degli Affari esteri spagnolo. Si tratta di un omaggio alla fiaba dei fratelli Grimm. Waldheim affermò successivamente di non aver avuto notizia di uccisioni di civili colà. Lo sfruttamento delle risorse boschive è una delle principali risorse della Guyana francese. Cutler cominciò a comporre canzoni nella seconda metà degli anni cinquanta. Per lei hanno scritto numerosi compositori. Il territorio conquistato dai Tre Colla comprendeva Louth, Monaghan e Armagh. Il lago è la sorgente del fiume Kennebec. Successivamente ha lavorato alla Rai. Nato a Viterbo, si trasferisce giovanissimo con la famiglia a Livorno. In quegli anni produsse anche alcuni disegni delle rovine egizie. Alcuni esecutori meno accorti non cominciano nemmeno a versare dal centro. Da lui discende il ramo austriaco dei principi Colloredo Mansfeld. Il ghiacciaio è stato una delle prime vie di accesso al Polo sud. Si trova su High Road, strada principale di Wembley, nel nord-ovest di Londra. "Lui concepì una serie di illustrazioni per ogni canzone dell'album." Fuori dal campo teneva alcuni avamposti di cavalieri. È retta dal vescovo Dominique Blanchet. In entrambi i casi si tratta di opere di storia alternativa. I primi anni non furono facili. Le pinne sono trasparenti e piccole. "Fino agli anni sessanta, l'economia nordcoreana cresceva molto più velocemente di quella della sudcoreana." Il singolo di Dylan uscito nei Paesi Bassi non entrò nelle classifiche musicali. "Per accattivarsi la sua attenzione, Stan si trasforma allora in un padre ""alternativo""." Tutte queste attività erano accompagnate dalla redazione di Memorie e Bollettini ufficiali. Così tornò al Manor Ground, dove rimase per vari anni. "L'uso di queste pillole spesso riduce il sanguinamento mestruale e i dolorosi crampi associati." Il Genoa affronta la seconda stagione consecutiva in cadetteria. È il capo della fazione Rifugio. Subito dopo, Ray viene investito mentre torna a casa ubriaco. "Durante la seconda guerra mondiale servì nell'esercito degli Stati Uniti." Alla fine la sede non è andata in nessuna delle due città in disputa. "Il suo compito è recarsi dai clienti di quest'ultimo a riscuotere i crediti." Anche per la soppressione non vi sono date certe. È uno dei posti più piovosi della Nuova Zelanda. Gli altri figli ricevettero le contee di Assia-Marburg, di Assia-Rheinfels e di Assia-Darmstadt. "Spesso Day creò un'unica stampa dal negativo." Attualmente è ancora in produzione in Nigeria. Adulto di forma ovale e di colore nero lucente con zampe e antenne bruno-rossastre. Problemi alle sospensioni per Emerson Fittipaldi, sesto. Il derby tra e contrappone i due principali club della provincia di Teramo. Tutte le tracce sono state scritte da Gabriel tranne dove è indicato. Qui incontra Will e lo osserva trasformarsi in un lupo, sotto la luna piena. Il fato di Tyr, invece, è ignoto. La mattina dopo, però, nel fiume viene ripescato il suo cadavere. Studios di Burbank, California. Già quattordicenne suonava il pianoforte dando spettacolo in molti palazzi leccesi. Da allora per la scuderia giapponese cominciano ad arrivare le prime soddisfazioni. Presuntuosa e disinvolta, Emilia è una rivoluzione nella quotidianità provinciale di Elia. "Fa parte del comitato del ""National Arts Council Literary Advisory""." Gli Egizi ne fabbricarono in rame o stagno. Meno frequentemente si ritrova la stessa attenzione, però, verso gli impatti indiretti. Senza parole Era la più grande collezione del suo genere in America Latina. Non di rado si ritrovano nei testi dei riferimenti alla mitologia ed alla Bibbia. "Da studente lavorò come medico presso l'istituto mentale di Charenton." Il film ha usufruito dei finanziamenti comunitari per il suo contenuto sociale. "La formazione del giovane Camille avvenne nell'ambito del Lycée Pierre-Corneille di Rouen." Non avendo ricevuto la conferma, Segrave decise di fare un terzo passaggio. José Roberto de Oliveira "L'intervento dei superiori impedisce che il processo giunga di fronte ad una corte militare." "Nella sua città natale c'è un museo e un monumento eretto in sua memoria." Persone di nome Cristina Sullo sfondo si intravede un paesaggio neutro, dipinto nelle tonalità dei grigi. La chiusura del ghetto durò oltre un secolo. Gli piacciono anche film come Die Hard, Matrix. Tre professori del seminario e due vicari della cattedrale incontrarono un destino simile. Dopo questa data vengono meno le notizie sulla sua esistenza. Si è sempre occupato di giustizia, carceri e diritti umani. Attualmente è fuori catalogo. Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che si presume perduta. Il conte Marzio Carafa, per favorire la ricostruzione, emanò diversi provvedimenti. Nel complesso è un cavallo nobile e compatto, dalle forme marcate. Le fasi costruttive furono invece seguite dal Beato padre Michele Carcano. I suoi articoli sono regolarmente ripresi dalla stampa francese, in particolare dall’ Huffington Post. Questa classe deteneva inoltre un vasto potere nei propri territori. "È collegato al sestiere di San Marco tramite il ponte dell'Accademia." Già fin da ragazzo nutrì il desiderio di trasmettere la sua religione agli indiani. Le ombre sono delle creature nate nel mondo senza luce: il Noir. Ha due sorelle, gemelle tra loro, di nome Rachel e Rebecca. "Dove c'è piena comunione, c'è una sola Chiesa." Si prepara con le mandorle dolci e lo zucchero. Il complesso è ancora oggi in mani private ed è un museo visitabile. "L'album include canzoni di successo come ""Oh, Boy!" Le loro teste erano a cupola, molto larghe. Durante la seconda guerra mondiale i ponti metallici vennero gravemente danneggiati e, successivamente, distrutti. "Rappresenta uno dei più antichi cenacoli letterari d'Italia." È un apprezzato illustratore e incisore oltre che pittore, scultore e architetto. Questa branca include gli aspetti culturali, economici, sociali e politici della geografia. San Terenzo è una delle borgate marinare che partecipano al Palio del Golfo. "L'anno dopo fu nono al Giro e tredicesimo al Tour." Tutte le sue composizioni erano scritte in italiano. Gli esemplari sono attivi in genere di notte e sono prevalentemente terrestri. "Viene nuovamente ingaggiato nell'Aris e poi va al Paris Basket." "Durante la lotta il boss cade malamente e l'utensile penetra a fondo nell'ano, uccidendolo." A luglio la Tunisia venne ammessa nelle Nazioni Unite. La loro vita scorre fra litigi, malintesi e attimi di dolcezza. "Ai quarti di finale dei play-off c'è la Prima Veroli." "Fu inoltre impegnata in incontri nei salotti culturali dell'epoca." Inizialmente Monet non era molto entusiasta, ma alla fine accettò. Il settore terziario è essenzialmente rappresentato dai servizi al turismo. Appena dietro gli occhi vi erano due sottili spine laterali, appiattite e larghe. Il Bloc incideva i suoi conii in acciaio. Harrison è stato congedato in malattia permanente. Infine, il lamento della melodia iniziale diviene una vera e propria marcia funebre. Rui Correia "Roy de France""." "In due puntate si è trasformato in ""Baby Mask""." "La canzone più famosa dell'album è ""Buffalo Soldier""." È formato essenzialmente da foresta pluviale sul versante orientale della catena montuosa di Tenasserim. Tyler Larson "L'organizzazione pubblica una rivista stagionale, ""Response""." Merrill sviluppò standard, test, apparecchiature per scoprire pericoli. Le piante dei piedi presentano sei cuscinetti carnosi. Fece anche altri lasciti, dove alcuni non superavano i ventimila sesterzi. Il coro si presenta dalla linea pulita e essenziale di pura architettura. Si potrebbero visualizzare trailer di film appena usciti, pubblicità, il notiziario e altro ancora. Le panchine, riscaldate, erano dotate di telefono interno e display televisivo nonché una moviola. Pan-African Congress Penso che siamo più interessati a fare qualcosa di molto più primitivo. I Consorzi agrari distrettuali furono dirette emanazioni di questo organo. Una delle possibili tecniche di osservazione diretta fa uso dei cosiddetti vortici ottici. "Tudor inizia la sua carriera nell', dove è anche cresciuto." Sopra il portale vi è il rosone circolare scolpito. Il tempio è composto da sette terrazze, divise in tre parti. Per le pecore è chiaro tutto: è stato assassinato dalla vanga. "Il pianeta appare nel film ""L'Impero colpisce ancora." Tracce bonus Edizione deluxe Il gruppo era costantemente attaccato da piccoli gruppi di nativi. Ciascuna edizione dura dieci ore, durante le quali si alternano circa sette gruppi musicali. Come gli aveva suggerito Ruskin infuse alle opere significati religiosi e morali. Jim Ard È attualmente retta dal vescovo Thomas Clark Ely. Viceversa in Oriente con Galerio, diventato Augusto, e suo nipote Massimino Daia, continuarono duramente. Carlo, intanto, ha sposato Marianna. Smith, ca. Si impegna pertanto attivamente nella formazione delle prime bande partigiane in Veneto. "L'entrata in servizio dei primi esemplari avvenne nello stesso anno." "Il termine potrebbe più semplicemente significare ""seguaci di Hasan""." "Intere regioni di spazio vennero abitate e battezzate ""Inner Sphere"", ""Periphery"" e ""Deep Periphery""." A. dello stato del Connecticut. Ha sede nel Palazzo delle Corti a Madrid. Da dove si estesero sino alla Liguria. Il Centro per la competitività nazionale svolge questo ruolo come un think tank. Fu un rigoroso lacto-vegetariano. Le zampe posteriori erano estremamente allungate e snelle. "L'Italia presenterà inutilmente ricorso per il comportamento dubbio della giuria." Solo sette esemplari furono costruiti, sei dei quali spediti alla Famiglia Reale del Brunei. Lì venne ucciso da Selene e poi resuscitato da Marvel Girl. "La sua prima novella venne pubblicata da ""La Revista Católica"" di Santiago." Questi sistemi vengono chiamati web service. È sposata con James Garrett. Aggredita da Jack, Bess si difende. Era anche contraria alla politica estera interventista di Roosevelt e Truman. "Il loro brano più famoso è ""The Letter That Johnny Walker Read""." "Il Daily Mirror l'ha descritto contenente di elementi funk, rock e soul." Esposizioni a Genova e Torino. Il nome si riferisce al comune di Aranda de Moncayo, nella provincia di Saragozza. I Beaufort patirono molto la guerra delle due rose. "Tornata libera, fu poi fatta sposare ad Alfonso I d'Este." Quindi il ritiro definitivo. Di ridotte dimensioni sono inizialmente impiegati su linee centrali a medio traffico. I nonni, antifascisti, avevano combattuto nella seconda guerra mondiale. Inizialmente Enrico sembrò cedere e consentì a Montfort di guidare il Consiglio. Il vetro curvo può essere inoltre levigato con uno speciale flex. Da lì in poi comparve solo sporadicamente in compagnia degli altri Nemici. Da giovane manifestò propensione per lo studio e per la carità verso i poveri. Generalmente vengono avvistati nella boscaglia e in praterie semi-aperte. "Le Ferrovie dello Stato ottennero l'esercizio anche della Portogruaro-Cervignano e della Cervignano-Monfalcone." Si trova nel dipartimento francese delle Alte Alpi. Il suo particolare tifo gli ha portato alcuni guai con la legge. Era inoltre abbonato al quotidiano. È una specie terricola e notturna, attiva principalmente prima della mezzanotte. Mary, Mary Il film ha partecipato ai festival di Venezia, Cannes, Tokyo ed altri. I sessi sono quasi identici, ma la mascherina nera è più estesa nel maschio. La sua forte attrazione è però il cinema. La bocca è piccola, leggermente spostata verso il basso. "All'inizio di un nuovo livello l'energia del giocatore torna ad essere piena." Ciò condusse a cambiamenti demografici in Ucraina con un impatto enorme sul futuro. Si può anche usare la sostituzione quando si integrano funzioni in diverse variabili. "All'interno delle tribune vi è anche una piccola sala per i congressi." Laterza fu autore di diverse importanti iniziative editoriali. Da segnalare inoltre che il Novara vinse la prima edizione della Coppa Italia. Marco Antonio Passeri fu insegnante e zio del filosofo rinascimentale Giacomo Zabarella. A quel tempo era la più grande struttura prefabbricata esistente al mondo. Organizzazioni anti-apartheid si formarono persino in seno alla chiesa anglicana. Equipaggiò una buona parte dei reggimenti medi, inclusi metà di quelli canadesi. A parte il trio di protagonisti, nessun personaggio compare in più di tre episodi. Il britannico si deve accontentare del bronzo. Lo scudetto passa dalla casacca biancoblu a quella gialloblu. Per entrambe le squadre è stata la prima finale scudetto della propria storia. È per questo che i loro padri combattono assieme in guerra. Erano inoltre presenti alcune caratteristiche craniche distinte. "L""'Iliade"" del Monti è tradotta in endecasillabi sciolti." Il padre è un orologiaio, mentre la madre una casalinga. "Un'opera fondamentale per la realizzazione della strada furono indubbiamente le ""chiavi della Botta""." La M fu restaurata e il pontefice ne fu felice. Da bambino frequentò scuole private, e crescendo fu sempre membro attivo della Chiesa. Al tempo della dominazione turca la città-porto risultava abbandonata da lungo tempo. Esistono due serie di albi dedicate al morto. Il capoluogo di contea è San Angelo. La registrazione è liberamente permessa a chiunque. È il direttore sportivo della Pallavolo Modena. Infatti, costeggia la riva del fiume Adige dove una volta esistevano numerosi molini. "Quest'ultimo era disponibile anche sulla Gran Sport." Sulla facciata della chiesa è addossato un portico a padiglione. Eugenio Amore attualmente organizza eventi sportivi di qualsiasi livello promuovendo anche le sue discipline. "All'interno, il gran ballo inizia." La raccolta "All'interno di queste foreste si trovano anche altri tipi di ""habitat""." Non si dicono queste cose ai bambini. A ottobre fronteggia alcune scaramucce e Lecce e Ostuni sono favorevoli ai bizantini. "Il soggetto è la commedia teatrale ""Filumena Marturano"" di Eduardo De Filippo." In compenso torna in squadra nelle due finali contro il Morelia. Una parte significativa dei cristiani indiani risiedono in questo stato. Sempre in C allenò anche Brescia e Prato. Luigi Longobardi "Si riporta l'art." La sua testa viene messa in un barattolo mentre il suo corpo viene riparato. È inoltre membro della Scuola di Dottorato in Scienze Umane e Sociali. Lucas è affetto da diabete fin da giovane ed è sterile. Tuttavia, Johnson non volle passare sotto silenzio i difetti del suo amico. Le foglie sono grandi, ovali allargate, glabre e lucenti. Ha una capienza di sedici posti letto. Una ragazza preparava il vino caldo. I soldati giapponesi si rivolgono a lui con preghiere per farsi coraggio. Si formavano, però, degli errori generati dallo slittamento durante lo spostamento della ruota gommata. Conseguita la laurea, si dedicò alla sanità pubblica e alla medicina legale. Il genotipo di un organismo potrebbe non definire in modo univoco il suo aplotipo. Dozzine di monumenti furono distrutti in tutta la Polonia. Alcuni colori invece hanno il preciso scopo di contrastare determinati tipi di macchie. Ogni personaggio è doppiato dal suo doppiatore originale. Piccolo riesce a trovare spazio in due sole partite di campionato. Decide allora di lasciar perdere la sua vendetta. In entrambi i casi i domini già registrati restano comunque attivi. "Nell'ultimo anno della prima guerra mondiale prestò servizio nella Aviazione della Marina inglese." Alcuni materiali sono espressamente vietati per tali prodotti. "Per superficie utile si intende la superficie netta calpestabile dell'ambiente." "Fu la prima città statunitense sul suolo d'Alaska dopo il suo acquisto." "Terminerà la sua esistenza, solo e nell'indifferenza di tutti." Sia p un numero primo. "Spedizioni francesi, giapponesi e cecoslovacche si distinsero per l'apertura di nuove vie." Tessa scompare dalla scena e viene ritrovata gravemente ferita in un canalone. "Soprannominato ""Gigio"", è fratello minore di Antonio, anch'egli portiere." "Tale regola è passata nel diritto italiano e ha ispirato la formulazione dell'art." "Il nome ufficiale era ""Gruppo Tecnico dei membri Indipendenti""." "È stato Presidente nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana." Eppure, nelle remote aree rurali degli ex Stati sovietici, la propaganda è tuttora presente. Non aveva specifiche responsabilità di governo e servì sostanzialmente come consigliere del primo ministro. Province della Francia Fu cittadino di Rimini e godette del diritto di cittadinanza. Le notizie biografiche sono molto scarse. "La tartaruga comune ""Caretta caretta"" si ciba della caravella portoghese abitualmente." I suoi figli avuti dalla prima moglie sono Queste possono essere rilevate chimicamente anche dopo alcuni giorni. È separato dal Cremlino dalla piazza Rossa. Incredulo, cercò di spingere: troppo corta! I ragazzi però hanno problemi con le rispettive famiglie. Suo marito era di nove anni più giovane di lei. Il film uscì successivamente anche con il titolo di Passato che uccide. La sua esecuzione ricevette molte lodi dalla critica. È zio del saggista e filosofo Roberto Luca. "L'anno successivo è tra i protagonisti di ""Faccia di Picasso"" di Massimo Ceccherini." Turno e Camilla, regina guerriera dei Volsci, schierarono le proprie truppe. Aeroporto di Rio de Janeiro Ispezionò per un po’ il re e poi chiamò tutte le altre. "In quegli anni si mise al servizio dell'Unione sovietica come spia." "Saggiamente, però, le Province Unite misero in campo anche un'azione diplomatica a tutto campo." Le tensioni si aggravarono quando alcuni sostenitori del prelato entrarono armati a Grado. Molti brani del gruppo sono utilizzati in altri media. "Infine l'ala novecentesca dell'edificio è provvista di una sala conferenze modernamente attrezzata." Richards fu eletto come Democratico-Repubblicano al decimo e undicesimo Congresso. La vittima è Doug Holden, un istruttore di immersioni. Registrato dal vivo durante la trasmissione omonima, presenta canzoni alternate a brevi spezzoni parlati. Il suo periodo vegetativo coincide con la mancanza di piogge in estate. "Un certo numero di esperantisti vide lo scisma dell'ido come un fatto positivo." Prende lezioni di chitarra e di piano. Viene commerciato sia fresco che sotto sale. "Dopo la morte di López rimasero solo due piccole divisioni dell'esercito paraguaiano." Il progetto del grande settimanale unitario ne risultò irreparabilmente compromesso. "Quell'anno fu cercato anche dai Tampa Bay Bandits della United States Football League." È il reboot della serie cinematografica con protagonista Godzilla. Successivamente, la dea gli ridiede le sue fattezze umane. Si nutre di uccelli, topi arboricoli, serpenti, ed altri piccoli animali. "Gli scheletri sono oggi esposti presso il Museo di Antropologia dell'università di Tokyo." "Nell'ultima parte si è trasferito a Milano, città frenetica e piena di fermenti." Testi e musiche di Biagio Antonacci. Nella fase di formatura, si dona alla pasta la caratteristica forma sferica. "È l'unica delle tre porte di Persepoli rimasta." Francesco Orsini, prefetto di Roma, elevò il feudo di Gravina in Puglia a ducato. Consapevolezza ed espressione culturale. "L'organizzazione è un successo su tutti i fronti con un attivo di cassa finale." Nei paesi anglosassoni è stato intitolato The Mountain. "Nelle femmine la piastra dell'epigino è molto lunga e con i margini laterali arrotondati." Attualmente è di proprietà del Comune, che ne ha curato il restauro. Poi, scoperto da un fotoreporter, fuggì alle Bahamas, visitando spesso Miami. "Essa è suddivisa in molte filiali tra cui la ""Metal-Is Records""." Nacque a Berlino. La generazione successiva fu per James Butler, figlio maggiore del quarto conte di Ormond. Si tratta di un dolce tipico del paese di Vico. "L'unico componente che rimarrà sempre uguale per il futuro sarà il parafango anteriore." La stagione comincia ad aprile e finisce a novembre. La distanza delle piantine è infatti fondamentale per determinare la grandezza finale del bulbo. Joker fugge dal manicomio di Arkham uccidendo i genitori di un giovane ragazzo. Furono seppelliti insieme a spese del comune presso il Cimitero della Castagna. La nuova Windsor possedeva una strumentazione completa. Marietta: domestica di Giacinta, fedele confidente della padrona. Altri occupanti includevano la Chicago Housing Authority e la United Way. Repliche e anteprime reprise non sono elencate qui. Le ragioni dei crescenti livelli di insicurezza sono numerosi. Più tardi studiò economia politica a Vienna. "Il Wade Trophy è assegnato dalla Women's Basketball Coaches Association." Dalla confraternita il convento passò alle suore Cappuccine fino alle soppressioni di Napoleone. "Può essere così anche chiamato ""collegio degli anziani""." Alcune scene sono state girate a St. Scuola di Caterina, Richmond, Virginia. Il cane Tiger segue un vagabondo in treno per recuperare un cucciolo rubato. Molte delle storie di Niven sono ambientate nel cosiddetto universo dello Spazio conosciuto. Per un certo periodo Botha assunse personalmente la direzione delle operazioni sul campo. Produttore Associato Ric Birch. Pochissimi scamparono e di loro quattro furono deportati in Francia due anni dopo. "Se un giorno mancasse all'uppuntamento non lo potrebbe più rivedere." Il brano è stato inciso con la collaborazione di Lil Wayne. Credo in te, cara amica mia. È una specie monogama. Rudy Mater "Nell'attaccatura delle foglie basali più grandi crescono altre foglioline." Fitte, color bruno-porpora o cannella, poi nere. Kesha ha frequentato poi la Franklin High School e la Brentwood High School. La pelle delle zone colpite, a parte la modificazione cromatica, è assolutamente normale. "L'unica pellicola conosciuta del film venne però distrutta in un incendio agli Éclair Studios." Tutti i lavori sono stati registrati dal pianista australiano Leslie Howard. "Internazionalmente, il film è conosciuto con il titolo inglese ""The Dealer from Amsterdam""." Nella stagione in Veneto, anche a causa di un infortunio, trova poco spazio. "Sulle relazioni interpersonali vanno ricordati due saggi: ‘'A che punto siamo arrivati!" Bojan ha giocato in tutte le principali rappresentative giovanili spagnole. Introduce nuovi personaggi, oggetti, opzioni, carriere e stili di arredamento. Qualche tempo dopo, Rein prende anche lezioni di canto e supera subito il provino. Il salto è intorno a Berchtesgaden, nel Parco nazionale Berchtesgaden. Causa, probabilmente, il cattivo odore delle urine a seguito della digestione degli asparagi. È alla costante ricerca di ragazzi da violentare. "La colonna sonora del film è l'album ""Parade"" curato da Prince and The Revolution." Questo passaggio tuttavia non fu traumatico. Lucio Aurelio Oreste I quattro si sfidarono in vesti leggere, senza corazza, né scudo, né elmo. Recentemente ha iniziato a collaborare in duo con la violinista Hilary Hahn. Tra le due placche si trova la Fossa delle Filippine. Tale squadriglia eseguì missioni di ricognizione in ambiente montano ad alta quota. Probabilmente il Gaudi venne impiegato maggiormente per decori di stanze private, e di cappelle. Il film fu prodotto negli Stati Uniti da Goldwyn Pictures Corporation. La sua prima tournée ha toccato Slovenia, Austria, Italia e Svezia. Deve essere citato anche se la parte interessata alla difesa del matrimonio è presente. Inoltre ha giocato per Sottomarina, Bellaria e Padova. Una notte entrambi fecero un sogno che Giuseppe interpretò il mattino seguente. "I testi di Whitney si concentrano sull'occultismo, la depressione, il nichilismo e la morte." Le prime carrozzerie biposto in alluminio furono realizzate dalla ditta piemontese Motto. Per avere osteggiato Carlo il Calvo e lo zio, fu deposto ed accecato. "Sono in corso i lavori che porteranno l'Hokkaidō Shinkansen a passare per questa stazione." "Ad est confinava con il mar d'Azov e lo stretto di Kerč'." Battaglia di Balikpapan "Il carabiniere ne ebbe così profonda impressione che diede segni di alienazione mentale""”." Lequien attribuisce a questa diocesi sette vescovi. "Suo fratello maggiore Matt giocò anche lui a football per l'Università di Baylor." Step fondamentale per il progetto di rendere i lanciatori SpaceX completamente riutilizzabili. Viene assolta e inizia una vita felice con un giovane innamorato. Le orecchie sono relativamente corte, finemente ricoperte di piccoli peli. "Il mese successivo ai Mondiali di Val-d'Isère non concluse la discesa libera." "Quest'ultimo la presentò a Ben Phillips e i tre cominciarono a scrivere canzoni." Il video è girato dal giovane regista Francesco Termini. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Militari di carriera""." Ma con questo il successo supera ogni più rosea previsione. Federico era considerato popolare ed intelligente. Nel video compare anche, in alcune scene, il cantante Ne-Yo. "Tale persona è ""più vicina alla perfezione che si ottiene attraverso questa terra speciale." Infine è fritta con cipolle e servita. Ha completato i suoi O-Levels e A-Levels con una distinzione speciale in lingue moderne. Tutti i cartoni sono diretti da Hugh Harman o Rudolf Ising. Adrien, richiamato parte in Oriente abbandonando Angèle che è incinta. Imprigionato durante il regime del Terrore, venne liberato dopo la morte di Robespierre. "L'attività di Vygotskij era praticamente sconosciuta." Lasciò la moglie Mery e le figlie Micah, Alexandra e Christina. "La prima mostra monografica invece fu organizzata sempre nello stesso luogo l'anno seguente." Le transazioni con carte Discover vengono elaborate tramite la rete di pagamento Discover. Si tratta di uno delle pellicole di Murnau considerate perdute. "Carr è famoso ancora oggi per le sue riflessioni sulla storia, ""What is History?" Si è sviluppata a cominciare dagli anni ottanta e novanta. Sei anni dopo anche Telecinco diventa parte de facto integrante del gruppo. Li rassicura tuttavia che passato il fine settimana avrebbe preso i provvedimenti del caso. La stazione è dotata di due marciapiedi laterali con due binari sotterranei. La crisi di risultati del Gefle è continuata anche nel campionato di Superettan. Fu il fondatore di Alicarnasso. Oggi indica una tecnica incisoria indiretta. Zdeněk Kos La direzione della Scuola italiana di Atene era un affare molto delicato. La stessa Amministrazione designa tra i confratelli il Segretario e il Tesoriere. Ebbero due figli, Mercurio Antonio López Pacheco e Marciano Fernández Pacheco. Uomini e scimmie scappano. Vennero stabiliti circa quaranta fortini lungo le rive del fiume. Contestualmente Ferrol è divenuta la sede dei vescovi e del capitolo dei canonici. Gli Atlantic City Seagulls, i Long Island Surf e i Maryland Mustangs si sciolsero. "L'ultimo capitolo del film si conclude con il racconto del sacrificio di Isacco." Fu sepolto nella cappella di famiglia della Chiesa di San Francesco a Mantova. Aveva otto fratelli: Angelina, William, Richard, Juliette, Frederick, Sidney, James e Elizabeth. "Inoltre, ha doppiato un ruolo minore in ""A scuola con l'imperatore""." Convertitosi alla monarchia, seguì dapprima le orme del Duca di San Donato. Ha prodotto poesia sia brevi sia lunghe. È molto moderno e orecchiabile; perfetta musica da discoteca. Il primitivo borgo, detto il Pianello, è ancora visibile e abitato. Entrambi i rivali, con i loro seguaci, difendevano la legalità delle loro elezioni. Kerry batté in finale Mayo, campione uscente, ottenendo la trentatreesima vittoria della sua storia. Si discosta notevolmente dallo stile proto-hard-rock che aveva catapultato il gruppo alla notorietà internazionale. "Andiamo prima che si chiuda""." "Quando si verifica un incidente, ancora oggi si sente parlare di ""sfortuna""." Quando i soggetti riprendevano conoscenza, le prigioniere dovevano lasciarli e sistemarsi al loro fianco. Gabriel rivela loro che Martha si è allontanata e i due iniziano a cercarla. "In questa parte spicca il famoso sonetto ""Tanto gentile e tanto onesta pare""." Svolse anche attività politica aderendo al Partito Nazionale Liberale. "Atletico come il Cornish Rex, è un po' meno agile e acrobata." Il movimento di protesta contro questa norma portò alla costituzione del Partito Repubblicano. "Jack apparve anche in ""Beetlejuice"" e ""James e la pesca gigante""." Dal loro nome si può dedurre che la maggior parte indossava corazza ed elmo. Qualche mese più tardi vince anche la Supercoppa turca. Tutti e tre i moschettieri continuano sempre ad esser nei suoi confronti molto protettivi. "L'unica specie ancora esistente, ""Mene maculata"", è diffusa nelle acque costiere profonde dell'Indo-Pacifico." Il palazzo era inizialmente un castello di residenza, molto modesto e con poco giardino. "Sul lato B è inciso ""Far Away"", brano di nessuna attinenza con la serie." Per Grandon è il suo ultimo film. Provincia di Tomsk Il suo primo lavoro fu presso il Laboratorio di Batteriologia e Chimica. "Ecco i trentasei simboli degli Stargate di ""Universe""." Durante il viaggio verso Praga, i due avranno modo di stringere amicizia. Il territorio restante è amministrato dal comune di Itaparica. "Achille Togliani suona e canta ""Non so dir ti voglio bene""." "In latino, l'aoristo ha finito per fondersi con il perfetto, in opposizione all'imperfetto." "L'ingarbugliata vicenda sarà risolta grazie a Jeeves, il valletto di Bertie." Il suo consumo è estremamente diffuso nella Svizzera tedesca, dove ha avuto origine. "La sua arma preferita è ""Morte degli Abissi"", un tridente." È conservato nel Museum and City Art di Leeds. Julio Edson Uribe Il film fu prodotto dalla Roy Del Ruth Productions. La Zenit-D venne anche dotata di un programma di esposizione automatica. Presidente del Word and Sound Institute è Amministratore dalla Fondazione Internazionale Yehudi Menuhin. "Jackson fu inoltre agronomo e previde l'uso di sostanze chimiche nel campo dell'agricoltura." I suoi titoli passarono alla sorella Giovanna di Kent. Venne privato del suo status reale ed esiliato a Yunnan. La maggior parte delle specie popola territori aridi o semi-aridi. "Il suo nome è di origine celtica e significa ""frangiflutti""." "Cerca di uscirne quando, tra i clienti, riconosce il suo professore, ""Manuel""." "Due anni dopo, cantò anche nell'Euridice, sempre su musica del padre." Nello stesso anno Garofalo, viene naturalizzato cittadino americano. Aveva allora da poco compiuto i due anni. "Per quanto riguarda l'attività teatrale, Brook fu Anya in ""Eye Contact"" ad Hammersmith." "L'Istituto è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Salute." I due hanno una relazione e Dwight decide di fidanzarsi ufficialmente con lei. Fort Independence è tra le più antiche installazioni militari degli Stati Uniti. Si differenzia dalle altre tipologie di scalogno per colore, aroma, sapore. È un modo per ridurre gli sprechi. Qualche anno dopo la morte fu proclamato beato. "Nel ""Sistema della Natura"" la rottura con il deismo diventa definitiva e irrecuperabile." La fine? Durante gli anni di studio visse come un gran principe. Ancore permanenti possono essere costituite anche da grandi lastre di roccia o cemento. Rientrato a Firenze, fu ceduto definitivamente e si trasferì alla Lucchese. Fu punita per questo dal preside. "Effettivamente essa sembrava ""macinare fuori"" il risultato." A complemento del libro, è disponibile il sito internet ufficiale. "La rivista da quasi trent'anni si occupa della Lombardia e delle sue montagne." Rispetto a prima la situazione non migliorò di molto. Uno spettro di ghiaccio ruba la coppa di diamanti di un torneo di hockey. La zona è conosciuta anche per la fauna. La parte anteriore venne aggiunta successivamente. Nel primo cortile vi sono tre meridiane. Lì corteggia la figlia del guardiano nonostante questa sia fidanzata con un pescatore. Il ritmo del componimento è endecasillabo e settenario. Questa collana aveva la particolarità di ospitare due fumetti in ogni numero. Era molto interessato ai problemi riguardanti le politiche scientifiche ed educative, tenendo posizioni nazionalistiche. Chicago, fine anni ottanta. La nazionale uruguaiana, fresca vincitrice del torneo olimpico, era la grande favorita. "Conduce per oltre dieci anni il programma ""Disco Live"", in diretta dalla discoteca." Il suo primo compito era stato quello di reprimere le rivolte nella regione. "Per farlo elabora un brano popolare della Valle d'Aosta, Belle Rose, appunto." Incise alcune opere complete e un recital per la Decca. Le singole Specie hanno areali più contenuti e specifici. "L'edificio si chiama ""Villa Guariglia""." "Significativa è l'architettura coloniale edificata nel capoluogo." Centrocampista centrale dotato di buon temperamento con buona visione di gioco. Viene avvicinato da una donna che gli chiede di prendere la sua identità. Migliaia di persone furono ospitate in hotel, scuole e palestre. Estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, più frequente sotto conifere. Per anni è stato il punto di partenza della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico. La riproduzione asessuata è la più comune. Il grado di dissociazione è funzione della temperatura e della pressione. Tale posizione si richiama in particolare a Platone. È sede del Museo nazionale della Preistoria. "Anche Eulalia partecipa all'ilarità generale causata dalle crudeli battute." La minaccia rappresentata da un altro animale non sempre sfocia immediatamente nella condizione fight-or-flight. Queste sono le notazioni usate ad esempio nella relatività ristretta e generale. "Il sobborgo ospita i palazzi dell'Agenzia delle Entrate e del Tribunale Civile." "Fa parte infatti della categoria ""L""." "È l'unico album raccolta di Gianni Davoli." Questo comporterà molti e nuovi e problemi etici, psicologici, sociali ed economici. Ebbe un ruolo importante anche nella digitalizzazione di classici cinesi durante la sua vita. Dopo la liberazione fu però espulso dalla Società filosofica croata. "Crede che tu possa dargli più vita""." La sua attività politica risale da lontano. I registri sono infine restituiti ma mancanti di quattro pagine. Lo scudo è adornato con il disegno di tre cuori e tre leoni. Il punto chiave della storia si rivelerà essere una gardenia. "A lato dell'altare si trova una statua lignea della Santa titolare." Il terzo martedì di agosto si tiene la tradizionale ed antica Fiera di Nibbiano. Il lato Nord ospita, in due ampie sale al piano superiore, i dipinti restaurati. In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics. Il film ha ottenuto un elevato numero di recensioni negative. Esso non comprende gli edifici proposti, approvati o che hanno raggiunto la cima. Gli stemmi della regione nei secoli. "La società era non uno stato di corruzione, ma lo stato ""naturale"" dell'uomo." Gli occhi sono gialli; il becco è scuro, molto adunco e robusto. Il luogo è oggi meta di pellegrinaggi. Un altro esempio è quello degli individui albini. Il testo fu ampliato in più volumi e stampato in un formato ridotto. Presenta un basso calore di idratazione. Il teatro fu poi venduto e trasformato in oratorio delle figlie di Maria. Ha fatto parte delle seguenti commissioni parlamentari: Finanze; Bilancio e tesoro; Cultura. La diocesi comprende parte dello stato venezuelano di Zulia. Elisabeth e la sua squadra vincono il torneo. Per le sue ricerche storiche e artistiche riguardanti la musica, ricevette onorificenze e riconoscimenti. Passerà più di un mese in prognosi riservata. È piuttosto difficile definire la sua nascita. Successivamente, le specifiche progettuali furono riviste ulteriormente. Era fratello di Sicardo, assassinato dal pretendente Radelchi. "La riproduzione avviene per tutta la primavera e l'estate." "Il film era basato sullo spettacolo teatrale ""Eh!" Yuan Ye Deve il suo nome al militare venezuelano Ambrosio Plaza, protagonista della guerra di indipendenza. "È un film d'azione con Peter Fonda e Susan George." Si nutre di crostacei, molluschi, policheti ed altri invertebrati che cerca incessantemente nella sabbia. "L'episodio non ebbe un rilievo particolare." La denominazione del comune è stata scelta dai cittadini tramite un referendum. Fu annessa alla Francia durante la Rivoluzione francese. È situata nella Rift Valley, a nord-ovest del Monte Kenya. Attualmente gioca per la franchigia irlandese del Connacht. Successivamente fanno una data in Giappone e ritornano in Europa nuovamente supportati dai Nirvana. "Oggi Gibellina è un museo ""en plein air"" dell'architettura moderna." Questo fenomeno può portare allo sfaldarsi delle superfici per cause meccaniche o termiche. I primi sei aerei furono consegnati al Royal Aero Club britannico. Vinse il combattimento per sottomissione tramite una kimura modificata. In questo modo si potevano gustare dolci senza trasgredire alle regole. "Zion per l'etichetta canadese Constellation Records." "Per quanto riguarda la moglie di Mark è Nelly come in ""Luce""." Qui fu rapidamente promosso caporale e quindi sergente. Assieme al Venetian forma un complesso unico di proprietà della Las Vegas Sands Corporation. La scoperta rappresenta un avanzamento nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro. Ha numerosi tentacoli lunghi e sottili. Il resto della mappa ha proporzioni ragionevoli e territori probabili. "Belly, infatti, acquistò anche un terreno a Montauban, nell'Occitania." Durante il conflitto, riuscì a trafiggere la gamba di Guy Gardner. One of the Finest "Ben presto l'uomo comincia a diffidare del roditore." Il rosario occidentale è discendente e sviluppato da questa stessa tradizione. Si tratta di uccelli residenti nel proprio areale di diffusione. Van Houten "Keller è rimasto al Vejle per un'ulteriore stagione." Ha intrapreso gli studi alla High School for Creative and Performing Arts a Filadelfia. Per tutti fu un segno della protezione della beata vergine. "In realtà il processore dell'Intellivision non possedeva una tale capacità di emulazione." Il soggiorno nel Canton Ticino durò ben dieci anni. Perdido Beach, California. "In seguito debutta in ""Lucia di Lammermoor""." Una considerevole parte della popolazione si sposta giornalmente per lavorare nel comune di Genova. "Trama: Anche oggi Milo non c'è e al chiosco troviamo Balia Bea." Romance sentimentale È gemellato con il Comune di Oriolo Romano. "Circostanza che l'accompagnò per tutta la vita, tranne quando cantava." Il Campionato non assegna alcun titolo ai costruttori. Tale locuzione latina, in italiano, è maschile. Ma è in Sudafrica che ottiene un successo impensabile. Nel frattempo compare dal nulla uno strano personaggio vestito in foggia preistorica. Questo rapporto fornisce i seguenti anni riguardo le maggiori siccità in Russia. Molti sono decorati con disegni astratti, alcuni con delfini o stravaganti creature marine. Durante la nidificazione, invece, le coppie dormono nella propria galleria. Ciò non è corretto per due ragioni. È membro della Commissione Difesa. Oggi questa gara non è più presente alla manifestazione. Lo seguì nella sua predicazione in Mesopotamia. Sorge ai piedi delle Madonie sud-occidentali, sulle pendici di pizzo Sampieri. È anche appassionato di caccia. "Di vigoria medio-buona e produttività media ma costante, matura nell'ultima decade di settembre." "Si prevede che l'impianto sarà costruito in tre fasi." Di questa chiesa rimane soltanto parte di una parete. Il monastero attualmente è sede della casa per ferie Padre Ildebrando Gregori. Il testo è scarno, ma efficacemente rappresentata la vita a Firenze. "Questa fu l'occasione per la prima edizione di un disco in lingua francese." Allora, decisero di formare una squadra sotto la loro completa responsabilità. Musicalmente il brano presenta sonorità tribali con un ritornello pop. Il suo compito principale sarà quindi prendersi cura del benessere della squadra. "L'unica famiglia religiosa ad essere cinta dalla corda è quella francescana." Stremati, giungono ad una fattoria dove, per loro fortuna, i vigilantes sono già passati. "Gli stoici sfuggono facilmente alle difficoltà facendo dipendere da Dio l'atto di volontà." Si tratta di percorsi in buona parte fuori sentiero e non troppo agevoli. Era il minore di otto figli di un carpentiere costruttore di carri. Soffre di emicranie lancinanti, fitte improvvise e buchi di memoria. Smettere di fumare è essenziale dopo una diagnosi di sclerodermia. Per la terza stagione consecutiva lo sponsor tecnico è Givova. "Lo stesso concetto è anche più correttamente tradotto con le espressioni ""economie di diversificazione""." "L'origine del dipinto non è nota." "Fu allievo dell'Accademia Filarmonica di Bologna." La invece è stata ripescata. Povera Italia! Il brano vedeva la partecipazione ai cori dei Fratelli Balestra.. Il film è la decima regia del regista di New York. Le parole consistono in una radice unita a più affissi. Dalla stagione successiva divenne titolare. La villa mischia elementi architettonici moderni e classici. È indicato per togliere sensazioni di insicurezza ed ansietà. La sua sezione inferiore è fatta di rocce inclinate, mentre quelle superiori sono orizzontali. È un campionato a fasi alterne. "Ha come principale finalità quella di formare alla ricerca e all'insegnamento universitari." "La pallacanestro è giocata soprattutto nell'esercito e nelle scuole." Chiude i playoff come miglior marcatore del campionato. Qui era collocata anche la tomba dello scultore bolognese Alessandro Algardi, andata distrutta. La profezia si dimostrò vera. "Il termine ""nata de coco"" deriva dallo spagnolo e significa ""crema di cocco""." La mazza cerimoniale era utilizzata come simbolo di autorità per i comandanti militari. Monte Cimone Fondata nel sec. Tagliato e lucidato, il meteorite mostra magnifici cristalli di olivina di colore giallognolo. Ora le ho avute e sono stata trattata gentilmente qui. È tuttavia necessario essere iscritti al sito per scrivere una recensione. "Più tardi divenne presidente dell'Associazione Sportiva Ebraica." Operò epurazioni nelle scuole e nelle università. Dopo il capoluogo sardo ebbe le cattedre di Perugia e Firenze. "È un pilota dell'Aeronautica di Terza Classe, un istruttore di paracadutismo e sommozzatore." Spesso gli utenti creavano gruppi piccoli e specializzati aventi interessi particolari. "L'evoluzione di tale mezzo di trasporto è il calesse." Esiliato dal bando Filangeri si rifugiò in Aspromonte. In passato era stato uno degli spiriti guardiani della famiglia Fa. La sagra presenta notevoli varianti a seconda del paese. È presente ma non comune nel mar Mediterraneo. Leonida, assistito dalle sue guardie, concede il colloquio richiesto da Agide. "È ideatore e direttore di ""Parole in cammino." In entrambi i casi può spostarsi in orizzontale e saltare. "Serve per aprire l'ingresso di una caverna dove quaranta banditi hanno nascosto un tesoro." "L'archivio della famiglia ricevette un primo riordino ad opera del marchese Agostino Cavalcabò." È uno degli album di maggior successo nella storia della musica pop ugandese. Dalla stagione seguente è al Bordeaux. Nuvolari, da parte sua, non va oltre il settimo posto. "Della telenovela viene realizzato solamente l'episodio pilota." Le rime sono perlopiù alternate. "Ha quindi intrapreso l'attività di giornalista sportivo." Centinaia di migliaia di ebrei, politici, zingari... Grazie anche al suo supporto la squadra riesce a mantenere la salvezza. "Prende il nome dal Teatro dell'Opera, posto nelle immediate vicinanze." "Vi sorge l'ospedale Morgagni Pierantoni e un cimitero di guerra inglese." La biologia di questi scarabeidi è molto varia a seconda della specie. La madre è, invece, sconosciuta. Per sbarazzarsi di lei crea un vortice in cui la intrappola. Il cranio, inoltre, presenta i tipici solchi della linea laterale. Viene chiamato anche riflesso sericeo-argentato. Entrambe le unità esponevano la bandiera francese a riva. Include anche un Dvd. La funzione valore è espressa tramite una trasformazione appropriata. I grandi cambiamenti politici dei suoi inizi furono accompagnati da cambiamenti strutturali relativamente limitati. Nino si trasferisce da Napoli a Roma per cercare fortuna nel mondo della musica. Nella prima stagione in squadra, ha contribuito al successo finale in campionato. Si presenta sotto forma di cristalli prismatici poco solubili in acqua. Il disco fa parte della discografia giapponese del gruppo. "Altre voci aggiunte: ""Carlo Reali"", ""Riccardo Garrone"", ""Vittorio Di Prima"", ""Mirella Pace""" "La scena della ""Vocazione"" si divide tra primo piano e sfondo." Villa Bernocchi Il mercato degli schiavi nordafricano commerciava schiavi europei. Ad esempio una persona sente una voce, senza che vi sia uno stimolo sonoro. Vi è stato registrato il concerto della cantante a Porto Rico. Ma il destino deciderà diversamente. "All'interno del monastero trovavano spazio anche ospizi e ospedali per i più bisognosi." Si è occupato anche di Estetica musicale. In questo tipo di foresta ci sono quattro stagioni. Nei rapporti di indagine venivano segnalati gli errori tattici o lo spreco di munizioni. Le cinque partecipanti hanno disputato un girone unico che ha assegnato il titolo. In questo caso la velocità di trasmissione dei dati è molto superiore. La sceneggiatura fu firmata, tra gli altri, dai registi Antonio Pietrangeli e Mario Monicelli. La Marina brasiliana rappresentava praticamente tutta la potenza navale presente nel teatro delle operazioni. "Prevalentemente basata sulla pesca nei secoli scorsi, ora l'isola vive soprattutto di turismo ambientale." La città è circondata su ogni lato da scenari pittoreschi. "È stato insignito della medaglia d'oro del Comune di Terlizzi per alti meriti culturali." Il loro passo è pesante e silenzioso. È una costruzione romanica, a una navata, orientata e con un bel portale. Filippo e Giacomo, della quale rimangono pochi ruderi. "All'alba la Matra stava ottenendo una incredibile seconda posizione." Gianluca è un appassionato di informatica e tende a usare molto Facebook. Gli eventi si sono protratti per un paio di giorni. "Quando toccò lo spillo, venne colpito da un'intensa scossa elettrica." Ma è un primo tentativo di descrizione scientifica della Cina. La salma di Guglielmo venne inumata nella Cattedrale di York. Tornato in Europa vinse vari titoli in Jugoslavia e Italia. In Europa molti cognomi condividono la stessa origine. Si cimentò anche nella pittura di genere. Le opere di Istro sono note esclusivamente in frammenti. "Passato insieme al nipote nelle file degli Aragonesi, ricevette l'incarico di assediare Ortona." "Fu un apprezzato guerriero e divenne noto come un ""poeta guerriero afghano""." Ha terminato la sua carriera cestistica con formazioni del campionato cadetto. La capacità di crescita, e di maturazione dei frutti, sono elevate. Il fondo contiene bolle, brevi, documenti e atti legali, corrispondenza e carte amministrative. La Voce "Negli ultimi anni è passata anch'essa al digitale terrestre." Tale piattaforma è moderatamente rialzata sul letto fluviale e funziona parzialmente come briglia. In ambito navale in certi casi si usa per avviare i grandi motori diesel. I collegamenti tra le due isole sono garantiti da un traghetto. Nel suo tempo libero si dedicava a scienza, musica, teatro e viaggi. Secondo Eugenio Scalfari, la proposta di Visentini ha trovato applicazione nel governo Monti. "Il teorema compare nel libro primo dell'Almagesto di Claudio Tolomeo." Era un predatore che si nutriva di piccoli animali. Le scaglie possedevano bordi seghettati. Non si hanno notizie relative ai suoi ultimi anni di vita. È molto conosciuto nella terra nipponica. Il tradizionale antipasto piacentino è composto da salumi. "Ricevette anche l'industria chimica della Boemia settentrionale." Per quanto riguarda la tipologia, i Maya utilizzavano molto la stele. Una ricerca clinica che prevede un controllo si dice controllata. Venturino si reca però periodicamente in Lussemburgo, dove lascia alcune importanti opere. In seguito fu compreso nel collegio elettorale di Chiari. Misura che è anche la sesta migliore di sempre in Italia. Naturalmente, posso sottolineare che il signor vescovo, in politica, fuggì da tutto ciò. Ma solo il tempo potrà dirlo. Ha combattuto la guerra di indipendenza. Andò in missione in India e lì si ammalò di malaria. "All'interno è conservato un crocifisso ligneo policromo attribuito a Giacomo Colombo." I brani sono stati scritti da Mango con Alberto Salerno. Presenta un corpo molto compresso lateralmente. Tommaso di Saluzzo Frequenta il seminario minore e quello teologico centrale di Gorizia. "E Tacito ricorda che i batavi erano la tribù più coraggiosa dell'area." Questa stella appare direttamente in relazione con la nebulosa, essendo parzialmente avvolta da essa. Ha fatto parte della Commissione Affari Costituzionali della Camera. In base a ciò il testo guadagnò la propria autorità. La migrazione dalle campagne aveva reso, infatti, sotto-rappresentate le città. I Galli di Brenno assediavano Roma e cercavano un modo per penetrare nel colle. Oltre al cromo, contiene piccole quantità di zinco e rame. Avvisati dai veneziani, che commerciavano con i turchi, i mamelucchi si organizzarono. Il programma è andato in onda dal Centro di produzione Rai di Torino. Possono anche produrre contenuti registrati, sia per spettacoli sia per pubblicità e bumper pubblicitari. Alberto è stato uno dei migliori attaccanti italiani di hockey su ghiaccio. Sony invece rese scaricabile la propria sul PlayStation Store. Dopo una serie di peripezie sposerà Jane. "Copia di ""Bambinello di Praga""." Ryan Christie Vinse per la prima volta il prestigioso Cy Young Award. Connemara, Irlanda. La facciata della basilica è in un sobrio stile neoclassico. Sharon Ritchie Frederic Cowen iniziò a prendere lezioni di piano con il maestro Henry Russell. Dopo la morte del marito, Ursula continuò la sua relazione con Vaughan Williams. In secondo luogo, Alioth non presenta alcuna variabilità apparente. The Howling A Hertford riceve diversi affluenti e sbocca in pianura. "Non è stata trovata alcuna cappella a nord, all'ingresso della piramide." "L'unico modo è ""parlare"" alla bomba, convincendola che non può essere sicura di esplodere." Due altri monumenti sopravvivono nella Tracia greca. Fu affondato nel Mediterraneo durante la battaglia di mezzo giugno. "About fu anche massone, membro della Loggia ""Saint-Jean de Jérusalem"" di Nancy." I frutti sono degli acheni cilindrici pelosi. Le capitò spesso di dipingere lo stesso soggetto ripetutamente, imitando in questo Monet. "Cet Echo!""." È alimentato dalle sorgenti di Pantano Borghese e di Torre Angela. È su questo carro che Freyr assiste al funerale di Baldr. La sua particolare forma conica gli rende una caratteristica distintiva abbastanza rara. Wat Pho viene considerato come la prima università aperta in Thailandia. C. Mayer Questa è la versione del disco originariamente ed ufficialmente concepita. Le patatine della Dakota Style sono prodotte in una fattoria vicino a Clark. È una specie notturna e arboricola, anche se spesso si nutre al suolo. Gneo fu infine condannato per omicidio di Germanico. C. fino alla prima età imperiale.. Ancora la manifestazione di Piazza Colonna. I due si sposano ma divorziano ben presto. "Un modello teorico"" Ed." "Panzer-Division e della Divisione corazzata ""Littorio""." Il suo stile è spesso laconico e allo stesso tempo ironico. I suoi resti riposano nella chiesa di Santa Maria in Via. Uno dei missionari pensò che lui fosse Orson Pratt. Fu utilizzata come luogo di sepoltura. "Nona traccia dell'album, ""Get Up!" "Poi frequentò l'Emmanuel College di Cambridge." Daniel Baldwin interpreta Lee Miller. Nato nella Contea di Kerry, in Irlanda studiò Teologia presso il seminario di Killarney. "L'opera è però poco accurata dal punto di vista scientifico." Nei suoi pressi brilla una stella rossa di nona magnitudine. Dumont partecipò a scontri con le Prime nazioni, tra cui Blackfoot e Sioux. Quattro giorni dopo venne acquistato dai Sioux Falls Skyforce. Milita in Meistriliiga, la massima serie del campionato estone. Anatoly Bose Meno del due per cento della superficie totale del paese è adatta alle coltivazioni. Si trova sul confine tra le province di Cartago, Limón e San José I primi presentano un predominanza di piccoli cellule, i secondi grandi cellule. Dopo la guerra i supereroi persero popolarità. Sorta fuori le mura della città ove in epoca araba sorgeva una moschea. Poi Cory e Newt sono invitati a fare un provino per le Hawaii. Dr. Dre iniziò una serie di minacce nei confronti di Eazy. È una delle nove valchirie imprigionate perché sono state corrotte da Odino. Samuel Cooper Il castello venne utilizzato per la caccia nei numerosi boschi della zona. "La città ospita la ""Minot State University-Bottineau""." Nessuno dei due cantanti è presente nel video. Dopo, però, continuano di mattina su una strada di Osaka. Karel Hes Spring Grove Sorge sul centrale Grote Markt, la piazza del Mercato grande, di Ypres, in Belgio. Non potendo uscire morirono di fame e la residenza venne da allora abbandonata. È considerato in generale un partito liberale. La famiglia nei secoli successivi perse gradualmente di importanza. The Wake Anthony Petrie "Army, l'esercito degli Stati Uniti d'America." Wayne Williams ha poi fondato una propria etichetta discografica, con il suo fratello Jason. "Sarah Brightman incise ""Unexpected Song"", da quel musical, pubblicato come singolo." A sera, rientrando alla fattoria, si accorse che mancava un bue. Come Demone malvagio, nel film horror mercy Le navi dotate di torrione corazzato erano le corazzate e gli incrociatori. Il corno non fu più necessario una volta che venne sviluppata la registrazione elettrica. "Situato tra l'Indo e il Jhelum." Dapprima, i Dunn si stabilirono a Denver in Colorado, poi a Los Angeles. Tale vigilante è Honey Kisaragi, il risultato degli esperimenti dello scomparso professor Kisaragi. "Un giorno di Brahma pensò: ""Ho cinque teste, Shiva ha anche cinque teste." "La rivolta venne descritta nel romanzo di Jin Yong, ""Il cervo e il tripode""." San Mariano Fu poeta e traduttore dilettante. Successivamente ha suonato per Alice Cooper, Thin Lizzy e Black Star Riders. Riuscite nel loro intento, le ragazze entrano alla festa. Nel judo tradizionale si continua ad utilizzare solo il colore bianco. Questo dato è anche confermato da studi più datati. "Viene soprannominata ""la Hutchison Whampoa di Shanghai""." È nata e cresciuta a Los Angeles dove ha frequentato la Buckley School. I brani sono stati scritti da Nick Cave e Warren Ellis, tranne dove indicato. La Dyle è navigabile ma la navigazione è ormai limitata solamente al tratto Mechelen-Rumst. "Si tratta del rifacimento in lingua spagnola dell'album precedente, ovvero ""On the Front Line""." La sindrome di Cushing è la manifestazione di un eccesso di glucocorticoidi. I ruoti che gli sono affidati sono ancora fortemente stereotipati. Anthony Grant "Ha anche pubblicato una biografia di Marivaux e un'altra di Pierre Waldeck-Rousseau." La chiamata verso telefoni fissi o cellulari non Skype è a pagamento. In precedenza aveva frequentato la Grace King High School in Louisiana. Suffolk Coastal è interamente coperto da parrocchie. Canterbury è sposato con Michelle Byrd-Canterbury. John Bloom Nero Wolfe ed altri noti investigatori sono indagati per via dello scandalo delle intercettazioni. Darrell Steinberg "Chi sostiene il cosmopolitismo, cioè il cosmopolita, considera se stesso ""cittadino del mondo""." La Chiesa presentava la particolarità del doppio abside. "Nasce così il thriller ""Birdman"", suo esordio letterario." I suoi resti sono stati ritrovati nel giacimento di Bear Gulch, in Montana. Sylvain e i Deformati si alleano quindi per sconfiggere il nemico comune. A coronamento dello stemma ci sono una corona navale e una barca tipica. Tra le città monitorate, Belgrado è la quarta dopo Sofia, Bucarest e Atene. Fa parte del comune metropolitano di Kayseri. Negli Stati Uniti, fu distribuito dalla General Film Company. La vittoria finale è stata del Guadalajara. Cosa che succede a Gunn, Angel, Wesley, Cordelia e Kate. "Inoltre lavora al ""New Yorker"" come giornalista." "Significa ""sarto""." Curt Dahlgren Il titolo della serie era la parodia del London Weekend Television. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento in Europa, Sud America e Asia. Lee Eun-sang viene annunciato come concorrente X, undicesimo ed ultimo membro del gruppo. Si nutre prevalentemente di uccelli ma anche di piccoli mammiferi e rettili. Queste specie sono originarie del Sudamerica. "Un altro nome dell'isola è ""Eilean na h-Oige"", che significa ""isola della gioventù""." Loki, il dio del male, conosce un incantesimo per renderlo vulnerabile. "Candy Girl, incuriosita, lo segue, e si immagina parte delle scene dell'opera." Altre applicazioni compresero alcuni modelli Chevrolet e Daewoo. "L'opera su cui Schmitt ha meditato più a lungo è però, forse, ""Il libertino""." Sempre assieme a Vernon Duke. Guidò la nazione in yard ricevute a partita, yard totali e touchdown. "Dalla saga ""Night School"" è ispirata l'." Al tour parteciparono anche Linkin Park, Limp Bizkit, Deftones e Mudvayne. Poi viene ospitato da una famiglia di campagna. Si tratta probabilmente di un caso di convergenza evolutiva. Il film fu prodotto dalla Helios-Film Erwin Rosner, Berlin. Ricevette una medaglia di bronzo al valor militare e fu baciata dal generale Montgomery. Altrettanto rilevante il polo di produzione della ceramica presso Faenza. I want to throw people off. "Vide la vittoria finale dell'Omonia Nicosia, che così conquistò il suo quarto titolo." La coreografia è stata fatta da Tony Testa e da Shim Jae-won. Il suo incontro con Atahuallpa ci è stato tramandato da molti dei cronisti presenti. Gli Han posteriori furono tra i regimi più brevi nella lunga storia della Cina. Theodore, William, e Charles, ha gradualmente portato allo sviluppo il pianoforte moderno. Le specie del genere hanno provocato avvelenamenti molto gravi ed anche mortali. Si dimostra che tale somma è indipendente dalla scelta della base. Dunlap non è però impressionato da questa teoria. Il video è quotato il migliore dei video per i singoli della G-Unit. Come ausiliare, è stato vicario episcopale per il I vicariato. La gola è bianca, il petto chiaro e i fianchi striati. Il capoluogo è Brigham City. Il film non è in stile falso documentario come il primo. Strife of the Party Chris and Tony Griffiths presero parte alle registrazioni del disco di debutto degli Oasis. Chambers non collabora alle indagini e Shadwell lo arresta. Pisani guida indirizza il gruppo di Ricca verso un approccio computazionale ai problemi chimico-fisici. Per intraprendere la carriera di cantante ha interrotto gli studi scolastici. "Lì divenne noto come d'Essé, luogotenente generale dell'esercito e della marina." Non accettando questa decisione, Fineo meditò un piano per riprendersi la ragazza. Era il maggiore dei figli di Robert Lawton e Harriet Thurston di Providence. Viene utilizzata per la cartografia catastale italiana con rappresentazione Cassini-Soldner. Su questa base prese forma il paese circostante. Mentre nuotava in piscina, Amy vede Ryan baciarsi con Nick. Pitchfork recensisce la canzone dandogli tre stelle su cinque. È situato nella parte sud-ovest rispetto al quartiere di Indre By. Hell House Internamente il partito acquisì, dopo un intenso dibattito, una linea politica filo-sovietica. La vicenda narra della vita di un piccolo abete e dei suoi desideri. La partenza lanciata dietro safety car. Out of Sight I ragazzi di Arezzo continuano con passione, nonostante il tumulto degli eventi. "Ugualmente, buone vendite registrò il primo album registrato dal gruppo, ""Lookin 'Ahead""." Nello stesso anno, però, Lubin fu chiamato alle armi. Lo schema sopra riportato evidenzia la trasformazione delle vocali toniche. Trascurò comunque la sua carriera per allevare le due figlie. Francis Ernest Lloyd "Heinz on Sports""." La fisica e la chimica studiano i fenomeni che sono compresi nelle scienze. La nave francese venne attaccata contemporaneamente da cinque navi inglesi. Ad aprile partecipa ai campionati asiatici a Doha. "Così è la vita""." Questa medaglia ha sostituito la George Cross. La direttrice invita allora Berto Wooster a tenere un discorso alle alunne. Questo vitigno cresce su tutti i tipi di suolo. "La struttura fu progettata dall'architetto C. Howard Crane." "Subito dopo inizia il racconto della vita dell'autore." "Quando una modalità è completata, una medaglia d'oro appare accanto ad essa." Finirà il mondiale al settimo posto. Il nome italiano della squadra è Duisburg Volpi. Quello del turismo è un settore in forte espansione. "Il ""soccorso alla comunità nazionale"" prevede due diversi tipi di intervento." Si ottiene così lo spettro della stella la cui immagine si forma nel fuoco. "Gli arti anteriori condividevano alcune caratteristiche con i giganteschi sauropodi quadrupedi come ""Apatosaurus""." A suo nome è intitolato un centro atletico presso la Saint Francis University. Jennings apparve anche in film e serie televisive. Artisti non più associati "La specie è residente nell'ambito del proprio areale di diffusione." Ebbero molti figli. Il brano è stato coscritto e prodotto da The-Dream. Nella baronia gli succedette il figlio maggiore, John Edward. Shō Takada Tassativamente esclusi da tale catalogazione sono gli aiuti militari. Mancino, ricopre il ruolo di ala sinistra o di centrocampista di fascia. Questo film è un seguito del primo alternativo al secondo. Le relazioni tra i due paesi rimangono cordiali. Jesper Jensen "La sua prima apparizione in televisione è nel telefilm ""Tutti amano Raymond""." Jo è attratta dal suo partner ma vuole rimanere fedele al fidanzato. Con questa modifica il pennone diventò un albero inclinato. Dagli anni novanta è migliorata la tecnica di erogazione. Ma non abbandonò mai il suo sogno di diventare un artista. Fu imprigionato nella cattedrale di Jaén, dove erano già custoditi altri detenuti di destra. Lowe fu ben presto chiamato a testimoniare al riguardo del naufragio. La bella corte circolare è caratterizzata da un pavimento centrale in bianco e nero. The Last Ship Fin dalla sua nascita si è specializzata nella pubblicazione di libri in lingua esperanto. Le perdite riportate dalle forze aeree furono basse. È una popolare destinazione turistica. "Ha un areale prevalentemente mediterraneo, dalla penisola iberica alle coste dell'ex Jugoslavia." Si sono esibiti anche i Franz Ferdinand. Il capoluogo è Shiraz. Un romanziere trascura la moglie che, allora, decide di andarsene da casa. Negli anni dieci, nel Regno Unito, iniziò una carriera cinematografica alla Hepworth. È situato nel Northamptonshire. Per esigenze di sceneggiatura sono state aggiunte frasi e situazioni verificatesi in altre occasioni. "L'anno successivo, Clark fu promosso titolare." Ha venticinque membri dello staff editoriale Il direttore generale è Nicholas White. La linea sopraelevata possiede due marciapiedi con un solo binario centrale. Tutti gli incontri si sono disputati al Palais des Sports di Lorient. "Gli orologi con incenso in polvere d'oro e d'argento sono considerati alquanto rari." Diversi musei italiani ed esteri posseggono granuli, di pochi grammi, provenienti dal meteorite originario. Il rimorso spingerà al suicidio prima Wanda e poi Lorenz. Grazie a Belén de Aguirre e di tutti i Santi. "Le sigle di apertura e chiusura sono rispettivamente ""Climber's High!" Il suo territorio è in massima parte pianeggiante. Il vincitore riceve in premio la somma impiegata dal perdente nel Deal. "La maggior parte dei casi sono stati rilevati nell'area del Mediterraneo, soprattutto in Turchia." La coppia ebbe tre figli, Jed, Zane e Shannon. "La carreggiata conduceva ad est, a Alcalá de Henares e fino all'Aragona." Regista di impianto commerciale, passava indifferentemente dalla commedia al film musicale o al dramma. Il capitano della squadra è Taro Misaki. Hermès e Pierre Cardin sono tra i primi ad interessarsi ai suoi lavori. La svolta sembra arrivare. Mark lascia la sua ragazza e si trasferisce in un altro appartamento. Gli uccelli, ad esempio, nidificano. In epoca normanna rientrava nei domini della contea di Aversa. Una volta morto viene sepolto a Gloucester e gli succede il figlio Mario. "Ha esordito in prima squadra all'età di sedici anni, in seconda serie." "Sendak ha anche lavorato in televisione, a programmi come ""Sesame Street"" e ""Really Rosie""." Concluse la partita contro gli Oakland Raiders con una bella vittoria. "Tra gli altri in ""Le affinità elettive""." I due bevono insieme e parlano delle loro relazioni. Comprende le parrocchie dei comuni di Cervignano del Friuli e Ruda. La propagazione può essere fatta in primavera sia per seme che per talea. Gli ultimi supplementi annuali includevano anche felci e specie ad esse collegate. Nel corso degli anni, il festival ha visto molti cambiamenti. Le navi vennero quindi aggregate alla Mediterranean Fleet. Fu tuttavia questa la prima opera in cui mostrò il proprio vero talento. Il palazzo è adibito a uffici. José Antonio Montero La Consulta respinse il referendum unico di abrogazione totale della legge n. Incredibile, Topolino apprendista stregone e Sulley. Il mamba generalmente evita il contatto con gli esseri umani. "La presenza delle emittenti facilita l'accesso alle informazioni e alle tecnologie collegate ad esse." James Bryson "Koch, l'autore del classico ""Flora Deutschlands""." È sepolto nel cimitero di Castellana Grotte. Una rappresentazione paradossale di cubo è invece il cubo impossibile. "È conservata alla Galleria dell'Accademia di Firenze." "I giallorossi vengono successivamente eliminati al primo turno dall'Imolese." "L'Hurlingham rischia tutto puntando su Marvin Barnes, giocatore dal passato burrascoso." Ci sono due abbigliamenti aggiuntivi non presenti nella versione per PlayStation. Ibn Battuta sposò una delle sue figlie. The Roman Spring of Mrs. Stone Conquistare la sovranità diventò necessario dato il tentativo di riarmo della Germania Ovest. Negli anni successivi molte furono le sue partecipazioni a opere del regista bolognese. Portava stivali rosa, maglia nera, guanti fino al gomito, capelli lunghi e occhiali rotondi. Per la squadra di Győr è il primo titolo. Egli diede il nome ad alcuni degli elementi geografici circostanti per i suoi sponsor. Le loro canzoni hanno spesso lunga durata e pezzi strumentali nel mezzo. Ha emivita breve. The Way of Life Ma un nuovo lavoro lo costringerà a rientrare a San Francisco. Vi eseguono concerti anche i Wiener Philharmoniker ed altri complessi orchestrali. Persone di cognome Serra "La carriera di Gance non si arrestò con l'arrivo del sonoro." Il comune si trova sulla sponda del fiume Aire. "Si tratta di uno dei più antichi esempi di terme romane di tipologia ""imperiale""." Fa parte del collettivo di autori noto come Be-Papas. Lo svolgimento annuale della Fiera del Crocifisso perdura ancora oggi. Sono presenti diverse aziende informatiche. Così madre e figlia si ritrovano e si riuniscono. Il doppio misto è stato vinto da Doris Hart e Frank Sedgman. Santuario di Nostra Signora della Misericordia "Il singolo contiene sul lato B il brano ""I ragazzi cattivi""." Il fiume Paranaíba segna il confine tra gli Stati di Goiás e Minas Gerais. Tutte e quattro furono sorelle di re Sesostri. Gastón de Robertis La canzone era stata tagliata negli ultimi giorni di registrazione. La trasformazione da albergo a villa durò circa sei anni. Ma il problema rimane aperto, in attesa di qualche riscontro documentario. "Il film fu prodotto dall'Ivan Film Productions." Selezionando il server prescelto, si accede al gioco in corso. Tra le ipotesi valutate, ce ne fu anche una con alette canard. Virtus Vigne Nuove, che milita nel girone G del torneo Giovanissimi Roma. Lui stava pianificando una carriera come artista cristiano solista. "L'altro pilota della Campos, Alexander Rossi, passa all'altro team spagnolo Racing Engineering." Dalla seconda moglie ebbe cinque figli, tra cui il senatore Nerio. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Il sogno dei Novak""." La Pravda, nel novembre dello stesso anno, lo accusò infatti di cospirazione. "La sigla del programma, ""Round D Minor"", è composta da Augusto Martelli." Infatti, la legge dispone che la competenza territoriale sia del Tribunale militare di Roma. "Tuttavia, l'adozione di tale nome delle pasticcerie ebbe vita breve." Zhang Shuai "All'università studiò ingegneria civile." Viene spesso impiegato come terzino destro, soprattutto in Nazionale, essendo dotato di discreta velocità. Mattias Asper Nei quarti di finale si scontrò con il compagno di team, Andy Ogle. "Dodicesimo e ultimo episodio del serial ""Octavius, the Amateur Detective""." G. Schmidt. "Jack Nicholson è l'unico attore ad aver ricevuto tre volte questo riconoscimento." Degna si nota è anche la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Fu quello un periodo di non indifferenti difficoltà finanziarie. Ryan Randle Scotland Yard è sulle tracce di un serial killer che decapita le sue vittime. Come compositore raggiunse una certa notorietà in Germania. Da allora la Ghiaia fu destinata per secoli a mercato del bestiame. "Fu prodotto con un budget molto basso in seno alla ""Dick James Music Records""." Delusa e sofferente, Jamie torna a New York prima del previsto. Gli ufficiali tuttavia non gli credettero. Durante questo periodo della sua vita, ha continuato le sue opere letterarie. Edward Childs Carpenter Tale invidia fece nascere continui intrighi da parte di Lorenz e dei suoi sostenitori. Ora sta lavorando con Poncho Sanchez e sta preparando un album da solista. Microsoft rilasciò successivamente il pacchetto Internet Explorer High Encryption per rimuovere questa limitazione. "Secondo il biografo contemporaneo Antonio Palomino, era ""particolarmente dotato"" nella rappresentazione di fiori." Nel breve periodo di prigionia Judy viene violentata da una guardia. "L'uomo vorrebbe aiutarlo, ma non ha tempo da perdere." "L'altra in epoca napoleonica fu portata a Parigi e ora è al Louvre." Per questo brano è stato realizzato un videoclip. Andrew Fenn La Allman Brothers Band si scioglie così ufficialmente. Ted ha spesso pensato di suicidarsi proprio per i maltrattamenti di Kelso. Della formazione originaria ci saranno i soli Flavio Gemma ed Enrico Ferraris. "Successivamente il ""Carlo Alberto"" effettuò attività di squadra in Mediterraneo, nelle acque territoriali italiane." Durante il corso della guerra non avvennero altri attacchi. Dunque non è possibile seguire la traiettoria di una particella. La stagione riproduttiva va da febbraio ad agosto. Il matrimonio è durato cinque anni. Nei suoi dintorni ci sono più centri abitati. "Ciottoli trasparenti, anticamente denominati 'zaffiri d'acqua', provengono da Sri Lanka." Esso è stato registrato presso la Chiesa Downtown Presbyterian Church di Nashville, in Tennessee. Il fiume Tama separa il quartiere dalla prefettura di Kanagawa. Victor vuole stare con Sheryl perché e perdutamente innamorato di lei. Intanto Murdock Foyle scrive una lettera a Miss Fisher. "L'anno successivo lavora come sceneggiatore e produttore esecutivo della serie televisiva ""The River""." È impiegato dirigente e giornalista pubblicista. In totale, il sentiero attraversa otto foreste nazionali e due parchi nazionali. Giochi pericolosi "Tale processo è ben espresso dalla forma poetica dell""'haiku""." Colto dalla malaria a Napoli, vi morì. Ereditò le sue convinzioni religiose e non ebbe figli. Più tardi diventa relativa ai soli tedeschi. La IndyCar Series non è una formula aperta. Gli altri erano morti per febbre, malaria o dissenteria. La canzone è stata scritta da Andy Partridge. È necessario usare un livello molto basso di potenza per evitare lesioni ai tessuti. È stato anche utilizzato come veicolo ausiliario imbarcato sugli elicotteri della Polizia di Stato. Da questo momento, Amalfi divenne semplice arcidiocesi, immediatamente soggetta alla Santa Sede. Ha remiganti blu, becco grigio rosato, iride bruna, zampe grigiastre. "Inoltre sembra che i resti del ""Brachiosaurus"" si riferiscano ad un esemplare sub-adulto." Victor Rask Il materiale utilizzato è la gomma sintetica. I brani sono di Dolly Parton eccetto dove altrimenti specificato. In questo periodo Mbeki ebbe come mentore Oliver Tambo. Era la sorella di Pëtr Aleksandrovič Rumjancev-Zadunajskij. Dà il nome al titolo nobiliare assegnato allo scienziato William Thomson, I barone Kelvin. Si trova a da Brisbane. Aaron Bruce "Attualmente è direttore della Scuola di Pittura ""Scienza dell'Arte"" di Roma." Quando la regina si reca in visita di stato in America, il popolo insorge. Un operaio deruba un caporeparto. Si è fidanzato, prima della cattura, con Monica Lee, di tre anni più giovane. Riposa al Cimitero di Lambrate. Passando Ste. "Nello stesso anno ricevette il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei." I suoi strumenti erano essenzialmente la chitarra e il basso elettrico. "L'anno dopo lavora nel musical ""I dieci comandamenti"" nel ruolo di Myriam." Un forte senso di indebitamento è collegato a questa visione del mondo. Poligonali, rosso carico che tende a diventare rosso arancio a maturazione, bluastri al tocco. "Lou Reed citò ""Idiot Wind"" come la ""canzone che avrebbe voluto scrivere lui stesso""." È stato allievo di grandi maestri spirituali ed artistici, fra i quali Ravi Shankar. Era un motore in linea a sei cilindri tutto in ghisa. Palazzo imperiale di Coruscant. Nello stesso anno, il gruppo si esibisce in una performance live promozionale. Nel portico era presente un affresco di Annibale Carracci in pessime condizioni di conservazione. È il suo quarto album di inediti. La Volkswagen Maggiolino montava un quattro cilindri boxer. Il gioco, invece, con la sua dipendenza la porterà in un tunnel di guai. La canzone presenta strumenti della musica classica indiana quali sitar e tabla. Inoltre è il fratello del cineasta Ash e cugino del comico Sacha Baron Cohen. "Tenne conferenze dettagliate sulle organizzazioni e le tattiche dell'esercito tedesco." Questa appropriazione fu non scevra di problemi, poiché il palazzo era di proprietà episcopale. Le stazioni sono splendidamente decorate il stile tardo-sovietico. Hank Pym gli promette di trovare un modo migliore per attivare i suoi poteri. Linda Ann Martin La Via è in salita e curva prima verso ovest e poi verso nord. "Inoltre, è necessario diffidare quando l'accusa di parzialità proviene dalle parti politiche in competizione." "L'area dell'ex protettorato è ora parte dello Yemen." "Le sostanze di questo gruppo sono descritti come ""umane""." "All'esterno lo scalo è dotato di un parcheggio per le automobili." "Conquistarono le isole di ""Providencia"" e ""Santa Catalina, in Colombia""." La religione trae la propria origine dalla proiezione rovesciata dei limiti umani. Difese i pali della porta rossoblù per sedici anni. Durante la serie si innamora di Icy. Si crede che la Santa Muerte sia estremamente gelosa. In quel periodo vive con la moglie a Paramaribo. La canzone è stata scritta da Deborah Harry e Nigel Harrison. La pesca fluviale è rappresentata da un proprio club. Altre candidature Familiarmente era chiamata, e ancora oggi è conosciuta, con il nome di Juanita. Spese la sua prima parte di carriera scrivendo sceneggiature e opere teatrali. Gli ittiosauri avevano arti simili a pinne di varia lunghezza. Nel doppio maschile si sono imposti Sergio Casal e Emilio Sánchez Vicario. "La canzone ""Sail the Rivers"" è stata registrata in studio." A sostegno delle colonne ci sono dei capitelli di forme diverse. "È stata vinta dall'Ipswich Town contro l'." Numerose le ricette con cui può essere apprezzata questa specie. Il giorno seguente tornò a giocare con i Mets. Molto apprezzato in Occidente per la modernità delle sue concezioni. Rudy Zerbi ha inoltre assegnato due nuovi inediti rispettivamente alle cantanti Loredana e Emma. Località di importanza rilevante per i traffici commerciali, fu sede dei Re di Siria. "I due sono fatti l'uno per l'altra e immediatamente esplode l'amore." Interpretò un repertorio di drammi, farse, pantomime, balletti. In entrambi i network si possono fare degli esami per aumentare il proprio rank. "Con Sean Penn ha interpretato ""Bad Boys""." "Diversi ""signori della guerra"" cinesi durante gli anni venti si dotarono di treni blindati." Non la presenterà mai, tuttavia, come sua figlia ma solo come Miss Floriana. Inoltre, alcune combinazioni di elementi possono essere vietate dalla cinetica chimica. È nota per essere resistente a condizioni estreme di siccità ed alcalinità. Derek Bell "Invece, non sono ricordati miracoli compiuti nel nome di ""Gesù di Betlemme""." Brani composti e arrangiati da Fred Neil, eccetto dove indicato "Questo periodo è caratterizzato dal lavoro della coppia Bracchi-D'Anzi." "Lei allora telefona ad Adriana, l'ex moglie, dicendole di tornare a Capri." Compose musica sinfonica, musica da film e musica da camera. Solo in seguito il bambino svilupperà la capacità di creare delle rappresentazioni mentali. Il complesso è preceduto da un lungo giardino. Nel frattempo, Vince sta avendo problemi a trovare uno smoking. "La prima Esposizione Universale fu l'Esposizione Universale di Londra." Formaggi Ovini Sardi. "Ma non sarà l'unica vittoria che otterrà." "È ritenuto uno degli uomini più potenti d'Italia." Può entrare anche come ingrediente di vari cocktail. La data di commemorazione del santo non è stata ancora ben definita. È il guardiano delle capre del palazzo di Odisseo. Zhang la selezionò dopo un casting telefonico. Rebecca Quinn Paulo Macedo Le astuzie di una innamorata. "Venne ospitato in molte occasione nella trasmissione ""The Ed Sullivan Show""." "Alla fine del prestito torna agli ""Spurs""." "È sede di eventi culturali, conferenze, concerti, proiezioni di film, e mostre d'arte" "Primo violino de ""I Musici""." Ebbe fama di guaritore. Il Mango lassi sta ottenendo popolarità in tutto il mondo. Michael Wilson Dopo la seconda guerra mondiale le attività sportive a Chomutov vengono restaurate. Per poter essere pienamente compresa e avere completa fiducia, devono essere condotti più studi. Il paracetamolo è escreto nel latte materno in quantità clinicamente non rilevanti. "Vite tra i vulcani""." La sciarpa Il borgo è di origine medievale. Patrick Cham "Ha ricevuto la sua istruzione secondaria al St. Colman's College di Newry." Furono le prime elezioni libere dopo la caduta del fascismo a San Marino. "Non sono note fortificazioni sistematiche lungo la linea del ""Limes""." Per i nordamericani si trattava del secondo argento consecutivo. Nel medagliere prevalse lo stesso Sudafrica, che distanziò Nigeria ed Egitto. La riproduzione avviene principalmente tramite spore. Testi e musiche degli Agnostic Front. Inoltre in città ci sono cori evangelisti e cattolici. La sede del consiglio si trova a North Sydney. Arrestata dalla Gestapo, fu condannata ai lavori forzati nel lager di Auschwitz. In Asia viene utilizzato per oggetti intagliati e statuette. Le radici si espandono notevolmente in ampiezza, ma non in profondità. "L'isola prende il nome dal primo ministro Robert Borden." Cannone Flak: Fucile a pompa futuristico che spara schegge incandescenti capaci di rimbalzare. "Inoltre, la farmacologia moderna ci offre rimedi meno ""rischiosi"" ed alla portata di tutti." "Il messaggio trasmesso fu: ""Un cameriere paziente non è un perdente""." "Ha avuto ruoli importanti nei film ""La signora in giallo"" e ""Vita da strega""." Così, se Toya San. Tom Baker, che interpretava il Quarto Dottore, ha reagito positivamente alla notizia. "In seguito la canzone venne inserita anche nelle raccolte ""All the Best!" La conversione diretta del carbone in carburante sintetico fu originariamente sviluppata in Germania. Anche il pianoforte, in quanto strumento a corde percosse, può facilmente imitare il tamburo. La torre presenta una forma tronco piramidale a pianta quadrata. Ladislav Novák Il colpo ferisce Morgan; Abel viene percosso e condotto nei boschi per essere ucciso. Phantom Raiders Sono diffusi nella Regione Paleartica occidentale, dalla Penisola Iberica alla Turchia ed al Caucaso. Alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. La lettura lo impegna per una notte intera e lo commuove. "Fra di loro nacque subito un'intensa amicizia; Johnson venne trattato come uno di famiglia." I quesiti sono generalmente graduati nella difficoltà in base alla classe frequentata. Si diresse poi verso il Kashmir e ad Ladakh, al confine col Tibet. Esistono infatti alcune teorie in merito a queste statuette. Nonostante la quota non molto elevata non è raro trovare le stelle alpine. Puoi anche impostare campionati usando questa modalità. Il monumento venne progettato per accogliere un museo nella sua base. Lasker e la sua terza moglie, Mary Lasker, sono stati dei famosi filantropi. "Lo status di ""comune di mercato"" ha mantenuto un valore essenzialmente onorifico." Dopo il suo ritiro ha allenato club minori. Dopo la sua attivazione la trappola viene distrutta. È considerato il miglior pattinatore italiano in circolazione. I punti così ottenuti gli permettono di vincere la coppa Europea della Supersport. Vive con Chris, apertamente omosessuale. Hey, Man! Il suo nome originale è Brock. Essi lo informarono della situazione disperata di Srebrenica e delle enclave bosniache orientali. Anche questa chiesa fu costruita in epoca romanica. È sepolto a Modena. Lì, cinque delle opere di Franz vennero rappresentate con successo. "Le società originate dalla ""Montalbano"" a quel punto cessarono l'attività." "Impiegata negli anni venti e trenta nella cosiddetta riconquista della Libia, la ""Mod." National Championships a Forest Hills. Sotto la mandibola è presente una macchia di pelo biancastro. Gaia elabora quindi altri piani di fuga da mettere in atto. Queste unità erano in parte composte da bosniaci. Brom, poco tempo, dopo riesce infine a sposare Katrina. Il chiostro ha sei archi ogivali per lato, poggianti su altrettante colonne. Viene prodotto a Burton upon Trent, nello Staffordshire e distribuito da Unilever. La serie di eventi differisce radicalmente da quella della serie animata. La stagione terminò con il secondo posto nel Trofeo Melinda. Jason fugge, lasciando nella disperazione la fidanzata di Eggs, Tara Thornton. "Confluisce nell'Irtyš presso il villaggio di ""Dem'janskoe""." Il Consiglio invita Obi-Wan e Qui-Gon a ritornare a Naboo per liberare il pianeta. Tornata a casa, scopre con orrore che nella sua stanza si trova un uomo. Il design originale è rimasto pressoché inalterato anche a seguito delle numerose ristrutturazioni. Le semifinali si sono disputate in gare di andata e ritorno a febbraio. Successivamente viene aperto a chiunque presenti un handicap motorio. Warburton morì a Gloucester. "Helle ha contestualmente chiuso l'attività agonistica." "Ciascuno stato è rappresentato a livello nazionale nel ""Bundesrat"", il consiglio federale." Le altre due sono Morgana e Alcina, personificazioni del vizio. Rappresenta inoltre lo strumento ufficiale della Diocesi per il coordinamento delle iniziative caritative assistenziali. "Il brano usa anche un campionamento di ""Mary Jane"" di Rick James." Creatures Inc. Il giocatore può selezionare determinati attributi di Morgan, compreso il sesso. "L'uomo però è senza un soldo e sopravvive con piccoli furti." Si è capito subito che la tecnica poteva avere importanti applicazioni pratiche. Inoltre, gli inglesi ne videro il potenziale come la nuova Singapore. È stato dedicato al pensatore e poeta di fama internazionale Muhammad Iqbal. Si occupa principalmente di estetica contemporanea. La guerra ha inizio ed il suo esito si rivela brutale. Verrà chiesto di sconfiggere i virus, allineando pillole dello stesso colore orizzontalmente o verticalmente. Questi effetti sono reversibili una volta tornati sulla Terra. "Il fiume è anche sfruttato per il ""rafting""." "Fece parte del consiglio direttivo dell'archivio reale e statale bavarese." Vuole convincere la sorella a procurarsi una registrazione della sedute del paziente Peter Heywood. "L'ultimo anno di contratto con l'Helsingborg, lo ha così trascorso in seconda serie." "Può servirsi di coloranti o di ""nick"" chirurgici." "Il presidente francese Jacques Chirac lo nominò cavaliere della Legione d'Onore." "La tomba è interamente scavata nell'arenaria ed è sormontata da un piccolo tumulo." Alcuni verbi transitivi, in certi casi, possono avere un significato intransitivo. Le idee e frasi vengono composte tramite la giustapposizione di radicali. Il follow-up è stato effettuato per due ore. "Un tempo, al centro del Messico c'era la città di San Angel." Un libro di denuncia di sprechi e malversazioni dei poteri pubblici italiani. "Nietzsche rimane impressionato dalla violenza dell'uomo e dalla sua volontà di dominare il mondo." Si giocava annualmente a Almaty in Kazakistan. La Brabham presentò un alettone posteriore molto più ampio, per garantire maggiore carico aerodinamico. Di origine romana, fu la seconda città per abitanti della Britannia romana. "L'impupamento ha luogo negli stessi siti, in genere sopra la superficie dell'acqua." Fontana di Ercole Il film doveva originariamente essere diretto da Ray Enright. Le sue carni sono ottime e può essere cucinato come il dentice comune. Le risorse possono comprendere persone, impianti, apparecchiature, materiali, infrastrutture e strumenti. "Delegazioni parlamentari della Valle d'Aosta" Si trova frequentemente in costruzioni umane come i ponti. Molti di questi browser aggiungono comunque la loro vera identità alla fine della stringa. Nella battaglia Beresford venne pesantemente ferito al fianco sinistro. I due album, pur avendo lo stesso titolo, contengono brani differenti. Brunei, Kirghizistan e Tagikistan hanno annunciato il loro ritiro prima della composizione dei gironi. Noi siamo una band indipendente come tante altre. Anche una avventura nel mondo dei simulatori di volo arcade non ebbe successo. "Sono stati proposti diversi progetti per restaurare l'area e per tenere mostre storiche." Giuseppe Trabucchi "Fra esse, da citare quelle di ""peace enforcement"", attuate secondo il cap." "L'indigenismo porta invece le arti latinoamericane verso le avanguardie internazionali." Molte importanti categorie sono grandi. Watson, per scoprire se il Nilo fosse immissario del lago Alberto, fallì. Unico neo, niente finestrini. Non era un incarico particolarmente prestigioso, anche se era destinato alla carica equestre. Fu uno degli uomini più ricchi di Francia nella sua epoca. Tutti questi sottomarini sono stati ritirati dal servizio. Adrian scopre la verità su Tony. Anche la Gran Bretagna spende milioni di sterline. Da lui prende nome la malattia di Moeller-Barlow. "L'Ergal è impiegato anche nella componentistica dei motori marini entrobordo e fuoribordo." Oltre alle erme dorate che decorano i muri, le porte erano coperte di specchi. Difendersi col bastone? Rientrò a Trento alla fine della seconda guerra mondiale. Non esiste un diritto di priorità. Talvolta la mossa viene omaggiata anche in altri media. Può essere dolce, ma anche salato a base di formaggio, salame e uova. "Uccio De Santis l'ha voluta nel cast del film ""Non me lo dire""." Nello stesso anno prese parte al cast di due film. La fase finale dura due giorni, si svolge solitamente in luglio. Alla fine della stagione degli amori il branco torna verso le pianure. La sera trasmetteva film e sitcom e la notte programmi erotici. Nella mitologia viene citata anche per aver condizionato il destino di Meleagro. Quattro giorni dopo viene battezzato nella chiesa del paese natale. A prendere il posto di Admeto fu la regina Alcesti. Con una significativa assistenza sovietica, dopo quel punto di forza le dimensioni crebbero rapidamente. "Soprannominato ""Iceman"" dai tifosi, fu uno dei realizzatori più prolifici nella storia della pallacanestro." Pochissimi furono i sopravvissuti dai campi di sterminio. Il colore presente a destra è il castagno scuro. Questo nuovo branch è stato costantemente sviluppato con correzioni e aggiunte di nuove caratteristiche. Il giovane Robert deve viaggiare da solo alla volta di Londra. Il gioco si divide in nove livelli. I denti erano lunghi e conici, leggermente ricurvi, notevolmente distanziati tra di loro. La Ferrari e Schumacher consolidano così il primato nelle rispettive classifiche iridate. "L'obiettivo privilegiato per questa seconda fase era Vesta." La piena efficacia del farmaco si riscontra solo dopo alcuni mesi di terapia. È sede della procura presso la Santa Sede del Patriarcato di Antiochia dei Siri. Tenere la bottiglia leggermente inclinata. È tuttora fiorente il ramo bresciano. Fu liberato da un blitz della polizia. Ambienti caratterizzati da grandi colonne tortili e fitte decorazioni marmoree. Arrangiamenti di Gianni Prudente. "Quello fu l'anno della massiccia guerra nella Gallia Cisalpina." Grazie a loro, specie rare di piante e animali sono riuscite a insediarsi qui. "Lingue parlate sono il russo e l'osseto, lingua appartenente alla famiglia delle lingue iraniche." Entrambi i governi ne richiedevano comunque la sovranità. Scopo del torneo è quello di ottenere due promozioni e otto retrocessioni. "Il ritrovamento dei graffiti dell'Addaura è recente ed è stato del tutto casuale." La canzone alterna diverse distorsioni di chitarra, sia leggere sia più pesanti. Interagisce con le altre particelle del Modello Standard attraverso la forza forte. Il bacino creato dalla diga fu chiamato gola di Ena. Traduzione Italiano Paolo Di Bello. In Italia, invece, la voce di Barbalbero venne affidata a Carlo Baccarini. Ulteriori siti di accumulo sono il surrene e il rene. "Anche nell'espettorato si ritrovano concentrazioni rilevanti di farmaco." Lasciò inediti molti altri lavori e traduzioni. "Robby esplora l'isola ma non trova segni della presenza di altri uomini." È sepolto nel cimitero di Lecce. "Quest'ultimo invece afferma che è stato Ray a sparare." La stazione conobbe molte ristrutturazioni. "Si parla di vertici ""etichettati"" quando sono identificati tramite numeri, colori, ecc." "Inizia a dipingere a trent'anni, a seguito di un incontro con la moglie Nada." "In sostanza L'Aquila nacque proprio da questo piccolo borgo, successivamente compreso in questo Quarto." "L'ingrossamento dei linfonodi appare raramente in questa condizione, a differenza della leucemia linfoblastica acuta." Il campionato si è concluso con il ritorno tra i cadetti. Nei secoli successivi si aggiunsero alcuni pezzi scoperti e rinvenuti da Antonio Jatta. Non per tanto il colpo di sciabola sarà sempre un colpo di sciabola. Inizialmente le campagne furono coronate da un vasto successo. "La squadra non rappresenta tuttavia l'intero Regno Unito bensì solo Inghilterra, Galles e Scozia." I consigli degli anziani sceglievano un capo a guida di ognuna delle tribù illiriche. Se si usa una ellisse, si ottiene un ellissoide di rotazione. Per isolarsi si rifugia spesso in campagna, in una villetta fatta costruire dal padre. È schierata con il Partito Nazionalista di centro-destra. Venne usata per la colonna sonora di alcuni film e serie televisive. La fortezza subì progressive mutazioni nel corso degli anni. Le forze tedesche furono costrette a ritirarsi e diversi di loro furono catturati. Tale avvelenamento può avvenire tramite ingestione o inalazione del cadmio. Il capoluogo è Tanta. Avrebbero dovuto sostituire gli antichi comitati sedici province. Generalmente aiuta e assiste i sacerdoti. In pratica fonda o acquista aziende, che avvia alla grande distribuzione per poi venderle. Entrambi furono cremati a Mosca, ma le loro ceneri vennero riportate in Gran Bretagna. Piccolo edificio settecentesco elegante e sobrio con pianta a crociera. Un primo tentativo di verificare la scoperta fallì. Al momento della sua istituzione, non vi erano coloni che vivevano al suo interno. Fu la scintilla che fece esplodere il conflitto civile nel paese. Rientrato in patria, lavorò come insegnante e cominciò a frequentare alcuni circoli politici. "L'economia del Belgio si riprese grazie agli aiuti forniti con il Piano Marshall." Le disavventure di uno scommettitore dilettante dopo un picnic. "Il trittico del fieno"" nel suo ""Giallo Antico." La pellicola venne girata a Vienna. Essa rappresenta la causa principale della sindrome da conflitto della cuffia dei rotatori. "Quest'opera è conservata nel Museo del castello di Versailles." Sito ufficiale del comune di Cocullo "La frattura tra Serbi e Sloveni è insanabile, soprattutto a causa dell'intransigenza di Milošević." Fino a quel momento il territorio faceva parte della podesteria di Buonconvento. È anche molto praticato il calcio con alcune scuole calcio presenti nel territorio comunale. Il team spagnolo si depositò nei suoi primi anni. La procedura viene eseguita dalla radiologia interventistica in regime ambulatoriale. Emma in seguito muore, sconvolta da eventi così nefasti. Poi Elettra chiede alla madre perché si oppone al ritorno del fratello Oreste. Apre la stagione ciclistica in Eritrea. "Dopo cinque stagioni fece ritorno in Piemonte, ingaggiato dall'Alpitour Diesel Cuneo." La psicoterapia oggi viene a trovarsi in molte forme, seguendo diverse scuole di pensiero. I carmelitani avevano un proprio convento a Telesia, sotto il titolo della Santissima Annunziata. In seguito, la cantante ha rivelato il titolo della collaborazione. Lavora nei teatri di Piacenza, Reggio Emilia e Brescia. Il substrato della tripsina è rappresentato da una proteina basica. Con la sua partecipazione ai Giochi di Londra. Tutti gli organismi superiori producono squalene, inclusi gli esseri umani. Si tratta di una stazione sotterranea, dotata di otto binari passanti. Dipende in massima parte dalla frequenza ma anche dalla intensità. Frequente soprattutto tra gli ornamenti esteriori dello scudo. "Da Teresa ebbe diversi figli, di cui solamente due sopravvissero fino all'età adulta." La coerente opera di Longo Mancini è soprattutto esposta in collezioni private. La proprietà passo seguito al Barone de Gemmis di Terlizzi. Il sapore è piccante. "A fine carriera fu inoltre nominato commendatore nell'ordine della Corona d’Italia." La già citata Casabianca sorge a nordovest di Riviera. John Elefante Si trova al confine con lo Utah. Non è sempre accessibile. "La ""famiglia"" di righe contiene invece due elementi identici ed è pertanto linearmente dipendente." "Esiste il partitivo ""certi""." La grande razzia La testa diventa la natura che guarda, e la natura diventa testa. "Si dicono ""coefficienti"" di un polinomio i coefficienti dei suoi singoli termini." "È noto tra l'altro per essere stato percorso diverse volte dal Tour de France." Questo album chiude la trilogia di album ispirati dal Kalevala, poema finnico nazionale. "L'ex marito di Kimmy si trasferisce a vivere a casa Fuller." René Clair, che non appare nei titoli, ha collaborato al film come aiuto regista. Jeffrey Campbell In seguito alla chiusura diventò un sito informativo per gli ex-dipendenti. Air Cargo Germany operava voli regolari verso Asia, Africa e Sud America. Napoli, in una notte di bufera si incontrano casualmente due derelitti. "Luchino Visconti lo diresse a teatro in"" Morte di un commesso viaggiatore""." In questo periodo subì un cambiamento intellettuale e spirituale. "L'associazione farmacologica infatti sembra indurre un aumento del rischio di ileo paralitico." In guerra, il giovane viene dato per disperso e creduto morto da tutti. Le dimissioni a livello ministeriale in tali circostanze sono rare. Ha inoltre vinto per due volte la Supercoppa di Turchia. Il brano era accompagnato dal coro delle Piccole Voci di Angelo Di Mario. Ma tale sperimentazione non fu mai portata alla commercializzazione. "Egli ricevette così il soprannome di ""il Pacifico""." I colori sociali sono il rosso ed il grigio. Ai fini del piano, Londra è divisa in cinque subregioni. Il primo giorno, a causa del maltempo, il Ten. La fauna è rappresentata da cervi, orsi, capre selvatiche, gru dal collo nero. Advanced Client comunica con una infrastruttura di gestione più scalabile, chiamata Management Point. "O forse tutti e tre assieme""." Gilbert Emery "Da quest'ultimo l'acqua, con effetto a velo, raggiunge il sottostante bacino più ampio." "La sua tomba si trova all'interno del tempio Tō-ji, a Kyōto." "È l'unica istituzione formativa di livello universitario specializzata in ingegneria urbana." "L'anno dopo prese a Lotario Rusca il castello di Lecco." Nella filiale di Napoli lavorò il padre di Boccaccio. Nonostante ciò si considerava un uomo semplice che cercava di guadagnarsi da vivere. Le origini del popolo cimbro si perdono nella leggenda. Theodora Gloucester, chiamata familiarmente Teddy, è una ragazza moderna. Terrell Myers Errol Kennedy vive a Londra e lavora a un progetto sulla black music inglese. I musicisti hanno improvvisato vedendo proiettate le scene del film. Tre dei suoi figli seguirono le orme paterne: Michael, Gabriel e Raphael. "L'uomo sotterraneo" Dagli anni quaranta si dedicò alla moda. Carlos Castro Gunther Baumann "Il poliziotto si era beccato una coltellata a una gamba che l'aveva quasi ucciso." Questo evento ha portato alle autorità cittadine per glorificare gli antenati. Qualche elemento essenziale è comunque trapelato. Con sentenza del Tribunale Co. "Jacob Langston, un bambino di otto anni, viene ritrovato in un'area rurale cinese." "Questo sistema è utilizzato in Francia ed è conosciuto come sistema uninominale ""alla francese""." "Cappella di Sant'Anna" Si inizia creando o caricando da disco il proprio personaggio. Vive ad Andorra e parla perfettamente la lingua catalana. Venne imprigionato e condotto a Meknès. Inoltre svolge anche il lavoro di bancario. Tabulare, con striature. Ooh Yeah! Ha allenato in due distinte occasioni la Nazionale del Liechtenstein. I suoi fiori sono rosa e producono una drupa che termina a punta. Giovanni Camilla Alcuni presentano inoltre consistenti danni alla struttura lignea dovuto all’azione delle termiti. "È da molti considerato l'ultimo grande pistolero del vecchio West." "Tutte le facce del mostro"" e per il successivo tour ""Arrivederci, Mostro!" "Collabora con l'Università di Pisa." Molte volte quando questa trasformazione avviene al nuovo adulto viene cambiato anche il nome. La censura riguardava dei baci gay e alcune canzoni presenti nello show. Il suo scopo è la traduzione della Bibbia in ogni linguaggio usato al Mondo. Elvira piange sempre disperata la morte del padre. Dalla navata si accede al transetto attraverso un arco a sesto acuto. Sorgono ad est di Los Angeles ed a nordest di San Diego. "Si trova nell'immediata periferia a sud della città, sulla strada per Catania." La colonna sonora è in gran parte strumentale ma non mancano parti cantate. Non ci potevo credere. Borgo Val di Taro vanta una prestigiosa tradizione cestistica. Si consideri anche la fiaba di Cenerentola. È il comune più meridionale del paese. La sensazione di rinculo è pressoché eliminata, migliorando il controllo durante le lunghe raffiche. "L'ingresso più utilizzato è tuttavia quello laterale, meglio integrato nella circolazione pedonale." La chiesa, a navata unica, presenta negli altari minori alcuni quadri settecenteschi. "Allo stesso tempo c'è stata anche una proliferazione di alieni in quella regione." "L'origine di tali cariche è riconducibile ad una delle seguenti." "Costituisce un decoro architettonico funerario detto ""a recinto""." È considerato simbolo di vittoria. "Tra i principali gruppi ultras si segnalano i ""Casualmente ultras"" e l""'Armata gialloblù""." Sulla grotta si costruì prima un altare e poi una chiesetta in legno. Non mancavano gli ospiti: tra i tanti, Walter Chiari e Ombretta Colli. "Collabora con il mensile ""Mondo Ferroviario""." Tale statua è oggetto di profonda devozione da parte della popolazione locale. Furono sette: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Venezia Giulia, Emilia e Toscana. Trasferito a Macerata venne promosso al grado di Tenente. In ambito di folclore occidentale rimane come Albero di Maggio. "Questo singolo è stato pubblicato in contemporanea con l'album." Con i gialloblu disputò nove campionati. Permette ai giocatori di interagire in un mondo preistorico di creature marine. Esercitò anche la funzione di procuratore generale dei vicari apostolici delle Indie orientali. Negli stessi anni ha cominciato a combattere con gravi problemi di salute. In seguito si trasferì temporaneamente in Francia dove incise un altro album. "Animale oviparo, si riproduce all'inizio della primavera." La folla inizia ad inseguirli e li raggiungono in una stanza vicina. Dopo essere rimasto vedovo e bisognoso di assistenza, si ritira a Ravenna. Da poche settimane era stato nominato anche vescovo di Gaeta. Le donne invece sono corporee e dotate di inimitabile femminilità. I boschi che li ricoprono costituiscono il pittoresco Parco dei Nebrodi. "Il ""nastro"" dell'Ordine è cremisi bordato di bianco." Il museo può essere visitato mediante prenotazione. Ma cade vittima di una trappola per orsi. Piper sfoga la sua rabbia discutendo con la madre. Sul punto di riuscirci, cade, ma viene preso al volo dai droni di Cisco. Il resto del corpo è bruno-rossiccio con macchie irregolari color bianco sporco. La linea di demarcazione sui fianchi è netta. Questo approccio consente la definizione centralizzata di caratteristiche standardizzate e facilmente adattabili. In questo è molto simile al concetto del Totem. Madrid ha dedicato una strada ai Madrazo. È un composto nocivo. I manoscritti originali e le edizioni successive erano scritti in latino oppure in francese. "L'Arion venne bombardata con cannoni e razzi, provocando danni superficiali." Il fiume Connecticut passa attraverso il centro dello Stato, gettandosi nel Long Island Sound. Nel mercato estivo viene acquistato dal Magonza. Il gufo acconsente, lasciando il Grande Principe a crescere Bambi per il momento. Il tour ben presto si concluse. Timeless: The Classics Vol. La farmacia vende anche prodotti di bellezza e profumi. Del complesso claustrale non si hanno più tracce. Viene pubblicato ogni giovedì. The Boy Scouts to the Rescue Venne girato a Manchester. La loro prima esibizione fu come sostenitore di The Originals. Successivamente si è dedicata alla sceneggiatura, ed è sposata con una figlia. "Eve's Daughter" Su tutte le unità costruite il motore di trazione è uno solo. Entrambe le linee utilizzano le stesse due piattaforme. "Da allora fu sempre tramandato dai ""daimyō"" di Aizu." È creato in modo da fornire risposte rapide e concise su un particolare argomento. "È la versione francese di ""Paramount revue""." Entrambi sono sepolti presso il Green Mount Cemetery di Baltimora, Maryland. È il più grande castello dei Paesi Bassi. Collaborò fra gli altri con Salvador Dalí, Alberto Giacometti e Leonor Fini. Le forti nevicate interessarono anche i Balcani e si spinsero fino al Mar Nero. Erik Meek Affini alle mozioni, vengono presentate a conclusione di un dibattito. "La morte del principe troiano è narrata da Virgilio nel secondo libro dell""'Eneide""." Ghost City Lo SdF deve essere considerato tutto lungo il ciclo di vita del prodotto. Considerato uno dei più importanti festival europei, attrae appassionati da tutto il mondo. "Dal romanzo venne tratto il film ""Il postino"", interpretato da Massimo Troisi." "La ""Calypso"" partecipò quindi alla caccia alle navi tedesche, che però risultò infruttuosa." Successivamente i quattro membri della band si trasferiscono da Glasgow a Londra. Comunemente noto per essere stato il fondatore della Certosa di San Lorenzo, a Padula. Il dibattito, tuttavia, è ancora molto aperto. "In seguito, ha tentato un'esperienza con gli svizzeri del Bellinzona, militanti nella Challenge League." "È conosciuto anche con il titolo di una successiva riedizione ""Guns of the Revolution""." La tromba è suonata da Paolo Milanesi. La maggior parte delle uova sono state osservate in novembre e dicembre. Lo strumento, a trasmissione elettrica con sistema multiplo, è interamente racchiuso in cassa espressiva. Reggie Smith Nessuna delle tre piste di allora è ancora oggi esistente. "Il lato città è chiamato ""Machinaka-guchi"", e il lato opposto è chiamato ""Suitengū'guchi""." Numerose collaborazioni sono state realizzate con ad es. "È l'amore o la gelosia della giovinezza persa?" "Cochran fu trasportato all'ospedale di Bath nel Somerset, dove morì il giorno seguente." "Il risultato di questa collaborazione fu l'album di ""Kew." John Abercrombie La Fin du Monde è una ale forte, bionda giallastra di fermentazione tripla. Anche i grandi uomini hanno qualche paura, non fa eccezione Hercule Poirot. "Per l'uomo politico e per il suo staff l'occasione è quindi straordinaria." "È estate, quella che sarà l'ultima estate del pittore." Talvolta il manto nevoso supera il metro. The Birth of a Nation "Fra le altre sue incisioni, ""Il pacchetto"" e ""No, non mi puoi lasciare""." "Sito ufficiale dell'Unione per il Perù" Si interessa si poesia ed ecologia. "Ricostruzioni consistenti si notano nel corpo dell'edificio conventuale attaccato al transetto di destra." "Su ""Rolling Stone"", Ben Fong-Torres recensendo la serata scrisse: ""Santo Krishna!" Il capo dei Lusitani Viriato riuscì ad evitare la battaglia e a fuggire. "Ha studiato programmazione informatica all'Università Statale di Isabela." Oggi è una chiesa sconsacrata, che però è usata per visite turistiche. I play-off si svolsero in due fasi: le semifinali e la finale. Ora vive in un quartiere popolare con la nonna, le Case Latimer. Due consiglieri sono del Partito dei Borders. "A fianco di ciascun nominativo è specificato l'anno di nomina nella Hall of Fame." Which Is Which? Dopo la fine delle guerre napoleoniche tornò in Italia. In questo periodo fu anche costruito un battistero in bronzo. Tale verifica potrebbe essere fatto confrontando le impronte digitali. La pianta Angelica è realizzata su un foglio di carta priva di filigrana. Le loro vesti sono verdi come foglie appena nate, così anche le loro ali. Border Patrol È una canzone dance con influenze pop e di musica elettronica. "Non è un tipo emotivo e il suo ""sense of humour"" è sempre pungente." I componenti sono tutti strumentisti e cantanti solisti provenienti da moltissimi paesi. Fu poi acquistato dalla Times Mirror Co. "In California lavorò come barista, cercatore d'oro e organizzatore di ""minstrel show""." I colori della squadra sono nero e oro antico. "L'acqua veniva trasportata sulle navi in barili." "Si tratta di un disco maturo impreziosito dal singolo ""Chocolate Makes You Happy""." Domina la Piazza Rossa. "Il cratere è situato totalmente all'interno del Bacino Polo Sud-Aitken." È uno dei pochi parchi nazionali indiani ad alta quota. Il gioco si svolge sulla superficie piatta e desertica di Colian. Pur non essendo molto alto, si fa valere egregiamente pure nel gioco aereo. "L'evento avviene con la presidenza di Vittorio Feltri." Inoltre, prima di iniziare uno scenario, può anche muoversi in un territorio amico adiacente. Occasionalmente tenta l’affresco e l’incisione. Ha vinto per sei volte il campionato irlandese. "Nello stesso anno ha suonato all'interno del Verbier Festival ricevendo grande acclamazione." Arrivata la notte decidono di accamparsi. Just Me Inoltre finanziò personalmente la costruzione della prima chiesa riformata in Danimarca. Lucky You "Anche in quest'opera è presente un forte taglio moralistico ed essenzialmente politico." "Il titolo di lavorazione fu ""Rider of Ruby Hills""." Lungo il fiume vi sono due rifugi per escursionisti mantenuti dal Department of Conservation. Rappresenta la quinta stazione della Via Crucis. Non si conoscono nemmeno notizie circa la sua presunta attività di ladro. Inoltre furono conteggiate oltre vittime tra gli altri reparti. È una specie notturna e terricola, dove vive in cunicoli e tane. Una versione del gioco è disponibile per Game Boy. A volte la conversione ha rappresentato una parte della crescita della popolazione ebraica. Costumi autentici e ricostruzioni, è uno dei più grandi collezioni di Bretagna. Una nuova sede è stata realizzata alla Royal Concert Hall, Buchanan Street. Era composta da un fabbricato viaggiatori due binari passanti e due tronchi. "Un intervento che tra l'altro fornirebbe informazioni anche sulla riduzione del rischio eruttivo dell'area." Il gonfalone si presente come un drappo di color verde. Il vino può essere immesso nella rete commerciale dal terzo giovedì di novembre. "È membro dell'Accademia spagnola di cinematografia." In seguito alla cessione di Stam, gli viene affiancato in difesa Laurent Blanc. "Operò con l'Azione Cattolica, nell'opera di assistenza ai poveri e nella catechesi." Martha, infatti, decide di rivelare a João Victor di essere stato adottato. Gli ambienti sono piccoli ed angusti. È anche possibile sbloccare ibridi tra Affinità una volta completato il gioco. Ha sede nel Parco Maria Luisa. In seguito Grant divenne co-direttore del gruppo insieme a Vanessa Bell. Fu sepolta nella chiesa di San Francesco. Gli occhi sono grandi e gli ocelli assenti. Diversi sono i riferimenti alla mitologia norrena nel primo capitolo della serie. Tuttavia alcuni ricercatori hanno recentemente suggerito una possibile soluzione. Ha due figli, Patrick e Claudia junior. "Conosciuto come ""campionato Ragazze"", è aperto ad atlete con età inferiore ai quindici anni." La regione soffre periodicamente la siccità. Le scene sono state riprese in Giamaica. La specie è stata rinvenuta in Congo, ne è un endemismo. "Professore incaricato di Archeologia Orientale presso la Scuola di Studi Orientali dell'Università di Roma." "Durante la guerra vive sull'isola di Egina." Le storie hanno un intento umoristico, ma nascondono spesso un messaggio di natura morale. Sostenne il diritto degli ebrei di fondare uno stato ebraico, ove possibile in Palestina. Si incontra nelle foreste tropicali. La gola e il ventre sono rosso vivo. Austin Herrera Davis Il finlandese è la sola lingua ufficiale. Per un periodo gioca con il Flyers and Vikings Singapore. In pratica è un sobborgo di Imphal. Vinse due edizioni della Astico-Brenta e due edizioni de La Popolarissima. Si presentò con il suo doppio nome, Justin Randall, e interpretò alcune canzoni country. È il quarto comune più a nord della provincia di Cuneo. È stato smantellato a fine anni settanta. Ritirati Tarquinio Provini, Ginger Molloy, Phil Read e Bill Ivy. Le pinne pettorali sono brune, tendenti al trasparente. Ulteriori premi sono stati ricevuti dalle sue espansioni. Dopo ciò, viene costantemente convocato con regolarità in Nazionale fino al suo ritiro. Questo genere di modello di sviluppo è solitamente utilizzato per il software proprietario. Quando indossato da alcune divinità, esso è una rappresentazione della fertilità. "La regione su cui fu fondata la città sarebbe stata chiamata ""Pasisir""." Molti geni sono coinvolti. Possono essere distinti tre periodi. Harry riesce anche a guadagnarsi un posto nella squadra di Quidditch della sua Casa. Chiesa di Santa Severa "Molte varietà di animali si possono vedere all'interno: tacchini selvatici, cervi e falchi." Al suo interno il santuario ospita numerosi ex voto. "L'autore era probabilmente uno gnostico esperto di tradizione cristiana, che espose in maniera gnostica." "Questo offre il vantaggio di interconnessione senza la necessità di sincronizzare un'area più estesa." "In un'intervista Timbaland confermò che il verso era indirizzato a Storch." In taluni casi il termine indica il globo stellato. Presenta una forma rettangolare. La specie è stata rinvenuta in Inghilterra, nei pressi della città di Plymouth. Il cortile interno si presenta porticato con colonne con scudi decorativi sul capitello. La religione maggiormente professata dalla popolazione locale è quella cristiana, nella sua confessione cattolica. Nonostante una tecnica eccellente, sembra che avesse una forte inclinazione al manierismo. La struttura della carrozzeria era monoscocca. Nel campo della critica ha prodotto alcuni saggi rilevanti sul suo maestro, Goffredo Petrassi. Non è stato Marco bensì Nicola che era nascosto fuori dalla casa. Il libro è uno dei più antichi testi scritti in antico inglese. Nel corso dei secoli il ponte romano subì varie modifiche e rimaneggiamenti. "È stato pubblicato ""Adrian Mole From Minor to Major"", contenente i primi tre libri." "È una sostenitrice dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati." "L'organizzazione è finanziata dai governi e dalle fondazioni umanitarie con contributi totalmente volontari." William Moody La fauna del tempo è ancora quella della savana: elefanti, rinoceronti, giraffe, leoni, antilopi. I libri di memorie sono fonti storiche fondamentali per la ricerca sull’Olocausto. È il fratellastro di Jonathan Davis, cantante dei Korn. "È presente, inoltre, l'Unione europea." "All'ultimo però, Dexter le salva la vita." "Fu più tardi data alle stampe sotto il titolo ""Iraq After the Muslim Conquest""." "L'idea riscosse subito successo, aumentando il numero di lettori, poi di abbonati al giornale." Non è chiaro se fosse di famiglia nobile. Il basso viennese, tuttavia, presto passò di moda. Il portamento è più o meno eretto. "Questi versi differiscono l'uno dall'altro nel soggetto trattato." Questa pressione infine espelle il proiettile. Questo programma di studi è offerto esclusivamente da questa università. È possibile modificare gli intervalli di aggiornamento dei dati e i colori dei grafici. Si può uscire e trovarla di nuovo. Parlava in francese col marito ed in inglese con i figli. "Ma quando mi conoscono, scoprono con grande sorpresa che sono buona e gentile""." Realizzò una serie di tavole di botanica, oggi conservate alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Fuggì dalla Sicilia e riparò a Ferrara, dove fu ospite dei cugini Estensi. Diventando dunque principalmente un gregario, non ebbe più molte occasioni per cercare vittorie personali. La lista completa delle opzioni si può trovare nella documentazione di mount. Molte reazioni di sostituzione elettrofila sono alla base di importanti processi industriali. La compagnia rimase in attività per altri cinque anni. Di ritorno dal Friuli, Don Piccio si confronta nuovamente con il metodo Freire. Jim Tucker Tutto ciò contribuì a rendergli una fama di dirigente capace e competente. "Studiò presso l'Università di Oxford ed iniziò la carriera ecclesiastica ottenendo rapide promozioni." Carl riesce a superare la prova e viene reinserito tra i palombari. Negli anni novanta inizia a doppiare piccoli ruoli in vari film e anime. Vive nelle savane, boschi indifferenziati ed ambienti ripariali lungo le sponde del Nilo. La giuria dichiarò colpevoli Brodie e il suo scagnozzo George Smith, un droghiere. La formula di Black e Scholes è largamente applicata nei mercati finanziari. Con quei soldi manda la moglie e le tre figlie a Capri. "Il monarca lo avrebbe poi chiamato ""ordinario"" dalla musica della sua stanza." "Viene ricordato nella ""Historia Regum Britanniae"" di Goffredo di Monmouth." "È detto anche ""pietra dell'incudine""." Altri applicano un buon nastro di plastica sotto la suola delle scarpe. "La ""coalizione Arancione"" poté, così, contare sulla maggioranza parlamentare." "È stato distribuito anche con il titolo ""Chameleon""." Dalkeith è il principale centro amministrativo del Midlothian. Il sistema dei fuochi si basava sulla coincidenza tra focolare e nucleo familiare. Successivamente avviò anche una progettazione autonoma di apparecchi radio e televisori. Un dannato allora prende la parola, sebbene stia rivolto in basso. Dal quinto prototipo sono stati installati rotori quadripala completamente in metallo. "L'unione è realizzata dal professionista come un'esperienza mistica all'interno del proprio corpo." La forma è reversibile. Steve Powell "Contro venti e maree, riporta la legge e l'ordine." Do Children Count? Eppure ciascun di loro ha un sogno che a occhi estranei può sembrare infantile. Questa si rivelò poi una decisione molto importante che avrebbe cambiato la sua vita. Anche a Gries si sviluppò un borgo. Durante gli anni venti scrisse anche articoli indipendenti per diverse riviste. "Vive in piccoli specchi d'acqua ferma." Mary Louise Smith Agnetha Fältskog vol. Presidente divenne il conte Liotta di Lemos. Maria scrisse diversi libri di alchimia. Scoppiata la guerra, è con i Granatieri sui Balcani. La scena è stata progettata da Ton van de Ven. "La Bulgaria si classificò terza nel girone, mancando l'accesso al mondiale sudafricano." Due dei killer incontrano in un fatiscente night Bennie, un pianista. Risultato vincitore, prove e modifiche portarono al congelamento del progetto. "Il duomo sorge sul luogo dell'antica acropoli della città." Ventotto squadre sono ammesse alla fase a gruppi. Trigger Fingers Serve il centro abitato di Bibbiano. È una grande appassionata di musica alternativa e heavy metal. Posta a sud della città, si apriva lungo la strada per Pavia. "Furono chiamati ""battaglioni rossi"" a causa della loro appartenenza comunista." Giberto si ritirò a Verona presso gli Scaligeri e passò alle loro dipendenze. Con il Treviso arrivò il primo gol tra i professionisti. Lynott rimpiazzò Robertson nuovamente con Gary Moore. Tuttavia, gli editori Arnoldo Mondadori Editore e Einaudi rifiutarono. In seguito, la sua proprietà passò di mano numerose volte. Le tre banche si fusero completamente nella nuova società. Rohan ama la storia e le scienze e frequenta il Wessex Astronomy club. "Nei loro sforzi per rinnovare l'arte sacra, si legarono alle idee-base dei Nazareni." "Può considerarsi il seguito de ""Il giudice e il suo boia"" del medesimo autore." Jones dopperà un nuovo cattivo femminile, rivelando essere Zeta nel trailer del teaser. Furono gli ultimi modelli a montare un motore De Dion. "Tale decorazione venne probabilmente ideata da Vincenzo Borghini, amico dell'artista." Essi così respingono il connubio medioevale fra la dottrina cristiana e la scienza aristotelica. Essa può essere raggiunta in traghetto in circa due ore da Chichi-jima. Ha pubblicato racconti, romanzi, saggi ed articoli per giornali e riviste. La serie ha come produttrici esecutive Reese Witherspoon e Jennifer Aniston. Fu allievo della Scuola di disegno della Società Operaia di Udine. Le sue osservazioni includono anche note sulla popolazione umana sulle isole. Vi sono poi le coppe nazionali, la Champions League e la Coppa delle Coppe. Il brano ha ottenuto un buon riscontro da parte del pubblico. Yeo Kab-soon "Sulla traiettoria del volo compare il titolo dell'album." "Quest'opera viene a tutt'oggi inclusa nelle antologie dei college." "Il film fu prodotto dalla World Film con il titolo di lavorazione ""The Beast""." Viene separato dalla moglie e dalla figlia, che vengono tenute in ostaggio ad Osaka. Venne ordinato sacerdote poco dopo e cominciò a predicare le missioni in Bretagna. Le sue carte sono conservate presso il Royal College of Physicians. A marzo il rover cessa di trasmettere dati e informazioni. Non ha una conclusione, tuttavia Kirkman non continuerà questa alternative story. Il ponte subì un pesante bombardamento durante la seconda guerra mondiale e venne ricostruito. "I francesi, colsero l'occasione per lanciare una carica alla baionetta." La madre invece abbandonò il figlioletto di tre mesi per chiudersi in un convento. Dopo i funerali, il suo corpo è stato cremato. "L'opera è forse la più celebre e innovativa di tutto il ciclo pittorico Borgherini-Acciaiuoli." "La canzone nei cori rievoca la celebre ballata partenopea ""Maria Mari""." "Ignorando l'ordine reale, i due conti vennero a farsi guerra." Per misurare la corrente usò un galvanometro. Tutti e tre i singoli raggiunsero la vetta della classifica tedesca. Li invia dunque al rogo per salvare le loro anime. Tuttora le due galassie sono separate da appena anni luce. È il gruppo ultras maggioritario della Serbia, come colori ha prevalentemente il bianco-nero. Vanno a un ritmo talmente sostenuto che in pochi chilometri si ritrovano soli. Torino, società che in quel periodo conclusero le proprie attività agonistiche. "L'organo posto sopra l'ingresso principale, ancora perfettamente funzionante, risale ai primi dell'Ottocento." "Fa parte della serie ""Le città nella storia d’Italia"", diretta da Cesare de Seta." Furono tutti arrestati ed imprigionati per molti anni. La città ospitò quindi molti militari con le loro famiglie. Ogni loggia era fiancheggiata da una singola finestra. Litigano ma alla fine la donna riesce a fuggire anche se rimane ferita. Sulla penisola scorrono vari fiumi di modeste dimensioni. Questo elenco evidenzia le maggiori differenze con lo standard per ogni sua sezione principale. Non ha mai più visto suo padre. Queste case hanno sostituito gli iniziali container in lamiera forniti dalla Protezione Civile. "Monastero di Sant'Andrea" Il numero sul dorso e sui calzoncini, e il nome, sono di colore dorato. Possiamo descriverlo in alcuni concetti. Fu insignito della laurea honoris causa da numerose università europee e statunitensi. È seppellito nel Cimitero Armeno di Mosca. Opere di Fabrizio de Miranda È compito della membrana reticolare di tenere separati questi due liquidi. Vive ad Amburgo. Spesso la bordatura è molto ampia fatta di parecchie cornici, fino a sette. La pianta presenta tre navate. Coloni lombardi che in seguito avrebbero colonizzato la vicina Aidone. Atlante del Quarto Tempo. Seguono altri eventi legati alla secessione e allo scoppio della guerra. Era condotto da Pippo Franco e Pamela Prati. Su queste basi si muove il primo grande del cubismo analitico, ovvero Pablo Picasso. Inseguiti dal mago, si erano separati, con la promessa di ritrovarsi a destinazione. Il porto di Rotterdam è il più grande porto in Europa. "Il Consiglio comunale si rinnovò l'anno seguente, e diventò sindaco Luigi Armati." Vive in coppia solo quando si tratta di allevare la prole. Nel manoscritto sono state identificate le mani di cinque diversi amanuensi. Fiat Bravo Il ciclo di sparo è ad otturatore chiuso. Irrealtà del primo o del secondo? Il bacino della diga viene mantenuto quasi completamente vuoto per motivi di sicurezza. "Questo fu l'inizio della sua carriera accademica." È stato anche sceneggiatore, soprattutto agli albori della sua carriera. Contemporaneamente, riceve la notizia della morte del fratello Liborio in guerra. "Un difetto dell'arma era il meccanismo di trascinamento del nastro abbastanza debole." Il duca Alessandro muore. Il territorio circostante ha beneficiato, pertanto, di una riqualificazione generale. La copertina è opera di Mark A. Nelson. What Are You Waiting For? Oggi lavora come allenatore a livello dilettantistico in squadre della provincia di Vicenza. Questa specie, non molto diffusa in commercio, è indicata anche per acquari di comunità. Il sisma ha danneggiato lievemente il Palazzo Comunale e la Castellina. Come il fratello Ludovico, appartenne alla Massoneria. Buchanan tuttavia venne dichiarato vincitore e divenne deputato. "I sermoni dell'uomo giravano sempre intorno al tema del pagamento dei debiti." Gli Shreveport Storm scomparvero. Some Duel Porta sempre una collana al collo fatta di perle bianche ed ha il rossetto. Si nutre di crostacei planctonici, i grandi adulti anche di piccoli pesci. Sebastián Ramírez Il gioco alterna elementi dei platform bidimensionali ad altri tipici dei rompicapo. Generalmente vengono distinti due diversi tipi di poteri. Si possono trovare esempi di creature leggendarie nei bestiari medioevali. La canzone fu utilizzata anche nel film Moulin Rouge! I frutti possono essere mangiati in seguito a bollitura. "Quando era all'università era membro dell'unione socialista degli studenti." Il capoluogo di contea è Durant. Ha anche inciso molti inediti propri. Da citare è il Seminario Missionario Diocesano Redemptoris Mater. Le sue prestazioni lo rendono titolare della seconda squadra, anche nella stagione successiva. La squadra di calcio della città è il Club de Deportes La Serena. Claude Schnell Dalli ha anche lanciato il primo libro bianco di Malta sulla violenza domestica. Per la sua performance fu candidata al Drama Desk Award alla migliore attrice. È presente inoltre una biblioteca biomedica. Shin Hong-gi I sentieri riportano da Flamingo verso ovest, fino a giungere a Cape Sable. Decollando da basi avanzate, gli equipaggi attaccarono bersagli strategici in Afghanistan. David Sandberg Vi sono due scale principali a due rampe. "In ‘The Leto Bundle' la figura centrale attraversa storia e paesi dei Balcani." Si caratterizza per il gusto molto dolce e la pezzatura molto piccola. "Attraverso i suoi sforzi, il ""castello della discordia"" si trasforma in un ""castello contento""." Consta di un corpo centrale e di aggiunte posteriori ai lati. "È la figlia di Max Dillon, alias Electro uno dei principali nemici dell'Uomo Ragno." "Giunto a Roma, il matrimonio fu celebrato in Castel Sant'Angelo." "Alla fine, Lorelai capisce che Christopher non è l'uomo della sua vita." Un ragazzino amico di Cosmo sul pianeta Solo. Con sua grande sorpresa, scopre che si tratta invece di un Cardassiano. "L'album è stato preceduto dai singoli ""Le notti senza fine"" e ""Chewing Gum Blues""." Tutte le tracce sono scritte e composte da Esperanza Spalding, tranne dove indicato. "Il termine viene di nuovo utilizzato all'interno dei Cosacchi registrati della Federazione Russa." "Le riedizioni della Blue Ribbon furono chiusi quell'anno." Il governo Ustascia della Jugoslavia era alleato del governo nazista. Esteban de Palma "L'influenza di ""Watchmen"" è riscontrabile in molte opere che lo seguirono." Tom decide di distruggere il laboratorio, dando fuoco a tutto. Nasce come strumento per lavorare con database che seguano il modello relazionale. Nella cittadina si trova uno stabilimento termale vicino alla stazione degli autobus. Altri rumors meno credibili vedono come protagonisti Queen e Jimi Hendrix. Le coperture sono a terrazza con lastrico solare. I contadini che stanno cercando i gendarmi cercano di raggiungere i due bambini. Con il passare del tempo, la professione del banditore si è evoluta. Un cane? "Vital' Koval'" Cherry e Marcia evitano che scoppi la rissa andandosene spontaneamente insieme Bob e Randy. "I Seminari durarono per circa venti anni costituendo anche un importante riferimento per l'insegnamento." Il paese esporta in prevalenza petrolio, caucciù, pepe, copra, legname, antimonio, bauxite e fosfati. In questo film è assente il personaggio di Q interpretato da Desmond Llewelyn. Clint Richardson Til the Casket Drops Grazie a questa amicizia, aiutò il Montenegro durante la guerra con la Turchia. Non essendo tornato dalla missione il comando giapponese lo dichiarò disperso, e probabilmente morto. Il capoluogo è la città di Kastoria. "L'influenza politica del clan Fujiwara cominciò durante il periodo Asuka." Ebbe molti allievi. The Gambler "Mentre collaborava coi ""The Mau Maus"" Paul cambiò il suo nome in Paul Mars." I liberali occupavano invece le principali città portoghesi, dove furono appoggiati dalla borghesia. "Queste navi sono anche dotate di ponte di volo per l'appontaggio degli elicotteri." Per Gunnar Berlin Durante il panel, è stato rilasciato il primo trailer, introducendo numerosi nuovi personaggi. Si aggiudica anche la Coppa del Federale. Ha inoltre sviluppato la teoria delle trecce come branca della topologia algebrica. Tramp, Tramp, Tramp Si diversificarono, poi, i percorsi pedonali e quelli destinati alle carrozze. Wishart propone alla ragazza un altro dei suoi nipoti ma lei decide di andarsene. Tutti e tre vanno fuori. Marcelo Ríos ha battuto in finale Albert Costa per walkover. Claus Jensen I coefficienti di dilatazione termica rimangono simili, mentre la conducibilità probabilmente si riduce. "Il capoluogo comunale si trova nel nord dell'isola di Miquelon." "I cantanti sono diretti da vari direttori d'orchestra." Di salute cagionevole fu considerato protettore dei bambini malati. Jesse James è tra i visitatori che sono rimasti lì. La Spagna è stata rappresentata dalla coppia formata da Pablo Herrera e Raul Mesa. Si trova vicino al confine di contea. "Inizia la sua carriera sportiva prima da atleta e poi da allenatore nell'Eurosport Cosenza." Tanto che lo pseudonimo Zena,in lingua ligure, vuol dire appunto “Genova”. Wilcox si è laureato alla Boston University. La ditta passò di nuovo a Fred Jr., tornato in patria. In finale batte di larga misura il tedesco Rudolph. Grace dice che è incinta di Leo ed è stato quella volta in aereo. Tutte le tracce sono state composte dai Nerve Agents, a parte quelle altrimenti indicate. Aderì infine a Forza Italia. Meno frequentemente il test è utilizzato per identificare bambini con un alto quoziente intellettivo. "È in questo periodo che Leigh assume il nome d'arte di John Foxx." Un trucco molto utilizzato è il seguente. "Attivo nella solidarietà sociale, in particolare sostiene l'attività di Emergency." Della canzone non è stato prodotto nessun video. Diversi sono i metodi di impugnatura delle bacchette. Abita acque costiere ricche di anfratti rocciosi e corallini. Di proprietà privata, gli edifici furono adattati negli anni sessanta per ospitare un villino. Ma sua vera vocazione erano le opere di carità. "Subentrano Enrico ""Puglia"" De Candia alla voce e Dario ""Crema"" Cremonesi alla batteria." "L'edificio principale ottocentesco ha la forma di una ""masseria fortificata""." La canzone vede la partecipazione di Timbaland e di suo fratello minore, Sebastian. "L'opera fa parte della serie ""I Cavalieri dello zodiaco"" creata da Masami Kurumada." Nella composizione sono presenti anche una vecchia e una guardia svizzera. Infine, tutti si fondono in un gigante nero che rifiuta di pagare la tariffa. Una situazione in cui si lavora senza accorgersi di farlo. Anche il terzo matrimonio terminò con un divorzio. "L'attività crebbe lungo aprile e maggio." "Nardini a oggi risulta essere la più antica distilleria d'Italia." Il nipote di Pietro tenta di violentarla ma il fidanzato lo uccide. Gli inverni sono moderatamente freddi e le estati calde e asciutte. Nathan McLeod "I lavori iniziarono l'anno successivo." Per paura di perdere il bottino già conquistato, si ritirarono. Sedici atleti ottengono la misura richiesta. Essendo una ballad, il brano ha un solito testo spianato al sentimentalismo. È praticamente impossibile distinguere le idee attribuibili a Democrito da quelle del suo maestro. I Protoss sono considerati una razza guerriera anche se non sono costantemente in guerra. Lo stesso giorno il comunica il suo ingaggio. Sulla vicenda non è mai stata fatta completamente luce. Generalmente la manifestazione più comune è una congiuntivite con presenza di fotofobia. Anche alcuni cardinali protestarono. È stata vinta dal Manchester United, vincitore della finale disputata contro il Leicester City. Lig, la terza serie del campionato di calcio turco. Prima di morire, comunque, nominò suo successore il figlio Abd al-Malik al-Muzaffar. Il suo quartier generale è situato presso la McConnell Air Force Base, nel Kansas. Allan Carlsson "Comunque io non sono interessato perché sono un fornitore di contenuti""." È collegata direttamente con la stazione ferroviaria di Atocha. Fu quindi il fondatore del Verdi Opera House di Filadelfia. Tutte le produzioni sono a cura di Shablo. Il suo successore fu Kai Winn. Mappa della suddivisione amministrativa della provincia dello Heilongjiang. Cominciarono i preparativi. "L'esercito russo, tuttavia, poteva contare sul libero passaggio sul territorio austriaco." Al dipartimento spettava eleggere tre deputati. La settimana successiva contro i Chiefs mise a segno altri due intercetti. È un membro del teatro nazionale della gioventù. Sua madre nel frattempo decide di divorziare e trova un altro uomo. Amber Hearn "Quest'ultimo realizzò anche il portale laterale in pietra grigia." Taurasi, fu progressivamente abbellita con nuovi e splendidi palazzi. Presentava originariamente solo otto arcate a tutto sesto. Come autrice letteraria ha pubblicato raccolte di racconti e libri per bambini. "La canzone ha vinto il Grammy Award come ""Migliore canzone rap""." "In direzione nordest è collocato l'Olympus Mons, il vulcano più elevato del sistema solare." "Si conosce l'esistenza di tali oscillazioni nel sole e in altre stelle." Gli ultimi giorni La sua testa arrotondata è molto piccola se paragonata alle dimensioni del corpo. La velocità del proprio robot può essere regolata durante la partita su tre valori. "L'album ha ricevuto recensioni generalmente positive." La specie non è commestibile ed ha un sapore estremamente acre e repellente. Le tre unità strutturali assumono una forma simile a una treccia. Il ragazzo attraversa quel posto da solo e riesce finalmente a liberare Winston. Il marchio automobilistico SsangYong Motor Company viene confermato come terzo sponsor sulla maglia. "Successivamente ha partecipato ad altre pellicole, tra cui ""Ghost Town"" e ""True Story""." La sua vita cambia radicalmente quando incontra Tidus. "Prende il nome dalla ""Adams Boulevard"" la principale arteria stradale del quartiere." La Pieve rivestiva importanza strategica, oltre che religiosa ed amministrativa, al tempo dei bizantini. Il fondo, venne poi arricchito, nel corso del tempo, con acquisti e donazioni. Dopo il pensionamento si stabilì nel New England, presso il Dartmouth College. "A seguito della dissoluzione dell'Unione sovietica, il progetto ha dovuto affrontare seri problemi finanziari." "Dopo l'anno di regno, Svensson ha ripreso a studiare, ottenendo la laurea in giurisprudenza." Espose alle prime Biennali di Monza e nelle più importanti gallerie di Milano. "Colpisce entrambi i sessi e non si distinguono differenze in base all'età." Sintomi di minore frequenza sono le errate percezioni della dimensione degli oggetti osservati. Le abitudini sono prevalentemente notturne. Una versione semplificata di questo è il tensore di curvatura di Ricci. "Soda, bianca, alquanto fibrosa, quasi ""vellutata"", giallastra sotto la cuticola." Ha lavorato anche come modella per svariati siti per adulti. A Mies hanno sede la Federazione Internazionale Pallacanestro e la Federazione Internazionale di Motociclismo. Quindi ordina a tutti di abbandonare il castello, lasciandolo solo coi due figli. "In ""Jewelpet Kira☆Deco!" Successivamente lasciò il posto al fratello per le due gare seguenti. "Il libro è stato nominato ""libro sul management dell'anno""." "Il suo nome deriva dal latino e significa ""molto amara""." La qualità delle acque del Merlata è scadente. Erasmo Carlos Il motto è riportato sullo stemma e sul logo della scuola. Risulta essere più piccola della Masuria. Anche il benessere personale contribuisce a far sì che le prestazioni siano ottimali. Nel primo gruppo si gioca per la promozione, nel secondo per non retrocedere. La residenza ufficiale è il palazzo dei Principi di Monaco. "Le sue composizioni sono molto caratteristiche e formano quattro dei sei pezzi di ""Dialogue""." Si schierò a fianco dei repubblicani nella guerra civile spagnola e accolse molti profughi. "Si tratta del secondo aeroporto militare più trafficato d'Europa." La classifica finale fu stilata secondo i risultati di tali tre incontri. "Giacomo, l'anno dopo, visto che il fratello continuava a resistere, fece ritorno in Aragona." Vi sono molte oasi fertili lungo il tragitto. Varie apparizioni in compagnie private e nei Teatri Stabili di Milano, Genova, Roma, Trieste. Prima di scoprirlo, la musica gli sembra troppo difficile e tecnica. A quel punto da parte inglese si decise di intervenire militarmente. "È il quinto episodio della serie ""The Chronicles of Bloom Center""." Il motto del corso è: Virtute Duce Comite Fortuna. Il secondo binario viene altresì utilizzato per effettuare precedenze pari. "L'edificio, internamente disadorno, è stato di recente interessato da alcuni lavori di miglioria." "È apparso anche nella quarta stagione di ""Absolutely Fabulous""." Inoltre il Pro Pellaro si è unito con la Pol. La sua politica in generale promosse un sistema di istruzione gratuito e neutrale. La band è stata paragonata ai Morbid Angel e ai Suffocation. È stata diretta da Laurence Cummings. Ciononostante, può spingersi alla ricerca di cibo sia sugli alberi che in acqua. "Studia arte all'Accademia Albertina e successivamente diventa uno degli insegnanti del medesimo istituto." È sposato con Leni Stern, anche lei chitarrista jazz. Non prese mai parte ai campionati europei. "Collabora con numerose riviste e diventa critico d'arte per ""Paese Sera""." Snap Yo Fingers ha sfondato come hit da club. Si qualifica al turno successivo la squadra che nel computo totale realizza più gol. Il risultato di queste operazioni può essere indeterminato oppure impossibile. "Extended"" keyboard." Slave Ship Choiseul era furioso ed accusò di questi fallimenti il conte di Rochford. È stato un dirigente del e, nello specifico, il consigliere-cassiere del club. "Nella prima settimana dalla pubblicazione, l'album ha venduto quasi copie." Successivamente è stata associata a organizzazioni non governative. "L'album includeva le tracce Like Me e Stupid Shit e i rispettivi video musicali." "Evans proseguì gli studi all'Università di Birmingham, dove ottenne il Master in letteratura inglese." Il sangue nelle urine è sempre presente in questa malattia. Englehart fece come chiesto ma cercò di esiliare il personaggio con dignità. Il corpo è robusto. "È insolito però vedere una coppia già sposata all'inizio di una serie orientale." "Nonostante ciò l'opera è un documento di grande valore." Già nella sua stagione da rookie, Barron divenne titolare nei Rams. Il conseguimento del diploma dà luogo al diritto di fregiarsi del titolo di geometra. Il club fu eliminato al primo turno. Richard Funk Big Girl Il condannato veniva posto sul basculante e passava dalla posizione verticale a quella orizzontale. Nonostante la sua famiglia fosse conservatrice, Compton votava spesso contro di loro. Innumerevoli sono gli spot pubblicitari che adoperano canzoni della Andrews come jingle. Il Governo Ponta ha organizzato in prima persona il referendum popolare per la destituzione. A Heart of Gold "Recitò nella serie ""Sotto accusa"" nel ruolo del sergente Dan Kirby." "La critica si interessa sin dagli anni Cinquanta dell'opera poetica di Risi." Gli interventi avvengono come supporto alle istituzioni ed enti statali, regionali e locali. La canzone è stata registrata per la prima volta allo studio Format di Torino. In questo periodo si sposò con una donna di nome Caroline Powell. Altri invece hanno ripristinato alcune o tutte le parti eliminate. Sua madre era invece una discendente di Sir Walter Scott. La maggior parte degli Ismailiti professano il panenteismo. "L'anno successivo, si ripresenta nel torneo londinese, superando nuovamente le qualificazioni." "Successivamente, Marcello e Viola si separano e Viola lascia l'Italia per qualche tempo." "Malgrado tutto fece la conoscenza d'Aimé Césaire di cui diventò amico." Ha immediatamente ottenuto un successo senza precedenti. Venne prodotto da Rick Rubin, con il quale la band si trovò piuttosto male. Femme fatales Inizia anche a immaginare chi possa essere il Lupo Nero. "Il suo significato sta per: ""Arte della pace, della quiete interiore""." È laureato in giurisprudenza. Asuna Tanaka Ebbe fra gli antichi romani un culto particolare: aveva il suo tempio in Roma. "L'aspetto è massiccio, con grosso becco conico di colore nero." La partenza è in linea, aperto a squadre composte da tre atleti in cordata.. "Bulle Ogier ricopre il ruolo di Séverine che, all'epoca, fu interpretata da Catherine Deneuve." "È la quarta trasposizione cinematografica di ""Richelieu"", lavoro teatrale di Edward George Bulwer-Lytton." "La nobiltà maltese iniziò con il primo dominio arabo e poi normanno sull'isola." Sono presenti diverse specialità che possono essere giocate anche in modalità multigiocatore. Questo messaggio si applica perfettamente al personaggio di Quentin Crisp. Venne disegnata dal Dott. Molti punti erano stati però lasciati oscuri e presto erano sorte controversie. Questa energia giunge agli Ori quando gli esseri umani credono in loro. "L'impianto frenante era costituito da tre freni a tamburo, il posteriore a comando idraulico." Il movimento del velarium durante il nuoto varia a seconda della taglia della medusa. Lo specchio del finto tonto funzionava. "Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ""Proceedings of the National Academy of Sciences""." In Colombia la cumbia. Kamehameha V fu inoltre il primo re ad incoraggiare la ripresa delle tradizioni locali. "La variante ""Marja"" coincide poi con un termine finlandese che significa ""bacca""." Essa può concorrere, con funzione ausiliaria, ai servizi di ordine e sicurezza pubblica. "Francis Ford Coppola, unico statunitense in concorso con ""Buttati Bernardo!" Si parlò subito di miracoli verificatisi presso la sua tomba. Tuttavia, conosciamo ancora ben poco sulla biologia di questa specie elusiva. Sebbene non perfetta nei passaggi di coloratura, la sua voce possedeva nitidezza e flessibilità. Araldica bizantina Steven Mackenzie, ex membro del consiglio comunale, detiene attualmente questa posizione. Cronologicamente segue quella che si chiamò terza compilazione. "La Carisch ha edito il volume ""Mario Gangi." Non disdegna nemmeno frutta e carogne. Non appare alcuna traccia di nebulosità né al binocolo, né con un piccolo telescopio. "Sul suo lato sinistro si apre ""piazza Mercato""." In alcune sue creazioni letterarie affiorano a volte tendenze tardo-romantiche anticipate dalla Scapigliatura milanese. Rimase Primo Ministro fino alla morte, avvenuta pochi mesi dopo a Sofia. Venne girato in California, a Lone Pine, alle Alabama Hills. Nel mese di novembre Agnes vince cinque premi ai Danish Music Awards. "L'attore Nick Manning fece un provino per la parte di Batman." Tra questi ultimi, diversi dei palazzi affacciati sulla stessa Strada Nuova. Don Diego non avrà tuttavia il tempo di riposare. Nello specifico si usa per tagliare forme complesse o realizzare bordi di forma specifica. "Visse l'infanzia nella casa padronale dei Raggi a Savignano di Rigo, chiamata ""Aia Bella." Fu dislocato a Taranto. Ospita le partite in casa della squadra spagnola Xerez Club Deportivo. "Tra i musei presenti, il più importante è il ""Portland Museum of Art""." Boon giunge così in tempo a salvare Nathan dalle grinfie del padrone di casa. Sottile, bianca di consistenza cerosa. "L'acqua scorre ancora." Casa Crespi Nel frattempo, la maggior parte delle scene in cui appariva vennero eliminate. Battaglia di Baton Rouge Demi Schuurs Nella stessa città sorge anche la basilica minore di Nostra Signora Ausiliatrice. Narra fr. Bob Wills ed i suoi Texas Playboys ne registrarono una versione con Tommy Duncan. Durante la prima guerra mondiale, convertì la sua casa di Londra, in un ospedale. È retta dal vescovo Dante Gustavo Braida. È per questo motivo a volte durano di meno dei denti naturali. Meno della metà di una sfera può essere proiettato su una mappa finita. Ci vorrebbe forse una rivolta. "L'artista Tito Salas fu incaricato della decorazione del Pantheon Nazionale." "Come in ""Mother Goose"" anche questa canzone offre una serie di immagini." "L'intero territorio comunale di Rodi è parte integrante del distretto sismico del Gargano." "Alla terza giornata di campionato l'Acharnaïkos viene esclusa dal torneo per inadempienze finanziarie." Arturo Perugini. È cantata da Figaro alla fine del primo atto. Di questa antica diocesi nestoriana sono noti sette vescovi. "Questa stagione vide il trasferimento permanente della sede del Pro Bowl all'Aloha Stadium." È stato sposato tre volte. Tutti i brani opera di Bill Million e Glenn Mercer eccetto dove indicato. Furono tentati interventi di recupero negli anni trenta del Novecento, ma con scarsi risultati. "Dopo l'intervento della Confederazione Germanica, Carlo venne forzato però ad accettare tali leggi." Questo uccello vive in tutto il mondo. La medaglia veniva assegnata ai partecipanti alla difesa del Caucaso. Era un apprezzato critico letterario. "Le ringhiere dei balconi sono decorate con motivi come il granchio o l'aquila." Viene in particolare attribuita alla cerchia di Andrea di Lack o dei suoi aiutanti. Al contrario di molti attinotterigi arcaici, le scaglie erano sottili. "Tutti gli altri corvi sono doppiati da attori afro-americani, tutti membri dell'Hall Johnson Choir." Nella chiesa restano ancora, sempre più degradati, gli stucchi decorativi della stessa. "Lo stile della band può essere definito come l'unione di metalcore e progressive metal." La città è servita dal servizio ferroviario suburbano Tri-Rail. "Attraverso la collaborazione con giornalisti, politici, magistrati ed esponenti della società civile, ""Mafia?" Sulla vicenda sono intervenuti, da Monaco, i produttori della serie. Fort Bend "Molti sketch fanno parte del ""Monty Python's Flying Circus"", anche se alcuni sono inediti." Attualmente la prima squadra milita nel campionato di Prima Divisione. In aiuto di Rebecca accorre Ivanhoe che sconfigge Bois-Guilbert, provocandone la morte. Andreas Wenzel era il detentore uscente della Coppa generale. Fu prodotto da Robert Kirby, che curò anche gli arrangiamenti di archi e tromba. Lungo i fianchi numerose linee verticali smeraldo metallizzato scendono verso il ventre. "Tutt'oggi risultano non terminati alcuni interventi." "Serve il centro abitato di La Trinité e ""L'Ariane"" quartiere di Nizza." Successivamente, e per gli anni a venire, ricopre la carica di manager. Intorno agli anni trenta diventa un agente segreto per il Servizio Informazioni Militare italiano. Il protagonista però non si scoraggia. Questi fiumi sono uniti da tre canali di collegamento che attraversano lo spartiacque. "Si colse l'occasione per dotare l'edificio di un moderno impianto elettrico e di riscaldamento." Al torneo hanno partecipato dodici squadre, sei italiane e sei inglesi. Avviene in primavera-estate. Le sue componenti sono estremamente giovani e mostrano una velocità di rotazione moderatamente ridotta. I primi due esemplari vennero donati dal governo cinese. Ci sono anche numerosi sarcofagi. I dipartimenti di economia e di scienze della formazione si trovano a Norimberga. Successivamente tornò a Caltanissetta dove esercitò la professione di medico. Per lei tradusse e adattò opere teatrali italiane. È prettamente carnivoro. Si è laureato in filosofia presso la Sapienza di Roma. Non si conoscono né la data né il luogo della sua morte. In Italia è diffuso principalmente nel Sud, in particolare in Campania. "Fu re dell'isola di Ceo." In seguito questo impiego di copertura della fanteria verrà largamente sviluppato dai Romani. È possibile definire e utilizzare costrutti sintattici in luogo dei simboli. Inoltre dal vivo, i singoli di successo venivano raramente suonati. Esiste anche una comunità musulmana, gruppi di testimoni di Geova e altre religioni minori. Anche il braccio nord non sembra collegato né con fasi lunari che con Venere. Gemellaggi: Velletri La datazione del periodo di costruzione è controversa. I fiori sono sessili, piccoli e ridotti in ogni elemento. "L'impianto è dotato anche di una pista di atletica." Era un bipede dalle braccia corte, la testa piccola e lunghe e forti zampe. "Forse questo fu il segnale che diede l'avvio alla sua riscoperta." Per queste ragioni il Palio venne rinviato al giorno successivo. Perciò decide di non sposarsi mai, sebbene sia giovanissima e molto bella. "Dieci anni dopo entrò nell'Ordine Francescano." "Sono canzoni che vorrei venissero sentite con un senso di comunità generazionale”""." Fu arrestato, processato, riconosciuto colpevole del suo omicidio, e impiccato a Dundee. Tonio, il cantante maschio e suona la chitarra. Al collo porta una collana di piccole perle simbolo di purezza. Vengono anche promossi i gruppi teatrali locali. Come nel videogioco precedente, sono presenti sedici personaggi, otto ragazze e altrettanti ragazzi. Venne inviato sin da giovane alla corte degli Scaligeri. I lunghi e severi digiuni finirono tuttavia per indebolire Rodolfo, che si ammalò gravemente. "L'anno indicato è quello di prima scoperta nel Mediterraneo." Ad ogni passaggio si trovavano due porte blindate. Torna a dare i primi calci solo dopo quattro mesi con la formazione Primavera. A questo punto il disegno viene impresso su una carta speciale. Durante la seconda guerra mondiale fu occupata da forze imperiale giapponesi. "Numerosa era anche la popolazione ebrea dell'area concentrata nella parte orientale della provincia." Per un breve periodo fu Segretario della Guerra ad interim. In definitiva si tratta di una risposta errata della cute ad uno stimolo esterno. Qui venne torturato per circa un mese. Il rostrale è visibile da sopra. È il secondo impianto ferroviario del comune. Si nutre di foglie di piante succulente. "Il suo primo incarico politico fu all'interno del consiglio comunale della sua città natale." Non è mai appartenuto alla Contea di Nizza. "Il quarto, il recepimento, nel processo di riforma dell'istruzione, dei saperi innovativi delle donne." "La Chiesa è annessa ad un'antica cripta." "Talora il riscaldamento elettrico conviene dal punto di vista dell'economia individuale." Il capoluogo di contea è Astoria. Qui conosce Fulco Ruffo di Calabria, nipote di Paola, Regina del Belgio. La coppia divorziò poco dopo. La donna riferì al padre del proprio avvistamento. Lo stile architettonico è quello romanico di discendenza lombarda. Gianfranco Chessa Alcune aree sono minacciate anche dal pascolo incontrollato. Attualmente il campanile è pericolante e la chiesa non è più officiata da tempo. Con i ciociari ottiene la permanenza di categoria al termine della stagione. Il filo spinato è in realtà un anello. Le tecniche che si possono usare sono pugni, calci, proiezioni e tecniche di sacrificio. La cupola centrale, poggia su un tamburo ottagonale. "L'intera Africa Orientale Italiana venne conquistata e tutte le truppe italiane furono catturate." Tornato a giocare, disputò con il Bari due annate in serie cadetta. H. Johnson e John Lucas. Nei suoi vari ruoli è stato intervistato per numerosi programmi televisivi, riviste e giornali. Questi tre cognomi sono detenuti da circa la metà della popolazione etnica coreana. "Oggi è abitato da un gruppo di famiglie ed è sede di un'associazione." La sua capitale è Lussemburgo. Delle sue origini e della sua prima gioventù si sa poco o nulla. "Nel corso degli anni ""Mattino Cinque"" è stato al centro di alcune controversie." "Si tratta della versione locale del format italiano ""Colpo grosso""." Con il decreto venne nominato un unico senatore. Ha organizzato incontri con il mondo del cinema italiano. "L'attrice è attiva in cause politiche e umanitarie." "Ha interrotto gli studi per incidere l'album di debutto." Le imperiali sono state ottime vetture e si sono rivelate oltremodo longeve. "La didascalia diceva: ""I's simple Sambo and I's running for the big house." Li considera, invece, attori razionali guidati da interessi egoistici. Gianni Ravera e Ezio Radaelli Ha infatti messo a segno un gol da corta distanza. Danilo Astori. "La risposta dei vescovi fu, sin dall'inizio, ferma." Egli cercò anche di supportare la creazione di una cinematografia indipendente. Circa trecento libri e saggi sono stati scritti analizzando il suo pensiero. Emmet Reid Blake È una razza che faceva parte della lista delle razze canine pericolose. Lo slargo si dirige subito vicino alla costa, allontanandosi dalla strada carrozzabile. Questa decisione fu incoraggiata dal socio di minoranza Elevation Partners. R. Daly, suo inventore. Eredita dal padre una grande fortuna, che investe tutta per aiutare la Convenzione. In epoca romana, il porto marittimo di Roma era Ostia. "L'unità è dedicata al politico e patriota garibaldino Giacinto Carini." Tale sforzo è stato premiato sia dal pubblico che dalla critica. Fu costretto nuovamente ad arrendersi e fu imprigionato. "L'Istituto Le Rosey, prestigiosa università privata, ha la propria sede invernale a Gstaad." Tuttavia, Blok avvertì un cambiamento nella trasformazione della sua amata. "Il nome viene dal sanscrito ""kumari"", figlia." Anche le zampe, provviste di piccole spine, sono nere. Inizialmente gli elettori prepararono e sottoscrissero la capitolazione del conclave. Le pinne sono ampie, in particolare nei maschi. Per significato, quindi, è affine a nomi quali Amico, Anis, Emre, Khalil e Rut. "Fu un matrimonio infelice fin dall'inizio." Il frate posto al fianco del santo osserva sbalordito la scena. Lungo le sue sponde si trovano il Parco della Vettabbia e il Mulino Vettabbia. Arthur prega la marchesa di chiedere a Hortense di riceverlo. A sinistra si trova invece san Giovanni Battista che prega rivolto al bambino. Le famiglie del luogo usavano mangiarla a cena. Solo con molta pratica ed esperienza si può riuscire ad evocare due spiriti contemporaneamente. Si distinse durante le guerre napoleoniche. Sono gli antagonisti principali della serie. "Controindicato nell'ipersensibilità nota al farmaco." A differenza delle precedenti roadster, queste vennero assemblate presso la carrozzeria di Spandau. La Console vanta sette titoli nazionali. Sono le premesse di una evitabile retrocessione. Manifestazioni simili si sono ripetute in varie località della Norvegia. "La sua morte ha messo fine all'attività del gruppo." "Sull'avantreno infatti erano montati freni idraulici, mentre sul retrotreno erano installati freni meccanici." Gli eventi della seconda guerra mondiale coinvolgono anche la Madonna del Divino Amore. Gli episodi infatti non vengono trasmessi in ordine. Nella navata sinistra spicca, nella prima cappella, una statua lignea raffigurante San Giuseppe. Le zampe sono marroni con deboli chiazze bianche o strisce. Il confine riguarda la parte nord orientale della Polonia. "L'evento fu trasmesso lo stesso giorno registrato negli Stati Uniti e in Canada." Un giorno Paulino trova un osso umano nel giardino di casa. Il capoluogo di contea è West Branch. Dopo essersi picchiati di santa ragione, perdono entrambi i sensi. I matrimoni tra persone dei due comuni furono rarissimi per secoli, dopo questo avvenimento. Godeva di grande stima ed era stato scelto come pilota personale del presidente coreano. Durante il ventennio fascista la piazza venne intitolata al militare Ettore Muti. Altra distinzione storico-geografica è tra Friuli veneto ed austriaco. In Lombardia gioca per tre anni, prima di trasferirsi a Salerno. In quegli anni la sinagoga aprì le sue porte ai numerosissimi rifugiati. Canadesi e australiani usano entrambi. Una di queste medaglie è visibile presso il Museo Civico del Risorgimento di Modena. "In Francia simboleggia anche la ""speranza""." Il nuovo allenatore è Vincenzo Vivarini. Proserpina interverrà per piegare Plutone, ed Euridice viene resa ad Orfeo. Ben rappresentati anche gli impressionisti e post-impressionisti, con Monet, Degas, Renoir, Van Gogh, Cézanne. Ko Yo-han Entrambi i video sono stati girati da Marc Webb. Ha testimoniato che cercò di evitare la partecipazione alle azioni più omicide del campo. Al suo interno coesistono zone miste industriali e residenziali. Alle iniziative dedicate partecipano studenti provenienti dagli istituti di tutta Italia. Molti dei suoi libri sono ispirati ai suoi viaggi in Medio Oriente. Questo testo permette agli individui di determinare se appartengono a una minoranza. Quando è distesa serve a prevenire il reflusso di sperma nella vescica. "Avevano tutte rodiggio ""B'B't""." Non abbiamo mai nemmeno preso in considerazione seriamente le riprese. Si oppose alla partecipazione del Regno Unito alla prima guerra mondiale. Per il secondo turno consecutivo fu premiato come miglior rookie della settimana. "Fu un ""campo di marcia"" in epoca imperiale romana durante le guerre marcomanniche." Tra di essi, però, molti furono scelti dal governo britannico e non eletti. È stato anche applicato con successo e accuratezza nelle previsioni di business. "Il calcio fu quindi abbandonato per quasi vent'anni." "Egli scrive:""Per parecchi anni la chiesa è rimasta chiusa perché gravemente danneggiata." Marco e la Villa di Poggio Imperiale. In rappresentazioni non discrete, e quindi continue, questo lavoro non si presenta. "Sotto la direzione di Hell l'osservatorio universitario ottenne rinomanza internazionale." A quel tempo, il Columbia ed i suoi affluenti fornivano un habitat fluviale incontaminato. Il primo termine è quello preferito dai Sahrawi, la popolazione tradizionale del luogo. Le masse che lavoravano nei campi, invece, erano la grande maggioranza. Si ottiene un punteggio bonus proporzionale al tempo anche completando un livello rapidamente. Caratteristici erano anche la fusione di piccoli coni ossei, sotto il canale uditivo. I tre tornano quindi in Israele da eroi. "È il più piccolo satellite interno di ""Urano""." "Dopo una breve esperienza nella sinistra Pd, abbandona progressivamente l'attività partitica." Giovino fuggì, ma assediato e catturato a Valentia, fu giustiziato. È stato seppellito nel cimitero ebraico di Hillside Memorial Park di Culver City, California. Flair si definisce Compagnia aerea a basso costo. Sono di forma regolare e dotati di perianzio giallo a quattro denti. Joseph J. DioGuardi. "A fine stagione la squadra si qualifica per l'Europa League." Non abbiamo altre testimonianze su di lui. Grazie ad internet, molti suoi fan chiesero a Falcon della nuova musica. Lei è paziente e non perdona in battaglia. Questi cambiamenti risultano in una maggiore acidosi post-allenamento. Viene scritto sia in alfabeto arabo che latino. Il tendaggio è decorato da melograni, simbolo di eternità. Lucas Di Grassi è stato nominato collaudatore ufficiale. Inizia la carriera professionale alla Banca Nazionale del Lavoro. La facciata principale presenta un impianto decisamente gotico. Uno con la val Perino: il passo Santa Barbara. Inizia la stagione schierato da titolare di centrocampo per la prima squadra. Nei primi anni sessanta suona con John Coltrane. Rimangono solo alcune tracce dei temi originali, tutto il resto è improvvisazione jazzistica. A quel punto i conflitti raggiunsero una dimensione religiosa aggiunta. Durante gli anni del seminario lavorò in un negozio di icone locale. Tutto questo anche se non vengono scelti da nessuna squadra. Al lato destro si addossa la torre campanaria. Non ottiene però vittorie. La sua salma venne in seguito traslata a Milano e venne sepolta nel Duomo. Raggiunto lo stadio adulto risale verso la superficie. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro della Dominica. "Il culto fu poi reintrodotto da Caligola, e durò fino alla fine dell'impero." Alberto Samonà Mi considero una fotografa, niente di più. "L'anno successivo fu eletto alla presidenza del consiglio dei deputati." Si rivolge infatti al pubblico più ampio. È anche uno dei più espliciti filmati pornografici interpretati da personaggi celebri. Qui dirige una gara della fase a gironi, tra Inghilterra e Panama. Come pittore fu allievo del Perugino e poi di Michelangelo. È stato sepolto presso il cimitero monumentale di Torino. "L'azione si svolge in tre giorni." "Dopo la laurea si è dedicata all'insegnamento di lingua e letteratura francese." Un secondo volume si riferisce invece alle zone di Bolzano e della Val Venosta. Così, troviamo che dalla fine del sec. La polpa rossa è costituita da eritrociti, macrofagi, granulociti, piastrine, linfociti e numerose plasmacellule. È composto da due parti: un diritto ed un rovescio. Originariamente era prevista la partecipazione di Roger Moore. In questo modo si può ottenere una visuale migliore dagli appartamenti. In origine Cosmo era un cane usato come cavia dal programma spaziale sovietico. Trovarono anche uno scheletro con vestiti europei ed una barca con due cadaveri. "Il suo soprannome da calciatore era ""Pagaia""." La tranquillità della provincia sta attraendo un numero sempre maggiore di turisti. Indossa un copricapo e un vestito blu con fodera bianca e maniche verdi. La stazione era dotata anche di un classico giardinetto ferroviario. Del tempio non vi è alcun riscontro archeologico. È attestato in Toscana per oltre la metà delle sue occorrenze. "Per la sua attività partigiana venne insignito postumo della medaglia d'oro al valor militare." Angelo Paggi scrisse inoltre una grammatica e un lessico ebraici per i suoi figli. Ma arrivato lì fu gravemente ferito da Santapaola, e tre giorni dopo morì. Il resto si eleva su tre piani eccetto il mezzanino. "Un'altra conseguenza è l'aumento del lavoro part-time tra i giovani." Proseguì la formazione scolastica a Bologna, Genova e Padova. La cancelleria affiancava il viceré nelle pratiche diplomatiche e di governo. "Accanto a quella giornalistica e politica ha avuto un'intensa attività anche in campo letterario." Un bambino di tre mesi in severa ipotermia venne recuperato e stabilizzato. I motori delle vetture potevano essere accesi solo tramite avviamento elettrico. È stato introdotto in Suriname. Le fonti utilizzate per scrivere questo articolo a volte si contraddicono. "L'area è in prevalenza di tendenza conservatrice." Oltre che scrittore è cancelliere del Tribunale di Aosta ed è giornalista. "In quanto Principessa del Sangue, Alessandrina godeva del trattamento di ""Altezza Serenissima""." Vi si sviluppò una comunità ecclesiale, il cui inizio verosimilmente risale a lui stesso. "L'Ozierese è una rappresentativa della città di Ozieri." Brani composti da Bruno Lauzi, eccetto dove indicato "Conclusa l'operazione, le unità blindate romene furono ritirate dal fronte per essere riorganizzate." Fu lanciato per la prima volta da Netscape. A poca distanza si trovano anche la stazione di polizia ed un centro commerciale. Sulla copertura e sulle pareti si estende la ricca e solenne decorazione a grottesche. Terza raccolta. La triremi usava il vento assieme o in sostituzione della forza dei vogatori. Essa utilizzava delle repliche degli sportelli della mini. "Per le lontre europee il fiume rappresenta un importante corso d'acqua di collegamento." La trasvolata fece notevole scalpore. "I manifesti del film per l'Italia, furono affidati al pittore cartellonista Sergio Gargiulo." La tradizione vuole che sia stato costruito sulle fondamenta di un tempio più antico. Subito egli inizia un serrato corteggiamento. Fu sede del governatore della Bassa Pannonia e centro religioso del culto imperiale. Testi di Max Casacci, eccetto dove indicato. "Il suo istinto e le sue capacità di combattimento sono l'unica fonte di sopravvivenza." Fiorentina e Atalanta ammesse ai quarti di finale come migliori seconde. La caccia alla volpe comprende tradizionalmente molti elementi di ritualità locale. La parte centrale tra i cuscinetti della pianta della mano è priva di peluria. Le colorazioni di serie dei gusci erano quattro: blu notte, argento, verde, rosso carminio. Infine, lo zar Alessandro sarà consegnato al tribunale contadino. La cassa è di forma squadrata e comprende le cabine di guida. Solitamente si utilizza per le analisi degli alimenti. "L'introduzione del catetere in vescica può risultare parzialmente fastidiosa, in particolare nel sesso maschile." Si conservano inoltre delle catacombe cristiane. Fu interrotto poco prima della cancellazione della serie. Fu in quel periodo che cominciò a nutrire idee islamiste. I sovietici ottennero invece il bronzo, preceduti al secondo posto dalla Jugoslavia. Giocava di solito per un franco a partita, dando spesso un pezzo di vantaggio. Dopo cinque mesi di duro assedio, Gerusalemme cadde e fu saccheggiata. La stretta spiaggia però non poteva supportare un numero di rinforzi così ingenti. Il convento di clausura ha infatti pochissimi contatti con il mondo esterno. "L'edificio è composto da due parti." Nel febbraio seguente è stata rinnovata per una terza e ultima stagione. I bilanci variano molto e sono solitamente basati sulla portata del pubblico raggiunto. Un determinato isotopo di un elemento è detto nuclide. Sono differenziate a seconda della dimensione e del colore. "A settembre dello stesso anno ha lasciato temporaneamente l'attività musicale per problemi di salute." Tuttavia, dopo diversi interrogatori la polizia ha deciso di rilasciarlo, per mancanza di prove. Vi sono anche pozzi, nicchie per statue e altri ritrovamenti antichi. La storia di questo piatto è molto antica e legata alla storia della Corea. "Attraversare un fiume è un'antica metafora per la transizione, il passaggio." Crebbe insieme a numerosi fratelli e sorelle. Insieme pubblicarono anche altri singoli e un album, che li raccolse tutti. È visitabile su prenotazione. È il suo primo film sonoro. Gli avvenimenti nelle mappe non sono presentati in ordine cronologico. È stato anche regista, sceneggiatore e produttore di diversi documentari. Sono inoltre disponibili gratuitamente preservativi, lubrificanti e altri oggetti utili al rapporto. "Gli elementi di ""B"", inoltre, possono ciascuno comparire in nessuna o più coppie." Soluzioni diluite di acido acetico sono utilizzate anche per la loro bassa acidità. Le zampe erano gracili, mentre le dita erano insolitamente lunghe. Il compagno di squadra è Livio Loi. Ha anche iniziato a scrivere canzoni. Di tono letterario più elevato è Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. Per la linearità del valore atteso. Giuliano Cesarini Il cielo era custode della stabilità. Essi si stabilirono nella città di Dubai, a nord di Abu Dhabi. In seguito verranno indagati per evasione fiscale. Le ampie anse che si vedono da satellite ne sono testimonianza diretta. "L'iPod più divertente." Il gioco si suddivide in nove livelli, uno per ogni buca del minigolf. "Alla selezione hanno presentato il brano ""Sister""." In seguito, il castello divenne un quartiere militare. Anni dopo, lo scrittore scrive un romanzo su questa vicenda. Si tratta del principale luogo di pellegrinaggio per i maltesi. Del complesso fa parte anche un annesso a solai ribassati. A temperatura ambiente appare come un solido cristallino insolubile in acqua, di colore grigio-nero. "Come previsto, l'uomo ne approfitta per accontentare impunemente i propri bizzarri desideri." "Il più piccolo di tali ""d"" è noto comunemente come degenerazione del grafo." La velocità di formazione degli isomeri dipende dal solvente e dal meccanismo di reazione. A volte ci sono barriere ulteriori per passaggi pedonali e ciclabili. Guillermo González "L'Assenzio è fonte di discussione in Europa." La fondazione della chiesa di San Pietro è sicuramente molto antica. "Il nome della band cambiò in ""Crash Test Dummies"" sotto consiglio di un amico." Pubblica anche libri di testo per studenti e docenti. Chiese solo alla Russia di non sollecitare la questione fino alla fine della guerra. "La versione ""L"" è abbastanza rara, dato che era principalmente rivolta alle flotte aziendali." La gente sembra aver paura delle cose sconosciute. Dove cadde sorge la città di Ife Ife a lui consacrata. Ambientato negli anni quaranta poco prima della seconda guerra mondiale. Ogni altro uso è illecito. "Il ramo familiare perugino acquisisce l'intero pacchetto azionario della società." In ogni caso, la pistola era scarica... Leon Gregory Ma dopo pochi metri la macchina si ferma per un guasto. "In seguito milita nell'Andrea Doria." Help Me "Oggi ospita un piccolo museo con alcune opere d'arte appartenute alla Confraternita." Walter Byrd "In finlandese lo stato in luogo espresso dall'inessivo è generalmente entro limiti definiti." "Ha un areale atlantico-mediterraneo che comprende l'Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente." Adolescente inquieta, ancora molto giovane si avvicinò al blues. "Attualmente è presidente dell'associazione Professione Psicologo." Ha partecipato anche alla realizzazione del video del brano. "L'economia si basa soprattutto sul turismo, invernale ed estivo." Sono presenti in Argentina e Cile: la sede generalizia è a Córdoba. Madeleine fugge dalla casa di riposo facendo perdere le sue tracce. Questa nuova forma era persino più specifica della forma romana. Per passare al livello successivo, bisognerà sconfiggere un boss. A questo periodo risalgono parti della cripta ancora oggi esistente. I container possono essere disposti su tre livelli. Sposò Maria Donata de Petris, figlia del notaio Pietro Valentino e di Anastasia Stella. "Praticò medicina all'Università di Rostock e all'Università di Boston." Deve il suo nome al matematico e fisico irlandese George Gabriel Stokes. Impaurito dal contatto fisico, Pete gioca molto male e perde la partita successiva. Nella storia Topolino cerca di conoscere Nip, il quale però non vuole essere disturbato. Può essere usato come dizionario digitando le parole. E la prima cosa che Picard fa è mettere Q in prigione. "La parola inglese ""shopping"" è il gerundio del verbo ""to shop"", che significa comprare." "Il titolo di lavorazione fu ""Rangers of the Golden Sage""." È un western statunitense con Wayne Morris, Virginia Grey, George Tobias e Anthony Caruso. La sua principale specializzazione è nel settore del petrolio e delle risorse energetiche Il cratere è dedicato al dottore danese Niccolò Stenone. Permane la gratuità dei ricoveri ospedalieri. Contemporaneamente viene denunciata la scomparsa di un professore universitario. Al college ha giocato a football a Louisville. Il palcoscenico è a forma trapezoidale, dotato di sipario ed è circondato dai camerini. "Sull'Ametista con Giorgini si trovavano il principe Junio Valerio Borghese e Teseo Tesei." Inoltre, può essere coinvolto nel loro allenamento e nei programmi delle gare. Alcune sue opere sono firmate e datate. In realtà Carola apparteneva al casato degli Holstein-Gottorp. Ciò suggerisce una maggiore somiglianza tra gli uccelli e gli oviraptorosauri. Annone sollecitò i rivoltosi a fare penitenza per ottenere il perdono. La chiesa è in stile barocco. Tra questi troviamo: gli Small Faces, i Creation, gli Action e soprattutto gli Who. "Sulla pala del calcio era fissata la placca per lo smontaggio del percussore dall'otturatore." La pellicola nasce come cortometraggio sulla Passione. La Jamal conclude al quinto posto. Artiglio Nero è uno stregone voodoo che utilizza la magia nera. Lei è Jewel, una dark lady di provincia con aspirazioni da casalinga frustrata. Entrambi sono stati dotati di nuovi e moderni marciapiedi con sottopassaggio. Molti dei soldi ricavati dai concerti sono andati al movimento per le donne. Iron and Steel Richard Corts Il gas naturale necessita a sua volta di complesse infrastrutture di trasporto. Cannonball Adderley Orchestra "Invece, se si usa l'interleaving, il decodificatore può riuscire a determinare i bit trasmessi." È conservato nel Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. La sua famiglia emigrò a Baku quando aveva circa cinque anni. Le musiche furono composte da Ken Worth. "Attualmente ""Masters of Rock"" non è più prodotto." Tuttavia non ebbe seguaci, in quanto priva di qualunque tipo di formalizzazione. "Si è rifatta, tuttavia, ai mondiali di aquathlon di Queenstown, vincendo la medaglia d'argento." "Tuttavia quest'ultima subì i danni di terremoti che minacciavano di far cadere la cupola." "Il gioco è ispirato alla prima stagione del cartone animato ""Winx Club""." La facciata presenta lesene doriche e frontone. Testi di Eddie Head e Daniel Tompkins, musiche di Eddie Head. Al contrario, le loro filiali di Pattaya sono rimaste chiuse. È di origine contadina e non è andato oltre le elementari. Piazza San Barnaba I primi anni di esistenza della locale federazione calcistica furono difficili. Non va in carcere, perché la condanna è inferiore a due anni. Il suo corpo è stato inumato nel cimitero di guerra di Bolzano. La maggior parte delle specie non supera qualche decina di centimetri di lunghezza. Negli anni quaranta si trova a Milano, centro importantissimo della cultura italiana. Tatiana Lysenko Dopo la scomparsa di Enescu diventò docente a sua volta. "Nel video, al fianco dei due cantanti, compare l'attrice Shannon Elizabeth." "Notò inoltre che ""Era evidente fin da subito che sarebbe potuto diventare molto grande." Il paese ha una scuola elementare. Thiago Ferreira dos Santos "L'interno è decorato da un unico ordine di pilastri corinzi risalenti al settecento." "Le tre creano poi il gruppo ""The White Girl Mob""." "È la direttrice della ""International Society for Ecology and Culture""." L’Udinese si è aggiudicata anche il titolo assoluto battendo nella doppia finale l’Inter. Persone di nome Julius In alcune applicazioni possono sostituire leghe più costose, come i bronzi allo stagno. Alle Hawaii cresce e produce, tuttavia il suo consumo è limitato. Mancavano anche un seminario maggiore e un centro cattolico. Si tratta di una scultura fatta da Greg Anthony di un teschio. Questa versione fu adottata dalla Milizia Forestale e dalla polizia argentina. La sua economia è prevalentemente agricola. Topolino appare in un palcoscenico per esibirsi in un concerto solista di violino. Qui l’artista faentino realizza una sua personale iconografia di guerra. Tiziano Della Ratta David si precipita dentro, vedendo Dana colpire freneticamente il letto con Lucas dentro. Melting Millions Willie Williams "Al diverso grado di durezza corrisponde un diverso sapore dell'acqua." La vieille fille Danger Mouse "Classic, dove vince una medaglia d'oro in tutti gli eventi." La vittoria finale è andata per la prima volta ai Toray Arrows. Queste includono lumache, carogne, gechi e insetti. "Quindi, Booster e Rip fuggirono verso ""dove tutto è cominciato""." Poco diffuso in natura come molecola isolata, la sua struttura rientra in numerose biomolecole. È stato sostituito da una copia di una tavola di scuola senese. Oltre che importante architetto, Webb era anche uno studioso dilettante. Michael Lee A fondovalle sugli argini del torrente crescono rigogliosi i salici. Wayne, inizialmente scettico, accetta, ma le cose si complicano poiché i due si innamorano. "Superati i vent'anni, lottò senza maschera e senza più pseudonimi." Egli riparò a Belley e successivamente tornò prigioniero a Chambéry. "La pioggia costringe i piloti a montare, all'inizio della fase decisiva, le gomme intermedie." Il veicolo viene utilizzato anche dalla Polizia e dai Vigili del Fuoco della Malaysia. Chi può essere che uccide indisturbato nonostante le forze di polizia spiegate? Il trago è lungo, affusolato, con la punta arrotondata e il margine anteriore concavo. "Proprio in questa ottica nasce l'azienda Cygnus." Fu direttore spirituale di san Vincent de Paul. Negli anni novanta si trasferì a Dogliani dedicandosi alla pittura. La regia è di Alberto Simone. Michael Adams venne trovato e recuperato morto ancora agganciato alla sua sedia di pilotaggio. Yang Xu Nota: Questo è il centesimo episodio della serie. Tutti e tre assumono che la costante cosmologica sia zero. Glenn Williams Arrestata, aveva subìto un processo per omicidio. È un formaggio di antica tradizione e storia. Seconda punta, può agire anche da centravanti o ala destra. Peraltro, molte sue foto hanno conservato un valore documentaristico di rilievo. Questo comporta in una drastica riduzione del cycle time. "L'ispiratore del governo spagnolo era all'epoca il primo ministro, cardinale Giulio Alberoni." "L'artista, la città." Langevin-Joliot regolarmente concede interviste e racconti riguardo alla storia della sua famiglia. Vukovar è la più grande città di porto croata sul Danubio. Il dimorfismo sessuale è abbastanza marcato. Fa continui salti nel passato, come se non volesse più vivere nel presente. In seguito fu abbandonato a vantaggio di quello sabino. In seguito, questa sua visione rivoluzionò la letteratura e la filmografia dei decenni successivi. Diego Viana Grazie alla sua rigorosa istruzione, la regina parla spagnolo, francese, greco, inglese e tedesco. Uno scapolo al verde sposa per sbaglio un zitella senza un soldo. "Le reti che non hanno nodi di ingresso sono dette ""autonome""." Carl Braun In ambiente di produzione è possibile caricare un unico file. Ha giocato nella massima serie con la Viola Reggio Calabria. La mandibola, anch’essa allungata, era dotata di denti marginali piuttosto lunghi e aguzzi. Il capoluogo di contea è Baldwin. Anche Haley e Emmitt Smith furono rallentati dagli infortuni durante la stagione. The Mermaid Dal matrimonio nacquero due figli Chris e Paul, divenuti entrambi registi. Anche Eddington, Einstein e altri studiosi ritennero poco probabile intercettare tali onde. Il film fu prodotto dalla Thanhouser Film Corporation. John Jordan I progetti di ristrutturazione del castello erano di George Gilbert Scott. Entra inoltre a far parte del Comitato di Direzione della rivista “Patria Indipendente”. "L'ingubbiatura è color crema." Non sarà eletta. La stazione originaria si trovava ad est di Lewisham Road. Del resto la loro architettura tradizionale puntava soprattutto su robustezza e semplicità costruttiva. Prende il nome da Marcelo Caetano, suo padrino. Una scala conduce alla grande cantina, edificata scavando la pietra. "Nel primo caso si attua una strategia chiamata ""difesa a uomo"" o ""pressing""." Jiang Kun Vilcabamba è situata in tale raggio.. Diatribe interne tra i gruppi tradizionalisti progressivamente hanno portato ad un ulteriore scisma. Conosciuta da sempre con il nome di “Cubo”, presenta un design accattivante. "All'esterno della grotta venne scolpito un epitaffio dettato da Raffaele Paolucci." Le note ufficiali redatte da un ufficio stampa sono chiamate comunicati stampa. La trazione era posteriore, mentre il motore era installato anteriormente. Nonostante tutto, i due diventano buoni amici. "L'unico rimedio alla morte dell'Uomo è il sacrificio che per Degrelle coincide con l'amore." Nello stesso anno vince il premio della critica al Premio Rino Gaetano. Ad es: chi aggredito uccide pur essendo sufficiente percuotere per difendersi. Come riportato da Tito Livio, a lei erano consacrate le armi dei nemici sconfitti. Alcuni programmi sono distribuiti come podcast. Il suo nome è dedicato allo sciatore svedese Ingemar Stenmark. Six Flags Theme Parks, Inc. "Questa mossa gli permise di trovare rapidamente i fondi per l'apertura della sua impresa." La straordinaria proposta fa cambiare idea a Biagio che si convince a vendere. Julie si imbarca sul primo aereo disponibile allo scopo di raggiungere Londra. Fredericksburg è il luogo di nascita del Fleet Admiral Chester Nimitz. Fa parte della società polisportiva Levski Sofia e gioca nella prima divisione bulgara. Nasce anche la prima scuola professionale di Tessitura Serica guidata da Angelo Piazza. La storia di questa chiesa è strettamente legata alle vicende del castello di Monteriggioni. Park Jin-sub "Successivamente optò per l'ordine dei cardinali-presbiteri e per il titolo di San Clemente." "All'alba della ""Reconquista"" parte della popolazione musulmana continuò a vivere in Spagna." Morì senza eredi maschi e la contea passò alla figlia Lady Anne. "Fu inoltre istituito il Consiglio di sicurezza dell'Unione Sovietica." I maggiori laghi sono il Sidney Lanier, il Sinclair, tutti artificiali. Viene aggregato alla formazione Primavera del club con cui vince il Torneo di Viareggio. Prende in affitto un piccolo appartamento e trasferisce lì il suo studio portatile. Víctor Díaz La funzione della domanda è in generale una curva, semplificata in una retta. In seguito viaggerà in Inghilterra dove conoscerà casualmente la famiglia del defunto. Era fratello del cardinale Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora. "Prima di iniziare a scrivere, fece l'avvocato a Sofia." Pacific Poker è compatibile con i sistemi operativi Windows e Macintosh. La variante del sardo parlata a Villa San Pietro è il campidanese comune. Edward Thompson "Albertini considerava l'Italia come la sua seconda base di lavoro." "Grant dichiarò che i residenti dell'isola erano il ""popolo più amichevole del Pacifico""." Il film fu prodotto da Hal Roach per la Rolin Films. "Più tardi tornò alla Stowe per l'analisi di produzioni operistiche." Giocò in prestito, in due circostanze separate, anche allo Skeid. "Uno spin-off è stato fatto sugli eventi precedenti alla storia, ""La leggenda di Mor'du""." Schumacher consiglia di suddividere le grandi imprese in piccole unità semi-autonome. Con questa vittoria si qualificò per divenire un pro. La Sezione gestisce inoltre una biblioteca specialistica che conta circa tremila volumi. "Nell'autunno di quell'anno ha iniziato l'attività di attrice pornografica." Salvatore Grasso. La fusoliera monoscocca, costruita in legno, era estremamente leggera e ricoperta da tela. "La sola convinzione intellettuale non può portare all'autentica conoscenza di Brahman." Carles Sans Le informazioni riguardanti questo taxon sono scarse. Protesse il matematico Edmund Stone. Da non sottovalutare la presenza, nel frutto, di acido salicilico. Sir David Attenborough ritorna come presentatore e narratore. Gli strumenti includevano un rilevatore delle polveri e due spettrometri. Dante Cunningham È conosciuto semplicemente con il nome di Charlie. Barrowman iniziò la sua carriera di attore televisivo apparendo in alcune soap opere. I binari possono avere interruzioni che devono essere evitate. Records in qualità di cantautrice. Franks risiede in California con la moglie, April McDonald, e i suoi due figli. La sua massa sarebbe circa il doppio di quella del Sole. Divenne così segretario delle ambasciate in Polonia, Spagna e Sacro Romano Impero. "Una delle sue ""Interviste per Strada"" diviene lo spot ufficiale della Lista." Si ha quindi una crisi che riporta alla situazione iniziale. La vicenda è stata portata in tribunale. È stato luogo anche di un insediamento bizantino. Promosso al grado di generale, tornò ad occupare la carica di governatore del Paraguay. Il protagonista è poco distante, ma i due non si vedono. Condivise la sua infanzia con suo fratello Carlos. La governante, rimasta viva dalla sparatoria, prende in custodia Alex. "È stato titolare della rubrica cinematografica dell""'Avanti!" È sepolta presso il Cimitero del Verano di Roma. Giulio De Angelis La fioritura e la formazione dei frutti avvengono alla fine del mese di ottobre. La corrosione arriva a mettere a nudo il tessuto legnoso. La vendita del francobollo è al momento sospesa. Il suo miglior colpo era il rovescio a due mani incrociato. Con lo sviluppo della radio, le onde di superficie furono usate in modo esteso. "A questo primo periodo è da riferire la ""Crocifissione"" della Pinacoteca Civica di Forlì." In passato è stata anche birra ufficiale della corte di Sassonia. La maggior parte degli emigrati vive ora in Turchia, Siria e Giordania. Dopo una sola stagione, torna in Belgio, stavolta al Brussels dove rimane quattro anni. I gas di scarico sono poi espulsi da un ugello secondario. "In quell'anno fu insignita del titolo di ""Artista dell'anno""." I noduli sono anche localizzati nei lobi polmonari superiori. I componenti erano senza soldi e senza un lavoro. Il suo migliore amico si chiama Luo. B verso. Ranieri aderisce al Partito Comunista Italiano, divenendone Segretario della Federazione di Napoli. Si considerava il capo consacrato di un popolo eletto che vagava nel deserto. Per la prima volta nella storia la squadra ha vinto la Coppa di Lussemburgo. Il numero cinque non viene mai definito con un nome proprio. "Una curiosità: i locomotori, data l'irrisoria velocità, non vennero neanche dotati di ammortizzatori." Venne girato a Berlino e a Londra. Il mantello, a pelo lungo o corto, è di colore vario. "Negli anni settanta l'Ospedale Maggiore cambia nome assumendo quello di ""Ospedali Riuniti di Bergamo""." Le stagioni italiane di maggior successo sono però quelle alla Viola Reggio Calabria. "Kelsen si sforza di ""purificare"" il diritto." Ordinato sacerdote, tornò a Oria, dove aprì una scuola, ebbe un gran numero allievi. Non esistono ferrovie. La decorazione sulle volte è ottocentesca. La ragazza, profondamente commossa, sembra abbandonare la propria sofferta condizione. "L'artista è noto per la produzione di numerose ceramiche a figure nere." "Alcuni affreschi sono deteriorati dal tempo, e non sempre è possibile cogliere l'immagine." A destra della chiesa sorge una torre campanaria sormontata da orologio. "Il rapper è stato trattenuto con l'accusa di possesso di droga." Dolci simili sono diffusi in tutta Europa. "Soltanto l'economia della Slovenia crebbe in maniera costante dopo la crisi iniziale." Oggi vive in Umbria. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue straniere. Di seguito una lista degli episodi della serie in cui appare Pico. La maggior parte delle squadre erano di nazionalità mista. A parte Aleppo, le truppe governative si trovano in difficoltà sugli altri fronti. La notte, invece, entrano in azione il barbagianni, la civetta e gli altri notturni. Un terzo muro chiude a sud il quadrilatero. Le due fazioni restarono sulle loro posizioni e la notte mise fine ai combattimenti. Tuttavia, non ascese realmente al trono perché il padre era ancora in vita. La cultura di Taiwan è estremamente composita. Come mostra questo esempio sono piuttosto comuni relazioni di dispersione non paraboliche. Ci sono molti stagni paludosi nella foresta dietro le scogliere. La prima stagione fu girata alle Hawaii, a Schofield Barracks. Ad essi potranno essere aggiunti infine i Cinesi. Si definisce così la relazione tra il peso molecolare e la viscosità intrinseca. Purtroppo, quando cominciarono i problemi economici, ci furono i primi tagli al budget. Nessuna delle due tuttavia entrò in servizio. Dal punto di vista orografico la valle appartiene alle Alpi Retiche occidentali. "Un'altra possibile definizione della matematica pura è semplicemente quella di ""matematica non necessariamente applicata""." Si svolsero tra Seul e Budapest. Questa specie non è considerata minacciata. Il compressore aveva sei stadi, il cui primo supersonico. Il risultato destò scalpore e suscitò sospetti. Dalla Caminata si accede ad un cortile piccolo aperto in epoca veneziana. Il cigno Al momento questo farmaco non è in commercio in Italia. Trascorre il torneo assistendo i propri compagni dalla panchina, senza essere impiegato. Altri settori artigianali sono la lavorazione del ferro battuto e della falegnameria. A fianco del fabbricato viaggiatori è presente un ufficio della Polizia Ferroviaria. Le sue lettere sono state commentate dal vescovo Maris. Ha esclusivo interesse scientifico. Sul finire della stagione ritorna alle gare ed arriva secondo al Giro di Romagna. Otto volte invece ha conquistato la Coppa Italia. Si interessa anche di vari ambiti del consumo alternativo e della legalità. Il ferro è presente in diversi integratori alimentari acquistabili senza obbligo di ricetta. "Da alcuni anni l'edificio viene utilizzato per le celebrazioni natalizie secondo il rito bizantino." La narrazione si sposta al sud. Durante il primo incontro Enrico sedusse Filippa che divenne la sua amante. "La cosa però non dura, e dopo l'omicidio di un complice, Katia viene arrestata." I nomi di alcuni dei protagonisti sono cambiati. "Si trova all'ingresso di Corso Roma dal viale dei Cappuccini." Inoltre, ha accumulato una collezione di libri antichi. Ha realizzato diversi disegni, acquerelli ed incisioni. "L'altro invece ineccepibile." Il genere è rappresentato soprattutto nella penisola e nel nord. Prende il nome da Diego Armando Maradona, il calciatore argentino più famoso di sempre. Le zampe sono rosate. "Vive e lavora tra l'Italia e gli Stati Uniti." Il gioco termina quando nessun giocatore può più muovere. Partecipa alla ricostruzione del tempio di Castore e Polluce di Selinunte. Numerosi cognomi compaiono in età imperiale. A causa di questo, lei lo accusa di farle delle avances e viene imprigionato. Fu poi professore di medicina pratica in entrambe le università dove aveva studiato. È insolubile in acqua e conferisce al prodotto un elevato potere coprente. "Il titolo originale è ripreso dalla poesia di Rudyard Kipling ""Il fardello dell'uomo bianco""." Il patrono comunale è san Fermo e si festeggia la seconda domenica di agosto. Il carapace è robusto e tozzo. "È sposata con l'artista musicale Julian Sakata." "La Francia s'astenne." Gli adulti sono esclusivamente carnivori e si nutrono di invertebrati bentonici. Invitato a tenere il Seminario “Luigi Dallapiccola e la guerra. "La vicinanza al vecchio centro ne aumentava tuttavia l'effetto." "Giacomo Gentilomo lo scrittura per il film ""Ecco la radio!" "Dopo l'esperienza come Miss Universo diventò giudice per il concorso Miss Libano." La specie presenta un marcato dimorfismo sessuale. Furono anche emesse monete a suo nome. I processori basati su tale architettura sono disponibili con un diverso numero di core. Il suo habitat naturale sono i fiumi. In questa visione, il proletariato sarebbe il resto delle classi non abbienti. Si applicano penalità dovute alle circostanze, come fatica, ferite, ingombro o altro. Vive in America Centrale tra Belize, Guatemala, Honduras, Messico e, forse, Nicaragua. Elencati dalla foce alla sorgente con lo Stato in cui confluiscono nel Connecticut. Questi pesci sono presenti in tutti gli oceani tranne che lungo le coste americane. Questi pesci hanno corpo molto allungato e compresso ai lati. "Sorsero perciò delle dispute all'interno della lega ionica e Aristagora fu cacciato da Mileto." La programmazione consiste esclusivamente in programmi religiosi. "Operò a tale scopo attraverso il settimanale ""Il Mediatore"" e il quotidiano ""La Pace""." "Come osserva Carlo Maiello in ""L'arte di comunicare." Tellus fu incluso in questi albi, ma venne considerato disperso. Si trattava di un razzo a tre stadi. Successivamente, la nuova Assemblea deve eleggere il presidente a maggioranza semplice dei suoi membri. Ogni governatorato era diviso in contee. "Collaboratrice stabile del quotidiano ""la Repubblica"", scrive anche su ""il manifesto"" e ""La Stampa""." Espulsa dal college, Babs Hardcastle viene mandata dal padre a Boston, dalla zia Emily. Co-consacrante era il vescovo di Rožňava, Ferenc Szanyi. Glock era già stato avvertito circa un altro tentativo precedente. Insieme a ed partecipa alla Coppa del Baltico, che si tiene con cadenza biennale. Dopo questi successi iniziali, perse la nave durante una tempesta nei pressi dello Yucatán. In Karnataka viene usata anche per la scrittura dei testi sanscriti. "È conosciuto anche come ""il grande Carnot""." Lo sviluppo delle canzoni è più lento rispetto al disco precedente. La galleria accoglie eventi a tempo determinato, così come a tempo indeterminato. Sicuramente incise anche la crescente ostilità interna. Tuttavia il modello diede prova di poter garantire il volo convenzionale. "Fu allievo di William Lewis, all'epoca considerato il più forte giocatore inglese." Le Olimpiadi invernali si disputano ogni quattro anni. I poteri sono inferiori a quelli del consiglio cittadino. Ha trascorso una vita riservata e raramente concedeva interviste. Tutte e cinque le proposte vennero approvate dal consiglio di legislatura e divennero leggi. Nello stesso periodo il Venezuela ha attraversato una profonda crisi politica. "Vengono considerati in questa tabella solo gli incontri ufficialmente riconosciuti come ""Full International""." "Alla fine l'uomo accetta." "L'edificio è ora di proprietà del National Trust." Si nutre prevalentemente di invertebrati come molluschi bivalvi e gasteropodi o anellidi policheti. Una volta arrivato gli altri Titans riescono ad intrufolarsi. Nello stesso anno viene eletto miglior giocatore della squadra per la stagione appena terminata. Questo metodo fu trovato nella logica ferrea e in una sistematica rigida. "È inoltre comparso nella serie televisiva ""Colin and Justin's Home Heist""." "Ogni lumaca nuova era autosufficiente fin dall'inizio." Prende il nome di suor Lucia. Theodore Bruce La sigla di apertura è delle petit milady. Sul fondo non sono visibili formazioni notevoli. Queste ultime erano in prevalenza truppe indiane di stanza in Malesia. Cole viene invece arrestato. Sono rimasto sorpreso perché pensavo che lo avrebbe fatto. "Contemporaneamente ad alcuni soggetti compare sulla mano una strana cicatrice a forma di ""Y""." "Dall'epilogo di questo caso è però evidente come lei preferisca Takagi." La stagione successiva, per la prima volta gioca da titolare contro il De Graafschap. "In circa trent'anni, Tamerlano costituì un vasto impero coincidente con l'area dell'antico impero persiano." Tuttavia, alcuni spezzoni della scena sono stati inseriti nel trailer del film. "Nel mese di agosto fu trasferita sulla costa occidentale con la sorella ""Pennsylvania""." Michael Larrabee Qui gli Hour Glass produssero due album di cui rimasero completamente insoddisfatti. Sette titoli della serie sono arrivati in prima posizione di tale lista. È costruito con la canapa. La sua esperienza di commerciante cosmopolita si arricchì di una vasta cultura economica. È di religione battista. Ad Alfea iniziano le vacanze scolastiche dalla breve durata di una settimana. Sempre nello stesso anno gioca finale continentale consecutiva, perdendo nuovamente contro Cuba. Dalla gara successiva passa al Rapax Team. Poco distante si trova la chiesa di S. Maria Goretti, in stile neo-romanico. È facilmente confondibile con le altre Cladonia appartenenti a questa sezione. Anche per Schopenhauer il fenomeno è parvenza, illusione, sogno. Molto tempo dopo il marchese si trova nella necessità di vendere il castello. Alla morte di Anna, Montpensier tornò alla corona. La distruzione del tempio degli Jedi è stata devastante. "Händel compose ""Scipione"" mentre era nel bel mezzo della composizione dell'opera ""Alessandro""." "L'ufficio aveva sede presso la Presidenza del Consiglio, in Palazzo Chigi, a Roma." Un suo ritratto ad affresco è dipinto sulle volte della Galleria degli Uffizi. I soci usufruiscono di convenzioni con soggetti pubblici e privati. La popolazione era stata costretta a emigrare per sfuggire alla miseria. Accompagnò spesso il marito in incursioni di guerriglia. Riuscì a nascondersi e in ottobre a fuggire a Losanna. Molta della gente voleva qualcosa di più veloce. Vittima di un colpo mentre sta ballando, viene soccorso da un medico. "La popolazione ha il diritto di chiedere l'intervento dell'ombudsman." "La scuola calcio è affiliata alla ""Juventus Academy""." "All'interno della chiesa è presente un dipinto della Vergine Maria attribuito a San Luca." Solo dopo questo lo spirito della pietra apparirà allo sciamano in un sogno. Nei pressi della camera di abitazione la conchiglia era ornata da tubercoli. Il loro repertorio si basa principalmente sulle antiche ballate tradizionali scandinave. "Tale classificazione è stata confermata dagli studi di Arden ""et al." Lo stadio era dotato anche una pista di atletica. Le altre due isole sono Motu Kao Kao e Motu Iti. "In Italia è una specie protetta e comunque non è minimamente pericolosa per l'uomo." Fernando Azevedo "Durante il raid, al-Ta'i stesso venne ucciso in battaglia." Mancano inoltre elementi per individuare i responsabili. Tutto questo non basta però ad andare oltre la semifinale dei playoff. Questo approccio è frequentemente generalizzato nella pratica per cercare espressioni regolari arbitrarie. Ha inoltre avuto una forte influenza su molte discipline, dalla linguistica alla psicologia. Attualmente le sue opere non sono tradotte in italiano. Fu il secondo gruppo di programmazione software indipendente a formarsi dopo Activision. Nel cap. Troviamo quindi Patti Smith, Tears For Fears, The Rolling Stones e altri. La sua capitale è la città di Belo Horizonte. "Ora entrambe le entità sono considerate sottospecie o indicate come sinonimi di ""M. ciliata""." Aureliano lo fece. "Della fortuna che aveva accumulato, portò con sé solo alcuni bastoni riempiti d'oro." Rimase a lungo con la squadra di Porto Alegre, vincendo anche due campionati statali. Durante il viaggio la statua crollò perdendo gambe, braccia e torso. Amy, comunque può ritornare a casa. Jack cerca di ritardare il suo trattamento. Alla sua famiglia, di origine francese, appartennero molti personaggi di spicco della storia afrikaner. Il Mura è presente con sette incisioni. Sonja Johnson È diffuso nel lago Bajkal e nei fiumi immissari, in Siberia. "Perciò viene chiamato l'architetto Carlo Fontana, perché realizzi un progetto." "Sconsolato accetta il consiglio che proprio quest'ultimo gli dà: cercarla su Facebook." La madre, Camilla Nicastro, era originaria di Contursi. Il nome Giulitta potrebbe inoltre essere un suo derivato. "L'area prenderà il nome in suo onore." Da allora il sito si è espanso, cambiando grafica alcune volte e il dominio. La terza maglia era blu con banda bianca e alabarda rossa. La testa sarebbe divenuta pietra e montagna, sbarrando la via. Un piccolo gangster di nome Nick Marr vuole prenderne il controllo. "Villetta Serra costituì così la ""Sede Storica"" del Museo." Il capoluogo è Liegi. Le pecore e le capre sono gli animali domestici più comuni. "Pat Berman del ""The State"" lo descrisse invece come ""pornografia fantascientifica""." Si tratta di una delle fortezze più imponenti del Galles meridionale. La corsa è stata organizzata dal senatore della Lega Nord Michelino Davico. "Risalta per la grande capacità di carico, anche nelle varianti ""Armor"" e ""Jump""." Persone di nome Nicolae "Lo stile è tipico della memorialistica dell'Ottocento." Si laurea in Filosofia con una dissertazione sulla filosofia delle religioni buddhiste. I matrimoni dinastici tra Danimarca e Brandeburgo comunque erano molto frequenti. "E' questo il posto?""." "Le larve si presentano come dei vermi a forma di ""C""." Nella zona vi erano molti ragazzi dotati di talento. "È frequentemente definita come ""biotopo di cura""." E nella squadra biancoazzurra è anche capitano. Si stabilì poi a Firenze e successivamente a Ginevra con lo zio Uberto. Diventa giornalista parlamentare. Costituiscono documentazione anche i commenti inseriti direttamente nel codice sorgente dai programmatori. Alcuni stati pongono forti restrizioni. Le stesse proprietà valgono simmetricamente per i moduli destri. Ha pubblicato numerosi studi di linguistica, storia e critica letteraria. Pare che il vero scopo degli angeli sia quello di raggiungerla, fondendosi con lei. La serie è stata anche elogiata per la sua regia. La maggior parte della popolazione era fuggita da Gerico sui monti vicini a Gerusalemme. Internamente sono rivestite in pietra come il pavimento o in mattoni. "All'età di trent'anni diventò maestro nella Cappella di Corte." Vitruvio considerava il modello in scala come una abilità manuale. Il termine può riferirsi anche a panni creati con il filo. In quel periodo perse il fratello a causa della tubercolosi. Perciò, nel corso degli anni, numerosi studiosi idearono nuovi ordinamenti dei brani. "L'ospedale italiano ha occupato sempre una funzione preponderante nel campo medico Uruguaiano." "Croce, Gentile e la letteratura"" e ""I dintorni di Croce." Si sono ora stabilizzate le colonie del pinguino minore blu e della berta codacorta. Gli incontri con altri uomini sarebbero stati per lo più casuali e irregolari. Il regime nazista riuscì ad assassinare i suoi genitori, due figli e due nipoti. Ha anche alcune attività commerciali. La giornata è stata interamente rinviata. Questi fu arrestato nello stesso mese. Si qualificano alla fase successiva le prime due classificate di ciascun girone. Alcune di queste imbarcazioni vennero raggiunte e affondate in alto mare. "Non c'è limite al numero di vincitori o finalisti in una categoria." Despina presenta un aspetto fortemente irregolare e non mostra traccia di attività geologica. Dopo uno scambio di offese reciproche, arrivarono ad una riconciliazione. Nel sito della Biblioteca è disponibile un inventario sommario. Gli Omotteri manifestano una spiccata eterogeneità morfologica. Sede vescovile è la città di Cefalù, dove si trova la cattedrale della Trasfigurazione. La donna riesce a ritornare vicino al suo bambino dove muore. È ambasciatore a Parigi. Si nutre di parti vegetali, frutta, semi e anche insetti. Rinofori neri. Recentemente è stata collocata una targa per commemorare questo episodio. "Per un certo periodo, all'inizio del Cinquecento, qui visse Fra Bartolomeo." Il tempio è inoltre dotato di due piccoli campanili contenenti tre campane. Vengono assegnati in modo irregolare e senza che avvenga un processo di nomina. È stato uno spazio creativo interessante. La stazione dispone di tre binari adibiti al trasporto viaggiatori. Inizia la sua carriera nella Polisportiva di Cantalice. "A realizzare alcune delle miniature fu Giovannino de' Grassi." "Le mangrovie di questa ecoregione sono tra le meglio conservate dell'intero continente americano." Il programma mostra anche le coordinate del puntatore. La serie è stata esportata in vari Paesi. Ha scritto numerosi libri, saggi e articoli di diritto civile, attualità politica e istituzionale. In architettura romanica, i denti di sega possono formare un fregio. Nel corso della sua esperienza universitaria si implicò attivamente nella politica studentesca. Al corpo libero ha concluso in settima posizione. Possedeva un importante tempio ad Alatri. Keith Herron Al centro della croce in argento troviamo un frammento di reliquia della santa croce. "Ricevette il kanji ""家"" da Tokugawa Ieyasu e il cognome Matsudaira." Metropolis è distribuito nelle province di Napoli e Salerno con due edizioni. Arrivò al traguardo in lacrime. Never Say Goodbye "La tradizione vuole che il padre biologico fosse l'Imperatore in ritiro Shirakawa." Si dialoga con gli architetti del The Architects Collaborative Inc. Il tuttofare "Qui il corso d'acqua forma le Spokane Falls." Capocannoniere del torneo fu Sándor Kocsis del Bp. Non esistono voti ai partiti, ma solo voti ai candidati. "Vicedirettore della Banca era Hjalmar Schacht, il futuro Ministro dell'Economia del Terzo Reich." I soggetti raffigurati nella tela sono carichi di nostalgia per la terra natale. Scoprono poi, che il negozio derubato è della madre di Hannes. "Storia delle prime dieci elettrici italiane"" di Marco Severini." La ragazza era tra loro. Ritornato in Australia, Healy non partecipò ai campionati nazionali. Testi e musiche di Tony Hadley, eccetto dove indicato. Fu autrice di traduzioni dal francese, tra cui alcune opere di Molière. Pride festeggia il ringraziamento insieme alla sua squadra nel suo bar. Romeo and Juliet "La località ""La Rotta"" si trova quasi al confine col comune di Castelletto Ticino." "L'intera vicenda ebbe implicazioni internazionali." Per sempre in blu. Fu tra i fondatori della Lega italiana di igiene mentale. I blocchetti sono attaccati a bacchette di metallo connesse con i tasti. La vetta prende il nome da un gigante, protagonista di una leggenda del luogo. "Il premio ha onorato i suoi sforzi per unire l'Europa in una singola entità." La pianta ha una sostanza appiccicosa. In seguito il pilota brasiliano ammise che il medico inglese aveva ragione. Dal secondo dopoguerra è editrice del Dizionario biografico sloveno. In seguito al fallimento del Taranto rimane svincolato. I rilasci delle vittime di rapimenti alieni in fin di vita continuano. I bordi sono dentati con spine molli. Strisciante o poco alta, produce piccoli fiori gialli che diventano frutti spinosi. "Nonostante l'approvazione dei relativi podestà, la domanda non ebbe seguito." Durante la guerra contro Antonio Calvisio fu fedele ad Ottaviano. Zanetti assume contestualmente la carica di presidente. Si sposò, ma non ebbe figli. Esso è altresì il maggior centro turistico nazionale. Può essere coltivata in vasi, da sola o vicina ad altre piante. "L'album contiene il notissimo brano ""Generale""." Hanno due figlie gemelle. Altra argomentazione era il dispendio di risorse e materiali per la loro costruzione. Non appena scoprono che il prigioniero è scomparso, si verificano strani omicidi. Particolarmente ben riusciti sono i suoi brani ispirati alla musica popolare russa. Inoltre utilizzò la corruzione come sistema di gestione degli affari economici e statali. In alto, una grande finestra termale. Questo per non danneggiare le coltivazioni e per il beneficio della vegetazione spontanea. Spesso esistono politiche riguardanti il formato e il contenuto del nome utente. Dalla interpretazione della fotografia aerea della zona ben visibile risulta essere la centuriazione romana. I libri aperti sulle mensole sembrano disposti così per misurare la profondità della rientranza. Dio è uno, creatore e giudice. Arriva il giorno dello scambio decisivo. Va dalla vita alla morte. Sua madre muore di cancro. La commedia è interpretata dalla Compagnia Comica Genovese diretta da Gilberto Govi. Per caso incontra Enzo un vecchio amico di gioventù che lavora come cantante. Ricopre questo incarico per circa cinque anni. È una lingua appena nata con un vocabolario in espansione. "Si collega all'imbrago esattamente come si farebbe con un secchiello." Viaggiò attraverso steppe disabitate fino ad arrivare nelle vicinanze della capitale uigura. Solo le finestre di dialogo potevano apparire sopra ad altre finestre. "All'interno del film si possono sentire delle parole pronunciate dal protagonista." Queste sono quindi decorazioni del soffitto, come degli affreschi, e non più tavole rotonde. Respirare profondamente nella posizione. Il marito provvide a stampare gli scritti della moglie. Seguirono numerose altre commedie musicali. "L'acqua solidificata è definibile come ""ghiaccio"", ma il suo vero nome è sempre ""acqua""." "Come effetti collaterali ebbe un'intensa nausea." Da tempo è riconosciuta come lingua isolata. A differenza degli altri pacchetti, queste due parti sono programmi indipendenti. Nella squadra giocavano anche Diego Armando Maradona e Miguel Brindisi. Il giudice Carroll cerca di aiutarli. Oggi la forma di allevamento prevalente è quella industriale. I primi quattro movimenti sono sul primo disco, i secondi quattro sul disco due. Fu in seguito inviato a Teheran e ad Atene. "Uno dei tagli più comuni dei sigari è quello a ""V""." La ricezione del film da parte della critica è stata negativa. In scaglie. Le parti dorsali sono generalmente bruno-grigiastre, mentre le parti ventrali sono più chiare. Fu la prima volta in cui venne prodotta una quantità osservabile di questo elemento. "L'altare maggiore è posizionato in fondo alla grotta." "Un'altra funzione possibile è quella di separare il cablaggio verticale da quello orizzontale." La commissione è competente per la trattazione delle petizioni al Parlamento europeo. Il Meeting di Rimini si svolge nei padiglioni di Rimini Fiera. Noè è deciso ad eliminarle entrambe nonostante le suppliche della madre. Per questo è venerato anche come grande taumaturgo specie in casi di difficile soluzione. Le sue opere rischiano quindi di scomparire. È solubile inoltre in metanolo, alcool, acetone, etile acetato, cloroformio e benzene. Inoltre vale anche il Teorema di Miller. Rimasero solo i più determinati, nel tentativo di difendere almeno il centro del paese. Le orecchie sono scure, carnose, larghe, triangolari e con la punta arrotondata. Strade di Acqui e di Genova portano il nome di Aureliano Galeazzo. Il cammino "Scordia"" che milita nel campionato di Prima Categoria." La superficie si presenta priva di crosta liscia e di colore bianco avorio. Trovarono rifugio presso una coppia polacca, che pagarono affinché li nascondesse. Egli frequentò la scuola del Duomo di Costanza e lo zio lo ordinò sacerdote. "Altre controindicazioni sono rappresentate dallo stato di gravidanza e dall'allattamento al seno." Il frutto è un achenio molto piccolo. Vi si possono individuare anche molte altre figure mitologiche scolpite. Lungo le navate laterali si aprono le cappelle. "L'unico modo che hanno per uscire da questa situazione è vendere l'azienda." In gioventù studiò teologia e diritto canonico a Macerata. Le ciglia sono comuni nei mammiferi. Per uscire da Gaza, la maggioranza del popolo deve non essere silenziosa. "L'Italia si classificò nona." Il mio lavoro è metterla su disco, e poi me ne vado. Tra i personaggi storici che vennero condannati a questo supplizio vi fu Napo Torriani. Durante la sua carriera artistica incise più di mille lastre. Ogni presidente non può essere eletto per più di due mandati. "I loro incontri ebbero termine quando l'attrice iniziò una relazione con lo stesso Milton." "Poco si sa sulla formazione dell'artista." Come doppiatore ha prestato la voce a Anthony Quinn. Ford poi la interroga e la accusa di mentire per paura. "Il suo lavoro non si limita solo all'attività editoriale e all'attività di scrittura." Queste correnti giungono in Italia attraverso gli ordini monastici, attraverso la figurazione miniata. Questa raccolta è poi confluita nella Collezione Medicea del Museo Galileo di Firenze. "L'ultima settimana di ottobre vi si tiene la ""Sagra della castagna""." Qui è presente anche un ascensore che rende la stazione accessibile. "La maschera carnevalesca del quartiere è ""L'Aseneto""." La famiglia è di origine ebraica. Questa suddivisione è però riscontrata raramente. Ha giocato anche qualche gara nella formazione primavera sarda. Nel piano inferiore predomina il marmo, nel piano superiore il legno. Carlo Faggioni. Realizza diversi cortometraggi trasmessi dalle reti televisive francesi. La fame e la mancanza di risorse costrinse la spedizione a ritirarsi a Lanzarote. "Questo tempo aggiunto viene comunemente denominato ""tempo di recupero"" o semplicemente ""recupero""." "Essa è un'anfetamina, ma differenzia da questa per la presenza di un gruppo idrossido" Vengono impiegati principalmente in caso di ipertensione, di nefropatia diabetica e di insufficienza cardiaca. Questo teorema è inoltre molto utile per calcolare i movimenti di carica nelle proteine. "Per questo motivo il solfato di calcio viene chiamato ""bacillo del cemento""." A conferma del dato, tuttavia, non esistono documentazioni storiche. "Equivale a chiedere che la topologia arrivi a ""distinguere"" i punti." Tipologia serica ottocentesca francese, destinata soprattutto ad abiti da sera. La magia è un dono innato, ma richiede addestramento. "L'accesso alla torre è situato in posizione elevata rispetto al terreno." Stazione di Sendai Alcune parti delle gambe, del bacino e della coda sono ancora inglobate nella roccia. "Ciò diede l'idea di rilanciare un giornale governativo separato." La frizione era a cinghia e la trasmissione a catene. Risalenti soprattutto al medioevo, sono in larga parte conservate. Una delle applicazioni più comuni è la realizzazione di orologi digitali fatti in casa. In seguito passa al Milan. Resta la narrazione politica, economica e militare più dettagliata del periodo. È il capolinea della ferrovia a scartamento ridotto Genova-Casella. "Sinatra"" espresse interesse per la canzone, che poi non incise mai." Nelle prime fasi vengono prodotti dei sali insolubili ed incolori. Pare che si sia inoltre innamorato di lei. La tematica è quella della guerra, della persecuzione degli ebrei e degli omosessuali. Collegamenti esterni L. Zamenhof. Dmitrij Fëdorovič Egorov Ha anche insegnato nelle università della Florida, di Oxford e di Tel Aviv. La ragazza inizialmente ha come unici amici gli apparecchi che trova nello stabilimento. Popolare pin up anche negli anni ottanta, Munro continuò a rifiutare di posare nuda. I suoi resti sono stati ritrovati nel famoso giacimento di Bear Gulch, in Montana. Sono comuni anche blog e forum dedicati alle singole band. Da quel momento Ruta è allenata da Jon Rudd. Le musiche furono composte da Joe Delia. È un film western statunitense con Robert Livingston, Raymond Hatton e Duncan Renaldo. Voce e basso in tutti gli album. Con questa attaccherà il Lupo Fenrir. Nessuna delle due alternative fu attuata. Storicamente è stato utilizzato anche per denominare la Sicilia e uno stato isolano. Marcio Lassiter Cartier montò il diamante su una collana comprendente molti altri diamanti e gemme. Si dirige quindi sulla Sicilia. Controlla la Nazionale del paese. Quello che essi chiamarono cinismo sarà considerato, due secoli dopo, modernità e realismo. Tony Fuller Le tartarughe scatola asiatiche sono semi-acquatiche. Sorprendentemente non ci sono kenioti tra i finalisti. "Originariamente ""Skin"" è stato concepito come un episodio della serie televisiva ""X-Files""." È retta dal vescovo Martin Su Yao-wen. Canale Mussolini. Poi si riversavano nel Gravina, effettuando dei rimbalzi notevoli. "Nello stesso anno pubblicò il seguito, ""Il Purgatorio d'Italia""." "Il ""Dizionario Biografico degli Italiani"" della Treccani gli ha dedicato una voce." Originariamente erano una cover band dei Norma Jean. Il comune è servito dal servizio ferroviario suburbano Tri-Rail. Gli interpreti principali della pellicola sono Roger Moore e Bernard Lee. Fu sepolta nella cattedrale di Merseburg. Martino migliorò i rapporti della Chiesa cattolica con gli ebrei. Draenor è un mondo ormai morente. Allo stesso tempo, la Vauxhall Motors licenzia il padre Malik. Vengono prima ricoperti di miele e poi di noci, semi e spezie in polvere. La genesi è secondaria nelle zone di ossidazione dei giacimenti di arsenico. Anche nei messaggi sono presenti tre sezioni: riepilogo, scrivi messaggio e cartelle. Mysterio schienò poi Masters per vincere il match. "Il video di ""Doll Size"" è stato trasmesso da varie reti importanti come Kerrang!" Sposato e padre di due figli, Commisso vive a Saddle River, nel New Jersey. Lucas Calabrese Guilty or Not Guilty È famoso per essere il centro finanziario maggiore della città. Il dipinto proviene dal convento di Santa Felicita a Firenze. Si svegliò e scrisse il testo avendo in mente la melodia. A seguito delle guerre napoleoniche, Malta passò sotto dominio britannico. Oltre che per la propulsione di aerei, venne impiegato anche come ground power unit. "Al periodo della costruzione è anche da ascrivere l'altare maggiore." Venne siglato un trattato che però, sfortunatamente, venne infranto poco dopo. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali e due inguinali. Anche le parti con originali ebraici pongono tuttavia dei problemi sulla lingua utilizzata. È inoltre detentrice di alcuni record nei salti in estensione. I finalisti selezionati sono poi stati votati dalla comunità di YouTube. La lotta per la successione del titolo durò sette anni. Le specie più comuni del parco sono rappresentate da are, pappagalli e tapiri. In pratica è la parte rugosa del cervello. "È Dama di Commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico." Era nota come conduttrice radiofonica prima di intraprendere la carriera cinematografica. Il finale sarà drammatico e avvincente. Il secondo brano è un canto meditativo in lingua aramaica. È una delle prime piante a fiorire dopo un incendio o un crollo. Questa specie è attiva sia di giorno che di notte. Si tratta di modifiche post-traduzionali scoperte appena qualche anno fa. Durante questi assalti totalizzò molte vittime. La festa di Santa Barbara è una delle feste cattoliche più belle di Sicilia. Era il più piccolo di dodici fratelli, nove dei quali erano maschi. "La modifica principale era collegata all'allungamento del passo." A causa delle sue enormi dimensioni, impedisce la crescita della città. "In fondo c'erano i nomi di otto ebrei." Di solito era ritratta in atterraggio, con sullo sfondo un cerchio rosso. Diventò il poeta dei Patrioti e segretario di uno dei loro club. Ha utilizzato una tavolozza ricca, mescolando la gamma dei grigi a colori più brillanti. Non furono previste retrocessioni. Svelò alcuni dei suoi trucchi nei libri scritti negli anni venti. Annuncia subito ricorso in Cassazione. Pietro da Napoli Il corpo era allungato e compresso lateralmente, così come la coda. Per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero. Era una persona amabile e considerato un epicureo. Alcuni sono brani inediti mentre altri sono cover di brani conosciuti. Vennero varate cinque unità, anche se solo tre vennero completate ed entrarono in servizio. Il Venerdì santo viene chiamato in modi differenti nelle varie lingue. Pinne dorsali assenti. Carlo Bianchi morirà a Fossoli, fucilato. Ha il becco azzurro e gli occhi gialli. Il sinodo condannò i donatisti. Da loro dipendono anche le redazioni giornalistiche di tutte le sedi regionali della Rai. La chiesa, di piccole dimensioni, si presenta ad una sola navata. Questi rospi possiedono una colorazione gialla con strisce che tendono al marrone sui fianchi. Successivamente si trasferirono anche a Venezia. "È inoltre un ""comune di mercato""." "Il ""Vangelo di Tommaso"" scomparve quando lo Gnosticismo fu soppresso dai proto-ortodossi." È di Aldo Moro, al quale ha dedicato diversi saggi e studi. In pochissimi casi alcuni campioni contengono un numero inferiore di parole. Oggi il castello è aperto al pubblico ed ospita alcuni musei. Machiavelli” partecipa a diverse iniziative culturali e sportive sul territorio regionale ed italiano. Proveniente dalla Lombardia, era probabilmente un nativo di Orsenigo, vicino a Como. Caterina si è sposata tardi per una principessa del suo periodo. "Per molti laotiani, i pesci d'acqua dolce sono la principale fonte di proteine." La leggenda vuole che Roma ebbe le sue origini sul Palatino. Per questo ricordo è considerato da molti il patrono dei regali. "Oltre a questo elemento l'opera contiene alcune delle canzoni contenute nelle suddette serie." Conclude la stagione con la semifinale raggiunta a Shanghai. Tuttavia, dopo la conversione, i clienti diminuirono. In queste circostanze caotiche una delegazione bulgara raggiunse Salonicco per richiedere un armistizio. Patroni della diocesi sono Maria Santissima Assunta e di Romania e san Nicola vescovo. Pulsanti sui montanti posteriori permettono di chiudere automaticamente gli sportelli. La morfologia della nervatura può variare notevolmente. Questa spiacevole sensazione non è un intenso dolore e non persiste. Partì nuovamente in cerca di fortuna e ricchezze, deciso a catturare Grenada. La stagione successiva guidò il Bologna al sesto posto in campionato. Federica Isola "L'uso ludico, comunque, precedette le applicazioni pratiche di questa tecnologia." Maschi e femmine presentano un leggero dimorfismo sessuale. Dopo questa svolta improvvisa il cortometraggio finisce. Marco di Carli Verrà rilasciato dalla squadra a fine stagione. "Successivamente sempre con Pupi Avati ha recitato nel film ""Ultimo minuto""." Cosa assolutamente impossibile. Le caratteristiche naturali di Cervara sono state spesso motivo di richiamo. Lo zolfo del gas è estratto nel medesimo modo. Sono ammesse al massimo campionato italiano la Libertas Biella e la Lazio Roma. A Parigi Isabella incontra anche Ennio Quirino Visconti. I piatti sono influenzati dalle tribù locali come anche dalla cucina colombiana. Aeroporto di Mosca Per la prima volta nella Storia, i Laburisti formarono un governo. "Altrove è indicata anche come ""Repubblica Olandese""." È stato mostrato che bastano comunque pochissime quantità per avere un effetto piuttosto pesante. "Simoncini annota che ""la cosa ha generalmente soddisfatto." I fratelli Rossi riposano nel Cimitero Monumentale di Milano. "Tra i suoi scritti vi è la ""Storia del Giappone""." "Una delle più inusuali fu il concetto di ""aliante da caccia""." "Un'altra caratteristica che li contraddistingue è una colorazione della pelle tendenzialmente più scura." I due perdono quindi la gara, venendo poi ripagati per tutte le loro scorrettezze. "Il premio viene conferito durante la seduta inaugurale dell'anno accademico successivo alla designazione." "Compose anche molte poesie morali e devozionali, oltre a inni natalizi e ""di maggio""." Intanto il combattimento si era esteso per tutta la linea. "Non c'è alcun servizio la domenica, salvo casi eccezionali." Quando fu eletto Vescovo era arcidiacono della Cattedrale. Lisa viene scossa da queste parole e ha una grave crisi nervosa. Successivamente studiò medicina a Saragozza. "Alcune riprese di film basati su questa storia sono state effettuate sull'isola." Questa scritta appare anche sulla mano destra. Qui perde la vita Pandora. Alcuni prodotti sono classificati come multinazionali, poiché condivisi tra Repubblica Ceca e Slovacchia. Uno stratagemma riuscirà a far catturare la gang. La piattaforma mostrò solo danni marginali. Né esistono documenti scritti che aiutano a farla risalire con certezza a Simone Martini. "L'apertura della sinfonia nella parte dei violini." La città era difesa solamente da poche centinaia di uomini. "In quell'anno conduce inoltre, su RaiUno, il programma televisivo ""Big!" Per escursionisti esperti. Tra questi due estremi, la quantità di informazione può essere quantificata come segue. "La risposta è ""no""." Anche se incredula, Cassie prende atto dei suoi poteri e diventa molto potente. "L'album ""Power!" "L'esposizione viene realizzata per contatto." Il chinino è un potente farmaco efficace contro le quattro specie del plasmodium. I crocifissi processionali della confraternita si trovano conservati in chiesa. È stato presidente della lega nazionale pallavolo di serie A maschile e femminile. Un marito geloso scopre che il supposto amante della moglie è solo suo fratello. "Egli è convinto che ciò sia opera dell'ex amante di Victoria." Probabilmente la sorgente era già considerata un luogo sacro quando i Romani vi arrivarono. Alcune di esse sono reali, altre di fantasia. Titolo nobiliare: Nobile, Patrizio genovese. Nel primo Medioevo la città dominava il commercio sul fiume tra Breslavia e Stettino. "Ai tempi dell'Impero romano fu equiparato a Marte ed Ercole." "L'attuale comunità italiana in Belgio è molto bene integrata nella società belga." Dopo poco tempo verrà ucciso a Bovalino. "Almeno un'ulteriore raccolta di pezzi è perduta." Il fiume è navigabile per tutto il suo corso. È un campo caravan. Proprio a Cremona vive il suo periodo calcistico migliore, disputandovi quattro campionati consecutivi. "L'unità venne infine sciolta a maggio alla fine delle ostilità in Europa." "Ci sono diversi fattori che causano la ""non prevedibilità"" nella risposta del sistema operativo." "Il disco ha ricevuto ottime critiche e recensioni, sia in patria che all'estero." Oltre al servizio di biglietteria era possibile spedire posta o merci in piccole partite. Resti fossili di questo animale sono stati rinvenuti nel Nord America. Il duplice lavoro non migliorò però la condizione familiare. Le due prime classificate di ogni girone si classificano ai quarti di finale. È opinionista di costume sui principali network nazionali. I pazienti hanno febbre, generalmente non elevata, in assenza di compromissione dello stato generale. Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere magia. Questa situazione gli procurò prestigio e autorevolezza negli ambienti mercantili veneziani. È la città principale della Provincia Meridionale del Ruanda. "Il fratello Lucas è anch'egli un pugile." Questo farà sì che la vacanza si trasformi in un incubo. Al festival però non riesce ad accedere alla finale nella sua sezione. "Divenne cattedratico dell'Università di Pisa in giovane età." Durante la sua lunga carriera ha interpretato innumerevoli ruoli diversi. Entrambi vantano sei rapporti. La ragazza cedette alle ferite e pochi giorni dopo morì. La prima stagione giocò soltanto una partita di quel campionato. Giocava come pilone o tallonatore. "Nell'affioramento si ha quindi l'esposizione sulla superficie terrestre di roccia o depositi del quaternario." "Essendo simile al rum è chiamato anche ""rum asiatico""." Non è chiaro quali fossero le reali parentele di questi animali. "Le musiche all'interno degli episodi sono composte da Rod Abernethy." "Viene anche citata nella canzone ""A Day in the Life"" dell'album ""Sgt." Per questo Hobbes è anche considerato il principale teorico dello Stato assoluto o assolutismo. Charles impedisce a David di uccidere il Farouk del passato portandolo nel piano astrale. In territorio di Stintino è presente inoltre lo stagno delle Saline. La diocesi comprende la provincia filippina di Davao Oriental. La si ritrova anche in Asia ed in America settentrionale ed in Cile. Ursone fu forse uno dei continuatori anonimi degli Annali del Caffaro. Prende lezioni di canto con Willie Lorenzo, suona la batteria e la chitarra. Si occupava principalmente di ricognizione marittima. I paperi riescono così definitivamente a scappare ed a tornare a casa. Perciò furono ben dodici su tredici le quarte classificate ad essere ammesse alle qualificazioni. "La formazione è intesa anche in affiancamento oppure ""on the job""." Thomas raggiunge Lucille, dopo aver bruciato le carte appena firmate da Edith. La diocesi comprende il territorio del dipartimento francese degli Hauts-de-Seine. "Ad esempio, per crasi si forma ""nil"" da ""nihil""." João José Pereira La sorella di Sophie, Kitty, è sposata con il comico britannico Michael McIntyre. Sua figlia Emma sposò Paul Schweitzer, fratello di Albert Schweitzer. La cantante si disse divertita. Maunder si sposò due volte. Child pubblicò molte opere. "Con quest'opera Baratta opera una vera e propria fondazione della criminologia critica." Quindi, anche da adulti hanno difficoltà ad eseguire delle prestazioni motorie. The Forgotten Man Gli Storm disputano le loro gare casalinghe alla Sioux Falls Arena. Tutte le canzoni sono state scritte dai Franz Ferdinand. Usata come mossa finale anche da Bobby Lashley. Egli propone il matrimonio tra Ganga e Rajiv; Famiglia di dev accetta. The Supreme Test "Oggi dopo la morte del padre esiste solo la ""Thomas Caffrey Brewing Co." Aveva sede a Londra ed era guidata da Richard Davis. Poco dopo Elena, mentre cerca Jeremy e Bonnie, viene attaccata da un individuo misterioso. David Duncan Confermati anche Brian Sacchetti, Matteo Formenti e David Logan. Le Mirage Dave Morrow è un ex campione di Lacrosse, nonché presidente del Warrior Lacrosse Club. "Edizione della Società Tedesca di Handel""." Inoltre, Chad Hugo suona il sassofono. Per diversi anni è stato anche custode della Basilica del Sacro Sangue a Bruges. La società gioca nella struttura polivalente dello stadio Pierre-Mauroy. Charles morì agli inizi di settembre, solo qualche giorno dopo di lei. La musica è un industrial con forti influenze hardcore e punk rock. Blood Work Danilo Fernandes Philip sembra del tutto indifeso ma le apparenze possono ingannare. "Si dedicò alla cura dell'archivio storico militare." Morto senza figli maschi, gli succedette nel feudo il fratello Francesco Gonzaga. "La Destra, invece, colse l'occasione per rivendicare a gran voce una moralizzazione dei costumi." Nonostante la sua innocenza, Ottavia finì per uccidersi. "È stato inoltre il principale antagonista nella terza stagione della serie televisiva britannica ""Sherlock""." A tal proposito, lo scrittore effettuò una serie di sperimentazioni linguistiche. Lee David Johnson "Ha inoltre eseguito una canzone per ""Transformers: Robots in Disguise""." "In Italia è stata trasmessa su RaiDue con il titolo ""Marshal""." Dominique A "All'arrivo del sestetto, Tom-Tom propone a Jenna di giocare a ""sette minuti in paradiso""." "Soprannominato ""The Wizard of Oz"" dai tifosi dei giallo rossi." McDonald Bailey "È anche su Sky, ospite della trasmissione ""Calciomercato speciale mondiali"" e ""Speciale Calciomercato""." "Qui crea una coppia formidabile con l'ex Real Madrid, Alfonso." Non è una figura che si distingue bene in cielo. "Police scientifique""." "Le gare si svolsero sulla pista del ""Canada Olympia Parc""." Vladimir Lebedev "P. J. Farley è arrivato l'anno seguente ed è anche l'attuale bassista dei Ra." "Dopo il match interrompe un'intervista di Finn Bálor, attaccandolo." Il repertorio del concerto contiene diversi successi di Carmen oltre ad alcune cover. A nord è delimitato dal tratturo Lanciano-Cupello ed a sud dal tratturo Centurelle-Montesecco. César Navas Il cortometraggio fu prodotto dalla Majestic Motion Picture Company. "Nausicaä lo definisce ""crudele ma gentile""." Dopo il match, cambia il ring name di Tito Colon. Successivamente fu per qualche tempo il Direttore di sviluppo internazionale di Matra Automobiles. Il documentario di Hepworth mostra la partenza del ministro alla volta del paese africano. "Vi è anche l'università del West England." "Al Glyndebourne Festival Opera interpretò Elettra in ""Idomeneo""." "Nacque negli Stati Uniti d'America." Tutte le tracce sono di Johnny Cash, tranne dove indicato. Tanto legati erano al mare che fecero il nido lì vicino. Edgar Borges Olivera Il torneo fu vinto, per la prima volta nella propria storia, dal Bnei Yehuda. Joseph Wagner incise immagini tratte da opere di pittori, tra cui Giovanni Battista Cipriani. Il redattore letterario è Giorgio Zampa. "Così potente e incontrastata, l'Alemannia ispira forza e stabilità." Un buon numero di altre specie produce frutti commestibili, usati localmente. "A questa esperienza ha dedicato il volume ""Affondate la Rai." "Per catturarlo si allea con un disertore e un cercatore d'oro." Ogni brigata era su sei lanciatori. Una di loro muore e le altre due vengono catturate. Non è mai sceso in campo e il progetto è rimasto teorico. Dopo una breve esperienza in Sinistra e Libertà aderisce alla Federazione della Sinistra. "Metà del suo corpo è vivo, mentre l'altra metà è non-morta." La catena dei Martani è circondata da città e da centri storici importanti. Il film è stato girato a Roma e a New York. Si presenta così ai nastri di partenza del Giro con ambizioni di podio. È uno dei pochissimi palazzi rinascimentali sopravvissuti a Milano. Silvio Tozzi si ritira dalla competizione. "Non accortosi di ciò, Indiano conferma l'ordine." Dopo aver constatato che la medicina è inefficace, il villaggio viene attaccato da Nene. In un castello sono ospiti di un duca alcuni attori. "Fa parte della Comunità montana ""Gran Sasso""." Del film non si conoscono per il momento altri dati certi. Il vertice nero è striato di bianco. Se tali vizi sono ritenuti infondati, il ricorso viene rigettato. In un integrale funzionale il dominio di integrazione è uno spazio di funzioni. A fine stagione, la sua squadra si aggiudicò la vittoria in campionato. "Ai lati dell'altare maggiore sono presenti due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo." Gli arti inferiori sono più lunghi della coda. "In cambio gli furono assegnati i domini dell'Ordine come Primo Duca di Prussia." Durante la Grande Guerra Portaluppi presta servizio militare come ufficiale nel Genio. È il sogno di molti scrittori. Altre sue opere si trovano nella Chiesa di San Frediano in Cestello a Firenze. Le illustrazioni sono di Cristina Gentile. Molti musicisti hanno suonato infatti la cover di questo brano. "Il padre era un minatore in una miniera d'oro, mentre la madre era contadina." A Bolsena arriva la bellissima dottoressa Selenia. Il partito si dichiarò contrario alla democrazia borghese parlamentare. Ha il gambo inizialmente pieno e poi vuoto con cavità al centro del cappello. Suggestivo, ben recitato. Si separarono subito dopo il matrimonio. Ha collaborato con importanti periodici culturali sia a Palermo che a Roma. "Decise a quel punto di fare ritorno nella sua terra d'origine." Finora queste domande rimangono senza risposta. Quello che segue è un elenco con alcuni esempi. Anche gli animali fertili notevoli come il gatto in alcune culture simboleggiano la fertilità. Appio Claudio Dopo il ritiro divenne commentatore televisivo per le gare di sci alpino. Dove sia richiesta resistenza agli agenti corrosivi si utilizza acciaio inossidabile, titanio o bronzo. Le istituzioni governative venivano descritte molto sommariamente. "Poi quei tre eleggevano il Capo che avrebbe sorvegliato tutta l'Alta Stregoneria." Da qui entra in aree rurali fino ad arrivare in Contrada Parco di Guerra. Metal God Essentials, Vol. Il boss è Riki, grande rivale di Kunio. "Questa specie è endemica della cordigliera centrale dell'Isola di Luzon, Filippine." "Le bandiere degli insorti recavano il motto ""¡Viva Cristo Rey!" Il comune fa parte della comunità comprensoriale Salto-Sciliar. Non si recò subito in quella città, in quanto venne eletto consigliere ducale. Il cognome è tipico della zona tra Emilia, Veneto occidentale e Lombardia orientale. Si laureò alla Mercy High School. "Le tracce successive sono ""Cold War Kisses"" e ""Aftermath""." Si trova lungo il Meno, nella zona vinicola della Franconia. A questo punto trova una ragazza normale Aishwarya. James Aubrey In concomitanza con tale evento, il distretto di Seta è stato soppresso. Giuseppe Mancinelli La dimostrazione si può ottenere per induzione sul numero di nodi del grafo. Alcune versioni di dyne:bolic possono essere usate sulla console ludica Xbox. "Di questo romanzo hanno scritto: ""Uno dei migliori romanzi italiani degli ultimi anni." "Ai sei spettacoli ne vengono successivamente aggiunti due presso il Brooklyn's Kings Theatre." Nello stesso periodo il paese subì anche una terribile siccità e rivolte interne. Questa pianta è un ibrido tra una drosera subtropicale e una temperata. Ex membri Il gameplay per giocatore singolo e multiplayer è identico. Carlos Hernández La squadra attiva più titolata del massimo campionato è il Brøndby con dieci titoli. "Fu divulgatore scientifico di astronomia e un pioniere dell'astrofotografia in Nuova Zelanda." Uatu è un alieno che fa parte della razza degli Osservatori. Nello stesso anno alcuni fedeli di Barre formarono il Fronte Nazionale Somalo. La squadra della Solar Blue è al suo primo giorno di scuola. Rilassamento, piega e spessore della palpebra inferiore possono essere trattati chirurgicamente. "Fu proposto inoltre di trasferire una piccola parte del collegio all'interno di Belfast South." "Spesso tali ordini consentivano l'ingresso una sola volta nella vita." Riuscirà infine a fidanzarsi anche con Marla. "La fondazione dell'Abbey fu la risultante dell'unione di tre distinti elementi." Usare ingredienti a freddo si tradurrà in infusioni meno ricche di sapore. Esso si può distinguere in due parti parti: sul terreno e in aria. Estremamente varia è la fauna sia terrestre che marina. Ha un fratello maggiore che sia chiama Shane, calciatore alla Sacred Heart. La prima ed unica stagione della serie televisiva So Random! Dalla madre, ereditò il titolo di barone Herbert. Craig Sword Robert Primus "Il titolo di lavorazione fu ""Ray Alexander: Murder in Mind""." "L'azione si svolge al tempo della Rus' di Kiev." Da quel giorno, Mathias abbandonò il suo nome divenendo Dracula, il signore dei vampiri. Gli succedette il nipote, il nono conte, Lord luogotenente di Rutland. Tuttavia, il principe Semyon trova Marina e la porta via da Sitka. "All'epoca della caduta della Repubblica, la famiglia era divisa in sei differenti rami." "A quell'epoca, infatti, la piazza di Manuel Becerra era denominata Plaza de Roma." Ma nel Rinascimento cominciano a nascere i primi dubbi. In città la quasi totalità della popolazione si riversò in strada e nelle piazze. Fortunatamente Godard non perse le speranze. Così è lui stesso a spingere per il matrimonio. Il motore era alimentato da un carburatore e da un compressore volumetrico. Al termine di questa stagione esce dal cast principale Katie Findlay. Germano Barale Entrambi, ad ogni modo, includono lo sviluppo della storia degli altri personaggi. Deve il suo nome a William Lyon Mackenzie King Dirige poi alcuni cortometraggi ed episodi di serie televisive australiane. Tra le possibili cause ricordiamo la Sindrome di Weill-Marchesani. "I piani possono essere consultati nei 'Maurepas Papers' alla Cornell University." Fu grande rivale di Costante Girardengo. La Cattedrale di Amiens è la chiesa più grande di Francia. "Oliver Stone ha pronunciato il ""keynote address""." "Un buon esempio di forma bar è ""The Star-Spangled Banner""." "Questo videogioco è in grado di importare i salvataggi di ""Gundam Battle Chronicle""." Di questi feudi imperiali sopravvive ancora come stato indipendente il solo principato del Liechtenstein. Il film ha generalmente ricevuto recensioni positive da parte della critica. "Ci sono già, in nuce o in filigrana, molti personaggi della futura ""Recherche""." Il tema principale della loro musica è la psiche umana. Kill the Lights "Il villaggio si chiamava in precedenza ""Den Horn"", ""Horne"" e ""Hoorn""." "L'anno successivo, Bowles si ricandidò a sindaco, di nuovo senza successo." La reazione illustrata è nota come processo Haber. Yves Saint-Laurent disse di lei che era la donna dei suoi sogni. "Wolfe Tone, il capo del movimento, era anch'egli di Dublino." La statua raffigura il re di Napoli Gioacchino Murat. Un mese dopo si unì al cast Jodie Comer nel ruolo di Villanelle. "Queste vincono molti premi ai ""Scottish Advertising Awards""." Non vengono comunque indagati. Mount Rainier Nel film appaiono anche Penélope Cruz, Antonio Banderas, Paz Vega e Carmen Machi. "La Cloaca Massima fu accuratamente mantenuta in buono stato per tutta l'età imperiale." Dopo gli studi elementari, si iscrive alla Stowe School dove inizia a recitare. "All'interno furono sistemati i quattro altari barocchi recuperati dalla vecchia chiesa." Nella città fenicia di Tiro sale al potere Hiram I, detto il Grande. Un altro dei primi interventi venne operato a Berkhamsted. La corte interna è attorniata da un portico. Co-fondò la Congressional Quarterly con sua moglie, Henrietta. "Leotardo descrive le origini e raccoglie un centinaio di ""quaestiones"" sull'usura." In Irlanda da Galway a Londonderry. "Un terzo disegno con la ""Madonna del gatto"" è al Museo Bonnat di Bayonne." Membro della Compagnia degli Immortali. Prende il nome dal santuario di Usa. Verrà riaperta non appena terminate le procedure di verifica e collaudo attualmente in corso. Attorno alla città ci sono un grande numero di mercati. Luis García Guido The Poseidon Adventure Nel contempo cedette una porzione del suo territorio alla diocesi di Évreux. "Teodoro Urie, sostenitore di Gregorio, mise in dubbio la necessità stessa di quell'assemblea." Vede in tutto il film una discesa, più esattamente una decadenza. Poco più avanti si nota un crollo a carico della parete occidentale. Il suo lavoro è conservato presso i musei di Carcassonne, Nantes e di Troyes. Da questa data il paese assunse il nome di “Capri Leone”. Lincoln è nata a Helena, Phillips County, in Arkansas. "L'infiorescenza è composta da cime bi-flore." Queste furono le ultime banconote delle Hawaii e sono tutte estremamente rare. "In alcune testate il direttore scrive ogni giorno l'articolo di apertura." La parte inferiore del corpo presenta una pubescenza molto accentuata in prossimità del torace. La lunga discesa passava da Bormio per transitare poi in Valtellina. Sul dorso il mantello è grigio-verde, sul lato ventrale bianco-grigio. Poco dopo la sua nascita, la famiglia Dickinson decise di trasferirsi nel Delaware. La mancanza di studi su Frashëri, in epoca comunista, è facilmente comprensibile. Più tardi diventerà amico di Henri Michaux e Francis Picabia. Presidente e direttore ne è per dieci anni Franca Calvesi, giornalista e socio fondatore. Il tatuaggio Space Invader, che ha ottenuto come fantasma gli rimane sul collo. Queste casse contengono ogni sorta di armamento come gli Uzi e i Bazooka. Britton nacque in Staten Island nella contea di New York. David Young La regione ospita la capitale della nazione, Georgetown. "Il cognome composto lo prese dal prozio Michael Conan, noto giornalista dell'epoca." Fu sepolto nella chiesa collegiata di Heidelberg. È un gioco tradizionale nello Sri Lanka, dove viene giocato esclusivamente dalle donne. Appartiene alla catena montuosa degli Appalachi. "Terminato il conflitto, chiude la carriera nell'Union Saint-Gilloise." James contro Ron Killings, Jeff Jarrett e Brian Lawler. "L'australiana Anna Meares ha vinto la medaglia d'oro." "L""Arrêt-Darré"", affluente dell""Arros"", ha analogamente la sua sorgente a nord del commune." I seguaci del governatore andarono in territorio Mapuche tentando di approfittare della guerra. Secondo una ricerca della Syracuse University gode del migliore clima al mondo. Serve sia Texarkana che Shreveport in Louisiana. La partitura fu scritta dal compositore austriaco Gottfried von Einem. In particolare fu molto stimolato da personalità come il rabbino Menachem Mendel Schneerson. Oltre alla pittura, Yeats fu anche autore di scritti e opere teatrali. "Successivamente, si è pensato di modificare questa tecnica creando delle ""partizioni dinamiche""." Suo teorico successore fu il figlio ʿAqīl. Wanne-Eickel ha tuttavia conservato fino ad oggi una forte identità. I due si scontrano in un duello che vede Grayson vincitore. Lei, del resto, non ha il coraggio di parlare. "L'album è stato prodotto dal bassista di De Gregori, Guido Guglielminetti." Ben Coleman "Caduto in ristrettezze economiche, negli anni successivi per sopravvivere si esibì nell'avanspettacolo." Jason Boone Al primo piano si apre il cortile di Michelozzo. Le ultime due partite finirono patte. A Distant Shore First Love La sfida ebbe luogo allo stadio Highbury di Londra. Capoluogo di contea è Redwood City. "È l'unico arrondissement bilingue del Belgio." Altre forme di abbreviazione sono comunque in uso. "Il Targum specifica: ""Il mio messaggero, il cui nome è Esdra, lo scriba""." Al suo margine sud confina con la dorsale di Broken. Esistono due video per questa canzone dei Weezer. Abbandonando il naturalismo, Paul Adam si rivolse al simbolismo. La prima maglia è a strisce verticali bianco-verdi con pantaloncini bianchi. Alcune con ascolti molto alti. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Sesto senso""." "L'edificio ha subito, nel corso degli anni, opere di consolidamento e manutenzione." I combattimenti continuarono per tutto febbraio fin sopra Fiume, Pola, Lubiana e Klagenfurt. Il modello fu il più grande aereo di linea del periodo. Questa restrizione è scomparsa presumibilmente ai tempi di Platone. "Ha diretto il settimanale cattolico ""Il Romagnolo""." Il Gansu è anche un noto produttore di piante usate nella medicina cinese. Egli pubblicò poche opere che non fossero edizioni musicali. Fu ultima stagione di Mike Holmgren come capo-allenatore della squadra. "Frattanto cominciava a lavorare anche all'Accademia e all'Istituto universitario di economia e commercio." Poiché anche Lynette crede che Gareth sia un aiutante delle cucine, lo deride continuamente. Abū Ayyūb fu uno dei primi convertiti. Dan Swartz Tutto ciò impedì alla squadra italiana qualsiasi velleità di vittoria. Larry Johnson Fu allievo del Prof. Luigi Mengoni. Una coppia apparentemente serena vive in una casa in mezzo ad una foresta. Questo conferisce un sapore ed una consistenza più marcata. Paco López "I rapporti tra l""'intelligencija"" populista e gli operai rivoluzionari non furono quindi sempre facili." "I vincitori sono stati i The Humans con ""Goodbye""." Il genere è diffuso in Argentina e Cile. "Conserva l'aspetto dell'antico borgo cilentano." The Pit La bacca si appoggia su un peduncolo. Di supporto si esibirono Damien Dempsey e i Franz Ferdinand. "Dopo il periodo vichingo l'isola diventò proprietà della monarchia scozzese." The Call of the Sea Un anno più tardi, Ethel e John convolano a giuste nozze. Queste erano Mitsubishi, Mitsui, Sumitomo e Yasuda. "È la seconda vittima dall'inizio delle proteste." "Si trova sulla terza traccia dell'album." Fu uno dei protagonisti del Congresso di Vienna. David Reynolds Il nome sbagliato non è un vero nome. Viktor Vorošilov "Entrò nell'Ordine di San Benedetto e ricevette il diaconato a Tolosa." Erika si preoccupa per la sorte di Robert. Dana è la sorella di Cheryl e Andy. Bratteole presenti. Continuò ad esistere anche sotto le dominazioni di Odoacre e degli Ostrogoti. "Gli succedette Giulio Andreotti, sino ad allora direttore della rivista ""Azione Fucina""." Flórez condusse una vita ritirata, dedita allo studio e senza ambizioni. A Page e Brin sembrò perfetto come metafora della vastità del web. La sua carriera da giocatore, tutta nei Washington Senators, è stata piena di record. Il farmaco viene escreto nel latte materno. Oakley pratica assiduamente surf e snowboard. Gli shan professano il Buddhismo Theravada. "Studiò medicina presso l'Università di Jena e di Berlino." Rimasto orfano, Kong è cresciuto nella città protetta di Kowloon. È un tribunale che ha un portico a forma di pronao esastilo. Telemann ebbe nella sua vita artistica due fasi nettamente distinte. È inoltre la regina del pettegolezzo in città. Ciò ha portato alla saturazione del traffico, specialmente nelle ore di punta. Molti dei primi coloni provenivano da parti del New England. Fu sostituito da Donatien-Marie-Joseph de Rochambeau. Il Della Porta rielaborò il disegno della movimentata facciata e progettò la cupola. "Corredata di notizie storico- artistiche dei principali monumenti, vedute, piante topografiche""." È prevalentemente rurale. Bettino fu in modo particolare insigne. "Sua è una ricca collezione di libri donata dopo la sua scomparsa all'università." Il principe Carlo offriva altri vantaggi come sposo della principessa delle Asturie. Nicholas, unico dottore nella zona, è chiamato a medicare la mano del dittatore. Studiò prima presso Eton ed in seguito al Trinity College di Cambridge. Si trova nel Canton Berna a monte della località turistica di Grindelwald. "Lei, dopo aver ucciso quest'ultimo, aveva ferito anche lui." Ma era già un inizio. "What a Feeling"" cantata da Irene Cara, e sempre facente parte di ""Flashdance""." Dichiarò di aver sbagliato appartamento, ma fu trattenuta. Incerta è la data di morte. "Invece negli Stati Uniti d'America ci sono due figure diverse." Sposata a un dentista di Los Angeles, ebbe due figli. La giuria sceglieva poi tra le due vincitrici delle singole classi la vincitrice globale. "I singoli sono ""Twist Ya Body"" e ""Groupie Luv""." Werner Heine È conservato nella Alte Pinakothek di Monaco. Gli affreschi denotano tempi diversi di realizzazione e intenzioni iconografiche diverse. Il film fu prodotto dalla Andrew L. Stone Productions. Confina a nord, con il francese parco nazionale dei Pirenei. In tale occasione la nave è approdata nei porti più importanti del Mediterraneo. Ha scritto numerose musiche per le opere teatrali di Bertolt Brecht. "Playground, Lynchburg, Va.""." La chiesa madre della diocesi è la Cattedrale di Santa Gertrude, ad Utrecht. Ci sono spesso dei rompicapo che devono essere risolti per poter proseguire nel livello. Kristine Andersen Bell, riporta anche la voce di Gary Numan. Questa sezione dello zoo è interamente dedicata ai bambini. "Il dipinto, quindi, è databile alla prima metà dell'anno." "Ancora oggi, tuttavia, mancano notizie precise sulla biografia e le opere dell'artista." Dopo SummerSlam, Vince McMahon e Sable si concentrarono su come sbarazzarsi di Stephanie. Tentò di fermarli ma rinunciò per i rischi di tale operazione. Combatté nella battaglia di Fontenoy e difese Bergen op Zoom e Mons. Amazo perse i suoi poteri quando Superman sciolse ufficialmente la League. "Non c'è stata sconfitta per un corpo ammirato come un drago in forma umana." La costruzione venne compiuta dalla Cammell Laird. Queste cellule sono solitamente posizionate sotto la pelle o le squame degli animali. Al rifiuto del sultano di aderire alla richiesta, Pietro il Grande invase la Moldavia. Gigliola è una nuotatrice italiana in trasferta spagnola. "Salvando la madre, Barry altera la linea temporale creando ""Flashpoint"", una nuova linea temporale." Durante il suo mandato, Sparta fu sconvolta da un disastroso terremoto. È il terzo lavoro dello scrittore che venne adattato per lo schermo. Le tombe femminili erano separate da quelle maschili. "Il titolo dell'album si riferisce all'anno di nascita del produttore." Con la nazionale misti ha partecipato a quattro Europei di categoria. Love My Life "Quando questo sfumò, Fincher lasciò il progetto e passò a ""Zodiac""." Morì nella sua casa natale due anni dopo. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La goletta di capitan McGill""." "Il progettato originale è opera dell'architetto viennese Joseph Emanuel Fischer von Erlach." La zona presenta alcuni villaggi nuragici. La città di Chicago ospita la seconda più grande comunità lituana al mondo. Cecilia è in procinto di partorire e viene portata in ospedale. Tra questi ci sono i Distretti congressuali e quelli alla base delle elezioni statali. Sono inoltre disponibili alcuni filmati con protagonisti gli animali del gioco. È lo stesso gruppo di simmetria del cuneo. Il tema originale è stato scritto ed eseguito da William Kevin Anderson. Riorganizza poi la diocesi, suscitando polemiche nel feltrino e fra i ladini. Ann Christy La valle segue un andamento Est-Ovest. "L'album contiene due brani leggendari: ""Light My Fire"" e ""The End""." Ulteriori aperture di questo concept sono previste a Chicago, New York e Tokyo. "L'istituzione venne soppressa nel Trecento e l'edificio venne ceduto a privati." Tutte le tracce sono state composte dagli Orbital. Può spiccare il volo da terra. È una fan dei Green Bay Packers ed ha un tatuaggio sul polso. Collabora, come conduttore televisivo e radiofonico, con diverse testate pubbliche e private. Hanno un buon potere disinfettante ma basso potere detergente. "Wegener fu insignito con l'Ordine al merito di Germania." È circondata dai fiumi Esk a ovest e Lyne a sud. Quattro uomini si contendono una donna. Ha la pianta quadrata e un ampio portico sostenuto da pilastri. Un arcivescovo è titolare invece di una arcidiocesi. Gli Heat perderanno poi contro i Toronto Raptors nel secondo round. "Minacciò le dimissioni, ma poi le ritirò e riprese la collaborazione con l""'Iskra""." La sua lingua madre era il francese e la seconda il tedesco. "Attualmente è ""Donner Professor of Science"" ad Harvard." Appesi gli scarpini al chiodo, diventa procuratore sportivo. È costituita da una fascia di seta azzurra, della larghezza di cm. Il lavoro tiene impegnate Lauren e Heidi. Al piano terra si trova la cucina ed il teatro. Attualmente non partecipa al campionato italiano a squadre. "Attualmente il comune fa parte dell'area di lingua ligure in territorio francese." Con la conquista napoleonica agli ebrei furono concesse tutte le libertà civili. Pochi mesi dopo ebbe luogo la strage. "Buona parte del percorso del fiume è parallelo alla strada ""Old Glenn Highway""." Negli anni cinquanta nacque la tradizione dei Fighting Sioux. Così muoiono tutti i Burgundi e tutti gli Unni. "Il primo che andò ad abitare il nuovo palazzo della ""Domus Augustana"" fu Nerone." Ha partecipato anche a dorama popolari e film. "The Smuggler's Wife" Demon Seed "In questa località sorge l'antica Villa Zambeccari." Il trattamento è chirurgico. Entrambi presero parte a numerosi eventi bellici. "Marc M'Bahia" Il fratello Giorgio esercitò la professione di pastore protestante a Pinerolo. Hannah Macleod Ente sarà ad esempio un uomo, così come il suo colore della pelle. La spia in nero "La scena è stata ripresa all'inizio del video musicale del brano." Il pelo è una caratteristica molto importante dello Smooth Collie. Nei giorni successivi, diverse persone del luogo scompaiono. Talvolta, ci si riferisce alla medaglia semplicemente come Bronze Star. Di conseguenza, fu ordinato lo sgombero di Kalinin, che fu occupata il giorno successivo. Sankt Nikolai "Tra questi c'è Mag Kid, una calamita, ed un robot giocattolo." Molti di questi massi sono ancora oggi apprezzati dagli amanti del bouldering. Il parco nazionale costituisce la parte più orientale e meno popolata della nazione. È stato un campione di sport come pallanuoto e surf. Alla luce dei fatti. Il colore generale del corpo è marrone con la base dei peli più chiara. Successivi rimaneggiamenti finirono col far perdere coerenza fra titolo e trama. Risolto il problema del movente, Margo si occupa di identificare il colpevole dei delitti. Attaccante: ha il compito di portare gli attacchi ravvicinati al canestro avversario. La canzone è una ballata pop rock. Tra i vitigni aromatici vi sono, ad esempio, il moscato e la malvasia. "Nell'anno di fondazione partecipò al campionato di terza divisione distrettuale, vincendolo." Queste moderne assemblee usano una forma di democrazia rappresentativa. Cosa fino allora considerata, a detta degli organizzatori, impossibile data la durezza del tracciato! Ha fatto parte del team del Catalina Sky Survey. Ci sono anche grandi cascate sotterranee dove Bertram può gettarsi per scendere più piani. "È l'unica azienda indonesiana a far parte di questa lista." Peraltro è possibile osservare altri oggetti astronomici che hanno un colore verde o verdognolo. "Il vescovo Altmann di Passavia dona gli edifici ai Canonici regolari di Sant'Agostino." Comprende una sola specie vivente e alcune specie fossili appartenenti a generi estinti. La foglia nasale è ben sviluppata, lanceolata e ricoperta di ghiandole sebacee. La legislazione di molti Paesi protegge il segreto confessionale. I resoconti spagnoli raccontano due storie differenti su quello che accadde in seguito. Ha ottenuto un solo podio, il terzo posto in Australia. "Coco Chanel ritornò in affari con Pierre riprendendo pieno possesso del marchio ""Chanel""." Attualmente la chiesa è sconsacrata ed adibita a spettacoli teatrali. Gerasimov studiò alla scuola tecnica ferroviaria di Samara. Il corso ha tipicamente una durata di uno o due anni a tempo pieno. Esso fronteggia la settecentesca facciata del Palazzo della Cavallerizza a Chiaia. Alla parete sinistra del presbiterio, il monumento funebre del cardinale Stefano Durazzo. "Si parla d'amore, e di amori difficili." La scuola del villaggio è ora chiusa e trasformata in una casa privata. L’associazione opera svolgendo attività di difesa idraulica del territorio. Gli affreschi del Settecento sono invece opera di Francesco Cosenza. "Quest'ultima sposò Denethor Sovrintendente di Gondor, dando alla luce due figli: Boromir e Faramir." "Ha scritto per Franco Mannino il libretto dell'opera ""Il ritratto di Dorian Gray""." A parte questa, non ha altre applicazioni industriali significative. Ha ricevuto grandi riconoscimenti per il lavoro di utilità sociale ed umanitario. "Nell'anime il Bulbasaur di Ash ha inoltre utilizzato le mosse Turbine e Fossa." Del decorso post operatorio si narra poco e prevalentemente comprende le modalità di bendaggio. "In quest'opera in realtà si incrociarono diverse istanze e se ne ricordano più aspetti." Nella stessa settimana, le vendite sono arrivate ad un milione. "È nel consiglio scientifico della rivista ""Communications""." Sindaci di Vignola La bandiera fu cambiata solo dopo qualche giorno. "Collabora alla redazione e all’edizione dei volumi di ""Altro Novecento." "L'opera si può fondamentalmente suddividere in due parti." Striature glaciali possono essere trovate nelle rocce delle creste più alte. Questo animale è noto per resti incompleti, sufficienti tuttavia a permetterne una ricostruzione parziale. Mentre Daphne continua a frequentare Joe, Johnny e Milly tornano insieme. "Negli anni cinquanta fu riparato dalla ditta ""La Fonica""." Ad ogni modo, negli anni seguenti le recensioni sono diventate più favorevoli. La principale produzione locale sono le olive e i suoi derivati. Le patate cotte sono considerate adatte solo a donne e bambini. Più semplicemente, questi corpi idrici possiedono salinità variabile nel tempo. "Terminata la guerra, affianca la carriera calcistica a diverse attività, dedicandosi infine all'insegnamento elementare." Stuart Milk è co-fondatore e presidente della Fondazione Harvey Milk. La band iniziò ad avere successo e ad essere invitata in diversi paesi europei. "Si dovrà scegliere l'induttore in corrispondenza del massimo di questa funzione." Si ipotizza potesse essere il dio dei meli. La storia delle terre della Corona Inglese comincia con la conquista normanna. Lungo le coste della baia si aprono diverse insenature minori. Questa tabella è il riferimento al match menzionato nella settima riga della tabella soprastante. Del suo medagliere fanno parte numerosi riconoscimenti europei e di Coppa del Mondo. Gli farà compagnia Joanna. "Uno sparo e poi ""il gusto del sangue in bocca""." Del teatro classico cinese fanno parte anche alcune forme tradizionali di teatro di figura. "All'interno di questi percorsi principali ci sono molti sotto-percorsi da seguire." "Supportò Uesugi Kagekatsu durante l""'Ōtate no Ran""." "L'economia locale è principalmente legata alla pesca, oltre che ai servizi e all""'hi-tech""." Tale popolo parla la lingua ceca, che è strettamente imparentata con la lingua slovacca. "Ai lati dell'opera compaiono quattro angioletti in venerazione." "L'isola ha preso il nome dalla dinastia principesca tedesca degli Hohenlohe." "La sua esibizione è iniziata dopo che Bruno Mars ha terminato ""Uptown Funk""." Inoltre suggerì, nella diocesi di Metz, la ristrutturazione della cattedrale diocesana. Una replica della corona è oggi esposta a Nowy Sącz, in Polonia. Cratere Richards "Egli fu poi anche direttore del Conservatorio nazionale d'America di New York." Alla fine del confino, si dedica al contrabbando di generi alimentari. Artista di acuta sensibilità sociale. La causa è da ricercare nel mercato basato sul sistema monetario. Ogni fantino deve indossare una giubba di riconoscimento con i colori del municipio rappresentato. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta nello Sri Lanka." Può giocare sia da difensore che da centrocampista, solitamente sulla fascia destra del campo. Questo salverà la vita di sua madre ma farà di Albert un assassino. Per il sonoro, venne usato il sistema monofonico. Nella quale, scoprì una serie di nuove specie. "Lean, quindi, optò semplicemente per l'attrice più giovane." Il corpo anteriore ha nel suo centro il camino. Erano presenti i canali della linea laterale e una fitta ornamentazione sulla volta cranica. Fu trovato morto in una stanza di albergo ad Harlem. Si è tenacemente battuto contro il progetto di legge sulla Unioni Civili. "Il trago è piccolo, l'antitrago è arrotondato." Jaume Comas "Giunto a destinazione, però, scopre con rammarico che Martia non c'è." "È opera dell'architetto statunitense Richard Meier." Non contiene featuring. Attualmente vi sono poche migliaia di Italiani, concentrati nella capitale. "Si usa molto per l'insalata di arance." "Diventò tesoriere della Francia presso l'Ufficio presidenziale di Parigi ed fu consigliere del regno." Giuseppe Ricciardi è sposato e ha tre figli. "A questo seguirono nel tempo importanti nomi dell'hardcore punk nazionale ed internazionale." Si sposò due volte ed ebbe due figli. Di solito i toni non erano inclusi, in quanto già compresi nel testo. Per alcuni problemi tecnici il modello retrocesse poi al nono posto. È presente anche nella bandiera del Brasile, nella quale rappresenta lo stato di Bahia.. Fu maestro della chiesa di Monteoliveto. Brian Davis I understand Hitler. Alcuni capitelli hanno perso la parte superiore. "I lunghi baccelli della vaniglia Bourbon dell'isola della Riunione sono di una qualità eccezionale." Terminò anticipatamente a causa di attacchi degli abitanti tradizionalisti di alcuni villaggi vicini. Questo evoluto e potente strumento offre molte possibilità di configurazione. Per quanto concerne la natura del prodotto finanziario bisogna analizzare due dati. Di proprietà demaniale della Regione Sardegna, appartiene amministrativamente al comune di San Vero Milis. Felipe Wu Cassandra viene data ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo. Carlos Renato de Abreu Toyota è invece il campione uscente nei costruttori. Anche la versione originale, in ebraico, è stata musicata. Essa è perseguita sia come mestiere che come hobby. I Colts erano guidati dal capo-allenatore Don Shula. Anche suo fratello James è un regista. Questa proibizione influenza il modo in cui la finanza islamica opera. Danno alla luce due piccoli alla volta. "Amministrativamente appartiene alla Census Area di Prince of Wales-Hyder dell'Unorganized Borough." Si scopre che Hsin ha ordinato a Kenny di uccidere il signor Lee. I due si innamorano, si sposano e hanno un figlio. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Tanzania." La cifra del Foschi è la più simile alle temperie. "In quegli anni, l'unica piccola mandria sopravvissuta si trovava nel parco imperiale di Pechino." Cédric Kahn La casa automobilistica Nissan ha qui la sede principale. Vive tra Tokyo e New York. "Nessuno saprà mai l'esito di questa pace armata." "Ha iniziato lavorando come direttore di scena presso l'Arts Theatre di Cambridge." Numerose località portano il nome, nella lingua locale, di Santa Caterina. In questo modo la polvere media il secondo collasso della nube. In altre occasioni è apparso con storie inedite in pubblicazioni antologiche o numeri speciali. La missione però non fu mai iniziata. Rimasi, rimasi. "Un Consiglio dell'Economia venne costituito per coordinare l'attività dei diversi settori della produzione." Anche questi attacchi furono tenuti in stallo dalle artiglierie francesi. I modelli non sono modelli ingegneristici dettagliati, ma permettono di aggiungere i motori semplicemente. "Per la prima volta l'autore affronta il tema dell'amore e della partecipazione femminile." Questo procedimento è algebricamente equivalente a moltiplicare i rapporti di verosimiglianza. I maschi sono territoriali e difendono il loro territorio. Un osso femorale è custodito nella chiesa di Vigolo Vattaro, in Trentino. Nello scontro si distinsero i figli del duca del Friuli, Rachis e Astolfo. Si riprese presto, ma scoprì di essere cieco. Gli angeli che mostrano i rotoli si trovano vicino ai sacramenti. Il torneo era formato da cinque squadre e il vinse il titolo. Espresse poi il desiderio di andare come missionaria in Africa. Il muso è di media lunghezza. La Corte Suprema Federale confermò in appello il giudizio della corte di Soletta. "Tutto quello che posso sentire sono colpi, colpi""." Anche successivamente la città mantenne la propria importanza quale residenza di caccia degli zar. Dance, Girl, Dance Nella Repubblica è stata fatta propria dal Movimento Riformista. "Tale dissoluzione dell'Istituto familiare dovrà essere effettuato dalle donne stesse." Fu amico di Mario de Bernardi e di altri aviatori del tempo. "Una volta proclamata la Repubblica, assunse l'incarico di Ministro della guerra." "È stata definita come una delle canzoni ""simbolo"" della storia del gruppo." Morì in servizio, quando si fermò a Liverpool nel viaggio per recarsi in Spagna. Tratto dal dramma teatrale omonimo di Forzano, girato a Tirrenia, in doppia versione italo-francese. Dice che ritiene improbabile che il suo territorio fosse appartenuto in precedenza agli Arcadi. In numerosi videogiochi sono inoltre ammessi matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si diffuse in modo rapido in tutta la regione, Caraibi inclusi. Il Dipartimento delle finanze coordina e vigila sulle attività delle agenzie. Luigi Facta. Per evitare problemi ai compagni, Kyo chiede loro di rimanere in disparte. Franco Leone, amico di Alexander, è un importante imprenditore del settore navale. Le altre due correnti principali del periodo sono quella dorica e quella attica. "L'evento è ricordato dal gruppo come il punto più alto della propria carriera musicale." Il nome quindi è una trascrizione in lingua spagnola del nome azteco. "Perché quest'ultima subisca un cambiamento, occorre realizzare una discussione critica." Il suo autoritarismo la rese impopolare. Saad Hariri e il principe Abd al-Aziz erano molto vicini. Credeva che gli Irochesi dovessero restare fuori dalla guerra dei bianchi. Nessuna teoria è perfettamente corretta. "Sembra che Edda Mussolini avesse visto in lei, più che una rivale, un'alleata." La sceneggiatura e il tema dello spettacolo sono stati ampiamente elogiati dalla critica. "E se non può comunicare con un candidato, non lo assume""." Nel porto erano inoltre presenti tre navi incendiarie. La vittoria finale è stata del Club de Fútbol Atlante. Il piano terra del Museo è diviso in tre ambienti. Le titubanze di tutti però, svanirono sin dalle prime take del brano. Le specie attribuite al genere sono per molti studiosi alcune centinaia. La testa ed il collo rimangono eretti come a voler guardare in avanti. Una bambina ruba dei dolci. Si tratta di una coproduzione Italia-Venezuela. Tre le possibili modalità di gioco delineate dal Board. Angelina Žuk-Krasnova È un film western statunitense con John Ireland, Virginia Mayo e Scott Brady. È stato il primo film occidentale a venire trasmesso dalla televisione nordcoreana. Nel terzo atto Giacinto morente rivela la verità al padre. "La sigla è la canzone ""Happy"" di Pharrell Williams." Fu condannato a otto anni di prigionia a regime speciale in Kazakistan. "Fu noto anche per la legge che tutt'oggi porta il suo nome." Chiesa della Natività di Maria Santissima Laurel spesso dirigerà comiche di cui Hardy ne ricoprirà il ruolo di primo attore. Le riprese furono svolte tra Los Angeles e il Messico. Il gruppo è abbastanza integrato nel tessuto sociale brasiliano. Dante la ospita in casa, ma improvvisamente la donna fugge di nuovo. È autrice di saggi, di narrativa e di poesia. "Il mese successivo, i Greci resero pubblico l'accordo." John Wright "Il brano è stato presentato durante la trasmissione televisiva ""Oprah Winfrey Show""." Si è cimentata anche nel campo della gioielleria. La ragazza, allora, tenta il suicidio. "Finire la guerra, non importa come, a qualsiasi costo""." Non vi sono sante di nome Drusilla, quindi il nome è adespota. Talvolta il paziente riferisce la sensazione di un corpo estraneo a livello della gola. Il piano di rilancio è guidato da un management rinnovato. Le forze Azai non le seguirono. In settembre si esibisce in otto date negli Stati Uniti e in Canada. Aiuterà Pendergast a uccidere la bestia. Tutte le canzoni sono state scritte da Ronnie James Dio. Il film venne prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer. Membro del Consiglio Generale di Confindustria Energia. Assolse vari incarichi allo Stato maggiore del Regio Esercito a Roma. Si tratta di un libro immaginario, creato come artificio narrativo. Il corredo funerario comprendeva ceramiche, armi e talvolta anche corazze in bronzo. A lato della chiesetta si nota un portale con i simboli degli ordini cavallereschi. È assolutamente incapace di cucinare. In espansione è il settore terziario e dei servizi. La sorveglianza dei passeggeri e i controlli sui bagagli diventano più rigidi. Due sono britannici e tre statunitensi. Search è un motore di ricerca per internet di proprietà di Yahoo!. Il veicolo disponeva anche dello sterzo assistito. A fine stagione è rimasto svincolato. Lì ha ottenuto i suoi primi premi. Super Fantasy Zone Il brano è stato co-scritto da Ringo Starr, Mark Hudson e Gary Nicholson. Divorziarono sette anni dopo. Attualmente la posizione tassonomica di questa specie è in fase di definizione. Nel frattempo se ne prendono cura Castle e Beckett andando avanti nelle indagini. Alla base del calcolo del profitto stanno i costi di produzione. Bellas Artes Essa è lenta e procede anche a bassa temperatura. Ha pianta rettangolare organizzata in tre navate. Contiene brani natalizi anche scritti dallo stesso Wilson. Lo stile di vita era probabilmente simile a quello di un ippopotamo. Le denominazioni locali della strada e le principali località toccate sono riportate di seguito. Essi sono spesso considerati come la propaggine meridionale della catena del Tauro Orientale esterno. Il Capitolo I divide in due gruppi le malattie infettive e parassitarie. "In cinese quest'ultimo uso non risulta attestato." Si adopera per rendere la rivista sempre più influente nel settore della moda internazionale. Fu anche, di conseguenza, la zia di Alexandre-Évariste Fragonard, figlio di Jean Honoré. Negli anni ottanta si evidenziò un crescente gradimento del pubblico per anni. Simone è un pittore cortese, laico anche nella rappresentazione di soggetti religiosi, quasi cavalleresco. È attivo soprattutto nelle ore notturne. Le fotografie di Amendola sono state esposte in Europa, Asia e Stati Uniti. I sessi sono quasi identici. Secondo alcuni miti, Fobos e Deimos erano aurighi. Entra Nottingham, e viene informato dalla Regina del responso del Parlamento. Il più delle vittime fu dovuto alle morti bianche. Mentre alcuni causano malattie, altri proteggono le piante da erbivori e microbi patogeni. Orsigna è il paesino toscano in cui Terzani fu portato infante, crebbe e morì. Col passare del tempo, Fusco dà prova di fedeltà a Reese. Erano trasmesse anche in diretta molte manifestazioni del circuito musicale regionale. Di tale versione esistono sei copie. Il progetto fu realizzato da un giovanissimo architetto di Pagani, Alfonso Amendola. La strisciante presa di potere fu opera del Maggiordomo di Palazzo, Carlo Martello. "Veniva programmato proiettato insieme a un altro cortometraggio in split reel, ""The Sealed Room""." A contorno delle proiezioni cinematografiche, si svolgono manifestazioni culturali, conferenze, mostre. A Modern Don Juan Geograficamente il distretto appartiene alla zona montagnosa himalayana del Parbat. In esso si conservano i resti di San Ruperto di Bingen. Nelle sole tre partite giocate da Solar, la Nazionale slovacca ha sempre perso. Monta la cavalla Lampante, alla sua seconda esperienza in Piazza del Campo. Ospita una fonte sacra che sgorga alla base della montagna. "What They Mean for Individual Development, What They Promise for the Spread of Civilization""." Watch Your Wife È un affluente della Mosella nella quale sfocia presso Treviri. La città possiede un sistema di autobus urbani ed interurbani. Gli ordini, spartiti in tre zone da lesene ioniche, sono movimentati da nicchie vuote. Nella prima batteria le slave campionesse in carica sbagliano ed arrivano clamorosamente ultime. Parte di Hartlepool non è coperta da parrocchie. "Nelle ultime serie, la Gilera aveva adottato alcune migliorie con montaggi di tipo ""silent-block""." La prima domenica di agosto si rinnova la Festa del Crocifisso. Il secondo percorso, è più lungo rispetto al secondo. Compaiono prima o contemporaneamente alle foglie. Lo strumento presenta caratteri gotici. Ottenuto il Philosophy Degree decise di ritornare in Sud Africa. Fa parte della catena del Trans-Alaj. Non ha mai imparato a leggere o scrivere notazioni musicali. "L'istituzione è definita come la prima ""università di ricerca"" del paese." Le suore non ebbero esitazioni. Il Re era presente, ma decise in un primo momento di non intervenire. Ora fa parte della parrocchia di San Martino a Gangalandi. Rachele vede la faccia di Calcaterra in tv e giura di vendicarsi di Ettore. "Aurora è una delle principali città dell'area metropolitana di Denver." In seguito i due si innamorarono. Le diciotto nazionali presenti alla fase finale vennero divise in quattro gironi. La Siemens non vende più questo prodotto. "Il primo singolo pubblicato è ""Go Right Ahead""." È sepolto a Genova nel cimitero di Staglieno. "Si può salire sulla vetta partendo dal ""lago Besson""." Nella versione italiana il film è narrato da Toni Servillo. La copertina raffigura il cantautore seduto in un bar mentre fuma un sigaro. Nelle mappe, un disegno del soggetto della costellazione sovrasta le stelle. "Tornati in Britannia, Arn affida definitivamente la ""Spada che canta"" a Valiant." Il singolo ha visto la collaborazione del rapper statunitense Rick Ross. Conteso da Irene, amica di Silvia, e da Veronica, ninfomane col vizio del Tantra. Successivamente passò alla Signoria di Trenčín. Il vecchio deve difendersi dalle accuse e, finalmente, viene creduto. Prende parte alla Fed Cup sfidando la Germania. Per sminuire il carattere politico degli eventi, gli arrestati furono incriminati per vandalismo. In conseguenza il termine real sopravvisse indicando un quarto di peseta. La coscia è grande, forte, obliqua vista di lato. Meno sicuro era il suo gioco sul lato destro del corpo. Entrambe erano salite senza ossigeno. "L'ultimo entrato è Volodymyr Klyčko." Lavorò anche in Inghilterra, studiando i megaliti di Stonehenge, India e Caucaso. La sezione calcistica gioca nella Bundesliga, la massima serie del campionato nazionale. Ogni famiglia ha la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione. "Altro punto a favore sarebbe costituito dalle ""sequenze oniriche""." La sua famiglia era numerosa e lui molto religioso. Nonostante ciò al-Maliki era deciso a lanciare la sua operazione alla fine di marzo. Era il fratello minore di Charles Edward-Collins. Le abitudini della specie sono poco conosciute. "In quell'anno ottenne una sola vittoria, alla Sei giorni di Milano." "In seguito all'addio di Sebastiano Miano viene nominato capitano della squadra." Presenta una pelle liscia e senza scaglie. Gli Olimpici del Teatro come migliore attore emergente. "Una agenzia investigativa privata di San Francisco, la ""Checkmate Inc." Infatti nel riferirsi agli oggetti, il linguaggio tende a rimuovere il contenuto che esprime. Scendono in Serie C la Spal, il Lecco ed il Padova. Affidata alla Sony la distribuzione della colonna sonora. I giocatori si dividono in due squadre possibilmente di egual numero. "Vicino all'ingresso si trova anche la zona cucina." La sceneggiatura è firmata da Katharine Boland Clemens. Il film risulta inedito in Italia. Nel luogo si trovavano un tempo anche un palazzo e un tempio. Matt e Betty hanno avuto un chiarimento. È il fratello del pattinatore di short track Kim Dam-Min. Lingua boano "Lo stesso giorno ha lasciato l'incarico di ministro dell'interno." "In ""Metroid"", Samus Aran lo distrugge e poi fa esplodere la base dei Pirati." Comincia a giocare nel Réveil-Sportif. Furono attive nelle aree di reinsediamento della Polonia occupata, quale loro incarico principale. Takeo Miki Visse nella riserva Crow nei pressi di Pryor Creek e sposò Donna Uccello. A. Bates, che mappò il sito. Entrambe le dimostrazioni, però, sono andate perdute. Al genere vengono ascritti uccelli noti col nome comune complessivo di fanelli. "Art in progress""." "È l'unico canide in cui si suppone che la dieta fosse completamente erbivora." "L'album è stato pubblicato in contemporanea con ""Art Official Age""." "Unico comandante dell'unità, dalla nascita alla fine della divisione, fu il ""generalmajor"" Hans-Ulrich Back." "Con l'utilizzo di archibugi, le forze dello shogunato ottennero un'altra vittoria." Questo è il campionato regionale della regione Trentino-Alto Adige. Nei moderni cataloghi è comunque stabilmente attribuita alla costellazione del Toro. "L'album è stato prodotto da Turner e Bob Held." Consistenza subero-coriacea, poi legnosa e color legno. In seguito, fu in forza al Birmingham City, allo Huddersfield Town e al Rochdale. Negli undici anni successivi, visse ad Herford, in qualità di monaca. La molecola risultante dalla coordinazione di uno o più ligandi è definita complesso. Le carrozzerie disponibili erano di tipo torpedo quattro posti e limousine a quattro porte. Terry Tyler Si giocava annualmente a Monterrey in Messico. Suona diversi strumenti musicali quali la batteria, il flauto, la chitarra e le tastiere. Scoprì numerosi talenti calcistici, tra cui Antonio Cabrini e Gianluca Vialli. "Egli viaggiò quindi verso Washington ove incontrò Ulysses Grant, all'epoca Presidente degli Stati Uniti." I semi germinano quindi soltanto al buio. Comprende le parrocchie della periferia est e nordest di Verona. In questi anni, peQuod svolge anche attività da agenzia letteraria. Suo figlio, Amedeo John Engel Terzi, fu un noto entomologo e illustratore di Diptera. A questo punto Chris spara a Jake. Durante lo stesso intervento furono anche restaurati gli affreschi del cortile. Davvero un inferno di taxi. "Il piano funziona e l'uomo viene rilasciato." Il film fu prodotto da Ole Olsen per la Nordisk Film Kompagni. Oggi è guidata da William H. Gates Sr. "Il secondo singolo estratto è ""Pretty Lil' Heart"" con la partecipazione di Lil Wayne." "Morto il fratello, assunse la conduzione dell'attività della bottega di famiglia." "Fu tra i maestri dell'andriese Farinelli." Ricchezza da salvaguardare e da rispettare. Non arrivò a laurearsi, ma conseguì il diploma in ingegneria navale. Ma vennero portati nel Municipio. Il complesso è noto come Grand Central Creative Campus. Prestò servizio negli United States Marine Corps. I fanti della Catanzaro protestarono e la protesta passò in rivolta. È solubile in tetracloruro di carbonio e cloroformio, mentre è insolubile in benzene. No Matter What "Una regola generale, se ci si è persi, è quella di seguire l'acqua corrente." Il motore K è una evoluzione del motore Energy, che è destinato a sostituire. Grazie al consiglio riesce a vincere la partita. A fu quarta, ai piedi del podio. Teatro sul mare collocato in testata di molo in fondo ai Magazzini del Cotone. "Esordisce con la partecipazione alle trasmissioni di ""Sorella Radio"" presentate da Corrado." Nella versione italiana è doppiato da Alessandro Quarta. Egli era inoltre fratello del più celebre Luigi Pelloux, senatore. Dal punto di vista funzionale, si suppone che sia legata alla marcatura del territorio. Il nome della municipalità è dedicato a Lázaro Cárdenas del Río, presidente del Messico. Il presidente è anche il Capo delle Forze Armate. Fernando Meneses Sarà il primo stadio in Europa ad essere autorizzato per questo tipo di struttura. Jacquet visse a Parigi cambiando sovente indirizzo. Beavis e Butt-head devono fare una relazione sulle donne che ammirano di più. "Alcune speculazioni suggeriscono che Ruisdael affiancò all'attività pittorica, ormai assai solida, quella medica." Giorgio Federico Carlo, ad ogni modo, tentò di recuperare i propri diritti sui territori. "L'Østfold è situato tra il fiordo di Oslo e la Svezia." Se ella moriva, il bimbo restava orfano e derelitto. Le scene sono state girate a Madrid e a Roma. Barnum, benché il concorso fu poi annullato a causa di proteste popolari. Riveste spesso il fondo dei fontanili. Suoi allievi furono Antonio Vitale e Valerio Tozzi. "Egli giunse a Madras nel novembre di quell'anno per prendere il comando da Munro." Non era allucinazione di un singolo poiché diverse persone andarono a sincerarsi. Le leggende locali la indicano come una possibile ubicazione della mitica Città dei Cesari. "Gli iraniani tradizionalmente si esibivano in ""Tazeeieh"",che in molti aspetti assomiglia all'Opera europea." Il viale storico costituisce il cuore della vita mondana e turistica della cittadina romagnola. In nome del popolo tedesco: Lei viene punito con la morte. "Ma, dopo questa uscita, la band si sciolse un'altra volta." Ben Howland Il Royal Rumble match aiutò la metamorfosi di Sid Justice da buono a cattivo. Ebbero nobiltà antichissima e cioè feudale. "Il nucleo originario fu progettato dall'architetto Umberto Di Segni." Per ordine del Parlamento, Holt fu demolito in quello stesso anno. Ciò porterebbe a pensare che il titolo Vortigern indicherebbe la sua posizione nel consiglio. David ha studiato archeologia e filosofia alla Katholieke Universiteit Leuven. "Esiste una versione in lingua portoghese chiamata ""Vai Ser Amor"" di Luigi Mangini." "In risposta alla risposta, Warren Zevon registrò il pezzo ""Play It All Night Long""." "Un uomo è sposato con una donna rabbiosa e un po' malata di cuore." Curtis vinse con un buon vantaggio su Goulding. Narrativa moderna e contemporanea "La seguente descrizione prende in esame le canzoni secondo l'ordine della ""tracklist"" europea." Gli strumenti mostrati nel pannello e la visuale esterna variano di conseguenza. Gli interni sono uguali alle altre versioni. Per esempio, nella prima un maiale è identificato come un astrologo. "Nell'orario estivo, due erano le coppie Iseo-Cremona affiancate da due Iseo-Rovato Borgo." "La natura morta ""Pesche"" è esposta nella Galleria d'arte moderna di Milano." È uno dei soli quattro giocatori ad aver partecipato quattro volte alla Final Four. Nella Grecia classica la figura del condottiero aveva un ruolo assai influente nel popolo. "In quest'ultimo periodo fu nominato Cavaliere Comandante dell'Ordine del Bagno." Principali prototipi costruiti dalla casa Spesso però sono preferiti oscillatori al quarzo per ragioni di stabilità della frequenza. "C'è una attiva scena di collezionisti della Kool-aid." Cercò di restaurare il regno del Doriath, ma invano. Bugs cerca di fuggire su un tappeto volante dal palazzo, ma Sam lo cattura. Albert Cartier Si trattò del primo volo svoltosi per posizionare dei satelliti artificiali del tipo commerciale. "Gli lascia anche, come ringraziamento, l'altra scarpa che gli era rimasta." Fu residenza estiva dei duchi di Curlandia. Il bassista John Lodge, allo stesso tempo, sostituì Clint Warwick. "Il film è basato sul libro ""The Serpent and the Rainbow"" di Wade Davis." "Polisportiva Trinacria"", promossa in Prima Categoria." Stagecoach è servita dal Magnolia Independent School District. Alcuni giorni dopo Canton recluta degli uomini per uccidere i coloni. Dopodiché annunciò il ritiro. Specie rupestre mediterranea presente in Sicilia occidentale e alle isole Egadi. "Di sicuro c'è solo che è morta"", dedicato al caso dell'omicidio di Marta Russo" "Egli recitava anche nelle tragedie regolari, con il nome d'arte di Le Fleur." "Sul versante sportivo la Juventus vinse un'altra Supercoppa e chiuse terza in campionato." Ha animato negli anni diverse iniziative legate alla letteratura e alla poesia. "L'ictus fu lieve e gli procurò danni relativamente leggeri e pochi effetti sulla parola." "L'anno successivo è protagonista di ""Lope"", film sulla vita del poeta Lope de Vega." Questo grado era raggiungibile solo dopo aver compiuto il terzo mese di servizio. Fondatore e leader del gruppo è Capitan America. "Successivamente ne venne costruito un che partiva direttamente da Sant'Andrea." Scrisse molti dotti commentari, come pure saggi e una vasta raccolta di poesia. "Successivamente iniziò a studiare per ottenere un master in cooperazione internazionale all'Università della Corea." Le classi sono indicate con numeri romani. "In Italia è stata trasmessa su reti locali con il titolo ""Amen""." Il paese ha subito negli ultimi decenni una forte diminuzione della popolazione. Cinque anni più tardi venne nominato amministratore apostolico della diocesi di Chioggia. "In capo ad una settimana d'istruttoria, la difesa dell'accusata reggeva." La trasmissione fu chiusa. La critica accolse il film con grande favore. Le fotocamere, in effetti, erano poco diffuse e considerate un lusso. Sunset è servita dal Bowie Independent School District. Queste erano le peggiori recensioni che avremmo mai ottenuto. "Fa parte dell'area chiamata Greater Houston." Le funi di canapa erano costose e dovevano essere sostituite frequentemente. Il sito viene utilizzato anche per segnalazioni di bug e suggerimenti. La maggior parte dei manoscritti greci sono databili a partire dal X secolo. The Stolen Masterpiece Nazionale italiana "All'inizio degli anni quaranta, Arthur Freed gli propose di unirsi alla Metro Goldwyn Mayer." Ogni messaggio è numerato con un identificatore unico, in modo da prevenire i replay-attack. Da segnalare la presenza del carcere comprensoriale di Capanne. Stavolta le operazioni furono chiuse con esito positivo. Si ciba di piante acquatiche, plancton, crostacei e insetti acquatici. Classe Worcester I Monti Altaj e la valle del fiume Ili furono i primi territori controllati. "L'ultimo piano costituiva la zona di vedetta e difesa." "L'origine di San Vito è controversa." Viene invece ideato tra i secc. "Ex-doppiatrice, ha il compito di ufficiale alle comunicazioni della ""Nadesico""." Vive con la nonna e, quando torna a casa, con il fratello. I granata si piazzarono a metà classifica, mentre lo Stabia fu ultimo e retrocesse. Fu più volte ampliato dal nucleo originario. Il territorio comunale funge da confine tra la Germania e la Danimarca. "Appendice dei Castelli Romani, è la porta naturale d'ingresso alla catena dei Monti Lepini." Aşağı Ləgər I Santarosa hanno preso parte a più trasmissioni televisive. "Particolarmente carente si rivelava l'insegnamento delle matematica e delle discipline scientifiche." Il rapporto del gruppo con la critica musicale è stato di rado idilliaco. Il suo quartier generale è situato presso la Rosecrans Air National Guard Base, Missouri. Sposarsi senza tale accordo è considerato immorale. Il villaggio di St. Mary Mead è in gran fermento. Seguono numerose mostre ed eventi che danno a Ronda “una notorietà internazionale”. Data la sua capacità corrosiva, deve essere maneggiato con guanti e occhiali protettivi. Alla fine della stessa, rimane svincolato. Non lasciò eredi. Il Vivid era un biplano biposto con la fusoliera dalla struttura interamente metallica. Le parti inferiori sono bruno-arancioni brillanti. Questi due trattori, prodotte per decenni, sono divenute leggendari. Ciò ha consolidato tutta la struttura evitandone la rovina. Bulldozer, riuscito a riparare la barca, declina il loro invito a prestarsi come allenatore. Persone di nome Ingrid Il corso del torrente entra poi in una profonda valle. Sul trono gli succedette il figlio Ur-Ninghirsu. Questo uccello vive nella Nuova Guinea meridionale e in Australia. Questi esercizi poetici introducono i temi del testo di Bartoli. "Con l'età, questa macchia si perde." La conduzione resta invariata. Testi e musiche di Sergeant, McCulloch, eccetto ove indicato. "Olio di ricino!""." La Germania aveva due ragioni per sostenere la Russia. Appartiene alla Persian Media Corporation. The Burglar on the Roof Zafferano veniva utilizzato per colorare la torta. E poi, come fa uno scrittore ad apparire solo perché lo hanno inventato? Ma alla distanza il Livorno non regge il passo di Mantova e Siena. Questi assiomi sono ancora utilizzati comunemente ai giorni nostri. Il palazzo appartiene alla famiglia Bernardini. I resti della villa furono distrutti a seguito della costruzione di alcuni edifici industriali. Il brano si presenta come un lavoro artistico autobiografico. Non vi era alcuna alcuna forma di direzione, coordinamento o controllo. "I suoi fans considerano la sua bellezza come ""innocente sensualità""." Provengono dai fiumi del Sud America, in genere dal bacino del Rio delle Amazzoni. Vi nacque James Dewar. Viene sepolto al cimitero di Picpus. Dopo il carcere decise di fare commercio nel mercato nero. "Il suo primo ruolo da protagonista è stato quello di Clara nello ""Schiaccianoci""." In quella zona, non esistevano grosse tensioni razziste nei riguardi della comunità nera. La regione prende il nome dal fiume Lehigh. Il conte Aleksej Nikolaevič Tolstoj apparteneva a un ramo diverso della famiglia. Si trova nel nordovest del paese e il suo capoluogo è Battambang. Solo Paperone non viene trasformato in pietra. "Nella sua nativa Aquileia gli vennero dedicate alcune statue, come ""patronus""." Il contratto definitivo deve ancora essere negoziato. Il gameplay dei due giochi invece è identico. Partecipa alla prima e alla seconda sessione del Concilio. Si tratta di campioni molto antichi, risalenti a più di un miliardo di anni. Sparse nella regione vi sono decine di chiese ortodosse e numerose fortezze. "L'unica specie oggi attribuita a questo genere è stata rinvenuta nella Russia asiatica." Cripta Reale La giunta dei confederati decise di dichiarare guerra a Zurigo. Questa è una teoria con forte costante di accoppiamento. "Giovanni, influenzato dalla moglie, rifiutò l'offerta." Era di patronato della famiglia Gherardini di Firenze. Il puntale sostiene il violoncello quando viene suonato. "Frequentò la Columbia Female Academy e la Madame Grelaud's French School a Filadelfia." Accanto alla piazza si trova la stazione di Nova Gorica sulla ferrovia Transalpina. Vari altri dipinti, ora perduti, sono ricordati da documenti. Presto trovò la matematica troppo laboriosa e passò a studiare chimica. Chuck Evans Il suo percorso è sbarrato in due diversi punti da imponenti dighe. Viene molto presto iniziato agli autori classici greci e latini da suo padre. David e Lisa "Il sistema di captazione dell'acqua è molto articolato, composto da due differenti aste." Anche il padre, di nome Mato, era un calciatore. "L'anno seguente diventò il primo Grande Maestro indiano." Generoso, incrementa la biblioteca, come anche le collezioni monetarie con numerosi doni. "In Italia venne distribuito dalla ""Condor Film""." È uno dei brani più noti del calcio inglese. Questa reazione potrebbe avvenire spontaneamente. "Le tragedie di Seneca fornirono alcuni elementi del ""Tito Andronico""." "Nello stesso anno esce il loro secondo album ""Embrace""." Divenne anche amministratore di Lituania ed Estonia. Dopo la guerra civile, la mezzadria sostituì lo schiavismo come principale fonte di lavoro. I frati carmelitani della congregazione di Mantova si ritirarono nel convento di Bergamo. "I vertici tra due vertici ""in contrazione"" sono talvolta rimossi." Nominato Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica, divenne Presidente della Camera Apostolica. Le prime quattro teste di serie ricevono un bye per il secondo turno Esso include terra, strumenti, ecc. A questi quattro volumi ne venne poi aggiunto un quinto. "Proseguì l'esperienza di apostolato cattolico all'università con la Federazione Universitaria Cattolica Italiana." I resti degli aborti furono inviati in Germania, a Lubecca, per gli opportuni controlli. A Siena, niente fu realizzato in quel senso. Due anni dopo cominciò a pubblicare dischi sotto il proprio nome. La capitale era Gera. Ma ben presto arrivò anche la versione furgonata. Vince anche in Malesia. "L'impresa gli valse vasta fama." I livelli sono grandi, composti anche da più zone collegate da porte. "In precedenza, infatti, erano installate delle false prese d'aria." Gruppi musicali passarono molti anni intrattenendo grandi folle presso la sala da ballo Astoria. Tyrone Power si sposò tre volte e divorziò due. Attualmente vive a Londra con il suo compagno. Così la collera infuria tra la Sezione rivoluzionaria di Parigi. Dopo il suo incontro con le chitarre Ovation, Dadi diventa sempre più celebre. La Lipton Yellow Label è una miscela di ben venti tè. Indifferentemente dalla distanza la durata del viaggio è di circa una settimana. "Spesso, quando grandi babbuini calano nella gerarchia sociale, si trasferiranno a un'altra tribù." La stagione degli amori va da agosto a febbraio-marzo. Sette giorni dopo disputò la prima gara come titolare in carriera. "È gestita dalla ""Bulgarian Basketball Federation""." "Tutto finisce con la cantante che canta l'ultima strofa guardando dritta in camera." La Bono Mack quindi dovette lasciare la Camera dopo quindici anni di servizio. Ci sono solo alcune scarse notizie che appaiono negli archivi. La numerazione è consecutiva. Questo fu a suo dire “il giorno più felice della sua vita”. Dagli anni venti tornò ai temi pittorici tipici del paesaggio. Tutte le canzoni sono state scritte da Bob Dylan, tranne dove diversamente indicato. Le altre versioni offerte erano coupé due porte e familiare quattro porte. Numerose opere minori comparvero in mostre ed esposizioni veneziane. Da questo momento, la diocesi di Ceuta fu ridotta al suo solo territorio africano. Solitamente, si consuma cotto sui carboni, ma a volte viene mangiato anche al ragù. È stata inoltre trovata adagiata sopra alcune rocce basiche metamorfiche. Tutti i cittadini vanno a iniziare una nuova vita altrove. "L'oratorio è il luogo dove santa Rita ricevette la stigmate." Aragorn, Legolas e Gimli sono sulle tracce di Merry e Pipino rapiti dagli Uruk-hai. "Dello stesso anno anche il libro ""Chi ha ucciso Pio La Torre?" San Bassano gli ha dedicato la piazza dove sorgono le scuole. I tre dovranno sfuggire a diversi pericoli. Il disco ha ottenuto un grande successo, sia a livello critico che commerciale. Vi sono alcune stele che mostrano i governatori della città. In ogni amministrazione questo ruolo assume funzioni e importanza diverse, a discrezione del Presidente. Il nome Gordiano venne portato da tre imperatori romani. Il comune deve il suo nome alla città inglese di Manchester. Il libro è stato tradotto anche in tedesco e in spagnolo. "L’edificio sorgeva nel quartiere orientale della città, lungo l'antico tracciato della Via Aurelia." Le tane dei lupi si possono riconoscere dai resti delle loro prede. Tra i minerali accessori, quello più comune, è la magnetite. Questo assicura la terminazione dei programmi Loop. Tuttavia, la missione è stata un fallimento. In passato la città aveva anche dei filobus e una rete di tram. Curiosamente era stato così anche a Monaco. Il nido viene posto sempre ed esclusivamente nelle cavità del terreno. È sede di una parrocchia dipendente dal patriarcato di Venezia. "Dopo il loro scioglimento, l'attività del gruppo rimase ignota." I canini inferiori, invece, erano a corona larga e assomigliavano agli incisivi. Children of the Revolution Esordì in Nazionale contro il di Zico. È in atto una campagna contro la loro tortura e contro il loro commercio. Le musiche furono composte da Bob Alberti. Tre mesi dopo è stata però scarcerata per sovraffollamento delle carceri. Contiene una serie di brani già pubblicati e riarrangiati. "I quattro concerti ottengono il ""tutto esaurito""." Può essere istituita temporaneamente o definitivamente e può essere interdetta al pubblico. Oggi le autorità tentano di salvare la specie ed il loro habitat. "L'età del consenso per le persone omosessuali è la stessa di quelle eterosessuali." "L'ordine alla mossa è ad estrazione e senza contrade di rincorsa." In campo è utilizzato col ruolo di ala grande. "Possiede quello che lui crede l'ultimo uovo di drago, quello verde." Esso narra principalmente la storia sociale di Londra nel corso dei secoli. "Esiste in Svizzera un'associazione che tiene regolarmente dei corsi." "I Palii con cavalli ""scossi"" che furono organizzati e le contrade partecipanti." In questo luogo, con molta probabilità, era ospitato il Fonte Battesimale. Verso la fine della guerra rientrò stabilmente in Italia. Esistono diversi tipi di filo spinato. Sulla nuova imbarcazione trovavano posto due motori e due uomini. La presenza portoghese aprì la Cina ai contatti commerciali diretti con il Nuovo Mondo. Le origini dei Carafa sono incerte e si perdono nella leggenda. "L'architettura delle case è di stampo rurale." È di solito a due assi e munito di freno meccanico. Caduta nel frattempo la dinastia borbonica, pagò con il carcere per questa manifestazione. André Phillips Il sostegno a Israele è forte tra gli statunitensi cristiani di tutte le denominazioni. È usato generalmente per unire due corde di dimensioni uguali o diverse. Le tre squadre che vinsero al terzo turno si qualificarono alle Olimpiadi. Oltre alle specie attuali, a questa famiglia appartenevano anche quattro specie fossili. Totalizza con la maglia del solo cinque presenze. Poco dopo anche il cofondatore Richard Anton uscì dal gruppo. Lo scirocco si fa sentire anche in Calabria e soprattutto nel Salento. La contea si trova nella parte centro-occidentale del Nevada. Le due tipologie di atto introduttivo non sono complementari bensì alternative. I voli appaiono di durata inferiore dopo la mezzanotte. Una chiesa dedicata a san Pietro apostolo era già presente a Forlimpopoli. La città è situata nel Deserto di Thar, in una zona molto poco piovosa. "Tutto si decide all'ultimo giro." "L'unico conforto è la preghiera, in segreto però cerca di allenare il ginocchio danneggiato." La squadra è formata principalmente da corridori kazaki e italiani. "Fu eletto dalla Signoria di Venezia ""proto"" dell""'Officio del Sale""." "Morris e Pratt prendono possesso della sala relax per fare alcuni studi dell'ultimo momento." Era necessario separare i poteri per garantire il carattere democratico del nuovo Stato. Entra nella vita attiva come professore di francese. "Al Grand Prix d'Italia, tenutosi a Bolzano, vince una medaglia d'argento alle parallele." "Sempre nello stesso anno sarà inoltre nella serie fantascientifica firmata Netflix ""Another Life""." Joy è una bambina dotata di una fervida fantasia. "Essa rappresenta un playground sotto il segno di ""Ulisse"", la mascotte del parco." "L'anno dopo fu trovato un osso parietale che si adattava perfettamente al primo." Un ex-soldato della vecchia Federazione Terrestre. John Parker Il coro è stato fondato ed è diretto da Alex Negro. Ero molto timida. Era annesso alla chiesa di Santa Caterina di Valverde. "L'influenza dell""'air de cour"" si espande anche al di fuori della Francia." Due sono i vescovi latini noti: Eudes di Verdun e Giovanni di Ancona. Io sono. "Lei propone ""Holly Reacher""; lui vorrebbe ma capisce che è meglio ""Holly McGrath""." A seguito di questa decisione il complesso si sciolse. La donna finge allora di non amare più il marito e chiede il divorzio. È membro fondatore del Comitato nazionale di coordinazione delle forze di cambio democratico. Non è menzionato nel martirologio romano. Ad oggi manca ancora un’edizione critica moderna dell’opera. Allontanandosi ancora dai dintorni di Parigi, le situazioni sono altrimenti le più diverse. Ha lavorato con celebri fotografi come Terry Richardson, Mario Testino e Mario Sorrenti. Riuscì a contea di suo padre due anni dopo. Gli oppositori della pregiudiziale criticano le tesi dei fautori di questa. "È anche presente nella immaginaria tecnologia delle navi stellari della serie tv ""Star Trek""." Durante il sonno, tutti eccetto la moglie Anne, vedono una luce fortissima. "Nonostante ciò resta molto valida nell'enduro." Il piumaggio va dal rosso al marrone. Allenò anche in Canada. Il centro abitato è il più elevato della valle. Buriano è il paese rivale di Vetulonia. Mescola anti-elitismo, opposizione al sistema e una retorica rivolta alle persone comuni. "Il titolo è in lingua finlandese e vuol dire ""Il sogno di un angelo""." Durante il suo governo non si verificarono particolari avvenimenti. La titolazione completa della parrocchia è ai santi Giusto, Andrea e Lorenzo. Sono anche comuni in molte grandi strutture detentive. Le migliori dodici hanno accesso alla fase che si terrà la sera. La cover ottenne discreto successo, venendo anche lodata dal cantante Joe Elliott. Tali segnali si caratterizzano per il fatto di avere uno sfondo viola. Da qui si aprono le scalinate che conducono agli ambienti interni del castello. "Se il datore di lavoro e il lavoratore si accordano, a norma dell'art." "Il testo di ""L'unica cosa che resta"" è stato scritto da Pacifico." Insomma un perfetto sensei. Il suo nome deriva da quello di Iperione, un Titano della mitologia greca. "Oggi ospita il centro d'arte contemporanea." Impose altissime tasse alla popolazione, torturando e giustiziando chiunque si rifiutasse di pagare. Ne uscì nove anni dopo. "Per circa trent'anni a Venezia non ci furono altre manifatture." I due hanno una figlia, la studiosa quattordicenne Brenda. Sono prive di alberi ma supportano una bassa vegetazione. Ebbe tre figli e ne adottò altri due. La testata completa infatti è Chi di noi. Arthur è dunque costretto ad accettare. Era, anche questo, diretto da Michael Bogdanov. Pur non essendo qualificati come catene montuose, sono formazioni sostanzialmente equivalenti. "Venne così a contatto con alcuni studiosi dell'istituto di farmacologia dell'Università di Milano." "Nessuna cronaca dell'epoca menziona esattamente quando la cattedrale fu costruita." Tale fu la sua insistenza che il sindaco lasciò i vecchi lampioni. La città di Prato gli ha intitolato una via. Doc invita Diecimila a rivelare a Roberta del morso ricevuto. Questi morì senza eredi e lo stesso avvenne per Simone. Il cuore di Adriana è debole e le resta ormai poco da vivere. I suoi risultati sui solidi di pari resistenza tuttavia conobbero una fama durevole. Durante la giovinezza già era stato sostenitore del Movimento illirico. In ognuno di questi territori si parlava un dialetto Ainu diverso. Burton, quando non è in tour, è fotografo e scrittore. Tuttavia la Chiesa è sottomessa alle leggi dello Stato. Diventa così il più giovane marcatore in Bundesliga nella storia del club tedesco. Nel ciclismo moderno queste corse a tappe durano tre settimane. "L'invasione alleata creò indignazione in Francia." Lo Stato nazionale è nato come Stato assoluto. La canzone è il terzo singolo del loro album The Poison. "La tecnica viene invece impiegata frequentemente nella progettazione dell'hardware." Nella seconda stagione la serie viene rinnovata completamente. Altri bambini vennero affidati direttamente a preti cattolici che li nascondevano nelle case canoniche. Simone divenne, a sua volta, capo di questa comunità. "È una delle fondatrici della rivista ""The History of the Present""." Chiaramente si tratta di persone poco attente. Alcune propaggini giungono sul mare determinando il profilo roccioso e a precipizio sulla costa. "A questo genere appartiene l'acciuga europea." Egli è spesso raffigurato con un enorme cane quale propria cavalcatura. "Occasionalmente si può osservare anche l'esacisottaedrica." La zona presbiteriale conserva resti di affreschi del primo Cinquecento. Il nastro giunse alla Uptown Records, che le fece firmare un contratto come corista. "La livrea è la stessa dell'anno precedente: verde con una fascia gialla." La ricetta è tuttora segreta e tramandata di padre in figlio. A San Leo visse il garibaldino Benedetto Salvatori, ciabattino. È conosciuto per aver creato le orecchie a punta di Spock in Star Trek. I due porti alloggiavano, inoltre, la flotta militare della città-stato peloponnesiaca. "Si riscontra inoltre l'uso di derivati come antiossidanti in alcuni tipi di plastica." Questo insieme di significati è relativamente recente. "I colori sociali sono il nero-verde e la denominazione ufficiale è ""Football Club Marmirolo""." La vittoria vale tre punti, il pareggio due e la sconfitta un punto. Il film venne girato a Bergamo, nel Palazzo della Ragione e nel Teatro Donizetti. "Anche per chiamare all'interno della stessa città il prefisso di zona deve essere selezionato." "Fa parte dell'area micropolitana di Dover." "Nell'area centrale scorre il fiume Connecticut." Un sistema a iniezione sostituì i carburatori negli anni ottanta. "In un anno di viaggi, visitò Parigi, Londra e i Paesi Bassi, appassionandosi all'arte." Queste indicazioni terapeutiche non sembrano tuttavia essere supportate da studi medici indipendenti. Si tratta di una canzone di protesta contro il reclutamento. Ci sono anche tre ascensori, un inceneritore, una lavanderia e un dentista. "C'è anche la modalità ""Stage Select"" dove si può rigiocare nei livelli già fatti." Tutti i brani composti da Paul McCartney Tali sistemi si diffusero rapidamente in tutte le marine militari del mondo. Al secondo weekend di programmazione scende al sesto posto incassando dollari. Ha pubblicato un album omonimo, composto da cover di classici del rock completamente riarrangiate. Vestibolo La Rambla Il nome della compagnia deriva da quello del massiccio montuoso del Pamir. "Si adattano facilmente alla presenza dell'uomo." Studiò arte e design è cominciò la carriera musicale collaborando a diverse band locali. La canzone della sigla finale è cantata dai ragazzi di Caulonia. Punti telefonici pubblici sono forniti dalla Telefonica de Argentina, a tariffe nazionali argentine. Sposò la nobildonna Marianna Riva. Della flora arbustiva fa parte anche il biancospino, e altri arbusti. Le foglie sono strette, ripiegate o piatte. Attualmente è la compagna del regista Gabriele Salvatores, con cui collabora anche professionalmente. "Si laureò presso l'Università di Giurisprudenza di Napoli." Al suo ritorno, aiuta Simone durante la rivoluzione. "Tale oggetto viene appunto definito ""maschera dello speziale""." Dalla star di Friends in Brad Pitt, si poteva temere di peggio. Le sue opere sono tra le più insigni della tradizione barocca fiamminga. "Inoltre, a Murri fu tolta la direzione della ""Vita nova""." Non vi è ancora una data di pubblicazione per il gioco. Seguono poi il bacino del Flumendosa, del Coghinas e del Posada. Questi dati indicherebbero che le emozioni sono dovute ad interpretazioni delle sensazioni corporee. Un gruppo di astronauti parte per Marte per una spedizione di salvataggio. Si trasferì in Inghilterra ai tempi del regime nazista. Si nutre di insetti, semi e piante acquatiche. Nono concilio nella storia della Chiesa cattolica, fu il primo a svolgersi in Occidente. Più importanti per le scienze “dure” sono le leggi quantitative. Ha le sue filiali a Vienna, Londra e New York. Il borgo alterna uno stile architettonico tra il medievale e il barocco seicentesco. Vi aderiscono con sacrificio anche Odessa e i suoi famigliari. In effetti, i fondatori non facevano realmente parte della classe mercantile più prospera. Lasciate le scene, fu insegnante di canto a Milano. Denominazione che passo alla chiesa chiamata San Giusto alla Calza. Si rifugia sia in alberi caduti che in tane profonde. Le dodici squadre qualificate furono divise in tre gruppi. "Conclusa la ""Vergine delle Rocce"" Leonardo dovette dedicarsi ad alcune Madonne." Music a mezzanotte dello stesso giorno. Rapida ripresa dalla malattia e diminuzione notevole dalla produttività sia essa dipendente sia autonoma. Diventa terzo portiere dopo la partenza di Pablo Migliore al Racing Avellaneda. La storia segue la vita del famigerato fuorilegge Billy the Kid. La La Femme era disponibile sono con carrozzeria hard-top due porte. Scipione fu educato a Roma presso i Gesuiti. Attualmente sono in circolazione sette tagli. Al termine di quella stagione fu acquistato dalla Roma. I dati numerici sullo schieramento greco, invece, risultano molto più dettagliati. "Rimessosi in viaggio, dopo aver parlato un po' con lui, lo uccide." Le scalinate sono abbellite da leoni guardiani. La sua composizione è probabilmente una miscela di silicati, ferro e nichel. In generale è un calcio laterale che colpisce con il piede. Si iniziarono a coltivare il riso, il grano e la frutta. Di seguito le partite dei piazzamenti. Il gruppo carboidrato interviene sulle modalità di ripiegamento della proteina, migliorandone la stabilità. Era caratterizzato da un rostro insolitamente allungato. La famiglia era la patrona della cappella. Il progetto è composto da un prisma che poggia sul basamento. Le sospensioni erano costituite da quattro ammortizzatori idraulici a doppio effetto. Ad esempio, nel periodo postbellico era piuttosto marcata la penuria di acciaio. Attraverso le settanta lettere inviate, la trama avanza passo passo fino al dramma finale. Oltre alle medaglie sono presenti diamanti che permettono di sbloccare power-up. "Per la sua collocazione è ricco di risorgive e corsi s'acqua." Era di natura gentile e di completa innocenza e purezza morale. Si introducono nel forno anche i contorni. Lo sviluppo della Galleria fu segnato da una costante crescita del patrimonio artistico. "È l'unica del gruppo a non aver mai cantato da solista." La chiesa è visitabile ed aperta al pubblico. Fu anche un eccellente matematico. John Petersen Era troppo prematura per i tempi. Si tratta soprattutto di crostacei, adattati a sopravvivere ai lunghi periodi di siccità. Tommy Byrnes La diocesi comprende parte della provincia cinese dello Henan. Ha guidato la squadra sino al termine della stagione. "L'azienda gestisce prevalentemente autolinee, in alcune zone tranvie e solo a Gent anche filovie." Vivono nello stato brasiliano di Amazonas. Horacio Nava Poco dopo egli stesso combatté contro gli Ateniesi per il controllo del Chersoneso Tracico. Per questo è conosciuto anche come cantico di Maria. Il singolo ha visto la partecipazione vocale del cantautore statunitense Charlie Wilson. La stazione di Vila Real de Santo António–Guadiana fu aperta negli anni quaranta. Il Partick Thistle e il Raith Rovers sono stati retrocessi in Scottish Second Division. Un buon tank è sempre fondamentale in ogni mmorpg. Mentre la storia si mantiene sostanzialmente invariata, si riscontrano spesso grandi differenze nei personaggi. Amministrativamente appartiene al comune di quella città, nella regione di Sebenico e Tenin. Solo alla fine del gioco ci sarà una maggior quantità di personaggi. Le strutture di sede e di produzione si trovano a Kragujevac, in Serbia centrale. "Alla fine dello stesso anno venne annessa la ""Halle C""." Altre dimostrazioni sono state tenute esclusivamente in favore di Libano o di Israele. "Il gruppo, pertanto, resta intrappolato sull'isola." "La serie prende il nome di ""Spider-Gwen""." Circa un terzo degli abitanti del Kimberley sono di origine aborigena. Christopher Knight "Nella storia è anche presentato il leone alleato di Tarzan ""Jad-Bal-Ja""." Nel Palmeiras visse un discreto periodo, vincendo svariati titoli con più di cento presenze. "Partecipò inoltre alla fondazione della ""Società entomologica di Francia""." Finalmente, alla fine del sec. A differenza della system safety questo indice spesso non è obbligatoriamente necessario ma auspicabile. È anche una popolare canzone per bambini. Il figlio maggiore di Carlo Augusto divenne in seguito granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach. Gesù rovescia le tavole dei prestatori di denaro mostrandogli il loro errore. "L'isola non è popolata e non sono presenti insediamenti umani." Eletto nel gruppo democristiano alla Costituente, viene rieletto nella I legislatura. Il gameplay è un action a scorrimento con alcune sezioni sparatutto in prima persona. Anche il sistema dei gradi fu uniformato. Linton Townes Ad ogni compito è attribuita una valutazione. Fuga, regia di V. Patanè. Fu conte di Montone, signore di Città di Castello, Monterchi ed Anghiari. Oggi si può trovare in molte località costiere della Sicilia occidentale. La vettura era motorizzata Alfa Romeo. "I pezzi eseguiti sono stati: ""Standing"", ""Legion"", ""Illusion"", ""Beloved"", ""Further"", ""Nova"" e ""Solitary""." Per questa vittoria i due consoli ebbero il trionfo a Roma. In questa serie interpreta Gastón. La risposta corretta può essere dedotta applicando il teorema di Bayes. La zona è di difficile accessibilità in auto a causa del terreno accidentato. In seguito ritornò brevemente in Germania come diplomatico. Uno studente universitario viene rapito da un giovane uomo. Taiwan era considerata allora la provincia più moderna della Cina. "Implicitamente, la classificazione di ""investment grade"" sottintende una qualità medio-alta dello strumento finanziario." Di Venanzio decide di continuare il viaggio in treno. Ryan Fredericks È inoltre il formato ufficialmente preferito per i file audio e video di Wikipedia. È molto chiaro. Aveva sede nella vecchia Sala Civica in via Montecchi. Aveva sede a Banbury, Oxfordshire. Più tardi Danao li perdonò entrambi ed acconsentì al loro matrimonio. Si posizionò inoltre al secondo posto della Official Singles Chart nel Regno Unito. "Quando usa l'attacco offensivo, invece, diventa rosso e colpisce la palla con furia." Subito dopo viene istituita una commissione di indagine ministeriale. Gli affreschi furono eseguiti da un unico artista e hanno un chiaro influsso bizantino. "Sull'emisfero meridionale di Tritone sono visibili molte di queste strisce di materiale scuro." "Ritornò in seguito nelle terre bulgare e continuò a costruire l'Organizzazione interna." Queste capacità possono essere innate, o venire raggiunte grazie ad austerità e pratiche mistiche. La porta è decorata con sculture esoteriche, cabalistiche e alchemiche di non facile interpretazione. Fu fatto alzare di nuovo e frustato ancora una volta. La respirazione, a livello amatoriale, avviene senza un ritmo preciso. La è la squadra vincitrice del trofeo. Facilmente quindi si inizia scorgere la bizzarra forma della croce che segnala la vetta. Come ausiliare è stato vicario episcopale per ministeri etnici non ispanici. "Da allora sono stati pubblicati numerosi aggiornamenti che hanno arricchito notevolmente l'esperienza di gioco." "Si è unito al Partito Liberale e fu giudice della Corte d'Appello." Alla regia venne pensato inizialmente Riccardo Milani, ma alla fine Valsecchi scelse Giacomo Battiato. Il giorno successivo dichiara il suo ritiro dal calcio professionistico. "Il nome corretto della moschea è ""Mahmud"", cioè il nome di suo padre." Le pinne pettorali, soprattutto quella sul lato cieco, sono ridotte. Le dune di sabbia del deserto di Thar sono visibili dalle mura del forte. Alcuni programmi vengono trasmessi in anamorfico. Appartiene al circondario dello Stormarn. Per i suoi meriti fu promosso capitano. Ogni persona maggiorenne e con domicilio fisso in Svizzera può iscriversi. Prima che fosse deviata in periferia attraversava il centro della città peligna. Quando non lavora, Tony si esibisce suonando il sassofono in un caffè della città. "La Davis disse di essersi divertita ad interpretare questa ""cattiva""." Perciò i neuroni specchio sono in grado di distinguere fra agente ed osservatore. "L'imperatore eresse infatti Bergamo a sede di una contea." La faglie forma un margine trasforme tra la placca pacifica e la placca indo-australiana. Non è un caso se... Diego inizia a raccogliere informazioni su chi fossero i due uomini. Sicuramente non è impossibile, ma probabile. "Quest'opera ha ricevuto, a Belpasso, il premio Martoglio." "L'intero complesso inizialmente sembra essere opera dell'uomo, ma è del tutto naturale." Dopo questa esperienza decise dunque di iscriversi al campionato italiano delle minimoto. Il torneo è stato vinto per la prima volta dalla nazionale jugoslava. Il film fu un clamoroso insuccesso di pubblico. Giampaolo e Lucrezia ebbero quattro figli. Spesso è egoista in attacco, ma riesce a segnare da qualsiasi posizione offensiva. Venne accolto festosamente dai duchi di Savoia. Diventa un giovane indipendente e forte, pronto ad affrontare la vita futura. Il vestibolo di accesso al cortile presenta ancora tracce di affreschi. La vita di Francesco del Cossa è in generale scarsamente documentata. Gli subentra il marchese Di Rudinì. Wait and See Questo gli fu concesso. Nate Johnston Lei, tuttavia, lo lascia per il suo nuovo amante, Ugo di Rodez. "Questa serie è stata l'oggetto di netti miglioramenti rispetto alle classi precedenti." La chiesa di Cristo Redentore, di stile moderno, è la chiesa principale di Fornaci. "In ""Die Bubi-Scholz-Story"" trattò il tema di un vecchio pugile." Vengono usati anche come baionette su un fucile. Iniziò a concedergli favori e regali per la sua famiglia. Assumerà un ruolo più attivo nella sesta stagione. Si riferisce probabilmente al cura. "Nel periodo fascista fu sotto l'amministrazione comunale di Amalfi." Nello stesso anno è ritenuto come la stella del Rosenborg. Eseguì, inoltre, più di cinquanta ritratti, scene di genere e illustrazioni di libri. "Accurata è la descrizione dell'ambiente domestico." "La seduzione di Michelangelo"" ed ""Ercole il fondatore""." Edmond Hoyle scrisse un manuale divenuto famoso. Sulla riva opposta sorge la città argentina di Clorinda. Lee Humphrey La Chiesa non è nemmeno membro del Consiglio ecumenico delle Chiese. "È il primo episodio della serie sull'astroarcheologo Conrad Yeats." "Infine, Vittorio Alfieri aveva dato una sua versione delle sole ""Rane""." Le pinne ventrali possono mancare. Queste ultime tre dotate di nuova livrea e logo reparto. Il documento diventò molto rapidamente un promotore vitale del risveglio culturale. Il tempio è stato poi abbandonato e demolito in età medievale. Tutti i gruppi sono montati sul telaio e mobili. Il gruppo si esibì anche con una versione remix e una natalizia del brano. Gli abitanti della zona si chiamano nubiani. Alla sconfitta e morte dei primi, Quieto fu abbandonato dai propri collaboratori. Dopo varie insistenze riescono ad avere un appuntamento con lei. Ascoltato il messaggio, Eric si precipita a salvare Sookie e Godric. Ai Tudor successero gli Stuart con Giacomo I, pronipote di Margherita Tudor. "I suoi comuni sono passati alla sua soppressione al Circondario dell'Emmental." Le due donne scappano via trascinando con sé Holly. La vittoria rafforzò la posizione del re, ancora precaria. Carrie Watson Questi sono attribuiti dai più alla mano di Antonio Tempesta e ai fratelli Zuccari. Cratere Playfair Alla fine erano stati respinti e alcuni furono catturati. Da bambino fu viziato dai genitori. "Inoltre quest'ultima teoria è stata adottata ufficialmente dal Consorzio del prosciutto di Parma." Rinvenuta su legni marcescenti e in suoli ricchi di humus in campi aperti. "L'istituto è finanziato da conferimenti stanziati principalmente da organizzazioni governative e donatori privati." Può presentare sfumature brune sulle copritrici alari. Ma un altro Apache, innamorato di Marie, la ferisce con un colpo di pistola. Il Club Deportivo Guadalajara vinse la finale e conquistò il suo primo titolo. Queste tane per le covate sono molto più grandi delle rispettive tane da riposo. Negli ultimi anni Rotondi è cresciuto molto sotto il punto di vista demografico. "In quegli anni nacque il figlio Alberto, che diverrà anch'egli disegnatore." È sede di un omonimo Parco statale. Scrisse madrigali, mottetti, messe, e sonate a tre per due violini e basso continuo. Jonathan Santana "L'identità autore appare dunque instabile, non essendo le opere riconducibili ad un unico stile." Aveva ascendenze messicane, italiane e irlandesi. "Per questa ragione, è stato criticato per avere un'imprudente ""mania"" per la riforma." "Un esempio per tutti, la figura di ""Tarzan""." Vi sono due scenari. Lotario si rifugiò a Parigi. La neutralizzazione risponde proprio a questo inevitabile attrito. Dal punto di vista culturale il Guangdong non è omogeneo. Tale azione deve essere libera e propriamente discontinua. "Le ""colline strutturali"" derivano da montagne sottoposte a erosione per lunghi periodi di tempo." Alcune collane mirano a fissare un canone, legato a una concezione di classico. La crisi finanziaria peggiorò e gli sponsor rifiutarono di investire ancora nel club. "L'uso di modelli architettonici è documentato anche nel passato." Ha collaborato spesso in questo ruolo per diversi film con Wes Anderson. Esse operano in asili, scuole, collegi, orfanotrofi, parrocchie, ospedali e case di riposo. Quando Morgan la raggiunge alla stazione di polizia, riconosce il suo assassino in Ferris. Si trasferì poi a Roma e aprì uno studio in via Margutta. È quindi di origine alluvionale e vulcanica. Per la seconda rete pubblica, presenta per due edizioni Apri e vinci. Informazioni sul faro sul sito della Marina Militare. Non ci sono sovraincisioni né parti suonate da musicisti esterni alla band. Ha partecipato a tre Mondiali e un Europeo con la Nazionale della Germania Ovest. Il fenomeno riveste notevole importanza nel campo della conservazione dei reperti storici e archeologici. Entrambe sono prive dello stemma di Trieste. Nel cantico dei cantici il nome del metallo diviene quasi un motivo musicale. Il festival internazionale itinerante, tuttavia, è continuato. Successivamente, però, scelse di dedicarsi maggiormente alla composizione di pezzi per arpa sola. La notte la passa angosciato, chiedendo ai boia come verrà ucciso. Ammirare, ma anche sperimentare e divertirsi. Dopo un breve periodo di coma il soggetto riemerge dal bozzolo ormai trasformato. Normalmente il costo del lavoro rappresenta la parte più consistente dei costi della produzione. Si trovano a nord-ovest del Madagascar. Negli anni sessanta, molti teddy boy si convertirono alla subcultura rocker e mod. "Un criminale in ""Trinità"" possiede lo stesso nome." I nomi comuni vengono tipicamente distinti in nomi astratti e nomi concreti. Il film ha ricevuto una reazione estremamente negativa da parte della critica. Sono indicate solo le prime edizioni senza tener conto delle numerose successive ristampe. "Si somministra l'ossitocina per evitare il nascere di un ulteriore complicanza: l'atonia uterina." Allenatore: Gordon Bombay di Minneapolis, Minnesota "L'effigiato è calvo e porta la barba lunga secondo la moda di quegli anni." Partecipano sei giocatori fra i primi del mondo. "Il nome della società fu ""Società Italiana per le strade ferrate meridionali""." La stagione regolare inizia solitamente durante il mese di ottobre, e termina ad aprile. Hanno anche un cane di nome Armadillo. "Tra i suoi lavori più importanti vi sono ""What the Dickens!" Giuliana raggiunge Verona insieme a Jonathan, ma si rende conto che Romeo le manca. A questi seguirono i Macedoni, i Romani e quindi i Bizantini. Spesso è attore e doppiatore egli stesso, ma non necessariamente. Il Turco Van è una buona forchetta: ama mangiare tanto e bene. Molti dei mezzi storici di sua proprietà appaiono anche nei suoi romanzi. Era presente una piccola pinna dorsale. Egli arriva fino a scrivere e pubblicare direttamente anche in spagnolo. Questo errore viene segnalato al sistema operativo. "Il fondo è ordinato in due sezioni la ""Corrispondenza"" e gli ""Atti""." Tra le firme principali va ricordata quella di Adolfo Omodeo. Giocò successivamente nel Pavia. "Teramo fu ricompresa nel Marchesato di Fermo, soggetto all'Esarcato greco di Ravenna." Questo tipo di sbalzo si pratica a mano. Esempio di questa sapienza è il Re Salomone. Il romanzo pone domande sulla responsabilità degli esseri umani verso la natura. Il successivo Mk. Maeda Keiji fu suo figlio adottivo. "Sarà la fine del caso e l'inizio di nuovi dubbi e sospetti." È una specie molto comune e con ampia diffusione. Scrisse sonetti in vernacolo sambenedettese per poi occuparsi della promozione della poesia dialettale. La storia di Acate affonda le sue radici in età preistorica. Le redini del complesso passarono al figlio Leopoldo, affiancato dal cognato Raniero Pusterla. "Questi ultimi sono stati creati dal Jim Henson's Creature Shop." Uno svantaggio dei jika-tabi è che non proteggono dalle cadute o dagli oggetti taglienti. "Prende il suo nome dall'Alsazia zona di produzione di vino in Francia." È stato educato alla Westminster School e al Christ Church. Il simbolo è costituito da due lettere seguite da un numero. Lei è la prima donna a ricoprire questa posizione in Belgio. Si deve a lui, inoltre, la sistemazione del giardino terrazzato rivolto verso il paese. Jochen Seitz Anche il testo è diverso, nonostante alcuni versi siano rimasti invariati. Anche da questo sarà tratta una serie anime. Negli anni settanta anche la Kodak inizia la produzione di pellicole simili. Hugo è attento alla resa realistica dei costumi inglesi. Nel film cambiano molti personaggi e le loro azioni. La prima cerca di riconquistarlo, mentre lo accusa per il suo abbandono. "Alla fine dell'età del bronzo, sostituirono le sepolture a inumazione." Pieve di San Silvestro "È il quarto sequel della saga di ""Beethoven""." Lo comunica a Joey con la quale vorrebbe girarlo, ma lei non accetta. Popolano fondali sabbiosi e fangosi. "Questo enunciato può essere dimostrato usando il lemma di Zorn, equivalente all'assioma della scelta." Realizzato in una piccola serie venne utilizzato dalla Regia Aeronautica. Può anche cibarsi di pesci già morti. "Per questo, Max decide d'impegnarsi ancor più nel torneo." Il massimo campionato assegna il titolo di campione del Salisburghese. Il commissario del popolo per le nazionalità Joseph Stalin autorizzò la creazione del teatro. Esercitò la sua arte prevalentemente in Toscana. Le classifiche erano inizialmente buone, ma iniziarono a scendere a metà della prima stagione. La città vecchia è pittoresca e ancora racchiusa tra le mura originali. "Le squadra più titolate del massimo campionato sono l'Ertis, l' e l'." Di solito possiede una configurazione circolare che circonda un cortile centrale. Altri resti sono stati ritrovati in Spagna. La parte seconda è ordinata solo per cause e canoni. La Fondazione organizza mostre ed eventi speciali e cura esibizioni permanenti. Toni diventa però maestro elementare. Durante questo periodo, ha vinto il primo premio in un esame di anatomia. "Infine la lega non riuscì a sopravvivere all'arrivo di un team affiliato a Montgomery." Il grande sentiero La distribuzione avvenne tramite albero a camme nel basamento. In Esiodo compare come personificazione della miseria e della tristezza. Le scalette sono state rimosse. Allora Ian, spinto dalla moglie Karen, si reca in India. "Il numero cromosomico di ""D. incarnata"" subsp." Le loro dottrine venivano similarmente descritte da Ippolito e Tertulliano. "Morì dopo venti giorni dall'aggressione." "L'ultima puntata, dopo la conclusione del reality, si è spostata al lunedì." "In epoca sovietica, l'insediamento divenne sede di fattorie collettive." I suoi genitori accettano con riluttanza. "Il suo nome era ""piazza della Porta"", in ricordo dell'antico accesso al castello." Da Lauren, Jobs ha un figlio, Reed. Fu maestro di Stanislao Lista. Suo padre morì di peste lo stesso anno. Una volta presi tutti e quattro si ricomincia con una nuova banda identica. Karin Ertl Si sono svolti a Parigi, in Francia. Viene proposto come nuovo allenatore il ritorno di Nereo Rocco. Britannia high Giovani esemplari sono stati osservati a luglio ed agosto. "La ""Regio V"" comprendeva il territorio di diverse città." Ha fatto il suo esordio assoluto come arbitro nello stesso anno, nella categoria Esordienti. È stata istituita come autorità unitaria. Il contatto con gli europei, per le popolazioni native, fu tragico. Figlio primogenito di John Bell sr. Vi si racconta che Erasmo era vescovo di Antiochia. Partecipa, in varie vesti, a molti dei progetti e degli album prodotti dal collettivo. "Raffaeli W Oppioidi: meccanismi d'azione ed effetti su altre funzioni biologiche." Lui ha stabilito degli standard di qualità assoluta che io non ho ancora raggiunto. Le squadre finaliste sono il Racing Club ed il Boca Juniors. Uno dei suoi principali rivali è Antonio Díaz. Viene impiegata a interpretare drammi storici, commedie, film patriottici, sentimentali, avventurosi. Anche il suo progetto Das Licht è molto conosciuto nella scena trance. Dopo aver smesso di giocare è diventato procuratore di calcio. Il modo in cui un individuo organizza queste parti è noto come schema. Angelo Costanzo "L'autore di questa stagione è stato Fabrizio Galassi." "L'anno seguente venne nominato Primo ministro della Grecia." Il brano ottenne successo in Europa e Stati Uniti. Il commercio della gioielleria è legato a specifiche normative sulla trattazione dei preziosi. Nick Sax è un ex poliziotto, un tempo abilissimo detective. La loro fotografia era soggetta ad altri vincoli. Sono presenti diversi finali di gioco. Carmine Mancinelli Questo piatto è incluso inoltre nella classificazione ministeriale dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Ogni livello del gioco dispone di diverse tracce. "Negli anni seguenti, partecipa come co-protagonista alle fiction ""Maria Goretti"" e ""L'uomo sbagliato""." A Matt invece viene offerto il posto da sceriffo che si è liberato. "Inoltre con la deformazione è modificata l'esposizione della struttura al flusso." "Esso è attribuito alla scuola genovese e viene datato all'inizio del Settecento." Solo i maschi si fanno vedere. "Vi sono inoltre, nell'ambito delle due sezioni principali, ulteriori elementi di analogia." I suoi resti mortali riposano nella chiesa delle Agostiniane di Madrid. La lingua berbera del Rif "È ancora poco conosciuto in Italia e nel resto dell'Europa." Dodici atleti ottengono la misura. Qui recupererà la donna, ma verrà ucciso da un uomo ubriaco. È considerato uno dei maggiori specialisti dei finali di torre. "Questa edizione consisteva di due sezioni: ""Tematiche giovanili"" e ""Opere prime""." Long Valley Le notizie del giorno erano lette da Anna Bonanno. Esso è parte della placca euroasiatica, collocato tra la placca indiana e quella araba. Dopo due campionati di Eccellenza la società retrocede in Promozione. Coltivò, peraltro, la poesia, la traduzione e la filosofia. "Il singolo contiene sul lato B ""Sometimes Lovers""." Egli divenne cappellano di alcuni reggimenti britannici ai quali dette delle lezioni di lettura. Talvolta sorreggono elementi come grondaie o ballatoi o altro. Il regime fatimide si frantumò in fazioni in guerra. "Ottenne anche l'incarico di direttore della Biblioteca Malatestiana di Cesena." È classificata come un tipo di orticaria fisica. Rinuncia a stare vicino alla famiglia che pure, a suo modo, ama intensamente. A volte la teoria si basa su prove controverse. "Con quest'ultimo, in particolare, ebbe un noto scambio di sonetti e rime." "I suoi articoli non furono pubblicati""." Risultati completi della gara. "La presenza alle riunioni era rigorosamente obbligatoria per i suoi membri e l'assenteismo punito." Il Senato viene rinnovato ogni due anni di un terzo dei suoi membri. "È noto per aver interpretato spesso detective e altri personaggi delle forze dell'ordine." Carlo I Solo le unità di guardia della capitale seguivano la struttura organica standard. "Notevole è l'attività prettamente sportiva." La sfera terrestre è divisa in spicchi dai meridiani. Con la squadra degli amaretti disputa due stagioni nella massima categoria. Io sarò Premier di questo Paese! "I successivi tre incontri sono stati invece disputati dall'inizio." La riproduzione avviene tramite la deposizione di uova. Il centrocampista ha avuto un impatto positivo in squadra, senza eccellere. La compagnia aveva una miscela molto ricca di coreografia classica e contemporanea. Così Polidoro Virgili ci delinea la figura fisica e spirituale del sovrano. Con la morte di Ofella, Cirene passò sotto il dominio di Tolomeo. Per ovviare alla brevità del suo ciclo vitale è molto prolifico. "Un'altra attrice, Ely, intravede il cadavere, che però viene subito fatto sparire." Popola il basso corso dei fiumi, in zone con scarsa corrente. Tale meticolosa ricerca necessitava di una biblioteca eccezionalmente rifornita. Alla fine della serie è dato per morto. "Tara accetta l'aiuto della donna e va a vivere nella sua lussuosa villa." La storia, pur essendo prevalentemente di fantasia, contiene ispirazioni e rimandi a fatti reali. Questa include guglie e dettagli architettonici, ma non considera supporti di antenne. In questo senso divenne centro vitale del possesso fondiario. Le cause del probabile incidente non vennero mai determinate. Nemo: è un personaggio di cui si sa poco o nulla. "Augusto non comprese bene, tuttavia le sue braccia s'irrigidirono." La prima stagione è inizialmente molto positiva per Speed. Fra le altre opere figurano degli epigrammi e delle egloghe. "Ha sede a Moncalieri, nell'Area Metropolitana di Torino." Gli spagnoli mantennero la posizione ma dovettero ritirarsi sulla montagna quando i fianchi cedettero. "L'album non vide mai la luce, almeno ufficialmente." La serie si presenta in più forme: videogiochi, novel, manga e anime. Fu feudo dei Caracciolo di Napoli per quasi tutto il Quattrocento. La maggior parte del loro popolo trovò la morte appunto durante il Terzo Fratricidio. "In quella veste contribuì anche alla rivitalizzazione dell'Unione cattolica farmacisti italiani." "Le specie più piccole vivono tra i detriti e nell'humus." Da allora in poi si perde ogni traccia storica del Testimone di Geova italiano. Ha un ampio areale euro-asiatico. È conservata nel Museo del tesoro del duomo di Monza. Alcuni di questi riferimenti sono elencati di seguito. Pianta esclusivamente tropicale, è probabilmente endemica delle Andamane. Si fece notare come pittore di soggetti sacri e storici e come ritrattista. Le prime due di ogni girone si sarebbero qualificate per le semifinali. Tale concetto, accennato verso la fine della prima stagione, diviene sempre più importante. Nella valle restano ancora alcuni borghi disabitati. Si tratta di una Crocefissione e di una Sant’Elena in Preghiera. Non aiutò Leopoldo la terribile miopia politica del giovane Francesco Giuseppe. A fine stagione, non essendo riscattato dal ChievoVerona, fa ritorno alla Lazio. La campagna elettorale del Partito Nazista fu organizzata principalmente da Joseph Goebbels. Il suo nome è dedicato alla scienza matematica. The Hell Cat Southern District Saltuariamente si dedicò alla realizzazione di costumi per il teatro ed il cinema. "Jo O'Meara fu la prima artista a pubblicare la canzone come singolo." È caratterizzato da una struttura robusta con una cresta sagittale prominente. Nel testo, Morrissey, affronta di nuovo uno dei suoi temi ricorrenti: il crimine giovanile. A quel tempo, si chiamava Skeleton. San Donà sono stati riammessi. Tutto questo non turbò Emmett, come invece i due si aspettavano. Due dei suoi libri trattano gli aspetti più scomodi e controversi della ricerca scientifica. "Da quel momento fu ""adottato"" come figlio di Dio." Prende il nome di linea semicircolare, linea arcuata o arcata di Douglas. "Desirée, allora, seduce il vecchio amante e i due fanno l'amore." Solo lui viene ferito mortalmente e muore tra le braccia della moglie pentita. I due generi che vi appartengono sono diffusi in Nuova Zelanda e in Tasmania. La gara si è disputata sul circuito di Silverstone. È stata direttore del Conservatorio Statale di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara. La base posteriore della pinna dorsale è molto vicina alla pinna caudale. Questo spinse i Profeti a bloccare ed indebolire Sisko a bordo della Defiant. La Busch o Busch Optical Mfg. Gran parte del film si deve però a Sternberg che conservò i credits. Qui inizia la sua carriera professionale, occupandosi principalmente di teatro. Nel Castello di Serravalle ha sede la squadra motociclistica Scot Racing. Di conseguenza viene ricercato e lui, prevedendo ciò, scappa. Una notte, Cindy si addormenta prima di finire le sue faccende. "La città venne intitolata a James Monroe, l'allora Presidente degli Stati Uniti d'America." "Nel doppio femminile hanno trionfato Suzanne Lenglen e Élisabeth d'Ayen." "Voodoo vive ogni giorno della sua vita come fosse l'ultimo." Un uccello è appena stato colpito da un arciere ed è caduto in acqua. "Nell'area prevale il clima atlantico." "L'impianto planimetrico si compone di due parti." "La notte seguente a ""Raw"", Ryder ha perso il titolo contro The Miz." Comprendeva parte della città di Lisieux e il comune di Saint-Martin-de-la-Lieue. Il cavallo è di temperamento docile, sufficientemente rustico da “montagna” e di buon carattere. Alex Sandro In Italia questa stagione va in onda solo su Nickelodeon, su Super! Era un accanito conservatore ed estimatore di Klemens Wenzel von Metternich. La politica religiosa di Stilicone lo rese avverso sia ai pagani che ai cristiani. "La sede dell'Impresa comune è a Bruxelles." Kurt Wolff In seguito gli agostiniani inglobarono la cappella in una chiesa più grande. Decide perciò di consultarsi con la madre Nadja ed entrambe decidono di uccidere Joey. Al termine dello scontro militare, Basilio subì una sconfitta e fu imprigionato. Esordì nel Gran Premio di Kyalami, dove però non ottenne la qualificazione. Ha due sorelle, Candace e Carol. Deve il suo nome al suo carattere attaccabrighe, insolente e dispettoso. Häkkinen viaggia in testa davanti a Coulthard, Villeneuve, Barrichello, Alesi, Magnussen, Hill e Diniz. È stato accreditato anche con il nome Stan Adams. Ai lati del frontone sono posti due angeli. Il progetto non ricevette tuttavia nessun ordine commerciale e venne definitivamente abbandonato. Barry Yates Questo genere è stato più volte rivisto. La regia è di Andrea Vicario. Filippo lascia Arianna e tutti lo scoprono. Il pilota della Renault venne, nello stesso giro, superato anche da Keke Rosberg. Ancora una volta, le sue ipotesi incontrarono la resistenza dei biologi cellulari. Come Daniel Johns anche Chris suonava la tromba prima di passare al basso. Lo scrivente sembra non stimare per nulla gli altri cinque connazionali. Si ipotizza, però, che questo animale potesse nutrirsi di pesci o forse di insetti. I suoi inni appaiono nei libri di inni delle Chiese Unitarie e Episcopali. È un diritto costituzionale in Serbia costituire liberamente imprese mediatiche senza previa autorizzazione. Tra i suoi allievi più illustri figurano Sinibaldo Scorza, Domenico Fiasella e Castellino Castello. A Vienna incontrò Casanova, Mozart e suo padre Leopold. Le bocce utilizzate sono quelle classiche del gioco delle bocce. "Per semantica, è analogo al nome arabo ""Jafar""." "Prestò inoltre servizio nell'Esercito confederato con il grado di brigadier generale." Le nuove banconote riportano il ritratto di Adam Smith. Questo però porta a un vicolo cieco: Letitia non ha nemici. Il parabrezza era ribaltabile sul cofano motore. "Successivamente Casey venne messo dal presidente Gerald Ford a capo della ""Federal Maritime Commission""." Studiò presso il conservatorio francese con il famoso compositore Rodolphe Kreutzer. I canini superiori erano relativamente allungati. Afrodite, adirata, lo privò della vista. "Include i singoli ""Rebels Are We"" e ""Real People""." Tornato al formicaio viene proclamato eroe ma, scoperta la sostituzione, Z viene condannato. "Con l'aiuto delle bande, Rico assale il nascondiglio di Panay." È diffusa nel Sud-est asiatico. Gli Stryper continuarono come trio per diverse date europee con Oz Fox alla voce. Anche il direttivo dura in carica due anni. "Attualmente gli assistenti personali del Pontefice vengono detti ""Aiutanti di Camera""." I denti masticatori hanno le cuspidi ben sviluppate. Il museo presenta la produzione artistica ticinese, lombarda e svizzera dall’Ottocento ad oggi. "L'anno seguente è nel cast del film bulgaro, diretto da Kamen Kalev, ""Eastern Plays""." Erano figli di Eris, dea della discordia, attraverso la partenogenesi. Viene considerato il miglior album del gruppo. La catena comprende molti altri rilievi che non sono ancora stati esplorati. Questo secondo lavoro entra anche nella Official Albums Chart. "Studiò psicologia all'Università Jagellonica di Cracovia, lavorando nel contempo per mantenersi." Stanley venne educato al College di Eton ed al Christ Church di Oxford. Il glande è ricoperto da piccole spine. I principali anti-federalisti furono Patrick Henry e George Mason. In preda alla depressione, Caligola gira per le strade di Roma travestito da plebeo. A fine anno vince il suo primo campionato e la sua prima Europa League. La formula del torneo prevedeva due fasi eliminatorie ed una fase finale. Qui ne sono elencati alcuni. Gli arrangiamenti sono a cura di Augusto Visco. "Ha avuto un ruolo minore in ""Striptease""." Gli esempi qui proposti sono tutti tensori. Cutolo fu poi trasferito ad Ascoli Piceno. "Il paramento murario della fiancata settentrionale è l'unica testimonianza visibile dell'antico edificio medievale." Inoltre, al Cairo si trova anche la basilica di Santa Teresa del Bambin Gesù. Greta Garbo riposa nel cimitero di Woodland, a Stoccolma. Caterina di Lorena Le isole settentrionali, di origine vulcanica, sono fertili e coperte da una fitta foresta. Nella sua autobiografia, Bessie Love menziona come regista Powell. A Vienna, negli anni dieci apparve in alcuni film, continuando a lavorare in teatro. Milita in F. League. Si dedicò allo studio del diritto specializzandosi nella procedura penale. Le radici sono fascicolate, di tipo secondario a partire dal rizoma. Le torri si trovano percorrendo la Collins Avenue, a nord del Eden Roc Hotel. Si adoperò per la costruzione del Collegio di San Basilio a Roma. "Suikyo riappare al Santuario con l'obiettivo di prendere la testa di Atena." "Questo inno è considerato tuttora in vigore ed alternativo all'altro, anche all'estero." "Il lato B è ""Tu"" scritto da Bindi e Calabrese." Venne sepolto nel duomo della città. Gus si innamora di Rosy, la cassiera del caffè. Il tempietto è quasi sempre chiuso e non visitabile. "In America vengono scherzosamente chiamati ""Ted's Band""." La cittadina si caratterizza per la quasi totale assenza di attività commerciali. I suoi resti sono stati rinvenuti in Nordamerica, Europa e Asia. Lo stile dei materiali e dei vasi era spiccatamente romano. "Studiò tra l'altro complessi metallo-idruri e metallo-alcheni." I colori sociali sono: il giallo ed il rosso. Insieme a lui è la sua interprete, la bella e irrequieta Eugenia. "Fu autore di cinque libretti per l'opera veneziana." "Divenne il brano più conosciuto di May, che secondo Frankie Knuckles, ""esplose." Nel nuovo universo Dc, Ronnie e Jason sono dei compagni di scuola. La radiazione globale di questi teropodi carnivori avvenne in due fasi. In campo aeronautico, il tettuccio viene più propriamente detto cupolino. È formato da numerosi fusti ramificati prostrato-ascendenti. Prende il nome dalla Tour Ronde che ne è la montagna principale. Edoardo Affini "Con lui ebbe origine la teoria di Kafka come scrittore ""religioso""." In quel periodo il boss era Rocco Perri in contatto con Frank Costello. "Secondo altre fonti essa si sarebbe chiamata Aleksandra o Praskov'ja." Un ulteriore caso è stato segnalato in Texas. Questi animali usano le loro antenne ben sviluppate per catturare le particelle di cibo. Nel corso gli anni trenta interpretò ancora ruoli cinematografici, ma di minore importanza. Notevolissima è la resa del piede della balia, leggermente scoperto dal panneggio. Mal retribuito per le sue opere, visse una vita di senti e morì povero. La desinenza finale in -ate sottolinea la probabile fondazione longobarda. Le soluzioni presenti sul mercato sono numerose ma hanno caratteristiche simili. Al suo posto la responsabilità di direttore viene acquisita proprio da Sara Tagliente. Artur Najfonov Alcune tracce sono state registrate nel suo salotto, altre addirittura nella sua camera. "Il ritornello indica la ripetizione dell'intero valzer." È qui che lo psichiatra uccide sia lui che il suo paziente Franklin. Il paesaggio, totalmente desertico, è in gran parte occupato dal deserto del Mojave. Basti pensare alla discussione riguardante Herbert Ashe. Ma in quel momento arriva Ken. Oggi la facciata appare soffocata dalle abitazioni circostanti. Quando se ne accorge, Osvaldo, colto da disperato furore, tenta di distruggerla. Dopo un anno si trasferì a Los Angeles per proseguire la sua carriera cinematografica. Venne tentato anche il ricorso al sommo pontefice ma questi rifiutò la grazia. Inoltre utilizzano sempre elettroni perché la loro energia può essere controllata con maggior precisione. Sykes ha anche detto che alcuni dei testi riguardano il suo divorzio. Affascinato dalla recitazione si aggregò per quattro anni alla compagnia. Una principessa, Femmina, acquista la statua e Fede segue il carro che la trasporta. I due poliziotti lo credono morto e se ne vanno. Ha scritto, inoltre, vari libri sul tema della civiltà minoica. Non ha mai sfumato o mischiato i colori. I premi sono assegnati a febbraio. La facciata è a capanna tripartita suddivisa verticalmente da paraste. Le loro vite si rispecchiano parecchio nei personaggi che stanno interpretando. Studiò al Emmanuel College di Cambridge. Un terremoto annuncia il suo ritorno, mettendo allo scoperto la terra sotto le rovine. Non è finanziata da nessun membro del Nero Nero Club. I colori principali dei costumi sono il nero, il rosso e il bianco. Questo sovraffollamento è abbastanza comune a Luna City. "Una scena di un suo film è apparsa nel telefilm ""Being Erica""." Lo scultore Jacques Louis Robert Villeneuve ha modellato il suo busto in bronzo. "Di seguito vengono riportati i principali elementi che compongono l'architettura avionica del velivolo Saab." Da allora è diventata una popolare torre panoramica ed attrazione turistica. È un processo di bonifica attualmente considerato fra le tecnologie alternative ai trattamenti consolidati. È presente uno scalo della linea di navigazione, attivo però solo in modo stagionale. "È un posto stupido""." Sposato con Manuela, da cui ha avuto il figlio Domenico. "Importante la produzione di frutta e di vino nell'area circostante la città." La contrapposizione nazionale subì un nuovo e forte inasprimento. Le musiche furono composte da Jonathan Wolff. Il club si trovò per quasi tutto il campionato in zona retrocessione. Esistono pertanto bianchi secchi, semi-secchi e dolci. "L'edificio fu interamente ristrutturato nel Settecento, quando assunse le forme che ancora vediamo oggi." In particolare in molti hanno sottolineato i miglioramenti vocali di Simone Simons. "Si notano solo due pannelli in ceramica dell'artista Tony Salem." Negli adulti è di colore uniforme marrone, marrone oliva o grigio marrone. Più recentemente è stato distribuito anche in Blu-ray disc assieme al primo film. La squadra ha vinto il trofeo per la quinta volta nella sua storia. Persone di cognome Singh E tra l altro gli fu dedicato il film di pupi avati il nascondiglio Pubblica libri di indagine o analisi storico-politica. A Giovanni diede poi in sposa sua figlia Maria. È lingua ufficiale della Stato karen. Incise anche soggetti di Pietro da Cortona, Lazzaro Baldi e Ciro Ferri. I fossili frammentari provenivano dalla formazione Oxford Clay, risalente al Calloviano, in Inghilterra. Attualmente è docente di Chimica Generale. Emilio Walter Álvarez In un foro sulla testa ogivale è inserita la spoletta del percussore. "Non si conosce l'anno esatto, ma poi il matrimonio fu celebrato." Questo pino occupa una varietà di habitat, dagli altopiani rocciosi alle pianure alluvionali umide. Arthur Young nasce a Glasgow, Scozia. Il consiglio rappresenta solo gli elettori della città di Aylesbury. Il rischio è maggiore se la puntura avviene in profondità. Per questi motivi la collina è stata sottoposta a vincoli storico e naturalistico. Nella sua carriera Carlos Santana ha utilizzato un gran numero di chitarre differenti. Peter e Carla sono una coppia che cerca di ritrovare un rapporto sereno. Possiede la cittadinanza spagnola. Ha giocato nella prima divisione portoghese, in quella rumena ed in quella slovena. Si ha quindi una successione di triangoli completi di lati arbitrariamente piccoli. CsF trova applicazioni nella sintesi di composti organici. "Il grattacielo è stato progettato dal ""Guangzhou Design Institute""." "In questo caso ""Metu-genus"" o ""Mottu-genus"" significherebbe ""sorto sulla motta""." "La produzione di Giovanni Matteo Asola si concentra essenzialmente nell'ambito della musica sacra" Si distingue per le foglie marcatamente dentate, con apice e denti molto acuti. Cresce nelle praterie aperte o ai margini delle foreste, spesso tra i massi. "S'insediarono qui e vi installarono una fonte alla quale gli abitanti attingevano l'acqua." "Jean-Luc Marion fa parte del Comitato Scientifico della collana editoriale ""Forme del possibile." Alla fine, ha composto una piacevole sinfonia in memoria del suo amato. La notte stessa i due eserciti si fronteggiarono con bombardamenti di artiglieria. La donna è Marta che si è sparata e non riesce a salvarsi. La sede della Corte si trova a Bruxelles. Durante gli anni duemila la Montefibre ha trasformato e differenziato significativamente le sue attività. Il suo Giovanni Raboni. Frequentando i salotti parigini, incontrò il generale Bonaparte, con cui si risposò. Duetti e collaborazioni di Lucio Dalla Sono stati prodotti decine di affreschi e tele sulle nozze di Cana. La sede generalizia è a Kildare. La cassa è quella barocca, con positivo tergale. Il capoluogo di contea è Henderson. Possono essere colpiti anche i muscoli di gambe e schiena. "La collaborazione con la rivista svizzera ""du"" gli apre le porte della fotografia internazionale." Testi e musiche di Arjen Anthony Lucassen, eccetto dove indicato. "L'unico modello fu il triciclo." I due si mettono a cercarla ma senza successo. "A novembre torna all'Huddersfield a causa di un infortunio." "Superato questo ostacolo, l'Arendal è stato eliminato al secondo turno della manifestazione dal Notodden." "Questa lotta scongiurò l'apertura della nuova discarica." "Aziende come Microsoft eseguono regolarmente simulazioni con l'impiego di red team." Visse a Saint-Germain-des-Prés. Gli storici moderni tendono a rigettare questi sospetti. Nonostante ciò molti tedeschi dei Sudeti continuarono a rifiutare la propria appartenenza alla Cecoslovacchia. In Italia uscì negli anni novanta in videocassetta per la Titanus. Si tratta di un addestratore basico della stessa classe degli Embraer e Pilatus. Ha scritto testi teatrali e commedie musicali. Con la retrocessione dei rossoblù in serie B, il giocatore torna alla Roma. La guerra indebolì Mitanni ma non lo distrusse. Il gruppo appare in varie scene sotto forma di ologramma. La sera Mary Cole viene aggredita da Juma ma salvata da Bert Lowe. Lo stato si trovava in una valle montagnosa in Guatemala. A questa versione ha partecipato anche Aaron Lewis degli Staind. "L'evento passò alla storia come le ""stragi di Perugia""." "Il dispositivo si attiva con l'enable." Nel frattempo pensa a trovare una nuova sistemazione. Hanno due figli maschi. Questa vittoria gli garantì il titolo di ministro della Marina. Su una colonnina quadrangolare è collocata una statuetta di San Giovanni Battista. "A tutt'oggi non se ne sono reperite stampe italiane." Proprio per questo motivo Arnold Houbraken lo menziona come pittore di scene storiche. Itinerari nel verde del Parco del Roccolo e del Parco dei Mulini. "Iniziò la sua carriera all'Opera di Amburgo come assistente alla direzione." Discesa agli inferi Ha preso parte a varie iniziative benefiche. Committente della facciata fu il cardinale Giulio Mazzarino, che qui era stato battezzato. Furono quindi rafforzate le mura, aggiungendo baluardi davanti alle porte ed innalzando torri. Dopo essersi laureato conseguì un Master al Worcester Polytechnic Institute. Vennero eseguiti anche i dipinti della Via Crucis, direttamente sulle pareti. Secondo Eleazar, sia i bambini che gli adulti devoti entreranno nella gloria di Dio. Fa parte della più ampia categoria dei rivelatori di gas. Contiene quasi unicamente software libero e open source. Generalmente gli adulti si accoppiano durante la stagione secca. Fuori dai tornei dello Slam vanta quattro vittorie in singolare e diciassette in doppio. I corpi laterali presentano cinque piani e le pareti in laterizio presentano robusti contrafforti. Nelle rane causa danni interni, come emorragie, talvolta fatali. "Prima di essere condotti al macello, fuggono attraverso un'altra porta del tempo." La lingua della municipalità è il finlandese. Giovanni Battista Pisani La nebbia verde si dirada e ricompare la gente sacrificata. Esistono massimali come per la normativa italiana. "Da ricordare il rapporto privilegiato che l'Orchestra ha avuto con Carlos Kleiber." Questi oggetti vanno da singoli pianeti ad ammassi stellari, nebulose o intere galassie. "Di origine asiatica, fu quasi certamente introdotta nell'area europea fin dal neolitico." Sono retrocessi in Serie C il Livorno e la Salernitana. Passa il tempo. "L'intero atollo è circondato da reef." Nessun membro della famiglia reale rimase ferito. I bambini si svegliano subito e saltano in acqua, mettendosi a giocare. Hanno vinto tutte le partite della stagione regolare, classificandosi al primo posto nel girone. Vicino sgorgano acque curative che la leggenda vuole fatte scaturire dal santo. Successivamente venne aggiunto un atrio di ingresso. "A loro il difficile compito di sottomettere le popolazioni dell'intera Germania." Uno dei più importanti. Over It "Ferito cinque volte in azione, venne decorato con quattro Medaglie d'argento al valor militare." Tra i compagni di studi ebbe Leonardo Leo e Giuseppe de Majo. Chiesa di Santa Zita Ha condotto scavi archeologici prima della seconda guerra mondiale nel Foro Romano. Prodotto dalla Waldorf Photoplays Inc. "Un anno dopo ha pubblicato il suo primo album, ""Amores y amores""." Ha vinto un World Bowl. "La distribuzione dei credenti all'interno della Repubblica Ceca non è uniforme." "L'aeroclub di Firenze porta il suo nome." Tutte e tre le vittime della sparatoria erano disarmate. Tutti i film elencati sono cortometraggi. "È stata l'unica partita in campionato, vinto proprio dal Partizan." Ha gareggiato nelle competizioni di difficoltà e di boulder. Dopo ciò, Fiorenzo si chiese chi avrebbe portato via le carcasse dei serpenti. Una parte della fabbrica vicina produceva trasmissioni. Gli argo non conservano alcun legame duraturo. La missione, però, non ebbe successo. Sugli ultimi anni di vita di Boghislao X i cronisti scrissero poche cose buone. È interessato soprattutto ad arrampicare in libera piuttosto che salire in artificiale. Gruppo spalla per i Rush in tutte le serate sono i Marillion. Vive nelle foreste tropicali native. Ha sede nella capitale Niamey. A Borore, piccolo comune della Sardegna centrale, San Lussorio Martire è il santo patrono. Partecipò al Comitato che redasse la Costituzione. Viene sovente confuso con il nome Gareth, al quale però non è correlato. "Dal punto di vista orografico si trova nelle Alpi dell'Adula." La squadra gioca le partite casalinghe al Suwon Sports Complex. "Il palazzetto è dotato all'esterno di un ampio parcheggio." Annalise Murphy Qui ricopre il ruolo di istruttore, specialmente dei portieri. "Il campionato fu vinto dall', al suo undicesimo titolo." "La dominante delle idee femministe all'epoca spingeva a una certa qual occidentalizzazione della società." "Inoltre, provò anche che questo non era possibile con solo ""d"" solidi." Si propaga per tagli. Questo era uno dei primi distretti-giardino lungo il fiume Tama. Marco e Ale riescono a uscire di casa senza farsi notare. Presenta un corpo abbastanza compresso lateralmente, allungato, e con la testa dal profilo appuntito. Nasce in una famiglia di tradizione calcistica, essendo suo padre un ex-calciatore. "Le difficoltà di reinserimento sociale dei reduci erano state esplorate precocemente da ""Hi, Mom!" Oggigiorno, la principale risorsa economica della frazione è rappresentata dal turismo. Chimney Rock Il capoluogo di contea è Springfield Oltre che astronomo, Ipparco è stato anche un grande geografo. Lo zar infuriato la pose agli arresti domiciliari. Richiedeva anche un deciso programma teso al welfare e contro la povertà. Lo strumento Poké Flauto è ottenibile nella Reggia Aurea. Dopo questi fatti, entrambi decisero di vivere su X Zone. Si è laureato con il massimo dei voti in storia e in lingua spagnola. Il suo quartier generale è situato presso la Savannah Air National Guard Base, Georgia. Attualmente non esiste un qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. Il ricetto era situato tangente alla rocca, di cui costituiva il confine nord-orientale. Red Hawk "L'abbazia, ovviamente, fu un caposaldo del cattolicesimo, preservando la propria indipendenza." Alcune delle immagini esposte vennero in seguito acquisite dal museo stesso. "Pubblicò anche opere teatrali, sceneggiature e letteratura per l'infanzia." "Da notare che, all'epoca, Bellini è già Sindaco di Forlì." Così è costretto anche De la Ghetto ad intraprendere una carriera da solista. La sua fama è pari a quella che ha Paperino. "Mentre si trovava nell'Esercito, fu un pugile di successo." "Si interessò degli studi archeologici, divenendo buon conoscitore di epigrafi e numismatica dell'antica Roma." Qualsiasi canzone gli venisse richiesta, Cobain riusciva a interpretarla sia strumentalmente sia vocalmente. Pierce ora è libero insieme alla sua contessa. "L'opera è conservata in una collezione privata di Roma." È un principio risalente a Ippocrate e Galeno. Veniva pagato molto bene e imparava molto. Dopo la guerra torna in Iowa dove muore. I ragazzi sono sulla linea di partenza e la Liberty Ride può finalmente partire. In questo vasto periodo di tempo, alcune Lanterne Verdi si ribellarono al Corpo. Borromini concluse tragicamente i propri giorni. Il giovane del Dongo viene così graziato dal principe e salvato da morte certa. La famiglia è diffusa in tutti gli oceani ma assente nel mar Mediterraneo. Non incide nuovi brani per tre anni. "Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di lettere dell'Università degli Studi di Milano." "La canzone era stata originariamente pensata per l'album ""Love over Gold"" dei Dire Straits." Spinoza è sfociato nel fatalismo a causa di una concezione non vivente di Dio. "Ricchissima l'entomofauna, con numerose specie endemiche." In seguito operò come ufficiale della riserva. Le sospensioni anteriori invece ripresero lo schema introdotto dalla McLaren. Il volo è rapido, erratico ed altamente manovrato. La diocesi assunse il nome di Huesca e Jaca. Questo film era illustrato utilizzando una foto del cane di uno degli autori. Cresciuto nel St-Étienne, emigrò presto in Inghilterra, al Liverpool. Nel corso del viaggio riuscirà anche a diventare una brava bambina. Sulla riva opposta sorge la città argentina di Concordia. Vi sono altri due tratti della personalità: timido e celebrità. "Oggi si tende a rivedere la prima e l'ultima di queste definizioni." Ștefan Andrei La sua natura è prettamente da sessione singola. "G's"", da cui Bee Gees." Le altre facoltà sono a Louvain-la-Neuve. In più Clodio sosteneva che Cicerone aveva presentato un falso senatoconsulto. Lo Statuto albertino offre nuove prospettive politiche. Quando la scala varia notevolmente, può essere considerata come il fattore di scala. "Al suo vertice vi era il segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America." Tra le due versioni le differenze sono comunque minime. Uematsu lo invitava spesso alle sue esibizioni come ospite speciale, eseguendo la breve melodia. La pinna caudale, semitrasparente, è molto simile ad un ventaglio e normalmente mantenuta eretta. La nazionale di pallavolo maschile di Grenada non ha mai partecipato ad alcuna competizione. Alla fine della guerra fu catturato dagli italiani. Il successo della pubblicazione contribuì alla rinascita di un ampio interesse per Vivaldi. Nel corso della manifestazione Bermuda non ha ottenuto alcuna medaglia. "Dell'accademia divenne in seguito segretario e libero docente di ""Stilistica""." Nei maschi, la metà esterna delle ali anteriori è di colore arancione. Tutto questo nella più completa costernazione delle forze di polizia ufficiali capitanate da Yokoyama. Ciò fu sempre smentito dalla autorità cinesi. "Chiude la carriera con l'Afragolese, con cui ottiene una promozione." Il tour venne annullato e molti fan videro incerto il futuro della band. Poi troviamo san Paolo che impugna la spada simbolo del suo martirio. "Il termine ""guerra mondiale"" lo si ritrova anche in altre lingue." Queste divisioni erano dotate dello stesso armamento: fucili Mauser e mitragliatrici Maxim. La pellicola ebbe un successo moderato di incassi. In Italia il farmaco è utilizzato anche per trattare gli adulti in modalità off-label. Il manipolo presenta tre croci, due alle estremità ed una al centro. Fu vescovo di Nocera per circa dieci anni: gli succedette il vescovo Costanzo. "Si dedicò anche all'insegnamento di canto e composizione." Gli scavi completi furono poi pubblicati da Colini. "Earle svolse l'incarico usando contatti in Bulgaria e in Romania." Il seguente elenco non è esaustivo e contiene parziali sovrapposizioni. Nello stesso momento, si scatena anche la gelosia di Bianca, che lo abbandona. Questo permette la ricerca e la sintesi di farmaci potenti e selettivi. Il paese di Saint-Véran sarebbe stato il luogo ove esso morì. A Cassine vi è una stazione ferroviaria, posta sulla linea Alessandria-San Giuseppe di Cairo. "Come Lato B venne scelta ""What Am I Gonna Do""." "Si ottiene in questo modo un'unica pianta formata da due porzioni diverse." Finito il voto, si procede immediatamente lo spoglio delle preferenze davanti a molti giornalisti. Generale Antonio Cantore Daniel finisce quindi per insultare Emma e rimettersi con Maddie senza volere. Attualmente è presidente provinciale della sezione fiorentina. Mazzoli modella anche la cera creando opere che vengono ultimate con il bronzo. "Fu il primo italiano a giocare per l'Europa nella Ryder Cup." Si scopre che il padre del bambino è Porter Scavo, il figlio di Lynette. Cambiò successivamente il titolo cardinalizio con quello di cardinale vescovo di Sabina. Inizialmente il suo nome era Mc Drama. Parallelamente viene narrata la storia di Vitto, trentenne simpatico e donnaiolo. Da giovane attrice riceve ora ruoli da protagonista in numerosi film. Tuttavia la terapia con antibiotici riduce il rischio di complicanze e di trasmissione. Il premio incluso una mostra personale alla Deutsche Guggenheim in Berlino. Il genitale rivela apofisi alquanto ridotte in lunghezza. "Rimasto poi fino a fine stagione, conquistata la promozione, è tornato all'Aalesund." Il nonno paterno era George Denton Cox. Entrambe queste catene si innestano in un brullo paesaggio di brughiere. Giuseppe Grassi "L'Uomo in Nero raggiunge Dolores e la pressa a rivelargli l'ingresso del labirinto." È una specie terricola e notturna, ma può essere osservata anche di giorno. "Si è anche discusso di aggiungere un anfiteatro all'aperto." "Su Lucrezio, l'autore del poema, si sa molto poco." Dopo un periodo di scarsi risultati, raggiunge la semifinale nel torneo di New Haven. Qui è nato il politico razzista Don Black. "La funzione ""W"" non può essere espressa in termini di funzioni elementari." "Come conduttore televisivo ha coadiuvato Michele Cucuzza nel programma ""La vita in diretta""." Inoltre, vista la sua datazione, potrebbe essere stato uno dei predatori dei primi ominidi. Il Sud si chiuse in difensiva. Vengono confermati i piloti della stagione precedente, Olivier Panis e Jarno Trulli. "I genitori all'inizio sono perplessi, poi si convincono e collaborano al progetto." Il campo vulcanico del deserto di Black Rock è localizzato ad ovest delle città. "L'anno successivo, Allemand comandò la nave francese ""Aigle""." "Dalla vendita e lottizzazione di quest'ultima parte della tenuta sorse spontaneamente l'attuale quartiere." Teodoro Sampaio Il piano nobile era articolato internamente al grande salone centrale, con altre grandi stanze. Nel pavimento è presente il sigillo tombale della confraternita dei Trinitari. Alcune specie possono dar luogo a due generazioni in un anno. Il trio si mostra ben affiatato e scrive rapidamente materiale per il nuovo album. Alla fine sono state entrambe premiate con la promozione in categoria superiore. In cristalli prismatici, generalmente aciculari. Nel frattempo Button nonostante la penalità riesce a risalire fino alla sesta posizione. "Dal matrimonio con Gian Gastone de' Medici, forse addirittura mai consumato, non nacquero figli." Il luogo di sepoltura divenne meta di pellegrinaggi. "L'altare maggiore ligneo presenta stucchi decorati con pannelli di finto marmo." Degna di nota la partecipazione del grande tenore Beniamino Gigli. "Fa parte della Comunità montana ""della Maiella e del Morrone""." "Plan: i business leaders creano e fanno propri gli obiettivi business di performance dell'organizzazione." Anche alcuni tentativi successivi non sortirono effetti. In genere presentano un punto di ebollizione elevato. Vince la svedese per un centesimo. Gioca spesso nella squadra riserve inglese. Comprende il territorio lacustre noto come Seeland. Il Bayern è una società posseduta da soli privati. È morta come martire per avere rifiutato di sacrificare agli idoli. "Il primo singolo, ""Ombre di luci"", viene seguito lo stesso anno da ""Isa... Isabella""." Di pregio anche alcuni monumenti scultorei di celebri e importati confratelli scolopi. "In quell'anno Churchill, nuovamente Primo Ministro, insistette affinché Harris accettasse il titolo di baronetto." Rispetto al ferro ha anche il vantaggio di poter essere riciclato facilmente. Qui dirige due gare della fase a gironi. "Il programma ""Hello World"" dei linguaggi funzionali è tipicamente la funzione fattoriale." "Ad oggi è l'unico brano accreditato unicamente a Murray." Il progetto si occupa della salvaguardia e la riabilitazione delle scimmie. Lì fece amicizia con Gaston Maspero, in quel momento direttore del Servizio di Antichità. Le mura interne hanno un rivestimento di colore bianco. Licofrone, in questo, ha presente il testo di Erodoto a cui sembra rifarsi. La prima di queste opere è stata da molto tempo posta tra i classici. In precedenza era stato registrato come società a responsabilità limitata in Inghilterra e Galles. Successivamente, furono nonni di sei nipoti. In coda, lo è il fanalino di coda a Natale. È giurata in diversi Concorsi letterari nazionali. Da Marte inoltre è possibile vedere il transito della Terra davanti al Sole. Le corde Disco sembrano recuperate dalle sessioni di Off The Wall. È un supercriminale australiano, tradizionalmente avversario di Flash. In seguito, il secondo e terzo Lord Somers fecero completare anche gli interni. Le sigle tra parentesi mostrano come si sono qualificate le squadre. Questa specie è conosciuta soltanto presso Voi, nel Kenya sud-orientale. De la Gardie fu quindi ambasciatore di pace con la Polonia. Quasi subito dopo inizia una discesa leggermente meno complessa. "Proprio intorno all'anno mille fu costruito un castello, possedimento di diversi casati." Le vincitrici sono promosse in Liga Alef. La Packard era famosa per le sue auto di prestigio. I rappresentanti locali furono scortati verso la ferrovia per abbandonare il capoluogo. La commercializzazione di questa confezione prosegue ancora oggi, vista anche la grande richiesta. Dove però tuttavia viene lasciato in prestito terminando così la stagione allo Strasburgo. Saltato su un rospo scolpito inizia a suonare e i diavoli gli ballano intorno. Per il volo dopo il tramonto possono essere impiegati anche dispositivi di visione notturna. Il capoluogo di contea è Rutland. "L'anno seguente esce ""Secrets Nobody Keeps"" che lo fa conoscere definitivamente nel mondo." Orson partì undici giorni più tardi per svolgere una missione in Europa. La visita riporta una descrizione scarna dei locali interni, elenca un altare disadorno. La formula è così nominata in onore di W. R. Dawes, astronomo inglese. È la figura di riferimento di ogni spettacolo teatrale. Ispirata alle strutture neoclassiche, la struttura si presenta rivestita di marmo di Carrara. Le versioni dei singoli di molte di queste canzoni differiscono dalle versioni degli album. Racconta la vita di Pancho Villa, ruolo interpretato da Raoul Walsh. Fu probabilmente il padre di Lucio Publio Petronio Volusiano, patrono di Puteoli. Pete Campbell Questi gatti manifestano qualsiasi colorazione possibile, perfino quella chocolate e lilac. Egli ha prestato giuramento al Privy Council nel maggio dello stesso anno. "Né si deve pensare che la Grande Macchia Rossa sia l'unica tempesta su Giove." Le sospensioni riprendono il classico sistema Honda a doppio braccio trapezoidale oscillante. Dick, ora libero, si lancia all’inseguimento mentre Lobo è divorato dalle fiamme. "Il modello ""non-manifold"" rompe questa regola." Le piattaforme erano state costruite originariamente per ospitare treni più lunghi. "Di Giovanni non si conosce l'esistenza né di moglie, né di alcuna discendenza" È sepolto nella cattedrale di Carpi, vicino ad altri vescovi locali. "In estate l'albero raggiunge la massima crescita." I problemi funzionali ed estetici sono proporzionati al grado di severità della retrazione. Joachim Kaiser scrisse invece che il linguaggio era inadeguato e ricco di arcaismi fastidiosi. Solo un centinaio di pagine ci sono pervenute scritte in questa lingua. Poco dopo fu oggetto di un furto ma, fortunatamente, venne ritrovata e quindi restaurata. Whose Was the Shame? La loro è una femminilità del tutto astratta: da angeli, appunto. "Nel primo passaggio televisivo italiano, non è stato rispettato l'ordine cronologico originale degli episodi." Federico Barocci, un suo pronipote, fu un pittore. Nei secoli successivi, due terremoti ne decretarono la fine. "Inoltre ha ricoperto il ruolo di Ministro dell'ambiente." "Il Russo salta in aria, alla fine, insieme a tutta l'isola di Grand Nixon." Ed a questo proposito è da preferire il lavoro di Carl von Clausewitz. Lascia poi cadere come per caso la missiva davanti al portico del dormitorio. "È ispirato a due diversi albi: ""Asterix legionario"" e ""Asterix gladiatore""." Gunther fu ucciso nel corso degli scontri, si narra insieme alla maggioranza dei Burgundi. So you get what we had here last week. La cantante ha rappresentato il Portogallo. La quarta copia è in possesso di un collezionista. Eredita il ruolo che aveva la Big Brother Recordings per gli Oasis. Tuttavia la canzone non riuscì ad ottenere il successo desiderato. Si laurea in educazione fisica e successivamente entra nel corpo dei Marine. Sede vescovile è la città di Santa Cruz del Quiché. "La sua sede si trova nella periferia del Cairo, a Ma'adi." A seconda del grado cross-linking possono essere più o meno resistenti alle alte temperature. Le membrane alari sono bruno seppia. Fritto quindi rinchiude Frullo in una gabbia ingrassa-vitelli per fargli sparire i muscoli. Appartenuta nel Quattrocento alla Baronia di Vico, passò quindi al Ducato di Ariano. Nasce a Lecco ma cresce a Grotte di Castro, in provincia di Viterbo. "Ha studiato al conservatorio di musica ""Luigi Cherubini"" di Firenze." Il rango di Pershing fu di livello maggiore di quello dei suoi predecessori. Non è più in commercio. Sposò la pianista cinese Ming Lee Hsien durante il suo soggiorno in Cina. Questo cortometraggio è considerato come il primo film ufficiale di Stanlio e Ollio. Dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana aderì al Partito Popolare Italiano e alla Margherita. John era il minore di quattro figli. Ha pubblicato scritti su diritto di famiglia e questioni costituzionali. Il nome è la sigla di Hewlett-Packard Graphics Language. La perdita di entrambi i dirigibili segnò la fine del programma. Questo dispendio di energia cinetica altro non è che la resistenza indotta. "L'origine etimologico del nome non è chiaro." La variabilità si manifesta soprattutto nella forma delle foglie e nei colori dei fiori. E chi viene scoperto omosessuale, rischia da cinque a sette anni di prigione. Survivor Series si tiene ogni anno nel mese di novembre. La berlina non fu offerta. Il primo collega Badia Polesine a Masi, comune della provincia di Padova. Altri effetti indesiderati: vertigine, prurito, rash cutaneo. Dopo due stagioni cedette il titolo alla Mediolanum Milano. Viene designato solamente per dirigere una partita della fase a gironi. Ma la gente si trovava ancora lì. I frutti che crescono lì vicino includono meloni, pesche e prugne. "L'uomo, invece, si mostra insensibile al fascino provocante della donna." È un desiderio, una proiezione. Ha due corrispondenti maschili, Bonomo e Omobono. È un film western statunitense con Fred MacMurray, Joan Weldon e Marie Windsor. Aksel Sørensen Nicola viene operato. Storicamente, la fortezza costituiva una delle più importanti della Svezia. Vi sono inoltre piccole industrie tessili e concerie. Il capoluogo del cantone è Baeza. "Durante la lavorazione di quest'ultimo conobbe la danzatrice Gwen Verdon." Sua nonna paterna aveva antenati inuit groenlandesi. George Patterson Ciò comporta diversi problemi di non facile soluzione. Dopo averlo sconfitto, Cole scoprirà che il Behemoth altro non era che Bertrand trasformato. La cappella interna al convento mostra nonostante le spoliazioni il pomposo apparato decorativo settecentesco. Walter Bond È il nemico giurato di Orlando. Le ultime due classificate retrocessero in Seconda Divisione. Il concetto di sottosviluppo è stato introdotto al termine della seconda guerra mondiale. Chiudevano la porta della Chiesa a pressoché tutti i peccati. A fine stagione non viene riconfermato ed è sostituito da Ciro Ginestra. Sherri Howard Shawn Martin Come risultato, i cittadini sovietici iniziarono, rapidamente, a rivoltarsi contro il governo comunista. Il fiume Nemunas segna il confine tra i due Stati. How Is It Done? "I due cladi sono ""sister taxa"", e probabilmente ulteriori revisioni tassonomiche sono prossime." Dopodiché si ritirò definitivamente. Solo che il film non esiste e Frank non è uno scrittore. I dintorni della cascata sono molto sfruttati a livello di turismo. I suoi resti sono conservati in un ossario nel Cimitero Monumentale di Milano. "Ha frequentato l'Università della Georgia ad Athens e l'Università della Virginia a Charlottesville." Nel film ha avuto sia il ruolo di attivo che di passivo. Alla sottofamiglia vengono ascritte le varie specie di scimmia ragno e scimmia lanosa. Quasi tutte le riprese esterne sono state effettuate nel centro storico di Catania. Possono essere rieletti un numero indefinito di volte. Ai piedi della fortezza si sviluppò ben presto un villaggio. "Questa moto era dotata di un cambio ""Jardine"" a quattro marce." Si tratta di un disturbo pericoloso per la vita e di insorgenza acuta. Durante questo periodo era stato promosso flying officer, e poi flight lieutenant. Il colore è generalmente chiaro. Nel Lago Nero si possono osservare i Tritoni. Il capoluogo di contea è Winona. Il termine è utilizzato anche nei giochi di ruolo da tavolo e nei wargame. Charles Bradley "Nondimeno, l'allora Capo della Polizia Vincenzo Parisi si prodigò in una difesa plateale dell'indagato." Lo stadio possiede anche strutture di atletica. La rivolta si diffuse nella Caria e a Cipro. Per il suo lavoro nella serie ha inoltre ricevuto un Peabody Award. Il capoluogo di contea è Guthrie. Ha studiato letteratura inglese al Kenyon College, e cinema alla University of Southern California. "Nonostante ciò, Ferb era l'unico personaggio della serie che non parlava affatto." Le orecchie sono poco sviluppate e nascoste nella pelliccia. Chi più spende... più guadagna! JoJo ha anche una carriera da attrice. "Vi si trovano inoltre bufali d'acqua, leopardi, elefanti, cervi porcini, muntjak, sambar indiani." Willy viene affrontato assieme ad alcuni suoi scagnozzi in uno stanzone. "Serve per poter trasformare l'energia che possiede il fluido in energia cinetica." In grandissima parte, questi delitti riguardano donne e bambine. La pellicola è stata girata sotto forma di un falso documentario. Su Rue Saint-Antoine dà la facciata, terminante in alto con una particolare forma semicircolare. "Poiché quest'ultima non era sotterranea, per costruire il coro fu necessario alzare il suolo." Molti formati di file vettoriali supportano... Cock Robin Si trova nel centrale quartiere del Portello. Dopo la scadenza del primo mandato nella contea di Lincoln acquistò un ranch. In generale, massimo ed elemento massimale non corrispondono allo stesso elemento. "Nel racconto breve di John M. Ford intitolato ""How Much for Just the Planet?" Lotta per un giornalismo etico che racconti la realtà senza manipolazione di sorta”. "Lucrezia ordina ai gendarmi di inseguire il conte, ma l'uomo riesce a fuggire." Da questo matrimonio non ebbe figli. "Pigozzi ormai sapeva che nel nuovo mercato la sostanza è importante, ma meno dell'immagine." Ha vinto per due volte la coppa di Bielorussia. "L'anno successivo Licata passa al Louhans-Cuiseaux, appena retrocesso dal Championnat National." Solitamente per tale compito viene usato un prodotto proprietario di tipo Enterprise Service Bus. La formula di questa edizione è stata simile a quella del torneo precedente. "Suo prozio era l'attore Ralph Bellamy." Paloma è stata licenziata dopo aver accusato di molestie Troy. Il gioco permetterà inoltre di creare la copertina del proprio singolo. "Queste cariche esistono tutt'oggi." Ne vincerà un altro la stagione seguente, insieme alla Supercoppa. Così Eddie rimane a casa da solo, a tu per tu con il televisore. Sede a Viterbo. Nella sua scia si lanciano Moss, Castellotti e Farina. Fu autore di musical di successo, spesso in collaborazione con Sammy Cahn. Jerry Rullo Via Claudia Augusta "Lavorò poi per un'oreficeria e infine divenne portatore." "Fu l'ultimo caduto dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana in combattimento aereo." Per queste ragioni, la giovane Vittoria odiava e sospettava di Lady Flora. Molti considerano questo disco come il testamento spirituale di Chuck Schuldiner. Entrambe le opere contengono una presentazione dello stesso Santoro. I due vengono svegliati dalle urla della Babcock. È un garzone in una fattoria nel paese di Florin. "Come la sonda che l'ha preceduta, è intitolata alla divinità lunare della mitologia cinese." Al suo risveglio Harry è tornato alla dimensione normale. I cristalli sono tabulari, molto fini, di forma allungata. Esistono diverse varianti del gesto standard. Il torneo si è tenuto, per la quinta volta, in Brasile. Jason, dal carattere fondamentalmente diverso dal fratello, sente subito però il legame con Walter. Tom inizia così a inseguire Jerry, arrivando in varie zone del grattacielo in costruzione. In ambito religioso, notevole importanza riveste la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. "È notte e c'è la luna piena." Jane allora fa sequestrare uno dei treni della società di Malone come indennizzo. In seguito il Lemene riceve da destra il fiume Reghena. Perse la sua caratteristica di paese di confine essendo esso arretrato verso il mare. Fu abitato principalmente dalle famiglie Cantelmo e Caldora. "Si verificarono problemi anche in diversi bacini idrici artificiali, determinando l'infangamento dell'acqua." In questo nuovo ambiente prosperava grossa selvaggina. A fine stagione torna al come scritto nel contratto. "In tale veste stipulò numerosi trattati commerciali con la Svizzera, la Germania e l'Austria-Ungheria." Situata alle pendici del Monte Rotondo, segue il percorso sinuoso del torrente Orba. È considerata opera di maniera. "Hogan, fan di questa disciplina già da bambino, accettò subito l'offerta." Silla unificato e la dinastia Tang mantennero solidi legami. Atte cerca di farla ragionare ma ella è risoluta e non cede. Giornalista e scrittore. I due scenari descritti sono a dir poco antitetici. Diventò amico di Braque. Suo è anche il disegno della facciata del Complesso di San Firenze. La sede principale e le altre strutture sono situate nella periferia sud-orientale della città. Successivamente morì in esilio a Lione. È elegantemente decorato in tardo stile siamese di Ayutthaya. Tutti i programmi trasmessi sono doppiati in turco. Inoltre, sue poesie sono state inserite in diverse antologie. Fine Feathers Make Fine Birds Parte come titolare in una partita contro il Colón de Santa Fe. Anche nelle operazioni del Pacifico questo mezzo non fu molto utilizzato. "Un altro ""Bacco e Arianna"" è conservato nella National Gallery di Londra." Tuttavia, nonostante la suddetta tregua, la Borgogna non offrì truppe per aiutare gli Armagnacchi. Nelle masserie più importanti era presente anche una piccola chiesa. È in uno stato rovinato, ma i suoi resti sono ben definiti. Chris Kraus vive a Berlino e fa regolarmente lezioni accademiche sulla produzione cinematografica. Per due anni dopo la guerra servì negli Insediamenti dello Stretto. "La città prende il nome da un dio slavo, ""Veles""." Si nutre soprattutto di insetti, granchi e altri piccoli animali acquatici. E la tela non fu veduta. Ha inoltre suonato le tastiere nei primi album solisti di Sammy Hagar. Bisogna distinguere i due frutti del castagno: castagna e marrone. Lo sguardo è sempre dolce, attento, vivace. "In seguito l'imperatore Paolo I si fece recapitare numerosi disegni di Ledoux a Pietroburgo." La band registra alcuni demo. "Il manico si innesta nella tavola armonica semisferica realizzata anch'essa in zucca o legno." Si traccia un percorso senza clamori da godersi con calma e tranquillità. "All'epoca della Rivoluzione russa, i Musulmani costituivano un terzo della popolazione della Crimea." Herbert aveva già svolto tale funzione nel Gran Premio della Malesia. "L'isola divenne una colonia spagnola." Kerry intanto diviene primario al posto del collega. I bani sono le parole, i comandamenti divini rivelati tramite la mediazione dei guru. Durante il suo interrogatorio, Lichtenberg si rifiutò di ritrattare quanto aveva scritto. È stato anche autore di libri sul ciclismo. "I Turchi poterono quindi riprendere l'assedio alla città di Candia." Rimessosi, dà nuovamente una mano ai due amici ad individuare la base di Travis. Gioca nella Segunda Liga, la seconda divisione portoghese. Fa parte del ramo Milano. "Un ""Learning Center"" era presente anche come sezione interna del sito." "L'interno è caratterizzato da un grande cortile trapezoidale con un pozzo centrale." Negli anni Trenta compie un nuovo viaggio in Europa partecipando a numerose mostre internazionali. Voi ne fate oggetto di orrore ed io li faccio amare. Dopo la morte di Gheddafi, è diventato vicepresidente della Repubblica di Libia. Nessun film vinse i premi in titanio. Tuttavia un servizio televisivo mostra in un museo su Edison una sedia simile. Cristiano Ronaldo è il testimonial ufficiale del gioco. Vicino alla basilica vennero eretti anche un sacello e un battistero. Anche Jessica Sutta, contribuisce nelle tonalità basse del background vocale. Numerosi ebrei occupavano una posizione preminente nei partiti rivoluzionari. "Migliaia furono i morti, feriti e prigionieri da parte senese e pochissimi dall'altra." "L'attacco, per la prima volta, era avvenuto da tre fronti, mare, terra e anfibio." Al centro la guardia con Scanderbeg. Spesso alleata di Loki, è profondamente innamorata di Balder. Vi confluisce nei pressi di Belfiore. Gli Alti Creek rappresentavano circa i due terzi della nazione Creek. Florida, inizio anni sessanta. La stagione della deposizione ha inizio la seconda settimana di giugno. Oltre che con Fellini, lavorò con Steno, Dino Risi, Riccardo Freda. Elena e gli altri riescono a salvarsi da Tyler. "Sotto la sua autorità l'abbazia divenne un importante centro di ricerca storica metodica." Il farmaco possiede anche una certa efficacia nel controllo delle crisi parziali complesse. "A destra si trova la sagrestia e l'accesso al campanile a pianta quadrangolare." "Ho lavorato tutta la giornata"", poi dopo ""No, non posso!" "La canonica annessa alla chiesa è forse parte dell'antico ospitale di via." Vince anche in Francia e in Italia. "Questo modo di raccontare è stato detto ""racconto a quadri"" o ""racconto a stazioni""." Tuttavia negli anni precedenti il Sessantotto il movimento femminista si sviluppò. Essi sono, tuttavia, più limitati geograficamente e non sono suddivisi in sottospecie. Fu il sesto ed ultimo presidente del governo provvisorio coreano in esilio. È consulente di case editrici e direttore di collane. Piuttosto che essere una realtà concreta, Jacob è una serie di ricordi e sensazioni. "Sull'isola si conserva un ecosistema particolare." Può essere nel letto di uno uadi, o in cisterne naturali nelle rocce. "Uno dei suoi primi monaci fu sant'Aigulfo." Secondo il codice cavalleresco, il disonore di uno schiaffo andava lavato con il duello. "I fuochi vengono sparati da barche in acqua, per garantire la sicurezza dell'evento." Lorenzo Coleman La cresta marginale mesiale è ben sviluppata, mentre la distale è ridotta. La zona è ricca di reperti storici e di siti archeologici. Ha un fratello minore, Daniel, e una sorella maggiore, Rebecca. Mentre nelle colonne quelli predetti, stimati dal sistema. Pubblica soprattutto opere riguardanti le scienze umane, in particolare collegate a tematiche psicologiche. Un uomo da bruciare Altre attività industriali: Produzione di Elettricità, Petrolchimica, prospezioni petrolifere e materiali da costruzione. "Le qualità acustiche sono paragonabili ai migliori palcoscenici all'aperto in Europa." Il ciclo viene ripetuto continuamente. "Lo ""scriptorium"" passò in seguito all'ordine benedettino." "Di un certo interesse è la chiesa lignea ""Sf." Anche questa volta erano stati finanziati tramite una campagna su Kickstarter. Il lago in particolare è apprezzato per la pesca. La compagnia dispone anche di una sede a Tunisi. È figlio di un minatore e di una infermiera. Cresce nei boschi di latifoglie e di conifere, in estate-autunno. "Mia bacia Adam, sapendo che è troppo timido perché prenda l'iniziativa." In questo luogo si festeggia San Marziale. È stata la decima edizione linguistica, assieme alla Wikipedia in basco. Divenne imperatore quando il precedente, suo cugino di secondo grado, Go-Nijo, abdicò. Si riproduce per suddivisione dei cespi. "L'album viene distribuito anche negli Stati Uniti tramite la Koch Records." Il suo corpo rimase con altri commilitoni sulla montagna. È considerato una pietra preziosa solitamente di colore rosso scuro tendente al viola. In seguito fu sviluppato dalla United States Air Force per scopi militari. Pagnini, G. Lami e via dello Statuto. "Grazie al relativo successo di pubblico, ora l'edizione notturna viene trasmessa dallo studio principale." Sotto lo stesso re ha inciso diverse monete per le colonie delle Americhe. Amministrativamente, appartengono al comune di Canali, nella regione raguseo-narentana. Questo portò ad un conflitto con le potenze europee sul canale di Suez. Le formelle terminanti con i simboli dei Quattro Evangelisti, sono andate perdute. È un dio guaritore in grado di cambiare forma, dio dei maghi. La Cumbia è una musica complessa e ritmata sorta sulla costa atlantica della Colombia. "Fra gli applausi si alzò e guadagnò l'uscita." Poco dopo la sua uscita, la Warner ha offerto loro un contratto discografico. Al centro è posizionata una lupa rivolta verso sinistra. Gregario oppure cespitoso, fruttifica da fine estate al tardo autunno nei boschi di latifoglie. Come scrittrice ha pubblicato romanzi e libri di cucina e di costume. "Abbiamo il nostro proprio orientamento: siamo liberali""." I personaggi sono creati da Anne Wood, direttore creativo della Ragdoll, e Andrew Davenport. Black Rain La malattia è fatale nella quasi totalità dei casi. "Ogni membro dell'equipaggio, per uscire dal veicolo, disponeva di un proprio portello." Pagina inglese con biografia, fotografie, discografia Quando non rimangono più semi in gioco, chi ha catturato più pezzi ha vinto. A Bova si trova la concattedrale della Madonna della Presentazione. La diffusione in un flusso subsonico può essere ottenuta realizzando un condotto divergente. Il rap rock cominciò a entrare nelle grandi classifiche musicali all’inizio degli anni novanta. "Il nostro codice penale però, prevede alcuni casi di ""responsabilità oggettiva"": l'art." Negli ultimi minuti di gioco segnò la terza rete ancora su lancio di Moore. "L'autore di questa stagione stato Gianni Sibilla." Omar Linares "Si creò il gruppo ""Francia""." Si ripercorre la storia della guerra in tutte le età. In mano tiene un altro libro e un rotolo, simboli di sapienza. La poesia contemporanea esaltava la virtù della vita feudale. La stazione era composta da un fabbricato viaggiatori e da quattro binari. "L'unico pacchetto di accessori disponibile era denominato ""Audio"" e riservato alla versione ""Active""." La serie incomincia ad Oklahoma City e i Miami Heat vengono sconfitti dai Thunder. Da questo momento il silenzio di Battisti sarà totale. A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco, inodore. In questo periodo è suo assistente Felix Klein. Non vi sono testimonianze circa la sua vita. Queste campane presentano valori di struttura tonale ed armonica di alta precisione. I fratelli celebrano il loro successo facendo un bagno di schiuma assieme. "Studiò a Eton e all'Università di Ginevra." "Per la sua fama venne qui nominato Accademico all'Accademia Ligustica di Belle Arti." "Il villaggio locale si arrese all'arrivo del nemico." William Henry Harrison era il nonno di Benjamin Harrison. Questi colori sono usati anche per i sedili e le protezioni. Per la prima volta alla competizione parteciparono squadre israeliane. Nella storia del Cristianesimo si sono succedute nei secoli diverse forme di vita religiosa. Gelimero rispose sprezzante che era disposto a combattere. "La trama simboleggia l'amore bucolico opposto a quello cittadino." Ulteriori lavori erano programmati al molo di allestimento del cantiere. "Per le femmine il rito di passaggio equivalente era il ""Ji Li""." Giuseppe Fantoni. La stessa posizione addormentata era una prefigurazione della futura morte sulla croce. La medaglia è attaccata al nastro tramite una corona dorata. È anche accerchiata da guardie del corpo, proprio come la vera Tomoyo. "Anche all'interno della stessa Taranto non ci si poteva sentire al sicuro." È situato tra Monte Romano e Monte Cavallo Bianco. Vivono anche sulle Montagne Rocciose e si spingono ad est fino al fiume Missouri. "L'edificio si presenta composto da più parti edificate in periodi diversi." Il titolo di studio può o meno richiedere una tesi. Nonostante la fine della guerra fredda, la Francia dovette affrontare la guerra al terrorismo. Dopo la sconfitta Romana ad Apamea, i Parti suddivisero il loro esercito. "Ha richiamato a sé l'anima innocente." Persino insetti e bacche possono essere inclusi nella dieta. Ida fa parte della famiglia Coronide della fascia principale. Ha lavorato come produttore discografico alla Bliss Corporation. "L'edificio comprende il palazzo, una scuderia, una cappella e numerosi cortili." Periodicamente i poliziotti scaricano e verificano i dati raccolti. La sospensione della somministrazione del farmaco causata da abuso o sovradosaggio spesso provoca depressione. Il cortile è stato convertito in un cimitero, tuttavia non è più in uso. Saranno poi i ragazzi a far arrestare i banditi. Sto risparmiando dei soldi per fare un regalo di natale a mamma. Poteva giocare come terzino o stopper. Here We Go Ottiene la nazionalità francese negli anni Novanta. Il Capitolo inoltre non mantiene una Compagnia Esploratrice come richiesto dai dettami del Codex. "Come abbiamo già accennato la donna effigiata in questo ""Arrangiamento"" è Anna McNeill Whistler." Generalmente non si verificano piogge da giugno a settembre. I suoi habitat sono steppe, praterie e coltivazioni non intensive. Nel trattato la cessione della Sardegna a Max Emanuel non viene più menzionata. Gli itinerari si discostano in questi casi dalla via normale. Inoltre Bassi studiò anche i tragici e gli oratori greci. Sul pianoro di S. Erasmo si trova un osservatorio astronomico. Persone di nome Michail In questo mondo, la magia è codificata e spiegata scientificamente. È pianta molto visitata dalle api, che vi raccolgono abbondante nettare. Parallelamente al lavoro di redazione, Zhao divenne anche istitutrice delle future dame di corte. Qui Santillana insegnò storia e filosofia della scienza. Inoltre è stata un membro del National Youth Theatre. Dei sette eventi previsti, cinque sono maschili e due femminili. Nicki Minaj, oltre a scrivere il brano, appare anche come featuring del brano. Il secondo massacro avvenne a Worms. Poco dopo l’inizio del meeting arriva Harper. Il Boca Juniors accede direttamente al secondo turno in quanto campione in carica. Risolto il caso, Landers si rende conto di essersi innamorato di Laura. Sconvolta, Helene promette. "Ad accompagnarli, e fare loro da interprete, c'è Carlos, il cugino di Miranda." Pasquale Ferrara "L'autore, in tal modo, cerca di coinvolgere maggiormente il lettore nella sua sofferenza." Sua moglie fu Irina del Proposto. Vi presero parte otto squadre divise in due gironi da quattro ciascuno. Si erano frattanto formate le Pievi Ecclesiastiche; e Esino appartenne a quella di Varenna. "Nello stesso anno fu invece la partecipazione alla compilation ""Italian Metal Vol." Il brano parla di un amore impossibile. "Verso est-sud-est la raggiera di Das si sovrappone ad un'altra vicina." "È servita dalla stazione della metropolitana di ""Gare de Lyon""." Non sono stati effettuati studi approfonditi sulla sua tossicologia. Alcune testimonianze dimostrano una frequentazione anche nel periodo punico e romano. Pertanto il voto finale è una media del voto delle varie sezioni. La fondazione fornisce attenzione medica, scolarizzazione, giocattoli e vestiti ai bambini. Lo stesso anno abiurò il protestantesimo e si convertì al cattolicesimo. Vi accedevano per selezione interna alcune decine di diplomati o giovani di preparazione equivalente. Il piano urbanistico si è sviluppato radialmente, costituendo cioè diversi quadrati. "L'intero torneo si svolse in Colombia." "Le comunità degli elfi scuri festeggiano inoltre diverse ricorrenze nel corso dell'anno." Il film fu prodotto dal Nordisk Films Kompagni. "Fiorisce nella tarda estate o all'inizio di autunno." Divenne canonico nelle cattedrali di Cordova e di Toledo. Pertanto, viene suggerito come un farmaco di seconda o terza scelta. Vi sono tre etimologie possibili per il nome Gil. La Copper Basin Railway attraversa la città. Dopo questi continui cambi di formazione furono pubblicati altri demo come Dark Angel. "Gianni Rondolino, ""Cinema e musica." È il maggiore paese del Golfo di Policastro. Entrambe hanno oltretutto anche gli stessi attori protagonisti e storie strettamente somiglianti. Sapevo quel che facevo. I suoi precetti sono pochi ed essenziali. "Va coltivato in pieno sole oppure a mezz'ombra in terreno molto drenato." Rinforzi arrivarono anche da altre colonie, come la Nuova Guinea. Cresce leggendo romanzi, e sviluppa così una grande voglia di scrivere storie. Le accuse non portano ad una sentenza, complice anche la mancanza di prove. Essa venne riprodotta inalterata o con pochi cambiamenti in vari testi. Antonio Lombardi "Qui scrisse una relazione sulle vicende milanesi, ""La sommossa di Milano." "L'anno successivo la cittadella ottenne la classificazione di Monumento storico nazionale." Entra in uno Stato di torpore diurno a temperature esterne più fredde. Il capoluogo di contea è Salmon. Prevalentemente appartenente alla scena underground, RiB ha un seguito particolarmente ampio nella scena goth. "L'edificio è orientato in direzione ovest-est, trasversalmente al pendio su cui è eretta." Stazione di Ottaviano Sono altresì rimasti alcuni importanti resti della originaria cinta romana. Cao Cao divenne il dominatore militare del nord della Cina. Le lascia quindi la dose invitandola a fare tutto da sola. Durante il suo regno tutti gli aspetti della vita russa furono sottoposti a riforme. Il più rinomato è quello della Tunisia. Non volendo svelare il loro amore a nessuno, decidono di rimanere in silenzio. Pochi anni dopo fu demolita. "In questo senso ""primitivo"" in Cantoni assume una valenza psicologica più che antropologica." "Le piccole labbra sono sempre nascoste all'interno delle grandi labbra prima della pubertà." "Arcella"" di Padova." Il nome della sua ciurma deriva dai folti baffi che porta ogni componente. "Vivono in un villaggio all'interno dei fiori con tanto di arredamento." "All'interno del loro areale questi uccelli effettuano migrazioni stagionali alla ricerca di cibo." Piancavallo è sorta alla fine degli anni sessanta. Stagione altalenante per la squadra giuliana. Venne scoperta una maggiore turbolenza e attività convettiva rispetto a quella prevista. "Ha reso popolare la ""street art"" nelle strade di Kabul." Nella navata destra invece si trovano due cappelle. Il panino viene normalmente cotto in padella o su una piastra. Ospita mostre, convegni, seminari, laboratori didattici. La canzone narra di una donna che affronta Jolene, una bellissima ragazza. Dopo un duro scontro Banks fu costretto a ritirarsi, inseguito dagli uomini di Jackson. "Solitamente, è alquanto pallido, magro e si muove a mo' di ragno." Il compito ricadde su due principali dipartimenti. In questa tecnica mnemonica gli elementi da ricordare vengono associati a specifici luoghi fisici. "L'epoca esatta della sua fondazione è oscura." "Contiene pregevoli opere d'arte locale." "Da questa caratteristica deriva il soprannome di ""chiesa dei Cinque Campanili""." La stagione si dimostra povera di risultati e molto complicata. "I giornali spiegarono il disastro del ""Titanic"", descrivendo Andrews come un eroe." Tre quadrati sono blu e uno è rosso. Viene confermato alle successive consultazioni nelle file del Partito Democratico. Numerosi Legionari furono cadetti della Polizia Scientifica prima di unirsi alla Legione. "Recuperò e catalogò molti documenti relativi alla storia dell'Università di Parma." "La semplicità delle forme contraddistingue anche l'interno." Ha concluso la sua carriera nel Teramo. "Si tratta del primo disco di Mingus registrato sotto l'etichetta Columbia." La sede aziendale e il negozio principale si trovano a Seattle, Washington. Si trova a pochi metri dalla più celebre grotta delle Capre. La maggior parte dei casi tuttavia è sporadica e non geneticamente determinata. Due anni più tardi fu nominato cantore della chiesa di San Nicola, a Berlino. A vincere il loro secondo titolo furono i Phillies per quattro gare a una. Per proteggerlo, portava con sé una pistola. "I diplomatici belgi adottarono anche loro i frac di colore ""blue royale""." Qui si appassiona soprattutto di astronomia, sotto la guida di Geminiano Montanari. Sulle sue rive si affacciavano i porti che attiravano le rotte commerciali. Jesina e il Pisa. Morì di tubercolosi; fu sepolta nella parte ebrea del Cimitero di Père Lachaise. Nello stato americano della Virginia vengono utilizzati anche branchi di Beagle. Vive attualmente ad Allen, Texas. "Il primo singolo estratto è ""Good Guys""." Crebbe nelle organizzazioni cattoliche. La propagazione può avvenire per pollone o talea, la semina non è facile. Molti cittadini regolarmente serviti dal postino Cruise hanno testimoniato di non averlo mai riconosciuto. Il film fu girato tra le rovine di Treviso e di Frascati. Scrisse molti libri sulla lingua cornica. Vini del Friuli-Venezia Giulia Dopo il lancio il complesso fu disattivato. Di fronte al museo si trovano una fontana e una targa commemorativi. Battaglia di Montebello Sottoscrisse numerose bolle papali. "La versione canadese era designata anche ""Windsor Carrier""." Non tutti i titoli pubblicati vennero anche sviluppati dalla Hewson. Attualmente si occupa di manutenzione e restauro delle Mirage finora prodotte. "L'esercito reale inseguì i ribelli e li raggiunse ma non riuscì a sconfiggerli." Dopo la metà degli anni duemila, si fa strada il Ventspils. "Con la ""Corsa D"" si tornò a questa differenziazione." Dopo un breve periodo di lavoro è stato docente di Aquisgrana. "L'impianto è utilizzato anche per manifestazioni non sportive." Ha vinto il Premio Planeta e ha lanciato in ambito internazionale lo scrittore catalano. "Sono inoltre presenti in questo contesto il gonfalone dell'ente e della città." Oceano Pacifico orientale, dal Canada alla Bassa California e al Messico. Comunque, il progetto non ebbe seguito e rimase sulla carta. Ha giocato nella I-League quando questa era la massima divisione calcistica indiana. Le coste settentrionali sono bagnate dal Mar Cantabrico. Insegnò a studenti di ogni parte del mondo attratti dalla sua fama di pedagogo. Deluso, Towers decide di ritornare, passando però da San Francisco, in California. "L'Aspergillosi è il gruppo di malattie causate da Aspergillus." "Prima degli eventi del primo gioco, Salah Al'Din pone l'assedio a Masyaf." Questo gli permette di mettere a referto molto spesso doppie doppie. In queste date suonò con la band il bassista Carl Restivo. "Appare nel romanzo ""A New Dawn""." "Nel Settecento ""Cassina della Moglia"" era compresa nel feudo dei Durini di Monza." La saga è stata ideata e scritta da Stan Winston, regista del primo film. Furono installati dei nuovi parafanghi ed una nuova calandra cromata. "Indesit produceva sia elettrodomestici ""bianchi"" che televisori e registratori di cassa." Diverse proposte legislative sono state finora proposte per ottenerne il riconoscimento. Queste specie condividono delle caratteristiche che possono spiegare perché siano maggiormente soggette ad arenarsi. Il giocatore controlla Fay o Bent a seconda della situazione. Sorge a pochi metri dalla parrocchiale di San Giorgio. Compare, inoltre, in presenza di elevate altitudini. Si tratta di una serie di gare organizzate in diversi paesi. Fa parte della Comunità Montana dei Monti Ernici. Richard Collier torna ai nostri giorni, ma non è più lo stesso. "Proprio all'Accademia strinse amicizia con Franz Schubert, a cui prestava regolarmente il suo pianoforte." Reperibile nel Mar Mediterraneo. "È invece piuttosto raro imbattersi in spettacolari scene d'azione." Morì per un cancro ai polmoni. È il primo dei Quartetti prussiani. Oggi sposi "Ha conseguito un bachelor in matematica all'Università della California di Los Angeles." Walker viveva a Santa Barbara con i suoi cani. Lo studio di questi fonemi è rappresentato dalla fonologia. Ha dieta prevalentemente carnivora. "Ha collaborato inoltre con i quotidiani ""La Stampa"" e ""Corriere della Sera""." La direttrice, beffarda, dice che Marthe non può che andare in convento. Questa impresa ha ispirato numerose opere artistiche. La natura della relazione tra le entità che costituiscono una confederazione può variare considerevolmente. Sarà invece il cameriere ad essere licenziato. Approfondisce lo studio delle figure in movimento. È stato tra i finalisti del Concorso Busoni di Bolzano. Cohn ha scritto diversi libri di argomento giuridico e giuridico-religioso. "È tagliente, abile, informata, alla moda, e inventiva almeno nella forma""." Finita la guerra fondò a Massa il comitato per la ricostruzione della Zona Industriale. Di questo scherzo furono rese pubbliche solo due registrazioni. Comino è nota per la sua tranquillità e isolamento. Questa Ferrari non ha mai corso. Partita giocata a Vilnius. Dopo la carriera calcistica cercò di iniziare una carriera da allenatore. Durante la stagione è stata sponsorizzata dalla Easy Leaving. "La canzone che chiudeva ogni puntata era ""Helen"" di Dino Siani." Il frutto è in genere una capsula loculicida. "Per un breve periodo inoltre, studiò musica all'Università di Washington." Una gran parte della flotta era stata dispersa e distrutta dalle tempeste. Con grande difficoltà, il giovane riesce a scongiurare la catastrofe. Tematiche e disegni sono segnati da aspetti antisociali, anti-realistici e irrazionali. Ne consegue una frequente ricorrenza, in questa famiglia, degli endemismi. "L'equipaggio Darren Dixon-Andy Hetherington ottiene la terza vittoria consecutiva distanziando notevolmente tutti i concorrenti." "Per celebrare il bicentenario Berlioz, ha diretto ""Béatrice et Bénédict""." Owen, da loro mai conosciuti personalmente. "Successivamente registra un album da solista con la Motown Records, accreditata come 'Rose Banche'." Milita in Meistriliiga, la massima serie del campionato nazionale. Al Roland Garros si è arreso ai quarti di finale al russo Nikolaj Davydenko. "Anche in Italia alcune testate hanno riportato l'evento." In particolare vi sono oggetti, autografi e memorabilia legati a Garibaldi, Cavour e Mazzini. Secondo altre fonti, invece, Hamengkubuwono soffriva di epilessia. Dopo due giri le prime sei squadre sono racchiuse in sei metri. Insieme furono attivi principalmente a Palermo, pur lavorando anche in altri centri della Sicilia. La band perciò si sciolse. "Sulla piazza è ""St Giles Cathedral"" la cattedrale di Edimburgo." Il giorno dopo la morte del padre Vladimir venne nominato Governatore di San Pietroburgo. "Lo"" si spostò sulla costa est, tra Leyte e l'Isola di Samar." Il bilancio fra parsimonia e complessità è legato a quello della generalizzazione. I verbi olandesi si suddividono in tre categorie: forti, deboli e irregolari. "Con lui si possono svolgere tutte le attività tranne il ""Bowling""." Le colonne di legno hanno una base in calcestruzzo. Venne proclamata santa per acclamazione subito dopo la morte. Sommando i punteggi viene calcolata la classifica finale. Le squadre che superarono il turno preliminare si qualificarono direttamente per il secondo turno. Nello stesso anno pubblica alcuni Cd Rom multimediali per Panorama e la Repubblica. La conseguenza più disastrosa del grande crack fu di carattere psicologico. Il parco è luogo di numerosi meeting e manifestazioni. "In particolare di quest'ultimo ha puntualmente documentato l'intera sequenza geologica." Operò nei Caraibi e lungo la costa africana. È presente inoltre un altro fabbricato utilizzato come esercizio commerciale. Venne pubblicato inizialmente da Salgari sotto lo pseudonimo di cap. Sulla superficie dei villi sono presenti enzimi per la digestione. Particolarmente grandi e frequenti i giardini di rose. Quel viaggio gli costò la vita. Fu eretta a cattedrale la chiesa della confraternita della Misericordia. Il tramite che utilizza è quello di un agente letterario di New York. Il conte Ugolino Verhoeven ottiene il Saturn Award come miglior regista. Messo in schiavitù e senza cure sarebbe morto dopo alcuni mesi. Si trova in calle de Santa Rosa, nel comune di El Escorial. La canzone racconta la vita di una persona e gli scherzi che compie. Bailey si qualificò così per il primo Super Bowl della sua illustre carriera. Nello stesso periodo Lord si diploma in pianoforte al conservatorio. Era isolata acusticamente e visibilmente. Sealed Orders "A dicembre, Mino ha anche partecipato ad un progetto hip-hop ""Great Inheritance""." Nello stesso anno fu ammesso alla Prima Scuola Archeologica Italiana di Pompei. La scadente notorietà di Ibn Aʿtham al-Kūfī ha varie possibili cause. Si concludeva così il breve assedio di Beaugency, con la riconquista della città. Rodrigo Romero Costituiscono la parete laterale e superiore. La presentazione è esclusivamente pratica, e non comprende i tradizionali elementi alchemici o filosofici. Si tratta dalle prima missione della navicella Endeavour. A Natale, tutti e tre i figli tornano a casa. Tali progetti dovevano essere pianificati, finanziati ed eseguiti in maniera congiunta. "Insieme, entrambi gli edifici formano il complesso ""Citigroup Centre""." "Intanto Joe salva dall'annegamento una ragazza della buona società, Marion Winslow." "Infine, putti inseriti in dei medaglioni e figure simboliche esaltano le ""Virtù"" di Maria." Asia Bailey Gli atroci dubbi sulla sua misteriosa morte torneranno prepotentemente a galla a tormentare Yumiko. Dopo di che ha insistito per farla sua allieva, alla quale ha accettato. È la massima qualifica riconosciuta in Italia. Negli anni Venti fu installata una nuova campana, rubata alla fine degli anni Novanta. "Oggi quella copia è conservata alla ""Houghton Library"" dell'Università di Harvard." Anche un fratello minore delle sorelle Hilton si chiama Barron Hilton. "Da questa collaborazione ne nasce un disco intitolato ""White Wilderness""." Frankenstein e Kleve scoprono la fuga di Karl e si precipitano a cercarlo. Le sedi di gara sono state a Poznań. "È conosciuto anche con il titolo alternativo ""The Grey Ghost""." Qui si comprende la povertà di quella famiglia, diversa da quella borghese di Enrico. Attualmente è in corso una ricostruzione della chiesa nelle sue linee originali. Egli racconta che Luo provenisse da Taiyuan. Nello stesso anno Bishop si trasferì in Inghilterra con tutta la famiglia. La Clark è terza. Lo zinco è solido a temperatura ambiente. Portato in Inghilterra come prigioniero, venne rilasciato sulla parola il mese successivo. Sebbene ispirato al romanzo, sia i personaggi che la trama sono diversi. "I call that Reed's Law." Il problema del volume di cavi elettrici viene risolto dalla trasmissione elettronica. "Il brano compariva nel repertorio dell'avanspettacolo fino agli anni cinquanta." "Questa fase vide aumentare l'importanza del problema del Gesù storico." Gerusalemme inoltre veniva ceduta smantellata e indifendibile. A fabulous trickster film. Con la sua imponente mole in cotto, la chiesa della Ss. Alla sua nascita, il dottor Thorn avvisa Roger di essere diventato padre. Too Many Wives La popolazione consisteva in Galli e Germani romanizzati. Sebbene con minor personale il progetto comunque andò avanti. Il capoluogo è Lafayette. "Sant'Angelo è il più piccolo fra i rioni romani." Marco si sentiva allegro, aveva voglia di ridere. "Gli ultimi due, ""Unicum"" e ""Opus"" sono attualmente in fase di scrittura." Il trucco risulta comunque meno pesante di quello usato dalla moda gothic. Al contrario della prima moglie, Marianna era molto interessata alla politica. More Lemmings! "Ella è un'altra vittima di una misteriosa serie di omicidi di prostitute." Luigi Boccherini fu invece il maggior sostenitore del quintetto con due violoncelli. Il personaggio è robusto, peloso, coi capelli neri a riccioli e molto rozzo. Dopo quel campionato riceve anche la candidatura agli Oscar del Calcio. La regina continuò a vivere a corte oppure si ritirò in un monastero. Trova il pupazzo della figlia, ricoperto di sangue. Insegnò le arti marziali a suo figlio Wong Fei Hung. "Il primo disco in cui appare è ""Fall out"" del chitarrista Terry Smith." In tutti i sensi. Quando i fasci vengono concentrati in un fuoco, la zona interessata è molto piccola. Ma non vi si trovò bene. Subito dopo seguiranno la battaglia di Fort Henry e la battaglia di Fort Donelson. "Iniziò con il fare l'avvocato, ma successivamente decise di fare lo scrittore." Pro Agropoli. "L'edificio è nelle adiacenze dell'istituto Giannina Gaslini." La maggior parte dei feriti è stata trasportata in zone sicure. "Costituisce l'unica Corte d'appello nel territorio della regione Emilia-Romagna." "Il suo stile è talvolta chiamato ""eclettismo enfatico""." Ha talvolta collaborato alle sceneggiature dei suoi film. I metodi empirici stanno tuttora dominando il pensiero scientifico. "È stato membro del comitato d'onore de ""L'Alighieri." Poco dopo iniziò a lavorare in una fabbrica. "È l'ultimo singolo ad esser stato pubblicato durante la vita di Onfroy." "L'orchestra del disco è la Vienna Symphony Orchestra diretta da Steven Mercurio." Il territorio comprende anche diverse valli collaterali. In ogni caso, il traffico pedonale si inserì stabilmente sul loro solco. Evidentemente non era mai stato un amico ma solo interessato. "Negli Stati Uniti, ""Run On"" è stato pubblicato come un doppio A-side con ""Honey""." Solimano non aveva rispettato le tradizioni. Persone di nome Horace "L'isoterma annua di passa a nord delle isole Lofoten." "L'avorio è usato per fare i tasti del pianoforte e altri generi decorativi." La francese è fuori dalla finale. Si espresse contro la legge sulle congregazioni religiose e contro il ristabilimento del divorzio. Tradizionalmente le berline sportive possiedono un cambio manuale e sono a trazione posteriore. Nella parte alta del paese, sorge la chiesa di San Vincenzo. La regia dei numeri di danza sono di LeRoy Prinz. Per questo motivo, la rete deve essere rinnovata per sviluppare la sua produzione. "Il Leone d'Oro alla carriera è stato consegnato al regista statunitense Tim Burton." Pernice studiò nelle università di Gottinga, Halle, Bonn e Praga. I denti erano corti e appuntiti, mentre le mascelle erano insolitamente appiattite verticalmente. "L'attore Henry Edwards era stato scelto perché molto popolare presso gli spettatori inglesi." "L'incidente mostrò da subito le cause e le responsabilità." Fu inoltre attivo nella lotta per la Macedonia. Il resto del tracciato è a binario semplice. Da quel momento, il Lussemburgo ebbe una piccola popolazione di Luterani, Calvinisti e Valdesi. Era in progetto il prolungamento fino a Bonifacio, ma non fu mai realizzato. Può però trovare impiego per la fabbricazione di pasta da carta e fiammiferi. Nel giardino si trovano i busti di scrittori e rappresentanti storici della cultura ungherese. Un quadro, posto nella sacrestia della chiesa, lo rappresenta in immagine. La canzone entra immediatamente nella classifica Oricon giornaliera al quarto posto. Dopo il fatidico incontro, sono infatti cominciate le trasformazioni. "Il sottomarino lanciò due torpedini che la ""Phoenix"" schivò." "Per molti anni presiedette l'Istituto Bancario San Paolo di Torino." Il libro tratta degli scandali sessuali che hanno visto come protagonista Silvio Berlusconi. Vuoi dire: non far cose inutili. È sepolto nella cappella del crocifisso del Duomo di Rieti. Nei periodi successivi Lloyd colleziona collaborazioni con altri cantanti come Ciara e Ja Rule. Si formò inizialmente a Parigi e successivamente con Koch ad Hannover. Chiara, ingressi presumibilmente originari, oggi chiusi. Il disco è stato prodotto da Four Tet. Esso domina la valle del torrente Attone. "Si accede all'Accademia Olimpica per elezione da parte degli altri membri già eletti." "La prima parte della ""Geografia"" contiene una discussione dei dati e dei metodi impiegati." "Possiede infatti un'unica navata centrale." "Inoltre, vince la medaglia d'oro alla trave e il bronzo al corpo libero." "Rappresenta il seguito del popolare ""Snow Bros""." La canzone è stata scritta da Tarja e Johnny Lee Andrews. Il castello di Dreux ha perduto oggi il suo antico splendore. Testi e musiche di Giorgio Faletti. Gli adulti si rinvengono nei pressi dei siti di sviluppo larvale. Esistono poi strumenti molto simili, come il reco-reco brasiliano. "La differenza tra le due versioni consiste in un'unica traccia." Il trattato pose fine alla prima guerra anglo-maratha. Lo scopo del gioco è quello di eliminare la squadra avversaria. Le principali città toccate dal fiume, in questo tratto sono Murcia e Orihuela. Fu maestra di Philippa Ruth Foot. "Il gruppo successivo è un tipo meno comune, spesso chiamato ""idolo standard""." La band divenne nota negli anni settanta come gruppo reggae pop. La Coalizione infatti aveva creato finti bunker, convogli di veicoli e carri armati. Il conduttore della serata è stato lo sceneggiatore e attore statunitense Irwin S. Cobb. Romo iniziò la stagione come riserva di Drew Bledsoe. Non gli fu permesso di rispondere alle accuse. Ha fatto parte della comunità montana Tirreno Meridionale fino alla soppressione della stessa. Ancora una volta giunge a salvarla lo stesso uomo. "Arrestato dall'Ochrana, fu esiliato e si stabilì a Berlino." Il protagonista del gioco inizia qui la sua carriera da Ranger. Espressionismo è un termine che può essere usato con vari significati. Villa Albani fu costruita vicino alla Porta Salaria. "L'altare e il parco circostante si trovano oggi all'interno di un parco pubblico." In nessuna parte del Mondo possiamo trovare un profondo affetto per il bastone. Pietro, figlio maggiore di Bastiano, sposa la bellissima Oliva. "Nel mezzo la vittoria nel ""Panamericano""." A livello ecclesiastico, faceva capo alla pieve di San Vitale. Amministrativamente appartiene al comune di Novi, nella regione litoraneo-montana. Il barattolo è pieno di melma verde fluorescente. "All'epoca infatti, non era contemplata la sostituzione di un giocatore a partita iniziata." Si rifugia nel denso fogliame degli alberi. In caso di ipotensione conclamata, è necessario tenere il paziente in posizione supina. La caratteristica estetica più evidente di questo missile è la mancanza di alette anteriori. Lui deve entrare nella loro squadra, ne hanno la necessità. Tra suoi maggiori successi. Sono molto legato a tutti i pezzi, anche perché li ho scritti tutti io. Le informazioni, spesso, erano tramandate oralmente e ricche di imprecisioni. Prossima fermata: Stati Uniti. Lì diedero alle fiamme un certo numero di capanne. Sono conservati anche rari esemplari presso collezioni private. Il Banco di Roma aveva deliberato di non partecipare alla società. "Non ancora sedicenne, venne nominato funzionario intraprendendo subito il conflitto contro l'Inghilterra." Da menzionare anche le belle volte a cristallo, a rete e a stella. Frances, completamente ignara, parte per Parigi, fingendo di recarsi a Londra dal fratello. Il risultato è che molti esemplari sono andati effettivamente distrutti. Tucidide la localizza tra Centuripe ed una non meglio precisata Ibla. "Edge si scontrò con Rey Mysterio, che successivamente eliminò con la ""spear""." Il progetto fallì grazie alla strenua resistenza della popolazione. Peyton è maggiormente diffuso al femminile. Sono invece un numero nettamente superiore i lemmi che derivano dalla lingua latina. Essi vengono impiantati nel corpo di una persona, di solito sotto la clavicola. I primi due di ogni batteria più il miglior tempo avanzarono alle semifinali. Vitto Brown "Puoi trovare l'articolo riguardante questo argomento andando alla pagina Cavalieri di Solamnia." Mentre i punti critici sono legati alla deriva termica e alla loro linearità. "Panzer-Division e i reparti della divisione alpina ""Julia""." "Oltre al centro sociale Je so' pazzo la lista è composta da diverse organizzazioni." "Originariamente, il calcio era l'unico sport praticato." "Più che madrelingua, il poeta definisce l'inglese lingua matrigna." Curreri esegue spesso il brano assieme agli Stadio durante i concerti. Le strutture vennero rimosse e fuse per realizzare armi a causa della guerra. Entrambe le opere sono firmate Opus Mini. È caratteristico per la sua cresta a forma di vela. "La svolta sorprese l'area degli antifascisti cattolici, che la accolse in modo molto positivo." "All'inizio degli anni ottanta con Gudrun Gut dà avvio alla Indie band Malaria!" Negli anni settanta compone un trio comico con Beniamino e Rosalia Maggio. "Fu sostituita da Roger Rocha e si inserì nel gruppo ""Malibu Barbi""." "Tra i primi utilizzatori dell'arma c'era anche George Armstrong Custer." Non aderì alla scissione di Democrazia Nazionale. Nei maschi il dorso è grigio, mentre nelle femmine è più scuro. Ha pubblicato undici libri e prodotto cinque film documentari. Malesani è esonerato dopo la trentunesima giornata, con Cagni che torna sulla panchina azzurra. Gazzelle, ha pubblicato anche la clip relativa all’ultimo brano Martelli. Questo significa che i nodi, controllano se il canale è libero, quando devono trasmettere. "In Italia, ""Punta al Top!" Non ci sono scarti. Senza una soluzione precisa, agli investigatori non resta che archiviare il caso. Oggi il forte è proprietà privata e versa in stato di parziale abbandono. Studiò la deformazione dei corpi elastici attraverso la fotografia degli anelli di interferenza. La cattedrale ha belle finestre con trafori fine e numerose vetrate di ottima qualità. È il quarto Flash, e precedentemente Kid Flash e Impulso. Uno dei suoi zii insegnava ebraico nel Collegio di Francia. Nelle prime puntate partecipò Mario Marenco. "L'interno è a tre navate, scandite da archi a tutto sesto su pilastri rettangolari." Tornando a Venezia, fu inviato a Creta per fermare le incursioni dei pirati. Resti di edifici romani sono tuttora presenti e visitabili sul territorio di Budapest. Alla fine, tutto si chiarisce e Caroline e Lawler possono continuare il loro idillio. Cortina e Asiago si presentano ai nastri di partenza con nuovi allenatori-giocatori. "Massone, fece parte della loggia ""Dante Alighieri"" di Torino." "Costituisce il primo lavoro operistico di Rameau, all'epoca cinquantenne." Analogamente anche i colonnati esterni dovevano essere arricchiti da una serie di statue. "Proviene dall'isolata villa dei Feldman, sul limitare del bosco." Le misure di questo tipo si applicano ai soggetti imputabili e ritenuti socialmente pericolosi. È particolare la durata della canzone. "Verso la metà degli anni ottanta fa parte del cast del ""Saturday Night Live""." Adriana, corteggiata da Riccardo, un ricco imprenditore di Firenze, lascia la famiglia. Raggruppa squadre bielorusse, russe e ucraine. La band ha venduto in tutto oltre dodici milioni di copie. Il muro distaccato è rivestito da blocchi di tufo disposti a opus poligonale. È tenente a Tarvisio e capitano del nucleo investigativo a Udine. La linea laterale è ben sviluppata sia sulla testa che lungo il corpo. Litografo e illustratore, realizza anche opere satiriche per giornali umoristici. "Le principali insurrezione giacobita furono chiamate ""ribellioni giacobita"" dai governi al potere." La vincente si è qualificata direttamente per la fase finale. Fa parte del ciclo di Lincoln Rhyme. "Ieri e oggi""." Qui è nato il biatleta Alexander Wolf. Nelle tre stagioni seguenti, il Beitar rischiò la retrocessione, salvandosi solo ai play-out. "Dubbi si hanno sull'epoca di costruzione della parte verso l'altare." Presenze e reti riferite al campionato. E Burns lo assume. "Per questo gran premio quindi vengono fornite mescole con due ""step"" di discontinuità." Il significato non cambia: sono le nostre immagini mentali della realtà. "Durante gli anni sessanta ebbe anche un suo programma televisivo, ""The Joey Bishop Show""." "Vi fu anche l'arrivo di cerchi ruota dal nuovo disegno." "L'anno seguente ottenne la vittoria con ""Canzone per te"" in coppia con Roberto Carlos." Vincenzo Amato Furono inoltre saldati i due portelloni garage laterali di prua. La bambina nata sopravvisse una sola settimana. "L'istituzione del genere ""Upupa"" risale alla prima classificazione effettuata da Linneo nel ""Systema Naturae""." Il piumaggio è in genere molto luminoso. Originariamente nacque come casa di caccia della famiglia Medici-Tornaquinci. Il figlio lo ritiene responsabile della morte della madre, ma dovrà ricredersi. Il trago è piccolo, appuntito e giallastro. Oltre a motori elettrici e apparati elettrici vari, vennero costruiti anche sistemi medicali. Include migliaia di fotografie, centinaia di registrazioni di suoni e un museo virtuale. Il quarto ventricolo a questo livello si restringe ed ha una forma trapezoidale. I neoplatonici dimostravano interesse verso la filosofia di Pitagora e dei pitagorici. Pubblicamente era un cristiano protestante, ma le sue intime convinzioni sono tuttora discusse. Quindi Scott identifica immediatamente il dottor Kamal come amante di Megan. Per il Casinò di Sanremo inizia una nuova era. "L'anno successivo ha vinto, nella medesima specialità, il titolo mondiale." "Il disco contiene i brani usati nell'anime ""Mobile Suit Gundam""." La carrozzeria in alluminio, viene eseguita dal piemontese Rocco Motto. È noto comunemente anche come Museo dei confetti. Amicizie che durano: Fieschi segue la ricerca di Tedeschi, viene a Cadelbosco, lo incoraggia. La loro musica ha uno stile misto tra punk, elettronica e hip hop. Oltre il margine orientale del Rise, il fondale oceanico sprofonda nella piana abissale. Da quel momento le valutazioni mostravano molte anomalie. Il figlio è dunque me. Dopo aver lasciato la Marvel entrò alla Wildstorm di Jim Lee. A Trento, sotto la guida del maestro Remo Wolf, impara la tecnica della xilografia. La materia sarebbe stata nulla e vuota senza la vera essenza spirituale che possiede. Frequentò la Harrow School e Londra. Allo scoppio della prima guerra mondiale le missioni battiste in Italia erano tre. Da allora le sue idee sono sempre state oggetto di controversie. Di cosa è veramente convinta lei? Le Isole Orcadi e Shetland, invece, fanno semplicemente parte della Scozia. La compilation è stata realizzata in collaborazione con Radio Italia. Le due canzoni vennero poi tradotte e incise dalla cantante per il mercato spagnolo. Questa specie è endemica delle zone montane centrali e occidentali di Sumatra. La semeiotica è appunto la disciplina che studia i segni clinici e i sintomi. È sempre necessario assicurarsi che le risorse globali siano sempre prodotte al minimo indispensabile. Improvvisamente Inuyasha sente la presenza di Naraku, ma invece si imbatte in Kagura. Il nome del modello deriva da quello del fondatore della casa automobilistica, Adam Opel. Alcune corse sono limitate al percorso Cadenazzo-Luino. Possedeva una scatola cranica rigonfia e un muso lungo e sottile. Tutte le canzoni sono scritte da Glenn Danzig. Università di Madrid Anche al-Qaddūmī parte per dimorare a Tunisi. Si tratta di animali di mole medio-piccola. Gli adattamenti coreografici sono di Chiara Valli. Personaggio di rivisitato in chiave ottomana. "Recita anche in ""Sabrina, vita da strega""." Dal rifugio in Corsica Ottaviano preparò il suo ritorno a Roma. Nonostante le molte indagini, i responsabili diretti della strage non furono mai identificati. Il film ha ricevuto commenti molto positivi da parte della critica. "Il cantiere per il completamento dell'edificio aprì dopo la sua morte." "Poco tempo dopo uscì il primo ed unico numero della rivista Dada ""Cabaret Voltaire""." Verso la fine del decennio la band visse un periodo di crisi. La paziente sopravvisse. A Roma gli è intitolata una via del quartiere di Ponte di Nona. Il Dottor Ford viene presentato come il brillante e stimato direttore creativo di Westworld. Molti di loro furono mandati a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. "Al termine della verifica, verrà visualizzato un ""report""." Dovrà, in questo modo, contrarre sette matrimoni. Studente a Brera con il maestro Aldo Carpi, partecipò a svariate mostre. Il suo intento iniziale era quello di vivere in pace con i coloni. In ordine cronologico è il sesto album della band. Intanto proseguono le ricerche di Tommy Onofri. Venne data in moglie al margravio Filippo Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt. Il Royal Perth Yacht Club ha organizzato diversi eventi e regate a livello internazionale. Gaetano Nobile. Sono presenti due associazioni dette strade del vino. La sede antica era quella del vicino convento di San Sebastiano. "Joule ha riprodotto i suoi risultati ma di solito viene erroneamente accreditato come l'autore." I colori sociali sono: il blu ed il rosso. "Ma ad Udine erano veramente esistiti questi fossati ripieni d'acqua, in seguito interrati." In seguito venne recitata a Bologna e a Modena, sempre da compagnie di dilettanti. Il coro ha una copertura a crociera. "La navata si presenta voltato a botte, con affreschi dell'Ottocento." A Catania è stato assegnato anche il contemporaneo Campionato del Mondo di Scherma Paralimpica. Questi osservatori furono i primi telescopi spaziali, gli antenati diretti del telescopio spaziale Hubble. La tradizione ci lascia comunque dei punti di riferimento. Ha solo un coordinamento delle autorità locali. Vi si conservava infine come reliquia il cappello cardinalizio di San Carlo Borromeo. Fu arcidiacono della chiesa di Parma. "Tullio Venturini, un pensionato vedovo, ha una figlia, Anna, che fa l'attrice." "Le forze dell'Impero britannico includevano truppe britanniche, sudafricane, australiane, neozelandesi e indiane Sikh." Il capoluogo della regione è Pori. La coppia non ebbe figli e dopo nove anni la coppia si separò. Tre sono i vescovi noti grazie alle fonti documentarie. Basa la sua principale risorsa economica sulla produzione agricola, specie la coltivazione degli ulivi. Il capoluogo è Boz. Una cupola poligonale con fregi, intarsi e sormontata da croce conclude il manufatto. Gli utenti premium avevano uno spazio di archiviazione illimitato. I primi sentori della lesione si osservano verificando il livello di glucagone nel sangue. Alla fine degli anni Novanta, la fondazione era presieduta da Bruno Amoroso. Ricerca sugli alberi i frutti di cui si nutre in genere in piccoli gruppi. In seguito gioca in Serie C con Trento e Audace San Michele. Ha frequentato varie scuole di recitazione, incominciando la sua carriera nel teatro. Divenne consigliere privato nello stesso anno. Si trasferisce a Firenze, poi a Pesaro. Essi sono spesso impiegati in enti statali, provinciali e comunali, nonché nel settore privato. Emerge sempre nel lato occlusale del dente e ne sono sprovvisti incisivi e canini. Scelse invece di farne la propria professione. Il sito della città etrusca di Spina fu individuato proprio a seguito delle bonifiche. Ci sono vari modi di approssimare questo numero partendo dalle leggi fondamentali. "Alcuni Paesi chiedono che la competenza gestionale passi alla Direzione Servizi Sociali dell'Unione." Questo suo vino era denominato Bianco Acqua. Grazie alla sua duttilità tattica può essere schierato anche come difensore centrale. Questo periodo rappresenta un elemento di discontinuità col passato. Fu grande di Spagna di prima classe e Principe del Sacro Romano Impero. Tutte le sue illusioni sono state tradite e le sue certezze infrante. Si conoscono evoluzioni successive del fuþark, diverse per numero e forma delle rune. Su di lui misero gli occhi diversi club, ma firmò per lo Strømsgodset. Dopo la loro riunione hanno una rivalità con i Dudley Boyz. La cappella di destra conserva una statua e un quadro rappresentanti San Filippo Neri. Tale direttiva serve a costruire macchine in sicurezza. Il comune è attraversato dal fiume Tartaro e dal fiume Tione. "È l'unica stazione della Ferrovia Retica posta in territorio italiano." "L'anno dopo, Joanna diede alla luce Francesco, futuro Duca di Gandia e Santo." Non si conosce la precisa data della sua morte e come questa avvenne. Nazario Sauro fu il massimo rappresentante degli irredentisti istriani. La storia riprende gli avvenimenti raccontati nel set Alleanze. Le musiche furono composte da Peter Bernstein. Hanno un corpo rigido di stoffa con gambe, braccia e testa in porcellana. Inizialmente Lugosi e Jane Wyatt avrebbero dovuto partecipare al film. "Videogioco in stile ""Super Metroid"", ""Hyper Iria"" si articola in cinque livelli di gioco." Uscito dalla magistratura, ha svolto la professione di avvocato. Oggi è di proprietà condominiale. Fiamme Oro, la divisione sportiva della Polizia di Stato. Con questo lavoro Seifert conquistò conoscenza come poeta nazionale ceco. Il singolo non ha tuttavia sfondato nella classifica statunitense. Vi sono diversi gradi di questo picco. Nel mezzanino va messa in evidenza, al centro, una piccola trifora a tutto sesto. Dà il nome al comune di Chiampo e alla valle omonima. A volerlo era stato il biellese Antonio Cerruti. Le membrane alari variano dal bruno-grigiastro al bruno-nerastro. "Attualmente fa parte dell'Asd Hellas Verona" Il codice così ottenuto è un codice prefisso. Il campionato termina con il secondo posto, alle spalle dei bianconeri. Testi di Chiosso, musiche di Buscaglione. Un certo numero di grandi specie di mammiferi abitano questa ecoregione. Raccoglie e ricompone lunghi frammenti mixati dei loro successi. Il Governo rimase accerchiato a Mogadiscio anche nei mesi seguenti. Un reportage di viaggio può essere fatto da un professionista o un dilettante. In seguito viene ordinato ministro del culto in seno alla Chiesa di Scienza Divina. Gli uccelli più giovani hanno un piumaggio marrone scuro. Anna si recò allora presso il santuario di Silo per pregare il Signore. "Gli organismi di gestione dell'Accademia erano elettivi." I suoi lavori successivi videro la presenza di un maggior numero di strumenti. Tuttavia non tutti gli intellettuali catanesi erano concordi con questi commenti entusiastici. Diversi sono stati i tentativi di risolvere la questione. Uno di questi prevede lo scavo di due gallerie. "Il brano utilizzato come sigla introduttiva è ""Tribal Drum"", musica composta da Roberto Anselmi." Marcel Lambert Civil Service Commission e il Central Statistics Board. Ultimata la carica si dava fuoco al tutto. Quasi del tutto ignota. Green Book Fra le località più importanti che esso tocca vi sono Douai e Saint-Amand-les-Eaux. Il diritto di patronato fu concesso ai re di Portogallo. Донбасс; it. Oggi vi sono alcune attività industriali e di servizi. Maximiliano Gagliardo Ralph Lewis Konstantin Ušakov "Vi atterrano i voli all'interno dell'area Schengen." Devon Morris Il capo dei congiurati fu Tiberio Carafa, principe di Chiusano. Ha il suo ingresso sul portico anche la torre campanaria romanica, a pianta quadrata. Le scuole vengono coinvolte con percorsi didattici dentro e fuori la Riserva. "Al brano si fa semplicemente riferimento con il titolo ""Sakura""." I progettisti devono aver competenze specifiche in materia di agraria, design o architettura. Confluisce nella Senna a Montereau-Fault-Yonne. "La coppia vanta inoltre due medaglie d'oro alla Finale Grand Prix juniores." "Se due giocatori depongono l'ultima pietra nella stessa buca, il turno è terminato." "Il World Wildlife Fund classifica la regione come ""Vulnerabile""." "L'ala era posizionata alta." "Questo volume è considerato l'ultimo grande libro di Emerson." La struttura utilizza dei pannelli fotovoltaici per produrre energia rinnovabile e pulita. Nonostante ciò, ascese al trono la moglie di Pietro, Caterina. "Sopra i fiori maschili, alla fine c'è un glomerulo sterile." La stazione non è elettrificata e pertanto era servita da treni a trazione diesel. La baia è popolare anche perché vi si svolgono regate di canottaggio. Nonostante fosse un mancino, suonava la chitarra destrorsa tenendola al contrario. "La prima volta fu utilizzata dall'Irish Republican Brotherhood." Allora Walker offre le sue dimissioni in un discorso dal campo di gioco. Batta e Gio. Mille giovani per una leadership di servizio”. "Entrato nell'Esercito statunitense, Randle ha partecipato alla Guerra del Vietnam come pilota di elicotteri." "Appartiene alla regione statistica dell'Oltredrava di cui ne è capoluogo." Al termine della stagione, non viene riscattato. Isaac Jacob Schoenberg Si crea pertanto una zona di svuotamento. "Il gruppo preferito di Tomoya sono i Guns N' Roses." È un difensore centrale forte fisicamente e veloce. A quel punto la città era quasi completamente disabitata, ad eccezione dei difensori. Il libro racconta un viaggio in Albania a poche settimane dalla Guerra del Kosovo. I comitati sono sostenuti da gruppi di lavoro, gruppi di progetto e sotto-gruppi. Non si trattò di patrimonio personale. Verso la fine del video video Rachel rimuove il soprabito rivelando uno maglione rosa. "L'album contiene anche la cover ""Royals"" di Lorde." "Sopra il secondo ottagono c'è una minuscola cupola sormontata da una banderuola." Completò la divisione della Danimarca in diocesi, e corrispondeva con il Papa. Non esisteva nessuno studio in tal senso. Ancora oggi mantiene due templi indù, uno dei quali trasformato in scuola musulmana. Ross decide di cambiare per piacere a Teo. Numerosi furono i suoi monumenti funebri. Tabella riassuntiva delle edizioni e delle prime tre classificate. Ci riuscirà e i ratti, guidati da Ben, uccideranno Mr. Martin. Dal momento che è composta da piccole parti grezze è un materiale granulare. Al pari di sua sorella, possedeva grande cultura in ambito artistico e scientifico. G. Ravelli con il suo nome. È retta dal vescovo Paulo Francisco Machado. Anche Danilo si reca a Parigi, ma Sally, ormai, disdegna la sua corte. Tutti gli oggetti che Rohan ha inserito scompaiono quando la borsa è chiusa. Il film si chiude con la messa in scena di un immaginario olocausto nucleare. Questo legame costituisce una estensione dei concetti familiari di legame doppio e triplo. Carlos Tejas Questo assicurò il completo accerchiamento delle forze olandesi con forze di portata superiore. "Ha inoltre eseguito l'opera completa per organo di César Franck." "È spesso presente l'aposematismo." Toad è un obeso che partecipa alla caccia di Peter al fratello di Lois. Certo, i film possono sollevare discussioni, ma per far questo devono essere molto divertenti. Questo popolo colonizzò gran parte delle isole del Pacifico. Tale mossa si rivelò disastrosa. Come figlio minore venne gli venne riservata la carriera ecclesiastica. Quartier generale a Round Rock, nel Texas. Sul parapetto di Ponte Milvio Maurizio minaccia di farla finita. "Durante l'assenza dei vescovi la sede fu governata da vicari apostolici." In alcuni casi, i pazienti hanno sofferto di diplopia progressiva o visione doppia. "In quegli anni è anche animatore di cartoni animati per l'Elettra Film di Genova." Kraken gli rammenta infatti del patto che loro due avevano stretto sei anni prima. Le ali sono lunghe e strette. I due cominciano così a ballare dentro la cella. La soluzione si rivelò efficace e salutare per molti malati. Ogiva fu sepolta a Gand. Era inoltre stato progettato per poter essere utilizzato sia in posizione orizzontale che verticale. Prese il nome dalla maschera tradizionale fiorentina. I Marinoni hanno raffigurato tutti i santi titolari delle chiese di Albino. Trascorse poi due anni in Australia come missionario. River monsters ha girato una puntata qui I bambini cooperano in questo modo. Al suo interno si trovano le caverne di Moria. Dopo i titoli di coda Wolverine è in Giappone a bere. Questi, per liberarsi, si toglie la maschera e mostra il volto di Shinichi. È stata una coreografa nota per le opere a tema americano. Il fratello Ercole successe al padre Alfonso come duca. "Le neanidi neonate fuoriescono dall'ovisacco e si distribuiscono negli spazi circostanti fino ad insediarsi." Lei lo salva quando i suoi fratelli cercano di ucciderlo. Inoltre ebbero tutto il tempo per fortificare i propri castrum con bastioni e fossati. Alcuni di questi vengono creati occasionalmente a scopo promozionale o pubblicitario. "È stato pubblicato come singolo anche il brano ""No More""." "Come essere umano, Pam era una ragazza romantica e ribelle, fuori dagli schemi dell'epoca." Serviva il centro abitato di Capitello. "Ha studiato presso l'Emerson College a Boston." La decisione suscitò molte polemiche. È tuttora una culturista professionista in attività. "Il viale delle industrie collega inoltre San Donato con San Rocco e Sant'Albino." Devono manifestarsi. A queste due storie fanno da contorno varie figure più o meno particolari. "A quell'epoca il villaggio curdo nei pressi della basilica è completamente abbandonato." Qui divenne segretario della federazione giovanile e vicesegretario della Camera del Lavoro. "Fondò, infine, l'Istituto di Chimica Nucleare." Nel doppio maschile si sono imposti Cliff Drysdale e Roger Taylor. "I primi supermercati Denner sorgono nell'area metropolitana di Zurigo negli anni sessanta." Twist of Faith Nonostante la zona è stata relativamente poco esplorata. Su ogni lapide e lastra è posizionata una stella in bronzo. Gli stagni abbondavano di trote, persici e lucci nordamericani. Seguono le avventure di una precoce bambina di sei anni che vive al Plaza. I premolari anteriori superiori sono rudimentali. Ottenne di divenire Vice-Legato dapprima a Ferrara e poi a Bologna. "L'incarico di maggior prestigio lo ebbe quando venne eletto ambasciatore straordinario in Francia." Nel porto turistico si trova il Museo del mare con esposizione di modellini nautici. Il braccio Est è connotato dalla presenza della cappella, con decorazioni neoclassiche ancora leggibili. Venezia ne approfittò per attaccare i possedimenti liguri di Petra, Focea, Cipro e Caffa. Il fosso asciutto era privo del muro alla Carnot. Ecco due vittorie del maestro napoletano trascritte in notazione algebrica italiana. "L'incontro si è disputato sul campo neutro di Teramo." Massima resa in cantieri di sterro e riporto con brevi distanze fra i due. Nei mesi successivi disputa altre nove partite senza segnare alcuna rete. "Ancora bambino, all'età sette anni, fu allievo del ritrattista Domenico Caldara a Foggia." Da questa scuola si e diplomato il Vescovo di Berat, Josif. Damián Díaz Fu inumato nella principale chiesa di Soria. Guns e Dangerous Toys. I due hanno anche una sorpresa in più: Mollie aspetta un altro figlio. Il fasto della cucina gonzaghesca seguì di pari passo il declino della famiglia. Brian Deane Lottò in dicembre contro John Howard, venendo meritatamente sconfitto ai punti. "All'interno si promuovevano anche le tipicità culinarie e artigianali del Parco nazionale del Pollino." La situazione attuale, però, non ha raggiunto pienamente questi obiettivi. Io non ti credo più. "Durante il primo anno di carriera cantò anche ""Tosca"" e ""Madama Butterfly""." "Nello stesso anno diviene allenatore del club qatariota dell'Al-Gharafa." La stagione si conclude con le rimanenti gare di Coppa Italia. Bruce Kirkland di Jam! Ha posato per gli artisti francesi Pierre et Gilles. Danny Grainger Si giocava annualmente a Teheran in Iran. Lig, è il secondo livello del campionato di calcio turco. Sotto lo strato blu è presente un filtro giallo, composto da coloranti o argento. Be the One Ignora però di avere uno xenomorfo dietro di lui. Conduttori: Teo Teocoli, Massimo Boldi e Michelle Hunziker. Il corpo, in ogni caso, doveva essere davvero gigantesco. "L'anno dopo si guadagnò la seconda stella." Della Scuola del Castello Sforzesco divenne anche insegnante. Sono seguite numerose pubblicazioni postume di romanzi e di raccolte di scritti. "Dipende dall'Eparchia di Piana degli Albanesi in Sicilia, il progetto è di Giacomo Repetto." "Questo fenomeno è stato denominato lo ""sbiancamento"" del Brasile." "È un'orchidea di medio-piccole dimensioni, epifita oppure litofita." "Riescono inoltre come la loro ""madre"" a trasformare i propri corpi in diamante organico." "Non era un incontro ufficiale delle Camere, ma l'incontro ebbe un grande significato simbolico." Essi amministrano i santuari delle prefetture. Natural Bridge State Park Suo figlio William jr. è un famoso artista della musica dance elettronica. Da lì, Jacobs entrò nella Parsons School of Design di New York. "L'edificio culmina in un abbaino." In questi frangenti si delinea una aperta e forte solidarietà tra le lavoratrici. "All'interno del sacrario un busto ricorda il colonnello Dominioni, ideatore del progetto." Sette di loro si uniranno per cercare di sopravvivere e di risolvere il mistero. Quando arrivò si tolse la spada e andò in bagno. "Dal libro è stato tratto liberamente il film ""Buongiorno, notte"" di Marco Bellocchio." Il razzismo predominante sbarra la strada al reclamo e alla rivendicazione. Era presente un piccolo scalo merci con un magazzino merci. Gli subentra Ezio Capuano. Javier Elizondo Dmitrij Sokolov "Causa il termine delle ostilità, l'aereo fu realizzato solo in due prototipi non armati." Fu sepolto nel Forest Lawn Memorial Park Cemetery a Glendale. Orlando Antigua "Julien resta l'unico erede del padre." Immaginiamo una persona che debba inviare un documento ad un ufficio. "Talvolta l'impiego della escort viene effettuato anche da modelle come secondo lavoro." La linea fu smantellata nei due mesi successivi. Il disco è stato prodotto da Rod Sherwood. Prima che Busto Arsizio diventasse contea, era governata da Giovanni Borromeo. Accanto a lei rimane solo Nessuno, il suo unico amico. Due cose parimenti orribili al suo cuore dovevano accadere. Il confine politico divideva circa a metà, da nord a sud il Lago. Nel video la cantante è mostrata in numerose location e con diversi abiti. La ragioni sono principalmente due: errata regolazione degli obiettivi o pulizia insufficiente della macchina. È noto per aver respinto le tesi della maggioranza degli scienziati sul riscaldamento globale. Quelle laterali sono sormontati da volte a crociera, quella centrale da una cupola. Giunse comunque quarto in campionato. "È il primo rettile marino ben conosciuto dall'Artico canadese." "In quest'era, la maggior parte dei neutroni decaddero in protoni." Michael e Janet fingono di litigare per dimostrare loro quanto è sbagliato. "Alla morte di Hermann von Salza, Corrado divenne Gran Maestro dell'Ordine Teutonico." Quando la causa è respinta, Wilde viene denunciato per sodomia. "Parnell Park è soprannominato ""The Nell""." Call Me Traci Lords se la cavò con poco: dovette pagare una multa per evasione fiscale. "L'ex radio-operatore, tuttavia, inviò un nastro audio che fu riprodotto durante la celebrazione." Jack Reynolds Anche le creste nord-ovest e sud-ovest sono percorribili, sia pure con la dovuta cautela. Ora la città è stata inglobata da Lamia, capoluogo della Ftiotide. I videogiochi non sono mai stati pubblicati al di fuori del Giappone. Partito della Sinistra Democratica "Il titolo fu assegnato a ""SmackDown!" Ogni canzone recherà il nome del committente come titolo. Questo, ampliato in epoca sveva, fu il centro di un borgo medievale. Le costituzioni imperiali inserite nella raccolta sono disposte cronologicamente. Viene richiamato come sostituto Damian Wilson. "Da questo lavoro sono stati tratti i singoli ""It Must Be Love"" e ""Midnight""." Non infrequenti i fenomeni vulcanici sotto forma di sorgenti calde. Tuttavia ricevette una delusione. E moltissimi altri ve ne sono. Di seguito si elencano i principali. Per ogni vittoria vennero assegnati due punti, per ogni pareggio uno. Egli scrisse la prima versione della premessa allo Statuto delle Nazioni Unite. La chiesa ha una semplice facciata articolata su due ordini. Con questa formazione vennero registrati alcuni brani, inclusi nel loro primo demo. È possibile cambiare tonalità e tempo di ogni programma. La diocesi era molto piccola e comprendeva solo il territorio di Polignano. Anche Felipe Colombo ha aiutato, donando soldi per la costruzione. La navicella spaziale statunitense del tipo Apollo non aveva una sua apposita numerazione ufficiale. Hodierna diede il suo assenso alla transazione a nome di Melisenda. "Così si decise di utilizzare l'ultimo quantitativo di carburante per farla impattare sulla superficie." "Esso è il loro primo singolo registrato per l'album ""Bridge over Troubled Water""." Fu il più grande saccheggio armato della storia. Lo scrittore di successo Marcus Goldman scrive la storia della famiglia Goldman di Baltimore. Si trova su un pendio di montagna vicino alla strada Firuzabad-Kavar. Le uova dovranno risultare perfettamente cotte, ma non secche. In questa competizione viene eliminata nella fase a gironi. È inoltre predisposto per ospitare attività di ginnastica artistica. Oltre a questo, vanta numerose presenze nei campionati regionali. Rimase attivo in Parlamento fino agli ultimi anni di vita. È in grado di mostrare le sensazioni provate dalle vittime prima di morire. L’accesso ai settori era rigidamente disciplinato, per questo ciascun settore aveva ingressi indipendenti. È una delle più grandi isole private del mondo. Si mise volontariamente, quindi, in una posizione di riserva della squadra. Rappresentò il debutto per una major e, allo stesso tempo, il loro ultimo lavoro. Si è così qualificato per la finale del Grand Prix, tenutasi a Barcellona. "Il potere funziona, si esercita attraverso un'organizzazione reticolare""." "Il gruppo presto si sciolse e Cuba si iscrisse all'università per studiare legge." Tra le nazioni industrializzate, è particolarmente diffusa in Germania. Non tutte le famiglie e le specie sono rappresentate. Queste voci non furono però mai confermate da fonti certe. Al ballottaggio ha sostenuto Ricardo Lagos del Partito Socialista Cileno. Il secondo e terzo premolare inferiore sono piccoli e nascosti nei loro alveoli. Versi tratti dal testo della canzone furono recitati durante il funerale di Hendrix. Il campione inaugurale è stato Pat Patterson. Scrive, inoltre, trasmissioni tv per la Rai, soggetti e sceneggiature per il cinema. Fu donato da mons. Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Antonio Canova. "Gli venne dato anche il titolo internazionale ""The Other""." "Questo tipo di rigenerazione utilizza unicamente l'acqua ed è rispettoso per l'ambiente." Fu uno dei membri della Società dei Carpofori. Esistono diverse registrazioni della voce della Hidalgo. Riceve la sua istruzione accademica al Winchester College e al New College di Oxford. La terra è nostra! "I due finiscono col sentirsi molto attratti l'uno dall'altra e arrivano persino a baciarsi." "I grilli pareva segassero l'erba con piccole seghe di argento." Comunque, sembra che gli Uccelli seguano la regola di Cope. Il terzo piano ospitava la Scuola di matematica e navigazione di Mosca. Marinelli fu licenziato a fine stagione come la maggior parte del suo staff. "Ha scritto un libro sull'alluvione del Tevere." Il comportamento riproduttivo di molti rallidi è poco noto o sconosciuto. "Per questo, una prevista intervista di Bennato a Prisma sarebbe stata annullata all'ultimo momento." "Il disco contiene i singoli ""Hell No!" "La sua tesi riguarda l'architettura della sicurezza crittografica." "C'è anche una nel Museo del Louvre." Di seguito ne vengono analizzate le principali caratteristiche per ognuno. Assieme a Bellerofonte è raffigurata la chimera. Ryan Wilson "Fu coniata, per l'occasione, una medaglia ricordo." In condizioni normali è un liquido volatile di colore paglierino e odore irritante. "All'epoca, questa performance live venne trasmessa sulla Terza Rete Rai nella trasmissione Jazz Club." I due autotelai, naturalmente, sono del tipo a piattaforma. La sorella Tamara è una pittrice. Il nome deriva dal bistrot, tipico locale con funzioni di ristorante. Manfredi Chiaramonte La popolazione indigena fu notevolmente ridotta durante e successivamente la conquista spagnola. Guai a pensare che rimettere una statua possa ridare dignità al fascismo. "Successivamente si trasferisce prima all'Alcoyano e poi all'Eibar, in Segunda División." "Kiriha tenta di seguire il consiglio paterno, ma perde la lotta con l'altro bambino." Yolei è compassionevole e generosa, ma capace di essere decisa e piena di risorse. Molte informazioni storiche giungono anche dalle opere architettoniche presenti sul territorio. È bagnata dal fiume Dahme, affluente della Sprea. In una frazione di secondo il territorio è invaso dal passato. A febbraio dello stesso anno, firmò un contratto con il Nybergsund-Trysil. Diversamente da Paperino ha il becco più corto e quasi piatto e ciglia lunghissime. "Un'altra tradizione locale è il giorno di Santo Stefano." "Si staccano e raggiungono l'ambiente esterno tramite il materiale fecale." È molto bello La serie è principalmente girata a Dublino, con alcune scene riprese nei dintorni. Con la circoncisione Gesù entrò giuridicamente a far parte del popolo ebraico. Sposato con Mina aveva due figli Gianluca e Giorgia. Confina a sud-ovest con il Piemonte, più precisamente con la provincia di Alessandria. La serie riscuote un notevole successo e viene rinnovata per la seconda stagione. Gli mancano ancora meno di due anni per giungere a fine pena. Una partita di baseball tra una squadra femminile e una di cinesi. La monofilia di parecchi generi è tuttora in dubbio. Lui non si tira di certo indietro e la incoraggia. Forse studiò con Costanzo Porta, ma non esiste ancora una documentazione al riguardo. The Trinity Lui nota Kate, che però è già fidanzata e rifiuta le sue avances. Garibaldi, saputo dell’arrivo dei francesi, decide di passare all’azione. "Dopo aver raccolto il cristallo in un livello, all'inizio di esso apparirà un cronometro." Il calcio fu tuttavia lo sport privilegiato come emerge dalla pergamena già citata. La Chiesa è dedicata a Santa Maria Immacolata. "Non è però l'albero più vecchio della Terra." È interpretata da Stefania De Francesco. "Raimondo non sa però, che lì sotto c'è la povera Sandra." Perciò, non si avrà mai una disuguaglianza sulla media geometrica di tre numeri uguali. Veniva usato per intrattenere gli ospiti. Furono gli unici generali della Prima Repubblica. Negli anni successivi tornò a recitare per la televisione e il teatro. "Altri brani della tracklist sono ""Another Life"" e ""Genghis Khan""." Con la spada si pratica la scherma genovese. Tony Farmer La colorazione dipende da impurità che tuttavia non alterano la sua composizione chimica. Lo sponsor di maglia è Cantine Pirovano. Alla fine riuscì a diventare un cittadino degli Stati Uniti. I malati gravi venivano tuttavia portati a Napoli. Vi sono almeno due diverse leggende legate al lago di Misurina. Ciò si traduce in un secondo protone rilasciato nel lato extracellulare. Il mezzo è anche anfibio. Era padre di Giuliano Bonfante e nonno di Larissa Bonfante. Un selettore di ottave aumentava da tre a cinque le ottave supportate dallo strumento. Suo zio si convince che Martin è un vampiro. "Vinse una medaglia d'argento e una di bronzo alla coppa del Mondo di bob." Averardo, grazie a Corrado, riesce ad incontrarsi con il figlio Guido nel sepolcreto. Il campanile è addossato al lato ovest della chiesa, tra matroneo e sacrestia. "La città di Forlì ha dedicato un piazzale ai ""Gialli del Calvario""." Ritornata a casa, viene accolta dalla madre. Casa Grande Le origini del nazionalismo italiano sono state spesso individuate nel Rinascimento. La sigla è della doppiatrice Tomoyo Kurosawa. Sono quattro le iscritte al campionato. Può essere cotta al forno, al vapore fritta o bollita. "L'anno seguente Lederer diventò membro della Reale Accademia di arte, scienza e letteratura." Parla fluentemente la lingua inglese. Il dorso delle zampe è cosparso di peli biancastri. Raggiunse il grado di tenente ma si dimise per perseguire una carriera nella diplomazia. Il film ha ricevuto critiche discordanti. Shenyang si chiamava Mukden durante la epoca Mancese. George Stoll Giorgio Mondadori. Per la promozione del singolo furono realizzati due videoclip musicali. Il perimetro attuale di attività è simile fra le due aziende. I cavalieri Alcuni degli appartenenti a questa casa discografica passano alla Capitol Latin. "In Svizzera l'ex governatore della Banca nazionale, Philippe Hildebrand." È inoltre sostenitrice delle adozioni da parte di genitori non sposati. Attaccabrighe, creativo in musica con gusto musicale tra rock e pop. Il complesso della chiesa parrocchiale è dedicato a san Michele arcangelo. Sempre a luglio apre due concerti di Ben Harper. Solitamente lo si vede combattere a petto nudo. In seguito a questi contatti, i primi bianchi iniziarono a insediarsi nel regno. Esso dà il nome ad un piccolo comune. "Probabilmente si tratta di un'opera nata per la devozione privata." Tutte le vetture sono motorizzate Ford Cosworth. Il padre dovrà comunicare con lui attraverso la musica. Panzer-Division avrebbe protetto la Baviera. I Vangeli canonici non menzionano questo episodio, sebbene la Chiesa cattolica lo consideri vero. Le ultime resistenze russe finirono la sera stessa. Instaura poi una relazione con Kira Yukimura nella quarta e quinta. Quattordici squadre poterono partecipare su invito degli organizzatori a singole manifestazioni. Palazzo Patriarcale Questi soldi tuttavia non vennero versati, e la famiglia sporse denuncia contro il partito. Il numero di cupole è simbolico. Tuttavia questo progetto editoriale fu connotato da molteplici difficoltà. Un altro fatto che può determinare un cambiamento nella lingua è la semplificazione. Durante gli anni del regime fascista ebbe molti incarichi politico-amministrativi. La bambina rimase comunque incinta del Dio. Mangiano piante acquatiche così come alcuni molluschi, insetti acquatici e piccoli pesci. La musica è di Ennio Morricone. Fu scritto da i membri del gruppo Annie Lennox e David A. Stewart. È un film western con protagonisti Richard Boone, George Hamilton e Luana Patten. Per le sue operazioni in campo militare venne insignito anche di numerosi premi. Con entrambe le squadre sfiora la promozione in massima serie ai play-off. È la madre di suo figlio Malcolm Van Halen. Olaf venne canonizzato localmente come San Olaf. Interpreti dello spettacolo erano Milly, Tino Carraro, Enzo Jannacci, Sandra Mantovani e Anna Nogara. "Postumo verrà pubblicato ""Beyond the Sun""." Nello stesso periodo, bussò alla loro porta Scott Miller di Apogee Software. "Era costituito dal ""presidente"", sei ""vicepresidenti"", altri sedici membri e il ""segretario""." Il suo nome è in onore del matematico tedesco Georg James Wallenberg. La chiesa è divisa in tre navate. Influenzò Gianfrancesco da Tolmezzo e la sua scuola. "Numerosi parlamentari avevano comprato a costo di produzione le poche centinaia di ""Stelle"" coniate." Sono state disputate tre competizioni: singolo e doppio maschili e singolo femminile. Un incantesimo lo ha trasformato in un corvo non-antropomorfo. Ben presto però la sua attenzione si focalizza una sola persona, Buff Bagwell. "Invano i più noti intellettuali dell'epoca cercarono di salvarla." "È inoltre apparso in programmi come ""The Muppet Show"" e ""The Love Boat""." Gli successe Vicente López y Planes. Una vittoria in trasferta per parte, vince il Cassino ai rigori. Sul lato anteriore può avere un display per visualizzare varie informazioni. Gli attori protagonisti sono Richard Gere, Jennifer Lopez e Susan Sarandon. "Quando l'Italia scese in guerra nel primo conflitto mondiale, Fava entrò nel Regio Esercito." In questo episodio la tragedia colpirà direttamente le loro vite. Questa particolare incarnazione del gruppo è formata solamente da donne. Il piatto portava inferiormente tre magneti a forma di ferro di cavallo. Papa Dia "Dare una precisa derivazione al nome ""Presicce"" è una impresa non poco facile." Stanislaus è un vampiro discendente dal Conte Dracula. Si nutre di lombrichi. British School "Nell'opera non è in realtà presente alcuna reale citazione di Haydn." Il gruppo è composto da diciotto cantanti, scelti tra i migliori della Danimarca. Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto è detto dipinto. Viene considerato sacro, e perfino sindaci e governatori prestano giuramento sotto di esso. Dunque Derek, entra alle dipendenze di Xanatos. I primi Celti apparsi furono probabilmente esploratori scesi dai passi alpini. Dani Rivas si è invece iscritto al Gran Premio come wildcard. Il dosaggio deve essere adeguato alla risposta individuale del paziente. Per mandato ecclesiale fu inviato verso il finire della sua vita a Cagliari. "A volte un organo di controllo è presente all'interno di una qualsivoglia organizzazione." Anche la Hasbro ha realizzato alcuni prodotti basandosi su quelli presenti nel film. "Ogni racconto è un 'misto di storia e di invenzione'." Con questa battaglia ebbero praticamente termine gli scontri con i velivoli britannici. Assiduamente i due hanno lavorato insieme sia in teatro che in televisione. La facciata nord si affaccia su una strada che corre lungo il fiume. Nel distretto ha sede anche il Tramway Museum Graz, museo sui trasporti cittadini. Stone frequentò la Heritage High School, a Littleton. Scrive e pensa in lingua italiana, non nella sua lingua madre. È la giovane cantante di cui Erik, il personaggio eponimo, è innamorato. La seconda edizione fu più economica, ed in bianco e nero. Nella prima stagione in bianconero conquista subito lo scudetto. E questa volta partì da sola. Oggi, tuttavia, i suoi dipinti sono stati molto ricercati. Di origine incerta, è il piatto più famoso della cucina asturiana. Altre scene raffigurano invece la donna incatenata ad una poltrona. A ventisette anni disputa anche il primo dei suoi All Star Game. Comunisti e Socialisti. È interpretata da Uma Thurman. La pena della sospensione venne revocata. Dopo che Reece gli ha salvato la vita, Harris si libera di lui. "In Italia, in applicazione dell'art." Frequenta le Università di Pavia e Milano laureandosi in legge. "Nell'ultima scena se ne va con Sarah." "L'aumentata concentrazione di bradichinina svolge un ruolo importante anche in altre malattie." Fu quindi autorizzata la costruzione di una partita di dieci aerei. Nelle applicazioni home video i dischi erano sola lettura. Vivono a grande profondità. Eli è un uomo sincero, responsabile. La votazione si svolge in due fasi. "Successivamente si dedicò all'insegnamento formando molti allievi." La stagione successiva fu convocato per il primo All-Star Game della carriera. Molti non lo avevano acquistato ritenendo il prezzo troppo elevato. Questa ha luogo nella parte finale del pomeriggio del mercoledì delle ceneri. "Calabria affianca così il Presidente Nazionale Giorgia Meloni alla guida dell'organizzazione politica giovanile." Il Demiurgo media tra il mondo delle idee e il mondo sensibile. Non si dovrebbero confondere con i nomi delle ere. Un illustre abate fu Gottardo, poi vescovo di Hildesheim. La città aliena stava ancora crescendo. Tale pratica può essere sia attiva sia passiva. La collaborazione si rinnova anche nelle due stagioni successive. Le femmine sono più chiare. "Genesi ed interpretazione""." Alcune composizioni sono presenti sotto forma di manoscritto. Ogni squadra ha la possibilità di schierare in formazione solo due atleti non svizzeri. "Raccoglie le migliori canzoni dell'artista, cantante tutte dal vivo." Si scopre che è stato abbandonato dal padre. Sempre con la Beltrame, vince il torneo di doppio a Catania. Lascia la serie alla fine della quarta stagione. Sono presenti molti affluenti del Mississippi. "All'inizio veniva utilizzato quasi sempre nel ruolo di terzino sinistro." In questo ventennio si precisano le complicità e le amicizie di una vita. "Esemplare in tal senso è l'opera maggiore di Nietzsche, ""Così parlò Zarathustra""." Il motivo risiedeva nel lancio delle versioni coupé e cabriolet due porte. I suoi genitori erano dentisti. Venne sepolto nella cattedrale di Meißen. "Il trionfo dell'amore" Il contratto firmato prevede una durata di tre anni e mezzo. Nelle vicinanze vi sono piccole cascate e grotte con stalagmiti e stalattiti. Enrique Samuel "La ""Piazzetta dei mosaici"" conserva i mosaici di Venturino Venturi." Venne sepolta, assieme alla madre, nella Chiesa dei Servi di Maria di Innsbruck. Il trionfo realista si deve al corretto equipaggiamento e alla maggiore disciplina delle truppe. "Al termine della stessa stagione, Andersson è stato nominato Allenatore svedese dell'anno." Dopo il trasferimento in Messico, si dedicò in maniera costante alla scrittura. Licenziato, un ex manager vagabonda per le strade. La circonferenza è un esempio di gruppo di Lie. La scienza relativa è detta radiologia. Fu favorevole a Settimio Severo e, più tardi, a Gallieno. Le opere. "L'achinetopsia è generalmente legata a lesioni nella parte posteriore della corteccia visiva." Il giorno delle nozze, però, arrivano i guerrieri del Gran sacerdote. Morto a New York, è stato inumato nel Woodlawn Cemetery del Bronx. I topi non ballano, quindi il gatto non dorme. Diciannove atlete ottengono la misura richiesta. Il teorema di Minkowski fu generalizzato negli spazi topologici vettoriali da Kolmogorov. Si rifugia nel denso fogliame e occasionalmente negli affioramenti rocciosi. Il farmaco, in gran parte immodificato, è eliminato per via renale. Il profilo dorsale del capo è ripido. Oggi giorno la procedura è simile ma meccanizzata. Fu questa affermazione che lo rese inviso al successivo regime nazionalsocialista. Questa misura ha aiutato il governo cubano a raccogliere valuta forte. "I Bassotti""." "Ha inoltre completato un dottorato in Belle Arti all'Università del Giudaismo di Los Angeles." Il volante era a sinistra, a differenza di tutti gli altri modelli della casa. Gli episodi della prima stagione generalmente iniziano direttamente con la sigla. "But the story's like this… I just started school, for the third time." Tale passaggio di poteri viene definito devoluzione. Era figlio di Quinto e nipote di Marco. San Clemente fu descritta da Karl Sapper nello stesso anno. Spesso pieno. Inoltre la stabilità era scarsa e la nave reggeva poco il mare mosso. Fa parte del catalogo video della Turner Entertainment. "Oltre a questo nella nuova parrocchia decise di risolvere rapidamente il problema dell'istruzione." Le ruote sono completamente in acciaio, senza cerchi gommati. A fianco della struttura principale è presente un campo sussidiario. Solo il Gundam può compiere la missione. "Il film è noto anche con il titolo di lavorazione ""Vespro d'un rinnegato""." "La ""Giuseppe Orlando"" aveva effettuato in tutto sei missioni di soccorso." Così Diane inizia un corso molto impegnativo per diventare un agente segreto. "Durante la prima stagione della serie è una Junior alla ""Neptune High School""." In seguito fu ingaggiato dal Napoli allenato da Marcello Lippi. Non commestibile, senza valore alimentare. Il Colonnello Flanders comanda una base militare nel sud degli Stati Uniti. Un giovane si rade la barba fino a tagliarsi la gola. I titoli erano dichiarati come vietati ai minori, sebbene non esistessero ancora classificazioni ufficiali. Da diversi anni è stato dimostrato che quelle luci erano delle piattaforme petrolifere. Maria Stella del Mare. "Sebbene il calcio non influenzi l'attività enzimatica, esso contribuisce alla sua stabilità." Il film è stato girato interamente a Vigo e dintorni. Tali posti scomparvero con la fine della Repubblica delle Due Nazioni. I rapporti con il padre erano pressoché inesistenti, anche a causa della lontananza geografica. La strage è stata a lungo ricordata quasi esclusivamente negli ambienti della destra politica. Anche la coda era molto lunga e sottile. Ad oggi questa interpretazione è molto dibattuta e in alcuni casi screditata. "L'anno dopo il suo appello venne respinto." Il Festival è diventato un appuntamento annuale. "L'istituzione è documentata il Vº convento dell'Ordine della provincia siciliana." "Contemporaneamente, all'interno dell'ordine si rafforzarono anche le voci di quanti chiedevano una riforma." Il consiglio comunale ha sempre avuto una maggioranza di socialdemocratici. Al cinema arriva relativamente tardi. "Disputata è l'origine della struttura." Per dodici stagioni ha invece militato in Serie D, il massimo livello dilettantistico. Il genere di questa scheda ha avuto nel tempo diverse nomenclature. Daly si pone alla testa del gruppo fin dal primo giro. "Il risultato di questa battaglia fu l'eliminazione dell'esercito tedesco dalla regione dello Champagne." "In quanto moderatore supremo dell'istituto, è stato anche Gran Cancelliere della Pontificia Università Salesiana." Questo secondo libro della saga è incentrato quasi interamente su Percy Jackson. Qualsiasi metamorfosi animale di Nemo può essere soggetta ai colpi dei nemici. Da questa unione nacque il suo unico figlio Fabrizio. Saranno poste parecchie domande, molte delle quali potrebbero sembrare irrilevanti. Brian Kavanaugh-Jones Le orbite erano grandi, mentre il muso era particolarmente corto. "Era presente un'unica pinna dorsale continua, che percorreva tutto il dorso e la coda." Vediamo cosa si può dire più esattamente. Con questa egli si fa adorare in maniera blasfema come dio vivente. Il suo quartier generale si trova nella città di Minneapolis, nel Minnesota. "Gen. ""Stonewall"" Jackson." La nervatura è marcata e in rilievo. Vuole sempre averla vinta su tutto. Numerose sono le trasmissioni radiofoniche a lei affidate, dal varietà allo sceneggiato, al documentaristico. La striscia dorsale è sottile, color marrone, e ben definita lungo tutta la schiena. La coppia entra in crisi e i due si separano. Sir Brooke accettò. "Ha lavorato anche negli Stati Uniti, con Spike Lee in ""Lei mi odia""." Nei testi, il brano parla di un fiume affluente del Tamigi. Può ospitare spettatori, di cui nella tribuna centrale coperta. Si tratta della coppa nazionale del Canada. "Le cronache dell'epoca, invece, non hanno mai fatto registrare tale nota biografica." "All'interno della rocca sono organizzate regolarmente mostre e attività culturali." Nel corso della sua carriera, ha ottenuto Persone di nome Russell Attualmente il tempio è classificato come sito archeologico dal ministero della cultura ellenico. Nella serie Rita viene addirittura uccisa, cosa che non avviene nel romanzo. "In quello di destra c'è il quadro la ""Visitazione""." Martha Reeves Inoltre, detiene il record del circuito di Aragon, in Spagna. "L'avvocato consiglia ai due coniugi in procinto di divorziare, di separarsi." La versione italiana del film presenta diversi tagli. "Entrambi ricevono il riconoscimento ""Fight of the Night""." "Meredith deve custodire il pene mozzato fino all'arrivo della polizia." Aveva poi arruolato due nuove legioni, conoscendo i luoghi. Jessie Fleming Per analogie e differenze, si veda anche la voce sinistro in senso assicurativo. Esistono moltissimi attributi per testo, paragrafi, testo ruby, sezioni, tabelle, colonne, elenchi e riempimenti. Il programma si reggeva quasi interamente sulle gag di Pippo Franco, assistito dalla moglie. Un giorno arrivò una forza malvagia proveniente dal vicino regno di Caos. La coda ha una colorazione simile. È situato nella parte centrale delle alture del Kazakistan, a sud-est di Karaganda. Roos fu un oratore enigmatico ed un fervente repubblicano. "Infatti i consigli eletti affrontano il problema dell'art." Attrazioni storiche come il Colonial Williamsburg. È classificato come il primo Social Movie della storia. Juventus Torino Il comitato aveva il compito di coordinare i due servizi. "La polizia fa disporre i veicoli accanto al marciapiede, secondo l'ordine di partenza." Sono frequenti di passo le oche. Suo fratello le aveva dato una dote sostanziosa. La fioritura avviene da febbraio a maggio. Viene costruito su cespugli e arbusti, generalmente ad altezza media. Altrettanto per la vendita finale delle scorte. Tuttavia, molti altri artisti intervennero nella decorazione degli interni. "Quest'ultimo, invece, fu nominato presidente onorario." Queste specie si immergono alla ricerca di crostacei e molluschi. Pubblica vari libri. Questi motori erano montati in parallelo ed in pratica comandavano un cingolo ognuno. La coda è molto più corta del corpo. È il secondo aeroporto più trafficato della Scozia. In passato è stata una delle più grandi navi passeggeri al mondo. Il trattamento preferenziale è quello del taglio saltuario. La zona è spesso frequentata da camosci. "Come cristiano, Bancroft ha rifiutato di esplorare il buddismo all'interno del film." Il pallone è ovale, più allungato e più pesante di quello usato nel rugby. Dopo la sua morte fu succeduto dal figlio Preto. Nella provincia irlandese si possono incontrare tuttora molte case palladiane senza tetto. Vi furono anche cessioni di donne in schiavitù. Ospita quattro altari laterali, ricchi di sculture e marmi policromi. Il ricambio tra le sue fila è quindi molto rapido. "Per questa azione gli venne attribuita la Medaglia d'oro al valor militare." Houston vinse sette delle rimanenti nove partite da quando Culp sbarcò a Houston. A questo punto, Eve cammina verso la spiaggia e si addentra in mare aperto. Alcuni bambini svilupperanno ritardo della crescita e mentale. Inoltre molte multinazionali di software ed elettronica dispongono di una sede in questa città. Inoltre la maggior parte delle emorragie può essere controllata esercitando pressione direttamente sulla ferita. In privato, invece, impartì moltissime iniziazioni a fidati discepoli a cui tramandò la pratica. Le case sono aperte al pubblico. Compositori che scrissero musica in stile galante si possono trovare in tutta Europa. Head On Complice ne è lo sviluppo della psicoterapia ad orientamento umanistico. Centrale, nella raccolta contemporanea, un nudo femminile di Gustav Klimt. Le prime quattro teste di serie anno ricevuto un bye per il secondo turno Frida lascia il marito e compie un atto simbolico tagliandosi i lunghi capelli. Ciò fa emergere che con costui lui aveva avuto un rapporto equivoco. La polizia così arresta Veda e Mildred torna con Albert, il suo primo marito. Alla stazione di polizia, Rambo tace e si rifiuta di collaborare con gli agenti. La sua effettiva esistenza storica è oggetto di dibattito. Il discorso inaugurale del papa fu comunque letto dal prorettore. Dan è a casa solo, ma una presenza entra e gli spara. "È incluso anche il video di ""Tell Him""." Da allora ha pubblicato numerose raccolte, vincendo diversi premi. Mario West Cao Kun venne posto agli arresti domiciliari e privato della presidenza. Fu inoltre uno dei presidenti degli Stati Uniti membri della Massoneria. Le infiorescenze sono dei racemi penduli. Il giorno delle nozze, si presenta al matrimonio un misterioso individuo, Ray Coleman. Testi e musiche di Ayumi Hamasaki, D・A・I e Matsuda Junichi. Emerico venne sepolto presso la cattedrale di Eger. Fu modificato anche il passo e il serbatoio del carburante ora più capiente. Si può coltivare anche in vaso e in serra. Ha tenuto lezioni, seminari, conferenze, in atenei, musei, istituti culturali italiani e stranieri. Viene ovviamente curata la componentistica onde ridurre giochi e correggere gli errori di posizionamento. Il programma era basato essenzialmente sui numeri comici dei conduttori. La copertina raffigura una foto in primo piano del cantautore. Il sito è particolarmente ricco di statue e steli del Buddha. Ho fatto qualche domanda. La leggenda di Sedna fa parte della tradizione mitologica presso gli inuit, popolazione eschimese. Inoltre nebbia ed avverse condizioni meteo ostacolarono anche le operazioni aeree. La linea era quella tondeggiante e massiccia tipica delle auto di metà anni quaranta. Ad esempio: Rodano a Briga-Glis, oppure la Lena nei pressi della foce. Venne chiamato a testimoniare al processo al generale Bazaine. Fare una classificazione dei sistemi misti non è facile. Fu inoltre aggiunto un cartoncino per la nuova canzone. Come aiutarle in questo processo? "Dopo il suo ritiro, attraverso l'Associazione Italiana Calciatori, intraprende la carriera dirigenziale." Ha grandi occhi di colore arancione. Il giorno successivo viene dichiarata decaduta la monarchia, e si instaura la repubblica. One Day in Your Life La coda è composta da dodici penne, e le zampe hanno quattro dita. Altre fonti, però, dicono che Hywel fosse un altro figlio di Rhodri. "Esistono diverse varianti del Rail Pass: regionali ed All Japan che copre l'intero Giappone." Francesco Cossu Greatest and Latest Le lingue tani sono classificate come un ramo distinto delle lingue tibeto-birmane. Persone di nome Alessandra Allan Oviedo Riprese il campionato dopo che non fu terminata la stagione precedente. Due retrocessioni per ogni girone in Prima Categoria. "Ama l'acqua, ma non al livello del tapiro dalla gualdrappa." Queste comprendono le seguenti. "Seguono attività nel campo dell'aiuto-regia, del soggetto cinematografico e della sceneggiatura." Vengono entrambi arrestati. Di questa circostanza Pandolfo approfittò per procacciarsi un grande stato. La terza edizione venne pubblicata dalla Highlander Games. Si trasferì poi in Europa per continuare a gareggiare con una Maserati. La stella non sembra particolarmente attiva. Non si sa se questi confini coincidano con quelli definiti in precedenza. "Tuttavia Alfonso era il sovrano, e l'ultima parola spettava a lui." "In un'intervista, il cantante ha dichiarato di essersi ispirato a Andy Warhol." Il dialogo si conclude con una preghiera del contadino. Il video musicale ha debuttato su YouTube nel mese di febbraio. In seguito, il piano generale accolse delle sezioni organizzate secondo il principio di provenienza. Essi possono includere autobus, tram, metropolitane o filobus. Conta varie presenze con la Nazionale della Repubblica Democratica del Congo. Ogni collegio elegge un parlamentare, che lo rappresenterà a Westminster. È stato il primo canale televisivo di parte fondato da un partito politico italiano. Sua figlia sposò il re Antioco I Teo di Commagene. Erano previste quattro retrocessioni in Esiliiga. Il discorso-creazione permette di dare interpretazioni alla simbologia che è orientata alla comunicazione. Il giorno del ringraziamento viene festeggiato anche nello stato libero associato di Porto Rico. Il capoluogo è la città di Deir el-Zor. In seguito è subentrato al padre negli affari diventando un esperto orologiaio. Insegnò anche a Digione. Brennan e Dale diventano di fatto fratellastri. Le mappe possono assumere dimensioni libere ed è incluso un editor di livelli. Aveva come interpreti Rupert Julian, Phillips Smalley, Ella Hall, Theo Carew. Ora la compagnia che supporta e mantiene questo software sembra essere la hex-rays. La tradizione vuole che nessun edificio di Milano possa essere più alto della Madonnina. "Hardy vince l'incontro, e così Raven viene licenziato." Posso capire che siano amareggiati. In seguito divenne Capo di Stato Maggiore con il grado di colonnello. Le neo-nate Team RadioShack e Sky Professional Cycling Team hanno invece ricevuto licenza ProTour. Già figurano quali proprietari di questi feudi nel libro della feudalità normanna. Marcus Dunstan Ha fatto numerose apparizioni in svariati film negli anni settanta e negli anni ottanta. È molto conosciuto anche per le sue traduzioni dallo Yiddish. Seguirono una serie di tournée in Europa. "In realtà l'opera di Luca Pacioli va vista nel contesto culturale del Rinascimento italiano." Prima mattina. Tre giorni dopo segna il suo primo goal contro il Nottingham Forest. Le monete di Ottaviano sono a cavallo tra questo periodo ed il periodo successivo. "Vive nella sua città d'origine e ha due figli." Era presente in Ipswich una piccola produzione di merletti. "Durante l'auralità, Il poema non ha ancora una struttura definitivamente chiusa." Il complesso ebbe vita breve, e allo scioglimento i suoi componenti presero strade diverse. Inoltre, più di una finestra browser può visualizzare i contenuti della stessa cartella contemporaneamente. La struttura mascolina della donna è evidenziata dalle possenti braccia, lunghe e muscolose. Ha due sedi principali, una a Potsdam ed una a Berlino. "Craig Nicholls ha la Sindrome di Asperger, una particolare organizzazione neurologica legata all'autismo." "Esercita sia in autonomia sia all'interno del team riabilitativo." "Questo motore non fu però ideato e progettato dall'Audi, ma dalla Rickenbacker." "Il disco è trainato dai singoli ""Donne in amore"", e ""Oh Mary""." Chiude la competizione con quattro reti. Nel periodo estivo uno degli edifici viene usato come ostello. Un notevole esempio di tali ville convertite in monasteri è costituito da Montecassino. Si trova nelle campagne tra i comuni di Cilavegna e Parona. Anche in questo caso il pilota è stato a sua volta abbattuto. Queste stampanti erano indirizzate verso gli utenti evoluti o i piccoli uffici. Sviluppò metodi di approssimazione per la risoluzione delle equazioni differenziali. Inoltre tendono a concentrarsi su fatti locali, talvolta anche di quartiere. Non lontano della stazione effettuano fermata alcuni servizi automobilistici provinciali. Ero nel backstage e la cerniera non voleva aprirsi. Poco dopo le nozze Pietro rese omaggio per la Bretagna a Filippo. Diana si sposò in seguito con George Ponsonby. "È anche la cantante della band rock ""Glitch Code""." Nelle fitte aree forestali si trovano varie specie di rampicanti, arbusti ed erbe. Il successo fu ripetuto nei due anni successivi. Il tema in sé è abbastanza esteso e in forma ternaria. Su un fermo immagine del volto di John si ascoltano in sottofondo degli spari. Una dimensione crescente di French corrisponde a un catetere di diametro maggiore. Lì acquisirà una buona tecnica nel canto, esercitandosi come soprano. Ha frequentato la Clovis East High School. Si forma ad alte temperature. Gli è stata inoltre intitolata una via di Bologna. In alcuni modelli la camicia si divide alla vita, formando due lembi distinti. "La causa immediata della disputa fu la sua relazione con una donna sposata""." "Triple H, in risposta, eseguì un ""Pedigree"" ai danni di Angle." "Sostiene l'organizzazione Medici Senza Frontiere." Autori del brano sono Giorgia e Maurizio Fabrizio. Lei è la più giovane vincitrice di questo premio. Non ebbe un forte seguito popolare: il suo arco di vita fu molto breve. Nel suo finale, Quan Chi uccide Blaze ed ottiene un potere grandissimo. Nei mesi successivi il condottiero conquistò Pordenone, Gorizia, Trieste, Pisino, Fiume e Postumia. "Il territorio comunale, appartenente alla regione detta Svizzera normanna, è attraversato dalle acque dell'Orne." "Tuttavia, un'urgenza di lavoro lo porta a recarsi in Malaysia, in pieno periodo natalizio." Ci sono stati cambiamenti anche per la trasmissione e per il sistema di infotainment. Prestare molta attenzione ai numerosi crepacci situati alla base della montagna. "Successivamente si laureò all'università di Liberty." Sin da bambino mostrava una evidente predisposizione al disegno. "Amanda Sandrelli invece aveva già lavorato con il regista in ""Strana la vita""." La provincia forniva in particolare il vino marsala, molto apprezzato sul mercato inglese. Dal quello stesso anno, la gestione è passata alla Regione Abruzzo. Il ragazzo aveva architettato tutto per un odio profondo nei confronti di Adelaide. La crisi causò significative conseguenze negative, ma la situazione fu ristabilita. A São Domingos si trovano diverse scuole, chiese e un ufficio postale. Il pilota con il quale ha vinto di più è Cunico. Esiste anche un videoclip realizzato durante le registrazioni. Denunciò anche la supposta alleanza fra il Vaticano e i regimi totalitari europei. È causata dal gelo, dalle intemperie e dai funghi. Anche agnostici possono essere persone morali. Una volta diventato avvocato si trasferì a Weissenfels, vicino alla sua città natale. Ad occidente confina con lo Stato Carabobo. "Collabora a riviste specializzate quali ""Il fumetto"", ""Comic Art"", ""Pilot"" e ""Orient Express""." Invece una scoperta recente ha cambiato le carte in tavola. Dopo il suo lavoro presso il ministero, è tornato al Royal Institute. "Il secondo singolo fu ""The Past"", e il terzo fu ""Inside""." Non era solo uno degli spaventosi servitori rapisci-Walt di Ben. In seguito alle sue imprese in Birmania ricevette il titolo di cavaliere. "Durante tutto l'anno ospitano pecore, anatre e mostre canine." Dal colletto la vetta è raggiungibile per la sua cresta sud-ovest. Eco racconta che non ha mai dimenticato quel gesto generoso. È oggi uno dei più famosi marchi globali di jeans ed abbigliamento casual. "M'engolfi 'l core, amore""." "Crane sparisce ""misteriosamente"" da quel momento." Di Kate Winslet non è presente alcun nudo frontale. Le principali correnti migratorie dalla Carnia erano due. Ero, per aiutarlo ad orientarsi, accendeva una lucerna. "Le dimensioni sono appositamente studiate per impedire che il bambino possa involontariamente ingerire l'oggetto." Del tutto differente dagli altri puristi fu invece Pietro Giordani. Sanz Domínguez prese il nome di Emanuele della Sacra Famiglia. "La ""Bismarck"" avrebbe preso rotta ovest e successivamente sud-sud-ovest per raggiungere i porti francesi." La mantellina, le scapolari e le terziarie sono grigio opache sfumate di giallastro. Suo figlio Lapo diventerà a sua volta parlamentare negli anni Duemila. "Notevoli sono pure i camini, che ricordano quelli di Ca' Dario." "Eccessi nelle spese, d'alcool, e continui ricoveri lo segnano." Al termine della causa il suo contratto con la casa discografica viene sciolto. Simili spettacoli erano anche diffusi nei centri di provincia. Celebrò diversi sinodi diocesani. La capitale provinciale è Nha Trang. Les Halles è inoltre il nome del quartiere circostante. Le sortite lanciate contro le linee prussiane intanto ottenevano scarsi risultati. Una minaccia seria, ma ancora molto limitata in senso operativo. Acquistò e commissionò diverse opere a William Turner. Quattordici squadre in un girone unico nazionale. E qualche volta anche sopra sé stesso. Gioca principalmente in Svezia. Viene presentato il testo originale latino e la traduzione italiana a fronte. "Joseph scopre in seguito che Burton ha stretto l'albero in una morsa per ucciderlo." Ebbe contatti con altri pianisti di Harlem, in particolare Fats Waller. Isaiah Briscoe "Nel giacimento è stato rinvenuto un frammento di parietale destro attribuibile al genere ""Homo""." Saltato in un taxi, lo fa esplodere con della dinamite. Williamson si è occupato prevalentemente di epistemologia, filosofia del linguaggio, logica e metafisica. Elenco parziale di opere sceneggiate da Koike, precedute dal nome del disegnatore. Morì a Tui, in Spagna, nella cui cattedrale riposa il suo corpo. Ha iniziato a suonare il pianoforte alle elementari. Donò tutte le sue opere in calco e gesso al museo civico di Troia. La regia del video è stata affidata anche a Riccardo Sinigallia. Con una seconda offensiva la Wehrmacht fu definitivamente scacciata. Alla controfacciata si appoggia il coro sorretto da colonne. Questo gruppo proveniva da Cordova e fuggiva ai musulmani. Sono inoltre considerati tutti internazionali. La stagione successiva diventa il capitano della squadra. La coda doveva essere lunga. Dopo che padre e figlio si ritrovano nella loro famiglia, vanno sulla Riviera. Una volta eliminati, i nemici rilasciano un oggetto da raccogliere, per esempio una gemma. "Un secondo impatto avrebbe causato una spinta insufficiente per mantenere l'aereo in volo." La stazione dispone di due marciapiedi laterali con due binari passanti in viadotto. Gioca nel campionato venezuelano. Questo sistema era progettato specificamente per rendere possibile la creazione di sequenze animate complesse. Le reazioni sono numerose. Aveva come capoluogo la città di Amiens. "L'interno della chiesa fu progettato da Cosimo Morelli e risulta essere vasto e luminoso." Ha un mantello rossiccio, più chiaro sul ventre e più scuro sul dorso. È indagato anche un suo collaboratore, Mauro Maia. Prese parte anche alla finale, non partendo dal primo minuto. "L'effetto è quello di uno sconvolgimento interiore di fronte al manifestarsi della divinità." Katie Walsh, critica per Indiewire, ha apprezzato la performance di Silverman nel film. Originariamente negli oceani meridionali si dava soprattutto la caccia alle megattere. Assieme alla sua banda attaccò coloni e carovane in California. Le serie interne possiedono peli più lunghi. Questo disco ha raggiunto la trentatreesima posizione nella classifica austriaca degli album. Riposa presso il Mount Royal Cemetery di Montréal. Dentro al pacchetto ci sono sette audiocassette numerate. "Creatore di modelli per la Lenci, ha disegnato giocattoli per l'artista sardo Eugenio Tavolara." Così la giovane, molto arrabbiata, decide di andarsene. E poi, subito dopo: Perché non ci mettiamo anche una batteria? La madre muore. Le condizioni migliorarono sostanzialmente a partire dal mese di aprile dello stesso anno. Richard Varga Perciò può esserci ignoranza solo di ciò che può essere conosciuto, cioè, di un-oggetto-più-un-soggetto. Poco dopo termina il concerto e tutti escono. Martina lavora come donna delle pulizie ma aspira a diventare una cantante. La canzone, in lingua inglese, tratta di una prostituta adolescente. "Per un breve periodo lavorò per il Dipartimento dell'Agricoltura." Dopo questi progetti sono previste ulteriori fasi, anche se non ancora finanziate. Si basa sulla giustizia creativa delle leggi federali. Così come nei Giochi olimpici uomini e donne competono insieme. Un cippo a Roana lo ricorda insieme a Ugo Bignami e Alfonso Samoggia. Il rapporto tra principe e padrona era disastroso. "Il collegamento col tronco è assicurato dalla ""cintura toracica"" o ""cingolo scapolare""." La serie televisiva ha molte sequenze animate con pupazzi e effetti speciali. Frequentò la Scuola Normale, di Rovereto, sempre con risultati eccellenti, ottenendo lodi ed encomi. Pablo Cuevas e Brian Dabul erano i detentori del titolo. Si trova nel nucleo storico del quartiere Niguarda di Milano. "Era il fratello minore di Giuseppe Spalla, anch'egli pugile." Tuttavia, è altamente improbabile che entrambi i nomi possano essere attribuiti alla stessa persona. Inoltre non si mescolarono con quelli dalla testa nera. Parallelamente lavorò come insegnante di liceo. Il laboratorio eseguiva opere anche su ordinazione di altri principi. "Fu inoltre vicedirettore del mensile ""Prospettive nel mondo""." Questa campagna permise la successiva collettivizzazione delle terre agricole. Quando questa grossa quantità di materiale legale fu bloccato, il contrabbando crebbe. I livelli sono distese di sabbia aride, con sabbie mobili e piccole oasi. I suoi genitori divorziarono quando lui aveva solo nove anni. Il clima di Lesina è caratterizzato da inverni miti ed estati calde. A tal proposito si possono ricostruire alcuni fondamentali insegnamenti. Le navate laterali accompagnavano in sottordine questa situazione con una predisposizione a sei cappelle. "Un'altra scena mostra il ragazzo intagliare delle sculture di ghiaccio mentre la Dion canta." Il caldo intenso traeva un acuto odore dal cuoio. Basket Torreglia, oggi non più esistente. Ha un guscio appiattito e circolare, adatto a scavare nel fondo marino. È il quarto pianeta in ordine di distanza dalla sua stella. "In Iraq un misterioso collettivo ha fatto dell'omicidio una forma d'arte sperimentale." Come risultato i due fratelli possiedono gli stessi poteri mutanti. Al di fuori del suo lavoro è però anche una madre attenta e premurosa. Punta sul vivo, lei decide di andare fino in fondo. Gli spagnoli erano guidati da Francisco Pizarro. Tale concetto di sostenibilità è stato il primo a essere definito e analizzato. Gli attacchi, condotti usando iprite ed esplosivi ad alto potenziale, causarono gravi perdite. Vi si accede da un ampio scalone a doppia rampa. Killer Instinct Poco dopo David Owen ha sostituito Roy Jenkins nella guida nel Partito Social Democratico. "Inoltre ha lavorato nell'anime Gundam Wing." "Combatté a Bezzecca nella terza guerra d'Indipendenza." Palazzo dei Canonici Si tratta solo del semplice abbozzo di scavo di una sepoltura. La sua salute, lontano da Eihei-ji e dalle sue tensioni, migliorò in poco tempo. Preesistenze normanne al presente ravvisabili nelle strutture della sacrestia. I giocatori possono strutturare la connettività online per giocare missioni cooperative. La sala è illuminata da alte finestre ogivali ad arco acuto. Attualmente il museo è in ristrutturazione e rimane visitabile la sola ala sud. Regina Rossa Gli onori erano molto importanti per Briggs dal punto di vista del prospetto. Durante la sua carriera ha interpretato molti ruoli, dal comico al drammatico. Nei neonati, si preleva invece un campione di sangue capillare. In ogni caso, a differenza della profilassi, il controllo chimico non offre buoni risultati. I due frequentano uno psicanalista, ma non sembrano riacquistare il loro affiatamento. Seguendo il faro cosmico, gli Dei stanno ora tornando sulla Terra. "Il centro è anche dotato di luoghi al chiuso e all'aperto per il ristoro." Nonostante queste caratteristiche, dopo il primo anno della seconda guerra mondiale si rivelò superato. Molto forte fisicamente, quando gioca esterno spinge molto arrivando spesso al cross. Il regista è Alexander Ferris. I Gesuiti furono allora espulsi e la chiesa venne chiusa e abbandonata. In tale periodo la comunità conobbe un notevole incremento demografico. Nicolas Marini La consistenza della foglia è coriacea. Paperino viene preso da un agente teatrale e diventa subito molto popolare. Un giovane deciso a vendicarsi usa le forze del male per rianimare una mummia. Tutto diventa decorazione: la danzatrice stessa diventa un pezzo del fregio. La prima stagione del calcio professionistico argentino fu gestita dalla Liga Argentina de Football. "L'edizione coreana è stampata nell'ordine occidentale da sinistra a destra." Di fronte è possibile vedere Luino e Maccagno. Santa Marta Il secondo motivo è il tempo di soggiorno di Elvira nella casa. Questo edificio fu ampliato nel Cinquecento. Sul lato sud, un edificio di forma cubica, ospita i locali di servizio. Il Concerto No. Finalmente sentirà la gioia di vivere e rimarrà con la madre ritrovata. Si giocava annualmente a Jaipur in India. "Necessita di ulteriori processi, neutralizzazione dell'acidità e pastorizzazione." La risonanza degli accordi finali è ridotta dal rumore delle esplosioni. Questa versione aperta fu introdotta per andare incontro ai gusti del mercato statunitense. Recentemente, viene coltivato in piccole quantità in Nuova Zelanda. Diciotto squadre prendono parte al Gruppo Mondiale e più di cento ai gruppi zonali. Noelle Page si trasferisce da Marsiglia a Parigi. "L'istituto aveva la direzione generale a Milano e sede legale e sociale a Vicenza." I dintorni si coprirono di tombe. "Le sorti della provincia furono radicalmente mutate dagli eventi successivi alla Seconda guerra d'indipendenza." Un altro prototipo è stato completato nello stesso periodo. Tutte le specie sono pronubi. "Le Winx arrivano fino al Tempio, dove vive Lu Wei, l'ultimo domatore di draghi." "L'Astana Arena può contenere spettatori, tutti a sedere." Altre rivalità storiche sono con Suzzara, e Rimini. La via di salita risaliva la cresta e la parete ovest. Nella lista dei falsi amanti è finito pure Fiorello. Il piano prende il nome dalla città di Oxford in Inghilterra. Giunto in Asia, raggiunse Mitridate, che si era accampato nei pressi di Cizico. Collega Rimini con Viareggio. "Nel quarto quadrato, infine, si trova un'altra statua, forse la più rilevante del parco." "Alla fine della carriera militò nell'Imperia." "Durante i suoi ultimi anni coordinava un circolo politico nell""'Ateneo de Madrid""." La sua invenzione, come quella di Mary, non fu un successo commerciale. Il fiume scorre dapprima in direzione sud-ovest, parallelamente alle prealpi. Presenti diverse attività produttive, un ufficio postale e la scuola elementare Carlo Lorenzini. Le stelle massicce intraprendono dei tragitti evolutivi piuttosto complessi. Ridusse il loro territorio alla sola Lilibeo, la loro ultima roccaforte in Sicilia occidentale. Attraversa le province di Biella e Vercelli. Gli stessi risultati valgono per i gruppi di omotopia superiori. Per una semiotica della traduzione. Questo luogo sarebbe divenuto in seguito il campo di concentramento di Auschwitz. È di colore verde oliva-marrone, talvolta con macchie scure sul suo carapace. "All'interno della chiesa, degli affreschi antichi raffiguranti scene riferentesi al villaggio." Altri membri del cast sono Ian McKellen e Jane Seymour. Il regno era un importante centro industriale, religioso e politico del Tibet orientale. Il colore rosso della divisa fu sostituito dal bianco. Fu anche uno studioso di scienze ecclesiastiche. Un video riguardante uno studente scomparso viene trovato su Internet. Josh generalmente opera toccando la struttura biologica sulla quale fare intervenire il proprio potere. Roberta Rambelli aveva abbandonato il settore già da molti anni. È tuttora in attività con una sua band. Grazie alle avanzate tecniche di irrigazione, divennero floride soprattutto le pianure fluviali. Era ricchissimo e conduceva una vita dispendiosa. "L'ultima in classifica della stagione regolare invece retrocede automaticamente." "Lasseter cambiò in seguito idea e optò per ""Le avventure del piccolo tostapane""." Questo provoca inibizione della cellula neuronale. Il piatto è uno dei più tradizionali della cucina popolare ligure. Tale costruzione è presente anche su entrambi i lati del presbiterio. Le entrate settentrionale e occidentale dal sagrato sono decorate con portali del sedicesimo secolo. Maria di Guisa, madre di Maria, Regina di Scozia, proviene da questa famiglia. È cofondatore di Leaders Today, associazione di formazione alla leadership. Anche il bagagliaio è stato pensato per ottimizzare la capacità. Anche in questo caso non si svilupparono larve, confermando i precedenti risultati sperimentali. Importante porto, è abbastanza apprezzata nella nazione per la sua vita notturna. Si sono tentate molte spiegazioni psicologiche della conversione religiosa. Tuttavia, il tunnel che collegava le due galassie crollò. La striscia di successi non si conclude. Sponsor: Opel. Inoltre, soprattutto nei primi episodi in cui sono comparsi, non obbediscono agli ordini. È inoltre regista di spot pubblicitari e videoclip. Persone di nome Goffredo Passa in prestito al Venezia, che milita tra i cadetti. Alex Maloney Nacque e crebbe a Brooklyn da una famiglia di origine italiana. "Questo termine slavo originario, tuttavia, potrebbe aver avuto anche un significato differente da ""esule""." Tuttavia non riusciva a reggere il confronto con il suo illustre predecessore. Teoricamente il metanolo si potrebbe quindi utilizzare puro come combustibile per gli autoveicoli. Oggi la pirateria rimane presente in alcune zone del mondo. Tutti i dati numerici sono tratti da April prende parte al telefilm nella sesta e settima serie. È un mondo a parte con le sue regole e le sue leggi. Il vescovo inviò una lettera a Robert Cecil. I due ragazzi riescono a risolvere la situazione facendoli sciogliere. "Appreso il nome di Dio comincia il viaggio di ritorno verso Terre d'Ange." È una delle tre linee di accesso al Traforo del Sempione. Incurante di questo, Squall la salverà, e da quel momento non si separeranno più. Elizabeth e Bob possono allora fidanzarsi. Successivamente si aggiungono al gruppo altri quattro musicisti. Contiene otto brani, tra cui tre inediti. Da Giusto è derivato il nome Giustino. Zeus lo punisce perché ha donato il fuoco agli uomini, ribellandosi al suo volere. "Si chiama ""broadcasting"" l'utilizzo di questo metodo di comunicazione." Risultati della prima batteria. Tuttavia, questa versione si differenzia dalla versione album siccome la tonalità è leggermente invertita. "La struttura dell'omeodominio è mostrata sulla destra." I dialetti confinanti sono solitamente mutualmente intelligibili, ma le varietà lontane no. Il fabbricato viaggiatori è realizzato su ponte, e collegato alle banchine da una passerella. Qui stacca un giunto tra i vagoni e carica la ragazza tra le merci. Nel cortile e nel giardino del Voevoda. Come responsabile del Priorato esercitò una notevole influenza nella contea del Worcestershire. "Molti jazzisti infatti hanno percepito questa presa di posizione come ""un assalto alle tradizioni""." "La serie si tratta di uno spin-off dell'omonima sitcom in live-action ""Alf""." "Alla sua uscita, ""Winner in You ha"" ricevuto recensioni moderate da critici musicali." Molti discepoli di Fang, oggi sono localizzati in Guangxi. "Il racconto va inteso come una caricatura delle classi sociali dell'epoca di Hašek." In Italia la serie è inedita, Youtube però fornisce i sottotitoli in italiano. Spiagge di Formentera Nello stesso anno si impose nuovamente anche al Grand Prix des Nations. Il formato è stato venduto a Fox Italia. Finita la seconda cassetta, Lauren continuerà il viaggio verso la torre. Al congresso successivo presentano il modello teorico. "Accantonato, sorpassato e deluso, morirà in solitudine nel suo ""labirinto"" di ricordi." Nella quinta puntata invece, viene ufficialmente presentato Ivan, il nuovo bassista. È così che viene indicato nella Septuaginta. "Detentore del titolo è l'Ostenda." Venne educata privatamente, studiando francese, e poi, dopo il suo fidanzamento, il greco. Il diario del padre contiene molte espressioni dure nei suoi confronti. "Il giorno successivo, decise di consultarsi con Artabano, poiché quella stessa visione l'aveva minacciato." "Mentre le pareti esterne erano realizzate in pietra, all'interno vennero utilizzati dei mattoni." Sono una gara autonoma, che viene però usata come allenamento per il campionato internazionale. "L'edificio ospitava anche le camere per gli studenti." Sebbene avesse sconfitto i cartaginesi in battaglia fu costretto ad abbandonare la Sicilia. Tom Richards Il rugby australiano vive una fase disastrosa. "L'afta si riscontra in tutto il mondo, ma è più comune nei paesi sviluppati." La Passione nelle arti. Più tardi insegnò a Stara Zagora. "A Napoli, secondo la sua tesi, l'area ideale sarebbe ai margini della zona Flegrea." Del brano esiste una versione in lingua ungherese. Le autorità mostravano ormai pessimismo. I caporal maggiore capo scelti qualifica speciale hanno rango preminente sui pari grado. Subì quattro attacchi aerei, durante i quali abbatté non meno di due velivoli. "Dal matrimonio è nato Silvio, storico dell'età moderna." Oggi in rovina, è visitabile ed utilizzato come scenario per giochi di ruolo. "È stato anche autore di poesie per l'infanzia." Da secoli, la sua famiglia custodisce la tomba del Faraone. Molte traiettorie di successione seguono un modello di sviluppo basato su quattro stadi. Dopo aver giocato nelle giovanili del Real Madrid, Petit arriva nella prima squadra. I campioni di pelle umana furono innestati su dei ratti. "Titolo originale: ""Start a Garage Band Thing!" "Queste ultime ordinarono un trasferimento di massa verso nord per colonizzare l'Alta California." Prisoners of Conscience Viene utilizzato come albero ornamentale a Brisbane. Su di esse il nemico, costretto a sospettare di tutti, reagisce quasi sempre indiscriminatamente. Jon García Le biblioteche sono distribuite su tutto il territorio cittadino e nelle aree circostanti. "Questa esperienza sarà materia del suo libro di successo ""Leggere Lolita a Teheran""." La chiesa è dedicata alla Dormizione di Maria. Due anni dopo soffocò le rivolte in Vandea, dopodiché fu nominato Pari di Francia. "Allorché il marito lo vide nelle mani di quest'ultimo, incolpò la moglie di infedeltà." Alcuni studi lo hanno rinvenuto anche in alcune sostanze secrete dagli elefanti. Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? "Per questo, il ""bluff"" è molto usato nei giochi di carte, soprattutto nel poker." È dedicata a san Giacomo il Maggiore. Costituisce una delle due arterie principali strade statali dell’Oblast’ di Kaliningrad dal lato lituano. "Da qualche parte sul pianeta esiste la ""Sala dei caduti e dei coraggiosi""." È interamente compresa nel territorio della Provincia di Varese, in Lombardia. In particolare, il caso di Elisabeth Becker fu indicativo. Melissa è una studentessa sedicenne siciliana, incerta e spaventata. È ancora eleggibile per giocare con la Nazionale nigeriana. Durante la dominazione francese, fu occupata dalle truppe del generale Suchet. "L'abakada è disposto in questo modo." Di conseguenza, decide di andare a correre in Giappone. "L'analisi dimostrò anche che un fulmine avrebbe potuto incendiare più di un cavo." Ora è vincolato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti della Regione Umbria. Viene perciò interdetto in manicomio. La stagione successiva ritorna alla Roma in Serie B in cui milita ancora oggi. "All'esterno della città le riprese avvennero presso i Laghi di Avigliana ed al Sestriere." Here Comes the Night "Questa specie richiede acqua per tutto il corso dell'anno." Prima versione di serie. "Il colore sociale dell'Unione Sportiva Trapani è il granata" "La nuova associazione ottiene l'approvazione pontificia." Gli incisivi erano molto sviluppati e inseriti obliquamente nella mascella. Entro tale termine i creditori possono proporre opposizione alla fusione. Tradizionale era anche nel passato la raccolta e la vendita del corbezzolo. "Continua l'attività nei decenni successivi, avvicinandosi al liscio." China Girl "Partecipa all'attività del Movimento Federalista Europeo." Ci sono anche numerose registrazioni dal vivo ufficiali. La specie è insettivora. "L'isola fa parte della municipalità di Flinders, una delle Local Government Area della Tasmania." "Sopra è collocato il tamburo a otto lati con bifore che danno luce all'interno." "Solo con l'introduzione di un nuovo processo estrattivo, detto Shanks, la produzione riprese." In sostanza, le pinne pettorali erano difficilmente distinguibili dal resto del corpo. "L'azienda ha ancora gli uffici a San Diego, California." Per queste azioni fu promosso al grado di Sergente maggiore. Probabilmente è presente anche nelle zone comprese tra i due areali noti. "Suo fratello Giuseppe, storico, filologo e accademico, era un esperto della storia dell'Impero bizantino." Sono quattro i vescovi attribuiti a questa antica sede episcopale. Un uomo di Neanderthal? "Il suo nome botanico è ""Nicotiana rustica""." Il cantante afroamericano Bobby Bland fu uno dei pionieri di questo genere. "Dagli anni settanta, ha tenuto numerosi seminari e conferenze in tutta Italia e all'estero." Durante la sua permanenza, spesso a sera si intratteneva con famiglie del posto. Alcuni storici affermano che gli ultimi due potrebbero essere la stessa persona. Altri elementi includono i putti che suonano il flauto e combattono con gli uccelli. Nella cavità toracica sono contenute strutture appartenenti a diversi apparati e sistemi. La gara si svolge il primo week-end di settembre. La sua famiglia possedeva un piccolo vigneto. Il fiume è congelato, mediamente, da ottobre a fine maggio. Nello stesso anno intraprendono, per la prima volta, tour in Australia e in Giappone. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Monty""." Militò poi nel Melzo, nel Cantù, nel Gubbio e nel Foligno. La nave partecipò alla guerra italo-turca. Movimento liberale, liberista e libertario. "Ecco perché abbiamo deciso di far terminare il brano con una parte di ""Discoteca""." Infine, Hunter comparve nella città in bottiglia di Kandor. "Gli anni di chiusura hanno privato l'edificio di gran parte dei suoi arredi." Esistono quindi differenti tipologie di anima. Berger era il detentore del titolo. Successivamente la compagnia è stata sostituita dalla Livingston che operava voli su Mosca Domodedovo. È nella tonalità di Re maggiore. Morì a Weilburg. "Il suo nome è un omaggio alla città di Stavropol', in Russia." Sweet and Low Successivamente ne diventerà segretario nazionale. Decise inoltre di ricostruire le fortificazioni intorno a Cartagine. Ha lavorato nel cinema, nella televisione e nel doppiaggio. "È anche importante precisare che Harvey aveva teorizzato l'esistenza di capillari." La coppia abita in una grandissima casa in campagna, piuttosto isolata. La parte che viene usata è la radice. María de las Casas Il margine laterale articola il processo frontale del mascellare. I nominativi sono posti in ordine di creazione. Era figlio di Afrodite e di Bute, un argonauta. Da allora, Gossett si è occupato quasi esclusivamente di melodrammi del repertorio italiano. Confalonieri compie i propri studi in Svizzera, Germania, Italia e India. "La piattaforma è stata migliorata per facilitare l'accesso." Casa Sollievo della Sofferenza è un “ospedale religioso classificato” ad elevata specializzazione. Durante la signoria degli Estensi divenne una delle più importanti chiese della città. È autore di numerosi saggi letterari. "L'edificio esteticamente si caratterizza per una forma a labirinto, da cui deriva il nome." Giovanni lo scopre e la minaccia. Negli anni si è occupato particolarmente di grafica istituzionale per grandi enti o avvenimenti. Eddie Collins Inoltre i cristiani vennero discriminati rispetto ai musulmani. Inoltre, contrariamente ad un fiume, un torrente può rimanere secco, privo di acqua. In passato ha ricoperto gli incarichi di Sovrintendente a Ostia, Napoli e Roma. "Dopo diverse esperienze all'estero come cappellano militare tra i fanti e gli artiglieri." "Ogni provincia è governata da un ""Consiglio del Popolo"", eletto dai residenti." Doug va da Jimmy, specializzato nel dare assistenza a sposi che non hanno testimoni. Quando coinvolge un gruppo di persone si può parlare anche di isteria di massa. E fu proprio qui che iniziò la sua attività di combattente antischiavista John Brown. È stato vicepresidente della Conferenza episcopale pugliese. Tuttavia, esso non fu distrutto. Il suo corpo fu inumato nella certosa di Villeneuve-lés-Avignon. I minerali sfruttati industrialmente sono principalmente ossidi, solfuri e silicati. Assieme a loro, operarono sicuramente artigiani locali. Il Leverkusen giunse così in finale imbattuto. Di questo avviso è, nel complesso, Sergio Sarti. Il giocatore firma un contratto quadriennale con il nuovo club. Diventa così il primo vincitore africano della corsa gabonese. Le musiche accompagnano il testo teatrale. Essa risulta invisibile solo nelle regioni più interne del continente antartico. Le finestre del pianterreno mostrano un profilo a campana. Designa in senso specifico la chiamata che viene rivolta da Dio alla creatura umana. "Gli Stati Uniti d'America e San Marino intrattengono relazioni diplomatiche amichevoli." Ciò è evidente soprattutto nelle sonate di Beethoven. La spiegazione è attribuita alla carenza della necessaria materia prima sulle rive del lago. The Inner Circle Il grattacielo è utilizzato come centro per conferenze, hotel ed edificio per uffici. Questi due sermoni furono in seguito ripubblicati assieme. Ambedue i tratti del carattere sono riscontrabili in qualche misura nella sua narrativa. In seguito si è dedicata alla carriera di attrice e modella. Popola paludi, lagune salmastre e mangrovie, sempre in prossimità delle coste. Inoltre sembra che Calò abbia svolto un incessante lavoro di ricerca autonoma di agiografie. Dopo poche ore gli italiani ritornano in possesso del pianoro sud senza colpo ferire. Questi animali possono vivere in branchi composti anche da cinquanta membri. Si tratta della più popolare delle gallerie del museo, grazie alla sua natura interattiva. Roaring Guns "La ""Sé Catedral"", di Guarda è la chiesa madre della diocesi." I Got the Feeling La sua morbidezza e particolarità lo rendono una prelibatezza della cucina palermitana e siciliana. Una volta salito al potere, Ren Zong cercò di ovviare a questo problema. "Tra le anteprime mondiali importanti figura l""'Helikopter-Streichquartett"" di Karlheinz Stockhausen." Chris non è omosessuale, semplicemente si traveste perché gli piace. Tore Eriksson "L'imperatore, pertanto, col suo ""entourage"" di alti funzionari e parenti, abbracciò la religione buddhista." Chris Sutton, altro elemento della squadra britannica, ha terminato al secondo posto. Inizia la propria carriera agonistica alla fine degli anni ottanta. "Ad eccezione di quelli contenenti ammonio, tutti questi tipi di sapone sono ""metallici""." A Doha ha sede il noto canale televisivo via satellite Al Jazeera. Si può intuire come la modalità di esprimere e condividere la musica sia cambiata. "Salvo diversa disposizione vale l'art." "È membro della Società Linguistica Americana e dell'Associazione internazionale di Fonetica." We Three Una volta spogliato il cadavere gli indumenti vengono osservati e studiati singolarmente. Era sostanzialmente la versione più economica della Standard Eight. When a Girl Loves Precedenti di pancreatite. Midwest Airlines "Memorie dell'Accademia dello stesso anno." Numerose anche le recensioni di contributi concernenti il diritto romano e il diritto vigente. "Si trova naturalmente nel grano, nella segale e nell'orzo." Nel tempo sono stati aggiunti degli stucchi barocchi. Entrambi sono attinomorfi e pentameri. Non morì immediatamente per strangolamento. "L'unica sua amica era Kai." "Il primo e il secondo sono affettuosamente chiamati ""Baby Rudin"" and ""Big Rudin,"" rispettivamente." "MediaWiki è un esempio di software libero elencato nella ""Free Software Directory""." Da qui gli spagnoli partirono per la conquista della capitale Azteca Tenochtitlán. Alcune ricerche hanno dimostrato che alcuni soggetti sono più inclini ad assumere falsi ricordi. I deputati, poi, attesero la reazione della monarchia al fatto compiuto. "Le sue ultime parole sono “""Banana Fish""”." Entertainment per la realizzazione del loro prossimo album. La produzione e arrangiamenti sono di Dario Mazzoli "Due giornate di confronto tra intellettuali e politici""." Quando comparve una forza russo-bianca, Ma Zhongying si ritirò. È autore di composizioni corali per voci bianche, voci femminili e per coro misto. Ha dichiarato anche che avrebbe preferito collaborare con gli ambienti di Google e Microsoft. "La ""band"" si ispira ai loro idoli giovanili, Freddie Mercury e David Bowie." Il tema è ripreso da Clarke tramite il personaggio del dott. Egli sopravvisse alla moglie per sette anni. Ne consegue che esse si annullano a vicenda. Sono inoltre presenti altri piloti storici disponibili in alcune modalità secondarie. Ha lavorato presso la Banca Mondiale, dove si è particolarmente interessato alla politica ambientale. La città era probabilmente già governata da un principe musulmano del tardo Quattrocento. È una presa di posizione che conduce inesorabilmente alla condanna. Inventore per salvarla la rimette nel fiume e le dice addio. La mandibola era insolitamente profonda. Fontana delle Rane Questa canzone venne però accolta con freddezza dal resto dei Beatles. Sono presenti ascensori, scale fisse e mobili per collegare i marciapiedi al mezzanino sovrastante. "L'incontro vede un primo tempo sostanzialmente equilibrato e privo di grandi emozioni." "Il termine viene quindi utilizzato in lingua inglese come sinonimo di ""Italian ham""." Una simile condizione può anche essere associata con uno stadio iniziale di demenza. E qui vide lo scempio di un autentico massacro. La maggior parte di esse sono dei remix. Gilbert, disperato, segue il corteo di nascosto. The Luck of Roaring Camp "Oltre a queste, era inserita in programma un'ulteriore staffetta maschile." "Sydney è servita da un'ampia rete di treni, autobus e traghetti." Il fenomeno descritto è alla base della formazione delle onde di Rossby. Egli è il secondogenito di Elendil e il fratello di Isildur. "Successivamente a questa esperienza, è emigrato in Tagikistan per giocare nell'Istiklol." È stata segnalata anche in Uruguay. Tebe fu ricostruita da Cassandro I; e anche la lega beotica fu ricostituita. Ricopriva il ruolo di mediano. Oggi questa ferrovia è diventata una ciclabile. Taglia: grande, robusto e ben proporzionato. "Queste saranno le prime navi di quella che diverrà l'attuale United States Navy." Il funerale è stato celebrato a Weimar. Continua la relazione con Robert. La scena si ripete più volte. Si è sposato quattro volte e ha avuto cinque figli dai diversi matrimoni. "Janssens organizzò una difesa centrata sulle fortificazioni esistenti, note come ""Meester Cornelis""." Quando scopre di essere incinta, pensa che la gravidanza sia opera dello Spirito Santo. Elizabeth e Red nel frattempo, trovano e salvano Seth. In Giappone si usa una settimana allineata con quella del calendario europeo. Ha iniziato la sua carriera cinematografica recitando piccoli camei in film e serie televisive. È stato di conseguenza membro del Comitato Scientifico. Inoltre, negli ultimi anni, sono comparsi anche Cicogne e Trampolieri. Si è inoltre classificata decima nel concorso individuale e quarta al corpo libero. È gestita da FerrovieNord che la qualifica come stazione secondaria. Le valvole rotative sono in sperimentazione. "Hardy l'avvicina ai problemi degli scacchi, che considera puri esercizi di ""calcolo""." "Il termine ""village green"" evoca un ambiente pieno di vegetazione." Tale isotopo si presta quindi a essere usato come tracciante ambientale. "Avventure di una candidata alle elezioni"", ed." "Le antiche guide cittadine definivano il teatro tra i più belli ed armoniosi d'Italia." Si dice che abbia viaggiato spesso in Irlanda, il suo paese natale. The Eternal City Quindi egli si decide di riprendersi in mano Napoli. A proposito della sua vita si conosce poco. "Brawl"" ed è collegata fortemente alla modalità ""Spiriti." "Nel periodo in cui ""Addio Kira!" "Il cantante fu l'oggetto di una ricerca durata a lungo." Il gruppo ottenne grande successo commerciale nei primi anni novanta. Le aree montuose hanno più piatti a base di mais. Trasformazioni quali i logaritmi possono aiutare a stabilizzare la varianza di una serie storica. In araldica, il granchio rappresenta la gravità di modi e di pensiero. Egli la cantò in versi commossi, non privi di fascino e di pregio. La colonna sonora completa non è stata pubblicata in album. Sul retro di copertina, lo stesso camion ha stavolta caricato un gigantesco cocomero. Per molto tempo è stato il fumetto più venduto in Italia. Erano tutti problemi che avevano all’origine e segnalavano una crisi del fondamento. "Di seguito l'elenco dei giochi." La Compagnie mette a disposizione dei suoi passeggeri anche le sale lounge negli aeroporti. Altri otto soldati riportarono ferite e sei furono ricoverati in ospedale. Da giovane si ciba prevalentemente di anellidi, crostacei e altri invertebrati. Solitamente è dotato di una base larga in modo da garantire una certa stabilità. Suonano anche i due cantautori, Venditti al pianoforte, De Gregori alla chitarra. Osiride venne poi vendicato da Horus, che nella serie appunto è nemico di Seth. Riding the Wave Tra i maschi vige una rigida gerarchia. Il gruppo festeggia la vittoria sul mostro marino mentre lo mangiano. Il poema è notevolmente vario nella sua organizzazione. Egli manifestò anche un suo giudizio estremamente critico su Chruščёv. "L""'Artist Award"" sarà invece annunciato durante la serata di premiazione." È richiesto un modello sufficientemente complesso e accurato dei neuroni. La specie ha un areale circumpolare. Teodoro, infiltratosi, resta in fabbrica, mentre Marco torna da Anna. "L'artista venne ispirato dalle opere del Sassetta, di poco più anziano di lui." Un esemplare si trova oggi a Fort Knox, nel Kentucky. La disciplina si allentò nuovamente in seguito. "Iniziò a viaggiare per l'Europa e fu sicuramente a Londra." Non deve essere confuso col partito clerical-riformista della Società dei Chierici Militanti. Raggiunsero Berlino a piedi. Il libro è stato tradotto in francese. Vive in acque ferme e paludose nella foresta pluviale di pianura. "Significativa inoltre l'attività di lavorazione della plastica." Il Regno Unito rimane servito in modo diretto dalla compagnia solo via Los Angeles. Ma quando il giovane si presenta sotto la sua finestra, viene arrestato come spia. Le tre rampe contavano ciascuna cento gradini. "Lo stesso estratto è stato utilizzato nel telefilm americano ""Bare Essence""." "Anche il lessico e i termini usati erano molto ""inglesi""." Furono attuate alcune lievi rettifiche del confine. "In alcune vie metaboliche fondamentali l'acetil coenzima A occupa una posizione centrale." Suo padre, un falegname, e sua madre erano profondamente religiosi e pacifisti. Appare negli ultimi libri del poema, quelli dedicati alla guerra fra italici e troiani. "La via per l'Abbazia passa lungo l'antica casa dei banchetti." La pupilla può essere rotonda, oppure ellittica, con disposizione verticale. Morì a Brooklyn, New York. La nota seguente sarà un tono sopra: un Mi. A Borgo Santa Maria è situata una delle biblioteche pubbliche del comune di Pesaro. Il capoluogo di contea è Marengo. È diffuso in centro America, Nord America e in Estremo Oriente. Si giocava annualmente a Schenectady negli Stati Uniti. Molti Ariete sono grandi lavoratori. Suono e swing meravigliosi. "La zona è anche menzionata nelle cronache ""Nihongi"" del periodo Nara." "Fu amico del celebre cantante di strada ""Aubert""." In seguito si trasferì a New York per frequentare una scuola artistica. Kallen è gelosa. Tutti i veicoli del reparto vennero dipinti di verde oliva scuro con stelle bianche. "L'inglese avrebbe poi negato di aver rallentato volontariamente." La contea è situata nel Texas orientale. Le spiagge sono caratterizzate da formazioni rocciose. "In seguito si innamorò di un altro pirata, John Rackham, noto come ""Calico Jack""." "Da giovane era considerata una ragazza ""chiacchierata"" dati i molti amanti che ha avuto." Alcuni film che presentano evidenti commistioni tra elementi western e fantascientifici. È abitualmente utilizzato come esca viva in pesca. E mi ha lasciato veramente senza fiato. Il capoluogo è Dano. "In Italia è stata trasmessa su RaiDue con il titolo ""Spy Game""." Le antenne per questa banda sono di dimensioni ragguardevoli. Questo fu probabilmente il suo più importante contributo alla radioterapia. Le classi hanno un basso numero di studenti. Altri settantadue partigiani erano caduti nei precedenti scontri. Vi sono varie analisi fonologiche sul fenomeno. Per tutte le neopromosse si tratta del debutto nella massima serie. "Il piano del ferro si trova parzialmente all'interno di un tunnel." Nello stesso periodo si dedica alla pubblicazione di fumetti e racconti in riviste underground. "La Liberty è un membro della ""Association of Southern Baptist Colleges and Schools""." Le frecce laterali di colore bianco sono integrate nei gusci degli specchi retrovisori. I paesaggi di quella regione influenzeranno in seguito le sue opere. "Turra"", oppure scritto per esteso, alla loro denominazione ufficiale." "Affermato anche a livello nazionale diventò un'importante palestra di dibattiti sulla situazione bandistica italiana." Con la madre concepisce una nuova linea di borse. Arthur C. Clarke facendo visita ai Bell Laboratories, assistette alla dimostrazione rimanendone colpito. Il torneo si è giocato con la formula del girone unico. "La particolarità maggiore è che le tracce sono ordinate per ""tempo""." Il fratello Willie ha giocato in Italia. Al termine del conflitto si pose il problema di riavviare una produzione non bellica. Il nastro era composto sei strisce blu alternate a cinque strisce rosso scuro. Fu fatta una gran rissa con la sparatoria, fortunatamente però nessuno venne ferito. Alcuni individui, però, hanno la stessa grandezza dei pinguini delle Galápagos. Al vescovo, e poi cardinale, Angelo Cino si deve la ricostruzione della cattedrale. Tutto è affidato alla strategia adottata dai due contendenti. Al tempo della sua uscita, il film venne accolto dalla critica in modo negativo. Muore qualche ora più tardi in ospedale. Si trova nella zona Sud del Paese. Nel frattempo anche i vecchi complici di Massey si rimettono sulle sue tracce. Delle otto scimmie, sei moriranno sei di vaiolo emorragico e una per vaiolo classico. La sezione pallavolistica maschile ha militato in Serie A negli anni ottanta. Il pianoforte è sempre stato una parte fondamentale nel jazz. Soap diverrà commissario. "È stato Presidente dell'Ordine dei Geologi Sammarinesi per due mandati consecutivi." I danni furono lievi. Frequentò poi le Università di Innsbruck, Strasburgo e Vienna. Di Roberto non si conosce nessuna discendenza John Dobbs investe con la sua macchina Zeke, un povero vagabondo. Insegna chitarra jazz in alcune strutture scolastiche in Italia e in Europa. Lo potrebbe dire tra gli altri il Cav. Edificata nel dodicesimo secolo in forme romaniche ha subito diversi rimaneggiamenti. "Ne ""I ragazzi del Reich"", tuttavia, egli interpreta anche un anti-nazista." Fu anche consigliere provinciale di Milano. Nikita Zajcev I territori delle femmine sono meno estesi di quelli dei maschi. Internamente la cappella è divisa in un unico locale, ricco di oggetti di valore. La diocesi comprendeva tre centri abitati: Bisaccia, Vallata e Morra. Nella versione originale il brano è eseguito da Sarah Brightman e Michael Crawford. La cornea può essere deformata dalla pressione esercitata dalle palpebre. "Sono considerati una ""rapida meteora della scena garage rock californiana""." Lo scopo è quello di fotografare il gruppo e i singoli membri. Botta e risposta Rosanna Bianchi Piccoli Ha anche scritto diverse pubblicazioni sul Vangelo di Luca. "Tuttavia le stime di Dal Sasso ""et al." Nella stessa tomba si troverebbero anche i resti della figlia Chiara. "Il regista si firma come ""Vincent Dawn"", il suo più celebre pseudonimo." Questo uccello vive in Brasile, Colombia, Venezuela e Panama. I film trash devono essere distinti dai generi exploitation, kitsch e camp. È stata osservata sia sulle spiagge che su isolotti lungo la costa. Egli respinge con rabbia queste condizioni, proprio mentre irrompono i nobili ribelli. Take My Breath Away "Il brano diventa un successo dopo essersi qualificato per la finale nella sezione ""Novità""." Il film fu prodotto dalla Majestic Motion Picture Company. Il comune comprende la località di Ura. Al suo posto venne inserito Lucas Martins. Il finale vede un coro di pastori cantare le lodi della vita bucolica. Viene da molto tempo usata in cucina perché commestibile. Luigi Casale era originario di Langosco Lomellina. "Per questi motivi, la struttura originale dell'ospedale venne demolita." La patata dolce viene coltivata in alcune zone. La maggior parte degli studiosi ritiene che possano provenire dal teatro romano di Gubbio. Il passo successivo fu scegliere il giocattolo protagonista. "All'esterno del porto si trovano il palazzo del governatore e quello dell'amministrazione cittadina." "Dopodiché, si incontrano due bivi, a poca distanza l'uno dall'altro." In quel momento erano presenti soltanto Cristo, la Vergine e San Giovanni. La stazione è costituita due marciapiedi laterali collegati da sovrapassaggio con due binari passanti. Mila alza il ricevitore e sente una melodia. Oggi vengono realizzati anche da altre case produttrici. Ha scritto anche due volumi sulla sua città, Venezia. È una delle province più scarsamente popolate del paese. Inizialmente fu suo protettore il Marchese di Louvois. Nella quinta stagione Becky dà alla luce due gemelli, Nicky and Alex. "Rientra nella semifinale dove l'Italia viene eliminata dalla Germania." È molto più ricco in proteine, vitamine e minerali del grano normale. "Ma ""non"" direttamente l'acquisto." Il nome Bassiano è un suo derivato. Bianca e giallastra sotto la cuticola. Alla sua morte gli successe il figlio Giovanni. Questa famiglia povera chiede la carità ai piedi della chiesa della Madeleine. Malgrado le difficoltà, quasi tutti i partecipanti arrivano a Gap la domenica sera. Si parla di amministratore unico quando un solo soggetto ricopre tale incarico. "Con l'uso continuato questi effetti tendono a scomparire." "Il film fu prodotto dall'Île de France Film." Ha iniziato a lavorare in televisione comparendo in alcuni spot pubblicitari. Le nascite avvengono tra settembre e novembre in Australia. Linea di smartphone basati su Android. Le nomine erano rinnovate su base annuale. Il primo podestà fu Giuseppe Corelli. Rilasciato sotto cauzione, non ha gareggiato in alcuna maratona invernale. La scena dello stupro iniziale è stata interpretata da Hess insieme alla moglie. Furono anche sostituiti timone e tubi lanciasiluri. "A Siracusa c'era almeno una sinagoga." "Fu l'unico figlio dei suoi genitori." Tommaso iniziò a predicare il cristianesimo presso di loro. Stan non accetta la sua proposta e Sandra decide di lasciarlo. Flanagan prese parte anche alla gara di lancio del disco, concludendo al settimo posto. Per i suoi molteplici meriti ottenne dallo Stato italiano numerosi riconoscimenti di prestigio. Catturato con altri partigiani fu avviato verso Forlì. Vi restò per un anno e mezzo, per poi passare al calcio amatoriale. "A questi ultimi potevano far capo i ""casali"", centri a carattere prevalentemente rurale." Essi apparvero anche ad una giovane gravemente ammalata, portata appositamente colà, e miracolosamente guarita. I motivi per la morte del dio restano genericamente vaghi. Malvisto dal regime, fu però amico di Maria José di Savoia. Però, a quanto pare, non si preoccuparono di mandare qualcuno in avanscoperta. Negli anni sono spesso stati aggiunti ulteriori dettagli bianchi e rossi sulla maglia blu. "Alla sua memoria è dedicato il Premio Letterario Nazionale ""Cesare De Titta""." La canzone, nella sua versione digitale, vede la partecipazione dei Neri per Caso. Il dramma vinse il Laurence Olivier Award. "L'albero di manovra ha un attacco pentagonale." "La ""Slender Man"" non appartiene al dominio pubblico." Il film fu prodotto dalla Liberty Loan Committee e dalla Vitagraph Company of America. Si ispirò ad Anton Raphael Mengs. Eliza venne informata delle sue vere origini solo dopo la morte di Georgiana. Tilo da bambina viveva in India, in un povero villaggio. Rivela il tutto a un principe arabo, che avverte la polizia. Giovanni Piccolomini, figlio di Giovanna d’Aragona, acquistò Nisida e ristrutturò il castello. Le onde elettromagnetiche piane sono ovviamente anche trasversali. "All'interno alcune sale hanno decorazioni di particolare rilievo." Stilisticamente si mise nella linea di Mantovani, David Rose e Henry Mancini. È conosciuta anche con il titolo The Dick Powell Theatre. Il fiume sfocia nel Mar Baltico, nei pressi di Ventspils, in Lettonia. Strumenti come „Concorso per il villaggio più bello“. Alcuni esemplari vennero dotati di un sistema di sparo a distanza con cordicella. Tabella con alcuni valori. Le scaglie sono molto piccole, quasi invisibili a occhio nudo. È disponibile in due colorazioni: bianco e nero. I sopravvissuti vengono infine soccorsi. Alcune di esse risultano essere ancora leggibili soprattutto nella zona settentrionale della città. I tre amici fuggono in auto da Los Angeles. "In seguito furono prodotti altri cartoni tra cui ""Oh, teacher!" I suoi resti riposano nel cimitero Maggiore. Per dieci anni ha fatto parte del consiglio comunale di Torino. Il gas naturale non è di per sé tossico. I suoi genitori erano ricchi e lui viene educato in una scuola privata. I risultati degli spareggi sono sconosciuti De Klerk Alice Miller svolge la sua prima parte del libro descrivendo autobiografie. Trinità e viene trasportata a San Cosma solo il giorno della festa. "È somministrato anche in associazione all'ossicodone." "L'esposizione della dentina è causa del fenomeno detto dei ""denti sensibili""." Già indebolita da imboscate e avversità naturali, la flotta Sui arrecò perdite devastanti. Pacifico è un professore di latino tranquillo, pacato e di poche parole. Altri rotoli si trovano in una bisaccia appesa su questo stesso lato del trono. I colori sociali del club sono il giallo e il nero. Milita in Football League. "Durante la seconda guerra mondiale ulteriori danni colpirono l'ex cattedrale." "Ha una forte influenza politica a Sana'a, con stretti legami con il governo." "Metaforicamente, la tunica di Nesso rappresenta ""una fonte di sventura senza via di fuga""." Juan Carlos Rulli La villa è provvista di sale da pranzo, salotti di ricevimento, con annesse scuderie. Il film fu prodotto da Robert Buckner per la Warner Bros. Il demo apre con un anonimo protagonista in una casa infestata dagli spettri. La facciata esterna è in stile neoclassico. Oggi Ancira degli Armeni sopravvive come sede vescovile titolare; attualmente la sede è vacante. Their Ups and Downs "Molti grossi operatori di telefonia offrono questi servizi di base, soprattutto in pacchetti ""business""." Ridimensionata è però la distanza della sua terra natia: non Teotihuacan, bensì Tikal. La livrea rimane inalterata rispetto alle stagioni precedenti. Insieme vanno a Villa Applegate. Non avevo mai visto un uomo più insolente. È uno dei due piccoli satelliti troiani che ruotano intorno al più grosso Dione. "Le malattie più diffuse erano la tubercolosi, la peste, l'antrace, la vaiolo, il tifo." Questi velivoli furono caratterizzati da una meccanica innovativa. "Alcuni di essi sono stati dedicati alla ""Nazionale ""A"" selezione nota anche come ""Jaguars""" "L'Europa centro-settentrionale la importa prevalentemente da Bulgaria, Albania e Marocco." Difese il titolo contro Nate Webb, El Generico, Chris Sabin e Super Dragon. In ogni paese il suo arrivo suscita entusiasmo, senza distinzione di età o censo. Danneggiando quindi i pazienti, il servizio sanitario nazione e le assicurazioni private. Valentina Pallavicino "Nata da un'idea di Laura Garavini, ""Mafia?" Il capoluogo di contea è Geneva. In seguito una figura celata aiuterà proprio Leon nello scontro finale col tyrant. "L'aeroambulanza è dotata di avanzati impianti per effettuare interventi chirurgici minori." Dopo la rivoluzione, emigra negli Stati Uniti e apre il suo studio a Filadelfia. Da segnalare anche Mario Faccenda che giocò molti derby con entrambe le maglie. La Diagonal nasce come tentativo di superamento dei limiti del Sistema. Dietro vi erano Riccardo Patrese, René Arnoux e Héctor Rebaque. "L'accesso è gratuito." Lo stile della chiesa è neorinascimentale, mentre la sua pianta è a croce latina. "Rothesay si presenta come una località balneare in cui prevale l'architettura vittoriana." La coppia si fermò a San Pietroburgo, dove la salute di Aleksandra peggiorò rapidamente. In passato era chiamato Filetto. Suo cugino Gastone sposò Marie Louise de Rohan, sorella di Charles, Prince of Soubise. José Oscar Flores "Le sue fiabe, come le opere di Lewis Carroll, sono basate spesso sul ""nonsense""." Entrambe le parti in contesa dichiararono di essere difensori del Re. Garzia è turbato. "Gli indigeni ricoprivano questi ruoli, il che li elevava socialmente all'interno della comunità." "Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea" Nonostante questo, riesce comunque ad entrare nel consiglio comunale. Il genere è endemico del Brasile orientale. Volta volle andare più a fondo della questione. Le sue fibre efferenti si portano alla corteccia parietale posteriore. Il cassone è completamente in alluminio. Negli ultimi anni di vita soffrì di un carcinoma della vescica. Nel giro di pochi anni, però, la formazione vide diminuire il proprio seguito. "L'Esercito Popolare del Vietnam ottenne il controllo completo della roccaforte." Winner you’ll be in your heart, always you’ll be. House of Secrets Fu realizzato in questa fase il grande baluardo meridionale a scarpa. "Dell'arte sudamericana sono presenti manufatti religiosi, monete e documenti del periodo coloniale." Lo assiste finché la situazione non migliora. Consegue il grado di cintura nera secondo dan di Karate Shotokan da adolescente. Ulrich e Afra. Così i due decidono di rimanere amici. Rappresenta uno dei pochissimi esempi di Tokusatsu di produzione completamente occidentale. "Costituisce una sezione dei Musei civici di Pavia, ospitati all'interno del Castello visconteo." Tresca era consapevole del rischio che correva per la propria vita. Tati appare nella parte alternata del presentatore e di un clown in un circo. Pronunciò i suoi sermoni in vari momenti della vita politica di Firenze. Quivi ella iniziò a pregare, insieme ad altri fedeli, per la salvezza del figlio. È prevalentemente destro ed è in grado di fornire buoni cross dalla fascia. Uno di questi è portare a casa in automobile gli ubriachi dai bar. Fu anche attivo nella predicazione, come ci ricorda un altro cronista domenicano, Leandro Alberti. Purtroppo senza portare a casa nessuna statuetta. Solo due edifici furono risparmiati dal fuoco. "Tutte le sue pellicole sono state trasmesse dal programma televisivo ""Fuori orario." Dovrà scontare cinque anni di prigione. "Alla metà del secolo successivo l'insediamento fu abbandonato, forse a causa di un terremoto." La Vergine Maria dal canto suo è inginocchiata a fianco di Gesù. Quando cercano di comprare il biglietto di ritorno scoprono di essere in rosso. "L'interno della chiesa è a croce greca." Sempre nel percorso il giocatore potrà trovare diamanti che permetteranno di sbloccare aree giocabili. È un cavallo dalle caratteristiche eccezionali, cavalcato dal paladino Rinaldo. Questo uccello nidifica sulle coste della Nuova Zelanda. Pertanto, è importante che i genitori li trattino come giovani adulti. Erano presenti anche rappresentanti prussiani, savoiardi, portoghesi e tedeschi. Continuò la stagione come assistant coach. "Durante il soggiorno romano dell'artista, Ciriaco Mattei commissionò al Caravaggio il dipinto." "Quest'ultimo termine si riferisce ad uno strumento per la misura dello spettro elettromagnetico." Il video è una parodia di alcuni video precedenti degli stessi blink. In carriera in singolare, è riuscito a conquistare otto tornei del circuito futures. La musica di questo album ricalca in maniera appropriata le sonorità tipiche del periodo. Integrato con la stazione, si trova il centro commerciale Tosca. "È stato ordinario di pittura decorativa e vicedirettore dell'Istituto d'arte di Napoli." I Guardiani accettarono e gli diedero un anello del potere. Quando April arriva, è disgustata dalla madre e dalla sua triste vita. Infatti non tenne conto degli eventi precedenti, riscrivendo completamente i retroscena biografici. "Barracuda appare nella serie ""The Punisher Noir""." La serie fu prodotta da Spelling Television e girata a Pasadena in California. Per un certo periodo è stata accolta nel canone armeno. È una delle caspasi più conservate in diverse specie di animali. "Esistono poi piccoli corsi d'acqua, affluenti del Fersina." Luis Romero Il disco è stato pubblicato nella versione classica e nella versione Deluxe Edition. "L'omicidio è il delitto naturale per antonomasia." In questa direzione si muove il suo capolavoro, Ecuba. "Il titolo è un riferimento al romanzo ""Il signore delle mosche"" di William Golding." Il programma si arresta alla prima unità. Il vecchio amico Giacomo, che gli rimane a fianco. "L'anno si riferisce all'anno della cerimonia di premiazione." Il sito è aperto ai visitatori. "Alla fine dell'anno la ""Langley"" si trasferì a Pensacola, in Florida." Le musiche sono di Tozzi, autore anche dei testi insieme a Mogol. Un altro suo quadro fu il ritratto di Antonio Cappello. Deve il nome alla denominazione in lingua ladina di San Candido. Si tratta di un album tributo a George Gershwin e Ira Gershwin. Dopo un anno di vita il Club contava già una ventina di soci. Dopo la laurea insegnò al ginnasio a Capodistria e Spalato. Lo adottò la nonna, una donna molto fredda. In tutto il suo percorso attraversa i comuni di Livorno e Rosignano Marittimo. Il padre di una ragazza vuole che lei sposi un uomo ricco. Questa strategia è conosciuta anche come la martingala inversa. "Sotto la sua direzione l'abbazia giunse ad un organico di circa seicento monaci." "Inoltre è stato intervistato brevemente nel film di Henry intitolato ""Polis is this""." Piper enuncia una visione complementare dei ruoli dei generi. Iniziò la sua carriera amministrativa sotto il re Odoacre. I fusti della pianta sono commestibili. Sono attualmente sotto contratto con la Drive-Thru Records e la Geffen Records. "La malattia è causata dall'inalazione di particelle fini di pietra." Si può giocare un singolo match oppure un torneo a eliminazione diretta ai quarti. Questa rievocazione consiste nel riproporre il matrimonio di due nobili del luogo del Settecento. Tornato a Roma, su richiesta del card. Venne inoltre chiamato a valutare il monumento al Gattamelata del Donatello. La federazione ha sede a Serravalle presso gli uffici del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese. Anche se con un mutante di livello omega deve faticare per riuscire a controllarlo. Riferito alla versione dei Beatles. Egli divenne il candidato favorito dal capitolo della cattedrale. "Altre due rampe servono il ridotto dei palchi, oggi ""Auditorium"" o ""Sala Concerti""." Avviene una violenta sparatoria dove muoiono tutti i componenti della banda compreso Swain. I resti di questa famiglia sono stati rinvenuti in Europa e in Australia È una specie molto comune. Regia di Claudio Insegno, Teatro Sistina e Auditorium Parco della Musica di Roma. Il coro poligonale con affreschi ottocenteschi ha due cappelle laterali. "Ho suonato il basso e Brian l'organo." Alla sua uscita il film ricevette recensioni miste. Più raramente si trova nei tronchi accatastati, pozzi e miniere abbandonate. La distinzione non è basata sulla filogenesi. Martin per una nuova serie per la Nickelodeon. Fu autore di vari saggi, articoli e rendiconti congressuali. Esistevano infatti anche ad Elis e a Mantinea. "Piraino fu strenuo oppositore assieme a Giuliano Onofrio, entrambi esponenti del Comitato d'Azione peloritano." Questi sono coinvolti in traffico di droga, estorsione e prostituzione. Oggi è ormai in disuso. Entro dieci minuti della sua uscita, aveva già attaccato e infettato server internet. Oggi di tale struttura rimane solo qualche reminiscenza. Li Yong "L'apofisi zigomatica era piuttosto snella." Le più importanti curve di Bézier sono le quadratiche e cubiche. Buon lavoro! Dopo essersi diplomati con il massimo dei voti. Museo del tessile "L'agricoltura viene praticata con mezzi ad alta tecnologia." "In questo caso si parla di ""pianoforte elettrico"", in inglese da pianola a piano." Prende il nome da John Lynch, un colono pioniere. Attualmente abbandonato, è liberamente accessibile ma in condizioni di degrado. "Le vicende antiche dell'opera sono ignote." Dean Holden Compassionevole, Flynn aveva deciso di mettere a tacere la storia. Tuttavia, se viene disturbato, preferisce correre al riparo tra la vegetazione. Lig, la quarta serie del campionato turco. Di impianto cinquecentesco, fu fondato dai Minori Conventuali Riformati. È stato tradotto anche coi titoli Il signore della City e Il furfante gentiluomo. Ex-soldato di origine italiana, Lupo gestiva un negozio di fiori a Chelsea. "Ha collaborato a ""Noi donne""." "L'anno successivo la ""Harley"" fu tolta dal mercato." Vasilij Petrov Jiang Lin Il programma è in onda su Nuvolari da lunedì al venerdì al pomeriggio. Fa parte, inoltre, del Comitato di consulenza e rappresentanza del periodico Diari di Cineclub. Poco dopo, la ragazza accetta la domanda di matrimonio del pastore. Sperando di guarire più presto se lo sotterravano fin sopra la testa. Fu anche attivo nelle riunioni dei veterani della prima guerra mondiale canadese. In seguito suonarono varie volte nei locali della zona. "In stagione si classifica terzo al Giro di Toscana e partecipa al Giro d'Italia." Escluso le Operazioni nel Mediterraneo. Dopo una brillante carriera nel settore sanitario, passa alla politica. Piedino invece decide di giocare con Ali. Il tabacco venne scelto come nuova coltura principale. Jamal Al-Qabendi Esibì una personalità liberale. "Attualmente ospita la sede dell'amministrazione comunale locale." Sostanzialmente, la mola salsa è una focaccia di farro, salata in superficie. "La maggior parte dei treni sono dei ""Locali"" che fermano a tutte le stazioni." St. Francis Gli immaturi assomigliano alle femmine. "L'isola dei morti" "Paradossalmente le monete d'argento del Goldmark imperiale erano invece considerate solo monete sussidiarie." Tutte le tracce sono scritte da Roma Ryan e composte da Enya. La banda decide, quindi, di rapire Manny per attirare Rufus nel loro nascondiglio. Gli altri protagonisti del film sono Rachael Harris, Steve Zahn, e Peyton List. In Fa Cup la squadra è stata eliminata al Quarto turno dal Derby County. Presente anche se saltuariamente nella prosa televisiva nel periodo iniziale. Non sono state prese più ulteriori decisioni. Il dottor Wise, un amico di Billie, arriva alla locanda con Smith. Durante la guerra di secessione americana fu direttore del blocco di Gibilterra. Esiste anche una cover realizzata in lingua russa. Il video ufficiale del brano è stato diretto da Champagne Valentine. Molti casi di renitenza per motivi politici, morali o religiosi sono documentati. La villa è composta da tre piani e terrazze. "L'equipaggio si lamenta in continuazione perché Zoidberg ha poca cura nei loro confronti." The Goodbye Girl In questa sezione viene utilizzato l’intero organico. Possono essere impari e mediani, oppure pari e simmetrici. Il filmato è voluto dal Ministero dello sviluppo sociale argentino. La polizia indaga sui due delitti. Il programma viene narrato nella versione originale da Ashley Jensen. Matsushita venne condannato a una pena detentiva di due anni di carcere. Il corpo scala è in posizione centrale. Durante la Rivoluzione francese si ebbe la creazione del dipartimento, con capoluogo a Carcassonne. Milone si rifugiò a Marsiglia. Diciotto fogli di rame furono necessari per realizzare il leone del Louvre. Tornato in Cina, Chiang e sua moglie ebbero altri due figli. Considerata la sua rarità non riveste alcuna importanza economica. Si tratta di un documentario che ha come argomento principale la Shoah. La Sala è tuttora gestita dai discendenti di Isabel Cargill. I risultati furono infatti deludenti e dopo due gare abbandonò la squadra. "L'uomo si precipita nel negozio, arrivano i soccorsi ma non c'è niente da fare." "L'intervento di avvocati e ordinanze dei tribunali sembra così inevitabile." È una terra molto antica e di grande interesse storico e paesaggistico. A. il duca di Savoia per armare le sue guardie. È rimasta però conquistata dal gesto di sangue di Fred. La collana si impose con immediatezza convincendo critica e pubblico. È di colore verde e molto friabile. Dietro questa definizione la varietà di tipi e di periodi è ampia. Nel frattempo, iniziò la riorganizzazione della vecchia struttura della marina olandese. È probabile che questo servizio venga presto esteso ad altri paesi. "Il termine caravanserraglio ha assunto anche il significato traslato di ""luogo di grande confusione""." Il Writ poteva essere indirizzato o allo sceriffo locale o al signore locale. Un trattino collega gli elementi di una parola composta. Ancora oggi, però, resta il più grande centro della Penisola di Coromandel. La loro particolare forma e la struttura li rendono particolarmente forti e resistenti. "Il giocatore catturato diventa ""strega"" nel turno di gioco successivo." Leith Brodie Ha sfidato sua sorella in P-League. "Questi ultimi due ""beni"" costituivano una parte importante della loro attività." Erano tutti cittadini britannici a eccezione di un italiano. Particolarmente pregevole è la decorazione pittorica di alcune sale del palazzo. Il fusto nasce dal bulbo sotterraneo. "A L'Épine sorge la basilica minore di Notre-Dame." "La sua figura di intellettuale, tuttavia, non si esaurisce all'interno del contesto accademico." Sorge lungo la riva destra del Bacchiglione. Ciascuno di questi ultimi presiede un Consiglio nella propria isola. I tre allora assaltano il castello. Dio della giustizia, della pace e della verità, apparteneva alla schiera degli Æsir. La festa e la devozione verso Santa Lucia hanno origini molto antiche. A cavallo della seconda guerra mondiale, esplorò e descrisse moltissime grotte del bresciano. Può colpire uno o, nella maggior parte dei casi, entrambi gli occhi. Si creò un legame indissolubile tra i due che durò per tutta la vita. Numerosi sono i possibili itinerari naturalistici in bicicletta e a cavallo. Viene usato generalmente riferito a materiali lapidei in edilizia oppure a rocce e terreni. "Un marinaio francese grida ""Viva l'Italia!" La dotazione di serie include un head-up display e un cruscotto digitale. È stato confermato anche nella stagione successiva. A Milano però il centrocampista veneto non sempre riuscì a esprimersi al meglio. Il club milita nei tornei dilettantistici abruzzesi. "Inoltre, la ""Pastinaca sativa"" può produrre dermatiti." Inoltre è anche professore associato aggiunto in Chirurgia Generale presso la University of Pittsburgh. La donna si innamora di un giovane avvocato, Craig Clifton. "Quest'ultima forma di capitale in particolare è determinante per la competitività urbana." "Al pian terreno vi è una lunga balaustra interrotta soltanto dal portale d'ingresso." Il film fu prodotto da Auguste e Louis Lumière. I soldi degli altri "Partecipò a due edizioni del Giro d'Italia." Esisteva ancora, comunque, una possibilità secondo la quale le analisi potevano essere state contraffatte. Da lui ebbe la sua terza figlia, Katie. Le grate accanto al portale servivano forse alla distribuzione della carità. È rara nelle rocce metamorfiche. In ogni tappa dovranno essere organizzate competizioni senior di almeno tre specialità. È stata sposata con Michel Petrucciani. Egli fu un fine interprete delle musiche di Mozart. Tuttavia il suo rendimento fu fortemente condizionato dagli infortuni. Si tratta di una dorsale calcarea e calcarea-dolomitica con ripidi speroni. Li seguirono gli Insubri. Essi si esibivano in un vero e proprio teatro. Per i compiti amministrativi è stato costituito invece un Ufficio internazionale. Persone di nome Gheorghe Lungo un periodi di tempo Ezio vende le proprietà di famiglia. "Ha ricevuto una nomination ai Razzie Award per ""Peggior Remake o Sequel""." Coprendo con massi tali cavità, le visioni spariscono. "Al centro troviamo la ""Madonna col Bambino""." "La copertina dell'album raffigura un quadro di Chuck Loyola." Anche le particelle formate da due soli atomi sono a volte considerate cluster. Le tombe Fraser vengono raramente visitate dai turisti, anche se sono aperte al pubblico. Caratteristiche della Borgogna sono le dolci ondulazioni e il verde senza fine. Il telaio montava sospensioni a ruote indipendenti. "Per ciò che concerne la gara, Adrian Sutil decise di partire dai ""box""." "L'atokite si rinviene in granuli finemente dispersi nel concentrato proveniente dalle miniere di platino." La canzone è stata composta da Paulo Pereira e Pedro Marques. Giunto ai campi del pianto vide poi il triste spirito di Didone. "Recita in svariati fotoromanzi per le riviste Lancio e ""Grand Hotel""." Al termine della stagione ha annunciato il ritiro. Questa echidna è endemica delle Montagne dei Ciclopi. "Nel corso degli anni duemila conquista altre due candidature al César, con ""Amen." Ha due sorelle, Helena e Georgina, e un fratello, Dimitri. Notevoli anche una via Crucis in formelle di bronzo e le vetrate delle finestre. Quindi presta il suo volto per alcuni servizi fotografici per riviste dedicate ai giovani. Ebbe come allievi Federigo Enriques e Guido Fubini. Gli antagonisti principali della serie sono Darkseid e Lionel Luthor. Le pettorali sono trapezoidali, con vertice allungato. "Paul e James furono entrambi battezzati nella chiesa di Sant'Alhmund di Northumbria." Le venne insegnato a dipingere da Nicola Consorti e Tommaso Minardi. Uno di loro, Assur-nadin-apli, gli sarebbe succeduto sul trono. Ben presto tuttavia abbandonò le scene liriche per la carriera letteraria. Il portale gotico a sesto acuto è sormontato da una grande finestra rettangolare. Who Can It Be Now? I diuretici sono più efficaci. "Alexander's Ragtime Band" Tutte le tracce sono state scritte da Bernard Edwards e Nile Rodgers. "Fondò l'Istituto delle Suore della Misericordia a Helsinki." "Un figlio, di nome Leopoldo, era già precedentemente morto all'età di due anni." È ritenuto il più grande villain di sempre. È un thriller poliziesco statunitense con Basil Rathbone, Ellen Drew e John Howard. Francesco Todaro A dieci anni venne inserito nella bottega del pittore mantovano Giuseppe Bazzani. Agnes Joaquim riposa nel piccolo cimitero della chiesa armena di Hill Street a Singapore. In altre occasioni si sono avuti arrivi di tappa in cima al Passo Pordoi. Disney decise di recuperare il personaggio rendendolo più comico. Mary intanto cerca in tutti i modi di negare il fatto di essere incinta. Lautaro Acosta, uno dei più promettenti giovani violinisti italiani, si unisce ufficialmente la band. Nel campo filosofico, difese il cristianesimo contro il positivismo moderno. Ha avuto una relazione tumultuosa, durata sei anni, con il pittore Diego Rivera. Finalmente allontanato ogni dubbio, i due tornano a vedersi con serenità e passione. "La prima costruzione finita e stabilmente abitata, la ""Coop." "È anche un po' 'monotono." La distensione era giunta al termine. "Fa parte dell'area amministrativa di Highland." Archimede Pitagorico inventa un razzo per tirare fuori la Terra dal buco nero. Dopo questo fallimento, la band si sciolse. Kant si sentì incompreso. Convento, pensionato ed edificio scolastico vennero successivamente ricostruiti. "La prima partita si disputò a Parigi, con il ""Sente"" a Watanabe." Il Senato, in cui ogni stato ha una delegazione identica, vota invece normalmente. "La sua ricerca ha riguardato la geometria algebrica, quella differenziale, l'analisi complessa." Il padre gestiva un negozio di ferramenta, mentre la madre era casalinga. Frank James Low Il Genio ha come specialità Pionieri, Ferrovieri, Pontieri e Guastatori. Grazie alla sua grande facciata multicolore è uno dei simboli architettonici della città. Quindi Gx conterrà la foresta. A Gaza si trasferiscono molti Egizi, in particolare cristiani, per il commercio del vino. Il Pueblo di San Ildefonso è uno degli Otto Pueblo Settentrionali. Molti videogiochi sono composti da livelli ben delimitati, che diventano sempre più difficili. Continua allo stesso tempo la sua carriera concertistica. Ci sono voluti oltre diciotto mesi di tempo per completarlo. Il nuovo cratere è di colore grigio bluastro contenente una gran quantità di minerali. Lo stesso show fu poi riproposto solo in poche altre città. "Il suo nome significa letteralmente ""divinità dei conigli""." La principale località attraversata durante la sua discesa è Brunico. "L'esposizione è breve e non presenta ripetizioni." "L'anno successivo la squadra è stata sciolta e subito rifondata col nuovo nome." "La sua presenza è legata a quella di fonti d'acqua dolce." Alcuni contenuti sono in open access. Dal punto di vista architettonico si tratta di edifici di gusto tardo-eclettico. Alcuni, infatti, definirono la traccia illuminante e dai buoni propositi. "Una tecnica di recitazione questa comune anche alla commedia dell'arte." Uomo semplice e schivo ha parlato soprattutto attraverso le sue opere sempre più richieste. Il capoluogo di contea è Ionia. Ricordava vagamente i primi album della band con i riff tipici del rock classico. Dopo due anni in squadra, firmò un prolungamento per un ulteriore biennio. Eiji si innamora della ragazza e inizia a seguirla. Il film è stato distribuito in Italia direttamente in dvd. Emilio Podestà Fu un politico e un attivista sociale. Il personaggio non parla, ma si esprime a gesti e versi. "Nella zona è presente una necropoli rupestre riferibile all'Età del Bronzo." La sua compagnia di balletto aveva sede a Parigi. Winston Bennett Qualche tempo dopo, Frank, il suo migliore amico, si fidanza con la stessa donna. E il risultato si vede. Questa specie è conosciuta soltanto nelle vicinanze di Essaouira, nella parte centro-occidentale del Marocco. Ha invece effettuato uno stage presso una farmacia a sempre a Berlino. Tre combattenti di Al-Qaida furono avvistati mentre si spostavano sul crinale di una montagna. Lavorava come montatore nei Cantieri Ansaldo di Genova Sestri. Gli viene chiesto, come ultima missione, di catturare il pericoloso mafioso Andreas Stavros. Il progetto venne sospeso per via di contrasti creativi tra Rifkin e lo studio.. Ha una sua scuola per portieri a Toronto. Stalin sarà stato sicuramente pazzo ma non era stupido. Il clima dell’ecoregione presenta estati molto calde e secche, mentre l’inverno è sub-umido. La funzione soddisfa la tesi del teorema dei valori intermedi senza essere continua. "Shakespeare Festival"" guadagnando il primo premio nella sezione monologhi." Il fondo librario è collocato a sé e totalmente catalogato. Michael Hawkins In ogni caso Fes rimase una città molto importante. Jim Henson è spesso citato in Il teatro di Sabbath, capolavoro di Philip Roth. "In quest'opera Marko era il capitano del sottomarino ""Ottobre Rosso""." Oggi è disponibile e supportato in quarantacinque lingue nella maggior parte del mondo. Complessivamente Castelnuovo pubblicò più di cento articoli, libri e memorie. Tutte le partite furono disputate a Glasgow. Lo scalo offre servizi di rifornimento acqua, scivolo, gru, servizi igienici e riparazione motori. La coda molto più tradizionale possiede una fanaleria vagamente ispirata alla concorrenza tedesca. Alcune zone, che saranno poi incluse nella opera maggiore, furono oggetto di pubblicazioni anticipate. A sud delimita il confine con lo Stato del Gujarat. Mike si accorge di non essere un buon padre né un buon marito. È rilasciato sotto licenza libera Open Source. È sepolto nel cimitero degli oblati di Mission. Il tratto urbano utilizzava rotaie a gola tranviarie. È disprezzato dagli altri pazienti che lo considerano un disertore. The Wild Girl I suoi fiori sono di colore bianco-verdastro, molto profumati, soprattutto durante le ore serali. Su questa struttura si sono sviluppate diverse teorie dei giochi. Il compito di guidare questo veicolo fu affidato al detentore del record Andy Green. Diablo creò quindi una potente legione di demoni. "Questi animali vissero durante il Mesozoico, anche conosciuta come l'età dei dinosauri." Alcuni tavolette, da dipinti più ampi dispersi, si conservano nella collezione Chigi Saracini. "Nonostante ciò partecipò a diverse uscite della ""Knickerbocker Engine Co." Nella diocesi si sono verificati episodi violenti di intolleranza contro la minoranza cattolica. I vincitori di uno degli eventi possono definirsi ufficialmente campioni del mondo della categoria. Per il calcolo di V si deve considerare anche il volume degli additivi V "I documentario ""Which Side Are You On?" "L'obiettivo del gioco è ritrovare Paperino e Pippo." Fi scritta da Michel Legrand e Smokey Robinson. Tutti e due ricorsero poi in appello contro la sentenza di primo grado. Le unità classe V ebbero lanciasiluri binati mentre le W ebbero i lanciasiluri tripli. "Nel film doveva apparire anche Hugh Hefner, il creatore di ""Playboy""." Tale patologia è una particolare conseguenza di un insulto ipossico-ischemico. Silvia Martínez La sua caratteristica è di avere un pistone nella testa. Chiedono anche il nuovo stadio civico promesso. I giardini formali sono divisi su tre livelli, sfruttando il pendio irregolare della collina. Questo strumento mantiene il suo nome perché, originariamente, era di quattro ordini. Le pinne pettorali erano molto grandi, mentre le altre pinne erano più ridotte. "Cura inoltre una rubrica settimanale nella sezione motoristica del ""Daily Telegraph""." A fine stagione chiuderà al quarto posto. Si interessò anche di questioni pubbliche: anarchismo, femminismo, socialismo e sionismo. Ingaggiata battaglia subì una sconfitta perdendo parecchie navi. Alla fine si scopre che Jack era ricercato per omicidio. La gang si sposta con la Mystery Machine in giro per il mondo. "La Chiesa Madre, dedicata San Nicola di Bari, dove si trovano diverse opere d'arte." Il patrimonio era indissolubile e fedecommesso con la garanzia della sua conservazione. Ormai cieco, trascorre la sua vita in un villaggio della Germania. Digital fu lo sponsor primario di questo progetto. Vivono tutte nella Casa dei Sogni. "Il tipo di scappamento usato era il Graham detto anche ""a riposo""." Tra presa e indurimento non esiste soluzione di continuità. "Secondo quanto riferito, le sue ultime parole furono: ""Mi dispiace, devo andare""." "Alcuni avanzarono l'ipotesi di cancellare questa edizione dei Giochi olimpici." Ma è tutto inutile: a causa di un parto difficile, Catalina muore. La specie è stata reperita in diverse località della regione paleartica. Il centro del resto è attraversato dalla Western Way Long-distance trail. Negli anni venti si laureò in legge a Caracas. In Francia chiude la carriera. Per comprare gli ingredienti e le bevande, Babette ha speso tutti i propri soldi. Con la morte di Sigismondo, la Lituania sarebbe tornata al re di Polonia. Fernando León Nelle ricerche i termini si intrecciano. Christmas Fair. Ovviamente studiava anche cose più difficili, ma sempre attento a non esagerare. In Palestina la questione fu più difficile. Alla fine Lindsay uccide Yates, vendicando Nadia. Non prese parte parte alla vita politica del dopoguerra. Il cranio è piuttosto largo, con apofisi occipitale non pronunciata. Il secondo completo di colore bianco, presentò degli inserti blu mentre scomparve il rosso. La carne è commestibile ma non viene venduta sui mercati. "È membro dell'accademia nazionale di ingegneria." "Il film è stato descritto come un ""Harold e Maude"" gay." Questa teoria spiega appieno la presenza di un disco di polveri intorno alla stella. "Bill Haydon nasce da un'importante famiglia aristocratica attiva in politica." "La città ha una lunga tradizione nella produzione del ""sakè""." È inoltre nipote del musicista Mark Hudson. Per il lavoro svolto ricevette, dopo la sua dipartita, il titolo da Cavaliere. Il piano fallì, tuttavia, e i Five furono sconfitti. Questo aggravò la rivalità tra Faenza e Forlì. "Al cinema ha lavorato nel film ""Dove eravamo rimasti""." Ora accoglie importanti mostre espositive ed è sede di appuntamenti culturali e conferenze. Al termine della guerra in Corea la nave fu posta in riserva. "In precedenza due unità della Regia Marina aveva portato il nome ""San Marco""." È inoltre presidente dell’Internazionale Democratica Centrista. I dati su questo periodo storico transitorio mancano. La chiesa si presenta in uno stile gotico moderato. Attualmente Steve collabora con vari progetti e tributi. Hernández è stato assegnato per un periodo di sei mesi. Stazione di Marina di Carrara In numerosi problemi semplici, la reazione del supporto è perpendicolare alla sua superficie. Questi fu un famoso presidente della Federation of British Industries. La palla è quella omologata dalla Federazione Italiana Tennis. È conosciuta anche come Nicole Stevenson, cognome preso dal marito. Si trattava di una piccola drogheria a Chieri, una cittadina sulla collina torinese. Jenna, Jake, Tamara e Ming vanno alla festa di Capodanno di Matty. "Il titolo di 'Ayatollah' deriva dai suoi studi in Iran." "L'autore, ignoto, è certamente un dotto ebreo." "James John Keane è stato il primo arcivescovo americano d'origine." Si nutre di grossi insetti come coleotteri ed ortotteri. Amos Poe Felice, invece, si salva. La Vergine che guarda il Bambino tenuto tra le braccia. Ecco perché venerava la figura storica di Shivaji. Garvey racconta che Robert Del Naja lo chiamò per chiedere una collaborazione con lui. Ogni generatore può essere collegato ad un singolo gruppo vibrante. Conseguì i dottorati in filosofia, teologia e diritto canonico. In campo cinematografico, May è considerato uno dei fondatori del cinema tedesco. "In seguito collaborerà alla sceneggiatura e alla preparazione delle beffe di ""Scherzi a parte""." Arresta dunque il pittore per alto tradimento condannandolo alla forca. Alla fine della seconda stagione Sonic e gli altri riusciranno a tornare a casa. Questi ultimi poggiano su grossi pilastri, che sono rafforzati da paraste doriche. Inoltre è presente una società pallavolistica, la Volley Eagles. Alcuni dei primi sui dei paraventi erano piuttosto pratici. Dopo essersi sposato con Alanna, hanno una bimba ma la moglie muore di parto. La telecronaca sarà a cura di Pierluigi Pardo e Luca Marchegiani. "Questo ha l'effetto collaterale di alterare leggermente il bilanciamento dei colori nella fotografia convenzionale." Nasce in una famiglia di immigrati ebrei. "Patrono della città e della diocesi era sant'Euplio." Negli anni, da editore passa alla realizzazione di servizi giornalistici. Dopo una breve fase surrealista ha poi creato un proprio particolare stile. Lo stabilimento venne invece ceduto alla Hanomag; oggi vi vengono costruite delle Mercedes. "Viene citato ne ""Il ritratto di Dorian Gray"" di Oscar Wilde." Nella prima stagione è stato realizzato un crossover con la serie Buona fortuna Charlie. Venne descritto come obeso e malato. Molto apprezzate sono le loro interpretazioni di musiche da film. Alcuni di questi attaccati avrebbero dovuto avanzare esposti al fuoco nemico dalle linee australiane. "L'operazione Just Cause è spesso indicata come emblematica di tali concetti." Entrambe sono state elette alla Camera dei deputati. "Cleese aveva lanciato l'idea del pitone, come animale buffo e sgradevole." Fu sempre impegnata attivamente nel movimento di emancipazione femminile. Il Centro sportivo Yellow Dragon di Pechino prende nome in suo onore. Bob Verga "Consacrata al culto cattolico, è stata l'antica parrocchiale del paese." Il capoluogo è Olten. Affitta una camera nella casa dei suoi. "Viene considerato il più grande giocatore della storia dell'." Ogni calcolo sulla durata di questi spostamenti è pertanto impossibile. "Questo evento commosse e turbò il solitamente impassibile Menzies che interruppe un'importante cerimonia politica." Le valli si uniscono nel fondo della zona a sud. La loro musica si ispira alla new wave e soprattutto allo shoegaze. Finisce terzo. In un certo senso la Regia Guardia era la prima vittima del fascismo. In panchina erano allenati da Paul Brown mentre il loro quarterback era Otto Graham. Qui furono sconfitti dagli spagnoli, perdendo dieci uomini. "Talvolta si trovano all'interno di applicazioni che di per sé non sono di intrattenimento." Recitava sia in italiano sia in inglese. "Ciascun valore della successione è chiamato campione e si ottiene tramite l'operazione di campionamento." Approfondimento sul bitume di Giudea "Comprendono il più importante nodo idrografico dell'Europa occidentale: il Massiccio del San Gottardo." Gli attacchi si suddividono in due categorie, Attacchi Sintattici e Attacchi Semantici. Questa opzione, però, è stata scelta molto raramente. I colori sociali sono il celeste e il bianco. Nel primo turno dei play-off viene tuttavia eliminata da Treviglio. Gli sketch del trio si basavano principalmente su un unico canovaccio. Fu pittore di stile post-impressionista. La liturgia è celebrata in lingua siriaca. "Inizialmente l'edificio era dedicato alla Beata Vergine Assunta." Tuttavia, il copione prevedeva che questi fossero i protagonisti di alcune puntate. La femmina è piuttosto simile, ma presenta del bianco intorno agli occhi. Diversi dispositivi sono stati descritti da Vitruvio, compresa la vite di Archimede. "Frequentò l'imperial-regio ginnasio tedesco a Trieste e, a Gorizia, il Seminario." Oliver ordina a Stan di andare a sentire cosa vuole. Storicamente, questa era la parte principale degli studi ebraici. Raramente dispone di dispositivi costosi e si appoggia per lo più alle tecnologie digitali. La presenza dei tubercoli dà alla sezione del giro un tipico andamento poligonale. "I mausolei coprono le precedenti sepolture romane e verranno usati per tutto l'alto medioevo." La costruzione fu poi proseguita dal figlio Pietro e dal nipote Federico. Come ad esempio: Parker Lewis. Una miniatura del secondo ritratto fa parte oggi di una collezione privata. Spesso ciò avveniva come riconoscimento civile. "Si pensi ad esempio alla situazione dell'economia in zone dominate da mafia e camorra." Fa parte di commissioni per assegnare premi letterari. "L'ingresso principale è attraverso una grande galleria coperta, aperta sui lati, chiamata loggia." Questi sono i riferimenti che hanno permesso di stabilire la classificazione delle specie. Nello stesso anno, Napoleone Bonaparte la nominò ministro. Questi sintomi erano accompagnati da febbre e dallo sputare sangue. "Così, col sorriso sulle labbra, si getta dal terrazzo dell'ultimo piano." Si trova in territorio francese, a circa due chilometri dal comune italiano di Claviere. Nella cabina con copertura a soffietto prendevano posto conduttore e capo-pezzo. Rimase gravemente ferito in combattimento e fu costretto a ritornare a Mosca. "Questo rimane tutt'oggi il miglior risultato ottenuto dalla nazionale italiana maschile." Tuttavia, i dati in questione sono contrastanti. Il quarto sentiero è quello delle lettere di Paolo. "Mentre nella seguente puntata di ""Raw"", vengono sconfitti dal duo ballerino." Io sto qui Il cranio era di costituzione leggera e stretto, in particolare nella parte posteriore. "Un celebre esempio addotto nelle ""Ricerche filosofiche"" riguarda il linguaggio esclamativo." "Ciò determinò la scomparsa della Falange come l'aveva concepita José Antonio Primo de Rivera." È considerato uno dei brani fondamentali della musica rock degli anni sessanta. Iniziò subito a scrivere libri e per giornali con molto successo. "Oggi il complesso fa parte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze." Il film non fu comunque un successo né di critica né commerciale. Motivazioni ideologiche si aggiunsero a queste motivazioni iniziali. Dati tratti da: e. "Tale scelta fu criticata da giornali come il ""Washington Post""." "Si ricordano alcune delle tante opere che l'Amministrazione Lavorato ha progettato e approvato." La soluzione è detta comunque di Cardano-Tartaglia. "La maggior parte delle tavole erano fotografie a colori, ma c'erano anche disegni." Dirige la collana di Estetica Analitica presso Mimesis Edizioni. "Fu mandato a studiare all'Università di Bologna, dove apprese filosofia e diritto." Ha anche il ruolo di voce narrante in audiolibri. Inoltre viene nominato tesoriere della delegazione italiana del gruppo del Partito Popolare Europeo. Il segreto delle esche in gomma sta tutto nel metodo di innesco. È considerato uno dei pionieri della fantascienza rumena. "In alcuni casi può portare all'ingresso di un nuovo socio." Così ho scritto questo per una produzione a basso costo. Salvatore Fisichella "Nello stesso anno ha recitato nella fiction ""Come un delfino""." È il nipote prodigio di Pippo, abilissimo nella matematica e nelle scienze in genere. Tra questi due temi un motivo dolce. Le celle erano originariamente otto, disposte su entrambi i livelli. Tuttavia, secondo altri si sarebbe trattato di un altro capo sassone, Aelle del Sussex. Colpisce prevalentemente i maschi sopra la sesta decade. Chiude al trentesimo posto. "Come custode delle mele d'oro è inoltre dotata di poteri mistici." "In difetto sarebbe scattato l'obbligo di acquisto." "A maggio partecipa al suo primo grande giro riuscendo a disputare il Giro d'Italia." "Collabora regolarmente con il ""Corriere della Sera"", in particolare con il supplemento La Lettura." Vi è inoltre un anfiteatro in zona Mirto. "Successivamente l'almuzia venne sostituita perlopiù dalla mozzetta." È un attrezzo portatile, adatto principalmente al taglio di tronchi. "I due si ritrovano poi, più di una volta, a fare l'amore." "Nell'area nord, immediatamente dietro la porta d'ingresso, si situa una cucina." "Il comune fa parte dell'Unione dei comuni Terre dei Filangieri." Ognuno si è ritagliato una nicchia nella quale prospera e fiorisce. "L'area è divisa in due sezioni dalla linea ferroviaria Hudson Line." Si mangiano con varie salse. "La constatazione della manifesta impreparazione dell'esercito e del Paese rafforzarono i suoi sentimenti repubblicani." Cantano in inglese e tedesco. Ha anche affrescato alcuni soffitti del Palazzo Ducale di Sabbioneta. Qui comincia a interpretare con successo i sogni dei detenuti. Il nome del demo potrebbe derivare da quello di una figlia di Cefalo. Fiorisce da inizio estate fino al tardo autunno. Il matrimonio non si materializzò. Fu prestigiosa figura della Controriforma Cattolica. La struttura è in cemento armato, le pile sono rivestite di pietra. Ciò contribuisce a rendere sempre più difficili i rapporti tra i due emergenti dottori. John Popham La contea di Wirt è chiamata così in suo onore. "All'epoca nuragica appartiene il pozzo sacro di Santa Rosa." Successivamente, viene forzatamente portato dalle guardie alla sedia elettrica, dove viene giustiziato. "Le ""Minor civil divisions"" svolgono soprattutto compiti amministrativi e di governo del territorio." Carlo decide di portarlo dalla portiera per la notte. Spicca la modellazione solida e le pennellate, che consentono di creare un fondo delineato. Dopo essere stato sconfitto nella battaglia della Duna fu costretto a rifugiarsi a Danzica. La famiglia ha una larga distribuzione, con la minore diffusione nella Regione neotropicale. Brian Easton Le parole rimangono un mistero. "Situato interamente all'interno della Prefettura di Gunma, è uno dei principali fiumi di quest'ultima." E fu subito subito una strage tra i guelfi. Egli non temeva la pubblicità e sosteneva i suoi punti di vista. Appena uscito sul mercato il telefono presentava problemi con la connettività Wi-Fi. La nazione più medagliata fu la Francia. Alcune specie vivono nelle acque dolci di America centrale, Africa e Asia orientale. Ha frequentato il liceo Whitney M. Magnet Alta Young. Persone di nome Gabriele "Della chiesa fanno parte anche l'antica sagrestia, trasformata in abitazione e un piccolo campanile." Oltre a ciò il farmaco sembra possedere anche delle proprietà di tipo antinfiammatorio. Colto, ricco, con trentacinque voti assicurati sui quarantuno elettori, la vittoria era scontata. Espone opere a Parigi e ad Amburgo. Sembra quindi difficile credere che Poe non abbia mai lasciato gli Stati Uniti. Un più recente guado passa anche lungo il ponte. "La coppa fu vinta dal che sconfisse in finale l'." Il primo acquisto di terra dai nativi fu proprio Manhattan, comprata da Peter Minuit. "Come l'anno precedente, la manifestazione è stata suddivisa in due semifinali e una finale." "Cervantes, benché di mezza età e nonostante un""'allure"" spettrale, esibisce un fisico atletico." Dimorò tra Villa Lagarina, Bressanone e Salisburgo. "All'esterno sono presenti delle piazzole utili al montaggio di postazioni itineranti." Si presume che esso sarà il più alto in Russia e in Europa. Il nome Scania deriva dalla contea omonima. Ancora abbastanza comuni sono invece le catture accidentali. Furono inviate anche delle lettere di minaccia ad Albrecht. Sulla pietra della villa sono riportate varie incisioni in lingua latina. In Francia non esiste classificazione legislativa. Ghirelli assume la direzione del giornale. Una delle prime iniziative è la costruzione delle case popolari di Arzignano. Du Bos Come Invisibile ha gli stessi poteri e abilità di Uatu. La fortuna di Teocrito fu immensa. Alexander Wilson Monumenti, disegni, rilievi policromi di Umberto Mastroianni. È uscito contemporaneamente in tutto il mondo. I due animali decidono di cercare il padre per restituirgli il bambino. "Alle sue spalle, si intravede la sua collezione personale di opere d'arte." "Si trova sulla punta orientale, dove l'isola si avvicina di più alla terraferma." "La prima rappresentazione del nuovo corso fu la ""Eva"" di Franz Lehár." Prodotto da George Kleine, aveva come interprete Peggy Hopkins Joyce. Anche in questo caso gli artisti del settore più famosi si esibivano live. Le restanti forze della Lega si ritirano. Negli ultimi anni di vita gli fu diagnosticata la malattia di Alzheimer. I suoi cristalli sono di forma esagonale. Entrambe descritte di seguito. Immagini: Archivio Viazzi, Supervisione: Giovanni Grasso, Grafica: Agnese Sironi. I principali laghi si trovano nella zona settentrionale. A metà degli anni cinquanta, passò a lavorare per la televisione. "Zucconi collabora al giornalino del liceo ""La Zanzara"", fino a diventarne direttore." Davis, e Raoul F. Whitfield. Si percorre la cresta superando vari gendarmi e risalti. Innocent Eyes Le due banchine sono collegate tramite sovrapassaggio. "I normanni impiegarono trent'anni per sottrarla completamente dal dominio musulmano." Viene praticata anche la corsa campestre. In queste apparizioni, ha messo a segno sette reti. "Vinse quattro medaglie d'argento individuali e due di bronzo di squadra." "L'architettura del complesso abbaziale rientra nel cosiddetto ""romanico lombardo"" con influenze transalpine." Clarence Childs "Tra i suoi lavori, la chiesa di Sant'Agostino dell'Abbazia di Muri-Gries a Bolzano." Sono insetti fitofagi sia nel loro stadio larvale che da adulti. I seguenti dati riportati nella tabella Tornò quindi al Gil Vicente, nel frattempo promosso in Primeira Liga. Oggi la stazione è presenziata in quanto bivio. Parallelamente, il battaglione alpini sarà incrementato di una compagnia. Non prima che lo stesso fosse accaduto ai loro successori Virginia, considerati meno soddisfacenti. Anche i suoi fratelli minori Ettore e Giuseppe furono arbitri di calcio. Pausania afferma che la sua tomba si trovava Dime. Oswald intervenne in favore di Laurens sul governo britannico. Realizzò bracciali, spille, ciondoli e orecchini. "Il simbolo del Valle d'Aosta era il Leone rampante, che rappresenta anche la regione." Molti artisti hanno collaborato con gli studi Nicoli dalla loro fondazione. Nel doppio maschile si sono imposti Maurice McLoughlin e Tom Bundy. La madre discendeva da René Duguay-Trouin, un altro celebre corsaro bretone. Trascorsero un periodo di estrema povertà, ma anche molto felice. La parte fondamentale del dispositivo è una lastra. Fu inventato dalla ditta Lenci per la confezione di bambole artistiche. Dopo due stagioni con Delio Rossi, la Salernitana affida la panchina a Franco Colomba. Il disco contiene due tracce, una per lato. Iniziò fin da subito a giocare a calcio nei campetti nei dintorni di Leggiuno. Speke continuò la spedizione per poi effettivamente trovare la sorgente, il lago Vittoria. "Intanto cresce in lui l'amore per la pallanuoto." Tutte le specie del genere Daphne sono variamente velenose. "La ""co route"", invece, permette di selezionare i punti di rotta uno a uno." Crebbe a Bornholm. "Da quell'anno opera quasi esclusivamente nel settore in qualità di “pittore scenografo”." Ottiene un terzo posto in Giappone. Moretto, vestito elegantemente, si presenta alla guardia e la minaccia con una pistola. Nato a Edimburgo, era il fratello minore del pittore Alexander Runciman. "Anticamente, l'espressione era utilizzata per esprimere un'idea di solidità e di sicuro sostegno." È per questo che dobbiamo tutelare a tutti i costi i nostri difetti. La mostra è curata da Elio Parlamento, nome partigiano “Varzi”. Non ha partecipato a nessun importante torneo internazionale. Vita di san Paolo, eremita di Tebe. "La successiva sera, a ""Raw"", Big E ha sconfitto Karl Anderson." Nello stesso anno è direttore artistico del Roma Fiction Fest. La Sun Records fu una tra le più importanti etichette discografiche degli anni Cinquanta. Oggi Yūko Aoki è cantante nella band Icy Blue. La sorte finale del prototipo è sconosciuta. La sua ubicazione è sul lato settentrionale di Piazza del Pretorio. Ha un campanile a torre. Nel territorio comunale ha sede il centro di allenamento del Brescia. La squadra principale della città è il Jelgava. È ricoperto da peli bianco-gialli con due chele striate prive di peli. Preso dal panico, torna indietro, dove, assieme a Parker,assiste impotente alla morte di Dan. "Quell'anno tornò all'Università Americana di Beirut come professore assistente nel Dipartimento di Storia." "Mandò un nuovo Abuna dal Patriarca di Alessandria, ripristinando l'antico rapporto." "L'obiettivo della ""kermesse"" è riconoscere l'importanza culturale dei videogiochi." Il film fu prodotto dalla First National Pictures. Ritte e immobili intorno a quel forno. Il distretto fa parte della zona di Kosi nella Regione Orientale. Fu la sua unica stagione nella lega. Il monastero venne parzialmente distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Le ultime due furono retrocesse nei campionati regionali. Solo nel Settecento fu analizzata e riconosciuta come lega di rame-zinco-nickel. La loro data esatta non è nota. La chiesa è chiusa al pubblico ed in stato di decadenza Tuttavia, la completa condivisione del lavoro è una cosa abbastanza comune. "Per quest'ultimo lavoro si aggiudica un Tony Award." Per punizione, il cristallo bloccò il processo evolutivo dei Kree. Sono quattro i vescovi documentati di questa diocesi africana. Frank è nella cella col prete, quando entra il procuratore. Gli altri terroristi riuscirono invece a darsi alla fuga e a dileguarsi. Studiò il moto proprio delle stelle, scoprì molte nane bianche e compilò numerosi cataloghi. I testi sono indirizzati ai bibliofili. Nel secondo video, Lee usa centinaia di comparse per simulare disordini razziali a Brooklyn. Per questo si suppone trattarsi di un compilatore di materiali altrui. "Dopo l'occupazione francese, nella foresta, furono creati alcuni laghetti artificiali." "Edwards nel suo libro ""Fondamenti della genetica matematica""." Il ha vinto il titolo per la seconda volta. Il suo segno zodiacale è il Sagittario. Non è particolarmente tossico ma è mediamente irritante. In seguito vivono insieme a Tokyo. Deluso e senza i finanziamenti sperati, decide di tornare a Roma. Cats and Dogs La casa dei Wettin del margraviato di Meissen riuscirà successivamente a raggiungere tale obbiettivo. "Infine il Museo della Fram custodisce la nave rompighiaccio ""Fram"" di Fridtjof Nansen." Nel parco vi sono anche numerosi pipistrelli. Ma un misterioso individuo, Thompson Boyd, tenta apparentemente di stuprarla, ma fallisce. Parallelamente Patti continua la sua carriera da solista. A differenza dei preservativi, il diaframma non offre alcuna protezione contro malattie sessualmente trasmissibili. "L""'Utopia Tour"" ha debuttato con recensioni subito molto favorevoli in Islanda." Avrebbe infatti tentato di abbracciare e baciare un ragazzo di origine boliviana allora diciassettenne. Nella famiglia si riscontra una certa eterogeneità morfologica. I trofei organici che rischiano la decomposizione vengono conservati in appositi contenitori. Davis venne eletto presidente provvisorio della Repubblica di Minerva. Questa prima importante innovazione rimase in uso per tutta la storia del gioco. Il progetto non portò quindi a nulla di fatto. Queste linee sarebbero state rilevate dalla London Transport ed elettrificate. Spesso tali siti vengono disattivati entro alcuni giorni dalla loro creazione. Egli è il capo del potere esecutivo e presidente del Consiglio dei ministri. Il sistema dualistico sostiene che ci sia una potenza buona contro una potenza cattiva. Efficiente ispettore di Scotland Yard è anche un apprezzato poeta. Il personaggio successivamente subì numerose modifiche. Il composto si presenta sotto forma di cristalli aghiformi bianchi. Appare anche sulla copertina di Time. La parte estiva del tour raccolse principalmente consensi di critica. La sua vita media si aggira sui dodici anni. "Revere inoltre appare in un episodio di ""Futurama""." La vera e propria competizione è infatti iniziata dal quinto episodio. Questo resterà il punto più alto della sua storia. In passato ha ospitato incontri di football, calcio e partite di hockey. Persone di nome Santiago Tuttavia, diversi approcci promettenti sono stati proposti. "L'album fu registrato cinque anni prima della sua pubblicazione." Che penne e che voci forti! Figlio di una nobile famiglia toscana, frequentò il liceo di Lucca. Il progetto fallì per considerazioni politiche contrarie. "Ne diventa consigliere e, seguendo Gioberti, propugna l'idea di una costituente federale." Il capoluogo è Palmer. Venne poi chiamato a essere segretario della Conferenza episcopale di El Salvador. P. Lovecraft e richiama le macchie di Rorschach che si usano in psichiatria. "Riflessioni di un compositore contemporaneo""." Viene sepolto nel cimitero di Douai. Il testo è stato più volte paragonato ad un testo di Prince. Si occupò inoltre dei fondamenti della probabilità. Leonardo Castro A Prince There Was Per evitare una condanna fuggì a Lugano. "Secondo Welker, il termine ""daimon"" sarebbe uno dei principi più antichi della filosofia greca." A questo punto il torrente perde altitudine e scorre tra ripide rupi. Uno dei suoi studenti a Roma è stato il ritrattista catanese Giuseppe Gandolfo. Anni dopo, ormai iniziato il liceo, la classe organizza un incontro. Con le salse madri si fanno le salse di base. Persone di nome Lukáš Si gioca annualmente a Fleurus in Belgio. "Si tratta del quinto capitolo principale della fortunata saga di videogiochi ""Gran Turismo""." "Fu progettato e costruito all'inizio degli anni cinquanta." In seguito è stato nominato giudice della Corte suprema degli Stati Uniti. "Solo a causa dell'insistenza della stessa, decise di effettuare lo stesso il concerto." Utilizza le medesime meccaniche di gioco del primo capitolo della serie. "Poco dopo la laurea le è stato offerto un ruolo nella produzione di ""Frankenstein""." La corazzatura era costituita da acciaio Krupp delle acciaierie di Terni. In pratica, però, tale caratteristica non fu praticamente mai usata. "L'intero sistema può inoltre essere rimosso in un giorno." Si tratta di un ipocoristico del nome Elisabetta. In circa sei mesi vendette più di un milione di copie. Si trova in Calabria ed attraversa la valle del fiume Lao. In suo onore è stato battezzato il cratere Chadwick, sulla superficie della Luna. Partecipò complessivamente a diciotto rappresentazioni nel teatro viennese. I sessanta cubiti di lunghezza erano suddivisi in due parti. "La scrittrice di alimentazione Annette Hope pensa che ""si può capire il suo successo." Tutti i membri, ad eccezione di Lia, sono apparsi nei reality show della Mnet. Imparò il mestiere di meccanico, ma durante le due guerre si trasferì in Brasile. Un altro affresco del Salimbeni si trovava nella sagrestia. Per giungere al porto si utilizzano taxi ed autobus. Spesso sono dotate di fogliame deciduo anche se alcune specie sono sempreverdi. Sorge in Via San Filippo e rappresenta un notevole esempio di decorazione barocca. "Tutte queste imprese si conclusero però un fallimento e diminuirono la potenza dell'Ordine." Essa dichiarava come inammissibili tutte le disposizioni ecclesiastiche emanate da associazioni o gruppi. È una specie tranquilla, a cui piace fare il bagno. È utilizzato anche come attrattivo chimico nella gestione degli insetti forestali. La storia dice che il re di Napoli si sposò con una principessa austriaca. Di fondo Cante fu un acuto politico, un abile negoziatore, un valente comandante militare. Attaccò duramente coi suoi scritti la poetessa e cortigiana veneziana Veronica Franco. "Collaborò a ""La Donna"" ed al ""Bollettino dell'Unione Femminile""." Christian Garnier Quando la polizia fa irruzione nella sua abitazione si trasforma nuovamente in uccello. Le fiancate del teatro sono invece movimentate da una loggia sormontata da una terrazza. "Ai tempi, l'area era perlopiù ricoperta di boschi, con poche aree coltivate." Infine, indossa dei calzari ai piedi. "L'area di un cerchio è proporzionale al quadrato del suo raggio." E che cosa si sa? Produce annualmente molti polloni dalle radici, ma ognuno vive due anni, è cioè biennale. Gli effetti speciali utilizzati nel film sono opera di Roberto Betta. Le persone mostrate sono sempre diverse e non sono mai la stessa. Dopo aver spiegato che non gli è rimasta più Infinity Formula, Nick Fury Sr. Per estensione sono stati chiamati propilei anche altri monumenti dello stesso tipo. "Rispetto ai classici greci, l'opera contiene anche la storia d'amore tra Filottete e Giocasta." Verso la fine della produzione fu aggiunto il cambio di tipo automatico. Aníbal González "Mentre, per ""Forward Momentum"" è stato girato un videoclip professionale." I testi sono tutti scritti da Alberto Salerno, che usa lo pseudonimo Manipoli. I personaggi sono stilizzati e i colori sempre rappresentati nella penombra. Riecheggia riti di rigenerazione agraria. "Tutti i manga pubblicati su ""Kappa Magazine"" erano editi in patria dalla Kōdansha." "Il contenuto era in lituano e dedicato alla informazione sull'esperanto." La pellicola ha ricevuto recensioni contrastanti. La moltiplicazione avviene con la semina a dimora in aprile e successivo diradamento. "Comunque non c'è alcuna tradizione che collega le due armi." "La settima canzone è invece la cover di ""Bela Lugosi's Dead"" dei Bauhaus." Vi rimase poi anche per la successiva stagione. La stagione verrà conclusa da John Watson. Sembra che vi sia stata una sola edizione del manuale. Corrisponde al lupo adulto. Ancora una volta la città dovette sopportare acquartieramenti e versare ingenti tributi. La Lucas Arts mise due volte in cantiere un seguito per questo gioco. "Da questa data ha inizio l'esistenza ininterrotta della scuola attuale." Alcune specie sono conosciute comunemente come pesci pietra a causa del loro aspetto mimetico. Viene utilizzato più comunemente per drenare gli spazi sottocutanei. Alcune popolazioni nordiche invece credevano che seguendoli si trovasse il proprio destino. Così Hiccup e gli altri lo portano a Berk per decidere cosa fare. Contrapposizione che diede vita al fenomeno dello squadrismo. "Federico accetta e il nuovo impegno sarà per lui un crocevia dell'esistenza." Lyndon B. Johnson National Historical Park "Giornalista sportiva, seguì il Giro d'Italia sulla rivista ""Il Campione""." E anche lui votava nella tribù, come un normale cittadino. Scott Patterson Una ragazza povera deruba un artista ma viene arrestata. Anche loro non ricordano nulla del loro passato. Dannati tutti quelli che non dicono dannato a John Jay! A Howard W. Koch Brahim era stato in precedenza arrestato dalla polizia francese per la detenzione di stupefacenti. Erano intimi amici, e non sono stati separati neppure dalla morte. Nonostante i secoli trascorsi, è tutt’ora visibile l’impianto generale con alcune imponenti strutture. Roy Amundsen Negli Annuari Pontifici la sede è collocata in Cappadocia. La successione tra Capi-Ordine può avvenire in vari modi. La copertura è a capriate lignee in tutte e tre le navate. È il più grande impianto calcistico di Florianópolis. Il singolo è stato pubblicato dopo una demo che non aveva ricevuto molta attenzione. Il percorso si compone di quattro stazioni, compresi i due capolinea. Le due tracce, come riportato dai giornali, risulterebbero sovrapponibili nella parte del ritornello. La terapia varia a seconda della malattia e delle cause scatenanti. E, in effetti, in alcune occasioni la realtà rivelerà corrispondenze con il film. Bilal Saad Mubarak Testi di Guy Garvey. "A Jena fu anche direttore dell'Istituto di Fisiologia." Molti senatori dichiararono di non saperne nulla. Cruz fu nominato prima riserva per il Pro Bowl, il primo della sua carriera. A seguito della scomparsa della regina Matilde fu eretta anche la chiesetta. Riesce ad ottenere però il diploma nella scuola di George Ellery Hale. Le pinne pelviche erano spostate molto in avanti, in posizione toracica. La costruzione, di aspetto imponente, è a due piani, collegati da scale interne. Jasmine Directory fornisce sottocategorie alle categorie primarie che sono disposte anche in ordine alfabetico. I personaggi della Galaxy Serie sono stati commercializzati in diversi tipi di confezione. "L'altare ricorda come impostazione un arco trionfale con quattro colonne libere di ordine corinzio." Si qualificano agli Ottavi di finale le prime classificate di ogni girone. Talvolta impiegato come trequartista e anche come attaccante. Il commissioner Miles Wolff lasciò la sua creazione e fu sostituito da Mike Stone. La protezione ambientale è pressoché sconosciuta. Giovanni Battista Brambilla li acquisto tutti per restituirli allo scultore. Bartolomeo Bon A quel lavoro, altri faranno seguire numerose pubblicazioni dedicate ad altre regioni italiane. "Il terminale inferiore è protetto da due pareti laterali per evitare l'invasione di sabbia." Nonostante ciò, il risultato non cambiò. "In realtà, i Bio Band assorbono l'energia dei ragazzi." Vissero tra la corte di Napoli e il palazzo di Montella. "Il video musicale ""Ooh Yeah"" è stato diretto da Matteo Bernardini." È anche un abilissimo detective addestrato in varie procedure di polizia. The Midnight Message "Il Dunfermline è stato retrocesso dopo essersi classificato all'ultimo posto nella stagione precedente." Nel raddrizzare tensioni molto piccole si ha quindi una perdita e una distorsione eccessiva. È tipico del Nord Italia, in particolare in Emilia ed in Romagna. Da non confondere con Saint-Germain-la-Montagne. La società europea funziona attraverso i propri organi. Alcuni critici lo considerano allo stesso livello di ritrattisti come Rembrandt e Velázquez. Ma la nave fa naufragio e Yannick perde suo padre. "Ester entra così nell'harem del re Assuero e diventa regina." Si ritiene che entrambi i nomi propri siano di origine sumerica. La donna lo presenta a Tommy come suo padre. "Suo figlio, Saʿūd, è il governatore della provincia di Ha'il." "Intraprese gli studi di legge mantenendo una forte propensione per l'arte della pittura." Rimase a Kaunas anche dopo la fondazione della Repubblica Socialista Sovietica Lituana. I due vissero nei pressi del Lago Bianco, dove sorse il monastero di Kirillo-Beloserskij. The Stolen Treaty Un altro allievo importante di Graham è stato Irving Kahn. Il Guerriero riparte in sella alla moto riparata dopo la schermaglia. Pirin Blagoevgrad "L'altro pilota titolare è il francese Jules Bianchi, ex collaudatore della Force India." Alcune sue poesie sono state tradotte e pubblicate in afrikaans. "L'album è progettato per offrire conforto." An Kum-ae Condivide i motori già montati su altre vetture Jaguar e Land Rover. Rappresenta la porzione più esterna, e quindi quella esposta al sistema immunitario. La funzione dei circuiti cerebellari dipende interamente dai processi eseguiti dallo strato granulare. Le transazioni terriere erano infine permesse ed autorizzate anche come regalie personali pienamente arbitrarie. "Gli altri insediamenti sull'Isola Ellesmere sono Alert e Eureka." Ma questa pace è destinata a finire. Osasco ha un clima umido, subtropicale. Gli succedette Tod David Brown. Ha una nuova funzione calendario sincronizzato con quello personale di Windows Live Calendar. "Da allora lo stabilimento è sede di quest'azienda." Camp Swift è servita dal Bastrop Independent School District. Il resto della storia è invece narrato in terza persona. "I tre piroscafi furono scortati dalla R. Nave ""Stromboli""." S. Peirce e W. James. In quattro anni la ditta fece progressi notevoli. Oleg Zajcev Tradizionalmente questi dolcetti vengono serviti in porzioni adagiate su foglie di limone. Il giorno festivo varia da comune a comune, in base al santo celebrato. Esistono collegamenti in taxi-brousse sia da Antananarivo che da Antsiranana. Attualmente, superati i postumi del male, vive a Castellammare di Stabia dedicandosi alla poesia. Fu esperto teologo e astrologo. Per la stessa ragione, in famiglia Radu non riceve alcuna educazione ebraica. Smith ha poi cantato in un gruppo hard rock chiamato Rex. Questa notizia venne diffusa via email ai loro fans, i Warriors. Loro opere importanti sono esposte nel museo locale. È diventato tristemente famoso per essere stato il teatro di numerosi suicidi. Era membro del Partito Democratico. I due investigatori diventano membri della loggia per indagare con discrezione. René Hamel Lo scalpellino, terrorizzato, incise sulla lapide solo le iniziali del nome del morto. Era perciò un semidio ma a quanto pare ben presto divenne un vero dio. Il profilo nel sito ufficiale del Chelsea la indica anche come centrocampista. "In seguito, ha avuto una relazione durata dieci anni con l'attrice Saskia Valencia." "Lo stesso giorno sono stati rivelati la copertina e la lista tracce dell'album." Cerimonie analoghe sono organizzate anche dalle Regioni e dai Comuni. Quali i motivi? È la terza città del paese ed è un importante centro commerciale. Sousa stabilì la capitale a Bahia, sulla costa atlantica tra San Paolo e Pernambuco. In questa occasione vi è stata la prima collaborazione tra Twice e Park Jin-young. Venne così battezzata in onore dello statista Camillo Benso Conte di Cavour. "Con la riforma amministrativa dell'imperatore Akbar questo grado fu reso sistemico." Lo frequenta e si accorge che Stan ha una passione segreta per la fotografia. La stazione serve il Tokyo Big Sight, un importante edificio adibito a convegni. La fiction si concentra su quattro famiglie, in particolar modo sul ruolo del padre. Nello stesso tempo, cade innamorata di Lawrence, il fidanzato della madre. Il suo trionfo fu però offuscato dalla morte in gara del ventiquattrenne William Spence. Secondo fonti partigiane Cascione fu preso prigioniero e immediatamente fucilato dai fascisti aggregati. Le origini di questa popolazione sono incerte. I Romani si insediarono sotto il generale Marcello e costruirono ville nel territorio. Fu infine catturato durante una ribellione e condannato a morte da Gontrano. A questo periodo risale la conoscenza di Leonardo Da Vinci. La seconda tesi riguarda un processo di inclusione. "Nonostante questi limiti, la macchina aveva possibilità di espansione tramite l'aggiunta di memorie esterne." Il velivolo viene spesso erroneamente indicato come esempio di configurazione canard. Il testo parla di una supplica di un uomo alla sua amata. Di contro però presentano anche degli svantaggi rispetto ai materiali tradizionali. È una spiaggia ciclica in cui la sabbia non si trova tutti gli anni. "L'interpretazione della protagonista è aderente al proprio personaggio, psicologicamente bene strutturato." Fratello del dott. I Patriots vinsero così il loro secondo Super Bowl in tre anni. "Successivamente nel resto d'Europa." La canzone appare nel gioco Karaoke Revolution Party. "Il suo organo in inglese era il settimanale ""Forward""." Chiesa di San Sebastiano e San Rocco Questa definizione però non esaurisce pienamente il concetto di che cosa sia un algoritmo. Essi riuscirono così a liberarsi temporaneamente dal dominio tedesco. "Viene infatti quasi sempre confusa con l'aguglia comune." "Tra le piante è da ricordare soprattutto l""'Eucalyptus"", tipica pianta australiana." Si trova a Pigeon Forge, in Tennessee. "Gli effetti speciali sono curati dall'animatore in stop-motion Ray Harryhausen." "Fu per molti anni consigliere dell'ordine degli avvocati di Caltanissetta." Minute è una ragazza snob proveniente da una famiglia ricca. "Apparvero nella quarta stagione del concorso ""Show Me the Money"" nel ruolo dei giudici." Solo sul mercato britannico viene venduto come Vauxhall Vivaro. Nello stesso giorno è stata rivelata anche la lista tracce. Il manga è composto da tre archi narrativi. In seguito lavorò come agente teatrale per gli attori Tom Baker e Janet Fielding. La pellicola non va confusa con quella di identico titolo del regista Mario Salieri. Hermann Springer "Il fenomeno di variazione del colore di un indicatore viene detto ""viraggio""." La formula del torneo variava secondo il numero di partecipanti. Dangerous Business "For the Global K-Pop Fan"", dedicato agli spettatori internazionali desiderosi di imparare il coreano." Inversamente, se la prima diverge così farà la seconda. Collegato alla piattaforma mobile era un sedile per il puntatore. I dipinti successivi riflettono i colori più forti del classicismo italiano. Soldato nella prima guerra mondiale, durante la seconda si rifugiò invece nella vicina Svizzera. Una targa recente commemora questi personaggi presso la facciata della chiesa del Santissimo Rosario. La parte sociale coinvolge invece gli aspetti motivazionali e comportamentali. Successivamente perse la vita a causa della malattia. Ma il suo sogno era di diventare ballerina. Entrambe le tipologie possono mostrarsi in forma acuta o cronica. La sua scarsa profondità avrebbe aiutato ad attraversare i bassi fondali degli stretti artici. Hudson accettò, a patto che fosse stato lui ad indossarla. "La festa fu accompagnata da ampie libagioni e durò fino all'alba." Non ci sono concerti con grandi nomi e non ci sono esibizioni pubblicizzate. Il clima è classificato come umido subtropicale con estati molto calde ed inverni miti. Dopo una sosta a Fort Leavenworth torna a St. Louis. I loro fiori contengono capsule secche con semi piccoli e senza ali. Tutte le parti della pianta sono potenzialmente velenose, perché contengono alcaloidi tossici. La somma mancante venne reperita dal Comune tramite la vendita di alcuni beni religiosi. Puoi usare la tua mente per giocare a poker.”. "Si tratta dell'album più vario e sperimentale dell'intera carriera del gruppo.." Reso folle dal dolore per quello che aveva fatto involontariamente, fuggì. Tali obiettivi si possono raggiungere mediante tecniche di ridondanza. "In Italia l'intervento di Santelli fu visto come tradimento della patria." "Il moschettone al vertice viene chiamato ""attacco principale""." La nomina fu a quel tempo oggetto di controversie, e tale rimane tuttora. Venne utilizzato sia da civili che da militari. Al primo piano è inoltre presente una vasta biblioteca. È inoltre accusato in tutto il mondo di frode elettorale. I cannoni recuperati furono probabilmente usati durante la battaglia di Bunker Hill. "L'azienda venne riconvertita all'engineering, alla produzione di motori industriali, e alla moto d'acqua ""Amanda""." "Con l'aiuto di Gwen, Spidey riesce ad avere il siero per fermare Lizard." Le attuali ricerche di Curl riguardano la chimica fisica. Sono uno scrittore. Le facce del grafo planare risultante corrispondono alle facce del poliedro. Subito dopo si trasferì a Praga. Inoltre ha tenuto numerose conferenze sulla poesia presso diverse università americane. La gola è di colore giallo e le iridi di colore arancio. "In seguito, Allen ritornerà ancora allo stile finto-documentaristico in ""Zelig""." Archie Goodwin "L'altare era di pertinenza della famiglia Venturi e patronato dell'Ordine di Malta." "Nella versione asiatica dell'album sono state aggiunte quattro tracce." "Oscar accetta e si immagina di vivere a vent'anni, trenta, quaranta..." San Patricio Poiché egli non diede seguito alla sentenza venne imprigionato per tre mesi. Dal suo naso cominciano a uscire delle piume, insieme a tanto sangue. I Veda furono inizialmente tramandati oralmente e per questo non ne conosciamo la data. Di questo motore sono state prodotte due versioni, una con intercooler ed una senza. "L'anno seguente venne organizzato il primo, anche se di breve durata, governo autonomo portoricano." Le prove sono per lui un momento di duro lavoro. La bambina ha un gran talento nel disegnare. "Nel frattempo insegnò e svolse ricerche presso l""'Ecole de Chimie"" di Ginevra." Deve il nome ai benefattori americani Larry, Jeanette e Barry James. Lo Stabat Mater è una melodia gregoriana strutturata in sequenza. Dopo piccoli drammi, equivoci e malintesi, alla fine tutto si chiarisce. Si aggiudica il quarto titolo italiano di doppio, in coppia con Lea Pericoli. Holly Marie Combs e Chad Lowe ricompaiono come guest star. Le squadre combattono testa-a-testa, e competono per completare un obiettivo. Il cittadino tuttavia gli dà le indicazioni come se niente fosse. Quasi certamente sarà una missione suicida, ma Hel accetta. White Eagle Juan Mujica Ciò mostra le influenze architettoniche giunte nella regione. Il monte Canto è composto prevalentemente da arenarie e da conglomerato. The Order of the Bath Rappresenta il più numeroso circolo culturale-ricreativo-sportivo di Terni. "Una caratteristica consueta per le macchine da scrivere Olivetti che lavorano con ""Margherita""." Insolitamente, la classifica dei marcatori fu vinta da un difensore, il milanista Franco Baresi. Due settimane dopo la diagnosi, la malattia andò in remissione. Utilizzano le tasche guanciali per trasportare il cibo fino ai rifugi. Si tratta di una pratica molto complessa, effettuata solitamente in centri specializzati. È rimasto in squadra per due stagione. Charles Piper e Luke Dodge sono una coppia di criminali in fuga dalla polizia. Ad un punto nella poesia, Eliot usa la struttura metrica dantesca della terza rima. Zampe con femori neri o giallastri. Vi apparivano dunque articoli su ogni aspetto della vita politica, culturale, scientifica e sociale. "L'uomo lo raggiunge con una mazza da baseball e picchia il ragazzo." Perché queste condizioni non si prendono in considerazione? Lo stupro di suore ha avuto luogo in questo stabilimento. Egli lascia la sua casa ed esce per farsi degli amici. Negli anni successivi riesce a rinnovare significativamente il volto della casa editrice. Nonostante alcune importanti assenze, tuttavia, si può considerare rappresentativo del clero del periodo gallo-romano. Lo sguardo deve puntare lo spazio tra gli occhi sopra il naso. La manifestazione è spesso accompagnata da febbre, malessere generale e linfoadenopatia. Oggi ospita gli uffici del Voivodato della Slesia. Nel carcere. Il programma presidenziale prevedeva la nazionalizzazione delle miniere di rame e la riforma agraria. "Per l'occasione la confraternita fu elevata al grado di arciconfraternita." "Minore successo avrà invece la più matura ""Capire""." A Celentano non andò però benissimo nel periodo immediatamente successivo al festival. Tsurugi scappa dalla prigione scappando da una finestra. Ma lo stesso Dumézil ha smentito questo genere di letture della sua opera. "Le parole ""Lo voglio!" A questo torneo partecipano tutte le squadre di Promozione Umbria. Il nuovo corso è ben rappresentato dal video della canzone Freedom! "Le trattative cominciarono attorno all'epoca della Settima crociata." La forma, in ogni caso, è sempre tondeggiante. Cosenza Calcio si avviò al fallimento e sparì dal panorama calcistico nazionale. "L'aereo sembra pronto ad entrare in stallo o in vite in qualsiasi momento." Il motore si trova sul lato valle. Le navi da battaglia pre-dreadnought disponevano di un considerevole ammontare di corazzatura in acciaio. Il francese Guglielmo di Blois fu il primo abate. Dalla favola fu tratto anche il nome della rivista underground Re Nudo. "Nello stesso anno ha fatto parte del cast del film epico ""Immortals""." La linea fu prevista dalla legge Baccarini. I musei presenti sul territorio rientrano quasi tutti nel Sistema dei Musei Mantovani. Si tratta di un amaro prodotto con tartufo ed erbe aromatiche della repubblica. "Un'altra critica fu l'assenza degli indicatori della temperatura dell'acqua e del livello del carburante." Si videro chiacchierare anche John Constantine, Dottor Occult e lo Straniero Fantasma. Chiesa della Madonna di Bonaria "Ciò che l'Impero perse in territorio, però, lo guadagnò in uniformità." Più tardi Elizabeth ha un figlio. Negli anni venti, Gimel prese parte attivamente alla vita artistica parigina. Si tratta del rifacimento di un corto omonimo, opera della stessa regista. Egli è noto per essere stato spesso afflitto da problemi finanziari. Fu nominato cappellano di Sua Santità. Aldo cresce a Novara, ma da pendolare va a lavorare in fabbrica a Milano. Troy Douglas La pinna caudale è ampia e leggermente forcuta. Qui crescono molti fiori alpini ed il terreno è molto roccioso. Il fiume San Lorenzo prima di sfociare nel golfo forma un amplissimo estuario. "Ma l'esperienza non fu convincente per Glenn Turner che decise di ritirarsi dalla formazione." "Nella programmazione, l""'interpreter"" viene considerato come un particolare modello di progettazione." Soluzioni innovative erano da ricercare nelle valvole raffreddate al sodio o nelle bielle tubolari. Si crearono delle corrispondenze anche con gli scienziati e gli intellettuali europei. In secondo luogo sono rilevanti le raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica. "All'ingresso della banchina era ubicata una pensilina in cemento armato coperta per l’attesa." "A scuola era una ""ribelle"", ma frequentò e terminò gli studi all'Università del Sussex." Smonta di guardia! Anticamente la strada aveva vari nomi. Clitennestra rimane sola e cade nella disperazione. "A Canne comandava con Annibale il centro dell'esercito cartaginese." "In agosto il gruppo riuscì a imbarcarsi per l'Italia, sbarcando finalmente a Salerno." "Durante le guerre napoleoniche, Napoleone progettò l'invasione dell'isola." Non sono presenti comunicazioni fra i binari, né scalo merci, né fabbricato viaggiatori. "Le olive all'ascolana devono il loro nome alla città di Ascoli Piceno." "A lui è dedicato l'impianto di gioco di Fortaleza." "Secondo John Taylor fu l'autore delle ""Lettere di Junius""." "Un altro affresco, la cosiddetta ""Madonna delle Carceri"", è opera senese del Trecento." Descrive se stessa come un soprano lirico. Il suo lato settentrionale confina con il fiume Moyne. "All'interno del disco è contenuto anche ""Hello!" Alcune delle scene del film vennero girate a Monterey. Durante le battaglie, Iris dimostra una straordinaria abilità nel combattere le forze del male. Dopo la scuola d´obbligo segue una formazione pubblicitaria. Al contrario dei processi militari, pochi di questi si conclusero con sentenze di colpevolezza. "La muffa diventa gialla, poi bruna, bruna-verdastra e infine nera quando forma l'ascocarpo." La sua presenza deve essere la meno invasiva possibile Le fortune della società cominciarono a declinare negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. In una nicchia è inserita la statua lignea policroma del santo. "Quest'ultimo settore è costituito principalmente di servizi al turismo religioso." Il campo magnetico solare inverte il proprio verso periodicamente. Viene talvolta identificato come un genere musicale a sé stante. Higgins, artista e studioso infaticabile, usò i più diversi mezzi espressivi. "Esso presenta la stessa composizione della Corte d'onore: Capo Riparto, Assistente spirituale, Capi Squadriglia." "Se, invece, non era necessaria, quest'ultima era soltanto simbolica." Gli scarichi terminavano con un taglio a fetta di salame. Né compromessi dunque, né equivoci. La storia odierna di San Nicola Arcella è sicuramente legata allo sviluppo del turismo. "Il ""sound"" acerbo dei July vira repentinamente verso il rock psichedelico." "Infine Corgan chiamò Flood per mettere insieme l'album e mixare i brani." Occasionale con reti a strascico. La chiesa fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale. Solo in seguito questo animale venne correttamente attribuito ai mammiferi artiodattili. Francesco Grassi La stazione Nankai dispone di un marciapiede a isola con due binari passanti. Cristiano tenta di aiutarli, ma loro non gli danno ascolto. In questo periodo la città era abitata principalmente da soldati, pretoriani e commercianti. Per tutta la sua esistenza, la Camera è stata coordinata da Asor Rosa. Gli archi superiori delle finestre sono finemente decorati. Sulla facciata principale si aprono tre portali finemente decorati. Ottennero poi due automobili e gli esplosivi necessari per il piano. Il primo turno, gli ottavi di finale, prevedono gare di andata e ritorno. Non tutte le reazioni sono adatte per poter essere impiegate in una titolazione. "L'isola è in massima parte montuosa." Era un monoplano convenzionale ad ala bassa con posti a sedere per tre persone. La stazione dispone di uno scalo merci con annesso magazzino. Il calcolo del difetto in un solido platonico è semplice. Vengono utilizzate come piante ornamentali in vaso su terrazzo o in appartamento. Entrambi erano stati scritti da Fred Wolf. "Il match è stato considerato all'altezza delle aspettative." "Nel paese non esiste ne l'unione civile ne il matrimonio egualitario." La segnatura è utile a determinare le proprietà essenziali di un prodotto scalare. "Per gli altri brandy valgono le stesse classificazioni ma senza ""de Jerez"" anteposto." Nelle revisioni successive il riferimento fu eliminato. Città del Messico ha uno statuto speciale. Olivia trova Colton ed insieme si recano a salvare Wyatt. Morì a Tokyo a causa di un cancro alla prostata. Si tratta di un animale generalmente silenzioso. Tuttavia, il caso non interessa a Monk quanto quello della donna investita e uccisa. I gladiatori sono numerosi e attaccano in massa diversi punti del muro. Qualche mese più tardi lascia anche il posto nel consiglio di amministrazione. Anche lo zolfo messo sulla soglia di casa costituisce un valido deterrente. "I due raggiungono il palazzo, ma l'intero edificio è scomparso." "Debutta alla regia cinematografica con il film ""Down Terrace"", di cui è anche sceneggiatore." Si trova nel quartiere di Nowon-gu, a nord-est della capitale sudcoreana. "L'anno dopo diviene batterista di Wess." "Pochi studi hanno esaminato l'attività neurologica dei bambini prodigio." È un pesce oviparo, e la fecondazione è esterna. Nessuna biblioteca, o museo o laboratorio attrezzato per lo studio delle scienze. "La sua unità dati fondamentale è il ""messaggio""." "Mia Dea""." Nella prima istituzione la nobiltà ha dominato sia il Parlamento che il Consiglio. "Essi gettarono le basi per il futuro movimento ""hippy"" degli anni sessanta." Vicki lo fa scivolare sul dito... Fausta si risposò con Tito Annio Milone. "È il quarto titolo prodotto della serie ""Life Is Strange""." Diversi sono i vescovi conosciuti di questa antica diocesi. Tara si ritrova a vagare nel bosco, inseguita inutilmente da Lafayette e Sookie. Tuttavia, le barrette fornite ai militari sono frequentemente confezionate o modellate in modo diverso. I muscoli che delimitano la cavità ascellare non devono essere in tensione. Praticamente ogni verso contiene un termine che designa la stessa cosa: la legge. È stato uno dei principali collaboratori del pittore Giulio Romano. Confina con quella di Xanthi ad occidente e con quella di Evros ad oriente. Dopo la guerra tornò a Western Electric. La natura del pensiero è al centro delle ricerche della psicologia. Indica il discernimento morale quale sentimento della coscienza che distingue il bene dal male. "Anche qui il richiamo è al tema dell'album." La frequenza delle sedute dipende dalle reazioni che il paziente presenta successivamente alla terapia. Dallo stesso sentiero, attraverso apposite indicazioni, è possibile raggiungere il vicino Lago Sirio. "Egli stesso definisce il suo stile ""Sitcom Rap"", che trae ispirazione dalla vita quotidiana." È il quarto direttore a detenere quel titolo. Contemplando Beatrice, Dante viene trasportato al cielo successivo. "Fu il più giovane professore ordinario d'Italia." Rappresenta anche uno dei principali monumenti nazionali. "Tutte, a parte una, risalgono all'età del bronzo." "Il nome della Contrada deriva invece dal suo patrono, Sant'Andrea." Ha studiato e lavorato fianco a fianco con le levatrici balinesi tradizionali. La specie è stata reperita dal Mediterraneo alla Cina. Ha come simbolo zs. "La villa è costituita da un unico blocco parallelepipedo, che forma l'edificio padronale." Si applica generalmente a successioni e funzioni. Il ghiro ha un areale che comprende Europa e Asia. "L'altro raggruppamento è la Western Conference, che raggruppa le squadre appartenenti agli stati occidentali." His Son "Sembra accertato l'utilizzo di tali acque termali anche in epoca pre-romana." "Hauer svolse diverse attività a favore dell'ambiente e nel sociale." La specie è endemica della Cina centro-occidentale, dove colonizza le aree prative montane. I genitori di Luca, appartenenti alla borghesia milanese, ricordano con malinconia gli anni sessanta. Questo ha consentito lo sviluppo del settore del turismo. "Hirohito stesso era convinto che l'imperatore fosse un dio discendente dagli dei." Questi prodotti sono da considerarsi canonici. Anatra fu un eminente personaggio degli albori dello sport napoletano. Una casa araba rappresentante la cultura e la religione islamica. Esso venne distribuito nel Regno Unito e a Hong Kong. Lo spettacolo era basato essenzialmente su scenette comiche, canzoni e balletti. Nel terzo per rispondere agli allarmi. Il lago Auster è stato formato sul sito di una vecchia salina non autorizzata. Vi crescono anche liane e diversi generi di orchidee. "È l'unica cantante che duettò con Carlos Gardel." "Nino Taranto gli fa egregiamente da spalla""." "L'isola è circondata da diversi isolotti e scogli senza nome." È facile calcolare il valore medio atteso per numeri ancora più elevati di giocate. "Egli suonava infatti il liuto, la viola da gamba, il virginale e l'organo." Hasselbeck si riunì col suo ex capo-allenatore Mike Holmgren ai Seahawks. La specie è stata rinvenuta in Portogallo, Francia, Spagna e Algeria. Nei mezzi di trazione ferroviaria, in genere, vengono montati due pantografi. Il terreno roccioso è preferito. In onore di Paletti vennero istituiti vari riconoscimenti negli anni seguenti alla sua morte. È famosa soprattutto perché qui è morto Frank Capra. "Una volta completata l'operazione, la proteina sarà pronta a ripetere il ciclo." Mozart si innamorò della terza figlia, Constanze. Contiene tre brani inediti ed altri sette eseguiti in duetto in passato. Impianti solari centralizzati e linee di trasmissione potrebbero divenire obiettivi di attacchi terroristici. Nel corso del romanzo, Bittori proverà a trovare risposte. Tentò di assaltare il Palazzo Reale, ma non ci riuscì. La registrazione contiene il secondo giorno di concerto allo Slane Castle in Irlanda. Contro genitori e preside, i ragazzi decidono di iscriversi al concorso musicale. Sarebbe stato anche importante raccogliere e riordinare i volontari veneti e dell’Italia centrale. Anche Theo si dà molto da fare, lasciando stupito Cliff. La sua capitale è Angers. Un racconto di questo genere non è però unico. Ha una caratteristica facciata di tarde forme gotiche, tripartita da lesene. "Ha una sede distaccata nella frazione di Marina di Cecina, in piazza Sant'Andrea." Qualche ora dopo, Louisa rinviene nella biblioteca il cadavere di Sir William, apparentemente pugnalato... Ha una figlia dal suo primo matrimonio. La competenza processuale è del Giudice di Pace nei casi previsti dal I co. Collabora anche con varie antologie, quotidiani e magazine. Il padre di Matteo arriva da Amatrice per il saggio finale. Sempre in ambito universitario, fonda Clio, l’Associazione dei Laureati in Discipline Storiche. La fioritura avviene ad aprile e la fruttificazione si ha a fine giugno. Sulla strada Hank incontrerà un bizzarro Amish e la sua numerosa famiglia. Da questa località si diramavano le due linee per Giussano e Carate Brianza. Questo primo album, dalle sonorità pop, spaziava però tra i generi grunge e lounge. È stato accreditato anche con il nome Charles T. Barton. Il Weser è il più lungo fiume interamente compreso nel territorio tedesco. "Nello stesso anno scrive sempre per Stefano Sani anche il singolo ""Strano sentimento""." Anche la cresta sagittale era meno sviluppata, così come le creste occipitali. Scoprono che questo è in realtà un campo di sterminio mobile per New Mutant. A differenza del suo predecessore, questo gioco non fa utilizzo dei blocchi di salvataggio. Durante i Vespri Siciliani San Martino fu sede di scontri tra Angioini e Aragonesi. Si trova nella regione di Huancavelica. A ponente il centro è toccato dal corso del torrente Rodano. "Fu inoltre tra i primi traduttori in giapponese di Charles Baudelaire e Gabriele D'Annunzio." Nelle otto puntate la coppia è stata preparata al matrimonio. "All'interno del santuario è possibile tutt'oggi ammirare l’affresco originale dell'antica cappelletta." Si sono svolti a Tel Aviv, in Israele. In passato era dedicata alla Madonna della Misericordia. Tuttavia, se è vero, è sotto-luminosa per la sua classe. È gemellato con il comune di Sona, in provincia di Verona. Say a Prayer è la canzone pubblicata sul lato B del singolo. Mauricio Javier Rojas Toro Nonostante questo, molte donne russe hanno raggiunto un successo nel mondo degli affari. Sono stato il secondo dietro a Ed per quattro anni. Ben conosceva, peraltro, non solo la lingua latina, ma anche quella greca ed ebraica. "Queste figure mostravano sempre l""'ibol"" del re o il suo simbolo personale." A maggio è stato promosso a tenente della riserva. "Non esiste un'unica soluzione su come strutturare i piani." E una particolare cupola sul transetto laterale affrescata con figure allegoriche e disegni floreali. Ciuffo branchiale dello stesso colore del corpo alla base, poi giallo. Il castello, posto sulla vetta del colle, domina la Val di Chiana. Dopo il lavoro teatrale a Manhattan, trasferì la sua attività nel design decorativo. Giacinto Molteni Si adattano facilmente anche ad ambienti artificiali, come risaie e saline. Fu costruita in sette anni. La sala principale forma un alto muro ondulato. Altre attività produttive sono collegate al commercio della legna. I router sono organizzati in una gerarchia. Convinto repubblicano, è amico personale di Donald Trump. Molto del lavoro di Sata fu tradotto in russo negli anni sessanta e settanta. Altre riprese furono filmate a Monterey. È attestato un insediamento stabile nel Neolitico. "Il mancato allineamento agli assi viari del borgo rivela l'origine indipendente dei due nuclei." "Il reddito ""disponibile"", al netto, risulta di conseguenza inferiore." "L'album è interamente composto da brani classici della band riarrangiati con testi in inglese." "Di ciò vi sono precisi riferimenti in ""Cor." Per questo fu nuovamente imprigionato, questa volta a Kiri Kiri. La zingara, però, da giorni non era più in paese. Oggi parte della struttura è utilizzata come spazio per cerimonie, convegni e mostre. Mundo Novo Persone di nome Betty La scelta delle lettere fu realizzata da Cesare Zavattini. Dovevo trovare una soluzione. Essa diventò attestato di garanzia e proposta commerciale. La principale funzione della Tokyo Sky Tree è la diffusione radio-televisiva a livello regionale. Aggiunge nuove armi, corazze, armature e molte altre cose. "Conseguentemente, iniziò a calare anche l'interesse nei confronti dei monitor." I processi sono complementari per raggiungere un mercato globale. Conduttori della serata sono stati il presentatore Gerry Scotti, affiancato da Raffaella Carrà. Le isole e le coste della Groenlandia furono mappate viaggiando via terra su slitte. Ha studiato al Jellicoe Theatre Bournemouth e al Poole College of Further Education. Specie stazionaria compie spostamenti sporadici stagionali. Sul territorio comunale sono presenti diversi impianti sportivi e molteplici associazioni sportive. Il film è piuttosto irreale ma nella sua produzione troviamo molte più cose vere. È un difensore centrale di piede destro. "I Geni ""reporter"" ci forniscono supporto nel visualizzare le cellule trasformate." "Prost mantenne il primato nella graduatoria, conquistando la sua sesta ""pole position"" nel mondiale." Anime del Purgatorio Notò una ragazza ventunenne, Coco Chanel, e ella si legò sentimentalmente. La chiesa è dedicata a Maria Assunta. Tale avvenimento ha portato a illustrare il rischio di regolamento delle operazioni in cambi. La sede centrale si trovava a Halle an der Saale. Segna poi la sua prima doppietta nella sfida contro il Carpi. Il fornitore tecnico Adidas viene confermato. Come Petit-Breton, Thys, Bottecchia e Frantz, Bobet vinse queste due edizioni consecutivamente. "La conclusione dei medici è stata ""Nessun colpo è stato mortale""." Viene usata per introdurre importanti eventi sportivi quali Super Bowl e WrestleMania. Riporre il personaggio in vaschetta equivaleva a smettere di giocare. Ha poi giocato in Premier League con il Burnley. Fa parte della Comunità montana Medio Vastese. "In seguito, si è laureato presso l'Accademia Militare di Wentworth." Un disoccupato deruba un oste per poter sfamare la moglie e il figlio. La chiamata fu inviata e arrivò ancora una volta Tony Dolan. È abitato da monache di clausura, quindi non è visitabile. In gioventù, mostrò grande intelligenza e volontà di studiare. Da ragazzo ha partecipato a molti sport quali baseball, basketball, football e wrestling. "Delibere dell'ordine dei giornalisti riguardanti Rossella" "È inoltre l'unico amico di Fenomeno e suo complice abituale." Fu avvocato e docente di diritto civile presso la Regia Università di Napoli. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Perugia. Sposato con Maria, è innamorato d’una sua studentessa, Adele. Successivamente, ha lottato sporadicamente in federazioni indipendenti. Nessuno dei cannoni fu mai utilizzato. "La famiglia Rienzi trascorre l'estate nella vecchia casa di campagna in Toscana." Il pitone dalla testa nera è considerato alla stregua di un fossile vivente. Ad ogni modo, non esiste alcuna indicazione convincente a supporto di questa teoria. Altre caratteristiche sono il taglio fotografico e la prospettiva essenziale. La Chiesa Nazionale danese è quella luterana, il Sovrano deve costituzionalmente farne parte. Le critiche sono subito favorevoli, ma non entusiasmanti; la strada tuttavia è tracciata. In ogni circostanza, Yamhad è considerato un nome tribale. Rifiuta così la proposta, ma senza rivelargli la verità. "Sua madre gli urlava dalla porta della sua stanza: ""Vai fuori e gioca!" "Noto come 'l'artista cowboy', Russell fu anche uno scrittore." Alla presentazione la Nuova Punto può contare su una meccanica di tutto rispetto. Solitamente è difficile da avvicinare. Il bulbo è a disco ed è giallo. Elizabeth Patterson non si sposò mai. "Il lago deve il suo nome all'anglicizzazione del nome spagnolo, Rodriguez Dry Lake." Scrisse anche delle odi in latino. La differenza è tratteggiata dalla Banca centrale del Canada nel proprio sito. "Era soprannominata ""El Blanco""." "Ivi sono anche caratteristici i pulvini di ""Euphorbia spinosa""." "Per questa caratteristica, queste specie sono definite ""specie pioniere""." Importante prodotto enogastronomico è la Signora di Conca Casale. The False Friend My Friend from India Elena tornò a Roma e sembrava in discrete condizioni di salute. Una via della città porta il nome di Adelio Pagliarani. Per la sua lunga tradizione culinaria è considerato patria dei cuochi. "Secondo altre genealogie, era padre di sant'Asafo." Jarrett perse il match e cedette la cintura. Un ladro ruba una diligenza che trasporta un prigioniero pericoloso chiamato Bounty Killer. Molte donne gli risposero. Negli ultimi anni era fornita di parcheggio. Marco Alessandrini "La pellicola è tratta dal romanzo ""Mildred Pierce"" di James M. Cain." Da quel momento non si sa più niente di Will né di Mary. Per popolazione è la quarta città della Svezia. Le destinazioni più scelte dagli studenti italiani sono Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo. Kevin è da sempre innamorato di Leslie, ma è solo parzialmente ricambiato. "Nei giorni successivi la fazione curiale promise anch'essa il proprio sostegno al cardinale Conti." Realizza storie per la serie spin-off Storie da Altrove. Esso utilizza il nuovo schermo touch per posizionare i suoni dei diversi strumenti musicali. È organizzato dal Lions Club di Trujillo. Gli succedette come principe vescovo di Trento il nipote Carlo Gaudenzio. "È stato docente del master di giornalismo radiotelevisivo all'Università Lumsa di Roma." Fu edificato nel punto in cui gli austriaci raggiunsero la massima avanzata. La cronometro a squadre andò alla Svezia. Greg impegna la sua preziosa chitarra per andare a Indianapolis insieme a lei. In genere è costituito da erba, ramoscelli o foglie. Ogni voce è, quindi, identificata da un codice numerico. La punta della coda è nera. Negli ultimi anni, tuttavia, le donne hanno progredito in modo significativo. Lo stile aggraziato di Michelino ebbe successo e un ampio seguito per lungo tempo. Tutte attività che richiedevano un grande movimento annuo di navi di grande stazza. "Molti degli scrittori di ""cell phone novel"" sono studenti universitari." "Eddie deteneva inoltre il copyright del nome ""WrestleMania"" in Canada." Palio alla lunga "Walsingham è considerato il continuatore della ""Chronica Majora"" di Matteo Paris." I genitori sono Lenny e Tema Sage. Alcune classi di numeri possono essere verificate immediatamente attraverso delle identità algebriche. Strait fu il primo artista country a ricevere questo premio. A Gomez successe Eleazar López Contreras. Alfred Taylor Di solito è immediatamente seguito dalla rinnovazione artificiale negli impianti artificiali. "Fra i suoi brani più noti, il foxtrot ""Che musetto!" Impedire ad un pedone o a un pezzo avversario di occuparla senza correre rischi. Adalberto fu uno dei sostenitori della Riforma di Gorze. Anche la dotazione di servizi pubblici, fino ad allora insufficiente, fu molto incrementata. Questa situazione, in ogni caso, è ancora allo studio da parte degli scienziati. Arricchì di marmi e arredi la cattedrale; restaurò e ampliò il palazzo vescovile. Reazione di Schaeffer negativa. Fu studente modello. Fra il chiostro e la basilica antica si erge il campanile del tempio. Promuove la costituzione dei circoli giovanili di Azione Cattolica. Queste azioni non furono realizzate. Presa diretta "L'Italia non è scesa in pista per un incidente a Franco Leccese." Gli interpreti sono accreditati con il solo nome proprio. I ragni di questa famiglia sono fra i più primitivi del sottordine Araneomorphae. La banca inglese avrebbe poi depositato quella somma nelle banche americane. Il libro utilizza le caratteristiche di Amis, come spirito e tagliente critica sociale. "I due artisti utilizzarono, per una ricostruzione che ampliava l'edificio preesistente, materiali antichi." Quello divenne il suo brano più famoso. Con questi ragazzi venne educata alla Dame School a Knightsbridge. Tra di loro, nascono amicizie, inimicizie e molti amori. Colori: argento, oro, grigio siderale, bianco e nero. In passato, la loro attività consisteva essenzialmente nel redigere le motivazioni delle sentenze. Spesso la Coppa della Repubblica Ceca è decisa ai rigori o di misura. Grinta e velocità erano le sue caratteristiche migliori. La felicità ritorna in casa di Danny e di Mamie. Emette un forte odore di muschio. Le conseguenze lo hanno costretto ad abbandonare il baseball giocato. Il secondo nome, Bertie, gli derivò dalla famiglia materna, i Bertie conti di Abingdon. La popolazione è concentrata maggiormente nella pianura o a valle delle colline. In omeopatia viene indicato per il trattamento di malattie della pelle, allergie e parassitosi. "È medico del pronto soccorso dell'ospedale di San Marino." "Nintendo Power lo definì ""Un gioco di corse così così""." "Quest'ultima collezione non include quella dell'arte serba medievale." Mangia anche insetti, gemme, funghi, micorrize, carogne, uova e piccoli di uccello, e fiori. Taddei si muove comunque sempre nel solco della tradizione. "La Franchigia parmigiana è una delle più ampie e sviluppate d'Italia." "L'intervento degli ""Angeli"" salva entrambi." In questo periodo il linguaggio musicale subisce una rapida evoluzione. Costretto a reagire, Shun atterra June, facendole cadere sia frusta che maschera. Alla fine del romanzo, viene creata la Spada di Shannara. If I Were King Può essere utilizzata anche come base per cocktail, come ad esempio il Chunk. "La montagna e l'area circostante sono adatte per la pratica dello sci." Ad essa oppone il piano Lieberman sullo scambio di territori. Viene esaltata la loro delicatezza e grazia femminile. Rimase un anno in Umbria. Moloch i governi stupefatti! In una mamma per amica di nuovo insieme Logan e Rory si rimettono insieme "Il nome della municipalità significa ""Luogo dei dirupi"" in lingua nahuatl." La figura di Isacco è meno problematica di quella di suo padre Abramo. Altri suoi scritti trattavano del Nuovo Mondo. "Montréal è l'ultima metropoli canadese per la ricezione di fluoruro nelle proprie acque." Dopo il massacro un clima di antisemitismo si diffuse per il Regno. Diez è situata a nord della catena montuosa del Taunus, sulle rive del Lahn. Reginald Buckner Confucio ebbe molti discepoli e seguaci, in Cina e in Estremo Oriente. Quello stesso anno ottenne il patentino di allenatore in Germania. Si trasferiscono così in Romania, nel castello ereditato da Vladimir. È composto da otto tracce, sette narranti la storia e una composta da commenti. Yi ha iniziato ad esibirsi a Fontana. Occasionalmente sono stati organizzati incontri amichevoli fra uomini e donne. La coppia ebbe due figli, Ilan and Dalia. Sopraggiunge la Seconda guerra mondiale e Padre Ottorino chiede la mobilitazione. "Tra gli altri interpreti, nel cast spicca l'allora esordiente attore Chuck Norris." "In Francia si usa anche, raramente, il termine ""fiore di lino""." Bryan ha scritto e co-scritto tutte le tracce del suo album, tranne una. "Orgoglio, altresì, di questa comunità per il prestigioso ruolo che Egli riveste""." Gli esemplari giovani sono simili agli adulti in abito invernale. La pellicola è stata aspramente stroncata, sia dal pubblico sia dai critici. "L'Akamba Industries Cooperative Society attirò molti artigiani, che acquistarono anche le quote della cooperativa." Un altro punto di vista si pone in contrasto con questa visione. Fu un pacifista, socialista e oppositore al regime nazista. Il periodo di garanzia si suddivide in due parti. Ha collaborato a diversi film del regista, e produttore statunitense Stuart Gordon. È un software libero, anche se la versione ufficiale è sotto una licenza proprietaria. Di grande interesse, infine, la collezione etrusca. Teorema di Bernoulli Un dragone francese si getta sulla coppia brandendo la sciabola. Nacque nei pressi di Liegi. Negli anni Trenta e Quaranta del secolo Pandolfini è membro di importanti ambascerie. Si tratta beni di interesse generale a gestione privata. "Intitolato ""L'ultimo sogno longobardo""." Esso è in ottime condizioni e mantiene la sua originale rilegatura. Ruolo: psicologo Giulio Andreani. Mediocre; ottimo negli esemplari più giovani. In Italia è presente su tutto il territorio. Tali rivalità con queste due città sopravvivono ancora oggi. Entrambi i partiti furono sciolti per un intervento dei militari. Gli architetti di questo periodo furono fortemente influenzati dai canoni europei. La gestione del dolore lombare spesso include il ricorso a farmaci. Ma i due innamorati sono disposti a tutto pur di stare insieme. In altre sette occasioni entrò nei primi dieci in una gara di Coppa. "Passa quindi alla squadra riserve dell'Anži." Le attività durarono fino agli inizi degli anni venti. La colonna sonora del film è stata quasi interamente prodotta dai Dust Brothers. "La madre Zoe era francese e discendeva dalla nobile casata dei conti d'Albon." La rassegna di tali personalità famose è preceduta da una breve storia di Livorno. Possesso di beni che permise la temporanea fuga dalla città etnea e molteplici nascondigli. Mappe e elementi aggiuntivi creati da fan sono reperibili via Internet. "L'inglese sconta anche l'assenza del collegamento radio coi ""box""." Le ballerine di lap dance sono spesso, anche se non necessariamente, spogliarelliste. I due giornalisti americani inoltre mettono in risalto una possibile criticità del messaggio papale. Alcune nebulose planetarie sono di colore verde chiaro, specialmente se contengono ossigeno. Tali collezioni sono presenti per esempio ad Atene, Londra, Madrid, Parigi, il Vaticano, Vienna. Non lo mettono sugli scaffali e mentono ai clienti. Nei primi episodi della serie, Kojak viene spesso visto fumare sigarette. È un elogio della vita campestre, ritirata, tranquilla. In questo periodo eseguì restauri a Spoleto, Gubbio, Assisi, Spello e Perugia. Tuttavia il concerto si svolse in assenza di Mike Tramp. A fine stagione il parmense fu terzo nel Mondiale. La colonna di San Martín fu la prima a raggiungere il nemico. Alla fine Avril, consapevole dei rischi, si allontana nella nebbia, camminando da sola. "Morì mentre ancora ricopriva quest'ultima carica, una delle più importanti dell'esperantismo mondiale." Permisero inoltre al gruppo di aggiudicarsi numerosi premi. Cappella di San Michele Arcangelo I treni che effettuano servizio presso questa stazione sono circa settantuno. Non molto conosciuta. Dopo un periodo di gestazione di due mesi, nascono quattro piccoli. "È l'ultimo villaggio di pescatori della regione dell'Alta Francia della Francia." Negli anni seguenti non riuscì a ripetersi a tali livelli. "Eli la disprezza perché l'ha sostituito per la direzione della campagna." "È uno dei brani più conosciuti del cantautore, diventato anche disco d'oro." Al tempo era uno dei maggiori edifici esistenti a Tallinn. Successivamente ha diminuito il suo impegno teatrale per dedicarsi prevalentemente al cinema. "Coincide inoltre con il termine inglese ""sandy"", che significa ""sabbioso""." Egumeno sta inoltre ad indicare uno dei ranghi della gerarchia monastica ortodossa. Le manifestazioni cliniche di questa malattia sono spesso evidenti nei primi mesi di vita. Il suo corpo venne sepolto nella Cattedrale di Cefalù. La via di infezione è di solito, ma non sempre, attraverso un morso. Queste proteine derivano dai vasi sanguigni, cellule nervose e cellule muscolari. Dopo il recupero venne restaurata nei laboratori specializzati di Portsmouth in Gran Bretagna. Una voce maschile sconosciuta domanda in continuazione a Jill se ha controllato i bambini. "Insieme formano il ""core"" della sottofamiglia." Giuliani partecipò quindi a vari concerti e pubblicò alcune opere. Per lui era moralmente impossibile fare altrimenti. Megan però scopre che la donna in passato è stata una sua paziente. È una pianta ornamentale. È anche credenza popolare che il cannibalismo porti alla pazzia e ai disagi mentali. È possibile trovare anche un diorama della porta di Santa Maria. "Altri fossili provengono dalla zona alpina dell'Italia e dalla Siberia." "L'agricoltura era l'unica cosa che poteva fornire alla popolazione un reddito sufficiente per vivere." Rimase incantata dalla luminosità dei paesaggi italiani, soprattutto delle marine. Un individuo può utilizzare anche diversi gruppi di lettere post-nominali. Quando fu costruito lo stadio aveva posti. Tre scimpanzé vengono catturati dai bracconieri e trasferiti a San Francisco. "Di seguito l'evoluzione della seconda divisa della Roma." Il problema sembrava scomparire quando per acquisire immagini venivano usate temperature maggiori nella fotocamera. Regola della mano sinistra Infine, il tutto è inserito in uno scudo in fibra di carbonio. I tentativi del sassofonista nel continuare nella sua sceneggiata si fanno sempre più paradossali. Si incontrano con frequenza anche le pernici grigie, mentre il pitone è divenuto rarissimo. In cambio accettarono di prestare omaggio come vassalli. Il museo illustra gli aspetti scientifici ed estetici delle Alpi. Questo si verifica per carenza di endonucleasi. Queste furono le ultime monete coniate in questa valuta. Gli insorti subiscono un arrembaggio e sono costretti di nuovo in catene. Può essere usato per ottenere una descrizione su una forma. "La seconda fila è anch'essa occupata da Ferrari e Red Bull." "Le opere sono alloggiate all'interno delle nicchie funebri che circondano il vano quadrato." Il suo uso principale è quello cosmetico, ad esempio come unguento per la pelle. A metà degli anni novanta viene ulteriormente ristrutturato e trasformato in cinema multisala. Era illuminata da cupola e finestre, ed era dotata di organo e cantoria. In natura lo stronzio è una miscela dei quattro isotopi stabili. Iniziò a giocare nel stesso anno nella classe Rookie. Viene prodotto in Piemonte, in particolare nel Canavese. Aveva abitudini simili a quelle della lepre. Questi risultati sono stati raggiunti in seguito ad un aumento dei ricavi operativi. Per gli eventi di portata nazionale non esisteva un modello già collaudato. "Sia il maschio che la femmina emettono un richiamo che risuona come un ""tick""." Era proprietà della parrocchia e prebenda di San Giovanni in Laterano. Piero Pierotti Da qui, nasce una rissa. Come attrice di cinema fu attiva soprattutto negli anni Dieci. Il disegno generale della piazza e i due palazzi gemelli, invece, vennero conservati. Poiché rimane inascoltato, Nelson si ritira in campagna con Emma. In Europa sono invece rappresentate tutte le altre specie. "Fu poi amministratore delegato della ""Soluto"", un'azienda informatica di Tel Aviv." Dal secondo matrimonio nacquero ulteriori nove figli. "Le ginnaste, quasi tutte pavesi, erano infatti dette ""le piccole ginnaste di Pavia""." La torre è circondata da mura alte una decina di metri. Si vedono due giovani che incontrano un angelo caduto dal cielo. La perdita di qualità non è significativa, se si escludono scene con molta azione. "L'origine del toponimo è ancora incerta." "L'intera vela riprodotta sulla destra ha un aspetto incompleto." Il fronte era completato dalla corona con sopra il leone. Una statua di questa donna si trova nella piazza del villaggio. "In questo periodo iniziò anche a praticare l'uso della katana." Persone di nome Corey Il dittatore e il maestro di cavalleria tornarono a Roma in trionfo. "Per altro verso, nella regione d'origine si trovano rimarchevoli versioni gastronomiche." La cerimonia è stata la settima edizione. Ha anche vinto sei Golden Globe. Per la sua prima missione deve contrastare un rapitore di fanciulle. Prima che Beverly se ne vada, Bill la ferma e i due si baciano. "Infine Hopkins e i suoi assistenti cercavano nelle vittime il ""marchio del diavolo""." Della Vecchia "Sull'isola più a nord è presente una rada vegetazione tipica della tundra." Appresa la notizia della presenza di una caverna, il cav. Ceravolo lasciò la poltrona del comando ad Adriano Merlo. Alle Olimpiadi di Atlanta ha gareggiato anche come singolarista, uscendo poi al terzo turno. Il procuratore concede qualche giorno per concretizzare la pista. Negli spazi primo-numerabili, le proprietà di compattezza per successioni e compattezza numerabile sono equivalenti. La classe è suddivisa in tre ordini, dei quali due sono estinti. Tutte le sue malattie mentali, comprese le allucinazioni, indicano una schizofrenia. Lo stile è sempre gonfio e prolisso, e a volte anche oscuro. "Non capisco perché sia successo""." Non si usano segni grafici per indicare la sillaba tonica. Entrambe le preparazioni danno vita ad un brodo molto grasso ed altrettanto saporito. Alexander cominciò a bere pesantemente. Il tutto è incentrato sul corpo del portale, affiancato da una snella torretta. Il pelo lungo e quello raso non sono tollerati. Partecipò ad un progetto di ricerca per utilizzare radiazioni di protoni in neurochirurgia. Fece costruire numerosi templi, tra cui i templi di Vesta e Giano. Pertanto assunse la forma chiusa alla sua corona, simbolo di potere regio. Il regime sovietico proibì la rivista che venne nascosta negli archivi. A tre mesi tende le mani verso gli oggetti ma non li afferra. In dicembre, essa prende parte alle operazioni in Corsica e allo sbarco in Provenza. Il nemico avanzava con un migliaio di uomini. Il fusto è ricoperto da una corteccia compatta, di colore grigio. Viene usata principalmente su navi ed aerei insieme ad altri sistemi di navigazione. "Quest'ultimo può essere intrappolato ad esempio formando un complesso con la piridina." Il disco venne stampato in poche migliaia di copie. I peli dei fianchi hanno le estremità giallastre. Chiara aveva una sorella e un fratello maggiori, Giovanna e Francesco. "A Roma, la Congregazione dei Riti concesse l'Ufficio liturgico e la Messa propri." Coda di cavallo Il film è stato distribuito da Shout! "Tornato in Italia, giocò tra le file dell'Acqui." Dome infine si riunì con i membri della sua lontana famiglia. In seguito Brant compose, orchestrò e diresse per radio, cinema, balletti e gruppi jazz. I giudici furono costretti a ricorrere ai millesimi di secondo, una decisione piuttosto insolita. "Gira reportage, scrive articoli per il ""Corriere della Sera"", ""Famiglia Cristiana"", ""Der Spiegel""." Rimaneva superiore a tutti, indispensabile a tutti. Fu uomo mite e religioso, ma non dotato di grande intelligenza politica. Essi presero parte alla guerra di Troia. In queste pagine racconta storie, esperienze, pensieri, rimorsi e ricordi. Protesse le nuove missioni gesuite della California. "Raffaele La Capria scrisse un racconto lungo intitolato ""Colapesce"" dedicato alla figlia Alexandra." Si trova nella Lomellina occidentale, non lontano dalla riva sinistra del Sesia. Ha origini ebraiche, russe, inglesi, irlandesi, polacche e francesi. "In precedenza l'arabizzazione aveva toccato soprattutto le città." La parte più occidentale del mar Baltico e la baia di Kiel. Il percorso iniziava dal Colletto del Gleno fino al piano del Barbellino. Bee Movie ha ricevuto critiche per metà positive e per metà negative. Sul luogo della battaglia i tedeschi eressero un piccolo monumento ancora oggi visibile. Il giocatore deve eseguire il numero di passi assegnato, imitando il relativo animale. Discesa degli dei in battaglia. Sul camion sarebbero state rinvenute finte armi da fuoco e finte bombe a mano. Si trova in tutto il mondo. Originariamente era prevista per valutare il prezzo dei servizi informatici. I freni sono a disco autoventilati. La sede della federazione è a Lincoln. Il ragazzo, sul tetto del magazzino, viene attaccato da un ragno. Le elezioni si sono tenute in un unico giorno. Il corpo fu cremato. Trovato il coraggio, il giovane ha finalmente la sua prima esperienza amorosa. Qui il tenente si dichiara ma Rosalinda rifiuta le sue attenzioni. Gli edifici vennero regolarmente ampliati nei secoli successivi, ricostruiti e rinnovati. "In ambito cinematografico si è formato alla ""scuola"" del padre Furio Scarpelli." Questo stesso fenomeno si verifica dentro gli spazi dei pori delle rocce. Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore La causa di gran lunga più comune è infettiva. "Si tratta della prima a portare il celebre marchio con la ""doppia M""." "Rorschach in seguito dirà riguardo al suo ritiro: ""Non ha retto""." Non ero un traditore. Per lui è la rivelazione. Si esibisce in vari festival musicali e produzioni teatrali, con il nome di Vitas. "Il luogo di pubblicazione è Salerno e l'editore è Giovanni Di Giacomo." Consiste nel formare figure intrecciando a turno la cordicella intorno alle proprie dita. Nel corso della sua carriera, Kao ha vinto numerosi premi. In esso stava un delizioso e misterioso pannello in mosaico. Ickx dovette iniziare un terzo inseguimento. Dalla loro unione nacquero due figli. "Massimo Rinaldi: ""Sono particolarmente fiero per quanto sono stati capaci di realizzare i ragazzi." Il clima di restaurazione è pesante. Dopo la sua costruzione il conte ne fece la chiesa di famiglia. Questa costruzione è molto usata in geometria iperbolica. Recentemente è stata operata a causa di un cancro al seno. Théodore Pescatore Il suo pensiero ricorrente sembra essere il suicidio. Keep Moving Per la invece inutili i gol di Sanna e Tocco. "Rain Artists' Initiative Network e con la collaborazione di doual'art." "Studiò alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'istituto che prepara i diplomatici del Vaticano." Dal punto di vista orografico si inserisce nelle Alpi della Val di Non. Nel frattempo a New York era nata sua sorella Jane. "Successivamente il gruppo sarà impegnato anche nella trasmissione radiofonica Rai ""I Repellenti""." Predilige zone umide, montane e silvestri. Gli uomini presentano una prevalenza superiore al sesso femminile. Le chat Il mostro visto da Juan, invece nasce dalla sua stessa fantasia. Nel punto centrale della superficie interna, piccola e relativamente piatta, è presente un picco. Responsabile di Corsi Universitari di specializzazione in impianti sportivi. Nello stesso torneo vinse anche con José Raúl Capablanca. Altre gerarchie esistenti in passato, ma attualmente in disuso, sono la ita. Si presenta a temperatura ambiente come un solido cristallino bianco. "Ma il risultato elettorale fu deludente e nessun candidato dell""'Union"" venne eletto." Nella ricerca della verità, cioè, il soggetto non risultava più coinvolto. "La richiesta si ripeté l'anno successivo, ed in seguito con una certa regolarità." In realtà va precisato che queste cifre si riferiscono solo agli alunni maschi. È uno dei più piccoli dinosauri mesozoici conosciuti. Le prime tre squadre vincono le medaglie. Gestiva il campionato e le nazionali maschile e femminile. È cresciuto calcisticamente nelle file del Cenate Sotto. "L'organizzazione giovanile del movimento è Gioventù Identitaria, il cui segretario è ancora vacante." "È il fratello maggiore di Camille Prats, anch'essa entrata nel mondo del cinema." Il secondo soggiorno francese costituì una svolta decisiva per lo stile artistico del Cellini. Nella contrada era situato il Duomo di Milano. "Questo gioco è tutt'oggi ancora praticato." "Garante del trattato fu l'Inghilterra." Ma entrambi furono licenziati dal gruppo. Negli Stati Uniti sono in vendita ancora adesso. "Ha inoltre registrato un disco con canzoni napoletane, ""I classici della musica napoletana""." "Da qui la vetta è raggiungibile in circa un'ora." "Interprete femminile, era l'attrice Neva Gerber." Il segmento cavernoso è circondato dal seno cavernoso. Nessun riferimento invece è stato trovato per Anna Maria. "È possibile ricavare la frequenza propria del risuonatore ricorrendo al modello dell'oscillatore armonico." La villa oggi è ancora di proprietà privata e non è visitabile. Il greco era in effetti la sua lingua materna. "Trascorse l'infanzia in Piemonte e frequentò il Liceo Valdese di Torre Pellice." Da questi aforismi si può leggere un ritratto, da non intendere in senso autobiografico. Esso presuppone che alcuni dei termini delle equazioni siano piccole rispetto alle altre. La volpe rubò per lei del cibo e la scimmia raccolse della frutta. Non sappiamo quali popoli avessero affiancato le legioni. Sono presenti in Spagna, Francia, Brasile e Argentina; la sede generalizia è a Barcellona. Al contrario, per la donna, La Macchina è un essere perfetto e divino. Di pianta rettangolare, mostra parzialmente, chiusi da un muro, i lati nord e ovest. Alcuni cannoni erano andati distrutti ed un proiettile esploso aveva intossicato parecchi uomini. "Inoltre arrivano molti nuovi programmi del canale tra cui il game show ""Boom!" "Ne è un esempio la centrale termoelettrica in costruzione nell'area di Civitavecchia." La sposa aveva circa ventiquattro anni e lo sposo trentanove. Il suo librettista era il Felice Romani che successivamente avrebbe scritto per Giuseppe Verdi. "Le due squadre erano denominate rispettivamente ""rossa"" e ""blu""." Attualmente è il chitarrista e tastierista della sua nuova band, i Pride of Lions. "Questi uccelli, inoltre, sono in grado di imitare i suoni dell'ambiente circostante." Anche la scuola locale è a lui intitolata. Juan José Salvador Alla fine di queste operazioni se ne sono perse le tracce. Il paese viene citato nel Domesday Book. Il suo territorio coincide integralmente con quello della provincia italiana di Grosseto. "Un'importante innovazione negli effetti speciali fotografici fu lo sviluppo della stampante ottica." "L'organizzazione venne assunta dalla Rugby Football Union." "A punti giungono poi nell'ordine Ralf Schumacher, Verstappen, Wurz e Zonta." "Aveva perciò all'epoca oltre cinquecento anni." Nel settembre guadagnò il grado di contrammiraglio. Jason Cain Una tale torre è il Tour de Montréal. Contemporaneamente, il Portogallo inizio a colonizzare anche la costa di Ceylon, attuale Sri Lanka. São José do Divino Pete Carril "Sotto di essi, spiccava il paraurti a tre prese d'aria trapezoidali a sviluppo orizzontale." La lista sottostante contiene alcune figure importanti nel panorama cinese che portano questo nome. "I prigionieri erano alloggiati all'interno degli stessi laboratori." Le canzoni hanno il titolo inglese e sono interpretate in inglese. Tilo riconosce che la fonte di queste disgrazie è dovuta alla violazione delle regole. "Da allora non sono stati più assegnati premi ""Best Girl-Girl Scene""." La partita è stata decisa da una rete del riminese Matteo Brighi. "Club cestistico paesano è il ""San Maurizio Jacks"", storicamente militante nelle divisioni regionali dilettantistiche." "L'Oisans copre una parte del massiccio." Ali Akbar The Bottle Imp Il celebrante indossa anche la stola e la casula. Dieci nel solo cimitero di Lecco, altrettanti in quello di Milano. Inoltre è ricevibile in chiaro con qualsiasi decoder satellitare digitale. Non so dove sia Davvid Lee Roth. Disputò diversi match a Filadelfia. Infatti, il sistema propulsivo è “doppio”. Kara Monaco è cresciuta ad Orlando. "Il territorio di Ormont-Dessous comprende una parte del lago de l'Hongrin." Alcune case conservano i primi scalini delle strette scale che conducevano al piano superiore. Emma si presenta a casa di Chase e gli accenna della morte di Jason. Comincia a giocare in patria, nelle giovanili del Sakon Nakhon. Dunne progettò inoltre diversi aeroplani, i primi ad utilizzare ali a freccia positiva. "Con un'unica eccezione importante: le Memorie di Giacomo Casanova." Non era suddiviso in frazioni. "George More O'Ferrall" Era una specie ovipara, con abitudini fossorie. Le squadre del sud non parteciparono al campionato successivo a causa della guerra mondiale. I primi trasmettitori radio a Almaty erano situati nel campanile della cattedrale. Inoltre la situazione finanziaria di Sigismondo era molto precaria. La missione fu svolta con successo e la principessa fu condotta nella capitale. Béla Bartók Jr. rimase in Ungheria. "Presidente del Consiglio Provinciale Scolastico, fece parte di varie commissioni dell'Istruzione Pubblica." Il brano è apparso in un gran numero di trasmissioni televisive. Presso la stazione è possibile anche utilizzare i servizi della linea principale Keihan. "In quello stesso ottobre venne nominato Cavaliere Commendatore dell'Ordine del Bagno." È la sede del Festival de Málaga de Cine Español. "Un suo dipinto, ""Crocefissione"", è al Museo del Prado." Il suo bisnonno Thomas Shaughnessy era un amministratore ferroviario americano-canadese di origine irlandese. La sua specialità è reintegrare nella società persone emarginate, specialmente ex criminali. Terry Richardson è stato sposato con la modella Nikki Uberti. Col tempo, diventerà amico di molti altri eroi tra cui Robin e Superboy. Questo modello fu più tardi rivisto e venduto come Humber Hawk. Per dare un ultimo gustoso morso alla vita. Era inoltre presente una tacca sulla superficie articolare distale della tibia. Ma questa complessità della struttura comporta anche la possibilità di numerose varianti ed anomalie. "Essa coincide con l'area coperta dalle Regioni della Bretagna, Paesi della Loira, e Poitou-Charentes." Fu suonata durante i funerali della regina Giuliana dei Paesi Bassi. La ferrovia continua a funzionare, anche se con un nome diverso. Prende il nome dallo Stige, uno dei fiumi infernali della mitologia greca. Pietro Foscari Il regno non fu però di lunga durata perché i Money Inc. "Il titolo è stato scelto perché considerato ""universale"" e per le sue qualità grafiche." In questi quattro anni ha completato gli studi superiori presso la Pontificia Università Gregoriana. Così ci spiega come funzionano i sette metodi terapeutici da lui considerati più efficaci. Le missioni del videogioco includono sparatutto in terza persona, guida e puzzle. Un perplesso poliziotto della Germania Ovest gli conferma il successo della loro impresa. Frederick Flower era un miliardario, impegnato in istituti bancari e direttore di numerose ferrovie. Estadio Nacional de Costa Rica Sture Stork Chievo Verona Svolse svariati lavori come operaio, edile e come supervisore di Boeing. È stata ritrovata una grande quantità di oggetti di pietra e ceramica. "L'esecuzione consiste in un’""estensione"" del braccio esercitando pressione sulle apposite imbottiture." La seconda parte della canzone è infatti cantata da Lynn. Iniziò la sua carriera da professionista vincendo i suoi primi quattordici combattimenti. Ciò non bastò però a salvare lo Sheffield, che retrocesse in First Division. Vladislav Pavlovič Può risultare asintomatica. Anche il fratello Ignazio fu eletto senatore. Carlo sposò una figlia di Giovanni Vignati, signore di Lodi, ma non ebbero figli. Quella che segue è una sintetica struttura dei primi livelli del torneo. Era alle dipendenze di un centurione e suonava lo strumento a fiato del corno. È retta dal vescovo Gerhard Feige. "Chute, dove interpretò un'ampia varietà di ruoli." Il nuovo abside venne costruito nel lato opposto, di fronte al vecchio. È stata la fidanzata di Bart Allen ai tempi in cui Bart era Flash. Persone di cognome Edwards Lucas Gaúcho Milita nella Cash Plus Premier League, la massima divisione del campionato nazionale. Costui, offeso, lo denunciò al senato accademico. Ed a noi che resta? In seguito è stata rilasciata anche per Windows Phone. Il territorio intorno ad Antigua è caratterizzato dalla presenza di tre grandi vulcani. La squadriglia, fu operativa durante dalla prima guerra mondiale. "L'anno successivo interpretò una piccola parte in ""King of New York"", di Abel Ferrara." Qui nacque il calciatore Adolf Kertész. "Aspetto innovativo del gioco è l'assenza di punti di partenza fissi." Ma anche qui non sfugge alla persecuzione poliziesca. "I precedenti due capitoli sono ""Dio perdona... io no!" La luce delle Sefirot emana attraverso questi Dieci Cieli. E. van Vogt e Isaac Asimov. Il fraseggio si fa più breve, semplice, più netto che in precedenza. Il film fu prodotto dalla Luis Trenker-Film e Tobis-Rota. La serie è pubblicata online in lingua inglese da Crunchyroll. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Buongiorno professore""." Divenuto cardinale Leone continuò ad utilizzare i libri della biblioteca di Montecassino. "L'interno, ad una sola campata, è decorato con elegante sobrietà da stucchi e affreschi." Le squadre si muovono a piedi ma in molte missioni possono trovare degli automezzi. Sono solo io, ed aveva senso mostrarlo con un nome. Ma la ragazza con determinazione riuscirà a raggiungere la felicità. Il farmaco viene impiegato nel controllo dei sintomi di astinenza da oppioidi. "L'ultima partita" Delle tre fortezze situate sulle montagne di Kyrenia, è la meglio preservata. La forma cristallina, dubbia, non può servire al riconoscimento immediato. Rei Higuchi La pianta è ellittica, mascherata esternamente dalla struttura squadrata. Talvolta tenevano anche in cattività questi pappagalli come animali domestici. "Prende il nome dal Sacro Monte di Crea, situato all'interno del parco." Haydn scrisse cinquantadue sonate per pianoforte. Sempre assolutamente controindicata è invece la radioterapia, data la fragilità genomica di questi pazienti. Comprende le parti di territorio destinate ad attrezzature e impianti di interesse generale. Seguì quindi un periodo di declino. Vi sono inoltre due città autonome: Ceuta e Melilla. Fox sviluppò un senso di colpa per non essere riuscito a far niente. Tutti i primi videoregistratori erano analogici. Fu anche elogiato come attore e apprezzato per il suo aspetto affascinante. Etheredge-Ouzts non aveva mai scritto prima uno script completo né diretto un film. Le vittime intentarono in seguito una causa civile contro monsignor Dupré. È un uccello comune negli habitat boscosi, nella savana e nei giardini. Tutta la dirigenza del Religious Technology Center è composta da personale della Sea Organization. Buddy Jeannette Il primo tergite del gastro è generalmente lungo. Il produttore Billy Strange, aveva lavorato in precedenza con Frank e Nancy Sinatra. Svolse anche una certa attività politica diventando sindaco della città. Vive in coppie o piccoli gruppi di pochi individui. La sua opera ha dato avvio al periodo rinascimentale in musica. In esso si trovano anche agenti potenzialmente patogeni, come batteri del genere vibrio. "La casa è innanzitutto un ""essere concentrato"", richiama, cioè, a una coscienza di centralità." Il suo ultimo titolare è stato il gesuita Ferdinand Périer, arcivescovo dimissionario di Calcutta. A causa di queste sue caratteristiche, è molto difficile da individuare senza adeguati strumenti. Tornò quindi a Pont-à-Mousson per approfondire gli studi teologici. "Un grande monumento di pietra ricorda oggi l'ultima spedizione di Scott." Questa era un conglomerato di società. Più precisamente si trascurano anche le possibilità di avere dei cappi. Egli rimase membro del Parlamento fino alla sua morte. "Il titolo originale in francese si può tradurre in ""Ragazzi e Guillaume, a tavola!""." "L'economia di Qom fa affidamento su questo pellegrinaggio per il turismo che porta." Danner poi raggiunge una piattaforma mobile su cui è custodito il virus. "Definita da Bruno Bettinelli ""la quintessenza della musicalità""." La diocesi è stata probabilmente eretta nel X secolo. "Go-Daigo era il secondo figlio dell'imperatore Go-Uda." Stefan scompare. Michal Epstein Le terme si trovano a pochi chilometri da Padova, da Venezia e da Bologna. Le acque intorno a Koster presentano una grande varietà di specie, piante e alghe. Il libro venne accolto bene dalla critica. Le narici sono tubolari e terminano formando una curiosa escrescenza di forma fogliare. Egli fu condannato sia da Napoleone I che dal Papa. Il consiglio del ducato si occupa della gestione quotidiana degli affari del ducato. Inclinò perciò verso il socialismo libertario. Ai tradizionali colori sociali, bianco e nero, è stato aggiunto il rosso. Nella fermata fermano tutti i treni regionali per Foggia, Potenza e Melfi. La sua origine è dunque mezzosangue, come quella dello stesso Lord Voldemort. "Amir Kabir accettò l'ordine imperiale senza opporre alcuna resistenza." "Scrive anche ""Patti's pearls"", un libro di perle di saggezza." La copertina del singolo è stata realizzata dai fans sul web tramite un concorso. La stazione è situata sulla Northern Line fra Angel e Moorgate. In altre la barba è indice di invecchiamento, per cui viene regolarmente tagliata. "È soggetta alle prescrizione della Legge romena sulla protezione dell'ambiente." Fu una delle più lunghe serie di conflitti militari nella storia europea. "Prima di entrare in quest'ultimo ha svolto il servizio militare nella seconda guerra mondiale." Proiezioni fuori programma. La coppa fu sepolta in una cassa di piombo. Disputa le partite casalinghe allo stadio Don Luigi di Iorio. Burley Griffin "I Am There"" e ""Dedicated To You, But You Weren't Listening""." Un altro locale è dedicato a mostre temporanee, in continuo rinnovamento. Sposato due volte, ebbe una figlia. "Di pregevole manifattura anche il paliotto in argento che riveste l'altare." "Fu costruita per produrre elettricità per l'area circostante." In ogni caso egli fu una persona colta ed istruita. "Nel suo territorio ricade l'Austfonna, il più grande ghiacciaio d'Europa." Ferdinand Porsche durante il suo periodo di collaborazione alla Daimler-Benz. Dunque la lista era molto corta. "Prendi questo!""." Inizialmente, non è chiaro se questa persona sia fuggita o meno dalla casa. Non si conosce il suo cognome. Il suo capoluogo è Coimbatore. Il torneo si è giocato a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. "È noto nell'ambiente calcistico per essere un presidente ""mangia allenatori""." Una copia incompleta della pellicola è conservata negli archivi della Library of Congress. I risultati furono però scarsi. "L'epoca dorata delle miniere giunse nel Seicento." "Un'emarginazione scelta quasi volontariamente e per niente rifiutata." Classe Akatsuki "La notazione di ""reticolo completo"" generalizza la proprietà di estremo superiore dei reali." Si distinse anche come disegnatore a penna. I nomi delle navi turche sono quindi andati persi. "Delle cinque squadre che fondarono la conference l'unica attualmente presente è Ohio." Probabilmente Anneliese si sentiva in dovere di espiare anche le colpe della madre. Dopo un anno si iscrisse alla Nevada University nella facoltà di biologia. La Coca-Cola aveva sempre smentito ogni complicità o responsabilità nei fatti in questione. Pei Xingru Il servizio consiste in una coppia di corse giornaliere. Prosegue la sua carriera dividendosi tra teatro, cinema e televisione. "Nei secoli successivi Eredita, come tutto il comune, passò da un feudatario all'altro." "Particolare attenzione, nelle critiche dell'epoca, era riservata alla curiosa posa del cavallo." Un siffatto poligono è anche chiamato luna sferica. "Ma Philip, che si rivela un alcolizzato, prende per sé l'ultima bottiglia." È considerato uno dei maggiori esempi italiani di film horror fantastico. Era di origini dei Tedeschi dei Sudeti. "La costruzione del ponte romano si fa risalire all'epoca di Augusto." Spesso le creature mitiche sono chimere, una combinazione di due o più animali. Alcuni appunti riguardano il periodo della sua vita trascorso in Giappone. Questo modello fu concepito durante la Prima Guerra Mondiale. "L'unico prototipo fu iniziato ma mai completato." Resta ancora celebre il teorema di Liouville, risultato oggi ampiamente studiato in analisi complessa. Lavora come mercenaria, per il gruppo. In Puglia si trova sulle Murge, sul Gargano e nel Salento. "Il programma si alterna alle puntate tradizionali di ""Voyager"" trattando temi storici." Il videoclip è stato interamente girato in Ungheria nei Korda Studios di Budapest. Il processo di distillazione attraversa diverse fasi. Offre servizio bar, ristorante e alberghetto. Alla fontana rimase il nome di Fonte del Centauro. Il singolo ottenne successo negli Stati Uniti e in Giappone. Utile per chi ha subito gravi ustioni o ferite. Altre volte il servizio mette in evidenza le contraddizioni e le trasformazioni nelle società. La dieta comprende principalmente frutta e vegetali, ma è integrata anche con invertebrati. Justin diventa lo sponsor di una ragazza attraente. Jason Capel Il Seicento vede gli albori della fisiologia. Violent J ha citato come proprio influenze Ice Cube, Esham e Michael Jackson. La cantante prova ad avvicinarsi a lui ma viene fermata dai ballerini. "Rimasto stupito dall'avvenenza della ragazza Nando prova per lei un forte desiderio." La sede del consiglio si trova a Gladstone. Dopo una rimonta eccezionale la New Team vince la partita e accede alle semifinali. La stagione seguente è chiusa invece al terzo posto. Sebbene mantenesse la sua supremazia parlamentare, tuttavia, la sua popolarità iniziò a declinare. Nella prima stagione, ha siglato dieci reti in ventisei partite. "Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità""." Appice è un batterista dotato di un livello tecnico elevato. Moltissimi fuggirono dalla città, molti morirono. Ci sono forti pressioni sui politici affinché facciano promesse che non possono mantenere. Il parametro utilizzato è quello dei giocatori di prima divisione prodotti dal vivaio. I guai cominciano già fin dal terzo giorno di vacanza della famiglia genovese. Parr ha giocato per diverse selezioni giovanili norvegesi. "L'Italia concluse al dodicesimo posto, dopo aver perso anche contro la Romania." "Per primo Chandragupta concepì di detronizzare l'imperatore del Regno di Nanda." Johnny Seward ha frequentato la Marina High School a Huntington Beach, California. "Ci sono state diverse modifiche prodotte per ""Rome Total War: Barbarian Invasion""." Con il club vinse tre coppie di Bulgaria e due campionati. "L'aumento esponenziale della popolazione non venne accompagnato da un piano organico di sviluppo urbanistico." Nella versione per Game Boy Advance il gioco, inizialmente annunciato, fu poi annullato. Ebbe problemi per la scarsa disciplina delle legioni. Persone di nome Angela Una squadra talentuosa; i suoi membri sono: Walter, Fino, Pablo, Emy e Cassandra. "Le sue poesie si inseriscono per stile all'inizio del rinascimento poetico georgiano." Ma fu presto danneggiato e derubato. Gran parte della tenuta ora si trova sotto il villaggio di Iraq al-Amir. Nonostante sia classificata come una berlina sportiva, la capacità del bagagliaio non è compromessa. "Questo apparente paradosso si risolve con l'introduzione di un apposito stato, detto ""stato coerente""." "Venne ignorato il sistema delle ""Division"" e le classifiche vennero stilate per ""Conference""." Colpo di Pugnale dice: “Ebbe una buona morte.” Ma quando Mervyn scopre la verità, si precipita a inseguirla. Elenchiamo alcuni edifici interessanti. "I floppy disk dell'epoca non erano molto capienti ed erano anche lenti." Si dimette quindi da sottosegretario dei Cristiani Uniti. Esistono più varianti del sentiero. Avrebbe così avuto luogo la catastrofe finale. "Il villaggio sorge nella Valle dell'Irno, alla sorgente del fiume omonimo." Di regola la remissione viene raggiunta senza nessuna terapia. "Ha partecipato al film ""Quel mostro di suocera""." Per ottenere una scissione moderata si può usare il metanolo in diversi casi. A questo corpus di accuse, Cicerone accompagna un palese elogio di Pompeo. Segrave vinse la prima manche. In Coppa Italia Dilettanti il Legnano è eliminato dalla Trevigliese ai sedicesimi di finale. Il ricco e il povero sarebbero uniti e tutte le classi confuse insieme. Give Me Liberty "Gli arrivi furono gli attaccanti Mario Scarpa, Vincenzo Toscano e ""Gommone"" Claudio Grossi." Il nastro è color marrone-oro con una striscia bianca per parte. Si potrà incominciare una graduale riduzione della dose fino alla sospensione. Hernán Rodrigo López Le colture principali sono patate, cipolle e pomodori. Erano assenti le pinne pelviche. Il lavoro vocale presentato in Gravity Bone è stato prodotto utilizzando programmi text-to-speech. Fu inoltre quarto nella Parigi-Tours e secondo nel Circuito di Morbihan. Il capoluogo di contea è Warm Springs. Divenne sede dei Dieci Savi alle Decime, magistratura responsabile delle finanze della Serenissima. Cosimo accetta il consiglio di Diego, e riprende Garzia per le parole usate. Guglielmo marciò verso nord. "Bagnato dalle acque dell'Orne, il territorio comunale fa parte della regione cosiddetta Svizzera normanna." Era un campo di estrazione mineraria nelle Colline Nere. "Vi sono inoltre importanti tipi di legno, come il ""mara""." Dopo anni di oblio il complesso subì una sorta di rinascita. Rapine e malattie causarono danni gravissimi. Il brano si apre con una sinistra risata seguita da un ordine a ballare. Il resto del team fu seriamente danneggiato ma sopravvisse. Era venuta al mondo nel castello Ursino di Catania. Questa versione potrebbe servire come sostituta dello Zenit. Ma questi furono solo i casi più noti. Si trova nella Zillertal, a breve distanza da Innsbruck. Hanno una dieta esclusivamente erbivora. "Termina ogni frase con la parola ""nyu""." Beh, no, non lo è, è stato inventato in tempi recenti. Il grande sonno Gli adulti volano da aprile a maggio. Nikolaj aveva talento musicale, componeva e fu membro di diverse società musicali. "La si vide poi tra i criminali esiliati in ""Salvation Run""." "L'esito della partita comporta l'eliminazione del Camerun dalla Coppa del Mondo." È stato insignito del riconoscimento Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Venne utilizzato, ma non in combattimento, dai Marines nel teatro del Pacifico. Prodotto da Angelo Poli in collaborazione con Mango Media. Possedeva un unico altare e la volta era senza soffitto. Si salvi chi può La sorella Laura è una stilista, mentre il fratello Gray è un deejay. Preparazione al battesimo e ritorno di Severo. Terminata la carriera, tornò a Barre a lavorare per la locale agenzia delle entrate. In questa stagione il Naples contava tre squadre. Durante la prima guerra mondiale si procurò la fama di eroe nazionale. Nel corso dello scontro con i tedeschi tutte le navi subirono gravi danni. "Si svolge ogni anno a Scanno, in provincia dell'Aquila." Joe Ellis Il matrimonio combinato da Anna fu causa di successivi dissidi con la duchessa bretone. The Blue Album "Internazionalmente, è conosciuto con il titolo inglese ""Madam's Cat""." Alla caduta del fascismo, Trombadori rientra a Roma. "Un ulteriore contributo deriva dal lavoro sull'aggressività umana di Erich Fromm." Nel governo di Zuma ha lavorato come Ministro degli Affari Interni. In seguito ha ammesso che la ragazza era consenziente. Le autonomie locali assumono primaria importanza nella promozione della volontà di partecipazione dei cittadini. La loro lingua, il nahuatl, era parlata anche dagli Aztechi. Ha partecipato, con ruoli da protagonista, in vari musical. Le lingue indoeuropee hanno, oltre alla declinazione nominale, una declinazione speciale per i pronomi. Quintanilla e Cruz Martínez. Il museo da parte del Sistema museale della Provincia di Lecco. Le figlie minori sono Marisa e Carmela. "Inoltre ha ricevuto recensioni negative da parte della critica, sia in Russia che all'estero." Fu la prima vittoria militare ottenuta sotto la bandiera argentina. Clan molto forte, conosciuto per essere il clan più sanguinoso e violento. La facciata conserva lo stemma della nobile famiglia fiorentina Mazzinghi. La ventilazione dipende dall’esposizione del mercato. "Springer ed il suo programma sono citati nel brano di Mark Knopfler ""Devil Baby""." La produttività è alta e costante. Due imbroglioni e... mezzo! Inoltre vi fu un figlio naturale, Tancredi e uno illegittimo, Roberto. Compì i suoi studi a Tubinga ed a Berlino. Le opere furono esposte a Londra, Parigi e Mosca. "Questo progetto fu preso come modello da Schinkel per l'Altes Museum di Berlino." "Anche l'assone è di solito altrettanto lungo e diramato." Ottenuti dei rinforzi, Ardaburio entrò nella Mesopotamia sasanide. Lavorò al fianco di famosi registi fra cui Gianfranco Parolini e Antonio Margheriti. "Ad alte temperature è invece il ""Lactobacillus plantarum"" a dominare, producendo principalmente acido lattico." "Ospita inoltre un'ampia collezione di arte e letteratura dadaista e surrealista." "Egli corresse la direzione del meridiano che passa per l'Osservatorio." Fredric Jonson "Tale decisione ha suscitato polemiche all'interno del partito." "Le compagnie si esibiscono nella piazzetta della ""Torre""." "Al centro l'immagine del Santissimo Salvatore, patrono della città insieme a San Vito." In seguito si recò a Siviglia per poi trasferirsi in sud America. Tuttavia non ci sono documenti storici coevi che confermino questa affermazione di Coletti. A volte invece è nella forma computer normale, sul muro del Chum Bucket. Inizialmente era suffraganea della stessa arcidiocesi di Città del Messico. Esso contiene una nuova collezione di oggetti. Fabio Mancini In ambito politico, la controparte di ingegneria sociale è di ingegneria politica. "In molti brani dell'album sono riconoscibili anche influenze death metal." La velocità varia dunque al variare del materiale attraversato. I suoi fratelli germani sono Faysal, Khalid e Sultan. Il lobo inferiore della pinna caudale è più lungo del superiore. "Il testo di Fukuyama derivava da ""The End of History?" "Warren fermò l'attacco per fortificare la nuova posizione." "Alla sua scuola si formarono alcuni importanti filologi dell'Ottocento." San Marino, del Tre Fiori e del Cosmos. "Quando quest'ultimo la riporta dagli indigeni, viene onorato dalla tribù." "Charlie Ruggles è responsabile di un dipartimento per un'azienda." "Sparsi sulle altre alture dell'isola si trovano anche sei punti di triangolazione geodetica." Loren Meyer King riuscì con tutti gli altri a rientrare in chiesa senza pericolo. Andrea Giovannini La sconfitta è più pesante di quanto i valori in campo abbiano mostrato. Gli altri giocatori possono seguirlo, rilanciare o abbandonare il gioco. Collaborava col periodico Civiltà Cattolica e altri quotidiani italiani. Riapparirà in un episodio della terza stagione della serie, reinterpretando lo stesso ruolo. Compose molti libretti teatrali per musicisti del suo tempo. "L'incontro terminerà con la vittoria della Svizzera." I primi due di ogni serie avanzano in finale. Inoltre, ha anche diretto varie gare amichevoli. "L'intervento di Vienna nel conflitto causò un'ulteriore sudditanza di Belgrado alle politiche austriache." La morte sospesa Venne totalmente ignorato dalla critica. Cassiano rifiutò e fu condannato a morte. La single version è distinta da toni leggermente più potenti ed incisivi. La pianta muore dopo la fioritura. "Altri modelli come il ""Penny"" possono essere alimentati anche a corrente elettrica." "Dopo la retrocessione dell'Hansa, Persson si è trasferito allo Stabæk, in Norvegia." Il tribunale stabilì che i comportamenti del governatore non costituirono violenza sessuale. Originariamente il gruppo dichiarò di non avere intenzione di andare in tour. Gli antichi greci usavano uno scudo invece della ruota di carro. Soda e biancastra. Dopo la restaurazione Meiji, in Giappone è vietato portare la katana. Si trasferisce quindi a Detroit dove i due danno vita alla Danton Auto Works. "Coppola ha definito il film un ""biglietto di San Valentino"" per Tokyo." La torre campanaria, presenta caratteristiche sullo stile di quel del periodo. Ricco il corredo decorativo, in gran parte legato alla sacra reliquia. In questo scenario si svolgono sei storie di infelicità, violenza e solitudine. Oltre ai capelli, anche la sua barba e i suoi baffi sono grigi. Arrivato a casa di Gennai, Ken accoglie Ryo dal monitor di Gennai. Il villaggio originario, noto oggi come Old Knebworth, si sviluppò attorno a Knebworth House. Egli rimase colpito dalla vivace intelligenza del bambino. Inoltre, diede la voce a Pinocchio nel doppiaggio svedese del film della Disney. Al termine della carriera di calciatore allenò alcune squadre amatoriali in Alsazia. È stata firmata da tutti gli stati membri del Consiglio. "John Taylor suonava il basso in ""The Chant Movement""." La Lusitania venne istituita come una provincia nuova. Club e Total Film. I suoi genitori si separano quando la figlia ha sei anni. Molti dei prodotti recenti includono la tecnologia AirPort. Tutte le pinne hanno una colorazione giallastra eccetto le pinne pelviche, bianche. Esistono anche diverse versioni animate del romanzo. Il film fu prodotto dalla Bison Motion Pictures e dalla New York Motion Picture. I francesi volevano il diritto di utilizzare i fiumi per raggiungere il Mississippi. Phoenix Rising Scoperta a rubare, la serva Judas viene licenziata. Ambrosia Anderson È composta da due camere: la Camera delle Nazionalità e la Camera dei Rappresentanti. Appartiene al circondario dei Monti Metalliferi. Il torneo del Gruppo A si è svolto nella città di Zagabria, in Croazia. "L'album ha raggiunto il secondo posto nella top album italiana di iTunes." Le prime due furono prodotte quando la Humber faceva già parte del gruppo Rootes. È stato primo ministro ad interim. Probabilmente è già estinta. Tutto il corpo presenta una pelle ricca di increspature. Asdrubale verrà portato in Italia dove concluderà la sua vita in libertà. "Di rosso, al leone d'argento sostenente nella branca destra un castello dello stesso." Gli ornamenti posteriori furono scolpiti da Puget. Tuttavia, solo undici glifi e porzioni di glifo sopravvivono fino ad oggi. I suoi mosaici sono presenti in molte chiese del Canton Ticino e della Svizzera. Queste tre note sono anche di riferimento per tutte le melodie della composizione. Il singolo figura la partecipazione del rapper Lil Wayne. Risiede in California. La stazione ha una due banchine laterali serventi due binari. Il farmaco viene rapidamente escreto nelle urine e nelle feci. "Dalla stagione successiva, la terza divisione inglese si sarebbe denominata ""Football League One""." "Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Luna e Tur." A partire dalla fine della prima guerra mondiale, Brno appartiene alla Cecoslovacchia. Non è venduta in Sud Africa, dove è ancora presente la precedente serie. Il primo, un ragazzo di leva, spaventato dalla proposta, fugge. "Nel territorio si trovano anche numerose testimonianze di insediamenti umani dell'Età del rame." Da questa unione nacquero nove figli, tre femmine e sei maschi. "Negli ultimi anni l'edificio è stato sottoposto a importanti restauri." Le cose non sono nocive in sé, ma solo in relazione alla nostra natura. Frattanto, Steven scopre che Amy lo tradisce leggendo alcuni messaggi sul cellulare di lei. Mayumi si risveglia nella “stanza” come previsto, uccidendo un agente di turno. Le uscite sono poste ai quattro angoli di Piazza Vanvitelli ed a Via Cimarosa. Le facciate sono sfalsate, coperte di pietra di granito. È avvocato. "All'interno si ritrovano decorazioni con stucchi ed affreschi ed arredi sacri." "Viene asfaltata la via di fuga all'inizio della corsia dei box." "Una delle sue più interessanti invenzioni fu il prototipo dell'attuale Hovercraft." "Michelangelo Dall'Armellina" Ooh Boy Il fenomeno può portare al verificarsi di ricombinazione genetica nei batteri. Beth, pian piano diventa sempre più aggressiva. Con basi di Lewis neutre come eteri o ammine forma addotti. La campagna fu influenzata dalla morte per infezione del figlio di Coolidge. Il capoluogo di contea è Kalamazoo. Prima della sua caduta era governato dalle Antiche Famiglie. Kim è una giovane ragazza a bordo di una nave piena di immigrati. Queste sono chiamate coefficienti di proporzionalità. "Vi si trova anche la duecentesca ""Madonna del Popolo""." "Il nome significa semplicemente colle dell'api." Venere si distingue per il carattere capriccioso, vanitoso e volitivo. Un ket di stato descrive completamente uno stato quantistico. Le mucose sono nere. Nella sua carriera, girò anche un paio di pellicole. Il suo primo articolo viene pubblicato quando non ha ancora sedici anni. "È inserita nella raccolta ""Masini"", riedizione sanremese de ""...il mio cammino""." "L'operazione di sconto determina dunque il prezzo ""corretto"" dell'attività finanziaria." Ventidue rivoltosi rimasero uccisi e molti furono catturati. Partecipa come attore bambino ad altre pellicole minori e ad alcuni spettacoli teatrali. È, quindi, uno strumento di potere a disposizione di uno Stato. "Come per altre trasmissioni televisive con bambini, anche ""Chi ha incastrato Peter Pan?" Ma il vero colpevole fu il fratello di Bartolomeo, Antonio. Il tutto è accompagnato a pantaloncini e calzettoni, come da tradizione, bianchi. Il servizio è limitato alla stagione turistica. I denti erano piccoli e sottili. Shapiro ha tre sorelle. Invariati meccanica, trasmissione e motori. Nel Medioevo fu feudo dei Monaldeschi della Cervara e dei Savelli. Si trovano in tutti gli oceani. È considerato uno dei più grandi interpreti del gonzo. Era zio di Lucio Dalla. "La mostra parlava dell'arte ispirata dalle celebrità in seguito alla loro morte." "In epoca Zhou, oltre a quest'ultimo, sono attestati la decapitazione e lo ""zhan""." "Sulla volta, è presente una ""Risurrezione con gli Evangelisti"" attribuita a lui." Con la moglie Katie pianifica da anni un lungo viaggio. La capitale era a Darmstadt. Fece poi parte dei Mille e con loro sbarcò a Marsala. Il Varese è quindi salvo, mentre il Padova è costretto ai play-out. Le canzoni sono tutte edite dalle Edizioni musicali Chappell. Una delle sue attrattive è data proprio dalla sua doppia esposizione. Loro chi? La causa è incerta. Poi pulisce il bordo della tazza e la posa dinanzi a sé. Anche diverse altre Case automobilistiche hanno nel frattempo sviluppato altri sistemi di fasatura variabile. "L'Archivio è ospitato nei chiostri della chiesa dei Santi Severino e Sossio." Bernardino Delfico. Non si conosce niente della sua formazione. Il muso era corto e massiccio. I soci dovevano optare, previo esplicita dichiarazione, per una sola sezione. "È un isomero del ""m""-xilene e del ""p""-xilene." Il suo migliore amico Laio diventerà invece suo scudiero. È un desktop computer progettato principalmente per la navigazione in Internet. Ha ripreso il suo ruolo nella successiva serie televisiva con lo stesso nome. Ma ci sono delle speranze. Il Partito Indipendente entrò presto, a far parte del Partito Peronista. "Il trattato affronta per primo l'importanza della legge consuetudinaria nel commercio." I denti erano piccoli e aguzzi; quelli della premascella erano leggermente sporgenti in avanti. M. Murzagaliev. Presente nella Papua Nuova Guinea, arcipelago di Bismarck, Sulawesi e isole circostanti. I pochi manoscritti che gli erano rimasti furono dispersi. "La Morte si prende l'anima di un ubriacone." Il Canton Giura si trova nella Svizzera nord-occidentale. I soldati che presero parte alla campagna contro Villa ricevettero la Mexican Service Medal. La Prospettiva venne realizzata a seguito di un concorso nazionale, vinto dal Tomba. "Il quarto ha elementi di musica popolare e l'intero dimostra l'influenza di Bartók." Vive e lavora in Roma. Il giorno dopo Gallagher annunciò ufficialmente la sua uscita sulla sua pagina Myspace. Un altro problema riguarda i gruppi radicali islamici. Vicino agli occhi vi è un punto giallo. Per tale motivo in fonderia viene chiamata anche ghisa in conchiglia. Gli altri proseguiranno in senso orario. Gli angeli nelle nicchie laterali, in pietra dipinta, sono invece più recenti. Inoltre, questo regolamento organizzava in modo preciso i compiti del personale. Della famiglia fa parte anche il cane Vasco. Nessuno conosce Mr. Bush, e non ha la minima chance. Lo scopo finale quindi è contrastare le opinioni contrarie alla tesi. Coppa della Confederazione Fu esaminato e descritto da Paulin Martin. Alex vuole impedire la morte dei genitori per ritornare nel suo mondo. "Questa caratteristica portò probabilmente al naufragio del ""Monitor"" originale, che affondò durante una tempesta." "Hobart è situata sull'estuario del fiume Derwent nel sud-est dell'isola di Tasmania." Comanda la pioggia e con essa controlla raccolti e la fertilità del bestiame. La crisi economica però non aiutò la fabbrica. La diocesi abbraccia parte del dipartimento colombiano di Norte de Santander. La stazione è sotterranea per entrambe le linee, che si incrociano perpendicolarmente. Due giovani, un uomo e una donna, lo ferirono con dodici colpi di rivoltella. Vari Signori e Baroni ebbero in possesso la città. Il sistema di trasmissione è elettrico. Il film fu prodotto dalla Herbert Brenon Film Corporation. "Eustace Tennyson-D'Eyncourt, Direttore delle costruzioni navali, aveva progettato le navi classe Revenge." È stato capo della segreteria politica di Piero Fassino. Femmine gravide e che allattavano sono state catturate nel mese di novembre. In totale Carlo vanta sette presenze in azzurro. Inoltre, fu ripescata la Sibilla a completamento organici. A Teramo sono presenti scuole elementari, medie e superiori, pubbliche e private. Le orecchie sono grandi, grigie e prive di peli. Con lo scoppio della prima guerra mondiale terminò definitivamente il suo operato in Bulgaria. Fox scenderà sulla superficie per sistemare il generatore climatico. "Il significato viene quindi talvolta indicato con ""iridescente"", ""colorata""." Le due ex delegazioni furono mantenute come circondari. Simili a quelle delle congeneri. "Lo show a Las Vegas venne annunciato insieme con le date del ""I Am..." "L'apertura orale è circondata da setole con funzione filtrante." Non essendo un giorno di vacanza nazionale, si celebra solitamente nel weekend più vicino. Ha studiato legge. Jon farà scorta di armi e munizioni per vendicarsi. La fine della sua vita fu disturbata dai dispiaceri domestici. I dintorni immediati della vetta sono ricoperti di latifoglie e di conifere. Questi paracadutisti furono catturati ed incarcerati in Romania durante la seconda guerra mondiale. La regia è di Giorgio Capitani mentre il produttore è Luca Bernabei. Questa versione contiene molto più sintetizzatore della precedente. Maschi e femmine vivono insieme, solitamente vicino ai fiumi, ai torrenti e alle paludi. Il manoscritto è utilizzato nella discussione sul Tetragramma. "Gli inerti non devono contenere solfati causa della formazione dell'ettringite." Il nome del compositore delle musiche è indicato tra parentesi. La sua produzione segue metodi immutati nel tempo. "Bonificato dagli eventi bellici, venne ribattezzato in ""Stadio Comunale""." "Il fine è dunque creare una nuova scienza urbana attraverso l'analisi dei processi costitutivi." "In Canada fu disco d'oro." "Foresta Suceava""." Fu anche necessario fare di sana pianta centinaia di dipinti e disegni. Lo sviluppo delle larve è segnato da varie mute piuttosto che da metamorfosi. "Molto richiesto all'estero, lavora con una certa continuità in Francia." Tao Tao è un piccolo panda che vive con la madre nel bosco. Chiesa del Carmelo Gli effetti sugli insetti si traducono in una paralisi, tendenzialmente mortale, del sistema nervoso. Il territorio fa parte della nuova Unione Montana Valli Trebbia e Luretta. "In seguito, ha trascorso un periodo di perfezionamento all'Università di Cambridge." Il paesaggio risulta così più astratto. La sede di Roma viene in seguito spostata a Bruxelles. "L'origine di Capurso è da collocare intorno all'anno Mille." Il giorno successivo viene operato. Prodotta dalla Warner Bros. Poco si sa nella sua prima infanzia. Progredendo nel gioco, si devono infrangere tutte le regole del codice della strada. Questo lascia al capo pochissime possibilità. Una serie di ricerche empiriche ne hanno verificato la consistenza qualitativa e quantitativa. Nel libretto, oltre ai testi, sono presenti anche dei commenti alle canzoni. Premendo entrambi i tasti si ottengono mosse speciali. La facciata è orientata verso ovest, come in tutte le chiese romaniche. Questa partnership però si interromperà di fatto nella seconda metà del mese di luglio. "Dopo aver riportato queste informazioni ad Allen, venne pianificato un raid da eseguire all'alba." Si affaccia inoltre sul Golfo di Botnia. Il suo nome di battaglia era Miguel. "Le sue opere riguardano la religione, l'insegnamento e l'educazione." "Nel caso di muraglia notevolmente lunga, è utile anche una ""tenaglia da maniscalco""." "Fu anche commerciante e gran collezionista d'arte." La protagonista della storia è una giovane aviatrice interpretata da Katharine Hepburn. Il colore del dorso è bruno-rossiccio chiaro, mentre le parti ventrali sono grigie. Viene inoltre frequentemente eseguito in forma strumentale. Queste due sono strettamente legate ma non identiche. "A Broadway ha interpretato Feste nella produzione del Lincoln Center de ""La dodicesima notte""." Anche Stanlio e Ollio vengono chiamati, e anche loro vanno al telefono. La chiesa possedeva nove finestre e tre cappelle, oltre che tre altari. È interessato dal congelamento delle acque da fine ottobre a maggio. Contrastanti le dichiarazioni di Mastroianni in merito. La sua carriera da solista è stata comunque piuttosto fortunata. Corrette fu un compositore prolifico. Le due squadre in un certo senso hanno una storia simile. Prese parte alla gara di anelli, vincendo al medaglia di bronzo. "L' ha vinto il trofeo per la quattordicesima volta nella sua storia." Questo contribuì alla crescente invasione della cultura occidentale in Unione Sovietica. "Con il rilascio di quest'ultimo, le linee guida sono cambiate di nuovo." Ma senza supporti tecnicamente adeguati. Occasionalmente il termine viene usato in senso più generale per qualsiasi fermione neutro. In altri le macchie sono limitate al ventre e alla parte interna degli arti. Edd the Duck! "All'interno, la chiesa si sviluppa su navata unica coperta da volta a botte." Attualmente è uno dei membri dello staff dello statunitense John Isner. Assedio di Tortosa In detta epoca si separarono due linee: di Acaja e di Montemiletto.. "Un idiota"".'." Adrian Smith non è sposato e si configura come un repubblicano conservatore. Gli Spartani cercarono senza successo di negoziare la pace. "Rispetto a quest'ultimo contiene nuove unità, nuove mappe e ulteriori modalità multiplayer." Successivamente, nonostante alcuni problemi di salute, tornò a collaborare con il Rosenborg. Lo stesso anno la squadra vince il Campionato nazionale ragazzi, battendo la Pallacanestro Brindisi. "L'album è diventato disco d'oro." Ha origini indonesiane: il nonno proveniva dalla provincia del Sulawesi Settentrionale. In seguito alterna il lavoro teatrale con quello cinematografico e soprattutto televisivo. Il suo ultimo lavoro fu notato dai capi di guerra, fra cui Winston Churchill. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce insediamenti risalenti al V secolo. Nessuno di questi attacchi avvenne in mare aperto. Ha pubblicato alcuni volumi sulla televisione. La cosa è stata interpretata come un segno di culto degli antenati al femminile. La colorazione dorsale varia dal nero al grigio-bluastro, mentre il ventre è bianco. Oltre ai porti principali, tutti riportati in tabella, si segnalano anche i seguenti. "Si rifugia in piccoli gruppi all'interno di grotte, edifici e cavità degli alberi." I brani presenti sono solo due, uno per ogni lato del disco. Le stampanti a colori sono quelle in cui il sistema è maggiormente applicato. Hall chiuse la carriera vincendo un Oscar alla migliore fotografia. Gioca anche in Belgio e Cecoslovacchia, prima di chiudere la carriera in patria. Questo può racchiudere anche diversi litri di pus. Già da bambina mostra eccezionali qualità pianistiche, musicali ed interpretative. "In seguito ha collaborato con numerosi giornali e riviste, tra cui il ""Sunday World""." Okay Parigi! Le altre tre specie sono state trovate solo in Argentina. Questo prevenne la possibilità di risalire i fiumi francesi alle temute navi vichinghe. Le variazioni di umidità in superficie saranno tali da preservare il permafrost appena formato. Le illustrazioni potrebbero essere opera di un artista boemo, pittore di messali. Nelle foreste perenni, i mesi di maggiore crescita sono quelli primaverili ed estivi. Le musiche furono affidate a due compositori allievi di Malipiero. Nove dei dieci corpi erano decapitati. Arriva solo tredicesimo. La sua sede era presso il complesso del Monastero degli Angeli. Il gruppo raggiunge poi la dimensione Omega. Il profilo della collezione è caratterizzato soprattutto da sculture, oggetti e installazioni. Quello dei maschi è composto da cinque uriti apparenti, quello delle femmine da sei. "Si è dedicata all'insegnamento." È stato pubblicato una settimana dopo rispetto al singolo sul canale ufficiale di YouTube. Pubblicità cartellonistica senza titolo con il disegno di due maiali alati. Numerose sono le personali allestite in varie città italiane. Quel libro creò polemica tra i siracusani. "Si presenta come un disturbo emorragico simile all'emofilia." La decisione fu criticata dai palestinesi e dagli Stati Uniti. Margie Hines fu la voce di Olivia durante gli anni di Miami. Risulta poco solubile in acqua ed insolubile in etanolo. Jorge Luis Valdés A lui fu dedicato un monastero a Costantinopoli. "Partecipò anche a diverse serie televisive fra cui ""Dallas""." La sua sede si trova ad Ankara. Cita Roger Federer e Steffi Graf come suoi idoli. A seguito del passaggio di sovranità molti abitanti polacchi abbandonarono le loro case. "Il nome del programma deriva dall'ipotesi Gaia di James Lovelock." Immediatamente dopo il matrimonio, compì sforzi per influire in politica. Ha raggiunto la dodicesima posizione della classifica di musica cristiana statunitense. Merida è una ragazza coraggiosa e ribelle. Vi sono diversi sistemi di classificazione per il tumore alla mammella. Questo pesce è allevato esclusivamente negli acquari pubblici. Negli anni novanta, Howard ha ottenuto incarichi di rilievo sempre maggiore. È di breve durata e le piante dovranno essere sostituite ogni pochi anni. Essi sono professionisti salariati, così come impiegati, generalmente con funzioni amministrative. Il fuoco inoltre portò al miglioramento della nutrizione mediante le proteine cotte. Onofrio Puglisi È sposata con il produttore Paul Attanasio. Di seguito i dati sui voti e i seggi ottenuti dalle liste candidate. Il colore generale del corpo è brunastro talvolta con dei riflessi rossastri. Le regioni superiori possono essere di un colore misto oliva-tenné o camoscio-cannella e nero. Parallelamente coltiva una grande passione per il cinema e la recitazione. Uno degli ufficiali riportò ferite da arma da fuoco. A Place to Call Home "L'album è recensito positivamente dalla critica." Alcuni saloni erano stati adibiti in passato a mulini. Tuttavia è noto che vinse le medaglie di bronzo nelle due rimanenti gare. "È ad oggi il terzo straniero con più presenze con la maglia dei ""Colchoneros""." Il re aveva accettato le sue dimissioni solo due settimane prima. Alcune attuali città hanno un nome i Marsi. Poche di esse, i Maya ad esempio, avevano dei resoconti scritti della propria storia. Collins proseguì quindi ad esporre molte immagini di alto contenuto devozionale. Lo scudetto è stato conquistato dal per la ventunesima volta nella sua storia. Il porto della Baia di Trincomalee è noto per la sua larghezza e sicurezza. Jimmy, accorso in suo aiuto, viene buttato fuori. Giovanni Ruggeri "Lavon arruola George per aiutare a salvare BlueBell dalla fusione con un'altra città." Dopo solo un mese, giunsero le condanne di primo grado. "È appassionata dell'Italia, paese in cui trascorre buona parte del suo tempo." Gli sopravvive la moglie Jamie. Di professione è architetto operante nel settore delle costruzioni. Il movimento rimase privo di grandi visibilità. Da questo innesto, nacque una letteratura russa indipendente, con centro a Kiev. In questa zona è prevalentemente sviluppato il turismo e la viticoltura. Frequentò il noviziato a Faenza e divenne professo nel convento di Meldola. Capo Bon è una penisola che si affaccia sul Mediterraneo in direzione nord-est. "Anche a ""Blue Jay Way"" compaiono indizi della Leggenda della morte di Paul McCartney." "Urano è dotato di due sistemi di anelli, uno interno e l'altro esterno." Possono verificarsi ricadute tardive, che richiedono la presa in carico a lungo termine. La cerimonia trasmessa, in mondovisione, fu a dir poco stupefacente. La pancreatite è stata riferita in casi isolati. In particolare questo edificio venne progettato dal gruppo di Leonardo Savioli. Il nuovo Principe Reale, si guadagnò così una certa popolarità. "Ottava traccia dell'album, ""Abiura di me"" contiene numerosi riferimenti a vari videogiochi." I due cadaveri vennero inumati nelle catacombe di San Callisto. "Piccolo morì di cancro quell'anno." Inizialmente fu istituita anche una sezione di Scienze Giuridiche, che tuttavia ebbe breve durata. Nella stessa stagione aveva vinto anche la classifica scalatori alla Tirreno-Adriatico. Rinunciando a tale possibilità, invece, il bagagliaio continuò a rivelarsi di proporzioni enormi. "Nel gergo americano, è detto ""Mike""." I gesuiti furono uccisi a colpi di spada e lancia e gettati in mare. Nella versione limited, un Classic Controller Pro Rosso è incluso nella confezione. "Toole, dal titolo ""Lo sfidante""." La pinna caudale non era bilobata e aveva una forma arrotondata. Vengono allora utilizzati i paracadute e gli airbag per cercare di attutire gli impatti. "Egli terminò l'attuale costruzione su ordine di Carlo V di Francia." Aveva un carattere molto allegro e vivace. Poco dopo nasce il Kennel club italiano con trentuno soci fondatori. Ghost Lab rimane tuttora il nome del centro di comando della Everyday Paranormal. Ayumi è poi anche apparsa per la Jersey All Pro Wrestling lo stesso mese. Di fronte alla stazione è presente una fermata degli autoservizi interurbani. "Stavolta, però, alla retrocessione non seguì una promozione, ma un'ulteriore retrocessione in Vtoroj divizion." È socio onorario del Rotary Club Bari Castello e del Lions Club Bari Host. Il territorio non ha mai avuto una valuta, usando la rupia indiana. Si occupava di letteratura, teatro e critica di costume. Fu autore diverse opere geografiche e storico-cronachistiche. Giunto a Verona, Romeo si reca nella cappella di famiglia dei Capuleti. Fu autore prevalentemente di soggetti religiosi e mitologici. "Aveva un fratello, anch'egli pilota automobilistico: Jacques." Rapper Big Pooh I discepoli però non capiscono ed hanno paura di chiedergli di cosa sta parlando. La maggior parte delle sue traduzioni dei classici cinesi e stato tradotto in spagnolo. "Qui cantò nell'opera locale italiana, e diventò amico di altri portoricani espatriati." "Lei stessa descrive il processo creativo ""come la meditazione, senza pensare realmente""." Una traccia è cantata dalla cantante Syria. Scarborough non è coperta da parrocchie. Sebbene sconosciuto in Italia i suoi film hanno partecipato a diversi festival internazionali europei. Prede come gli alci vengono uccisi con morsi profondi al perineo. La fermata è servita dai treni regionali in servizio sulla tratta Colico-Chiavenna. Pochi mesi dopo gli sforzi fiorentini furono premiati e Pisa riconquistata. "La collaborazione si concluse l'anno dopo quando Page ritornò ad esibirsi insieme a Plant." Successivamente si aggiunge acqua di cloro goccia a goccia. "Di Renato Birolli uscirà postumo lo studio sui ""Taccuini""." Subito dopo, Andre annunciò che avrebbe ceduto il titolo appena vinto a DiBiase. Il suo frutto è una capsula deiscente con molti semi. "Frequente è l'uso di accordature aperte, spesso combinate con l'uso di un capotasto." Il frutto è una bacca ovoidale di colore rosso-arancio a maturità. La voce di Sam Fisher nella versione italiana è quella di Luca Ward. Paolo, furioso, caccia Anna di casa. "L'Uusimaa orientale era composta da dieci comuni, di cui due città." The Bad News Bears È un grande covone di grano, fatto di spighe raccolte in piccoli mazzetti. "Durante la piccola era glaciale il mondo sperimentò un aumento dell'attività vulcanica." Tra i suoi allievi vanno citati Hans-Georg Gadamer e Boris Pasternak. "L'introduzione del cristianesimo è datata al tempo di Costantino I il Grande." Durante gli anni sessanta vive a Parigi, Venezia, Londra e Città del Messico. Clarke, che manca di uno sprint finale adeguato, cede. Gli attributi rappresentano delle caratteristiche del livello brick. Triste colata di scene familiari post-belliche. I cefalofi posseggono grosse ghiandole olfattive dietro agli occhi. Questo è il secondo scudetto vinto dalla Gamba Osaka. È il tipico paesaggio che si trova in Inghilterra nel Devon. Noah Hickey Chelsea, animalista convinta, la libera e la porta a casa di Raven. Viene prodotto in tre diverse tipologie: tranquillo, frizzante e spumante. Quando i due estremi si trovano su una curva, il segmento è detto corda. Inizia un lungo corteggiamento. Un uomo e una donna festeggiano in costume, ridendo, scherzando, bevendo e fumando. Non lo sono. Verrà infine distrutta apparentemente da Witchblade. La serie più popolare fu probabilmente Fighting Fantasy, pubblicata parzialmente nella collana Dimensione avventura. Di lui però non si sa nulla. Tuttavia, per impieghi aeronautici, su carri o su fortificazioni erano disponibili canne più pesanti. Fu costretto altresì ad affrontare una serie di vicissitudini che indebolirono il patrimonio familiare. Alla morte del fratello maggiore, Juan Manuel né ereditò il titolo. Questa specie è conosciuta soltanto nella Regione di Los Lagos, nel Cile meridionale. "Successivamente si è trasferito a Milano per iscriversi all'università statale del capoluogo lombardo." La particolare morfologia delle zampe le impedisce di arrampicarsi con facilità. "L'attuale vescovo di Bermuda è il reverendo Nicholas Dill." Tale localizzazione comprende quindi le provincie di Bergamo, Lodi e Cremona e Milano. "Kocsis fu la punta di diamante prima del Ferencváros e successivamente dell'Honvéd." A disposizione cibo adeguato presso ipermercati e negozi di animali. Poco dopo fa ritorno in Argentina. Scritto da. Il linguaggio armonico di Gabriel Fauré è ancora oggi studiato nei conservatori. Mentre lui prepara un sedativo, lei lo attacca e lo tramortisce. "L'industria prevalente era quella metallurgica, ma dipendeva fortemente dalle importazioni di ferro." Questi ultimi due non ottengono nemmeno punti. "Era anche bravo nell'intercettare i palloni avversari." Il narratore fa parte della storia, caratteristica al tempo innovativa per la letteratura spagnola. Situato nel cuore delle quattro province fa parte del Gruppo del Monte Antola. È il secondo paese più corrotto in America Latina, secondo solo ad Haiti. Si tratta della seconda edizione ad essere prodotta e trasmessa da Fox. Si diploma maestra e inizia subito la professione di insegnante. Vinse per la prima volta il Nottingham Forest. È un solido cristallino nero di interesse accademico, senza usi pratici. Ciò portò, prima al ridimensionamento della gara, e poi alla sua soppressione. Partito Popolare Socialista Ol Parker "Ad Andre Agassi viene attribuita la frase ""credere in me stesso mi fa vincere""." Le antiche province persero, col tempo, ogni funzione amministrativa, conservando soltanto una valenza geografica. La chiesa si trova nella piazza centrale della città, di fronte al palazzo comunale. Si unisce poi alla stable di Prince Nana, The Embassy. Questa conclusione è stata assai discussa ed ha portato a notevoli controversie. Gli assiomi di Huzita-Hatori sono un importante contributo a questo campo della matematica. Questo la spinge ancora di più verso Carlos. Raimondo I Questo è anche conosciuto come modello sigma non lineare. Tutto il borgo era originariamente nato a servizio delle attività del castello. A seguito di un incidente Dylan Dog perde la memoria. Tuttavia, dopo aver compiuto il suo viaggio extraterrestre, il re risolverà ogni suo dubbio. I vincitori di ogni ripescaggio passarono al secondo turno. Così fece per un anno. Nipote di magistrato. Essa alla fine fu fatta esplodere. È conservato nel Musée des Beaux-Arts a Rouen. In seguito parteciperà a diverse serie televisive, sia americane che australiane. Da questo avvenimento iniziò il declino della diocesi e di Bobbio. Inoltre ospita una scuola di volo e una di paracadutismo. La sopravvivenza delle sonde sulla superficie era considerato un bonus. Durante la seconda guerra mondiale servì in aviazione. Il cratere è dedicato al biologo britannico Thomas Henry Huxley. I mesi estivi risultano miti e mai troppo caldi. È il comune più alto e più settentrionale della comunità di Madrid. Lungo le spiagge cercano il cibo nella zona delle maree. La gens era di origine patrizia, ma ha avuto anche dei rami plebei. Composto di spasso e balletto, in alcune località da spasso, balletto e braccia. Liberale, alla Camera appoggiò la politica di Cavour. Da molti anni vive a Roma. La maggior parte delle specie è erbivora o si nutre di piccoli organismi. La più diffusa credenza popolare vede i fantasmi come apparizione dei defunti. "Il brano della colonna sonora ""Oh!" Si diffonde in genere ai tessuti circostanti, come coste o vertebre. Penney ed una collezione di complementi di arredo per Bed, Bath and Beyond. I suoi resti sono stati ritrovati in Texas. Ora, devono insegnare alla leonessa come sopravvivere in natura. "L'anno successivo rientra al Boca per fine prestito." "Tra le principali caratteristiche della sua attività viene segnalato l'impegno ecumenico." Milita attualmente nella terza divisione turca. Smette il lavoro in fabbrica ed entra definitivamente nel mondo dello spettacolo. Il film è stato girato prevalentemente a Roma. "All'ultimo minuto Meazza colpì una traversa a portiere battuto, sfiorando il pareggio." Anche lui riceve la lettera di licenziamento. Madame Roland venne sepolta in una fossa comune del Cimitero della Madeleine. Interruppe gli studi per dedicarsi al giornalismo a tempo pieno. "Il film uscì negli Stati Uniti come ""Django, Kill... If You Live, Shoot!" Oltre ai minerali venivano estratti anche diaspro, quarzo, marmo rosso. "Uscì anche come videogioco arcade, sulle macchine Arcadia Systems basate sull'hardware Amiga." Ha abitudini semi acquatiche. Fu la moglie di Publio Vitellio il Giovane. In questi anni strinse amicizia con il gesuita Giuseppe Pecci. Per esempio è molto usata la dizione ceto medio. La voce della protagonista è di Elda Olivieri. Il ragazzo è tuttavia quasi sempre vissuto con la madre. Jack Armstrong "Anticamente un ""burgh"", ha un lungo passato anche come centro termale." Gli inglesi iniziarono ad inviargli grandi sussidi finanziari. Qui di seguito sono riportate le prime quattro strofe più conosciute. "Gioca nella Ligat ha'Al, la massima serie del Campionato di calcio israeliano." "Dall'altro lato del vestibolo al pianoterra si aprono tre archi." I quattro alberi sono: il trinchetto, il maestro, e due alberi di mezzana. "L'evento è stato descritto da John McPhee nel suo libro ""The Control of Nature""." Il piano inferiore è delimitato da un soffitto ligneo con mensole. "Si trovano a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia." "Ma poco dopo Hurst muore avvelenato in un bar e nessuno ha visto l'avvelenatore." Divenne famosa negli anni sessanta quando venne inserita nel percorso del Giro di Lombardia. Il film è stato girato ad Accadia, Monopoli, Carovigno e Roma. Ha poi insegnato in Marocco e in Algeria. I turisti possono assumere un taxi alla Catalina Transportation Services. Il concetto di onore sembra aver perso di importanza nel moderno occidente secolare. Loud Tour La capitale è Springfield. Questa lista fa pertanto riferimento alle pellicole generalmente considerate come rappresentative del genere. "Egli definì quindi l'attacco come ""non provocato""." Negli anni trenta viaggiò per il mondo, soggiornando spesso a Parigi. Mathayus diviene quindi il Re Scorpione. "L'ala giovanile di Alleanza democratica sociale è la Gioventù Socialdemocratica." "In questo stesso articolo il giornale si dichiarò ""neutrale""." I girini sono organismi acquatici. La terapia di norma è chirurgica per le forme benigne. Il feudo era governato attraverso il sistema associativo, tipico delle famiglie baronali romane. "Fu quindi nominato segretario dell'Accademia delle Scienze e, successivamente, consigliere amministrativo dell'Università di Torino." "La storia del Violinista fu cambiata chissà come nella ""Crisi sulle Terre Infinite""." Il termine può venire accostato anche al relativismo, e al costruttivismo. La chiesa originaria si trovava ad un livello inferiore rispetto a quello attuale. Da sinistra si vedono i santi Pietro, Bernardo di Chiaravalle, Giacomo maggiore e Agostino. "Non è stato rilasciato invece, nel Regno Unito e nella maggior parte dell'Europa." Eduardo Ledesma Oggi è perlopiù sostituito dal tubo pluviale. Esistono cooperative, società, studi associati di archivisti. I tre componenti vanno sincronizzati su un multiplo della frequenza di base del bus. "La moneta è un biglione, cioè una lega d'argento a basso titolo." La finale si gioca in gara unica. È il primo minerale trovato in natura con questa struttura cristallina. "Dello stesso anno è il rifacimento dell'altare maggiore in marmi policromi." Bruno Pizzul alternò studio e attività sportiva. Riprese successivamente gli studi in chimica laureandosi presso lo stesso Politecnico di Vienna. Ogni gara iniziava con cinque batterie, ciascuna delle quali con due imbarcazioni. La inferiore potenza dipende da una diversa fasatura della distribuzione. "Per sviare i sospetti si iscrive all'università della città." Venivano promosse in Pervaja Gruppa A le prime due classificate del girone promozione. "L'altro membro cattolico della famiglia reale, la duchessa di Kent, sua cognata, non partecipò." Elias Alves da Silva I fiumi sono brevi ed hanno scarsa portata. "La ""belle époque"" della Riviera era finita""." "Passa poi all', in Lega Pro." "A sinistra, ormai poco leggibile, è posta una raffigurazione della ""Lavanda del Bambino""." La line-up è la stessa dei due precedenti album. "In seguito, verso la fine dell'Ottocento, la dimora fu acquistata dai Cosenza." In Polonia, in un concerto ha superato per pubblico Elton John. Il dorso ha una colorazione bruna con piccole macchie nere sparse. Quello stesso mese le truppe giapponesi occuparono la Cambogia. Kevin Carroll, che aveva già progettato protesi per altri animali, offrì il proprio aiuto. I cattivi di questa stagione non sono generali o persone in giacca e cravatta. Ha svolto anche una parallela carriera politica come sindaco e deputato del corpo legislativo. Questo passaggio viene chiamato lunghezza di padding o rafforzamento di Merkle–Damgård. David Leary è un romanziere di successo. Appassionato di calcio inglese, è un grandissimo tifoso del Millwall. Una volta completate le registrazioni, i Cold Sweat partirono subito per alcuni show statunitensi. Il gioco ha ricevuto delle recensioni di vario genere. Ha continuato a lavorare come curatore per tre anni nei bassifondi industriali di Leeds. "Il secondo singolo ""Chill"" uscì in Scandinavia e arrivò alla seconda posizione in Finlandia." "All'università londinese ottenne il dottorato con una tesi sulla letteratura zulu." Questa versione della squadra si sciolse poco dopo la fine della storia. Il Direttore politico è stato Pino Rauti con Claudio Pescatore come direttore responsabile. Il nome di Reims è di origine celtica, dal ceppo belga dei Remi. Fu sepolto nel duomo di Fossano. Alcune versioni sono dotate di canna più corta. In realtà lui sa chi è, e cioè Fleet, che li farà sparire velocemente. Oggi Petrini Editore fa parte del Gruppo De Agostini. La vettura era concepita per un posto singolo. "Ha compiuto gli studi teologici presso il seminario ""Immacolata Concezione"" di Huntington, New York." Subito dopo la moglie partorì un altro bambino: una femmina, Ursula. "Fu ritrovato anche un aspirapolvere, nonostante nulla lo collegasse al ""Mostro""." Nello stesso periodo Vic ha fallito alcuni tentativi di suicidio. Il comune è servito dalla stazione di Cappella-Agnuzzo lungo la ferrovia Lugano-Ponte Tresa. Nelle navi mercantili occupa gran parte dello spazio interno alla carena Quando, preso dallo sconforto ed in bolletta, Fausto decide di mollare tutto, ricompare Augusto. Il comune fa parte della Comunità Montana della Val Seriana. Lei ha subito dimostrato grandi abilità fisiche, tecniche e grande professionalità. "Questa si diresse dapprima verso la Norvegia; poi si estese sui cieli dell'Europa centrale." Il becco è lungo, adunco sulla punta e grigio-bluastro. Qui possiamo accennare solo a poche delle sue realizzazioni. Clara e Manuel iniziano a collaborare su altri nuovi progetti. Anticamente, si trattava però di festeggiamenti che non avvenivano in una data precisa. Kōta Sugiyama Nella musica contemporanea questa soluzione è praticata con una certa frequenza. Si usa nella saldatura a gas. Si stabilì a Roma sotto il regno di Claudio. Museo Antonio Manzi. "È anche assistente diocesano dell'Azione Cattolica e direttore dell'Ufficio catechistico della Diocesi di Fabriano-Matelica." Creature grandi e piccole Il suo quartier generale è situato presso la città di Saint Paul. Può verificarsi in qualunque individuo, ma è spesso un segno della sindrome di Down. Solo due cannoni rimasero come testimoni della prima fortezza eretta in Argentina. Il brano non viene mai incluso nelle raccolte dei singoli del gruppo. Vi sono inoltre molte comparse speciali da parte di star del cinema indiano. Pezzi in ritmo di siciliana appaiono occasionalmente anche durante il periodo classico. Ne segue una cruenta battaglia dove Ryu ne esce vittorioso. Presunti miracoli avvennero alla sua tomba, nonché sulla pietra dove morì. Figlio di un numismatico tedesco, Maurizio Becker è nato nei Paesi Bassi. È più dura rispetto a quella da interno e si rovina meno facilmente. Alcuni di loro si spinsero a lavorare fino in Germania, Danimarca e Svezia. "Il corno è rosso porpora, poi blu con estremità arancione nell'ultima muta." Il confine tra Italia e Svizzera si trova sui versanti orientale e settentrionale. Ancora piccola, si trasferisce in Polonia dove ha sempre vissuto con la propria famiglia. E continua ad espandersi. "Il granduca Vladimir sembra comunque essere stato l'ultimo ad avere usato tale titolo." Questo però è rischioso. La squadra conobbe poi una fase di declino. Per le prime mosse il programma conosce anche una serie di aperture predefinite. Si trovava in modo significativo ad ovest della città attuale. "Il termine ""ignis"" significa ""fuoco"" in latino." Persone di nome Terence Le parrocchie dipendono dalla diocesi di Piacenza-Bobbio. Ricevette il titolo di Dottore Honoris Causa da diverse università. "L'alimento base delle isole è il riso, molto del quale è importato." La sua preparazione sprigiona grandi quantità di calore. Le disponibilità economiche della famiglia gli permettono di condurre seri ed approfonditi studi. È una stella variabile del tipo Alfa Cygni. Un anno dopo iniziò la guerra. La situazione politica nel paese è tuttora incerta. È autore anche di saggi non prettamente accademici. Convinto che possa essere una pericolosa spia, denuncia la vicenda, ma non viene creduto. Manuele Paleologo Pagina ufficiale del Reggimento "Riportata la donna a casa, il trio fa ritorno a Padova mentre l'estate passa." "Entrata nelle scuderie, trovò Lawrence addormentato fra le braccia di un'altra donna." "Contemporaneamente, ha pubblicato sulle testate antologiche ""Lanciostory"" e ""Skorpio"" della Eura Editoriale." "Debuttò in Bundesliga a vent'anni." Last viene tratto in salvo da un uomo, Todd, che vive tra i selvaggi. "Dibatte di etica dell'economia e dei doveri e degli obblighi di un sovrano." Ermione, indignata per il prossimo rifiuto, incarica Oreste di uccidere Pirro. "Su “Nova historica” è comparso l'articolo “Cristoforo Colombo in odore di santità”." È interpretato da Matt LeBlanc. Gli altri rifiuta, ma lui decide di andare ugualmente e tuffarsi dal trampolino. Sono presenti anche cicatrici e morsi dello squalo cookie-cutter. E, ispirandosi alle opere del Charles Rollin, si dedicò agli studi sulla lingua sarda. Elisabetta assunse quindi il titolo di duchessa fino alla morte. I due album ebbero un buon successo commerciale. "Per ""evidenziare il suo dispiacere"", Vittoria non invitò Frederick a cena per un anno." Inoltre presenta anche alcuni dipinti. Si tratta del remake del film telugu Ready. Nella pittura, i principali artisti furono Jacques-Louis David e Jean Auguste Dominique Ingres. Essi comprendono molte attività di svago in acqua o a terra. Su e il figlio si trasferiscono in città, da mendicanti. Decide quindi di ritirarsi per evitare la prigione. Il distretto comprende la capitale della Sierra Leone: Freetown. Dunque sono andate in onda solamente tre puntate. Gli Inca promisero battaglia per il giorno successivo. Lasciando lui e Wyatt in carica. Ryan Bailey "L'anno successivo furono effettuate delle modifiche strutturali per rendere la nave più manovrabile." Il Carabobo è lo Stato con la maggior concentrazione di industrie del Venezuela. Come riporta il booklet si tratta di nuove incisioni completamente riarrangiate. È il parco più piccolo del Lazio. Le tribune di legno con grate permettevano alle suore di assistere alle funzioni religiose. Numerose case andarono distrutte. Anche il talidomide è stato utilizzato per il suo effetto immuno-modificante. Fu presidente del Congresso e accademico. Man mano che passa il tempo vengono aggiunte consonanti alla parola. Jamie appare come un ragazzo indifeso, timido, ancora intimorito dal mondo. Le discussioni sul video sono cominciate un mese prima della sua uscita. I maschi avevano canini sviluppati. A livello microscopico troviamo fine fibrosi interstiziale di vario grado, talora possibile disordine architetturale. Il programma fu trasmesso per una sola stagione. Risultati: Le Desire hanno perso la semifinale con le Los Angeles Temptation. Per tale insegna, è possibile rinvenire altre due blasonature. La sua popolazione è prevalentemente appartenente alla minoranza turca. La partita marcò il ritiro dei veterani Kevin Walters and Michael Hancock. Tutti intorno a lui cammina in senso inverso, così come le auto. La chiesa deve il suo nome anche alla località nella quale è situata. Nello stesso anno si registrano viaggi anche a Bologna e Venezia. "Lo definì un personaggio ""da sogno"", e disse: ""Amo interpretarla." Nella sua bacheca figurano sei campionati lettoni e sei Coppe di Lettonia. "La redazione ""napoletana"" era localizzata presso la Scuola Militare Nunziatella." Attualmente la città rientra nel registro del National Historic District. Questa lettura del rapporto fra i due generi è comunque controversa. "Il museo è inserito nella rete museale provinciale ""Musei di Maremma""." Nella pratica progettuale, si adotta un dominio di interazione di tipo lineare. "L' ha vinto il titolo per la seconda volta." Attualmente risiede a Montréal, Québec. Sassonia-Gotha passò a Duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e Saalfeld passò ai Sassonia-Meiningen. "Durante il processo a Paddy Doyle un suo luogotenente, testimone per l'accusa, viene ucciso." "Il titolo del disco rappresenta una crasi tra le parole ""friend"" e ""strangers""." Attraverserà la regione del Punjab nelle vicinanze delle antiche rotte carovaniere. La festa della Madonna delle Grazie si conserva ancor oggi a Spezzano. È stato supporter dei concerti olandesi di Amy Winehouse. "L'ageismo è vietato." Il conflitto continuò comunque con i successori. Perché allora non vendere la quantità in più? Le Colline del Mar Rosso sono formate da una serie discontinua di sistemi montuosi. Il genere è quello della commedia sentimentale. Ne segue una drammatica conversazione della coppia. Cesarea fu sede di diversi concili, soprattutto in epoca ariana. "Tra gli altri suoi lavori si ricorda la serie televisiva western ""Bonanza""." È specializzata in sistemi di sicurezza per autoveicoli. La Thailandia inoltre cerca di accrescere la sua esportazione di bestiame. Questi ultimi due sono costretti al ritiro. Si distinse però anche per la mancanza di disciplina e le pose provocatorie. Una volta totalmente differenziate, le cellule del Sertoli non sono in grado di proliferare. Divenne una convenzione abbastanza popolare anche al di fuori della Francia. Negli anni venti e trenta ebbe largo impiego. Si usa nella liturgia cattolica, ortodossa, vetero-cattolica, anglicana e di altre Chiese. Il film tratta di amore, sport e complicità. Lo sviluppo del genere si dipana fin dalla remota antichità. Le campane si fusero sul pavimento del primo piano, che non cedette. I Leoni delle nevi scolpiti sono spesso in metallo dorato o dipinto. Anche se bello e ben dotato, non riuscì mai a conquistare i suoi sentimenti. La sua salma riposa nel cimitero acattolico di Roma. "Lo scoppio della prima guerra mondiale annullò l'iniziativa." In paese si possono praticare diverse attività sportive, tra cui tennis, minigolf, beach volley. Queste campagne hanno subito una significativa repressione. "Colpiscono soprattutto i testi delle canzoni: quelli trattati sono temi ""difficili"" per quei tempi." Ovviamente il catasto doveva essere costantemente aggiornato. La stagione successiva, tuttavia, fu deciso di tornare nuovamente alla Divisione unica. Il repertorio è quello ormai consolidato. Predilige habitat aperti e i margini delle foreste. La ricerca sarà più semplice. "Nella giornata seguente arriva un'altra vittoria, con la Sampdoria." In Sicilia è presente sui Monti Peloritani. La chiesa è un edificio classificato come edificio storico di I grado. Negli anni successivi fu eletto Deputato alla Camera. Gli ospiti estivi lasciano tuttora la loro impronta sulla città idilliaca. "È attestata anche a Nauru e negli Stati Uniti d'America." "Dopo la guerra riprese l'attività politica." "Questa specie è endemica dell'Isola di Santa Isabel, Isole Salomone." La fase nazionale, disputata dai campioni regionali, venne vinta dalla Libertas di Mantova. Poco dopo, si è trasferito a Hollywood per intraprendere una carriera nella regia. Un album grezzo. Si compone di due nuclei principali. I gialloblu incontrarono i Rebels ben cinque volte nelle finali provinciali. Originariamente sulla colonna era prevista la collocazione di una statua rappresentante la pace. Verranno altresì respinti da un pesante fuoco di moschetto. "Nella puntata di ""Smackdown!" Questa legge è fondamentale. Si distingue soprattutto nella lotta contro il Demolitore e i suoi scagnozzi. A Eufemia furono attribuiti eventi soprannaturali se non miracoli e fu poi nominata beata. Lista di episodi della serie televisiva animata Ecco Pippo!. "Dopo quest'ennesima avventura insieme, Ginko e Altea tornano insieme." Versatile baritono, preferì il ruolo del buffo. Un aspetto parimenti interessante è costituito anche dal trattamento psicologico dei sintomi del malato. Non è chiaro se egli se ne sia occupato direttamente. "Attualmente è tecnico presso l'Assindustria Sport Padova." Riunì, così, la nobiltà serba per difendere la propria causa. In precedenza i simboli potevano essere bianchi o neri. Si fa riferimento alle norme della società per azioni. Tuttavia la celebrità del sito cresce rapidamente al pari del numero degli iscritti. Fu chiamato dal Farnese come Auditore di Rota a Roma. Vedi, in generale, "Solo il guidatore si trova all'esterno." I due scienziati ebbero anche una breve corrispondenza. Dopo una sola stagione nella massima serie, il Villa Marchesa fa ritorno nella categoria. Esso inizia e si conclude nella piazza di fronte al tempio Minerva. Un marito geloso crede che il fratello della moglie sia il suo amante. Sono disponibili due impugnature intercambiabili. Dopo poco tempo la denominazione “Motor” fu tolta. "Questa decisione all'epoca, diede origine a discordie e conflitti tra le due comunità." La scultura rappresenta una figura femminile coperta da un morbido drappeggio in marmo. "L'inizio del campionato è molto promettente, con il Legnano che inanella risultati positivi." Il movimento nasce dalla modifica di un passo di danza, il Charleston. Il virus si trasmette per via orale o per via fecale. Un elettricista, attivando degli elettrodi, riporta in vita il corpo di un cuoco. "Il Buran fu il più costoso e ambizioso programma spaziale dell'Unione Sovietica." "Si trova a nord-est dell'isola di Chiloé." "L'origine del monastero ha radici antichissime." Tuttora la filogenesi di questa specie è dibattuta. "La copertina dell'album è uno scatto del celebre fotografo di moda Mario Testino." Barry Levy e Jason Dean Hall poi, hanno infatti lavorato allo script separatamente. Le ultime due classificate retrocedono nel campionato di Kakkonen, la terza divisione finlandese. "Secondo l'autore, l'opera ha tre livelli di lettura." Il presidente del consiglio di amministrazione può essere affiancato da uno o più vicepresidenti. Lungo tutta la stazione, alla base del soffitto, corrono cornici in metallo. Grigorij Orlov È situata sulla Tosco-Romagnola a circa tre chilometri da Pontedera. Morì ad Avignone e venne inumato nella chiesa del locale convento del suo ordine. Prendono il nome dalla Val Gardena, valle che si incunea al loro interno. La vettura ha subito tre evoluzioni durante la sua carriera. "La gara si è svolta nell'arco di quattro ""manches""." Quindi, in pratica, i calzolai francesi erano migliori. "L'Aliskiren è un inibitore diretto della renina." Sposò Luisa de Cardenas e rimasto vedovo si risposò con Livia de Marini Castagna. "Presso la conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna è delegato per l'educazione cattolica, cultura, scuola ed università." "L'autore sovietico della statua è oggetto di dibattiti tra gli esperti." Le azioni sono lineari e seguono uno schema chiuso e ben delineato. Successivamente fu realizzato una versione alleggerita e semplificata dello stesso impianto, il Mod. È compreso nel territorio comunale di Trivero. Sta studiando per laurearsi in Economia. Nella parte sud-occidentale del Paese vi sono numerose sorgenti termali. Viene usato principalmente per cocktail o bevuto liscio o con ghiaccio. "Altri asseriscono che Campli derivi da ""intra campi""." Per ordine del re, Ginevra è rinchiusa nella torre del castello. "L'interno, forse disegnato da Giulio Romano, è a navata unica." Tali nomi si riferivano, anche, alle caratteristiche della persona, alla provenienza o alla paternità. Il giorno della partenza incontrò per caso il suo ex-fidanzato e lo benedisse. Nella sua primissima missione venne decorata da un ammiraglio vulcaniano. The Rising of the Moon Il polo geografico è posto sulla cresta del cratere. Viene usato in gastronomia per il suo sapore amarognolo. Il forte, Qasr Al-Hosn, divenne il Palazzo degli sceicchi. La pratica conferma abbastanza bene questo principio. "I ribelli sono stati successivamente sconfitti e si sono ritirati verso Donec'k." "Si tratta di una libera trasposizione del poema epico ""Eneide"" di Publio Virgilio Marone." Dalla fine degli anni sessanta si occupa di politica internazionale. Inoltre il grande compositore ha nominato la De Amicis in numerose lettere. "Il parametro ""speed"" specifica la velocità di connessione in bit per secondo." P. Huntington, che costruì la linea ferroviaria Dallas-Denison. Cole lascia Katherine e decide di tornare a casa. I suoli non devono contenere fosforo, devono essere magri e ben drenati. Lance rimane comunque ad aiutare Jericho. "Vi parteciparono sei squadre e l'Herediano si ritirò dal campionato." Questo materiale è usato raramente, perché insolubile. Tuttavia, la Lipton Ice Tea e tè alla frutta sono disponibili nel Regno Unito. "La lingua ufficiale è l'oriya." "Questo è l'ultimo album pubblicato sotto l'etichetta Core Contents Entertainment." "Particolare la possibilità di una vera e propria ""battaglia navale"", seppur con meccanismo semplificato." "Esiste anche un ""Ecce Homo"" riferibile a Bosch a Filadelfia." È la cima più alta di una cresta che comprende sette munro. "Dunque egli li sottoponeva ad un unico provino, consistente in uno ""spot pubblicitario""." Interpretato da Fabrizio Contri. Non trascorse però molto tempo, che egli si dedicò allꞌesercito svedese. Fra il corpo e la coda è possibile vedere una linea di demarcazione. In Italia è oggi più conosciuto col titolo Tarzan Pippo. In questo quartiere è nata anche la scomparsa cantautrice Amy Winehouse. Dopo la restaurazione Meiji, il kagura è stato ampiamente praticato da cittadini comuni. Nonostante ciò, il ragazzo le offre il proprio amore e il proprio patrimonio. "Esso contiene soprattutto sepolcri di parrocchiani dei quali, però, non è possibile conoscere l'identità." Altrimenti, essa sarebbe stata malvagia e la famiglia condannata ad estinguersi col tempo. "Giovanni Barbini fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare." Rispetto al primo album le sonorità si fanno meno melodiche. Sono sottoposti a battaglie simulate sempre più difficili. Dopo questa apparizione poté iniziare anche a lavorare nel mondo del cinema. Ha recitato in un musical con Ryan. Ricerche più recenti hanno tuttavia riacceso il dibattito su tali classificazioni. È un primato che sussiste ancora per un club inglese. Chiesa di San Maurizio Queste masse dolomitiche hanno contribuito alla formazione di una modesta superficie agricola. È un Digimon insetto, il cui aspetto ricorda lo scarabeo ercole. Al di fuori di queste aree si ebbe la colonizzazione slava. Nel Pliocene si svilupparono una buona percentuale delle famiglie di mammiferi odierne. È conservato presso il Museo del Novecento di Milano. Inoltre il palazzo viene utilizzato come sede di eventi espositivi. Quindi Abele non poté affermarsi a Reims. Nel medioevo alcuni elementi pre-cristiani si diffusero nella cultura popolare. Di entrambi non si seppe più nulla. "La trama è stata tratta dal romanzo-inchiesta ""L'attentatuni." Frati agostiniani gestirono la chiesa e il monastero fino alle soppressioni napoleoniche. È stato sposato con Silvia Antonucci, e ha tre figli: Daniela, Alberto e Fabio. Studi confermano tali dati anche in nazioni come la Cina. Si scaglia, in questo caso, contro cinici e scettici. Il romanzo inizia un Venerdì. Poi fu introdotto in attività di bande di strada. I risultati non si sono fatti attendere. È una danza realizzata da varie coppie che ballano insieme al tempo della musica. Il complesso è stato recentemente restaurato ed è attualmente utilizzato come centro termale. "Studiò l'ebollizione e il congelamento dell'acqua in funzione della pressione." Valli del Pasubio, Schio, Torrebelvicino, Malo, Roma gli hanno dedicato una via. La forma ad uovo è modellata solo in corrispondenza dei parafanghi posteriori. "Nell'area centrale scorre il canale Erie." Questo è stato realizzato senza ripetizione del motivo e a mano libera. "Ha esordito nei videogames proprio con ""Final Fantasy V"" e ""Han-juku Hero""." La sua sede attuale, dopo vari cambiamenti, è oggi a Londra. Le Goff I binari sono tutti dotati di banchina e collegati tra loro da un sottopassaggio. Alfred Enoch ricompare come guest star. The First Born I risultati non migliorano, malgrado le vittorie in trasferta contro Milan e Roma. Dopo il suo ritiro, è ora allenatore della nazionale bielorussa di canoa. La nave, come segno di ringraziamento, innalza la bandiera norvegese. "L'elenco è situato alla voce della rivista musicale Il Musichiere." Stazione di Potenza Il progetto è opera della Ditta Odero Terni Orlando sotto la direzione delle Ferrovie. Normalmente sia fisso e dedicato. Particolari proprietà miracolose venivano attribuite al bastone di San Magno. "L'antico complesso religioso, restaurato, appartiene oggi alla Chiesa Evangelica Valdese." Dentro il manicomio, Joker sfugge alle guardie mentre Harley Quinn libera i detenuti. Quanto a Salvato, riappare ogni volta che gli è possibile. Anche la scuola statunitense fu chiusa e gli occidentali cacciati dalla regione. "L'anno successivo è stato ufficialmente espulso dalla Fraternità." "Egli infatti inizia a scrivere articoli di critica d'arte che invia al Papini." "Al sud i campionati ripresero subito dopo l'arrivo delle truppe alleate." Per la sua personalità insolente, era particolarmente odiato dai nemici del duca di Lerma. "L'acqua in questa area è satura di ossigeno, grazie al veloce movimento dell'acqua." Fa parte del Kosovo del nord, una regione a maggioranza serba. Oggi questo tipo di ginnastica è praticata nella cultura fisica e nel culturismo. Hanno collaborato al progetto arch. Il possesso è ancora in mano di Tizio proprio per mezzo di Caio. "In alcune interviste, l'artista ha fatto coming out dichiarandosi lesbica." Il Baseball sarà con delle regole classiche. Il Bristol Hercules venne utilizzato su molti velivoli. Dog Watch Viene anche trovata una bomba di enorme potenza, che può esplodere in poche ore. "Esse si trovano tutt'oggi allo stato di ruderi." La sede comunale è situata nella frazione di Molino Vecchio. Il brano è stato scritto da Phil Collins. Amministrativamente appartiene alla regione di Sebenico e Tenin come frazione del comune di Sebenico. "Anche l'istituto superiore di secondo grado Antonio Scarpa è intitolato al chirurgo." I ragazzini formano una nuova piccola compagnia ambulante. La Liga Nacional è la massima divisione del campionato brasiliano. "Un forma, in definitiva, decisamente ‘moderna'." "Descrisse e spiegò poi le origini dello scratch nel film documentario ""Scratch""." L’offerta avviene alla Borsa di Milano ma anche a Francoforte e Varsavia. Questo attacco termina quando lo stormo passa o quando il giocatore perde una vita. A peggiorare le cose, la Warner Bros. Il programma è condotto da Lele Sacchi. Non deve essere assunto da bambini con meno di sei anni di età. Il periodo riproduttivo avviene tra aprile e agosto. Tre giorni dopo fu fatto il solenne funerale in cattedrale e qui sepolto. Ci sono immagini sulla fabbricazione del ghiaccio, la vendemmia, la mungitura del latte. La chiesa fu fatta costruire da un membro della famiglia del Torre. Un lungo viaggio dal Niger alla Costa d’Avorio. "La maternità, la paternità, l'infanzia possono essere considerati i suoi temi più caratteristici." Resta da stabilire se i potenziali ostacoli come idranti e semafori saranno spostati. "L'oratorio dovette essere demolito, e il nome fu trasferito alla chiesa." Col tempo il franchise si è ampliato con cartoni animati, fumetti, film e videogiochi. Li ho visti affogare lì. Insieme al testo del processo di condanna fu copiata ed ampiamente diffusa. Scorre interamente nel Dipartimento di Oruro. In questa fase partecipa a vari eventi dell’underground elettronico romano e a rave party. La popolazione locale si occupa prevalentemente di pesca, turismo, agricoltura e pastorizia. "L'infiorescenza è una pannocchia terminale del tipo a racemo." Al liceo collabora come batterista a diversi gruppi musicali. È la più grande esplosione di gas nella storia moderna di Taiwan. Mi sono accorto della foschia solo quattro anni fa. "La Fondazione Telethon rappresenta un'importante realtà nel campo della ricerca." La famiglia Rodriguez è di origini messicane. Gli successe Adone. Romilda deve crescere due figlie da sola. "Sente che la mano di un fantasma le stringe la gola ed è ""terrorizzata""." "Una volta divenuta una prova schiacciante, il sospettato dell'omicidio confessò il delitto." Su settanta corridori partiti, trentasei conclusero la prova. Ha studiato presso il Liceo Pareto di Losanna in Svizzera. "Si tratta, quindi, di più costruzioni coordinate, messe insieme facendo un'ellissi." Entro la fine di marzo, le coste sono completamente libere dal ghiaccio. Le raccomandazioni sono tipiche del diritto internazionale non adatto ai soggetti di minore età. Sono validi i risultati delle prove individuali. In quattro minuti e mezzo fu condannata a morte. Il suo pseudonimo è Nicola de Brun. La sua attività artistica venne così compromessa irrimediabilmente. Gli occhi sono rotondi e non troppo piccoli, con espressione intelligente. "Fu inoltre comandante dei cadetti all'Università statale della Louisiana." Questo dolce ha corso legale, come denaro contante. "Gli uomini saranno più attaccati alla loro patria per mezzo della proprietà""." Un aspetto interessante delle formazioni a gariga è la presenza degli endemismi. Per operazioni grafiche più complesse si può accedere direttamente alla mappa dei pixel. Tuttavia, si stancò presto del Marxismo e si diede al terrorismo anarchico. "L'Ausonia, rimasta quindi l'unica iscritta, si qualificò automaticamente alle finali." Milita in seguito nel Teramo. Il castello ha una pianta irregolare con nove torri disseminate nel perimetro. Altro rappresentante illustre fu lo scrittore Girolamo Pompei. Principali aerei militari italiani coinvolti nella seconda guerra mondiale. Cunegonda fu la capostipite dei sovrani del Lussemburgo e della casata degli Asburgo. Alcuni dei suoi lavori incarnano entrambi gli stili. La cresta è semplice e rossa, le dentellature numerose ma molto corte. In asse con il portale si apre una finestra finemente decorata. La divisa casalinga era composta da una divisa completamente bianca con inserti blu. "In quest'ultima impara a parlare un eccellente inglese e sviluppa un pensiero filo-inglese." Viene, di conseguenza, retrocesso e sospeso dal servizio. Non ha espresso intenzioni di voto. I docenti e una parte degli studenti provengono principalmente da queste scuole partner. In Italia è doppiato da Paolo Buglioni. "Le danze sono eseguite da artisti dell'Accademia Statale dell'Opera e del Balletto di Leningrado." Vanta la terza miglior misura mai ottenuta nel lancio del martello. Aperitivo, antipasti e piatti di pesce. Disponibili nuovi colori per la carrozzeria e interni migliorati nella qualità delle plastiche. Si trova a Pegli, quartiere residenziale del ponente cittadino. La netta separazione tra redazione e speaker trova un nuovo equilibrio. Numerosi sono gli uliveti e i vigneti presenti su tutto il territorio. De Falla la compose su libretto di Gregorio Martínez Sierra. Con la speranza di poterla riabbracciare decide quindi di scriverle una lettera. "Viene decorato con l'Ordine di Sant'Anna per questa sua opera caritativa." A Bitonto si trova la concattedrale di San Valentino. Spesso viene dipinto in compagnia di un cervo, simbolo di longevità. Ma lo scoppio della prima guerra mondiale li separa. "Lo stile dell'edificio è eclettico, con una miscela di elementi barocchi e neogotici." È una specie pelagica, ma nel periodo autunnale e primaverile si avvicina alla costa. Mantenne uno studio privato durante la maggior parte di questi anni. Lasciarono oltre incisioni rupestri. Nelle sue opere spicca una notevole analisi di storia delle idee. La Stazione ferroviaria di Enna, infine, dista una decina di chilometri. "A nord si trova invece la val Gallina, mentre a sudest si estende l'Alpago." Sono rappresentate come attraenti fanciulle, vergini in età da marito. In qualità di alleata romana, la sua tribù rimase nominalmente indipendente. Parla sei lingue: bosniaco, inglese, tedesco, lussemburghese, francese e italiano. "In fase di produzione vennero eliminate due canzoni, ""Pourquoi?" Sulle sue rive sorge la seconda città più grande del paese, Chiang Mai. La serie è stata premiata con un Emmy Award. "All'età di tredici anni, Nikolaj ereditò l'impero industriale del padre." Il fiume è anche rinomato per la qualità e la dimensione dei salmoni. Qui vengono catturati dalla Gang e condotti in una base segreta. "Le frasi nominali usano il verbo ""essere""." Il posto è bello, ma nonostante tutto decidono di tornare al loro mondo. "L'ipocapnia è normalmente ben tollerata." "Queste riserve si accumulano nei cotiledoni o in alcune strutture cellulari dell'endosperma." Esegue principalmente cover ma si affacciano spesso composizioni proprie. Sono caratterizzate dalla presenza di più sequenze mischiate assieme. La stele è conservata oggi presso il Museo del Louvre, a Parigi. "Ha composto la colonna sonora del film ""Poker Generation""." Gli spallacci altro non erano se non delle semplici funi. La loro esatta genealogia è stata molto contestata. Di solito i combattimenti sono molto intensi e contro grandi gruppi di creature nemiche. Verso la prima metà degli anni trenta iniziò a interessarsi del mondo aeronautico. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Gabriele, arcidiocesi di Oristano. Sia di giorno che di notte. Sulle pareti i fastosi stucchi inquadrano numerosi affreschi raffiguranti scene della mitologia classica. Diviene presidente della commissione Agricoltura. Secondo la tradizione simboleggia la divinità di Cristo. Ma non è stato possibile. "Con l'Unità d'Italia, nel territorio di Bellizzi sorge la stazione." Era impresario della cantante polacca Anna German. "L'attuale chiesa fu ristrutturata negli anni cinquanta del Novecento." Secondo la mitologia greca, era stato uno dei luoghi colpiti dal leone di Nemea. "L'arancio trasformò, direttamente e indirettamente, le basi economiche della città." "L'assemblea ne riorganizzò inoltre la struttura degli organismi dirigenti." Gli animali possono essere acquistati, regalati dai vicini o adottati. Tre sottofamiglie sono riconosciute. "Il nome del progetto ""nouveau"" deriva dalla traduzione francese di ""nuovo""." Assieme alla Punta del Vallone viene a volte salita anche la vicina Cima Rosta. Anche il Carnevale di Foiano della Chiana termina la domenica dopo le Ceneri. Successivamente si avvicina al ciclismo. "Essa trova applicazioni in combinatoria, ad esempio nell'enumerazione degli alberi." Per il cinema interpretò soprattutto personaggi duri o rozzi in diversi film western. Le due uniscono le forze per dare la caccia a Ash. Venne utilizzato da numerosi modelli di velivoli dello stesso periodo. Si gioca annualmente a Samsun in Turchia. Ivi trascorse i suoi ultimi anni. Frank Moss La pièce è dedicata a Tirso de Molina amico e allievo del Vega. Per rendere Stan orgoglioso di lui, Steve entra in una squadra di football. A questo album fanno seguito alcune apparizioni televisive ed un nuovo tour. "L'estate seguente, ancora afflitto da continui problemi fisici, si ritira dal calcio giocato." Giocatore versatile, Zani può ricoprire il ruolo di pilone sinistro e tallonatore. La coppia vive in un appartamento a Long Island City, New York. "Ora è professore emerito dell'Università di Torino." "La famosa Biblioteca Reale fu creata all'interno della torre." Complessivamente, ne sono state costruite quattro, tante quante erano le portaerei della classe Kiev. Questo infortunio lo costrinse lontano a lungo dai campi.. Al rientro della spedizione la pestilenza si diffuse nel regno. I rapporti dettagliati riguardavano il numero e la categoria degli uccisi da queste squadre. Viene anche rivelato che il nome originale di Silver doveva essere Venice. Hanno un volo sicuro ma alquanto pesante. Walter Skinner è un ex marine e veterano della guerra del Vietnam. Pronoto e metatorace sono poco sviluppati. Un ragazzino rompe la bambola della sorella. "Tra questi il più famoso in assoluto è ""Sarà perché ti amo""." Altri manifesti di Mazza si conservano alla Biblioteca comunale centrale di Milano. "Scrisse numerosi trattati in varie lingue, tra le quali l'inglese ed il francese." Alcuni semplicemente mordono le punte o spezzano il fusto coi denti, senza ingoiare alcunché. Probabilmente saprofita, cresce solitario su suoli asciutti e sabbiosi. Riusciranno ad essere reintegrati e a salvare Parigi da un disastro. Si nutre principalmente di vermi e invertebrati dal corpo soffice. Il monte Bove Sud costituisce la parte meridionale della val di Bove. Seguì poi le vicende sarde. La gara fu, di conseguenza, accorciata di un giro. In un piano edilizio di riorganizzazione della città i locali sono successivamente stati smantellati. Riconquistò poi la Premier Division, ma quattro anni dopo dovette lasciarla nuovamente. La lista è probabilmente incompleta, ma non di molto. Tuttavia è possibile instradare treni viaggiatori in casi eccezionali. I segni scuri sulla pietra testimoniano ancora oggi della presenza di questo forno. Era il figlio di Francesco De Vio e Isabella de Sieri. "L'opera sarebbe stata scritta in lingua latina." "Un'importante sezione è dedicata agli appuntamenti del partito e alle lettere dei lettori." Lo Stato delle Comore non intrattiene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Il video è stato girato come un one-shot. Là conosce diversi personaggi che lo convincono ad aggregarsi alla loro compagnia. La chiesa attuale conserva opere artistiche di un certo pregio della precedente. Chi è Black Dahlia? Attualmente è esposta nella Torre di Londra. Inizialmente scese in campo principalmente come battitore designato. Malgrado tutto, il tempo diede ragione a Bismarck. Si occupa di trasporto del gas naturale. Si trova sul fiume Tigri. Giusto Lodi è il nuovo direttore sportivo, nuovo allenatore il siciliano Paolo Lombardo. Entra in ibernazione nei periodi più freddi da dicembre a febbraio. La Francia adotta il gallo come uno degli emblemi nazionali. Assedio di Perpignano Le pubblicazioni principali sono due. Il complesso è circondato da mura fortificate. Fu un membro del Corpo delle Lanterne Verdi. La Cyprus Cup si svolge in due fasi. Qui nacque il militare e politico Fulgencio Batista. Ma le truppe milanesi tornarono a insidiare i territori della Val Calepio. Tre anni dopo fu eletto membro del Parlamento. Terza la giamaicana Jackson. La seconda maglia è bianca come i pantaloncini e i calzettoni. Detto questo, Demostene prese del veleno e si suicidò. Pronuncia, quindi, un appello ai governanti del mondo che resterà famoso. Questo tipo di lava è conosciuto come bomba a crosta di pane. "Vince rifiuta d'unirsi alla squadra di ricerca e si rinchiude nel laboratorio." "Un cronista dell'epoca riporta la meraviglia per gli arredi interni." Si tratta di una forza emergente della pallanuoto europea. Karen rivela a Marcy di essere stata a letto con Hank. Paradise Island La vecchia sinagoga fu incendiata e completamente devastata in epoca nazista. La menta piperita era originariamente progettata per essere una distribuzione social-centrica. La Turchia è stato il primo committente per queste unità. Questo uccello vive in Australia, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est. È cresciuto ascoltando Fabolous, Lil Wayne, Eminem e molti altri. Sebbene quasi circondato, i suoi arcieri inglesi dotati di arco lungo vinsero lo scontro. Paesi comunisti "Successivamente il singolo è stato reso disponibile per il download digitale sull'iTunes Store." Come ricompensa per il successo, a Giovanni fu affidato il governo della Linguadoca. La scuola elementare di South Park è protagonista di una sparatoria con delle vittime. "Il videogioco presenta elementi simili a ""Mortal Kombat""." Il villaggio di Cayuga si trova nella parte occidentale del comune di Aurelius. "Gli antichi abitanti praticavano un'antica forma di agricoltura e allevamento di sussistenza." La sua portata risultò irrisoria. "L'anno seguente è ingaggiato dal Libourne-Saint-Seurin che disputa la National." Allora chi era sua madre? Fu il primo calciatore e giocatore di bandy a conquistarlo. I fornitori dei servizi hanno anche lanciato il loro servizio sotto questo modello. È situato sulla sponda destra del Grana-Mellea. Vi erano: il serbatoio idrico, le ritirate e la piattaforma girevole. La serie non riscontra il successo sperato e viene cancellata dopo una sola stagione. Nella fase acuta è possibile un esito letale. Il vescovo non accettò, parlando della sua salute e delle sue responsabilità ecclesiastiche. Combatté nella seconda guerra boera. Le ali e la coda sono nere. "L'anno seguente diresse il suo primo lungometraggio, ""La morte viene da Scotland Yard""." Questo meccanismo è ancora allo studio dei ricercatori. "L'università comprende tredici facoltà ed una scuola superiore." "Precedentemente è stato professore onorario di giurisprudenza presso l'Università di Aberdeen." "È un'orchidea di dimensioni veramente ridotte che cresce epifita nelle foreste del sud-est asiatico." La nuova proprietà promosse alla direzione Attilio Luzzatto. Pike è contemporaneamente chitarrista e cantante. Per g negativi si intendono accelerazioni ed effetti soggettivi di senso inverso. Tra gli esiti stagionali si segnalò la prima promozione fra i cadetti della Cavese. Da una tale vastità e varietà ambientale deriva una notevolissima ricchezza nella vegetazione. Il minerale si presenta di colore scuro: macchie nere striature blu-grigio-bianche. Mentre la città dorme La sindrome si può presentare con manifestazioni cliniche fisiche e psichiche. Vince chi ha catturato più pezzi. I ragazzi stanno suonando con il loro gruppo rock a casa di Stan. Sarà disponibile solo con trasmissione manuale. Vive al Cairo, è sposato e ha quattro figli. "Secondo Angell, ormai nessuno Stato, tanto meno la potenza britannica, ""possiede"" le proprie colonie." È la struttura eponima della maglia omonima. "I collezionisti d'arte hanno spesso generato profitti per i falsari." "Ma il gruppo riprese, per incidere ""Bleed Like Me"", quarto album della band." La misoginia scomparve dopo aver conosciuto Yōko Ono. I Teck viaggiarono in tutta Europa, visitando i loro vari parenti. "Lo stadio, di forma tradizionalmente ovale, è definito all'esterno da iconici archi." Se uno non riesce a farlo, si rimane a un livello inferiore di conoscenza. Il collo di un metacarpo è infine soggetto alle fratture, specialmente nei pugili. Il vescovo e i frati minori di san Damiano non hanno esitazioni. I suoi discendenti, invece, svilupparono una propensione per luoghi più aperti. "Secondo Orosio, Graziano fu ucciso mentre tentava la fuga verso l'Italia." Il figlio della coppia, un bambino di nome Alexander, è irreperibile. A sole tre ore dal lancio la manovra era riuscita con successo. Il suo catalogo elenca duecento opere realizzate in quel periodo! Intanto il periodo di cattività avignonese volgeva al termine. "Da questo punto di vista, Guglielmo di Nogaret si rivelò un abile ""consigliere""." Carolina rifiutò. Negli anni settanta resta vicino alla destra extraparlamentare. Ottenne il primo incarico a Siena, poi insegnò a Bologna, quindi a Pavia. Questo animale è noto per uno scheletro incompleto, sufficiente a permetterne una ricostruzione. Non appare nella serie live-action. "Nell'ultima fase della vita si dedicò ad opere di carità." In città hanno sede alcuni impianti industriali di chimica e di confezioni di vestiti. Si giocava annualmente a Shrewsbury in Gran Bretagna. Ha anche lo stemma del team bolognese tatuato su di un braccio. In zona retrocessione ci sono Lecce, Brescia e Bari. "Questo progetto, rivoluzionario per l'epoca, fu un vero successo per la città di Parigi." Dopo varie esperienze live nei locali della zona il batterista viene sostituito. I giardini pubblici in centro a Biella sono intitolati alla sua memoria. "Gli Spagnoli furono così coinvolti nella fuga causata dalla sconfitta dell'esercito francese." "Di tutti i suoi familiari l'unico che amò fu il figlio." "Anche in Francia, ""One Heart"" debuttò al primo posto rimanendovi per due settimane." Del Grosso fu decorato con la terza croce di guerra. Vive a Parigi e Tangeri. Fu realizzato tutto in legno ed equipaggiato con un motore Napier Lion. È emaciato, presenta grandi ustioni e perdite di sangue per effetto di diverse coltellate. La lettera è strutturata in quattro capitoli. "Lo sponsor principale era ""Forneria Artigiana"", mentre il fornitore delle tenute era Legea." Concluse la sua esistenza in ristrettezze economiche, usufruì della legge Bacchelli. "In alcuni di questi usò lo pseudonimo ""Timothy Brent""." Le piante sono definite di portamento indeterminato ma compatto e resistenti alle malattie. Attualmente il progetto è fermo in attesa di finanziatori. Henry è il padre di Shawn, nonché autore del suo addestramento da investigatore. Greg García è, tuttavia, cattolico. La città è bilingue. Un esempio generale può essere un meteorologo il cui cognome è Tempesta. Sul palco recita affiancato da altri attori e musicisti. Più volte il Comune di Brescia cercò di annettersi i territori dei due comuni. Il gruppo decide, dunque di sciogliersi definitivamente. Generalmente consumava un solo pasto al giorno, nel frattempo beveva tè alla violetta. Le pleure sono solitamente poche o assenti. "L'uomo, però, non tiene la cosa per sé e lo rivela alla famiglia." "L'economia dell'isola è principalmente incentrata sul turismo naturalistico e balneare." La famiglia mantiene ancora in suo possesso il piano nobile del Palazzo Conti. "È il primo libro di ""Guerre stellari"" appartenente al nuovo canone." "Durante questo periodo, ci si riferì a lui semplicemente come ""Tyler""." Il governo della Pomerania fu lasciato al suo posto. È quindi considerato un innovatore delle sonorità country statunitensi. I tre, quindi, decidono di partire alla volta di Adelaide. Il numero di endemismi nella fauna è scarso. "Un'altra tipica caratteristica è il vento particolarmente secco." Prima di questo cambiamento, le regioni nordiche erano abbastanza calde. Häkkinen dichiarò che durante quella corsa il volante stranamente si staccò. È stato paragonato a Roberto Carlos e, per certi aspetti, a Leonardo. Ci sono anche alcuni reperti preistorici provenienti dalla Puglia. In seguito Thea Prandi sposò Eduardo de Filippo. "Dopo soli tre anni di attività, Scarborough viene premiato come ""Director of the Year""." In seguito ha avuto una carriera cinematografica non entusiasmante. Scrisse dei commenti sulle opere di altri mistici sufi. Era ripartita in numerosi ducati e includeva la capitale del regno dei Longobardi, Pavia. Oltre ad essere paroliere, è un affermato pittore. Solo per terza veniva la lotta antiaerei, relegata alla sola autodifesa o poco oltre. Il motore era montato anteriormente, e la trazione era all’avantreno. Entrambe le competizioni si sono tenute nella località di Loveland, Stati Uniti. "Gli abitanti di questa antica città dorica usavano chiamarsi ""coloni di Sparta""." La cittadina è servita da un aeroporto. "In Venezia, presso Marino Rossetti, con licenza de' superiori." "Questa tecnica può essere utilizzata per l'analisi dei guasti dei semiconduttori." Singolare e significativo fu il tirocinio letterario di Whitman. "Recentemente ha iniziato a frequentare l'ultimo acquisto dell'Agenzia Alfa, Betty Hayworth." La popolazione del comune è pressoché totalmente di origine e lingua ungherese. "Dopo l'incidente che capita alla compagna, il tono del romanzo ritorna inevitabilmente pessimista." Purtroppo non è dato sapere a che sistema appartengano. Nelle campagne del paese si possono trovare grotte rupestri di origine Villanoviana. Si è laureata presso la Clemson University con una laurea in contabilità. Porta a Terra Il minuetto è in sol maggiore. Sarebbe, secondo il suo teorico, la prima corrente autenticamente portoghese. "Si ponga il primo in cima a un luogo altissimo, e l'altro a terra." Spesso con superfici ghiandolose-punteggiate. "Dopo la guerra dei trent'anni, le due comunità accolsero immigranti svizzeri." Tutti i turni si disputano ad eliminazione diretta in partita unica. Venne comunque utilizzato dai reparti di formazione per piloti di idrocaccia dalla Regia Aeronautica. La stima non è una fattura. Il capoluogo di contea è Eastland. È detto anche giardino murato perché vi corre intorno un muro di cinta. "L'obiettivo è portare a termine tutti gli ordini di torte in maniera corretta." Le raffigurazioni sulle pareti ritraggono paesaggi, uccelli, pesci e maschere teatrali. Organigramma societario come da sito ufficiale. Le principali sindromi sono riportate nella tabella sottostante. Profondamente credente, fu molto attivo nei movimenti cattolici presenti in Croazia. "Nel secondo dopoguerra continuò l'attività progettuale e didattica." "L'idea è quella di difendere ogni volta la meta che è stata appena conquistata." I muri erano dipinti di grigio. "Nonostante tale divisione amministrativa, la località è comunque considerata un ""unicum""." Dopo i caccia incontrano un violentissimo fuoco antiaereo. Tra le più celebri del bluesman, vi sono stati letti richiami biblici. Partirono un totale di diciassette coppie e tutte conclusero la gara. "All'aviatore sovietico è stata intitolata la città di Serov." Forma un duo stabile con la pianista Francesca Leonardi. A fine stagione il Napoli acquisisce la metà del cartellino. La domenica successiva partì per la prima volta come titolare. "In ottobre-novembre l'intera popolazione migra verso i siti di svernamento." Per Erica certamente un peso mediatico inaspettato e una nuova pressione da gestire. Il neonato stato della Slovacchia divenne un alleato della prima. "I turchi si orientarono su modelli della Persia e dell'Impero bizantino." Diventò anche direttore dei laboratori di ricerca di ingegneria elettrica del politecnico. Uno ad uno i Legionari vennero sconfitti. La civiltà dei castellieri trova qui segni deboli, ma inconfutabili. Alcuni manifestanti hanno protestato contro il cambio di governo, descrivendolo come un golpe militare. Gli succede per un breve periodo Giuseppe Bizzarro, prima del passaggio alla famiglia Semeraro. Sophia Loren è doppiata da Adriana De Roberto. Viene ora annoverata tra i Giusti tra le nazioni. Mentre i soldati dovevano obbedire ai tribuni, questi ultimi erano soggetti ai consoli. Accompagnò il maestro nei suoi viaggi a Roma ed in Germania. "Durante lo spettacolo l'acqua scorre attraverso un complicato sistema di fontane lungo un pendio." Tali tecniche hanno dato origine a varie tipologie di audio. È stato introdotto in Colombia. Gli assoli di chitarra sono eseguiti da chitarristi provenienti da altri gruppi. Il risultato di questa educazione formò un uomo saggio e virtuoso. È il primo comune della Francia in ordine alfabetico. Il capo della Banca della Namibia è il Governatore della Banca della Namibia. La Camionetta Desertica Mod. La vegetazione si caratterizza per essere ricchissima di boschi. In seguito ha vissuto a Santiago con la famiglia. "Fu uomo dotto e di cultura e appartenne all'Ordine dei Predicatori." Questo si realizza in due variabili. Comunque ciò rendeva la trasmissione impossibile in condizioni di umidità o piovose. Il castello figurava fra i possedimenti del vescovo di Brescia. Espose in diverse occasioni alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Civetta africana Il monumento principale è la chiesa parrocchiale, dedicata a Santo Stefano Re. Sotto il passo vi è traforo del Gran San Bernardo. La lista è in fase di aggiornamento in base al reperimento di informazioni. In seguito a tali eventi, i capi protestanti furono processati o mandati in esilio. "L'origine medievale dalla torre è testimoniata dalle due monofore ogivali presenti nella sua muratura." "Il televoto decreta l'eliminazione di Camilla." "L'organo, con relativa cantoria, è collocato sopra l'ingresso." Il brano è stato scritto e composto a due mani dallo stesso interprete. Dimitri è felice di incontrarla di nuovo e la notte diventa il suo amante. Come testimoniato da ritrovamenti archeologici, il territorio è abitato fin dal neolitico. Successivamente riesce ad esordire in Prima Divisione nella gara tra e Lanciano. Il distretto comprende gran parte della provincia di Vibo Valentia. La maggior parte degli ordinamenti giuridici classifica i reati in base alla loro gravità. In passato, mischiato con salnitro veniva utilizzato per fare i fuochi artificiali. Negli stessi anni si impegna nell’attività di arredo di interni e decorazione. Nato a Monroe in Louisiana, è cresciuto a Denver. Fugge sconvolta e riesce a trovare Lucy alla quale racconta tutto. Si dedicò in particolare alla natura morta. La risonanza si ottiene con una spessa pelle di animale. Altre destinazioni turistiche sono il Lago Mono e la Città fantasma di Bodie. Sulle Club e Pallas berline il divanetto posteriore era ribaltabile. Laureata in giurisprudenza, ha studiato danza a livello professionistico. In Germania conobbe Max Reinhardt che le diede le prime lezioni di recitazione. Michael Humphrey "Lo stesso album ""The Land of Tears is so Mysterious"" è dedicato a Serrano." La trazione, naturalmente, era posteriore, mentre il propulsore era anteriore longitudinale. Suo padrino è il paroliere e librettista Ira Gershwin. Tre stanze sono regolarmente aperte al pubblico. Judge Jules è anche apparso in televisione qualche volta. Specie di banco molto pacifica. È probabile che i cartelli in questo tratto non siano ancora stati cambiati. "Le strutture murarie si presentano rivestite in intonaco sia all'esterno che all'interno." Le tibie sono spesso dentellate e munite di uno sperone terminale. Punk... Not Diet! Si alza una violenta tempesta che provoca una valanga da cui Florindo viene travolto. Il brano è stato scritto da George Michael e David Austin. Ama le foreste rivierasche di mangrovie e palme e le foreste primarie. È stato sviluppato sia per Microsoft Windows sia per Linux. "Tutti i sospetti ricadono su Coolidge, proprietario dell'arma del delitto, un curioso pugnale cinese." Verosimile, nella tradizione post-aristotelica, è quello conforme alle regole stabilite per il genere cinematografico. È in questo fase che il suo non comune talento di scrittore si rivela. "Ecco l'unico proverbio dell'antico dialetto triestino che ci fu dato di trovare." "L'uomo scende velocemente la scala sociale, diventando anche un ladro." Richard Johnson La struttura di comando è il Commissario generale della Guardia nazionale ambientale. Da alcuni anni, invece, qualunque cittadino veronese può candidarsi alla carica. È ambientato nella Germania occupata, dopo la seconda guerra mondiale. Musicisti aggiunti Abbastanza rapido fu il passaggio al cinema, anche se, in parte, avvolto nel mistero. Durante questo periodo, fu completata una serie di lavori di ristrutturazione. "L'elemento distintivo di ""Carnotaurus"" erano ovviamente le sue corna sporgenti obliquamente sopra gli occhi." Egli è un giovane studente innamorato di Cosette. Dopo la sua morte il vicecapo di Anastasia fu Carlo Gambino. A questo punto il composto è completamente privo di gruppi funzionali. Vinse poi un match contro Pete Williams, prima di perdere contro Ian Freeman. Terza Lega Somiglia molto a certe specie che vivono negli ambienti di alta montagna. "Nello stesso anno esce anche la prima collezione ""Prada Uomo""." Le foglie sono presto decidue. In seguito, Stapp fu liberato sotto rilascio controllato. James Hardy È amico del pittore Karl Brjullov. "Russell viene arrestato con l'accusa di possesso di droga e deportato." "L'interno è navata unica con arconi gotici e affreschi di Stefano da Pandino." Unità ormai obsoleta, la nave prese parte ad una sola operazione di qualche rilievo. Il dorso è di colore grigio chiaro, mentre il ventre è bianco. "Molti soldati bizantini furono massacrati e il resto dell'esercito bizantino tentò la fuga." "In seguito il nome venne cambiato in ""Sociedad Deportiva Eibar""." Il mondo di ieri. I Masi vennero fondati dal virtuoso chitarrista veneziano Alex Masi. Il polline può avere varie forme ma generalmente è sferico. Mary Hamilton è una ricca ereditiera, romantica e sentimentale. C. una piccola cappella dedicata a san Pietro. Fu la prima istituzione istituita nel Victoria per addestrare giovani guardie forestali. I sospetti di Rodríguez cadono su Enrique, braccio destro di Salcedo. È un western statunitense con Preston Foster, Jim Davis e Virginia Grey. Si interessò anche di studi danteschi. "Nonostante gli attacchi feroci, la ""Nederland"" mantenne la testa di ponte." Il cortometraggio fu prodotto dalla Kay-Bee Pictures. Retrocesse in Serie B la Lazio, il Foggia, il Venezia ed il Lecco. Militano nella Deutsche Eishockey-Liga, massima divisione del campionato tedesco. "La specie è stata rinvenuta sull'isola di Sulawesi, nella regione indonesiana." "Impaziente di conoscere chi sia ""misterioso"", finalmente ha un appuntamento." Right Here Questi sono i saldi della Russia nei confronti delle Nazionali incontrate. Descrizione delle città e delle regioni a settentrione del Danubio. Dal suo sedicesimo anno di età Anna Sofia visse coi nonni materni a Dresda. A Double Deception Il sistema di combattimento ricalca le regole del gioco da tavolo BattleTech. La provincia di Savannakhet è la più estesa del paese. È anche un attivo centro commerciale e di servizi. Per paura di essere additato come omosessuale dai suoi amici Tee lascia Wine. Kenneth Myers Il gioco termina quando uno dei due giocatori non può più disporre un pezzo. Chevrolet Blazer Eccetto dove indicato tutte le tracce sono state composte da George Martin. È un alieno umanoide alto, con la pelle arancione e una testa parzialmente calva. Charles Pol è il figlio minore, nonché unico maschio. Deng Gai Sempre per la Motown, Mary Wells incise alcuni duetti con Marvin Gaye. La Casata dei Principi di Carignano discende da Francesca attraverso il figlio Carlo. Il ponte ha quattro arcate e poggia su tre possenti pilastri. Quando tutto sembra perduto, un fulmine colpisce la bimba che resta illesa. Via via che detti tratti venivano completati, essi venivano collegati al tracciato esistente. Sta proseguendo gli studi con la specializzazione in anestesia a San Diego. In questi anni Diane conosce un giovane Stanley Kubrick, allora fotografo ai primi passi. Venne utilizzato per lo sviluppo di contromisure nei confronti delle mine navali. La ricerca è stato però messa in discussione dai sostenitori dell’omeopatia. Per la pratica agonistica sono necessari luoghi attrezzati e spaziosi al chiuso. Altri esemplari sono stati piantati nella parte nord della costa ovest degli Stati Uniti. "Lasciato ""Panorama"", riprende a scrivere per ""Il Foglio""." Costituisce uno dei principali collegamenti transalpini fra Francia e Italia. Lo specchio Viene ammessa alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala conseguendo il Diploma. Nello stesso mese Quaglia lascia Genova per Torino, dimettendosi dalla Guardia. "Sono anche in grado di fare immersioni, trattenendo l'aria grazie alla peluria del corpo." Suo leader è Rafael Rey. "Non va confusa con l'antica regione Mauretania." Risparmio viene fatto anche negoziando sconti con gli aeroporti sulle tasse di atterraggio. La stessa scrittrice collaborò alla sceneggiatura, assistita dalla sua sodale Florence Malraux. "In questo periodo fu costruito il Centro di formazione e foresteria annessi all'Istituto." Betti partecipò alla sfortunata resistenza contro i tedeschi. Ai funerali Monk Eastman ricevette tutti gli onori militari. Entrambi vestono tuniche colorate e hanno la testa circondata da una aureola. Con la cattura di Gelimero si dissolse il Regno dei Vandali. "Un'ulteriore espansione prese piede durante gli anni novanta." "Il titolo ""Charlie Hebdo"" non fu mai depositato legalmente." Quattro anni dopo lasciò il gruppo e si appassionò al sassofono e al jazz. I giardini, dalla disposizione rigorosamente geometrica, sono immersi in un ampio parco paesaggistico. "Il termine ""hybris"" si rinviene anche in campo giuridico." "All'esterno la possente facciata in cotto e la cupola sono a caratterizzare l'edificio." Le conseguenze di questa legge per gli Osage furono alquanto negative. Monitorando via webcam, McCall indirizza Miles verso un passaggio nascosto dietro una libreria. Una segheria è stata chiusa negli anni novanta. Questo causò notevoli controversie tra nazionalisti curdi, poiché veniva esclusa la regione del Van. "La ""Costituzione dogmatica"" in Vaticano""." Questo trattato è, ancora oggi, alla base delle relazioni Indo-Bhutanesi. Studiò presso il seminario minore di Tolosa e al Collège Stanislas di Parigi. Il primo premolare inferiore è di forma triangolare. Il vicino Palagio Buondelmonti invece dovette essere in gran parte ricostruito. Non è chiaro, con assoluta certezza, quale fu il cammino successivamente intrapreso dalla squadra. "Il gruppo di Leech intraprese un percorso più difficile attraverso l'isola." Passa poi alla Fiorentina. "Si assistette così ad una frantumazione culturali in numerosi orizzonti ""regionali""." James Winslow ha vinto otto gare e Gilmour sei. Ma ciò che lo interessava erano i modelli per uso civile. Alla mostra è dedicato il relativo volume edito da Marsilio Editore. Apple ne abbassò progressivamente il prezzo ma comunque le vendite erano sempre molto basse. In questi anni divenne parte della vastissima università di Nocera Corpo. Sullo stesso sito è anche presente il mausoleo Aisha Bibi. Ciò naturalmente aiutò Diocle a fare ancora più soldi. Dopo la buona Summer League disputata, i Celtics decidono di ingaggiarlo per un anno. Ognuna di queste quattro città aveva un contingente militare. Il periodo di più intensa attività letteraria tuttavia fu il dopoguerra. Si tratta di una ennesima variazione sul tema di Frankenstein. Quindi farà collaborare Orso e Orsa per farglielo insegnare. "È la più antica torre in cemento armato d'Europa." Il punto di partenza è una tesi avanzata da noi o dal nostro avversario. Unica eccezione a questa regola si ha quando si sviluppa un tumore. Ha come protagonisti Hilda Bernard e Lina Bardo. "Nel tentativo di resistere a quest'ultimo, poi finisce lungo e perde alcune posizioni." La diocesi è situata nella parte centrale dello Stato brasiliano di Maranhão. Le protezioni superiori comprendevano anche tre ponti corazzati. La sinterizzazione può essere svolta a pressione atmosferica o a pressione elevata. Altre industrie presenti nella zona, producono chiodi e aghi. Fu molto felice di scoprire che Frobenius stava usando le sue idee. Le riprese sono state girate interamente in Galles. Una delle detenute, Haru, esce dalla capanna e si reca a trovare il figlio. Godfrey riuscì ad ottenere per la Andrews un incontro con Ford Models. "Praticamente tutta l'organizzazione clandestina cadde in questo modo, con pochissime possibilità di riorganizzazione." La resistenza delle forze reazionarie si esercita ancora secondo la direzione tradizionale. "Chiamò questo atollo ""Moller""." Richard Wright Ed Manning Dopo una stagione il dirigibile dovette essere riparato. Di lei si conosce molto poco. "È membro del consiglio direttivo dell'Associazione Parlamentare Giovanni Agnelli Juventus Club." Tutta la sua vita fu contrassegnata dai dissapori familiari. La carriera nel football di McDaniel venne pesantemente condizionata dagli infortuni. Ha bisogno di luce solare diretta, buona umidità del suolo e terreno acido. La diffusione di queste idee influenzò anche la cultura popolare. Nei Playoffs vengono battuti da Toronto Raptors futuri campioni. Danvers un tempo possedeva un deposito sulla ferrovia. La colonna sonora del film è di Ennio Morricone. È particolarmente noto per i suoi numerosi studi su Dante. "All'età di dodici anni iniziò a frequentare la Scuola d'umanità di San Marco." "È sposato con l'attrice colombiana Margarita Muñoz." Dopo la seconda guerra mondiale, si trasferì a Berlino, insegnando alla Freie Universität. "Il nome viene dallo spagnolo ""valle hermosa"", cioè valle bella, vallata graziosa." Dopo la morte del padre la famiglia si trasferì a Milano. Le sarde salate vengono pulite davanti agli occhi dei clienti. La comunità prende il nome da Allan Johnson, un allevatore. Alla canzone partecipa Bert McCracken del gruppo The Used, come seconda voce. È in grado di ancorarsi al fondo con la coda come i cavallucci marini. La nave stava ormeggiata nella baia di Algeciras. Lo scopo societario prevedeva innanzitutto l’intermediazione di contratti di assicurazione. "Venne vinta dallo nella doppia finale contro l'." I brani sono in buona parte tradizionali con musiche rielaborate da Roberto De Simone. "Essi venivano chiamati ""ran"" e tenuti in cattività." Il vecchio khan non poté sopportare un tale disprezzo e preferì rimanere in Siberia. "Esiste la doppia possibilità di ""Ruggero"" o ""Ruggiero""." La forma della volta è dunque scaturita da un lungo percorso progettuale. La località fa parte del territorio comunale di Portsmouth. Nel centro di riabilitazione vivono già sei ragazze e un ragazzo, Luke. "Così Bodin, Hobbes, Locke, Vico, Montesquieu, Kant, Hegel""." "Le sue opere comprendono anche articoli per ""Playboy"" e ""Family Circle""." Le vite di cinque persone vengono stravolte da accadimenti sconcertanti e paradossali. Mario Marchetti, il Dott. Scrisse anche una biografica di Anthony Trollope. Vi sono dei piani di estensione in esame. "In quest'ultimo caso, il sistema venne chiamato ""select-drive""." Questo ebbe una forte reazione negativa da parte dei gruppi Cristiani più conservativi. È quindi una riforma previdenziale del sistema pensionistico pubblico e delle assicurazioni sociali obbligatorie. Per le sei stagioni successive diventarono il farm team dei Phoenix Coyotes. Fa conferenze in giro per le maggiori università Europee e mondiali. Gli apici dei rami dorsali del tentorio sono fusi con la capsula cranica. Era costituita da un fabbricato viaggiatori e dal solo binario di circolazione dei binari. Ma questo gruppo venne rapidamente schiacciata dalle truppe della Pomerania. "Un'area attrezzata con spazio barbecue, picnic, scivolo di varo per le barche, parcheggio." "I documentari di ""The English Language"" sono in lingua originale, sottotitolati." Sta quasi sempre nascosta in anfratti o in conchiglie. Successivamente passa alla Dinamo Tbilisi. Ma di che è fatta questa porta? "I suoi ambienti marini costituiscono l'area marina protetta Santa Maria di Castellabate." In questi complessi la clorofilla serve a due funzioni principali. Le orbite sono relativamente grandi. Saint Joseph Negli ultimi anni soffriva di gotta. Disegna anche i cartoni per le vetrate. Come suoi possedimenti, godevano di numerosi privilegi. I professori decidono di fare un ballottaggio tra le due squadre perdenti. Friedrich Schiller stesso aveva frequentato questo istituto. Visse quindi prima a Toledo e poi, definitivamente, a Madrid, senza più incarichi. Il nome si deve alla presenza della chiesa di Santa Maria Formosa. Lì prese i voti e prese il nome di Nikon. Il corso inferiore del fiume Han scorre attraverso una fertile pianura. Durante le scene di ballo, Ne-Yo esegue passi tipici dello stile di Michael Jackson. Il cortometraggio termina con i due che si scambiano un appassionato bacio. Ironicamente, Misty Honey era uno degli alter ego di Cutie Honey nella serie originale. Oxford e Cambridge sono molto ben note nel Regno Unito. "Da Seul si diresse a Taegu, che fu l'ultima tappa sul suolo continentale." Il cambio era a quattro rapporti manuale. Coltano è costeggiata dalla Via Aurelia ad ovest. "Melanie con l'aiuto di Jasmin, un medico dell'ospedale, scopre la verità sulla vicenda." A sud-sud-est si trova infine il cratere Polibio. Il sermone raggruppa gli insegnamenti di Gesù sulla vita della comunità cristiana. Nel parco si trova una grande foresta vergine. Liga, seconda divisione tedesco orientale. Il Papa Callisto poi, avendolo ritrovato, lo seppellì. Per quanto visto sopra, uno spazio euclideo è contrattile. Inoltre, sono spesso necessarie alte temperature per il rilascio del loro contenuto di idrogeno. È dotata anche di un eliporto. Nel periodo post presidenziale occupò la carica di senatore indipendente per Santiago Oriente. "Fra i suoi successi sul palcoscenico, da ricordare anche ""I do!" Il capolinea è situato di fronte al piazzale della chiesa in prossimità della rotonda. Il nome è adespota, in quanto non ci sono santi che lo abbiano portato. Tuttavia quasi tutti i gatti morivano dopo qualche ora. In questo mondo libero... "Nella rassegna iridata di quell'anno giocò interamente tutti e tre gli incontri." "L'accordo formalmente non rappresentava un trattato e non necessitò di ratifica formale." Furono fra le più ricche dinastie del mondo intero. "Dopo la vittoria firmò un contratto con l'Al-Khor, squadra del Qatar." Terminata la carriera di pilota, per diverso tempo lavorò alla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana. "L'interno della chiesa è a forma basilicale a tre navate e absidi." Questo gioca un ruolo importante nel processo di valutazione del consumatore. "Il suo nome giapponese, フリーザー Freezer, potrebbe derivare da ""freezer""." È un principio che è più o meno codificato negli ordinamenti giuridici moderni. La compagnia opera con sei traghetti tipo Ro-Pax. È circondato da molte rocce. Il gioco comprende due finali alternativi. La Scelta Pubblica, è così divisa in due fasi, pre- e post-costituzionale. Allievo di numerosi maestri d’estrazione classica, non era certamente uno studente modello. Il re degli zingari "Pare comunque che esistano differenze di colorazione dovute all'età e al sesso." "L'acqua viene assorbita nel giro di pochissimo tempo, di solito poche ore." Gli successe alla baronia suo figlio John. Suo figlio, Fritz Jerusalem prese il nome di Fritz Jensen. Sono disponibili gratuitamente anche versioni trial. "L'esposizione è stata dichiarata ufficialmente aperta dal presidente Hu Jintao." "Il genotipo H si è probabilmente scorporato dal genotipo F all'interno del Nuovo Mondo." Marcantonio Colonna fu anche signore di Marino. "Attraverso l'adozione del d. lgs." Il lato B invece contiene solo tracce strumentali. "L'edificio è ora utilizzato dal Green Templeton College di cui costituisce la sede principale." "Tarn, ""il resto delle tribù Sai-Wang conquistò apparentemente la provincia greca di Fergana." È la settima vittoria consecutiva per il Kenya in questa specialità. Fu anche un discreto violinista. Tornato a Salem scopre che è iniziata la cosiddetta caccia alle streghe. Era alla moda passeggiare lungo la battigia in eleganti abiti di seta. Fu inoltre procuratore generale a Parma, Ancona e Milano. "Il ricovero, infatti, negli anni si svuota e l'edificio viene abbandonato, divorato dalle erbacce." La diocesi ebbe però vita breve. Radiografie hanno evidenziato il disegno di una donna nella parte destra. Col passare del tempo questi problemi sparirono. "La canzone ""Colomba"" è stata scritta, per la musica, da Tullio Ferro." I suoi genitori riuscirono invece a fuggire dalla Russia e a rifugiarsi a Varsavia. Nella vecchia casa incontrano Conrad, inventore della super-colla universale. È la versione animata della seconda serie del manga. "È uno dei personaggi chiave della storia dell'Uomo Ragno." Le scene sono state girate a Napoli e anche a Castel Volturno. Il suo corpo è sepolto nel cimitero di Montparnasse. Eva ha inoltre preso parte a numerose collaborazioni e campagne pubblicitarie. Come tali, i Roosters rappresentano una piccola zona di Sydney. In the Ghetto "L'episodio suscitò grande scalpore tra i fedeli del tempo." Ella iniziò ad avere un ruolo culturale e sociale importante per il paese. Si pensava che inizialmente si fosse sviluppato un culto della vegetazione. Il sistema è composto da due stelle. Tuttavia la programmazione integrale include comunque film, telenovele, telefilm e programmi sportivi. Per le opere il compito di Webster era più duro e meno prevedibile. Il diagramma della sua pittura non è una linea ma una serie di punti. Suo padre Michele era un fabbro meccanico, la madre Angela, invece, casalinga. "Il secondo disco pubblicato invece è stato ""Be"" di Common." La sommità della montagna è raggiungibile anche in auto attraverso una strada a pedaggio. "Questo crea dell'energia potenziale che viene poi rilasciata spostando indietro il peso del conduttore." Sono trascorsi cinque anni dalla definitiva sconfitta di Klaus. "Nelle traduzioni di Annibal Caro e Clemente Bondi il nome viene deformato in ""Lica""." Concluse la sua attività come insegnante di disegno in una scuola di Phoenix. "I due combattono e MacDuff decapita Macbeth, realizzando così l'ultima delle profezie." Durante un litigio, Tina cade accidentalmente dalla scogliera, andando a finire sulle rocce. Giungono i tedeschi per arrestarli, dopo una denuncia di Tarcisio, una spia dei nazisti. Presente in alta montagna, forma tappeti erbosi di una certa estensione sul terreno. Assieme alle piccole dimensioni, questo spiega perché non era stata scoperta prima. A sei anni partecipò alla sua prima gara. Sarebbe stata la sua prima difesa. Jack ha espressamente considerato Meg la componente chiave degli Stripes. Il club fece la miglior prestazione di sempre. La telecamera torna sulla band che termina la canzone tra i fuochi di artificio. Inoltre, ispirato dai suoi testi universitari, inizia a dipingere soggetti archeologici. Situata nella Marmilla, ha un clima temperato mediterraneo. La regione è particolarmente frequentata dagli amanti degli sport acquatici. Il principe Mutʿib è considerato da molti corrotto. Le specie presenti in Italia sono Capoluogo e centro maggiore è Nordhausen. Raggiunge la finale al Challenger di Rennes. "Decide così di pubblicare ""Bachelor No." Edizioni musicali Dischi Ricordi. Anche Pseudomonas aeruginosa rappresenta una causa frequente di infezione. Ciò fece sviluppare uno stile davvero originale, con un sistema edilizio più efficiente. Le popolazioni Khas parlano la lingua Khas. Il progetto prevede la realizzazione di due viadotti e di due gallerie. Il torneo è stato vinto per la quarta volta dalla nazionale norvegese. Di Bassignana seguì prevalentemente le sorti. "Vive prevalentemente in zone d'acqua dolce di pianura e nei pressi della costa." Gli Studios rimangono anche gli unici a non consentire alcuna visita turistica guidata. Da ottobre a giugno è quasi completamente ricoperta di ghiaccio. Presenti anche aziende alimentari e meccaniche. Yoshiki Takahashi Non nacquero figli da questo matrimonio. Non vi furono superstiti. "Possono essere definite anche come ""combattimenti immaginari""." "L'amore è di per sé tradimento e con questo “la conquista” diviene la solitudine." Tilly allora dovrà ricostruirsi una nuova vita. "La chiesa è un gioiello dell'arte romanico pugliese, pur mostrando influenze islamiche e armene." Turki fu quindi costretto nuovamente a nascondersi. I bordi di una pellicola cinematografica sono perforati in maniera regolare. "A fine stagione cambia nome in ""Associazione Sportiva Pescina Valle del Giovenco""." Lo stesso Soldati ne ha curato la sceneggiatura e la regia televisiva. Le opere mostrano persone allungate, animali e scene di caccia. Una sezione del brano è basata su una canzone popolare folk armena senza nome. Il suo bisnonno, Anthony Bertram, era uno scrittore. Ma Pierre la rapisce con un motoscafo. La immissione della fauna è favorita dalla scelta della flora. "Pubblica le ""Esercitazioni dell'Accademia agraria in Pesaro""." La linea su cui poggiano le figure del registro superiore presenta le ombre portate. Non ci sono notizie ufficiali in merito da parte degli altri componenti. Ora il suo bel ragazzo mi fa sembrare ancora più orribile! Attore comico, fu uno dei primi registi del cinema muto britannico. Pochi mesi dopo il matrimonio, scoppia la guerra. Finalmente, dopo circa un anno, il maestro si fa nuovamente rivedere. Inoltre la legge prevedeva la sterilizzazione degli alcolisti cronici. Per anni fu inoltre consigliere comunale nelle file della Democrazia Cristiana. "Si è dedicata in particolare al palcoscenico, soprattutto nell'incoraggiare i gruppi amatoriali." Le pinne pettorali e quelle ventrali erano abbastanza ampie. Ha lavorato come pittrice anche per gli arredi del transatlantico Queen Mary. Non sono evidenti infiltrati infiammatori. Svaghi concessi: biliardo e politica. Vi sono disputate le partite della squadra nazionale di calcio. "Durante l'Ordoviciano, ciò che è ora l'Europa orientale era un mare interno poco profondo." Nella Prima guerra mondiale aveva servito come capitano. "Il soggetto dell'apoteosi di Omero conobbe un nuovo ""revival"" con l'avvento della stagione neoclassica." Ha studiato alla Westminster School, Harrow School e al Trinity College di Cambridge. "Fratello minore di Ettore Viola, medaglia d'oro della prima guerra mondiale." "La Francia ha anche lanciato minacciose manovre navali come avvertimento per l'Italia." Il film fu prodotto dalla Deutsche Universal-Film in associazione con la Tobis Filmkunst. Spareggi per la retrocessione in Seconda Lega. Vairano Scalo è stazione ferroviaria sulla Roma-Napoli, via Cassino. Amministrativamente fa parte della provincia di Maluku. La pelliccia è lunga, soffice e arruffata. Un feroce scambio di fuoco aprì la battaglia. Nella classifica compaiono gli artisti che superano il milione di copie vendute. David Roland Rodriguez nacque a Houston, in Texas, e crebbe qui. Non esistono cure mediche efficaci. "In precedenza è stato ministro dell'interno." "Il tutto viene filmato dalle telecamere del reality show ""Jersey Shore""." Il loro ruolo è la produzione del sebo per la lubrificazione. Il padre entra nella stanza con delle bambole che la piccola neppure guarda. "Un'opera collegata a questa serie è la celebre ""Grande onda di Kanagawa""." Altri archi del ponte romano sono rimasti inglobati nelle fondazioni dei palazzi adiacenti. Essi segneranno il tipo di asportazione da eseguire e le zone di incisione. "L'anno seguente passa a sperimentare la musica latina." "Nello stesso anno fa il suo debutto a Broadway nel musical ""Hello, Dolly!" In mare si ciba di crostacei bentonici. Capì, quindi, di poter fare di tutto con questo nuovo potere. "All'età di quattordici anni, John lavorava già come geometra indipendente." Ecco alcune delle donne che hanno ottenuto il soprannome. Il nome della contea riprende totalmente quello del centro principale, cui si rimanda. "È più bravo ""di te""." Possiede numerose palestre e una scuola di Karate. "Vitalij Jakovlevič Vul'f" A questo punto, la tempesta cambia improvvisamente rotta e si dirige verso le Hawaii. Le sue opere sono tradotte in undici lingue. Il suo capoluogo è Santander. A pochi gradini si trova la sala sacrificale e il sepolcro. Inizialmente il contatto era debole e lo spirito della figlia si manifestava di rado. Pare che la sua origine sia proprio collegata al fiume. Per il singolo sono stati realizzati due videoclip musicali. Il nastro è di colore verde. È comunque noto che i due si rispettino molto a livello artistico. Intelli-fit ha seguito la strada di ottenere le misure del corpo tramite dei sensori. Ma gli sviluppi politici avevano già superato i successi militari francesi. Incudine è diviso in due dal fiume Oglio. Del delitto viene incolpato Lester che viene arrestato. La fama della sua santità si diffuse rapidamente, attirando molte persone. È molto diffusa soprattutto in Gran Bretagna. "La dipendenza psicologica si sviluppa attraverso l'esposizione costante e frequente ad uno stimolo." Si giocava annualmente a Santa Cruz de la Sierra in Bolivia. Alcune notti dopo però Michael viene trovato soffocato. Opera voli passeggeri e cargo nazionali e internazionali con il marchio commerciale Buddha Air. Alla fine di luglio tutti i carri risultavano perduti in combattimento. "Ebbe come cattedrale la chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria e a Sant'Andrea." Ha una sorella più giovane, Elina. Quando è insegnata, il suo obiettivo principale è quello della sicurezza dei credenti. "Da qui in poi iniziò una carriera fatta prevalentemente di film d'azione." Dolní Újezd È stato componente di giuria di molti concorsi internazionali. Lo show venne condotto da Davina McCall. "Nell'anno successivo alla pronuncia dei voti fu nominata depositaria, grazie al talento negli affari." "Alla nascita, e fino all'età di tre mesi, i cuccioli sono neri." "L'anno successivo ha invece ricevuto il premio come miglior portale." Ha scritto composizioni per balletti e molte colonne sonore per il cinema. Ma non era ancora finita. Per la seconda volta il Mondiale si è svolto in Francia. Parte del fascino del dolce sta nella sua semplice preparazione. Il pagamento avveniva di frequente per mezzo del baratto, con uova, pollame e frutta. Tecnicamente, anche i satelliti naturali di Plutone potrebbero essere inclusi in tale lista. "A norma dell'art." Fu largamente usato anche dopo la seconda guerra mondiale durante la Guerra di Corea. "Come dice Eva Cantarella nel suo saggio intitolato ""Secondo natura." Non disdegnano piccoli mammiferi, carogne, insetti e larve. La preparazione è manuale e richiede molto lavoro. Susan, per mantenere i figli, faceva la domestica nelle case dei bianchi. Per due anni visse con Plutarco, che lo trattò come un figlio. In questo canale continua con i video di Filthy Frank e Pink Guy. Le Missioni si suddividono in principali, secondarie e Gone Dark. "Slávek riesce finalmente a comunicare con l'ospedale, e vi ci si reca." Esistono elenchi di monarchi svedesi pagani con date molto precedenti a queste. Il film fu prodotto dalla Jack Pickford Film Company. Il gruppo di studiosi e soldati mandati dagli avvocati verrà massacrato da Holtz. La squadra oscillò dal quinto al sesto posto in campionato per quattro anni. In Europa ha lavorato sia per Raiuno che per altri canali televisivi. Non ci furono sopravvissuti. Numerosi contemporanei notarono la vanità di Rommel. Per questo motivo il substrato di ferro è in vista. È attualmente utilizzato soprattutto per le partite di calcio. Il brasiliano precedette Webber e Panis. I membri dello Staff hanno accesso privilegiato alle stanze per poter risolvere eventuali problemi. "In origine portava il nome di ""La Santa-Villa San Fiorano""." Where Have All the Cowboys Gone? Gli abiti sono armonizzati da plotone. Confina con i comuni di Bruxelles-Ville, Forest, Ixelles e Anderlecht. "L'attacco fu del tutto intenzionale dato che nessun altro edificio nelle vicinanze venne toccato." Lesnar dominò gran parte del match sfruttando la propria potenza. "I primi furono chiamati ""intransigenti"", i secondi furono detti ""clerico-liberali""." Schumpeter distingueva nettamente tra le normali depressioni e crisi anormali. "Fu esposto e inumato nella chiesa di Sant'Andrea al Quirinale a Roma." Vladimir Kuznetsov È un composto di grande interesse accademico, ma non ha applicazioni pratiche. Kanga è nato in Francia ed è discendente di una famiglia ivoriana. Non sono mancate neppure grandi assemblee di tipo politico. Nicholas Kay Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica, ha tre tastiere e pedaliera. Woody è alle prese con un problema di emorroidi e, andando dal dott. Nel frattempo, a Juárez, Díaz viene ucciso da alcuni sconosciuti in macchina. Le zampe non sono lunghe e ciò permette loro di passare in stretti passaggi. "Energico sostenitore del potenziamento della flotta, attirò l'attenzione e il sostegno del Kaiser." Rabbids Big Bang è un gioco per smartphone e tablet, ottavo della serie Rabbids. Il conflitto si rivoltò poi contro essi, i propri ex-alleati tartari. Frequentò assiduamente ilo cenacolo del convento Michetti a Francavilla al Mare. "Tale simbologia era ben nota e presente in molti trattati di pittura dell'epoca." Anche nella successiva stagione è una riserva. Attualmente la Restless Records continua ad operare come divisione della Rykodisc. Le gare si svolsero al Bislett Stadion di Oslo. Francesco Pellegrino Amiga è stata tra i primi ad implementare il plug and play. "L'università modificò il nome della macchina aggiungendo ""Aiken-"" e ""Mark I""." La sua fanciullezza fu turbata da eventi luttuosi in famiglia. Alla morte di Petito passò nella compagnia di un giovane emergente: Eduardo Scarpetta. Lo stemma riporta una chiave, simbolo di san Pietro, patrono di Colonia. Tra i fautori di questa mossa troviamo Botvinnik e Petrosyan. Il secolo successivo venne eliminato il bosco ad ovest del centro urbano. John Fallon Popov aveva ventinove uomini al seguito. Il videoclip della canzone è stato diretto da Paul Boyd e girato a Vancouver. Il materiale è stato prodotto da Seb Barlow e dalla band. A fine stagione rimane però svincolato. Francesco Filippo non ebbe discendenza. A sorpresa arriva Carl, figlio di Stephen, con un personaggio misterioso, Ash. "È presente nel periodo primaverile un'orchidea endemica, la ""Epipactis flaminia""." "Rimane nel sito una lapide a ricordo dell'impresa." Grazie ai piazzamenti nelle tappe successive, riuscì ad aggiudicarsi il successo finale nella corsa. Gli svassi sono uccelli acquatici tuffatori. Il governo non protegge legalmente la libertà di religione. "Nel tentativo di scoprire la sua funzione, ha rimosso l'organo da un cane." Trattandosi di una autostrada, sul ponte non è consentito il transito del pedoni. "La sua morte e nominata nel musical ""Come From Away""." "Le fu conferito il Collare d'Onore al merito giudiziario." Ha per capoluogo la città omonima. "L'ambiente naturale in cui vivono tutti gli organismi della stessa specie è detto habitat." "L'impianto è inoltre presenziato da un Dirigente Movimento." La fascia principale degli asteroidi si trova tra le orbite di Marte e Giove. Questi pesci presentano un corpo compresso lateralmente, abbastanza allungato ma non particolarmente alto. La chiusura della Breda e la mancanza di pezzi di ricambio lo condannarono definitivamente. "La tradizione si riflette nel toponimo, che appunto richiama l'origine greca." Esistono però dei modelli in grado di trasferire segnali di tipo analogico. Salendo ancora una volta sul Ketch Kaliks-Syn, il Guardiano elimina definitivamente il mercenario Caduto. Lo psichiatra è perseguitato dal suo primo paziente. André Filipe Saraiva Martins Charles Walters "Ha fatto parte del Centro Interdisciplinare Beniamino Segre dell'Accademia Nazionale dei Lincei." La direzione del team venne affidata a Flavio Briatore. "Hentai in giapponese significa generalmente ""pervertito""." "La gran parte dei testi è in quest'ultima forma." La procedura principale definisce le regole interne usate per generare le parole casuali. Qui avrebbe quindi lavorato come concertista alla Royal Philharmonic Society. Il film è stato girato a Calgary, in Canada. Una sezione del cimitero, disposta in direzione della Mecca, è dedicata ai caduti musulmani. Venne poi disarmata per alcuni mesi. La gente corse per entrambi i terreni agricoli e le città. Per molti anni è stato residente a Montisi. Ebbe una vita particolarmente travagliata. I tipici poteri di queste autorità riguardano i trasporti e l’urbanistica. Sono stati descritti molti altri composti con legami quadrupli, soprattutto da Cotton e collaboratori. La pellicola viene considerata come una rappresentazione del culto della personalità di Stalin. Per amore... per magia... È coautore del Teorema di Balian-Low. Si chiede alle aziende elettriche massicci investimenti per la costruzione di nuove centrali nucleari. Vi si trova annesso un ex monastero. "Le dà il suo diario che lei nota come 'Guida di sopravvivenza' per Lucas." Durante la prima guerra mondiale fu usato come prigione. In secondo luogo, è bene regolamentare la durata del contratto. Carlo da Sezze. Jack ancora non lo sa. "Entrò a far parte dell'esercito di Gaio Giulio Cesare durante la conquista della Gallia." La migliore amica di Musa è Tecna. La sede della federazione è a Montevideo. Giocatore veloce, è abile negli anticipi, in marcatura e nei recuperi. La testa è girata verso destra e leggermente inclinata verso il basso. A Palermo consegue anche la maturità artistica. Al termine del campionato arrivano le dimissioni del presidente Piergiorgio Schiavo. "La vacanza di Derrick si trasforma così in un'altra impegnativa indagine." Marshall, Vincent Gardenia e Paul Ford, nessuno dei quali risulta accreditato. Persone di nome Domenico "In questo periodo continuò l'uso proficuo e pionieristico della prospezione aerea." Le basi di fondazione degli archi sono basati da tronchi di pini interrati. Si uniscono a loro. Agnieszka Radwańska era la campionessa uscente, ma ha deciso di non partecipare. Benjamin Disraeli è stato protagonista di numerose opere cinematografiche e televisive. Il clima favorisce la guarigione di malattie nervose e turbe respiratorie. Ma, la componente longitudinale non è fisica nascendo dalla libertà di scegliere la gauge. Ogni razza controlla inizialmente un continente, sul quale vengono collocate quattro città. Interessante la cosiddetta Fontana dei Delfini, opera settecentesca dello scultore Pietro Tacca. Ne esiste una copia nel Fogg Art Museum a Cambridge. Tutte e tre le unità di tale classe furono perse durante la guerra russo-giapponese. Cento tavole finemente incise sono allegate al testo. É insignito del titolo di Eroe di Artsakh, la più alta onorificenza della repubblica. Le gang che finora si erano dimostrate neutrali intervengono in aiuto. In semifinale affrontarono i Cleveland Cavaliers della nuova star LeBron James. "Reddy era conosciuta come una ""ragazza-manifesto"" del femminismo o icona femminista." Divide il suo tempo nei loro studi a Milano e Porto Alegre. Nel giardino sono presenti sculture e una peschiera. "L'episodio si apre con la cerimonia militare di un funerale." Il progetto fu svelato da un traditore al duca Cosimo. Fa parte del governatorato di Biserta e della delegazione di Ras Jebel. Da qui derivò in parte, alla fine degli anni novanta, il nu metal. Sotto il pendio si cela il canale di San Bortolo. Dopo un viaggio in Germania, diede lezioni private di italiano e di greco. Il turismo si avvale soprattutto sul suo centro storico. "Esso fu fatto costruire sul ""praetorium"" del ""praefectus classis""." Essa è considerata una forma di pseudoscienza. In particolare un certo Benzi, presidente di un Consorzio Bancario, viene sequestrato. "Il termine ""B-Type"" si riferiva al codice del telaio." Prestò la sua voce anche a personaggi di animazione. Il suddetto sito archeologico è aperto alle visite con un piccolo prezzo di entrata. Solo tre uomini della Compagnia di Knowlton morirono in battaglia. Il suo vero nome era Victor János. William Stowe "Da ciò è derivato il nome di ""Cordoba"" attribuito alla via." La pellicola ha ricevuto giudizi e recensioni miste. È morto di leucemia a seguito di un trapianto di midollo osseo. I simboli e i mantra sulle bandiere sono sacri, dovrebbero essere trattati con rispetto. Il dorso dei piedi è bianco e cosparso di pochi peli scuri. Era un ottimo esecutore di calci di punizione. La cantante ha collaborato con i The Vamps e Mike Perry nel singolo Hands. "Contemporaneamente agli studi e all'attività professionale, egli sviluppò il suo talento da autore." Inoltre egli individua alcune regole di simmetria che governano la forma delle superfici minime. Il Vecchio Willy lo trova, ma è vuoto. Unico aeroporto della Svizzera Italiana, aperto ai voli di linea. Ma ciò non significa che vennero del tutto vietati o dismessi. Oggi Eskişehir è una delle città più industrializzate della Turchia. The Mad Marriage A cosa fosse dovuta la sua originale colorazione restò a lungo un mistero. La vicenda poté dirsi conclusa solo con la presidenza di Boris Eltsin. Alla banda si aggiunge anche un poliziotto, innamorato di Nina. Il Perù risulta la zona meglio testimoniata. Il soffitto della chiesa è decorato da lacunari, stucchi e dorature. Seguivano le firme di altri tre diplomati. The Breaking Point Un altro membro della classe artistica di Tony, Mark Irvine, si unì al basso. Era essenzialmente la formula dei Clash riproposta alle nuove generazioni. Da quel momento si dedica ai suoi studi. Infine nella contrada Festi Rasini è ubicata la chiesa di santa Maria Nascente. La finale si corre sotto una pioggia battente. Ha ricevuto inoltre il più alto riconoscimento civile pakistano, Pride of Performance. I tre diressero il villaggio con grande capacità. "Sono inoltre presenti aree agricole e incolti e corsi d'acqua minori." Le musiche furono composte da Sydney John Kay e Edwin Astley. Le due idee chiave sono le seguenti. Her Reputation È stato scoperto dagli osservatori del Vålerenga durante un torneo in Trinidad e Tobago. "Al Colombini, morto proprio in quell'anno, successe certo padre Girolamo." Il dispositivo simula praticamente la funzione di un tasto della chitarra. Chiesa di San Carlo Borromeo Il corpo centrale del basamento ha forma ottagonale con lati diseguali. Entrambe le esecuzioni furono trasmesse in diretta. Fatto che incide su vari progetti e servizi. La famiglia appartiene alla borghesia di Roma. Nottingham non è coperta da parrocchie. Fu battezzata Paola Francesca Maria e fu conosciuta come Paola o Paolina. Si è di conseguenza formato un nucleo interno di elio, per ora inerte. Niccolò Speciale "La produzione dell'azienda era composta esclusivamente da cortometraggi erotici distribuiti a livello internazionale." Nick Mantis Venivano impiegati computer mainframe e terminali grafici vettoriali. Il risultato migliore è un quarto posto di Heidfeld in Spagna. Nei prati crescono anche molte specie di fiori e rovi che producono more. Ogni paragrafo è fornito di una breve introduzione. "La prima equazione modella bene l'assenza di resistenza ma non può descrivere l'effetto Meissner-Ochsenfeld." Caccia crostacei e pesciolini. Queste forze si battono contro Al-Shabaab in una guerra asimmetrica. Per questo motivo ad es. Il periodo di fioritura va da dicembre a marzo. Alcuni di loro, entrati in contrasto con Collins, abbandonarono la collaborazione. "La villa rimase in uso durante tutta l'epoca imperiale." Tanto che scrivono insieme una lettera alla signora Robins. La vasta camera è in ombra. Coordina i gruppi parlamentari sulle materie di propria competenza. Michael, per sua fortuna, vede finalmente tutta la famiglia riunita nella nuova casa. Il film contiene delle musiche di Laura Branigan. Sono concentrati principalmente a Milano, Roma e in Piemonte. The Flying Fool In questo modo la navigazione tra le pagine del teletext è facilitata. I commissari decisero di non sanzionare lo spagnolo, giudicando non deliberata la sua azione. Colombo sospetta presto di Ken Franklin e alla fine lo incastra. Tra le pagine migliori vanno menzionate I passeriformi presentano costumi riproduttivi anche differenti, ma con dei tratti fondamentali comuni. Poi a Ivrea altri affreschi in San Bernardino. Sulla gola non sono presenti scaglie ossee. È usato nella cucina caraibica per pietanze molto piccanti. Questo incidente è considerata la prima ribellione degli schiavi in Nord America. La famiglia abita vicino a Nairobi. Le sospensioni erano composte da doppi bracci trasversali e ammortizzatori con molle elicoidali. Fu originariamente votata alle ricerche riguardanti la storia antropologica e culturale della razza ariana. Si nutre di parti vegetali e insetti, inclusi i frutti delle palme da olio. Senza incidenti due settimane più tardi tornò rapidamente nel porto. Il trono di fuoco Secondo alcuni autori, era invece figlio di Museo, discepolo di Orfeo. "Avversario dell'Impero, fu più volte incarcerato." "Io ero una di loro""." "L'anno seguente nacque il primogenito, Paolo; in seguito nasceranno i gemelli Nicoletta ed Enrico." Vi fondò un laboratorio e sviluppò una serie di test psicologici per studenti universitari. Capoluogo e centro maggiore è Paderborn. "L'anno successivo torna al timone vincendo sia il titolo Europeo che quello Italiano." Poi si trasferisce in Irlanda. Si trova sulla Ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia. Sonny Thompson. Il Salisburgo si è confermato campione di Austria. Willie Jenkins Bruno Duarte da Silva Subentra, come sede parrocchiale, a San Michele. Ma poco dopo la band si sciolse. In Europa, Sandokan rimane ad oggi il più grande successo per Bedi. Insieme ad altri comuni delle Amami forma il Distretto di Ōshima. "All'epoca della guerra franco-prussiana, un insegnante di violino viene separato dalla figlia." Accidentalmente si spinge anche in Bangladesh. Il film è in lingua hindi e sottotitolato in lingua italiana. "Studiò diritto presso l'Università di Lleida." Suo padre era un soldato durante la guerra del Golfo. Fece voto di non ottenere onori ecclesiastici. "Melegnano Calcio""." La femmina depone quattro o cinque uova. Due strutture similari sono state identificate nelle vicinanze insieme a varie altre rovine antiche. Tuttavia, non ci sono testimonianze che attestano la sua distruzione. È altresì produttore discografico, compositore, cantautore e performer autodidatta. Qui venne anche posta una statua della Madonna di Lourdes. Essi godono di molti diritti, tra cui uguale libertà di religione e sociale. Ai Campionati Italiani a categorie olimpiche di Pozzuoli ottiene il suo settimo titolo italiano. Il parco comprende al suo interno diversi habitat. Il governo coloniale e quello di Nehru non hanno prestato loro abbastanza attenzione. Non ha mai avuto figli. Successivamente, inizia un periodo di eruzioni esplosive. Ha poi partecipato ad alcuni corsi post-laurea nel dipartimento di scienze politiche. Fu la prima di queste numerose e devastanti incursioni. Young Artist Award per la miglior performance in un cortometraggio di un Giovane attore Abbandonata anche questa strada quindi decise di impegnarsi a fondo nella professione di scrittore. Davide torna a Roma, deciso a lasciar credere alla sua morte. E sarò autorizzato a parlare? "Ospita il Museo della Tecnica, uno dei più grandi musei privati d'Europa." "È un'orchidea di piccole dimensioni, spesso minime, con comportamento epifita." A gennaio sarà costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico alla caviglia. Vicino alla scala vi sono degli edifici ben proporzionati nella parte più bassa. Agli ultravioletti presenta fluorescenza di colore azzurro pallido. "Una epigrafe, posta dall'On. Fortunato, sulla piazza principale di Rionero in Vulture lo ricorda." In gaelico pubblicò numerosissimi articoli e saggi su varie riviste. Le orecchie sono triangolari, grandi e poste lateralmente rispetto al cranio. Il quartiere è a vocazione prevalentemente residenziale e, in minima parte, terziaria. Le campate a vela sono riccamente decorate. "Del Toro ha inviato loro varie sceneggiature, tra cui ""Crimson Peak""." A volte viene classificata come gigante brillante. Ai consoli venne poi prescritto di reclutare rinforzi, ove fosse necessario. Le scorrerie dei Saraceni le diedero il colpo di grazia. Anche Sabrina e Crystal possiedono un esemplare di Mr. Mime. Questo tipo di cassaforma è la centina. Inoltre, a differenza della totalità delle avventure Lucas, in questo gioco è possibile morire. Inoltre, ha proposto un aumento della legislazione per proteggere i diritti delle donne È stato il primo modello commercializzato dalla casa automobilistica di Coventry. Il cinghiale e la caccia hanno paralleli nella mitologia gallese e nella mitologia irlandese. È stato successivamente rilasciato su cauzione. È la città con il più basso costo di vita negli Stati Uniti. Sono dipinti che esistono nel punto di incontro tra decisione e caso. In ogni volo è presente un medico. "Una terza cresta meno pronunciata e detta ""Le Coeur"" ha andamento nord-nord-ovest." È una contromisura elettronica del tipo Electronic Attack di tipo attivo. Crebbe nel Ninth Ward, il distretto più povero e malfamato di New Orleans. "Fu inoltre l'evento che registrò il record di pubblico." Il greco derivò da questa lettera la iota, una vocale breve. Qua nacque il montatore e regista Jean Sacha. Of Mice and Men Gli ultimi ordini sono però frutto di un restauro settecentesco. Questa sinagoga serviva al culto della comunità riformata. Nelle successive tornate elettorali venne sempre riconfermato. Sal spara a Richard, ma la camera della pistola è vuota. "L'interno è a navata unica, ripartita in tre campate coperte da volta a stella." "C'è la possibilità di salvare la partita in tutte le versioni." "Nell'arco di circa dieci anni, vennero pubblicate varie compilation e dischi live." Studiò a Eton e al Trinity Hall, a Cambridge. Isola di San Michele "Nonostante ciò Audrey segretamente ricambia l'amore che Seymour prova per lei." The Source "L'androceo è composto da numerosi stami, a disposizione spiralata, con filamenti liberi." È retta dal vescovo Francisco Pardo Artigas. "Nella strada doveva affacciarsi anche l'antico spedale della Santissima Trinità dei Calzolai." Di epoca romana sono state rinvenute delle lapidi marmoree. "Una volta nominato, il dittatore provvedeva immediatamente alla nomina del proprio ""magister equitum""." Fra i suoi allievi vi furono Matteo Borbone e Angelo Michele Colonna. Il grande sogno Quando una valvola è aperta, un getto di idrogeno viene rilasciato generando una fiamma. Terza collaborazione con Brad Pitt. "Senza più una forte protezione politica, l'Osservatorio rapidamente collassò." Haley scopre anche che potrebbe essere incinta. È anche possibile seguire un itinerario meno frequentato che prevede la partenza da Lizzola. Gli hawaiani si impadronirono quindi del corpo e lo trascinarono lontano. Nonostante queste varie inimicizie, Wyndham era un rispettato partecipante alla vita pubblica a Londra. "Al suo interno esisteva una congregazione centralizzata, l'Unione di Nostra Signora della Carità." Ciò che rimane delle opere a terra sono ancora visibili. "Comerio in quanto civile venne escluso, ma dell'Ente fu il direttore tecnico." Il rischio di contaminazione radioattiva venne così evitato. La stagione successiva è passato ad allenare i portieri della Primavera. "Fonti: Arnaldo Testi, ""Il secolo degli Stati Uniti""" Black Sabbath, Vol. Dopo le Olimpiadi si ritirò dalle competizioni. Un palco ligneo, decorato con formelle dipinte, sostiene un organo della metà del Seicento. "Nel dopoguerra, rivestì lo stesso ruolo di allenatore-giocatore nell'Anconitana per due stagioni." Enid è la splendida figlia di un potente signore caduto in disgrazia. Inoltre, possono esistere varietà associate con particolari gruppi etnici, classi sociali o gruppi culturali. Avvalendosi del microscopio descriverà gli alveoli polmonari, i glomeruli renali, i globuli rossi. "L'obiettivo era occupare il centro dell'isola per poi conquistare il resto." "Gli Unni lo chiamarono ""Var"" e i Bulgari ""Buri-Chai""." Pur non essendo religioso, fu interessato alla cultura e alla tradizione ebraica. La casa, però, rimane la stessa degli inizi del secolo, mai ristrutturata. Spring City Le parrocchiali delle frazioni sono: Ss. Solo Villeneuve fu capace di proseguire la gara. "Da questo video nasce poi la serie di quadri ""Under your breath""." Le sue opere di carità vengono ricordate in tutta la diocesi. "Quest'ultima non uscì in Giappone a causa della recente pubblicazione di ""Complete Best""." Dedicano alla ricerca del cibo le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio. Il progetto fu approvato da una commissione formata tra gli altri dai signori “Dott. "Si usa anche il termine ""territorio""." "L'agente patogeno si trasmette dalle mani al cibo che viene preparato." Think Punk Vol. A sud, in prossimità della città di New York, si concentrano grossi centri urbani. "I due si erano conosciuti nel set del film ""Willow." Oggi, è custodita nel Palazzo Vescovile di Amalfi. "Collabora con la Sergio Bonelli Editore in particolare alla collana ""Le storie""." Il film è stato girato nel deserto tunisino. Geograficamente fa parte della Val Noce. Molti altri rimasero feriti. Simultaneamente studiava inglese e pianoforte. È stata la capitale della colonia britannica delle isole Gilbert. Steele e una baracca per il latte. A causa della sua curiosità spesso si caccia in numerosi guai. "Iniziò nel Lanuvio Campoleone, poi passò all'Albalonga." Verranno tutti attaccati e rapiti da un alieno travestito da donna seducente. Ebbe quattro fratelli:Alfonso, Salvatore, Calogero, e Ignazio. La giunzione tra gambe e sedile è realizzata tramite semplici viti. I lavori continuarono con il cardinale Giulio Piazza, per poi arrestarsi. Sono Sakamoto, perché? Aurora Floyd Il film ebbe due copyright: il primo fu richiesto dalla Mayflower Photoplay Corp. "L'album venne registrato su una macchina a quattro tracce." Sam Neill vive a Queenstown, nel sud della Nuova Zelanda. "Il successore di Khalid considerò di annullare l'accordo." Si riconosce genericamente negli ideali della sinistra antifascista. La capienza dello stadio durante la cerimonia di apertura era di spettatori. Esistono alcune fabbriche di oggetti come borse di plastica e altro. Doing His Bit Ne seguirono circa una decina. In essa era la sede della Dirigenza unica relativa alla linea diramata. Vi sono molti sottogruppi dei mapping class group che sono frequentemente studiati. Successivamente venne conservata in Vaticano. Il disco è bollato con la Parental Advisory, come tutti i loro album. Questo distrasse Undertaker lasciando campo libero a Randy per attaccarlo. Passa in seguito a gareggiare in competizioni automobilistiche argentine riservate alle vetture turismo. "Ciò non accadeva da oltre vent'anni." Rappresentazioni teatrali si tengono presso il Teatro Nuovo. Yusaku Ueno Nei timpani è scolpita la Triscele, millenario simbolo della Sicilia. In quel periodo la chiesa fu sotto la Diocesi di San Miniato. La chiesa è anche dotata di una libreria. Il sistema, come per i tram tradizionali, prevede scambi ed incroci. Questi pirati giapponesi razziarono sia le coste giapponesi che quelle cinesi e coreane. "Quella in terra danese fu quindi la sua ultima partita con i ""Tre leoni""." Questa tesi, tuttavia, non viene ritenuta provata da Francesco Lanzoni. Per lungo tempo Wyatt ritenne queste tracce troppo dilettantistiche e rinunciò a pubblicarle. "Presso l'Università di Lugano collabora con professori e uomini politici fra cui Remigio Ratti." La vetta si trova nel comune di Belmonte Castello. "Da ora in poi il suo sound divenne l'identità canora dell'orchestra di Duke Ellington." Viene annoverato tra i più importanti compositori del suo periodo. "Robots and Mechanical Men è affidata al consiglio accademico dell'università." Un fenomeno simile può manifestarsi anche su suolo innevato, causato però da forti venti. Fu sepolto nel cimitero del Verano a Roma. Nel parco trova anche sede il National Physical Laboratory. Aveva scritto diverse opere teatrali e la sceneggiatura per alcuni film. "La copertina dell'album raffigura Madonna in versione Che Guevara che indossa un casco." Primi trattati sul trattamento dei prigionieri. La sua imponente statura combinata con le abilità sopracitate lo rendono un attaccante completo. È la più antica organizzazione statunitense di questo tipo. Inoltre, essendo impregnato di urina, contiene parecchia urea. Alcune nicchie sono collegate da gallerie di difficile percorrenza. "Nella parte inferiore c'è una rosetta a sei petali." La sinagoga fu chiusa al culto dalle autorità naziste. Sulle pareti dietro al rifugio sono state attrezzate alcune vie di arrampicata. Era un movimento socialista, nazionalista e laico. "Sul divano c'è la t-shirt del suo partner che adesso è molto lontano." "Il videogioco è il terzo seguito ufficiale del videogioco ""Lemmings""." Esistono altre tecniche ma i risultati sono leggermente inferiori. Alla base dei pollici è presente un cuscinetto carnoso ovale. Questi progetti non sono stati realizzati. Sono entrambi sepolti nella cattedrale. La mandibola inferiore assume un colore rossastro nella stagione riproduttiva. Ormai il suo carattere è completamente cambiato, suscitando la meraviglia di tutti quanti. Sorpreso, egli le domandò quando questo fosse successo. Il fiume è ricco di pesci e anguille e ha molte rapide e cascate. In questo periodo Aagaard-Nilsen scrisse numerosi lavori per bande di ottoni e di legni. Ne era stata preparata anche una miniatura per certi effetti speciali. Persone di nome Paula Essa è al centro di altre quattro cupole minori. "New World è il primo singolo dell'album." Il suo affondamento venne fortemente enfatizzato dai giornali inglesi. "In Italia nidifica ovunque ci siano corsi d'acqua." Per questo motivo alcuni paesi hanno richiesto il ritiro di questa banconota. La sua formazione è passata attraverso due compagnie teatrali di Rio. "Viene inoltre chiamato ""traditore"", ""mascalzone"", da Lucio stesso." Fu sepolto nella cripta di famiglia nella cittadina di Baden, nei pressi di Vienna. Il convento è posto a settentrione della chiesa ed è accessibile dalla navata sinistra. Non vi atterrano aerei di linea. Nelle periodo successivo effettuò numerose dimostrazioni aeree, decidendo di trasferirsi definitivamente in Colombia. Presto, però, i ricordi tornano. Il suo ufficio è composto dal revisore generale e da due revisori aggiunti. Alcuni Digimon assomigliano ad animali domestici, altri ad animali selvatici. E presto, lui lo sa, dovrà lasciare il testimone a qualcun altro. "Per questa impresa venne decorato con la Medaglia d'oro al valore aeronautico." Il Belgio è stato qualificato direttamente come paese organizzatore. Con Sottsass, oltre a una collaborazione professionale, nacque anche una profonda amicizia. "Fu inoltre proseguita l'opera per rafforzare gli ostacoli a difesa del presidio militare." "Il Presidente della repubblica è il ""premier"" ed è capo supremo delle forze armate." Si nutre prevalentemente di zooplancton. Tutti in provincia di Catania. "L'effetto è ulteriormente accentuato dalla presenza della tenda sospesa a sinistra." Il programma vede la collaborazione di Francesca Fogar. Per migliorare la manovrabilità, il mezzo è stato abbassato sulle sospensioni. Un cancro allo stomaco mise fine prematuramente alla sua vita. "Partecipa anche alle registrazioni dell'album ""The Last Great Ride"" con il gruppo Dark Carnival." Nelle lunette sono raffigurate sempre scene della vita della Madonna. Opera anche in Canada, Messico e Cina. Ama usare narcotici. Il minerale è stato scoperto nelle zone artiche della Siberia. "Le magliette, prodotte dall'Adidas, recano sulla parte anteriore una scritta Nissan color oro." Tim Wilkison era il detentore del titolo. "L'antibunching, sia di bosoni che di fermioni, non ha analogo classico." "L'interpreter pattern difatti precisa come valutare le frasi in una determinata lingua o linguaggio." Si specializzò nella rappresentazione di soggetti religiosi, ritratti, ornamenti e calligrafia. "Poi si sale lungo il ghiacciaio alla ""Finestra del Breithorn""." Luogo di nascita è Rouen, la capitale della Normandia. Diplomato in ragioneria, gestisce una azienda della famiglia del settore metalmeccanico. La gara si corre su ritmi molto elevati. Tre uomini lo attendono sotto casa sua mentre scende con un pacco diplomatico. Tutti questi aspetti fanno di Kitano un regista dallo stile inconfondibile. Il primo sponsor ufficiale è Renault Trucks. Inevitabilmente la discussione degenera. Molte di esse si rivelarono in seguito delle galassie. Il videogioco è stato sviluppato dalla Blitz Games e pubblicato dalla Vivendi Universal Games. Appartiene al comprensorio Oltradige-Bassa Atesina. Le case di appuntamenti sono imprese registrate e non necessitano di particolari autorizzazioni. "Miss Ellie è presente in tutte le stagioni, tranne l'ultima." Shannon Shorter Le indagini, avviate immediatamente, non hanno ravvisato dolo da parte di Stewart. Da allora inizia a collaborare con diversi editori sia come fumettista che come illustratore. I vari settori sono separati da separati da cornici variamente modanate. "La disputa era finalizzata a determinare quale fosse la 'migliore' arte marziale." Theresa torna a Chicago e invita Garret a raggiungerla nella sua casa. Molte capanne presentano delle caratteristiche costruttive proprie, legate anche al loro utilizzo. Realizzò anche incisioni da paesaggi di Paul Brill. Al posteriore spiccano invece il grande diffusore e lo spoiler retrattile. "Nel suo piano, Bakker-Schut proponeva di annettersi una porzione dell'attuale Germania nordoccidentale." Il condottiero prima nicchia, poi accetta, dando ai suoi soldati la libertà di saccheggio. Il pezzo descrive le passioni e gli amori di Missy. Tutti i membri provengono da Toronto. Non è un caso clinico o di studio. John Stevens Cabot Abbott Una fra queste menziona Walcheren come la sede di Ade, descritto da Omero. "Fu quindi rimesso in libertà e morì a Norimberga l'anno successivo." "Rappresenta un notevole esempio dell'Architettura romanica del Paese." In Hong Kong, diverse edizioni limitate uscirono con diversi contenuti speciali. "Il lato A del singolo contiene il brano ""Un pugno di sabbia""." Furono nominati presidente Terenzio Mamiani e vicepresidente Paolo Emilio Imbriani. Le fibrille di questa rete occupano le maglie del reticolo di sostegno. "Successivamente vaga per l'Italia con scarsa fortuna." La facciata verso il lago presenta una loggia di ispirazione veneziana, con tre arcate. È di passo in Ghana, Mauritania e Zambia. Concluse tale addestramento raggiungendo il massimo dei voti con lode. "L'area ospita il Parco Nazionale dell'Har-Us." Nella grotta di San Giovanni Battista, forse Leonardo dipinse la Vergine delle Rocce. "Recentemente sta interpretando Rainer Devon nella serie ""Famous in Love""." La giovane signora Smith, stanca dei lavori di casa, pensa di invitare sua madre. "I batteri del genere ""Pseudomonas"" sono resistenti per la presenza di barriere di permeabilità." Il fiume Agi scorre attraverso la diga. In caso di disobbedienza andranno incontro a terribili punizioni. La vita di Stuart Sutcliffe è stata raccontata in diversi film. Raramente perdeva battaglie di ko da lui iniziate. La serie viene distribuita su Internet sia su YouTube che su Facebook. In cambio veniva loro restituito ogni altro possedimento occupato. Da allora rimase in Accademia. Il Barcellona è secondo per numero di calciatori Pichichi superata solo dal Real Madrid. Più tardi, un improvviso acquazzone causò la rinascita della pianta. "L'opera ebbe notevole successo, venendo più volte ristampata." Laureatosi a Modena in giurisprudenza, al termine della guerra è entrato in magistratura. Raul Ruiz "L'edificio, ora monumento nazionale, ospita diversi eventi come concerti ed esibizioni." Questo creò i presupposti per le successive pretese francesi su Napoli e la Sicilia. Fu arrestato brevemente durante i fatti di Aspromonte. Affaccia la sua possente mole quadrata sulla piazza omonima. "Quest'ultimo tipo di comunicazione però avviene in una dimensione di pubblica utilità." Inoltre, al Sacerdote spettava il primo pesce della tonnara di Roccabianca. Il triplice condotto è ancora visibile nei tratti di arcate rimasti in piedi. Le due versioni hanno varie differenze nelle caratteristiche di gioco. In singolare ha raggiunto solo una finale, a Surabaya, uscendone però sconfitta. Riceve simili inviti da università olandesi. Gli inglesi da parte loro persero due uomini e sei aerei. "Sull'elevazione la magnifica raffigurazione dello ""Spirito Santo""." Perché mamma ti manda solo? "Il flusso d'aria misurato viene diviso per il volume dell'edificio." Persone di cognome Dunn Alla fine della guerra fu decorato come eroe. "Per lei ha musicato il brano ""Congo""." Ciò nonostante, la fortificazione risultava essere ben conservata. Il videoclip della canzone è girato a Roma. "Nell'ultima stagione non riesce a fare neanche una presenza." "L'energia ricavata viene fornita a case." Promosso tenente colonnello, assunse il comando della difesa costiera nella Liguria occidentale. Sposata con due figli, è nipote del cantautore Mario Lavezzi. Per approfondire, vedi la voce Competizione interspecifica. È la cugina di Flavia Pennetta. Le uniche isole abitate sono La Maddalena e Caprera. Si è trasferito da piccolo a Toronto prima di stabilirsi in California. Il loro primo incontro avviene sulla spiaggia. Il brano è entrato nelle classifiche di Francia, Belgio e Regno Unito. Saluti e fratellanza. "Il soggetto è tratto dal libro autobiografico ""Un anno a Pietralata"" di Albino Bernardini." Si parla talvolta di trascendenza della norma nei confronti delle situazioni che essa regola. I pesci fuggono per un errore e distruggono chiunque incontrino sulla loro strada. Biserta è conosciuta come la città più antica e più europea in Tunisia. La stazione è dotata di due banchine laterali con due binari passanti in superficie. La località ha ospitato anche le gare di Coppa del Mondo femminile di sci. Si tratta di una satira sul ritorno di Silvio Berlusconi al Governo. La carriera politica di Collot cominciò con la sua partecipazione al Club dei Giacobini. Ciò fornirà nuove capacità di missione ai velivoli, tra cui la sorveglianza aerea. "Dopo la morte del marito si risposò col notabile locale Ari'ipaea." Il termine, quindi, potrebbe rappresentare più un grado evolutivo che un clade unitario. Dopo essere tornato a giocare con Seattle gli fu cambiato ruolo in linebacker. "Questo portò al caso dei cinque cavalieri, anche noto come ""Darnell's Case""." Oratorio di Santa Maria Addolorata Le ultime quattro squadre classificate sono retrocesse in Championnat de France amateur. Camminò per il resto della sua vita con una gamba artificiale e un bastone. Nata a Most, in Repubblica Ceca, ha una sorella di nome Irina. Il carattere dominante manifesta questa caratteristica; il carattere recessivo non la manifesta. "Come, quando, con chi, perché,"" scritto con un altro viaggiatore, Folco Quilici." Da esso possono essere fatte partire successivamente le altre macchine virtuali. La femmina depone un singolo uovo. Aiutava suo padre a realizzare incisioni su legno. Il dramma è ambientato nella casa dei Brock. Won Bin Il periodico viene inoltre venduto, in alcuni paesi, in abbinamento con calendari sexy. Kazimierz Lis Nel periodo iniziale della sua diffusione fu chiamato anche piano-forte o pianoforte. "Ski and Snowboard Hall of Fame""." Torna anche la flotta. Il maschio si prende cura delle uova e della prole. Sebbene non iscritto ad alcun partito politico, Orban è un liberale. Sarà la sua unica presenza stagionale ma gli varrà la promozione in prima squadra. Nel frattempo Pitti, Sassoni e Scoti continuarono le loro incursioni, aumentate di intensità. I rioni partecipanti sono Serravalle, Castellina, Masotti, Ponte di Serravalle. In seguito i soldati diedero la testa di Giuliano a Macrino, durante una cena. È Presidente onorario del Gruppo Convergenze di Catania. Svolge attività anche nel campo delle arti visive. Lavorò a Berlino, Praga e Breslavia. È una delle tre contee della provincia che non fanno parte del Regno Unito. "La motivazione della sentenza di morte di Anton Dostler riguardava la violazione dell'art." In combattimento può sparare raggi quantici dalle mani e diventare invisibile. In Coppa Davis giocò sessantuno match con la squadra ungherese vincendone trentaquattro. Lazar Hayward Ha studiato cultura islamica in Sudan, in Arabia Saudita e in Iran. "Durante il suo lungo impiego ha portato tre volte l'organizzazione del Mondiale in Italia." La facciata è coronata dal semplice timpano sormontato da una croce in ferro. Le unità cedute agli argentini furono quattro. Appeso sopra il letto si vede il cappello cardinalizio. "In televisione ha lavorato nella seconda serie di ""Provaci ancora prof!" Contratto in esclusiva con la Columbia in qualità di solista di pianoforte. Il colore dominante del ponte è il verde. Infine, Vachon soffre anche di diabete. Morì nel castello di Gottorp e venne sepolta nella cattedrale di Schleswig. I trattati comprendono due macro sezioni. In un ultimo momento di lucidità e di forza, distrugge la macchina. La pinna caudale è piccola, con bordo leggermente concavo. Esso si adattò per assumere quel ruolo. "In italiano si trova anche citato come ""amore da carenza""." I Guardiani fuggirono da Oa, ma Jordan rimase a confrontarsi con Legion. La nobiltà dacica aveva acqua corrente, portata attraverso tubi di ceramica nelle loro residenze. Alcuni eventi di particolare rilievo della storia della società sono i seguenti. Proprio nella manifestazione europea segnò il suo primo gol in biancorosso. La diocesi fu eretta nel V secolo. "L'uomo confessò senza mostrare alcun pentimento." Fonte del Latte è costruita da modeste, semplici e graziose linee architettoniche. Vive nelle foreste in prossimità dei fiumi. La versione ebook è stata pubblicata in un secondo momento. Tali fanali distintivi hanno corrispondenti segnali diurni. "Fecero parte dell'Ordine del Mare i più importanti rappresentanti delle Arti mercantili pisane." "L'azienda produce e commercializza direttamente i suoi prodotti in Italia." Un grande ruolo, nella difesa di Macao, fu svolto dagli schiavi dei portoghesi. Il capoluogo di contea è Fulton. È stato uno dei primi edifici costruiti presso il santuario di Zeus ad Olimpia. Tutti i candidati erano indipendenti. Amati venne nominato Inquisitore a Siena. Fu il primo pugile a sconfiggere Roberto Durán e lo rimase per lungo tempo. "Dipinse inoltre un ""ritratto di Alfonso V d'Aragona"" conservato nel museo di Saragozza" Augusto Premoli "Il tour toccherà gran parte dell'Europa." Molte storie del folclore giapponese hanno origini esterne al Giappone. Altri nomi non erano necessari; sono stati talvolta utilizzati, ma non molto frequentemente. Sono due i vescovi attribuibili a questa antica sede vescovile. Ha frequentato poi il Barnet College di Londra. Solamente a qualche km dal paese sorge la chiesetta di S. Maria della Catena. Di conseguenza il concetto di iniziazione è molto simile a quello di successione apostolica. "L'unico modo per giungere sull'isola era in barca o in elicottero." La sua esperienza fu rilevante nella seconda guerra mondiale. Molti aspetti di questo processo sono brevettati. Il romanzo è stato tradotto in inglese, tedesco, italiano, spagnolo, turco e persiano. "È possibile salire anche dal ""vallone d'Ischiator""." Questi furono gli unici due acquisti della prima parte del mercato. Furono otto le regioni rappresentate in questo torneo. Successivi ricorsi del costruttore verranno respinti. Il legno è tossico. Le elezioni furono vinte da George Washington quasi senza rivali. "Le bombe esplodono una dopo l'altra, indebolendo il kaiju." "Quest'ultima occupazione la pratico anche oltre il suo centesimo compleanno." "Il suo secondo singolo, ""The Special Two"", invece non sale oltre la seconda posizione." "Il modello più famoso è di Merton, cosiddetto ""asset value model""." "La verità sui Metallica""." I Litfiba scelgono la rete per ripresentarsi. È menzionata una sola volta. Il Montone era il confine nord-occidentale dei Galli Senoni. È un solido cristallino di colore rosa. "Aveva avuto anche qui buoni professori, come Lionello Venturi in Storia dell'arte." Le relazioni tra personaggio centrale e personaggi secondari delineano questo tipo di situazione. "Sorge nella sua piazza principale ed è il resto più appariscente dell'antico castello trecentesco." I denti sono piccolissimi. Una piccola parte della frazione ricade anche nel territorio comunale di Siena. Dal cielo scende una calda luce che si insinua nelle valli attorno al Giordano. Le sue opere sono state esposte in spazi alternativi al prevalente Realismo Socialista. Gli alloggi sono spesso dei bungalow o chalet; ma anche villette in muratura. De Gregori, dopo avere eseguito qualche altra canzone, abbandonò il palco. I sette furono ritrovati tre giorni dopo e ricondotti in prigione. Davide Reati Addirittura alcune biblioteche pubbliche bloccano siti web di prestito. Da allora è sempre stato un luogo di culto. In particolare era molto popolare in Germania, Russia e Ungheria. Gli enzimi digestivi degli elefanti decompongono parte delle proteine del caffè, rendendolo meno amaro. Rod è vestito in abito cerimoniale e sarà lui ad ufficializzare il matrimonio. E ora pensa a crescere in India e Cina. Fu sepolto nel cimitero del Monastero di Aleksandr Nevskij, a San Pietroburgo. A nordest è presente una piccola protuberanza. M. Romanov. Anche la vita utile della canna ed il rateo di fuoco erano insoddisfacenti. Sarno non le presta però alcuna attenzione, attratto da Jesse. La rete di distribuzione deve essere costantemente ampliata col crescere della società. Tranne questi, questo cratere non è stato consumato o eroso da altri impatti. Il lato occidentale è ricoperto da crateri successivi. È inoltre consentito il cambio di bicicletta, ad esempio su percorsi misti. Kitty ricorda i suoi sentimenti per il principe e sogna di sposarlo un giorno. Dopo la fine della dinastia Barberio Toscano, il palazzo fu protagonista di profondi mutamenti. Il re se ne andò senza palesare chi in realtà fosse. Nella stessa stagione conquistò le sue uniche due medaglie ai Campionati italiani, due argenti. In epoca successiva sono collocati gli orologi. Pacey, dopo aver parlato con Jack, chiede scusa ad Andie. Mercogliano e Torelli non fanno eccezione. "Con Barco e Selva è una delle tre frazioni ""maggiori"" del Comune." La pelle è bruno-grigiastra ed estremamente elastica. Tuttavia, i fornitori hanno il controllo amministrativo sui propri numeri di telefono. In alcuni casi sotto al bracciolo è ricavato un vano portaoggetti. Solo una piccola parte di queste forze prese parte ad azioni offensive. La risorsa maggiore del Pacifico sono i suoi pesci. Egli, insieme con due complici, pianifica un’azione criminosa. La serie è stata cancellata al termine della seconda stagione. A causa di una caduta, finisce ottava. Renato e Giulia denunciano alla polizia il fatto. Ciò fa pensare a un suo precedente utilizzo come fontana. Toro Seduto ritornò nella Riserva Indiana di Standing Rock nel Dakota del Sud. "Quest'ultimo, infatti, viene trattenuto e non riesce a raggiungerla." Il nome della band prende il nome dello stesso frontman in quanto compositore. I concetti fondamentali rimangono però quelli appena esposti. "Todd concretizza che questa è l'occasione perfetta per uccidere Turpin e vendicarsi." Si tratta di un disco di cover del repertorio country. A volte la chiesa fungeva anche da biblioteca e farmacia. Questo giovane, narra Plutarco, era per virtù e bellezza il primo fra i corinzi. "Per questo motivo alcune mosse sono particolarmente forti e vengono chiamate ""mosse ideali""." "In Giappone, invece, sempre sotto il regolamento ""vale tudo"", nacque il Pride Fighting Championship." Subito dopo Leon Theremin divenne un uomo molto popolare nella città di New York. Nei mass media americani, la dark lady è spesso ritratta come di origine latinoamericana. Un altro remix è stato pubblicato dalla Dark Polo Gang. I segnali di pericolo in Montenegro hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. "È una delle prime pellicole ad affrontare il tema dei ""lager"" nazisti." È il creatore e signore della Legione Infuocata. "L'obiettivo è ridurre l'immunosoppressione del paziente." Robert Burton Il fratricidio fu però scoperto, e i due fuggirono da Egina. Finché Raimondo Berengario è in vita, Stefania non pretende nessuna rivendicazione. È un tipico colonizzatore di foreste umide. I caraibici si difendono bene, ma il Bhutan mostra una notevole superiorità. Presenta temperature più calde ed è coltivata in modo meno intenso. Contro questo Schleyer fece appello. Quando si ritirò dalle scene divenne insegnante in Conservatorio. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro della Repubblica Dominicana. La maggior parte dei video è stato girato nel deserto. Di solito, indossa vestiti neri con delle finiture di rosse e bianche. "Alla fine dell'ultimo livello bisognerà affrontare Demon Dan." I suoi vertici ideali sono Como, Bellagio e Lecco. È un western statunitense con Johnny Mack Brown, Myron Healey e Lois Hall. Tra un round e il successivo, viene fatto osservare un minuto di pausa. I fratelli Wilhelm e Heinrich lo diventarono un anno più tardi. "Esistono due tipi di bruciatori: bruciatori a ""regime turbolento"" e bruciatori ""laminari""." Ciò fu la maggior causa scatenante della guerra di successione austriaca. Brevi cortometraggi che ritraevano bambini furono da subito molto popolari. Gary Alexander I presenti vengono quindi teletrasportati nel luogo della caccia. "Fu seguita da altri venti ""numeri uno"" per Owens." Samantha chiede in continuazione a Jessie se i suoi metodi sono utili per Luke. Per questo ruolo, è stata nominata per due Razzie Awards. "I due iniziano così la loro storia d'amore." Sul finale, arriva Caleb, il fratello di Norma, in cerca del Bates Motel. Non ha tuttavia mai partecipato ai Giochi olimpici invernali. La presenza di tre orologi solari ne valorizza le facciate. Classic Gems Vol. Tutte le sue opere sono edite dalle Edizioni Universal di Vienna. I controlli erano notoriamente pesanti, ma prevedibili e semplici. Il bordo meridionale, invece, è sopravvissuto, sebbene sia stato in gran parte eroso. Il capoluogo è Fish Town. "Trovò lavoro insegnando storia e letteratura alla Miss Low's School di Stamford, nel Connecticut." Nella sua carriera La Capria ha pubblicato oltre venti libri. Può essere usato per routing sia inter-domain che extra-domain. Quando arriva in giardino è ormai troppo tardi. Non è una specie minacciata, sebbene sia localmente rara in alcune zone. La vita della città era retta dal consiglio. Il film fu prodotto dalla Kalem Company per il Liberty Loan Committee. Le loro canzoni sono tutte in lingua ungherese. "L'altro primer sarà invece progettato in base alla sequenza già nota." Ma successivamente Roma ebbe ancora bisogno di lui. Il racconto è giustamente famoso. La loro musica è dolce e malinconica, con un cantato intenso ed arrangiamenti raffinati. Il piastrone è giallo-marrone chiaro. Ruggeri Gaetano. È stato aiutante di campo della regina Vittoria. "Espone in mostre collettive e personali sia in Italia che all'estero." "Fu lanciato dalla hit estiva ""Lean Back"", prodotta da Scott Storch." I nomi tra parentesi rappresentano gli autori del brano. "Queste accuse comprendono soprattutto il cosiddetto ""complotto giudaico-massonico""." La forma delle foglie varia da lanceolata a ovata-ellittica oppure sono quasi lineari. Per festeggiare la sua conversione Bentley scelse Francis come suo secondo nome. Venne girato nello stato di New York, al Vassar College di Poughkeepsie. Le radici ventrali delle placche zigomatiche sono posizionate sopra il primo molare. Non è una specie aggressiva come altri congeneri, tollerano conspecifici nelle vicinanze. Kenny Hall Xavier Pascual Suonò anche con Christina Nilsson e Adelina Patti. "L'episodio successivo narrato da Max Collini è ""Dove ho messo la golf?" Sulle ali delle aquile Concluso il secondo modello di sci, più resistenti dei precedenti, Samuelson riprese le prove. Alan Taylor resta in Italia e si stabilisce a Bologna. È l’ambiente più strano e surreale che abbiano mai visto. Pensando di non poterli contrastare da solo, Black Panther chiede aiuto agli Avengers. Il ponte non fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale. "Per ogni proprietà ""X"" si può allora calcolare la probabilità che ""G"" soddisfi ""X""." Questa amica della madre ha pure un figlio Terry Kang. Il deserto di Nubia è noto per la presenza di tartarughe. È essenziale per la maggior parte di dolci di riso filippini. Entrambe fanno parte della I Divisione della Lega Palestinese. Viene utilizzato nella profumeria e come additivo alimentare. "Per Stella quello fu il periodo dei ""black paintings""." Il secondo pontificato di Leone non ebbe storia. È la più grande giunzione chimica trovata in natura. The Complete Guide to Prehistoric Life. In questo periodo fu vincitore di cinque campionati regionali e una Coppa del Re. E. Van Vogt e Edmond Hamilton al pupillo di Campbell Isaac Asimov. Rientrata in Italia, si occupa della Fondazione Nicola Trussardi. Imbecille o scaltro? È stato sostenitore e collaboratore del periodico Diari di Cineclub. Possiamo dunque determinare tutte le risposte positive, ma non tutte quelle negative. I migliori momenti del cinema sono forse quando la cinepresa segue il proprio movimento. Negli scritti di Plinio il Giovane, il termine è usato come sinonimo di cripta. "Inoltre, Aya Hirano ha vinto il ""Voice Acting Award." "Esistono varie controversie riguardo alle azioni di Ismay a bordo del ""Titanic""." La rete incorpora due livelli di una rete a sostituzione e permutazione. Jihad Islamica La testina serve per preparare un brodo dalla particolare consistenza gelatinosa. Ecco perché fu definito il re dello stucco”. La vittoria arrise ai francesi. Sono in particolare notevoli il portale della facciata e la torre. Moiraine decide di concentrarsi sui ragazzi dei quali ha una traccia. Presenta caratteristiche simili alle altre specie del suo genere. Tuttavia, neppure questa soluzione durerà a lungo. Le pistole costruite dalla singer hanno oggi un notevole valore collezionistico. Steve Lightfoot ha scritto i primi due episodi della serie. "L'hydroniumjarosite si forma nelle zone di ossidazione dei giacimenti di solfuri." Alcuni membri ricoprirono importanti cariche ecclesiastiche dello Stato da Mar. Il grande impiego di proverbi permette alla lingua giapponese di essere concisa. Il varano dalla coda azzurra è di colore azzurro-grigiastro. Somiglia ad un pupazzo di neve con una carota al posto del naso. Il nome del metodo deriva dai matematici Carl Friedrich Gauss e Isaac Newton. Il nome le è stato dato in onore del capitano Daniel Coon Davis. "La struttura funge anche da snodo logistico per spedizioni scientifiche all'interno del continente." Il sommergibile venne intitolato al patriota e martire del Risorgimento Pietro Fortunato Calvi. La finale si disputa in gara unica e campo neutro. Per ogni sceneggiatore viene indicato il film che gli ha valso la candidatura. Juiz de Fora è la sede del Tupi Football Club. Andreas Stadler Da piccolo ha praticato anche il basket. "Quest'ultima è formata da un disco aggiuntivo contenente la versione strumentale delle tracce ufficiali." Racconta di uno schiavo cubano, Sab, che si innamora della figlia del padrone, Carlota. Sam Ricketts "L'ultimo numero è stato fornito dagli abitanti stessi." A Burglar for a Night "Come altre montagne della regione, è chiamato dai locali semplicemente ""The Ben""." A Liverpool aiutava i più giovani a imparare la lingua francese. La specie è un endemismo sardo-corso-tirrenico. De Wet venne catturato mentre cercava di fuggire nel Bechuanaland. Mark cade nella fossa. Le vite a disposizione sono due, con punti ferita. I due però seppero come far sentire la propria assenza. Ebbe anche la carica di tribuno della plebe. Il giocatore era fuori da dicembre per motivi personali. In India la maida è usata anche in pasticceria. La sua particolarità principale era quella di avere un affusto cingolato. "La leggenda vuole che Kylie incise la canzone in meno di un'ora." "È un'orchidea di grandi dimensioni a crescita epifita, sugli alberi della foresta tropicale." Bastard fu arbitro internazionale di calcio. Fu il primo giocatore nato nel paese scandinavo a giocare in National Hockey League. Ventuno sono produzioni di Broadway, quattro sono state usate anche in film precedenti. Non si è mai sposata. "Uno, in particolare, era l'autore prediletto: Dante Alighieri." Valladolid ha avuto varie denominazioni nel corso della sua storia. Ad esempio, alcune di esse possono essere considerate una forma di critica alla società. Ricardo Harris Il suo Persona è portato per gli attacchi fisici e le magie di fuoco. "L'economia è principalmente agricola." "In Italia settentrionale sono stati rinvenuti esemplari di ""C. obscurus""." Da considerarsi sospetto. Il sapiente invece le perderà con la stessa serenità con cui le possedeva. Vive in habitat vegetali associati a colline calcaree. I colori sociali sono il rosso e il bianco. "Ci sono anche suoi scritti relativi all'autismo di altri autori." Non è possibile quantificare quale sia la quota effettivamente collocata sul mercato. Il capoluogo di contea è Adams. "La sua divisione era parte dell'Armata del Nord." Trascorse gran parte del suo tempo agli arresti domiciliari ad Addis Abeba. In Bagnacavallo si usa pure la misura da vino di Lugo. I premolari e i molari superiori erano sprovvisti di cingolo mesiale. Buona notte! Sede del delegato apostolico era la città di Lagos in Nigeria. I premolari sono massicci. "Questo l'elenco alfabetico delle personalità rappresentate nelle statue della collezione." Ha conseguito il dottorato di ricerca dopo aver lasciato la professione di insegnante. Inoltre, idealmente, sarebbe necessaria una biopsia epatica. Queste riguardano il franchise legato ai fumetti di Kick-Ass, Wanted, e The Secret Service. Si può facilmente dar vita a test o quiz, assegnando punteggi alle risposte. Ben Jones La prima comunità era formata dalle tre sorelle Gonzaga e da altre sette nobildonne. Linneo nella sua catalogazione manterrà la denominazione. Cosa che divenne ben presto la caratteristica distintiva del gruppo. In seguito trascorse sei anni in Olanda, dove studiò la pittura del paesaggio. Il Rinnovamento carismatico cattolico non è un movimento mondiale unico, unificato. Nazione ospitante Kubo fu scoraggiato dal rifiuto del suo manga. "Infine il padre trovò impiego presso l'Ufficio di collocamento di Hollywood." Alcuni motivi ricorrono in queste fiabe, alcuni più sporadicamente, altri più frequentemente. Qui, il sound del gruppo diventa etereo e delicato. "La cittadina è situata all'ingresso della Penisola di Dingle." "La giovane dovrebbe essere la vittima di un sacrificio agli dei dell'isola." Presto seguirono altri pionieri in questo settore della fenomenologia paranormale tra cui gli Harsch-Fischbach. "Meno abitato quest'ultimo, con pochi nuclei addossati alla riva destra." MacMillan e dall’imprenditore George Cunningham. Si può inoltre accelerare il rotolamento dei blocchi quando si desidera. La cortina fa sapere ai ballerini che la tanda è finita. È stato criticato anche per la sua trama troppo drammatica. In seguito vi fu un lento ma continuo declino. "A questo scopo c'è bisogno di una tavoletta che abbia una estremità più stretta." "Il videoclip di ""Passione"" è stato diretto da Maria Sole Tognazzi." "L'opera fu allestita e subito cominciarono le prove." "Per una rivoluzione democratica in Europa""." Si tratta della classica ballata pop melodica anni ottanta, con un ritornello orecchiabile. Anche questo test però non diede le risposte che gli ispettori si aspettavano. "Filippo Neri e Vincenzo Ferrer"" dipinta da Jacopo Alessandro Calvi." Nello stesso anno venne inviato nel Polesine per documentare la zona devastata dall’alluvione. La casa regnante degli Hohenzollern istituì qui un Margraviato. Le perdite cattoliche ammontarono a qualche centinaio di uomini. "Ciononostante l'ipotesi di risonanza orbitale con la Terra è stata smentita." Compare talora anche nella raffigurazione di fagiano di montagna. Nello stesso anno gli fu diagnosticata la tubercolosi polmonare. Platone diceva che la definizione della parola è quella di soccorrere incessantemente se stessa. Shore Leave Figlia di Rudolf e Katalin, ha un fratello di nome Norbert. "Nello stesso anno, Vichi pubblica il suo primo romanzo, ""L'inquilino""." Si diceva che la sua lana fosse usata per vestiti pregiati e copricapo. A Talete la tradizione attribuisce il ruolo di padre della filosofia. Troppo presi dal pasto, gli animali la ignorano, permettendole di proseguire. In estensione a ciò il termine è stato utilizzato per università, isole, province. Le prime quattro di ogni girone, passano alla fase ad eliminazione diretta. Le venne assegnato poi il primo. Anche la parrocchiale fu riedificata in questa zona. Suo padre, organista, gli impartì le prime semplici lezioni di musica. John Henry Faulk fu una figura chiave nel porre fine alla lista nera. Ma la matrigna obbliga il fidanzato a sposarsi con la sua figlia. La moglie Wendy, inoltre, lavora presso la società di Axe. Questo richiede però una quantità di acqua notevole per il funzionamento. Craig Thomson Nel frattempo maturò la sua vocazione al presbiterato. La band è mostrata mentre suona in una vecchia cappella. Le alghe, ad esempio, ostacolano tale posizionamento. "Questa opinione resta a tutt'oggi condivisa dalla maggior parte del mondo cristiano." Le due varianti sono comprese in entrambe le province. "Alla fine dell'anno venne anche pubblicato come album natalizio ""Oi to the World!" Per la parte di Tommy Gunn, Stallone ingaggiò un vero pugile, Tommy Morrison. Seeing Stars Jean si addormenta alla scrivania e fa dei sogni strani. Rinuncia così a tutti i suoi averi per intraprendere un lungo e solitario addestramento. Pietro Santoro Tre le difficoltà disponibili: soldato, esperto e veterano. Gran parte della popolazione tedesca lasciò la città. Nel frattempo la Scuola raggiungeva sempre più popolarità per le sue attività caritatevoli. "Infatti il decreto nella norma non è ""immediatamente esecutivo""." Tuttavia lei non lo ama veramente ed il rapporto non dura. La carrozzeria era in fibra di carbonio con rinforzi nel medesimo materiale. "Fu operato, ma non recuperò più l'uso delle gambe." "L'intero album è stato prodotto da Trevor Horn ed è stato registrato a Londra." "Questo insediamento ospita la miniera di zinco e piombo di ""Red Dog Mine""." His Criminal Career La lascia infine in lacrime, dopo averle riso in faccia, nel corridoio. In aggiunta, la felce è in Corsica un simbolo di identità locale. Era anche nipote del Cardinale de Bouillon. Dalla Serie B riesce a tornare nel campionato di Serie A dopo quattro anni. "Non esistono documenti storici attestanti l'origine storica delle grotte." Premio Osella per il migliore contributo tecnico "Nell'ottobre di quello stesso anno, le vennero assegnati degli appartamenti al Castello di Fontainebleau." Inoltre formò una commissione per stabilire i confini con la colonia portoghese del Brasile. "Il motore di gioco ""Gold Box"" ha due modalità di gioco." Non ha assolutamente nessuna connessione con lo Unicode Consortium. "Il nome deriva dal Draga slovena che significa ""piccola"", ""stretta valle""." Chiaro che si tratta di omicidio, e questa volta Joss si scatena. "C'è una struttura turistica in zona." È orgoglioso di presentare allo stesso modo musica occidentale e cinese allo stesso modo. La sua storia è raccontata nel libro della Genesi. In segno di ringraziamento, il doge lo insignì del cavalierato della Croce di s. Si trova in prossimità del Polo Nord lunare. Per entrambe le edizioni, il regolamento della competizione prevedeva un massimo di sette sostituzioni. "L'amico di Noah, Downey vuole regalarle la migliore torta che sia mai stata preparata." "In ""corsivo"" i nomi originali." In seguito, il gioielliere subì diverse minacce. Vero o Falso? "Questi quattro periodi erano chiamati in latino ""Quattro tempora""." Gli esemplari giovani erano dotati di branchie, come i girini degli anfibi odierni. Da allenatore legò la sua figura a quella dei Rangers di Glasgow. Il film fu scritto appositamente per la coppia di attori da Kanin e Gordon. È delimitato esternamente dal campanile angolare a vela e dal portale cinquecentesco in travertino. Emma e Norman fanno una scoperta sconvolgente. Tale posto era normalmente riservato solo ad un arcivescovo nato in Spagna. "Questa specie è conosciuta soltanto in due località nella parte occidentale dell'Isola di Giava." Esiste invece, specialmente in Europa, un forte dibattito sulla laicità degli Stati. Il secondo atto si svolge alle porte della città. "Nello stesso anno approdò anche sui palcoscenici di Broadway con ""The Confession""." Maluku tradizionalmente appartiene alla Melanesia. Il complesso venne fortificato e circondato da un fossato alimentato dalla Senna tramite canali. "Ha comunque continuato l'attività di istruttore nella palestra di Secondigliano dove si è formato." Milita nella Primera B Nacional, la seconda serie del calcio argentino. La China Airlines ha prodotto delle figurine raffiguranti Lin Chi-ling. Cold Sweat "Nasce da un'idea di Cris Morena." Qui Lora ottiene piccoli incarichi, quali studi di packaging per Motta. Dan e Miriam escono insieme e durante la serata si divertono molto. "Filippo fu anche un mecenate, commissionando arazzi ed altre opere d'arte." La maglia blu è tuttavia ricomparsa altre volte come maglia alternativa o celebrativa. Vivono in grandi case costruite su palafitte. In ottobre si svolge la tradizionale antica sagra di san Simeone, patrono della città. Sulla testa ci sono delle strisce blu iridescenti. Nel libro si sente il richiamo a seguire la propria testa. Inoltre, Giuni Russo, ha pubblicato alcuni singoli senza mai inserirli in album ufficiali. Non risulta più in servizio. "Molti hanno criticato la musica riciclata da ""Mario Power Tennis""." Il film ha generalmente ricevuto recensioni positive da parte della critica cinematografica. In uno stesso pazienti vi possono essere autoanticorpi per più antigeni. Attualmente, Luke comincia a parlare dei suoi problemi con Cleo, che è una terapista. I fiori sono riuniti in infiorescenze cilindriche abbastanza dense. "Zone tipicamente mediterranee con spunti subtropicali sono l'Italia meridionale, la Sicilia e la Sardegna." "Vive fra Torino e l'Alta Langa." Le numerose celle benedettine vengono soppresse, mentre nei centri urbani vengono istituite le parrocchie. "Henry ritornò in Inghilterra, nel febbraio dell'anno successivo, e si riconciliò con sua moglie." La pellicola è, presumibilmente, perduta. Un avaro nasconde il suo denaro in una poltrona. Si giocava annualmente a Charleroi in Belgio. Tutto ciò rese evidentemente obsoleti i telai a mano. Ha anche posato nuda in copertine di riviste per adulti. Ne risulterebbe che si era unito al partito parlamentare. Nel pomeriggio nascono alcuni problemi. La rivista consiste soprattutto in articoli di ricerca. "È tra i fondatori dell'Istituto per la storia della Resistenza di Venezia." Fu un grande successo e Dawson esaurì in breve tempo. Si noti che tutti i nomi dei nemici derivano da minerali o da pietre. Sono presenti numerosissime specie di mammiferi, uccelli, anfibi e invertebrati. Il dipinto fu commissionato al pittore dalla Gilda dei Medici di Amsterdam. Lo Stato di conservazione è considerato in pericolo critico. E soprattutto non ricorre mai alla violenza, o peggio. "Ciò testimonierebbe l'esistenza di lotte dinastiche per la successione al trono." Jon però viene preso da una forte esitazione e la ragazza riesce a sfuggirgli. La pinna caudale ha il margine arrotondato e le pinne sono trasparenti. Giuliano e Basilissa erano marito e moglie. "Vittoria si unirà al viaggio, con il tentativo invano di far proseguire l'attività teatrale." Il mese di settembre è ideale per le immersioni. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, secondo le modalità esposte nel bando. È situato nella parte europea della città, affacciato sul Bosforo. In piazza San Firenze è presente il consolato del Perù. La serie è composta solo da due puntate. I primi coloni erano dediti alla lavorazione del legname nei boschi di pino. La rivolta dei Colonna produsse i suoi effetti. Il direttore, dopo aver ascoltato tutto, rimane senza parole. Si attendeva solo chi sapesse inquadrare e guidare la rivolta. "Nessuno dice a Betty che la miniera d'oro ereditata non vale nulla." Nel tempo in cui venne portato a Genova si credette che fosse di smeraldo. Nella lettera una ragazzina chiede una nuova moglie per suo padre. Helen crede che il responsabile della sua morte sia proprio John, suo marito. Fu socio di diverse accademie italiane ed estere e ricevette numerosi riconoscimenti. Di che segno sei? "L'anno seguente, la Russia si ritirò dalla guerra." Partecipa a molti festival musicali in Europa. È suddivisa nelle frazioni di Molina e Cassini. Stella è decisa a dimostrare ad ogni costo il suo valore. "L'album venne ripubblicato con due tracce bonus." "Uno dei suoi temi ricorrenti è la questione della ""forma""." Veniva perlopiù usata dagli aristocratici, per le loro passeggiate. Prende il nome dal fiume Vispa che la percorre interamente. Ancora una volta, Roma è in tumulto. La psicologa gli dice dove trovarla e gli ordina di andarsene. Il carro era utile, in questi frangenti, per il trasporto di persone e cose. È sepolto a Nizza. Questa usanza rappresenta ed esprime il dolore della persona in lutto. La diagnosi fu critica. Si adatta alla custodia di fogli e cartelle. Nessuna delle altre ville della zona possiede decorazioni simili. I cartelli hanno svolto una funzione negativa ed una positiva. Furono sospesi i playout. Questo monte fu scenario di aspre lotte. "Arrabbiato per questa operazione, Badi' mise in atto una ribellione." Rosa completa a fine stagione e numerazione delle maglie da dati parziali. "Oggi è l'ultimo giorno della sua vita." Monte Muretto A Lucca ottiene due salvezze. La prima strofa è infatti cantata dal chitarrista The Edge. Al servizio della R. corte di Parma. In ambito federale allena uno dei gruppi di Coppa del Mondo della nazionale elvetica. Lì, scopre che il loro bambino è stato adottato proprio dal detective. Esiste una versione del film doppiata in italiano. Interessante è il palazzo Onnis-Bellegrandi in via Martini, che ospita un pregevole apparato decorativo. "Versare gli ingredienti all'interno di un bicchiere old fashioned riempito con cubetti di ghiaccio." Tradizionalmente viene prodotto utilizzando una varietà di formaggio tipica della regione. "Anche alcuni membri dell'Ordine di Sant'Agostino vissero sull'isola." La lettera prosegue quindi con un invito a guardarsi dai falsi dottori. "Dopo una settimana di ricovero in gravi condizioni all'ospedale di Tarragona è stato dimesso." "L'amico è arrivato: è il suo avversario a scacchi." "Le prime basiliche di cui si ha notizia sono ""basiliche doppie""." "Lo stesso giorno il gruppo pubblica un nuovo singolo intitolato ""Freeze Me""." È imparentato con il nome scandinavo Jarl. "L'uso non autorizzato è illegale." Le principali destinazioni dei treni che fermano a Bevilacqua sono Monselice, Padova e Mantova. In suo nome è stato istituito un premio teatrale. Ha allenato anche Matteo Compagnoni della nazionale italiana. "Possono produrre monete d'oro che però dopo poco tempo svaniscono." La votazione in questa provincia fu dichiarata non valida. Inoltre molte donne della borghesia furono stuprate. Combatté con rigore le eresie. La pieve fu edificata sui resti di un tempio romano dedicato a Bacco. Come riconoscimento venne esentato dal pagamento delle tasse dalla Repubblica di Genova. Dopo la cerimonia di congedo il Santo Padre è ripartito per Roma. Serve i centri abitati di Bornato e Calino, entrambe frazioni di Cazzago San Martino. Le partite di casa venivano disputate allo stadio Comunale. È stato pubblicato in una sola edizione con custodia jewel case. "I pedoni sono protetti da ringhiere sul lato esterno dell'alaggio." È il più grande felino del Borneo. Il cinghiale scoperto si scagliò ferocemente in mezzo ai cacciatori che cercarono di ferirlo. Scambia parole con ciascuno e passa tra i suoi chassidim. Possedeva una conoscenza approfondita degli insetti, con una particolare predilezione per i coleotteri. "Le ""Medaglie"", molto difficili da conseguire, vengono assegnate per diversi motivi." Durante la Prima guerra mondiale prestò servizio in aeronautica come istruttore di volo. Qualora si desideri ottenerne la certificazione, è necessario contattare un ente di certificazione. La società granata conclude il torneo nazionale in seconda posizione, dietro al Viktoria Pilsen. Esso tuttavia non fu mai usato, e a motivo di ciò era scarsamente noto. Ama la mamma di Annabel. Alla sua sinistra sorge il piccolo edificio già sede della Compagnia. Martino contribuì alla vittoria di quella nobiliare e venne così eletto podestà di Como. La bocca è ampia e armata di denti lunghi, appuntiti e molto vistosi. Musso userà il nome della band per il suo progetto solista. I letti in tutto erano quattro. Il gioco dello scimmione fu infatti un rimpiazzo per i vecchi cabinati rimasti invenduti. Anche Gambadilegno si introduce nel circo, travestito da clown, per rubare il prezioso frammento. "Esistono due isomeri di questo alcol, un ""cis"" e un ""trans""." Ha un fratello di nome Alex. Altri giudicano questo film con uno sguardo più ampio. Il conte Ippolito sposa Aurelia, figlia di una vecchia baronessa lontanamente imparentata con lui. Ma Celeste si trova nella casa di Granny White insieme a Bill. Era una torre militare integrata nel sistema difensivo della riviera. Ogni coppia, essendo scambiata la destra, si proclama pubblicamente sposata. Eletto membro della Direzione nazionale del Partito Fascista è tra i massimi dirigenti. Finita la guerra, Margaret riconcilia i fratelli nemici, mettendo pace tra gli avversari. Soltanto dopo questa prima fase vanno piantati nei vasetti da semina. In programma otto eventi; escluse dalla manifestazione le discese libere. I Comuni di Genova e Margarita hanno vie a lui dedicate. Il matrimonio durò pochi anni per la morte prematura di Giovanni Branciforte. Nel X secolo fu traslato a Costantinopoli. Più tardi seguirono altri fuggiaschi ed esuli. Non aveva ancora cambiato il suo nome. "L'apertura di un rotolo spesso danneggiava o distruggeva completamente il rotolo stesso." Rochester riconosce in lei Valerie, la moglie che lui credeva morta. In alcune lingue indoeuropee si aggiungono obbligatoriamente altri elementi. I corpi con carica totale nulla sono detti elettricamente neutri. Nessuno dei veicoli costruiti entrò in servizio attivo. Dopo il carcere, esce in libertà condizionata. È un Balrog, un Maia corrotto da Morgoth. "Quest'ultimo è il capoluogo che dà il nome al comune." Elenco delle stazioni della metropolitana di Parigi "L'unica cosa che è in grado di scrivere è la sua firma, Kaspar Hauser." Tuttavia, molte parti del tempio vennero danneggiate o perse durante la Rivoluzione Culturale. Un minatore viene assassinato nella miniera di carbone Auguste-Victoria, a Marl. Sento di dare molto alle persone e le persone vogliono ancora di più. Fu poi riconfermato deputato nelle elezioni successive. È estremamente velenoso se mangiato. Successivamente il nome “Gran Premio di Napoli” è stato associato a corse ciclistiche. Studi di sviluppo si trovano a San Diego, Vancouver, Toronto e Austin. A Londra compone brani per il teatro di avanguardia. "Il testo dell'opera è quello tradizionale della messa di requiem in latino." Dopo cinque partite viene richiamato e conclude la stagione al sesto posto. "Con la sua vendita riuscì a farsi l'operazione anche se due anni dopo morì." Le Roy la vendette ad Augusto di Sassonia, con attribuzione a Giorgione. "Nido d'amore" La sede era a Torino. "In caso di due giocatori in questa modalità, l'incontro avviene uno contro l'altro." Tiene concerti a Seattle, San Francisco, Los Angeles e New York. Vengono esposte opere di pittura e scultura. "All'interno della Società Storica sono presenti diversi quadri." Dispone di sei cuccette con materasso, un tavolo, due panche e quattro sgabelli. La livrea è generalmente scura, comprese le ali, talvolta bruna o giallastra. Si tratta di una specie prevalentemente terrestre. "Inizialmente, l'area era destinata alla produzione di uranio dalla locale estrazione di argilla petrolifera." Sono presenti due trampolini scuola per il salto con gli sci. Il club ha raggiunto la terza fase della competizione. Il padre è un attore professionista, il nonno presentava un famoso programma in radio. "A vincere è stato Benoît Hamon, ex ministro dell'educazione." Questi animali possedevano degli insoliti denti triangolari, simili a quelli delle balene fossili. "Si dedicò infine alla letteratura medievale e allo studio delle lingue dell'Europa del Nord." Non va confuso col nome Mirna, di diversi origine e significato. La struttura è divisa in due zone con fini specifici: ospedale e sanatorio. A Carlo Aymonino viene affidato il compito di accentuare la diversità delle tre piazze. E quando siamo liberati dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri. Erano disponibili in versione a due e quattro porte. Secondo la tradizione fu un uomo molto pio, un pastore sollecito e un taumaturgo. È considerato uno dei migliori inserti culturali del panorama editoriale italiano. Attualmente è una dimora privata. "L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della città." Oggi è un grado della marina indonesiana e della marina malese Jeff Horner Sergio Rodríguez Essi prevedono la costruzione di acquedotti, fontane ed altre strutture igienico-sanitarie. La traduzione cinese è pubblicata da Kadokawa Shoten. Brio e il Dr. È anche il nome di un fiume, una baia e una città nel Michigan. Ogni circolo scolastico elementare organizza la sua sfilata con bande delle scuole. "Più tardi questa tripla verrà soprannominata ""Mario's miracle"", ossia ""Il miracolo di Mario""." Sono anche presenti alcuni documenti autografi di Cristoforo Colombo. In questo caos, Napoleon propone a Queen Mary di andarsene definitivamente da Bologna. Apprezzato ritrattista ed esperto miniatore, partecipa a numerose altre attività nella città di Terni. Per scelta artistica, il cantante li invertì in Mansueto Gaudio. Scoprì, infatti, che con i raggi X si potevano combattere i tumori. "Esistono molti esempi di ""fiaschi"" in ambito commerciale." La funzione della Haas-Haus è commerciale: ospita negozi e ristoranti. Clark Township Normalmente nelle scale ascendenti si usano i diesis ed in quelle discendenti i bemolle. Il singolo diventa il secondo numero uno in Inghilterra. "L'interno del duomo è ad una navata, con pianta a croce latina." "La ricerca della memoria""." La fiamma di metanolo è invisibile. In seguito la band è subito partita per un tour. Un assioma in ambito geometrico viene chiamato postulato. "Un testo cui si addice bene il titolo di Ulisse""." "A sud l'Eriador è delimitato dall'Isen, che ne segna il confine con Gondor." Queste formule fanno riferimento ai valori di scostamento al centro. Cominciò quindi una carriera stabile in teatro. Ragazza agguerrita e pronta a tutto per il successo. Egli lavorò soprattutto per motivare la popolazione sottoposta al controllo francese a resistere. È una delle città più antiche fra quelle della Cina odierna. Lo stile di Strauss qui è legato ancora al tardo romanticismo. Tali sistemi sono stabili in assenza di perturbazioni esterne. Le ali posteriori sono di color bianco crema. Contrasto tra la calma dello sguardo e la violenza degli eventi. "Tuttavia all'epoca non furono realizzate piante o schizzi." Il primo redattore capo si chiamava Del Magro. La sua altezza varia da quaranta a ottanta centimetri. "Il piccolo campanile ""a vela"" emerge dal tetto in asse rispetto alla facciata." Il guadagno ad anello aperto è una caratteristica fisica di un amplificatore operazionale. Il Brescia si piazzò secondo in un girone a sei, qualificandosi per la semifinale. Il paese venne suddiviso in unità territoriali. Fino a quel momento, la diocesi stabiese comprendeva la sola città sede episcopale. I passeggeri sopravvissuti furono solamente quattro. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto. "L'opossum pigmeo orientale è un buon arrampicatore." Il colonnello lo rimprovera e gli ordina di sedersi. Alla luce delle prestazioni fornite, viene nominato miglior giocatore del torneo. Le strofe sono invece cantate in lingua inglese. Probabilmente si rifugiò a Cordova dove, alcuni anni dopo, morì. Nelle lotte tra Siena, Firenze e Perugia si arricchì di uno straordinario bottino. "Conseguì il dottorato all'Università Cattolica di Lovanio." Alcuni ritengono che non fosse in realtà un cimbro, ma un celta. Una lieve oscillazione non è da considerarsi patologica. Nelle nuove installazioni si devono utilizzare solo prese maschio a muro. Karin le assicurò che nessuno avrebbe fatto del male ai prigionieri. Inoltre ogni utente, pagando, può ottenere opzioni aggiuntive al servizio. I primi risultati non si vedranno prima di tre anni. Il giocatore deve creare delle bolle per difendere le anime. Jason e Riley accorrono in elicottero. Da questa contrapposizione nacque la polemica che innescò, di fatto, la Riforma protestante. In generale rappresentano le forze della natura. Continuò ad essere importante anche sotto i re visigoti. Lasciò quasi subito la congregazione per unirsi a una compagnia di teatranti ambulanti. "La foto mostra striature scure sulle pendici dell'Aganippe Fossa." Isabella svolse la sua attività a Roma. Tuttavia, ha perso entrambe le partite e non è avanzata al turno successivo. Era lontano cugino con Carlo Annoni, eminente sacerdote, archeologo e storiografo lombardo. Con Renato Zero ha stretto per anni un importante sodalizio artistico. "Temendo le conseguenze nell'innamorarsi di un immortale, Nada rifiutò Sogno." In molte lingue che possiedono generi grammaticali, il maschile è la forma meno marcata, È inoltre il primo film prodotto in Technicolor a tre colori. Quattro incontri a eliminazione diretta ad andata e ritorno. Ha inoltre vinto numerosi titoli mondiali. Lo stesso Planck era perplesso al riguardo. "Molti suoi racconti sono stati raccolti nell’antologia ""Il lato sinistro del cuore""." "La diocesi comprendeva l'intero arcipelago." "Il paramento murario è stato realizzato mediante l'uso quasi esclusivo del mattone." "Parte della portata del corso d'acqua sfocia nel canale collettore della piana del Fucino." Tali aspetti rappresentano elementi di criticità per la riuscita del progetto. Il nervo contiene, inoltre, vasi sanguigni utili al rifornimento di ossigeno e nutrienti. Innumerevoli battaglie hanno lasciato dietro a sé un mare di dolore. La loro lucentezza è vitrea. "Nascita di una Facoltà"", Catania, Le nove muse editrice." Sono presenti, oltre al calcio, sezioni di pallamano, karate, tennis tavolo, pallavolo. Ad oggi queste ricerche hanno un valore solamente speculativo e non terapeutico. "Parallelamente fu anche professore all'Università di Ginevra." Ha cantato in Romania, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Austria, e America Latina. Contiene sei performance live della cantante. Intervista al mezzosoprano Fiorenza Cossotto Misurano poche decine di centimetri di lunghezza. La modalità più famosa e giocata è la modalità competitiva. "Androide alla ricerca del suo senso dell'esistenza, infine sceglie di cercarlo entrando nella Lega." Il nome della band ha subito una continua evoluzione nel corso degli anni. In altre parole, il progresso scientifico è ciò che farà funzionare il progresso economico. Nicola era amico del patriarca Fozio. La stazione ha due binari per servizio viaggiatori. Può essere consumato come antipasto o altri prodotti tipici della cucina calabrese. "Il termine ""aritmetica"" è usato anche per riferirsi alla teoria dei numeri." "Lo spettacolo ha fatto parte della rassegna fiorentina ""Il Mese Mediceo""." Il re ne fa la sua regina, cosicché tutto pare tornato alla felicità iniziale. Scrittore, come il fratello Jacques, le sue opere ebbero come tema lo sport. Al tempo stesso recita per i soldati al fronte. Fu il quarto re di Sparta. Entrambe le soluzioni sono attualmente in uso. Il brano è stato prodotto da Alessandro Blasetti. "L'opera è divisa in sette scene e due atti." Va letta da destra a sinistra, come il testo ebraico. "Anubis cercò di impossessarsi dell'arma per ripopolare la galassia secondo la propria volontà." "I manufatti realizzati per gli aristocratici erano coperti d'oro." I rifugiati spagnoli ed indiani fuggirono in città per ottenere aiuto e protezione. Era accusato di essere una spia. A sfidarsi sono tre squadre capitanate dai comici Biagio Izzo, Maurizio Battista e Scintilla. Realizzò illustrazioni per la pubblicità. Secondo gli storici polacchi le vittime non erano in alcun modo coinvolte nella politica. Si nutre di frutti caduti, foglie ed erba. Il principe Costantino si sposò tre volte. Gli sono stati intitolati tre istituti professionali statali, a Milano, Torino e Ravenna. "Costituisce quindi l'insieme di tutte le molecole che possono esistere o essere sintetizzate." Chi vive in quella casa? Sulla rete satellitare E! I Contatti possono vendere aggiornamenti, attrezzature, armi, veicoli e abbigliamenti. Questa specie è diffusa nella Repubblica Democratica del Congo nord-orientale. "L'aspetto è robusto, con becco grosso e tozzo e coda di aspetto cuneiforme." "L'occasione fu lo spostamento della Stazione Centrale di Lubecca e il crescente traffico." È membro della Commissione Affari Esteri della Camera. Se viene consumato come dessert può essere accompagnato da rum o whisky. "Entrambi però avrebbero lasciato l'unità tattica per passare al reparto addestrativo." La sezione è scandita da un arpeggio di basso che la caratterizza quasi interamente. Due album sono stati realizzati interamente con un sintetizzatore. Le altre stanze sono state adeguate per ospitare la collezione museale. Arrivato a casa, va in camera sua mentre il treno si allontana. "C'è parecchio in questa saga che i lettori delle opere di Tolkien riconoscerebbero." Questo, in particolare, garantì alle figlie una parte del patrimonio. Successivamente studiosi francesi, individuavano in Cina tre testi manichei scritti in cinese. Ogni giocatore uccide i nemici su percorsi leggermente differenti, creando ambienti unici per difendersi. Il capoluogo di contea è Bay St. Louis. Serie di romanzi mistery per ragazzi scritti con Alessandro Gatti e pubblicati da Piemme My Friend! Degna di nota anche la cover di Paul Simon. Un nome variante per la città era Allentown. Una piazza e un premio letterario vennero istituiti a suo nome. Direttrice del coro è Betty de Waal. "In particolare i Metallica, con l'album ""...And Justice for All"" erano più che favoriti." Primo rettore fu Alberto di Sassonia. Meritò sul campo la Croce al Merito di Guerra. Carlos Gómez Sulla cima è presente una campana incastonata in una struttura metallica. John Dudley venne decapitato. Gli sposi Sheila e Joel lavorano come agenti immobiliari a Santa Clarita, in California. Presentano la testa e le tre paia di zampe sclerificate. Le indicazioni R e S in questo esempio sono arbitrarie. Il suo abito è strappato nel gomito della manica per mostrarne la povertà. Tutti cercano un colpo di genio. Poco più che adolescente, scelse di firmarsi semplicemente come Arthur M. Schlesinger Jr. Altri progetti sono in corso. Edwards è sposato e ha tre figli. Esistono vari metodi per determinare la tessitura. Deriva dal titolo nobiliare di conte, o da soprannomi ad esso collegati. Kildare batté in finale Kerry ottenendo il terzo trionfo della sua storia. "Amministrativamente l'intero territorio appartiene al comune di Carloforte, unico centro abitato dell'isola." "Marie-Thérèse all'angrafe la registrò come ""padre ignoto""; Picasso fu padrino al suo battesimo." La coppia ebbe un figlio, Robert. "Altri poeti alimentarono l'immagine popolare di Hofer." Essendo la sposa ancora bambina, da questo matrimonio non nacquero figli. Di norma la impollinazione è praticata da insetti pronubi. Attualmente vive in Italia e continua ad esibirsi a livello internazionale. Infatti la serie si rivelò un flop con pochissimi episodi. Luke Fischer "La sua musica inoltre è apparsa su ""The Landscape Channel""." "A differenza delle sostanze pure, però, la composizione dell'azeotropo varia al variare della pressione." Nella città di Nikkō sono collocati la tomba ed il santuario di Tokugawa Ieyasu A Gentleman of Leisure "Lo stesso Nolan Bushnell, studente all'Università dello Utah, ne trasse profitto." Poco dopo fu espulso. Le registrazioni delle sue opere furono grandi successi commerciali. "Il loro titolo in latino era ""Rex Langobardorum"" oppure ""Rex gentis Langobardorum""." Indicativa è la sua ubicazione, non lontana dalla strada romana Arezzo-Rimini. È inoltre presente un alloggio di servizio destinato al comandante. Tale piattaforma rappresenta una meta turistica di notevole importanza. Al suo attivo, ebbe circa un centinaio di pubblicazioni e lavori scientifici. Delle coperture che usava, infatti, non era disponibile una sufficiente quantità. Il nome della fortezza e della città associata provenivano da questa. Questi è nipote di Francis Cecil Campbell Balfour, nipote del I conte. Da adolescente frequenta il movimento di Comunione e Liberazione. Altri fossili di questo animale sono stati ritrovati in Cina. Oggi qualcuno di essi rimane in uso durante il Carnevale o feste particolarmente intense. Riti Egizi. "Dei venti amminoacidi proteici, alcuni sono definiti ""essenziali""." Scrisse anche tre quartetti per archi. "Un'altra tecnica talvolta adottata è quella del gas tracciante." La finale fu funestata da un episodio. La consegna del potere da cugino a cugino non è andata del tutto liscia. Intanto sono riprese le ostilità con i sassoni. Ciò comporta una scarsa possibilità di movimento della cassa toracica per la respirazione. Gaio Giulio Cesare visitò la tomba. Dopo il divorzio, Karoline si trasferì alla corte prussiana. Walter Leonardi Il suo capoluogo è Nicolet. "Alla giustizia non si sfugge""." Il clan Akechi prosperò verso la seconda parte del periodo Sengoku. Nella zona costiera le estati sono secche e ci sono piogge primaverili. Dick, addirittura, si iscrive a un club anti-matrimonio. Il tellurio è usato in composti per dischi ottici, apparecchiature elettroniche e celle fotovoltaiche. Tuttavia il brano risulta qui firmato dal solo Paolo Conte. Nato nel nord della Francia, studia a Douai, Parigi e Lilla. Santuario di Santa Maria del Monte La famiglia di Anne e Gilbert si sta ingrandendo. Intanto, questi continua a mietere altre vittime. Adrian Autry La prima squadra a scegliere è stata Toronto. "Quest'ultima non era ancora stata prodotta all'epoca della rivoluzione messicana." La compagnia da crociera più lussuosa al mondo Regent Seven Seven. "Esisterebbero anche formule e preghiere tutt'oggi ottenibili per scacciare questo demone." Il racconto riprende il tema biblico della cacciata dal paradiso. "All'arrivo dei soccorsi, la giovane era in coma." Molti reperti archeologici furono portati al Museo Etrusco nel Museo archeologico nazionale di Firenze. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Svitati in divisa""." Le fonti coraniche circa il diritto ereditario riportano una situazione di disparità. Le riprese si sono svolte in Irlanda del Nord. I fiumi che scendono verso il mar Arabico hanno un corso molto più breve. La nefropatia da analgesici è una causa importante di necrosi papillare. Oltre alla sua lingua madre, parla anche inglese e francese. Negli ultimi anni di vita mostrò segni di squilibrio mentale. Spesso, tuttavia, non vi è alcuna causa identificabile. Coop organizza un appuntamento tra la sua amica Georgia ed Eddie. Benché ferito, Frank riesce ad avvisare il comandante sudista. Inoltre non provoca resistenza crociata con altri antibiotici macrolidi. "Affermò anche che il mandato dell'Assemblea non doveva superare un anno." "Bagheera, in particolare, fu disegnato grande quanto una tigre invece d'un leopardo vero." Le rampe del ponte sono scolpite con motivi animali. La strofa coincide inoltre con un unico periodo. È adatto a sopportare carichi elevati, urti e soprattutto a resistere a fatica. "È l'unico cappuccino al mondo ad essere elevato al rango di cardinale." Durante un party, Harrison Kirke viene ipnotizzato da Norman Osgood. Mario Scotto di Marco affiancato da un gruppo di imprenditori ed ex-giocatori. Nanni Vitali, un pericoloso criminale, evade dal carcere con quattro complici. La città di Foča sorge alla sua confluenza. Quel che è certo è che si fece. Vennero infine installati in coperta due lanciabombe antisommergibile tipo Menon. Sono state realizzate quattro copie in grandezza naturale del meteorite. "Negli Stati Uniti, il titolo venne tradotto letteralmente in ""Beyond the River""" "Oltre all'università, in città ha sede l'Istituto Politecnico di Conakry." Cattolico praticante, è stato responsabile di Comunione e Liberazione per il Ticino. I pantaloncini sono completamente celesti, mentre i calzettoni sono bianchi. "Talvolta viene anche chiamato con il nome di ""Palla da golf di Zocchi""." Gli altri centri abitati sono piccole città o cittadine. Si trova nel Pavese orientale, alla destra del Lambro meridionale. "Classificata l'atto come ""imbarazzante"" dal tastierista Bruno Medina." La beatificazione di Contessa Tagliapietra non fu mai riconosciuta dalla Chiesa. Buoni piazzamenti sono stati raggiunti anche nelle successive gare. "L'immagine diventa disegnata." La salvarono e la riportarono sulla Terra. Il treno era diretto a Zeebrugge. "Il manoscritto originale dell'opera è conservato presso la ""Hoover Institution"" dell'Università di Stanford." "Infatti, ""Ap"" significa ""anatra"", ""Lei"" significa ""lingua"" e ""Chau"" ""isola""." Nel secondo anno però vennero mantenute solo due edizioni. "Questo ricorda l'origine del campo nella fisica dello stato solido." Da questa cicatrizzazione verrà rigenerata in seguito una nuova coda. Per il suo stile musicale, Murdoch è spesso comparato ad il britannico Nick Drake. Naoko Watanabe È un composto nocivo, corrosivo. "È un western statunitense con Don 'Red' Barry, Robert Lowery e Wally Vernon." "Ha ricevuto il nome di ""Mihr-i-Şah"", che significa ""Sole del re""." Musiche di Steve Morse Storie quotidiane di ordinaria amicizia che ruotavano attorno alla figura del protagonista. David E. Kelley era pronto a scrivere la serie mentre Jack Bender la dirigeva. "Per il suo interesse nei confronti dei suoi sottoposti fu soprannominato ""padre dei Kaiserjäger""." Viene anche usato come nome per gli animali da compagnia. Gully si dimostrò un pugile formidabile. "L'interpretazione penetrante e piena di sentimento di Sinatra si può sentire a pieno qui." Da qui scorre in provincia di Pisa fino alla foce. Come è noto, anche Antonio terminerà la sua vita miseramente. Tutte le tracce sono di Frank Zappa, tranne dove indicato. Serve Saint Raphaël, Francia. Il regno quantico può anche a volte paradossalmente coinvolgere le azioni a lunga distanza. Gary Bell Lavorò anche per il ministero degli Esteri a Berlino. I colori sociali sono il bianco ed il rosso. Era un liberale ma non militò in nessun partito politico. Ha pubblicato quattro romanzi e numerosi libri di racconti. Intanto sempre più persone vengono aggredite dalle Ombre e scompaiono. Il trattamento può essere continuato fino alla scomparsa della tosse. Detto Owen il Muflone. Il dialogo si svolge tra Furio Filo e Caio Lelio. Zen, cor. La giovane Lilian Harvey fu più volte la sua partner. Tornata a Torino ancora giovanissima, venne educata a corte. Jerry Pender "Ha prodotto prima il singolo ""Get the Party Started"" di P!nk." Probabilmente è solitaria. "La squadra più medagliata fu l'Italia." Negli altri generi mostra opere selezionate. Nel frattempo, Nancy e Jonathan incontrano Will e gli altri. Si distinguono in tre tipi: a pistone, a camera elastica, a turbina. La comparsa delle neanidi avviene in maggio-giugno, le prime forme adulte compaiono in luglio. Il dialoghi sono in cinese, francese ed inglese. Ogni compagine poteva avere al massimo due calciatori designati. Edifici provvisori, creati in occasione di fiere annuali, sono andati perduti. I pesci di questa sottofamiglia presentano forme diverse. Gli elettori vennero presentati con una sola lista di candidati, compresi alcuni non comunisti. Talvolta sono evidenti due minutissimi astri nella parte orientale. "Handel successivamente riutilizzò la musica dell'opera nello ""Scipione"" e nel ""Tolomeo""." La sua famiglia si trasferì a Madrid quando era molto giovane. Ma questa prima unione fu sterile. Ma il piano non ebbe successo. Il paradosso viene già citato dagli antichi filosofi greci quali Aristotele e Plutarco. Boom Boom Anche Miloš spara. Viaggiò più in Francia e negli Stati Uniti. "L'opera è collocata nel presbiterio della basilica." "Sono all'interno del Seven Sisters Country Park." Grover, durante la sua storia, ha svolto molte mansioni: cameriere, operaio edile, negoziante. "Ha tuttavia abbandonato gli impegni di studio a fronte dell'intensificarsi della sua carriera." Il sultano firmò quindi numerosi trattati con i britannici. Francesco Lamon Fu in seguito demolito con il piccone e la dinamite. Studiò greco, ebraico, filosofia e teologia. La mia banda suona il rock "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta alle isole Seychelles." Interviene il Duca, informato del colloquio, e fa incarcerare Torquato, come malato di mente. La struttura del teatro è in cemento armato. Anche in questa squadra vi rimase per tre anni. Arne Sørensen Al Gran Premio del Bahrein, la Ferrari conferma la scarsa affidabilità della vettura. Una delle numerose versioni cinematografiche del romanzo di Nathaniel Hawthorne. Kim English Opera tuttora in esilio, con grande sostegno da parte della comunità cubana della Florida. Per altri tipi di tastiera, quali ad es. Il documentario affronta il problema della violenza contro le donne. Dopo un anno e mezzo torna allo Spartak e si svincola. In seguito rescinde consensualmente il contratto. "Milita nella ""A Lyga"", la massima serie del campionato lituano." La Biblioteca Reale e la Pinacoteca Sabauda conservano numerose incisioni di Boetto. Masami Hashimoto ha continue visioni della sua ex-fidanzata Reiko, viva ma prigioniera nel cyberspazio. Tale caratteristica è stata alla base del successo e della longevità di questa architettura. Gli altri trelleborg risalgono circa allo stesso periodo. Lo stesso Alessandro morì poco tempo dopo aver ricevuto risposta affermativa alla sua lettera. Il film fu prodotto da Thanhouser Film Corporation. Gli studi iniziali sugli esseri umani suggeriscono alcuni effetti simili. Inoltre il punto rosso di mira è nitidamente visibile anche attraverso un visore notturno. La sponda meridionale è un biotopo protetto. Era uno spogliarellista e ha partecipato allo Stonewall Street Festival “Growl” a Fort Lauderdale. Ha anche affermato che fosse uno dei migliori anime di tutti i tempi. Le scuole storiche francesi e tedesche erano allora in competizione. Riscontrò casi di presentazione di spalla solo in feti non ancora di sette mesi. È sede arcipretale. Le loro missioni diedero origine alla prosperità dei sufi a Bukhara e Samarcanda. Gli studiosi moderni dubitano anche su queste attribuzioni. "Il filo conduttore di tutta l'opera di Nervi è la staticità." Primo e unico album con il giovane talento Rowan Robertson alla chitarra. Erano emesse anche banconote in talleri. Il rilevante esercito svedese del periodo era interamente pagato con monete di rame. Il capoluogo è Anse-à-Galets. Non vi sono differenze etniche note. Al suo vertice vi è il direttore generale della pubblica sicurezza. Oggi allestita a sala da pranzo. La stagione successiva si pone alla guida del Baskonia per due anni. "Galleria d'arte moderna e contemporanea" "Quest'ultimo poi è alla base anche di Santa Rosa." Stava lavorando allo sviluppo della dialisi domestica. Al centro una chiazza nera. "Le prime immagini di ""No." Kim Cheol-soo Tutti i brani sono di Billy Corgan. Dopo un inizio pieno di gag la serie diventa più matura, affrontando diverse problematiche. Tian Liang Le manopole copri-potenziometri sono nella variante Gold Speed. È la maggiore delle Islas de la Bahía. Thomas Bellamy Nel suo territorio ha sede lo storico birrificio Herold. Il portale è sormontato da un finestrone. Le zampe sono moderatamente lunghe oppure sottili e allungate. Può essere grande e molto indipendente in regioni come il Québec e Porto Rico. Successivamente viene lavorato tramite forgiatura, trazione o estrusione. I liberali di Asquith formarono un governo con il sostegno dei nazionalisti irlandesi. Di solito è facile individuare le estremità, molto meno tracciare un confine. Eagle Eye "L'evoluzione dei processi produttivi passa anche attraverso lo sviluppo di nuove tecniche di produzione." La guerra ha inizio. "Il video si conclude con la sequenza ""Gun Barrel""." "Subì, anche, l'influenza del positivismo francese e del criticismo tedesco." Proviene da Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Giappone, Tonga e Australia. Tutti i brani scritti, arrangiati e prodotti dai Rare Bird. La costituzione, però, allora consentiva tale azione. È stato autore di numerose pubblicazioni scientifiche e tra i fondatori, con il dott. Tuttavia continuano ad unire le forze per gli album postumi di Tupac Shakur. A San Martino sia gli austriaci sia gli italiani rivendicarono gli allori della vittoria. "L'unico obbligo era quello di servire nell'esercito romano." Racconta le vicende di una giornalista newyorchese che si innamora di un pugile. I ponti divennero più sottili e leggeri, guadagnando però in lunghezza utile della campata. Si conoscono molti figli di Amlaíb. Ocean Beach, San Diego, California. Il primo piano del Palazzo è destinato anche ad eventi ed esposizioni. A Venezia conosce De Chirico. La storia di Angera va però letta anche in chiave militare. È tradotta in lingua tedesca, spagnola e francese. Solo alla fine del decennio la Renault ha cominciato ad utilizzarli. Bérard lavorò a lungo, come illustratore, per Coco Chanel, Elsa Schiaparelli, e Nina Ricci. Così lo United States Champion e Mr. Il pilastro B, sui modelli a tre porte, è rivestito di plastica. I pulcini presentano un piumino color sabbia chiaro con striature scure molto evidenti. Oltre al croato, parla italiano, francese, inglese e tedesco. Di certo, al-Ḥusaynī fu eletto contro il parere dei musulmani del luogo. Testi e musiche di Ermal Meta, Fabrizio Moro e Andrea Febo. La nonna porta ai suoi nipotini tante maschere, costumi e dolci di Halloween. Si tiene ogni anno presso la Indian Wells Tennis Garden. Ottiene un secondo posto nel Gran Premio di San Marino. Egli fu anche il primo artista popolare statunitense a registrare in Russia. "Il termine latifoglie si contrappone all'altro aghifoglie, cioè con foglie filiformi." Archer viene successivamente ucciso da Gilgamesh facendo da scudo a Shirou. Prematuramente vedova di Jackie Aprile, Sr. Non tutti gli atomi nel silicio amorfo sono tetra-coordinati. "Il ""princeps senatus"" non era una carica a vita." "Anche in questo caso è evidente la memoria del ""Tondo Taddei"" di Michelangelo." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La famiglia Potter""." Elise Hughes Vi è nato il calciatore Johnny Schofield. Il fratello Giuseppe fu anche lui senatore. "Sorella di Ecuba è spesso confusa con un'altra Cilla, sua cognata e figlia Laomedonte." Questo progetto era sostenuto anche dal fisico Steven Hawking. Grande rilievo fu dato alle problematiche ecumeniche e del confronto con il cattolicesimo. Questo pesce era di piccole dimensioni, e possedeva un corpo allungato e fusiforme. In altri casi sono aggiunte occasionali variazioni di livello nel flusso. Una notevole semplificazione del modello di Hodgkin e Huxley è quello di FitzHugh-Nagumo. "La lettera assegnata viene chiamata ""lettera di unità""." Cosa è più leggero della polvere? Alphonse Lamarque de Plaisance è il primo sindaco di Arcachon. La cupola è incastonata in un tiburio poligonale. Poco più di un anno più tardi, abdicò in suo favore. I giovani frequentano acque meno profonde degli adulti. Il gioco va poi in onda anche su Cielo. È situata sulla riva destra del fiume Tamigi. Ciò ha contribuito sia alla salute umana che a quella del bestiame. Le targhe commemorative furono collocate per ricordare personaggi che non vennero raffigurati nei busti. Durante una di queste operazioni, però, Pluto finisce nelle sabbie mobili. Egli inoltre nominò suo figlio Duca ed un altro figlio, Alfonso, Principe di Capua. Le registrazioni sono state effettuate tra Dallas, Los Angeles e New York. Pieve dei Santi Pietro e Paolo "L'unico ramo della casata, ancora fiorente in Alvito, è formato soltanto da esponenti femminili.." "Deputato per due legislature, ha operato all'interno della commissione cultura della Camera." Fu di grande ispirazione a Kimba. Le musiche furono composte da Guy Moon e Steve Tyrell. Il museo venne fondato da M. Ping Wu, ed è gestito interamente da volontari. Entrambe le traduzioni italiane sono a lieto fine. Catch as Catch Can Si trova nella regione storica della Tripolitania. Ospita anche tornei di atletica leggera. Queste tipologie sono evidenti sul Monte Cammarata, Monte Rose e in contrada La Montagnola. Se ne fanno anche multipli sotto i nomi di sacco e di staio. Peter Case proseguì per una lunga carriera solista. Capace di precisi tiri in diagonale in corsa. Contro la non-rieliggibilità dei deputati della Costituente alla prossima Assemblea Nazionale legislativa. Gli succedette il figlio primogenito, Bertrando. La chiesa si segnala anche per la ricca ornamentazione scultorea. Si sposò e mantenne la famiglia a Dresda, dove dipinse per la corte. E allora si dà un termine: entro un anno tutti fuori e si chiude! Il piede poggia sopra un basso plinto ottagonale. Malgrado il lusso degli specchi, la stanza era arredata in modo essenziale e pratico. "Pregio di questi trasduttori è quello di essere ""reversibili""." Era prodotta negli stabilimenti jugoslavi di Olivetti. Long Gone Oggi alcuni clan risiedono nel nord-ovest del Kermanshah. "In ""The Flash"" vol." "L'edificio è posto nella città alta, ovvero nella parte racchiusa tra le mura venete." Apollo Theatre A tale evento, i contraenti ricollegano gli effetti contrattuali. Tornò quindi a Genova. "La forma ""d"" ed ""e"" sono ancora in fase di studio." Le angosce e le lotte di una donna costretta ad un matrimonio di convenienza. È di famiglia ebraica. La sua carriera ebbe inizio a metà degli anni cinquanta. Le zampe erano piuttosto corte, ma dotate di forti dita con artigli allungati. In particolare è noto come un modo di cottura della lepre. Queste aree, in termini di radiazione elettromagnetica, rappresentano sorgenti di raggi infrarossi. Si ritiene che esso sia il secondo spinello al mondo per grandezza. Morì a Roma e fu sepolto nel cimitero acattolico di Roma. "La maggior parte di questa foresta si trova all'interno del parco nazionale." "Era un Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro." "Compete alla Corte dei conti il controllo di legittimità sulla gestione finanziaria dell'azienda." Il messaggio del film è da ricercarsi anche dietro queste scelte tecniche. "Il gruppo è sotto contratto con l'etichetta discografica Season of Mist." Scorre nel Dipartimento di Beni e Santa Cruz. In questa fase del cammino di conversione. When We Were Beautiful "Fu l'ultima trasmissione radio dal velivolo." È di fatto un hentai, approfondisce il rapporto tra Reo e Mai. È solito costruire il nido nelle cavità degli alberi scavati dagli altri picchi americani. Questi passi non sono complicati da seguire. Micol Fontana si è sposata due volte. Il giorno seguente, Tommy è scomparso. Viene assemblato e costruito negli stabilimenti della Daimler. Dlamini-Zuma, nata zulu nella provincia del Natal, è la prima di otto figli. È quindi una prassi consolidata, soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni sessanta. La fauna è molto ricca, soprattutto in piccoli animali. Anche nel secondo caso, le modifiche non sono state dichiarate illegali. Lo scontro, di modesta entità, permette a Kenshin di affermare la propria superiorità. Quasi tutte le apparecchiature elettroniche utilizzano dei filtri per scopi diversi. "Il giornalista Kevin Coogan scrisse un articolo dal titolo ""How Black Is Black Metal?" Un tempo era presente anche in Lesotho, da dove è scomparso da tempo. Le larve si nutrono di escrementi, in particolare di bovini. In particolar modo, il character design di Yoshikazu Yasuhiko sono la sua maggiore influenza. Il disegno è di Richard Klein. "Negli Stati Uniti intanto nell'autunno dello stesso anno si sarebbero svolte le elezioni presidenziali." Le origini del diritto antitrust sono essenzialmente anglo-americane. "Durante i primi anni usa, a volte, il nome d'arte Alexis Fontaine." Il soffitto è composto da centine lignee a vista. "Giovanissimo, inizia contemporaneamente la duplice carriera di pilota e giornalista, nell'ambito motociclistico." "L'altro tipo di manutenzione è quella necessaria in caso di fermo macchina." Si recò poi per interesse culturale a Roma, dove frequentò alcuni ambienti liberali. "L'archivio cittadino è liberamente accessibile e il suo utilizzo è gratuito." Durante i primi anni romani, Macpherson continuò a lavorare come pittore. Le ultime sei classificate partecipano a un play-out per evitare la retrocessione. Essa coinvolse cinque navi britanniche contro un galeone spagnolo e una nave più piccola. Il lavoro sulla composizione ha portato a un cambiamento radicale nella carriera di Hirsch. "La ""frequenza"" corrisponde ai giorni di pioggia che si hanno in un anno." La costruzione è gotica ma risente di influssi arabi. Questo antidoto viene spesso somministrato per poter salvare vite umane. Il videoclip, diretto da Sophie Muller, è ambientato in una piccola stanza di registrazione. "In questa posizione Poletti lavorò per favorire l'integrazione razziale tra i militari americani." Questi numeri sono fra loro coprimi e perciò costituiscono una terna pitagorica primitiva. "Gli strumenti in stile romano si trovano in parti dell'Impero dove non erano costruiti." Dopo cinque anni le vendite sono risalite, ma i conti erano ancora in rosso. Probabilmente questo è dovuto a un tasso insolitamente elevato di estrogeni femminili. Boezio tuttavia non è considerato uno storico attendibile. Intorno ad esso, in seguito, si sviluppò il centro abitato. "In Italia il ""terminale"" è a Mazara del Vallo." Lo stemma dei Del Balzo, il sole raggiante, è visibile sulla torre ovest. "Il logo è una ""S"" a forma di fiamma su sfondo nero." Venne così battezzata in onore del monte Fuji. Successivamente ricoprì numerosi incarichi. "All'età di sette anni iniziò a mostrare interesse per i fumetti." Ha ricoperto diversi incarichi ministeriali: Difesa nazionale, Giustizia e Affari esteri. Stilisticamente, Lo Ta-yu preferisce non avere delle classificazioni. "Griffith, mentre l'amico James Smith si specializza nel settore del montaggio delle pellicole." La gara non fu interrotta. "Il comune fa parte dell'Unione montana Brenta." A causa di questo infortunio ritorna in campo solo alla fine di ottobre. Due parchi vicini ma diversi per la varietà della flora e della fauna. "Fu il primo della sua famiglia ad andare all'università." Col Mussolini morirono altri due aviatori. Lo stesso anno fu nominato Senatore. "Nulla permette tuttavia di affermare che ""Emilia"" fu effettivamente rappresentata a Vienna a quell'epoca." Allo stesso modo del cisplatino, viene considerata una tossicità acuta e una tossicità ritardata. Scontro finale Frequentò il collegio dei Salesiani di Sondrio, dove conseguì il diploma di geometra. Fu sepolta al Valhalla Memorial Park Cemetery, North Hollywood, California. Blackmore incluse avvenimenti e luoghi reali nel romanzo. "Al momento lavora come professore alla Facoltà di Scienze Sociali dell'Università di Lubiana." "Questi ultimi usano la radiazione che emette l'obiettivo." "Questo procedimento continua fino a rimpiazzare tutti gli elementi del ""P-array"" e delle S-Box." Lì un monaco indiano lo avvicinò alla meditazione. Nelle settimane precedenti, diversi spot televisivi sono stati mandati in onda. Marco Vélez Venne coinvolto in una serie di speculazioni coloniali terriere. "Successivamente è stato trasferito presso l'Archivio Storico Capitolino." "Jost recensisce in modo sufficiente la produzione dell'album." Persone di nome Zachary "Invece, Belgio, Francia e Lussemburgo hanno esteso l'accordo per legge a tutti i lavoratori." La prima edificazione risale al Basso Medioevo, ad opera della famiglia della Rizza. Fra passioni e ribellioni lo studio della musica lo accompagnerà nella sua crescita. Lo sposo di solito porta una spada. È caratterizzata da un clima oceanico ed è spesso battuta dalle tempeste. "Studi, incontri, lettere, immagini""." Il loro fondatore si chiamava George Fox. Il brano ha un video musicale. "Essendo una laguna, lo specchio d'acqua è usato come allevamento ittico." Il giocatore può velocizzare il gioco premendo un pulsante. In riproduzione il segnale viene espanso in modo complementare. Produce fiori semplici o doppi, bianchi, rossi, blu o violacei. Ai lati si trovano dei capitelli compositi. "L'immagine si posizionava in obliquo e il resto dello sfondo diventava azzurro con sfumature." Alla sera i cosmonauti disponevano del tempo libero. La simmetria è una tecnica compositiva molto utilizzata nel campo artistico. Stéphane e Maxime sono liutai, amici dai tempi del conservatorio e ora soci. Il primo è il tradizionale PoW crittografico associato alle valute digitali. Nicola Di Mauro. "I titoli di lavorazione furono ""Come On, Texas"" e ""Raids of the Southwest""." Gli elementi accidentali devono essere possibili e leciti. "Si tratta del territorio più settentrionale dell'intera Germania." "Tale presenza risulterà essere l'unica in questa stagione." I suoi campionamenti pieni di soul divennero influenti nelle future produzioni hip hop. Warner che interpretava Gesù. È intitolato al lago di Bolsena, nel Lazio. "La sua squadra vinse poi il campionato quell'anno e anche il successivo." "Allorché presente, invece, la cesura può essere ""totale"" o ""parziale""." Rain quindi comincia a fare provini per varie etichette discografiche. Tommy si rende presto conto che tale figura è destinata ad essere Noah. Nessun seggio però fu conquistato. Sullo sfondo una tenda e una finestra che lasciano intravedere un paesaggio. Flat Rock "Fu riconosciuto dal popolo di Lubiana ""cittadino onorario di Lubiana""." La parte superiore termina in un timpano caratterizzato da una cornice a dentelli. La parte superiore della facciata appare ispirata al prospetto della chiesa del Carmine. "Le ""creste"" dell'epigino si toccano quasi nella parte centrale." Torna però alla ribalta classificandosi terzo nel gp della Repubblica Ceca. I brani vennero scritti durante un soggiorno del cantautore in Corsica. Ha vinto il titolo la University of Connecticut, allenata da Jim Calhoun. "Fa parte dell'area metropolitana di Chicago." "Nella Roma antica, infatti, contrariamente a quanto accade oggi, il diritto soggettivo presupponeva l'azione." Frequenta il Bar Brera e poi il Jamaica. Si afferma così come uno dei maggiori illustratori italiani. Good Grief Il film venne prodotto dalla Reliance Film Company. "Appena arrivato ad Oslo, è entrato a far parte delle giovanili dell'Ullern." Tutto è venuto da me e tutto tornerà a me. "Distribuito anche con il titolo Steel Soldiers, è il seguito di ""Z""." Sono api solitarie, che scavano i loro nidi nel terreno. Guelfo annuncia la guerra contro il fratello. Il capoluogo è Lali. Le principali stazioni intermedie sono quelle di Khon Kaen, Udon Thani e Nong Khai. "A causa di questo rischio in ambito alpinistico l'uso del bulino è estremamente ridotto." "Fu l'unica Confederations Cup a non prevedere una fase a gironi preliminare." Lo stesso Álvares fu accompagnato da due altri marinai portoghesi. In seguito, per i due personaggi principali furono scelti Fred MacMurray e Joan Crawford. La madre di Castle ha in orrore ogni minima forma di disonestà. Napoli gli ha dedicato una strada. È conservato nel Van Gogh Museum. Gli scritti autografi del Pacini si trovano nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. "La Serbia fu, per diversi secoli, una provincia dell'Impero ottomano." "Anche una ""ruota"" è ancora ubicata al suo posto." Morì e venne sepolta nello stesso convento della Crocetta. Buon rigorista. Era considerato vincitore chi riusciva a farlo girare più a lungo. Gli anni di produzione dipendevano dalla nazione in cui fu assemblato e commercializzato. Negli anni novanta partecipò, invece, a gare con vetture a ruote coperte. Nel video che accompagna il singolo compaiono le attrici inglesi Nikita e Jade Ramsey. Le due linee tuttavia non sono collegate sottoterra, ed è necessario uscire in superficie. Per questo motivo il marito inizia ad ubriacarsi e lascia la famiglia per sempre. Le barche che navigano sul canale regolarmente furono sostituite ai classici buoi e asini. Frattanto, Ratto visita Lontra e scopre che uno dei suoi figli è scomparso. Persone di nome Emil E adesso ascoltate acid jazz! Il padre, infatti, era uno scalpellino, mentre la madre era una sarta. Navy giunge sul posto e prende il comando. "Dopo l'azione possono esserci rimorso e senso di colpa." "Tuffandosi anche nella lettura, lui stesso si definirà un ""lettore vorace""." Ha anche insegnato alla Scuola vaticana di biblioteconomia. "Trasferitasi a Parigi intraprende una collaborazione formativa come aiuto regista nell'opera lirica." Il composto è corrosivo, e provoca ustioni agli occhi, alla pelle e alle mucose. Il fotografo poteva scegliere tra un pentaprisma e un mirino a pozzetto. Il sistema maglev non ha assi di trasmissione, ruote o pantografo. Alla fine, però, venne eliminato dal gruppo. Altra intensa rivalità è quella con i vicini dei Pittsburgh Penguins. "Fu anche autore di un'opera dal titolo: ""I doveri dei Grandi""." "Poco distante vi è un'altra vasca di forma rettangolare, in muratura, coperta da tettoia." Protagonista delle vicende è il Signor Konstantin, appassionato nella soluzione di casi di spionaggio. "Questa è la caratteristica che non porrebbe dubbi sull'aggiudicazione dell'opera." "Dopo la Rivoluzione, l'abbazia correva il rischio di crollare." "Parallelamente, parteciperà a numerosi progetti musicali, tra cui uno con le ""Queen Bees""." It Happened Out West Una targa nella stazione di Brighton ne ricorda la memoria. In seguito alla morte di Fernando Poe è ritornata permanentemente nelle Filippine. Il picco è parzialmente privo di ghiaccio. Ambrosius lo bacia, riguadagnando la sua giovinezza e la libertà. "Ha anche recitato in alcuni musical, tra cui ""In the Heights""." Pallamano Spallanzani Casalgrande è una squadra di pallamano di Casalgrande. "San Bonifacio completò l'opera di san Ruperto, rendendo Salisburgo suffraganea di Magonza." "Durante il periodo fascista la scuola passò all'Opera Nazionale Balilla." "La forma può essere visibilmente distorta da correnti d'aria e quindi anche dal gonfiaggio." È sposata e madre di due bambini. Il complesso è usato per convegni e matrimoni. "Venne soprannominata ""La signora della finanza""." Prende il nome dal gruppo indigeno ormai scomparso che risiedeva nella zona. Discografia degli Annihilator Broken Ties A queste restrizioni non è soggetta la Corea del Sud, in quanto paese ospitante. La nave, insieme al cacciatorpediniere Nomad, rimase alla deriva sulla rotta della flotta tedesca. Un difetto notevole è costituito dai lunghi tempi di essiccazione. Ure, infuriato per le ingerenze di Storm, sposa invece Vera, una ricca americana. Il trattamento è prevalentemente chirurgico. Le tre nazioni costitutive non hanno la medesima valuta. Il turno preliminare fu disputato dalle squadre di Segunda Divisão. The Very Idea Mafalda trova accoglienza e rifugio a San Zeno in Monte presso don Giovanni Calabria. Raggiunse così i livelli più elevati della sua maturità artistica. La zampa anteriore era dotata di quattro dita, mentre quella posteriore ne possedeva tre. Era costituita da un fabbricato viaggiatori e dal solo binario di circolazione. Questa era la terza vittoria di Schmidt. Al piano terra il corridoio laterale è limitato al solo tratto centrale. È una variante della razza Rat Terrier. Alcuni figli non sanno di avere un genitore omosessuale. Era alta e scura, gli zigomi alti e viso con gli occhi a mandorla. Solo che, nel caso peggiore, esso si limitava a nascondere le sequenze più piccanti. Vinse per la prima volta il Barnsley. Il persico, come la maggior parte dei pesci, si rappresenta posto in fascia. Per questo motivo questo schema trova ancora un largo supporto. La formazione bianconera si è contraddistinta per i giovani padovani cresciuti nel vivaio. Con riferimento al creditore e al debitore del tributo, è sempre l’articolo l’art. Nessuna squadra della Alliance Premier League è riuscita a conquistare la promozione. Nei mesi successivi il collettivo si è riunito per la realizzazione del quarto mixtape. La forza di Ritter era quindi intatta. Questa condizione appare solitamente unilaterale. Purtroppo le decorazioni superstiti sono state danneggiate dagli anni di esposizione agli agenti atmosferici. Genova fu invasa dai profughi, che cercavano rifugio in città fuggendo dai territori occupati. "La donna è allontanata dall'Empire e perde la produzione del concerto evento di Lucious." La sua gamma consisteva in vetture di lusso e di gran lusso. Conte Max "Oggi è sede del teatro di prova dell'Accademia nazionale d'arte drammatica." Le loro operazioni militari si svolsero in Egitto, Libia e Tunisia. Durante la prigionia condivise la cella con Ahmed Yassin. Con la nazionale, nello stesso anno, vince il bronzo ai Giochi panamericani. "È anche conosciuta con il soprannome di ""The Golden Ferrari""." Alcune specie sono di origine siberiana ed altre si trovano fino in Groenlandia. "Riveste attualmente la carica di presidente dell'Ancem, Associazione Napoli Capitale Europea della Musica." "L'attacco soffrì però questo aggiustamento." "Istituita nella più antica terra del Mediterraneo, la Sardegna, l'Accademia ha sede a Sassari." Brewer si è rivolto al presidente Obama per revocare la decisione. "Il titolo originale, ""¡Buenos días, princesa!" A maggio venne distribuito il trailer ufficiale. Patrick Williams avrebbe dovuto affrontare Rob Font. Nella parte orientale del municipio vi è un orologio. "Ciò che fa della Chiesa di Milano la ""Chiesa Madre"" della Chiesa di Como." Nel V secolo fu sede episcopale. Erano presenti bovini addomesticati, che però non sembrano essere stati utilizzati per la carne. La distribuzione degli ioni ferro nei mammiferi è regolata in maniera molto rigorosa. Preparare un mix tritato di sale grosso, aglio, rosmarino, salvia, origano ed alloro. La facciata lato strada risulta meno strutturata del lato giardino. Stabilitosi nel Gloucestershire, fu Justice of the Peace e Deputato Luogotenente per quella contea. "L'opera è dominata da repentini cambi di scena, una scrittura quasi di tipo televisivo." La pianta dei piedi è provvista di grossi cuscinetti carnosi. Alcuni sono usati come antibiotici, mentre altri sono agonisti dei recettori Toll-simili. Decide di diventare indistruttibile ma il suo effetto collaterale è sputare fuoco quando ride. Nel golfo vi è anche una riserva naturale ove si possono vedere leoni marini. "Tornato a Città delle Pieve, pur continuando a comporre versi scherzosi, prese l'ordine sacro." Non era prevista la latrina. Le due cominciano così a lavorare insieme. "L'evento celebrò la fine della Guerra franco-prussiana." "Nel combattimento erano rimasti uccisi due sottufficiali e un marinaio della ""Procione""." Sulle rive erano presenti ammassi di alghe. Era conosciuto come un attaccabrighe e socio di James McLean. "L'evento ospita le competizioni di tutte e tre le specialità: Lead, Speed e Boulder." La principale località attraversata è San Leonardo in Passiria. La divisa subì cambiamenti significativi dovuti alla Guerra Civile Spagnola. "Ulteriori ambiguità possono insorgere se l'anno è indicato soltanto con due cifre." "Ha conquistato tre medaglie olimpiche nel doppio femminile, due d'argento e una di bronzo." Cassio venne lodato da Papa Gregorio Magno, per la sua carità. Molte di esse sono rampicanti. "I libri dell'accademia invece furono miracolosamente recuperati." Test sul Principio di equivalenza "L'anno seguente, Saito fu sostituita da Akiko Takahashi." Pierluigi Castellani "Si laureò in filologia all'Università di Sverdlovsk." "Nel film ""Chaplin sconosciuto"" viene dato ampio spazio alla lavorazione del film." Dopo il suo ritiro infatti il seggio venne occupato esclusivamente da deputati repubblicani. A temperatura ambiente è una polvere cristallina bianca, poco solubile in acqua. "Hanno compiti amministrativi e compiti che riguardano la disciplina interna e l'organizzazione." Per tredici anni diresse la Waltham Watch Company Band. È stato cremato. "In modo oggettivo vale dunque: ""Solo nella Chiesa viene offerta la salvezza completa""." Viene inoltre elencato un numero limitato di vendite verificabili da sedi di concerti. Anche riguardo a questi argomenti si veda la voce principale. È situata nella parte centrale della provincia, nella valle del fiume Bei. Da questo momento vennero scritti documenti che ne danno notizia. Varie piante non tossiche possono causare gravi allergie in alcune persone. Dick Farley "L'impianto è a croce greca, sormontato da una cupola a tamburo cilindrico." "Il titolo significa letteralmente ""Preghiera in Do"", ovvero preghiera in tonalità di do." "Risale a quel periodo la dizione alternativa, ma meno usuale, di ""Albania austriaca""." "In Italia fu distribuito anche con il titolo alternativo ""...e Benson imparò ad uccidere""." Si giocava annualmente a Tarragona in Spagna. "Al resto penso io""." Questa nuova tuta dal colore blu e giallo viene denominata Tuta Fusione. "Durante la lotta, il leader dei Digiprescelti riconosce un taglio familiare sulla gamba dell'Imperatore." Metamorfismo termico di contatto tra una roccia magmatica ed una dolomia. La città è il centro amministrativo del comune omonimo. Parti della tradizione cristiana lo hanno implicato. Il colore si otteneva da erbe diverse, mentre oggi si utilizzano tinture chimiche. La nuova edizione fu un successo enorme, andando esaurita nel giro di un anno. "Alcuni modelli sono chiamati ""proiettori da interno""." Esistono affiliati anche a Biella. In questo periodo comprendeva due torri laterali. Era anche il termine portoghese per la peseta. La canzone rompe un lungo periodo di inattività della band. Vi si parlò la lingua veneta fino alla seconda guerra mondiale. "L'antibiotico raggiunge rapidamente ed ad alte concentrazioni tutti gli organi." Nella città è tutto tranquillo. Si interessò particolarmente alla flora degli Appennini. La rabbia Alla fine degli anni ottanta è passato al Basket Parma. Più volte è stata scelta come location per molti film. Le squadre sulla costa, come ad esempio il Termoli, preferivano partecipare ai campionati abruzzesi. Durante la sua produzione, la Isar è stata proposta anche in versione pick-up. Ma data la sua età e le leggi vigenti, dovette fare rientro in famiglia. Le pareti del cono arterioso sono lisce. Al suo posto viene eletto Fabio Zanotti. Il ragazzino viziato diventa così un giovane consapevole e un perfetto marinaio. Il sistema planetario viene rappresentato nella concezione tolemaica della volta celeste. Iefte combatté e vinse. Fu il più giovane di tre fratelli. Il capoluogo di contea è Burke. Solo Robby riesce a salvarsi. Laureato in giurisprudenza a Parigi. Terminati gli studi, studiò danza e pianoforte, ed esordì come conduttrice televisiva ed annunciatrice. La canzone si posizionò nelle classifiche nipponiche e conquistò anche un disco di platino. La settimana santa inizia con la domenica delle Palme. "Rischiava insomma l'accusa di bigamia." Essi dovevano dare ristoro ad automobilisti in transito. Stazione meteorologica di Pescara Ci sono due Pub in paese, il White Swan ed il White Horse. La maggior parte dei saggi si occupava delle questioni sociali del tempo. Possiede anche il passaporto tedesco. Sua madre era dama Anne-Christine Marlin. The Invader Ma nel libro non compaiono tutti i draghi che compaiono nella serie televisiva. È attribuito a Stefano Clemente. Ciò comporta come il gruppo spaziale possegga elementi tipici di questi tre sistemi. È formata da una serie di catene parallele. Mario Nigro Diego Censi Tuttavia questo non bastò a risollevare il loro inevitabile declino commerciale. Gabi potrebbe essere la città natale del poeta Tibullo. "Fioriscono quasi durante tutto l'anno." I colori sociali del club sono il bianco-nero. "Sia le coupé che le ""Luxury"" avevano lo stesso allestimento della ""Sterling""." Per questo fu necessario trovare un nuovo nome alla squadra. "Il Palazzo Trevisan Mion cambia quindi destinazione d'uso." Dopo un breve tirocinio nei circuiti provinciali, fece una rapida carriera nei music-halls londinesi. Scritta unicamente come provocazione, la lettera è però intercettata e pubblicata da un settimanale. Sposato con Marina, psicoanalista, la coppia ha una figlia, Rosa. "Per lei, l'architetto costruirà il suo mausoleo." Roberto, che era presente, si occupò di organizzare il funerale. A quei momenti che all’interno di spazi e tempi definiti assumono il profilo dell’infinito. Louis appare successivamente in quasi tutti gli altri romanzi della saga. Vi è una differenza importante tra le generiche aggregazioni di insetti e le società. La doppia identità di Stark è di pubblico dominio. Nei decori e negli arredi sono numerosi simboli e riferimenti ai rituali massonici. La cella cilindrica presenta monofore aperte, timpani ad arco sospesi e targhe per iscrizioni. A fine stagione torna al per fine prestito. "In base alle loro dimensioni le tre teste vengono chiamate ""maggiore"", ""media"" e ""minore""." È stata resa disponibile anche su YouTube. Era però il cranio a possedere le caratteristiche più notevoli, in particolare la dentatura. "Si noti che la dichiarazione e l'assegnamento avvengono nella stessa istruzione." È inoltre stato introdotto il Centro di Controllo. Questo tipo di patogeni non causa tuttavia malattie di particolare rilevanza. Come logica conseguenza, era assidua nella recita quotidiana del Rosario. Il caso venne archiviato fra i suicidi. "Più specificamente il poliziesco tratta di indagini affidate a uomini delle forze dell'ordine." "È gestita dalla ""Federazione cestistica della Danimarca""." Altre unità sono state commissionate da varie compagnie ferroviarie svedesi e austriache. Nella long form lo spettacolo è composto da una singola improvvisazione. È fratello germano dei principi Fahd e Turkī. Ugualmente, tutti i dipinti e le sculture agli altari sono andati dispersi o perduti. Sicuro della correttezza delle informazioni ricevute, si avvicinò alla porta e suonò il campanello. Ti piace Hitchcock? La contrada fa riferimento alla chiesa di San Domenico. Sono presenti cinque muscoli pari. Mi fai arrabbiare. Lombardo fu sepolto nel cimitero Mount Carmel ad Hillside, Illinois. "I Digimon possono digievolvere esattamente come negli altri videogiochi di ""Digimon World""." I capitoli sono stati poi raccolti in cinque tankōbon. Irish Luck Gli elementi erano in quattro colori: rosso, giallo, blu e bianco. Può essere causata da dissecazione aortica, rigurgito cardiaco, aneurisma. In questa edizione il programma presenta inoltre un cast multirazziale. "Ha debuttato all'età di tre anni in uno spot pubblicitario per la Kraft." "L'apertura boccale era prolungata trasversalmente." "Le elettromotrici erano state progettate per il recupero dell'energia in discesa." Molti di essi morivano uccisi dalla malaria. "Interpreta ""Più bella cosa"" di Eros Ramazzotti." Ottiene un punto nella gara finale in Qatar. I tetti sono costruiti a due altezze diverse. Il videoclip è stato diretto da Terry Richardson. Quelle fiorali sono ridotte allo stato di brattee. Infine venne portato a Ou-Tchang-Fo e, dopo essere stato torturato, venne condannato a morte. Questa teoria è radicalmente differente da tutte le altre. Si incontra anche in foreste aperte, zone arbustive e boschetti di palme da cocco. A causa di questo sfogo, fu subito arrestato e condannato a morte. "In origine connetteva la stazione ferroviaria con il ponte sull'Eneo attraversando il centro cittadino." In gara due Haga ottiene la sua seconda vittoria stagionale. Questi incarichi gli permisero di accumulare una ampia e varia esperienza legale. Friulana Subacquei di Udine. È stato sepolto al cimitero di Kensal Green. La pigmentazione varia dal bruno-nerastro al bruno-giallastro. È retta dal vescovo Marcus Stock. Tuttavia, molte delle linee che si erano divise da Sonderburg continuarono ad esistere. Nel frattempo continua le lezioni di violino con suo padre. Otto capisce che la loro vita è in pericolo, e licenzia Billy. "Molto controverso è il tema della datazione dell'opera." Nel frattempo i paramedici prendono Annie Brackett, la figlia dello sceriffo, e il dott. In presenza di glucosio o di fruttosio la soluzione assumerà invece una colorazione giallo. La raccolta dei nostri precursori era quindi vegetale e animale. I personaggi sono basati su quelli della sound novel originale. Si trova a sud-ovest del lago di Urmia. Anche i prodotti che sono commercializzati come accessori o ricambi vanno omologati. La costruzione fu eseguita dalla società dello stesso Burt Rutan, la Scaled Composites. Suo padrino di battesimo fu Richard Strauss. Era presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto, quando morì. La chiesa abbaziale è invece parrocchia, aperta al culto. J. Quantum Chem. I piedi infine avevano tre dita dotate di artigli stretti e appuntiti. Ciò è simile alla differenza tra le edizioni studenti e professionali di Mathematica. Essa è trasmessa al cane dalle zecche. Nella realtà, le trattative alterarono radicalmente la forma del governo e della società polacca. Si passò, così, da una monarchia costituzionale ad una monarchia assoluta. È sede della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Il clima del Gruppo del Sella è essenzialmente continentale. Nei secoli la Cittadella subì diverse trasformazioni. La produzione vocale è stata completata poi da Kuk Harrell. La canzone è in lingua inglese. Durante una battaglia venne catturato e imprigionato dagli spagnoli. Il nome è dedicato al compositore finlandese Jean Sibelius. Rimarranno a Uggiate il prevosto coadiuvato da due vicari. Non è oggi sfruttato per la produzione di rame. Era precedentemente abitato. "L'infiorescenza è terminale o ascellare." Ha lavorato come centralinista di un maneggio ed iniziò a studiare per diventare giornalista. Thelonious Monk: “è stata una grande perdita per il mondo della musica. "In India la frase è pronunciata come ""leo-ho""." Il suo discorso riscuote molto successo. "L'esito del confronto diretto avrebbe determinato la squadra campione." Si uniscono anche Capitan Marvel, Valchiria e Pepper Potts nelle vesti di Rescue. Il clima è tropicale, con molta pioggia in estate e poca in inverno. "Un corteggiatore elude il padre e riesce a scappare con l'innamorata." Questa immagine della lince sotto un abete è lo stemma della città. "L'oggetto appare nettamente rosso scuro; è probabilmente ricoperto di composti organici di antica formazione." "Quest'ultimo fu fortemente sospettato di collusioni." A causa della sua complessità nessuno ha mai implementato completamente il linguaggio. La transizione avviene anche durante lo sviluppo neurale e la riparazione dei tessuti. La sede di coordinamento centrale è in Piazza della Repubblica a Pescara, in Italia. Attualmente, la connessione tra gli abitati è diventata di impossibile gestione. Marcolin vanta diverse vittorie e numerosi piazzamenti di rilievo. Suo fratello Giacomo lavorò insieme a lui nella bottega paterna. Il seminario teologico, così come tutte le scuole confessionali cattoliche, venne confiscato. Posteriormente terminava in un impennaggio cruciforme monoderiva con piani orizzontali controventati. "Questo dominio è stato creato per facilitare l'offerta e la ricerca di lavoro." In questo reame del pensiero, si nascondono anche sinistre entità. Successivamente le ossa venivano raccolte e riposte nella cassetta al centro del circolo. Prospero crea così, con la sua servitrice Ariel, un uragano per distruggere la città. "L'etichetta venne chiusa negli anni ottanta quando Dodd si trasferì a New York." È una delle cinque novelle natalizie scritte da Dickens. I bambini erano stati affidati alle cure di certa Elizabeth Abernathy. Il timpano presenta due oculi affiancati ad una croce centrale, in intarsio marmoreo. I primi due di ogni gruppo avanzano alla fase successiva di eliminazione diretta. È divenuto vicecomandante dei vigili urbani di Marino. Ha una cicatrice sul volto a forma di uno. "Sharon Carter ed il suo partner Jimmy Woo collaborano spesso con l'Uomo Ragno." Forte fisicamente comincia nella società di proprietà della fabbrica come canottiere. "Sorge accanto al municipio, presso l""'Alter Markt"", l'antica piazza del Mercato." In seguito la Schaefer è tornata in Ohio ed ha lavorato come insegnante. Contiene al suo interno una versione censurata per la radio intitolata Purple Hills. La valuta utilizzata in Nuova Zelanda è il dollaro neozelandese. Il torneo fu vinto, per la quarta volta, la seconda consecutiva, dal Beitar Gerusalemme. "I quattro Vangeli è una tetralogia di romanzi, comprendente ""Fecondità"", ""Lavoro"", ""Verità"" e ""Giustizia""." I dimostranti hanno distrutto insegne e hanno appiccato piccoli fuochi per strada. Ai lati si estendono simmetricamente i volumi della canonica e dei locali parrocchiali. "Questo programma televisivo fa parte di un progetto più ampio, ""The Contender""." Lo perde però alla prima difesa: ai punti da Daniel Jiménez. Il libro ha ricevuto recensioni positive da parte della critica. Spector rimase inattivo per la maggior parte degli anni ottanta e novanta. La chiesa principale è dedicata ai santi Nazaro e Celso. Si narra che fosse un giovane di una fulgida bellezza. In seguito, Grieg ne aveva ricavato due suite sinfoniche per orchestra. "Questo sviluppo ha portato molti immigrati dal sud dell'Italia." Clifton James ad impersonare il maresciallo Bernard Law Montgomery. Sviluppa così allo stesso tempo la sua attività di direttore e consulente artistico. "L'anno successivo diresse Audrey Hepburn nella versione per la televisione americana di ""Mayerling""." La decorazione del soffitto fu affidata al maestro Carmine Palmieri. Appassionata dello studio, prese qualche lezione di nascosto da una compagna di classe. Nel suo insieme anche la facciata risulta suddivisa in tre fasce orizzontali. Le locomotive trovarono impiego sulle importanti ed impegnative linee del Sempione e del Gottardo. "In seguito aprì uno studio legale privato che gestì per circa vent'anni." "Dopo l'incontro con la pronipote, Lady Slane viene trovata morta dalla fedele servitrice." Alcune specie hanno bisogno di un terreno relativamente umido. Il brano fu registrato a Londra. Nelle sue vicinanze è inoltre presente una importante zona commerciale e industriale. A Morges è presente la squadra di football americano dei Morges Bandits. Inoltre lavorò anche nella Biblioteca Vaticana. Dopo sette anni, ai nastri di partenza manca il Valpellice. Lo stesso tipo di archetti in doppio ordine crea un motivo decorativo nel sottotetto. Ne consegue un notevole incremento, quantitativo e qualitativo, delle capacità produttive di un Paese. Billy Baron Holmes e Cooper diventeranno membri fissi del gruppo negli anni successivi. Viene salvata da Jim che, questa volta, la convince a sposarlo. Nello stesso anno è stata battuta da Laura Robson nel singolo. Attualmente vive e lavora a Parigi. Questo equilibrio è denominato equilibrio idrostatico. Sorge sulla via Garibaldi, nella città di Messina. I colori sociali della squadra sono il rosso e il blu. Se ciò non avviene il trofeo viene assegnato al detentore. Si nutre di invertebrati di vario genere come crostacei, molluschi e pesci. Gabriele Volpi nasce a Recco dove è stato operaio delle Industrie Meccaniche Liguri. Tuttavia, egli si dimostra assolutamente inadatto a questo nuovo ruolo. Giunto a Manta, proseguì alla volta di Quito. Si trova nel quartiere di Dongdaemun-gu, a Seul, in Corea del Sud. Oggi, il monastero funge da destinazione turistica ed escursionistica con un ostello in loco. Ha vinto il concorso e, successivamente, ha iniziato la sua carriera di modella internazionale. Il solvente deve essere affine ai principi attivi che vogliamo estrarre. "Socio della Società italiana di bibliografia e biblioteconomia e dell'Associazione per l'economia della cultura." Ciò nonostante il matrimonio non fu molto felice. "Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò nell'esercito britannico nella Royal Field Artillery." Inoltre i pensieri sono azioni permanenti ed essenziali e non passeggeri. Termina la carriera nel Recreativo Huelva in Segunda División. Gli adulti sono tendenzialmente crepuscolari, sporadicamente diurni e mai notturni. "Non si hanno notizie certe dell'esistenza del borgo durante l'Impero Romano." Condannato a morte, fugge dalla prigione. "La trama ha come tema centrale la storia d'amore di Eleonora ed Edoardo." La vincente avrebbe raggiunto Kerry, campione del Munster. Il manoscritto è pesantemente danneggiato e frammentario. Viene eliminato nei preliminari di Europa League dal West Ham United. Il film ha trovato una buona accoglienza dai critici cinematografici. La rivista pubblicava sia opere di narrativa che saggi. Poco dopo, Marie viene sorpresa mentre si trova china sul corpo. Dionisio I di Siracusa, reduce dalla campagna in Italia, impostò una strategia di contenimento. I giochi consistevano in quattro discipline di tre sport. Ma loro non sono interessate e presto sopraggiungono la sfiducia e le accuse. Serve il centro abitato di Ospitaletto, frazione del comune di Marcaria. Altre spine reggevano le pinne pettorali e quelle dorsali. A questo sistema venne dato il nome di View-Master Personal. Ha collezionato diciassette presenze con la propria nazionale. Fu proprio Benjamin Latrobe a suggerire a Jefferson la soluzione della Rotonda. Tolkien, entrambi nella Terra di Mezzo. Dopo queste esperienze ritornò a dedicarsi alle competizioni stradali. The Child Il quarto di miglio è una distanza tipica nelle gare di accelerazione motoristiche Questo problema è di rivoluzione intellettuale. È una diga a struttura muraria ad arco in calcestruzzo. Con il benestare dei loro figli, i due infine si sposano. Si trova nel comprensorio di Orsogna, Filetto, Giuliano Teatino e Ari. Mario, un ragazzo di origine meridionale, vive a Torino con la sorella Michelina. Anche in seguito sono stati condotti studi su armi a energia. Poiché il match era in differita, non venne mai trasmesso in televisione. Attualmente la struttura contiene una scuola privata gestita dalle dame del Sacro Cuore. Alla fine si vanta di essere ateo e di non aver timore di nessuno. Fu in questo periodo che Scaligero compose e pubblicò molti dei suoi studi. Crebbe in una famiglia protestante. La biblioteca del castello ospita ca. "Qui di seguito le ""Otto Bandiere""." Partecipò in seguito a diversi corsi di executive e leadership privati. I colori sociali del club in questo periodo erano il bianco e il nero. In campagna, un giovanotto che viene dalla città rimane ferito in un incidente automobilistico. Ben e Pete decidono di andare a Las Vegas per distrarsi dalle loro separazioni. La pianta contiene flavonoidi, che hanno forti proprietà anti-ossidanti. Intanto inizia a rispondere alle domande contenute nelle buste. Tuttavia, durante questa competizione non fu mai impiegato. Anche il settore terziario è di recente istituzione. Ebbe due versioni cinematografiche e una riduzione televisiva. I componenti della banda saranno identificati e catturati nei giorni successivi. Spiegel Online è stato annoverato per la seconda volta tra i partner della conferenza. Erano considerati di stirpe latina e un solo autore li ritiene di origine sabina. "L'economia locale è prevalentemente agricola, ma sono presenti anche alcune industrie." Oggi fa parte del comune di Sermersooq. "Questo tunnel è considerato un simbolo dell'ostinazione di Pierre-Paul Riquet contro le avversità." "Proprio mentre il ""Galactica"" veniva raggiunto dalla ""Pegasus"", le condizioni della Roslin degenerarono." Egli vive sulle montagne con due suoi discepoli. Forse si riproduceva semplicemente separandosi in due. Antonio morì due anni più tardi e gli succedette Giovanni. "Analogamente si può risalire alla data approssimativa dell'immatricolazione basandosi sulla sequenza delle tre lettere." Ti dico, figlio di Dio. La sua sarà una presenza ricorrente nei film della coppia siciliana. La polizia dovette intervenire altre tre volte durante la partita. Maggior humor è stato inoltre incluso nella versione nordamericana. "L'ultima scena si riferisce agli avvenimenti che verranno narrati ne ""Il giorno del Dottore""." Uno dei fantini, Jimmy Abbott, è segretamente innamorato di Mary, la figlia di Hughes. "La canzone è stata prodotta da Lil' Jon." Inoltre la canzone fu fortemente ispirata dallo stile del pianista rock-blues Fats Domino. Arrosti di carni rosse o pasta al sugo di pomodoro con carne. Durante la dominazione normanna si mantennero, soprattutto nel primo periodo, molte delle fortificazioni preesistenti. "Presso l'Istituto Orientale di Napoli imparò anche la lingua russa." I Cubs furono una delle formazioni più dominanti del baseball agli inizi del novecento. "Il disco contiene la hit ""Gabriel""." La parte occidentale dello Stato è occupata prevalentemente dalle Grandi Pianure. La livrea della casa milanese divenne rosso-verde. "Salvatore, dell'ordine di S. Agostino." Essa è una via di mezzo fra una corrente tranquilla ed una cascata. "È sposato con l'attrice Leslie Mann e ha due figlie, Iris e Maude." Tuttavia non venne mai pubblicato commercialmente, nonostante ne furono realizzati alcuni esemplari funzionanti. Sette Beaufighter erano stati abbattuti dalla artiglieria contraerea delle navi tedesche. Per la prima volta partecipò la nazionale delle Samoa. Dallo stesso giorno ricopre la carica di presidente del Senato. Corrisponde al sesto livello del campionato italiano di calcio, e il secondo regionale. Tornato, il re concesse, come richiesto dagli insorti, una costituzione, diventando un monarca costituzionale. Sulla cute sono presenti organi sensitivi, generalmente rappresentati da peli tattili. "Dopo due stagioni, si trasferisce all'." In aprile e in maggio si ha un altro accoppiamento. Per Goffman, la società non è una creatura omogenea. Durante la sua militanza nel Groningen subisce un importante intervento chirurgico per una peritonite. Venne girato a Black River Falls, nel Wisconsin. Una mattina, mentre cammina verso casa, vede un giovane ubriaco disteso sul marciapiede. Il suo territorio comprende la regione orientale della Lettonia. "L'ingresso della tenuta affaccia sulla piazza del Pittore." Le sue vicissitudini durante i suoi primi anni di vita restano ignoti. Questo assicura un maggior rendimento ai bassi e medi regimi di rotazione. Il design è stato rivisto pur mantenendo alcuni elementi della versione originale. Fu eletto secondo arcivescovo della arcidiocesi di Vienne. Risulta una città aziendale, poiché è interamente posseduta dalla Disney. Si raccorda altresì con diverse strade statali. Non è chiaro ancora oggi quando il marchesato di Pembroke abbia cessato di esistere. Disturbi della pubertà sono abbastanza comuni anche nel gigantismo ipofisario. "La nuova collocazione, in diretta concorrenza con lo show ""Scommettiamo che...?" "Questo l'ha resa la più grande convention sugli anime della Scozia." Tank Palamara è fra i più richiesti chitarristi rock italiani. È un animale diurno e probabilmente solitario. Alcuni traduttori hanno voluto identificare questa seconda creatura con la tarma minore della cera. Il mixaggio fu affidato a Tommy Hansen. "Alla Coppa del Mondo di Stoccarda, vince la medaglia d'argento con la squadra." Attualmente è di proprietà del gruppo musicale post-rock Sigur Rós. Viene consegnato alle autorità militari. La lingua dovrebbe avere una forma scritta e una parlata concordata. Questo brand è indirizzato a coloro che praticano sport di mare e montagna. I missaggi furono completati in maggio. Diplomato presso il liceo scientifico G. Peano di Cinisello Balsamo. Lo Yoruba è una lingua isolante. Leo lo allontana dal gruppo. Questi velivoli furono detentori di record, in parte ancora attuali. Da Walter discese la dinastia reale degli Stuart. Gli ultimi si sono tenuti a Egli inventò anche il simbolo che oggi viene usato per indicare i numeri reali. Sul suo sarcofago è stata rinvenuta una delle più importanti iscrizioni della storia croata. Caccini espresse delusione per gli inappropriati abbellimenti eseguiti dai cantanti del suo tempo. Wendy si salva solamente grazie al bottone a forma di ghianda regalatole da Peter. Quando si parla di post-produzione si fa riferimento, genericamente, alla fase di mixing. Il film contiene molti riferimenti a Blow-Up e a Michelangelo Antonioni "L'istituto fornisce vari servizi ai suoi membri, sia per la carriera accademica che professionale." "Madrina dell'evento fu la conduttrice televisiva Alessia Ventura." Nonostante queste preoccupazioni Hartmann riuscì a farsi assegnare nuovamente a un reparto di volo. "Evento clou sono i due test match contro i ""Pumas""." Nel dopoguerra si specializza a Fort Bliss, in Texas. McHugh, un repubblicano moderato, entrò così a far parte di un governo democratico. "Nature"" dedicata ad Allen, chiamandolo ""Il maestro del realismo""." Il professor Francesco Perfetti curò la presentazione di quel lavoro. Pierre Gasly, su gomme morbide, si posiziona tra i due piloti della Ferrari. Vengono confermati i piloti della stagione precedente, Jacques Villeneuve e Ricardo Zonta. Raggiunse la quinta posizione delle classifiche neozelandesi e la quarta in quelle australiane. Versione ricavata per conversione del carro base. La coppia vincente si aggiudica il tesoretto conquistato dai ballerini per una notte. Tradizionalmente le regine consorti venivano incoronate con la seicentesca corona di Maria di Modena. "Contenuta all'interno di tre diversi manoscritti, è incompleta." Tale strada collega piuttosto celermente Policastro a Vallo della Lucania, Agropoli, Battipaglia e Salerno. "Egli fu anche Lord Ciambellano e governatore dell'Isola di Wight." I picchi del Tien Shan si innalzano lungo la frontiera meridionale con il Kirghizistan. Pilato vi si reca e trova il sepolcro vuoto. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Roselle." Essi funzionavano come dispositivi di cronometraggio e anche come calendari. La stessa Peggy Guggenheim passò qualche giorno a Bordighera in occasione della mostra. Il territorio partecipa al Segretariato delle comunità del Pacifico. Frequentò spesso ricchi nobili e alti ecclesiastici, viaggiando in tutto il paese. Probabilmente le absidi erano tre, e quella maggiore era illuminata da tre monofore. "Anche il turismo occupa una parte significativa dell'economia." "L'osservatorio astronomico di Norimberga ha diverse modalità per introdurre i visitatori al cielo stellato." La storia della città pre-ispanica non è chiara. "Professore di statistica all'Università di Pisa, Macerata, Parma e Roma." Le orecchie sono moderatamente larghe, grigio scure e cosparse di peli marroni. Lilly Rush è una giovane e determinata detective della squadra omicidi di Filadelfia. Colonizzano il mare e poche specie le acque dolci e la terraferma. Le larve neonate mangiano il guscio del loro uovo prima di nutrirsi delle foglie. Le due società assunsero la gestione congiunta di entrambe le manifestazioni. Generalmente si compone di blocchi di cemento uniti fra loro. Sei ministri avevano già ricoperto incarichi ministeriali in precedenza. "L'equipaggio per la costruenda unità venne trasportato in Inghilterra dalla fregata a vela ""Regina""." Sposa Cecilia Lazarus, dalla quale ha avuto una figlia, Anna Frances Mole. Beirut, Libano. Timberlake scoprì con disappunto che i suoi averi erano stati rubati da un tronco. Chiese con caratteristiche molto simili a questa sono state edificate anche in Abruzzo. Commercializzato anche in vinile nel formato di doppio Lp. Il parco si trova in una zona di transizione tra clima subtropicale e temperato. Può manipolare tale materia in varie forme e quantità. In settembre, dopo un iniziale rifiuto, Aung San accettò. Fu un discreto successo. "Come in molti altri romanzi di Palahniuk, ci sono numerosi piccoli temi all'interno dell'opera." È chiaro che per lei la forza si trova nelle donne. Centinaia di libri, film, serie tv sono stati realizzati nei secoli. Questa volta le vittime furono cinque. Così si risolvono i problemi relativi alla scelta del dominio delle funzioni algebriche. Curiose sono alcune iscrizioni a rilievo, probabilmente ordinate dallo stesso Castellucci. La divisa da trasferta fu invece totalmente bianca. "È stato il primo rettore dell'Università di Porto." Travel offre guide turistiche, articoli quotidiani, prenotazione e servizi di prenotazione. "A Frank Worsley, già capitano dell""'Endurance"" fu assegnato il comando della ""Quest""." Ralph Lamb, un cowboy veterano di guerra, diventa sceriffo della città. Otto stari fanno un sacco. "Detto smeraldino per il suo piumaggio, questo uccello riesce a mimetizzarsi nell'ambiente tropicale." "L'attacco viene rivendicato da una misteriosa organizzazione criminale, che promette ulteriori attentati." Alcune tane forniscono anche scorciatoie per muoversi rapidamente tra due punti della campagna. Vi è differenza tra internazionalizzazione e localizzazione. Filippo è contrariato da questa relazione fra la casata nemica e la sua progenie. Fu sepolto nella chiesa della Santissima Trinità di Venosa. "Intraprese lui stesso tutto il cammino formativo all'interno dell'ordine fino alla morte." Nel collegio si svolsero elezioni per sette legislature. Noto come importante storiografo del territorio di Gemona. La gamma prodotti venne rivista. "L'intero regno di Grimoaldo fu segnato dai continui conflitti con i Carolingi." "Essi formarono il nucleo del braccio italiano dell'Irgun." Il gruppo si forma a Los Angeles, California durante il movimento punk rock. Negli anni recenti sono stati eseguiti diversi restauri alla struttura. Divenne la prima comunità abitata dalle celebrità del nascente mondo del cinema. Segue una breve bollitura. Egli è anche un pittore dilettante, il lavoro si discute con umorismo. Mi accusano di vari omicidi. Tratta male Rose ma in fondo le vuole bene. Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state sei. Tuttavia, ciascuno Stato aderente, se lo desidera, può assicurare standard di protezione più alti. Significativa anche la Rocca Ottocentesca. Fu il primo insediamento concepito appositamente per i turisti. Non vi furono costruiti impianti fissi di camere a gas. Non sembra però che questa divisione sia la medesima per la flora. Bisogna affrontare sette partite per finire il gioco e vincere la Coppa del Mondo. Non è adatto a vivere né in città né in appartamento. Ne fu realizzato un solo esemplare. "Carmen arriva a uno scavo archeologico dove finisce nella missione degli studenti dell'ultimo anno." Pirates Ahoy! È un film romantico a sfondo western statunitense con Lee Majors e Leslie Wing. Alcuni suoi lavori teatrali vennero adattati più di una volta per lo schermo. Perciò queste interpretazioni non hanno molto seguito al di fuori di Feltre. In questo contesto, gli animali giocano un ruolo importante. Tuttavia, gli abusi di tale corpo proseguirono, attraverso indagini, irruzioni, e confische di beni. Giulio Ferrari In questa specialità non prese mai parte a rassegne olimpiche o iridate. Frequentò il Balliol College. Probabilmente fu sempre lui a far costruire Torre Falco. Il giocatore argentino è di origini italiane; la nonna di sua madre era piemontese. Sfortunatamente, Mental ha scelto questo tempo per rivolgere la sua attenzione verso la Terra. Filosseno era un ufficiale di Alessandro Magno. Amanda inizia la sua carriera come modella, ad undici anni. La band si formò nel loro paese di origine Barbados. I reperti salvati furono distribuiti in varie sedi della Bibliothèque nationale de France. Di seguito è riportato un cladogramma degli studi di Andres et al. Poco dopo si trasferì a Los Angeles, in California. Il romanzo è di chiaro stampo picaresco e allo stesso tempo didattico. Barber fu mandato a scuola nel villaggio Barton vicino Darlington nello Yorkshire. È la specie più grande di tutte e misurava novanta centimetri di lunghezza. Ma il neonato visse solo cinque giorni. "Per accedere all'ascensore è necessario comporre tre note specifiche su un pianoforte." Glenn Cunningham Si trova nella parte nordorientale del paese, al confine con la Tanzania. "Nel film appare l'attore Clint Eastwood, alla sua prima comparsa cinematografica." Nonostante le difficoltà economiche, fu molto prodigo come mecenate. È presente anche una sezione dedicata alla Lucania ed alla sua storia. Nelle due stagioni successive trovò pochissimi spazi. Plutarco, comunque, omette il nome di Carete nella sua lista. Dennis Lloyd Nel corso della sua progressione, si possono presentare ostruzioni alla circolazione del liquido cefalorachidiano. Alcune fonti coeve sostengono che Tamerlano rinchiuse Bayezid in una gabbia come un trofeo. Egli è stato definito il padre del liberalismo svedese. La fermata è adiacente ad un passaggio a livello, situato sul lato Novara. Su figlio Giulio fu pure scultore. La restante vittoria va ad Honda, nel Gran Premio di Germania ad Hockenheim. "Il brano è il primo singolo ufficiale del settimo album ""Version of Me""." Esse sono tradizionalmente raggruppate in costellazioni. I suoi contributi più significativi sono stati apportati nelle armi automatiche. Ci sono stati numerosi segmenti comici durante la corsa dello spettacolo. Secondo alcuni testi viene indicata invece come prima generazione. Pochissime le industrie, concentrate nella vicina zona industriale della Val Dittaino. Quasi immediatamente, il segnale incominciò ad essere citato erroneamente. Granite Falls I collegamenti sono effettuati con navi di Tirrenia Navigazione in regime di continuità territoriale. Esso ospita la maggior parte degli uffici giudiziari. Il disegno a lato mostra le varie forme delle foglie. Navi della classe presero anche parte alla Battaglia di Dogger Bank. Antonio fu un sostenitore della Controriforma. È di origini inglesi, scozzesi, irlandesi, francesi, svedesi e tedesche. È endemico del Madagascar, dove abita nelle paludi e nelle aree coltivate. Il lago è di origine glaciale. "Sede vescovile è la città di Tarma, dove si trova la cattedrale di Sant'Anna." Tra i più grandi gruppi finanziari del paese. La salvezza individuale è possibile solo in una singolarità irripetibile, irriducibile, concentrata in sé. La giovane riesce a far scappare Jim. San Antonio interrompe i suoi compiti e si inginocchia davanti alla visione. La colonna è coronata dalla statua della Vittoria, opera di Christian Daniel Rauch. Le cifre dopo il punto sono completamente casuali. Vengono suddivisi tra insediamenti rurali e urbani, separati per dimensione e popolazione. È probabilmente una specie arboricola e notturna. "Il suo slogan è: ""Music For Everyone""." Figlio del capomastro muratore senese Nicolò Franchini, fu attivo principalmente a Siena. Tuttavia, la terminologia anatomica corrente lo classifica come un singolo muscolo. "Fu anche l'ultimo idrovolante adottato dalla marina imperiale con struttura interamente in legno." "Rinnovato anche l'impianto sonoro." Si tratta di una delle numerose fontane cinquecentesche della città. "Oltre al serbo, parla correttamente l'inglese ed il russo." Parlavano sensi e passioni, e non intendevano se non immagini. "Un modello ricostruito è esposto nel Museo della Scienza e dell'Industria di Manchester." Lavorò presso diverse università statunitensi e operò in osservatori astronomici. Il quadro diventa uno dei simboli della città della piana. Tutti questi brani risentono fortemente della possibilità di non limitare temporalmente la registrazione. Tuttavia molto dipende anche dalle preferenze del biker. Ross Taylor "Nel corso della stagione si alterna con l'altro portiere, il francese Alphonse Areola." "La lettera stabiliva il mantenimento nei Balcani dello ""status quo""." In Italia è ancora inedito. Lei però non ci casca e li manda via tutti quanti. Al suo posto venne inserito Mike Perry. "Altro edificio rimasto è l'attuale municipio, che presenta ancora un grazioso chiostro." Allori i membri maschi del Glee, guidati da Puck, decidono di vendicarsi. "Il brano era infatti decisamente troppo lungo per essere inserito all'interno del romanzo." Diverse famiglie si avvicendarono alla guida della signoria. Fu anche un abile e richiesto ritrattista. "Il nome significa ""otto passi allo stesso tempo""." Consiste in una serie di scontri ad eliminazione diretta dopo una gara di qualifica. "All'interno è conservato un coro ligneo intarsiato e scolpito che risale al seicento." Sposato, ha due figli ed è di fede cattolica. Gli avventori disertarono il locale, che decadde. "Il Partito d'Azione costituì una delle componenti principali della Resistenza italiana." Di Loreto Corolla: il colore dei fiori è prevalente giallo. Trasferitosi al Morelia trova più continuità di gioco, giocando da titolare in attacco. Essa si manifesta con la presenza di quattro foglioline invece che di tre. Già in aprile la squadra fu dismessa per ragioni finanziarie. Dopo questo prologo denso di significato, comincia la storia. Come lo stesso, lei era sinceramente pia e devota. Questo ebbe importanti effetti sulla società cinese. Un tempo era piuttosto comune e di uso perlopiù femminile. "In un'altra stanza Susy trova il cadavere di Sarah inchiodato ad una bara." Per diverse settimane non mostrò segni di decomposizione. La vera tragedia comincia quando anche i genitori iniziano ad avere le stesse apparizioni. "Tuttavia, contro le regole dell'istituto, continuò di nascosto a giocare a football." "Dopo l'Unità venne eletto deputato nel primo Parlamento italiano." Nel Corso Garibaldi si distinguono alcuni palazzetti qualificati da eleganti portali e finestre. "La sua tomba si trova nella Chiesa di Sant'Agostino alla Zecca." "Inoltre, bisogna ""favorire l’intesa tra tutte le razze""." Ritratto generazionale dei nati negli anni settanta visti in maniera negativa. La stagione divenne rapidamente un fiasco. Essendo duro di udito è solito sentire le ultime lettere delle frasi. Oggi Abbadia Alpina è un centro commerciale ed economico. Milita nella Football League, la seconda divisione del campionato greco di calcio. Wham Bam Jewel è anche più resistente. "Il suo verso faceva tremare l'oltretomba." Istantaneamente la volta del sotterraneo crolla e Malone sviene. È per es. La prima chitarra del chitarrista è invece rimasta in possesso della madre. "Nel video-documentario ""The Making of Pump"", viene definita come un ""capolavoro""." "Ha composto anche diversi problemi ""Fairy""." Suo padre era stato sposato con Lucrezia Borgia. La serie è pubblicata anche in taiwanese da Kadokawa Taiwan Corporation. Nella stagione successiva non viene mai impiegato in prima squadra. La chiesa, destinata ai francescani, subì poi trasformazioni e ricostruzioni importanti. "Alla fine dell'anno la Lancia fu nuovamente Campione del Mondo Rally." Damon infatti tenta di tornare ma ormai è troppo tardi. In Italia per poter diventare farmacista occorre frequentare il corso di laurea in farmacia. Questo forma un biofilm in grado di isolare e aggregare i batteri. Il confine tra i due stati è composto di due parti separate dalla Mongolia. "Mai pubblicata su album ufficiali, è presente in diverse raccolte: ""Brava!" Successivamente rappresentò il medesimo partito in Parlamento in qualità di consultore nazionale. Dieci incredibili giorni Si distinguono due tipologie differenti. Ogni stilista doveva creare due modelli. Lo Sky-Hook può essere usato anche come arma. Successivamente vi insegnò per quattro anni. Venne sepolto nella Sagrestia di San Pietro in Vaticano. Pochi sono inoltre i fiumi, a carattere prettamente torrentizio. Con sostanze riducenti forma miscele esplosive. "Fondò in questo periodo anche la ""Scuola di aviazione Caproni""." Ha iniziato la carriera nel Danubio, giocando anche in Cile, Bolivia, Messico e Argentina. The Living and the Dead Daniel Bennett "Anderson riottenne il comando dell'inattivo ""Eastern Command"", e considerò questo incarico come una punizione." "Il quarto governo Giolitti rappresenta l'ultimo atto della politica trasformista del politico piemontese." Poco dopo la cattura fuggì per la seconda volta. Ogni disco ha una canzone incisa in ciascun lato. A Monaco, invece, si ritirò in entrambi gli eventi. Vestibolo Avenida de Guadalajara Bourg-en-Lavaux si affaccia sul lago di Ginevra. "Si diffusero all'inizio degli anni novanta, anche con la pubblicità di Graham Lloyd." Franco Venturini "Joseph Hall, vescovo di Norwich, lo consacra diacono l'anno successivo." In giovane età si interessò al teatro musicale, alla recitazione ed al canto. È pericoloso per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Il torrente è a sua volta arricchito dai piccoli fossi Felice Zingara e Cavaliere. "Presso di loro, Paul viene chiamato Muad'dib, e riconosciuto come il messia lungamente atteso." La regia è affidata a Michele Melani. Oltre la morte Invece i cobra adulti hanno come nemici naturali, oltre alle manguste, i rapaci. Ai rappresentanti di lista non spetta invece alcuna indennità in denaro. Le registrazioni cupe di Jordan furono notevoli per il loro uso della narrativa fantastica. È un film western statunitense con Steve Cochran, Diane Brewster e Leo Gordon. Rinnovate minacce telefoniche non impediscono ad Ambrosoli di assolvere al suo compito. "Nel tempo è stato anche chiamato ""Lago Divino"" o ""Lago da Vino""." "Quest'organizzazione ha anche lo scopo di organizzare i Giochi panamericani." Alla creazione dello show avevano partecipato anche Agnes De Mille e Walt Disney. Assieme agli altri ragazzini metterà in atto un piano per eliminare Ryuji. Adattamento per lo schermo di una delle più famose operette di Gilbert e Sullivan. "Vinse il torneo sconfiggendo in finale The Barbarian con due ""Diamond Cutter""." La sede amministrativa è a Trento. È la scuola più antica della provincia. I rischi della manovra verso la madre includono danni ai tessuti molli e sepsi. Alcune centinaia di migliaia di locutori si trovano nel Pakistan settentrionale. Molti altri rami degli Uí Néill non avevano mai condiviso la regalità. Renzo Olivo "Storicamente, il maggiore gruppo etnico abitante l'area era quello dei polacchi." La specie è stata rinvenuta in Africa occidentale e centrale. Tuttavia, analisi attente delle immagini non hanno mostrato differenze nei siti di osservazione. In particolare stringe amicizia col pittore e cartellonista pubblicitario Severo Pozzati. Prodotto dalle Edizioni Cinematografiche di Silvio Laurenti Rosa il film ebbe scarsa distribuzione. Durante la terza legislatura fu anche presidente del parlamento. "Anticamente era una chiesa; all'inizio dell'Ottocento fu trasformata in un teatro." "È stata introdotta in Spagna, Turchia e negli Stati Uniti d'America." Vicino al ventre corre una linea di chiazze tondeggianti più grosse dei punti soprastanti. Il giorno seguente il comandante romano vendette il resto della popolazione come schiavi. Erano di sesso femminile e avevano sembianze scheletriche. "L'anno successivo, entrò in servizio presso il Ministero della giustizia, e divenne sostituto procuratore." "Per sfuggire ai creditori, prende un treno, il ""Ventesimo secolo"", per scappare da Chicago." Le velocità del traffico stradale negli altri Paesi sono espresse in chilometri orari. Altra peculiarità è la meticolosa accuratezza storica e le profonde meccaniche di gioco. Oggi è sconsacrata è utilizzata come annesso rustico. I brani sono stati tutti rimasterizzati appositamente per questa pubblicazione. Il film gli è stato dedicato. A loro apparteneva il diritto di esercitare la gabella sul sale. Probabilmente per questo motivo non fu poi nominato governatore della California. Non ho mai personalmente ricevuto alcuna minaccia di morte, neanche una. Serve i centri abitati di Pollina e di San Mauro Castelverde. I protestanti formano una minoranza significativa in alcune parti del paese. "Da lui prenderà il nome un movimento sociale d’ispirazione liberale, il ""denobilismo""." Harry Webb, un minatore, torna in città dal Funeral Range. Per i suoi alti meriti la sua biografia è inserita nella prestigiosa Enciclopedia Militare. Il cronometraggio è manuale al quinto di secondo. Fu quindi arrestato e gli furono contestate le accuse di omicidio. "L'attore principale è Gabriele Orlando." Nel linguaggio comune il termine è sinonimo di teoria delle stringhe. Il brano ha avuto sia recensioni positive che negative. Successivamente si diplomò allo Smith College con una laurea in Storia. "Il dipinto raffigura l'amore tra Venere e Giove." Organizzò a Marsiglia una rete di contro-informazione. In seguito, vestì le maglie di Sedan e Lierse. "L'eliminazione al primo turno comporta il solo rimborso delle spese sostenute per il viaggio." I suoi primi testi e studi saranno infatti in inglese. "Non va confusa con un'altra ""Apocalisse di Pietro"", in lingua greca, anch'essa apocrifa." I maschi fanno brevi e brevi viaggi intorno al loro territorio per difenderlo. Spesso tuttavia il consigliere più votato veniva nominato sindaco. Una costruzione separata, egualmente lignea, ospitava i servizi igienici. Il quarto e ultimo movimento è udibile durante la fase definitiva dello scontro finale. Louise è caduta vittima del patto proposto da lei. Si tratta di un edificio quattrocentesco, oggi adibito a sala espositiva. Fu per la prima volta mandato in onda su Yahoo! Vincenzo De Caro "L'anno dopo morì anche Giovanni." "In inglese le rane di questa specie sono comunemente denominate ""Blanchard's Cricket Frog""." Suo figlio è il noto divulgatore scientifico televisivo e professore di matematica William Smith. "Il segreto di stato può coprire ""documenti, notizie, attività ed ogni altra cosa""." Tale ruolo in origine era stato concepito come una figura maschile. È un testo molto importante in quanto getta luce sui problemi sociali del tempo. Insieme, i tre tornano al ponte, dove il Tyrant lancia Lucia in mare. Nessun oggetto può essere trovato in queste casse, forniscono solo punti. Queste parole sono state spesso citate durante il dibattito sul suicidio assistito. Il lungo inverno Lanois confessò di aver avuto non poche difficoltà nel produrre Bob Dylan. Il corteo non ha nulla a che spartire con una semplice sfilata comunemente intesa. La setta negava la divinità dello Spirito Santo. È membro della Chiesa Evangelica Valdese. Nel corso di una udienza, Ciro Di Lauro confessò di aver manomesso il timone. Il presidente decise di combatterlo e otto mesi dopo lo sconfisse. Con il Galatasaray ha vinto un campionato turco. Negli ottavi di finale viene eliminato in due set da João Sousa. In America latina: Città del Messico, San Paolo. La canzone è stata scritta dalla stessa Carpenter, Ross Golan e Johan Carlsson. Di Roberto si hanno poche notizie. È stato nominato cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Quando è in Italia risiede nella zona di Pavia. Lars von Trier è il produttore esecutivo del film. Una scatenata commedia on the road da Torino a Napoli. "Morì improvvisamente nel novembre di quell'anno sul fiume Taro, tra Piacenza e Parma." "È testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels." La cronaca è divisa in tre libri. Il campionato terminava con il Superbowl italiano che assegnava il titolo nazionale. Regnò quando Costantino I era imperatore a Roma. Esempi posteriori sono diffusissimi in tutto il mondo. "Berlusconi ha dichiarato di non voler ""disturbare"" Gheddafi, dopo le prime repressioni delle proteste." Dopo un banchetto, la pantera dorme per tre giorni nella sua caverna. Lo strumento può anche eseguire assoli. La distribuzione venne affidata alla Toei Animation in aprile. "Era una donna afro-americana, con i poteri del teletrasporto e dell'intangibilità." In Spagna ha riscontrato entrate e in Svezia. Fu battezzato così in onore di Clio, nella mitologia greca la musa della Storia. Janette ora gestisce un night club, mentre LaCroix lavora come conduttore radiofonico notturno. Queste notizie non sono mai state confermate da altre fonti. È opera del noto pittore Lodovico Lana. "Il capitello della colonna è ancora purpureo e richiama nello stile l'ordine corinzio." Può essere preda di squali, foche, leoni marini, mammiferi marini, e uccelli marini pescatori. Uno dei principali sostenitori è stato il presidente egiziano Hosni Mubarak. Solo vita selvaggia e pura. Ha scritto questo libro dopo aver osservato alcuni ragazzi parlare con delle ragazze. Tali avventure sembrano aver avvicinato Miss Price e il signor Browne. Era inoltre membro del Consiglio Privato. Altre due figure secondarie si distinguono alle estremità. La pasta è croccante mentre il ripieno è morbido. Klasse della Repubblica Federale Tedesca. Rientrato alle gare in maggio, si piazza secondo al Giro di Romagna. "In autunno, sarà di nuovo indagato, dalla procura di Larino, nello scandalo ""Black Hole""." Michael Smith Molyneux ha annunciato che Henderson ha scelto di condividere il premio. Nel dopoguerra fu insignito del titolo di Mort pour la France. Questo cambiamento del protagonista influirà il confronto ideologico con Natalie, una giovane collega. Con il collega condusse la guerra contro i Liguri. Un esemplare è in mostra al Royal Scottish Museum ad Edimburgo in Scozia. Ordine della patria Fu aspramente criticato da Charles Burney per la sua scarsa capacità inventiva. Durante la seconda guerra mondiale combatté in Albania, sud della Francia e Italia. "Grazie ad alcuni documenti storici si può analizzare l'evoluzione demografica del centro abitato." Le ali sono nerastre ed attaccate posteriormente alla base dei metatarsi. Attualmente gioca nel Toluca. Steven Caldwell "La presenza dei due santi è legata all'ordine dei Minori, quello dei committenti." Vanta inoltre alcuni lavori da solista. Insieme si dovrà portare a termine o risolvere un evento. Si tratta della frazione situata più a ovest del territorio comunale. "Intorno all'anno mille la chiesa di Sant'Angelo risultava appartenere già al vescovo di Firenze." "Tuttavia, l'Associazione riceve anche contributi in natura da parte di alcuni membri." A metà giornata, i combattimenti erano arrivati a interessare le strade interne della città. La scelta Dopo qualche giorno dal rilascio, annuncia il ritiro dal mondo del wrestling. Il titolo ducale passò al fratello Filippo. Ovviamente si tratta di una perfetta sconosciuta. Nella versione italiana, Lopmon è invece doppiato da Paola Valentini. Il manto è bruno scuro con segni castani sulla groppa e sulle regioni inferiori. Non hanno manomesso eccessivamente la canzone. È retta dal vescovo Jacinto Inácio Flach. Aderisce ad Avanguardia Operaia, organizzazione rivoluzionaria della nuova sinistra italiana. "Poi Collezionista aiutò Silver Surfer a sconfiggere l'In-Betweener." Tre paia di questi, muniti di chele, sono utilizzati per il nutrimento. Da solista, de Quant ha suonato con quasi tutte le orchestre olandesi. Entrambi lo costringono a passare le sue domeniche in ozio, con suo grande disappunto. "La intranet migliora l'utilizzo della posta elettronica." The Wild Party La diocesi comprende le contee di San Bernardino e Riverside nella California meridionale. "Il tutto sarà gestito da un ""consiglio di difesa e di sicurezza franco-tedesco""." In Europa ottenne tre Dischi di platino. Lomax è perplesso, anche considerando la sua fortissima antipatia per la dittatura franchista. Tre aerei dello Squadron hanno partecipato al primo bombardamento alleato contro Bangkok. "L'elenco completo lo potete trovare qui." Anche il nome venne modificato da Focus C-Max, a semplicemente C-Max. In gioventù Vincenzo viene inviato a Roma per studiare. Nelle edizioni precedenti il premio aveva altri nomi. Il rapporto venne subito approvato dal Consiglio federale e dal parlamento. Non mancano le collaborazioni con fornitori esterni che curano alcune sezioni del sito. "Alcuni piccoli monasteri punteggiano l'area, come il monastero di Abd as-Samad." In compenso, durante la sessione era possibile cambiare gioco. Pertanto, lo induce a intraprendere un viaggio di ricerca. "La relazione tra corrente e tensione è regolata dall'impedenza." I peli sono raggruppati in ciuffi vivacemente colorati di giallo e bianco. "Era la seconda più importante compagnia assicurativa a Genova, dopo l'Italia Assicurazioni." Lola Albright si sposò tre volte. Vinse le primarie nel Maryland, nel Nevada e nel suo stato natale, la California. Rhino cade a terra svenuto ma la Mustang ne esce distrutta. A giugno fece ritorno al Rapallo, ora retrocesso in Prima Categoria. La maturazione delle bacche va da inizio agosto a metà settembre. "Sebbene le lingue siano apparentemente diverse, c'è un'universalità sottostante fra tutti gli idiomi umani." Del Milan fu il capitano ed il giocatore simbolo. Giulia torna in Sicilia mentre Luca fa da padre al figlio di Remo. Mentre presi a sparare per autodifesa, i due fratelli ferirono per sbaglio un passante. Erano inoltre presenti denti sul palato, caratteristica di molti anfibi e rettili primitivi. Quindi partono, imbarcandosi sulla nave del capitano King. "Oggi è sede della facoltà di Mineralogia dell'Università di Bonn." Si caratterizza per lo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici. Alla fine della stagione viene riscattato dai veneti. Successivamente la nave combatté entrambe le Guerre del Golfo. In alternativa è possibile fare delle donazioni, sempre nel sito. Mike Spence Esistono poche informazioni circa il reale svolgimento della battaglia. "L'anno seguente recita nel film ""Milonga,"" regia di Emidio Greco." Molti linguaggi di programmazione sono distinguibili dalle caratteristiche dei loro sistemi di tipi. Le loro canzoni sono state inserite in numerose antologie di italo disco. Serve il centro abitato di Borgo San Martino. "È Presidente del comitato etico dell'Istituto Superiore di Sanità." Dominick Drexler Venne educato insieme a suo cugino Gustavo Adolfo, futuro re. Vescovo ausiliare del settore nord è monsignor Guerino Di Tora. Eleonora De Marchi Il concerto è stato anche pubblicato su supporto Laser disc. I bresciani della seconda e della terza spedizione si distinsero nella presa di Milazzo. Si trasferisce a Roma nello stesso anno dove continua gli studi privatamente. La distribuzione era Stephenson a cassetto. "Il mese di pubblicazione è relativo alla prima pubblicazione sullo ""Strand Magazine""." Il testo è stato scritto da Yasushi Akimoto e la musica da Jamie Houston. Nella scrittura è un effetto della mimesi del parlato. "L'unico problema è il consumo di carburante necessario per il recupero." Il territorio di Camposanto appartiene alla bassa pianura modenese. La specie non ha una fase larvale pelagica. "Le strutture rimangono tutt'oggi inaccessibili ai più." La canzone ha raggiunto la sesta posizione nella classifica inglese. I progetti di Lamar sono in genere dei concept album. Era a servizio del comune di Porto Vecchio, in Corsica, isola della Francia. È situata nella piazza del Duomo, oltre il campo santo, in un piccolo slargo. Sicuramente era collegato al vicino luogo di culto in grotta. Di conseguenza le Alpi Retiche orientali erano inglobate nella più grande sezione. Hawkins immerse il modello in profondità nel lago, lasciando il corpo invisibile e indefinito. La sua esatta collocazione è attualmente oggetto di dibattito. Entrambi sono stati filmati per gli spot pubblicitari Barilla utilizzati a Carosello. Mentre la madre era di origine sudafricane, il padre era di origine inglese. In seguito intervengono importanti innovazioni, che consentono la confezione di forme nuove. Vi si svolge anche attività motoria. Ha chiesto che sia inviata rapidamente in Ucraina una missione di mediazione internazionale indipendente. Diventa protagonista dalla terza stagione della serie con il subentro della seconda generazione. Sono stati assegnati i titoli olimpici giovanili in due specialità per sesso. Il nome è adespota, in quanto non ha santa patrona. "La carrozzeria è un aspetto fondamentale dell'autovettura e ne permette una più facile identificazione." In campionato non è mai andata oltre il secondo posto. Victoria, la fidanzata, sospettando di lui, lo segue negli appartamenti di Gibby Gabby. Cinque dei sei figli lavorarono più o meno a lungo insieme come cartografi. "L'attrice che interpreta la bambina è la figlia dei registi." La band si è esibita in importanti tour con i Behemoth e i Satyricon. Una parte dei materiali da costruzione è stata riutilizzata. Presenta un corpo allungato e leggermente compresso ai lati. Proviene dal bacino del fiume San Juan. Il disegno è uno dei pochissimi progetti firmati dal Muttoni. "Questi abbozzi formano quasi subito dopo ""gemme bronchiali secondarie"" e ""terziarie""." Da giugno ai primi di dicembre. Il modello era dotato di fanali elettrici. Le scene in riva al fiume sono state girate sulla chiusa di Shepperton. Fu poi ambasciatore a Londra e ricoprì altri importanti incarichi diplomatici. "La responsabilità di un'azione simile è di chi ha indotto la suggestione." Nei secoli la villa passò a diversi proprietari, fino ad essere acquisita dal Comune. La miniserie è stata accolta positivamente dalla critica. Tracce di dipinto sono ancora visibili oggi. Partecipa alla Royal Rumble dove non riesce nemmeno ad entrare nel ring. "L'importanza del complesso monastico crebbe nel corso del tempo, attirando sempre più pellegrini." A Londra incontrò Claude Monet, con il quale fece un viaggio nei Paesi Bassi. Testi e musiche di Mario Castelnuovo, eccetto dove indicato Al termine della carriera è divenuto un opinionista sportivo televisivo. Ugonotto, fu costretto a fuggire, in seguito alla Notte di San Bartolomeo, a Ginevra. In questo periodo, il successo iniziale della guerra sottomarina tedesca era già storia. Fu distribuito in sala dalla Columbia. L’anello inciso può essere rimosso e indossato. "Nello stesso mese Dej Loaf ha firmato un contratto con l'etichetta discografica Columbia Records." Il loro posizionamento avviene in pochi minuti ed è completamente indolore. Tim Bassett Antoine Marie Joseph Artaud nacque da una famiglia borghese. La stessa ha svolto per punizione quattrocento ore di lavori socialmente utili. La sua carriera si svolse quasi esclusivamente durante il muto. "Il quartiere è riconosciuto per ospitare l'Avenida Rivadavia." "Fu cavaliere commendatore dell'Ordine di Santiago e gentiluomo di Camera del re." Anche suo figlio William Frank divenne pittore. Perfect Symmetry Ritornato in Norvegia, si dedicò alla pittura naturalista. Detti moduli venivano trasportati da un apposito veicolo di rifornimento. Corsie gioca tutte e tre le gare. Per il New York Times è stata inoltre corrispondente straniera a Pechino e Tokyo. Anche gli ormoni svolgono un ruolo nella gestione dello stress. A questo punto ci viene raccontata la vita della protagonista. "Tra i direttori generali dell'istituto vi furono personaggi dell'economia, della finanza e della politica." "Come onore postumo gli fu tributata la ""Presidential Citizen Medal"" dal Presidente Ronald Reagan." Ritornato in Patria entrò nel Fronte militare clandestino, rimanendovi fino alla data della Liberazione. "Quelle foto vennero utilizzate nella promozione sia dell'album che delle copertine." In un improvviso scontro a fuoco i due uomini di Janeway rimangono uccisi. La conseguenza è che numerose specie sono tuttora accomunate sotto lo stesso nome. Ma i posti sono in seconda fila. Bones McKinney Il suo feretro fu portato a spalla dai giocatori della Juventus. È stata così misurata la velocità di rotazione delle nubi. Essendo avvocato, lavora per associazioni che aiutano i gruppi svantaggiati. The Vulture "Vestì poi la maglia dell'Elverum." Questo edificio rappresenta il cuore della storia di questo paese. Le ruote erano dotate di freni meccanici Bendix, e ricoperte da carenature aerodinamiche. Sembra sia stato avviato un progetto di sviluppo turistico della zona. "Per decidere se o non realizzare un'azione si valuta il report di minaccia." Kathryn Thornton Non esistono varietà gialle. "L'attuale presidente è Nigel Wood." Fluisce in direzione sudest verso lo Stretto di Bransfield. "In ""Hyrule Adventure"", la modalità principale del gioco, è possibile giocatore singolo o multigiocatore." Francesco tornò a Ferrara e fu perdonato. Varie ondate di immigrazione dalla diaspora hanno dato loro una grande diversità. La velatura era monoplana, con profilo ad ala bassa. Motivo dominante della sua pittura è stata la rappresentazione della civiltà contadina. Le pinne sono bianco-trasparenti. "Studente sempre brillante, all'università si iscrive alla École normale supérieure dove scopre il surrealismo." "Attualmente la strada è l' ""avenue Foch""." Non riuscì a riconfermarsi nelle due successive edizioni. Il servizio è gestito da Tper. La sede è disponibile sia al nuoto agonistico che al pubblico. "Linee pastorali per la Chiesa tifernate""." "I ""Principi basilari"" furono sostituiti molti anni dopo dal Piano comprensivo." La produzione avveniva per marchi quali la Rover e la Land Rover. Come ogni anno, Jiro festeggia da solo il suo compleanno. "Successivamente la raccolta venne inglobata nell""'Antologia Palatina"", dove si riconoscono sequenze da essa provenienti." Uno dei miei più grandi piaceri è stato, ed è tuttora, esplorare Londra. I disordini dovuti alla guerra lo fecero ritornare a Greifswald. Da entrambe le unioni non ebbe eredi. Il radiatore era posteriore e raffreddato usando una ventola a sei pale. Nel mondo teatrale francese è considerato sfortunato il colore verde. "Nella nuova patria riprese l'attività di esegesi biblica." Il capoluogo di contea è Ozark. "La proclamazione del vincitore è avvenuta direttamente nell'ultima puntata." Il pensiero scaturisce dalla tensione fra questi due princìpi. "L'amilosio lega insieme la struttura più espansa dell'amilopectina." È un film western statunitense con George Montgomery, Yvonne De Carlo e Tab Hunter. Studiò a Heidelberg, Monaco di Baviera, Berlino e Gottinga. "È la prima volta che a un'Universiade si svolgono gare di belt wrestling." Silvia Nannini "Il paese dispone della stazione di Sant'Antimo-Sant'Arpino posta lungo la linea Roma-Napoli via Formia." San Carlo Borromeo volle che fosse destinata anche alla catechesi dei bambini. È un problema simile a dover proiettare una semisfera su un piano. Non è rappresentativa per tutti i concerti del tour. Le undici linee sono divise a metà da una linea retta a loro perpendicolare. "Gli interventi del Vanvitelli, ad ogni modo, sono ben più visibili all'interno della chiesa." Etichetta Discografica Cheyenne Records. "Grazie a questo incarico, ricevette il titolo di cavaliere della Legion d'onore." "Si gioca annualmente a Monteroni d'Arbia in Italia." Il singolo ha complessivamente venduto copie nel territorio francese. È interpretato da Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke. Gli altri ambienti ospitano gli uffici di rappresentanza delle istituzioni cittadine. Il suo regno ad ogni modo fu pieno di sconvolgimenti storici, sociali e politici. I due palazzi sono affacciati su Place de la Concorde. Il dorso dei piedi è bianco lateralmente e fulvo chiaro lungo la parte mediana. Dipende dal Comando delle forze operative terrestri di supporto. Altri ritrovamenti ci sono stati sulle sponde dei Grandi Laghi americani. "Il progetto di un sistema SoC passa per la fase fondamentale dell'emulazione." Era figlio del poeta Guillermo Valencia. La coraggiosa incursione rimane il più grande disastro militare inglese fin dalla Conquista normanna. Legge della conservazione della massa Whitfield è sposato con Constance Harriman, in passato assistente del Segretario degli Interni. Luciana Negrini "Film thriller soprannaturale che inizialmente doveva intitolarsi ""Black Venus""." "Quest'ultimo le intima di stare ferma e di continuare a dormire." Il matrimonio si rivelò un fallimento dopo due anni. "Gli succedette al trono il figlio al-Musta'li." "Quest'ultimo è una pompa biologica del carbonio meno potente rispetto alle diatomee." Solo sette auto completarono la gara. "Ai cori in ""Resta un valzer"" e ""Domani è primavera""." "Nello stesso anno è stato ufficializzato il suo trasferimento all'Espanyol che poi è saltato." Ma queste sono solamente alcune delle funzioni più frequenti nel cinema classico americano. Suo fratello, Hilaire Belloc, fu uno scrittore molto prolifico. La città fu un importante centro religioso. La serie fu prodotta da Braun Entertainment Group. I due palazzi sono collegati appunto dalla volta. Non terminò gli studi di Ingegneria civile, decidendo invece di diventare uno scacchista professionista. Battaglia di Helgoland Tra i suoi allievi si ricordano Stefano Amadei, Cesare Franchi e Cesare Pollini. "Tuttavia, l'utilizzo come pesi dei prezzi dell'anno base comporta una serie di svantaggi." I due veicoli decollano assieme e sono progettati per separarsi durante il volo. "Queste regole si applicano per qualsiasi numero complesso ""x"", se non diversamente specificato." Qua nacque il medico Auguste Bérard. Dopo alcuni anni fece ritorno in Italia, dove si trattenne a Verona e Venezia. Oliver Wallace Esso ha ricevuto un responso generalmente positivo fra i critici musicali. Il nome di Île Sainte-Marie è associato alla storia della pirateria. Zoran Đorđević Il dorso delle zampe è marrone, mentre le dita sono biancastre. "Anche De Vigny lodò il dramma di Dumas e l'interpretazione della Dorval." Kristin Fairlie Successivamente entrerà negli Slipknot, fondati proprio da Gray. Ha raggiunto la trentacinquesima posizione nelle classifiche inglesi. "A tal fine le lavorazioni sono suddivise in ""critiche"", ""importanti"" e ""comuni""." Le vittime fra i soldati di ambo le parti furono centinaia. Per Sky Italia è stato il fumettista in diretta di MasterChef Italia. Nasce a Roma nel quartiere Tuscolano. Questi velivoli furono utilizzati sulla rotta della Trans-Canada Montréal-Prestwick. "L'opera è costruita su tre scene costruite su altrettanti piani figurativi." La mattina successiva il corpo di Lake viene rinvenuto senza vita nella sua camera. Tuttavia come Robin ha mostrato nel primo episodio, questo è possibile. Demolition realizzò gli effetti speciali. Con Noel la band cambiò il suono e il modo di fare musica. Dopodiché tornò allo Sparta Praga come collaboratore. "Fin qui s'impiega un'ora e mezza dal passo delle Erbe." Io non sono interessata alle pratiche di danza in sé. "Non è chiaro se oltre alla ""Meteor"" altre batterie della classe adottarono tre eliche." "Assieme alla sua famiglia, si trasferisce però negli Stati Uniti all'età di un anno." Vi fermano tutti i treni di tipo Regionale della tratta Lecco-Sondrio. Nel film, Wilson appare anche nelle vesti di attore. Era rimpinzata di cibo dai condannati. Il comune si trova nella zona collinare ai piedi del massiccio del Monte Cavallo. Oggi è sede del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. È la crisi finanziaria a preoccupare maggiormente i sostenitori del club. "L'ultima domenica di maggio, invece, si ha la festa della santissima Purità." "Appare nel terzo romanzo della serie di Shannara, ""La Canzone di Shannara""." "Ha avuto brevi collaborazioni con l'ambiente della Nazionale nel corso degli anni." In questa veste ha concentrato la propria attività sugli eventi connessi al terrorismo. Al Roland Garros riesce a spingersi fino al quarto turno. Dopo la guerra, Pohl fu internato per un anno. Qua nacque il politico e dirigente sportivo Happy Chandler. La facciata fu progettata da Jules Hardouin Mansart. "L'abbazia della Concezione nel Missouri fu fondata sui princìpi stabiliti dalla congregazione di Beuron." Il morale nel Fosso è molto basso. In questo periodo fu predominante il Buddhismo Mahayana, con molteplici raffigurazioni di vari Bodhisattva. Il primo giocatore ad essere stato scelto è Andrea Bargnani. "Io, in lei, ho visto solo una donna, una gran donna""”." È sepolto in un cimitero del Seine-et-Oise. Vi è la possibilità di utilizzarli sia nel periodo invernale che in quello estivo. Alla fine, il gruppo rinviene il Digiuovo della Piccola Nat. "La prima sede dell'orchestra fu la Free Trade Hall." Esse tornarono a rivestire un compito commerciale. In seguito divenne anche attore partecipando ad alcuni episodi di serie televisive. Altre fonti lo considerano invece un etnonimo, riferito alla città di Pafo. "L'album consolida il successo internazionale ottenuto con il disco di debutto." Ma questo non ne vuol sapere: va avanti, indietro, sembra impazzito. "Non c'è mai stata traccia di nessuna eruzione vulcanica." Siete pronti? Dopo il ritiro dalle scene fece ritorno nella natia Svezia. I temi storico, biblico e letterario erano comuni nei suoi ultimi lavori. Il testo parla di storia da una notte con una bellissima, ma ambigua, ragazza. "Si succedettero vari abati e l'abbazia s'ingrandì." Nel frattempo, i ribelli catturano il ciambellano Pozzo, scambiandolo per il viceré. Un plotone, una compagnia forse? Le didascalie furono scritte nel dialetto del West Yorkshire. Alice Scarabelli Alla base è avvolta da fibre biancastre. Le idee politiche di Schiff costituirono un ostacolo per la carriera universitaria. "Fu sostituita dal ""Monitore romano""." Il provvedimento del giudice, che riveste la forma del decreto è immediatamente esecutivo. Esse poi scrivevano un memorandum al tesoriere che approvava il loro documento ufficiale. Collega il comune di Calcinaia con Pisa. Così facendo il loro pelo risulterà libero dai nodi e dalla polvere. Traduzione di Decio Cinti. Negli interni Palladio distribuiva le funzioni sia verticalmente che orizzontalmente. La serie è stata presto cancellata in seguito ai bassi ascolti. Il ha conquistato lo scudetto per la prima volta nella sua storia. Fa venire la pioggia! San Mercuriale. Ancora oggi viene raramente usato per riferirsi ai vecchi successi di quegli anni. "Le due specie oggi note di questo genere sono endemiche dell'isola di Hispaniola." Il cartellino con la firma e la data, posto su un gradino, è illeggibile. A questo punto i chip prodotti vengono controllati. Rimasta orfana, Jean vive con la signora Dexter e suo figlio Jimmie. Il drogaggio in genere aumenta la conducibilità elettrica del semiconduttore. Per la prima volta prenderà parte all’EuroCup, uscendo però alla prima fase. Tra i quartieri economicamente più disagiati, presenta elevati tassi di disoccupazione. Resta ancora da esporre gran parte della raccolta delle opere del Seicento e Settecento. Sostenne così la sua prova nel ruolo di terzino. Poiché il suo nuovo lavoro gli piaceva, decise di diventare un ingegnere chimico. Ci sono alcuni che non si sposeranno e alcuni che non si sposano. Pertanto molte strutture sportive sono fiorite, per poter creare pure cittadini in perfetta efficienza. Queste correnti si divisero la scena artistica cittadina spesso subendo reciproche contaminazioni. John Wesley, seguendo questa corrente teologica, lasciò un segno sulla Chiesa Metodista. Si tratta ancora di storie semplici realizzate in modo artigianale. Furono nominati presidente Giacomo Andrea Giacomini e vicepresidenti L. Paolo Fario e Enrico Trois. "Questa porta si apre all'interno di una torre posta tra le mura." È retta dal vescovo Jean-Gabriel Diarra. "Insieme all'epicureismo e allo scetticismo rappresentò una delle maggiori scuole filosofiche dell'età ellenistica." Rispetto alla stagione precedente si aggiunsero i Cherry Hill Rookies. Era una commissione statale dunque molto remunerativa per il ceramista che la riceveva. Nessuna delle due ragazze è mai stata ritrovata. "Inoltre, è possibile contrassegnare una domanda particolarmente interessante tramite una ""stella""." Alessandro Nunziante fu insignito di numerose onorificenze. È stata causata dallo scontro tra le placche continentali di Laurentia e Baltica. Link si risveglia, senza avere alcun ricordo del suo passato. La suite è stata registrata con la London Philharmonic Orchestra, diretta da Mike Dixon. "Il pubblico dell'Ariston premia il giovane tenore con una standing ovation." Tullia morì a febbraio. "Il girone è vinto dall'Ischia." Era brillante, ironica, bella. Mentre aspetta, però, cede al sonno. Si ciba di uova di uccelli o di piccoli rettili. "La produzione riprese l'anno successivo grazie ai figli Antonio e Carlo." Tre vite perse! Anche la composizione della sua Dieta fu profondamente mutata nella presenza dei suoi membri. Fortune Magazine la definisce una delle più potenti lobby dell’intero panorama politico americano. Egli spostò la capitale dalla città di Brandenburg a Potsdam. "La familiare era denominata ""Cross Country""." Non avrà alcun effetto su capelli tinti. "Il suo primo ruolo cinematografico è poco più che una comparsata in ""Gangster Story""." Egli venne inumato in un sarcofago nella Cattedrale di Lund. In particolare si sente molto legata ad un lupo dagli occhi gialli. Sergio Cappelli Ha giocato nella massima serie dei campionati panamense e colombiano. Però a causa di un fraintendimento, Alessandria gli porta solamente tre pillole della medicina. A fine stagione rientra al Milan. Ha sede ad Ajaccio in Francia. I vari esemplari fossili rappresentano più individui, probabilmente cinque. Il Canada in seguito uscì dal consorzio. Lasciò la moglie e tre figli maschi, Marius, Max e Milan. Ma la reggenza durò solo pochi giorni. Nella modalità normale si affronta il campionato cominciando dai quarti di finale. In particolare Tutti i brani di Paul McCartney, tranne dove indicato. La prima confessione religiosa a Treviso è quella cattolica. "Il nome significa letteralmente ""fatti di feltro""." Enrico si prodigò nella carriera politico-diplomatica divenendo console della repubblica di Pisa. "Lo Stato italiano dunque non riconosce i locutori dell'emiliano-romagnolo come minoranza linguistica." Non mancano però anche le valutazioni positive. Anche i molari erano allungati. Subito dopo venne dichiarato pazzo e rimase confinato per il resto della vita. La colonna sonora del film è composta da Marco Beltrami insieme a Philip Glass. La tradizione orale Hopi è molto ricca di racconti e aneddoti circa il condottiero. È la quarta pellicola della serie ufficiale di James Bond. La sua era una lotta tendente alla valorizzazione della donna, delle sue peculiarità. "Il suo lavoro più celebre rimane comunque ""Rocky Joe""." Il video, sempre basato sulla bellezza della cantante, è stato girato a Firenze. Sapeva parlare più lingue. Tutto ciò è strettamente associato alla cosiddetta sindrome del bravo ragazzo. Servì il comune di Varazze in provincia di Savona. Le presunte somiglianze tra i due esemplari non possono comunque essere definite con certezza. La diocesi comprende la parte meridionale della Regione del Rukwa in Tanzania. Negli anni ottanta vennero chiamati specialisti polacchi per restaurare le antiche architetture della città. Inoltre può essere dovuta alla somministrazione di alcuni farmaci. Quelli sopra indicati sono i più diffusi. Esistono anche esortazioni apostoliche che non sono frutto dei lavori di un sinodo. Redattore capo di Stampa fascista a Frosinone fonda e dirige il quindicinale Il manipolo. Il faro è sprovvisto di guardiano. "È anche protagonista della pellicola ""Diario di un maniaco per bene""." Si va quindi a controllare la lampadina. I due malviventi escogitano un piano per un furto ai danni di Donald. Negli anni successivi, fu in forza al Frigg e al Bærum. Nella sua storia si avvicendarono Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani. Tale voragine lentamente si ampliava minacciando di travolgere e inghiottire la città intera. In giovanissima età perde entrambi i genitori e viene adottata da uno zio paterno. La struttura della Kaʿba non è cambiata da allora. Cuore nero I testi della band sono spinti, scherzosi e frequentemente aggressivi. Gioca anche il Roland Garros in condizioni fisiche non perfette. Fu poi impiegato in missioni offensive in acque egiziane. "Laureato in Farmacia, fu professore presso l'Università di Pisa." Col padre ha anche realizzato e pubblicato due album collaborativi. Ognuna ospitava una singola famiglia. "Le relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti cominciarono già all'epoca degli Stati pre-unitari." "Intorno ad essa s'innalzava un boschetto di pioppi che cingeva la costruzione." Oggi è il teatro principale della città. Bill Garner "Segreteria e Presidenza hanno sede presso il polo ""Augusto Murri"" all'interno del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi." "Sull'aeroplano, il narratore si ubriaca e festeggia con gli altri passeggeri." Non si trova quindi in tutte le specie vegetali. "Passò l'ultima parte della sua vita in America." "In questo periodo frequentò l'Università Cattolica del Sacro Cuore, laureandosi in filosofia." Entra in ibernazione nelle zone più profonde delle grotte. Testimonial ufficiale dei suoi prodotti è stata la soubrette Natalia Estrada. Le Nazioni Unite vi svolgono un ruolo di osservatore. Un altro fattore decisivo era il calcolo del peso imbarcato a bordo. I tifosi del Lugano hanno stretto un forte gemellaggio con i tedeschi del Colonia. Un paio di sottospecie diverse si rinvengono negli oceani Indiano e Pacifico. Trovandosi a combattere contro una forza numericamente superiore, Von Spee fu costretto a fuggire. "Il complesso si trova all'interno del Parco del Ticino." Il brano è stato distribuito anche in alcuni paesi europei. La prima stagione si aggiudicò due riconoscimenti, come miglior drama per la televisione australiana. Della sua produzione in latino ne restano invece solo tre. Tuttavia Ayman al-Zawahiri, interviene annullando la fusione. Era venuto a prenderla un nipote con la propria macchina, dal Messico. Una breve relazione con un ufficiale francese, André Roy, portò a una terza gravidanza. A fine campionato, torna al Genoa. Da questo secondo matrimonio nacque Carlo, futuro re di Spagna. Ha ottenuto due nomine ai Grammy Awards. James Ax La cavalleria unionista erroneamente riferì a Shields che Jackson aveva abbandonato la Valle. Molti produttori hanno ricevuto riconoscimenti nazionali nel corso degli anni. Il capoluogo di contea è San Saba. I ricercatori sono indignati e David, in particolare, è molto scosso da quanto visto. Inoltre ha ricamato il rivestimento per dodici sedie con diversi motivi floreali. Nella Chiesa parrocchiale del suo paese natale, una lapide ricorda la sua persona. La squadra vincitrice delle finali riceve la Coppa Gagarin. Sono qui ricostituite varie tombe a camera. Douglas McDonald Questo metodo è una forma di propulsione nucleare. Ciò attesta la popolarità di cui sempre godette la santa nelle campagne del Trasimeno. Da Costa gioca soltanto due gare. In questo periodo conclude un importante accordo di joint venture con la Lufthansa. Ma nel frattempo, tredicenne, ha cominciato a lavorare, prima ancora che finisse la guerra. Alcuni tratti sono accessibili alle persone a ridotta capacità motoria. Ha un portamento simile a quello del pistacchio. "Oggi la piattaforma è esposta e sotto l'influenza del carsismo." "Egli di qui scoprì diverse comete e ""novae""." "Questi ultimi sono divenuti municipi ai sensi dell'art." "Insegna illustrazione digitale e fumetto all'Accademia di Belle Arti di Verona." Ricevette il nome di un noto prete metodista locale. "Alla fine di giugno l'unità venne nuovamente destinata a riserva." La sede di famiglia è Scone Palace, presso Scone, nel Perthshire. "La ""Difesa"" fu fondamentalmente opera di Leonardo Salviati e di Bastiano de' Rossi." Sebbene fosse di idee radicali era profondamente legato ai culti religiosi che frequentava quotidianamente. Il Benfica ha vinto il campionato per il terzo anno consecutivo. Le traiettorie possono essere periodiche, caotiche o di qualunque altro tipo. "Settecentesca è invece la pala che sta sopra l'altare maggiore e sotto il crocifisso." Queste quattro formazioni circondano una pianura centrale, più bassa, nota come Lakshmi Planum. Conseguente entrata in guerra di Francia e Gran Bretagna. Nicole cade in depressione a causa della sua vita, lavoro e mancanza di soldi. Balzando fuori della trincea i soldati si gettano sul nemico. "Nello stesso tempo il ""Credito Italiano"" prese il nome di ""UniCredit Banca""." Entrambi i genitori erano ebrei di origine inglese, emigrati in Australia. "È apparsa anche sulla nota rivista ""Playboy""." "Per la loro altezza non eccessiva, sono soprannominate le ""Highlands in miniatura""." È una delle specie trovate nel pozzo di Messel. "In quest'ultimo film ha collaborato anche in qualità di animatore." I quattro scelgono il Madagascar, per salvare Babbo Natale. Il suo promoter è Roberto Durán. La residenza ufficiale dei sovrani thai rimane comunque il Grande Palazzo Reale. Fu atleta eclettico, capace di distinguersi sia su strada che su pista. È stata sposata con il collega Massimo Turci ed ha avuto un figlio, Francesco. Dopo che John ha scoperto che la moglie Cleo lo tradisce, i due divorziano. Gabriele era figlio unico. Gli arti sono corti. Aveva anche grandi capacità di pianificazione ed investigative. "Ai lati dell'etimasia ci sono gli apostoli Pietro e Paolo." La chiesa molto probabilmente aveva un portico composto da due archi. "La ""slot machine"" serve per sbloccare gli oggetti speciali." Il film viene seguito da un cortometraggio musicale. Introduce e si concentra sulla Confraternita dei Guardiani. Partendo dalla base del profilo si incontrano le seguenti formazioni geologiche. Le altre pinne sono triangolari con i bordi arrotondati. Guglielmo di Nogaret ebbe natali nobili. Gli artisti si relazionano con i compratori anzitutto esponendo in gallerie e musei. Velocemente entrarono in stretti rapporti. "Fu fondata dai coloni portoghesi verso la metà dell'ottocento." Lo stile di ogni città-stato, generalmente era diverso dagli altri. "Lo Space Shuttle statunitense ""Challenger"" prese il nome da questa nave." È sepolto con altri vescovi di Cuneo nella cripta sotterranea del duomo. Con molta audacia guidò un attacco notturno alle forze Ashikaga-Uesugi. La maggior parte delle opere si trova nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Milita nella Tahiti Division Fédérale, la massima divisione del campionato nazionale. Da allora recita in diversi ruoli, sia sul palco che davanti alla cinepresa. Presidente del Comitato era Francis Mer. I concetti correlati sono felicità, benessere, qualità della vita, soddisfazione, e vita significativa. Le pile a combustibile di Bacon vennero utilizzate successivamente anche dal programma Apollo. "L'ultimo passo prevede l'uscita nel caso in cui il programma soddisfi i requisiti." Il testo in lingua inglese è differente. Solo dopo qualche giorno riuscirono a mettersi in viaggio per raggiungere le saline. Tutti i testi sono stati scritti da Courtney Love la musica come specificato. Entrambi i candidati del partito erano progressisti su quasi ogni argomento. "Insieme con Madison Eagles era solita fare coppia sotto il nome delle ""Pink Ladies""." Dopo averlo tramortito e legato, prova ad estorcergli una confessione. "Più tardi, studiò letteratura inglese all'Oriel College di Oxford." "L'amico però insiste nel proseguire, sostenendo che ""non sarà una tosse ad ucciderlo""." La paura La tavola mostra le affinità chimiche tra le diverse sostanze. Ciò significò la fine della sua carriera militare attiva. La forma del cranio è, ad oggi, oggetto di discussione da parte degli studiosi. Vengono rilasciate dopo pochi giorni. Serve la località di Palo, frazione del comune di Ladispoli. Ma la rappresentazione dei maschi omosessuali può variare anche notevolmente. Allo scarico, come per la turbina Francis, è possibile recuperare energia grazie al diffusore. La corona lo protegge da qualsiasi danno. Attualmente vive a Fairfield, Connecticut. Oggi è conosciuta come la città dei fiori. Non ci furono altri cambiamenti tecnici, e i proiettili trasportabili erano trenta. Neal allora si calma e i due tornano a dormire. "In otto date, negli Stati Uniti d'America, divide il palco con Billy Idol." "Zacconi, al contrario di teorici successivi, incluse qualche tecnica 'extra' come il contrappunto invertibile." "L'interno della chiesa si presenta ad unica navata." Tutti i testi seguono la succitata struttura ma le parole variano. Le similitudini tra i due casi sono molteplici. "Dell'opera sono note molte versioni, anche di qualità, ma nessuna all'altezza del prototipo." Le principali città che si affacciano sul vallone sono Pirano e Portorose, entrambe slovene. Ciascuno dovrà portare dei viveri per tot. "Con ambedue le facciate estratte da ""Extra Texture""." La prima redazione del Manifesto constava probabilmente di altri enunciati. La posizione di Enrico, nonostante la numerosità dei suoi oppositori, ne uscì rafforzata. Bonnie Dunbar In sèguito condusse vita ritirata, non prendendo parte attiva agli avvenimenti della guerra civile. La sua pratica artistica spazia tra diversi media: pittura, fotografia, installazione e video. "La parte sommitale dell'intera facciata culmina con un coronamento ad archetti ciechi." "Potrebbe inoltre derivare da ""primate""." Frances Marion ebbe quattro mariti. The Secret Seven I rendimenti da entrambi gli investimenti sarebbero identici. "L'ultimo castrato della Sistina fu Alessandro Moreschi." Il positivismo diviene la cultura predominante della classe borghese. "Altrettanto frequente è l'utilizzo di questa razza come forza-lavoro." La sceneggiatura di Arrigo Frusta si basa sul lavoro teatrale di David Belasco. "È attualmente l'unico disco dei Less Than Jake censurato dalle bestemmie." Sono pesci pelagici che però raramente si rinvengono lontano dalle coste. Nel periodo ellenistico appartenne alla sfera di influenza dei Tolomei. "Durante l'epoca veneta, il comune appartenne alla quadra di Rezzato." Colpito dal suo insegnante, decide di seguirlo nelle università di Leipzig e di Berlino. Quando la famiglia Garbin lasciò Schio, il palazzo fu adibito ad altri utilizzi. Gli affluenti sono elencati partendo da monte e andando verso valle. La struttura del carbonio vitreo è stato a lungo materia di dibattito. Mosca ordina ai suoi subalterni di portarlo via. Ha un blog sul sito de La Stampa dedicato ai lavori verdi.. Attualmente vive e lavora a Seattle. Prese il nome dalla omonima baia in Alaska. La città è stata la prima capitale dei re del Tripura. Da quel giorno ha inizio la diaspora dei socialisti italiani. Il risultato finale viene ancora ufficializzato al decimo di secondo. Vide la vittoria finale del Rosenborg, al suo ottavo titolo, il secondo consecutivo. Laura gli si affeziona credendo ciecamente in ciò che dice. Le riprese degli esterni sono state girate in Islanda. "L'Accademia Sassone è divisa in tre classi." Ha dichiarato anche di volersi unire civilmente con la sua convivente. Il giocatore può scegliere un pilota tra dodici di sei differenti scuderie. Samuel Ruiz García offrì la sua collaborazione come mediatore in vari conflitti latinoamericani. Le otto squadre furono divise in due gruppi da quattro ciascuno. "Inoltre fu direttore del quotidiano ""La Vedetta d'Italia""." Jeff Kenna La donna del mare Ogni ospite del programma porta al palaghiaccio un regalo misterioso. Si è quindi agli ultimi tempi della vita di Benito Mussolini. Fu impiegato con grande regolarità per cinque stagioni, fornendo un buon quantitativo di reti. Membri aggiuntivi Tutte le tracce composte da Paul McCartney. Durante questa ricostruzione fu edificato anche un piccolo tempio settentrionale in puro stile egizio. Gianfranco Orsini Si associano nella proprietà anche le Acciaierie Falck. Le date di nascita e di morte di Augustin Novak sono sconosciute. Le norme che lo concernono espressamente sono gli artt. È padre di due figli. Jo Sung-mo Il brano ha visto la partecipazione vocale della cantante barbadiana Rihanna. Oltre al danese, parla fluentemente inglese e francese. Barbara, bella e giovane donna, è fidanzata con Sergio del quale è molto innamorata. Lo stesso anno produsse il primo trattore escavatore. Ramirez lo si può definire il braccio destro armato di Starkweather. "Il sound, dall'evocativo gusto old-fashioned, rievoca efficacemente le tipiche atmosfere degli anni quaranta." Caccia durante il crepuscolo e la notte. Matt Nielsen Farrell, innamorato anche lui di Edith, convince la ragazza a fuggire con lui. Diventò così la prima donna a riconquistare il titolo dopo averlo perso. Discografia dei Panic! Phantom of the Hills Keith Powell, un investigatore privato, viene ritrovato senza vita. A questo punto, anche la Chiesa cattolica divenne contraria al regime. Per questo il compositore consultò probabilmente gli scritti di Majakovskij. Una seconda fermata è presente in località Manarola. "Nel cristianesimo primitivo e poi in quello medievale l'acanto era simbolo della Resurrezione." "Durante tale periodo ebbe modo di assistere personalmente all'arrivo delle truppe sovietiche a Berlino." Qui fu assolto da tutte le accuse. "Dopo l'invasione tedesca, tutte le unità superstiti furono trasferite alla Flotta del Nord." I suoi principali predatori sono il leone, il leopardo e la iena macchiata. Operarono con numerosi squadroni di aerei di costruzione inglese e poi, progressivamente, americana. "Successivamente comparve in ""Omega Men"" e ""Countdown to Adventure""." "Obiettivo: soddisfare il cliente principale dell'evento, il Boss, Flavio Briatore." "L'attacco, doveva essere finalizzato a sottrarre forze tedesche dal fronte di Ypres." Durante il fuoco, il carro era stabilizzato sulla massicciata da quattro martinetti manuali. My Life Fece delle ricerche sullo strabismo e glaucoma. Viene considerato da molti uno dei migliori attaccanti della storia del calcio turco. Furono proprio loro a costituire il nucleo sportivo della società. "L'ipotensione arteriosa viene ad essere facilitata dalla contemporanea assunzione di alcool, barbiturici o narcotici." Per questa ragione è stato più volte danneggiato da alluvioni catastrofiche da laghi glaciali. È stato per lungo tempo considerato il più antico cavallo. Per questo motivo, è considerato un settemila. Il giorno di digiuno e astinenza viene invece posticipato al primo venerdì di quaresima. Si riproduce durante la stagione delle piogge nei terreni inondati. La sezione di pittura antica è molto ricca, soprattutto per il Seicento. "Le repubbliche giocarono un ruolo importante nel collasso dell'Unione Sovietica." Aprì anche una scuola di dizione e recitazione a Roma. Il terzo terziere è formato dalla valle del Pollina. È membro della commissione Lavoro e della Commissione Bicamerale Antimafia. "La chiesa era anche conosciuta come ""il Riparo""." "L'intervento umano ha solidificato le sponde dei due fiumi, consolidando l'aspetto della penisola." La Mayenne era navigabile. La portata è massima ad aprile e minima in agosto. Suo fratello, Aristide Du Petit-Thouars, era un navigatore. "Ha aperto inoltre numerose strade all'astrobiologia espandendo notevolmente il numero di possibili habitat extraterrestri." Probabilmente alcuni dei volumi erano donativi, forse dati o precedentemente acquistati da librai. Attualmente è molto apprezzato nel turismo equestre e, in ambito ricreativo, negli attacchi. "In seguito ha intrapreso l'attività di cassiere presso l'Amro Bank." La ragazza risponde che tanto farà in fretta. None si trova sulla linea ferroviaria Torino-Pinerolo ed è dotata di stazione sulla medesima. "L'attività è diurna e si svolge prevalentemente al suolo." Smisero di indossare gioielli e si privarono di ogni forma di vanità. Le strofe sono in La maggiore, mentre il ponte in Mi maggiore. Nella stagione invernale, le nevicate in città sono sporadiche. Gli incontri programmati per questo evento sono stati spostati in altri eventi in futuro. Il corpo di Lucchini fu ritrovato due giorni più tardi. Il significato del suo nome è quindi “montagna barbuta”. Fu in rapporti di amicizia con gli ex presidenti Madison e Monroe. Contemporaneamente trovò un impiego in un negozio di abbigliamento femminile. La squadra si è aggiudicata il trofeo per la sesta volta nella sua storia. Christian, oltre a chitarra e basso, si cimenta con le tastiere e i sampler. Viene stimolato dalla presenza di ioni positivi tipica delle soluzioni acide. Orgia finale con immancabili telecamere. In passato, in Italia, lo si trovava nella mortadella. In modo speculare rispetto al paese “vecchio” sono state edificate palazzine, ville e villette. "L'utilizzo del territorio supporta le attività umane e queste sono spazialmente dislocate." Il loro sound ricorda molto il symphonic metal degli Emperor. Sulle origini storiche della gara non si hanno notizie certe. Di conseguenza, potrebbe portare a traduzioni errate. Merlino fu deluso anche dalla disorganizzazione riscontrata in questo viaggio. "Lavorò nel campo della pedagogia della Gestalt, seguendo la ""scuola"" di Wolfgang Metzger." Da qui in poi Kevin Rowland proseguirà da solista con alterne fortune. Era molto simile a un roditore pur non essendo strettamente imparentato con questi ultimi. Con la nuova sistemazione della piazza venne eliminato il ponte attiguo alla chiesa. Il brano è stato cantato insieme a Fabrizio Bentivoglio. "Nel musical ""Oliver!" La diocesi comprende parte della provincia cinese di Henan. Non mancano riferimenti agli usi e costumi corrotti a Roma. Quindi, non erano preparati a respingere un attacco. "È stata trasmessa poi anche in syndication con il titolo ""Theater of Stars""." Angel muore tra le braccia di Collins. Continuava a nuotare sicura verso il centro del fiume, senza paura. In Loc. Agisce verso diversi batteri anaerobi e protozoi. Vi si trova un centinaio di essenze differenti. La Lama svolge per quasi tutto il suo corso funzione di drenaggio dei terreni. "L'uso maggiore degli archi in successione ebbe luogo nella costruzione degli acquedotti." Si era specializzata in ruoli en travesti. "Fonti contemporanee spesso usano il termine ""scontenti"" per indicare i ribelli." Hanno dieta esclusivamente erbivora. Per questo divide la propria opera in due parti. Questo concerto venne commissionato a Mendelssohn dal famoso violinista Ferdinand David. "Harry fu nominato ""comandante in capo, piccole imbarcazioni e immersioni""." La serie è stata accolta positivamente dalla critica specializzata. Una sfera di luce, inizialmente scambiata per una cometa, colpisce la Terra. "La diocesi comprende l'intero Stato del Maine, negli Stati Uniti d'America." Si può trovare anche in vecchie gallerie e miniere, più raramente in brughiere aperte. Tecnicamente impressionante, questo film è interamente realizzato come pittura a olio su vetro. "Il disco fu registrato al ""La Tierra Sound Studios"" di New York." Bird guidò i Celtics a tre titoli, e Johnson i Lakers a cinque titoli. I risultati elettorali del partito, tuttavia, furono un disastro. "Il papa celebra quest'ultimo rito presso il Colosseo." Mappe e scenari possono anche essere creati dal giocatore con un semplice editor interno. In entrambe le occasioni è riuscito ad arrivare alle semifinali. Fu molto legata alla figlia Diana che a sua sorella La Montespan. Nel corso degli anni ha ricoperto parecchi incarichi importanti. Il soldato Agatino Morelli morì il giorno seguente. Bei Dao è un esempio di questa rivoluzione. Ogni distretto aveva il suo Decano. Il tracciato, dalla manutenzione costosa era anche a rischio di valanghe. Molti arcivescovi di Acerenza sono stati elevati alla porpora cardinalizia. Ovviamente è Agar che si occupa di effettuare questa rifinitura alle chiavi delle casseforti. "Anche all'interno del partito nacquero dei problemi." "Le isole sono state popolate, presumibilmente, da popolazioni provenienti dall'Insulindia." Pertanto, il cliente continuava a richiedere nuovi contatti, pagando. Nel seguito è riportata la suddivisione dei centri abitati. "Inoltre una generica implementazione open source permette l'utilizzo su ogni altro sistema." Dopo la guerra, giocò ancora pochi anni, incontrando spesso Riggs. "L'Alta corte è un tribunale di primo grado." Nel disco sono presenti brani in tre lingue: inglese, romeno e tedesco. La materia è tratta con gusto, sobrietà e fantasia. "Femmine gravide sono state catturate sull'isola di Trinidad a luglio ed agosto." Lo scienziato è in realtà un doppio agente che fornisce preziose informazioni ai sovietici. È padre delle doppiatrici Alessia La Monica e Carolina La Monica. La sua esperienza inglese dura solo un anno. I suoi compagni hanno la completa fiducia nei suoi confronti. "All'interno del disco sono contenuti cinque brani firmati da Giusy Ferreri." "Il bianco sta ad indicare la felicità, la pace, la prosperità e l'unità." Rifugiatosi in Tracia morì poco dopo. È stato al centro delle azioni militari durante la prima guerra mondiale. Il proietto perforante Mod. Rygel si sente male e viene portato in infermeria. La trasmissione venne comunque portata a termine nonostante le difficoltà. Si articola in due ordini, separati da una cornice marcapiano. "Il suo esordio avviene proprio contro la sua ex squadra: il Kuban' Krasnodar." Partecipò a tre edizioni dei Giochi olimpici. A fine stagione torna al Milan per fine prestito. "Un'ora dopo vi è invece l'esecuzione delle marce funebri." Paradossalmente si presenta a lui come nuovo proprietario proprio un giovane tedesco. Si riferisce al tradizionale alto e obeso re di Carnevale, Momus-Rei in portoghese. Partecipa al Campionato mondiale di categoria, che si tiene ogni due anni. Dopo il suo ritorno ad Utrecht, divenne un pittore di grande successo. Il Teatro-Educazione sviluppa e ridefinisce questo pensiero. Per la prima volta sono state introdotte tre gare di arco compound. Ma il leone non la toccò; le giaceva ai piedi. "Per questa azione gli fu conferita la Medaglia d'argento al valor militare alla memoria." Il suo posto viene preso da Pablo Hernández. Un ottimo movente per un omicidio... La lingua tedesca venne rimpiazzata con quella russa. "La principale città del Romsdal è Molde che ospita l'amministrazione di tutta la contea." La lubrificazione era forzata a filtraggio totale. "L'anno seguente si è trasferito in prestito agli olandesi del Vitesse." Morì per un attacco cardiaco. Per lungo tempo Verona fu spesso sede e residenza degli imperatori tedeschi in Italia. Anche la pelle, di color rosa scuro, è simile a quella suina. Per ciascun esempio sono elencate le piattaforme che contribuiscono alla narrazione complessiva. "L'impianto originariamente era una stazione di testa, in cui terminava tale linea." Era membro del Consiglio generale del Partito Radicale Transnazionale. Nel corso del V sec. Ma questo fenomeno avrà maggior rilevanza nel ventennio successivo. "Ricky Jones e Johnny Hart dovranno fermare l'invasione delle creature." "L'interno della chiesa è a una sola navata senza transetto." Su direttiva del dott. William Gregory Lee Normalmente è un prodotto di sintesi realizzato con diversi processi e reazioni. La casa è gestita dagli scout. Tuttavia, durante il Medioevo il numero e il colore delle croci non erano definiti. "La maggior parte dei passeggeri fu salvata dal vascello battente bandiera panamense ""Hawaiian King""." Neji è stato uno dei personaggi più presenti in Naruto. Appunti e note di lettura è una raccolta delle citazioni preferite di Ernesto Guevara. "L'edificio è in puro stile liberty e si sviluppa su quattro piani." Questa specie ha un areale atlantico-mediterraneo. "L'attività di commercio illegale lo resero milionario in brevissimo tempo." Andreotti ed il Sen. Tale ipotesi, però, non era particolarmente accettata. Helen Cristina Santos Luz Furono inoltre disegnate uniformi specifiche e peculiari della cultura samoana. St-Pol-de-Léon è inoltre un sito economicamente attivo. "Che cosa ""non è"" ""data mining""?" Il territorio corrispondeva a quello della provincia pavese pre-napoleonica. Il territorio è pianeggiante e ricco di laghi e di stagni. Le parti superiori sono marroni brillanti. "È la forma più comune di leucemia cronica dell'età evolutiva." Formò e lasciò alla città di Torino una collezione di undicimila lettere e autografi. Dead to the World I piani sono per Marconi il “luogo” per fare urbanistica. "Per queste fonti energetiche il Saskatchewan è secondo solo all'Alberta nel panorama canadese." Turbati, tornano verso il garage della stazione di servizio di Bo. Sposerà la figlia del suo nemico. Cioè... voglio dire... Stazione sciistica, fa parte del progetto Perle delle Alpi. Si tratta di una veduta della spiaggia di Sainte-Adresse, vicino a Le Havre. Nel processo di denazificazione, inizialmente fu classificato come meno gravato. La squadra non raggiunse la salvezza e retrocesse in Adeccoligaen. Entrò nella Congregazione delle Suore della compassione a Marsiglia. Charlie Sheen è noto per la sua vita privata turbolenta. "Con la fine del conflitto, l'attività produttiva rallentò notevolmente." Una tecnica attualmente utilizzata consiste nel sommare un segnale con la sua versione compressa. È il presidente della Società italiana degli Storici delle dottrine politiche. Joan va a prenderlo, ma lui si rifiuta di tornare a casa. Il carceriere si faceva pagare i favori concessi ai prigionieri. "I servizi igienici e l'acqua corrente sono all'interno delle strutture." La lingua ufficiale era il polacco. "L'anno successivo passò alla nuova provincia del Carnaro." "La pianura alluvionale qui presente costituisce un'importante area di sosta per gli uccelli migratori." Oppure sarebbe stata ereditata dalla moglie di Goffredo, Giovanna di Vergy, discendente di Ottone. In esso i dialoghi di Mammy Due Scarpe erano poco fedeli a quelli originali. Ocelli non sempre presenti e rostro di quattro segmenti. La ghigliottina "Il ""Parco Suburbano Sciri Sottano"" è l'area protetta ricadente nella parte orientale del territorio." Recuperate il Titanic! "C'è poi un utilizzo molto incrementato delle tastiere rispetto ai precedenti due album." Successivamente viene confermato che il cantante ha firmato un contratto con la Epic Records. Armagh batté in finale Kerry ottenendo la prima vittoria della sua storia. Produce anche pezzi e telai a specifica del cliente. Sulla nuca ha una sfumatura giallo chiaro. Il gioco ha alcuni seguiti. Il torneo fu disputato a Londra, contemporaneamente alla prima edizione delle Olimpiadi degli scacchi. Death Mark Alcuni di questi esperimenti, nati per la radio, sono poi approdati in televisione. La musica, e Wagner in particolar modo, è una delle sue passioni. Partecipa alla prima guerra mondiale e soffre una lunga prigionia nei Carpazi. Fu molto attiva nei movimenti a sostegno delle donne. "Il sanguinamento è particolarmente comune nell'adenocarcinoma e si verifica in due terzi dei casi." "Raccolse le sue analisi e scoperte in diversi volumi, tra cui ""Seeing Red." Rappresentò la squadra del Lyn Oslo in entrambi i periodi. Di queste in Italia se ne contano almeno una sessantina spontanee della nostra flora. Lo stesso anno è espulso, con molti altri, dal Partito Socialista belga. Quando il mattino successivo Helen è trovata morta, Johnny diventa il principale indiziato. "È originaria dell'Europa meridionale e dell'Italia." Nei tre anni giocati nel Brescia gioca cinquantatré gare, segnando tre reti. Ocean ha scritto canzoni per Justin Bieber, John Legend, Brandy e Beyoncé. Le forze combinate attaccarono da nord per catturare la maggior parte di Malacca. Al pubblico di riferimento di diverse culture il genere è considerato un tabù. Un timpano tondo conclude la porzione superiore della facciata. Luigi Cacciatore. In cella, Georgie e Abel lasciano liberi i loro sentimenti e Georgie rimane incinta. Non vi sono documenti che attestano il periodo in cui la pieve fu edificata. "È laureata in Scienze amministrative presso l'Università Statale di Milano." "Era situato nella zona dove sono attualmente dislocati i locali dell'istituto tecnico Tassinari." Evans ha anche dichiarato la sua intenzione di fare una trilogia. Decisero comunque di rimanere a Napoli, dove continuarono a suonare la musica che preferivano. Costretti a passare la notte in albergo, continuano nella loro finzione. Egli assorbì una solida cultura classica e una conoscenza abbastanza larga della cultura cinquecentesca. "La porta reca la scritta ""Ufficio delle Nascite e delle Morti""." "Il film dopo aver occupato l'ottantatreesima posizione, è uscito dalla classica." Ad ogni modo il racconto si segue. In seguito, tutti i sodali di Cavataio furono sterminati. Il padre Silvestro esercitava la canonica professione di notaio. Compare spesso anche nei giardini urbani. Il nome del gruppo deriva da un termine sanscrito indicante una divinità. Chen Lu Frank Thompson Il suo capoluogo amministrativo è Arcadia. Durante il corteggiamento il maschio esibisce la sua appartenenza alla specie. "Questi personaggi non hanno necessariamente un rapporto di qualche tipo nell'ambito della serie originale." La maggior parte degli interni fu completata a Wichita, Kansas. La vittoria nelle guerre borgognone ha notevoli ripercussioni in Svizzera. Queste opere costituiscono il fondamento teologico della chiesa etiopica. "La ""cooperativa"" permette a due giocatori di completare assieme le missioni principali del gioco." I due lati sono scanditi da tre nicchie ciascuno con altari. Dopo quattro anni si trasferisce in Cina, dove guida le selezioni giovanili della nazionale. Alcune funzionano a regime, altre solo in via sperimentale. La medaglia veniva assegnata per una lunga e brillante carriera lavorativa. In seguito visse a Berlino, dove Augusto Guglielmo di Prussia si innamorò di lei. Questi peli nascondono quasi completamente il sotto-pelliccia grigio scuro, soffice, denso e vellutato. Da questi ultimi, guidati da Ubertino da Carrara, furono bloccati. Energy Technology Systems Analysis Programme Suo padre Scat Springs è stato un cantante di sessione a Nashville. Tutti i brani sono opera di Frank Zappa, eccetto dove indicato. Inoltre lei va a caccia di indizi. Passò quindi molti anni in Germania, Danimarca e Islanda. Episodi di Perché a me? È principalmente nota per la produzione di camicie e cravatte pregiate. Fu governato dalla casata francese dei Lusignano. Della stagione precedente rimangono soltanto Marco Cardillo e Durand Scott. Alfaro ha dichiarato che questo metodo funzionò. "Il brano ""The Ballad of Buckethead"" fu scelto da Buckethead per promuovere l'album." Portano il suo nome anche cooperative, associazioni sportive, scuole. Fabio Cannavaro Il consigliere lancia contro di lui gli uomini della casa. Per alcuni tale tradizione sembra risalire alla metà del Cinquecento, nel pieno della Controriforma. Il tetto è formato da cupole e minareti. Varie tipologie di pezzi speciali permettono le transizioni tra le varie forme. Durante il secondo periodo veneziano Sebenico diventò un importante centro culturale della Dalmazia. Attualmente sono in fase di studio alcuni progetti per il recupero del complesso. Kami Imai Il giocatore controlla un party composto da uno a un massimo di quattro personaggi. La Povertà è inoltre rappresentata scalza. Il nome allude ad un colle solcato da un fosso. Ha una grande gittata e può essere aviotrasportato. Ha giocato sempre nelle serie dilettantistiche cipriote. Il montaggio delle sedie venne eseguito diversamente nei confronti della capsula Vostok. Il complesso presenta elementi stilistici che rievocano il gusto neorinascimentale, disponendosi su tre livelli. "Nel corso dell'opera viene presentato come un dongiovanni senza limiti." "È divenuto famoso per la sua apparizione nella prima stagione del programma ""K-pop Star""." E disponibile sia in versione semiautomatica che automatica. "Di gusto prevalentemente barocco, contiene pregevoli opere d'arte locale." Ma la carrozzeria torpedo era disponibile anche per auto di assoluto prestigio. Obbedienza e libertà. Pak Nam-chol Ottiene una vittoria nella gara sprint di Baku, ottenendo il nono posto in campionato. Di seguito è riportata la composizione della giunta da lui presieduta. "Un'idea collegata, la distribuzione a priori di riferimento, fu introdotta da José-Miguel Bernardo." Nel frattempo, nel Nuovo Messico, Sinestro scoprì la batteria della Lanterna Bianca. "L'area è caratterizzata da un ambiente a tundra e vegetazione polare artica." Progetto ancora in via di sviluppo. In tale periodo, nel nord del paese, è presente il lampone artico. "Fortuna fu il primo saltatore di sci polacco a vincere una medaglia d'oro olimpica." Le sessioni possono solo essere iniziate da una macchina nella rete stub. Altri cinque vennero uccisi in un tentativo di salvataggio israeliano fallito. Inoltre egli delineò alcune forme di iperplasia surrenale congenita. Molti degli attori coinvolti sono dichiaratamente omosessuali o bisessuali. Alcune città o missioni possono chiedere truppe per difendersi o per conquistare altri luoghi. È una città-contea amministrata direttamente dalla provincia. Gli storici moderni, viceversa, ritengono che la famiglia fosse di umili origini. "L'altro giovane assale Mary mentre Ann assiste senza poter fare nulla." Qual è la misura di questa responsabilità? "Assume l'attuale nome negli anni Cinquanta." Egli contribuì alla rivoluzione scientifica e al progresso della teoria eliocentrica. Elaborò il concetto di reciprocità fra i popoli slavi. "Il ""verso"" mostra all'interno della stella lunare una mappa della Turchia." Da allora sono indossate solo da colonnelli e generali. "La traccia di apertura ""Hold on to What?" Il sistema di trasmissione è integralmente meccanico assistito con leva Barker. David Jackson Il Lee-Metford a ripetizione venne messo a punto per competere coi Mauser. È una stazione passante di superficie a due binari sulla linea ferroviaria Amsterdam-Rotterdam. Nella sesta stagione Raj inizia a frequentare Lucy, una ragazza terrorizzata dalle persone. Queste quattro tasse sono ciò che sono comunemente chiamate tasse locali I vincitori del campionato All-Ireland sono evidenziati con color oro. "Fu membro attivo dell'Istituto lombardo di scienze e lettere." Dovette vivere a Londra o nelle vicinanze di quella città. La realtà restituita dai rinvenimenti archeologici, soprattutto sporadici, è invece assai diversa. In Tune Il vertice orientale del bacino conduce a Gansu e al resto della Cina. "Il canale trasmette anche il programma per bambini ""La Banda del Sur""." Lì era studentessa e anche assistente didattica di suo padre. Molte sono anche le specie di passo. Mauro entra e si sentono degli spari. È il terminale ovest del Sanyō Shinkansen e il terminale nord del Kyūshū Shinkansen. Capoluogo di diocesi, è oggi una della sedi titolari di diocesi della Chiesa cattolica. Le prime due di ogni gruppo e si qualificarono per le semifinali. Nella terza ripresa Mayweather mette al tappeto Mitchell con un destro diretto alla testa. In campionato la stagione si conclude con il decimo posto finale. Risulta praticamente insolubile in etere, in etere di petrolio ed in cloroformio. Solo la sovrana e la mezza sovrana erano normalmente coniate per la circolazione. Nel corso della stagione si registra la partecipazione della in alcuni tornei amichevoli. Walt Disney considerava questa scena la più divertente del film. Il reggimento è di stanza a Pisa. "Ho voluto scegliere tutti i pezzi con lentezza per capire quanto fossero forti""." Il film non risulta essere stato distribuito in Italia. Ha due figli maschi. Per i Red Wings invece si trattò della ventesima presenza in finale. Durante la guerra prese parte alla Battaglia della Somme come comandante di compagnia. Spaventato, decide quindi di riprendersi la propria anima con la forza. Kwon Oh-bok è una talentuosa diciannovenne che aspira a diventare una rinomata illustratrice. Il portico di Catulo divenne noto perché vi si esponevano opere artistiche. Lavorò in quasi tutta la Provincia di Cosenza lasciando suoi dipinti su molti monumenti. "A fine stagione non viene riscattato dai ""Toffees"" e rimane quindi svincolato." È il settimo premier che il Giappone abbia avuto negli ultimi sette anni. "Prima di morire, l'uomo si riconcilia con la moglie e Pipes." Negli anni cinquanta passò al teatro, dove ottenne buone affermazioni. La compagnia finanziò varie spedizioni di raccolta in molte zone del globo. La musica è scritta con Mauro Pagani, mentre il testo è di De André. Più recentemente ha partecipato in ruolo di personaggio ricorrente in Revenge e Star-Crossed. "È anche altamente indispensabile per l'analita un comportamento reversibile o quasi." I suoi resti sono stati rinvenuti in Inghilterra. "Questa medaglia particolare era considerata addirittura superiore alla Gran croce della Legion d'Onore." In Norvegia esso è ancora ampiamente usato. È la storia di un amore ormai finito. Si aprono le porte della Serie A ricevendo richieste da diverse squadre. Le ultime due classificate retrocedono direttamente nella seconda serie. Come conseguenza, le due piastre rischiavano di separarsi se colpite da un proiettile. In seguito divenne un imprenditore. Sono presenti molte panchine e una pensilina ripara-pioggia in acciaio. "Pablo fa anche il doppiatore nel cortometraggio ""Growing Leo""." La serie fu prodotta da Associated Television. Il prussiano antico, parte del gruppo baltico occidentale, è considerato particolarmente arcaico. Il ragazzo non risponde e propone a Sarah di andare via per qualche giorno. Persone di nome Mattia Militò poi nel Lecco e nel Falck di Sesto San Giovanni. La parata non segna la fine del carnevale. Il lavoro è giudicato qualitativamente non molto dissimile dai due dischi pubblicati dai Television. Le industrie locali includono quelle agro-alimentari e le manifatture del tabacco. Tra gli insegnanti celebri il giornalista e scrittore Luca Gallesi. Solo raramente si tratta di edifici articolati che potrebbero ricondursi a delle ville. Non tutti i geni riportati sono effettivamente espressi. "Tra le modalità di preghiera vi è anche l'uso di cantare versi dai Vangeli." "L'artista è sepolto al Cimitero del Verano, a Roma." La fauna nativa del luogo è composta da trichechi, volpi artiche e orsi polari. Caccia a quote superiori rispetto alla rondine comune. Gli italiani fecero prigionieri, complessivamente, uomini. "Abbandona così l'attività professionistica." "L'ipotesi generazionale divide gli oggetti in generazioni." Tre cinte erano poste al suo contorno in aggiunta alla deviazione del torrente Vela. Eric trova molto più divertente Alexa, il nuovo assistente personale di Amazon. "L'album era stato anticipato dai singoli ""Solo"", ""Apnea"" e ""Mai più." "Deriva dalla parola latina ""mille""." Scendendo poi da Botte Donato, si giunge a Lorica. "In Italia ha conquistato il disco d'oro." Nelle aste internazionali hanno raggiunto quotazioni elevatissime. Una volta uscita dal ripostiglio viene violentata dal vagabondo. Il film ha ricevuto una stella su cinque dal Morandini. "Questo esemplare è ancora preservato nella collezione dell'Auckland War Memorial Museum." Dalla struttura, i movimenti delle navi nemiche sarebbero stati riportati nel Regno Unito. Marino per numerose perizie psichiatriche. Originariamente non è previsto nessun tipo di armamento. "Successivi ritrovamenti sono dell'epoca imperiale Romana." Mamma di due bambini, si dedica alla famiglia e alla scrittura. "L'aria produce gomma, pesci essiccati e legno di teak." Essi sono classificati in base al tipo specifico di cellule epiteliali che sono interessate. Contornata dal Sarawak vi è la piccola enclave costiera costituita dal sultanato del Brunei. Il soffitto presenta delle splendide volte a crociera. Porta il nome del principale gruppo etnico che vi abita, gli Yi. Frequentò le scuole secondarie a Palermo, dove visse il resto della sua vita. Di conseguenza la stessa quantità di lavoro può essere ultimata in meno tempo. Gustaf Jansson Sergej Davydov "Con l'avvento del sonoro, la sua carriera arrivò praticamente alla fine." Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva dai piani orizzontali controventati. Quindi tornò in Inghilterra per servire in patria. Le sue opere appartengono alla tradizione letteraria del sud degli Stati Uniti. "Le materie di insegnamento erano la Fisica medica, la Fisiologia e l'Istologia." Questa volta la vittoria arrise ai castigliani. Alla fine abbandona definitivamente la terra. È la prima valle laterale della Valchiavenna in sinistra orografica. L’anno successivo il padre si risposa e avrà altri due figli. La regalità fu assunta da Isin. "Il risultato è stato il suo debutto con ""Non ti addormentare""." Compì i suoi primi studi nelle scuole di Itu e Sorocaba. "Tra le novità introdotte da Marini nell'op." La parte settentrionale della contea è drenata da fiumi che defluiscono nel Delaware. Erano incluse formule fisse di preghiera, ma veniva lasciato ampio spazio alla preghiera spontanea. Vive nelle foreste sempreverdi di pianura, presso i margini delle foreste e nelle piantagioni. La settimana successiva la squadra fu eliminata dai Chicago Bears. "L'autotomìa appare, in generale, come un fenomeno puramente riflesso." Tutti verranno realizzati nello stabilimento della Allison di Indianapolis, Indiana. Studiò anche al Lee Strasberg Theatre Institute. Il cartone è ambientato nella città inventata di Bahia Bay in California. Il singolo ha ottenuto successo nel Regno Unito. Il padre Ilie, invece, è un procuratore sportivo ed allenatore di calcio. Anche i Romani erano produttori e consumatori di formaggio. Queste ultime sono effettivamente arrivate sul mercato ma solo in un secondo tempo. "Vanno aggiunti quei ""beni relazionali"" che rispondono alle esigenze più profonde del nostro tempo." "Il Leone d'oro alla carriera è stato consegnato al regista italiano Ermanno Olmi." Corinna Panzeri Lui stesso morirà due anni più tardi. Tuttavia i navigatori amalfitani potrebbero essere stati tra i primi ad usare quello strumento. La sua carta è molto leggera e bianca. Al termine della stessa, è diventato agente immobiliare a Vicenza. La rivista esce con cadenza trimestrale. I fiori, tubolari, compaiono da agosto a ottobre. Villa di villeggiatura a Mestre. Mitchell tentò di convincere i vecchi membri a tornare nella squadra ma fallì. "Il nastro dell'Ordine era di colore rosso con i bordi neri." Non è impossibile che il significato della scena sia rituale, piuttosto che mitologico. Ha inventato diverse tecniche, imitate e riprese da svariati artisti. Hanno occhi grandi e bocca abbastanza piccola. I suoi attacchi consistono in proiettili di energia, attacchi laser e missili angelici. Fu inoltre trisavolo del presidente Zachary Taylor. "Sempre in coltivazione sono noti anche ibridi con ""E. ferox""." Alla fine della stagione successiva vince il campionato e viene promosso in Challenge League. Grazie alla protezione tedesca la città venne annessa alla neonata Repubblica Popolare Bielorussa. "Canada"" e salpò per Halifax." Questo nuovo stravolgimento provoca diversi dibattiti tra i fan. "Tuttavia, è piuttosto raro nelle regioni aride del sud dell'isola." La loro principale caratteristica è l’assenza di uova. La missione ha dimostrato il concetto di attacchi con bombe atomiche su base portante. "Sua madre era inglese, figlia di ufficiali dell'esercito britannico." Lentamente, questa svanisce, e il cantante si trova nuovamente solo nella stanza vuota. Oggi restano solo tracce delle mura esterne e della pavimentazione. Tre rilievi rappresentano le tre virtù teologali: fede, speranza e carità. A chi stava scrivendo e perché? Il comune divenne parte del Central New York Military Tract. I manifestanti reagirono con lanci di pietre e impugnando bastoni. Era collegata attraverso una lunga muraglia alla Torre della Catena. Il confine riguarda la parte nord del Benin e quella sud-occidentale del Niger. "Tra i film invece spicca su tutti ""Tomorrowland"" a fianco di George Clooney." Le rive del lago sono coperte di canneti. Apprezzato anche come aperitivo con formaggi e salumi. Michele Palatini Come risultato, gli incrementi di produttività annuale delle colture mondiali continuano a diminuire. Si tratterà di un edificio con parcheggi sotterranei, negozi e strutture culturali. Ormai, ad ogni sua presenza riscuote un gran successo di pubblico e di critica. Collabora attivamente con numerosi compositori che hanno scritto brani pianistici per lui. Pim vive in una casa malconcia insieme alla madre Yvette, virtuosa locale della fisarmonica. In Sicilia si trovano due statue rappresentanti una Sirenetta. Anche i suoi avversari, vinti dal suo esempio, gettano le armi. La villa è stata costruita sul modello francese. Nella clip viene ritratta una sfilata di moda. "In quell'anno è giunto terzo nella classifica finale." Il suo lavoro comprende Madrigali, Mottetti e altre composizioni strumentali. "Nello zar cresce il desiderio di visitare l'isola." La protagonista della prima stagione è Hanna. Esternamente si può trovare un grande parcheggio. È in possesso del passaporto italiano. "Dopo aver lavorato in ""Rio Babilonia"", Denise Dumont è approdata infatti a Hollywood." Durante la sua infanzia vive in Germania e studia violino e chitarra. Infatti parlare era considerato un segno di debolezza in battaglia prima della guerra. I primi allenamenti, invece, vengono svolti in un hangar nel porto di Napoli. Durante la seconda guerra mondiale vi erano anche mezzi della Luftwaffe. "L'insieme delle attività può quindi essere confrontata con una ""checklist""." Si può fare In seguito la regione fu organizzata nella provincia di Macedonia e Acaia. Lasciato il cinema, si è dedicata alla canzone per diversi anni. Beau incontra le ragazze e quando vede Teddy, se ne innamora. "È l'ultimo film di Susan Cabot." Io dissi, Johnny è un musicista e vorrebbe metter su un gruppo. Si è classificata ventesima nelle competizione femminile. Si giocava annualmente a Flushing Meadow negli Stati Uniti. "La torre venne incorporata e ribattezzata ""La Mirabella""." Le restanti caratteristiche hardware e software rimangono invariate. Tornato in patria, gli venne conferita la cittadinanza onoraria dal governatore di New York. Il medico convincerà quindi il dottor Cox a dargli una seconda possibilità. Accanto al corpo, una siringa e delle pasticche. Durante gli anni trenta, il suo esecutivo dovette affrontare gli effetti della Grande depressione. Gli viene pagato un viaggio a Parigi, dove potrà essere operato. La lingua ufficiale è il turco, ma sono presenti numerose minoranze linguistiche. Che importa? La sua prima apparizione si trova nei codici della Dinastia Liao. Per raggiungerlo serve un volo charter. Le donne non indossano i pantaloni ma solo gonne strette. In caso di pareggio è assegnato un punto a squadra. Studiò presso il Seminario di Loreto in Italia e fu vescovo di Sapa. "Il nome era un omaggio a Bartolomé Mitre, presidente argentino morto l'anno precedente." Le cosce sono leggermente tinte o barrate di grigio chiaro. Solo alla fine della guerra, dopo quattro anni, i due potranno rivedersi. Questo processo era inoltre facilitato dal sempre minor numero di indiani presenti nella regione. Mons. Carmelo Ferraro, tutti citati poi nel processo come persone informate sui fatti. The End of the Circle Il cranio possedeva un muso relativamente corto, e la dentatura era notevolmente specializzata. "Laura divenne quindi cognata di Isabella d'Este e di Guidobaldo da Montefeltro." Le due assemblee alludono sia alla assemblea monastica sia a quella laica. Essa fa parte della Greenville–Mauldin–Easley Metropolitan Statistical Area. La diffusione fu rapida in Italia come lo fu contemporaneamente in tutta Europa. Nettuno, allora, la manda via. Nel centrale cortile rettangolare i due piani inferiori sono rappresentati da logge aperte. È ricordato anche come cantante e ballerino. La pinna caudale è chiara, sulle pinne pelviche sono presenti delle macchie nere. Accanto alla Vergine vi è san Rocco, protettore contro le pestilenze. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro del Togo. Si sa solo che si nutre di gamberetti. Come compositore lasciò soltanto due opere teatrali. La fama di Bona, tuttavia, non è dovuta esclusivamente ai suoi scritti devozionali. Alla fine, Zola viene condannato ad un anno di prigione. Al termine della stagione rinnova per un anno con la squadra australiana. Resosi conto che il progetto era naufragato, Maurizio Costanzo lasciò il quotidiano. "C'è pure la chiara illustrazione di una carrozza su ruote spinta da un razzo." Inoltre dichiarò che credeva che non avrebbe ricevuto un processo imparziale. È stato sposato con Pamela Anderson. Il progresso degli eserciti francesi fece guadagnare Vienna, dove Lenoir fu ben accolto. La vicinanza del corpo elettricamente carico produce un fenomeno fisico detto induzione elettrostatica. "Un'altra dote è la velocità." Ma non riesce a dare continuità alle sue prestazioni e finisce nuovamente in panchina. La scuola iniziò a partecipare a importanti festival in tutto il mondo. Durante la partita subisce un infortunio che lo tiene in infermeria per un mese. Inoltre una valvola assicurava il controllo automatico della pressione stessa. Il rostro è lungo e robusto. "In ""Pokémon X e Y"" è ottenibile nel Safari Amici." La carne viene resa disponibile tramite il sistema di distribuzione pubblica. "Il secondo comma dell'art." Molte di queste reti private offrivano anche il trasporto pubblico di passeggeri. Esso viene utilizzato maggiormente dai giovani e simboleggia affettività. Femmine sessualmente inattive sono state catturate nei mesi di maggio ed agosto. Cappella di San Giorgio Il castello fu usato per imporre una tassa ai commercianti. Il nome proviene da un missile di fabbricazione giapponese usato nella seconda guerra mondiale. The End of the World Gli archi, a loro volta, si producono in una assai rapida scivolata ascendente. Parte della sua vita fu anche dedicata alla perorazione della vaccinazione preventiva. Le sue attività sono state acquistate dalla Takamatsu Corporation. Noah è fuori di sé dalla rabbia ma Whitney lo convince a calmarsi. Se è preceduta da vocali lunghe o dittonghi, tuttavia, viene ignorata. "Smith, in cui il piatto viene descritto come una ""specie molto marinara di plum-pudding""." Fece parte ancora della Giunta per le autorizzazioni a procedere e della commissione Giustizia. In seguito lavorò anche come allenatore e come giornalista. È separata dalla strada da una cancellata in ferro battuto. Ciò ha inibito lo sviluppo di una più ampia identità franco-americana. "La nuvola scompare dopo un po' anche se non si procede in alcuna direzione." "Con lui c'erano anche due monaci basiliani clandestini galiziani, che successivamente sono diventati sacerdoti." In questo capitolo Cenerentola entra in gioco in due delle tre storie narrate. La commedia ebbe grande successo in tutti i paesi di lingua inglese. Giovane e bella, Lucille è una donna romantica. La tribuna è la parte meglio conservata della pieve più antica. La meccanica quantistica, infatti, descrive ogni sistema fisico tramite un vettore di stato. I personaggi possono anche porsi delle domande a vicenda, che fungono da istruzioni condizionali. Ha il mantello di colore marrone-rossastro, con regione anteriore e collo grigio scuro. Torna quasi subito in patria, acquistato dal Goiás. Questo ruolo gli valse un secondo Saturn Award. La facciata è suddivisa in quattro assi. La denuncia si era trasformata però nella creazione di una caricatura. "Questi hanno continuato a sostituirsi a ""Scotty"" per tutta la durata del tour." Gli storici occidentali, tuttavia, si sono sempre contrapposti a tali risultanze. La fanciulla ben presto rimase orfana della madre. Già nel medioevo risulta soggetto alla giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Acqui. Tutti i personaggi asiatici sono interpretati da caratteristi inglesi di origine vietnamita. Al termine del campionato, però, il Sandefjord retrocesse in Adeccoligaen. Block notes "Ha svolto ricerca sul diritto penale dell'economia." La sua divisione avviene per scissione binaria. Anche in questo caso, è soddisfatto Qui lavorò come grande maestro e grande matematico. Laomedonte visse e morì prima della guerra di Troia. È uno dei numerosi nomi spagnoli dedicati alla Madonna. Produttore e organizzatore di spettacoli, creativo, ideatore di eventi spettacolari. Questo risultato fu ottenuto nel contesto di difficoltà economiche della Grande Depressione. Vengono introdotti nuovi criteri di accesso alle scuole di specializzazione di medicina. Rocche attribuite I colori sociali del club sono il rosa-verde. Nel villaggio è presente un monastero intitolato ai santi Cipriano e Giustina. Sul culmine del tetto svetta una grande croce liscia. "Oggi del mercato non c'è più traccia alcuna." Spesso la sindrome è associata a ritardo mentale grave o gravissimo. "Marco e di ""Procuratore de Supra""." Tradusse per la casa editrice Mondadori alcuni dei primi albi del fumetto Asterix. In questo caso sono le ombre a raggiungere Ulisse e non viceversa. Successivamente in qualche campionato erano previsti anche la serie D e la serie Juniores. Rossignol è la parola francese per dire usignolo. Questo meccanismo è assente nelle specie ipogee. Effetti avversi contrari conosciuti sono nausea, cefalea, diarrea, visione offuscata, insonnia. Le reputazione politica di Ted era comunque danneggiata. Tracy Byrd La struttura ospita due camere sepolcrali. Il film è stato girato quasi per intero sul Lago Maggiore, a Stresa. "Famiglia appartenente alla nobiltà dell'Alta Alsazia, fu feudataria dei principi-vescovi di Strasburgo." Il dipartimento di danza si basa rigorosamente sulla formazione pre-conservatorio nel campo della danza. "L'attività dello studio viene da allora portata avanti da sua figlia Karen." "Io sono con voi fino alla morte, o donne""." Cox convince definitivamente Carla a sposare Turk definendolo un bravo ragazzo, seppur un chirurgo. Il contatto avviene al confine e delimita il sé dal diverso da sé. "L'impianto sportivo viene utilizzato per le partite del Campionato di calcio sammarinese." È noto anche col titolo pubblicitario Giulietta e Romeo. Dallo stesso giorno è agli arresti domiciliari per riciclaggio e violazione della legge elettorale. La tibia non è particolarmente appiattita posteriormente. "Dopo l'unità d'Italia fu prefetto del Regno a Pisa e a Bari." Essa inoltre non conduceva le offerte di borsa o raccoglieva le quote di partecipazione. Le punte dei denti sono pigmentate di rosso-brunastro. "Per distinguerli da eventuali ""fake"", viene loro assegnata tale targhetta." Si reca ovviamente sul posto per indagare. "Angelus lavora come uomo delle pulizie del turno serale all'ospedale psichiatrico sulla West Side." Schofield sta per divorziare dalla moglie e non perde tempo a corteggiare Hattie. La sede è a Monaco di Baviera, e una a Madrid. Sono da considerarsi pertanto quasi tutti fiumi periodici oppure uadi. Una sua opera è conservata al Guggenheim Museum di New York. Le singole storie sono indipendenti, ma seguono lo stesso filo conduttore. Dopo la prima stagione si trasferirono a Cherry Hill, come Cherry Hill Demons. Spesso la cicatrice dell’operazione causa dolori alla deambulazione. "Dell'età classica non è emerso quasi nulla." Mentre i carabinieri si allontanano arriva Patrizia. "La diocesi comprende l'intero arcipelago di Bermuda." Oltre a varie tecniche artistiche, vi si studia teologia. Dubbia la sua formazione intellettuale, forse iniziata con studi di carattere giuridico. Esistono anche competizioni internazionali per associazioni. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Monte Antico." La filosofia digitale si evolve dalla precedente fisica digitale. William Christmas per il suo velivolo caccia denominato Christmas Bullet. Duke può abbassarsi, correre, saltare, e strisciare in corsa in zone dal soffitto basso. Tenta di fuggire con Kristi, mentre Katie viene momentaneamente posseduta. Ha pubblicato diverse antologie. Ritiratosi dalle corse fu direttore sportivo sempre in ambito ciclistico. È stato il primo film pornografico diretto da una donna. Vennero inoltre utilizzati materiali da costruzione occidentali e nuovi impianti per illuminazione. Il Bryne vinse lo spareggio, mantenendo così la categoria. "Il triangolo rivolto verso il basso simboleggia Shakti e quello rivolto verso l'alto Siva." Raggiunge la semifinale a Cincinnati, dove viene rimontata nuovamente dalla Bertens. Dopodiché venne, di quando in quando, alla Camera dei Lord. Austin lo definisce infelice. Venne sepolto nella chiesa di Neuburg, presso il Danubio. I denti erano privi di cemento. In combattimento è temibile e molto forte, riuscendo a competere con avversari come Crona. I suoi concerti alternano e mescolano tutti questi repertori. Infine viene deposto uno strato riflettente che funge da catodo. Carlo Bresciani ricoprì il ruolo di direttore. Discografia degli Enigma "Poco dopo fu rivelata anche la copertina dell'album." Kevin Joyce "Stephen Thomas Erlewine di ""AllMusic"" ha sottolineato questa canzone." Altre cappelle o oratori sorsero in Vobarno e nei dintorni. La marca è definita da due altipiani e da due depressioni. Uno scalone a tre rampe, dalle pareti interamente affrescate, porta al piano nobile. "Questo ha fornito ispirazione per l'opera di Massenet ""Thérèse""." Fu utilizzato fino a circa metà degli anni settanta. La Scozia, invece, adottò altre date per tenere conto delle sue diverse tradizioni. Può lenire le scottature. La sua costruzione risale presumibilmente allo stesso secolo e comunque al Basso Medioevo. Concluse la sua carriera in Australia, nel Marconi Stallions di Sydney. Se Tux li colpisce sotto col la testa ne uscirà fuori un bonus. "È fratello di Rachel Atherton, campionessa di downhill anch'essa." "Il dialetto dell'isola di Bornholm ha le stesse origini." Dopo l’evasione, ha inizio una spietata guerra contro i cartelli rivali. Il protagonista e la voce narrante del film è Giorgio Pressburger. "Qualora ci sia un crossover della linea media, allora inizia la creazione dell'istogramma." Di costituzione robusta, ha ali lunghe e coda corta. Questo è il risultato empirico dovuto ai cambiamenti della politica internazionale. Al liceo conosce Denis, che diventa il suo migliore amico. "Alcuni anni dopo egli dettò le regole dei ""Filles du Bon-Sauveur de Caen""." La situazione va fuori controllo, interviene la polizia, se ne occupano i media. Vennero invece redatte alcune leggi costituzionali di cui tre fondamentali. È sepolto a Feltre. Il motto della società era “lavoro e previdenza”. Regge il modellino di una chiesa quattrocentesca. Ha sede a Breno. In seguito David Cohen ne divenne il presidente. Le truppe tedesche subirono perdite numericamente maggiori della controparte americana. A questa collaborazione segue una lunga pausa. Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca Le strade extraurbane secondarie sono le tipiche strade fuori dai centri abitati. Taiwan e Kuwait non fanno parte della Convenzione. È stato un comandante militare spagnolo durante la rivolta olandese. "Gli ultimi tre conservavano uno status di ""comuni associati""." Verrà rimpiazzata immediatamente dalla seconda generazione. "Originalmente inteso come ""testamento etico"", è strutturato come un compendio delle religione ebraica." "Aristotele scrisse infatti un'opera ""retorica"" più o meno nella stessa epoca." Ogni corso è diretto da un direttore distinto. Ciò non lo rendeva pratico e conveniente per i normali voli commerciali. Cattedrale di Santa Maria del Popolo Il singolo raggiunse la vetta delle classifiche country negli Stati Uniti. Il regista è Joseph H. Lewis. Tale nome in lingua Sindarin significa infatti Monte Fato. "Si è laureato presso l'Università del Vermont." "Perse presto la mamma all'età di dodici anni." Attualmente è docente di Pianoforte al Conservatorio di Sassari. A quegli anni risalgono molte vedute fotografiche di Roma. Attingeva i suoi motivi dai paesaggi triestini, dalla landa carsica e dalla terra istriana. Malgrado ciò, la colonna sonora è firmata da Elmer Bernstein. Le tracce, dal primo rilascio, non hanno titoli. Temono costantemente e trovano molto difficile controllare le loro preoccupazioni. Il capoluogo di contea è Alfred. Negli ultimi anni della sua vita fu colpito da demenza senile. Circe e Telemaco si innamorano e si sposano. Esiste anche una preparazione in terra verde, usata per esempio nel Nord-Italia. È assente nel videogioco Pokémon Verde Foglia. Alcuni capitoli sono infatti considerati dalla critica dei veri e propri capolavori. "C'è poco dimorfismo sessuale." "I miei occhiali!""." Nicola è stato anche rimosso dalla linea di successione. A Washington per affari, a teatro Graham vede Helen insieme al senatore. Tuttavia, la tolleranza alla depressione respiratoria è persa altrettanto rapidamente durante la disintossicazione. "L'apertura tuttavia non coincise esattamente con quella vecchia sutura." Tutti attendono con impazienza il suo nuovo libro. La corona di Orsola si trova appoggiata sulla base del letto. "Esistono varie versioni di ""Hymn"", molto differenti fra di loro." "Il gioco è uno spin-off non ufficiale della serie ""Crazy Castle""." Cirillo fu suo allievo. "Numerosi recensori hanno notato una musica distintiva dagli anni ottanta alla musica di ""Loud""." La pesca della tonnara fu abbondante fino al dopoguerra. "Prima della disintegrazione del suo paese emigrò negli Stati Uniti d'America." "Acqua minerale, uno scandalo sommerso"" ed ""I predoni dell'acqua." "Le colonne riunite dovevano poi proseguire per Mantova per rompere l'assedio." Gli subentra il tecnico Serse Cosmi. È presente un protiro sorretto da quattro colonne corinzie. "Il personaggio di Frederica nell'ultimo capitolo della saga perde la sua centralità." "Il secondo dito della mano è munito di un'unghia." "Il Consiglio è presieduto dal presidente degli Stati Uniti d'America." Gli sono state dedicate vie a Brugnera, Palermo, Milano e Cogollo del Cengio. Vengono ripescati i due migliori tempi. Continua, naturalmente, a raccogliere campioni per il suo erbario. In acqua è anche possibile fare windsurf, kitesurf, e kayak. Circondato da una vita dura, Sos era estremamente motivato per il successo. "Il ""canale lungo di smercio"" prevede tutte le figure sopra elencate." Il tutto avviene con continui giochi amorosi. In questi anni lavora come guida turistica. Le unghie sono corte e arrotondate e vengono usate per scavare. "L'album contiene inoltre il brano ""La ballata della moda"", cover di Luigi Tenco." La cattedrale risulta essere uno dei più antichi edifici ecclesiastici della Russia. La porta è realizzata in grandi blocchi di tufo sovrapposti a secco. Il Borussia domina la stagione successiva e conquista prontamente il ritorno nella massima divisione. La ragazza decide quindi di interrompere la relazione con Alex. È comunque conosciuto per le sue ricerche sulla teoria della relatività. Vi è stata quindi la separazione dei casali di Aci. È attualmente residente a Morazzone. Si classifica diciannovesimo. I piedi sono molto lunghi e in genere di colore rosa. "L'epoca napoleonica introdusse una ventata di riforma anche nel regime interno della nazione." La guerra civile finlandese, però, mise a dura prova la stessa esistenza del partito. Successivamente Cassandra prenderà il nome di Orphan. Egli diventò prete in Barcellona. Nelle specie coltivate a scopo commerciale si fa spesso ricorso alla impollinazione artificiale. Si tratta di un asterismo di quattro stelle. Broots è un uomo alto, magro, goffo, pallido e coi capelli corti. Vi assiste anche Haywood, che. Partecipò alle battaglie di Dresda e Lipsia e fu promosso al grado tenente-capitano. "È per lo più coperta da foreste con numerosi corsi d'acqua." Si esibivano ai matrimoni, ai Bar mitzvah e in ogni altro posto disponibile. "È stato anche contemporaneamente il ministro britannico per l'impero di Corea." Ad esempio, Goku eseguirà la Kamehameha, mentre Vegeta il Final Flash. Studiò amministrazione di impresa nella Università di Seul. Espone poi con successo ad importanti manifestazioni inglesi e americane. Più in generale, vale in qualsiasi spazio topologico di Hausdorff. Morì assassinato dal marito di una paziente. "In realtà l'Alighieri la cita anche in Pg." "La tassazione degli utili avviene per competenza, cioè, indipendentemente dall'incasso effettivo." Nelle vicinanze si trovano la città di Half Moon Bay e di Princeton-by-the-Sea. La produzione continua tuttora. Il paramento murario a filaretto è stato in gran parte sostituito o rifatto. Ha più volte diretto Victoria Principal. È uno dei più antichi oviraptorosauri noti. Smith ad ordinare la ritirata degli elicotteri senza effettuare lo sbarco dei soldati. "An Old-Fashioned Wedding è un episodio doppio della durata di un'ora." Bluff City Durante questo periodo, appare come una versione malvagia di Endymion. Si svolge principalmente attraverso le radici e secondariamente attraverso gli stomi. Prende il nome dal patriota risorgimentale Luciano Manara. È fermata dei treni per San Giorgio a Cremano. Alcuni buddhisti erano presenti nel suo esercito mentre altri furono schiacciati e uccisi. Consegue la prima medaglia olimpica per il suo paese. Peter cerca con diversi stratagemmi di farli lasciare, ma invano. Sembra infine che Hitler abbia usato la stessa pistola della nipote per uccidersi. Tutte le incisioni sono a più livelli. Aufklärungsgruppe più indietro. Tuttavia, Steamboat continua a macinare vittorie anche nelle competizioni singole. Tutti interpretavano un ruolo prestabilito. Per le sue attività nelle catacombe è venerato come il protettore degli archeologi. Le ruote sono più piccole di quelle usate tradizionalmente. Il re però gli chiede scusa, che Richard accetta, e i due si dichiarano. Mario Scotti Trina rappa invece la seconda strofa, mentre Cassidy a sua volta fa nuove strofe. Le fortificazioni non vennero mai utilizzate, nemmeno durante la Grande Guerra. Sua madre è italiana di origini siciliane e lavora in banca. Si è anche laureata in Lettere, specializzandosi in Storia Moderna con Giorgio Spini. Kevin Figaro "Studiò al Western Women's College." La data della prima esecuzione è sconosciuta. Ha militato nella Primera Divisió. Yoo Byung-soo È equipaggiato anche con freni a pattino elettromagnetico. "Sempre quell'anno realizzarono uno split album con i Molotov Solution." Inoltre, la stessa Piperita Patty ha una cotta per Charlie. Già provate in passato, ma mai preparate al meglio. È morto di cancro. Youth Lagoon Il primo movimento, in re maggiore, è una grande fantasia corale. Divinità ambivalente, simboleggiava la forza creatrice e distruttrice della Natura. Vi erano anche alcuni jugoslavi, tedeschi, turchi e disertori britannici. "Nonostante contenesse numerosi spunti innovativi, nell'ambiente dell'epoca la pala venne accolta malissimo." In seguito ha lavorato come modella di nudo ed insegnante di danza. Durante un rastrellamento, il giovane fu catturato dai tedeschi insieme a numerosi partigiani feriti. "Robin Murray di ""Clash"" ha definito la canzone ""un ritorno forte e vivace""." Nativo di Boston, Brann studiò inizialmente il violino per poi passare alla chitarra. John Van Alphen La radioterapia come disciplina medica, è rivolta principalmente al trattamento dei tumori. "L'architettura romanica in Sardegna ha avuto un notevole sviluppo e per un lungo periodo." "L'anno successivo ricevette la Croce di San Luigi." Il vivere laico e religioso non era distinto nel mondo egizio. Insieme ai seguaci, venne imprigionato nel castello di Turku e giustiziato. Buitrago è la località più importante tra quelle attraversate dal fiume. Scoppiò la seconda guerra mondiale e Parigi fu invasa. Infusi preparati da giovani germogli sono utilizzati nel trattamento della dissenteria cronica. La fanteria leggera occupava il fianco destro. Il gioco è basato sul fumetto creato da Todd McFarlane. "L'uomo fu arrestato ma presto rilasciato." Amministrativamente appartiene a Lampedusa e Linosa, comune italiano del libero consorzio comunale di Agrigento. Per come era concepita la Divina liturgia, si riduceva ai libri del Nuovo Testamento. "Nella frazione ""Busa"" si trova infine la chiesa della Ss." I loro carri armati, inoltre, possono trincerarsi. "L'azione è particolarmente rilevante sulla formazione reticolare del tronco e sulla corteccia cerebrale." Infine sono raggiunti da Ronin che raccoglie la Regina Tara sul suo colibrì. Sarà veramente così? Accidenti alla guerra!... Rispetto ai primi due album pressoché acustici qui compaiono leggeri arrangiamenti con elementi elettronici. Questi tipi di navi erano infatti sorprendentemente veloci e stabili. Alla fine prese il posto di Sebastiano Caboto come primo cartografo. La facciata a capanna e con cuspide centrale presenta riquadri con elementi decorativi. Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! "Lo status di immune nell'esercito veniva ottenuto o tramite selezione o tramite promozione." Fu vinta dal francese Marcel Bat. I ruderi, restaurati negli anni ottanta, sono proprietà del conte Georg Siegmund Thun-Hohenstein-Welsperg. Esse rimpiazzano le normali armi di gioco della mappa. Varie linee di autobus collegano Little Ilford con i quartieri limitrofi. Alcuni tipi si basano su pistoni e cilindri, altri usano turbine. La luce assume un ruolo fondamentale diventando strumento espressivo che crea dinamicità. Il disco ha debuttato inoltre alla prima posizione della classifica britannica degli album. Il brano vede la collaborazione della cantautrice e rapper americana Kesha. Si tratta di una convenzione stipulata tra il vescovo ed il Comune di Noli. "Un tempo il maniero sorgeva all'interno della foresta di Arden." Perry e Gail si ritroveranno ben presto coinvolti nello spietato mondo dello spionaggio internazionale. "Nel comune è inoltre presente la scuola secondaria di primo grado ""Paolo Sarpi""." Il terziario si compone di una buona rete commerciale e amministrativa. È Presidente della Società Italiana di Diritto Internazionale. Visse in una condizione privilegiata sotto il regime dello Scià di Persia. Marco Mortara Il proselitismo giudaico. Teresina è una città unica. Nel frattempo gli interessi di Chichester si trasferiscono al mare. La sua carriera proseguì sia in Europa che in America. "Il seguente ""Rendez-Vu"" godette un successo ancora maggiore superando il precedente nelle classifiche inglesi." Mary si è rifugiata in una grande città dove trova lavoro in una fabbrica. Le prime due classificate di ogni girone si qualificano agli Ottavi di finale. Joel Kwiatkowski Sotto questo aspetto il salmone norvegese è particolarmente rinomato. Il nome ricorda Camillo Benso di Cavour, che ne fu tra i promotori. Mettere lo zucchero nel latte e mescolare fino a quando si sarà tutto sciolto. È stato allenatore della nazionale di scacchi messicana. Si sposò ed ebbe due figli, un maschio e una femmina. "L'Accademia presenta membri di due tipologie." Di questo Sostegno di Zanobi comunque non si sa pressoché nulla. Il fenomeno del mecenatismo fu anche ampiamente utilizzato dalla Chiesa. Tutte le sue composizioni, tranne una, sono a tema religioso. "Oltre alla sede principale di Chicago, l'azienda ha uffici a Berlino e Shanghai." Il ragazzo è stato cresciuto da Anne. Questi casi hanno ricevuto un’attenzione significativa da parte dei media e del pubblico. Le costruzioni principali della città sono la moschea e il celebre castello. Servì in marina, partecipando alla battaglia di Lepanto. Vedi anche: Regole del Tempio di Shaolin. "Il folk psichedelico è un'importante corrente sviluppatasi all'interno prog folk." La fermata sorge nei pressi del passaggio a livello sulla strada per Roncadelle. Il giorno seguente i genitori del ragazzo denunciarono la sua scomparsa. Le canzoni fino a quel momento erano suonate nella loro forma embrionale. La Schwartz è una democratica moderata e fa parte della New Democrat Coalition. Warren Hastings disse che azioni dirette contro Puna sarebbero state dannose per gli inglesi. La gara si tenne su un campo ghiacciato. In seguito la cantautrice si è esibita in diversi festival nei Paesi Bassi. Il fiume ha formato, nel suo percorso, il canyon, cascate e alcuni laghetti. Una di queste fu la regina eponima della città di Lamia. Artù è lodato come esempio di cavalleria il cui nome è eterno. Ebbe due figli, il maggiore di nome Daniel e la sorella Sara. Jenő Pap "Nello stesso anno Massimo Bray l’ha voluta come autrice Treccani per la rivista ""Atlante""." Come nel precedente capitolo, ci sono due finali leggermente differenti tra loro. Attualmente è il decimo azzurro per numero di presenze. Queste dodici tavole furono a lungo considerate diritto dei plebei. "L'atto garantì anche delle terre possedute solamente dall'Ohio e scuole pubbliche." Introduzione in stile romantico per ottoni, archi e percussioni. Moretti e Lampredi sono inviati a bloccare la strada nelle due direzioni. "Vennero persino distribuiti dei manuali d'uso in tedesco per le forze armate." "Sotto l'influenza di sua moglie, Carlo cominciò ad approvare la Riforma." Il monumento possiede caratteristiche uniche non ritrovate in alcun altro aspetto architettonico in mesoamerica. Quindi lei e Roger inventano un piano per farla licenziare dallo show. Glauco Santoni La cattedrale di Uppsala venne distrutta dalle fiamme. "La Pirelli, fornitore unico degli pneumatici, annuncia per questa gara gomme ""super-morbide"" e ""morbide""." Un giorno dirigeva Castellano, il giorno successivo Pipolo e così via. "Il nome deriva dalla frazione del comune di Cassina de' Pecchi." Ancora assenti Lara Mori e Jessica Mattoni. Roma intenzionata a creare una polisportiva. Il Delaware occupa in gran parte un territorio di pianura. I gruppi di isole che fanno parte di arcipelaghi sono rientrati. Da parte imperiale la vittoria, non costò invece che una cinquantina di uomini. Quindi si sentì una voce proveniente dal cielo e la croce gli rispose. "Stahl studiò direzione d'orchestra al Queens College, Università della Città di New York." Oggi San Pedro Sula è considerata una delle città più pericolose del mondo. Essendo Mercer troppo ubriaco, i chiarimenti vengono rimandati al giorno successivo. Franco Cabrera Terminato il conflitto, si rese necessario ricostruire la chiesa. Ha intervistato campioni e uomini famosi legati agli sport che segue. "Si prevede che sulla monoposto possano essere montate due o tre differenti ""power unit""." I governi dei due paesi lavorano insieme per migliorare le relazioni commerciali. Venne sepolto nella cappella di famiglia fatta costruire da suo padre a Barby. Yuka Koyama The Wayans Bros. Con quattro vittorie nella maratona di Boston ha conquistato un primato al momento ineguagliato. Essendo poco esperti, spesso si ritrovano nei guai o inseguiti dalla polizia. "In poco tempo, però, l'intera dinastia terminò a causa della mancanza di eredi." Liliana fugge sconvolta e prende un aereo. Era spesso malato in quanto soffriva della malattia di Graves. Tutti i brani composti da Jake Holmes Sarah Walker Oggi la casa-giardino è adibita a museo. "Studi scientifici hanno dimostrato per l'ajoene numerose proprietà che potrebbero giustificarne l'uso in medicina." Sono in fase di sviluppo nelle vicinanze diversi impianti eolici. "Le vittime dell'esercito spagnolo sono migliaia." Henry Brauner Doug si infuria con Dean e la loro amicizia si incrina. "L'antitrago è piccolo e di forma triangolare." In tal caso è la stessa struttura ad anello a far da cavalcavia. La squadra venne poi eliminata ai quarti di finale dalla Corea del Nord. MacKenzie illustra alla redazione le nuove linee guida del notiziario. Esistevano anche modelli arcade non originali basati sul joystick, da oscillare. Possono anche cambiare improvvisamente colore. È uno dei prodotti della combustione della polvere nera. Battistini approfitta della pausa forzata per intraprendere gli studi universitari. La cittadina è attraversata dal fiume omonimo. "Dopodiché fu ufficiale di bordo sulla ""Santiago de Cuba""." La coppia si trasferì a Parigi nello stesso anno. Pietro suscitava lo stupore dei coetanei per la sua prodigiosa memoria. Tiberio Emilio venne eletto console la prima volta con Lucio Valerio Potito. Passò là parte della sua infanzia, prima di traslocare a Reno nel Nevada. "La donna all'inizio reagisce male, ma non sembra troppo disturbata." La sua produzione è molto antica e venne sperimentata nei monasteri. Con la squadra portoghese non raccoglie neanche una presenza. La trazione era ancora posteriore. Incappa talvolta nelle reti da posta e non abbocca che occasionalmente alle lenze. "Ha collaborato al ""Grande dizionario della letteratura italiana"" di Vittore Branca." Il museo nacque come collezione personale dello stesso Henry Ford. Sviluppa un rapporto di grande amicizia con Jon Snow. Nei titoli, il film porge i suoi ringraziamenti speciali a Lillian Gish. Raramente si mangiavano frutta e verdura. "Questa battaglia fu l'ultima campagna dell'imperatore romano oltre il limes." Un agricoltore vende i conigli per uno scellino. Nemesis fu poi parte del nuovo Dipartimento degli Affari Metaumani di Sarge Steel. Si trova a Bivona, comune italiano della provincia di Agrigento in Sicilia. Anche le fanterie entravano nel frattempo nello scontro. Appartiene alla dinastia di ceramisti Fontana. "Talvolta anche la tachicardia atriale focale può essere trattata con successo per mezzo dell'adenosina." È stato condotto da Roger González e Daniel Rodrigo Martins. La formula viene rivoluzionata. Nel sud è situata la città di Falmouth. Viene bloccato per un mese da un infortunio patito contro il Brescia. "Nello stesso anno uscì ""La mia signorina"", singolo di lancio di ""Arrivi e partenze""." Chen Nan Una banda di piccoli delinquenti organizza una rapina senza precedenti. Considerando come unità le semitappe, furono venticinque le frazioni. Queste innovazioni furono portate dal Maestro Cassarà. È retta dal vescovo Oscar Cantoni. Il Guercino aiutò Paolo Antonio nella realizzazione pratica di alcune sue opere, aggiungendovi figure. Charles Beecher, per tre settimane. "L'imperatore, pur comprendendo il pericolo scampato, fece uccidere Macedonio." La copertura è formata un tetto a due falde, con manto in tegole portoghesi. "La designazione ""Hansa"" veniva usata dalla „Hansa-Lloyd und Goliath-Werke“ anche per le automobili." Da sue opere, oltre al film citato, sono state tratte anche alcune opere teatrali. "Volevo anche evitare di girare un film come ""Lo squalo""." Le tre celeberrime porte risalgono invece al Tre-Quattrocento. Renate Jansen "Ha iniziato il romanzo ""Rivolta""." Il protagonista getta quindi in mare le piastrine dei suoi vecchi commilitoni in acqua. Sue Stewart Formò un ottimo team di doppio con Henri Leconte e successivamente con Yannick Noah. È sposato con Dawn Kaye Lehman e hanno due figli, Matthew e Jacqueline. Durante gli anni settanta la sua notorietà si ingrandisce ed ottiene numerosi riconoscimenti internazionali. Amleto decide quindi di fingersi pazzo per preparare la sua vendetta. Bunker Hill Possiedono una casa a La Quinta, in California. "Poi ha rilasciato un secondo album ""لسة صغيرة"" con Solo Records Inc." Jens Jørgen Hansen Distribuito dalla Prometheus-Film-Verleih und Vertriebs-GmbH, venne presentato in prima a Lipsia al Welt-Theater. Più fibra rimaneva sulle scatole superiori, più alto era il valore della fibra. Protagonista del video è infatti una ragazza semplice, mentre vive la sua giornata. Terry Thomas La chiesa è collocata sul lato occidentale del palazzo con ingresso dalla piazza. I norvegesi rimasero attivi nel Munster in questo periodo. Ha una sorella che la odia e che ha tentato di ucciderla. Tutti buoni propositi che non vennero mai attuati. Durante una festa, Lyman muore per un infarto. La specie è stata reperita in molteplici località della regione paleartica. È un western statunitense con Alan Ladd, Olivia de Havilland e Dean Jagger. Ma ben presto scopriranno che non ha buone intenzioni. Tuttora continuano a vivere le nuove generazioni soprattutto in centro Italia. Il pelo è rosso-ruggine nella zona dorsale e giallo zolfo in quella ventrale. Tale operazione può essere riconducibile alle operazioni di alleggerimento quantitativo effettuate dalla Fed. Lo stadio di discesa resta sul suolo lunare e funge da piattaforma di lancio. Joan Dalmau È autore del principale dizionario inglese-esperanto. "L'ospedale era una fondazione medioevale a beneficio dei lebbrosi." Esistono tuttavia anche le nasali sorde, come ad esempio in islandese. Il racconto è stato definito da gran parte della critica introspettivo e personale. "L'impiego avviene in ambito civile come la caccia, lo sport e impieghi militari." Con questa storia si spiega perché i gargoyles, oggi, indossano dei perizoma. Ha carrello e gancio di traino retrattili. Fu priore del convento di Santa Maria Novella a Firenze. "I diritti d'autore sono delle Edizioni Musicali Casadei Sonora." Mail, Meteo e Notizie. Unite le loro forze, iniziarono a creare musica sotto lo pseudonimo Fundamental Knowledge. "Lui e la moglie sono autori del libro ""Friends: A Love Story""." "Fornendo tra l'altro alla popolazione i primi bagni con acqua calda del paese." La sua Charge Weapon è la Pharaoh Trap. La scuderia britannica conquistò così il suo primo mondiale costruttori. "Qui viene ripercorsa, in chiave pornografica, la vita del bandito ""Robin Hood"" Salvatore Giuliano." È stata osservata anche in piantagioni di cacao. "Come implica il nome, Computer Modern è un font ""moderno""." Più propriamente in quella dove attualmente trovasi la Farmacia del paese. "La città moderna di Be'er Sheva si trova a nord del tell." Potremmo dire che Mr. Le coreografie del film furono affidate a Jens Keith. "Parteciparono alla competizione sette squadre oltre ai corridori ""Isolati""." La prima edizione stampata del Nuovo Testamento Greco fu prodotta da Erasmo da Rotterdam. "L'insieme delle due idee ha dato origine al risultato finale." "Questa tribù viveva in dei villaggi fortificati nell'Arkansas occidentale." Il commissario tecnico fu accusato di razzismo e costretto a scusarsi. La sua statua si trova nella piazza del mercato al di fuori del municipio. La frenatura era a vuoto sistema Hardy. Con tale gruppo ha anche intrapreso un tour. "L'Arrancar ne esce ferito e si vede costretto a rilasciare la sua Zanpakuto." La Chiesa era dilaniata da gravi contrasti interni. Cassano sbagliò il primo tiro dal dischetto della serie. Le prime otto squadre classificate prima della sosta invernale accedono alla Coppa Italia. Era malata di cuore. Sa giocare con entrambi i piedi. I soldati la scortano, ma la giovane viene salvata da due sconosciuti. Con il suo sfondo blu, rappresenta il Mar dei Caraibi. È membro della segreteria politica del Partito dei Socialisti e dei Democratici. Il racconto è stato adattato in televisione una sola volta, quale La livrea è tendenzialmente mimetica con fondo grigio-bruno e screziature rossastre, bianche e brune. La soluzione è stata mantenuta per generare ulteriori indagini. Attualmente lavora nella federazione tedesca di atletica leggera. I depositi si articolano in due sale. Il suo dogado non fu privo di avvenimenti. "I governi locali possono optare per queste vendite tramite elezioni ""locali""." Un annesso isolato a pianta rettangolare, collocato a sud-est della villa, completa l’insieme immobiliare. Il mito non dice affatto che Mitra risorse. Siamo continuamente nelle immediata straordinaria presenza di un Dio infinito. Non si conosce ad oggi il luogo esatto della sepoltura, comunque presumibilmente ad Amburgo. Tutti e quattro i segnali sono a una luce e con tre aspetti. Falchi e pappagalli sono tra gli uccelli che hanno la cera. È presente anche una galassia nana satellite della nostra, la Galassia Nana del Drago. Museo archeologico nazionale Luis Valdez Fu deportato con la famiglia dai nazisti ad Auschwitz, dove trovò la morte. Le cose andranno sicuramente come detto. "Il principe aveva ventitré anni, era d'indole seria e religioso." Si ricorre alla semina per ottenere ibridi o nuove varietà. Vincenzo Riolo A fine stagione va al Cercle Bruges. "La torre d'ingresso, il stile nettamente diverso, venne aggiunta da Antoine van der Burch." Tutti i testi scritti da Alberto Ferrari, tutte le musiche composte dai Verdena. "Altro compositore che ispirò il Battiato di ""Clic"" fu John Cage." "Secondo la tradizione, Filomena sarebbe stata principessa dell'isola di Corfù." Alla fine della stagione si è ritirato dal calcio. La Scozia conservò la sua chiesa presbiteriana stabilita. "Akon ha comunque composto per l'occasione ""Oh Africa""." Il secondo presidente della Repubblica del Texas, Mirabeau Lamar istituì il fondo. "Oasis è l'ingresso principale del parco, che fornisce i servizi per gli ospiti." Per ragioni economiche attualmente lo stadio si chiama Ōita Bank Dome. Joshua Smith Il dorso dei piedi è bianco. "L'inizio del dominio romano della penisola iberica ebbe inizio con la seconda guerra punica." "L'attività principale del servizio è quella di prevenzione del suicidio." "Venne ""portata al battesimo"" dal vescovo di Ginevra, Jean-Louis di Savoia, suo zio." Ciò viene detto apertamente da Cornelio Nepote. Nadia, che non riceve una pari quantità di amore e di attenzione, ne soffre. Chang Cheng-Hsien I candidati indipendenti possono eludere tale sbarramento. "In quest'opera l'implacabile occhio di Degas coglie una ballerina dietro la ribalta." "Le circostanze gli permisero di esercitare tali ambizioni unicamente sull'alleata Repubblica di Venezia." I minigiochi da completare servono inizialmente per impressionare la ragazza. "È infatti l'agricoltura una delle prime e fondamentali manifestazioni della civiltà." Famose le sue porcellane. Evidente la caratteristica torre a quattro piani. Come pugile dilettante Cotto ha partecipato a numerosi eventi internazionali. Altre centinaia furono imprigionate. Ha abitudini diurne e dieta prevalentemente erbivora. Di alcuni si ipotizza la realizzazione in botteghe locali. In questa sede venne anche trasferita la sede del Santissimo Sacramento. Nel sito è stato sistemato un Museo che ospita i ritrovamenti. Differiscono per i servizi forniti ai residenti. Viene confermato il fornitore tecnico Admiral. "A fronte di nessun aereo perso, gli Zero distrussero l'intero contingente di caccia cinesi." Divenne professore di fisica alla Marquette University di Milwaukee. Più tardi proseguì gli studi occupandosi di germanistica e di psicologia. Esso conserva archivi e fonti storiche risalenti al Cinquecento, oltre a documenti contemporanei. "È comunemente ritenuto un sequel del bestseller ""Dal big bang ai buchi neri." Tutte le puntate registrate sono state narrate da Perla Liberatori. Provoca gravi ustioni alla pelle e agli occhi. Era una donna religiosa, patrona di numerose associazioni di solidarietà. Successivamente si trasferisce a New York per iniziare la sua carriera. "Queste ultime sono descritte come alcune delle più grandi spedizioni danesi di sempre all'estero." The List È composto principalmente da ossidi di ferro. Buono è anche lo stato di conservazione. Queste curve possono essere usate per estrarre le proprietà meccaniche del materiale. "Fu un membro della Seaton's House, una scuola di insegnamento." Abdul Jalil Shah I di Johor Questo fu il primo passo per la creazione della moderna Austria. Rapace diurno di grosse dimensioni, ha una dieta molto peculiare. Abraham Adrian Albert È stata danneggiata durante il passaggio del fronte nella seconda guerra mondiale. "Il Sambuco è una pianta originaria dell'Europa e del Caucaso." È stato distribuito dalla Titanus. Across the Divide "Conservò soltanto il posto di capo chirurgo all'ospedale militare di Gros-Caillou." Tutti i brani sono scritti da Martin Lee Gore. Earl Tatum È ubicata vicino al Sito Archeologico di Delfi. "Ha studiato direzione d'orchestra con Gustav Meier." Le canzoni e i pacchetti di canzoni hanno un costo variabile. Girolamo Card. Al contrario, con la pratica ci si sente più radicati ed integrati nella società. Gran Premio "L'istituto organizza anche molti spettacoli annuali all'aperto, festival, spettacoli teatrali per famiglie e retrospettive." Alcune delle scenografie realizzate anni prima da Giger furono riutilizzate in questo film. "Intrapresa la carriera ecclesiastica, entrò a far parte dell'Ordine dei Frati Minori." Esistono strumenti costruttivamente piuttosto differenti. Non si conosce molto del declino della città. Conclude la prima stagione con la promozione in massima serie. Ha una massa di circa quattro volte quella terrestre. "Per le caratteristiche del suo viso viene definita una ""bellezza elfica""." "Il toponimo deriva dal termine germanico ""wald"" indicante la presenza di un bosco." Era stato confermato il ritorno di Margot Robbie, questa volta anche come produttrice. La società Thule sussisteva sulle risorse marine, in particolare cetacei ed altri mammiferi acquatici. Il primo direttore fu John Flamsteed. "Il giornalista Beppe Ghisolfi, invece, era alla guida delle interviste di ""Silenzio stampa""." "L'abbazia locale fu saccheggiata da Alessandro di Badenoch." Divenne canonico della cattedrale di Velletri e docente al seminario locale. "Alberto Manzi vuole fare il maestro all'età di venti anni, in pieno dopoguerra." Eugenia Lopez qui è interprete di Armando di Gondi. "Alla fine del video appare una schermata bianca con la scritta ""to be continued""." I candidati devono essere anche elettori e risiedere su Niue da almeno un anno. È retta dal vescovo Gary Michael Gordon. È il capitano James Biggs, degli Affari Interni. "L'opera, dedicata al card." Il commercio è favorito dalla posizione centrale della Valle. Tutti si aspettano la conferma di Ruth Fuchs, vera macchina di vittorie. Cominciò subito ad esercitare la professione forense presso lo studio legale del padre Carlo. Cotton, affidandola alle cure della sorella di lei, Dorothy, arrivata apposta in città. Un nome alternativo per questo gruppo etnico è Le-ro-nam. Durante il suo soggiorno nel capoluogo ligure ebbe a bottega Antonio Maria Vassallo. Il territorio comunale è attraversato dal fiume Vert e da alcuni suoi affluenti. La colorazione è grigia scura sul dorso e bianca sul ventre. Rientrò subito a Parigi con la regina Marie-Amélie e con la sorella Adélaïde. Scrisse diverse opere di ragioneria. "Con la sua opera letteraria scosse tutti i politici dell'epoca del realismo slovacco." Frodo, nel frattempo, era stato portato via dagli Orchi della torre. "L'unica navata della chiesa si divide in due aule." Partì titolare in alcune occasioni al posto di Carter-Williams. Biblioteche di area: biomedica; economica; giuridica; ingegneria; letteraria, storica, filosofica; scientifico tecnologica. Viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili. Il fischietto egiziano dirige una partita della fase a gironi. Si nutre principalmente di piante acquatiche e frutti a cui associa lumache e artropodi. Lavori di costruzione e di espansione sui due castelli continuarono nei secoli successivi. Lo stesso santuario viene collocato da Plinio il Vecchio sulla sponda opposta del fiume. "Borgo Pile fu fatto rientrare all'interno del territorio del vicino Borgo di San Bartolomeo." È solita formare colonie nel terreno, sotto a rocce o legno morto. La seconda metà degli anni cinquanta vide inoltre un rapido sviluppo edilizio. "L'album ""Banzai!" Il derby tra Chieti e è tra i più sentiti in Abruzzo. Phil, invece, resta a Nord con Bernice. "Lo slogan per la maggior parte dei paesi è ""Non sono scemo!" "La strada che conduceva all'ingresso del palazzo era più breve delle altre." Continua a lavorare anche come giudice arbitro. Lig, secondo livello del campionato locale. Ciononostante, la maggior parte del farmaco viene escreto immodificato nelle urine. La città si è sviluppata negli anni lungo i fiumi West Fork ed Elk. Tutto in bianco e nero. I primi antropologi riconosciuti come scienziati furono britannici e americani. I magazzini della flotta vennero depredati. In casi di lutto la bandiera può essere mostrata nei seguenti modi. Drysdale era considerato anche un buon battitore per essere un lanciatore. Svelato questo mistero, il fazzoletto era tornato alla sua proprietaria. Ha insegnato italiano e storia nelle scuole superiori di Ozieri. I colori sociali sono il giallo-blu. "Qualche giorno dopo Marinetti viene assegnato a una squadriglia di ""Auto-mitraglieri""." Persone di nome Pietro "Un anno dopo, ha girato il suo primo film, ""A Warrior's Tragedy""." "Inoltre, c'è una sede ad Austin, in Texas." "Tuttavia vuole imprigionare i Cuccioli con l'aiuto delle sue trappole." Le prime sono situate nella pelvi e i secondi sono posti nello scroto. Per i loro sentimenti non potrà esserci futuro. La coda di cavallo viene molto usata dalle donne. Ha forma di stella cometa e vuole rappresentare la nascita di Cristo. Un altro importante esponente del genere nella sua versione newyorkese fu Kool G Rap. La sede era a Torino, capitale degli stati sabaudi. La retorica ha come simbolo una giovane donna che guarda in uno specchio. "Nell'estate successiva fece parte della delegazione sovietica alla Conferenza di Potsdam." La battaglia di Stalingrado resta il simbolo della disfatta tedesca sul fronte orientale. Si ritiene che nessuna lingua usi sillabe che contengono quattro o più more. Il ragazzo riconosce la saggezza di quel suggerimento e decide di restare. Hogan si aggiudicò per la seconda volta il titolo del mondo. Il potere di questi capi si accrebbe rapidamente. È sepolto nella Cattedrale di San Paolo a Medina. In seguito, fu costruita una cappella in legno. Assieme allo sperone, gli afghani avevano altri vantaggi geografici. "Da un punto di vista competitivo, il ""Goodwood Festival of Speed"" è una cronoscalata." "Vedi le lettere del Conte Francesco Algarotti in ""Opere"" Vol." "Il periodo della riproduzione è generalmente dall'inizio di dicembre alla fine di aprile." La dotazione opzionale del tablet comprende anche una tastiera, con funzione di dock. È la prima canzone che lui ha composto. Entrambe erano di tipo socialista. Essa può anche essere considerata come costruita sulla dominante della scala minore armonica. Il telaio fu sviluppato da Medardo Fantuzzi. Questo sistema utilizza e attiva il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina. Per ora, tuttavia, rimane sperimentale, non ancora ben collaudato sulle persone. Ha anche poteri telepatici e telecinetici, può levitare e teletrasportarsi ovunque. Con Savonarola si spostò a Firenze. Il nuovo approccio vede il suo portafoglio strutturato su tre pilastri. Max e Paul sono due una coppia di “amici”. La parte est ancora oggi si chiama Sheen. Egli è stato uno dei Lord Capitani dei Manti Bianchi. La sua liberazione potrebbe aiutare a far fare un passo falso al vero assassino. "Il poliedro duale del cubo è l'ottaedro regolare." Possedeva uno dei più grandi latifondi del Granducato di Lituania. Un minareto esagonale di basalto si erge ancora intatto nella piazza principale della città. La campata antecedente il presbiterio ha invece una copertura a crociera. Tutti subirono sevizie e torture. Il capoluogo di contea è La Plata. "Il suo secondo nome è Sivan, da lui usato come cognome d'arte." "Risulterà essere anche l'unica presenza personale di quella stagione." A fine stagione vincerà la sua prima importante classica, la Parigi-Tours. Entrato nel borgo si impadronì della rocca e si proclamò signore. Gerardo Di Martino Il suo corpo riposa oggi nella Cattedrale di Forlì. La palizzata protesse i coloni dagli attacchi dei nativi americani. Venne prodotto anche un altro remake per Game Boy Advance. È anche una tipica preda dei pescatori subacquei. In alcune versioni, però, le centraline sono state due, una per bancata. Il muso è lungo e largo, gli occhi sono grandi e marroni. La struttura è stata costruita con pietre locali e malta con intonaci interni. In un film degli anni sessanta si firma con lo pseudonimo Gilbert Mash. "Costituisce il punto terminale della ""direttissima"" Firenze-Roma." Il crocifisso ligneo tardo romanico proviene dalla Westfalia. Negli scontri rimasero uccisi due cittadini americani che si trovavano a bordo della nave. Gli intendenti sono stati uno dei principali punti della centralizzazione progressiva della Francia. Gli successe il figlio Tebaldo. Tutto intorno al lago ci sono bellissime case del periodo della Belle Époque. Si laureò in giurisprudenza ed esercitò la professione di avvocato. I dorsi delle carte sono colorati diversamente in base al loro livello. Le due vittorie contro Sampdoria e Bari la fanno allontanare dalla zona retrocessione. Il comandante ha il grado di generale di brigata. Il re, riconoscente, gli regala una sciarpa ricamata, e fugge in Sicilia. Poi consacrò il primo sacerdote e il secondo diacono. È un costituente dei fosfolipidi che compongono la membrana cellulare e del neurotrasmettitore acetilcolina. "Manila fu infatti la prima tappa del ""tour""." "Ken'ya Matsui" È stata tra i primi promotori di fondi pensione aperti. Davvero tante son le persone che dicono di esser state sue vittime. "L'origine del nome non è accertata." Intanto Diego fa conoscenza con la signora Evelina, la vicina di casa. Aureliano tenta di liberare Romolo imprigionato a Ravenna ma viene ferito. "Poiché quest'ultimo sembra spingerla per copulare, decide almeno momentaneamente di sospendere la loro relazione." "Questi dati indicano un'ampia escursione termica." Il suo funerale attirò una folla di decine di migliaia di persone. Dianne de Leeuw Da quella data la produzione audio è cessata. Parecchi appezzamenti passarono nella disponibilità dei contadini del paese. "L'edificio attuale risale ha linee tipicamente barocche." A noi britannici piace essere ambigui”. Come i pezzi di un puzzle. "Nei momenti di siccità è molto importante un'irrigazione supplementare." "John Webb ""cit." Si manifestarono episodi di violenza antisemita dopo la sua proiezione a Marsiglia. Chiedendo passaggi in successione, è inoltre possibile effettuare anche lunghi viaggi in autostop. Il trattamento del glioblastoma include chirurgia, radioterapia e chemioterapia. "La fama acquisita a teatro le valse l'interesse della Warner Bros." Non ci sono molte notizie certe sulla sua vita. Sulla riva del lago si trova un santuario per la protezione degli uccelli. Davis e i suoi amici hanno sparato al gruppo di uomini, uccidendone uno. "Gli originali sono custoditi all'interno provenienti dalla primitiva chiesa di Santa Maria la Nova." "In un'intervista ha dichiarato di non avere il riflesso faringeo." Palazzo de Larderel a Livorno È una stazione passante di superficie sulla linea ferroviaria Venlo-Eindhoven. Immediatamente i due si innamorarono del luogo e la salute di Stanley migliorò notevolmente. David Ross Persone di nome Ian Una famiglia di uomini vive nel Pleistocene. "Fratello minore di Stefano De Lisi, rimasero orfani durante l'infanzia." Verrà trasmessa in chiaro su Cielo. Sullo sfondo, una torre, che rappresenta la prima struttura costruita nel borgo medioevale. Non si conosce il nome del regista del film prodotto dalla Edison. Persone di nome Denise Il deserto è caratterizzato da altitudini elevate e temperature estreme. The captain lied. Tutte le tracce sono scritte e composte da John Fogerty. "Il brano permette al trio un excursus nell'ambito del jazz." Fa anche parte della regione storica del Béarn. I girondini ritennero Georges Danton e Jean-Paul Marat colpevoli di aver sobillato la folla. "È stato inoltre ospite del programma televisivo ""The Tyra Banks Show""." Dakarakkhasa-Jataka see Mahaummagga-Jataka. Corse per la Gloria e per la Modenese. Entrambi i comuni fanno parte della Regione Metropolitana di Salvador. "L'altra uscita è su largo Agnesi in direzione di San Pietro in Vincoli." Like a Star Figlio di Rex e Bree Van de Kamp, nonché il fratello maggiore di Danielle. "È presente nella videocassetta ""Caught in the Act"" distribuita dal gruppo l'anno successivo." Il filo da ricamo è scelto in accordo con il tessuto di fondo. La sede principale si trova nel quartiere di Kita a Osaka. Nella sua stagione da rookie disputò una sola partita. Questo lavoro sarà lungo e difficile. Gelsomino entra in una cantina che ha trovato aperta per riposarsi. A riposo, questa proboscide viene avvolta a spirale posizionandosi sotto il capo. Sono disponibili comandi di aiuto e di salvataggio della partita. La sua salma venne inumata nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli. The Payment Wiglaf non si ritrae, sebbene il suo scudo sia consumato dal fuoco. Non di rado questa operazione viene effettuata dallo stesso subacqueo che la utilizzerà. Percy non sembra si sia mai sposato ed abbia avuto dei figli. La sede è fissa, La Libertad a El Salvador. Un simile profilo impediva di fatto il tiro diretto dei cannoni assedianti sulle murature. Se non ora, quando? Alcuni di essi hanno importanti controindicazioni ed effetti collaterali. "Le date fra parentesi sono riferite alla prima uscita negli Stati Uniti d'America." "Il testo della canzone parla di una relazione con una ragazza ""goth""." "Gli anni sessanta sono il periodo in cui si consolida l'offerta turistica romagnola." Il segreto comincia a vacillare nonostante gli sforzi di Peppino. Si moltiplica per divisione dei cespi in primavera, o con la semina. Esclusivo, riservato ai possessori della Special Edition Americana. Professionalmente, ha lavorato come insegnante. La nave fece rifornimento di acqua dalle sorgenti delle isole e di tartarughe giganti. "Colpita, Violetta chiede da quanto egli l'ammiri." È posta sul tronco comune alle linee Cancello-Avellino e Nocera Inferiore-Mercato San Severino. Philipp è stato capo-architetto dei team di entrambi progetti fin dal inizio. La Croce del Signore è simbolo di salvezza. La maggior parte di queste donne repubblicane creeranno, in seguito, delle associazioni femministe. The Heart of the Matter Nei venti anni successivi, non sono state più registrate chiusure in perdita. Il torneo provinciale rimane per i livelli giovanili. Nelle sue opere convivono elementi sia popolari sia raffinati ed eleganti. Simeone è stato venerato come santo già nei primi secoli del cristianesimo. Un trattamento completo dura generalmente non meno di trenta minuti. Sono api solitarie che nidificano prevalentemente in semplici cavità scavate nel suolo. Sono entrambi vedovi e hanno un figlio. Ha sistemato il corpo di Heather come fece con quello di Elisa. Ebbe profondi legami con la Spagna e gli spagnoli, cui dedicò molti suoi scritti. La correlazione è un risultato indipendente dalla base del principio di sovrapposizione. In genere la temperatura lungo la fascia costiera è dovunque elevata. "Dell'organizzazione solo una persona sa della sua identità: Vermouth." Si possono alternare fondi asfaltati, sterrati e ghiacciati. Gli scavi proseguiranno seguendo l’andamento delle mura ritrovate. Fu sepolto nella basilica del Laterano. Le Mancini avevano anche tre fratelli: Paolo, Filippo ed Alfonso. Nella flora della Salt Range vi sono sia elementi afro-arabici che mediterranei. Alcuni di questi paesi hanno in seguito ripreso le relazioni reciproche. Esistono tuttavia altri possibili scopi del contratto di società. Venne tumulato nel cimitero di Sibiu e gli subentrò il figlio Florin. Riusciranno Andy e Bruce a mantenere la loro attività senza farsi scoprire? "A riportare l'episodio è Aristotele, nella sua ""Politica""." Il caso più semplice è quello del teletrasporto di un qubit. "Rimase un piccolo villaggio sotto i Bizantini e l'impero Ottomano." Wise Girls La Giuria dichiarò Simmons colpevole. Successivamente la cometa dovrebbe affievolirsi rapidamente, mentre si allontana dal Sistema solare interno. Jordan Bone "Si traduce letteralmente con ""Che tempi!" In cinque stagioni coi Cowboys, Maryland vinse ben tre Super Bowl. Proseguirono i concerti in Oceania, Asia e Nord America. Si giocava annualmente a Vancouver in Canada. Non esiste la versione promozionale. La scrittura tradizionale dei tuareg, infatti, presenta diversi svantaggi per la trascrizione del berbero. Il terreno vulcanico della Campania è ottimo per la produzione di vino. Maffei cognome presente in tutto il territorio italiano, dalle Alpi alla Sicilia. Negli altri tornei si classificò quasi sempre attorno a metà classifica. Nonostante il successo del primo singolo, quello successivo non avrà la stessa fortuna. Vari storici contemporanei elogiarono le operazioni e i miglioramenti compiuti. "Musicalmente, ""Shower"" è un brano teen pop e pop rap." Questo incontro artistico getterà le basi del suo metodo di lavoro da insegnante. "Ha sfilato sulla pista alla New York Fashion Week per ""Celestino""." Gli animali vengono generalmente registrati dagli allevatori quando sono ancora giovani. È nota anche per le frequenti iniziative culturali. Fatto sta che Massimiano fu preso dai donatisti e malmenato fin quasi alla morte. L’analisi dei resti di sarcofago ha consentito di individuarne almeno undici tipi differenti. Sono noti anche fossili di esemplari giovani. "Tra queste figura certamente l'antica e pregiata tela raffigurante la Madonna del Rosario." "Non c'è spiegazione per l'uomo preistorico e la pianta è estinta." I membri di questa famiglia sono molto bravi a trovare le persone. La sorpresa è andata perduta. Le popolazioni iniziano la migrazione ad aprile inoltrato, seguendo la costa occidentale del Caspio. Successivamente è direttore generale di Interporto Campano e presidente di Interporto Servizi Cargo. "A causa di tale isolamento, sono note solo informazioni molto limitate sull'isola." Uno Stato dotato di pluralismo politico e linguistico. Le tre sottospecie si differenziano principalmente dalle dimensioni. È legata al mare e alla tradizione peschereccia. Il suo sviluppo è dovuto anche alla presenza dei militari sovietici. La cappella è illuminata da cinque lampadari in vetro di Murano. Unisce alle proprie capacità nella boxe un ampio bagaglio di tecniche di sottomissione. Inizia a dedicarsi alla recitazione nei primi anni ottanta. In totale sono da percorrere. Il titolo stato conquistato dal per la settima volta nella sua storia. Questa fu la sua ultima partita nel torneo internazionale più importante del Sudamerica. Nelle serie inferiori, playoff e playout sono strutturati in modo analogo. Mostre, interviste, analisi e apparizioni televisive. Altri associano il lavoro di Tubal-cain a quello di costruttore di armi da guerra. Le linee alveolari convergono anteriormente. Questa situazione genera un vento dalla terraferma verso il mare, detta brezza di terra. Vi accedono direttamente Francia e Germania. Il giorno dopo il maggiolino, offeso, perde di proposito, per punire la ragazza. Conta una presenza con la Nazionale tedesca. Ip può tornare a casa e riunirsi con la propria famiglia. È completamente simmetrica. Piatti a base di pesce, asparagi, baccalà alla vicentina. "Per la realizzazione dell'album, Eno venne aiutato dal fratello Roger e da Daniel Lanois." Per questo motivo si iniziarono ad usare i termini incrociatore pesante e incrociatore leggero. Inoltre, era ben posizionata per difendersi dalle incursioni attraverso i passi alpini. "Tuttavia, questa formazione suona insieme in uno solo dei brani dell'album." Ricevette la sua istruzione superiore ad Harvard e al Peabody Conservatory. Twilight of the Idols Parodie e pasticci della canzone sono apparsi in numerose altre trasmissioni. Gli arrangiamenti sono curati da Nicolò Fragile e Pino Perris. "Dire che siano da evitare assolutamente nella terapia dello scompenso è un'incorrettezza assoluta." La ferrovia della Union Pacific Railroad passa da Battle Mountain. "Nell'Azerbaigian, il Caucaso del nord comprende le regioni nord-orientali." Oltre agli scacchi, vi si giocava anche a dama e a biliardo. Poteva giocare anche come ala. Il maestro Pippo Lamberti dirige la band che accompagna tutte le esibizioni live. Con la prima strofa entrano in scena nella base musicale le percussioni. In quello stesso periodo ebbe un aborto spontaneo. Mark Kendall Il piano inferiore è dedicato ai reperti di età ellenistica e romana. Si è legato con un contratto dalla durata biennale. La cittadina brasiliana, ora, sta organizzando anche un centro informativo sulla religiosa di Cascia. "In seguito sarà accertata la responsabilità dell'organizzazione terroristica." La caffetteria era un ambiente diverso che non richiedeva particolari requisiti per essere frequentato. Simon Ford "L'enciclica era rivolta a tutte le associazioni cattoliche." In ogni caso resta ancora uno dei luoghi più suggestivi della città. Riusciranno nel loro intento, anche se a caro prezzo, perché quattro di essi moriranno. Le caratteristiche e le competenze sono valori che ciascuna persona apporta nella relazione organizzativa. La nuova candidatura incontra subito la disponibilità dei liberali e dei socialdemocratici a sostenerla. "Il disco conteneva ancora una vasta selezione di campioni da film culto dell'epoca." Inizialmente faceva parte del gruppo anche la bassista Maki Takahashi. Esso è situato fra il London Bridge ed il Southwark Bridge. Oggi la maggior parte della popolazione vive nella Contea di Pawnee. Herman Blumenthal "Alla fine dell'anno viene messo sotto contratto dal team olandese Argos-Shimano." Durante questo periodo fu lanciato il catalogo per ordini postali della Evans Cycles. "Christina-Taylor Green è morta più tardi all'ospedale." Le riprese del film furono effettuate a Jacksonville, in Florida. Ciampi registrò alcuni pezzi solistici e musica da camera con la French Columbia. Il suo nome compare per la prima volta durante il medioevo nella Tabula Peutingeriana. È il primo romano a diventare campione del mondo di pugilato. È endemica di Togo. La formula risulta facilmente dimostrabile per induzione. Un amico si sacrifica, prendendo su di sé la colpa di un omicidio. I santuari francescani sono ancora oggi meta di pellegrinaggi e fonte di turismo religioso. "È sede dell'antica abbazia di Saint-Jean-de-Sorde." Nella zona è endemica la malaria. Questa ipotesi non è però valida, salvo in casi particolari. Nella città vi è un servizio di taxi per qualsiasi destinazione. Le conseguenze della decisione sono state miste. Lewis è passato poi alla Northeastern University di Boston. Le sinagoghe erano principalmente i centri di insegnamento della Bibbia e della sua esegesi. In alcuni comuni della Lomellina è in uso la giornata piemontese. Viene spesso servito in piatti grandi, e di solito viene servito in occasioni speciali. Con diciotto tracce, il disco è il più lungo dell’intera discografia di Swift. Roberto Posse Tom è giudicato colpevole e messo nel braccio della morte. De Ville "Consiglieri del Regno del Sole conosciuti, insieme al Re stesso, come i ""quattro dèi""." Lord Granville considerava la moglie di Rosebery di essere la più ambiziosa della coppia. La parte inferiore del complesso atlante-epistrofeo è piatta. Perché la guerra? Inoltre era un grande amico di Cesare Zavattini, uno dei maestri del neorealismo. La guerra è definitivamente finita. Il ceceno divide i nomi in sei classi. Il Settecento è, complessivamente, un secolo di crescita e di sviluppo economico e sociale. Dopo il ha disputato anche il in Sudafrica. "Analogamente è possibile trovare l'intercetta orizzontale quando non si utilizzano robot, ma solo manodopera." "Ha studiato pediatria all'Università Nazionale di La Plata." Non è attualmente disponibile alcun vaccino. Jacqueline Thomas Formosa non ha una stagione secca. Nessuna specie è presente nel mar Mediterraneo. La maglia per le partite casalinghe presentava i colori rossoblu. "Gli è stato conferito il titolo di ""musée de France""." Le piattaforme per il rilascio non sono state annunciate. Sonja Tol "Rimangono numerose incertezze circa l'influenza reale di Alice Liddell sui racconti di Lewis Carroll." Non applica voti decimali. Si giocava annualmente a Shimizu City in Giappone. Proprietà chimico-fisiche: Polvere cristallina di colore bianco o bianco-giallognolo. Ha un figlio, Federico Manzella. Il rifugio è stato recentemente ristrutturato. La vettura aveva installato un servosterzo elettrico in luogo del più comune servosterzo idraulico. Per qualcuno la designazione comprendeva anche i Monti Thiel. Eva entra solo più tardi, a scena in corso. "Non è comunque agevole definire siffatto ""animus""." Dopo aver pulito o eventualmente sostituito le candele, si può procedere. La facciata è suddivisa in due campi mediante una cornice marcapiano. "In seguito passò sotto l'influenza bizantina." La tecnica, nota già in epoca romana, fu diffusa in particolare in epoca medievale. I suoi incontri con la famiglia reale vengono messe in risalto dai media. Si rinvengono essenzialmente nei tronchi morti. "Di essa l'""astensionismo"" fu nel passato un aspetto." Grande è la tradizione suina, ricca di ricette. "L'idea, da qui, si è diffusa rapidamente." È stato amico di lunga data, collega e socio in affari di Isaac Asimov. La questione è diventata motivo di grande preoccupazione in Giappone, particolarmente a Tokyo. Insufficienza epatica. Bologna; Lanerossi Schio; Marzotto Valdagno; Pall. "Con l'eliminazione del binario tronco, sparì definitivamente il movimento merci." Il territorio, pur non essendo molto vasto, contava più di quarantamila abitanti. La procedura è composta da diverse fasi. La cantante viene mostrata illesa, mentre continua a camminare in mezzo ai morti. Gaspare Spontini ne usò in gran quantità, abitualmente. È piuttosto diffusa anche nel Nord America, dove è stata introdotta. Donnell Harvey Essi, divisi in più linee, tennero il feudo in condominio. Le Esposizioni Individuali presentano un numero maggiore di artisti, accogliendo anche artisti della diaspora. La vincitrice rappresenta il Sudafrica presso i concorsi internazionali Miss Universo e Miss Mondo. Conseguì diplomi in musica al City College di New York e alla Juilliard School. Durante la rivolta, un ebreo ortodosso australiano venne ucciso. I sintomi sono disorientamento, stordimento e nausea. "Tale armamento venne adottato successivamente anche dalla ""Salisbury""." Dopo le invasioni barbariche, Padova decadde e perse il controllo del suo territorio. "Entrambi i singoli restano nella ""top ten"" delle classifiche radiofoniche per mesi." La portabandiera durante la cerimonia di apertura è stata la tennista Agnieszka Radwańska. Il capolavoro oggi è custodito al Museo del Prado di Madrid. Anche questa procedura è semplice e poco dolorosa. Giuliani possedeva chitarre del liutaio napoletano Gennaro Fabbricatore. La sindrome di Bloom è una malattia autosomica recessiva. È profondo otto metri. Lo sfondo è coperto da alcune piante di alloro. Il programma originale dello show subì grossi cambiamenti. Gli spalti a gradoni al lato ovest ospitano i tifosi locali. Queste feste erano animate da canti e da musica, ballavano danze imitando gli animali. Gli elettroni, essendo di carica uguale, si respingono. Charles Gill Inoltre vengono organizzati anche campi estivi. "Volodymyr Pil'huj" Vi è il museo Gagarin dedicato a Jurij Gagarin e alla sua famiglia. "Il Super Robot è il primo a ""ricalcare"" una figura sportiva." Si trova nel quadrante nord della città, internamente al Grande Raccordo Anulare. Anche se, in effetti, le date andrebbero posticipate di circa quattro anni. Si tratta di un operatore lineare chiuso. "Spesso, in effetti, la Littizzetto ripropone alcuni ""pezzi"" già presentati in trasmissione." Il modello era anche disponibile con una tinta a due colori. È privo dei fori post-orbitali. Morì poi a Strasburgo. "In Romagna, in Emilia ed in Lombardia, esiste la variante dei ""ravioli." Vive a Roma con la figlia Greta e il marito Nicola Giuliano. La spedizione per accerchiare e uccidere i due leoni, fallisce. "Con l'istituzione della Banca Popolare Cinese, si è trasformata in una banca commerciale." Il padre di Antoine era violista e insegnante di danza. Durante la stagione salta diverse partite per problemi fisici. Ha continuato poi a giocare in serie svedesi ancora minori. Fleming per ottenere un falso alibi da un testimone corrotto. La sua famiglia fu tra le fondatrici di Tel Aviv. Era usato soltanto durante la liturgia sefardita. "Cher ha cantato il brano nel ""Do You Believe?" "L'impresa fu portata a termine, con l'aiuto di molti collaboratori." I migliori anni della nostra vita Appartiene al circondario del Märkisch-Oderland. Intrepido, fedele, nobile protagonista del proletariato. "Svolse un'intensa attività di traduttore, in particolare di Shakespeare e Keats." Attualmente è diretto da Ciro Visco. "Il cristianesimo rimase comunque un elemento vitale nella cultura dell'epoca." Il binario sud si trova a una quota inferiore rispetto a quello nord. Indossa abiti steampunk neri con inserti argentati. "A quel punto un vecchietto urla felice: ""Io mi chiamo Zuzzurro!""." "Il film ha dato vita alla serie televisiva ""Alice""." I Still Believe La contrapposizione tra sostenitori del Milieu e Ribelli diventa sempre più dura. Il programma è stato ideato, prodotto e presentato da Enrico Lombardi. Kenny è appassionato di sport, in particolare di trekking e ciclismo. Ministero degli affari interni "Nato a San Bernardino, in California, era chiamato familiarmente ""Mickey""." A fare loro da spalla, un giovane Massimo Boldi. Distribuito in sala dalla Société des Etablissements L. Gaumont. Le prime costruzioni realizzate in Europa con questa tecnica risalgono al periodo Neolitico. "L'impiego di queste stampanti si sta espandendo sempre più." "È considerata il maggior successo d'orientamento in Ungheria." Le salse in oggetto furono quindi bandite e ritirate dal mercato. Il quale, a sua volta, la consegna a Hank. I pittori sono spesso anonimi. La ragazza che sapeva troppo "L'unico modo era convertire i programmi modificando il codice originale." Sarebbe piuttosto la correlazione fra eventi sovra-molecolari a diventare la principale fonte di dati. Ciò in parte coincide con il coinvolgimento con il nazionalsocialismo. Fu qui che egli apprese fluentemente il francese. In una scena, il defunto e la moglie in adorazione di Osiride. Rimase allo stadio di prototipo e ne venne realizzato un unico esemplare. "L'unico porto commerciale si trova presso Coleraine." "Il castello rimase degli Anguissola fino alla fine dell'Ottocento." Fu uno dei diretti punti di riferimento per il giovane Rubens. I lunghi e intrecciati capelli definiscono i contorni di una bellezza ideale. "Un'altra fu quella di aumentare gli impianti sportivi." Si trova in piazza Palazzo, nel quartiere Castello. Richiede un sacco di pazienza e precisione. Non è disponibile alcun trattamento specifico per questa sindrome. In altre zone la produzione è addirittura nulla. Lauren a fine stagione la vedremo allontanata per una serie di motivi dal gruppo. "Come grado militare all'interno dell'Aeronautica Militare è Primo aviere scelto." "Inoltre, in qualità di moglie, la Smith prese possesso dell'intero compendio ereditario." Da bambino emigrò con la famiglia a Berlino. "L'attività umana ha ridotto notevolmente il loro numero." La reggenza di Biron durò esattamente ventidue giorni. Non è certo come i due gruppi erano correlati. Numerosi soldati si dettero alla macchia verso ovest, abbandonando i propri fucili. Essa possiede un impianto di illuminazione che consente la disputa di gare in notturna. Francesco Carrara Con il Real gioca poco causa di vari infortuni gravi. Il disco ha ottenuto vari riconoscimenti da parte della stampa nazionale e internazionale. "Il secondo singolo estratto è ""La canzone per dormire"", seguito da ""Stagioni""." Il principe sposò Principessa Alessandra di Danimarca. Tuttavia, quando Luigi diventa grande, Gaetano muore in un incendio. Il film è conosciuto in Italia anche con il titolo La corriera della morte. Gordo installa numerose video camere in tutta la scuola riprendendo così i suoi compagni. Nel video James Morrison interpreta il brano da una stanza di un albergo. Le sue composizioni sono tra le più mature testimonianze della polifonia vocale rinascimentale profana. Inoltre si è sempre battuta per la difesa dei diritti delle donne. Era un terzino sinistro abile a giocare in entrambe le fasi. Si trova nella provincia di Malatya. Subito dopo una terza persona, in fuga dalla sala, muore sul marciapiede opposto. Nel dicembre dello stesso anno, aderì al movimento di guerriglia comunista. Invariato, tuttavia, il blocco motore. Viene inoltre utilizzato come uno dei formati dal riproduttore di musica digitale iPod. La forma di governo opposta, più diffusa, è la monarchia ereditaria. Si aggiunge al gruppo Luigi Ferraro, conosciuto durante una battuta di pesca subacquea. "L'accesso alla grotta del cervo non è privo di difficoltà." Solo Bundesliga. Così lo chiama e decidono di vedersi. Una patch che corregge il problema è disponibile in una nota di Microsoft. La notocorda è disposta sotto la superficie ventrale del tubo neurale. Fu un seguace di Daniel Marot. Polmone, cervello ed osso sono le sedi più colpite. Testo di Rossi, musica di Ferro. Qualcuna delle sue canzoni si può ascoltare sulla sua pagina di MySpace. Infatti il loro ampio fogliame fornisce una buona funzione ornamentale. Ha anche lavorato molto come produttore di spettacoli a Broadway. Ha una figlia che studia a Boston. La cantante rumena Inna ne ha registrato una versione remix. La barra della tensione è stata rinominata barra caotica. "Quest'ultima, in seguito, uscì dalla coalizione." Jimmy Banks Core Complete. "Al Consorzio fu anche affidato l'esercizio della ferrovia da esso costruita." Vivono anche nei campi coltivati e nei pascoli ricoperti da piantagioni di alberi. "Ogni ""Inner Tank"" alimenta il rispettivo motore mediante pompe." Si avvicina Locke, che lo aiuta a ritrovare gli altri compagni. Ogni anno viene celebrato il Palio di Sermide, nella prima metà di luglio. "Perfettamente conservati sono l'opera vitrea più antica della regione." Tutte le canzoni sono scritte da Claudio Lolli. "Per un certo periodo fu anche direttore dell'Istituto Universitario di Magistero di Catania." Questa è definita come condizione di pompaggio. È prevalentemente insettivoro, ma talvolta integra la sua dieta con semi. Produce sassofoni di livello professionale, dal soprano curvo al baritono. Una voce che deve essere ascoltata da tutte le istituzioni nazionali e internazionali. Entrambe le unità danneggiate vennero successivamente riparate e rimesse in servizio attivo. Allo stesso modo vennero assunte donne fidate per lavori amministrativi e da impiegate. "Per maggiori dettagli vedere ""Albero e Foglia""." "Essendo quest'ultimo senza erede nominò come suo successore Filippo Borbone." È presente una piccola spiaggia di sabbia fine, raggiungibile anche a nuoto dalla costa. Oltre a queste ragioni più della metà hanno dichiarato che “era fonte di imbarazzo”. La leucina è importante per la costruzione ed il mantenimento del tessuto muscolare. Costruito in stile barocco, è ispirato al palazzo di Versailles circondato dai suoi giardini. Maurilio Frigerio Risultati di Karpov nei match per il titolo mondiale Scoppia una forte tempesta che fa affondare la nave. "Il procedimento, tuttavia, si bloccò ancora una volta per l'intervento spagnolo." "Tale funzione all'interno di ciascuno studio è diversa per ogni cluster." "Sette anni dopo ritorna a Palermo dove conosce i maggiori pittori contemporanei dell'epoca." Pertanto, Cartesio rigetta buona parte della filosofia a lui precedente. La città è dotata di un servizio metropolitano. Il lago, tranquillo e poco frequentato, giace ai piedi del Pizzo del Becco. Fra i due scocca la scintilla dell’amore. Stati Uniti, giorni nostri. Si compone di una decina di lingue e dialetti diversi. La frazione è separata dal capoluogo dal torrente Molgora. In gioventù fu attivista della sezione torinese della Società San Vincenzo De Paoli. È parte della comune metropolitano di Istanbul. La donna che ha la chiave. Le unità francesi ruppero gradualmente il contatto e si allontanarono dallo scontro. Dopo i Romani vi furono i Visigoti, che non lasciarono tracce importanti. La potenza motore aumenta e i consumi diminuiscono. "Durante l'estate viene ingaggiato dal Sevilla, sulla cui panchina resta per cinque stagioni." Di salute spesso malferma, venne curato da Giacomo Tommasini. Fondo Casa Vogue. Anche la scenografia è stata adattata alla grandezza dei palcoscenici delle diverse tappe. Le sue prestazioni verranno sempre limitate dagli infortuni. Non ho molta documentazione e non lo dico al pubblico. Considerato un pazzo, fu espulso dalla comunità scientifica e assistito in un ospedale psichiatrico. "Le poche che ci sono pervenute rivelano un'ammirabile scrittura del contrappunto e della fuga." Enea prese il padre sulle spalle e fuggì dalla città. Frutto del loro amore fu Lorna. Vinta la causa, i due si sposeranno. Il problema che si pone è: quando si acquista tale proprietà? Fu un uomo sempre molto legato alla religione. Lo stile di Emmanuel ha influenzato negli anni numerosi chitarristi. Metti una bisaccia sulla groppa. La chiesa della Misericordia presenta facciata semplice, definita agli estremi da cantonali in pietra. Rappresenta uno dei simboli di Dresda. Crediti adattati dal sito ufficiale. Elenco delle opere conservate in collezioni pubbliche. Vive tra Lincoln e Amsterdam. Stupa ha origine in tumuli di forma circolare circondate da grosse pietre. Da questo momento inizia il percorso comune fra le due diocesi che dura tuttora. Il piumaggio degli adulti è giallo con piume nere sulla testa. La scena si svolge sulle porte del Paradiso. Dopo la marcia su Roma si iscrisse al Partito Socialista. I grassi altamente insaturi a catena lunga interferiscono con la sintesi. In aggiunta è ricordato per utilizzare le fotografie per le diagnosi. Visse per quattordici anni a Napoli. "Nella stagione seguente sedette sulla panchina dell'." Una sala ad ovest ospitava la statua del re ed una barca solare. "Le altre due canzoni sono ""Dire di sì, dire di no"" e ""Domande, risposte""." Non si tratta di una dizione specifica. I due effettuano il lavoro e il bambino viene liberato. Max ha parecchi contrasti con suo fratello, Zack. Texas Rangers Queste isole costituiscono la cosiddetta Polinesia periferica. "Il fratello minore, Enrico, fu anch'egli ciclista professionista." Facile dunque per il Queensland surclassare la selezione inglese. Il suo promesso sposo cerca di aiutarla. "Non è certo che l'antica città corrisponda con le successive sue menzioni." Le femmine hanno una distinta ghiandola golare. In carriera, lottò prevalentemente in Texas e negli Stati centrali degli Stati Uniti. Ho cambiato un sacco di volte. Fondò università islamiche nel regno. Questa traccia è considerata uno dei capolavori del compositore. In teoria, sarebbe stata giusta qualsiasi altra scelta. Non si ebbero a registrare vittime o feriti. Le raccomandazioni del prete, comunque, non produrranno alcun cambiamento. Antemio era di famiglia illustre e patrizia. "Lei va nuovamente nella casa e trova una scatola nell'armadio." I piedi sono color cannella chiaro. Il Teplice è la squadra detentrice della coppa. La stazione è situata lungo la via Tiburtina nella periferia nord-est di Roma. Vittorio Rizzoli. "Fra il primo e l'ultimo movimento esistono dei richiami tematici." In quel periodo il capolinea temporaneo è stato Molino Dorino. Il video è stato girato in un giorno alla Università Pepperdine, a Malibù. "Per sei anni con l'orchestra starà in Sud America." Il giorno precedente Kray aveva espugnato Peschiera e si era mosso verso Mantova. Christine Becker Ma come può combattere un duello con la donna che ama? La coppia ha avuto un figlio, Carlos Maria. Le palette del compressore erano cave per ridurre i pesi. Jen è nata dai coniugi Robert e Pamela Dawson. Queste caratteristiche morfologiche li caratterizzano nei confronti degli altri semoventi. Sono presenti alcuni alberghi e un sanatorio per le malattie reumatiche e la riabilitazione. Spesso indossa anche la fascia di capitano. "Vi sono comunque delle eccezioni, come ""Schiavi degli invisibili"" e ""Galassia che vai""." Tuttavia, il Congresso diede prontamente il suo assenso alla vendita delle quote. "La Moschea della Madrasa è a destra del vestibolo sotto l'altra cupola." Dal medioevo conobbe un grande sviluppo grazie alle industrie di cotone e del cuoio. "Questo esperimento portò all'accensione di cinque lampadine." Ogni sei mesi arriva una nave con i rifornimenti di viveri e la posta. Lisa Kay "L'invasatura ordinaria era collegata alla linea ferroviaria tirrenica." Successivamente viene convocata nella nazionale maggiore. "Infine Dawson rivela che Connor, uccidendo Kurgan, ha fatto ""un grosso favore al mondo""." Apprezzati dai romani erano i fanghi curativi che si trovavano nei pressi della città. Il distretto comprende la parte centro-meridionale della provincia di Grosseto. "All'interno del sionismo egli assunse ben presto una posizione critica." Quando aveva cinque anni la sua famiglia si trasferì a Macon, sempre in Georgia. Per riparare il danno, gli agostiniani ridussero la superficie della struttura. La sistemazione dei bout è sconosciuta. "Cosa significa quest'asserzione?" La sua pelle è di colore grigio ed è chiazzata di verde. Essi formano il gruppo degli animali più primitivi e presentano una scarsa specializzazione cellulare. Ha connotazioni anti-autoritarie, anti-normative e anti-tradizionaliste. Esistono anche alcuni carnivori, come la faina, il tasso e la volpe. Sibiu è anche sede della seconda Borsa valori della Romania, dopo quella di Bucarest. La Camera Alta del Parlamento del Canada è il Senato. Che queste cose fossero già visibili a quel tempo, è discutibile. Frequentò diverse scuole elementari prima di entrare in una scuola svizzera. Molto intensa la sua attività di doppiatrice. Pubblica libri e riviste. Lasciata la scuola di disegno, iniziò a studiare architettura nello studio di William Chambers. Fu anche cambiata la denominazione. Riva di Pinerolo, che lo fecero conoscere ed apprezzare. Il commissario Moreno nota dei bossoli strani. "Secondo questa accezione, sarebbe una variante di ""Bourne""." Il territorio è variegato in quanto è sia pianeggiante, sia collinare, sia montuoso. Capitale della provincia era Obama. Come tutti i personaggi della saga, Alex Mahone non ha un carattere semplice. Nella valle si trova una serie di notevoli siti archeologici. Questo brano è la reinterpretazione di una canzone di Sleepy John Estes. Possiede un vasto corpus letterario. "Importanti sono le sue ""Lettere ai Cardinali""." Turi Vasile affida le musiche a Lelio Luttazzi. Spesso offrono anche birra e pane di tipo occidentale. "La diocesi comprende l'intera provincia di Ciudad Real nel centro della Spagna." The Choice Fu il primo in Nord America. Oggi viene ampiamente sostituita dal nastro adesivo in carta. Campionati europei di pallacanestro In Italia è trasmessa in streaming sulla piattaforma online Crunchyroll in simulcast sottotitolato. Orton, in virtù della sua vittoria, decide per un Tables Match. "In italia alcuni episodi sono stati trasmessi senza rispettare l'ordine originale." I restauri hanno portato alla luce, sotto la pavimentazione, sepolture di epoca romana. "Qualche tempo dopo la ""Crisi"" fu introdotta una nuova versione di Nubia, chiamata Nu'Bia." "L'edificio, esternamente e internamente, si mantiene coerente al suo stile generale, il neoclassico." Ma costui si difende con tutte le sue forze e riduce sul lastrico John. In questi anni poco prima del conflitto nacquero molti modelli marchiati Lion-Peugeot. "Līga fu promosso l'Ilūkste che si iscrisse regolarmente." Ebbe il titolo di pieve sin dai primi tempi. "L'album vinse un Grammy Award come miglior disco Pop." La specie non ha sottospecie riconosciute. Allo stato spontaneo cresce nei boschi e nelle siepi. "Questo è stato l'ultimo passo per trasformare la serie di film in una ""saga""." Libera Amalfi dai normanni e sposa la ragazza che ama. Altri fossili attribuiti a questa specie sono stati ritrovati a Perledo. Howell continuò a suonare nella zona di Atlanta per diversi anni. La torre campanaria è unita alla cupola tramite uno stretto camminamento sospeso e coperto. Il libro contiene anche fotografie scattate dal fotografo Dean Freeman. I suoi primi amori sono i poeti latinoamericani. Probabilmente è presente anche nel Laos. "L'Oldambt si suddivide a sua volta in due sub-regioni, il Klei-Oldambt e il Wold-Oldambt." Esiste anche il termine Stage father, per indicare lo stesso fenomeno applicato ai padri. "L'espressione di tenascina-C nello stroma di alcuni tumori è associato ad una prognosi infausta." Endless Summer Il clima è tipicamente mediterraneo, mentre in Sicilia è di tipo subtropicale. "Markov Models"", Massachusetts Institute of Technology." Il Cerimoniere inoltre, interviene nelle azioni liturgiche presiedute dal Vescovo nella Cattedrale. Le infiorescenze sono formate da capolini terminali, raramente in posizione ascellare. I sette arcangeli compaiono nella liturgia ortodossa ma non in quella cattolica. "Movies"" gli viene attribuito dagli utenti una ""C""." La gola, il petto e il ventre sono bianchi. Da parte della critica invece il film ottenne pareri contrastanti. Al Butler "Ma per fortuna ci sono anche molte persone tranquille e normali""." Sul selciato del viottolo giacciono inoltre i cadaveri di due soldati. In questa occasione fu effettuata anche la prima registrazione assoluta di questo lavoro settecentesco. Sempre di epoca settecentesca è tutta la vivace e animata decorazione ad affresco. "È uno cortometraggio ""Merrie Melodies"" diretto da Frank Tashlin." La fidanzata, quindi, indignata, torna a casa. "Il progetto è un reading musicale in due atti: ""Eresia socialista"" e ""Eresia dell'amore""." Queste cappelle, originariamente costruite per la regina Kiya, furono in seguito utilizzate dalle principesse. Si susseguono filosofie, ricordi, viaggi, momenti comici, storie di vita, e momenti poetici intensi. "Possiede un ospedale e un college governativo affiliato all'università di Chittagong." "L'esperienza coi Rams lo aveva ferito." Non risulta siano stati realizzati altri esemplari oltre al prototipo. Il viaggio verso Città del Messico durerà otto anni. "Ad un tratto l'auto si ferma e la Lopez scende." Molte le testimonianze raccolte dai curatori e proposte nel volume. "La Punta Carmen si trova sul filo della ""Cresta del Diavolo""." "Quasi sempre inizia e termina all'interno della medesima stagione." Pagina principale del progetto Molto spazio viene dato alla sua amicizia con Sophie Von Fersen. La diarrea si è fermata, i piccoli attacchi di febbre sono stati cacciati via. "La sua carriera comincia all'età di sedici anni tra i dilettanti." "Questa parte dell'isola è costituita da campi." Un terzo sequestro, questa volta cruento ma non fatale, avviene poco dopo. "Un altro membro dell'equipaggio fu ferito in maniera lieve." È stato tradotto in francese, tedesco e arabo. Ti sento Di conseguenza, la dimensione minima della stringa deve essere collegata alla sua tensione. "Non è quindi da considerarsi un sequel vero e proprio, ma più uno ""spin-off""." Il governo civile della città non fu facile. Windsor Heights Il numero degli ammessi in tale condizione è comunque esiguo. Il nome proviene dal bosco di carpino, e naturalmente dalla vicinanza al fiume Nora. Nei primi due anni fu il terzo quarterback nelle gerarchie della squadra. Chris racconterà tutto a Nick, e lo convincerà ad aprire la porta. Dalla stagione successiva però venne sostituito da James May. Il lato interno invece è quasi del tutto privo di decorazioni. Il capoluogo era Orël. Lo scudetto va alla Juventus e i biancorossi finiscono a centro classifica. Troppo giovane, gli fu detto di tornare dopo un anno. Poche le truppe italiane nei pressi, appena una compagnia. "Il primo Edward morì all'età di due anni." Sfortunatamente ne circolava almeno un altro miliardo e mezzo in banconote contraffatte. Entrò anche nel dipartimento di musica presso la Portland State University. In seguito, venne pubblicato un Digipak in edizione limitata. Presidente dello Stato del Venezuela "Studia all'Università di Toronto, presso la quale consegue la laurea in letteratura inglese." "A seguire la ""short-list"" dei nominati." Inizialmente, Butch è un capo della Famiglia Lupertazzi. "La prefettura apostolica comprende l'intera isola cinese di Hainan, nel mar Cinese Meridionale." "In seguito si è trasferito all'Ogre, squadra di seconda divisione." "L'insieme è sovrastato da un baldacchino coronato che raccoglie imponente lo spazio presbiteriale." "Il nuovo acquisto esordisce nel derby, finito con un'altra sconfitta." Murata ha due scuole elementari, due medie e una scuola superiore. Nella maggior parte dei casi i familiari perdono definitivamente le tracce dei propri cari. "Fu prodotto dalla Keystone Film Company con il titolo di lavorazione ""The Battle""." Attualmente insegna filosofia presso la John Cabot University di Roma. Micky Ward usò spesso questa strategia nella parte finale della sua carriera. Altri distaccamenti dello stesso Battaglione operarono ad Acqui e Bassignana. Si sono svolti a Losanna, in Svizzera. "La squadra si riunisce per l'ultima volta per vendicare l'amico." Dopo tre anni di residenza nel paese gli è stata concessa la cittadinanza spagnola. Possedeva un cranio lungo e stretto. Una via a Santu Lussurgiu è intitolata a suo nome. Le categorie premiate sono state perlopiù di ambito cinematografico e musicale. "Una parte dell'isola è caratterizzata dalla coltivazione di vigne molto particolari." Il sistema di garanzie e sanzioni che la Carta elenca agli artt. Jake Carter È stata rivista anche la strumentazione, togliendo il contagiri e rinnovando la grafica. Il brano venne esibito dal gruppo rock durante il News of the World Tour. V. è una società calcistica tedesca di Potsdam, Brandeburgo. "Fu un'esperienza terrificante." Alla congiura partecipò anche il fratellastro Bartolomeo. Tuttavia, il Mainardi continuò a propagandare segretamente le sue dottrine protestanti. Vengono menzionati anche George, Charlie, Percy e Bill. Le sue terre sono bagnate dal fiume Aar e dai suoi affluenti. Chiuse la carriera due anni dopo senza più ottenere risultati. Tuttavia, la mancanza dei fondi necessari alla demolizione fece saltare il progetto. Il particolare modo di mettersi a sedere è generalmente accompagnato da dolore dorso-lombare. Il problema è abbastanza complesso e si cercherà di trattarlo in maniera qualitativa. "Il brano venne inserito successivamente come b-side del singolo successivo ""All My Life""." "In occasione di un evento dedicato a ""Working!!" Figlio di un orologiaio, Friedrich iniziò a lavorare nel laboratorio del fratello maggiore. Qui incontrò giovani appartenenti alla diaspora Saharawi. "È stato ritenuto dai critici musicali come un'opera personale di Nas." Palazzo Granducale Locatelli ne diventa prima presidente provinciale e, tre anni dopo, segretario provinciale. La sede ferroviaria dismessa verrà riutilizzata come pista ciclabile. "In nome dell'amore" "La stessa ""Madonna Bridgewater"" dopotutto aveva originariamente uno sfondo paesistico." In primo luogo mette in scena spettacoli di arti performative tradizionali giapponesi. Bronson decide di andare in Canada per sostenerlo nella sua impresa. "Le città ucraine sono il loro obiettivo""." "Sempre in sede europea partecipa alla scrittura della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea." Dopo alcuni secondi si sente la sirena di una nave che sfonda il faro. I portieri asiatici e australiani tendono a dividere questa differenza. Tuttavia, nessuna di queste tradizioni è contemporanea di una qualsiasi delle persone coinvolte. "Per ridurre i costi del sistema, il progetto utilizza l'attuale linea a scartamento ferroviario." A poca distanza si trovano le caverne Afra e La Difesa. Inoltre, un pezzo non può spingere e tirare contemporaneamente. Il regolamento distingue tra Procedura principale, procedure secondarie e coordinamento tra le varie procedure. "L'architetto Angelo Colla, tra i più prestigiosi dell'epoca, seguì i lavori di costruzione." Gli sono stati dedicati anche album di figurine della Panini. La concorrenza ridusse drasticamente gli spettatori degli Orioles. "Durante i combattimenti subì danni così pesanti che l'edificio dovette essere in parte demolito." Segue un lungo tour mondiale che porta la formazione anche in Italia. Imhotep si sveglia e scrive tutto quello che era successo nel sogno. "Il nome del fiume deriva da una parola indiana che significa ""cervo""." Si trova a poca distanza a ovest di Nur, sulle rive del mar Caspio. Dopo, tornò a Uppsala. Recensito su molti portali di musica, riscuote subito un buon successo di critica. Esistono diversi modi per indicare la composizione di una miscela. Si oppose ai Normanni e fu scomunicato da Tommaso Becket. Alle sue pendici nascono i fiumi Topino e Potenza. "Un tempo rappresentava un'importante città di mercato per gli abitanti del nord del Pembrokeshire." Tuttavia, fra la gente circolano voci che quel quartiere sia magico. "Qualche anno dopo però viene scarcerato, grazie all'indulto." I primi anni del suo regno furono segnato da lotte tra fazioni. "Una parte integrante dell'attività di content marketing è l'attività di ""content strategy""." Guilhem sceglie la prima alternativa. In scorcio nella navata si intravedono altre nicchie ed altri bassorilievi. "Il freddo richiesto è spesso espresso in ""ore di raffreddamento""." "Lo Staterello era altresì famoso per l'attività della sua zecca." È dunque opportuno cogliere il momento propizio ed agire in fretta. Gli sopravvissero un figlio e una figlia. Non nutrivano per questo grande affinità col movimento sionista. Giuseppe Mulas "Al centesimo appuntamento, però, trova la ragazza perfetta, l'annunciatrice ventinovenne Han Soo-jung." "Il quadro appartiene al ""Periodo surrealista""." "L'impianto è stato interessato, a partire dagli anni Duemila, da un progressivo deperimento strutturale." Ha gli occhi verdi, apparentemente senza pupilla. "D'Andre Hill" Le due lesene centrali sorreggono un frontone triangolare. "Nacque un sodalizio artistico con Lester Bowie e l'Art Ensemble of Chicago." Quando la Germania invase la Polonia, si rifugiò nella zona orientale del paese. La sua sintesi avviene nel fegato ed è vitamina K-dipendente. Le navi che agivano come corsari negli oceani operavano in modo totalmente indipendente. I suoi abitanti assomigliano a uccelli antropomorfi. Camera dei Popoli Le antiche città greche veneravano ciascuna un patrono che le proteggesse. A Londra finalmente trova il padre. Milita in Virslīga, la massima serie del campionato lettone di calcio. Infine si sale il versante sud della vetta. I disegni vengono fatti solo a matita. Dopo il suo secondo matrimonio, si ritirò dalle scene. Valentin Porte I suoi gusti erano lussuriosi e stravaganti e la sua vita frivola. Oggi la struttura è inutilizzata. Oltre a romanzi ha scritto anche racconti, pezzi teatrali, sceneggiature e storie brevi. Alcune scene vengono girate sotto forma di falso documentario. "Con la squadra ""mineira"" totalizza otto presenze nel campionato brasiliano segnando un solo gol." "Gli piace l'opera, in particolare Giuseppe Verdi." Le femmine occupano tane separate più piccole durante il periodo del parto. Durante i sette secoli di dominazione romana, la zona fu intensamente romanizzata. Nei loro testi parlano di esoterismo, misticismo, vampirismo e magia. Fu anche un membro della Accademia di Anversa. "In precedenza Colbert aveva condotto il ""The Colbert Report"" su Comedy Central." Si tratta del primo film slasher gay della storia del cinema. Al piano nobile le finestre sono decorate con modanature rette da architravi. "I due eserciti restarono schierati l'uno di fronte all'altro, senza attaccare, per quasi un'ora." Cigliano di sopra era un castello successivamente trasformato in villa. Festa della mimosa "L'intento è la formazione dei giovani sotto l'aspetto religioso e sociale." Durante la notte gli scontri si risolsero in un grande successo per i neozelandesi. "Corrisponde approssimativamente agli attuali stati dell'Uttar Pradesh e dell'Uttarakhand." "Una volta sconfitta la Germania, seguiranno il collasso dell'Italia e la sconfitta del Giappone""." "Nel territorio del comune scorre l'Avre, affluente della Eure." Esse formano grandi e spesso dense colonie, particolarmente nelle paludi salate costiere. Ciò è estremamente odioso. "Il comune dispone della stazione ferroviaria, che condivide con Rocchetta Sant'Antonio sulla linea Foggia-Potenza." La contea si trova nella parte settentrionale della California, nella regione della Central Valley. Studia pianoforte e flauto, cominciando ad avvicinarsi al mondo del pop. Intensa anche la sua produzione in prosa. Tornava a casa per cambiare la biancheria. La retroilluminazione dei segnali è garantita dalla presenza del trizio. Sposò in seconde nozze John Graham dal quale ebbe altri due figli. Ippocrate citava come strumenti terapeutici del medico: il tocco, il rimedio, la parola. "La città è il capoluogo amministrativo del ""rajon"" Janaul'skij." Lo scutello è lungo circa un quarto delle elitre, piuttosto ampio. Alicia segue una causa pro bono insieme a Will. Comprende in sé quello che si chiama interesse ad impugnare. Continua a pubblicare album dopo album, come collaboratore e da solo. Scatenò un regno di terrore sulla terra, in cielo e negli inferi. "L'azienda si espande all'estero, sia con centri di produzione che di commercio." Dragomir lo tratta malissimo. "Quanto alla datazione dell'opera, una prima tesi la colloca nella seconda metà del Duecento." Un ragazzo autistico scompare durante una gita al Museo di Storia Naturale. International Tennis "Sarà l'ultima gara corsa dal mezzofondista di Cogollo." Figurano inoltre numerose altre banche e gruppi finanziari di proporzioni inferiori. È la prima donna a ricoprire questa carica nella provincia di Pistoia. Testi e musiche di Jon Carin e Mercury Caronia. I legali di Ubs hanno annunciato ricorso. Il film fu prodotto dalla Arthur H. Jacobs Corporation. Waking Up the World Tour Smith, Freddie Hart, Ray Price e altri. Il brano è stato scritto da Brown e il suo team di songwriting. A livello personale, invece, ha ricevuto per due volte la Bola de Prata. Eletta al consiglio provinciale è stata Presidente della Commissione Urbanistica della Provincia di Padova. È il primo indizio che qualcosa non quadra. Frequentò anche il circolo umanistico che circondava Johann von Dalberg, vescovo di Worms. La lama, quasi sempre a goccia, può avere uno o due fili. Tuttavia oggi è maggiormente concentrata sulle arti e la cultura. I proprietari di bordelli e le prostitute richiedono spesso certificati sanitari ai clienti. Ricordiamo anche Gianfranco De Laurentiis con Antonella Clerici e Marco Mazzocchi. "Nella filosofia platonica è detta ""saggezza"", ed è la virtù propria dell'anima razionale." Alla fine del suo incarico andò in pensione. I suoi lavori spiccano per originalità di idee e complessità di gioco. "L'album contiene diciassette brani già pubblicati e due brani inediti." Nessuna operazione. La missione venne dichiarata fallita e il progetto cancellato. Il Rio Acre scorre a sud lungo il confine con la Bolivia. "Probabilmente quest'ultimo fattore contribuì alla sua elezione." La Croazia è caratterizzata da un sistema politico multipartitico. È proprietario dei diritti di Topo Tip e del Signor Rossi. "Il ""master"" era Joseph Gilbert." Il giocatore poi esegue la scena tramite un minigioco. Dwayne Mitchell "Questo nonostante le regole severe che vietavano il buddismo all'interno del santuario stesso." "Viene indetta a Roma una grande manifestazione denominata ""Una festa di protesta""." Sono considerati agonisti tutti gli atleti dagli Esordienti ai Seniores. Marian Barone "La categoria ""Best Song National"" potrà essere votata solo durante la serata di premiazione." Del complesso esiste anche una mappa di Pirro Ligorio. Si dimette a novembre dopo un inizio di campionato non positivo. Lungo il margine superiore si vedono altri angioletti. Ha raffigurate immagini di Maria Assunta in cielo, Maria in trono, S Antonio Abate. La chiesa parrocchiale è dedicata al patrono del paese, san Giorgio Martire. Paperino e Pluto vanno al lago con un piccolo motoscafo. Gran parte delle funzioni statali si svolgono nella capitale Annapolis. Wilson presta la sua voce anche al personaggio di Heather in A tutto reality. Elizabeth non ritirò mai le sue accuse. Trova un vago annuncio di audizione in una caffetteria e la frequenta. "La camera che analizza la posizione delle stelle fu sviluppata dall'Università Tecnica della Danimarca." Invece, fu ritrovata da Mr. La costruzione della linea pose temporaneamente fine agli investimenti dei privati. Qui si trova anche il museo europeo per la ceramica tecnica. Il Museo nazionale svizzero è un istituto di diritto pubblico. "Durante l'epoca veneta il comune rimase aggregato alla quadra di Gussago." Gli ingombri esterni rimasero invece pressoché immutati. La storia, una commedia drammatica, è ambientata nella casa del reverendo John Douglas. "Nel caso l'ipotesi nulla venga rifiutata si accetterà l'ipotesi alternativa, indicata con ""H""." Dopo pochi anni entrò in seminario. "Sotto la gestione ""Schichau"" venne immediatamente condotta una modernizzazione su larga scala della produzione." Peter Gunn "L'unica rete dei verdeoro fu messa a segno proprio da Pelé." Dopo cinque anni, però, James comincia a trascurare sia la moglie che il lavoro. Solo colpa mia. Il topo si adattava alla vela al terzo. La lista degli artefatti si può consultare nella camera del tesoro. Voci e tastiere per nulla ridondanti. Sono stati riportati i seguenti sinonimi. È sposato con Caterina, ma la loro unione è molto instabile. Ne fu sempre esclusa, invece, la Regia Marina. "Alla fine si scoprirà che il ""Cavaliere Misterioso"" è Plankton." La tabella seguente mostra tutti i modelli di Celeron M arrivati sul mercato. Sul dorso sono a volte presenti delle macchie nere. Il problema sussiste ancora oggi per i vecchi sistemi informatici che non adottano Unicode. La gente del posto gli credette e lo ritenne il nuovo re. Mitico il suo balletto con Adriano Celentano durante una puntata. Lee Sang-yeop Il film, un cortometraggio in due bobine, fu distribuito dalla General Film Company. Mark of the Blade è stato accolto con recensioni generalmente favorevoli dalla critica. "La squadra giocò in varie sedi, sia all'aperto che ""indoor""." Preferisce la zona alta della foresta decidua secca. È un quotidiano generalista che include notizie regionali, nazionali e internazionali. "La coppia ha due figli e uno di loro, Richard, diventerà anch'egli montatore." "Comincia giovanissimo l'attività attoriale." Ritrovamento di reperti. M. nei territori sottomessi agli Asburgo. Inizialmente la chiesa era dedicata alla Vergine. Kim In-kyu Delle verande coperte proteggono invece dal sole diretto e dalla pioggia. Le prove contemporanee della vita di Edwin sono molto limitate. "Contemporaneamente frequentò l'accademia di arte drammatica." Range Justice "L'anno successivo cominciarono i lavori di armamento." Tale classificazione, tuttavia, fu presto abbandonata e mai più seguita. Il cortometraggio narra della storia di due rivali, entrambi innamorati di una ballerina. "Fu anche uno dei maggiori fautori della fondazione del ""Musée des beaux-arts de Rouen""." "L'Unione è la più potente organizzazione criminale del mondo criminale." Persone di cognome Wolf I tre lavorarono insieme al Cafè Society, esibendosi come trio. "Le ultime tre regioni sono anche denominate ""Tre Venezie"" o ""Triveneto""." "Vernon eccelse nell'acquarello, tecnica che impiegò per molti ritratti femminili e di bambini." Dopo questo evento capirà di esserne innamorata. Quando la sconfitta del Reich tedesco era ormai prevedibile, vennero mobilitate le ultime riserve. Da quel momento decide di mettere la testa a posto e di disintossicarsi. Andò in tournée con George Benson, Gil Scott-Heron e altri. Il documento, che descrive la chiesa è conservato presso l’Arcidiocesi locale. Quando vede su un giornale la foto di David, si reca in città. È liberamente tratto da casi avvenuti realmente. Memorabile rimane il suo reportage tra le chiese vuote della Cecoslovacchia comunista. La versione di Atari resta il porting più accurato del tempo. I suoi ruoli sono: controspionaggio, spionaggio, antiterrorismo, anti-sovversioni per la sicurezza nazionale. Negli anni che seguirono, Campbell accentuò il distacco dalla musica rock. La ganga, il calcare e il ferro si raccolgono nel crogiolo in due strati. Il film ha vinto il Premio Jean Vigo. Krasnyj Rog Jim Morris Successivamente si è sposata con Heathcliff West ed ha avuto due figli. Negli anni trenta la consistenza del parco arrivò a quasi duecento unità. Fu allora che i due decisero di ideare un cuore artificiale. Una tecnica molto diffusa ma semplice era la Run-length encoding. Nelle specie di questo genere i fiori tubulosi non sono presenti. "Gilbert suggerisce che non c'è stata una sufficiente verifica esterna delle stime proposte." Forte di questo risultato, Cardoso vinse le elezioni al primo turno. "Infine, e probabilmente più importante, la storia dell'isola fu costantemente manipolata dai vari governanti." "I ""cookie"" rappresentano una preoccupazione comune in materia di ""privacy"" su Internet." Ian Edwin Stewart La Genesi nel cap. Frequentò una scuola tedesca dove ricevette le sue prime lezioni di pianoforte. "L'ufficio brevetti e marchi registrati americano ha assegnato il brevetto Num." Gli ebrei rimasti in città furono deportati e solo pochi di essi sopravvissero. The Sea Hawk È situato nella parte sud-occidentale del mare di Barents. "La storia è ambientata durante il conflitto precedente a quello di ""Dissidia Final Fantasy""." Esistono anche re dei ratti formati da altre specie animali. Si può osservare nel sesso maschile e in medicina veterinaria. Le due sorelle ebbero numerosi amanti. I fan sono fuori nella polvere, devo suonare per loro. Furono le ultime elezioni sammarinesi a suffragio universale maschile. "Diventa infatti giornalista, fino ad approdare alla redazione romana di ""Tuttosport""." Agate era considerato uno degli uomini di riferimento di Totò Riina. Questo, ed altre frasi precedenti, potrebbe far suggerire che la principessa rappresenti la bomba. Iniziò così per Ferrara un breve periodo di dominazione da parte dello Stato Pontificio. In Italia la terza stagione è attualmente inedita. La corteccia è fibrosa e si distacca in lamelle. Ha un aspetto limpido e trasparente e una consistenza viscosa. "Ottiene una parte in ""Fired Up!" Alcuni dei racconti inclusi variano con le edizioni. "Due anni fa c'erano solo duecento carri armati." Questo porta ad uccidere tutti i nemici in una battaglia il più rapidamente possibile. Disputarono i loro incontri casalinghi presso il Birmingham Jefferson Convention Center. La cucina, usualmente, viene realizzata in una struttura separate dal resto della casa. Ovvero la visita che Oliver fa a Fagin alla vigilia della sua impiccagione. Prende il nome dallo stadio olimpico, posto nelle immediate vicinanze. "Negli anni cinquanta viene riaperta un'attività per la protezione superficiale chimica dei materiali." Mary si sente male e si pensa che possa essere stata contagiata da Thomas. Ci sono due principali caratteristiche che sono direttamente correlate, la forma e la dimensione. Il film è tratto da una storia vera. Donna e Cleveland si conoscono sin dai tempi del liceo. La missione primaria consisteva nel testare nuove tecnologie spaziali. Collegio elettorale di Milano Ha vinto numerosi premi nei concorsi internazionali di categoria. Queste variazioni suonano quasi sempre come scatti ripetuti, molto piccoli, durante la riproduzione. "Il quadro può essere inoltre complicato dal blocco del sistema monocito-macrofagico causato dall'emolisi cronica." Questa generalizzazione può essere dimostrata confrontando le derivate. La ali, brunastre, sono robuste, permettendo così un volo rapido. Presta servizio in diverse unità operative del Genio. A questa decisione gli altri tre schermidori si ritirarono dalla competizione. Furono proclamati tre giorni di lutto nazionale. Il giorno dopo la situazione precipita. Ora Andronico Comneno poteva finalmente entrare nella città. Tyrone Mears Questa strategia è stata adottata per contribuire a giochi di monitoraggio nello Stato. Norris Coleman Di questa antica sede sono noti oltre una ventina di vescovi. "Il dipinto occupa l'intera parete del transetto a sud della chiesa." La sua origine viene fatta derivare dalla tribù degli Ashanti. Le orecchie sono grandi e rossastre. Continuò poi ad esporre al Salon per diversi anni, regolarmente e con notevole successo. Sono intangibili e gli scienziati non riescono a trovare un modo per allontanarli. Debuttò come professionista subentrando nella gara del terzo turno contro i Detroit Lions. In Brasile la loro crescita fu particolarmente seguita dal beato Giovanni Schiavo. Tacito era del parere che Tiridate fosse interessato agli usi romani. Il cielo di riferimento è quello di Saturno. "Ugualmente, l'album ""live"" non fece registrare alla sua uscita vendite eclatanti." I coniugi Trump presenziarono fianco a fianco al funerale. Tuttavia, la volta e il dipinto saranno ripristinati con campagne di ricostruzioni e restauri. "Disegnava con gesso nero o rosso, a punta d'argento e a penna." Tutti conoscevano il luogo dove era rifugiato ma nessuno lo tradì. Turco a Springfield, Massachusetts, dove è cresciuta. "Sorge tra la prima e la terza ""regio"" della città." È molto simile al naloxone. Il tabellone principale partiva dagli ottavi. Ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica, e ha ottenuto buone vendite. Giscone, figlio di Amilcare, fu esiliato. La storia del testo è stata fonte di molteplici discussioni. Nel torneo di Bucarest vince il suo terzo titolo in carriera. Le fonti di ispirazione, oltre appunto a Pasolini, sono Fellini ed Helmut Newton. Contea di Yuma "I coloni britannici reclamarono l'isola e rapidamente si stabilirono alle Bermuda." "L'assedio fu immediatamente ripreso e la galleria ostruita." Nella cerimonia di inaugurazione fece combattere i gladiatori. Primo bersaglio di queste aggressioni sarà la Repubblica di Novgorod. Simone Zanotti Di origine quattrocentesca, fu edificato originariamente come castello. Confonde la realtà con il sogno, gli appaiono i fantasmi del suo passato. Scomparvero al termine del campionato. Mary Jenkins è una casalinga ficcanaso, dalla lingua tagliente e dal carattere sarcastico. "L'ex villa Durini subì comunque numerose modifiche anche da parte della stessa famiglia Durini." Per anni è stata la tennista più anziana del circuito. "Organizza inoltre a Matera il concorso corale ""Antonio Guanti""." È un thriller fantascientifico ambientato in un futuro apocalittico distopico. Entrambi, però, riuscirono a mantenere i propri posti nel Ladder match di WrestleMania. Le zampe, al contrario delle forme attuali, erano piuttosto corte. È sepolta in San Lorenzo de El Escorial. I servizi pubblici occupano un importante ruolo fra le attività del terziario. Attualmente vive nello stato di Baja California. La quale si impose già alle Triennali di Milano in maniera sempre più decisiva. "L'aspetto attuale è dovuto a secoli di selezione naturale e di allevamento selettivo." In ambito civile si intende il sistema usato per riscaldare ambienti abitativi o lavorativi. Le femmine hanno generalmente una colorazione uniforme bianca o grigia. "Il titolo di lavorazione fu ""It Waits Below""." La proposta progettuale mostra una struttura con pochi punti di connessione al suolo. È un western statunitense con Jeff Chandler, Joanne Dru, Julie London e Donald Crisp. Il castello fu menzionato per la prima volta in un decreto del principe Lazar. Abitate fin dal Mesolitico, hanno avuto influenze culturali sia celtiche che norrene. "Le montagne Chugach sono una destinazione per gli appassionati della natura ancora abbastanza ""selvaggia""." In Italia il manga è stato pubblicato da Ronin Manga. Pochi posti più in la, un vice sceriffo si mette a ridere. "La differenza principale è la presenza in quest'ultimo delle ""funzioni di canto""." Questo dibattito era aperto a tutti i settori della società. La zona è una rinomata meta turistica. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia del Sacro Cuore, diocesi di Tempio-Ampurias. Per questo motivo i voli Gandalf operavano in regime di full business class. Il torneo si è giocato a Bristol in Gran Bretagna. Il film è girato con grazia e amore. Le ali sono attaccate posteriormente sopra le caviglie. Ed Melvin "Non ci sono controindicazioni conosciute per l'analisi digitale." Giovani gay e lesbiche sono più propensi a subire atti di bullismo. Anche la locomotiva venne interamente carenata coprendo con forme arrotondate tutte le strutture. "L'interno a navata unica è arredato da altari tardo-barocchi in gesso e stucco." Il governo della Turchia non riconosce valore istituzionale al Patriarcato. Alla fine del Settecento subentrarono nuovi proprietari terrieri. In seguito entrambi scapparono riuscendo a raggiungere in Svizzera la comunità dei rivoluzionari emigrati. Viene principalmente ottenuto per riduzione del cinabro. "All'inizio tutti ridono della vera Dylan, che scappa a piangere." Questa capacità accelerò il loro sviluppo in modo esponenziale. Un errore o una bugia determinata? Di fatto, era così cancellato almeno esteriormente il segno di illegittimità dalla casata. Dopo ciò Gloria rinchiude il figlio in un istituto per molto tempo. "Cambierà però idea quando un suo confratello si spingerà un po' oltre con Karen." Questi concetti verranno definiti e chiariti meglio in seguito. Chiesa di San Severo Si possono usare altri metodi. Il Lakeland terrier ha un corpo forte e muscoloso. Anche un precedente fidanzato della zia Fran rimase vittima di un incidente mortale. La chiesa era di rito greco. Figlio di Pietro Lanza di Trabia, principe di Trabia e di Giulia Florio. Meglio di loro fecero soltanto Adriano Panatta, Fabio Fognini, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti. Frequentò la Clayton High School nella cittadina di Clayton. Svolge la sua attività concertistica e discografica principalmente come solista. "Nella prima cappella a sinistra è riprodotto il ""Santo Sepolcro"" di Gerusalemme." Aminat Yusuf Jamal Baby cambierà successivamente il suo pseudonimo in Birdman. "Lo chiama dunque ""Stargate"", la ""Porta delle Stelle""." Collega piazza del Duomo a piazza San Babila. "L'istituto offre tre corsi annuali tramite sedi locali e con docenti locali." Sede della missione è la città capitale Dušanbe. Questi criteri difensivi furono poi superati durante la Prima guerra mondiale. Porky cerca quindi per due volte di sparare a Daffy, fallendo. La struttura è concepita come espressione del potere statale. Oltre che per gli eventi sportivi, viene utilizzato anche per ospitare concerti e spettacoli. È la madre del poeta Carlo Carabba. Esso è composto da due aree ellittiche, collegate dai rami di una palma. Un tempo era circondato da orti che si estendevano su tutto il versante collinare. Dubbiosi sul da farsi, gli studiosi preferiscono attendere e osservare le condizioni del paziente. Essa si trova nella diramazione sud della linea. James prova così a chiedere a Jack che però si rifiuta di farlo. La provenienza è tra i sigari di seconda scelta della fascia superiore. Il film doveva originariamente essere diretto da Henry King ed interpretato da Tyrone Power. "Nel film appare in un cameo l'attore Luke Wilson, nel ruolo di Zeke." Tre le novità rispetto al passato. La cattedrale, dedicata a san Nicola, fu trasformata in moschea. Si trova in provincia di Vicenza. "Ha frequentato il dipartimento di musica alla scuola superiore ""Alon"" a Ramat HaSharon." Il distretto è considerato dalle autorità nepalesi ad alto rischio di malaria. Così, fu il primo pilota a saltare da un aereo con un paracadute. "Il suo repertorio come direttore d'orchestra spazia dai grandi classici ai moderni." Tuttavia, non fu possibile organizzare ulteriori tentativi di fuga. Cappello sericeo. Era conosciuto per i suoi dipinti ad olio. "È premiato a Castrovillari nella rassegna ""Suoni d'Autore"" per l'album Arrivederci Italia." Lo Spazio interplanetario. Inorridito da ciò che aveva compiuto si fece chiamare Reaver. Vanta anche due vittorie nella Coppa della Giordania e una nella Supercoppa della Giordania. Distretto di Binh Tan Dylan Dog viene chiamato a indagare. Hard Luck Ultima moglie fu Calpurnia, figlia di Lucio Calpurnio Pisone. Il film ha ricevuto pareri misti e negativi da parte della critica. Venne inoltre titolato Conte ereditario. Sempre Pittsburgh è stata utilizzata per ricreare Chicago in alcune scene. La minuscola carolina cadde poi in disuso. Il titolo è stato conquistato per la prima volta dalle Minnesota Lynx. Ci furono proteste internazionali sulla proposta emersa. "L'insieme dei numeri ottagonali centrati coincide esattamente con quello dei quadrati dei numeri dispari." Elizabeth morì sei anni dopo. Questi costi possono quindi essere recuperati dal cliente del servizio. "Altre ipotesi ancora, lo riconducono al dialetto lombardo ""bina"", ovvero ""riparo""." "È l'ex voce del gruppo The Gap Band." "La rivista nasce come spin-off di ""Classic Rock"", di cui conserva la veste grafica." Williams ha anche lavorato come assistente direttore del Festival di Britt in Oregon. Ma la vita naturale è antichissima. Pittori furono pure il figlio Pompeo e il nipote Francesco il giovane. Natasha è alta e pesa circa. Si dice che ai concerti parteciperanno anche Mastodon, The Bled e Billy Talent. Bogdan Leonte "L'interno è riccamente decorato con elementi litici e metallici." Presidenti del Kazakistan "I governanti ebbero il titolo di ""Nawab Babi""." In seguito anche Wickham decise di abbandonare il team. Esistono circa venti simboli diversi. Il proprietario ha costruito la sua casa solo con materiali ricavabili dal bosco. "La sua scoperta venne pubblicata su ""Nature""." Dalla sua ex compagna Jessica ha avuto due figlie. Sebbene fu considerato un buon insegnante, non era conosciuto per i suoi scritti. È uno degli ingredienti delle bevande a base di cola. "Nei paesi germanofoni l'uso della soda caustica è più comune." One Good Turn I ragazzi vengono divisi dalle esplosioni. Al momento del decesso il giovane aveva appena compiuto ventotto anni. Diverse fabbriche erano andate distrutte e i macchinari trafugati. "Nella seconda stagione invece partecipa ad un solo episodio, intitolato: ""Il ritorno di Edge""." Il capoluogo di contea è Colorado Springs "L'agricoltura rappresenta il comparto trainante dell'economia locale." Fu vinto dal che si confermò campione e vinse il suo secondo titolo. "Fu educato all'Eton College e al Trinity College di Cambridge." In seguito saranno pubblicati altri live con la stessa formazione. Nelle note del nuovo documento sarà citato il numero del documento precedentemente posseduto. Attualmente è occupato da unità militari. "In quell'anno ha anche preso parte alla serie televisiva ""Horizon""." Ciò è permesso grazie a pannelli di ciliegio sistemati lungo i lati della platea. La sede del consiglio si trova a Kingston. Ebbe però difficoltà a raggiungere un accordo con gli albanesi. Un Pokémon catturato diventerà amico del protagonista e lo seguirà per fornire eventuale aiuto. Fu in questo momento che si affermò il triestino e scomparve il tergestino. Esegue lavori a Tivoli, Terracina, Foligno e Valmontone. Devono dimostrare di non essere in una situazione di incompatibilità a norma di legge. Due Facce non ha superpoteri. Scrisse anche qualche sceneggiatura. "Oggi sono soliti praticare l'agricoltura, coltivano risaie e frutteti, utilizzando prevalentemente i terrazzamenti." Questi spiriti eroici risorti possiedono caratteristiche sovrumane ed armi o abilità chiamate Armi Nobili. A causa del suo comportamento egocentrico viene pertanto trasferito al reparto vendite. "Furono importanti collezionisti di opere d'arte." La temperatura di servizio varia in funzione del tipo di grappa. Si chiama Stella. La basilica di Santa Sabina sul Colle Aventino venne inaugurata durante il suo pontificato. "È il secondo romanzo della trilogia delle ""Leggende di Dragonlance""." Le ali e la coda sono nerastre. Tra gli ospiti vi erano calciatori, allenatori e commentatori. Egli, tuttavia, eccelse nelle lingue e prese lezioni di francese, italiano e spagnolo. Fu prefetto di Messina e di Cagliari. Ai X Giochi olimpici invernali di fu quinto in discesa e sesto nel gigante. Ad est e ad ovest della cittadina vi sono dei colli piuttosto alti. Il tono generale, tuttavia, è di scatenato divertimento. Si trova lungo la costa pacifica nello Stato di Oaxaca. Fu un kohen e della discendenza di Esdra e fu molto ricco. Forse per la sua indole modesta, non trasse mai grandi vantaggi da questa composizione. I tre volti rappresentano rispettivamente: Equità, Vendetta e Necessità. "È una versione alternativa del film""." "L'uso del verricello richiede un'abilitazione specifica." Con gli Hey! Comunque, a causa degli eventi bellici lo Spalato non fece alcun campionato. Il video si svolge in un basso sobborgo. Ironicamente, la partita ebbe un minor risalto proprio negli Stati Uniti e in Inghilterra. Il doppiaggio venne eseguito dal Gruppo Trenta. "Queste lettere erano messe in risalto dalla luce, con l'aiuto di settanta lampade." "Si trova nel Pavese centro-orientale, nella pianura tra l'Olona e il Lambro meridionale." Marcos ha origini messicane di Tijuana. Le anteriori e le medie portano un organo adesivo nella parte distale delle tibie. La loro presenza è comunque attestata anche lungo il basso Tirreno. Si tratta di un ponte sospeso con piloni in acciaio e ganci inclinati. "Il viaggio affascinante è proprio quello di addentrarsi dentro la loro unicità""." "L'organizzazione vende i diritti televisivi dei concorsi ai canali televisivi di tutto il mondo." "Inoltre Napoleone attende l'arrivo del maresciallo Michel Ney, con la sua cavalleria." Insediamenti militari slavi sorsero nel Peloponneso, in Asia Minore e in Italia. Budokan Viareggio, una delle prime società di arti marziali in Italia. La diocesi comprende il distretto della Sirmia, che si trova in Serbia. Scorge un uomo e una donna che litigano violentemente. Glie-book e i libri cartacei sono acquistabili tramite il sito o tramite rivenditori terzi. Arthur, rabbioso, tenta di ucciderlo ma senza riuscirci e finisce invece per suicidarsi. "Childs, l'azienda era quotata alla Borsa di Stoccolma e alla London Stock Exchange." Oggi lo si trova spesso come decorazione da giardino. La sua morte prematura fu accolta con sgomento da tutti gli aristocratici britannici. Molte dinastie reali medievali del Galles si facevano risalire a lui. Tra le varie versioni ne viene addirittura realizzata una in giapponese. Ospita però anche tante altre società. La squadra arriva in finale in campionato e in Coppa Europa. A tale punto generico si associa una coordinata in un riferimento cartesiano. Poco tempo dopo, Rhodes lo chiamò nella Jim Crockett Promotions. Questi comunque morì prima dello zio Filippo. Le umili condizioni della famiglia la portarono a lavorare come bambinaia e domestica. Dopo costrinse gli uzbeki, suoi sudditi, ad accettare la religione. La formazione prende la denominazione da Baldr, una divinità della mitologia norrena. Questa proposta però venne omessa dalla versione finale e mai entrata in vigore. Con il decreto del commissario ad acta n. Studiò musica nei conservatori Stern e Klindworth-Scharwenka in Germania. Nelle vicinanze della cascata è stato costruito un monumento per ricordo della coraggiosa contadina. "È stato certificato disco d'oro in Australia e disco d'argento nel Regno Unito." "C'è però da dire che le cronache dell'epoca li definivano i ""giallo-rossi""." Da cosa deriva il suo dono? Nel frattempo, finita la festa e rimasto solo, Jesse mostra evidenti segni di squilibrio. "È direttore artistico dell'associazione culturale Il Caffè Della Storia." Sebastián Martínez Alwin Bär è stato professore di pianoforte al Conservatorio di Utrecht. "L'opera è stata presentata in anteprima presso la Casa del cinema di Roma." Ciò implica una grande varietà di flora e fauna. "La medaglia di Inigo viene in genere considerata come l'ultima certamente autografa di Pisanello." "Ma dopo essere caduto dal tetto, Pippo abbandona la speranza dell'arrivo di Babbo Natale." Suo figlio, Luigi Giovanni Maria di Borbone, duca di Penthièvre, ereditò il possedimento. Venne prodotta da Stephen Stills. Il video è stato diretto da Patrick Daughters nel deserto del Nevada. Fu tra i primi a utilizzare lo humour in storie avventurose di ampio respiro. Arrivano le feste di Natale e Walden ospita sua madre Robin. "Continua il suo percorso a ""SmackDown!" "Vista l'assenza di clero armeno-cattolico a Leopoli, le celebrazioni cattoliche sono state sporadiche." Occorreva anche creare un ceto di giuristi preparati ad interpretarlo. Buona fortuna "Fu lui stesso collezionista d'arte e letterato." Esistono agevolazioni chiamate Japan Rail Pass regionali o nazionali. Amici della contessa erano i personaggi di maggior spicco della nobiltà cittadina. Le partecipanti alle finali nazionali furono cinque. Hunter e Ronson registrarono diversi album insieme a più riprese negli anni. Einstein fu uno dei suoi allievi. The Host "Il cladogramma di seguito mostra gli studi Benson ""et al." "Un mensile pubblica i report dello Smithsonian Institution: lo ""Smithsonian""." Le candidature ufficialmente dichiarate furono dieci. Poco dopo si ebbe la caduta del governo Mauroy. La stessa lingua che oggi chiamiamo ”arabo classico” discenderebbe dalla lingua aramaica. Hegel però non gli rispose. Il fattore più sorprendente di questo enunciato è la sua ampia generalità. Fu madre di Nicola Peralta. Le immagini di un party borghese scorrono prive di audio. La cattedrale ha pianta a croce latina, con tre navate e transetto. Nel Canone buddhista tibetano è al Toh. "Sono stati accademici onorari Indro Montanelli e l'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi." Il videogioco è il seguito del picchiaduro Body Blows. Fleming si era ispirato chiaramente a una consuetudine tipica dei servizi di sicurezza britannici. A questo punto Bradamante va alla ricerca di Ruggiero. Le parti inferiori sono ocra-grigiastre. La neocostituita società rimase inattiva e non realizzò convegni o atti. Qui entrò a far parte della comunità monastica diretta dal pio egumeno Pacomio. Uru Live fu sospeso dopo pochi mesi a causa di mancanza di iscrizioni. Le femmine hanno una coda piccola e scuti anali piuttosto pronunciati. Fu ispirato soprattutto dal folklore slovacco. "L'attuale leader del progetto Large Hadron Collider è l'ex studente Dr Lyn Evans." È un membro del Partito Rivoluzionario Istituzionale. "Modalità unica per giochi dell'epoca." Il suo uso era stato approvato anche per il trattamento della costipazione idiopatica cronica. Inoltre può ricoprire anche il ruolo di difensore centrale. Nella capitale fu allenato da Ricardo Zamora. Le retrocessioni sono state bloccate. Nel corso del livello si incontrano cubi blu con sopra un punto interrogativo. Il torneo è distinto in divisioni nazionali e regionali. Per vivere, Nita va a lavorare in un caffè messicano come ballerina. Si è occupato, in particolare, di stratigrafia in relazione al carbone. Tra i suoi scritti, oltre a numerosi libri di architettura. Ben dotato di precisione nel tiro era un buon tiratore nei calci piazzati. Quasi subito il suo negozio divenne la più importante liuteria di Parigi. Al centro abitato così fondato fu dato il nome di Barra ligure. La scena viene interrotta da un operatore che segna il ciak. Si disputa ogni due anni. Formaggi stagionati a pasta dura. Abita con la sua famiglia nel Topanga Canyon, nella California meridionale. "L'attrice affrontò con determinazione la malattia e continuò a recitare." Sfortunatamente, questa ecoregione è molto poco conosciuta. John Cardinal e la squadra sospettano che qualcuno stia cercando di eliminarli. È tuttora il miglior marcatore nella storia del Milan. Molti programmi non controllano questa eventualità. Antonio Pesenti Questi studi hanno però dimostrato che i timori erano infondati. Il popolo però esausto, iniziò a non dare più ascolto nemmeno ai sindacati. Il becco è nero e le zampe sono rosso-viola. È, inoltre Dirigente Medico a tempo indeterminato di Chirurgia Generale. Questo meccanismo è detto moltiplicatore controcorrente. "Lo stesso anno curò le coreografie di Delia Scala per ""Canzonissima""." "L'arrivo di altri agenti obbliga però Dixon ad arrestare Reno invece di eliminarlo." Venne attratto alla vita religiosa dal teatino Basile Pignatelli. Il finlandese e lo svedese sono gli idiomi ufficiali. "La prima consiste tipicamente in una tomba a corridoio, quest'ultimo dotato di mensole." Chi fossero è solo materia di speculazione. È una zona riservata alla fascia benestante della popolazione: ufficiali di marina, professionisti, commercianti. Fontana dei sette canali La sorgente si trova nelle montagne del Pamir. Questi deva hanno dei corpi che emettono raggi di luce lampeggianti come un fulmine. Ha firmato un contratto con i Mercury Nashville Records. "Napoleone non prestò alcun'attenzione a questo sorprendente messaggio del condottiero nemico." Borsa mostra gli indici e le news di mercato lungo un elenco personalizzato. Il servizio viaggiatori è effettuato da Trenitalia società del gruppo Ferrovie dello Stato. "Dà nome alla Casa dell'Infantado." Anche il tribunale ecclesiastico riconosce oggi i predicati nobiliari delle famiglie. I colori sono tetri e gli edifici incombenti rendono la scena oppressiva. I diritti della società prevalgono sui diritti di proprietà degli azionisti. Liegi, Belgio. Quentin ottenne la nomination democratica e venne eletto deputato. Ma le ferite di Tod sono incurabili. Viene rilasciato e parte per tornare a casa. "Daisy va a cercare Sweets per tornare insieme a lui, ma quest'ultimo rifiuta." Oltre alla danza, studia canto e recitazione. È in seguito nominato preparatore portieri della primavera rossonera. Gli oppositori del liberalismo definiscono spesso questo sistema come darwinismo sociale. Durante la seconda guerra mondiale, fu reclutato dai nazisti. Questi andarono dapprima a Grafton e da lì si diressero verso il Galles. La delicatezza delle sfumature però nasconde queste incongruenze. La squadra rimase in tale categoria per sei stagioni. Tra questi, in particolare, Victor e Sierra. "La mostra è interamente composta da canne di Principale con bocche ""a scudo""." Lì completò la scuola primaria e iniziò a seguire il corso per divenire tipografo. Suo fratello, Jonathan, fa il regista. Da sempre appassionato di fantascienza e horror, dedicherà la sua vita alla sceneggiatura. Abu Musa ha abbandonato la sua leadership negli anni novanta. Il titolo della serie è tratto dal blog della Drummond con lo stesso nome. La procedura era indiretta. Dopo cinque giornate e lo scarso rendimento del nuovo corso, la società richiama Sabatini. Attualmente quel che resta degli edifici è limitata alla parte meridionale delle mura. Washington Park Non sono invece newtoniani vernici, sangue, dentifricio e in genere i fluidi polimerici. Persone di cognome Fontana Per impieghi importanti è quindi preferibile orientarsi sempre verso prodotti specifici, mai generici. Si tratta dei suoi primi gol in Europa. Varie tournée lo portano anche nei Paesi Bassi. "Compose la sua attività di erudito dividendosi tra la storiografia dell'arte e l'economia politica." "La presente cronotassi potrebbe risultare incompleta a causa dell'omonimia con la sede di Cirene." Le tribune in legno furono costruite in tre mesi. Walter ed Evelyn vennero trasferiti al Campo di Fossoli a Carpi, vicino a Modena. Alcune lingue hanno una vocale anteriore media arrotondata. Il Padiglione Zero mostrava idealmente delle porzioni di crosta terrestre. La maturità sessuale viene raggiunta solamente verso i dieci anni di età. "Ha ricevuto varie volte il Nastro d'argento alla migliore scenografia." "In Portogallo l'album rimane in classifica per cinque settimane consecutive, raggiungendo il diciottesimo posto." "L'esecuzione del poeta era accompagnata dal suono della lira." Compaiono anche le chitarre acustiche e la batteria. Da allora Roberti lavorò solo in ambito cinematografico, sia come attore che come regista. Il capoluogo era Smolensk. Di genere drammatico, fu prodotto e distribuito dalla Famous Players-Lasky Corporation. "Ulteriori e più recenti contributi sono: ""Soliloquio d'autore"", in: Sempre, senza misura." Jeanne è una ragazzina mite, e sembra molto pacifica. "Fa parte del ""club dei borghi autentici d'Italia""." Esso riguardava la vendita di alcune pertiche di un campo. Come nelle prime avventure grafiche, il gioco presenta una tabella di verbi. In cambio chiede che lo aiutino ad indagare sul delitto. "Tutto il complesso è gestito dai frati dell'Ordine di San Domenico." "Il ""Terziere di Castellina"" amministrava la parte del Chianti che digrada verso la Valdelsa." "Wieland avrebbe desiderato possedere il potere di renderla regina d'Europa." In seguito studia alla Juilliard School di New York con Dorothy DeLay. Creò numerosissimi allievi, che gli furono sempre legati da ammirazione e affetto. Nonostante la giovane età ha al suo attivo numerose partecipazioni sia cinematografiche che televisive. Senza rete Attualmente fa parte del distretto solo il comune di Sakaki. Ha scritto un gran numero di libri sui Curdi di Siria. Lanciarono perciò sassi alle loro spalle, che presto iniziarono a cambiare forma. È un campo giovane ma che sta crescendo rapidamente. What I Want Lasciò la partita verso la fine del primo tempo per una commozione cerebrale. C. Pisani, Palazzo Dogana, cfr. Il suo capoluogo amministrativo è Jasper. I maschi e le femmine sono simili. Fu costruito come villaggio operaio per le maestranze della Pirelli. In quei giorni si ipotizza una guerra-lampo. I Federali bloccarono altre incursioni confederate a sudovest. "Con l'acquisizione dell'intero Vietnam, i francesi tornarono ad interessarsi dei territori laotiani." Grazie alla collaborazione con gli autori Jerry Leiber-Mike Stoller ottenne un buon successo discografico. Hugo Pineda La copertura tramite vertici è strettamente correlata al massimo insieme indipendente. "Questi fece anche una comparsa, appunto da batterista, nel video di ""Fly""." A parità di punti, si tiene conto degli scontri diretti. A nove anni iniziò a suonare il clarinetto e a quattordici la chitarra classica. La cupola, culminante in una lanterna, è affrescata con episodi evangelici. "Apparve inoltre ne ""La Gioconda"", ""Roméo et Juliette"", ""Werther"", ""Lucia di Lammermoor""." Sono riportati solo i principali album discografici prodotti in studio. Calendar Girl Ambientato totalmente nella frontiera americana, è stato composto da Smith e Stu Mackenzie insieme. La pelliccia è folta, splendente, morbida come seta e talvolta anche lanosa. Le parti dorsali sono giallo-brunastre chiare, mentre le parti ventrali sono biancastre. Rimase quattro anni a Monaco diventando una parte importante della squadra. Tuttavia, per la sua posizione, i due organi erano udibili in tutta la basilica. La Commissione europea prevede un sostegno soltanto per selezionati progetti. "L'anno seguente passò dietro alla macchina da presa, dirigendo il suo primo film." Lei dice di sì, ma aggiunge che avrebbe preferito avere lui anziché un regalo. Il testo del manoscritto non è mai stato terminato. Giunto presso di loro, il poeta è turbato e addolorato da ciò che vede. "Il titolo di lavorazione fu ""Midnight Vendetta"", un titolo alternativo è ""Poison""." La contesa fu vinta dai primi. Gruppi successivi definiti art punk sono Fugazi e Goes Cube. Il bacio Oggi queste canzoni sono conosciute come i suoi primi pezzi degni di nota. La canzone ricevette molte critiche positive al momento della sua pubblicazione. Pochi giorni più tardi un violento terremoto distrusse quel poco che si era salvato. Anche questo itinerario è divenuto classico negli anni a venire. Anche Suge Knight, ex amico e rivale di Dr. Dre, viene citato nella canzone. Qualche esemplare andò ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Le armi leggere possono essere a colpo singolo, revolver, semi-automatiche, automatiche. La salma fu successivamente sepolta nel cimitero di Lodi, nella tomba di famiglia. Simili strutture sono abbastanza comuni tra le galassie interagenti. "A febbraio, A-mei ha pubblicato il nuovo album ""I Want Happiness?" Fiamme Gialle. "Flores si sarebbe dichiarato padre della bambina per permettergli l'ingresso in territorio statunitense." Questi nel paese è considerato una persona controversa. Julie ammette di essere una mulatta. A fine anno è diciassettesima nella classifica di Coppa del mondo. In breve tempo divenne la più grande organizzazione pacifista sorta dopo il conflitto. In tutti i generi e numeri viene usata solo una forma del verbo. Questo istituto di ricerca è particolarmente impegnato in studi sulle specie marine di profondità. Il Fox venne assegnato al No. Al contrario Massa, partito decimo, termina fuori dalla zona punti. Di questa emissione comunque non sono note monete. Il corpo è completamente coperto di ciglia. Viene anche citato Jack Frost, figura del folklore anglosassone. Le narici sono sporgenti. Chiuse la carriera al Norwich City. "Attualmente l'Associazione è presente a Civitavecchia e a Santa Severa." Des Arc Il clima delle Azzorre è influenzato dalla vicina corrente del Golfo. "L'apertura centrale presenta una vetrata colorata, opera di Filippo Figari." La tollerabilità del farmaco è nel complesso buona. Il cranio era corto e alto, dotato di numerosi denti acuminati. Decide dunque di andare da Kurt, per far analizzare il contenuto del bicchiere. Ha quindi lo stesso significato dei nomi Desiderio e Murad. Contiene una satira della vita politica francese. Veniva preparato specialmente dai pescatori e i contadini da consumare mentre erano sul lavoro. Se non avrà indovinato le parole mancanti non vincerà nulla. "L'esposizione dei reperti segue il criterio cronologico-tipologico." Da capo allenatore ha guidato Washington State University, Iowa e University of Southern California. Alberto Ferrero "La cantata ""Wer weiß, wie nahe mir mein Ende?" Ai nodi possono essere presenti dei ciuffi di peli. Il manganese è essenziale per tutti gli esseri viventi. È possibile anche svolgere lezioni online con professionisti. Ha rilasciato, durante il suo soggiorno in Russia, alcune interviste in russo. "La prima importante trasformazione dell'edificio si verificò nella prima metà del Trecento." "Il primo è l'anno di pubblicazione del singolo, il secondo quello dell'album; altrimenti coincidono." Si nutre di lombrichi, lumache, larve di coleotteri, ragni ed altri artropodi. David Macaulay è nato a Burton upon Trent e cresciuto nel Lancashire in Inghilterra. Termina dietro il collo del pancreas dove confluisce nella vena porta. Insieme al centro abitato finlandese di Tornio costituisce un singolo centro urbano transfrontaliero. T. C. Wall. "L'impianto era dotato di servizi igienici, ospitati nel fabbricato viaggiatori." Stabilitosi in Europa, il calvinismo si diffuse anche in Nord America, Sudafrica e Corea. Spesso le due tecniche, tratteggio e sfumatura, vengono usate in combinazione. "È professore ordinario di istituzioni di diritto privato all'Università degli Studi Roma Tre." Come molti altri artisti del genere pubblicano i propri pezzi con la Warp Records. Attualmente suona con i Quasi e le Sleater-Kinney. La chiesa conservava anche alcuni dipinti di Semplice da Verona. "L'episodio non venne trasmesso." Per questi ruoli è stato membro della Direzione nazionale. Sfortunatamente, la sua età era troppo avanzata quando intraprese la pubblicazione delle sue opere. Muḥammad dette la regione di Tangeri ad ʿUmar in segno di gratitudine. La chiesa è ubicata nella frazione Pieve. Molti servono, cercano e cacciano il Califfo, entità che sembra essere onnisciente ed onnipotente. Il padre avrebbe voluto un altro futuro per lui ma Enrico voleva studiare danza. Dalla stagione successiva è stato aggregato alla prima squadra. Scelsero di ritornare in Italia via mare ed impiegarono solamente quattro mesi. In rapidissima successione conquistò tutte le fortezze che erano state occupate. "C'è anche qualche italiano, a rappresentare la ""minoranza etnica""." "Certo è che questo monopolio terminerà solo verso la metà dell'Ottocento." "All'età di sedici anni entrò nell'Ordine dei Frati Minori Conventuali." Tutto questo dipende dalle possibilità economiche della comunità che lo commissiona. Il vetro è costituito da silice, che diventa liquido a temperature elevate. Il combattimento che seguì non è molto chiaro e presenta interpretazioni tra loro diverse. La specie è coltivata in gran parte delle regioni tropicali e subtropicali del mondo. "A Swansea è nata anche l'attrice e ballerina Catherine Zeta Jones." Due dei componenti stringono amicizia al liceo. Facendo molti sacrifici, Min mette da parte il denaro per mandare Nancy al college. Nove giorni dopo fu tagliato senza aver messo piede in campo. "Helen era la perfetta antitesi delle altre cantanti della cosiddetta ""Jazz Age""." Sono numerosi i santi e i beati che hanno portato questo nome. Il redattore capo è Jean-Jacques Roth, intellettuale liberale di Ginevra. In totale il Bomber Command riversò su Le Havre tonnellate di bombe. In breve tempo, dopo la seconda guerra mondiale, Sir. Si dedica alla pubblicistica e alle arti applicate. Xavier Sánchez Dopo qualche tempo studiò le arti dello spettacolo in un college americano. Altri hanno partecipato a attività di resistenza non violenta. I temi principali tuttavia sono rimasti inalterati. "L'album è quasi interamente orchestrale e non contiene alcun pezzo inedito." Degno di nota è il National Symphony Orchestra Summer Music Institute. Come gli altri membri del governo, ha sostenuto una grande riforma del diritto penale. "Il nome d'arte, Zucchero, deriva dal soprannome datogli da una maestra delle elementari." "L'album contiene in tutto dieci brani." "L'intera attività." Favreau e lo sceneggiatore Mark Fergus intendevano rendere il loro copione fedele al romanzo. Edgar Ramos Parte del territorio fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara. "Esternamente l'edificio si presenta quindi come un semplice parallelepipedo." Di contro, risultava troppo pesante, soprattutto a causa del sistema di raffreddamento ad acqua. "Le tre figure femminili in cima allo scalone rappresentano: ""Pittura"", ""Scultura"" e ""Architettura""." "Ha pubblicato saggi di storia dell'arte, monografie e curato numerosissime mostre." Le gare sono state disputate a Mascate. Gli è stato conferito il Premio Puškin per la Poesia. Si trova sulle alture di Kielce, nella parte sud-orientale della nazione. "È collocato nei locali che anticamente ospitavano lo ""scriptorium"" e la sua biblioteca." Il montaggio utilizza anche un disegno di Thor della Marvel. Non penso proprio: infatti questo non ha a che fare col caso in esame. È il dipartimento uruguayano più esteso benché abbia una popolazione relativamente ridotta. Nel frattempo, suo marito divenne uno dei più pericolosi nemici di Batman, Mr. Freeze. Nudo seduto Furono disputate solo due gare di mountain biking, maschile e femminile. La ricarica delle batterie avveniva nella stazione di Udine. La versione per il mercato giapponese include due bonus track. Offriva protezione e potere, assicurava soldi e prestigio a chiunque fosse dalla sua parte. Da diversi anni vive a Bologna. "Anche quest'ultima spada dona capacità sovrannaturali al suo possessore." "Justin ha cominciato a recitare all'età di cinque anni, apparendo in numerosi spot commerciali." "Essa ha lo ""status"" di sottoprefettura." Dillon, The Undertaker, e Jake Roberts. Satomi Suzuki "L'anno dopo interpreta Patrick Crowley nel film ""Misure straordinarie""." Un moderato allagamento è stato segnalato ad Acapulco, causando smottamenti in alcune zone. Decise quindi di vendere il prodotto come bevanda piuttosto che come medicina. Alla seconda campata si apre anche il semplice portale laterale. Il trasferimento degli uomini in Francia ebbe luogo durante il mese di luglio. Allan, il fratello di Jenny, torna dopo un viaggio attorno al mondo. "L'effetto del tremolo nell'apertura è stato ottenuto manipolando digitalmente la registrazione." La Pol. Nessuna stella brillante gli è vicina. Nel frattempo, si innamora di Florence Lockwood, che sposa poco dopo. Tutti i suoi lati sono ornati da busti di vari provveditori del paese. "Fra questi ultimi è degno di menzione un barometro ""ripiegato"" di sua concezione." "La cabina elettrica è l'unico edificio sopravvissuto." To Be or Not to Be "È a tutt'oggi il nono marcatore di sempre per la nazionale gallese." Ordine Nuovo Le ragioni del gesto sono sconosciute. A breve distanza si trova il porto turistico di Portimão. La prima classificata del girone si è qualificata alla fase finale del torneo. "Si trova nella città catalana proprio durante i festeggiamenti di ""Vieux Saint Jean""." Ha progettato anche la Università di Sharif di Tehran, Iran. I fattori della coagulazione noti sono tredici. Il libro termina con una conclusione finale. Rob Garrison nacque e crebbe a Wheeling, in West Virginia. I proprietari dei negozi pagano una piccola tassa destinata ai lavori pubblici. In Malaysia il Natale e la Pasqua sono feste pubbliche. Il quartier generale è situato presso la Shaw Air Force Base, Carolina del Sud. "Mostrando come l'ipotesi di un disegno intelligente sia incompatibile con le evidenze scientifiche." "Tuttavia, il carattere è quasi sempre utilizzato in versione ""extended"" e ""bold extended""." Il centro principale è il capoluogo di provincia omonimo. Le fonti riportano che nessuno degli uomini coinvolti nella battaglia ne uscì illeso. Produsse molte opere su commissione, che però non rivelavano la sua personalità artistica. "Il fratello di quest'ultimo, Lucio, si era asserragliato nella città." I processi mentali condizionano le dinamiche sociali. Raphaël Goldman "Gli scienziati hanno rilevato l'acqua liquida tramite segnali radio." Anfitrione ottenne così il suo esercito e partì per riconquistare il suo regno. Il capo della resistenza tirolese fu catturato e fucilato a Mantova dai francesi. Indubbiamente il Garrido lignaggio è una delle più antiche della Spagna. "L'area più vasta è situata a est della municipalità distrettuale Central Karoo." Otto Moore Milita attualmente nella World Wrestling Council di Porto Rico. "Richardson fu il primo a disegnare residenze ed edifici ""secondo la scuola francese""." La società semplice art. "A questa distanza l'influenza gravitazionale della stella è circa uguale a quella del pianeta." La sinagoga centrale di Manhattan si ispira alla Grande Sinagoga di Budapest. "C'è la possibilità di utilizzare forze terrestri, navali e aeree." "Per il secondo anno consecutivo il motore utilizzato dal team fu l'Hart." Il capoluogo di contea è Miami. Per dettagli sui motori e telai utilizzati vedere la voce relativa. Inoltre, come si vede in fig. La necessità di aumentare la capacità di trasporto ha posto problemi alla stazione. "Rose è un critico della psicologia evoluzionistica e dell""'adattazionismo""." Da questi dipendevano rispettivamente la Luogotenenza di Penne e quella di Tocco da Casauria. Col tempo però riacquisì la memoria e uccise il Collezionista. In seconda fila si classificò Emerson Fittipaldi, assieme a Jody Scheckter. Dalla serie sono state tratte due light novel illustrate dallo stesso Araki. Tra le tante onorificenze, gli furono dedicate strade e basi militari. "Percorse tutta la sua carriera militare presso unità di ""Cacciatori imperiali""." Il padre però è fermamente contrario a questa scelta. Paul Sarkozy compì i suoi primi studi in un collegio del Vallese in Svizzera. Adiacente al prospetto è il campanile a tre piani a forma di prismi sovrapposti. Riemann nacque a Groß-Mehlra, presso Sondershausen. In questo modo le ore di gioco raddoppiano. Per le correzioni orbitali veniva usato un propulsore a idrazina. Il suo nome fa riferimento alla paracadutista sovietica Tamara Ivanova. Apollo ritroverà il sorriso che pare ormai perduto? "Queste imprese gli valsero la medaglia d'oro della Royal Geographical Society." Come accadde per quello di Fanny, anche questo suicidio fu tenuto nascosto. Doug Liman e Avi Arad sono produttori esecutivi della pellicola. "È fratello di Daniel, anch'egli calciatore." Tutta la pianta è velenosa soprattutto le bacche. "Congedato, venne trasferito al Ruolo d'Onore." Il traffico principale è charter da e per il Regno Unito, Irlanda e Russia. Il nome deriva dal pittore italiano Giambattista Tiepolo. Si disputano semifinali e finale, tutte in gara unica. Le due opere sono attribuite alla bottega dei Calegari. "L'unica specie anfibia è rappresentata dalla rana silvestre." Il suo hobby è preparare il tè e cucinare torte. Di solito venivano trainate da lance o da altre navi. Il film fu prodotto da Hal Roach per la Rolin Film Company. E fu esattamente ciò che accadde. I ruderi del complesso sono in parte sommersi o completamente sepolti. La sua determinazione lo portò a partecipare al team olimpionico giapponese nel periodo adolescenziale. Dio non rispetta la logica né le leggi della fisica. È sepolto nel sepolcreto del capitolo di San Pietro al Cimitero del Verano. Fu scelto come quattordicesimo assoluto dai Chicago Bears. "L'intervento delle forze dell'ordine fermò l'uomo che venne subito arrestato." Nella versione Pentium Extreme Edition veniva integrato anche il supporto Hyper-Threading. "Cresce in habitat montuosi esclusivamente sull'isola di Cipro." Dan ha una sorella, Jenny, ed è innamorato da parecchio tempo di Serena. Entrambi i sessi reagiscono alla registrazione del canto dei propri conspecifici. La canzone è entrata nel loro secondo mini-album con lo stesso nome. "Durante il conflitto l'azienda rallentò la sua produzione." Di fronte alla prontezza di Baldovino, Raimondo preferì indietreggiare senza entrare a Gerusalemme. Vi trova un diffuso scontento e una grande tensione spirituale. "Canale dedicato al cinema d'autore che trasmetteva anche speciali ed interviste." Le forme erano inoltre più snelle e le corna più corte. "Secondo Albini, sono stati in assoluto il gruppo più importante dell'intero decennio." "A tutt'oggi, però, esso viene usato molto raramente." Alcuni episodi sono piuttosto cruenti, come la violenta distruzione del casale del padre. I due attaccanti avevano qualità tali da formare una coppia letale per gli avversari. "La terza opera, ""Dirce"", fu la prima a ottenere ampio successo in Italia." Si è dimesso da questa posizione nel settembre dello stesso anno. "Era originaria della Polonia e trapiantata a Bologna, dove venne ascritta all'ordine senatorio." Entrando, sente la voce di un uomo che chiede aiuto. Il cambio poteva essere automatico a cinque oppure a sei rapporti. "Sull'isola si trovano giacimenti di ferro." Contenevano rovine di quelle che erano state grandi città appartenenti al sultanato di Adal. Accanto al nome obsoleto è indicata la fonte. È presente anche in alcuni punti della costa del basso Tirreno. Fu una regina della Fenicia. Tutti e tre sono presenti a Saint Louis. "Il numero delle iniziative legislative emanate per mano dell'alto rappresentante diminuì drasticamente." "A differenza del genovese, l'altarese non ha una grafia storica." "Il capitolo è intitolato ""Left Behind""." Le terziarie sono nere con le estremità bianche. Inoltre legge moltissimo e il suo alloggio diventa una sorta di seconda biblioteca. Ha fatto parte del Consiglio superiore di marina. Oggi, castello e terreni, sono ancora di proprietà della famiglia Ginori-Lisci. Come secondo classificato alla corsa, viene scelto per sostituire quel pilota. "Nasce il ""catenaccio"" che tanta fortuna porterà negli anni a venire al calcio italiano." Quella da trasferta prevedeva una divisa totalmente nera. La Lega Socialista operava già come corrente interna del partito. Tuttavia, questo gruppo fu chiamato Shadowpact. La datazione della predella si basa sui soli motivi stilistici. "Se c'era una speranza di ritrovare i genitori, quella era l'unica occasione possibile." Un altro elemento fortemente caratterizzante è il metodo. East Point era classificata come centro di produzione di cereali e cotone. Le prime due classificate di ciascun girone accedono alla fase finale a eliminazione diretta. I giocatori non possono entrare nella metà campo avversaria. Rose appare con un cappellino della squadra di baseball St. Louis Cardinals. Se il sillogismo è valido, da due premesse vere deriva necessariamente una conclusione vera. Queste piante andrebbero coltivate in terreno di media consistenza, ben drenati. Si occupa anche del palinsesto pubblicitario. "Per stabilire la sorte di un eventuale contratto fonte dell'obbligazione trova applicazione l'art." È il protagonista della storia. Il display fu formalmente attivato dal presidente Calvin Coolidge in una cerimonia inaugurale. Ariodante, tuttavia, riuscì a completare con successo gli studi, conseguendo la laurea in economia. La canzone è stata scritta da Cooper, Desmond Child e Joan Jett. È il comune francese più meridionale fra quelli attraversati dal Meridiano di Greenwich. Il film fu prodotto da Samuel Goldwyn per la Goldwyn Pictures Corporation. "L'invaiatura avviene gradualmente tra metà settembre e metà novembre." Ha una sorella, Raffaella, più grande di cinque anni. Le proposte di questo gruppo restano lettera morta. E la mia mente? Il titolo è un palindromo ed è anche un tema musicale nella traccia omonima. In un secondo tempo il suo stile diviene più realistico. Questa definizione apparentemente generica è necessaria per escludere una visione semplicistica. Nel primo caso, ha la stessa origine del nome Egon. Può essere impiegato da estremo laterale destro oppure nel ruolo di centrocampista destro. Viene spesso usato il peperoncino giallo peruviano. In ogni caso riferirsi alle istruzioni dei produttori. Il voto è stato fatto a san Rocco in quanto protettore dalle pestilenze. "Contiene anche un duetto con Emiliana Cantone, ""Nun t'annammurà""." Si rinviene in praterie aperte su rocce silicee o in garighe. "Ha pubblicato numerosi libri, in particolare legati all'arte valenciana." "L'attore infatti si oppone, ed anche il lavoro di Mario, sembra andare a rotoli." Al centro della piazza campeggia una statua dedicata a Vincenzo Gioberti. Prevedeva corsi di diploma triennali e corsi di laurea quinquennali. "A marzo fu confermata nel cast del drama fantasy ""Hotel Del Luna." Questa decisione è stata presa a seguito del provvedimento analogo compiuto della Serbia. Alcune produzioni particolarmente rallentate e da atmosfere rarefatte talvolta è definita come dub ambient. A marzo, sono stati rivelati alcuni problemi finanziari del calciatore. Per il brano, è stato realizzato un videoclip. È un film dunque che ci riguarda tutti. Collaboratore di Gio Ponti, creava elementi di arredo in edifici da lui progettati. La struttura aveva un personale di comunicazione agli ordini del capitano dott. È considerata la specie vivente più antica dei krill. "Costruisce le tane nei banchi di sabbia lungo le sponde dei corsi d'acqua." Si tratta di un suo amico, venuto dagli Stati Uniti a cercarlo. La famiglia vive in una fiorente valle, dove sono i dominatori incontrastati. Ma la giapponese tiene e conserva il suo margine fino alla fine. Il danese marca altri punti in Cina, Spagna e Francia. Il capoluogo di contea è Britton. Il dramma si rivelò un grande successo di critica e di pubblico. Il castello è un monumento classificato di primo grado. Congiunge le autostrade radiali dirette alla capitale tedesca con il sistema viario della città. Non ci sono strutture di attracco per le navi. Si interessa al mondo della musica entrando a far parte di un club. Non sentendosi appagato dalle attività del gruppo decise di intraprendere la carriera da solista. Il concio di chiave è contornato da un bassorilievo. Il singolo raggiunse addirittura la Billboard Top Ten. Ha tenuto molte relazioni su invito a conferenze nazionali ed internazionali. "Francesca non aveva ancora vent'anni." Successivamente Giuseppe Parlato è nominato prefetto. "Negli anni novanta l'edificio è stato completamente restaurato." La fauna presenta oltre a caprioli e cinghiali anche gatto selvatico e riccio. Gli stessi abitanti del paese furono chiamati thai anziché siamesi. Era sposato e aveva un figlio. Il paroliere Robert Hunter appare come settimo membro della band sulla copertina del disco. La stagione è iniziata in aprile, in occasione del Gran Premio del Bahrein. Anche il peso è maggiore rispetto al metallo. Questo gruppo è vuoto. È una costruzione garbata in stile neoclassico, con cupola centrale. Le membrane alari sono molto strette vicino al corpo e attaccate posteriormente sulle caviglie. "L'Interclassismo indica una delle componenti essenziali del pensiero sociale cristiano." A venti anni apre una propria bottega nella città natale. La nostra, durata tre anni, ha richiesto vasto sacrificio di giovane sangue. Una regina, rimasta vedova da molto tempo, aveva una figlia. Fu poi realizzato il collegamento verso il ramo meridionale del Po. Il canale fu lanciato originariamente come canale satellitare, visibile anche sul Web. Sua compagna di viaggio era Maria Sofia, esiliata come lei. "L'origine del gruppo risale alla metà degli anni ottanta." Il concetto è contenuto nella famosa settima strofa. Il fenomeno è tuttora in corso e ha causato recenti terremoti e attività vulcanica. "La ""Zampogna"" è così intitolata dalla forma dei versi." È però totalmente inefficace nei confronti delle assenze, che può addirittura aggravare. Borch è uno dei fondatori della scienza sperimentale in Danimarca. In generale, per compiere la loro metamorfosi si tessono un bozzolo. Ha una fecondazione interna e riproduzione ovovivipara. Terza generazione Tali pretese di Capra portarono a una rottura del loro legame professionale. "Queste tensioni sarebbero culminate con l'invasione della Polonia all'inizio della seconda guerra mondiale." Matteo, dipinge le sue tele utilizzando la lava vulcanica. Tuttavia, il servizio è ancora operativo e completamente accessibile in tutto il mondo. Ha inoltre collezionato alcune esperienze come conduttrice televisiva. La Scuola militare superiore di forze interne si trova a Baku. Sulla costa orientale ci sono comunità di Wanniyala-Aetto che parlano invece tamil. Adiacente a questo è il magazzino merci, situato sul lato nord. Ripresosi, Crocker si uccide. È agli inizi degli anni ottanta che scopre la fantasy e la fantascienza. "Progetti in stadio embrionale sono infine presenti in altre parti d'Italia." "Saint Mary"" di Norwood." Egli fu così inviato dal papa e dai monarchi europei. In una ipotetica popolazione infinita, la frequenza non raggiungerà mai lo zero. "Tuttavia non è in grado di aiutarla, poiché il suo denaro è depositato all'estero." "Lo ""score"" musicale è invece composto da Bill Conti." Joel Silver o David Geffen imbottiti di crack. Uno dei passeggeri tenta di scappare, ma viene immediatamente ucciso. Il peduncolo caudale era slanciato. La ricchezza e la diversità culturale della tessitura dei tappeti vennero gradualmente comprese. È stata professoressa di Teologia cattolica. "L'apertura branchiale è stretta." Qui ha frequentato alla Newtown High School of the Performing Arts. Secondo le prime testimonianze, è rimasta danneggiata soprattutto la zona riservata alla preghiera femminile. Il complesso ospita tuttora il Liceo classico Michelangelo. Nessuna altra notizia biografica, relativa alla famiglia, è ricavabile dalla tomba. Venne introdotta una nuova fusoliera a sezione ovoidale. Questi però dubitano delle parole del ragazzo e lo uccidono. "Nel terzo volume di ""Science and Civilization in China"" di Joseph Needham, la Fig." "È sede dell'omonima parrocchia del vicariato di Guastalla della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla." Il loro moto può essere descritto dal problema dei due corpi. "Da anni l'edificio è stato restaurato." "In ""Opere mondo." Pianeta dei Mondi del Nucleo, sede del conservatorio delle arti galattiche. A Fight for Millions Intanto Liam piazza una bomba in ospedale per uccidere Alton, colpendo anche vittime innocenti. Ogni lato aveva uno sportello per entrare. Il frammento comprende solamente l’introduzione dei personaggi e l’incipit della storia. Una grossa armatura vivente, animata dagli spiriti degli spadaccini morti in battaglia. "La commedia si svolge a Pavia, all'interno della casa di Don Ambrogio." È scomparsa recentemente dalla penisola di Banks, nella South Island. "I dati sono tratti da ""Il Veneto paese per paese""." Iniziò così ad appassionarsi alle scienze della natura. "Presso la struttura si trova la piccola cappella di Sant'Antonio." "Il giorno dopo, il ""Pequod"" avvista Moby Dick." Apparirà anche come protagonista in uno spin-off insieme a Hiroshi. Può essere programmato sia in linguaggio macchina sia in linguaggio Assembly. Andretti Bain "L'area è ricca di spiagge sabbiose." Agisce sulle larve giovani dei lepidotteri portando alla paralisi muscolare. La sua sottrazione avrebbe intaccato infatti il prestigio e la specificità della città. Doppiata da Alex Childs. La chiesa è preceduta da una piccola rampa di scale. Sulla pista non vennero trovati segni di frenata. Esso costituiva la chiave di volta della struttura difensiva cittadina. Una statua di bronzo di Burgess si trova ora presso Sheffield Road. Sempre in questi anni, Kryl tiene diversi tour in Scandinavia, Nord America ed Australia. "Harley distrugge un negozio di bambole, attirando l'attenzione di Batman." I carrelli sostengono la cassa tramite molle, invece che con il tradizionale perno. Il video di quel discorso suscitò grande attenzione in tutto il pianeta. Il tutto sotto il tiro esperto degli arcieri. Paul non ne è minimamente sorpreso, avendo già previsto tutto. Foroni è stato nominato direttore della testata giornalistica. Le croci dei due ladroni sono già state scavate. "Il film è il sequel di ""Operazione San Gennaro"", uscito l'anno precedente." Rinvenuta su suoli acidi in spazi aperti e soleggiati. Si trova in riva al mare, ai piedi della collina di Posillipo. Venne anche venduta alle forze armate di Laos, Libano e Bolivia. Oggi i suoi attacchi alla pornografia giovanile sarebbero supportati a livello mondiale. "Dipende da specchi d'acqua." Lothar Richter "È un'orchidea di medie dimensioni che cresce epifita sugli alberi della foresta tropicale montana." La galleria collega inoltre la piazza a via Felice Cavallotti. "Mentre di solito se il film piace si dice: ""Vattel'a vede""." Così inizia anche lei. "A quattordici venne comminata l'esecuzione capitale, quattro delle quali furono effettivamente eseguite." Si adatta a qualsiasi terreno di medio impasto con presenza di sostanza organica. Diverso tempo dopo, Caos e Master order creano Magus, che doveva scontrarsi con Thanos. In alcune parti del suo areale è cacciato intensamente per la sua carne. Capo e torace neri e addome brunastro. "Successivamente, anche a causa della crisi del mercato delle riviste ""pulp"", la Eisner-Iger, Ltd." Collaborano al giornale decine di persone, più o meno note, donne e uomini. "Pertanto, l'anno successivo, al Torino fu proposto di acquistare lo stadio Comunale." Ebbe anche un figlio, Michelangelo, che ne seguì le orme in pittura. Christoph sposò Ursula, figlia di Giovanni Alberto I di Solms-Braunfels. Giovanissimo prende lezioni di sassofono, per poi passare alla chitarra. Lui ed i fratelli si trasferirono, presto, presso Forsyth Street, a Little Italy. "L'applicazione in campo di progettazione educativa sociale della prospettiva sistemico-relazionale." Successivamente calca ancora, per alcune stagioni, i campi dilettantistici in Piemonte. In questi anni si impegnò per far crescere le opportunità educative per gli ispanici. Attualmente vive con la famiglia a Long Island, New York. Nel corso degli anni, con i cambiamenti di proprietà, anche i nomi sono mutati. È rinomata la coltivazione della nocciola, che prende il nome proprio da questo comune. Con il numero delle concorrenti, cambiava anche la formula. La classe aristocratica toscana basava fondamentalmente la propria ricchezza sulle rendite fondiarie. Partecipò a una spedizione militare contro i Turchi. "Questa ""prospettiva separata"" viene mantenuta con riferimento alle attività militari dell'Impero Ottomano." Alla fine Natalie tornerà dai suoi genitori. Notevoli sono i punti di interesse paesaggistico che si possono incontrare lungo il percorso. Particolarmente caratteristici sono i manufatti in marmo. Era considerato un comandante competente, sebbene oscurato dai suoi fratelli maggiori. Il diritto di battere moneta è uno dei regalia, cioè delle prerogative dei sovrani. Marco con la regia di Andrea Bartoli, e mandato in onda da Videomusic. Townshend, dopo aver perso circa un terzo dei suoi uomini, si ritira verso Kut. "Insieme ad essi si può trovare ""Reason Papers"", un giornale che appare annualmente." Mussolini trasformò il partito fascista in una struttura burocratica e gerarchica. È un software prodotto da Pinnacle Systems, una divisione di Corel Corporation. Brooke e Stephanie sono in ospedale e scoprono che Stephanie ha il cancro. "Capogruppo in Commissione finanze, collabora attivamente con l'allora ministro delle Finanze prof. Bruno Visentini." Abbiamo un’idea su che strada percorrere nel corso dei prossimi due film. Tutti i romanzi di Bouchard sono pubblicati dalla casa editrice Salani. La vettura, sebbene piuttosto larga e pesante, era considerata tecnologicamente avanzata. Vedi Osimo. Non ci sono molte notizie chiare al riguardo. "Inoltre l'azienda Broccoli pubblica manga sotto il marchio Broccoli Books." "Alcuni sistemi moderni fanno ancora distinzione fra ""Enter"" e ""Return""." Calcescisti associati ai marmi si trovano anche nelle Alpi Apuane. Il Memoriale agli omosessuali perseguitati sotto il nazismo si trova a Tiergarten. Poco prima di arrivare al terminale riuscirà anche ad eliminare il massiccio Autobot Warpath. Vi cambierà”. "È conservata nel Museo dell'Opera del Duomo." "The Byrds, in seguito, ne ripresero l'idea e pubblicarono la loro celebre versione." Il teorema può essere esteso agli spazi metrici nelle seguenti forme. "Dopo la sua prima distribuzione il titolo venne cambiato in ""Radio-Mania""." La nuova numerazione punta a risolvere queste ambiguità. "La corsa della selezione gialloblu si è fermata ai quarti di finale contro l'Inghilterra." Sino ad allora, si procedeva invece con un frazionamento dei seggi esistenti. Lì incontra Léopold Sédar Senghor. Un giorno riesce ad avvicinarsi a Toby che la invita a casa sua. Raggiunge anche la semifinale Challenger a Blumenau. La tabella contiene informazioni sulla topologia della rete immediatamente circostante. "È da molti considerato come un innovatore e come il ""moderno Walt Disney""." "Amica di Yura fin dai tempi dell'università." È la madre del regista Roland Tec. Jeter è stato poi riconosciuto come un importante autore di fantascienza. "Entrò nella Shakespeare Touring Company all'età di sedici anni." Non ci sono effetti speciali originali sui dinosauri. Il film fu prodotto dalla Western Star Productions. È al servizio del comune di Poschiavo. Quando tentarono di riportare la scoperta, si ritrovarono censurati dal governo degli Stati Uniti. In questo periodo, è stato utilizzato in nove partite e ha realizzato una rete. Il testo è diviso in sei capitoli, corrispondenti alle sei conferenze della serie. Lo studio di Breton occupava il quarto piano sopra il cabaret. Cristina Broglia sorella di Maria Domenico sposò Carlo Alpini Conte di Vignole. Xavi Rey "L'uso eccessivo di stimolanti può promuovere la psicosi stimolante." Sono insetti di medie o grandi dimensioni, spesso con livrea ornata da vistosi colori. "Caratteri invece correlati all'atterismo sono l'assenza degli ocelli e la semplificazione strutturale del torace." "È stata membro del ""Circolo dei Registi Europei"" dell'Unione dei Teatri d'Europa." Vi si celebra la festa, con sagra, la prima domenica di agosto. A differenza del manga, nel film Misa ha i capelli castani. Il bastone era in grado di conferire poteri inimmaginabili, e venne corrotto da Sargeras. I lombrichi sono ermafroditi insufficienti. Contemporaneamente ha lavorato nel settore bancario. "Una versione più avanzata della batteria agli ioni di litio è l'accumulatore litio-polimero." Pur sottoscrivendo il manifesto poetico della Pléiade, sottolineava la continuità storica della letteratura francese. "È l'unico oratorio di una fraglia quattrocentesca sopravvissuto, quasi integro, a Vicenza." "L'abcaso è spesso unito con l'abazo in un'unica lingua, Abcaso-Abazo." "È il caso di ""frigo"" per ""frigorifero"" o di ""bici"" per ""bicicletta""." Su tempistiche geologiche questo avrebbe accentuato la differenza di albedo fra le due aree. In suo onore venne intitolato lo sferisterio di Mondolfo. Il premio era una pizza da mangiare insieme a fine trasmissione. Sasha Barrese Brani composti da Johnny Winter, tranne dove indicato. "La diocesi comprendeva parte dell'antico regno del Kent." Le stazioni di trasmissione e ricezione a terra sono di proprietà dei clienti. Si gioca annualmente a Charkiv in Ucraina. In essa esistono numerose fazioni, che incidono in modo differente sulla vita della regione. La prima fase dello scontro si chiuse con un netto vantaggio per i valacchi. "Nella seconda parte, ""Da che dipenderà tanta bellezza?" Tornato in patria, divise la sua carriera tra Uruguay, Messico e Guatemala. "Quindi l'uomo geloso uccide la ragazza, e finisce per essere assediato dalla polizia." Hanno collo ben sviluppato, testa piccola e appuntita e zampe palmate. "Per esempio, elementi appartenenti al panenteismo ed al panteismo si rinvengono nell'Induismo." "Seguirono guerre civili che incoraggiarono l'intervento straniero." Gold, basato sulle discipline dei giochi olimpici estivi. Vi sono alcune comunità anche in Thailandia. Composizioni di Michael Hedges tranne dove indicato Annessa alla chiesa vi è il Cimitero Teutonico. Declan, non ferito a morte, uccide Teresa mentre cammina verso un elicottero per fuggire. In alcuni casi, i prototipi sono destinati a rimanere un puro esercizio di stile. Le principali città che si affacciano sul golfo sono Corinto e Lepanto. Il brano vede la collaborazione del cantautore romano Riccardo Sinigallia. Questo comportò una sfavorevole distribuzione dei carichi, che ne compromise la stabilità. Le critiche alla pellicola sono state tendenzialmente negative. È infatti una variabile Alfa Canum Venaticorum. Nessuna città che abbia guadagnato questo status, lo ha poi perso. Testi e musiche dei Cure. Il risultato costituisce il quoziente elettorale regionale. È dotato di modulo online, per permettere il gioco in rete gratuitamente. "Pubblicato esclusivamente per il mercato giapponese, ""Live!!" I granuli si presentano come piccole papule, di solito di colore giallastro. Fonseca scelse entrambe le soluzioni. Comprende il massiccio montuoso dei Monti Sicani, situato nella zona centro-occidentale della Sicilia. Cork batté Dublino in finale, ottenendo il settimo titolo della sua storia. A Jena si distinse per i suoi studi in botanica. È conosciuto solo per qualche fossile di dita e mani. "Non molto sorprendentemente, il sistema sviluppò una coscienza e prese una ""forma olografica"" visuale." Tuttavia non resistette alle conseguenze delle ferite subite e morì pochi giorni dopo. "Tony accetta l'incarico." "L'esebizione a Belgrado ha portato alla cancellazione di due date europee: Istanbul e Atene." Il padre Johnny Williams era, oltre che un trombettista jazz, anche un apprezzato percussionista. Santa Fortunata "C'è un altro possibile candidato, ma di lui, sfortunatamente, non sappiamo quasi nulla." Lynn Styles Scoperta, Marta si suicida... Archie fu mandato in Inghilterra per essere educato. "Sarà la protagonista nel ruolo di ""Candace"", una cameriera sfortunata ma ottimista." Successivamente, questi cadaveri vengono riportati in vita dal medico. Mille lire ciascuna e da allora non ho mai smesso di cantare. Non si sposò mai e con lui si estinse la sua casata. È notte piena. Probabilmente Linneo incluse due tipi nella sua specie e i nomi variano in conseguenza. Anche se vinsero una locale gara tra band, si sciolsero presto. Penetra anche negli estuari. Si possono usare altri oggetti come matite, tessere ecc. utilizzandoli come delle stecche. "Rosa aggiornata all'inizio della stagione." Anche fosse soltanto una lusinga, se è loro di conforto, non è opera buona? La zona di produzione è localizzata nella provincia di Viterbo. Stessa cosa per il passivo, con la sola differenza delle desinenze personali. Raggiunta la cresta nord-est a monte del colle la si percorre fino alla vetta. I fianchi sono percorsi da alcune coste. Non ci furono superstiti. Con la Nazionale spagnola conta otto presenze e nessun gol. Due gruppi i primi quattro classificati accedevano alla finale. "La sua opera più rilevante in questo campo è ""La città secolare""." La concorrenza perfetta è un processo, un punto di partenza. Le forme di allevamento consentite sono a spalliera o a pergola veronese inclinata. Cook fa parte anche del Consiglio di amministrazione della Nike. La battaglia aveva ridefinito i rapporti tra franchi e bretoni. "Un piccolo frontone con oculo cieco completa la facciata principale dell'edificio." Egli si ritrova senza lavoro e senza mezzi. Le orbite erano eccezionalmente allungate. È noto anche col titolo Gli allegri imbroglioni. Mi dispiace davvero Puoi ottenere un nuovo partner al Center P Lab. Questo videogioco è uscito esclusivamente in Giappone. Nel periodo di calciomercato, interviene in collegamento anche Paolo Paganini. "All'università di Ingolstadt, Filippo fu inoltre educato nello spirito della Controriforma." La federazione introdusse anche la retrocessione. Tenne spettacoli regolari di almeno nove di essi. "Qui tentò di essere ammesso all'Accademia Reale ma venne rifiutato." Le femmine e gli immaturi hanno un piumaggio più scialbo di quello dei maschi. Si tratta, in particolare, del suo terzo disco pubblicato in Giappone. "Si tratta dell'erta su cui sorge l'Osservatorio astronomico di Capodimonte." "Durante la Guerra dell'Ogaden era il Comandante delle operazioni dell'Esercito nazionale somalo." "Durante la guerra di indipendenza americana Warwick ospitava un acquartieramento dell'Esercito Continentale Americano." Enrico Benetti Il capoluogo di contea è Emory. Il singolo non ebbe successo. Tra strani personaggi e misteri irrisolti, il folle viaggio nella notte continua. Generalmente è un uccello silenzioso, ma emette un caratteristico suono se disturbato. È nato a Watermael-Boitsfort, nella Regione di Bruxelles-Capitale. La facciata della nuova costruzione mantiene la sintonia architettonica del resto del congiunto. Su acciai rapidi e alto legati si può arrivare fino a quattro rinvenimenti successivi. Anche qui partecipa Ornella Vanoni che canta un verso in lingua tedesca. Più tardi fu costruito uno spogliatoio nuovo sotto la curva nord. Il giuoco si vince guadagnando un dato numero di punti, che si dicono cacce. Lei urla e tutto diventa buio. Mendelssohn nacque ad Amburgo da una illustre famiglia di origine ebraica. Nello stesso anno venne creato barone Caccia. La ragazza, effettivamente, si ristabilisce. Il portale è decorato ai lati da bugnato. Da questo momento in poi, di Alemán si sa poco o niente. Il paese venne saccheggiato e le case furono date alle fiamme. Due anni più tardi, morì nella stessa città. Tra i suoi capitani ci fu Percy Noble. Il detentore del trofeo era la Cremonese. Battevano i piedi ritmicamente sul pavimento. "Sono presenti alcune installazioni didattiche per l'educazione ambientale." Insegnò greco privatamente e tra i suoi allievi ebbe anche Ludolf Cock. In seguito curerà altri volumi del padre, monografie o raccolte di scritti. "Da quell'anno divenne esclusivamente scalo per charter e cargo." Quella di chiusura è delle Dio. Allo stesso tempo le costruzioni navali vennero avviate negli altri stabilimenti di Danzica. Esercita la professione medica dedicandosi contemporaneamente agli studi archeologici. Teramene si oppose e Crizia lo eliminò costringendolo al suicidio. "L'aquila reale compare solo di passaggio, essendo nidificante sul vicino monte Velino." La donna dai due volti Si tratta di un sobborgo di Butte. Proveniente da una famiglia non agiata, viaggiò in gioventù in Francia e Germania. Dal matrimonio tra Rodolfo ed Emma nacquero Ruggero Maccabeo e Adelasia di Adernò. La coniazione seguiva quella del franco germinale diffusa in Europa dalle guerre napoleoniche. Gestire due vite allo stesso tempo però può essere difficile, anche per un genio. Testi e musiche di McCulloch. Vive e lavora tra Roma e New York. Nella stessa prefettura, molti ebrei visitano anche la città di Takayama. "La Luftwaffe dispone di tali armi solo per l'uso su piattaforma Panavia Tornado." Dopo duro scontro il reparto italiano riuscì a ripiegare sfuggendo alla cattura. Questo termine è largamente usato in ambito oncologico. Sarah Strange La facciata principale della chiesa contiene un rosone gotico, riccamente elaborato e decorato. "Il matrimonio serviva a rafforzare il legame tra le corone d'Asburgo e i Borbone-Napoli." In balìa della corrente, Emilio e i suoi approdano sulle coste abitate da indigeni. In Terra Santa diede assistenza spirituale ai crociati. "Furono donati altri oggetti indispensabili per l'organizzazione di una piccola camera operatoria." Shun-Di e Lion Rafale non sono presenti nella versione per Mega Drive "La bocca da fuoco era collegata all'affusto tramite orecchioni." Nella cronologia della serie di film, rappresenta il terzo capitolo della saga. "Ritrova nuovamente il successo due anni dopo con la ballata ""Tender Years""." "Le lettere vengono spesso lette anche all'interno delle congregazioni che non dipendono dalle diocesi." Newman sarà arrestato i primi di giugno, fuggiasco, a Berlino. Fu il quarto titolo nella storia del club, che giunse consecutivamente agli altri tre. Il manoscritto inoltre riporta annotazioni a margine fatte dallo stesso re. Il corto è dedicato ai cani della guardia costiera. La coppia litiga, Aldo torna per una settimana in città. "Questa ""energia neurologica"" ha dei riflessi sull'umore e la creatività." "Questo fatto lo conosco perché me lo ha narrato lui in persona""." Il danno è di natura epatica, estremamente violento. Come conseguenza, al termine del conflitto fu rimosso dal servizio. E si dedicava solo ai paesaggi. Questo è giustificato perché il telefono è uno dei primi modelli. La benzina è un carburante utilizzato nei motori ad accensione comandata. Durante il ritiro vengono disputate due amichevoli. "La traduzione del nome irlandese del luogo è ""Villaggio del Bene""." Vi sono inoltre i resti delle mura con la torre civica. La pinna caudale spesso ha due piccoli lobi appuntiti. Il termine è usato marginalmente. Ferguson Jenkins fu quindi coinvolto come Commissioner. Inizialmente cantava in riunioni di famiglia, matrimoni e feste private. Studia musica con Sheila Jordan, Mark Murphy, Jay Clayton, e Michele Hendricks. "Sulla destra si accede alla cappella della Madonna, contenente l'immagine ritenuta miracolosa." Non sono presenti scaglie. La stazione dispone di personale in servizio durante le ore di funzionamento. Era largamente adottato su computer portatili, palmari, cellulari. "L'interno è composto da sei piani, di seguito descritti a partire dal basso." Dopo la cottura, il dolce non viene consumato subito, ma dopo circa tre settimane. Nonostante la propria avversione per Boileau, la ragazza non osa disobbedire al padre. Di conseguenza le aspettative per il secondo lavoro erano molto alte. Inoltre, ha insegnato pianoforte jazz nelle scuole superiori e ha tenuto lezioni private. "Ad esempio, le barricate devono essere rimosse ogni mattino entro l'inizio della terza ora." Nelle stagioni successive Solfami appare sporadicamente e da solo. Venne girato a Cape Cottage, nel Maine. "In semifinale viene eliminato l'Arezzo, ma la finale viene persa contro il Varese." Media, Prisma. Questo caimano è attualmente esposto presso la cattedrale di Berlanga de Duero. Include promotori, censori, membri residenti e membri corrispondenti. La squadra ha poi chiuso terza. Più piccolo e mansueto del cavallo, ha le orecchie più lunghe. Il terreno è molto umido in quanto attraversato da numerosi canali irrigui. Al volante di una Wolf-Williams giunse quattordicesimo, dopo essere partito ventitreesimo. Vennero istituiti nuovi dipartimenti, come il Dipartimento di radioastronomia e il Dipartimento di strumentazione. Il mantello caratteristico è il grigio, mentre il baio è molto raro. "Era apparsa nel prologo de ""La cagna"" recitata da due burattini." È possibile utilizzare sette diverse armi, in più appaiono alcuni power-up. "L'origami conserva inoltre un ruolo preponderante in numerose altre festività giapponesi." Ognuno di questi stili deve essere tenuto nel ruolo ad esso correttamente assegnato. Durante i loro regni partecipò comunque alle attività di governo. Accolto tra questi, Joseph ne guadagna il rispetto eseguendo alcune medicazioni. "Il suo debutto come attrice la vide interpretare il ruolo dell'Ofelia shakespeariana." "È un pesce timido che però manifesta un'abbastanza spiccata aggressività intraspecifica." Alla sua figura sono stati dedicati quattro film. In fase gassosa può presentarsi sia come monomero che come dimero. Chi aveva vissuto lì? In questo grande spazio gli eventi comprendono anche interazione, multimedialità, dibattiti e incontri. Al ballottaggio delle elezioni suppletive i socialisti si astennero dal voto. Situato nella provincia orientale di Valencia, nella regione della Ribera Baixa. Il campanile e la canonica vennero ultimati negli anni venti. Una volta a casa Sammy decide di calmarsi con un bagno. Non essendo quindi stato accolto il progetto, Lasseter venne licenziato. Tuttavia, tale soluzione causa una differenza di peso non indifferente dagli altri team. Cardin ha anche brevettato una vasta gamma di prodotti alimentari sotto quel nome. "Per qualche anno è la più giovane professionista d'Italia." "Fa parte del ""Kent Group National Park""." Goldschmidt scrisse un concerto per pianoforte ed altri pezzi per pianoforte, canzoni e trii. Si possono collocare a dimora in primavera. Alcune tipologie di trasporti pubblici di Londra non accettano la Travelcard. Nel corso del combattimento fu gravemente ferito al torace. La principale deriva direttamente dalla volontà del papa regnante come sovrano assoluto. La cattedrale è dedicata a San Pietro apostolo. La fistola è più spesso colecisto-duodenale o colecisto-colica, ma può essere anche colecisto-gastrica. "Due anni dopo, fu impiegato in un'altra crociera." Derek ha sviluppato autonomamente questa particolare tecnica. Insegnò Pedagogia nella seconda Università di Roma. "Di stile bizantino la ""Madonna del latte"" e due santi non meglio identificati." Basati su precedenti giri registrati, servono solo per rappresentare il più veloce. La città è menzionata da Erodoto. Kirke, il giorno dopo, viene trovato morto. Tutte le tracce di Rick Barton e Ken Casey tranne dove indicato. Esiste una piccola scuola e una drogheria per gli abitanti. Inizialmente gli elementi obbligatori lasciavano davvero poco spazio a variazioni. La miniserie è stata accolta piuttosto male dalla critica. Ai daimyo di rango inferiore era proibito costruire un castello. Vi incontra Raymond Asso. Kirk invece gli propone di fargli da preda per il suo divertimento. Ecco che finalmente madre e figlio si ritrovano faccia a faccia. La sua presenza indica che la città era una colonia romana. "A quell'epoca un principe avrebbe potuto essere solo un militare." I personaggi si suddividono in Combattenti e Personaggi di Supporto. Persone di nome Paweł Fu un amore che per Guglielmo durò tutta la vita. Fu arcidiacono della Cattedrale di San Pietro. "Durante l'occupazione tedesca vi risiedette il Protettore della Boemia e Moravia Reinhard Heydrich." A lui si deve la costruzione del seminario diocesano. "Oggi è un'area essenzialmente residenziale." La stagione successiva si trasferisce in prestito al San Martín. Il frutto si caratterizza per avere una dimensione media, a cuore. "La sua carriera non conosce interruzioni con il passaggio all'età adulta." Martina aveva allora circa diciassette anni. In realtà si è scoperto che essa risulta permeabile anche ad agenti potenzialmente dannosi. "L'attuale Sindaco ha portato al comune un periodo di rinnovamento urbano." Tuttavia, il parco deve ancora fronteggiare alcuni problemi. Grazie a questi nuovi acquisti termina la stagione al decimo posto. Il catalogo completo è ancora in formazione. Ha una crescita molto veloce e gode del pieno sole. Però se un turnista ha uno di tali sintomi dovrebbe parlarne al proprio medico. Questa affermazione riconosce i diritti delle donne come diritti umani tutelati. Fu inoltre il miglior marcatore di tale torneo, con dodici marcature. A Versailles eseguì i disegni per le vetrate della cappella della Reggia. "Il romanzo rinuncia alla propria ""identità di genere"" e diventa un'opera aperta." Il colore diventa presto marrone grigiastro dopo la morte. Si ritirò poi dalla carriera di cantante dedicandosi agli studi di giurisprudenza. "Ma anche questa tradizione è finita per dare spazio ad un'altra." La velocità del nastro sarà controllata da un riduttore elettrico. In seguito si sparse la voce che fosse stato ucciso dietro ordine del fratello. Se tutte le operazioni sono eseguite in serie, il problema della sincronizzazione non sussiste. "I testi parlano di pace, l'amore e il senso della famiglia." Sono presenti in Italia e in Svizzera. Ad undici anni è gia nella rosa del Viktoria Plzeň. Qui furono effettivamente abbandonati. Il capoluogo di contea e la sola città è Worcester. "Si trova nei pressi dell'omonima stazione ferroviaria." "L'anno seguente ottenne il portafoglio delle Finanze." "L'intera facciata è ricoperta da maschere del dio della pioggia e ornamenti a traliccio." Jurij Kuznecov Linee autobus "All'ultimo istante però, il tifone devia incredibilmente, risparmiando la città." Un operaio giunge di notte in treno a Helsinki. Successivamente intraprese la carriera militare pervenendo ai gradi di colonnello. "Da attività come queste nacque la ""Jazz Mobile"" di Harlem." "Salvatore che hanno reso popolare l'area, fra i quali la ""Trilogia delle terre perdute""." Trasferitasi presto a Berlino si iscrisse alla scuola di recitazione. La commissione interviene solo nel caso di sfide non eque. In molti casi questo era in una piattaforma Unix oppure Unix-like. Poche e poco significative innovazioni sono state introdotte nella fabbricazione dei nuovi visori. La versione italiana è al secondo posto tra quelle con più citazioni. Gli scienziati inviano un segnale di soccorso e una nave lo riceve. "Nell'estate seguente partecipò alle manovre annuali." La serie fu prodotta da Tim Aspinall e June Roberts per la Thames Television. Sito ufficiale della Chiesa vetero-cattolica dei Paesi Bassi Possiede foglie piane e glabre. Il padre di Gibson, Neil, ed i fratelli Neil e William, furono tutti calciatori. Il brano è stato scritto da Barry Gibb e Robin Gibb. Gli Higher continueranno e suoneranno a tutti i concerti programmati. Contiene i featuring dei soliti artisti Murder Inc. New York, periodo natalizio. Quando si trasferì al Corinthians guadagnò notorietà in tutto il Brasile. Le gambe sono piuttosto corte e i piedi sono piccoli. Splendide le porte intagliate. Per accedere alle missioni più difficili bisogna prima completare quelle precedenti. Tra di esse, Sulpicia ebbe forse più coraggio delle altre. "Come le unità gemelle, il ""Freccia"" partecipò alla guerra italo-turca." "È l'albero rappresentato nella bandiera del Libano." Il video è stato girato a Verona. Fu così giocoforza realizzare nelle diverse nazioni questi veicoli. Il videoclip della canzone è stato diretto da Mauro Russo e Alessandra Alfieri. "L'Italia ha una forte dipendenza dal gas russo." Altri invece credono sia una creazione di Denis Diderot. Di particolare importanza è il fenomeno della depolarizzazione in riferimento ai neuroni. Il ventre è di colore bianco crema. Sono rettili territoriali e non tollerano invasioni se non nella stagione degli accoppiamenti. A questo punto la sorpresa finale. "Altre targhe trovano posto all'interno." Durante il Medioevo si trattava del principale porto della Palestina, usato dai mercanti europei. Il film viene considerato perduto; esiste ancora solo un trailer del film. La riduzione di peso, consentì un aumento del carico utile. Viene poi prelevato dal Verona. "Un problema c'è." "Nell e Frank si fidanzano con l'approvazione dei genitore di lei." Una nota sulle nomenclature. Sempre nello stesso anno, ha debuttato per la Nazionale maggiore. Le piste presenti nel gioco sono ispirate dalle attrazioni del parco. "Conta la partecipazione a due edizioni del Giro d'Italia, concluse entrambe con un ritiro." "L'ingresso centrale è sormontato dalla effigie di un regnante seduto sul trono." Era il quartogenito dei cinque figli della coppia, ed il loro secondo figlio maschio. "Si tratta di un'opera minore del maestro russo ma di piacevole ascolto." La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro della Scozia. Progressivamente si andarono assimilando agli Accadi. Le loro teste vennero esposte su picche al Ponte di Londra. Controfacciata destra. Ricerche più recenti ne attribuiscono la proprietà alla famiglia veneta dei Gradenigo. Più rilevante, invece, è il concetto, previsto da alcuni disciplinari, di sottozona. "Collen è vegetariano e ama l'attività fisica, soprattutto praticare Kick Boxing." Perciò gli inverni sono miti e le estate moderatamente calde. Muore a Londra durante le prove di un suo spettacolo al Vaudeville Theatre. Molti degli altri immissari non hanno alcuna denominazione. Cresce a Cinisello Balsamo, nella parrocchia di San Martino in Balsamo. Colpisce prevalentemente i bambini in età scolastica e meno comunemente si esprime negli adulti. In seguito si unisce allo studio anche la sorella di Gino, Nani Valle. Sono stati scoperti e lanciati da Tony Wilson e dalla sua Factory Records. "Inizia la sua carriera nell'Ospitaletto." Negli anni a seguire continua ad incidere e suonare nel mondo. La moglie di un chirurgo lascia il marito per intraprendere la carriera di cantante. Di origini francesi, William Armstrong eredita una miniera di ferro in Francia. Il Budoni Calcio gioca le partite casalinghe allo stadio Comunale di Budoni. La neve si deposita dappertutto anche sui quartieri vicini al proprio. Ally perde il suo primo caso, un caso dalla vittoria in tasca. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""James""." "La famiglia qui è però ""minimale"", dove prima era ""massimale""." Fu rinvenuta sulla spiaggia dai monaci di Santa Maria in Porto Fuori. "Un mese dopo il Cardinale Andrea Ferrari benedice la Cappella dell'Istituto." Le due superstite incontrano Eve, posseduta dalla Dead Mary. "I ritratti alla parete est rappresentano i reggenti dell'Accademia, dalla sua fondazione ad oggi." Sono presenti delle macchie bianco-grigiastre distinte alla base posteriore delle orecchie. Ha scritto anche usando lo pseudonimo di Richard Hayward. Suona musica dalla mattina alla sera e spende una fortuna nei suoi musicisti. Edie Hart è la sua fidanzata e lavora come cantante. Ogni danza prevede abiti tradizionali balcanici. I tribunali di commercio sono stati aboliti anche da Paesi Bassi, Portogallo e Brasile. Il film ha debuttato al cinema ottenendo il primo posto al botteghino. Il cranio possedeva una breve regione facciale. Ne esistono di due colori principali: arancione e blu. "Il significato complessivo potrebbe essere ""allevata in casa"" o anche ""mantenuta""." Esiste anche un collegamento tra le due banchine. Il giocatore può iniziare una partita scegliendo un impero precostituito, oppure creandone manualmente uno. Kate, si rialza poco prima che Adam uccida il killer con la pistola. La canzone vede la partecipazione del chitarrista Eric Clapton. "Un corridoio ha sbocco esterno sul piano stradale collocato sotto l'ingresso laterale sinistro." Le epigrafi hanno tipologie diverse ed accanto ad ognuna è presente un pannello esplicativo. Gli edifici potevano essere usati come riparo e conquistati, oltre che, naturalmente, abbattuti. La raffigurazione integrale come falco è la più antica. La banca fu finanziata in parte da un prestito in metallo prezioso della Francia. La verità è interpretata in modo soggettivo. Gli incontri si sono disputati a Bressanone in provincia di Bolzano. "La nuova edizione conquista il disco d'oro." Il caso del sostantivo è espresso da un suffisso. Attualmente ne fa parte solo il comune di Misato. Il pollice ha una piccola unghia compressa. Il tempo perduto, però, fu presto recuperato. "È tuttora ampiamente utilizzato per le sue ottime prestazioni e l'assenza di brevetti." "Talvolta fu definito come un ""reazionario postmoderno""." Poi tornerà a vagabondare da solo, come ha sempre fatto. Ma la canzone voleva dire che... uno è un hippie solo nei weekend. Negli anni ottanta viene scelta da Pedro Almodóvar per interpretare due suoi film. Per definire la poligonale bisogna scegliere i punti sulla curva. Più sterline due e scellini dieci di interessi. Qui il poliziotto viene scoperto e inizia una sparatoria. Giovanni Scoto È debolmente piezoelettrico e non è radioattivo. Da questa vittoria, il re Batto cominciò ad espandersi nei territori circostanti, fondando colonie. Il suo capoluogo è Saint-Tite. Attualmente è un marchio di proprietà della Philips. Non ha avuto dubbi sulla loro autenticità? "L'opera è fondamentale per la conoscenza degli eventi seguenti la conquista di Gerusalemme." Anche Petra possiede un esemplare del Pokémon. Finisce dunque il campionato in terza posizione. Il disco raggiunse la ventisettesima posizione dei singoli più venduti.. "Essi appaiono dopotutto in una copia antica dell'opera, nella galleria Corsini a Roma." "I suoi personaggi femminili divennero noti come ""Petty Girls""." Il delitto è tuttora insoluto. Se il progetto raggiunge abbastanza voti, si può aprire la campagna fondi. Sembrava riprendersi e fu trasferita a Giacarta. Giuseppe sposò sua cugina, Maria Giuseppa di Baviera, che egli non considerava molto carina. Tra i due inizia così un rapporto molto profondo e di affetto reciproco. Fu costruita nelle versioni minibus, furgone ed ambulanza. Un gruppo con tale proprietà è detto monofiletico o clade. "La situazione dell'imperatore, assente dalla Francia, poteva diventare molto difficile." Responsabile delle cheerleader della Pearl Bailey High School. Al primo libro ne seguirono altri due. "Scrive su ""il manifesto""." "Si formano gruppi in varie città d'Italia." La sua attività scientifica si concentra attualmente sullo studio di asteroidi e comete. "Comprende la frazione di Pla-d'Adet." La finale è disputata in gara unica su campo neutro. Anni dopo, Holmes è visto come un detective leggendario. Ha servito nella prima guerra mondiale come ufficiale dello staff in un ospedale. "Gli allenamenti vengono tenuti generalmente presso il ""Due Palme"" di Agnano." "La rudimentale frizione era costituita da due blocchi di legno all'interno del volano." Inoltre si è aggiudicato quattordici Dove Awards. La copertura della navata centrale è con capriate. Fu cappellano della Cattedrale della Santissima Trinità di Dresda. A novembre si combatterono le ultime battaglie. Alcuni, invece, sono dotati di armi non letali quali lo spray al peperoncino. Ha giocato inoltre diverse partite con la nazionale semiprofessionisti, segnandovi anche alcuni gol. Esistono diverse varianti del metodo, a seconda della natura del problema da risolvere. È inoltre esperta di arti marziali ed uso delle armi da fuoco. Calpurnia, la quarta moglie di Cesare, apparteneva alla famiglia dei Pisoni. "Rachmaninov acconsentì e scelse cinque studi, quattro dall'op." "Inoltre è stato candidato in cinquina al Nastro d'argento come miglior documentario." La diocesi ha giurisdizione sui fedeli di rito bizantino residenti nella Repubblica Ceca. "Una difesa della cultura""." In Oceano Atlantico è presente dalle coste meridionali norvegesi al sud del Marocco. "Attualmente è di proprietà dell'Universal Music Group." "Parlano la lingua zo'é che appartiene alle lingue tupi-guaraní." Alcune tracce presenti nella raccolta mostrano tuttavia delle modifiche rispetto alla versione originale. La sua attività degli ultimi anni non è documentata. Dopodiché ha interrotto le sue partecipazioni. Iniziano quindi per lui una serie di problemi fisici. In questo periodo Dmitrij Donskoj di Mosca tentò di liberarsi del giogo dei Tataro-mongoli. Si tratterebbe della prima opera pittorica dei nostri antenati appartenente a quella specie. A Pojana si costituì anche il primo fascio della provincia. "Paul per l'occasione tentò di cantare con un accento del Sud degli Stati Uniti." In origine era il dolce dei poveri. "Ottiene poi un altro importante ruolo nel film ""Striptease"", campione di incassi." "In seguito è stata inserita nella raccolta ""Tra un manifesto e lo specchio""." Il compilatore Macro di Excel è molto più veloce e stabile. Il soffitto è a volta a botte. Akira Kawakami Partì quindi per le Antille per girare altri documentari. Nel doppio maschile hanno trionfato Wilfred Baddeley e Herbert Baddeley. Questa sindrome è caratterizzata da sordità e da graduale perdita della vista. Ma non per questo aspetto significa tempo. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro del Belgio. A fine stagione si aggiudicò la Coppa del Mondo generale. Particolarmente apprezzato nel repertorio wagneriano è considerato uno dei massimi bassi tedeschi. Al disco collaborano star affermate come Busta Rhymes, Lil Kim e Aaliyah. Prende il nome dal geologo italiano Torquato Taramelli. Émile Ouzou Lisa Long Partecipa frequentemente ai dibattiti pubblici che riguardano la scienza e la società. Completano lo sviluppo in quattro mute. La Sakura è successivamente entrata a far parte della Sumitomo Mitsui Banking Corporation. "Le parti narrate sono tratte da ""The Nature of Consciousness"" di Alan Watts." San Luis Potosí Nella lavorazione della terracotta particolare importanza riveste la decorazione fittile di ambito architettonico. "È brevemente apparso anche nella serie ""Titans"", nel finale della prima stagione." Il suo quartier generale è situato presso la Joint Base McGuire-Dix-Lakehurst, nel New Jersey. Molti personaggi famosi come cantanti, presentatori ecc. hanno partecipato in qualità di guest star. Il suo capoluogo è la capitale del paese, Doha. "Ida Lupino diresse un episodio, ""The Assault""." Intanto McGee è geloso di non essere coinvolto nel caso. Secondo il decreto presidenziale, il parco ha la più grande esenzione fiscale del paese. Lo Sparta Praga ha vinto il trofeo per la sesta volta nella sua storia. Nulla nella Liturgia cristiana è fine a se stesso, tanto meno i paramenti utilizzati. Lo scopo di questa tecnica del discorso è evidente. Vengono confezionati paramenti liturgici. "È considerata una delle città guida dell'economia mondiale, insieme a New York e Londra." Quel gioiello lo deve avere per il ballo della cerimonia, altrimenti avrà gravi problemi. Vi sono anche numerose eccezioni. A quindici anni diventa apprendista fotografo, lavorando dodici ore e mezzo. "L'effetto va dato assolutamente verso la sponda da colpire." Durante il servizio iniziò a scrivere come passatempo. Ogni anno vengono venduti più di ottanta milioni di prodotti Yazoo. La trasformazione non viene mai mostrata direttamente in nessuno dei sei episodi. La trama è basata sulla vita del pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio. Allo stesso tempo, ci sono differenze significative tra le due figure. Moccicoso decide che il Lancia Pecore è pronto per la corsa di draghi. Il piccolo locale che Fuso utilizzava per elaborare i suoi scritti. Il muso è allungato ed appuntito, ricoperto da numerose vibrisse. È stata inoltre testata una tecnologia sperimentale per la comunicazione laser tra satelliti. Gérôme fu ugualmente un abile scultore. Dopo il ritorno al college, il loro rapporto diventa più profondo. "Durante l'estate debutta con la nazionale maggiore, con cui vince la Grand Champions Cup." Negli anni ottanta Glenn Close consolida la propria carriera teatrale. La prima casacca è quella classica, con maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi. Ma la ragazza rimpiange la vita libera tra i soldati. I valichi ferroviari sono indicati nella tabella con lo sfondo in arancione pallido. "La sua forma poco convenzionale è il frutto di anni di ricerche sull'ergonomia." "L'opera principale composta da Benedetto Giovio è sicuramente la ""Historia patria"", in due libri." Il grilletto, come in molti fucili di precisione, è regolabile in due configurazioni. "A luglio compare sulla copertina di ""Vogue Australia""." "All'esterno, quattro grandi contrafforti respingono la spinta verso il basso delle volte del coro." Il calendario non fu organizzato allo stesso modo da tutti i Comitati Regionali. In ottobre ha anche esordito in Champions League. Il velivolo veniva trasportato su veicoli attrezzati quindi lanciato dalla piattaforma integrata nello stesso. Si tratta di una nuova prova per la band italiana. Altri resti simili su una collinetta vicina. "C'è un incendio in una casa." Politicamente vicino al gruppo di Pino Romualdi, fu anche nella segreteria nazionale del partito. Accanto a lei, a mezza luce, la Celestina, cupa vecchia, la sorveglia con cupidigia. "È coscritto nell'esercito austro-ungarico come pittore di guerra." Di solito è di grandi dimensioni e si estende sul mare. "Questi, appena lo vede, impazzisce di rabbia e mentre urla ""è lui, è lui!!!" Inoltre, i loro poteri psichici si sono amplificati permettendo loro di leggere il futuro. Fu infatti una grande scommessa puntare su uno sport fino ad allora mai provato. "Tornato a Napoli dopo l'unità d'Italia, collaborò con Bonghi al giornale “Il Nazionale”." Il capoluogo di contea è Colville. Si trova a circa due ore e mezza da Sydney. La laguna ed il mare coprono il lato sud est. Il popolo rende gloria al re e a Giovanna vincitrice. Ditta cresce con difficoltà e si comporta in modo strano. Partecipò alla campagna di riconquista della colonia eseguendo numerose missioni di ricognizione e bombardamento. La dea era considerata la moglie di Saturno ed era associata al suo culto. Nel corso della Seconda guerra mondiale non ebbe alcun incarico. Presenta Elly Jackson dei La Roux come ospite. "Si tratta di un esempio di forte di collina e d'acqua." Questa canzone è stato il secondo singolo della band. La struttura del radicale non è stabile. Ciò si riflette nella sua produzione, assai variegata e ricca di soluzioni ardite. Il collegio copre la parte meridionale della città di Nottingham, nel Nottinghamshire. La danza era la sua attrazione principale fin dalla sua riapertura come club gay. "Un esempio del primo gruppo è l'ossidiana e del secondo il granito." Amundsen per riconoscenza intitolò il monte alla moglie del suo finanziatore. Divenne allievo del corso libero del nudo del pittore Salvatore Lo Forte. "Ciò comporta un breve conflitto tra i due prima dell'arrivo di Doomsday." Fra le sue opere numerosi pezzi per flauto e per flauto e pianoforte. "Il lungo presbiterio absidato, leggermente sopraelevato, ospita l'altare maggiore in legno dorato." Nella zona sono presenti tracce di una villa romana. In altre, le regine sono attere e le nuove colonie si formano per gemmazione. Cesare Degli Occhi Tempo che eguaglia anche nelle semifinali, che non riesce però a superare. "In realtà, una ricerca dell'Eurac ha rivelato che si trattava di speck di stambecco." "Fu graziato pochi mesi dopo dalla regina Maria Teresa d'Austria." Il popolo si diverte con canzoni e danze. Le orecchie devono essere pulite solo se necessario con prodotto specifico. "Sempre ai Q Awards, la band vince inoltre il premio come ""Miglior band""." È situata nel centro storico di Copparo. Nonostante la mancata elezione Garrett era però ormai diventato un personaggio pubblico pienamente riconosciuto. "L'edizione limitata è ""perforata"" dal penetrante occhio del Re Rosso, il suo simbolo." Le ali sono attaccate posteriormente sulla tibia poco sopra le caviglie. Ospita una piccola comunità di lingua rutena e di religione greco-cattolica. Il suo habitat è composto da savane e boschi aperti. Di Peyton si ricorda anche che era straordinariamente alto, oltre due metri. La colorazione dorsale varia dal grigio-nero al brunastro, mentre quella ventrale è solitamente bianca. Iniziò la propria carriera come reporter sportivo per un quotidiano ungherese. Fanno parte del Hello! Viene ancora usata in omeopatia. Per Villeneuve, il nemico è intesa come una sorte di ripetizione dello stesso errore. Gli sponsor e i dettagli sono colorati di rosso. È un solido volatile e un forte ossidante, ma è anche molto tossico. "Fu rivale del medico padovano Ercole Sassonia, di cui tentò d'impedirne l'insegnamento." Seguirono le difese con Iran Barkley, Marlon Starling e Donald Curry. "Sarebbe servito per consolidare le posizioni con l'Unione Sovietica spinta oltre gli Urali." "All'impollinazione e successiva fecondazione segue l'allegagione." Allegro finale È quindi imputabile alla sua presenza sia ipertrofia che iperplasia delle cellule muscolari scheletriche. Da evitare la somministrazione per iniezione endovenosa. Nel caso della vena giugulare, questa diventa quindi clinicamente visibile a livello del collo. Uscirono postumi quattro album del gruppo. I Rangers, durante una bella mattinata, giocano a basket nel parco di Angel Grove. David Bowie è accreditato come co-autore. "All'inizio della sua carriera si concentrò sulle espressioni facciali." Nella navigazione spaziale vengono impiegati propulsori a fasci ionici. È classificata come strada extraurbana secondaria. Il creek appartiene al ramo orientale. Sembra che tra i delitti ci sia un collegamento. Tuttora oggi mantiene la struttura a casa-torre tipica di quel periodo. Il club retrocesse a fine stagione. In India gli sciacalli solitari espulsi dal branco formano relazioni commensali con le tigri. Di lui le fonti non dicono altro. Si giocava sui campi in sintetico indoor di Ostrava in Repubblica Ceca. La pianta dei piedi è grigio scura e provvista si grossi cuscinetti chiari. Durante la seconda guerra mondiale gli edifici furono utilizzati come ospedale. The Big Shot Le comunicazioni telefoniche e postali tra le due Germanie vennero significativamente incrementate. "I venditori possono trarre vantaggio dall'ignoranza razionale incrementando la complessità di una decisione." Petto e fianchi sono di colore verde-giallastro striato di giallo. "Gli Annali di Magonza descrivono un esercito decisamente spiazzato dal comportamento dell'imperatore." "Qualche tempo dopo ""SmackDown!" La modalità di esibizione è una opzione Quick Match. Tali treni si distinguono per la livrea color grigio antracite. Capoluogo è la città di Kankan. È presente una ghiandola digerente con funzione epato-pancreatica. Ma, scoperto, viene condannato e incarcerato. Pubblica quotidianamente notizie, recensioni di film, libri e altre informazioni sul mondo della fantascienza. In appendice sono state inserite numerose biografie dei minatori intervistati e conosciuti dagli autori. Serve il centro abitato di Polla. Il viale alberato è oggi un parco pubblico. "Si pensa che sia lei perché ha una ""coroncina"" di ossa sulla testa." Lo stabile è composto inizialmente da uno strato di mattoni e laterizi. Persone di nome Silvio Ha avuto dodici figli, fra cui Francesco, che ha proseguito i suoi studi anatomici. Questa rappresenta tuttora la peggiore sconfitta subita dalla nazionale gallese nelle partite ufficiali. Il Losanna è stato promosso in Super League. Il locale oggi è uno dei più frequentati del panorama versiliese. I due si dicono allora addio, scambiandosi un ultimo bacio. Oggi è sempre usato dai discendenti della famiglia Romanelli come atelier di scultura. Oltre al bulgaro parla anche tedesco e russo. In questo periodo iniziò ad emergere una identità propria catalana. Il Colonna fu costretto ad abbandonare Camerino, mentre Rodolfo da Varano venne giustiziato. "Sarebbe stata l'ultima occasione nella sua amata patria." Cinquanta militari italiani caduti. Nella stagione successiva è ancora condizionato dai vari infortuni che lo colpiscono. È stato poi esteso di una stagione soltanto il mese dopo. Il suo corpo sarà poi ripescato. Gli inneschi a tempo sono predisposti in genere ad un decimo di secondo. Il tono diventa rapido, dinamico e attivo. "La specie compie una sola generazione all'anno." La città è situata presso il confine tra Mongolia e Repubblica Popolare Cinese. Il villaggio è situato ad ovest della contea. Era un attaccante, con mansioni talvolta di trequartista destro o centrale. Riposa nella sua Milano, al cimitero di Lambrate. Nella prima fase si compila la matrice ottenendo il punteggio del migliore allineamento. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Pescara. "L’""ecosfera"", fra l'altro, ha anche ""dimensioni"" minori rispetto alla ""biosfera""." Il blocco delle attività amministrative è una procedura tipica degli Stati Uniti. "È stato direttore del mensile ""Musica Oggi""." Il costume di Cavallerizzo è di derivazione albanese. Decise quindi di continuare nella categoria. Tuttavia, non ci furono aggiornamenti dopo questo annuncio. Fields debuttò nel cinema. Lo stile del libro è alquanto rappresentativo dello stile di Fiore. "L'incidente lo terrà lontano dal campo anche i primi mesi della stagione successiva." Gioca un ruolo importante anche nel rigetto degli organi trapiantati. Per la stagione successiva viene ingaggiato dal Volley Cavriago. Chiesa dei Santi Angeli Custodi Ad affrescare gli ambienti venne chiamato il pittore mantovano Gianluigi de Medici. Eppure declinò con grande rapidità. "Il ""College"" laureò solo diciannove nativi americani durante i suoi primi duecento anni." La cosa ha fatto infuriare non poco i fan della band. "È comparso anche in ""Skins"" nel ruolo di Malcolm, il patrigno di Michelle." Si è battuto molto per gli interessi dei Rom della Gran Bretagna. La prima scuola itinerante. La confessione religiosa che conta più fedeli è quella cattolica romana. È un brano scritto da Paul McCartney. "I ciuffi crescono a intervalli di un centimetro circa l'uno dall'altro." Su entrambe le vie laterali, inoltre, il Gasse impostò due portali di accesso. Ciò è vero per le rappresentazioni sul campo dei numeri complessi. Il fiume Ebro ha rappresentato una barriera tra le due razze spagnole. "Kane e Maria iniziano a legarsi romanticamente l'uno con l'altra." Tuttavia, Miro, che è sentimentalmente coinvolto con Page, si innamora di Rosa. "Secondo il ""Guardian"" Brunner sarebbe stato il nazista più ricercato allora ancora in vita." La commissione è responsabile del coordinamento delle attività del Vaticano in America Latina. Intraprese poi una lunga carriera da allenatore a livelli medio-bassi. Avviene in estate, le uova hanno colore rosso. Fu una delle prime stelle del calcio norvegese. Il fabbricato viaggiatori è una struttura ad un solo piano rivestita in travertino. "Tra le donne, invece, l'australiana Annabel White." Per oltre due secoli il monastero restò disabitato. Il film è stato girato ad Astoria in Oregon. In seguito è entrato a far parte dei Primal Scream. Un compromesso spazio-tempo può essere applicato al problema della memorizzazione dei dati. La proprietaria della villa si dichiarò subito felice di cederla ad una Comunità religiosa. Le finestre dei piani superiori sono generalmente dotate di grata e con una vetrata. Fragilità, sei femmina! Suo fratello Alberto Vittorio, era ritroso, pigro e ottuso. È anche un compositore eclettico e un virtuoso chitarrista. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre, mentre le parti ventrali sono biancastre. Per chi ha sottoscritto un abbonamento a Apple Music, iTunes Match viene attivato automaticamente. La fusoliera era a sezione rettangolare, coperta in legno compensato. Fiamme Rosse. "La parte meridionale dell piazza è occupata dal ""Learning and Technology Centre""." Nella corsa rosa, si ritira durante la quattordicesima tappa e conclude la sua carriera. Infuriato, Rickie si dirige da un meccanico e si fa dare delle tenaglie. Non ebbero figli e adottarono una bambina, Ellen. "I dosaggi vengono stabiliti principalmente in base al peso e all'età." Tuttavia la ratifica degli accordi internazionali è di esclusiva competenza parlamentare. Il logo della nuova casa è una semplice scritta rossa scritta in caratteri Impact. A seguire i tagli delle monete e banconote presenti nel territorio della Federazione russa. "Dopo la serie ""Ponton"" si sono succeduti costantemente modelli con la sigla ""S""." "Il loro impiego si diffuse nell'esercito romano del tardo impero." Greenpeace Italia ha la propria sede a Roma e un ufficio operativo a Milano. Storicamente fu uno degli strumenti principali del realismo socialista. La partita tuttavia non venne fatta ripetere. Una settimana dopo, il gruppo respinge un attacco degli indiani Crow organizzato da Streak. "Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca." Arti marziali giapponesi Il secondo e il terzo episodio del film sono interamente in bianco e nero. Gestisce inoltre un proprio blog di moda su Internet. Questa particolarità ha reso necessario un sistema di prezzi differenziati e personalizzati. Queste navi sono ampiamente utilizzate in Russia, sia in ambito civile, sia militare. Ecco il paradigma del verbo. "C'è un chiamante che indica col canto le direzioni a tutti i ballerini." Le punte dei denti sono bruno-rossastre. Per queste ascendenze, la politica vigente in famiglia era prevalentemente di corrente realista. "L'attuale suddivisione in poderi corrisponde, grosso modo, alle antiche centurie." Chiesa di San Cristoforo Tremendo, vero? La giovinezza Si trova in Valle Grana. Persone di nome Clemente L’acqua batte le sue mura. Entrambe ebbero carriere di rilievo. Vicini del terzo tipo Chiesa di Gesù e Maria Stefano Tenuta. Paolo Romano Il colletto è bianco, a polo. Il primo coloni erano quaccheri. La tradizione cristiana lo vuole primo vescovo della città di Padova. Per vedere. Carl Elliott Furono proprio i suoi testi a trasmettere al poeta il piacere della conoscenza. Il capoluogo di contea è Green Bay. Il loro unico figlio Edoardo nacque e morì entro le mura del castello. Quei relitti sono stati rimossi. "Usano onde sonore a bassa frequenza per ricreare un'antica rete globale." "Si rivolge al Dottore con rispetto chiamandolo ""signore""." Gli scontri si placarono e nei mesi successivi le camicie rosse si riorganizzarono. Anche per la nona edizione del torneo le squadre previste restano sei. Regolarmente invitato nelle giurie di Concorsi Internazionali, quali Gorizia, Fermo, Lussemburgo, Bisceglie. "Vinse il Premio Pulitzer l'anno dopo." Altre invece rimangono stabili, senza che si verifichi una conversione in demenza. E non ci saranno altri dischi. Dopo la guerra ha ricoperto vari importanti incarichi politici nella Jugoslavia socialista. Henry Carey In cattività è poco noto. "Tale purificazione libera dalla cosiddetta 'pena temporale' del peccato." Dopo questa battaglia fu promosso generale di fanteria. La nave ha le fiancate decorate con i personaggi Looney Tunes. È incluso inoltre nella classificazione ministeriale dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani. "L'area del Nek si estende per un territorio di circa tre campi da tennis." La bussola di Jack compare in tutti i film della serie. Propose la ruota che reca il suo nome, un semplicissimo motore elettrico. "Alla sua morte il corpo venne seppellito all'Odd Fellows Cemetery." Assomigliava a un coccodrillo attuale e probabilmente si comportava in modo analogo. Dopo vari scontri con Eddie Brock ha stabilito con lui una sorta di tregua. "Da ""Finchley Central"" parte anche la diramazione della ""Northern Line"" verso Mill Hill East." Non ci sono rimaste opere di Toscanelli, tranne pochi appunti. Per lo stesso marchio svolge inoltre attività di consulenza nel settore accessori. Una tendenza costante nei decenni successivi fu di aumentare questa estensione. La sua amministrazione era assegnata per concorso. Questi ultimi sono compresi tra gli apocrifi solo in quanto vangeli non canonici. Deve il suo nome al colubro, un serpente che ricorda le sue forme tortuose. Un esempio di derivazione è Palazzo Strozzi. Tuttavia, di solito solo una soluzione rientra ragionevolmente nel campo di variabilità dei dati. Non si sa che attendibilità possa avere questa voce. "La torre è sormontata dal segnale luminoso, posto all'esterno e privo di ""lanterna""." La sua casa diventa presto luogo di convegno dei cospiratori mazziniani. La romanza è stata utilizzata in numerosi film, tra cui "Il ""Los Angeles Times"" ha considerato ""Rocky V"" come il miglior sequel di ""Rocky""." Convenzioni ex art. Si ha quindi una digestione extracellulare. Si attende ora la richiesta di estradizione negli Stati Uniti. Giocò anche per la Nazionale brasiliana. Il presidente era un pittore e il suo vice uno scultore. Conclusi gli studi teologici iniziò quelli di lettere e filosofia. Attualmente collabora con il quotidiano nazionale Avvenire. Egli si concentra sulla creazione di opere di genere fantastico, horror e fantascienza. Ancora adolescente ha imparato a suonare il pianoforte, la batteria e le percussioni. È ubicato nel centro storico di Paternò, nei pressi del quartiere Falconieri. La scena si sposta anni dopo. La chiesa è preceduta da un piccolo sagrato con pavimentazione in pietra. Le zampe posteriori sono meno robuste e possiedono cinque dita munite di corte unghie. Vivono da soli o in coppia e si nutrono quasi esclusivamente di materia vegetale. Non può, però, alterare gli eventi nel tempo presente. Nel mondo ci sono stati diversi casi di crimini e di imitazioni della serie. "In questo testo agiografico dell'età merovingia si trovano segni di differenti culture." Le squadre provenienti dallo stesso girone o dallo stesso paese non possono affrontarsi. Ci sono otto scenari da oltrepassare. "Corona si classificò all'ultimo posto." The Driver Deve essere un leader, non soltanto in campo, ma anche fuori. Molte registrazioni audio digitali degli anni ottanta hanno usato questo supporto come master. I fori palatali anteriori sono lunghi, le bolle timpaniche sono grandi. Le radici sono quasi sempre di tipo secondario da rizoma. La regione inter-orbitale è profonda, mentre la bolla timpanica è ben sviluppata. Tuttavia, questa industria ha ancora una produzione maggiore di qualunque periodo passato. Comunque la potenza è irradiata anche lungo altre direzioni, sui lobi laterali. Il primo medium analizzato da McLuhan è stato il medium tipografico. "Nel corso della sua vita partecipò a numerose esposizioni in Italia e all'estero." Spesso, infatti, è meglio partire dopo ma in una posizione di vento più favorevole. Una macchina semplice, il passo ciclico veniva comandato direttamente dal propulsore. "Slash definì il nuovo materiale ""molto pesante""." Eleonora fu descritta come una donna severa e pia, dedita ampiamente alle questioni religiose. Cozumel è anche un famoso porto di attracco per le navi da crociera. Tuttavia la storia non è completa. "La storia dell'alchimia è diventata un prolifico campo per speculazioni accademiche." "Secondo il designer John Romero, è destinato a rappresentare ""il giocatore stesso""." Come mai il pensiero liberale ha prodotto descrizioni tanto insoddisfacenti della politica? I ragazzi aiutano inconsapevolmente un programmatore incarcerato a fuggire di prigione. Il film ha ricevuto prevalentemente critiche positive. Si batté con grande determinazione per il miglioramento delle condizioni delle lavoratrici a domicilio. È un composto efficace nella fase di mantenimento parodontale. Le prime due opere, quella al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Come nella canzone, la linea è di solito introdotta dal pianoforte, in ordine crescente. "Tale metodo viene completato con la teoria del ""Dialogo sulla Città""." Comincia a Staten Island, vicino al ponte di Verrazzano. La parte aerea del fusto è prostrata-ascendente. "L'opera sostituisce il primitivo quadro di ""Sant'Antonio di Padova""." In precedenza era stato pensato per essere rilasciato anche su altri media domestici. In seguito ha prodotto locomotive per le Ferrovie dello Stato prussiano. "È il seguito del film ""Mark il poliziotto""." A Ugo Lenzi è stata intitolata una via nella città di Bologna. Chiang reagì a sua volta eseguendo gli emissari di Sun. La loro biologia è in gran parte ignota. Allo scoppio della guerra, Jim parte per il fronte. Brani composti da Ted Nugent, tranne dove indicato Kevin Rankin I danni furono ingenti e la nave imbarcò molta acqua. "Eppure, malgrado l'età, volle arruolarsi e prestare servizio in prima linea." Inoltre, fa parte del vicariato di Badia-Trecenta. Fu canonico del capitolo della basilica patriarcale vaticana. "Sempre all'esterno è possibile vedere al centro delle pareti due finestrelle su due ordini." "La loro caratteristica più vistosa è certamente l'""elmetto"" che presentano sulla testa glabra." Le orbite erano poste a circa metà del cranio e non erano particolarmente grandi. Nonostante fosse superiore in numero, Huáscar fu sconfitto ed obbligato a ritirarsi. Pochi anni dopo fu promosso tenente generale e consigliere. Suo figlio Johann Conrad Meyer occuperà la stessa carica qualche anno dopo. "In questo saggio, Dawkins coniò il termine ""ammalato di fede""." Fu presidente della Commissione episcopale per le migrazioni. Due anni dopo tuttavia riuscì a ottenere un seggio alla Camera dei Rappresentanti. "I banchi effettuano migrazioni verso il mare aperto durante l'epoca riproduttiva." "Questo è l'anno che vede morire i suoi due fratelli: Prudencio e Pastora." Arrivati a Viadana senza più soldi, Mostarda e Profumo cercano lavoro. "È stato prodotto un video sia per il brano ""Mermaid"" sia per ""Confusion""." Le tedesche perdono poi ai supplementari, a causa del gol di Karina Maruyama. "Tuttavia l'interno del forte non è ancora accessibile." "All'interno sono presenti saloni con soffitti a cassettoni dipinti." Signori del tempo Queste assemblee potevano riunirsi a scadenza regolare o al momento del bisogno. The Jazz Singer Natale Gottardo Le altre aperture sono delimitate da semplici cornici piatte. Si giocava annualmente a Maui negli Stati Uniti. Lo stesso Clausewitz assistette alla riorganizzazione. Gli atti unici sono generalmente opere brevi, e spesso contengono una sola scena rappresentativa. Sembra essere più che altro una casa-torre fortificata di epoca medievale. La pistola permette ai giocatori di mirare allo schermo del televisore. Con C sono indicati i capoluoghi di contea. L’anno seguente la Croazia elimina l’Italia ai quarti dei mondiali. Nel Governo Monti i vice ministri erano due. La stessa serie definisce il seno come funzione olomorfa su tutto il piano complesso. Larry Moffett Ci sono più modalità di battaglia con un preciso obbiettivo. I vicoli potevano essere sia lastricati che presentarsi come semplici passaggi sterrati. Marcela Moldovan-Zsak "In alcuni casi invece il libero può essere utilizzato al cambio dell'opposto." Pochi anni dopo la nascita Giovanni Antonio seguì la famiglia a Verona. Come numero di Coppe vinte è seguito dal francese Jérôme Meyer con tre trofei. Potrebbero anche essere coinvolti nella sintesi proteica. Suo è il pin finale su Simon Diamond grazie alla Sicilian Slice. È lui a dare ad Edward ed Alphonse preziosi indizi sulla creazione della pietra. Tutti nella Zhong Ji Yi Ban ascoltano cosa ha da dire. Tilly of Bloomsbury Il partito non ebbe una vita lunga e dopo appena un anno si sciolse. "Notevole la componente elettronica dell'unità." "Giocava le proprie partite casalinghe alla ""Hala Tivoli"" di Lubiana." Negli ultimi anni si è dedicato a problemi di bioetica e di epistemologia. Numerose macine, di svariate tipologie, si trovano attualmente raccolte nei cortili delle abitazioni private. Il matrimonio cominciò bene e Filippo sembrava essere un marito affettuoso. Party Animals È stato dichiarato edificio storico da entrambi i paesi negli anni settanta. Fa parte della cittadella sportiva Irving Saladino. Composers Schott-Music: Heinrich Sutermeister "La formazione è associata all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia." Tornò poi a Calcutta, dove incontrò casualmente Stefan Zweig. La sua vocazione paesaggistica risale già a questo periodo. Sono escluse le battute linea ed i tentativi di bunt. "La ""wz." La scelta tuttavia cadde su Geraldine Ferraro. "In passato è stato a capo della segreteria politica dell'ex ministro Claudio Scajola." Cali-América; Junior-Unión Magdalena; Millonarios-Dep. Il paese di Mattarello trae il suo simbolo da questa torre. Il corpo fu fatto portare via. È considerata una delle patrone di Parigi, insieme a Santa Genoveffa. Numerose piccole macchie giallastre ricoprono le membrane alari bruno-nerastre. Per il padiglione italiano dipinse episodi delle crociate nelle lunette del portico. In una delle prossime domeniche vi sarà la formale costituzione della Società. Bert, un uomo tuttofare, è tra le altre cose un uomo orchestra di strada. "Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy." I protagonisti sono Allen stesso, Jason Biggs e Christina Ricci. "L'album è stato pubblicato fisicamente in Estonia e digitalmente in tutto il mondo." "Al termine della competizione la e la vennero retrocesse in ""Division B""." Ha studiato sociologia, storia e filosofia a Bruxelles, in Belgio. C. de Mille, nonno di William e Cecil al tempo della guerra di secessione. Slave to the Grind Si ha motivo di credere che egli abbia lasciato un manoscritto. Secondo alcune fonti ci fu anche una piccola perdita di combustibile. È membro della Chiesa protestante e vive ad Apeldoorn. Un mese dopo, segna i suoi primi due gol contro la Bulgaria. Ha formato comune autonomo insieme alla frazione Monticelli. "La presentazione dell'album è stata fatta sul programma Rapture su AllMusic." Il gameplay è simile a quello degli altri giochi della serie. "Molto più raramente la causa è da riscontrare come complicanza di un'osteomielite." Le tensioni tra gli artisti si intensificarono e la compagnia dovette chiudere. "Non è previsto l'accesso di viaggiatori ai treni ma soltanto alle navi traghetto." Uncle Jack James Gunn In seguito, è sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per calcoli renali. "Ebbe come padrino di battesimo l'imperatore Francesco I d'Austria." Si descrive una città che ha un grande porto fluviale. "Combatté il razionalismo e l'ontologismo, così come le idee del Rosmini." Bardas Sclero accettò la proposta. Costituisce la parte sud-orientale delle Alpi del Bernina. Stare Miasto Anche se nato in Russia, era figlio di un greco di Naxos. "Si riporta la loro età all'inizio della vicenda." Nel sogno, inoltre, aleggia la presenza di Ludwig van Beethoven. La Universal Camera Co. "Si occupa inoltre dell'organizzazione di competizioni ed eventi a livello nazionale in Giamaica." È inoltre accreditata in Grecia, Polonia, Cipro e Malta. Ha studiato nel Washburn Rural High School, successivamente ha studiato recitazione. Inoltre curò la benefica istituzione di un monte frumentario. Situata nel cantone di Esch-sur-Alzette, che è parte del distretto di Lussemburgo. "Si osserva qui che la carica è dislocata sui carboni ""orto"" e ""para""." "Sola e mesta fra tormenti""." "La provincia di Leyte occupa la parte settentrionale e centrale dell'omonima isola." Il libro presenta le risposte del Papa alle domande formulate da Vittorio Messori. I suoi sogni iniziano a realizzarsi insieme alle sue paure. I brani venivano scritti da Chad Kroeger, chitarrista e cantante della band. Sul podio della gara lo svizzero Jacques Cornu e il tedesco Martin Wimmer. Le registrazioni sono state condotte presso gli Electric Lady Studios di New York. È compreso tra le facciate di Palazzo Barbarigo e Palazzo Loredan Cini. Venne girato a Santa Barbara Mission, Santa Barbara, California. La cappella è di forma quadrata con il lato esterno lungo tre passi. Michael Schumacher su Benetton-Ford vinse la gara piuttosto agevolmente. Officer Jim Discreta la velocità. Venne sepolto presso il Cimitero nazionale di Arlington, Virginia. Altre due salme, avvistate in mare durante i soccorsi, non hanno potuto essere recuperate. "Ma l'edificio era completamente inutilizzabile." "In quell'anno, girò una mezza dozzina di pellicole." Pur sapendo di essere colpevole, Hester ignora i rimproveri di Emily. La sinagoga era una specie di cantina. "È uno dei composti ultimi derivati dalla degradazione dell'eme." Al ritorno del marito le forze del parlamento se ne andarono. È la prima regione della Nuova Zelanda ad essere colonizzata dagli europei. "Nascono così i Mariposa, termine spagnolo che vuol dire ""farfalla""." In generale il duale continuo è un sottospazio del duale algebrico. Grazie a queste conoscenze, unite a quelle del Lato Oscuro, Palpatine diventa virtualmente immortale. La chiesa ha una navata unica con coro quadrato. Boris va in battaglia e per puro caso diventa un eroe di guerra. "Legato al concetto di mobilità vi è quello di ""tempo di gioco""." È girato interamente in bianco e nero. "Può accoppiarsi con ""Martes martes"", ma eccetto rari casi gli ibridi sono sterili." La sera stessa Strowman, Ziggler e McIntyre hanno attaccato anche Ambrose e Rollins. Il presidente della Corea del Sud nomina i governatori per ciascuna delle cinque province. "Catalogo della mostra""." Holiday Soul Trentadue di esse sono accusate di concorso nel sequestro. È una commedia satirica di ambientazione fantascientifica incentrata su un supereroe. I confini geologici e zoologici seguono la linea di Wallace. Questa scelta derivava dalla necessità di fornire una preparazione professionale agli studenti della scuola. "Sebbene discontinuo, ""Ego Trip"" ha molto da offrire." Presso la confluenza dei due fiumi, si trovano delle paludi. La crisi sembrava pronta a trasformarsi in un vero e proprio conflitto armato. Durante la seconda guerra mondiale si trasferì a Ferentino. Fu poi mandato a sopprimere alcuni disordini a Yarmouth. San Luigi "Anche i lati dell'abaco possono presentare modanature decorate." La canzone ha avuto un buon successo in tutto il mondo. Fu legato per tutta la sua carriera al Valencia. Ad essi si uniscono alcuni storici moderni. In quel periodo lavorava tantissimo. "Quest'ultima, oltre a recitare, era anche una scrittrice e sceneggiò numerosi film del marito." La tolleranza della Serenissima cominciò a ridursi verso la metà del secolo. "L'Alzate e il Trivulzio cercarono riparo ove poterono." Per soli esperti! Alcuni gruppi isolati di persone vivevano fino a pochi anni fa in questo modo. Sam gli urla di smettere. Subito dopo apparvero varie traduzioni ed edizioni negli altri paesi europei. Collard continua a camminare. Gli investimenti iniziali erano incentrati su società di internet e della tecnologia. Secondo Appiano invece, Artemidoro sarebbe giunto nella curia troppo tardi. È presente una striscia nera che si estende dalla schiena alla punta della coda. Altri tre casi si sono verificati in Germania in famiglie di origine turca. La cultura è famosa soprattutto grazie alle numerose sepolture ritrovate. Alla chiusura definitiva della tratta il binario è stato smantellato. Tale caratteristica divenne una costante del suo linguaggio pittorico, con figure vigorose come statue. Due traduzioni in romeno sono usate principalmente. "In seguito divenne insegnante di latino al liceo ""San Michele""." La critica ha espresso opinioni contrastanti riguardo al film. Ragusa Vecchia è una città dalmata dalla lunga storia. Michele e Rafael si accusano a vicenda di essere il vero traditore. "In Italia non c'è omogeneità." Il futuro è nei giovani”. Il trabucco milanese ha servito di base per la formazione del catasto. Il titolo veniva assegnato anche alla moglie di un erede al trono. "Le vincitrici delle semifinali disputarono la finale alla ""Arena Barueri"" sempre a San Paolo." Degna di nota la collegiata di Santa Maria Assunta. "L'album vede la partecipazione di David Bowie in due brani." Il case stagno è uno degli accessori più utili e più venduti. Parla correntemente italiano, maltese e inglese. Sono due i vescovi noti di questa antica diocesi. Quasi tutti i pianeti extrasolari conosciuti sono stati scoperti usando la spettroscopia Doppler. "Alcuni loro titoli sono: ""Oh!" Il console onorario fu Laureano Leone. Alert ha un clima polare. Serve il centro abitato di Novellara. Le reazioni al film furono contrastanti. Fu anche terziario francescano. "Io non ho un'altra parola per dirlo”." Il Colonia detiene il record di minuti senza andare in gol in Bundesliga. Vennero sviluppate a partire delle sonde Venera. Si può rinvenire in cristalli anche di un centimetro. "Lo stile tradisce l'influenza architettonica araba." Ralph Abraham Ebbe una reputazione mondiale e fu anche molto apprezzato da Beethoven. Out Stack è poco più di un affioramento roccioso, ed è disabitato. Il disco riscuote un grande successo di pubblico e di critica. "Nell'""outdoor training"" si usa la strumentazione presente nello sport, nella natura, nella formazione." Tale programma si focalizzava sulla rappresentazione di parodie di grandi eventi storici. Inoltre, con lo pseudonimo di Mario Del Fante, firma sceneggiatura e montaggio. Il mattino successivo Marc chiama Caleb e lascia un messaggio vocale. Just Out of College Il Praia è una compagine di Praia a Mare. I rapporti con Tun Ibrahim rimasero tesi. Fu vicepresidente della Lega per la lotta contro i tumori maligni. Al torneo partecipano la Rari Nantes Milano e lo Sport Club Italia. Sim completò la serie come programmato. James e gli altri scendono e il bambino racconta tutta la storia. La propulsione è affidata come in tutte le canadesi alla pagaia a pala singola. Questo giudizio dimostra la giustizia di Dio nel salvare coloro che credono in Gesù. La condizione umana è completamente insoddisfacente, in ultima analisi, e quindi estremamente dolorosa. "È in genere ritenuta seconda solo all""'Enciclopedia Treccani"".." I lituani sono fra le popolazioni più alte nel mondo. "In America, ""Super Bass"" suscitò una fiorente ammirazione nel mondo dello spettacolo." Berta al marito, Roberto non diede alcun figlio. La Cessna inoltre annunciò lo sviluppo del Citation Bravo. Tuttavia le loro speranze di mutazione della situazione esistente erano andate deluse. Promuovere la comprensione internazionale. A causa di ciò i figli hanno spesso sintomi maggiori delle loro madri. "Brano pubblicato come secondo estratto da ""Troppo fuori"" primo album di inediti." Teseo, giovane coraggioso ed ambizioso, decise di seguire questa via. "La parte è tenuta da Gero Zambuto, che è anche il regista dell'opera." "L'anno successivo firma a Faenza raggiungendo i play-off." La rivista toccò molti aspetti della vita letteraria coeva. "L'abbandono di Washington inaugura il nuovo corso della politica statunitense nella regione Asia-Pacifico." Prodotto dalla Warner Bros. Di seguito elenchiamo le loro funzioni principali. Nel secondo episodio una poliziotta disturbata uccide un soldato affermando che stava per violentarla. "Il Gruppo di Novembre provocò uno dei più grandi rivolgimenti nel campo dell'arte finlandese." Può essere utilizzato anche in missioni di ricognizione. "L'interstadio è costituito di un materiale composito di fibra di carbonio e alluminio." Le mani e i piedi sono color carne. Quando il giovane arriva in garage, però, trova ad aspettarlo un agguato mortale. Altre affermazioni e riferimenti a definizioni cliniche obsolete e ideologiche hanno sollevato diverse reazioni. Terry McDermott Il Collegio si occupa di ospitare e sostenere giovani artisti durante la loro formazione. "L'album si chiude con ""Questa piccola magia"", descrizione della felicità data dalla maternità." La diocesi comprende la provincia filippina di Lanao del Sur. Era stato inaugurato appena due mesi prima in occasione dei campionati turchi. Il partito cercò subito il dialogo con le più variegate componenti sociali. La competizione si disputa con la formula della partita unica. Ma ora la vuole ritrovare, conoscerla, sapere la sua storia. Distribuzione e stampa gestiti dalla Mondadori. Tornò quindi a Medina e un anno e mezzo dopo morì. Questo incontro passò alla storia come il secondo più grande match degli anni ottanta. Il comune è situato a ovest del capoluogo. Viene servito, di solito, con un contorno di patate. Cadde, colpito al petto, proprio il giorno della definitiva sconfitta dei nazifascisti. "Poi vengono riposti all'interno dell'Aron." "Se viene pescata la sfera ""eliminato"", i giudici scelgono chi eliminare." Il movimento delle suffragette si sviluppò in forme simili in vari paesi. Non si conosce il capostipite siciliano. Durante il periodo comunista i controlli di frontiera furono eseguiti molto accuratamente. "Tuttavia, talvolta si spinge anche all'interno, negli stagni poco profondi." È situato nelle regioni montuose meridionali della Luna. "Il template rossoblù venne poi ripristinato con l'inizio della gestione del gruppo Vrenna." "Visitarono, tra l'altro, l'area dei Grandi Laghi e il monte Meru." Questo episodio segue immediatamente il primo episodio. "Se non specificati, i dati sono letti dallo ""standard input""." Le città italiche assimilarono lentamente la cultura ellenistica greca, insieme a quella romana. Ha doppiato personaggi in molte serie televisive, film e occasionalmente in videogiochi. Il Comune di Santos gli ha, inoltre, dedicato una strada. Abbandonata anche questa professione, si trasferisce a Tokyo, in Giappone. Negli anni novanta ha scoperto di soffrire di endometriosi. Lo sport per eccellenza di Vetulonia è il gioco tradizionale di Palla eh!. "Il primato mondiale stabilito dagli Stati Uniti durerà ben vent'anni." "Per questo porta il titolo di ""Tempio Votivo""." Il capoluogo del comune è la città di San Simón. Si è definito ateo, ed è iscritto alla Global Cyber University. È sepolto al Pierce Brothers Valhalla Memorial Park. Nelle sue negoziazioni usava come arma privilegiata il silenzio. Fu una delle maggiori scoperte della storia della matematica. "Probabilmente è presente anche su quest'ultima isola." Il film ha ricevuto critiche miste dalla critica internazionale. "Negli Stati Uniti d'America si celebra l'ultima settimana del mese di settembre." Lord Craven in precedenza aveva rappresentato il Warwickshire nella Camera dei comuni. "Koval'čuk motivò tale scelta per poter stare più vicino alla propria famiglia." Sono funghi terricoli, di piccola taglia. "Shut 'Em Down" Disputò diversi incontri. In Italia è doppiato da Roberto Stocchi. Fu anche camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio. Condannato in primo grado a tre mesi, passa agli arresti domiciliari. Grazie a questa lunga esperienza, abbandona la liuteria dedicandosi completamente alla musica. "In buona sostanza, un gruppo funzionale costituisce ""il centro della reattività chimica della molecola""." "I ""Crotti"" sono le trattorie caratteristiche del Lago di Como." Il Padre nostro. Ai primi sentori della guerra, Alain si schierò a favore del pacifismo. Vi fu sepolto il pittore Francesco Salviati. "Nel corso dei secoli successivi l'arco fu parzialmente interrato." È valida solamente quando la distribuzione a posteriori è approssimativamente di tipo normale multivariata. Il filmato è tuttora perduto, mentre la locandina ci è pervenuta. Oltre ad una redazione interna, al sito contribuiscono gli stessi utenti della community. A introdurlo è stato il suo grande amico Christian. Più nulla è rimasto degli arredi interni originali. Una leggenda successiva confonde le posizioni di Felice e di Liberio. "A tratti queste gole diventano veri e propri spettacolari ""canyon""." Ha anche preso parte a noti programmi di recitazione in California. Douglas da Silva In genere, gli articoli sono autentici, a prezzi accessibili e di buona qualità. È conosciuta principalmente grazie agli scavi effettuati nelle aree sepolcrali. "Parte dell'edificio è occupato da una struttura ricettiva." Sull’isola è presente un vulcano attivo, il Monte del Drago. "L'estate, dal punto di vista societario, si rivela estremamente movimentata." È la sua prima direzione. Il progetto, composto da diciassette tracce, è stato reso disponibile come download digitale indipendente. In genere era installato in edifici pubblici o campanili e chiese. "Il ""nastro"" dell'Ordine è giallo, con una striscia blu su ciascun lato." La stazione possiede tre binari e due piattaforme ad isola. La madre Sara era figlia del mercante berlinese Levin Hertz. La parte inferiore presenta le statue lignee raffiguranti i santi Pietro, Bartolomeo e Marco. Dal punto di vista geologico, la cresta costituisce un divisorio tra due zone distinte. Ove esistono più torri, per ragioni di spazio le distanze sono più brevi. "Di tutti i techno-thriller, ""Andromeda"" è universalmente riconosciuta la priorità temporale." È il primo racconto, in ordine cronologico, nel quale compare il narratore Mr. Mulliner. "È una conifera d'acqua, tipica di luoghi paludosi ed umidi, frequentemente allagati." Le quattro squadre vincenti al secondo turno si qualificano per la final-four. Sono qui riportate le date degli avvenimenti più importanti organizzati in Italia. Basata su invertebrati bentonici, soprattutto crostacei. Persone di nome Juan "I santi sono a mezzo busto, come nel precedente ""Polittico di Badia""." "I numerosi esemplari hanno anche permesso di determinare l'ontogenesi della specie." Il nome è condiviso con Inner Temple, Middle Temple, Temple Church e Temple Bar. Faceva parte dunque della casa di Sponheim. La sua carriera comincia nei musical di Broadway. Vengono eseguiti da gruppi di devoti, con un cantante principale. Manifesta attività antinfiammatoria e analgesica. Il padre di Ruskin, tuttavia non fu così felice comme Effie Gray credeva. Originariamente, prima della vendita alla banca il piano interrato era destinato alla sicurezza. Il suo ingresso principale si affaccia sul piazzale Valdo Fusi. "Marshall"" durante la seconda guerra mondiale." Arrivato alla testata pista opposta tornò indietro sempre con i motori al massimo. Fu la prima gara disputata nel gran premio, al giovedì. Other sources Antichi codici vengono distrutti. Inoltre Juli può attirare i nemici mettendosi a parlare. Il gruppo etnico maggioritario sono gli Svedesi indigeni di origine germanica. Questo motore offre una curva di coppia più ampia. "Nel film ""Ma che siamo tutti matti?" "Attraverso vari ""flashback"" viene raccontato il loro tormentato legame." Lorena è ancora innamorata del ragazzo e si adopera per scagionarlo dal furto. La risata può anche essere provocata dal solletico. Trasportato nel locale ospedale morì quasi subito per le gravi lesioni riportate. Pertanto, la stampa a contatto ha le stesse dimensioni di quelle del negativo. I brani sono improvvisati e sperimentali. Il film fu prodotto dalla Maak-Film di Lipsia. Río Segundo Dopo questo primo successo, si dedica ad approfondire le proprie origini irlandesi. "Nel campionato seguente si è trasferito all', società nella quale milita attualmente." A volte, il dolce viene accompagnato con la crema alla vaniglia. Se il decreto verrà convertito avrà efficacia illimitata. La città è circondata da terreni agricoli. Si tratta della più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti. Nei secoli successivi numerose furono le interpretazioni in merito. Di seguito i gironi composti dal Comitato Regionale Lazio. La gara si svolse a Trieste, sede della manifestazione. In seguito studiò anche in Sud America e a Cuba. "La specie è stata reperita in varie località dell'Europa centrale." Il segnapunti si trova al centro del tavolo degli ufficiali di campo. I più antichi monasteri di serve di Maria ebbero origine nel sec. "Come spiega approfonditamente Eva Cantarella nel suo saggio ""Secondo natura." La chiesa delle Sante Maria e Marta è un severo edificio in stile neogotico. Ciò al fine di evitare i controlli che la polizia sta effettuando sul territorio. Dopo aver espulso gli Etruschi dal territorio vi si stabilirono. Al termine di questa stagione il Napoli si sciolse. Esiste anche una sceneggiatura firmata da Remo Forlani, redatta per essere mostrata alla co-produzione. Dopo cinque anni, il quintetto originale si ritrovò per alcuni concerti. Essi danno ogni facciata su un balcone a loggia. Non era molto alta, ma aveva la bellezza classica. Wild Side Fu chiamato alla corte di alcune famose band, come trombettista e tastierista. "In senso più ampio, la blasonatura descrive l'insieme delle armi." "Le notizie riguardo al passato di Thranduil provengono da i ""Racconti incompiuti""." Secondo la vigente normativa, qualsiasi film realizzato prevalentemente in lingua cinese è ammissibile concorrere. Il direttore del museo è Malcolm Rogers. Addio, figlio mio! I due tuttavia scamparono alla morte a causa di un nubifragio. Dopo la sua morte fu sepolto nella chiesa dei celestini di Avignone. È la guardia del corpo del padre degli dei. La medaglia era indossata sulla parte sinistra del petto. La Huber ha fatto coppia con Bethanie Mattek-Sands. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche Brian Evans Ora, Albert e Sadie hanno una possibilità di vincere il caso di Billy. Il gioco termina quando il giocatore esaurisce le vite a sua disposizione. La canzone parla ironicamente di immaturità in amore. Fa parte del gruppo Sella. Dedicò i suoi ultimi anni di vita ai fondamenti della matematica. Ha partecipato a diverse edizioni de Il processo di Biscardi. Durante il secondo conflitto mondiale è ufficiale pilota di complemento della Regia Aeronautica. La più famosa civiltà nahua della storia fu quella degli Aztechi. Dispone di grandi doti acrobatiche e di un tiro preciso e molto potente. "L'ultimo Alto Commissario in carica fu Pietro Nenni." Spostata questa infrastruttura, iniziò il declino della frazione. "Il discorso musicale di ""And Then Nothing"" proseguì, invece, con il successivo ""Summer Sun""." È considerato uno degli astri nascenti del calcio francese. Già componente del Comitato delle regioni. La levitazione di oggetti viene anche imputata ai poltergeist. "Fra' Pacifico riesce a riportare la concordia e l'ordine pur tra mille difficoltà." Il proprietario Roman Abramovič rifiuta le dimissioni. Annunziata, vicina ad altre delle loro sedi. In inverno ghiaccia completamente, nonostante sia un lago salato. "All'età di undici anni è iscritto al locale Istituto teorico-pratico di belle arti." Successivamente il filmato non è stato più trasmesso su nessun network. The Dirty Dozen È immagine di Cristo crocifisso Salvatore del Mondo. Viene nominato consigliere della Corte dei Conti. Interessante notare la posizione plastica del modello, realizzata con un tratto filante e sottile. I maggiori capi delle religioni mondiali si riuniscono in gran segreto a La Spezia. Il film è stato premiato al Festival di San Sebastián. Altri ruscelli minori scorrono isolati, senza tributari. Al suo interno si trova il Giardino botanico delle Alpi Orientali. "Le due attrazioni principali del parco sono l'Arco di Washington e una grande fontana." Dopo due anni di libertà vigilata a Vibo Valentia fece ritorno a Milano. "Queste poesie sono scritte in un'altamente artificiale lingua omerica." Wide Open "È originaria dell'isola di Hokkaidō in Giappone e della Cina." "L'opera fu pubblicata in due versioni, con e senza commento." Nel mese di luglio ospita un Festival del Cinema. Agnese e Alessio si lasciano, con le famiglie che tornano alle rispettive vite. Studiò arte classica con Johann Joachim Winckelmann e storia con Francisco Pérez Bayer. "Lo stemma è troncato, di rosso e nero, con una cornetta d'oro da postiglione." Baker e prodotto dalla Essanay di Chicago. Helen comincia a perdere fascino e non riesce più a conquistare nuovi ammiratori. Mario Pezzi Il dipinto rappresenta il momento di adorazione dei pastori di Gesù bambino. Alcune sono galassie interagenti, mentre altri sono gruppi di galassie. "L'album ha venduto milioni di copie in tutto il mondo." "È per questo chiamato ""L’iniziato selvaggio""." "Quest'ultimo disco che permette ai Dunwich di proiettarsi oltre la scena nazionale." Umanità e natura si configurano però come due condizioni antitetiche. "Adiacente è il baluardo di Porta d'Ossuna." I segnali di pericolo in Belgio hanno sfondo bianco ed una normale forma triangolare. "Dopo questa esperienza iniziano un tour in giro per l'Italia." La forma è oblungo-acuta, cavato-compressa e contiene diversi piccoli semi. Si innesca così una serie di equivoci. È un solido bianco e non igroscopico. "L'androceo è composto da numerosi stami con filamenti brevi e antere gialle." "Inoltre viene confrontato l'intero posseduto della biblioteca per escludere eventuali doppioni dalle nuove ordinazioni." Sito ufficiale. "All'interno del disco sono contenuti brani cantanti in italiano, francese, spagnolo e napoletano." "L'ingresso principale è dominato da un timpano ad arco intero sostenuto da lesene." È costituito da riso e fagioli rossi o neri mescolati in una padella. Abdoulaye Diagne-Faye Il cugino vestito di rosso sbatte la testa contro la coda di un Iguanodon. La cultura greca persiste ed è rinvenibile ancora oggi nelle tradizioni e nel folklore. Oltre a questi, pubblicò in data ignota un libro di fughe per organo. Attorno a questa fortificazione venne costruito il paese, che tuttora ricorda un borgo medievale. "Il principale predatore della specie è il ""Felis concolor""." John Walker Fu nominata Cumberland in onore del fratello del re, il duca di Cumberland. Ha consolato Jane moltissime volte per non essere riusciti a prendere Red John. "L'arrhythmiston costituisce la base della natura ed è la condizione di ogni formante esteriore." Tuttavia esiste missione che permette al giocatore di trovare la cura al vampirismo. Parte del fiume Apa segna il confine tra il Paraguay e il Brasile. La fibra è costituita da una materia plastica. Fu demolita verso la fine degli anni novanta. Anche gli pneumatici sono selezionabili e su licenza. Per la regina Maria Antonietta, esegue una serie di acquerelli del Petit Trianon. Ogni documento è identificato da un codice univoco di quattro lettere. Le due piramidi restano separate dalla fessura mediana anteriore. Padre di tre figlie e nonno di tre nipoti. Corradino si dette alla fuga, dirigendosi verso Roma. Nel tempo è prevista la trasformazione in linea di tipo metropolitano. Si attraversa quindi la diga e si prende a sinistra verso il Lago Colombo. Durante la sua vita Perkins consegue enorme popolarità. Presenta gambi, foglie e infiorescenze coperte da vescicole bianche o rosa. Pochi erano usati con un solo veicolo al sistema. Questo fatto rende il clima più estremo sia in estate che in inverno. "Al processo Teresa Buonocore si costituì parte civile testimoniando contro l'autore degli abusi." Napoleon Bonaparte Broward Karin Lindberg "Con la morte di Piers Courage, l'evoluzione della De Tomaso si interruppe." "Due giorni dopo il governo nazionalista nominò Zhang come comandante dell'esercito nord-orientale." Il missaggio tuttavia è inteso anche come momento di finalizzazione della colonna sonora. La grotta termina in un laghetto di acqua dolce. In quel periodo è stato anche consulente economico del Fondo saudita per lo sviluppo. Materdomini, sita sulla via vecchia per Casamassima. Le spese per la cura sono proibitive e ben presto Colin finisce sul lastrico. Il suo unico occhio è castano. Esiste anche in versione esclusiva per jukebox, la cui vendita è vietata al pubblico. Si trova tra il Ponte di Toledo e il Ponte di Praga. I cristalli hanno forma cubica combinata con un ottaedro. The Man Under the Bed È utilizzato in cucina per la preparazione di bistecche e arrosti. "Flowers fu uno dei primi membri dell'Asatru Folk Assembly." Chiesa della Madonna della Misericordia È stazione della linea ferroviaria che collega Zagabria a Spalato. Stadion im. Mentre il gruppo esplora la nave, alcune cose strane cominciano ad accadere. Niccolò di Piero Lamberti fu suo assistente. "Scott Hall schienò Rick Steiner dopo la mossa ""Outsider's Edge""." È un affluente del fiume Yangtze. Perciò, in contesto storico, non è completamente accurato associare il primo mese con gennaio. Inoltre il saldo naturale era fortemente positivo. Et il principio fu alla piattaforma che guarda verso la marina. Santa Valeria Si ciba di insetti acquatici, vermi, chiocciole e girini. "L'aereo aveva precedentemente prestato servizio con la Delta Airlines." "Dalla Cattedrale si può inoltre accedere al ricco ""Museo diocesano d'arte sacra""." "Alla ripresa dell'attività dopo la pausa bellica giocò con formazioni laziali delle serie minori." Il singolo non riscontra tuttavia successo e non entra in classifica. "L'impianto è un ascensore inclinato di nuova generazione." Era anche caratterizzata da una vistosa calandra e da fanali anteriori separati. La costa orientale si affaccia sulla baia di False Bay. Comprende la Regione di Nzérékoré. "All'epoca fu il primo giocatore del suo club a essere convocato nei Lions." "L'anno indicato è quello di pubblicazione dell'album o del singolo che contiene il brano." Esistono due versioni del brano Amerika. Da liberale, si impegna per la liberazione della Nuova Spagna. "Quello sarebbe stato il segnale per incontrare in seguito il suo diretto superiore, ""Mikhail""." Dopo mille anni di battaglie, tra le fazioni comincia a nascere la pace. "Ha firmato diversi contributi giornalistici all'interno di diversi libri." "L'organo giurisdizionale è quindi la ""Commissione dei Ricorsi""." Nei pressi del castello sorsero anche, specie con la Controriforma, oratori e piccole chiese. Sbalzato dalla sella, terminò la sua corsa nel cortile di una chiesa vicina. Ancora oggi appartengono alla religione cattolica. "In ambito ecclesiale, è terziario francescano, ed è stato Ministro dell'Ordine Francescano Secolare." I Germani non hanno nessun vezzo o eleganza. Alana è la figlia di Holt Blanchard. Corse per la Bianchi e la Prina. Il paese ha molte attività commerciali, scuole, un asilo ed una chiesa. Il suo uso può essere sia domestico, sia industriale. Era di origine slovacca. Il giovane protagonista riceve la visita dello zio, che ha saputo del processo. "Volume primo""." Sposato con Miriam Barda, ha cinque figli. La linea laterale ha una doppia curva nella sua parte più anteriore. Il campus di Douglas del Western Nevada College ha la sua sede a Minden. Recentemente il sito di Santa Elena è stato studiato accuratamente con scavi archeologici. Date le gravi accuse, Agatocle venne bandito da Siracusa. La pattuglia durante le esibizioni era formata da quattro elementi. Durante un dibattito sulla guerra in Vietnam, Cavett ospitò due veterani in trasmissione. Resta in carica quattro anni e può essere confermato solo una volta. "Una delle finalità statutarie è anche l'istituzione di un Ateneo autonomo della Sicilia occidentale." Il pene è relativamente lungo. Questa moneta circolava ovunque in Europa, anche in Italia. Philips Angel Biancastro, sottile, vuoto. Dedicato al santo missionario irlandese Colombano, venne fondato dai monaci di Bobbio. Due i siti lanciati dalla cooperativa che edita la testata. "Al suo lancio, l'applicazione era disponibile solo per gli Stati Uniti." Il documento, infatti, può essere ricollegato alle sue missioni nelle regioni slave. "Gonzalez ""et al""." Lungo questo secondo diverticolo sono state individuate tre tombe, ognuna occupata da uno scheletro. "Attualmente è fidanzata con l'ex calciatore della Juventus e della Nazionale Marco Tardelli." "Un piccolo borgo sorse spontaneamente nel posto verso la fine dell'Ottocento." L’alba del millennio lo vede invece impegnato su più fronti. Si rifugiò sul Monte Athos che era già abitato da molti eremiti. Jack Smith The Omen Con esso esce anche un nuovo video. Le sue esequie e la sua sepoltura ebbero luogo nella sua chiesa titolare. La trabeazione, liscia, è coronata da una ghiera con motivi a giglio. Lancelot, sollevato, accetta e va a scegliere la bambola. Non fece però parte della spedizione che vinse il per motivi disciplinari. Il libretto è di James Kirkwood Jr. e Nicholas Dante. "Contribuì a vari ""Annali delle miniere"" e a diverse pubblicazioni scientifiche." La gorgia è un fenomeno fonetico-allofonico, cioè di pronuncia dei fonemi. Attivo anche in televisione. Hanno abitudini arboricole, il volo è agile e veloce. La lettera fu poi trasmessa alla stampa e perfino letta in Parlamento. Si ritirano perciò progressivamente, lasciando terra bruciata alle loro spalle. Prima di entrare in politica Iohannis era un insegnante di fisica e ispettore scolastico. Prozio dei Pandava e dei Kaurava, è uno dei personaggi più forti. Permangono ancora iscrizioni in caratteri greci, etruschi e latini in Campania. Seguirono violenze e stupri, e la reazione della stampa internazionale. "L'isola appartiene amministrativamente all'oblast' di Sachalin." La manovra di speronamento era comunque quella di elezione per le flotte di triremi. "Nel frattempo intraprende una serie di esibizioni all'estero." Alcune di queste opere derivate riprendono anche il Secondo Libro della Giungla. Proveniente dalla nobile famiglia veneziana dei Pisani, ebbe in gioventù una figlia illegittima. È protetto come monumento storico. Yves racconta i fatti con tanta passione da lasciare senza parole lo stesso ispettore. Fu poi acquistato dal Brann ed in seguito dal Molde. Uscito in Europa per un pubblico limitato, la visione era concessa tramite pagamento. Molto poco si conosce del suo regno. Maramaldo dopo averlo così infilzato, diede ordine ai suoi di finirlo. Questo pesce possedeva un corpo alto e compresso lateralmente, di forma vagamente discoidale. Cassazione civile, sez. Durante la battaglia finale, Xavier è ferito a morte dal traditore Alfiere. Il primo racconto vede protagonista Nicolas Eymerich. Bisogna che lui se ne svegli per andar via in tempo. Ha allenato per quattro stagioni consecutive il Grosseto. Le schede verificate venivano marcate con una tacca rotonda sul lato destro. Forma parte della conurbazione della Gran Valparaíso. Nessuna causa del decesso fu immediatamente determinata. "Ovviamente gli anni della seconda guerra mondiale videro la forte limitazione dell'attività della biblioteca." In questa band debuttò anche il celebre guitar hero Yngwie Malmsteen. Steve Pearlman, inoltre, funge anche da produttore esecutivo. Prospero riesce a trovare il ragazzino. Fra Lorenzo fu sempre interessato alla formazione degli architetti. Lungo il suo corso insistono le stazioni ferroviarie dei comuni attraversati. Numerosi piccoli crateri giacciono nella rimanente parte della superficie interna. Testi di Chad Kroeger. Il gruppo attraversò la Sierra vicina al Passo Donner. Il modulo software, inoltre, non era completo e definitivo. "Nel seguito ""E"" indica uno spazio euclideo o una griglia discreta." Quando si risveglia è ormai troppo tardi. Così tutto si è interrotto a metà ed ha perso ogni senso. "L'aspetto è massiccio e poco appariscente, con becco grosso e tozzo." "Io sono rimasto fedele ai miei esordi, al metodo fenomenologico""." Sono sei i vescovi documentati di Neapoli di Proconsolare. La superficie utilizzata è la terra battuta. Dopo il Terzo periodo intermedio lo ieratico anormale fu abbandonato. Infine il libro fa un excursus su Charles Darwin. Vivono negli stati brasiliani di Maranhão, Pará e Tocantins. "L'interesse di April per la compagnia di Octavio fa accrescere la gelosia di Perry." La band si conferma dirompente ed eccentrica. Iniziò così la dinastia dei Di Giovanni, principi di Trecastagni. Rifugiatisi nelle cantine, uomini e donne incominciano a simpatizzare. Il film è introdotto dalle musiche di Lana Del Rey. Kiwi è un ragazzo dalla pelle bianca, abbandonato da piccolo ai margini della giungla. The Midnight Adventure Alla fine di ogni episodio è presente una runa da raccogliere. Si trova nella piazzetta dedicata a Francesco Saverio Nitti. Le squadre sono state divise in due gironi di quattro squadre. Davide Testi è definitivamente partito per Messina seguendo il capitano Martinelli. "Ha un'ampia sala, larghi corridoi, scalone principale in marmo e interni sofisticati." "L'attuale linea di successione discende da Girolamo Bonaparte, fratello minore di Napoleone Bonaparte." "La performance presenta alcune differenze con la versione originale dell'album." Al momento dello scioglimento, il gruppo aveva composto diversi brani per un nuovo album. Anche Tullo ne fu colpito. I pipistrelli vennero chiamati così per via del personaggio del folclore e non viceversa. "Rory comincia a frequentare la Chilton all'inizio della serie." Il soggetto del dipinto è la battaglia di Ponte Milvio, quando Costantino sconfisse Massenzio. Il braccio è misura architettonica e mercantile. "European Journal of Philosophy""." Gli interpreti principali del film sono Anthony Hopkins, Derek Jacobi e Kristin Scott Thomas. Nel secondo dopoguerra non ha svolto attività politica. In alcuni stati è in vendita attraverso il download digitale. Veramente poco a largo delle coste della baia è situata Valentia Island. La torre del radar è stata dichiarata parte del National Register of Historic Places. Gli antistaminici, che agiscono su questo recettore, sono utilizzati come farmaci anti-allergie. Inizialmente la vettura era equipaggiata con pneumatici Michelin. Per trovare i luoghi in cui divertirsi, si può chiedere al tassista. Il tratto Spokane-Portland era gestito dalla Spokane, Portland and Seattle Railway. Scheda del libro su Tout Simenon "Quest'ultimo restauro fu eseguito dopo un incendio." I due duellanti decisero di battersi in Norvegia. "L'attacco nelle zone vicine continuava mentre si cercava di soccorrere i feriti." Nacque in Valle del Cauca e studiò in un college ufficiale. Lance Laing "La ""Penelope"" affondò in dieci minuti, dopo essere stata colpita da un secondo siluro." Anche il posizionamento degli schermi è più difficoltoso e richiede un’accurata verifica. Solo la femminista Elizabeth Cady Stanton si congratulò con la coppia. La storia del manoscritto non è del tutto nota. Le squame sono persistenti e scalate in altezza. Per questo motivo appositi cartelli sanciscono il divieto di balneazione. "Alcuni criticarono la Chiesa per non essersi concentrata a sufficienza sull'Apocalisse." "Venice saluta allora per sempre il suo ""gigolò""." Se essa esiste, o è unica o ne esistono infinite. La Valle del Fiume Argentino è una delle aree più affascinanti del sud Italia. Béla fuggì in Dalmazia rifugiandosi nella fortezza di Traù. Dal matrimonio non nacquero figli maschi. Prende il nome dal suo capoluogo, Damietta. Nel frattempo si erano verificati importanti fatti. A nord-ovest si trova un sistema di rilievi noto come Dorsa Barlow. Lo sfondo della parte centrale e di quella inferiore dello scudo è nero. Lo stemma della contea di Kildare è un scudo bianco con decusse rossa. Questo edificio fu distrutto durante la Prima guerra mondiale. È la gara che Marie-José Perec non può perdere. Where Were We? Il nome è stato attribuito in onore del mineralogista italiano Teodoro Monticelli. "Nasce dall'altipiano del Llano Estacado e sfocia nel Golfo del Messico." "La seconda guerra mondiale sconvolge l'Europa e il calcio non può che rimanerne condizionato." La struttura aveva tre navate, la facciata tripartita e le absidi circolari. I ratti, come molti altri roditori, sono spesso utilizzati come animali da laboratorio. "Uno di questi, intitolato ""Third Man Returns to Vienna"", è andato perduto." "Guido consultò l'astrologo Guido Bonatti, chiedendogli quale sarebbe stato l'esito della battaglia." Che può tornare da Ives e celebrare le nozze. La più alta concentrazione di turisti si ha prevalentemente in inverno e in estate. Robert dovette arrendersi e fu esiliato. Il teatro esiste ancora ed è stato eretto un monumento dedicato alle famiglie fondatrici. Presidente della federazione nazionale dei commercianti. "Molti di essi ottennero anche posizioni elevate nell'esercito e in impieghi civili." Il disco include diversi contributi da parte di Lennon stesso a chitarra e voce. "C'è un lato deleterio in questo." Chiuse e accessibili solo per studio. I match di questa stagione vengono decisi sulla base dei punti segnati. "La sua città natale, Mondovì, gli ha dedicato il ""Premio Internazionale “Opera-Città di Mondovì""." In Olanda e Giappone ottiene la pole position. Le orecchie sono mobili e in gran parte prive di pelo. "Andersen-Corteggi, ""Pollicina"",Collana Beccogiallo, Editore Mursia per iTunes." The Hand That Rocks the Cradle Con le invasioni barbariche si perdono le tracce del territorio dell’Olgiata. La censura austriaca, dunque, intervenne, e impose un riallineamento al tradizionale neoclassicismo italiano. Al funerale presenziano Capitan America, Sharon, Dum Dum Dugan e Nick Fury. Il cranio era fornito di un notevole rostro allungato, dotato di numerosi denti acuminati. Barbra Streisand ne incise una propria versione che tuttavia decise di non pubblicare. Lisa Lantz Varia sensibilmente a seconda del substrato di crescita. "Il singolo estivo è: ""Gli innamorati""." "Apparve inizialmente sulla rivista ""Tutti frutti"", frutto dell'opera di Stefano Disegni e Massimo Caviglia." Mentre stanno compiendo dei rilievi, Langston e Riley vengono tenuti in ostaggio. "Durante il periodo invernale viene inoltre disputato, sempre in prova unica, un trofeo ""indoor""." "La struttura della chiesa è molto semplice, tipica dell'architettura romanica nei borghi di campagna." A Imola prese il potere Lippo degli Alidosi. Gli additivi sono classificati in base alla loro funzione. Jana Street. I dipendenti toccarono, per numero, il migliaio. È il ventesimo dei volumi pubblicati della saga Lupo Solitario. Anche il personaggio di Michigan J. Frog ha un breve cameo nel cartone animato. "Drax appare all'interno del Marvel Cinematic Universe interpretato da Dave Bautista." "Avanti Osoppo""!" Why Girls Leave Home Terza ricostruzione. Richard Hamilton I lati del transetto hanno finestre a lunetta. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Treviso. Ebbe un uso industriale praticamente nullo fino agli anni venti. Fruttifica a fine estate-inizio autunno. Sette anni più tardi, tali distruzioni vennero riparate. Sono inoltre presenti in tutto il Parco le principali specie italiane di chirotteri. Prende il nome dallo storico bassista dei Beatles, Paul McCartney. "Il permafrost sorge dall""'alveo"" del corpo precedentemente prosciugato." Una coppia di crateri più piccoli è sovrapposta a gran parte del bordo sud-sudest. Il programma tratta varie storie di persone che contraggono malattie rare. È un documentario che appartiene al sottogenere del mondo movie. Tale ricerca è anche il tema fondamentale della sua attività di saggista. Rientrato in pista, si ritira poco dopo. Durante la rivoluzione industriale, la sinistra sostenne i sindacati. La tomba, non ultimata, presenta poche e molto danneggiate rappresentazioni parietali. "Tra i frammenti fu recuperato un video registrato dagli astronauti durante l'inizio del rientro." McCormack viene subito messo nella squadra primavera dei giuliani. Durante il periodo bellico divenne sede del locale comando alleato canadese. Il suo lavoro ruota attraverso i concetti di imprevedibilità, di pericolo o di fallimento. Questa variazione voleva servire ad individuare eventuali falsificazioni. "Night Shyamalan, regista de ""Il sesto senso""." Può penetrare in acque dolci e salmastre di estuari e lagune. "La novità fu sancita dall'apposizione di una lapide nell’atrio d’ingresso alla tribuna maggiore." "Allo scoppio della Rivoluzione fu eletto membro del comitato delle Finanze dell'Assemblea Costituente." "Questa è l'unica area dove la specie sopravvive ancora allo stato selvatico." Notevole è la Pinacoteca, che raccoglie opere provenienti dal territorio. Il giardino è di tipo formale, costituito da terrazzamenti digradanti verso il lago. Deriva dalla ristrutturazione di un antico ricovero militare utilizzato nella seconda guerra mondiale. Le scoperte del suolo mostrano che in seguito sorgeva un castello franco. Rimaneva da definire di cosa fossero fatti i geni. "A una ha fatto del male per anni, le spegneva anche le sigarette addosso""." Le sue finestre si affacciavano su Piazza San Secondo ed il Palazzo Comunale. Tra maggio e settembre sono frequenti lunghi periodi di siccità. Arrivano così in un edificio in fase di costruzione, di proprietà di David. La sede del consiglio si trova a George Town. "L'album ha aiutato a diffondere il movimento ""Free Pimp C""." Ousmane Viera La loro influenza sulla cultura francese è forte ancora oggi. DiBiase è un cristiano rinato e svolge attivamente il ruolo di Pastore. "È la società più titolata d'Italia." Venne sepolto nella chiesa di San Giovanni sulla Roccia. Fino ad allora aveva giocato solo partite amichevoli. "Pubblicò ancora altri romanzi e alcune monografie d'arte." Non ha mai vinto con un cavallo scosso. È possibile differenziare i diversi tipi di fotogrammetria secondo due criteri fondamentali. "Le gare si svolsero nel ""Salt Lake Ice Center""." Esistono numerosi tipi di targhe speciali in Islanda. Durante la guerra andò in esilio in Svizzera. I fiori sono poco appariscenti, riuniti in capolini sferici. Gli organi cavi viscerali presentano un volume e una parete. Libri, riviste e periodici vengono pubblicati in quantità senza precedenti. Suo padre, Carlos, è maestro di tennis, mentre la madre è una docente universitaria. Nakahara ricevette inoltre una nomination come miglior regista agli Awards of the Japanese Academy. Per il riconoscimento a livello europeo serviranno ancora alcuni mesi. Tali valutazioni condizionarono negativamente la percezione di Bruegel per secoli. "Di fronte a questo si trova l'area archeologica del Porto di Traiano." Un tavolo rotante provoca sconcerto durante una seduta di spiritismo. Tornato a Vienna divenne il direttore della sezione antica del Gabinetto numismatico imperiale. Successivamente ne è stata pubblicata una versione remix. "Rispetto a ""Robinson Crusoe"", la storia di ""Foe"" ha per protagonista una donna." Il successo di Chow, nei film successivi, sembra inarrestabile. Infatti la bambina si risveglia urlando il nome della sorella, ormai morta. Inoltre ricevette un passaggio da touchdown da Ryan Fitzpatrick. Il prodotto viene venduto anche al di fuori del Giappone. "L'uomo dona anche a lui il nuovo potere, così che possa aiutare Ladybug." "Un'altra leggenda racconta che un tempo, a Legnano, erano presenti due conventi." Da allora è apparsa di nuovo anziana, tuttavia presumibilmente ha conservato la sua immortalità. Al suo funerale prese parte il papa ed il Sacro Collegio riunito. È stato anche Lord Alto Commissario al Parlamento della Scozia. È misurata in siemens. La stazione ha solamente due binari entrambe di corsa. Max non si risparmia mai! In ogni caso il gioco ottenne perlopiù recensioni negative dalla stampa. Nello stesso anno si è classificata seconda nel campionato nazionale amatoriale. È composta di un centinaio di abitanti. Tomoyuki Sakai "A Giovanni, all'epoca quasi settantenne, Polissena non diede figli." Tutti gli hotel sono membri di The Leading Hotels of the World. Egli istruì apprendisti ed impiegò lavoranti. Non potendo uccidere il suo mentore, Luis rifiuta. Il termine può essere esteso anche ai sostituenti su anelli aromatici. "Il ""Granatiere"" non ebbe alcuna parte nel combattimento." La zona personale è meno ristretta: vi sono ammessi familiari meno stretti, amici, colleghi. La componente umana era per Mulligan dunque estremamente importante. "Fa parte dell'area metropolitana di Maceió." "Joe Roy Spicer: membro de ""i Confratelli""." "In questo momento Gerardo passò alla fazione che sosteneva l'insediamento del principe Andrea." Jones è nato a West Wickham, Bromley, Londra. "L'idea di riproporre su Wii il classico ""Punch-Out!!" Lì assiste a una violenta lite tra la band e il loro manager Captain. Gli adattamenti sono però in questo caso meno spinti. Katie rimane molto colpita nel notare la propria forte somiglianza con la donna. Unico neo, il contagiri ottenibile a pagamento sulle versioni meno ricche. Chi fu il re? Il programma ha riscosso un notevole apprezzamento da parte della critica. Louise Kane, figlia del regista e produttore del film, interpreta Mary Bannon. Le fasi a eliminazione diretta vengono disputate con gare di andata e ritorno. Depositi glaciali di questo periodo sono stati trovati nel deserto del Sahara. Entrambi i genitori erano impegnati politicamente nel Partito Socialdemocratico del Lavoro. "L'obiettivo principale del linguaggio è quello di integrare la formattazione e la programmazione web." Scopre così che quella è proprio sua figlia e che Lynch è ancora vivo. Di conseguenza, ha cominciato a crescere in maniera spontanea anche in Europa. Questo non succede nel Regno Unito, dove i diritti sono detenuti dalla Corona Britannica. Questi video sono accompagnati da un articolo sul loro sito web. La dieta della gazzella di Cuvier comprende solamente foglie, erba e altri vegetali. I primi esperimenti di Herring con il triplano furono scarsamente soddisfacenti. In tale convenzione ogni trasformazione omogenea è rappresentata dal prodotto di quattro trasformazioni base. "La pinna mediana è scarsamente sviluppata, la pinna dorsale inizia all'altezza delle aperture branchiali." Jones la conforta dicendole che un giorno loro due saranno di nuovo riuniti. Capoluogo è Sonora. Le origini della banca risalgono all’ultima fase del ducato di Parma e Piacenza. Testi e musiche di Daniele Silvestri, eccetto dove indicato. Il cimitero ha inoltre una cappella detta del Suffragio. Tenne comizi e conferenze anche nella natia Lunigiana. Twilight Time Diversi autori hanno segnalato indizi di antiche correzioni nella Mishnah e nel Talmud. Si trova a est di Nur, sulle rive del mar Caspio. La scena si rappresenta a Bagdad, nel serraglio del Califfo. Lancelot vuole però dedicarsi esclusivamente alla poesia. Nello stesso periodo giocava anche ad hockey su ghiaccio. La chiesa custodisce il corpo di Santa Concordia, patrona del paese. Con questa formazione la band cominciò a registrare il terzo album. "Rispetto al precedente, ""Goal!" Durante la finale al volteggio, il cavallo viene regolato troppo basso. Le opere appartengono a privati. "Il diavolo che l'affianca è Veil, una grifone." Nella loro breve carriera hanno pubblicato due album e alcuni singoli. "Ha ottenuto il ruolo principale nel video degli 'N Sync ""Pop""." Ogni strumento si distingue senza uscire. Vengono enunciati di seguito alcuni teoremi e risultati significativi. "L'attuale rettore è Yves Jean." Il corpo è triangolare in sezione trasversale con una spina dorsale visibile. "Era situata precisamente a nord del Mar d'Azov fra i fiumi Dnepr e Don." Tuttavia gli studi hanno correlato ipotetiche cause e la storia clinica dei pazienti. Ha insegnato in una scuola mentre studiava diritto. Stazione meteorologica di Brescia "Erano molto esigenti e non trovavano soddisfazione nelle scatole di montaggio dell'epoca." I prodotti vengono giudicati da una giuria internazionale di esperti di birra. "Un esempio di oscillatore filtrante è il ""vulcano"" di cui sopra." Sono presenti anche specie a fiori singoli. "Sono presenti ascensori per l'accesso alle banchine, servizi igienici e biglietteria presenziata." Il gioco ha avuto recensioni altalenanti, ma comunque superiori alla sufficienza. Fu espulso in una partita di campionato per aver malmenato il proprio secondo portiere. "Una parte importante e innovativa dell'attività di Emilia Romagna Teatro Fondazione è la formazione." "Scorsese ha collaborato spesso con Robert De Niro, realizzando ben nove film con l'attore." "Quest'ultima, poi, rimasta vedova, sposerà Spinelli; fra i loro figli: la giornalista Barbara." In precedenza infatti Alessandro aveva lasciato le città persiane conquistate praticamente intatte. Dieppe è una famosa meta balneare in Francia. "Per l'ultima volta il torneo si è giocato con la formula del girone unico." Quando uscì nelle sale il film ricevette delle critiche tutto sommato positive. È fredda con tutti, ma ha instaurato un rapporto di amicizia con Lily Brenner. La dodicesima si eleva nella contea di Sogn og Fjordane. "La manovra riesce, e così veniamo trasportati dalla nostra epoca all'uggiosa Inghilterra." "L'Accademia collabora anche al Festival del Mondo Antico di Rimini." Gli uccelli del paradiso sono abitatori della foresta pluviale. Dopo due sconfitte, la squadra viene eliminata già alla fase a gironi. Il video vede come protagoniste sia Chiara che Fiorella Mannoia. Presenti inoltre i filtri digitali per modificare le fotografie. "Le illustrazioni e il testo del suo ""Zodiacale, opera religiosa." Hanno abitudini crepuscolari-notturne. Con Vecchioni che, ovviamente, si schiera dalla parte dei primi. Oggi ospita un Rettorato. "La sua formazione vocale, inizia all'età di quattordici anni." Hood ha dei problemi nel gestire i suoi poteri magici. In media era disponibile una mitragliatrice leggera per ciascun plotone. Ha iniziato ad arrampicare a dieci anni. In quegli anni, le celebrazioni eucaristiche proponevano frequentemente questa nuova forma musicale. Pietro e Francesco sono fratelli, ma avrebbero voluto entrambi essere figli unici. Essa può essere transitoria o permanente, multifattoriale o idiopatica. "In una intervista a ""Rolling Stone"", Rob Sheffield dichiarò che Gwen ""sembra esausta." Trovando il suo livello più alto, ha partecipato alla scalata con il suo club. James Wilkes La località è conosciuta per essere il centro geografico dei Paesi Bassi. Scatenò quindi la guerra che prende il suo nome contro i Macedoni. Finalmente, gli innamorati possono vivere felici e contenti. Higher Ground è una canzone dei Red Hot Chili Peppers. "Valentano"" che milita nel girone A laziale di Prima Categoria." Questa la parte relativa alla nascita di Isabella ed alcuni presagi. La specie è stata rinvenuta in Cina. Durante la fase di avvicinamento, la sonda ha scattato delle immagini della Luna. Israele utilizza una mano in sostituzione della scritta. I match tra queste squadre prevedono due partite di singolare e una di doppio. Nonostante la stazza possiede buone capacità atletiche e tecniche. Il capoluogo di contea è Rockwell City. Sion risulta essere più bassa delle colline circostanti. "Alcuni dei tunnel sono a tutt'oggi visitabili." Furono anche aggiunte diverse centinaia di piante al parco ornamentale. "Insegna Composizione al Conservatorio ""G. Verdi"" di Milano." Soltanto il giorno prima della scomparsa aveva tenuto un concerto a New York. I colori che lo contraddistinguono sono il bianco e il verde. Inoltre, attrasse molte collaborazioni di esperti esteri, specialmente tedeschi e francesi. "Ogni tanto anche lei è coinvolta nei ""piccoli problemi"" di Raven." Biagio di Goro Ghezzi Inoltre, la chiesa conserva un pregevole organo monumentale. The Gun Runners Burke vanta sette presenze nella nazionale maggiore scozzese. La mattina dopo, alle sue domande, Dot inanella una serie di bugie. Il suo timbro è vibrante e molto suggestivo. I primi sei classificati di ogni girone furono ammessi al secondo turno. Poi passò a Bologna e a Parma, ospite della corte del duca Francesco Farnese. Non ha sottospecie, è monotipica. Agli angoli troviamo Davide e Abramo, Elisabetta e Sara in tonalità di grigio. Poi ha insegnato alla Stockport Grammar School. Controparte di Popolo e Territorio, al Senato, fu il gruppo Coesione Nazionale. Ne recupera la memoria e tra le fotografie scopre il volto di Peter. Questi composti manifestano superconduttività a basse temperature. Debuttò come professionista subentrando nella gara del secondo turno contro gli Atlanta Falcons. Il dato resta comunque largamente al di sotto della media europea. Tutti gli Orlov di pura razza mostrano ancora oggi un forte collegamento con Bars. "L'altra metà del globo è detta emisfero australe." "L'anno dopo venne nominato giudice di pace per lo Shropshire." MacRae ebbe un figlio da entrambe le mogli. Londra ricoprì in tutto questo un ruolo ancora una volta fondamentale. Sunset suona la chitarra elettrica, sa cantare e guidare la motocicletta. Anastasio I È percorribile una variante attrezzata con cavi per escursionisti esperti. Comprende parte della città di Cagnes-sur-Mer. "L'attuale direzione è Julio Urgel." Il dramma è umano e commovente ed Evi Maltagliati lo interpreta con profonda passione. Durante il periodo di reggenza, furono lanciate spedizioni nel Peloponneso conto i Bulgari. Questa associazione è potenzialmente distribuita su tutto il territorio italiano. Le informazioni sul suo ciclo di vita provengono soprattutto dagli studi promossi in Sudafrica. Holly è una fragile ragazza accusata ingiustamente di rapimento che subisce violenze dai secondini. Il tratto costiero che si affaccia a sud è bagnato invece dal Mar Tirreno. "L'attrice ha preso parte ai film ""Three Kings"", ""Da che pianeta vieni?" Il regista australiano George Miller è stato il presidente della giuria del concorso principale. Erano invece offerti due tipi di cambio, entrambi a tre rapporti. Termina il campionato al quarto posto in classifica generale, ottenendo anche due vittorie. "È membro dell'Accademia norvegese di Lingua e Letteratura, e collabora con varie testate estere." George Back fu un valido artista. Le sue opere furono molto apprezzate in Italia, Francia, in Germania e in Russia. Al contrario per la prima volta giunsero ai playoff entrambe le squadre della Florida. In Italia non ha avuto un notevole successo. È considerato un fattore di rischio. A Cantù è stata intitolata una via del centro abitato. Dal matrimonio, nacquero due figlie ed un figlio. Il video mostra la band suonare in una casa abbandonata. Successivamente furono recuperati gli arredi originali, gli affreschi e gli arazzi alle pareti. Votò contro anche il proponente del disegno di legge, Marco Boato. "Nella chiesa di Sant'Aspreno al Porto a lui dedicata si trova il suo Pastorale." Era gemella di Edvige. In tempi più recenti, racconti di metamorfosi appaiono, per esempio, in Stevenson e Kafka. "Alla sua memoria è dedicato il ""Memorial Graziano Battistini""." Inoltre permette di sapere qual è la variazione del valore della grandezza. "La luce viene dal cielo""." Per poter lavorare era necessario che fosse appeso al muro in verticale. Questo primo foglio contiene due tabelle e due altri schemi. Nel doppio femminile hanno trionfato Ellen Roosevelt e Grace Roosevelt. Iniziò spontaneamente a disegnare nel laboratorio di suo padre, un geniale costruttore meccanico. Seguiranno anni difficili sia per i rossoneri che per lo stesso Maldini. "L'anno successivo vengono presentate le versioni enduro." "All'interno del complesso del monastero rientra anche la sacrestia della basilica, in stile rinascimentale." Si sposano a Madrid. Sono certo che questa sera ti verrà data in moglie. Sono presenti principalmente nelle zone esposte alla luce, soprattutto sul volto. Una copia del film esiste ancora. Emo e dettata dal cav. La camera di combustione è di tipo anulare. "Fu il primo lungometraggio girato da Roscoe 'Fatty' Arbuckle." "Fu membro della Regia Deputazione di storia patria, nonché dell'Ordine Mauriziano." Fratello di Amar-Sin, anche Shu-Sin si proclamò dio. Nidificano sugli alberi, edificando il nido con il muschio. Il cantante Benito Urgu intraprenderà la carriera di cabarettista. Grayson cattura poi Laura mentre cerca di riunirsi con Dooley. Domenico e Sisto, annesso alla chiesa della Madonna del Rosario, a Monte Mario. A partire dagli anni settanta lavorò inoltre come ingegnere del suono. "In senso generico, è adoperato il termine ""śakti""." È un esponente della destra storica e del blocco agrario conservatore. Successivamente entra nel nuovo partito di centrodestra, il Popolo della Libertà. La discografia di seguito non è completa, ma abbastanza rappresentativa. Agli inizi del Cinquecento pervenne, con Aloisio, al ramo dei “Gonzaga di Castel Goffredo”. Sul suo territorio si trova il Rifugio Baita Iseo. Il superbo e appropriato arrangiamento orchestrale di Del Newman completa il tutto. "L'attività solare segue un andamento ciclico di undici anni." Altri discendenti vivono a Porto Alegre. In seguito si afferma nel suo paese. I progressi nella microscopia hanno prodotto un profondo impatto sul pensiero biologico. Le porte costruite furono nove, ma attualmente di queste ne rimangono solo tre. "Ma non solo i costi sono eccessivi, l'esecuzione degli edifici è talvolta scadente." Era bipede, vegetariano e viveva in branchi. Gli aggressori, sorpresi, lasciano la ragazza e si precipitano sul suo difensore, che scappa. Lo sciame meteorico è ancora da confermare. "Da parte della carta stampata, i pareri su ""Royal Pains"" sono stati contrastanti." In alcuni punti essa è scavata nella viva roccia. Il Belgio ha qualificato nello short track due atleti, entrambi uomini. "Ha collaborato anche con la rivista ""Il Calendario del Popolo""." Indebolito nel fisico, fu colpito dalla tubercolosi, dalla quale non riuscì più a guarire. Dati estratti da Spitfire Society "Si celebra ogni anno il ""Flinders Day"" per commemorare il suo sbarco." "Anche un'eclisse solare contemporanea ad un transito di Mercurio è altrettanto rara." Autodidatta, egli si concentrò la maggior parte del suo lavoro sui treni e tram. In seguito, invade con i suoi amici il ristorante dove lavorava e danza. I due decidono di provare a costruire il loro futuro insieme. Specializzata in ritratti, i suoi lavori migliori hanno come soggetto i bambini. Alla fine ogni racconto sono inserite tre sezioni, rispettivamente: Riflessioni, Contromisure e Conclusioni. Molte erano le percosse che venivano inflitte quotidianamente in modo arbitrario. I loro primi tre album furono autoprodotti. Tra i reclusi. I due giovani si sposano... e Jimmie si risveglia dal sogno. Gli occupanti del sito probabilmente migrarono dal Guatemala. A volte vengono utilizzate anche le uniformi scolastiche assieme agli altri elementi dei Pionieri. "Sostituì Marilyn Monroe nella colonna sonora del film ""Follie dell'anno""." Anche le dure pratiche del commercio delle pelli erano una fonte di tensioni. La corteccia ruvida è di colore grigio scuro e i rami ascendenti. Le prime due classificate di ogni girone si qualificano alla fase successiva. Si tratta di un poliedro uniforme, stellato e non convesso. "Un'altra caratteristica esterna era data dal tetto apribile, disponibile di serie fin dall'inizio." In seguito, giocherà a Gragnano. Ogni musicista vuole fare qualcosa di duraturo, qualcosa che rimarrà a lungo nel tempo. "Organizzandosi intorno ad un nucleo di sviluppo, diede luogo alla depressione tropicale ""Thirteen-E""." West of Zanzibar "Qui fu subito riconosciuto, arrestato e consegnato all'Inquisizione romana." Melanie, romantica, sogna il bel ragazzo della Ivy League. È facile vedere dei pony durante numerose attività equestri. Il papato cercò quindi la soluzione dei conflitti per via militare. Questa formazione è approssimativamente circolare, con un piccolo rigonfiamento nel bordo interno settentrionale. Si gioca annualmente a Heilbronn in Germania. Schenectady venne quasi abbandonata. Prossimamente Michele Caputo sarà in onda su Sky con una sua trasmissione. La voce del sangue La stazione ha tre binari per servizio viaggiatori. "Intanto Stewie crea una macchina del tempo per oltrepassare ""l'orribile fase della dentizione""." I contratti di cessione dei diritti di autore sono scritti solitamente dalle case editrici. "In realtà l'isola è il luogo prescelto da Ozymandias per attuare il suo piano." Ethan è inoltre fluente in latino. In seguito gioca in prestito nella e nel Marzotto Valdagno. La valona infatti copre un genere lirico-declamatorio che racchiude recitazione e canto. I Peruzzi si trasferirono nel cosiddetto palazzo di Ubaldino Peruzzi, nella stessa via. Nella parte occidentale, la baia si addentra nella penisola della Frisia. "Ritornato negli Stati Uniti, andò a vivere a Los Angeles dove diventò direttore d'orchestra." "Ai due anni in Piemonte seguì la cessione al Perugia, al tempo rampante ""provinciale""." "Victoria Newton del ""Sun"" ha definito la copertina del disco ""la migliore da anni""." Una nazionale, sostanzialmente diversa si reca in tour in Sud America un mese dopo. Il brano, prodotto da Corrado Rustici, è stato scritto interamente dal bluesman reggiano. "A teatro, lavorò, tra l'altro, in opere di Goethe, Schiller e Kleist." Le foglie sono colorate di verde lucido. Nel contempo essi rispondono in modo reattivo a stimoli interni ed esterni. Non essendoci stata distribuzione vengono riportati con il titolo originale. "Partecipano al concorso cori provenienti da ogni parte d'Italia." "Prese parte anche ad un episodio della serie classica di ""Ai confini della realtà""." Terminò così anche la signoria dei Carraresi su Padova. Appassionato sportivo, era un giocatore di polo. "Dopo la morte del padre l'arte lasciò presto il passo alla politica." "Ha scritto per L'isola dei famosi, Domenica Live, Detto fatto, X Factor." Solo Maggie ha portato regali per tutti ma è imbarazzata e si allontana. Inoltre, si comincia ad appassionare di teatro e tenta di scrivere un romanzo. La sede è in via dello Sport. In alcuni individui, il petto e i fianchi sono talvolta completamente rossi. Casi particolari sono tuttavia quelli dello Shintoismo settario e di quello di Stato. Nelle lunette trovano invece posto alcuni vedute paesaggistiche di epoca successiva. "Savoia qualificato per sorteggio""" "Eredi e protagonisti della Storia""." Le storie diventeranno più lunghe e verranno ripubblicate per intero in versione cartonata. "Nadir Shah sognava un impero che spaziava dall'Indo al Bosforo." "L'episodio pilota è diretto da Pierre Morel." I protagonisti sono Tom Mix e il suo famoso cavallo Old Blue. Il compagno di squadra è Alexey Ivanov. Nominò suoi ministri o consiglieri in cariche di differenti aree o settori della Somalia. "Quest'ultima è la più potente e versatile." Questa volta il Rimini incontra il in semifinale e il Gubbio in finale. Vi erano poi bettole e locande che potevano svolgere saltuariamente anche attività di bordello. Il Talmud dà ragione ai saggi. Ogni atto inizia con un filmato introduttivo. Punto di appoggio può essere il Rifugio Bozzi. Il lascito di Ebner è conservato presso il Brenner-Archiv di Innsbruck. "Il Francavilla torna in Serie D per ripescaggio, perciò viene ripescata l'Amiternina." Fu in astronomia che Severo diede il maggiore contributo alla conoscenza scientifica. Ha raccontato inoltre che in esso Clarence Clemons suona il sassofono. Così muore Ben, e quindi anche Glory. Il corpo è pieno di segni, strisce e puntini, aree illuminate ed aree oscure. Nessuno gli aveva creduto. Visitò Trieste, raggiunse Venezia e da qui Roma, poi Napoli e infine la Sicilia. In tutta probabilità era anticamente corredata anche di predella. La sede amministrativa è a Genova. I tre brani provengono dai diversi repertori dei Kajagoogoo e di Limahl. Ai suoi piedi è la chiesa di San Pietro a Pergolato. Fu anche autore di diversi libri soprattutto dedicati al mondo del jazz. Fa razzie nei nidi delle api. Le numerose striature verticali sono dovute allo scorrimento di rivoli di acqua piovana. Incarcerato a Scandiano prima e a Reggio Emilia poi. Entrambi provengono da Phillip Island. Parte del convento è oggi destinata a museo e pinacoteca. Domiziano non garantì alcun sostegno militare ai Romani, ma ricevette denaro dai Romani. Lo strumento può terminare tronco o a becco di flauto. Tra volumi, saggi e articoli, è titolare di oltre un centinaio di pubblicazioni. Problematica è la ricostruzione degli equipaggiamenti bellici delle prime forze armate musulmane. Il ricavato degli spettacoli viene devoluto in beneficenza. La tradizione tramanda nomi di altri vescovi, non accertati storicamente. Altre biblioteche nazionali offrono servizi simili o impongono pratiche simili a questa. Il distretto comprende la parte orientale della provincia di Latina. "Ha tenuto corsi anche in biblioteche e scuole medie sempre nell'ambito dello storytelling." Persone di nome Josh Il campionato è stato vinto per la prima volta nella sua storia dal Barcellona. Il tutto è stato interpretato come una rappresentazione allegorica del Paradiso. La divisione macchine del caffè domestiche rimane nel gruppo Philips. Il Passo del Predil condivide la stessa particolarità. La rivista ha una periodicità annuale. I tre angeli principali sono Monica, Tess e Andrew. Le aree a lecceta più consistenti si trovano presso punta Giglio. Secondo alcuni testi mediocre. "La voce in sottofondo afferma che ""Il destino del mondo sarà in bilico""." Possono includere sensazioni di perdita, tristezza e ansia. Inoltre il processo di corrosione è ulteriormente facilitato dalla rigenerazione del cloruro di sodio. Il colore dei fiori, in genere molto appariscenti, va dal bianco al verde. Questa fu quindi la seconda eliminazione del Royal Rumble match. Il peduncolo caudale è rosso. È una delle quindici dee descritte da Snorri Sturluson nella sua Edda. Il suo distacco dagli Stones non ha mai trovato una spiegazione univoca. È sepolto a Cavour. Dopo quattro anni coi bianco-neri, passa allo Sporting Lisbona, in Portogallo. Il problema dei rapporti tra le strutture identificate si ripropone nel capitolo successivo. Si recò poi a Roma per terminare i propri studi. Le orecchie sono allungate e presentano una caratteristica curvatura laterale nella parte terminale. Le esposizioni includono le prime banconote emesse dal primo governatore della Grecia Giovanni Capodistria. "Questo termine è riferito principalmente ai pesci d'acqua dolce." Queste molecole altamente reattive sono un inevitabile sottoprodotto del metabolismo cellulare. "Allo stesso tempo, Grohl combatteva alla ricerca della sua posizione all'interno del gruppo." Fu la prima Coppa conquistata da una squadra italiana. Come unica arma si ha un raggio che spara verso destra. "All'epoca, faceva parte di un gruppo di tredici villaggi tedeschi denominati genericamente ""Rut""." Elizabeth e Marilyn capiscono che le loro probabilità di successo sono molto basse. Muore due anni più tardi, a ottantuno anni. Grandi finestroni fiammeggianti si aprono nelle pareti. "Ha tenuto diversi corsi e masterclass per giovani direttori d'orchestra in Australia." "Giocata nell'ultimo turno." Lig la terza serie calcistica turca. Il trust, a differenza del contratto fiduciario, è opponibile ai terzi. Il giocatore deve affrontare enormi boss in ogni livello. Conserva inoltre numerosi pregiati manoscritti, alcuni risalenti al X secolo. "Più in generale nessun indizio utile venne rilevato all'interno o all'esterno della casa." Ne usciranno ventuno numeri sino al settembre. In questo modo egli poteva minacciare direttamente il principato della Baviera da ovest. Le venature della pagina inferiore sono pelose. La parte terminale della colonna vertebrale è filiforme. Da quel momento lavora alternando cinema e televisione. "La chiesa è l'attuale sede dell'Archimandritato del Santissimo Salvatore." Il film è inedito in italiano. "La valle del Peene è la più grande zona umida dell'Europa centrale." Successivamente pubblicherà due nuovi singoli. "Inizialmente il brano era stato intitolato ""Amistad"" durante le prime esecuzioni dal vivo." La settimana successiva, Batista sconfisse The Great Khali per mantenere la sua opportunità titolata. La cittadina ha una scuola. I primati mondiali superati furono sei, di cui ben quattro in campo femminile. Nel prosieguo della sua vita contrasse altri due matrimoni. Fu Federico Zeri a studiarne la ricostruzione. "Gli Episcopali perciò rifiutarono l'uso delle altre congregazioni." Thomas Tryon difese le ragioni etiche del vegetarianismo. Il Comitato fu riconosciuto dal Comune. "Fu eretta probabilmente tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento." La pellicola è stata accolta in modo positivo dalla critica. Circoscrizione Veneto "Frequentemente sulla scena utilizza un linguaggio ""sporco""." "Significa quindi propriamente ""la santa""." "Il ""foie gras"" è uno dei prodotti più famosi della cucina francese." Sue opere arrivarono anche in Italia. Il padre di Kaplan era un musicista e suo nonno era un attore. In tali materie ha raccolto finora circa ottomila volumi. Degna di nota la collaborazione con Chris Franke dei Tangerine Dream. Si intravedono molteplici spot bluastri, segno di attività di formazione stellare. Questo piano si ritorce contro, tuttavia, quando Tatiana cade veramente in amore con Bond. Frank Wilson Le relazioni genetiche tra popolazioni sono state stimate a partire dagli alberi filogenetici. "Le canzoni sono tutte legate al tema dell'amore." "L'album ottenne buoni riscontri di critica." La collezione che custodiva finì depredata e dispersa. Egli la riconobbe come propria nipote e la fece sposare ad un conte polacco. "Per quanto concerne quest'ultima attività, ha giocato nelle giovanili dell'Ørn-Horten." "È il secondo più grande lago del Guatemala, superato solo dall'Izabal." Come suo amico personale, si sente in dovere di partecipare. "In quale modo il ""nostro"" mondo è diventato libero?" Ella ricevette tre medaglie, di cui una di prima classe. "Durante gli anni all'università ha diretto diversi cortometraggi studenteschi." Il nido viene costruito nelle cavità degli alberi e viene chiuso con del fango. La concomitante assunzione di cibo non sembra influenzare la biodisponibilità del farmaco. Ha due sorelle maggiori, Kelly e Hunter. Campionati regionali suddivisi fra ciascuno dei cinque Comitati Regionali. Degli interni originali non è rimasto nulla, mentre la facciata neoclassica è rimasta intatta. La canzone è stata scritta da Sting insieme al chitarrista Dominic Miller. Con la maglia del Botev, Steven farà notare al meglio le sue qualità offensive. In questa categoria rientrano le pistole. La sua profondità è unificata dalla norma e indicata in opportune tabelle. Venne influenzato da Carl Friedrich Lessing. Si trova nel quartiere di Seocho-gu. Le vincenti si qualificano alla fase finale. "La città è anche conosciuta come al-Arwī e al-'Arwī." La tomba di Katō si trova nel cimitero di Aoyama, Tokyo. La precedente serie basata sul pianale M continuò la commercializzazione come Fifth Avenue. Può considerarsi uno dei fondatori del football ungherese. I sistemi di riferimento possono essere classificati secondo vari criteri. La presenza dei Liguri nel territorio è stata testimoniata da alcuni ritrovamenti archeologici. Il suo quartier generale è situato presso la citta di Saint Croix. Questa colorazione può macchiare permanentemente delle lenti a contatto. Il suo capoluogo è Jordan. "L'istituto conserva inoltre una dettagliata documentazione inerente alla guerra di Liberazione Nazionale." Thompson fu il più veloce nel warm-up della domenica mattina. "Ci sono diverse registrazioni dell'opera." Il capoluogo di contea è Tulsa. "Alla memoria del comandante Risso venne conferita la Medaglia d'argento al valor militare." "Durante la notte, furono recuperate altre otto persone, tutti membri dell'equipaggio." Due turisti trovano un cerbiatto e credendolo abbandonato, lo consegnano alle guardie forestali. Si tratta di un personaggio estremamente intelligente, nonché abile stratega e tattico. Gestisce una pasticceria Attualmente viene pubblicata a cadenza irregolare. Vennero così a fondersi due tra gli editori più importanti della città. Le piace Ken e ha una grandissima stima di Mimi e Izzy. È ancora oggi uno dei più diffusi organi di stampa cattolica francese. La medicina contemporanea ha ripreso queste vecchie pratiche per trattare le stesse malattie. Nel frattempo arriva Jill, madre di David che lo porta in salvo. Questa caratteristica permette due utili costrutti di programmazione. In Italia non è ancora stato distribuito. In seguito ha proseguito la carriera in formazioni delle serie minori. Dovendo scegliere da che parte stare, Nerone preferì puntare sul secondo. È di un colore di fondo verdastro. La diocesi di Novara fu dunque un arresto imposto alla sua carriera. È stato diretto da James Hayman e girato a Vancouver. Nascosti dalla neve, gli incrociatori britannici aprirono il fuoco. Dal matrimonio nascono Marco e Gianluca. Nel frattempo Dottor Psycho cominciò a farle fare gli incubi. La sua agonia non fu lunga. "È conosciuto anche col titolo ""The Chef""." Inoltre, molti personaggi della serie madre appariranno nello spin-off. Al suo attivo ha inoltre esperienze come pittore e soggettista radiofonico e televisivo. Vengono promosse nella massima serie la Becchi Forlì e la Partenope Napoli. Nonostante il suo attaccamento emotivo al personaggio, egli accetta la situazione. Esattamente un mese dopo, Céline si spostò a Las Vegas, nel Caesars Palace. "Stanton vuole ""aiutarlo"" e iniziano una corrispondenza." La sua resistenza al freddo ed alla fatica in altitudine sono proverbiali. Di antichissima origine vivono di caccia. Finalmente, i Power Rangers trovano lo Zaffiro Blu. Agli inizi degli anni novanta la vita sentimentale del musicista ebbe una svolta. Infatti, il loro olfatto molto sviluppato li rende eccellenti cani da ricerca. Si distinsero anche in altre importanti e storiche battaglie di terra e di mare. Tale possibilità risulta comunque marginale e non scevra di pericoli per chi volesse usufruirne. "Dopo la laurea ha lavorato come redattore del ""Courrier de St-Moritz""." "Nella sua storia, l'abbazia fu sconvolta più volte dalle piene del Po." Vengono inoltre elencate tutte le produzioni audiovisive. Abbiamo mandato la traccia a Cardi B e lei ha spaccato. "L'episodio è stato acclamato dalla critica come uno dei più belli della serie." "Tutta l'area riveste notevole importanza anche sotto l'aspetto geomorfologico." Il suo funerale ha avuto luogo presso Southend-on-Sea. Ci sono importanti progetti per espandere ulteriormente lo scalo. Tale somiglianza si apprezza guardando il Monte Somma dalla cima del Vesuvio. Oggi si trovano accenti distinti nelle diverse nazioni delle Americhe. Si trova nel Vorarlberg austriaco. Love in Stereo In Nazionale gli capitò anche di giocare come laterale destro. Attualmente risiede a Monte Carlo. La città natale ha dedicato al suo nome una scuola media cittadina. Spesso, specialmente nelle donne, il sopracciglio viene modellato per motivi estetici. La bassa temperatura del lago avrebbe invece rallentato il processo di decomposizione. Dopo il Terzo concilio buddhista, Ashoka inviò alcuni suoi missionari in Nepal. "I due ricevettero sia l'educazione etrusca sia quella greca." Il dipinto ha sempre trovato una notevole fortuna critica, a partire dagli antichi commentatori. "Anche l'oratorio precedente era intitolato a san Bernardino." Roo chiede a Olive di sposarlo, ma lei rifiuta per continuare come prima. In Palestina gli Ebrei ricostruiscono il Tempio di Salomone distrutto dai Babilonesi. Il farmaco viene quindi rilasciato nella cellula, dove esercita la propria funzione. La faccia è nuda e nera, con occhi marroni. Quando sono abituati al labirinto, i roditori preferiscono esplorare anziché finire il compito. La figlia di un militare, il quale è in missione in Afghanistan, viene rapita. Esse sono individuate da un proprio nome. La cattedrale era originariamente una chiesa parrocchiale. Molti archeologi credono che Clemente stesso progettò e costruì il monastero. Le sue opere sono difficilmente distinguibili da quelle degli altri componenti della sua famiglia. "È stata anche l'agente nei primi passi da cantante per Rihanna." Da molti giorni il Krusty Krab è a corto di clientela. Fra i collaboratori, si ricordano: Adamo Mancini, Errico Malatesta. Il brano appare nel disco in versione remixata. Due piccoli angeli compaiono negli angoli superiori della tavola. "La canzone è inoltre inserita nel secondo episodio della quarta serie del telefilm ""Medium""." "L'educazione musicale della Sketch incominciò all'età di tre anni, con lo studio del violino." Tornati a casa Sissy e Bud litigano furiosamente e Bud manda via la moglie. Testi e musiche di Tyler Joseph, eccetto dove indicato. Venne così a crearsi una delle più belle strade conventuali di Napoli. "La struttura aeroportuale è presentato in un documentario trasmesso dal canale televisivo ""History""." In altre parole la supersimmetria è per definizione una simmetria tra fermioni e bosoni. Vincendo subito la Coppa Suruga Bank. Rete di comunicazione Ji, significa polo, polarità. Lì si convertì al cristianesimo e fu battezzato. Incontrava il Nilo nella parte Sud della Grande Curva. Kato venne presentato in origine di discendenza filippina o giapponese. In epoca successiva la chiesa della fortezza fu dedicata a san Leone. "È anche noto per il suo impegno nella protezione dell'ambiente." Egli si pose alla testa delle truppe che entrarono nella città conquistata. È anche un cantante e uno scrittore. Inizialmente fu sepolto a Parigi. Il pittore Felice Damiani lasciò in eredità numerosi oggetti del suo lavoro a Virgilio. In generale, è ogni suddivisione con identità propria di una città o un paese. In passato è stato anche attore di teatro a New York e a Chicago. "Entrambi i brani sono cantati dallo stesso Lake e presenti nell'eponimo album." Dopo avere conseguito la laurea, Ocasio-Cortez è ritornata al Bronx, dedicandosi a lavori umili. Halder sopraggiunge e lo salva dal rischio di un pestaggio. Il capoluogo di contea è Idaho City. Buon velocista, si distinse nelle corse in linea. Era una berlina a quattro posti, disegnata da Ed Cole e Bill Mitchell. Fu vice progettista del programma Buran fino alla sua morte. Per la mostra viene ristampata una selezione delle lastre. "A volte viene anche piegato all'altezza delle ginocchia per aumentarne la comodità." Viene ampliata la gamma dei prodotti anche agli snack salati, pani e dolci. "Il tutto è usualmente denominato ""account utente""." "Quando il pilota fu abbastanza vicino, l'oggetto accelerò e sparì di nuovo." "Forma colonie, con diversi individui che vivono uno accanto all'altro." Fece il noviziato a Lecce e Gravina di Puglia. Oggi è aperta al pubblico e permette di ammirare una stupenda vista dalla sommità. La loro attuazione resta da verificare.. Negli ultimi centimetri della prima porzione il peritoneo ricopre solo la faccia anteriore. Pasquale Valsecchi Queste lampade vengono comunemente chiamate anche luci di emergenza. Inoltre, il lago si nutre di falde acquifere e precipitazioni. Il vinse il campionato per la quarta volta nella sua storia, la seconda consecutiva. Any Port in a Storm Negli anni successivi i vichinghi si spinsero più ad ovest. Il proprietario lo guarda allontanarsi sorridendo divertito. È la loro produzione direct-to-video finale. Uno psicopatico sta per compiere il suo ennesimo delitto. È stato anche wrestler e sceneggiatore. "Club con più tifosi del paese, è calcisticamente rivale dell'." Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria della Celestia. Nella Milizia raggiunse il grado di Primo seniore. Batta Lercari. A-B da non più di due stagioni sportive particolarmente distintosi. It got to a point and Stone was over it. Il nome è adespota, ovvero non è portato da alcuna santa patrona. Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e tre paia inguinali. Loro rifiutarono. Il fidanzato di Tiffany rompe il fidanzamento. "Tutto ciò dava a Cesare un'angoscia insopportabile." Marcus Sandberg È un cocktail di droghe. La sceneggiatura è firmata da Charles Mortimer Peck. Il video contiene inoltre molti riferimenti ad altri artisti del mondo della musica. "L'organo è ancora oggi perfettamente funzionante, con la medesima tecnica antica." A quello del Maine sono presenti molte gare per varie categorie. Legata alla madre, andò spesso a farle visita durante il suo arresto domiciliare. Passano alle semifinali le prime due classificate in ogni gruppo. "Tuttavia contribuì alla restaurazione al potere di Cosroe, comandando l'ala destra dell'esercito bizantino." Comprendeva parte del Banato e della Transilvania e deve il nome al fiume omonimo. Isabella però rifugge le profferte di Mustafà e scappa dal palazzo con Lindoro. Le unghie, di colore nero, sono decisamente lunghe e forti. Il corso di studi durava due anni e terminava con un diploma. In questo Europeo giocò una sola gara, complice anche la prematura eliminazione della squadra. È molto difficile stilare una lista definitiva delle Kumari. "Il software infatti non è il ""proprietario"", ma piuttosto l'oggetto che è esclusivamente posseduto." Le donne che furono prese schiave concubine e mogli non furono mai liberate. Il telefono satellitare può essere sia un telefono fisso sia un telefono mobile. "È pertanto consigliabile fare un ricambio d'aria nell'ambiente." La regia è di Stefano Reali. Le eliche previste erano, presumibilmente, tripala metalliche a passo variabile in volo. Tutti gli episodi sono doppi e hanno il nome di una canzone popolare. Il velivolo rimase allo stadio di progetto per la fine delle ostilità. Attualmente è parte dello Stato di Haryana. Il suo personaggio più famoso è stato sempre conosciuto dai lettori come Mac. La ampia maggioranza della popolazione troiana professa la religione cristiana nella confessione cattolica. Successivamente lavorò a Stoccarda e Mannheim. Sua madre gli presentò il principe ereditario Cristiano e li incoraggiò a sposarsi. Consigliere di Matteo Salvini per la politica estera e di difesa. Le vertebre caudali indicano che la coda era compressa lateralmente. "E se, e quando, il dio Osiride lo avesse chiamato, un ""ushabti"" avrebbe risposto." La specie è diffusa in Colombia centro-settentrionale ed in gran parte del Venezuela. Le vincitrici sono immediatamente promosse in Liga Leumit. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardato dalla Luftwaffe. "Dopo la guerra insegnò logica e metafisica all'Università McGill di Montréal." Nella lingua parlata e nei dialetti la declinazione non viene evidenziata. È un tumore raro. "Rinchiuso in una cella si trova l'Hulk Diavolo che rappresenta il lato oscuro." Così la signora chiude la parentesi e torna dal marito. Collegio elettorale di Brivio Già la legge n. Carlini era un centromediano dal gioco duro ma sempre leale. I personaggi sono stati decretati ben realizzati ma dalle animazioni troppo legnose. Nella sua carriera, Marjorie Daw interpretò oltre una settantina di film. La crescita professionale del Sartori è stata favorita anche da alcune importanti frequentazioni. "Il fatto fu ricordato dallo stesso Tupac in un'intervista al settimanale ""Vibe""." "La vegetazione andò estendendosi fino alla zona dell'attuale località di Tagliata." Una fascia marcapiano sottolinea la separazione fra il piano terra ed il piano nobile I tre capirono che si trattava del talismano e lo inseguirono. "In questa zona si trovano anche numerose specie di ""Aloe""." Le foglie sono la parte commestibile della pianta. In diversi luoghi esistono frammenti che si vorrebbe provengano da essa. Richard Frost della Bell conservò un ruolo come consulente civile per il programma. Facendo benzina presso un distributore, Paul viene a diverbio con una banda di motociclisti. Le date fra parentesi si riferiscono al periodo di governo del relativo presidente. Vive a Londra e ha un figlio avuto dalla compagna, la regista Sharon Maguire. Chiudevano la vista posteriore i due fari rettangolari a sviluppo orizzontali. Montagne della California. È prozia materna di Ciccio, poiché è la sorella del padre di sua madre. "Queste norme sono così denominate ""bilaterali""." "In Italia, uscì l'anno successivo." Cattelan vive e lavora tra Milano e New York. È stato giustamente osservato che i diritti cosiddetti naturali sono, in realtà, storicamente determinati. Il gioco è stato reso disponibile solo in Giappone. Nasce dallo sbarramento del torrente Maira ad opera di una piccola diga idroelettrica. Fiorisce in luglio-agosto. "Sorge anch'esso lungo via Borgo di Mezzo, di fianco al palazzetto dei Vescovi." Apre uno studio nei pressi della Bastiglia, in Boulevard Beau Marché. Il Sigillo Nazionale è di forma circolare, senza sfondo e contornato da tre bordi. Molto rara anche in cattività dove la riproduzione è ottenuta in pochi allevamenti. Era altresì un ottimo assist-man. Il buco si richiude anche se il mostro riesce a liberarsi prima. "Nei primi giorni della California, le rapine sono all'ordine del giorno." È il quarto film diretto da Ince. La diocesi è perciò attestata dalla metà circa del X secolo. Successivamente ha allenato nel settore giovanile del Lecce. I primi fossili di invertebrati risalgono al tardo Precambriano. "Al Partito Democratico ha dedicato due libri, ""Il Partito democratico." Il Duomo non è sempre stato ubicato nella sua attuale posizione. Virgilio Ferreira "La foce avviene nel Mar Ionio e precisamente in località ""San Marco""." Conserva la pianta originaria e parte di una curva con alcune arcate. Accettata la proposta, venne scelta la città di Córdoba de Veracruz per la riunione. Sottostante la strada principale è il piccolo cimitero del paese. Orange City Gli artigli erano poco sviluppati. La proposta del predicatore risultò però svantaggiosa ai Caminesi, sicché le ostilità ricominciarono. Mentre la cerca, Tōma finisce nella trappola di un altro mago, Kanzaki Kaori. Solitario, fu un grande idealista, un visionario e perciò venne molte volte incompreso. "Il campanile venne realizzato, invece, su disegno dell'architetto Domenico Lucchi." In questa tornata non ci furono eletti. Le estati sono fresche e brevi. "Fu l'ultima interpretazione di Max Adrian." Gli sono attribuite alcune monete emesse a Reggio. "Egli era consapevole di avere segnato una tappa importante nell'emotrasfusione, cercando metodi anticoagulanti." Sarebbe questa la prima testimonianza di un Danton ormai votato ai destini della Rivoluzione. "Marina siciliana"", andò allo stesso Bentinck." Impianti e rotabili furono progressivamente ripristinati nei mesi successivi. La forza delle idee, questa esiste. Il codice di migrazione interessa gli operatori che impiegano tale tecnologia. Lolita dichiara che John vuole lasciare la famiglia per lei, ma John la smentisce. Le pendici meridionali della montagna fanno parte del Parco naturale regionale delle Alpi Liguri. In particolare viene omessa la morte del pilota del leone azzurro. "Spesso le opere sono realizzate attraverso procedimenti industriali, a scapito dell'artigianalità." È il luogo dove secondo la leggenda approdò Enea quando morì il padre Anchise. "Si hanno all'inizio della primavera, quando le larve penetrano nei boccioli e li distruggono." "Un'altra stazione situata nelle vicinanze di Kingston Vale è quella di Wimbledon Park." "L' ha vinto il titolo per la quinta volta nella sua storia." Yolanda dovette regnare come reggente. Questo animale è noto per numerosi fossili, rinvenuti in varie parti del Nordamerica occidentale. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Torino-Sassi. Richard Ryan "L'applicazione di questa tecnologia verrebbe inoltre valorizzata per l'occupazione di zone fredde come l'Artide." Gli Aztechi praticavano un tipo di confessione. Dopo essere tornati a Saint Augustine, Liam e Billy continuano a legare. La madre "In un'altra puntata, scopre di essere già nonno grazie al figlio Larry." Le sue ceneri riposano alla Certosa di Bologna. "È socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei e della Pontificia accademia romana di archeologia." Questo brano,ha un ambiente di musica cubana. "Al termine della Prima Guerra Mondiale, l'isola venne occupata dalle truppe italiane." "Questa fu l'ultima stagione in cui i playoff si disputarono con questo formato." Una parte importante del operativo fu sviluppato in Assembly, mentre il restante in Pascal. Il video musicale fu girato a Vienna. Mauricio Pozo Si conosce poco sulla storia di questo mezzo. Dopo una serie di difficoltà Costanza riesce a concepire il figlio tanto desiderato. Essa è sia eccessiva che prolungata rispetto alla normale durata e intensità fisiologica. "È stato giornalista presso la redazione napoletana dell'Unità." Quindi si possono ricavare i coefficienti aerodinamici e le derivate di stabilità. "L'interno a forma di croce latina ha un'unica grande navata con tre cappelle addossate." Ha un figlio, Mattia. Di questa antica sede africana sono noti cinque vescovi. "Entrato in magistratura, ricoprì l'ufficio di pubblico ministero e di giudice civile a Milano." Gli individui possono pattugliare la stessa area più volte. Necessita di temperature calde nella fase di fioritura da raffreddare nella fase di riposo. Oggi si trova al Museo egizio del Cairo. Il capo opposto, sulla sponda sud, è il capo Kerry. Cresce su terreni rocciosi nella foresta tropicale della Sierra Madre Orientale. Si tratta di racconti fantastici, estremamente vivaci. Abitata da un nucleo famigliare. Abita in una roulotte con suo padre. Viene così arrestato. Gold nello stesso anno. Ne sono note alcune varietà principalmente in giallo e arancione. La pellicola contiene inoltre numerose inesattezze storiche. Il governatore era nominato dal Presidente degli Stati Uniti. Sue opere sono anche conservate alla Pinacoteca nazionale di Atene. Negli anni il film è diventato un cult, soprattutto tra gli appassionati del genere. Tipico bozzetto dei piccolo-borghesi romani, dove ciascun artigiano ha una sua filosofia della vita. Kirchdorf am Inn La commissione è del vescovo Ildefonso Manara. Sul territorio sono presenti alcuni nuraghi. In occasione di questo episodio Smaug fu ucciso. Fu patrono della città di Rouen fino alla morte di san Romano di Rouen. La proposta passò alla Camera dei Rappresentanti, ma si arenò al Senato. Le tre maggiori città metropolitane formano un triangolo industriale. Conclude quindi la carriera da calciatore in società toscane nei campionati minori. Interpreta comunque una notevole quantità di pellicole. Tale calore è stato causa di un elevato numero di inconvenienti meccanici. I metodi di cottura e del consumo di alimenti sono diversi e molteplici. Questa federazione dovrebbe poi funzionare secondo il principio di sussidiarietà. Sarebbe quindi composto principalmente da silicati. "Questa forza può così rigenerare un mondo che Nietzsche e D'Annunzio ritengono esausto." Il film ha suscitato molte critiche per gli argomenti trattati. "L'anno successivo venne proclamato duca di Milano." Nonostante, dopo aver sconfitto gli assassini, Spider-Man li traccia da Kingpin. È costruita con mattoni di paglia e fieno che superano il metro di spessore. Il Sarai di Jehan Ara Begum è stato sostituito dal palazzo del municipio. "A Cameraman's Chronicle"", la cui prefazione è firmata da Donen." Martín Rodríguez Oltre che in Italia, la rete si espande in altri stati del mondo. In media, vengono pubblicati annualmente circa una dozzina di libri in aragonese. È la sesta medaglia conquistata da un atleta indiano ai Giochi asiatici. Il colore delle parti superiori varia dal bruno-grigiastro al nerastro in alcuni individui. "Episodio che tratta la scelta del percorso alternativo nel videogioco, in pratica l'harem route." "Una terza processione usciva il Giovedì' successivo al Corpus Domini, dalla Chiesa Madre." "L'anno successivo, ai Mondiali di Madrid vinse la medaglia di bronzo." Venne modificata anche la gestione della rete e della condivisione delle stampanti. "Studiò alla Westminster School e Christ's College di Cambridge." A partire da questo turno entrarono in scena le squadre di Segunda División. Il padre, fu forse un certo Lorenzo, notaio. Durante il periodo degli Asmonei, sadducei e farisei funzionarono principalmente come partiti politici. Nicosia cadde in due soli mesi e la guarnigione fu massacrata. Balcone naturale sulle colline del Monferrato è un eccezionale punto panoramico. Justo Ruiz Questo sistema è utilizzato in molti sistemi di telecomunicazioni. I posti di controllo arriveranno fino a trentacinque. Il Nord si caratterizza per un clima subartico. Vari esponenti di centro sinistra e di centro destra sottoscrissero la proposta di referendum. Questi confronti permettono di pre-datare la Maestà del Louvre rispetto a tutte queste opere. Tuttavia il programma non è mai andato in onda in Italia. Ha inoltre pubblicato diversi libri e articoli sul tema della deportazione. "L'azione è a turni, tuttavia i turni passano automaticamente dopo un po' di tempo." Altri esempi di strutture relazionali includono insiemi ordinati e preordini. The Come Back Disputarono i loro incontri casalinghi presso il Pacific Coliseum. Per la squadra del Michigan si trattò della decima Stanley Cup della loro storia. La Repubblica romana, capeggiata da Arnaldo da Brescia, non accettò la sua elezione. "In seguito, la villa fu affidata al Ministero dell'istruzione." "È un'antica provincia del Ducato di Savoia." Due fratelli davvero unici! "Compare anche in ""Dark Chronicle"", dove può essere rossa, blu o gialla." Trattato di Vilnius "Secondo un articolo di ""The Guardian"", l'intero album è basato sulla canzone." Il genere è endemico del Kenya. Viene replicato dal canale tematico Rai Storia del digitale terrestre. Al termine di questa competizione, Elena decide di lasciare la propria nazionale. Ma invece di dirigersi verso la prigione sotterranea, scappò a riva. Ha anche una stazione ferroviaria dedicata, come parte della rete ferroviaria locale. È il capoluogo della Regione di Zanzibar Centro-Sud. Segna la sua prima rete al turno successivo, contro il Livorno. "Un'involontaria delazione metterà gli Apache al corrente del loro viaggio e cercheranno di fermarli." Nei suoi scritti successivi, Giraud riportò con orgoglio il suo servizio con gli zuavi. Come per altri anche in questo caso vi furono richieste e varianti progettuali. "L’""haiden"" è spesso collegato all’""honden"" da un ""Heiden"", o sala delle offerte." Si raggiunge in fuoristrada partendo da Atar e seguendo piste nel deserto. Il repertorio della band è di genere blues e rock and roll. Yeshivah College Tuttavia i danni sono solo occasionali e generalmente hanno una rilevanza economica poco significativa. Ma troverà la moglie sposato con un altro. La guerra degli italiani è giusta e santa perché ogni popolo deve essere libero. "Tutto il lavoro della sua vita viene perduto e lui perde l'uso delle mani." "Lavora presso ""La Cometa"", una cooperativa di manutenzione di parchi pubblici." Nella gara di gigante precedente, svoltasi a Maribor, era inoltre giunta terza. È un cratere di forma circolare con un bordo poco eroso. "L'area è soprattutto rurale, con alcune grandi città, come Bristol, Exeter, Plymouth e Gloucester." Sul podio, insieme a Spencer, il francese Raymond Roche e lo statunitense Randy Mamola. "Le sue origini sono strettamente legate a quelle dell'Archivio Storico." È considerato uno dei maestri dei manga horror, specialmente del genere ero-guro. In seguito venne distrutto da un colpo frontale. Albi pubblicati postumi con la supervisione del figlio Laurent "Il termine ""Tudor Rose"" indica la rosa araldica dei Tudor." Fu anche console onorario di Spagna fino alla morte. Si stabilirono nella città di Tupelo, nel Mississippi. Spartaco Landini viene ingaggiato come nuovo direttore sportivo. Rimase indipendente sino alla definitiva conquista francese. "Sol ritrova Marcia, segregata all'interno della sua casa." Il suo programma è però orientato solo verso la zona addominale. "Anche in Europa svolge un'intensa attività nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri." Bagatti Valsecchi Il padre era litografo ed il figlio ereditava le sue capacità artistiche. Il suo capoluogo è la città omonima, capoluogo di contea. È conservato nella Fondazione García Lorca di Madrid. Hanno una lingua molto lunga che permette loro di raggiungere il nettare in profondità. La cantante è stata accostata a gruppi come gli Sade e i Portishead. Detto questo, ella sparisce nuovamente. Furono parole scritte da John e io scrissi la melodia. È pertanto considerato uno dei pionieri della parapsicologia. È la prima stazione radiofonica africana autorizzata nel Regno Unito. Chitarra a doppio manico costruita per Santana. Quanti elementi si trovano in questo range? I suoi resti fossili sono stati rinvenuti in Pakistan, Russia e Norvegia. "La serie venne inizialmente chiamata ""Rough Justice"", e successivamente anche ""Garza""." È esponente del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Si veda, a tal proposito, la Teoria del Punto Omega. La scena non ha carattere narrativo. Il film è tratto dal romanzo storico omonimo dello scrittore statunitense Kenneth Roberts. "Ma la posizione sull'Akarit non poteva essere tenuta a lungo." Franks è considerato uno dei membri più conservatori del Congresso. La scena passa in un ristorante, in cui la Spears impersona una rossa cameriera. La chiesa accanto alla cattedrale è intitolata a san Terenzio. "Per quello che riguarda l'attività meccanica essa traeva origine da trasferimenti tecnologici dalla Svizzera." "L'istituto in esame è risultato avere caratteristiche abbastanza variabili nei diversi stati." Questa ristrutturazione ha permesso anche di fare piccoli miglioramenti, necessari per facilitarne il lavoro. "L'organizzazione considera la cultura un fine non un mezzo." La sua arma preferita è un glifo rotante. La squadra è affidata nuovamente al tecnico Fatih Terim. Gli esemplari in cattività si nutrono anche di uova e di qualche vegetale. "Terminata l'Accademia inizia a lavorare come scenografo nel Teatro Soffitta dell'Università di Bologna." Si presume che Lothar volesse accompagnarlo. È il secondo titolo della serie, sempre pubblicato per Nintendo Entertainment System. Chi vuol dormire nel mio letto? "La Chiesa si affaccia su uno spazio utilizzato come arie cimiteriale sino all'età napoleonica." "C'è comunque chi sostiene che fosse un sassone." È situata nel complesso di Guildhall. "In seguito debuttò al Salone Margherita di Napoli con il nome d’arte ""Tony Sardo""." Esistono molti microrganismi di questo tipo. Inoltre, il cardinale Roberto Bellarmino fu suo studente. La pellicola è stata girata negli studi della Scalera Film a Roma. "Come nel resto della regione, anche in questo comune è parlato il ""patois"" valdostano." Forma infiorescenze lasse con non più di una decina di fiori. "Con Aurangzeb ebbe inizio il declino dell'arte moghul." Il centro della città è di fatto la stazione principale. In campo occupava la posizione di ala, non disdegnando il tiro dalla lunga distanza. Pregevole anche il porticato di origine medioevale situato nella piazza centrale di San Bartolomeo. Il nome è molto raro. Nelle Samoa Americane i matrimoni omosessuali non sono ancora riconosciuti. "Per l'uomo la tossicità è moderata." "L'opera si articola generalmente in cinque atti." Il nome deriva dalla similitudine con la struttura dei pali di totem. "Lei ruba letteralmente la scena a tutti""." Completavano la dotazione della società otto rimorchiate impiegate negli orari di punta. Il suo nome in tedesco significa “selva imperiale”. Il gruppo pubblica per le etichette Atlantic Records, Columbia Records, Impulse! È un buon giorno per morire! Quattro le sconfitte nei test match su quattro partite. Un uomo anziano, osserva la scena, ma non sembra per niente sconvolto. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva dotato di piani orizzontali montati a sbalzo. Gli Unni emigrarono a ovest. Ha una pelliccia di colore bruno scuro sul dorso e rosato sul ventre. "Con l'aiuto di diversi altri intellettuali, riuscirà a sradicare questa minaccia." Il suo corso terminale odierno venne scavato durante il rinascimento. Il conte e il colonnello accettano di rimanere come servitori. Il Giullare è un comico combattente del crimine. La chiesa Parrocchiale sorge su terreni donati dal Can. Egli fu il co-eponimo della teoria di Sturm-Liouville insieme con Joseph Liouville. Quando non era incluso tra i titolari veniva spesso impiegato nel ruolo di guardalinee. Debuttò come professionista partendo come titolare del primo turno contro gli Oakland Raiders. La lingua usata nel paese, è, da sempre, una variante del catalano occidentale. Le femmine raggiungono la maturità sessuale già al primo anno di vita. A salvarla è proprio Nathan. Fu eseguita a Palazzo Ruspoli nella sala principale al piano terra. Molti residenti della zona, prima del massacro, avevano chiesto la rimozione del campo. "È l'unico film in cui Charlotte Rae è assente." Sono state prodotte molte versioni della console dai più svariati colori. Democratici di Centro "Le mura delimitano un'area di forma triangolare irregolare." A metà strada viene introdotto il canto, McLaughlin riprende con veloci riff di chitarra. I suoi membri hanno la qualifica di senatori. "C'è un laboratorio per riparare carrozze ferroviarie e locomotive." Il disco ha raggiunto la settima posizione della classifica italiana degli album. È stato osservato anche nelle foreste disturbate. Nella partita ha segnato anche il suo primo gol in nazionale. Un secondo miracolo sarebbe poi necessario per la sua canonizzazione. Provengono dalla taglia di Nicola e Giovanni Pisano. In concomitanza con le competizioni la Armi ha intrapreso la carriera da Tecnico. Boyer era un buon giocatore di scacchi. La società crebbe rapidamente, grazie anche ad ampie acquisizioni. La squadra debutta in Legadue grazie ad un ripescaggio. Poi fa ritorno a Reggio Emilia. Anche Mario fu costretto in seguito alla clandestinità dalla persecuzione. Vanta una presenza anche con la nazionale maggiore. Clint Bolton "Al suo arrivo trovò morto l'uomo legato, mentre gli assassini erano fuggiti." "Una grande scala in piperno conduce al secondo chiostro, detto degli Aranci""." I soli altri detentori del suddetto livello sono Fury e la Vedova Nera. Ha giocato nella prima e nella seconda divisione francese. La domanda finale viene presa dalla prima scheda di una delle due scatole. "Artisticamente attraversò un momento verista, quindi uno di ""pittura borghese"", ed infine uno simbolista." "Vince anche la combinata Trofeo ""Ugo Goffi""." Non sono noti tutti i dettagli della sua biografia. Von Weizsäcker Controindicata in caso di ipersensibilità nota al farmaco o ai componenti simili. "Nelle prime edizioni del romanzo era chiamato ""Rann""." In inverno, invece, il pelo è grigio con sfumature brune. La divisa casalinga presenta la classica maglia a righe bianco-nere, pantaloncini e calzettoni bianchi. Aldo Sartori In diverse gare ha giocato anche come difensore. "La sua caratteristica di viadotto diede origine al toponimo di ""via di ponte""." Andrew McNeil Rich Manning Fu questo elemento, tanto in America quanto in Europa, a provocare scandalo. "Sull'isola è presente la base argentina temporanea Cámara." Nonostante la vittoria conseguita, per aver trasgredito agli ordini egli viene condannato a morte. Il videogioco ha ricevuto giudizi altalenanti. Jarod Stevenson Parallel Universe Ha pubblicato molti articoli e saggi su diverse riviste tra le quali Intercontinental Press. "Ispirato alle Folies Bergère di Parigi, gli spettacoli comprendevano numeri musicali e ""sketch"" comici." Sia per stimolare la partecipazione, sia per premiare la frequentazione assidua. Un esemplare della Marinha Portuguesa è visibile al Museu de Marinha di Lisbona. La sezione centrale conteneva i serbatoi di carburante e le gondole dei propulsori. "Il centro trasmittente si divide in due: ""Torino Eremo"" e ""Colle Maddalena""." Sempre a Kiel fece la conoscenza di Klaus Groth, che divenne suo amico. Ha tutte le funzioni del V-Pet originale, con al suo interno anche un analizzatore. Il brano venne ben accolto dalla critica. "È stato suggerito anche che ""nero"" significhi segreto o nascosto." Autore e regista de “Impresa Rossini”, spettacolo lirico. Protagonisti del film, la stessa regista e Phillips Smalley. Non è difficile ravvisare rimandi al mito di Orfeo ed Euridice. I pacchetti di semi sono ottenibili completando missioni giornaliere o acquistabili con gemme. Dave, istigato da Bonnie, tenta di uccidere il dottor Sloan. Anticamente veniva usata nella medicina popolare. Ha studiato zoologia, a Cambridge. Era collerico, diffidente, paranoico, dispotico e spietato. Naturalmente, la neutralità non implica che ciascun scienziato della politica non abbia preferenze politiche. Le innovazioni inclusero il sistema di ventilazione a controllo individuale. Robin Mullins Vi hanno collaborato diversi importanti artisti. Le fonti medievali sottolineano le rappresaglie di re Davide contro i musulmani di Tbilisi. In Europa possono acquistare i biglietti per Disneyland Paris. André Roberto Soares da Silva La terza ondata incontrò un duro fuoco contraereo, perdendo sei velivoli. Il suo ruolo come mufti è tuttavia contestato. Nell resta insieme ai suoi amici, Jim, Sid e Myrtle. "Collaborò a ""Nuova antologia"" e ""La tribuna""." I danni si rivelarono peggiori delle più fosche previsioni. Tale teoria non è mai stata testata scientificamente. Lo scafo è conformato a catamarano, e la nave ha caratteristiche parzialmente stealth. "Il lato B si apre con ""Gallows Pole"", reinterpretazione di un brano folk tradizionale." Da Sète partono navi per la Spagna, il Marocco e la Tunisia. Inoltre, il fratello minore di So-so arriva dalla Corea per riportarla a casa. In quel periodo la popolazione locale viveva principalmente di agricoltura. Il secondo giorno sono previsti solo sei salti. "Il ""Compendium"" fu annoverato dai contemporanei tra i manoscritti più autorevoli sulla stregoneria." A questo posto non è mai stato dato un nome nella serie. "Fu decisivo l'intervento di un secondo corpo fiorentino di cavalleria comandato da Michele Attendolo." Furono nominati presidente Lorenzo Pareto e vicepresidente Lodovico Pasini. "Nell'agosto dello stesso anno passò in prestito al Chesterfield per quattro mesi." Riconosciuto come Prodotto agroalimentare tradizionale, è tipico della Bassa piacentina e della Bassa parmense. Il ventre è bianco, ricoperto di macchie. La squadra rimane ad alti livelli. La stessa cosa accadde per Primadonna. Allo stesso tempo, il nome di Hammer venne ampiamente sfruttato dalla propaganda sovietica. "Il successo dell'archibugio spinse allo sviluppo di nuove armi da fuoco." Ha iniziato il suo servizio come capo della Corte Reale. Con questo vittoria, si issa alla settima posizione del ranking. "Le amiche di infanzia Georgia e Holly, sono delle studentesse all'università di Edimburgo." Dopo la sua morte, vene lasciato in eredità a Ron Weasley. "La ""title-track"" è stata pubblicata come singolo." "Le acque dell'Oliero erano sfruttate per azionare opifici sin dal Trecento." Questi sono i saldi della Scozia nei confronti delle Nazionali incontrate. Altre classificazioni le vedono estranee alle Dolomiti. Pur essendo prevalentemente mancino, sapeva disimpegnarsi bene anche con il piede destro. Ramos ebbe tredici figli, sette femmine e sei maschi. A fine stagione, si ritirò. È un thriller satirico con elementi fantascientifici. "Fu anche presidente dell'istituto latinoamericano di Vienna." La famiglia Bersellini rimase azionista di maggioranza per diversi decenni. Intanto Skip riesce a trovare un medico che visiterà Jenny. Wall deve il suo nome alle vicine ripide delle Badlands. Se questo non è possibile, la temperatura della vittima deve essere abbassata immediatamente. Ovvero “Vorrei essere uno scrittore di libri tascabili da leggere in treno. La Taito ha inoltre pubblicato una versione per arcade basata sul film. Ray ha pietà di lei e finisce a vivere insieme alla ragazza. "In Italia è stata pubblicata su ""Linus"" e su altre riviste." Il suo primo squadrone partecipò alla Spedizione di Crimea. È gestita dalla Metropolitan Transit Authority of Harris County. Interrompe gli studi universitari a Padova per dedicarsi alla recitazione. La sua realizzazione fu commissionata dal barone Onofrio. "Seguirà il terzo singolo ""Il vento." Viene nominato con decreto del presidente della Repubblica. Giachetti, peraltro, in quel momento era il Presidente provvisorio della Camera. Tra le formule più note ci sono. Ricevette assistenza medica in un ospedale in Spagna. "Quel Pub è uno dei punti di riferimento dell'organizzazione criminale che ha ucciso Vaughn." Le immagini del testo vengono enfatizzate dalla musica. Il produttore di parti di ricambio originali garantisce la loro qualità. Reggie Redding "Successivamente continuò ad essere schierato come ""inside linebacker"" titolare al posto di Rocky McIntosh." È una specie adattata a condizioni di alta salinità che predilige le scogliere calcaree. Sopraggiunge Golo che informa Siegfried del tradimento della moglie. Questo non influenzò i piani prestabiliti e le date di distribuzione del film. Lo scalo merci, sorgeva in direzione della stazione di Aosta. Termina la scuola a Rainbow Hill. Sono predatori, hanno dieta a base di pesciolini e invertebrati. Esistono diverse varietà di rossetti. Mehta è laureato alla Yale University con una laurea in letteratura tedesca. "In Francia, fu ribattezzato ""Oeil pour oeil""." Dost Mohammed si riprese il trono. Qui conosce e si invaghisce di Georgia, una delle soubrette. La canzone è stata inoltre inserita in un episodio della celebre serie americana Baywatch. Durante la guerra, la Germania nazista ha continuato questa pratica, ma su larga scala. "All'ingresso esterno della proprietà sorgeva un muretto, con due solide colonne." È attestato principalmente in Italia centrale e settentrionale. La canzone è stata utilizzata come cover da tantissimi artisti o gruppi. Pose la residenza patriarcale nel monastero San Michele di Zouk. È raffigurata al centro la Madonna col Bambino, e attorno i santi. È la preghiera specifica per un individuo. "La stazione si trova sotto il Carrer Ca n'Oliva, all'altezza della Rambla di Guipúzcoa." Toyo, allora giura vendetta. Crebbe a Montclair, nel New Jersey, e frequentò la West Essex High School. Ralph McPherson "Aderisce al ""Gruppo Artisti Mantovani"" con il quale espone a più riprese a Mantova." La voce italiana di Mike Rowe nel programma è di Giorgio Bonino. Questa forma societaria, limita la responsabilità di un individuo in caso di controversie legali. Tornato in Francia vinse il campionato nazionale di mezzofondo. "Consacrata al culto cattolico fa parte della parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, diocesi di Oristano." "Il titolo della canzone inizialmente era ""Dope Boys""." "La sua teoria propose che l'evoluzione sia guidata internamente." La giornalista si infiltra nella sede del Movimento, riuscendo ad entrare nella biblioteca. Gli Inuit avevano rapporti commerciali con culture più meridionali. Le sue teorie vennero pubblicate e divulgate in tutta Europa. A fianco del portone della sinagoga, sono state apposte due targhe commemorative. "Il suo nome significa letteralmente ""virtù benigna""." "L'altro personale professionale è nominato dai Direttori, ma formalmente dal Segretario Generale." Altri prevedono un numero variabile di spessori. "L'epinetron è chiaramente un dono nuziale." Un giorno, giunge alla taverna Feng Chung, un altro campione di spada. Ha due figli. Gli agenti di polizia lo arrestarono per possesso di esplosivi e pubbliche minacce. Ha frequentato il liceo scientifico di Feldkirch, dove ha conseguito la maturità. Si alimentavano di prede cacciate e probabilmente anche di carcasse di animali morti. Le sue spoglie mortali riposano in una cappella del cimitero di Luino. Si giocava annualmente a Sydney in Australia. In questo album si fanno notare le influenze hardcore punk. Sorge appena al di là del confine con Camisano Vicentino. Dalla madre aveva ereditato notevoli qualità artistiche, sia come disegnatore che come pittore. "La Fondazione costituisce il principale partner dell'ospedale e fornisce allo stesso anche assistenza tecnica." In realtà, circolarono molte leggende che gli attribuivano poteri magici. Gli fu assegnato il compito di confessore delle Monache di Modugno. Insieme a Manaus è la città più importante di tutta la regione amazzonica. Lo stesso viceré di Napoli, Juan Alonso Pimentel de Herrera, volle vederlo giocare. Non fanno parte della Federazione, pur essendovi strettamente legate, le città sovrane della Luna. "Vinse tre dischi d'oro ed uno di platino." La suddivisione di responsabilità fra i sotto-processi continua fino al livello individuale. Il combustibile più utilizzato in questo tipo di centrale è il gas naturale. Lo scontro è talmente violento che le armi quando si incontrano producono scintille. Le equazioni di Maxwell possono essere espresse in termini dei potenziali del campo elettromagnetico. "Il ""Treno Blu"", fu lasciato in un capannone serbo per oltre due decenni." "Ma nessuno di loro se ne è fatto condizionare""." George Bon Salle Il pontile è collegato alla raffineria tramite oleodotti. Il nome è adespota, non essendoci sante che gli corrispondano. "Può essere adattato anche per l'analisi dei decadimenti a quattro corpi." È stato attento sostenitore del dialogo ecumenico tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica. La ricchezza della religione è dimostrata anche dalle chiese. La statua, come la facciata della chiesa, richiama sicuramente il barocco del seicento. Comprendeva solo parte del comune di Saint-Herblain. "Tuttavia, l'incontro si concluse con la conferma di Haakon come re di Norvegia." A Lion in the House Il porto-canale si trova sul mar Tirreno alla foce del fiume Bruna. La situazione era invece del tutto diversa se le legature venivano effettuate senza nodi. Katja e Philipp tornano insieme e si sposano durante una bella cerimonia. Il suo corpo fu riportato a Potsdam, dove si svolse un funerale cerimoniale. Di carattere nobile, con una espressione severa e forte. Nei mesi seguenti la Francia trasferisce ogni competenza statale ai governi siriano e libanese. La sua famiglia era povera e faticava a pagargli lo studio. "Recita nel film ""Un principe in giacca e cravatta"" al fianco di Hilary Duff." Non riesce a impedire a Kenobi di tagliargli due braccia durante lo scontro. Il team viene per questo sciolto. Esso nascerà nella città di Babilonia nella tribù ebrea di Dan. Persone di nome Brad Il Demone, volando nel cielo illuminato dalla luna, vede un monastero e vi entra. Poco dopo il suo arrivo un uomo muore nel negozio. Vengono considerati operatori ecologici anche gli operatori scolastici nelle scuole. Rick assiste impotente al suicidio della donna per poter riunirsi finalmente al marito. Vestì anche le maglie di Sparta Novara, Abbiategrasso e Chiasso. Questa aveva bianche mura e tetti ornati da cupole auree. Viva il Socialismo! Tonino a sua volta si lega ad un omosessuale ricco. Si trova a Springfield, in Virginia. Compose molti balli, sinfonie, notturni, variazioni e melodie. Le sue qualità sono il passaggio filtrante, il cross e i tackle in scivolata. Il borgo di Cerreto a Selva fu un antico comune del contado senese. La tecnica di preparazione è complessa e prevede molte fasi di lavorazione. "È un'importante località marina della costa estone, con una lunga spiaggia sabbiosa." Non è possibile descrivere uniformemente una livrea, in quanto sono molto diversificate tra loro. La società è quotata presso la Borsa valori di New York. Dal matrimonio nacquero cinque figli: Guido, Andrea, Maria, Margherita e Silvia. "Esistono diverse varianti locali e regionali del ""lao po bing""." I cavi gialli alimentano inoltre qualsiasi tipo di lampadina presente nel tracciato. "Ha consacrato gli ultimi anni all'etnomusicologia." Dopo essere stato controllato dai tecnici della Lufthansa era stato dichiarato idoneo al volo. "Laureatosi, diventa ricercatore presso l'Università di Urbino." "L'economia è basata sul turismo balneare e naturalistico." "Lo schiavo non gradiva i nuovi padroni, e chiedeva l'aiuto britannico." "Il comune fa parte del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dell'Unione montana Agordina." "In Giappone veniva chiamato ""God of Wrestling""." Giuseppe Cerami Venivano prodotti solo da Campagnolo e sono molto ricercati dagli amatori di bici vintage. Ha anche scritto diversi romanzi polizieschi originali. In passato ha avuto una capienza di posti a sedere. Successivamente appartenne alla città di Zvolen. La lecceta come formazione forestale chiusa è presente sui versanti settentrionali e orientali. Il campionato riprese in giugno e venne vinto a tavolino dallo Stabia. Che il primo ministro, accettò. "Undicesimo cortometraggio della serie ""Is Marriage Sacred?""." Di regola il Tribunale si riunisce in formazioni di tre giudici. Successivamente altri editori pubblicarono nuove edizioni della rivista negli anni cinquanta e sessanta. Si tratta del primo lavoro pubblicato dal gruppo senza la Epic Records. "Il libro è diviso in tre parti: La Terra, L'Uomo e La Lotta." "Il comune è situato nella pianura alessandrina sulla destra dell'Orba." La città più popolata nonché capoluogo provinciale è Palembang. I temi della sua narrazione hanno infatti sempre radici nella realtà sociale. Mantenere la schiena dritta e il collo in asse con essa. "Sono presenti antiche incisioni rupestri e segni di antichi corsi d'acqua." "Assai significativo era anche il ruolo simbolico che Turner attribuì all'opera." Hanno preso parte ai Giochi otto squadre maschili e altrettante femminili. "Fondò poi un settimanale umoristico, ""Il Re di denaro"", che fu chiuso dal fascismo." Ma qualcosa va storto... "Nel frattempo, Phoebe si iscrive di nuovo all'università e Prue lascia la Buckland." Intitolato ai santi Giorgio e Massimo, il Duomo venne eretto alla fine del Duecento. "Le due campane maggiori presentano fori di proiettili, provocati durante l'ultimo conflitto mondiale." Le proprietà fotosensibili del selenio furono indagate molto accuratamente da Bell. Le coperte erano in genere montate su assi o, più spesso, quadranti. Venne da questi premiato con il vicariato militare e civile degli Abruzzi. "Andrij Kotel'nyk" Nella quinta stagione, Martino lascia il posto ad un nuovo giudice, Damiano Carrara. Nel brano compaiono versi cantati dal rapper Big Boi. Con gli Hawks torna a giocare titolare. Sul dorso, disposte in file, sono presenti grandi macchie gialle. "Questo spiega il fatto che l'intero colle sia situato ancora oggigiorno in territorio svizzero." In gioventù fu campione lussemburghese di motociclismo. "Il singolo è stato subito messo in vendita sull'iTunes Store." La rimozione chirurgica va effettuata appena si scopre la presenza di tali neoplasie. Uso in fisica "Miller ha confessato l'incidente quando la polizia è arrivata a casa sua." Sono colpite le ossa lunghe con predilezione per ulna e radio. "L'azienda bavarese è sempre stata famosa infatti per i suoi motori boxer." Nel corso della serie si sono alternati undici registi. Morgause comunque convince il marito che anche Mordred sia figlio suo. Al tempo del trattato, questo territorio era sotto controllo delle forze irregolari georgiane. Il papa di Roma Adriano I inviò due legati, entrambi di nome Pietro. A chi parlo? Mora rinuncia al ricorso in secondo grado. Liu veniva consultato in special modo per avere degli efficaci consigli strategici. Entrambe le ali erano dotate di alettoni. Il club continuò comunque ad esistere, seppure nelle divisioni inferiori del campionato norvegese. "Sorge nella media valle del Sabato alla confluenza del torrente ""Corvo""." Durante la notte scoppia il Grande incendio di Roma. Studi più recenti hanno proposto una diversa ricostruzione, sulla base di molteplici argomenti. Cappella di Santo Spirito "La lunghezza dell'intero animale non doveva oltrepassare il paio di metri." "Ormai entrambi gli Stati pensavano all'eventualità di entrare in conflitto." Il gioco uscì solo per PlayStation. Lo scudetto è stato conquistato per la terza volta nella sua storia. "Si trova sull'isola omonima." "Quest'ultima sarebbe rallentata, ma non fermata." Inoltre le particelle devono essere di dimensioni ridotte a sufficienza da raggiungere i polmoni. Le Charter schools sono un esempio di privatizzazione di asset pubblici. "Le sigle di apertura e chiusura sono rispettivamente ""Black or White?" Pochi dettagli del suo regno sono conosciuti. Il collegio riprese il nome Alessandria. "In un primo tempo essa fu affidata all'opera missionaria dei Padri Gesuiti." Conclude la sua stagione agli Europei in vasca corta tenutesi ad Herning in Danimarca. "In età imperiale, la provincia fu affidata ad un ""legatus Augusti pro praetore""." Una classifica online tiene traccia dei punteggi migliori. Salto che a fine anno arriva. "Pearce continua a tutt'oggi a lavorare sotto il nome di Death In June." La figlia dello sceriffo aiuta una coppia di truffatori a sfuggire al padre. "San ""Cristofano"" è il nome popolare in Toscana per san Cristoforo." Si può inoltre trasportare un solo oggetto alla volta. Si dedicò anche al nuoto, al golf, al tennis, vincendo alcuni premi. "Il suono prodotto dal modem nella fase di connessione ad internet viene chiamato ""handshake""." Pubblicò alcune traduzioni dei rotoli. La carica era ampiamente cerimoniale, confacente al regime di una repubblica parlamentare. Attualmente vive a Londra ed ha origini irlandesi. "Teodoro nacque a Tarso in Cilicia, una diocesi di lingua greca dell'Impero bizantino." "Anche Iolao disapprova la scelta dell'amico e rifiuta di fargli da testimone di nozze." Il loro aereo si schiantò presso Saint-Bauzile, Ardèche, Francia. Il ragazzo fa come gli è stato chiesto, sicuro della sua innocenza. Folto gruppo di pesci di medie dimensioni, solitamente vegetariani. Questa scuola era gestita da suo fratello maggiore, il sacerdote Reverendo John Green. "La terminologia del titolo, ripreso da quella dell'imperatore romano, è in qualche modo ambigua." "Fa inoltre parte del CdA dell'organizzazione One Billion Rising." Colui che trovava uno di questi acquistava il potere di scoprire tesori nascosti. Cresciuto in povertà, ottenne una borsa di studio al Broward College. Trasmettono informazioni importanti e rilevanti per il territorio di interesse, un pubblico specifico. Sono state le quinte nella storia della regione. Portò gli uffici allo Stadio delle Terme di Caracalla. Ha scritto diversi libri di argomento storico. "È presente un'intervista a Piera Degli Esposti." La stazione è servita da tutti i treni circolanti sulla linea Zollino-Gallipoli. "Il vincitore del ""Gioco degli indizi"" aveva il diritto di iniziare per primo." Gli adulti generalmente appaiono a primavera o in estate e sono di abitudini diurne. "Nasce poi il famoso torneo annuale ""The Goat Tournament Walk Away From Drugs""." "La parte aerea del fusto è eretta e ramosa verso l'alto." Immagini e testi in ladino Il trattamento, quando occorre, è chirurgico; si interviene tramite resezione. La stagione parte bene con due quarti di finale consecutivi a Brisbane e Sydney. "Il modo corretto di scrivere il nome di quest'artista è dunque Utada Hikaru." Si diploma al liceo classico di Figline Valdarno. La Renault così si trova a guidare sia la classifica costruttori che quella piloti. Oggi il sito è un verde prato. Uno squadrone basato a terra operò nel Mediterraneo inizialmente senza ottenere grandi successi. Henny Dufresne Somewhere Else Durante la seconda guerra mondiale molti edifici furono gravemente danneggiati dai bombardamenti. Matthias Mauritz "L'Estancia di San Ignacio non esiste più." "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Angola." China War Medal Era di origini naturali, anche se in seguito è stata rinforzata con cemento. "L'alta clearance è superiore allo stesso flusso di sangue al fegato." "Dalla data del verbale di affidamento si considera iniziata l'esecuzione della pena." "L'evento fu poi sospeso con lo scoppio della seconda guerra mondiale." Il virus era estremamente avanzato ed era stato costruito con la nanotecnologia. La missione consentirà di campionare diverse regioni e contesti geologici. "Tutte le prove portano ad accusare Eileen che viene ritenuta colpevole dell'omicidio." Fanno vita costiera. Il torneo si è giocato a Pontevedra in Spagna. È il terzo disco con arrangiamenti e medley di musica classica. A fine stagione si è aggiudicato la Coppa del Mondo generale. La title track è ispirata al rock progressivo. La visione di questo colosso impressiona e affascina i visitatori ancora oggi. Le reliquie furono distribuite tra varie chiese della regione. Non è chiaro il perché. Si scoprì che Ned Sloane è il nonno della criminale della Modern Age Roulette. Il portabandiera alla cerimonia di apertura fu il judoka Fernando Matos. "Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco." È una delle sedi della State University of New York. Al posto del voluminoso edificio precedente, venne costruito un semplice edificio basso. Martirio di santo Stefano Il secondo non è multiplo del primo, e quindi viene tenuto. Era ormai malato da tempo. "Però alla fine l'amore e il buon senso hanno la meglio." Il suo utilizzo è ormai obsoleto. In carriera ha vinto quattro titoli in singolo e cinque in doppio. Inizialmente color cenere, poi bruno-violacee. "L'incontro decisivo determina il campione." I Romani decisero quindi di andare a soccorrerla. Tale struttura non fu mai realizzata. Inginocchiati straniero... È la chiesa della comunità polacca della città. Dante Milligan La facciata esterna è costituita da tre ordini sovrastanti un alto basamento bugnato. Un commissario cupo e introverso indaga. Il destino ha però in serbo per loro un duro colpo. I monasteri della congregazione erano tutti in Italia. "L'intero stemma è poi avvolto nel manto di ermellino e sormontato dalla corona regale." Ad oggi è in stato di abbandono. Il capoluogo è la città di Edessa. "Ciò induce ad una persistente criminalità ""sistematica"" ed alla delinquenza." La tela, in parte perduta, è conservata nel Museo della ex diocesi di Urbania. Ha recitato in più di cento ruoli cinematografici. Alcuni nomi furono tradotti una seconda volta dla greco al latino. "L'inglese è anche campione mondiale in carica." "È l'unica Nikon analogica ancora in produzione." La copertina del disco venne realizzata da Paul Whitehead. Il secondo dito tende ad essere più lungo del primo. Pur confermando questa struttura, Giamblico specifica ulteriori differenze interne. Successivamente utilizzò denaro pubblico per salvare una società finanziaria tedesca in crisi. Larva di colore giallastro, senza zampe toraciche e con corpo ricurvo. Molti specialisti, che stavano lavorando agli aerei, furono uccisi o feriti. Lo scavo però fu limitato alla parte di fondo del complesso. La targa commemorativa è stata disegnata da Graeme Wilson e dallo scultore Fergus Wessel. "Oltre all'attività filologica, pubblicò drammi e opere poetiche originali." Molte compagnie internazionali stanno esplorando la regione alla ricerca di petrolio e gas. "Il singolo contiene in tutto quattro tracce: i brani ""Ii ne!" Restato cieco da un occhio in tenera età a causa di una malattia.. "L'interno a tre navate con pilastri presenta altari di metà Settecento." In seguito si aggiunse Lercara Friddi. Questo però non nega la possibilità che tali due codici possano coincidere. La cattedrale, ora ridotta a ruderi, era dedicata a San Giovanni Battista. "Morì vergine è fu venerata come eroina sull'isola di Rodi." La missione avrebbe avuto la durata di un mese. "Nel linguaggio comune si suole identificare le due località col nome ""Ponte Vomano""." Tutte le stazioni si trovano nella prefettura di Hyōgo Optò per il collegio di Troyes. Il corpo si assottiglia nella parte posteriore ed è compresso lateralmente. Il cambio era a quattro rapporti, mentre lo sterzo era a vite senza fine. Canterbury ha due figli, Shane e Jordan. Felix perde una gamba e il braccio. "Si colloca dopo la frazione di Sant'Antonio." Il sorteggio fu integrale. Il secondo piano è invece adibito a laboratorio e ufficio stile. È quotata alla Borsa di Shenzhen. Dennis Alas Sul cortile interno, invece, si affacciano delle finestre decorate in stile barocco. È il capoluogo del distretto di Zavala. Recentemente è divenuto insegnante di movimento e improvvisazione alla Oxford School of Drama. The Way We Were "Non c'è un picco centrale e qualche cratere minore segna la superficie." È sposato con Deborah Rubio con cui ha avuto quattro figli. Spesso ci si riferisce impropriamente alla diocesi di Roma come a un vicariato. Anche la musica è abbastanza simile, ma più tranquilla e calma. Utilizza inoltre il genere pornografico stesso come sottile atto di sovversione. Le dita sono dotate di cuscinetti adesivi. Tipicamente ospita tutte le risorse fisiche per applicazioni attraverso una piattaforma di servizi gestiti. È stato Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale nella provincia di Salerno. Essi in prima analisi fecero delle distinzioni fondamentali. "Negli anni seguenti, tuttavia, l'iniziativa non fu rinnovata." "Le altre due sono l'islandese e il ""norne""." Inoltre ha studiato tecniche di guerra elettronica avanzata a Parigi. Nella loro tradizione esecutiva non viene normalmente utilizzata quasi mai la sordina. Fu un pittore apprezzato e sostenuto dalla corte di Napoli. "L'edificio ha una forma geometrica insolita." I formati più comuni sono costituiti da due, quattro o otto interruttori. Nel corpo di Adamo venne imprigionato un enorme numero di germi di luce. Per le superfici di tipo finito è definita la caratteristica di Eulero. Le mansioni possono essere le più varie. Il nome della città viene da negoziante James Loveland. Alla fine ritorna la fanfara iniziale. Night of the Demons Una luce piena avvolge e fa emergere dallo sfondo gli edifici. Pertanto la sua diffusione crebbe esponenzialmente. La trama cambia a seconda della versione giocata. Quando Vesalio tornò, rimase scandalizzato. È patetico. Tiene inoltre corsi di formazione per gli istruttori di Primo Soccorso. È un supercriminale nemico dei Fantastici Quattro. La richiesta di un riconoscimento legale è stata respinta a lungo. La sede è stata, per la quinta volta, il Palazzo del Turismo di Jesolo. È il fiume più lungo della Sierra Leone. Poco dopo ha aperto il blog How To Save Popular Music. "Fu definito dal campione della Moto Guzzi Fergus Anderson ""flemmatico come un anglosassone""." Può essere considerata una normale variante della frequenza cardiaca. Sebastian si trasferisce con Charlie e sua madre e inizia a riprendersi lentamente. Anche il monastero di San Nicolò fu danneggiato. Questa tecnologia viene spesso accompagnata da una ventilazione interna del frigorifero. Era separato ed aveva due figli. Perde per squalifica anche un match contro Hunico. Nei mesi estivi sono numerosi, nella stessa località, gli eventi collaterali al premio. Due ragazzi fanno fare allo zio in sedia a rotelle una cavalcata selvaggia. La circostanza è però negata da Buckingham Palace. "Musicalmente la canzone ricalca in larga parte ""Insieme"" di Lucio Battisti, cantata da Mina." "Dopo averli messi in fuga si accorgono che nel mezzo c'è un cadavere." Riscontra un discreto successo anche in Europa, soprattutto in Germania e Paesi Bassi. Egli riuscì molto bene nel suo compito, divenendo persino capo di questa popolazione. A questo punto la firma viene allegata al documento insieme alla chiave pubblica. Fra le novità della gamma Monster, vi sono anche due allestimenti speciali. Costanza Sforza Nei secoli scorsi la presenza di equini fu limitata solo al funzionamento dei mulini. Giulia Perelli Il suo capoluogo amministrativo è Perry. Ci picchiano, ci uccidono e ci costringono a fuggire in Congo.” Il libro ha ricevuto recensioni contrastanti. Tale incongruenza costituisce un problema per gli studiosi. House of Secrets divenne il nome della casa abitata da Abele. Tony decide di portarlo da una mucca per fargli succhiare il sangue. "Giovanissimo, divenne frate domenicano e priore del convento ""Santa Cruz"" a Segovia." Nella massa centrale appaiono una serie di cordoni. La notte elettorale la passa a New York. Oscar Rauch La trazione è anteriore; il cambio manuale a quattro rapporti oppure automatico a tre. È il terzo Battista della Convenzione del Sud dopo Ted Cruz e Lindsey Graham. Il film fu prodotto dalla Lee De Forest Films. A parte piattaforme di terreno, Mega Mario può distruggere qualsiasi cosa sulla sua strada. In quegli anni era vicino alle posizioni di Mazzini. Fu il primo film girato da Mary Pickford dopo il suo ritorno alla Biograph. "L'anno seguente scende in campo in solamente una partita." I dati del sorvolo devo essere ancora esaminati. Crescendo, Jim diventa caro amico del ferroviere Luca e della sua locomotiva Emma. "Poco tempo dopo l'arrivo a Berkeley, egli e sua moglie ebbero un figlio, Tom." Altro grosso contratto la ebbe con le forze armate messicane. È un personaggio poco approfondito. In particolare antichità egizie, greche e romane. Aderì al movimento liberale e fu eletto deputato. Il ciclo Miller è applicato alla struttura di un motore convenzionale. Il tempo in Islanda è notoriamente variabile. È autore di circa una sessantina di articoli scientifici, in diverse lingue. "Fra queste strutture, quella di gruppo è di fondamentale importanza nell'algebra e nella geometria." Un progetto assolutamente acustico e sulla base esclusiva degli strumenti tradizionali. In questi match, fu rivelato che il suo nome era Bruce Marshall. Serra venne immediatamente soccorso e non subì gravi danni fisici. I nodi si possono anche riferire ai genitori e ai figli di nodi. Trascorrono diversi anni. Il nome della città è un riferimento al rivoluzionario sudamericano Simón Bolívar. È stato co-prodotto da Nile Rodgers. "L'edificio è dipinto di un giallo brillante, con finiture blu." Gli Abbati Marescotti sono una casata modenese iscritti al ceto Conservatorio fin dal sec. Polizia forestale La notte è invece possibile recarsi al casinò. La seconda parte del requiem invece non è mai stata pubblicata. In altre fonti tuttavia si parla di suicidio. Ha anche scritto una limitata quantità di saggi di critica letteraria. La cessione si compie al fine di ripianare il bilancio del club. Ho la convinzione quasi istintiva che un giorno sarà elevato alla gloria degli altari. Formano banchi non particolarmente grandi. "Disputa le partite casalinghe al campo sportivo comunale ""Giampiero Combi""." "Ma questa ha un tono più leggero anche se meno emotivo""." Fondò una chiesa a Chicago che venne bruciata nel Grande incendio di Chicago. La più attendibile è che il termine nasca negli Stati Uniti in ambito teatrale. "Un ulteriore oggetto di studio era naturalmente l'Italia, di cui amava tutto il territorio." In questi programmi Steve Irwin era spesso assistito dalla moglie Terri, di origini statunitensi. "Tali ""data mart"" hanno il potenziale di diventare parte del sistema centrale." Il teorema deriva dalla definizione di probabilità condizionata. Questo tè è di solito lavorato come tè nero. "Il brano viene messo nella versione europea del ventinovesimo album della cantante ""Love Hurts""." O che altro? "L'attuale vescovo titolare è Jean Laffitte, Comm." Il cantante entrò in coma irreversibile e fu ricoverato al Highland Hospital di Oakland. Venne nuovamente condannato e poi la condanna annullata in appello. La produzione è incentrata su chitarre elettriche, acustiche e bassi elettrici. "Maniaco dell'ordine e della pulizia, è allergico alla polvere e ossessionato dai germi." Nello stesso anno perde anche la Supercoppa di Slovacchia. Da non confondere con il censo. Perse la sua cintura a causa dello Straniero Fantasma, ma ottenne un costume ombra. Fu un fisarmonicista, compositore e arrangiatore italiano. "Vengono invitati artisti di strada che attirano l'attenzione dei partecipanti." Il tipo oggi più diffuso di iniettore è quello a comando elettronico-digitale. Landon inoltre ha tre fratelli. "Arbitro internazionale, diresse centinaia di tornei sia in Italia che all'estero." Questo cavallo primitivo possedeva un aspetto notevolmente simile a quello delle forme attuali. Ella, non avendo accettato di deporre le armi, si è, invece, sottratta alla cattura. Pazzo uccide la guardia ed entra in macchina con il resto della squadra. Questi titoli vennero anche inseriti nella Parìa del Regno Unito. "Fu apprezzato autore di drammi storici e novelle, come ""Il mulino della fortuna""." Il museo divenne subito popolare e ospitò molti visitatori. Dietro una facciata di forza vi erano quindi non poche debolezze. Il canneggio termina con una mera serie di tre o quattro fori laterali. "La sua ricerca si concentra sugli sviluppi sociali negli Stati membri dell'Unione europea." Sono corrisposti anche ai coltivatori diretti, mezzadri e coloni. La maggior parte del circuito è visibile dalla tribuna principale. Gli arrangiamenti e la direzione orchestrale sono curati da Vince Tempera. La portatrice di pane La canzone è una ballad carica di groove, introspettiva e positiva allo stesso tempo. "L'anaffettività è da legarsi a disturbi delle aree affettivo, cognitivo e comportamentale." Dato che non aveva eredi maschi, gli succedette suo fratello minore Federico Augusto. Pochi mesi dopo passò al San Lorenzo, con cui vinse quattro titoli nazionali. È possibile anche fare il contrario, ovvero tagliare solo il centrale. Rappresentarono un fenomeno atipico e particolarmente singolare. È innamorata di suo fratello. "Dopo un'altra visita alla Mecca, a Medina e nello Yemen, ritornò in Egitto." "Ha una sorella maggiore di nome Danielle, una ""talent manager"" molto conosciuta in Canada." Le coppie cantano in duetti. "Sono tuttavia considerati una trilogia per l'unità di temi, situazioni e riflessioni." Ha un fratello maggiore, nato in Cina. "Nello stesso anno è protagonista del film ""Selfie"" di Víctor García León." Alcuni esemplari vennero esportati in oriente e nelle americhe. Come per le altre specie della famiglia. "È l'ultimo giorno di scuola." Le forze armate tradizionali hanno difficoltà a rispondere alla guerra ibrida. Si ritiene inoltre che la si possa ancora trovare nella Penisola arabica. In Italia è conosciuta anche con il titolo Storie della prateria. Il territorio municipale è costituito da pascoli, da coltivazioni erbacee e da boschi. Le navi appartenenti ad una classe sono definite navi gemelle. Subito dopo Dom decide di partire per Tokyo per recuperare il corpo di Han. Allo stesso modo si costruiscono difese militari. Nel quinto episodio subisce una mutazione genetica, ottenendo prestazioni fisiche notevoli. Questa versione però presenterebbe molte lacune. "Il gioco era scaricabile gratuitamente e si poteva usufruire di un ""tavolo"" completo gratuitamente." Il campionato dei romagnoli prosegue senza scossoni. "L'intera stazione aeroportuale è una Wi-Fi Free Zone." Tale azione voleva essere come il rapporto tra padrone e schiavo. "La compilazione, anonima, è considerata un'importante fonte della tradizione giuridica pre-giustinianea." La sua squadra è la Rari Nantes Novara. Si affaccia sul Lago di Thun. Open Cup, la coppa nazionale. Una vasta parte del territorio è interessato da siti archeologici di notevole pregio. Dopo la rapida distribuzione iniziale il composto viene eliminato con estrema lentezza. Purtroppo Blaine ha la meglio e Liv vede morire il suo fidanzato. La vittoria va allo spagnolo Óscar Freire, davanti a Paolo Bettini. La loro dieta è prevalentemente carnivora, composta soprattutto da invertebrati acquatici. Non è possibile abbassare coppie di carte ad eccezione delle aperture. Lugo finalmente scoprì che la voce avrebbe potuto essere la sua fonte di sostentamento. Nella versione standard era dotata di trazione anteriore. "In coppa di Scozia sono eliminati dall'Hibernian, negli ottavi di finale." Sarà il loro giudizio a decretare la squadra vincente. Il tour fu così rinviato a settembre dello stesso anno. È localizzato nella Cordillera Occidental, nel dipartimento di Nariño. I livelli hanno forme sempre differenti e variano anche i temi grafici. Le monete e le banconote norvegesi sono distribuite dalla Banca centrale norvegese. Sedici squadre sono inserite in quattro gironi da quattro squadre ciascuno. "Fu costruito dall'Alpenverein austriaco, ma fu distrutto durante la prima guerra mondiale." A sua volta Young presentò un batterista, George Grantham. Niente di personale Poco dopo, Paar gli chiese di scrivergli altre battute. Il tunnel passa circa un metro sotto il Great Northern Tunnel. Questi disegni commissionati da Agnes Block sono andati perduti. Spesso viene citato come Zach o Zack Smith. Interpreti della pellicola sono Jack Nicholson, Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer. "Notare che questi valori lineari ""non"" sono il risultato finale." Gli allucinogeni così si diffusero in modo impressionante. Da prima erano libbre pisane, poi senesi e quindi fiorentine. John May Il film fu prodotto dalla Bavaria-Filmkunst. Il Movimento Neo-Monastico persegue obbiettivi simili mediante un analogo modello di gestione. "Esercitò per molti anni come chirurgo, in particolar modo nell'oncologia e nelle malattie articolari." "Dopo aver dato la sua parola d'onore fu scambiato." La pinna dorsale ha origine piuttosto indietro, oltre la punta delle pinne pettorali. Ogni isoterma rappresenta una particolare configurazione del gas. Le copertine della collana sono disegnate da Alessandro Di Sorbo. "I suoi lavori sono apparsi anche l'edizione russa di ""Vogue""." Dal sesto anno si aggiungono inglese, spagnolo ed informatica. Nacque negli anni settanta nella Repubblica Popolare Cinese, dove viene ancora oggi usato. "Alla fine Montanelli dovette rassegnarsi; anche per la morte improvvisa Marchi ""scelse"" Villafranca." Il nuovo patriarca non ebbe molto tempo per esercitare la sua autorità. Il club pesca del luogo offre canne da pesca a noleggio giornaliero o settimanale. Fu uno dei più grandi caratteristi degli anni venti e degli anni trenta. Le tre donne partono per un viaggio pieno di tensione. Si forma una colorazione giallo brillante. Attualmente versa in cattivo stato di conservazione ed apre al pubblico solo di rado. Il Ministero della difesa nazionale è organizzato in strutture centrali. È stato nel consiglio di amministrazione della Banca Agricola Mantovana. Per poi passare a nuovi amori con estrema disinvoltura. La serie è priva di dialoghi. "Oltre al calcio, c'è anche basket, pallavolo e tanti altri sport." Qui si dedicò alla redazione dei commentari alle Scritture. Essi divennero il vanto del parco e acquistando fama a livello europeo. I metatarsi ed i tarsi delle zampe sono di colore arancione chiaro. Un anno più tardi diede alla luce una figlia, Aleksandra. Finalmente il califfo accettò come suo arbitro Abu Musa. Si trova al confine con la provincia di Reggio Calabria. Si è affermato principalmente come solista. Il loro culto assume a Cluny grande importanza. Indipendentemente dalla stagione, i piccoli roditori rappresentano la loro principale preda. La figlia Agnes fu, insieme al fratello Robert, fondatrice del Guidismo. Per gli amanti del mare ci sono molte spiagge da visitare. "Si ponevano così le basi dell'attuale Sezione trentina." "Ponti fece pubblicare il bando in aprile sulla sua rivista, ""Domus""." Nei mesi invernali il lago è coperto da uno spesso strato di ghiaccio Partecipò alle elezioni, ma perse al primo turno. "Anche l'ordine delle funzioni è fondamentale." Fuggì quando si avvicinarono, e così un cacciatore gli sparò, ferendolo a una gamba. Il miglior risultato fu a Montecarlo quando si qualificarono entrambe le vetture. Jordan Dickerson "Nessuno dei suoi figli maschi arrivò all'età adulta." "Una tela di Callisto Piazza che raffigurava l'""Annunciazione"", è stata trafugata." "Lonate sembra infatti derivare dalla radice celtica ""lona"", che significa ""pozza"" o ""pozza d'acqua""." "L'energia rimanente viene convertita in calore." Dimorfismo sessuale: le femmine mature si riconoscono per il ventre gonfio di uova. Non fu però un movimento esclusivo della fotografia. Prese contatti con le famiglie italiane per tutti gli Stati Uniti e il Canada. È una formica di colore scuro con zampe, antenne e mandibole chiare. Stefano Paghi "Venne registrato che sei famiglie svedesi abitavano in quella zona prima dell'arrivo di Penn." "Si forma calcisticamente nell' per poi passare nelle giovanili del notato da Oberdan Cattani." In questo periodo John cantava nel coro della parrocchia e divenne un boy scout. "Preferisce piuttosto ""tentare la sorte"" ed inviarlo in guerra presso Numanzia." Decide di concentrare la propria attività e le proprie aspirazioni nel campo della musica. Come esemplificazione in diritto italiano una azione giudiziaria civile relativa agli alimenti. Dispone inoltre di un laboratorio enologico per analisi conto terzi. Abdullah fece il suo debutto nella World Championship Wrestling dentro un gigantesco pacco regalo. I suoi effetti sul clima italiano determinano il richiamo di aria calda da sud. Uno degli hobby di Cliff è la pesca. "Gli autobus servono tutta l'area metropolitana." La storia è stata portata sullo schermo varie volte. Venne girato nei Duskes-Filmatelier di Berlino. Accanto alla stagione, il teatro propone rassegne, laboratori di alta formazione ed eventi. Si tratta della memoria di tutte le sue ricerche estetiche. "Sposò Katharina Berger, un'erpetologa che lavorava presso lo zoo di Berlino." Vi partecipano, generalmente, squadre rappresentanti università o club di robotica. La dentatura decidua è sostituita completamente già prima della nascita. "Personificazioni del fuoco stesso, furono scelte dagli alchimisti come simbolo dell'opera di calcinazione." Si possono ancora oggi visitare le stanze che ospitarono il santo patrono di Priverno. In aggiunta al suo ministero pastorale Girolamo continuò i suoi studi archeologici. Cerca però un cameriere e ne ha già licenziati cinque in due settimane. Ad ogni prestazione ottenuta è associato un punteggio, secondo delle tabelle dette tabelle ungheresi. La loro parte inferiore mostra una depressione superficiale. È problema e naufragio, preoccupazione e programma vitale. A Napoli gli è stata intitolata una strada del quartiere Vomero. La città è nota per il suo importante castello fortificato. Il muso è corto, tozzo e largo, gli occhi sono grandi. Entrambi questi programmi vennero annullati. In grassetto sono indicati i nomi comuni delle specie della flora italiana. Il suo quartier generale è situato presso la citta di Providence. La principali società calcistiche del quartiere sono lo Sportivo Barracas ed il Barracas Central. Rimase coi lariani per tre stagioni, imponendosi da titolare nelle prime due annate. "Potsdamer Platz e la vicina Leipziger Platz cominciarono ad assumere l'aspetto definitivo." Una volta fatto, il gioco termina. Tipicamente, erano illustrate pecore, cervi e cavalli. "Oggi il Comune utilizza il chiostro per mostre d'arte e iniziative culturali." Oggi è sede del seminario vescovile. Le prime furono dedicate ai madrigali di Monteverdi, e alla musica vocale pre-barocca. Ha poi seguito De Canio anche al Genoa ed al Catania. In questa parte anche le dimensioni erano identiche. Frantz Bertin Lonesome Luke si reca alle corse di Tijuana. Sabrina finge di non essere preoccupata, ma poi organizza una battuta per ritrovarlo. The Cardinals of the Holy Roman Church. Tale riconoscimento è tuttora attribuito con cadenza annuale. Fonti scritte dimostrano che Cipro fu sottomessa dagli Assiri. Richard Dawkins non ha voluto accettare la sfida di misurarsi contro Craig. Persone di cognome Griffin "L'anno seguente è Alessia nella miniserie televisiva ""Anna e i cinque""." Persone di nome László Berthier lo inviò in missione diplomatica a Napoli. Lees, King e Turner girarono incoraggiando i sostenitori a fare picche per le battaglie. Tutti sono a una festa a pochi metri da li. Anche per i meccanismi elettivi, tutte le Contrade si basano sugli stessi principi. La compilazione di storie ufficiali comportava in genere un lavoro intellettuale monumentale. Alcune organizzazioni internazionali condividevano le strutture espositive con i Paesi ospiti. Durante le celebrazioni religiose si era soliti mangiare sul colle sino al lunedì. "Quest'ultimo descrive anche lunghezze e larghezze comuni delle spade utilizzate." Molte varianti della moda gotica ricorrono ad alcuni lati di questo stile classico. Chimes of Freedom I locali del convento ospitano oggi il Museo del Sughero di Calangianus. Un sergente segue dei vagabondi che hanno rapinato della pensione un vecchio soldato. Gli ultimi scenari sono stati ripresi a Londra, in appositi teatri di posa. Ogni volta la nuova città veniva ricostruita sopra la vecchia. Le piramidi di questi faraoni sono per la maggior parte in rovina. Egli tentò di riprendere la carriera militare in Francia ma senza successo. Un doppio successo nel mondiale che non era stato preventivato. Infatti la società provvederà alla realizzazione ed alla costruzione del Centro direzionale di Napoli. Il funzionamento della sonda di tensione a laser è come quello di un oscilloscopio. La musica è firmata da Ian Livingstone. Vede come interpreti Rock Hudson, Yvonne De Carlo, Richard Denning e Amanda Blake. Il giudice interruppe bruscamente Leibowitz. È la più grande università nello stato di Paraná. I kel sono guerrieri, e si vestono di nero. Il capo del governo statale è il Premier, nominato dal governatore dello Stato. In conseguenza di ciò i rotabili devono viaggiare sempre accoppiati. "Attualmente è il principale centro amministrativo dell'isola di Margarita." La prima vittoria in una competizione ufficiale non tardò ad arrivare. Pallacanestro ai X Giochi del Mediterraneo "Le popolazioni slave chiamarono i suoi abitanti Rus'." Alterna teatro, cinema e televisione. Antifascista e militante di Giustizia e Libertà, partecipa alla Resistenza. Hans Lenk Nella pulitura, eventuali rivestimenti di calcite possono essere rimossi con acido acetico. La Reggiana prende botte ovunque. Rete Genitori Rainbow ha attivato una Linea telefonica di ascolto e servizi web. Presentano un corpo alto e non particolarmente allungato, con la testa dal profilo appuntito. "Si sente subito dell'imbarazzo, tra di loro." Apparentemente Gautier procedette volontariamente in una palude da cui impiegarono ore ad uscire. Mário de Araújo Cabral Brani composti da Donald Byrd, tranne dove indicato "La pianura lombarda può essere suddivisa geologicamente in due parti: l'alta e la bassa." Il territorio dello Yukon ha una forma di governo parlamentare. "Emmy era in quel tempo capo-redattrice del giornale femminista ""La Fronde""." Ma ben presto le due missioni furono abbandonate. Le cause più frequenti sono traumi e lesioni dei nervi. Con molta difficoltà la coppia riesce a scappare. Andrés Bertolotti Sotto il portico una targa ricorda i morti della zona nella seconda guerra mondiale. Quando Kalas tenta di assassinare una giovane cantante protetta da MacLeod, loro combattono. Il differenziare dando nomi alle cose dà visibilità e fattibilità al soggetto. Billy Clarke Il padre è il marito Lillian Berlin, frontman dei Living Things. Le religiose si dedicano al servizio agli ammalati e ai poveri. Studiò alla Harrow School e al Royal Military College di Sandhurst. "Esistono anche i ""pennoni"" che sono di forma più grande alle semplici penne." Questa pianta è endemica del Queensland sud-orientale. Ad un certo punto assunse anche il grado di tenente colonnello. "I Finley reinterpretano insieme a Edoardo il brano ""Rinnegato""." Costato circa un milione di sterline, ne fece incassare tre volte tanto. "Un dottore lo rassicurò che non c'era nulla di cui preoccuparsi." È professore ordinario di analisi matematica presso la Scuola Normale Superiore. Può giocare sia come mezzala che come seconda punta. "È famoso per essere l'unico faro al mondo costruito in stile egiziano." Un tratto caratteristico della poesia di Teodoto è una notevole chiarezza stilistica. Il complesso si trova in un parco di pini ed eucalipti. "Questi all'inizio erano in comunione con Roma." La corsa toccò tre paesi diversi: i Paesi Bassi, il Belgio e la Germania. Il Sindaco ritornato a Cava, riunì la Città per decidere cosa fare. Da Motul de San José provenivano le ceramiche policrome in stile Ik. Nella stessa occasione i marciapiedi furono dotati di pensiline. David Hubbard, neurologo è tesoriere della nuova associazione. "C'erano molte miniere di minerali nella provincia, soprattutto di ferro, cromo, dolomite e torio." Qui incontra Susan Storm, suo fratello e Victor van Damme. "Durante l'epoca classica ad Atene veniva ulteriormente identificata con Ecate." Molto vari i materiali utilizzati: ceramica, marmo di Carrara, ferro, bronzo, cemento. "È Accademico dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell'Accademia Filarmonica Romana." Il lavoro viene commissionato da Carl Koch. Al suo posto le Federazioni organizzano vari campionati a carattere locale. "Un terzo dipinto, attribuito alla bottega, è nell'Indianapolis Museum of Art." I familiari delle vittime hanno tuttavia criticato duramente la sentenza. "Compare la Regina che si lamenta per l'assenza della figlia." Il romanzo si basa pesantemente sulle lettere di Jefferson. Solitamente vengono identificati in mazzi di fiori che possono assumere varie forme e stili. Alla prima stagione vince la Segunda División B e viene promosso in Segunda División. Gli abitanti del villaggio la catturano e la portano alla vecchia sacerdotessa Kaede. Gli schemi decorativi riprendono quelli, molto simili, documentati in Africa settentrionale e Sardegna. "Sulla facciata dell'edificio è stata posta una placca commemorativa." La messa in scena non presenta, comunque, nulla di particolarmente inventivo. Quello destinato a succedergli non meritava più un solo abitante rispettabile. Il suo quartier generale è situato presso la March Air Reserve Base, in California. Talvolta, si muovono rapidamente in ogni direzione, con cambi repentini. Ecologisti e naturalisti rimasero invece contrari ad ogni idea di intervento. Rafforza le funzioni dello stomaco ed è un ottimo rimedio in caso di emorragia. "L'idea è quella di unire tutti i protestanti italiani in un'unica chiesa evangelica italiana." "Jim Terrier, già soldato delle forze speciali, è diventato un mercenario di ""black operation""." I membri della sicurezza, sorpresi, inviano uno di loro, Johnny, a indagare. Dopodiché commisero un suicidio di massa vicino alle rive di un lago. "McCreary compose la colonna sonora di ""Human Target""." Il nome è diffuso prevalentemente al femminile. "Ai lati dell'altare stucchi di Giovan Battista Ciceri." Conseguentemente la traiettoria presenterebbe degli errori che potrebbero rendere inutilizzabile la lavorazione. Filippo ed Odette non ebbero figli. Ciò farebbe pensare a velocità inferiori a quanto previsto dai modelli teorici. Ha inoltre insegnato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il trattamento include la lavanda gastrica e la somministrazione di carbone attivo. David and Goliath "Durante la realizzazione di quest'opera, a Carrara, Armando ebbe l'occasione di conoscere Arturo Martini." La sua ambizione divenne quella di poter essere attore. "Il film fu prodotto dall' Artists Alliance e Universal International Pictures." Queste parole sono così diventate una sorta di sottotitolo del disco stesso. Pierre of the North Così venne stabilito un percorso e dato il via. Sulla rivista gli articoli di carattere mistico-religioso si moltiplicarono. Ciò non significa, però, che il ruolo del moltiplicatore vada trascurato. "Dopo il suo ritiro Lori Fung iniziò l'attività di allenatrice." Napoleone Bonaparte, al tempo ancora un giovane generale, si innamorò di Rosa di Beauharnais. La linea passa poi attraverso una galleria che immette alla stazione di Besana Brianza. Il brano prende il nome da una collina in Cornovaglia, nel Regno Unito. Segue un match vinto contro Samoa. Ha concluso la Louis Vuitton Cup classificandosi settima. Appartiene al comprensorio del Salto-Sciliar e dà il nome alla Val Sarentino. "Sia Fuchs che L'Obel furono botanici degli inizi che lavoravano empiricamente sulle piante." Ma il Trattato di Aquisgrana restituì il forte alla Francia. "È probabilmente stato il primo ""supergruppo"" inglese." "Un'altra importante via di comunicazione era la cosiddetta Via Militaris." Preoccupazioni artistiche sono la fonte di ulteriori errori se rilevati dagli storici. Sarà Natsuki a sfidare il mostro artificiale ed a lottare per la sua distruzione. The Hat Tipici esempi italiani di autobus su rotaia erano le automotrici Md. Tra parentesi, data e luogo della prima rappresentazione. Esso è infatti percorso da fenditure simili a raggi. Rimprovera loro una indignazione selettiva. Il combattimento durò cinque ora. Jude cerca di riprendersi il marito con alcuni tentativi di seduzione, che falliscono tutti. Parla inglese, francese e tedesco. Agli Australian Open esce al terzo turno. Rifiutò i ruoli femminili principali in alcuni film perché richiedevano scene di nudo. "È il primo album in italiano, e il primo della cosiddetta ""triade folk rock""." "La frazione si colloca ai piedi delle prealpi venete, laddove inizia l'alta pianura." La sua capitale era Neuburg an der Donau. Svincolato dal Gil Vicente, Hugo Vieira firma un contratto quadriennale con il Benfica. Il resto del materiale rotabile subì danni minori. Infatti appaiono frequenti simboli folcloristici e religiosi come croci, agnelli, tombe e spiriti. In Italia le sue opere sono pubblicate da Garzanti. Tuttavia è possibile creare o scaricare mappe cooperativa o deathmatch. Killy viene portato al villaggio, dove incontra i due adulti del gruppo di rifugiati. Baudelaire afferma che la donna è il contrario del dandy. Così, lascia gli studi, e forma un gruppo rock. Tra questi è ammirabile ancora in città il ritratto equestre di Gio. "Le camicie rosse divennero tra i protagonisti della nascita del Regno d'Italia." Hanno partecipato al torneo squadre di prestigio, nazionali ed internazionali. È docente di trombone Jazz presso i Civici Corsi di Jazz di Milano. Ha vestito la maglia delle selezioni giovanili della Finlandia. Dublino batté in finale Cork ottenendo il sesto trionfo della sua storia. Furono principalmente commedie musicali, dove egli poté mettere a frutto il suo talento canoro. Tutti i cilindri potevano essere provvisti di pioli a scelta. Victoria University Questo fatto assieme alla balbuzie gli creò difficoltà a scuola. "All'interno ha un pregevole altare in marmi policromi." Questa divisione separa gli allievi dai maestri. Barrichello, dietro di lui, portò alla Ferrari la nona doppietta stagionale, la quinta consecutiva. Le vincenti delle semifinali si contendono il titolo. La piattaforma era stata prevista per il raddoppio del binario. Jackie ha ritrovato suo padre. Dorothy morì non molto tempo dopo la nascita. Ciò ha prodotto la falsa convinzione che si trattasse di due opere distinte. "Il Palazzo era riccamente decorato, ma tali opere d'arte sono state quasi completamente disperse." La produzione di biodiesel è molto dispendiosa anche dal punto di vista idrico. È il vicepresidente della Fondazione Luigi Einaudi Onlus. Sua sorella è la presentatrice Moon Je-young. Damon decide di non andare con loro e si butta in mare. Dinocrate lo precedette di poco, suicidandosi a sua volta. "Questi attraversarono rapidamente il Khorasan e marciarono sull'Azerbaigian." La carriera di Vincenzo Musolino proseguì fino agli ultimi anni della sua breve vita. "Realizzò tra l'altro, molti suoi autoritratti." Oltre al fianco di Casa Buonarroti, sulla strada si affacciano alcune architetture di rilievo. La penna di punta è Giuseppe Maria Morganti socio e politico del Psd. "Nessuna delle squadre in graduatoria ""B"" è stata ammessa in Eccellenza." Viene scelto con la prima chiamata assoluta dai Dallas Mavericks. "In precedenza, l'esercizio iniziava ad aprile e terminava a marzo." In seguito, il brano avrà la possibilità di riscattarsi in classifica. Il vestibolo e la chiesa sono di semplice soluzione architettonica. Causa che potrebbe giacere nella contesa che ebbe con Alexander. "Per Jessica si è resa quindi necessaria l'uscita dalla band, peraltro scioltasi l'anno dopo." "Nessuno dei suoi poteri è diminuito con l'età." Entrambe le facciate sono caratterizzate dalla sovrapposizione di serliane, affiancate da monofore. La mostra permanente custodisce flora e fauna dei Tatra. Poi questo sistema è stato praticamente abbandonato. "È stato il cofondatore dell'associazione contro la violenza sulle donne." In giallo le squadre qualificate direttamente. "Contemporaneamente diventa docente di Analisi Competitive e Marketing presso l'Accademia di Comunicazione di Milano." Tra la metà e la fine di maggio compaiono le zanzare della nuova generazione. "Privo di eredi, alla morte lascia l'attività al nipote Jean Le Page." Qual è la probabilità che anche il lato non visibile sia di colore rosso? Per questa sottotribù non sono stati trovati caratteri diagnostici evidenti. "Tra i suoi contributi alla fisica teorica c'è la teoria dei D-branes." "Wilson: ""Lo studio sistematico delle basi biologiche di ogni forma di comportamento sociale""." Il trattato distingue tra quattro domini: privato, pubblico, semi-pubblico e area esente. "Scrive un altro libro, il romanzo ""La sposa e il diavolo""." "Si affaccia a sud del lago di Garda in un'area riparata dai venti." Negli Stati Uniti il grado è di generale a cinque stelle. Si concentra così nella carriera musicale, suo interesse principale. Gli occhi sono rossi, il becco nero e le zampe grigie o olivastre. I critici asseriscono che i corsetti costringevano i corpi e le vite delle donne. Viste le esigenze del dopoguerra vengono progettati mobili dai costi contenuti. Queste caratteristiche derivavano dalla Cadillac Sixty Special. Il tempo delle scelte. Nella regione di Kimberley è stato osservato soltanto nelle mangrovie. In seguito, i Mega-Maniacs avrebbero continuato a scontrarsi con i Money Inc. È ancora visibile lo scheletro in cemento armato incompiuto. Potrebbe tuttavia anche derivare dalla città francese Saint-Denis. Questo fatto lo portò ad abbandonare la composizione per concentrarsi sulla direzione. La sceneggiatura di Charles A. Taylor si basa su un soggetto di Anita Loos. Melody Parade Ma il successo di una manifestazione tanto affascinante impose problemi di sicurezza. Patricia Dench Alla conclusione del raduno non fu convocato per la rassegna iridata. Entrambi lavorano in un locale del Lower East Side che appartiene a Riley. I colori sono bianco, giallo e rosso. I templi di Venere e Mens erano separati da un canale fognario. McCay è un prete e il testimone degli eventi biblici del fumetto. "Per i ""Percorsi di cinema." Patrizio, un amico, la mette in guardia. È stato utilizzato per proteggere apparecchiature pregiate come aerei, navi, mainframe, centri di telecomunicazione. Fu ricostruito dal Genio Civile che lo riportò allo stato attuale. Da questo matrimonio nacquero le tre figlie Elena, Elvira ed Eleonora. Charles Lockhart è stato il primo presidente della società. Il sud della provincia è un paesaggio fluviale. The Mysterious Package Ha poi annunciato il ritiro. I Japan Gold Disc Award sono presentati dalla Recording Industry Association of Japan. È un film drammatico statunitense a sfondo noir con Ruth Roman e Steve Cochran. Nel romanzo ha esordito con un trittico dedicato ai Longobardi. Come altri animali araldici, lo si trova in bandiere ed in altri oggetti simbolici. Il suo stile era molto semplice, ma anche molto potente. Al modificarsi dei livelli si modificano però le controindicazioni e gli effetti collaterali. La vita comune iniziò a Parigi. I profitti raddoppiarono in due anni. Jordan vuole costringere il dottor Cox a fare testamento. La trazione era ovviamente ancora posteriore, con cambio a tre marce e frizione monodisco. Dopo alcuni mesi di lavori forzati, venne rinchiuso nel famigerato “Bunker” di Buchenwald. Il tema musicale è cantato da Merle Haggard. Vi sono inoltre magazzini satellite in New Jersey, Shanghai, Hong Kong e a Tokyo. A lui sono dedicati in Italia istituti scolastici nonché alcune strade. Il suo nome fu iscritto sul pavimento della Basilica di San Pietro, in Vaticano. "È evidente che bevendo diversi litri d'acqua al giorno si ha un effetto diuretico." Si moltiplica con la semina e la margotta. Adesso è il comune più popoloso della contea Sogn og Fjordane. George è confuso ma accetta, scatenando la gelosia di Nina. È un film western con protagonisti Vera Ralston, John Carroll e William Ching. Il golfo si apre verso nord, leggermente a nordovest del golfo di Buor-Chaja. Si passa, quindi, all’ultima parte della storia sul tetto della casa. Comprende autoritratti, suoi ritratti di altri artisti e fotografie, una della quali è dubbia. Egli succedette a suo padre, nella contea di Dunmore, pochi mesi dopo. The Monkey Puzzle Clay Tucker "R. Politi e partecipa a ""Il professionista"" di T. Agnese." Potrebbe essere sopravvissuto fino a tempi storici. A Costa Marques sorge la basilica minore dello Spirito Santo. Lawrence Grant Il brano è la sigla finale dei nuovi episodi di Detective Conan. Più tardi si unì alla ufficiosa Justice League Europe riformata da Crimson Fox. Joel Johnson Maggiore sarà la somma dei soldi, maggiormente grande e lussuosa sarà la casa. La livrea, che appare sopra una distesa di minuscole scaglie, presenta motivi mimetici bruni. La cannoniera riprese poi il proprio operato a tutela degli interessi italiani. Vittorio Lucarelli I canadesi vinsero la battaglia del crinale di Vimy in una simile prospettiva. La contea di Ellsworth è divisa in diciannove township. Versione migliorata con una maggiore capacità dei serbatoi. Gli stessi studi hanno evidenziato contaminazione da metalli pesanti come piombo, arsenico e mercurio. "Tra i brani del film ricordiamo ""Chi te l'ha detto?" Il circo del giocatore corre il rischio di essere chiuso per debiti. Sito importante per il buon livello di conservazione, è stato recentemente ristrutturato. "Il giocatore ha lasciato così l'Östersund a cinque mesi dalla scadenza del contratto." Si estende nella zona pedemontana vicentina che tende a collegarsi al territorio trentino. I gabinetti del Governo fiammingo si trovano in questa piazza. Si nutrono di piccoli crostacei. Professione in uso da tempo antichissimo, fu mantenuta per molti secoli, specialmente nelle corti. Fu anche selezionato per il Tour de France che chiuse al ventesimo posto finale. Il Clima è di tipo equatoriale con frequenti precipitazioni e caldo afoso. A questi eruditi si aggiunse, successivamente, il poligrafo Bu-ston rin-chen grub. Ancora una volta il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Trova Honda, che, liberato Mokuba dalla cella, porta lo stesso sulle spalle. Si registrano presenze in Francia e America. Dopo qualche tempo Charles chiede alla donna di sposarlo. Perde il portellone apribile in due parti ma mantiene il lunotto apribile separatamente. "L'edificio è stato ristrutturato." Diversamente dal titolo precedente, è uno sparatutto in prima persona. Night Moves Indomito Bolsena. Combatté contro Spectrum e Luke Cage, in uno scontro alla pari. Per tutti gli spettacoli da lui diretti, scrive sempre anche le musiche. "Roncalli fu l'ultimo a entrare in conclave, prima dell""'extra omnes""." Davanti alla facciata della chiesa era situato il Battistero della pieve. "Con l'introduzione di una terza gara il sistema di punteggio è stato modificato." La sintassi del discorso interno, diversamente da quella del discorso esterno, non è lineare. Inoltre Halfdan è descritto calmo e pacifico, mentre Fróði è crudele e violento. "Il ""Sottosuolo"" compare preminentemente nelle ambientazioni ""Greyhawk"" e ""Forgotten Realms""." Il decreto presidenziale n. Le ferriere utilizzarono come minerale la limonite estratta dalle miniere di Pazzano e Bivongi. La regia è di Elisabetta Marchetti. Ognuno ha una sua verità che poco coincide con la verità di Elvira. Fu eretta a cattedrale della prelatura la Chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata. Ha partecipato al Woodstock Film Festival e al Montreal World Film Festival. Erano forse tra le vetture preferite tra la clientela più snob del momento. A lui è dedicato il Rifugio Giovanni Pedrotti sulle Pale di San Martino. Prima ed unica edizione Ufficiale realizzata al mondo. La pesca è consentita nei giorni di lunedì, giovedì, sabato, domenica e festivi. Successivamente lo studioso statunitense, sposta la sua ricerca sulle malattie depressive. Le rocce, il suolo, e i tessuti biologici sono esempi di materiali porosi. È stato Presidente della Olivetti Leasing e Consigliere del Credito Lombardo. Sul territorio non si svolgono attività economiche. Quando farai contento lo cor mio? "Il ritorno in Francia coincise per l'attrice con un progressivo rallentamento dell'attività." Di Bari Altri Paesi in cui uscirà sono la Francia, i Paesi Bassi e la Germania. Venne girato In California, a Hollywood. Il nome, Angelo Ruju, è quello del proprietario della tenuta in cui furono scoperte. È la sposa di Tom Bombadil, e la figlia della Regina del Fiume. Stan Patrick Le motociclette, invece, usano ancora la configurazione originale. H. Lawrence, che era stato candidato a un Academy Award. "Il sottotitolo dell'opera è ""Prose e rime di Vittorio Alfieri da Asti""." La pinna caudale non è mai veramente biloba ma a bordo dritto o rotondo. Sito del Comune di Ferrara Il nome Haydn Quartet venne usato per permettere loro di registrare in altri studi. La distribuzione è della Titanus. È stato uno dei maggiori studiosi della poetica e della poesia di Giacomo Leopardi. Rhodes scrisse tutte le canzoni dei suoi album. Alla scadenza del termine, il rapporto si conclude con formale comunicazione. Dagli scantinati del lato occidentale furono aperte vie di fuga nel terreno argilloso. Il titolo è stato conquistato per la terza volta dalle Phoenix Mercury. Viene consumato preferibilmente durante i periodi della Quaresima e del Ramadan. È sposato e ha avuto due figli. La conseguenza dinastiche fu che il nipote di Antonio divenne Duca di Lorena. In realtà alla realizzazione del progetto contribuirono diverse personalità. "La stagione successiva fu un'altra battaglia per la vittoria della division coi Colts." I personaggi principali del romanzo sono due magistrati, Paranza e Uro. Alcuni abitanti di questi villaggi hanno preso parte alle riprese come comparse. Questo può portare a cambiamenti imprevisti nel numero di neutroni e nella potenza termica. La casa viene brutalmente messa a soqquadro dai soldati, senza trovare il denaro. Operatori Doppiaggio e Spettacolo di Torino. Ha vinto il titolo sconfiggendo il precedente campione Johnny Impact. Il quartiere si estende verso nord da Kitaj-gorod al Kamer-Kolležskij Val. "Per evitare l'ignominia pubblica alla sorella-amante, Van abbandona la casa." Quando donna vuole "Realizza le copertine di ""Gordon"" e ""Maschera Nera"" per la Corno." La canzone è in stile moderno-rock. Questo libro è una trattazione di idee morali, giustizia, obbligazioni, benevolenza. "Il numero ""Z"" è il numero di protoni, che definisce univocamente la specie." Chris Gaston In quel ruolo dirige la startup per il primo portale Internet dinamico della Rai. I progettisti più rappresentativi furono V. de Castro, Pietro Selvatico e Camillo Boito. "Qui, oltre alla ""Deposizione"" dipinse la ""Madonna e santi"" nella pieve di Villamagna." La salita alla vetta non presenta particolari difficoltà alpinistiche. "Da notare il portale d'ingresso attribuito all'arch." Sono i camerieri a farla da padroni nel ristorante. "Giuseppe Verdi di Ciminna""." I giocatori possono completare questi livelli in qualsiasi ordine. "L'età media alla diagnosi è tra i sessanta e i settanta anni." Il palazzo è costruito in stile barocco. Il club gioca con maglia gialla e nera a strisce. Allora bisogna far presto. Dopo la fine della seconda guerra mondiale assunse la direzione del Schiller Theatre. In realtà, la povera Betty è perseguitata dalle disgrazie. Amory fu la prima città pianificata del Mississippi. Lavorò per la Hepworth. Negli ultimi anni di carriera artistica incideva stando a casa. Non arrivarono punti. Entrambi gli Spider-Men sono ostacolati dai tentacoli di Ottavio, che appaiono dal nulla. Sulla sommità è posto un piccolo monumento con una statuetta stilizzata della Vergine. "Essa fu dapprima introdotta in Francia e poi nel resto d'Europa." "Inoltre, con il proseguire della storia, il film diventa sempre meno convincente""." I suoi interventi su questo tema sono stati i primi pubblicati in Africa. "Il suo nome può essere tradotto come ""esecuzione automatica""." La struttura era semplice, costituita da un telaio di tubi saldati ricoperta da tela. Lo sviluppo postembrionale si svolge in quattro stadi. "L'aculeo era molto simile a quello degli scorpioni attuali." Accolsero favorevolmente la Ricostruzione e quello che i Repubblicani radicali sostennero nel Congresso. "L'album è bersaglio di pungenti critiche in quanto segnò un avvicinamento a sonorità deathcore." Con i brianzoli chiude la stagione al diciassettesimo posto, ottenendo la permanenza di categoria. Il rinoceronte di Giava non si è mai adattato bene alla vita in cattività. La scena si sposta nel palazzo di Guisa. "L'attività iniziale era di vendita di dispositivi di telecomunicazione e per uso fotografico." Le femmine tendono a formare vivai, dove sono spesso presenti numerosi maschi. Il comprensorio ospita gare della Nor-Am Cup e dei Campionati statunitensi di sci alpino. Ci furono anche considerazioni pratiche. I macchinari industriali possono produrre ghiaccio in diverse forme e dimensioni. Non si tratta di una teoria di dominio. Cha Tae-sik gestisce un banco dei pegni in un piccolo quartiere. "Per motivi sconosciuti, l'artista, di nome Roger, venne però cacciato dallo studio della scultrice." Tuttavia, non è noto se il matrimonio sia mai avvenuto. Live at the Bang Your Head!!! Ha studiato giornalismo in California. Una donna venne sepolta con il proprio cane. Le pinne sono robuste e arrotondate, la pinna dorsale è lunga. Nella ripresa Tsubasa si scatena e il Giappone dilaga. Guidò le truppe regie che impedirono le coltivazioni e il raccolto. Il brano è stato scritto da Federica Abbate e Cheope. The Fatal Wedding "Con il passaggio del ministero a Giuseppe Fioroni, attraverso l'art." Nei primi anni da internazionale, ottiene designazioni per turni preliminari delle varie competizioni europee. Tornò di moda nella pittura e nella scultura del Rinascimento. Originariamente concepita come un antologico, era specializzata in storie di genere hard boiled. Il sistema supportava le cartoline magnetiche. Il Crewe finì la stagione al ventiduesimo posto, venendo così retrocessa in Division Two. The Girl in the Saddle Francesco Ortu Ciò impedisce anche ad altri maschi di accoppiarsi con la stessa femmina. Appartiene al demanio dello Stato. Il Bruco è stata la prima contrada a montare un fantino straniero. Ha pubblicato diverse lettere sulla convivenza e sugli effetti che genera nei bambini. Il capo della potente Congregazione dei mercanti è Étienne Marcel. Si tratta qui di una cifratura Beaufort, in lingua inglese. Anche per questo ruolo riceve la nomination ai Premi Emmy e ai Golden Globe. Dopo i mondiali abbandonò le competizioni, e passò al professionismo. "I titoli di lavorazione furono ""Two Sisters from Seattle"" e ""Those Sisters from Seattle""." I due più anziani morirono durante le campagne napoleoniche. Kaspar fu anche costretto a ritirarsi dalla sua posizione di insegnante. È anche molto inquinato, e a volte dà origine a focolai di colera. Riuscì a riportarlo a terra benché avesse le mani bruciate. Dopo la congiunzione è iniziata la fase primaria della missione. Le tre partite successive, prima del Mondiale per club, sono tre vittorie consecutive. Questo potrebbe spiegare perché non si sentì parlare di lui per lungo tempo. Questo fiume lambisce tutto il confine settentrionale e poi occidentale del comune. La guerra, dunque, ricomincia più violenta di prima. Si è laureato in Economia e Commercio a Perugia. La partita di inaugurazione fu Foggia-Bari. Dopo la morte del rapper Lil Peep, Woods annunciò che stava smettendo di drogarsi. Il partito è stato sciolto quando la seconda guerra mondiale ha avuto inizio. Vi è una certa simultaneità negli eventi che, come detto, si sovrappongono. È un western statunitense con Whip Wilson, Andy Clyde e Tommy Farrell. La notizia del giorno diventa il pretesto di varie digressioni. "La band ha avuto la prima presentazione di ""Mirror Mirror"", nel mese di aprile." Le orecchie sono nerastre, ben separate tra loro, corte e strette. In tale occasione, l`azienda ha cessato ogni produzione. In Francia, al tempo della dominazione nazista, durante la seconda guerra mondiale. È appena fuori dal confine occidentale del Parco nazionale e riserva di Wrangell-St. Il sigillo ha due facce. La spedizione fu fallimentare. "Nella classifica europea, redatta da ""Billboard"" esordì pertanto alla prima posizione." Nel monastero venne creata la biblioteca, con numerosissimi volumi greci e latini. "Germinale è un mese del calendario rivoluzionario, corrispondente all'inizio della primavera." Il conflitto però, acuì le tensioni interne fino alla rottura definitiva. I sensori erano però inclini ad avere problemi di funzionamento. Del suo etimo non si sa quasi niente. "Fu autore della traduzione in italiano della ""Geografia dell'Antica Lucania"" di Strabone." "L'industria del turismo sta diventando ogni giorno più importante." Si taglia agevolmente con normali utensili da taglio o da sega. "Il film fu prodotto dalla Fox Film Corporation con il titolo di lavorazione ""Fifty-fifty""." Successivi sono i documentari, lungometraggi realizzati con la tecnica del found footage. La mappa mette in luce la distribuzione geografica di tali gruppi. "È professore emerito all'Università di Pisa." Per i suoi contributi egli ricevette varie onorificenze e vari premi. Nessun federale ne rimase ucciso. Blore contribuì notevolmente alla diffusione delle tendenze architettoniche neogotiche in Inghilterra. La Chiesa di Roma restava invece molto più aperta verso queste persone. La narrazione è strutturata in una serie di piccoli racconti, quasi dei flash. Inoltre erano segnate due scale con suddivisioni decimali. "Trasferitosi a Venezia, affrescò vari palazzi, tra cui Ca' Pesaro." La conchiglia è priva di opercolo il quale viene sostituito da secrezioni mucose. "Ha avuto una relazione con l'attore messicano Gael García Bernal." Sidney Cooke è un abile Texas Ranger, molto brava nei combattimenti. "Prese il nome dal viceré dell'epoca don Ferrante I Gonzaga." "La tenuta di strada, tuttavia, non era all'altezza delle prestazioni." Gli altri ospiti furono i Bluvertigo, Elisa, Tori Amos, Natalie Imbruglia e Ben Harper. "Ciò richiede l'uso di circuiti a tre stati, cioè ad una notazione ternaria." Queste rocce possono essere chiamate in modi diversi. In seguito la società iniziò a produrre anche strumenti a corda. La corte rigettò le cause ma gli attori appellarono. Queste realizzazioni sono tra le migliori della stagione del Liberty bustese. "La traccia fu inserita dalla Jackson anche nella scaletta dell""'All for You Tour""." Tuttavia, questa nomina non si dimostrò fra le migliori. La gara continua anche durante la fase del serale. Secondo questa lettura rappresenterebbe la Torre di Babele, abbattuta dal fulmine divino. Il film fu prodotto dalla Reichsliga-Film. Per la prima volta viene messo in commercio separatamente dal quotidiano. "Il titolo ""Auto dell'anno"" si intende valevole per l'anno successivo a quello di assegnazione." In questi centri pellegrini, commercianti e viaggiatori potevano trovare alloggio e assistenza. La guerra proseguì contro gli Spagnoli, che dovettero ritirarsi sulla costa. "Qui è nata l'attrice Caroline Sheen." Attualmente è presente sul mercato nella versione veloce e in quella a basso consumo. The Four La coda, invece, portava una singola serie di osteodermi sia superiormente, sia inferiormente. "Attualmente l'unico uso che si fa di queste piante è nel giardinaggio." Era stato più volte priore delle Libertà e gonfaloniere di Giustizia. P. a seguirlo. La Force India si può difatti considerare un team satellite della McLaren. Il cefalotorace ha anche una fascia laterale biancastra per ogni lato. I cannoni erano distribuiti in tre torri binate, una prodiera e due a poppa. "Sin dal loro debutto, hanno vinto diversi premi come ""Migliori Artisti""." Non ha uno spunto veloce. Le sue forze vennero mandate a sedare una rivolta. A volte viene contrapposto a disegni seri per creare momenti di rilassamento nel lettore. Molti generi di Proteaceae sono estremamente variabili. Sono rappresentati differenti ecosistemi mediterranei, parzialmente modificati da residui di attività agricole. In facciata è un portico architravato cinquecentesco. Fu commissionato nel Rifle Brigade. Dopo la seconda guerra mondiale la fermata e la linea non vennero più riattivati. Dal matrimonio nacque il figlio Cornelio, ma alla fine la famiglia si separò. La quarta versione venne commissionata per il palazzo della Repubblica Cisalpina di Milano. Il suo terzo lo segnò la domenica seguente contro i Baltimore Ravens. Poi meditò lungamente, chiedendosi se doveva scrivere di quella cosa. "Può anche annullare l'unione in caso di necessità." Alla corte della regina, Henry dovette comunque tenere un profilo basso. "Le analogie culturali sono con l'area laziale, soprattutto Roma-Colli Albani e Allumiere." "Premio Gradiva per l'opera ""Come vento, come onda""." "Ai lati si possono vedere la ""Natività"", la ""Circoncisione"" e putti musicanti." La chiesa è stata restaurata e viene utilizzata per spettacoli, concerti e manifestazioni culturali. "Era la prima volta che egli vedeva l'opera, e ne rimase profondamente sconvolto." "Canterà in coppia con Sergio Endrigo ""Canzone per te"", ottenendo il primo premio." Lillian, la madre di Billie, era una performer in un nightclub. Lo scopo è sollecitare un intervento esterno al partito, al governo e allo Stato. Servizi offerti Era omosessuale dichiarato. Collection: The Shrapnel Years "L'istituto sarebbe stato soppresso verso la fine del periodo Heian." In genere sono ruvide al tatto. "L'anno successivo vinse la seconda serie e tornò subito in Division One." "Successivamente anche gli Stati Uniti d'America iniziarono a passare armi ai Mujaheddin." Essa si svolse secondo svariati format: sia a gironi che a eliminazione diretta. Amanita caesarea var. In Coppa Davis ha giocato dieci match con la squadra sudafricana vincendone otto. "Studiò al liceo di Cuneo, quindi si iscrisse a Giurisprudenza all'università di Torino." Il campione in carica era Tony Stewart mentre la Chevrolet era il campione costruttori. "Tra l'altro è possibile trasportare fino a tre biciclette al suo interno." In Irlanda e Inghilterra è presente in gran numero. "Ad oggi ha conseguito il maggiore successo nell'area del Texas." Nella modalità a due giocatori si possono piazzare delle mine, trasportate in quantità limitata. Le pareti sono decorate da pitture bizantine con raffigurazioni di angeli e santi. I due sessi presentano colorazione del tutto simile. Lavorò inoltre come assistente del deputato Pete Sessions. San Folco "L'oggetto è esposto nel Museo del Tesoro del Duomo di Monza." Tornano inoltre dal prestito Niang e Nocerino. Un anno dopo ha lasciato la società paulista per il Gremio Porto Alegre. Proprio da questi documenti emerge una possibile datazione della chiesa. Cairo è progettato per fare uso di accelerazione hardware, se disponibile. The Killing "La trasmissione ""Pronto, Raffaella?" Il suo successore, il belga Henri de Baillet-Latour, aprì agli eventi di atletica femminile. Hegel infatti costruì un sistema Logico che aveva la pretesa di essere anche ontologico. Fra tutte si erge la torre campanaria della chiesa ex parrocchiale di San Biagio. Il primo titolo del franchise pubblicato per Nintendo Wii. Questa colorazione spenta permette loro di mimetizzarsi a terra, soprattutto nel periodo riproduttivo. Questi non assunse il titolo ufficiale di Cancelliere del Reich. Tra i migliori impollinatori indichiamo la varietà Zeus. Poi si ritirò definitivamente dalle scene teatrali. Rifiutò dunque brutalmente di acconsentire alle richieste delle tribù. La sua carriera è stata costellata da numerosi infortuni. Don Matteo cerca di fare luce sul caso. La pièce fu candidata al Drama League Award alla migliore opera teatrale. Il pianeta Pacifica è un mondo dalle caratteristiche rare ed affascinanti. Il primo, impegnato nel percorso verso Fiorano, si aggiudicò la prova. "Infine, una ""Nota"" dà qualsiasi consiglio richiesto." Cardenas era un conquistador che partecipò alle esplorazioni di Francisco Vázquez de Coronado. Situa in via Mannu, affacciato sulla piazzetta del quartiere storico Lu Caponi. Il livello di censura sul pene può variare. Fu costruito nella parte iniziale contemporaneamente al canale Regina Elena. Sposato, è padre di quattro figli. Felix, istruito sull’arte della scherma da Voluntas, uccide Vincent, e per questo viene incarcerato. È bene inoltre conoscere il funzionamento della ritenuta del boma. È una tradizione unica in Italia che attira turisti da tutto il Sud. Il centro tradizionale della regione è Postumia. "La colorazione rossa prevalente è dovuta all'ematite." Questi sono anche gli anni in cui viene notato dalla nazionale di calcio scozzese. È il modus vivendi di un uomo che non conosce quasi altri sentimenti. Bouillon è situato nella regione di lingua vallone. Dotato di quattro o sei ruote, si alzava per anche tre o quattro piani. Ponte San Giovanni Il fiume attraversa zone di periferia densamente popolate per gran parte del suo corso. Il velivolo era destinato alle linee interne di Romania. La notte, Kristi attacca Daniel, togliendo la corrente alla casa. Sostenne numerose attività di beneficenza e la cura pastorale della gente del mare. La struttura di tali fibrille mostra una elevata percentuale di strutture a beta foglietto. "Nel diciannovesimo secolo l'economia si basava principalmente sulla coltivazione di cotone e mais." La condizione è otto volte più frequente nelle donne rispetto ai maschi. Presenze e reti. È stato vicepresidente del consiglio regionale. "Il suo nome è dedicato all'Università di Princeton, situata a Princeton nel New Jersey." I piedi sono lunghi circa la metà della tibia. Esso è giocabile in tre lingue: tedesco, francese ed inglese. "L'interpretazione ha suscitato consensi e dissensi." Filip Kuba Vi si producono anche elementi per la produzione di automobili. "Alla sinistra dell'altare, entro una nicchia, si trova l'organo a canne." Attualmente sarebbe più appropriato parlare di conservazione del numero di quark. La seconda dimensione non visibile da lontano costituirebbe il fibrato. Inizia la sua carriera politica entrando in Consiglio comunale ad Avio. Esiste però un diverso utilizzo dei due procedimenti legislativi. Spinola diventa un consulente speciale di Van Loon e la fusione va in porto. Infine, contusioni o abrasioni possono dare informazioni sul manico del coltello. Fu sepolto nella chiesa del convento dei Giacobini a Parigi. "C'è un certo dimorfismo sessuale: la femmina ha una macchia gialla sul groppone." "La questione attirò immediatamente l'attenzione diffusa del pubblico e dei media." Il viaggio fu accompagnato da molti miracoli. Ai lati della statua, due portali immettono in una storica enoteca cittadina. "In alcuni esemplari di pregio sono presenti ornamenti d'oro." La documentazione relativa alla porta è abbastanza copiosa e nota soprattutto da spogli sei-settecenteschi. Thomas Frank La seconda maglia presenta delle strisce verticali alternate, bianche e verdi. Non vi è utilizzo dei fiati nel terzo movimento. Le due compagnie lavorarono negli anni seguenti a stretto contatto condividendo alcuni uffici. "Solo quest'ultimo proseguì per tutta la vita la carriera di docente di anatomia umana." Il fiume principale della regione è il Reno. La data esatta della nascita del regno di Cagliari non è nota. Divenne presto allenatore. La città prende questo nome dal proprietario originale del sito della città. Svolse anche una campagna elettorale in India per i diritti delle donne. "In quest'ultimo caso non utilizziamo i peptidi ma le proteine." "La teoria del ""mosaico culturale"" non è esente da critiche." "All'epoca della sua morte era incinta del sesto figlio, che anch'egli morì." Il castello ospitava al suo interno uno spartano ospedale. Il territorio è amministrato da una sola parrocchia. È un rum molto morbido, corposo, molto gradevole e appena dolce. Il sistema si sta avvicinando al nostro sistema solare, avendo una velocità radiale negativa. "Nell'ultima stagione ritorna per un breve periodo insieme al collega Quinn." "L'altare si presentava in pessimo stato di conservazione." Assente la pinna dorsale. È un film drammatico con protagonisti Red Skelton, Jane Greer e Tim Considine. Diverse parti delle costruzioni, soprattutto le cupole, sono ricoperte di lamine dorate. Ashley divenne una psicologa professionista, specializzata in psicologia criminale. Il termine può perciò essere considerato un sinonimo di lingua standard. "In realtà, da piccola aveva subito una violenza che, dopo l'incidente, inizia a ricordare." Viene sepolto nel ghiaccio. "Quasi tutte le specie di ""Tsuga"" sono utilizzate a scopo ornamentale." "In alcuni fotogrammi appaiono le scene del film Non c'è campo." I casi furono pochi, ma spiccò quello della capitale, commissariata per dieci mesi. "Iscritto all'Istituto Tecnico Cattaneo, conosce Renato Pozzetto." Queste due versioni vennero offerte anche in versione catalizzata. La sesta illustra, attraverso immagini e pannelli, i protagonisti e i lavori in fabbrica. La sua filmografia è considerevole, essendo praticamente tutti i suoi film in galiziano. Ai piedi del portale sono presenti due statue di Ganesh. E la ragione è nel nome stesso del Martire. Nessuna variazione in classifica. Chi è, dunque, Asher Sutton? Il film ha avuto vari rifacimenti. In poche settimane Gneo Pompeo fu catturato e giustiziato per tradimento. Questi bombardamenti distruggono completamente le Officine Aeronautiche e i velivoli in costruzione. Il dipinto ritrae lo stile di vita della classe dirigente del tempo. La situazione tornò alla situazione precedente con il ripristinato ordinamento del Regno Lombardo-Veneto. Ai lati della nicchia, tori e vacche sacre. Keith Clark Inizialmente presentava una struttura a tre navate, con accesso orientale e due cappelle laterali. "Dopo quest'esordio promettente, Casalini non è più riuscito a dare continuità alla propria squadra." In condizioni normali è un solido di colore verde chiaro, molto igroscopico. Era a trazione posteriore con quattro porte. I gambi avvolti con boccioli rigogliosi e vi sono disegni di fiori delicati. "Margherita, all'Aranciaia, al Mulino Ducale." Dan Leroy di Yahoo! Non venne mai fatto alcun ammodernamento degli impianti fino alla chiusura. La capitalizzazione deve essere autorizzata dal collegio sindacale. Alla morte del padre ne portò avanti, col fratello Luigi Maria, la bottega milanese. Sul luogo della sua morte è stata edificata una cappella divenuta luogo di pellegrinaggio. "Con la raccolta ""Quasi una vicenda"" vince il Premio Viareggio." Tale finestra definisce un intervallo di dimensione variabile di dati accettati dalla sorgente. Vi è anche segnalazione francese di una divisione paracadutista formata nei primi anni Novanta. I calzoncini sono bianchi. In alcuni contesti, viene interpretata anche come il processo di manipolazione degli stessi. "Chiesa e il convento furono demoliti negli anni sessanta del Novecento insieme all'ospedale." È stato un personaggio in grado di suscitare grande entusiasmo. Sicuramente il nemico principale del gioco. E quando Perseo giunse, Andromeda era ormai rassegnata alla sua terribile sorte. Il procedimento è durato sei giorni. Infine sono state effettuate modifiche ai dialoghi per eliminare alcuni passaggi problematici. Fu anche in questo periodo che egli scrisse molte poesie su Raffadali. Eseguì anche alcuni lavori nella Cappella Ducale di San Liborio a Colorno. "Ha frequentato anche la Facoltà teologica dell'Università Cattolica di Lovanio." Muore in ospedale qualche ora dopo. Il ventre è molto più brunastro. Tutte e tre queste arti marziali gettarono le basi per la nascita del karate. Quando Robin esce di prigione, Rebecca è pronta per sposarlo. Venne deportato nella Repubblica Socialista Sovietica Autonoma dei Komi. In una puntata viene rivelato che il nome di Hiro deriva da Hiroshima. Una serie di speroni rocciosi sporgono dal fianco occidentale della dorsale. Le due gemelle, all’aeroporto, salutano il padre che parte per l’oriente, invitato dal principe. Altri dubbi avvolgono la sua morte. Don riporta Betty e il bambino a casa. Le finali delle selezioni di atletica videro Crash contro Penn. Il film ottenne giudizi estremamente negativi da parte della critica. Attualmente risiede a Madrid con il suo compagno Carlos Serrano. "Fino agli anni novanta essa fu l'unica università nella città di Novosibirsk." "Ilario Lorusso conduce la ""Storia del rock""." Riscaldamento a legna; acqua corrente in capanna. "È consigliabile mantenere elevati livelli di umidità per tutto l'anno." Si ottiene così una traduzione di base, che può essere successivamente modificata. "Poco dopo torna sul piccolo schermo per recitare in ""Hwang Jin-yi""." Nelle semifinali si scontrano il giapponese e il mongolo. Lo strumento è in metallo con membrane in nylon. Ciò è in genere sufficiente per distinguere parole con strutture simili di consonanti. I denti sono quasi sempre presenti, sono piccoli e in gran numero. Brani composti da Michael Brewer e Tom Shipley, eccetto dove indicato. Inizialmente le miniere venivano scavate a mano estraendo cristalli di sale solidi. Dylan decide di non finanziare il film di Lucinda. I due scienziati tornano in Inghilterra. Ulteriori parallelismi si possono stabilire con gli alzati del battistero di San Giovanni. Successivamente si unirono anche Miguel Sandoval e Alberto Frezza. Lo storico mercatino delle Pulci resta definitivamente in largo Annigoni. La pressione del gas fa saltare la flangia. "La delegazione di Fermo subì quest'ultima sorte contro tutte le aspettative." Ha lavorato con Mick Jagger e Steve Lukather. "È stato anche nominato Grande Ufficiale della Legion d'onore." "I titoli di lavorazione furono ""Montana Marshal"" e ""Massacre Valley""." Alla fine, la tempesta si allontana dalle montagne dove Bugs è fuggito. Dopo la separazione sposò Anne Stanhope. Il video del brano è stato girato da Kevin Bray. Classe Challenger Oswald, poi, chiederà a Esther di restituire i soldi rubati. Il video della canzone è diviso in due parti. Alcune sue opere sono conservate nel Museo civico Basilio Cascella di Pescara. Il quadro fu dipinto da Picasso durante un viaggio a Roma. Da giovane studiò come apprendista ingegneria. La città fornì anche strutture ospedaliere per i soldati feriti nelle vicine battaglie. Da allora si sono avuti numerosi cambi di formazione. "Il cranio ha un rostro corto, robusto e un'ampia regione inter-orbitale." Attualmente è il vicepresidente del Pallacanestro Petrarca Padova e fa parte del consiglio direttivo. Vanno poi ricordati alcuni toponimi come ad es. Un accumulatore è la vittima su cui si dovrà concentrare il team. In seguito ha lavorato come truccatrice, ed ha sposato il fotografo Jun de Leon. Madre e figlia si riconciliano. "Nel frattempo gli ausiliari selgiuchidi rafforzarono l'assedio e saccheggiarono la fertile valle dello Iori." "Il Ministro dell'Interno ha altresì emanato una circolare che impediva la trascrizione." Anche in questa occasione il suo avversario è Kamui, qui in veste di vampiro. "Il ""team"" britannico mancava dal Gran Premio del Brasile dell'anno precedente." It Hurts è il brano scritto, interamente, da Greg Lake. Si può salire sulla vetta partendo dal passo omonimo. Altri osservatori hanno però ipotizzato un numero di vittime molto maggiore. Gli scozzesi chiusero il girone dietro gli austriaci, qualificandosi al Mondiale come miglior seconda. Si è sovente scontrato con i potenti ed i potentati locali e nazionali. Uno dei temi principali del romanzo è quello della libertà. Ma quando le Sabbie vennero liberate, il giovane scappò col Pugnale. Nel dopoguerra la degradata struttura in ferro fu sostituita da una in acciaio inossidabile. Jana Mason continuò a cantare, esibendosi a Montréal, a Chicago e a Las Vegas. In questa versione, sono stati aggiunti altri cinque tipi di giochi. Insegnò brevemente inglese e successivamente lavorò come segretaria in un grande magazzino. Pubblico, un settimanale che integra diventato mensile di approfondimento. Il disco contiene cover di altri artisti eseguite solo per pianoforte e voce. Si gioca annualmente a Ipswich in Australia. Questi fattori causarono una rinascita dei giochi arcade su Laserdisc. Vi è anche un aeroporto regionale localizzato nelle vicinanze della città. "Il mese precedente il romanzo era uscito a puntate su ""Le Figaro""." Si compone di un due porticati con le camere circostanti. "L'unico esemplare sopravvissuto è il prototipo del Mk." La Parrocchiale di San Giovanni Battista è parzialmente costruita sui resti della fortificazione medievale. La produzione rimase così impressionata dal lavoro che gli chiese di farne un lungometraggio. Lo Stato è anche un ottimo produttore di latte. Il film fu accolto positivamente dalla critica. Primo tour... Il serial completo è considerato perduto; se ne conservano solo quattro episodi. "La specie si riproduce due volte all'anno." Con questa grafia è possibile scrivere anche tutti i dialetti della lingua friulana. Il nome deriva dalla località di Goslar, nella Bassa Sassonia. In seguito Stephanie propone a Penny di andare a bere qualcosa, e lei accetta. Geologicamente la vallata del Furlo ha grande interesse. Egli fu il primo governante sottoposto al regime del protettorato francese della regione. "L'interno è a croce latina ad una navata." Dalle tre unioni nasceranno quattro figli, Carl, Heinz, Georg e Gregor. Aderisce ora al Partito Democratico, in cui i Democratici di Sinistra sono confluiti. Entrambe le parti furono molto esplicite nelle loro preferenze, portando ad un dibattito aspro. Quando la Warren scrisse il brano, fu originariamente pensato per Céline Dion. Inizialmente annoiato, il Re Sole si mostrerà divertito verso la fine dello spettacolo. "Qui risiede la sede principale dell'azienda Xerox Corporation." Philip Swann è considerato il più grande illusionista del mondo. "È stato registrato e pubblicato tra gli album ""Train"" e ""Drops of Jupiter""." Inoltre è rappresentato sulla bandiera del Belize. La competizione perde il favorito. Gli atti dei dibattiti vengono in seguito pubblicati. "Si distingue dal precedente modello ""Pescara"" per la maschera del radiatore rimpicciolita." A Dervio vi è inoltre il cantiere della Navigazione Laghi. "Non si sa nemmeno con certezza quale sia l'anno della sua nascita." Il nuovo re dispose che la guarnigione francese a Bangkok fosse posta sotto assedio. "Il pezzo è stato coscritto e prodotto da Robert John ""Mutt"" Lange." Loss fu anche un appassionato botanico e geologo. Ora è stata trasformata in abitazione. Il capoluogo del comune è la città di Barquisimeto. "A causa della sua bassa densità, era infatti sfuggito agli astronomi dell'Ottocento." Philippe Hervé Tra i mezzi impiegati, elicotteri e auto-civetta per ingannare i fans. "L'occa era anche usato come unità di volume." È possibile scegliere nuovi bersagli per ogni copia. Al colloquio, a Tracy viene negato il lavoro, con grande rabbia da parte sua. Il ruolo del diaframma è quello di impedire la reazione tra soda e cloro. Ha infatti militato nella Florida Championship Wrestling con il nome di Brad Allen. Toccare fisicamente i nemici non è di per sé letale. Il parco compare spesso nella narrativa giapponese. Un anno dopo venne effettuato un nuovo tentativo ma con alcuni cambiamenti nella strategia. Evan Fournier La testa era dotata di un singolo corno allungato. Ideata per punire gli ecclesiastici colpevoli di sodomia, omicidio, falso e bestemmia. Il fono non è presente nella lingua italiana. Vive a Londra, con il marito e i tre figli. Sono presenti sei livelli e altrettanti boss. Ebbe un figlio dal matrimonio con Katherine L.. "Inizierà poi a collaborare alle pagine satiriche di ""Paese Sera"" con pseudonimi sempre diversi." La stazione serviva il paese di Caprino Veronese. Inoltre a Terracina il tempio della dea Feronia sembra potersi identificare proprio con Circe. Nello stesso periodo Ponte entra a far parte anche dello staff di Radio DeeJay. Posteriormente terminava in un impennaggio tradizionale monoderiva con piani orizzontali a sbalzo. È attualmente in stato di libertà. The Painting È un centrocampista duttile, dotato di un buon tiro e specialista dei calci piazzati. Questa famiglia di grafi possiede numerose proprietà interessanti. In filosofia, gli studi finora fatti sulle implicazioni della percezione nelle piante sono pochi. I cantonali, bugnati al piano terra, sono formati da lesene con elemento curvilineo. È convinto che la diversità delle persone sia la loro forza. Dal canto suo, la Honda fece la medesima operazione. Visione binoculare "E. J. H. Corner descrisse le varietà di ""M. inclinata"" var." Vengono utilizzate le parti aree della pianta. Alla morte Angelo Mercati ebbe anche la direzione della Scuola. "Nonostante il contenuto offensivo verso l'imperatore Francesco I, apparentemente non ci furono indagini." I danni fisici al veicolo daranno problemi alla visuale dei giocatori. Le partite non danno nessun tipo di punteggio e non influiscono su nessuna classifica. Tuttavia, gli utenti erano ancora in grado di scaricare il loro dati di gioco. I Romani ebbero la meglio. La Casa dello Zar Pietro il Grande è una dépendance del Museo dello Zaan. È possibile richiedere pasti speciali su richiesta. Riuscì sorprendentemente a strappare il titolo a Funk, diventando il nuovo campione del mondo. I colori ufficiali del club sono il viola ed il bianco. Alla sua morte gli succedette il figlio Giovanni. "L'accusa, tuttavia, si è dimostrata infondata." Questa lettera può esistere solo accentata. La crescita economica e lo sviluppo dei vigneti ne furono quindi favoriti. I due difendono i deboli e gli oppressi. Oggi non restano che dei ruderi emersi a seguito degli scavi. Il primo tempo è costruito sulla forma sonata. Il manierismo post-fidiaco si evidenzia nel trattamento dei panneggi e dei volti. La donna pur di scagionarlo ammette davanti ai giudici di esserle stata infedele. Martinet ha prestato la propria voce anche in diversi cartoni e pubblicità. I dialetti parlati in Provincia di Varese sono tutti varianti del Lombardo occidentale. "Ha giocato tutta la carriera nell'Omonia Nicosia." "I lavori suscitano l'interesse del clan Lo Presti." Che gioia, farsi nuovi amici! Le missioni di sorveglianza delle coste norvegesi furono frequenti e gli incidenti rari. Al termine della stagione De Bail lascia la Lazio, trasferendosi al Napoli. Lauren esclude dal voto Alessandra Celentano. Non era un centravanti, ma una seconda punta. Sulle pareti esterne della chiesa madre Maria Ss. Lo stesso principio è sfruttato nei rivelatori di neutrini come Super-Kamiokande. Alcune piante producono anche bacche, cosicché attirano ulteriori specie di uccelli. Il più delle volte si colloca al basso, definito appunto basso ostinato. Sono note le cantine Pili che producono vino di alta qualità. La specie è stata rinvenuta in Brasile, nello Stato di Rio Grande do Sul. Ignoto è il nome del compratore. Prende il nome da Sydney Ringer, il fisiologo britannico che la ideò. Semplificato è anche il sistema di nervature trasversali. Prende il nome dalla famiglia che ristrutturò il palazzo. Seconda e quarta parte narrano invece delle prodezze di un altro cavaliere, Galvano. "Svolse l'attività di industriale commerciante nel ramo degli impianti idraulici sanitari." "Ricoverata all'ospedale, è stata dichiarata morta all'arrivo." "L'ultima figlia, Clelia, nacque a Roma." Sul retro, uno sportellino incernierato nasconde un piccolo vano. È delimitato a Nord dalla catena del Marghine e dal Montiferru. "La deroga della Danimarca significa che ""la cittadinanza europea non sostituisce la cittadinanza nazionale""." "Porta del Piano, Porta del Monte, e l'accesso dalla via del tratturo." Dopo un breve periodo di separazione i due torneranno finalmente a vivere assieme. "Le ricette sono naturalmente variabili, come sempre accade di ""casa in casa""." Costui fu consegnato a Comenziolo che lo fece giustiziare per alto tradimento. Tra i suoi spot più famosi, quelli per Adidas, Volvo, Tiscali e Guinness. Venne successivamente trasferito al Santos, ma non si ambientò e venne ceduto al Grêmio. A disposizione degli utenti vi è anche una biblioteca specializzata di presenza. "Un'altra costruzione dell'epoca presente ancor oggi è la Casa Costantini de' Leoni." Il nome deriva dal direttore del museo Guarnacci. Vicino alle branchie è presente un aculeo. Poco dopo Becket si schiera con la Chiesa, facendo infuriare Enrico. Nel trattamento sintomatico di nausea e vomito. Salvemini, dopo averne chiesto il permesso a Colajanni, pubblicò i discorsi dei due. Le ossa erano adatte per resistere allo sforzo. Lavora inoltre a varie stesure come sceneggiatore. Da qui si arriva ad un ambiente rettangolare. Volesse il cielo, mio caro, che io ti fossi vicino. Il cannoniere ed il servente prendevano posto ovviamente in torretta. Emanuele Filiberto era figlio di Tommaso Francesco di Savoia-Carignano e di Maria di Borbone. Darryl Watkins Fernando Neto Iniziò a comporre musica dalla fine degli anni sessanta, pubblicando album di musica minimalista. I sacerdoti diocesani continuarono ad officiare le chiese. Nel caso di omosessualità fra donne si parla di lesbismo. Il cranio ha una scatola cranica più alta e a cupola. Berat è una città ricca di monumenti storici, moschee ottomane e chiese ortodosse tardo-medievali. Segnato dal dolore, assieme alla consorte maturò la decisione di aderire a vita religiosa. "Durante quegli anni era l'unica casa costruttrice di furgoni e minibus di questa nazione." Nel suo paese natale, fece degli studi pionieristici sulla morfologia delle dune. Le perdite inglesi furono invece alte. "Nella localizzazione per il mercato statunitense è stato modificato l'aspetto di Rusty Slugger." Questo appena descritto sarà il caso anche dei conti Longhi. Scritto in dialetto egiziano, racconta le avventure di un lustrascarpe. "Prendono da lui il nome il ""Browning Pass"" e il vicino ""Monte Browning""." "Giunge con ritardo questo tie-in della serie statunitense di grande successo ""Prison Break""." Davis continuò a suonare fino agli anni cinquanta e divenne un attore televisivo. Per garantire la continuità dinastica Enrico ottenne questa particolare garanzia. Il corpo di Ciano oggi riposa nel Cimitero della Purificazione, a Livorno. Purtroppo i dischi successivi non ottengono lo stesso successo. I più diffusi rettili sono il pitone e il cobra. La norvegese esercita anche la professione di cantante. Tipica è la continua variazione delle pose del Bambino in braccio alla madre. Dipende direttamente dal Ministero degli affari esteri francese. Convennero altresì che il prossimo papa avrebbe dovuto essere italiano. Il tour da solista fu quindi un ritorno alla sua vena artistica più naturale. Hanno un secondo team chiamato Bristol Apache. Tuttavia anche a Parigi si ebbero difficoltà per la ratifica. "Un ""Doppelgänger"" dimensionale è un duplicato di se stessi in un'altra dimensione." La pista è il luogo destinato allo svolgimento dei vari tipi di gara. Altrettanto ben note sono le modalità di prevenzione dal contagio. Nat entra in casa, si dirige verso la cassaforte e riesce ad aprirla. "Il movimento si conclude con un lento ""morendo"" degli archi." Successivamente tornò ad essere utilizzata come una chiesa armena. Il film è in giapponese con sottotitoli italiani. La squadra fu successivamente trasferita a Maiorca, e poi a Port Mahon. "Ad esso era legata la dea Teti, che giustamente veniva chiamata ""madre""." Dopo questo suo fallimentare atto di opposizione, lasciò il paese. Ted si suicidò col suo fucile da caccia. Fa parte degli sbarramenti che costituirono il vallo alpino in Alto Adige. "L'ordine era garantito da una forza militare internazionale." Le giocatrici più importanti che hanno indossato la calottina giallorossa "Fece di tutto per mantenere lo ""status quo"" nei Balcani." Sulla testa sono presenti delle striature rossastre e verdastre. Paulo Antônio de Oliveira Mentre lui esce, Laura spegne effettivamente le candele che hanno illuminato la scena. Un pittore, felicemente sposato, si fa tentare dalla bellezza di una modella. Fu un ebanista di successo sia prima sia dopo la Rivoluzione francese. "Nello stesso dipinto si definisce ""Veneziano""." Alla fine del secolo vengono edificate le mura. Questo è stato favorito dallo sviluppo dei macchinari di sollevamento di cantiere. San Sicario è vicinissima al confine italo-francese. Nonostante ciò alcune specie, nello stadio giovanile, sono commestibili. Entrambe queste stazioni si trovano sulla linea Dublino-Cork. Visse a lungo a Berlino e a Weimar come docente presso la Bauhaus. In questa veste, è anche responsabile del coordinamento dei servizi di intelligence della Germania. Queste furono le prime World Series in cui nessun lanciatore disputò una gara completa. "L'obiettivo della confederazione era quello di promuovere la cooperazione fra i due stati." Mentre si addentrano nella foresta incontrano un cavaliere, una pulzella e un nano. Essendo gestite dalle municipalità, hanno uniformi e livree automobilistiche diverse da città a città. Furono recuperati, ma tutti i dati in essi contenuti si erano cancellati. In campionato il Newcastle arriva terzo qualificandosi di nuovo per la Champions League. Inoltre ha criticato il meccanismo delle donazioni e la raccolta e distribuzione del cibo. La firma di Crivelli si trova sul terreno, sulla destra. Alla fine i due amici si vendicano contro tutti. Le membrane alari sono marroni chiare e attaccate posteriormente sulle caviglie. Le forme nordamericane sono spesso associate a resti di piante. In seguito diresse altre due pellicole che ebbero però scarsa rilevanza. Amedeo morì nel corso dello stesso anno. Ma non esistono fonti storiche. Rimanendo fermo, invece, indica che per lui non è calcio di rigore. La gamma dei colori disponibili fu ampliata. Gli altri sono andati, probabilmente, perduti. Nel medioevo fece parte del Giudicato di Torres, nella curatoria di Monte Acuto. La relazione tra Logan e Veronica viene quindi scoperta. La modalità di somministrazione è per via iniettiva. Altre fonti la indicano come di Gerusalemme, di Roma, o gallica. Oggi alcuni dei resti della ferrovia sono nei fondali davanti a Monasterace. La corona reale è utilizzata anche nei funerali. "Le sue ultime parole furono: ""La mia lotta finisce, la tua continua""." È considerato il più primitivo rappresentante dei terapsidi. Con i genovesi ottenne il quarto posto della classifica finale della massima serie. "Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica divenne cittadina russa." Inseguiti dalle truppe pisane, uno di loro morì. Alberto intendeva quindi affermarsi nei confronti di Maurizio. Evidentemente un pilota. La serie era scritta da Ronnie Taylor. "Pubblicò una importante opera di cartografiaː ""The Atlantic Neptune""." Ma la cosa non è certificata da alcun documento di fonte primaria. I due modelli erano pressoché identici. Nella mente della bambina, oramai quasi adolescente, si insinua il germe della follia. Il clima è generalmente piacevole da ottobre a maggio. "Era consuetudine ritenere ""vicini"" gli abitanti originari di una località." Sede metropolitana e diocesi suffraganee costituiscono una provincia ecclesiastica. Alcune piccole dighe furono costruite per ottenere riserve idriche e sistemi fognari. Il modello di Fama e French considera tre di queste anomalie. Le zone attrezzate come parco urbano sono numerose in tutto il territorio. Comprendeva parte della città di Troyes. Si è trasferito a Los Angeles e ha lavorato in numerosi film di Hollywood. Il tema spirituale viene trattato da Crivello con ricorrenza. Versione migliorata. In seguito padre e figlio dipinsero anche insieme. "Anche alcuni dei primi computer prodotti negli Stati Uniti d'America utilizzarono i tubi Williams." In seguito, egli si occupò di predicazione e compose inni. Questa specie è diffusa nelle regioni andine del Venezuela occidentale, Colombia, Ecuador e Perù. Il testo a cura di Tiziano Ferro e Manuel Ramirez. Sono presenti due ascensori che collegano i binari al sottopassaggio. La Chiesa del Nazareno è presente in molte nazioni. In seguito questo territorio fu dominato dai Goti, dai Bizantini e poi dai Longobardi. Il sindaco interrompe il litigio intimando di risolvere la faccenda. Le pinne sono ancora rosse, mentre il corpo è bianco o trasparente. La zona collinare è occupata da macchia mediterranea alternata ad ampi prati e oliveti. Il patrimonio del monastero fu incamerato dallo Stato francese. La facciata bicolore è stata costruita a strati alternati di cotto e travertino. È identificata come paese di Renzo e Lucia, protagonisti de I Promessi Sposi. Presenti anche le sezioni di nuoto e fitness. Fu costruita con marmo bianco di pietra dalla regione di Esfahan. "Era il dramma più popolare durante l'epoca Ming." "Birmingham era la sede principale dell'industria automobilistica britannica." La base del becco è azzurro e gli occhi sono rossi. Ne sono esistite tre varianti. Patricia, allora, si traveste da ragazzo e si fa passare per il fratello. Gli effetti collaterali possono includere disturbi del sonno, reazioni allergiche, o febbre. La Federazione elabora e approva il codice deontologico dei medici. Dopo qualche attimo di esitazione, lascia andare suo figlio Henry e tira su Mark. Durante il viaggio in taxi, un piccolo spirito nero è presente insieme a loro. Quelle maschili sono dette testicoli e producono gli spermatozoi. Forte Stella Pynchon cambia editore e sottoscrive un contratto con Viking Press. "L'idea per album venne direttamente da Wolff." "Il fatto ebbe l'effetto di placare gli animi e la protesta rientrò." Viene organizzata ogni volta in una vallata diversa. Dei ventisei corridori che presero parte alla prova, quindici la conclusero. "All'età di due anni si trasferisce a Roma con la famiglia." Ogni valuta ha un rapporto di cambio con la moneta ufficiale, solitamente la parità. Ottima se i sintomi sono di bassa intensità. Essa possedeva un telaio ribassato ed un motore con un rapporto di compressione aumentato. Grazie a un siero si libera dalla necessità di doversi nutrire di sangue. Si interessò inoltre alla storia della caricatura, sulla quale lasciò numerosi saggi. Le sue ceneri vennero raccolte insieme a quelle delle altre vittime. Le due colonne del portale centrale sono invece molto antiche. Il governo provvisorio nomina i comitati per portare avanti la riorganizzazione. Quella navigazione omerica è chiaramente tipica per la stagione estiva. I principali punti deboli di questa tecnologia sono sostanzialmente due. Un insediamento esiste probabilmente dal I sec. "Inoltre il modulo servirà come zona di lavoro per l'equipaggio." Giacomo è un ragazzo di provincia, appassionato lettore di libri gialli. Due sono le inchieste aperte su questi fatti. Furono costruiti preso i cantieri navali di Stettino, in Polonia. Fred Upton è sposato e ha due figli, Meg e Stephen. Tuttavia la reazione positiva del pubblico fu inattesa. Tuttavia il periodo di gelo delle acque lo rendeva anche poco praticabile. Il corpo è snello, affusolato e leggermente compresso. Tutti e cinque sono stati giudicati colpevoli nei tre gradi di giudizio. Questo uccello vive unicamente in Australia. Le sue piene furono oggetto di grande attenzione anche nel periodo granducale. "Nel territorio del comune scorre l'Avre, affluente della Somme." Mantiene le funzioni liturgiche di chiesa luterana. "In quest'ultimo caso il modello prendeva il nome di Six." Gli strumenti musicali possono esser classificati secondo vari criteri. Arriva così la firma sulla sceneggiatura di The Terminal. La produzione di cuoio e pelli risale ai tempi preistorici. Tipicamente la partita continua con E i romani allora? "Entrambi gli eserciti attesero rinforzi e quando si sentirono sicuri, i Latini sferrarono l'attacco." Mi aspettavo la condanna e credo sia giusta. "Quindi si potrebbe rendere in ""scheletro"", ""spettro"", ""fantasma""." "Nella notte ci guidano le stelle"" terzo e ultimo capitolo di un unico romanzo." Molti dei civili che continuarono a risiedere nella città erano lealisti. "Nell'esercito americano viene conferito solamente in tempo di guerra." "Dopo un'altra stagione all'Elfsborg, ha fatto ritorno al Kalmar firmando un triennale." "L'episodio incomincia mentre si sta svolgendo il saggio finale di danza." "Ma quando un inserviente viene ucciso, l'uomo finisce per essere il principale sospettato." Qui finisce il tratto veloce e inizia quello di strada ordinaria. "I militari dicono completare tutte le componenti salvo che abbiano un'esenzione medica." "Gli stessi pastori dell'epoca la condannarono." Il colore dei fiori è bianco, rosato o violetto. "Con questa formazione registrarono ""Odd Tracks Out!" È stato convocato per disputare il con la nazionale togolese. Mai titolo è stato così opportuno e calzante come questo. Nerone Claudio Druso Durante la seconda guerra mondiale, Bali venne occupata dai Giapponesi. "Viene utilizzato nella teologia cristiana per indicare l'amore di Dio nei confronti dell'umanità." La zona di confine con il Mozambico risale leggermente. "L'album verrà rivalutato solo successivamente." Il film è stato girato interamente a New Orleans. La reggia ospita inoltre un importante centro restauri. "Il fattore di sconto determina l'importanza delle ricompense future." I suoi libri sono tradotti in molte lingue, compresi il giapponese ed il coreano. Maurizio Giammarco e Fabrizio Bosso. Le colonne sono state ottenute dal reimpiego di materiale di epoca romana e altomedievale. Tale potere cadrà tre anni dopo con la breccia di porta Pia. Ci furono vari casi di dimissioni volontarie dalla carica. Esse appartengono a un registro linguistico erudito. Tutti questi titoli fanno parte dei Pari della corona britannica. Prefabbricate sono anche le travi delle campate di accesso. Poi fu mandato ai Nuggets, dove è andato avanti malgrado gli infortuni. "Risalente al Cinquecento, fu la dimora dell'omonima famiglia." "Quest'ultimo decise di fornire il terreno per il nascituro palazzo." Per questa vittoria il dittatore Furio Camillo ottenne il trionfo a Roma. Ha avuto discreto successo nelle diverse nazioni in cui è stato proposto. Era fluente in inglese e francese. Diversi documenti e scritti dimostrano la continua esistenza del maso. Questo animale, rispetto agli altri ittiosauri, possedeva un aspetto decisamente insolito. Attualmente la cantante risiede a Bucks County, in Pennsylvania. "Era sistemato all'interno di un hangar corazzato." Vengono prelevati dei campioni cellulari, ad esempio con un tampone orale. Nello stesso anno ottiene per la prima volta il titolo nazionale. Prima di adottare il nome definitivo Velvet Revolver, scelsero temporaneamente il nome The Project. Appare solo nel film, benché il nome derivi dagli scritti di Tolkien. Non esiste un vero e proprio fondatore di questa disciplina. La pellicola, ritenuta perduta per decenni, è stata restaurata dalla Cineteca Nazionale. Differenti parti del sistema utilizzano differenti sistemi operativi. Il lavoro di Moro non è storico nel senso moderno della parola. I fori palatali sono di lunghezza media. È una regione coperta da densa foresta tropicale. Robert e Anselmo si dirigono verso il ponte dopo aver mangiato. Oggi è uno dei siti archeologici macedoni più importanti. L’edificio si presenta in stile gotico e fu ampliato e modificato diverse volte. Viene sconfitta al primo turno anche a Sydney. "La ""cometa"" era inoltre troppo lontana perché potesse essere risolta." È stato consulente di numerose associazioni e riviste internazionali di settore. Bruno Mondadori. Pare che sia scomparso e sia stata ritrovata la sua barca vuota alla deriva. Jasmine Thomas Se ne ritrovarono solo piccole parti, ora custodite nella cattedrale di Angers. "I posti letto sono sistemati in un'unica stanza." È solubile in acido solforico. Firma poi un contratto esclusivo con la King Kong Entertainment. Raccolse il liquido residuo facendolo solidificare in un barattolo. "Il progetto iniziale e le successive revisioni, sono distribuiti per i commenti ai ""saggi""." Il cimitero sotterraneo si sviluppa su tre livelli. Nel corso della sua carriera ricevette diversi riconoscimenti. Quando le autorità scoprirono la sua identità, la rilasciarono. È tuttavia possibile trovare altre armi, come il boomerang e le bombe. Il tormento della Cambogia non è ancora finito. Non solo calcio giocato per il futsal. "Nello stesso anno, tornò negli Stati Uniti per l'ultima volta." La Mitchell ha iniziato a recitare in recite scolastiche e in produzioni teatrali locali. Giancarlo Bergamini Per questo suo gesto il Colonnello fu richiamato negli Usa e arrestato per insubordinazione. Lavora inoltre come illustratore di rebus e di mini-storie gialle. Kyle ritorna nella villa paterna alla ricerca di una mappa. Inoltre questa occasione Max capisce che lui è la Voce. Tuttavia, Ivy non era affatto interessata nel ritrovare i suoi genitori biologici. Il capoluogo del cantone è Santa Rosa. Così si esibiscono. Ha recitato più volte al Marilyn Monroe Theatre di New York. Il campanile sulla sinistra è una torre senza cuspide in pietra grezza. "I tre salirono dal versante dell'Albigna e dalla parete sud della cuspide sommitale." "È prodotto esclusivamente all'interno della regione Molise." Gloria ringrazia il suo gentile difensore e poi si addormenta. Il castello di Warwick in seguito passò da Neville al genero, Giorgio Plantageneto. Poco dopo il rilascio del gioco Clancy presentò un libro con lo stesso titolo. Diversi elementi hanno funzione simbolica, come i due rettili a sinistra dietro Giovanni Battista. Il film descriveva le tribolazioni di un lavoratore palestinese in Israele. Ogni personaggio ha quattro mosse speciali, ognuna per ogni direzione. Immissario ed emissario del Lario è il fiume Adda. "Nell'arco di due anni una serie di tragedie si abbatterono sulla sua famiglia." La via deve il suo nome al Palazzo del Collegio Nazareno che qui sorge. Fu sepolto nella chiesa dei Gesuiti di Goa. "La ragazza fugge ma incontra lo scrittore, trasformato anch'esso in un essere malefico." È un fulgido esempio di stile barocco. Anche in città, Sue non abbandona le sue abitudini. Alcuni addirittura impiegano storie inventate dai loro compositori. Da adulta, sposa il proprietario di uno studio radiofonico e di registrazione. Dopo due secoli circa il palazzo cambiò nuovamente proprietari. È inoltre utilizzato dai settori giovanili. "Numerosi monumenti sono stati finanziari dai paesi o regioni d'Europa." Vince con il nuovo record olimpico, vicino al suo record personale. Il nome indica la somiglianza della tavola a una scacchiera. Le riforme economiche di Deng Xiaoping tuttavia hanno prodotto notevoli cambiamenti. Come dice il nome, è il primo Air dotato di schermo Retina. Sette atleti raggiungono la misura richiesta. Anche la qualità della musica è superiore. Il colosso è una delle opere più significative del Goya. Fu anche il centro dei Cavalieri di san Giovanni. Anche la Giudea, pur non avendo partecipato alla rivolta, ebbe dei contraccolpi. Le pareti sono ornate da pregevoli tele e dipinti. "Israele definisce una ""grave provocazione"" l'ingresso nel mediterraneo delle navi iraniane." Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Lecco. È concreto anche in fase di realizzazione. Dal Monte "Senza cuore, non c'è cervello." Inoltre, si tratta del primo battello di questo tipo russo e non sovietico. Milita nella Promotion League. Realizzato in tutte le principali metropoli del Mondo. Non è stato attivo in tempi storici. "Gin ha i capelli color argento come nel manga, anziché biondi come nell'anime." Il campanile si eleva imponente ma equilibrato, ben riconoscibile anche a distanza. Oltre che in Argentina è stata trasmessa in Russia. "Differenza di oggetti espressa da differenza di segni""." "Il White Salmon River è utilizzato per escursioni in barca quasi tutto l'anno." Resse quella diocesi con molta saggezza e sagacia. A Preci si distinsero dunque due tipi di operatori: gli empirici e i professionisti. Del monastero non è rimasta traccia. Il vocabolario per gli uomini è essenzialmente forme varie di ritmi. "Il titolo del romanzo, ""Accelerando"", deriva dal termine italiano per indicare l'aumento della velocità." È ubicata in piazza Garibaldi. Tre settimane dopo il re danese si recò dal vincitore e accettò il sacramento. Padrone di varie lingue. Il suo metodo di lavoro fu adottato dalle successive spedizioni. Successivamente vestì le maglie di Inter e Novara. Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Il farmaco non oltrepassa la barriera emato-encefalica. Il peggior problema riguardante il sito è rappresentato dal saccheggio. In altri tarocchi sono solo due chierici. Questa è la prima notizia storica che riguarda il territorio di Montemaggiore. Il materiale recuperato venne reimpiegato nella costruzione della parrocchiale della Favorita. Non ne rimarrà un solo velivolo. La faccia è rossastra, con lunghi ciuffi di pelo sulle guance. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale tentava di raggiungere Varsavia. Si può leggere il documento per intero qui. Venne sepolto nel Cimitero di Saint-Vincent, a Parigi. Gli scagnozzi di Jones catturano la famiglia di Foster. Il disco si caratterizza di numerosi duetti. "Per i successivi trent'anni, i Vandali compirono scorrerie nel Mediterraneo." Molti universi immaginari sono basati direttamente o indirettamente sul nostro universo. "Nel brano entrambi i cantanti fanno uso dell'Auto-Tune." Pete Cross Aiutò il padre nella creazione della Società degli amanti della letteratura antica. "Tuttavia Lamborghini non apprezzava particolarmente le Maserati, considerandole ""pesanti e poco veloci""." Oltre alla sede centrale, ha redazioni a Roma, Milano e Genova. La Hannigan è conosciuta per le sue interpretazioni di musica contemporanea. La loro diffusione dipende soprattutto dalla richiesta di alte temperature. Ogni giorno di più Il suo impegno tuttavia non si è fermato. "In quell'anno i britannici avevano istituito la semi-autonoma Federazione della Malesia." La diocesi comprende le Isole Vergini americane. Si forma prevalentemente in rocce metamorfiche di contatto. Fu durante questo periodo che poté più attivamente dedicarsi alla letteratura. Per la sua preparazione vengono utilizzate varietà di prugna verdi, gialle e rosse. Quindi raggiungono i pettini che li neutralizzano, raccogliendo le cariche. La guerra non solo difende sovranità e indipendenza, ma a volte le costruisce. A seguito di questa indagine il club abruzzese viene deferito. Oltre il ponte Vittorio Emanuele era sposato con Maria Adelaide dalla quale aveva già avuto quattro figli. I principali sono il Rile ed il Tenore. Qualche volta rimase a corto di potere e dovette ricaricarsi toccando fili esposti. Manu García Ha abitudini terricole. "Luis, già ""uomo di mondo"", è felicemente sposato con Clara." La questione è trattata in modo diverso dai diversi ordinamenti giuridici degli Stati. Strom Thurmond fu abbastanza influente durante le amministrazioni di Richard Nixon e Ronald Reagan. Normalmente si tratta di un minerale raro, ma è comune nelle meteoriti ferrose. Molti tra la folla rifiutarono di parlare con Euronews. Il parcheggio non è accessibile al pubblico. Non esiste una specifica legislazione nazionale al riguardo. A differenza dei normali draft, si svolse in tre fasi. "Quando l'arte erotica è rivolta alle lesbiche, viene definita arte erotica lesbica." Dopo il congedo si è dedicato alla vita politica e amministrativa della sua città. "La polizia accusa ingiustamente dell'omicidio Pietro, figlio della sora Rosa." "L'area della dorsale Novanta Est è luogo di frequenti terremoti di elevata intensità." Il singolo fu ritirato dal mercato dopo aver venduto circa centomila copie. La legge di Gunn appare ancora nei testi moderni. Fu membro della Royal Society e della Royal Geographical Society. "Mefistofele fa in modo che l'immagine scompaia, e il sabba riprende." I due poteri rimangono concettualmente distinti, ma sono riuniti entrambi nella persona del pontefice. Ogni artista aveva la propria ricetta coadiuvante per adattare questa miscela alla propria opera. È un presidio Slow food e prodotto agroalimentare tradizionale italiano. Il suo governo aiutò i lavoratori disoccupati ad effettuare un cambiamento lavorativo. "Il suo secondo album ufficiale ""Life Is Sweet!" La ragazza riesce però a fuggire e si reca nuovamente dai genitori di Takeshi. Giuseppe Gatti "In seguito a questi errori, le cose tornano indietro, nel presente, ""sbagliate""." Dietro la foglia nasale sopra ogni occhio è presente una grossa massa carnosa. Per due secoli Lonate visse di sola agricoltura. Lindley è noto per il suo lavoro come turnista. Il suo presidente fu Lamberto Cardia. Il film, prodotto dalla Eddie Dowling Pictures, venne girato negli Eastern Service Studios. Le ultime due classificate retrocedono direttamente in Perša Liha. "In compenso, diventerà anch'egli capo del tempio, e si innamorerà di Iside." "Sei anni più tardi fu utilizzato anche il marchio ""Graetz""." Questo era il clima politico di Roma da cui Seneca meditava definitivamente di staccarsi. "L'album è prodotto da Steve Lillywhite." Fu nominato capo delle province di Douro e Minho. "All'interno del centro di documentazione è presente anche un'emeroteca." A questi è stato aggiunto il nome di Girolamo Nanni. Tuttavia dalla metà di agosto la situazione divenne più difficile per i sovietici. Fra i suoi insegnanti si ricordano Benjamin Constant, Georges Lefebvre e Jean Paul Laurens. Anche il figlio Giovan Giacomo fu un rinomato pittore. I rimanenti otto cannoni erano posizionati a sinistra e a dritta a mezza nave. Il gruppo è composto da dieci membri. Non fece in tempo ad avere assegnato il titolo di una chiesa. Il disegno fu di Giugiaro, da poco assunto nella ditta. Tenzin ha ricevuto critiche perché a volte non era un personaggio abbastanza progressista. È uno stato tipico degli stadi tardivi delle patologie tiroidee. Il dorso è di colore grigio scuro, attraversato trasversalmente da sei strisce più scure. I dati possono essere ricevuti da o spediti verso periferiche esterne al computer. "Nel frattempo crea opere per francobolli, cartelloni pubblicitari, riviste e fumetti dell'epoca." Provvidenzialmente Kanu chiama a raccolta i pescatori per andarla a soccorrere. Fu una delle prime donne eletta membro della Royal Geographical Society. Ancora oggi è tra i metodi più utilizzati nei conservatori europei. Bob lo aiuta a fuggire ma, in cambio, gli chiede di lasciar perdere Lyla. Le giovani caricano il grammofono assieme ai loro bagagli e ripartono per le montagne. "Elizabeth, rimasta vedova all'età di quarantasei anni, non si risposò." Il termine pendenza è un termine usato anche in geometria analitica. Alcune parti erano ancora mancanti e vi fu una ricerca in tutta la Germania. Come in altri giardini, vi trovano posto piante provenienti da Amsterdam. "Capo di stato maggiore fu l'allora capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa." Fu anche un letterato, un filosofo e un poeta bizantino. Il disegno fu dell’ingegner Francesco Barbaro e l’impresa dei fratelli Giuseppe e Luigi Cardillo. La zecca fu poi attiva sotto Claudio il Gotico. Con la proclamazione della Repubblica romana si sottomise nuovamente alla volontà dei democratici. "Si tratta di una stazione sotterranea che dovrebbe rientrare nell'area urbana della metropolitana milanese." "Donna, Kelly e Brenda sono le damigelle d'onore." Sulla parete è raffigurato un ritratto a stampa del generale inglese Cristiano di Brunswick. Una volta Bennett condivise una casa a North Hollywood con James Blake. Ebbe importanti incarichi nella sua città. Contiene tutte le canzoni scritte e selezionate per la Coppa del Mondo in Brasile. È oviparo ed ermafrodita; gli esemplari più grandi sono maschio. Val Ferret Salvata da una organizzazione umanitaria europea, fuggì in Europa. Produce un caratteristico odore di muschio. In ambito religioso tre sono le chiese presenti. Sono locomotive multiuso in grado di trainare treni passeggeri e merci pesanti. "L'ultimo personaggio a destra rappresenta la Madre Patria, l'Italia, in riferimento alla vittoria sull'Etiopia." Fu anche pubblicata una linea di carte collezionabili. I numeri altamente composti sono infiniti. "La chiesa è tutt'oggi il centro della comunità cattolica italiana di Indianapolis." Nella sala del ricevimento, Ray e Mick trovano una bomba piazzata da Darhk. Questa definizione non ha tuttavia avuto riscontro in una rivolta chiaramente identificabile. Voglio il primo numero dei fumetti di X-Men. Dave reagisce stranamente quando Penny inizia a uscire col suo terapeuta. Attualmente, ci sono molti siti web con le liriche delle canzoni. La maggioranza degli abitanti di Embrun è francofona, ma esiste una minoranza anglofona. Da qui in poi ottenne risultati deludenti, disputando in campionati e tornei minori. Nei giorni di sole, il cuore della città batte nelle affollate terrazze dei ristoranti. "È anch'esso prodotto dalla Scuola danese di Cinema." La parte apicale termina con cuspide piramidale a sezione quadrata. "Dopo l'Unità d'Italia il paese seguì le vicende dell'intera provincia." Livio, disperato, li rincorre con il motoscafo, ma il motore si blocca improvvisamente. Travis Fine Gli assediati, allarmati dai progressi degli spagnoli, erano in preda alle più vive inquietudini. "Dagli inizi degli anni quaranta, è attivo nell'ambito editoriale, illustrando libri e riviste." "Il significato è chiaro: l'errare è parte della natura umana." Il risultato fu comunque una rigidità torsionale paragonabile a quella della berlina. Vengono coltivati ed esportati prodotti come: cocco, zucca, vaniglia, agrumi, banane, ananas. Dopo la fine degli studi preliminari, si iscrisse alla prestigiosa Harvard University. "Nasce sul Massiccio dell'Espinouse, nel dipartimento dell'Hérault, e sfocia presso Saint-Sulpice-la-Pointe, nel Tarn." "Il loro primo disco, ""Entertainment!" I risparmi pensionistici rappresentano una quota significativa del risparmio a lungo termine dei clienti. "Tra queste vanno inclusi il Deserto Black Rock, il Carson Sink e l'Humboldt Sink." Non è in vigore nel Distretto di Columbia e nel territorio di Porto Rico. La nuova strategia aumentò ulteriormente le multe in caso di corruzione. "Da questo deriverebbe quindi l'antica rivalità fra il capoluogo e le città della provincia." Oltre al titolo mondiale, ottiene anche due titoli francesi nella categoria Supersport. Storico della medicina, fu autore di numerosi testi scientifici e divulgativi. "Divenuto permanente l'incarico, Jaspers non fece più ritorno all'attività terapeutica." Il filosofo ne rimase amareggiato. Lo stesso può dirsi a proposito della eziologia delle febbri da lui fornita. "Negli Uffizi si conserva anche un ""San Filippo apostolo""." "Anna Maria Luisa de' Medici" La pubblicazione di questo cofanetto è stata travagliata. Con queste parole si conclude la storia. Ad unica navata con campanile posto sul fianco sinistro ha un aspetto settecentesco. Può inoltre rovinare la grafica del gioco. La stazione meteorologica più vicina è quella di Codigoro. Ha in seguito abbracciato la carriera di commentatore sportivo. Muore in una clinica dove si è recato a causa di problemi cardiaci. Con la Nazionale bulgara ha giocato sei Europei. Successivamente si svilupparono piccoli insediamenti fortificati sull’altopiano chiamato Gallo e sorsero piccoli santuari. Tuttavia, a causa della guerra civile, la protezione che offrono è pari a zero. Le squadre arrivate settima e ottava disputeranno i Play-Out. "L'edificio possiede minareti di marmo, cupole d'oro, cortili e giardini pieni di fontane." Carmelo Morales prende il posto di Kazuki Watanabe nel Racing Team Germany. La schiavitù è un ambito di particolare interesse per Phillips. Bianca Lancia nacque, probabilmente, in Italia Meridionale. Sovrani di Sicilia e Napoli Irnerio, quando per problemi di salute si ritira. "Quest'ultima gli ha dato due figlie." Nella capitale inglese ha studiato teatro presso il Drama Centre London. Ha poi fatto parte per qualche tempo del trio della pianista Dora Musumeci. "Tylor è diventato viceammiraglio e capitano della corazzata ""Omi""." La reggia di Caserta, costituisce assieme al parco che la circonda un polo museale. "Il principale scopo dell'organizzazione è promuovere la cooperazione tra la banche centrali." "Unica uscita di questa formazione fu il singolo ""Cast a Long Shadow""." Pochi mesi dopo si sposa. Gli altri furono o uccisi o fatti prigionieri. "I singoli magazine verticali tematici vengono quindi uniti sotto un'unica testata generalista." È dotata di quattro binari, così come quella di Montesanto. I nuovi movimenti di liberazione nazionale furono i veri protagonisti del Congresso. "Anche il fratello Ettore, anch'egli calciatore del Torino, morì durante la prima guerra mondiale." "Il suo nome è un omaggio all""'Amherst College"", situato ad Amherst, in Massachusetts." Aveva funzioni manageriali e di risorse umane. Temette di morire. Grazie a doti personali acquisì il titolo di Conte di Alsazia. Vince inoltre il bronzo con la Francia nella gara a squadre. Nei dieci anni di attività del gruppo pubblicheranno quattro album. Salvato da un medico suo amico decidono di fingere una perdita di memoria. Dopo averlo assunto viene ringiovanito ma a scapito dei suoi ricordi. In questo paesaggio Mr. Nesbitt non può essere visto. "Di ""He Sleeps in a Grove"" è stato girato anche un videoclip." Kohn diede anche un significativo contributo alla fisica dei semiconduttori. Partecipò alla conquista di alcune tra le più spettacolari vette delle Dolomiti. "Valeva la metà dell'obolo, aveva quindi il valore di un quarto di denaro." Ne esiste una famosa coppia di statue nel Museo archeologico di Delfi. Questa classe comprende tutti i pesci cartilaginei, compresi gli squali e le razze. Venne sepolta nel cimitero parigino di Père-Lachaise, nella cappella di famiglia. "L'attuale nave-museo è ancorata al ponte nr." Tra i registi è accreditato James Sheldon. Tim Mallory è stato un fuorilegge, ma ora sta cercando di rifarsi una vita. Il Santuario della Trinita è posto a circa cinque chilometri da Bassiano. Il capoluogo di contea è George West. "Il padre le suggerì di scrivere al quotidiano conservatore ""New York Sun""." La maggior parte della collezione è conservata nel Museo della città di Jilin. Il primo nucleo fu il Primo Raggruppamento Motorizzato. Il lavoro, fu ben accolto dal pubblico e ne fu richiesto il bis. La Peters non sembrò prendere troppo sul serio la sua carriera cinematografica. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Sankt Moritz, gestita dalla Ferrovia Retica. "Prima del trapianto, è necessario prevenire le infezioni con l'impiego di antibiotici o antivirali." Dopo anni di tentativi, la sua domanda di partecipazione viene accolta. È una delle otto rappresentazioni monumentali del Genio di Palermo. I soffitti del primo piano sono a cassettoni. Il tempo della giovinezza. I ribelli si ritirarono attraverso la linea del Tibisco. "Il sistema ne garantisce in questo modo l""'atomicità""." Villa Oliva Tutti i brani sono stati composti, eseguiti e prodotti da Daniel Rosenfeld. Il progetto incluse anche parti di un edificio preesistente. Per misurare e raggiungere questo obiettivo erano necessari dei cambiamenti profondi. Il sacello, con altri reperti, sono custoditi presso il Museo archeologico regionale di Caltanissetta. Attualmente è di proprietà del National Trust ed è aperto al pubblico. Persone di nome Jake "Cresciuta ad Ekaterinburg, inizia a pattinare all'età di quattro anni." Nel borgo, ottimamente conservato e restaurato, sono presenti notevoli testimonianze due-trecentesche. Giuseppe Baldo La pellicola è prevalentemente ambientata a Roma. Dopo tanti anni viene lanciato un nuovo modello destinato alle vetture della categoria produzione. È inoltre generalmente controindicato nelle donne gravide ed in quelle che allattano al seno. È assai diffuso anche negli altri paesi di lingua inglese. Il film fu prodotto da Diva Pictures. Gli episodi prendono il nome da alcuni famosi libri gialli. Successivamente lo stemma fu semplificato nella sola colomba dello Spirito Santo. Troviamo parecchie porte che mettono in comunicazione, tramite scale, i diversi livelli. Il campanile è del secondo dopoguerra. Le pinne pettorali e ventrali erano piuttosto sottili e grandi. "Lester possiede una serie di ""action figure"" con il suo nome in suo onore." Un passaporto internazionale viene utilizzato per i viaggi internazionali. Il suo capoluogo è Jhansi. Per questo venne aiutato dagli operai della fabbrica ad evitare il confino. La detenzione nel campo dura tre anni. "In Sudamerica, in suo onore il ruolo di centrocampista viene chiamato ""volante""." Fortunatamente la sua facciata ne riuscì indenne. Vasari li vide e ne rilevò la stravaganza del colorito originario. Trinità de la Laguna dove rimane fino alla nomina episcopale. A Graz, per quotidiani e giornali, egli compose diverse satire, recensioni, racconti e poesie. Il primo obiettivo del dipartimento era il collaudo in volo e il relativo addestramento. "L'ultima classificata retrocede in ""Superliga Série B""." Resistente alle intemperie, si caratterizza come robusto e longevo. Durante la sua vita lavorò principalmente con Henry Hill, Jimmy Burke e Paul Vario. Come ogni associazione scout si basa su valori comuni a tutti gli scout. Dopo di che il concilio venne sospeso per tre mesi. La stazione superiore non è presidiata da personale per ridurre le spese di gestione. "Tuttavia la connotazione religiosa della festa prevaleva su quella sociale e di ""classe""." Le sue migrazioni sono notturne. Contemporaneamente ricevette i primi ruoli. Oltre ad aver remixato loro brani, hanno rivisto successi di numerosi altri artisti. Per nidificare utilizza nidi abbandonati da altri uccelli posti sugli alberi elevati. Teorizzando, alla fine, l’esistenza di un moltiplicatore. Bram, ammetterà di essere gay, di amare Kevin, e di voler stare con lui. "Divenne campione delle World Series quell'anno, partecipando a sei partite nel post-stagione." "Zoey inoltre viene avvertita da Duncan riguardo l'esistenza di Mal." Giornalista professionista, è stato autore e conduttore della trasmissione radiofonica Uomini e Camion. Mancavano solo pochi giorni al suo settimo compleanno. Anche molti giocatori ritirati e allenatori sono ospiti nei programmi Tutti quanti si imbarcano sulle navi di questi ultimi. I membri, pur conducendo una vita religiosa, vivono nel secolo senza voti pubblici. "A quei tempi esisteva già sull'isola una cattedrale." Hill ha raramente lavorato come sideman dopo gli anni sessanta, preferendo suonare composizioni sue. Si tiene a Chiari in provincia di Brescia il secondo fine settimana di novembre. Ormai è una coltura quella delle pere che sta per scomparire. "Ha inoltre doppiato Trudy Proud nella serie animata Disney ""La Famiglia Proud""." Anche il gruppo anglo-svedese Alberta Cross ha inciso una cover della canzone. Un fattore di notevole evoluzione è invece rappresentato dalla comparsa della spina dorsale. Un pellicano, col suo becco, lo fa esplodere e precipitare in mare. Entra poi nel lago Pillsbury, un lago artificiale formato dalla diga Scott. Politicamente, la penisola costituisce parte del territorio della Kamčatka. "Il dominio aragonese segna quindi in modo particolare l'istituzione del sistema feudale." "In ottobre, venne distribuito ""The Mummer's Daughter"", in cui apparve come sceneggiatore." "Se ""l"" contiene esattamente due punti, allora la tesi è verificata." "Alcuni commentatori hanno tentato di analizzare l'intero pezzo in termini di forma sonata." Rimpiazzò la Formula Libre quale più importante categoria automobilistica nel Paese. "Sconfisse l'esercito inglese nella battaglia di La Rochelle e prese prigioniero il loro comandante." La breccia si chiude. "Ciascuno di loro paga un quinto dei venticinque milioni di rupie necessari per l'acquisto." L’angolo fra le due strade è accentuato da una statua di grandi dimensioni. In seguito allo scontro con Union Jack fu poi costretto a lasciare la patria. "Benelli ha ricevuto sepoltura all'interno del Duomo di Firenze." Suo padre morì quando lui aveva sette anni. Il comune è nato dopo una fusione tra più villaggi. Riposa al cimitero monumentale di Milano;. Occasionalmente, ha lavorato come regista e come doppiatore. È presente anche in mangrovie, estuari e zone irrigate artificialmente. Alcune specie sono cosmopolite, altre sono ristrette a precise aree geografiche. Questi atomi risultano instabili, poiché instabili sono le particelle che lo compongono. Il marketing non convenzionale funziona solamente quando è davvero straordinario. "Fu poi rettore del ""Collegio Medico di Napoli""." "Nello stesso anno appare anche la ""Sakura"", carta per stampe fotografiche." "Wilson donò questa collezione all'Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia." "I suoi genitori ebbero un'altra figlia, Batilde." In condizioni normali è un solido cristallino dal tipico colore viola scuro. In seguito, ha reclutato Michael Lerner e Darby Cicci, diventando un gruppo collaborativo. Nelle settimane successive si registrarono, di conseguenza, solo sporadiche scaramucce. La lista dunque può essere ritenuta definitiva. È conosciuto tuttora come uno dei migliori sceneggiatori nel genere Kaijū. La coppia ebbe due figli: James Haven e Angelina Jolie. Questo gli impedirà, in seguito, di lavorare a tempo pieno nel mondo del cinematografo. Warren morì a Washington. Il telaio era a traverse, mentre i freni erano idraulici. "Ottiene popolarità grazie al ruolo di Zoe Webb nella serie ""Felicity""." Chiama al suo fianco Aldo Dal Col, allora vicepresidente della Fiera Campionaria. Michele, il fratellastro minore, andò in appello per contrastare questa sentenza. Per i suoi meriti è stato insignito del titolo di marchese di San Felipe. "L'origine di questo gruppo è stata a lungo dibattuta per le sue peculiari caratteristiche." Il capoluogo di contea è Raleigh. Il brano, scritto interamente da Browne, è un pezzo spensierato dal gusto country-rock. Questo circuito è alimentato dalla pompa di destra. Semplicemente ce ne erano troppi. "Il personaggio vive nella ""dimensione delta"" e ogni tanto visita Topolinia." Nintendo scelse di introdurlo su differenti mercati in diversi momenti. "L' è ammessa direttamente alla fase finale come paese organizzatore." "La dottrina cristiana non è l'oggetto della fede cristiana." Il collegamento può essere permanente oppure in linea commutata, a seconda delle convenienze economiche. Masamune continuava a prendere tempo per decidere, e ciò fece infuriare parecchio Hideyoshi. Camus è un giovanissimo Gold Saint, ancora troppo piccolo e immaturo per diventare Sacerdote. Si sono trovati strumenti di Industria litica, resti di semi ed abitazioni. Dal dopoguerra, San Clemente subì un importante sviluppo commerciale, industriale e demografico. Attualmente è maggiormente interessato alla storia della mentalità medievale, in particolare della sessualità. "Quando però Loris le confessa l'omicidio, Fedora lo denuncia al padre di Vladimir." "Mondadori lo pubblica con il titolo ""Cielo Scoperto""." La fusione viene usata per produrre oggetti che hanno una forma molto complessa. Fu un Re di Lidia. Vive nelle foreste pluviali tropicali sempreverdi di pianura e di montagna. Un ulteriore nucleo di documentazione è conservata privatamente dagli eredi a Roma. "Secondo la Guardia di Finanza ""l'intera gestione dei dipendenti del consorzio sarebbe stata anomala""." Subito dopo, Laura e Neil vengono arrestati. "Nell'ambito della trasmissione venivano spesso ospitati i protagonisti internazionali delle diverse discipline sportive." Dopo il suo ritiro si è occupato di politica. Negli anni venti fu restaurata, presenta attualmente pesanti segni di rifacimento. Società specializzata nella comunicazione audiovisiva e nella produzione di spot pubblicitari. Sconfitto fuggì a Roma per partecipare alla difesa della Repubblica romana. Egli insegnò pure alla Columbia University e alle Università di Chicago e Princeton. Nei play-off persero al secondo turno con i Southern Crescent Lightning. Tra Eros e Thanatos, Moreni indaga la decadenza della società contemporanea. Nel doppio femminile hanno trionfato Helen Wills Moody e Elizabeth Ryan. Film girato interamente a Mantova e dintorni. Il maschio emette un caratteristico richiamo durante la stagione degli amori. "Incapace di ripristinare una ""inconsapevole"" e tacita obbedienza al potere, la ""Donna"" si suicida." Yerba Buena Kassar è nato a Brooklyn, un borough di New York. Fu consigliere e assessore al Comune di Genova. Nei pressi di Porta Comasina sorgevano due horrea di Milano. In Genova risiedeva con la famiglia nel palazzo del Principe. Tom viene svegliato dagli allenamenti di Jerry, che si sta addestrando nel karate. La bara di Kohl giunse alla cattedrale di Spira da Ludwigshafen. Suo padre lavorava come consigliere scolastico nel New York City Board of Education. Comunque, la loro luminescenza svanisce in poche ore dopo essere stata rilasciata. La dimensione dei pixel è inversamente proporzionale alla precisione della carta. Anna divenne ufficiale di collegamento. Terry Phelan "Non è corretto suggerire che l'aria ""odia"" qualcosa o ""cerca"" di fare qualsiasi cosa." "Compare anche in vari servizi per ""Glamour"", ""Cosmopolitan"", ""Teen Vogue"" ed ""Elle Girl""." Ha disputato parte della finale entrando in campo nel secondo tempo. I suoi concetti architettonici sono graziosi, armonici, svariati e caratteristici al soggetto. I Lightning avanzarono nelle finali della Eastern Conference contro i Boston Bruins. Black Lotus "Il genere ""Poa"" comprende sia specie annuali sia specie perenni." "Ken Tucker di ""Entertainment Weekly"" valutò la serie come una delle peggiori dell'anno." Luke Rodgers La celebrità del dipinto è testimoniata da numerose copie. Mori un anno dopo, evidentemente nel suo palazzo. Il vaiolo emorragico può provocare anche emorragia della congiuntiva e della retina. Anche suo figlio Arthur Chaplin fu un pittore, e così la nipote Elisabeth Chaplin. Per diverso tempo fu un conduttore radiofonico per una radio italoamericana a New York. Prima della seconda guerra mondiale la squadra ha giocato nella prima divisione regionale. Non ebbe discendenti né dal primo né dal secondo matrimonio. "Il suo racconto breve più famoso in assoluto è probabilmente ""Sentinella""." "L'anno seguente, per sei settimane, Jean-Léon Gérôme sarà suo professore." Ad ogni iscritto è associato un numero identificativo unico. È il capolinea meridionale della linea Trans-Dublin della Dublin Area Rapid Transit. Il ragazzo riesce così ad evadere, mentre Earl resta in prigione. Il sistema sarà consultabile online da qualunque punto della città. Un anno dopo, Kernel si sta divertendo. "L'aspetto fisico attuale della fontana è dovuto alle sistemazioni avvenute nel primo seicento." Il marchio è attualmente di proprietà della Wrigley, una azienda di gomme da masticare. Ha avuto un figlio e una figlia. Con questa sosta però è costretto a cedere la terza posizione a Jenson Button. Infine, le due popolazioni sarebbero venute nuovamente a contatto, incrociando nuovamente il dna. La pizza cake è stata oggetto di molte recensioni. Il consiglio di amministrazione sostituì William Piper con William Shriver della Chrysler. "Ace si rassegna a seguire un'altra pista." "Una seconda fase ad eliminazione diretta con le ""semifinali"" e la ""Finale""." In seguito anche Bizantini, Arabi, Normanni e Svevi si stabilirono e passarono sulla Montagnola. Dopo questa storia, Jeremiah Arkham comparve sporadicamente nelle storie di Batman. In Italia è insegnante elementare nella provincia di Venezia. Nota: Ostuni e Calimera una partita persa a tavolino. Non era valida quale prova del mondiale. I battelli sono stati commissionati dalla direzione generale degli armamenti navali. Non era persona affabile ed era antipatico a molti. Poi si lasciava “riposare” per circa tre ore. La sua politica non fu inizialmente molto grandiosa, tuttavia fu vincente sul lungo periodo. Alla sommità del lato posteriore si appoggia un campaniletto a vela. Nelle orchestre di fiati il flicorno baritono viene impiegato anche per sostituire il fagotto. "In precedenza era assegnata al genere ""Hibiscus""." "Una volta, l'ibis crestato era diffuso in Giappone, Cina, Corea, Taiwan e Russia." Le sue acque formano il torrente Weiss, affluente del Rodano. Progressivamente la crisalide diventa trasparente, lasciando intravedere il colore delle ali della farfalla. Una versione corazzata entrò in produzione come Sopwith Salamander. I loro resti sono stati ritrovati in Nordamerica, Sudamerica, Europa e Australia. "Anche l'Intuizionismo, comunque, aveva dei difetti." Ha anche ottime qualità di flessibilità. Ha frequentato le scuole locali e il Seminario di East Greenwich. "La chiesa sorge in un territorio le cui testimonianze risalgono all'età del bronzo." "I salvatori hanno prelevato le chiavi all'interno di due teche contenenti dei serpenti." Il documentario fu prodotto dalla Selig Polyscope Company e venne girato in Giappone. Altri due li ha avuti da un precedente matrimonio. Dopo essersi ritirato, è diventato procuratore. "Il suo abbigliamento, almeno nei primi capitoli, si limita all'uniforme scolastica." Il Massiccio del Campo dei fiori fa parte della catena delle Prealpi Varesine. Le stazioni esistenti divenute ridondanti sarebbero quindi state vendute. "Si trova nel cuore della zona produttiva di sale brasiliana e dell'industria petrolifera." Per questa proprietà, esso viene detto anche principio di esplosione. "Attorno alla stazione iniziano però misteriosi sabotaggi dovuti alla ""Gente""." Esistono più insiemi possibili di tasselli di Penrose. Durante la proiezione vengono entrambi uccisi da un killer mascherato. "Talvolta, però, restano intrappolati nelle baie costituite dal ghiaccio che progressivamente ricopre l'intera insenatura." Questo romanzo infatti non ha nulla a che vedere con la fantascienza. La fotografa documenta sia le performance delle ragazze, sia la loro vita privata. Jermaine Blackburn "Tuttavia il museo è ora indicato come il ""Museo del Crimine""." Alcuni nemici comuni sono indistruttibili. In seguito, è stato annunciato che Ronda avrebbe difeso la cintura a Evolution. La montagna si trova nel parco naturale Puez-Odle. The Signal Fea passò quattro anni in Birmania, accumulando grandi collezioni di insetti e uccelli. "A Milano fu direttore della ""Scuola incoraggiamento arti e mestieri""." Jennie Kim affermò che Rihanna è il suo grande punto di riferimento. Durante questo periodo, la formazione del gruppo cambiò frequentemente. Il suo habitat naturale è rappresentato dalla foresta pluviale costiera. Il relitto fu successivamente recuperato e demolito. Il film fu prodotto dalla David Horsley Productions e dalla Centaur Film Company. "L'operazione complementare è involuzione, ovvero il complemento del complemento del problema originale." I suoi interessi riguardano la matematica, il teatro e la musica. In questo periodo, il cacciavite subì varie modificazioni di forma. È il quinto film diretto da Giorgio Cristallini. Inizialmente consisteva in una tracciato in terra. Si tratta di piccole piante da fiore. Il giorno dopo Klemperer, scioccato da ciò che ha visto, viene rilasciato. Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un sesto scrutinio. Le macchine erano anche munite di riscaldamento carrozze a vapore. "Negli anni seguenti, l'impegno per la pace è proseguito su molteplici scenari." Il film è ispirato a una commedia teatrale di Garson Kanin. "Già al settimo giro Piquet s'impossessò del comando della gara, passando Rosberg." Dalila lo accusa di non amarlo e rientra in casa. "Più tardi, tuttavia, verrà ""licenziato per mancanza di risultati""." Firmò un contratto con la Reprise Records, dove ebbe come direttore artistico Nelson Riddle. Speed of Light Tariq Anwar si trasferì a Londra con la madre dopo il divorzio dei genitori. Il problema sta nel rilascio di azoto durante la risalita dei tessuti lenti. "La seguente voce contiene la lista degli episodi della serie televisiva animata ""Hey, Arnold!" Neko Majin Z vive nel deserto insieme ad un ragazzo. Lo yogurt di soia contiene meno grassi rispetto allo yogurt fatto con il latte. Non si hanno dati certi sulle abitudini riproduttive. Successivamente viene convocato per la Coppa America. Gli uomini di Cunningham disponevano infatti di molti vantaggi. Egli creava senza commissione e così il soggetto era puramente se stesso. "La sentenza è l'unico provvedimento emanato ""nel nome del popolo italiano""." Nel frattempo aveva già fatto grandi progressi in matematica. Accanto al tema risorgimentale, un altro argomento molto caro ad Alianello è la religione. Vanzina riposa a Roma nel Cimitero Flaminio. Passò in tal modo dai salotti alle strade. Speravano nella grazia. In Africa il bongo si usa in occasione di danze, feste e riti. La vittoria finale andò per la prima volta alla Russia. Non esiste una classificazione di tutti i gruppi finiti. Numerosi sono stati gli episodi di tortura e le uccisioni compiute nel campo. Chiara Breccia Successivamente ha continuato la sua carriera in Israele. Da quel momento in poi la società non seppe più esprimersi ad alti livelli. Via via vennero sostituite le parti in legno con parti in ferro e acciaio. In particolari casi il Parlamento si riunisce in seduta comune. Questa sera hanno acceso una luce in corridoio,non so perché, ma penso a te. Le forze comuni furono uno delle poche cose che i due stati condividevano insieme. Alcuni recensori hanno inoltre paragonato lo stile della canzone a quello dei Pendulum. Willie Wise È stato cremato nel cimitero di Père-Lachaise. Ha esordito nella Futura Brindisi dove vanta la conquista di uno Scudetto Cadette. Attualmente lavora come guardia carceraria nel Penitenziario di Stato della Louisiana. "L'opera racconta la romanità del luogo e la civiltà contadina." Questo comune è inoltre famoso per essere la città natale del calciatore brasiliano Gerson. "Questa comunità è nota anche come ""cristiani arabi ortodossi"", appartenenti alla Chiesa greco-ortodossa." Basato a Foggia, operò sortite nelle zone di Sardegna e Sicilia. È conosciuto per la sua osservanza religiosa. "Lasciato l'incarico alla Bocconi, Rosselli passò a insegnare Istituzioni di economia politica a Genova." E anche l’interesse per la lettura e l’arguzia non sono molto cambiati. Roosevelt descrive il ruolo degli Stati Uniti di aiuto della coalizione alleata. Paradossalmente fu proprio da colonia romana che Cales attraversò un periodo di grande prosperità. Dato che la villa era proprietà privata, il ragazzo viene condotto in prigione. Daniel Vaca "La seconda edizione si è svolta a Kazan' nella repubblica del Tatarstan." Una sua parziale copia in gesso funge da ingresso del Museo nazionale di Damasco. Ha fornito un sistema parlamentare in stile occidentale guidato da un debole presidente. Notevoli anche le inferriate, sostenute in basso da tartarughe. Continuò a recitare nei musical anche negli anni quaranta. Si differenzia dalla Malaysia Occidentale. I corpi di Hitler e Eva Braun furono poi ricoperti di benzina. Riposa al Cimitero di Prima Porta a Roma. Nella facciata sud, ventiquattro celle poste su due livelli. Roger confessa pubblicamente di aver ingannato tutti e di non aver meritato il trofeo. "Durante l'epoca d'oro islamica, si facevano viaggi via mare verso terre lontane." Fu promosso poi tenente colonnello e in Libia fu addetto al Governatorato. Vedi anche divisione per due. Fu un grande riformista: eliminò la schiavitù della gleba e riformò il governo. Il documento si divideva in un preambolo, sette articoli ed una nota. Simon, che ha seguito le orme del padre ucciso dalla polizia, è un gangster. "Negli ultimi anni la parrocchiale è stata restaurata ed è stato recuperato l'antico sagrato." La morte non viene considerata sconfitta ma vittoria. Da allora realizzò numerose registrazioni per la Voice of America. Ha ricevuto valide e stabili recensioni per la sua attività teatrale. L’alzata della bandiera ha avuto sede in Piazza de Ferrari subito dopo, la sfilata. Tuttavia ancora oggi rimane una sede per le riunioni straordinarie del Governo. Di questa raccolta una singola registrazione è conservata nella collezione di Ruben oggi. Oggi il sito è occupato da centinaia di soggetti senzatetto e senza fissa dimora. Tuttavia, è stata eliminata nel round finale. "Il suo ""Tavolo da gioco"" è la sua opera più importante di genere serio." Fin dal Medioevo la diocesi era stata immediatamente soggetta alla Santa Sede. "Carla Espinosa è il capo delle infermiere dell'ospedale." Sospesa per l’invasione russa del paese, non fu mai portata a termine. Questo colorante è proibito in Austria, in Norvegia ed in Giappone. È sensibile, diplomatico e pensa prima di fare qualcosa. Questo fu tragico ma più per Sid che per chiunque altro. È membro dei comitati tassonomici olandese, britannico ed europeo. Il tetto è a quattro spioventi. "Questa interpretazione ""infernale"" del nome è di chiara matrice cristiana." Nel primo tempo, nonostante un palo colpito dagli scaligeri, il risultato non si sbloccò. "Il ""nastro"" dell'ordine è costituito da una fascia a strisce giallo-rosso-bianco." La dotazione di servizi è completata da svariati edifici scolastici e da una piscina. Egli divenne amico con Charles Grey il quale lo assistette nella carriera successiva. Ella mise in scena la coreografia di Petipa per il secondo atto. Queste rane vivono in Guyana, Venezuela, Suriname, Brasile e Bolivia. Il suo territorio è parte anche della Contea di Williamson. La brevissima emivita di questo isotopo del carbonio non ne permette nessun utilizzo pratico. "Nella matematica, ""nulla"" non ha un significato tecnico." Briscoe, suo rivale come proprietario di cavalli da corsa. "Il termine ""indivisibile"" sta a significare che la Repubblica non può essere separata." Come già accennato, il ruolo delle forze mercenarie passò in secondo piano. Questo non gli ha permesso di essere veramente incisivo nel corso del torneo. The Phantom Sartre e Simone de Beauvoir sarebbero divenuti gli idoli di una generazione intera. Suoi testi sono presenti in numerose riviste e antologie. Esistono anche prodotti anestetici topici per ridurre il dolore. Wilder accidentalmente dà fuoco alla sua cantina mentre combatte contro MacLeod e muore. Sostenne politiche sulla condizione dei prigionieri di guerra particolarmente dure e sanguinarie. La nave è in alto mare. La squadra indaga sulla morte di un gigolò, avvenuta in un albergo. "Nel pendio in cui sorge s'individuano tre settori ben distinti." La maggior parte dei racconti comparve originariamente su diverse Fantasy magazine. Il programma era prodotto da Endemol Italia. Cheese in the Trap "Per l'occasione fu messa in scena una retrospettiva delle proprie produzioni coreografiche." Un anno dopo sono di nuovo insieme. Nel mese di dicembre, prende parte anche ai mondiali in vasca corta. "Quest'ultima scena si ispira al film ""Stati di allucinazione"" di Ken Russell." "In questo periodo ha fondato e presieduto il ""Museo ligure dello sport""." Thomas Williams Lightning Strikes "La sua montagna più alta è l'Aksoran." Prodotto che ha reso famoso il marchio può essere portatile o di grandi dimensioni. Il viceré organizzò la difesa della costa migliorando esercito e milizia. Porta Modena, a occidente, è sormontata da un campanile a vela. La giuria in pochi secondi emette un verdetto. "La prima tiratura dell'album aveva quattro differenti copertine." "È considerevolmente più grande dell""'Erlikosaurus""." Fanno eccezione alcune meridiane a muro settecentesche di pregevole gusto barocco. "Il primo singolo estratto è ""Overtime"" featuring Akon e T-Pain." Questi gli avvenimenti del prologo, anche se alcune cose vengono svelate solo in seguito. La Banda di Carlton prese parte alla Guerra di mafia di Melbourne. Raramente sono stati riportati episodi psicotici. Oltre che a Roma fu attivo anche a Firenze e a Brescia. "Un agente utilizzabile per la disinfezione dell'acqua è lo iodio." Furono montati per i voli di collaudo e si trovano sul prototipo. Superboy incontrò Lois e sembrò scoppiare la scintilla tra i due dopo i provini. Richard Bugno "Per il tema trattato, è stato spesso associato a ""Rockstar"" dei Nickelback." Fu sotto la sua direzione che la scuola acquisì una fama internazionale. "Forse, l'unica anomalia è che va solo in bicicletta." In quel momento le cose prenderanno una piega imprevista per tutti. Dispone inoltre di un ampio sistema di smaltimento delle acque reflue. "Le modifiche esterne furono definite dall'architetto Castellucci di Firenze nel primo decennio del Novecento." La colonia può arrivare fino ad un metro di altezza. Peter Mueller "Il ""cephalon"" porta tipicamente una serie di appendici pari, tra le quali le antenne." Il parco è di recente istituzione e conserva molte specie vegetali e animali endemiche. È altamente specifico. I giganti rappresentano le forze del Caos primordiale e della natura selvaggia e distruttiva. Diversamente dal simile e-bow, esso può essere usato con un plettro normale. Va notato che alcune fonti lo indicano invece come variante di Monaldo. La quarta serie, quelle con il ritratto di re Fahd sarà ancora in corso. Sotto il terrapieno della terrazza si trova una piccola limonaia. Il suo sogno di gloria e di amore si è realizzato. Di tutti questi santi non è stata ancora trovata traccia archeologica nella catacomba. Aveva valore pari alla lira italiana. "Nel Regno Unito nel suo insieme è secondo solo all'Ordine della Giarrettiera." Il singolo, ha visto la partecipazione alla parte vocale della cantante britannica Anne-Marie. Alla fine Cesare non combina niente con Renata, che si allontana insieme ad Alberto. "Il magnifico giardino che circonda il manufatto religioso, è l'antico orto dei monaci." "Un'altra grande città è Hyderabad, l'antica capitale del Sindh." "Combattendo i nemici e proteggendo l'esercito, il principe si guadagnava uno stipendio dalla città." Lucia rimase a vivere in Inghilterra per il resto della sua vita. Il Regno di Granada supportò Pietro di Castiglia nella Guerra dei due Pietri. Muove i suoi primi passi nel settore giovanile della Sarzanese. Della vettura viene resa disponibile anche una versione Van, utilizzabile per piccoli trasporti. Successivamente è stata applicata negli anni sessanta per le missioni spaziali Apollo. Ha il fusto color verde scuro e con una grande concentrazione di spine. Dopo essere stata morsa, la protagonista subisce una metamorfosi fisica e spirituale. In due occasioni, i monasteri e le abbazie della diocesi ebbero a soffrire. Il logo del partito corrisponde nelle lettere iniziali stilizzate. Si prodiga per la nascita del Movimento femminile Gl. Secondo altre fonti furono gli israeliani a non rispettare il cessate il fuoco. La specie si trova in Colombia, dove occupa vari habitat umidi, tropicali o subtropicali. Anche in questo volume ciascun libro viene presentato accanto al proprio autore. Raimbaut canta Beatrice del Monferrato, che serviva come troubadour e cavaliere. "L'ambio può essere camminato o saltato e avviene comunque per bipedi laterali." Le sue ceneri riposano nel piccolo cimitero di Torre Alta. Ma Long comunque contribuì alla vittoria a squadre. Dichiarò di aver effettivamente visto il fulmine che lo aveva colpito. È molto naturale e divertente. George si schiera dalla parte delle infermiere, aderendo alla loro protesta. Ha potuto solo chiamare il fratello il giorno seguente per informarlo del suo arresto. Il repertorio delle informazioni contenute è notevolissimo, i toponimi elencati sono quasi cinquemila. In totale i britannici guadagnarono poco più di due chilometri di terreno. "All'estero è invece conosciuto con il titolo Emanuelle and Joanna." Ronnie Murphy Ha vinto medaglie anche in altri stili: dorso e farfalla. Le pseudozampe sono assenti, come pure gli uncini. Il procedimento si basa sulle condizioni climatiche della zona del lago Titicaca. Era cugino e partner della ballerina Rosario. L’ubicazione vicino all’Adda della prima fabbrica facilitava il commercio e l’approvvigionamento dei materiali. "Circondato dall'elite della Confraternita, rivela il piano di Sloan ai pochi membri rimasti." La serie, ideata da William G. Stewart, fu prodotta da Thames Television. "L'inglese è la lingua franca dei ceti più abbienti." Dagli anni Quaranta del secolo diversificò la produzione puntando anche ai componenti ferroviari. Schumacher guida ora davanti a Frentzen, Irvine, Häkkinen, Villeneuve e Alesi. Nel corso della stagione trova quindi spazio soprattutto come terzino sinistro. Essa non rappresenta un modello di società aperta. Io sono un rigorista, sono abituato a controllare il pallone con attenzione. Ciò secondo una coerente interpretazione degli artt. Viene usato per produrre dolciumi, merendine, bevande analcoliche. Il logo era un delfino. La Clark ebbe cinque figli: Marilyn, Warren Jr, Patty, David e Carol. Al pian terreno vi è il Museo Renault. Per ragioni sconosciute si è perso in Baviera dove naturalmente non vi sono navi. Lazio, di Roma. "L'unità trascorse quindi altri mesi in riparazione." Così i due si lasciano e il giorno dopo Marthe è ammalata. Diventò così il primo pilota norvegese ad andare a punti nella categoria. Nonostante sia innocente, accetta il verdetto per amore della moglie Giovanna. Crebbe per un certo periodo di tempo a Vancouver. Il Centro di Volo a Vela, pertanto, assume rango e denominazione di “Gruppo”. "Ma aggiunge un altro come motivo: ""la preoccupazione per la sicurezza""." È dedicata a Maria Immacolata oltre che a san Sebastiano, patrono del paese. Viene impiegato industrialmente come catalizzatore e in vernici e inchiostri per tipografia. Fu anche un sostenitore della eugenetica. Kage può fare salti molto ampi, abbassarsi, arrampicarsi in verticale sui tronchi degli alberi. "Tyler non approvò l'apertura finché non furono completati i miglioramenti richiesti." Il settimo propulsore era posizionato nella parte posteriore della gondola principale. Come editore, curò anche la pubblicazione di opere di Boileau e di Corneille. "Barrio scrive: il che significherebbe che essa sorgeva in corrispondenza dell'attuale borgata di Amendolea." "Gli scavi archeologici confermano l'esistenza di una ricca città con templi, terme, circo, anfiteatro." Le sue origini non sono note. Venne girato nel Maine, alle Kennebec Falls. "Eppure, declinò l'offerta poiché non intendeva allontanarsi dagli Eroi Sostituti." La Dinamo Zagabria è la squadra detentrice del trofeo. Le punte delle frecce vengono bagnate nel liquido ed essiccate al fuoco. Tyrande, comunque, grazie anche alla protezione della sua dea, supera indenne questo periodo. Inoltre i Pasdaran hanno dichiarato che la condanna a morte è ancora valida. Nonostante ciò la sua distribuzione è estremamente frammentata e puntiforme. I suoi due anni di regno precedettero la sua morte a Rudolstadt. È il miglior indice di perfusione degli organi. Gradualmente la scuola si è propagata nel Fujian e nel Guangdong. "Essa dipendeva dal Comando in capo del dipartimento marittimo dell'Alto Adriatico di Venezia." Le albicocche sono medio piccole con valve asimmetriche. Il tentativo era fallito, ma le città protestanti si ribellarono nuovamente. In verità non vi fu mai un Raymond Jones. "Ha lavorato anche nell'ambito della moda e della pubblicità." Dopo il ritiro dal wrestling, Harris ha aperto un ristorante. Maximilian muore una seconda volta, pugnalato inavvertitamente da Candide. "L'opera è conservata al Museo Puškin di Mosca." "Marino Mersenne Minimo propositi"", riferendosi alle questioni poste da Marin Mersenne." Erik venne sepolto a Gamla Uppsala. "Due di esse sono state rimesse in efficienza per l'uso nella Ferrovia Massaua-Asmara." La figlia maggiore, Jane Martha, sposò William Edward Forster. Sezione di Brescia e Grafo. Da allora non ha mai indossato un altro numero a livello di club. Accanto a loro un servitore con in mano un colino per filtrare il vino. Ho sprecato sette anni. Altri parteciperanno personalmente come Alexander Langer. Dal primo al trentesimo rango. Le attività economiche prevalenti sono però quelle agricole. Fu ritrattista notevole, mettendo in risalto le tecniche imparate dal Giorgione. La schermata iniziale offre contenuti in tempo reale da amici online. "L'ultima classificata veniva direttamente retrocesse in Pirveli Liga." I frutti eduli, anche negli esemplari selvatici, e ottima messa a dimora del seme. Fu uno dei primi a collezionare e vendere i quadri dei pittori impressionisti. Un venditore di macchine da cucire si innamora della figlia di un ubriacone. Per pagare il silenzio di Craft, Ruth vende i suoi gioielli. I Sacco passano, dunque, da oneste persone a latitanti delinquenti. È ridicolo! Sudden Death Game "Il primo apre la busta e rimane in silenzio, confuso, per un po'." In essa è narrata la vita di Christian. "L'opera verrà eseguita a Genova, Milano e Certaldo, nei pressi di Firenze." "La nuova società mantenne il nome di ""Unione Sportiva Livorno""." Infatti creando una classe, si definisce un nuovo tipo di dati. Le campane, poste sul quinto piano, sono sorrette da un castello in rovere. Ciascun gruppo è formato esattamente da una o tre regioni. In italiano viene denominato così già da Dante. "L'opera mostra san Girolamo nella tradizionale rappresentazione nel suo studio." La Tanzania si serve di soldati volontari ma non ha abolito la leva obbligatoria. Tra gli uomini ha vinto lo spagnolo Javier Gómez. Massimiliano prese Praga poco dopo la partenza di Federico. "Per l'occasione la sede viene restaurata e ammodernata." Si celebrano messe in islandese, inglese, polacco e latino. Solo il librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo. La premiazione avvenne presso il ristorante Biffi Scala di Milano. Fran lasciò Davis pochi mesi dopo, allontanata dal suo comportamento erratico.. La tipologia costruttiva è in muratura di pietrame e malta. Vedi anche il repertorio delle locuzioni latine. Il corpo di Giuseppe Maria Doria fu sepolto nella chiesa romana del Gesù. Ha studiato musica a Liverpool, esperienza che lo colpì profondamente. In generale hanno un corpo con colori non metallici nel capo e nel torace. "Quest'ultimo periodo geologico è stato segnato dalle grandi glaciazioni." "Essa si trova nella parte nord-occidentale dell'isola di Sumatra." Bird vive ormai stabilmente a Scarborough, nella casa della sua adolescenza. Alistair sembra essere ucciso dai lupi. Vi è uno stato di shock profondo, caduta della pressione arteriosa o polso accelerato. Il film fu prodotto dagli Hal Roach Studios. Abbandonò la carriera in seguito a un incidente contro un camion in allenamento. "Padrino del giornalista è stato Maurizio Lupi, all'epoca deputato di ""Forza Italia""." Il libro si rivolgeva a un pubblico cristiano. Il programma di certificazione durò nove mesi. Rigaud ordinò la ritirata. Il campanile termina con una cuspide piramidale, alla base più stretta rispetto al campanile. La stazione è posta nella località di San Marco, quasi disabitata. A lui si deve anche il ciborio della sacrestia di Santa Maria in Trastevere. Seguì poi un secondo battaglione di ascari. Attualmente, cinque anziani della Riserva di Warm Springs parlano diffusamente. Il titolo fu conquistato dalla Teodora Ravenna, al suo nono scudetto consecutivo. Tema delle sue canzoni è la vita quotidiana. "Alcune sue storie autoconclusive vengono pubblicate in Italia dagli Albi dell'Intrepido." Il passero rossiccio del Kenya è un uccello principalmente arboricolo. Lagos, in Nigeria, nel presente. A dieci anni inizia a prendere consapevolezza della propria omosessualità. Cagliari, conquistava il suo primo scudetto. Dopo aver completato i suoi studi, lavorò come tirocinante in una farmacia di Prievidza. Questo pesce è endemico del Messico, da Tamaulipas a Veracruz. Lavorò prevalentemente tra la città natale e Padova. È possibile che la guida sia riempita con un mezzo dielettrico, in genere plastico. Alcune fonti erroneamente citano la presenza di monossido di Cobalto nel vetro di Wood. "L'artista aveva accettato." La loro prima sconfitta avvenne a Dallas. Gleb Sakharov Il quinto match della serata fu tra The Rock e The Undertaker. Gli Axis subirono una grossa perdita, ma ritornarono. Tale esemplare venne testato estensivamente ma non vennero costruiti ulteriori esemplari. I nativi che vendevano il proprio lavoro ricevevano un salario determinato dal justicia mayor. "L'arrivo isolato non è conveniente e dovrà essere evitato per quanto possibile." Oggi il pigmento in commercio è più spesso prodotto sinteticamente. Negli Stati Uniti, e in alcune zone europee, lo storytelling è decisamente sviluppato. Sulla sommità della montagna sorgono numerosi ripetitori televisivi e radiofonici e radar militari. "Quest'ultima è la sua centesima marcatura con la maglia del Milan." Harris fu scambiato coi San Diego Chargers prima della stagione. Steve Davies A fine stagione la squadra si aggiudica il titolo. Molti dei superstiti persero tutti i loro famigliari a Sobibór. Nelle fonti letterarie, il nome della sede episcopale non è univoco. "Ha doppiato Pinocchio e i tre porcellini nella serie di ""Shrek""." Eri Suzuki La durata del suo effetto analgesico è tra circa tre e sette ore. I denti erano disposti lungo una singola fila, ed erano piccoli e appuntiti. Tomorrow People Igor Lolo È in stile barocco e ha una sola navata a soffitto piano. "Durante questo arco narrativo, molti criminali vendettero l'anima." Si nutre di semi e piccoli insetti. Scrisse anche per il teatro e per il cinema. Un metabolismo di primo passaggio può già verificarsi in questa fase. È stato socio di importanti accademie e società scientifiche italiane e internazionali. "Attualmente l'Università ha tre sezioni di insegnamento in rumeno, ungherese e inglese." Il veleno paralizza i muscoli e uccide i piccoli mammiferi in pochi minuti. Eva partorisce la bambina nata dalla sua relazione extraconiugale con Elam. Razzista e xenofoba è la sinistra. Fu occupato tutto lo spazio disponibile. I Merry Men seguono pattern prefissati. Le due cantanti decidono di proseguire le rispettive carriere da soliste. Francesco Franchini La ferrovia del Renon è compresa nel sistema tariffario integrato della provincia di Bolzano. I maschi sono generalmente più grandi delle femmine. I Sergenti maggiore capo Qualifica Speciale hanno rango preminente sui pari grado. È il clan meno numeroso. "Nell'ambito dei climi caldi vive sia in climi umidi che moderatamente aridi." Le prenotazioni dei posti erano obbligatorie per tutti i passeggeri. "La porosità totale determina la capacità d'invaso del terreno ed è correlata alla tessitura." Per la sua attività è stato oggetto di intimidazioni. Viene usato per produrre suoni gravi e profondi. Grace Williams, si è dedicata principalmente a lavori orchestrali o per voci e orchestra. Quello del sequestro è uno stratagemma trovato per tenere la figlia chiusa. "Ogni episodio dura circa un'ora." Rimase, infatti, sola con i due figli nella splendida casa di Bovalino. Il capitano Haddock, come Tintin, è scapolo. Al contrario, la sua bontà le fa dare il peggio di sé. La città è famosa per la caccia al cinghiale. Fu definita un progetto degno dei faraoni. Le origini sono incerte. Il primo quadro fu dedicato alla sorella, monaca nel convento. La vetta è raggiungibile anche in inverno, con le ciaspole o gli sci. Le traversie subite nel tempo non consentono di individuare con certezza tali interventi. I suoi risultati in matematica sono numerosi e quasi tutti di alta levatura. La pace sarà raggiunta con la battaglia di Montorio di Sorano. Viene considerata una scrittrice della diaspora indiana. Alfred Nobel scoprì la trasmissione della detonazione dal fulminato alla nitroglicerina. Oggigiorno la variante Wade è la più adottata nei tornei. Héctor Hernández Ortega Slater Martin Ken Griffey Sr. "Grazie alla promozione in Allsvenskan, l'anno successivo debutta nella massima serie svedese." Il capoluogo di contea è Laurens. Ad oggi il progetto non è mai partito. "In Spagna preceduto solo dalla ""Bibbia"" e il ""Don Chisciotte"" di Cervantes." Le finaliste vengono annunciate alla fine della trasmissione. Poco dopo Hammer entrò nella prestigiosa Prague Academy of Musical Arts. Era nata dalla fusione di Himont-Montedison e Shell. La committenza originale è per il momento ignota. Brian Shaw Per le informazioni sui tipi di treni, vedere linea Kintetsu Ōsaka. È considerata la loro canzone più famosa e acclamata dai fan. Da questo periodo, Lewis realizzò una serie di album su questo stile. Vive con la famiglia in Wisconsin. La manifestazione è gestita da un gruppo di associazioni, senza scopo di lucro. "Nella stessa occasione è stato restaurato l'organo, opera settecentesca di Gaetano Callido." Nella Biblioteca nazionale Marciana di Venezia si conservano le rare edizioni dello scritto. Un primo piano delle rose del vestito sono raffigurate sul retro del singolo. Marginale la sua presenza in lavori televisivi nei primi anni delle trasmissioni in Italia. In Giappone, esso si presenta nella sua più alta concentrazione nel Kyūshū. Nota: la riproduzione che si ottiene è vuota. Le armi sono numerose. George Taylor Gli uomini cominciarono a raggrupparsi secondo nuove linee di pensiero. Sulla strada del ritorno, le mammelle della donna si riempivano di latte. I pirenei spagnoli sono compresi nelle comunità autonome di Catalogna, Aragona, e Navarra. La teoria divenne ancora più conosciuta dopo il crollo mentale della cantante anni dopo. "Il nome Gulfstream tradotto nella lingua italiana significa ""corrente del Golfo""." "Numerose ""gaffe"" segnarono gli ultimi mesi della sua presidenza." Può in parte rappresentare un diminutivo del nome Mira, e viceversa. "In Australia, il singolo è uscito insieme al tema principale del film, ""Betrayal""." "L'estate successiva viene ceduto in prestito all'." Federico Bellini Onora il grande scrittore e narratore danese Hans Christian Andersen. "Riprese una violenta raffica di cannonate contro Davout, mentre questo si ritirava a Vjaz'ma." Le forti zampe sono grigio piombo. Ma la Gestapo lo prelevò e lo trasferì in carcere sotto la sua giurisdizione. Si distinse alla guerra di Crimea come colonnello di un reggimento di truppe algerine. Diede alla Chiesa quattro cardinali e diversi vescovi, oltre a senatori, podestà ed ambasciatori. Robert Covington Durante il processo non sorgono prove in sua difesa e viene quindi condannato. Il libro racconta la storia di Mi-la-ras-pa, poeta e fondatore di monasteri. Lì si convertì a Islam e fu rilasciato. "È nota anche come ""Vespa della sabbia""." Tali asserzioni sono basate su prove di tipo storico e archeologico. Molti altri artisti interpretarono diversi ruoli in più di un episodio. "L'architettura del magazzino era molto simile a quella delle altre stazioni ferroviarie italiane." Tutte le cover Album. Venne girato nello stato di New York, nelle Adirondack Mountains. "L'anno dopo, divenne professore di letteratura medievale alla University of Texas at Austin." La città prende il nome da John Stuart Mill, filosofo e economista britannico. "In questo periodo posa nuda per l'edizione italiana di ""Playboy""." "La accompagna Paolo, il professore di musica che l'ha aiutata." Fu sempre il prefetto a portare in Senato il testamento di Tiberio. È uno dei più grandi e importanti monasteri della Chiesa ortodossa serba. È stato inoltre Presidente della Federazione Italiana Sci Nautico. Sarà il suo ultimo film erotico. Interviene però Ran che, recatasi nella torre per cercare Conan, lotta contro il criminale. Vennero emesse banconote denominate in franchi. Esistono tre diverse categorie, poste in ordine gerarchico. Il suo corpo fu prima costruito, poi Langley lo caricò di energia radioattiva. In alcuni casi erano usati soprannomi locali, termini agricoli o giochi di parole. "Del brano esiste una versione spagnola dal titolo ""El guerrigliero"".." Il figlio Francesco è a sua volta un giocatore di hockey su ghiaccio. Sam Thompson Lo stress ossidativo prodotto da queste sostanze chimiche può danneggiare cellule e tessuti. Musei a Bologna. Ha inoltre partecipato alla composizione di canzoni vincitrici di Grammy. Sua madre, Alice, fece ritorno in Lotaringia. Alicia cerca di calmarlo e chiede dove sono Max e Annie, ma non risponde. Le differenze linguistiche sono legate anche a tradizioni differenti che influiscono sulla gastronomia. Il film ha ricevuto in genere recensioni positive dai critici. A lui è stata intitolata una via privata a Novara. La versione statunitense del singolo contiene un remix di David Morales. "Né Mursia prima, né Edizioni Sonda adesso hanno rispettato l'ordine di pubblicazione." Il parlamento è stato sciolto più volte dopo colpi di stato vicini tra loro. "La città si trova nelle immediate vicinanze delle rovine dell'antica capitale della Lidia, Sardi." Viene usato nella produzione di smalto, vetro e vasellame in ceramica rinforzata. La stazione dispone di due binari tutti e due di corsa. "La variante Umiliato, infine, può in parte essere riferita anche all'ordine monastico degli umiliati." "L'uso del termine ""Dago"" ha origini incerte." Moderna psichiatria e fede nei miracoli finiscono per scontrarsi. Appartiene al gruppo dei dialetti marchigiani meridionali, detti anche dialetti abruzzesi settentrionali. Si tennero a Arnhem, nei Paesi Bassi. Questa pellicola non è in continuità con la serie classica. In Coppa del Re la squadra arriva ai trentaduesimi di finale. È una tradizione ormai del passato, nessuno vuole più fare questo lavoro. Gli inviti erano a discrezione del comitato organizzativo, ma non sono conosciuti i criteri. Antigone è sua nipote, ma le questioni di Stato prevalgono sugli affetti. La vettura è stata realizzata appositamente per correre nel campionato Gran Turismo spagnolo. Vive nelle steppe del Caucaso, Mar Caspio e Asia centrale, in cui si riproduce. Rosina Bonetti fu liberata dal carcere e rinchiusa in un manicomio. "Successivamente ha frequentato l'Occidental College di Los Angeles." "Jimmy decide di scappare, salvando anche un bambino dalla furia omicida di ""Guerra""." Ai Cavalieri di Malta si attribuisce la costruzione del Bastione di Malta. È tradizione che questa carica venga fatta ruotare fra tutti membri del consiglio federale. In seguito però Galway vinse il torneo e prese il posto dei bianco-neri. Diversi furono anche i prototipi realizzati nel tentativo di migliorare il carro. "Per questa impresa ottenne il cavalierato della Legione d'Onore." Una particolare diffusione si ritrova per esempio in Lombardia. Sir Lancelot "Architetto Giuseppe Pardini"" di Lucca""." Fece ritorno a Roma solo dopo quattro anni. Alle estremità sono presenti tre figure. Non vennero stilate classifiche di specialità; Vik era il detentore uscente del trofeo. Molti di essi vennero poi stampati in versioni strumentali, per esempio per liuto. Alcuni laici depositarono un appello al Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Vennero anche create delle nuove comunità degli italiani in varie località croate. In futuro si prevede la costruzione di un nuovo impianto. Anche in Romania la maggioranza professa fede cristiana della Chiesa ortodossa. Uno sciamano curava i malati e gestiva le cerimonie. La coda è più lunga della testa e del corpo ed è uniformemente scura. Il riff della canzone è infatti eseguito proprio col mandolino. I fenoli possono essere eliminati per la prima volta mediante estrazione idrica. In gioventù tentò più volte di dedicarsi alla scrittura, ma sulle prime rinunciò. Idealmente, una categoria illumina una relazione tra i soggetti e gli oggetti della conoscenza. Carrega Ligure assunse notevole importanza nel corso della Resistenza italiana. I vani costituivano appartamenti ad uso dei pretori cittadini. A casa, Don mente a Betty sulle cause del suo incidente. Si forma anche tra i prodotti delle fumarole insieme allo zolfo. Cavaliere di grazia magistrale in obbedienza del Sovrano militare ordine di Malta. Pertanto in soggetti epilettici può rendersi necessario un aggiustamento della terapia specifica. Vi sono alcune eccezioni, dovute a limitazioni territoriali o scelte progettuali. Si può, quindi, aggiudicarsi un incontro anche perdendo tre set su quattro. Le date di pubblicazione si riferiscono alle pubblicazioni statunitensi. Vennero installati alberi in lattice e nuovi dispositivi di controllo fuoco. La pastorizia si sviluppò solo in determinate zone. In termini di vite umane rappresenta il peggior incidente avvenuto in territorio austriaco. Dopo altri spostamenti strategici, terminò la guerra senza altri coinvolgimenti degni di nota. "Egli vorrebbe sapere chi è l'oggetto dei suoi sentimenti ma ella non glielo rivela." "Suo, in particolare, il progetto per l'allora nuova Fiera nell'area del Portello." Con la fine del conflitto mondiale finisce però la sua carriera agonistica. Vive nella foresta amazzonica brasiliana, in particolare negli stati di Pará e Mato Grosso. "Come già detto, tutti i rappresentanti dell'ordine Carnivora possiedono i denti carnassiali." Nel X secolo fu inoltre costruita la pieve dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. "Corso d'acqua principale è indubbiamente il Piave che segna il confine sud." "Il nome, coniato in russo significa letteralmente ""Badakhshan montagnoso""." "Contiene un campione di ""Back At Ya"", prodotta da Kerr." Prende il nome dal suo capoluogo Orano. Ora le aree industriali sono dismesse ed è iniziato un lento processo di riqualificazione. Nonostante la sua celebrità, le notizie sulla sua vita sono scarse. Il City Center! I Mossi parlano una lingua chiamata lingua more. Si parla di possibili mutazioni e di un complotto degli uccelli. È una lingua scarsamente attestata e nessun documento scritto ci è pervenuto. Si ipotizza che svolga un ruolo difensivo, in quanto risulta tossica per molti organismi. "Di seguito sono riportati i titoli e le date di distribuzione del film all'estero." "Insieme alle sorelle è ricordata nell'opera ""Memoirs of British Ladies"" di George Ballard." "La sua prima partita professionistica è stata contro l'Água Verde." "In questi ultimi paesi è stata pubblicata insieme a ""Flap Your Wings""." Caccia di notte. "Fu professore di Lingua araba all'Università di Vienna." Qui conosce una donna dalla quale ha un figlio di nome Atreus. Soul Deep "La parola ""rischio"", quando l'effetto è positivo, può essere sostituita da ""opportunità""." Il brano, non particolarmente esaltante, non valorizza il suo talento e la sua simpatia. Lo hanno già catturato. Richiede comunque attrezzatura adeguata e allenamento. È presente anche la Protezione Civile Italiana. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù è in un sobrio stile neoromanico. Questo era il cibo che mangiavano durante la giornata. Ha inoltre ricevuto vari premi di eccellenza professionale in ogni continente del mondo. Alberto Brembilla Lo spettacolo. Continuò a combattere finché poté, cedendo successivamente il comando a Federico Nani. "Tuttavia da quest'ultima analisi emergono anche delle differenze interessanti, rispetto alle ricostruzioni precedenti." Decorato con medaglia di bronzo al Valor Militare. Paxton si ribella alla cosa iniziando lo sciopero della fame. In finale Myskina e compagne avranno la meglio sulle colleghe francesi. Due furono le amicizie che ebbero un peso importante nella sua adolescenza. Identica a quella della cernia bruna. Dovendo assentarsi per lavoro, Eddie continua a pensare a ciò che può succedere. "La massima serie di Potosí è denominata Primera ""A""." Cattedrale della Santissima Annunziata È ciò che concede al potere quel carattere di seduzione che lo rende accettabile. Molte di queste, a causa dei pochi parlanti superstiti, stanno cadendo in disuso. Nella stagione successiva disputò sette partite, tutte come titolare. Successivamente ha avuto un figlio con Rosa Uribe, Fernando Octavio. Qualche anno dopo morì pure la loro bambina. Molte sono le proposte per il turista che sale al rifugio. Lo stesso principe vescovo sarebbe ritratto in uno dei dipinti. Le lamelle sono inizialmente pallide, poi grigie, ed infine violacee-marroni. La maggior parte di queste regredisce completamente dopo il trattamento. Si può dividere anche in diciotto regioni storiche o stati. È un Ankylosaurus apparso a partire dal secondo film. Attualmente milita nella Lazio. Per queste vittorie, tornato a Roma, ottenne il trionfo. Tutti gli abbinamenti di tutto il torneo venivano fatti con criterio di vicinanza geografica. In tal caso avrebbero dovuto partecipare alla gara Elite. "Questa scrittura ""su misura"" è letteratura di genere nella sua forma più pura." I genitori si occupano entrambi dei piccoli fino alla completa autosufficienza. L’interno assume così il suo attuale aspetto, del tutto differente da quello originario. Il pilota è deceduto nello schianto al suolo del velivolo. Altre miniere fornivano anche meno carbone. La due serre vennero demolite. Il file della mappa è selezionato automaticamente, dipende dalla posizione e dalla scala preferita. Inizialmente gli interessi letterari di Alianello si orientarono verso il teatro. I riformatori, tuttavia, vennero presto etichettati come radicali e come alleati dei rivoluzionari francesi. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Questa sì che è vita""." Gli animali infettati risultavano portatori sani, privi di qualsiasi sintomo. Come allenatore venne scelto Domenico Caso. "Dopo quest'ultimo risultato sia lo sketch che la puntata finiscono." Nella serie compaiono molte nuove specie di draghi, ognuna con caratteristiche e particolari diversi. "La sceneggiatura si basa su due libri: ""Inside WikiLeaks." Inoltre, nel piano inferiore, è presente un supermercato Esselunga. Il primo nucleo risale al periodo preromano. "Si rifugia all'interno di grotte in colonie numerose." "All'interno, la tela con la ""Madonna del Buonconsiglio""." Il muso è ottuso con delle creste trasversali sul naso. Le tre scienze sono dette razionali in quanto né empiriche né dipendenti dalla rivelazione. Anche Juliet è in Italia. La scatola cranica era allungata, mentre il muso era breve. In italiano è doppiata da Rossella Acerbo. Nel villaggio di Stamford Bridge è stato eretto un monumento alla battaglia. Poco tempo dopo Angelica, Ortensia, Maddalena, Raimondo e Gontrano partono per Poitiers. "L'autonomia rientra tra gli indicatori generali della salute." "Il comandante dell'aeronautica Charlotte Dumas viene ritrovata cadavere a Les Invalides." Entrambi i punti furono poi sottovalutati o addirittura trascurati dai vari comandi coinvolti. Del singolo esistono più versioni. A seguito della richiesta della madre fantasma, il soldato avvelena il patrigno colpevole. "Per recuperare l'energia si possono raccogliere gli appositi bonus sparsi per la magione." Dispone di buona visione di gioco ed è un battitore di angoli e punizioni. I codici numerici permettono di superare questi problemi di dipendenza dal singolo alfabeto. Per sopravvivere pratica il contrabbando di sigarette insieme a Gennaro e Raffaele. "Suo figlio è il primo della famiglia ad andare all'università." I trampoli sono usati ampiamente in molti paesi a scopo di intrattenimento. "Il titolo di lavorazione fu ""Texas Rifles""." Hall Attualmente divide il suo tempo tra Londra e Nuova Delhi. Interessante è il suo Museo Minerario. Relativamente ai beni feudali Barberi compilò due grandi opere. Arthur Schlesinger Questo lascito vive a City Park oggi, e così sarà anche nel futuro. Con la l. "L'allora granduca di Baden, Carlo Federico di Baden, fu uno dei padrini di Karl." Il matrimonio durò fino alla morte della moglie. Lei abita in un albero del Central Park con lo scoiattolo Saetta. È intelligente, sveglio e capace di elaborare ottime strategie rapidamente. Le notizie sulla vita di Giovanni Esarca sono scarse. Il contratto lo vede inoltre assumere la responsabilità del programma di Beach Volleyball. Al suo debutto assoluto nella categoria ottiene piazzamenti ai margini della zona punti. Questa pianta è endemica del Messico. I due girarono insieme dieci pellicole. Realizzava opere in bronzo, in terracotta, in marmo, in legno. "L'idea di Meomartini fu accolta con scetticismo già dai suoi contemporanei." È anche il secondo street album di Bassi Maestro. In passato oltre che per le festività pasquali venivano scambiate come regali tra fidanzati. Fu il terzogenito di Vincent, fabbricante di seta, e di Adeline Reynaud. Hanno inciso sue canzoni in italiano Maria Monti, Fiorella Mannoia, Gigliola Cinquetti. Ad esempio gli pneumatici invernali riportano questo simbolo. "È stata l'unica nave a quattro fumaioli della Hamburg-Amerika." Giocò anche nel Viktoria Žižkov. Rilasciato venne nuovamente arrestato nello stesso anno, e condannato a otto settimane di prigionia. È ad esempio il caso del Linux Terminal Server Project. "Chiesa dell'Immacolatella" La propulsione è fornita da motori alimentati da una batteria elettrica. Un database relazionale è costituito da più tabelle. In questo caso il piercing genitale ha uno scopo tanto rituale quanto erotico. Records negli Stati Uniti e dalla PolyGram Video come pubblicazione audiovisiva. È spesso raffigurato come la testa di un cavallo. Le loro abilità non si differenziano se non esteticamente. In ambito internazionale ha vinto il concorso Madama Butterfly di Tokyo. Iosif pose in essere una politica moderatamente conservatrice. Nel periodo prebellico, tuttavia, sono assenti episodi di violenza tra le due squadre. Tuttavia, ci sono molte altre teorie a proposito della provenienza. I lavori della Como-Varese-Laveno proseguirono sotto la direzione di questa società. Il titolo si riferisce al fatto che la signora Warren faceva la prostituta. Adatto ad un certo tipo di danza. I due Munro furono tra i difensori della città. È indignato dalla promiscuità sessuale tra i giovani studenti e dal nascente movimento femminista. Impresa che pochi anni dopo ebbe successo. È situato nella parte occidentale del distretto. Tuttavia la morte giunse inaspettata mentre visitava Santillana del Mar e lì venne sepolto. Fu così che nacquero le due piccole comunità di Giarre e Riposto. La città è rappresentata dalla polisportiva Bayer, associata al colosso farmaceutico. Oggi questo gruppo è uno dei primi produttori mondiali di trattori agricoli. "È stata estratta come secondo singolo dal secondo album di inediti della cantante, ""Ten""." Si trattava della prima Kadett a montare un propulsore a gasolio. "Anna non era stata l'unica discendente di Maria ad aspirare al trono." "Sua caratteristica era l'utilizzo di una particolare tonalità di giallo dorato." "È stato l'ultimo film girato con la Warner Bros." La cuspide svetta sulla cima del campanile ed ha quattro pinnacoli angolari. "Secondo episodio del serial ""The Scarlet Runner""." Poi una brutta caduta di stile. World Super Challenge di pallavolo Il torneo fu vinto congiuntamente dalla nazionale inglese e quella scozzese. La compagnia, tuttavia, non era soddisfatta della sua decisione. Si tratta della seconda edizione del premio. Tuttavia il destino segnò nuovamente la tormentata storia del teatro. Il palazzo si presenta solo a metà rispetto al progetto iniziale. Questo tipo di utilizzo non richiede calibri specifici. La testa è stata spostata nel Museo dello Stato di Tabasco a Villahermosa. Ha poteri superiori a qualsiasi animale della nostra dimensione. Wilson e pubblicato direttamente per il mercato home video. Vivono in caverne o nelle parti basse e riposte di arbusti e alberi. Un affare di famiglia Oratorio di San Bernardino "Una storia curiosa""." La chiesa è sede della diocesi episcopale di Pittsburgh. Il vescovo Gregory accettò il nuovo titolo e il separatismo dei Danesi ebbe fine. La commedia è poi andata in scena anche in numerose altre città italiane. Si trova in zone desertiche o semiaride della Botswana, Namibia e Sudafrica occidentale. "Fra i suoi primi doppiaggi quello di Danny nel telefilm ""La famiglia Partridge""." Persone di nome Derek Progressivamente vennero introdotti nella dieta nuovi cibi. Negli anni successivi fa la valletta nel programma di Miss America. "Sarà quest'ultimo a provvedere al completamento delle macchine ed alla loro vendita." La continuazione non salta tra linee di codice ma tra stati. Agli originari si contrapponevano i forestieri. "Per lo stesso Festival di Sanremo scriverà il brano ""Perché"", interpretato da Fausto Leali." Possono essere sbloccati nei livelli raccogliendo monete e poi si possono acquistare in scatole. Non dimenticò peraltro le scienze naturali. "Pubblica la rivista contenitore ""Black"" e vari volumi a fumetti." Non fu molto prolifico dal punto di vista scientifico, ma fu molto innovativo. "Dopo la convalescenza all'ospedale militare torna in prima linea e cade prigioniero dagli Austro-Ungarici." "È caratterizzato da avere due diametri, uno maggiore e l'altro minore che lo contraddistinguono." I provvedimenti di sicurezza presi immediatamente in seguito al sisma sono stati molteplici. Pertanto si puntò su Heather Parisi. Livree personalizzate e spesso non tradizionali o in colori sgargianti sono molto comuni. Dopo la rivolta militare, Teruel si unì ai ribelli. In ambo i casi si ottiene lo stesso prodotto, un idrocarburo lineare. "L'architetto è anonimo." Non molto distante dal territorio comunale scorre il fiume Po. Numerosissime sono inoltre le segnalazioni di opere del pittore desunte dagli inventari ottocenteschi. Hopper, nel corso della sua carriera, avrebbe poi recitato la poesia almeno diecimila volte "Il secondo singolo dell’album è ""Rest Your Love"", rilasciato lo stesso giorno dell’album." La chiesa ha una pianta ad unica navata. Il dorso delle zampe varia dal grigio-argentato al marrone chiaro. "Nelle scene acquatiche invece l'attrice aveva una controfigura, Scilla Gabel." Ha pubblicato numerosi libri fotografici ed allestito altrettante mostre delle sue opere. Marina, vedendolo ridotto così, lascia il giovane innamorato e torna dal marito. Le riprese del film si sono svolte in Australia, nella città di Melbourne. Azione svolta sia da Odino che da Thor. Tali eventi sono considerati la nascita del movimento laburista a Trinidad e Tobago. Inoltre furono leggermente danneggiati dalle schegge alcuni aerei statunitensi parcheggiati nei piazzali delle fabbriche. Inoltre la stessa canzone si conclude con la risata della stessa cantante. "Il film è un'ampia"" metafora sui miti del Sessantotto." Francesco Di Cataldo riposa nel cimitero di Lambrate, a Milano. La gara subisce una netta involuzione: nessuno riesce più a migliorarsi. Per entrambi i modelli il motore era anteriore, mentre la trazione era posteriore. "Il loro areale si estende dalla ecozona afrotropicale all'Indomalesia e all'Australasia." Nessuna di queste storie è considerata canonica. Notevoli anche i suoi studi di etimologia e di sociolinguistica storica ladina. Sento che sarà il mio capolavoro giovanile. "Al tempo di Settimio Severo vennero integrati nell'esercito." Alcuni altri regni erano esistiti nel Medioevo. La sala giochi è strutturata in due ali. Il sito è di notevole interesse, data la sua particolare tipologia. Ester viene scelta e diventa la sposa di Assuero. Fu poi nominato Segretario di Stato della California. Morì durante una tournée in Russia. Il nome viene appunto dal luogo di emissione. "All'epoca il ""salto"" dell'acqua era il maggiore tra quelli utilizzati per scopi elettrici." "Special guest in ""Up to No Good"" Booker T. Jones." Ciò facilita un successivo raccolto di grano. Attualmente milita nelle serie inferiori. È stato vicepresidente del Banco di Sicilia. Aaron Brown Anche suo fratello Thomas Rea inizia più tardi la carriera di attore. Into the West Live in Detroit La colonna sonora include le cover di canzoni originali degli anni ottanta. "Proprio con il ""Gancia dei Gancia"" l'azienda partecipa alla Miami-Nassau-Miami, classificandosi in prima posizione." "Nell'adottare una nuova critica culturale dei modelli borghesi, si ispirarono al movimento dadaista." "Divenne il quindicesimo governatore e anche il primo governatore ""socialista"" di questa provincia." Vengono inoltre tenute conferenze, mostre ed invitati ospiti. La lega tenne anche un expansion draft per i draft sei settimane dopo. Non è chiaro il motivo per cui vi è una mancanza di riconoscimento. "L'album ebbe un successo internazionale e il duo si stabilì definitivamente a Londra." Tony è finalmente libero dalle ristrettezze economiche in cui si è sempre dibattuto. B. Prescott. "Il disco segna l'ingresso in pianta stabile nel gruppo del violoncellista Mattia Boschi." In Italia è stato anche pubblicato con il titolo Il mago. "Alla fine di giugno, ""The Lucky One"" è stato distribuito alle radio come singolo." International Astronomical Union. Il singolo ha visto la collaborazione della rapper statunitense Nicki Minaj. Marco Argentano. Attualmente disputa il campionato di Prima Categoria. Vuole molto bene al suo fratellino Charlie. È deceduto in seguito ad una malattia incurabile. "È ideatrice della rassegna Giardini Segreti all'interno di Todi Festival." Run for Cover Un grande toro in basalto, oggi conservato nel museo, potrebbe esservi appartenuto. "Le principali furono: il giro della Piana di A'la." Ne nascerà una profonda amicizia che, più avanti, porterà a una collaborazione molto prolifica. Questo significa che una stella pulsante sferica non può emettere onde gravitazionali. I due modelli vennero offerti con un solo tipo di carrozzeria, berlina quattro porte. In questa scuola suo padre è stato sia alunno che professore. La trasmissione finale era a catena. "I nobili si opposero, l'accusarono d'incesto col fratello e rifiutarono la sua autorità." "L'album contiene canzoni di cui la stessa Spagna è coautrice." "È occupata quasi interamente dall'agglomerato di Mogadiscio, la capitale della Somalia." "Vive nell'ecozona paleartica." Il paziente riferisce dolore sternale che è venuto aumentando con il trascorrere del tempo. Alcune delle sue prime opere furono per lungo tempo attribuite allo stesso Pignoni. "Nella Battaglia di Vittorio Veneto la brigata ""Trapani"" si avvicinò a Quero." La nonna ha delle galline, di cui si occupa per ricavarne uova fresche. Questa era una richiesta senza precedenti. Il primo piano è adibito ad abitazione privata. "Classico il ""De statica medica"": uno dei libri più importanti della storia della fisiologia." "La chiesa presenta all'esterno, sopra il portale d'ingresso, una lunetta che raffigura la Madonna." Oggi il servizio è svolto prevalentemente con elettromotrici. Poi si butta dagli spalti verso le rupi sottostanti, uccidendosi. Si tratta di solito di liste di piccoli partiti. Si scoprì successivamente che le due avevano una relazione. "Tra le ""Nuove proposte"" vinse invece Cinzia Corrado con la canzone ""Niente di più""." Nello stesso anno viene inaugurato anche il museo della zona archeologica di Teotihuacan. "Questo ramo della famiglia ottenne il titolo di ""visconte"" dopo la restaurazione Meiji." Wells tenne una conferenza al congresso. In origine la cintura era solo bianca. Venne costruito da un architetto il cui nome rimase sconosciuto. È stato battezzato nella parrocchia dei Dodici Apostoli. Strada facendo incontra uno spiritello che lo accompagna fino alla meta di quella ricerca. Sono presenti anche nel Mediterraneo e segnatamente nei mari italiani. Le altre importanti industrie sono tessili, metallurgiche ed edilizie. Purtroppo non sempre le apparenze corrispondono alla realtà. Ricardo Rodríguez Álvarez "Promosse, inoltre, un'associazione in favore del teatro romanesco." Alla line-up si aggiunge anche il tastierista Aldo Valente. Battaglia dello Stretto di Dover "Successivamente fonda lo ""Studio Emme""." "Ciò seguirà poi la pubblicazione del primo full-lenght, ""Wide Eyes""." Ranieri si difese strenuamente e riuscì a cacciare i nemici. Negli anni successivi recita come guest in diverse serie televisive australiane. Le prime tre paia di zampe sono dotate di piccole chele. Non commestibile per via del sapore piccante. Non è possibile spegnere questi dispositivi una volta accesi. "Molti amanti del pannolino vengono eccitati dal ""bagnare"" o urinare nei loro pannolini." Attualmente è sede della polizia municipale. Le squadre neopromosse sono la Nuoto Catania e la Rari Nantes Florentia. "Il ""vile"" attacco causò addirittura il turn face del loro manager Jimmy Hart." Dingle partecipò a due dispute pubbliche estremamente polemiche. "Durante la legislatura ricopre l'incarico di Vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato." I due giovani si sposano e partono per Parigi, messi sotto contratto. La loro datazione li porrebbe contemporanei del Polittico della Trinità di Casnigo. Distribuzione percentuale degli aplotipi del cromosoma Y italiani. Lo spettacolo teatrale era caro e non ci si potevano più permettere quei costi. Questa base dati in linea costituisce un efficace strumento per ricerche bibliografiche. Approfittando della distrazione del suo aguzzino, Batman si libera e lo affronta. Le sue aree di specializzazione includono scrittura creativa, ecologia, letteratura poesia e filosofia. "Quello che risultò dal lavoro di Singer fu ""Superman Returns""." Il paese ha dato i natali al celebre cantante Immanuel Casto. Ella viene paragonata ad una tigre. Una giovane donna ruba dei gioielli per coprire le grosse perdite subite al gioco. Domato il fuoco e ripulita la pista la sessione riprese regolarmente. "Il suo nome significa ""Primo dei pesci"" o ""Capo dei pesci""." Il capo della banca ha una notevole influenza sulla politica economica del governo giapponese. È, inoltre, scritto da una ghostwriter. Ne risulterebbe, per ipotesi, una vittoria per entrambi i giocatori, che è impossibile. "Sarebbe intenso nonostante tutto""." "La sua squadra vinse il ""Tobago Heritage Festival Tournament""." Sono presenti quattro sale espositive con illuminazione naturale. "La ""physis"" va intesa come il divenire del mondo." Da allora, il palazzo è rimasto la residenza ufficiale del presidente. Nick Schultz "Non c'è una località che funge da sede comunale." Corciano che milita nel girone A umbro di Promozione. Tom Stafford È un gas di petrolio liquefatto e presenta caratteristiche simili alla benzina. In questo periodo, si dedica anche alla radio e, successivamente, alla televisione. Gli ultimi tre tipi contengono ciascuno un solo asteroide che ha caratteristiche spettrali uniche. Hanno due figlie, Isabella e Georgia. "Riceve numerose ""nomination"" ai Golden Globe e ai Premi Emmy." "Sorceress e la League attaccarono l'isola e i suoi nativi, sotto controllo mentale." Territorio noto per aziende di metallurgia, meccanica e produzione calze. Raúl Rodríguez Navarro "È stato creato anche uno spazio dedicato all'agriturismo." Una diversa interpretazione ne vuole la derivazione dai ladri dei fichi sacri. Negli anni successivi abbandona la recitazione e si concentra sulla sceneggiatura. Sia il testo che la musica sono stati scritti dal solo frontman Andy McCluskey. Karen e i figli, al ritorno, trovano la casa devastata. Funzionando con catene non appartengono propriamente alla categoria del trasporto a fune. Le pinne sono molto ampie e degli stessi colori del corpo. Anthony “Tony Ducks” Corallo fu il suo successore alla guida della famiglia Lucchese. In Mesopotamia si usava tra il terzo e il quarto dito del piede. Dunque, dalla sola pixel art fino allo shading con i pennelli digitali. "Per la seconda tesi l'intero riquadro è opera di Agostino Carracci." Glory Days Un sinonimo usato in Vietnam per go-go dancer è table dancer. Iniziano le prime pubblicazioni sulle riviste specializzate di Fotografia. "La terza ""Battaglia di Changsha"" potrebbe essere considerata decisiva." Con i soldi regala un viaggio ai genitori di lei. "In altri termini, il tratto ottico sinistro conterrà una rappresentazione completa dell'emicampo visivo destro." Ma il parco è chiuso per restauro. Egli diventa un attivista politico. Miles Davis partecipò a molte edizioni e i Deep Purple furono presenti sette volte. Nel nuoto, invece, non passò il primo turno. Nella stazione fermano tutti i treni diretti: le destinazioni sono Napoli e Sorrento. La facciata è collegata al palazzo dove nacque San Camillo. "È considerato dal Los Angeles Times ""Il Via col Vento del genere Kung-Fu""." "L'impianto frenante sfrutta quattro dischi con gli anteriori auto ventilati e ammortizzatori idraulici." "Alcune di queste si riferiscono a fatti realmente accaduti, tra cui l'incidente di Ramstein." Tuttavia questi si dimostra spesso assente e indolente verso i suoi doveri di padre. La lista è molto irregolare e ci sono molte interruzioni nella successione. Ha capitale Moshi e prende il nome dal monte omonimo. "Le porte dell'edificio principale, scolpite a bassorilievo, sono quelle della chiesa dei Greci Uniti." Il capoluogo è la città di Laodicea. I giochi furono però afflitti da numerose polemiche. Saint-Paul-de-Vence si trova a nord di Nizza. Inizialmente, ogni nodo non ha informazioni sulle caratteristiche dei suoi vicini. Il primo quaderno dei nove studi è dedicato al sassofono contralto. Death of a Cruise Ship. Questo animale misurava circa un metro di lunghezza e pesava qualche decina di chili. Conclusa la guerra civile, entrambe le navi furono destinate a compiti addestrativi. Viene rappresentato un matrimonio, il cui sposo non è altri che Piero Pelù. Mochi Craft fa attualmente parte del Gruppo Ferretti, presieduto dal fondatore Norberto Ferretti. Office of Film and Literature Classification "Egli si qualifica come ""magistrato supremo"" ed evoca una ""monarchia costituzionale temperata""." Just Got Paid Doyle, soltanto Doyle ed infine Doyle Wolfgang Von Frankenstein. Egli compose esclusivamente musica strumentale, principalmente sonate e concerti. Si tratta di una maniera per eseguire le ripetizioni forzate senza un compagno. Tuttavia ci sono imprese di commercio e di edilizia. Accanto a brevi manuali di storia, pubblicò anche guide turistiche su Malta. Sul territorio italiano sono presenti due sottospecie qui sotto brevemente descritte. "L'esercito romano prendeva, inoltre, parte a progetti di costruzione per uso civile." Sale e zucchero possono essere aggiunti in base ai gusti. In pratica i due stati cooperano strettamente nel gestire le risorse dello stretto. Anche i rapporti con Yuan si fecero tesi. Il capoluogo della contea è Canton. Il fronte principale della chiesa volge il suo affaccio su via Canosa. "La squadra di Gibbs sente puzza di bruciato e organizza un ""ingresso"" notturno." Cattedrale di San Massimo "L'intero equipaggio della Nabucodonosor abbandona la nave hovercraft." È una specie diurna, terricola e buona nuotatrice. Bisogna quindi sempre evitare carenze di risorse. "Partecipano all'assise diciassette vescovi." Tanto bastò ai vescovi riuniti nel primo sinodo per giudicarlo innocente. La Bestia si ritira e promette di finirlo sulla torre. Il tempo di riverbero è un parametro estremamente importante nella qualità acustica ambientale. "Vincent J. Fuller, l'avvocato di Hinckley, sostenne che aveva la schizofrenia." "La scomparsa dell'autore resta avvolta dal mistero." Bobby Weaver A Savoca avevano sede il regio giudicato e la prigione circondariale. "Scrisse per ""Tempo di Letteratura"", ""Annali." Il libro è andato perduto. Patrick Rémy Al centro splende una stellina di dodicesima magnitudine. Anche il suo passato è stato censurato. "Kathleen e il medico che l'ha guarita, intanto, intrecciano una relazione." Bobby Boswell Comincia a lavorare come chimico industriale. Il radiatore era inclinato. "A gennaio viene ancora ceduto in prestito, all'Amburgo, per fare ulteriore esperienza." Valentiniano rispose che avrebbe indagato ed avrebbe punito tutti i colpevoli di tali scorrerie. "Di ""Wuthering Heights"" sono state eseguite diverse ""cover"", anche in altre lingue." Vi ha sede il gremio dei viandanti. Si contano quasi cento sue pubblicazioni, in svariati ambiti della fisica. Samson and Delilah Tuttavia, le cattedre continuarono ad essere assegnate agli allievi dei precedenti titolari. Non ci sono tracce di decorazioni marmoree. Ha come capoluogo Muang Sing. Tra gli altri hanno eseguito la canzone Johnny Cash, The Band e Joan Baez. Essi abitano sulla Luna e un giorno decidono di scendere sulla Terra. "Se l'ultimo seme cade in una buca avversaria vuota, il turno termina." Particolarmente sviluppata in questo gioco era la trama che comprendeva temi adulti e maturi. "Reid, scritta da Kenneth ""Babyface"" Edmonds e Ronnie Walton." "Autorizzato a fregiarsi della Medaglia dell'Unità d'Italia." È trasparente ed ha lucentezza vitrea. La sima è talora ornata con palmette o altri elementi decorativi. Ad esso si sovrappone il tema del terzo, che progressivamente lo supera in potenza. Il nome latinizzato del dio era Esculapio. Suo fratello Andrew gli insegnò a suonare la chitarra, e successivamente il basso. "Eric Clapton registrò in seguito una versione di ""Walk Out In the Rain""." Per risparmiare soldi, Cuffaro fece tutta la post-produzione da solo. "I suoi brani di successo includono ""My Only Lover"", ""Sinner Man"" e ""Mr. Cop""." La sua iconografia è simile a quella tradizionale delle Furie. I cappelli grigi tengono sotto controllo la popolazione con il terrore. "Una grande innovazione venne data sotto l'aspetto tecnico." "Secondo alcuni studiosi, il primo nucleo abitativo di questo paese collinare risalirebbe all'epoca romana." "C'è sempre il sole a Philadelphia ha ricevuto il plauso della critica." Nuova Sangiorgese. "Questo è stato il primo tentativo di capire il funzionamento della ""forza elettrica""." Essa dispone di numerosi binari per la sosta dei carri merci. Non si conoscono vescovi greci di questa diocesi nel primo millennio. "È autore di molte opere, tra cui numerose voci della ""Enciclopedia del Cristianesimo." I sapori dei quark invece sono stati chiamati così per diverse ragioni. Infine si aggiunge lo stagno. Alcuni imprevisti costringono Dick a recarsi a Zurigo per problemi di lavoro. Queste carte includevano una serie di privilegi molto moderni. In più, figurano anche i compagni di band Tico Torres e David Bryan. Right Here, Right Now Infine, è anche presente un fast food in stile americano, il Johnny Rockets. "Da questo fraintendimento scaturì l'espressione ""Arabia felice""." La città è collegata a Minneapolis tramite il servizio ferroviario suburbano denominato Linea Northstar. Anche questo piano fallisce immediatamente. "La rete è di tipo generalista a ""target"" giovanile." È interpretata da Katie Holmes e doppiata nella versione italiana da Ilaria Latini. "Come oggetto solido, mostra degli ""squilli"" che vennero individuati dai ricercatori." Liberti erano quegli uomini che erano stati manomessi dalla schiavitù legale. Shifting Sands La velocità è considerata una delle sue maggiori doti. Sussistono poi lievi differenze di testo tra le due versioni. Tuttavia il sistema dei privilegi si diffuse sul resto del suolo italico. "Oltre alle problematiche di natura costituzionale e la sua compatibilità con l'art." "Secondo Leonard Maltin il film è ""finto ma divertente quando Karloff congela se stesso""." Oltre la porta è presente una stanza finale con nemici di diverso tipo. Con la sua morte si persero gran parte delle sue conquiste territoriali. "Egli visse dunque sotto l'impero di Nerone, dei Flavi, di Traiano e di Adriano." Per questo non ne esistono fotografie o disegni conosciuti. Intanto, in una sala congressi, Bones incontra Felix. "Alla caduta di Napoleone, proseguì la carriera come maestro di banda nell'esercito sabaudo." Town and Country "È figlia del mutante Quicksilver e dell'inumana Crystal." Spazio pubblico è quindi una nozione cardine delle scienze umane e sociali. Tuttavia può vantare un successo in Coppa del Mondo ed uno in World League. Agli attori maschi è stato chiesto di farsi crescere baffi e capelli. Sono anche apparse in televisione ed in radio numerose volte. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Cana." La sua formazione teatrale è proseguita con John Strasberg Studio a Parigi. Se è invece il secondo a vincere, si prenderà il corpo della Visione. Questo è il secondo livello del campionato regionale della regione Puglia. "Per un breve istante l'Imperatore sentì che il suo adorato figlio tornava alla normalità." "Sorprendentemente invece, in Gran Bretagna l'album non entrò nemmeno in classifica." Anche in questo caso gli interni sono praticamente invariati. Egli è convinto che un forte choc emotivo possa farle recuperare la ragione. Migliaia di persone presenziarono a questi incontri provenendo anche dalle zone circostanti. Ha insegnato informazione e politica economica presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. "Barda Foca tornò alla carica con l'altra metà dell'esercito, e assediò Abido." Ciccarelli e distribuiti in tutto il mondo. Molti sono i centri commerciali presenti del distretto. Un ingegnere autodidatta, costruì il primo prototipo della sedia inclinata.. Spesso su di esse crescono delle alghe che contribuiscono a nascondere il riccio. "Era evidente che nell'area fossero necessari dei rinforzi." "Lo schiavo che l'ha trovata è stato premiato con la libertà." Frattanto gli Svizzeri entravano in Novara accolti trionfalmente dalla popolazione. "Il film è stato girato nel Castello Piccolomini di Balsorano e a L'Aquila." Bruno tenta il suicidio, reso impossibile il più delle volte dalla sua goffaggine. In cambio, su richiesta di Ricardo, gli darà la vita eterna. Si incominciò con due bambini in tende. Il suo culto è tuttora ancora sentito in Umbria. "L'iniziativa viene riportata e divulgata da siti e pubblicazioni di settore." "Non si conosce la data precisa a cui risalirebbe la sua adesione all'ordine." Inizialmente dedicatosi a studi letterari e filosofici, ricevette la prima istruzione musicale dal padre. Da questa la vettura ereditò le sospensioni posteriori. Si trasferì quindi a Roma, presso la parrocchia di San Cirillo Alessandrino. La stampa ha successivamente messo in ordine gli incarichi. Il pugile italiano finì al tappeto e fu sconfitto per ko. Successivamente, Melkor, dopo che fu liberato, ne approfittò per seminare discordia fra gli Elfi. La zona della navata si trova oggi su una pavimentazione tombale. Ha scritto sette romanzi. "Ha ricevuto una ""nomination"" ai ""Taurus Award""." Inoltre rischia di essere esonerato nel caso la squadra perdesse lo scudetto. Frustrato dalla natura sospettosa della ragazza, Peter tronca la relazione. Alcune popolazioni, inoltre, si estendono su più regioni culturali. Quindi tutti i beni lasciati in eredità da Farinata vennero confiscati agli eredi. Il quartier generale di Rommel era in una grotta naturale a Marsa Matruh. Poirot, grande lettore di romanzi gialli, ne aveva una copia. Figlia di un impiegato delle Poste, iniziò a recitare fin da bambina. Più recentemente ha disputato gare di nuoto master. "Irene è anche la sede dell'Irene Rodeo, che si tiene ogni estate." Bolognese e poi nel Bologna. Erano disponibili come accessori un monitor monocromatico ed una stampante. "Gli austriaci hanno preso rappresaglie sugli altri ufficiali dell'esercito ungherese." Interviene allora Ercole, suo vecchio amico e sodale, che promette di salvare la regina. "La pubblicazione di ""Bye Bye"" è stata anticipata da due singoli." "Iniziò dunque a viaggiare attraverso l'Europa e ad esibirsi come solista." Si giocava annualmente a Birmingham negli Stati Uniti. "Una differenza sostanziale tra i centri contatto ed i centri chiamate risiede nell'interattività." Qui contribuisce al ritorno in Liga del club madrileno. Una parte è ancora oggi abitazione privata. Uniform interface. Milita in Meistriliiga, la massima divisione del calcio estone. Durante questo periodo il sito di Fossa Nera non reca tracce di attività umana. Tutti i brani sono composti da Mike Rutherford eccetto dove indicato. Dopo la sconfitta di Borodino, i moscoviti fuggono lasciando la città in fiamme. Consulente della rivista era Italo Cinti. Dopo il match è stato brutalmente assalito da Drake e Adonis. "Dal rifugio si sale verso sud-est in direzione del ""Colle Garin""." Figlio di emigranti argentini è considerato uno dei fondatori della filosofia digitale. Il torneo del Gruppo A si è svolto nella città di Vilnius, in Lituania. Nonostante le differenze i due movimenti concordavano su diversi punti critici. Da bambino fu fortemente influenzato dalla musica di Ray Charles e Lonnie Donegan. Ioana Raluca Olaru attualmente risiede a Bucarest, la sua città natale. Tre di queste sono in servizio tre con la Marina Russa. Allo stesso tempo la confederazione Tedesca fu ripristinata. Il risultato è Le serie storiche vengono normalmente rappresentate con linee spezzate. Oleh Rodin Sonya, dal palcoscenico, riesce a calmare gli spettatori terrorizzati. In questo stesso anno Ottaviano era stato eletto princeps senatus. Sono comprese sia le linee usate per trasporto passeggeri che per trasporto merci. "Buona parte del territorio degli ""Alti Tauri"" è protetto dal Parco nazionale Alti Tauri." Nella fortezza vengono organizzate mostre ed eventi sportivi. Su consiglio del suo amico, Lewis Carroll decise di provare a pubblicare il libro. Ritiratosi a casa, Emilio lo raggiunge e lo impala. Il film è prodotto dalla Bavaria Pictures ed è distribuito dalla Warner Bros. Al termine della stagione viene comunque riscattato dalla squadra di Tilburg. Viene sepolto nel Cimitero delle Porte Sante. Partito Progressista Nazionale "L'istituzione di pubblici spettacoli organizzati dallo Stato romano ebbe grande importanza." María Moret "Fra le sue principali pubblicazioni: ""Navigatori e Viaggiatori Veneti in India." "Fra i progetti finanziati: la costruzione del nuovo mercato bestiame e l'aerautodromo di Modena." La patologia ha una patogenesi a carattere immunitario-irritativo. Gustavo Lillo "È conosciuta nel paese come la ""capitale dell'arancia""." "Marco Zanuso, dove ha sede il centro; l'edificio oggi ospita il Collegio di Milano." Molti dei loro affreschi sono coperti da altri dipinti. Questa coalizione in seguito venne meno e ne formò una nuova con i Democratici. Nei veicoli a quattro ruote motrici sono presenti due o tre differenziali. Una Scienza di relazioni logico-matematiche e non di sostanze. E quel nome è rimasto. Persone di nome Philippe "Tecnicamente parlando viene detta ""meringa francese"", sebbene in Francia sia usata di rado." "Teresa andò in sposa a Ottaviano de' Medici, principe di Ottajano." Si dovette pensare a nuove strategie. È la sede degli uffici della Federazione calcistica scozzese. Appartengono a questa categoria pochi nomi maschili e neutri, e nessuno femminile. Fu prima allievo e poi assistente del professor Adolfo Venturi. Le corolle dei fiori sono colorate da bianco-crema a rosa-bruno. Successivamente pubblicò alcune opere di Cicerone, di Sallustio, di Giovenale e di Antonio Cornazzano. "Questo avviene per macerazione in alcool all'interno di sili in acciaio." "Fu decorato di due medaglie d'argento al valor militare." Quando le icone arrivano sulla freccia, è il momento di eseguire quel movimento. Barbara Wood Battaglia di Calcedonia Da questo tabernacolo il ponte prese il nome attuale. "Accompagnandosi con le chitarre i due eseguono ""The Supermen"", ""Oh!" Seguono Vergne, Rosberg, Vettel e Hamilton. "Per alcune parole, l'alfagramma coincide con la parola stessa." Monna Vanna accetta questa richiesta. Tra gli indagati figura lo stesso Vieri. "Nel frattempo la società cambia denominazione in ""Unione Sportiva Dilettantistica Arezzo""." È retta dal vescovo Randolph Roque Calvo. Definisce inoltre una situazione disperata che offre poche e difficili possibilità di scampo. "La settimana successiva, a ""Super Impact!" La Hart incoraggiò i membri della cooperativa a firmare le loro opere. "L'autore disse che, nella stesura del testo, venne ispirato dalla musica dei Carmina Burana." "È inoltre tra gli edifici religiosi collegati dal percorso escursionistico-devozionale ""Le Valli della Fede""." "La ""Radio Hat"" era realizzata dalla Merri-Lei Corporation di Brooklyn." La prima applicazione commerciale fu probabilmente quella della raccolta delle spugne. Nel torneo giocò dapprima come terzino destro e successivamente come centrale. In settembre partecipò alla Vuelta a España da protagonista. Questi valori vanno da intendersi come qualitativi e approssimativi. "In Colombia gioca cinque stagioni, l'ultima delle quali nell'Atletico Junior." Lo stesso disegno è presente nel registro superiore. Altre porzioni di muro della prima chiesa sono presenti nella canonica. "L'antica cappella, con facciata a capanna, è ancora ben visibile davanti al piazzale dell'ospedale." La Linea Gotica corre sul crinale appenninico a pochi chilometri dalla città. Ogni etnia europea, indiana o cinese, conserva il proprio idioma nella vita privata. Tanto i macrosporofilli, quanto i microsporofilli hanno una superficie piatta, liscia e glabra. Anche suo fratello minore Nicola è un calciatore. Lo show venne condotto da Noel Edmonds. Ciò include il finanziamento di campagne anti-gay da parte di chiese evangeliche statunitensi. Gruppi, in inglese Groups, è un servizio offerto da Yahoo! Aveva tre figli. Jazz si appassiona al wrestling dopo il college prendendo come esempio Jacqueline Moore. Le posizioni vicine tra loro hanno codici simili. Le Tipo B si spengono se non si aspira. "L'espressione genica è finemente regolata dalla cellula." "Il Rione comprende l'area di Piazza Flavio Gioia." Persone di nome Alan Daniel Anderson "L'unica specie nota di questo genere è stata rinvenuta in alcune località dello Yemen." È il comune più settentrionale della Croazia. Botha denunciò la mossa. Ashley lo visitò a nome del comitato. "Nell'ultimo anno di fabbricazione alla decappottabile fu affiancata la versione hard-top." La città impiegò decenni per ristabilirsi da quei disastri. "Il ruolo di Sonia fu interpretato da Silvia Dionisio, all'epoca moglie di Deodato." Inoltre, essendo privo di dislivelli, è particolarmente indicato ad un turismo sportivo e familiare. Le coppie formate da persone dello stesso sesso non dispongono di alcun riconoscimento legale. "Fu l'unico figlio di David ed Elizabeth Gorman, entrambi di origini irlandesi." Nello stesso secolo vennero costruite anche le mura medievali, tuttora esistenti. Il singolare fenomeno di erosione è stato oggetto di studi geofisici. Atelstano invase York e ricevette la presentazione del popolo danese. Non è chiaro cosa si cela dietro questa strana storia. Wang Ki-chun Dopo le olimpiadi si dedicò a stabilire dei record tuffandosi dai ponti. Il delfinato di Alvernia, che era prima di Giovanna, andò al marito. Il santo titolare della chiesa è san Fortunato di Todi. Il successo arrise alla Ginnastica di Zara. Militò nella Pro Vercelli per sedici stagioni consecutive. Ritornò a lavorare come ingegnere civile dopo la guerra. Marion Roper "Il gioco è stato classificato come tredicesimo gioco migliore di sempre da ""Amiga Power""." Non si è mai visto in volto. Diventano indipendenti dopo tre settimane di vita. I Challengers of the Unknown erano un quartetto di avventurieri creati da Jack Kirby. "La volta reca dipinta in trompe-l'œil una falsa cupola." Peter Reed Dopo le cure ritrovò la condizione fisica nella stagione successiva. Successivamente militerà in band come Grand Slam e Zan Clan. "I testi del gruppo sono spesso umoristici, minimalisti e incentrati sul tema dell'amore." Andò in voga una linea di busto più bassa e spiovente. Speed Madness "Il quartiere si suddivide in una parte ""antica"" ed una parte ""moderna""." Il disco è entrato in alcune classifiche inglesi e ha conquistato la critica internazionale. José María Rivas "Cinque anni dopo, Dal-po e In-ha sono all'ultimo anno di liceo, nella stessa classe." "È anche coautore di una trasmissione radiofonica con Orson Welles intitolata ""Trangama-Fanga""." "Nell""'oecus"" è rappresentato un leone, in quale però appare notevolmente danneggiato." "Fu un principe di Elis e l'eponimo della Peonia." La festa ha origine al tempo di Rabbi Akiva. "L'esperienza si rivelerà più complicata del previsto." Holm cominciò la propria carriera professionistica con la maglia dello Heerenveen. "Fritz Mader la dichiarò ""Affatto suggestiva"" e la chiamò ""Roc inaccessibile""." Tuttavia esse non furono mai realizzate. I Babilonesi, guidati dal re Nabucodonosor, assediano Gerusalemme. Jong Su-hyok Contenuti tratti dal sito Tecnologia avanzata. Da questo scaturì un aperto conflitto tra la coppia reale e il Parlamento stesso. I fattori di cui bisogna tener conto sono diversi. Persone di nome Per Il folklore ebraico suggerisce invece che dia forza durante il digiuno. Innerva il muscolo grande gluteo. "L'anno seguente Jacques morì, in circostanze non chiare." Nella biblioteca abbaziale vi sono oggi sale di esposizione. Entrambi cominciarono la carriera al Charlton. La primavera e il tardo autunno si confermano le stagioni più piovose. Attendendo rinforzi dalla Sicilia si aspettava che le galee ottomane arrivassero a giugno. Tuttavia, un misterioso vento risucchia Doraemon ed il preside della scuola. Ogni episodio vede la presenza di registi diversi. I due piano piano diventano amici, complice una mostra a cui Matteo invita Laura. Il libro presenta, al posto del testo, una sequenza di segni geometrici. "Nella sacrestia una ""Pietà"" sempre del Bossi e sempre in chiaroscuro." Alla famiglia Sanseverino seguì Giovan Vincenzo Carafa. Quinta agli assoluti al coperto e bronzo agli assoluti outdoor. Le fonti ebraiche antiche non citano Gesù. Forma parte della Comunione anglicana, sebbene non sia parte di alcuna provincia ecclesiastica. Questa commemorazione è diventata oggi annuale ed è organizzata per supportare organizzazioni caritatevoli. "È stato a lungo vicepresidente de ""Les Langues Néo-Latines"" e redattore dell'omonima rivista." La sua vendita è stata limitata a Stati Uniti e Canada. Domenico Gnoli Deve comunque ucciderlo con la pistola che porta con sé. È la sorella del velocista Ivo Vital. Nel testo vengono citate due band: i Black Sabbath e gli Slayer. Si nutre di insetti, particolarmente di falene e scarafaggi. Nel Nuovo Regno i nobili preferiscono costruire le proprie sepolture in questa necropoli. Le principali agenzie meteorologiche annunciarono una giornata relativamente mite, con possibilità di precipitazioni. "È la ""declinazione"" francese del Top Gear britannico." Il giocatore ha diverse armi a sua disposizione. Ritornò a Palma, dove esercitò la professione di avvocato. Lomas tramortisce George ed esce a commettere un ulteriore assassinio. È attualmente sposato con Germana Tucci da cui ha avuto la figlia Arianna. È attualmente un membro del comitato dei consiglieri del Department of Defense. Altre notizie sui suoi primi anni di vita artistica non ve ne sono. "Si tratta semmai di stabilire ""come"" avvenga la conoscenza delle cose." José López Le colline che lo circondano fanno da splendida corona verde, delineando un suggestivo paesaggio. "Questa suddivisione non è però del tutto corrispondente a quella del Carbonifero inferiore dell'Europa." "Il comune è situato alla confluenza della Salm e dell'Amblève." Intanto, Dylan ha difficoltà a comunicare con la sua ragazza Liv. Usato per il suo aspetto estetico che produce una superficie argentata brillante. Partecipò alla Umaglesi Liga per le otto stagioni successive, posizionandosi principalmente a metà classifica. Prima i soldati si guadagnavano le proprie credenziali sul campo. "Ebbe molto a cuore l'aiuto ai poveri della sua arcieparchia." Paperino infine arriva a capire e apprezzare il valore della matematica. José David Moreno Chacón Il tour ha toccato vari paesi europei e alcuni sudamericani. "L'aereo può operare da piste semi preparate." In un primo momento l’esperimento sembra avere esito positivo. Non ci sono dati sulle eventuali proprietà cancerogene. Una volta gli fu chiesto di realizzare un monumento al Santo Padre nella diocesi. "Il processo ebbe larga risonanza non solo in Spagna ma anche all'estero." "Quest'ultimo era disponibile negli Stati Uniti d'America anche tramite i negozi della Target Corporation." Nel finale di carriera ha arretrato la sua posizione a regista offensivo. Il piano di esistenza superiore è il luogo dove giungono gli esseri ascesi. In effetti può essere considerata una lingua intermedia tra le due. Schiff diede altri contributi notevoli alla fisiologia umana. "Il titolo è tratto da un passaggio della tragedia ""Giulio Cesare"" di Shakespeare." "Spesso, alle tastiere più corte, veniva adattato il sistema dell'""ottava corta""." Sylvester Carrier riesce a far fuggire la sua famiglia ma perde sua zia Sarah. Akeem Vargas Alexandre lo legge e, dopo non poca fatica, si riconosce. Ad Oran nacquero i primi due figli della neo-coppia Jellinek, Adolph e Fernand. L′afro-rock ha diverse analogie con l′afrobeat. Si iscrisse alla Nova Southeastern University di Davie, giocando con la squadra del college. "Diverse parti dell'Ifriqiya fecero appello al sultano merinide." Le sue opere sono conservate nei musei di Bayonne, Lione, Marsiglia e Montpellier. Vi ha sede, oltre le numerose attività turistiche, la stazione ferroviaria di Campomarino. "La testata a lui dedicata si intitola ""Werewolf by Night""." Dopo la gara, Marino si congratulò con Brees su Twitter. Sono diversi i nomi di Dio che esprimono la Sua sovranità. "Il Palma scrive che fu trovata la ""ventesima lapide"" con la scritta: ""Iter." È sposata con Guglielmo Guerrini, e ha due figli. Sin, gruppo hard rock Brasiliano, dove suona ancora oggi. Fu sempre in Parlamento con la sinistra storica. "Era socio dell'Accademia reale di Napoli e di quella Pontaniana." "L'ultimo film a cui prende parte è ""Ginger e Fred""." Le squadre sono suddivise in tre gironi di quattordici squadre. È inserito nella formazione iniziale dei giovani candidati alla vita francescana. Tra le tante celebre è stata la rilettura che ne diede Miles Davis. "Confessò immediatamente l'omicidio." Bisogna ricordare che il culto di Mitra era presente soprattutto nella classe militare. Fu viceré di Sicilia. È in grado di nuotare tramite i movimenti del corpo. "Il metodo, però, è stato soprattutto associato con l'opera di Rudolf Bultmann." "Il brano ha ottenuto un notevole successo anche nelle classifiche relative alla zona dell'Australasia." Riga è uno dei luoghi storici della presenza ebraica negli stati baltici. I movimenti di sollevamento continuano anche nel Pleistocene. La sua capienza ammonta a circa posti. Tuttavia anche questo matrimonio non si rivelò sereno; anche lui era un alcolista. I Cherry Hill Rookies scomparvero. Le scuole sottopongono ai propri alunni i libri selezionati. "È sposata con l'attore Cole Hauser, dal quale ha avuto due figli." Le specie di questa tribù sono erbacee perenni, arbusti o piccoli alberi senza lattice. "Di questa biblioteca resta un inventario, il cosiddetto ""Indice vecchio""." Un numero così vasto denuncia una fortissima tendenza sincretica. Erano pazzi per le pietre preziose. È stata rilevata la presenza di ocra rossa su parecchi arnesi. La sua cifra poetica era la satira, elegante, raffinata, mai volgare. Successivamente al debutto al Met canterà nei maggiori teatri del mondo. "Dalla sesta serata ""Witch Hunt"" viene spostata in scaletta e posizionata dopo ""Middletown Dreams""." La precisione del sistema di guida inerziale non è nota. Esistono altri binari non utilizzati dal servizio viaggiatori, ma solo da treni merci. Si ritira in un eremo sul monte della Verna e lì riceve le stimmate. È il capolinea della linea Brescia-Iseo-Edolo. "Entrambi i brani sono presenti nell'eponimo album di debutto." "Viene ricordata per la sua interpretazione in ""La dea verde""." La chiesa è a tre navate e ha un campanile alzato con pietre locali. Le sue cronache al vetriolo sono gustose ma anche temute. Rick Ross. Abita a Norimberga. I processi della Corte civile sovietica non implicavano un alto grado di interferenza fisica. Mina è accompagnata da Tony De Vita con la sua orchestra. Tenebre per tre giorni. Il Betis arrivò in finale, perdendo contro il Barcellona. "È passato alla storia con la definizione di ""padre del giornalismo inglese""." The Times Digital Archive. Il suo territorio si estende in Angola, Namibia e Sudafrica. "Walker fu il primo ""true freshman"" ad essere inserito nel first-team All-American." In quegli anni fece il suo apprendistato, dedicandosi a soggetti storici e biblici. Le attività relative agli elicotteri furono cedute alla Westland Helicopters. Molto frequentato dagli appassionati, viene spesso inserito nel tracciato della gare ciclistiche. "Tre delle medaglie d'oro vennero dal nuoto e due dall'atletica leggera." La capitale dello Holstein è Kiel. La statua in seguito è stata spostata al museo di Chambéry. Padre di Scipione Piattoli. I Jaguars sfiorarono la clamorosa vittoria in casa di Houston perdendo solo ai supplementari. "Esso è compilato per l'uso su un particolare sistema operativo." "Quattro antenne, che sporgevano dalla parte superiore, avrebbero assicurato la comunicazione con l'orbiter." Si tratta di un simulatore di volo ambientato durante la prima guerra mondiale. La valle è totalmente compresa nel comune di Cesana Torinese. "Solo anni dopo la scadenza del brevetto l'idea ricevette attenzione." Von Richthofen avrebbe compiuto, da lì a undici giorni, ventisei anni di età. "È nota al grande pubblico principalmente per la sua interpretazione di Livia in ""Roma""." Attualmente Orton lavora come lottatore e co-proprietario della Tennessee Mountain Wrestling a Knoxville, Tennessee. Ender, pur riluttante, accetta. È inoltre opportuno eseguire una lavanda gastrica e somministrare capsule di carbone attivo. Era una stazione passante di superficie a due binari sulla linea ferroviaria Amsterdam-Schiphol. "A Costa di Rovigo non c'erano ebrei con tradizione e residenza." In seno alla Conferenza episcopale spagnola è membro della commissione affari giuridici. Anna, orgogliosa, accetta. Da esso è stato tratto solo un singolo, Hit and Run Lover. "Allo stesso festival viene presentata, in concorso, la pellicola ""Madre!" Questi conti accolgono principalmente i costi derivanti dalle attività caratteristiche della società. Non era felice lontano da Parigi. È considerata nel suo ambito una delle più importanti pubblicazioni periodiche scientifiche. San Foca è anche una frazione di San Quirino in Provincia di Pordenone. "L'impresa di occupa principalmente di sviluppare, disegnare e produrre imballaggi di latta." È situato al centro della Laguna di Orbetello, importante riserva naturale. Ha reputazione di non aver mai recitato parti così come scritte. Il predicato di Premuda. In queste serate è possibile degustare i prodotti tipici della zona. Ha sede a Northridge, sobborgo di Los Angeles. "Il nome del fiume in inglese è una corruzione della parola spagnola ""severo""." Lavorò per un anno come matematico da Cristina di Svezia. Ha previsto il controllo giudiziario per tre anni. La rivista ebbe diversi periodi di pubblicazione, alternati a anni di pausa. Raymond Nez scrisse che i suoi nonni erano stati testimoni della cerimonia. Si metterà ancora di più nei guai cercando di farlo. Negli anni hanno subito piccoli cambiamenti per migliorarne la sicurezza. "L'eseguibile è solo un interprete Ruby che legge gli script e li fa funzionare." Esclusivi del Cretacico sono i mosasauri, peculiari rettili acquatici.. Testi e musiche dei Litfiba. "Come nel primo ""Wing Commander"" i compagni del giocatore possono morire in missione." Decise dunque che la recitazione sarebbe diventata la sua vita. La serie fu però interrotta dopo la prima uscita. Possono verificarsi anche durante la formazione dello zigote. Jun Kaname "Successivamente viene ""tagliato""." Il traffico automobilistico scorre ai lati della carreggiata centrale. "Le basi molecolari dell'epigenetica sono complesse." È retta dal vescovo José Armando Álvarez Cano. Fu una persona molto timida e riservata. Sicuramente anche la pressione internazionale sul processo giocò comunque il proprio ruolo. Talvolta, il cavaliere è accompagnato da un cane o da un personaggio ausiliario. "L'anice è una delle spezie più antiche, ed è diffusa in molte cucine." Dopo nove gare della sua stagione da rookie si infortunò al ginocchio. Nel mentre la formazione ruppe il contratto con la Nothing. Pur molto stimato in Inghilterra, Crane, viceversa, si sentiva oggetto di critiche in patria. Persone di cognome Mason Anche sua sorella maggiore, Ilona Novák è stata una nuotatrice di buon livello. Traci Lords ha una scena di sesso nel film. Per ostacolare le nozze, uccide il sindaco che avrebbe dovuto celebrare la cerimonia. Questa figura è diventata un riferimento nel mondo della grafica moderna. "Hart e Cohle s'insospettiscono e iniziano a cercare informazioni anche sulla piccola Marie." La fattoria serviva come tappa per i viaggiatori, e vendeva principalmente zucchero e carne. "Un giorno, i Frost non trovano più la piccola e così si rivolgono all'investigatore." Il Rajberti infatti aveva molto buon gusto nel giudicare le belle arti. Con il tempo la situazione finanziaria della Interplay cominciò a peggiorare gravemente. Michael Rose "Inoltre lo stesso Tony prende il microfono nel brano ""Hero for an Hour""." "Oggi si potrebbe definire ""Siamese moderno""." È sede di Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Collocata in Alto Adige, con sede a Vipiteno. Ha dieta onnivora. La Casa Reale non ha comunicato la causa della morte. "Nel dopoguerra la fabbrica piemontese fu chiusa, mantenendo però commercialmente attivo il marchio ""Maino""." Le orecchie sono piuttosto piccole, diritte, inserite alte e portate in avanti. "I due ""mobili"" possono essere anche di smalti diversi." La caratterizzazione grafica del personaggio ricorda quella del fumetto Brick Bradford. Oggi non si sa nemmeno il luogo della sua sepoltura. Nella storia successiva del paese non si segnalano altri eventi di particolare rilievo. Prodotto dalla Pathé Frères. Grazie a lei esce dalla depressione in cui era caduto e decide di sposarla. Durante la reggenza di Maria Cristina di Borbone ascese alla ribalta della politica nazionale. Dopo la battaglia di Monmouth i britannici si ritirarono a New York. "È attualmente al quarto posto della classifica presenze dell', con ottantasei apparizioni." Pellicola horror con protagonisti Rod Steiger e Yvonne De Carlo. Il videogioco è ambientato subito dopo gli eventi narrati nel primo capitolo. È nata a Vancouver, British Columbia Le circostanze della sua morte sono sconosciute. In caso si verifichi tale evento la terapia deve cessare immediatamente. La canzone è potente ed energica. Pertanto, grande peso spetta alla costruzione stilistica, fin nella scelta lessicale. In seguito, il blocco telefonico è stato sostituito da vari sistemi di blocco elettrico. Così, finalmente Kazuya ed Erika potranno sposarsi, inaugurando un nuovo periodo di pace. Questo è sempre stato un tratto distintivo della rivista. Questo causò le proteste del team Spyker. "Il genere cantato dal gruppo è il ""J-pop"", la musica pop giapponese." Sperando di raggiungere Firenze attraverso la Val di Nievole, colse di sorpresa i nemici. Viene suonato per percussione solitamente dalle donne durante riti e cerimonie. È sua la prima proposta di legge in materia di stalking. Durante questo soggiorno imparò a conoscere la provincia e le persone che vi abitavano. Simboleggia la volontà di unificare la nazione cubana. La colonna sonora è stata composta da James Newton Howard. Thomas, che già soffriva di problemi respiratori, ne risentì molto. "Venturino alloggia con altri tre commilitoni all'interno di una baracca." Il torace è marrone, più scuro sul dorsale. I negoziati fallirono. Ad ogni modo tornò a Padova già a novembre. Gradualmente ha avviato attività di sviluppo applicazioni, integrazione di sistemi complessi e consulenza. Mckenna Grace interpreta Carol Danvers da giovane. Il posto di Fiedler fu preso da Werner Strobel. "E questo è un film con produttore pappone, come in Paullese col bidone""." La telecamera lo mostra calmo e quieto. Nella folle notte molte cose troveranno una soluzione positiva Conquistò la Sei giorni di Dortmund con Adriano Baffi. I resti si trovano nel Foro Romano, a Roma. Improvvisamente, nel bel mezzo dello show, avviene uno spettacolare omicidio. Re Giacomo morì tre settimane dopo. Nella finale, Ash esce sconfitto, classificandosi al secondo posto. In questa località San Martino fondò una comunità di monaci e condusse vita monastica. Poco ci è giunto riguardo ad essa. Sposò Margherita di Carinzia ed alla sua morte gli succedette il figlio primogenito Paul si scusa per ciò che è successo il giorno prima. Successivamente apparve Gnutella, una rete decentralizzata. Il bilanciamento del carico risultava nei limiti. "Il comune è situato nella parte orientale dell'isola di Creta." Uscendo si può notare un’acquasantiera in pietra. Dalla sagrestia si può accedere direttamente al convento adiacente la basilica. In questa classe sono riconosciuti una sottoclasse e due ordini. "Tra gli oggetti del gioco c'è un anello, che indica un matrimonio in vista." "L'anno seguente, ha centrato la promozione nella massima divisione norvegese." La consulenza musicale era affidata a Franco Nisi, diventato poi direttore di Radio Italia. "Dovrà aspettare più di dieci anni per realizzarla, con il titolo ""Aule turbolente""." Prende il nome dalla tappezzeria e degli arredi storici color oro. "Il compagno prediletto era un giornalista de ""Il Resto del Carlino"", Pietro Benassi." Nella stagione successiva continuò a giocare ad alti livelli. Le regioni inferiori ricordano molto quelle della sgarza indiana. La composizione della canzone ha avuto importanti contributi da tutti i membri della band. Si trovano inoltre resti di un villaggio medioevale, una chiesetta e un camposanto. Il parco è una delle scoperte archeologiche più importanti dei Caraibi. Harry e Nola si buttano a capofitto nella stesura del libro. "Le punture di una caravella portoghese, anche se raramente, possono essere letali per l'uomo." "Ha un fratello, Pasquale Libri, facente parte della commissione provinciale della 'Ndrangheta." In caso di sindrome della cauda equina il trattamento chirurgico è sempre invece considerato. I canti natalizi variano di anno in anno, anche se alcuni brani vengono ripetuti. Sulle fiancate interne si trovano colonne corinzie, che sostengono la trabeazione. "L'uso principale è per la produzione di frutta." "L'anno successivo partecipa a primi mondiali che vennero organizzati in Uruguay." La sagrestia, come le sue gemelle, presenta una pianta a base ottagonale. "Bonassola fa parte dell'Unione dei comuni Cinque Terre-Riviera, di cui ospita la sede." In suo onore viene nominata una delle vie principali di Gela. "Veniva portata in processione, accompagnata da moltissimi fedeli, in alcune festività dell'anno." Vi furono pubblicati per la prima volta molti problemi di compositori americani. È fratello gemello di Gianfranco Borghini. Sono poche le notizie sulla vita del della Gatta. "Negli altri casi, soprattutto se l'arrossamento perdura, è opportuno rivolgersi a uno specialista." Scrisse una quantità considerevole di saggi musicali, accessibili agli studenti di musica. Nella sua lunga vita intensa fu la sua attività. Le dimensioni dei pori sono limitate. La flotta navigava con i cinque incrociatori di Hipper. Provvedimenti successivi hanno disposto la chiusura al servizio viaggiatori della stazione. Per i suoi continuatori il discorso è diverso. Consiste essenzialmente nella possibilità di utilizzare i loro debiti come moneta. "La linea Q locale, ora l'unica rimasta, non subì invece alcuni cambiamento." In Francia il brano debuttò in classifica alla settantunesima posizione. Fa riferimento alla peculiarità della specie di vivere esclusivamente nelle grotte. "L'edificio presenta due prospetti." Nel corso del viaggio erano stati allacciati rapporti commerciali con Siam, Giappone e Birmania. Nella parte distale la sezione del fusto è quadrangolare. È diffusa in Nord America e in Europa. "L'album contiene una collaborazione esclusiva con Afrika Bambaataa nel brano ""Do Me Right""." Molto caratteristico è il disegno sul capo, dove talvolta è presente una cresta. La sorte finale dei due aerei è ignota. Il rapporto con esso è completamente diverso da quello con la terra. "Anatomista, fisiologo, botanico, si dedicò anche alla letteratura e all'antiquaria." È frutto di una collaborazione franco-italiana. "Verso la fine dell'Ottocento venne deciso di separarli e sviluppare così razze distinte." Negli anni successivi continua ad essere impegnata politicamente in ambito provinciale e regionale. Lara è costretta ad affrontarlo prima che causi altri disastri. Inoltre, i pezzi si contrappongono musicalmente tra di loro. Questo mezzo ha un portello per lato ma non uno posteriore. "Tra i legionari della pattuglia c'è anche il suo ex-marito." Sulla loro storia è stato girato il film Due gemelle e un pallone. Ora è di nuovo pericolante. Ebbe poi anche una seconda figlia, Placidia, due o tre anni dopo. "In quegli anni creò lo stabilimento di filatura ""Cotonificio siciliano""." Offre ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto, musica e video. Attualmente è in fase di lavorazione la seconda stagione. "Le sue angosce gli procurano allucinazioni su quello che lo spaventa di più: l'acqua." Alla fine della sua vita, si era allontanata dai suoi figli. Suo padre era lo sceicco Abdullah. La sua stessa furia spaventa Coke, che si ripromette di non combattere mai più. La sua corrispondenza con la Royal Society è pubblicata nel serie I, vol. Il complesso, più volte restaurato, è oggi una delle più suggestive viste delle Marche. È situato al piano terra del Palazzo Doria-Pamphilij. Egli era inoltre fratello maggiore della principessa Maria Giuseppina di Sassonia. La nube tossica giunse in Italia, toccando Tarvisio. Franco Sosa Marian Dumitru È segno che la setta li sta perseguitando. Inoltre sono nel complesso molto comuni. Nuovo design del pistone e altri componenti interni ottimizzati. Dopo poco i due rimangono isolati in casa, senza illuminazione elettrica e senza telefono. Nel finale Michael Schumacher rallentò molto, facendo avvicinare Barrichello. Scrisse un gran numero di poesie, saggi ed opere teatrali. "Uno di questi era una versione teatrale del film ""Arthur""." Viaggiò molto in Europa, suonando in svariate orchestre. Compì gli studi primari a Verona. Sul fianco settentrionale si apriva un portale architravato, oggi tamponato. In Italia, venne tradotta la sua opera “Fabula mistica. I comandi presenti sono divisi in pannello superiore e console centrale. Sono solo due i vescovi documentati di questa antica diocesi nel primo millennio cristiano. Collega Follonica con Grosseto. La competizione si disputa tuttora. I biglietti delle due regioni sono entrambi validi. "L'album è andato fuori catalogo dopo la seconda tiratura." Devono così lasciarsi senza possibilità di rivedersi. Vivono in tutti gli oceani ma sono distribuiti in maniera irregolare. Pound la ringraziò in due lettere. Väisälä si interessò di esperanto, e divenne particolarmente attivo nel movimento esperantista. La famiglia passa tempi di miseria. I giudici possono esercitare la loro funzione a tempo pieno o part-time. Gli inserti non prevengono la trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili. C: ritrova come Commissario Maurizio Mattei. "Si trova nell'area urbana della città di Troyes." Si tratta quindi di un carattere apparso ben prima dello sviluppo dei primi uccelli. Nel ritorno con i tedeschi, è invece ottenuto il primo punto nel girone. La pianta teme il freddo. Posteriormente a questi si trovano altri fascetti a decorso longitudinale. La meditazione è parte integrante del rosario. È considerato uno dei massimi esponenti della poesia araba classica. Sono tornate ad essere eseguite in anni molto recenti. Patrizio onorificenza oppure titolo in uso nel passato. Per consultare la lista dei sindaci succedutisi si rimanda alla voce sovrastante. Intanto nel locale entrano due ladri, che prendono in ostaggio Paul. Lo stesso Max Longhi fa una breve comparsa nel video di pochi secondi. Nove giorni dopo sarebbe stato il suo cinquantunesimo compleanno. Due colonne dividono la chiesetta in due navate. Nello stesso anno ha vinto il Premio Campiello e il Premio Viareggio. Distribuito dalla General Film Company, il serial si componeva di dodici episodi. Le orecchie sono relativamente corte ed arrotondate. Piccadilly è interamente compresa nella City of Westminster. La richiesta, tuttavia, fu respinta. Diversi tornei in Italia portano il suo nome. "L'unico pezzo sopravvissuto è esposto al Museo militare nazionale di Romania." Era cintura marrone di Jiu jitsu brasiliano ed un surfista. Complessivamente ne ha pubblicati tre. Il meccanismo della falsa confidenza non potrebbe funzionare senza la fiducia dell’ascoltatore nel manipolatore. Il termine venne istituzionalizzato nei governi locali di Ibiza, Maiorca e Perpignano. "Sempre il figlio divenne ""praefectus urbis"" della città di Roma." Gli adulti presentano un corpo tozzo e robusto. È il giardino del Senato francese, che è ospitato nel Palazzo del Lussemburgo. "All'inizio della terza guerra d'indipendenza ""Terribile"" e ""Formidabile"" si trovavano stazionarie ad Ancona." Seguirono altri drammi. "Tutte queste matrici hanno determinante il cui valore assoluto è l'unità." Guidò alcune osservazioni astronomiche durante la spedizione. Ha ricoperto il ruolo di Ministro delle finanze nel Governo Ciampi. Desiree Henry "Viene usato come reagente per l'analisi qualitativa del potassio e dello ione ammonio." La prima maglia è a strisce verticali rosso-nere con pantaloncini e calzettoni neri. La Chiesa greco-cattolica fu completamente bandita. Intanto Katie sogna di diventare una principessa incontrando un duca o qualcuno di reale. "Il responsabile della squadra è l'ex pilota di rally Malcolm Wilson." Furono distrutte anche dieci navi che si erano rifugiate in Bahrein. Lei morirà, e lui passerà coi partigiani. Esso ha toccato numerose città in tutto il continente americano e in Europa. A lui si deve lo splendido ed elegante loggiato in stile neoclassico. È il primo brano inciso dalla cantante dopo la vittoria al Festival di Castrocaro. La legge prevedeva una congregazione di carità per ciascun comune. Presenta la visita di Roma per Rioni. Come doppiatrice, ha doppiato essenzialmente per la televisione. "In ""corsivo"" i nomi originali dei personaggi." Successivamente al suo ingresso in politica ebbe ruoli minori principalmente in film stranieri. Le zampe sono alte, sottili, fini, le posteriori più lunghe di quelle anteriori. Oggi è usata per celebrare matrimoni shintoisti. "Nello stesso periodo, entra a far parte del gruppo ""Nuova Tendenza""." "La giovane arriverà in paese, proprio nel tempo in cui Prudencio ebbe l'incidente." "All'inizio degli anni trenta è molto attivo in Sicilia orientale." Ritornò ufficiale e decorato con la Croix de guerre. Qui passò la vita a meditare e a pregare. "Sir Abraham Roberts, padre del primo conte, fu anch'egli un noto soldato distinto." Sa giocare sia come punta aggiunta che come trequartista. "Nella Chiesa di San Zaccaria a Venezia, lo stesso Tintoretto realizza un'opera omonima." È presente e ben sviluppata la pinna adiposa. Giacobbe stette a lungo senza riprender sonno, voltandosi e rivoltandosi. Sono state catturate femmine gravide nel mese di aprile. Paolo e Simona sono una ricca coppia borghese. Menelao risponde che Andromaca è, a conti fatti, moglie di Ettore. È catalizzata dal complesso enzimatico della piruvato deidrogenasi. Lo slogan è “Mancini è un ladro”. "Il ""Regnum Italiae"" cessò di fatto di esistere con l'avvento delle autonomie comunali." Situazioni simili sono studiate nella teoria matematica delle passeggiate aleatorie. Le operazioni di caricamento richiedevano la depressione della canna ogni volta. Vista la situazione, pensò di informare Ariarate del suo precedente inganno. "L'edificio, di forma quadrangolare, si sviluppa su tre livelli con un cortile centrale rettangolare." "Essa ha un'antica origine, situata come sentinella del fiume Guadiana." "Il contenuto dell'opera non si allontana dal racconto dei vangeli sinottici." "Quest'ultima pratica, giuridicamente aberrante, fu comunque applicata." È stata coautrice del programma radiofonico Pascal condotto da Matteo Caccia su Radio Due. Paul Lynch "Forse questo è l'album più raro che abbia mai prodotto." Quando fu rinvenuto il corpo, il feto fu ritrovato nei suoi pantaloni. "L'album è una raccolta di alcuni brani di successo dell'artista, riarrangiati per l'occasione." La sua sottoscrizione compare tra Sereno, vescovo di Populonia, e Valeriano, presule di Roselle. "I treni dell'area metropolitana di Hiroshima fermano in tutte le stazioni della sezione." Alla sua destra, il campanile. Molte applicazioni possono essere eseguite anche con Wine su sistemi operativi Unix-like. Era il figlio di Sir William Bourke, terzo figlio del terzo conte. "Era la prima volta che un direttore d'orchestra britannico riceveva tale incarico." Le papille degli stigmi sono disposte su due file. Chris Oldman Feat. Lagoa dos Patos La critica dibatte tuttora sulla datazione delle due serie pittoriche. Si può credere che da quella venisse importata al momento della soppressione. Negli anni lo studio ha cambiato più volte il proprio nome. Più tardi il quartiere si riunisce al bar Morro per capire cosa è successo. Da allora è stato certificato platino in vari paesi.. La tradizionale casacca del Siracusa è azzurra con calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. "La colonizzazione greca di Capri e dell'intera Campania affonda le sue origini nella leggenda." "Porta Sant'Angelo" Bassorilievi e colori sgargianti decorano la superficie delle facciate del portale. La produzione novecentesca ha ritmi e tecniche industriali. Esso non è sempre presente e la sua inserzione è variabile. Partecipanti: Kateryna, Simone. Il titolo comporta la Grandezza di Spagna. "Il gruppo musicale compare nella scena in cui Gassman canta ""Bambina innamorata""." "Il rapporto tra l'energia utilizzabile e l'energia fornita da una macchina viene chiamato rendimento." È regolamentato dal diritto tributario. Ha iniziato ad arrampicare a sei anni con i genitori, appassionati di montagna. Vari imperatori romani nacquero in città della provincia Illiria. "Detto anche l'""uno"", normalmente si tratta del giocatore con il miglior trattamento di palla." Il resto del palinsesto è comunque focalizzato su musica, storia e cultura coreana. Il palazzo fu costruito sui ruderi del Castello dopo che i Carafa abbandonarono Ruvo. Best si è trasferito negli Stati Uniti. Vive anche in aree urbane. I due villaggi furono rasi al suolo. "Da allora l'anno comincia il primo di gennaio." Nuovo disegno del paraurti anteriore e nuove minigonne laterali e posteriori. Ermocrate aveva avuto solo una piccola parte nella conversazione nei dialoghi precedenti. "In alternativa propose l'unione della Francia al Commonwealth delle nazioni." Poco dopo creerà un Replicante umanoide con le sembianze di Carter, come compagna. Il capoluogo è Gao. Insieme ebbero quattro figli. "Sfrutta solitamente un meccanismo a pressione che si attiva premendo il grilletto dell'arma." Il principale vantaggio di queste tecniche consiste nella facile separazione fra le due frazioni. Museo civico e della ceramica Si interseca con Viale Spartaco Lavagnini verso Piazza della Libertà. "Oltre all'Alessandria, negli anni Ottanta allenò diverse squadre." La sconfitta subita però tolse Miami dalla corsa per i playoff. Vive con suo nonno Gustave in montagna, che lei rifiuta di lasciare. Inoltre delle denominazioni nelle quali il fiorino ha giovato. Fu chiamato Armstrong, Aldrin e Collins, i tre astronauti. "Torres rimase infortunato durante l'incontro e morì tre giorni dopo." Le membrane alari sono attaccate ai fianchi del corpo. Le audizioni per lo spettacolo non ebbero successo e il progetto venne abbandonato. Il condimento è costituito da fette di carne, pesce, salumi, formaggio. Ciò è possibile, ma non è assolutamente certo. "L'isola è inoltre dotata di un aeroporto." Christopher dovette faticare di più. La relativa normativa è stata abrogata alcuni decenni addietro. I metodi sono in qualche modo cambiati. Daniel dice che non è affatto sparito bensì che non era stato ancora costruito. Qui saccheggiarono molti tesori. Il centro della città occupa una chiesa cattolica ed un piccolo parco. Secondo il docente statunitense, il termine genocidio ha tre significati distinti. Il giorno successivo Caterina si trascinò là e con calde lacrime implorò la guarigione. Gli arrangiamenti sono del maestro Augusto Visco. Era figlia dello scrittore Walter von Molo. "Da bambino fece il chierichetto e grazie a questo imparò un po' di latino." La testa è conica e porta un muso abbastanza allungato. Mentre il vicino convento è adibito a sede scolastica. Smobilitato, rientra a casa come tutti gli altri ex combattenti e riprende il lavoro. Viene principalmente utilizzato come solvente per grassi, cere e resine e nelle sintesi organiche Sapore grato. Le Arti Oscure sono una branca della magia usata per propositi malvagi. Legata al caso la circostanza che lo porta negli Stati Uniti. È la quinta miniserie dedicata alle vicissitudini di Ultimo. Tuttavia Rosa ha effettuato importanti ricerche in biogeografia e cladistica. Sindaci di Colli a Volturno Per la prima volta in Europa si riuniscono in assemblea i tre poteri. Mentre si preparavano a registrare, Matthew e Gunnar cominciarono ad assemblare un gruppo. Nonostante la colorazione vivace, nei moho il dimorfismo sessuale era poco evidente. Nello stesso anno partecipò alla Copa Sudamericana. Attivo anche come grafico, per questa stessa band svolge qualche occasionale lavoro. Al centro della bandiera è presente un quadrato bianco con lo stemma di Haiti. Dopo sei anni di permanenza decide di non rinnovare il suo contratto. I fiori sono attinomorfi per lo più ermafroditi. Il termine viene riferito pure ai sali di questi anioni. Il meccanismo logico-semiotico è lo stesso in ambedue i casi. Natalie è nervosa dopo aver affrontato un colloquio di lavoro. Lo studioso taoista Ge Hong c. Tre uomini entrano in competizione per conquistare una bella ballerina. Gustavo capì che non poteva prender parte al colloquio e ritornò dietro la capanna. La pellicola è stata distribuita in video dalla Grapevine. Francesca ha invece vinto il concorso di professore associato. Thomas Murray Al tempo della Repubblica romana una tale situazione era rara. Il più antico è quello conservato nella Biblioteca Vaticana, segnato ms. Sesto Giulio Cesare "La gara fu suddivisa nella categoria ""Seniores"" e nella categoria ""Juniores""." "L'opera venne applaudita alla prima da un teatro esaurito." La sua musica rappresentò il culmine dello stile Barocco nel Nuovo Mondo. Convinto di essere una donna, Peppe comincia quindi a comportarsi come tale. La zona di Aspern è uno dei più antichi insediamenti di Vienna. "Il titolo di lavorazione fu ""Slade""." "Era l'inizio della guerra." Entrambi erano militanti comunisti. La sede si trova a Rio de Janeiro. Viene scoperta ben presto da un talent scout in cerca di modelle. Prima di unirsi ai Darkness, ha lavorato come guida turistica nelle montagne del Venezuela. Dawn rappresenta la triplice Dea Wicca ma anche altre divinità femminili in altre culture. Senza conduttori in mezzo, Tiziano e Laura si sono inoltre intervistati reciprocamente. Ancora giovane fu inviato a studiare dai padri Somaschi a Lugano. Terminata la guerra tornò a stabilirsi nella sua città natale nelle Landes. Infine si unì ad un convento religioso. "In altri termini, il suo complemento in ""X"" è un insieme finito." "Testo tratto dal film ""La notte""." Spesso si restringe verso la spiaggia, al venire di pinete o parchi. Felice di aver salvato la ragazza, muore. Salva la donna da un tentativo di suicidio e adotta la bambina. The Raven In seguito, la tecnica si è estesa a numerosi generi cinematografici. Viene coltivato anche il cotone per le esportazioni. Alcuni del programmi trasmessi sul canale vengono aggiunti al palinsesto notturno di Fox Comedy. Parallelamente si provvide allo sviluppo di una nuova generazione di munizioni. La sua dieta è prevalentemente frugivora, con variazioni in rapporto alle stagioni. "La chiesa di San Pietro a Wolgast è sede dell'omonima diocesi evangelica." Rosa in loc. Il colore predominante è sempre il rosa, sia nei maschi che nelle femmine. Egli, inoltre, ereditò i diritti sul ducato di Bretagna dalla casata dei Penthièvre. "Parlato in Groenlandia, è strettamente imparentata alle lingue canadesi come l'inuktitut." La frazione è situata a nord-ovest del comune. È dichiaratamente gay ed è fidanzato con Dan Doherty. "La prefettura è soprattutto un'area turistica." Comunque, un diario dettagliato dei suoi viaggi non fu mai completato. "Ha studiato all'Eton College." Molto spesso forma coppie monogame stabili. "Ebbe prosperità fino alla caduta dell'impero come dimostrano i numerosi ritrovamenti." Il secondo palazzo di Christiansborg venne disegnato in stile impero francese. "Dopo la scomparsa del suo ""leader"", la banda si sciolse definitivamente." Criterium di Aalst "Con lui il commercio tedesco si spinse sino dall'arcipelago Chiloé sino in Argentina." Gli effetti della modernizzazione hanno penetrato in tutte le aree della cultura Shuar. È il capoluogo, e il centro maggiore, del circondario di Hameln-Pyrmont. Il gioco contiene alcuni riferimenti ai precedenti capitoli della serie. Prodotto dalla Vitagraph e distribuito dalla General Film Company, era interpretato da Jimmy Aubrey. František Čermák e Michal Mertiňák erano i detentori del titolo. Tuttavia tale definizione, per quanto rigorosa, non è rigidamente applicabile in campo botanico. Il monumento funebre a Gerone a Katane viene distrutto. Numerose delle sue opere rimangono di difficile datazione. Caratteristica che nel nuovo episodio è stata considerata nel gameplay vero e proprio. "Le opere d'arte che ornano la chiesa vennero disegnate da padre Costantino Ruggeri." Il giro fusiforme è stato anche coinvolto nella percezione delle emozioni negli stimoli facciali. "Tra Strausberg Nord e Strausberg c'era quindi una supervisione mobile su ogni treno." "Ebbe sue fratelli piu' grandi, Mario, docente universitario, politico e antifascista, e Roberto, Ingegnere." Le donne, invece, vestono dei maglioni di lana nera che arrivano fino alle caviglie. Avenue Émile Zola Il vicino museo espone le parti originali restanti. Ha esposto opere in Svizzera, Olanda, Francia, Germania, Bulgaria, Austria, Venezuela e Giappone. The Wish List Georgia ha tre amiche del cuore: Jas, Ellen e Rosie. "A Parigi comprò la sua prima opera d'arte." "La disposizione esatta dei remi dell'esareme non è chiara." Si rivelò un sultano tranquillo, che divenne molto popolare tra la popolazione. Il muso è largo, privo di peli. Inoltre ha messo a segno un tackle solitario. Un segmento rilevante della strada è il Chesapeake Bay Bridge-Tunnel in Virginia. In tali circostanze la mano è a rischio di ischemia. "Un caso che ha fatto molto scalpore in Italia è stato lo scandalo dell'Avastin-Lucentis." Attualmente è deputato per il partito Alleanza per il Futuro del Kosovo. Noce di cocco, noci di palma, e le olive sono coltivate. Tammy fa in modo che scopra il segreto di Franky. Trasmette in francese e, in alcuni programmi, anche in arabo e berbero. I due combattono nuovamente, ma questa volta il drago viene definitivamente sconfitto dal Saiyan. Questo sistema montuoso è esteso su due province argentine. "L'Assemblea del Popolo godeva di diverse competenze specificate nel Capitolo Quinto della Costituzione." "La Semeraro, quindi, copiando liberamente il progetto della lampada, secondo l'art." "In ""Driver"" non sono presenti brani, ma solo musiche scritte apposta per il gioco." È stato membro del Kildare Street Club. Le piante coltivate possono essere suddivise ulteriormente in gruppi o serie. La missione fu solamente un successo parziale. I recitativi secchi vennero assegnati al clavicembalo o al fortepiano. "Questa è la lista degli artisti al momento ufficialmente inclusi nell'etichetta." Nei due anni successivi fu vicario a Fermo. "Famosa è anche l'espressione Inverno russo in ambito militare." È il centro commerciale di riferimento per la circostante regione agricola. È utilizzato per realizzare prodotti particolarmente flessibili ed elastici. La serie è stata girata a Buenos Aires. Un giorno nella vita "L'occupazione sassone della Frisia, comunque, era costellata da una serie di rivolte." A sud del territorio scorre il fiume Volturno. Robb Stark tiene Jaime imprigionato in una gabbia. Contribuì, come architetto, alla ricostruzione del monastero dei recolletti di Québec. Quelle basali forma una rosetta e sono picciolate. "Anticamente all'interno del Palazzo della Ragione era conservato il Carroccio di Milano." "Mara Jade era inizialmente poco legata all'accademia." "A tal punto lascia il club londinese per accasarsi all'Al-Arabi in Qatar." "Ottenere il premio ""Carmine""." Il periodo normanno-svevo fu il più felice nella storia degli ebrei di Trani. Le figure di Lichtenberg sono ora note per essere esempi di frattali. Era una pronipote di Guglielmo I di Germania. È sepolto a Parigi, nel cimitero di Père-Lachaise. "La competizione si svolge annualmente all'inizio di luglio." Il capoluogo è Pontevedra, un altro centro importante è Vigo. "O Teatro?""." Da qui, ne uscì uno dei pezzi più noti della discografia di Giorgia. La specie è originaria del Brasile. "Evidentemente l'Orseolo apparteneva a questa fazione." Di conseguenza, è attrezzata per la manutenzione di queste unità. Alle cinque del mattino gli austriaci iniziarono il bombardamento di Vicenza. La struttura sociale è basata sulla territorialità rigida sia dei maschi sia delle femmine. "Krystal ha aggiunto che ha sempre voluto provare un concept più ""adulto"" e ""diverso""." È ricordato come un abile spadaccino. Out of the Box Veniva infatti chiamato ad esibirsi in feste, battesimi, nozze e riti funebri. Partito Colorato Nel raggruppamento per la salvezza le ultime due classificate retrocedono in I Liga Kobiet. "All'epoca era considerato uno degli astri nascenti dello sci alpino austriaco." Il piano superiore del plesso della stazione è attualmente in disuso. Viene rappresentato come un uomo sulle ginocchia, che regge il disco solare. Il capoluogo di distretto è la città di Třebíč. Intanto i due si innamorano. "Riaccese le luci, su un banco c'è un nuovo indizio con scritto “Pazienza”." Nella tradizionale suddivisione delle età della vita, il temperamento flemmatico caratterizza la vecchiaia. "L'acqua nella mitologia Azteca è l'unico elemento protetto da una moltitudine di soggetti." Secondo la tradizione, la posa del cibo sul tavolo è abitualmente fatta dalle donne. "Dalla quattordicesima stagione in Francia è trasmessa con il titolo ""Alice Nevers""." Verrà ritrovata brutalmente assassinata in un campo. Frank Turner È stato una guardia tiratrice con un ottimo tiro da tre punti. Il tracciamento di queste curve avviene pertanto senza alcuna connotazione probabilistica. Un mezzo pesante investì alcune moto parcheggiate, una delle quali colpì Lee. Più avanti, occasionalmente possono apparire creature mobili che vagano e disturbano gli specchi. Dario aspetta la sua amica, Elena, che deve arrivare in treno da Roma. Viene adottato da un fruttivendolo della città. Sono state assegnate medaglie nel singolo e nel doppio sia maschile che femminile. Il film è stato accolto positivamente dalla maggior parte della critica cinematografica. Il Presidente della Giunta era eletto in seno alla stessa. Sophie Rois I suoi compiti includevano la cura della cappella a Hampton Court. La coltivazione avviene nel rispetto della tradizione antica e in modo del tutto naturale. "In origine era intitolato ""La giovane Europa""." Dai feudatari iniziali, i Brancaleoni, passò ai Cesarini. La livrea è bianca con strisce marroni diagonali. Trasferitosi in America rientrò ad Edimburgo dopo il termine della Guerra di indipendenza americana. Alla cerimonia hanno preso parte anche la moglie Becky e la figlia Ali. I romani avanzarono verso Asdrubale in modo molto ordinato. Desiderosa di risposte, Sara cerca aiuto da Witchblade. "Il viaggio dei nostri è suddiviso in Canti sul modello della ""Divina Commedia""." "Ancora più diverso dai precedenti movimenti, il ""Lento"" è costellato di lirismo e magia." Classe di recente istituzione. Earl, non potendo respirare, svenne, e Randy credette di averlo ucciso. "Un variante più comune è ""Wilson""." Insieme ai calcoli vengono create animazioni navigabili in tempo reale. La pinna anale è corta e si sviluppa in lunghezza, terminando al peduncolo caudale. Alcune ditte tentarono di ideare e installare impianti meccanici di propria iniziativa. Le opere del Rosa riguardano principalmente paesaggi naturalistici, di stampo romantico. Tutte necessità vitali per reggere a un attacco nemico. Fra Margit ed Arvid si perde ogni contatto. La cattedrale ha origini molto antiche. Essa è situata nel territorio comunale di Chieti. Nacque così il Muretto di Alassio. "A sud-ovest ritroviamo il ""Mud Lake"", mentre a sud-est il ""Beaver Creek""." Vinsero inaspettatamente questi ultimi, soprattutto a causa della migliore conoscenza del territorio. "Direttore d'orchestra Luis Enriquez Bacalov per entrambi i brani." Spesso è mostrato nella versione bidimensionale chiamata cerchio di Ewald. Questo metodo è stato impiegato anche per il terzo album. Non possono essere controllati direttamente dal giocatore, si muovono in automatico. Due squadre con membri di diversa nazionalità ottennero medaglie. Ma Mortimer gli mette i bastoni tra le ruote e Ronald rifiuta il prestito. Tuttavia, le Smart Lock presentano alcuni vantaggi in termini di sicurezza. Ciò starebbe ad indicare che egli aveva accettato la proposta. Curiosamente alla nascita gli venne imposto per nome il cognome di sua madre. "L'incontro con la famiglia del defunto non è particolarmente cordiale." Remiremont era stata strettamente legata ai Lorena per secoli. "Successivamente venne inviato all'Università di Padova ove ottenne il dottorato ""in utroque iure""." "Si rifugia all'interno delle cavità degli alberi." Attorno alla regina consorte si era infatti formata una squadra molto coesa. Frequenta laboratori di studio con John Strasberg e Kaia Anderson. La lettura del quotidiano è gratuita e non richiede iscrizione. La montagna si trova a nord di Zermatt. Il decreto Nr. James Lang In particolare questa società si basa sulla solo dance. Studiò e si laureò in medicina. Cresce prevalentemente sotto latifoglie, ma anche sotto conifere, in estate-autunno, gregario o solitario. È stato inserito nella Songwriters Hall of Fame. Fu chiamato allo Östersund, prima di diventare allenatore del Djurgården. Tali studi vennero condotti quasi esclusivamente sui gemelli, che rappresentavano la sua principale ossessione. "Quando fu vecchio, le sue donne l'attirarono verso dei stranieri." Notevole anche la sua produzione di sbalzi su rame. Nonostante questo fu chiamato polo nord magnetico perché in prossimità del polo nord geografico. Solo la libertà può dominare la paura. La protezione passiva comprende una corazzatura composita integrata da una reattiva. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì in Bielorussia, stabilendosi a Minsk. Tutte le parti della pianta sono velenose. Anche le volte presentano una certa omogeneità. Gli ossidi si dividono in tre categorie: ossidi semplici, idrossidi e ossidi multipli. "La versione finale dell'album sembra sia notevolmente diversa dalla prima versione demo." The Old Maid Durante il suo pontificato, inoltre, si sbloccò la causa di beatificazione del cardinale Bellarmino. È tuttora attiva. "In seguito, l'Altair ebbe un buon successo presso il pubblico." La zona costituisce un rifugio ideale per le diverse specie ittiche della zona. Daniel Romero Gesù li risveglia con un lieve rimprovero per la loro negligenza. "Il suo corpo venne sepolto all'interno della chiesa di San Siro." Come suo fratello e suo padre fu incoronato a Kingston upon Thames. Tutti gli imputati condannati ricorrono in appello. Al termine della competizione viene eletto miglior giocatore del torneo. Colin Edwards, infortunato, viene sostituito da Chris Vermeulen. Nel frattempo i magiari si convertirono al Cristianesimo. Gli scritti provenienti da tale fonte non si discostano dai dati forniti da Erodoto. Reggie Williams Possono annoverarsi diversi tipi di vendetta, come i seguenti. Lo scopo del gioco era indovinare chi fosse quel personaggio. Poeta e pittore del sentimento, oscilla tra il neoclassico ed il romantico. I narratori del film sono: Carlo Monni, Sergio Forconi, Francesco Ciampi e Aulo Sarti. Fu una zia di Giacomo I, Principe di Monaco. Va tuttavia evitata la raccolta per uso alimentare nelle zone in cui appare sporadicamente. In questa occasione i Duri vennero sconfitti da uno Spider-Man con una “Spider-armatura” isolante. Fly Williams I binari sono a scartamento metrico La femmina depone un unico uovo. In seguito, le due riviste scelsero differenti target per i loro contenuti. Si tratta di una roccia simile a quella sedimentaria di origine vulcanica. Questo è un elenco parziale. Kris Kross e Heavy D fanno un cameo. I giovani Flames furono ancora una volta eliminati al turno preliminare dei playoff. Qui vinse ancora una volta la Landesliga. Tendenzialmente asintomatiche, la patogenesi non è nota. Hanno collaborato con David Byrne in un brano della compilation Dark Was the Night. Nel Medioevo Laurito conobbe un periodo di sviluppo economico. "Questo ruolo fu assunto dalla neonata figura di reggente dell'audiencia." "Come caricaturista lavorò assiduamente col nuovo giornale di Bolzano ""Il Mattino dell'Alto Adige""." Dedicò il resto della sua vita ai lavori letterari. Alla fine, opta per ridipingere le pareti del suo vecchio appartamento insieme alle figlie. È un tipico esempio di architettura coloniale spagnola. "Poco dopo, a Natale, il club fu rinominato ""Royal Arsenal""." Fanno parte della collezione anche prodotti non direttamente legati ai calcolatori come gadget. "Sascha Kolowrat-Krakowsky amava il cinema, la cultura, l'opera." Tony condurrà allora una sanguinosa vendetta contro gli ex capi e i loro scagnozzi. Ha vinto un campionato e una coppa nazionale. Nella squadra nazionale olandese ha collezionato tre presenze senza segnare gol. È seguita dal ripristino della continuità del tubo digerente. Il è uno dei più antichi e affermati. "È uno dei musei d'arte più visitati al mondo." "Per onorarne la memoria venne decretata la concessione della Medaglia d'argento al valor militare" Oggi i carri lanciafiamme sono ritenuti obsoleti, infatti sono preferite le bombe a vuoto. Como dovette capitolare e i vincitori la diedero alle fiamme. Costruì anche la più grande cinta muraria del mondo per il periodo. La sua commovente fedeltà lo rese molto popolare in Francia. Heyer fallì la qualificazione, ma rimase famoso per essere partito comunque. Lo spazio topologico che si ottiene viene anche chiamato spazio quoziente. In bulgaro, rumeno, ucraino e russo la parola indica un particolare estuario. "Nell'indifferenza del governo, il Veneto divenne campo di battaglia tra gli opposti schieramenti." La seta con cui è tessuta è estremamente sottile. Fu la prima ad essere Built-to-Order e presentava una sola scheda madre. Nicolò apparteneva al ramo della famiglia Doria che aveva i propri interessi nel Logudoro. "Contiene, voluta da Curreri, una citazione musicale di ""Magical Mistery Tour"" dei Beatles." Alcuni, per umiltà, scelgono di rimanere novizi per tutta la vita. Il nuovo proprietario approva un piano di ristrutturazione che comporta tagli del personale. "Vi fecero seguito diverse altre proiezioni soprattutto nell'ambito di numerosi festival e concorsi." La sua ubicazione attuale è sconosciuta. Durante il Rinascimento si considerarono nuovamente le possibilità della guerra chimica. "Lo stesso discorso vale per la ""Suonatrice di chitarra"", di poco posteriore." C., con ogni probabilità preceduto a sua volta da un edificio fenicio più arcaico. "È l'antenata della principessa Diana." La polizia ha inizialmente sostenuto di aver perso le prove. Docente Scuola di Specialità di Medicina dello sport Università di Modena e Reggio Emilia. La protagonista del film era Kathlyn Williams. "Nello stesso ritorna ai ""Mariners"" e riceve la fascia da capitano." Tuttavia, potrebbero essere stati onnivori, nutrendosi sia di piante sia di piccoli animali. Era anche un giudice di pace per la contea di Antrim. "L'evento celebra diverse tradizioni in diversi giorni, a seconda dei luoghi." La parte sud invece presenta dislivelli minori ed è ritenuta più facile. Quando sembrava ormai avviato ad una importante carriera, muore travolto da un camion. La cellula viene così forzata a scegliere un programma genetico terminale. Ha pubblicato volumi sulla storia normanna e ha condotto scavi archeologici. Il gioco riprende alcuni elementi da giochi precedenti della saga. I glifi sono descritti mediante codice Postscript che produce delle curve di Bézier. "Per la pellicola venne usato anche il titolo ""The Demon Doctor""." Lì, fu scoperto il centro del lavaggio del cervello. È un affluente del fiume Shannon. Si contrapponeva alla filiazione naturale. Rachel tuttavia faceva in modo che tornasse in prigione. In Coppa Italia viene eliminata dal Lecce nel terzo turno. Francisco Javier Torres Qualche mese dopo si accasa al club brasiliano Palmeiras. Serj Tankian è anche molto impegnato sul lato sociale. "L'anno seguente entrò a far parte della Académie des beaux-arts." Così Bane, ottenendo il miglior risultato desiderò di divenire il tiranno definitivo. Uno dei passatempi preferiti da The Edge è la pittura. Incidono un leggero segno di riferimento sul materiale. Furono pensate principalmente per fungere da taxi. È patria del compositore Michel Lambert. Per via della sua suggestiva atmosfera Tudor City è spesso oggetto di riprese cinematografiche. Nel concorso sincronizzato, con il compagno di nazionale Robert Newbery, è invece arrivato quinto. Le prime otto atlete si sono qualificate direttamente per la finale. "È molto calma ed ha l'aria di una perfetta studentessa." Si affeziona inoltre notevolmente anche a Calumon. Un flusso è autorizzato a trasmettere traffico solo quando sono presenti token nel bucket. Specialmente nel campo della cosmetica, tali nuovi prodotti hanno un potenziale promettente. Servì Tito Flavio Sabino, fratello di Vespasiano. "Hadler-Olsen vi restò in forza per un'ulteriore stagione, che terminò con la promozione.." Volano sia di giorno che di notte e vengono attratti dalle luci artificiali. Ma la fortuna assiste Linda, dopo nove mesi è in sala parto. È anche la terza università scozzese per numero di studenti. È uno dei primi film girati sul promontorio del Gargano. La città è uno dei principali poli urbani del settentrione svedese. "Molti, tra cui Stewart Farrar, hanno dichiarato che Sanders ha dato contributo indispensabile all'Arte." La colata venne poi portata a termine da suo figlio Giuseppe. "Al suo interno è presente anche l'archivio storico." "Dunque, una traduzione letterale del nome darebbe ""Gallo di pesce""." Il film è stato girato in location e nei dintorni di Yuma, Arizona. "L'impiego operativo fu quasi nullo." Questi principi consorte possono detenere altre cariche e titoli di per sé. Lavora anche in radio e come doppiatore, ma con fortune alterne. "Le materie chimiche sono di fatto un ""nulla storico""." Fu confermato anche dal successivo tecnico Dave Mackay. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato per alloggiare soldati. Il lato nord era chiuso un muro di cinta. La vittoria finale arrise alla Roma. Adottò inizialmente come colori sociali il bianco e il verde. Hitler fu contrario a tale decisione, difatti ebbe una discussione con Raeder sul fatto. Si giocava annualmente a Bara in Spagna. Vi sono un piano aperto con una monofora e due con una bifora. "La regina fu accompagnata in Spagna dall'Alberoni stesso." Il paese fu distrutto durante la seconda guerra mondiale. Il tutto è avvolto da tessuto connettivo formante una capsula avvolgente. Da rizoma con moltissime radichette secondarie e carnose. Prodotto da Rai Cultura, fa parte del palinsesto del canale tematico Rai Storia. Statisticamente piove di più nel deserto del Sahara. Un tempo rifugio dei pirati, oggi è un vero paradiso per velisti. Possiede lunghe radici aeree, di colore verde-argento. Qui egli partecipò alla guerriglia cittadina di Milano, dando prova di grande coraggio. I film degli anni Cinquanta sono unanimemente considerati i meno interessanti della sua carriera. Nella provincia vi si contano numerose specie vegetali e animali endemiche di questi luoghi. La legge era basata sul Codice napoleonico e sulla legge francese. Il momento di gloria degli Heat sembrava ormai volgere alla fine. È stato prodotto dalla Roc-A-Fella Films e distribuito da Universal Pictures. La corresponsione avviene per esigenze pubbliche legate alla sicurezza sociale. "Tutti attendono l'arrivo della sposa, cercando di ingannare il tempo." Negli ultimi anni è consuetudine passare la nottata in spiaggia. La qualità è tuttavia mediocre. Questo è il consenso generale. A questo punto le indagini cambiano direzione. Santa Maria del Sasso "La serie è lo spin-off della serie televisiva ""Rita""." Fu suo allievo il fratello minore Pierre. Negli ultimi giorni di malattia si possono avere dolori muscolari ed articolari. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, italiane ed estere. In Italia è passato solo sul satellitare. "La canzone ""Body on Me"" invece è diventata il secondo singolo." Il discorso si svolge attorno a varie patologie che possono presentarsi. Il processo ebbe inizio il primo di settembre. "Altri manoscritti sono conservati all'Università di Northwestern, dipartimento bibliotecario di collezioni speciali." Gli arti sono forti, ben uniti e muscolosi. Ogni dipartimento era organizzato in diversi centri e unità di ricerca. La cappella è in stile neoclassico, come dimostrano le colonnine sormontate dai capitelli corinzi. Egli è in parte di origini italiane. La band terminò il tour con un batterista provvisorio, Ryan Seaman. Mia parla inglese e portoghese. Le sequenza di Sheffer sono generate in un modo simile. Misura una ventina di centimetri di lunghezza, per un peso di duecento grammi. Presso la sua casa natale è stata posta una targa commemorativa. Prima di stabilirsi a Verona visse anche a Padova. Anche tutti questi costrutti si possono ridurre ad un costrutto base. Nota: Il Regno della Torre è una parodia di World of Warcraft. "Questo permette di usare le tecniche del ""pipa"" come il tremolo." Lo stesso ponte è oggi utilizzato anche dalla metropolitana. Avrebbe in seguito parlato con Wittgenstein della sua intenzione di trasferirsi in Palestina. Sposandosi senza consenso comporta la perdita dei diritti dinastici, incluso il titolo reale. Una applicazione è di norma sufficiente per le infestazioni lievi. A Cologno hanno anche sede gli studi di doppiaggio della Merak Film. Andrea Guarino Essi sono i draghi più grandi e più rari che nascono dalle covate. Gli armadi, ad esempio, erano adornati con sculture dorate di ritratti di uomini illustri. Il risultato ottenuto può essere scritto in un file. Sono gechi diurni. Fu il primogenito di sei figli, tre maschi e tre femmine. Siegfried Reich La festa patronale dei Santi si svolge nella seconda metà di agosto. È una cover con una finestra sulla parte frontale e superiore del telefono. In mancanza di tali irregolarità si doveva andare a scolpire la roccia manualmente. "In generale, ""This Christmas"" ha ricevuto delle recensioni miste da parte della critica." Per la seconda volta fu fatto atterrare sulla Luna un rover automatico. Anche se al primo posto per numero di voti, non è stato eletto. Dopo quattordici anni alla Camera, Torricelli si candidò al Senato e venne eletto. "Abbandonato quest'ultimo incarico, si dedicò alla libera professione, pur rimanendo consulente dell'ente assicurativo." "Kami è un insegnante e dirige ""gruppi del libro"" per bambini e adolescenti." Colpisce bambini sani o giovani adulti recentemente esposti ad acqua dolce. Essa consisteva in lavori di accordatura, manutenzione ordinaria, revisione, restauro e costruzione di strumenti. "In seguito interpreta molte pubblicità televisive per ""Carosello""." Attualmente vi lavorano circa cento persone. Nei primi numeri sono recensiti anche alcuni videogiochi arcade. Ad aiutarlo nella sua scelta ci sarà proprio Claudia, innamorata di lui. Il font può essere scelto liberamente. E scarsi gli ostacoli e la deterrenza contro le recensioni false. "È tuttora l'unica squadra delle Azzorre ad aver preso parte alla massima serie portoghese." Pharaon allora ordina di portare gli ebrei in catene fuori da Menfi. Ryu Min infatti sparisce improvvisamente, senza lasciare tracce né a scuola né a casa. Tito è un modesto orologiaio di mezza età che vive e lavora a Milano. Autostrada del Brennero Si trova nella parte centro-orientale della regione. Il festone è poi inserito in una decorazione geometrica con pavoni e girali. Cadono insieme sul letto e lui le strappa la camicia. Ne menzioniamo soltanto un aspetto. La direzione fu infine affidata a Carlo Petitti e Onorato Fava. Tornato a Roma viene nominato Cardinale e Arcivescovo a Boston. "Il brano è una canzone d'amore dedicata alla moglie del cantante Tyler Joseph, Jenna." La Francia è stata promossa alla finale A in quanto ostacolata durante la gara. Dalla moglie, Lucrezia Pagliari, ebbe due figli. A monte sono due i principali meccanismi con cui le mutazioni neutrali possono generarsi. Per la ventiduesima stagione consecutiva gli Spurs accedono ai playoff. Questo termine viene usato raramente. "È amando ""come Dio ci ama"" che anche noi possiamo partecipare della natura divina." Ha iniziato la sua carriera calcistica nelle file giovanili del San Paolo. La Germania è già qualificata per il Turno Elite. Attualmente vive a Washington. Insegnò canto a Bologna, presso San Petronio. "L'Ordine della Stella africana viene concesso per decreto reale." "È membro dell'Assemblea Nazionale e della Direzione Nazionale del Partito Democratico." A volte un tender può essere utilizzato per una locomotiva Diesel. "Gonzaga vinse l'incontro per decisione unanime." Il curatore è sempre parte del giudizio. Grazie al sostegno del padre, anche la madre acconsente. Il ghiaccio circostante fonde lasciando il cono di terra. Bisogna acquisire delle regole per comporre un testo. Lo stato evolutivo della stella è incerto. Altri tempi caratteristici possono essere trovati in questa tabella. Il cristianesimo in Armenia fu introdotto dagli apostoli Taddeo e Bartolomeo. È sita in piazza del plebiscito. Un anno dopo, Trevi annunciò la sua gravidanza. La città è raggiunta anche dagli autobus della Greyhound Lines. Dopo le scuole divenne militare. La famiglia comprende prevalentemente piante succulente degli ambienti tropicali e subtropicali. Un altro genere di crediti deteriorati è costituito dalle esposizioni ristrutturate. La calamità distrugge grande parte dell’immagine originaria della struttura urbana. Incominciano così le convocazioni in Rappresentativa Lombardia e le partecipazioni ai Tornei delle Regioni. Spesso i temi trattati richiamavano i culti pagani della madre terra. Questa “tattica” non fu in realtà un segreto. La Cina ha qualificato nel salto con gli sci un solo atleta, una donna. Lavora in analogico e digitale, bianco e nero e colore. "Tra di loro non c'era un ministro ufficiale." Questa specie può essere allevata e riprodotta in cattività. Non sono state registrate vittime. "È prodotta dal batterio ""Streptomyces griseus""." Il mondiale è stato vinto successivamente dalla Spagna. Non è mai stata misurata la durata media della vita di un alligatore. Partì per il fronte occidentale, sempre più ostile ai soviet e al governo provvisorio. Quando le civiltà rispondono alle sfide, esse si sviluppano. La stazione è un edificio in mattoni rossi, sormontato da una cupola. A Dresda si occupa del miglioramento dei sistemi idraulici. Bundesliga, non essendone mai retrocesso. Poi andò via e di lui si persero per sempre le tracce. A poco a poco, è divenuto un vero luterano. Seguendo questo filone le spedizioni etnografiche si sono concentrate sullo studio delle figure sciamaniche. Due viaggi che fortificarono ulteriormente le sue idee moderate, anti-giacobine. Seguirono una serie di spettacoli e show radiofonici. Il capoluogo del cantone è Durán. "Tyreese informa Rick, Daryl e Carol dell'omicidio di Karen e David." Vuole trovare una grande ciurma come quella di Rufy. Lo smartwatch è stato presentato con Android Wear. Il più piccolo degli autovettori è unico e non nullo. Il principio di funzionamento dello statoreattore è lo stesso del motore a reazione tradizionale. "William venne quindi nominato Governatore di Berwick-upon-Tweed il più grande centro commerciale scozzese dell'epoca." Questa è una delle divinità principali. La colonna sonora presenta musiche originali di Massimo Zamboni. "La più diffusa e importante forma letteraria dell'epoca fu comunque la satira." Alcune di queste mappe sono completamente diverse e incompatibili tra di loro. Alcuni zaini sono specificatamente progettati per trasportare particolari oggetti. Alessandro aveva ventitré anni e Giovanna quasi undici anni. "Questa implementazione dell'encoder invia tre sotto-blocchi di bit." Creduto morto, il raptor viene trasportato alla base. A lui succedette Luigi Luzzatti. Questo però dimostra che non si tratta di un personaggio inventato. La sua famiglia aveva un orientamento politico di sinistra. La sua impulsività è mitigata dal suo superiore nonché miglior amico Jax. I dati sulla produzione non sono del tutto certi. Front Street è la via principale dello shopping, dei night clubs e casinò. "Il titolo dell'album è tratto da una poesia di Charles Bukowski." I colori e i significati sono uguali a quelli descritti sopra. Vedi anche: Canarino domestico e Pappagallo Viene presentata come un idol giapponese, si vedranno spesso sue comparse alla televisione. Non frequentò il liceo, ma venne educato privatamente. Tutte le Merrie Melodies sono in Technicolor a tre colori, eccetto quando annotato diversamente. "Le istruzioni complesse erano implementate tramite l'utilizzo di istruzioni elementari del processore." Muri, sequenze di strade, asfalto, il cammino dell’uomo incanalato entro i suoi limiti naturali. Il tratto del disegno rimane infantile, volutamente sgraziato ed essenzialmente ironico. Fu anche membro della Royal Society. Fu a lungo dibattuta la reale appartenenza di questi vescovi alla sede laziale. Comprende felci, palme, liane e alberi come il mogano non presenti altrove nella regione. Maestro di Kent e Sain, cerca di allenare al mestiere anche Will. "Sono l'unica specie di non-primati che svolge questo comportamento." A Central Park viene fatta la rilevazione dei dati climatici del distretto. Il rapporto artistico tra i due cessò per scelta di Chaplin. Il film è il primo della serie di film horror J-Horror Theater. "È documentato anche l'uso di testi bilingui italiano-portoghesi, forniti agli emigrati dal governo italiano." "Invece l'oculista itinerante Irene pare essere l'unica non attratta da lui." Gli fu anche chiesto di consegnarsi alla polizia. Il poeta può, dunque, essere contento. Questa metodologia didattica, ad esempio, trova un ambiente fertile nei seminari aziendali. Alla Dieta di Ratisbona ella presentò una mozione per ripristinare il Ducato. E poi vi sono gli alti costi per la sua purificazione. "Tra esse, le più conosciute furono Viva Maria e l'Esercito della Santa Fede." Altri trovarono la morte nella difesa della città di Munda. Di conseguenza si è anche dimesso da Leader del suo partito. Dopo aver lasciato il calcio giocato ricoprì vari ruoli manageriali. Dopo aver lasciato il ciclismo ha continuato a lavorare nello sport. "Il seguente elenco è quello delle sottoscrizioni conciliari, nell'ordine riportato da Mansi." Carapace duro, da cui il nome comune. Le truppe sassoni si erano ritirate oltre il fiume Nida. Il cavallo reagì, quasi provocando un incidente. Da una porta laterale si accede alla sacrestia. Nel maschio adulto, la parte centrale del vertice e le copritrici auricolari sono grigio-brunastre. I ducati furono costituiti da schiere longobarde sfuggite al controllo regale. "È stato eletto ""Libro dell'anno"" dalle riviste ""Rough Trade"" e ""Electronic Sound""." "L'attività di psicoanalisi è normata da alcuni paesi mentre è libera in altri." "Distruggerà metà dell'umanità, distruggerà immense risorse umane." "Vivono nello stato brasiliano dell'Alagoas." "La cristianità georgiana fu storicamente influenzata dalla Chiesa dell'Impero bizantino." Esempio di questa zona è il bosco del Cansiglio. Bobo Craxi e i suoi seguaci abbandonano invece il partito. Sulle campate del lato sinistro rimangono soltanto frammenti degli affreschi esistenti. Dopo la tragica sconfitta di Novara, Cadorna si arruolò ad Algeri nella legione straniera. È stato certificato disco d oro. Le uniche note di rilievo sarebbero rappresentate dalle sequenze sportive. Rappresenta dunque il centro nevralgico dello Sri Lanka. La corte escluse però che avesse agito per denaro. "F. Rohr Vio, ""Le voci del dissenso." Qui dovettero confluire anche gli ebrei che risiedevano nei centri minori attorno a Firenze. Intanto Sam, Lisa e Marianne escono e incontrano alcuni ammiratori. Fu anche sostenitore e mentore di Michael Faraday. Fu un acceso promotore del turismo in Spagna. Riparato provvisoriamente ad Alessandria, fu poi inviato a Singapore per completare i lavori. Varley è stato spesso paragonato, anche da Isaac Asimov, a Robert A. Heinlein. "Studiò all'Università di St. John, Oxford." "Caratteristico della specie è il verso, riproducibile con un ""kek-kek-kek""." Un versetto è generalmente composto da due membri, talvolta tre. Fu un ballerino eccezionale ma soprattutto un grande e prolifico coreografo. La pinna caudale possedeva un margine superiore notevolmente frastagliato. La durata del brano è limitata dalla circonferenza del cilindro. Sottraendo poi lo spettro di Plutone fu possibile determinare la composizione superficiale del satellite. Carlo viene costretto ad abdicare e William firma la legge proposta dal parlamento. "All'Istituto fu strettamente legata l'Accademia delle Scienze." Si tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. I tre, appassionati di punk hardcore, iniziarono a fare concerti nella zona di Minneapolis. Tra lui e Edera è amore a prima vista. Infinita la storia delle ristrutturazioni annunciate, studiate ed effettuate. "C'è poi l'arrogante Alberto, che vive pensando che ogni cosa gli sia dovuta." "Ma il film segnò anche l'inizio della fine di quell'era." Llewelyn viene travolto dal rimorso e seppellisce il cane con una cerimonia solenne. The Girl in the Dark Le numerose sparatorie sulla folla influenzano negativamente la riprese del film di Courtney Portnoy. Spesso usava lo scorcio come effetto drammatico. Il suo governo era monarchica e teocratico. Il produttore, David E. Kelley, scrisse il personaggio appositamente per lei. Vi si trovano inoltre affreschi staccati e mobilio risalente al Cinque e Seicento. Becker è un vegetariano dichiarato. A confortarlo, giunge da casa sua madre. Mentre era intrappolata nel castello del malvagio Dr. La famiglia di suo padre è cattolica con ascendenze ceche ed austriache. Questa informazione dovette essere acquisita durante la costruzione della strada stessa. Tuttavia, nel complesso, le vocalizzazioni di queste specie sono tutte stranamente simili. Passano vent’anni di ricerca, di approfondimento, sull’argomento. Fort Bravo è una prigione destinata a militari sudisti, guidata dal capitano Roper. "Acquisisce la notorietà partecipando al programma australiano ""Search for a Supermodel""." A ricordo della donazione venne eretta una colonna crociata. Dopo che il marito fu scarcerato, Mary decise di tornare al teatro. I suoi parenti sono stati uccisi. Antonio costruì i violini con il fratello Girolamo. Nella rivista, cantava numeri musicali messicani collegati alle corride. Teresa Gabriele A ragione è considerato il fondatore della prosa letteraria castigliana. Nelle esibizioni live si esibisce suonando la chitarra, spesso classica o acustica, e cantando. La stipulazione era la seguente: chi avesse perso si sarebbe tagliato i capelli. Da allora i giapponesi utilizzarono i residui undici carri solo in contrattacchi notturni. Si permette di dargli un consiglio su come relazionarsi con la figlia. Jeff Stern Nei bambini sono stati segnalati rari casi di iperattività. In termini semplici, significa che non si può ottenere qualcosa in cambio di niente. È anche onnisciente, e quindi a conoscenza della vera identità di He-Man. Pubblico ministero e avvocato della difesa fecero, però, ricorso in appello. Dick, intanto, è riuscito a fuggire e a salvare la fidanzata. Il suo corpo non fu mai ritrovato, tranne la sua borsa da viaggio. "Il monastero rimase in uso fino alla fine dell'Impero, poi venne abbandonato." "Tutti e tre i titoli principali della federazione furono difesi durante l'evento." Il quartier generale della tribù si trova a Red Rock nella contea di Noble. I primi segni del suo talento artistico vennero a galla quando era molto giovane. The Divide Cadde per il rigetto della propria legge di bilancio da parte del Parlamento. Quando tale chiesa venne riedificata il Rossi pose nelle fondamenta tre ampolle contenenti olio. In una singola immagine è stato così possibile raggruppare tutta Siviglia. Al suo posto viene chiamato Fabio Viviani. "Letteratura, sguardi obliqui, ritorni al futuro""." Lui alla fine del livello si sacrifica aprendo il portone. "La tête d'un homme" Successivamente si trasferì a Como, città ancora provata dagli orrori del conflitto mondiale. "L'anno si chiude con un'altra vittoria del Japan Record Awards, grazie al brano ""Someday""." Con le invasioni barbariche iniziò per il Lazio un rapido declino. È la terza trasposizione cinematografica del romanzo di Oliver Goldsmith. Charlot stringe amicizia con la bella figlia del padrone e se ne invaghisce. Non era senza un certo coraggio. La prima squadra che riuscirà a salvare Lindsay vincerà la puntata. Simone Edwards Alcuni hanno inoltre una benda vera e propria. In molti casi il portamento è imponente anche se ci sono specie arbustive. Credendo a queste promesse Robert ordinò la dispersione del Pellegrinaggio. Successivamente il posto di cantante venne preso da Andy Makin. "È stato quindi proposto l'uso dei fibrati nell'ambito della medicina personalizzata." "Da allora l'interesse di Tolkien per le lingue non fece che aumentare." La natura è avvertita come elemento ineluttabile e fonte di ispirazione poetica. I gironi sono strutturati con un criterio geografico rispetto alla localizzazione delle squadre. Per queste ragioni, il fascista doveva essere anzitutto un combattente. Femmine che allattavano e maschi sessualmente attivi sono stati catturati nel mese di settembre. "A punta di Sopra c'è un faro." I medaglioni illustrano la grazia ricevuta dalla Madonna. Theo e Cliff giocano a scacchi e sentono degli strani suoni. Per la tipica patogenesi, il bersaglio principale del cadmio è il rene. "Storicamente, il biathlon rappresenta l'evoluzione in disciplina sportiva di pratiche militari e venatorie." Amministrativamente fa parte della V Circoscrizione di Ferrara con sede a Pontelagoscuro. Esistono sette sottospecie descritte, con notevoli variazioni di piumaggio tra di esse. "La chiesa è sede della parrocchia omonima dell'unità pastorale Valbormida-Cosseria della diocesi di Mondovì." La fermata è dotata del solo binario di corsa e sprovvista di segnalamento. È una serie poliziesca incentrata sulle vicende della detective inglese Maggie Forbes. "L'emoglobinuria si manifesta con il caratteristico colorito scuro delle urine." Ne furono portate avanti tre versioni. La depressione di Tuva costituisce gran parte della Repubblica russa di Tuva. Uno dei due ordina il pranzo e si mette a leggere il giornale. Il pubblico infatti non venne ammesso, e venne diminuito il numero di giocatori disponibili. Si trova sul versante italiano del Massiccio del Monte Bianco. I lavori hanno riguardato diverse aree del palazzo. "Così come molti altri giochi dell'epoca, ""Looney Tunes Collector: Martian Alert!" "Dopo la guerra tornò a Copenaghen e sostenne l'uso pacifico dell'energia nucleare." Vietnam, ultimi periodi del conflitto. Root rimane estremamente amareggiata dalla scoperta. Aveva un tatuaggio sul braccio destro. Iniziò la sua carriera artistica vendendo cartoline natalizie disegnate a mano e dipinte. Ne seguirebbe quindi una contraddizione: qualcosa sarebbe maggiore del più grande. Rimase parroco di questa chiesa fino alla morte. La cabina era semplicemente piazzata sopra al motociclo. Ci proverà in tutti i modi, senza riuscirci. Nel corso degli anni novanta il marchio fu utilizzato dal Gruppo Formenti. "Il territorio è prevalentemente pianeggiante e attraversato da diversi corsi d'acqua." La coppia ufficialmente sposata, vive spesso separata: lei a Parigi e lui a Berlino. Aveva numerosi amici ed era una figura nota sulla scena sociale di Chicago. Il bouquet è accompagnato da note di mango. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La famiglia Robinson""." Gallucci morì sul colpo, mentre i due collaboratori riportarono numerose fratture. Erano tutti ex spalle di supereroi. "Lo studio del moto dei corpi nello spazio, specie artificiali, è oggetto dell'astrodinamica." Fu condannato per gli omicidi a cinque ergastoli consecutivi. "La facciata posteriore dà sull'abbazia di San Gregorio." Il dolore fornitogli da Andrew influì molto sulla formazione del suo carattere. Una ragazza scappa dalla sua governante e butta nel fiume la sua inseguitrice. È usato principalmente per fare monete, medaglie e gettoni. "Appare anche la ""tecnica del lustro"", con riflessi dorati nelle opere di maggior pregio." In seguito Tello installò un campo archeologico nella zona. "Il fratello di Wells, John, è anch'egli membro del British Army." "Polibio non tiene conto dei secoli di ""preparazione"" necessari." Il tutto riportato in una ambientazione rinascimentale. Il fenomeno prende il nome dalle Laramie Mountains nel Wyoming orientale. "Il quale, pur essendo stato trasmesso durante l'estate, fu molto seguito dal pubblico." La morte di Gilbert lascia King senza alcuna conclusione alla sua storia. La competizione Zero Robotics si divide in tre tipi di torneo. Sviluppò progressivamente un particolare interesse per la musica dei nativi americani. Una delle estremità termina con un sistema di leve collegate ad un pennino. Il libro non è mai stato tradotto in lingua italiana. "Gli otto bastioni della fortezza furono in origine intitolati ai ""provveditori"" veneziani." Inoltre, ha ricevuto attenzioni dalle comunità dei linguaggi Ruby on Rails e Lua. Prima che Nikolaj parta per la guerra si giurano eterno amore. Resoconti di testimoni oculari provengono da ogni parte del mondo. Come conseguenza di questo, Giovanni Giorgio e Maddalena Sibilla erano fratellastri. Spesso convive però con la presenza di uno stato sociale. Una divisione per zero risulta senza senso in algebra e in aritmetica. La sua missione ha seri problemi e sta per chiudere. Nel frattempo Francesca torna in città. La profezia della morte in sette giorni si avvera su Noah. Eutiche fu assolto. È edito da Rizzoli. La città è oggi una delle più importanti della Siberia. "Il susseguente tentativo del governo di ristabilire il controllo sui ribelli dell'isola fallì." Ancora una volta Olivi difende con successo le proprie opinioni. Il vescovo ampliò il seminario di San Lorenzo. "I manifesti del film per l'Italia vennero realizzati dal pittore cartellonista Anselmo Ballester" Inizialmente il giocatore deve espandere la base lunare. I molari inferiori erano dotati di un grande bacino centrale, dal margine anteriore rettilineo. Per quanto riguarda la terapia, attenzione andrà posta in particolari casi. "Due redazioni giornalistiche curavano rispettivamente il ""Giornale dall’Italia"" del giorno e della notte." Buona parte degli abitanti sono di origine vietnamita. Le pinne sono tendenti giallo-rossastro. Contrariamente, il numero delle opere pittoriche è esiguo. "Quest'ultimo è il più popolare lavoro sacro di Vivaldi." "Insieme a ""Hey Ya!" "Durante il corso dell'anno è teatro di vari eventi, manifestazioni e raduni." "L'obiettivo del gioco è catturare il re del tuo avversario." "Da qui fu requisita dal viceré Eugenio Beauharnais per essere esposta all'Accademia di Brera." Eduardo Gottardi Il territorio della Bolivia è costituito da due regioni morfologicamente ben distinte. Sotto i Malaspina fu attiva una zecca che coniò monete per un breve periodo. "Questi erano stati fondati negli anni in cui Napoli era Capitale d'Italia." La sorella Lulu è attrice e cantautrice, mentre il fratello Freddie è un attore. In condizioni normali è un solido giallo arancio. "Scoperti all'ultimo istante, i pards si salvano gettandosi nelle nebbiose acque circostanti l'isola." Con queste mani. "Inoltre interagiscono direttamente con monociti, macrofagi, cellule dell'endotelio e piastrine attivando localmente la coagulazione." "Nel corso degli anni l'Oratorio viene completamente restaurato sia internamente che esternamente." "L'anno successivo passa al in Serie B, vincendo immediatamente il campionato." Terminata la carriera militare incomincia a dedicarsi al giornalismo. È anche immune alla telepatia. Il padre sembra un tipo molto severo. Susan non lo vedrà mai più. Provengono dai fiumi con fondale ghiaioso del centro-Sud America. "È stato Condirettore della rivista di cultura politica “""Innovazioni""”." È retta dal vescovo Óscar Armando Campos Contreras. Alla fine i Veneziani decisero di organizzare una rivolta. "Un portico che conduce alla ""cella"" presenta delle notevoli vestigia." Papa Milziade morì prima che la scissione dei Donatisti si potesse ricomporre. Non è chiaro da dove derivi il nome del piatto. Il fratello Alberto è stato un ingegnere, giornalista e divulgatore scientifico. Si impose subito come il punter titolare nella sua stagione da rookie. "Si segnala inoltre la pubblicazione dell'opera integrale di Jean Genet." Tale politica ebbe un suo promotore: il generale genovese Ambrogio Spinola. I risultati furono però deludenti, soprattutto a causa della scarsa affidabilità della vettura. "La seconda linea, detta ""benedettina"", diede luogo ad altre due diramazioni." In seguito partecipa a vari episodi di svariate fiction. Si tratta di un western abbastanza convenzionale con degli inserti musicali. "Una critica sfavorevole ha descritto il ""Dom Sébastien"" come ""un funerale in cinque atti""." Tiësto seleziona le tracce che pensa siano degne di nota nel mondo della trance. Da lei Morris ebbe due figlie, Jane detta Jenny e Mary detta May. "L'halfpipe e lo slopestyle erano presenti per la prima volta ai Giochi olimpici." Al re non rimase altra scelta se non quella di sciogliere il Parlamento. Di fronte uscite della stazione ferroviaria, ci sono diverse fermate di autobus. Fu quindi recuperato e pubblicato nelle opere tradizionali di Giuseppe Schirò. Il capostipite dei vari rami della dinastia comunque è Gerald de Windsor. È successivamente stato in forza allo Strømmen. "Tormentone della trasmissione era ""Qual è il tuo problema?" Amon dichiarò che si sarebbe arreso pacificamente. Se lo vedono, allora possono crederci. Jewel Raja "La fede è frutto dell'anima, non del corpo." In questo periodo scrive inoltre più di venti libri. In genere sono esclusi cereali crudi, fagioli crudi e soia non lavorata. In questo periodo pubblicò moltissimi libri di illusionismo, giochi, matematica, enigmistica, letteratura. Da allora il testo ebbe innumerevoli edizioni in tutte le principali lingue. Situata nella zona altimetrica della collina litoranea, è classificata a basso rischio sismico. "I due sposi si riconobbero nell'intimità e si riconciliarono." "Le sue ceneri vennero deposte, con quelle della moglie, all'Arlington National Cemetery." È detta generico o figurante la comparsa che può avere qualche battuta. Infine si mette alla guida della propria auto, nel bel mezzo di una tempesta. Ad oggi, diverse aziende sono apparse più volte nelle varie serie della trasmissione. Le infezioni dovute a ceppi del sottogruppo A appaiono più severe. In seguito passò fra i dirigenti della Juventus. La prima stagione è stata accolta negativamente dalla critica. Continuava fino a prua, dove supportava il rostro a sperone. È una specie notturna, durante il giorno rimane nascosta. Collabora con diversi periodici inglesi e ha preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche. "Blue Beetle è diventato l'eroe-immagine dei Cavalieri sconfiggendo il Giocattolaio a Metropolis." Durante il prologo del film, il Dandi abbandona il Libanese alla polizia. Abuso di potere Tutto ciò ha permesso un miglioramento esponenziale della velocità in curva della vettura. Oggi è usata come centro congressi. Da alcuni anni sembra diventata costante la presenza di una popolazione di orsi. A fine stagione, così, è rimasto svincolato. La casa del peccato "Inoltre la società organizza l'attività del settore agonistico e della scuola calcio." Il prospetto principale è decorato da alcuni portali a sesto acuto. In alcuni casi irritabilità e nervosismo. Dio abbi pietà! Consacrata al culto cattolico fa parte della parrocchia di Santa Sabina, diocesi di Ozieri. Oggi è coltivata come pianta ornamentale, per i suoi fiori color porpora. Ciò dimostra che già da piccolo era avido di denaro. The House of Silence Victor Martinez Ritornò lo stesso anno ad Uppsala dove seguì degli studi di economia. Un gran numero di parole normanne vennero assorbite dalla lingua reggina. Contano i nove migliori risultati Il singolo è stato commercializzato per il solo mercato internazionale. Le labbra sono grigio chiare, Sono presenti degli anelli grigio chiari intorno agli occhi. Le partite contro Piani sono da considerarsi nulle. Raggiungendo la capanna di Fronte Alta gli ordinò di arrendersi, ma questi si rifiutò. Gli animali hanno l’anima nel nome. Gli altri due Assistenti fanno parte dello schieramento politico-religioso cui il Presidente stesso appartiene. "Andrei veniva chiamato ""Pipa"" poiché teneva sempre la pipa tra i denti." A Praga giocherà due stagioni e mezza. Fu anche autore di spettacoli teatrali. La partita con le San Diego Seduction è stata annullata. "Guarnire con fetta d'ananas e ciliegia da cocktail." Questa sede del Comune di Noventa Vicentina è meta turistica principale dei turisti. A casa, si mette a lavorare con i ragazzi, diventando allenatore di boxe. "Durante il concerto live ""What Time is It?" I popolani siciliani ripiegarono quindi sulle materie prime che potevano permettersi ovvero le sarde. "Paul, tra l'altro, sembra tenesse un diario che però la famiglia distrusse." Altre unità risultano in servizio in Vietnam. "A Roma frequenta l'Accademia inglese." Spesso è confuso con il visual merchandising che rappresenta invece una sua declinazione. Furono installati seggiolini senza schienale in plastica azzurra. La corteccia in ogni emisfero rappresenta il campo visivo del lato opposto. Confuso e disorientato, si diresse in Canada, dove uccise il supergruppo degli Alpha Flight. "Durante l'abbandono si perse la parte nord-occidentale, oggi sostituita da un cortile." "Un anno più tardi interpreta ""L'ultimo cacciatore"" diretto da Antonio Margheriti." "Durante il periodo romano, la ""Via Regia"" fu chiamata ""Via Traiana Nova""." Il suo habitat è pelagico come quello dei suoi ospiti. La maggioranza dei fedeli appartiene alla Chiesa armeno-cattolica. "Si tratta delle navi ""Andrea Doria"" e ""Caio Duilio""." "Ma Rudolf non dimenticò l'insulto subito e cercò e trovò il modo di vendicarsi." È composto in quasi tutta la sua totalità da volontari. La cavalleria sudista venne volta di sorpresa e fu costretta a ritirarsi precipitosamente. La facciata principale è delimitata da due torri tonde. Il film è stato distribuito in versione bidimensionale e stereoscopica. Le navi mercantili vengono armate e gestite da società private. Roy conclude dicendo che imparare bene significa ascoltare bene, senza saltare le cose. "Successivamente integrò queste esperienze pratiche con studi in ingegneria meccanica presso l'Università di Stoccarda." Si trova nella parte occidentale della regione di Dakar, sulla penisola di Capo Verde. "L'uomo fin dalla sua comparsa ricerca questo stato di benessere." L’anno successivo viene inoltre nominato Coordinatore della Scuola Calcio. Attraverso la replica delle azioni si forma il concetto di numero. Charles Darwin è seppellito a Westminster Abbey. Le zampe sono lunghe e sottili, con piccoli aculei. "La società ha manifestato l'intenzione di ricorrere in appello." I freni sono a disco su entrambi gli assi. "Johann Sebastian Bach è stato influenzato da questo lavoro nella sua ""Passione secondo Giovanni""." La salma viene traslata due giorni dopo nel cimitero di Jesi. Sul versante europeo, i romani sono sconfitti dal Siviglia perdendo entrambe le gare. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive in tutto il mondo. I lobati possiedono due lobi muscolosi che si sviluppano oltre la bocca. La pesca è un mezzo per procurarsi cibo sin dal periodo mesolitico. La società installò una impianto più grande per la stampa offset e altri impianti. A sud confina con la Grande Scarpata. La parte posteriore del tetto monta anche un piccolo spoiler. Il padre era medico; la madre era attiva nella Chiesa metodista. Alla realizzazione del video parteciparono anche membri della Marina degli Stati Uniti. "Oggi l'opera è eseguita occasionalmente, generalmente in forma di concerto." "Storia del punk a Bologna""." Nel naufragio morirono oltre ottanta profughi. Poco prima o poco dopo ogni congiunzione eliocentrica si verifica almeno una congiunzione geocentrica. "Vive probabilmente all'interno delle foreste pluviali." Il Dipartimento Management propone due diversi percorsi formativi. "Dopo il ritiro si è dedicato all'attività nel settore tessile." Il retrotreno era invece di tipo multilink. "Arthur infatti è stato uno dei grandi sceneggiatori ai tempi dell'epoca d'oro di Hollywood." Occasionalmente può predare anche piccoli uccelli, roditori e rettili. Quando il suo arruolamento terminò, divenne un mercenario. Dal matrimonio con Maddalena Durazzo ebbe dieci figli: sei maschi e quattro femmine. Alla fine si ritirò e morì nel convento delle Clarisse a Dublino. Anche se boschiva, questa piccolissima isoletta possiede poche palme da cocco. In questo periodo sono stati osservati grandi cambiamenti. Viene nominato Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi. Sua madre invece era figlia di un impiegato civile di Praga. Persone di nome Tony "In realtà, la sua è una forma d'invidia verso Emanuelle, bella, ricca e occidentale." Hans-Georg Reimann Il film narra la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di Cosa nostra. Tuttavia, il post turista non è alla ricerca di autenticità né di libertà. Ed il nostro giovane esercito non era preparato ad un urto così forte. Un personaggio trascurato può anche finire per ammalarsi ed eventualmente morire. In seguito è stato nominato come uno dei consiglieri della regina reggente. Sono diventato evoluzionista. Si ignora la data di morte di Atenolfo. "Utilizza il sistema operativo Symbian e ha libero accesso all'Ovi Store." Carte di questo tipo, spesso riunite in atlanti celesti, avevano soprattutto uno scopo illustrativo. È comunque possibile importare un personaggio salvato dalla campagna base. È legato al regolatore perché non possa andare smarrito. Lavorò inoltre sugli steroidi, sintetizzando il cortisone. "Svolse l'incarico per dieci anni." Sua sorella era Maria. Vicari cadde ferito gravemente. Ha conseguito la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Gigliotti è particolarmente noto per i suoi progetti per edifici culturali, residenziali e commerciali. "Negli anni settanta e ottanta partecipa a fondamentali pellicole horror come ""Chi sei?" Inoltre, pur potendolo, Palamede non avrebbe comunque tratto nessun guadagno dal tradimento della patria. Le figure nei pannelli sono solitamente teste di cavallo o cavalieri. "La chiesa parrocchiale è dedicata a Sant'Antonio Abate edificata sul finire dell'ottocento." "In facciata domina il volume del portico e questa è l'unica decorazione presente." La squadra ultima classificata retrocesse in seconda divisione al termine della stagione. Deriva da un progetto per un camion da utilizzare nelle zone del terzo mondo. La produzione è consentita su tutto il territorio regionale. Questa regione include alcune delle più povere contee degli Stati Uniti. È composta da otto linee. Coronò il percorso di crescita nella stagione, vincendo, dopo dodici anni, il campionato ceco. In seguito formò assieme ad altre città la Lega dei Laconi liberi. Più tardi gli nacque un fratello, cui fu posto il nome di Ibn ʿUmayr. "Venne rilasciato dopo poche ore, ma fu un bell'avviso ai dissidenti." "Le ""Centurie di Magdeburgo"" dimostrano la continuità della fede cristiana nel corso dei secoli." Prende il nome dal suo capoluogo, São Filipe. In Palestina e in Siria scoppiarono cruente rappresaglie. Negli anni seguenti studia a fondo tutti grandi autori della Canzone napoletana. Contiene alcuni brani inseriti in album precedenti dello stesso artista. Gli olandesi requisirono tutto il resto, compreso oro, argento e schiavi presenti nel forte. "E fece anche la parte del bullo in ""Una scatenata dozzina""." Il gioco si ambienta durante il corso di un anno scolastico tradizionale del Giappone. "L'esistenza della corona sembra dipendere da una zona convettiva negli strati superficiali della stella." Il processo relativo è detto processo di Servizio. Durante il fascismo non si iscrive al Partito Nazionale Fascista. Eugen Mack Scrisse biografie di imprenditori e banchieri. "La madrina della rassegna è stata l'attrice e modella italiana Eva Riccobono." Originariamente pensato per essere un extended play, divenne poi un long playing. Fu promosso in prima divisione solo tre anni dopo. Il capoluogo è la città di Pečora. Negli anni seguenti nacquero progetti con altri tracciati. "Successivamente ha realizzato i costumi della prima serie di ""Un posto al sole""." "La sua specialità era la ""catena di trilli"", per la quale era famoso." Anche suo fratello Federico fu cardinale. Le librerie provvedono anche debugging della memoria ed il caricamento delle risorse dagli archivi. Sono quattro i vescovi conosciuti di questa sede. "Dopo un po' ritorna normale se ne va nella foresta." Si tratta di piramidi divise da piani che delimitano dei volumi. "È un percorso un po' nascosto, un sentiero, appunto, ""nell′ombra""." I giocatori possono costruire edifici di potenza nel gioco prima di usarli. I racconti sono un misto di fantasia e realtà. "Allo sfortunato terzetto di ladri non rimane che l'ultima risorsa: trovare un lavoro onesto." "Egli riteneva che le forze ottomane nell'area fossero di scarsa entità." Le pinne sono giallo-trasparenti, con riflessi azzurrini, orlate di giallo-azzurro. In origine ad ogni festa era accomunato un culto religioso. Le ali erano ridotte a minuscoli abbozzi. "Sorge sulla spiaggia del Poetto, poco distante dalla struttura dell'ex Ospedale Marino." Marina le trova segretamente, e in seguito riferisce le loro attività a Tritone. Chris King Dopo pochi chilometri, il percorso fa meta a Rionero in Vulture. La funzione di Green contiene tutta la fisica del sistema. "Il nome del primo prototipo dell'Amiga, ""Lorraine"", deriva dal nome della moglie di Morse." Nel suo curriculum anche due partecipazioni ai Giochi Olimpici. Prima di ucciderla con metodi tradizionali, ne beve il sangue e inaspettatamente muore. "Inoltre l'Accedemia tedesca della legge lo accettò come membro." In granuli. Il borgo di Buonanotte è arroccato su una altura sopra il paese nuovo. "L'attività è diurna e si svolge sia al suolo sia sugli alberi." Per questi meriti, Merk è stato nominato come ambasciatore della Croce Rossa Internazionale. Si nutre soprattutto di zooplancton, ma anche di crostacei e bivalvi. Gli effetti indesiderati sono ampiamente dose-dipendenti. Mano ritornò alla casa sua di famiglia, li uccise, e si suicidò. I novelli paesi riformati si rifiutarono ufficialmente di riconoscere il diritto canonico. Il Tromsø stava infatti lottando per non retrocedere. Mantenne questa carica però solo per un anno. "Successivamente incomincia a essere soprannominato ""El Matador""." Si tratta con tutta probabilità della più nota opera di Bazille. Nel gioco, tutto è permesso: ardente fervore, gioiosa ferocia e metamorfosi. Vive e lavora a Los Angeles, in California. Il brano è stato scritto da Tom Douglas, Tony Lane, e David Lee. Se disturbata è in grado di nuotare tramite le contrazioni del corpo. Gli austriaci in totale, tra morti e feriti avevano perso circa cinquecento uomini. Cominciò così a guadagnarsi da vivere con la fotografia. Richter fu in vita ampiamente conosciuto come organista. Era una tappa del Camino de Santiago del Norte. Gli alettoni sulle ali superiori fornivano stabilità al velivolo. "Era molto noto nell'ambiente forense milanese." "Ha raggiunto la fama internazionale con i ruoli in ""So Close"" e ""Shaolin Soccer""." La lista è divisa in prestazioni individuali e di squadra. Il pallone sonda è a perdere. Il capoluogo era Irkutsk. La nazionale di Gibilterra non ha mai partecipato ad alcuna competizione. Se richiesto, alcune gocce di Angostura Bitter. È facilmente riconoscibile per le grandi pinne dorsali di dimensioni pressoché identiche. Un francobollo italiano frequentemente oggetto di realizzazione di falsi filatelici è il Gronchi rosa. "L'orchestra ha viaggiato in Messico, Spagna e Cina." Bianca, al tocco vira al viola-nerastro. I mesi più freddi sono novembre e aprile. "In tale occasione è stata ammainata per l'ultima volta nella storia la bandiera confederata." Juliet le darà altri colpi finché non la uccideranno, per poi fuggire via. Il documento si concentra sui risultati desiderati di progettazione. Sono stati recuperati la Collinetta di Vedano e il Belvedere della Valle dei Sospiri. Riapparirà brevemente per portare il presidente al sicuro. Persone di nome Joe Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo. Venne trasferito in un altro ospedale, dove fu curato. Il senato delibera la prosecuzione della guerra. "Si veda, per esempio, l""'ex libris"" per l'architetto Luigi Angelini." "Il bottino fu di due medaglie d'argento e una di bronzo." Si narra le avventure delle mitiche donne guerriere, le amazzoni. Notturno o crepuscolare. Potrà restarvi come moglie e padrona di casa. Venne successivamente trasferita al carcere di Pola. Poi viene mostrato James Morrison che beve un caffè in un bar. Sorge lungo un antichissimo sentiero che da Funes va in valle Isarco. La località è frequentata in modo particolare dagli amanti del windsurf e della canoa. I gruppi più grandi erano cittadini di Marocco, Albania, India, Turchia e Pakistan. La stazione risulta attualmente dismessa. Se fosse falsa, saremmo vittime di una grande frode. "Apparve spesso in documentari celebrativi dell'epoca d'oro di Hollywood." Il detentore del trofeo era il Milan. Vincitrice di questa edizione la diciassettenne Loren Cristina Mai di Mantova. "Corrisponde al ""numero di manici"" presenti nel solido." "L'ingresso è rialzato e vi si accede tramite una scala a chiocciola." La cupola del capocarro era stata rimossa a favore di un semplice portellone. "E' pianta visitata dalle api per il polline ed il nettare." È il monumento artistico di epoca medioevale più importante del paese. Il penultimo incontro fu quello tra Triple H e The Undertaker. Bush firmò coi Green Bay Packers il successivo al taglio da parte di Carolina. Da maggio a giugno viaggia in Lituania. Il galles conquista il Grande Slam nel Cinque Nazioni. "L'anno seguente abbandonò il calcio giocato e passò ad allenare le giovanili della Campese." "Tutto l'anno vi sono diverse specie di uccelli." I combattimenti opponevano spesso squadre navali o intere flotte di taglia equivalente. Il fratello Peter chiede al suo mentore Mike Logan di occuparsi del caso. "Nella penisola l'imperatore diede inizio alla lunga e sanguinosa guerra contro gli Ostrogoti." "Si addentrano nelle stanze del castello, alla ricerca dell'artefatto." Sua nonna, Effie Gray era stata sposata con John Ruskin. José María Cases "È il brano dal testo considerato più ""ermetico"" dell'album." Ma l’Anello non uscì mai dalle mura di Chiusi. Si trova a circa cinque chilometri a nord-est di Chichester. "Lo stile costruttivo dell'edificio ""art nouveau"" lo rende uno dei più conosciuti a Budapest." Essi sentivano come scorretto il dogmatismo dei teologi puritani, con le loro richieste anti-razionaliste. "Con l'unità d'Italia il servizio si estese a tutta la penisola." Paris by Night I capitelli delle colonnine sono in legno dorato. A quote superiori, nelle pietraie, crescono i pini mugo, altrimenti pochissimo diffusi negli Appennini. Dragon Age Pure "Passa quindi all'Osasuna, e alla Polideportivo Ejido dove chiude la carriera." Le sorgenti del Saint John sono nella Contea di Somerset nel nord-ovest del Maine. La competenza spetta alla commissione tributaria. Le prestazioni individuali dei musicisti diventano pertanto la chiave di lettura del disco. "Il toponimo deriverebbe infatti dal celtico ""Droche-brig"", ""Collina Selvaggia""." La sua famiglia si trasferì infine a Annapolis nel Maryland. Accanto ad essa, due serre più piccole ospitano, rispettivamente, orchidee e piante carnivore. Molte delle scene furono girate nel deserto del Mojave, in California. Fu scelto come rappresentazione della solitudine umana. "Le principali fonti di sostentamento sono l'agricoltura, l'artigianto e la piccola industria." Sul carbone dà una patina bianca. La luminosità può essere regolata in base alle richieste del guidatore. Il suo recettore ha attività di chinasi in serina treonina. Questa definizione è stata applicata alla disciplina finanziaria dalla scuola di William Sharpe. Fu anche predicatore laico di una Chiesa protestante. Molto importanti sono gli scultori Policleto Fidia e Mirone. Angelo La Russa Nacque nella città di Zamora, figlio di Teresa Roldán ed Ángel Nieto. Concede senza problemi interviste televisive. Con questo programma, ha iniziato a guadagnare popolarità nella comunità locale del college. Il suo paese è distrutto dalla guerra civile, e Gabriel si arruola nell’esercito. "Quindi la Pontificia accademia teologica continua le tradizioni della facoltà di teologia dell'Università Jagellonica." "Prediligono l'uso degli arti superiori, delle mani e dei pugni." Giuliana gli sopravvisse ventinove anni. La resistenza interna è una approssimazione valida nel caso che il circuito sia lineare. Goebbels quindi accetta suo malgrado. Ha giocato una partita, ma non da titolare senza alcun risultato di rilievo. Da allora la politica di ampliamento, attraverso donazioni ed acquisti, non ebbe sosta. Questo torneo non fa però parte dei campionati sovietici veri e propri. Queste esperienze convinsero la Garbo a prendere seriamente in considerazione la strada della recitazione. Nel periodo estivo vi si svolgono importanti manifestazioni teatrali classiche. Nella ritirata furono attaccati dai siracusani che inflissero loro gravi perdite. "Questo è dovuto al peso dell'arma ed al funzionamento a gas." Le sonorità richiamano il periodo dei Dream Syndicate ma mantengono una propria originalità. Lottava principalmente nella zona di Detroit dove ebbe una discreta fama. "Tale numero di possibili soluzioni è comunque ""finito""." Attualmente Duncan risiede a Maiorca. "Coincide proprio con l'esperienza quotidiana." Essi si consideravano uno speciale corpo di tiratori dello zar. Capoluogo era la città di Rostock. Ha la capacità di camminare compiendo per ora solo alcuni passi. "Nelle musiche di Sheppard la melodia migra fra l""'alto"" e il ""tenor""." Ritornato alla Lazio, è stato messo fuori rosa dalla squadra biancoceleste. Zoli venne però invitato dal presidente Gronchi a ritirare le dimissioni. Contemporaneamente vede la luce il progetto di improvvisazione corale “Vocazioni”. Sopra il portale bronzeo si apre un timpano decorato ad affresco riproducente la Madonna. Sarmiento de Sotomayor ricostruì gli acquedotti per rifornire di acqua Città del Messico. "Criticò duramente l'opera di Pietro Aretino, che considerava immorale." Adora i treni, non riesce a stare ferma ed è sempre molto ottimista. Il trofeo è stato assegnato in una gara unica. "Sono i due fari che devono guidare l'azione politica dei cattolici." "Concerto per Maino""." Vincent J. Esch progettò il ponte e i cancelli del giardino. Il ha vinto il torneo per la quindicesima volta nella sua storia. La storia di questo scalo è quasi interamente condivisa con quella di Haxo. I temi sono la vita, la felicità e il vero senso del vivere. Nel corso della Settimana santa, si svolgono antichi riti e una processione. Le ventisette Nazionali europee vennero divise in nove gruppi da tre. Viganò contribuì alla nascita del corpo di ballo de La Scala. Fu girato a Ithaca, nello stato di New York per la compagnia Wharton. Per il suo contributo alla critica dantesca ha avuto riconoscimenti internazionali. "Il genere contiene una singola specie, ossia ""Keresdrakon vilsoni""." I terreni sabbiosi hanno una bassa capacità di trattenere acqua e sostanze nutritive. Tuttavia, il raddoppio in ebraico potrebbe forse essere secondario. "L'architettura generale restava pressoché invariata, con la disponibilità di trazione anteriore e integrale." Utilizza anche assetti meteorologici, in collaborazione con il Servizio meteorologico. Il terzo blocco le vengono estratte le caratteristiche necessarie. La Mecca è meta annuale di visite da parte di pellegrini musulmani. "Quindi all'inizio mi sentivo impacciata, ero nervosa a registrare con lui alcune parti""." È situata nel centro del paese e il suo capoluogo è Yazd. Disperata, ella telefona a Piero chiedendo il suo aiuto. "L'elenco che segue è quello delle sottoscrizioni sinodali." Successivamente si accasò agli australiani del Melbourne United. I due giovani si sposeranno. "Il titolo di lavorazione fu ""Paradise Ranch""." Andrea King Trovato il diario del suo bis-bis-nonno scopre nei dettagli come gli fu lanciata contro. "Ellie comincia ad essere ""molto sincera"" fino a che, dopo qualche ora, sviene." Conta circa una novantina di abitanti. "Ha iniziato i suoi studi musicali all'età di quattro anni." Probabilmente la città conobbe il cristianesimo fin dai suoi esordi. "Il principio deriva dall'ipotesi di omogeneità dello spazio." Le fiamme, secondo questa leggenda, provocarono la tostatura del tabacco. Come Commit This To Memory, anche questo disco è stato prodotto da Mark Hoppus. Già nel primo tour i due membri stabili si avvalgono di diversi musicisti. La paventata opera di restauro è stata più volte rimandata. "I Pilots disputavano le loro gare casalinghe al Sick's Stadium." La mappa è divisa in province, ognuna delle quali è divisa in regioni. "Durante l'estate, specialmente ai Fiorentini, si sono sviluppate iniziative turistiche." I brani dal vivo si alternano a quelli registrati in studio. In seguito divorziarono. "Si tratta dell'ultimo lavoro pubblicato con la Jade Tree." Un minuto a mezzanotte Dal bivacco la salita si svolge lungo la cresta sud-est della montagna. Qui troverà il suo ultimo libro, a lei destinato. Alla base vi sono le vaschette, scolpite in forma di conchiglie. "Il carattere musicale profondo è ottenuto con l'utilizzo dei clarinetti e dei fagotti." Doppiatore originale: David Herman. La nave possiede anche tre eliche di prua di manovra. "Qui si trova un'esedra settecentesca, forse incompiuta." In tre stagioni collezionò sei presenze senza segnare però nessuna rete. Ha giocato nel settore giovanile del Palermo, fino alla squadra Primavera. Ha motore a turbina e radar attivo, più un sofisticato sistema di guida. La comunità prende il nome da W. C. Albee, un funzionario delle ferrovie. Kiss et al. "Welch rappresentò l'Harrow School nel cricket." La distribuzione del gas naturale è più articolata rispetto alla distribuzione di petrolio. I puzzle sono collegati in sequenza, formando una storia di avventura complessa. In carriera prese parte a due edizioni dei Mondiali, vincendo due medaglie. È pericoloso anche per la capacità di penetrazione nei filtri delle maschere antigas. Probabilmente scontò la pena nel carcere femminile della Giudecca a Venezia. Kate Butters In precedenza, è stata utilizzata la versione originale. È una delle squadre più titolate del paese. La cerimonia terminava con un discorso sul Dharma del capo dei monaci. La chiesa è dotata di una facciata neoclassica. Prima di questa data si presentò alle Olimpiadi come Boemia. "Amante dell'arte, Virginia svolse opera di sostegno economico in favore di diversi artisti." Le portanti sono usualmente delle sinusoidi. "L'esito del processo è ignoto." La Corale Gioachino Rossini è diretta da Luca Saltini. Arce è un centro agricolo delle colline orientali della media Valle del Liri. Questo già a partire dal Crocifisso di Santa Croce. Successivamente, il nuovo arcivescovo Johann Ernst, conte di Thun, lo promosse Lord grande intendente. Amber e Gary si scambiano i regali di San Valentino e Amber si commuove. Vive a Los Angeles e collabora con i rotocalchi italiani Grazia e Oggi. Robert Lonsdale è dichiaratamente gay. Causa di guasto di tali dispositivi è spesso anche il disseccamento della soluzione chimica. Le altre furono impiegate come macchine da cantiere presso varie aziende. La Bulgaria fa parte del calendario per la prima volta. Tutti i suoi brani sono in lingua inglese. Il nonno paterno di Barbara era fratellastro di George Villiers, I duca di Buckingham. La jungla in rivolta Con questi mezzi incide le sue prime canzoni. Dopo la seconda guerra mondiale il locale subì vari cambiamenti di gestione. Il terreno sul quale si sviluppa questa comunità deve essere rimosso e non umido. In ogni caso, venne seppellito in quella chiesa. La versione più rappresentativa del brano è quella di Glen Campbell. Isabelle Grenier I suoi scritti, di rigorosa ricerca delle fonti, avevano tutti una certa vena poetica. Monastero di San Giorgio Goku ti ha chiesto di dare una mano a Gohan e Crilin. Rimase in California fino a giugno. La conservazione della vorticità potenziale ha importanti conseguenze sui moti atmosferici e oceanici. Ernest Morris Ma è possibile che non tutti lo accolsero. La lega era unita dalle comuni idee di centralismo e liberalismo economico. Qui si prosegue a sinistra, ovvero verso nord-Est, costeggiando il lago nero a sud. "Molti artisti hanno realizzato cover di ""Who Do You Love?" "All'arrivo, si trova a confrontarsi con un ragazzo identico a Rohit." Vengono aggiunte quattro squadre alle dodici della stagione precedente. "Bene Comune"" e fissando la data delle primarie." "Alcuni hanno sostenuto l'idea per il desiderio di una più ampia cooperazione culturale." Un moderno computer desktop ha al massimo dodici unità di calcolo. Può anche essere rinvenuto nella periferia sud di Roma. La stazione di Sarno della Circumvesuviana è molto utilizzata da lavoratori e studenti pendolari. "L'edificio ha un piano terreno ed un primo piano." Contemporaneamente ricoprì anche il ruolo di vice-allenatore nella Nazionale femminile verdeoro. Vi sono poi altri complessi piramidali secondari appartenenti ai nobili ed altre sepolture. La migliore prestazione la ottenne proprio al Gran Premio di Spagna, concludendo undicesimo. "In tale occasione si è scontrato con l'Uomo Ragno." Il singolo ha visto la collaborazione del cantante Axel. "L'Università di Varsavia gli concesse la laurea ""honoris causa""." Nelle sue raffigurazioni appare di solito con tre occhi. Al suo arrivo a Mogadiscio, in Somalia, le ostilità si erano concluse. Pretty v. Con la più recente Direttiva n. La Corona intendeva così convertire la popolazione al protestantesimo. Poi convince Catherine a seguirlo in un viaggio in Europa. A fine stagione lascia il Torino causa scadenza del contratto. "Degno di nota anche l'arrivo, tra gli optional, del navigatore satellitare." "Non si conosce l'anno di morte." La perdita di sangue può essere intermittente, sovente di colore scuro. "A capo dell'associazione c'è un Commodoro." Gotti, che aveva orchestrato il loro assassinio, divenne il capo del Gambino. Alle pareti sono appese alcune tele. Il coordinatore nazionale presiede la direzione nazionale. Lo si trova in Europa, Africa, Asia e Australia. Impetuoso e temerario, insiste per arruolarsi molto presto. Poi dice che la band ha bisogno del suo aiuto. Ha fatto parte anche della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Ad oggi è conservata presso il Museo archeologico nazionale di Spagna a Madrid. Le opere esposte furono circa tremila. Nei passaggi televisivi è stato però alleggerito delle parti più spinte. "Nella canzone ""Istrice"" i Subsonica hanno ripreso il tema del dilemma." The Days The Magus La grande varietà di ecosistemi favorisce la presenza di una notevole biodiversità. Ha disegnato diversi soggetti per francobolli e monete. È un antico insediamento commerciale. Martin chiede a Ruth due anni di tempo per raggiungere questa meta. Come organo di mira, è possibile utilizzare un mirino dotato di visore termico. Prende il nome dalle due frazioni che vi si trovano: Giardinetti e Tor Vergata. Muḥammad V al-Ghanī risalì quindi al trono. In gara è però costretto al ritiro. Inizia come batterista, ed è anche pianista e bassista. Money to Burn Il dolce è diffuso in tutta Italia e adatto a qualsiasi festività. La maggioranza sono di sesso femminile. Alla chirurgia viene spesso associata la radioterapia. "Il toponimo significa ""passo angusto""." Marco, il Villaggio di contrada Arco. In Italia è stato pubblicato anche col titolo di Servizio segreto. "Se autentica, l'opera è ritenuta uno dei più antichi esempi di prosa siciliana." Milita nella massima serie del campionato sudafricano. Secondo la leggenda, sorse in una sola notte grazie alle magie di un nano. Di questo periodo sono le varie partecipazioni a festival. Oltre al burlesque, diventò una frequente ospite di programmi televisivi e radiofonici. Dalla sommità del museo è possibile osservare un meraviglioso panorama della città di Lourdes. Inizia a cantare da giovanissima in alcuni festival per bambini. "Il suo nome d'arte prende origine dal gergo utilizzato per la cannabis." Le sue origini sono contestate. Si preannuncia una gara di alto spessore tecnico. Solo successivamente è stata aggiunta la colorazione rossa. Studiò alla Pennsylvania Academy of the Fine Arts. Jennifer è nata a Chippewa Falls, Wisconsin. "Cronologicamente, per ragioni stilistiche, essa dovrebbe collocarsi prima della ""Madonna col Bambino"" di Londra." Prima attrice fu Eleonora Duse. La domenica successiva ne mise a segno un altro contro i Jacksonville Jaguars. In particolare questo nella Madonna con Bambino. Si chiama Joaquim Carvalho Cruz ed è un magnifico atleta brasiliano. Il film è incentrato su un sequestro di persona avvenuto in Sardegna. La facciata è molto semplice, costituita da un rosone altrettanto modesto. "L'insegnamento di Arte drammatica ha un solo grado, il grado superiore." The Last Man In politica interna Paolo I si comportò in modo decisamente reazionario. Un giorno, Elsa e Jack si incontrano, ospiti dello stesso albergo. Da diversi anni soffriva di artrite reumatoide. Il governo rispose con estrema durezza, bruciando villaggi e uccidendo migliaia dei loro abitanti. Il centro abitato prende nome da un mulino in funzione ai primi del Trecento. Tali pitture attualmente sono in fase di studio. Il nome deriva da quello del principe Mircea I di Valacchia. Caratteristiche fondamentali della loro produzione sono la cura e la ricerca delle sonorità utilizzate. La versione italiana del film è stata curata da Pino Colizzi. Ha un fratello più giovane di nome Jon. Nel territorio vi scorre il torrente Grigno. Silone segue il ginnasio in un collegio religioso di Roma. La pinna caudale è grande. Tuttavia non mancano norme nazionali che intervengono sui singoli aspetti. Tutto questo finì. Dopo il ritiro è divenuto direttore sportivo per team professionistici maschili. Il giambo invece viene usato in ambito teatrale sia nella commedia che nella tragedia. Tale atto gli concesse il titolo di Servo di Dio. Ha anche scritto romanzi, libri per ragazzi e sceneggiature originali. I dieci episodi, ambientati a Napoli, sono suddivisi ed intitolati come i Dieci comandamenti. Ciò ispira Howard per raggiungere Madeleine ancora una volta. Eseguì anche un buon numero di ritratti frontali, diversamente dai suoi colleghi contemporanei. Il libro ha ottenuto recensioni in gran parte favorevoli. Oltre alla Lazio, furono ripescati anche Napoli, Livorno e Dominante. Il progetto fu affidato agli ingegneri Enrico Strada e Cesare Nava. "Il rientro, tra l'altro, fu motivato dai suoi affari in patria." Questa organizzazione è chiamata generalmente il Bosco di Carleton o Bosco Madre. Alcuni esperti ritengono che lui fosse di origini croate, altri di origini bosniache. In alcuni casi può essere depositato direttamente sul supporto. "Durante la sua permanenza all'Università del Cairo, la al-Qalamawi ricevette la guida del dott." In trasferta i colori sono invertiti: maglietta gialla, pantaloncini blu, calzettoni come la maglia. Le squadre si incontreranno quattro volte. Questo incidente ha scatenato molte polemiche. I primi due lanci di finale non riportano sorprese. Il tipo di vegetazione di questa ecoregione viene talvolta indicato come pseudo-savana. In anni specifici, il programma si è arricchito di eventi peculiari. Hill è in controllo della gara, ma a Spa inizia a piovere. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Veneranda Fabbrica del Duomo. "L'isola si trova a est di Cuba e a ovest di Porto Rico." Sono stabili e non possono essere messi in discussione da ogni evento. "Il termine ""booking on line"" indica il sistema di vendita ""on line""." Il tutto è racchiuso da una bassa cinta muraria. "L'Italia meridionale fu popolata fin dal paleolitico." È stato Vice Presidente delle applicazioni web di Google. "Il trattato di Dancing Rabbit Creek fu l'ultimo ad essere accettato dalla tribù Choctaw." Queste sculture sono attribuite al fiorentino Francesco Camilliani. Qui, dove era il quartier generale dei ribelli, la difesa fu accanita. "È considerato da molti come ""il padre della medicina moderna""." "In ambito religioso riveste grande importanza la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea." Evers Burns Fu poi riconfermato nelle successive tornate elettorali. Ciascuno distretto si suddivide a sua volta in contee. "St. Bernard, Switzerland""." Lasciata Lecce gioca nel Siracusa. Poco dopo fu accusato dal conte Levin August von Bennigsen. La lettera originale stessa può anche essere vista come una combinazione valida. Le due absidi laterali sono andate perdute. Il relativo vincitore è stato indicato in grassetto. Le pinne sono piccole e trasparenti. Vincent Massey La stazione antica fu abbandonata ed in seguito alienata. Vista la situazione, il carattere estremamente superstizioso di Ranuccio iniziò a farsi sentire. Lo stesso anno la band iniziò un tour europeo. Quasi tutto il materiale rinvenuto fu inizialmente trasportato ad Ancona. I suoi soggetti preferiti furono il paesaggio, numerosi scorci milanesi, ed il ritratto. La diocesi comprende lo stato del Nevada, negli Stati Uniti. Uovo che va a finire in città, sul tavolo di un ristorante. Nessun altro comune limitrofo era compreso nei due cantoni. La scuderia italiana sembra denotare un ridotto degrado delle gomme rispetto alle altre case. "L'attuale variabilità genetica della specie umana è estremamente bassa." Le donne ballano con veli di danza cremisi, giallo e arancio. Le bobine magnetiche sono strumenti leggeri e affidabili e assorbono poca potenza elettrica. "Lo splendido scenario dei laghi, tuttavia, renderebbe il turismo l'industria dominante." La propaganda di guerra polacca fece ampio uso di temi e motivi antisemiti. "Viene portata nell'ashram per vedove per dedicare il resto della propria vita alla rinuncia." "Egli ha svolto un importante lavoro sui ""Vangeli sinottici"" e sul ""Vangelo di Giovanni""." Lester Randolph Ford Jr. "Robert Main come capo assistente presso l'Osservatorio Reale di Greenwich." I piatti sono composti da prodotti facilmente reperibili in loco, come grano e miglio. Si ritrovano resti di un antico organo che si presume sia del settecento. Il videogioco è interamente in lingua inglese con sottotitoli in varie lingue. "Il concerto è chiuso dai due che insieme cantano ""Cosa sarà""." Dopo la guerra Todd tornò per un certo periodo al teatro. Persone di nome Francesca Il dorso delle zampe è ricoperto fittamente di corti peli marroni scuri. Bateson può essere considerato il padre della terapia familiare ad orientamento sistemico. "La sua poesia era caratterizzata, così dice il suo biografo, da ""grazia e abilità""." Il matrimonio è stato percepito negativamente dalla famiglia imperiale. I due però si separarono presto. Il collegamento carrabile con Adelboden è garantito da due strade provenienti da est. Tra i due ignari fratellastri nasce così un profondo legame. I due si ritroveranno coinvolti in un incidente ferroviario in aperta campagna. È un difensore centrale forte fisicamente, può giocare anche come terzino destro. Gli ottomani praticavano una relativa tolleranza religiosa ed il cristianesimo non venne mai proibito. Tali luoghi sono stati scelti per rappresentare Treviglio. Il capoluogo di contea è Ely. Ci furono proteste per la decisione. Dopo la capitolazione della stessa si distinse per la sua umanità. È molto usata nella ricerca di idrocarburi. Venne girato in Florida. La pagina inferiore appare invece color bronzo. "È improbabile che l'isola abbia avuto abitazioni permanenti." Solange e Carlos, che si conoscono da quando erano piccoli, si sposano. "L'evento è di notevole importanza mediatica per questa disciplina." "Fu la valuta corrente in gran parte dell'Europa occidentale e nelle Americhe." Il colore è grigio-azzurro superiormente, biancastro sul ventre con striature nere. "Molti ebrei indossano il ""kittel"" anche quando conducono il Seder di Pesach." Si nutre prevalentemente di insetti e di zooplancton. Il duo si sciolse quando Lucy si sposò. Di questa manifestazione è stato realizzato un dvd. Wells è un lontano cugino di Stephen Harper, attuale primo ministro del Canada. Una coltivazione sperimentale è conosciuta dalla Mosella. Ciò in funzione del livello di grigio che si vuole ottenere. Ultimamente tale rifugio è stato ristrutturato e trasformato in museo. I treni che effettuano il servizio sono esclusivamente di tipo regionale. "Tutti questi formati appartengono alla grafica ""raster""." Si decise di rifarsi alla storia della Grande Moravia. Core Sound è la stretta terminazione meridionale. Assieme iniziano a fare delle ricerche. Tra le mozioni maggiormente rilevanti vi sono le mozioni di sfiducia e di fiducia. Attualmente il termine viene utilizzato principalmente per indicare i sacerdoti parsi in India. Questo animale era molto simile alle attuali tartarughe marine. Era molto coraggioso, e rischiò più volte la vita per il bene della Repubblica. La stazione è passante in quanto parte della mai completata linea Santarcangelo-Urbino. Viene premiato per la seconda volta con il Premio Martín Fierro. "Il Museo archeologico nazionale di Vulci si trova nel Castello dell'Abbadia." In questi sedimenti è presente del permafrost in forma di compatti cunei di ghiaccio. "Famosa la trasmissione ""Mercante in fiera"" con Memo Remigi." Sotto la sua amministrazione, sorse a Torino la Scuola di guerra. Riprese a cantare e con un piccolo complesso fece delle tournée in America latina. Dopo la caduta della capitale, i tedeschi iniziarono a discutere i termini della resa. La realizzazione di ogni esemplare della Rapide comporta un mese di lavoro. "L'anno dopo anche la sua amica Trude Sand lavorerà nella stessa rivista." Per questo motivo, hanno scelto quello di Bianca Cappello. Fu avviato alla carriera ecclesiastica e ottenne la carica di arcivescovo di Nicosia. Il film è stato prodotto da Indiana Production in coproduzione con Wildside. Questa concentrazione di elementi contribuisce a dare maggiore slancio verticale al corpo centrale. Putti e festoni ornano le finestre che si aprono nella navata sopra gli altari. "Tale ente venne poi trasformato nell'English Heritage, che è l'attuale proprietario del castello." Ha due fratelli di nome Phillip e Andrew. Un limitato numero di esemplari fu costruito in Canada. Le recenti indagini archeologiche hanno consentito la distinzione di cinque fasi costruttive. Questa risponde che dovrebbe essere invece la nave statunitense a cambiare la rotta. Quello successivo alla guerra franco-prussiana fu un periodo di splendore per la Germania. La pelle è nerastra ed estremamente elastica. Il farmaco deve essere assunto per os e preferibilmente con il cibo. Si tratta di una battaglia tra volontà. I suoi servizi gli valsero numerosi premi. Dichiara di ispirarsi a Ronaldinho. Sono caratterizzate da un unico elemento cellulare. I primi esploratori spagnoli, secondo lo storico Walter Williams, incontrarono i loro predecessori. A questi si aggiunge anche suo figlio, Death the Kid. Tali oggetti sono funzionali e dipendenti dagli oggetti di ordine inferiore. The Big Idea Lasciò la federazione pochi mesi dopo, ad agosto. "Partecipa a diverse missioni di pace all'estero: ex-Jugoslavia, Afghanistan." Egli era nominalmente un vassallo imperiale, ma presto abbandonò ogni riconoscimento di fedeltà feudale. È stata sposata con il regista, attore e produttore cinematografico Henry King. Fu socio fondatore della Società toscana di Scienze Naturali. Il fiume è gelato, mediamente, da metà novembre a metà aprile. Il plebiscito o referendum, essendo stato fatto dalle opposizioni, non ha alcun valore legale. Fino ad ora non si conoscono con certezza impatti di comete nella storia terrestre. "Fu costruito per incentivare l'opera, il balletto e altre espressioni di teatro musicale." Con il ritiro del Vetra fu retrocessa solo la squadra ultima classificata. Henry decide di ridurre la sua vita pubblica acquistando una casa a Rye. "Dopo solo una puntata il quotidiano ""La Repubblica"" lo definisce già un ""must""." "Nuove misure furono prese per migliorare l'allestimento del concorso." Si trovò a fronteggiare gli invasori normanni. "Più a est troviamo la Jana, l'Indigirka e il Kolyma." Attualmente lavora in una società di assicurazioni. Ace, inoltre, pubblicava una nuova pagina ufficiale per la band su Myspace. "Ha studiato informatica presso l'Università Carnegie Mellon, prima di trovare lavoro nell'ambito dei videogiochi." Pierre Ibarra "Negli anni seguenti, riprese anche l'attività di revisione e ristrutturazione delle carrozze viaggiatori." "L'album è considerato uno dei capisaldi del rock britannico." Tuttavia, alcuni critici contestarono le modifiche apportate sui tre cortometraggi. "Spesso le sostanze semplici vengono impropriamente dette ""elementi""." Il capoluogo di contea è Huntsville "I testi di molte canzoni ""reggae"" sono ricchi di riferimenti a Sion." Egli frequentò dunque il Lincoln College di Oxford. Andy cerca di combatterlo, ma viene interrotto da Shelton, che porta via la bambola. Il primo molare inferiore presenta un piccolo tubercolo basale. "How's Your Girl"" insieme a Prince Paul, dove sperimenta contaminazioni jazz e blues." "Nel film si vede per qualche secondo l'allora sconosciuto Pierce Brosnan." Come sei bella "Giant Man, alias Hank Pym, dopo una trasformazione irreversibile, adotta il nome di ""Golia""." Fu un cambiamento epocale e rivoluzionario, che accelerò le dinamiche del gioco della pallacanestro. In particolare, è un omeomorfismo della sfera in sé. Kevin Eastman Specie tipicamente bentonica, vive su fondali mobili, sabbiosi o fangosi. Harry Carey Jr. I quattro avrebbero cambiato nome in Slade. "L'evento è stato immortalato in due dipinti ad olio di Salvatore Fergola." In questo periodo le stazioni non possono accedere al mezzo. A partire dalla prima puntata della settima stagione la serie è cambiata notevolmente. Otto gruppi eliminatori i primi tre classificati accedevano ai quarti di finale turno. "Dice inoltre che vi saranno influenze più ""classiche"" di band come Pantera e Radiohead." È un film western statunitense con Rory Calhoun, Rod Cameron e Ruta Lee. Green è stato interpretato in due film per la televisione sui Little Rock Nine. La maggior parte della popolazione urbana è collegato attività terziarie. "Il Capitano Azzurro fornisce, anche se a flebile ritmo, prestazioni stupende""." This Is the Moment! Altre sono state scritte appositamente per il commento sonoro della pellicola. Questa notazione è assai pratica. "Nell'estate dello stesso anno viene ceduto all'Ingolstadt, compagine militante in quell'anno in Regionalliga." "Gilly è un ragazzo alla ricerca della madre, che l'ha abbandonato quando era piccolo." Controllata dalle famiglie dei fratelli Pierluigi e Franco Coppo attraverso la holding Arcturus Group. Lawrence Johnson "Sorge all'interno del Parco naturale delle Alpi Marittime." A Belfort si trova la cattedrale di San Cristoforo. Inoltre molti livelli nascondono easter egg proprio su questo gioco di parole. "L'opera ha come sequel ""Bangkok Love Stories""." Contemporaneamente, il centro stile Alfa provvederà alla realizzazione di un progetto parallelo. È un uccello che varia comportamento a seconda delle situazioni. Si è dedicato soprattutto al genere peplum. "In agosto, c'è il ritorno delle truppe sarde ed austriache." Ha vinto diversi titoli minori giocando in Irlanda del Nord. Matthew Reynolds In questo periodo ha svolto corsi di scienze politiche, statistica e informatica. Alexandra, si trova in un ristorante insieme a un uomo conosciuto online. "Tuttavia rimangono alcuni elementi dell'architettura militare come le due torri laterali con feritoie." Le spighe hanno delle forme ovoidali compatte. È stata la prima Miss Mondo islandese. "Abbandonate una volta questo pazzo spirito di poesia!""." Taki era conosciuto come una persona normale; la moglie non sospettava niente di lui. Felice di Giovinazzo. Sayaka Yamaguchi A fine anno, Willis fu convocato per il secondo Pro Bowl in carriera. I nuovi protettorati erano gestiti da Vincenzo Filonardi, tramite una compagnia commerciale appositamente creata. Jacquet scrisse quasi esclusivamente musica sacra vocale. Sede arcivescovile è la città di Londra. Records acquista i diritti della band. Il peso degli individui varia parecchio a seconda del sesso. "Richiede l'utilizzo di una palla." Roselli, dal canto suo, sentiva di aver ottenuto quello che voleva. "Hassan si portò in vantaggio e sottomise Michaels nella ""Camel Clutch""." Il maggiolino è un coleottero diffuso quasi ovunque in Italia. È un membro del comitato consultivo del governo francese. Vi crebbe per qualche anno Maria Luisa Cicci. Al contempo, però, compiva una serie di incursioni attorno nel Fiorentino. "La pianta dell'edificio è rettangolare." Altre specie sono forme endemiche del Sahara con affinità tropicali o mediterranee. Nella sua prima stagione con i bianconeri colleziona altre tre presenze, tutte da titolare. La società aveva sede vicino ad Ankara. "Due anni dopo il duo ne produsse il quinto album ""Living Things""." Ryan Craig Matthew Smith In origine il territorio era vastissimo e comprendeva parti delle attuali Emilia-Romagna e Toscana. "Si dice che fino a tre giorni prima avesse lavorato alla ""Pietà Rondanini""." Frequentò scuole pubbliche, private e superiori, studiò ingegneria meccanica e produzione di cotone. Tuttavia, sostenuta dal patrimonio familiare, continua l’attività fino a che diviene inevitabile la cessione. "Sull'isola, la più popolosa delle Nicobare, è presente un aeroporto militare." "È comparsa nel video di ""She bangs"" di William Hung." "Fu l'ultima generazione della Opel Rekord." "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Santa Caterina." "Regista del video è Peter Berg, famoso per la sua regia nel film ""Hancock""." Alcuni di questi beni non potranno mai essere venduti. Gli attacchi del Web Spinner sono abbastanza semplici come quelli dei comuni ragni. Si occupò personalmente dei degenti e condusse una vita di mortificazione estrema. In Italia il brano è stato utilizzato come colonna sonora degli spot Vodafone. Al di sopra di essa nel contempo fu applicato il busto che lo raffigurava. Solo le zampe anteriori, la faccia e la coda presentano delle striature nette. Antal Farkas Anche la situazione finanziaria del paese non è delle più felici. Il dipinto raffigura la scena di Cristo legato alla colonna. "Ha diretto il film ""Agon""." Esistono inoltre associazioni che si occupano di auto mutuo aiuto. Per Svensson "Possedeva, tra l'altro, un tettuccio elettrico." "Terminò il girone di ""final-eight"" all'ultimo posto con tre sconfitte." "Nella scena iniziale c'è un concerto del gruppo in cui cantano ""Feuer frei!" "L'intera opera fu, alla fine, affidata al Vanvitelli." "Ardente patriota, prestò la sua opera durante le guerre d'indipendenza." Il singolo ha visto la collaborazione del rapper statunitense Big Sean. Annetta non risponderà a questa lettera. La scuola appena accorpata assunse il soprannome atletico di St. Vincent, il combattente irlandese. Eggman è molto esigente e disturba costantemente Sonic e Tails. La bevanda, per questo, non va consumata con troppa lentezza. "È sepolto in un maestoso monumento nella basilica di Sant'Antonio di Padova." Alla prima erano presenti numerose autorità locali, tra cui il sindaco e lo sceriffo. Ancor oggi è una delle poesie più citate della lingua inglese. Glielo ho ripetuto. "All'interno è allestita una esposizione sullo sviluppo e la storia del castello." Ne esistono due modelli, uno con le estremità dritte e uno curve. In totale, Raúl ha giocato tre anni nel San Cristóbal. Jack adora tutte le icone gay, soprattutto Cher di cui possiede una rara bambola. Deve il suo nome al vicino Fort Dodge. Alla sua storia è legata la cura delle anime dei funari di piazza Miseno. Nello stesso anno apre il negozio Cerruti a Madison Avenue di New York. Scoperto in combutta coi signori di Gresta e altri congiurati. I Delfini detengono anche diversi record. Bassa, a Calcedonia. La Davis in questo romanzo getta uno sguardo ironico sui misteri della religione ufficiale. "Fu la sesta nave ad essere chiamata ""Delaware"", il primo stato dell'unione." È situato nella scabra parte sudorientale del lato visibile della Luna. "Fu anche antenata del marito della ""favorita"" di Maria Antonietta, la ""duchesse de Polignac""." Oggi il paese vive di agricoltura e allevamento del bestiame. Contemporaneamente si dedicarono alla fortificazione delle città della Gallia cisalpina. Questo distacco blocca la telepatia con il branco abbandonato. Prese il nome di John come nome religioso. Sankt Gotthard "Scrive con regolarità su riviste quali ""The Times"", ""The Spectator"", e ""The New Statesman""." Prosegue parlando di relazioni tra i sessi, e della aggressività come forma di piacere. Ha un areale ristretto, che comprende Michigan e parte della Nuova Inghilterra. Facoltà di architettura. "All'epoca Sammy White e Eva Puck erano marito e moglie." "Tuttavia, nella seconda metà dell'Ottocento, crebbe la pressione per sviluppare nuove formulazioni." Il film fu un buon successo al botteghino. Ciò accade in virtù della loro alta densità. Gli spiega che nella vita non può fuggire dai problemi ma deve affrontarli. Con sua madre si è trasferita a Los Angeles. La Scuola ha promosso fin dalla sua nascita numerosi concerti e festival. In queste tabelle sono riportati i prefissi sia attuali che storici. Persone di nome Ryan Alla fine, il marito e il padre le ordinarono di tornare nei Paesi Bassi. La colpa Questo principio serve quando si hanno tanti ambienti che devono essere tenuti allineati. Prende il nome da Ebe, dea della giovinezza nella mitologia greca. Generalmente lo schema planimetrico a pianta centrale è stato riferito ad una influenza bizantina. Il pilota italiano conquistò in stagione tre quarti posti, due quinti e un sesto. La montagna presenta diverse sommità. È capoluogo del dipartimento omonimo. Compare anche Clark Gable senza i suoi famosi baffi in un ruolo negativo. Appena compiuti i nove anni perde la madre. Sposò una certa Irene, che diede alla luce due figli. Giulio Cesare conduce una straordinaria e vittoriosa campagna in Gallia. Il distretto comprende la parte nord-occidentale della provincia di Cosenza. Da ammirare sono costumi tipici albanesi riccamente decorati con ricami. In seguito, dedicò la sua vita agli studi di grammatica, forse ad Alessandria. Qui ritrovò Eugenio. La sua carriera include anche numerose partecipazioni in produzioni televisive e cinematografiche. Fa parte della Vicaria di Cavarzere e della Diocesi di Chioggia Sam arriva al blocco quarantena. È situato nella parte sud-occidentale del Canavese, al confine con la zona di Cirié. "Il brano è stato incluso nella seconda versione dell'album ""Il re del niente""." Riposa nella tomba gentilizia presso il Cimitero Monumentale di Staglieno. Alla nascita ricevette il titolo di duca delle Puglie. "Jay senza pensarci si dirige dove prima viveva Joe: ora c'è un parcheggio." Inoltre segue la trasformazione del Partito Comunista Italiano in Democratici di Sinistra. Il trattato fu poi ratificato dal Senato romano. Per la prima volta è stato svolto il torneo di doppio misto. Questo non rallentò tuttavia la sua creatività letteraria e il suo ritmo di lavoro. È la più piccola di tre fratelli. "L'edificio, sebbene ubicato nel comune di Signa," Oggi continua a lavorare e vivere a Vienna, assieme alla sua famiglia. Diresse diversi documentari e mediometraggi per le forze armate. Da Padova tale iniziativa venne estesa a Venezia, poi a Milano, Genova e Torino. Il legno viene piegato al fuoco e legato per mezzo di corde di stoppa. La scossa fu del settimo grado della scala Richter. Esempi di questo tipo di stelle sono Alfa Centauri B ed Epsilon Indi. "Se la richiesta non fosse stata soddisfatta l'allora vescovo sarebbe deceduto entro trenta giorni." Lo stesso protagonista ha avuto poi dei misteriosi trascorsi a Marsiglia... Non ho in mente nulla di intenzionale. Non tutte le strade di collegamento sono comunque fornite di cartelli. Fu docente alle università di Roma e Ferrara. Doria lo mise in salvo, portandolo a Utica, per poi scortarlo fino in Spagna. Alla chiusura della linea le stesse furono cedute alla Ferrovia Suzzara-Ferrara. Di conseguenza non furono compresi nel conteggio ufficiale. Questi sono i valori di riferimento per es. I tempi di ricarica completa erano di sei ore circa. Successivamente giocherà per il Vomero, per i nerostellati della Bagnolese e per il Viterbo. "L'ha dovuta lasciare quando lui è entrato nell'esercito ma in un episodio ritornano insieme." È difficile dare una spiegazione di questa longevità. In quel periodo fu anche un artista per la Dell Comics. Si basano sulle vendite dei dischi. Keynote è in grado di utilizzare temi per le presentazioni. Agli spareggi promozione sono ammesse le squadre vincitrici dei quattro gironi. Queste comunità si riuniscono con le comunità gay. Alcuni di essi infatti non forniscono i driver o le specifiche dei loro dispositivi. A Katara ci sono anche resti di numerosi templi, e di chiese cristiane. "Un faro automatico opera nella sezione centrale dell'isola." Sergio Martínez Ballesteros La stazione era priva di fabbricato viaggiatori era servita da una banchina. Diventa batterista dei No Smoking Orchestra. "Al buio ha luogo l'isomerizzazione inversa." Péter, un giovane insegnante, inizia con entusiasmo il suo primo lavoro. Iniziano ad avere allo stesso tempo un atteggiamento di sfida nei confronti dei Commisso. È usata raramente nella vita di tutti i giorni. Dista quattro chilometri dal comune di Pinerolo e guarda verso Abbadia Alpina. "Quest'ultima era per lui più importante di qualsiasi libertà." Ha fatto parte in gioventù della Lega tedesca degli studenti socialisti. Dopo quella data adottò come titolo di cortesia quello del padre. Anche il secondo brano e una cover di un brano inglese di successo. È membro della Royal Society of Literature. In tempi storici, anche gli etruschi ed i romani lasciarono tracce del loro insediamento. "Il programma anticipò il più noto e seguito ""Clip Clip""." La divisa casalinga era composta da un completo viola con rifiniture rosse. La città si trova a ovest di Qazvin. Ha vissuto in Belgio, dove ha conosciuto la moglie, Kathryn. In questo genere sono riconosciute soltanto tre specie. Il favorito è il campione uscente, John Akii-Bua. Al centro, di fronte alla coppa, il Cristo, il Maestro dei Maestri. Le Haze sono varietà utilizzate come farmaci dal Ministero della Salute olandese. Fu anche direttore e solista della Glendale Symphony. Mark Everett "Finita l'esperienza turca, ritorna in Brasile e veste le maglie di Figueirense e Botafogo." Faceva parte della Comunità montana Alto Canavese. Il moltiplicatore monetario teorico è il limite ad infinito di una serie geometrica. È spesso indicato anche con altre denominazioni, ossia corazza, carapace o altro. Nel frattempo, anche il gatto di Cenerentola e la cagnolina del principe si innamorano. È stato per alcuni anni documentarista. Lig, la seconda serie del campionato turco di calcio. Spesso circolano in doppia composizione. Nel resto della Russia erano intanto sorte altre organizzazioni socialdemocratiche. "I titoli di lavorazione furono ""Steel Helmet"" e ""Combat""." Il libro aggiunge parecchie informazioni secondarie, e possiede un finale differente. Negli anni novanta inizia un declino dovuto a numerosi fattori. Quello che veniva distrutto di giorno veniva poi ricostruito durante la notte. Sostiene inoltre anche le famiglie dei militari statunitensi con The Boot Campaign. Viaggiare fu il solo lusso che si concesse regolarmente. "L'album fu registrato durante il tour di ""Sacred Heart"" con Vivian Campbell alla chitarra." "Buona parte del suo lavoro era incentrato sul Periodo Protodinastico dell'antico Egitto." Rimase al governo della diocesi di Alessandria per pochi anni. È sposato e ha quattro figli. Sofferente di epilessia, Bond non poté essere arruolato come soldato nella Seconda guerra mondiale. Fu allievo di Niccolò Tartaglia: si occupò di balistica e anche di idraulica. Le strutture sono state successivamente utilizzate per diversi scopi. "Oggi la fotografia è accettata come una vera e propria forma d'arte." A Nord-Est la contea confina con lo stato africano della Guinea. Ma, ancora una volta, i due devono separarsi. Può inoltre emettere un sibilo per attirare le prede. È comune trovarlo in qualsiasi ristorante cinese. "Al contrario, il nome della ferrovia dell'isola è ""Victor Harbour""." "L'approccio ""customer"" alle politiche di marketing dell'impresa non è tuttavia di facile realizzazione." "Ignoto il doppiaggio italiano dell'epoca." "È membro del Comitato del Progetto della ""Nippon Music Foundation""." I giapponesi, inoltre, si rivelano insoddisfatti della loro vita economica. Lovecraft, considerato il precursore di un genere di opere con spedizioni alle regioni polari. In Italia è stata riproposta dal duo italiano Los Locos. Castore e Polluce sono più noti come i Dioscuri. È conosciuta per le sue scene di sesso anale, doppia penetrazione. Anche le carreggiate sono state allargate. Trulli conservò la sesta posizione, mentre Irvine ne perse due, scivolando al nono posto. Morì a Berlino. È un centro turistico, composto principalmente da esercizi alberghieri e negozi. Alla superficie troviamo presenza di piccole cisti ripiene di cheratina. Questa declinazione corrisponde alla prima declinazione latina. Essendo onnivoro, la sua dieta comprendeva termiti, formiche e radici. Ed è il primo tratto della via Emilia. È un giocatore potente, molto dinamico, veloce e resistente alla fatica. Guardando nel vuoto, nel buio, egli individua casualmente il suo figlio perduto, Jimmy. Simonetta fu pure musa ispiratrice nella rappresentazione pittorica a tema trascendentale nelle celebri Madonne. Si ciba talvolta di materia vegetale come le bacche, i semi e i frutti. Nella parte bassa dei fianchi corre una linea orizzontale di grosse chiazze brune. Le relazioni tra albanesi e greci presenti in Albania rimasero buone. Storia della filosofia greca. "È presidente della ""Lega contro il razzismo e il sionismo""-" Al riparo dagli attacchi, April racconta finalmente la sua storia. Nella sua vita precedente, la narratrice era una semplice casalinga e madre. "Ha scritto: ""Perché ""Paradiso""?" Il papero è un boero sudafricano di modeste origini. Helga è ora una donna realizzata che progetta di avere altri tre figli. La Comunità Montana Alta Irpinia ha vari punti di interesse storico e paesaggistico. La sicurezza per i subacquei è garantita anche dalla presenza di uno studio medico. La vettura appartiene ad un noto collezionista italiano. Questo è il primo rilascio ad essere considerato usabile dal pubblico. "Anch'esso presenta un nodo a circa due terzi della sua lunghezza." Interessante notare dalla lampada si illumina la mezzaluna araba e la stella di David. "Nell'emocromatosi il ferro assorbito è in eccesso rispetto alle necessità fisiologiche." Si trova tra il Canton Berna ed il Canton Vallese. Aumenta quindi la produzione nazionale e internazionale, arrivando a esportare in circa cinquanta paesi. Marco De Marchi riposa nel Cimitero Monumentale di Milano. Secondo gli studi di Tamura, questa teoria non sarebbe corretta. "Fu eletto miglior disco dell'anno dai critici di ""The Village Voice""." "La pronuncia nel corso dei secoli si è modificata, fino a diventare l'attuale ""Saitama""." Persone di nome Francisco Il film fu un insuccesso commerciale e portò la Warner Bros. Le caratteristiche della secondaria di Mimosa sono molto meno conosciute di quelle della primaria. Anche la regina delle due Sicilie e la regina di Sardegna vi trovarono accoglienza. Ne divenne intima amica e confidente. Ciò avvenne anche a causa di problemi produttivi e organizzativi. Le ali sono larghe e marroni scure. "Presso l'Università “Tor Vergata” acquisisce un ""master"" in economia sanitaria." La sua distribuzione negli oceani è incerta. Essi sono, tuttavia, omologati solamente per la trazione singola allo stato attuale. Quando RoboCop ritorna alla base, è ormai troppo tardi. Promosso tenente di vascello, partecipò alla guerra civile spagnola. È quindi molto venerato per alleviare le malattie e le sofferenze fisiche e mentali. Successivamente si accasa al Cerignola. Astral Media è anche proprietaria di cartelloni pubblicitari attraverso la divisione Astral Media Outdoor. La Bibbia Questo fa capire che Spencer ed Ashley si sono lasciate. Venne giudicato assai più autoritario e reazionario del suo predecessore. "Alle Olimpiadi di vinse una medaglia d'argento, che è il suo traguardo più alto." In ordine di importanza a questo rapporto primario seguiranno quelli con gli altri familiari. Ha collezionato presenze in tutte le nazionali giovanili francesi. In seguito alla bocciatura a scuola i suoi genitori decidono di non farlo partire. Unito col Ducato di Sassonia-Eisenach per formare il Ducato di Sassonia-Weimar-Eisenach La musica del gioco è stata composta da Jun Ishikawa. "Studiò al ""Drama Center"" di Londra mentre lavorava come modella nella pubblicità." Hong Hwa-ri Al Shearer In generale, tutta la sponda lombarda del Lago Maggiore è ricca di massi erratici. Inoltre ideò le gerarchie ecclesiastiche e permise che le chiese fossero dedicate ai santi. Chiudono la top ten Herbert, Ralf Schumacher e Alesi. Si tratta di uno dei più grandi birrifici del Paese. È interpretato da Adam Baldwin. Con la Nazionale tunisina ha partecipato al in Germania. "È stato il più giovane direttore ospite dell'Opera di Colonia dopo Herbert von Karajan." "La nave era una delle tre componenti la classe ""Chao Ho""." Il cervello si adatta contestualmente alla situazione e apprende. Famosa località di incontri per aspiranti futuri dottori di anatomia. Il sultano ottomano accettò questa richiesta e Mehmet Ali venne rimosso dal potere. "L'unico modo per rimediare è ridare Sam a suo padre, George." Bieber ha eseguito la canzone in numerose occasioni, soprattutto nel Tour Fearless. Si trova sulla diramazione per Beckton, tra le stazioni di Royal Albert e Cyprus. "Questo inglobava invece la torre detta ""Brava""." "Questa specie è diffusa nella parte occidentale dell'isola di Giava." "Lo stile della Porta vorrebbe ispirarsi al romanico dell'epoca scaligera." La pinna caudale aveva un margine arrotondato. La realtà era molto diversa dalle apparenze. Mark Watson "Fa parte dell'area metropolitana di Bangkok." Lo studio dei nuovi reperti ha permesso di identificare il nuovo genere. Questa categorizzazione corrisponde vagamente con la loro evoluzione storica. Cora, allora, lo accusa di aver tentato di ucciderla. Il sacerdote cattolico, padre Lonergan e il Rev. Quando diventò una playmate, Anne-Marie era una istruttrice di fitness e danza. Il film fu prodotto dalla Nero Films. È accreditato per aver sviluppato una fondazione per il trattamento delle malattie alle orecchie. Autore di diversi libri in italiano e in inglese. La lingua parlata dalle donne apparteneva alla famiglia arawak. "Il grosso dell'esercito prussiano riuscì comunque a raggiungere Saint-Germain." La spina lombare, inoltre, assomiglia molto a quella dei mustelidi attuali. Veniva utilizzato quando moriva una persona ritenuta in vita importante. That was true but only because his runs were so clever. "Cohen condusse delle ricerche sugli effetti della molecola all'Ospedale per Veterani di Los Angeles." Una nuda grotta rocciosa ove visse in preghiera e contemplazione. Tutto il gioco ha quindi uno stile cubico. "Questo gruppo era formato dalle ""spalle"" di numerosi eroi della Golden Age." Si è gareggiato in otto diverse categorie, di cui quattro maschili e quattro femminili. Aeroporto di Varsavia Lonnie Walker La serie ruota attorno al giovane Shizuku: un folletto della pioggia. La fortuna dei Deutsch era legata al petrolio. Fa parte della parrocchia civile di Leighton-Linslade. Ha sede a Pisa. Sua madre morì due anni dopo. La sua ragnatela è molto resistente. Questa variante, giocata in Sicilia, prevede di solito tre o quattro giocatori. Dunstan fu uno dei principali consiglieri di Edgardo fino alla fine del suo regno. Redentore e ne divenne parroco. Ricavarono molto denaro da questi viaggi. Tim Blue Non abbiamo nessuna informazione dettagliata sul menu di questa specie. Furono suoi allievi i figli Abraham, Cornelis e Isaac. "Stefan Edberg era il detentore del titolo per l'anno precedente." Habermas è sposato e ha sette figli. Questo disco rappresenta la prima parte della trilogia omonima. "Si tratta dell'ultimo lavoro fino ad oggi pubblicato dal gruppo." "Scrittore riconosciuto, vinse vari premi letterari durante la sua vita, in Francia come all'estero." Storicamente questa è stata la prima cache utilizzata. Versioni successive privilegiano invece la lingua francese antica. Nelle pareti del coro area presbiterio sono presenti affreschi secenteschi. "Gli fu invece assegnata solo la carica di ""compositore di corte""." Si trova al limite nord-est della Puna de Atacama. Si è giocato a Linz in Austria su campi in varie superfici. Scopre anche che Coulter, il banchiere, è in combutta con una banda di fuorilegge. József Balla "Acquistando il Season Pass, si ottiene l'accesso diretto a tutti e quattro i pacchetti." Dal disco venne estratta la traccia omonima nel quale videoclip partecipò Pamela Anderson. "Proprio lei era stata l'ultima persona a vederlo." Il terreno in erba naturale aveva intorno una pista in terra battuta. La Cranbrook, oltre ad essere prodotta negli Stati Uniti, venne anche assemblata in Australia. Fu una roccaforte della Contea di Edessa, uno degli stati crociati. Le pre-dreadnought portavano anche una batteria di cannoni secondari. Quello stesso anno, Dapčević divenne segretario organizzativo del Partito a Cettigne. Il procuratore capo fu Robert B. Fiske. The Trail of the Lonesome Pine "Inoltre, sempre in greco, ""Yehoshu'a"" venne reso utilizzando anche il nome Giasone." Presto entrò nella Mid-Atlantic Championship Wrestling presentandosi come The Masked Superstar. I due ebbero sette figli, fra cui William Dennison Neil, militare pluridecorato. Alcune chiese della comunione anglicana hanno mantenuto o ripristinato gli ordini minori tradizionali latini. Il videoclip della canzone è stato diretto dal registra francese Michel Gondry. La stagione è inedita in Italia. In basso compaiono i vari messaggi di testo; il programma è soltanto in inglese. "Lo stesso Marco Aurelio scrisse i suoi ""Colloqui con sé stesso"" in greco." Il capoluogo è Kreuzlingen. Per Nuvolari ha inoltre realizzato numerose serie di approfondimento dagli Stati Uniti. Skeleton Crew Tra le nazioni alpine segue l`Austria. "Tuttavia, Martina venne squalificato un'ora dopo la fine della gara per invasione di corsia." Le ali anteriori sono membranose, trasparenti od opache secondo la specie. Inoltre sembra avere volontà propria: nella scena finale si chiude di scatto. Elsie continuò la sua carriera in maniera discontinua. "Tornato a Roma, continuò a svolgere l'attività di regista, realizzando diverse decine di film." Le stesse tempeste impedirono a Enrico di sbarcare nel West Country. "Questa è stata la Sede dell'Ordine nella regione Puglia." Alcuni si sono dedicati con successo al commercio. Anche molti americani-taiwanesi usano la grafia Wade-Giles per i loro nomi cinesi. La sua testa ricorda molto la forma di un vaso. I maschi avevano un reddito medio di contro i delle femmine. La questione del significato evolutivo dell’introgressione è stata a lungo oggetto di discussione. Lista parziale di località e villaggi minori in ordine alfabetico. Si basava essenzialmente sulla agricoltura, con commercio di prodotti agricoli e artigianali. Nel corso superiore del fiume è famigliare la presenza di trote fario. La sede principale è situata a Colonia. È sepolto nella cattedrale di Lucca. Per caso George è vicino e la soccorre quando sviene. Ideologicamente Owens era considerato un liberale ed era membro del Congressional Progressive Caucus. "E così, con questo nuovo King Chimera, è un po' più metaforico di questo." "Molto simile all'islandese è il faroese, lingua delle Isole Fær Øer." La specie è pertanto da considerarsi in rischio di estinzione. Stories of Flo and Rose. La musica del gioco consiste principalmente nei generi del Rock and roll e J-pop. Man in the Dark "Nella sua prima comparsa, la cintura multiuso di Batman conteneva ""capsule di gas soffocante""." La parola viene usata tuttavia anche in altri contesti, come quello cinematografico. Pertanto si optò per il nome Lynx. La fondazione del complesso è incerta. "L'antico slavo ecclesiastico è una lingua estinta che sopravvive solo come lingua liturgica." Nonostante tutto rimane fiducioso che i miracoli continuino. "L'interno è ampio in stile neoclassico, con navata a forma ottagonale e grande cupola." Ciò condusse il National Research Council a rivedere parzialmente il proprio documento. "I richiami di questi uccelli ricordano molto quelli dell'affine merlo acquaiolo comune." "Il serial fu prodotto dall'Universal Film Manufacturing Company." "Esso viene determinato mediante l'utilizzo di anticorpi monoclonali." "Oggi, ad ogni ora, vi viene effettuato l""'Hejnał""." "Il parco si trova nella zona di ""Dulwich"" nel quartiere London Borough of Southwark." Essa non dispone di alcuna copertura. Patrick Depailler riposa nel cimitero di Crevant-Laveine. È presente anche a Trinidad. Panzer-Division, mentre il resto della formazione britannica riuscì a sfuggire. Rasputin non è mai riapparso nelle storie più moderne. Nella fig. Per la fine di questa repubblica non esistono spiegazioni storiche. William Fields Alle due estremità del bambù, sono appesi due secchi. Frequentava in quel tempo ambienti artistici, giornalistici e mondani. La lubrificazione era a carter secco, mentre la frizione era multidisco. Primo presidente è Mario Augusto Martini. Prima della stazione, sono presenti alcuni depositi per il materiale rotabile delle ferrovie. "L'equipaggio assunse successivamente la continuazione dei programmi interrotti dai loro predecessori." Bruno Aguiar Per la realizzazione degli interni è stata utilizzata carta da giornale riciclata. Durante il viaggio Quetzalcoatl ed un gruppo di persone visitarono numerosi villaggi citati. Si ritiene che esistesse nei pressi della chiesa uno xenodochio. Ciononostante, nei primi mesi di servizio si sono verificati diversi malori tra i passeggeri. "Tale struttura permette al liquido interstiziale di fluire solo verso l'interno e non all'esterno." La tavola è molto dettagliata. "Ha conseguito il suo dottorato di ricerca presso l'Università Duke." Il significato del simbolo in questo caso non è del tutto chiaro. La città era il centro politico di un regno che controllava molti insediamenti circostanti. "L'isola è regolarmente visitata dall'otaria orsina del Capo e dall'otaria orsina meridionale." Ha inoltre effettuato un restauro della statua del dio Nilo. Il film fu prodotto da Ernst Lubitsch. "Nel tribute album ""Crocodile Rock"" è eseguita dai The Beach Boys." "L'arrivo e l'area dei box rimasero nella vecchia sede." Sarà subito restaurato, provvisoriamente. "Inoltre fondò assieme ad altri il ""Guadalajara Mexican Film Festival""." La concavità della facciata ingrandisce un poco lo spazio della strada. "Dal dispositivo per visualizzare l'immagine fuoriesce però un getto di vapore." Tuttora vi si tiene il tradizionale mercato del giovedì, già attestato in epoca medioevale. Era in possesso di un buon tiro dalla distanza. Successivamente venne ripescato in Prima Divisione. Fu anche il primo sommergibile ad integrare un sistema di navigazione subacquea completamente affidabile. In alcuni casi le schiume presentano caratteristiche di dispersioni colloidali. Nel frattempo i piani di estensione della pista vennero accantonati. La stazione ha vari monitor per gli arrivi e partenze dei treni. Presidente della giuria era Paolo Cavallina. È considerato il più antico rinoceronte di tipo odierno. Manu nel suo match perde contro Matt Hardy e viene così estromesso dal gruppo. Roger Rabbit è un coniglio bianco dalla voce stridula che vive a Los Angeles. "Successivamente comparve in ""Teen Titans"" vol." "Nell'anno da matricola è stato inserito nel secondo miglior quintetto dei ""rookie""." "Sull'isola più settentrionale è posta la città balneare di Ocean City." Oggi il paese è famoso per organizzare la Festa Regionale della Mela. Ne venne prodotta anche una versione tedesca. Non si sa se tenne un diario in questo periodo. "I proventi del libro sono devoluti alla Lega del Filo d'Oro." Manny chiede di recuperare il corpo di Belle. È una ferrovia a trazione elettrica a corrente continua. "L'interno ad un'unica navata chiusa dalla zona absidale." "Prende il posto del direttore dopo la morte di quest'ultimo." Le attuali conoscenze della lingua licia derivano in gran parte da queste iscrizioni. La pianta longitudinale non fu messa da parte. Can you keep a secret? Ancora fanciullo apprese il mestiere di fabbro ferraio dal nonno. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in Liguria, sulle alture sopra Nervi. "Malauguratamente quest'ultima muore, scatenando un dolore comune a tutta la famiglia." "Ad essi venne attribuito l'obbligo di creare e mantenere le cattedre ambulanti di agricoltura." Prima però si misura nella mischia simulata dagli altri re. "Inoltre, aiutò le divinità a ritrovare il proprio mondo durante la ""Guerra delle Anime""." "L'ordine di trasmissione in Italia non segue l'ordine giapponese." San Bernardino è un centro abitato di antica origine, già Comune autonomo. "L'importanza della città, in seguito a questa proclamazione, aumentò rapidamente." "Lo spostamento dell'università a Helsinki pose fine al periodo di splendore della città." Charley è tormentato dal fallimento e dal cognato, che è allergico al lavoro. I soldati erano in tutto circa sessanta. Ha sede a Reggio Calabria e trasmette su tutto il territorio reggino e messinese. "La scuola è gestita in cooperazione con l'Università di Heidelberg." Nipote di Crocker. Con il Mantova sfiora la promozione in A, perdendo lo spareggio con il Torino. Tutte le apparecchiature sono state installate al posto dei missili. Parte della sua programmazione è stata trasferita su Premium Stories. "All'alba Clay si rende conto che Julian, seduto accanto a lui, è morto." Campbell è anche un fotografo e pubblica i suoi lavori sul suo sito personale. La villa fu occupata dopo otto anni di degrado ed abbandono. È sposato con Jaroslava e ha due figli. Allo stesso modo, altri sei studenti fanno da scorta, dividendosi in due per bandiera. Fra le cause che comportano dolore alla base del calcagno è la più diffusa. "L'iniziativa non ebbe però seguito e non vennero organizzati congressi o realizzate pubblicazioni." È un torneo annuale che si svolge solitamente a gennaio. Prende il nome dalla città di Ashby, nel Massachusetts, da un funzionario della ferrovia. Tra i suoi collaboratori vi fu anche il giovane Alcide De Gasperi. Il suo corpo è stato sepolto in Pennsylvania, a fianco a quello del padre. Alexis ha recitato anche nel cinema mainstream. In seguito vi è un accenno alla povertà diffusa anche nei paesi occidentali. Il partito tuttavia si divise visto che in molti sostenevano Gaitán. A Dublino inizia un ministero regolare di predicazione. "Il film uscì anche in Italia col titolo di ""Unico il piccolo unicorno""." Ha anche realizzato documentari. Crown Point La piattaforma è a trazione anteriore con motore anteriore-trasversale. "In ebraico il nome significa ""orgoglio"", ""superbia""." Secondo giunse Berger, seguito da Boutsen, Patrese, Alesi e Brundle. Il film fu prodotto dalla All Star Feature Film Corp. Nonostante Flair si riprese, Austin si liberò al conto di due. Comprende piante erbacee, perenni in quanto fornite di un bulbo. A causa della tubercolosi, andò in una clinica svizzera a Coira. "La ""compañía"" nacque nel contesto della crisi economica delle ferrovie spagnole degli anni venti." È cugino del cestista Marcus Banks. In seguito diede un importante aiuto nella scacciata dei saraceni dalla Sicilia. Alla fine, dietro le insistenze di Giacomo, gliela concesse. Era composto da ex-militari, politici, accademici e studenti. La storia dei secoli successivi rimane tuttora incerta, fino alla ripresa di epoca altomedievale. Benedictus è anche il titolo di una canzone di Simon and Garfunkel. Il contatto con gli altri malati è insopportabile. È un uomo buono, onesto e molto coraggioso. Il film ebbe la sua prima a New York. "Il termine letteralmente significa ""ridare da mangiare"", ""nutrire nuovamente"" per il pascolo degli animali." "Sisko la chiama ancora a volte ""vecchio mio""." "Al termine di tali lavori l'impianto divenuto idoneo a ospitare la compagine cestistica romana." Disperato, Mancuso telefona alla ex moglie Lidia, chiedendo il suo aiuto. "È inoltre editorialista di ""La Stampa"" e cura una rubrica su ""Panorama""." "Nell'area è oggi presente un grande parco di pannelli solari nel piazzale principale." Il giardino fu pure arricchito, aggiungendovi statue attribuite ad Antonio Gai. "L'inizio della stagione del riposo è segnalato dall'ingiallimento delle foglie.." Con tale norma, lo spazio ha la struttura di spazio normato. Si nutre principalmente di piante di erba medica, Trifolium e altre Fabaceae. È la seconda metropolitana più estesa del Brasile, dopo quella di San Paolo. De Mita Il fine è quella di evocare una Venezia futuristica e allo stesso tempo settecentesca. "Julie tenta di riconquistare l'uomo, inizialmente senza successo." Un colore è composto da cinque carte di uno stesso seme. Attualmente è vicepresidente della European Mathematical Society. Tale corollario può essere usato per dimostrare la non regolarità di un linguaggio. Le semiali avevano un diedro positivo molto marcato. Finalmente una persona poteva stare in piedi nel furgone senza doversi piegare. Per tali motivi, Wind e Peppermint chiesero la cessazione della causa. Da allora è uno dei pilastri della formazione. Sono presenti dei cuscinetti plantari larghi e lisci. Si trovano inoltre in Malaysia e Thailandia. Il piazzale ferroviario è composto da un unico binario. "L'esperienza nel massimo campionato dura un anno: gli emiliani retrocedono immediatamente." "Sono le prigioni storiche di Castel Sant'Angelo." I vapori hanno potere anestetico. Viene confermato sulla panchina pisana Gian Piero Ventura. Le relazioni tra donne sono estremamente complicate. "Alcuni governi hanno implementato politiche eugenetiche di sterilizzazione forzata per gruppi di popolazione ""indesiderati""." Lo scopo della fondazione è quello di generare fondi per vari programmi educativi. Beaumont scrisse in seguito un romanzo sui rapporti razziali negli Stati Uniti. Il torneo fu vinto da Bobby Fischer. "I telai più vecchi parteciparono al ""Trofeo Nazionale""." "Davanti all'esterrefatto Dick, la ragazza scende e se ne parte in motocicletta con Harry." Igor Gal "L'area comprende anche zone umide pianeggianti importanti per gli uccelli migratori." Dopo morto divenne molto più noto per la sua produzione letteraria in dialetto calabrese. "Gli israeliani reagirono dotando di missili le loro Sa'ar." Arnold giura di vendicarsi. Sito della parrocchia Qui milita per due stagioni ottenendo buoni risultati. La band, perciò, fu formata da musicisti locali e, poi, scritturata dalla Geffen Records. La Weir approva il piano e la città inizia a discendere. Il nō veniva recitato da attori in maschera ed era basato su testi scritti. "L'area venne successivamente rinominata ""Kirtland Camp"", in onore del colonnello Roy S. Kirtland." "Il terzo singolo è ""Indian Summer"" ed esce a gennaio." Su ciascuna delle due aste più interne scorre un cursore. Purtuttavia, erano evidenti le contraddizioni tra queste opere. Ha frequentato le scuole elementari cattoliche. "Si tratta del primo disco di cover dell'artista." "È stata scelta dalla rivista ""Gente"" come ""La faccia dell'anno""." Oltre a tutto ciò, è una eccellente pilota, probabilmente migliore di Spike e Jet. "Quest'ultima, offerta senza costi aggiuntivi, era in dotazione anche alle berline della Oldsmobile." Completamente a trasmissione pneumatica, ha due tastiere e pedaliera. Janukovyč si considera un ucraino. Le squadre partecipanti furono suddivise in due gironi, quello Occidentale e quello Orientale. Per la Thatcher fu una sconfitta. A fine stagione fa ritorno dal prestito alla Fiorentina. La prima sezione è dedicata alla preistoria. La serie diventa maggiormente auto-conclusiva e meno serializzata. "Iniziò la carriera come giudice alla Corte d'Appello di Firenze." "E quel territorio era grosso come l'Europa." La festa è dedicata al santo patrono di Castelleone, san Donato. "Inizialmente l'album non riscuote un gran successo, ma in seguito diventerà disco d'oro." Esiste anche una implementazione open-source. Altra attività importante è il turismo, reso possibile dalla incredibile varietà del paesaggio amazzonico. "Essa è conosciuta per il suo sistema ferroviario e per l'attività portuale." Il capoluogo di contea è Rankin. Durante il periodo genovese, istituì la questura. Dominic Calegari Comizio del partito liberale al Borgo. "I due vi penetrano uno dopo l'altra." Progetta inoltre un disegno animato su Matrix. A metà luglio fu pubblicato il Manifesto della razza. La produzione industriale riuscì a fornire solo dieci battelli. Il film fu prodotto dalla Pallas Pictures. La fermata dei treni venne soppressa alla fine degli anni sessanta. Più tardi combatté contro gli insorti protestanti in Austria sotto il maresciallo von Pappenheim. I protagonisti sono Paperon de Paperoni, Paperino e i nipotini. La nomina cardinalizia fu occasione di grandi festeggiamenti a Ceneda, Udine e Venezia. La lettera ң non ha maiuscolo, perché non è mai in inizio di parola. I due primi classificati di ogni ripescaggio passarono al secondo turno. È conservata presso il Museo civico archeologico di Villa Mirabello a Varese. Nella registrazione si possono vedere spezzoni girati in studio Alcuni nomi sono ripetuti perché sono stati usati, in tempi diversi, per procedimenti diversi. Vettel rientra in gara alle spalle di Hamilton. Sono stati reperiti i risultati di alcuni incontri e la classifica parziale. "All'interno due androni voltati sono decorati da grottesche di Bernardino Poccetti." A New York, coordina il riempimento della palla di Capodanno con gas esplosivo. Le varietà più incolori, trasparenti, sono composte quasi esclusivamente di quarzo. "Nel complesso, l'aspetto di questi Rincoti ricorda quello dei Coleotteri." Oppure rimangono nel parco a fianco per rave party con altre persone. Da non dimenticare la versione, ugualmente popolare in Francia di Darío Moreno. Compone la colonna sonora per il nuovo spot Denim. Il Fondo è gestito da una sezione della Banca Nazionale del Lavoro. Durante gli anni in marina è diventato prima tenente e poi capitano di corvetta. Il video termina con la vittoria della squadra grazie ad una meta di Luca. "È stato sposato con l'attrice e cantante statunitense June Clyde." I modelli delle classi di peso superiori sono costituiti dal nuovo Transit. "Fu condannato a una multa e gli fu proibito l'esercizio della professione medica." "Già Vice Presidente dell'Istituto Immobiliare di Catania." Entrambi ebbero come successore il loro primogenito. Per questo, nel linguaggio comune, viene spesso usato come termine di paragone. Il seguente studio è caratteristico del suo stile. "Collana ""Oscar Mondadori""." "Quest'ultima rivela di essere in cerca di sua madre, una ricercatrice della Umbrella." Fiorisce da febbraio a maggio. Di conseguenza la maggior parte degli edifici visibili oggi risalgono al dopoguerra. Marilyn Monroe potrebbe aver partecipato al film come non accreditata. Coniugato, due figli Maria Federica e Luigi. Vi è anche la comparsa, come danzatrice, di Aishwarya Rai. Tutti i treni funzionano come i treni regionali. "È situata nell'area metropolitana Reno-Meno, è confinante con Francoforte." "Arturo e Bernardo sono abitanti dell'isola dei cavalieri e dei furfanti." Il progetto è guidato da Mario Ferraris, figlio di Romeo. Apprezzato per il talento, venne aiutato economicamente da un socio del club stesso. Le ultime sei, invece, lottavano per non retrocedere. Anche le scene ai piedi della croce e sopra la testa scompaiono. Negli ultimi decenni, il campo è stato visitato da tre papi. Il nome non è portato da alcuna santa, quindi è adespota. La stazione è servita dalla linea Seibu Ikebukuro delle Ferrovie Seibu. Barber risiede a Tucson con la moglie e le due figlie. Il quindicenne Mitch Taylor viene ammesso in una scuola speciale, frequentata da studenti geniali. A giacimenti di petrolio è quasi sempre associato del gas naturale. Non mancano alcune opere tradotte da fonderie specializzate in ghisa e ceramica. "È uno degli ingredienti principali degli ""involtini di Fénis""." Ben presto, però, il progetto fallì. Tra i suoi fratelli, hanno una certa notorietà anche Gilles e Jacques Boileau. Nam Gyu-ri decise di riunirsi alle ex-compagne per le ultime promozioni. In seguito venne destinato alla sede di Malaga. "È tra i fondatori dell’""Antigruppo Siciliano"" e non ha mai pubblicato in volume." "Esplicitata nella regola ""non p ma q"" oppure ""p o piuttosto q""." Si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria principale di Baku. Giappone, inizi del periodo Meiji. Una colonia di Skrull viene salvata da una armata dei Costruttori da Silver Surfer. Sono state registrazioni sperimentali. Il borgo gode del riconoscimento onorifico da parte della Corona britannica. Il film fu prodotto da Ferdinand Zecca per la Pathé Frères. È a New York che Hurt incontra il musicista blues Lonnie Johnson. "Da lì fu chiamato come professore all'Università di Rostock e come giureconsulto della città." Amanda cerca di lasciare la casa. Il contorno è pentagonale e arrotondato e il corpo è appiattito. "Yasser ha iniziato a giocare a calcio frequentando l'Aspire Academy in Qatar." Furono nominati presidente Francesco Gera e vicepresidente Cosimo Ridolfi. Durante questo periodo, è stato ceduto in prestito al Vidar. Tra questi ultimi vi fu proprio il palazzo Amendolea-Cavatore, già Rodinò-Lidonnici. In quella stessa notte, Charlie conduce Eliza da Jasper. Dopo il Festival, Chiyo si ricongiunge con Chin. Felicia lo guarda, apre la porta e la richiude dietro di sé. Certo lo scenario risente del difetto iniziale. Aggiungiamo la fondamentale vanità, evidente sintomo in lui di una carenza di spessore interiore. La maggior parte delle applicazioni supporta entrambe le modalità, orizzontale e verticale. Prendono il nome da Medusa, la più nota delle tre gorgoni. Un nuovo delitto viene poi commesso in casa. Charles Godfrey Gunther Il Ducato di Somerset ed il Marchesato di Hertford, furono devoluti alla famiglia Seymour. Nuovamente il film viene stroncato dalla critica e non ottiene grande successo al botteghino. Collegio uninominale di Taranto Pee-wee però incrocia nuovamente Andy che lo insegue. "I Costa si salvarono grazie alla rete di solidarietà dell'ambiente repubblicano." Venne combattuta dai polacchi, comandati dal generale Józef Haller e il Deutsches Heer. Le aggregazioni per la riproduzione tuttavia non durano a lungo, ma solamente pochi giorni. Achille Grandi, che entrano subito in funzione. Tuttavia, a maggiori altitudini, le ampiezze delle maree diventano molto grandi. "Ora abbiamo bisogno d'ingressi da dare in pasto alla mappa." Non occorre dire quale catastrofe poteva accadere se, invece di proclami, avessero gettato bombe. Parola, allora, confessa la sua menzogna. Sofia di Sassonia-Weissenfels "Ha fatto anche da allenatore nella nona stagione del reality show ""The Ultimate Fighter""." Della città ottocentesca rimasero soltanto le tre piazze quadrate e parte della Cittadella. "La questione della sua appartenenza al ""phylum"" delle lingue khoisan è controversa." La copertina del disco si serve di alcune illustrazioni di Gustave Doré. Il tema predominante del lavoro è il tempo. Il grado fa parte degli Ufficiali inferiori. Il gruppo si scioglie nello stesso anno. Protagonista e ambientazione sono i medesimi dei precedenti volumi. Tutti i premi sono stati consegnati dal vescovo Claudio Stagni. A livello amministrativo, l’area consisteva nel Voivodato di Vilnius e nel Voivodato di Trakai. Questo causa un rimescolamento e una selezione dei resti del naufragio. Carlos Pérez Rial Il brano è usato nello spot pubblicitario della Wind. Il suo cognome non è noto. "Il titolo era ispirato a quello del quotidiano russo ""Iskra""." Successive applicazioni di colori differenti possono produrre effetti molto complessi e di grande raffinatezza. Questi volumi hanno diverse funzioni. La maggior parte delle apparecchiature ha anche restrizioni di livello. I seguaci del principe di Halyč cantano in suo onore. Alcuni di questi stati sono previsti ma non ancora scoperti; altri non sono confermati. Nel medioevo era considerato la più alta cima delle Alpi. "È abbastanza evidente che il morfo ""ri-"" significa {di nuovo}." La somma rappresentava la metà del reddito annuale del Ducato. Interpretato da Dean Armstrong, Blake è stato uno dei principali amori di Ted. Una coppia, per non rinunciare agli agi, si prostituisce. Trasmissione integralmente meccanica. Se io non mi sono arrabbiata, non so perché altri siano turbati. "Il partito si richiama ai principi del socialismo democratico, della Socialdemocrazia e dell'anticapitalismo." Si riproduce in estate. Mandata in riparazione, tornò in navigazione a fine luglio. Le sale interne sono decorate con affreschi barocchi. Mentre era negli Stati Uniti, fece visita al generale Joseph Stilwell, in California. "Si riportano di seguito le specie prevalenti di piante utilizzate nei ""giardini formali""." "La comunità prende il nome da Rowena, un personaggio del romanzo ""Ivanhoe""." "A destra dell'altare un Crocifisso ligneo di autore ignoto." Maria e Giovanni. Notizie sul feudo di Bergolo Johnny Norton, colpito dal tentato suicidio di Rosalind, decide di ritornare con lei. Ma il padre di lei si era opposto a quel matrimonio. È una specie rustica che si adatta anche a terreni poveri, moderatamente salini, acidi. "Tipicamente tali strumenti sono prodotti strutturati ""ad hoc""." Dopo la sua morte Burton venne seppellito nel cimitero di Mount Jerome. Lo scudo è sormontato da una corona merlata dorata e con bordi rossi. William Browder La pinna caudale è profondamente forcuta.. Del passato di Senza-Nome si sa che era una regina della Covata. "Il singolo ha ottenuto la certificazione disco d'oro in Australia e Nuova Zelanda." "Alla fine della stagione Delle Donne riceve il premio di Rookie dell'anno." "Ha servito come generale di fanteria nell'esercito prussiano." "L'evoluzione si verificò inizialmente a Caere, a Veio e a Falerii." Terzani protegge la modella francese che ha assistito al delitto. "Quando l'uomo capirà i suoi errori, essi potranno finalmente unirsi a loro." "Ha iniziato la carriera da allenatore alla guida dell'Odd Grenland." In previsione di aumentare nuovamente il numero dei club, venne retrocessa una sola squadra. Successivamente decide di raggiungere Naruto nel Paese del Ferro. Studia recitazione al Lee Strasberg Institute. Giudici ospiti della puntata sono Tiffany Pollard e Joel McHale. Tra le unità impiegate una portaerei, diversi sottomarini e altri mezzi militari. È noto soprattutto per le sue vedute di città dei Paesi Bassi orientale. Frequenta la Columbia University a New York dove studia scienze politiche e economia. Lion, che è entrato in un gruppo di supereroi. "In gioventù si applicò allo studio della religione, della musica e infine dell'arte." Sherman morì meno di un mese prima del suo centesimo compleanno. Si nutre di insetti, particolarmente di coleotteri, formiche volanti e falene. In estate viene nuovamente ceduto in prestito, al Boca Juniors. "Questa porta è chiamata ""Porta dell'Italia""." Egli doveva la propria formazione alla propria condizione di aristocratico. Anche Henry de Percy era presente come veterano nella cavalleria mobile. Il padre era di origine olandese e la mamma di origini africane. Il distretto comprende gran parte della provincia di Siena. Guglielmo di Tolosa I bracci a C fissi non hanno tali limitazioni, ma richiedono più spazio. Agnieszka Radwańska ha vinto contro Heather Watson ed ha passato il turno. "A metà aprile tutto era pronto per l'attacco." "Gabriel rifiuta e la donna, che lo aveva considerando un ""B"", lo tramortisce." Le influenze venete risultano filtrate dalla cultura lombarda e dalla presenza del Moroni. Trovandosi relativamente vicino al Sole, Aldebaran ne condivide lo stesso ambiente galattico. È considerato una leggenda del calcio ghanese. Questi versi non sono caratterizzati dalla presenza delle rune. Dal dischetto, più che i tiratori, salgono in cattedra i portieri. "Ha lavorato su tutti i film della saga ""Pirati dei Caraibi""." Possono essere considerati equivalenti alle ecozone terrestri. Infine le due amiche cercheranno il vero padre di Olivia. Tutti i suoi titoli nobiliari, sia inglesi che scozzesi, vennero così ad estinguersi. Al suo caso viene assegnato il giovane agente Jack Solomon. "Crocifisso"", caratterizzata dal campanile a vela e dal suo stile composito." "La maggior parte della sua giovinezza trascorse nella tenuta di famiglia a Kon'kovo." Tuttavia anche tra i giovani esistono delle rilevanti differenze. "Per la prima volta ""Wipeout"" è predisposto per il multiplayer contemporaneo di quattro giocatori." Il titolo cattedrale è onorifico e storico, risalente al periodo prima della riforma scozzese. Questi tenevano in conto le variabili e mandavano ai cannoni le coordinate calcolate. "Bob Dylan disse che l'incontro con George gli cambiò la vita." La lama viene conficcata verticalmente nel terreno con la spinta di una forza statica. Poco dopo, fu deportato nel campo di concentramento di Majdanek a Lublino. Le condizioni operative nelle regioni montuose della Pacific Extension si sono rivelate difficili. Un altro risultato da ricordare è la Formula di inversione di Lagrange. La base Edwards è, inoltre, un luogo di atterraggio degli Space Shuttle. Poi rifecero tutto. La sua musica mescola elementi di jazz, funk, soul, e musica folk. Fa anche parte della Comunità montana Alto Vastese. Il centro originario era diviso tra Castel Camponeschi e Villa Prata. È un western statunitense con Bill Elliott, Marie Windsor, Forrest Tucker e Jim Davis. Così una doppia mensola nella facciata lo consegue. La coda è relativamente breve e termina con un ciuffo di peli bianchi. La formula prevede un girone di andata e ritorno. Per questo suo atto ottenne la Medaglia di bronzo al valor militare. "Durante l'estate la programmazione prosegue con varie manifestazioni allestite nel chiostro." Le ragioni della sua creazione erano principalmente economiche e nazionalistiche. Tre secoli quasi vuoti di poesia, ormai composta in persiano e in turco. Cresce su suoli ricchi e fertili nelle aree soleggiate della foresta tropicale. La mancanza di risultati costò alla scuderia il sorpasso della McLaren nel campionato costruttori. Da allora si è esibita ad Erie. "Era il fratello dell'ex garante per la protezione dei dati personali, Stefano." Il santuario di Bonaria è stato scenario delle visite di quattro papi. I tarsi terminano in corrispondenza del bordo palpebrale. Il mistero non si limita allo scambio di corpi: chi vuole uccidere Satoru? "I bambini liberati a Bergen-Belsen provenienti dai paesi dell'Europa occidentale furono presto rimpatriati." Il combattimento si svolge con energia. I testi e le musiche sono di Giuliano Sangiorgi. "In origine la diocesi comprendeva l'intero Stato del Dakota del Nord." Essa si applica attualmente alle case del Liechtenstein, Giappone e Giordania. Il suo simbolo è costituito da raggi verdi che scaturiscono da un pugno nero. Inoltre la maggior parte della sua musica sacra aveva un accompagnamento orchestrale. Soulja Boy è stato rilasciato, su cauzione, lo stesso giorno. Bogdan Mara Il legno viene utilizzato per realizzare travi e mobili di casa. Se possibile adora trascorrere la maggior parte del tempo con il suo padrone. "Il governatore generale rappresentava l'impero olandese e la Corona." Ad alcuni membri del campo erano assegnati compiti specifici. Conforme alla legge nr. Quindi la via esce in comune con la via Cassin. Collega piazza del Duomo a piazza dei Signori. Il nome dinastico Tai Zong significa “Grande antenato”. La fiera è allestita a Bergamo in via Lunga Bergamo. "Alla fine dell'anno l'album è tra i Best of the Year." I trust del Liechtenstein, al contrario, non sono tassati. Ghibellini quindi nemici di Bologna e nemici del Papa. In seguito, The Hurricane arrivò a bordo ring per evitare ulteriori interferenze di Flair. Il secondo, terzo e quarto duca furono tutti marescialli di Francia. "È frequente nell'anziano sottoposto a terapia antibiotica prolungata." Doveva insomma lasciarlo in pace e così fu. La squadra milita nella seconda divisione saudita dopo essere retrocessa dalla prima. È obbligatoriamente un membro del clero, spesso un giovane prete appartenente al clero secolare. Have You Met Inez Jones? Armee che stava invece puntando a raggiungere il Volga a Stalingrado. Il nome era dovuto alla prossimità della parte terminale del fiume Elba. Batista diventa sergente, sostituendo così il defunto Doakes. Il partito fa costante richiamo al patriottismo russo, oltre che al comunismo. "L'isola sulla quale sorge vanta circa cento spiagge di vario tipo." Alla fine vincono Rocky e Cece ma appena lo sanno si addormentano. Sede archeologica di valore, con tracce di insediamenti piceni. Altri paradossi tendono invece a cercare contraddizioni interne alla teoria della relatività. Il tentativo di corrompere il predicatore fallisce ugualmente. È un abile blader. "Un'altra mitragliatrice era situata in una gondola integrata nella parte inferiore della fusoliera." È forse uno dei quadri più caratteristici del periodo giovanile del pittore. Fu insignito per ben due volte del titolo di Eroe del Lavoro Socialista. Come comprensibile dal nome, la stazione si trova di fronte alla Birreria Sapporo. Durante la manifestazione, non scende però in campo. Si riaprirono le vie commerciali e di comunicazione: olio, sale, legname, carne, ecc. "All'epoca della Rivoluzione francese la popolazione della regione vi aderì entusiasticamente." "La nuova versione di ""Are You Done with Me"" è stata pubblicata come singolo." Qualche anno dopo si ritirò a vita privata fino alla morte. Il discorso è stato ben compreso e molto apprezzato dagli studenti. Il tronco può raggiungere il metro di diametro. Nel resto del campionato è invece titolare. Questi ultimi composti, molti tossici, danneggiarono seriamente la sua salute. Gli equipaggi erano formati da soldati inglesi, australiani, neozelandesi, canadesi e sudafricani. "I saggi ""Il grande cinema di Fantascienza." Di essa ne rimangono solo i ruderi. Le tappe portarono Zucchero in Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Spagna, Danimarca e Belgio. Il film fu distribuito anche in Portogallo. "Ispirate al ""Progetto Uomo"" nascono diverse esperienze sia a Roma sia in diversi paesi." Tipici esempi di radiazioni sono la luce ed il calore. In una delle serate passate in gruppo si festeggia il compleanno di Spider. Tuttavia ebbe poco tempo per essere posta in servizio. Sulle facce sono incisi i nomi dei caduti. La Pixar ringraziò Dyer per il suo contribuito con una proiezione privata del corto. Questo abbinamento è unico in Italia, mentre è più diffuso in Inghilterra. Quasi tutte le case sono abbellite da formelle che illustrano episodi biblici. "Questo è il problema di ciò che si chiama ""Chiesa""." Brian Wilson sviluppò i suoi innovativi metodi produttivi nel corso di svariati anni. Le parti rimanenti rimangono invariate. Questo minuscolo villaggio è noto in tutto il mondo per il formaggio Camembert. Qui però conosce una giovane viziata e petulante che alla fine sposerà. De Mari Il loro numero è estremamente variabile. Tu popolo povero e abbattuto cosa farai? "Ted Peterson, designer di ""Arena"", disse: ""Non abbiamo inventato nulla." Alcune non sono nemmeno fatte di pietra ma di altri materiali di alta tecnologia. Il colle divide in due le caratteristiche territoriali del parco. "Entrambi i brani sono stati inseriti nella raccolta ""Raffica""." Ora è dirigente del Benetton Pallacanestro Treviso. Generalmente osannato o ignorato, raramente Debord ha ricevuto critiche. Venivano organizzati annualmente concorsi di pittura e architettura. È possibile usarlo sia via gui che via riga di comando. "Di seguito sono elencate le brevi definizioni di queste parti del ""flagello""." Si può dunque stare certi che il film in lavorazione avrà una pubblicità travolgente. "I trenta cavalieri ""da parata"", più che da combattimento, non tentarono alcuna resistenza." Nello stesso anno fu nominato segretario della locale Unione del Lavoro. Il suo romanzo era dunque la storia di un adolescente. "Al culto dell'immagine miracolosa fu aggiunto quello dei santi Eligio ed Emidio." La Convenzione di Stoccolma fu poi sostituita dalla Convenzione di Vaduz. È una specie costiera, talvolta può essere trovata nelle pozze di scogliera. Inizia a lavorare in televisione come aiuto, ma involontariamente fa dei danni. Ha lasciato numerosi manoscritti, che sono conservati nella Biblioteca Estense. Si presenta come una polvere cristallina arancione brillante, rosso-arancione o quasi nera. "Un'altra versione di questo dipinto è al Louvre." Segue pulpito rinascimentale in pietra serena. "Un ulteriore problema, ancor oggi non del tutto risolto, riguarda la normalizzazione dell'occitano." La colonna sonora è stata composta dai Baustelle. Fargo è sede della North Dakota State University. Sugar apparteneva a Carlo, principe del Galles e alla principessa Anna. Confina inoltre con la Finlandia. "Nella tradizione indù, si dice che l'albero di sal sia favorito da Vishnu." Il termine è utilizzato per indicare chi parla senza dire nulla. Tragici risultati sembrano inevitabili. Bim bum bam Sono numerose le tradizioni di Seminara, soprattutto legate a festeggiamenti religiosi. Non si sa molto della vita e delle opere di Omero il giovane. Per evitare il rallentamento delle sfere si usano piccoli movimenti circolari della mano. "Parla della speranza di riscatto da ""secoli di fango, anni di inganno""." May è una normale donna di una certa età che improvvisamente rimane vedova. Durante la seconda guerra mondiale il palazzo fu pesantemente bombardato e parzialmente distrutto. "In seguito, trasporta l'esperienza acquisita nel mondo fantasy in una fortunata serie di romanzi." Avere il colesterolo buono basso è più pericoloso che avere il colesterolo totale alto. Ambedue i lavori furono certificati dischi di platino negli Stati Uniti. Egli divenne famoso come architetto. È inoltre attraversato dal fiume Rur. Accanto ad essa esisteva un piccolo romitorio. Anche dal punto di vista economico, il governo aveva di fronte una crescente instabilità. "La gondola di comando era in posizione avanzata e separata dall'involucro." Il campus vanta dei servizi per la comunità fra i quali una piscina olimpionica. Gli ospiti della prima puntata sono Enrico Montesano e Rita Pavone. Il canino superiore era molto sviluppato, mentre gli incisivi erano piuttosto ridotti. Le debuttanti erano: Camerun, Algeria, Honduras, Nuova Zelanda e Kuwait. Otto sono le donne, ventisette uomini, trentuno bianchi americani e quattro afroamericani. Il capoluogo di contea è Mena. "È presente anche in altri tessuti, come l'epididimo, e in forma solubile nel siero." Durante la I Guerra Mondiale è in Francia e combatte nella Legione Garibaldina. Dalla comparsa della fillossera della vite lottò contro questo pericolo per la viticoltura. Dopo il divorzio si è risposata e ora vive in Inghilterra. "La Viaggio è una berlina ""fastback""." "All'interno della chiesa è conservato anche un ciborio, probabilmente di Benedetto da Maiano." I depositi. Le varie funzionalità richiamate appaiono come finestre con immagini e testi in inglese. Anche i suoi fratelli Albert, Frank e George erano attori. Ciascuno possiede un determinato potere. Anche gli impennaggi, di tipo classico, avevano forme squadrate. Sa parlare anche francese e inglese. "Fa parte dell'area metropolitana di Waterloo-Cedar Falls." La canzone parla di due modesti uomini che si incontrano tre volte. La prima squadra calcistica milita in terza categoria. È possibile attraversare il Danubio con servizio regolare di traghetto. La lotta per le investiture fu molto sentita in questi luoghi. Tradotto in carcere, si suicidò il giorno precedente al giudizio.. "La seconda dorsale è piccola, di dimensioni quasi identiche all'anale." Nel mese di luglio si giunse ad un momento storico per la Pallacanestro Cantù. Parzialmente egli lavorò insieme al fratello Carlo Angelini. Entrò in seminario dopo le scuole elementari. Resta ben poco del decoro barocco e neoclassico. Da secoli il fenomeno balbuzie si distingue considerevolmente nella società in generale. È di passo in Gambia e Senegal. Non avete pagato tutto! Il suo testo è la consacrazione di molti postulati sociali della Rivoluzione Messicana. La parola finale alla Cassazione. Trasferitosi subito dopo in Brasile, vi ha aperto il proprio studio professionale. È stato eletto nella Basketball Hall of Fame. La facciata ha le forme del manierismo romano ed è opera di Giovanni Fontana. Una purezza elevata è indice di un basso contenuto di altri gas. Non si registrarono perdite umane, sebbene due persone rimasero leggermente ferite. Le staffette miste furono quattro, disputate in tre diverse località. Ciò non accade nel romanzo, il quale finisce con un finale aperto. "L'amore è il punto fermo di questo universo." "Entrò nell'ordine benedettino." "Durante gli spostamenti gli stormi formano le classiche ""V"" nel cielo." Il sottobosco è piuttosto eterogeneo. Lo stato presenta numerose valli. La modella di un povero artista è attratta dal ricco mecenate del pittore. Del brano sono state inoltre realizzate numerose versioni, sia strumentali sia cantate. "Dave fa parte del consiglio dell'organizzazione come membro onorario." Queste nuove piccole infrastrutture sono state eliminate al termine del conflitto. Sua madre è di origini Italiane e Spagnole, mentre suo padre è messicano. Probabilmente questo animale viveva sul fondo marino e si spostava grazie alle corte zampe. Musiche composte da Oliver Nelson. Infatti la chiesa è di giurisdizione comunale. Il musical è stato un fiasco. In seguito il battaglione continuò a combattere assieme alla I Armata fino a Tunisi. "A Fermo gli è stata dedicata una via, ""Largo Alvaro Valentini""." Il mosaicista Riccardo Licata si trasferisce in gioventù con la madre a Venezia. La gestione è effettuata dalla concessionaria Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova. Se i due non avessero disobbedito alle istruzioni impartite, sarebbero deceduti in orbita. Altri saggi sono sul massacro di Srebrenica e sul genocidio. Il film è stato girato ad Agua Dulce, California. "Il lago si è evoluto in un'area ecologicamente importante." Distruggendola si potranno ottenere dei potenziamenti per le armi o delle abilità. Mena, giovane contadina ingannata da un proprietario terriero senza scrupoli. Gli studiosi del passato registrarono associazioni costituite da migliaia di capi. "Tuttavia, l'evoluzione delle armi anticarro rese tali corazze meno efficaci e protettive." Tale evento venne però successivamente cancellato. Inoltre la tecnica di questo strumento, applicata alla musica indiana, è relativamente semplice. "Cronache e Storia""." Le grafiche del disco sono state completamente realizzate dalla band. Bart fugge dal piano e trionfalmente torna a giocare. "L'economia si basava quasi esclusivamente su agricoltura e pastorizia delle vicine Alpi biellesi." "L'architetto fu sepolto nella basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze." I vincitori dei quarti si qualificano per le semifinali. "L'incontro termina quando tutti i combattimenti di una squadra finiscono fuori combattimento." Si presenta come liquido incolore. Vi si possono trovare una grande varietà di frutti di mare, crostacei e pesci. Adatto per accompagnare antipasti, primi e secondi leggeri, come carni bianche. Per Leali, invece venne realizzato un nuovo testo in italiano da Mogol. La penultima avrebbe, invece, disputato uno spareggio con la sesta classificata della seconda divisione. "L'unica soddisfazione stagionale potrebbe arrivare in ambito europeo." Il suo inverso è la fluidità. "Corsa Automobilistica organizzata dalla ""Scorzè Corse"" nella terza settimana di agosto." I piedritti sono assorbiti nella muratura dei due palazzi ai lati. La sua abilità nel gioco aereo lo rende un avversario pericoloso su palla inattiva. Maggiore è il tenore del metallo prezioso maggiore sarà il valore del prodotto. "L'unità produttiva venne realizzata nel polo chimico di Marghera." Il vecchio ponte sarà invece demolito dopo aver terminato e inaugurato quello nuovo. No, ma ci sono arie molto ben fatte, buone caratterizzazioni, e melodie piacevoli. "Alcuni capolini sono posizionati sui rami inferiori e risultano del tutto indipendenti dall'infiorescenza principale." Si lascia ulteriormente ispirare frequentando scuole serali, facendo audizioni, scrivendo soggetti e leggendo libri. "Ma, dell'omicidio, viene incolpato Connors, che è processato e condannato a morte." Ne venne ritrovata una piccola quantità. Sorge in via Conte Rocco Stella. "Il matrimonio viene celebrato nella miniserie ""War of Kings""." Si riscontrano anche rari casi su pendenze bassissime in prossimità delle zone costiere. "Ad agosto, uno degli eventi più attesi è il ""carnevale estivo""." È anche molto nota la sua abilità nel freestyle. Il film è una biografia romanzata del musicista e paroliere napoletano Salvatore Gambardella. Attaccava una specifica, chiamata individuale, di solito una figura politica o culturale. Le foglie hanno margini dentati e venature secondarie palmate. All’inaugurazione seguì una lunga serie di discorsi commemorativi. Il suo fiore preferito è la campanula argentata. Pandolfo si vendicò aiutando i guelfi di Urbino a cacciare i ghibellini. Non è stato creato alcun promo. Sala da pranzo, verande-fumatoi e cabine disponevano di aria condizionata. Viene dunque uccisa da Clint in un impeto di rabbia. In seguito fu commentatore degli eventi motoristici per le reti televisive commerciali britanniche. Esistevano due versioni differenti della capsula. È il quarto comune più esteso della Calabria. Bianco sottolineò la regolarità del processo. "Nella città c'è anche il Conservatorio Francesco Cilea." Vi è una coniugazione affermativa e una coniugazione negativa. "Innamoratosi di tali oggetti d'arte primitiva, pianificò subito una nuova spedizione in Nuova Guinea." Mariano Álvarez Tutte le unità erano fornite di freno Westinghouse. In doppio è stata sconfitta due volte in finale. "Chiesa tipica dell'arte e dell'architettura gallurese, interamente granitica." "La stessa sera fu bruciato l'albero della libertà." Gli sono attribuiti la chiesa di San Marcellino e il palazzetto Eucherio Sanvitale. Questo metodo può essere usato anche per costruire test di verifica delle ipotesi. "Gli attacchi degli ""U-Boot"" all'interno del branco non erano completamente organizzati." La trazione fu classica, a vapore, e in seguito con automotrici. Il ramo femorale è esclusivamente cutaneo. "I numerosi tentativi per trovare l'origine di entrambi i virus sono finora risultati vani." Nei pressi del colle è presente il rifugio Teodulo. Negli anni settanta diviene segretario provinciale del Fronte della Gioventù. "Per alcuni, anche i cosiddetti vibratori vanno considerati per estensione un tipo di ""dildo""." Tuttavia il tentativo non ebbe successo. "È dotata di quattro ascensori per raggiungere l'uscita." Era un complesso imponente, dove trovarono ospitalità re e imperatori quando risiedevano a Pavia. Night Angel G. approfondisce i sogni, le preoccupazioni e uno spaccato di vita di entrambi. La sala viene utilizzata per ricevimenti e, occasionalmente, per cene. Nel caso delle orchestre il musicista può essere in piedi. Le ali sono bianco-lattiginose, con nervature giallo-biancastre. È una delle tredici borgate marinare che partecipano ogni anno al Palio del Golfo. Ad ottobre il rover è ancora immobile ma funzionante. Considerato uno standard blues, è la canzone più conosciuta di Junior Wells. "L'album presenta una veste grafica unica e particolare, opera del pittore Bruno Aller." Persone di nome Nathaniel I fasti consolari riportano che anche il nonno portava il nome Gneo. La compagnia è inoltre azionista di minoranza dei Boston Red Sox. Nasce così il connubio fra stile Liberty e legno curvato. "Successivamente, fece parte del ""limes"" dei Bizantini a difesa dai Longobardi." Venne succeduto dal cugino Massimiliano di Baden. Tutto quel che c’è da sapere su Garanzia Giovani "Rachel lo avverte di un'organizzazione prima di essere portata via." "L'esercito vichingo era in inferiorità numerica rispetto ai sassoni di Alfredo il Grande." "L'uomo rifiuta, ma la ragazza gli dà un libriccino." Remember When? Sua madre era Anna Wallenberg. In questo frangente Ducati riesce comunque a fare suo il titolo costruttori di categoria. La chiesa è tuttora abbandonata e continua lentamente a sprofondare. Il Tagikistan non riconosce alcun tipo di unione tra persone dello stesso sesso. Single Collection Vol. Il Gruppo ha continuato a svilupparsi in un Gruppo industriale integrato, altamente diversificato. Il giovane scopre la vera identità di Mollie e fa riconciliare nonno e nipote. "Nel post Google ha dichiarato che l'attacco ha avuto origine in Cina." Erano anni di profonda crisi politica, sociale ed economica. Il meccanismo della distribuzione era del tipo Stephenson. Nel periodo asburgico fu costruito anche il ponte sul Tartaro. St. Joseph è sede della Missouri Western State University. Il comune fa parte del territorio del Nord Milano. Ci sono scuole primarie e secondarie delle tre religioni concordate. Ebbe anche incarico da Francesco di costruire il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. "La formazione che ha eseguito il gruppo venne considerata come ""The Ladders""." Questa edizione è stata la seconda aperta anche alla categoria Élite uomini e donne. "D'You Know What I Mean?" Era di corporatura minuta. "Nello stesso anno, ""The World"" appare in ""Punk-O-Rama Vol." Il corpo divenne il maggior responsabile dei lavori pubblici. Fu durante questo viaggio che iniziò a imparare l’arte della navigazione. Lavorò in seguito nel campo di transito di Westerbork come assistente sociale. Listen Without Prejudice Vol. Le Bene Gesserit hanno inoltrato una protesta formale contro il complotto Corrino. Ritiratosi a vita privata a Mira, vi morì due anni dopo. "Senza di essa, la religione, la storia, la letteratura e l'arte sarebbero inutili""." Nello stesso anno il club vince il titolo italiano di fioretto a squadre. Ha studiato presso la Sam Houston State University e il Kansas City Art Institute. The Races of Europe "È sede vescovile ed è la capitale dell'omonima provincia." "Per taluni, come Giusto Grion, l'autore è Brunetto Latini." "Al contrario di altre opere dell'autore francese non presenta elementi fantascientifici." I plug-ins sono interconnessi e condividono fra loro informazioni utilizzando un knowledge base. Il campionato è stato vinto dal Valur per la ventunesima volta nella sua storia. Dai pontefici fu spesso impiegato come uomo di fiducia per diversi incarichi. Elías Aguilar Barilli fu soprattutto scrittore. "Per l'album tratto da ""Chica vampiro"", scrive alcuni brani." Bill Clark Quindi mescolare un cucchiaio di aceto nella farina di mais bagnata. I giocatori però non si fermano e provocano una tremenda collisione. Gli uomini non vennero bendati. The Mysterious Stranger Si ritiene che queste rima si siano formate per smottamenti avvenuti in zone profonde. Comprendeva parte del comune di Saint-Herblain e il comune di Indre. Le principali sono le isole di North Bass, Middle Bass e South Bass. Red Wallace "Il titolo completo fu ""William Faulkner's The Sound and the Fury""." La squadra detentrice del titolo erano i Rangers. "Il Molde ha centrato il titolo anche l'anno seguente." Andrew e Garret promettono di fare il lavoro per salvare Steph. Dalla loro unione nacque una figlia, Charlotte Brown. "Ancora oggi, in quel luogo, esiste un borgo denominato ""Saraceni""." Deeks e Kensi vanno alla ricerca della meta del loro viaggio di nozze. Inno alla gioia La nuova versione è interamente cantata dalla Scherzinger. In entrambe le trasmissioni ha fatto uso della candid camera per scopi giornalistici. Era un discendente di William Douglas, I duca di Queensberry. Al di fuori degli Stati Uniti il singolo non è stato pubblicato. Appare anche quando tutti gli altri personaggi appaiono per rivedere il film tutti insieme. "Come ""Carmen Sylva"", scrisse con facilità in tedesco, rumeno, francese e inglese." Rientrato in Francia, partecipò agli assedi di Neuss e Nancy e ad ulteriori conflitti. Alcuni carri montano cannoni antiaerei. Di notte, vanno in cerca di cibo, spesso arrampicandosi sugli alberi. Comunque, riuscì a mantenere i propri domini a Wiener Neustadt. "Con l'aiuto del membro della Tribù Indigo Munk, la distrusse dopo averle detto addio." Per un periodo ha vissuto nei Paesi Bassi, dove ha militato nei Groningen Grizzlies. "Ebbe la decorazione della medaglia d'argento al valor militare." "Ha vinto il ""Best Lead Actress Award"" nel settimo Seiyu Awards." Il retro della stele C mostra uno dei pochi testi scritti in Epi-Olmeco. "Per questa azione gli fu successivamente concessa la Medaglia d'oro al valor militare." La maggioranza della popolazione era infatti passata alla Riforma. Dopo la battaglia, Early decise di ritirarsi piuttosto che assaltare la capitale federale. Viene percorso in senso orario. Era devoto del culto di Vesta, come pure lo era la moglie. Robinson non solo era deputato a difendere sulle corse ma anche sui passaggi. "È la terza opera lirica di Honegger, dopo ""Le Roi David"" e ""Judith""." Notizia accolta con qualche perplessità in Sardegna. Vinse però la Coppa dei Campioni in finale col Benfica. I suoi generi principali sono il pop e il rhythm and blues. Ero là solo per assisterlo, ma fu il momento culminante della mia vita. Restò nel club per due stagioni, al termine delle quali si ritirò. "Nuove immagini raccolte l'anno seguente mostrano gli anelli in modo molto più evidente." Adiacente alla costruzione fu eretta una chiesetta dedicata a S. Antonio. Per il re Erode, la giovane Salomè esegue la danza dei sette veli. Il film si basa su una vicenda reale. La Simon non si è mai sposata e non ha avuto figli. George Orr si accorge che i suoi sogni iniziano a diventare realtà. Ella aveva sedici anni al momento del matrimonio. Oltre al premio Oscar, Helen Mirren ha vinto numerosi premi per le sue interpretazioni. Fu proprio suo padre ad insegnargli i primi rudimenti della pittura. Appare più volte attraverso i libri insieme alle sue figlie. Gli amplificatori più moderni possono presentare un display. Nella fabbrica della Renault viene costruito il modello Renault Scénic. "Il volume ""Il Language Testing." Al largo, di fronte alla spiaggia, si trova il faraglione Pan di Zucchero. "La traduzione è basata sul testo inglese della ""Centennial Edition"" delle Opere di Steinbeck." "L'unica controindicazione è legata alla possibile ipersensibilità causata dai materiali usati su soggetti predisposti." Non si conoscono endemismi italiani. Questi componimenti poetici, di grande interesse storico e letterario, sono tuttora inediti. "Il colore del nuovo dispositivo di sicurezza ""Halo"" è anche esso rosa." Giorgio Borg Olivier Noel Pemberton-Billing diede origine alla Pemberton-Billing, Ltd. Le parti dorsali sono fulvo-olivastre, mentre le parti inferiori sono giallo-brunastre. "Un'altra ""dark ride"" a tema fatato è ""Elf Ride"" a Europa Park." "Tra le canzoni influenzate dagli uccelli viene citata ""Vola colomba""." È gravemente contrario al giusto amore di sé. Ognuno dei quali modificabile. "Il nome è in patois valdostano e può essere tradotto come ""testa dei ghiacciai""." In alcune aree anche le mangrovie sono minacciate dal brucare dei cammelli. Il metatesto è quindi verbale e non mentale. "Contiene i primi due album in studio della band, ""Kasabian"" e ""Empire""." I contenuti più dichiaratamente xenofobi si trovano nella seconda parte del documento. In particolare, nella Teoria della probabilità, in fisica matematica, ed in finanza matematica. Suo padre è Slobodan Kovač, allenatore di pallavolo ed ex pallavolista. "L'interno della chiesa ha una pianta a forma di ventaglio convergente verso l'altare." Esondazioni si verificano spesso in primavera ed in autunno. Sono considerati un sub-phylum degli Artropodi. "Una volta istituito il governo, l'azerbaigiano diventa la lingua ufficiale di stato." La penisola di Bruce è parte della formazione nota come Scarpata del Niagara. Un giorno in più "Per tradizione, l'ambiente è stato considerato la cappellina privata del Burcardo." Tuttora è visitabile in quanto è stata recentemente restaurata. "Consiste in un network decentralizzato, ovvero non richiede l'utilizzo di server centrali." La lista dei pazienti curati dal Rinaldi si fa sempre più importante. La chiesa è formata da sue ipogei sovrapposti. Infine confluisce da sinistra nel Rodano. "Attualmente lavora per l'etichetta Avex Trax, come i suoi compagni di band." Poi lavorò in Basilica di Santa Maria della Salute con Baldassare Longhena. Il narratore rassicura il pubblico, dicendo che queste storie hanno sempre un lieto fine. In seguito la rappresentazione prese vita e conquistò il centro della scena. Successivamente è stato costruito un muro di contenimento nel lato nord-est. "Jakov Petrovič Kul'nev" Comprendeva solo parte della città di Castres. Il temenos occupa tre livelli terrazzati artificialmente. Crudo è aspro e duro, mentre cotto è molto gradevole e dolce. "Luisa è piena di vita, disinibita, trasgressiva; Renata invece è oscura, arrabbiata, bisognosa d'amore." Ad ogni modo Juliette, vedendo Rayna come superata, rifiuta la proposta. "Dotato di molteplici interessi culturali, si dedicò in particolare anche allo studio dell'arte rinascimentale." Cioè, tutti i gruppi finiti si possono presentare come gruppi di Galois. Il ragazzo del risciò Spatola si può giocare in due o in quattro giocatori. "Essi allevavano i cosiddetti ""pony Cayuse""." Fu poi in forza allo Stoke City e al Notts County. Carlo venne inviato in esilio a Danzica. Fu anche popolare come maestro di cerimonie in spettacoli televisivi. Patrocinò i conventi e i monasteri della diocesi. Oggi si trova in loco una copia seicentesca di Johann Carl Loth. Vi era infatti in suddetta località un piccolo insediamento. Ha ricevuto l’istruzione medica nelle città di Mashhad e Teheran. Vi si trovavano numerosi alberghi e case di tolleranza. La sua famiglia si trasferì negli Stati Uniti quando lui aveva ancora cinque anni. In Francia la pellicola è stata accolta da recensioni molto positive. "L'anno successivo, scolpì, per commissione del Comune, il busto del generale Cialdini." Il mobilio settecentesco andò perduto a seguito di saccheggi provocati dai garibaldini. Usava una tavolozza dai colori caldi e morbidi, che metteva giù con pennellata lieve. In seguito le conferenze si tennero ogni due anni. È riconosciuta la sua partecipazione ai gruppi decorativi del Palazzo di giustizia a Roma. Noceto ha una storia plurisecolare, oggetto però di scarsa documentazione. Esso celebra le imprese miracolose del Buddha Shakyamuni. "Nell'anime, sono un gruppo già affermato e popolare." Nel primo caso le foglie sono ridotte a delle squame brunastre a consistenza membranosa. "Sull'isola sono parlate alcune lingue oceaniche del gruppo delle Utupua-Vanikoro." Il documentario descrive la storia poco conosciuta di un esperimento destinato a fallire. Tutti i brani sono stati scritti da Roger Hodgson, salvo eccezioni. Nella sua storia il Beerschot ha conquistato sette campionati e due Coppe belghe. Le cariche elettive divennero presto un privilegio di alcune famiglie nobili. Questi due volumi furono tradotti in varie lingue e influenzarono gli artisti posteriori. Molte teste in terracotta, ad esempio, sono decorate con disegni sul volto. "Fu usato come complemento per gl'incrociatori della flotta nella Northern Patrol." Alexi Gómez Vi presero parte oltre persone in lutto. "Nella mitologia giapponese l""'abura-age"" è il cibo preferito di Kitsune e Inari." In un ambito casalingo si può ricorrere anche alla rimozione manuale delle infestazioni. Il fabbricato viaggiatori ha una biglietteria automatizzata per soli biglietti regionali. Una zitella fraintende la lettera di un giardiniere scambiandola per una proposta di matrimonio. Nello stesso anno ha anche vinto una borsa di studio dal Concert Artists Guild. È il capoluogo della provincia e sede del vicariato apostolico di Pando. Tuttavia, talvolta questo può ancora capitare. Questa tecnologia peer-to-peer decentralizzata, è simile a quella di Gnutella. Si è giocato a Sanremo in Italia su campi in terra battuta. I numerosi trasferimenti si rivelarono rovinose per lo spirito effervescente del cabaret originale. Le differenze tra esemplari giovanili e adulti sono abbastanza marcate. La dicotomia tra soggetto ed oggetto si riflette su quella tra teoria e prassi. Fu anche tesoriere della Camera apostolica. Nel film, alla fine, Adriano parla con King Kong e lo calma. Anche queste formule utilizzano sette parametri. È stata anche docente al Sarah Lawrence College. Iniziò a realizzare documentari dopo diversi anni di lavoro come giornalista. I fratelli Baratta non erano più disponibili, ancora meno lo erano altre persone. "A fine stagione, l'Hammarby ha conquistato la promozione in Allsvenskan." Vi sono anche una scuola primaria e una secondaria inferiore. Il gruppo include le isole North Twin e South Twin. Tutti gli avvenimenti sono ambientati nei territori meridionali ai Sei Ducati. Con la presa del potere di Hitler però ricomincia un altro periodo difficile. È il layer fisico più usato in applicazioni per autotrazione e controlli industriali. The Two-Gun Man Ma non trascurò i soggetti mitologici, le marine e, soprattutto, fu un abile ritrattista. James Randall è considerato il primo cavaliere partito da San Francisco. Nel primo dopoguerra gli fu intitolata la Stazione Idrovolanti della Regia Marina di Pola. Una volta cresciuta, il suo potere di vedere il futuro è diventato più forte. In the Air Tonight Attualmente è il presidente della Oklahoma Jazz Hall of Fame. La rivolta del Messico Ha scritto alcuni libri di poesie ricevendo riconoscimenti nazionali ed internazionali. Si interessò di Ayurveda e della medicina e delle pratiche chirurgiche tradizionali indiane. Loro si amano. Cina Popolare, fine degli anni quaranta. "I colori visibili nell'arcobaleno non sono puri colori spettrali." La Marquis fu poi sostituita dalla Mercury Sable. "Sharpe's Gold" Giocarono un importante ruolo nella conquista islamica della penisola iberica. Harland and Wolff ha a Belfast il più grande bacino di carenaggio al mondo. Per questo atto, albanesi! I tedeschi, che iniziarono a sospettare qualcosa, arrestarono Siem. Nei primi del Pride Fighting Championships si allenò con Anderson Silva e Wanderlei Silva. I testimoni di queste ultime nozze furono Mozart e suo padre. Alla tappa del Grand Prix juniores a Lubiana, Leung si è classificata settima. La band deve il suo nome al personaggio delle Tartarughe Ninja Casey Jones. "Senza il suo capo l'organizzazione fallì." Fu sepolto a Brioude, vicino alla tomba di san Giuliano. Quando le vite terminano il gioco ha fine. "Suo figlio Mario Sergio Angulo è anch'egli un calciatore professionista." "L'obiettivo è stato quello di fornire indirizzi per l'azione." "Scrive una trentina di libri e ne cura un'altra ventina." "L'acqua è utilizzata per uso irriguo e per alimentare alcune centrali idroelettriche." Viene ricordato anche Giovan Battista Marino, a cui si ispira il suo stile poetico. Durante la missione furono compiuti numerosi esperimenti scientifici e osservazioni astronomiche. Alla cena partecipa anche la popolazione locali e i villeggianti presenti. "I rami dell'anno corrente sono verdi, eretti o penduli." "L'Europa veniva, quindi, rappresentata dalla squadra seconda classificata." Croati italiani La musica da ballo irlandese è isometrica. Gli aggettivi composti, tranne rare eccezioni hanno sempre solo due terminazioni. Una ragazza sente suonare il violino del nonno morto. La maggior parte delle sue opere è dedicata a Martin Heidegger. Acerno possiede due squadre di calcio. Sotto le pinne pettorali sono presenti di solito delle macchie scure o grigiastre. In Coppa Italia è eliminata al terzo turno dal Genoa. "È strutturalmente simile alla cocaina, che è l'estere metilico dello stesso composto chimico." Nella stagione successiva ottenne una vittoria di tappa al Tour de France. È un importante impollinatore. La designazione più importante è quella per la semifinale tra Portogallo e Spagna. "Il museo organizza inoltre eventi, mostre tematiche ed escursioni guidata durante tutto l'anno." "Fra gli articoli pubblicati figurarono opere come ""Il manuale del killer professionista""." La ragazza adesso è libera di espatriare, e parte. Il tutto senza alcuna segnalazione di eventi avversi significativi. Entrambe le superfici di controllo erano di costruzione metallica. "Ha, inoltre, preso parte al film di John Turturro, ""Passione""." "L'esercito Inca si avviò, così, verso le regioni del Titicaca." Dopo soli tre mesi la società editrice si trovò in grave sofferenza finanziaria. "Perde regolarmente a carte per cui è cronicamente ""al verde""." Si informa su tutto quello che è successo dal superstite nella precedente avventura. Aveva perfino fatto redigere un progetto da Garnier. La sede del consiglio si trova a Windsor. Sono disponibili due canali audio. "Il pallone ha un foro in basso, chiamato ""gola""." Alla sua morte il corpo venne seppellito al Mount Auburn Cemetery. Il traffico merci è assente. Powell iniziò a recitare quando ancora non si era diplomato. Nel corridoio inciampa e cade facendo ridere la ragazza. Grazie alle sue prestazioni è stato convocato per la prima volta al Pro Bowl. Le loro antenne permettevano di percepire gli odori e i suoni. "Ad inizio carriera ha posato come modella per ""Vogue""." Bobbi Humphrey Ha avuto numerose cover di artisti come Beach Boys e The Who. Invitato alla Casa Bianca, gli viene affidato il caso Watergate Nella storia successiva Minni fa disperare Topolino, che addirittura tenta il suicidio per amore. In maglia neroazzurra rimane cinque stagioni, compresa una da allenatore. "Our"", alla quale seguiva il nome dell'opera." Si disputò a Amburgo, in Germania, contestualmente alla terza edizione delle Olimpiadi degli scacchi. Il duello è stato considerato come uno scandalo e un crimine contro il re. Tutto accade in silenzio. Gamma Velorum è un sistema complesso costituito da almeno sei stelle. "Olimpia era, per natura, un'intrigante." Per diversi anni risiedette in Germania senza poter ritornare nel suo paese natale. "La versione solo piano e voce appare come traccia nascosta alla fine dell'album." Il cinema usufruisce delle categorie di Genette per analizzare un film. È stato anche professore universitario. The Company Finalmente Vaughn riesce a riabbracciare la sua Sydney. La sede del giornale è a Coira, capitale del Canton Grigioni. Il disco viene arrangiato da Vittorio Cosma e Piero Fabrizi. Ha avuto tre figli e due nipoti. Per ragioni storiche, alcuni nomi di luoghi sono identici. Alcuni considerano Mallarmé uno dei poeti francesi più difficili da tradurre. Questo è anche il valore di Australia e Canada. A questi si aggiunse lo scultore Floriano Bodini, particolarmente legato a Guerreschi. In secondo piano si trovano infine due pastori e in fondo angeli. "Il presidente è Andrea Battistini, docente presso l'Università di Bologna." La tolleranza implica un giudizio morale imposto da fedi politiche o sociali. Adottò dunque la cittadinanza portoghese. "L'ultima partita della stagione, per lui, è il derby di Roma." Come insegnante, non gli piacevano le scuole elementari americane. Sorprese la madre in flagrante adulterio e la uccise. Parte del portafoglio è anche investito in buoni del tesoro della Federal Reserve. La sua principale influenza musicale è il rapper Tupac Shakur. A fine anno fu svincolato. Un esempio esemplare è la scoperta e la comprensione dei neuroni specchio. Ancora oggi il paese si mostra molto piccolo e concentrato sulla sommità del colle. "Questo fatto segnò così l'inizio del declino del Carnevale romano." Le ferite si rivelarono fatali. È un legno duro adatto a mobili e a materiale da costruzione. È conosciuta per le acque termali diffuse nella zona. Un calco della scultura originale è presente nella sala del consiglio comunale di Cremona. Riescono a farlo arrestare e a rinchiuderlo in una clinica psichiatrica. "Sia il corpo di base che la sommità dell'edificio sono frutto di rimaneggiamenti successivi." Alla prima edizione parteciparono otto squadre e il campionato venne vinta dallo Standard Liegi. M. Smith, fu sconfitto agli ottavi. "Il progetto di espansione ha portato così al raddoppio dell'intera superficie museale." Franci avrebbe avuto un ruolo di copertura. Due delle quali sono dedicate a San Salvatore. George e la zia sono quindi costretti a lasciare la casa di famiglia. Era lui il motivo della sua presenza in teatro. Il palazzo era completato da un giardino, la cui area è oggi edificata. Per ridurre il problema molte aziende accettano solamente pagamenti anticipati. Un futuro che molto probabilmente diventerà presto realtà. Stay Away! Vi è una spiaggia di sabbia dorata lunga tre chilometri. Vivian Gibson Questa pianta è iscritta tra le specie a rischio di estinzione in Italia. Il kham mueang viene chiamato anche thailandese settentrionale o lanna. Contrariamente ai gruppi di lavoro le commissioni sono permanenti. Il pianoro interno è privo di caratteristiche, se si eccettuano alcuni piccoli impatti. Sua madre Grace era insegnante e suo padre and Harry James un giornalista. "Era situata nella grande piazza dell'Augustaion, tra Hagia Sophia e il Gran Palazzo." Il modulo sarebbe poi sceso con il suo sistema di recupero con paracadute. Collaborò intensamente con Albert Sorel. Ebbe anche una relazione con Jean Gabin Ha lavorato anche per la televisione, girando varie serie televisive e telefilm. Joseph è il figlio di Daniel e Mary Simmons. Da giovane, Dina era considerata bella, altamente istruita, sofisticata ed emancipata. Può presentare striature blu sottili, spesso poco visibili; i barbigli sono rossastri. "Comunque, in tempi moderni, esse sono normalmente considerate far parte della regione ""Richmond-Petersburg""." Lo stadio era diviso in sei aree differenti. "Sul posto conosce la realtà dei mercenari, che descriverà ne ""I mastini della guerra""." Tuttavia, Francesco I morì improvvisamente e il duca del Chiablese fece ritorno a Torino. "Queste lesioni sono state ""oltre la capacità"" dei medici del carcere." Dmitrij viene condannato ai lavori forzati. Un bambino fotografa Belinda mentre lei canta. "La costruzione delle opere del Piano Delta ha radicalmente cambiato l'aspetto del delta." I suoi occhi erano di media grandezza, alquanto prominenti e brillanti. "Lo sviluppo della città venne favorito enormemente durante gli anni dell'Unione Sovietica." Non si hanno altri riferimenti bibliografici che attestino la presenza nel medioevo dello strumento. Suo fratello fu un generoso benefattore donando ai monaci terre e chiese. I predoni inseguono i ricercatori, che si rifugiano su una vecchia roccaforte. "Ogni ""applicazione"" è definita in una specifica tecnica separata." "L'interno, ad aula unica, ha subito vari rimaneggiamenti nel corso del tempo." Yves Leterme è sposato e ha tre figli. Ma cosa significa veramente essere sindaco del Silo? Il sito inoltre organizza sondaggi giornalieri e vari tornei. La specie è diffusa in India e Pakistan. Nessun Elfo o Nano vi abita, ma potrebbero viverci Uomini selvaggi. È sepolto nel cimitero delle Porte Sante. Inizia la sua carriera da calciatore nella società Calcio Lama in provincia di Ascoli. Persone di nome Julien La riproduzione è piuttosto difficile da ottenere negli acquari privati. Spesso ha lavorato anche negli album da solista di Keith Richards. Cinque unità trovarono impiego sulle linee suburbane di Vienna al traino dei treni leggeri. Giunto a destinazione è accolto dal comandante Doyle e dal suo equipaggio. Un parcheggio pubblico si trova nei sotterranei del Barbican Centre. È considerata una sorta di canzone antesignana dei primi dischi di rock and roll. Tutte le armate dovevano convergere poi su Parigi occupandola. "Un monumento lungo la strada tra i due villaggi commemora l'evento." Fu infatti promotore di una proposta di riforma urbanistica molto avanzata. La ripresa del dopo-guerra fu immediata. Da lì scorre inizialmente verso nord-est, per poi svoltare improvvisamente ad est. In tale anno venne invitato a Venezia da fr. "Sede dell'omonima Confraternita." A questo punto la storia si differenzia a seconda della versione, cinematografica o televisiva. "Gli venne poi assegnato il comando della torpediniera ""Fabrizi""." Vinse due campionati consecutivi per il Rosenborg. Ciò lo condusse a nuovi conflitti e anche ad affrontare personalmente episodi di violenza. "Le maglie, prodotte dall'Asics, recano l'iscrizione ""Fujita"" sulla parte sinistra." "Poi successivamente cambia nome e diventa ""Japan National Trust""." Cardone e collaboratori hanno fornito risposta a queste critiche ma sono stati nuovamente smentiti. Nel mentre il paese di Itri fu pervaso da altri scontri. "L'Immortal Grand Prix è un torneo tra squadre di mecha con armi da fuoco." Morgan ha anche scritto e illustrato numerosi libri per bambini. Tutto finì quando il Partito Socialista Italiano chiese di entrare nella maggioranza. "Conservò comunque una posizione all'interno del clan, dove svolse la funzione di ""moderatore""." È amministrativamente divisa tra due province appartenenti a due distinte regioni. Iniziò la carriera al West Ham United. Le pareti laterali sono decorate con disegni geometrici. La linea di pensiero dei prussiani era mutata. "Comprendeva l'attuale Venezuela, la Guyana occidentale e la parte settentrionale del Brasile." Andata a fuoco. Inoltre, avevano una manovrabilità piuttosto scarsa ed erano difficili da pilotare. La Stella Rossa ha vinto il trofeo per la terza volta. Alla morte di sua moglie Clara sposa Elinor anche lei rimasta vedova. Dopo la presa di Cosseria Bonaparte poté concentrarsi su Dego. Sembra che gli manchino gli occhi e ha i denti devastati dalla carie. Nella seconda strofa, Kelly si lamenta della poca presenza del fidanzato nella sua vita. Rosa e numeri aggiornati come da sito ufficiale. "Ha insegnato anche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari." La narrazione degli eventi è spesso interrotta da aneddoti, prodigi, excursus geografici. Questa specie è diffusa in Indocina e sulle isole di Sumatra e Giava. Le tre squadre che vinsero questi incontri retrocedettero o furono promosse. Non è raro incontrare le tipiche capre selvatiche. La stazione è costituita da un marciapiede a isola con due binari passanti. "La locandina riproduce una gara nello Stadio ""San Nicola"" di Bari." Il primo requisito per diventare un ufficiale era nobile nascita. Questo permette di ottenere la precisione necessaria nelle misure topografiche. Fu poi arrestato, processato e giustiziato. Le orecchie sono larghe e prive di peli. Un altro aspetto importante nella progettazione di interfacce utenti è come strutturare la presentazione. Discografia degli Alice in Chains Il fusto è legnoso e strisciante e comunque molto ramificato. Le orecchie invece sono poste in alto e generalmente tagliate corte. La vegetazione del parco è prevalentemente costituita da foresta pluviale e bambù. Nella città di Troia era la sacerdotessa del culto di Atena. Poco dopo la sua proclamazione dovette affrontare diverse e gravi minacce militari. Fu battezzato così in onore di Fede, la dea romana della lealtà. Il ragazzo lasciò Soest quando Giovanni I duca di Kleve lo assunse come cantante. Gli scarti della digestione fuoriescono dal calice grazie alla corrente generata dai tentacoli. "Un altro fratello, il celebre Aleksandr, era architetto ed anch'egli pittore, abile ritrattista." Essa è anche nota come “moschea del principe”. Verden si trova sul fiume Aller. Attualmente la campana è conservata al Museo di Castelvecchio di Verona. Tra gli sponsor della compagnia vi furono Chr. A sette anni ha sviluppato una lieve poliomielite. Viene trasmessa anche via web e via satellite. Nel frattempo assume Chris Malley, un medico fallito, ma scaltro e intraprendente negli affari. "L'album, disponibile su long playing, musicassetta e compact disc, è prodotto da Val Garay." Esistono anche realtà industriali di conserve di pomodoro. Alcuni di questi oggetti si trovano ancora oggi ad Harvard, Oxford e Berlino. "È basato sulla commedia teatrale di Broadway ""Up in Central Park"" di Herbert Fields." Fu poi consultore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione. Fiorisce in primavera, da marzo a maggio. "Qui il riferimento è al ""Battesimo di Gesù"" attraverso le acque del Giordano." Trova impiego come antisettico e disinfettante. "Poco prima del contest però, cambiano nome in D'Nash per problemi di copyright." Costruì strumenti musicali. Versione cantata da Silvia Mezzanotte con testo diverso, più aderente a quello italiano. Molti attori si ritirarono dalle scene o intrapresero la carriera televisiva. Uno dei suoi pupilli fu Florence Nightingale. È una costruzione in laterizi a base quadrangolare con un torrione angolare. Anche se sembra che questa pratica non venisse utilizzata per i regni. "Il suo carattere reale è simile a quello del suo personaggio in ""Modern Family""." Jasmine Bernstein è la sorella minore di Wyatt. "Il ""sacro fuoco"" ha un uso liturgico nelle cerimonie della veglia pasquale." "Dopo la conclusione della carriera ciclistica ha intrapreso l'attività di albergatore nella natia Umbria." Dopo la guerra inizia a commerciare in residuati bellici americani. Occasionalmente, Sinatra ha eseguito il brano dal vivo con la stessa Minnelli. Questo moltiplicò le capacità distruttive dei missili pur mantenendone invariato il numero. Conserva un bel ponte romanico, sul torrente Lemme. Ai alti vi sono delle lesene e delle nicchie angolari. Questo è il tredicesimo album di Iggy Pop come solista. "Dopo il ritiro agonistico è rimasta nell'ambiente facendo parte dello staff del Livorno Nuoto." Ha anche un paio di occhiali con occhi inglobati nelle lenti. Fu il debutto di Brian Keith. Produttore esecutivo del programma è Eleonora De Angelis. Il nuovo cast include Derek Mio e George Takei. Una conseguenza è rappresentata anche dalla maggior lunghezza del dì rispetto alla notte. La prima attrice scelta per la parte fu Angela Lansbury. Giovanni Battista Tacchi, ad esempio, è stato industriale della seta e banchiere. La gara del giorno successivo viene annullata. Questa sistemazione permette di estrarre le spade in modo semplice e molto rapido. Quando la bambina aveva tre anni la famiglia si trasferì a Los Angeles. Lo stadio è intitolato a Ernesto Termine. "Si trasferì a Vienna l'anno seguente, e vi sbarcò il lunario raffigurando paesaggi." È la seconda azienda spagnola del suo settore, per dimensioni e fatturato. Le spezie vengo comunemente denominate dosi e ogni produttore ha la sua ricetta. Le creste sopra-orbitali sono delicate. Egli vinse grazie al suo immenso talento, scevro di una buona formazione accademica. "L'intera provincia di Treviso è coperta dal servizio extraurbano." Margaret manda tutti nelle cabine, avvisando che i campeggiatori arriveranno il mattino dopo. Con lo Xerez arrivò a vincere quattro partite consecutive in campionato. Allora giunse al culmine del suo potere. Promuove manifestazioni culturali e organizza film festival e incontri culturali. La Garden Route rappresenta una delle mete turistiche più importanti del paese. Eliot è invece un omosessuale in crisi di identità. I serragli servivano come espressione di potere e ricchezza della nobiltà. "L'Istituto italiano di preistoria e protostoria gli dedica ogni anno una borsa di studio." Robert Madge "Aggiungere l'Angostura a fine preparazione." In Italia la miniserie ha avuto due diversi doppiaggi. La canzone ha ottenuto recensioni contrastanti da parte della critica. Lo trovano intento a dirigersi su un vulcano. Questa curiosa concezione, naturalmente, apriva la porta a ogni sorta di dissolutezza. Dalla relazione con Marina Spadafora ha avuto un figlio. "I beluga sono anche in grado di trovare sacche d'aria intrappolate sotto il ghiaccio." Inoltre, durante lo stesso mandato, ha ricoperto l’incarico di assessore per l’Urbanistica. Nei pressi di Kiel si trova uno dei due sbocchi del Canale di Kiel. Protagonista è David Ladd, allora affermato attore bambino del cinema americano. Cosa è più buono del pane? Basilica di San Giusto Ryan ritorna, ed è ansioso di riprendere la sua relazione con Gabby. Fu sempre un grande viaggiatore. Tom Williams Nei primi anni di vita del movimento i Vecchi credenti erano molto diffusi. Fu uno dei primi martiri della Giovine Italia. Negli anni successivi vinse alcuni campionati piemontesi. "Direttori della rivista ""Rendiconti Lincei." "È una tappa del ""Camino de Santiago"" costiero del Nord." Questo cofanetto reliquiario raffigura scene della morte di Tommaso Becket. Le entità con potere amministrativo decentralizzato sono solo le province e i comuni. Ma deve prima vedersela con dei concorrenti. Pratica il buddismo. Si distinse sul Monte San Marco e a Pieve di Monte Aperta. Anche telecamere amatoriali possono essere utilizzate per produzioni cinematografiche indipendenti a basso costo. È interprete di musica rock cristiana. Si trova a circa un diametro di cratere ad ovest del grande cratere Jackson. "È chiamato nel linguaggio corrente ""chicco"", e ""granella"" nel linguaggio tecnico-pratico." Un uomo chiama Alex dicendole che vuole parlarle ma viene ucciso prima. Ha vissuto, a lungo, in Pakistan, dove ha studiato. "La seguente tabella mostra i requisiti minimi nazionali validi nell'Esercito Italiano." Così non è per le tematiche da lui trattate, che sono quasi sempre fantastiche. La Camera si riunisce presso il Delaware State Capitol, a Dover. Amava invece, come sua madre, il teatro. Fu ambasciatore della città di Udine presso il papa. "Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Scarlino Scalo." Tra i prodotti tipici e maggiormente diffusi vi è il riso. "Il nome deriva dalla compagnia di telecomunicazioni bulgara ""M-Tel"", sponsor principale della manifestazione." I tubi hanno le curve strette. The Red Shadow "Attualmente tiene corsi di letteratura italiana e critica letteraria all'Università Ca' Foscari di Venezia." I Camporese lavorarono spesso insieme. A nord è delimitato dalla provincia del Proterozoico. Stand enogastronomici e musica. Nei salti, disciplina olimpica, non vengono utilizzati. È un sobborgo interno di Fort Worth. Non riscosse molto successo in quanto il gameplay era molto difficile. Lei accetta di fuggire con Tommy e Annika per evitare questo destino. Si narra che la statua venne trafugata dalle truppe ottomane e condotta lontano. Era inoltre un obiettivo molto più lontano delle aree industriali della Ruhr. Questa eccezionale specie è nota come gasteropodi bivalvi. Pinne dal giallo dorato al grigio. La coda è relativamente lunga, scura e ricoperta di corti peli nerastri. Discografia di Chris Rea Il giorno seguente torna al locale e ottiene il lavoro. Frequentò la corte degli Estensi diventando damigella di Lucrezia Borgia. "Data prende la decisione di accettare l'offerta di Nero." La lega precedente era la Patrick Division. Le infiorescenze sono composte da singoli capolini su lunghi peduncoli. È la voce di Gordon Ramsay nei format trasmessi da Real Time. È uno degli stati più grandi e popolosi al mondo. "I settori trainanti della provincia sono l'agroindustria, il terziario e il turismo." Le abitazioni caddero in rovina e il sistema fognario cessò di funzionare. Si trova nel quartiere di Gangbuk-gu, a nord del centro della città sudcoreana. Ernst Larsen In chimica la cristallizzazione è un metodo utilizzato per purificare ed isolare composti chimici. La stazione è dotata di due uscite al livello strada. Marie Goegg-Pouchoulin nacque a Ginevra. Come pubblicista, si è dedicato soprattutto alla musica per banda. Bene Comune. "Questa coppia di produttori durerà fino a ""Trouble in Paradise""." Il suo territorio fa ora parte del comune di Saint-Pierre. La velocità viene modificata regolando la modulazione o la frequenza dei transistor. "Fu l'ultimo dei duchi di Napoli soggetti a Bisanzio" Presidente della Camera dei deputati, eletto al I scrutinio, è Alessandro Pertini. Le apprese a memoria e le sue composizioni ne conservano infatti il carattere. È il singolo di più grande successo della cantante nelle classifiche britanniche. Il ricavato sarà destinato all’Association of Friends of the National Cancer Institute. Amina ha deciso di abbandonare le armi e di dedicarsi alla scrittura. Ha interpretato la professoressa Sprite nella serie cinematografica su Harry Potter. Queste strutture sono state costruite e utilizzate soprattutto in Iran. "Gli arriva l'ordine di presentarsi subito perché deve imbarcarsi per le Filippine." Nelle sue file hanno militato giocatori come Oscar Schmidt e Fernando Pereira. Parteciparono al torneo sei società sportive provenienti dal Piemonte. Poco dopo il suo ritorno a Vienna si sposò. Nei pochi anni successivi le forze omayyadi furono costrette sulla difensiva. Alcune città rimanevano tuttavia ancora in mano gota e franca. "Indossa una grande cintura d'oro, che ha una testa di leone dorato come fibbia." Gli anni indicano il debutto del ruolo nel suo repertorio. Un nuovo sound, una nuova sensazione. Fu autore di diversi saggi in lingua olandese. "All'interno è conservato un gruppo processionale ligneo attribuito ad Anton Maria Maragliano." La ragazza intanto incontra Timmy e lei prova subito piacere nella compagnia del neo-ventitreenne. "La società a questo punto della sua storia si chiama ""Nuovo Baseball Club Livorno""." La polizia non riuscì a trovare i colpevoli o il bimbo. Lì fondò una scuola e un tribunale ebraico che presto divenne famoso. Un suo sogno ricorrente è potere suonare con Springsteen. "Cosicché alla fine del Medioevo tutto il territorio dell'attuale dipartimento dipendeva dalla dinastia sabauda." Al suo interno vennero pubblicati autori e fumetti internazionali. Johannes si trovò così allo zenit della sua parabola. Lavora alla Stazione zoologica di Napoli in embriologia e citologia. "In quest'ultimo spettacolo la loro valletta è una giovanissima Paola Perego, all'epoca sedicenne." "Alcune volte appare in qualche scena combinando qualche pasticcio per spezzare l'azione." Mare calmo. Si pensò anche ad un sabotaggio. "Il matrimonio fu celebrato durante una fuga d'amore in Italia." Una lastra fotografica è transilluminata da un sottile raggio di luce. Il capoluogo di contea è Corpus Christi. La successione delle proposizioni non è sempre lineare. In Italia la biografia di Sigmund Freud è stata pubblicata anche separatamente. Tutta la sua produzione poetica tende a ripercorrere modelli letterari precedenti. La sua voce è comparata a quella di Karen Carpenter. Saltuariamente lo si osserva anche in Sri Lanka e su Guam. In sacrestia, si può ammirare un dipinto della Madonna e Santi di Gaetano Gandolfi. Era un vice ammiraglio della Rossa. "La preda può meglio nascondersi all'interno del gruppo e confondere il predatore." Le due navate laterali sono più piccole di quella centrale. Dispone di un marciapiede a isola con due binari di testa. Partecipazioni ad incisioni di altri artisti. "In ""Fantasmi"", invece, capita che chi sta pedinando a sua volta si senta pedinato." "Il periodo dei ""nuovi martiri"" è finito con il collasso del regime bolscevico." "Uno dei poteri del ""crawler"" è lanciare potenti laser dalla coda." Completava il quadro Cassina Amata. È visto come il partito che meglio difende le cause della popolazione. Bisogna avere rispetto di tutte le opinioni. Wilbur Holland I frutti sono degli acheni con un pericarpo sottile. Molti fan, siti di concorsi ed agenzie di scommesse la davano vincitrice. Egli era inoltre nipote di un cardinale suo omonimo. Nella terza stagione, si innamora di Francesca, scoprendo di essere ricambiato. "Comincia a giocare nell'Alianza Panama." Claudio Daniel González Il figlio si salva grazie al provvidenziale intervento di Karen. Può essere fabbricata con diversi materiali, ad esempio tessuto, pelle, plastica. Questi vengono messi nelle scarpe che i bambini hanno lasciato sotto le finestre. Questi folli Eldar sono una piaga per le altre razze della galassia. "Poi, mentre sta morendo, Tiziano grida la frase ""il dio Pan vive!" Provvisto di passaporto italiano, Carboni ha sottoscritto un contratto triennale. Qui saltò dalla torre e tornò nel suo letto, dove fu trovata dalla madre. Il tempo ha fatto giustizia”. Il governo era inoltre composto da deputati e capi dipartimento. Alessandria perché? Quando i Romani conquistarono la regione, questa fu inglobata nella provincia della Dalmazia. Non esiste terapia risolutiva del quadro clinico. Tra i fondatori del genere space rock, ne sono uno dei principali esponenti. Davide Nardini Il nome comune è dovuto ad un anello chiaro presente sul collo. A Noi! Egli scrisse anche alcune sonate e musica per strumenti a tastiera. Poco prima aveva lanciato una linea di biciclette da corsa. Rodolfo governò con la forza e commise soprusi di ogni genere. È organizzato dai Comitati Regionali della Fipav. Epicentro romano vol. Quelli riportati qui sotto appartengono alla versione classica. Si trova al confine con la Germania. Intanto Webber passa Alonso. Ebbe esperienze come conduttore radiofonico e successivamente intraprese anche la carriera di manager. Lo scalo è una fermata sotterranea a due binari entrambi dotati di banchina laterale. Questa usanza servì anche come giustificazione alla sottomissione degli Indios. Le penne centrali della coda sono grigio marrone ed hanno la punta nera. Viene eliminata la primatista mondiale stagionale, Meredith Rainey, settima. Come suggerisce il nome, la regione è attraversata dal fiume Brenta. Dal villaggio è visibile il mare Adriatico. Le zampe sono giallo-brune, con sfumature rossastre. Per questo motivo questo tipo di sistemi sono chiamati anche binarie a contatto. Allo scoppio della prima guerra mondiale si stabilì a Berlino. Ebbe due sorelle maggiori e un fratello minore. Tra gli scritti di Cassiodoro si conservano due lettere di Teodorico. Tra questi, la quasi totalità ha sezione circolare. Il suo viaggio lo portò ad assentarsi per anni. "Pignataro doveva essere un centro importante nella zona perché è sede di un ""iudex""." "La ""er"" di ""Liber"" viene presentata come ornamento all'interno della ""b"" del monogramma ""lib""." In modo simile si possono categorizzare le trasmissioni televisive. Attualmente la stazione versa in stato di evidente abbandono. Consisteva di una mezzaluna bianca, con tre stelle, in campo verde. Le specie rustiche perenni gradiscono posizioni fresche e ombreggiate, suoli ricchi, acidi, soffici. Al rovescio in primo piano sono rappresentati degli atleti rivolti a destra. Ogni scoperta di nuove terre doveva essere segnalata ed esplorata per migliorare le carte. Chiamato al servizio militare viene assegnato ad una caserma della città di Strasburgo. "I Fieschi batterono testoni d'argento." Il percorso è ben segnalato. Tornata ad Alfea, Bloom fa pace con Sky. Moraes Moreira Pochi giorni dopo fu condannato dal Tribunale Speciale a una pena detentiva. Il testo è di autore sconosciuto. Quella da trasferta è invece completamente blu scura, con inserti in celeste. Ha iniziato la sua carriera caricando su YouTube cover di canzoni famose. Non eserciterà mai la professione di ingegnere idraulico. In tale occasione passò nelle collezioni reali inglesi. I consiglieri erano tutti in uniforme fascista con sahariana nera. Divenne un assassino, e in pochi anni uno dei migliori in assoluto. "Dopo il secondo conflitto mondiale, la diffusione del sistema turistico ha invertito l'attività stagionale." Le musiche furono composte da Gerald Fried. Per il significato delle abbreviazioni vedi roccia metamorfica. Durante la guerra civile subì danni gravissimi ma venne in seguito ricostruita. Il foro mandibolare posteriore era situato sotto il primo molare. Di antica istituzione nella parrocchia è anche l’istituzione dell’arcipretura. Il polline si libera dalla faccia inferiore dei microsporofilli. Dopo la guerra, creduti morti, sono invece sani e salvi, lassù in Germania. Questi spazi espositivi sono suddivisi in base al periodo storico legato ai reperti esposti. "Loro sembrano esserci dentro con tutto il cuore""." Le risorse minerarie includono argento, oro, uranio e tungsteno. Schwarzenegger ha ricevuto diversi premi e nomination per il suo lavoro cinematografico. "Un suo celebre rotolo, ""Ramo di bambù"", è oggi al Museo di Pechino." "Parzialmente leggibile è la firma ""Meer"" sulla parete, al di sotto della tovaglia." Nel campo della teoria della probabilità definì il ben noto Paradosso del compleanno. I Duggar non hanno debiti. Dopo la rinuncia alla corona visse dedicandosi alla religione. "Il significato della parola ""decumates"" è andato perduto ed è oggetto di contesa." Ogni figura era riconoscibile da determinate caratteristiche. Il film risulta essere una sorta di parodia di una pellicola di James Bond. Giuseppe Crippa Portano il suo nome il territorio antartico di Ketchum Ridge e il Ghiacciaio Ketchum. Wells, che gli restituì un ruolo importante dopo anni di interpretazioni in ruoli secondari. Partecipa alla Western Australia State League Premier Division ed alla Amateur Premier Division. Attualmente si trova presso il Museo del Mare di Amsterdam, dove può essere visitata. "Il titolo del programma prendeva spunto dalla canzone napoletana ""Dove sta Zazà?" Per vani di larghezza superiore si possono anche usare scorrevoli con quattro ante. "Si noti che la prima denominazione è ""Ministero per i Trasporti Marittimi e Ferroviari""." Entrambe queste opere contengono numerose mappe decorative e incisioni. "Per i comitatensi, in genere per l'esercito regolare, la situazione era diversa." Le vetture vennero affidate ai piloti Keke Rosberg e Jacques Laffite. Prima di entrare in politica svolgeva la professione di avvocato. Gli ambienti sono labirinti, con le schermate variamente collegate in orizzontale e in verticale. Coltivazioni di grano, riso e orzo venivano coltivate. Il suo nome italiano deriva dalla capitale della Cina, Pechino. "Terminata l'attività agonistica divenne un produttore cinematografico." Eat It "Sempre nello stesso anno recita nel film per la televisione ""Mortal College""." Esso fu opera dei Fenici, commercianti spinti da un bisogno comprensibile di concisione. "Innumerevoli sono i concerti che ha organizzato sia in Italia che all'Estero." Nel frattempo, la situazione sul fronte terrestre volse improvvisamente a favore dei tedeschi. Manca del tutto invece un editor di scacchiera per disporre i pezzi a piacere. Il video è stato diretto da Marco Salom. Gli spettacoli rappresentati vanno dal livello professionistico a compagnie dilettantistiche. Il trasmettitore era a Pecetto, al Colle della Maddalena, sulle colline che circondano Torino. Si qualificano ai quarti di finale le squadre prime classificate in ciascun gruppo. "Il complesso è formato da tre ali disposti a ""U""." Nella Camera dei rappresentanti ha inizialmente trattato temi come salute pubblica. "Pur presentandosi ormai come uno storico, Cibrario in tale epoca non abbandonò l'attività letteraria." In ottobre dello stesso anno fu secondo dietro ad Alechin nel torneo di Varsavia-Lublino-Cracovia. A differenza della versione originale, quella italiana contiene i titoli per ogni episodio. "Con l'inizio della Battaglia di Vittorio Veneto avanzò lungo il torrente Leno." "Successivamente, l'assenza dei fondi necessari, ha fatto abortire il progetto." La gara a Lakeside è fuori campionato. Il circondario di Rieti fu creato come suddivisione della provincia di Perugia. Alcuni individui presentano superiormente macchie irregolari più scure. Le prime quattro squadre di questo raggruppamento avrebbero partecipato al successivo massimo campionato. La cattedrale presenta una pianta rettangolare, con gli interni suddivisi in tre navate. Suo padre era un giocatore di basket e anche Nagy cominciò col basket. Successivamente inizierà la demolizione dei piloni e del tratto di sopraelevata della Circonvallazione Nomentana. La superficie del non è molto estesa, ma abbastanza eterogenea. A fine campionato lasciò il club. Riesce a trovare il supereroe prigioniero e a liberarlo. La canzone contiene influenze rock e un assolo di chitarra, eseguito dallo stesso Casablancas. Il suo obbiettivo era confrontarsi direttamente con Totila e vincerlo. Antonio da Montefeltro Nella sua parte superiore il ghiacciaio è relativamente pianeggiante. Possiede varie hot rod costruite espressamente dai migliori artisti custom mondiali. Una volta sfrattati, furono costretti a stabilirsi in un capannone della fabbrica di West. Il nome specifico si riferisce alla vicina cittadina di Leiria. "Il Centro occupava l'ex residenza del comandante della base." "Tutt'oggi funzionante, propone sia ristorazione sia spettacoli dal vivo." La canzone si apre bruscamente con un riff ripetuto di chitarra elettrica molto distorta. Squadra Unificata Il campanile quadrato si trovava sul lato sinistro. Senza rendersene conto riesce anche a scoprire il vero colpevole. Cominciarono a mancare generi di prima necessità. Gli altri elettrodi vengono utilizzati per misurare il voltaggio risultante. Ha una forte somiglianza con la correlazione incrociata. "Andreani"" ed assegnato alla Brigata ""Garibaldi""." Nestor viene raggiunto dalla figlia Maria, e Piero si invaghisce della ragazza. Etna fece da arbitro. Tornato in Etruria espugnò Troilo, costringendo i ribelli alla resa. La linea alveolare è parallela, mentre il palato è più largo che lungo. Le partite vennero giocate ad Elbasan. È il nono romanzo della serie che ha per protagonista il dottor Gideon Fell. Il palazzo ha subito nel corso del tempo gravi alterazioni. Rimane in classifica per sedici settimane. Buffy esce dalle fogne e la affronta. "Quest'ultima si è infine aggiudicata la possibilità di ospitare la competizione." È il capoluogo del circondario del Danubio-Ries. Fu preside della Facoltà giuridica di Modena. Alla festa, Fitz viene risucchiato in un passaggio dietro uno scaffale. I suoi scritti riguardano soprattutto la saggistica scientifica e la poesia in lingua latina. Si trova nella provincia di Konya. Tutte le canzoni sono state scritte dai Guano Apes tranne dove indicato. In una guida d’onda, la velocità di propagazione varia con la frequenza. Il modello è stato venduto anche con il marchio Hudson. "Portò al ""Fischietto"" anche il giovane e brillante cognato Ippolito Virginio." "Di professione era insegnante di filosofia all'Università di Praga." Consiglio nazionale Finalmente domenica! Non risultano fonti di sua progenie. Queste discussioni portarono ad una ribellione su vasta scala. Anche il luogo di nascita di Telefo è dibattuto. "Secondo me, l'amore..." "Ha imparato l'inglese da Joyce." "L'opera venne poi portata a termine dai figli dell'autore." Strategicamente fu un fallimento completo. "I ritrovamenti archeologici attestano la presenza di un villaggio dell'età del bronzo." Nel dopoguerra fu comandante dei Vigili del Fuoco di Trieste e di Trento. "Eppoi cosa deve fare l'artista se non ""denunciare"" uno stato di cose?" I compiti di suo padre portano la famiglia a numerosi spostamenti. È un film western statunitense con Robert Livingston, Ray Corrigan e Max Terhune. Tyra è la migliore della puntata e accede quindi alla finale. Nel palmarès vanta anche due successi in combinata. "Al primo piano c'erano dunque due camere, un bagno e due piccole stanze supplementari." Fiumedinisi sorge nella omonima valle, sul lato orientale dei monti Peloritani. René Barbier "Seguirono tour di successo al fianco degli House of Lords e Enuff Z'Nuff." "Durante l'impero romano la terra veniva coltivata da contadini liberi, coloni o schiavi." Si considerano usualmente due tipi di interazioni fra specie cariche. La sinagoga fu restituita alla proprietà della comunità ebraica e riaperta al culto. Come sposa di Ra-Horakhti, invece, compariva con il capo sormontato dal disco solare. Dopo altri dischi abbandona la carriera di cantante, continuando soltanto con la recitazione. È morto nella Contea di Westchester. Per i lavori il governo argentino ha stanziato oltre sette milioni di pesos. "Accanto all'ingresso è collocata la lapide che celebra la fondazione dell'edificio." La diocesi restava affidata al suo vicario generale. "La banca dati comprende ""riviste accademiche di importanza regionale e in emergenti settori scientifici""." È cognato del paroliere e autore televisivo Stefano Jurgens. "Diventò la sua opera di maggior successo negli anni dell'Accademia." "Negli anni successivi, Frank Schwalba-Hoth è stato il direttore dell'ufficio di Greenpeace a Bruxelles." Ha una cotta per Brenda. Louie lo compra e arrivato a casa sembra ansioso di provarlo. Ma resta ancora da scoprire il colpevole. "Il brano rappresenta un'ulteriore distacco dalle sonorità hip hop affrontate agli esordi." Bonheur fu dunque un pittore complessivamente naturalista. Si possono tuttavia fare alcune congetture. A Wrestlemania, dopo un match molto combattuto, mantengono i titoli. "L'interno della pieve è semplice e sostanzialmente spoglio." Le orecchie sono triangolari e ben aderenti, non dritte. Una tipica reazione catalizzata da una transferasi potrebbe essere la seguente. Stanlio e Ollio, marinai a terra, incontrano due belle ragazze. Parteciparono al confronto tra Indonesia e Malesia e alla guerra del Vietnam. Ma dopo quattro anni Marit non riceve notizia alcuna dal fidanzato. Col cambio automatico i consumi e le prestazioni in generale peggiorano sensibilmente. Rachel avverte la strana presenza percepita in precedenza da Rosen. "Un'altra versione attribuisce la risposta al primo ministro austriaco conte Heinrich von Clam-Martinic." Si interessa alla recitazione dopo aver preso parte alla Renaissance fair durante il liceo. Nello stesso periodo il giovane Buck entra nel giro dei narcotici. "Mi piace il loro impegno sul fronte commerciale""." Le nomine postume non sono accettate. Arthur Henrique Ricciardi Oyama "I suoi sostenitori vennero definiti i ""carolingi""." Allena la squadra Pattinaggio Artistico Inline San Marco. I Cinesi trattavano la reazione allergica con alcuni molluschi. "Nello stesso anno, fu nominato tecnico dell'Elfsborg." Un racconto lungo che potrebbe essere il tratteggiato di un romanzo breve. Per restare sul mercato Kristiansen continuò quindi a produrre anche attrezzi ed arredi. Quando il personaggio verrà abbattuto, sarà possibile trascinarlo verso posti più sicuri. Il brano arriva terzo in Italia, quarto in Spagna e decimo in Norvegia. "Compie gli studi giuridici presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze." La torretta è rinforzata e le ruote portanti sono protette da gonne corazzate. Le scene sono state girate a Genova, Liguria. "L'azienda usava il marchio ""Fabergé Paris"" allora che l'azienda russa era semplicemente ""Fabergé""." La torre si trova nel timpano occidentale della cattedrale. In realtà egli soffre di un curioso quanto fastidioso problema: puzza come un pesce. "L'happy hardcore è l'utilizzo di campioni di musica pop con stesure e distorsioni hardcore." "Il luogo dove sorge il maniero era abitato già durante l'età del ferro." Ephraim Willard Burr "L'isola ospitò detenuti politici, rendendola una specie di Isola del Diavolo italiana." La figura di Maria è presentata su scala monumentale, sottolineando il suo status regale. Ancora oggi è di proprietà della Congregazione. Alcune interazioni farmaceutiche possono inoltre causare emorragia interna. La donna è sospettata dai genitori del ragazzo di essere una cacciatrice di dote. La diocesi di Atene ha origini antichissime. Nei dintorni vi sono anche zone pic nic. "L'opera era già considerata di carattere ""stanco"" da Francesco Rossi." Resiste molto bene al freddo e si propaga molto facilmente. Gioca nel campionato di pallacanestro dominicano. Più tardi studiò moda e design al Royal Melbourne Institute per un anno. Viene a galla ben presto il grande problema della società, la mancanza di fondi. Non volante in aria su un motore o con un buco nel suo fianco. "In un'intervista alla rivista ""Kerrang!" Vive a Aix-en-Provence, in Francia. William Soares "Vicenza Virtus"", ponendosi come erede ""de facto"" della storica tradizione calcistica berica." "Due anni dopo ha poi preso parte alla miniserie ""Operazione Odissea""." Si tratta del sesto titolo per la squadra di Kiev. Ha poi lavorato presso la Biblioteca Pubblica di Melbourne. Basso tedesco La Norvegia è una monarchia costituzionale. "Successivamente vestì la maglia dell'Hammarby, per poi passare ai norvegesi del Kongsvinger." La chiesa del monastero oggi appartiene alla Arciconfraternita della Misericordia. È certo comunque che egli vi abbia prestato la sua opera da tempo precedente. Si sa che si nasconde spesso sotto i ricci di mare. La radioterapia è principalmente indicata per il trattamento di neoplasie. Joel si sente, in un qualche modo, sollevato. In quel momento ricevette il titolo di servo di Dio. Era un ruolo di notevole responsabilità con mansioni molto delicate. Essa attualmente è adibita a museo. Fu girato e in parte prodotto in Polonia. È sepolto nella cattedrale di Cuneo. "Ha studiato filosofia e psicologia all'Università di Vienna." La squadra partecipa al campionato di seconda serie concluso al secondo posto. Il Premio Pegaso è il premio del pubblico. Poi viene interrogato il passero, che continua a negare. Persone di nome Erika Parte nord della città di Silent Hill. Veniva usata ove mancavano strade percorribili da carri a ruote. "L'edificio di maggior richiamo è indubbiamente la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo." I conventi degli agostiniani scalzi sono in Italia, in Brasile e nelle Filippine. Al piano superiore troviamo, oltre ad altri reperti, le mostre temporanee. Vengono invertite le prime otto posizioni. Oggi viene utilizzato sporadicamente per celebrazioni liturgiche. Di questa antica diocesi africana sono noti sette vescovi. Il peso è, rispettivamente, di c. Il singolo ha avuto successo soprattutto in Oceania e in America Settentrionale. Chiusa la parentesi americana, vola a Tokyo, dove è detentrice del titolo. I Colonna non cedettero e scoppiò la guerra. "I suoi lavori per la letteratura cominciarono ad apparire alla fine dell'epoca edoardiana." Il nome anglicizzato, Durin, corrisponde a un re dei nani presente nelle sue opere. Gli Olimpici del Teatro è un importante riconoscimento per il teatro italiano. La parte occidentale della linea ebbe una storia più complessa. "Particolarità del format è l'uso di un'unica telecamera fissa che riprende le vicende." Air Italy rimane attivo e il vettore opera per conto di Meridiana fly. Il telugu fa distinzione tra vocali lunghe e brevi. Il resto del villaggio viene massacrato da San che poi lo brucia. I maschi adulti si aggregano a questi gruppi solamente per accoppiarsi. Il codice sorgente è anche disponibile da Sourceforge. In questa località si svolsero gli eventi mensili della federazione. "L'anno successivo vince la manifestazione con ""Mira Mira""." "In etimologia il nome vuol dire appunto ""Ala del Sud""." È una razza indiscutibilmente docile ed affettuosa spesso apprezzata come cane da compagnia. E lo amo ancora. "Inoltre, ebbe vari ruoli come ospite d'onore in telefilm western." Nonostante fosse cattolico venne tumulato nel cimitero della chiesa anglicana di St. Mary. I due sono liberati e sostituiti da simulacri. Le scene in esterno furono girate senza ottenere i dovuti permessi comunali. Il castello si erge su un pendio che sovrasta la città. La scrittura è principalmente usata per la copia di manoscritti contenenti testi religiosi. John MacLeod Il distretto si trova nella parte sud-est della città. Invece per la sua natura umana è superiore agli altri uomini. Questa varietà, inoltre, presenta pochi semi. Un esempio della letteratura gujarati in Devanagari può essere visto qui. Ciò ebbe la sua influenza anche su Palazzo Malipiero. Marco Bucci "L'anno dopo ottiene un buon nono posto finale." Due coppie sposate intrecciano le loro disavventure. Nuove fazioni con Evil Horde si sarebbero aggiunte nel corso della serie. In ambito cinematografico ha realizzato tre lungometraggi. "L'accesso è protetto da recinzioni e cancelli e quindi non è possibile visitarlo." "Essa è tratta dalla serie di romanzi ""Quarry"" di Max Allan Collins." Di conseguenza, i due divennero amici. "Possono anche essere presenti dei sensori denominati ""perimetrali""." Alla fine si scontrarono presso Marta, sulle pianure di Gallica. La loro dieta principale è costituita da calamari. Nello stesso anno la squadra riserve ottiene la promozione in Segunda División. Il toponimo non è identificabile con sicurezza. Cratere Bok Ha quattro fratelli, Melissa, Trisha, Elizabeth e Brian, tutti loro attori. Così Trotter deve dimostrare che un buon rapporto sia di beneficio ad entrambe. La donna, prima di morire, rivela a suo figlio la verità. La versione GameCube contiene come personaggi giocabili Mario, Luigi, e la Principessa Peach. Sono state sequestrate armi e telecamere di testa. La risposta violenta della polizia non fa che aggravare il problema. Il film sarà prodotto da Avi e Ari Arad. "Sia all'esterno sia all'interno sono inoltre presenti lapidi commemorative." Darren rispose subito al cantante inviandogli dei beat precedentemente registrati. French vive attualmente a Greenwich; è sposato e ha due figli. Ha vinto un Oscar per gli effetti speciali. "Crisso e i suoi seguaci sconfiggono diversi eserciti prima dell'arrivo delle truppe di Crasso." "Al termine della carriera artistica si dedicò all'insegnamento della musica e del canto." Appassionato di alpinismo, fu uno dei primi iscritti al nascente Club Alpino Italiano. Mentre i Grey hanno alloggio nelle ville dei Pari a Bournemouth, nel Dorset. "Il liceo ""Marconi-Delpino"" rappresenta uno dei più antichi e prestigiosi licei della Liguria." Clea è una maga dai molteplici poteri magici. Il soffitto ligneo accoglie immagini di angeli. Il maschio adulto riproduttore è nero intenso. Oggi parte dell’area è occupata da un edificio scolastico. Alcuni artigiani guadagnavano più delle persone con un titolo di studio. "Spesso è, inoltre, sede di manifestazioni quali raduni di auto storiche e ""track days""." "È possibile assistere alle prove dell'orchestra, tuttavia, solo a condizione di parteciparvi attivamente, suonando." Si sale quindi lungo questo fino alla cima. Le squadre si differenziano tra di loro anche per il differente modulo adottato. La carrozzeria venne dotata di forme più rotonde e snelle. La fece portare nel suo palazzo e la mise incinta.. "Recitò anche nel già citato ""La notte degli spettri""." "Al termine della navata destra l'absidiola accoglie il tabernacolo in pietra scolpita." Iniziò a distribuire a Milano e Torino il giornale del movimento. "Per questa ragione non c'è totale accordo sul meccanismo ipotizzato di funzionamento." "L'isola fa parte della contea di East Arnhem." Per la copertina è stata utilizzata la stessa immagine del singolo di Say Anything. La serie è incentrata su tre amici trentenni: Mike, Adam ed Ethan. "La Lazio risultò quindi l'unica squadra obbligata ai preliminari, ottenuti alla penultima partita." Joe perse il match ed entrambe le corone. Fu molto apprezzato anche come giornalista e come conferenziere. Tuttavia per gli edifici, a parte la chiesa, non è tempo di buone offerte. "All'ingresso della baia sono situate le celebri isole Aran." Le versioni britannica e statunitense differiscono sia per lista tracce che per copertina. Si contano numerose antiche abitazioni in larice costruite dai Walser. Nella schema sottostante sono riassunte le varietà divise per distribuzione dei colori. Ambienti adibiti ad esposizione museale. Suo figlio nasce in casa, senza assistenza. Tale tecnica è efficace, semplice e poco costosa. "La forma dell'edificio è di forma rettangolare." È retta dal vescovo David William Valencia Antonio. Alla fine della relazione tornò in Inghilterra, dove visse in una fattoria nel Galles. Mulan viene smascherata e il capitano Shang congeda sia Mulan che il trio. La città decadde e si spopolò progressivamente in epoca successiva. "L'area occupata è composta da una vallata sul fronte occidentale del Monte Constitution." Si trattò delle terze elezioni presidenziali della Quarta Repubblica. In seguito aiuta Itachi nello sterminio del clan. "Forme di reggenza sono la luogotenenza e l'interregno." Questi ultimi vennero chiamati in seguito Pitti o Caledoni dai Romani. "Contemporaneamente viene formulato un approccio sociologico, e ulteriormente approfondito l'approccio economico." Approfondimento su Cinema Iraniano blog Gino Zanna Dopo tre anni ritornò in Italia, dove ebbe commissioni a Torino, Firenze e Roma. "Ha fatto parte del cast per una produzione del musical ""Oliver!""." "Al centro, immancabile, lo stemma a doppio rene tradiva ulteriormente l'identità del modello." Il cerchio della vita Frank Ramsey Guido Bernardi "Infine, ha partecipato al reality show statunitense ""Little People, Big World""." Quando potevano i due amici discutevano a lungo di fisica e di matematica. Il mantello dei giovani varia dal grigio scuro al bruno. Inoltre, è compresa nel vicariato di San Guido Abate. I dialetti del min meridionale mancano di una lingua scritta standardizzata. Wakeman decise che quello spettacolo sarebbe stato il vertice della sua carriera. In giorni ormai antichi, gli Elfi crearono magici anelli del potere. Da allora Scribe ottenne una lunga serie di successi. È cresciuto a Chino, in California, da sua madre, Gina Dallas. Kai Davis Questa metrica è completa, nel senso che ogni serie di Cauchy converge. Per dodici anni è stato medico di base a Colombes. Alan adotta quindi un nuovo stile e comincia ad aprirsi al cambiamento. La lingua itza è quasi estinta. "Attraverso Brendola fu eretta anche la ""regia"" strada ""Tabernulae""-""Leonicum""." In tempi recenti il Comune di Cesarò ne ha curato una ristampa. "Calogero Mannino associa all'attività politica quella di produttore viti-vinicolo." "Da buon virginiano si arruolò nell'esercito confederato di cui divenne successivamente generale di brigata." Separano la valle della Dore dalla piana del Forez. Vi ha abitato anche il presidente Sandro Pertini. È stata anche campionessa europea universitaria. La media giornaliera nei giorni successivi superò i cinquecento visitatori. Sarà fabbricata in diverse versioni, berlina, torpedo, cabriolet, camioncino, ecc. Gli studenti della comunità frequentano il Bastrop Independent School District. "Anzi, l'uomo si mette a corteggiare la cugina Nettie." La dea venne rappresentata anche sulle monete. Tutte le squadre impegnate nelle coppe europee passano automaticamente il turno. Egli abitava in una fortezza che aveva eretto nei pressi della sorgente del fiume. Dopo averlo scoperto molti affermarono “di averlo sempre saputo”. "Oberstdorf è un'importante località per gli sport invernali." In natura difficilmente si hanno correnti di uguale intensità, infatti una corrente risulta dominante. Nelle zone di magia morta invece vi sono dei buchi nella Trama. "Nell'area davanti alla palestra si trova un campo da tennis e da calcetto." Essi erano di parte ghibellina, e per questo furono importanti funzionari imperiali. Il luogo della sua sepoltura è ignoto. Oggi del castello sopravvivono solo lacerti e una torre. I Siracusani conquistarono Tunisi e qui vi allestirono il quartiere generale delle operazioni belliche. I fallimenti nelle missioni marziane non sono infrequenti. "La ""Schola Cantorum di Laives"" è il coro misto legato al Coro Monti Pallidi." È sepolto al Valhalla Memorial Park a North Hollywood. I principali generi fotografici a loro volta possono avere dei sotto generi di specializzazione. "Nel marzo dell'anno seguente fu proclamata ufficialmente la capitale." Al centro della facciata si trova una grande trifora decorata secondo il gusto greco. Il suo capoluogo amministrativo è Butte. "La ""superficie laterale"" è concava e forma parte del meato nasale inferiore." Lo ci raggiunse il suo massimo apogeo durante le Cinque dinastie. Il protagonista è divenuto uno dei simboli della Troma. Il trucco è piuttosto marcato, soprattutto nelle scene con presenti primi piani ravvicinati. Lo stesso anno, la chiesa fu consacrata. Fin da bambino aspirava alla carriera di musicista. In seguito venne denominata Accademia dei Desiderosi. Per una descrizione completa dei segnali video si veda anche la voce video. "Nell'anno della maturità, è stato eletto rappresentante degli studenti." Sebbene ingombranti e grossolane, hanno una virtù cara agli archeologi: sono durevoli. Fino ad ora ha frequentato solo Catherine, non Cathy, Katrina o Katherine, solo Catherine. Quasi tutto è frutto di ricostruzione. Successivamente il difensore della parte civile, l’avv. Assai difficile è gestire un tale organismo in un simile clima politico. "Tornato all'Eskilstuna, giocò successivamente al Luleå, prima di lasciare la Svezia." La sigla italiana, che riprende la melodia originale, è cantata dai Raggi Fotonici Tristán che la crede ormai morta, porta con sé la neonata. Massena ordinò a sua volta a Seras di preparare un diversivo a nord. In quel momento, Veronica era al telefono con Lincoln. "La disponibilità è la frazione del tempo allocato in cui l'impianto è effettivamente disponibile." Molti antibiotici, danneggiando il microbiota umano, possono ostacolare tutto il processo. "È anche Chiamata la ""Capitale del tonno"" del Paese." Questi aborigeni del Nuovo Galles del Sud continuano a vivere nei loro territori tradizionali. Il rapporto medico-assistito si basa sui principi di perizia, prudenza e diligenza. Dopo questo avvenimento Hornswoggle sarà costretto a portare una parrucca afro. Frequenta la scuola locale, utilizzando uno strumento tecnologico per trasformarsi in un umano. Viene sponsorizzata per la quarta stagione consecutiva da Budweiser. "È stato l'unico vincitore sinora a presentare Mozart in finale." Tra le piantagioni vi erano quelle di caffè e cotone. Vestibolo Alonso Cano I due successivamente iniziarono a suonare insieme in una band chiamata Aurora. Dal punto di vista formale poi, elaborò la sua poesia fino al virtuosismo. In entrambi, il prezzo del petrolio e la quotazione avvengono in dollari. Negli ottavi incontra il di Pep Guardiola. Le preposizioni italiane tradotte in esperanto non sempre equivalgono alla stessa preposizione. "I due foglietti sono in continuità l'uno con l'altro a livello dell'ilo polmonare." I cannoni inglesi hanno utilizzato la torre della Madonna della Chiesa come postazione. Il museo ospita diverse mostre occasionali. Ogni anno tre milioni di tonnellate di merce vengono imbarcate e sbarcate. I partecipanti alla manifestazione sono numerosi e variegati. "Amministratore dell'Acea, diviene anche Consigliere comunale di Taranto." Menone non sa più proseguire. "Nel Settecento vi aveva sede l'Accademia dei Nobili." Il colore è giallo oro molto intenso. Scopo del gioco è segnare il maggior numero di reti. "Dopo l'uscita del suo album, ha tenuto il suo primo vero concerto." Kia Vaughn Il rivale, geloso, dà fuoco all’intera bottega. Fu presente anche il contrammiraglio David Dixon Porter. Successivamente ha partecipato alla mezza maratona di Roma-Ostia. "All'età di otto anni si è appassionato per la recitazione." Alcune sue opere, certe od attribuite, sono conservate presso edifici religiosi a Piacenza. "La presentazione dell'opera è sempre a firma di Franco Battiato." Infanterie-Division, operante sul fronte orientale. Il singolo riscuote un grande successo, rimanendo primo nella Top Singoli per quindici giorni. In particolare per tessuti realizzati in fibre naturali, soprattutto di cotone. Uscendo dalla porta di servizio, senza alzare la voce, con silenziosa dignità. In seguito realizza il suo rigore consentendo al Liverpool di vincere la competizione. Scoperto dagli agenti, Albert viene arrestato, accusato della rapina. Devin Gibson Chase, Kaz e le ragazze robotiche vengono e li salvano. Negli anni successivi Benvenuti non riesce più a tornare ai precedenti livelli di eccellenza. Si riprende subito, incoraggiato dal pubblico. Nel comune è prevista la costruzione di una centrale nucleare. "Si ritiene che fossero stati addomesticati il maiale, il bufalo d'acqua e il cane." "In particolare, il professore di astronomia è sempre nominato dalla ""City of London Corporation""." Dopo la vittoria, la Perrier ha brevemente lavorato come attrice. I Frisi interpretarono male questa inattività. I pochi sopravvissuti furono condotti a Ctesifonte e venduti come schiavi. Si estende nella parte meridionale della regione, lungo il confine con il Gambia. Il rito pare avere un significato apotropaico o propiziatorio. In quella stagione, contribuì alla promozione della sua squadra. "L'accademia ha un'attività editoriale di ""Atti e Memorie""." Partita a scacchi Qui di seguito il dettaglio dei suoi risultati olimpici. In fase di riposo sono ripiegate a tetto. "L'incontro tra lo spirito e Scrooge avviene nel salotto della casa di quest'ultimo." A fianco di Luzzatto vi furono Domenico Demarco, Piero Pieri e Nino Valeri. "L'album riscuote un buon riscontro commerciale; non è mai stato ristampato in cd." "Non si conoscono infatti altri ritratti di famiglie con due bambini dell'artista." La violenta esplosione ha sparso pezzi del veicolo nei campi vicini. "Un aforisma anglicano riguardante questa pratica dice che ""tutti possono, nessuno deve, alcuni dovrebbero""." Nessuna specie mostra evidente dimorfismo sessuale. Dà il nome al golfo su cui si affaccia. "È l'unico campo della capitale groenlandese." I tre registi compaiono anche in cameo. "Nel Medioevo vi fu edificata una chiesa posta appena all'ingresso della grotta." Occasionalmente può attaccare materiali vegetali, specie se con alto contenuto di proteine. Alle persone di colore libere fu comunque ancora permesso di possedere appezzamenti di terreno. In questo spin-off viene anche dato maggior rilievo alla vita privata dei protagonisti. Il film fu prodotto dalla Kurt Ulrich Filmproduktion. Studiò a Breslavia, Vienna, Heidelberg e Berlino. Esso, alla morte del rabbino, assume a suo turno il comando della comunità. "È collaboratore fisso della rivista letteraria ""Storie""." Le cromature furono eliminate. Dick non si scoraggia e corre in aiuto di Danny. La larghezza varia a seconda delle popolazioni. Su entrambi gli assi erano presenti ammortizzatori idraulici. Il parco si estende a sud-est della provincia di Cagliari e interessa nove comuni. È signore del sottosuolo e giudice divino. Il risultato di Routh e Hurwitz è noto come teorema di Routh-Hurwitz. I russi avanzarono da nord, est e ovest. Egli pertanto, implora il suo amico di portarlo a Corte. Qualche giorno dopo vengono trovati dalla polizia e Bill muore in una sparatoria. Il primo progetto finanziato fu l´installazione di pannelli solari in una scuola in Tanzania. "Ho solo dovuto accettarlo""." Si complimenta coi carabinieri. Da lì la partecipazione di altre squadre non bolognesi. "L'interno della chiesa è a tre navate divise da colonne con capitelli di spoglio." "La creazione dei ""limitanei"" sembra contemporanea a quella dei ""comitatensi""." "Si trova nel ""Museum District"" della città ed è vicina al Texas Medical Center." In pratica su tutto. "Consigliato anche per formaggio tipo ""latteria""." Zampe e piedi sono grigiastri. In quel periodo Lanza era uno dei principali performer della federazione. Questo determina la qualità di risposta del sistema in esame. Le ossa nasali e pre-mascellari si estendono oltre la linea degli incisivi superiori. Il giorno successivo il ragazzino salva lo stormo da una volpe. "Ci sono molte specie di piante di tabacco, nel genere ""Nicotiana""." Ha due fratelli, George Jr. e Joseph. Venne nuovamente menzionato nei dispacci ed ottenne il brevetto di Tenente Colonnello poco dopo. Ogni opinione è personale. Venne inserita una modifica nel conteggio dei punti conquistati. "Era uno dei porti più importanti dell'antica Grecia." "L'album, disponibile su musicassetta e compact disc, è prodotto da José Antonio Romero." Ebbero un discreto seguito anche gli dèi egizi Bes ed Osiride. "Altre diramazioni distrussero boschi, coltivazioni e abitazioni di villeggiatura in ""Contrada Sclafani""." Ha allenato per due anni il Cuoiopelli nei campionati regionali toscani. Questo permette di gestire un sistema più flessibile e facile da aggiornare. Il gruppo è stato fondato ed è incentrato sulla figura di Giancarlo Erra. Si tratta di un lutto terribile per ognuno di noi. Inoltre, Litta le lasciò quasi tutta la sua fortuna. È considerato uno dei compositori di studi più brillanti delle ultime generazioni. Riprese delle piramidi, della Sfinge e scene della vita dei nativi. Rubén Pagliari "Gran parte dell'area è coperta da foreste." Quando morì, presto si diffusero notizie di miracoli da lui compiuti. Questo animale è noto solamente grazie ai fossili dello scudo cefalico. Sono essenzialmente erbivori, nutrendosi di foglie, fiori e frutti. "È sposato con l'attrice Marika Green e zio di Eva Green." Fanno seguito numerosi altri brevi scritti, spesso satirici e umoristici, contenuti in altre antologie. Polo è sposato. Altri particolari potevano essere aggiunti tramite pigmenti rossi o bianchi. Primo periodico nel suo genere stampato in lingua francese. Si trattò della prima partecipazione del Kosovo ai giochi olimpici estivi. "Si tratta del cinquantaduesimo disco appartenente alla serie ""Buckethead Pikes""." In realtà il blocco doveva contenere la testa stessa e un braccio, senza distinzione. San Bonifacio Il Tempio è stato progettato per evocare il Tempio di Salomone a Gerusalemme. A tutto pasto. Gli adulti hanno vita breve, limitata a pochi giorni, e non si nutrono. La serie è stata trasmessa da vari canali nel mondo. "Il cortile mantiene ancora oggi l'aspetto trecentesco." Tutte le tracce sono state scritte da Elvis Costello, tranne dove indicato. Come regista ha realizzato pubblicità, documentari, cortometraggi e lungometraggi cinematografici. Un bruciatore di incenso con due dragoni è situato di fronte al padiglione. Hermann Haller Il colore va dal verde chiaro al marrone con il procedere della maturazione. Addirittura, col riposo notturno, la frequenza diminuisce ulteriormente senza procurare particolari disturbi. Ha partecipato ai Mondiali di Germania senza però riuscire a trascinare la sua squadra. Secondo la legge, il Parlamento necessita di due terzi dei deputati per essere legittimo. "Si trova nel comprensorio dell'Alta Valle Isarco, poco distante dal capoluogo Vipiteno." "La giunta collabora con il presidente nel governo dell'unione ed opera attraverso deliberazioni collegiali." Rifiutò tuttavia entrambe le offerte, preferendo ritornare in Romania. Rappresenta un sottoprodotto della sintesi di alcuni composti chimici e di altri fitofarmaci. Oggigiorno rimangono solo rovine. Gli ingredienti sono amalgamati in forma di piccole palle, che vengono quindi fritte. "In sostanza, questo è il tema del ""knowledge management""." "Anche a causa di ciò c'è pochissima letteratura su questa banana." In Svezia è coltivato da un migliaio di anni. In questi due enti diede un apporto fondamentale sia di carattere organizzativo che culturale. "Molti hanno infatti riferito la ""C"" a ""caratteristica"", ""contenuto"" o ""complemento""." La trama ruota intorno al contrabbando in Cornovaglia. Come dipendente, Goodwin è serio e scrupoloso. Sarà questo uno dei più intensi periodi per la sua esperienza intellettuale e politica. "Il tracciato termina con l'arrivo a Santa Cristina, passando prima accanto al Castel Gardena." I due vengono però catturati dagli uomini del despota e fatti prigionieri. Ogni anno presenta una stagione di opera e danza. Retrocedono le ultime due classificate. Così, pentito, si riconcilia con lei. Fu la sua ultima apparizione sullo schermo. Apparteneva a una delle famiglie più nobili e potenti della Turingia. Rocco Coletta "Durante l'assedio numerosi edifici, compresa la basilica, subirono gravi distruzioni e danneggiamenti." Il trofeo prende il nome dal primo capitano del Galles, australiano di nascita. "L'anno successivo venne convocato per la prima volta nella Nazionale di calcio messicana." È anche conosciuto come uno dei ventiquattro generali di Takeda Shingen. Il film stesso prende in prestito il proprio titolo da un verso della canzone. "Due equazioni si dicono ""equivalenti"" se i rispettivi insiemi delle soluzioni coincidono." Dopo la morte del ragazzo, tuttavia, il padre non vuole farle frequentare i corsi. "Durante la bolla speculativa, un numero sproporzionato di persone fu impiegato all'interno dell'industria edile." Possiede inoltre una notevole competenza in fatto di combattimento corpo a corpo. "L'anno seguente fu nominato cancelliere reale e vescovo di Zagabria da re Ferdinando." Viene resuscitato da Esther nel corpo dello stregone Kaleb. Oggi Ladysmith è un importante nodo ferroviario e di smistamento. Suo marito era il primogenito ed avrebbe quindi ereditato il titolo rendendo Elisabetta contessa. "Tuttavia, altri si riferiscono a questo comportamento come un""'aggressione predatoria""." Nella società mondana, trionfo delle apparenze, tutti i volti sono camuffati, falsi. Viene tradotto anche col pronome personale riflessivo di terza persona Sé. Le cornici interne sono arricchite da due cariatidi simmetriche. Ognuno di loro porta con sé un mazzo di fiori. Nelle cerimonie religiose serviva per annunciare il momento del sacrificio. Essa contiene un gruppo amminico che è caricato positivamente al pH fisiologico. "La definizione hegeliana di stato è ""l'idea divina così come esiste sulla terra""." Il capoluogo di contea è Montgomery City Paolo Demidoff Spesso è stato anche isolato dalla saliva umana e da acque reflue. Secondo fonti diverse, Priapo era invece figlio non di Hermes ma di Dioniso. Vengono affissi solitamente in ambiente esterno, in luoghi pubblici prestabiliti. "Scientology ha cercato fin dall'inizio di denunciare il film e di impedirne l'uscita." Sovrani di Polonia Tornato a casa compose più di sette opere. "Le altre tre fasi sono dette ""passive""." Bryant Reeves È progettato per scopi di pattuglia, sorveglianza e intelligence. La protagonista cambia il suo nome a seconda della versione. Suo padre aveva partecipato alla prima guerra mondiale. La squadra, in mano al vice Andrea Masini, retrocederà poi ai playout. Con la sua famiglia ha vissuto a Santa Ana. Solo i numeri interi avevano una rappresentazione nel sistema di numerazione maya. Ha ottenuto un grande successo commerciale. Molti giocatori di questa squadra di successo rappresentavano i colori della nazionale svizzera. In grassetto le squadre che nella stessa stagione hanno vinto la Grand Final. Il ventre è bianco-giallastro con macchie grigie. La stazione era posta sulla linea Palermo-Agrigento. Veicoli, fanteria convenzionale e Battle Armor, hanno specifiche schede tecniche. Vi sono state differenti valutazioni politiche sul suo coinvolgimento nella vicenda di Gladio. Nel mese di settembre, però, si è infortunato alla coscia destra. Secondogenito della famiglia Wu, ha un fratello maggiore e uno minore. È membro del Gruppo della Regione Europea della Commissione Trilaterale. Dopo avere confessato, Don Paolo si suicida gettandosi nel vuoto. "La versione live della canzone compare nel ""Live from the Roundhouse""." Nelle partite, però, le giocatrici hanno indossato la divisa sopra descritta. "L'origine del nome ""Fuji"" è incerta." Il presidente uscente. Bright Lights Questi inizia a sospettare e ad investigare. Ciò è garantito in generale dalla teoria di Sturm-Liouville. Tornato in Australia nei Brumbies di Canberra divenne capitano della Nazionale. Il vincitore è stato il norvegese Thor Hushovd su Kenny van Hummel. Questo film si può considerare il manifesto della Nouvelle Vague. Il drappo presenta una bordatura color oro. Divenne diacono, riuscendo successivamente ad entrare nella corte imperiale di Costantinopoli. Va in cerca di cibo sul terreno, generalmente rimanendo in silenzio. Il tecnico comunale Costamagna sentì la necessità di eseguire altri restauri. In seguito, si trova ad Ancona, Bologna, Sabbioneta, poi di nuovo a Ferrara. Il disco non è stato pubblicato in Europa. "Dopo la guerra, il principe di Waldeck-Pyrmont si dedicò allo studio dell'agricoltura." Ha origini cherokee native americane. La sua città principale era Fenice. Il velivolo venne così restituito al produttore e non venne mai marcato. Ha due fratelli minori, gemelli, di nome Sean e Matt. "Esistono tre manoscritti contemporanei che spiegano il soggetto dell'opera." Sembra che vi fossero due o tre paia di zampe per ogni tergite. La testa aveva un profilo quasi tondeggiante, e le orbite erano quasi circolari. "Durante questo periodo il bagno in mare divenne un'attività ricreativa molto popolare." Le sue opere recuperate tramite alcuni allievi sono state pubblicate su Internet. Slade Alive, Vol. E numerose altre per la compagnia Cafiero-Fumo I testi sono del cantante Claudio Canali. Negli anni novanta è stato fidanzato con Christine Taylor. Clicca qui per informazioni in più. Raina è autore di gran parte dei brani del disco e riscuote buone critiche. "L'album è stato registrato negli studi di New York della Columbia Records." Noi vogliamo quindi portare questi gentiluomini nei ministeri. Nonostante sia nato in Inghilterra, ha scelto di rappresentare la Nigeria a livello internazionale. Avvicinandosi da tre direzioni, accesero le torce su un segnale e si chiusero. Il genere conta circa un centinaio di specie differenti. Gli uomini vi tornano con gioia. Trascorse tre anni in servizio a bordo della Stazione di Terranova. A causa del clima rigido, resta gelato, mediamente, da ottobre ad aprile-maggio. Tuttavia, questa fonte è nota per le sue molte imprecisioni cronologiche. Il Partito democratico perse quindi l’appoggio degli unionisti e Afonso Costa rassegnò le dimissioni. Il film è diviso in due parti, a sua volta ripartiti in sei episodi. "Rientra nel gusto dell'arte ""tragi-comica profana"" o nella cosiddetta ""pittura ridicola""." Opera in associazioni culturali. Nella versione internazionale esso contiene alcuni duetti in lingua spagnola. È un prodotto tipico di Russia, Bielorussia e Ucraina. Il sito ha uno staff di giornalisti separato da quello della rivista. Sergente e da! Gli obblighi imposti agli Stati permettono una combinazione dei diritti collettivi e individuali. "Il trasporto aveva però procurato un'ampia lacerazione ben visibile all'altezza del manto del Santo." Rosie tenta di salvarlo, ma anche lei viene raggiunta e uccisa. Il tempio infatti fu depredato più volte nella storia. Vengono prodotti nel mercato dei crediti e depositati nella camera blindata dei crediti. "Attualmente i Focus si esibiscono in ""tournée"" prevalentemente nei Paesi Bassi." Talenti nella progettazione e nei piloti ne determinarono il successo. Le due nazioni avevano condiviso un re per una gran parte del secolo precedente. Panzer-Division fu costretta a ritirarsi. Il suo declino finanziario cominciò con la prima guerra mondiale. Vincitrice di molti premi in concorsi letterari, plastici e iniziative educative. La donna, poco dopo, nonostante le parole di Sam, decide di chiamare la polizia. William Alexander Gli interni, a navata unica, sono illuminati da una trifora aperta sulla facciata. "È un monumento registrato alla ""National Historic Landmark""." "Lo stesso anno è nella miniserie ""Paura di amare""." Regina seppellisce il padre, ma vuole a tutti a costi la Abate. Reati innaturali. Il sequestro del sito è poi revocato perché non legittimo. La catena degli Urali segna convenzionalmente uno dei confini fra Europa e Asia. Con Simms alla guida, New York vinse solamente una gara su quattro. La ristrutturazione esterna è stata diretta, in generale al consolidamento della struttura. Finì col diventare un cantante lirico per caso. Da allora venne rieletto altre diciassette volte con elevate percentuali di voto. "L'equipaggio installò una base temporanea e fece sventolare tre bandiere naziste." Ha gareggiato con le maglie delle Fiamme Oro, Pro Sesto e Snia. Se ne ignora la data di morte. "Il titolo di lavorazione fu ""The Outsiders""." La successione pareva infatti stabilita già da tempo. "L'Italia vince e si conferma Campione del Mondo." Sono organizzati in comitati che assegnano premi annuali per aiutare gli artisti emergenti. "Van Rompuy venne presentato come un ""costruttore di consenso"" ed un mediatore molto abile." Il brano è stato interamente scritto da Nathalie. È parte della Rete bibliotecaria bresciana. Esso è gestito per la trentacinquesima volta dalla Lega Nazionale Dilettanti. I cittadini cinesi di Hong Kong adottarono collettivamente tagli di capelli corti. "Per l'Europa il Settecento fu un periodo di riforme." Adatta ad affrontare gruppi di nemici. Nel nostro paese diresse due pellicole. Con i piemontesi retrocede dopo i play-out persi contro il Lumezzane. Nella seconda serie disputa quattro campionati terminati sempre nella parte centro-alta della classifica. Nonostante le numerose richieste, non ebbe mai più il suo libro. I cambiamenti furono però pochi e la gamma di carrozzerie offerte fu ridotta. "All'epoca l'arco attraversava solamente due nazioni: la Svezia-Norvegia e l'Impero Russo." Esso cambiò nome varie volte, ma ebbe sempre scopi prettamente commerciali. "L'ambiente era spesso sporco e affumicato dal fumo delle lanterne." L’allusione alla vitalità dei vent’anni fornisce addirittura il fulminante finale del film. La delegazione ha grandi contrasti. Scomparse sono invece le due case cantoniere. Nel dopoguerra sono le sue prime mostre a Milano. Durante la prima guerra mondiale si schierò tra gli interventisti. "Per quanto riguarda il Movimento Riformatore, è l'unico partito francofono della maggioranza federale." La porzione meridionale del rift di Gregory termina contro il cratone. Andy riesce finalmente a parlare con Ephram e a convincerlo a non andare. Mark Schultz Durante la loro storia la biblioteca e il museo condivisero spesso la stessa sede. Gaio perse molta della sua popolarità e non fu rieletto al tribunato. La scatola è stata nascosta ai giardini botanici di Blandings prima della sua incarcerazione. "È stata un'esperienza meravigliosa." Solo una piccola minoranza di donne contadine si è unita alla causa bolscevica. In tutto ci sono quattro stagioni. Alla fine viene però privato dei suoi poteri e della sua memoria. Martín Yupanqui Rimaneva una territorio inutilizzato. Sono canzoni fantastiche ed è stato molto difficile per noi sceglierne una. Questo tipo di tumore si verifica più comunemente dopo la menopausa. La pellicola esiste ancora in una copia parziale di tre rulli. Successivamente vinse la causa contro Alter. Durante il periodo estivo è meta di escursionisti ed appassionati di trekking. Altri fossili sono stati rinvenuti nello Utah. Da allora si ritirò dalle scene, se non per sporadiche collaborazioni in album altrui. "La mattina dopo l'oppio viene raccolto." Con lui, la dinastia ottoniana mise a capo del governo laico cittadino un ecclesiastico. Dopo un breve periodo nel carcere di Verona fu internato nel campo di Fossoli. Come nelle altre coppe il governo albanese non permise sue partecipanti. Erano evidentemente stremati ma in buone condizioni fisiche. "Il primo video girato fu ""Mind Travel""." Ogni gruppo può avere una o più mailing list. "Nell""'Amore medico"" compaiono addirittura cinque dottori, tutti oggetto di satira da parte di Molière." "Per la famiglia ""charm"" la corrispondenza non è così buona." Giulio si offre di sostituire Uberto, fratello di Gina, nel servizio militare. Hanno sede sul lungarno anche i consolati di Austria e Principato di Monaco. Può commissionare indagini conoscitive e farne relazione al ministro. Alla fine, gli Zerg vinsero la battaglia. Questo spazio un tempo era molto limitato per la presenza di un fossato difensivo. Crebbe nelle giovanili del Boca Juniors di Cali. "In più, alcuni dei nuovi elementi della serie furono adattati in ""The Next Generation""." "La capitale dei conti di Ginevra era stabilita all'epoca nella fortezza di Annecy." "È il suo il volto sulla copertina del primo numero del ""Time""." Lo si può invece ricattare rubandogli il cappello. Entrambi possiedono una Volkswagen Maggiolino bianca. Il secondo è parlato in Romania. La vittoria andò, a sorpresa, a Phil Carpenter. La stagione riproduttiva cade fra settembre e dicembre. Il nunzio risiede in Madagascar. Questo deve aver deluso Servilia. A braccia aperte Ebbe anche delusioni ed amarezze, che spesso, lo portarono lontano da Ribera. "Al risveglio, il primo uomo colloca le istruzioni al collo dell'uomo barbuto." Generalmente è la parentela biologica a stabilire la paternità. I tedeschi si concentrarono ora sulla sorte degli ebrei che vivevano nelle grandi città. La località è stata protagonista di un intensivo sviluppo architettonico negli ultimi decenni. Vive separato dalla sua famiglia nella Dimensione Fusione. La sua posizione strategica fu molto importante lungo il fronte retico del limes germanico-retico. Ai quattro angoli sorgeva una torre trapezoidale. Le figlie di Ferdinando ricevettero un certo numero di altre proprietà legate alla baronie. "Durante una notte nel mese di aprile era stata rubata la ""corona""." Il Borneo presenta una grande biodiversità se paragonato a molte altre aree. Scoppia una lite furibonda. Il clima è tropicale, con abbondanti precipitazioni estive. La sua espressione denotava una grande dose di sagacia e penetrazione. Queste casse contengono ciascuna una vita extra. È sede della Comunità montana di Scalve. Il concetto di punto di fuga non esisteva. Realizzò bottiglie ed etichette per la sua fabbrica di liquori a Capri. Altra abilità riservata alle creature. Il capoluogo è Randolph. La caffeina può essere dannosa e anche letale a dosi massicce. Il vecchio Tigrane ebbe paura e scappò sui monti. Le polacche manterranno invece il titolo olimpico. Ancora studente, entrò in contatto con i futuristi friulani. "Un bambino è l'unico superstite di un incidente aereo nella giungla africana." "I granatieri lasciarono il convento all'alba, mettendosi in formazione dietro l'edificio." "L'amore non basta" "Quest'ultimo prese il potere pochi mesi dopo." Il frutto è un achenio striato, privo di pappo. Il capoluogo è San Pedro. Si diffuse col tempo in tutta la Sicilia. Svezia qualificata. Il concerto comincia. Sono in forma e sono tranquillo. Il quartiere ospita un parco boschivo. La via della seta fu interrotta in varie parti per numerosi secoli. Di ideologia progressista, è un membro del Congressional Progressive Caucus. I tasti di accensione e del volume sono posizionati sul lato destro del dispositivo. È un probabile tributo al cantante Freddie Mercury, deceduto due anni prima. Si trova nel Canton San Gallo in Svizzera. Se la giuria avesse votato un solo paese, questo avrebbe ottenuto nove punti. Le altre due, Slovacchia e Cina, sono uscite dai tornei di qualificazione. La maggior parte delle ossa sono anche incomplete, a causa della scarsa conservazione. Ad ogni scuderia vennero attribuiti dei numeri, che non cambiavano da gara a gara. Il libro contiene i salmi per le ore canoniche. Questi motori hanno un asse a camme per bancata. Qui trova lavoro come apprendista presso una compagnia internazionale di commercio. Vennero ridipinti i parapetti e cambiate le tappezzerie dei palchi. La morte della duchessa avvenne prima del completamento del sito. A metà anni novanta inizia la sua esperienza come produttore artistico. Questo stesso giorno Pace si ritirò dal corpo dei Marines. Più tardi Hunt si vantò del suo gesto su un sito web antisemita. Lo stadio fu completato a tempo di record dopo un solo anno. La presenza di Andreina nella casa paterna crea parecchi problemi nella vita di entrambi. Tra sedici anni, cinque valorosi guerrieri, chiamati Cavalieri, saranno al suo fianco per proteggerla. Leggeva opere di religione, geografia, storia e di molti altri argomenti. "Ha ricevuto l'educazione primaria presso la Scuola dei Principi di Riyad." È stato precursore, di nove anni, del successivo Stipa Caproni. "L'arrivo allo Stretto di Bering non è stato dei migliori." La prostituta Liz cerca di abbordare dei clienti su una strada trafficata. Finalmente a terra, Guido scopre deluso che la donna è scappata via con Maurice. Compone molte melodie semplici. Luc Besson ha collaborato attivamente con il team di sviluppo francese. Molti dei suoi poemi parlano della vita rurale in Finlandia. Dio ancestrale, era particolarmente venerato ad Abido, in Egitto. I due sono di origine leccese, ma vivono a Milano. "L'interno è costituito da un'unica navata con banchetti in legno." Si è dedicato alla letteratura coltivando sia il romanzo che il teatro. Guns, gruppo glam metal di Los Angeles. Il Franklin Institute adottò il premio, ma nessuna medaglia venne assegnata. Vincenzo Iovine "Sua sorella Matilde fu la badessa dell'abbazia di Essen." Al termine della stagione la squadra però non riesce ad evitare la retrocessione. Questo è spesso definito come calcolo quantico, o calcolo quantistico distribuito. Gli esemplari sono stati reperiti in Cile, nella Regione di Los Lagos. Gli adulti compaiono a primavera e sono di abitudini diurne. A luglio conquista il titolo di campionessa di Spagna ai campionati nazionali. Dipingeva dipinti, creava disegni, illustrazioni e cartoni che pubblicamente stampava. La durata dei contratti è regolata dalla legge. "Alcuni credenti antichi lo narrano come uno strumento usato per il rilassamento totale dell'anima." Era considerato patrono degli epilettici. Esse sono lavorate al tornio e decorate con disegni in colore bruno e rosso. Fu allievo del Pordenone, di cui sposò la figlia Graziosa. La zona commerciale era utilizzata per scambi di materiale quali legno, grano e farina. Il brano vincitore del Festival raggiunse alla decima posizione in classifica di vendite. Adam uccide Doyle, e seppellisce il corpo nel roseto. McCoy cerca di fargli confessare il ruolo avuto dal padre per incastrarlo. "I trasporti migliorarono e ciò provocò un miglioramento dell'economia generale." Ogni provincia della mappa è divisa in minimo di due regioni e massimo quattro. I Kapo furono brutali con loro. Prende il nome dal Pellice, torrente che la bagna. Ha una moltitudine di piatti. La sua capitale è Berlina. Le principali sono due. Il forte deve il suo nome alla vicinanza della frazione di San Sebastiano. "E soprattutto di un'infiltrata insospettabile, Patrizia." In quattro edizioni edizioni la lega vede quattro diversi vincitori. Ma, a casa, viene sorpreso da Burke, che lo arresta. Quello che ne segue è una violenta sparatoria. San Possidonio "Il minerale presente sull'isola è caratterizzato da un tipico colore grigio." "L'uso prolungato del farmaco deve essere evitato." Ma la soddisfazione di essere un artista stimato e ammirato durò solo sei anni. "Continuò a lavorare come negoziatore per Kagekatsu, ma in seguito perse favore di quest'ultimo." Vitale in Ravenna ed è ancora segnalato nelle carte topografiche correnti. "La competizione è stata sponsorizzata da ""Ford"" e organizzata dalla ""World Triathlon Corporation""." Arcivescovo raccoglieva i primi e i più devoti entusiasmi di un Seminario in festa. Purtroppo, successivamente non fu conservata. La società venne fondata come Freedman Electronics dai coniugi Henry e Astrid Freedman. Venne sepolto nel campus vicino alla cappella. Conducono vita pelagica e si nutrono di plancton. Il grande tumulo circoscritto da un tamburo circolare di lastre di arenaria. Esso era dotato di tre carburatori Weber. "In Italia la sua ""voce"" ufficiale è quella di Paola Valentini." Queste preghiere non sono stati le uniche devozioni sorte dalle visioni di Fatima. Un ragazzo, di nome Gianluca, sale sul Colosseo a Roma. A questo punto la descrizione termodinamica perde significato. Europa Nostra è responsabile della selezione e organizzazione della cerimonia di premiazione. Oltre alle cause religiose, ci sono però anche cause politiche e sociali. I due diventarono grandi amici. "Ben presto cambiarono il loro cognome in ""Parish""." La giovane è ora fidanzata col popolano Ernesto Malcolm. "Inoltre, era l'unica dotata di avviamento elettrico." "Durante il suo periodo hollywoodiano, Aumont sposò l'attrice dominicana María Montez." Single White Female Ebbe un fratello morto non ancora ventenne e una sorella, Marianna. Le orecchie e i piedi sono neri, ricoperti densamente di piccole macchie rosa. Gene Vincent Rocks! Tuttavia gli studi scientifici in merito sono carenti. Le pinne dorsale e anale sono scure. Recentemente, lo studio a coppie si è sviluppato anche per telefono o su Internet. "In Italia è stato pubblicato come ""Storia proibita di una Geisha." Le tre reazioni sono tutte catalizzate dallo stesso sito attivo contenente ferro non eme. Dopo quattro edizioni, il numero delle squadre partecipanti venne ripristinato a ventidue. Prende così avvio la sua collaborazione con i settimanali Lanciostory e Skorpio. Infine, il vetro stratificato viene utilizzato a volte nella creazione di sculture. Nello stesso periodo la Federazione ghanese non abbandona la speranza di poterlo utilizzare. Era inoltre canonico onorario della cattedrale di Lussemburgo. Fu il primo tour in Europa di questa nazionale. Il lago è in una fossa chiusa e le sue acque sono salate. Ebbe difficoltà nel trovare un editore ma alla fine riuscì a pubblicare diversi racconti. "La sua classificazione ufficiale era ""Base Mobile dell'Aeronautica Navale""." Spesso lavorò a fianco del fratello. "Per esempio ""burg"" in tedesco, e ""borg"" in entrambe danese e svedese." Anche i suoi fratelli Jonathan dos Santos e Éder dos Santos sono calciatori. "In quasi vent'anni a ""Beautiful"" ne interpretò di tutti i colori." È quindi possibile che, a parità di reddito, la quantità offerta di lavoro diminuisca. La struttura attuale nasce negli anni novanta, quando la Kimberly-Clark incorpora la Scott. Il singolo è stato accolto da critiche generalmente positive dopo la sua pubblicazione. Con i suoi compagni di squadra si laurea campione del mondo. "Ha fatto parte degli ""Amici della domenica"", i componenti della giuria del Premio Strega." "L'uscita dell'album fu preceduta dal singolo ""La posada de los muertos""." Nel quartiere si trova una delle aree residenziali più ricche ed eleganti della città. "Danna Leese Routh, già protagonista in passato di esibizioni live nei vari locali d'Italia." Portare anelli da piede è praticato in India. "L'Università di Uppsala ha sei unioni degli studenti." "Secondo Leonard Maltin la storia risulterebbe ""malamente scritta""." I suoi genitori erano lavoratori tessili di modeste possibilità. Ma ci furono anche casi di resistenza. Uno dei due è sempre di Paganini. Attualmente vive a Barcellona, in Spagna. Dipinse inoltre ritratti per gli aristocratici a Bruxelles e grandi paesaggi. Tale titolo è usato esclusivamente da questo movimento. "Al secondo posto si classifica l'Osa Milano, al terzo la Borletti Milano." "L'ingresso della sinagoga si trova, al piano terra, sotto un portico di colonne marmoree." La vicenda lo condurrà a operare una scelta rischiosa ma che si rivelerà felice. Nel parco sono dislocati tre campeggi. Il conte di Chesterfield, successivamente, sposò Elizabeth Dormer, dalla quale ebbe due figli. "Il radio e l'ulna erano separati." Un aereo cerca di colpire John e Marie con delle bombe. In passato Marghera era servita da alcune linee filoviarie. Pochi i politici: il presidente Scalfaro, Francesco Cossiga, Gianfranco Fini, Claudio Martelli. Io di figli ne ho duecento. Il farmaco è controindicato nei pazienti con insufficienza renale, gotta e iperuricemia. "Morì quello stesso giorno all'Ospedale di Busto Arsizio." "Dell'antica Cnido sopravvivono alcuni reperti monumentali che ricoprono una grande area." Interpreti: Giorgio Canali è il malvivente. Contiene alcune delle sue prime apparizioni, alcuni remix, e inediti. Il problema dello stadio, tuttavia, in seguito passa in secondo piano. Il disco è composto quasi interamente da cover di classici hard rock e blues. Sui fianchi si aprono finestre gotiche. "Pubblicarono due album sotto l'etichetta Flicker Records." La discesa di Johnny nella sua personale follia continua. Aderì successivamente al Partito Democratico della Sinistra. "L'accusa provocò un processo per diffamazione che vide Greene perdente." Emilio è un anziano pensionato affetto dalla malattia di Alzheimer. Le fonti antiche non riportano altre notizie di Nicea. Umiliata, Helen torna a casa con il marito. "L'utilizzo di terre rare nella tecnologia moderna è cresciuto notevolmente negli anni passati." I matrimoni furono celebrati secondo il rito persiano. La parte dorsale delle zampe è cosparsa di pochi peli brunastri o incolori. Nelle scene finali, Linda e Jim appaiono mentre si sposano in chiesa. "Si possono vedere molte croci celtiche sull'isola di Iona." Nello stesso periodo è uscita anche la sua prima raccolta in Svezia. Non si hanno ulteriori notizie biografiche riguardanti il compositore. Il suo posto fu rilevato da Camillo Bertini. A partire da quella mattina tutti i treni si fermarono a Limone Piemonte. Jo Seok-hwan Fino ad allora la città era stata alleata con Atene. Le cure di conseguenza erano quelle relative ai malori addominali. Anche la discendenza di Andrea e Guglielmino ricoprì cariche di prestigio. "Ha Debuttato a Padova nel ruolo di Mimì nell'opera La Boheme di G. Puccini." Il colonnello, furioso, spara al proprio figlio senza riconoscerlo. Ciò che la nostra Corte ha, viceversa, fatto per anni. Era presente quindi un frazionamento giuridico. Deista era, per esempio, Voltaire. Il capitolo si conclude con i temi della timidezza e della solitudine. In questo periodo aderisce al Razionalismo italiano. Le medaglie dovevano essere consegnate personalmente al decorato dal regio provveditore agli studi. È dedicata a san Vitale di Milano. "Eroe dell'isola di Rodi." "Ecco il resoconto del suo infuocato discorso, pubblicato il giorno dopo sull""'Avanti!" Ma nella regione non esiste nessuna isola o altra terra emersa. La composizione delle prime vernici era assolutamente semplice. La fioritura primaverile produce piccoli infiorescenze ascellari di colore giallo-bianco. Esso era scomponibile per il trasporto in tre carichi. Si pensa ad un giovane tecnico da lanciare: il toscano Massimiliano Allegri. Gli Strike iniziano a lavorare al nuovo album nel loro studio. "La missione fu definita 'C-Primo'." Solo dopo un intero anno è riuscita a recuperare il peso che aveva perso. Contestualmente ha ceduto alcuni comuni alla diocesi di San Cristóbal de Las Casas. Lux però non vuole parlare con nessuno dei due. Il suo capoluogo è Udaipur. La versione più semplice è definito a una via. Paula Ivan Il sedile posteriore ripiegabile era ora montato di serie. Nel complesso partecipò a circa cento rappresentazioni. Infine era possibile registrare le conversazioni audio e video. Il corpo era piuttosto allungato, mentre le zampe erano insolitamente possenti e forti. "L'anno successivo viene pubblicato il doppio ""live"" ""It Was the Best of Times""." Dopo la prima stagione in Germania viene ceduto in prestito al Lille, squadra francese. A Budapest un teatro e aree pubbliche sono stati intitolati a lui. Trascorre il letargo invernale sotto terra o sotto grandi massi. La decorazione a stucco è opera di Bernardo Spinetti. Non esiste dimorfismo sessuale. In una versione dal vivo, una strofa fu cantata da un coro di bambini. Durante la sessione di tortura, Rawlins perde un occhio. "Questa specie è diffusa nella parte centrale dell'isola indonesiana di Sulawesi." Adelaide e Federico ebbero cinque figli. Tuttavia non è considerato vera e propria sottospecie. "Non se ne conosce l'effetto durante la gravidanza." Viene considerato il capolavoro del gruppo. "L'uso è stato vietato a causa dei suoi effetti cancerogeni." Presenta un corpo alto, compresso lateralmente ma non molto allungato. Con questo compito egli visitò tutti i paesi e le città della sua regione. "Il figlio, Alexandre, è anch'egli regista e sceneggiatore." La scelta che propone è la loro abolizione, graduale ma ferrea. "Egli è stato onorato con l'Ordine dell'Aquila Bianca." Lo studente una volta arrivato a Parigi incomincia ad assaporare la bella vita. "Prendeva il nome dal fiume Olona, che all'epoca sfociava nella Darsena di Milano." Inoltre la donna fa spesso visita ad Hunter, cugino del marito. Nelle Procure il Procuratore della Repubblica è il titolare dell’ufficio, responsabile della sua organizzazione. Nella sua carriera ha vinto anche medaglie nel dorso. Il nome del gruppo deriva da quello di un mangime per bovini. Altrimenti si parla di flesso obliquo. Ha girato in Europa, Africa, Asia, nelle Americhe. Gli Immortali ricevevano del cibo speciale. Questa campagna si svolse in inverno, con il nevoso Parnaso. La madre è morta e suo padre, noto psicologo, è in viaggio in California. Ha girato film anche in Francia, Spagna e Germania. "È stata rifatta in versione cabaret nel famoso film ""Moulin Rouge!""." Fu il nemico della Lanterna Verde originale e di Wildcat. Gran parte del rapporto descrive le strutture sanitarie. Dopo il devastante passaggio del vaiolo e dei conquistadores, fu la volta del morbillo. "Questa ondata di attacchi terroristici continuerà""." "L'album si discosta leggermente dal sound iniziale della band, avvicinandosi al pop." Il grande salto Le prigioni iniziarono a riempirsi di oppositori politici del regime. Calciatore duttile dal fisico possente. Inizialmente la carica era collegiale, poi fu affidata anche ad un solo prefetto. Le specie di questo gruppo sono distribuire soprattutto in America del Sud e Australia. È figlio di un ricco ma non ha neppure una camicia. Il muso è appiattito, corto e largo, con due masse ghiandolari sui lati. Il cranio era ancora sprovvisto delle caratteristiche corna delle forme successive. Parteciparono solo i familiari e gli amici più stretti su invito. Cattolico maronita, fu coinvolto nella traduzione della Bibbia in arabo. La sua carriera fu sia cinematografica che televisiva. Tutte le figure avevano un significato simbolico. Dopo aver vissuto in Spagna, Australia, Inghilterra e ai Caraibi, ora risiede in Irlanda. Il loro secondo album ricevette una nomination ai Grammy Award. Questo fatto sconvolge la bimba a tal punto da farla smettere di parlare. Era da tempo sottoposto a dialisi. Ai due lati, alternati da palme, appaiono dieci dei dodici apostoli. Il suo nome è un omaggio alla città di Nikkō, in Giappone. Le forme abbreviate Mort e Morty sono condivise con il nome Mortimer. In rari casi può rendersi necessaria una trasfusione di sangue. Per il resto della serie i due si sfidano continuamente in diverse gare. "È stato universalmente riconosciuto come uno degli esempi più alti dell'arte del mosaico." Ha frequentato il Northern Virginia Community College attraverso un programma di studio online. I fanali erano integrati nei parafanghi. Ha quindi significato identico o affine ai nomi Oriana, Aurelio, Criseide, Kim e Golda. La Rodriguez ha ottenuto la fascia di Best National Costume. Teddy Chevalier Total Control Dopo aver fatto sesso con lei, Maude gli rivela che vorrebbe avere un bambino. Non è stato specificato il numero di esemplari che verranno prodotti. Sentendosi abbandonata, tenta il suicidio, ma verrà salvata da un acrobata. La Groenlandia è situata a nord-est. Lo ha vinto il torneo per la quarta volta nella sua storia. Due dipendenti muoiono. Entrambi avevano ferite visibili ma hanno comunque deciso di gareggiare. In questo modello tutte le funzioni erano manuali. E, come gliela diede, la si vide riempire dal sangue del costato. Il luogo era però gia precedentemente meta di pellegrinaggi. Appartenente alla razza dei mutanti, possiede poteri telecinetici e la capacità di volare. Ogni comunità toscana doveva contribuire con denari e cavalli. "A fianco della testata, il mercoledì, appariva il logo ""Edizione Carlin"", pseudonimo di Bergoglio." I suoi colori sociali sono il nero e il rosso. Analogo a quello dei sulfamidici. Riteneva che gli etruschi fossero di origine persiana. "La zona circostante il lago è rinomata per la celebrazione dell'hanami." È situato nel comune di Madesimo, in provincia di Sondrio, lungo lo spartiacque alpino. Il nome ricorda la città svizzera di Basilea. "L'album raggiunse il ventiduesimo posto della classifica country di Billboard." Oggi vigono in materia regolamenti diversi per i vari sport. Nel doppiaggio italiano vengono tolti i riferimenti al nome del cane. Gli ambasciatori cartaginesi tornarono in Africa. Così i Power Rangers salvano ancora una volta il nostro pianeta. Per informare i suoi colleghi, spedisce loro una sua foto. "Per questa interpretazione vince il Globo d'oro alla miglior attrice." Entrambi però furono capaci di ripartire. "In suo onore è stato battezzato l'Einstenio." Pedro Moreira La chiesa è sede della confraternita della Misericordia. Oggi questi fogli sono dispersi fra varie prestigiose collezioni. La parte inferiore del corpo di questo coleottero è priva de peluria. Oltre alla nuova fiera, la fermata serve anche il quartiere di Piana del Sole. Vengono spesso proposti come alternativa agli inceneritori. Non è soggetto ad alcun brevetto. Il Maestro ha già impartito diversi seminari sulla pittura in Spagna e Germania. "Il film è un prequel del precedente, ""Anastasia""." La famiglia Mulder smise di parlare della sua scomparsa. Originariamente era una diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede. La vittoria vale due punti la sconfitta uno. Fu distribuito dalla General Film Company. Vengono anche serviti in brodo. Il comandante, ten. In seguito, si accordò con la Dinamo Zagabria. Esempi di questo si trovano anche in inglese, forse influenzato direttamente dal francese. Ma fu Sauron a prevalere. "La sua esatta collocazione all'interno di questo gruppo è tuttavia incerta." "Ha inoltre partecipato come concorrente a ""Survivor Santa Carolina"", edizione sudafricana di ""Survivor""." La sua prima esibizione si svolse a Fresno, in California. Le unità portavano tutte nomi di venti: Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco. Sigismondo fu accettato come legittimo re del territorio ussita. Nel primo caso è possibile vedere anche il test a matita del cortometraggio. Questo diventa importante quando si disegnano le strutture. Renato tentò anche si assalire Sulmona, ma Alfonso vi aveva installato una guarnigione. E quando il vecchio se ne va, il giovane tiene il segreto per sé. È il quarto libro dove compare il personaggio di Giorgia Cantini. Questi bordelli vengono gestiti in base alle normative messe in esecuzione dal governo locale. Fino alla fine del mondo, Birmania! Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Valentino, diocesi di Lanusei. La frase viene registrata con il proprio cellulare da Conan. Sono presenti ascensori, scale fisse e mobili per collegare i marciapiedi al mezzanino. "Vis Argentina""." Generalmente compare nei mesi caldi. Ogni architrave presentavano tre o forse quattro caditoie in controscarpa. La Sezione per la registrazione delle famiglie e i residenti è al secondo piano. La tranvia era a binario singolo. A conti fatti, la Federazione rispettò le classifiche della stagione precedente, salvo tre casi. "Il legislatore contempla due documenti fondamentali, il ""bilancio di previsione"" e il ""bilancio consuntivo""." Tale oggetto potrebbe risultare o un pianeta massiccio o, più probabilmente, una nana bruna. La stagione si chiuse con la retrocessione in cadetteria del club rosso-bianco. Risulta comunque uno degli album più venduti in Italia. "Da allora l'edificio è rimasto inutilizzato vedendo accentuarsi così lo stato di degrado." Il dipinto viene conservato nel Museo del Prado, a Madrid. A Bruges vennero catturati e giustiziati gli assassini di Carlo I il Buono. Isabelle Brasseur "Robert Parker li avvicinano, offrendo loro una mazzetta per non presentarsi a ""Beach Blast""." Qui si trova Conakry, capitale e città più grande della Guinea. Conosciuto come un intellettuale abbracciò la setta Karma e costruì monasteri e castelli. Penderecki ha composto otto sinfonie. "Dall'inizio degli anni cinquanta Carroll iniziò a diradare le proprie apparizioni." Uno dei suoi più fidati luogotenenti in questo periodo fu Rodolfo Fierro. Tutti i modelli attualmente previsti avranno invece il moltiplicatore bloccato. La Corea del Sud lo ha salutato come un successo. I suoi testi sono tradotti anche in altri paesi. Andava in onda il martedì pomeriggio su quello che allora era il programma nazionale. Il ventre è biancastro, le pinne sono giallastre, gli occhi grossi e dorati. La colonna sonora del film è stata composta dal maestro Franco Piersanti. La critica più recente però rigetta le precedenti tesi come un eccesso interpretativo. La gara, dunque, si protrae fino ai rigori. Chiesa di Santo Stefano "L'impianto frenante era costituito da due freni a disco posti anteriormente." Suo nipote Guillaume Regnault si addestrò nel suo atelier. Viene prodotto con latte intero di bovino. The Curse Doran continuò a organizzare una restaurazione Targaryen in segreto. "L'album diventò un grande successo della disco music." Larry Moore Ci sono due pinne dorsali, la prima composta da raggi spinosi. Anne venne sepolta a Warden, nel Bedfordshire. Casares vive con la moglie e i tre figli a Palo Alto, California. La diocesi comprende la provincia di Benguela in Angola. "Realizza un'altra rete nella fase a gironi, in casa del Saint-Étienne." Vennero disputate sedici gare: otto per gli uomini e altrettante per le donne. Successivamente scelse di proseguire la sua carriera nei recital. "L'album contiene elementi di rock, country e indie." In quel periodo fu inquisito come elemento pericoloso. "Infine, la stella è sempre descritta come ""polare"" nel pieno Medioevo." Lavori del Fantoni si trovano anche in Friuli, in Austria e altrove. "È il precursore dell'attuale romanzo rosa." Su questo nucleo principale del castello vennero successivamente inseriti nuovi fabbricati. Quello che ha completato è stato fatto con tecnica raffinata e comprensione profondamente spirituale”. Kelsey Plum Ritenta la stagione successiva e su Husqvarna diventa campione di Francia e vicecampione europeo. Le abitazioni sono disposte maggiormente sui versanti meridionale ed orientale. "È stato certificato disco d'oro in Gran Bretagna." Questo metodo non era utilizzato per i ritratti. La tabella degli interrupt vector contiene gli indirizzi di memoria dei gestori di interrupt. Il brano arriva in finale ma non vince. Ha licenza da Professional Continental Team. Traffici di tipo sporadico possono comunque essere riattivati. Le tartarughe di Aldabra sono tra gli animali più longevi del pianeta. Ma una di loro venne affondata a sua volta da un terzo U-Boot. "All'esterno sono presenti due campanili, entrambi esito di diverse fasi costruttive." La diocesi comprende parte della provincia filippina di Lanao del Norte. Nel periodo invernale il parco è visitabile su prenotazione. Vi si aprono le diciotto celle dei monaci. "Venne sepolto all'Inglewood Park Cemetery di Los Angeles." Ebbe un ruolo importante nella crescita della città e della sua cultura. È sepolto al Venerabile Collegio Inglese di Roma. "Nelle rassegne continentali vinse due medaglie d'argento ed una di bronzo." Eutelsat ha la sua sede centrale a Parigi. Questa situazione viene indicata con il termine di bacino endoreico o bacino chiuso. Il traffico passeggeri si mantiene su buoni livelli, soprattutto nelle ore di punta. Ad Odoacre non restava che marciare verso Ravenna per deporre il piccolo imperatore. Viene cucinato anche in occasione del carnevale. Shell fu anche accusata di aver infranto le sanzioni. Oggi la cappella fa parte della Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri. "A essi spetta l'iniziativa di costruire la loggia in pietra serena sul lato ovest." "Comunque, l'operazione della ferrovia era indiscutibile." Too Many Women Alla base dei capitelli una decorazione toroidale circonda le colonne. Persone di cognome Black Inoltre ha, tra le proprie finalità, quello di promuovere la giustizia e lo sviluppo. Cesare Franchini Questi viene arrestato ma Dink poi lo scagiona. Joseph, però, soffre per questa intrusione nella sua vita privata. Morì a Mobile in Alabama. Scopre però che il cliente, nonché abitante del castello, il dott. Fu il primo della serie di film su Batman prodotti dalla Warner Bros. "Tecnicamente, il Paseo del Prado comprende l'intera lunghezza del Paseo Martí." Junior Jones In alcuni casi sono riportati in elenco entrambi i nomi. Successivamente recitò in altri sette film prima di recarsi negli Stati Uniti. Giovani individui sono stati catturati a marzo ed aprile. Le sue opere furono raccolte e pubblicate in tre volumi dopo la sua morte. Il quartier generale è situato presso la Joint Base Langley-Eustis, Virginia. Inoltre, la relativa derivata seconda è zero nei punti estremi. "Era stato anche consulente per l'ambiente del sindaco di Roma Walter Veltroni." Marseille tendeva, infatti, ad applicare una forma diversa di combattimento aereo. "Secondo lui ""la mia più grande forza non è la cura dell'organizzazione""." Le copertina sono tutte realizzate da Enea Riboldi. Urine giallo scuro o marrone sono i principali indicatori diagnostici della disidratazione. "Si rifugia all'interno di grotte calcaree." La Gen Con è attualmente la più grossa convention di gioco del Nord America. Il lavoro viene sospeso fino a quando non viene trovata una soluzione. Wiesenthal ritiene che tale aiuto sia stato dato fraintendendo il concetto di carità cristiana. I denti venivano ridipinti molte volte a settimana. "Lo sponsor ufficiale è, per la terza stagione consecutiva, ""Moby""." Tuttavia Daniel, che non vuole avere più problemi, rifiuta categoricamente. Le sette miglior vincenti dei nove gruppi accedono ai direttamente ai quarti di finale. "In tempi più recenti venne chiamata ""Alicia""." Non risultano dettagli sulla sua esecuzione. Sono coltivati su piccola scala anche a Jalisco, Nayarit, Sonora, Sinaloa, e Chiapas. "Dopo sedici anni, l'organizzazione del Festival tornò ad essere coordinata ""in toto"" dalla Rai." Dostoevskij, nelle lettere al fratello Michael, lo definì un romanzo, una storia. Sono animali di dimensioni medio-piccole, dalla struttura fisica allungata e agile. Gasly risale, nel frattempo, al quarto posto. Inoltre non richiede alcuna manutenzione. "Oltre a questi, gli stranieri possono diventare ""membri onorari""." "Partecipò alle principali corse del calendario nazionale, compreso il Giro d'Italia." "Sofia soffrì d'idropisia, che era un male diffuso nella famiglia Hohenzollern." Insieme alla rana è stato rinvenuto anche un coleottero, molto probabilmente rimasto preda dell’anfibio. Si tratta di omicidio? Somiglianze ovvie a parte, la storia e i sentimenti delle due canzoni differiscono. Treviglio e Caravaggio sono dotate entrambe di due stazioni. Sebbene ci fossero forme diverse di queste assemblee. "Il romanzo venne pubblicato a puntate sul ""Saturday Evening Post""." È zia di Nicole Richie. Questa festività ha origini antichissime. "Arundel fu messo agli arresti domiciliari con l'accusa di peculato." I membri di queste chiese sono infine considerati reciprocamente tali. Ramses non riesce a conquistarla ma non è deciso ad arrendersi. Il capoluogo è Bastrop. Uno dei soli ventisette militari della Wehrmacht a ricevere questa prestigiosa decorazione. Gli spettatori della gara, inizialmente perplessi, sono presto divertiti dalle buffonate del vagabondo. La casa si trova nella baia di San Gregorio. La sua scelta cadde su una rappresentante di sesso femminile. Il suo atteggiamento fu accolto con applausi, e Tucidide subì una sconfitta inattesa. Confini naturali: A ovest, il fiume Reno e il tratto finale del Samoggia. Tuttavia venne sconfitto e rimase pentito del suo comportamento. "Nello stesso Ente è conservato anche l'archivio Soresina-Vidoni-Mocenigo- Soranzo." "Esordirà a trent'anni con il romanzo ""Il libro di Teresa""." Solitamente cresce nelle aree muschiose, spesso in regioni montane. In seguito, le gambe sono guarite senza conseguenze ulteriori. Si iscrissero tutti i club eleggibili, senza eccezioni. Nello stesso anno gli viene assegnato in Italia il premio Tenco. È un western statunitense con Whip Wilson, Andy Clyde, Leonard Penn e Virginia Herrick. "Il servizio ebbe inizio come ""Belfast Corporation Transport Department""." "Hitler e Ludendorff cercarono il sostegno del ""triumvirato""." Nella circostanza Brain si fratturò una falange della mano destra. Sui tentacoli, i nematocisti si estendono in corte ramificazioni, circa otto per tentacolo. Molti erano i membri che suonavano per entrambe le orchestre. "Alla fine del campionato i ""Tigers"" sono retrocessi in Football League Championship." Secondo le convenzioni del tempo, furono talora impiegate anche in parti maschili. Il palazzo e la basilica di Santa Croce costituiscono un unico complesso. È apparso anche in alcuni film come attore protagonista. Jeff Greer La vittoria andò ai padroni di casa con il risultato di tre a zero. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a McLean, in Virginia. Ángel de las Heras La strada era ormai aperta. Il singolo ha visto la collaborazione dei rapper statunitensi Cardi B e Offset. Due di loro verranno salvate appena in tempo dalla sua vendetta. In commercio sono disponibili altri vaccini che contengono Haemophilus influenzae. "Entrambi i plateau sono infatti residui vulcanici dell'attività di quel punto caldo." Ha dato un importanti contributi alla nascita dello studio dei codici di lunghezza variabile. A Donington è secondo al traguardo. "Sei membri dell'equipaggio dovettero inoltre rispondere di condotta negligente." Inoltre, ha lanciato calciatori come David Di Michele e Luca Toni. The Promoter "Sardegna, una voce""." Il mudra si realizza con entrambe le mani. "Geometricamente questa condizione significa che la retta tangente nel punto ""x"" è orizzontale." Il quarto plinto è usato per esporre, a rotazione, diverse sculture. "Ha aderito al gruppo parlamentare ""Gruppo socialista""." Scoprì Lello Bersani, Mike Bongiorno, Aldo Salvo, Luciano Rispoli e Sergio Zavoli. Sono necessarie ulteriori scoperte ed analisi per confermare o smentire questa classificazione. Quando gli inca conquistavano una terra sempre facevano costruire un tempio a Inti. È la più grande società di servizi di telecomunicazioni in Indonesia. "Il suo territorio è interamente urbanizzato e rientra nell'area metropolitana di Porto Alegre." "All'interno dell'edificio si apre un cortile." Per esempio, la quinta giusta del Do è il Sol. Ambientato a Ravenna, il libro racconta la storia di un serial killer pedofilo. Il suo primo modello di animazione fu un candy bar antropomorfo. Tuttavia, già pochi anni dopo, gli riuscì di recuperare i diritti feudali su Aspra. Influenzò numerosi pensatori, ma il suo lavoro fu spesso oggetto di controversie. Attualmente la sede è in Via Malaspina. Never Again Niente si conosce riguardo alle sue date di nascita e morte. Dapprima Pat reagisce dicendo che sua figlia non accetterà mai tale clausola. I genitori la accompagnavano al palazzetto di arrampicata ad Imst. Il campus principale si trova ad Atlanta, nel quartiere centrale di Midtown. Queste modifiche avrebbero dovuto essere realizzate dalle officine Leonida di Bucarest. Tornato ancora in Francia, si stabilì a Parigi, aderendo nuovamente al cattolicesimo. "Quattro anni dopo nascerà un primogenito maschio, battezzato anch'egli Gesù, proprio come il padre." Con la sua squadra vince il titolo nazionale ai tiri di rigore. Diventato pastore calvinista, fu attivo a Ginevra come editore e traduttore. La spedizione tornò a Coro senza di lui. Anche il comune di Fiumicino gli ha intitolato una via. Ci sono piattaforme su quattro piani con molte porte, collegati da scale verticali. Da allora Hill produrrà una lunga serie di album per altrettanti gruppi e artisti. Tre vengono gravemente danneggiati, ma tutti i cadetti, tranne Suresh, riescono fortunatamente a salvarsi. Sono molte le ipotesi sulle origini di questa diffusissima razza. La vera conoscenza dunque non deriva dai sensi, ma nasce dalla ragione. Conclusa la sua carriera sportiva ha deciso di intraprendere la professione di fisioterapista. Nella sessione invernale Carmine Marrazzo lascia la squadra dopo tre stagioni. Worf, però, rifiutò questa onorificenza, lasciandola invece a Martok. Carol Marsh "Tuttavia la sua carriera militare lo interessava poco rispetto l'arte e la letteratura." "Con i Normanni, Sant'Angelo venne costituito in feudo." Il film fu prodotto dalla Bennett Pictures. È un carosello umano. "L'arcone centrale, sul lato sinistro, poggia sopra un cippo di epoca romana." Così poco? Il museo contiene attrazioni, mostre interattive e due bar. Magic Bus "Si tratta dell'ultimo film muto di René Clair." La stazione è in Via Baccarini. What a Life! Il tradizionale stato russo si riafferma come autoritario, zarista, corrotto, dispotico, disonesto e pericoloso. Lì incontrò Camilo José Cela. "Negli stessi anni opera anche come fotografo con l'agenzia d'arte La Gregoriana." Questa località era un bastione prezioso per la nostra difesa. "Questa celebrazione viene effettuata all'aperto e vede la partecipazione di migliaia di persone." La riserva è costituita da un unico ambiente tipicamente palustre. La configurazione era la classica monoplana ad ala bassa a sbalzo, monoblocco. "Né Hitler né alcun altro leader tedesco ha mai risposto al ""Questionario""." Da tempo vi erano tendenze verso una separazione della Chiesa ucraina da quella moscovita. Ne è la prova il castello di Alnwick, costruito nei pressi del corso fluviale. La sigla a destra della riga sta a indicare la rispettiva regola. "Se nemmeno al mazziere va bene deve dire ""via"" anche lui." Dunque, Iker riesce a scappare di nascosto, approfittando della notte. Per finire questa modalità il giocatore deve vincere tutti i duelli proposti. "Sia alla votazione del mattino che a quella del pomeriggio seguiva l'accessus." Brown ed i suoi soci. La maggior parte degli alsaziani nati in zona capisce ancora il proprio dialetto regionale. "Come autori di ""Fame"" sono accreditati Bowie, Carlos Alomar e John Lennon." Lisa Arch Questi indigeni erano politeisti. "Il ""Golgota"" viene considerato il più grande dipinto su soggetto religioso nel mondo." Oggi appartiene ai discendenti della famiglia Clark. Si riforma il livello provinciale ed il livello comunale. Alcune specie si trovano in Canada e altre in Cile. Il pullman le raggiunge mentre la Scherzinger firma alcuni autografi insieme alle altre. Egli venne pertanto iniziato alla pittura da suo padre sin dalla più tenera età. La settimana seguente a Pechino viene eliminato al primo turno da Pablo Carreño Busta. In fabbrica prese i primi contatti con le organizzazioni antifasciste clandestine. "Il suo nome vuol dire ""baia alberata""." È ritenuto il simbolo di tutta la val Gardena. Anche una parte dei giardini è pubblica. "Venne sconfitto da Enzo Lefort, che poi vinse la medaglia d'oro." È una delle donne scrittrice africane più famose. "Come riconoscimento Gil veniva insignito dell'ordine della Stella rossa." Alcuni ritengono fosse anche invischiato con Jimmy Hoffa e con la sua scomparsa. Si controlla un futuristico veicolo fuoristrada pesantemente armato. Dal casellario giudiziario non risulta più nessuna iscrizione a suo carico. "Durante quest'ultimo periodo la sua notorietà si rafforzò." "È considerato uno dei ""padri"" della numismatica nel paese." "L'elemento caratterizzante l'edificio è la copertura con una cupola piramidale protesa verso l'alto." Just a Pretty Face? Non esistono i verbali di questo concilio. Il teatro in seguito fu sede dei riadattamenti teatrali delle opere di Charles Dickens. Tutti i costumi di Janet furono disegnati da David Cardona. Vedi anche: Abby Sunderland Così, quattordicenne, il futuro campione firmò il suo primo contratto professionistico. "Il termine ""stiletto"" proviene dal corto pugnale italiano." "È stato autore delle musiche del programma radiofonico svizzero ""Lilliput""." La letteratura profana ebbe come protagonista Al-azdi. Ma sua madre Constance non approva. Si è trasferito a Los Angeles per perseguire la carriera di attore. Qui sarebbe morto lapidato per aver pubblicamente condannato il culto al dio pagano Dioniso. "Erano diventati, in teoria, gli esponenti della ""Via Media"" dei loro tempi." Risiede a Portland, in Oregon. Successivamente precipita un aereo e il pilota si salva. "È sede dell'omonima parrocchia del vicariato di Guastalla della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla." "Questi archi posti all'ingresso sono tra i simboli più identificativi del parco." Continua ad avere una considerevole influenza dietro le quinte del partito. La malattia è più comune in soggetti anziani, e dopo determinate operazioni chirurgiche. "Il concetto di potenziamento deriva da quello di ""sviluppo prossimale"" proposto da Vygotskij." Dillo in questo modo! "Fu decorato con la Medaglia d'argento al valor militare." Si nutre dei parassiti esterni dei pesci. Si accede attraverso il portale cinquecentesco in pietra di Sarnico. La Madonna ha le braccia incrociate sul petto ed è posta di tre quarti. A bordo di diversi dirigibili prese parte a più di sessanta missioni di guerra. "Questa acquisizione pose fine al controllo francese sull'Acadia." Appena ventunenne comincia la sua lunghissima carriera nel mondo del melodramma. Gli altorilievi sul lato ovest sono in gran parte frutto della ricostruzione ottocentesca. Il ritiro di Gould risolse il problema. Il gruppo ha avuto molti cambi di formazione. Ci sono varie modalità di gioco, che variano anche a seconda della piattaforma utilizzata. "Per quanto riguarda l'Italia, un certo numero di aziende utilizzava il titolo." La stagione successiva passa invece alla guida dei giovanissimi nazionali. In passato il termine era usato come sinonimo di mitragliatrice. La differenza tra la porosità totale e quella efficace è chiamata capacità di ritenzione. Il capoluogo è Dolores. Fu un uomo coerente, soprattutto nel periodo più buio della nostra storia cittadina. Cristoforo Canal Sono presenti anche zone di scogli, facilmente accessibili. In questo giorno si svolge anche un mercato di prodotti tipici della Cantabria. Oltre a condurre la trasmissione, la presentatrice funge anche da voce narrante dei filmati. "L'uomo soffriva di problemi mentali." Non è una chiesa parrocchiale, essendo compresa nel territorio di Santa Maria Maddalena. Joey è un ragazzo comune che frequenta le scuole superiori nella cittadina di Greenville. "Perla risulta essere uno dei personaggi più complessi dell'opera." Questi due eventi lo porteranno a ritirarsi in convento. "Furono assegnati alla nave magazzino, la ""Étoile""." Di seguito sono elencati i luoghi più importanti del gioco. Giada Morucci "Quattro caverne vicine sono state usate durante l'età classica per scopi cerimoniali." "È sposato con l'attrice Kristin Flanders e la coppia ha avuto due figli." La relazione tra Merlino e Viviana, fa perdere al mago i suoi poteri. È molto alto: le fonti dicono infatti che superasse il metro e novanta. Altri tre componenti furono ingaggiati per completare il gruppo. Da bambino vive una vita difficile ed è spesso coinvolto in risse da strada. Il loro nome è dovuto al colore del loro ventre. "Egli si sarebbe rivelato essere l'ultimo." Wu Ze Tian già prepara la sua ascesa al trono. Eagle Mountain È diviso in due regioni distinte, un grande deserto ed una foresta. Nelle ultime edizioni partecipò allo show un giovane Neri Marcorè come cantante e imitatore. La canzone si è classificata sesta nella classifica finale del Festival. "In Francia, invece, si usa l'espressione equivalente di ""première dame""." "Questo fu l'ultimo pay-per-view commentato da Jesse Ventura." Vengono utilizzate nei giardini per siepi e macchie isolate, inoltre viene utilizzato in omeopatia. Si trova sotto la Calle Veritas nel comune di Pozuelo de Alarcón. Non vi è alcun servizio di chiatte a causa delle acque poco profonde. Questi poteva trattenerlo incatenato presso la propria dimora, venderlo come schiavo, o addirittura ucciderlo. La città è anche la sede di un quotidiano e di una radio somali. "Si dice che tali idrati contengano ""acqua di cristallizzazione"" o ""acqua di idratazione""." Così, John porta con sé Diana nel suo yacht. La pretura aveva sede nei capoluoghi di provincia, di circondario e di mandamento. Esistono diversi metodi per classificare la fisiologia Aaron McLean Dopo la morte del papa la chiesa ed il monastero presero il suo nome. Successivamente al terremoto di Avezzano la fortezza andò quasi completamente perduta. Un numero di splicing alternativo variabile codifica per distinte isoforme. "Capitan Nazi apparve solo sporadicamente nel revival della Famiglia Marvel sotto il titolo ""Shazam!" "Un piatto tipico è il ""brodetto alla sangiorgese""." Total Entertainment! "Il fotografo Mick Rock fu incaricato di creare la grafica dell'album." "Insegna religione al ""Liceo Tasso"" di Roma." Acquedotto Mediceo "L'articolo, infatti, può essere effettivamente disponibile o può essere già impegnato per un ordine." Dal punto di vista meccanico, è stata l’unica Lamborghini a sei cilindri. In Africa, esiste una particolare regione di coltivazione nel Ghana sud-orientale. Qui conobbe numerosi artisti, tra cui Pompeo Batoni. Era sposata con il doppiatore Augusto Galli, di cui prese il cognome. I due hanno un chiarimento e cominciano una breve ma felice vita matrimoniale. Lasciò erede del suo vastissimo dominio la figlia Eleonora. Melisenda, erede per legge del regno, gli succedette con Folco come consorte. Comparsata di Peter Falk. Jane Rogers Il comune è situato in val Bisagno, ad est di Genova. Sempre in quegli anni volge il proprio interesse verso il teatro. "Il significato dell'opera, fortemente allegorico, è stato oggetto di diverse interpretazioni." Imparò presto a suonare l’arpa, l’organo e l’arpicordo. "Un ideale primario con radicale ""P"" è detto ""P""-primario." È tifoso della Fiorentina. Il primo dito, in particolare, era fortemente ridotto. A circa un centinaio di metri dal recinto-torre sorge la muraglia megalitica. Da questi ultimi viene rapita la sorella di Danielle. La facciata principale è quella rivolta a mezzogiorno. Non posso parlare solo della regina come vorrei, purtroppo. "Sette storie d'amore e di coraggio""." Questo poiché necessitano, in almeno uno degli stadi di sviluppo, di un ospite umano. La struttura divenne sede della questura. È il primo dei tre film tv della serie Un ciclone in convento. "Questa fuga di massa divenne nota col nome di ""Fuga dei Conti""." Si è occupato di Dante, Petrarca, Boccaccio, Boiardo, Poliziano, Galileo, Calmo e Goldoni. A partire da quel momento la situazione di Marina cambiò radicalmente. "Oggi è un'associazione internazionale di professionisti e imprenditori cristiani." Vi sono anche quattro soggetti sportivi, dipinti da Romano Dazzi. La parte meridionale prese appunto il nome dagli Americani. "Pochi giorni dopo, tutto sembra tornato alla ""normalità""." The Busy Body "Ha iniziato ad esibirsi all'età di sei anni al Pavilion Theatre della città natale." In questa foresta si trova la fattoria di Perrin Aybara. Parla di una ragazza introversa e misteriosa. La vecchia vasca ora è stata trasformata in un bacino chiuso. Inoltre per la loro costruzione è necessaria una quantità inferiore di materiale. Questi animali popolano le zone costiere della parte centro-meridionale del Madagascar. "Attualmente l'edificio appartiene al Dipartimento comunale di cultura di Kiev." "All'interno di essa si trova Karen, intrappolata in un prisma piramidale." Negli ultimi anni è anche diventato sede di concerti. Kev è costretto a questo punto a confessare di essere già sposato. Nel caso in cui siano presenti cariche negative, occorre anche tenere conto di queste. Il limite di tempo rende il gioco adatto solo ai professionisti del genere. "Comunque, le forze musulmane non erano ""confuse"" e attaccarono subito gli stranieri." Il linguaggio più famoso tra quelli che fanno uso del bytecode è Java. Nello stesso anno vince cinque titoli Futures. Ebbe più volte la Direzione dell’Accademia del Nudo, in Campidoglio. Sempre innamorati, Betty e Billy convolano a nozze. "Su questa montagna è stata riscontrata la presenza di marmotte, vipere e dell'aquila reale." "Chiamata dagli italo-australiani anche:""La Famiglia"" e dagli australiani semplicemente ""Mafia""." Altri fossili sono stati ritrovati in Colorado. Roy rifiuta la proposta non fidandosi fino in fondo. Giunto in Iraq come console, aveva istruzioni di trovare la biblica Ninive. Ancora molto giovane, esordì sulle scene come attore. Gli attori sono italiani, di estrazione sia cinematografica che teatrale. Scrive anche alcuni romanzi polizieschi. Un truffatore riesce a rubare dei gioielli fingendosi una donna. "Milita nell'Elitedivisionen, la massima serie del campionato danese, della quale ha vinto undici edizioni." Milita attualmente in Liga Bet, la quarta serie del campionato israeliano di calcio. La corolla emerge dal calice per meno della metà della sua lunghezza. Si ascrive a questo periodo anche il campanile a vela. È una sorta di sfera con una apertura sulla parte superiore. "In tali tenute introdusse la coltura del riso che all'epoca era estremamente redditizia." Si dedicò principalmente alla rappresentazione di soggetti di genere e alla realizzazione di ritratti. Dopo la sua morte venne sepolto nella cattedrale. Gagliano realizzò strumenti di diverse dimensioni e sempre di alta qualità sonora. Tuttavia è spesso suddiviso da numerose circonvoluzioni cerebrali che lo attraversano a ponte. Le scaglie sono ruvide per la presenza di piccole spine. Da allora tale procedura sarebbe divenuta tradizione a ogni edizione delle Olimpiadi. In questo caso il vantaggio meccanico della leva è di cinque a uno. Sempre nel corso del Medioevo, la località divenne sede di un tribunale. I due piani verranno realizzati insieme nonostante il loro profilo del tutto contrastante. Le iscrizioni presenti sulle pareti sono tratte dalla Bibbia e dai Salmi. "Quando venne rilasciato visitò l'Italia, è entrò in contatto con riformatori stranieri." "Nadar fu in effetti un appassionato amante dell'aerostatica." Venne inoltre spostato il Tour de Corse in autunno. "Frutto dell""equity"" è anche l'istituto del Trust." Le due torri comunicano tramite un cortile interno e un corridoio con nicchie. Venne utilizzato anche recentemente, solo per traffici locali. Suo figlio è invecchiato molto velocemente ed è morto dopo pochi giorni. Da allora, le squadre palermitane non sono più arrivate nella massima serie. "Orbita all'interno della famiglia di asteroidi Nysa." "L'unico simpatico è il cane meticcio di nome Goa." In basso il defunto a sua volta in adorazione. "Tuttavia, è previsto l'arrivo in treno e tram in un prossimo futuro." Ksenija e sua madre attraversarono la Finlandia. "Unica sua opera pubblicata in lingua italiana è stata ""Renon." Ama essere servito come un nobile dalle persone che lo circondano. Il Partito Democratico esce quindi dalla coalizione. Si ascolta anche nella scena iniziale del gioco. Quella da trasferta era totalmente nera, con delle sottili strisce blu sulla maglia. Il videoclip del brano viene girato a Londra dal famoso fotografo Martin Parr. "Due militanti dell'Irgun feriti a Deir Yassin erano tra i pazienti trasportati nel convoglio." Di seguito una lista delle sue collaborazioni. "È anche l'ultimo gioco di avventura pubblicato da Sierra Entertainment." Ad essa fanno capo tre Corsi di Laurea. "Questi uomini sono folli e senza spirito.""." Anche qui riesce a non abbandonare completamente la pratica musicale all’insaputa dei suoi guardiani. Un facile successo prima di tornare a casa. Il suo viso è di solito rosso con occhi sporgenti. Il marito turbato la segue. È considerato uno dei padri del minimalismo. "I titoli originali vengono usati anche per l'edizione italiana." Di seguito, la descrizione dei lavori eseguiti per ciascuna bocca di porto. Fin dalle origini la comunità maronita seguì il Patriarca di Antiochia. La durata della licenza è biennale. Il suo percorso si sviluppa interamente nella città metropolitana di Torino. Il risultato di questi studi fu appunto il Jackson. Nel nord è situato il lago di Whitney Point. Ci sono spiagge a sud, a est e a nord. Nel Protestantesimo sono usate nella toga liturgica delle chiese riformate, luterane ed anglicane. La dualità dei centri è evidente riferendosi alla detta Tavola Peutingeriana. In tale accademia entrarono a far parte filosofi, storici, scienziati appartenenti alla scuola galileiana. Il suo Persona è Lucia. Leila Barros Thomas Hood Anche Malaysia e Messico hanno le caratteristiche del Export Land Model. Condanne anche da parte degli esponenti delle tre maggiori religioni russe. "L'economia dipende principalmente dal turismo." Si tratta del nuovo record mondiale di traversata in solitario. Alcuni mondi presenti nei giochi precedenti riappaiono, ma con aree nuove e ampliate. In particolare, convertì Simone Mago. Restò qui alcuni mesi e conobbe Victor Hugo e Alexandre Dumas. "È' il primo singolo di Piero Pelù dopo la reunion coi Litfiba." "L'edificio, molto semplice, di colore ocra, può riferirsi alla casa colonica toscana." "Partecipò in prima persona alla Guerra dei trent'anni, come mercenario al soldo dell'esercito svedese." La testa e la coda sono blu. La località fa parte del Partido di Alberti. La politica è stata criticata per essere troppo inclusiva e troppo esclusiva. "Non è agevole valutare le fasi interne dell'agoghé." "All'interno la villa ha un aspetto ottocentesco." Madre Eugenia Elisabetta eseguì una notevole quantità di lavoro nel campo sociale. È sede arcivescovile. Possiede un ristorante a Londra. Il gioco ha sei livelli ed un combattimento finale. Ha conservato la sua funzione produttiva rurale fino agli anni cinquanta. "Le uniche alternative alla deportazione erano nascondersi o fuggire all'estero." Il film può essere visto su YouTube. Nel dopoguerra diventa un noto regista e documentarista. A quel tempo era una suffraganea della pieve dei Santi Ippolito e Cassiano. "È l'aspetto ""conservazione""." Profezie e realtà del nostro secolo. La loro funzione è quella di permettere la scarica completa dello strumento. Il prototipo fu distrutto in un incidente di volo. I suoi principali interessi erano letterari. Sempre amabile e premurosa. Le sue vittorie sono state conquistate quasi tutte in tornei giocati in Spagna. In seguito, mandato forzatamente in pensione, si stabilì a Vieste presso il fratello Luigi. I par. Solo settimo Sebastian Vettel che impiega la giornata in test aerodinamici. "L'equipaggio britannico non si presento alla partenza." Le pinne pettorali erano lunghe e sottili, mentre quelle ventrali erano triangolari. "La colorazione è dovuta a carotenoidi, tra cui l'astasantina." Gli affreschi documentati in altre dimore nobiliari non sono giunti ai nostri giorni. Questo sistema è ancora in uso in alcune nazioni, incluse le Filippine. Il gioco ha un modello di danno molto dettagliato. Abbiamo distrutto il nostro paesaggio umano”. Il lungo collo sorreggeva un grande cranio piatto, dotato di larghe fauci. Nel film come nella realtà, la madre di Hui è giapponese. "La chiesa verrà terminata solo un anno dalla morte dell'architetto." Disputa le sue partite interne presso lo Stadio Brigadier General Estanislao López. I test genetici rappresentano pertanto un’opzione poco affidabile per la diagnosi di questa patologia. Molti dovettero bonificare le terre a loro assegnate. Le pinne dorsali sono due, staccate. La divisione si trovò in difficoltà e dovette temporaneamente abbandonare Tuzla. Negli anni precedenti il suo scioglimento ne facevano parte quindici Repubbliche Socialiste Sovietiche. È il primo italiano a militare nella squadra romena. Campanella vendette alcune terre per finanziare la produzione. Terravecchia che vanno a ricoprire le unità già deformate. Si trova sullo spartiacque principale tra Italia e Francia. "Si stabilì allora a New York, collaborando al giornale ""The New Nation""." Le mensole dei balconi e degli architravi sono abbellite da foglie di acanto. È un sobborgo di Detroit. Questa finalità è sempre guidata dalla più ampia ispirazione che l’esperienza può offrire. L’entrata dell’esercito lucchese riesce a portare viveri al castello ed a rinforzare gli assediati. Infine, la Camera dei rappresentanti è responsabile di un voto di fiducia. È stata la prima donna a guidare un partito politico in Belgio. New Dance Organization. È qui che è conservato il maggior numero di suoi autografi. Il prezzo che Corrado dovette pagare fu la Lotaringia. Giocava nel ruolo di universale. "Il ""Times"" sponsorizza anche il ""Cheltenham Festival of Literature""." In altri processori questo tipo di istruzioni sono chiamate Halt and Catch Fire. Si trasferisce con la famiglia a Los Angeles. Dylan Larkin Le cause sono ignote. Successivamente viene rintracciato dai rapitori di sua moglie e costretto a pagare un riscatto. "Jackson aveva impegnato il governo federale al principio della supremazia dell'Unione." "Scrisse: ""Ora tutto il mio mondo è la mia stanza""." "Rimasero ""The Game"" e ""The Olimpic Hero""." Miguel González "Tuttavia, non mancano brani malinconici e ombrosi, come ""Oceano di gomma""." "La facciata termina con un'altra balaustra e con un timpano spezzato." Ma lo stesso errore Polibio lo commette a proposito dei Levi. "Recentemente sono stati un'associazione politica della destra italiana." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Squadriglia top secret""." Compose tre mottetti a tre voci e una ballata a due voci. Non ancora ventenne, divenne assistente del padre nel suo lavoro. "Anche all'ingresso era data infatti una grande importanza per quanto riguarda il mimetismo." Di fondamentale importanza è che questa informazione rimanga ad un livello confidenziale. Esercito italiano. "Date al gioco un'ora e avrete visto tutto quello che c'è""." Lala ha anche dimostrato di essere in grado di correre incredibilmente veloce. Per svincolarsi da situazioni critiche, Truffaldino non fa altro che creare guai su guai. Personaggi della famiglia sono sepolti al cimitero di San Domenico. Mahmud Muhammad Taha non restò in libertà troppo a lungo. Roland Grip Dopo pochi mesi Asti venne retrocessa a semplice capoluogo del circondario di Marengo. "Nonostante l'attività nel mondo dello spettacolo, si laurea in architettura." Nei diversi conii di questa moneta il faro presenta la presenza di elementi differenti. Le emissioni africane esibivano i valori in cifre occidentali e in cifre arabe. Una protezione non adeguata costituisce un ulteriore spunto di debolezza. In particolare, il Girone A rimane composto da tre squadre anziché quattro. Questo metodo di esecuzione divenne una sorta di simbolo della Cina tra alcuni occidentali. È giornalista e divulgatore scientifico nella radio e televisione argentina. Satsuki e Hitoshi sono fidanzati da quattro anni, durante il periodo del liceo. Ad Arles tiene anche seminari degni di nota. Una notevole semplificazione di questo modello è il modello di FitzHugh-Nagumo. Sam Stuart è un avvocato. Da adulti invece risalgono il corso dei fiumi verso acque più dolci. Iride rossa. Vengono usati come moneta in alcuni episodi della serie di videogiochi Fallout. Il peso ridotto garantisce, nonostante i freni a tamburo, spazi di frenata contenuti. "Lavora spesso per National Geographic conducendo il particolare palinsesto di ""Incontri pericolosi""." Nella stessa data il titolo fu trasferito a Santa Maria in Vallicella. La Procura di Roma aprì un fascicolo contro ignoti. "Gli ""Azzurrini"" vengono poi eliminati in semifinale dalla Spagna." Preoccupato per suo padre, Piedino parte, tuttavia, gli altri presto lo raggiungeranno. "La Fiumara d'arte è considerata uno dei parchi di sculture più grande d'Europa." Ci sono anche diversi quotidiani specializzati. Dopo che la ragazza fu accoltellata, la ferita produsse solo poco sangue visibile. La cassetta conteneva bozze di brani su cui i due artisti avevano lavorato. Gli edifici con voce propria hanno i riferimenti bibliografici nella voce specifica. Andrea Dotti "L'attuale dipartimento francese della Mosella corrisponde a una parte del loro territorio." Gli è stato dedicato il cratere Lacroix sulla Luna. Le barzellette, che mai erano mancate, si arricchirono di nuove battute. "L'area archeologica oggi si sviluppa nei pressi del comune di Otricoli." Solo tagliando la carne è possibile recuperarla dalla vittima. Le due sorelle appaiono anche nella colonna sonora cantando alcune canzoni originali. Successivamente è stata vice-allenatore a Minnesota. Un numero molto grande di bottiglie di vino sono chiuse con tappi di sughero. Studiò discipline umanistiche al seminario vescovile di Treviso. "All'interno erano presenti le due tracce ""Reborn"" e ""Where we go""." Un personaggio politico detto il Vecchio tira le fila di Zeta e Pi greco. "Il suo nome in slovacco e nel dialetto locale tedesco significa ""boschetto di aceri""." In seguito milita nello Stabia. Wireless dedicato punto-punto e Wireless punto-multipunto. Al centro vi è posta una vetrata sormontata da un frontone. "L""'Ouverture"" fu talvolta eseguita autonomamente in forma di concerto." È quotata alla borsa di Hong Kong e a quella di New York. Inoltre prende il patentino di base da allenatore. Gli sfondi sono bidimensionali, con personaggi in tre dimensioni e ciclo giorno-notte. È definito come un subcontinente e solo la parte orientale viene mostrata sulle mappe. Gli antichi mulini furono successivamente demoliti. Ha poi trovato ampia adozione nella letteratura popolare e nei media negli ultimi decenni. Ingegneri francesi costruirono in questo periodo il Palazzo del Comitato. Sono presenti alcuni impatti minori lungo il margine interno del bordo sudoccidentale. Principalmente la luminosità del getto appare maggiore di quanto sia in realtà. Questa caratteristica struttura non è mai stata osservata in nessun altro rettile marino. È un centrocampista tecnicamente valido, dotato di buona visione del gioco. È stato uno specialista dei calci piazzati. Alla festa Todd avrà una lunga relazione con una ragazza di nome Kat. Purtroppo un corpo dotato di massa non può raggiungere la velocità della luce. Sulle sponde del fiume sono presenti percorsi ciclabili molto frequentati. Il disco è stato ben accolto sia dalla critica che dal pubblico. Dato che la sua salute peggiora sempre più, cade al suolo, svenuta. Il simbolo del club è invece il gallo. Ricorda quando Bloom le propose di posare nuda in cambio di denaro. "Il titolo viene successivamente trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato." Un altro aggiornamento riguarda le sospensioni, infatti furono montate a quattro ruote indipendenti. Esponente del naturalismo, si ispirava ai bronzi del Rinascimento. È retta dal vescovo Francesco Savino. Venne influenzato da Shakespeare e dai drammaturghi dello Sturm und Drang. Nel complesso produce alterazioni nella membrana cellulare, interferendo con le sue normali funzioni. Lo scrivano Carmine De Carmine, impiegato presso il comune, conduce una vita assai modesta. "Nonostante queste obiezioni, ""Blue Rose"" ha avuto una buona accoglienza." Quando sua figlia nacque, era in una situazione precaria e rischiava di morire. Ad inizio stagione la Nuova Circe annuncia che non si iscriverà al campionato. In seguito la bastia divenne un paese abitato. Recentemente è stata nominata docente ai corsi di alto perfezionamento al Mozarteum, di Salisburgo. Chris Boucher La sua etimologia è incerta. Il capoluogo di contea è Roswell. Nel diciannovesimo secolo venne costruita una chiesa dedicata a St. Phillip. In seguito dovette trasferirsi in pianta stabile a Ferrara. Lo stretto passaggio verso la corte ducale fu aperto solo successivamente. Al suo posto non fu candidato nessun altro costumista. "Russell sosteneva che non c'è nessun inizio o fine di qualunque fenomeno in natura." Sulla superficie si trovano incrostazioni di idrossido di ferro. Pubblicò numerosi carmina e poemi, tutti in latino. "È un tipico esempio dell'Architettura barocca secondo l'interpretazione del ""Classicismo"" francese." Rinnova il contratto con i bianconeri per altri due anni. Terminato il suo impegno in Parlamento tornò ad occuparsi delle vicende politiche di Parma. "L'amministrazione è militare e tali comunità fanno parte dell'area amministrativa Giudea e Samaria." Il territorio è quasi completamente pianeggiante ed occupato da una vasta savana tropicale. La residenza era collegata alla torre per mezzo di un loggiato. "Due storie di un amore""." "Il diritto tutela anche la ""privacy"" del soggetto fotografato." Inoltre, nella piazza o nei dintorni della stessa, sono presenti altre istituzioni culturali. Gottfried discendeva da una famiglia di grandi artisti. Negli anni venti è stata residenza del diplomatico Carlo Sforza. Gestire entrambi i supporti aveva dei costi di magazzino più elevati. A causa del suo successo fu ben presto imitata da molti fornai francesi. Al periodo senese risalgono numerosi studi, soprattutto in ambito cardiaco. "Ha progettato e diretto la collana ""Letteratura Italiana Einaudi""." "L'interno è a navata unica absidale." "Si può anche navigare su un'antica barca tradizionale, la ""Savoie""." "Poco prima della morte, l'imperatore Carlo V lo nominò governatore di Milano." "L'interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate." "È anche uno scrittore regolare del settimanale cattolico ""Venerdì""." Fu il primo semovente antiaereo cingolato sovietico prodotto in serie. Un campionato cominciato bene ma che pian piano si rivela anonimo. In particolare, lo scrittore punta sulla descrizione dettagliata delle emozioni che muovono i protagonisti. "L'associazione lo ha trasformato in una casa di riposo." La capitale è Menfi. Gli artigli sono chiari e lunghi, particolarmente quelli delle zampe anteriori. "Il termine ""buco nero"" è stato coniato dal fisico John Archibald Wheeler." "L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con due comunità." "Calvert; è conosciuto anche con il titolo ""Is Marriage Sacred?" È anche provvisto di una breve coda segmentata in tre sezioni. Il repertorio della band era composto da cover e da alcune canzoni in inglese. Anche la conversione religiosa, che non viene comunque imposta, è incoraggiata come supporto. "Ormai ingovernabile, l'aereo precipitò." Anche se queste spedizioni non ebbero successo, furono scoperte nuove coste e isole. Via Sangalli tuttavia non confluisce direttamente nella piazza principale, ma in Via Verga. Dopo il ritiro è diventata allenatrice, guidando la Ritmica Castellanza. "Venne infatti acquistato dal Comune di Milano per la sua Galleria d'arte." Il gruppo suonava musica jazz, Boogie Woogie e Rock. Poco dopo, sposò il politico Juan B. Justo e insieme ebbero tre figli. I giovani sono verdastri con una fascia scura. Non deve esserci altro denaro onde evitare confusione o imbrogli. Con cuticola liscia, ricoperta di scaglie o piccole squame. "Ritrasse strade, piazze, vecchi e bambini e le campagne conosciute durante l'insegnamento scolastico rurale." Tale dispositivo può essere a recupero di energia o a dissipazione. Gli fece vedere la lettera anonima giunta dal paese di Cesare. È inoltre possibile richiedere un cambio automatico a quattro rapporti. Le azioni della società furono temporaneamente sospese. Questi cateteri costano di più rispetto ad altri cateteri. Le riprese della prima stagione sono state effettuate a Canberra. Inoltre nelle singole storie si trovano citazioni e omaggi a film, libri e fumetti. Alla luce di una fusione che avrebbe portato più entrate. Notevoli sono alcune ville padronali. "Indubbiamente il sistema politico ha talvolta adottato strategie tendenti a neutralizzare l'istituto referendario." Ambidestro, era capace di calciare il pallone in modo secco e preciso. Nel frattempo gli Spitfire arrivarono anche in Africa del Nord. Se ne conoscono alcuni scomparti e copie di pannelli perduti. Fiorenzo Magni e Paolo Bettini furono i padrini della manifestazione. Alcune sue fibre si fondono con il disco articolare. "Il dolore per questa perdita si riflette in alcune pagine della ""Ricerca""." Professano la religione islamica e cristiana. Fu un tema molto rappresentato anche fuori dalla penisola italiana. Pinguino reale Arriva secondo il Indonesia e Spagna, oltre ad altre buone prestazioni. Responsabile del Segretariato Cattolico di Addis Abeba. "È l'oggetto d'arte più antico e di valore esistente in città." Palazzo Manzoni Héctor Manzano "Fu gestita dalla finanziaria ""La Centrale"" per ottenere la concessione del servizio telefonico." "Alamo fu uno dei luoghi delle riprese del film Pee-wee's Big Adventure." Essa viene concepita come una branca della teoria generale dei sistemi. Ha pubblicato con le Universal Edition e con le Edizioni Suvini Zerboni. Vickie Johnson La squadra ufficiale Rothmans-Porsche disertò le due gare italiane del Campionato Europeo. Dopo sei mesi a Saragozza torna al Rio Ave. È la cattedrale più grande della Sardegna. Avviene in mare in inverno, in grandi gruppi di individui. "Da allora l'ha tenuto al proprio fianco, osservando il suo comportamento." Laureato in Economia e commercio, è dottore commercialista. In natura possono vivere fino a nove anni. Originaria di Norwich, nacque in una nota e stimata famiglia. È servita dalle stazioni ferroviarie di Albate-Camerlata, Como Nord-Camerlata e Albate-Trecallo. Il capoluogo di contea è Preston Una copia del film viene conservata negli archivi del Museum of Modern Art. Flavio Presidio Il gioco supporta il multiplayer e si può giocare anche in due. Inoltre è al terzo posto in battute e doppi e quarto in fuoricampo. Grazie al suo contributo e alla sua spiccata capacità strategica vengono distrutti numerosi Angeli. "Pochi giorni dopo, l'amministrazione comunale comincia l'operazione trasferimento degli antichi volumi." Viene catalogato come uno sport invernale di scivolamento sul manto nevoso. È redatto in termini di competenza e di cassa. Gli scarsi proventi della sua pur ampia produzione lo lasciano in condizioni finanziarie precarie. Come molte altre chiocciole è ermafrodita. Up All Night Stich riesce ad aggiudicarsi il titolo sconfiggendo Becker. A Zurigo gli furono affidate importanti commissioni pubbliche e private. "Con l'avvento del Regno d'Italia alle insegne borboniche subentrarono quelle sabaude." È stato scritto da Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, insieme alla stessa Grandi. Ritorna quindi in Sudamerica dove gioca nella Primera División Argentina nel Club Atlético Colón. La sua abolizione avvenne con la cacciata dei Borbone. Piazza del Popolo Eddie è stato adottato, in quanto Marisol è sterile. La prima, più a nord, è fortemente contraddistinta dalla presenza del Lago di Endine. "Con la linea nemica distrutta, Duckworth ancorò e si limitò ad osservare l'attività francese." Ognuna di queste forme, poi, possiede un nome specifico. I loro fossili sono stati ritrovati in Nordamerica, Europa, Africa del Nord e Australasia. Nel frattempo, prendeva parte anche ad alcuni show delle federazioni indipendenti. Alcune linee giungono sino a Firenze, Montecatini Terme e Pontedera. Celebre la scena in cui la figlia viene violentata da uno dei due aguzzini. La villa fu progettata per la pittrice Lilly Steiner e per il marito Hugo. È stata la prima Miss Mondo indiana. Non ha ricevuto conferma la voce che egli sia poi tornato in Iran. "Il nome della municipalità significa ""Terra umida"" in lingua nahuatl." "Il film inizia con l'introduzione che esplicita la trama di fondo del film." Tale uso è sbagliato ed è considerato un errore a tutti gli effetti. Inoltre durante le notizie è fornito un rullo con le news in breve. Al termine della seconda guerra mondiale, riprese finalmente gli studi interrotti a undici anni. "Altre accuse riguardano le condizioni salariali dei lavoratori dell'azienda brasiliana." Quando questa fu rifiutata ordinò un assalto totale. Il ragazzo si chiama Nicholas, e probabilmente è figlio di Sydney. Durante il periodo dei festeggiamenti solitamente vengono organizzate anche manifestazioni di carattere culturale. Per ribellarsi, le femministe tirano uova alla sua auto. Dopo soli dieci anni dal suo completamento il porto era ormai completamente obsoleto. Ritenuto il responsabile della disfatta, il generale diede le dimissioni. I pazzi stanno per gettare in acqua il dott. A causa della forte pubblicità sulla pagina di Yahoo! Il Torpedo, arrivato ai quarti di finale, affrontò i gallesi del Cardiff City. "L'esperienza si chiuderà nel marzo seguente." "È l'unico aeroporto nel continente che serve voli anche per i turisti." "C'è anche una versione alternativa del video, mostrata degli Stati Uniti." Successivamente si stabilì a Roma. "L'Italia, con Fausto Coppi fermato dalla frattura del bacino, scelse come capitano Gino Bartali." Era anche conosciuto per gli studi su Dante. Si è laureata presso la London School of Oriental Studies. "Delle scarse opere sopravvissute al fuoco, spicca fra tutte l'altare ligneo di Jacopo Costantini." Poi il dottore muore e la donna rientra a Londra. Successivamente recitò in svariate altre pellicole ricoprendo ruoli di secondo piano. "Nacque così il ""Bacio"" Perugina." La figlia di Nina, Lisa Simone Kelly, è stata la produttrice esecutiva del film. Un ridottissimo numero di esemplari civili fu impiegato anche da operatori italiani. Ultimamente alcune case sono state ristrutturate e vengono abitate nuovamente. Il campanile riprendere stilisticamente le forme della torre campanaria di Corbetta. Gli antenati materni aveva regnato in Spagna, Parma, Modena, Portogallo e Francia. Entrambe le Nazionali hanno osservato i suoi progressi al Pachuca. Ha una capienza totale di circa spettatori. Darla va a prendere delle pizze da portare a casa. "Grazia e Giovanni si incontrano, si sposano e coronano il loro sogno d'amore." Da quel momento in poi iniziò ad apparire in numerose produzioni, soprattutto televisive. Le aree interessate comprendono tutti i continenti: Africa, Americhe, Asia, Europa ed Oceania. Riccardo va a casa di Luca Grassi, ma ne nasce un conflitto a fuoco. NewsGuard è supportata da Google Chrome, Microsoft Edge, Firefox e Safari. "Viene ucciso da Mazinga Z nell'ultima puntata." Un incidente occorso durante la battaglia evidenziò lati positivi e negativi di Alten. Asiago ne fu la capitale. Passa quindi al in Serie C, dove chiude la carriera ad alto livello. La regia era di Paolo Pietrangeli. Il War Doctor veste con un cappotto scuro di pelle e una sciarpa marrone. Il nome del padre è da ricondurre a probabili origini ebraiche. Lo conosco molto bene. Ha inoltre affermato che per lei risultava facile cantare qualunque canzone le piacesse. "È rimasto al Lillestrøm fino all'anno successivo." Al suo posto, appare un medaglione col simbolo della negromanzia. "All'interno della chiesa trovavano sepoltura Palla Strozzi e la sua prima moglie, Maria." Prima di iniziare la sua attività nel cinema per adulti è stata sposata. Nonostante questo, a volte si rivela essere umile e insicura. Durante la manifestazione si alternano concerti di musica classica, lirica e folk. "L'aptica è costituita dai messaggi comunicativi espressi tramite contatto fisico." Secondo alcune fonti lo scrittore polacco avrebbe collaborato alla sceneggiatura, non accreditato. Jeff Adrien Chemin Vert Faisal Khalil "Nel corso della stessa stagione sportiva collabora anche con l' come osservatore." Porta di San Michele Proteggeva il sole quando, la notte, scendeva nel mondo sotterraneo. Il magnetismo terrestre ha una notevole importanza per la vita sulla Terra. Lauri pesca un tre. "Nel cortile c'è un loggiato cinquecentesco." Ha anche affermato di soffrire di vitiligine. Tali tensioni, inevitabilmente, si riflettevano sulla qualità dei prodotti. Ma non è questa la prima uscita in Italia della comunità di questi personaggi. Presidente della Camera dei deputati, eletta al I scrutinio, è Nilde Iotti. Il monastero versa nello stato di rudere. "Ottiene notorietà perché ha partecipato al programma ""Verdetto Finale""." La culatta è rivestita da un manicotto di bronzo. I Web worker interagiscono con il documento principale tramite il passaggio di messaggi. "La storiografia moderna ha formulato due possibili spiegazioni circa l'origine dei Dori." La specie è diffusa in Malaysia, Thailandia e Sumatra in Indonesia. Una larga parte dei consensi deriva dallo stile musicale, diverso rispetto ai lavori precedenti. Tre anni dopo, Lancelot è diventato un musicista di successo. "Per effettuare tali modifiche, fu necessario provvedere all'allungamento dello scafo." La riserva di legge viene preferita sulla riserva assoluta. Ovviamente vi sono stati molti progressi sia rispetto alle emulsioni, sia rispetto al supporto. "In Italia è stato pubblicato nello stesso periodo sulla rivista di fumetti ""Linus""." "Come ""Tazenda"", il primo album, è completamente cantato in sardo." Durante la seconda guerra mondiale deve interrompere temporaneamente gli studi. "Il papa, asserragliato in Castel Sant'Angelo, fu costretto alla pace con l'imperatore." Durante questa parata sfilano carri allegorici ed enormi palloni aerostatici. La è la squadra che ha ottenuto più titoli, otto. Tali connotazioni mutano con lo svilupparsi della storia educativa. Tale attestazione veniva ufficializzata con un certificato. "L'attore ha una compagna da cui ha avuto un figlio." "Inoltre vince la medaglia d'argento alla trave." È da notare che non eseguirono mai vecchi pezzi dei Led Zeppelin. Le prime classificate di ciascun gruppo si qualificarono per la fase finale. Venne in compenso creato Marchese di Montagu ma senza ricevere proprietà adeguate al rango. La capitale era posta a Nagpur. "La rosa con cui il Volejbol'nyj klub Chara Morin ha preso parte alla Superliga." O quasi. Nella regione di Comminges, Rieux possedeva alcune enclavi. A fine stagione scade il suo contratto e si svincola dalla società scaligera. "All'interno il mausoleo ha una forma rotonda." Quattro miglia ad ovest si trova il Centro Royal Palm. Kim iniziò ad appassionarsi anche alla cinematografia. Ciò implica che può essere ottenuto un ampio range di colorazioni. La porta rappresenta uno dei primi esempi di neogotico sul continente europeo. Quando Anna scopre questo, i suoi sentimenti prevalgono sul suo senso del dovere. Tale scultura è molto nota per motivi turistici ed è costantemente meta dei subacquei. Cinque punti generici determinano quindi una conica. Le vincenti i due gironi si sfidarono nella finale. I guerrieri della Terra fanno quindi il loro ritorno a casa. Perdicca I Per protesta, infatti, i forti atleti statunitensi hanno deciso di disertare la gara. Ben due testamenti, con uguale contenuto, toccarono, questa collettività nel Nord-Est della Basilicata. "La nonna paterna Agnese d'Asburgo era figlia di Rodolfo I del Sacro Romano Impero." Torre Cabrera Bernard Hinault fu maglia gialla in venti frazioni su venticinque. La diocesi comprende la parte nord-occidentale della provincia cinese dello Hunan. Sono visibili durante le ore di luce, soprattutto nel tardo pomeriggio. Tale ipertrofia è comune nei bambini. "L'eliminazione avviene prevalentemente per via renale." "Successivamente, Idle lo scelse anche per recitare in uno spettacolo teatrale, ""Pass The Butler""." La popolazione si concentrò nelle aree più elevate e più asciutte. Sono state pubblicate traduzioni in francese, spagnolo e polacco. La regione si trova nella Bielorussia sudorientale, al confine con Russia ed Ucraina. "È attivo un servizio di autobus per il collegamento con Reggio nell'Emilia." Mentre si alza sopra di lui, Nick apre gli occhi e urla. Ancora altri fan propendono per interpretazioni di tipo filosofico-esoterico. "L'uomo disse anche che i blocchi necessari erano stati ritrovati anche sotto la terra." Nel caso di persistenza il trattamento è di tipo chirurgico, specialmente nelle condizioni sintomatiche. In seguito fu liberato e morì confessore. Sottotenente di fanteria, partecipa alla Prima Guerra Mondiale. Il grado era superiore a console e inferiore a luogotenente generale. Progettato dal conte Lloyd, è il primo Frame di settima generazione esistente. Furono installati laboratori per la metallurgia, la cantieristica, la chimica e la termodinamica. Ciò però non si concretizzò e la formazione venne nuovamente rimaneggiata. I suoi interventi, non richiesti, seguono un copione ben preciso. La spessa corteccia di colore grigio scuro è stratificata e a scaglie. Successivamente riprese lo stesso ruolo a Londra e nella tournée nazionale. È abbastanza veloce e dinamico e ha un buon tiro in porta. A Little Brother of the Rich Dopo le olimpiadi di Lillehammer, continuò a gareggiare. A questo periodo risalgono infatti le sue prime opere. Il cinto scapolare era potentissimo. In quel tempo Rupert aveva undici anni. Il tirocinio della Ziegler avvenne presso il dipartimento di antichità orientali del Louvre. "Per il pilota tedesco si tratta della sessantottesima ed ultima ""pole position"" nel mondiale." Steve Carlton e Nolan Ryan furono gli altri due. E ride come di uno scherzo riuscito. Lungo le navate laterali, si aprono alcune cappelle a pianta quadrangolare. Nel corso del tempo il municipio venne modificato. La lingua ufficiale è quella inglese; parlato anche il creolo-inglese. I Thrashers dedicarono la loro stagione alla memoria di Snyder. Szymanowski cominciò la carriera con la maglia del San Sebastián de los Reyes. Il modello si divide in varie sezioni. "Durante la partecipazione al programma ""The Hit Man and Her"" conosce Howard Donald." Fu certamente a Roma, forse al seguito di qualche signore. "Ne è stata istituita anche un'associazione per promuovere il gioco." Suo nipote William S. Rising intraprese la carriera di attore. "Il suo nome significa ""Ferro"", in riferimento alla lama di una spada." Il partito è di ispirazione socialdemocratica. Le sue opere furono edite prima da Rizzoli e poi da Arnoldo Mondadori Editore. La scenografia ricorda una segheria e il giro ne rappresenta il funzionamento. Ha scritto vari saggi e guide sulla storia del rock. Finito il periodo di ferma obbligatoria inizia a dedicarsi al commercio. Fra le due stazioni, la linea passa sotto il Tamigi. "È marito di Elena Mel'nikova, a sua volta biatleta di alto livello." Il pilota, Leutnant Hans-Joachim Lange, rimase ucciso. "Erano gli unici che ricordavano la Lanterna Verde di H'Iven." Distretto di Hyderabad Veniva usata soprattutto per scrivere nomi propri derivati dal greco. Tali studi si avvalgono in primo luogo di rappresentazioni cartografiche del globo terrestre. "La pace segnò l'inizio della dominazione Asburgica in Italia." Suo fratello Richard è un attore. Per questo Gran Premio è stato scelto il tester francese Franck Montagny. Iain Turner Luke Patience Sa parlare correntemente sloveno, serbo, inglese, tedesco e italiano. La Polonia tornava ad essere una provincia russa. "Il nome Oath Bound è tratto dal ""Silmarillion"" di J. R. R. Tolkien." Mário de Noronha I due fratelli iniziarono a cantare, ballare e scrivere musica insieme in tenera età. "Lo psichiatra scozzese è inoltre molto critico nei confronti dello ""standard"" psichiatrico." "La celebre copertina dell'album è stata disegnata da Robert Crumb." Ha epidermide verde che vira al giallo a maturazione. Il film fu prodotto dalla Rogell-Halperin Productions. Furono previste solo semifinali e finali. "Si suona""." Hanno becco piuttosto piccolo e appuntito, ma forte, e zampe robuste anche se brevi. "Nonostante le dimensioni si possono comunque eseguire ""trick"" complessi ed impressionanti." Oggi non rimane purtroppo nulla del suo glorioso passato. A questo punto Inanna si pente. "Rappresenta uno dei pochi e dei più begli esempi dell'arte rococò in Roma." "Il risultato di questa unione fu la nascita della monodia e quindi dell'opera." Altri sono oggetti che sono stati ricostruiti, come mobili, sedie e arredi. Denise Curry Le scienze e le arti si svilupparono durante il loro regno. Alla sua morte fu sepolto nel monastero certosino di Villeneuve-les-Avignon. A lui è inoltre intitolato il più antico liceo scientifico di Pisa. È stato pubblicato solamente in Inghilterra e Germania La stagione terminò con sette vittorie e nove sconfitte. "Il diploma rilasciato al termine del percorso di studi consente l'iscrizione all'università." "Kaz aiuterà Oliver a nascondere il suo ""stato interessante"" a scuola." Dagmar Rom Lo vediamo la prima volta nel filmato iniziale. La capitale del regno Wei fu posta a Luoyang. Si tratta della stazione più centrale di Greenwich, situata nel centro città. Pur essendo principalmente terricola, sembra essere in grado di arrampicarsi. "La colonna Elemento dà l'ordine preciso di ciascun legato nella volontà di Handel." Legato profondamente alla sua città natale, è da sempre un tifoso del Milan. "Alcuni, ma non tutti, sono mantenuti nell'ebraico moderno." "Francesco da Assisi e Caterina da Siena""." Lo stemma rappresenta una caravella e, sullo sfondo, un pallone da calcio. "Ghirelli ha poi conquistato la testa della gara dopo il ""pit stop"" obbligatorio." "Il suo ultimo articolo importante, ""East and West"", apparve nel volume ""Dar al Islam." I frutti maturi possono essere conservati per qualche giorno in frigo. A prova di ciò Golia spesso invoca il suo consiglio e la sua esperienza. Joe Budden si offese e fece dei dissing contro la G-Unit. I giudizi furono moderatamente positivi, con alcune riserve. "L'evento centrale nella storia dell'attuale capoluogo dauno è legato alla transumanza." Nel frattempo, lo Spettro, la vendicativa mano destra di Dio, si di Hal Jordan. Nello stesso anno ha fondato in Cile la compagnia teatrale La Memoria. "L'attività principale e più conosciuta della scrittrice è quella legata alla letteratura per ragazzi." In Borgo Pinti è presente il consolato della Slovenia. "Questo dipinto mostra l'umanità in pace con la natura." Questa tecnica generalmente porta alla decisione giusta, ma non sempre. Si trova nel quadrante est della città. I tibetani delle regioni centrali mostrano nelle loro origini una forte componente mongola. In effetti, la difficoltà di Persio deriva anche dalla destinazione della sua opera. Diventa un grande fan dei Kiss e inizia ad interessarsi alla musica. La manager degli Swedish House Mafia iniziò, infatti, a pubblicare alcune immagini su Instagram. Anfitrione conquistò la città e saputo quanto accaduto la uccise. Infatti Félix Gallardo passò agli insorti una quantità significativa di soldi e armi. Con Eric V da questo momento condividerà anche un periodo di declino. Riceve numerosi fossi e gore che ne aumentano la piena in inverno. In diverse occasioni si è dimostrato un genio scientifico. Questo perché ha la visione. Ismael Hernández Suo padre è il senatore Robert Martin, uno dei sospettati di essere il Hobgoblin. Questo piccolo trascorre i primi cinque-otto mesi di vita dentro al marsupio materno. "Con un esercito comunque imponente avanzò verso Stirling lungo un'antica strada romana." Round Here Ugo Poletti. Visse tra Biarritz, in Francia, e Mosca, dove continuò a scrivere e pubblicare. Il Premio Arte è suddiviso in quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia e grafica. La riproduzione per seme è impossibile in Italia. Da ultimo la legge n. Tra le rappresentazioni si trovano tendaggi dipinti. Presso il ponte si trova la medievale Torre della Catena. "Quest'ultima fu eletta presidente dell'Associazione e tenne la carica ininterrottamente per ventisei anni." Suo padre, Francesco Gualandi, fu uno dei principali esponenti del neogotico italiano. "L'espressione facciale è stata oggetto di vari articoli giornalistici e scientifici." Il film fu prodotto dalla Walt Disney Productions. "Questa fu la più grande battaglia che questi due popoli combatterono l'uno contro l'altro." Forse il genere più frequentato sia dai fotografi amatoriali che professionisti. I corpi delle vittime vennero abitualmente cremati o inumati in fosse comuni. "È però l'ultimo suo ruolo importante." "Il Flagello è un alias utilizzato da diverse persone organizzate nell'uccisione di supercriminali." Il programma prende il nome dal filosofo greco Socrate. Questo paese ha dato i natali a Diego Costa Un tempo rappresentava uno dei principali porti della Scozia occidentale. Questi organismi sono quasi esclusivamente autotrofi. Leopoldo Attilio Martino Esistevano allora due metodi per salvarsi in tempo dal gas ed indossare le maschere. "Assia è l'unica sopravvissuta, una ragazza sempre alla ricerca del vero amore." Il comune di Donnas fa parte della Comunità Montana Mont Rose. Gli interni erano forniti di rivestimenti speciali per la soppressione termica e acustica. Jo si trova a Malibu ed accetta un lavoro per Richard Moll. Più tardi passò nelle mani dei Mamelucchi e poi degli Ottomani. Le navi arrivarono a Valona alle nove del mattino stesso. È un residente endemico della Nuova Zelanda. Preferisce il pieno sole ed il terreno ben drenato. "Prende il nome dalla tenuta ""la Pisana""." Ventidio Basso "Adesso Patrick è vestito da donna e si fa chiamare ""Patricia""." I termini della terza soluzione si sono detti. Sul dorso è presente una striscia mediana di pelo più scuro, grigio-nerastro. Ha scelto di avere il cognome della madre, dopo il divorzio dei genitori. Non si sa se si tratta di una condizione che limita la vita. Le cause di questa malformazione non sono note. Dopo averlo affrontato, devono salvarsi dal rovinoso crollo delle gallerie. Questo lavoro apriva la strada a una trattazione generale dei gruppi di coomologia. "L'anno seguente pubblicano il loro secondo full-lenght intitolato ""Porn Stars"" per la Cleopatra Records." Tutti questi attestazioni teatrali risultano oggi perdute. Gil, ora ottantenne, si rifiutò. "Dallo stemma dei Marescotti è originato quello della Nobile Contrada dell'Aquila." In seguito, tuttavia, venne nuovamente sconsacrata. Händel compose il suo primo oratorio su libretto del cardinale Benedetto Pamphilj. Se ne realizzarono complessivamente un centinaio di esemplari. Angèle si è chiusa nella sua stanza e rifiuta di uscire. È un acido debole. "Nella parte sinistra dell'edificio, nei piani superiori sono visibili ornamenti con motivi floreali." Ha anche studiato presso la Private American University di Washington. In epoca medievale, nella parete di sinistra della basilica, fu aperto un oratorio monastico. I monarchi sono elencati ufficialmente dalla corte reale di Svezia. Qualche notizia supplementare abbiamo invece per Mys. "Tuttavia solo in ""Super Mario Bros." "Si occupa della ""Rassegna Stampa"" curando e presentando la rubrica." "Da qui anche il nome della rivista della società, denominata appunto ""Evoluzioni""." Successivamente il cav. "All'interno della città vi sono numerosi ricordi dell'epoca passata quando fioriva il commercio ittico." Vive negli acquitrini. Il Portogallo mantenne il suo governo indipendente, la sua moneta e le sue leggi. Inoltre il brano è rimasto per due mesi al numero uno delle classifiche. "Tale termine è contrapposto a quello ""ex nunc""." "Per la navigazione, utilizzano il radar ""Decca""." Trasposizioni di storie a fumetti scritte da altri autori. "Nelle ultime stagioni arretra il proprio raggio d'azione trasformandosi in libero." La sede generalizia è a Città del Messico. La stazione precedente è Terracina, quella successiva Kennedy. "È stata anche la bandiera dell'ex Repubblica Araba Unita." A Yale, era un allievo del famoso critico letterario Harold Bloom. Fu esaminatore della causa di canonizzazione di san Carlo Borromeo. Mattia I fece sapere alle truppe di determinare le forze del nemico. "All'inizio della carriera da ingegnere era occupato in posizioni tecniche e di gestione." È sposato con Francesca Mariani. Altri papiri di Elefantina si trovano presso il Brooklyn Museum. Secondo una delle teorie, essi sono originari del gruppo Nogai. Lo sponsor tecnico è Puma. "Frammenti di costume, moda e tradizione italiana dal dopoguerra al prêt-à-porter""." La bassissima aderenza garantita solo dai chiodi, porta ad effettuare evoluzioni anche involontarie. Diodoro Siculo ne parla nella Bibliotheca historica. Era un buon partito: alto, magro e ricco, con notevoli agganci nella società. "Quest'ultimo si è occupato anche dell'artwork." Questa viene espulsa e raccolta in contenitori appositi. Solitamente vive in piccoli gruppi e nidifica nelle cavità dei tronchi. Collegava Londra con i porti della Manica, il sud-ovest del paese e il Kent. È situata su di una piccola collina appena prima di Laviano. Le macchine della miniera vennero lanciate per le strade contro le postazioni della sicurezza. Anzi, è anche peggio. "L'intera canzone, è il mio sentimento di aver volato""." "Queste dimostrazioni supportano l'origine comune dei phyla descritta dalla biologia evolutiva." Hughie viene ricevuto da La Leggenda. "Le bevande rappresentano i due terzi delle entrate dell'azienda." In quel punto il muro correva parallelamente alla Sprea. Palazzo Saluzzo Si ritirò a fine stagione. "Pioggia o lacrime, il generale aviatore Magliocco ha il volto inondato, anche Badoglio""..""." Il lago è rinomato in quanto sorge accanto alla località termale di Levico Terme. "Molti ""digital painter"" preferiscono calibrare il proprio monitor partendo dalle stampe dei propri lavori." La vincitrice si è qualificata per la Super Final. La corolla ha normalmente cinque petali, eccezionalmente tre, di colore bianco, giallo o rosso. L’archivio storico Galbani è conservato presso la sede sociale di Melzo. Erodoto suggerisce che Tespie fu membro della Lega fino a quando lo fu Tebe. "Il contrario di un disco di cose inutili""." "Antonio Abate e Giacomo"", che costituiscono forse la sua opera di maggior rilievo artistico." "È dedicata a sant'Albano da Magonza." Oltre al conio, sono state recuperate anche porcellane di alta qualità. "Sotto la presidenza Carter furono istituiti il Dipartimento dell'Energia e il Dipartimento dell'Istruzione." Salvatore in Messina, vescovo di Lipari e prelato di Santa Lucia. "L'impianto frenante ha dischi sulle quattro ruote; quelli anteriori sono autoventilanti." Del movimento antimilitarista Ezio diventa il più importante esponente in Italia. Le zampe erano ben sviluppate, adatte a una locomozione terrestre. Poco tempo più tardi, Smith lascia la band. Totti arretra così a fare il trequartista e questo crea scompiglio nella difesa francese. Hanno una struttura piuttosto robusta. È Campionessa europea in carica. Inoltre forzò sei fumble, il secondo massimo della lega. Le sue commedie vennero riprese molte volte e sono spesso in cartellone. Fu colpito in modo grave durante la battaglia di Calatafimi. Il metodo di crivello utilizzato da Brun prese il nome di crivello di Brun. Frequentò corsi di specializzazione nelle Università di Berlino e Vienna. Il conforto e il sollievo offerti dalla religione hanno un prezzo terribile. Divenne celebre per i suoi metodi di cura della tubercolosi polmonare. Paolo Baratta "Quest'ultimo sarà finalmente liberato alcuni tempi dopo, ma offeso, si dimetterà." A queste poi si devono aggiungere le eventuali leggi regionali in materia. Gli avvelenamenti da nichel carbonile sono caratterizzati da due stadi di malessere. La violenza è il mio forte! Se i due valori coincidono, i dati possono essere considerati integri. "Fra le più importanti novità legislative, c'è l'approvazione della riforma Dini sulle pensioni." Una volta effettuata la proteolisi, il recettore non può più essere riutilizzato. La flotta della Spring Airlines è in continua espansione. "L'agente segreto è disarmato, ma può fare salti acrobatici." "Il secondo singolo estratto è ""The Sweet Escape"", che vede la collaborazione di Akon." Lazio negli anni venti. Comprende il solo comune di Maisons-Alfort. Fu tra le prime in Italia a produrre tubi senza saldatura. La terza scena è la vendita di Giuseppe ai mercanti. Il capoluogo di contea è Spencer. Il cast principale include Jessica Sula e Sebastian de Souza nei ruoli da protagonisti. Durante la guerra raggiunse il grado di colonnello. Questo termine è scorretto, benché le similitudine con il Fir siano molteplici. I suoi arcieri saraceni di Lucera erano in prima linea. "L'edificio si presenta a navata unica a croce latina." Negli anni seguenti lavora assiduamente in varie produzioni televisive e cinematografiche a livello nazionale. Segue la sua sepoltura. "L'unica fonte della battaglia è costituita dalla ""Storia Nuova"" dello storico pagano Zosimo." "Solo quelli che hanno debuttato prima in ""La fattoria dei giorni felici"" sono contati." Il primo insieme è costituito dai colori oro, rosso e verde. "Ci sono anche delle varianti all'ovofagia tra gli squali esistenti." "Fece l'attore recitando sui palcoscenici di Berlino e di Vienna." È montagnosa e per la gran parte sterile. È la donna con la quale Henry avrà una figlia. Prima parte di una storia doppia. Tra loro Giuseppe Ungaretti, Ėjzenštejn, Marinetti, Depero, Pirandello, Scipio Slataper, De Chirico, ecc. Le nuove regioni non sono ancora molto comprese o usate dalla gente. La biotite presenta il classico schema di assorbimento dal giallo-bruno al marrone chiaro. "Andria rimase perciò l'unica suffraganea di Trani." "L'opera, inoltre, viene automaticamente incorniciata con blister trasparente." Olivier Sorin La questione resta aperta. La costa rocciosa è utilizzata come punto di sosta dalla foca grigia. Ogni persona ha un telecomando con cui può selezionare una scelta. Le principali differenze rispetto al profilo visto in precedenza, sarebbero derivate dalla sua massa. Attualmente Villa Serra è occupata dal presidio di Cornigliano della Polizia Municipale. In breve, la nuova costituzione avrebbe dato a Park poteri assoluti. Due anni dopo torna alla Rai come responsabile del settore cinema. Lee Power è inoltre proprietario di un cavallo da corsa. "Era tra i paesi che svolgevano la difesa della sottostante abbazia di Sant'Eutizio." Presto tra le due organizzazioni si manifestarono dissensi. Egli prese con sé John Ross Jr come Direttore della Cardiologia. Nella parte posteriore della fusoliera era presente una quinta mitragliatrice Madsen, brandeggiabile. Del processo intentato nei confronti di questi martiri sono stati conservati gli atti. I fratelli Aiello aprirono anche alcune panetterie e pasticcerie. Non è una specie particolarmente ricercata, anche se commestibile. Una cavalleriza. Avvocato e abilitato al patrocinio in Cassazione. "Inoltre eccelle negli esami tanto da vincere una borsa di studio per l'università." Nascono così i primi film di Marco Risi, Francesca Archibugi e Paolo Virzì. Essendo onnivoro, mangia di tutto, semi, frutta, insetti. Pilatus lavorò come modello e ballerino di break dance. "Sono rimaste intatte le mura, una torre e la fossa per l'acqua." Un anno dopo scrisse il suo primo testo. Non ci fu nessuna variazione rispetto alla stagione precedente. Nelson fu il terzo ricevitore scelto nel draft. The Secret Formula Solo le corde melodiche sono usate dai suonatori. "Altri resti sono stati ritrovati in Canada, in Ucraina e negli Stati Uniti d'America." John Smith Il grado superiore era camicia nera scelta. "Dopo sembra che si sia dedicato all'insegnamento del violino." È stato membro della Accademia Tiberina. Fu anche uno stretto confidente di suo cognato, il principe ereditario Rodolfo. Come per Icaro, le ali non funzionarono, precipitò poco distante e morì. Valori molto grandi indicato che le relazioni sono troppo complesse e dovrebbero venire semplificate. È stato uno degli ultimi elementi naturali ad essere scoperto. Ha tenuto studio a Monza e a San Gimignano. Nella zona di Annaba sono stati ritrovati importanti manufatti umani. "Nel codice originariamente era contenuta l'intera Bibbia." La Repubblica aveva però i giorni contati. Anche per quanto riguarda la potenza di calcolo, le tipologie sono molto varie. È il primo trasferimento pacifico di potere nella storia delle isole. Il capoluogo di contea è Green River. "A Cheers Celebration""." La carrozzeria era in tela. Cosa che Ugo fece. La Nazionale ha partecipato per quattro volte ai Giochi del Sud Pacifico. Le tre parrocchie sono riunite oggi nella Comunità Pastorale del Santo Crocifisso. Quindi, Luigi ordinò dei progetti per eseguire la ricostruzione di Darmstadt trasformata in fortezza. Fu feudo dei Colonna e dei Barberini. La vettura dispone anche di un impianto di riscaldamento a due velocità. Dal film fu tratto un manga. Le battaglie che seguirono prendono il nome di Prima battaglia di Ladoga. I frisoni sono anche noti per la loro alta statura. Dee Brown "Sempre all'interno è visibile inoltre il restaurato dipinto ritraente l""'Angelo custode""." "Dalla serie è uscito l'album Dance!" La regista lascia pertanto il finale aperto. "Dopo alterne vicende, l'azienda è tuttora in attività." A quel tempo risultava essere cittadino di Assisi. Sono ispirate a combattenti storici, come mamelucchi o samurai. "In città è presente l'Herzliya Medical Center, un ospedale privato." Giuseppe Moreschi È il fratello dello schermidore Gustavo Gutiérrez. Suo figlio era lo scultore Raffaele Monti. "Un alettone si bloccò, portando l'aereo fuori controllo." Con Guido decidono di trasferirsi in un altro appartamento, ma trovarlo non è semplice. Il numero effettivo è incerto, ma ne sono giunti fino a noi una trentina. Una Lady ruba in un negozio e del furto viene accusato il suo accompagnatore. Persone di nome Robin Diviene così vicecampione del mondo, ma chiuderà qui la sua esperienza in Nazionale. A settembre sarà tutto completamente diverso, un grande e drammatico spettacolo. "La fine della prima guerra mondiale vide la sconfitta ed il collasso dell'Impero austro-ungarico." Il film fu prodotto da Daniel Frohman per la Famous Players Film Company. Durante la seconda guerra mondiale, la testata divenne oggetto della propaganda governativa. "Quest'ultimo infatti ha acquisito il titolo sportivo del Palazzolo." Prodotta dallo stesso artista, è stata un successo negli Stati Uniti. Morì in una casa di riposo a Rio de Janeiro. Spiridione fu inviato a Vienna per essere istruito. Jerry le dice che, nonostante la relazione, vada ancora a pranzo con Robert. La violenza è generata da Pan, la guerra dal dio Marte. Star Wars: Shadows of the Empire consiste principalmente in uno sparatutto in terza persona. Lo stesso giorno, Irene viene declassata a tempesta tropicale. Cose preziose Infine, dopo molte sofferenze, morì. Laureato in filosofia, è dottore di ricerca in sociologia della comunicazione. È comunque possibile utilizzare la scheda magnetica senza dover uscire dai tornelli di ingresso. Si ritirò a vita privata poco dopo la battaglia. Si tratta di una chiesa ad aula unica. Morì novantenne a causa di complicazioni dovute alla malattia di Alzheimer. I personaggi del racconto hanno diversi modus operandi di fronte al problema. "Studiò all'Università di Coimbra, intraprendendo studi umanistici e di filosofia." "Il video fu parzialmente ispirato dalle immagini del film ""Wise Blood""." Vuole essere costosa perché può essere incredibilmente utile a chi la riceve. Più a valle si aggiunsero i mulini ed un ospizio per accogliere i viandanti. "Sulla parete d'ingresso è collocato l'organo a canne." Terminata questa esperienza, tornò in Danimarca per giocare nelle file del Randers. "Un modello di ""slip on"" è stato ideato da Corey Taylor, cantante degli Slipknot." Si iniziarono a costruire hotel e le case in città. Caldwell si lanciò con successo sul fiume San Lorenzo. La figura simboleggia possedimenti montani. Anche il riquadro che racchiude il rosone è coevo. Carlos Peña Lo stadio ufficiale del club è il Nanjing Olympic Sports Centre. Si laurea quindi con una tesi su Thomas Carlyle. Connesso al complesso, doveva infine un tempo sorgere il Palazzo Vescovile. "Platone definisce l'amore tra i due ""Sublime incanto di anime amanti""." È un ruolo di madre coraggiosa. Si crede che questa chiesa sia la più antica di questo genere. Nei suoi ultimi decenni, era principalmente un pittore di paesaggi. Le sue opere, tradotte in diverse lingue, hanno riguardato essenzialmente scritti a sfondo sociale. "Per organizzare l'operazione all'ospedale psichiatrico, il Barone offre una vacanza premio." La filigrana è assente. Supporta anche attività contro la fame nel mondo e la povertà. Di seguito le varie sentenze. Le dimensioni erano piuttosto ridotte e non lasciavano molto spazio al comfort. Questo metodo andò progressivamente scomparendo nel corso della sua ultima attività. Creta si trovò costantemente in tumulto. Forzatamente viene costretto ad accoglierlo nel proprio ambulatorio. Biennale del Cairo È titolare della cattedrale di Bruges e patrono della sua diocesi. "Secondo vari autori, Nerone avrebbe contratto due ""matrimoni"" con persone dello stesso sesso." Tatsuya Sakai Ha vissuto un breve periodo a Roma insegnando inglese. The Night Is Still Young Non ancora sacerdote, fu istituito lettore di Filosofia nello stesso convento di Napoli. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Brothers""." Il quartiere è noto per aver dato i natali a Mario Balotelli. Veniva quindi abbandonato per il momento ogni ulteriore progetto di offensiva diretta verso Rostov. Lo stesso Ma. Grazie a questo cominciano ad arrivare le prime proposte. Fin dalla sua creazione ha assorbito un rilevante numero di abitanti dei quartieri storici. Perde i titoli contro gli stessi circa venti giorni dopo. In altri ordinamenti infine la prostituzione è sempre legale e regolamentata. Opera nel campo delle macchine utensili a deformazione e delle macchine a taglio laser. Il libro ebbe diverse edizioni e fu utilizzato per oltre un secolo. "L'album vede Corrado Rustici sia come produttore che come arrangiatore." "L'elenco delle ricerche svolte con successo all'Istituto Pasteur è molto lunga." I colori sociali sono: bianco e rosso. "A Lacedonia sorge la concattedrale, anch'essa dedicata a Santa Maria Assunta." Tuttavia il libro va subito distrutto da un gatto impaurito da un serpente. In molti casi la scelta di una scala logaritmica è quella più naturale. Non va comunque usata la virgola, il separatore decimale usato in Italia. Nessuno dei due progetti arriva ad approvazione. Della sua infanzia non si sa molto. Siti ufficiali Pioggia nera "Nel corso del suo mandato ha diretto il Dipartimento federale dell'interno." Può portare con lui un elevato numero di oggetti di varia natura. "L'ebanite è un materiale duro e fragile." "Alla domenica c'è solo un treno alla mattina e uno alla sera." "Dandole un'organizzazione aziendale." Esternamente la basilica si presenta oggi con le pareti prive di qualsiasi contrafforte esterno. Il secondo barone si stabilì a Victoria in Canada. Batista si arrabbia in quanto mette in bilico la sua promozione a sergente. "Dopo l'intervento l'edificio è tornato nuovamente fruibile." Venne rilasciato poco dopo. Proviene dai fiumi del Sud America, in particolare dal Brasile. Brody poi si allontana per tornare alla dacia. La prospettiva lineare caratterizza le sue rappresentazioni architettoniche e spaziali. Dopo poco tempo lascia il posto a Diego Cocca. Come pittore dipingeva soggetti ispirati alle osservazioni astronomiche. "Per molti anni vi è stato dislocato l'istituto Volta oggi trasferito." Questa legge riguardava anche le persone che potevano diventare principe della Corona. "I Romani inoltre iniziarono lo sfruttamento delle miniere di salgemma, proseguito fino all'epoca contemporanea." Tale infatuazione gli sarà fatale. "Alla base delle pinne pettorali, verdi chiare, e sull'opercolo sono presenti delle sfumature giallastre." Vennero applicate norme molto complicate per le operazioni di voto. "È chiamato con termini suggestivi come ""polvere di Cantor""." "Produttore e regista avevano già collaborato l'anno precedente con il film ""Giallo a Venezia""." "L'opera contiene nove movimenti: otto inni e una appendice." "Per conoscere il grado del sole dalla tua ""rete"", per una sorta di curiosità." "Fa parte dell'area metropolitana di Milwaukee." "In italiano il suo nome è stato tradotto anche come ""Ghiaccio""." Più tardi, Callisto riesce a fuggire, uccidendo le guardie. Egli permette di farsi disarmare, cedendo al fascino di Venere. Si possono reperire sui fiori e sulla frutta matura, intenti a nutrirsi. In origine era prevista per essere una città abbastanza piccola, ma è cresciuta rapidamente. È considerato il miglior difensore che abbia mai giocato per il Poli. La città situata sul piccolo lago di Elva, frequentata località turistica. La sfida proseguì fino ai rigori, dove la squadra inglese prevalse su quella italiana. "Il servizio dispone di un sito internet, anch'esso in latino." È nata dal negozio di dischi dello stesso nome situato a East London. "L'incisivo superiore esterno è disposto esternamente la linea alveolare." Fu anche un membro della Massoneria. Giorgio Conte Nel complesso era più lungo di tre quarti di miglio. "Il maschio e la femmina rimangono colorati durante tutto l'anno." Il torneo maschile fu vinto dagli Stati Uniti. Quanti sono gli anagrammi di un nome di lunghezza n? Attualmente verso la facciata nord si trova un corpo logistico. Risiedono a Samarate cittadini stranieri. Lavorò nel ristorante di un albergo, per riottenere poi la libertà. Passò poi al Vålerenga. Diede i natali al re ed imperatore Ottone I di Sassonia. Che donna! "È uno dei più importanti a livello nazionale e conosciuti d'Europa." Oggi è un condominio privato. "Il papà le ordina di abbattere l’animale che ha causato l'incidente." È classificata come malattia renale cistica midollare. Volare richiede invece entrambe le levette analogiche. Il giorno dopo la sua morte la redazione riaprì come se nulla fosse successo. Nella scuola è attivo un centro studi che si occupa del mondo della moda. Il che poi in effetti avviene. Pedroso non riesce a rispondere subito poiché fa un nullo. Breve gambo consistente in una base sterile di consistenza spugnosa. Morì a Roma e fu sepolto nella chiesa della Trinità dei Monti. "Le sue idee ebbero maggior fortuna all'estero." "L'analisi di rischio sul posizionamento di alcuni dei prefabbricati non era stata mai fatta." Rimasto incolume fondò il luogo sacro. Altra novità era che a richiesta veniva fornito il climatizzatore. Esse vennero impiegate in azione, ma furono rapidamente sterminate. Céline Dion lavorò molto duramente negli ultimi cinque anni. Il commissario è interpretato da Jean Gabin. Frédéric viene prontamente rilasciato in quanto non imputabile di qualsivoglia reato. Oltre al colore, la luce fu particolarmente studiata. In natura questa specie di piante è molto importante. "La città è diventata nel tempo nota come la ""Salisburgo del Nord""." Dopo un soggiorno a Madrid, Leoncini, sempre per Gio. Risulta essere la prima trasposizione cinematografica di un romanzo di Guy de Maupassant. Molti di essi rimasero allo stadio di prototipo. Nel corso della stagione, tuttavia, riceve diverse espulsioni. "Le macchie possono ingrandirsi, confluire e portare al disseccamento dell'intero lembo fogliare." È particolarmente importante che la respirazione non venga compromessa a causa della deglutizione. "Rimangono gli stucchi e la decorazione pittorica dell'intero edificio." Molti villaggi della penisola offrono sistemazioni alberghiere poco costose o bungalow. Altri eventi miracolosi continuarono a coinvolgere questa chiesa. Il caccia aveva una struttura alare totalmente a sbalzo, senza cioè nessun supporto esterno. Senza questi presupposti, la Democrazia Partecipativa non può essere affidabile. Le ali sono brevi e arrotondate. "Si trasferisce così in Messico all'Atlas e poi all'América." Successivamente, sfondata la Linea Gotica, numerose città vennero liberate. "A Monaco di Baviera, Alberto ha studiato presso l'Università Ludwig Maximilian." "Nell'area vi è una zona pic nic." Troviamo una anomalia di forma circolare e colore scuro in corrispondenza del continente sudamericano. Ha anche lavorato in diversi ruoli cinematografici. "È responsabile dell'Archivio Gastone Novelli." Vediamo come sono fatti esplicitamente le matrici dei momenti angolari. Frequenta gli alberi più grandi in piccoli branchi. "L'esercito norvegese opera attualmente in Norvegia del Nord, Afghanistan ed Europa orientale." "L'uomo accetta di siglare la pace, mentre Ella sceglie di stare con Omer." "Le sue raffigurazioni si riempiono così di un profondo senso umano""." "Si tratta del primo disco vocale di Eno dopo oltre vent'anni." "Non soltanto l'operazione fallisce miseramente, ma si risolve in un massacro di proporzioni devastanti." Diego Jiménez Lee Kyu-ro Alcune delle fortificazioni sono visibili tuttora. "Presenta una scala esterna a chiocciola denominata la ""scala impossibile"" realizzata da Konrad Krebs." La squadra trionfa nel campionato, ritrovando la massima serie dopo sette anni di assenza. Inizialmente venne ritenuto un gufo gigante. Per fortuna le cure vanno bene e Leo riesce a guarire. "L'antica via era un percorso per muli e carovane, non per veicoli a ruote." "Frullo e Polpetta mostrano alcune scene del ""Progetto senza nome di Frullo""." La statua ritrae un soldato ferito sorretto dalle braccia della madre Italia. "Colpito dall'avvenimento vissuto, diede infine le dimissioni abbandonando la società di Mamma." Marci Maven è una fan accanita del detective Monk. "L'interno è privo di decorazioni." Fa conoscenza con Jessica, la sua compagna di stanza. "L'album ufficiale di debutto, Café Bleu, è uscito l'anno successivo." "White sperava di essere riconfermato dal sindaco George Moscone, che inizialmente aveva considerato l'idea." Trama e critica su Stanford University Da quel momento venne sempre riconfermato con ampio margine. "Si riproduce una volta all'anno." "Brain's Base" "Il duale dell'implicante si chiama ""implicato""." Verdi”, studiò nel contempo al Teatro alla Scala di Milano con E. Torsten. Era azionato da un paio di mantici ed era suonato da un singolo esecutore. "Ciò consente l'eliminazione di alcune teorie che erano state ipotizzate." "Al suo fianco c'è Tracey Wolfe, che lavora come assistente alla regia." Fan Ye "All'inizio del terzo millennio l'impianto fu rinominato Rovasenda Alta." "Il suo posto fu preso da Joey Franco, proveniente dai ""Good Rats""." Le musiche furono composte da Pete Carpenter e Mike Post. Tuttavia, Anna e Declan perdono la cognizione e perdono il treno. Tom, salvato a sua volta da Hester, fugge con le due donne. È possibile ordinare la lista in base alle preferenze. La medium ipotizzò che la casa fosse stata eretta su un cimitero indiano. Dopo questa esperienza proseguì la carriera nelle serie minori. È invocata in caso di calamità naturali e per protezione dalle infermità. Elenco dei sigari Romeo y Julieta venduti in Italia, escluse le edizioni limitate. Inoltre al suo interno fu trovata la tomba di San Marco Papa. Il film fu prodotto dalla Logan Productions. "L'altro è stato monsignor William Joseph Wright, vescovo di Maitland-Newcastle." Si trova nel quartiere di Shinagawa. "L'intero titolo del disco è ""Live Session!" Ambientata in epoca contemporanea. Era considerata una specialista di Virginia Woolf e Vincent van Gogh. Ha vinto il titolo la George Washington University, allenata da Mike Lonergan. In questo periodo il gruppo incide diversi brani alcuni dei quali con discreto successo. Il capoluogo di contea è Aztec. Una delle sue caratteristiche sono le finestre dalle imposte di colore rosso e bianco. In modo simile, il Land Raider è stato limitato ad uno per giocatore. "L'origine della concessione sembra sia da attribuire al vescovo Girolamo verso l'Anno Mille." Tom Jennings "Vive nei boschi aridi e nelle pianure vicino a specchi d'acqua." In Piazza Aldo Moro, è stata installata una scultura di Vincenzo Gennaro. Il trofeo è stato conquistato dal per la terza volta nella sua storia. La paura è diffusa nonostante non esistano prove che queste anticipazioni siano avvenute. Ha direzione generale da sud-ovest verso nord-est. Per il morale già basso degli uomini questo fu un duro colpo. Alla morte di suo padre gli succedette come professore di matematica. La fioritura dura da giugno a settembre. "Renfield, cameriere di quest'ultimo, sconsigliò tale acquisto, presentandosi come avvocato." Considerato uno dei film più riusciti della coppia. Aveva influenza in questioni religiose. Sotto il pontificato di papa Gregorio I la basilica venne modificata drasticamente. Altri requisiti sono possibili testare sul server grazie al tool Requirements Checker. Fonda in seguito i Denim e successivamente i Go Kart Mozart. Con questa enfasi divulgativa, lo Chassidismo rese popolare il misticismo ebraico. The Member of the Wedding Nei pressi del nuraghe sono presenti anche due tombe di giganti. Sedi a Beijing, Bangkok, Bangalore. La manifestazione è costituita da tredici turni, oltre alla finale, tutti ad eliminazione diretta. Oggi la Nike di Samotracia è esposta a Parigi presso il Museo del Louvre. Il reverendo sceglie però Dean che, incredulo, viene salvato. Il manufatto rappresenta un serpente sinuoso con una testa per ognuno dei due estremi. Negli ultimi decenni, il campo è stato visitato da due Papi. Ho parlato a dèi, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli. Il film fu prodotto dalla Chesterfield Motion Pictures Corporation. Anna soffriva di numerosi sintomi, quali paralisi e disturbi della visione e della parola. "Sulla figura di P. Sulpicio Rufo grava la “""damnatio memoriae""” della storiografia successiva." In quanto tale protettore anche del cammino del Sole e quindi divinità solare. "Nell'ultimo periodo fu capitale della regione della Moravia." Le sue due migliori amiche sono una moglie perfetta e una zitella per vocazione. Alexander sostiene che Dio può realizzarsi solo se si incorpora nel mondo. Le foglie, tutte basali, sono poco numerose. "Non vi fu nessuna menzione del Cabinet fino alla puntata di ""SmackDown!" I cheliceri non presentano denti frontali. "L'Associazione ha carattere no-profit ed un chiaro e globale carattere europeo." Queste statistiche influenzano inoltre le abilità utilizzabili in combattimento. Sicuramente è la dama più riccamente vestita dipinta dal pittore albinese. Attualmente non hanno alcun tipo di connotazione coloniale, ma unicamente amministrativa. "Esso consiste nel far sì che possa trovare l'amore." "L'edificio è stato rinnovato dalla Disney Development Company." Occasionalmente è segnalato anche in Belize e Saint-Pierre e Miquelon. I suoi metodi di lavoro, e soprattutto i risultati portano gli azzurri ai play-off. Subito dopo sposò il medico Filippo Buscemi Galasso. Jerry Kelly Pochi anni dopo, alcuni problemi polmonari lo costrinsero a ritornare sulla terraferma in Svezia. Le variabili dipendenti sono perciò funzione di quelle spaziali e temporali. Sposatosi, rimase nella città eterna fino alla morte. Di fatto un arco a tutto sesto continuo per l’intera lunghezza. Rim Song Sim La vena effluente non è compatta ma cava e si frange in aria. Topolino ha costruito un robot per competere sul ring contro Kongo, il gorilla assassino. Queste parti sono destinate oggi alle piccole imbarcazioni. "Il suo album ""The In Sound From Way Out!" In cellule sane, avviene circa una mutazione per divisione cellulare. Nella collocazione originale, sulla facciata esterna del Santuario, è attualmente visibile una copia. "La traccia è stata usata anche in una scena della soap opera ""Coronation Street""." Si nutre di invertebrati, in particolare echinodermi e molluschi. Walter McCarty Il singolo ha visto la collaborazione della cantante britannica Ellie Goulding. Un bambino immagina di vedere Goody Two Shoes, Sinbad e Cenerentola. Frost era solito ritagliarsi sempre dei piccoli ruoli come attore nei propri film. Ancora oggi la biblioteca del convento possiede molte opere risalenti al periodo Georgiano. David Taylor Negli ultimi anni della sua vita rientrò in Italia. Successivamente, lo si ritrova nel periodo delle grandi migrazioni. La componente muscolare della faringe è costituita da un sistema complesso di muscoli. Fondatore della Scuola Ma Gui di Baguazhang. Le grandi copritrici e le remiganti sembrano marrone scuro uniforme. Non un lamento esce dalle labbra dei due ragazzi. La chiesa è oggi chiusa al culto e utilizzata come sede per associazioni giovanili. "La sua splendida voce l'aveva messa in evidenza come cantante." Nella porzione danese della Frisia settentrionale la lingua è ormai praticamente estinta. Tuttavia negli anni Sessanta vennero ritrovati una parte del montaggio e alcuni fotogrammi. Successivamente comincia a lavorare come supervisore della sceneggiatura in alcuni film ad Hollywood. Il giorno dopo il corpo viene però ritrovato all’orto botanico. "Le ""disputatio"" più solenni sanciscono il passaggio di uno studente al ruolo di insegnante." Sono stati rinvenuti in America meridionale, Africa, Australia, Nuova Caledonia, Madagascar e Nuova Zelanda. "Questa assemblea, comunque, sarà destinata a riunirsi solo dopo la caduta dell'impero." Il clima gradevole attirò una moltitudine di persone sulla riva del lago di Zurigo. Ripley ricevette, inoltre, quindici diplomi onorari. Il capoluogo di contea è Yates Center. Al termine del conflitto le navi superstiti rientrarono in patria. Cultura tedesca A fine novembre viene svincolato dalla società per accasarsi nel campionato brasiliano. Fa inoltre la sua prima comparsa Tim Drake, che diventerà successivamente il terzo Robin. Fu inoltre buon scrittore di viaggio e lasciò pregevoli relazioni. Circa la metà dei malati può accusare congiuntivite. Watch Out "Dopo il ritiro dalla carriera agonistica rimane comunque nell'ambiente calcistico." Ritornò a San Domenico di Fiesole, in veste di parroco. "Altra tradizione è quella della ""Leggenda di Roberto di Normandia e Sibilla da Conversano""." La giunta per le autorizzazioni del Parlamento non dovrà più così pronunciarsi. La situazione diventa sempre più misteriosa. La coppia vive, insieme ai figli di Sophie, vicino a Stroud, nel Gloucestershire. Ho sempre voluto solo il meglio per la Germania. "Baden-Powell diceva ""Scout una volta, scout per sempre""." Jorge Bilbao La trazione era posteriore. Al termine del campionato, concluso al terzo posto, passa al Real Murcia. Il disco della Larson fu pubblicato su etichetta Warner Bros. "È stata quella la prima medaglia d'oro per la Cina nell'Olimpiade casalinga." Nel bacino del fiume si trovano importanti sorgenti di acque minerali. Recitò insieme a Glauco Mauri, Giulio Bosetti, Mario Scaccia, Gianrico Tedeschi e Gigi Proietti. "Tracce da citare sono ""Beat"", ""Stillwater California"", ""San Francisco Serenade"" e ""The F Word""." Molte di esse trasportano archi e frecce, gli strumenti del loro prossimo martirio. Oggi abbraccia le regioni di Bratislava, di Trnava, di Trenčín e di Nitra. Chiesa di San Paolino La sua unica preda, infatti, è il bestiame. Una di esse lo consegna alla storia del cinema. La Dive du Sud presenta importanti fluttuazioni stagionali di portata. "Alla brigata ""Cagliari"" fu affidato il compito di avanzare verso il Monte Sei Busi." Nonostante tutto, però, Penelope continua ad amare Desmond. "La sua amministrazione scelse di investire sull'aeronautica, e specialmente sullo Strategic Air Command." "Gli zoo etnografici erano spesso basati sull'unilinealismo, il razzismo scientifico e il darwinismo sociale." Al Victory Road vincono il titolo contro i Beer Money, Inc. Ian e la personalità negativa di Bethany cercano allora di impedirgli di intervenire. È molto famosa perché presenta le scandole, oltre che sul tetto, anche sulle pareti. Molti paesi europei non richiedono ricette. Tredici colonie A Babe invece Paley offriva ricchezza, sicurezza e mondanità. Poco oltre scena non ultimata del defunto dinanzi a Ra-Horakhti. "La lista cronologica dei re d'Iberia è oggetto di numerose domande." Nella Sagrestia della Chiesa Parrocchiale è custodito un pezzo della Croce di Gesù. Inizialmente è stata pubblicata a Ginevra, in seguito a Berna. È una sussidiaria di Rockstar Games. Il clima è tropicale, caldo e umido con escursioni minime. "Jonah dice al fratello di non voler più lavorare al loro ""progetto""." Non si sa. Il territorio della circoscrizione corrisponde, fin dalla sua istituzione, a quello della regione Sicilia. È probabile che, sul lato sinistro del muro, esistessero altre otto colonne, oggi perdute. In una stazione sciistica delle Alpi francesi, Edouard incontra Valentine. Per il suo gesto Dudley lo premiò garantendogli terre in Buckinghamshire e Hampshire. Ha ottenuto anche la funzione di ciambellano. È vedova di Roberto de Silva. Le foglie sono tutte radicali, fuoriescono cioè dal bulbo basale. Liberata così Bologna il Foix proseguì verso Brescia, appena presa dai veneziani. Līga, collezionando una sola presenza con la prima squadra in campionato. La specie è confinata nel nord della Cambogia. Questi coleotteri sono identificabili dal reticolo quadrato che ricorda piccole finestre sulle elitre. La colonna sonora è composta da Pino Donaggio. Ha trascorso le stagioni più recenti in League Two. Una sagoma del cantautore è presente su uno sfondo con colori in prevalenza azzurri. Allman ha giocato in vari club e per la scuola. Nello stesso giorno una violenta grandinata imperversò su Catania, facendo registrare accumuli consistenti. Così ogni ministro viene eletto almeno una volta ogni sette anni. La tragedia che ha coinvolto il nonno cambiò Crash, rendendolo più umile e gentile. Una piccola minoranza passò in Spagna, soprattutto nella regione di Alicante. Il linguaggio composto da tutte le parole di Dyck è chiamato linguaggio di Dyck. Fu in questo periodo che ricevette la Croce di Ferro di prima classe. La zona ha sofferto una continua siccità fino alla metà degli anni sessanta. È circondata da barriere coralline. Christian Schwarzer Graziadio Ascoli classificò la città come italiana con presenze slave. Il primo disco contiene solo inediti; il secondo contiene brani registrati dal vivo. Lo stesso anno fu inciso da Bing Crosby. I Fubuki erano stati pensati come piattaforme per un gran numero di armi. Le proprietà meccaniche dipendono molto dallo stato di trattamento termico. Pur essendo un villaggio piccolo, conserva la chiesa in legno più grande del mondo. È uno dei tre parchi nazionali gallesi. Griffith e da Wilfred Lucas. Le reazioni nucleari avvengono in queste due ultime shell. La prestazione acustica di una facciata può essere ottimizzata lavorando su forma e materiali. Successivamente è stato assegnato ad incarichi a livello regionale e nazionale. Una delle più importanti è la corporatura. È autosufficiente e preferisce gestire i suoi problemi da sola. "Il ""capital flight"" può avvenire in modo legale o illegale." Dietro i tuoi passi. "Catalizza la modificazione dei polisaccaridi della capsula in alcuni ceppi di ""Escherichia coli""." Entrambe le fasi richiesero ai sovietici una grande preparazione. Nei primi quattro anni, Flying Tiger Line trasportò merci su contratto. Ernst Fast La storia è ambientata a Londra, nel quartiere cinese. Lauren Bacall ha ricevuto questa onorificenza al di fuori della cerimonia ufficiale. Fu qui che gruppi di successo come gli Oasis esordirono dal vivo. Film e della Media Education Cinema. Presto le furie del vulcano la distruggeranno. "La leggenda lo fa morire alle porte di Gerusalemme sotto gli zoccoli d'un cavallo." "Servì come dottore nell'esercito sia nella prima guerra balcanica che nella seconda guerra balcanica." "La canzone compare anche in una versione live nel documentario ""Rattle and Hum""." "Al comando della flotta c'è Bowser, intenzionato come sempre a attaccare Peach." "Le setae apicali dell'edeago sono disposte in doppia fila." Il testo è basato molto su immagini visive, con materializzazione di concetti astratti. "Per questa azione viene citato all'Ordine del giorno dell'Esercito." Il videoclip della canzone è stato girato in California. La copertura è piana, ritagliata da ampi lucernari. La storia degli stili di birra potrebbe essere la storia della birra stessa. "Il film, prodotto da quest'ultimo, avrebbe dovuto segnare un rinnovamento del Neorealismo." Spesso ha collaborato con Hal Pereira. Courtney Sweetman-Kirk Le due entrate si trovano ad est e ad ovest di Carl-Wery-Straße. La parte aerea del fusto è nulla. Possiamo riconoscere Venere nella figura femminile, inoltre, grazie alla presenza del suo figlio, Cupido. Ma se mancano gli eredi, il testatore può disporre di tutti i propri beni. Il sangue di ritorno dalla zona midollare interna percorre la vena renale. Nel tempo ha vinto circa una dozzina di premi del settore. Per salvarsi, Gastone confessò subito il suo misfatto e denunciò tutti i suoi complici. Qui emette un ramo collaterale destinato al muscolo otturatore esterno. Passò gli ultimi anni della sua vita a Firenze. Il capoluogo di contea è Texarkana. "Entrambi i contendenti erano limitati nelle manovre dai campi minati presenti nell'area." Solitamente è utilizzato per realizzare lo schermo protettivo del quadrante degli orologi. Il brano non raggiunge la finale. "Assieme ai successivi due album, ""Unfinished Music No." Entrambi i propulsori sono abbinati al cambio manuale a cinque rapporti. Da quelli partono dei lunghi filamenti neri. "La chiesa abbaziale fu fin dall'inizio dedicata al Salvatore." È stato il primo satellite indiano per le telecomunicazioni. Ebbe sei fratelli: Marianna, Giuseppa, Sofia, Alessandro, Alfredo e Angela. È segretario generale del Piccolo Cottolengo genovese di don Orione. "L'albero prende il nome dalla Malacca nella Malesia peninsulare." Ognuna di esse era la versione migliorata ed aggiornata della serie precedente. Ha interpretato ruoli a Broadway e off-Broadway. "Nell'ultimo compartimento, non pressurizzato, vi era il motore e le sue strumentazioni." Questo tipo di testi, infatti, ha valori estetici ed espressivi ben determinati. Questo dipinto è visibile a Zurigo nella San Paulus Kirche. Al termine della stagione, entra nel cast regular. "Fu in servizio negli anni ottanta sotto l'amministrazione Reagan, quando effettuò bombardamenti sul Libano." "L'episodio è noto come Rogo di Primavalle." A nord il parco nazionale e riserva di Wrangell-St. In ogni edizione viene pubblicato un catalogo generale e una o più monografie. Klinsmann-Goppingen segnò cinque reti con il team californiano. Dunque risultava impossibile identificarlo in un qualche litro della soluzione tumorale. "All'inizio di giugno, esse si rinchiudono in bozzoli bianchi a forma di fuso." Ricevette anche onorificenze nella Municipalità di Lima e nel Congresso della Repubblica. Il giocatore che accumula più punti vince il gioco. "Il metatesto, inoltre, non verrebbe introdotto nella cultura ricevente, bensì ""imposto"" ad essa." Ciò fu possibile grazie a una dispensa papale. È anche esposto un grande orologio con figure meccaniche. "L'imperatore concesse ai Cavalieri più diritti di quelli da loro richiesti nelle negoziazioni." Fu assegnato al primo raggruppamento arabo-somalo. Migliora così il suo best ranking arrivando alla terza posizione. La giurisprudenza ecclesiastica prevedeva anticamente il diritto di giuspatronato. I suoi primi anni di vita furono assai problematici a causa di controversie familiari. Milita nella Prima Divisione ivoriana. È presente uno scalo merci anche se non è operativo da molti anni. Il palazzo è costruito su una piastra di cemento e fogli di rame. Successivamente, si è limitato a giocare per la squadra riserve. La canzone possiede un oscuro, nebuloso incedere, con tempi dispari. "La proprietà dell'edificio è della locale comunità montana." Tuttavia, i decreti imperiali del ca. Gli accordi tra proprietari terrieri hanno permesso di creare immagini più grandi. "Il matrimonio tra Peppino e Rosina Priore prosegue, senza scossoni, da circa trent'anni." La gamba sinistra avanza un passo. Fu pubblicato a puntate o spezzoni anche presso diversi giornali o emittenti radio europee. Le radici sono grandi e carnose. "Conquista anche l'Astrid Bowl e l'Easter Bowl." Cable chiese a Freddie Mercury degli appena fondati Queen di cantare le due tracce. In questa occasione, ottiene anche la direzione di una delle due semifinali. Prodotto dalla Vitagraph, il film fu distribuito negli Stati Uniti e nel Regno Unito. "Nidifica all'interno di cavità scavate nel tronco di alberi morti." Pare che successivamente abbia vissuto tra Venezia e Padova. Contrario al regime fascista, visse in disparte sino alla sua scomparsa. In concomitanza di questa release, il gioco è stato reso disponibile su Xbox One. Dovrebbe essere ancora in servizio con la Flotta del Nord. "Non è, e non è necessario che sia""." Vive soprattutto nelle baie, nelle lagune e nel reef. "L'insieme di tali norme non si inquadra all'interno del diritto internazionale pubblico." Quindi, Paolo Melara propose di sentire Giulio Savelli, allora editore della sinistra. "Prima di essere geologo Pitoni è stato medaglia d'oro della Resistenza." Thriller di ambiente poliziesco interpretato da Samuel L. Jackson, Ed Harris, ed Eva Mendes. Le semifinali e le finali sono al meglio delle tre partite. Il disco inizialmente passa pertanto abbastanza inosservato. Non è solubile in acqua, ma miscibile con oli e grassi. Dae-poong dà Bok-shil per scontata, ignaro che provi dei sentimenti per lui. Margherita è accanto in ogni minuto alla figlia. La via normale di salita al monte avviene attraverso la cresta sud. S’ispirava al modello della Falange spagnola. Lo troviamo a Mestre, Treviso, Chioggia, Legnaro, Padova. Da allora molte compagnie di balletto e ballerini hanno eseguito il pezzo. "In seguito alle vicende politiche l'Accademia cambiò più volte nome." Recita inoltre nella quarta stagione di Torchwood: Miracle Day. Biancastra, con odore leggero, gradevole. Filosoficamente, era vicino a Raimondo Lullo e Marsilio Ficino. "Grazie a quest'ultima riuscirà a riportare in vita suo padre." "Sull'arcone, fra gli elaborati stucchi, sono gli affreschi con le personificazioni delle virtù teologali." The Wreck Alla fine del secolo, il comune seguì le vicissitudini del bresciano sotto Napoleone. "La squadra giocò tre stagioni in ""Landesliga Westfalen Gr." Tutte le canzoni sono state scritte da Beck Hansen, eccetto dove indicato. "Questo succede anche alla cerimonia dell'anno successivo." La scelta del vincitore avviene per votazione tra i soci. Esercitò congiuntamente le attività di medico e di a Firenze. Con la sua compagnia girò poi le principali città europee. La vincitrice, sorteggiata tramite lancio della monetina, fu infine la Pro Vercelli. Le radiazioni duravano più minuti con conseguenze letali inevitabili per le ustioni provocate. Infine, negli anni ottanta la parrocchiale venne completamente ristrutturata. Classe Osprey Che successivamente ha confessato di aver falsificato i documenti. Ben presto in casa cominciano ad avvenire fenomeni strani... "Grazie a quest'ultimo la casa editrice ottenne gloria eterna assieme a quella della scrittrice." Fa liberare Willy, il nipote di Cobb Anderson, e lo raggiunge sulla Terra. La biblioteca raccoglie e organizza il fondo documentale della Regione Lombardia. Il monte è ricompreso nel massiccio delle Ardenne. "La coppia avrà quattro figli: il primo, Charles-Louis Jules, nasce l'anno seguente." Lucas viene considerato innocente per mancanza di prove e scarcerato. Tipici esempi sono gli esperimenti di condizionamento classico sui conigli. Cira Antignano depositò anche una denuncia presso la Procura di Lucca. "I risultati della finale non vengono mai pubblicati, contrariamente a quelli della finale d'oro." Per questo motivo a Sparta non ci furono per lungo tempo episodi di tirannide. "Thompson venne promosso colonnello, il più giovane dell'esercito a quei tempi." "A fine stagione arriva la prima retrocessione in seconda divisione della storia dell'Amburgo." Persone di nome Adrián Anche nella città di Cagnano Varano tali tensioni erano piuttosto forti. Questo moto intermittente è realizzato con la croce di Malta. Entrano a far parte della nazionale italiana di beach volley. Al termine del confronto i due si stringono la mano. La regia dello spettacolo italiano è affidata a Marco Sciaccaluga. I mercanti si insediarono soprattutto nelle città, mentre i monaci-soldati costruirono fortezze nelle campagne. Il film è politicamente non corretto? "L'osservatorio astronomico è un luogo di osservazione e di ricerca." Vi si possono trovare cibo, acqua, carburante e munizioni. È inoltre un buon esecutore di calci piazzati. Sono solo due i vescovi noti di questa sede. Lo stemma comunale infatti riporta un piede che calpesta un rospo. È una commedia drammatica statunitense con Donald Sutherland e Ellen Burstyn. Costantino pertanto ratificò la deposizione di Atanasio dal seggio episcopale. "Padre Pio incontra Fra' Nicola, il quale lo invita ad entrare in convento." Persone di nome Edward "L'edificio è costituito da tre piani fuori terra." "Fu il centro intellettuale dell'impero sassanide." Vendette i suoi film alla Charles Urban Trading Co. Si combatte contro i veicoli nemici, che includono anche boss di fine livello. La ragazza si rende conto di non appartenere al mondo del suo amato. "Più propriamente l'artista preferiva definirlo con il termine di ""Realismo immaginario""." Ma non mancano le storie di amore e amicizia,i litigi,i primi amori... Sin dagli esordi, avvenuti negli anni cinquanta, i telai Tony Kart conquistano numerose vittorie. Infine informarono per radio i loro superiori. Il palazzo comunale può considerarsi uno dei massimi e complessi capolavori dell’artista Tito Chini. "Si fa sorpassare dallo sconosciuto, poi lo affronta con il ""blaster"" in mano." "Nel corso del ""crossover"" ""Crisi infinita"" è entrato in guerra con il pianeta Thanagar." Il capoluogo è Amos. Indignata, Alison ritorna dai genitori, con il suo segreto in grembo. In suo onore è stata inoltre intitolata una via nella città natale di Torremaggiore. Ne vennero immediatamente fatte una copia manoscritta e una traduzione in portoghese. Spedito nel Regno Unito, è stato assegnato al No. È la rinascita della cittadina. "Non va annoverata fra i cosiddetti ""soft drink""." "A giugno esce il video di ""Toxic""." È considerato uno dei più grandi rettili marini noti. "Nerone,"" suo primo successo internazionale nonché parodia di ""Quo vadis?" "All'inizio della partita ciascun giocatore riceve due gettoni d'oro e quattro carte quartiere." Tra parentesi il bonus di punti derivante dalla regular season. Si trova spesso incorporato nel coltellino svizzero. La fama lo raggiunse tardi nella sua carriera di scultore. "I militari americani la chiamano ironicamente ""dog tag""." Anche questo album è stato prodotto da Leo Fresco. Ha abitudini pelagiche. "È soprannominato ""pinguino asino"" per il verso simile a quello del quadrupede." Chiesa di Santa Maria dei Miracoli Il soffitto interno è decorato da Renato Guttuso rappresentando la leggenda di Colapesce. Le sospensioni anteriori presentavano uno schema a bracci di controllo indipendenti con lunghezze diverse. I cristalli spesso presentano delle striature. I campioni uscenti dei singolari maschile e femminile sono Marin Čilić e Serena Williams. "Ottavo episodio del serial ""The Scarlet Runner""." Dopo il delitto, il duca impazzisce. Secondo lui, la canzone mostra la loro confusione riguardo alla politica negli Stati Uniti. "Aderisce al gruppo parlamentare dell'Unione democratica sociale." Organizza il campionato di calcio del Bahrein e controlla la nazionale di calcio locale. Alla fine i due innamorati si sposano, con il consenso della contessa. Uno di loro, Danny, riceve una grossa eredità e le loro vite cambiano drasticamente. Sono i mesi della prima crisi spirituale del giovane studente. "Sconosciuta, alcuni studi suggeriscono una correlazione con l'arterite di Horton." "Basato su un soggetto di John Hughes, accreditato come ""Edmond Dantès""." "L'uomo nero" Numerosi reperti, quali lance e monete, risalgono invece al periodo romano. Fruttifica sotto le conifere in estate-autunno. Non giunsero mai ordini alla de Havilland e il mezzo non fu più sviluppato. Finito il Festival, fu presto dimenticata. "Durante la seconda guerra mondiale, all'interno di villa Grimani, si insediarono delle truppe tedesche." Così decide di far uscire i nipoti riempiendo la casetta di fumo. "Il termine deriva dallo spagnolo ""pasta""." La navigazione con piccole barche è permessa sul lago. È il quarto libro del ciclo degli Oregon Files. Fu anche per due volte campione del mondo nella velocità tra i dilettanti. La struttura è rivestita di lastre di marmo bianco, tranne il basamento in travertino. Petraeus si dimostra amichevole e le offre amorevolmente il suo aiuto. Gruppo Tecnico degli Indipendenti Un numero intero positivo consecutivo di riferimento. "Si pronunciano le parole con un'enfasi che permette loro di distinguerli dagli altri italiani." "Così la ragazza lo sprona a prendere l'amore che ha in serbo per lui." Le membrane alari sono ampie ed attaccate posteriormente sulle caviglie. Il nome della specie deriva dalla località peruviana di rinvenimento degli esemplari: Cajamarca. "Ha imparato l'inglese nelle scuole superiori oltre al ceco, francese e spagnolo." Altra canzone degna di nota è la title-track, che denuncia i programmi-spazzatura del periodo. Questi includono scoiattoli di terra, marmotte, scoiattoli striati, lucertole, serpenti, falchi e aquile. Fu un principe della Locride che partecipò alla guerra di Troia. Pubblicò in tutto cinque numeri. Si localizza prevalentemente sulle dita, sulle ginocchia, sul naso e sulle orecchie. Furono scelti dal regista anche alcuni attori professionisti, membri di una compagnia teatrale locale. Egli fu uno dei patroni del pittore Caravaggio. Le due anteprime live anticipano un tour estivo in giro per l’Italia. Un giorno Luca rimane coinvolto in una rivolta popolare e viene incarcerato nel castello. In realtà le vesti sono il riconoscimento della società, del sociale. Le prime notizie storiche di una penna a serbatoio risalgono al X secolo. Dal lato di via del Podere Rosa sono visibili le Carceri di Rebibbia. "Esso si trova adiacente alla Casa de la Moneda, l'antica zecca, oggi museo." Vi sono stati anche procedimenti relativi a sospetti di irregolarità negli interessi commerciali. Liga, la quarta serie del calcio slovacco. Inoltre, della quarta parte del polittico, costituita da una cimasa, non si hanno notizie. Il ciclo ebbe un altissimo indice di ascolto e fu ripetuto. I rami che si dipartivano dal tronco potevano raggiungere una lunghezza di tre metri. Era sempre destinato a svolgere i lavori più umili e faticosi. "È stata attiva anche nel campo dei musical e dell'opera." La parte superiore in forma ottagonale, presenta finestre rettangolari, che sostituiscono le bifore preesistenti. "Tale esigenza ha trovato concreta realizzazione con l'istituzione del Comitato." Ogni colonna conteneva singoli lemmi in ordine alfabetico e le loro rispettive definizioni. Fast Lane Lo si può notare anche dalla mancanza della caratteristica botola sul fondo. "La ragazza cinese trova una lettera indirizzata all'ucciso dalla signora inglese." Cronoprologo con giro delle mura di Lucca. Esistono anche reggiseni appositamente ideati per donne in periodo di allattamento. Esistono alcuni elementi fisici e psicologici che identificano un anziano come fragile. Entrò direttamente al terzo posto nella classifica britannica degli album. La semifinale si è svolta la sera dello stesso giorno. "In visita nello Zimbabwe, gioca nella squadra locale dei ""Bulawayo Highlanders""." In quella stessa area oggi sorge una pista ciclistica di Mountain Bike. La dune buggy è icona degli anni sessanta e settanta. È officiale della Sacra Congregazione dei Seminari. Tutte le informazioni raccolte convergevano su Dámaso, che venne così arrestato. Alla madre cattiva, invece, tocca in sorte la pesante macina. Pietro fu padre di: Giovanni e Galeazzo. "Nell'idrografia del Marocco si possono distinguere tre versanti: atlantico, mediterraneo e sahariano." "Una trentina di manoscritti hanno trasmesso il testo degli ""Inni Omerici""." Il corpo è provvisto di piastre dermiche anulari. Per quanto riguarda le popolazioni italiane nidifica da maggio ad agosto. Fu una terribile sconfitta. "L'anno successivo parteciparono al Monsters of Rock." Giornalista alcolizzato perde il posto e la ragazza. "L'ex stabilimento Carabba sorge un po' più distante, lungo via Ferro di Cavallo." La nuova serratura della porta di casa sembra essersi bloccata. Tedesca, polacca, irlandese e italiana sono le etnie europee principali. Furono decisive le circostanze attenuanti, e soprattutto le testimonianze a suo favore. Il videoclip del brano è stato girato a Città del Messico. Il resto del corpo è prevalentemente giallo. Carnevale insiste affinché lo spettacolo prosegua. Yuan non ha figli, e si preannunciano controversie per la successione. Sono un complemento alla difesa delle navi molto potente. Samuel B. Moore Due anni dopo furono demolite. Il carapace è ampio, arcuato; le chele sono grandi e le antenne corte. Gli interni del castello sono perlopiù neoclassici. La sua tomba venne distrutta e il cadavere bruciato durante la Guerra civile spagnola. Il campo del Titan Stadium della University of Detroit in cattive condizioni. La gestione ambientale. Ciò provocò lo scioglimento ufficiale dei The Four Horsemen. È universalmente considerato il fondatore del concetto di alta cucina. Fu rettore del Contado Venassino e uditore generale della legazione di Avignone. "Durante la cobelligeranza l'attività operativa dell'unità fu intensa." "L'opera di evangelizzazione del prete riuscì a far riconciliare le due famiglie." Le Revenant Dopo la fine della guerra esso ritornò nella Jugoslavia. Chiesa di San Trifone "Si tratta, dunque, dell'opposto dell'anafora." Tutti coloro che erano di sangue tedesco, dovevano morire. "Dopo l'unità d'Italia, ritornò a Potenza dove dimorò fino alla fine della sua vita." Nella Città Eterna frequentò le botteghe di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Maratta. Sheldon J. Plankton, personaggio della serie animata SpongeBob, è un Cyclops. In quanto moglie di un colonnello, fu sepolta in un cimitero militare. Della morte di Bernardo non si hanno notizie precise. Egli è a volte ricordato come la diciottesima vittima di Crevalcore. La proprietà fu poi venduta, principalmente con destinazione agricola, e solo in parte residenziale. Persone di cognome Romano "In quest'ultima località merita menzione anche il piccolo tempietto dedicato al ""“Crocifisso miracoloso”""." Neidhart è stato dichiarato morto prima dell’arrivo dei medici. Fredrik Aalto Il villaggio prende il nome da un funzionario della ferrovia. Gli sposi si sono trasferiti nel regno di Nala. Roger era arrivato prima e contatta Vittorio per avere la sua parte. Il sindaco Costantini rispose cortesemente alla richiesta nello stesso mese di dicembre. Dopo il quale si è sviluppato anche quello commerciale della Grande distribuzione. Fu un sovrano assolutista illuminato. Successivamente, risulta che si spostarono a Londra. Il Derby del cuore con i simpatizzanti della Roma e della Lazio. Ha rappresentato ben due squadre nazionali: la Svizzera e i Paesi Bassi. La madre, nel frattempo, scopre la verità incontrando il vero padre Spinetti. Giasone trova scritta sul vello la prova della colpevolezza di Pelia. "La prima sala mostra un grande plastico dell'area e alcuni reperti archeologici." Ciononostante, gli studenti della scuola islamica proseguirono con le loro proteste. Le superfici agricole sono coltivate a vite e melo. Alice divenne la sua modella preferita. New Buffalo Ryan Reid "Vide la vittoria finale dell', che così conquistò il suo primo titolo." È stata la prima cantante ad aver ottenuto la maglia per il serale. La stazione di Podgorica costituisce il centro della rete ferroviaria montenegrina. È considerato uno dei più piccoli dinosauri corazzati noti. Ernst August Weiss Malgrado le modifiche, non ebbe successo e venne ritirata dalla scene dopo sei rappresentazioni. Si tratta del terzo album comprendente brani del cantautore già pubblicati in precedenza. Marion deve tornare a Parigi per lavoro, si fermerà anche a dormire. "Il centro fu noto col nome di ""Sant'Angelo in Palazzo""." "In seguito si trasferisce all', squadra degli Emirati Arabi Uniti." In questo caso si potrà anche saltare questa smazzata. Nel periodo Postclassico si aggiunsero diverse piazze e case. Le percussioni concludono questa fase del movimento conducendola a un culmine di violenza sonora. La sua fama lo ha portato a partecipare e presentare le trasmissioni televisive. Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo costrinse comunque ad interrompere la sua carriera. The Conflict Sua madre è aborigena. Mentre Lingotto Hotels gestisce in partnership con catene alberghiere internazionali due esclusive strutture ricettive. Poi si rifugia tra le montagne, dove si nasconde in una grotta. È stato considerato, con Grock e i Fratellini, uno fra i più grandi clown. I clasti sono formati da quarzo, feldspati, miche, frammenti di rocce vulcaniche e calcite. Quindi sono molto contento che non stiamo spendendo soldi come matti. Provengono da questo convento alcuni capolavori del Museo civico, come La riproduzione avviene tra marzo e agosto. "In alcuni nuclei familiari però è ancora diffuso l'utilizzo del friulano." Il torneo fu strutturato in due fasi distinte. In precedenza, ogni uomo doveva rendere conto alle leggi della propria gente. In tutta la sua carriera è stato sempre un titolare. "In agosto avrebbe dovuto affrontare Jordan Mein, ma Alves s'infortunò ed il match saltò." Ha scritto molti drammi ben accolti. I funzionari civili detenuti non sono sempre autorizzati alle visite, incluso il loro avvocato. "In Italia ""Kiss Me, Kate!" Aeroporto di Firenze Anche qui la maggior parte delle cariche sono elettive. È un endemismo siculo-calabro. "L'antica strada di accesso a Porta Capuana era il Borgo Sant'Antonio Abate." Fu anche un importante centro militare sin dalla sua fondazione. "È clemente e fiero nei riguardi di Mosè, che è all'altezza di ogni situazione." Bush tornò a Houston. Mentre Nobita sta per andare al supermercato vede un cane. Non deve essere confuso col castello dei conti di Savoia presso Le Bourget-du-Lac. Questi ultimi sono utilizzati generalmente per concentrazioni di particolato molto elevate. Le perdenti delle due semifinali si affrontano nelle finali. Al termine della preghiera e della contemplazione, eseguiva i compiti del sacrestano. La zona comprende la scuola elementare e la chiesa della Madonna di Montenero. "L'incidente ebbe pesanti conseguenze nella futura progettazione negli impianti elettrici." "Questo esemplare è conosciuto con il nome di ""Sunshine Special""." Jean-Victor Traoré Poteva anche infiltrarsi nelle case dei fedeli al re. Degno di nota il Tempio della Letteratura. Questo cambierà totalmente la vita di Giacomo. "Solitamente l'insieme universo viene indicato con la lettera U, che sta proprio per ""universo""." Anche le pinne ventrali erano piuttosto grandi, e leggermente più strette. Periodicamente ospita delle mostre temporanee. In Caccia alla faccia sono presenti tre opzioni. "Quella fu l'unica presenza della sua stagione da rookie." "Queste versioni possono essere aggiornate settimanalmente con l'ultima versione di sviluppo." Alla fine, Sylvia perdonerà il padre e sposerà Ellis. "Dopo aver saldato il debito, il paese l'anno successivo rientra al concorso." La facciata della chiesa è molto semplice, con portale architravato sovrastato da finestrone centrale. Talvolta è presente anche in piantagioni forestali, boscaglie e aree suburbane. Jenna Fife Le cause della morte non sono state subito specificate. I semi sono numerosi con forme appiattite. In seguito persero in parte la loro importanza. Pur essendo essenzialmente un attaccante, poteva giocare anche come difensore centrale. Di questo antico edificio sono visibili le rovine. "Sopra la rappresentazione dei simboli evangelici dell'aquila e del bue." I lavori ebbero come tema principale la realizzazione dei quattro bastioni angolari. Nacque a Genova nel sestiere Maddalena, ultimogenito, di una famiglia della borghesia cittadina. Il video è stato girato tra Londra, Miami e Tokyo. Good job, ragazzi! "His Brother's Blood" "La ""Virgilio"" riportò alcuni danni a causa del tempo avverso." Condusse a Clazomene, nella seconda metà del sec. Di remota fondazione, è interamente scavata nella roccia. Sito ufficiale del Consiglio degli Stati Fu diretta, tra gli altri, da Luigi Longo, Alessandro Natta, Emilio Sereni. Successivamente si è dedicato alla trasposizione cinematografica di storie poliziesche e politiche. "Negli anni successivi gli impegni lavorativi gli impediscono un'attività continuativa ad alti livelli." "Come l'uomo, il gatto ha una visione binoculare che consente di percepire le distanze." Il film è tutto una miscela di danze, sfilate di bellezza e frenetica commedia. "Adele coglie l'occasione per offrirsi come cameriera." "Quest'ultima sarà quella vincente." Poco tempo dopo, il nonno morì per un ictus. Alberto Azzo "Esso guadagna un notevole impulso grazie al singolo ""Shake Your Pants""." Si laureò in Legge presso l’Università degli Studi di Catania. Il nucleo centrale della cartella infermieristica è il piano di assistenza personalizzato. Si combina con il saccarosio e può dare un medio-basso impulso specifico. La qualità grafica della pubblicazione e la stampa furono considerati eccezionali. Conosce la musica di Stravinskij, di Bach e soprattutto quella di Erik Satie. Inoltre contava di lavorare guadagnando con la propria arte. È prevalentemente istologica. Dapprima cardinale italiano poi principe vescovo di Trento. Alla fine, Toby gli tira un pugno preso dalla rabbia. Nella prima storia del ciclo di Jeeves, il cognome di Bertie è Mannering-Phipps. "L'origine del cognome Genovese è ovviamente in relazione con la città di Genova." Dopo la battaglia di Novara si rifugiò in Svizzera. La sua prima moglie, Cagli morì poco dopo il matrimonio. "Sullo scalino si trova la firma dell'artista e la data." Ebbe una visione multiforme degli affari della propria diocesi. Degno di nota è soprattutto il Palazzo Baronale. "La coda, rivolta verso l'alto, viene frequentemente abbassata e aperta a ventaglio." Diede contributi notevoli anche alla partita Spagnola. Esistono varie versioni della filastrocca. Mille chilometri al minuto! "Cole e gli altri riescono ad eliminare, con l'aiuto di Laroche, Bertrand." "Sede vescovile è la città di Dundee, dove si trova la cattedrale di Sant'Andrea." "Aprì inoltre uno dei primi telefoni erotici degli Stati Uniti d'America." Gli specchietti retrovisori esterni includono gli indicatori di direzione laterali. È situata sul fiume Don. I quattro modelli erano molto simili anche esteriormente. La base delle pareti del Col Nudo è di difficile accesso. Si è dichiarata atea e bisessuale. "In alcune città e in alcuni momenti furono considerati legali l'infanticidio e l'abbandono." David Nicholls ha sceneggiato le cinque puntate della miniserie, con Edward Berger alla regia. Il loro caratteristico colore li aiuta a camuffarsi con i colori del sottobosco. Negli anni successivi lavorò a Bonn, Liverpool e Madrid. Prese parte alla gara di parallele, senza risultati di rilievo. Il terzo tipo di carrozzeria impiegato solo sul Mk. A partire dagli anni Settanta, le sue dichiarazioni politiche divennero sempre più rare. Grazie alla sua ottima acustica, è utilizzata per concerti di musica classica. Aspasia fu amante, consigliera autorevole e infine sposa di Pericle. Ogni altro uomo ne sarebbe rimasto danneggiato. La Seconda guerra mondiale decimò la popolazione. Venne convertito anche per molte piattaforme domestiche, principalmente edito da Electronic Arts. Quando lo scopre va in crisi completa. Nonostante ciò, la versione originale senza tagli è ancora ampiamente disponibile. Lo stadio è aperto alle visite guidate. I romanzi seguenti sono quelli della svolta post-moderna. Quanto alle regole del gioco, esse variano da regione a regione. Le uova prodotte sono molto numerose e di piccole dimensioni. La riapertura avviene in occasione della mostra “Giotto e il suo tempo”. "Harold Bloom lo incluse nel suo ""Western Canon""." "E infine, cercare l'amore." Anche la chitarra era già nelle mani di un altro fratello, Charlie. É ambidestro. La pinna caudale, invece, ha i raggi meno lunghi e il margine abbastanza arrotondato. Capitano Antonio Cecchi Attualmente vive a Gand e continua a insegnare. "Vide la vittoria finale dell', che così conquistò il suo secondo titolo." Più negativo è invece il giudizio di Gaetano Salvemini. Un bambino afro-americano viene abbandonato dalla madre tossicodipendente. Le tre cantanti nacquero in una famiglia musicale. Sono inoltre presenti due altri contatori invisibili. Panzerarmee e le due divisioni rumene che vennero a loro volta accerchiate. Si trova nella metà orientale della città di Aurora. Lo sceriffo li scopre insieme ma perdona la moglie. A Wimbledon raggiunge il secondo turno solo in singolare. "Questi ultimi nel periodo riproduttivo diventano territoriali, e i loro territori vengono denominati ""lek""." La rivista pubblica saggi, interviste e recensioni. A Treviso viene anche nominato capitano. Egli inizia così a maledire le donne. Daniel Huss Partecipò alla battaglia di Qadeš e divenne generale delle truppe egiziane. Gli Engine, finora hanno pubblicato due album sotto Metal Blade Records. I fiori sono unisessuali, a simmetria radiale, spesso assai poco vistosi. Si potrà svolgere il gioco in solitaria o in cooperativa. Fasi di qualificazione ed eliminazione diretta della Categoria Juniores. I denti erano piccoli e appuntiti. A Arthur B. Krim I soggetti rappresentano figure araldiche e mitologiche. Vi sono diversi menhir e tumuli sepolcrali. È qui che il recipiente per la cenere è stato trovato. La base San Martín è responsabile della gestione di diversi rifugi in Antartide. Gli algoritmi che usano questa soluzione sono migliori. In alcuni casi è usato come sinonimo di ghiera. Venne sepolto nel cimitero di Sankt Leonhard a Graz. Dimostrò di possedere sia evidenti predisposizioni e capacità filosofiche sia raffinati gusti artistici. Enrico Scilla, da qualche tempo, è diventato il montatore di molti suoi video. "Fu questa l'occasione che gli fece scoprire una grande passione per l'arte." Combatté durante la seconda guerra mondiale nei Marines. La diocesi comprende il comitato di Vas e parti del comitato di Zala. Il cliffhanger si è risolto poi nel primo episodio della stagione successiva. Non si disputa la Coppa Italia. "L'album è stato accolto positivamente." "Purtroppo, quest'opera è andata dispersa." Successivamente si stabilì in Vietnam. Reggie entra in agitazione: che fare per salvare la sua fonte di reddito? La stazione dispone di infrastrutture condivise fra le due linee ferroviarie passanti. Questo sarebbe stato impossibile se le registrazioni fossero state eseguite come si dice. Questa specie è diffusa nello Zimbabwe e nella provincia sudafricana del Limpopo. Da allora furono legati da un lungo rapporto di lavoro e profonda amicizia. Fu sepolto al cimitero di San Gregorio fuori da Porta Venezia, non più esistente. "All'interno fu ideato il transetto posto di fronte al presbiterio con pilastri a fascio." Fu il più abile continuatore del grande storico. È retta dal vescovo Gianfranco De Luca. "Esso è da considerare perciò un'ermeneutica cristiana delle religioni." Risulta, pertanto, assai arduo riuscire a discernere il mito dalla realtà dei fatti. Finita la campagna militare ritornò a Firenze. "Armstrong riconobbe: ""Arresto." In Nuova Zelanda ha debuttato al tredicesimo posto. "Ora ha il titolo di direttore laureato dell'orchestra." Ma anche le altre ragazze avevano contratto debiti. La cappella maggiore n on presenta elementi di particolare rilievo. Il canale è stato sostituito da The Hub, in seguito rinominato Hub Network. Il disco viene salutato con favore da gran parte della critica. Lungo il suo corso il torrente attraversa zone di notevole interesse artistico e paesaggistico. La Renault però non si presentò alla gara. "Non ci sono fiumi sull'isola, ma molti torrenti asciutti." Da allora ha diviso la sua vita fra il Massachusetts e Marina di Pietrasanta. Gli arrangiamenti sono di Fio Zanotti. "L'ex re sostenne anche l'idea che il regno fosse suo." Rientrate dopo la guerra, i danni furono riparati. "Tuttavia, decise di voler essere seppellito con le vesti dell'ordine." Di norma cinque proiettili erano scelti da un set di dieci. Le Tredici colonie nordamericane svilupparono un sistema di autogoverno di tipo democratico. In essa si stabilì la confraternita di Santa Maria della Pietà. I potenziali assassini vengono interrogati dal commissario e il cerchio si stringe. La sua carriera è stata spesso costellata da infortuni. È stato uno dei primi serial killer conosciuti della storia. Il controllo e la certificazione dei prodotti vengono effettuati da laboratori di terza parte. Shannon Hoon e i Blind Melon hanno passato i successivi due anni in tour. Già ai suoi tempi era annoverato tra i sommi artisti del suo genere. Tuttavia i sacramenti erano amministrati solamente dalla Pieve di Agordo. Normalmente i nuovi prodotti vengono immessi nel mercato la domenica. È la chiesa parrocchiale. Le radici sono legnose. Il nome si riferisce al fatto che i componenti del gruppo sono sette. Fu nominato direttore del Regio Istituto di Belle Arti di Urbino. Quattro porte danno accesso alla sala di preghiera e due al cortile. Spesso schierato come mediano, è abile nel contrastare gli avversari e nel recuperare palloni. "Durante le sue esperienze all'estero, imparò inglese, francese e swahili." Eddie Brock non ha poteri sovrumani senza il simbionte. La nona salma viene ritrovata solo svariati giorni dopo. Un uomo, in cambio di una chioccia, vende al nipote delle uova marce. "Sesto episodio della serie ""Is Marriage Sacred?""." È retta dal vescovo József-Csaba Pál. Il disco è prodotto da Franco Battiato. "Nonostante questo viene assunta come assistente dell'editor e autore Paul Levitz." La battaglia si protrasse fino alla fine della guerra senza un vincitore. "Alcuni esempi includono il film dell'esorcista, ""Gundam"" e ""Super Mario Bros.""." La riproduzione è tramite impollinazione; i semi sono dispersi da insetti. "Qualche tempo dopo l'edificio crollò." "Ai lati dell'altare maggiore si segnalano due tele settecentesche di Luigi Pullo." La scena è descritta direttamente e nei dettagli, attraverso una serie di bruschi stacchi. È insettivora, ma si nutre anche di semi. "C'era anche un piano studiato nei dettagli." Davis risulterà innocente e verrà assolta con formula piena.. Disponeva di uno scalo oggi dismesso. "La giornata venne celebrata all'interno dello Strummer Live Festival." Riposa nel Camposanto teutonico della Città del Vaticano. Sono lente, docili e restano a galla quando vengono uccise. Nel tempo libero si dilettava di fotografia e nella progettazione di macchine fotografiche. Questi fanghi possono essere lavorati in diversi modi per estrarre selenio libero. Fine cut è venduto in granuli grandi come i chicchi di caffè. La notizia è stata resa nota quattro giorni dopo. Ritornato in Inghilterra divenne un pilota collaudatore presso il Marine Aircraft Experimental Establishment. Fusto eretto poco ramificato ricoperto di corti peli. La seconda, maggioritaria, elesse Segretario del partito Paolo Emilio Taviani. "Infatti si usa dire che ""il cavallo è dotato di cinque cuori""." "Croce in Gerusalemme, Porta Maggiore, Via Prenestina e Via Casilina all'altezza di Centocelle." "Residenti contemporanei includono lo scrittore e direttore d'orchestra californiano David Woodard." "Ma quando lei lo lascia, allontanandosi da lui, l'uomo muore." Nel suo curriculum scolastico si distinse in latino e aggiunse autonomamente anche esperanto. "Eravamo liberali ancora prima di sapere cosa fossero, i liberali""." "Il personaggio di Darla in ""Alla ricerca di Nemo"" è basato su di lei." "L'interno è pulito e ben mantenuto." Nel video del singolo appare la drag queen Shirley Q. Liquor. Anche con il Samuel Goldwyn International Award vennero premiati i film stranieri. Sede del Nunzio è Dakar in Senegal. Sono famosi in particolare molti suoi studi di soli re e pedoni. Loro uccidono Pedro e attaccano Roger. Victor Lemoine Il loro obiettivo è quello di combinare terra e spazio in visioni musicali. Qui fu fatto prigioniero di guerra. "La probabile origine delle parole ""Castello"" e ""Cisterna""." Precedentemente aveva anche lavorato alla Brunswick Square Clinic. Verranno fatte in tutto tre domande. Ideologicamente Doggett è giudicato un democratico di vedute liberali. In seguito, iniziò la propria attività di missionario. Fra le superfici normali si trovano molte superfici importanti. "Nel dopoguerra sarà uno dei principali promotori delle celebrazioni che ogni anno ricordano l'episodio." I morsetti si possono distinguere per i kg di spinta di cui sono capaci. Nello stesso anno, è andato alla trasmissione satellitare nazionale. "L'acqua sarebbe da considerarsi inoltre un veicolo dell'orgone." La sua prima lingua parlata è il gallese. La guerra frammentò la sua famiglia. Due anni dopo passò al Maccabi Ahi Nazareth, senza mai giocare una partita. Hell Yeah Inoltre vi erano numerose bancarelle lungo la strada, parcheggi, e un luna park. Le ombre si vendicano! "Anche Chiara fu torturato e per questo anch'egli abiurò." "Intanto, preparava i figli Paolo, Emilio e Michele a sostituirla alla guida dell'attività familiare." Nella grotta restano solo Barbossa e alcuni dei suoi uomini con Will e Jack. È irritante per gli occhi, e in alta concentrazione, per la cute. Fu sepolto nel Laurel Hill Cemetery a Filadelfia. Le ossa delle guance, invece, mostrano caratteristiche di entrambi i gruppi. Sono attive per lo più di notte, ma vengono talvolta avvistate anche di giorno. Persone di nome Max Esempi sono il calendario bizantino e il calendario ebraico. "L'origine della galleria è avvolta nel mistero." Ruth, Mitchell e Malloy sentono uno sparo: nella stanza trovano Vivian morta. Furono uccise una quarantina di persone, fra civili e partigiani. "Il tema della sfilata è ""Bianco e Nero""." Il capoluogo di contea è Fossil. "Infine c'era un vero e proprio laboratorio di scrittura creativa." Ruote con gomme piene. Si tratta di un particolare tipo di speculum. Le aperture, porte e finestre, sono necessariamente multipli del modulo fondamentale. Magic Hour Conclude la sua carriera lavorando per la televisione. Norman Fucking Rockwell! La coppia reale si trasferì a Roma, al Quirinale. Ritorna da Jacob e scopre che il padre ha perso tutto. È sormontato da un baldacchino in legno lavorato. La candidatura ha suscitato un certo dibattito sullo status del fumetto come opera letteraria. Un mattino Margarete viene trovata, morta, nel suo letto. Ad ovest di questa costruzione fu costruito un piccolo edificio per i servizi igienici. "È editorialista del ""Corriere del Mezzogiorno"" e opinionista di ""Donna Moderna""." "Sono passati mesi dall'inizio della Guerra delle Lance." Un periodo difficile dunque, ma che portò alla rinascita della fisica nel paese. Questo dibattito continuò anche sotto il Nazionalsocialismo. Il brano era diretto dal maestro Peppe Vessicchio. La nervatura alare presenta una struttura più o meno semplificata. Questa era una strategia seguita per tutti gli stretti d accesso a Scapa Flow. Questi reperti sono conservati nel museo locale. Qui diventa titolare della cattedra di Caratteri distributivi degli edifici. Inoltre si può prevedere un uso futuro per la produzione di biogas. "L'ingresso al giardino è caratterizzato da due bei padiglioni cinesi." "Raiden intende così ricostruire con l'aiuto degli unici sopravvissuti, Johnny Cage e Sonya Blade." Una fila di merletti corona tutta la parte frontale della struttura. Con gli uomini di Seymour tornarono agli insediamenti senza opposizione. Cinque anni più tardi, Errol venne colpito da un attacco cardiaco. "Famoso nel suo tempo, fu uno degli autori più rappresentativi della ""scuola di Granada""." "Il programma è andato in onda sul canale indiano ""Sony Entertainment Television""." Si trova nella provincia di La Rioja non lontano dalla provincia di Catamarca. Il periodo riproduttivo si situa in primavera, al risveglio dal letargo. Va aggiunto che, secondo parte della dottrina, lo stesso art. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Chieti. "L'acquisto fu finanziato dalle donazioni dell'alta società di New York." Il francese è la mia casa, le mie radici. Ristampò antichi autori e fu premiato in numerose mostre internazionali. Più tardi, Magnus ridà il comando degli Autobot a Optimus. Le lamine hanno delle forme lanceolate, ellittiche, ovali, arrotondate o reniformi. Tuttavia le sue predizioni matematiche corrispondono alle osservazioni. Un racconto è una narrazione di media durata in prosa. Si tratta di una derivazione che tiene conto della dipendenza reciproca delle variabili stesse. "Lui stesso amava definirsi ""antifascista ante-marcia""." Essi mostrano la fondazione di Fairy Tail. È ammirevole. Il corso di studio per un novizio era molto lungo. La stazione di Sesana divenne perciò stazione di diramazione. "Commentò le ""Decretali"" e le ""Clementine""." "I tifosi ospiti arrivano dieci minuti dopo l'inizio del secondo tempo per problemi organizzativi." È diretto da Marina Lambraki-Plaka. Il capoluogo del cantone è El Pan. "Vi si conserva anche un ""Miracolo di sant'Antonio"" di Domenico Fiasella." Ottiene un secondo posto in Francia. Per parte materna era imparentato con lo scrittore spagnolo Miguel de Unamuno. Abitazioni e imprese erano in piena espansione. "La serie ""Viaggio nella bellezza"" è l'unica ad essere ancora oggi prodotta." Matteo riesce, con abili astuzie, a consumare la sua vendetta. Antônio Carlos Magalhães Le sue cause sono diverse. Prende nome da Augustin-Louis Cauchy. A lui è intitolata una strada nel quartiere della Foce. La rimanente parte del bordo è approssimativamente circolare. Il corpo della finta Elektra viene consegnato a Tony Stark dalla Donna Ragno. Amministrativamente è posta sul confine con il territorio comunale di Rosignano Marittimo. John Le Mesurier ha una piccola parte nel film come maggiordomo di Natale Smith. Il principale antagonista. La storia ha inizio quattro anni dopo le vicende di StarCraft: Brood War. Deen è ebreo e si è identificato con il giudaismo e come libertario. "L'Iconostasion era dorato ed intagliato, rifinito con colonnette di stile corinzio." "L'ufficio è l'organo che stabilisce le regole del Parlamento." Viene però sconfitto al primo turno da Fabio Fognini. Il film fu prodotto dalla società Wharton dei fratelli Leopold e Theodore Wharton. Ha tre figlie. Attualmente il reggente della famiglia sarebbe Giovanni Inzerillo, figlio di Salvatore. Successivamente tornò a dedicarsi alle corse americane. I tre amici decidono così di uccidere i rispettivi capi. Dopo la guerra MacBride andò a Parigi, dove viveva Maud Gonne. Diventa primo vicepresidente della commissione affari legali. Long ripone la sua fiducia in Connors quando gli permette di uscire dal carcere. Verrà in seguito più volte ripubblicata. Tale pausa coincide con la trascrizione della sequenza di poli-uracile. Il capoluogo di distretto è la città di Domažlice. Utilizzando il potere del Maestro delle Ombre Spyro uccide Gaul. Fu scritto dal membro Dan Peek e prodotto dallo stesso gruppo. Il castello venne successivamente ampliato in una grande fortezza. In generale, nessuno degli esempi da lui portati è stato verificato come irriducibile. Della canzone è stato girato anche un videoclip ufficiale. È stata influenzata dalla cultura berbera. Ha iniziato la sua carriera come baritono mozartiano. Successivamente fu elevato al rango di archimandrita. "Accanto alle musiche da film, Morricone affianca un'intensa attività da compositore di musica contemporanea." "Nella quarta stagione, Oliver diventa ""Green Arrow""." Famosi anche quelli di Palazzo Sergardi a Siena. "Ma col tempo, ""sacer"" e ""sanctus"" si sovrappongono." Dopo la morte di Giuliano, i musulmani presero il controllo diretto della città. Daniel ed è caratterizzato da una serie di incredibili coincidenze. Sérgio Toledo Machado Si tratta del primo caso nella storia del concorso che ciò avviene. Sting tentò vanamente di risollevare la situazione. Egli fu inoltre il membro più giovane della commissione istituita per giudicare Warren Hastings. La gara è stata aperta agli sia alle donne che agli uomini. "Dalla ""National Basketball League"" scozzese arrivò il Livingston." I suoi lavori sono stati protagonisti di un rinnovamento della geopolitica francese neo-realista. Il segmento mediale è anche chiamato lobo quadrato. Il suo capoluogo amministrativo è Live Oak. Inoltre, combattere al loro fianco aumenta il loro morale, rendendoli più forti in combattimento. È il secondo singolo in cui compare Jade Ewen come membro del gruppo. "La scuola dipende dal Dipartimento dell'Educazione della Città di New York." "Vi nacque la beata Beatrice d'Ornacieux" Questo sono i gironi organizzati dal Direttorio X Zona Umbria. "Il soprannome viene poi cambiato in ""Super Cat"" e affiancato a ""Wild Apache""." Tom a questo punto scappa di casa. Nigel Mansell, nel tentativo di passare Patrese, uscì di pista, perdendo diverse posizioni. Selezionatore: Gary Phillips A San Severo indisse un sinodo diocesano. La fusione fu così sciolta e i tre club fondatori tornarono alle denominazioni originarie. La situazione degli assediati si fece difficile. Sembra che i mercenari lavorino per il governo giapponese. "Il progetto era inizialmente intitolato ""Dracula Year Zero""." Con i suoi amici fondò la sua prima band, i Dr. Tongue. Nel movimento sembra che le zampe di uno stesso paio si muovano simultaneamente. Il pescato annuale di questa specie è soggetto a forti fluttuazioni locali. Nato a Napoli, iniziò a scrivere giovanissimo per la redazione sportiva de Il Mattino. Ha fatto parte di accademie e sodalizi musicali americani. Venne girato a Burbank e agli studi Lasky di Hollywood. Questi invitati avevano comunque una fase finale propria. Nessuna di queste proposte si concretizzò. Tuttavia, nei canzonieri di solito non si distinguono le due. Era anche padre di due figli. Tante simpatizzanti considerava la coalizione come una delusione. È interpretata da Betsy Russell. Fornì inoltre tre giocatrici alla Nazionale universitaria. "Shelob è detta essere l'ultima dei suoi figli." Particolarmente numerosa è anche la varietà di flora tipicamente alpina. Roberto Juan Martínez "La sede era a Monte Sant'Angelo." Un prodotto della tradizione del minstrel show, il personaggio apparteneva alla classica iconografia nera. "All'interno della band Yuki era la cantante principale, nonché la principale autrice dei testi." Ha corpo snello e allungato, con arti relativamente brevi e coda folta. "Quest'ultimo sistema viene utilizzato per sondare una parola e riuscire a scriverla." Le sospensioni posteriori offrono invece uno schema del tipo pull-rod. Tale decisione lo ha portato a scontare tre anni in prigione. Potrebbero servire per identificare il luogo dove è tenuta la vittima. La costruzione venne compiuta nel Settecento. "Ci sono anche granchi d'acqua dolce, cani e gatti selvatici, bovini e cinghiali." Filosofo taoista, condusse una vita vivace e più volte si mostrò estremamente cinico. Sul verso si trovano le traduzioni in varie lingue delle informazioni riportate sul recto. La zona grigia sul petto è assente. Jeong Dong-ho "Il movimento sostiene la petizione ""Trasparenza in Europa ora!" Odyssey Sims Nella versione italiana i brani originali sono eseguiti da Giò Sada. Era figlia di attori, che lavoravano nella compagnia Francesco Calderoni. Anna in realtà non è pazza, è solo... Nonostante questi benefici si sono svolti diversi scioperi. "Abd al-Aziz si è laureato presso l'Università del Petrolio e dei Minerali Re Fahd." È la prima donna della provincia di Agrigento ad approdare in Parlamento. Tuttavia qualcuno nel tempo è stato danneggiato o perso. Mondial Sporting Club di Favara. Il singolo raggiunse la ventesima posizione in classifica. Nei maschi i peli sul collo sono più lunghi. Mette-Marit ha avuto tre figli. Johnston invece lasciò il gruppo per problemi familiari. Irene non ti spogliare! Dato il suo ruolo nella cultura popolare, esistono molte varianti del testo. La dimostrazione utilizza un argomento diagonale. Continuò poi la sua carriera in Inghilterra prima di diventare allenatore. Si ottiene un bonus per gli edifici rimasti intatti e le persone ancora vive. In direzione nordovest la strada termina con un incrocio, con semaforo, in via Manzoni. "Gli attori dicono: tu sei un autore che fa l'attore." È sposata e ha un figlio di nome Edoardo. Politicamente era classificabile come liberal-riformatore. Sono il simbolo della baia e della città di Petropavlovsk-Kamčatskij. I piloti attualmente volano con dei Dassault-Dornier Alpha Jet. "Rifacimento di ""Un americano a Oxford""." Qui Tulip e Junior combinano un pasticcio e creano così una neonata. È la categoria dei mini-impianti. Trasferitosi a Roma, trovò ospitalità nella Villa Gangalandi del principe Lancellotti. Contestualmente la cattedrale di Caiazzo ha assunto il titolo di concattedrale della nuova diocesi. Accanto agli integrali di Riemann e Lebesgue sono stati introdotti diversi altri operatori integrali. Il pavimento era rivestito in gomma. Molte opere secondarie sono conservate nella sua città natale. Soddisfatto si allontana verso gli abissi, che lo ospiteranno per i prossimi cinquanta anni. Quinto presidente e famoso rappresentante di liquori. "Secondo evidenze scientifiche recenti, il ""resistance training"" può aiutare a smettere di fumare." Sono molto apprezzate dagli astrofili per la loro spettacolarità nella visione al telescopio. Nella strada vissero numerosi artisti, che spesso abitarono in questa parte del centro. Anche la tenuta della valvola di gonfiaggio è un elemento da controllare periodicamente. "Sulla stessa distanza, l'anno successivo batté il record nazionale belga." "Precedentemente conteneva anche gli ""Atti degli Apostoli"", andato poi perduto." "Proseguì intensamente, anche nell'ultimo decennio della lunga vita, la sua attività di traduttore." Le condizioni attuali sono di estrema trascuratezza. Gli animali più anziani si alimentano prevalentemente di notte. Questi modelli, per la loro complessità, si basano essenzialmente su sistemi multi vie. North Newton La crescita della popolazione ebbe un impatto importante sullo sviluppo urbanistico della città. "Svolge parallelamente all'attività compositiva quella di organizzatore musicale." Al suo rientro Flair sfidò Umaga in un match a Backlash, uscendo però sconfitto. Eredità autosomica dominante. Dudley contribuì a trasformare il castello in una residenza in stile Tudor. "È il paesaggista e critico più autorevole fra i ribelli dell'ambiente romano." Come la sua precedente incarnazione è molto legato alla sua companion, Clara Oswald. "Le ""Aquile"" persero la finale contro il Sudafrica." Era un essere ibrido, metà uomo e metà pesce. Due di questi casi notevoli sono la scarica e la carica di un condensatore. Insieme pubblicano cover di canzoni e svariate challenge. La donna ossessionata dal rimorso impazzisce. Jasper Wilson "L'opera ebbe un notevole successo, scatenando anche qualche invidia del maestro Andrea del Sarto." È stato maestro elementare, direttore didattico e ispettore scolastico. "Fu permesso così anche l'introduzione di nuove colture." "Ha l'aspetto di uno che ha in mente un progetto grande e pericoloso." Per questo motivo il libro è considerato un classico del pensiero liberale. Esistono anche versioni per gli sviluppatori pubblicate periodicamente. Terzo tempo per Alonso, seguito da Coulthard, Fisichella, Barrichello, Webber e Massa. Il conseguente spareggio non venne mai disputato per la sospensione del campionato. Mara si rassegnò a svolgere lavori strani e scomodi. "Il Castello è alloggiato proprio nella forcella della ""Y""." Ai seguenti giocatori è stata assegnata una wildcard per accedere al tabellone principale. Tuttavia i Rockets perderanno la serie in sei partite. "Un'ulteriore suddivisione di questi racconti risiede nel loro contesto di ambientazione." "Viceversa, l'aumento del traffico di minerali di ferro e carbone è stato limitato." È disponibile al lancio in due colori, bianco e nero. Successivamente, Cheek si mise a comporre testi solamente in finlandese. Il Comune di Bereguardo fa parte del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. Tutte le gare venivano disputate in settimana nelle giornate di mercoledì e giovedì. Così scopre che la vedova gli aveva mentito nella speranza di sposarlo. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Livorno. Molise rimase pertanto il principale deposito filoviario della città, affiancato esclusivamente da Novara. La band presenta il lavoro attraverso una serie di trasmissioni televisive di spicco. È conosciuta per il suo accenno nel gusto di caffè e liquirizia. Secondo una leggenda locale, la chiesa sarebbe sorta entro la fine del X secolo. Fu il secondo Jamboree organizzato in Nord America. Esistono anche strutture come la piscina, il poligono e una sala da bowling. "E se c'è una cosa che Maria non sa fare è aspettare." La coppia ebbe due figli, che tuttavia morirono entrambi in giovane età. Fluisce in direzione ovest e va a confluire nel ghiacciaio Beardmore. La Polonia ha avuto numerosi atti costituzionali durante la sua lunga storia. Costantina rimase sua promessa sposa. Testi e musiche di Martin Lee Gore, eccetto dove indicato. Ha lavorato come sceneggiatore scrivendo alcune storie per la Disney realizzate in Italia. Sarebbe come per la pietra? "Tenne aperta questa scuola per vent'anni insieme alla sorella Nancy." Kerstin Behrendt Le prime siringhe erano realizzate in metallo. Il primo faro era un edificio in pietra a base quadrata. Al momento della partenza era incinta, cosa che essa ignorava. Devon aiuterà costantemente Ellie nel tentativo di spronare Chuck, ottenendo tuttavia scarsi risultati. Aveva sei fratelli e tre sorelle. "Fu fondata come risposta all'impeachment del Presidente Bill Clinton." Classe Battle Del regno di Hor I e degli avvenimenti coevi non abbiamo notizie precise. A supporto di questa suddivisione in due generi vi sono, però, poche differenze genetiche. Cresce sia in presenza sia in assenza di ossigeno. Oggi è la quarta chiesa cattolica più alta del mondo. Seguiva prevalentemente Ippocrate. "La prevenzione consiste nell'evitare ciò che causa la malattia." Nel corso degli anni è stata capace di interpretare svariati ruoli. "E' mamma!" La memoria dei condannati viene infatti abilmente rimossa. "Era situata a sud dell'Aquario e del Capricorno." Il film è stato accolto da recensioni contrastanti da parte della critica. Il copyright è di pubblico dominio. La diocesi comprende parte degli stati messicani di Michoacán e Guerrero. "All'interno del borgo si trova la chiesa di San Miniato." Anche se operano su un periodo di tempo fissato, non offrono una remunerazione certa. I contrabbandieri minacciano di uccidere Carver se i poliziotti li attaccheranno. A causa di una tendinite fu costretto al ritiro il giorno successivo. "La letteratura e le opere d'arte sul soggetto sono estremamente ampie." Un altro fratello Amalrico di Montfort scappò anche lui in Italia. "Questo è noto come ""polinomio di retroazione ""o ""polinomio caratteristico""." Nonostante questo però, il film ha ricevuto recensioni negative da parte della critica. Nessuno, però, fu eletto. Cameron Poe viene arrestato e portato in tribunale. Quindi, alla fine alcune soffrirono di malnutrizione. Il tema è illustrato dal primo problema in basso. La mattina seguente, Casey partecipa ad una gara di podistica con la scuola. Inizialmente Rico formò un tag team di breve durata con Randy Orton. Ma alcune gli sembrano più significative di tutte. A Von Cobenzl succedette come ministro plenipotenziario il principe Georg Adam von Starhemberg. Della fontana non restano oggi che due lati delle mura e la pavimentazione. "In ""Who P-P-P-Plugged Roger Rabbit?" Chang-Diaz è sposato con Peggy Marguerite Doncaster ed ha quattro figli. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo. Il club rimase nel massimo campionato per sei anni consecutivi. Lo stesso giorno, il film uscì nelle sale cinematografiche distribuito dalla Goldwyn Distributing Company. I piloti necessitano di grande tecnica, coraggio e concentrazione per esibire tali acrobazie. Il brano si classificò in terza posizione. Fanno parte dei premiati Miguel Bosé, Eusebio Leal Spengler e Pedro Almodóvar. Frank País Scritto e sceneggiato da Frances Marion, è interpretato da Clara Kimball Young. "Tradotta alla lettera significa ""tutto muta, nulla perisce""." Non esistono preposizioni, congiunzioni e articoli perché sono incorporati nei segni stessi. I siti individuati sono largo Appiani, largo Ceruti e largo Caneva. Ora si colloca al terzo posto. La nuova società ebbe breve durata e chiuse per mancanza di liquidità. Dopo il ritiro divenne allenatore dei saltatori della nazionale polacca. Eusebio di Cesarea afferma che scambiò lettere con Origene. Era inoltre dotata di un equipaggiamento relativamente povero. "L'elenco riguarda esclusivamente la serie regolare." Il farmaco viene somministrato una volta alla settimana in tutte le indicazioni. Le due chiese sono dedicate a San Giorgio e Santa Barbara. Il resto è andato perduto. "Ha sposato l'attrice Lya Franca." In base a questa sentenza Orso in Piedi a gli altri Ponca vennero rilasciati. Il gioco presenta due modalità di gioco: Olimpiade e Campionato. Il Generale scopre quindi il tradimento di T-Bag. Anche il padre del ragazzo dichiara la sua impossibilità ad affrontare un simile pagamento. Si tratta della riedizione della fiaba di Cenerentola rivista in chiave moderna. Entro la città si trovava una piccola guardia. Non si sa nulla del sicano, lingua del popolo della Sicilia centro-occidentale. Questa nuova versione è accettata dagli avvocati di entrambe le parti. È una pianta acquatica perenne, non ancorata al fondo e priva di vere radici. In seguito, riuscì a portare in serie cadetta anche il e il Livorno. Palazzo del Sedile Le musiche furono composte da Derek Scott. Finalmente sono tutti e cinque al tavolo da gioco. Inoltre, sono pronti a morire finché i loro nemici muoiono con loro. I suoi lavori drammatici, non rappresentati in vita, furono pubblicati postumi. Impiegano due anni per giungere a maturazione. Julia Roberts era stata vestita da Debbie Mason. Morì in miseria a Parigi. Negli scontri con i palloni aerostatici la difficoltà maggiore sarà la contraerea. "In precedenza è stato ""Yahoo!" Nel mese di aprile affronta un intervento alla spalla. "Contemporaneamente, fu cappellano dell'Ombaci College, fondato dai comboniani." È autore anche di antologie per le scuole. "Già all'inizio della seconda guerra mondiale i genieri tedeschi avevano cariche cave." "Di rilievo è il cosiddetto ""Grande Edificio"", probabilmente residenza di un funzionario pubblico." Fu anche insegnante di educazione fisica per un certo periodo di tempo. Amministrativamente appartiene alla Census Area di Prince of Wales-Hyder. La chiesa ha una facciata a capanna. La sua esatta ubicazione è lungo la strada vicinale Poggi Vicarello. Sua figlia fu la madre di Ricimero. È apparso più volte nelle monete del rand sudafricano. Il comune si trova in valle Maira. Dopo il suo funerale viene eretta una statua dedicata a lui su Titano. Lo scudo è inoltre leggermente curvato anche verticalmente. Tuttavia, per semplicità esso è denominato Polo Nord magnetico. Topolino e Pluto stanno pescando al mare. "Questa ""partecipazione"" contribuì notevolmente al successo della vettura negli Stati Uniti." Qui, cominciò ad entrare in contatto con il mondo della psichiatria. Verso la fine del gioco si scoprirà che il presidente è stato ucciso. Infuriato, il protagonista va a cercarla in teatro. Giocò in tutto tre partite in nazionale, senza segnare gol. Le è stato dedicato un cratere su Marte. "Porta a termine l'evento classificandosi al ventunesimo posto." "In un primo momento la canzone avrebbe dovuto intitolare l'intero album." Come a si sono disputate sette prove. Sulla schiena ha una stria scura che va dal capo alla coda. "L'edificio è assolutamente inaccessibile, avendo tutti gli ingressi murati." Ma i discepoli accorrono da lui. La tonalità originale della canzone è il Do Maggiore. Si dirige in seguito ad Harlem e gliela brucia dinanzi i suoi occhi. Pochi marker soddisfano tuttavia queste esigenze. Sua madre, Teresa Mosca, era di Palazzo Canavese. I viali tagliafuoco devono essere aperti perpendicolarmente fra di loro. "Fu direttore dell'Istituto Orientale di Pietroburgo." La tartaruga volante Questo rettile doveva essere uno dei massimi predatori del suo ambiente. Gilbert abortì qualche giorno dopo. Castello degli Ezzelini Contemporaneamente le molecole di ubiquitina vengono rimosse e liberate nel citosol, per essere riutilizzate. Qui ebbe modo di conoscere anche il grande Giulio Romano. Esce dal mondiale il Gran Premio della Malesia. La provvidenza riempì il piatto di una salsa piena di sangue. È sepolto a Roma nel Cimitero del Verano. Essendo perfettamente bilingue scrisse romanzi in italiano e in francese. "Mi dispiace molto per Robert""." "Durante l'Ultima Cena, Gesù aveva profetizzato questo suo tradimento." Ha goduto la nobiltà anche in Ischia, Monteleone e Sessa Aurunca. Attualmente i pannelli sono visibili presso la Pinacoteca provinciale di Bari. "È inoltre produttore della serie ""La spada della verità""." "Palladio si trovò dunque a sfidare se stesso, sulla stessa piazza, nell'arco di vent'anni." Krenz è figlio di un sarto di Kolberg. Alla sua morte fu sepolto nello Hollywood Forever Cemetery. Tanto che al suo ritorno a Roma, gli fu negato il trionfo. Il numero di club partecipanti al torneo è variato di edizione in edizione. Fu membro della Commissione archeologica municipale di Roma. Croce di san Giovanni San Gaio Il pezzo viene inciso in tre diverse versioni. Il capoluogo è Berg. Il propulsore a razzo, dotato di controllo vettoriale, era alimentato con propellente solido. "Ottenne un enorme successo anche all'estero, soprattutto in Francia." "Sull'arcipelago è sita la Riserva naturale marina Isole Egadi." I minori picchi di pressione riducevano lo stress sui componenti e la rumorosità. Codici del cinema e del fumetto. "L'operazione peraltro fallì." "L'espressione latina potrebbe alludere anche alla saggezza e al buon senso degli abitanti." Morì a Londra, nella parrocchia di San Domenico. Da tre è segretario provinciale della Dc. Gli abitanti si difesero casa per casa, ma i catalani appiccarono fuoco. Sconfisse i Messapi, alleati di Annibale, ponendo fine alla loro autonomia. Erano previste anche versioni per altri computer, ma non risultano esistenti. Questo nuovo prodotto riscuote un grande successo, essendo una novità sul mercato. "Ha doppiato lo stesso attore in ""L'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo""." Il capo porta antenne brevi, il torace presenta sculture sotto forma di solchi superficiali. Sullo sfondo si affollano le teste e i fasci dei littori. "Ciò significa che quando le si antepone l'articolo determinativo esso non subirà alcuna modifica." "Sotto l'oggetto c'era una luce intensa di colore blu." Il padre di Laurel decide di collaborare. Con superficie liscia, di colore giallo ocra o giallo-oliva, a volte anche grigio-verdastro. La colorazione è generalmente rosata. "Il I Corpo d'armata ungherese fu completamente distrutto." Le isole mostrano segni di vulcanismo. Al funerale di Lorenzo partecipano tutti gli insegnanti, i compagni e i genitori. Questo altopiano è composto principalmente da scisto e calcare. Possedeva il dono della scienza infusa. "L'anno successivo, i Guns N' Roses andarono in tour in Messico, Australia e Giappone." Era una pietra pesante, di forma irregolare e magnetica. Il video è stato girato in California. Ma è una fase difficile sul piano economico e finanziario. Giuseppe Unicorno In altre parole, il calore non è una funzione di stato. Si laureò con una doppia specializzazione in microbiologia e scienze applicate. Le città di Mitilene e Metimna furono diocesi fin dal V secolo. Era il figlio maggiore. Giocò in Serie A con Ambrosiana-Inter e Brescia. "Scolpì un busto dell'Imperatore Claudio, oggi perduto." Ad oggi, Harry Hole è presente in undici romanzi. La facciata coniuga elementi tardo-barocchi con altri neoclassici. Il video è diretto da Jake Nava e si ambienta in una metropoli. Finalmente la famiglia si ritrova. "Anche durante gli anni sessanta l'attore proseguì instancabilmente la propria carriera." Tutte queste società sono gestite dallo Stato. Lei, non sapendo che fare, torna a casa. "Scolpì teste possenti, come quelle di ""Giosuè Carducci"", di ""Francesco Crispi"" e ""Finali""." "Il patto fu rispettato, dato che re Harald spostò l'attenzione su York." La madre, Antonia Gargano, incinta di Masaniello prima del matrimonio, era una massaia. Purtroppo, i vini non sono menzionati. Anche i razzi o i velivoli con propulsione a razzo sfruttano la spinta direzionale. "A causa dell'ulteriore inasprimento delle leggi razziali dovette abbandonare gli studi." "Ha anche recitato nella commedia ""Crazy Day""." "All'interno della grotta si trova un disegno preistorico." Jeanne è la madre di Men. La memorialistica riporta che le fasce presentavano alcuni problemi pratici. "Ha chiuso la carriera nell'." La redazione di un indice esaustivo è il vero valore di un repertorio biografico. "Come illustratore freelance ha lavorato prima su giornali per ragazzi tra cui ""The Eagle""." Il papa lo volle premiare nominandolo vescovo di Bobbio. I vincitori di ciascun gruppo venivano ammessi alle semifinali ad eliminazione diretta. Restituì tutti i loro possedimenti, ma chiese la lealtà devota dal duca Giacomo. Solamente due sono le unità della classe ancora in servizio. Seguirono poi le dominazioni francese e austriaca senza interessare direttamente il borgo. Si trova nella Maurienne, valle del fiume Arc. Nello stesso periodo dovrebbe essere diventato anche augure. Qui passò molti anni disegnando e sviluppando le sue abilità artistiche. "Durante il governo di Caracalla venne realizzata la fontana dell'Acqua Ventina, ancora oggi funzionante." "Fu tra i fondatori de ""Il Vaglio." La chiesa contiene numerosi monumenti celebrativi. Questo singolo non è riuscito a entrare in classifica. Ufficiale proveniente dallo Stato Maggiore. Corral e si sofferma su uno dei suoi protagonisti, Doc Holliday. Numerose sue stampe furono acquisite dal conte Camillo Gonzaga di Novellara Il loro feud prosegue ancora. "Dopo una parentesi in prestito all'Huddersfield Town, ha firmato per lo Sheffield United." "Secondo la loro mitologia all'inizio dei tempi esisteva solo acqua." Di seguito, la scala di suscettibilità in Italia e negli Stati Uniti. Per Forde, questo fu il debutto da regista. Non è un caso che il Clan Nara sia in amicizia con i cervi. Nei bracci laterali sono conservate decorazioni originali. "I maschi hanno un raggio d'azione superiore alle femmine." Ma a metà ottobre la posizione degli eserciti bianchi peggiorò notevolmente. Il luogo di culto ha forma semicircolare ed ha al centro il fonte battesimale. "In età barocca fu modificato l'interno." Attualmente viene utilizzato largamente anche per apprezzati concerti a causa della sua magnifica intonazione. È un partito nazional-conservatore e neoliberista. "Egli collezionò molte opere d'arte che successivamente divennero parte dell'Herzog Anton Ulrich Museum." Innamoratasi di lui, decide di liberarlo per poterlo seguire nelle sue attività criminali. "La coda squadrata, tuttavia, s'integrava assai meno bene nel disegno fastback." Kate è una giovane donna che spesso prende la decisione sbagliata. A Colonia del Sacramento sorge la basilica minore del Santissimo Sacramento. Cosroe non si arrese e assaltò di nuovo le mura. La congettura si attribuisce a Erasmo da Rotterdam. Sport of Kings André Arthur è stato eletto come candidato indipendente in un collegio del Quebec. Risiedettero inizialmente nei pressi del castello Ursino, allora sede della Corte aragonese di Sicilia. Le semifinali e le finali si sono disputate in Svezia. Il capoluogo di contea è Mount Gilead. Suo padrone diventa Gerard, un ricco borghese. "Un altro potenziale trattamento è l'aumento del seno ormonale attraverso gli estrogeni." Il corporativismo è correlato al concetto sociologico di funzionalismo strutturale. Miriam, convinta che Geoffrey le preferisca la moglie, parte per il Sud America. Oggetti di arte classica sono qua e là con diversi valori. Si riesce a scorgere solamente la parte posteriore della sua testa. Il maschio possedeva corna grosse e ricurve, permanenti, con un colore tendente al grigio. Come per molte miscele orientali di spezie, ogni famiglia ha la sua ricetta. Al periodico collaborò tra gli altri Raffaele Lanciano. Dopo un tour europeo, Workman lasciò Coltrane sempre nel solito anno. Nei mesi successivi entrambi rimarranno in ospedale per guarire dalle cicatrici. Da allora, il traffico dei passeggeri internazionali al Logan Airport si triplicò. Quando ritornarono nel Regno Unito, Alberto Vittorio era diciottenne. "L'anno successivo è tornato con i salentini, per essere il vice di De Canio." A viene indicata anche come binaria spettroscopica. "Il tweet si riferiva a Valerie Jarrett, consulente senior dell'ex presidente americano Barack Obama." Tuttavia, alla sua prima apparizione a scuola come adulto, viene scambiato per qualcun altro... Della Lega facevano parte operai, contadini, studenti e intellettuali. La guerra dei pasticcini è stato il primo intervento francese in Messico. Fino ad allora indicava la corte e prima ancora il terreno agricolo. "Eschilo si chiede perché l'uomo soffra, da dove provenga agli uomini il dolore." Nessuna di queste, tuttavia, ebbe una realizzazione pratica, e rimasero tutte interamente sulla carta. Medicato e accolto da questa famiglia povera, scopre di aver perso la memoria. Suo figlio, il quinto conte, fu vice luogotenente della Contea di Wexford. Le sue ceneri riposano nel cimitero monumentale di Milano. Dopo due anni di combattimenti gli invasori furono cacciati dal Reach. I resti rinvenuti dal cimitero soggiornano presso le Catacombe di Parigi. In seguito viene prelevato dal Peñarol, con cui fa la trafila delle giovanili. Su entrambi gli assi furono montati ammortizzatori idraulici telescopici e molle elicoidali. Diventa poi il vice di Jean-Pierre Papin a Strasburgo e Lens. Le pinne sono nero velluto, con aree più o meno trasparenti, molto sviluppate. "Poiché Google ha sede negli Stati Uniti, l'acquisizione è quotata in dollari statunitensi." "Allorché un nervo è sezionato, la continuità dell'assone va perduta." Si distribuisce rapidamente soprattutto nel fegato, nei reni, nei polmoni e nel cervello. Inizialmente i sospetti caddero sugli ambienti anarchici, e successivamente si spostarono sugli ambienti neofascisti. "Purtroppo l'ultima parte manca del tutto e anche la rimanente non è completamente curata." Il film fu prodotto dalla Monty Banks Productions Inc. "La ""Aprilia Coloniale"" è una torpedo militare basata sull'autotelaio mod." Qui di seguito sono elencati gli interpreti delle musiche. "Il progetto dell'edificio si deve a don Marcello Peruzzi e a Giuliano Piccini." "Alcuni simboli e loro varianti sono adottati inoltre dall'astrologia occidentale." Ogni volta utilizzava un vassoio ricoperto di velluto per raccogliere la neve. Il film ha per protagonista Riccardo Scamarcio, affiancato da Daniela Ramirez. "L'immagine raffigura un violinista sulla cima di una casa." Riscosse i primi successi e si assicurò anche le prime registrazioni in studio. "Quando il soggetto è l'agente, il verbo ha una diatesi attiva." Un secondo lavoro, leggermente più piccolo, è in bianco e blu. Possiede una pinna adiposa nera. La sua parete nord rappresenta una delle classiche pareti nord delle Alpi. Nello stesso anno frequentò la Scuola di Applicazione di Fanteria a Parma. Qualche volta è operatore di ripresa e fotografo della seconda unità. In seguito sarà rilasciato dopo appena cinque anni. La scena, come già accennato, ricalca il classico dramma poetico. "Ha studiato sociologia all'Università di Amsterdam." Le categorie premiate sono quattro: radio, televisione, stampa e online. Giuliano scappa di casa e, dopo un lungo peregrinare, sposa una principessa. Laila sposa Tariq e si trasferisce con lui in Pakistan. "Successivamente si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Padova." Indossa una veste rossa dal panneggio pesante, finemente decorata da ricami dorati. Hanno qualche compito da portare a termine? Molto utile in esperimenti di biologia molecolare. Il paese è in perenne guerra contro la Repubblica di Nuevo Rico. Si rivelò un buon aeroplano ma la sua carriera fu relativamente breve. Quartiere Coppedè di Roma. La presenza di Constance porta finalmente la serenità alla signora Waldron. Il widget non è mai andato al di là della versione beta. Si tratta di uno dei più giovani parchi naturali del Sudafrica. È dedicata al fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Ho creato Dylan McKay. I cristalli sono prismatici allungati, aciculari, di sovente striati. Il film ricevette recensioni negative dai giornali olandesi. È il primo romanzo della tetralogia della Revolution series. Le pinne ventrali sono invece grandi e allungate, inserite sotto le pettorali. Regia di Moni Ovadia e Mario Incudine. A differenza dei Masai, si nutrono anche di cacciagione. Promosse inoltre raccolte di autografi e di incunaboli. Il Gefle mantiene la permanenza in Allsvenskan. Numerosi sono le stanze e i saloni ricche di affreschi, decorazioni e arredi originali. Nella frazione si trova la stazione di Monasterace. Le monete furono coniate dalla zecca di Vienna. Le zampe sono piuttosto lunghe, le orecchie grandi ed ellissoidali. Più tardi al team si aggiunge Joey Mercury. "L'importanza economica ed i prestigio culturale dell'abbazia andarono rapidamente crescendo." Paul Wunderlich è considerato il più importante rappresentante del Realismo magico. Carlo era nato fisicamente e mentalmente disabile. Sono disponibili anche vari cambi, sia un manuale che uno pneumatico semi-automatico. Minetti è indagata dalla procura milanese per favoreggiamento della prostituzione. Il nome della città è lo stesso del nome ungherese di Venezia. "L'anno seguente fu eletto nel Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione Sionista Mondiale." "Dopo la Liberazione si occupò dell'organizzazione del movimento cooperativo nel territorio provinciale." "Analoghe manifestazioni di protesta si sono avute anche all'estero." Il testo originale può essere ulteriormente distinto usando per quello un colore diverso. Inoltre, erano presenti molti sacerdoti, diaconi, religiosi e seminaristi. Nello stesso periodo fu inserita nel parco una piccola serra affacciata sul laghetto. Ogni volta che questo succede, Taddeo spara a Daffy col suo fucile. Attualmente risiede a Brooklyn e vive con la madre. "Si respira aria di gioia in attesa della mezzanotte, ma Matteo non c'è." "Concepito come supplemento domenicale del quotidiano ""Il Fanfulla"", fu fondato da Ferdinando Martini." Durante il X secolo si consumarono conflitti dinastici fra due branche della famiglia reale. La competizione è piuttosto agguerrita, ma i combattimenti sono molto rari. Mancino, è stato fidanzato con Pamela Soo. I titoli evidenziati in giallo sono stati validi anche per il campionato mondiale. "Due anni dopo, ormai attrice teatrale affermata, incontrò l'allora quasi sconosciuto Laurence Olivier." Nel novembre dello stesso anno sono stati aperti gli ordini della vettura. Nel frattempo McAvoy deve sopportare la presenza di un invadente compagno di cella. Mike Weiss è un giovane avvocato tossicodipendente di Houston. Politicamente è vicino al Raggruppamento per la Repubblica, il partito neo-gollista. Vengono poi citati gli scrittori Rubén Darío e Galdós, il politico Antonio Maura. In questa situazione il cacciatorpediniere affrontò da solo un attacco aereo tedesco. I ragazzi scelgono come vittima Tara, giovane e bella studentessa. "Nel mondo di ""Frontier"" è anche possibile perdere un Digispirit." "Questa difficile situazione li indusse a programmare la loro fuga d'amore." "Venne decorato con una medaglia d'argento al valor militare alla memoria." Più rari furono gli scambi inversi, ma non assenti. Brian intanto conosce Sara, una bambina da poco arrivata che è rimasta senza padre. Esegue cartoni per mosaici per varie chiese. Il quadro strumenti deve essere immediatamente leggibile in ogni momento. Venne girato a Asbury Park, nel New Jersey. Il Macintosh Plus era invece un modello rivisto sotto diversi punti. Si decide, pertanto, di non partecipare ad alcun Gran Premio. Due anni dopo partecipò anche alle selezioni del Festival di Castrocaro arrivando in semifinale. Viene sepolto presso il Greenwood Memorial Park. Nell riparte in treno per le Montagne Rocciose. Notodden ha inoltre ospitato la prima centrale idroelettrica della multinazionale norvegese Norsk Hydro. "L'interno presenta un atrio colonnato con busti di poeti fiorentini." Questi vengono lavorati accuratamente in modo che abbiano i bordi perfettamente rettilinei. La pelle si mostra eccessivamente flaccida. Poco dopo il matrimonio, nasce la figlia Nanà. In produzione: Francesca Desideri, Patrizia Riverso, Mauro Valli. Il trasferimento in Svizzera gli consentì anche di avvicinarsi a Romain Rolland. In Italia è presente in tutte le regioni, isole comprese. "Lui non è il centro, ma è compreso; ascolta una musica, ascoltando l'ambiente." "Il risultato furono quattro ""Schemi"", o proposte di tragitti." Rimase in servizio per la Regia Marina per soli tre anni. "È tutt'oggi in piena e fiorente attività." È soltanto omonimo di San Faustino martire. Questa leggenda fu poi ripresa in epoca medioevale da Bonvesin de la Riva. Grazie ai crociati questi saponi vennero portati in Occidente. A tre gare dalla fine il brasiliano era distanziato di ben ventiquattro lunghezze. Inoltre in esse il tracciato massimale non è di interferenza. Liborio Lamanna e Maddalena convivono e hanno una figlia di nome Fiorella. "Venne creata una sala attrezzata a cinema e teatro per l'educazione dei giovani." "Con l'avvento del fascismo cominciò così il processo di Italianizzazione della Provincia di Bolzano." Persone di nome Lawrence Arrivati ad Harlem, Rabbit, Bear, e Fox trovano che non è tutto come sembrava. Aveva due fratelli più piccoli, Sergej e Aleksandra. "L'organo elettrico è una specializzazione di tessuto nervoso o muscolare." Suo padre era medico con forti inclinazioni artistiche. "La sua tomba si trova nei pressi delle isole, sul capo di Vil'd." Il comune di Santopadre gli ha dedicato una via. "Questo codice ora si trova nel vicino monastero di ""Notre-Dame-des-Semences""." Quello cubista è stato un modo di dipingere totalmente inedito e originale. Essa sfrutta un semiconduttore ottico per manipolare la luce digitale. Tre mesi dopo, fa la sua seconda apparizione, perdendo contro Jason Blade. Nel frattempo i due fratelli combattono ferendosi a vicenda. "L'esperienza italiana, fatta di incontri con tanti musicisti della scena indie, diventa un disco." Il complesso venne in seguito venduto ai privati. È previsto inoltre che, a parità di risultato, vadano preferite le tecniche meno invasive. Per la sedicesima mossa gli analisti fornirono quattro differenti possibilità. La biblioteca occupa gran parte del fabbricato ed ha tre grandi sale monumentali. È il trentacinquesimo romanzo dedicato al celebre commissario. "L'impianto è raggiungibile grazie a una fermata dedicata della Rete tranviaria di Edmonton." "Sentendo che Andrzej è prossimo alla fine Dorota insiste ""Lei me lo deve giurare""." Era la prima volta che veniva documentata attività vulcanica extraterrestre. Le parole si possono formare in senso orizzontale e verticale. I prodotti principali sono gli agrumi, gli ortaggi e la frutta. "L'aspetto attuale della villa risale proprio a quell'epoca, quando Giuseppe Poggi la ristrutturò." La coppia ha un figlio, Frank. Il pelo è grosso, denso, spesso e abbondante. È a questi volontari cui viene più solitamente riferito il termine di Colonna Connolly. "E allora cosa posso fare, non voglio certo costringerli a tornare""." "La sua produzione di incisore influenzò in particolare l'artista americano Stephen Parrish." Durante gli anni universitari seguì anche seminari di storia della letteratura e della filosofia. "In ""Speer und Er"" interpreta il ruolo di Albert Speer." Lupin accetta e recluta anche Fujiko. "Alcune fonti dichiarano che l'accusa gli fu rivolta da avversari invidiosi delle sue fortune." "Vi ripercorre l'utilizzo de Modo musicale dal gregoriano fino alla polifonia." Inoltre è ermafrodita e gli esemplari più grandi sono maschi. Partecipò a esplorazioni di studio in Africa Orientale e alla Terra del Fuoco. Fece tappa quindi a Fremantle in Australia per riposarsi ed esser rifornita. "Si fecero pressioni perché la comunità ebraica cedesse ""volontariamente"" la proprietà dell'edificio." I Rakhine sono prevalentemente buddisti. "Il complesso, inoltre, ospita un'azienda agricola." Bernardo visitò soprattutto il Santo Sepolcro, e la chiesa di San Giorgio a Lod. Il terzo piano è la sala principale per gli ospiti. Oggi si occupa della produzione di prodotti chimici per uso medico e pannelli solari. Il capside entra nel citosol, decade e rilascia il genoma. "Fa parte della ""Trilogia romana"" assieme a ""Feste romane"" e ""I pini di Roma""." "L'obiettivo dell'associazione è quella di essere riconosciuta a livello internazionale." La confessione di Nora era quindi falsa. Krafft-Ebing coniò in questo testo anche i termini sadismo e masochismo. Si pensa che abitasse sistemi fluviali, paludi e laghi di ambiente costiero. Cesare reclama le tasse egizie e convoca Cleopatra. Il fantasma del Louvre li attende lì sotto. "Secondo un'altra versione scontò invece la pena in Etolia." "Secondo un sondaggio della rivista Quattroruote è la ""trasmissione più amata dagli automobilisti""." È il terzo ad occupare tale posizione, dopo Ernest Beaux ed Henri Robert. Durante il combattimento, Madero fu ferito a un braccio. La sovranità rimase comunque individuale ai diversi stati tedeschi. Furono distrutti quasi tutti i ponti. Scusi lei è vergine? Il colore dei fiori è giallo dato soprattutto dagli stami. La maggior parte della popolazione andò via dalla città. I venti, moderati o forti, soffiano prevalentemente da sud-ovest o da nord-ovest. Alla base sono progressivamente ristrette e terminano senza un picciolo ben differenziato. Egli depositò nel feretro un verbale del processo. Le due compagini romane presero parte al girone Centro-Sud. Praticamente è simile al Mistral francese, ma senza tubi di lancio esterni. Questo appello, naturalmente, dato che proviene da Dio, viene pronunciato in totale buona fede. A seconda delle scelte di installazione gli elementi presenti possono lievemente differire. "Uno dei due titoli fu vinto nella lotta libera, l'altro nel sollevamento pesi." "L'anno seguente ricoprì quella stessa carica a Vicenza." La maggioranza delle associazioni tedesche è oggigiorno non più duellante. Non sono noti i nomi di spose o progenie. Non si conosce molto di questa rivolta. Secondo la leggenda, fu infatti giustiziata dal re di Danimarca. Inizialmente, occuparono il tempio di Santa Maria delle Grazie. Si tratta di uccelli monogami, che si riproducono tra settembre e gennaio. Il trago è corto e con una concavità sul bordo posteriore. Sopravvive al Programma e scappa via. Le sospensioni a quadrilatero deformabile su tutte le ruote erano un classico. Venne ceduto dopo una sola stagione. "L'operazione va in porto e Bob è felice di sposare la sua ragazza." Suo avo da parte paterna era Federico V di Danimarca. Fu sconfitta in battaglia dai romani e si tolse la vita col veleno. In gara, però, non andò oltre il settimo posto. Nessuno riesce a superarlo nei turni rimanenti. Tale pratica sarebbe in uso in numerose scuole di Yoga. E ogni carro è un nuovo pacco che si scarta. Il museo è visitabile su richiesta. Il nome è un omaggio allo scrittore e filosofo francese Albert Camus. Griffith aveva preso da poco nelle sue mani la direzione della compagnia newyorkese Biograph. "L'immagine del nonno è stata in gran parte inesistente nella pubblicità." Tra i fucilati si ricorda Giovanni Francesco Luigi Blondel, nipote di Alessandro Manzoni. In seguito furono portati avanti i lavori di rifinitura e la sistemazione degli arredi. Dal punto di vista commerciale, inizialmente era passato quasi inosservato. Fece molti viaggi. Young ha partecipato anche a molti film. Si ritiene che abbia vissuto per qualche tempo a Poitiers. "È il thriller all' italiana più amato dal regista Quentin Tarantino." Propulsori a benzina, trasmissioni, elettronica, abitacolo, rimasero uguali per tutti gli anni di produzione. "È l'attuale Quartier generale dell'Esercito." Molte sono le iniziative in questa direzione. In alcune culture, la crisalide, estratta dal bozzolo, viene mangiata. Asterix la giudica però una pessima idea. "L'aquila è coronata dalla corona imperiale austriaca." Fu progettato da Pietro Fenoglio, in collaborazione con Gottardo Gussoni. Le due catene risultanti sono tenute insieme tramite un legame disolfuro. La maggior parte degli autonomi, però, si disperse. "Circa un anno dopo la fine della guerra anch'egli riuscì a tornare in patria." "Capolavori sono ""Susanna!" Ottiene un punto. Queste poesie sono tra le più conosciute di tutta la sua carriera. Morì tornando da un viaggio a Costantinopoli. Il collo è relativamente lungo e regge una piccola testa munita di becco. Dopo la fine della guerra sovietico-polacca la città passò alla Polonia. Esso affronta il problema del significato linguistico. Leonardo Biagini Negli anni cinquanta, apparve anche in alcune serie televisive e in film tv. Anche il prezzo elevatissimo ne faceva una moto per pochi. Un affresco è mancante in seguito alla realizzazione del pulpito. Il suo secondo marito fu Trasamondo, re dei Vandali. "È situato nella media Val d'Illasi." La promozione nella massima serie non si riuscì comunque a realizzare. I sensori terrestri sono dispositivi capaci di rilevare la direzione della Terra. "Si riproduce durante in qualsiasi periodo dell'anno." Con il tempo il numero di articoli pubblicati riguardanti le scienze aumentarono. Nelle serie minori ha invece giocato con Chievo e Legnago. Negli anni trenta viene approntato un hangar per il ricovero di dirigibili. Il periodo riproduttivo cade fra giugno e gennaio. Si gioca annualmente a Madrid in Spagna. Si ripetono questi passaggi fino ad ottenere una perla vetrosa trasparente. La band si esibì anche in Corea del Sud e Giappone. Tutti i produttori danneggiati infatti, sono anche fornitori del ristorante. Nella quotidianità questo oggetto aveva un uso alimentare. Dal suo secondo matrimonio, Luisa ebbe cinque figli. Scrisse anche alcune opere teatrali, sperimentali e di scarso esito. "Sono pronto ad affrontare chiunque tenti di provare il contrario""." Questa specie è endemica del Madagascar settentrionale. "Qui dirige la sezione spagnola della rivista ""Botteghe Oscure""." Da lì a poco sarebbe iniziato il declino della sua carriera cinematografica. Di proprietà del Comune di Napoli, è il terzo stadio per capienza della città. Successivamente vengono legate le caviglie con i polsi. Sono tuttavia poco amati dai collezionisti. "In estone viene aggiunta una ""s"" al caso genitivo." Non può però proiettare tale forma astrale su lunghe distanze. Questa seconda alternativa è la più utilizzata. Una delle sue campane era attribuita al Caparra. In questo periodo, si dedicò alla scrittura di romanzi e racconti. Si è trattato del primo accordo di questo tipo nella Premier League. A volte sono presenti piattaforme rialzate. "Infine il cuore rappresenta i cuori di ogni membro dell'umanità." Fu nipote del senatore Giacomo Gravina. A Catanzaro si trova anche la basilica minore di Maria Santissima Immacolata. La stazione dispone di due banchine a isola con quattro binari passanti su viadotto. Chiesa di Cristo Re Il camion è anche dotato di gru per facilitare il caricamento delle munizioni. Infine, dietro a questi elementi, figura il manto reale. La Chiesa di rito romano prevede una provincia ecclesiastica. "È sempre il critico televisivo de ""La Stampa." Il libro è entrato nella terna vincitrice del Premio Penne-Mosca. Era in grado di tirare di scherma, cantare e ballare. Dal brano è stato tratto anche un videoclip. Le decorazioni rappresentano piante e temi floreali. Nel dicembre dello stesso anno Maria risultò essere di nuovo incinta. Direttore: Kent Nagano. Mancano invece le motorizzazioni diesel. Il muso è brunastro. "Spera nell'ovazione del popolo, ma rimane amaramente deluso." "Non è ammesso l'uso della pillola del giorno dopo." Il santo è patrono delle città di Atene e di Crotone. Lo scopo del gioco è sconfiggere un dittatore malvagio e il suo esercito. È quindi costituito in parte di materia e in parte di antimateria. La chiesa era sede di una parrocchia. La sala liturgica è di forma rettangolare con tre ampie navate. Le altre varietà della barretta hanno caratteristiche simili. "Sull'isola si trova il Museo delle Alpi." Un abbraccio pone fine alla lunga guerra. I pezzi possono essere collocati su un qualunque incrocio o vertice libero. Il capoluogo è Fillmore. Negli ultimi anni fu fedele alla Lega Lombarda. Nella gara sprint arrivò dodicesimo, nella partenza in linea quarto. Queste stime sono utili soprattutto per stabilire gli standard di protezione. Dopo varie avventure, i ragazzi approdano sulle tavole di un palcoscenico. Nello stesso torneo diresse anche la sfida fra Brasile e Argentina. "A Telese rimangono invece resti dell'ex cattedrale della Santa Croce." Lo spettacolo viene tradotto in coreano. Il suo corpo viene ritrovato un paio di mesi dopo. Pompeo Rufo fu eletto tribuno della plebe. Proprio allora però gli eventi subiscono una svolta. "L'attrice ebbe un intenso rapporto con Gabriele D'Annunzio." Il borgo da solo forma una popolazione di circa abitanti. Facilmente può tornare allo stato spontaneo. Per il cinema, fu accreditato in diverse produzioni. "L'unica specie oggi nota di questo genere è endemica di Panama." Altre nazioni tendevano ad utilizzare i telai degli autocarri. Persone di nome Luc La radice è molto sviluppata. Si decide dunque di tornare indietro. Il viceré tentò una mediazione ma questa fallì. "È stato pubblicato l'anno stesso in cui è nato il progetto." Floris Evers Una concezione questa che rifugge alla ragione ma che altre dottrine hanno ipotizzato. Ero tanto promiscua soprattutto perché volevo esplorare il sesso in ogni aspetto. Haley può abbracciare in lacrime un suo lontano cugino. Il seme viene utilizzato come una spezia. "Il paese di Mud Creek era stato lo scenario di un'efferata esecuzione." Conclude la tappa assieme alla squadra aggiudicandosi il quinti posto. Quando un nemico viene ucciso, altri nemici inizieranno attivamente a cercare il giocatore. La flora del promontorio è piuttosto ricca di specie mediterranee a gravitazione occidentale. Il posizionamento guida tutto il processo di marketing, inclusa la strategia. Nello stesso periodo ricoprì la carica di presidente della Reale Accademia Filarmonica Romana. Il personaggio di Ron compare in svariate parodie di Harry Potter. In Coppa Italia viene eliminata al secondo turno dal Bari. Queste erano sorelle, figlie di Orione. Sono anche analizzate le produzioni collaterali; il tutto approfondito da due postazioni multimediali. I loro intagli e ricami, vestivano papi e imperatori. Poco dopo ritornò a Berlino, dove morì. Scelse una potente Amazzone senza nome perché agisse al posto suo. Il fluido, muovendosi lungo la superficie provoca attrito, che tende a farlo rallentare. "L'album è influenzato dal passaggio del padre e dal conseguente allontanamento della madre." Come significato traslato può indicare il genitore di sesso femminile di qualunque specie animale. E poi ancora Wess e Dori Ghezzi, Orietta Berti e Sergio Endrigo. Accompagnò diverse volte il padre a Qom dove imparò a leggere il Corano. Questo fungo cresce nei boschi, sotto i cisti e gli eucalipti. È caratterizzato da una vista acuta. "Al momento dell'armistizio si trovava in Francia, come sergente della Guardia alla frontiera." "Non gradisce il sole diretto durante l'estate." Il capoluogo di distretto è la città di Náchod. Gary Bannister Le versioni più recenti di Pico incluse in Alpine sono rilasciate sotto licenza Apache. Il territorio è molto densamente abitato ed è interamente urbanizzato. I leptoni si differenziano dai quark poiché non interagiscono attraverso la forza nucleare forte. Mai sottovalutare il potere dei libri, dice il narratore. Si tratta di un nome adespota, cioè privo di santo patrono. I due sessi sono simili, ma la femmina è leggermente più grande del maschio. Del giovane medico e letterato calabrese rimangono le testimonianze di illustri uomini di cultura. "Inés de Suárez è la protagonista del romanzo ""Inés dell'anima mia"" di Isabel Allende." "Alla fine Ilario venne persuaso a rinunciare ai propri diritti sull'abbazia." Hank si prepara a interrogarlo per fargli confessare tutto su Walter. Attualmente milita nella Terza Lega, la terza divisione del campionato bulgaro. Anche oggi sopravvivono cupe leggende su di lui, non sorrette da valide documentazioni, però. "L'istituzione occupa anche edifici nella città di Stirling." "Il titolo si può tradurre in italiano ""Catene del passato""." Ha anche la cittadinanza tedesca e parla tedesco fluente. È sepolta nella Cripta Imperiale degli Asburgo, a Vienna. Il nome allude alla caratteristica forma circolare della cassa. Versione europea Nei suoi ultimi anni, abbandonò il cristianesimo. La pinacoteca è in corso di riallestimento. Le coppie rimangono unite per tutta la vita. In virtù di ciò, il Varese opta per iscriversi al massimo campionato dilettantistico. Questa versione del brano è stata utilizzata per il video. Gli anni cinquanta videro la crescita vertiginosa dei rotocalchi, settimanali popolari di attualità. Tuttavia, essendo un intervento delicato, presenta alcuni rischi. Il tipico mantello di questa razza è pezzato bianco e rosso. Il design del personaggio è stato curato da Yoshiki Okamoto. A differenza degli altri broccoli, ha infatti più foglie che infiorescenza. "L'edizione home video contiene anche video aggiuntivi e il racconto del backstage degli episodi." Sposato con due figli. Aprì i primi centri di assistenza per famiglie nei monti Appalachi. Le abitudini di riproduzione delle foche monache delle Hawaii sono state studiate. È servita dalle linee F Sixth Avenue Local e Q Broadway Express, sempre attive. Furono sepolti il giorno seguente in una fossa comune nel cimitero di Cuenca. Prende il nome da Ed Taylor, un colono pioniere. Naturalmente Mike trova anche il tempo per corteggiare la bella infermiera Diane. Lo stesso accadde per il porto, oggi scomparso. Face Down Fu sepolto nel cimitero anglicano di Trieste con i simboli massonici. "In seguito la ricorrenza venne festeggiata due volte all'anno per disposizione dell'Imperatore Augusto." La chiesa è sede della parrocchia di San Giovanni Battista della diocesi di Albenga-Imperia. Il giorno successivo, Ricardo firmò per fare ritorno ai Seahawks. Oggetti come i rasoi fecero la loro comparsa. Pubblicò numerosi libri di gastronomia. John Bray La sua città vecchia conta inoltre un gran numero di pagode buddiste. "Quando il cameriere scoprirà entrambi per l'abbaio di un cagnolino sarà la fine." Queste rappresentano il futuro. La formula è variata spesso negli anni. Giacomo Samuele Mazzoli Sergio e Nadia sono due giovani venditori di enciclopedie porta a porta. "L'edificio è oggi adibito a sede di mostre ed esposizioni." "Erano estranei che portano soggetti estranei alla tendenza di massa""." Il racconto si sviluppa alternativamente fra tre scene principali. Quasi due anni dopo, Daxter, ormai solo, si è quasi dimenticato del suo amico. "La conseguente richiesta di nuova manodopera fu soddisfatta dall'immigrazione dagli altri comuni della comarca." Monte dei Paschi di Roma. Con la stessa formulazione si producono delle lastre per usi edilizi. Debutta il ruolo del dottor Malatesta a Monaco di Baviera diretto da Roberto Abbado. Da diversi anni è entrato a far parte del circolo Grandi Festival Italiani. La sua filmografia è prevalentemente argentina o di coproduzioni fatte con il suo paese. Nei campionati successivi Re fu confermato nella rosa del Milano. La sedizione venne repressa nel sangue e i capi della rivolta giustiziati o esiliati. "Culturalmente l'area è assai differente dalle Lowlands." Scoprirà così la sua vera identità… Il fornitore tecnico era Adidas. Tom se ne innamora a prima vista, e si fa bello per lei. I pantaloncini sono neri e i calzettoni neri. Suo padre, Michelangelo Florio, era un esule italiano proveniente dal Granducato di Toscana. "La sua produzione letteraria seguente si limiterà ad alcuni ""dettati"" autobiografici." Si tratta di un disco natalizio contenente sia brani originali che cover. Jupiter convoca gli dei in tutta urgenza, proponendo loro una gita negli inferi. Entrambi i film furono diretti dal veterano della regia Allan Dwan. Internazionalmente per un certo periodo di tempo è stato vicino ad Alain de Benoist. Le nazionali africane non sono mai riuscite ad imporsi in alcuna competizione extra-continentale. La loro cultura è matrilineare, con una società strutturata in clan. Il cruscotto veniva inoltre fornito anche in legno con strumenti con cornici cromate. "I suoi calcoli furono conservati per parecchi anni nel Convento dell'Ordine di Bologna." Questi testimoni, esemplari nella fede, non lo furono sempre dal punto di vista morale. Molti ordini monastici vennero soppressi, ridimensionando la presenza religiosa nella diocesi astigiana. Il gioco include inoltre la modalità online multigiocatore come da tradizione. "Il nome significa ""vere bestie""." "Lo stesso comportamento varrà a posteriori all'interno di qualsiasi mezzo omogeneo." Persone di nome Ivano Della chiusura della storia processuale per intervenuta amnistia non fu data notizia. Attualmente vive a Melbourne. La saiga è facilmente riconoscibile per la sua insolita struttura nasale, grande e flessibile. Di alcune edizioni potrebbero essersi persa ogni traccia di cronaca. Frequentò le scuole primarie e secondarie a Cadice dedicandosi sin da giovane alla poesia. "Sono state inoltre pubblicate tre antologie dell'opera di Nino De Vita." Prese in moglie Rosa Teresa Fontana da cui ebbe due figli maschi. Cresce soprattutto nei pascoli. Apparentemente i frammenti non identificabili non vennero conservati ed eliminati. Il Newcastle ha terminato il campionato al quattordicesimo posto. Tra quelle di origine vegetale, ingerisce frutti, semi, giovani germogli, foglie e fiori. Le altre unità britanniche si allontanarono rapidamente dal luogo dello scontro. The Arena "Durante l'estate ospita eventi e manifestazioni." Sono uccelli solitari che difendono il loro territorio con estrema aggressività. Avevano case nella contrà di Santa Sofia. In battaglia, Harry si comporta da coraggioso. Ha continuato a lavorare in altri campi musicali. Al suo ritorno, spera di riconciliarsi con sua figlia, ma i tempi sono cambiati. Il monte è una delle alture che circondano Raffadali oltre che un sito archeologico. Il gioco propone tre pet base, che possono essere acquistati in ogni città. È una delle più antiche università del nuovo mondo, la più antica del paese. Bundesliga, il secondo livello del calcio tedesco. Il popolo di Civitavecchia, di sentimenti liberali, aderì subito al movimento risorgimentale. Per la sua importanza e antichità è considerata la chiesa madre di Nocera Inferiore. Muore per cancro del pancreas ad Austin, ma viene sepolto in Francia. "L'architettura cellulare impone al programmatore un nuovo paradigma di programmazione." È il principale affluente, di cui il Santa Lucia rappresenta la naturale prosecuzione. "Il film ha riscosso critiche positive sia in patria che all'estero." Strange Times Sono passati cinque anni dalla scomparsa di Alberto, e sono arrivati gli anni Sessanta. "Oggi viene valorizzato e mantenuto dall'Associazione Alta Via del Tabacco." Fondati nei primi anni del Novecento, si unirono principalmente per combattere il nazismo. "La Francia quindi stabilì che era necessaria un'azione più energica." Lorenzo Tiepolo fu impiccato. È il padre del bambino che aspetta Livia. "Terminal fa parte della zona bielorussa di commercio libero ""Brėst""." In seguito a tale incremento si è reso necessario un ampliamento degli spazi espositivi. Del singolo esistono tre copertine differenti. "La società madre fu acquisita dalla Silicon Graphics l'anno successivo." La coppia ha avuto tre figli, Richard, Nancy e Melissa. "L'attrice è stata sposata per tre volte." In quegli anni conobbe il musicologo Alfred Einstein e frequentò la sua vasta biblioteca. "Altro elemento fondamentale è lo stile dell'elaborato confrontato con altre opere dello stesso autore." "Con l'introduzione del modello Turbo, Porsche riporta alcuni cambiamenti tecnici anche sul modello aspirato." "Questi disse loro di agitare gli oceani per ottenere l'amrita, l'acqua della vita eterna." Diego Madrigal Ritraggono animali come alci, renne, orsi e foche. Vi entrò giovanissimo Girolamo Scolari, padre spirituale e biografo della beata Osanna Andreasi. Tre, dei quattro figli superstiti si trasferirono nel pordenonese. In questo caso, il rango coincide con la dimensione dello spazio vettoriale. "Quattro di questi collegi hanno interessato la capitale Step'anakert." "Ottiene una prestigiosa segnalazione al Premio Pirandello con il testo ""Fedra""." "È morta di meningite batterica in seguito a un'otite trascurata." Paulo Menezes La stazione possiede tre binari e due piattaforme laterali. Ideologicamente Boyle è un democratico moderato. La Nuova Tor Tre Teste ha rinunciato ad iscriversi al campionato. Le stagioni migliori per Thomas furono quelle trascorse con la divisa degli Islanders. "Il tema conduttore del neonato Festival diviene allora ""Il Viaggio Iniziatico""." In realtà è lo stesso Matt a collaborare al progetto. Alcune fotocamere utilizzano anche un otturatore elettronico, invece di un otturatore meccanico. La competizione si svolse completamente a eliminazione diretta. Nel contempo, faceva anche la modella. "Il quotidiano “Umanità nova” scrisse “""Cascina era tutta parata in rosso e nero." I fiori hanno una corolla color lilla. Nel suo territorio si trova lo sbocco del fiume Jade nel Mare del Nord. Contiene inoltre piccole percentuali di molibdeno e vanadio. "Quest'ultima soluzione fu una delle particolarità risalenti al progetto originario della Pipe." Nel corso degli anni settanta furono aggiunti altri programmi, comprese giurisprudenza e filosofia. "L'uomo però sembra non gradire molto l'aiuto dei medici, sospettando che Ken voglia licenziarlo." Nobili e ricchi borghesi gareggiarono per allestire impianti scenografici sempre più ricercati. Richieste tutte respinte perché rimase a Caorle per altri sette anni. In Coppa Italia Lega Pro viene eliminata in semifinale dal Sorrento. Inoltre, a livello musicale sono molte le canzoni risalenti a periodi diversi sulla Salernitana. I territori settentrionali rimasero comunque serbi, ed ebbero Belgrado come capitale. Anni Settanta. La seconda versione è invece più fedele al testo originario, secondo il Codice Hays. Il suo essere nel posto giusto al momento sbagliato. Seguirono tournée in Europa, Inghilterra e Irlanda, con una stagione annuale a Parigi. "È stato anche ospite del programma ""Top Gear""." La calandra di colore scuro incorpora il logo della casa. "Lei, in compenso, era stata nominata ""ispettore delle Belle Arti""." Secondo, trasporta i congegni in una grotta che è però un cratere del vulcano. Presto però il papato dovrà vedersela con la rivolta protestante "All'età di tre anni fu colpita da poliomielite, dalla quale guarì completamente." "Nell'estate dello stesso anno è stato pubblicato un ulteriore singolo, ""Domani""." Le Kiribati hanno poche risorse naturali. Ha suonato soprattutto musica del diciottesimo secolo, ma anche musica antica e moderna. "L'ultima settimana di giugno si ripete ormai ogni anno la ""Sagra del baccalà""." Applicano la statistica ed il metodo scientifico-empirico nel derivare e verificare le loro soluzioni. Queste efficienze sono diverse dalle efficienze di conversione dei moduli. Si trova a metà strada tra Austin e Fort Worth. Comprende ventuno cappelle, otto delle quali murate e inesplorate. Una delle questioni importanti riguarda la datazione delle tavolette di Cnosso. Ci furono cambiamenti anche per i parafanghi e le pedane. "Fergola ebbe l'opportunità di visitare Siviglia, Cadice, Burgos, Toledo e Barcellona." Il suo ritrovamento diede il nome al rione Pigna, tuttora in uso. Oggigiorno ha ricevuto molte onorificenze, dovute in particolare alla vittoria nella Guerra delle Falklands. In Germania le locomotive vennero accantonate intorno agli anni cinquanta. Non rimane dunque che dare inizio allo scontro finale. Papà ha dei problemi a mettere in piedi un nuovo letto. Tutto questo accade da sempre e per sempre accadrà. "Tutti i membri facevano parte dell'Impero portoghese, tranne Mauritius e la Guinea Equatoriale." "I ""reds"" festeggiarono la coppa sfilando per la loro città su un bus scoperto." Kevin inizia a sentire delle voci che lo chiamano per nome. A loro si unirono Patrick Butler e Nick Coleman. Lo stesso avviene per Chalky nei riguardi di Daughter. La cittadina è servita anche di un piccolo porto peschereccio. Middleton è nato a Dumfries, ma è cresciuto a Falkirk, Scozia. Stiamo usando il logo Apple invano! Prevale la Caird di un decimo con il nuovo primato olimpico. "In quella stessa stagione ricopre anche l'incarico di allenatore delle squadre giovanili." Le meccaniche di gioco usano unicamente dadi a dieci facce. Nei tempi antichi, le Isole Scilly divennero possedimento di una confederazione di eremiti. Molti race films toccarono una corda sensibile alle persone di quelle zone. Poco dopo, si è trasferito in Moldavia. "Sia il beta-coronavirus che l'alfa-coronavirus e discendono da un pool genetico di pipistrelli." Il motore è a sinistra, in avanti al veicolo. Nelle vicinanze della stazione vi sono diversi negozi e una fabbrica di abbigliamento. Più tardi Gwen fa visita ad Artù e manda a riposare il povero Gaius. Ma dei robot ribelli, i desperados, li attaccano. I turchi si arresero il giorno seguente. Spesso vengono cambiati anche i vetri delle luci anteriori e di quelle posteriori. "La storia dell'esercito portoghese è direttamente connessa alla storia nazionale." "L'interno del castello presenta molte sale arredate e affrescate secondo il gusto settecentesco." Ora che è cresciuta, è il momento che dia una prova del funzionamento. Della stessa epoca è anche la grande struttura a tre arcate posta in controfacciata. "È anche esperto di libri di testo presso il Ministero dell'istruzione polacco." I Cradle of Filth sono la band attuale e primaria di Dani Filth. Alla fine di novembre fu inoltre premiato come rookie offensivo del mese. Queste linee presto determinarono il fallimento del regime delle concessioni. Le femmine, generalmente, sono più piccole dei maschi. In effetti la coltivazione della zucca richiede un clima più caldo. "Il brano viene presentato all'interno della trasmissione ""Punto e Basta"", condotta da Gino Bramieri." Quanto è stato recuperato è esposto nella Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione. "In un'intervista disse che non avrebbe potuto desiderare un ruolo diverso da quello." Il generale Yang, di rimando, viene assegnato a capo della squadra di ricognizione. Questo è il caso più comune in campo civile. Alcune ricette prevedono anche la presenza del cacao. Al contrario non sono presenti fascicolazioni. Lasciarono questa dimensione al fine di accoppiarsi. Pausania vi colloca un tempio della madre degli dei, Latona. Denise viene soccorsa da Roxy durante una violenza di Jeremy. Fu costruita da Georg Luger e Hugo Borchardt. È autore per Sylvie Vartan, Jeanne Mas, Emmanuel. La loro dinamica è piuttosto limitata data la ristrettezza della piana alluvionale. Possiede gli stessi poteri del suo medesimo, cioè chiaroveggenza e controllo del tempo. Perciò in Russia non esistevano famiglie il cui capofamiglia avesse il titolo di granduca. Nel videogioco è supportata la modalità a due giocatori in contemporanea. Si potevano solo trovare nelle zone forestali della Polonia orientale. I Saraceni, tuttavia, sbarcarono con nuove forze e attaccarono Salerno. "Un gran numero di persone l'ha ascoltato direttamente sul MySpace personale dell'artista." Menzione speciale per la Pittura: Clelia Catalano. La Val Metauro appare suddivisa in tre distinti segmenti. Per le popolazioni delle aree metropolitane: Aree metropolitane più popolose in Perù. Uno specchio del popolo sardo degli ultimi duemila anni. Terminata la guerra, svolge la professione di medico legale. Attualmente si possono pensare a svariate applicazioni in campo militare, civile, medico e commerciale. White River In Coppa Davis ha giocato ventuno match con la squadra francese vincendone dodici. "L'albero figurava anche in alcuni miti dei Salish dello stretto.." "La gente fuori dal teatro l'aveva scambiata per una sirena di allarme antincendio." Sono noti tre isomeri della tirosina. Lei si proclamò innocente. "Con l'antifrasi, chi parla o scrive intende il contrario di quello che dice." "Trova inoltre, una foto dell'intera famiglia." "La sua audizione impressionò favorevolmente i tre musicisti e O'Riordan divenne la nuova cantante." La legislazione italiana ha recentemente disciplinato il terzo settore dandone una definizione giuridica. Per eseguire correttamente il rodaggio è oltretutto sconsigliato mantenere velocità di crociera costanti. Esiste anche una versione cartacea del catalogo ordinato per numero di inventario. È gemellato con il comune di Limana. "In questo senso ciò che è ""mainstream"" si contrappone alle culture minoritarie." "Lo stesso rettore dell'Università di Genova Edoardo Maragliano incoraggiò l'iniziativa dei giovani studenti." Ebbe ruoli di comando durante la seconda guerra mondiale. "Palazzo Bricherasio è raggiungibile dalla fermata ""Porta Nuova""." La Mozilla Public License è simile, ma non presenta questi diritti asimmetrici. Il tenente di marina Jack Taylor fu uno dei padri dei commandos moderni. "Il nome ""Verrua"" deriva dal latino ""Verruca"" che significa ""poggio""." "L'area è stata soggetta a scavi recenti, che ne hanno evidenziato l'importanza." Si mostrò particolarmente avverso al contrabbando di vino ed al mercato nero. È stata teatro di battaglie durante la prima guerra mondiale. "L'aggiunta di acqua ossigenata accelera il processo." Una delle due figure brandisce uno sorta di stiletto, da alcuni ritenuto uno scalpello. Le facciate esterne della chiesa e del convento sono in laterizi. Dipinse quadri di genere storico e di paesaggio. Il matrimonio ebbe termine tuttavia poco dopo il trasferimento. "Il giornale ha conquistato nel tempo una posizione autorevole nel panorama dei ""media"" sudcoreani." Attualmente sviluppa soluzioni di optical touch per svariati marchi di elettronica di consumo. Dove vai senza mutandine? I confratelli decisero di vendere la tela del Caravaggio al Cardinale Scipione Borghese. Il ritorno discografico di Patty Pravo, dopo quattro anni di silenzio, è molto atteso. "L'estate successiva la società ritorna alla denominazione tradizionale." Questi giovani furono subito sostenuti da gran parte della società polacca. Nel frattempo, per lo scultore si moltiplicarono i riconoscimenti accademici. Mancino naturale, è uno specialista sui calci di punizione. "È uno dei protagonisti del famoso romanzo ""Il Signore degli Anelli""." Collegio elettorale di Lodi Terry Dozier Il meccanismo di reazione è schematizzato in figura. La funzione inversa dei punti interni si calcola utilizzando la struttura ricorsiva della curva. Il suo successo fu immediatamente buono. "Il problema è solubile analiticamente ma richiede l'impiego di integrali ellittici." Venne anche rivista la disposizione della strumentazione interna. È stato un supercriminale convertitosi alla giustizia. Sulla strada per Tebe ha un diverbio con un ignoto straniero che uccide. Certamente non fu abitato dai De Marinis, marchesi di Genzano, ultimi feudatari di Oppido. Persone di nome Martin Il successo è immediato. Tuttavia furono sconfitte dalle forze di Berna e dovettero abbandonare la spedizione. I pollici e gli indici si toccano. La teologia ebraica, quando possibile, è stata storicamente molto attiva anche nel confronto interreligioso. "Ad esempio, le lettere successivamente estratte potrebbero essere ""a,b,c,d"", ma anche ""d,c,b,a""." "His Brother's Wife" Il singolo, cantato da Rocco Tanica, vede la partecipazione straordinaria di Max Pezzali. Non ha mai superato il turno. "Questo contratto è una partnership tra Atlantic Records e l'etichetta musicale Top Stop." RuPaul domanda ad ogni concorrente chi dovrebbe essere eliminata. "L'impianto frenante, costituito da freno a disco è generalmente installato sulla sola ruota principale." "Il brano è stato utilizzato come tema musicale del dorama televisivo ""Antique""." Se ne dichiara solo amante e studioso. Tali limitazioni sono più restrittive per le velocità di trasmissione più elevate. "Entra a far parte del gruppo dell'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro." "Per convincerli, con l'aiuto della portiera, si presentano come gravemente malati." "Rinuncia al suo lavoro bello e ben remunerato per dedicarsi all'insegnamento." È dotato di una manopola situata al centro per poterlo aprire o chiudere. "Peraltro pubblicò postume alcune planimetrie dell'Italia antica lasciate da lui incompiute alla morte." È intitolata alla Madonna della Salute. Zimmer riuscì a farsi rieleggere altre due volte negli anni successivi. Attualmente vive a Roma e continua la carriera di attore teatrale. Quando viene sconfitto, le fiamme che emette si spengono e la foschia si dissolve. "Fu fondato da re Taksin il Grande, che ne fu l'unico monarca." "Dalla parte del fiume si ergeva una torre merlata abitata, dall'altro lato il palazzo." La lingua della gente è derivata da quella del Cherokee. La serie viene cancellata al termine della seconda stagione. Ha studiato alla Indiana University. In particolare, un operatore lineare è limitato se e solo se è continuo. "L'azione si svolge in gran parte a Rio." The Gun Man È una monovolume di medie dimensioni che può ospitare fino a sette persone. La sua opera ebbe un profondo impatto sullo sviluppo della cultura musicale kazaka. Olivier venne doppiato da Enrico Maria Salerno. "L'inizio della transizione fu piuttosto tormentato." Ci sono due gallerie. Rory Sparrow Montenegro e Serbia erano entrambi insoddisfatti dei tracciati dei confini settentrionali. Le sue qualità atletiche sono comparabili con quelle dei miglior atleti olimpionici. Esordisce con una vittoria per sottomissione contro il popolare Akira Shoji. Una normalizzazione o sottrazione spettrale permette di visualizzare più chiaramente queste variazioni. Dopo un fuoco di sbarramento, la divisione continuò a muoversi avanti. Giunone ha forma irregolare. Alla fine del processo di cottura i laterizi devono essere raffreddati lentamente. A volte la tradizionale strumentazione del pop è completamente eliminata. I gradienti termici indotti generano dei gradienti di potenziale elettrico corrispondenti. "Molto seguito anche l'Atharismo, detto anche teologia tradizionale islamica." "L'avventata Bessie si accorge che la madre vedova si è innamorata di un uomo." Altre modifiche minori vennero introdotte per velocizzare la produzione. La facciata è solenne ed in marmo. Viene utilizzato come antidepressivo e ansiolitico. Si limita a sistemare i suoi affari terreni, redigendo il testamento. Ogni anno, in luglio, si tiene una competizione di pesca del pesce spada. La diocesi ebbe vita breve. Non viene svolta nessuna prova vantaggio. Ha scritto diversi libri di scacchi. La cappella è a base quadrangolare con volta a crociera. "Le sue prestazioni emergenti nel frattempo hanno catturato l'attenzione di alcuni scout esteri." Simon è il presunto genitore adottivo. "Ma non si trovò l'uomo che avrebbe dovuto sposare." Gustavo inoltre introdusse nuove politiche economiche nazionali. "Ha studiato presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Istanbul." Vista da lontano, la vetta presenta una certa rassomiglianza con il Cervino. Dieci di questi giocatori hanno giocato per una sola squadra durante la carriera. "Nella sessione invernale del calciomercato viene ceduto in prestito in Ungheria, all'Honvéd." Inoltre, ha vinto dieci tornei nel circuito Challenger. Nel governo di Pomerania-Stettino Barnim ebbe scarse soddisfazioni. Le loro origini sono sconosciute, ma si suppone che posano essere di origine armena. Tutto sembra andare per il meglio. Sofia Guglielmina venne così destinata a sposare Federico Antonio di Schwarzburg-Rudolstadt. Quando cadde il Secondo Impero, si trovava in Svizzera, da dove tornò a Parigi. Questo può essere generalizzato a limiti temporali sempre più alti. "La quinta traccia ""Inside of Me"" è dedicata alla madre." Fu svincolato dai Chiefs senza mai scendere in campo. Dopo la morte di Schumann la sonata fu dimenticata. Durante la preparazione del vaccino possono essere aggiunti adatti antibiotici. "Si potrebbe dire che gli Assiri iraniani abbiano sviluppato una ""koiné iraniana""." "All'inizio della fase di ritorno, la squadra avvicinò la salvezza diretta." Nel Quattrocento venne incorporata fra i due bastioni di una fortezza. Il giardino a sud si compone di cinque gradoni, delimitati da un muro merlato. Il Flamingo ha una stazione della monorotaia sul retro della proprietà. Durante il servizio, riuscirono anche a superare la velocità raggiunta nelle prove. Copia della pellicola è conservata negli archivi della Mary Pickford Foundation. "Nuovi ed ulteriori studi saranno necessari per la datazione e l'analisi storica del dipinto." Iván Iglesias Ci sono prove che fanno supporre che il dio Freyr fosse associato agli elfi. È raggiungibile solo tramite barca. "L'edificio ha pianta poligonale ed è composto da più corpi articolati." Attorno alle mura della fortezza si trovava un ampio fossato con acqua. Il gioco è comunque scaricabile presso vari siti. I due vanno via insieme, lasciando il povero Jack con il cuore spezzato. "Numerosi piccoli corsi d'acqua lo alimentano come affluenti." Recensione del disco su Rockit Istituì i Peace Corps e accelerò la corsa allo spazio. Miguel Contreras Torres Viene idealizzato con tutti i fenomeni naturali, che secondo la tribù sono sue manifestazioni. Il turno finisce dopo aver spostato le pedine. "In parole povere l'intento dell'artista è di dipingere ""il frutto del nostro tempo industriale""." La divisione Pusteria cessò quindi di esistere. La canadese Candace Crawford era la detentrice uscente del trofeo generale. Loftus ha trovato inoltre i resti di un antico cimitero babilonese. "La canzone ha ricevuto generalmente delle critiche molto positive, così come il resto dell'album." In ambito religioso ricopre notevole interesse la chiesa parrocchiale di san Lorenzo. Si riconoscono grazie alla parte superiore, vicina al picciolo, di colore verde. Progettata da Fred Wilkinson, era alimentata da motori Maserati. Il caso è chiuso e Archer porge le proprie scuse ai Barkley. In realtà, il piano è stato concepito proprio da Morgan. "Ha un ex-marito, Victor, anche lui veterano dell'esercito." "Dopo tre anni di galera, ""Swagger"" Barlow viene rilasciato." La concezione opposta, però, dopo molte controversie, prevale. Lord Mayo ha educato i suoi figli alla fede romana cattolica. "Sempre in Svizzera scrive per il mensile ""Ticino Management""." Presenti anche i servizi igienici in un altro edificio dello scalo. Di questo bozzetto esistono quattro versioni collocate in posti diversi nella città di Volterra. Ebbe inoltre molta familiarità con Giovanni Santi, il padre di Raffaello. Nel doppio maschile si sono imposti Ken Flach e Rick Leach. "L'apertura dello Psychedelic Shop segna l'evoluzione del movimento hippy in fenomeno di massa." Ha una sorella, Phoebe. È un opportunista. La società è troppo cinica. Riconfermato nelle stagioni successive di Serie B, si ritaglia sempre più spazio come titolare. Giocò anche come ala destra. È un tipico esempio di borgo sviluppatosi nel fondovalle con funzioni di sbarramento militare. "Sull'isola è stata introdotta una colonia di koala." Nella prima edizione le prove erano cinque, dalla seconda sono diventate sei. Silvestri fu anche traduttore per Mondadori e altri editori. La facciata, in mattoni a vista è ripartita verticalmente con lesene in stile corinzio. Ogni cultura ha un atteggiamento particolare nei confronti dei prestiti linguistici. Le lettere, probabilmente dipinte, non sono però più visibili. Il singolo non è stato inciso in nessun album. Musicalmente hanno progetti musicali individuali. Go Ah-sung Torna quindi al Tupi, con cui gioca per un altro anno. Il documentario viene presentato al Festival internazionale del film di Roma nella sezione Extra. Altre volte, tuttavia, compaiono malattie. Si tratta di una delle monete più rare nella numismatica britannica. Dopo il suo ritiro dalla gara, Tillie Fowler venne eletta per il seggio. "In Australia, la caccia a questi animali è un'attività popolare." "E risuonarono canti di galli che credevano fosse l'alba." Ha lavorato anche con Memo Remigi e Narciso Parigi. "I libri della collana ""Le spighe." "Il ""Presidio"" è il gruppo elementare della ""Legio"", esistente nel nome di Maria." In tarda età, ormai vedova, si fece suora clarissa. La sua attività fu prolifica anche nello stile neogotico. È diffusa nel Queensland, in Australia. "Nella contrada si trova anche un'altra industria, la Honda." "Appare nel suo più famoso romanzo, ""Il Signore degli Anelli""." Puppets of Fate Nel suo repertorio sono presenti anche i calci piazzati. Allan Cunningham Il retro è interamente verde. Nella nazionale del Saarland collezionò due presenze senza segnare nessun gol. "L'attività di censimento e compilazione inizia generalmente nei mesi di Giugno e Luglio." Dopo due stagioni in cui è in forza al Breganze ritorna al Valdagno. Altri la vedono come un testo semplice ed elegante. Alla costruzione collaborarono nomi quali Stabilimenti Farina, Pininfarina e Vignale. Suo padre era procuratore e produttore di Broadway. "La medaglia d'onore è invece" Il Croissant ingloba anche la frangia nord del dominio limosino. "Caduto nelle mani dei fascisti, l'avvocato fu incarcerato per dieci mesi a Milano." In sostanza un pressante appello per la sua restituzione e il suo recupero. Pochi gruppi funzionali interferiscono con la reazione. I tre pretendenti alla successione erano i figli dei tre sovrani precedenti. April Rain Dan tenta di convincere il fratello a riunirsi a loro, ma sarà tutto inutile. Nel doppio maschile si sono imposti Rafael Osuna e Antonio Palafox. Il clip venne girato a Montréal, in Canada nel luglio dello stesso anno. Il suo nome ricorda Frank Pieter Israel, astronomo olandese. Le imposte si distinguono in dirette e indirette. Nonostante un botteghino non eccezionale, il film è stato generalmente ben accolto dalla critica. Ne fa le spese la diciassettenne Jana Pittman, che giunge terza nella terza serie. Sotto Gustav Vasa la Riforma protestante venne estesa alla società finlandese. Questa organizzazione a pacchetti permette di realizzare reti di elaborazione parallele su ampia scala. Non è insolito che favole di origine greca abbiano come protagonisti gli dei. The Party Questi elementi principali erano rappresentati su uno sfondo naturale di terra e mare. Durante la dittatura di Miguel Primo de Rivera era un membro della Consulta Nazionale. Poi andò in Francia e studiò legge ad Aix-en-Provence, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. "Nello stesso anno recitò nella serie televisiva ""Stromberg""." Tra i mammiferi, particolarmente importanti sono il cinghiale, la genetta e la volpe. Una sconfitta che mette in ginocchio un intero paese, che da sempre respira calcio. Molto probabilmente Horik aveva delle sue motivazioni per accettare le richieste di Ludovico. Choi Ki-bong "Collabora con alcune riviste d'Arte e di Poesia." "La chiesa sorge nella zona occidentale di Savignano, conosciuta come zona ""Cesare""." Un complesso residenziale è stato costruito sul sito archeologico. I puledri nati, furono i capostipiti della razza. Alla competizione prendono parte su invito, anche club provenienti da altre parti del mondo. Poco si sa dei suoi primi anni di vita. Il film ha ricevuto recensioni negative per lo più dalla critica. "I discendenti di Sua Maestà dovranno essere allevati con religione Ortodossa orientale""." Totalmente rinnovata la gamma motori, invariati gli allestimenti. La squadra detentrice era il Brann. È intitolata allo scrittore spagnolo Marcelino Menéndez Pelayo. Contro di essa si schierarono concili e bolle papali, arrivando perfino la scomunica papale. Tricia Bader La vincitrice della competizione è stata ammessa alla fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. Quando i divisori sono numeri primi, sono detti fattori primi. Il territorio circostante è privo di edifici e ad uso prettamente agricolo. Indirizzò dapprima le sue ricerche al sistema vestibolare. Successivamente, più sale la collera del dio Ittita, più la scena si fa pesante. Si trova a sud di Bordeaux. Fu visitatore generale della sua congregazione in diverse occasioni. Fa parte delle insegne di Scozia, le più antiche insegne del Regno Unito. La situazione politica in Europa al rientro della spedizione era profondamente mutata. Presenta una cresta verde. Amministrativamente, appartiene al comune di Canali, nella regione raguseo-narentana. "L'opera è in forma di dialogo fra tre personaggi: Tito, Publio e Marchetto." Figure cardinali nei decenni successivi sono Elisabetta Sgarbi e Giovanni Reale. "Più tardi, all'inizio di questo secolo, vennero operati incroci con sangue Clydesdale e Shire." È necessaria una prolungata astinenza sessuale per una significativa durata di ogni ciclo. I primi somali erano esemplari a pelo lungo in cucciolate casuali di abissini. Daniel Segovia Il tui è considerato un volatile molto intelligente, proprio come i pappagalli. Dopo lunghe esperienze divenne un uomo di fiducia del giovane Monarca Portoghese Sebastiano. Altre iscrizioni, trovate in Britannia e Siria, forniscono ulteriori informazioni su Giulio Vero. Simona, nel frattempo, rivela a Luca di essere incinta. Sono descritti come esseri dai corpi rozzi, pelosi e senza bocca. O arenarsi. Crampi addominali, starnuti, diarrea, pupille dilatate, nausea, vomito. Questa zona era considerata da Cicerone come una delle aree agricole più fertili. "La Giornata dedicata ai Giusti d'Europa è stata istituita con Dichiarazione scritta n." In seguito ha partecipato ad un discreto numero di pellicole italiane. Della Associazione Napoletana della Stampa "Viene scritturata anche per ""Way Down South""." Ospitò per un periodo le scuole elementari. Nacque a Argyll House, in Oxford Street, Londra. I primi due singoli sono stati accompagnati da video musicali Nella sabbia la donna trova una fotografia strappata. Queste caratteristiche hanno fatto del Palazzo l’unico esempio di architettura veneta in Valle Brembana. Viene scoperta dalla polizia americana e quindi arrestata per poche ore. "I titoli di lavorazione furono ""A Time to Kill"" e ""Border Lust""." Anche i primi anni del dopoguerra sono segnati da gravi emergenze. Brown nacque nei pressi di Lexington, Kentucky. Tuttavia, circa un terzo degli anziani non presenta alcun sintomo. Si è diffusa nel distretto amministrativo di Chengdu. È possibile fornire informazioni descrittive aggiuntive. Deve il suo nome alle coltivazioni di lino presenti nel territorio in epoche passate. Gruppo E Si presenta però Kaito Kid, che vuole rubare la preziosa opera. È diretto dalla Football Federation Victoria, lo stato di cui fa parte. Anche Robert J. Flaherty lavorò brevemente in questa unità. "Il disco si chiude con ""Carmen"", un brano esclusivamente strumentale." "Fu infine archimandrita del Santissimo Salvatore e barone della ""Terra di Savoca""." Le carrozzerie disponibili erano due, torpedo due e quattro posti. Appassionata scrittrice, ha lasciato diverse opere letterarie, una canzone e qualche cantata. La Rivista esiste ancora. Flávio Beck Junior La ragazza, non potendolo sopportare questa situazione, decide di unirsi a malincuore alla Gilda. Il maggior numero di specie si concentra comunque nelle regioni tropicali e subtropicali. "Viene indicato da ""some"", ""any"" e ""no""." Crebbe ad Akron, Ohio. Tre storie di dipendenza da cocaina che riguardano tre diverse generazioni. Le musiche del film sono curate da Armando Trovajoli. Nonostante questo i beni artistici non sono pochi, né di scarso rilievo. Alla fine, però, egli tornò sul trono. Il programma è stato registrato negli studi di Skopje in Macedonia. Prende il nome di Luigi una volta entrato nella Congregazione dei Barnabiti. Il facciale ha internamente un setto nasale con spugna di gomma. Essa venne assegnata alle unità di cavalleria e di artiglieria. La stagione prosegue con il successo in Coppa Italia. Nel voto delegato la delega è transitiva e il trasferimento è ricorsivo. Records, precedentemente nota come Murder Inc. Unico titolo italiano in concorso al Pesaro Film Festival. Questo trattamento viene associato alla riabilitazione funzionale. Non si sa molto delle abitudini di questo animale. Alcuni mattoncini per essere distrutti devono essere colpiti due volte, altri invece sono indistruttibili. La pinna dorsale e quella anale sono lunghe e terminano con una punta filamentosa. Incomincia a questo punto il suo lungo sodalizio artistico col compositore napoletano Totò Savio. In passato Pietrasanta era servita da ben due differenti impianti tranviari. In cucina è consigliata per gnocchi, purea e minestre. Lontani dalle burle di Manzoni gli azionisti dimostrano se stessi nelle condizioni più estreme. Fu una delle prime pellicole con il calcio come elemento centrale della trama. "Hitler cercò di inglobare anche le confessioni religiose all'interno del regime." Il mio canto libero Per la prima volta in Italia una lista civica batteva così i partiti nazionali. "La variante ""in rosso"" degli spaghetti alle vongole prevede la polpa di pomodoro." Scrisse soprattutto opere teatrali: commedie, tragedie e drammi storici romantici. Combatté contro Artemide, ma venne sconfitto da lei e Eracle. A quel punto, il tempio crolla. Il manto forestale sta lentamente aumentando a spese dei terreni agricoli. "In lingua italiana l'espressione ""compito autentico"" è sinonimo di ""compito di realtà""." "Inoltre, non era presente un'unica vera capote, ma due unità distinte." Le prestazioni delle ultime varianti sono state significativamente aumentate. Ritorna quindi alla Bor, con cui disputa tre stagioni in serie B da allenatore-giocatore. "I termini ""dato"" e ""informazione"" non sono sinonimi." Vincenzo Cappello era capitano da mar della flotta veneziana. Partecipa senza ottenere successi nelle due stagioni seguenti. Non vi è nulla di retorico, nulla di sentimentalmente romantico in questa raffigurazione. In questo periodo dirige il giornale La voce di Ancona. Successivamente si è alternato fra le leghe minori e la massima lega americana. In questi anni fu anche convocato una volta in Nazionale. La politica cinese si era sempre sviluppata su modello sovietico anche in campo economico. Fu pure ottimo violinista e cantante. Nel corso degli anni ha subito diverse ricostruzioni ed ammodernamenti. È rifugio naturale anche di scoiattoli, conigli e altri animali selvatici. "La città era nota con il nome di ""Arca Caesarea"" al tempo dei Romani." "Per l'hobbystica sono disponibili piccoli compressori trasportabili e bombolette spray." Ha sede a New York, al Lincoln Center of Performing Arts. Sono presenti principalmente nella parte meridionale delle mura. Ha militato per dodici anni nella nazionale finlandese. Il maggiordomo, che aveva sentito il rumore, entra e vede lo specchio rotto. Dei manifestanti, tre sono rimasti feriti. Randy Savage e Scott Norton cercarono di interferire nel match. La femmina è quasi completamente verde, con la parte anteriore del capo rosso-violaceo scuro. Si tratta, da sinistra in alto, di Giovanni Battista, Paolo, Jacopo e Bartolomeo. "Il cantante avrebbe in seguito dichiarato che rispetto a ""White Feathers""." La serie è stata registrata a New York, in Messico e a Miami. Gli articoli vengono esaminati con domande e risposte. Ha conquistato cinque titoli nazionali. Ormai è segregato nella chiesa e sa che di là non può più muoversi. "La chiesa, che poggiava su sei colonne, risaliva al periodo della Rus' di Kiev." Su altri tamburi veniva praticato un foro nella parte inferiore. Mobilitati, con comando a Palermo e base logistica a Taranto. Presente anche nel mar Rosso. A richiesta dei cittadini è stata costruita di una palestra scolastica. Le parti ventrali sono bianche, con una linea di demarcazione netta sui fianchi. "Cessata l'attività agonistica, ha intrapreso quella di agente immobiliare." Al termine della sesta legislatura viene nominato senatore a vita. "È la storia di due donne, di due prostitute, di due ""principesse""." Molte delle decorazioni fatte da Seti I sul lato settentrionale furono comunque mantenute. La posizione rispetto al parlamentarismo, rimaneva dibattuta. La ricchezza della città, descritta da Libanio, è stata dimostrata dagli scavi archeologici. Il periodo tardo del sultanato è documentato nelle fonti coloniali delle Indie Orientali Olandesi. La sua malattia gli ha causato vari problemi medici. Era inoltre il capitano della polizia della Foglia. "Questo è l'ultimo film del regista." "Hitler fu tuttavia obbligato ad aspettare e perdere l'effetto sorpresa della guerra lampo." Tra il secondo ed il terzo tempo le squadre cambieranno campo di gioco. I colori in generale sono vivamente accesi con delicati accordi. Primo di cinque figli, fu seguito da Antonio e Domenica, gemelli, Muzio e Nicola. Ne esistono anche edizioni per smartphone. Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti lavori di restauro. La polizia a Berlino ne vietò la visione ai minori. I negozi esposero i prezzi nella doppia valuta. È possibile formulare una diagnosi anche durante la gravidanza. Nonostante il successo, abbandonò ben presto la medicina per studiare pittura. A partire dalla metà degli anni Novanta la casa editrice attraversa un periodo difficile. Si divide nei quartieri Viene doppiato da Claudio Moneta in sebbene non venga accreditato. Buio e luce Era poetessa e biografa, sebbene nessuna delle sue opere sia sopravvissuta. Perché solo so che sempre sogno con te perché? La posizione della tenuta era particolarmente gradevole: vicina alla città, ma circondata dalla campagna. Appartiene alla Prelatura della Santa Croce e Opus Dei. Appartiene amministrativamente al comune di Riola Sardo. "Poco tempo dopo subisce l'operazione, che ha esito positivo." Musiche composte da Oliver Nelson Diede anche il nome a una mitragliatrice a due canne da lui ideata. "Fortunatamente l'equipaggio non ha subito danneggiamenti." Il pilotaggio è in tutto simile a quello del parapendio da volo libero. Lo stesso Rick, tentando di aiutarla, muore annegato. "Dipinse da quell'anno molti quadri di carattere sacro e popolare." Scrive recensioni di film e loro colonne sonore. Vi venivano raffigurate scene o figure mitologiche o di genere. Raramente si possono manifestare reazioni da ipersensibilità ed in particolare prurito, rash cutaneo, orticaria. "Più piccola è l'apertura, più grande è la dispersione delle onde, a pari distanza." Come primo titolare del servizio fu scelto il fratello del re, Menelao. Inoltre, il margine posteriore del cranio era piuttosto dritto. Non sono certo che mi abbia ascoltato. "In Italia è pubblicata regolarmente dalla rivista ""Linus""." "Si eccita anche nel pronunciare la parola ""cazzo"" per la prima volta." "Il provvedimento stabilisce che la notizia del reato è ""del tutto infondata""." Il desco poteva essere appeso. Entrambe le città stanno pianificando di costruire più sistemi di metropolitana. "Non ancora quindicenne, la sua bellezza attirò l'attenzione di molti uomini." In carriera ha vinto quattro titoli di doppio. Tra difficoltà ed incomprensioni, gelosie e litigi. Venne poi impiegata in Europa e, in piccoli numeri, nel sud-est asiatico. Argento con stella rossa a sedici punte. "I gatti rompono, dove Stan è il conduttore e Meghan è lo ""stage manager""." Uno dei temi trattati è quello della reincarnazione. Dopo essere stato ordinato, parte per gli Stati Uniti. I giocatori devono attaccare, con dei gusci verdi, Pesce Smack che nuota. Nonostante ciò, anche questo album ricevette giudizi positivi da parte della critica. Il titolo è una rappresentazione di un suono di sparo. I manoscritti sopravvissuti sono elencati qui sotto. Il noleggio infatti dà la possibilità di visionare il film, riducendo notevolmente i costi. Un elemento che la caratterizza è il rosario. "Nell'Iliade è uno dei demoni, o spiriti, di Egida e di Zeus." La distribuzione di particelle sarebbe uniforme in termini di numero e peso. Ognuna delle tre navate possiede una porta di ingresso. Le banconote recavano la rappresentazione di monete, a volte in collane di dieci. Se esistono differenti mix possibile per dati componenti, si aggiunge una lettera maiuscola. È una simulazione molto complessa. Anna Dorotea Il confronto viene effettuato da programmi specifici. Tricia Liston La terapia si avvale di antibiotici che porta alla guarigione nella maggioranza dei casi. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Caltanissetta. Inoltre nella valle è presente un rifugio. La coda era corta e arrotondata. Per le finali si decide volta per volta. Si spostò poi in Germania, ove condusse una vita dissoluta in stile bohème. La squadra torna alla vittoria del campionato dopo nove anni di astinenza e sofferenze. Costruì, inoltre, due serre per le piante, alimentate da potenti stufe a vapore. I contingenti erano inizialmente organizzati in quattro brigate multinazionali, divise su base regionale. Il singolo ha visto la collaborazione del rapper statunitense Travis Scott. "Con la maglia nerazzurra colleziona un'ulteriore presenza in Coppa Italia." Muore prematuramente a causa di un infarto. "La modulazione, oltre ad evitare i disturbi, riduce il consumo di energia dell'emettitore." Cariche che mantiene ancora attualmente, con grande senso di partecipazione e di zelo. Successivamente, sempre nella stessa area, avvenne un altro avvistamento di questo animale. La custodia è costruita in modo da essere anti-sporco. Beata Ludovica Albertoni Infine, si riconosce che la somma degli indici è la caratteristica di Eulero. Le indagini portarono alla luce altri particolari poco edificanti di come funzionasse il sistema. Per la sua attività artistica è stato insignito di numerosi riconoscimenti e premi. "Aveva paura che Alessandra, s'egli tardava ancora, lo rifiutasse un'altra volta." Questi ultimi due sono raffigurati come fanciulli. Si alimenta a terra con una dieta che comprende insetti, altri invertebrati e semi. Dal carattere molto allegro, adora i gatti al punto da comportarsi come loro talvolta. "L'accordo è tuttora in vigore." Si suddivide in francone orientale e francone meridionale. Il percorso è prevalentemente pianeggiante e favorevole agli sprinter. Attualmente opera nel settore giovanile del Foggia. L’etimologia del nome è tuttora incerta. È stato il primo fumettista ad esporre alla Reggia di Caserta. Il capoluogo è Mongo. "Le più famose sono ""Capri"" e ""Adorabile""." "In ""Balloon Fight"" si controlla un personaggio legato a due palloncini." Dopo la sconfitta, iniziarono ad espandersi verso il sud dello stato. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti. Pochi mesi dopo morì. Occasionalmente Moore collaborò con altri gruppi anche in veste di chitarrista e tastierista. Complice un infortunio al collo, la società decide di non rinnovargli il contratto. Rispetto al predecessore, la grafica è stata resa lievemente più realistica. "Sopra di essa c'è una stupenda croce in oro con rubini e perle." Così lo Stato veniva in possesso della moneta prima ancora di vendere i beni. Gli inquirenti esclusero il movente politico. "Alla fine dell'anno gli fece visita Germanico, che si trovava in Dalmazia." In sua vece prende le redini della squadra proprio Vincenzo Esposito. La prima parte del tour è stata intrapresa nel Nord America. Trova impiego nei campi automobilistico e aeronautico. "Ai piedi dell'altare si trova la sepoltura del vescovo Sanfelice, fondatore del complesso monumentale." Le missive che vengono intercettate e mostrate in Senato. "L'edificio si presenta rettangolare con due navate con absidi semicircolari." Esiste ancora oggi in varie forme recuperate. Il duo ottiene un notevole successo per tutti gli anni ottanta. La sua reperibilità è molto scarsa. È stato spesso definito il “San Francesco americano”. Il numero degli iscritti è libero ed è consentito usare solo archi storici. "Fu nominato comandante del corpo d'armata di riserva di Parigi, composto unicamente da coscritti." Lo sviluppo è abbastanza ricco, e genera contrasti risolti in modo potente. La versione originale fu pubblicata nei singoli statunitensi. In quel periodo le prove avvenivano su strade aperte alla circolazione. Jacques e Olivia sopraggiungono e catturano Olaf. "In questo stesso anno prese parte al campionato d'Europa in Francia, realizzando una rete." Ma questo Araldo ha un nome: Rick Jones. Anche se qualcuno aveva trovato il modo di barare... In occasione del Gran Premio di Portogallo viene sostituito da María Herrera. Il torrente scende verso sud con pendenza piuttosto accentuata. Era amico di tutti gli animaletti del mare. Due anni dopo infatti il gruppo, dopo alcuni cambiamenti nella formazione, si sciolse. Mise ordine nel sistema di collazione dei benefici e di conseguenza nel fisco pontificio. Dopo una sola stagione si dimette da allenatore del Cassino. "Ha quindi giocato quattro campionati con l'." Il canale fa ricorso a due agenzie di comunicazione, in Messico e in Brasile. Le parti superiori sono bruno-grigiastre, mentre quelle inferiori sono grigie. La farcitura più comune era orzo e kama. "È presente anche il tema principale di ""Super Mario Bros." "Dopo ""Ti è mai successo?" Possono essere presenti anche alcune foglie cauline. "Prima del tramonto, egli misurò l'arco longitudinale che separava la Luna dal Sole." Ha una dieta abbastanza varia nonostante sia quasi completamente carnivora. "Poco distante, a sud-est si trova l'altra piccola isola di Coburg." "Questa specie è diffusa nella parte sud-orientale degli Stati Uniti d'America." "A fine anno torna all'Aberdeen." Aimone di Savoia La diagnosi è una componente importante della procedura di visita di un medico. La confessione della madre fa sì che Dylan rinunci momentaneamente alla sua ricerca. "Paragonata alle grandi moschee di Esfahan o di Istanbul l'aspetto è austero." La regione è composta da ventuno contee. Il lato della chiesa ha una cornice che separa in due la struttura. "È stato anche docente di petrografia presso l'Università di Vienna." Teodosio inviò Anatolio a parlamentare con il grande re. "La novità è invece costituita dall'halma-salto in lungo." "Si rifornivano dello stupefacente dalla 'ndrangheta di Milano." Improvvisamente cambia la vita di Federico. Arrivati a Venezia, impiantarono il primo torchio tipografico in quella città. Casey entra quindi a far parte della famiglia. Nessun punto viene assegnato per una sconfitta. Queste propaggini sono così sottili da essere simili a capelli. La maggior parte delle opere esposte sono di proprietà del comune. Recentemente restaurato essendo utilizzato come sala espositiva e concerti. Le donne costituivano una gran parte di queste società volontarie. L’uniformità stilistica e di composizione fa presumere come esecutori artisti della medesima scuola. Il cartellone degli eventi teatrali e musicali è continuamente aggiornato qui. La composizione è oggi ritenuta uno standard jazz, scritto in Chiave di Fa. In un parco viene trovato il cadavere, completamente nudo, di una ragazza strangolata. Alla fine della stagione, si è esibita a Stars On Ice. Attualmente al suo interno è prevista una mostra, aperta al pubblico ogni giovedì. I testi sono stati scritti in norvegese e antico norreno. Dopo due giorni venne a manifestarsi la gangrena. Esegue regolarmente in duo con il violoncellista Yo-Yo Ma. Fu duramente perseguitato durante la Rivoluzione Culturale e morì in carcere. La poderosa torre campanaria probabilmente è di origine militare. Nel tentativo poi di rimontare posizioni, Alesi finì per speronare Mika Salo, ritirandosi. Il capoluogo di contea è Archer City. Parlano lingue appartenenti alla famiglia mon khmer. Falkenstein venne ampliato a fortezza rinascimentale. "Le ""basi di Lewis"" generalmente sono in grado di formare legami idrogeno." Qureshi ha invece partecipato al concomitante torneo di Båstad. Raramente, durante gli orari di punta, capita che sia questa la stazione capolinea. Il castello è oggi aperto al pubblico. "Il ha vinto il trofeo per la tredicesima volta, battendo in finale l'." Pertanto, mancante di autostima. "Egli disse: ""Odio fare sovraincisioni, perché semplicemente sembra naturale..." Possiede anche delle strutture regionali site in Gliwice e Cracovia. È stata progettata da John Moses Browning. Ugo dona la sua spada come offerta alla Vergine. "Supergirl e J'onn intercettano un convoglio Cadmus, trovando Jeremiah Danvers in uno dei trasporti." Malgrado la prova positiva, la settimana successiva fu McCown ad essere il titolare. Il processo di Leo Frank inizia, presieduto dal giudice Roan. Essi, data la distanza della colonia dalla madrepatria, avevano grande autonomia. Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale Pugliese per la regione Puglia. Sono stati messi in evidenza due pattern fondamentali. "Ha sostenuto anche un provino con l""'Academy"" del Chelsea." Appena entrati nel castello, ci si trova davanti alla biglietteria. In epoca sovietica, si costituirono fattorie collettive. Heinkel, incuriosito, decise così di organizzare un incontro richiedendo la presenza dei suoi ingegneri. "I pochi umani in grado di comprendere il linguaggio dei nativi sono chiamati ""Ambasciatori""." Gli archi relativi alle etichette j e k sono opposti. La terza si trova allo stadio Primo Nebiolo a Torino. Anche alcuni testi dei sarcofagi sono stati scritti in questo modo. Il grande botto Fu anche una raffinata pittrice per conto proprio. A Navelli e nelle città dei dintorni è fiorente anche il turismo. "Dopo l'istituzione della dinastia Ming, il Cancelliere prese nuovamente il comando del Segretariato." Successivamente tali impianti furono spostati e realizzati a Gioia Tauro. La stazione è a breve distanza da Parsons Green. Tale propulsore era gestito da un cambio manuale a quattro marce di origine Porsche. In Italia è raro, è leggermente più comune in Sicilia. Successivamente il brasiliano passò alla Formula Vee. Fu vicario imperiale di Aquileia e parroco di Fiumicello. "Neanche il tempo di accettare la missione che una bomba centra in pieno l'edificio." Tentò infine senza successo di farsi eleggere sindaco della capitale. "Si laureò in medicina all'Università di Palermo dove ebbe come maestro Giovanni Filippo Ingrassia." Alicia attacca il padre, dopo il suo avvertimento a Clark, e ricatta Clark. Questo era valido sia per il primo turno sia per il secondo turno. Tra i possibili impieghi figurano la costruzione di chitarre, bassi elettrici e accessori. Questo particolare sistema di consumo è noto e in uso soprattutto negli Stati Uniti. Il silo ha nominato un nuovo sceriffo. Doyle può finalmente iniziare la sua vendetta nei confronti di Emily. Risulterà vuota a fine elaborazione. "Dopo l'Anschluss, Kaufmann, essendo ebreo, emigrò negli Stati Uniti d'America." Essa ebbe effettivi ma limitati avanzamenti in campo economico. Ha, inoltre, anche suonato in gruppi latin, pop, rock e blues. I progressi della chirurgia maggiore sono dovuti principalmente ai progressi della moderna anestesia. Il film è stato girato interamente a Pittsburgh in Pennsylvania. Doppiato da Massimo Bitossi. "La zona, popolata da innumerevoli specie di uccelli, è adatta al ""birdwatching""." Si è ritirato dopo due stagioni in club delle divisioni inferiori spagnole. Dopo pochi giorni viene annunciato che Speed sarà sostituito immediatamente dal tedesco Sebastian Vettel. "Vi sono insospettabili ramificazioni anche all'interno della Polizia." "Attualmente il paese è diviso in quattro rioni: ""Centro storico"", ""Croci"", ""Parte"", ""San Nicola""." "L'etichetta è gestita da Chris Hartley e da Jason DeMarco." Vi erano inoltre più di dieci scuole in città. Le avvisaglie della crisi di Suez erano già presenti in questa situazione. "La presenza ribelle nell'area è profondamente radicata." Morì a Bologna nello stesso mese. La terra vive nel panico. È inserito nel circuito del Teatro Pubblico Pugliese. Ha due figlie, Elizabeth e Mary. Gherardo Rangoni Tuttavia, è stato criticato per aver tentato di coprire i misfatti della famiglia reale. Ogni paese possedette una distinta filosofia politica. "L'iniziativa si diffonde in pochi anni nel resto del Lombardo-Veneto, in." "È nata a Spokane negli Stati Uniti d'America." Oltre al Palio di Siena, ha disputato in carriera ventisette corse, vincendo sei volte. Le operazioni di voto si svolsero nella piena tranquillità. "Fu concepito come antagonista radicale al quotidiano di destra ""Morning Chronicle""." "Ma Cotton scoprirà presto che liberare Cassiopea è soltanto l'inizio." "In più di una occasione intervenne Gabriele D'Annunzio per cercare di ricomporre la crisi." Le pietre del palazzo sono servite per costruire la cattedrale. Esistono varietà con ripieni diversi. "Gurdjieff enfatizzò l'idea che il cercatore deve condurre la sua propria ricerca." Il Catalogue of Life non elenca alcuna sottospecie. I monaci tornano come fantasmi, e iniziano a perseguitare gli esploratori. "Venne così nominato un ""comitato ristretto"" incaricato di svolgere audizioni sulla questione." Molte delle sue composizioni sono contenute nel Mulliner Book. Gli esemplari sono stati rinvenuti in gran parte della Nuova Zelanda e in Tasmania. Osamu Maeda Nel film, Merrick viene rapito e portato in Belgio. Ramsey si è esibito nella iconica canzone No. Umberto Segre è suo fratello minore. "Attraverso l'influenza di Giovanni Fattori entrò nella scia dei Macchiaioli." "Si tratta del cinquantesimo disco appartenente alla serie ""Buckethead Pikes""." "Gallagher lo ha definito ""il pezzo più alla Oasis dell'album""." "Malgrado queste vicissitudini, l'azienda è sempre stata chiamata informalmente “Hughes Helicopters”." "Ma qualcosa di ancora più drammatico accade: un’""incursione""." "Essi costituirono così la legge costituzionale dell'Unione." È sepolto nel Castello di Hohenzollern. Coevo è il pulpito intarsiato. Fu uno dei presentatori del ventiduesimo Blues Music Award annuale in maggio. Grande merito ad Herschel ma certamente anche ai due francesi. Furono rapidamente integrati nei ranghi del nuovo editore. "Terminata l'edizione delle Luci, essa ricevette la sua ubicazione attuale." Drouot si sentì in dovere di rifiutare. Come giurista, il Comune felsineo gli chiese diverse consulenze. Durante gli ultimi anni lavorò su nuove edizioni delle sue opere precedenti. "L'edificio è ora sede universitaria." Vi sono inoltre ricchi giacimenti di talco. "La corrente elettrica genera un campo elettromagnetico di Biot-Savart all'esterno del conduttore." Hill House Arturo impressionò positivamente molti canadesi. Oramai frastornato e avvilito dalla partenza di Cecilia, Dino cerca compagnia con una prostituta. Successivamente, presero di mira la parte meridionale e poi le parti orientali delle difese. La parte posteriore era snella, rivestita di cuticola e posta a livello del dorso. Fa parte della collezione della Fondazione Cavallini-Sgarbi, situata a Ferrara. "L'intero gruppo di militanti fu arrestato ed espulso a vita dal Paese." Nimrod Levi Conta numerose partecipazioni nella sezione femminile del Campionato europeo a squadre per club. A: Ala. Tanner chiede a Fawcett se questo corrisponde alla verità. Il territorio è pianeggiante e in parte ondulato. "I mammiferi possiedono solo quest'ultima, mentre i tipici rettili possiedono la prima." Fa parte della conca del Río Negro. "Fu comunque una novità l'utilizzo di questo tipo di copertura per un edificio templare." "Faraday non aveva però un'idea chiara sulla natura di queste particelle." Numerosi sono i componenti di carrozzeria della cabina che provengono dal Fiat Daily. Produce merendine e biscotti, ed è di proprietà della Barilla. Altri, basati su cronisti tardivi, presumono che fu sepolto nel monastero benedettino di Lubin. Premesse di questa corrente sono già ravvisabili nel periodo della Riforma protestante. "Fa parte dell'area metropolitana di Lexington-Fayette." Dopo il suo rifiuto, Almerico cominciò ad essere minacciato. Nei decenni successivi, seguirono numerosi passaggi di proprietà. Dal loro matrimonio sono nati quattro figli. Il pendente non è mai stato ritrovato. Gli arrangiamenti sono curati da Ruggero Cini. Il nome commemora il naturalista estone Karl Ernst von Baer. Il gioco è in inglese. Rinaldo, dal primo matrimonio con Ermengarda, non ebbe discendenza. È situata nel nord-est della Repubblica Ceca. I suoi resti furono recuperati in seguito dal fratello e successore Oswiu. Il videogioco è stato sviluppato dalla Koei e pubblicato dalla Namco Bandai. Questo album incontrò grande accoglienza di pubblico e di critica. "Gli al-Sawahirah provengono dall'Hejaz e hanno raggiunto la Palestina attraverso al-Karak." "Le larve di ""Y. padella"" sono all'inizio giallo-verdi, poi, maturando, diventano giallo-grigie." È sepolto presso il duomo vecchio di Brescia. Il nome di Gaston Bell appare anche in alcuni spettacoli di Broadway. Alla direzione della sezione va il Aldo Bruno. Secondo il Codice di Diritto Canonico, cann. Da quel momento Auchan diventa il supermercato preferito dai consumatori di Roubaix. In precedenza la moneta scozzese dello stesso valore era detta turner. Fu un sacerdote cristiano, che contribuì alla evangelizzazione del Pitti nel nord-ovest della Scozia. "Su quest'ultimo, anzi, essa è mitigata dalla vicinanza della corrente fredda delle Canarie." Questo comune è attraversato dal fiume Suceava che prende il nome dalla provincia Suceava. "Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti all'estero." Sono inoltre presenti delle scure estroflessioni in corrispondenza delle macchie nere. Il brano figura il featuring del rapper The-Dream. Lavora anche come produttore discografico, specializzato nel genere gospel. Le tre comunità da questo momento condividono lo stesso bilancio. È stato successivamente pubblicato anche per iPod, Windows, N-Gage e Wii. "Tutte le persone presenti nell'Oshona chiedono aiuto al capitano Riley." È inoltre servita dai treni regionali della relazione Lecco-Bergamo. "Noti come ""Patria"", il termine utilizzato quando si salutano a vicenda." Come cittadino polacco, Grosser non era protetto contro le restrizioni anti-immigrazione in Francia. Questi canali permettevano la coltivazione domestica delle piante tramite un sistema di irrigazione. "Ha collaborato alle serie a fumetti L'insonne, The Secret, Jonathan Steele e Dampyr." Di lavoro fa la hostess di linea. Il disco è il più breve mai realizzato dal gruppo. Khalid Al-Muwallid La cheerleader Jennifer Check è una delle ragazze più belle e ammirate della scuola. "Costituiscono così un'armoniosa macchina da pesca necessaria per sfamare ambedue i popoli." Si ritrova a guardarlo da diverse angolazioni e in situazioni differenti. "In Italia, Emilio Betti è stato uno dei maggiori rappresentanti dell'ermeneutica giuridica." A questo successo segue la vittoria della Supercoppa di Lega. Le coste sono irregolari, con molte insenature alternate a piccoli promontori. "Il duo è stato poi riconfermato anche nell'anno successivo, sempre nel periodo ottobre-dicembre." Ruggero è un benzinaio, un dongiovanni. Forse ti hanno allevato nella convinzione che le donne non hanno anima. Nel passato torba, ghiaia e carbone venivano estratti in Limburgo. Ryan Gage "Secondo il libro di Watson ""Will You Die For Me?" Egli pubblicò solo quattro volumi della sua opera prima di morire. Al suo posto nel gruppo entrò il tastierista Chris Groove. Ricevette la prima formazione artistica dal padre, come i fratelli. Fontanella è gemellata con il borgo tedesco di Valley, in Baviera. Dopo il ritiro Paul scrive come esperto di rugby per Fox Sports. Generalmente il riff viene usato soprattutto per dare più musicalità ad un testo. Il composto risulta più denso, e di conseguenza anche più pesante. Ovviamente, Dolores non ha avvelenato niente. Sono stati osservati combattimenti tra singoli individui. Questo poneva il Partito Unitario in conflitto con i difensori del federalismo. Ciò rendeva la macchina molto appetibile per applicazioni tecniche ed industriali. "Le diciassette ""vz." Infine, dopo essersi ricongiunta con Lyle, Libby si lascia andare in un pianto liberatorio. Nello stesso anno ha la sua prima collaborazione con Jim Sheridan. "Con questo film ha vinto il Méliès d'argento." "L'album di debutto, intitolato ""Total"", vince il disco di platino." Così fanno, non con poche difficoltà, ma con magri guadagni. Fu vinta dal Santos di Pelé. Non vince nessuna tappa, pur ottenendo per ben tre volte il terzo posto. Valerie Still Un accesso laterale con due colonne porta al piccolo sagrato posto davanti alla chiesa. Era amico di Angelo de Gubernatis. Si tratta di una specie a diffusione paleartica. "È stato l'unico sceneggiatore italiano ad aver collaborato con il regista Stanley Kubrick." Horemheb è sconvolto, ma non riesce a convincere il re a desistere. Con la crisi patita dalla squadra a metà torneo, anche le sue prestazioni calano. Il fuoco, in cerchi di contenimento di pietre, è largamente utilizzato. Da ciò il frutto maturo viene stretto dalle spighette. A destra invece trova spazio la barchessa, con i tradizionali archi a tutto sesto. Questo disco dei Joy Division è una compilation dei precedenti brani. In questo periodo ha conosciuto Sarah Harding, iniziando con lei una relazione. Il sincrotrone invece di essere smantellato viene riciclato come sorgente di luce di sincrotrone. Effettivamente nella chiesa erano conservati innumerevoli reliquie e vi erano sepolti molti santi martiri. "L'uso di oggetti oltre alle mani nude è nocivo e illegale." La Zingara. È sede universitaria e vescovile. Al termine del video, afferma di essersi divertita prima di andarsene. "Venne nuovamente selezionato per prender parte alla ""Grande boucle"" che riuscì a concludere." Brandon e Steve riescono ad arrivare in finale al torneo di flag football. Inoltre se siete su un veicolo saranno frequenti i posti di blocco. Rappresentò la parte principale della Controriforma in Austria, Stiria, Boemia, e Moravia. "In basso è recata la scritta: ""Dom." Negli spareggi è stato eliminato in semifinale dalla Dinamo Tbilisi. Decio unì alla profonda fede cattolica un forte interesse per la politica. Ha mantenuto la stessa posizione per tre settimane prima di calare al terzo posto. Nonostante tutto, diverse riviste e siti web americani hanno pubblicato recensioni del film. "È anche strano che siamo sedute qui a parlarne""." Il pubblico sportivo sloveno e italiano era entusiasta. "La funivia è stata la più lunga d'Europa nel momento della sua costruzione." Dylan stesso riconosce di essere stato influenzato da Kerouac. Il sound della Hamasaki si arricchisce di influenze rock e trip-hop. Theo e Johanna ebbero un figlio, Vincent Willem, e Johanna ebbe quattro nipoti. Von Dutch visse come un artista di strada. "Autobiografia di un ebreo""." Le principesse incluse sono Biancaneve, Cenerentola, Ariel e Jasmine. Immediatamente ha creato un sindacato rivoluzionario dei metalmeccanici. Dopo la quarta versione viene invece implementata una politica di sicurezza molto più restrittiva. "A tutt'oggi il disco ha raggiunto la vetta del milione di copie." "Davis ha assistito all'orchestrazione delle opere sinfoniche di Paul McCartney." Le sospensioni anteriori e posteriori erano del tipo a barre di torsione. "In epoca alto-medievale l'area delle terme divenne zona di sepoltura." Ha riposato durante la seconda giornata del campionato. I provini erano principalmente dedicati a danzatori, acrobati, cantanti e musicisti. La chiesa conserva un pregevole interno ricco di decorazioni e festoni. Se un giocatore non è in grado di muovere, salta il turno. Ha scritto molte composizioni durante questo periodo. "E che è peraltro l'unico motivo per cui viene ancora ricordato." Questo avviene poiché il sistema è conservativo. Michal Nguyễn Nassau-Weilburg rimase neutrale, ma subì comunque dal passaggio delle truppe. "Successivamente ha firmato un contratto con l'etichetta indipendente di Brighton Tru Thoughts." Chiamato a sostituire il Coburgo, condusse le truppe austriache ordinatamente oltre il Reno. "La nazione vincente aveva il diritto di organizzare l'edizione seguente." "Dopo due anni di lavoro nasce ""Kilometri""." "Il clima è caldo in tutto l'arco dell'anno, con scarsa escursione termica." La regione corrisponde alle attuali regioni di Banská Bystrica e di Žilina. Per venti anni dipinse scene religiose, ritratti e nature morte. Molti furti negli anni settanta e ottanta hanno depredato la chiesa di arredi sacri. Luigi Gatti A Wimbledon raggiunge i quarti di finale dove viene sconfitta da Sabine Lisicki. "Qui di seguito viene riportato l'elenco completo dei comuni boliviani, suddivisi per dipartimento." Come il padre appoggiò la causa dei plebei contro i patrizi. Chiesa di San Felice La fattoria della famiglia rischia di essere distrutta da un uragano. "Sfortunatamente, l'ultima carica viene posizionata in modo errato rendendo vano questo tentativo." Ciò al fine di creare e cercare condizioni di lavoro adeguati anche per loro. La serie mostra gli addestramenti delle migliori forze militari. Tollera posizioni esposte, umide, rocciose, ombreggiate e ventose, mentre non tollera il gelo. Gli scontri distrussero molti beni di privati. Con questa nave effettuò la scorta ad un convoglio da Nantes a Brest. Si ritiene che il colpevole sia Umberto Valenti, un suo rivale. Nulla era più come prima e non lo sarebbe stato mai più! "L'interno è un piccolo gioiello barocco, nel quale si conservano numerose opere d'arte." Ouled Brahim La maggior parte dei feud rimasero irrisolti e proseguirono in futuro. Personaggio la cui verve o la cui gravità non smentisce mai: il Clown. Costituì una coalizione con varie altre tribù della regione. "Chiuse la carriera tra i dilettanti nello Scunthorpe, nel Telford e nell'Hednesford." "Protagonista è l'attore inglese Patrick Stewart nel ruolo di Ebenezer Scrooge." In seguito iniziò la ricerca del regista. La competizione tra le due versioni di Unix fu nota come Unix wars. Come insegnante fu autore di parecchi libri di testo, in uso nelle scuole cattoliche. Hotter than Hell Erano inoltre disponibili alcune maschere antigas, elmetti ed equipaggiamenti da difesa. Koch Media ha uffici in Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Svizzera, Italia e Stati Uniti. Genetic World Il partito si colloca tra il Centro e il Centro-destra dello spettro politico. La sua carriera di attore Iniziò con piccole parti in teatro a Broadway. Testi e musiche dei Rammstein Sono aperte a uditori e cultori della materia. "Di questo episodio raccontato dal figlio non c'è nessuna prova." Gli ultimi anni della vita li trascorse al soldo del duca Filippo Maria Visconti. Per esigenze di culto alcune reliquie sono state portate nelle chiese dedicate al Santo. Pro Bowler Al suo ritorno venne promosso a tenente generale. Servendosi del figlio, Mr. Lane, ma nei mesi successivi rifiutarono ogni invito a recarsi a Washington. Comunque la formula biplana incominciava a mostrare tutta la sua obsolescenza tecnologica. Monte Castelo Diretti da Bowles, gli Eagles ebbero la nona miglior difesa sulle corse. In passato era utilizzato per la benedizione del calice e della patena. Egli fu un vice premier leale per Menzies. Esso è un petardo di piccole dimensioni contenente poca materia attiva. È il disco che avvicina il cantante ad un pubblico più ampio. Precedentemente aveva ottenuto quattro piazzamenti in eventi locali in California. "È l'unico villaggio incorporato nello stato del Dakota del Sud." Le foglie danno il nome alla specie, essendo appuntite e dure. È un formaggio a base di latte crudo e intero di vacca. "Secondo le grammatiche scolastiche, risponde alle domande ""Insieme a chi?" "Dan Halen mette fuori legge l'immagine della bandiera confederata e questo fa arrabbiare Early." Nei forum e nelle mailing-list le discussioni sono racchiuse in thread. Fu la quattordicesima partecipazione di questo paese alle Olimpiadi estive. Poi posò la statua accanto a Zeus e la onorò. La presenza di stamperie nello Stato Pontificio contribuì alla loro diffusione. Vive sulle pareti rocciose, in prossimità delle cascate. "Lo spirito è quello di Cleo, dea dell'amore, risvegliatosi durante una spedizione archeologica." "Seguendo questa ipotesi, dunque, ""Alfeo"" non sarebbe il nome di battesimo del guerriero." Le abitazioni mantennero carattere rurale fino alla metà del Novecento. Ha recitato soprattutto nel cinema francese ed italiano. Il suo corpo fu scoperto quattro giorni dopo. La sede si trova a Manhattan, proprio vicino a Madison Square Garden. Ogni linea è contraddistinta da un numero di identificazione. Le sospensioni non erano indipendenti ed erano formate da balestre semiellittiche sulle quattro ruote. Suo padre è scozzese e sua madre ha origini scozzesi, irlandesi e francesi. "Nella medesima stagione gli ""Hammers"" ottengono la tanto sperata promozione in First Division." Si estende in direzione nord-sud coprendo tutto il lato occidentale del golfo di Davao. Questa edizione della coppa vide la vittoria finale del Basilea. Il risultato viene modificato da una media mobile esponenziale. "Le loro espressioni di pianto sono tra le più convincenti dell'arte italiana del Quattrocento." Se una singolarità possa mai avvenire, è materia di discussione. In caso di pari merito vennero disputate partite di spareggio. Solo la città di Varanasi sopravviverà alla distruzione, manifestandosi come pura luce. Alcune coorti di Batavi furono anche inviate in Britannia. Fu un re di Creta. Ha un becco piccolo ma robusto rosso-arancio. Il suo posto venne assegnato al canonico Mignon. "L'attore risiede a Londra." Volle che il periodico diocesano Il Risveglio tornasse ad una cadenza settimanale. In altre parole, Enishi non ha un vero e proprio modello. "Sta lavorando al seguito del ""Il diario di Miriam""." Charlie, Hank e Karen vanno a trovare Marcy al centro di disintossicazione. A questa categoria appartengono quelle mobile dotate di una grande capacità di difesa. Proprio mentre Satana si disintegra arriva il signor Young, il padre terreno di Adam. Abitava a palazzo Castellani, accanto a Fontana di Trevi. Le parti inferiori sono bianco-grigiastre. "La soluzione si ottiene tramite l'eliminazione di Gauss e il pivot degli elementi." Le due ali ospitano le cucine, le stalle e i magazzini. Ma i tempi si fanno più difficili. È dotato di due motori turboelica e viene impiegato nelle rotte regionali. Il Casale Bonito è una rappresentativa della città di Casal di Principe. Oggi solo il campo di gioco del club usa il nome Cardiff Arms Park. Le arie raggiungono un intenso patetismo, che si risolvono in festosi cori finali. Il risultato che si vuole provare è il seguente. I versi possono essere raggruppati in strofe. Manuela Ferreira Leite Una cornice raccorda gli archi e si prolunga anche sui pilastri laterali. Da allora, egli continuò imparando a suonare entrambi gli strumenti. "L'album è dedicato a Euronymous." "Due ""Acrocanthosaurus"" osservano la lite e ne approfittano per attaccare gli ""Utahraptor""." Nella sua scelta hanno inciso anche le sue origini kosovari. La stabilità degli anioni continua a crescere continuando nel periodo. Dal Piceno si diresse verso Roma, saccheggiando tutte le città lungo il tragitto. Anche a Bassora la situazione era volta definitivamente a favore dei britannici. Ricoprì cariche pubbliche a Voghera e presiedette la locale sezione del Movimento Federalista Europeo. Il ritratto è ufficiale. I villaggi delle pianure invece hanno una pianta più radiale. I due gareggiarono su una Mitsubishi Pajero e ottennero il sessantacinquesimo posto. Soltanto i bramini ne possono mangiare la carne. In alcuni casi si costruisce per motivi sperimentali un esemplare unico. Il disegno varia a seconda della tribù di appartenenza o al sottogruppo etnico. Durante quello stesso anno fu anche primo ministro e ministro delle finanze. "Riuscì a raggiungere l'Inghilterra solo dopo aver estinto alcuni debiti." "I commenti diretti riguardo al governo erano quasi inesistenti""." Le prime tre teste di serie hanno ricevuto un bye per il secondo turno. Dalla ex moglie Ann Harrison Richie ha avuto tre figli. Ha poi lasciato il lavoro per dedicarsi meglio alla scrittura. Secondo le intenzioni degli autori si tratta del primo film di una trilogia. Arco di San Lazzaro "Qui O apprende tutti i segreti dell'arte d'amore e della sottomissione volontaria." Il dramma medievale ha diverse manifestazioni e correnti. In ogni caso, la notazione indica che una nota deve ricevere enfasi. Alcune piattaforme speciali servono a rifornirsi di carburante. Oscar Mason La cinta muraria, ampliata a più riprese, viene realizzata tramite blocchi di arenaria squadrata. "Per il resto, l'area apparteneva ai vescovi di Treviso." Il giorno dopo tornò in classe per il compito di greco. Il figlio primogenito avrebbe ereditato dal nonno il titolo di capo. Rodrigo Souza Silva "In quel momento Sof'ja Perovskaja ebbe un momento di debolezza." Where Did All the Love Go? Un uomo salva una ragazza costretta a posare in uno spettacolo vestita da sirena. Céline Dion ha spesso interpretato il brano dal vivo. Ciò è facilmente dimostrabile calcolando il minimo della superficie di un cilindro. Il singolo è prodotto da Big Fish e Daniele Vit. Jo-Wilfried Tsonga era il campione uscente, ma ha perso in semifinale contro Viktor Troicki. Lateralmente sono in vista le arcate ricostruite della chiesa. Francesco Franceschini "Inoltre l'insieme delle formule logicamente valide in una logica del second'ordine non è numerabile." Sulla cima sorge un pilone votivo sormontato da una piccola croce di vetta. Royce, allora, progetta di sposare Amy, una signora del bel mondo. Il film è stato accolto in maniera molto negativa dalla critica. Si fece grande uso di contrazioni ed abbreviazioni, quasi tentando di risparmiare spazio. "Fu uno dei più venduti in Francia in quell'anno." In alcuni individui sono presenti macchie grigio-argentate sul capo, sul dorso e sulle gambe. La molecola ha due atomi di carbonio asimmetrici. In origine la Fortezza Nuova rappresentava il baluardo più settentrionale della città di Livorno. Agli abitanti è permesso di far ritorno. Liz ha seguito le orme dei genitori facendo carriera in politica. Si nutre principalmente di alghe, piccoli crostacei anfipodi, lombrichi e insetti. Il regista era allievo di Alfred Hitchcock. Valter Scavolini lega il suo nome anche al mondo della pallacanestro italiana. Fino alla morte si dedicò esclusivamente alla composizione di musica sacra. Le rotte statiche sono le rotte configurate manualmente da un amministratore di rete. I Lanzichenecchi calarono in Italia attraverso la Valle Sabbia ed il lago di Garda. "È membro dell'Ordine dell'Impero Britannico." "Deriva dal latino e significa ""asia del sud""." Aveva capelli lunghi e bruni, occhi grigi ed una pelle molto liscia. Il progetto di van Gogh, ora, è ben chiaro. Pubblicate a Parigi. Si tratta di un gigante mitico, celebre per la potenza della sua scienza magica. "La sua serie ""Qual è l'Amore?" "Il lato comico dell'opera emerse dalla duplicità della finzione." Un gioco popolare per questo gruppo di età fu il Cubo di Rubik. In quegli anni Gentile non ha ancora sviluppato il proprio sistema filosofico. La vita di Charlie Brown continua senza troppi cambiamenti, nonostante i vari tentativi. Il fabbricato viaggiatori è un edificio a due piani in classico stile ferroviario. Due mesi dopo fu ancora arrestata durante uno sciopero di minatori del Colorado. Stan non uccise Jeff, ma decise di uccidere Bullock perché aveva offeso sua figlia. La vittoria vale due punti ed è previsto il pareggio, che vale un punto. Sono presenti due anelli scuri intorno agli occhi. Gli Stati Uniti rifiutarono qualsiasi tipo di accordo. Geremia viene in seguito raggiunto da una proposta molto allettante. Aveva una fusoliera con motore a razzo a combustibile solido sui lati. "È stata vinta dall' contro il Southampton." Nella parte successiva del video la Lennox è impegnata in una sessione di foto. La popolazione ha così visto scomparire il maggior centro di impiego della zona. I Sovietici non accettarono tale verdetto che ritennero influenzato dalla propaganda nazista. Nella stazione non risultano interscambi tra gli autobus. Ha scritto diversi saggi e articoli per riviste, settimanali e quotidiani di vario genere. Back Roads "L'unica eccezione si trova appena all'esterno del bordo di sud-sud-ovest." "A risolvere il mistero è un'intelligente vecchietta di St. Mary Mead, Miss Marple." "Questi fiumi sono i luoghi di ritrovo dell'ippopotamo e del coccodrillo." Lo scopo è guadagnare il più possibile compiendo una serie di furti con scasso. Di qui il rifugio è raggiungibile in circa due ore di camminata. "Storia e critica di una dottrina""; l'anno seguente divenne preside della Facoltà di Giurisprudenza." Conclude la sua prima stagione con due presenze in campionato. Il capofamiglia, Stefano, si era invece rifugiato presso il duca di Toscana. Gary Ervin "Nello stesso anno si è unito al cast del musical ""Hunky Dory""." Fu conferito come titolo dinastico ad Aimone di Savoia-Aosta. Non si sa se Ippia abbia preso parte alla battaglia di Maratona. Gli ambienti di ricerca sarebbero stati quelli identificati dal Mars Science Laboratory. Il borough si trova nella parte meridionale dello Stato. Infatti, per sua volontà, nacquero numerose fondazioni a scopo benefico. Rientrato a Feltre è arrestato per delazione di traditori e subisce il carcere tedesco. "Indagando, scopre che quest'ultimo era un suo amico di infanzia." Tutte le tracce sono di Keith Jarrett, eccetto dove indicato. "Durante l'incontro con Bombshell, Rose fu accusata di essere l'ultima traditrice, lavorando per Deathstroke." Lo stabilimento, già in passato, aveva avuto impieghi legati alla tutela del patrimonio culturale. "Quest'ultima caratteristica la rende particolarmente adatta alla costruzione delle stufe in maiolica." Ottenuto dei rinforzi, Ardaburio entrò nella Mesopotamia sasanide. Visto il basso numero di iscritte, solo quattordici, si disputa direttamente la finale. La conseguenza fu diversa. Nelle successive edizioni del filmato il numero venne oscurato. In seguito formò una propria troupe che divenne famosa in tutta Europa. Ha simpatia per i macchiaioli, per la pittura luministica. Le parti ventrali sono marroni. Guerrero è il figlio di Vladimir Sr., membro della National Baseball Hall of Fame. "Poco dopo la pubblicazione dell'album, Beni parte per il suo primo tour da solista." Il suo corpo viene ritrovato dalla ficcanaso del quartiere, Martha Huber. Dipinse anche nature morte e scene di genere. Le zone nude sono nerastre, così come gli occhi. "Su Match Music il video conquistò il titolo di ""High Rotation""." Il sito del castello era già occupato in età romana da un accampamento fortificato. Coloro il cui governo era inferiore ad un anno venivano ignorati. Carasso uccise accidentalmente il fratello Comete. "Nel torneo finale di Videogame i tre bambini finalisti giocano a ""Super Mario Bros." La donna lo invita a uscire e finiscono a letto. Si addormenta stringendo il quaderno a sè. Purtroppo in quella partita commise parecchi errori nel ruolo di long snapper. "The Lawyer's Secret" Oltre al sacerdote, accorsero anche altre persone, fra cui insegnanti della missione e indigeni. Ha un prezzo elevato, nonostante la taglia. Nel continente asiatico, in particolare in Cina, viene consumato principalmente per colazione. "Nella baia si trovano due piccole isole: l'Isola di St. Michael e l'Isola Stuart." "La stima delle dimensioni dell'isola preistorica sono state a lungo dibattute." Geological Survey of South Africa Bulletin no. Le sue opere sono state tradotte in svariate lingue. Tradizionalmente gli appartenenti alla famiglia provengono dalle Lowlands scozzesi occidentali. In programma quattro gare. Questo animale è noto per resti incompleti, sufficienti tuttavia a permetterne una ricostruzione. "In Francia fu distribuito con il titolo ""La Fille d'Arizona""." "Ad un analogo accorgimento ricorsivo fa riferimento il cosiddetto ""effetto Droste""." Eventualmente poteva anche fare da seconda punta. "L'Olimpiade si svolse in un clima di generale armonia e senza grandi contestazioni." "Per questo vennero arruolati alcuni musicisti del ""Sounds Inc." Un oggetto pertanto che possiede questa qualità si dice invisibile. Si moltiplica naturalmente per seme, per talea dei polloni. In totale novanta numeri. La vettura è più lunga con una maggiore dimensione nella parte posteriore. I maschi adulti sono verdi scuri con striature violacee sulla testa. In questa versione sono presenti inoltre alcuni minigiochi. Ripetè sommessamente, come interrogando sé stesso, – Che cosa faremo ora? Lui e la sua ragazza possono così finalmente progettare il loro matrimonio. Una frattura acuta causa dolore intenso alla schiena. Il programma non prevedeva le prove multiple. Gli annulli possono essere sia su busta che su cartolina. Tra i suoi pazienti più affezionati ha anche il signor Burns. A temperatura ambiente è una polvere cristallina bianca solubile in acqua, dal sapore zuccherino. I sovrani che furono incoronati Imperatori dei Romani sono evidenziati. I digestive sono solitamente consumati insieme a caffè o tè. Il tribunale, per lo meno, deve avere la giurisdizione per applicare la legge. La raccolta ebbe varie edizioni. "Giuseppe Parini gli dedicò ""In morte di Domenico Balestrieri""." Maurice Carter Viene installato un orologio comunale sulla facciate Sud della torre campanaria. È stato inoltre assessore alla Comunità montana della zona marmifera apuo-versiliese. Gli storici attribuiscono questo doppio malfunzionamento delle armi alle condizioni climatiche particolarmente umide. Il disco comprende un inserto multimediale. Devin per primo ha iniziato a fare video con le acrobazie sullo snowboard. La grafia del manoscritto è di Carl Philipp Emanuel Bach, figlio di Johann Sebastian. Il carapace è moderatamente bombato, con una banda scura laterale. È stato candidato al National Book Award per la saggistica. "Insieme ai suoi compagni affronta l'esercito degli Zetsu bianchi." Seguono una serie di film in cui è impegnato come protagonista e coprotagonista. Elisabeth Micheler-Jones "Gli chiede un'intervista, ma intravedendo il suo volto, la ragazza si limita ad osservarlo." Lo ammettono innanzitutto gli avverbi di luogo e di tempo. Rimaneggiata e restaurata nel corso degli anni, presenta un aspetto signorile. "Harrison fece ristrutturare la chitarra e la usò per la copertina dell'album." La serie Good Witch si svolge nella città fittizia di Middleton. A sponsorizzare il progetto furono influenti industriali e altri investitori. "Ekaterina Aleksandrovna Vasil'eva" Avendo vinto una partita per parte, il Barcellona e il Betis disputarono uno spareggio. Al Planet Clark conosce la sostituta di Lois, nonché sua nuova partner, Cat Grant. Allenatore: Red Auerbach "In un episodio di ""Who Do You Think You Are?" Ma allo stesso tempo è altamente instabile. "Da esso vennero inoltre estratti ""Cambierà"" e ""La notte""." Completamente privo di controlli. Carlos è il fratello maggiore di Hélio Gracie. E così si impossessò del trono. "Il brano ""Alla pari"" affronta il tema della parità tra i sessi." La futura sposa si infuria e annulla le nozze. Orsini fu portato subito a Firenze per rimanere sotto il controllo mediceo. Quello stesso anno imparò a suonare il violino, che suonava nel gruppo. Esistevano diversi tipi di tambo. "L'eta apparente di Morte varia leggermente." In seguito la sua attività in questo senso fu sempre più intensa. La maschera della vita atterra su Bara Magna. Esiste solo storicamente. Esaminano e curano le malattie. Il tutto naturalmente corredato da un punto di vista neutrale. "Chi ha ucciso l'auto elettrica?" Tutti gli itinerari sono alpinistici. "È stata anche interprete di alcuni fotoromanzi sul settimanale ""Grand Hotel""." La vegetazione è ricca e molto varia. "Parallelamente all'attività politica fu capocomico ed amministratore della Drammatica Compagnia Parmense." "Studiò inoltre astronomia e medicina all'Università di Strasburgo." Nella scuola non è possibile portare denaro e telefoni cellulari. Vincent Zhou ha partecipato alle Olimpiadi di ottenendo il sesto posto nel singolo maschile. La fobia del marcio e la pulsione a torturare ed uccidere è troppo forte. Gli assalitori furono respinti però fino alla riva, sotto una pioggia di frecce. La torre esistente è invece a base quadrata con mura merlate sulla terrazza. La fermata dispone di un solo binario passante servito da una banchina. Ramona Balthasar Trasmette videoclip a rotazione in senza alcuna interruzione pubblicitaria. La colonna sonora include due sue canzoni inedite. "La facciata con portale e tettoia conserva l'aspetto dell'edificio originale." Tali variazioni vengono trasmesse e documentate da una centralina collegata ad un comune computer. The Andromeda Strain Gli animali antartici sono adattati per ridurre la perdita di calore. Le sue coste sono rocciose e frastagliate tranne per brevi tratti. Bussano alla casa di Musolino, ma non lo trovano, perché è scappato. La vecchia chiesetta non è stata demolita, ma si trova dietro la rotonda. Judy sembra da parte sua molto affezionata al suocero. Carlo si nasconde nella stanza che era la sua cella. I personaggi del giocatore non sono protetti dai nemici da un colpo reattivo. Pochi mesi dopo la Casa chiuse i battenti. Prese parte alla gara di fioretto dove fu eliminato al primo turno. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Le avventure di Charlie Chan""." "La principale fonte di sviluppo economico di Larissa è l'agricoltura." La trazione è elettrica a a corrente continua. Attualmente aderisce a Proposta Repubblicana. Da allora la canzone è stata registrata da decine di artisti. "Una quarta è ""Rossana"", nella quale Vanni è però solo interprete." Il gruppo non ha mai partecipato ad alcuna tournée. Da segnalare un prezioso crocifisso conservato in archivio. "Un'ora di live che unisce una volta ancora tutto il popolo nomade." Indossa stivali di colore arancione, orecchie e coda da gatto. Quadroni sovrastano gli scranni del coro. Entrambi i figli hanno svolto, nella città di Pescara, attività di avvocato. Il suo strumento principale è una fotocamera a media apertura. I resti umani rinvenuti mostrano un alto tasso di mortalità infantile. "L'Aris Salonicco fu penalizzato di tre punti." Infatti il luogo si chiama inizialmente Figline o Castello di Figline. Proseguendo verso sud, attraverso la Valchiavenna, si giunge al Lago di Como. "In passato apparteneva all'ordine dei Troni, a cui spera un giorno di tornare." Il palazzo e caratterizzato dalla facciata a scarpata e dalle torri angolari. Passa qualche tempo e arrivano le vacanze. La maggior parte di questo circuito era nella parte posteriore della caldaia. "Anche il film ""Who Do You Love?" Oratorio di San Michele Arcangelo Le variazioni possono presentare tempi e linee melodiche le più svariate. Si tratta del sedicesimo romanzo in cui indaga il monaco benedettino Fratello Cadfael. Dopo aver smesso di giocare si cimenta come allenatore in varie realtà professionistiche olandesi. Per questo motivo, non erano infrequenti polemiche e attriti. Di famiglia contadina, si appassionò alla montagna, divenendo guida alpina. Marco convive a Parigi con Irene. "Fra gli altri, tre studiosi ebrei convertiti parteciparono a quest'opera." Il personaggio di Bronson riprende quello del giustiziere della notte. Successivamente fu rimaneggiata ulteriormente. Il peduncolo caudale è relativamente massiccio. "Ha anche dipinto, più volte il ""Fuoco a Londra""." La pipa inoltre, va fumata con tirate lente, ritmate, e mai profonde. "Il nome specifico ""squamata"" è riferito alla corteccia rugosa e a placche." A inizio dicembre quasi tutti i brani erano pronti e registrati in versioni provvisorie. Nei tre lanci di finale le prime posizioni non subiscono nessuna modifica. Dopo la sua carriera natatoria fece altri lavori: insegnante di nuoto, cassiera e infermiera. Il clima è tropicale, piovoso in estate, principalmente tra novembre e aprile. Persone di nome Gilles Durante le ore buie gli ebrei non potevano per nessuna ragione allontanarsi dal ghetto. I personaggi si trovano su un piccolo spazio di terra. È stato amministratore apostolico di Termoli, Larino e Lucera. "Studiò all'Università Cattolica di Milano, dove si laureò in filosofia." La relazione tra Anna e Massimo, dunque, lo infastidisce, si sente tagliato fuori. La copertina è una rivisitazione in chiave horror della Nascita di Venere di Botticelli. "La modernizzazione dell'esercito, più bisognoso, venne rimandata ad oltranza." "Quella fu l'ultima occasione in cui i cannoni di forte Montecchio aprirono il fuoco." Ennesimo cugino di Lena. Tra le due guerre mondiali, è stato un giocatore di tennis. "O'Barr è stato un grande fan di entrambe le band." Entrambi i sessi occupano territori di pari dimensioni. Alcune delle estensioni più popolari sono sotto riportate. L’orzailo, in particolare, incorre in una casistica di tipo aerodinamico. Ottiene comunque la promozione in Serie D grazie al ripescaggio. "Quest'ultima ipotesi è tuttavia quella prevalente." Se accolto da piccolo si adatta a vivere con gli uomini. La letteratura di Praga è molto varia. Si nutre principalmente di grilli, blatte, farfalle e cavallette. Abbastanza comune, ha colore chiaro con sfumature rosa o verdi. Approdò poi alla Don Bosco Livorno. Suo figlio John invece la considera una vera nebulosa. "Da ciò non pochi errori"".""." "Il film è anche noto in inglese come ""Thin Air""." Il suo amico Akio, che la incontra per caso, decide di aiutarla. La gara va avanti senza particolari emozioni. La sua attività più importante fu però quella di illustratore. Successivamente il gruppo ha partecipato a diversi festival ed eventi live. Antonio Martín "L'obiettivo iniziale della cospirazione era quello di rapire Lincoln." Ma il suo piano va subito storto. Porta un cannone laser. "L'opera è conservata ed esposta presso il Museo civico di Crema e del Cremasco." Il disturbo sembra presentarsi più frequentemente nelle femmine che nei maschi. "L'impianto ospita gli incontri interni della Battipagliese, la prima squadra della città." Vennero quindi destinati al trasporto di altri prodotti e in particolare della lana australiana. La ricetta non ha prove documentate. Infine il musicista soccombe alla tubercolosi. "Vinse due medaglie d'oro ai giochi del Commonwealth." "Completa la trilogia delle opere corali più importanti, accanto all'Op." Date le difficili comunicazioni via terra sviluppò molto la marina. La loro fanteria è di buona qualità. Il prospetto principale è caratterizzato da tripartizione e simmetria, come tipico del palazzo veneziano. Giovanni Battista Scaglia "L'impianto si compone di una pista di ciclismo da gara e allenamento." La legge è stata estesa per condannare gli atti di terrorismo. Subito si ipotizza che si possa trattare di minacce di stampo mafioso. A fine campionato è doppietta: Scudetto e Coppa Italia. Si nutre principalmente di piante erbacee a cui associa frutti e insetti. Cerca cibo solitariamente. "Una catena d'oro pende sul petto." Dopo pochi mesi Ermanno sparì dalla scena e Riccardo divenne conte. Viene anche presentato alla Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. In due epoche diverse, due bambini sordi sognano una vita diversa. Anche la diocesi fu eretta in epoca antica. A causa della tubercolosi ha un solo lobo polmonare funzionante. "Il modello era molto simile all'Austin Freeway." Il suo personaggio sembra essere stato influenzato dagli Imperatori romani Caligola e Nerone. Ogni episodio è diviso in due volumi. Con la conquista degli spagnoli continuò lo sviluppo economico. Le recidive sono frequenti. Le manifatture medicee furono attive per oltre due secoli. Città di Bahia, Brasile, fine anni sessanta e primi anni settanta. "Gli unici eserciti completamente ""motorizzati"" furono l'esercito statunitense e quello britannico." Tale reato è economico, politico e statale. "In Italia venne distribuito dalla ""Pan Film""." Venne anche introdotto un hangar inferiore. La canonica ereditò le terre e i diritti signorili che aveva posseduto il monastero. Nonostante ciò continuò i suoi studi storici, diventando un esperto di storia medioevale. Nella valle del fiume Oca, un affluente del Ebro dalla sua riva destra. "Tale modello è spesso definito come ""chiave-serratura""." Antonio Zennaro "Ottimi esempi si trovano a Nicosia sull'isola di Cipro e nella Canea a Creta." "Sacramento ed il quadro ottocentesco del ""Sacro Cuore""." Il film infatti critica apertamente alcuni meccanismi perversi della politica. In quella squadra trovavano spazio anche Antonello Riva, Walter Magnifico e Alessandro Fantozzi. "Questi due elementi rendono lo spazio ""ascetico"" e ""spirituale""." "Carlo Pincherle modella l'edificio secondo gli stilemi di un esuberante rococò." Questo lo rese uno dei più potenti consiglieri reali. I concerti vengono spesso registrati dal canale radiofonico Klara. "L'economia principale era la pastorizia, poiché vi passava il tratturo." "Dal disco vengono tratti i singoli ""Are You My Baby?" "L'infiorescenza è formata da singoli capolini." Di pregevole valore furono anche i suoi monumenti equestri e quelli dedicati ai bambini. Nella carriera da calciatore ha militato esclusivamente in formazioni toscane. Fu ucciso dopo poco la sua elezione. Quindi in media Eva ha bisogno di un anno per decifrare il messaggio intercettato. Il padre aveva origini spagnole, mentre la madre era filippina. "Per quest'ultima edizione la classifica prese il nome di ""Gran Combinata""." La sede amministrativa è a Grosseto. "Il ""conto corrente"" viene utilizzato sia dai soggetti privati che dalle aziende." Corre dalla via Giacomo Matteotti al corso Europa, in centro storico. Il compositore delle musiche è Andrea Guerra. A partire dalla settimana successiva, Brees tornò titolare. Tali differenze comunque non sono note. Sul piano del significato, la poesia può essere letta su due livelli. La capitale è Taipei. Dal punto di vista amministrativo, fa parte del distretto del North Devon. La serie riprese due settimane dopo in Unione Sovietica. La madre proveniva da un importante famiglia senese. Ha delle fortificazioni risalenti al periodo veneziano. Sorge in corso Giulio Cesare nel quartiere Aurora, in prossimità di Porta Palazzo. Non disdegna apparizioni come attore e animatore alla radio e alla televisione. "L'infiorescenza è una grande pannocchia con fiori bianchi, verdi o rossi." Ha inoltre ricevuto delle recensioni negative dai critici cinematografici. Entrambi i riti sono recitati usando la speciale pronuncia ebraica yemenita. Durante il viaggio egli incontra una donna proveniente da una famiglia nel sud. Il soffitto è ricavato con lastroni litici di grandi dimensioni. "Era sponsorizzata dalla ""Regione Siciliana""." Il consumismo può essere controllato attraverso moderne tecniche di mercato, come ad es. Nei paesi full member si disputa un campionato nazionale di First Class cricket. Nel corso della sua carriera, Gertrude appare in pochissimi film. Il video del brano è stato creato prendendo diverse scene della serie tv. "L'immagine è disponibile nella Wikipedia in greco." "Si tratta del primo album dell'artista pubblicato sotto l'etichetta Impulse!." Non possiamo andare Ontario; abbiamo aperto un ufficio lì. Per tutte le Chiese Cristiane è il Terzo Patriarca. Eppure da mezzo secolo Don Gonzalo per qualcuno era un incubo. "Le ulteriori difficoltà costrinsero poi l'anno successivo alla fusione nel Racing Libertas Club." "La pagina di supporto indicava come causa i cambiamenti dell'industria musicale." Diversamente dalla volpe grigia non ha nessuna striscia lungo la coda. Le ricerche durano tutta la notte. Alfredo Amarillo La copertina rappresenta una parte di Taranto. La legenda è uguale alla precedente. Tuttavia, non essendoci prove, i due rimangono impuniti. Il sapore è forte ma ingentilito dalla miscela di fragranze erbacee. Ehi, dici a me? Le discipline di maggior successo sono baseball, football americano e, recentemente, atletica leggera. "Il ""nastro"" della medaglia è bianco e rosso." Queste annotazioni vengono apposte sotto il pentagramma con apposite sigle in carattere corsivo. Il loro inusuale metodo di spaccio cominciava ad acquistare credibilità. Questo è tutto un piano ideato in precedenza da Ciclope. Nessuna delle porzioni medievali è stata alterata. Tornato in patria, entra nella formazione de Il Mito New Trolls di Giorgio Usai. È incerto il periodo di costituzione di questa comunità. È sottile e secco e si può gustare anche bagnato in acqua. Qui sorgeva il più centrale aeroporto della città, teatro dello storico ponte aereo. Nello stesso periodo la chiesa venne ricostruita. Nei credit non viene riportato il nome del regista. In Lombardia sono inoltre presenti una trentina di piccole cooperative. Passato a Londra, tornò a Parigi con la proclamazione della Repubblica. Venne rilasciato dopo avere scontato più di due anni di carcere. Aveva sposato Annetta Verdone da cui aveva avuto tre figlie. Il campo da gioco di Firenze venne così squalificato per una giornata. Il sito internet della rivista offre ogni mese anticipazioni del numero in edicola. I sepolcri per i morti si trovavano vicino alle case. Falla Uomo uovo! Margot riesce nel suo piano di rimanere incinta e Will accoglie scioccato la notizia. Il risultato fu che Castellani dovette girare molte scene separatamente. Le squadre hanno disputato due gare. Il tentativo avvenne alla presenza di migliaia di spettatori. Fernando Vergara Le orecchie sono bruno-grigiastre. Da segnalare il sodalizio professionale coi comici Aldo, Giovanni e Giacomo. Jason King Sul campo di battaglia era presente anche il Presidente Abramo Lincoln. "La partita si è giocata nella città di Rio Branco, capitale dell'Acre." Di genere fiabesco, si ispira alla fiaba di Charles Perrault. "Alcune di queste opere sono state pubblicate con lo pseudonimo di ""Horace Welby""." "Poco dopo l'intera guarnigione inglese si arrese e i sistemi difensivi vennero distrutti." Alle latitudini antartiche, al contrario, appare circumpolare. Le preghiere devozionali, cioè quelle non obbligatorie, possono essere recitate senza alcuno schema prefissato. Un semplice reference counting richiede di essere spesso aggiornato. Durante il governo della diocesi soppresse il monastero di Santa Maria Vecchia di Lodi. Dopo aver lasciato il college si trasferisce ad Halmstad insieme al fidanzato Stefan. "Avvocato e professore universitario, ha insegnato diritto commerciale all'università di Urbino." Il tedesco, alla guida della nuova Red Bull, è subito risultato il più veloce. Il suo unico album pubblicato in quel decennio è Cliché. "L'origine del toponimo è evidente." Il trattamento comprende quindi esclusivamente un approccio sintomatico. Uno studente che studiava agli Stati Uniti. Ciò la rende la rappresentante del proprio paese per il concorso di Miss International. La galleria ha collaborazioni con altri enti a livello internazionale. "Nell'ultimo episodio il campo sarà infine smantellato." A temperatura e pressione ambiente si presenta come un solido di colore giallo intenso. Durante la Prima Repubblica fu incarcerato per qualche giorno essendo contrario ai federalisti. Morì in esilio a Venezia cinque anni dopo. Il comune organizza regolarmente concerti e visite guidate allo strumento. Per qualche tempo, servì come segretario del primo ministro, Herbert Henry Asquith. Altri grandi vani contigui alla chiesa sono accessibili dalla navata e dal campanile. La promessa non fu mantenuta, ma non per colpa del comandante spagnolo. Le coste sono piatte. "Subito dopo l'unità d'Italia riprese vita quel vasto fenomeno del brigantaggio." In questa struttura si svolgono le partite della Serie A Dilettanti di pallacanestro. Molteplici probabili teorie sullo sviluppo del Consorzio sono state offerte dai diversi membri. "Stella sportiva, si era guadagnato il soprannome di ""Diamond Lynch""." Nello stesso anno tornò a Venezia. Enrico Amour. La sua prima attività è sicuramente di fotografo. Tuttavia, i papi continuarono a considerarsi di fatto prigionieri nella Città del Vaticano. "In seguito si laureò nella Facoltà della Storia e Filologia presso l'Università di Tirana." "L'affollato viale parigino è rappresentato di notte e bagnato, dopo un acquazzone." "Sul lato sud della chiesa è parzialmente visibile l'immagine di un grande ""San Cristoforo""." Poco dopo O incontra e si innamora di una modella di nome Jacqueline. Il brasiliano, nei giri seguenti, venne messo sotto pressione da Depailler e Scheckter. Il singolo ha visto la collaborazione vocale del gruppo musicale statunitense OneRepublic. Altri disegni illustrano le prospettive del Castello e della Cattedrale. "Il titolo di lavorazione fu ""Sexual Anthropology""." Altri software esistevano già da prima che le specifiche del formato divenissero pubbliche. "Mentre il secondo nome, ""Blue"", era il nickname del padre di Dakota." "Ai play-off per un posto in Europa League è eliminata dall'." "L'arnhemite si rinviene in scaglie che formano aggregati sul fondo della grotta." "Proprio ""Lifestyle"" è la trasmissione glamour condotta da Federica Torti." È oviparo, ma non ci sono cure verso le uova. Spesso i concetti vengono descritti in modo esteso. Il singolo raggiunge la seconda posizione nella classifica italiana. La rappresentazione di Amitabha è molto abbondante. "Vi voglio bene""." Le vetture gran turismo non ottengono punti. Sembrano adiacenti alla mappa che include il disco. In questa tabella è compreso nei liberali. Il disco è prodotto ed arrangiato da Fio Zanotti. Le guardie naziste fermano e arrestano Camerino. Infine, essa pure serve per giustificare Dio nella condanna dei peccatori. Infatti, le nane brune, si formano dal collasso gravitazionale di una nube interstellare. Fortunatamente il malware è eliminabile con un semplice script. "Ha insegnato neuropsicologia all'università di Mosca e fu membro dell’""Accademia Sovietica di Scienze Pedagogiche""." Nella battuta binaria si ha un accento forte e un accento debole. Al quinto piano una merlatura ancora visibile fa pensare a uno spazio aperto. Yan Han "Una coppia dopo l'altra si muove attraverso i giardini." Come allievo ha però preso Livio, il suo vecchio amico. La gara si è disputata al Misano World Circuit di Misano Adriatico. Ha origini italiane. Warren Weaver era affascinato da Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. Con la maglia dei salentini gioca per tre stagioni. Questo giorno fu quindi dedicato dalla Chiesa cattolica alla sua festa. È uno dei tratti più impegnativi di tutta la Brianza. Alberto V "La stampa giapponese definirà questa uscita del premier come ""Fashion Disaster""." Donnie Walsh Marco probabilmente fu un egiziano contemporaneo di Ireneo. Un prolungamento della linea rossa è attualmente in fase di progettazione. "Morirò d'amore" Ha una composizione di materiale carbonioso. Analogo significato ha il nome greco. Anche se entrambi i tentativi fallirono, Quint fu incredibilmente testardo e resistente. Verrà promosso a personaggio regolare nella tredicesima stagione. A casa della cugina, Maggie conosce Stephen Guest, uno degli ammiratori di Lucy. "Nei giochi sono disponibili esemplari di Pokémon assenti nelle versioni ""Sole"" e ""Luna""." Le guance, il collo, il mento sono grigi. Alcuni personaggi cercano protezione della città, mentre altri diventano collaboratori. Il matrimonio è finito con il divorzio. Dai fianchi aggettano i volumi delle cappelle laterali. Inoltre, nel corso della sua carriera politica, ha ricoperto diversi incarichi governativi come Ministro. Fu fellow del Merton College fino alla sua morte. "Essa aveva ""seimila lettori""." "Era l'unico componente della classe di pattugliatori cui dà il nome." Sami utilizza toni vividi per ritrarre lo spirito della terra Ghanese. Amador era rappresentante del Partito Conservatore. Maggiore è il valore del potenziale zeta maggiore sarà la stabilità del sistema. Salvo rare eccezioni, i petali non hanno attività fotosintetica, mancando del pigmento della clorofilla. "La Harkness e Love annunciarono il loro fidanzamento l'anno successivo." Inoltre è una barca più veloce, dinamica e moderna. "Studiò matematica all'Università cattolica di Lovanio avendo come professore Louis-Philippe Gilbert." È privo di vibrisse. A volte, i pali erano circondati da campi minati. Riposa con i suoi genitori e sua moglie Marie-Pauline. La Fenice però riuscì ad emergere dal ghiacciaio, lasciando la solo Jean intrappolata. La nuova famiglia è basata sulla Embraer E-Jet family che andrà a sostituire. Poco tempo prima Shapley aveva scoperto anche la Galassia Nana dello Scultore. "L'estate successiva da free agent passò agli Atlanta Thrashers." Secondo The Hollywood Reporter, la sua supervisione del film Shazam! "L'album ebbe un incoraggiante successo." Ma ormai la magia è dentro di lei. "Ha composto parte della colonna sonora del film ""Broken Flowers"" di Jim Jarmusch." Malgrado tutto a quarantacinque minuti dal termine del campionato il Livorno è virtualmente salvo. È un risultato senza precedenti sia in campo individuale, sia come squadra. È stato anche vice-presidente del Consiglio superiore di marina. È stata trovata sotto forma di cristalli prismatici. È situata nel centro storico della città. La classificazione è particolarmente granulare e difficilmente netta. Il motivo del suo ritiro così precoce dalle attività di mafia, rimane sconosciuto. Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. Il retrotreno era il classico ponte con barre di torsione. Salpò quindi per la Svezia con la sua armata navale. Il risultato fu un dispositivo largo dodici piedi, profondo nove e alto cinque. Hui Zong fu famoso per aver promosso il Taoismo. Il suo culto era molto esteso. Van der Goltz lanciò una controffensiva ma venne fermato dalla resistenza britannica. Miloš Pavlović "Esso era adoperato tanto nelle scritture quotidiane, quanto nei libri d'uso corrente." Per queste ragioni, il tragitto era denominato la Via dei remi. In Italia è stata trasmessa dal canale satellitare Fox. Il corteo marxista-leninista era tallonato dagli automezzi della celere. Anche in semifinale contro il Brasile ha segnato il rigore decisivo. Le due vincenti delle due semifinali disputavano il Superbowl italiano. "Il peggioramento delle sorti dell'armata austriaca negli scontri, presto però compromisero questa sua visione." Anche la squadra maschile di golf ha ottenuto buoni piazzamenti. Successivamente comincia a viaggiare regolarmente in Messico e a Cuba. Veniva utilizzata dai comandanti romani per indicare che la battaglia sarebbe stata senza pietà. Non rimise in carcere suo fratello ma cercò di riconciliarsi con lui. "Questo look è stato descritto da Elliott come una sorta di ""Linda Blair nera""." Popolano foreste pluviali, a muschi, di eucalipti, aree alberate temperate, secche e alpine. Pandolfo Malatesta "È considerato il fondatore della cosiddetta ""Scuola di Balkh""." Documenti esclusivi anche per alcuni eccidi nazisti poco conosciuti compiuti in Serbia e Romania. Consorzi di produttori Al termine degli studi ebbe una breve carriera concertistica in tutta Europa. Le appendici sono appena unite tra loro e col resto del corpo. La struttura della chiesa risale al tardo seicento. Inoltre pubblicò diversi articoli in riviste di musica. Esistono anche tre indici incompleti. Il comune fa parte della Comunità montana Vallo di Diano. Al piano superiore sono ambienti simili, comunicanti per mezzo di passaggi arcuati. Il legno marrone-rosso, molto resistente, viene usato per fare mobili e strumenti musicali. La loro struttura narrativa è perlopiù omogenea. Maria è alla destra, in vestito dorato. Al centro della facciata ci sono due balaustra in pietra serena. Come i suoi fratelli, Taddeo venne educato al Collegio Romano. "Prese parte alle vicende politiche e religiose del tempo, difendendo l'antico ordine sociale." Nel primo caso è affine per significato ad Ari, Aquila e Arne. Drake aveva come potere, la capacità di emettere dalla bocca onde sonore potentissime. Sin da giovanissimo si dedica agli studi di architettura, pittura, musica e letteratura. Un ipnotizzatore manda una giovane in trance per indurla a rubare per lui. Charlie tuttavia riesce a convincerla e le organizza un colloquio con Bartlet. Tuttavia, durante il combattimento, la nave vagò per la cintura radioattiva terrestre. Il segretario generale è Nicola Turco, il presidente è Enrico Matteo Ponti. Pubblicato come pdf in scarico gratuito. Molti alberghi si trovano direttamente sulla spiaggia. La fine della stagione della feudalità, ormai, era al termine. In ogni caso, la conchiglia era dotata di suture molto complesse. Ai lati figure di santi domenicani e francescani. Bluetooth è una tecnologia sviluppata in questo senso. Con la squadra partecipa al Grand Prix di Mosca, arrivando quinta. La sua carriera iniziò a piccoli passi. "Alla fine dell'anno visitò Londra in compagnia del genovese Niccolò Pallavicino." Stile moderno Numerosi sono i roditori e i rettili. In altre versioni della leggenda la lancia ha sette punte, ognuna con sette lame. Il prezzo era relativamente basso all’origine, ma quando arrivavano in Europa diventavano troppo care. I confini occidentali del Texas vennero contestati. Queste specie crescono prevalentemente in suoli argillosi e non hanno interesse alimentare. "É conservata nella pinacoteca dell'Accademia Carrara." La venerazione di San Giovanni Nepomuceno è diffusa in vari paesi europei. I cambiamenti più evidenti sono riscontrabili nelle proprietà dei Frigeri-Nolli e dei Mezzanotte-Mazzella. In seguito si trasferì a Londra. Il singolo ha raggiunto la vetta delle classifiche in Svezia, Messico e Polonia. Altri suggeriscono che la morte sia stata dovuta a un Arresto cardiaco. Le prestazioni vennero, di poco, migliorate. In seguito, fu protagonista di numerose operette e musical. Francesco Paolo esercitò la professione forense e iniziò a pubblicare degli scritti giuridici. David Reyes Ha collaborato con il regista Thierry Salmon pour tutti i suoi spettacoli. Le orecchie sono lunghe e nerastre. È suddivisa in tre piani. I crateri di Giano portano i nomi di personaggi legati al mito dei Dioscuri. Anche la ceramica e le monete facevano parte della cultura. Fece ritorno a Lucca in tarda età, dove morì. Marziale era anche un abile e ricercato ritrattista. "L'intera linea era a binario singolo." Si gioca annualmente a Westende-Middelkerke in Belgio. Antrim City era un insediamento di breve durata sulle rive del lago Michigan. Intanto Danny e Lindsay hanno passato la notte insieme. È insolubile negli acidi, se riscaldata si sfoglia. "L'accordo in seguito fallì." I quartieri della città sono distinti dai diversi stili architettonici. Fu sepolto, con ogni probabilità, presso la tomba di san Pietro, nella Necropoli vaticana. È stata sostituita da Sara Jean Ford. Il fornitore tecnico è Adidas. "Contiene il ""Vangelo secondo Luca"" e il ""Vangelo secondo Giovanni""." Complessivamente sono presenti trentadue specie di mammiferi, ma nessuna di esse è endemica. Ammira particolarmente Anastasija Myskina e Roger Federer. Molte di queste antiche abitazioni sono diventate dei musei aperti al pubblico. "Jean Renoir concepisce la lavorazione di un film come ""work in progress""." "Gli invasori erano stati respinti ancor prima che potessero arrecare danni all'interno della provincia." Durante un periodo limitato, pervennero a loro i territori di Svevia, Baviera e Carinzia. "Nel primo tratto viene chiamato ""Rio Cigno""." "La Cina si rifiutò di concedere l'accesso." La pubblicazione di opere pseudo-aristoteliche continuò per molto tempo dopo il Medioevo. "Aveva molte buone qualità che non mancarono di essere notate anche all'estero." "Una ""pista"" è l'insieme di tracce lasciate da uomo o animale o entrambi." "Gli stati membri contribuiscono alle spese dell'organizzazione in modo proporzionale al loro reddito." Nova Gliwice. A Gathering of Old Men La prefettura apostolica comprende le isole Falkland. "Il metal aveva un aspetto wagneriano""." Non esiste alcun riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso. Furono commissionati dalla prestigiosa e antichissima famiglia Giustinian. David Wolff, ai tempi marito e manager di Cyndi Lauper, fu il produttore esecutivo. Inoltre, gli studiosi prevedono che questa attuale tendenza continuerà. "Nacque così il villaggio di ""Mons Roni""." I due non vivranno mai assieme perché Auden era omosessuale. Anche la zia paterna Rosina Visintin Gasser avrà un ruolo di spicco nella Resistenza. Prodotto dalla Vitagraph Company of America. Nel sistema Kell sono presenti le notazioni K, k, o Kp.. Fu inizialmente un riformatore, ma alla fine impedì ogni cambiamento. La terapia utilizzata è riconducibile a quella utilizzata per la gastroenterite. "Magister Negi Magi: Anime Final""." Formò un trio con le sorelle Margot e Myrna Mores. A Oporto le fu dedicato il Ponte Maria Pia. La qualità dei prodotti del Buen Retiro era riconosciuta internazionalmente. "Ninurta sconfigge con successo l'Anzû e restituisce la Tavolette dei Destini a suo padre." Rocce ricche di feldspato vengono utilizzate anche per ottenere argilla. "Kane poi ottiene l'accesso a una astronave, che lo porta in una Saturno urbanizzata." Il suo vessillo era il capricorno. "In seguito Cassini si sposerà con un'altra donna, Marianna, ed avrà altri due figli." Le pinne possono essere grigiastre o giallastre. "È organizzato dall'Associazione sportiva dilettantistica Tevere." "Al tempo egli viveva con un'altra donna che presentava in società come sua moglie." Il primo attore ad unirsi al cast fu Eric McCormack, nel ruolo del dottor. Sarà proprio lei a salvargli la vita e permettergli di sposare Rosetta. "Gray ebbe due fratelli, uno avvocato e l'altro ufficiale della marina inglese." Fu per molti anni allenatore della nazionale jugoslava alle Olimpiadi degli scacchi. "La successiva precipitazione sul fondale replica l'effetto sugli organismi bentonici." Secondo una sperimentazione, è in grado di mimare gli effetti della prolattina. Alcuni atleti che hanno militato nelle sue file sono arrivati al professionismo. Fu professore di archeologia a Kassel. È attivo anche come compositore di apprezzati lavori vocali e orchestrali. In semifinale affronta Cantù venendo eliminata nel doppio confronto. "Uno dei suoi allenatori fu l'inglese Denis Charles Neville." Il farmaco non è metabolizzato ed è eliminato come tale attraverso le urine. Ai tre si aggiunse poco dopo il batterista Dewey Martin. Tutti i brani sono stati scritti da Jeff Lynne tranne dove indicato. Geppetto, intanto, decide di seguire la carovana e salvare Pinocchio. Ri Kyong-in Ma Elena viene assalita dalla paura di un sentimento troppo forte. Il monte, visto dal Primiero, ha una suggestiva forma piramidale. "Nella seconda settimana, ""Expectations"" è scesa alla trentunesima posizione nella classifica." "Per l'ultima volta i portieri poterono giocare senza la maschera protettiva." "Nel caso di dichiarazione di guerra non difensiva era necessario il consenso del ""Bundesrat""." Con Andronico e Gneo Nevio, il teatro latino comincia ad acquisire una fisionomia propria. Anche questo movimento di chiude con una Coda. Si parla allora di periodo ipotetico della realtà, della possibilità e della irrealtà. "Apparve in ""Zelig"" e anche nel film ""New York Stories""." Porta il nome del pittore fiammingo Jan van Eyck. "Il corpo di Bowers oggi soggiorna presso l'Olivet Memorial Park di Colma, California." Il Godzilla della serie animata però è sterile. In seguito a questo episodio vince il premio fair-play. Circa passeggeri utilizzano la linea ogni giorno. Il braccio di Ercole è fatto in marmo bianco. "All'età di sei anni si trasferisce negli Stati Uniti assieme al padre." Quando la valvola è chiusa ci sarà la massima pressione differenziale. La polizia accanto al corpo ha trovato alcool e flaconi di pillole. Sul lato sinistro della chiesa si trova il chiostro; in fondo il lavatoio. Questo processo può infatti avvenire anche in condizioni di pressione e temperatura ambiente. Steve Moundou-Missi Altrettanto importante fu la sua produzione come ritrattista. "Attualmente studia Marketing Management all'Università Bocconi." Le radici teologiche di George Carey sono nella parte evangelica della Chiesa anglicana. Sam capita in una casa che ha progettato di derubare. Parker Young Ha probabilmente una composizione simile a quella di Ceres. I partiti politici sono divisi, la rete belga evapora. La tragedia è meglio nota come incidente del Monte Serra. Ha pubblicato un libro autobiografico, “Il bastone e la galera”, ed. Se ne persero le tracce durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli Indimenticabili vol. "È un sottogenere in cui le buone riuscite sono rarissime""." Ma ben presto si ritroverà coinvolto in intrighi, relazioni improprie e stravaganze. "Analisi cladistiche dimostrerebbero una posizione piuttosto derivata all'interno del gruppo." "Joseph Michael D'Albora, un aspirante attore loro cugino, si fa accreditare come Joseph Baldwin." Bull Run Speak, Brother, Speak! Risultano eliminati i due piloti della Sauber, Stoffel Vandoorne, Jolyon Palmer e Romain Grosjean. Venne fissata la data delle nozze e furono invitati tutti gli abitanti del paese. Charlotte Dujardin Fabbri torna a casa, accompagnato da Rex. La regola era fondata su quella dei Cavalieri templari. "Prende il suo nome il tema Pauly, detto anche ""Perpetuum mobile""." Ciò causò un ritardo nel completamento del film rispetto ai tempi stabiliti. Una popolazione vive anche in Groenlandia. "Tom, Isabel e Lucy vivono felicemente sull'isola per tre anni." Il castello sorge su un baluardo poligonale racchiuso da cortine murarie. Anche se non so molto di loro. Altre volte riprendono progetti già avviati da altri. La segnaletica stradale italiana è in vigore anche nella Città del Vaticano. Francisco Zapata È originaria di New York e ama la sua città. Forse, lateralmente, erano presenti degli spuntoni. Si trova nel Pavese orientale, sul fiume Lambro meridionale. Il gruppo segue lo stile di band come Nightwish e Epica. Rimpatriato, ha trovato lavoro prima come macchinista e poi in un cementificio a Miami. "Si festeggia l'ultima domenica di maggio." Duma di Stato È una sportiva molto attiva. Mi consenta di rispondere con un paio di esempi tratti dalla nostra storia. Il sistema elettorale adottato è il sistema maggioritario uninominale a turno unico. Una pubblicazione periodica, intitolata Gli Antenati pubblicò fumetti con i personaggi della serie. Inizia lavorando per radio e televisione locali in Ohio. Tale concetto postula che alle parti sia riconosciuta una posizione di parità. È presente in Asia, Africa, Europa, America del Nord e del Sud America. Scoperta una nuova particella compatibile con il Bosone di Higgs del Modello Standard. Le foglie cadute danno al ramo nudo un aspetto ruvido. Il Barletta ha fornito propri giocatori alle rappresentative under. Negli anni successivi, venne replicata più volte. "Esse inoltre sono accomunate dall'accesa rivalità con i tifosi del Palermo." Spesso il paziente presenta una storia di allergia e asma. Nello stesso anno comincia anche la produzione di acqua minerale in bottiglia. Le zampe, però, ricordano sempre quelle dei perissodattili. "Il nome del gruppo in lingua coreana vuol dire letteralmente ""pino""." Venne girato in Arizona, a Phoenix. Dopo essersi trasferita a Los Angeles, Jennifer apparve in più di venti trasmissioni televisive. San Telmo È membro di diversi comitati di redazione e di consulenza. "Si tratta di un cosiddetto ""Accordo Parziale"" del Consiglio d'Europa." In Italia ha lavorato e inciso con il sassofonista Mario Schiano. Ma il malcontento era generale. Amava la letteratura e studiò presso i gesuiti di Palermo. In Romania, a livello politico, cambiarono le alleanze. Erano noti anche per la bellezza del loro volto. La coppia arriva con grande ritardo. Furono nel tempo eliminati anche i due passaggi a livello di stazione. Ci ha lasciato alcune opere di carattere teologico in latino. "Trentatré anni dopo, accanto a loro, fu sepolta anche l'ultima granduchessa, Maria Antonietta." Direttore del festival è stato per il quarto anno Alfred Bauer. Nella parte inferiore è più chiaro con strisce trasversali scure. Per numero di abitanti è il terzo paese della contea. La stazione è dotata di due marciapiedi a isola con quattro binari in superficie. I suoi studi vertono sulla storia del cristianesimo delle origini e sulla letteratura apocrifa. Vinse il suo primo titolo proprio nel primo anno di fondazione. "Uno è il ""chirurgo"", l'altro il ""paziente""." Marco Visconti Come questo romanzo. Il film è privo i dialoghi, gli attori utilizzano onomatopee e suoni vocali vari. Adiacente alla sala è situato il Museo del tricolore. Infine scegliere i materiali più idonei per le varie pavimentazioni. "Bambina prodigio, entrò al conservatorio di San Pietroburgo all'età di cinque anni." Le parole ritrovate nei giochi come messaggi nascosti venivano inviate alla sede della Atari. È presente una biglietteria presenziata, servizi igienici, distributori di biglietti e di bibite. Si tratta di piante pluricellulari, ramificate, che effettuano la fotosintesi clorofilliana. "A seconda del personale previsto, l'equipaggio poteva variare da tre o quattro persone." In origine i tre edifici erano collegati da mura. Era anche particolarmente esperto in architettura e prospettiva. Prende il nome da un genere di Orchidaceae. Le due banchine non sono collegate da sottopassaggio. Cinquantadue di tali nomi sono tuttora leggibili e costituiscono la Lista reale di Saqqara. Questi romanzi non sono tradotti in italiano. Il soggetto del film venne scritto dal francescano Vittorio Facchinetti. "Quindi ""Arma di distruzione di massa"" sostituì ""Arma strategica""." Il peso al decollo era sensibilmente maggiore. Risulta degna di nota anche la intro strumentale. La protagonista è accovacciata mentre compie una torsione delle gambe. Ma una lancia del nemico lo trafisse alla schiena. Per questo motivo, una singola partita può terminare in parità. Finalmente Cattani cambia idea e decide di vendicarsi degli assassini di Paola. Dopo molte vicissitudini il colpo riesce, ma il finale sarà imprevisto per tutti. Lo scopo era una Bosnia unita sotto un governo centrale di Sarajevo. La serie non è stata tradotta in lingua italiana. Due nuovi personaggi, a questo punto, irruppero sulla scena. Si tratta di sette frammenti di calcare, trovati in una tomba di Amarna. Attualmente si disputa ogni due anni. Si impegnò anche nel lavoro sociale per gli anziani del quartiere. Fu scelto come precettore del futuro imperatore Daigo. Viva il Re. Al momento circolano due doppiaggi diversi del corto. Il risotto va completato con formaggio grana profumato alla cannella. Il bambino crebbe e divenne il leggendario bardo Taliesin. Lazio Nuoto, e lo rimarrà fino alla fine. Gargamella non sopporta perfino la primavera. "Oltre ad essere l'unico film della trilogia a non essere distribuito dalla Warner Bros." Nel corso della carriera ha realizzato numerosi album collaborativi. Milano: Olga è una donna con due figli rimasta recentemente vedova. Altro contributo fondamentale per la dialogica è rappresentato dall’esegesi di Michel Foucault. "In quell'anno divenne professore ordinario di statistica a Sassari." Divenne consigliere comunale di maggioranza. "Molte spedizioni ed operazioni ebbero luogo sull'isola." Anche politici come Bill Clinton e Tony Blair hanno pubblicato editoriali su questo quotidiano. La canzone ha raggiunto la cima di molte classifiche, tra cui quella di Beatport. "Con lo studio ""Biologico, collettivo, solidale." Suo marito morì in quello stesso anno. È situato nella provincia di Jämtland. "Dopo vent'anni di interregno, alla dinastia locale fu concesso di riprendere il potere." Fu trasmessa anche in Romania. "È composto da numerose frazioni, dette Ville, sparse nell'esteso territorio comunale." Infine fu vice direttore del genio, responsabile delle caserme della capitale. Questa pianta è originaria del Sudafrica. "Sfortunatamente per i britannici l'attacco sul Lone Pine non ebbe il favore sperato." La stazione presenta due binari ed un tronchino che però è stato rimosso. Nella baia sfociano numerosissimi fiumi. In entrambe le gare fu eliminato in semifinale. Durante le festività vengono vendute barrette di forma diversa che richiamano la ricorrenza festeggiata. Un anno dopo migliora tale risultato, chiudendo al quarto posto. "Il fratello di quest'ultimo, Lothar Friedrich von Metternich-Burscheid fu arcivescovo di Magonza." Il protagonista pare sia liberamente ispirato alla figura di Francis Joseph Spellman. Una volta ritrovatosi per strada si sdraia e si addormenta. "E maggiore è la concentrazione, maggiore è il numero di potenziali fallimenti bancari""." "L'acqua è un eccellente moderatore." "I personaggi della serie appaiono anche nel ""Jump Ultimate Stars""." Venne costituito il consiglio di contea e la polizia di contea. James Kennedy, arcivescovo di St Andrews, era il fratello minore del primo lord Kennedy. Fra i primi programmatori si può citare Alan Cox. Le banchine sono inoltre protette da una lunga pensilina in metallo. È presente un piccolo parco divertimenti, attualmente in non buone condizioni. Le donne affette possono anche soffrire di bassa autostima e depressione. "È apparso inoltre nel film ""Fuoco, neve e dinamite"" interpretando sé stesso." È la concattedrale della diocesi di Adria-Rovigo ed è chiesa parrocchiale. "Un altro importante settore per l'economia è il turismo." Concluso il prestito, tornò al Chelsea vincendo una Premier League e un Community Shield. "La prima opera portata in scena è stata ""A Whistle in the Dark""." Il duca Giorgio non fu mai sposato. "Ha in seguito lasciato l'Università per insegnare italiano e latino nei licei." Avendo una bella voce, entrò a far parte del coro della scuola locale. Con le truppe tedesche in casa, sembrò quindi naturale cercare un sovrano germanico. Anche Charles Hamilton assunse un eremita per la sua abitazione. "Dopo l'età del sentimento, ora arriva l'età della ragione." Negli ultimi anni ha orientato la ricerca sugli aspetti mitici della politica nel Novecento. "Il suo primo assolo di chitarra fu quello di ""Fortuna"" dei Procol Harum." La parte aerea del fusto è eretta spesso pubescente; la base può essere legnosa. Trasformata in capitale Lugo crebbe di importanza e popolazione fino ad oggi. "L'anno successivo, nella stessa occasione, disputò l'incontro da capitano." "Si legge comunque ancora come ""X barra"", non ""X primo""." Questo animale doveva essere di forme relativamente pesanti, con lunghi arti forti e slanciati. "L'età delle sue componenti dunque è paragonabile a quella del Sole." Il famiglio non è un semplice animale, bensì una creatura magica. Filone scrisse opere di vario tipo, da quelle grammaticali-erudite a quelle di tipo storico-paradossografico. Il calcar è sottile e privo di carenatura. "Offre anche prodotti ""Microsoft"" come: Windows, Microsoft Office, Zune, Xbox." Inoltre è possibile che siano presenti altre componenti minori non ancora osservate. La vicenda di Virginia, ripresa da Alfieri in questa tragedia, viene dalla storia romana. Tumminelli Romana di Milano. St. Vincent riuniva la comunità due volte la settimana, il mercoledì e la domenica. Václav Kalina La posizione è un ibrido tra il fullback e il tight end. I gruppi più larghi si dividevano, sotto la seconda femmina più vecchia e forte. È un tributario del lago Williston e fa parte del bacino del fiume Peace. Le fonti storiche accennano appena a tale regno. Josef Jelinek Divenne in seguito un insegnante di pianoforte a Berna. Appuntamento al buio Lo stemma contiene le stesse caratteristiche costruttive della bandiera nazionale. La monetazione islamica ebbe una certa influenza sul conio medievale europeo. "Il sacrificio del ""Jervis Bay"" fu giustamente considerato eroico da entrambe le parti belligeranti." Queste chiamate sono spesso registrate e successivamente vengono caricate sul sito sito. Il re cerca di difenderli, ma il Cardinale lo tacita. "I premi sono supportati dalla Commissione europea nell'ambito del programma Cultura dell'Unione europea." Lei ha scritto queste storie di Natale, basate su tipici oggetti natalizi. Il Profeta rimane ucciso nella battaglia. "Durante il periodo sovietico nel Tuva vi furono vari tentativi di ""modernizzare"" l'igil." "Altri album live in cui fu inserita la canzone sonoː ""A New Day..." Il museo è disponibile sia per gruppi che per visite individuali. Leyden morì a Berlino. I consoli erano il punto di riferimento della comunità. Il disco si avvicina a sonorità più pop. All of My Life La ragazza sapendo della sorte toccata al marito, lo saluta con ultimo bacio. "Sembra comunque certo che i cosiddetti ""Carmina Burana"" siano effettivamente di produzione studentesca." Opera giovanile di eccellente fattura anche se recante i segni del tempo. Il teorema è valido anche per la trasformata di Laplace. Dal Seicento si ebbe però un evidente decadimento della città. A Parma fondò una libreria, arricchendola di volumi acquistati attraverso elemosine e donazioni. Il cappello classico e artigianale prodotto in questa zona è quello realizzato con paglia. Nabokov è stato sposato cinque volte. "Alla fine dell'anno, Fiordaliso annuncia il suo imminente ritorno a teatro." Durante uno spettacolo della cantante Keren Ann, i due cominciano a parlare. "In queste manifestazioni viene giudicata la ""prestazione artistica"" della squadra." Il figlio non riconosciuto può agire al riconoscimento giudiziale della maternità o paternità. "Omosessuale, respinge piuttosto brutalmente le avances di quest'ultima." A livello ideologico, Talent è un noto conservatore. "Ha svolto il lavoro di critico letterario per l' ""Editoriale Le Gazzette""." In questa parrocchia sono presenti tracce delle civiltà precolombiane dei Taino e degli Arawak. Il festival è interamente dedicato ai film commedia. Gli affreschi sono andati quasi tutti perduti. "In quest'ultima opera pone l'attenzione sul problema dello spreco alimentare e sulle sue soluzioni." Ha da sempre giocato con la squadra di Cavezzo. Il gioco ottenne ben presto critiche positive. La coda, compressa lateralmente, gli consente di nuotare molto bene. Nella lingua italiana tale fono è reso con la R intervocalica. Il programma era disponibile in podcast anche su iTunes. La storia della Napoli-Bari ad Avellino non si limita allo spostamento del tracciato. Successivamente, ha firmato il suo primo contratto da professionista con il club francese. Adatto al tiro anche pesante spesso è allevato come cavallo da carne. Raramente i due sessi condividono la stessa tana. "La diocesi comprendeva parte dell'antico regno di Mercia." "L'altra Renault, quella di René Arnoux era terza." Le persone di tutto il mondo conoscono questa canzone. "I risultati in campionato non sono però brillanti come quelli dell'anno precedente." Il Senato provinciale viene presieduto dal Vicegovernatore della Provincia di Buenos Aires. "Il museo è aperto dal martedì al sabato e l'ingresso è gratuito." Il ghiacciaio è visibile dalla valle di Portage, in direzione nord oppure da Whittier. Kalinda tenta di scagionare lei e Diane accettando di consegnare le prove su Bishop. Scoperta questa verità, David denuncerà Elijah per atti terroristici. Truppe composte essenzialmente da stranieri impiegate in Croazia. Il disco è prodotto da Franco Migliacci. "Dell'antico edificio si conserva una croce in argento." "Quest'ultima espressione venne applaudita durante una proiezione alla quale lui stesso era presente." "Del resto l'utilizzo a benzina è considerato di emergenza." La sua missione non ebbe quindi successo. Tuttavia, la storiografia attuale rimane divisa ed incerta. Due anni dopo ha dato il suo primo importante recital a Kiev. La lunghezza di un oggetto può essere confrontata con quella di un altro oggetto. Jordi Savall diventò un altro direttore di fama internazionale esibendosi nel festival. La ha vinto il campionato per la terza edizione consecutiva. Vengono utilizzate delle coppie di toni per trasmettere informazioni. Successivamente ha difeso per quattro volte il titolo. "È questo lo scenario in cui il giocatore viene a trovarsi all'inizio del gioco." "Passò all'Università di Bologna e insegnò in vari conventi domenicani della ""Provincia Lombarda""." Il trasporto assonale avviene tramite sistemi di trasporto veloce o lento. È vero anche il viceversa. Realizzati nella Prima guerra mondiale erano navi relativamente moderne. I due si incontrarono alla Stanford University. La città ha ospitato diverse comunità di ebrei prima della Seconda guerra mondiale. "L'album riscosse un buon successo." Nei mesi invernali veniva impiegata come nave da crociera. "Già precedentemente, da parroco a Napoli, era stato attivo come assistente dell'Opera dei Congressi." Nativa della prefettura di Ōita, cresce praticando la disciplina del soft tennis. Nuovamente riedificata, nel Seicento subì un restauro. Il gruppo si è formato a New York. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Spagna." Il punto di equilibrio varia da paese a paese, nei diversi momenti storici. Ma a causa degli scarsi risultati venne esonerato. "Ma l'età ormai avanzata gli concesse di interpretare solo ruoli di anziano caratterista." La mascotte del club è un orsacchiotto, vestito con i colori sociali della squadra. È il primo lungometraggio del regista siciliano. "La melodia è ritmata sin dall'inizio." La chiesa presenta la struttura conventuale abruzzese tipica del periodo tra Seicento e Settecento. Attiva in politica fin dagli anni settanta, fu esponente del movimento femminista jugoslavo. Oggi, dopo un lungo oblio, Garzoni viene nuovamente scoperto e analizzato dalla critica. "Non esistono trattamenti che abbiano inequivocabilmente dimostrato di ridurre il rischio delle complicanze dell'alcaptonuria." Ad inizio agosto si svolge il festival internazionale del Folklore. Attualmente la chiesa è soggetta a complessi interventi di restauro. "Costituisce il centro principale dell'Agordino all'interno della valle del Cordevole." Possedeva numerose ricchezze donate dal Principe Sanseverino. Secondo la Costituzione, il Principato ripudia la guerra. Apollo e Giacinto è una favola raccontata da Ovidio. "Successivamente la popolarità acquisita le permette di recitare in ""Triplo gioco"" di Neil Jordan." Mohammad Bakri disse di avere ricevuto minacce di morte. Erano preferiti i colori vivaci, rosso, azzurro, verde chiaro, castano e giallo oro. Lo Yara-ma-yha-who si nutre di esseri umani. Minin aveva un solo figlio, Nefёd. "Il nome è dovuto alla forma del suo grafico analogo ad un ""S""." Ogni squadra ha un manager che elabora le strategie. La regia era di Marco Bazzi. Prende il nome dalla città di Taunton nel Massachusetts. Malgrado queste tensioni dal matrimonio nacquero ben sei figli. Il violinista Giles Lewin viene sostituito da Sam Sweeney. Fonde facilmente. Un mondo perfetto A Mack Sennett per i suoi ultimi contributi alla tecnica della commedia sullo schermo. I genitori di Marjorie vanno a trovarla al campo estivo. "La permeabilità dell'endotelio si accresce durante il rilascio di nutrienti al tessuto." "Oltre alla sede romana, l'università pontificia salesiana ha una sezione di Teologia a Torino." La causa di tale manifestazione è ancora sconosciuta. "L'arrivo del Vangelo è ancora oggi oggetto di commemorazioni ogni anno in questa data." Le popolazioni dei vari stati seguono la distribuzione di Maxwell-Boltzmann. Questa prima esperienza si sarebbe dimostrata fondamentale nella sua vita di maestro elementare. Viene impiegato in quei soggetti che presentano una accertata intolleranza al warfarin. Sono cinque i vescovi documentati di Ruspe. Il fregio è un elemento di notevole rilevanza storica e artistica. Il formato di file Gerber è stato sviluppato da Gerber Systems Corp. Altezza del giro tipicamente maggiore del diametro ombelicale. Accedono direttamente ai playoff le prime due squadre di ogni girone. Il romanzo si compone di due storie separate. Tale entità è detta stele ed è soprattutto ben individuabile nella radice. Questa prima esposizione del tema può essere divisa in quattro parti. Il fatto non passa inosservato e la Sawyer viene arrestata. Alcune librerie non espongono il dvd negli scaffali per timore di rappresaglie. Seri Thai continuava intanto ad organizzarsi sia dentro che fuori dai confini nazionali. "Resta controverso il motivo per cui non fu mai invitato all'Accademia del Cimento." "In tempi più recenti, ""centralino"" è sinonimo di ""centralina telefonica""." "Breve storia del futuro""." Questa fascia ospita animali e piante appartenenti ad una grande biodiversità. Gossip Girl Usciti miracolosamente indenni dedicarono alla Madonna il capitello. Ciò amplifica anche il senso ascensionale dato dalla linea obliqua già citata. È il tipo di marea che meglio segue le regole astronomiche semplici. Tale scrittura è stata variamente definita letteratura elettronica, ipertesto e opera in codice. "Nella continuity pre-""Crisis"" era anche teatro delle avventure di Superboy." La finale è stata organizzata a Colonia. The Kid Queste tribù hanno certamente origini diverse e presentano diverse tipologie etniche. Rhoda viene condannata a quattro anni di prigione. Non sappiamo quasi nulla sulla biologia di questa specie. Si giocava annualmente a Verona in Italia. Ogni anno assegna i Q Awards. I paperi dovranno affrontare un terribile lupo a due zampe che terrorizza la regione. "L'amsacrina è scarsamente assorbita dopo somministrazione orale." "A sinistra è il ""Fuoco"", rappresentato dagli ""Amori di Giove e Semele""." "Fu prodotto da Christopher Lee, che è anche il protagonista, per la ""Charlemagne""." Ottiene una pole position in Francia. È attualmente usato nel marketing di tutti i prodotti Apple. La parte inferiore è in bozze di pietraforte a vista. Così venne prontamente sostituito dal giovanissimo fenomeno della Motown Greg Reeves. Non ama le depressioni profonde o oscure delle valli, ma neppure le sommità asciutte. "Un notevole interesse storico e culturale riveste la tradizione delle ""parlate"" di Entracque." Per il resto numerose carte e documenti sono in possesso degli eredi. Gabler accettò e ricevette un metallo particolare con cui poté realizzare il particolare registro. Nonostante ciò, ha avviato e sostenuto riforme di mercato nel paese. Questo record fu in seguito superato da un altro quarterback degli Steelers, Ben Roethlisberger. Egli si considerò invece soltanto un soldato catturato in azione di guerra. "Ha studiato, inoltre, anche alla Young Actors' Theatre Islington." Sono presenti numerosi flashback e anticipazioni. Perse entrambe le partite ma rimase in massima serie per la rinuncia del vincitore. Nella Fall season invece tutti giocano tre volte contro tutti gli avversari. Radisson allora si arruolò nella marina militare francese. Tale variazione terminò lo stesso anno. "Tuttavia, nell'ottobre entrambi lasciarono Firenze, senza permesso, per raggiungere Lucca." Qui arrivano e partono i treni diretti a Nara. Rocks, band che poi si evolse negli Eyes. Questi match si svolsero nella brutta stagione invernale. "Attualmente insegna all'Amherst College." Il capoluogo di contea è Gallup. Tuttavia anche la sua produzione postuma ebbe notevole successo. Alcuni degli spettacoli hanno richiesto anche più di due anni di preparazione. Il gameplay si basa su battaglie a turno. I denti erano grandi e alti. "Ho apprezzato l'opportunità di essere ancora in fase di apprendimento, pur sapendo già abbastanza." "L'iniziativa, rigorosamente no-profit, mira a scoprire e valorizzare nuovi giovani talenti letterari." "È per questo considerato un Dio dell' ""ampliamento"", inteso come crescita iniziatica." È fidanzato con Claudia Grant. Senza un sufficiente supporto finanziario fu costretto a chiudere la sua etichetta. Il film venne girato interamente in California. Con questa etichetta inciderà anche vari album. In finale ha concluso dodicesimo in classifica sbagliando due dei sei tuffi eseguiti. Al bronzetto si dedicarono alcuni grandi nomi della scultura, come Giambologna, Bernini, Canova. "L'intera area del capo è disabitata ed esposta ai rigidi inverni artici." "La questione divenne controversa e toccò anche l'art." Si ritrova principalmente nei cereali, nel caffè, nella frutta secca e nel vino. "Questa in uno scherzo molto comune veniva riempita d'acqua e rovesciata addosso ai commilitoni." "Definiamo anche la ""parola vuota"" come il prodotto formato da nessun fattore." Lo Sforza ebbe numerosi figli naturali, poi legittimati. Ci sono sette centri di transito regionali in tutto il paese. Successivamente, venne relegato a compiti di addestramento. Perciò alcuni annegarono, e altri furono poi raggiunti dagli inseguitori, e massacrati. Il nucleo originario constava di servitù e delle fabbriche annesse al castello. Parlava diverse lingue straniere, incluso il latino. "L'accesso a questa dimensione superiore è però bloccato da un gigantesco macigno." La pianta, raccolta durante la fioritura, viene utilizzata in seguito ad essiccazione. Tutti i comuni che lo componevano rimasero in provincia di Foggia. Qui rimase fino al congedo definitivo dalla leva militare. Lacombe ne rimase assai colpito. È, inoltre, autrice di diversi atti unici. "Per questa caratteristica i suoi reportage potrebbero essere definiti ""reportage emotivi""." "Nell'ordine superiore, si apre una grande finestra a lunetta." Prestò servizio nella Guardia imperiale. Esse sono state trovati separatamente da diversi autori. Il vero successore a quel trono era Giasone. Scrisse vari articoli su argomenti giuridici. Infatti, da molto tempo Alcmena rifiutava di stare nel suo letto. Il codec è ancora largamente utilizzato in tutto il mondo. Qui vennero anche girate alcune scene del film Tiro al piccione. La pianta è simile ad un piccolo albero, a crescita lenta. In the Good Old Days Un oggetto con questa proprietà è detto chirale. Nacque così la leggenda dei Principi nella Torre. Si tratta del più antico cratere a volute attico conosciuto. "Il significato del nome è ""Acqua di mais"" in lingua nahuatl." La divisa casalinga è completamente rossa con motivi bianchi. Marie-Denise proveniva da una famiglia di artisti. Questa sarebbe tornata competitiva solo quindici anni dopo, cinque dopo la sua scomparsa. Conseguì il Bachelor in scienze sociali con una specializzazione in sociologia. Takeshi sorprende la moglie per il loro anniversario invitandolo a cena fuori. Hiro aspetta inutilmente il boss, che non arriva. Questo casato diede i natali a vari tribuni. Per valutarne la purezza si utilizzano sostanze fluorescenti che evidenziano la presenza di cellulosa. Seguono i consigli di chi incontrano senza mai accontentare gli altri. Il piumaggio è di colore bruno scuro, più chiaro sul petto. La data di erezione della diocesi è incerta. "Collabora poi con la redazione trapanese del ""Giornale di Sicilia""." Vi si affacciano finestrelle quadrate con cornici marmoree. Per quanto riguardò le forze Ribelli, le perdite furono massicce. "Dopo l'uscita di Cipro dal controllo dell'Impero Ottomano Mishkín-Qalam fu liberato." Si nutre di piccoli frutti e insetti. È ancora oggi utilizzato per gare di ciclismo, calcio e rugby. "Il canale prende il nome dalla città di Bristol posta sull'estuario del fiume Avon." "L'edificio ha un uso misto." Un soprannome che diventa noto a tutti grazie a Nicolò Carosio. Lam ha vinto diversi premio nel corso della sua carriera. "I muri delle case del paese sono arricchiti dai ""murales""." "All'inizio del combattimento, i due dinosauri rivali si fronteggiavano a testa alta." "Ogni polmone, ciascun lobo e gran parte dei segmenti ricevono un ""peduncolo bronco-vascolare"" autonomo." "L'esposizione alle radiazioni prima della nascita aumenta di dieci volte l'effetto." Di un certo rilievo è la produzione di sale marino. Si è occupata di argomenti di varia attualità, con particolare riferimento alle tematiche medico-sociali. Le carrozzerie disponibili erano limousine e cabriolet due porte. In condizioni normali è un solido nero. I fiori, che appaiono da marzo a giugno, crescono in grappoli. Vi era grande attesa per il match tra Munster ed Australia. A Lari fece varie attività di propaganda politica. Avrà un figlio dal capitano Nemo. Il nucleo originario della Compagnia era formato da laici e sacerdoti. La ha un sonar di ricerca e attacco a media e bassa frequenza. Non sappiamo se la nuova professione sia stata accettata da Roma. La città di Troia, dopo una lunga guerra, è infine caduta. "L'interesse principale era dato dall'editor." "Successivamente, il governatore autorizza l'esecuzione di Sullivan." Il padre ebbe cinquanta figlie e le fece giacere con Ercole una per notte. Fu promosso maggiore dopo la sua liberazione. Dovevano farli tornare in vita, ma non lo fecero. "La consultazione del catalogo volumi della biblioteca è accessibile dal sito internet dell'Istituto." A seguire semifinali e finali ad eliminazione diretta. "La superficie lacustre ricade all'interno dei confini sudorientali del parco naturale delle Dolomiti Friulane." Partecipa al concorso per la Libera Università di Bruxelles. Per le sue caratteristiche è stato paragonato a Didier Drogba. In tal modo diventava impossibile conoscerlo, capirlo, e in ultima analisi parlarne. Girls Go Wild Ha lavorato anche come modella per noti stilisti, tra cui Valentino. Sempre in più casi si ricorre al trapianto di cuore. Queste colonne erano ancora visibili al loro stato naturale prima del rifacimento della facciata. Altre tipologie ambientali rilevanti sono i Canali e le piccole aree umide. Si concede una forma di autogoverno per la provincia della Voivodina. La copertura è del tipo volta a botte lunettata. "Il ""veleno"" è la conferma della fine della loro storia d'amore." "Il secondo singolo rilasciato fu ""Oh, People""." A Bressanone sorge la cattedrale di Santa Maria Assunta e San Cassiano. I motori della serie precedente furono confermati. Sundsvall è la quattordicesima città più grande della Svezia. Jack George Vi stette per un anno per poi andare in Australia. Qualche giorno dopo il naufragio Sally riceve una lettera. Emmanuel Lucenti "Essendo l'ultima arrivata nella ""Flower Division"", Sakura non ha vita facile con le compagne." Il titolare del titolo ha il trattamento di Altezza serenissima. Brady cerca di scappare, ma muore in una sparatoria con la polizia. La distribuzione di questa tribù è praticamente cosmopolita: Europa, Africa, Asia e America. Nella sua carriera passò tre touchdown e ne segnò altri tre su corsa. Non smette comunque di recitare in televisione. Ciò provocò numerose rivolte, puntualmente represse nel sangue da al-Manṣūr. La tibia era piuttosto lunga. "Fu autore di ""Description of British Guiana""." Era un cavallo molto potente, specialista soprattutto della distanza delle quattro miglia. Parla della prostituzione dei media. È ampiamente diffuso in Europa. Peter nasce in Nord Carolina in una famiglia medio borghese. Con il suo patronato la squadra ritrovò in sole due stagioni la massima serie. La freschezza ed il colore verde della buccia sono criteri di qualità. "All'età di nove anni ricevette lezioni da Pietro Casella." I suoi resti riposano nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme di Roma. In seguito a questo episodio, il rapporto tra Amir e Hassan si raffredda. "Negli anni ottanta l'edificio è stato completamente restaurato e divenuto sede della ""Biblioteca civica""." In gara entrambi i piloti si ritirarono per problemi tecnici. "Nei primi abbozzi di ""Alien"", Ripley fu concepita come un personaggio maschile." Buona parte della penisola è costituita da terreno arido con qualche lago salato. "Un'altra novità del gioco sono le auto sbloccabili." Polly Walker Con la squadra francese firma un contratto quadriennale. Si giocava annualmente a La Serena in Cile. "L'assedio era durato diciassette giorni appena." Gli succedette, come amministratore apostolico, il vescovo di Albano Marcello Semeraro. Le persone coinvolte nello studio vennero suddivise in due gruppi. "Il Tasso fa parte oggi della catena associativa dei ""Locali Storici d'Italia""." Infine venne promosso a capitano. Giovanni Casale "Fu l'ultima volta che tutti e sei i fratelli si esibirono insieme." Probabilmente si tratta di animali migrati dal bacino del Danubio. Il brano è stato più volte remixato. A oggi non si hanno notizie. Buona parte del corpo della portineria-foresteria suddetta appare ricostruito, ma ben ricomposto. Comprendeva solo parte del comune di Garges-lès-Gonesse. Non sono elencate le riedizioni di titoli già pubblicati con le altre etichette. Il disco è una esplorazione di nuove sonorità, nuove combinazioni strumentali e nuovi musicisti. Pertanto egli cercò di sviare qualsiasi nave di salvataggio. Esemplari accidentali sono stati inoltre osservati occasionalmente lungo le coste del Cile. La soluzione sarà però molto più complessa di quello che sembra. Larry era egoista, ma non a quegli estremi. Sulla Luna gli è stato dedicato il nome di un cratere. Santuario dei Santi Cosma e Damiano Da allora visse tra Siviglia e Madrid. "L'area era umida e calda con un clima che variava da temperato a subtropicale." "Nello stesso anno ricevette la laurea honoris causa dall'Università Federale di Rio de Janeiro." Essi si scontrarono con le truppe e la Guardia reale, che li dispersero. Bradley Thompson è uno scrittore di gialli. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Marco Polo di Venezia. Presenta canini sporgenti. San Giorgio di Nogaro ha origini molto antiche documentate da numerosi ritrovamenti archeologici. "Viene realizzata l'edizione italiana di National Geographic." "Nel booklet scrive, ""Josh, tu sei la mia musa." Sicuramente uno di questi è la componente genetica. Il valore del software è dato dalla comprensione e analisi dei dati non strutturati. Si immagini adesso di inserire un oggetto B, indistinguibile da A nella scatola. Negli ultimi anni è stata utilizzata come cappella ortodossa ucraina. Parla inglese e comprende la lingua coreana. I metodi basati sulle caratteristiche stabiliscono corrispondenze tra un numero di punti in immagini. "Per affrescare il profeta furono necessarie dieci ""giornate""." A questo punto è il secondo editore francese, dopo Hachette. È un luogo turistico e fa parte del Grand site national di Francia. Arthur Rimbaud esaltò invece il romanzo, parlandone come di un vero poema. Cornici marcapiano e un cornicione dentellato sulla sommità tagliano la facciata orizzontalmente. Successivamente venne trasformata in fermata. Da qui si dipanano due possibili futuri. Viene inoltre considerato il primo oceanografo chimico tedesco. "A sant'Arduino era dedicato uno degli altari dell'antica basilica vaticana." "Il nome proprio della specie deriva dal sig.""Marfield"" che raccolse gli esemplari in Camerun." Stilisticamente Lyle era un picchiatore, molto potente e temuto, oltre che molto coraggioso. Il loro opistosoma ha una caratteristica punteggiatura. Il suo partecipa a festival in Europa, Canada e Israele. In virtù di ciò, uno dei due incontri può terminare in parità. Ma non è ancora finita. A fine anno la squadra retrocede. Non hanno rilievi significativi. Si presenta in masse compatte ed uniformi. Giacobbe creò una “collezione di canoni”, decreti dei vari concili. È Natale. "Un esempio è l'ascidia." "La sua performance viene considerata ""molto californiana""." Anno in cui si candida alle elezioni comunali e diventa consigliere. Attualmente Li Gotti vive e lavora a Roma, con la sua famiglia. Qui è stato utilizzato come terzino destro. Nessuno poteva più incontrare i sovrani. Nel mese di novembre, vi fu un altro incontro e la tregua fu rinnovata. "Anche in questo caso l'uso del termine non trova riscontro in sede legislativa." Scoppia il manierismo. Barista: Come si permette? Al liceo, si avvicina al mondo del fumetto e inizia a creare vignette caricaturali. In questo periodo comincia a essere convocato anche in nazionale. Poco si sa di questa cantata. Si ciba di piccoli invertebrati. Serviva il centro abitato di Assoro. Chiesa di Nostra Signora di Bonaria Il suo logo è un orso polare rivolto verso Polaris. Questi ultimi due libri sono però opera di Michele Giustiniani. Scuola Basket Diablo. La possibilità di cambiare il proprio nome era stata introdotta da suo nonno. "L'interno, sempre in stile gotico-catalano, è a navata unica con volta ogivale." Le campane suonano a seconda delle occasioni con sinfonie diverse. Nello stesso anno ottenne anche la seconda coppa di cristallo di slalom speciale. "Ambiente ubicato dietro l'altare." "Non ci sono casi registrati in cui abbiano attaccato l'uomo." Il film è ambientato a Boston. Altri generi inclusi sono elencati di seguito. Madre e figlia recitarono insieme in due film. Il vincitore finale del programma si aggiudica come premio una Ferrari. Sono state giocate sette edizioni del memorial. Alex Gibbs "Biennale d'arte contemporanea""." Da esso seguirono numerosi altri successi nazionali e internazionali. "Capì di non voler diventare un medico e lasciò l'università senza conseguire la laurea." Nella stessa partita superò per la settima volta le mille yard ricevute in stagione. "L'anno successivo fu convocato per il primo di quattro Pro Bowl in carriera." Corteo storico Vivono su arbusti e piante basse, soprattutto latifoglie come lo zenzero. Non può andare fino alla metà della strada. "La medaglia d'oro fu vinta dalla britannica Rebecca Romero." "Una parata militare e uno spettacolo pirotecnico sottolinearono l'evento." Sarebbero state queste donne a spingerlo ad adorare altri dèi. Infatti Forlani fu ministro della Difesa nel quarto e nel quinto Governo Moro. Durante la Guerra fredda fu un importante membro dei paesi non allineati. "L'equipaggio si renderà conto che il pianeta è abitato dai dinosauri." Decadde in seguito per abbandono, subendo anche numerosi furti. I punti mostrano i fotoni che vengono ricevuti dalla Luna. "Nella parte anteriore dell'Istana Negara, c'è l'ingresso principale che ricorda un arco." Più basso è il livello del trauma, meno gravi sono gli effetti. Le fasce fluviali rivestono un importante ruolo ecologico e ambientale. "I bielorussi stessi rintracciano l'origine del proprio nome nel popolo dei Rus'." Le piume sono più scure e quasi nere. Nonostante questo, rimaneva la necessità di separare poi i due flussi. "L'edificio, a tre piani, spicca in un paese di tutte case basse." Fino all’approvazione, i primi Confratelli dovettero scontrarsi con molti problemi. Il municipio è di dimensioni normali, posto a fronte strada. Qua la zampa! Durante questo periodo la chiesa ospitò una stamperia e una sala spettacoli. In questo frangente non possiamo permetterle di ritornare in India. "Dopo il famoso J'Accuse...!" Sono piccioni di medie dimensioni. "Quest'ultimo potrebbe anche non essere stato un dramma distinto dagli altri due." È il periodo che va dalla mezzanotte di ieri alla prossima mezzanotte. È Considerata una delle più importanti tifoserie in Calabria. Non esiste elettricità né acqua potabile. Per la seconda volta nella storia la competizione ebbe luogo a Budapest. La trasmissione finale è a catena. "I rivoluzionari girano di città in città derubando l'esercito di denaro, armi e cavalli." Pinna dorsale breve con una spina robusta nella parte anteriore. Altre fonti più inusuali includono sangue e lacrime. In seguito furono costruite le altre linee. "Dall'altra parte invece si trova una fotografia dimensioni analoghe." Fonti indiane contestano questa affermazione. Ma guardando le sciemmie e gli umani, che vivono in amicizia. Questi ultimi non potevano fare altro che ritirarsi. "Contestualmente, il Bonifacio è stato per la prima volta definito ""artista croato""." Un piatto di fritti misti, dove spunta la faccia ironica di Marco Carena. Il disco è stato prodotto da Dito Godwin e registrato a Los Angeles. "L'album è scuro, cattivo, morboso; un cambiamento radicale rispetto al glam di ""Transformer""." "L'area abitativa è su due piani composti entrambi da due stanze." Viene utilizzato sia nei giochi di carte sia a scopo divinatorio. Giocò in Serie A con la Sampdoria. Riuscirà il cav. "In ""Orion"", settima traccia dell'album, è ascoltabile un assolo del bassista." "L'album viene annunciato per la prima volta tramite il Myspace della cantante." La squadra va alla società e si fa consegnare tutti i questionari trattati recentemente. Ha partecipato anche ad un episodio di Zack e Cody sul ponte di comando. In questo periodo si dedica anche alla stesura di manuali scolastici, articoli e saggi. Nello stesso anno, ad agosto, rescinde il contratto. "Gli spagnoli descrissero il tempio come ""favoloso da non crederci""." Si tratta di due delle tre pesantissime incursioni che rasero al suolo la città. È commentatore delle partite della Fortitudo presso alcune emittenti locali emiliane. Si rifiutò di congratularsi con Ilves. I dettagli e le rifiniture sono, invece, di colore bianco. Attualmente sembra che il ghiacciaio stia avanzando. "L'album risente fortemente delle sonorità del G-funk, proveniente dalla costa ovest degli Stati Uniti." I due sessi sono del tutto simili fra loro nella colorazione. "L'accesso può risultare difficoltoso con forti venti dai quadranti meridionali." I gialloblù hanno svolto il ritiro precampionato nel comune di Chianciano Terme. In seguito furono costruite le restanti parti della chiesa. I componenti hardware e il software assieme permettono il controllo di motori aeronautici. Felice Castriota è un commercialista salentino impulsivo e superficiale. "Riappare anche in ""Banjo-Tooie"" nella laguna di Jolly Roger." Dave si accorge della loro presenza e li salva. Viene usato per la realizzazione degli inchiostri color magenta e ciano. Ha in programma di svolgere regolarmente alcune partite a Barcellona in futuro. Storiografia: Segnata su Istituto Geografico Militare. Al giocatore la scelta della fazione vincitrice. Il rito religioso fu officiato dal gesuita padre Pietro Tacchi Venturi. Questa modalità è stata ampliata, permettendo al giocatore di creare il proprio stadio. "La prima, più nota, è un'opera anonima della prima età imperiale romana." Propose inoltre un progetto di riqualificazione urbanistica del territorio di Lecco. Colore sfumato grigio verdastro ma anche brunastro. La grafica usava dei grandi sprite monocromatici per i giocatori. Nessuno degli atleti azzurri riuscì ad arrivare sul podio. I Nabatei avevano numerosi luoghi per la pratica religiosa e il culto. Tale trattamento, inoltre, era accordato a chiunque altro avesse intenzione di prendervi dimora. Ero indignato. La sua abilità con la spada era riconosciuta in quanto combinava leggerezza e durezza. Il libro è stato ampiamente rivisto ed è alquanto controverso. "Il libro ottenne molto successo e fu uno dei best seller dell'anno." "Secondo Leonard Maltin il film è ""cucito addosso ad un Wayne insolitamente sentimentale""." Altre fonti vogliono però che sia morto in Podolia. Anassagora di Clazomene nel V sec. La cabina è di tipo arretrato, a due posti con guida a destra. Un giorno sale su una camionetta che lo porta a Roma. "Nella seconda metà dell'Ottocento i locali furono occupati dalle truppe dell'esercito del Regno d'Italia." Nello stesso anno gli viene conferito il premio nazionale Paolo Borsellino per la legalità. "È un'orchidea di grandi dimensioni, con comportamento epifita oppure litofita." "Le due si affrontarono nella rivincita della puntata di ""SmackDown!" Tutto questo miscelato con corrosivi cambi di tempo e ferocia compositiva. Talvolta esse consistono in contee che non hanno un più basso livello amministrativo. Il teorema trova numerose applicazioni sia dal punto di vista pratico che teorico. È compresa nella parrocchia di Mas-Peron, appartenente alla diocesi di Belluno-Feltre. Il colore dominante è sempre accompagnato da macchie o strisce di altri colori. Dopo la somministrazione endovenosa, il fentanyl si distribuisce con grande rapidità nei tessuti biologici. Le aree di maggiore sviluppo sono la costa atlantica e la pianura del Mississippi. "Nel trentennale dell'omicidio le Poste italiane hanno emesso un francobollo in sua memoria." Citiamo ad es. È uno dei rapaci più rari del mondo. Fu anche scrittore di teatro. Stazione meteorologica di Piacenza I tre ritorni successivi furono sfavorevoli e la cometa non fu osservata. Riscaldamento a legna, acqua corrente in capanna. "Collega di Dave a ""Might""." Spero vi piaccia. Scoppierà una faida decennale. Dieci dei papiri rinvenuti sono molto ben conservati. Sconosciuta anche la dislocazione del pulpito. Sogni premonitori? Vi sono teppisti, soldati e poliziotti. Sono note le seguenti sottospecie Il capoluogo è Merlo. "Domenico regnò sull'isola per tre anni." Da tutti i lati è giunta risposta. Surge, Sabrina e Koga. E noi non vogliamo scomparire! Il naso è arancione. Persone di cognome Ford In sei incontri Gabriel segnò quattro reti. Di essa rimangono oggi solo rovine. Sullo sfondo una nube nera causata dai bombardamenti. Si allenò anche come ginnasta. Gli ultimi due hanno in parte restituito i capitali incassati. "Inizia così una carriera di caratterista che lo porterà a girare per l'Europa." Le equazioni complete di Fresnel risultano quindi più complicate. In seguito venne fornito di capacità offensive leggere. Dalla quarta stagione della serie entra definitivamente parte del cast principale. A Hollywood sarà persino definita la replica femminile di Rodolfo Valentino. Infatti il re-drago cinese Lung Wang è considerato colui che provoca la pioggia. Fu tumulato nella chiesa di San Francesco Grande a Padova. "Ad esempio, in ""Cole Porter Revisited, Vol." Le ali sono attaccate lungo i fianchi. Le vincenti dei due gironi si affrontano in partite di andata e ritorno. Il verdetto, pronunciato da tre giudici, durò oltre sei ore. "Rappresenta l'idea di famiglia e le sue aspettative." La coppia ebbe nove figli, di cui tre avrebbero avuto ulteriormente progenie. Talpa medio è il colore mostrato a destra. La religione prevalente è il Luteranesimo. Compare spesso come protagonista di storie a parte. "L'isola è disabitata e non sono presenti edifici." Possono essere catturati fermi immagine facilmente senza ricorrere a programmi esterni. Oggi risulta completamente abbandonata, priva di costruzioni e in parte invasa dalla vegetazione. Tuttavia, metà dei sei esemplari in questione erano esemplari morti. Il sito è aperto alle visite turistiche. Alcuni critici distinguono tra space opera e planetary romance. Tuttavia, il matrimonio era stato dichiarato nullo dal un tribunale rumeno. Negli ultimi anni è stato registrato un aumento di alcune popolazioni di specie endemiche. Il borgo che sorge sul colle si presta perfettamente a questa metamorfosi. Morirà ucciso da Donatella, autorizzata dal Dandi, su richiesta della camorra. Elvira intanto ha accettato di sposare Garzia, che riflette sulla sincerità dei suoi sentimenti. Il favorito è il campione uscente Morgan Taylor. Nel presente il Gabriele adulto deve organizzare la sepoltura di Ernesto, nel frattempo deceduto. Non la monumentalità è dunque il pregio di questo pittore. Milita in Premier League, la massima serie del campionato maltese. I resti della villa possono ancora essere visti oggi. Nasce la marcatura a zona nello stadio Pino Zaccheria. Nessuno di questi testi venne usato dalla Chiesa per funzioni liturgiche. In Ontario ha lavorato una serie di match con Jennifer Blake. Il nome del cattivo, Dr. Si ritirò dopo due sole annate da professionista. Da allora il club milita ininterrottamente in Erste Liga. Gli animatori saranno controllati dall’intelligenza artificiale. Inizialmente è stato preparato dalla reazione di idrazina in soluzione acquosa con acido nitroso. Sulla destra sorge un semplice campanile in pietra a pianta quadrata. Fu lo stesso Carducci che indirizzò i suoi studi verso la storia. Era il punto di partenza storico del Mormon Trail. In quella stessa partita verrà espulso per eccesso di esultanza. Pur nella sconfitta, le Pantere segnarono la storia contemporanea della società americana. "La città si distinse durante la Guerra d'Indipendenza del Messico." "Nell'agosto dello stesso anno i Funeral vinsero un Kerrang Award come ""Migliore band inglese""." Rodney rinuncia così al suo amore per Allison e sposa Betty. È il pioniere degli ostelli della gioventù in Francia. Pochi giorni dopo fonda il nuovo partito, denominato Die Blaue Partei. Talvolta questo tipo di satellite lavora in formazione o in costellazione. Parla fluentemente la lingua serba. Il territorio si formò nella tarda era glaciale. Le meglio conservate si trovano in via del Giglio e in via del Sole. "Finita la guerra ""Il Lavoro"" riappare come organo della federazione socialista ligure." I sacrificabili rimasti ce la mettono tutta per sfondare le difese. Esprime con ostinazione la sua ostilità alla Chiesa esistente e istituzionale. Tra i dipinti, molto danneggiati, una barca per il pellegrinaggio ad Abydos. Nella tragedia prende forma il paradosso della coesistenza di due diversi universi temporali. La maggior parte delle specie ha foglie composte. La cupola centrale del Sangallo è invece di chiara derivazione romana. La maggior parte aveva passato la cinquantina. James scrive analisi tecniche sugli indici azionari e rapporti di mercato su base giornaliera. Sulla numerazione assegnata agli autobus turistici si possono svolgere varie considerazioni. La sua influenza sarà determinante presso gli cultori britannici della New Sculpture. "La chiamano ""Chairman Island"", dal nome del loro collegio." Un ictus cerebrale bloccò Beniamino nel camerino del Teatro Biondo di Palermo. Nella pre-stagione si assicurò il ruolo di prima riserva del quarterback titolare Russell Wilson. Tra le impurezze presenti compaiono spesso propano, etano e anidride carbonica. "Sono facilmente riconoscibili per avere un'ampia testa triangolare, il corpo piatto." "Al suo posto, viene nominato Page, l'uomo che Star ama." Tale inquadramento normativo è rimasto sostanzialmente invariato per oltre mezzo secolo. "Durante l'attività sportiva lavorò come responsabile per la promozione della Nike nel Regno Unito." Il genere musicale rimaneva sempre quello tradizionale, ma gli arrangiamenti risultano abbastanza peculiari. La troupe si reca in Sudafrica per le riprese, quando Bobby viene rapito. Gioca nella Primera División, la massima serie del campionato argentino. Il giorno successivo lo spendono quasi tutto in cose atte al loro divertimento. Entrambi i contendenti sono continuamente attaccati da cittadini e da robot. Tornato a Napoli, divenne per meriti brigadiere e barone. Furono espresse perplessità sulla modalità della possibile distruzione. "L'espressione ""religione romana"" è di conio moderno." Nello stesso anno, gli olandesi abbandonarono São Luís. In questo museo ci sono busti, statue, bassorilievi, vasi e bronzi. Si capisce che le due donne un giorno si distruggeranno a vicenda. "Ha fatto parte del Collegio dei governatori all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences." "In Italia questo brano fu scelto come sigla della famosa trasmissione per ragazzi ""Big!""." "Uno dei suoi utilizzi è nell'elettroforesi su gel." Oltre Tobruk torna ad essere alta e rocciosa, spesso a picco sul mare. "Joel disse:""Okay non ti importa se sarà un successo o no?" Prima di poter far prelevare la carcassa, il cavallo viene misteriosamente rimosso da sconosciuti. Non abbiamo informazioni riguardanti gli spostamenti, la riproduzione e il comportamento sociale. Ha avuto due figli e due figlie. "Secondo la rivista ""Billboard"" è il ventunesimo disco più venduto del decennio." Viene usata spesso nel libro di Ezechiele e anche dal Vangelo secondo Matteo. "Memorie alcoliche""." Gli ottoni infatti si comportano genericamente come tubi chiusi. "A quest'ultimo Borromeo si devono altre innovazioni nel palazzo dell'Isola Bella." Buona parte dei fondi utilizzati arrivano da organizzazioni del campo della sicurezza. Le forze italiane, guidate dal generale Orlando Lorenzini, ripiegarono ordinatamente ad Agordat. I due personaggi presentano perciò svariate similitudini, anche se non mancano significative divergenze. "La soluzione cioè dovrebbe essere ""ad invarianza di scala""." Un problema che avrebbe condiviso anche con il secondo marito. Il brano è uno dei più celebri degli Who. "Il ""pronunciamento"" è un tipo spagnolo e latino-americano di colpo di Stato." Testimonianza filmata nel bacino di carenaggio a Genova. Vi furono in seguito ancora due sultani almoravidi, ma si trattava solo di governanti-fantoccio. Attualmente ha adottato nuovamente le denominazioni tradizionali. Ha siglato la seconda rete per la sua squadra. Si tratta di una sindrome estremamente rara. "È la sede permanente dell'Orchestra sinfonica di Vancouver." Beatrice di Tenda Oltre a questo lavoro monumentale scrisse anche molti volumi di sermoni ed altre opere. Chi scrive rappresenta virtualmente un sodale dei servitori. "L'opera completa risultò talmente imponente da scoraggiare ogni possibile aggressore." Ha ricevuto il Premio Flaiano per la sceneggiatura per il complesso della sua produzione. "Lungo la costa si trovano inoltre il porto-canale romano in ""opus incertum""." Il saggio rese noto al grande pubblico il fenomeno e il termine otaku. Il paese fu anche residenza dei feudatari per un certo tempo. Fu il primo satellite meteorologico della storia. La pala fu restaurata una prima volta nel Settecento, da Giovanni Pedretti. "Prende il nome dalla pianta del mais, la ""Zea mays""." "L'intero episodio gira intorno al piano di Moriarty di screditare e, infine, uccidere Sherlock." Ferdinando consentì e catturò Siviglia. I due giovani combattono per il loro amore, finendo alla fine per trionfare. "Non usavano vestiti di alcun tipo, e usavano dei gioielli d'oro come ornamento." Con la Restaurazione e il ritorno dei Borboni, prese piede il fenomeno del brigantaggio. Ivi Sofia Agnese diede alla luce tutti i loro figli. Dotato di talento prodigioso, diede un concerto accompagnato dalla Filarmonica di quella città. La colorazione è verdastra o talvolta brunastra. "Inoltre, i denti sul palato erano insolitamente grandi rispetto a quelli di altri ""pelicosauri""." "Questa fu l'ultima raccolta dei Beatles pubblicata quando John Lennon era ancora in vita." Il danno è provocato dalle punture. Contemporaneamente viene anche riparata una frattura al suo osso navicolare preesistente. Molte persone gli resero omaggio, dal momento che il duca era molto popolare. Undici anni dopo il suo esordio da regista, Ode tornò a recitare in teatro. È retta dal vescovo Fernando Miguel Gil Eisner. Il capoluogo di contea è Clinton. Dopo altri sintomi, fu ricoverato in un ospedale per malattie mentali. "Ha fatto da guest star in una puntata de ""I Simpson""." Nella letteratura antica il Lucrino si ritrova anche in Orazio, Marziale, Properzio e Virgilio. Queste ultime possono scegliere autonomamente se usare questa bandiera oppure quella finlandese. Successivamente allena varie squadre giovanili. Il premio assegnato al miglior film in concorso è il Grand Prix. Sei grandi silos cilindrici scendevano nel sottosuolo fino a diciotto metri di profondità. Di conseguenza il servizio avviene fino alla stazione Centocelle. Si rifece in dicembre dominando il canadese Sean Pierson. Il cane protagonista del film è un Jack Russell Terrier di nome Pongo. Il resto della gara serve per attribuire le altre due medaglie. Dal globo di roccia fuoriescono quindi la sua testa, le braccia e le gambe. Per quanto riguarda i costruttori Derbi precedette Aprilia e Honda. Il primo molare era ridotto, il secondo era scomparso. Sviluppato è anche il turismo artistico, che vede protagonisti i monumenti di Bominaco. Bones e Aniplex sono responsabili rispettivamente delle animazioni e delle musiche. "Ama la marmellata d'arance e la cioccolata calda." A livello turistico è sede di diversi lidi balneari e di alcuni locali notturni. Incapaci di comunicare e pieni di problemi, i due tendono ad allontanarsi. Alcuni dipendenti di Google espressero preoccupazione per il progetto e diversi si sono dimessi. Si trova al confine tra Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Zambia. Alla base del suo insegnamento vi è una concezione unitaria del cosmo. Quando torna, trova Dorothy che si deve difendere da Silk. Al termine del rito fu sepolto in una cappella laterale dello stesso edificio. La scuola Muramasa ha continuato la sua attività fino al tardo Cinquecento. Ma proprio a un fine sociale Seneca sembra voler piegare questo concetto. Ai piedi della colonnina è un oggetto realizzato con tavolette sovrapposte, probabilmente una cassetta. Prima della sua ordinazione sacerdotale fu precettore presso le principali famiglie di Digione. Il contratto definisce anche che, se esercitata, dovrebbe aggiungere quattro anni e alla base. "Era lo storyboard di ""The Long Tomorrow""." In Francia rimase per i restanti due anni della sua vita. La cadenza di tiro era di circa un colpo ogni due minuti. Alcuni esempi di questi sistemi sono a Hiroshima, Kobe, Osaka, Saitama e Tokyo. Perde la madre ad otto anni. Nella competizione ha totalizzato tre gol. Clarín comunque continua con il suo stile. Tante persone accorse sul posto, invocando Maria, ottennero grazie. Le due ali ospitano gli ingressi laterali e sono risolte con piatte lesene ioniche. Lascia così libero Stephen che può sposare la donna che lui ama veramente. Della violenza subita, però, la moglie decide di non rivelare nulla. "Il bassista Krist Novoselic spiegò che ""volevano solo farlo sentire a casa nel gruppo""." La stessa agenzia nipponica, immediatamente dopo il terremoto, emise un allarme tsunami. Lasciò le scene nella seconda metà degli anni settanta per ritirarsi a vita privata. "Nonostante la violenza dell'impatto,ne uscì senza conseguenze fisiche." Gauthier dalla moglie Agnès de Montmorency ebbe tre figli. I signori Full e Fuller alloggiano in due camere antistanti dello stesso albergo. "Sono stati rilevati rischi di ""crolli potenzialmente pericolosi"" che testimoniano una notevole instabilità." "A diciotto anni si iscrisse infatti al Partito Socialdemocratico d'Austria." Gli Ōuchi saccheggiarono e danneggiarono i residenti locali, causando ingenti danni. È utile per sollevare e trasportare un ferito. "Il primo e più conosciuto brano di Wish Key è ""Orient express""." Con lui lavorava inizialmente proprio suo nipote Calo, abile come il nonno. Non mancarono le accuse di irregolarità e massicci brogli elettorali. Sui vari social networks il videoclip ha superato il milione di visualizzazioni. Si salverà per il sopraggiungere degli angloamericani. La vernice può essere bruna o gialla arancio. Il plotone successivo, lungo la stessa strada, uccise questi giapponesi con le baionette. La causa più comune è la malattia di Flaiani-Basedow-Graves. Il suo riempimento era lo stesso di quello della bomba esplosa. Copertinista anche della serie di Stephen King “The Talisman” della casa editrice Del Rey. Persone di nome Pino "La deposizione non convince però il commissario che trattiene l'uomo." František Janda-Suk Al Congresso era noto per essere un conservatore, soprattutto in materia fiscale. Questo fenomeno permette, in molte zone del Pianeta, un rifornimento continuo di acque dolci. In compenso godette di un ottimo successo al botteghino. Prende il nome da Michel Croz, guida di Chamonix. "Alcune fonti lo interpretano invece come ""fortunato""." Van Bohm, allora, capisce che deve piegarsi. "Il nome originale del disco doveva essere ""Last Days of Easter""." Chon, però, riuscirà a giungere alla città di Nanto ed avvisare Rihaku. "Inaspettatamente tra i due ragazzi sboccia l'amore." Fu sepolto nel santuario di Santa Maria delle Grazie, alle porte di Mantova. Non mancarono poi incarichi dati dal pontefice o dalla Repubblica fiorentina. Non si trattava però di una vera e propria abolizione. Dopo un breve soggiorno a Goa si trasferì a Macao. La colorazione è grigio argentea, argentea chiara nella regione ventrale. "Ma come può una mente limitata comprendere l'illimitatezza del Sé?" Il suo rabbinato affonda le radici nella tradizione italiana e chassidica. Le mura del castello resistettero e fornirono riparo anche agli abitanti della vicina Sesto. Proprio in quel periodo Jones viene licenziato dalla Warner Bros. "Il suo nome è accennato nell'epopea di Gilgamesh." "È un museo d'arte antica, moderna e contemporanea." Il collegio, sentite le parti, decide con ordinanza. Ha onorato con la sua musica il talento e la memoria di Elvis Presley. Non esiste né puro né in soluzione acquosa. "Anche l'albero di Natale fu cambiato." La sua squadra è eliminata ai preliminari della Coppa Sudamericana dal Coronel Bolognesi. Comune in natura è assai raro in cattività. Bilbo e Drogo erano entrambi nipoti di Balbo. A Marina di Pisa una via lo ricorda. Lo stesso anno è stata pubblicata anche come singolo. "L'opera rappresenta una pietra miliare nel dibattito epistemologico moderno." "Con l'Unità d'Italia ritornò in patria; fu sindaco di Orzinuovi, suo paese natale." Anche qui la Jacobi fece da battistrada. La donna gli chiede insistentemente di sposarla. Erano tra le prime Renault caratterizzate dal muso spiovente ad andamento concavo. Ma vi rimase solo per un anno. Compì un secondo viaggio in Grecia contraendo la tubercolosi. La mattina dopo si ritrova solo, il maniero è vuoto. Sempre a Vignola si considera valida una presa, solo se ha almeno una figura. Combattuto tra il padre e la donna che ama, Marcello esita. È il centro più popoloso dopo il capoluogo comunale. Telepiù Satellite non durò neanche un anno. Milita nella Premier League iraniana. "All'interno delle gallerie è anche ospitata una scuola domenicale." Vengono inoltre apportate migliorie a freni e sospensioni. "Il nome della specie, ""primus"", deriva dal latino e significa ""primo""." "L'opera sarà disponibile in volumi annuali, nel corso di sei anni." Tale dinamica è enfatizzata da fenomeni di imitazione. La piazza fungeva da punto di partenza per Avenue Louise. Attorno al lago sono prevalenti oliveti e macchia mediterranea. Nel secondo caso è soggetto ad approvazione come se fosse redatto ex novo. A livello giovanile, ha giocato per dieci anni nel Manchester United. In Italia possono essere acquistati per lo più surgelati. Si incontra anche nel mar Mediterraneo, compresi i mari italiani. Una via di Bologna è intitolata al suo nome. Il granchio è commemorato nella costellazione del Cancro. Fu il fascismo a decidere la soppressione del comune unendolo a Zogno. Ebbe così termine la storia della piccola Casa francese. È stato così denominato in onore del compositore russo Aleksandr Konstantinovič Glazunov. "È l'unico giocatore ad aver vinto sia il campionato sovietico che il campionato americano." In aggiunta presenta delle tracce bonus di cui alcune demo. Traduce tre libri del drammaturgo Fernando Arrabal. Sosteneva ampiamente il nazionalismo ucraino. È sponsorizzata dalla Named. "È l'ultimo romanzo pubblicato in vita dal suo autore." Per molti secoli questa zona figura come un importante biotopo umano. "Comincia nell'Eurocalcio Cassola." "Assieme agli atleti, inoltre, è l'unica altra persona ammessa sul campo di gara." Vive sia nelle foreste che nelle savane, ma anche nelle zone urbane. Ad oggi sono stati resi disponibili quattro volumi tankōbon. Tuttavia queste differenze non erano tali da precludere la mutua comprensione. Si tratta cioè di una semplice apparenza. La provincia assunse il nome di provincia di Apuania. I padiglioni sono stati progettati per essere strutture temporanee. Dio, dunque, è architetto e musicista supremo del creato. "Francis Galton inventò il termine ""anticiclone""." Testi di Manlio Sgalambro, musiche di Franco Battiato. Si è osservato quanto riportato in tabella. Solitamente questi effetti scompaiono una volta ripreso il normale ritmo del sonno. In seguito si recò con alcuni seguaci a Tessalonica, Chio e Corfù. In quanto secondogenito, Chris ha poteri meno pericolosi del fratello maggiore Wyatt. Tommaso Malerba fu influenzato dal gusto del Liberty francese e tedesco. "Rivista di filologia e musicologia medievale"", ""L'organo." Lo sappiamo tutti: per il centenario del Cinema... Il nome della band proviene da quello della Dea del fuoco nella religione Tupi. Questi accordi unendosi creano un profumo floreale e fruttato. Essa presenta molti costrutti di carattere tipicamente francese e altre influenze galliche. Lilly, disperata, piange ma non si ferma. Walter sedette nella camera dei lord fino alla morte. In aprile i superstiti vennero intrappolati nella sacca della Ruhr. Il seguente albero genealogico è incompleto e include solo i membri di qualche rilievo. Viene assunta un anno più tardi, dopo aver conseguito il master. La nave è ancora iscritta nel registro delle unità attive come nave museo. Il villaggio fa uso della prima centrale a bassa temperatura geotermica costruita in Alaska. Topologicamente il grafo di Cayley è quindi una retta. I sovietici si sono qualificati alla finale dominando tutti gli incontri. È praticamente impossibile da vedere. Il confine nord-occidentale è segnato dal fiume Susquehanna. I modelli delle vetture utilizzate generalmente rientrano in una delle cinque categorie sopra elencate. Gli eserciti sono distribuiti come descritto nel manuale. E. Whitman. Vari artisti hanno realizzato una cover del brano. Il video si chiude con la vincitrice della challenge. In occasione della Trattato di Parigi fu promosso a maggiore. Invece, bacia Kathleen sotto il vischio, che sconvolge Zoey. Óscar Cristi È la tecnologia che viene utilizzata per la sincronizzazione dei database. La famiglia fece ritorno in Irlanda quando Shields aveva dieci anni. Vive in Italia e Giappone. "Anche Maltin segnala i numeri ""roventi"" della Charisse." Vengono confermati i piloti della stagione precedente, Rubens Barrichello e Jan Magnussen. "Spicca anche il ""nonsense"" di ""So What?" Bullock è stato consigliere legale del Segretario di Stato del Montana, Mike Cooney. Acquista infatti lo stabilimento di Székesfehérvár e i diritti del marchio Ikarus da Irisbus. Così fu anche per il territorio di Marano. Skid-Pad: La prova valuta la capacità in curva della vettura. Robson dos Santos Fernandes Ma sono davvero solo allucinazioni? Ha un figlio, Luca Gualdi, medico di professione. Jim Brooks pensa che la moglie lo tradisca con John, il suo migliore amico. "Nel Teatro d'Arte?" Quale uomo può vantare di non sopravvivere al suo talento? Una grossa macchia bianca è presente nella regione inguinale. "L'ultimo Presidente del Consiglio di Amministrazione è stato Riccardo Garrone." "All'interno del nascondiglio incontra tutti i criminali della città." In passato, il nome veniva talvolta applicato anche ai cancelli a doppio tetto. Qualche anno prima della morte si fece monaca cistercense. La Federazione cilena scelse di semplificare la formula del campionato. È molto simile alle marmotte. "Per il raggiungimento del ""quorum"", furono determinanti i voti del Movimento Sociale Italiano." La pellicola è di produzione britannico-argentina. Fai riferimento a polinomio di secondo ordine. Vi si trova una grande varietà di animali marini e terrestri. "Nell'ultimo anno di presidenza ottenne il titolo nobiliare di Lord." Si giocava annualmente a Bari in Italia. Tra gli autori più rappresentativi ricordiamo Alberto Moravia, Carlo Cassola, Giorgio Bassani, Elsa Morante. La manifestazione era gestita Federazione calcistica della Jugoslavia. "In Australia il tè con il latte è chiamato ""tè bianco""." Ad ogni casella evidenziata in grassetto corrisponde un candidato eletto. Vi furono numerose accuse di molestie sessuali. I modelli proposti vengono aggiornati dopo tre anni di utilizzo. Il capoluogo di contea è Hiawatha. "Con suo grande rammarico, tuttavia, l'azione si svolge esattamente come l'aveva vista in precedenza." Negli anni venti del Novecento Forlì fu il centro del Cenacolo Artistico Forlivese. Dopo il diploma, prestò servizio militare come sottotenente. Il suo pensiero andava soprattutto alla malattia più diffusa il quel periodo: la tubercolosi. In pratica, si tratta di un bullone con del materiale esplosivo incorporato. Tutti i materiali presenti furono realizzati allora appositamente per questa esposizione. "Venne considerato come il ""nuovo Tommaso Buscetta""." "È soprannominato ""il Michael Owen lettone""." Un maschio sessualmente attivo è stato catturato nel mese di marzo. "Il suo maestro Alessandro Martini, successivamente si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze." Il film è ambientato nella città di Taipei, in epoca contemporanea. Poco si sa circa le abitudini riproduttive. Come Infanta di Spagna aveva lo stile di Altezza Reale. Questa specie è endemica di Riunione. Inoue ha dichiarato di aver imparato il giapponese leggendo manga e guardando anime. Nacque poi Enea Silvio. Attualmente vive in una villa vicino a Roma con Carmen. Tramite schede di terze parti può acquisire materiale nei diversi formati ad alta definizione. "Secondo altre fonti essi sarebbero stati soprannominati anche ""anfibi""." Morì per un attacco cardiaco a Roma. Riace li festeggia anche la seconda domenica di maggio di ogni anno. Uno studente universitario viene trovato con le ossa rotte sotto un ponte. Il comportamento delle mani del soggetto viene monitorato con una particolare attenzione. Si distinse soprattutto come passista e fu gregario di Costante Girardengo. "Questi ""spot"" costituiscono un falso e potrebbero essere sanzionati in sede civile e penale." Morì di stenti insieme a Burke. Alcuni personaggi hanno poi fatto una sfuggente apparizione anni dopo sulle pagine di Quasar. "Gli episodi evidenziati in giallo sono stati inclusi ne ""I Classici della Melevisione""." La sua azienda, pur senza mezzi di produzione, continuò ad esistere. Per questo fu anche chiamata Diocesi di Bijelo Polje. Nelle pitture funerarie viene raffigurato con un colore bluastro. Successivamente le vincitrici si affrontano in incontri ad eliminazione diretta. Azerbaigian e Malta non hanno iscritto una propria squadra alla competizione. Nelle arti liberali indica il futuro immaginato nel tempo presente. Le defezioni si verificano anche molto rapidamente. Cold Summer Molte altre di queste case nacquero nel sec. "Sulle tracce di Albert Camus""." Il calcar è lungo e provvisto di un piccolo lobo. Oggi sono esposti al Museo del Louvre. Tiffany accetta e le due bambole hanno un rapporto sessuale. I Miao sono disperati e nuovamente soli. La mandibola era lunga e gracile. Anche alcuni tipi di droghe possono generare un falso ricordo. Ma qui ella trova un ballo in maschera e, spaventata, comincia a bere. A differenza della precedente raccolta La meglio gioventù, questa è tutta in lingua italiana. "Purtroppo l'idea imprenditoriale non ebbe fortuna nonostante l'offerta per l'epoca fosse estremamente competitiva." Attualmente il club milita nel campionato regionale di Eccellenza. "Proveniva dall' di Guadalajara, titolata squadra messicana." Molti perugini, infatti, sfuggirono dalle mura urbiche e si stabilirono in questa zona. Ben arriva ed entra in casa, ma viene attaccato da Eva e drogato. "Il Partito afferma i tradizionali legami della Romania con le strutture politico-militari dell'area euro-atlantica." La gara della classe sidecar è stata vinta da Rolf Biland e Kurt Waltisperg. Seguì un periodo di relativa tranquillità, fino alla morte. Il fattoriale presenta numerose varianti e generalizzazioni. Usata da Baron Corbin. "Riguardo all'attribuzione del progetto vi sono alcuni dubbi." Fu autore anche di musica elettronica ed aleatoria. Questa relazione va sotto il nome di Legge di Hooke. Uno dei motivi di successo di Serre Chevalier è la natura boscosa del pendio. "Nel secondo dopoguerra si dedicò anche alla direzione della rivista ""Fondation Theatre World""." La settimana successiva contro i New York Jets andò a segno per due volte. Nella Terra di Mezzo egli verrà chiamato la Stella del Mattino. Gli effetti visivi vennero curati da Eric Barba e Bjørn Mayer. La sede del municipio di Lieto Colle era a Parè. Si trova sotto alla Avenida de Gibraltar, nel comune di Leganés. La prima parte è basata sul testo di un inno di pentecoste alto-medioevale. Vi sono poche informazioni sulla loro origine e dettagli sul loro regno. Questa distinzione vegetativa ha poi dei differenti effetti nella ripartizione del bilancio idrologico. I suoi dipinti furono esposti e ammirati nel capoluogo toscano. Venturi si dichiara definitivamente ad Anna. Apparve anche in una edizione delle Ziegfeld Follies. Dopo quattro anni dal presunto rapimento viene ritrovato. Il rilascio di acqua dolce dipende dal clima. Questo episodio non è da confondere con quello omonimo della terza stagione. Si laureò in diritto internazionale e poi in giurisprudenza a Kiel e a Berlino. È un centrocampista difensivo. "Fu nominato senatore del Regno d'Italia." Dal Nuovo Regno era la Sfinge di Giza a rappresentarlo. È uno strumento comune nelle montagne del Perù. A lui si devono molte colonne sonore per i film di Sacha Guitry. Rivisitazione e attualizzazione ironica della cacciata dall’Eden. Non in tutte le lingue i pronomi seguono le stesse regole. Il presidente Ronald Reagan definì Impero del male quello che chiamavano Impero Sovietico. Si può giocare anche online grazie alla modalità multigiocatore. Nel secondo caso, possono essere utilizzati due differenti schemi nelle architetture di calcolatori moderne. I libri sibillini erano probabilmente anche consultati in questo modo. "Nei giorni della festa si svolgono varie manifestazioni civili sempre all'interno della Parrocchia." Qui ritroveranno anche Rembrandt. Molti college non erano invece interessati a lui a causa delle sue piccole dimensioni. Sostituì la Advanced Six. Entrambi i matrimoni sono terminati con il divorzio. Elenco della seconda parte della prima stagione. Gli alleati evitarono lo scontro frontale e ingaggiarono i Takeda con gli archi. Bob Love Tutti i brani sono stati composti da Andrew Hill. The Rover "Oggi ospita il Palazzo di Giustizia e l'amministrazione provinciale." "Manzoni si dedicò, ancora giovane, all'insegnamento privato di eloquenza e belle lettere." Nel frattempo Ernesto, per far ingelosire Norina, fa finta di corteggiare Arianna. Questa fondazione è attivamente supportata, tra gli altri, da Nelson Mandela. "Con la nascita della Repubblica popolare, prese l'avvio anche la carriera politica di Xie." È un prolifico scopritore di asteroidi e collaboratore della Siding Spring Survey. Il periodico però non incontrò le aspettative e terminò le pubblicazioni dopo nove numeri. È stato in contatto con moltissimi intellettuali di vari paesi. Raina parla correttamente lo spagnolo, pratica la danza ed ha pratica con le pistole. Forse era destinata a una committenza privata. Tuttavia Romulus viene distrutto mentre Spock è in viaggio verso la supernova. Autori come Maurizio Geri e Riccardo Tesi hanno lavorato sui canti della tradizione. "Così, una volta preparati, si dirigono sull'isola di Muten, dove trovano i loro amici." Altra società labronica è il Nuoto Livorno. Questo viene stabilito in funzione della pressione o del volume impostati. Termina la sua ultima stagione in Grecia con dodici presenze e un gol. Quando il campo venne liberato rimanevano in vita circa cinquecento prigionieri. Il paese di Allumiere tuttavia è di origine molto successiva. "L'edificio era molto conosciuto ed è citato in numerose cronache dei secoli scorsi." È interpretato da Victor Garber. In matematica, una tabella di questo tipo è detta matrice quadrata. La testa era alta e dotata di un muso corto e di grandi occhi. Ha avuto anche una parentesi nel vivaio del Djurgården. La coda, lunga quanto il corpo, non è prensile e ricoperta di pelo. Dopo questo periodo quindi si ha un avvicinamento al mondo socialista e socialdemocratico. Fu Nicolò Longo a volere erigere questo palazzo. Cominciarono nuovi interrogatori e supplizi, cui erano sottoposti quasi sempre degli innocenti. Clark si è sposato tre volte. "Su ogni uovo si può mettere un po' di sale e pepe." "La denominazione ""Suda"" potrebbe derivare dal greco ""suda"", che significa ""fortezza""." La band non considera questo disco come loro rilascio ufficiale. A questa quota sbagliano tutti. Alla fine della guerra tornò in Gran Bretagna. "È l'unica località di Barbuda." In questa cornice di idee la personalità gioca un ruolo fondamentale. "Si contrappone all'ipotassi." "L'anno dopo il club fu chiuso." Teatro come pensiero, teatro come emozione. I colori predominanti di questo ambiente interno sono il giallo e il marrone. I colori del club sono il blu reale Sono state girate due diverse varianti del video musicale del brano. "Poi è a Lugo e Correggio, per concludere l'anno al teatro Garibaldi di Padova." Questo approccio non è praticamente più utilizzato. La guarigione può essere psichica o fisica, o entrambe. Il film è conosciuto anche con il titolo La clessidra del diavolo. La Padana Superiore attraversa il territorio in duplice forma. Alcuni pezzi, comprese alcune canzoni popolari del tempo, sono rimasti anonimi. Ottenuta la laurea, svolge il servizio militare, e conseguentemente si trasferisce negli Stati Uniti. Rapidamente assorbita nel tratto intestinale dopo somministrazione orale. Questa ne è una versione italiana e, per quanto possibile, letterale. Il film ha ricevuto critiche positive sia in Italia che nel mondo. La città di Strong fu così chiamata dopo il suo governatorato. Numerosi campioni internazionali hanno preso parte a questi meeting. Dopo qualche anno, una squadra professionistica di ciclismo gli offre un contratto. Sotto il regno di questo sovrano ripresero anche i commerci con Biblo. "La traduzione letterale nel gergo marziale è ""dardo""." È la maggiore delle tre figlie. Bisogna dire che la fama di temibile generale di cui godeva lo precedette. La stazione è situata nella zona nord orientale della Città di Londra. Gli operai rivendicavano il diritto di non lavorare il sabato sera ed ebbero successo. È riuscito a evitare il realismo socialista. La città sorge sulle rive del Rio Grande, vicino al confine con il Messico. La gara è stata vinta da Rubens Barrichello su Ferrari. I germogli sono sempre verdi, mai rossastri. Nel Settecento il feudo risulta governato dai Sanseverino. Scrisse diverse raccolte di poesie. Nella stessa stagione è presente nel direttivo del Comitato Regionale Piemontese quale segretario. Dovendo scendere in campo, Polly lo incita a vincere, promettendogli il suo cuore. I molari sono grandi e con la corona alta. "L'album ha raggiunto il sesto posto in classifica." Raggiunta la mezza età era sposato e aveva due figlie. È stato ritenuto un prossimo parente degli uccelli. È sede della biblioteca comunale. Fu poi sepolto a Baku, nel vicolo dei Martiri. Ogni lezione dovrebbe offrire elementi artistici, espressivi. Pressione e spessori sono obbligatoriamente verificati in sede di Revisione auto. Il capoluogo di contea è Dallas. Questo verme è anche in grado di dividersi. "Nel frattempo, la squadra ""A"" si reca in tour in Namibia." Il volto era quasi nascosto da baffi e barba. Oh No Ogni deputato ha le sue aree di attività. Afi e Casanova Jones. Lo stemma è di forma circolare e sfondo azzurro. Nel giornale, continua come redattore. Esso è munito di due luci, una verde ed una rossa. Gestisce da tempo un proprio blog. "A. Caldora""." Non è dual-sim. La classificazione di Salter-Harris è probabilmente la classificazione più usata per descrivere queste fratture. Il soffitto è ligneo a cassettoni, il e caminetto affrescato presenta lo stemma Alberti. Frequentò gli studi secondari a Roma presso i Gesuiti. "Sia pur lentamente, iniziò a diffondersi attraverso l'insegnamento, interessando comunque determinati strati sociali." Eseguì diverse incisioni di paesaggi. "Era sposato con l'attrice Sheila Reid ma il matrimonio è stato sciolto." Ne è Barone il principe William del Galles. Sotto il governo di Tolomei il monachesimo olivetano si consolidò e si diffuse. "L'anno dopo egli fu nominato primo ministro." "Gira l'Italia con le sue mostre, invitato da varie comunità, centri culturali, associazioni d'arte." "Dopo l'unione delle due correnti, il flusso si separa dalla penisola coreana." Marcia e Tony, poi, vengono soccorsi dalla polizia. Finse di essere Billy Armstrong, alias All-American Kid. Chase Coleman è nato a Tuscaloosa, in Alabama e cresciuto a Monroe, Louisiana. "L'accordo venne finalizzato mediante il trattato di Roskilde." È un ritratto molto particolare e molto famoso. "L'edificio è a navata unica con abside e portale." Morì ad Amburgo per un attacco cardiaco. Una poetica bicipite. Figlio di Amos Luzzatto. Nessun paese può avere più di un giudice. Il capoluogo è la località di Castelnau-de-Brassac. Yuka e Sayuri sono due compagne ed amiche di Akane. Gli effetti però non furono quelli desiderati. A maggio inizieranno gli incontri. Il duo non ha mai avuto questo nome. "Segue anche l'incontro ufficiale tra lui e un rappresentante della squadra messicana." Una settimana dopo venne arrestato anche Silvio Pellico. "Il concetto di ""contro natura"", per esempio, viene da Platone, non dalla Bibbia." "In seguito tornò in Svezia andando ad insegnare all'Università di Uppsala." Questo lasciò un segno profondo sulla sua vita successiva. "In luglio l'ex chitarrista Joey Alves apparve come turnista in occasione delle date europee." Heinz Werner Ha scritto sei libri e numerosi articoli e monografie. "Nel mercato europeo, ""Prism"" ha ottenuto buoni riscontri di vendite." Lori Alan Nominato Prefetto della Congregazione dei vescovi e regolari. Fu vinto dallo svizzero Tony Rominger. Appaiono evidenti anche i riferimenti a Duccio e ad Ambrogio Lorenzetti. I bianconeri vincono la stagione regolare. "Questa fu la fine di ""Siracusa capitale di Sicilia""." MacLeod regala a Richie uno Stocco spagnolo. Nella zona ci sono più di dieci edifici scolastici ed un importante ospedale. La località si trova al confine con gli Stati Uniti. Compie spostamenti stagionali in base alla disponibilità di cibo. Le interfacce del fornitore devono essere rese compatibili con le future versioni di Android. "Nel Medioevo è testimoniato a Briosco anche un insediamento femminile dell'ordine degli Umiliati." Capoluogo del comitato era la città di Székesfehérvár. Klaus Davi è stato oggetto di numerose imitazioni dai comici più conosciuti in Italia. Vi si celebra la messa. Il territorio comunale di Wetzlar è suddiviso in otto distretti e dodici quartieri. È quindi necessario ricorrere a metodi numerici. Nel Regno Unito ottiene la top-five nella classifica dei singoli più venduti. "La sigla strumentale di Lupin è usata nella trasmissione ""Avanti un altro!" Il paese appartiene alla Comunità Montana del Tronto. "All'interno, si trova la grande sala, con cinque ordini di palchetti." Louis a malincuore acconsente, perdendo definitivamente il suo lato umano e sensibile. È controllato dalla holding Tata Sons. "Derek Jacobi è l'unico figlio di un tabaccaio e di una segretaria." L’interrogazione sistematica. In una zona con alti valori fondiari e densa di edifici di pregio. Conduce vita arboricola. La salute del cane rimane sempre la priorità” "L'anno seguente, ha contribuito alla promozione del club nella massima divisione norvegese." Lo stesso Dawson peraltro partecipò a concerti dei New Riders. Negli anni successivi venne rieletto per altri undici mandati, cambiando due volte distretto congressuale. Il territorio di Swords è a tratti collinare nella parte ovest del paese. La squadra non aveva né gemellaggi né rivalità con altre squadre. La storia è ambientata a Londra, Inghilterra. "Solo con l'aiuto di Endo riuscirà ad avere una possibilità di vittoria." Gli vennero diagnosticati due disordini mentali: una grave paranoica schizofrenia e un disturbo bipolare. Eau Claire La scrittrice vive a Varsavia, dove lavora come traduttrice e psicologa. La chiesa del paese è dedicata a San Martino. Ma viene arrestato dalle guardie del re e condannato alla fustigazione. Nello stesso anno morì a Litchfield. I sessi sono separati e la riproduzione asessuale avviene per divisione della colonna. "All'epoca della Rivoluzione francese per le sue inclinazioni conservatrici viene imprigionato a Bordeaux." I suoi titoli passarono al cugino di secondo grado, John Manners. Sono quasi tutti testi critici, ma non mancano le eccezioni. La R-parità è un concetto di fisica delle particelle e di fisica teorica. Per queste squadre si disputava la Associate Members Cup. Di Luigi non si conosce alcuna discendenza. Questo dispositivo permise di comunicare impartendo le istruzioni con i movimenti della testa. Di questo sovrano restano solo tavolette che riportano dati economici e non informazioni politiche. Le riprese del film sono state effettuate in sole sei settimane. A Fool and His Money La caccia. Per la costruzione sono stati utilizzati materiali calcarei di pregio. "Il vescovo di Rouen, il potente Guillaume d'Estouteville, sembrava certo di essere eletto." Il lavoro non fu particolarmente apprezzato. "Ha studiato giornalismo all'Università di Mosca negli anni novanta." "Queste tracce furono comunque registrate nuovamente per l'album." La fermata è composta da tre binari di cui in uso due. Nei quattro decenni successivi nessuna azione legale venne intrapresa per gli omicidi. Nel Pacifico si dedicò allo studio dei molluschi marini. Metodo dei momenti Sono state ritrovate nella zona del bresciano are votive al culto di questa divinità. Il vescovo Alessandro è menzionato nella vita di san Giacomo eremita. In ufficio, il ragioniere capo annuncia con orgoglio di essere diventato papà. Molti membri sono facoltativamente o obbligatoriamente organismi anaerobici ed eterotrofi, sebbene esistano molte eccezioni. "La più antica è riconducibili all'Orogenesi Ercinica, la più recente all'Orogenesi Alpina." La forma poligonale del tiburio è di ispirazione quattrocentesca. "Circa cinque anni dopo la nascita di Reuben la famiglia si trasferì nell'Alabama settentrionale." Così i protagonisti dovranno salvare anche la propria vita. Ne risultano dei riquadri con intonaco o piccole specchiature decorate. Decisiva una doppietta di Miguel Sabah. È lunga otto metri. Lo psicologo forense deve individuare tali casistiche. "È stata diretta dai principali registi del cinema porno francese dell'epoca." Inoltre è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale di Scienze, lettere Arti di Palermo. I suoi resti riposano nel cimitero di Bruzzano, a Milano. "Il liquido che esce dal diffusore viene chiamato ""succo grezzo""." Redige anche due piani per Addis Abeba. Sigmund nacque in uno dei palazzi triestini della famiglia. "Dopo l'esperienza svedese, in molte nazioni sono sorti partiti o associazioni della medesima ispirazione." "La madrina della rassegna è stata l'attrice Claudia Pandolfi." Il Partito Rivoluzionario Istituzionale è considerato un partito di centro attestato su posizioni moderate. "I Lieder più antichi risalgono all'età carolingia e seguono il modello del canto gregoriano." Partita dopo partita la squadra convince, ma non vince. Il giovane segue il consiglio. "Vi si trovano alcuni dei ghiacciai più settentrionali dell'isola." Elena ha anche una sorella di nome Inna. Il componente attivo sedativo è debole. "La festa di San Giuseppe è la prima vera festa dell'anno nuovo." Una mascherina nera incornicia gli occhi bruni, una barba giallo limone orna il mento. "La danza Yup'ik è molto popolare nel villaggio." Jeff Blando "All'inizio, il partito contava otto deputati, due senatori, un vice ministro e un sottosegretario." "L'aumento del benessere permette un aumento demografico." Michele Fiore Infine non si raccomanda a persone con patologie cardiovascolari. "Tali parate vengono tradizionalmente tenute nel ""Canyon degli Eroi""." Ad ogni volume sono allegati diversi registri di persone diverse e dettagliati. Pubblicò diversi saggi su Federico Fellini, Carl Theodor Dreyer e Luchino Visconti. È questo il motivo per il quale fu catalogato come autore scandaloso. "A sinistra del lato nord una breve stradina collega Piazza Grande all'attigua Piazza Castello." Terra riappare, ed è pronta ad unirsi alla squadra. Intanto Piccolo e Mai, la sua assistente, continuano la ricerca delle sfere. "I pezzi nuovi maggiormente promossi sono ""Ciao ciao"" e la title-track ""Parla col cuore""." Quattro giorni più tardi, debutta anche in Serie A contro il Chievo. Nacque per Red Hat Linux ed adottato poi in Debian. Il servizio fornisce informazioni riguardanti la salute in lingua inglese e spagnolo. "È stato distribuito anche nel Regno Unito con il titolo ""Man Mad""." Ogni animale ha la sua tecnica speciale. La sua preparazione e il suo gusto variano a seconda delle regioni del Maghreb. The Child and the Fiddler Ciò nonostante, è scarsamente supportato dalle fotocamere. Le musiche furono composte da Carey Gold e Charles Paul. Il settore, nelle amministrazioni pubbliche italiane. "Si trova in tutta Italia tranne in Piemonte, in Valle d'Aosta e in Sardegna.." Negli optional troviamo poi: ruota di scorta, tappetini, sistema di riscaldamento e climatizzatore. "Ha posato per numerose riviste, tra cui le italiane ""Max"" e ""Maxim""." Terminò gli studi di Medicina a Edimburgo laureandosi in breve tempo. "Un cupolino offre lo slancio verso l'alto della cappella della Madonna." Infine, il marchio Golia è sponsor della versione italiana di The Voice. Si trasferì con la sua famiglia in Inghilterra quando aveva sette anni. Tornati insieme sulla Terra, i due possono finalmente vivere insieme la loro vecchiaia. La sua controparte fra le guerriere sailor è Sailor Mercury. Yoshiaki Satō Si occupa inoltre della validazione dei metodi e del controllo della qualità. Fu podestà di alcune grandi città tra cui Mantova, Vicenza, Treviso e Padova. "Abbiamo qui un chiaro richiamo alla politica dell'imperatore, esaltata al v." Alcune di queste medaglie vennero realizzate in bronzo argentato. Viene educato agli studi classici presso la scuola dei Gesuiti a Como. Raramente viaggiano sprovvisti di questi ultimi che confondono e distruggono i nemici. "Le Aes Sedai fedeli ad Egwene al'Vere pongono con successo Tar Valon sotto assedio." "Sembrava che l'incontro dovesse essere arrestato, perché il sangue scorreva negli occhi di Jeffries." Suo fratello allora posa la sua spada al fianco di lei. Ha scritto la sua tesi universitaria interdisciplinare sul campo della nanotecnologia. Il derby del foro è la partita che si gioca tra e Lucchese. "I terminali che leggono le ""card"" si trovano sui tornelli di entrata e uscita." Lo stesso meccanismo è presente nel secondo enunciato. Il destino vuole che Stellina e Gianluca si incontrino di nuovo. Si tiene ogni anno ad Asolo, in Veneto. Concluse la carriera in società milanesi delle categorie inferiori. Il servizio è ridotto durante i fine settimana e i giorni festivi. La sua tomba si trova nella cattedrale della città. Fu anche anticomunista ed esponente del Fronte Nazionale Francese. Nessuno dei violini venne mai destinato a Savigliano. La sola suddivisione era relativa alle fasce di cilindrata. Il comune è composto da un solo centro abitato e non vi sono frazioni. La sua controparte femminile era Fiona Sit. È forte un casino! "Il lancio terminò in fallimento, così come il volo nell'anno successivo." Il principe appariva calmo e riservato. Ciò che determinò condizioni assai più stabili. Tradusse da Properzio e da Ausonio. A rappresentare e presiedere la Giunta è il Presidente. "Le autofunzioni più note sono quelle dell'energia." "Editore San Marco di Cormons, Udine""" Undici anni dopo Giovanni torna in Italia per rintracciare Claudia. Ma, non avendo mai divorziato, non può sposarla. Il mito stesso è raro e poco conosciuto. Fu questo velivolo il primo aereo jet del mondo. Le principali feste cristiane sono celebrate come feste nazionali. I fari della vettura erano a scomparsa. La facciata presenta un tetto a capanna con tre spioventi. "Sulla sua punta settentrionale c'è un faro." "L'assedio di Gerusalemme fu un successo e portò alla fondazione del Regno di Gerusalemme." David Estrada In pianta, presenta tre dorsali principali, disposte in maniera circa simmetrica. Vinceva la gara combinata chi otteneva il maggior numero di punti. Degli Antoni Costoro precedono ogni altro spirito del loro genere. La cima è facilmente raggiungibile dal paese con una funicolare e una funivia. Negli ultimi anni della sua vita ritorna ad Arcisate. Alla sua estremità orientale vi è un punto geodetico. Ovviamente tutto ciò si sposa con la dominante tematica fantasy. È simile al pallio, ma non ha lo stesso significato. Si ha in questo modo un racconto nel racconto. Alle olimpiadi di Praga vinse una medaglia di bronzo di squadra. In quel momento può essere vinto. La superficie del pelo è irregolare a causa delle scaglie presenti nella parte esterna. Al termine della stagione raggiunge il quinto posto e perde la semifinale play-off. Tanto che in diverse cartine geografiche, veniva sino a poco tempo fa, indicato separatamente. Francesco viene comunque scarcerato e decide di sposare Anita. È sepolto nella chiesa dei Francescani di Avignone. Fisicamente, Wotan era un uomo alto con una costituzione robusta e la pelle verde. Più di due terzi degli studenti vivono nel campus. "Nelle prime stagioni c'è un campanile in cima alla scuola." "Alla Camera dei Comuni Thomson si specializzò sulle questioni dell'impero britannico." È un importante snodo ferroviario. "Diffuso nel Pacifico e nell'Indiano." Mohamed Traoré Wright City "È stato professore di violino all'Università Nazionale di Musica di Bucarest." Viene associato a re Artù, nella cui corte avrebbe speso molta della sua giovinezza. Appartengono alla prima generazione di console e permettono di giocare a giochi simil-Pong. Risultati ottenuti da Riccardo Patrese nel Campionato mondiale sportprototipi. Poco rumorosa, emette richiami simili a quelli del germano reale. Questo è fatto senza spese soltanto utilizzando le moderne resine chimiche a scambio ionico. Il castello fu costruito in epoca antica dagli Illiri. In seguito tornò a Firenze. Il programma era presentato da Maurizio Micheli. "Si parla di ""condominio minimo"" quando i condomini sono due." Nella battaglia che segue il nemico viene nuovamente respinto. Ritorna viva Regina Dagmar. "Il rifugio è una tappa di un'importante variante del Sentiero Roma." "L'anno seguente l'artista aprì il concerto dei Sigur Rós." Tuttavia il film non è privo di qualità. Durante il periodo riproduttivo, ciascuna coppia può portare avanti fino a tre covate. "Voglio dire che ha uno scatto magnifico..""." La stagione successiva resta ancora in maglia granata. Per questo motivo i produttori ne cambiarono il nome. È munito di corpo muscoloso, zampe robuste e potenti mascelle. Sono rimaste poche testimonianze di tale versione. V. Carrara, Bergamo. I due imperatori governarono in pratica in due regni separati. Mise a punto e descrisse nuove procedure operatorie; particolarmente importanti quelle eseguite sullo stomaco. Nel Regno di Sardegna corrispondeva al grado superiore a quello di sottotenente. La mano consente di spostare oggetti, svegliare i personaggi, eseguire miracoli e altre azioni. Venne data in moglie a suo zio Benedetto di Savoia, Duca del Chiablese. Un gruppo di scienziati europei si propone appunto di eseguire tale osservazione. I primi quattro riguardano le modalità di esecuzione prevista nel rispetto delle proporzioni. Il concomitante decollo del turismo invernale di massa, ebbe ripercussioni positive sulle vendite. Il campanile dalle caratteristiche bifore romaniche è sormontato da una cuspide piramidale di pietra. Da Bramantino a Bernardino Luini. "In Canada il ""bluesman"" suona con il gruppo Monkey Junk." Rickie Winslow È caratterizzato da sei torri, quattro circolari e due quadrate. Un profilo di strategie deve contenere una e una sola strategia per ogni giocatore. Ella ebbe così il diritto di incoronare le regine ceche. "La specie è diffusa nell'area indo-pacifica, prevalentemente nella fascia tropicale." "Il più notoriamente malvagio di tutti è senza dubbio ""Robin Berretto Rosso""." "Si è specializzata prima nell'hip hop e poi nel soul e nel blues." Divenne in seguito cappellano del vescovo di Lincoln. "Aprì una scuola d'arte a Perugia dove visse nell'ultima fase della sua vita." Il turismo contribuisce infine in maniera significativa alla bilancia dei pagamenti. Purtroppo Taz riesce a fuggire, scatenando il panico nei visitatori dello zoo. Nancy Pelosi è stata una costante sostenitrice dei diritti degli immigrati. Infine deve recuperare una perla, che e controllata da Lucifero. "L'uscita di ""Dead Alive"" decreta anche il passaggio di Rocky Gray alla batteria." La recente ristrutturazione ha organizzato gli spazi come di seguito esposto. Il carpoforo è perenne, appiattito, visibile su tronco e branche. "La gara si svolgeva in due manche, a distanza di alcuni giorni una dall'altra." I colori ufficiali del club erano il rosso ed il nero. Il materiale piacque a Jon, che decise di prendere parte al progetto. "Poi, quando l'Italia si arrese, San Marino dichiarò la neutralità." "Questa sezione è interamente all'interno di Tokyo." Contemporaneamente aveva pubblicato i risultati degli scavi condotti prima della guerra a Samaria. Infine, il processo di esecuzione, quale procedura esecutiva individuale, va distinto dalle procedure concorsuali. "L'Activity rappresenta una specifica attività che deve essere svolta all'interno della funzione." "Il nome della località significa ""luogo dove tramonta il sole""." Il primo giorno costituisce il prologo ed è comune nelle modalità Casual e Deep. Il dipinto appartiene al primo periodo romano di Caravaggio. La forma più semplice è quella della sfera o della sezione sferica. Frances accompagnò Weston in molte delle sue spedizioni sulle Alpi giapponesi. Come e perché sia stata creata non ci è noto. Tuttavia non fece mai domanda formale né ottenne cittadinanza italiana. Sorge su un lieve sperone roccioso. "Il presidente tanzaniano si appellò alla nazione per fronteggiare l'invasione." In configurazione di marcia, vengono montate una o due sale a due ruote pneumatiche. Questo edificio venne eretto in stile rococò in quattro anni e mezzo. "L'anno successivo è stato in seguito replicato da varie emittenti locali.." Il tempio si trova sul lato occidentale del sito. Fu consigliere del comune di Milano e, per breve tempo, deputato. "Tra le accuse, crimini contro l'umanità, genocidio e violazioni delle Convenzioni di Ginevra." "Questa è l'unica azione dello stato conosciuta per rifornire le bandiere adottate a gennaio." "Hulk Hogan partecipò a tutte le edizioni dell'evento." Lars Hutten Fin da giovanissimo fu attore in film di produzione europea. Nel territorio sono presenti ecosistemi forestali continui, maturi e di elevata caratterizzazione ecologica. Crazy to Marry "Nei play-off persero il ""tie-breaker"" contro i Syracuse Nationals." Alla fine non fu pubblicato né fu più fissata una nuova data. "Quest'opzione venne tuttavia accantonata, lasciando intatto il paesaggio collinare adiacente." Nel terzo numero egli fa da guida agli altri mondi a Tim Hunter. La pellicola presenta un cast composto da Chevy Chase, Daryl Hannah e Sam Neill. Per questo episodio il Pio sarà tacciato di viltà e di slealtà. "Ha fatto anche una comparsa nella serie televisiva su ""Community""." Bianca però si è pure avvelenata, voleva solo salvarlo e muore. Variazioni locali del pH possono avere lo stesso effetto. A seguito di questa rinuncia, il principe Colonna si dimise dalla carica di Sindaco. "Lungo il fiume Moldava c'è il Quartiere Minore, chiamato ""Malá Strana"" in lingua ceca." Judith Castillo La dotazione missilistica è completata nelle due sottoclassi da otto missili antinave Harpoon. "L'idea ha stimolato la nascita di altre grandi panchine." Il clima è continentale, con estati calde e umide e inverni freddi e nevosi. I suoi soggetti preferiti erano i personaggi religiosi e mitologici. "Il termine ""cattolico bizantino"" era relativamente nuovo." Importanti furono le acqueforti raffiguranti paesaggi e rovine romane. La flora del parco comprende diverse specie xerofile, cioè adattate al clima estremamente arido. "Nello stesso anno, George Martin e la sua orchestra ne pubblicarono una ""cover""." Si trova accanto alla chiesa parrocchiale, e risale probabilmente al Medioevo. Il paese di Fornero fu sottoposto in passato alla signoria di Omegna. In una lingua attiva, i verbi intransitivi vengono suddivisi in due classi. Questo fu il primo album di musica pop ad essere totalmente registrato in digitale. La loro voce si fonde con la natura, è la voce stessa della Terra. È cugina di Yannick, a sua volta sciatore alpino di alto livello. "Karen, dopo aver parlato con Hughie, trova la conferma dell'esistenza di Brian." Il tribunale ed ufficio di sorveglianza competenti sono quelli di Firenze. Alarico Carrassi Si io si! Ben presto Borges diventò il più importante e più conosciuto scrittore latinoamericano. Priest fissò così il suo ritorno alle gare nel Mr. Detroit Rock City Nonostante la complessità dei lavori di ampliamento, essi furono ultimati in soli tre mesi. Fu un uomo di grande energia. La riva del Dnepr presso un mulino diroccato. "Nastro d'argento per i costumi" "Dal disco viene estratto il singolo ""We Are All We Have""." Le dimensioni, in ogni caso, erano molto variabili. La stagione seguente è vice allenatore dei giovanissimi nazionali. È stato membro del Comitato di Educazione e Ricerca del Parlamento. "Incrementò l'attività pubblicistica politica su posizioni di liberalismo moderato fondando numerosi giornali." Al primo binario transitano i convogli per Pistoia, Lucca e Viareggio. "Tra Yorke e la moglie c'è attrazione; ma anche molta freddezza." Al ritorno di Richard, gli cede nuovamente il titolo. "Si tratta del reboot di ""Godzilla"", un blockbuster prodotto dalla Warner Bros." La cappella centrale è di grandi dimensioni, mentre molto ridotte sono le due laterali. La zona costeggia a est via Fortebraccio, nel rione di Santa Giusta. "In affitto alla famiglia Gentile, fu, nel corso dell'Ottocento da essa acquistato." "Le sue caratteristiche fisiche la rendono inoltre particolarmente utilizzabile per l'incastonatura cosiddetta ""invisibile""." Suo cugino Yusuf si ritrova improvvisamente disoccupato, dopo la chiusura della fabbrica dove lavorava. I monti più alti delle Alpi piemontesi sono nel sistema del Monte Rosa. La bottiglietta del profumo di fattura semplice e moderna fu realizzata dallo stesso Balmain. La penisola è attraversata da pochissimi fiumi. I bassorilievi sulla facciata in arenaria sono opera dello scultore Georg Roemer. La direzione è affidata al maestro Renato Serio, come nel precedente disco. "Ha vinto la settima edizione dello ""Story King"" su Shōnen Jump." "Dopo aver terminato il college, ha proseguito gli studi in contabilità all'università." Ciò incluse persone collegate alla Terra così come razze aliene. Inoltre il brano ha raggiunto la vetta della classifica in Indonesia. "Ha debuttato in televisione nella soap opera ""La vera Eva""." "Il gruppo celebra la loro vittoria sull'isola." Ha inoltre collaborato con Nino Rota. Tutti gli esecutori sono diplomati nei conservatori italiani. Rispetto alla stagione precedente, si aggiunsero i Michigan Mayhem. È affluente del Rio delle Amazzoni. Jarier conquistò il terzo posto a Monaco e Pryce un sesto in Germania. "I dieci chilometri di ampiezza dell'isola, tra le due baie, sono puramente illusori." "All'interno del parco è stata recuperata una cappella dedicata a San Genesio." "Frequentò l'Accademia Navale di Livorno." Il bivacco non è dotato di acqua corrente ed elettricità. "Comprendevano un torneo ""open"" e uno femminile, entrambi giocati con il sistema svizzero." Dopo essersi lasciato con Roberta, Mario conosce Aurelio e ne diventa amico. "In Francia la legge del coseno è conosciuta come ""teorema di al-Kashi""." Nicholas aggredisce Jeff, ma viene ucciso dalla polizia. Aumentando la distanza dello schermo si possono apprezzare variazioni minime di segnale. Nasce così il sodalizio col nome di Società Canottieri Ceresio Gandria-Castagnola. Anche nel mese più secco si riscontra molta piovosità. "L'opera però esiste in altre due copie e le acque ben presto si confondono." Il carattere morfologico più evidente è il ciuffo di peli alla punta delle orecchie. "I testi delle canzoni sono stati scritti interamente da Dolores O'Riordan." "L'origine di tali comunità non è ancora del tutto chiara." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Un cane di nome Wolf""." Ben Blair È un film western statunitense con James Craig, Lita Milan e Barton MacLane. "Più di recente è apparso in un episodio di ""Doctor Who"", intitolato ""Midnight""." Fra le altre cariche che rivestì quella di diciassettesimo governatore del Kentucky. Il Primo Ministro riesce così ad essere a Versailles in tempo. Queste possono essere violacee, rosse o verdi. Ragioni di ordine pratica ammisero la compensazione giudiziale fin da età repubblicana. "Ma scopre che l'uomo si è ucciso quando lei lo ha lasciato." A ciò si aggiungevano anche difficoltà naturali, causate dal mutevole ambiente della Laguna Veneta. Nel periodo scolastico, partecipò al coro della scuola salesiana dove studiava. Questo comporta un elevato aumento delle emissioni inquinanti del veicolo. Nelle loro radici sono state rintracciate sostanze chiamate saponine. Poco dopo entrano in casa Anne e alcuni suoi sostenitori. Dopo il match, Xavier informò London che avrebbe disputato il match titolato immediatamente. Sono presenti alcune cave di pietre nei dintorni. William Ferreira Non si sanno molte informazioni si sa solo che hanno proprietà mistiche. Compare per la prima volta in epoca normanna, come possesso della famiglia Alemagna. "Si trova nel quartiere di ""San Agustín""." I sostantivi e i pronomi dimostrativi distinguono il genere comune e neutro. La musica e il testo sono dello stesso Endrigo. "L'edificio era anticamente intitolato a Santa Maria Liberatrice." In passato non vi erano cure e la mortalità era altissima. "Gli sposi trascorsero l'estate dello stesso anno a Novgorod." "Si ritorna così all'inizio del film." Si è occupata di contatti internazionali ed europei. Precedentemente aveva insegnato nelle Università di Trento e di Brescia. Che fatica fare la star! Approfittando del successo, il Catinat occupò Savigliano e Saluzzo e distrusse Ceresole. Eccelle nel riconoscimento di caratteristiche ripetitive. Non riuscì però ad evitare la retrocessione del club. Il ministro si è in seguito dichiarato pentito di aver indossato la maglietta. "L'anno successivo richiese un brevetto per questa idea." I maschi presentano dei ventagli sulle antenne che permettono di distinguerli dalle femmine. Vi si trova, oggi, la Biblioteca del Senato, dedicata a Giovanni Spadolini. Per la promozione del singolo è stato realizzato un videoclip. Da allora il Basket nella città di Brescia è scomparso a livello professionistico. "Incominciò subito a lavorare sull'Avanti, il modello di punta sportivo della Studebaker." Ma perché questo tema è considerato così importante e adatto a una collaborazione europea? "Dopo l'unità d'Italia fu interessata dal fenomeno del brigantaggio." "L'area si trova ad una quota più bassa di Northwood, nonostante il nome." Si trova ancora in buono stato di conservazione. La Sport Management è inclusa nel Gruppo G, nel concentramento di Busto Arsizio. Il bacio è accompagnato da diverse scene di baci di film famosi. Nel medesimo tempo vi fu collocato il nuovo altare maggiore disegnato da Virginio Muzio. "In Svizzera si sta procedendo ad un fenomeno amministrativo noto come ""aggregazione""." Parlano la lingua portoghese e sono principalmente di fede cristiana. La vita scorre quindi abbastanza tranquilla e felice anche dopo la scomparsa della mamma. La linea fu arrotondata ed il corpo vettura venne allungato. Le scene con le devastazioni furono per lo più realizzate dal vivo. In campo ricopriva il ruolo di ala. È la personificazione del plenilunio. Le zampe anteriori hanno solo tre dita funzionali. Negli anni venti, lavorò essenzialmente a teatro. Questo antico vescovo è ricordato come beato. "Tratta Daniel con rispetto e gli dona lo ""Scudo d'oro""." Il Giappone era associato originariamente alla costa est del continente eurasiatico. "Il ""Black Issue"" riscontra una grande successo e verrà ristampato più di tre volte." Fu il primo a utilizzare sistematicamente il termine comunismo. Kevin Hill è un giovane avvocato afroamericano. Fu questo costume ad essere usato per la maggior parte delle riprese. I titoli degli episodi sono letti spesso da Marco Guadagno e Stefano Mondini. Un attore pornografico è in media pagato molto di più nella pornografia gay. Le divisioni prendono il nome dal rispettivo capoluogo. Dopo aver adempiuto al suo pegno, Sofia lascia John nel deserto. Egli non aveva alcun tipo di esperienza di volo senza motore. Si possono facilmente riconoscere varie analogie tra questo e gli altri sonetti di Foscolo. In Cina era un corvo. Melvin Blume trasferì la sua quota azionaria al figlio Kevin Blume. Il museo è costituito da tre stanze. "È l'organizzazione centrale da cui si sono scissi nel tempo altri gruppi." È una specie con areale mediterraneo, comune in Europa meridionale ed in Nord Africa. Dopo aver visto il video, Castle si convince di essere la prossima vittima. Tuttavia, il processo venne tenuto inaspettatamente a porte chiuse. Tuttavia, continuò a collaborare con il governo anche dopo il suo ritiro. Il fabbricato viaggiatori è una struttura in muratura a due piani. Il titolo è stato vinto dallo Sliema Wanderers È la frazione del Comune di Sanremo con la maggior estensione. "Presenta attività come inibitore dell'eme-polimerasi." Insieme ai due piloni forma la prima linea del pacchetto di mischia. Gli adulti sono stati rinvenuti tra feci e i cadaveri degli animali. Il complesso potrebbe essere forse identificato con il ginnasio, citato da Cicerone. Divenne presto Sede vescovile. Il killer riappare di scena e pugnala la ragazza alle spalle, uccidendola. Ethan cerca in tutti i posti combattendo contro vespe e insetti giganti. Alla Private si gioca senza regole, senza protocolli, senza mandati e senza scadenze. Basketball Bundesliga è il secondo livello del campionato austriaco di pallacanestro. Sulla sua tomba è stato costruito un monumento in suo onore. Approfondì gli studi a Vienna e a Berlino. Chiude la carriera professionistica in Serie C con la maglia della Mestrina. Da novembre a marzo il clima è caldo e piovoso. "Lo stesso anno interpreta il villain Krall in ""Star Trek Beyond""." Si può trovare in Kenya e Tanzania. La distribuzione era a cassetto piano con meccanismo del tipo Stephenson. Non solo, ma sviluppò una propria serie di idee riguardo alla produzione automobilistica. Possedeva un cranio appiattito, largo posteriormente e con un muso abbastanza corto. Questo elemento è in grado di formare diversi ossidi. Dopo essere stato espulso dal college, ha lavorato per un periodo come buttafuori. Le tradizioni giudaico-cristiane successive lo identificano con Lucifero e con Satana. Nei giorni seguenti, il console ricevette le deputazioni delle città e dipartimenti vicini. "L'Ordine è stato mantenuto nella Federazione Russa." È uno dei primi poemi tipografici della letteratura francese. I caratteri gotici erano comunque più complessi e meno leggibili del dovuto. Morì mentre stava tornando a Roma, da un pellegrinaggio al santuario di Loreto. È stato inoltre rimosso da iTunes e da Spotify. "La pubblicazione di ""Ultimo Capodanno"" è seguita da quella del singolo ""Zeta A""." È sepolto nel Cimitero Monumentale delle Porte Sante di Firenze. "Secondo The Guardian, i due romanzi di Lerner sono ""rivoluzionari""." "Tale religione sottolinea l'unità spirituale di tutta l'umanità." La caduta del cesare coinvolse anche Ursicino. Andrej dapprima si preoccupa, sapendo che le allucinazioni sono segno di malattia mentale. Il successo però non arriverà prima della fine della seconda guerra mondiale. Vivien era colta ed aveva viaggiato molto. La Honda si è inoltre classificata seconda tra le scuderie dietro alla Citroën. "In precedenza, l'impianto era stato teatro di diversi incontri di pugilato." Fu realizzata in versione turismo e berlina. Il resoconto venne fortemente criticato da Eugène Regnault. "Ad aprile Jeffrey Dean Morgan veniva scelto per interpretare l'Agente Russell." Cambiare la scuola era la cosa peggiore. "Pietro in Volta""." Continuando i loro studi di teologia e diritto canonico, furono i cappellani della gilda. Ha disputato alcune gare anche con la Nazionale Italiana. Ha conseguito il suo miglior successo alle Hawaii. Hanno un carattere mite e sono spesso allevati in acquario. Le due gambe sono unite da un traverso diviso in gradi. "Il videoclip ha ottenuto un O Music Award come ""Miglior video interattivo""." Comunque le recensioni professionali hanno definito il film deludente. Rispetti continuati. Affascinata, Jenny assunse il nome di Chrome e divenne la sua spalla. Da bambina frequentava due volte alla settimana la scuola tedesca della sua città. Solo i treni di manutenzione e quelli merci passano da Bray senza fermarsi. Il cancello monumentale si trova ai piedi della collina. In pace dimostrò di essere un efficace Ufficiale amministrativo. Tre fratelli Un giorno Tonino viene sorteggiato come giudice popolare per il processo alle Brigate Rosse. Corrisponde ai moderni Stati federati di Bassa Sassonia, Renania Settentrionale-Vestfalia e Sassonia-Anhalt. Successivamente Jacob diventò diacono e quindi presbitero presso il comune vallone di Dordrecht. Roma con una certa diffidenza riguardo alle sue capacità come dirigente calcistico. "Entro ottobre tutta l'organizzazione venne dissolta dagli arresti." Nonostante ciò, al termine della stagione, non gli viene rinnovato il contratto rimanendo svincolato. Inizialmente comprendeva quasi per intero il territorio della neonata repubblica di Lettonia. Svariati regimi politici hanno istituito riforme del calendario di più o meno lunga durata. La tecnologia meccanica comprende pertanto, una serie di trasformazione dei materiali metallici. Il Peronismo riscosse successo e simpatia sia nella destra che nella sinistra radicale. Alcuni sospetti di Rosie si rafforzano. "Osorio accettò apparentemente l'incarico con riluttanza." Conseguenza delle incursioni fu il totale spopolamento delle coste. È una compagnia teatrale che mette in scena principalmente testi di drammaturgia contemporanea. I dèmoni hanno un posto di rilievo sia negli atti cultuali sia negli oracoli. Gli infortuni arrivarono alle quattrocento unità. "Ciò naturalmente ad eccezione delle ""alzate laterali inverse"" che prevedono la condizione opposta." "L'origine di queste affascinanti strutture è complessa e, in parte, ancora avvolta nel mistero." Nello stesso periodo si occupa della traduzione di romanzi francesi. Da allora, ha pubblicato altre sette raccolte presso vari editori. Il non poter suonare ogni volta che vuole lo spoglia di ogni dignità. "Pertanto, si giocò un quadrangolare nella città di Quito, vinto dall'América, formazione locale." La maggior parte degli stati segue nei confini le frontiere linguistiche. "Tra i moderni, amava soprattutto le ""Memorie"" di Saint-Simon." Rappresenta uno dei documenti fondativi dello Stato ceco-slovacco. Infine, il prospetto è sormontato da un cornicione a dentelli. "Dal disco sono stati tratti i singoli ""Il fiume"" e ""Per te""." Se il giocatore vince, fronteggia in sequenza altri pistoleri. Era laureato in ingegneria chimica. Egli iniziò con la costruzione di navi da guerra e scuole di marina. È considerato un santo nel cristianesimo orientale. Fu catturato dai russi e internato. In realtà, essendo il latte avvelenato, tutti i neonati muoiono. A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco quasi inodore. Aurora Greenway resta vedova ancora giovane e con una figlia piccola, Emma. "Game Revolution invece trova che ""è stato buttato fuori dalla porta troppo presto""." "Dispose lasciti da conferire ""post sua mortem"" a Istituzioni quali Curia, Università e Comune." Ma la storia raccontata in Gran Bretagna fu piuttosto diversa. James Dodson Essa è sede del vescovo di Lund della Chiesa di Svezia. Un insieme di interfacce uniformi separa i client dai server. Nuove fortezze vennero costruite sotto la direzione di ingegneri olandesi. Nonostante ciò, i due gruppi continuano a collaborare insieme. "Scrisse un sonetto encomiastico in dialetto veneto per l'amico Cataldo Antonio Mannarino." Ha quindi trovato lavoro nella miniera di ferro di Spišská Nová Ves. I tifosi livornesi arrabbiati scatenarono violenti scontri con la polizia nella città. Visse a lungo in una vecchia villa sulla collina di Albaro, presso Genova. Il romanzo narra le vicende di due ragazzi che si chiamano entrambi Will Grayson. Mantiene un piccolo, ma costante, flusso turistico. "Le varianti principali includevano un trattore d'artiglieria, un'autocisterna e un veicolo per le riparazioni." Dalle sue opere sono stati tratti alcuni film per la televisione. "Si stabilì a Faenza, dove terminò il ""Ciborio Farnesiano""." La vita dei contadini si focalizzava sui loro villaggi. "Non fu il primo e neanche l'ultimo rappresentante cinese a visitare la Cambogia." In passato vi era una forte minoranza di tedeschi ormai quasi tutti rimpatriati. Di seguito si riassume una lista delle tipologie più utilizzate tra quelle prodotte industrialmente. "Originario della frazione Limpidi è anche l'attore Nazzareno Natale." Diversi eventi che coinvolgevano il conflitto razziale emersero nelle sue lettere e nelle memorie. Rachel capisce che Megan era incinta di Tom. Pedro ascolta la conversazione e lo riferisce a Lola così, avvantaggiati, preparano una coreografia. Al primo piano si trovano le sale espositive organizzate per aree tematiche. "Inizia la sua carriera come critico cinematografico, scrivendo su ""Bianco e Nero"" e ""Cinema""." "Fu vicario episcopale per l'arte, la cultura e la scienza." Llywelyn fu circondato ed abbattuto. Nel feltrino moderno con questo termine si indicano le barbe delle pannocchie. Gestisce un blog su internet. "In quel periodo nacque anche l'Heroon monumentale della dinastia licia orientale." Collabora col quotidiano Il manifesto e altre testate. O semplice statistica? "Numerose le battaglie culturali e teologiche portate avanti dal ""Sabato""." Mulini e botteghe erano sorti sulle sue rive. Una macchina che freccia nella strada. Alberto Arrighi "All'interno sono presenti sentieri ben curati e percorribili sia a piedi sia in bicicletta." Al centro è conclusa da un campanile a vela. Deluso, torna al bordello e inizia ad ubriacarsi. Ha anche redatto la prefazione di una serie di libri di scienze per bambini. Il brano non viene inserito in alcun album ma uscito solo come singolo. È considerato uno dei celurosauri più primitivi. "Qui si trovano la firma dell'artista e i quattro fori." Quest’ultima fatica discografica segna il loro ingresso nel roster Universal. I suoi reni iniziarono a cedere. Nella seconda edizione è stato possibile votare anche per le selezioni. Ci credo perché è bello crederci. I membri frequentano le sedute secondo le proprie necessità. "In quel periodo, non accreditato, ha anche supervisionato la sceneggiatura di ""Piccole volpi""." La ragazza si mostra molto coraggiosa e viene perciò eliminata senza chiasso. Loro però lo convincono e cominciano a fare i preparativi. I compatti di polvere vengono riscaldati esternamente e la pressione viene applicata idraulicamente. "All'interno è custodita una tela ottocentesca raffigurante ""santa Mustiola"", opera di Giuseppe Ferrari." "Indagini sperimentali e dati preliminari sugli effetti della lavorazione""." Il giorno del loro terzo anniversario di matrimonio il matrimonio fu annullato. In alcune scene il cantante è stato sostituito da uno stuntman. "Il suo nome significa ""colui che scivola rapidamente""." "Il primo volume è ""Diario." Altrettanto, risultano assenti le decorazioni cultuali dedicate ai parenti morti. Ci sono due versioni: la versione multiprocessore, e la versione commerciale. La compagnia opera in tutto il mondo attraverso una rete di filiali e distributori. Era una donna molto stimata nella sua città. Deve il nome al suo primo, previsto, beneficiario, lo scrittore italiano Riccardo Bacchelli. I quattro anni del suo pontificato furono segnati dalla crisi. Tra i grandi mecenati della manifattura vi fu Ludovico I Re di Baviera. Nel doppio femminile hanno trionfato Alicia Molik e Mara Santangelo. Molto riconoscibile per i folti baffi. La basilica cattedrale di San Pietro è la chiesa principale della città. Anche a causa di ciò il tracciato era meno performante rispetto alla giornata precedente. Si trattò della prima partecipazione del Portogallo ai Giochi invernali. Non sono noti endemismi italiani. Rimase per lungo tempo il quotidiano più diffuso in Spagna. Le riprese furono girate in studio. Suoi allievi sono stati, tra gli altri, Giuseppe De Nittis e Alfonso Simonetti. Uno sviluppo quindi già molto personale. "Morì nell'estate dell'anno successivo, poco dopo essere ritornato a Piacenza." "Il suo patrimonio passò all'Ospedale di Santa Maria Nuova." In grassetto i giocatori ancora attivi in Nazionale. Con questo album iniziano il loro primo tour internazionale. "Egli cambiò nome in Marco ma i cardinali si opposero di nuovo perché ""Marco!" Si ritira quindi a vivere a Sassari. Entrambe le sorelle svolsero un ruolo molto attivo nelle iniziative sociali del villaggio. Il piazzale a occidente consente una magnifica veduta sulle colline del Monferrato. "Il colpo effettuato con un driver viene generalmente chiamato ""drive""." Ogni riferimento a scheletri o morte doveva essere censurato o rimosso. Questa posizione è durata solo otto mesi. Lo studioso che introdusse il concetto fu Charles Ferguson. Senza colpo ferire: le avversarie non si sono presentate. "Questo uccello è solito nidificare in prossimità dell'acqua, in aree con fitta vegetazione." For Sale In un salone si trovano grandi affreschi che rappresentano il Lago di Garda. Il farmaco determina un blocco della sintesi delle prostaglandine inibendo la ciclossigenasi. Si osserva una correlazione con episodi di vomito ripetuti. "Lo stesso video è stato caricato nel canale ufficiale dell'Eurovision Song Contest." Il disco è stato registrato tra New York e Stoccolma. In nazionale maggiore è stato convocato in sette occasioni, senza mai scendere in campo. "I client Telnet sono ancora usati occasionalmente per ""parlare"" ad altri servizi." Infine le ultime due scelte di ciascuna squadra furono libere. Perfect Life Il confine riguarda la parte nord-occidentale della Bielorussia e quella sud-orientale della Lituania. È dedicato a Michele Agricola, teologo e vescovo luterano finlandese. Il borgo medievale è perfettamente conservato a forma ellittica. Angelo come numerosi altri complessi ecclesiastici, oggi non più esistenti. Per la prima volta un film pornografico ha una colonna sonora molto curata. Questo è suddiviso geometricamente in sette ampi spazi rettangolari delimitati da vialetti rettilinei. "Al loro posto vi erano i settori ""prato"" frequentati per lo più da giovani." "L'edificio è di un solo piano." "Come sceneggiatore ha esordito con ""Non è mai troppo tardi""." "L'aspetto di Kira ricorda molto il cantante britannico David Bowie." "L'autore di opere satirico-umoristiche, romanzi, racconti, critico letterario." Era praticamente molto simile al gioco delle freccette che si pratica ai nostri tempi. Ma a Roma scoppiò una rivolta, che costrinse Ottone ad abbandonare precipitosamente la città. Villanueva de la Reina è bagnata dal Guadalquivir. La prima volta si scopre che è stato Jed, poi viene ingiustamente incolpata Amy. I lavori di manutenzione durarono due anni. "Sotto la tomba del duca d'Aosta si accede mediante una scala alla cripta." Varie le caratteristiche che lo rendono uno dei migliori smartphone nel suo segmento. A causa delle sue indagini antimafia è stato nel mirino di “Cosa nostra”. "Singolare inoltre la scelta di ""Rotolando respirando"" come brano di apertura del concerto." Incontra il conte che confessa il suo delitto e si consegna alla polizia. Rappresenta il più grande serbatoio mai fatto costruire dai Khmer. Il frontale invece assomigliava leggermente a quello Concord. "La storia è un prequel della serie di fumetti ""Spider-Geddon""." "Quest'ultimo segna il confine est con il comune di Barcellona Pozzo di Gotto." La giovane e bella Margherita, detta Mimmi, resta vedova. La statua è raffigurata sulle monete euro sammarinesi da due centesimi. Smith volle rientrare in Inghilterra ma riuscì a raggiungere Bruxelles solo in giugno. A questo punto le persone non fuggono dai bombardamenti, quanto piuttosto dalla nebbia fatale. "Per l'uso a cui era destinato subì varie modifiche." Il motore era a sei cilindri in linea anteriore, longitudinale e non sovralimentato. "Nel corso dei secoli l'organo subì numerosi restauri, ampliamenti e ricostruzioni." Quinto di sei figli, era il più giovane dei tre maschi. Dopo il processo Ificrate visse tranquillamente ad Atene. Fu anche usato durante la Guerra Fredda per consentire il collegamento della Linea rossa. Questo felice debutto gli consentì di ottenere un contratto con la Columbia Pictures. A quel punto Joan divenne il cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Il Sistema Riflessivo è intenzionale e consapevole. Tale proprietà è nota come direttività. Veniva spesso decorato con intagli riguardanti temi naturali come gli animali. Le orecchie sono lunghe e larghe. Anche Catherine è sposata con Ted Gunther, marito indifferente. Marcos si proclamò vincitore, ma entrambi i candidati si accusarono di brogli. Nel territorio del comune di Olmedo sono presenti oltre venticinque nuraghi. Il capoluogo è Sierre. La relazione con il diavolo si associa solitamente a una leggenda. Prima della rivoluzione industriale tutta la produzione era affidata a loro. "Tra di loro c'erano anche il sultano e la sultana di Kedah." Schiaffino era chiuso ed introverso. Si dice che lungo le sponde crescevano molti giunchi. Museo di zoologia "Da luglio a settembre l'orchestra presenta una Stagione Popolare estiva all'aperto." Dal romanzo sono stati tratti vari adattamenti per il teatro e il cinema. "L'origine esatta delle prime macchine non è nota con certezza." Messe sono celebrate solo nelle solennità e nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Nidificano in buche scavate nel terreno. "L'uso di cocaina crea euforia e grandi quantità di energia." Ha due figli: Giovanni e Olga. Le risorse naturali sono scarse. Rappresenta la massima autorità tra gli organi politico amministrativi previsti nel Distretto Federale. Inoltre è un ottimo tiratore dei calci piazzati. Nascosto in un grande mantello, il suo aspetto è quasi irriconoscibile. Prodi fu il primo presidente dei Democratici. Anche se portato in cella, misteriosamente scompare. Le costruzioni erano di granito e mattoni. Si trova nei prati, boscaglie, zone paludose e aree coltivate. Gli adulti sono attivi da maggio a giugno, in una sola generazione. "Giunti finalmente uno di fronte all'altro, Agostino scopre di aver finito i colpi." Alla monumentale edificazione parteciparono anche numerose maestranze provenienti soprattutto dal nord Italia. Potrebbe beneficiare del diradamento degli alberi provocata dalla deforestazione, finché rimane qualche albero isolato. Rumi lo considerò uno sconosciuto ignorante. Nel Settecento veneziano, i trionfi da tavola in cristallo godettero di grande notorietà. "A partire da quell'anno ha composto le colonne sonore di diversi film e documentari." Le qualificazioni sono state divise in due parti. "Nei pressi del paese, vicino al ponte di Via della Fauna, c'era un mulino." Ha pubblicato anche libri per bambini e per ragazzi. Shining Soul Nei depositi morenici del ghiacciaio si rinvengono fossili di alberi caducifoglie del Cretaceo. Rich King Anche le relazioni possono avere delle proprietà come i nodi. Lì incontra una ragazzina di nome Eden. Gli affreschi presenti mostrano la crocifissione di Cristo e il mistero eucaristico. Sospeso al di sotto del capitello, un panneggio è agganciato alle due volute. Ha una notevole variabilità in verticale, di lato e di potenza. The Book Agent Sono quattro i vescovi conosciuti di questa antica diocesi. Si presenta a tre navate con transetto e abside. "C'è una buona possibilità che la chiesa di San Martino sia proprio quella chiesa." Coltrane, in gran forma, vi si produce in un ottimo assolo. "Divenne consulente di ""design"" per le chitarre della Gibson." "La vincitrice di ogni raggruppamento si qualificò per la finale ""a tre""." Chiesa di San Lino Lavora quindi come killer su commissione per conto del boss nella zona di Bangkok. La sua trasmissione è tuttavia apprezzata, come dimostrano i crescenti dati di ascolto. La legge è ora ferma al Senato. Studenti per le libertà era la sezione studentesca del movimento giovanile. Il protagonista è Ramiro Cruz, figlio del detective della Polizia Federale Messicana Ernesto Cruz. Questa configurazione era presente anche nelle classi precedenti. Le recensioni sono state contrastanti ma generalmente favorevoli. Gli Ateniesi, al contempo, viste le difficoltà finanziarie dovettero ridimensionare le loro incursioni. La durata di ciascun evento è di nove a dodici mesi in ogni città. "Basilica di Sant'Antonio" Fu professore di matematica a Strasburgo in Alsazia. Klaus gli spiega che solo le ragazze del Raccolto possono comunicare con Davina. The Sergeant Tra le nazioni Spagna e Francia comandano con quindici successi. Questi pesci vivono in piccole colonie, spesso con legami di parentela. "La traversata dura circa un'ora e mezza." La sua salma riposa sotto al famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Le bare identificate o meno sono state seppellite in vari cimiteri della Sicilia. Sidney sembra poter continuare la sua vita. Dopo la parentesi giornalistica, prese a occuparsi di affari e di imprenditoria. Esistono la segale invernale e la segale estiva. È stato anche usato per testare il software di controllo del Very Large Telescope. "Questi sono i saldi dell'Unione Sovietica nei confronti delle Nazionali incontrate." Gestiva inoltre un sito internet di vendita online di abbigliamento per giganti. Il pesce di Cleo muore e la ragazza si offende perché Rikki rimane impassibile. La stazione si trova tra quelle di Grigno e quella di Primolano. Tuttavia, Eric, per fare riavvicinare Ridge a Brooke, nomina loro due Vicepresidenti. Si trascinò a casa dolorante e si mise a letto. Claudia Atte fu quella donna. "De Filippo chiede: ""Napoli-Inter, cosa mettiamo?" I cattolici sono tutti stranieri, perché tutti gli abitanti delle Isole Comore sono musulmani. Marcelo Rondi, un ricchissimo brasiliano, viene rinvenuto privo di vita nel suo appartamento. "La trasmissione è nata da un'idea di Riccardo Brun, Paolo Rossetti e Francesco Siciliano." Un evidente cromatismo caratterizza questo movimento. "Alcuni clan hanno un capo ufficiale come un ""chieftain"", una matriarca o un patriarca." La città sorge sulla riva del fiume omonimo. Nel medioevo il territorio fece parte del giudicato di Torres, nella curatoria di Montes. "L'album non ha ricevuto certificazioni." La contrada si insidia nella zona bagnata dal fiume Tenna. Discussero anche di come estorcere denaro ai commercianti cinesi a Palermo. Il film ottenne critiche discordanti. Altri auspicavano una sostanziale benedizione del progresso, del commercio e del laissez faire. "Inoltre occupò la città dell'Aquila e il suo territorio." "Insieme alla classificazione del tipo di rocce, ne è indicata anche l'età." Egli non si nasconde e mostra apertamente la sua abilità nel muovere i pupazzi. Sono presenti numerose sorgenti del tipo di fessura o di emergenza. "Viene consumato principalmente nei paesi dell'ex Jugoslavia e a Trieste." Seguirono circa trecento anni di vicende alterne e un periodo di abbandono. Il debutto europeo fu contro gli scozzesi del Rangers Football Club. "È possibile distinguere le crisi ""parlamentari"" dalle crisi ""extraparlamentari""." Numerose sono anche le possibili escursioni montane nelle aree circostanti. Il distretto di Fatih costituisce il centro storico della città di Istanbul. Sfortunatamente, una volta sbarcati Said Bey ed il capitano, la nave si incendiò. Capra nubiana Martina Navrátilová ha vinto il torneo del singolare femminile. "L'interno era suddiviso in tre navate, di uguale altezza, di ispirazione tedesca." Possono essere presenti anche nei diabetici. Attualmente questo parco viene gestito dal Servizio dei Parchi nazionali. Ha una testa rotonda senza ciuffi auricolari. Dopo il ritiro si stabilì a Portland. Praticamente solo la zona caudale venne lasciato nella configurazione originale. Minds consente di condividere foto e video. Durante lo sviluppo veniva identificata mediante il nome in codice Auburn. Forte Parona era un grande forte a tracciato poligonale misto, con ridotto centrale. Fu in seguito demolita Newcastle. "Sotto la relatività generale, l'antigravità è impossibile eccetto che in circostanze forzate." Lucy comprende dalle bugie di Faber che è stato lui ad uccidere David. Le sospensioni erano a balestra. In estate, poi, il caldo rende proibitive alcune ascensioni. Presenta fotofori e occhi piuttosto grandi. Esprime sentori di erbe e aromi naturali. Il decennio successivo è ancora più difficile per le furie rosse spagnole. Il groppone è rossiccio come nel maschio. Come in New Super Mario Bros. La pesantezza del clima politico favorì un certo flusso migratorio. "L'interno è ad una sola navata, coperta da volta a botte lunettata." Si contano almeno dieci film sulle gesta del grande bandito-eroe australiano. Gli ultimi quattro libri sono stati scritti da un ghostwriter. Oggi il termine è impiegato per designare, semplicemente, i Celti stanziati nella Penisola iberica. Entrambi i genitori erano al loro secondo matrimonio. "Il brano utilizza un campionamento della canzone ""Forget About Me"" dei Little Bit." "Fausto Parodi, che dopo averlo restaurato a proprie spese, vi abitò per circa vent'anni." Fu costruita vicino ad un castello sede di libero comune, oggi ridotto a rudere. "Si ritiene la presenza di questo composto alla base del fenomeno dei ""fuochi fatui""." "Il termine così ottenuto avrebbe il significato generico di ""Viaggio del re""." Alcuni individui hanno cuscinetti carnosi alla base dei pollici. Suo figlio è il giornalista e scrittore, David Profumo. Il rosone è ricco di simbologie. Fa parte del gruppo delle isole Fox e si trova nel mare di Bering. "Alan ritornerà alla testa dei suoi, fermando in tempo l'esecuzione di Maryland." Di testa nostra. La serie non è andata in onda in Italia. "Questa è l'ultima stagione di sospensione del campionato italiano di calcio." Non ci furono mai camere a gas. Spie della polizia vennero poste ovunque. Egli è il padre della poesia ritirata sia del passato che del presente. Alfredo Petrillo Quella da trasferta era completamente bianca, con inserti dorati. "L'area di diffusione fuori dalla Germania ricalca i territori dell'ex Impero Austroungarico." Per gli Angels è stato il primo successo della loro storia. "Gran Quiz""." Allora Túrin lasciò scorrere torrenti di lacrime, e pianse amaramente per il suo compagno. "Londra formalmente non è una contea ma un'area amministrativa, denominata ""Grande Londra""." "In un'intervista al quotidiano ""The Sun"" si è dichiarata atea." "I tre esemplari mostrati al pubblico furono acquistati già durante l'evento in questione." Aya uccide Misa, quindi aggredisce Yuki. Avrà anche il ponte di osservazione più alto del mondo. Tutte le canzoni sono state composte dai Great White. Il giorno successivo viene poi sospeso dalla stessa federazione. Il re Fu uno dei sette giocatori dei Longhorns selezionati in quel draft. Le origini del nome sono controverse. "Il peso esatto varia a seconda del periodo dell'anno." Era concepita anche per raggiungere la stazione spaziale Almaz. Era presente precedentemente un terzo binario, ora smantellato. Ciò confermerebbe quanto ricostruito dagli inquirenti. "Ad aiutarla è l'incontro inaspettato con un uomo del suo passato." Valentino ritorna e chiede chi ha compromesso sua sorella. Atena accettò la sfida, la gara vide la produzione di due bellissime tele ricamate. La band usa un particolare metodo per registrare i propri albums. Vi prestava servizio anche Ferruccio Guicciardi. "L'origine del nome è stata a lungo discussa." "È autore del reportage ""Le Dimissioni Impossibili"", sulla condizione dei malati psichiatrici." Approfittando della sua assenza Giordano Orsini e Bartolomeo Vitelleschi conquistarono Corneto. Ma ormai è troppo tardi: nessuno dei banditi è rimasto per farsi catturare. "Anche le isole Oki sono un'importante componente del parco." I membri più importanti sono il Cancelliere e il Segretario generale. A molta distanza, il castello di Gloster. Ha come interpreti Corinne Griffith e Agnes Ayres. Grazie a questi espedienti, Cervantes fa diventare il secondo volume meta-letteratura. Walton ha sostenuto varie iniziative caritatevoli. La staffa è presente in tutti i mammiferi. Quindi i Borgognoni non parteciparono al disastro di Azincourt. La relazione ebbe ad ogni modo breve durata. Come giornalista, si distingue per le accese polemiche. Le mine e la congestione delle spiagge inizialmente crearono diversi problemi. Sarebbe stata la prima messa da requiem polifonica della storia della musica. Il suo quartier generale è a Shenzhen, Cina. "La fuga dura appena un'ora e mezza." "Conosciuta l'opera di Hume, la rese popolare in Germania." Il santuario è situato a Kashima, Ibaraki. I Federali furono ricacciati in confusione prima di attestarsi negli edifici del ranch. Possiedono artigli molto affilati. "Episodi di serie come ""Osomatsu-san"" sono stati rimaneggiati nelle repliche e negli home video." Vi si trovano pascoli, boschi ed ottime acque. Scoperto, Moran sparò a Sperlinga per tre volte, uccidendolo. Il movimento ultras a Sassari nasce a metà degli anni settanta. Le due Giulia verranno utilizzate principalmente nei servizi di scorta e di trasporto organi. "La canzone usa inoltre la linea di basso della sigla del telefilm ""Supercar""." Diverrà la sua sede storica. "Per sua iniziativa venne creato il ""Banco Central de Venezuela""." Daniel decide di andare comunque a testimoniare contro di lui. Hercules come promesso li fa tornare sul continente. "All'epoca della cristianizzazione del Nordafrica, divenne sede vescovile." La location estiva che ha più caratterizzato il programma è stata Ibiza. La congregazione è diventata un modello per molte altre sinagoghe negli Stati Uniti. Gli nomina infine Thomas, rivelandogli che è in grave pericolo. Nel frattempo appare anche in diverse trasmissioni televisive. Le orecchie sono lunghe, con il margine posteriore diritto. Il film è stato girato in Toscana e nei dintorni di Roma. Il suo posto fu preso da Miguel de la Torre. Uomini avevano la supervisione degli uomini; donne avevano la supervisione delle donne. Grosso modo, abbiamo quei tipi di mente per quei tipi di corpo. Si piazza sesto nella classifica marcatori. Il fascio caratteristico dolce di un fresnel può rendersi molto utile in determinate situazioni. Ha poi inizio la vestizione della salma composta in posizione seduta appoggiata al muro. Durante le prime prove effettuate emersero subito grossi problemi. Le dogane francese e andorrana si trovano entrambe sul lato francese. "Anche stavolta compone un'altra udibile durante i titoli di coda, ""Where No One Goes""." È il trentesimo romanzo dedicato al celebre commissario. "Quest'ultimo ebbe un ottimo riscontro di vendite secondo le classifiche stilate da Billboard." Chris viene chiamato per il suo paziente e va via. Le variazioni della temperatura corporea venivano rilevate attraverso il movimento delle palline. Vince la partita la squadra che totalizza il maggior numero di goal. "Durante la guerra d'indipendenza americana Grey divenne il capo dell'esercito che ottenne più successi." La sede del suo potere era Sirmio. Nessun vescovo greco è noto di questa sede. Il Travi dipinse questo paesaggio attorno alla metà del Seicento. "Partecipano con una cover di ""Can You Please Crawl Out Your Window?" Essi erano protestanti stranieri incoraggiati a stabilirsi qui dal regno britannico. Come massimo risultato ottenuto in campionato il Merano vanta la vittoria di due scudetti. Giunto nel passato Trunks viene soccorso dal Trunks del presente. Frequentò la scuola primaria nella sua città natale. I due pezzi furono poi pubblicati anche su singolo. È munita di doppio segnalamento luminoso di protezione e partenza. È stata comunque in grado di salvarsi. Da giovane frequentò la scuola di musica privata Downtown Music Institute. Il nido viene costruito alla biforcazione di un ramo quasi orizzontale. Ha lavorato perlopiù per la televisione. La parte bassa è attraversata, da ovest verso est, dal Naviglio di Brescia. Nei successivi cinque anni cantò quasi esclusivamente in concerti. In Italia il film è stato distribuito dalla Warner Bros. Le zampe erano forti e relativamente corte, con caratteristici artigli ricurvi. Le sue opere, principalmente monumenti dedicati ai caduti sono eretti in varie città italiane. La permanenza in Seconda Categoria durò solo una stagione. Di fatto però, diversi corridori si trovavano classificati con lo stesso tempo. Comprendeva il solo comune di Pointe-Noire. Rinofori e ciuffo branchiale dello stesso colore del corpo. Invece di essere contento, il giovane è disperato perché ritiene di aver imbrogliato Jane. I folletti non hanno sesso. Le terme romane erano edifici pubblici con impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Femmine che allattavano sono state catturate da giugno ad agosto. A motivo di ciò, viene allontanato e messo in cura in un ospedale specializzato. "È una tipologia di circoscrizione ecclesiastica cattolica analoga all'esarcato arcivescovile e all'esarcato patriarcale." Per questo motivo gli ioni tendono a formarsi in certi modi. Un loop associativo può banalmente essere un gruppo. La Tunisia ha vinto il titolo per la terza volta. Essa diviene la causa prima delle reazioni e non più solamente sede delle reazioni. Iniziò gli studi presso i gesuiti. Vivono in tutti gli oceani tranne quelli più freddi. "Alla sua città natale fu molto legato, facendosi chiamare ""Pompeo dell'Aquila"" o ""Pompeo aquilano""." Diresse anche a Stradella e a Vicenza. Fu lei a indurlo ad imparare la lingua inglese. È un fiume a carattere torrentizio ricco di trote e salmoni. "Tenere da parte l'acqua." "A fine anno si classifica al terzo posto nella classifica del Pallone d'oro." A questo punto, però, Scorpion si fa vivo e scappa con le uova. Posteriormente era presente un ruotino di coda fisso. Aveva svolto tale funzione anche nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna. "Il suo film successivo fu ""Totò contro Maciste""." Formalmente il quadro legale delle società professionistiche non cambia. Il giocatore successivo ha due scelte: credere o non credere alla dichiarazione fatta. La maggioranza dei paesi europei ha sottoscritto questa dichiarazione. La navata, posta sul lato occidentale della chiesa, mostra un disegno barocco. Essa è il quarto modello della famiglia Range Rover. "Dopo aver servito all'interno del consiglio comunale di Charlotte, ne venne eletta sindaco." "Per questo delitto, assunse l'appellattivo ""il fratricida""." Mimmo Esposito "Solitamente l'insieme zero di una trasformazione lineare è detto nucleo." Sono privi di impianto di raffreddamento. "L'anno seguente, posa per la copertina della rivista per soli uomini ""Playboy""." Test di tossicità orale acuta sono stati effettuati su ratti, topi e cani. A Parigi incontrano di nuovo tutta la famiglia, tranne il padre. Suo padre lavorava nelle vendite. "Successivamente lavorò per oltre vent'anni come avvocato civilista." Lavorò a Valencia e a Toledo. È dotato di servizi, magazzini, una palestrina e spogliatoi. "Collaborò con Gentile alla traduzione italiana della ""Critica della ragion pura"" di Immanuel Kant." Nei bambini la posologia richiede la valutazione, caso per caso, da parte del pediatra. "L'oratorio di Arosio è dedicato a San Luigi." Falso Dimitri Regista del video è il celebre rapper e produttore statunitense Kanye West. "Le due figure mitologiche versano l'acqua nella fontana attraverso la bocca." Sedna chiede anche di non cacciare e mangiare mai insieme carne e pesce. In seguito è stato restaurato con criteri che ne hanno stravolto la tipologia originaria. Per prima cosa è bene distinguere tra tolemaico corrente e simbolico. Filmografia della Lubin Manufacturing Company "Questo piccolo scontro è conosciuto come la battaglia di Davis' Crossroads." In seguito fu nominato arcivescovo di Oristano ed infine arcivescovo di Cagliari. "I suoi organi principali erano il consiglio di amministrazione e l'ufficio di presidenza." Elijah Stone. "Suo padre, che in seguito divenne patologo, esercitava sull'isola come medico di base." "Presente ovunque in natura, il ""Bacillo"" include specie patogene e non." The Activities of the Italian Archaeological Mission in Egypt. È tra le università più premiate in ricerca. "Il ""Museo d'arte e archeologia del Périgord"" di Périgueux conserva molte delle sue opere." In the Heat of the Night Queste traduzioni furono spesso assunte come traduzioni standard. Why Did I Get Married Too? I due sono seguiti, quasi a un metro di distanza, da Roger Kingdom. La capitale provinciale era Breslavia, oggi in Polonia. In questo istituto rimase in servizio per il resto della sua vita. Negli anni sessanta costruisce la Centrale Elettronucleare di Garigliano attraverso Società Elettronucleare Nazionale. Nelle campagne circostanti sono inoltre ancora visibili antichi mulini ad acqua e vecchi frantoi. S. Lewis, J. K. Rowling, L. Frank Baum e Lewis Carroll. La Riviera presenta una cospicuo numero di piste ciclabili. Irving Fisher individuò alcune interessanti proprietà che un numero indice avrebbe dovuto soddisfare. Sconsigliato in soggetti con scompenso cardiaco. Fu uno dei pionieri della fotogrammetria. "È la prima volta che il pugilato partecipa a un'Universiade." La struttura è attualmente usata come negozio. Viene ricordata dagli esperti come la prima Ferrari prodotta in serie. I metodi di visita in profondità sono i seguenti. A Timely Rescue Gli artigiani vengono anche ricompensati da Teseo, divertito dallo spettacolo. Vari artisti hanno in seguito inciso una versione del brano. Esse erano posizionate in modo inconsueto, nello spazio tra i finestrini ed il tetto. Giuseppe Timpano La collezione aumentò di importanza durante il periodo barocco. Nello stesso periodo morirono anche tre suoi fratelli. Michael Stanford, giovane e promettente attore, risente della stanchezza da troppo lavoro. Nel tempo, ritenendo importanti anche altre nozioni, si è esteso il concetto di posologia. Rientrato in patria, lavorò nel settore delle pubbliche relazioni. "Ha iniziato a insegnare quando aveva ventisette anni e ha continuato per trent'anni." È stato realizzato in collaborazione con la Premiata Forneria Marconi. Pur essendo abbastanza adattabile, predilige le aree di foresta pluviale. In Ucraina le nascite avvengono tra febbraio e ottobre. È associato alla cultura indo-persiana. Il capoluogo di contea è Socorro. Il giorno di pausa, comunque, spezza alcune gare. "His Brother's Keeper" In numerose occasioni condusse la regia. "L'anno seguente inizia a collaborare a ""L'Idea Nazionale"" di Enrico Corradini e Luigi Federzoni." "C'è poi una piccola chiesa medievale." "Alberto Collo l'ha seguita degnamente." Tipicamente i calzini sono fatti di cotone, lana o nylon. Nel frattempo vengono rivelati dettagli sul passato di Ezequiel. Esplicito è anche lo sguardo triste e disincantato del vecchio. "Dorsey è stato il primo amministratore delegato dell'azienda." "Dalla cantoria è stato tolto l'organo nel dopoguerra." Come regista ha diretto cinque film. Gli incisivi sono larghi, il terzo molare è il più piccolo. È stata formata e gestita da Louis Walsh e composta da sei membri. Gli enigmi veri e propri sono pochi. La Chiesa di Scientology è emersa nel corso degli anni cinquanta. La canzone parla dei desideri che la Popstar colombiana esprime a Dio. Antonioni segue la vita degli spazzini della città di Roma. Il giorno del massacro i minatori stavano celebrando la Pasqua greco-ortodossa. Vincenzo, nella prima metà dell’Ottocento, acquisì tra le altre anche quella dell’Arenella. È inoltre collegato tramite un sottopassaggio alla fermata della metropolitana di Canary Wharf. A quel punto però bisognava trovare una soluzione in tempi quanto più brevi possibili. Aggiorna tutti i pacchetti installati. La sua canzone fu anche quella che più incontrò il gusto della gente. "La serie è ispirata al racconto ""La badessa di Castro"" di Stendhal." Le femmine sono morte e il maschio mangia uno dei cacciatori. "Sede dell'amministrazione era la città di Schwerin." Veniva anche descritto con un centinaio di teste. Godard accetta subito, perché non rifiuta mai le commesse. Questo è dimostrato da molti suoi lavori. Gli spazi sono attrezzati per lo svolgimento di corsi e laboratori. "Sottogeneri comuni sono i ""thriller"" psicologici, i ""thriller"" gialli e i ""thriller"" mystery." È affiliata al Manchester City Football Club. Il film è interpretato da Jean Reno e Laura Morante. Anche per questo modello le carrozzerie disponibili erano due, torpedo due e quattro posti. Laureata alla Brown University. Paradise can be hell. I suoi dipinti fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero. "Negli stessi anni il direttore ""de Giacomo"" si trasferì presso l'ospedale psichiatrico di Genova." Danny Blum Scheda del parco sul sito del comune di Campi Bisenzio "È conosciuto anche come ""berillo scarlatto"" o ""smeraldo rosso""." "Il nuovo nome per l'orchestra combinata era la Calgary Philharmonic Orchestra." "In quanto ""foederati"", i Burgundi combatterono per l'Impero contro gli Unni di Attila." Il matrimonio tra Alberto e Isabella fu felice ma senza figli. Nel regno animale, è una lotta di potere. Fino a qui il fondo della pista ciclabile è totalmente asfaltato. Oltre alla musica, Pablo Lentini Riva si è dedicato alla letteratura componendo romanzi. George Hardwick Questa sorta di pacificazione non durò a lungo. Tre amici corteggiano tutti e tre la stessa ragazza. Thanos uccise Martyr per poi venire imprigionato dai Guardiani nella loro base ad Ovunque. "Conosciuto anche con il titolo alternativo: ""Povera Dora!" Ogni giorno vengono presentati quattro volumi, due per ogni corsa. Tuttora il castello ospita il Museo della Pirateria. Si riteneva vivesse in caverne sotterranee situate nel sud-est della Francia. "Cristina canta ""Lucky""." Il reale effetto sul gioco di questi fattori è stato però contestato. Da allora sono stati realizzati numerosi altri animali, dai pipistrelli ai pesci angelo. Di professione Luigi era un ingegnere meccanico, Guglielmo un professore di musica. Tutte le foglie hanno un margine biancastro dentellato-papilloso. "L'unica specie oggi attribuita a questo genere è un endemismo dell'isola di Giava." Il suo ufficio come segretario e tesoriere del re fece crescere la sua importanza. Il film è riportato anche con il solo sottotitolo Battaglie negli spazi stellari. "Si rivelerà questa l'ultima gara del campionato mondiale Superbike disputata su questo circuito." Trattasi quindi di un corpo santo. Questo perché esistono turbolenze su larga scala che ne provocano un continuo rimescolamento. Chierico della Camera Apostolica, ne divenne successivamente uditore generale e poi presidente. In Indonesia, invece, uscì solo per il mercato Home video. La scuderia indicò poi il venezuelano Rodolfo González quale terzo pilota. Il terzo piano, era adibito alla servitù ed alla cucina. Lancia di Brolo All I Want Il blocco interno vede solamente il proprio identificatore locale. Controlla il campionato nazionale, la coppa nazionale e la Nazionale del paese. Dillard Crocker The Baby of the Boarding House È stato inviato al No. "Il ""Consiglio"" propriamente detto è l'organo che emana le decisioni e rende i pareri." "Questo tipo di bevanda fu distribuita, all'inizio, solo nei bar e nei distributori automatici." Quando ritorna a casa fa una grande festa! "Attualmente è membro della commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università." "L'equipaggio si risolve a gettare in mare ori e tributi per il Re Oceano." "Inoltre il calcolo era comunque demandato all'abaco e perciò appannaggio di pochi specialisti." Il sottopassaggio orientale è dotato di ascensori. La facciata nazionale rumena delle monete in euro non è stata ancora definita. La discussione affrontò la resa e la questione dei presunti criminali di guerra italiani. "In Sardegna sarebbe arrivata con l'invasione dei punici." Nessuna responsabilità fu rilevata a carico dei servizi a terra.. "Il nome stesso di Melilli sarebbe un lascito dell'antica Ibla mellifera." Il maggiore affermò anche che non c’era stato alcun intervento di aerei militari. "Questa versione venne inclusa nelle compilation ""John Lennon Anthology"" e ""Acoustic""." "A tutt'oggi è il suo ultimo tour." "L'impianto è una sala unica con transetto sul quale si affacciano tre absidi." "Esistono diversi rifacimenti a fumetti delle ""Sinfonie allegre""." La dieta Atkins si allontanava dalle teorie metaboliche del suo tempo. Tale attività durò per poco più di tre ore e mezzo. "Questi saccheggiò il luogo e marciò all'interno dell'isola verso São Domingos e Praia." "Fu l'album di Cher più venduto degli anni ottanta." Si è quindi cercato di appurare se Achernar avesse una compagna. Il monarca rimane una figura tipica della Grecia classica più antica. "Questo libro è ampiamente accreditato per aver dato l'avvio al femminismo della seconda ondata." Le versioni del disco avevano molte immagini e didascalie nella busta interna del disco. La tecnica a contorno è inoltre frequentemente abbinata alle incisioni. Fu il suo primo ruolo da protagonista nel grande schermo. Chiesa di San Vincenzo Ferrer "È, francamente, un po' noiosa." "Un completo studio scientifico iraniano ha esaminato l'esposizione degli abitanti di Ramsar." Il piano superiore è abitato. "Ovvia conseguenza di tali scelte fu l'aumento della componente aristocratica all'interno degli organismi comunali." Barbara Wagner Il presidente è Carlos Del Río. "Stupisce il fatto che ogni disco abbia un sound diverso dall'altro." "Sciolto l'esercito meridionale, fu destinato al deposito militare di Vercelli." Gli studiosi hanno ipotizzato che il suo nome derivi dalla divinità etrusca Suri. "Lo stesso giorno le autorità russe comunicano ufficialmente che l'intera famiglia è stata identificata." I quattro ideogrammi che formano questa parola corrispondono ai nomi delle quattro suddivisioni stesse. Se si esce dai due lati dello schermo si riappare al lato opposto. In confronto alla Arabica, la varietà robusta è più economica ma di qualità inferiore. È disponibile anche nel Google Chrome Store. "La stessa etimologia evidenzia la destinazione dell'istituto al soddisfacimento di bisogni minuti di spesa." Era abbastanza brava che partecipò alle Olimpiadi Junior. "Al piano seminterrato c'è invece uno spazio dedicato ai ragazzi durante la stagione fredda." Prendono il nome da Gap, città attorno alla quale sorgono. Si specializzò come pianista, cantante e strumentista da concerti. Alla fine la spunta il compositore. Infine vengono aggiunti il latte, lo yogurt. "Nel maggio si aggiudica il premio ""Miglior voce"" al festival Keep On." "Infine, la scrittura più comune e usata è la ""riq'a""." "Nello stesso anno la canzone ""Pop porno"" diviene un vero e proprio tormentone." La frode fu scoperta, e la federazione lo squalificò per la stagione successiva. Ogni mulo poteva trasportare due cofani, del peso di circa ciascuno. Perse un minuto a chilometro e fu attaccato dai diretti avversari. In effetti, lo spazio riservato alla servitù era molto ridotto. Il frutto è un piccolo follicolo glabro o leggermente peloso. Alec Kann "L'inglese è la lingua ufficiale." Vennero radiate negli anni venti. Tornati a casa, i tre trovarono Biancaneve senza vita. In english "Sulla lunetta è rappresentato ""Sant'Esuperanzio tra due angeli con turibolo""." Li Dan Deliberare per la richiesta di referendum abrogativo e costituzionale. Testi e musiche di Jared Leto e Steve Aiello. Birthday Party Il videoclip della canzone è stato diretto da Liz Friedlander. Si tratta dei primi caccia multiruolo in dotazione alla forza aerea cinese. Charles Newton Robinson "È ancora il tema dei ricordi, del passato, dell'amore." "Jackson aiuta inoltre quest'ultima a fingersi morta." Successivamente la società interviene ulteriormente sul mercato, prelevando il centrocampista Frontino dallo Sciaffusa. Lee Judson, che ignorava tutto del passato della moglie, si suicidò. La puntata termina con una malinconica telefonata tra lo scrittore e Karen. La facciata è a capanna composta da pietre squadrate. Questi ultimi possono raggiungere le dimensioni della decina di micrometri. Successivamente è destinato a Washington, dove resta altri tre anni. Steve Payne In realtà le versioni internamente erano identiche, variava solamente la denominazione del processore. "La copertina è il negativo fotografico di quella del singolo ""Runaway""." È unica nel non avere nessun tentacolo. "È uno dei dipinti tipici dell'attività tarda del pittore." "Ha studiato storia all'Università di Harvard e alla Columbia University." "L'impiego riguardò versioni costantemente aggiornate e sempre più potenti del propulsore." "L'economia è basata sulla viticoltura ma sono presenti anche diverse coltivazioni di olivi." Terry è interessato al cinema e sogna di dirigere un film. Bianco, cilindrico, liscio, vuoto. "Tuttavia all'interno della tragedia si apre una questione di conflitto tra giusto e utile." "Sam ricomincia a dargli la caccia all'interno della nave spaziale." È stato inoltre un ufficiale della Marina degli Stati Uniti. Suoi studenti furono diversi strumentisti di estrazione aristocratica, fra cui Francesco Landini. "Con l'avvento del libero commercio, però, poterono produrlo anche i pasticceri delle aree periferiche." "Visitò l'Abbazia della Santissima Trinità de La Cava e ne consacrò la basilica." La legge stabilisce che le generalità della donna rimangano anonime. Anche i muri si possono eliminare sparando razzi. Curiosamente, la stessa causa che diede inizio al musteriano pluviale sembra avergli posto fine. Qui di seguito sono riportati le vendite dei titoli. I sopravvissuti si ritirarono a Bois-le-Duc. "E possibile l'utilizzo con foglie essiccate." Si innalza un tamburo ottagonale con finestre, sormontato da cuspide conica. Richard ha anche un figliastro, Tom. In seguito avrebbe sposato il comico cinematografico Monty Banks. Iniziò a recitare a teatro a Broadway. "La trasmissione vinse due Telegatti come ""Miglior quiz"" per due anni di fila." In quello stesso anno fu liquidata, per cause ignote. "La missione sui iuris comprende l'intero territorio del Turkmenistan." In ogni comune dispone di un organo di governo locale e di un consiglio. Molto comuni sono le volpi, gli stambecchi, i camosci, i caprioli e le marmotte. Il capoluogo di contea è Stevenson. Il disco è prodotto da Norman Whitfield. In passato le zone attorno agli edifici erano probabilmente coltivate o destinate al pascolo. Tuttavia tale differenza diminuisce col diminuire del coefficiente di smorzamento. Se un membro di una squadra viene sconfitto, si passerà al personaggio successivo. Gli stormi aerei delle forze anglo americane distrussero il tempio. Alfonso Parigi Attualmente fa parte del distretto solo il comune di Suō-Ōshima. Sopravvissero solo Ling e sua madre perché vivevano distanti dal villaggio. La è la squadra detentrice del titolo. Tre anni dopo le assistite dalla comunità conventuale si trasferirono in una nuova dimora. "L'opera, rimasta incompleta, nelle intenzioni dell'autore non era destinata alla pubblicazione." Milita nella Chinese Super League, la prima divisione del campionato cinese. Ovviamente era contrario anche il gruppo di hacker Anonymous. Tra le raffigurazioni principali vi sono gli avvenimenti sociali, lo spiritismo e la simbologia. Le partite si sono svolte al White City Stadium di Londra. Sia Sydney sia David si uniscono alla causa di Melanie Bird. Da circa mille anni esiste nella valle una tradizione di zootecnia. "Restavano invece invariati, rispetto alla restante produzione Renault, la configurazione ""tutto avanti""." I Pretoriani sono stati inseriti nel Girone B della Seconda Divisione. Venne inoltre più volte ritratta da Giandomenico e Lorenzo. Questo programma pare volersi sostituire alle varie agende e calendari cartacei. Country Universe lo ha definito il miglior album Country contemporaneo. "Come istruttrice di volo era soprannominata ""Capitano K""." Quartetto Paganini sono gentilmente concessi in uso dalla Nippon Music Foundation. Dopo la seconda guerra mondiale ha collaborato alla stesura della costituzione del Giappone. In meccanica classica il campo gravitazionale è trattato come un campo di forze conservativo. Le risorse del fondo sono invece depositate presso la banca depositaria. Attualmente si trova nella gipsoteca del Liceo artistico statale Paolo Toschi di Parma. Bennett divenne il secondo tight end nelle gerarchie della squadra dietro Tony Curtis. Le case restanti sono state restaurate, negli anni seguenti, dai proprietari privati. Jordan e Harry: Sono i fratellini di Sam di cinque anni. "Incontrò Tiziano e organizzò tutto per il ritratto dell'imperatore compiuto dal famoso artista veneziano." Morgan persuade Judy ad andare ad una festa. "L'opera è intrisa di musicalità." "Uscito il filosofo, Poppea chiede all'amato la morte di Seneca." Le semifinali e la finale si disputeranno al Wembley Stadium di Londra. In questo dipartimento lavorava come biochimico un giovane molto talentuoso, Ernst Boris Chain. "Bender riesce a eliminare l'energia in eccesso e l'equipaggio è ritornato al completo." Alcune basette elettroniche hanno già lo strato metallico foto-sensibilizzato, altre no. La bandiera era disegnata come un rettangolo azzurro con lo stemma della repubblica separatista. Le indagini portano a Merano in una clinica, dove Pietro sospetta del direttore. George Hammond rimase vedovo molti anni fa ed ha due nipoti, Tessa e Kayla. "In seguito è rientrato in Romania nel suo club d'origine, lo Steaua Bucarest." Murat si è operato ad un occhio e allo stomaco, per perdere peso. Elena fa buon viso a cattivo gioco, quasi convinta a ritornare sui suoi passi. "Costituisce la base delle tecniche di ""auto-calibrazione"" nell'interferometria ottica." La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro dello Zambia. Parallelamente studia al Conservatorio di Benevento dove si diploma in Solfeggio e Teoria. Il disco ha debuttato al secondo posto nella classifica italiana degli album. "L'anno seguente non entrò in campo neanche una volta." Il singolo ottenne un ottimo responso sia dalla critica che dal pubblico. La vita di Jesse. I cardinali presbiteri, nelle loro chiese titolari, non avevano altri assistenti. Produsse autocarri civili e militari sotto il marchio Pegaso e, per breve tempo, Sava. Venne rassicurato che sarebbero stati trattati bene. "Il percorso dell'Alta via dei Monti Liguri passa per il colle." Si ritiene che sia stata costretta a prostituirsi. Sapore avrebbe poi sposato questa donna, da cui avrebbe avuto Ormisda. Infatti la distruzione delle scorte spesso significava la resa immediata degli assediati. Berger, che parla tedesco, francese, inglese e italiano, è apertamente bisessuale. Solitamente, definisce dei termini in contrapposizione a qualcosa di esterno. Ristrutturato e mantenuto nel corso degli anni, attualmente rappresenta una peculiare attrazione turistica. Lungo lo stretto corre il confine tra i due stati. Gli occhi sono piuttosto grandi e convessi. Si tratta di una delle squadre professionistiche di maggior successo in Canada. Le due donne parlano e alla fine Matilde la perdona. La Germania Ovest era una Repubblica federale. Tra di esse, è la seconda in ordine di grandezza. Queste macchine furono distrutte per usare il metallo per lo sforzo bellico. I semi, opportunamente tostati, venivano un tempo impiegati come sostituti del caffè. In sviluppo il settore turistico estivo e balneare. Poiret fu celebre anche per le feste da lui organizzate. "Tra parentesi l'anno del primo passaggio." Entrambe le canzoni ebbero grande successo. Da qui gli investigatori scoprirono in poco tempo tutti i complici. La sede principale è situata a Lipsia. I volti e i personaggi diventano sempre più importanti. Questo uccello vive unicamente in Colombia, Ecuador e Perù. Da quel rifugio provvisorio riuscì ad espatriare in Svizzera. Sono eccellenti arrampicatori e sono aiutati in questo dalla loro coda prensile. Morì dieci anni più tardi. Al centro di questa balaustra è riportato lo stemma nobiliare della famiglia Calò-Cesena. Ciò accade maggiormente con substrati alchilici secondari. La guerra si concluse con la vittoria dei Macedoni e degli Achei. I personaggi si muovono utilizzando il pad direzionale. In tal caso sarebbe uno dei più antichi canti tramandati. Darren Barnard Sul muro perimetrale un vescovo non identificato. Lì poté giocare insieme a Oscar Robertson, Bob Boozer e Adrian Smith. Oggi parte del gruppo lavora con la Compagnia Lombardi-Tiezzi. "A lui è legata la prima retrocessione dell'Associazione Calcio Padova." Il capoluogo è Frauenfeld. Ha collaborato soprattutto con Sergio Corbucci e Marco Bellocchio. Si possono ammirare i seguenti esemplari, elencati in ordine cronologico. Le tradizioni cristiane narrano storie contrastanti sulla sorte del capo di San Giacomo. Sono migliaia le persone che ogni giorno scendono in strada con un costume diverso. Ad ogni puntata intervenivano come ospiti cantanti che interpretavano i loro brani di successo. "Le specie del genere ""Lotus"" sono quasi tutte erbe perenni." Daniele Zappalà aggiunge poco a queste citazioni. Dopo una breve carriera nel bodybuilding, tentò la fortuna nel wrestling. Rotari è noto come ritrattista, pittore di soggetti sacri e incisore. Questa prima saga parla della lotta tra impero e repubblica. "Inoltre ha interpretato il ruolo di Diane in ""Mean Streets"" di Martin Scorsese." Sergio Peris-Mencheta appare nel ruolo principale. In precedenza era stato funzionario nei magazzini della Compagnia olandese delle Indie occidentali. Nei mesi successivi venne architettato il colpo di Stato. Esso, infatti, interviene nel catabolismo di aminoacidi aromatici come la fenilalanina e la tirosina. "Non solo: la scommessa era di sfondare come taxi anche all'estero." Ray Ramsey "Lavora sodo ed è bello scrivere per qualcuno che ha una mentalità aperta""." "Il mobile imbottito resta una delle vocazioni dell'area." "L'opera termina con la morte della donna durante la sua deportazione in Siberia." Realizza documentari storici e gira per il web molte clip di cronaca politica. Lo stadio in sé prevede due tribune. Altri dipinti sono in collezioni private di Perugia. Solo a questo punto si chiarisce tutta la sua storia. Due strade a North Andover, stato del Massachusetts, portano il suo nome. Johann Michael Bach fu attivo anche come costruttore di strumenti musicali. Il pane cotto, ricetta tipica della cucina lucana. Le viene assegnata una menzione di merito. Gli interni sono caratterizzati dalla stessa ricchezza ornamentale della facciata. Hayate la segue e percepisce che qualcosa non va. Nel frattempo anche David e Fischio rientrano a casa. In visto del cambio di formula, non erano previste retrocessioni. La stagione successiva si apre con un nuovo successo: la Supercoppa di Polonia. Prende il nome dal matematico polacco Stanisław Mazur. Non necessariamente tale figura coincide con quella del direttore responsabile della testata giornalistica. La maggioranza della popolazione attiva è occupata nel settore industriale, soprattutto manifatturiero ed edilizio. I modelli prodotti sono moltissimi. "All'inizio della prima guerra mondiale, si arruolò nei Grenadier Guards." Sebbene non necessaria, può essere aggiunta crema. Negli ultimi mesi diradò inaspettatamente la sua presenza televisiva per motivi di salute. Ne risultò che ogni forma di potere gerarchico fu sostanzialmente abbattuto. "Anche il Mekong è un'importante via di collegamento." Gli interventi susseguitisi nel tempo hanno interessato lavori minori di rifinitura e piccole costruzioni. Moore è transessuale, di Genere non-binario e usa il pronome loro. Il borough si trova nella parte settentrionale dello stato. Il film ha ottenuto recensioni positive. Nella vecchiaia si sviluppò un dissidio tra i due. Il suo capoluogo Visby è stato uno dei maggiori porti commerciali della Lega anseatica. Entrò in zona punti Mario Andretti, seguito da Villeneuve e Arnoux. È il terzo titolo nazionale nelle cinque stagioni in massima divisione. Il tempo del Roots reggae era particolarmente lento, con la predominanza del basso elettrico. "Min era una donna forte, che combatté contro l'influenza giapponese in Corea." Tali Paesaggi, ricchi di vegetazione, rappresentano uno spettacolo di incomparabile bellezza. Si nutre di invertebrati bentonici e di insetti volatori caduti in acqua. Taz insegue Bugs fino a una zona ospedaliera. È single e non ha figli. Gli scarichi sono posizionati in alto, accanto al vano motore. La donna si presenta da Frederick e gli chiede del denaro. La sua prima richiesta politica fu di cancellare ogni forma di debito o tassa. È accentrato principalmente in Emilia-Romagna e in Toscana. Ci fu una crisi economica che costrinse molti lavoratori ad emigrare. Oggi stanno diventando popolari nuove fusioni di Mezwed con hip hop e rap. Da Bergamo il sentiero parte dal quartiere di Monterosso. Una volta a terra, non fu possibile governare il quadro. "A sinistra dell'edificio padronale è annessa una piccola struttura di un piano con terrazza." In seguito gli edifici sono stati recuperati e resi nuovamente agibili. "All'ultimo sangue" "Dmytro Parf'onov" "Le tre hanno dato vita ad una ""stable"" denominata The Absolution." Il criterio più comunemente adottato le distingue in base allo sviluppo della chioma. Questa massa di invertebrati attrae a sua volta un gran numero di carnivori. Importanti risultarono anche i saggi riguardanti le istituzioni politiche e religiose giapponesi. Ultimamente si è dedicata al cinema indipendente, a produzioni televisive e teatrali. Il film fu prodotto da Jean Renoir e Jean Tedesco. Sono diffusi in Malaysia, Thailandia, Myanmar e Sumatra. "L'abbazia è composta di due edifici principali." Le persiane delle finestre accanto al camino sono decorate con intarsi in madreperla. I tre personaggi vogliono dare un senso alla loro vita. I bambini rimasti orfani o comunque dispersi vennero raccolti ed affidati a famiglie cattoliche. Il collegio è quindi interamente compreso nella città metropolitana di Milano. È, infine, sommariamente privato del liquido in eccesso ed inviato ai rivenditori autorizzati. Pinna caudale biforcuta. È un composto fortemente tossico. "Le terme fanno parte del Patrimonio dell'umanità." "L'anno successivo Simon pubblicò un album omonimo." "Membro dell'Assemblea nazionale di Sinistra Ecologia Libertà sin dalla nascita del partito." Non risultano comunque più in servizio. Tutte le puntate si possono scaricare in podcast o ascoltare in streaming sul sito. È stato uno dei pionieri della pallacanestro al Sud Italia. Molte di esse sono frammenti selezionati da lunghi poemi. È stata la sua prima partita giocata al nuovo stadio, la Red Bull Arena. "Dirige per Mondadori Università la collana ""Scienza e filosofia""." Anche il resto della meccanica e le prestazioni erano identici. La strada panoramica del Pratomagno attraverso la Croce di Pratomagno conduce a Vallombrosa. Il brano è solo una cosa che è venuta fuori. Sono presenti in regioni tropicali e subtropicali. "È il luogo in cui è stato ambientato il prequel di ""Alien"", ""Prometheus""." Reid, da cui ebbe il figlio Aaron. "Mezzaluna d'argento in campo azzurro." Si aspetta naturalmente sempre il meglio dalle persone. Villaggi erano molto rari e molto piccoli. Tale posizione è attribuibile, sempre secondo Bloomberg, alla dieta mediterranea. "L'anno seguente fu accusato di simonia e si dimise dalla carica di arcivescovo." Lo Sr è un prodotto della fissione nucleare. Alla base degli alberi adulti è bruna-rossastra e si stacca a placche. Le vennero dedicate numerose città in epoca longobarda sia in Francia che in Italia. "Per questo scopo si incontra segretamente con i maggiori capi nazionalisti dell'epoca." Frequenti falsi positivi comportano uno spreco di larghezza di banda per potersene liberare. Non sono previsti play-off promozione e solamente la prima classificata viene promossa. Il muso, le mani ed i piedi sono glabri e di colore nero. La Media venne poi conquistata da Alessandro Magno. È una specie notturna e solitaria. "L'Ordine disponeva di sette classi di benemerenza." Il vulcano è esploso due volte in tempi storici. Si occupò anche della repressione dei Beni-Snassen. Giffard rese molti servizi alla colonia. Tony è nominato dalla sua ragazza Bri. In quegli anni vi fu un altro grande incremento demografico nella regione. Da qualche parte sulla Luna è nascosto un artefatto extraterrestre. Giunti in Parnaso riuscirono a valicare le mura e ad imprigionare i tre reggenti. I proventi delle vendite erano destinati in beneficenza. La Galleria è oggi usata saltuariamente come sede di esibizioni temporanee. "L'atto di matrimonio fu redatto dal conte di Saint Priest." Serviva il centro abitato di Barbaresco. Il verdetto È gelato, mediamente, da fine ottobre a metà maggio. "Concluse l'attività di allenatore nel San Salvatore Monferrato." È stato anche il primo italiano a vincere la prestigiosa Amstel Gold Race. Ci sono nove toni in sei distinti contorni tonali in cantonese. Ma le ambizioni di Canuto non erano solamente nazionali. Figaro è divertito: non ha visto, infatti, chi ha dato il bigliettino al Conte. La tuta alare si utilizza in combinazione con le attrezzature del paracadutismo. Subito dopo si arrese agli Alleati. Insegnò scienze naturali e agraria in varie scuole di Parma. A Francofonte si può riscontrare il fenomeno della cosiddetta salita in discesa. Tipo di equalizzazione: attiva. La sua carriera da modella durò per circa cinque anni. La parte scritta è altrettanto fantasiosa, piena di giochi di parole e battute divertenti. Alla fine dei suoi studi divenne un ufficiale di marina. Il suo contributo alla Resistenza fu rapidamente dimenticato. Ma la donna, ormai psicologicamente distrutta, si toglie la vita. "Di quest'ultimo è stato girato un video." Le statue, alte m. Viene ritrovano vuoto qualche ora dopo, in una via vicina. In ordine alfabetico rispetto al nome scientifico e suddivise per tipo. Il film è stato girato a Novara e a Cuneo, in Piemonte. "L'intera costruzione è durata quattro anni." Testi e musiche dei Simple Minds, tranne ove indicato. Dopo la guerra divenne Senatore degli Stati Uniti per il Mississippi. Testi e musiche di Dave Grohl e dei Foo Fighters, eccetto dove indicato. Instaura un rapporto molto esclusivo con gli umani che meritano la sua simpatia. Luigi Edoardo Frisoni Ritrasse anche prelati, parroci e sacerdoti, in dipinti conservati, come da usanza, nelle sagrestie. La pagina online può essere vista cliccando qui. Il Catania acquista il portiere Gillet dal e l’attaccante Maniero dal Pescara. "Per questa azione gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare." La rete fu prodotto dalla Rai e realizzato in uno studio di Milano. Esistono diverse versioni della canzone, tutte registrate dagli stessi Whitesnake. Non è raro imbattersi in scoiattoli che ricevono dai visitatori noci e noccioline. Fondata dalla Radicale Irene Testa e da Salvatore Ferraro. Per tutte le sfide sono previste gare di andata e ritorno. "Fu l'ultima volta che venne scelto un cardinale non presente al conclave." La figura stilizzata è data anche dalla faccia piatta, e dai tratti stilizzati. Date le sue grandi dimensioni, è ospite solamente di alcuni acquari pubblici. Negli anni novanta il debito pubblico svizzero ha ricominciato a salire. Il colore ammesso è il grigio ferro. "Le opere principali sono dell'artista fiorentino Dello Delli." Portami con te "Nel frattempo è spesso ospite all""'Edicola Fiore"" e a ""Fuori Programma"", programmi di Fiorello." "Il suo ""Metodo per contrabbasso"" fu pubblicato da Ricordi." Piccole anastomosi sono tuttavia frequenti tra i rami delle due arterie spinali posteriori. Era la prima volta che una ex vittima della persecuzione nazista rompeva il silenzio. Si trattava di una vettura di fascia alta, anche se non una ammiraglia. "Il resto dell'edificio conserva la pavimentazione originale della fine dell'Ottocento." In seguito non venne più ricostruito. Negli anni a seguire la divisa diventa a righe verticali rosse e bianche. Questo usando un sovraccarico progressivo aumentato quasi ad ogni sessione. Il Breithorn Occidentale è la più occidentale delle vette del monte Breithorn. Egli divenne subito una leggenda come esempio di coraggio e determinazione. Al suo posto nella band entrò Jimi Jamison, cominciò così una nuova era. La prima denominazione utilizzata fu Philips National Football League. Inoltre ha raggiunto le vette di molte classifiche nel mondo, Italia compresa. Fu allievo del professor Hans Kuhn. Le sue opere le troviamo in molte chiese e palazzi pubblici. Si trova di fronte alla parte sudoccidentale della costa del paese. "Ma non è soltanto eloquente; il suo linguaggio è ricco e raffinato""." Michael Frazier Rimarrà a bordo un equipaggio ridotto al minimo. Il suo nome è la forma anglosassone del nome gotico Totila. Billy Bob Thornton fa da voce narrante nel quarto episodio. Durante il Proibizionismo la distilleria cessò la produzione, che verrà in sèguito ripresa. La polizia lo conferma. Dopo la guerra fu presidente della Croce Rossa francese. "Sotto lo pseudonimo d'Iris Castor" È posseduta dalla società francese Vivendi. Fowler si candidò e riuscì a vincere, venendo eletto. Così Dick parte solo. "La pista ""half-pipe"" per ""snowboard"" è la più lunga del mondo." "Il distretto circonda interamente l'area urbana della città di Košice." "Così scoppia la guerra tra le due 'ndrine." La sua direzione della Nederlandsche Bank fu contrassegnata dalla cautela. Un ispettore si reca dal marchese per fargli delle domande sui due fermati. Francesco Stefano si era allora impegnato nella ristrutturazione del Palazzo di corte a Vienna. Completò gli studi accademici con il dottorato in filosofia e la licenza in teologia. È un liquido limpido e incolore con un forte odore. Pregava continuamente, si nutriva di erba e non vedeva nessun volto umano. "Kitana troverà la morte durante l'invasione del regno della terra." Dopo qualche giorno invece si stabilizzano. La scelta del soggetto e del tipo di foto influiscono sulla scelte compositive. Guthrie rinunciò a brevettare o accettare royalties per questa sua idea. Sulle ali dei maschi sono presenti delle piccole macchie o barre color camoscio. Molti dei loro giochi sono ora pubblicati da altri editori. Ray rompe con Marnie, che è assente e troppo concentrata su sé stessa. "Servì, quindi, nell'Ammiragliato." Solo la chiesa rimase in funzione. Venne salutata calorosamente dal sindaco di Maratona, che la ospitò nella sua casa. "A poche ore dalla pubblicazione l'album balza in vetta alla classifica di iTunes." I segnali di pericolo in Romania hanno sfondo bianco ed una classica forma triangolare. Il film fu prodotto dalla Westminster Ltd. La stagione riproduttiva si estende fra settembre ed aprile, con picchi in luglio-febbraio. Il torrione, acquistato da privati, fu modificato e trasformato in abitazione. Il genere dei brani presenti nelle compilation varia tra la trance alla trance-progressive. Disputate alla piscina dello Stadio di Roma. La frattura fu inevitabile. Sollevò il dito indice e immediatamente gli fu tagliato. Tali spigoli sono rinforzati in conci. Andò anche in Spagna e in Francia. Costituisce il maggior elemento da feuilleton del romanzo. La vittoria dei ribelli fu assoluta. I record sul giro furono migliorati in tutte le classi. Benoît Paire ha deciso di non difendere il titolo. Lo sceriffo Cobalto Blu si mette subito sulle sue tracce, rimanendone affascinato. "Allo stesso tempo teneva presso l'Università conferenze in tema di diplomazia." Numerosi i professionisti premiati negli anni, e diventati in seguito nomi illustri nel settore. Era fratello del regista Giuseppe De Santis. In origine, i giochi erano basati interamente sulle proprietà Lego. Riccardo Schicchi si avvicinò anche al mondo politico. Si gioca annualmente a Bangalore in India. La sacra immagine diventò poi, nel tempo, oggetto di crescente devozione popolare. "Un esempio di civiltà palaziale è la civiltà minoica, caratteristica dell'isola di Creta." Il film fu prodotto dalla First National Pictures e dalla Sol Lesser Productions. Passò poi al Blooming, con la cui maglia vinse la seconda divisione. Oltre alla medicina coltivò interessi filosofici, definendosi spesso egli stesso un filosofo. Successivamente suo padre intraprese con lui una tournée europea. Si riproduce durante i mesi più caldi. "Diresse l'accademia di Cesarea e polemizzò con i dotti cristiani." Freleng tornò nuovamente in California per lavorare con Ising ed Harman. Il nucleo iniziale del kibbutz era inizialmente insediato vicino alla città di Petah Tiqwa. La realizzazione del disco è stata interamente finanziata tramite la piattaforma di crowdfunding Kickstarter. "Originariamente i titoli del film presentati erano ""Avete sentito?" Questo comporta un overhead decisamente superiore. Fu dichiarata cattedrale della nuova diocesi, la basilica di San Tommaso Apostolo. Infine, i marchesi di Loreto si sottomisero alla Superba. Anche le donne potevano diventare guerrigliere. "Dell""'Antidotarium"", anch'esso non attribuibile con certezza al nostro autore, non restano che poche tracce." Gli oggetti più preziosi sono oggi custoditi nel Museo ebraico Fausto Levi di Soragna. "Dopo poco meno di un chilometro si giunge alla seconde chiesetta, dedicata a Sant'Antonio." Love Is All Around Numerosi paesi del terzo mondo ricevettero del materiale sotto forma di donazione. "Inizialmente si possono effettuare le catture utilizzando solamente i Pokémon presenti nell'area di gioco." Razza precoce con rapido accrescimento. Nella garanzia impropria questo non lo può fare. Era anche un semplice tecnico privato, non necessariamente militare, come pure un liberto. "La strada principale che collega tutti gli edifici della struttura è chiamata ""Recovery Road""." Non va confuso con Lazzaro di Betania, resuscitato da Gesù. I primi prototipi del nuovo velivolo furono sperimentati sulla pista di Pontedera. Un tipico esempio è il collegamento delle reti di due edifici vicini. Durante lo sgombero, in una carica della polizia, si ruppe un polso. "Un'altra ipotesi è che possa aver ripreso lo pseudonimo dell'amico Giorgio Fano." Guido Anselmi, un affermato regista di quarantatré anni, sta elaborando il suo prossimo film. "L'insieme delle funzioni ellittiche con gli stessi periodi fondamentali forma un campo." Townley venne liberato alle condizioni del Programma di protezione dei testimoni. "Plastic Bertrand, per il Lussemburgo, fu ventunesimo col brano ""Amour-amour""." Dedicata alla scrittrice e poetessa tedesca Hertha Koenig. È uno sviluppo del Piranha con la struttura più pesante e potente disponibile. "Il nome ""Consolida"" lo troviamo invece in Plinio." Oltre la cornice superiore, il prospetto culmina nel fastigio curvilineo a doppia inflessione. Una volta scoperti i gruppi da evitare, si può procedere al riformulazione della dieta. Edoardo si diverte a cantare alla maniera di Francesco Guccini il testo manzoniano. "Le sue ""cansos"" sono ""ricche di metafore feudali""." Wade fu dunque costretto a ritirare il provvedimento. Misurava circa un metro e mezzo di lunghezza. Entrambe le metafore erano utilizzate per descrivere gli errori compiuti allora dai genitori. Il tour a Singapore fu cancellato, e il tour in Corea fu spostato. "L'anno successivo si infortunò durante le finali perse dagli Warriors contro i Cavs." "Sotto quest’ultimo “""ex voto”"" è raffigurato San Giuseppe." I Powhatan avevano promesso ai coloni affamati del mais, ma si rivelò una trappola. Lush Life Il paesaggio è notevole per la presenza di interessanti formazioni rocciose. "Il film è nato dal romanzo ""Sulla fede"" di Giorgio Pressburger." "Negli anni seguenti partecipa come ""guest"" a serie televisive come ""American Dreams"" e ""Streghe""." Inoltre avrebbe praticato con lei il bondage. Innanzitutto, bisogna riportare a dieci unità le carte che si hanno in mano. "La protagonista è l'attrice Tea Falco e il video è realizzato a Parigi." A Eusebio Valli in Toscana sono dedicate strade e piazze. Sezione disomogenea. "Il complesso è costituito da quattro piccole grotte, designate ""A"", ""B"", ""C"" e ""D""." "Un'altra figura importante nella sua vita fu Clelia Grillo, la moglie di Giovanni Borromeo." Il capo del dipartimento è il diplomatico cinese Chen Jian. Questi interessi esoterici lo condussero ad aderire alla società segreta chiamata Confraternita Celta. Inutili furono i tentativi di salvargli la vita. Tim Frazier Si trova in India, Pakistan occidentale e sudest Asia. Resta, a questo punto, da definire il ruolo del predetto art. Ha anche lasciato una ricca corrispondenza con gli amici di Ragusa. Compare nel video documentario Oh, Vita! A Cambridge fu molto stimato per le qualità didattiche e come traduttore. La stagione bonapartista condizionò per circa quindici anni le vicende della regione. Sono tre intensi episodi dove re Nippur è dato per morto. Jon Gorenc-Stanković A sud si trova il sistema montuoso dei Monti di Palermo. Purtroppo con una moviola della partenza si è verificato che non era affatto così. I sottufficiali sono divisi in marescialli e sergenti. Pietro Durazzo Due bombe colpirono la nave provocando seri danni ma senza esplodere. Vasile Blaga parla correntemente francese. "Benvenuto Cellini lo nominò nella ""Vita"", come ""ricchissimo""." "Ha preceduto l'uscita dell'album: ""Somewhere Out in Space""." Piccola goccia di metallo in eccedenza. Il piumaggio è simile sia nel maschio che nella femmina. Si tratta di una delle opere profetiche più conosciute nel basso Medioevo. Sebastian, pur rimanendo sporadicamente in contatto col fratello, vive in modo piuttosto recluso. Ottone Enrico e Federico non ebbero figli sopravvissuti. In cima alla cupola del crematorio campeggia una statua raffigurante la fenice. Negli Squallor Daniele Pace contribuì alla stesura dei testi, fino alla sua prematura scomparsa. "Ha inoltre collaborato con Iberia's Allied Magazine." Sulle testate si trova il dispositivo di aggancio a barra rigida. Anche queste terre vengono denominate e descritte in differenti modi dalle diverse scuole. Gli impieghi si distinguono in attivo corrente e attivo immobilizzato. Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari. La spyder fu assemblata da Vignale. Negli anni seguenti diventa cameriere e poi direttore del ristorante. Puntate di La città fantasma "L'impianto frenante era nuovamente a quattro freni a disco." Dispositivi commerciali come i proiettori laser hanno abbassato i prezzi di questi diodi. "Altri tratti che condivide con l'antica lingua vedica sono sia lessicali che morfologici." "Tuttavia ritornò presto presidente poiché José Antonio Páez e l'esercito costituzionale sconfissero i ribelli." Il cast include anche Dennis Hopper nel ruolo di Max, spacciatore che serve Paul. Brandis Raley-Ross "A separare le due strutture vi è l'edificio del palcoscenico." Richard Sears Viene successivamente messo in lista di trasferimento dal Vigevano. La femmina è leggermente più piccola. "In inglese è noto anche coi titoli ""Charlie at the Races"" e ""Some Nerve""." Ad attirare la loro attenzione un intenso lampo di luce bianca proveniente dalla fortezza. Il testo è stato pubblicato da Garzanti e da Mondadori. Sono tutti sospettati. Ritrasse inoltre altri membri della famiglia imperiale austriaca durante la sua permanenza a Vienna. Pubblicò diversi saggi di matematica. Tutte le altre canzoni sono eseguite in coppia con artisti maschili. Casa Baldini è animata da strani fenomeni paranormali che colpiscono soprattutto Anna ed Emanuela. "La versione completa di questo concerto è stata pubblicata sul ""Bootleg Box Vol." Ci sono livelli con otto possibili conformazioni che si ripetono ciclicamente, aumentando la difficoltà. "Per l'altai meridionale si utilizza anche la scrittura mongola." Solitario e notturno, produce un solo cucciolo. A settembre, con la stagione già iniziata, firma così per il Perugia. Alcuni portoghesi furono arrestati e impiccati, mentre ad altri la Corona confiscò i beni. "Il fiume segnalava il confine sud dell'impero inca." La serie fu prodotta da Latimer Productions e United Artists Television. "Prevale l'agricoltura e secondariamente il commercio." Tra queste è quella di maggiore estensione. "I clienti potevano ordinare rapporti ""montani"" ingranaggi al posto dei rapporti standard." Fu la prima collaborazione della band con un altro grande artista. Talvolta viene indicato come lo sposo di Madre Natura. La regina Maria non riuscì mai ad acquisire nessuna influenza politica. "Green fu ricordato da molti politici ""New Liberal"", come ad esempio Herbert Samuel." Nel doppio maschile si sono imposti Pat Hughes e Fred Perry. Dopo la morte di Scauro, Dalmatica sposò Lucio Cornelio Silla. Consultato lo psichiatra Curtis Luther, questi scoprirà che Eva è affetta da personalità multipla. Le previsioni di successo non erano positive. È situato nella divisione di Bhopal e il suo capoluogo è Bhopal. Trevor diventa ufficialmente padre dei figli di Roxy. Dubbi sulla sua autenticità furono avanzati per primo dal cardinale umanista Nicolò Cusano. Vi è riportato lo scontro tra i Romani-Nolani e i Cartaginesi. La mascella è poco sviluppata. "Fa parte delle ""Guardie rosse"", gruppi armati comunisti che si oppongono alla squadrismo fascista." "Tale sconfitta ridusse il territorio ad un'area assimilabile alla regione storica della Livonia." Jackson ha una passione per i Creedence Clearwater Revival. Le squadre venivano votate da una giuria interna che cambiava di puntata in puntata. La macchina era in genere trainata dal cavallo. Il film è basato su una storia realmente avvenuta. "Ha tre piercing: uno sulla narice sinistra, uno sull'ombelico ed uno sulla lingua." A differenza del gioco base, non è disponibile la localizzazione in lingua italiana. "In Italia, l'interesse verso il massaggio thai è maturato ancora più tardi." Fruttifica prevalentemente sotto latifoglie prediligendo le torbiere sotto i boschi di betulle. Che sapevi tu? "Di lui è stato detto, come di Caravaggio, ""morì male così come era vissuto""." "Alcune altre fonti gli danno il significato di ""negro"", ""scuro di pelle""." Soggiornò anche a Parigi dove approfondì gli studi filosofici. Le sue opere sono state scritte senza eccezioni in lingua catalana. "Il ""castrum ""venne utilizzato nei secoli successivi anche da Goti, Bizantini e Longobardi." Tuttavia il percorso dei due autori si differenzia fortemente per alcuni elementi. Le rocce più antiche affiorano quindi alla base del versante occidentale della catena. Tra di essi anche Cesare Borgia. Lorenzo è fratello della giocatrice di curling Chiara Olivieri. Aveva un eccellente lancio lungo, abile assist-man e finalizzatore. Sono spesso usati anche nelle marching band. Il punto di vista adottato nella narrazione era quello della parte spagnola e cattolica. "Il centro del bersaglio prende il nome di ""pallino"" ed è colorato di nero." La caratteristica principale del gruppo è la particolare voce del cantante Henning May. Deluso da costui, che probabilmente era il vero padre, scappa di casa giovanissimo. Se riscaldato, il p-nitrodifenile decompone portando alla formazione di fumi contenenti ossidi di azoto. Questi interessi possono essere scelti e modificati in ogni momento. Elenco dei film conosciuti, diretti da Georges Méliès. Il metodo di produzione prevede una serie di passaggi importanti. Il rapporto tra lingua e dialetti è stato per molto tempo complementare. Nonostante queste preoccupazioni, Oldendorf decise di annullare i bombardamenti previsti per il giorno successivo. La gara, come si può ben notare dal nome, è sponsorizzata dalla Budweiser. Il gioco fu realizzato dal game designer Shigeru Miyamoto.. "Detto ciò l'uomo si lancia dal parapetto." Nelle collezioni pubbliche. Horace Parker è un giovanotto egoista che pensa solo a sé stesso. La caldaia produceva vapore saturo. Il progetto Gutenberg è la più antica iniziativa del settore. Le loro madri erano sorelle, figlie dello zar Paolo I di Russia. Viene eliminato arrivando ultimo nel girone. "Inoltre, Dong ""et al." Un attore torna a piedi verso casa. Ci furono delle elezioni truccate anche nelle successive elezioni per la regolamentazione della Volkskammer. Il film è distribuito in video dalla Grapevine Video. La dinastia Wei e anche la dinastia Jìn si stabilirono in Luoyang. I due Sith poi, assieme al generale Grievous, riescono a mettersi in salvo. Per la pagina culturale, Filippelli scelse intellettuali non allineati al gusto comune. "Inoltre quest'ultimo appare anche in diverse puntate di ""Jessica Jones""." "L'anno successivo inizia la distribuzione anche in Asia e in Europa." Ora si trova in rovina. Anche nella vita privata oltre che professionale Hodgkin ebbe delle delusioni. Si dedica inoltre al doppiaggio. Fu il suo compagno a darle lo pseudonimo “June Knight” che lei manterrà definitivamente. Nella città si trovano teatri, cinema, filarmonica, anfiteatro e musei. Heinz Paul Rispetto alla stagione precedente i gironi furono coordinati in cinque zone. Presentano Maria Giovanna Elmi e Osvaldo Bevilacqua. Il suo quartier generale è situato presso Fort Campbell, Kentucky. Giunto a Castellammare di Stabia, fu messo in cantiere per tornare in efficienza. È parte del Parco Agricolo Sud Milano. Dopo un debutto così drammatico recitò per sette anni in serie televisive argentine. Gli anglo-realisti vennero costretti a ripiegare su Saint-Marc. "Venne trainata nel porto di Malta dal cacciatorpediniere ""Mohawk"" dove venne fatta arenare." São Vicente Perché tanti fili? "Il fenomeno, di natura chimico-fisica, rientra in quello più generale dell'adsorbimento." Sua particolarità è la torre-lanterna che sorge sulla crociera. "Capoluogo della regione è Pont-l'Abbé." Nella sua città natale gli è stata intitolata una strada. Progressivamente nei secoli andarono riducendosi di numero. Tuttavia, la lingua mandarina parlata e cantata suona uguale. "Quando gli chiesero cosa fosse successo a Gaffney, Beaton disse ""Boogeyman l'ha portato via""." "Il genere contiene un singola specie, ossia ""S. robusta""." Nel suo territorio vi sono le sorgenti del fiume Lune, affluente del Weser. La trascrizione per canto e pianoforte è dedicata a Giorgio V di Hannover. "In seguito assunse l'incarico di amministratore delegato degli Sharks." La serie fu prodotta da Columbia Pictures Television e David Gerber Productions. Divennero più espliciti gli elementi di misticismo. Il campanile a vela è in posizione arretrata sul fianco destro della chiesa. Le line notturne sostituiscono le linee della Stadtbahn durante la notte. "Allora Jimmy visitò la bottega di John D'Angelico." Si trattava di un prototipo del Model B, versione seminale del futuro modello commerciale. Si dimise tre mesi più tardi. La città conobbe una grave distruzione dalla quale non si riprese più. Con il passare del tempo, la situazione peggiorò notevolmente. Da adulto, questo coleottero si nutre della corteccia di abete rosso. La sede della banca viene distrutta, così come molti altri edifici circostanti. Alla nascita i piccoli sono nudi, privi di denti e ciechi. Tutte la categorie devono disputare le gare con mazze in legno. Testi di John Petrucci, musiche di John Petrucci e Jordan Rudess. Dopo la battaglia, Annibale mandò Annone in Calabria con un esercito. Più di recente è ritornata con i G-Men guidati da Jimmy Woo. Questo fu il primo modello commercializzato. Andy Bothwell Come star dello show, Idle comprendeva molti dei ruoli principali nella serie. La divisa casalinga era composta da un completo totalmente rosso, con rifiniture bianche. "Le felci reali, tuttavia, sono estremamente vicine all'auto-similarità reale." "L'orchestra a Sanremo fu diretta da Massimo Morini." Renato se va, furioso. Raggiunge Atreyu e lo fa tornare in vita sacrificando il ricordo di sua madre. "Successivamente alla notorietà per il brano ""Mr." Governò il piccolo feudo un ramo della prolifica dinastia Doria, quello di Oberto. Si possono anche riscontrare malfunzionamenti cardiaci e renali. "Le risorse principali del paese oggi sono l'agricoltura ed il commercio." Ha successivamente conseguito un PhD alla St Andrews, Scotland. "Suo prozio Paul-Émile Janson è stato anch'esso primo ministro." È colui che concepisce, produce e diffonde i tops. Il video musicale della canzone è stato diretto da Dave Meyers. Dopo il successo olimpico non riuscì a confermarsi con prestazioni di alto livello. Sue opere sono presso musei, enti e istituzioni italiani e stranieri. Cavalca un grifone dorato e porta con sé una potente lancia dorata. È situata appena ad est della foresta nazionale di Lincoln. Dopo un breve periodo in Mediterraneo si decise di inviarlo in Atlantico. È attualmente il più grande sindacato degli insegnanti in America. "I Vandali, poi gli Ostrogoti di Teodorico occuparono la provincia e il resto dell'isola." Si giocano due gironi da cinque con gare disputate in concentramenti. Ha una sorella più giovane a cui deve badare. Ho quel disco da quando andavo alle scuole superiori. La raccolta di opere scultoree del Museo può essere divisa in due gruppi. Per un certo periodo visse a Istanbul. Necessita di suoli acidi. Nella basilica è rimasto solo il mezzo busto di rame. Tale versione sarà poi utilizzata come sigla della serie televisiva La dottoressa Giò. La settimana dopo viene eliminato da Jinder Mahal. Essa presenta una rigogliosa vegetazione, rappresentata principalmente da palme da cocco ed altri alberi. "In via femminile anche altre prestigiose dinastie europee discendono dagli antichi duchi d'Alsazia." È un composto molto infiammabile, nocivo, irritante. "Vi sono conservati due codici: il ""sacramentario"" e il ""manuale ambrosiano""." La nuova stazione trasmette notizie e sport. Su alcuni i pareri degli studiosi sono discordi. "Di quest'ultimo giornale è stato anche fondatore." Egli morì poco dopo e fu sepolto a Betlemme. Il territorio comunale di Weilburg è suddiviso in undici distretti. Era amministrato dai capi della dinastia Rajput. "Il progetto, firmato dall'architetto americano Daniel Libeskind, venne accantonato per mancanza di fondi." "Dopo aver perso il fidanzato per un'altra, Edith entra in convento, diventando suora." Le strade dei due giovani divergono: John studia medicina, Bud diventa geometra. Durante gli ultimi restauri, tuttavia, sono emerse più aree affrescate. Confermato Bird, al posto di Vergne viene chiamato José María López. Christopher Ortiz Al nord del Nuovo Galles, nacque invece la colonia del Queensland. È un formaggio fresco, a latte crudo, a pasta cruda e privo di crosta. I supereroi del futuro hanno poco riguardo per la vita umana. Ferito gravemente, William, sul letto di morte scagiona il fratellastro da tutte le accuse. I documenti possono essere controllati con un sistema di macro nativo o usando Guile-Scheme. Ritratto dei tre figli maggiori di Carlo I Edward Hitchcock "Ha poi partecipato alla stesura del secondo volume di ""L'Altronovecento." Mario Fernández Klasse alla Erste Liga e debuttando nel calcio professionistico. Sempre in quella stagione, però, Williams fu sospeso per uso di marijuana. "Le aste delle valvole sono incrociate e le valvole agiscono direttamente all'interno del cilindro." Era la tribuna più grande di tutta Londra. Esistono poi in date diverse le feste patronali nelle varie parrocchie. Le musiche e gli effetti sonori si devono a Hideki Yamamoto e Hiroaki Shimizu. Donizetti ne scrisse successivamente una nuova versione, su libretto rivisitato da Jacopo Ferretti. "Le sue bronzee ""Lucertole"" sono conservate al Museo civico Amedeo Lia a La Spezia." Le sue pellicole sono solitamente ambientate a Londra. According to Law Alle straordinarie riprese originarie di ambienti naturali è stata in seguito aggiunta una trama. Si stabilisce a Torino dove fa parte degli ambienti patriottici piemontesi. Le ammine e i composti eterociclici che possiedono azoto, sono basi organiche. Child venne accreditato come produttore esecutivo. Nelle meduse troviamo due organi di senso veri e propri. È inoltre produttore della serie di Groening Disincanto. Proprio in questo momento, alcuni spari raggiungono lui e le persone a lui vicine. In seguito la squadra fallisce. Essi, comunque non ebbero modo di collaborare fra loro per quattro lunghi anni. "In questo periodo la chiesa prende il titolo di ""San Giovanni di Gerusalemme""." La riunione è stata guidata dal Primo Ministro canadese Justin Trudeau. "Il significato può quindi essere ""pacifico guerriero""." Volevo ciò che era dietro alla sua voce. Perfino Re Carlo I riportò la notizia sul proprio diario ufficiale. Il monumento costantinopolitano era molto più complesso del suo omologo romano. Le musiche furono composte da Paul Hart. I Panthers invece non riuscirono a fare ritorno ai playoff. Esistono più scheduler disponibili per differenti kernel e che implementano differenti algoritmi di scheduling. Successivamente è stato ritirato dal mercato. Da bambina ha dovuto affrontare i problemi della guerra e della persecuzione razziale. "Alcuni ritagli dell'opera cinematografica sono stati montati nel video-annuncio." Ma nel suo primo anno non è mai sceso in campo. "Probabilmente venne realizzata su commissione di Isabella d'Este per la decorazione dei suoi appartamenti." Un ottimo di Pareto, insomma. Il giovane torna a casa. Le due giovani scoprono di nutrire entrambe scarsa stima nei confronti del comune amante. Allo stesso modo, la contrazione è proporzionale alla forza di compressione. La strada è raggiungibile dalla stazione Spagna della metropolitana di Roma. "Con questa premessa l'autore spiega il motivo del titolo dell'opera." Persero la finale di conference con gli Arkansas Rim Rockers. Questo deve essere fatto con i costrutti di ciclo e gli operatori aritmetici. Tuttavia, come tutti gli altri dischi non ufficiali, è possibile acquistarlo online. Le due correnti seguono il modello inglese. Disoccupazione e criminalità salgono ai massimi livelli. Giambattista Vico lo ricorda con sei epitaffi. "Tiene rubriche sulle pagine torinesi de ""La Repubblica"" e su ""Linus""." Una moltitudine di nastri adorna poi il corpo. Questa collaborazione gli aprì la strada per entrare nei King Crimson. Topher è perplesso, ma accetta la situazione. Due anni dopo fu nuovamente convocato per la Copa América, in programma in Argentina. I Marietta Storm ripresero le operazioni. La corteccia è instabile, di colore grigio-marrone e, se tagliata, secerne una resina rossa. La famiglia si stabilì a Uppsala, dove trascorse la sua infanzia. "E poi Barbieri con la loro ""W il lunedì!" Pedro è documentato in piena attività nelle città di Murcia, Cuenca, Cordova e Siviglia. Il resto del corpo della chiesa è di livello inferiore alla facciata per architettura. Combatterono sul fronte di Cassino. Avrebbe verificato tale teoria quando sarebbero stati su tali isole. Persone di nome Konstantin È il racconto più lungo della raccolta. Nella stagione successiva la società non si iscrisse addirittura ad alcun campionato. Si è diffuso un virus contagioso e mortale e sta mutando. Gli eventi del Carnevale della West Country hanno luogo nel Somerset e Dorset. La chiesa ha una pianta di tipo ottagonale allungata. Mazzini le si rivolse per raccogliere fondi per finanziare i suoi progetti insurrezionali. Luogo: Firenze. Il conduttore raggiunge il cane, lo mette al guinzaglio ed esce dal terreno. Di norma, è effettuato dalle autorità del Paese. Il processo nei confronti di Silvio Berlusconi riparte quindi separatamente. "L'unica cosa che gli dà felicità è il disegno." Hannah Levinson, Jenna Weir, e Jaime MacLean interpretarono il ruolo principale. Esistono di varie forme e materiali. Anche qui vinse il Canada, per la terza volta. Sera rivela poi che è stato lui a insegnarle il Jeet Kune Do. The Chase! Questa definizione è stata poi più volte ribaltata. Scoppiata la Prima guerra mondiale fu richiamato alle armi. Precedentemente era collocato in una casa in contrada Piscina dei Preti. Non esiste una sigla italiana, pertanto sono state utilizzate quelle originali giapponesi. Ne comunica i dati di accesso al surrogato di Peters, che cerca di ucciderlo. Il castello nel frattempo era caduto in rovina. Non era solo un problema demografico. Ciononostante la macchina andò a schiantarsi. Nel paese ha sede il Trident Racing. Durante la prima guerra mondiale, gli Ottomani, danneggiarono per motivi militari la ferrovia Tripoli-Homs. I proprietari sfruttarono molto la popolazione impoverita. "L'opera comprende importanti descrizioni sulle primitive tribù turche in Asia centrale." Walk On Il lago Bonney in Antartide porta il suo nome. Il brano ha raggiunto il primo posto nella classifica radiofonica russa. Persone di nome Romain The Dawn of a Tomorrow Il centro storico di Ahmedabad è oggigiorno un attivo distretto economico. Le uccisioni più efferate si ebbero a Hebron e a Safed. Non esistono tuttavia motivi per attribuire Claudio ad una determinata sede del Piceno. La piazza fu intitolata a Karl Marx e Friedrich Engels. "L'Impero Ottomano fu una monarchia assoluta durante gran parte della sua esistenza." Le orecchie sono relativamente corte, prive di peli e grigiastre. "A fine stagione è votato giovane calciatore dell'anno del West Ham." Ebbero cinque figlie femmine, due delle quali ebbero discendenza. Essendo la regina stata avvistata in fiamme, le persone credono che sia morta. Il doppiaggio è stato diretto da Federico Danti. Green e Jermaine Gresham, che furono subito eliminati dai Colts. La stagione degli amori va da ottobre a marzo. Return to Forever Alla finale della competizione europea il brano si è classificato al nono posto. "Vangelis volle tornare su uno stile simile anni avanti in ""Mask""." Tuttavia tali critiche non sono motivate. Tarō Kagawa "Quell'anno vide il trionfo della rivoluzione cubana, con Fidel Castro Ruz come presidente." Non era presente alcuna costrizione mediana verticale nella corona dentaria. "L'origine di questo è largamente documentata." Il Reno forma il confine occidentale e gran parte di quello meridionale. Gary Phillips È stato pubblicato in versione remix. "Aimone pratica il metodo della ""quaestio"", tipica della scuola esegetica di Auxerre." La loro computazione, però, è molto più lenta e computazionalmente più costosa. Numerosi e capillarmente diffusi nel territorio sono i siti di archeologia industriale in Italia. "Continua comunque a dipingere fino all'ultimo giorno della sua vita." Tra questi R°A, Jester, Giusy Dej, Ester, Deca, Apple Band. Napoli dei giorni nostri, quartieri spagnoli. Nel frattempo scoppia la seconda guerra mondiale. Passato al servizio degli Angioini, fu governatore degli Abruzzi. "A Cremona fu presidente dell'Ente Fiera, che aveva contribuito a fondare e potenziare." Un bacio prima di morire Ammessa automaticamente alla finale. "L'unidicesima rappresenta proprio Dio." "Una ""devastante eco mediatica"" non è quindi sorprendente." I suoi discendenti divennero degli importanti servitori del clan Sanada. "Si tratta della parte più centrale di quella che è l'area metropolitana di Perth." "L'imperatore convocò Tōjō il giorno prima che questi iniziasse il proprio ministero." I personaggi predefiniti sono accoppiati in modo predefinito. Tutti gli intervenuti furono profondamente impressionati da ciò che videro. Il cruscotto era dotato di tutti gli indicatori. "Stéphane N'Guéma" Iniziò la stagione in modo positivo e non scese mai sotto il terzo posto. Attualmente le foreste decidue si trovano solamente in poche aree ripariali. Questi sono i saldi di Porto Rico nei confronti delle Nazionali incontrate. In questo film è alla sua terza e ultima collaborazione con il regista. Il Bozo Sort è una variante ancora meno efficiente della Stupid Sort. Annualmente organizza i Giochi della chimica. Si riporta, a titolo di esempio, una classifica calcolata con i punti. Christopher Pike Nella capitale segue dei corsi di recitazione e di regia. È diventata inoltre famosa per i numerosi locali di intrattenimento notturno. Siedono, e tengono le fila del Fato degli uomini, secondo la mitologia norrena. Rivestimenti a base di silicati possono ridurre anche la porosità superficiale. Buddy vive nel New Jersey con la sua famiglia. Andrea Lucchesi Palli Il territorio comunale si estende su ambedue i fianchi della Valle Varaita. Agli Europei juniores in Italia a Grosseto non riesce a raggiungere la finale. "Sono detti ""viet minh"" anche i membri del movimento." Vi sono tre teoremi generali che riguardano il comportamento degli ideali primi. Lo inviò a Gardel che allora si trovava a Nizza. Qui giocò soltanto sporadicamente per i successivi due anni. Oltre che un importante economista del suo tempo fu anche un letterato e saggista. Raymond Bonney Le canzoni sono suddivise in gruppi come nei capitoli della serie principale. A tale scopo, risulta utile il principio dei lavori virtuali. "I trattati da lui scritti furono ""Musica practica"" e ""Musica speculativa""." E quindi? "Fu l'editore Fazi a convincerlo a tornare alla scrittura." Il capoluogo del dipartimento è Puerto Carreño. A fronte di simili proprietà chimiche, esistono differenze tra le proprietà fisiche. Elegge tre rappresentanti al Parlamento. La sua crescita avviene in un mondo decisamente pericoloso. Si tratta di un centro turistico con grandi zone residenziali, hotel e spiagge. Talvolta è considerato una legatura, o addirittura una singola lettera. Danger Zone Nel sanguinoso combattimento che seguì, in molti persero la vita. È stato saggista di diversi media italiani di controcultura. Contemporaneamente altre truppe sbarcarono a Porto Rico, che fu in breve conquistata. Non disdegnò però anche le scienze fisiche e naturali, tra cui la sismologia. Non ci sono stati sopravvissuti. San Martín de Mendoza resta in Primera B Nacional. Conserva il primato in classifica fino a fine gara. "Si rifugia all'interno di grotte e miniere." Cova in colonie, anche su prati. "Approfittando della distrazione di Carla, Cayetana ha l'occasione per diventare amica di Lu." Le mura sono alquanto poderose, con uno spessore quasi ovunque superiore al metro. Si pensa anche che possa essere uno pseudonimo. Battista Antonelli tornò in Spagna, malato e deluso. Intanto la ragazza cresce e il mondo intorno a loro inesorabilmente cambia. La professione di giornalista rafforzò le sue doti di osservazione. Questo progetto invece in gran parte non arrivò a conclusione. Cosa che Skye fa puntualmente. Le attrezzature sono rudimentali e rappresentate dal regista in maniera parossistica. La fermata è il nuovo capolinea provvisorio della linea. Entrambe le scene sono altamente dinamiche. Nei mesi successivi iniziarono le riprese, svolte prevalentemente a Shreveport, in Louisiana. Combatte quindi sul confine Jugoslavo con gravi perdite. La zona è attraversata da ovest a est dalla via Anagnina. Il ventre e la gola sono solitamente bianchi, a volte con sfumature rosa. La pizza al metro viene da molti definita la antesignana della pizza al taglio. Nelle parti soliste si alternano organetto, fisarmonica, chitarra e mandolino. Fu anche attivo in teatro e nella poesia. A Gibilterra i sommozzatori italiani e britannici compiono azioni di sabotaggio reciproche. Lui, lei e gli altri Non si conosce il motivo di questa maledizione. Infortunato, a fine stagione rimane svincolato. Era inoltre raccordata alla stazione della linea proveniente da Brescia. Egli scriveva poesie e commedie. Ulteriori capacità si hanno quando i personaggi sono uniti. Gli piaceva invece la prima parte di quel dramma carcerario. "Nel territorio del comune nasce l'Avre, affluente della Eure." Il ha vinto il trofeo per la settima volta, battendo in finale il Larissa. La sua presidenza viene ritenuta debole e indecisa. Perde la testa per Hyo-Sub, anche se la tratta come uno straccio. La prima stagione della serie ha ricevuto contrastanti recensioni da vari critici. Walter riuscì ad entrare al campus di Filadelfia della University of Pennsylvania. Suga ricevette anche il premio Hot Trend Award per la sua produzione della traccia. Jan Marek Purtroppo per lui Hulk affronta e vince i suoi timori, impedendogli quindi di trasformarsi. È dotato di acqua corrente interna con docce calde, servizi interni, impianto elettrico. Si giocava annualmente a Caracas in Venezuela. Anche la vetturetta ottenne un gran successo. Le sospensioni sono indipendenti con disegno MacPherson. La presenza di scorci è novità assoluta in un monumento ufficiale romano. "Il canale è attraversato da numerosi cavi sottomarini per l'energia elettrica e le telecomunicazioni." In breve, si trovano per avere un rapporto sessuale. Segue una vendetta su di lui, che muore decapitato. Essi vennero utilizzati fino agli anni ottanta, quando parteciparono alla lotta contro la Somalia. Per via della sua posizione, lo scalo è dotato di diverse strutture e impianti. Il film non ebbe il successo sperato. Fra i suoi allievi si ricordano, Gloria Coates e John Downey. Visse gli ultimi anni della sua vita a Favara, dove morì. Si può svolgere in una città sola o in una zona più ampia. Fra i suoi lavori principali vi sono tre cantate e diverse toccate. "Essa comprende i racconti ""Perdersi a Londra"" e Passeggiate notturne." La città è anche conosciuta come Jamaʿat Sah̨īm. Comprendeva caserme, depositi di munizioni e scorte alimentari. "L'album riceve il Premio della Critica Discografica." La sua liberazione avviene nel mese di ottobre. Arturo era quindi un primo cugino della madre della sua sposa. Mike Flynn Opere realizzate dalla scuola di arazzeria sono stati premiati dalla Triennale di Milano. "Ornamenti esteriori da Comune""." Dopo la battaglia fu condotto prigioniero in Inghilterra assieme al padre. Adottava lo slavo ecclesiastico come lingua liturgica. La voce narrante è quella del menestrello cieco Zhang Kou. "L'interno è a tre navatelle, coperte con tetto a falde, e travatura lignea." Stefan Edberg era il detentore del titolo, ma ha perso nei quarti di finale. La natura è qui rimasta pressoché intatta causa le impervie condizioni del territorio. Si trattò infatti della prima capsula spaziale della serie Mercury prodotta dalla McDonnell. Si può salire sulla vetta partendo da Castello frazione di Pontechianale. Comprendeva il solo comune di Saint-Mandé. Garrison, intanto, viene spinto da Mr. "Il governo adesso aveva giurisdizione su gran parte dell'Italia meridionale." Alla fine, sceglie la prima opzione, non raccontare niente agli altri. Le specie di questa sottotribù sono erbe e sub-arbusti annuali o perenni. Inoltre difendeva e si basava sempre su ciò che era scritto nella Bibbia. Nella tradizione il lago è considerato un luogo misterioso, magico e demoniaco. Linux Mint è basato su Ubuntu e le due distribuzioni hanno molto in comune. La struttura fu progettata da Edwin May, un architetto di Indianapolis. "Fu educato all'Eton College." Questo accadeva prima che Alan decidesse di ucciderla. Il disprezzo del poeta verso questa categoria di peccatori è massimo e completo. "Da notare anche l'attenzione agli aspetti di grafica e comunicazione." Successivamente il Kenya ha bandito le mutilazioni genitali femminili. Lo Monaco Le due donne fanno rinvenire il giovane, e fanno conoscenza con lui. Il paese ha anche ospitato alcuni arrivi di tappa del Giro del Friuli. Gli eventi della serie avvengono prima che Calrissian diventi Barone Amministratore di Cloud City. Un uomo in crisi. Vennero inizialmente mantenute le scuole di Genova e di Napoli. Tornato alla Primavera, nel campionato successivo vince uno storico Scudetto con la compagine veronese. "I suoi coetanei però lo consideravano un po' misantropo." "Sulla scena arriva anche l'ex fidanzato di Sarah." Francesco Marini sugli Ansaldo Sopwith Baby. Al termine del secondo anno sulla panchina nerazzurra ha raggiunto la promozione in Superettan. La seconda tesi è in genere quella prevalente. "È l'ultimo modello della serie dei Macintosh Classic." Tale scelta ha comunque sorpreso e deluso Tyler stesso. "Lì trascorse due anni all'Occidental College." Records, prima di cambiare nome in Concrete Blonde su consiglio di Michael Stipe. Testi e musiche di Michael Gira tranne dove indicato. Questa implementa un parallelismo a livello di thread seguendo il thread pool pattern. Sullo sfondo si vedono i torrioni del Castello di Vincennes. Efrem si trasferì a Edessa accompagnato da alcuni insegnanti. Comporta difficoltà nella masticazione, deglutizione e fonazione. Opal poi si riprende e cerca in tutti i modi di prendere il lemure. "La modellazione viene eseguita all'inizio del processo." È un specie minacciata dalla progressiva riduzione del suo habitat. Il terzo movimento è costituito da uno scherzo con trio. La cima e i versanti settentrionali e occidentali sono parzialmente privi di ghiaccio. Questa pietra ha il potere di controllare le menti e alterare i corpi. "Per questo motivo, la compilation non viene generalmente ritenuta rappresentativa dell'artista." Le musiche furono composte da Mason Daring. "Il toponimo deriva dal latino ""domo picta"", ovvero ""casa dipinta""." Organizza la sua prima mostra personale a Trieste. Il presidente può delegare funzioni e compiti ai singoli vicepresidenti. A Kyle arrivano dei messaggi anonimi, molto probabilmente di Sarah. Periferia di Roma. "L'opera è firmata sul cartellino appeso alla staccionata." La rocca fu riconquistata dalle truppe romane guidate da Quinto Fabio Vibulano. "La situazione all'interno della flotta tedesca in cattività a Scapa Flow divenne rapidamente preoccupante." "L'infettività è ridotta dopo irraggiamento." "Spesso la canzone premiata è stata registrata o pubblicata l'anno precedente la premiazione." Finale scoppiettante tra comico e drammatico. È difficilmente utilizzabile per assicurazione. Essendo morto senza eredi, gli succedette il fratello Giorgio Guglielmo. Successivamente, diventa titolare in pianta stabile della sua Nazionale, fino a diventare il capitano. Fa parte della Compagnia di Vittorio Gassman, in alcune recite. Anche nella Langobardia Maior la struttura del potere venne riorganizzata. Le corse più prestigiose attribuiscono un maggior numero di punti. La fermata conta un unico binario, servito da un marciapiede fornito di pensilina. "Clarence costruì la sala Grange dove erano inclusi il negozio e l'ufficio postale." La fermata era dotata di biglietteria e sala di aspetto. Dudelange si trova vicino al confine con la Francia. Dopo uno scontro spietato i francesi vengono sterminati. Tenne, per incarico, gli insegnamenti di analisi matematica e complementi di analisi matematica. "La coppia ha poi annunciato la loro relazione l'anno successivo." In seguito, il gioco è stato convertito su Amiga. "Ogni anno si svolge un workshop tra tutti i membri dell'organizzazione." I tre si avventurano in rispettivi assoli di diversa impostazione, ma di eguale intensità. "Relazioni Internazionali è un'ulteriore materia di insegnamento all'Università St. Gallen." Il somalo è inoltre diffuso in Etiopia, Gibuti, Yemen e Kenya. Diodoro menziona come figli di Urano anche Atlante e Crono. La congiura Il secondo vescovo, Basilio, è noto grazie a due iscrizioni. Le bacchette si tengono insieme nella stessa mano, solitamente la destra. Randall Leal Persone di nome Andrés Il nome del vincitore uscirà da questa terna. La loro testa forma un lungo, cuneo affusolata con un lungo profilo rettilineo. "Ognuna delle sette squadre affronterà le altre per tre volte nella ""regular season""." "L'amore è femmina Tour è il secondo tour della cantante soul italiana Nina Zilli." "Altri eventi culturali si svolgono durante l'estate anche nel vicino paese di Pruno." Il testo della canzone si scaglia contro l’inquinamento e la follia della guerra. Dopo il ritiro, Borghi iniziò ad allenare in Cile. Il capoluogo è Moho. Restano scoperti comunque brevi tratti. Nessuna altra orchestra è autorizzato ad usare il suo nome. Pesca e turismo sono le principali attività economiche dei residenti. Ha collaborato nello Studio legale del padre Avv. Hines e Armstrong divennero in seguito amici. "Si definisce come un'organizzazione di sinistra e di massa." Nel clima sempre più teso tra Alessandro e Cristina, Max inizia la prima superiore. Per ottenere tessuti sagomati è necessario utilizzare un telaio. Alla fine della guerra, iniziò ad esercitare come avvocato a Manhattan. Nidifica tra giugno e febbraio e può anche portare a termine due schiuse. Tale associazione è ancora oggi molto attiva. "La cornice marmorizzata è originale e reca iscrizioni all'interno." Novo Horizonte Popolano fiumi e torrenti a corrente vivace con fondo di massi e ciottoli. "È diffuso principalmente in Florida e nell'area caraibica." Le ambientazioni usate in questa stagione sono inizialmente due: il chiosco ed il bosco. Una delle pagine più buie del pianeta Darkover sta per essere scritta. Tra i suoi numerosi corteggiatori vi è anche il ricco Creighton Howard. Le sepolture mostrano per la prima volta in Egitto una distinzione di ceto sociale. Elyon poi sconfigge Phobos, che viene imprigionato a Kandrakar nella Torre delle Nebbie. "Il latin jazz si divide in due categorie principali: il brasiliano e l'afro-cubano." Sam Oliver vive con la famiglia in un quartiere di Seattle. Queste piccole scaglie ricoprono ad esempio la pelle degli squali. Il disco si compone di undici brani di genere rock. Bruno, quella notte, non riesce a prendere sonno. Mucchi di pietre segnalano la vecchia strada attraverso il deserto degli altipiani. "Il ""Canale Nintendo"" poteva essere scaricato dal ""Canale Wii Shop"" gratuitamente." Quando Tony incontra Prudence si sente attratto da lei e viene ricambiato dalla giovane. Nonostante questi lavori non è ancora stata realizzata la fermata prevista per gli autobus. La definizione “Cortina di ferro” non è originale di Churchill. Nel frattempo la chiesetta venne acquistata dal Comune. Il rapporto si guadagnò giudizi contrastanti tra gli scienziati e le riviste accademiche. Morì dopo meno di tre anni dalla sua ascesa al soglio di Peć. In America del Nord, invece, la serie è stata concessa in licenza alla Funimation. La produzione di due ruote cessò nello stesso anno. Ogni minimo rumore, a detta dei medici, potrebbe esserle fatale. Questo potrà essere il Monarca o no. Svolge un ruolo importante in questo senso la domotica. Alcuni brani e gli arrangiamenti sono di Gian Paolo Mele e altri. Non è comune in cattività, nonostante le catture. La produzione si è svolta interamente nella città di New York. "Alcune di queste prose, inoltre, provenivano dal romanzo ""fallito"" ""Amore e psiche""." "Talvolta il termine di ordine ""n"" della serie è diviso per ""n!" "Ha anche condotto il programma televisivo australiano ""Our House""." La maggior parte dei romanzi di Erickson sono apocalittici. Etimologicamente è vicino al nome Fulgenzio, che viene dalla stessa radice. La radiografia del torace può mostrare noduli polmonari. Il sud-est dava accesso a ciò che alcuni ritenevano la tomba di Cecrope. Tenenti: due guerrieri portanti le bandiere dei due ordini. Con la soppressione del feudalesimo fu accorpata al comune di Alatri. Dispone di un repertorio vastissimo, che spazia dalla musica rinascimentale alla musica contemporanea. Negli Stati Uniti è uscito sul mercato musicale come quarto singolo. "La dimora era nota come la ""Bicocca degli Arcimboldi""." "Molti di loro tornarono ad esibirsi con l'orchestra." La coppia si trasferisce in Brasile, a Rio de Janeiro. Sempre con la squadra francese, gareggiò nel torneo di pallanuoto, piazzandosi quinto. "Non sono innamorato di nessuno in particolare""." Osman Huerta "Il Comandante dell'Esercito esercita il comando generale dell'esercito." Il nome scientifico della specie commemora il naturalista inglese Thomas Hardwicke. "L'opera è considerata uno dei cardini per lo studio delle antichità scozzesi." Anche suo fratello maggiore Benoît Faure fu un ciclista professionista. Ha otto sorelle e un solo fratello. Le parti superiori sono marrone scuro, con dei riflessi bruno-rossicci brillanti lungo i fianchi. Sia il colletto che le maniche, sono bordati da due sottili righe nere. "È il ""vinile"" per antonomasia usato per la produzione dei dischi." Il complemento di un insieme sequenzialmente aperto è un insieme sequenzialmente chiuso, e vice-versa. Al settecento risale gran parte del complesso nella sua attuale configurazione con gli stucchi. "Successivamente hanno firmato un contratto con l'etichetta Universal Music Island." Questo disco è anche il primo registrato in digitale dal gruppo. A ovest della villa si trova una piccola torre di guardia. "Nel vestibolo è presente una statua santo patrono della cattedrale, Sant'Andrea." Quella da trasferta fu completamente bordeaux. Fu uno dei pochi assedi della guerra. "Francesco Flora lo incluse nella sua ""Storia della Letteratura Italiana""." Nonostante questi provvedimenti nessun investitore dimostrò interesse. I due decisero di lavorare a dei brani insieme. È origine della linea internazionale per Nova Gorica. "Fu comunque il primo a proporre l'uso di un pistone in una macchina termica." Con questi due problemi si giunge alla soluzione di un “chiostro verticale”. La colorazione è verdastra con riflessi argentei su fianchi e dorso, bianco sul ventre. Con questo clima solare e luminoso la sinfonia si conclude positivamente. "Il campionato fu vinto dall'América de Cali per la quarta volta nella sua storia." Successivamente partecipa alla Whitbread, vincendo. Nel distretto ci sono svariate dighe. Venne ferito nella battaglia di Princeton. La sede è a St. Wendel in Germania. La parete sinistra presenta su due file sei ritratti di profeti e santi francescani. Alex Partridge Tuttavia, il lavoro è in gran parte una ristampa di Britannica. Nessuno sa cosa gli sia accaduto ma generalmente si assume che sia morto. I manoscritti, inoltre, attribuiscono alcuni componimenti anche allo stesso Federico ed ai suoi figli. The Invisible Wall Monte San Mauro In ogni caso fu superato dal segretario di guerra William Howard Taft. Annalisa Coltorti Carl lo fa entrare e, insieme a lui, arriverà in Sudamerica. La consigliera comunale della Lega Martina Loss ha corso sostenuta dalla coalizione di centro-destra. Infatti i suoi membri furono obbligati ad operare nella clandestinità. Dà il nome al famoso formaggio Taleggio. La liturgia è simile a quella della Chiesa cattolica. Il piumaggio delle ali è verde brillante e giallo. Generalmente le cause sono imputabili a difetti ormonali. "All'epoca Isaac Herring viveva nella contea di Jackson." La chitarra elettrica divenne però il suo strumento. Si trova ai confini della storica contea di Middlesex da cui prende il nome. "L'unica certezza è che Yuki è tornata e ora brama la vendetta." "L'Ordine è dedicato al generale colombiano José María Córdova." Dopodiché, iniziò a lavorare come insegnante di logica e filosofia presso una scuola superiore. Croce in Gerusalemme. La psichiatra forense Cara Harding ha appena risolto un caso di omicidio particolarmente efferato. La serie venne realizzata da Marv Wolfman con il disegnatore George Pérez. "È per dimensioni uno dei siti del settore più grandi d'Europa." Fatto questo, Alessandro fu assassinato durante una festa su ordine di Tolomeo. In seguito partecipò alla formulazione della condanna nei confronti di John Wilkes. Dimostrerà i propri poteri anche a costo della vita. In serata era circondato dalla polizia e dai militari. Traduzioni che saranno ripubblicate negli anni seguenti a Lione, Parigi, Basilea e Berna. Anche presso la parrocchia San Giuseppe di Frattocchie è attiva una scuola di recitazione. La seconda nota è in posizione di rilassamento. Le illustrazioni sono state realizzate da Elia Dalla Casa e Alessandro Riva. Ebbe una figlia, Maria Livia. Il nome comune della specie, invece, è dovuto ai forti richiami emessi. Ha raggiunto il suo miglior ranking nel singolare, nr. Dopo il mondiale tedesco ha annunciato il proprio ritiro dal calcio internazionale. Alcuni edifici furono rasi al suolo per essere ricostruiti altrove. "Il lavoro è l'attività umana, fisica ed intellettuale, svolta a fini produttivi." "Quell'anno, con la fine del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia." Proprio le sue traduzioni sono spesso riportate come fonti per le opere di Shakespeare. "Quattro altri rimasero uccisi in operazioni oltremare, sempre al servizio dell'esercito inglese." "Alle aziende venivano conferiti riconoscimenti come diplomi, medaglie d'oro o d'argento." "Cosimo sorpassò completamente la burocrazia e l'amministrazione di Firenze." Il profumo del successo Dalla loro unione nacque Ermione. Dopo diverse operazioni a bordo del dirigibile, la Banda viene contattata da Carmelita. Per la diagnosi sono comunque fondamentali le indagini di diagnostica per immagini. Si portò a Damietta, minacciata dagli infedeli. "Da alcuni viene criticata la ""volatilità"" dei presbiteri formati nei ""Redemptoris Mater""." Il nome viene dalla città indiana di Bombay. Al momento le foto sono pubbliche. Il materiale più antico si trova in territorio argentino. "Nello stesso anno fu nominato predicatore ausiliario alla ""St. Markus-Kirche"" a Berlino." "Vi aderì per un breve periodo anche l'ex leghista Franco Castellazzi." "La canzone è presente anche nella compilation ""El disco de Rebelde Way""." Ha sede a Santo Domingo, Repubblica Dominicana. "Infine, ""Surf Jam"" segna il debutto di Carl Wilson, all'epoca sedicenne, come compositore." Il gioco Diventerà socia e amica di Alicia. "È anche possibile definirla come una ""psicologia spirituale""." Sarà la cagna Jean a farli riconciliare. "Inoltre Trebisonda era sede del Custode della ""vicaria Orientalis""." "Oggigiorno tale termine si è diffuso ed è il termine corrente per ""dizionario, lessico""." Il suo regno è ben documentato dai testi cuneiformi trovati nella stessa Ugarit. Il colore di fiori è vario: bianco, crema o giallo, rosato-lilla o verdastro. Questo segue dal fatto che la piena distribuzione condizionata è proporzionale alla distribuzione congiunta. Il circondario di Oristano fu creato come suddivisione della provincia di Cagliari. La disciplina di competenza è nota come Clinica oculistica o, più appropriatamente, oftalmologia. La turbopompa si compone di due unità principali. Salutò invece Vialli, acquistato dalla Juventus. "Fortunatamente alcuni cittadini sollecitarono l'intervento della Regia Sovrintendenza, che impedì lo scempio." "Gli episodi successivamente hanno utilizzato due versioni più brevi di quest'introduzione." I verbi in interlingua non hanno coniugazione per persona. Tuttavia, i giovani, dopo aver lasciato il nido, possono talvolta girovagare per lunghe distanze. Normalmente gli abitanti del Chaozhou offrono ai loro ospiti il tè gong fu. La Corea del Nord ha assunto una variante del calendario gregoriano basata sul Juche. "Il progetto del Ram conteneva alcune caratteristiche avanzate rispetto ai carri armati britannici dell'epoca." Il fianco sinistro è caratterizzato dal volume della cappella laterale e dai contrafforti aggettanti. "L'album è stato registrato da aprile a maggio." Entrambe le due donne passano la loro vita con i rispettivi mariti. "Attualmente a capo dell'organizzazione vi è Antracite, vecchia conoscenza di Dragonero." "Croce per l'""Enciclopedia,"" A""." Gli interni sono decorati da stucchi e vetrate colorate. In questo Museo ne vengono raccontate le incredibili vicende. Nella parte interna sono ancora visibili i cardini. "Il termine ""frazione"" è usato per descrivere anche altri oggetti matematici." Qui Conrad trova un prigioniero umano di nome Phillip Howard Clark. Si nutre di insetti, ragni, altri pipistrelli, roditori, uccelli, rane e pesci. Le copertine e la costa sono in cartone rigido. "Egli descrisse l'impresa nella lettera ""Ascesa al monte Ventoso""." "Il castello è citato anche in documenti dell'Abbazia di Passignano." Kelly McCarty "È il più antico sito religioso dell'area con una torre rotonda." La madre è una bibliotecaria universitaria, il padre era un insegnante di chimica. Aveva sede a Coblenza. "Nello spot recitava alcuni versi tratti dalla poesia di Giosuè Carducci ""Piemonte""." Più avanti negli episodi, pianificò il furto di un potente orologio atomico. Nei vent’anni successivi, Attilio continua a disegnare, dipingere e inventare storie. Tutte le canzoni sono di Beck, eccetto dove indicato. "Il plurale di ""dio"" è ""dèi"", con accento grave." Come il suo predecessore, è stato acclamato da pubblico e critica. Questo racconto venne successivamente rielaborato per una rappresentazione teatrale. Le recensioni iniziali furono comunque ampiamente positive. È il nemico più forte, raffigurato con una fiamma rossa-nera. La parte posteriore della fusoliera formava un sistema integrato per espandere i gas scarico. È situata sulla riva destra del Danubio. Savino basa la serie sulle sue esperienze nella sua famiglia numerosa. Il servizio regionale Trenitalia è espletato sia sulla direttrice Ravenna-Faenza sia sulla Lavezzola-Lugo-Faenza. La trama del film è basata su di una storia vera. Chiaramente, questa deliberazione conciliare pone un limite al potere del concilio. Con la liberazione fu consultore nazionale per la Puglia. Morì in Canada. Possiede anche un paio collant bianchi. Martin è interpretato da Thiago Batistuta. "Il padre, attivo durante la Resistenza, svolgeva l'attività di cantoniere, la madre era casalinga." Fu diffuso in Europa dagli arabi moltissimi secoli fa. Conservato inizialmente in collezioni private, fa oggi parte del patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo. In origine il paese appartenne alla parte orientale del Ducato di Baviera. Sono ritratti della gente di Formello, di Rosa sua moglie, del figliolo Arthur. In caso di coabitazione prevale la linea di legittimazione parlamentare. Sui due assi erano poi montati quattro ammortizzatori telescopici. Negli anni ottanta si studiarono tecniche mirate al miglioramento della prestazione. "Nell'esercito ha raggiunto il grado di Warrant Officer di seconda classe." Il viaggio a Roma si risolse con la conferma pontificia della nomina del Clesio. Larry Young Roddy giace febbricitante e delirante in una bettola. "Una volta smaltito l'effetto dei farmaci, Monk torna al suo abituale comportamento." La controversia legale durò per un anno. Uno dei più noti circuiti cittadini è il circuito di Monte Carlo. La seconda corrente è quella vedica, dove si crede in un solo dio. A settembre avrebbe dovuto affrontare Roan Carneiro. Giuseppe Guarino, arcivescovo di Messina. Fermat espose il suo teorema senza una dimostrazione. Il documentario è stato trasmesso dalla televisione satellitare Discovery Channel. Morì di cancro al Rush University Medical Center di Chicago. On the Black Hill The Final Countdown "La ragazza, impaurita dalla rozzezza dell'uomo, prende tempo." Così, per tutti, il Longhi, che per primo pubblicò il dipinto. "Quest'ultima traduzione è più accurata e crea un forte contrasto con l'edizione inglese." Nei maschi la pinna anale ha il contorno nero. "Il margine, tipicamente netto, può mostrare un'iperpigmentazione falciforme denominata ""cono pigmentato""." Molte lingue come lo spagnolo e il giapponese hanno una vocale posteriore media arrotondata. A febbraio venne raggiunto un accordo e la causa fu archiviata. La morte di Sigurd fu apparentemente seguita da un periodo di instabilità. Le due creature tuttavia non coincidono, e anzi presentano caratteri opposti. Anche certi ioni aril-nitrenio possono essere nello stato tripletto. Insomma i suoi crediti non gli furono mai pagati. Facente parte della regione di Sirmia ne seguì le vicende storiche. "Rinuncia tuttavia a passare il secondo esame di stato e integra l'amministrazione." Il progetto portò alla fondazione del Collegio di Milano e di altri istituzioni. È coltivata, per ricavarne legname, in India e Pakistan. Entrambi hanno prodotto la traccia. "Forse è meglio quindi parlare di ""pause potenziali""." Non aveva ancora diciotto anni. Prese parte alla rivoltella militare, dalla quale si ritirò prima della fine della competizione. "L'accordo venne designato per un periodo decennale, con la possibilità di estensione." Pescasseroli milita nei tornei dilettantistici abruzzesi. Tra i suoi studenti, si ricorda in particolare Fénelon. Il sistema fu venduto solo in quantità limitate e oggi sembra particolarmente raro. Kučma scelse Viktor Juščenko come candidato alternativo. È presente una versione nana della razza. Alla Stefanel subentrò un nuovo gruppo dirigente presieduto dal sindaco della città Riccardo Illy. Il nome non ha sante che le corrispondano. I maggiori fisici teorici, sebbene riconoscano questa possibilità, ritengono che sia molto improbabile. Fu così che arrivarono in Prussia centinaia di protestanti salisburghesi, cacciati dal governo austriaco. Inoltre la manutenzione del pezzo era difficile da sostenere sulle linee di combattimento. Utili per difendere zone ricche di miniere o attorno alla base. Molte delle varietà coltivate sono di origine africana. "Nei due anni successivi ha studiato all'Istituto di ingegneria civile di Vilnius." "Ha segnato l'inizio della collaborazione spaziale tra Italia e Stati Uniti." "Grazie a questi risultati si guadagnò il soprannome di ""Re della Sei giorni""." Venne inserito quindi nel No. È stata dichiarata santa protettrice della Francia, dei fotografi, e delle lavandaie. Obiettivo della banca è realizzare un profitto per se stessa. La città può essere suddivisa in vari settori. Il successo arrivò in fretta. Il capoluogo era Rabat, che è anche capitale del Marocco. "Lo stile paleocristiano, con i due absidi interni, è anch'esso tipico di tale periodo." La figlia Isa sposerà Benedetto De Beni annoverato tra i Giusti tra le nazioni. "Gli oggetti raccolti sono contenuti in uno zaino, a eccezione degli oggetti ""speciali""." Si cattura solo occasionalmente con reti a strascico e non ha alcun valore commerciale. Per ferirla bisogna colpire la testa. Una sorpresa sconvolgente però è in agguato nella storia. Quando Kenshin arriva al dojo, riconosce Saitō e si arrabbia. La costruzione attuale cinge le due corti preesistenti. "La sede della banca a Cagliari è opera dell'architetto Renzo Piano." Fu sede di una variegata serie di funzioni amministrative, pubbliche, liturgiche e festive. È anche critico letterario e di arte. A Seattle è quarto. Le sue reliquie sono conservate nel convento ove visse ed operò. A volte sono suoi seguaci anche ranger, druidi, cacciatori, contadini e taglialegna. Costruita in stile moderno è la seconda Parrocchia della Città. "È necessaria circa un'ora di cammino per raggiungere il complesso principale." Si conservano ancora i sei capitelli che decoravano gli stipiti delle porte. In collezioni private, a Fano, ci sono dipinti con frutta, fiori e animali. "L'aereo venne colpito a sua volta ma senza riportare danni gravi." "Successivamente da Torino passò a Novara poi a Milano a reggere l'ispettoria salesiana lombarda-emiliana." "Il territorio collinare nella parte centrale e pianeggiante nel resto dell'isola." "Ha lavorato nella radio ed è stato membro dell'Unione degli scrittori armeni." Scrisse opere di argomento teologico e agiografico. Figlio primogenito di Riccardo Garrone, si diploma presso il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri. "All'epoca Bobbio era docente di filosofia del diritto presso l'Università di Padova." Olmo” di Celle Ligure. Altre comunità ebraiche importanti si trovano a Padova e a Verona. Per questo ne diventa fido seguace e crede appieno nella teoria del suo mentore. A sinistra i locali monastici si raccolgono intorno ai due chiostri cinquecenteschi. Le gare furono caratterizzate da molti ritiri. Di epoca più moderna sono i rinforzi esterni in cemento armato. "Il nome venne coniato dal giornalista Jim Powell per un articolo sul ""Texarkana Gazette""." Dopo lo scontro, gli americani occuparono Okinawa, ed allestirono un governo delle isole Ryukyu. Risolve direttamente per il diagramma di dispersione. "A poca distanza il cosiddetto ""Albero-statua"", un tronco di larice scolpito su un masso." È inoltre molto abile nella lettura della partita e nei tempi di gioco. Certo aveva nelle vene sangue normanno. "Alla base di questa serie animata c'è il notevole successo riscontrato dalla serie precedente." È attrezzata per essere scalata dai turisti. A partire dagli anni venti aprì nuove librerie a Trieste, Milano, Bolzano e Napoli. Si occupa di tematiche sociali per il sito Tiscali News. In Canada vige il principio di una pluralità di società di gestione collettiva. Come discendenti di Oscar I di Svezia, erano cugini di terzo grado. "In questo difficile contesto, la Chiesa cattolica ha poco margine per costruire un'azione pastorale." Dispone di tre modalità: base, scientifica e programmatore. Vi è una amicizia con i tifosi di Scauri. Rinofori e ciuffo branchiale di colore arancio. È sposato. Non partecipava alla vita letteraria e non si diceva un letterato. "La tela appare come chiaro richiamo all'opera di Edvard Munch ""La pubertà""." "Oggi, il teatro è il quartier generale dell'Ambassador Theatre Group." Ubicato a est della capitale peruviana. A lui è intitolato il riconoscimento destinato ai migliori allenatori italiani. In Italia è divenuto famoso per essere comparso nella trasmissione Portobello. Dario I è spesso ricordato per il grande impulso che dette al commercio. Eugène Hanssen "Anche nel latino medievale, tuttavia, la ""perfidia"" non ha mai perso un significato offensivo." Il loro stile musicale è stato influenzato da band come i Manowar. Ognuno di questi brani caratterizzava diversi generi che avevano stupito la Turchia. Successivamente fu usato un fazzoletto. Vanessa Blue "È impiegato nella teoria delle onde, nell'elettromagnetismo e nella relatività speciale e generale." "La prima consiste nel considerare la frase elementare come l'unità semantica minima." "Altri pezzi di Myers sono stati utilizzati nella serie tv americana ""One Tree Hill""." "L'attacco fu rivendicato dai talebani che lo attribuirono a un miliziano undicenne." Le acque sono poco profonde. Le sue prime opere sono traduzioni in olandese medio di romanzi cavallereschi in francese. Anche la costruzione del fossato anticarro fu sospesa. I suoi resti furono sepolti in una tomba nel cimitero di Rueil-Malmaison. "L'energia posseduta da questa massa a riposo è definita come energia di Planck." Ultimamente è particolarmente concentrato sulla Trap Generation. I corpi sono dunque delle realtà sostanziali indipendenti dal nostro pensiero. Tutti i testi e le musiche sono di Michael Gira, tranne dove indicato. Una modalità di calcolo alternativa, tuttavia, non è ancora disponibile. La chiesa è dotata di due sagrestie comunicanti. "L'album ebbe successo, come i precedenti." Che questi stati fossero fedeli al marxismo è oggetto di contesa. Entrambi sono basati sulla rumba. Dopo la caduta della repubblica sovietica, Vienna dichiarò queste valute contraffatte. Al basso arrivò dunque Brian Bonini e alla batteria Ted Leger. Nella centrale viabilità lavorano cinque operatori e il servizio viene gestito da un coordinatore. Io stesso li considero i lavori migliori che abbia mai composto. "Negli anni Sessanta pubblica alcuni numeri de ""La Rivendicazione Sociale"" e ""Rivoluzione Libertaria""." In caso di danno il caschetto non deve essere riparato, ma sostituito. Kathryn Sullivan, figlia di Roberta Bresler-Sullivan e Jerry Sullivan, nasce a Walnut Creek. Il proprietario del parco fu inviato sulla Terra e li spense. Il lungometraggio è stato girato a Santa Maria la Carità e Castellammare di Stabia. Hanno un importante significato religioso. "Successivamente, combatte l'Uomo Porpora che teneva sotto controllo le scorte idriche di Manhattan." Le tribune sono tutte scoperte, tranne la tribuna principale. "È indagato nell'ambito della trattativa tra Stato e mafia." Suo marito divenne re e lei, anche se solo nominalmente, regina del Regno Unito. Nel frattempo, grazie alla sua buona condotta, venne cancellato dagli elenchi dei sovversivi. "Non è certo un attore consumato, ma i suoi occhi ""parlano"" meravigliosamente." Le relazioni formali tra le due chiese sono state interrotte, pur rimanendo in comunione. La chiesa era decorata con stucchi e aveva sei cappelle. "Rimpatriato, iniziò una lunga e proficua collaborazione con l'industria del cinema americano." "Nella parte inferiore si può ammirare ""Cristo con i dodici Apostoli""." Le origini della famiglia Asmundo sono molto antiche e si perdono nella leggenda. "Seppure non ufficializzato, rimane a tutt'oggi un primato per le partite in simultanea." "È un'importante figura nei romanzi ""Gli eretici di Dune"" e ""La rifondazione di Dune""." Il territorio era in parte compreso nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. "D`altronde, ""la corrispondenza dei lineamenti della donna con quelli di Marsilio"", è evidente." Da ora la scena musicale britannica stava subendo una rivoluzione. In quel periodo studiò teoria musicale e seguì un corso di musiche per film. "All'età di undici anni venne data in sposa a Sir John Philip." "La maggiore era il suo Talento nel predire gli eventi futuri.""." Quella da trasferta è invece totalmente arancione con rifiniture nere. Il primo desiderio di Topolino è una cuccia, e la lampada inizia a lavorare. Sul transetto la copertura si conclude in una cupola. In editoria, una bozza è la prova di stampa di un testo originale. Unica eccezione per la Sava che ne ha portati sette. "È stato un industriale attivo soprattutto nell'ambito della produzione del cemento." I membri del camion si chiedono perché il loro stemma sia una capra. Da qui si può raggiungere la vetta come in estate. Ebbero inoltre il marchesato di San Niccolò. Shreveport possiede sei quartieri storici inseriti nel patrimonio nazionale. Oggi è ancora residenza privata. "Comincia a giocare nell'Hendon." Dietro di loro si qualificarono Montoya, Trulli, Villeneuve. Degna di nota è pure la produzione di ciliegie. "The Time Traveler's Wife" Kansas promette di rispettare la volontà di Herbert. È una ragazza posseduta da uno spirito somigliante a un lupo. Ottenne un discreto successo grazie alle sue caratteristiche tecniche e al prezzo contenuto. Michele Del Monte iniziò la sua carriera scientifica come traduttore. "Saranno anche ignorati i problemi sull'aggregazione del capitale e il capitale di controversia." Il patrimonio sociale era costituito prevalentemente da capitali italiani. Alla fine, però, le cose saranno chiarite e i due innamorati finalmente riuniti. Questo nonostante la mancanza di spolette di prossimità. Al centro del campo sorge il famoso monumento a ricordo di Carlo Goldoni. Esistono sottospecie diverse in Sudafrica, Australia, Cile, Giappone e California. Normalmente, ogni maschio catturato venne messo a morte tagliandogli la gola. Lo svolgimento della gare e il punteggio sono simili allo speedway. In ambito architettonico, la provincia visse un periodo altalenante. Originariamente fu abitata dalla tribù degli Hopi. Il gruppo si scioglie alla fine del tour. La produzione di vino rappresenta la principale fonte economica della popolazione. Seth rappresenta il boss finale del gioco. Oikawa istruisce Arakenimon su come aprire Varchi Digitali in tutto il mondo. La programmazione è generalista e punta molto su intrattenimento e informazione. "Il ritmo è lontanamente basato sulla canzone ""Louie Louie"" di Richard Berry." Però conoscevano il territorio, ed erano ben addestrati per la difesa. Persone di nome Lorenzo Accusati di tradimento, furono autorizzati a scegliere un arbitro che decidesse la loro punizione. "Il titolo iniziale del film era ""The Torture Report""." I due divorziarono dopo due anni di matrimonio. Inoltre ha un tackle da solo. A vincere il loro secondo titolo furono i Braves per quattro gare a tre. Predilige le foreste e le zone umide temperate. Il vincitore della prima edizione, Javier Colon, faceva parte della sua squadra. Utilizzato da molti chitarristi celebri, è divenuto il modello di wah wah più diffuso. A lui è intitolata una via di Milano. Fu cresciuta con le sue sorelle nel castello di Neuburg in Germania. "Tosh ha iniziato a esibirsi nei ""comedy club"" poco dopo essersi laureato." La rivista in ogni pubblicazione ha diverse categorie. Gli americani sono fuori. Ottenne un impiego dal ministro Jacques Necker. Annie Ross "Le spoglie si conservano a Venezia presso l'antica chiesa di San Zaccaria." Le serie sono al meglio delle tre gare. È laureato in giurisprudenza e ha il tesserino di giornalista pubblicista. "Viene definito solo come ""centro culturale internazionale di solidarietà""." Qui sotto un loro elenco non esaustivo. "All'interno dei veicoli, la visuale è in terza persona." "Il girone è chiuso all'ultimo posto." Per anni, Christa, autore della serie, ha mantenuto queste similitudini come coincidenze. Il film segna il ritorno del regista italiano alla commedia. Ha servito per sei anni alla United States Navy, spostandosi tra Jacksonville e Lisbona. Con Young in qualità di presidente. "È il primo romanzo del ciclo ""I Silenzi""." Verrà sostituito da Ettore Bassi. La parte coreografica del film fu curata da Jens Keith. "I primi insediamenti in loco risalgono all'epoca romana." "L'opera è fortemente influenzata dal Confucianesimo." È proprio così, infatti. È possibile effettuare escursioni sul ghiacciaio accompagnati da guide esperte, esclusivamente nella stagione estiva. Negli anni ottanta, colpita da una grave malattia, fu costretta ad abbandonare le scene. In genere, una stazione della metropolitana offre sistemi di biglietteria automatica o manuale. Con questa immagine si conclude il film. Il film, prodotto dalla Kalem Company, venne girato in Sudafrica. Di seguito si riportano alcuni sottomarini lanciamissili di crociera. Alcuni importanti esempi di risonanza secolare hanno interessato Saturno. "Nel settore dell'architettura tutte le sue opere si trovano ad Anversa." Al Collegio Romano fece realizzare un osservatorio scientifico ancora oggi presente. "I pastori liguri che l'abitano sono portati via in gran numero." Ai suddetti saggi vanno aggiunti quelli apparsi su varie riviste letterarie. Le sue tele, i suoi disegni, le sue acqueforti, tutto era stato portato via. Ogni costruzione medievale in elevazione è scomparsa. In seguito, entrando a far parte della Resistenza, adotta Lavra come nome di battaglia. "Primetime Emmy Awards: miglior attore guest star in una serie drammatica in ""In Treatment""" Ne risulta una navata assai pesante e buia. Ora si può ritirare soddisfatto. "La torcia è passata a noi""." Ugo il Vecchio, dopo aver partecipato, con successo. La sua valle è una rinomata regione vitivinicola. È una specie molto diffusa in natura. "Parecchi paesi islamici hanno sistemi di ""civil law"" che contengono elementi della sharia." Presentano le tre paia di zampe e la testa sclerificate. Varie leggende vogliono trovare il perché Santa Lucia sia la patrona del paese. Flash è stato rapito da Silver Sable ma è riuscito a fuggire abilmente. Il circo non aveva posti a sedere e strutture permanenti. Dopo i Mondiali si ritirò dalle competizioni internazionali. Più tale percentuale è alta e maggiori saranno i vantaggi per il giocatore. Il brand vende ogni tipo di accessorio, da occhiali da sole a bikini. "Fu questo il periodo in cui Codreanu realizzò i cosiddetti ""campi di lavoro legionari""." La Northern Intercollegiate Football Association vide nuovamente campione il college di Williams. Come tentativo di fronteggiare questi cambiamenti, Silicon Graphics Inc. Caratteristico il turismo balneare sul fiume Sura. "Il termine, infatti, di ""limitanei"" come ""soldati-contadini"" appare solo in epoca più tarda." "Una volta estratto il blocco esso viene riposto all'ultimo livello della torre." A coronamento corre lungo i due spioventi del tetto un motivo a scalini. Quella di destra, invece, intreccia distrattamente le foglie di qualche pianta tropicale. Più recentemente ha acquisito rilievo il suo lavoro sulla medicina tropicale. "La pesca può essere praticata solo se sia ha la licenza ""Fishing Tour Ciprinidi""." La lingua di Atta presenta tratti di arcaismo. Gli Stati Generali diedero la loro approvazione. Partite giocate dal Manciukuò. Le terre intorno al lago sono piuttosto povere. Fu sorpreso dalla malinconia di certi angoli della campagna romana. Negli anni settanta, la comunità maronita è la principale beneficiaria del sistema confessionale libanese. Punta di colore giallo, con rosso sopra e nero sotto. È anche considerato il miglior giocatore malese di tutti i tempi. Confina a nord con il Sahel, una fascia di savana più arida. Cristian Edgardo Amado Parla tu... Persone di nome Carlos "Il suo territorio comunale fa parte del Parco naturale regionale dell'Antola." Fanno parte del distretto i comuni di Ami, Kawachi e Miho. Il sistema era basato sui principi di solidarietà ed uguaglianza tra gli stati membri. Tra gli esponenti più celebri si ricordano La fregata è resa di fatto ingovernabile e va alla deriva. È un attaccante di movimento, che gioca prevalentemente a ridosso della porta avversaria. Lo sforzo di arruolare Riccardo alla crociata non gli riuscì. In seguito in quel luogo fu eretto un monumento. "Nei voli a corto raggio non è permesso l'utilizzo." "L'agricoltura è sviluppata nelle zone rurali che circondano la città." Fu pertanto creato un sistema di valuta doppio. "La canzone del titolo, ""Spies Like Us"", venne scritta ed eseguita da Paul McCartney." Finché lei rimane incinta e il marito potrebbe essere il padre del nascituro. I maschi sono sedentari e territoriali. Il disco fu un grande successo, raggiungendo la sesta posizione dei singoli più venduti.. Il suo delitto è, ad oggi, ancora irrisolto. Era specializzato in manga alternativi, nonostante abbia avuto anche molti titoli famosi. Gli occhi erano grandi e la bocca era piccola. Si tratta dei tre più importanti santuari consacrati ad Hachiman. La riproduzione non è stata osservata, ma parrebbe avvenire durante la stagione secca. I suoi prodotti sono ricchi di materiali in legno di alta qualità. Sfruttano questa loro abilità anticipando il nemico che al contrario avanza con difficoltà. Si nutre di semi e di artropodi, particolarmente in estate. Per un equivoco, Kitty si convince che egli sia un pittore ricco e famoso. Allo stesso tempo, ha intrapreso una carriera scientifica come Master in medicina generale. Anche in questa stagione contribuisce alla conquista del titolo costruttori di Kawasaki. "L'effetto sulla riproduzione umana è sconosciuto." Nella versione televisiva Doakes viene ucciso da Lila. Gli successe il figlio George. "L'azienda raggiunse la massima evoluzione all'inizio degli anni ottanta." In città è funzionante un aeroporto nazionale. È padre di un figlio. Un corpo umano contiene circa di germanio. "Nell'attraversamento del sistema solare interno, la cometa non si avvicinerà ad alcun pianeta." Fu introdotta una nuova regola nel sistema di voto per evitare possibili spareggi. Questo si chiama regola N-end. Dopo tre giorni, scolare e lavare il mais in acqua fresca. I Campionati del Mondo sono organizzati ogni anno dispari. Nello stesso anno, diventa giornalista professionista. Brandon Mouton La diocesi comprende la città di Hong Kong. Nelle legislature successive ricoprì diversi incarichi da assessore. "Marvel, e ottiene l'approvazione dei media e del grande pubblico." Howard Baker Ercole la offre a Medusa che si innamora di lui. Richard Lawrence "La scuderia, per i problemi tecnici riscontrati all'inizio di sessione, ha sostituito il motore." Il Consiglio del Popolo operò in clandestinità e preparò una rivolta per il Natale. Un mezzanino di tre sale apre la biblioteca di Maria Antonietta. Il regno di Ibbi-Sin dura venticinque anni. Anche la famiglia non condivideva le scelte sempre più eccentriche del giovane professore. Si ciba di foglie degli alberi, che sono di eccellente vegetazione. "Ha un fratello di nome Leo, anch'egli calciatore." "La sigla italiana dal titolo ""God Sigma"" è stata incisa da I monelli spaziali." "Figura da oltre vent'anni nelle classifiche annuali dei migliori chitarristi al mondo." Martelli nega. Le meccaniche sono Grover. Tornato negli spogliatoi, Rocky assiste impotente alla morte di Mickey. È sposato con Eleonora Salvadori. Successivamente scrisse anche opere, drammi e commedie per il teatro. Jim Springer Fu ammiraglio di squadra. "Originariamente venne autorizzata una colonna sonora per ""Hellraiser"" dalla band Coil." La band ha quindi aggiunto una seconda data alla Movistar Arena. In seguito, dopo la sua chiusura definitiva, procurò anche seri guai per crolli interni. "Non si può ottenerlo all'inizio ma occorre completare gli altri scenari." Ha dato il suo nome al dipartimento colombiano di Meta. Patrick spunta un prezzo molto più alto di quanto lo stesso Mario avesse stimato. Cosima, una volta laureata, inizia a lavorare come psicologa per il Tribunale dei Minori. Lei tuttavia prediligeva la maggiore perché le assomigliava. "Il declino di questo genere si può datare con l'inizio del nuovo secolo." Percorrere il Disegno non è facile, anzi. Zona Sud: affidati alla dea bendata. "Seguirono incarichi diplomatici che lo portarono alla corte dei principali regni d'Europa." Di Silvestri "La situazione storico-culturale della ""Cronaca Bizantina"" è quella della Roma trasformista e bizantina." Per la Danimarca si trattò del primo successo in campo internazionale. Giocavano le partite interne al Mario Morales Coliseum. Ne furono realizzati soli due esemplari che non portarono mai alla produzione di serie. Il torneo è stato vinto dalla nazionale cecoslovacca. "Successivamente collabora ancora con i fratelli, e pubblica tre album solisti: ""Got Music?" "La stazione aveva originariamente il nome ""Berlino""." La manifestazione si svolge a cadenza annuale, al principio della stagione sportiva. È considerata uno degli ultimi episodi del periodo di risonanza del Blues britannico. "L'album viene distribuito anche in Svizzera, Belgio, Germania e Svezia con buoni risultati." Il video si può vedere qui. Wallenstein rispose chiedendo ai propri ufficiali un giuramento di fedeltà alla sua persona. Quattro Paesi rinunciarono a qualsiasi riparazione dal Giappone. "L'incidente le causò un grave taglio alla testa e dovette venire ricoverata in ospedale." Il match si è risolto ai punti con decisione unanime alla quinta ripresa. "Alcune scene del film Batman Forever sono state girate all'interno di queste grotte." Ovviamente, ciò potrebbe essere contrastato incrementando la lunghezza della chiave. Alberto da Giussano era un nome abbastanza in voga al tempo. "Altro edificio storico della città è il Castello d'Abbadia." Il film è uscito anche con il titolo I due camerieri. Tornati in Ucraina hanno tenuto un incredibile concerto nella loro città di Leopoli. Testi di Claudio Baglioni, musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio. Adiacente alla stazione è presente una fermata delle autolinee urbane e interurbane. È stato segnalato anche nel corso del fiume Po. Il Polittico è diviso in due registri più predella. "Gioca poco e non va in gol nell'Ekstraklasa." "L'interpretazione è affidata ad un complesso di artisti veramente eccezionale." Esperimenti simili continuarono in campo militare ed in ambito accademico in tutto il mondo. "Nell'aprile seguente pubblica ""The Money Store"", esordio discografico su lunga distanza." "L'interesse del trasporto è orientato verso i servizi cargo piuttosto che verso quelli passeggeri." Tra gli intrattenimenti più comuni vi sono musica, film, fumetti e anime. "Le attività dell'Associazione sono supportate dai suoi membri attraverso quote, onorari e donazioni." "Nel medesimo anno egli intraprese l'inizio della costruzione della chiesa dei gesuiti a Coimbra." Lasciò due figli e tre figlie, tutti minorenni. Inoltre gran parte della sinistra del Partito Laburista era influenzata dal Partito Comunista. "È una fase di influsso provenzale, nella quale predominano le ""cantigas de amor""." Le lingue bantu tendono a non presentare gruppi di consonanti consecutive. Il primo giocatore inizia rivelando due carte, mostrandole a tutti i giocatori. Elizabeth e Lionel effettuarono alcune modifiche sostanziali alla casa in questo periodo di impegni. Ammons collaborò con molti musicisti, tra i quali La dimensione varia anche a seconda della regione di origine. Così, da Milano alla Capitale, la famiglia Ferrari cambia città! Sono famose le “Dieci Attrazioni di Albona”. Deciderà quindi di adottarlo e insegnargli la via degli shinobi. "Il ""Martirio"" è considerato il capolavoro artistico di Piero." "Dopo due mesi di audizioni ottenne il ruolo di Xander in ""Buffy""." La nuova grafica include unità e terreni animati, con visuale isometrica come il predecessore. I livelli sono chiusi, ma permettono al giocatore approcci diversi. Gentil et al. Nella nona edizione viene condotto sempre dalla Maionchi con Alessio Viola. Il suo design combina una tastiera ed una scheda madre in una singola unità. Essi vennero poi inviati al Campo di concentramento di Sachsenhausen e di Dachau. È installato sul suo sito SourceForge a scopo di test. "Istituì una cattedra di anatomia presso l'università di San Marcos." In una terza cultura può corrispondere solo a un tipo specifico di scale tonali. Accanto alle sezioni territoriali, a Vienna e Graz sono attive anche delle sezioni universitarie. "I primi insediamenti nel territorio sono attribuibili al Neolitico e all'epoca nuragica." Na è stata tratta una versione a fumetti pubblicata in italiano dalla Red Edizioni. Le prime due classificate del campionato sono state promosse in Eliteserien. Il combattimento prosegue poi fino ad una chiesa. "Ma, al suo ritorno, l'avvento del fascismo lo convince ad abbandonare la professione." Tale percorso viene considerato come uno dei più interessanti fenomeni carsici. È una strada situata a sudest di Busto Arsizio, vicino al confine con Castellanza. Alle sue spalle fanno da sfondo i due quadri. Saʿd b. De Simon Wo du nicht bist, kann ich nicht sein. Chiama dunque il padre che le dice di aspettarli. Come duca e duchessa di York, Giorgio e Mary ricoprirono diversi incarichi pubblici. Impossibile conciliare il suo modo di vedere le cose con quello di Paulette. Immanuel McElroy In tali condizioni dovrà comunque crescere da solo sua figlia. La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Santa Maria della Speranza. "All'inizio degli anni Novanta, perfeziona l'arte teatrale del trasformismo." "Air Force Institute of Technology"", presso la Wright-Patterson Air Force Base in Ohio." Si trova a nord-est di Garland e a nord-est dal centro di Dallas. Oggi è usato come madrasa. Sposò Marguerite Guest, da cui ebbe due figli, Kenneth e Marguerite. La città di Ceva era considerata un baluardo difensivo grazie al suo forte armato. Le responsabilità del ministero includono la censura dei film anti-russi. "L'interno è composto da tre navate con copertura di volte a crociera." Figlio di un contadino di Nancy, nacque in quella città in rue des Quatre-Églises. "Anche chi ebbe a che fare con l'opera di Rushdie ne subì conseguenze." La loro musica è una combinazione di Hardcore Punk e Metal. "Nel futuro Randall e una Tess adulta si preparano per ""andare da lei""." Michael, ignaro delle loro difficoltà finanziarie della moglie, ha presto una reazione rabbiosa. La specie è minacciata anche dalla caccia, in particolare nei terreni di riproduzione. Inoltre, non esisteva nessun organismo che potesse scegliere per lui un valido sfidante. Nemesis salvò lui, mentre Wonder Woman salvò alcuni presenti sul luogo. Dalla terrazza si accede ad un ampio salone un tempo adibito a granaio. Ha iniziato a giocare nelle serie minori del calcio italiano. "Sulla penisola si trova l'insediamento di Pos'et." Il film vanta molti set sontuosi ed è stato girato in vari continenti. Con la restaurazione, al potere ritornarono di nuovo i Borbone. Idrato di metano Nella terza stagione è Lois, figlia di Helena. "Consultando l'elenco telefonico individua il nome ""Jay Garrick"", l'alterego del supereroe Flash dei fumetti." Tutta la buona musica. Si possono affittare anche camere o appartamenti o scegliere il campeggio. Il romanzo è ambientato nei primi anni ottanta. Nelle galassie ellittiche questo processo è molto più rapido. A lui si sono poi rifatti molti studiosi successivi. "La discriminazione si estende inoltre anche alle famiglie non-""burakumin"" che risiedono nella stessa area." Il Sentiero Dino Icardi pure costeggia il medesimo versante. Ne esistono di diverse dimensioni e non tutte sono gratuite. Gli stessi elementi si possono ritrovare nel sangue. "Nell'ultimo anno della sua vita una grave febbre epidemica colpì la sua diocesi." Ancora visibile sono il binario e la banchina. I suoi ingredienti includono: acqua, latte in polvere senza grasso e acido lattico. "Contemporaneamente il superiore di Anne l'ha incaricata di indagare sulla condotta della collega Maria." Queste opere riflettono gli insegnamenti imposti agli studenti dalle Belle Arti. Il trago è più lungo della metà del padiglione auricolare. "A lui è intitolato il piazzale antistante lo stadio ""Giovanni Zini"" di Cremona." Seguirono sette anni nelle file della Dinamo Bucarest. "Fra i solidi platonici, il cubo è l'unico che ha questa proprietà." "I colori sono chiari e tenui, come usuale nella tavolozza dell'autore." Nel gioco sono presenti due modalità: pratica e campionato. "Il sistema venne modificato nell'arco degli anni seguenti per essere usato su varie macchine." Negli ultimi tempi assunse posizioni fortemente critiche nei confronti del comunismo sovietico. "All'ultimo secondo la raggiunge Alberto, che le chiede perdono." "Con l'acquisto." A partire da tal data, lo stemma di Milano ha assunto la forma attuale. La canzone è stata scritta da Alanis Morissette e Glen Ballard. Tito Maddox Dopodiché, il rappresentante scompare. Fu sepolto nel Pantheon della chiesa di San Domenico a Palermo. "Nacque così l""'Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club""." "Ha partecipato all'estero in collettive: Spagna, Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Francia e Svizzera." Ogni zona è circondata a sua volta da una zona cuscinetto. Kenneth Cameron "Tre specie del genere ""Sula"" sono molto diffuse." Così Craig, Hector e Megan si mettono alla sua ricerca. In via di definizione. Pietro Ago Il libro venne ristampato numerose volte in tutta Europa. Il capoluogo di contea è Salisbury. Sono inoltre attivi un comitato per lo sport universitario e un coro polifonico. Questa pratica non si è mai imposta. Il commercio privato venne abolito. Arriva tra la fine di aprile e maggio per ripartire ad agosto inoltrato. Il rinnovo della licenza comporta il versamento della relativa tassa di concessione governativa ridotta. Esso comprende anche buona parte della pineta retrostante al tombolo fino alla strada litoranea. Le foglie superiori hanno delle forme lineari e sono progressivamente più ridotte. Tuttavia la sua devozione fu tale da convincere infine i suoi genitori. Oggi vi opera la Greater Nile Petroleum Operating Company. "A loro non chiede l'anima come ricompensa, bensì il corpo." Fu attiva sulle scene fino agli anni sessanta, Fu più volte distrutto o incendiato ma sempre ricostruito. "Per queste azioni venne promosso al rango di Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia." Nasce una stella. "Il giorno seguente, Lange ha detto che è ""ancora un dipendente in crisi""." È stata la prima voce di Kermit la Rana nel Muppet Show. "L'attività è, dunque, strettamente connessa all’organizzazione e al risultato che si desidera raggiungere." Di solito sono indossate nei capelli. Pochi artisti ticinesi della sua generazione hanno goduto di tanta attenzione. "L'opera fu completata l'ultimo giorno valido per l'iscrizione al concorso." Vengono indossati molto al di sotto del ginocchio. La maggior parte delle altre persone condannate morì invece in carcere. Il pattern è stato formalizzato originariamente dalla Gang of Four nel libro design patterns. Il brano vede la partecipazione del rapper canadese Drake. Si è occupato di psicologia, psicopatologia e psicoterapia relazionale. "Felice, ritorna dall'innamorata alla quale annuncia la bella notizia." Ovoidali o leggermente a mandorla, ocra-scuro in massa. Ingaggia un testa a testa con il britannico Thompson. Questo non influì sulla sua formazione culturale, che diverge da quella del Solimena. "Piquet precedette le due Williams e l'Arrows di Riccardo Patrese." "Prima che gli fosse dato l'ordine di mobilitazione, fu richiamato in Cina." Amministrativamente appartiene al comune di Ponte, nella regione litoraneo-montana. È considerata una delle peggiori specie invasive al mondo. Le schermate hanno visuale bidimensionale di lato e possono esserci piattaforme. La comunità ebbe un catasto e definì i propri confini. Nessuna informazione circa le sue vicende precedenti è giunta fino a noi. "Si può visualizzare una mappa dell'intero territorio." Nella nuova stagione Dario Spada viene riconfermato insieme a Fabiola nella conduzione del programma. Con il tempo il repertorio è stato ampliato introducendo nuove figure e musiche. In patria è stato paragonato al suo connazionale Robert Lewandowski. "La città ebbe molto a soffrire per la guerra dei trent'anni." Man mano però, il loro rapporto cambia e diventano amici. "Gran parte della sua produzione giornalistica ha trovato spazio sulle colonne di ""Repubblica""." La coppia vive a ovest di Londra. La quota del Tesoro non doveva rappresentare meno del cinquantuno per cento del capitale. Fervente cattolico, durante la Resistenza fece parte del gruppo di Edgardo Sogno. Due angeli caduti dal cielo si incontrano casualmente in un karaoke bar. È subito evidente però che qualcosa non quadra. Nella musica keniota predominano le percussioni, in particolare i tamburi tipici delle culture bantu. Ha diretto anche alcuni film con Jean-Claude Van Damme. Si fece proclamare re e da lui si fa iniziare il Regno del Portogallo. Collaborò spesso anche con racconti e storie brevi a giornali e riviste. Tali condizioni rendevano difficile anche lanciare il pallone. Avrebbe infatti avuto rapporti personali col filosofo ateniese. La pittura di Mai Long, non appartenendo a nessuna scuola, resta molto personale. Le persone di un certo livello potevano possedere spade decorate con argento. Altra questione centrale nella ricerca di Eco è il problema del significato. Alcune imposte, a seconda delle circostanze, sono pagate sia dagli individui che dalle società. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo dello stesso regista. "Oggi l'edificio è sede della circoscrizione e offre spazi a diverse associazioni." "Miglioramento senza fine""." È ricordato prevalentemente per le vicende drammatiche che lo hanno coinvolto. Le pinne ventrali sono piccole e filiformi; le pinne pettorali sono invece abbastanza ampie. Gran parte di queste canzoni popolari vennero trascritte dal poeta Cesare De Titta. La critica del grande pubblico è stata inoltre inflessibile nei confronti del film. Il debitore può sfamarsi come desidera. Rientrato in Spagna affianca alle interpretazioni teatrali quelle cinematografiche, appena affrontate prima del conflitto. A fine stagione ritorna alla Samp per fine prestito. Lavorò saltuariamente per il cinema. Il campione europeo, Venanzio Ortis non può partecipare perché infortunato. Ha come protagonisti Bugs Bunny e Taddeo. Vive a Los Angeles, in California. Il Narew nasce in Bielorussia e confluisce nella Vistola in Polonia. "Le decorazioni della ""Sala Farnese"" ripercorrono le vicissitudini della città dal Medioevo al Seicento." È situato in via del Giardino Botanico, nel centro storico di Lucca. La città vanta una grossa comunità di origine cinese. Tuttora riposa in una modesta tomba nel cimitero del paese. Si è occupato, nel suo ruolo istituzionale di Sottosegretario, di trasporto merci e logistica. Lo stato di conservazione è complessivamente buono, con il mantenimento della sbiadita policromia originale. Quando si preme il bottone A si spara con la potenza di fuoco principale. Insieme hanno vissuto a Bucarest, quindi tornarono a Praga. Il manto è grigio-rossiccio, coi peli dalla punta bianco-crema sulle zampe posteriori. I primi otto turni costituiscono la fase preliminare del torneo. Dopo circa quaranta o cinquanta attacchi, Gao Shun venne sconfitto e costretto a ritirarsi. "In Pokémon Ranger è l'unico Pokémon in grado di imparare la mossa Flash." "Per questo motivo il film ottiene una curiosa menzione ""per la prima parte""." Durante il video viene narrata la registrazione di un videoclip di Calcutta. Molti dei suoi ruoli furono da protagonista, ma solo in film a basso costo. Shaun Cummings "Whiteman commissionò la ""Rapsodia in blu"" di Gershwin, che debuttò con la Whiteman's Orchestra." "In Francia, fu ribattezzato ""La Fin du duc de Ferrante""." Vipiteno Broncos. "L'esecuzione di James of the Glen aumentò lo scontento del clan degli Stewart." "Uscì nelle sale cinematografiche britanniche distribuito dall'Ideal." "Al bellicoso periodo medievale successe la stabilità politica dovuta all'arrivo della Repubblica di Venezia." "Il colore è usato per creare effetti anche all'inizio e alla fine del film." "È considerato l'ultimo vero film della serie Emanuelle nera." Si trova in una zona di pianura con coste sabbiose. Si considerino i grafici a destra, rappresentanti una rete di computer. Il suo capoluogo è Témiscouata-sur-le-Lac. "La notizia del loro arresto inizialmente passò inosservata, poi attirò l'attenzione dei media internazionali." Questa fu la prima chiesa dedicata alla Madonna della Cava. Vinse, inoltre, il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Alpi davanti alla Juventus. "Questo fatto interessò innanzitutto tutti i rami dell'amministrazione, dell'economia, del diritto e della finanza." "L'altare della cappella dei Santi Cosma e Damiano è opera di Francesco Martinez." La sua unità fu subito impegnata in missioni belliche contro il sud della Francia. Il sistema di tubazioni che percorre il terreno può essere aperto o chiuso. "Allo stesso modo, ""ß"" può essere sostituita dalla doppia ""s""." Fu questo il tredicesimo e ultimo record di velocità fatto segnare da Malcolm Campbell. "John Pope-Hennessy descrisse la scena come ""un'incomparabile combinazione di logica e sentimento""." Venne girato in California a San Rafael. Ehi con chi stai parlando? "Vittoria bissata anche l'anno successivo, sempre con una Matra." "Cagliaritani, sono tra i gruppi musicali sardi più conosciuti per l'utilizzo della lingua sarda." La salma di Luciana Frassati invece, è sepolta al cimitero di Pollone. Il portavoce del governo Ricardo Lagos Weber è stato sostituito da Francisco Vidal. "L'Italia fornì, come aiuto di guerra alla Finlandia, i Mod." "Liberato nel mese di novembre, rientra in Italia entrando nell'Ordinariato militare." "On-chan è un simpatico extraterrestre giunto sulla Terra con i suoi ""strambi"" amici!" Voci fuori campo I suoi occhi sono disegnati senza pupille. La specie presenta diversi tipi di richiamo. "Inoltre, per irrobustire dell'S-box contro gli attacchi algebrici è stata aggiunta la trasformazione affine." Viene sconfitto da Yahiko. Alcuni istituti hanno anche centri di studio e sedi permanenti fuori Atene. Il margine del cratere è ben definito e non consumato in modo significativo. "Nello stesso anno la band cambiò nome in ""Beowulf""." Si ritirò e Pío Pico divenne in nuovo governatore. Le proteine viaggiano solo in una dimensione lungo il gel per diversi blot. Si ritrova soprattutto nei Paesi anglosassoni. Nello stesso periodo si interessò al buddhismo, allo yoga e iniziò a consumare allucinogeni. Divenne un membro del Privy Council nello stesso anno. Questa apertura, nei ceratopsidi più evoluti, andò riducendosi fino a scomparire. Scoppia la Guerra di Secessione e il padre parte per il fronte. I due autocarri rappresentano i primi autocarri pesanti con motorizzazione diesel della casa torinese. "Mary Fortune iniziò a scrivere per l""'Australian"" ""Journal"" poesie e brevi storie romantiche." È più largo a livello lombare e più stretto e spesso a livello toracico. "Successivamente, con l'art." Si elencano qui le specie più rappresentative e diffuse. Nico ha però una cotta per Valery. Il suo capoluogo è Srinagar. Per la prima volta si sono disputati il quad singolare e il quad doppio. "Il primo nome del paese fu ""Fort Casimir""." La sua arte era il suo sfogo, il suo modo di esorcizzare la cosa. È inoltre disponibile per Wii tramite Virtual Console. Il film in Italia non è stato mai distribuito nelle sale o doppiato. "È anche chiamata ""nitrato di cellulosa""." È noto per il colore scuro della pelle e per la sua bruttezza. "La sede del partito è nel Palazzo dell'Unità a Dušanbe." Il coronamento ad archetti poggia, nelle ali, su mensole figurate. Per questo motivo, non frequentò mai una scuola superiore. Vittoria alata "Numerose sono le farfalle e c'è una piccola colonia di volpe volante dagli occhiali." A Sporting Chance Più di mille lanterne di pietra sono disposte lungo la via. Il secondo tono non era considerato il traguardo del primo. Attualmente vive e lavora a Parma. "Possono essere di tipo ""kappa"" o ""lambda""." Questo intervallo di tempo diede modo ai tedeschi di organizzare le difese. Insieme a quella scozzese, è la nazionale di calcio più antica del mondo. La resa dei conti sarà feroce e sanguinaria. "La ha vinto il titolo per la terza volta, battendo in finale l'." Il termine deriva dal matematico padovano Tullio Levi Civita. Lavorò soprattutto alla Edison. La tradizione è cambiata poco dal periodo Meiji. "Durante la sua amministrazione entrò in vigore l'utilizzo del francobollo." Rapporti di animali avvistati in Sarawak non sono confermati. Successivamente entrò nei possedimenti della dinastia dei Merinidi. Stop ben marcato. Oltre alle destinazioni di corto raggio, come Morón, Merlo, Moreno, Luján, Lobos, e Mercedes. La chiesa venne subito ricostruita lo stesso anno utilizzando parti della chiesa precedente. Il polittico del pittore veneziano Antonio Vivarini è dello stesso periodo. Il ponto trasportò i prigionieri cristiani trasferiti a Roma. La sua sepoltura attuale è nella cripta del Tempio ossario di Bassano del Grappa. Un uomo finge di essere ricco per mettere alla prova la fidanzata del figlio. Oltre ad essere molto veloce, possiede una buona capacità di corsa. È un rivelatore spesso usato in spettrometria di massa. Furono trasportati nel territorio indiano in Oklahoma. Per molte sintesi vocali, tra le quali Silvia, Giulia. Si propone di tutelare i diritti della minoranza slovena che vive nella zona. A Oz la forma di governo è la monarchia assoluta. "Lo stregone dei Romanov è divenuto l'arcinemico di Hellboy." Si trovava in Missouri. Seguiranno altre quattro stagioni alla Fiorentina della presidenza Della Valle come osservatore internazionale. In alcuni soggetti può mancare in uno o entrambi gli arti. The Lost Express Lungo i lati della facciata sono situati i minareti. "Il culto di sant'Urbano è associato alla meteorologia." Tsukune decide quindi di rimanere vicino a lei, nonostante il pericolo. Maria, sedotta viene uccisa dal proprietario terriero. In virtù della sua estensione, inoltre, il territorio venne diviso in quattro Quarti. Travis Stevens Il capoluogo di contea è Oregon City. Le cooperative rappresentano inoltre delle agenzie di mercato. Sul lato opposto della conchiglia un grande stemma pontificio. "La razza di Azog diverge tra ""Il Signore degli Anelli"" e ""Lo Hobbit""." Questo programma è divenuto famoso come il primo tentativo di riprodurre una conversazione naturale. Lavora saltuariamente per la compagnia Teatro dei Borgia. In seguito fu trasferito di base a Cagliari e successivamente a Messina. Si sono osservati squali che sfruttano le scaglie per ferire le prede. Il trattato conteneva in totale dieci articoli. Le sue idee furono influenti nei governi del dopoguerra. Il problema venne posto molto seriamente dagli ingegneri sovietici. Il simbolo scelto è una tartaruga stilizzata, dal guscio ottagonale. Presidente, fino al suo abbandono, è stato Calogero Mannino. "Il dividendo è denominato ""normale"" o ""straordinario""." Lewis ha verificato sperimentalmente che questa equazione è valida per i gas perfetti. Tali considerazioni, applicate a livello cosmologico, incontrano tuttavia delle serie difficoltà concettuali. I suoi lavori come regista, sceneggiatore e produttore sono prevalentemente improntati su temi sociali. "Alcune sono canzoni tradizionali, altre sono canzoni dello Zecchino d'Oro." "Vedi Herzog, ""Real-Encyklop""." Suo fratello si distinse anche lui nei combattimenti e venne nominato capitano di vascello. Visse per un certo tempo a Roma ove conobbe famosi giureconsulti. Blue River Anche il titolo di coppia sarà perso contro Owen Hart e Jeff Jarrett. "La sua teoria dell'antispecismo debole è dibattuta nella stampa specializzata." Si nutre di insetti come cavallette, falene, scarafaggi, termiti, zanzare ed altri ditteri. Un nuovo teatro fu costruito per questo evento. Nella stessa celebrazione della Messa va mescolata ad esso una modica quantità di acqua. In totale la canzone vende oltre due milioni di copie. A causa della guerra civile spagnola, si stabilì definitivamente a Parigi. Gli incisivi superiori esterni sono grandi e separati dai canini. Carnivori, si cibano di piccoli crostacei, molluschi ed altri invertebrati. "È il secondo singolo estratto dal secondo album di Federica Camba, ""Buonanotte sognatori""." È uno strumento a fiato È un film indipendente prodotto da George Maynard e John Bash. "Ci sono pure resti dell'epoca visigota." "Ha composto opere vocali, strumentali ed elettroniche, pubblicate ed eseguite in Italia e all'estero." Vince anche la Coppa asiatica, venendo eletta miglior realizzatrice anche in questa competizione. In Italia è stato pubblicato da Einaudi. Qui veniva bruciato il carbone che veniva trasportato via fiume dalle miniere. Il gioco termina quando un giocatore raggiunge il punteggio prefissato. Dirimpetto, il palazzo neoclassico sempre opera del De Cesare. Maria Luigia restaurò il Palazzo e trasformò il giardino. In suo onore la città di Westminster gli dedicò una scuola elementare. E grazie al Sole che sta lassù la vita prosegue. A Gavorrano ferma qualche regionale al giorno per Grosseto o Pisa. Ha iniziato il suo percorso di studi teatrali con il Teatro Danza. "La riproduzione avviene tutto l'anno, le uova sono pelagiche." Questa versione non è stata importata in Italia. Jacobs era figlio del noto architetto di Brema Rudolf Heinrich Jacobs. Il capoluogo di contea è Central City. I punti Braille sono impostati in modo semplice e un attuatore fissa i caratteri. Questo animale possedeva un cranio eccezionalmente robusto, dotato di una dentatura forte. "L'anno successivo fu assistente allenatore." "All'ultimo livello il Palazzo era cinto da mura e da un cancello d'oro." Tale modifica della tastiera sovente viene designata col suo nome. In Germania venne pubblicata una raccolta del gruppo con lo stesso titolo. John Ellis Ma durante il processo, il movente sentimentale svanisce quando il marito viene trovato morto. Nonostante il nome, sono tre maschi ed una femmina. Sconfitto, si toglie la vita. È stato il primo astronauta statunitense nato in Australia. "È considerata una delle strutture più rappresentative e meglio preservate dell'architettura coloniale in Venezuela." "Un'altra caratteristica che differenza il dialetto legnanese da quello bustocco riguarda la ""-r"" intervocalica." I Pittsburgh Penguins nominarono come prima scelta assoluta il portiere Marc-André Fleury. "L'unico edificio rimasto è la mensa vicino allo stesso stabilimento." Lo stabilimento di Alba viene ampliato e dotato di nuove macchine di stampa. "L'adottato ha gli stessi diritti dei figli naturali." Risiede a Pieve Ligure. La restante parte settentrionale della Bačka si trova nella contea di Bács-Kiskun in Ungheria. Nessuno degli altri suoi lavori ricevette lo stesso consenso. Più volte nello show vengono fatti espliciti riferimenti a Barack Obama. La città capitale era Olsztyn. László Sternberg Rappresenta il quinto livello del calcio italiano ed il primo a livello regionale. "Esso descrive dunque le modalità di ""trasporto"" implementate nei bassi strati dell'architettura di rete." "Suoi compagni sono ""Lady Crow"", il ""Passero"", il ""Gatto"" e la cornacchia Pi-chan." Quindi incarna il giovane cantante dinamico, sorridente e leggero, il repertorio scenico e popolare. "Anche Emma partecipava alle pratiche religiose e suonava l'organo della chiesa." Dopo la Liberazione assolse a diversi incarichi politici e sindacali. "L'altro figlio morì in un incidente mentre nuotava." "Oggi l'edificio, sottoposto a recenti restauri è sede del seminario arcivescovile." Il teatro attualmente è funzionante e ospita rappresentazioni di prosa. La sede amministrativa è a Giffoni Valle Piana. "Generalmente, la critica elogia il secondo lavoro dell'artista." Nessuno compie false partenze. Riesce a fuggire mentre Luke Skywalker tiene occupato Kylo Ren. Consacrato prete da papa Formoso, fu poi nominato cardinale diacono. Ha anche militato nel Partito Socialista Italiano. In carriera ha preso parte a cinque edizioni dei Campionati mondiali, vincendo nove medaglie. Viene impiegata anche in alcune arti marziali coreane come il Taekwondo. Infine, Shawn e Jules decidono finalmente di sposarsi. Per ovviare al problema, queste valvole vennero realizzate cave. Oltre a queste ci sono le tendenze degli indipendenti. "La sua rarità si deve all'errata stampa della vignetta." Leonardo Cavallini "La ""Quadriga"" è opera dello scultore Ercole Drei." Può essere utilizzata per compiere traversate in alternativa alla tecnica della trazione laterale. Ogni sezione venne inoltre protetta da fusibili e protezioni da sovratensione a gas. Non potevano criticare il Cristianesimo, sposarsi con cristiani, o possedere uno schiavo cristiano. "L'abbazia riscuoteva tributi e prebende per conto proprio e offriva protezione agli abitanti." La trama è la stessa del gemello film Omicidio!. Quanto segue è un elenco dei derby disputati in più occasioni tra i professionisti. "L'abbazia venne fortificata e un presidio ci si installò." Nominò capo incisore della zecca fiorentina Gasparo Mola. Le musiche del film furono affidate alla Jazz-Orchester Hans Bund. Records Inc. "Cassini annuncia su Facebook l'ultimo ciak nello stesso mese." La canzone è stata registrata a Stoccolma. Anytime Upgrade inoltre non richiede supporti fisici o software aggiuntivo. La prima squadra si reca in Argentina, disputando due match a Buenos Aires. Questi compiti lo rendono un attore fondamentale nella soluzione delle crisi di Governo. Zach Graham Allo scopo essa raggruppò i suoi mercantili in convogli protetti da navi da guerra. Le loro pubblicazioni sono uscite per le etichette discografica Polydor e Fascination. Alla fine Judy e il capitano Wyatt si fidanzano. Il ha ricevuto un bye per il turno successivo. "L'etichetta europea nois-o-lution lo ristampò su vinile nel novembre dello stesso anno." Aspirando un Waddle Dee Parasole si potrà ottenere questa abilità. I cattolici seguono due riti: romano e ambrosiano. I lavori sul convento continuarono con il suo patrocinio reale. Nel frattempo Soult stava facendo i suoi piani. "Ken Rosenberg inoltre è presente anche tra le ultime missioni di ""San Andreas""." "Alla data dell'armistizio, infatti, si trovava ancora ai lavori." Morgan City "L'album, disponibile su long playing e musicassetta, è prodotto da Antonio Coggio." Il modello ebbe montato il primo motore a sei cilindri prodotto dalla Standard. In particolare la decisione di rendere la Russia nazione partner è stata molto fruttuosa. I materiale di cui è caratterizzata sono il granito e lo scisto locali. "Nonostante ciò, si avvicinò e promosse negli anni sessanta l'identità cristiana." Può essere previsto un trattamento superficiale contro la formazione di depositi e incrostazioni calcaree. Si trova in una parte del Gran Caucaso confinante col mar Nero. Essa fu la nona e ultima edizione del Supplemental Draft. Successivamente proseguì gli studi, prima a Greifswald, per un semestre, e poi a Berlino. Il boicottaggio statunitense fu per le Olimpiadi un brutto colpo. E la chiamano estate Il delfino è di forma tozza e la pancia misura due-terzi della sua lunghezza. "Nel dopoguerra, pur continuando a fare l'attore, si dedicò principalmente alla regia lirica." La tavoletta di Narmer fa parte della collezione permanente del museo a Il Cairo. I discepoli però non comprendono ciò che Gesù dice. In quella occasione Mitterrand paragona Charles De Gaulle a un nuovo dittatore. Molte delle sue storie contengono anche descrizioni esplicite di pratiche omosessuali. Nuovo amministratore delegato diventa Massimo Renon. È stato successivamente messo sotto contratto. Emma Booth Dopo la mostra, tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati. È anche nota come Veterans Memorial Freeway. Black lasciò la casa per Filadelfia a otto anni e divenne apprendista come argentiere. "La ragazza s'offre a lui e, dopo un iniziale rifiuto, l'uomo cede." Il distretto rimane sotto la supervisione della comunità internazionale. Il cantante nella canzone appare come una versione più oscura del personaggio. Possiamo ancora parlare di probabilità? Diverse linee di autobus suburbane hanno fermate ad Ewell. "La tabella non include le versioni ""Platform Preview""." Si intende misura composta quella in cui i tempi si possono dividere per tre. Partecipò alla prima guerra mondiale. Questa freccia ha molte somiglianze con la freccia termodinamica. Costanzo Ciano. "Il simbolo della scuola ""X"" rappresenta due cannoni incrociati." Eseguì anche incisioni da proprie opere. Fu costruito dalla famiglia nobiliare degli Harrach. Aveva una gittata di pochi metri. È intitolato al pittore italiano Tintoretto. Un disegno riproduce le piante del Castello e della Cattedrale. "Il film fu prodotto da Rowland V. Lee per l'Universal Pictures." È presente nel tessuto muscolare cardiaco e nel tessuto muscolare liscio. Potrei ingaggiare attori coreani, attori anglofoni e attori giapponesi, cinesi o altri attori asiatici. In pratica, tale avvertenza, è presente per tutti i farmaci atipici. Ai tifosi il cambio di colore piacque e fu definitivamente adottato. Trasmise la sua passione al fratello minore, Niceta Coniate, che avrebbe dato ottimi risultati. Gli incisivi sono lisci. "Van de Ende scartò vari titoli ""candidati"" ad essere quello della fiction." "A Santa Veronica è dedicata la sesta stazione della ""Via Crucis""." Questi errori vennero corretti nelle generazioni successive. Sfax è parzialmente montuosa e collinare. Divenne presto sottotenente e poi tenente. Per la sua realizzazione, si ricorse al supporto della March. È padre degli attori Rosanna, Patricia, Alexis, Richmond e David. Jethro Thomas Robinson fu assunto come architetto. Il colore potrebbe andare inoltre dal grigio al nero. Gli Autobus vanno verso il porto Tsuruga-kō Le loro cupe sonorità sono decisamente dark. Il composto è molto instabile. Il servizio è effettuato con un treno al giorno in ogni direzione. Chi ha ucciso il milionario Harry Davenport? Ad ogni modo, singole parole ed espressioni sopravvissero fino alla seconda guerra mondiale. In Canada, poteva già essere trovato da molti rivenditori. Il sorbo è un albero rustico e che resiste a diversi parassiti. Nella parte inferiore, sono invece localizzate delle aree finalizzate ad attività sportive. Presenta un corpo compresso lateralmente, allungato, prevalentemente grigio. Canopo fu il principale porto greco in Egitto prima della fondazione di Alessandria. Čajkovskij preparò anche una versione del pezzo per due pianoforti. Come le sue sorelle, Hedwig divenne una pedina della politica matrimoniale del padre. "In seguito è inclusa in ""Vol." È stata vinta dal Wimbledon contro il Liverpool. Allen ha un figlio, mentre Albert ha una figlia. La code è di color verde scuro lucido con la punta bianca. Si trova in provincia di Udine nelle Alpi Carniche. Il percorso venne quindi sostituito da autocorse dalla società Hakodate Bus. Dopo pochi istanti sopraggiungono le tre ombre, che si rivelano essere delle fanciulle. "Scott Joplin ha una stella sulla ""St. Louis Walk of Fame""." Si nutre di piante e di avannotti. Il trio in fuga viene però catturato dagli agricoltori e portato davanti alla comunità. "Tradizionalmente, Saluggia è conosciuta come ""il paese dei fagioli"", famosi in Italia e all'estero." Fu anche un cattolico aperto a nuove esperienze di riforma. "L'opera ""Fuga in Egitto"" appartiene alle collezioni d'arte della Fondazione Cariplo" Persone di cognome Coleman La voce narrante è del doppiatore Carlo Valli. Inoltre, sono disponibili varie battaglie storiche, come quella di Austerlitz e quella di Ulm. Compositore, musicologo, autore e regista. Sono sauri di media taglia, di aspetto tozzo, con pelle rugosa. Raffles, un ladro gentiluomo della letteratura britannica. "È l'edificio più alto del paese." Coraggioso, audace e incosciente, non rispetta nessuna legge umana o divina. Negli anni sessanta si avvicina alla scultura creando una serie di ritratti. Si dice che il basileus Alessandro morì per lo sfinimento dovuto al continuo gioco. Indagando, Dylan scoprirà una verità ben più agghiacciante. La Sanderson è dichiaratamente lesbica. "La corte rappresenta l'elemento più caratteristico dell'edificio." La formazione della prima catena è determinante per la scelta della seconda. Numerose sculture monumentali si trovano principalmente a Bogotá. Nel corso degli anni sessanta queste ultime vennero cedute alla Compagnia italiana. La squadra partecipa alla serie C, punto di partenza dei campionati senior. Marina, maresciallo dei Carabinieri, ha una storia con Lenzi. Il ragazzo prova odio nei confronti del suo avversario. Deve la sua carriera musicale alla passione per i Beatles. Da questa base partì più tardi il suo interesse per la musica popolare. Il concetto si oppone dunque a quello di musica profana. È interpretato da Kathlyn Williams che firma anche la sceneggiatura. Gli alieni e i boss sono sempre diversi a ogni livello. Appena laureato fu nominato architetto e ingegnere comunale di Bologna. Morì pochi mesi dopo a Londra. Nella versione italiana, la voce narrante è quella di Luca Ward. La ricetta originale è stata tramandata oralmente nei secoli. "Il suo ""habitat"" è rappresentato dalla foresta umida di latifoglie, sia decidua che sempreverde." Selected articles Nel frattempo esponeva regolarmente i suoi lavori al Boston Athenaeum. Non tutte le culture umane posseggono ruoli di genere strettamente definiti. Il carcere è citato in varie canzoni. I luoghi di culto cristiani sono diventati bersaglio dei fondamentalisti. È presente nella regione paleartica ed è un coleottero diffuso in tutta Italia. "In ogni caso raggiungerà la fama come direttore d'orchestra." Vi operano anche piccole e medie industrie tessili, metalmeccaniche e alimentari. È stato inviato speciale. Come risultato quasi immediato della rivoluzione diplomatica si ebbe quindi lo scoppio della guerra. Poi, il vampiro riesce a fuggire. La scena si finge nelle vicinanze di Napoli. Ha avuto rapporti sentimentali anche con i musicisti Jimmy Page e Bryan MacLean. Poco distante dalla città si trova il turistico lago Bagakain. "Fu così aggiunta ""Melt"", essendo una canzone più facile e meno movimentata." Di solito viene celebrato come ultimo giorno di libertà. Il pilota colombiano compromise la sua gara, tornando in pista nelle ultime posizioni. È anche possibile che entrambe le ipotesi siano corrette. In tale piazza, di forma triangolare, è presente il suo busto. Sposò Inés de Tolosa, che recitò in alcuni dei suoi primi film. Tornò a casa e partecipò a numerose azioni clandestine del Fronte della gioventù. "In Italia è stato pubblicato anche con i titoli ""La città perversa"" e ""Jim""." "È tra i fondatori anche dell'Associazione Europea di Sociologia." Il carburo di titanio si può preparare in vari modi. "Il Meschino volle allora liberare l'amico Alessandro e chiese una rivincita ai principi turchi." Ancora oggi le cause della sua scomparsa non sono del tutto chiarite. Dopo di ciò partecipò a varie spedizioni in Tunisia per raccogliere animali. La sua sede è collocata nel comune di Ottaviano. "Un esempio è la reazione di scarica che avviene nell'accumulatore al piombo degli autoveicoli." La cultura importava rame dal Centro Europa, specialmente pugnali e asce. "Tra i materiali c'era granito, diorite ed alabastro." "Tale strada, venuto meno l'uso militare, è rimasta come strada turistica del Monte Moro." Agì nella Russia orientale e in Ucraina. Anche in questo caso la Young cerca di curare la sua dipendenza da alcol. Contiene i quattro vangeli canonici. Alcune sezioni di muratura sono tuttavia ancora visibili. Cita in proposito gli studi effettuati sui gemelli omozigoti separati alla nascita. Grande e muscoloso è dotato di una configurazione snella. "Un'altra statua è stata esposta al museo della cera Madame Tussauds di Londra." Dopo aver lasciato la Marina francese, Jacques Cousteau vuole dedicarsi alle esplorazioni subacquee. La dieta è onnivora, anche se per lo più vegetariana. Il tutto viene descritto da Eforo di Cuma e riportato dallo storico antico Strabone. Diverse varianti del drink sono state create. "L'opera è dorata, argentata e dipinta dai pittori di Desenzano." È situata a sud della città. La diocesi è stata eretta nel I secolo. Questi sono i saldi del Brasile nei confronti delle Nazionali incontrate. Cadillac invece non si preoccupò molto di queste cose. Ogni parola può essere usata come nome, verbo, aggettivo o avverbio. Fu irriducibile antifascista e non cedette mai a lusinghe di sorta. Claire incontra Doris Jones per trattare la candidatura al Congresso. Il motivo delle trifore a sesto acuto viene ripreso dallo Storicismo. Alcune persone disperate possono tentare qualunque cosa per curare o prevenire la malattia. Ciò accadde poco prima che Olof nascesse. Vi rimarrà per circa nove anni. Decisero quindi di farlo entrare subito nella formazione. Da allora ha vissuto negli Stati Uniti, dove lavora anche come insegnante privata. "La ""Yale University Art Gallery"" è il primo museo artistico universitario del Paese." Avviene in autunno-inverno. Giulio Antonio Averoldi e altri, invece, la ritennero copia di un quadro del Moretto. Entrambe le atlete ottennero il riconoscimento Fight of the Night. Il capoluogo è la città di Napier. Viveva a Cannes e aveva una figlia. "Il singolo fu pubblicato in concomitanza con l'uscita dell'album ""Io tu noi tutti""." "Cooper, in seguito, definirà la mente di Earle ""brillante""." "Quest'ultimo tuttavia mostrava i propri valori, interessi e formazione culturale." "L'opera riscosse immediatamente un inatteso successo." "Il contiguo ""Sacrario dei caduti"" conserva resti di discreti affreschi trecenteschi." Tuttavia, nel caso del palazzo Caprini, mostrò un rapido degrado. Conserva alcuni affreschi votivi quattrocenteschi e altre opere più tarde. "Fu redatta anche una pubblicazione in merito dal titolo ""Reportage archeologico a Villa Sora""." "L'adozione di un freno di bocca comporta sia vantaggi che svantaggi." Il Regio Ginnasio di Mortara, poi Scuola media, fu a lui dedicato. Altri fattori scatenanti includono traumi fisici e la chirurgia. Si è successivamente ritirato dalla politica e si è dedicato a una dissertazione dottorale. "Notiamo che il caso in cui a=b=c corrisponde al caso dell'ottaedro iperbolico." Elisabetta non organizzò i matrimoni dei suoi figli. Questa area è qualcosa di diverso dalla zona contigua? "Sull'isola sono presenti colture di viti e di olivi." Nel corso della prima guerra mondiale fu un importante luogo di scontro. "In quest'ultimo caso possono avere tre modalità di attacco." Nello stesso anno ottiene anche i brevetti da avvocato e da notaio. Ialine in massa. I due vennero sostituiti rispettivamente da Paul Adrian Villarreal e René Kroon. Due cherubini sostengono la Vergine e a loro volta piangono disperati. Amministrativamente appartiene al comune di Pula. "Raramente è coltivato al di fuori di quest' area nello stesso Brasile." La serie, ambientata a Londra, si basa sullo stesso format della serie originale. I due assistettero a un certo numero di esibizioni di musicisti in tournée. Attualmente risiede in Florida, pur avendo ottenuto passaporto tedesco. La traccia venne registrata in una versione diversa rispetto a quella apparsa su singolo. Anche Baldassarre, pertanto, è un esponente della scuola pittorica forlivese. Si trattò della prima sfida tra le due nazionali in uno stadio italiano. Strickland si sposò due volte. I Cristiano-democratici rimasero nella coalizione, ma soffrirono di numerose divisioni. Gli standard musicali al Vaticano declinarono significativamente durante il suo pontificato. Esso si trova a Seul, in Corea del Sud. È il quarto romanzo della serie ad essere scritto da Hy Conrad. In alcune produzioni è apparsa con il nome di Diana Cornell. "Il videoclip è stato girato a Los Angeles, insieme a quello di ""Black Magic""." Lui infatti rimarrà sempre il più istrionico della band. La trasmissione del moto è elettrica. Le tracce sono le stesse, ma presentate con dei titoli e un ordine diversi. Al motore fu aggiunto un nuovo sistema di diagnostica. Questi sono stati gli unici giochi olimpici che si sono svolti in Belgio. Da quel matrimonio, finito presto in un divorzio, era nato un figlio. Luigi Colonna Basilica di Notre-Dame "In seguito è Guglielmo in ""Così fan tutte""." Si trova in Lombardia. Le voci di Marrakech. Per sé conservò la casa vicino al Dene. Padre di tre figlie e di tre figli. Il rapporto di un artista con la sua “arte”. Il capoluogo del cantone è Patate. Il resto a carico del governo turco. Il colore blu domina la chiesa. La sera leggeva e studiava. Le altre sono usate per scopi civili. La tela è racchiusa in una cornice dorata. Il Premiolino Il suo destino rimane ignoto. Ho viaggiato, ho visto il mare, non sono più un ragazzo. Valentine è un Cristiano Rinato. È la variante zig zag del punto precedente. Coda: Schiacciata ai lati. Il loro matrimonio dovrà sancire la pace tra i due popoli. Si trova a Budapest. Museo della vite e del vino Avviene in pieno inverno nelle baie con acqua bassa. La città capitale era Breslavia. Da allora risiedette sempre a Friburgo. Shelly morirà, dopo ore di sofferenze, in ospedale. "Dicendo: ""Vado su internet!" Nel frattempo Cagliari si stava trasformando in un enorme camposanto. Mutazioni di geni di classe A influenzano i sepali e i petali. "Il documento più antico conservato è l'atto di fondazione dello stesso." I tetti sono coperti da tegole in ceramica dipinta di verde. Vengono anche citati come famiglia swahili. Vi fu un periodo in cui vi furono due marchi simili nel mercato tedesco. "L'album viene distribuito anche all'estero per il mercato orientale." Variante migliorata con una testata più potente un motore a razzo modificato. "Le forze dell'ordine dissero che si trattava di omicidi stile-esecuzione." Un altro è in costituzione per i Balcani occidentali. Il ramo genitale è misto. Gesù è crocifisso sullo sfondo di un ampio paesaggio. Marta Masoni Non è presente la fotocamera frontale. "È inoltre molto frequente l'uso della dissonanza e della sospensione." Tuttavia, quando il capo-designer abbandonò lo sviluppo, Hennig fu scelta per sostituirlo. I residenti dormivano su sacchi di paglia posti sul pavimento. Dopo il ritiro è divenuto allenatore si short track. Il suo nome è in onore della santa Eufemia di Calcedonia. "L'iscrizione è conosciuta grazie alle registrazioni del tempo." La comunità austriaca di Los Angeles si mobilita contro il nazismo. Sorgenti ricche di ottima acqua abbondano in tutto il territorio. "Infine l'origine potrebbe derivare da “manna”." Solitario, vive nei pressi di una tana in cui si rifugia al minimo disturbo. Il reticolo è composto da creste. La tetraciclina è consigliata nei pazienti che si mostrano allergici ai sulfamidici. Il fenomeno è un effetto ottico e la strada in realtà è in discesa. Il cranio è grande e robusto. Il piano... ha inizio. Esternamente si trova un piccolo campanile in stile arabo. "Un'altra apparizione degna di nota è quella di ""Pokémon Snap""." Il film è privo di dialoghi. Da Rieti: autobus Cotral. Sul colmo degli spioventi è presente una piccola croce in ferro. I biancoazzurri fanno ritorno nella serie cadetta dopo un solo anno di assenza. La prima affronta la discussione sulla natura della stregoneria. Il motore prevedeva il montaggio di un impianto di raffreddamento basato su radiatori subalari. La chiesetta fu edificata in memoria della Madonna della Mercede. "Al suo interno sono conservati reperti e cimeli dell'epoca." Come tradizione della sua famiglia, fu patrono di Napoli. Fu legata sentimentalmente per nove anni ad Alberto Sordi. Tra gli erbivori, vi sono i lagomorfi come la lepre. La Torretta Santa Caterina è una rappresentativa della città di Asti. "Nella capitale tedesca le cose sono un po' diverse da come immaginato." Lagosta, porto principale dei pirati, fu rasa al suolo. Gli ami sono innescati con sgombri congelati. Ben Gurion, in Israele. Che si scopriva sempre, si agitava, scuoteva la testa. È nota anche con il titolo Una coppia impossibile. Contrariamente alla leggenda, il confine è precisamente dove intendeva il Congresso. "L'opera è conosciuta anche come I segugi o I satiri alla caccia." Risiede a Milano. Dopo aver insegnato nella scuola media, diviene preside. Nei primi tempi ha suonato, oltre al prediletto sax, il clarinetto ed il piano. Tra il nome degli altri interpreti del film compare anche quello del regista. "Egli inizialmente appoggiò l'unione con Roma, ma presto ritrattò." "Dell'interno rimangono dei brandelli di affreschi." "Quasi l'intera pianura è coltivata con serre." "È allora che nacque ""Taboo""." Gangemi è iscritto all’Albo dei giornalisti della Calabria. Folgore Nocera; Fiamma Salerno. "L'edificio è a navata unica con piccolo campanile a vela." I dettagli di questi riti sono ancora sconosciuti. Da lei ebbe sei figli. Questo processo è noto come “inseminazione statica”. "È fatto d'argento e d'oro, riccamente ornato con gli stemmi di Borgogna e Danimarca." Il primo premolare superiore è assente. Questo ed altro ancora hanno permesso il già citato aumento di potenza. Il freno di stazionamento era sul tender. I genitori erano entrambi originari del Missouri. "In Italia queste strutture sanitarie furono poi chiamate ""sanatori""." Le missioni sono state descritte inoltre noiose. Al centro dello stemma è raffigurato una ninfea fra due spighe di riso. Successivamente i due iniziarono una relazione amorosa. Chiesa di San Nicolò Vescovo È autore di svariati libri sulla storia europea. Tale condizione li porta a una stabilizzazione in villaggi. Sul lato est si trovano gli ambienti decorati a mosaico. È un liquido trasparente, igroscopico ed inodore. Nel frattempo si scopre che Scarlet è viva. Si è laureato discutendo una tesi sui Templari. Il corpo è grande, lungo, rettangolare e muscoloso con ossatura solida. Il parlamento corso aveva la durata di due anni. I controlli Smash Bros. Una volta freddi, vengono coperti con lo zucchero a velo. Convive facilmente con altre specie pacifiche. I maschi sono generalmente più longevi delle femmine. In Italia è distribuita da Netflix. La seconda, nel mese di ottobre, fu in India. "L'ultimo cavaliere" Ambiente ubicato dietro alla sacrestia. Libera i suoi compagni e recupera delle armi. Il museo è chiuso il lunedì e la domenica. Più che di privazioni materiali, soffre di isolamento. Trovarono inoltre impiego come mezzi militari e della polizia. Al-Merrikh ritirata. Ci furono molti incidenti fatali durante i test e le esercitazioni. Persone di nome Remo Hanno due figlie, Olivia e Gabriella. L’opera rappresenta Gesù mentre caccia i mercanti dal tempio. Il regista affronta il tema del rapporto di coppia, presente in molti suoi film. "Anche ""Liberi tutti!" "Nel frattempo libera Orazio dall'incantesimo." "Nell'ottobre dello stesso anno ""Bang!" "Talvolta ha usato anche la tecnica del ""buon fresco""." Nello stesso anno ottiene la cittadinanza statunitense. Ha sia la nazionalità olandese che tedesca. Centro di documentazione ebraica La causa della morte è stata un cancro alle ovaie. Non sono stati rinvenuti esemplari maschili. Anton continuò a cantare nel coro fino alla muta vocale. Si formò seguendo il pensiero di Cartesio. Ma vi è di più. È autore di saggi. Ha origini francesi, italiane e portoghesi. Vinse così una medaglia in ogni competizione a cui partecipò. Sacramento andato in seguito distrutto. Il finale è quasi un lieto fine da favola. Con la sua massa caratterizza il profilo cittadino. Sa parlare giapponese. Egli distinse tre fattori. Il Golem La sede amministrativa è a Roma. Il testo è scritto sul recto. Oh Baby! È chiamato così proprio per il modo di utilizzo. David ha anche scritto opere fantasy originali. Il nuovo abitato fu costruito più a valle. Proprio sulla via Amati ebbero il loro palazzo. Borgo San Donnino Calcio, terza squadra calcistica di Fidenza. La sua famiglia ha origini inglesi con lontane discendenze gallesi, scozzesi e tedesche. "L'idea principale è che la molecola esista principalmente come fonte di cibo." Nelle rocce a mare ci sono le tracce di questa attività. "Gli atleti dell'ex Unione Sovietica occupano tutte le posizioni dalla seconda alla sesta." "La cripta riutilizza, probabilmente, gli spazi di un'antica grotta risalente all'età dei metalli." La Corte Reale ha annunciato ufficialmente la sua morte. Il film è una produzione Rank Organisation e, non accreditata Group Films. Quel momento intimo segna inesorabilmente i prossimi dieci anni delle loro vite. Il conflitto sarebbe continuato fino a metà settembre concludendosi con la vittoria sovietica. Dopo aver lasciato il governo fu trasferito a Córdoba con la famiglia. I suoi genitori possiedono attualmente una gioielleria a Sciaffusa. Assieme a Li Na è la giocatrice di maggior successo del proprio paese. È stato uno dei più importanti mercanti di schiavi del continente americano. Tale modalità è disponibile solo dopo aver ottenuto i tre pezzi della Chiave Perduta. Il suo capoluogo amministrativo è Virginia City. La riformulazione critica incomincia dal lavoro sul campo e dallo stile della scrittura. Le otto nazionali sono state inserite in due gruppi di quattro squadre. La natura carsica del territorio è attestata anche dalla presenza di diversi inghiottitoi. Si tratta quindi di uno spirito inferiore a Dio e che a lui risponde. "È noto come creatore della ""Greenwell's Glory"", usata nella pesca con la mosca." A capo di essi, Riccardo nominò Lord Richard Hector, il Knight of One. Il superamento della personalità giuridica avviene raramente nel Regno Unito. I documenti storici sono fra loro contrastanti. "Il nome della località significa ""paese dei peperoni""." Partecipa in qualità di ospite in programmi televisivi italiani, spagnoli, francesi e belgi. "A Madrid, eseguì le ""Sette canzoni"" di Manuel de Falla con grande successo." Si trova vicino a Fairbanks in Alaska. Causarono immani devastazioni alla capitale nipponica e provocarono centinaia di migliaia di morti. Non riuscì mai a riunire intorno a sé un consenso significativo. Collabora con numerose riviste scientifiche, con articoli su intelligence e sicurezza. "Divenne membro dell'Accademia Imperiale Russa." Tuttavia, non trova mai spazio in prima squadra venendo relegato nella seconda squadra. Alla loro morte, infatti, i feudi sarebbero ritornati nel demanio imperiale. La cittadina si affaccia sulla valle del Crati. Anche in questo caso il radiocomando controlla il timone e la velocità del motore. La dimostrazione della validità della formula segue per calcolo diretto. Tutti sono venuti a vendere gli oggetti appartenuti al loro defunto datore di lavoro. Ma al momento della spartizione del bottino sorgono degli imprevisti. La maggior parte dei rompicapi si divide in turni, da tre a cinque. Il punto di arrivo di questa problematica è il rito senza mito. È il primo tablet nordcoreano ed è capace di ricevere il segnale televisivo. "Anche i biglietti per l'utilizzo di determinati servizi sono sostanzialmente ricevute di acquisto." Complessivamente sono state definite cinque fasce di maglie. Noel Gallagher ha raccontato che quando scrisse la canzone era ubriaco. I pazienti presentano arrossamento oculare, bruciore, lacerazioni, sensazione di corpo estraneo, modesta fotofobia. A causa degli sbarramenti la risalita è di fatto impedita. La provenienza è francese. Il battaglione è chiamato a scortare fuori da Baghdad i profughi che cercano salvezza. "Durante il regno dell'imperatore Claudio fu designato maggiore della Guardia Pretoriana." Di notte, mentre dorme, Shadow sente qualcuno salire sul tetto. Oggi il sito ne ospita quasi ventimila e se ne aggiungono continuamente di nuovi. Le storie sono ambientate nel Giappone metropolitano degli anni Settanta. "Ben Kaye, scrivendo per ""Consequence of Sound"", ha lodato il verso di Elliott." "Fin dalla prima stagione è voce narrante di ""Cucine da incubo""." Gioca solo tre partita senza realizzare alcuna rete. Tutti i livelli contengono segreti che ampliano la storia e offrono contenuti extra. Fu imputato in uno dei processi secondari di Norimberga e fu assolto. Muore in un incidente stradale, che a molti pare un suicidio. Ci sono evidenze di interazioni culturali con la regione del delta del fiume Azzurro. A partire dalla seconda stagione è stato anche general manager della squadra. I fianchi presentano i famosi cannoni ad organo dei nani, ricoperti di magiche rune. Arieti più grandi ospitavano un maggior numero di arcieri. "Nella stanza vicina viene portata un'altra ragazzina, Michela." In precedenza si erano svolti soltanto referendum consultivi, ovvero semplici sondaggi. "Quest'ultima è la più densamente abitata, ed ivi si trova il famoso Castello." È un concept album incentrato sul genere letterario del realismo magico. "A causa dell'omonimia viene a volte scambiata per l'attrice e cantante Vanessa L. Williams." Ritirato per rottura del cambio Giacomo Agostini, autore del giro più veloce. È costituito da tre grandi arcate di pietra, poggianti su due pilastri centrali. La parte più intatta si trova nel quadrante occidentale, che forma una cresta curva. Molte diocesi cattoliche statunitensi pubblicano giornali o riviste; inoltre esistono pubblicazioni cattoliche non ufficiali. Il nome di Bard deriva dagli abitanti di Dale. Sulle pendici del Corno Bianco si trovano alcuni piccoli bacini lacustri alpini. La forma di un aneurisma non è specifica per una data malattia. La montagna si trova tra il Passo del Sempione ed il Monte Leone. Ottavia tentò allora di riconciliarsi col marito. Il piastrone è giallo o arancione generalmente con macchie nere sugli scuti ausiliari. Le finestre quadre sono collegate da cornici in pietra di Sarnico, con riquadro intermedio. Patricia Marx è una seguace del buddismo tibetano. "È uno dei numerosi ""nudi"" che hanno caratterizzato la produzione dell'artista italiano." Non esiste alcun riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso. Comprende quattro specie di opossum pigmei. È stato il secondo capitano della squadra. Alcune artiste rivelatesi troppo vicine alla monarchia finirono giustiziate. Il suo corpo fu cremato per le esequie. "Che splendida giornata!""." Durante la digestione intestinale il glutine si idrolizza in peptidi. Altre due unità vennero cancellate prima di entrare in servizio. Franz Horn Affresco eseguito da Girolamo Bonini. Gli italiani emigrati hanno fatto conoscere, apprezzare e anche modificare la pizza nel mondo. "Fu anche editore della ""Rivista italiana di paleontologia""." Vi erano inoltre anche ragioni di opportunità, ad es. Le sue giornate sono occupate da alcool, donne, macchine veloci e folle di fan. "Gli altri due membri dell'equipaggio vennero tratti in salvo." "La diocesi comprende la provincia dell'Hainaut." Nel Regno Unito la parola tutore assume un altro significato, anche se correlato. Risulta inquadrata tra le Brigate Garibaldi. Marat morì nel giro di pochi minuti. Giovanissimo, conobbe Marcel Proust con cui intrecciò una relazione sentimentale. In Australia debuttò trentesimo per poi arrivare alla sedicesima posizione. Fa parte della Comunità montana del Tronto, di cui ha la sede legale. "Attualmente è Ordinario di letteratura italiana all'Università di Pisa." "L'aria diventa umida e un leggero vapore si dirige verso l'alto." Al termine tutto si risolve per il meglio. Ristabilita la dinastia borbonica, fu sospetto di appartenere alla Carboneria. Tra i fiori sono presenti delle brattee. Molti componenti elettronici vengono utilizzati in campo industriale. Porzia era la moglie di Marco Giunio Bruto, il cospiratore contro Giulio Cesare. Il suo quartier generale è situato presso la citta di Honolulu. "Una piccola quantità di azoto viene aggiunta al neon per incrementare l'isteresi." Fa parte della normale dotazione di tutti i palcoscenici. È una sussidiaria di Silk Way Airlines. "L'incontro iniziò la settimana precedente al summit." Si tratta di una delle aree in cui è più attiva la formazione stellare. Genio Scuola. "Può ovviamente essere inibito l'accesso al browser standard per evitare di aggirare la protezione." I petali hanno, molto spesso, una macchia più scura alla base. "Esso è di proprietà e prende il nome dal'azienda spagnola di prodotti sanitari Roca." Modo, pubblicando una serie di musica considerata techno industriale. "Il tempo indicato è ""”Presto”"" in quattro quarti." Kagan, essendo già molto malato, poté partecipare solo alla prima edizione del festival. Fu sepolto nella collegiale di Saint-Georges a Vendôme. "All'interno vi sono due letti e sono conservate scorte di cibo e combustibile." I poveri amanti finirono così per morire schiacciati sul fondo. Vanta presenze in tutte le nazionali giovanili ucraine. I primi Giuni erano patrizi. Suonarono anche in Venezuela, Colombia, Costa Rica e Messico. Ritornato a Parigi, a Saint-Germain-des-Prés conobbe Edith Piaf, che lo assunse come segretario. La casa produttrice ha smentito che questo sia un problema. Durante le fasi iniziali del match, Big Show e Kane dominarono Carlito e Masters. "Dopo ""Oklahoma!" È preceduto da un portico dal carattere monumentale, sorretto da pilastri e colonne. T’Kuvma interrompe il fuoco sulle navi della Federazione. Testi e musiche di Jonathan Davis, Lauren Christy e Gary Clark. Qui si trovano anche boscaglie, distese erbose e varie piante erbacee. Il Chrono Trigger quindi, rispondendo a queste energie, si schiude riportando Crono in vita. "L'ingresso si trova oggi nel vicolo del Bellone." Book of Love "Tutte le gare del ""Basketball Finals Weekend"" si disputano ad eliminazione diretta." Una foresta ricca di insidie e trappole nascoste. Il singolo ha visto la partecipazione del gruppo musicale Fall Out Boy. Si tratta del primo modello prodotto dalla Hotchkiss dopo essere stata assorbita dalla Peugeot. Ricevette la sua prima formazione a Cesena e conseguì i titoli accademici a Roma. "Andò affondato il peschereccio armato ""Stella Sirius""." Insegnò storia e geografia nella scuola media di Faubourg de Montbéliard. "Tatiscev seguì poi lo zar a Tobol'sk." La maggior parte di loro parlava e scriveva principalmente in lingua ebraica. Trinità dei Gesuiti. La Stazione Centrale, poco distante dal centro cittadino, è il principale snodo ferroviario. Oltre ai libri la Wiley pubblica diverse riviste scientifiche. "È ritenuto essere il progenitore di un elevato numero di specie, incluso l'uomo." "Subito dopo si accorge di Julia e la ""sblocca"" facendole cadere la palla." In estate, talvolta, spirano venti dal vicino Laos. Faceva parte della prima classe della nuova facoltà, la Yale School of Drama. Il brano ha visto la partecipazione vocale della cantante Shara Nelson. "Lo scorrimento del tubo interno rispetto all'altro è regolato da un meccanismo a cremagliera." "Numerosi suoi lavori furono inizialmente pubblicati dall""'Enciclopedia Britannica""." Durante il periodo longobardo dipendeva dal gastaldato di Benevento. Sembra sia stato usato da Plinio per indicare un fiore non meglio precisato. Tempo dopo Goten è oramai diventato zio di Pan. "L'album fu prima reso disponibile du Soundcloud e su iTunes." Alex Hunter è nato a Clapham in Inghilterra da Catherine Hunter e Harold Hunter. Piazza Vittorio Veneto Ciascuna parte può essere composta da uno o più soggetti. "I due, inoltre, sono i primi in assoluto ad aver compiuto l'impresa in coppia." Le note interne del disco furono scritte da John Mendelsohn. "L'uomo del Mesolitico vive sostanzialmente come nel Paleolitico, ma grandi mutamenti avvengono nell'ambiente naturale." Fu pilota esperto compiendo raid e conseguendo primati. Vacek ebbe con lui il suo periodo di maggior successo nel tennis. Di solito migliore distribuzione delle tensioni residue risulta negli acciai al solo carbonio. Conteneva anche più hit-single di qualsiasi altro album precedente. Phil Harding ha curato il missaggio del singolo. La vetta era sormontata da torri di telecomunicazioni. Al debutto a stelle e strisce corrispose subito una doppietta. La regia dello spettacolo fu affidata a Red Stanley. Si trova sotto il viadotto del Tōhoku Shinkansen. Ai suoi antipodi sta la terra. Costretta a lavorare in una taverna, verrà salvata da un marinaio. "La versione giapponese dell'album contiene la bonus track ""Gothic Vision""." La proprietà della sinagoga fu al centro di una accesa disputa giudiziaria. George Bailey "Altro brano entrato a far parte dei classici di David Bowie, ""Life on Mars?" Edward Cooper Fa parte della Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio. This Is the Remix Lo scalo ferroviario più prossimo è la stazione di Campiglia Marittima, sulla ferrovia Tirrenica. "Quest'ultimo può al massimo effettuare rapide visite senza alcun intervento sul gruppo." "Nelle olimpiadi successive giunse seconda ottenendo una medaglia d'argento." Juan Alberto Cruz I due così si baciano appassionatamente. È caratterizzato dalla presenza di due facciate di differente datazione. Rubens Minelli fu assunto come primo manager del club coadiuvato da Emerson de Andrade. Carsten Ball e Travis Rettenmaier erano i detentori del titolo. Ricopre il ruolo di cappellano del carcere di Green Dolphin Street. Il tronco e la coda sono bianchi. In ogni caso la colpevole non è neanche Angela. Non sappiamo se egli avesse mai tentato di salvare suo fratello maggiore. Neilson Powless In totale, entro la fine del conflitto furono formate cinque brigate carri pesanti indipendenti. "Fu chiamata ""The American Sarah Bernhardt""." Da quel momento la carriera di Eddie, a parte qualche delusione iniziale, è fulminante. Iniziò, quindi, una lunga campagna, invadendo i territori bizantini e quelli dei suoi alleati. Sotto il Voivoda János Hunyadi, la città divenne un importante centro militare ed economico. Il modello rappresentò il debutto della Cadillac sul mercato delle auto di prezzo medio. Le squadre che hanno disputato lo stesso girone non si affronteranno. Solo alcune edizioni non videro assegnato il titolo in questa specialità. I coach sono stati Piero Pelù, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante e Noemi. La tomba di famiglia si trova nella chiesa di San Francesco a Bassano. La sua prosa è sinuosa, erudita ed elegante. Ripopolato con Svevi del Danubio, oggi conserva una piccola presenza di germanofoni. Attualmente gioca nel Championnat National. I pochi ritratti conosciuti di Palladio sono largamente ipotetici. Ha nobili origini. Simon aveva già collaborato con David Paich e il già citato Steve Lukather. La facciata a capanna è tripartita da quattro lesene. "Sotto l'esercito frequentò la scuola di ufficiali di riserva di Craiova." "Dal ""Salone dei Marmi"" si accede alla ""Sala della Consulta"", oggi ""Sala del Gonfalone""." Ai lati dello scudo si trovano due bandiere colombiane per parte. È scritto nella variante cretese della lingua greca moderna. In caserma scoppia un litigio tra Kay e Gregor, dove verrà coinvolto anche Marc. Il territorio era amministrato dalla Francia sotto forma di mandato della Società delle Nazioni. Egli si alternò al portiere dei Canadiens Ken Dryden. Il concept racconta la storia di Abigail da adulta e della sua morte. Si giunge quindi alla casamatta del bastione di San Vincenzo, posta a nord-ovest. Alien Nation "Proprio Trattenerlo diceva che l'acqua di questa fonte non doveva essere bevuta, bensì sorteggiata." È organizzato dalla LegA Basket Femminile. "Si trova lungo i percorsi escursionistici del Tour del Monte Rosa e dell'Europaweg." Jacob accetta. Ha anche affermato che non intende istituire una commissione per meglio indagare il fenomeno. "Ci sono molte ""violente"" metafore ed usi audaci della personificazione." La relazione è stata acquisita dalla magistratura. I suoi genitori sono stati uccisi dagli orchi. Earl Williams Le opere poetiche e letterarie di Maeterlinck ispirarono molti musicisti. "Altra occasione nella quale si rifece sentire il coro ""Fire Russo!" Studiò inoltre inglese e pianoforte. "Si tratta di un manufatto sacro, benedetto dal sacerdote indiano del Tempio d'oro." "È l'ultimo film a riunire Terence Fisher, Christopher Lee e Peter Cushing." La sua prima apparizione in festival e concerti è stata a quattordici anni. Nella chirurgia laparoscopica e robotica vengono per lo più impiegati punti metallici, le clip. "Queste date sono riportate anche su una lapide collocata all'interno della chiesa." Si conferma primatista nella graduatoria delle schiacciate e delle stoppate. La cronaca di tale incendio è stata riportata da Marin Sanudo. Maggiore è la distanza fra i punti minore sarà la loro probabilità di collisione. Il personaggio viene presentato come una persona sincera, dolce e affettuosa. Si ritiene che su tali porzioni cromosomiche siano localizzati vari geni implicati nella farmaco-resistenza. I cognomi più comuni sono Vi e Lo. Alla fine, con alcune ore di ritardo su quanto previsto dai medici, Valdemar muore. "Ripreso il lavoro di mercenaria, divenne membro dei ""Six-Pack"" dove incontrò il mutante Cable." "I laz vennero convertiti al cristianesimo sotto l'Impero bizantino e il regno di Colchide." Francesco Pieri Pietro ha registrato decine di dischi per la società Victor Talking Machine Company. Egli militava nel Partito Democratico. La spedizione di salvataggio ha buon esito e la bambina è salva. La Cina è qualificata automaticamente come paese ospitante. Attualmente sono in programma dei tunnel a Los Angeles, a Baltimora e a Chicago. Sempre a Pesaro, lavorò anche al palazzo Ducale. What Happened, Miss Simone? Successivamente lavora a Roma prima come copywriter e poi come caporedattore. Nel caso si sviluppi ipercalcemia bisogna sospendere la terapia fino alla normalizzazione dei valori. "Le due cappelle angolari meridionali consentono l'ingresso alle due absidiole minori." È affettuoso, leale ed intelligente. La lavorazione della pietra risente chiaramente dal Rinascimento italiano. Delle opere più pregevoli conservate nella collegiata distrutta, alcune furono distrutte, altre riutilizzate. "Il ""Provana"" affondò trascinando con sé l'intero equipaggio." Moltissima della sua produzione fu basata proprio sulla mutazione e contaminazione radioattiva. "Hanno scatenato una raffica di fuoco al ponte e l'area di alloggio della nave." Il film fu prodotto dalla Victor Film Company. "Affrontato dalle forze unite di russi e prussiani, difese l'area attorno a Gross-Gorschen." Christine Marshall Venne iniziata la costruzione di una tomba di marmo nel cortile. Scambiò versi con il poeta ebreo Salomone Fiorentino. David Keating "Alla quarta mattina, il visitatore che non parte è sgradito ""come il serpente maculato""." Le talpe inoltre fornirono i rubini e gli smeraldi per la corona del Re. I fisici teorici tendono a considerare queste quantità adimensionali come costanti fisiche fondamentali. "All'epoca, fu paragonato a Roald Jensen." È stata temporaneamente rimpiazzata con una moderna costruzione in legno. Durante questo periodo continuò comunque regolare la costruzione di barche cannoniere. Possono anche essere utilizzate per produrre carta. Juliette, ormai vedova, prosegue la sua storia con Andrej. In patria è molto attivo anche come drammaturgo e pittore. Dopo aver partorito, sul continente è accompagnata dappertutto da una dubbia nomea. "Alcuni ufologi, secondo i quali si tratterebbe invece di alieni, li chiamano anche ""oscuri""." Il gruppo è saldamente controllato dalla famiglia Rothschild, giunta alla settima generazione. Il plot narrativo scivola spesso nella commedia, ma sono presenti anche dei momenti tragici. Inseguito a rotta di collo, viene catturato e smascherato dagli agenti degli Stati Uniti. La struttura delle zampe indica un grande adattamento alla vita acquatica. Inoltre viene continuamente presa in giro da due bulli della scuola Chuck e Steve. Tuttavia non cambia nulla. Attorno al monastero prese ben presto forma il paese di Nicolosi. Può essere ottenuto miscelando marrone e viola. "Furono necessarie numerose campagne militari per fissare definitivamente le frontiere dell'impero, al confine Nord." Earl Evans "L'anno dopo raggiunse il grado di cornetta." La capitale del Giappone, Tokyo, è stata la città maggiormente bombardata. Dopo mille peripezie Carter riesce nel suo intento, ma pagherà caro il suo successo. La moderna sistematica ha introdotto al posto di tale classe numerose divisioni tassonomiche. Balta fu la stazione più settentrionale del settore zenit. "Sopra questa scena lo ""Spirito Santo"" e ""Dio Padre""." Questa era una specie relativamente pesante tra i multitubercolati. Il litorale meridionale è costituito da alte falesie. Questa specie è endemica del lago Tanganica, in Africa. "L'importanza del libero transito attraverso i ""portage"" li vide inclusi in leggi e trattati." I pagamenti delle vincite di tali biglietti vennero sospesi, suscitando polemiche e proteste. In particolare, R ha un percorso obliquo e diverge dalle altre ramificazioni della radio. Successivamente il violino diventerà anche violino elettrico. Univa a tali caratteristiche una buona tecnica di base, affinata nel corso del tempo. La sua strada principale è Ramsay Street. In definitiva però, i re di Castiglia ereditarono la signoria. The Buffer A lui è intitolato il complesso sportivo del quartiere di San Pio. Per alcuni rappresenterebbero giocatori di palla o famosi re vestiti e attrezzati per giocare. Nonostante le premesse, il partito non ottenne il successo auspicato. "Ella aveva durante la battaglia ucciso un trace, che precedentemente l'aveva violentata." Nel frattempo si dedicò alla politica con il Partito Repubblicano. "Nel corso del tempo furono proposti diversi progetti di ricostruzione dell'isola." Dette notevole impulso alla vita musicale borghese. Nel corso del tempo, Santa Rosa è cresciuta e diversificato le sue attività commerciali. La battaglia fu un episodio della terza guerra mitridatica. Il Manchester lo aveva iniziato a seguire due anni prima. In Java non esiste ereditarietà multipla tra classi. Ossigenazione, come trattamento farmacologico si somministrano diuretici, corticosteroidi e vasodilatatori. "Epicuro è stato considerato come uno dei precursori anche dall'utilitarismo." I colori del comune sono il rosso ed il bianco. Il secondo, invece, si è quasi completamente perso. Tuttavia, ha aggiunto che era molto meno conosciuto rispetto agli altri tre candidati. Il corpo era relativamente appiattito e dal profilo fusiforme. "Dopo una breve esperienza da insegnante, si è dedicato completamente all'attività amministrativa e politica." "La seconda statua si trova all'esterno della chiesa." "Nell'area sorgerà il secondo hotel all'interno del parco di tipologia deluxe." Band di New York. Inviò quindi il marito Brancaleone a trattare direttamente col sovrano. "Nessuno dei componenti della sua squadra sopravvisse all'avvelenamento: morirono tutti nel medesimo ospedale." La chiesa è stata in parte ristrutturata. "Per sapere chi c'è dietro questo caso sono necessarie alcune manovre e trucchi rischiosi." Sono sostanze dotate di sapore dolce e non tossiche. Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità. Razza e costume nella formazione della coscienza fascista. "Le intensità sono valori, validi per l'intero sistema." Questo confermerebbe che la comunità bergamasca aveva ormai abbandonato le credenze pagane. Negli anni settanta è stato dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. "Studiò all'accademia d'arte di Monaco di Baviera, dove imparò le tecniche classiche della pittura." Cominciò a scrivere poesie e ballate per le quali presto ottenne grande fama. "Un'altra sorella, Enrica sposò il nipote del Cardinale Gaetano Bedini." Le festività civili seguono il calendario nazionale. Negli anni sessanta nel parco sono state organizzate mostre di ceramica. Oggi milita nel Campionato di Praga, quinto livello del calcio ceco. Sigismund rifiutò di tornare a vivere in Germania dopo la Seconda guerra mondiale. Il sintomo più tipico è la dispnea. "La coda è lunga e inclusa interamente nell'esteso uropatagio." Si avvicina ai fumetti grazie a Gaetano Albanese, amico del fratello Piero. "All'età di nove anni entrò nell'ordine dei Teatini a Napoli." Questa versione ha anche le stesse censure di quella divisa in parti. Ponzi riuscì così a disarmare i malviventi senza spargimento di sangue. Come osi essere perfetta? "Ambedue vennero demolite all'inizio degli anni trenta." "La popolarità e l'influenza di Ejzenštejn seguirono il successo dei suoi film." In seguito si dedica al cinema, usando il suo vero nome. "L'espressione fu infatti usata spesso da Mussolini nella propaganda anti-britannica." "Il cranio, per le sue dimensioni, è fra i più robusti dell'ordine carnivora." Infatti, nello spazio riservato ai fedeli, solo dei pilastri rettangolari sorreggono il soffitto. È inoltre possibile modificare i colori dei costumi dei personaggi principali. La maggior parte della documentazione conservata non è anteriore alla seconda metà del sec. Dopo aver corso solamente sette yard in due partite fu svincolato. Eseguì lavori sia autonomamente che in collaborazione con il suo maestro. Lokomotiv Sofia è una società cestistica avente sede a Sofia, in Bulgaria. "In campo economico i democristiani sostengono il modello dell'economia sociale di mercato." My Love Story!! Sempre più irritato, Bill sbatte la porta di casa andandosene via. I trattato di Ried conteneva undici articoli normali ed altrettanti segreti. Maria allora chiede perdono a Pietro e torna fra le sue braccia. "ʿAbd al-Muṭṭalib, suo amico e anch'egli ricco mercante meccano." "Con l'arrivo di Juan Bautista Soler alla presidenza, rescisse il suo contratto." In età cristiana divenne un centro monastico di notevole importanza. I sedimenti sono a grana grossa o media, quasi senza grana fine. "Piccoli insediamenti comparvero sul fiume Irtyš e sull'Ob'." Si confeziona così un costume da supereroina, utilizzando il nome in codice di Arana. Roselli abbandonò quindi gli Stati Uniti per andare in tour con la Nu-Wrestling Evolution. Sue opere sono conservate al Victoria and Albert Museum. Entrambi sperimentano il fenomeno delle fasi. Nel convento rimangono interessanti dipinti. In Austria giunge terzo dopo essere partito dalla pole position. Nonostante ciò, Mr. Anderson non riesce a vincere. T. a. d. M.”, acronimo di “Mr. Il lago è situato totalmente nel territorio del comune di Glarona. Venne girato a Redondo Beach, in California. Queste appaiono come delle gemme Normali con una cifra al loro interno. I tentacoli sono robusti e retrattili; sono usati per trasferire il cibo alla bocca. Brain it On! Il legame con Ottaviano diede come frutto il concepimento di Giulia. Il Brasile, con cinque finali raggiunte, comanda la classifica delle finali giocate. Nel corso della serie, Ivanova prova un interesse romantico per due persone. Cremato, le sue ceneri sono conservate nel cimitero del Verano a Roma. Sono trasmessi nel prime-time e replicati diverse volte durante il giorno. Le terme sono la ricchezza principale del paese. È dedicato al compositore ungherese Franz Liszt. La chiesa ha tre navate, separate da pilastri quadrangolari. Deanna Durbin e Spencer Tracy partecipano facendo appello ai donatori. "Era, ancora una volta, l'immagine in cui potersi rispecchiare, l'uomo qualsiasi vittima di ingiustizie." Attualmente la zona è piena di oggetti militari abbandonati. Suo padre era attivo nella parrocchia della cattedrale presso la quale battezzò il figlio. Hogarth ha appena assunto Toby Walker il quale dovrà esibirsi come tiratore nel circo. La ripartizione avviene secondo una chiave che è determinata a metà dalla popolazione. Inizialmente lo scalo era chiamato Aeroporto di Port Reitz. Pasquale Schiano Jim Thorpe avrebbe esordito nel decathlon direttamente ai Giochi olimpici. Vive nel New Jersey con la moglie, Becky, e i figli, Ali e Jay. Realizzato dalla ditta americana Spitz. Questo era assicurato da un dispositivo scorrevole sulla lastra di lettura. Il ministero della Difesa israeliano successivamente ha risposto alla denuncia con scuse ufficiali. Massimo diventa successivamente un geometra. Secondo Jens S. Th. Importante anche il settore della metallurgia. "A seguito dell'Unione di Lublino Čerkasy divenne parte della Confederazione polacco-lituana." Anche i tempi minimi e massimi di esibizione variano seguendo la stessa metodologia. Violet e Daisy sono due adolescenti che di professione fanno le killers a pagamento. "Il monumento è collocato tra due colonne a destra dell'altare maggiore." Nel suddetto piazzale è installato uno scambio automatizzato con telecomando a infrarossi. Amici per sempre Edgar Reinhardt Altro aspetto non ancora chiarito concerne la funzione cui era adibito il prezioso oggetto. "Kenji Hon'nami" Il tutto è evidenziato dai colori irreali, accesi e cangianti. George Balanchine presiedette il seminario attraverso conferenze e dimostrazioni. Nonostante avesse un attore drammatico come padre, recitare non fu la sua prima scelta. "Le tuniche esterne sono di colore paglierino dorate mentre l'interno è di color avorio." Esso fu affidato ai missionari della Società del Verbo Divino. Questa estensione prende il nome dal chirurgo scozzese James Spence. Realizza sia per le reti televisive Rai che Fininvest alcuni speciali. Escluse dal programma le competizioni a squadre. Persone di nome Nikita A causa delle morfologia, i trasporti sono molto difficoltosi. Il matrimonio aveva dovuto essere rinviato a causa dello scoppio della guerra dei contadini. Possiede anche una propria agenzia di stampa. È possibile consultare il file di ingressi per recuperare titoli e autori. L’idea di molti, tuttavia, è quella che il match diretto sia arrivato troppo presto. È inedito in italiano, come i volumi successivi. Giuseppe Verdi diresse personalmente questa prima rappresentazione. La conseguenza è un aumento della percezione di pericolosità della situazione evitata. Fu costruito un solo modello guida del nuovo veicolo. Farmacista di professione. Fedele ai ghibellini della famiglia Chiaravalle, fu a lungo conteso dalle opposte fazioni. È stato sviluppato per il trasporto e la protezione di truppe o materiale. Il patrimonio edilizio è completato da un magazzino merci ligneo, non utilizzato. La cerimonia venne presieduta dal patriarca di Lisbona, il cardinale José Neto. Ci sono altri nuovi sviluppi nel centro della città, Orchard Road. Apparve originariamente sul New Yorker e solo successivamente venne pubblicato come libro. Il suo capoluogo è Port Louis, capitale nazionale. Tipicamente, è una holding finanziaria. Il gomito rimane sul fondo del braccio. Era stata una fuga avventurosa, di quelle cui il Curione era del resto abituato. "Funerale cattolico, popolo rosso""." Tuttavia in seguito alla terribile esperienza sia Samantha che Alex resteranno profondamente traumatizzati. Negli anni successivi divenne cieca. "L'origine della pozione si perde nella notte dei tempi." Poi si iscrisse alla facoltà matematico-fisica della locale università, dove studiò chimica. Questi progressi hanno anche trasformato il significato e il peso sociale dei gioielli. È colei che aiuta a nascondere Axel quando era a Okinawa. Paul Armstrong Sopravvisse alla Shoah grazie ai cattolici polacchi. "Qualcuno mi ha chiesto 'Perché sei così fuori di testa?" Così come molti altri scoiattoli, anche quello di Douglas presenta un anello oculare bianco. Presentatori furono Fabio De Luigi e Vanessa Incontrada. Se si perdono tutte le vite a disposizione non sarà possibile continuare. Il sistema per qualificare le città in questi ultimi anni è stato molto criticato. Il dorso e la coda sono neri. Le ali membranose erano relativamente ampie. Il carico fu infatti ridistribuito dagli elementi danneggiati verso le parti integre della struttura. Probabilmente, colto dalla disperazione, tentò il suicidio e tre anni dopo morì. Si stabilì dunque a Marsiglia. "La chiesa è composta da un'unica aula quadrata." "La ""chiesa libera"", infatti, si finanzia solo con i contributi volontari dei suoi membri." È stato anche un giudice di pace per Gloucestershire e Wiltshire. "È intuitivo comprendere come questo in casi estremi possa portare al fallimento dell'azienda." Marion, sola, ode il rullo dei tamburi e gli spari. I Valperga ignorarono la confisca, e la causa durò dei decenni. Tutti i brani scritti e composti da John Lennon e Yoko Ono. La città però riuscì a resistere. Luisa partecipò a varie cause sociali. Anche in questo caso, si cibano di cadaveri. A lui è stato dedicato il Liceo Classico di Isernia. In Coppa Davis ha giocato sessantanove match con la squadra spagnola vincendone quarantacinque. Il dipinto è considerato una delle più ardite e audaci contraffazioni di Zhang. Fino alla sua morte, egli ha risieduto negli Stati Uniti. "La navata termina con l'altare detto ""della confessione"", in posizione rialzata." In Italia la numerazione di alcuni episodi non corrisponde a quella originale. Terzo tomo. "Della grande ""Porta aurea"" oggi resta solo la denominazione." Egli compì anche estese ricerche riguardo alla circolazione della milza stessa. Le riprese si sono svolte prevalentemente a New York e Los Angeles. La bocca è piccola e si apre quasi verticalmente; è armata di piccoli denti. Questa convenzione fu ratificata in date diverse dai vari stati che la sottoscrissero. Questa sezione adottò il colore verde della catena dei negozi alimentari. Il mondo è armonico, ben fatto e ordinato, in ogni caso anche melanconico. Vive e lavora ad Amsterdam e collabora con diversi giornali e riviste. "Ha comandato un battaglione del Royal Scots e venne nominato cavaliere dell'Ordine dell'Impero Britannico." Il giovane pittore, con quei soldi, pensa di comperare uno dei quadri di Alice. "L'allestimento fu salvato dall'ottima esibizione di Osip Petrov, nel ruolo del mugnaio." Nella contea vi sono numerosi laghi. La cattedrale è una chiesa a navata unica con pianta a forma di croce. Il farmaco è anche commercializzato da numerose altre società farmaceutiche come medicinale equivalente. Come scrittore per ragazzi ha collaborato alla Rai del Friuli-Venezia Giulia. "Interessante l'altare del Sacramento sormontato da cupola con colonne corinzie." "Diversi esempi di pittura di epoca longobarda si sono conservati anche in ""Langobardia Minor""." Entrambe le barriere furono successivamente distrutte dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Un attacco diretto. In conseguenza della repressione della rivolta, i menscevichi furono messi fuori legge. "Melody Maker ne parla come ""miglior album dell'anno""." "L'italia non si sa." "La battaglia di Milazzo aveva segnato l'ingresso di Roma nel Mediterraneo." "L'accesso al parco per i visitatori resta quello sulla strada della chiesa." "La storica città ""Old West"" di Deadwood si trova nelle vicinanze." La zona è anche stata indicata come un possibile obiettivo per al-Qaida. "L'ordine-richiesta non fu accettato di buon grado dalla tribù gallica." Era cognato di Giulio Romano stesso. Comprende la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Offre corsi di laurea, laurea magistrale e dottorato. In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Fabrizio Lai. Agli inizi di carriera fu un face, dal successo moderato. Le piccole copritrici, invece, sono dello stesso beige del corpo. Può essere associato al lavaggio del cervello e alla programmazione mentale. "Una trasformazione ortogonale è sempre un'isometria." Egli è un cittadino onorario di Varsavia. Rodolfo Borghese "Di quest'ultimo tradusse con particolare efficacia ""Tropico del Cancro"" e ""Tropico del Capricorno""." "Dopo il conflitto lavorò per qualche tempo come disegnatore in un'azienda di frigoriferi." È rilevante, infine, la presenza di farfalle quali la saturnia. Le materie più importanti, però, dovevano essere discusse a Roma. Insomma è un Borgia intimo, umano e schiavo dei piccoli fatti umani. Quando il cibo è scarso, di solito ne sopravvive soltanto uno. Altre sue peculiarità erano la forza fisica e la tenacia. "L'album si distinse anche per ""Oh!" Una grande parte della montagna, la pendice occidentale, si trova nel Killarney National Park. Divenne poi amico personale di Marinetti. Attualmente è considerato un quartiere della città laziale. Viene servito con pane bianco. "È l'ultimo paese della Valle Aurina e anche il comune più a nord d'Italia." La carrozzeria era realizzata in materiale composito e ricopriva un telaio del tipo dual-frame. In uno di questi conosce Sarah, che diventa sua moglie. In patria è stato ripetutamente paragonato al talentuoso connazionale James Rodríguez. Il comandante era un ammiraglio di divisione. "Durante l'occupazione napoleonica Santa Maria dell'Anima fu saccheggiata e la sacrestia utilizzata come stalla." Molte di queste caratteristiche sono condivise da animali con una corta proboscide. Questi ritrovamenti testimoniano il cosmopolitismo di Velletri. "Poco dopo fondò l'Accademia delle Belle Arti Bavarese." Era assolutamente gentile, cortese e paziente con i suoi attori. Entrato nella Resistenza, collaborò con il Comitato di Liberazione Nazionale di Udine. Rete tranviaria di Francoforte Le prime due squadre vanno in finale. Clean Freak! Qualche volta piove. I cartaginesi inviarono alcune navi per catturare i marinai greci in mare. Fu una diretta antenata della American Hockey League. I colori abituali sono verde, azzurro o argento. Realizzato in mattoni faccia a vista è stato costruito in due fasi. "L'edizione seguente invece giocò da titolare fu incluso nell'All-Star team della competizione." Al livello del cortile trovavano posto pezzi di artiglieria da campagna. La crisi investiva anche il vertice dirigenziale. Gli inviati delle città venivano spesso indicati dal consiglio, senza una procedura elettiva. "In tal caso, le coincidenze costituirebbero una comune eredità da un'antica poesia orale indoeuropea." Più in alto, al centro, si trova il rosone circolare, con lieve strombatura. Può essere causa di effetti avversi anche di seria natura. "L'ultimo turno non modifica la situazione." Tuttavia queste ultime rinunciarono per motivi economici e la Coppa Italia non si disputò. La donna viene vista di spalle presentandosi in un aspetto di fragilità quasi commovente. Venivano principalmente utilizzati dai cadetti militari e dalle signore benestanti. Si laurea dedicandosi quindi alla professione di ingegnere. I due, poco dopo, provano a costruire un parco giochi per bambini. "Con loro Scofield incise ""A Go Go"", che resta uno dei suoi dischi preferiti." Anche frecce, puppet e altri elementi decorativi possono entrare a far parte del lettering. Il tubo sella collega la forca alla sella. Nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti e aggiunte. La prima salita del Monviso è stata, tuttavia, messa in dubbio. Kim Duk Koo è cresciuto povero. Kenny Swain "Gli elicotteri tentano di ""abbattere"" il gigante infuriato." La neonata Impulse! La dieta è poco conosciuta, ma gli stomaci esaminati contenevano pesci e cefalopodi. Pallacanestro femminile ai X Giochi del Mediterraneo Ferroni fu anche compositore di sinfonie, liriche, musica sacra e da camera. "Conduce anche un'intensa attività per il cinema e la televisione." "Lavori come ""La visione è simmetrica?" La bevanda alcolica risultante viene quindi raffreddata e lasciata riposare per diversi mesi. "Il titolo di lavorazione fu ""Song of the Bandit""." Parte del percorso corre in galleria per superare il promontorio dei Balzi Rossi. Infine, a Coblenza, si getta nel Reno. "Nonostante il suo aspetto, la ""С"" cirillica è dunque parente della ""S"" latina." Gli fu conferita la Croce di Ferro. È caratteristica la sua forma ottagonale. "La consultazione popolare quindi ha avuto come effetto il mantenimento dell'attuale denominazione." Il fratello minore, Gennaro divenne architetto. "Il nome deriva dall'omofono ""segue"", che in inglese significa ""passaggio liscio""." Il settore economico principale riguarda la coltivazione di riso. Il suo entusiasmo per la lettura e la scrittura era incoraggiato dai suoi genitori. Inoltre, completò gli studi medici divenendo provvisoriamente assistente del medico iconoclasta Paracelso. È uno dei leader in Europa del trasporto ferroviario combinato. Si ritiene che avesse rapporti con i capi di Cosa nostra siciliana. São Pedro "Inizialmente fu installato l'organo dell'abbazia di Grand-Selve." Fu dimostrato che mantenere a galla la compagnia sarebbe stata una cosa impossibile. È stato ristrutturato più volte. Il film fu prodotto dalla Clarendon. "Carlotta, Giuseppe, Luisa, Giorgio, Federico ed Edoardo al castello d'Hildburghausen." Successivamente, hanno aderito altri tre europarlamentari. "Contro ogni previsione, Cousin nell'arco di un anno guarì." La facciata della villa ha avuto un recente restauro. Gli Jurchen ampliarono la città a ovest, est e sud. "Partecipò alle campagne d'Azov." Il film fu prodotto dalla Screen Plays e dalla Stanley Kramer Productions. I tribunali locali avevano funzioni analoghe a quelle dei giudici di pace. Camille Schumacher Le sue due uniche ricezioni furono dei touchdown. Nel frattempo Winston deve gestire le continue intromissioni della loro nuova finanziatrice. Nel frattempo diversi aerei decollarono da Mudros per attaccare le navi turche. Ha studiato anche canto, pianoforte, tromba e contrabbasso. Terminata la legislatura si allontana definitivamente dalla politica "L'album è la colonna sonora originale del film ""Urla del silenzio""." "Considerato un ""enfant prodige"", a diciotto anni si laureò ad Harvard." "L'area fu però di notevole importanza anche prima del periodo anglosassone." Durante questi viaggi egli continuò sempre ad esercitarsi nel disegno. Ha i capelli neri e gli occhi chiusi. Questa divinità non possiede alcun mito proprio, ma è una semplice astrazione. In seguito lavorò anche come barista ad Halifax e come manovratore di gru. "Per il turismo da diporto, l'isola fornisce diversi ripari e approdi organizzati." Aristarco fu anche famoso per il metodo di misura della distanza tra la Terra-Sole. La moto si caratterizza stilisticamente per la carenatura integrale. Esso è parte integrante della cinta muraria di Taormina. Focus può essere perfezionata nel corso del gioco. Le dimensioni medie sono di sei o otto tatami in una casa privata. La pellicola ha vinto il premio miglior film al Quebec Comedy Film Festival. A Donington Park ha lavorato come istruttore di guida. "Dopo il diluvio, da Nu'u e dalla sua famiglia nacque una nuova razza umana." Così il Teschio, dopo numerose battaglie, ha finalmente adempiuto il suo obiettivo, almeno parzialmente. La ragazza accetta,ma quando entra nella stanza lo scopre a estrarre il proiettile. La legge non stabilisce vincoli di età rispetto al bambino affidato né di reddito. Volta di Napoli, vincendo nel frattempo due concorsi nazionali di matematica pura. Medico che aiuta Makoto ad abortire. Furono volute dal feldmaresciallo Radetzky e progettate dal maggiore generale Franz von Scholl. A Bruno Cassinari è dedicato il Liceo Artistico di Piacenza. "L'idea del riscaldamento dell'acqua domestica iniziò in Inghilterra." Riuscì a rafforzare il programma Medicare. La diocesi è localizzata nel nord del Burkina Faso. Ha pubblicato una serie di articoli sulla rivista Archimede su invito di Ludovico Geymonat. A prendere il suo posto è il talentuoso ed ispirato Joey Belladonna. Ma non tutto è chiaro. "Le gru, spaventate, spiccano il volo tirando fuori l'altra zampa." Sul lato est era presente, in epoca storica, il ghetto ebraico di Pistoia. Entrano in azienda successivamente Christian jun. Tom Lawrence Posizionamento dei piloti alla partenza della gara, determinato con sorteggio. Questa tecnologia garantisce meno consumi e dà più coppia al motore. Questo animale non possedeva denti, eccetto le zanne sporgenti, da cui prende il nome. Angiolina Gobbi "L'anno seguente fu un assistente medico e professore a Heidelberg." Negli ultimi anni ospita una struttura ricettiva. Nel dicembre dello stesso anno fu messa nuovamente in vendita. Solo allora fu possibile ricostruire il manufatto e la sua iscrizione. Si tratta del primo full-lenght della band. "L'equipaggio era formato da nove uomini." Monastero di Santa Sofia Con la Repubblica Ceca conta quindici presenze impreziosite da una rete. Inoltre v’era una sorta di assicurazione per l’agente catturato, ferito o ucciso in azione. Più avanti è indicata la distribuzione relative ad ogni genere. Fu decorato della croce di cavaliere del Regno delle Due Sicilie. In patria riprese le precedenti occupazioni e attese a riordinare i suoi oracoli. Quanti passarono la porta, furono uccisi di spada e i loro corpi bruciati. I suoi genitori erano coltivatori di cacao di etnia Yoruba e religione cristiana. Di contro il tratturo Pescasseroli-Candela oltrepassa il Miscano a guado. I primi tre atleti avanzano ai quarti di finale. Il comportamento dei pazienti è aggressivo e corredato da minacce verbali. Non permette però di scriverne una storia continuata. Di questo privilegio i Cacherano non si valsero mai. La zona era probabilmente già frequentata da popolazioni liguri-illiriche, seguite poi da abitanti reti. Miranda Bliss è sposata con Parker, il loro matrimonio è basato sulla religione conservatrice. In qualche modo, Zuo riuscì a farsi una fama. Le dita sono alquanto corte, tranne il quinto dito che appare allungato. Ludovico e Federico ottennero la carica imperiale nello stesso tempo. Vi hanno partecipato otto coppie di atleti provenienti da altrettante nazioni. La mappa le porta sulle montagne indiane, in una valle ricca di rovine Hoysala. "Infine, da non dimenticare, l'attività agricola con coltivazione principalmente di riso e mais." A casa di Pedro era nascosta Jeanne, che, avendo udito tutto, è testimone. Vi si trovano industrie tessili, industrie metallurgiche, produttori di pneumatici, tipografie e case editrici. Tutti i romanzi di Baum sono di pubblico dominio. La Champions League continuò, invece, a sfuggirgli. Una volta rimosso il cartone, il dipinto sulla parete avrà quindi una traccia. La stazione è dotata di un solo binario e di una banchina. Entrambi i nervi viaggiano a fianco della trachea. Grazie a questi buoni rendimenti viene richiamato al Manchester Utd al termine della stagione. La fabbrica di Amadora in tale frangente fu adeguata ad ufficio studi progettuale. In futuro la stazione sarà ricostruita su viadotto. Alcune di queste pubblicazioni accompagnano spesso riviste specializzate in giochi per computer. Nella versione originale, era stato lo stesso Bowie a suonare il sax nel brano. Terminata la galleria del San Gottardo, la ferrovia prosegue nel territorio svizzero-tedesco. È stato direttore del Dipartimento di Fisiologia del Carlsberg Laboratory di Copenaghen. Si effettua in condizioni di calore ed è innescata dalla luce ultravioletta. "Viene premuto per la prima volta il ""golden buzzer"" da Nina Zilli." "L'attività del Fisico medico è finalizzata a garantire la qualità degli esami effettuati." Sotto gli ostrogoti il monachesimo provenzale fiorisce ulteriormente. Francesco Gallo "La LinTo-Aermacchi Record si trova esposta al ""Museo Nazionale del Motociclo"" di Rimini." "Si credeva quindi che ""Scone"" derivi dalla parola celtica ""Sken"" che significa ""tagliare""." "Gaetano deve quindi portare Nestore al mattatoio per ""l'ultima corsa""." Gli Scouts et Guides de France hanno un gruppo a Londra. Mentre tentava di rimuoverlo, la pelle si tagliò e le labbra incominciarono a sanguinare. Su tali schede sono normalmente disponibili un numero limitato di uscite programmabili. Ivar Johansson È tifoso del Fremantle Football Club, nel quale giocava suo cugino Shaun McManus. Tornando, anni dopo, le recuperò dal ventre di un pesce. "Nonostante l'album sia autoprodotto, la qualità è ottima." Rapid Fire "Chiuse l'anno con la sconfitta nella semifinale contro Chang alla Grand Slam Cup." Del brano è stato fatto un video promozionale in versione cartoon. La sua voce da soprano è stata definita angelica e celestiale dalla critica. "Amori"" lo spazio di Sonia Grey." Al primo turno estromette Jared Donaldson in tre set. "Oggi lo stabile ospita varie mostre d'arte." Al giro quaranta si ritira anche Pérez, per un problema tecnico, quando era ottavo. Fu sostituito da Giovanbattista Davoli. In Nazionale ha collezionato due gettoni di presenza. Le funzioni di sono svolte dal Commissario anziano. La disciplina è diversa nei vari Stati del mondo. Il museo è anche sede di eventi e raduni. Il complesso è incentrato sul grande cortile chiuso da quattro ali di tre piani. Al termine della stagione si classifica ventisettesimo nel mondiale Superbike e ottavo nella Supersport. In carriera non ha partecipato né a Giochi olimpici invernali né a Campionati mondiali. Le antenne: quelle delle femmine sono sottili, mentre quelli dei maschi sono piumose. Il vincitore è stato Hong Jun-pyo, governatore della provincia del Gyeongsang Meridionale. Da qui la scoperta di un nuovo mondo. Ma anche stavolta non se ne fece nulla. Per Taylor, lo storico, a differenza del politico, non si occupa di rimedi. Ha lavorato come archeologa in un museo della provincia di Kalmar. Gioca anche in Messico e Paraguay, in seguito chiude la carriera in patria. "L'architettura della città è considerevole e ordinata." Altri confluirono in altri gruppi, in particolare Lotta Continua e Avanguardia Operaia. "Tuttavia dall'altro lato per lui esistono altre discriminanti." Intanto Annuccia diventa signorina e Maria si dimostra amorevole nei suoi confronti. Quella nipponica e filippina sono le uniche due versioni ad essere state commercializzate. Ottiene un impiego al guardaroba al Blitz Club e conosce il musicista Kirk Brandon. Nel primo anno del suo comando, Lee ebbe due comandanti principali subordinati. Il sovrano ebbe numerose concubine, ma di una soltanto si è tramandato il nome. "L'area dedicata al traffico passeggeri è dotata di un impianto di videosorveglianza." La canzone si riferisce a un fatto realmente accaduto, raccontato con alcuni adattamenti poetici. La villa è tuttora di proprietà della famiglia Barracco. "La parete d'ingresso presenta finestre a forma di monofore in stile gotico." "Il film ha ricevuto un Premio Oscar come miglior cortometraggio animato dell'anno." "Sono considerati altri possibili fattori l'iperpotassiemia e l'utilizzo di alte dosi di adrenalina." "L'altare fu lavoro della famiglia Fantoni." La pianta produce fiori che si presentano riuniti in piccoli gruppi. Ha continuato dicendo che intendeva firmare la legge perché il popolo russo lo richiedeva. "La moderna fortuna critica dell'Agostino Carracci pittore probabilmente risente ancora di questi retaggi negativi." "Dopo la soppressione dell'ordine ecclesiastico la proprietà dello stabile divenne proprietà dell'Accademia Ecclesiastica." Sono particolarmente comuni nelle barriere coralline. "Successivamente inizia l'insegnamento all'Università di Tubinga, dove è anche ""guardiano"" del Convento francescano." Dopo le proteste ci sono state indagini giudiziarie e interventi contro questi gruppi. La contesa termina ai punti dopo dodici riprese. Storicamente, i mongoli orientali hanno considerato gli oirati come non-mongoli. È una cosa sola, la libertà di parlare e di scrivere. Al contrario Clementi si espresse in termini più generosi. Le zampe sono piccole e il becco è robusto. Bustamante fu rilasciato e ritornò in Spagna. Le uova in genere sono altamente nutrienti. Il dodicesimo fu poi selezionato come definitivo. La sua economia è quindi fondata sulla popolazione studentesca. Mentre sono considerati carichi accidentali elementi non strutturali, arredi, persone, agenti atmosferici. In adiacenza ai prospetti laterali si ergono la casa della gioventù e la canonica. Non sembra che sia cresciuto in un ambiente cristiano. Quasi ogni anno vengono realizzate in colori limitati nuove Stelle per i Bambini. La danza viene normalmente messa in scena durante occasioni speciali, eccezionali o particolari. Per la specie di questa voce sono riconosciute la seguente sottospecie. In tal caso, si procede in questo modo. "I suoi discendenti sono l'attuale duca de Noailles, che ha tre figli." La barra start verrà ingrandita per le nuove icone. La forma della testa è caratterizzata dal muso allungato. "L'attrice, alla fine della guerra, continuerà la sua carriera negli Stati Uniti." Bisogna ancora vedere quali effetti avrà questa pratica sulla lingua, se diverrà popolare. Le squadre che vi parteciparono furono diciotto, rappresentanti dieci diversi paesi. Soprattutto, però, Marco divenne presto famoso per i numerosi prodigi che operava. "Nonostante questo l'Unione Sovietica riuscì a imporsi sia a livello dilettantistico che professionistico." Gli anni Ottanta, segnano però anche un periodo di svolta. Il film fu prodotto dalla John McCormick Productions. È un western statunitense con William Boyd e Andy Clyde. È onnivoro, sebbene la sua dieta sia costituita per lo più da vegetali. Dopo il Medioevo fu sostituito da altre tinture rosse. "L'opera di Adonis è stata tradotta in molte lingue." Nacque da una famiglia slovacca a Bratislava, allora in Cecoslovacchia, ora capitale della Slovacchia. Milita nella Liga Chilena de Fútbol Tercera División. Ha collaborato con Ludacris, OutKast, Killer Mike, Beyoncé, Big Boi, Pharrell Williams e altri. Nel corso dello stesso anno, si accordò con il Tromsø. La compagnia trasporta componenti militari anche per la United States Army. Da allora è stata pubblicata una nuova edizione, in francese. Il radar, inoltre, poteva inseguire bersagli multipli. "Trasferitosi ad Amburgo, divenne redattore delle ""Adress-Comtoir-Nachrichten"" ed ebbe l'occasione di conoscere Lessing." Inner Circle I nomi Mongolia Interna e Mongolia Esterna vennero però preservati. Quindi Camillo ritorna deluso ed amareggiato al paese. La melodia è usata dall’attuale inno tagiko, con alcune differenze nel testo. Vi introdusse diverse innovazioni, fra cui un nuovo generatore di acetilene. Micheli riprese inoltre a camminare. La fiancata nord invece ha sette lesene elevate fino alla cornice del tetto. Creoli ed europei ritenevano orribile la statua, un mostro deformato. "È l'unica area marina protetta italiana con tale caratteristica." "Le melodie ""moderatamente fiorite"" di tutte queste tre sono scritte nella forma bar." Il padre morì quando lei aveva tre anni. Opera su base mondiale e include la Sun Chemical corporation. Ma come molte altre spedizioni, fini senza successo. "L'ingresso della piramide si sarebbe dovuto trovare, come consuetudine, sul lato nord." Piaget ha tratto delle conclusioni a proposito di ciò che pensano i bambini. Segue un giovane che sta salendo su una scala, cd. "Lo stesso Andy Grove descrisse questa transizione nel libro ""Only the Paranoid Survive""." Dopo tre stagioni passa alla Pallacanestro Femminile Umbertide. Una versione del gioco è stata recentemente ripubblicata dalla milton Bradley Company. Per prima cosa egli affidò ai cattolici la cripta della chiesa. Questo tipo di apparecchiature sono usate quando è necessario avere una stazione fruibile temporaneamente. Le battaglie finiscono quando una delle due parti muore o cade a terra. "Infine, nell'ultima colonna, vi sono i pronomi nella forma che assumono dopo le preposizioni." Così ci informa il Vasari nelle Vite. "In questo periodo venne coinvolto nel progetto della concept-moto ""Nova""." Nessun passaggio cinematografico o televisivo è avvenuto in Italia. Venne seppellita nella basilica di Superga, sovrastante Torino. La mandibola era più lunga del cranio, ed era presente una grande finestra temporale. "Per l'album è presente come voce secondaria John Joseph dei Cro-Mags." Le sue conferenze superano il centinaio. Non ci sono informazioni sulla presenza di mercati alimentari. "Duilio Cambellotti dipinse ""Le rovine di Cartagine""." È il quinto comune del territorio metropolitano per numero di abitanti. I piedi sono bianchi. La coppia vive a Colonia coi due figli: un maschio e una femmina. Due secoli più tardi fu riconosciuto come avatar di Shiva. "La pratica religiosa era basata sull'arcaico culto della luna, divinità controllante i fenomeni atmosferici." La frazione non ha un nucleo ma è costituita da più strade perpendicolari. "L'album presenta forti influenze funk e disco." Il film è stato nominato senza vincere il César per la musica. Il grado era stato istituito nella Regia Marina. Si esibisce in molti paesi in tutto il mondo. Adam così si finge un lavoratore del mondo di Sopra e va da Eden. Era sposato con Cristina Condulmer. "Durante l'esecuzione della canzone ""Are You Lonesome Tonight?" "Nonostante ciò, Oswiu rimase il sovrano più potente e influente dell'epoca." Le altre division della Eastern Conference sono: la Atlantic Division e la Southeast Division. Si tratta del quattordicesimo romanzo in cui indaga il monaco benedettino Fratello Cadfael. "Si tratta dell'ultimo album a cui partecipa il batterista Andy Ward." I partecipanti sono tutti giovani ballerini e cantanti non professionisti. Durante la battaglia venne fatto uso di gas tossici. E già alle due la Cattedrale era piena di fedeli. Vi si tenevano regolarmente celebrazioni aperte al popolo. I lavori di Hutt furono particolarmente apprezzati ed esaltati dal nobel James M. Buchanan. Fu re di Simi ed un capo acheo nella guerra di Troia. Fu la prima cui parteciparono i vincitori della Coppa di Polonia. "Inizialmente utilizzò ""china, matita, graffio"", producendo paesaggi e ritratti in bianco e nero." Poi, i due sposi partono per Buenos Aires per cominciare insieme una nuova vita. Comprendeva dieci gare ed era riservata alle squadre nazionali. Del vino e del riposo, e si sentì allegro come al principio del viaggio. Inoltre, il Dott. Si trova in territorio di Bortigali, nella provincia di Nuoro. John era presidente del club, mentre Ike era il suo segretario. I cavalieri arrivano alla tana, ma scoprono che i Furia gelida sono tre. Non vi sono cure parentali dopo la schiusa. Divenne una delle operette più famose di Offenbach. Cale esegue la parte vocale di gran parte della canzoni originariamente interpretate da Nico. In verde sono indicati gli atleti ammessi alla finale. I confini del territorio senese nel periodo dei Nove non era ben definito. La valvola presenta dimensioni estremamente variabili e può persino essere assente. Pubblicò inoltre molti articoli su riviste italiane e straniere. La contea vanta importanti istituti di istruzione universitaria. "È un canale o parte del delta fluviale dell'Ottawa." "L'Enkeshui viene considerato un gioco per soli uomini." Under Control vanta molte collaborazioni. "Scrisse l""'Autobiografia""." Ma non è stato esente da critiche. "L'album vede la collaborazione di alcuni rapper italiani presenti oggi sulla scena." La santa reca nella mano sinistra una riproduzione del borgo abruzzese. Il distretto comprende la parte sud-occidentale della provincia di Cuneo. Hansel and Gretel Il piatto è in genere basato su spezzatino di carne bovina o suina. Caduta la monarchia la produzione viene accantonata in attesa del suo ritorno. La maggior parte delle aziende ha risposto rifiutando di servire i manifestanti. Non ancora diciannovenne partecipò volontario alla prima guerra mondiale. È comunemente associata alla firma della Magna Carta. Ismael Ruiz La divisa viene caratterizzata da righe più strette. "L'economia è trainata esclusivamente dal turismo." In questi tornei si possono conquistare altri punti validi per la FedEx Cup. "Secondo un'altra versione era invece la dea sposa di Giano, dal quale ebbe Fons." Era padre del matematico, accademico e scrittore Michele Emmer e del regista David Emmer. "Il primo sottolinea il carattere distintivo del ""Manifesto"": la comunicazione tra sole donne." Inizialmente lei fu riluttante, ma il monaco insistette ancora. Inoltre il tempio solare era prettamente un luogo di culto e non di sepoltura. Nel mar Mediterraneo è rarissimo. Il nome deriva dal suo scopritore, Austin Flint. La canzone è stata scritta da Jay Kay. Guerra civile di Siracusa Cavalieri neri "Tesi supportata dalla partecipazione del primate di Antiochia, Vitale, che presiedette l'assemblea." Nella sua carriera ha prodotto oltre settanta dischi di jazz. "È apparso come ""guest star"" nella serie televisiva tedesca ""Tempesta d'amore"", interpretando se stesso." "Quest'ultima, in particolare, era insolitamente allungata se rapportata a quella di altri ungulati." Per accedere al complesso durante le ore notturne, era necessario un editto imperiale. Valerio tenta, ma senza successo di risolvere i suoi problemi familiari. Le ultime due squadre classificate di ciascun girone vengono retrocesse direttamente in Seconda Lega. "L'aspetto architettonico attuale è sostanzialmente riconducibile ad interventi apportati nel periodo di dominazione genovese." "I sostantivi terminano in ""-o""." Mi dicono, rassomiglia ad una fava fresca, tanto è sottile e verde. "Comunque, l'opera originale era prevista come i primi dieci volumi dei complessivi sessanta programmati." "Quest'ultimo, veniva raffreddato con l'impiego di tre radiatori." Sono considerati influenti per lo sviluppo del post-hardcore. I suoi concerti divennero molto popolari non solo tra il pubblico ebraico. "Il genere è endemico dell'Indo-Pacifico tropicale." "Molto bianco in viso, ma non aveva affatto un'aria tragica come gli sarebbe convenuta." Già così furbi, sotto le sopracciglia nude, velati da una puerile paura della morte. Il giorno dopo Chris si sveglia nella roulotte scoprendo che Tina è alla guida. "Oggetto utilizzato all'epoca probabilmente per la caccia nella zona, allora coperta da vasti boschi." "La città si trova al centro delle vaste paludi del Pryp""jat'." "E scendeva e scendeva, ora guardando il sentiero giallognolo tracciato fra l'erba alta." "Le principali attività produttive sono la pesca, estrazione del ferro e l'industria degli esplosivi." Pochi giorni dopo Mary Farley riceve il plico con le pratiche di divorzio. Ha il suo laboratorio mobile, che ha sede in un cantiere di riciclaggio. O che costei dormisse già o non aprisse. José Geraldo de Castro La contea si trova in una zona sismica attraversata dalla faglia di New Madrid. La facciata è inoltre un buon esempio di classicismo con aggiunta di elementi manieristi. Il libro è stato premiato con il Booker Prize. Amava le feste e i balli. Comunque, la popolarità raggiunta dalle sue canzoni allegre lo portò alla composizione di operette. "È un cortometraggio animato della serie ""Sinfonie allegre""." Le copertine dei primi dieci numeri erano le copertine della rivista statunitense. Le carni sono tuttavia commestibili e di buon sapore. Iniziò la sua carriera come musicista in una band di jazz e bossa nova. MacPhie e Zimonjić hanno perso in semifinale contro Mahesh Bhupathi e Maks Mirny. "Dorothy getta dell'acqua addosso a Elphaba, che si scioglie tra grida strazianti." Il suo cliente sarà un giovane studente universitario di nome Phoenix Wright. "La critica lo elogia, ma l'album non ottiene il successo sperato." "Tuttavia, in mancanza di infrastrutture, l'agricoltura continua a rappresentare la principale attività economica dell'area." Si distinguono in misure cautelari personali e misure cautelari reali. Luisa venne ovunque ricevuta con festeggiamenti. Fra i suoi discendenti: Giacomo Allegretti, Pier Francesco notaio, Guglielmo medico. Le rovine occupano uno spazio considerevole su entrambi i lati di un torrente. La rivista, diffusa attraverso abbonamento postale, è in origine mensile. Solamente la banchina del binario uno è dotata di pensilina. Pianeta lussureggiante situato in una regione sconosciuta dello spazio. Corallina opera per il bene altrui senza interesse. Il pungitopo viene coltivato come pianta ornamentale, soprattutto come decorazione durante le feste natalizie. Calcide ha una storia antichissima. Infatti viene celebrata principalmente dai discendenti dei coloni dal nord Italia. Bianchi sono i pantaloncini. Le restanti seconde classificate disputano un match di spareggio per accedere alla fase finale. Ah, se egli fosse vissuto! Il giorno dedicato ai ludi scenici era il terzo della festività. "Recentemente sono state aggiunte alcune essenze medicinali creando un ""orto dei semplici""." Ma qualcosa non torna nel suo racconto. È inoltre immune da malattie e da parassitosi. Ed anche il cavallo. Le indagini consentono di prevedere scenari futuri del mercato del lavoro e nuove professioni. Questi ultimi aspetti, sempre secondo gli esperti, possono rendere affascinante e stimolante viverci accanto. È un esponente della produzione cinematografica indipendente italiana. Per le tue sofferenze sei un eroe francese e spagnolo”. Sospettò una cospirazione Inca in Cile ed Argentina. Pertanto la differenza tra le pressioni nei due cilindri aumenta con la quota. Spirito, e parte ai Naro. Molti dei film da lui girati sono andati perduti. Montoya cercò di recuperare immediatamente la testa della corsa, attaccando Schumacher nel successivo rettilineo. La versione proposta, ad ogni buon conto, è integrale. Il loro debutto oltreoceano si concluse con successo. Solo la prima richiesta fu esaudita. È stata una grande benedizione, nonostante tutte le difficoltà. Veniva poi immesso in un caldaia per un processo di purificazione per ebollizione. Testo e musica sono stati scritti dal cabarettista Walter Valdi. Uno sviluppo costiero pari a zero indica uno stato senza sbocco al mare. Dopo si trasferì in diverse località del sud della Francia. "L'Edda poetica è in versi legati da allitterazione." Piano di cottura a legna, completo di utensili di cucina. E più in là le grandi sfingi. Al di là del cielo azzurro. Il signore si alza, prende il cane e lo butta fuori anche lui. "La coppia fa parte della Chiesa dell'Intercessione a New York City." "E provò un'impressione simile a quella sofferta nella traversata da Cagliari a Napoli." Ciò avveniva perché gli scarti delle fornaci venivano gettati direttamente in mare. In seguito riceve un addestramento nel corpo a corpo da Hit-Girl. Il fratello di Leopoldo aveva il titolo di Conte delle Fiandre. La formula prevede una doppia sfida, con somma dei punti tra andata e ritorno. Questa corona tanto estesa è una caratteristica che rende Urano unico tra i pianeti. E più in là ancora la lama del mare. O più esattamente la federazione britannica ha interrotto le relazioni con quella Francese. In settembre venne distribuito nelle sale cinematografiche nazionali. Mostra la band in concerto. O meglio il suo istintivo scetticismo. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura. Vittorio Pieroni diventa infine il nuovo presidente. Ne risulta un tessuto molto robusto e resistente di mano rigida. "Completava l'impianto un serbatoio d'acqua per il rifornimento delle locomotive tranviarie." Successivamente gli è stato prolungato il contratto di due anni. La superficie interna non ha crateri o altre strutture degne di nota. I colori che dominano sono il rosso e il verde. Si attendono dei risultati di conferma. "Il suo nome fa riferimento alle piante del genere ""Campanula""." È sepolta al Cimitero Maggiore di Milano. Gli ammortizzatori erano del tipo Savoia-Marchetti oleo-pneumatici. Nel disco sono presenti brani in inglese, romeno, latino e francese. "È detto anche ""Città Ferdinand""." Ogni concorrente ha eseguito tre esercizi, tutti liberi. Qui, la sua attenzione si è concentrata sulla mitologia greca e gli eroi tragici. Simile ad un vecchio selvaggio. Comprende alberi, arbusti, erbe e rampicanti. Come elemento di novità, George Harrison suonava la chitarra con pedale. Ha conseguito la laurea in teologia e filosofia a Roma. "E ne prendesse il posto un'altra anima che vedeva le cose." Ha poi avuto due figli, Marciano Enrique e Luis Fernando. La cottura non avviene in forno ma mediante frittura in abbondante olio bollente. Troverà solo la sua armatura. Iris fiore del nord Per la sigla è stata utilizzata la base musicale della corrispondente sigla tedesca. Sono previste versioni sia per il primo che per il secondo stadio. Nel soggiorno di casa, il nonno sta leggendo il giornale. Jim Abele Subito dopo venne dato alle fiamme dai persecutori dei mormoni. Il cadavere di Gengis Khan tuttavia non viene riconosciuto. Tra capo Miseno e punta Campanella si apre il Golfo di Napoli. "L'intera area venne camuffata piantando abeti e lupini selvatici." Durante il giorno riposa in tane scavate nel terreno. Decidono quindi di dedicarsi ognuno ai propri progetti paralleli. "L'interno della grotta, in passato interamente ricoperto da dipinti, conserva altre immagini." Elemento rivisto approfonditamente è stato invece il regolatore di tensione. "Allo stesso modo, Lettice si toglie l'impermeabile e rivela un vestito scarlatto." Un fenomeno simile è riscontrabile anche nei geroglifici egizi. "Pictures produce il film ""Argo"", per la regia di Ben Affleck." Studiò presso il Royal Military Academy. "Egli venne promosso Tenente Colonnello ""per distinto servizio sul campo"" durante la guerra." August Thyssen diviene uno degli industriali più ricchi della Germania. La produzione comprendeva autocarri, autobus e tram. È il meno stabile di tutti gli elementi naturali. La prima pietra fu posta dal governatore vittoriano George Bowen. Gli successe il parente più prossimo, Ottone Enrico. I monaci vennero espropriati della chiesa e del monastero con le soppressioni napoleoniche. Fu anche uno dei maggiori oppositori del programma di Alexander Hamilton. Non vuoi tu che io muoia? In marzo avanza verso Axum ed in aprile è dislocata ad Adua. I barbigli sono gialli e il ventre è biancastro. È il più alto del gruppo. Lo stesso vale per i solleciti e, talvolta, le lettere di accompagnamento. Se non si apriva con lui. Venne poi impiegato contro e Uruguay, senza realizzare reti. Questo album fu consacrato con molti premi, tra cui il prestigioso Golden Melody Awards. È sposata con il fumettista italiano Andrea Venturi. "L'album contiene anche una delle canzoni più famose dell'artista, ""Domani è un altro giorno""." Palazzo comunale, di costruzione settecentesca. "Oggi sede di servizi dell'Ulss." Presenta un versante nord scosceso ed un dolce versante a sud. "I cannoni erano di due tipi: Elswick Pattern ""T"" e Vickers Mark ""G""." "Questo problema in effetti non si ripresenta in ""Metal Slug X""." Si entra nella sinagoga attraverso una grande torre. Può essere selezionato sia per la ferma che per la cerca. "Da parte dello stato tuttavia non si pensò mai di emettere nuove monete d'oro." Due abbaini geometrici e due comignoli a bulbo svettano simmetricamente sul tetto. Per ciascuna varietà esistono ricette e utilizzi particolari. "Durante l'estate, infine, tornano ad esibirsi al Summer Sonic Festival." Quando la luce ritorna, la regina ed il gallo sono andati via. Infine Dan e Runo si fidanzano. "La rivolta di un campo di sterminio""." "L'operazione fece di Filadelfia una delle squadre più deboli della lega di quegli anni." In giugno il comando passa al Magg. La donna però, respinge Will usando uno spray anti-aggressioni. "Ancora una volta ottiene il premio ""Performance of the Night""." "Il prete non l'accompagnò a casa, la gente sogghignava per la strada." Nel film, Perrin era stato sia co-produttore sia attore. Lo scetticismo di Pirrone sorgeva dalla sua stessa esperienza esistenziale, dalla sua vita. Nelle grandi città come Londra, fiorivano grandi epidemie per carenza di igiene. La cappella dà il nome al poggio su cui si trova, Regione San Defendente. Per sviluppare il loro progetto si trasferiscono a Monaco, centro pulsante della disco europea. Guns e gli Hollywood Rose. Chris Goss, oltre ad essere il leader del gruppo, è anche un importante produttore. "Paul MacLean è stato sposato con Alison Stokes, morta all'età di sessantaquattro anni." La figlia Themistinoe sposò Cicno. In generale, i massicci superano queste quote di cento metri. Il termine sembra essere stato inizialmente mediato dal mondo dei fumetti Marvel. Esplorò anche gran parte del Kyūshū. Non si può comunque salvare il gioco mentre si è nel livello segreto. Della prima parte di questa scena ci sono pervenute solo alcune parti. Fra queste le più importante erano i Bevilacqua, i Bolognini e i Caprara. Al centro del timpano in facciata era applicata una maschera di Gorgone in terracotta. Stella Artois Milano, che prese parte alla competizione in qualità di club ospitante. Jimmie Jones è un ragazzo sognatore che ama la vita avventurosa e romantica. Anche i suoi genitori furono determinanti nei suoi generi. La passione per il Teatro si manifestò in lui fin da giovane. Ha vinto tre competizioni. Ed intanto doveva vederlo, lo vedeva morire, e doveva desiderargli la morte. Nella maggior parte dei casi si tratta di ascessi. Passa poi al Padova in Serie B rimanendoci una stagione. Analoga situazione la troviamo per le Regioni. Dijkstra si concentra sui ritratti singoli, lavorando generalmente a delle serie. Non dava, però, alcun nome alla setta. Le donne cantavano sempre: erano sette vedove, sette maritate e sette ragazze. Non esistono informazioni disponibili su quale lingua parlassero questi nobili nella vita quotidiana. Sfortunatamente morirà prima di riuscire a vedere il progetto completato. Lo sport nazionale della Namibia è il rugby. Come risolvere questa difficile situazione? Il nome è adespota, cioè non è portato da alcun santo patrono. Tre uomini gli spararono con un fucile a canne mozze e una pistola. "Jewish History and Jewish Memory""." È un film western statunitense con Gene Autry e Jo-Carroll Dennison. "Matt l'ha citato come il testo preferito dell'album." Grégory Baugé Il padre per convincere la figlia finge di essere in procinto di risposarsi. Alla metà di settembre il fronte si attesta attorno a Huesca. Quando il dominio delle funzioni non viene specificato, si parla di disequazione. Il peduncolo caudale è corto e tozzo, la pinna caudale arrotondata. La montagna è collocata nel comune di Bourg-Saint-Maurice. Al liceo, specializzata in arte, ha frequentato corsi di teatro, incoraggiata dai suoi genitori. In inverno è praticamente disabitato, a causa del freddo intenso e della neve. Come da tradizione della sua famiglia, anche Charles si appassionò molto al cricket. "Terminata la stagione allo Zulte Waregem, è passato agli ungheresi dell'Újpest." Nessun accenno al matrimonio con la fidanzata che, invece, era imminente. Laos ed Isan condividono come religione il Buddhismo Theravada. Paul decide subito di iscriversi per riguadagnare fama e popolarità. Suo padre aveva generato due figlie più grandi in una precedente relazione. Morfologicamente il paese si configura come un anfiteatro sul mare, circondato dai monti Lattari. I materiali. "L'unione delle due forze ha creato un cocktail perfetto dal punto di vista strategico." "Egli dopo aver studiato all'Horton College di Ross, viene istruito da un precettore privato." È una commedia statunitense con Ray Milland, Jan Sterling e Gene Lockhart. Numerosissimi furono i successi conseguiti dalle squadre di Guerra in campo nazionale ed internazionale. "In questa tabella vengono resi noti i doppiatori e i rispettivi personaggi nell'anime." "Il marmo originario usato per l'opera è greco, pentelico." I missili rimasero inattivi per la maggior parte della giornata. La sede della battaglia viene identificata generalmente proprio con Oswestry. Morì colpito da una raffica di mitragliatrice. Il giocatore può quindi scegliere come e quando svolgere le missioni proposte. Rientrava tra i compiti istituzionali anche la ricerca dei fondi per il suo finanziamento. Adoperò le tecniche del fotomontaggio e del collage, molto spesso a scopo propagandistico. Some White Hope? Nello stadio venivano disputati gli incontri interni calcistici del Cosenza. Come quello del contadino, questo è uno dei mestieri agricoli più antichi. "L'edificio è di rilevante valore architettonico." La maggior parte dei parlanti è bilingue perché utilizza anche il tagico. Il lancio dello Shuttle è stato rimandato. Il tempo vola, egli sta male. E i piccoli occhi. "L'esercito ne sa qualcosa, ma la ragion di Stato impedisce ogni rivelazione." "Dai suoi superiori, il Direttore Generale dell'Istituto, avv." Il matrimonio, però non durò, e Charles sposò Tiffany Chen, nei primi anni Ottanta. Al suo arrivo in albergo, Alf apprende che lo sconosciuto è stato ucciso. "Tra le sue composizioni figura un ""Brano da concerto per batteria e archi""." La legislatura è di cinque anni. "La distribuzione è affidata alla controllata ""Marathon International""." La seconda divisa è bianca con dettagli celesti. Decisi che i grandi calciatori devono giocare sempre, anche a costo di cambiare ruolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, venne fatto prigioniero di guerra. La coppia è apparsa anche al Ken Campbell Road Show. Nel protocollo delle bandiere, il Royal Standard è la suprema. "Lo scritto nasce all'interno di una disputa con il filosofo liberista John Locke." "L'album è prodotto da Mauro Nava, mentre gli arrangiamenti sono curati dallo stesso gruppo." Provando il benessere del cibo. "L'architettura degli edifici presenta elementi derivati dal periodo Rinascimentale e dallo stile barocco." Il capoluogo di contea è Lakota. Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità della condizione. A Dollfuss successe Kurt Alois von Schuschnigg. Il consumo di carburante è ottimizzato da un nuovo sistema di gestione digitale. Son investe molto presto nelle aziende Internet. "Il capoluogo dell'Acarnania è Missolungi." "La carrozza si trova al ""Museo delle Carrozze di Palazzo Pitti"" a Firenze." Il Kok bagna Chiang Rai, importante città della Thailandia del Nord. Ideologicamente Calvert si configura come un repubblicano conservatore. I film che ha prodotto finora vedono sempre il marito come attore principale. Qua nacque il regista Lewis Allen. In alte concentrazioni può causare morte per asfissia. Resta necessario preparare gli incantesimi prima di un riposo per poterli usare. Può essere realizzato sia in rilievo che incavato. Sì, – disse ad un tratto. Nei pochi momenti in cui restavano soli. Come suggerisce il nome, la provincia si trovava al centro della penisola indiana. Furono applicate delle carenature sulle aperture delle ruote posteriori. Una prima fase locale. La mamma di Diana allora vieta alle figlie di farne parola in giro. "Nell'Eneide, Virgilio pone Pallante fra le figure di rilievo del poema." "Per tutti i brani ad eccezione di ""Ti voglio bene Denver"" e ""Doraemon""" Petto e ventre sono rossastri. La musica è di Tim Haywood. "Nello stesso tempo l'insegnamento della religione si faceva in lingua locale, la ""lingua vernacolare""." "Presentano caratteri tipici dell'opera di Rodari i portali delle facciate sud e ovest." Sotto la sua guida iniziò la modernizzazione della nuova struttura. Udì una voce flebile di ragazza dire lentamente. Nella porta della Chiesa fu apposta una lapide commemorativa compilata dal Dott. Forse un giorno Dio, che è giusto, potrà dare una risposta”. "Nelle regioni tropicali le generazioni si susseguono ininterrottamente per tutto l'anno." A fine anno si classificò dunque secondo, dietro a Jack Brabham, divenendo vicecampione. "Rispose l'altro con la sua voce monotona." Il gruppo incluse Dottor Light, Poison Ivy, Amanda Waller, Conte Vertigo e altri. Nel video musicale compaiono Flo Rida e Thicke, ma non il bassista White. La colorazione delle macchine è passata col tempo al grigio-blu chiaro. Coi Giants vinse per due anni consecutivi le World Series. Qualche volta si fermava, guardando di qua e di là dal sentiero, e pensava:. Il film è stato girato in tre città: Maratea, Roma e Napoli. "Ricevette poi il brevetto di colonnello dell'unità." Inizia al contempo a dipingere con uno stile molto più naturalistico rispetto a prima. Sale poi alla quarta posizione. Per ragioni tuttora ignote, non sono molto comuni nel Victoria. "In patria e in Francia l'artista è stato accostato a Jacques Brel." "Studiò all'Università di Parigi." Il motore è invece sempre acquistato e mai realizzato in casa. Approda così ai quarti di finale. Oggi è praticamente caduto in disuso. Il loro odore sgradevole ha dato nome al genere. La configurazione del porto cambia continuamente a causa dello spostamento della banchisa. È anche autrice di testi teatrali, favole e sceneggiature per fumetti. Fa della velocità una delle sue caratteristiche principali. Inizia quindi una tragica attesa. Membro della Congregazione della Missione. Fu così che nacquero le Fiat Dino coupé di Bertone e spider di Pininfarina. "La Perez iniziò la carriera di ballerina partecipando al programma televisivo ""Soul Train""." Edoardo Vicario È stata reinterpretata da un gran numero di artisti. Illustre naturalista francese di origine italiane fu anche Émile Zola. "È accademico ordinario nell'Accademico delle Arti del Disegno di Firenze." Carlo, principe di Galles si recò al castello la sera. Conosce Rasputin e la corte dello Zar. "Tra novembre e dicembre si contendono il primo posto con l'." Poi è passato ai Minnesota Vikings senza però mai giocare. "Un ""Deserto di Tule"" si trova in Arizona e in Nevada." Il fabbricato viaggiatori è strutturato su due livelli ed è tinteggiato di giallo ocra. Volta di Como. Il termine nacque gradualmente, poco dopo gli eventi che lo definirono. Prese quindi parte alla in Australia e nella stagione successiva si trasferì al Castres. La specialità culinaria locale è il torrone. È una supercriminale originaria della Latveria. "Racconterà: ""ho sentito qualcuno vicino a me che non conoscevo ancora." E gli diceva con voce rauca: – Stupido. "Il nome odierno in sanscrito significa ""città della vittoria""." "Studiò giurisprudenza all'Università di Pavia." Il centro di rotazione della tavola si sposta come il cilindro sotto di esso. I principali centri del suo culto erano Uruk, Assur, Babilonia, Ninive. Dicendo il codice wasabi, i ragazzi battono il robot. "I fianchi sono attraversati da striature longitudinali che partono dall'orecchio e raggiungono l'ano." Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo insegnamento universitario. Diceva ad Arnaldo: – Perché hanno compassione di me? Si gioca annualmente a Sharm el-Sheikh in Egitto. Indicava solitamente una trattazione generica di un argomento. Entrambi se ne vanno. Il suo nome deriva dal professor Mario De Caro, filosofo italiano. Altri esempi di rubinetti sono mostrati nella galleria. Insegnò anche recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia. Omar Epps è il secondo, con sei nomination. "Il Faraone gioca la Giovane Maga Nera nell'ultimo duello contro Rafael." Diocesi di Helsinki Poco zucchero è il secondo. "Il libro partecipò alla selezione finale del Booker Prize di quell'anno." E come sembrava vecchietta, ora! Sempre secondo Goffredo, Cadwallon sposò la sorellastra di Penda. "Qui si può prendere visione dello stato aggiornato dei costi della burocrazia per l'economia." Il tour è stato un vivace mix di impegni sociali e battute di cacce. Fu lui a concepire il Passaporto Nansen, destinato a proteggere gli apolidi. Tuttavia, appena giunto ad Amasya, ricevette la notizia di un editto scritto da Solimano. Lo staff del film dovette impedire che costoro potessero allontanarsi dal set. Tra i personaggi del compianto sono raffigurati anche Antonello ed il figlio Roberto Sanseverino. Il cambio era a tre rapporti mentre la frizione era multidisco a secco. "Altro suo figlio fu Ginesio, anch'egli noto giurista." "Partecipò per la prima volta all'Exposition de la Société nationale suisse des beaux-arts Kunstverein." "Fu l'ultimo film per il direttore della fotografia A. Lloyd Lewis." Esse sono causate dalle dislivelli del suolo prodotti dai resti archeologici. "È membro del Consiglio scientifico della ""Fondazione Gramsci Onlus""." Unione Nazionale La sequenza di apertura doveva essere girata durante una partita di hockey su ghiaccio. "Risultavano così alterati e complicati, tra l'altro, anche i termini della secolare questione meridionale." Dopo la guerra divenne insegnante di scuola e si dedicò alla politica. Con la Restaurazione la città venne tuttavia inglobata nel Lombardo Veneto austriaco. Nel celebre libro Zanna Bianca, il riferimento è ai denti del lupo. La scienza si trasforma in avventura, suspense e fascino. "Il riscaldamento a legna e l'acqua corrente sono in capanna." I loro poteri necessitano di macchine specifiche per poter essere mantenuti stabili. "L'unico prefetto apostolico è stato Luís Eduardo García Rodríguez." Persone di nome Greg I frutti, di forma sferica o conica, corti, sono di colore rosso-arancio a maturazione. È comunemente identificato come una dominatrice della terra estremamente talentuosa e magistrale. Luserna fa parte della Comunità Montana Val Pellice. Questo meccanismo genera spesso delle cupole di sale ed altre strutture simili. Le squame sono persistenti. Il prototipo del Ca. Scrisse anche la storia della Chiesa della Madonna della Sughera, rimasta inedita. Comparve anche in un pannello flashback nella serie corrente di Lanterna Verde. La Madonna Rucellai di Duccio è più aristocratica e raffinata. Fu il promotore delle scuole a mutuo insegnamento. Le uova sono deposte di solito singolarmente sulla pianta nutrice. La traduzione in italiano è letterale perciò non è ufficiale. "La Shadow Gallery era nell'opera il rifugio segreto del protagonista." Quando diventava Collaterale di guerra era allargato a numerosi nobili di spada. "Tuttavia la chiesa e l'oratorio furono ricostruiti." "A parte le cinque citate presenze non disputò alcun ""test match""." La Moesa è anche meta per la pratica del kayak. "L'isola è sprovvista di alberi, la vegetazione è composta da arbusti ed erba." "Fa parte della serie ""Il Romanzo di Roma""." Poco o nulla si sa della sua giovinezza. Anche in Italia ha avuto un ottimo successo e un incasso di euro. Come va, Jessica? Il concerto venne trasmesso in tutto il mondo da diverse reti televisive pubbliche. Le brughiere di lentischio. Ho caldo; lasciatemi stare. Di solito è disegnato da un artista della nazione organizzatrice. Le zecche si infettano ingerendo i parassiti contenuti negli eritrociti. Il titolo originale non appare in nessuna fonte. "All'interno della township è presente la città di Watson." Enrico Salvador Il film doveva originariamente essere diretto da Maurice Geraghty e interpretato da Peter Lawford. "L'ambiente circostante è caratterizzato prevalentemente da fiordi, montagne e foreste." Bicentenario della nascita, centenario della morte. Ma era troppo tardi e le forze di Hideyoshi sbaragliarono facilmente le forze assedianti. Residente a Varsavia. "Era subsonico e vulnerabile alle difese, ma poteva essere sviluppato in un'affidabile arma operativa." Concluse la gara al tredicesimo posto. Non poté nemmeno provare Manfred Winkelhock, unico tedesco iscritto. Alcune scene sono state girate anche a Lanciano, in Abruzzo. Ha avuto il Premio Dessì, premio speciale della Giuria. "Mi piace cercare il titolo dei miei dischi all'interno delle canzoni." La utilizzano ancora taluni artigiani e chi si diletta con il bricolage. "Di campi d'orzo che ondulavano alla brezza come drappi d'oro verdognolo, rideva alla primavera." Predilige terreni rocciosi vulcanici a reazione acida, anche scogliere in zone litoranee o interne. Nello stesso periodo il porto fu protetto da un circuito di mura difensive. Nel sottosuolo accoglie una cantina con volte a botte. Nei secoli, i due gruppi etnici si mescolarono, dando origine al gruppo dei Khoisan. Una temperatura intorno ai corrisponde al colore arancione. Essa rientra nella categoria delle trasformate integrali. Buono, laborioso, non finto. Il grilletto è in lamiera mentre la piastra è in acciaio o argento. Le funzioni di ricerca e di aiuto del navigatore si possono utilizzare appieno. La gamma dei colpi è simile a quella del tennis. La risposta iniziale dei partiti politici greci fu negativa. La sua data di nascita rimane controversa. "Il ""Bill Cosby Show"" era una serie comica ma non dalla risata facile." La madre di Ekaterina acquistò una casa a Parigi e sulla Costa Azzurra. Costretta a cedere, si ritirò a Camerino, dove morì dopo poco tempo. Non presentano caratteri di malignità. "Ciò in ragione di quanto si legge nel cosiddetto ""Cippo di Polla""." James impostò una riforma e creò un servizio civile composto da funzionari britannici. Buongiorno, Madrid! Fu vinta dal Mariscal Santa Cruz, formazione boliviana. Fu abitato poi dai Liguri Apuani. Successivamente si trasferisce nelle Fiamme Gialle. Tutte le canzoni sono state scritte da Karl Jenkins. Soggiornò anche ad Anversa, ma infine si stabilì in Valtellina. Sconfitto Donkey Kong, si passa al mondo successivo. Prendi la spina triste, della quale si fece la corona di Nostro Signore. È un film direct-to-video conosciuto anche come Lo squalo bianco. Scesa nel deposito auto, viene assassinata da una figura ignota. Quando viene portato in centrale, dice a Mahoney di essere medico. Il successo fu straordinario e Lubitsch fu salutato come il “Griffith europeo”. Fu un validissimo esecutore di fac-simili di antichi documenti figurati. Per quattro legislature consigliere regionale, ricoprì la carica di assessore e successivamente di vicepresidente. A causa della natura clandestina del traffico in alcuni paesi americani, ad es. Dopo la seconda guerra mondiale si diffusero nuove tratte. Due originali e quattro modificati in epoca napoleonica. Va ad inserirsi a livello della radice della lingua unendosi con il muscolo controlaterale. "Sul film è stata pubblicata la monografia ""Giorni d'amore." È retta dal vescovo Pedro José Conti. "Accompagnate dal suono monotono d'uno strumento primitivo." "Qui frequentò il ginnasio e studiò filosofia all'università, dove conseguì il dottorato." Era un matematico pressoché sconosciuto nel suo tempo. Teocrito è considerato il meno artificioso e il più spontaneo dei poeti ellenistici. Il giorno dopo raggiunse un milione di visualizzazioni su YouTube. I campi magnetici di Urano e Nettuno sono entrambi insolitamente inclinati e asimmetrici. Questa riduzione rende il pensiero il complice della dominazione. Bennett non si sposò e non ebbe figli. Lei vedeva la sua immagine pubblica come un allocco e amava solo il Cavaliere. Il corpo si restringe verso il peduncolo caudale, che precede una coda arrotondata. La grotta è meta di pellegrinaggi fin dal medioevo. Di parenti, di persone che prima non avevano mai scambiato parola col poveretto. Fu ucciso in uno scontro con le Brigate Nere a Sampierdarena. Proseguendo verso sud entra nel Massachusetts ed attraversa le città di Holyoke e Springfield. È intitolato a lui il cratere Manzini sulla Luna. È disponibile sia con motore a due tempi che a quattro tempi. È un centravanti che può giocare anche in posizione più arretrata. È sinonimo di navata laterale. Il nome del gruppo deriva dalla storia biblica di Caino e Abele. "Molti pigmenti di origine naturale sono derivati dall'antrachinone." Le orecchie, rosa, sono brevi e rotonde. Alla prima era presente il ministro Maria Elena Boschi, sua ex fidanzata. La sua ex vittima lo riconosce dalla risata. "Scrisse inoltre un trattato sull'Eucaristia." Occasionalmente anche gli Elfi vi passavano nel loro tragitto verso i Rifugi Oscuri. La produzione di fiori è in ascesa. Le pubblicazioni precedono il matrimonio e servono per accertare la mancanza di impedimenti matrimoniali. Questo stile porta i due ad un contratto con la Loud Records. Due giovani sposi diventano presto genitori di due gemelli. Elena e Robert possono così sposarsi. In doppio fa meglio riuscendo a vincere il trofeo insieme a Xenia Knoll. Perfetta fusione di jazz, rock progressive e blues. "Quando s'era svegliato col mal di mare." Le tedesche usciranno poi ai quarti con la Francia, poi finalista perdente. "Una breve ""Nota"" è stata premessa o messa a conclusione nelle varie edizioni." Alla sua morte la contea nissena passò al nipote Pietro. Fu principalmente attivo presso la corte dei Sanseverino, principi di Salerno. Juventud viene intanto licenziato dalla federazione per il suo cattivo comportamento nel backstage. L. Gold un eccellente curatore ed un ottimo amico. La montagna è contornata da diversi ghiacciai attualmente in fase di ritiro molto accentuato. Vivarelli Colonna Si tratta di una organizzazione no-profit integrata da etichette discografiche indipendenti e multinazionali. "Si può dire che la confederazione sia stata il ""preludio"" della ""federazione""." Venduta per sottoscrizione, questa bibbia latina fu originariamente acquistata da istituzioni religiose, soprattutto monasteri. È una persona tranquilla e riservata a cui piace passare molto tempo in solitudine. Il complesso si presenta in precario stato conservativo, con alcune parti pericolanti. Questa idea ha trovato seguaci in molti paesi. Il primo titolare del dicastero fu Dino Alfieri. È collegato attraverso un corto canale al lago Agency, a nord. Questo è il campionato organizzato dal Comitato Regionale Liguria. "Il nome è un acronimo di ""Società Accomandita Industria Wafer Affini""." Allenatore: Stefano Santini. Così, al turno di notte, cede e si addormenta per la stanchezza. Si occupa anche di musicoterapia. "Non passarono che pochi decenni e un'altra dominazione sopraggiunse." Tutte le aziende sono di nazionalità statunitense. Da allora il Palazzo Vescovile di Sovana divenne la canonica dei parroci della cattedrale. Il supervisore delle sue tesi di dottorato fu Friedrich Hund. Successivamente è stata squalificata ed è stata privata della medaglia. Still pubblicò quattro libri durante la sua vita. Queste storie sono state distribuite solo in modo saltuario in Italia. E non sapeva che avrebbe fatto se rimaneva in paese. Picchiettate di ranuncoli, da lontano parevano lembi di lago verde riflettente il cielo stellato. "Studiò all'Università di Padova dove si laureò in filosofia e medicina." Il ruolo politico femminile nel ducato di Gaeta è stato significativo. Nella piccola casetta; trovare Elisa, il bambino. "Negli anni novanta ottiene una parte alla trasmissione ""La sai l'ultima?" Si alimenta soprattutto la notte o in giornate nuvolose. Fortunatamente Cat riesce a liberarsi e Vincent interviene in tempo per salvarla. Vedendo tutto ciò i cinque asceti, sentendosi traditi, lo abbandonano. La maggior parte di coloro che ancora la parlano vivono a Maricopa Colony. "L'isola viene anche servita da parecchie linee traghetto che possono trasportare esclusivamente persone." Un tempo si credeva avesse innumerevoli virtù officinali. "L'edificio originale fu costruito con fondi pubblici." Vi parteciparono quattro squadre. Ha combattuto a Narva e per due volte venne ferito. Il Piano Cimiteriale fa parte dei cosiddetti strumenti di settore. Negli anni seguenti continua a scrivere corti, non avendo molto successo. Gli abitanti di Vezza diedero fuoco al castello di Vione. "I due ebbero spesso l'occasione di fare colazione insieme." "Ma esiste anche un altro significato: Enoch, infatti, in ebraico significa ""iniziato""." Successivamente viene riportato in vita dal Collezionista per prendere parte alla Sfida dei Campioni. Comuni del Marocco È la prima donna ad ottenere questo livello. Il film è diretto da Paolo Genovese ed è ambientato a Milano. Viene impiegata anche come analgesico. Non sono ancora stati annunciati un direttore esecutivo e una data di produzione. Roberts riuscirà comunque a ripartire, terminando terzo. "Nel film ""Chi ha incastrato Roger Rabbit"" è lasciata in lingua originale." Si tratta di una lavorazione industriale. Le accuse, tuttavia, non hanno mai trovato riscontri. Sono i più grandi virus privi di involucro. Persone di cognome Savoia Donovan accettò e, come promesso, l’Incantatrice lo trasformò in uno spettro. "Oggi l'edificio è di proprietà pubblica ed in completo stato di abbandono." Un problema non mal-condizionato si dice ben-condizionato. Nel loro insieme, rappresentano il più antico complesso residenziale della città. Ogni personaggio è dotato delle proprie peculiarità e tecniche speciali. In seguito divenne un prolifico scrittore di romanzi gialli. "È sede, assieme all'attigua Ca' Farsetti, del municipio della città lagunare." Si trovano erica arborea, cisto, lentisco, mirto e corbezzolo. Il tappo originale era di vetro. "L'imperatore è furioso ma provoca una nuova rivolta tra i nobili." "Per ognuna delle sue missioni spaziali ottenne il titolo di Eroe dell'Unione Sovietica." Attualmente è sede del Patriarcato di Antiochia dei Maroniti. Oggi giorno sul sito sorgono vari edifici. Romain Goupil La collezione fu in seguito ampiamente trascurata. World Tag Team Championship Sul lato nord del coro, si eleva il campanile con una cupola a cipolla. Nello scafo sedevano a destra il pilota e a sinistra il mitragliere. Leone allora va ad avvisare Giustino, che entra nella navicella. "Si tratta probabilmente dell'edificio di culto più vecchio della città." Le finestre sono sormontate da timpani ricurvi e triangolari alternati. Noor Alam Freaky Friday "L'ambiente riconosciuto è umido costiero con l'influenza del mare aperto." Villa Hidalgo Aveva sempre la forma di paletta allungata ed aveva un significato magico e religioso. Esistono modelli con due impugnature o ad impugnatura singola. Il brano ha ricevuto critiche generalmente positive. Chelsea Aubry "Alfred ""Alfie"" Hill nacque a Southampton, dove insieme al fratello frequentò la Taunton School." La Presa Lavorano con lui il fratello Andrea, la sorella Josefa. I vostri genitori vi stanno mentendo. "L'album è stato prodotto da Jerry Garcia e John Cutler." Il gruppo ha poi continuato ad esibirsi negli anni seguenti. È situata sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Si trova in commercio anche aromatizzato. La prima classificata viene promossa direttamente in Scottish Premiership. Quasi tutti i capoluoghi di provincia sono possessori di teatri di proprietà comunale. Marco Cardinali. Molti son però gli esempi di concordato felicemente conclusi. "Nell'ambito degli edifici sacri, merita menzione la chiesa parrocchiale, dedicata a santa Margherita." La persona del re di Spagna è inviolabile e non deve essere ritenuta responsabile. "L""'Urban fantasy"" potrebbe anche essere riferito a versioni più moderne dei ""tradizionali"" mondi fantasy." Macho Man Se il limite della funzione risulta positivo allora anche la funzione è positiva. Quattro prove del Campionato sono valide anche per il Challenge mondiale endurance. In seguito studiò teologia. È ambientato nelle Filippine, nella zona di Manila, durante la seconda guerra mondiale. Successivamente viene reintegrato in rosa, perdendo il posto da titolare. Dai Lin Allora il castello ospitava più di cento persone. Laureato in giurisprudenza, di professione era magistrato. Death or Glory? Fu ministro in carica in occasione della strage di Ustica. Venne sepolto in un villaggio vicino. Marie-Josée Colburn In una scena lo salva anche da un toro. Cattedrale di Nostra Signora della Solitudine Dorothy Kelly Gli equipaggi angioini si precipitarono a lanciare le loro galee, muovendosi in maniera disorganizzata. Lì fu il mais a riempire i sacchetti. "Tornato a Parigi, Ionesco scrisse la sua prima ""pièce"": un dramma patriottico." Una volta dimesso, Barbara lo porta a casa ad Ilio. "Per questo si può parlare di loro come di ""preraffaelliti avanti lettera""." La seconda parte del discorso analizzata in entrambe le opere è il pronome. I Loro primi clienti furono i Def Leppard. Pochi mesi dopo è nominato ministro del convento. "Ha anche ricevuto una laurea ""honoris causa"" dalla Facoltà di agronomia di Gembloux." "L'azione si svolge nelle Gallie, all'epoca della dominazione romana." Unexpected Places Alcune erano incredibilmente dettagliate, altre più stilizzate e astratte. Era nato il cartone animato per adulti. Negli anni successivi fu adibito a cinema e successivamente chiuso. Prendono alloggio in un albergo. "Ha conquistato una medaglia d'oro, due d'argento e tre di bronzo." Il bollettino si sostiene grazie a donazioni volontarie. Finn insegna a una baby gang di marshmallow come comportarsi da bravi ragazzi. Persone di nome Orazio Riflettendo il bagliore roseo-giallo del cielo. "La notte seguente in un evento dal vivo di ""SmackDown!" Può essere utilizzato anche di notte data la sicurezza ed il basso livello acustico. Il trascinante assolo finale di chitarra elettrica è di Phil Palmer. Gli succedette il figlio ed erede designato Abū l-Ḥasan. Renaud le scrive, affranto, chiedendo perdono. Anche i loro dischi vengono pubblicati sempre prima nel vecchio continente che in patria. Riposa al cimitero di Bruzzano. I suoi lavori furono apprezzati e favorevolmente valutati. Si laurea alla Texas Tech University dov’è membro della confraternita Sigma Phi Epsilon. La sua filmografia consta di una decina di titoli. Wanted: A Baby "Venne insignita della Legion d'onore." Iniziò a cantare da ragazzo, ispirandosi a Bad Company, Deep Purple e Led Zeppelin. Il loro significato non è sicuro. Si è autorevolmente interessato anche a problemi di metodologia della scienza e di epistemologia. Stupido, è il cuculo, – pensò il viandante "La canzone ""Un esercito di alberi"" è dedicata al figlio e al marito." È stato prodotto dagli stessi Havoc e Prodigy e vi ha partecipato Nas. Cammarata, Sicilia. Tommy Thompson Attualmente è sede di Confindustria Vicenza. "Con l'ingresso dell'Impero Ottomano nella prima guerra mondiale viene inviato sul fronte russo." Egli si travestì da donna per potersi accostare a Dafne. Tuttora i suoi discendenti, fiorenti, sono i pretendenti al trono di Francia. Intanto, al Bar Lume, ci sono dei lavori in corso. "Il film fu prodotto dall'Österreichisch-ungarische Kino-Industrie che prese poi il nome di Wiener Kunstfilm-Industrie." Ora gli Hōjō avevano ai propri confini un clan molto più forte, gli Oda. Il musical ed il libro sono molto diversi tra loro. "Supporta la riproduzione di un'ampia varietà di musica digitale." I parr. La provincia di Sondrio rimase tuttavia invariata. La sede del consiglio si trova a Woodside. Chiuse la carriera con lo HamKam. Secondo una convinzione popolare, sarebbe in relazione con volpe. "Il ""Der Spiegel"" afferma che tali notizie provengono da fonti vicine al tribunale." La giornalista si scopre che indagava su un grosso imprenditore immobiliare. Ha vinto il Premio Oscar al miglior cortometraggio documentario. Si trova nel concentrico del paese, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. "L'altare maggiore era decorato da affreschi di Bernardino Poccetti." "È docente di tromba presso l'Accademia Internazionale della Musica di Milano." Le fiere sono anche un catalizzatore di innovazioni. B. Page. Queste coincidevano con il Patriziato della città di Roma. Swarthmore si trova nel distretto scolastico Wallingford-Swarthmore. Suo padre morì a seguito di un incidente con un soldato statunitense. "L'edificio presenta un impianto di origine trecentesca con tracce di ristrutturazioni successive." La maturità sessuale avviene a due anni, talvolta a uno. Hank decide di partire con Boris. Il paese attuale risale alla fine del X secolo. Attualmente ha sede a Monaco di Baviera ed è affiliata al Comitato Olimpico Internazionale. "Successivamente verrà trasferito all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine." I pompieri arrivarono rapidamente e nessun pilota si infortunò seriamente. Il lungo viaggio di Paolo in questo posto è stato ricco di eventi. È conservata a Parigi, al Centre Pompidou. "L'attuale paese ha evidente origine ed assetto medievale." "L'opera fu letta nel corso di più puntate ottenendo un discreto successo." Il Lincoln College of Technology a East Windsor. Il re stesso scrisse per ognuno un suo personale distico. Sei gruppi i primi tre classificati accedevano alle semifinali. Si è riusciti ad adescare questi animali perfino con esche di formaggio. Gei riuscì quindi a non essere vittima della tragedia di Superga. La versione di Nat King Cole raggiunse la numero quattro. Il teatro venne successivamente chiuso ed adibito ad altri usi. Le nozze furono celebrate nella chiesa di San Pancrazio a Genova. In italiano tale fono non è presente. Milita nel Gruppo A, la massima serie del campionato bulgaro. Ecco, ora bevi. La città è bagnata dal fiume Bosna. Vi erano altri due altari. La squadra che dovrà disputare la prima gara in trasferta sarà determinata per sorteggio. La figura di Irene di Spilimbergo ha incantato artisti ottocenteschi, pittori e poeti. La gara di slalom parallelo femminile è stata annullata. "L'insegnamento del Caricati comprendeva due classi: ""umanità minore"" e ""umanità maggiore""." Alla fisicità reale della Madonna, i santi contrappongono invece una presenza sospesa e astratta. Chiesa di San Polo Esistono vari tipi di socket. Conseguì la sua abilitazione grazie al suo insegnante Karl Otto Weber. Queste informazioni saranno pubblicate annualmente in un documento. In alcune binarie sono visibili le righe spettrali di entrambe le stelle. Tra gli interpreti, vi è anche Arthur Lowe che interpreta Louis Pasteur. Era un cugino di primo grado della regina madre Elisabetta. La vena trasversa radio-mediale è perciò assente. Piatto a base di fave secche, carne di maiale, verdure e erbe selvatiche. Gli sviluppi di quei primi filosofi furono ripresi successivamente dai filologi alessandrini. Questo perché di solito non comportano contaminazione del mediastino con contenuto gastrico. La giovane assistente sociale Anna si innamora di Vito e rimane incinta di lui. Shin Seung-chan "Inserito nel borgo medioevale, ospita il museo storico-etnografico provinciale ""Augusto Doro""." Agamennone accettò, ma volle in cambio Briseide. "Primo santo di Capitanata, viene invocato dai fedeli come ""Il santo della pioggia""." Sul disco, la produzione artistica appare interamente come opera di Alberto Pirelli. La seconda archeo-stazione di Roma, ancora in fase di costruzione. Quando lui viene a sapere la verità, si infuria e minaccia di lasciarla. Per di più, anche Ginger comincia a perdere i capelli. Inoltre era un progetto obsoleto, rispetto a quello dei concorrenti. Ha fatto numerose incisioni discografiche. Nel frattempo, dagli Stati Uniti ritorna a Monaco Johanna, la sorella gemella di Marta. Di sicuro fu sepolto nel duomo di Doberan. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre, sia collettive che personali. Nella struttura tipo CdI i metalli hanno coordinazione ottaedrica. "Pertanto l'opera di Burroughs è spesso classificata nel filone detto ""science fantasy""." Corpi Santi Per la colonna sonora sono state scelte solo canzoni di Cole Porter. Il soggetto è di difficile identificazione. "L'etichetta era collegata alla Combat, Ruthless, In-Effect e alla Sony Records." "Lineamenti di storia""." Ad ogni modo la canzone divenne popolare nella comunità gay statunitense. Questo pesciolino è endemico del mar Mediterraneo. Durante ogni puzzle, viene dato un timer. Victoria Forde fu la quarta moglie di Mix. "Ermenegildo però non cedette, anzi chiese l'aiuto di Svevi e Bizantini." Marcial Garay La coppia si stabilì a Pittsburgh, Pennsylvania. Happy End Chiesa di Santa Maria a Ripa Il grembiule di fronte al terminal passeggeri ha sei parcheggi. Gli subentrò Enzo Meucci. Coulthard passa così a condurre davanti a Schumacher, Frentzen, Häkkinen e Berger. Tuttavia, impressionò lo staff degli allenatori per le sue abilità nei blocchi. Al giro di boa, dunque, il Siena è secondo dietro al Grifo Perugia. Ai primi di luglio si dimise definitivamente da ogni incarico politico. La regione in cui si trovano le alture è detta Ostwestfalen-Lippe. È testimonial del Gruppo Immobiliare Dalla Grassa. Oggi però questa teoria è stata abbandonata dalla maggior parte degli studiosi. Questa ipotesi, tuttavia, non esclude un eventuale fenomeno di cattura. È stato sepolto nel Cimitero nazionale di Arlington. "Però dopo venne messo da parte in favore dei cosiddetti “""artisti proletari naturali""”." "E'anche autore di romanzi e di racconti." Riposa nel cimitero di Viterbo. "Di conseguenza, ""essere un quadrato è sufficiente per essere un rettangolo""." Prima di partire ordina suo figlio reggente, e lo nomina successore alla corona norvegese. In alcune opere, le linee di colore sono usate per creare un effetto simmetrico. Tra i fattori di rischio rientrano tutte le attività ad alto rischio di caduta. Perché parla così. "Lascia passare un po' di tempo!" Lord Carlisle apparteneva ad un ramo collaterale dei conti di Errol. Qui di seguito sono riportati alcuni dei principali. Questi protestarono ma furono obbligati a firmare. Essa raccoglie la parte occidentale delle Alpi del Moncenisio. Una fata immensa era passata, stendendo tappeti di fiori violetti, fantasmagorie, fragranze. In essa vi sono compresi un circuito e un museo. "L'unico personaggio è quello che dice ""io"" già dalla prima parola." "In determinati casi, anche se non come totalità, è utilizzato come sostegno ideologico dell'ecoterrorismo." "Inoltre ha pubblicato il saggio ""L'uomo al muro." È un abito molto cristallino, non sempre incolore, talvolta nero. Era uno stopper, tenace nella marcatura. "L'interesse per le collezioni botaniche diminuì notevolmente, rimasero a lungo inutilizzate e trascurate." "Originariamente era gestito dalla ""Società pista d'oro"", di proprietà della famiglia Del Fante." Intenzioni federali ventilate ma mai deliberate. Nel comune di Pozzuoli sono presenti numerose scuole di ogni ordine e grado. Marsha Moreau è apparsa in diverse serie televisive e film. La zona è raggiungibile grazie al Cape Dorset Airport. In quelle circostanze un confronto diretto con la Gran Bretagna sul Baltico era difficoltoso. Anche il panneggio si arricchisce di pieghe naturali e morbide. Jackson Center Il nuovo ordine costituzionale ridimensionò i poteri del presidente. Generalmente vengono formati in passaggi transitori caratterizzati da transizioni e da importanti mutamenti politici. Trovarono impiego nello stesso ruolo anche durante la guerra di Corea. Florian Hart Possedeva un corpo relativamente snello e allungato, con una testa arrotondata. Si tratta di equazioni non lineari, impossibili da risolvere esattamente cioè analiticamente. Fra le stelle variabili, ve ne sono alcune osservabili con un binocolo. "In origine era uno scarto dalle sessioni per l'album ""Ram""." Quarta serie della saga. La scala Palermo è di tipo simile ma più tecnica e complessa. Non distante da esse, rientra nella riserva il bacino Fede. Riusciti a fuggire, sono immediatamente trascinati nella guerra contro le forze arabe. Questo li aiuta molto, perché promuove significativamente la loro musica. Concluso il suo mandato, fu senatore e intendente di Valparaíso. Il giro esterno è più frequente nelle figure. La spartizione dei territori conquistati avvenne subito. Il film è stato prodotto dalla Giada Cinematografica. Studi sulla sua filosofia vengono tuttora pubblicati regolarmente. Broken Silence Lei stessa ha organizzato mostre riguardanti principalmente la memoria del padre. Il ruotino di coda era singolo. Vola Vale Poco più che diciannovenne, entrò nella prassi giuridica del padre. Eccelse soprattutto nei ruoli eroici. Alechin ha scritto più di venti libri sugli scacchi. The Best of Me All’attività di fumettista l’autore alterna quella di illustratore. The New Butler Premio Wizard Trophy, Mosca. Milita nella Oʻzbekiston Professional Futbol Ligasi, la massima divisione del campionato nazionale. Nonostante ciò, la questione è certamente aperta e non mancano teorie contrarie anche recenti. Negli anni seguenti si trasferisce a Los Angeles dove studia e lavora. La sua personalità militare è controversa e non sempre giudicata positivamente dagli storici militari. Successivamente venne distribuito Home video in entrambe le edizioni: censurata e non censurata. Questo propulsore era a valvole in testa. The Forbidden Room Tre detenute, di cui una incinta, fuggono da un carcere femminile. "Questa modalità di collasso è nota come ""collasso del piano molle""." Il gioco avrà numerosi contenuti scaricabili attraverso il PlayStation Store. Vi ha inoltre sede un aeroporto. Sotto il pianerottolo della scala, alcuni gradini immettono nelle cantine. Le uova si rinvengono tra marzo e maggio. "Dopo gli studi lavorò come operaio e si interessò all'attività sindacale." Sempre più coinvolto con lo scautismo, Lem abbandona di studi di giurisprudenza. Choi Young-jun Il video è stato girato a Roma per la regia di Cosimo Alemà. Dalla sacrestia è possibile poi accedere al vicino chiostro ellittico. La cantante si trasferì a Los Angeles con la madre e la zia. I dati sono costantemente rivisti dagli editori per assicurare che siano sempre aggiornati. Village Park Se ne distinguono sei classi. Quando però Minni arriva, gli dice che ha un bellissimo costume. In entrambi i casi il collegio fu riconvocato. A metà degli anni novanta diventa capitano della squadra. Il sistema viene utilizzato dagli Stati Uniti per raccogliere e riportare dati sui crimini. Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale della regione Lombardia. Il sotterramento, i cattivi odori provocanti la nausea, il caldo del forno. Mao Yi Diede inoltre ordine di costruire una nuova sacrestia, trasformando in ripostiglio quella esistente. È nota per la sua serie di ventidue laghi sotterranei di acqua verde smeraldo. Non ha carenatura. In questo stesso anno sposò Mary Lula Court dalla quale avrebbe avuto tre figli. Simone è coinvolta in un grave incidente automobilistico. Ha iniziato la sua carriera lavorando come giornalista televisivo per una emittente di Chicago. Le ali avevano flusso laminare, ed erano dotate di flap divisi in due sezioni. Fu amichevole verso la Chiesa cattolica e forse privatamente un cattolico. Sebbene siano attivi prevalentemente di notte, possono spostarsi anche durante il giorno. La compagnia si trasferì a Southampton. "I gruppi ottici posteriori erano di forma inedita, arrotondata, quasi ""a goccia""." Attaccò questi ultimi ma fu sconfitto. La proiezione del piano euclideo su uno dei due assi è aperta. In volo, le linee marroni che marcano la parte inferiore delle ali sono evidenti. Fu qui che il V Corpo venne sorpreso dalle avanguardie prussiane. In quel periodo la Norvegia era attraversata dalla guerra civile. Il tesoro era stato nascosto in un altro posto. La trama continua negli albi successivi, ed è comunque consigliata ad un pubblico maturo. "In questo periodo, oltre alla composizione di musica sacra, si occupò anche dell'attività didattica." Morì per un tumore, dopo una lunga malattia. "Tarchiato e forte, Cussler lo descrive spesso come un ""robusto italiano""." "Le ruote dotate degli pneumatici non sono visibili in quanto nascoste all'interno della trave." Suoi poemi e orazioni vennero pubblicati dopo la sua morte. Nei titoli di coda della serie, Longhi non viene accreditato. "Il vincitore è stato il cantante danese Rasmussen con il brano ""Higher Ground""." È tra i dirigenti della Camera del Lavoro di Avezzano. "In alcuni contesti ""militante"" è utilizzato con una connotazione negativa." Alla legge n. Questo tipo di edema è generalmente limitato alla sostanza bianca cerebrale. Il peso e le dimensioni sono variabili. "Fu l'ultimo dei cinque film che Pauline Frederick girò con Porter." Le forze finlandesi erano ben guidate, molto motivate e difendevano un terreno estremamente accidentato. I giorni passano e Lee si dimostra un soggetto sempre peggiore. "Il primo album invece inciso e distribuito fu ""Suffer"" dei Bad Religion." Costoro si affidano tutti ad esse, e se le perdono si sentono perduti. Quarto si piazzò Prost, seguito da Alboreto, Surer, Berger e Tambay. Lo Spora ha vinto due gare tra quelle disputate in Europa. Yoon Jong-hwan Nella sentenza del processo Giallombardo-Casarrubea viene dichiarata la validità della sua ricerca storiografica. "Durante il crossover ""Invasione!" A venti anni prese i voti col nome di suor Giacinta Domenica. The Last Don Una notte sfonda la finestra della baracca di Vatanen e lo ferisce. Il libro comprende due saggi. La diocesi comprende la zona meridionale del lago Malawi. Gallagher era rimasto a letto con un attacco intestinale. La terza figura è ripresa di spalle, probabilmente un chierichetto. La coda è lunga con uncino finale ma può essere scorciata. In quasi tutte le specie è munito di ali. Le altre sono realizzate in Abruzzo, in Umbria e Marche. Oggi ospita il Museo Marino Marini. È considerato in Ciuvascia un Eroe nazionale. "L'album è rimasto in classifica per un totale di tredici settimane consecutive." Quasi sicuramente questo fatto è dovuto a differenze date dal genere sessuale. "L'acqua viene convogliata in una o più turbine che ruotano grazie alla spinta dell'acqua." Sorge sul fiume Tano. James Ellington "L'anno dopo non consegue successi." Geralt e Siegfried raggiungono il chiostro dove si nasconde il Gran Maestro. "Ha cognizione dei ricorsi del contribuente contro gli atti dell'Amministrazione finanziaria in materia fiscale." "L'impianto viene inoltre utilizzato per lo svolgimento di eventi musicali e concerti." "Dunque non si tratta più di un'unica isola, ma di quattro isole." Attiva in teatro, cinema, televisione, ha avuto una serie di ruoli di alto profilo. "La sua collocazione era al centro della piazza Virgiliana secondo il progetto dell'architetto Pozzo." Bestia non capisce perché la sua macchina non abbia funzionato correttamente. Vestì poi la maglia dei belgi del Roeselare, prima di tornare ancora allo Oulu. Si articola in cinque fasi: locale, provinciale, regionale, regolare e finalissima. "I murales non coincidono con il ""graffiti writing""." Lui si rifiutò e venne picchiato a morte. "Egli era più che mai il suo fratellino, così raggomitolato sull'immenso letto; così spaventato." "Quindi la durata della coda è strettamente legata al volume dell'ambiente." "L'album ha raggiunto la terza posizione negli Stati Uniti e in Canada." La corte decise che era stato troppo indeciso. "È l'unico wrestler non nordamericano ad aver trionfato in un main event di WrestleMania." Si dedicò anche al restauro e alla copia di sculture antiche. Ciò che è innato nel contadino, non si riflette nella letteratura del periodo precedente. Lungo la cresta sud-ovest è presente il bivacco fisso Seveso. Sono formate da tre segmenti ben riconoscibili: testa, torace e addome. Si trova nella regione storica del Fezzan e il suo capoluogo è Hon. Ha terminato gli studi in teologia e ha ottenuto il baccalaureato. "La successiva grande operazione sul fronte jugoslavo fu l'operazione ""Schwarz""." È un concetto presente universalmente nella filosofia, nella psicologia e nella psichiatria. I suoi genitori hanno divorziato poco dopo la sua nascita. Trascurò gli studi a causa della sua passione per il teatro. La seconda è interpretata da Elton John e costituisce la penultima traccia del disco. A richiesta è possibile averli con una pallina di formaggio. Ha una dieta prevalentemente carnivora composta principalmente da varie specie di invertebrati marini. Sul paesello nero. Sfortunatamente Caligola si stancò ben presto di Paolina e divorziò da lei. Inoltre esistono altri ipogei nel territorio di Camerano, collocati però fuori dal centro abitato. Mary Foster chiese di essere considerata la sua madre adottiva. Seconda di tre figlie, ha origini inglesi, irlandesi, tedesche, francesi e scozzesi. Non può né compiere lavori né frequentare la scuola. Come ogni corallo molle è privo di un sostegno scheletrico. "Il padre risponde: ""Solo la natura può fare cose simili." Contribuì alla nascita della Democrazia Cristiana napoletana che ebbe come primo segretario Giovanni Leone. Mentre era al Conservatorio scrisse diverse composizioni per canto, per pianoforte e per orchestra. Caratterizzato anche dalla produzione del sale. Durante questa fase la differenziazione e la ricchezza delle sepolture iniziò a diversificarsi notevolmente. Possiede una stazione propria che la collega con le principali città dei Paesi Bassi. La stazione di Malles mantenne pertanto la conformazione di testa. "La vittoria olimpica, conseguita all'inizio della carriera, sarebbe rimasta il suo miglior risultato." Lei ha diciotto anni, lui ventuno. Diventò allora un procuratore sportivo. È un grande lettore, stima bene anche la cucina. Pisa e Ancona ebbero una vita comunque lunga, restando indipendenti sino al Rinascimento. Il pubblico ha particolarmente lodato Gary Oldman per la sua interpretazione del premier britannico. "Fu socio dell'Accademia dei Lincei e membro onorario della Società Chimica Tedesca." Il pensiero strategico della Jeune Ecole era comunque molto più complesso della sua vulgata. Una mostra viene allestita per le più svariate finalità. "La flora dell'isola presenta, grossomodo, gli stessi componenti di quella della vicina Sardegna." Esther e Colin verranno arrestati. Le signore della villa cominciano a vedere topi dappertutto. "Tutto l'equipaggio si salvò facilmente raggiungendo la vicinissima banchina con le scialuppe di salvataggio." "Se è esiguo, si chiama ""ruscello""." Ha iniziato a lavorare in teatro a New York. È arrivato, però, il clamoroso successo in coppa di Russia. Nell periodo che seguì, la repressione in Thailandia arrivò a livelli preoccupanti. Originariamente fu un convento francescano. Col passare del tempo, comunque, tutti gli stati europei finirono per riconoscerlo. Nello stesso anno vince il concorso di filosofia. "Tra le ultime pubblicazioni del prof. Rizzi, si possono annoverare ""Dove va il Mediterraneo?" Da allora fu attivo come violinista nelle orchestre di vari teatri. In altre località, è invece richiesto un piccolo contributo. Il comando del fronte sud occidentale terminò di esistere. Le autorità tedesche commisero nei confronti della popolazione civile numerosi rappresaglie. "L'obiettivo del suo impegno politico fu la rinascita economica, civile e sociale del Mezzogiorno." "Nell'arcieria tradizionale il legno di cedro viene usato per la costruzione delle frecce." È stato uno dei calciatori più rappresentativi della Nazionale sovietica durante gli anni ottanta. Successivamente si trasferì agli inglesi dello Stockport County e dello Sheffield Wednesday. In inverno migra sulle Filippine e in Indonesia. Partecipò anche agli incontri sulla crisi delle isole Falkland e sulla rivoluzione in Nicaragua. Nella parte posteriore della chiesa è presente un piccolo campanile a vela. Altro tema di indagine è stato la storia del sindacalismo rivoluzionario. "I primi binari vennero asportati già l'anno successivo." Inoltre la versione mobile è closed source. Ha fotografato, tra gli altri, videoclip per Amedeo Minghi, Mietta, Garbo. Il suo vasto spartiacque è quindi in gran parte artificiale. Essa servirà a contribuire in modo concreto ad iniziative sociali e di solidarietà. Abita le barriere coralline. "Il sisma distrusse anche il vicino castello medioevale chiamato ""Castello Innocente"" o ""Cieca Cascia""." "L'anno successivo ve ne sarebbe stato un terzo." Quadrato di Atene Dalla parte opposta della sua foce si trova il Surrey. È sepolto nella cattedrale di Alghero, in un monumento scolpito da Felice Festa. Al di sopra del vento, al disopra di tutte le disgrazie umane. "Della canzone venne creata anche una versione remix dal nome ""Holly Dolly""." Il programma prevedeva il nuoto in piscina, i tuffi e la pallanuoto. Gli succederà il nipote Castore, di cui non si sa quasi nulla. "Più appropriata dell'immagine del poeta di successo è quella della sua eterna sofferenza interiore." Denis li uccide tutti e due prima di suicidarsi. In Europa è usato in alcuni centri al confine fra Portogallo e Spagna. La funzione referenziale infine è incentrata sul contesto. "Rimane segretario dell'associazione radicale ""Libertà è Partecipazione"" di Genova e Savona." Nei secoli successivi il feudo fu di varie famiglie, inclusi i Carafa. Costituiva anticamente il confine occidentale del Reame di Gondor. Le cellule, in ambiente adatto, si riproducono per divisione cellulare. Il padre naturale fu invece ucciso dai nazisti durante un successivo tentativo di fuga. Queste domande lo spinsero a entrare nel mondo dei computer. Dita arcuate e strette. Ha tre altari. "Grazie ad altri dispositivi, chiamati talismani, è possibile spostarsi da un universo all'altro." Oh, oh, – la valle mi sembra più piccola, ora. Il manifesto fu tradotto in diverse lingue. La classe di Gran Croce è concessa solo al Governatore Generale. Le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. La stazione è in uso come deposito di autobus. Dopo le scuole primarie e la scuola superiore venne assunto come muratore. "Tra l'altro la Loren canta anche una canzone nei titoli." A quel punto un altro dannato tradisce Bocca, rivelando a Dante il suo nome. Ne risultò un match duro, in cui Alì vinse faticosamente ai punti. Il tribunale elettorale honduregno tuttavia non la giudicò una violazione della legge elettorale. La famiglia del pontefice era quella che vantava più crediti nei confronti dei Farnese. Gli effetti indesiderati non associati a sanguinamento registrati sono: nausea, vomito e cefalea. Dopo il ritiro ha aperto una sua palestra ed è diventata allenatrice. Le vincenti si qualificano per i quarti di finale. "Vive e lavora in Canada e Stati Uniti d'America." Tutti i pezzi sono di Benjamin Sharp. Con la conclusione della Campagna di Grecia la legione fece ritorno in Italia. "La ""line-up"" tende a variare in continuazione." "L'autore si presenta all'interno della storia come il miglior amico di Sato." Preparare questa trappola era un compito delicato. Fu Delegato Generale della Croce Rossa Italiana per la Repubblica Sociale Italiana in Germania. Altri dizionari invece attribuiscono loro lo stesso significato. Si disputano due manche di qualificazione. La montagna risulta abitata sin dal periodo neolitico, come i rinvenimenti archeologici dimostrano. Tra parentesi è indicato il numeri dei titoli condivisi. Infatti, le sue presenze su grande schermo si sono intensificate sempre più. "In quell'anno vinse anche il titolo italiano di categoria." Si nutre di frutta, foglie di felci e insetti. "La conoscenza è piena di preoccupazione, l'amore è pieno di pace e di riposo." "L'impianto scenico fortemente barocco, rende meno drammatica la rappresentazione del martirio." La band cercò altri musicisti che volessero entrare nel gruppo. "Mentre il brano ""Sonnambula"" è stato scritto da Ivana Gatti e Gianni Maroccolo." Villaverde ha giocato con la Nazionale argentina per un totale di cinque partite. "La costruzione in cui i due ""Rabbi"" sono stati inumati risale all'età crociata." Il risultato è inizialmente invisibile perché coperto dalla creta asciutta presente nella soluzione. "In quest'ultimo si trova un pozzo di acqua sorgiva." "È stata la prima pubblicazione di una serie intitolata ""Horror Theater""." "Tale società, che possiede azioni o quote della società controllata, è detta ""società madre""." Anche sotto i successori di Giustiniano, questa tendenza proseguì. Mulder e Scully riescono a fermare il colpevole prima che possa commettere altri omicidi. Anche il regista del film, Alex Kendrick, è pastore battista. "Gli fu assegnata la medaglia d'oro della scuola del libro." Questi venne succeduto dal primogenito, Walter, il X lord. Questo documento, con altri di simile tenore, venne usato per giustificare lo schiavismo. "Lo stadio ospita le partite casalinghe dell'Al-Shaab." "Ma il titolo di ""Re"" non fu mai ufficialmente adottato." Suonò anche con il violista Michael Mann, figlio dello scrittore Thomas Mann. Dopo questo secondo lavoro non ci furono ulteriori collaborazioni. La cabina di guida era angusta e costituita da una semplice tettoia. Successivamente, prolungò il contratto fino al termine della stagione. Solo quando avrà soppresso Hulk tornerà indietro e si rivelerà nuovamente al mondo. Si tratta di un monologo, con battute incentrate sulla satira politica. La chiesa battista del Calvario starebbe tra le due basi del grattacielo. Il grafico viene prodotto riportando su assi cartesiani i risultati delle prove sperimentali condotte. "In più, ritrova il corpo del vero Adam, rendendo l'uomo ricercato dalla polizia." Janet Leigh si sposò quattro volte. Ulrica non fu mai ufficialmente accusata di spionaggio, però. Fassi ricoprì la carica di Presidente. Il dipartimento fa parte della comarca del Río Senguer-golfo San Jorge. "More, la casa discografica che l'ha inglobata." "A seguito della guerra con le Stazioni Orbitanti Legs abbandona l'agenzia Alfa." A sua volta, si aspettava che il pubblico aumentasse le proprie percezioni. Tre anni dopo lo seguì in Francia. Quindi un sistema lineare è un sistema polinomiale di primo grado. Samantha ha un figlio, Alex, che stringe un forte legame con Luka. Sposatosi due volte, ha avuto un figlio e una figlia. Il film fu prodotto dalla Famous Pictures. I polmoni a libro si sono evoluti dalle branchie a libro. "Sempre in relazione all'epopea risorgimentale, dagli anni Cinquanta si dedicò anche alla divulgazione storica." "Il territorio del comune è bagnato dalla gave d'Ossau." Konstantin mostrò interesse per la pittura fin dalla prima infanzia. Nel campionato successivo non si qualificarono per i play-off. "Falconi ha descritto ""Anima"" come una canzone passionale con un testo di stampo autobiografico." Nelle prime edizioni delle Olimpiadi presero parte rappresentative del Regno Unito variamente composte. Ha lavorato con Max Bill. Coltivata in un posto abbastanza luminoso, produce dei fiori simili a quelli del tiglio. Il massimo della frequenza e della durata del pianto si ha nei neonati. Studia con passione la scultura antica romana, quella rinascimentale e la statuaria egiziana. Nelle ultimi edizioni olimpiche non ha più raccolto grandi risultati. Sul ventre sono presenti delle macchie arancioni. "La femmina adulta, quindi, individuato un luogo adatto all'ovoposizione, rilascia le uova già fecondate." Negli anni trenta ha partecipato a sei edizioni del massimo campionato. Patrono è San Gottardo. Ha scalato il Monte Bianco e il Kilimangiaro. La canzone è stata scritta da Gary Barlow, Robbie Williams e Mark Owen. La maggior parte delle cernie genera uova tra maggio e agosto. Freda continuò la sua formazione prima a Reichenberg poi a Vienna e a Dresda. Su sollecitazione di Magalotti, si dedicò anche a ricerche sugli odori. La nascita del rione Cittadella coincide con la nascita di Palmi. La serie costituisce una saga di genere umoristico-satirica ambientata nel Rinascimento. Tuttavia il flusso delle sue acque è intermittente. Si nutre soprattutto di crostacei; se consumato da esseri umani, può sortire effetti allucinogeni. Fu allievo di Antonio Salieri. Il fondo archivistico è conservato al Museo San Domenico di Imola. È stato a volte attribuito ai ceratopsidi, o dinosauri cornuti. A New York i tre iniziano una nuova vita. Scambiano con i tibetani per il sale e la lana. Alla scala planetaria si riferiscono di solito i fenomeni studiati in climatologia. Infatti, fino agli anni settanta, non era stata concepita e quindi non veniva usata. Nelle sale interne si svolgono meeting, convegni e sfilate di moda. La cantautrice viene eliminata nel corso della prima semifinale, arrivando penultima nel televoto. Inoltre la band annuncia sui social che il prossimo tour partirà in autunno. Queste cave sono oggi mantenute da un museo. "Non c'è invece alcuna differenza dottrinale tra di esse." Tuttavia, sotto il regime comunista, la pianificazione andò molto lentamente. Il torneo si svolse a Recife, in Brasile. Altre informazioni si possono desumere da una serie di frammenti sparsi e testimonianze indirette. Pecos Bill è presente al Micky Mouse Un mese prima aveva portato via anche il figlio Orazio. Uomini e donne. "L'anno dopo è nel cast del film ""Fratello e padre"" di Kamel Film." Il simbolo del Servizio aereo è una volpe rossa in campo giallo. Il riconoscimento della patologia a livello internazionale è avvenuto nel corso degli anni ottanta. "Il fianco destro presenta tre finestre ed un'altra porta di accesso." Egli avrebbe voluto andarsene, perché lassù. Inoltre, la traccia è la prima canzone degli Who con Nicky Hopkins al piano. "Gode invece di buona diffusione nei paesi germanofoni, nella forma ""Volker""." La scuola si dedica, in mondo mirato, a bambini con dislessia. Non trasmette pubblicità. "Un comune omonimo si trova sull'isola greca di Lesbo." In seguito il nome cambiò il Stutz Gazelle. "Il main event dello show fu l'incontro tra Hollywood Hogan e Roddy Piper." Un retaggio ottocentesco è costituito dalla presenza di numerose figure ad animare la scena. I bordoni possono essere disattivati mediante una chiave connessa al common stock. Si dedicò particolarmente all’insegnamento della Grammatica normativa e alla Stilistica della lingua italiana. In seguito le bottiglie venivano sigillate, e microbi crescevano pochi giorni dopo. "L'edificio ha una sagoma pentagonale ed è caratterizzato da forme ridondanti." A seconda del soggetto, dunque, cambia il significato del termine. "Quest'ultima ramificazione, tuttavia, non venne mai realizzata." "Ha avuto un seguito in ""Il ritorno del gatto col cappello""." Il poliziotto riconosce nella vittima un conoscente, suo vicino di casa. Il gruppo di superstiti è costretto a buttarsi sugli alberi vicini. "La sigla della serie si riferisce a lui come a ""un cavaliere senza armatura""." "L'organizzazione vedeva confluire socialisti, anarco comunisti, repubblicani, mazziniani, marxisti." Diventò maestra nella stessa scuola elementare frequentata da bambina. Fu prigioniero in Via Tasso. Questo drammatico episodio indica chiaramente la fragilità della specie. Discografia dei Ramones "Da questo canto proviene un altro canto natalizio, ""Tu scendi dalle stelle""." "I quattro pali vermigli in campo d'oro costituiscono l'antica insegna della Corona d'Aragona." Fu assistente a Pavia e docente al Politecnico di Milano. "La ""Revenge"" venne abbordata da diverse navi spagnole, ma ogni attacco venne respinto." Ha ricevuto il premio Magritte alla migliore coproduzione straniera. Inoltre, è provvista di altri due piani destinati alla zona notte. "Essa infatti viene definita ""Festività di origine meramente contrattuale"" dalla Cassazione." Come sceneggiatore, collaborò in sette film con Maurice Tourneur. Essere diversi implica complicazioni, anche nella vita quotidiana. Che la valle apparsagli così piccola fosse invece interminabile. Le arcate sono arrotondate a tutto sesto. Diversi episodi originali furono adattati a film cinematografici. La loro precisione e potenza varia in base alla loro grandezza. Costituisce la caratteristica più vistosa dei dialetti centro-meridionali. Le vincitrici andranno ai quarti di finale. Dopo essere stata capolista alla sesta giornata, i biancocelesti scesero al settimo posto. In Italia la distribuzione dei giocattoli è gestita da Giochi Preziosi e Junior Distribution. "Dietro l'altare si trova una piccola sagrestia un tempo annessa alla villa." Ottiene pole position e vittoria in Qatar. "Alcune di queste, come gli sci, supportano l'uso della Wii Balance Board." In inverno possono prodursi precipitazioni di carattere nevoso. Negli ultimi dieci anni di vita usò una sedia a rotelle motorizzata. Ferdinando, gravemente malato di corpo e di mente, muore. Sempre nello stesso anno la polizia vietnamita ha interrotto un suo concerto ad Hanoi. "Inoltre è stato rilasciato anche il video della canzone ""Scar Queen""." "C'erano ""tre numeri"", il singolare, il duale ed il plurale." Si potrebbe utilizzare un sestante per tale operazione. Paesaggio ambiente architettura è un saggio di Christian Norberg-Schulz. Suo fratello fu il cardinale Flavio Chigi. "Noti soprattutto per l'elevatissimo livello tecnico dei componenti." Successivamente, si è inserito nel gruppo ed ha guadagnato il rispetto dei suoi compagni. In seguito alla sua scarcerazione riprese le sue attività rivoluzionarie. Spesso molto abbondante in alcune zone. Non risulta che questo sommergibile abbia affondato navi nemiche. Fu convinto assertore della teoria delle localizzazioni cerebrali. Forse preparava la fuga, che venne ritardata da una tempesta. "Nomina anche la popolazione dicendo che una strana malattia s'aggirava fra i mendicanti." Non vi sono rilevanti notizie storiche sulla frazione. Chiude la prospettiva un frontone sormontato da croce apicale. La sua origine è idrotermale. "Il titolo di studio è l'unico al mondo con valore legale." Egli infine uccide Macbeth e passa la corona a Malcolm. "Fra i protagonisti di questo scabroso reality c'è Jack Conrad." "Fa parte del Comitato Scientifico della rivista italiana ""Geopolitica""." È sepolto in Ypres Città Commonwealth War Graves Commission Cimitero. "Ha collaborato come disegnatrice di costumi per la serie thriller ""The Black Lizard""." Svolge corsi alle università di Évry e Versailles, in Regione parigina. La base dello stilo è allargata oppure no ed è glabra. "Quest'ultima era chiamata ""Country Club""." La canzone è stata scritta da Anka insieme a Joe Sherman. "L'area è accessibile solo per motivi didattici e scientifici." Usata oggi in pirotecnica. Ángel Cardozo "In altri tempi furono utilizzate per l'acqua potabile e per usi agrari." Si segnalò per le sue dottrine in favore della sovranità assoluta del papa. Guerra ottomano-persiana I motivi di questa successione sono ancora oggetto di dibattito. Le pinne pelviche dei maschi adulti sono molto più allungate. Kang Jin-hyok "Durante l'estate tutti i lottatori tendono a portarlo." Debutta con una vettura costruita in proprio progettata da Gary Anderson. Salvatore però scappa e si rifugia nel cimitero, piangendo sulla tomba dei genitori. Fu fondata nei primi anni del Novecento da Luigi Stoppani, un importante industriale milanese. "Per l'occasione alcune strutture hanno subito degli ammodernamenti." Riceve inoltre il Premio Letterario Piero Chiara alla carriera. Fu anche molto celebre per le sontuose feste organizzate. Persone di nome Michael "ʿObayd definiva al-Ḥarbī come un ""reclutatore assai efficiente""." Le sillabe accentate tendono ad avvicinarsi, a spese delle sillabe deboli. William Morrow La nonna, Adele Badalamenti, era già su una nave diretta in America. Col suo viso solcato dalla sofferenza fisica e gli occhi pieni di spavento. Sin da piccola ha provato interesse per la recitazione e la musica. Giuseppe Morro fu anche personaggio impegnato in molte attività civiche culturali e amministrative. Con essi ritornano alla collinetta dove Yanez e Sandokan si erano rifugiati. Clay viene salvato e i responsabili vengono arrestati. Le storie del terzo Dottore furono le prime ad essere trasmesse a colori. In Italia, il film è stato distribuito dalla Warner Bros. Fu cremato e le sue ceneri disperse in mare da Michael Jackson. Serve il quartiere Financial District della Downtown di Los Angeles. Edwards è terzo. Altre popolazioni, invece, sono sedentarie. William Powell ha dimostrato la correlazione tra burnout ed alienazione negli assistenti sociali. Vive in Africa. "Il suo album live ""Lisbon"" è considerato uno dei capolavori della musica elettroacustica." Vescica natatoria molto grande. Questa distanza speciale è chiamata quindi lunghezza di Planck. La presenza di alcune murature in laterizio testimonia alcuni ampliamenti successivi. È una specie notturna e parzialmente arboricola. Quando si inizia a giocare si parte dalla Quinta divisione. Ma una volta iniziata la guerra, si schierò con Cesare. Per questo canale ha scritto molti altri film. Il Tiraspol ha vinto il trofeo per la terza volta. Il gruppo si costruì una certa reputazione. È uno degli impianti più antichi ancora in uso negli Stati Uniti. United, militante nella Major League Soccer nonché dei Washington Nationals, della Major League Baseball. Lo si affronta sul Big Ben di Londra. Maria Antonietta e la principessa di Lamballe dovettero quindi dirsi addio. Il main sponsor fu ancora Pecorino Sardo. La sua relazione con il Nazismo è aspramente dibattuta. La prognosi risulta essere solitamente buona. Era disputata dalle formazioni di Primeira e Segunda Divisão al termine dei campionati. La settimana successiva fu sconfitta anche nel rematch. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino viola-lilla inodore. "Il passaggio attraverso il labirinto era chiamato anche ""pellegrinaggio""." La nuova impostazione è sicuramente destinata a modificare profondamente gli orientamenti sin qui seguiti. Successivi studi e indagini furono pubblicati più avanti nel tempo. "Bane, interrogato dai Jedi, rivela la posizione dell'olocrone e dei bambini rapiti." Due di essi sono pubblicati congiuntamente con la Association for Computing Machinery. Può essere suddiviso in due parti: quella superiore, e quella inferiore. Horse Feathers La contea di Butera fu uno dei maggiori feudi comitali normanni in Sicilia. Nella seconda strofa Leopardi prosegue la sua polemica contro lo spiritualismo ottocentesco. Ciononostante Manet restò per ben sei anni nello studio del Couture. Si trova nel quartiere di Minato. Gustavo Adolfo decise di portarsi a Norimberga, dove eresse un campo fortificato. La città principale è Nakhon Sawan. Inoltre nessun cimitero fu disponibile ad accogliere il riposo della coppia. Vivian Cristina Lopes The Sun Goes Down Come al solito sorsero in città numerose barricate. Muore pochi giorni dopo. Terra Mariana Per ciascuna prova e categoria ogni Paese può iscrivere fino a due imbarcazioni. Quest’ultimo divenne poi giornalista sportivo e telecronista del basket. Le autorità locali non potevano ostacolare in nessun modo l’operato dei suddetti uomini. Jin Goo Alla sommità delle mura vi è una lunga sequenza di merli guelfi. "L'impresa è conosciuta per la sua moda." La gara è prevista di domenica. Gli acidi grassi trans sono presenti nei lipidi dei ruminanti. Il titolo internazionale del cortometraggio è Wow, The Kid Gang of Bandits. Questi organismi hanno la capacità di acquisire, metabolizzare ed espellere il selenio. "All'epoca della morte del marito, Elena era incinta del loro secondo figlio." "Dopo aver assolto il servizio militare, studia biochimica all'Università di Tubinga." "Sono muniti di due organi di senso circolari detti ""pseudo-oculi"", interpretati come antenne rudimentali." Sono quattro i vescovi documentati di Tubursico-Bure. "De Gaulle era l'ultimo capo del governo eletto della storia francese." Porta Vittoria "Egli abolì anche l'uso di tenere banchetti nelle cappelle dei martiri." In questo titolo inoltre il Rifugio Magma sarà situato nel Passo Selvaggio. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista. Alcuni turisti stranieri rimasero feriti. Travis quindi va a casa della famiglia di Gabby per farle la proposta. Adam Jones La sua capitale è Salvador. In tal senso pubblica contributi di vari dipartimenti di atenei diversi. Ebbe la presidenza della Congregazione per la codificazione del diritto canonico delle Chiese orientali. Nobiliario di Sicilia di A. Mango di Casalgerardo, consultabile online. Al suo posto però trova i suoi bizzarri nipoti con cui fa subito amicizia. Si svincola dal club veronese durante il mercato invernale. In merito sono stati anche realizzati numerosi video. Due femmine gravide sono state catturate nei mesi di giugno e luglio. Allo stesso tempo frequenta la Pontificia accademia ecclesiastica. Le tombe sono divise in due categorie. In effetti si riscontrano somiglianze ed elementi in comune in entrambi i casi. Fossili attribuiti a una forma affine sono stati ritrovati in Saskatchewan. È quotata alla Borsa di Tokyo. "Nonostante il titolo italiano, non si tratta di un film di ""zombi""." Pianoforti e organi vennero costruiti ancora per diversi anni in Mississippi e Arkansas. Non avendo però più denaro, il trio si rifiuta di aiutarlo. "Era il primo trattato di veterinaria dell'Europa latina." Non sono comprese nel programma anche gare di decathlon e di eptathlon. "Corso di filosofia politica""." La villa è proprietà privata. La vettura, come tutte le auto da Formula E, è a trazione elettrica. Il Marker Team trova e ripristina uno shuttle per tentare il rientro atmosferico. Era un difensore esterno utilizzato sia a sinistra che a destra. Alla fine di marzo arriva il Ten. Le opere del Guercino e del Preti sono tuttavia andate perdute. Attualmente la famiglia gestisce una caffetteria a Derry. Alessandra di Russia Le orecchie sono piccole, i piedi sono lunghi e sottili, con sei cuscinetti appiattiti. "Si era assolutamente dedicata a me e siamo rimaste così intime""." È stato anche richiesto come narratore per il documentario Style Wars ma ha rifiutato. "È di proprietà dell'amministrazione comunale di Novi Ligure un plastico della battaglia." "All'interno vi è ubicato il bar con tavola calda e servizi igienici." "Questo diede al piccolo team l'opportunità di sfruttare le potenzialità della nuova generazione." The Beat Goes On! Tuttavia malelingue costrinsero i due a lasciarsi. Toccherà a Sapiens, marito della regina, liberare le amazzoni, grazie alla propria mascolinità ritrovata. "La storia è divisa in tre parti: Dune, Muad'dib, il profeta." Generalmente cresce sulle rocce o nel sottobosco. La diocesi di Trebigne fu eretta nel X secolo. "Non utilizzò mai il titolo di contessa, ma era conosciuta come ""la principessa""." Il farmaco è controindicato anche in età pediatrica. "Paragoni stretti sono con la ""Madonna della Scala""." Dopo questo film ha diretto documentari. Teatro Apollo Fortunatamente, niente di tale antagonismo è percepibile nel film. Ad un certo punto però, la fortuna sembra girare dalla loro parte. Come coordinatore difensivo Gli sono dedicate una via a Genova ed una a Padova. Quando è richiesta una precisione assoluta, la virgola fissa sembra una scelta migliore. "Lei è anche portavoce di ""One in Five"", un'organizzazione di beneficenza australiana." "L'Alumni ottenne così il primo titolo nazionale della sua storia." Milita nella Liga Super Malaysia, la massima divisione del campionato malese. "Il suo nome significa ""il prato delle perle""." "Il nome proprio deriva dall'entomologo austriaco Carl Attems che li rinvenne." I veicoli senza tettuccio sono infatti più soggetti a rischi durante un incidente. La musica è di Patrick Doyle. Ciò è scritto nel sito ufficiale della scuola. Dopo aver lasciato il servizio militare divenne membro del Consiglio di Stato. Le outback australiane sono popolate da piccole comunità che vivono relativamente in pace. Si tratta della stazione di più recente realizzazione sulla linea Musashino. Handle with Care Guanajuato è anche sede del comune dei comuni limitrofi. Di conseguenza questa notazione rende il numero di cifre significative facilmente identificabile. Sempre per Supergulp, insieme al musicista Franco Godi, ha composto le sigle della trasmissione. La stessa ragazza cadrà sua vittima nel vano tentativo di farlo rinsavire. "Un museo sotterraneo presenta l'evoluzione del sito e l'introduzione del cristianesimo nella città." Fece inoltre costruire numerose chiese e compì varie visite pastorali. "La situazione igienico-sanitaria all'interno del centro peggiorava sempre di più." "Probabilmente si rifugia in colonie numerose all'interno di grotte." "Da sempre impegnato anche nel mondo della cooperazione per lo sviluppo dell'impresa in Sicilia." "I tetti delle strutture, dalla forma molto particolare, sono ispirati all'arte dell'origami." Configurazioni con due o con tre banchi era comune. Le rivendicazioni di Wollstonecraft potevano corrispondere ai principi della rivoluzione guidata dalla borghesia francese. "L'arte vinicola della regione risale al quindicesimo secolo." Ha un fratello maggiore, Roger, e una sorella minore, Joanna. Successivamente cantò al Teatro alla Scala di Milano, a Buenos Aires e a Londra. Dei bagni sono stati poi realizzati durante il periodo della dominazione turca. Tutto ciò che è naturale si muove da solo. Quando morì suo padre aveva solo dodici anni e sua madre esercitò la reggenza. Dalla scomparsa di Gaber, è la prima ri-proposta di questo spettacolo. "Entrambi gli album furono prodotti da ""John Braden""." Si trovano lungo la costa meridionale del Queensland, in Australia, a sud-est di Brisbane. "L'ultima frase della canzone è ""Fried chicken"", sebbene inizialmente le parole fossero ""One vision""." Il colore della linea è il rosso. Norval è appassionato di golf, paracadutismo e bungee jumping. Appena salito al trono, il regno venne invaso dai galli, che furono infine respinti. "Augusto d'Halmar" La sua voce è considerata una delle migliori tra i girl group sudcoreani. Il terzo si è ritirato, conclude affari ed accumula ricchezza. "I membri della ""truppa"" includevano nomi come Ronald Reagan, Alan Ladd e altri." Il video è stato girato principalmente in una spiaggia. Mike Montgomery La band ha intrapreso un tour estivo a sostegno. Boxe del Bue. Essi considerano i topless come una minaccia alla stregua delle sorgenti di gravità variabile. Ma resta comunque piuttosto ordinario e leggermente rigido. "La nave più famosa varata da Harland and Wolff è senza dubbio il ""Titanic""." "Mefistofele gli propone un patto: vendere l'anima in cambio della giovinezza e della ricchezza." Altra rivalità sentita è quella con il Bolivar. Lo stemma della società è cambiato varie volte. "È incerta l'origine della diocesi." Moussa Diop "Una è prossimale al resto della vertebra e l'altra è distale ad essa." "Ha affiancato all'attività di musicista quella di critico, saggista e musicologo." Questa configurazione del carrello rimarrà inalterata per molti dei modelli realizzati successivamente. "I documenti sono conservati presso l'Archivio di Stato di Catanzaro." Il formaggio dà il sapore tipico al pane, da cui il suo nome. Si tratta del primo trasporto al mondo di questo genere. Una paralisi bilaterale si presenta con una voce roca ed emessa con fatica. "L'area archeologica interna si apre nello spazio del piano terreno del palazzo." Con questo album inizia la collaborazione tra Saturnino e il cantante. "Alla nascita, la ""Fuso"" era la corazzata più pesantemente armata al mondo." È sepolta a Potsdam accanto al marito. "Ci sono due spiegazioni per l'origine del nome ""Gedda""." Persone di nome Tom "Si è laureato all'Università di Treviri in storia, storia dell'arte e scienze politiche." Nello stesso anno ha preso parte agli europei di nuoto senza però vincere medaglie. Grayson utilizza un Hammer rubato nel centro di conversione per arrivare in Lussemburgo. Attribuzione finale dei seggi, per partito, alla Camera. Si trova sullo stesso piano del flessore digitale profondo. "Del gruppo di isole fa parte anche l'isola di File." In tale competizione si affrontano, solo squadre della stessa categoria. Per le statistiche più recenti è inclusa nel vicariato apostolico di Tripoli. "Parallelamente all'attività di scrittore coltivò quella di pittore." Il pubblico era formato da circa cento persone, soprattutto donne e bambini. È stato pubblicato da Venus Dischi, mentre il vinile da Tannen Records. Inoltre sono celebri le gemme estratte nelle miniere della regione. "La corrente raggiunta è detta ""corrente di saturazione"", ed è chiamata ""I""." Finita la stagione ha svolto dei test per collaudare la Fiat Sedici. In ambito religioso merita menzione la Chiesa parrocchiale di San Pietro. "In diverse parti del mondo sono sorti veri e propri ""musei"" di modellismo ferroviario." "I voti sono dati da rappresentati dei ""media"", commissari tecnici e capitani delle Nazionali." Il rabbino parla uno yiddish totalmente inventato. "Diversi sono i pittori che nel corso dei secoli hanno dipinto l'episodio." "La produzione supera ormai il milione di tonnellate l'anno." Essi sono comunemente utilizzati in termodinamica, in fisiologia cardiovascolare e in fisiologia respiratoria. Lo sponsor tecnico fu Le Coq Sportif mentre il main sponsor fu Eidos Interactive. "Si tratta di memorie e descrizioni di battaglie e assedi alle quali partecipò l'autore." La valle del Bièvre era collegata ad Arcueil-Cachan con un ponte. Studiò numerose lingue, tra cui il mongolo, il mandarino e il manchu. Fu anche un letterato. Vanta alcune presenze nella King’s Cup ma nessuna in Coppa Davis. Arrivati lì, grazie ad un amico di Ramsey, entrano alla festa del principe. La moglie di Dan fu chiamata Dana e suo figlio Ro. La sua omofobia cresce al punto da arrivare a minacciare un suo fan gay. Alla fine Link uccide Ganondorf, il quale promette di ritornare ancora. La Fondazione opera attraverso due sedi istituzionali, una a Milano e una a Zurigo. Ma, quando poi la vede insieme al suo presunto amante, resta ferito e deluso. È seduta, che sta riposando, stremata dal lavoro e dalla fatica. "Jenkins attribuì però a Frusciante ""buone abilità." Nato in Francia, sceglie di giocare per la nazionale senegalese. Le ipotesi sulle sue origini sono molteplici e molti paesi le rivendicano. "E questo registro è ora parte dell""'Historic Lotus Register"" della Gran Bretagna." "Nel libro definì Sartre un ""filosofo impostore"" e Marcuse un ""livido polemista""." Le labbra superiori sono molto marcate. La chiusura della scuola dopo la fase napoleonica fu piuttosto breve. In seguito ai contatti con le coste sudamericane, si sono avuti recenti influssi spagnoli. "Il cognome Bocconi non presenta un'ampia diffusione sul territorio." Negli anni successivi anche i figli Carlo e Maurizio giocheranno nella formazione emiliana. Si tratta di una stazione di superficie. La biologia del cusco ornato è poco conosciuta. Horkheimer per la Balboa Amusement Producing Company. I primi anni non sono comunque particolarmente ricchi di vittorie. Out of the Shadows Questo animale era simile, per aspetto e dimensioni, agli attuali opossum. È dedicato a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, amica di Michelangelo. "C'è un ulteriore consistente nucleo anche in Arizona." "Un'ulteriore controindicazione è rappresentata dall'insufficienza epatica." Le Mont. Questa costituzione, seppur emendata, è quella ancora oggi in vigore. Comprende vini prodotti nei comuni di Riesi, Butera, Mazzarino, tutti in provincia di Caltanissetta. Storicamente, i latinoamericani erano rappresentati come pigri e sospettosi. "Quando indossa il costume in modalità ""cattiva"", è incline a violenti scoppi e allucinazioni." Sopra al portale è un fregio con due pantere, emblema di Graz. Lay Me Down Nonostante sia maltrattato e sfruttato dagli adulti è buono di cuore. Il nome deriva da una tecnica di pattinaggio su ghiaccio tipica dei Paesi Bassi. "Gli venne assegnata una Medaglia d'oro al valor militare alla memoria." Milita nel campionato cadetto serbo. Twin Lakes Such a Business "Nel territorio comunale c'è un'ampia produzione di mele." "Il tempismo è importante: l'articolo deve uscire a ridosso del debutto dello spettacolo." Il Gran Maestro degli Ordini era il re del Regno delle Due Sicilie. "Il velivolo precipitò al suolo e si incendiò con la perdita di tutto l'equipaggio." Army situata vicino a Colorado Springs. "Dopo l'occupazione tedesca di Roma, Artale entrò nella Resistenza, nel Fronte militare clandestino." Dopo alcuni fraintendimenti, tutto si chiarisce e Pell lascia la festa insieme a Martha. "L'Heisman Trophy è assegnato annualmente al miglior giocatore dell'anno." La pianta è a croce latina, a navata unica. Le dita posteriori, dal palmo liscio, sono inframmezzate da membrane ben sviluppate. Poi vi è la squadra dilettantistica dei Prealpi Tigers biellesi. Dunque la sua esistenza venne sfruttata per intraprendere politiche matrimoniali volte a stabilire alleanze. È stato tradotto in molte altre lingue. I ladri furono scoperti e la refurtiva riconsegnata. Tutte le comparse, inoltre, sono di origine asiatica. Dmitrij Larionov Le timoniere sono quasi invisibili perché nascoste dalle altre penne caudali, presenti in abbondanza. Nonostante questo il luogo è tuttora meta di pellegrinaggi. Da questo momento i metropoliti posero la loro residenza nella città di Candia. Il disco sarà poi supportato da un tour in Inghilterra con i polacchi Behemoth. "Il gruppo Ortles-Cevedale occupa un'area molto estesa, delimitata da profonde vallate di origine glaciale." Si sono formati a Brindisi nella prima metà degli anni ottanta. Il fratello e la sorella seguono le orme paterne diventando avvocati. Il nome del regista non appare nei titoli del film. "I suoi resti fossili sono stati ritrovati in molti giacimenti d'Europa, Cina e Groenlandia." Nel doppio maschile si sono imposti Ashley Cooper e Neale Fraser. Ebbe sempre relazioni di vicinanza con la famiglia di Napoleone. "Tale riconoscimento ufficiale è considerato l'atto che pose ufficialmente termine alla prima guerra mondiale." A livello internazionale, partecipa alla Conferenza Internazionale dei Partiti e delle Organizzazioni Marxisti-Leninisti. Da quel momento iniziò a prendere parte a diversi film muti. Il pero, che ancora produce frutti, è circondato da cinque alberi di farnia centenari. "Ebbe un immediato successo all'epoca in cui venne presentato." Sul sito sorge oggi un museo dedicato alle vittime del Nazismo. "Il più famoso di questi dinosauri è ""Oviraptor""." Il primo raggio della pinna dorsale è più corto degli altri. "Jet combatté contro numerosi nemici, ma contrasse una malattia letale combattendo l'""Emogoblin""." "La sede dell'Istituto è nella città tedesca di Wuppertal." Jacques Villeneuve non vi compariva tuttavia come pilota per motivi di licenze. La simmetria è rispettata anche nei prospetti laterali. Stockman è uno scienziato pazzo e tra i peggiori nemici delle Tartarughe. La scrittura è romanizzata secondo diversi sistemi. "A capo dell'esercito tedesco era Federico Guglielmo." Normalmente trasporta un tablet che usa per chiamare i bits in azione. "Davanti alla torre è stato posto un simbolico ""Ulivo della Pace""." "Mantenne l'incarico fino al dicembre dello stesso anno." "La verità spesso è solo uno strumento che serve per l'obiettivo di qualcun altro""." Sono altrettanto prodotti in Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria e in Sicilia. I ritrovamenti avvenuti in Cina, però, gettano pesanti dubbi riguardo a questa assegnazione. Tuttavia Pershing rispose che avrebbe continuato la sua avanzata. Un giorno arriva a casa una ragazza giapponese, Akiko. Anche i danni prodotti ai veicoli che guida saranno più realistici. Due galeoni spagnoli vennero catturati, uno dei quali venne successivamente dato alle fiamme. Ma se esistono altri pianeti, possono questi essere abitati come il nostro? Durante il conflitto a fuoco morì per errore ferito dai suoi compagni Roberto Capone. Il sussidio di disoccupazione aveva una durata complessiva di tre anni. "Transitò nelle file dell'esercito regolare regio con il grado di maggiore." "Tutti partono separatamente per l'Unione Sovietica, per trovarsi inaspettatamente sullo stesso aereo per Mosca." John McLoughlin A questo punto il carro è pronto al fuoco. La suddetta cavità è inoltre di forma rettangolare, più alta che larga. Copie della pellicola sono conservate in collezioni private. Infatti la sua tomba è collocata nel punto esatto in cui cadde. Inoltre ha racchiuso in sei cd tutta la sua discografia in dialetto triestino. Da più parti Ayn Rand viene indicata come il romanziere preferito di Greenspan. È considerato uno dei capolavori del cinema espressionista tedesco. Consegue il Diploma Accademico in Arti Visive presso il City Art Institute di Sydney. "Attualmente risiede a Puch-d'Agenais, in Francia." Tuttavia non è in grado di utilizzare il ki, e quindi nemmeno di volare. Vi erano quattro sciatori per ogni squadra con due riserve. Questa è la settima stagione consecutiva in cui chiude in doppia cifra. Al momento Intel non ha ancora annunciato alcun successore per il core Beckton. "L'unico punto debole è il versante meridionale, dove anticamente si trovava l'entrata." Vuole scappare da Bristol per motivi ancora poco chiari. Jan Jansen "Nella stessa ""okiya"" possono convivere una o più ""maiko"" e una o più ""geisha""." In casi particolari, si osservano effetti luminosi senza presenza di temporale. Larga parte del palinsesto è dedicata allo sport. Divenne insegnante di fortificazione alla scuola di applicazione di Modena. Nella raccolta presentarono in tracklist anche un nuovo pezzo. Secondo fonti delle Nazioni Unite, i senzatetto furono ben oltre un milione. Per la descrizione dei singoli organi si vedano le voci specifiche. Gli abitanti si ribellarono e, dopo la vittoria, issarono le insegne di San Marco. È sepolto nel Cimitero nazionale di Martin. I cavalieri furono disposti, al solito, sulle ali. Tutti i server Archie contengono la stessa lista. Mary Scott In questo dipinto un sentiero poco visibile passa per le aspre montagne. Il suo percorso crea la Valle del Coppa. Per tre anni ricopre la carica di Segretario dei Democratici di Sinistra di Monteverde. Viene ricordato per la sua capacità di guidare alla perfezione. Fu il settimo titolo nella storia del club. Riguardo le abitudini di questa specie abbiamo a disposizione solo poche informazioni. "La funzione funeraria era esclusivamente d'apparato e a testimonianza della posizione sociale del defunto." Tale motore veniva gestito da un cambio manuale Hewland a sei marce più retromarcia. "Il pezzo si intitola ""Simple World""." Per effettuare questo attacco il giocatore deve semplicemente scuotere il telecomando. "All'interno degli hangar venivano assemblati gli idrovolanti e poi i barchini esplosivi." Partecipa a numerose mostre sia personali che collettive. Ricominciò Alfonso. I pochi bianchi che arrivano fino a lui, diventano suoi prigionieri. Era una persona molto popolare in Danimarca. "In questo periodo criticò le frequenti intromissioni dell'esercito nella vita politica del Paese." Ognuno di questi strumenti può risolvere alcuni problemi che emergono nel processo decisionale. Questa onda può produrre il caratteristico boom sonico, udibile anche a grandi distanze. "L'opera è situata nella cosiddetta ""Galleria degli ospiti""." "Per farsi compagnia, canta questa canzone ""in tono flemmatico""." È il secondo singolo estratto dal quinto album della band, Black Widow. Uno di essi affermò di essere diventato sordo. Lo show venne trasmesso per quattro episodi. La media annua delle precipitazioni si attesta sui millimetri. Le rovine degli edifici medievali sono ancora oggi visitabili. Mentre il gruppo lavorava sul secondo album si sciolse definitivamente. Delle versioni localizzate sono presenti nella ritrasmissione francese del canale. Gli occhi sono larghi e prominenti, e con iride rossa. Gli stalli e seggi lignei sono cinquecenteschi. La rivolta colpì la nobiltà soprattutto coi saccheggi delle dimore nobiliari e dei castelli. "Morirà negli anni ottanta dell'Ottocento, lasciando la sua eredità politica al figlio Vincenzo." Il mattino Eugenio di Savoia aprì le ostilità. "E mentre l'impero cresceva, anche il suo bisogno di metalli cresceva con esso." Nella cattedrale sono esposti inoltre i quadri del pittore Mario Delitala. La data del messaggio è quella di due giorni dopo. "Contemporaneamente insegnava Diritto all'Università Sapienza di Roma." Ad esse sono stati attribuiti diversi omicidi. "Anche l'applicazione impostazioni ha ricevuto notevoli cambiamenti." "In quest'ultimo periodo il gruppo inquadrava ventotto di questi caccia." Il duca Bertoldo rimase un fedele del re. Bartolomeo della Scala Si tratta di uccelli monogami, coi due sessi che collaborano nelle attività riproduttive. Angela Davis non fu solo una militante del Partito comunista. "L'ultima esperienza è col Treviso." Il suo becco corto è un adattamento per il nutrimento in volo. "Con l'inizio del nuovo anno, il programma subisce ulteriori modifiche." Il successo in San Giovanni gli aprì le porte di nuove commissioni. La settimana successiva a SmackDown! "Il videogioco è ispirato ad ""Il caso di Charles Dexter Ward""." Il riscatto viene però quasi subito. Frank si insediò nel castello di Wawel a Cracovia. Oggi ospita il Museo civico archeologico ed una ricca collezione numismatica. Alcuni suoi disegni testimoniano le architetture termali romane presenti nel villaggio. Davies, allora, giura di vendicarsi. Nel deambulatorio, si aprono quattro cappelle radiali. "Quest'ultima è autrice di un ritratto fotografico di Eileen." "Fra queste l'Unione telegrafica internazionale e il Consiglio d’Europa." Entrambe le soundtrack sono state pubblicate a loro volta dalla Media Factory. "Nello stesso anno vince il premio ""Salvo Randone"" di Siracusa, come miglior attrice emergente." A fine serie diventa portiere di riserva della selezione di Tokyo. "Comunque alcuni formano una serie di storie per esempio la serie di ""Sorcery!" "Probabilmente danesi, le loro attività erano dirette contro gli ""Stranieri"" già in Irlanda." Nei tempi morti della navigazione prende degli appunti di viaggio su quaderni e taccuini. "Il suo approccio interdisciplinare accolse nuove forme d'arte come assemblaggio, performance e poesia radicale." Museo di scienze naturali Essi sono stati inizialmente allevati per la caccia ai tassi. Lei risponde dicendo che la giornata è stata pesante, ma in compenso molto divertente. Ha un cratere di Venere a lei dedicato. Ltd., una società statale cinese. "Farà ricadere sull'avvocato Kobe, la responsabilità della morte di Adriano Riva." Sua moglie, Catherine T. MacArthur è stata una famosa velista. Vennero quindi effettuati i preparativi per la partenza. Fu presentata al Festival in doppia esecuzione da Bobby Solo e da Iva Zanicchi. Roy e Jessie sono marito e moglie. Il norvegese si legò al nuovo club con un contratto triennale. "Esempi contemporanei di ""Continental kit"" possono essere trovati sulle vetture personalizzate." Sono tre i vescovi conosciuti di questa antica sede episcopale. Il marco tedesco e il marco di Danzica furono ritirati dalla circolazione. Questa limitata modalità attesta la sua composizione arcaica. "Anche qui, tra una pausa e l'altra dei combattimenti, scrisse numerosi articoli." Sarebbe diventato il più longevo Pure Champion della storia. Di classico blu scuro con lo scanner localizzato nella griglia. Marcus ha fatto un investimento rischioso e ha perso. Il palazzo fu dato alle fiamme e tutti gli oppositori uccisi o successivamente giustiziati. Dalla prima moglie ha avuto un figlio. Il nome Emilia scomparve con la fine del dominio bizantino sulla pianura padana. Entrambe le forze hanno natura elettrostatica. La città di Voronež venne difesa aspramente contro le potenti forze tedesche. Rinvenuto in America meridionale, nei pressi del Rio Chubut, in Argentina. "Di conseguenza, rimosse l'assedio di Leucade e partì per Etolia." In misura minore sono anche presenti altre specie quali il castagno e la robinia. Maurizio e Lazzaro. Tale strategia è nota con il nome di attacco di minoranza. Ma Egwene ha ordinato di evitare qualsiasi tentativo di liberazione. Non avevano più possibilità di salvezza: i fascisti arrivavano da ogni parte. Questa soluzione generale viene naturalmente adattata alle condizioni particolari. Smith e il rookie spagnolo Rudy Fernández. "Una sequela di disgrazie determinerà l'epoca successiva." La Schneider fallì il tentativo e dovette abbandonare il Congresso. La centrale era studiata principalmente per il teleriscaldamento della zona circostante. "L'aspetto principale di questo brano è la speranza." La sequenza e le date sono basate soprattutto sulla ricostruzione fatta da Bryce. The Man from Snowy River "Pollack nella serie televisiva ""Crossing Jordan""." Non passò molto tempo che il pronostico francese cominciò ad avverarsi. Ed Koch nasce nel distretto newyorkese del Bronx. Prestò servizio come tenente nella guerra civile russa. "Il motto del gruppo includeva la frase latina ""Carpe diem!" Come le altre valchirie si trovano in camere nascoste. È contrassegnata dal colore verde. La madre lo convincerà a chiamare Ivo per avvertirlo del funerale. Qualche settimana dopo è eletto presidente del consiglio comunale di Erice. Inoltre le leggi locali rendono spesso impossibile operare in modo indipendente alle compagnie straniere. "Quest'ultima società, però, detiene attualmente il più antico documento fondativo." "La zona, nonché il promontorio stesso e il litorale sottostante, è chiamata ""promontorio dannunziano""." Si devono includere i costi sulla salute pubblica e il danno ambientale? Si dedica anche a tennis, nuoto, canottaggio e ciclismo. Il premio viene assegnato per contributi eccezionali nel campo della chimica o della biochimica. Un tema ricorrente del dramma è quello della morte di Big Daddy. Dopo gli studi al seminario di Udine, divenne abate. È grazie a lui se nasce il Capitan America degli anni cinquanta. Sindacalista fu nominato responsabile dell’Ufficio Sindacale della Federazione di Vicenza. "Tracy è sepolto nel cimitero ""Forest Lawn Memorial Park"" di Glendale, in California." Oggi milita in Promozione Sardegna. "Le sue ""corna"", diverse da quelle dei ritrovamenti precedenti, sono dritte e coniche." Le rotte servite sono sia nazionali che internazionali. Aladino tra la confusione riesce a trovare Miriam salvandola dalla schiavitù. Il lago ha origine glaciale. "Verrà anche smascherato di fronte alla moglie e all'incredulo figlio." Concluse il torneo con un gol e quattro assist in cinque partite. Lee resta comunque un sostenitore della Repubblica di Taiwan. In quel periodo Jacqueline crebbe con la madre, la nonna e la bisnonna. Si è perso invece quasi del tutto il senso religioso che aveva in precedenza. Anche una serratura costituisce un basilare sistema di controllo accessi. Al suo posto venne inserito Vicente Luque. "Il comando all'interno viene garantito da una rigida gerarchia fondata sul rispetto." La Sala dei marmi è pertanto chiusa ai gruppi di visitatori. Il figlio dello sceicco Il corso è, indiscutibilmente, la principale via dello shopping cittadino. I sindaci dei comuni del comprensorio sono membri di diritto del consiglio. La serie è stata girata tra Vancouver, Canada e dintorni. "Dopo la scomparsa dell'amico e collega, Hugh Hudson preferisce tirarsi indietro." Ha iniziato frequentando corsi di canto a Kazan. Ex Compartimento di Napoli. Fu tra i più significativi scrittori bavaresi dei suoi tempi. Si trova nel Tirolo austriaco a sud della città di Lienz. A Cham ha sede la squadra di calcio Sportclub Cham. I due si innamorarono della piccola città mercantile di Murnau nel sud della Baviera. Contiene sedici brani già apparsi in precedenti album, qui presentati in versione remixata. La polizia non rispose agli spari. Si estendeva sugli attuali dipartimenti di Orne, Eure-et-Loir, Sarthe e Loir-et-Cher. "Nell'anno da junior si trasferì da Indiana Hills ad Iowa State University." Anche questi fu arrestato e sottoposto a tortura. Centrocampista centrale con propensione difensiva, piede di calcio destro. Il video finisce con Akon che si risveglia ancora circondato dalle foto delle ragazze. "L'anno successivo non ottiene piazzamenti di rilievo." È indicata con il colore marrone. Iniziano così i litigi. La stazione conta due binari serviti da due banchine laterali collegate da un sottopassaggio. Thomas, giovane soldato danese di venticinque anni, perde le gambe in Afghanistan. "Tale dichiarazione è stata supportata dal film per la televisione ""Turtles Forever""." Sul mercato nordamericano è stato distribuito anche come Yamaha Zuma. Predicò spesso dal pulpito della loro chiesa. "L'edificio della Corte Suprema per il Tennessee occidentale si trova a Jackson." Luis Moglia Barth Le teorie di Kendall non sono accettate anche da altri studiosi. Esse riguardano principalmente la Geometria differenziale e la Topologia differenziale. Alcune organizzazioni internazionali hanno uffici per salvaguardare tali diritti. Trentatré Spitfire attaccarono la formazione. La vincente è stata ammessa alla fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. Nella vasta estensione del parco, sono molte le specie arboree presenti. "L'influenza di Salieri si può vedere nella composizione delle scene drammatiche." Campo Grande Saltuariamente non disdegnano escrementi o piccole carogne. Il suo spirito politico ha influenzato molte delle sue opere. Il film fu prodotto dalla Gotham Productions. In seguito altri sultani si limitarono ad esiliare, confinare o imprigionare eventuali eredi. È sepolto nella cripta della cattedrale di Lecce. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue. Questo fu il maggiore storno di asset nella storia delle aziende britanniche. E così il povero Celestino viene licenziato. "Il significato del nome della montagna sarebbe quindi ""la montagna di Huáscar""." Da allora si impegna per la causa del popolo curdo. Fa parte del Blue Team. I resti di sua moglie sono in un sarcofago alla sua sinistra. Il testo, in parte mutilo, riporta le campagne militari del sovrano. Esse avevano la propria sede a Tripoli. A Savignano è possibile osservare anche una strada di epoca romana. Sheppard si trasferì in California, per poi ritornare nuovamente in Inghilterra. Perseguitato da mal di testa e incubi sulla Essex, morì dopo molti anni. In quel tempo, tali lingue venivano anche usate dagli ebrei di Israele. Cattura soprattutto roditori, ma anche uccelli e rettili. Questo animale, era di medie dimensioni e poteva raggiungere il metro di lunghezza. Fu catturato dai Russi e mandato in Siberia. "L'opistosoma è giallognolo, con macchie grigie diffuse." Le specie animali si nutrono soprattutto di organismi marini. "La tela si trova oggi esposta alla Galleria d'arte moderna Sant'Anna di Palermo." "Affianca all'attività letteraria quella espositiva, emergendo fra i protagonisti della Poesia visiva." Il Montale è raffigurato sulle monete euro sammarinesi da un centesimo. Questa specialità è praticata sia dagli atleti maschi che dalle atlete femmine. È in questo atto che trova la forza di divorziare. Le diciotto squadre della Primera División erano direttamente qualificate per il quarto turno. Quando i superstiti si rendono conto del pericolo cercano disperatamente di fuggire. Tuttavia, tende spesso ad essere piuttosto vanitoso e frequentemente sfortunato nei suoi sforzi. Si possono trovare ciottoli di marmo, porfido e granito. Venanzio è protettore delle cadute spirituali e materiali. Amministrativamente è compresa nel comune di Traù della regione spalatino-dalmata. La trachea ed il nervo vengono strappati. Al centro dello spazio si trova posizionata una fontana artistica. Oggi, una parte delle Grotte sono state restaurate e aperte al pubblico. Il contratto contiene anche le responsabilità del terapeuta. I primi anni furono i più duri. Non gli sono attribuibili con certezza altri lavori. Combattendo, fu ferito da uno Scud e fu curato dagli Americani. Esso è funzionalmente il dispositivo antitetico rispetto a un raddrizzatore di corrente. "L'edizione del torneo vide la partecipazione di sedici squadre di club per nazione." In Italia ha sede a Roma. Vestirà poi le maglie di e in Lega Pro Prima Divisione. Si dice che Costantino avesse vinto Agrippina dal marito, mentre giocavano a carte. Entrambe le canzoni sono state composte da Nobuo Uematsu. È membro della Commissione Finanze. Serve il centro abitato di Cassano Spinola. Tra i cittadini di Spadafora si distinsero il dott. Negli Stati Uniti la pellicola è stata contestata da diverse organizzazioni ebraiche. Il velivolo può, se necessario, ospitare una terza persona. Fu suo padre a spingere Rina a impiegarsi come contabile nello stesso stabilimento. Durante la sua reclusione fu sottoposto a torture e accecato. Poche specie vivono libere allo stadio larvale. Tutti brani sono stati scritti da Tom Waits La città è attraversata da ovest a est dalla Tangenziale sud di Nizza. Potrebbe essere presente anche nelle aree confinanti del Vietnam. Un sistema di segni isolato, per quanto ben strutturato, non può funzionare da solo. Secondo il suo biografo, Marc Shapiro, Santana imparò molto da McLaughlin. Si vorrebbe che il museo diventasse un vero e proprio centro culturale. Gli impianti vennero danneggiati dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. In quella stagione lo Sheriff si aggiudicò anche la sua seconda coppa nazionale. La maggior parte del lavoro di Pasqualini rimane in ottime condizioni. Non può essere! Prima si arrabbia, poi sospetta, alla fine diventa decisamente geloso. In questa direzione la decostruzione è una conseguenza della riflessione filosofica di Martin Heidegger. Di seguito è riportato un excursus sommario della carriera lirica di Lucia Valentini. Fuoco sacro Si tratta del secondo libro tradotto in italiano di Anne Holt. Batman, dopo un inseguimento, raggiunge e si confronta con Joker in un vicolo cieco. Fino al momento della sua morte, ha vissuto in Cile con la figlia Sonja. È una delle primissime pellicole sul baseball. "Il sopracitato esperimento non convinse tutti gli scienziati dell'epoca." Traduce dal francese opere di Flaubert, Maupassant e Zola. I suoi ca. "È il penultimo boss nel primo ""Crash Bandicoot""." "Questo implica quindi l'esistenza di una direzione temporale." Egli fu il primo corridore spagnolo a finire sul podio della Grande Boucle. Gli eventi precipitano quando il cameriere del castello viene assassinato. La facciata, molto semplice, è caratterizzata dal portale in piperno con intarsi in marmo. Responsabile dei contenuti per i canali sportivi era Maurizio Biscardi. Uno è la teoria della coerenza della verità. "Seguono due match con L'Inghilterra." Il territorio venne spartito tra i suoi figli. Lega Nazionale B È stato anche signore di Manchester e di Rochdale. Il diadema di gemme sostituì quasi del tutto le precedenti corone. È indifesa e fragile ma al tempo stesso caparbia ed orgogliosa. Adam decide di andare a conoscere Alex, invitandolo a cena. Studi più recenti basati su fonti originali hanno comunque fugato molte ombre. Mary accetta il consiglio e la mattina dopo si reca al salone di bellezza. Poco dopo fu nominato addetto diplomatico presso il generale Cadorna. Esso è un esercizio. Come governatore, Barstow sostenne la ferrovia per il Pacifico. Va conservato in recipienti ermetici di vetro, quarzo o metallo. Non è presente il fabbricato viaggiatori. I dogmi religiosi propriamente detti si rifanno alla fede. "Frequentemente le ""navette"" sono rappresentate poste in decusse." Si tratta di un processo di ossidoriduzione non reversibile che avviene nei mitocondri. Sarà proprio il rapinatore ad aiutarlo a recuperare il denaro perso. Jim Harvey è la guardia di una carovana. Nacquero così gli Spettri dei Tumuli. Sulla terraferma lo si può spesso trovare sotto sassi e rocce. Le ultime tre Fatiche di Ercole sono generalmente interpretate come una metafora della morte. Fu il primo Super Bowl disputato su un terreno artificiale. Nello stesso anno si classifica secondo nella Classic Sud Ardèche e vince la Parigi-Camembert. Questa reazione è alla base del rigetto nei trapianti. "Punto d'origine" Ha inoltre collaborato in Grecia con alcune realtà di teatro in Atene e Kastoria. Caterina fa per sparargli dal sedile posteriore ma è inserita la sicura. Vi riuscirà Kagome, che gliela consegnerà. Love at First Hate "Guadagnò notorietà attraverso la revisione dell'opera di Kant ""Critica della ragion pura""." "La sua prima canzone, all'età di nove anni, è stata ""Fate Stay With Me""." In seguito vennero effettuati alcuni tentativi per riportare in voga questa caccia, tutti falliti. Nella sua carriera ha recitato al cinema, ricoprendo prevalentemente ruoli secondari. "Letteralmente il termine significa ""respirare su"" ed ha le sue origini in Grecia." "La percentuale pagata sulla terra sottoposta al ""censo"" era bassa." "Avvocato, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Helsinki." "Da quel momento, la famiglia Widmann si sarebbe chiamata ""Widmann Rezzonico""." Si nutre di alghe e piccoli invertebrati. "La canzone fu scelta anche come lato B del singolo ""From the Beginning""." "Letteralmente l'espressione significa ""musica prodotta a Monaco di Baviera""." Angara inoltre non usa il carburante tossico usato da Proton. Tali rituali assumevano spesso le caratteristiche di un esorcismo. "Il termine è composto dai nomi delle serie ""Metroid"" e ""Castlevania""." Per raggiungere il pieno sviluppo del piumaggio, ai maschi sono necessari due anni. La sua formazione artistica si svolse a Roma. Euro Disney "Basilio I riuscì a intuire l'importanza di un'opera che però non vide compiuta." La categoria dei giochi crebbe rapidamente e divenne il contenuto più popolare sul sito. È intitolato allo zoologo Mario Bezzi. Suo nipote Andrea sposò una Medici, dalla cui unione nacque Carlo. Possiedono un esoscheletro, il che implica il fenomeno delle mute per il loro accrescimento. È sepolta nel Cimitero del Verano a Roma. Tali flussi di corrente sono controllati dai canali ionici della membrana plasmatica. "Successivamente escluso dal governo e politicamente isolato, mantenne un forte legame con l'Unione Sovietica." "L'attuale edificio è frutto di un radicale rifacimento ottocentesco." Nel frattempo, organizza una mostra delle opere di Pierre. Fra i sintomi e segni clinici si riscontra tumefazione e dolore. Lascia la squadra al termine del campionato, trasferendosi alla Scaligera Basket Verona. "Possiede inoltre un becco giallo brillante con un'escrescenza bulbosa alla base." Parte della chiesa sorge sulle rovine delle antiche terme romane. Benché non avesse appreso la lingua, gradualmente aveva imparato le buone maniere. Jacksonville lo scelse nel primo giro con le decima scelta assoluta. Si trovano tutti nella omonima valle nel territorio di Valbondione. "Da notare il significato completamente opposto rispetto all'allegoria fiorentina." "Sono stati coinvolti nella seconda guerra di 'Ndrangheta in quanto alleati dei De Stefano.." "I giochi ""First Party"" appartengono alla Sony compreso lo studio dei sviluppatori." Il tema centrale della poesia è la natura del tempo e la salvezza. La sede della Comunità si trovava nella cittadina di Cardeto. "Un centinaio di feriti venne trasportato all'ospedale di Orvieto." I campioni furono gli Indiana Pacers, che sconfissero in finale i Los Angeles Stars. Non esiste documentazione scritta relativa ai primordi del buddhismo nelle Filippine. Quinto Ortensio Nel concorso a squadre si è piazzata settima con i Paesi Bassi. Le cerimonie di apertura e di chiusura si sono svolte presso lo Stadio Maracanã. Nel corso delle sue attività ha portato denunce contro Epson e Apple. Dopo un anno e mezzo passò alla fabbrica dei fratelli Rusconi. La sezione dedicata alla botanica è stata allestita con la nuova inaugurazione del museo. "Tutt'oggi alcune strade del paese coincidono con gli antichi cardini e decumani." È pubblicata settimanalmente il mercoledì e la sua sede è a Bruxelles. Il luogo preciso della sua sepoltura è ignoto. "Flint, messo alle strette, è costretto ad obbedire e entra in battaglia anch'egli." Tale versione è stata prodotta in Polonia. Questa versione è stata disponibile con un solo tipo di carrozzeria, berlina quattro porte. Lo stile è preciso, dettagliato ed immediato. Attualmente vive a Los Angeles, in California. "Allo scoppio del conflitto servì l'esercito austriaco con il grado di tenente." Questa sarà la prima unità della futura Aviazione Legionaria. Per questo motivo, fu sempre oggetto di contesa tra Todi, Perugia e Spoleto. Notevoli risultati vennero ottenuti dagli incisori olandesi, primo fra tutti Rembrandt. I miti più conosciuti narrano di volpi a una, cinque, sette, o nove code. "Richiede irrigazioni per tutto il corso dell'anno." A Londra lo smaltimento dei rifiuti era da sempre stato un problema. È persona ancora chi si trova in stato di morte cerebrale? La torre campanaria, massiccia, serra il prospetto principale come una torre fortificata. Il drago prende fattezze umane di un ragazzo con la pelle dorata. In allegato una grande pianta di Roma, piegata. "È spesso utilizzata come antenna di riferimento per gli studi teorici sull'elettromagnetismo." È considerato uno dei più sinceri cantori della generazione dei figli dei fiori. Solo così il Verbo divino non si sarebbe degradato diventando carne o materia. "Come altre nazioni, i confini, l'area e la popolazione della Confederazione cambiarono varie volte." "Confina ad ovest con il Belgio ed a nord con il ""Land"" Renania Settentrionale-Vestfalia." Può riguardare una serie di operazioni o una singola. Suo erede presuntivo è il fratello minore, Max in Baviera. "Successivamente l'opera viene citata all'interno della chiesa da Mariano Guardabassi, nell'Indice-guida." "Il Giappone è l'unica nazionale ad aver disputato tutte e quattro le competizioni." Sono ad esecuzione concorrente. Aveva residenza nel palazzo del Quirinale e precisamente nella palazzina del segretario della cifra. Allenatore: Giannino Valli. Le figure vengono spesso ritratte come modelli ideali per la collettività. Solo alcuni gesti sono universali: generalmente il significato di ogni movimento varia geograficamente. Tuttavia, Doom e i suoi scagnozzi individuano la tana del gioielliere. Del film viene realizzato anche un libro. Cronologicamente, costituisce la conclusione dei cicli di Ayesha e di Allan Quatermain. Inizia la carriera settore della pornografia gay relativamente tardi, quando aveva già trentacinque anni. Disputa i play-out salvezza contro il basket Alcamo vincendoli in sole due partite. "L'uso durò per secoli." In seguito il teatro si trovò in disuso a causa della struttura diroccata. Ciò induce Sherman a cercare di tornare alla normalità. Il suono di tutte le campane a distesa suona soltanto nelle solennità. La stagione successiva va in prestito al Wisla Cracovia. Questo avvenimento è stato protagonista di svariati articoli su riviste specializzate e non. Lo convince a tornare a Storybrooke con lei per iniziare una nuova vita. La lavorazione del film, prodotto dalla Warner Bros. Ha iniziato a praticare la boxe a sedici anni. Oltre al marchio che identifica il metallo è in genere obbligatorio indicare il produttore. Il team indaga sulla scomparsa di una bambina. Si attestano tre fiere. I piccoli vengono alla luce precoci, dopo un lungo periodo di gestazione. Viene impiegato come mordente per le fibre di cellulosa, come il cotone. Molti critici hanno espresso la loro insoddisfazione verso la trama. La ragione è così preambolo per la fede, per la rivelazione. "All'età di sette anni si è trasferita assieme ai genitori in California." Go deve vedersela anche con agguerriti dinosauri comandati a livello telepatico dagli alieni. E fu così il giorno seguente e quello dopo ancora. E perché gli scienziati a bordo si comportano in modo strano? "Il contatto con l'aria durante questo processo produce un puro colore bianco." "In francese, inglese, e gaelico""." Bevi, Ivano. "Il Pauletto non ha solo pubblicato numerosi libri d'arte e articoli." Possono presentare inserti decorativi in madreperla. "Di notevole interesse Risultano anche gli affreschi presenti su tutto l'ambiente." Capote passerà sei anni a lavorare al libro. Dopo un incendio che distrusse completamente il monastero, lo ricostruì completamente. I due si affrontarono a No Mercy, ma a vincere fu Big Show. Viene salvato dalla dannazione dalla moglie e dal suo bambino. Tuttavia, tali lavori non sono mai stati eseguiti. Piazza Venezia è raggiungibile dalla fermata Colosseo della metropolitana. Due stagioni più tardi ottiene la promozione con la squadra. La comunità più numerosa si trova nella Sierra Nevada, nella Spagna meridionale. Particolarmente ricca è la sua proposta di opere orchestrali con chitarra solista. Il volume si suddivide in nove capitoli. A maggio, Kaleidoscope Entertainment acquisì i diritti per distribuirlo nel Regno Unito. Poco a nord del faro si trova una palazzina che originariamente ospitava il personale. "L'ultimo è la copertina originale dell'album." La miniserie fu prodotta da Avatar Film. A questo punto, tre diversi finali saranno possibili a seconda delle azioni del giocatore. E voi, piccola comare, tornate a letto. Le lingue minori sono in via di estinzione. A Kiev fu coinvolta nella progettazione della Cattedrale di San Vladimiro. Gli aneurismi di Charcot-Bouchard sono aneurismi nei piccoli vasi sanguigni penetranti del cervello. Tra di loro si può solamente supporre una qualche parentela reciproca. Nel linguaggio dei fiori indica amicizia. Say Goodbye Liza entrerà in convento, in un angolo remoto della Russia. Ben Hutton Garrison rispose alle domande di Stone e poi se ne andò. Lana chiede un consiglio a Chloe sulla sua relazione. La mascotte del gruppo è il gatto Lopez. "Il sassofono venne riprodotto con l'uso di una chitarra sintetizzata." Dana e Leo fuggono insieme. A Bruxelles si salvò a stento da una folla inferocita. "Dopo essersi ritirato, aprì una scuola di sci nel comune d'origine." "Quell'anno l'Italia avrebbe conquistato il trofeo nella finale disputata a Charleroi." "I combattimenti si bloccarono solo quando gli inglesi raggiunsero la ""Plaza"" centrale." Cesare, morente, lo prega di prendersi cura del bambino. Alcuni brani impiegano la notazione tradizionale, mentre altri sono scritti con metodi alternativi. I treni che effettuano servizio presso questa stazione sono circa venticinque. "Altrimenti si rischia di scivolare nell'indifferenza e nella rassegnazione, si rischia di dimenticare""”." Gli altri personaggi sono studenti. Si suppone che il minerale possa trovarsi anche nel nucleo terrestre. Il brano ha ricevuto vari paragoni a lavori del rapper Future. "L'anno successivo Adrian Young sostituisce Chris Webb come batterista." Il giorno dopo arriva la vendetta: quattro morti. Il primo ed il secondo premio sono indivisibili. Le opere maggiori di Tiziano, con immagine. Taipei Cinese ha qualificato nello slittino un solo atleta, nel singolo uomini. Il tratto tra Cartagena e Valencia è invece rimasto in gestione allo Stato spagnolo. Durante la saga di Ion, Kyle assistette mentre Sonar e Jade combattevano. "Nella milizia dell'esercito svizzero, raggiunse il grado di maggiore." "I ""rojiblancos"" arriveranno terzi alla fine del campionato." Seguono però parecchie battute di arresto che fanno scendere il Legnano in graduatoria. È equiparata in quanto ad autorità al codice autografo. Inoltre è proprietario di una sua etichetta, la Get Low Records. In ogni caso, il confine di distinzione è molto labile. Egli ha attraversato diversi stati del Brasile, tra cui il nord e nord-est. "Solo l'Inghilterra riuscirà a battere gli All Blacks." "Il termine è generalmente usato al femminile, come attributo dei sostantivi ""scultura"" e ""statua""." "L'opera risultò ispirata dai tragici avvenimenti bellici e dal regime nazionalsocialista." Lo stesso giorno Wellesley ricevette una lettera da Castlereagh, il Segretario alla Guerra. Sul fronte delle chitarre, invece, diversi sono i modelli proposti. Infine, la Coppa di Germania viene conquistata dal Bayern, che ottiene così il double. "All'interno gli spazi sono organizzati su otto cortili suddivisi funzionalmente." Joop Gall "C'è una forte critica alla commercializzazione della musica rock, in particolare nella title track." "Hornet's Nest" "In primo piano c'è anche Polka Spot, il lama della fattoria." Obiezioni furono sollevate anche dagli intellettuali cechi. Qualche anno più tardi entra a far parte della Catalogna. I suoi esponenti di spicco trovarono rifugio in Messico. Alla fine la loro amicizia convince i quattro a spezzare i rapporti extraconiugali. I rifornimenti sono assicurati da una visita annuale della nave Xue Long. "Robert Graves elaborò tale ipotesi nel romanzo ""Homer's Daughter""." Todd Mitchell Queste includono cataloghi di mostre organizzate da enti pubblici, come la Regione Toscana. Le finali sono giocate dalle due squadre meglio classificate nel girone di semifinale. Numerose le opere musicali e teatrali che vi sono state rappresentate. "Questo è un riferimento poi c'è la metafora spontaneamente associata e prevalente." Si tratta del loro nono album. La priorità fu data, dunque, alle coppe europee e nazionali. La sua famiglia era originaria della Sicilia. "Tutto, solitamente, avviene durante le ore notturne, al crepuscolo o all'alba." "L'esercito fu spedito sull'Algido e tornò con un ingente bottino." Nello scambio il suo colpo migliore è il rovescio. Il soffitto è caratterizzato da una stupenda decorazione lignea a cassettoni. È noto per i suoi passi e movimenti graziosi. La seconda è invece considerata una delle migliori opere della produzione di Todeschini. È ricordato soprattutto per aver tradotto in lingua italiana le opere latine del Boccaccio. Una ricerca nella zona risultò nella scoperta della sua giacca. In precedenza era stato membro dei Crown of Thorns. Ha scritto il mixtape mentre era in carcere. Ogni giocatore può disporre un domino in orizzontale o in verticale su una griglia. Il giornalista Massimo Lega decide di fare un reportage sulle concorrenti di Miss Italia. Dwight Waller "Il cratere Theophilus, che si trova sul bordo nord-est del mare, risale all'Eratosteniano." È vicino al movimento di Novecento, ma non prende parte alle mostre del gruppo. Queste scarne notizie sono pressappoco tutto ciò che si possiede su questo musicista. "L'aspetto più sperimentale dell'album è quindi nel suo approccio alle parole." Il fascio viaggiatori comprende tre binari di cui uno di transito. Il club ritorna subito in massima serie pur persistendo la crisi finanziaria. Inoltre, la parte anteriore del carapace è più larga nelle femmine che nei maschi. Nello stesso anno partecipa alla Festa di Piedigrotta. American Football Prima della costruzione esisteva solamente il più antico castello principesco attiguo. "Nella popolare serie televisiva ""Salto Mortale"" ricoprì il ruolo del capo famiglia ""Carlo Doria""." La sua qualità fu quella di dipingere arazzi, imitando quelli tessuti. Le case sugli alberi possono essere costruite con una vasta gamma di materiali. "Episodi di Niente paura, c'è Alfred!" La località è attualmente in rovina. "L′""honden"" è collocato dietro l′""haiden"", è più piccolo ed è privo di decorazioni." Per questo lavoro, Wallace viene considerato uno dei più illustri fondatori della biogeografia. La coppia stava andando ad una riunione di famiglia quando scomparve. Secondo WikiLeaks, Sanjay riuscì a scampare a tre tentativi di assassinio. Successivamente, diventa buon amico di Michel Amato, anche conosciuto come The Hacker. "Corrisponde all'Elishah biblica." Salvo rarissimi casi i carrelli per carrozze viaggiatori sono a due assi. The Black Ace Ha accompagnato il defunto principe ereditario Sultan in molte visite ufficiali. Veniva lasciato un secondo per riconoscere il primo sospetto: un compito difficile. "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Suriname." Sigismondo che era anche re di Polonia, rimase nei suoi possedimenti polacchi. Si specializzò, in particolar modo, sugli Eterotteri. Questi effetti diminuiscono rapidamente al ritorno sulla Terra. Il Superiore Generale, Claudio Acquaviva, decise che sarebbe stato più conveniente aspettare tempi migliori. "Il primo match dell'evento fu tra Tazz e Jerry Lawler." Prima di questa guerra bulgari e croati convissero pacificamente. Anche suo fratello maggiore Bernard sr. Dopo la guerra, Leonard Lord diventò presidente della Austin. Era di un nero perfetto e viveva nelle foreste e nelle paludi. La battaglia terminò con gravi perdite per entrambi gli schieramenti. Dorothy passò in questa casa anni importanti per la sua formazione giovanile. "A quella ""carriera"" assisteva infatti Giuseppe Garibaldi, a Siena con altri quattrocento garibaldini." In questa stagione, ci sono nuovamente problemi fra Lisa e Michele. "Particolarmente pregevole la sua interpretazione del Podestà ne ""La gazza ladra"" di Gioachino Rossini." Venne esonerato alla decima giornata e fu sostituito da Emilio Cruz. Il combustibile era contenuto in serbatoi collocati nella parte superiore della fusoliera. Il quotidiano copre le notizie scientifiche per mezza pagina ogni giorno. Nonostante il bellissimo gesto, la fata raccomanda alla fanciulla di rientrare a mezzanotte. "Alcune vasche d'acqua di forma circolare sono dislocate tra le tombe in posizioni asimmetriche." Anche le pietanze di carne e pesce sono varie e gustose. Per aiutare il personaggio è possibile assoldare dei mercenari con diverse abilità ed equipaggiamento. Il torneo si svolse in un solo giorno in cui parteciparono solo cinque giocatori. "All'interno delle sue mura, custodisce un piccolo antiquarium." "Nel frattempo diventa corrispondente locale per ""Il Tempo"", ""Metro"" e ""il Messaggero""." Il tutto gli conferisce un aspetto rotondo. La versione spagnola della canzone è eseguita con El Cata. Nei suoi soggiorni nelle cliniche estere ha tenuto alto il nome della chirurgia italiana. "Due cortili di mattoni circondano l'edificio." La moglie di Ray, Brenda Ellen, continua a vivere a Virginia Beach. "Altri non sopravvissero oltre l'infanzia." In genere, i difetti maggiori stanno nella passività. È soprattutto un giornale di matematica piuttosto che di pedagogia. Come il padre, scrisse molti trattati medici. Emily e Matt si lasciano. La figura paterna rappresentata dal vecchio, ha un seno femminile. La rivista è aperta ad economisti di ogni tendenza. I frutti sono degli acheni senza pappo. I soggetti rappresentati sono cambiati durante gli anni, ma erano tutti tipicamente finnici. I maggiori fattori di rischio sono il fumo e le bevande alcoliche. "Le pareti dell'endotecio sono radiali." È stato accreditato anche con il nome Bart Robinson. Scrisse uno dei primi glissando della storia della musica barocca. A volte non fissano affatto il contorno del nido. Fu un Indovino. Nel tratto seguente la strada assume un tracciato rettilineo e piano. "I fenoli subiscono facilmente reazioni di sostituzione elettrofila nelle posizioni ""orto"" e ""para""." In generale ama includere riferimenti a anime classici e film nelle sue opere. Non è chiaro se fosse un regno unitario o una serie di sub-regni. Le sue poesie sono state tradotte in una quindicina di lingue. Vive a Newcastle e lavora come scrittore medico. "Ai primi del novecento inizia l'impegno nella vita politica." Ha quattro grandi portali ognuno dei quali è separato da finestre non troppo elaborate. In totale, è riuscito a triplicare i guadagni della squadra in soli tre anni. "I membri esatti della triade variano in base al luogo e all'epoca." Stazione di Iwata Nel frattempo i suoi interessi si rivolgono sempre più al cinema. Questo sodalizio, però, si rivelerà sfortunato. Fionn la cerco, ma non riuscì a trovarla. La foglia nasale è piccola e semplice e priva di fogliette laterali. Il film fu prodotto dalla Essanay Film Manufacturing Company. Valley of the Moon I clan privi di chief sono detti clan armigeri. "Inoltre, un'altra misura delle dimensioni frattali è la dimensione di correlazione." Tenne la reggenza per tutto il regno di Liutprando. Il paese assunse le caratteristiche del Castrum medievale da cui probabilmente prende il nome. Sono previste due letture bibliche oltre al Vangelo. La Commissione “composta dal Senatore Prof. "L'uomo, insomma, deve assumersi una decisione responsabile." La Libra rifiuta i premi. "Uno dei suoi più noti componimenti è ""The Song My Paddle Sings""." "Si specializzò in film documentari, in particolare sull'aviazione." Secondo Romero, il film venne girato a Toronto a causa degli incentivi fiscali. "Da quell'anno lavora principalmente in Argentina, ma anche in Cile, Messico e Spagna." Vengono considerate territoriali tutte le altre cerimonie. Si sospetta che questo incidente sia stato organizzato per eliminarlo. Indossa un paio di pantaloni marroni legati ad una spada da guerriero. Sapeva scrivere o elaborare con facilità per la scena. Stratovulcano estinto con il cratere centrale ricoperto di foresta pluviale. Scotti Mod. I suoi reportages sono pubblicati, con regolarità, da molte riviste internazionali. Passò successivamente al Frigg. "Cantò anche degli assoli al ""Festival Te Deum"" di Sullivan al Crystal Palace." "Tuttavia Alexandra mantenne un appartamento a St. James's Palace." "È inoltre di estrema rilevanza poiché è l'unico originale pervenutoci della cancelleria di Odoacre." I sedili più confortevoli sono montati sui medesimi supporti di quelli standard. Gli è intitolata la Bishop Garcia Diego High School di Santa Barbara. La zona venne scelta perché era incontaminata e vicino al mare. Da quel momento in poi cominciò a lavorare con gli anticorpi. "Analiticamente quindi tali spazi vuoti si possono considerare come una ""resistenza termica di contatto""." Rimasto ferito si rifugiò a Napoli. Lenticolare Mod. Song to the Siren Le caratteristiche sopra indicate si traducono in diverse implementazioni per diversi usi. Campanile sul lato meridionale del prospetto, opera di Simone Pisano. Il piastrone è bianco o color crema, con alcune macchie grigie o marroni. "Come le battute che gli fanno dire""." "Quest'ultima particolarità si trova frequentemente nelle annotazioni di pezzi per voci maschili." "Si trovano in maniera predominante nelle aree centrali e orientali dell'isola." È figlia unica ed è cresciuta a San Fernando Valley. Serve il centro abitato di Gerra Gambarogno, frazione del comune di Gambarogno. Comprende due specie. La terza era totalmente nera, con inserti bianchi. Sono stati realizzati due sequel del film. Alla fine si è dedicato alla musica, principalmente al freestyle. Nei suoi pressi fu edificata la prima zecca di Roma antica. De Almeida Tutte le canzoni sono state scritte da Tom Waits e Kathleen Brennan. Baby Baby María Conde Importantissima nel suo repertorio la musica barocca, in particolar modo Vivaldi e Händel. Attualmente è il principale inviato sulla Roma in campionato e Champions League. Esporte Clube Cruzeiro Sono disponibili tre livelli di difficoltà: Novello, Medio, Esperto. In Italia entrambe le versioni vengono chiamate nello stesso modo. La Japan Cup è una corsa ad inviti. Nonostante il mancato accesso ai playoff gli venne offerto un rinnovo che tuttavia rifiutò. "L'anno successivo, Marc Ewing crea una distribuzione Linux chiamata Red Hat Linux." Il Burnley Football Club è la principale squadra di calcio della città. Opera una dozzina di gruppi per lo sviluppo di standard. La finale era contro il Club Atlético Talleres. "I due bambini non hanno ricordi del periodo precedente l'adozione." Le reazioni di sostituzione sono spesso indotte con catalizzatori o irradiazione. Negli ultimi cinque anni di matrimonio i rapporti col marito, fervente cattolico, divennero difficili. Il film fu prodotto dalla Paramount Productions Inc.. È simile al blu elettrico. La complessità del compito è proporzionale alla complessità del motore ed alle condizioni operative. Attualmente si può comperare via internet. "In seguito Napoleone la donò al Papa con il nome di ""Saint Pierre""." Nelle stesse ore è trasferito in ospedale per problemi di salute. Il campus fu progettato da Oscar Niemeyer e Lúcio Costa. Opere di Ettore e di Amedeo Simonetti sono al Museo di Roma in Trastevere. Non vi è pertanto la certezza della partecipazione che avviene su invito della commissione. È noto per essere il lungomare di Amsterdam. Si ciba tuttavia anche di foglie e frutti. "Nel secondo album ""Another Story"" solo Patterson e Medley rimarranno nel gruppo." "I due, diventati grandi amici, riusciranno alla fine a trovare una vena d'oro." In parallelo si sviluppano le vicende affettive del protagonista che finirà per sposare Ersilia. I prigionieri vennero fucilati sul ciglio della strada. Vennero acquisiti in seguito anche oggetti della seconda guerra mondiale e della resistenza. Era disponibile solo in versione berlina quattro porte. Studiò la retorica, la matematica e la filosofia platonica. Il direttore della Sala stampa è il portavoce della Santa Sede. La FiO di un paziente può essere modificata utilizzando la maschera di Venturi. Di questo metodo detiene il brevetto la ex Fiat Ferroviaria. Successivamente, il distillato invecchia in botti di legno di quercia. Possiamo allora vedere la domanda come una funzione dei prezzi e del suo reddito. Due tempi diversi, il passato e il presente, uniti dalla ricerca del Santo Graal. Capoluogo del distretto è Évora. Le forme più comuni di body art sono il tatuaggio o il body piercing. Chiesa di Santa Caterina da Siena Notevole furono anche i risultati che il Principe raggiunse nella colorazione del vetro. Conosce quattro lingue: inglese, francese, italiano e spagnolo. La distinzione è riportata spesso in modo improprio nel parlare comune. Egli fu assolto ma non gli fu più affidato alcun comando. Sul fronte è inoltre affissa la lapide dedicata ad Antonio Meucci. Al singolo canale esistente ne viene affiancato un secondo. La maggior parte dei casi di carcinoma ovarico è associata a questo epitelio. Gli universali sono Si sposa e avrà sei figli. Il frutto può essere una samara o una drupa. "Anche nell'Ysengrimus troviamo la descrizione dettagliata dei difetti della società feudale." Apprezzamento è andato invece alla recitazione. Tuttavia in alcune specie è dello stesso colore delle elitre. Ritroviamo Alessandro adulto convalescente in una clinica. "Carlotta rifiutava l'amore e la vita di Piero si spegneva." Pietro fu poi fatto abate di Albano Laziale, vescovo e cardinale. Ma vennero successivamente modifiche. Esse sono anche uno degli strumenti maggiormente utilizzati nelle analisi di Data mining. "Tipica anche l'abnorme quantità di massa muscolare flaccida, specie su busto e arti superiori." Trattasi di un sistema filiforme e con nessun segno contro pendenza. Oggi milita nella quarta divisione del campionato di calcio greco. Fritz, un amico tedesco, si dibatte tra mille difficoltà finanziarie. Anzi, Seul è la terza città del Giappone, per ordine di importanza e dimensioni. La sera dello spettacolo il ragazzo scompare insieme ad Albertina. Reduce della prima guerra mondiale, fondò la sezione socialista del suo paese natale. "Era dotato di una imponente terrazza panoramica posta sul tetto dell'edificio." Non si sa se dopo la laurea Chiyo-chan abbia intenzione di tornare in Giappone. "Il Festival è curato dall'Associazione Festival della scienza, presieduta da Marco Pallavicini." "Le difficoltà inoltre non si limitano all'omocodia originaria: il fenomeno ha altri risvolti." "Attualmente è editore della rivista mensile ""Logic Art"", dedicata alle immagini logiche." Kim Kang-woo Inoltre alcuni di essi vennero inviata nei campi di concentramento nazi-fascisti. "Successivamente, dopo l'istituzione del Ducato di Spoleto, divenne longobarda." Jason Taylor incominciò la stagione con Robbie Farah come capitano. "Elenco della basiliche della città di Genova come riportato dall'annuario diocesano." La modalità multigiocatore ruota attorno a bunker e bandiere. Dior ha inoltre un dottorato in Filosofia. A un certo punto Cécile sparisce. Vi sono ancora vestigia di torri difensive bizantine e genovesi. Dal punto di vista orografico si trova nelle Prealpi Svizzere. Ma i tre lo vengono a sapere e pensano di ucciderlo. Si è ritirato dalla marina con il grado di tenente generale. È la fine della messinscena. I viandanti, come i giocatori, non infliggono danno da combattimento. Derivando, però, dagli escrementi delle balene, il profumo ha un odore molto sgradevole. "L'opera è, quindi, lo specchio della profonda erudizione e dello spirito indagatore dell'Autore." Fu sepolto nella chiesa di San Michele in piazza Dante. Quando ha sei anni la famiglia si trasferisce nuovamente a San Francisco, California. Purtroppo si accorge che il piccolo Timmy non è con la famiglia. In sintesi è un cavallo efficiente ed affascinante. Nei pressi della stazione è inoltre presente un piccolo centro commerciale. Necessita approfondire cause e responsabilità. Quindi, in un modo del tutto casuale, nasce il contatto con il produttore italiano. La fiera si svolge ancora oggi in ottobre. "Corman è l'autore di Oh, Dio!" Fanno tournée in America riscuotendo grandi successi. Bercy era inizialmente un comune. Tra i suoi primi allievi ci sono Sheryl Smith e Brian Gottfried. "La partita può essere salvata tra un turno e l'altro." È certo, però, che i festeggiamenti si ripetono da parecchi secoli. Partecipò così alla battaglia di Novi. Nel frattempo, il Capitano Dante parla a Jake delle sue frustrazioni con Sara. "È opera dell'architetto Franco Serafini." Una cover del brano fu realizzata dal chitarrista Eric Clapton. Fu ispirato dalla battaglia anche un film, analogamente alla Battaglia della Neretva. "I suoi resti sono sepolti all'interno della chiesa parrocchiale di Nimis." È professore emerito al dipartimento di fisica del Massachusetts Institute of Technology. Nelle Filippine la caccia e il commercio costituiscono le maggiori cause di rarefazione. Le dune sottostanti gli fornirono spesso la cornice ideale per i suoi lavori. Oltre un secolo di disboscamento ha risparmiato solo una porzione della foresta di Sitka. Niels Bohr e la sua moglie Margrethe ebbero sei bambini. "L'edificio ha una struttura perfettamente simmetrica." Proprio per tali ragioni è oggetto molto ambito dai collezionisti. Il sito si trova al nr. "È il settimo comune per abitanti dell'Unione europea." Il cantiere del ponte vide la distruzione di alcuni edifici circostanti. La difesa contro questo tipo di agenti richiede protezioni per prolungati periodi di tempo. In questo periodo si ebbe la nomina di Patrona della città. Il paese soffre di siccità periodiche. È un ex-pistolero. Le Lasa sono a volte raffigurate con le ali, a volte senza. Per la maggior parte della sua infanzia fu costretto ad utilizzare stampelle e tutori. Time After Time Esso comprende un bassorilievo in terracotta rappresentante la Madonna col Bambino. Sono diversi i manoscritti antichi che riportano il catalogo episcopale di Treviri. In quegli anni ha rivestito anche la carica di presidente del partito. Nel Regno Unito divenne famosa per le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche. Ha come capitale Phu Thong. Elsner insegnò anche al Liceo di Varsavia, ospitato nel Palazzo Kazimierz. In quegli anni egli intraprese numerosi viaggi. "Lo stadio viene usato principalmente per le gare casalinghe dell'." Howe mantenne una grande segretezza sulla direzione della flotta. Simone Manuel Raramente frequenta gli uomini. Si svolge di norma la domenica prima del martedì di carnevale. "L'anno successivo collabora alla compilazione della carta archeologica della Maremma tosco-laziale." "Ha anche interpretato il ruolo di Eretria nella serie tv ""The Shannara Chronicles""." Questi piani fallirono e il sito venne dato al governo del Belize. "Alcuni di questi sono apparsi nella classifica Billboard ""Comedy Album""." Il corpo del premier non fu mai recuperato. Fondò la biblioteca di Gemona del Friuli, a lui intitolata. È un liquido estremamente infiammabile e nocivo. Questo episodio ha dato origine a varie leggende. Belén Casetta Le parti superiori sono marroni scure, cosparse di peli giallastri. "Inoltre Bullseye è l'unico giocattolo animale che non parla." La millenaria erosione della sua valle ha evidenziato le particolari caratteristiche geo-minerarie del territorio. "Presso l'Ospedale opera un Reparto Clinico Universitario di Malattie Infettive." Evandro, per ucciderlo, dovette colpirlo tre volte. A fine stagione lascia la società padovana. "Decide di entrare nel settore giovanile dell', dove rimane per più di quattro anni." Così Willem scoprì il significato delle note e cominciò a comporre semplici melodie. A fine stagione fa scadere il suo contratto e si ritira dal calcio giocato. "Successivamente trasferito nel carcere di Viterbo, venne scarcerato nell'agosto dello stesso anno." "La pellicola è un notevole esempio di quello che i francesi definiscono ""teatro filmato""." Oggi è in parte crollata. "Le femmine rimangono invece per buona parte dell'anno sui pendii rocciosi." Per ricompensare al suo atto, Seth decide di lasciare temporaneamente i Defenders. "L'album è prodotto da Giancarlo Meo, mentre gli arrangiamenti sono curati da Claudio Simonetti." Christian Nutt di GameSpot valutò sia la versione per Dreamcast che quella per PlayStation. Alla canzone fanno riferimento Beavis and Butt-head in molti degli episodi della serie animata. Persone di cognome Rossi Anche le sigle sono dello stesso autore, con le parole del regista Watanabe. Oltre a saggi e romanzi, Carmen Posadas scrive anche copioni per cinema e televisione. Pertanto quando Maxwell Gordon Lightfoot morì, fu chiamato a sostituirlo Duncan Grant. "In ""Shrek terzo"" si scopre che gli piacciono anche i gamberetti allo spiedo." "Un'altra versione asserisce che esso sarebbe stato ottenuto per meriti militari non meglio specificati." Esso si svolse in Moldavia. Il primo presidente è stato Vittorio Parodi. I gestori, inoltre, organizzano trekking a piedi, in mountain bike ed a cavallo. Sito a Gloucester è affiliato alla federazione inglese e milita in Aviva Premiership. Il postulato di Bertrand fu proposto per applicazioni ai gruppi di permutazione. Nella trascrizione le vocali lunghe vengono raddoppiate. La zona consta di ca. I due dischi ebbero un riscontro insoddisfacente, e così il quintetto decise di sciogliersi. Le specie appartenenti a questa tribù presentano una estrema varietà di forme. "Al'fred Ter-Mkrtčjan" "L'esperienza lo distrugge." "Sono emerse inoltre parte dell'antica pavimentazione romana e il grande muro di terrazzamento posteriore." La ballata non apre più il primo atto, anzi, diventa una delle ultime. Il brano è stato scritto e prodotto da Skrillex. Il film è stato girato in coproduzione tra Stati Uniti e Italia. Attualmente vive in Florida. "Dopo questo matrimonio, l'attrice lasciò quasi definitivamente le scene, apparendo di rado sul palcoscenico." Dopo il suo licenziamento, Dougherty lavorò come comparsa fino agli anni cinquanta. Interactive Entertainment e dalla LucasArts. Ambrogio Borghi Alcune di queste capriate sono esposte nel corridoio adiacente la sacrestia. "Inoltre vennero maggiorati gli sfoghi d'aria dei radiatori, e il musetto venne rastremato." Normalmente provoca la morte prematura nei neonati o infanti. Lì, comprendono che Shere Khan è intento a vendicarsi definitivamente del cucciolo di uomo. Alla sua memoria furono dedicati due sommergibili. Quattro anni dopo, ha iniziato a gareggiare in gare di bodybuilding. "Di questa ""estraneità"" al naviglio si avvertono anche oggi le conseguenze." È venerato come santo da varie denominazioni cristiane. Lo scisma iniziato da Ippolito continuò ad esistere anche durante il pontificato di Urbano. Ci sono tre voli al giorno per Francoforte, dal lunedì al venerdì. "Si basa comunque soprattutto sull'accurata pulizia e disinfestazione degli ambienti." Il film, prodotto dalla Biograph Company, venne girato in California, a Mount Lowe. "Dopo un altro anno al club, si accordò con i danesi dell'Esbjerg." Tuttavia nella comunità scientifica restava la sorpresa e lo scetticismo. La coda è esile e lunga. "Al confine meridionale si estende l'area paludosa delle Cypress Swamp." Il film è stato preceduto da una campagna di marketing virale. Rick fa appello a tutti gli abitanti, ma nessuno dei presenti sembra averle nascoste. Nonostante questi eventi sconvolgenti, la città continuò ad esistere seppur scarsamente abitata. Entrambi sono mostrati nel letto cercando di dormire. In altre occasioni, lo stesso Negri compì missioni in Slovenia. "L'interno a tre navate affrescate, conserva diverse cappelle di patronato delle famiglie più antiche." Sembra che Bach amasse particolarmente questa cantata. La sua vita privata, peraltro, si può definire inesistente. La pastorizzazione non è quindi in grado di distruggere le spore. Plutarco afferma che il suo culto era diffuso in tutta la Sicilia. "Studiò botanica all'università." È docente nazionale per il Settore Istruzione Tecnica della Federazione Italiana Nuoto. "La canzone ""Then She Did..."" parla del suicidio della madre di Perry Farrell." "Indiana fugge con l'aiuto di un magazziniere." È durante uno di questi incontri che l’uomo le rivela il proprio amore. Si tratta di una complicazione comune in soggetti dopo il trapianto di fegato. Jim e John Thomas Vi è una forte presenza del pianoforte. La richiesta non ha sortito effetti. Il termine passò poi dal campo della letteratura a quello delle arti visive. A Vienna costruirono il Palazzo Cavriani. Rispetto reciproco con i tifosi del Brindisi. Il farmaco è controindicato in soggetti con ipersensibilità accertata al principio attivo. "Ma non era l'ultimo della sua specie." Le copertine erano disegnate dal grafico Silvio Coppola. Il nome del genere è un omaggio al botanico peruviano Nicolas Esposto. Murder party Hanno avuto tre figli: Deborah, Joshua e Lowell. "È stato Senior Lecture in teologia cristiana all'Università di Cumbria." I catalizzatori promuovono la reazione a temperature più basse, ma non sono necessari. Lo scrittore scelse Browne. Inoltre, è stata distribuita una versione deluxe della prima uscita. "All'inizio fu coordinato da sua sorella Agnes, su richiesta di Baden-Powell stesso." Le parti superiori sono color cannella, cosparse di peli marroni, specialmente sulla fronte. The Moving Finger Il suo lavoro e le sue conclusioni sono controverse. Peter Higgins I suoi ritratti e paesaggi rappresentano le migliori espressioni del verismo pittorico italiano. "L'impianto dell'Essure può invece avvenire in regime di day-hospital e non richiede anestesia." "Tuttavia, la tariffa più economica ""Budget"" non include il bagaglio a mano." "L'attenzione si volse sullo Space Shuttle e sulle missioni con equipaggio nelle orbite basse." Sin da giovanissimo ebbe problemi nel suo rapporto con il padre. Un fossato appena fuori le mura incrementava ulteriormente le difese. The Sea Ghost Alla fine si trasferiscono nelle montagne di San Bernardino. Chiesa di San Quintino "L'equipaggio fugge precipitosamente all'interno, ma altri due rimangono uccisi." Le orecchie e le zampe sono bruno-nerastre. La pinna anale e quella dorsale sono lunghe, opposte e speculari. Egli è rappresentato seduto frontalmente, mentre svolge e legge con attenzione un rotolo. "Durante la sua militanza la ""Flu"" vinse un Campionato Carioca." I successivi lavori invece hanno una forte influenza alternative rock. "La canzone delle Girls Aloud ""Sexy!" Due dei loro membri, Paul e Storm, formarono il duo musicale Paul and Storm. "Un motivo, forse, c'è: si è invaghito della compagna del suo migliore amico..." Il ragazzo rifiutò sdegnosamente e fu ucciso sul posto. Firmò ventidue sceneggiature e fu anche aiuto regista. "In questo periodo affondò le navi inglesi ""Rabaul"", ""Trafalgar"", ""Tottenham"" e ""Balzac""." "Un'attività sempre molto sviluppata era quella legata alla macinazione dei cereali." Il Congresso, attraverso una risoluzione, inoltre, istituì la prima fiera agricola. Annie collaborò anche con Steve Howe, storico chitarrista degli Yes. Lei allora, decide di dirigersi verso Atene per informarsi sul reperto. I semi essendo finissimi non andranno interrati ma solo deposti sulla sabbia. Si tratta di una delle specie di pesci più a rischio della fauna europea. "Durante la sua vita in carcere si è dedicato all'attività di scrittore." "La funzione del'edificio è sconosciuta." "In questa città si trova una sede dell'Università di Pardubice." Mario Visconti Da Palestrina” di Cagliari. "Quest'unione, però, risultò totalmente infelice." Tuttavia, queste uova non sono ancora state adeguatamente descritte. Ha dato il volto al protagonista del gioco Mad Max Ex-cantante della band D-Va e ex-fidanzata di Gin. Il lago di Ha! "L'unità è stata prima acquartierata in Siria includendo molti espatriati iracheni e arabi siriani." "Esiste una traduzione tedesca: ""Pasolini und der Tod." La musica per il film è composta da John Barry. Akira è un endorser batterie Yamaha e di piatti Zildjian. "Il matrimonio però fu celebrato l'anno dopo." Nel doppio maschile si sono imposti Todd Woodbridge e Mark Woodforde. Bazaine, insomma, avrebbe immaginato di non tradire la Francia, tradendo la Repubblica. È comune lungo le coste italiane. "È attualmente il capoluogo dell'omonima Regione di Yangon." La sede del consiglio si trova a Burnie. Alcuni storici più recenti sono giunti a cifre molto più basse. Successivamente, il museo memoriale fu trasformato nel Museo della letteratura azera. La sua carriera è diminuita alla fine degli anni Ottanta. La linea ferroviaria fu costruita pressoché letteralmente a mano. Enrico ed i suoi fratelli furono educati nella capitale francese. "I cervelli in questo stato possono essere ""addormentati"" e risvegliati operando su apposite apparecchiature." Gli edifici erano molto danneggiati, ma si riuscì a mantenere alcune strutture portanti. Qualche giorno dopo Alex picchia un ragazzino nei bagni della scuola. Negli ultimi anni è tornato in attività, apparendo in diversi show e tournée. "A ciò aggiunse quattro medaglie d'argento." Anche se Flores e Hernández diventarono ottimi amici, divennero anche concorrenti come compositori. La vendita al dettaglio avviene spesso in porzioni pre-confezionate in plastica per alimenti. Il nome deriva dalla predominante forma quadrata dei cristalli. Sono facilmente attratti dalle fonti luminose. Anche i figli Giacomo e Bartolomeo hanno seguito la carriera diplomatica. Dopo aver assunto la droga, X proverà gli stessi effetti di Jen, e morirà. Fiorisce a inizio primavera producendo fiori giallo-verdi sfumati di porpora. Uomini furono uccisi, donne crudelmente stuprate, e vi erano anche praticate arti oscure. "Il secondo veicolo prodotto è una berlina, denominata ""Model S""." Quando si riconosce la vacuità che soggiace ai fenomeni si diviene illuminati. Marchio nato per il solo Argentario ed esteso successivamente alle località limitrofe. "Partecipa come ""designer"" alla rivista ""White Sposa"", curando la rubrica di ""table design""." Venne costruita su disegno di dott. Fu socio di numerose società commerciali. Disputa le partite interne allo Stadio Pasquale Novi, impianto costruito negli anni settanta. Il suo visetto era rimasto giallo e rugoso; non pareva più quello. Durante il volo, si accorsero di un edificio in fiamme e salvarono i residenti. "Attualmente ospita la biblioteca comunale ""Galeazzo di Tarsia"" ed un'area pic-nic panoramica." Fu proposto in versione furgonata, ambulanza, promiscua e pick-up. Per questo approccio i tempi e le temperature di incubazione possono variare. Al termine della stagione, la squadra ha conquistato la promozione in Premier League. "Vinse quattro volte il titolo di Calciatore lussemburghese dell'anno, sempre con lo Jeunesse Esch." Il consiglio si schierò dalla sua parte. "Tre anni più tardi, l'esposizione ""L'arte di vincere." "È il periodo in cui Leonardo comincia a farsi chiamare ""Fresco""." Particolarmente celebri divennero i suoi abiti da cocktail ed i tailleur in maglia. Il tema riemerge diverse volte, sempre variato. Si sono così sviluppati vari sottogeneri innovativi e originali. Ha un fratello maggiore di nome Francesco, ingegnere e docente universitario. Giunge la finale e sono proprio il team blu e quello verde a scontrarsi. Anche le scaglie e la linea laterale mancano sempre. "L'interno, in stile tardo-barocco, è rivestito interamente di stucchi e intonaci." Ha una sorella maggiore e una sorella minore. Per salvarla, le dice, deve portare a termine la missione. "A seguito della separazione dall'Associazione ControCorrente, Resistenze Internazionali ha intrapreso un percorso nuovo." La coda è bianca. Degenerò poi spesso su un livello più scurrile. In seguito ha avviato una scuola di biathlon a Ruhpolding. I suoi primi lavori includevano molte scene storiche. La faglia tettonica nella quale si trovano le Salinas Grandes ha una direzione nordest-sudovest. Entrambi furono posti sotto la reggenza della madre. Attaccante, abile nel gioco di volo, ottiene i suoi migliori risultati sulle superfici rapide. Greek, mettendolo al tappeto, si guadagna il rispetto di tutti gli uomini del posto. Si tratta del debutto alla regia di Hiller. Il ruolo principale di Attila è interpretato da Gerard Butler. "Tornò l'anno successivo, piazzandosi al primo posto nella Sfilata." Ne sceneggiò altri otto. Fedora era la sorellastra della regina Vittoria del Regno Unito. Nel secondo tratto, molto più lungo del primo, si scende verso il fiume Calore. "Durante la prima guerra mondiale fu soldato semplice nell'esercito tedesco." "In tale differenza, secondo Bloch, risiede l'unica possibilità di giustizia sociale e di cambiamento." Ha una buccia con spine dure che lo rendono decorativo. "Il mondo giudeo-cristiano ereditò dalla tradizione antica anche l'uso della simbologia zodiacale." Il disco ha avuto ottime recensioni dalla critica e dal pubblico. In breve tempo, diventa un giocatore chiave della squadra. Il popolo riteneva che la vittoria fosse una sua grazia. Inoltre, si prendeva cura dei malati, abbandonati a se stessi e alla morte. La piazza è inoltre il principale luogo pubblico della vita religiosa palmese. Si crede che sia stato avvelenato. "Venne sepolto nella scomparsa chiesa delle Quarant'ore." Nel moderno utilizzo lo spazio consente alle persone di camminare per scopi ricreativi. Collaborerà con diverse riviste tra cui il Corriere dei Piccoli e Snoopy. In estate approda in Ohio Mo Williams, giovane talento dei Milwaukee Bucks. Nel corso della stessa stagione fu acquistato dal Salamanca, in Primera. Lo spazio, inoltre, era regolato dalla geometria euclidea. Altri autori hanno affrontato negli ultimi anni la leggenda da distinte prospettive. "Anche la ""jizya"", una tassa gravante esclusivamente sui non musulmani, fece la sua ricomparsa." Giovanni Cattaneo "In quell'anno, incontrò l'attrice Florence Lawrence sul set di ""Romeo and Juliet"" alla Vitagraph." "L'ultimo quarto vede opposte Russia e Croazia." "La richiesta, tuttavia, non ebbe inizialmente riscontro da parte dell'imperatore." "Fu particolarmente attivo durante l'entrata a Kyoto di Nobunaga." Tale propulsore veniva gestito da un cambio a cinque marce Hewland. "Il reggimento copre specifiche funzioni nell'ambito delle grandi unità a cui viene aggregato." Ma Daisy non tiene in alcun conto la disapprovazione dei suoi fratellini. Questo non impedì un nuovo rientro di Altobelli a Montecitorio come membro di Napoli. Si differenzia dalla pressione arteriosa media. "L'edificio settecentesco incorpora il fabbricato più antico costituito da corpi bassi e separati." Civiltà originale che si è sviluppata in Sardegna. Il brano è stato scritto da Harry Vanda e George Young. Zio Phil convince Willy a tornare in ospedale. In seguito marciò contro lo stesso re francese militando per la Serenissima. Questo ricordo sarà evocato da Fet-Šenšin in alcuni dei suoi ultimi lavori. "Tre delle sue auto sono apparse nel video per la canzone ""Cosmic Girl""." Il paese di Cachi è in continua crescita. Viene sepolto a Heraklion. "La specie è protetta all'interno del Parco nazionale delle montagne di Bale." "Concattedrale di Sant'Andrea" Le pinne sono grigie. Deianira, resasi conto di ciò che aveva fatto disperata si impiccò. "I ragazzi credono che l'incontro sia di tipo amoroso." "Anch'esso sito nel Borgo medievale presso la chiesa di Sant'Antonio." Tuttavia non seguì alcun atto pratico. Corey Williams Attualmente Google Sites è uno dei servizi base inclusi nel pacchetto Google Apps. La congregazione svolge la sua azione in scuole, parrocchie, missioni. Relativamente ridotta è in fondo la sua produzione artistica, almeno quella conosciuta. Periodo di fioritura: marzo-maggio. La serie, di ambientazione fantasy, è tratta dai racconti di Ursula Le Guin. La stazione possiede due mezzanini, che originariamente erano uniti in uno solo. Dopo la scomparsa di Eco, il nuovo direttore è Patrizia Violi. La struttura si sviluppa soprattutto in altezza sul lato nord a ridosso del mare. Comprende i maggiori successi provenienti dai primi due album del gruppo. Tuttavia, è molto meno probabile riuscire a realizzare una compravendita. Carnival of Souls Una copia completa della pellicola viene conservata in un archivio francese. La giuria non arrivò a un consenso e quindi vennero richieste altre proposte. Sam viene scarcerato e promette alla sua fidanzata di essere sempre sincero. "La firma dell'artista non è l'unica scritta presente sul dipinto." Dance Chart ufficiale. Inoltre ha prodotto i primi quattro album in studio degli Our Lady Peace. Il tragitto termina sul Monte Somma. Gli esercizi sono dettati da regole, posture e tempi ben specificati dalle Federazioni. "La massima serie di Santa Cruz de la Sierra è denominata Primera ""A""." D. Castellón e Cervantes, le due squadre del capoluogo della provincia di Castellón. Forster cerca di contattare telefonicamente Tagliaferri. Sceglierà Hana come sua Maria. "I ""Turks"", invece, si concentrano sul traffico di donne dell'Europa orientale." Successivamente, a casa McCall, Malia e Scott si baciano. Mike e Vanessa adottarono così la speciale bambina. È asportato nelle mutilazioni genitali femminili. Per lunghi anni la donna aveva cercato invano di sapere qualcosa sulla sua sorte. Dopo accurate analisi il sospetto si tramuta in realtà, i cioccolatini erano avvelenati. John McLaren. La cima si raggiunge facilmente dal versante sud di Sella di Corno. "La traccia ""Satan My Master"" è una delle tracce più reinterpretate della band." Mark Walters "Nel luglio dello stesso anno ecco il primo album di studio, ""Mutiny!" Il movimento è stato però immediatamente represso dalle forze governative. "Ci sono due ipotesi riguardanti l'origine del nome." Una volta scelto il candidato a maggioranza, anche la minoranza doveva prestargli fede. Rosario, ovviamente, è geloso e possessivo. "La particolarità del gioco era che, due dei concorrenti interpretavano il ruolo di ""sicari""." "Il percorso è all'interno del parco regionale del Delta del Po." Le flotte infatti si combatterono di nuovo nella battaglia di Augusta. "Morì nei pressi di Filadelfia nella sua proprietà, ""The Retreat""." Normalmente sedentario e schivo. "Visti in ""Episode G""." Nel trentanovesimo e quarantesimo capitolo si parla del regno di Gioviano. "All'età di dodici anni si è trasferito con la sua famiglia in Israele." Nel loro habitat naturale maturano alla fine di settembre. Questo risultato è chiamato la tesi di Church-Turing. I fusti hanno una sezione tetragonale. "Iniziò a lavorare come tutrice all'età di tredici anni." "L'amministrazione distrettuale ha sede al ""Rathaus Zehlendorf"", nel quartiere omonimo." Il cast comprende anche tre attori, di cui uno solo pronuncia battute. La coppia rimase unita per quattordici anni ed ebbe due figli, Jazz e Lola. Vi hanno sede anche una biblioteca pubblica e tre ristoranti. "L'origine del nome è abbastanza controversa." Esistono molti centri di diagnosi. Le altre servivano come casupole per immagazzinare il cibo. "L'album è stato in parte co-scritto dalla stessa Ashley Tisdale." Il capoluogo di contea è New Kent. La loro costruzione si ispira agli stessi principi architettonici del nuraghe. Durante i titoli si vedono altri incontri tra umani e dinosauri. "Svolge un'intensa attività pedagogica in diverse istituzioni in Europa e in America." È retta dal vescovo Stefano Manetti. Inoltre è spesso utilizzato per mostre temporanee. "L'album in lingua italiana ottiene un ottimo successo commerciale." In principio viaggiarono sotto i nomi di Conte e Contessa von Hohenstein. "Fu recensito dal ""New Musical Express"" come un ""perfetto album pop, senza pretese""." Lo stesso mese fu proiettato al Festival internazionale del cinema di Berlino. È sepolto nel cortile est della cattedrale di San Giuseppe a Baton Rouge. "Quattro bande dorate pallide percorrono il corpo dall'opercolo branchiale al peduncolo caudale." "C'è una varietà di diversi tipi di canzoni che appaiono sul disco." La femmina è solitamente giallo beige, con ventre chiaro. "L'album arriva in ottava posizione in Nuova Zelanda ed in decima in Germania." "Anch'egli ne condivide la disillusione e la rassegnazione." La crema di whiskey appare in molti cocktail, soprattutto shots. È sposato con Elisa e ha due figli, Edoardo e Rachele. Anche altri poeti latini cantarono il dio-fiume Volturno: Lucano e Silio Italico. In questa situazione sono state scoperte delle corrispondenze clamorose riguardo alle loro vite. In quella stessa edizione Vanessa Ferrari ottiene anche un argento al corpo libero. Generalmente, il rischio maggiore è il furto di dati riservati e personali. Tutte le tracce sono di Paul Simon. In alcuni sport, il regolamento stesso offre dei potenziali vantaggi alla squadra di casa. Inoltre, Angelo Sotgiu e Franco Gatti collaborano anche alla stesura di altri brani. Lavora regolarmente in particolare con i registi Fernando Di Leo e Giorgio Capitani. Fu membro del Commonwealth Fund. "La storia di ""Marionette, che passione!" "È stata originariamente chiamata ""morbillo nero"" a causa della sua caratteristica eruzione cutanea." La gara nazionale si svolge a Senigallia nella settimana successiva alla Pasqua. "Può muoversi in otto modi diversi, oltre le barriere, in maniera sempre inaspettata...""." Servì come ispirazione e prototipo per la ricostruzione della cittadina chiesa di San Lorenzo. Al contrario, gli svedesi tentarono di conquistare il territorio norvegese. Sono considerati la principale fonte di ispirazione del genere desert rock. Bravo fisicamente, possiede una buona tecnica ed è bravo anche nel gioco aereo. "All'esterno il lastricato reca evidenti tracce di restauri e integrazioni antiche." La coltivazione delle pesche rappresenta in questo momento la principale attività economica del paese. "Gli ""allori"" venivano concessi in caso di particolari benemerenze." Entro questo termine i piloti devono essere rientrati tutti dentro il loro abitacolo. Il San Lazzaro è una rappresentativa della città di San Lazzaro di Savena. Non vi furono retrocessioni. "Nello stesso anno partecipano al ""Festival delle Nuove Tendenze d'Autore"" di Recanati." Addison confessa a Naomi che si trova molto in difficoltà a instaurare nuovi rapporti. Inoltre può generare rumore e causare la produzione di ozono e ossidi di azoto. Condizione della donna in Egitto "Jerry, allora, si reca al villaggio dove chiede l'aiuto dello sceriffo." "L'ex agente torna ad essere un eroe." I veicoli da ricognizione francese presentano un tratto particolare, ovvero di essere pesantemente armati. In confronto con altri sistemi di governo, il Senato australiano presenta caratteristiche particolari. "Oltre all'istituto, le è stata dedicata una via di Legnano." Successivamente la compagnia aerea è stata privatizzata diventando una società per azioni. Il design della vettura è molto originale. Di lei sarebbero stati conservati i capelli come reliquia. La costante fissa per il deportato era comunque sempre e solo la morte. Nel dopoguerra le forze armate di tutti i paesi hanno costituito reparti paracadutisti. Conclude la sua carriera come giudice supplente al supremo Tribunale militare. È capolinea delle linee Dublino-Cork e Cork-Youghal. Ha avuto alcune presenze con la nazionale italiana di pallacanestro. Decimo Giunio Silano, Servilia aveva poi avuto altre tre figlie. Fallirono entrambi, e il tanuki fuggì sconfitto. Prima di allora egli era professore al California Institute of Technology. Monastero di San Giuseppe delle religiose Benedettine. "Quest'ultimo prese il comando della flotta, ma venne gravemente ferito nel tentativo di suicidarsi." Le rimanenti palette sono tutte prive di indicazioni. "Un terzo video musicale viene prodotto per lo show italiano ""Ma chi è Amanda?." Numerose nazioni hanno attuato sistemi di etichettatura paragonabili a quello europeo. Il corvo, alla fine, non ritorna. Da allora non ha più abbandonato la sua coperta. Salvo La Rosa collabora anche a diverse trasmissioni Rai e Mediaset. La quinta squadra ad essere promossa in Serie B fu la Reggina. In questo episodio scopriamo come Oscar e Veronica si erano conosciuti. Washington Rodríguez Il creditore deve accettare il mezzo di pagamento per il suo valore nominale. Il vapore dopo aver attraversato la turbina viene scaricato al condensatore. Si riunisce una volta al mese a Bruxelles. Lutero con questo simbolo espresse il compendio della sua teologia e della sua fede. È la prima donna Vicepresidente della Provincia. Secondo gli articoli del trattato firmato dalle due parti, Montevideo sarebbe tornata al Portogallo. Egli si ritiene un realista e un futurista, non un pazzo o un fanatico. "Per questo, il regime nazista bollò la sua arte come ""degenerata""." "L'intera area è suddivisa in tre zone." "Comunque, a detta di Billboard, il loro primo album ""Viva!" Ogni quadrato magico di ordine dispari può essere costruito con questo metodo. Queste ultime due possedevano una via nella stazione termale. Lugh veniva associato dai romani al dio Mercurio, il dio dei commerci. Le molecole possono combinarsi tra di loro e dare un profilo sensoriale più complesso. Andò poi in Inghilterra per completare la sua educazione. Faccio qualcosa di sbagliato se raddoppio al mio primo turno della prossima partita? Dopo Indicatore, entra nella pianura aretina, terminando ad Arezzo, presso la tangenziale urbana. Le impurità possono rimanere in soluzione o raccogliersi, sotto forma di fanghi insolubili. Partecipa come opinionista a vari programmi musicali, tra cui X-Factor e Star Academy. "Prese così vita l'ordine dei frati ospitalieri di Ponte Taro." Presso il villaggio di Jam si trova il famoso minareto. La macchia fredda potrebbe anche essere un segnale di fluttuazioni primordiali di tipo non-gaussiano. "Pubblica edizioni ""in folio"" e volumi d'arte ottimamente rilegati." "In quell'anno, invitato al Premio Tenco, vince il premio come ""Miglior autore emergente""." Il bucero di Jackson è spesso trattato come una sua sottospecie. "Ha frequentato l'Acadia University dove si è laureata in Scienze Teatrali." Gli arrangiamenti sono curati dalla band. Ebbe dei buoni rapporti con il locale podestà di Agrigento. Le specie di questa tribù si trovano in prevalenza in Cina, Corea e Giappone. La torre ospita un piccolo museo di memorie colombiane. "Robert fu incoronato prima che Eddard riuscisse a fermare l'assedio di Capo Tempesta." Vanessa del Tirreno. Furono anche istituiti i registri parrocchiali, dove il matrimonio doveva essere trascritto. Le stazioni sono decorate con elementi di dettaglio che identificano le varie fermate. In discesa con due tiri di corda ci si riporta alla base. "Inizia così una sorta di congiura ai danni dell'ospedale." Esistono molti modi di giocare al gioco della trottola. Vengono proposti filmati e confronti tra persone di generazioni differenti. Vicina al Museo Storico di Stato, domina la Piazza Rossa. Viene rilasciato dopo pochi giorni. In Escherichia coli, esistono gli enzimi cis e trans specifici. La costruzione del primo motore richiese più tempo del previsto. La sua opera a protezione degli ebrei venne proseguita dal suo successore Giuseppe Castruccio. Michele era pertanto pronipote del pontefice e fratello del cardinale Alessandro. In seguito nel Palazzo del Laterano fu insediato un monastero di Benedettini. Visitò diverse volte i territori bosniaci e il Kosovo. Milita in seguito nel Torino senza scendere in campo in partite di campionato. Tali file server mantengono file system gerarchici. Le pinne sono trasparenti, e la pinna caudale è biforcuta. È, per grandezza, il terzo stadio umbro. Nella casa dimorò anche Silvio Pellico. Nel corso della sua carriera politica ha rappresentato il Partito Democratico. La Finale B non assegna medaglie. Il settore è caratterizzato da un alto numero di aziende familiari. Colonia Beta è il pianeta natale di numerosi personaggi del ciclo dei Vor. Questo percorso è mantenuto fino ad oggi. È coadiuvato nelle sue funzioni dal sottocapo di stato maggiore. "Qui fu cresciuto e poté acquisire un'importante esperienza politica." La specie è stata rinvenuta in Finlandia, Russia e Mongolia. Medico per forza "Queste piante contengono l""'anemonina""; una sostanza particolarmente tossica per animali e uomini." Il video, diretto da Emil Nava, è ambientato in un hotel. "Il primo piano si trova all'interno delle colonne." Nel cimitero si sta procedendo ad un graduale restauro delle scritte delle pietre tombali. Nello stesso periodo la band partecipa ad alcune tappe del Cantagiro. Mihai ha sempre avuto una reputazione di un taciturno. Si rincontrano soltanto quando vengono a sapere della morte di un loro amico, Calvin. "L'ultimo colpo è l'arrivo del portiere Javier Lopez già giocatore del Montesilvano." Deve il proprio nome alla posizione soleggiata. Famiglia che ha dato ben tre dogi alla Serenissima. La tavola viene poi sganciata immediatamente prima di atterrare. Il Vasari ne apprezzò solo la verniciatura in bronzo. Il cranio era robusto ma alleggerito da grandi finestre temporali posteriori e grandi orbite. I concorrenti sono allenati dai tecnici della Federazione Italiana Nuoto. Giacomo Antonio Pasqual morì lo stesso anno a Grenoble. La vicenda è trasposta a Cesenatico. Resta solo il Pirata Orango da sconfiggere. Il suo capoluogo è Annapolis Royal. La scuola secondaria di primo grado, invece, ha sede nel capoluogo del comune. Lo stesso anno partecipò ai Giochi olimpici di Los Angeles classificandosi settimo. "Ancora una volta si diede inizio all'opera di ricostruzione, terminata solo negli anni sessanta." Il nido è situato su una rupe, un albero o un edificio. Questo valore è ottenuto dagli interi di Eisenstein. "Successo superato dal primo album ""Life"" che sfiorò il primo posto in classifica." "Essendo noto come liberale, fu inizialmente chiamato ""ministro delle barricate""." Arcieparchia di Beirut "Questo quartiere offriva facilità di circolazione e di sosta notevoli per l'epoca." Ognuna di queste soluzioni ha dei pro e dei contro. Grazie a un passaggio segreto il Prigioniero evade dalla prigione insieme a loro. È il padre di Carmine Senise, futuro capo della polizia in epoca fascista. Miniere, servizi, piccola industria e agricoltura sono le principali attività economiche. Domenico Bassi Abramo scrisse commentari a libri biblici, scritti teologici e inni liturgici. L’interno è a navata unica conclusa da un presbiterio a terminazione piatta. Nei primi anni, American Communications Network aveva un fatturato di due milioni di dollari. Alcuni pazienti possono andare incontro a un ipotiroidismo stabile. "Sposò l'attrice Maria Santos." Bruno Guarda Otto mesi dopo, essa venne inviata già in Francia per i primi combattimenti. Alla sceneggiatura provvide lo stesso gruppo. "Il film è una parodia della trilogia originale di ""Star Wars""." Al ritorno di Janssens, Louis Bonaparte lo nominò segretario generale del dipartimento di guerra. "L'ultima cappella della navata destra è denominata ""Cappella della Madonna della Soledad""." Nel fumetto, gli artisti procedevano più spesso in due tappe. "L'aspetto della cometa mutò nei giorni seguenti." "Dal suo nome deriva il toponimo ""Foria""." "Il loro covo è sull'Helgrind." "Operò in diversi campi dell'architettura sia civile che religiosa." Da quella data è quindi patriarca emerito di Alessandria dei Copti. Esse penetrarono di casa in casa e scacciarono i nemici. "Nel repertorio figurano le recenti ""E se improvvisamente...!" Vicino alla città vi è un monastero-fortezza medievale. Si ottiene facilmente negli strumenti a corde, negli archi e negli ottoni. Qui il Maia si sottomise al re. È un sobborgo a carattere principalmente residenziale. Dal sito internet ufficiale della società. Dopodiché torna nel New Mexico, dove diviene vice-sceriffo per conto dello sceriffo Andy Morrison. "Prima che il recuperò avesse luogo, la boma è esplosa""." Sia le mani che il volto sono scure. "È un documentario girato in stile ""Mondo movie""." Tuttavia, la sonda è atterrata in una zona scura, che è risultata solida. Durante il primo periodo di attività la rivista veniva pubblicata in modo anonimo. È vicario generale della diocesi di Agrigento. Questa specie è priva di barbigli. Tutte le figlie del Sultano ne avevano diritto, anche se non è sempre riportato. Sul margine alare si notano sottili scaglie piliformi grigio-brunastre, con qualche sfumatura di porpora. Follia omicida Il composto è di interesse accademico, senza usi pratici. I suoi dipinti, di un realismo rarefatto e silenzioso, sono conservati in musei internazionali. "La fervida attività dell'azienda di Giovanni diede una grande serenità alla famiglia." Queste perdite elevate impedirono agli austriaci di inseguire efficacemente i francesi in fuga. La proiezione non segnala invero alcun cambiamento di rilievo. La fede è importante ma amare il prossimo forse lo è di più. "I due scienziati sono successivamente apparsi in ""Muppet Babies""." A latino qualche parola antica che dice il vostro nonno. La fioritura dura un mese circa, in un periodo variabile tra aprile e settembre. Questa specie è diffusa nel bacino idrografico del fiume Congo. Tom si rivela poi essere egli stesso un membro delle nuove specie. Emily e Spencer accettano il piano. Lavorò come cantante, pianista e chitarrista. Le indagini sono state ritenute però nulle e in molti casi archiviate. In maniera simile ai protagonisti del film, Ishtar discese negli abissi della terra. Portato in ospedale è morto poche ore dopo. Il quarto giorno, Gesù torna in paradiso per raccontare la sua opera di redenzione. I quattro comuni fondatori sono Casalgrande, Castellarano, Rubiera e Scandiano. I fabbricati costruiti dal Comune sono posti in fregio a via Spaventa. Portò al termine la recita e fu la sua ultima esibizione pubblica. Predilige suoli ricchi di humus e con un pH abbastanza elevato. È pelagico e vive in acque piuttosto profonde. A questa edizione si aggiunsero come nazioni partecipanti: Taipei Cinese, Iran e le Filippine. Si conserva un codice nella Biblioteca Pubblica di Burgos. "L'isola è quasi totalmente coperta dal ghiaccio." "Questo non significa che ""Eureka"" sia una perdita completa di tempo." Teodora viene incontrata da Brancaleone quando porta al palazzo bizantino Teofilatto in catene. Il tema del brano è la difficoltà di uscire da una relazione amorosa. Cronenberg ha fatto anche alcune apparizioni in film di altri registi come attore. Lo seppellirono presso la sua casa in Rama. Questi quattro pilastri sono collegati da una trabeazione concava tipica del Barocco. Per anni il Cruzeiro aveva cercato di vincere il campionato brasiliano, senza successo. Pittori, scrittori e vari altri. In seguito venne completamente sequestrato a Dongo. Il tutto è avvolto dal manto di ermellino e sormontato dalla corona regale. Può essere lineare o ad arco. Laureato in economia e commercio; funzionario del Ministero delle Finanze. È stato integrato e modificato dal e da successivi ulteriori decreti. Questi comprendono un nuraghe, un villaggio di capanne circolari e una tomba dei giganti. Insieme si metteranno alla ricerca di nuovi valori da trasmettere. La meccanica era simile a quella di altri modelli Nash. Mentre inseguiva un nemico attraverso il deserto, la sua intera unità morì per disidratazione. La banchina era nel passato una darsena commerciale chiuso al pubblico. Uno dei due subì ferite gravi ma si riprese qualche giorno dopo. Fu sepolto nella cripta della cattedrale dei San Pietro e Paolo a Indianapolis. Anche la produzione pittorica di Zelda è stata rivalutata. La cupola antistante è dedicata alle sante penitenti. Catherine Sauvage amata in radio. Ora viene usato come chiesa. "Fu ""custode-sacriste"" della cattedrale di Lione." "I principali oggetti di questo linguaggio sono ""subroutine"" e funzioni." È un circondario tipico dello sviluppo commerciale e urbanistico cittadino nel dopoguerra. Babi è una studentessa modello e ragazza per bene. È famoso per essere il luogo di origine e di produzione del formaggio roquefort. Da allora il capitale si trova in gran parte in mani estoni. "Fu lasciato per sei mesi con dell'acqua all'interno, per verificare eventuali perdite." "Dell'opera, per l'occasione, fu realizzato un cd curato dalle edizioni musicali Bongiovanni di Bologna." "L'edificio, già felice espressione di molteplici stili, subisce nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti." "Aspettavo questo momento da molto""." La femmina depone un solo uovo, dal guscio bianco. La squadra risulta ora inattiva. Questo gruppo costituiva probabilmente una sorta di scorta reale. I consoli si recarono da Ponzio per discutere la resa. Questo evento traumatico gli lasciò una cicatrice indelebile che lo condusse anche alla tossicodipendenza. È sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero comunale di Possagno. La centrifugazione sfrutta la forza centrifuga. "L'arrivo del vero orsacchiotto, però, interrompe la commedia." Nel suo territorio passa il fiume Alm, affluente del Traun. Riuscì ad andare a punti in Spagna, Germania, Olanda, Svezia e Cecoslovacchia. Charles Bennett "Pertanto la scelta cadde su Miley Cyrus, ma anch'essa rifiutò." In Italia sono presenti a Lucca, Napoli, Palermo, Roma, Taormina e Venezia. Inoltre, è stato anche modificato per essere utilizzato come vettore spaziale. The Lost Messenger "Il termine è utilizzato anche, in alcuni dialetti, come sinonimo di ""sciocchezza""." La strada ha origine militare. È la capitale della provincia indonesiana di Giava Centrale. Si nutre di spugne e tunicati. Completamente insulare, aveva per capoluogo la città di Portoferraio. La band ha suonato anche al Wacken Open Air. Contiene brani cantati in tre lingue: inglese, francese e italiano. Il para-idrogeno è lo stato con energia minore. "Come attore prese parte a due serie tv e al film ""Golden Five""." Sono animali prevalentemente notturni, solitari, sporadicamente in coppia o in piccoli gruppi. Fa strage di nemici. Durante un trasferimento di prigionieri Andy scopre che Juliette nasconde qualcosa. È qui che nasce il suo nazionalismo. "Nell'ultimo decennio del secolo scorso inizia a comporre monologhi teatrali in dialetto ravennate." "L'industria tedesca, pur avendo un grande potenziale, era uscita dalla guerra stremata." Entrambi i genitori incoraggiarono sempre con entusiasmo i figli ad impegnarsi nella musica. Nathan Connolly Il brano ha tre videoclip. Dei bambini corrono verso la cinepresa e saltano su di essa. Il cantante ammirò molto lo stile del chitarrista e decise di assumerlo. Durante il viaggio, visitò Henri Bergson a Parigi. Becco e zampe rosate, iride marrone. In assenza di adeguati fondi la ricostruzione non poté aver seguito. Il presidente è Giovanni Ossola. Agricola scrisse opere italiane, Lieder, preludi corali, musica sacra, in particolare oratori e cantate. Venne utilizzato principalmente come bombardiere notturno. Le liriche dei loro brani richiamano spesso tematiche cristiane. Durante questi scontri diplomatici, Carlo morì di febbre. "Sono lesioni di varia grandezza, da pochi centimetri fino ad occupare l'intera mammella." Nella nuova metropoli la chiaroveggente è capace di predire la vita a chiunque incontra. Le batterie venivano fornite complete di centrale di tiro e relative apparecchiature ausiliarie. Moreau pare identificare il disagio del proprio secolo nel torpore mortale della dolorosa malinconia. Le cellule interne sono invece unite da giunzioni comunicanti. "L'impresa si è in seguito diversificata, diventando un portale cinematografico di riferimento in Francia." Il Trivium non è brevettato. I quotidiani inoltre indicarono Telesforo Bautista come probabile figlio di Eddie Nash. "L'isola è estremamente secca, priva di sorgenti di acqua dolce." "L'uso di questi terreni aumentano considerevolmente i costi di produzione per proteine ricombinanti." Il pezzo conta la partecipazione della cantautrice britannica Neon Hitch. È sepolto nel cimitero di Green-Wood a New York. "L'S-Video separa i due segnali e rende superfluo il filtraggio passa-basso." Fu grande amico di Rainer Werner Fassbinder, nonché molto stimato artisticamente da Wim Wenders. È il farmaco di prima scelta nel morbo di Graves. Il pelo è bruno-rossiccio sul dorso e giallastro nella zona ventrale. Il finlandese si ritirò. Ciò riduce il numero di scritture aumentando però il costo di ricerca. La Bandiera delle Samoa è rossa. Altre analisi tuttavia presentano altre possibilità da indagare ulteriormente. Talvolta, tuttavia, la squadra scende in campo con calzettoni bianchi e pantaloncini rossi. Ryo viene a conoscenza che Millenniummon è di fatto il suo vero Digimon partner. La sposa portò in dote ampi possedimenti, che comprendevano anche le terre del feudo. The Virginia Judge Date alternative sono possibili. "Show"", ""Qualunque Cosa Succedesse a... Robot Jones?" Più volte querelato e condannato, alla fine del mandato parlamentare tornò in galera. "Il Ranger Stu è un ranger dell'ambiente." Il paramento murario è composto da pietrame irregolare. "L'uso della tecnica millefiori era perlopiù associata alle vetrerie veneziane." Le orecchie sono triangolari. Successivamente si è ingrandita ed ha incluso una serie di artisti di notevole successo. Con questo test si hanno meno falsi positivi. Della sua vita si hanno pochissime informazioni. Viene spesso utilizzato come aperitivo, ma anche come bevanda da dessert. "Nello stesso anno pubblicò gli importanti risultati sull'equazione retrospettiva e sull'equazione prospettica." In particolare si parla di bilinguismo per la capacità di esprimersi in due lingue. Raramente catturato dai pescatori sportivi. "Rose, sconvolta, pugnala Miles per poi essere abbattuta da O'Kelly." Liam Fontaine Per Inglese si tratta dei primi gol nel derby della Scala. La totale dedizione reciproca dei due amanti non ammette compromessi. "La stazione dispone di due binari, e rappresenta l'unico punto di incrocio della linea." "L'isola di Texel appartiene all'Olanda settentrionale." I segni vitali dovevano essere controllati con molta attenzione. Aaron Cook "Francis Collins, ""Il linguaggio di Dio." Mackenzie McDonald Precedentemente era conosciuto come protomangano-ferro-anthophyllite e classificato come appartenente al gruppo degli anfiboli Mg-Fe-Mn-Li. "L'attuale commissario è lo spagnolo Miguel Arias Cañete." Questi sono i gironi organizzati dal Comitato Regionale Campano per la regione Campania. La sua bara non venne però conservata. Gli occhi sono relativamente piccoli e circondati da un anello marrone. La bandiera ha ricevuto diverse decorazioni. A gennaio viene ceduto al Sabadell, in Segunda División, in cerca di maggiore continuità. Cork batté in finale Dublino, ottenendo il dodicesimo titolo della sua storia. Intanto al commissariato giunge Semir, il nuovo compagno di Frank. In Serie D rimase per ben otto anni consecutivi. È noto per avere una piccola cresta cava sul cranio. Rispetto al capoluogo provinciale è in posizione est. Saul è di origine irlandese. La tonalità del verde è cambiata nel corso degli anni. Prima si era ritirato subito Yves Giraud-Cabantous per un incidente. "Un certo topo è l'unico testimone di una catena di delitti." "Teatro della carezza,"" apparso in diverse lingue." In questo modo, le statistiche delle avatar possono essere raddoppiate ad ogni aggiornamento. The Restless Years Successivamente vive anche in Spagna, Germania, Inghilterra e Messico, continuando sempre a recitare. Questi, svegliati di soprassalto e ritenendo impossibile ogni difesa, si rifugiarono nel castello. "Più tardi l'oratorio venne dismesso e il vano utilizzato come bottega." Finanziato da Save the Children, e London Weekend Television. La diocesi di Thérouanne era enorme: andava da Ypres fino alla valle della Somme. Discografia degli Angel Witch Nella cartografia dei primi anni del sec. Purtroppo, nonostante le apparenze, la vettura non montava un portellone posteriore. Lo si è aggiudicato il trofeo per la seconda volta nella sua storia. Il giudizio della corte fu unanime. "Zosimo lasciò Maria promettendo di tornare a trovarla nello stesso luogo l'anno successivo." Muta quindi il suo stile avvicinandosi a quello manierista e marginalmente a quello caravaggesco. "Ciò a causa di nuovi motori, che il direttore tecnico dichiarò ""non all'altezza""." Lo scoppio della seconda guerra mondiale poco dopo il lancio ne interruppe lo sviluppo. Cassie fa vedere a Kyle un libro di profezie scritto nei primi del Novecento. In Spagna è caratteristica delle zone secche sud-orientali. In Italia il film è stato distribuito da Sky. Trova impiego, inoltre per la movimentazione di carichi medio-leggeri in mare. Tutte le tracce sono di Eric Burdon eccetto dove indicato. Lo Žilina è la squadra detentrice del titolo. Burkhard cercò di reprimere le proteste combattendo contro le eresie. La cappella settentrionale del transetto è dedicata alla Madonna del Rosario. La messinscena venne scoperta e il Molin fu trascinato nel Campidoglio accusato di complicità. Si tratta di un caso classico di utopia. La nazione più medagliata fu la Svizzera. Il piviale è realizzato nei vari colori liturgici. Comincia dunque ad affermarsi a livello nazionale intorno ai venticinque anni. Nella terza e quarta edizione si aggiunse anche una squadra slovacca. La capitale storica della regione del Beaujolais è Beaujeu. I numeri musicali vennero affidati al coreografo LeRoy Prinz. "L'edificio fu gravemente danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale." Nata a Vittoria, vive con la famiglia a Comiso. Le prigioni furono aperte e i ponti sull Tigri bruciati. Vi erano anche torture ed esecuzioni e raramente le persone sopravvivevano. La direzione universitaria prende provvedimenti per impedire il contagio di quest’idea morbosa e blasfema. Essi affermarono di non aver trovato alcuna prova di una salita precedente. Genealogia principale della famiglia Natta. Rex sorprende tre uomini intenti a occultare un cadavere. Tom riceve i suoi ordini da Ralph, il suo angelo capo invisibile. "Per tale azione fu decorato della medaglia d'argento al Valor Militare." Socio fondatore della Scuderia Subalpina, aiutò Nino Farina agli esordi della carriera. Il suo incarico ha termine nel luglio dello stesso anno. "In origine era un'unica ndrina insieme agli Abruzzese." Milita nella Primera División, la massima divisione del campionato costaricano. Era la canzone che di solito chiudeva i loro concerti. La sede generalizia è a Parigi. Testimonianze di forzati "Questa euristica ci permette di ""vedere"" cosa significhi essere ammissibile e consistente." La croce pare sia stata la prima figura utilizzata in araldica. Questi non sono molto simili alla trilogia dei primi romanzi. Organizzò un attacco alla linea ferroviaria Clermont-Ferrand, quando fu gravemente ferito. Esso possiede qualcuna, ma non tutte, le proprietà predette per un buco nero. Tutti i lavori teatrali sono su libretto dello stesso Galli. Lago di Santa Luce. Negli attigui locali della canonica è ospitato il museo archeologico e arte sacra. Viene utilizzato come inibitore di corrosione nel biodiesel. Le sue opere si basavano sui minerali e meteoriti. "L'area individuata fu quella del rione Gazzi e lì appunto sorse il nuovo stadio." La capitale era Bielsko, e i duchi erano vassalli del Re di Boemia. Al suo interno è stato trasferito un altare proveniente da una cappella in rovina. Tornato a Teramo proseguì la sua attività professionale di ingegnere civile. In un primo momento, egli dovette provvedere alle problematiche finanziarie del suo governo. Hanno azione cancerogena e vengono utilizzati nello studio dei tumori. Non cantare... baciami! Il supporto agli add-on rimase invariato, con una leggera riduzione della compatibilità con Jetpack. "L'area geografica denominata Canavese non ha una definizione univoca." Jessica è bisessuale. Il crocifisso è da sempre oggetto di particolare venerazione da parte dei vercellesi. "In epoca successiva l'edificio ha subito aggiunte che hanno occupato spazi originariamente all'aperto." Si sono organizzate numerose mostre, concerti e pubblicazioni. "Essa è anche l'unica delle loro opere in tre atti." A Wittenberg si dedicò a opere epiche, distici elegiaci e poesie occasionali. Occorre cioè un Motore immobile. I suoi successori sono sconosciuti. Dopo lo scoppio della guerra condusse il suo reggimento nella battaglia delle Frontiere. La prima scelta riguardava il sito del nuovo monastero. Questa tecnica, inoltre, si rivela un mezzo importante di controllo delle zanzare. Per la sua semplicità costruttiva il modello era pubblicizzato come particolarmente affidabile ed efficiente. Si dedica anche alle miniature su avorio con grande maestria. "Prendi appunti se ti fa piacere""." "L'iniziativa legislativa appartiene ai deputati e al Governo." "Atto immortalato nell'altrettanto famosa fotografia di Joe Rosenthal." "Altra particolarità è il colore delle cartine che ricopre anche il filtro, anch'esso nero." La decorazione dei vasi era ottenuta con diversi metodi. Fa parte della Montagna Pistoiese. La prima sede è una panchina di Corso Re Umberto. Insieme decidono di andare a recuperare la testa e trarre in salvo Gail. "Fu per queste caratteristiche che gli venne dato il soprannome di ""Honey""." Nella maggior parte della musica occidentale, i cluster tendono ad essere percepiti come dissonanti. "Teseo lo blocca invitandolo a venire con lui ad Atene, dove verrà giudicato dall'Areopago." Inoltre viene introdotta una nuova modalità spettatore. La contea si trova nella parte centro-settentrionale del Nevada. La fauna è particolarmente ricca, tanto da attirare numerosi cacciatori. "Durante l'Età del Rame ci fu un aumento della popolazione in questa regione." La vendetta sarà inesorabile, come una tempesta, e porterà tutti nella tomba, vendicatore compreso. Il trofeo è stato conquistato dal per la seconda volta nella sua storia. "Egli tiene l'agnellino del piccolo san Giovanni, che sta in ginocchio dietro di lui." Era lo zio di Lando Buzzanca. Gli sparvieri bicolori vivono da soli o in coppia. Sono due scoiattoli striati antropomorfi. In seguito vince anche la Coppa del Re e la Supercoppa di Spagna. Nonostante fossero derivate, non condivisero la stessa piattaforma. E Utopia ha così inizio. Fun with Dick and Jane Si tratta di un rettile facilmente osservabile in quanto vive anche in zone antropizzate. "Non è chiaro a cosa, esattamente, questi ""cicli"" si riferiscano." Così si conclude il libro. Ricoprono omogeneamente tutte le parti della città. Durante gli scavi furono ritrovate diverse statuette di cani. George Hill When Do We Eat? Si passa a disputare i playoff, ma esce subito ai quarti sconfitto dal Raron. Predilige aree soleggiate ma riparate dal sole delle ore più calde. In carriera non ha preso parte a né a rassegne olimpiche né iridate. Da anni si svolgono intorno ad esso manifestazioni culturali. Fu progettata gratuitamente da Lanyon poiché faceva parte di quella parrocchia. Lo sponsor tecnico è il marchio Tedesco Adidas. "Takashi Okazaki, il creatore di ""Afro Samurai"", è il designer dei personaggi." Alla Mondadori è subentrata poi la casa editrice Panini comics. Gioca nella Basketball-Bundesliga. "Secondo le grammatiche scolastiche, risponde alle domande ""Come?" Il cartone è stato co-prodotto dal Giappone, dalla Francia e dalla Spagna. "Nel corso del Seicento l'edificio passò dai Malipiero ai Morosini." Fu utilizzata nella ritirata delle truppe naziste, dopo che Roma fu conquistata dagli alleati. "Sempre ad Avignone è la prima di ""Hey girl!" Il vertice del torace è grigio-bruno e le zampe sono striate di nero. Il palazzo principale dove viveva la famiglia reale è un edificio a due piani. "In Europa l'obbligo scolastico non è ancora uniforme." Questa impresa di dimensioni e costi sproporzionati susciterà malcontento e discordia. Con questo album, la Bertè intensifica e definisce la propria attività di autrice. "È così una questione di ""zapping ideologico"" o ""culturale"", per esempio." Fa parte del complesso anche un elegante chiostro e la tomba monumentale della fondatrice. Qui lavorò come giornalista e traduttrice, e riprese i contatti con i circoli rivoluzionari. "Riceve nomination ai David di Donatello e ai Nastri d'argento." San Leonino possiede inoltre un proprio cimitero. "Questa forma è denominata ""neanide"" ""sensu lato""." La villa è oggi una proprietà condominiale. Serve la località di Borgonuovo, frazione del comune di Sasso Marconi. Lei, allora, accetta di lavorare per Brunel, diventando ben presto la star della rivista. Il calabrese centrale viene parlato nel centro della Calabria. Il Primo e il Secondo libro dei Re originariamente formavano un unico libro. Purtroppo, gli effetti di un intervento di chirurgia plastica non sono necessariamente stabili. Passò poi parecchio tempo in cantiere per i necessari lavori di riparazione. In realtà ne sono entrati in servizio solo sei. Il maestro Brian Jones spiega la tecnica. Un vagabondo ruba una torta dove il cuoco ha nascosto una collana rubata. Anche se non aveva legami politici, in questo periodo ottenne alcuni incarichi pubblici. "Del forte rimane l'impianto generale con l'alto basamento murario tondeggiante." Sfortunatamente, perde la sua voce unica ma continua a cantare. Avevo le mie direttive da seguire. Queste associazioni sono generalmente considerate farmaci di seconda scelta. La coppia ebbe tre figli: due maschi e una femmina. Arbitro: Boccadoro di Milano. In Italia è una specie nidificante, residente e stanziale molto diffusa. "Le motocarrozzette odierne, per l'uso stradale, sono più che altro una curiosità." In Italia il classificatore ufficiale è designato dalla Federazione Italiana Baseball Softball. "In seguito Naka espresse di aver provato ""sollievo"" che ""X-treme"" sia stato infine cancellato." Fu seppellito a Firenze nel cimitero delle Porte Sante. Il piastrone è giallo o arancione. I pellegrinaggi a queste mete sono diminuiti dopo il periodo Edo. Risiede da molti anni in Slovacchia. Può essere gregario o solitario. Erik Hansen Si sposò e riprese a tirare di scherma per passione. "L'ambiente marino costiero rimase produttivo, come indicato dai fossili di pinnipedi." Nella stessa stagione viene conquistata anche la coppa di lega. Lo stesso si può dire di altri giustiziati di rilievo. Il principe del deserto Un piccolo nudo femminile sdraiato, in bronzo, è presente al Quirinale. "La nota del falso medico era etichettata con il logo per ""Revival""." Presto tutti gli implicati nei fatti uscirono di scena. "Questo studio termina con un ""matto modello"" in mezzo alla scacchiera." Pine Creek "Naval Forces"" in Francia." Dopo essere stato sottoposto a torture e vessazioni, fu condannato al confino a Ventotene. Questo fatto provocò accese proteste da parte del governo cinese. Nello stesso anno si aggiudicò i campionati nazionali assoluti. Ruggero, ignorando la grande ostilità di Michele, accettò. Fang in seguito tentò di assumerlo come insegnante, ma Gao declinò gentilmente la proposta. Si è poi accordato con lo Skonto. "L'acciuga è una comune aggiunta nella cucina provenzale." Lo strumento ha la necessità di una taratura empirica. Le condizioni della fabbrica erano quelle tipiche del tempo. Ha inoltre vinto quattro titoli nazionali nel singolo e uno nella gara a squadre. Il suo ingresso come membro ufficiale avverrà nel mese di aprile dello stesso anno. Molti testi delle canzoni sono stati scritti da Alicja stessa. All Man "Sciro, isola delle Sporadi settentrionali, è un'antica sede vescovile della Grecia." Ottiene un podio e la dodicesima posizione in campionato. Sul fronte organizzativo non si verificò invece alcun contrattempo. Operò con Santo Calegari il Vecchio a Brescia e Verona. "Esempi tipici, oltre alla già citata ""Walker"", sono la mod." La ferrovia e la strada che collegano Ajaccio e Bastia passano per Corte. La casa padronale si innalza su tre piani, con una facciata molto sobria. Di essa non rimangono evidenze. "Ho avuto problemi con la polizia""." Benché precarie le prime fortificazioni francesi in Nordamerica risalgono al Cinquecento. Un aereo pare fu trasportato in Francia e venne smarrito nella stazione di Amiens. Ai nostri tempi si faceva meglio o peggio? Vario è specializzata nella produzione di modelli in grande scala. "Diario veneziano della sinfonia ritrovata""." Include un ascensore ed è quasi totalmente accessibile per le persone con disabilità. Per Rodolfo il Glabro era proprio Rodolfo. Sono pubblicate molte versioni inedite di canzoni della band. "Il regista italiano Michelangelo Antonioni dirige ""Il filo pericoloso delle cose""." "Per l'iscrizione di cittadini extracomunitari negli albi professionali si veda l'art." La prima seduta di registrazione con il nuovo produttore si focalizzò su tre canzoni. La pellicola è anche nota con il titolo alternativo La nipote del vampiro. Ha un carattere cinico e romantico. Si sviluppa su tre livelli, di cui uno seminterrato. Poco dopo il trattato, però, la contea fu divisa tra le due sorelle. Da un centinaio di costumi, arriva ad avere un magazzino di oltre duecento costumi. Da pochi anni il Pancrazio è stato inserito negli Sport Accord Combat Games. Ritrae spesso le campagne o luoghi rurali vicino a Pienza. "Il caso, ""Sega of America, Inc." Maja Nikolić "L'album ha ricevuto recensioni contrastanti da parte di critici musicali." "Successivamente la moglie di quest'ultimo dimostrerà la sua innocenza di fronte a tutti." Il telaio era reticolato tubolare a traliccio. In seguito il brano è stato tradotto in francese. "L'organo della chiesa, collocato nel matroneo, non è funzionante, perché necessita di restauro." La fermata era composta da un fabbricato viaggiatori e dal solo binario di circolazione. Durante la sua carriera si impegna a creare e recuperare nuovi spazi culturali. Gorka Larrea García "Degno di nota l'oratorio cinquecentesco di San Sebastiano." Tra questi gruppi i più alti livelli di endemismo si trovano negli anfibi. Egli raggiunse gradualmente questo suo scopo con la convinzione, impiegando un certo tempo. È sposato con Maura Lari. È costruito in cemento con costruzione del telaio in calcestruzzo e tamponamento in mattoni. "Massone, fu membro della ""Highland Park Lodge"" No." Progetti analoghi sono portati avanti anche da altre aziende californiane, tra cui Apple. Il suo capoluogo è Bombay. Per estensione il comune è il più grande della Spagna. Le celle monastiche vennero trasformate in abitazioni dei militari. Gli Alemanni si salvarono da una distruzione completa solo grazie al calar della notte. La serie è formata da sei episodi. Si sposa nella capitale con una ragazza di Cosenza. Nikola Gino Ottenuta la laurea, scelse di andare a Roma per migliorare ulteriormente le proprie conoscenze. La sua caduta è inarrestabile. "L'anno seguente fu eletto censore con Gaio Duilio." Tutti e due i brani risultano firmati da Ghigo e Piero Soffici. "Giotto costruisce la scena su una composizione caratterizzata da essenzialità, come richiedeva l'ordine francescano." Questi accordi territoriali verranno tuttavia in parte modificati con il Congresso di Vienna. È il campione più giovane nella storia del grand prix automobilistico. Il doppiaggio è stato curato da Francesco Vairano. Ricevette i primi rudimenti della sua formazione artistica ad Anversa. Lo scopo del gioco è di risolvere le missioni che vengono affidate al protagonista. Vi sono però opinioni discordanti su chi sia stato realmente il primo ad utilizzarla. "L'organizzazione fa parte del ""network"" United Bible Societies." Altri fiori sono sterili di tipo filamentoso nello stadio di antesi femminile. A dicembre viene prorogata, per i dipendenti in esubero, la cassa integrazione in deroga. Tuttora ospita una divisione della Polizia armata del popolo. Entrambe le proposte furono accettate dal parlamento e realizzate. Si possono agganciare due auto con il rampino per farle schiantare. Di salute cagionevole, poté mantenere questo titolo appena undici mesi. La battaglia è sovente ricordata per la morte di Santorre di Santa Rosa. Il Grande Torino stabilì numerosi record calcistici, molti dei quali sono tuttora imbattuti. Il santo sarebbe giunto a Taranto. È bagnata dal fiume Morava. In altre scene invece si vede Ashley ballare insieme a dei ragazzi in discoteca. Queste piante sono a crescita rapida. Fu sepolto al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles. I genitori possedevano una drogheria. Il distretto occupa la parte più ad est della Downtown di Los Angeles. "I ""villaggi"" che componevano la Urbs Nuceria erano chiamati ""Università""." Gli ambasciatori riferirono il messaggio a Cotta e Sabino. "Questa partita è stata il debutto ufficiale dell'Isola di Pasqua nel calcio." Da notare che in alcuni casi può dare dei disturbi intestinali di lieve entità. "Morì l'anno successivo a Messina." San Tomé Molti politici espressero la loro preoccupazione riguardo al crescente autoritarismo del governo turco. Fu oggetto di attacco in particolare da parte degli inventori del complotto papale. Il ruolo di Wiz-War nella cultura ludica contemporanea è piuttosto rilevante. Inizia così a frequentare Julien, un anziano signore con la passione per le farfalle. Poi è a scuola a dipingere la Mona Lisa, per cui riceve una medaglia. Sono stati infatti largamente forniti a eserciti e formazioni di guerriglieri. Può essere impiegato sia sulla linea mediana che sulla trequarti di centrocampo. "L'incarico andò poi a Philippe Saint-André." Tharros in epoca punica fu forse la capitale provinciale. Ironicamente si disse che la navicella Sojuz poteva essere impegnata come ambulanza spaziale. Dopo alcuni strani incontri, Sutherland informa il mondo di quello che ha scoperto. "Viene presieduto dal presidente dell'Assemblea nazionale." "Ospedali regionali forniscono un'ampia assistenza generale e alcuni ospedali specializzati in una questione definita." "Secondo un'ulteriore teoria il toponimo Massafra avrebbe origine longobarda." "Viene pubblicato il singolo ""Revival""." "Ogni numero può essere scelto un'unica volta." Se una delle fasi fosse saltata sarebbe stato un completo disastro. La popolarità della competizione sta notevolmente crescendo. È il figlio di Ernst Pedersen, ex calciatore norvegese. I concorrenti dovevano raggiungere la fine in tre ore. Presentazione, immagini e mappe Nonostante la mancanza di attenzione dei genitori, Lady Sybil rimase vicino al padre. Suo ultimo esponente è stato lo scrittore Péter Esterházy. Appare fortemente oscurata dalle nebulosità oscure presenti nei bracci di spirale antistanti. A suffragare tale ipotesi sono alcune lettere rinvenute, nonché la testimonianza di Domenica Milesi. "Il profilo alare presentava diedro leggermente negativo e configurazione a ""gabbiano invertito""." "Con questa commissione venne pubblicato il codice ""Haec quae necessario""." "Altri slogan promozionali utilizzati sono: ""Home of American Music"" e ""Country's Most Famous Stage""." Esercitazioni pratiche antiaeree erano comuni in città durante questo periodo. Risulta importante non confondere il diritto di superficie con il manufatto ivi eretto. Attualmente formano il gruppo etnico più consistente fra i nativi americani. Fu sempre strenuo propugnatore della fine della dittatura in Brasile. "In questo scenario si inserisce l'ex pistolero Johnny Logan, detto ""Johnny Guitar""." "Qual è allora la natura di questo ""quid""?" Bonifacio fece riconciliare molti grazie alla sua mite amministrazione. Stando alla iscrizioni, la targhetta era originariamente posizionata su un sandalo del sovrano. Al Maccabi sarebbe stato sufficiente un pari per vincere il campionato. Sono popolari nella sottocultura gotica, e talvolta sono associati agli illusionisti. "Jeff, incuriosito, va al luna park con Shirley alla ricerca dell'uomo." Gli elementi principali della Collegiata appartengono ad epoche diverse. Le raccolte probabilmente sono state realizzate in un lungo arco di tempo. I barbigli sono pallidi, le pinne sono striate. Le prestazioni rimasero però pressoché invariate. "L'opera si sofferma nello stabilire la suddivisione delle competenze tra la Chiesa e l'Impero." Negli ultimi mesi di ostilità Ozawa rifiutò la promozione ad ammiraglio. È amministrato dalla Università del Cile. La chiesa prese dunque la denominazione di Madonna delle Grazie e San Michele Arcangelo. "L'interno è strutturato secondo una ricerca della solennità tipica del barocco." La società Yahoo! "Il suo mostro è, essenzialmente, l'homunculus di una nuova forma di letteratura, la fantascienza." "Soprattutto a Bruxelles hanno voluto mostrare una ""seria"" cultura fiamminga." "Quest'abbazia era situata sull'Hogneau, affluente della Schelda." Hubert prende molto sul serio il ruolo che gli viene affidato. Il primo è un sistema sociale costituito da piccoli gruppi sostanzialmente indipendenti, chiamati tribù. Dispone di quattro linee, caratterizzate dai colori arancione, blu, rosso e verde. Fu ex decano della facoltà di storia. Project Kids ideato dalla Hello! Il contrario è un effetto compatto e piano. Si affaccia a nord sullo stretto di Markham. La fabbrica era di modeste dimensione,ad unica navata con copertura a volta. "Poche altre decine furono adibiti a mansioni particolari all'interno del campo." In entrambi i casi le mura vennero adeguatamente ampliate. La serie si compone di dieci titoli, ma solamente due sono usciti in Italia. Tutti ricordano di averla veduta ma la donna sembra scomparsa nel nulla. La bambola senza vita di Geno può essere vista seduta dietro Mario. Il singolo Heaven uscirà, invece, il primo del mese di febbraio. Il suo scopo polemico è principalmente diretto contro Stalin. Sky Valley Il limosino è impiegato soprattutto dagli abitanti più anziani delle zone rurali. Viene eliminato da WarGreymon. La sinfisi pubica della mandibola è molto robusta sul bordo anteriore. Sede vescovile è la città di Erfurt. Questi nomi sono ancora occasionalmente usati oggi. Piper tuttora risiede a Los Angeles con la sua famiglia. "In quell'anno, il presidente Rogers fu sostituito da John W. Day." "All'età di tredici anni ottiene il suo primo ruolo nel film ""Magic Kingdom""." A muso duro Nel tentativo di proteggere i propri figli, Kendall si dirige a casa. Versione cinematografica della Traviata di Giuseppe Verdi. Inoltre non risente dei danni da irraggiamento. California, in un futuro non molto remoto. A San Proietto furono attribuiti numerosi miracoli. Ma scappa, entra in un supermercato e prende in ostaggio una cliente. Nei secoli passati ha subito modifiche nella parte alta causa la collocazione delle campane. Si è poi esteso alla quasi totalità del continente. Svolse importanti studi sulle zeoliti. È specializzato in musical e opere liriche e talvolta anche in opere drammatiche. Dopo la morte ha ricevuto molti riconoscimenti da grandi istituzioni scientifiche. "Questo renderebbe non necessario l'utilizzo di Microsoft Visual Studio come piattaforma di sviluppo." Intonacata esternamente di giallo e bianco, non riporta barocche decorazioni. "È inoltre apparsa nel video musicale dei Foo Fighters ""Breakout""." "L'arco è sostenuto da blocchi sporgenti di sostegno." Sposato, vegetariano e pacifista, i suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi. "La stessa Eva scopre che Jimmy è l'ultimo discendente del barone." "La forma dell'“infiorescenza secondaria” può essere sferica o semisferica." Confessa questa cosa a Lucas e Peyton, e, mentre lo, fa Rachel sente tutto. Successivamente fu abolita insieme alla censura dei testi religiosi. Mario Bettoli Enrico non si sposò mai e non si conosce alcuna discendenza. "Dopo aver vinto con scioltezza batterie e semifinali accede all'atto conclusivo, la finale." Altra variante è quella che prevede la cottura al forno. I Lancaster Red Roses scomparvero. Tale complesso rappresenta un esempio di archeologia industriale. Dopo tre giorni la invita al suo banchetto, credendo di poterla anche possedere. Nelle democrazie elettive i rappresentanti sono spesso condizionati da interessi privati. Questa tecnica fu usata, tra gli altri, da Leonardo da Vinci. Johnny poi si unì a suonare lo stesso. Chiude il campionato al terzo posto alle spalle delle due squadre di Manchester. La facciata della chiesa è semplice, a mattoni, con portale e finestra in travertino. Gli anni Novanta si aprirono con esposizioni in Germania, Austria, Canada e Italia. "Da quell'anno non si hanno più notizie." Ha pubblicato cinque album diventati successivamente oro e platino. Molti furono catturati e fucilati. Questi anni sono duri per la sua famiglia. Venne infatti realizzato un porting di Gemini Rue su iPhone e iPad. Il film è stato un inaspettato e promettente successo. È una televisione generalista ed è ricevibile anche via cavo. Quinto consecutivo scudetto per il Torino. Ha inoltre partecipato a diverse colonne sonore per cinema e televisione suonando il marimba. Le due gallerie principali vengono scavate mediante frese meccaniche. Chiude la regular season in sesta posizione, la stessa ereditata dal suo predecessore. La causa di ciò è ancora da appurare. Così, Elena si traveste e lo segue a Firenze. Le sue pubblicazioni e rappresentazioni teatrali hanno riguardato la figura di Yukio Mishima. Della prima categoria fanno parte tutte le entità divine ancestrali, gli spiriti primordiali. Nel siero sanguigno i pazienti avevano gli anticorpi contro la malattia. Finora nessun vincitore della manifestazione ha vinto il Barbara Dex Award. "Sam chiama immediatamente la Polizia, ma viene arrestato con l'accusa di omicidio." Mortalmente ferito, Kidder si rialzò e cominciò a dirigersi a piedi verso il confine. "Ernesto Ferrero nel libro ""Barbablù." Le diverse categorie sono suddivise per età, e non per peso. Ora i tubi di scappamento erano rialzati e laterali. Nel secondo ordine un balcone e una finestra incorniciati da dettami in stile rinascimentale. Deve il suo nome al Wounded Knee Creek che attraversa la regione. Le cellule sono unite in modo da formare un lungo filamento. Questo spettacolo sarà vietato da Joseph Goebbels in quanto giudicato non conforme alle aspettative. Inoltre i corsi di retorica, grammatica e filosofia del seminario furono aperti a tutti. Il vincitore è stato il canadese Jon Montgomery. "Il fratello maggiore Martín Alonso, invece, comandava la ""Pinta""." Tuttavia, la nuova costellazione creata da Bode non trovò mai largo seguito. Solo i clan maggiori sono giocabili. "I prigionieri metaumani e i super criminali venivano internati in un'area chiamata ""la Conduttura""." La frazione è situata su un colle a ovest della sede comunale. The Foolish Age Il concerto viene trasmesso in tutto il mondo. Madonna viene poi sollevata perpendicolarmente ad un muro dove cammina in orizzontale. Per proteggerlo, Gaby cede. È comunemente usato nel calcolo delle orbite planetarie. Partecipò inoltre alle decorazione del chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze. Si sposò con Giovanna Fortini, una donna di Seravezza, dalla quale ebbe Gaetano. Tra i primi abitanti, vi furono i Celti e i Romani. I club della Super League e della Challenge League non possono incontrarsi. "La montagna si trova a sud dell'Allalinhorn e separato da questo dall'Allalinpass." "Suo fratello gemello Mal è stato anch'egli un velocista di livello internazionale." Le prime quattro teste di serie ricevono un bye per il secondo turno. Il capoluogo di contea è Winton. The Soldier Eletto prende posto tra i banchi della Montagna. Fu tumulato nella chiesa di San Francesco di Paola. Galleria fotografica dello stadio La coppia di ruote anteriori erano prive di meccanismo sterzante. Il sogno si infrange. Questo è il primo album dei Gentle Giant ad essere pubblicato dalla Chrysalis Records. "Da quell'anno in poi non riuscirono più a superare il secondo turno dei playoff." Colonna infame Nella parte finale del brano figura la partecipazione della cantante Gianna Nannini. Allo stesso tempo si procedette al restauro del convento. Jim Blyth "L'istituto, intitolato a ""Santa Cristina"", cura la formazione dei cappellani del lavoro." David Bruce Cuore della vita politica cittadina era lo scenografico Palazzo degli Anziani. "Solamente con la rimozione di quest'ultimo genere la sottotribù risulterebbe monofiletica." Abbazia dei Santi Ulrico e Afra In Italia è comune in tutta la penisola e nelle isole maggiori. Il suo compito era quello di uccidere solamente il poliziotto corrotto. Panzerarmee passò al generale von Mackensen. Per fermare Bella, non può far altro che spararle. Tuttavia riescono a salvarsi venendo recuperati da una nave francese diretta a Costantinopoli. "La tabella sotto riporta l'origine di alcune delle arie impiegate nel ""Bajazet""." Tuttavia, proprio in quel momento degli zerg selvatici invadono Borea attaccando la loro base. "Courchevel è stato per tre volte l'arrivo di tappa del Giro di Francia." Era la nipote di Konstantinos Manos. Parla di rado del suo passato. "Un anello è chiamato ""abeliano"" o ""commutativo"" se anche la moltiplicazione è commutativa." "Scopo dei suoi enigmatici quadri è di creare nell'osservatore un ""cortocircuito"" visivo." Composizioni di Michael Hedges Numerosi quartieri sono apparsi alla periferia della città. La differenza è da ricercare anche nella forma e nel colore delle foglie. La città è un sobborgo di Detroit. I reni sono formati da piramidi di Malpighi. Frank Stubbs Segretario del Fascio del suo paese natale viene al contempo nominato membro Direttivo federale. Ha vissuto a Palo Alto, in California, per poi trasferirsi a Waterford, nel Connecticut. Beh, il padre, Dale Gilchrist, è il presidente degli Stati Uniti. Gifu erano le neopromosse. Con i Patti Lateranensi si ebbe la nascita della Città del Vaticano. "Alla fine del Cinquecento la torre disponeva di un'efficientissima artiglieria." Di scarsa importanza. Il torneo si è disputato in novembre a Tashkent in Uzbekistan. La trama descrive le vicende di un giovane mulatto che soffre di pregiudizi razziali. Fu progettata da Manfred Tremotino e realizzata dal Ford Advanced Product Creation. È costituita da due elementi di superficie sferica uguale. "È totalmente sua la strumentale ""Your Starter For..."", prima traccia di ""Blue Moves""." Viene così creata e conclusa la classe Lirica, inizialmente progettata per Festival. Nonostante ciò venne sottoposto a stretta sorveglianza. Beni di lusso sono colpiti maggiormente da pratiche di contraffazione. È caratterizzato da significative escursioni termiche tra inverno ed estate. Ne fanno parte Simon Nicol, Graeme Taylor dei Gryphon ed altri componenti. Oltre a questo, si verificò subito una penuria di pezzi di ricambio. Concluso il servizio di leva, fece ritorno a Zagabria. Essa stessa scherzando dice di essersi fatta grande con la pittura di Gentilini. La stampa ha espresso elogi per le loro performance dal vivo. Le principali città, oltre al capoluogo Troyes, sono Romilly-sur-Seine, Bar-sur-Aube, Bar-sur-Seine e Nogent-sur-Seine. Poi progetta un vettore a stadi paralleli invece che sovrapposti, soluzione allora avveniristica. È stato inoltre uno dei più grandi interpreti di Gustav Mahler. La sua vita cambia radicalmente quando un coetaneo, Jean Bonnet, viene inserito nella classe. Vi si trovano il parlamento regionale, il palazzo presidenziale ed i ministeri del governo. Torneo ad eliminazione diretta con partite di sola andata. Steven Thompson Nel resto del mondo il successo è notevolmente inferiore. Le due città distano tra di loro soltanto di alcune centinaia di metri. Migliaia di persone presero parte ai funerali delle vittime. Persone di cognome Yamamoto "Attualmente la penisola Calcidica è un'importante località turistica balneare, meta di turismo internazionale." Appenzello è la sua capitale. In seguito si aggiunsero anche i lavoratori della viabilità, operanti nel settore stradale. Oggi del maniero rimangono solo miseri resti delle mura di cinta. Rientrato in Patria, divenne Direttore delle Costruzioni Aeronautiche di Milano. Particolarmente ricche si presentano la flora e la fauna. N, il quale migliorò quindi il terzo posto ottenuto al termine della stagione precedente. "L'album completo di questa sessione non fu mai pubblicata." Come risultato, Maia fu spostato in questa card contro Mario Miranda. Il quaranta per cento dei tesori artistici sono stati distrutti o danneggiati. "Attualmente, l'inglese è l'unica lingua ufficiale della Namibia." "Conta numerose opere d'arte ed una facciata di indubbio interesse storico ed architettonico." "Il Consiglio regionale della Lombardia è l'assemblea legislativa della regione." Inizialmente inserita come personaggio ricorrente, fu promossa nel cast regolare durante la settima stagione. Il lunotto curvato era ottenuto con quattro pannelli di vetro saldati. La città ebbe un lungo periodo di occupazione dal Medio Preclassico al Tardo Classico. Assedio di Brindisi Un dettaglio, questo, che sembra entrare in contrasto con il titolo del libro. "Il circondario di Cremona fu creato come suddivisione dell'omonima provincia." Nella massima serie lettone ha collezionato oltre cento presenze. Racconta del destino di un padre e della sua figlia, rapita dalle forze oscure. Attualmente il complesso si articola in tre trampolini principali. È un esempio di cupola geodetica. Il giorno dopo, Saif tornò ed espulse suo fratello. "Era il fratello di Henry Potter, anch'egli golfista olimpico." È sito in corso Margherita. Oggi è invece riconosciuta come specie endemica del Mediterraneo centro-orientale. La distribuzione è usualmente caratteristica di una specie. "Piccole zone di terreno pianeggiante vengono sfruttate per l'aridocoltura." Numerosissime le sue partecipazioni in celebri serie televisive statunitensi. Nel doppiaggio italiano, il boss Tommy Scalise, è diventato Tommy Carter. È di proprietà del gruppo Viacom ed è presieduta da Scott Coker. Lo striscione dei sostenitori spagnoli è spesso presente in Curva Nord. "Situata nel cuore di Seul, Jung è un'area al contempo antica e moderna." "Badini intanto ammise l'omicidio, attribuendo però la responsabilità alla ragazza." In questo periodo emersero numerosi problemi che richiesero particolare attenzione. Ebbe un figlio, Proculo, che ne seguì le orme scegliendo la carriera politica. È stato anche studente alla Ideal Mini School a Vancouver. Salvatore Giunta È stata girata a Trieste e dintorni. I servizi includono palestra, sauna, idromassaggio, piscina, bagno turco e deposito merci privato. Questi gas riducono i rischi di implosione e prolungano la vita del filamento. È stato quindi consulente agricolo e manager della cooperativa agricola di Idria. Gli habitat sono foreste, sia primarie che secondarie. La variante del sardo parlata a Cuglieri è quella logudorese centrale o comune. "L'apamina agisce anche come neurotossina." Non sono mancati, a questo proposito, le critiche e gli scandali. Qui lo riportiamo nella sua versione più completa. La dotazione si fece più completa, integrando anche il climatizzatore automatico. Borghi concesse quindi il trasferimento a Milano. È basato su una storia vera di un gruppo di danza delle scuole medie. È stato rilasciato poco dopo. Testimone della campagna, Lorella Cuccarini. "L'autore fa qualche apparizione in alcuni episodi della serie." Suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo e pubblicati in Sud America. In Occidente alcuni episodi sono stati rimossi o vietati a causa della censura. Invece la velocità costante del marciapiede mobile, anche se modesta, risolve questo problema. Figlio di contadini, si trasferisce a Budapest in tenera età. Sono frequenti le trasmissioni in diretta dalle discoteche. Qui commise un gravissimo errore, rivelando che il governo egiziano intendeva ritirarsi dal Sudan. "All'interno di una radice è ammesso un solo nesso consonantico." Tra la torre e la navata rimangono vestigia della porta della chiesa originaria. "Come detto in precedenza, il ""Kerry"" era ampiamente derivato da precedenti modelli aria-aria." Attirata dallo spettacolo prende lezioni di danza, canto e recitazione, incoraggiata dai suoi genitori. "Il titolo si riferisce alla paura, al terrore, dell'epoca di Stalin." Esistono driver free e commerciali per la maggior parte dei server di database relazionali. "Di origine slovena sono anche molti dei nomi ""in vulgo"" delle case locali." "All'interno si trovano numerose opere d'arte." In grassetto i giocatori in attività. Si tratta di uccelli rigorosamente monogami. Nella sparatoria che seguì i regolatori ferirono mortalmente Roberts. La sua conservazione deve avvenire al riparo dalla luce. Nel tempo libero legge libri, gioca ai videogiochi e guarda dei film. I distintivi di grado già regolati dal Regolamento Regionale n. Il cartello della città è ancora in piedi. Successivamente si diede inizio alla competizione tra gli artisti. Durante questo periodo, si affermò come lessicografo scrivendo una serie di dizionari bilingue Inglese-Cinese. "Inizieranno ad essere uccisi uno dopo l'altro da un serial killer mascherato." Bollate si trova infatti sulla linea delle risorgive. È un supercriminale, nemico dei Fantastici Quattro. Originariamente la diocesi faceva parte della metropolia di Amburgo-Brema. La quinta è quella attualmente in corso. Tali parodie, messe in fila, danno vita ad un esempio di commedia degli equivoci. I giovani possono formare piccoli gruppi. Nella campo della filosofia della mente Fodor è il maggiore esponente del funzionalismo. Di ideali risorgimentali e liberali, partecipò alla congiura mantovana, che fallì. Si recherà così in Bolivia, sull’altipiano ai piedi della Cordillera Real. I tirolesi continuarono a vestire gli alti cappelli piumati tipici della loro regione. "Inoltre, sulle versioni ""Tigre"" il divanetto posteriore era ribaltabile." Venne interrotto per alcuni anni a causa delle guerre. Poco dopo averlo preso Danny vede suo padre Jack. "Erano di questo tipo i famosi ""Zeppelin"" del conte Ferdinand von Zeppelin." Viene servito anche con il pesce arrosto, con i molluschi e con i crostacei. "Quest'ultimo viene definito pari al valore di massa convenzionale del peso campione." La misura delle quantità, inoltre, dovrebbe essere ripetuta ogni mese. Quello superiore è composto da uova, burro, zucchero, vaniglia. Alla fine i punteggi sono stati lasciati invariati. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Collegio San Carlo di Modena. "Entrambe le competizioni furono vinte a bordo di ""Scotia"", yacht da lui stesso disegnato." Due loro case furono messe a ruba, a saccheggio, a fiamme. "Il metodi basati sull'autocorrelazione necessitano di almeno due periodi per rilevare il pitch." Il videoclip della canzone è stato pubblicato in due versioni. "È generalmente considerato un ""pittore mondano""." "Il film fu distribuito con il titolo ""Villa!!" "La cancelleria dell'ordine ha sede a Roma." È collocata a sud del fiume Arno ed è suddivisa in sei magistrature. Infine, è presente sul fondo un elettrodo che pesca nella pozza di mercurio. Insieme al candeliere dei Sarti è il più particolare. Questi ultimi sono evidenziati in grassetto. È inoltre conosciuto per la sua abilità nel jiu jitsu brasiliano. "L'episodio ""Finalmente se ne vanno!" "Durante la Guerra sociale Corfinium fu scelta come capitale dai ""socii"" e ridenominata ""Italica""." Fu trovato morto alla sua scrivania, con la penna in mano, già freddo. Ciò lo porta anche a delusioni e amarezze. Ad ogni modo quella stagione si conclude con il secondo successo nella Coppa nazionale. La chioma è globosa, appiattita e densa. Il periodico ha avuto cinque serie: la quinta è quella in corso. "Al tempo in Olanda divenne famoso il soggetto cosiddetto ""paesaggio italianizzato""." Il pellegrinaggio in questi siti può aver contribuito a diffonderne la forma. Al termine della stagione la franchigia chiuse i battenti. La sua specializzazione sui canidi selvatici è derivata dalle sue ricerche sulle volpi. La terza maglia è completamente bianca con inserti neri. "A volte cipolle, speck o cetrioli vengono aggiunti all'insalata di patate." Un tenente e i suoi uomini salvato un piano segreto dalle spie. La stampa americana lo accolse con un coro di lodi unanimi. Anche la cripta è in doppio colore grigio scuro e ocra. Scoprirà così la verità, facendosi poi beffe del suo ammiratore. In certe zone è considerata pianta infestante. "Qui, dopo aver lasciato l'Università, frequenta varie scuole di recitazione, musica e scrittura creativa." Ha iniziato la sua carriera come medico volontario in Nicaragua. I suoi libri sono pubblicati e tradotti in castigliano, francese, inglese e portoghese. "Il chiostro sito alla destra dell'abbazia guardando la facciata ha un giardino vivacemente colorato." Nei paesi industrializzati le famiglie estese hanno ancora un loro ruolo, ma solo superficialmente. È separata nei crediti degli album per motivi legali. Fu poi ancora legato pontificio in Spagna ed in Francia. Da quel momento ogni altra notizia su Tiziano viene a mancare. Morì in ospedale a Caserta, dopo cinque giorni di agonia. Furono incendiate case e furono impiccati alcuni partigiani. Attualmente è diretto dal M° Ilaria Poldi. Il controluce produce una retroilluminazione del soggetto. Il disertore "Immediatamente l'opera di ricostruzione ebbe inizio." Un quarto reattore è presso Almaty. Steve riceve la visita di due agenti federali. "Presente anch'esso nella lista tracce di ""Vol." È attualmente presidente del Coordinamento per la Democrazia costituzionale. Al secondo piano sono visibili due monofore. "L'entrata del parco nazionale di Tipasa si trova sul lato est della città antica." Le sue pinne anali e dorsali sono allungate e connesse alla pinna caudale. I suoi resti mortali riposano nella cappella vescovile del cimitero di Acerra. Sia Bianca che Kat hanno un appuntamento con i rispettivi ragazzi. Era in dubbio che questa versione potesse però venir utilizza da questa gara. La chiarezza di visione del Dott. Internazionale Milano come responsabile Scouting Giovanile, ruolo che tuttora ricopre. Il corpo genera forza tramite uno di due diversi meccanismi. Scipione non aveva ricevuto rinforzi da Roma che potessero incrementare le sue forze. Ogni giornata costituisce una prova. "In seguito, acquisisce notorietà grazie alla sua partecipazione a ""Zelig""." Altri esempi ai quali si ispirava erano la madre e la sorella. A Esher, che sembra sicuro di quello che deve essere fatto? Si prescinde da limiti temporali negli stessi casi previsti per la precedente Croce. Dopo un mese dal loro matrimonio, la madre della Beck si tolse la vita. Di questo periodo è la leggenda di Bianca di Collalto. Nella competizione non fu mai schierato. Nel video si vedono delle foto scattate proprio dal cantante pavese. Sono stati messi in commercio elettrodomestici che permettono la cottura sous-vide. Giovanni Vitali Ma con la sua solita prudenza evitò ogni apparenza di una rottura aperta. "La protagonista è interpretata da Manuela Arcuri; tra le comparse c'è Massimo Lopez." "È un'orchidea di media taglia, con comportamento epifita ed occasionalmente geofita." Al secondo piano ci sono mostre della monetazione ellenistica, romana, bizantina, medievale e moderna. Si presume che, poco dopo quella data, morì folle in Inghilterra. "Tutta la sua opera fu caratterizzata da ""rigore impeccabile e raffinato senso estetico""." Al termine della stessa tappa Indurain indossò definitivamente la maglia gialla. Roberts lasciò la direzione tattica della battaglia a Buller. Il becco e le zampe sono nere. Sopravvissero le province austriaca e statunitense. Da ciò deriva la doppia nomenclatura. Molte sono parte di collezioni private, in Europa e in America. Il film fu prodotto dalla Powers Picture Plays. Da questa unione sono nati due gemelli: Bob e Tom. Nel frattempo, Narayan pensa a come organizzare un incontro chiaramente proibito. "Il trasporto del calore all'interno dell'edificio può avvenire tramite aria o liquido." Goldie è una madre di periferia, più precisamente abita in Ohio. Nei giardini fanno bella mostra magnifici olivi. "In Egitto pare venisse iniziato alla ""eresia"" dell'Ismailismo, una forma estrema dello Sciismo." Immediatamente a sudest del lago sorge il nuovo Aeroporto di Istanbul. "Ostwald sostenne l'ipotesi che la scienza debba prevedere gli scenari futuri." "La sigla di apertura del videogioco è ""Scarlet"" di Yui Sakakibara." "Le fabbriche erano collegate tra loto tramite ponti levatoi con l'isola-fortezza al centro." Attualmente ne rimangono leggibili una settantina, non tutte identificate. Il villaggio è al momento molto isolato, accessibile solo a piedi attraverso strade sterrate. "L'ultimo trattamento della stagione va fatto non oltre la prima settimana di agosto." Il bendaggio può essere applicato anche in presenza di cute particolarmente sensibile e delicata. Kim Jung-nam Ai suoi tempi fu uno dei più apprezzati scultori aragonesi. Autori dei brani e degli arrangiamenti sono Franco Battiato e Giusto Pio. "Lo sponsor tecnico è Asics, quello ufficiale è ""Centro Petroli Baroni""." Unisce Central Park con il fiume Hudson. Inizialmente utilizzò lo stile del manierismo. Intanto Bob e Teddy decidono di lavorare insieme per presentare la birra di Teddy. "L'okonomiyaki è un elemento della cultura giapponese." Tutto invecchia, c’è poco da fare. Non è chiaro come il prodotto funzioni esattamente. È dotato di una particolare edificazione nella roccia arenaria. Molte delle domande che si pose riflettevano la cultura popolare del suo tempo. "L'etichetta si concentra sulla musica iraniana." Si occupò ugualmente di letteratura basca e celtica. "Alistair superò l'unione dell'ordine diventando a pieno titolo un Custode Grigio." Schofield, della General Motors di Wellington. Kazuko trova un serpente nero sulla veranda proprio come quando morì suo padre. I depositi glaciali occidentali più recenti si sono formati sopra quelle lave. Già vittima di depressione in precedenza, si suicidò due anni più tardi. Prima a Ponza, poi a Pisticci e, da Pisticci, a Tricarico. Gli spareggi si sono disputati su gare di andata e ritorno. Si trasferì in seguito a Roma, dove servì parecchi Cavalieri e cardinali. My World!! Indossano passamontagna e casco rosso. "Soprattutto questi ultimi hanno modificato profondamente l'organizzazione territoriale dell'intero Agro." Poi le bolle svaniscono e non resta che il fumo nero delle ciminiere. "L'ingresso è costituito da un campanile a vela." Il successo del libro ha consolidato la reputazione di Keynes come economista di sinistra. Arborea è comune onorario della regione Veneto. Young trascorse la prima infanzia a New Orleans. La stazione di Bregenz, posta sulla linea del Vorarlberg, è la principale della città. Attualmente esiste un solo esemplare completo giunto sino ad oggi. Anywhere but Here Viene data la descrizione di un ologramma. "Le specie di questo gruppo sono distribuite soprattutto nell'area mediterranea." Kerry batté in finale Wexford ottenendo il quinto trionfo della sua storia. Il titolo di conte di Boulogne comprendeva anche importanti manieri a Londra e Colchester. "L'origine della storia di questa festa si perde nella notte dei tempi." Vi sono delle varianti regionali nelle regioni di Nanchino, Suzhou, e Wuxi. Caught in His Own Trap In tutti i prospetti gli ingressi e le finestre sono ornati da cornici lapidee. La miscela così ottenuta giunge a solidificazione in forma cilindrica. È un carburo di cromo contenente piccole quantità di ferro e nichel. Due nicchie alla sinistra del quadrante custodiscono delle figure simboliche. Arte povera? Originario del sestiere di San Polo, Jacopo Robusti è figlio di un tintore. Gli utenti possono giocare quanto vogliono. Nella parte posteriore sopra il cofano vi era uno spoiler. Si sposò ed ebbe tre figli, un maschio e due femmine. E i boschi del sito divennero riserva reale di caccia. "La lunghezza dell'intero animale doveva aggirarsi intorno ai quindici metri." Studiò alla Westminster School e alla Christ Church di Oxford. "Il cotone ha fibre lunghe che si aprono durante l'utilizzo, aumentndo il potere assorbente." La seconda stagione ha visto molti cambiamenti. Tra le donazioni vi è anche quella fatta alla Wikimedia Foundation. Una suddivisione di primo livello in Birmania può essere uno Stato o una Regione. In genere è solitario ma è possibile vedere delle coppie posate sullo stesso ramo. È retta dal vescovo Arturo Aiello. "È noto anche col titolo di ""The Pretty Maid""." Real Talk Le competizioni si svolsero presso il Hayward Field. Molto meno sentita è la rivalità con il Birmingham City. Hanno tre figli, Finn, Matilda, e Brennan. Dopo la morte del padre, sua madre si risposò con un altro medico. Un mese dopo la fine dei lavori, il sottomarino iniziò le prove in mare. "Spesso dice ""Non chiedere domande insignificanti!" Il video è stato girato sul Chievo, a Verona. Una rivalità esiste fra i club dei due maggiori centri della provincia di Trapani. "Le tre sonate per cembalo, corrispondenti all'Op." Il disegno rappresenta tre angeli sospesi in volo, in atto di cantare un corale. "Quando si conclusero, partirono i preparativi per l'inizio della settima legislatura del Reichstag." Il periodo di variazione è, in generale, vicino al periodo del sistema binario. Al Livorno serve vincere con il Lanciano per arrivare ai play-out. I delegati elessero Lenin Presidente onorario e gli mandarono le loro congratulazioni. Così ognuno, nel tendere al meglio, è al proprio posto senza che manchi nulla. Nessuno di questi progetti si è tuttavia concretizzato. Il culto del santo francese è diffuso fino in Italia meridionale. "Lungo di essa si trova l'unica area pianeggiante della regione." Esiste anche una dance version del video musicale. Gioca due stagioni con la squadra riserve senza mai esordire in prima squadra. Nella sua opera pone un rapporto tra forma di governo e proprietà. Questi dati però non sono verificabili. Esso fu il prodromo delle Guerre di religione francesi. Essa sostiene che la teologia africana deve provenire dalla sua antropologia. Venne nominato cavaliere come suo padre. Vive tuttora in Francia. Successivamente invece si instaurerà un profondo legame trofico tra le generazioni. Arriva Chiara, travestita da mendicante: Serafina non la riconosce. Studia recitazione con Mónica Bruni. Dopo la guerra si scioglie ed il reparto diventa un deposito di aerei. Una impalcatura di SiO che non contiene altre unità strutturali è elettricamente neutra. Dopo la partita vengono a galla numerose verità. La disponibilità della razza è ancora piuttosto limitata. Parlano quattro lingue che complessivamente formano il sottogruppo linguistico della lingue bozo. Apprezzata per le note minerali che apporta nei vini. Diversi di essi si distinsero come teologi e medici. Una nuova classe mercantile richiedeva lo studio delle lingue moderne e le materie commerciali. Nuova Rivista degli Scacchi La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi, talea, margotta e dai polloni radicali. Non rientrerà più nella formazione e sarà sostituito, al pianoforte, da Gianni Flores. Sul New Yorker pubblicò le prime poesie, racconti e articoli di critica letteraria. Ha recettori per estrogeni, progesterone, ormone della crescita e altri ormoni. Viene impiegato per indurre immunità attiva contro la febbre gialla. È stata scoperta e dimostrata dallo scienziato Robert Fano. "All'arrivo della polizia la donna viene trovata morta." Tommaso Brunelli Così non è. Ed è stata piuttosto avvalorata la tesi di una sua probabile iniziativa personale. "La struttura assomiglia approssimativamente a un rettangolo, un po' allungata da ovest a est." Fu avvertito un forte scoppio, ma non risultano danneggiamenti. La Fort Worth Library gestisce il sistema bibliotecario della città. I Lead Expert vengono selezionati a livello di Programma, tramite procedura pubblica. Il lunario dà i punti di riferimento ai contadini, aiutandoli nelle decisioni da prendere. Poche settimane dopo il papa scomunicò Venezia e dichiarò guerra. La legge armena non permette a coppie omosessuali di adottare bambini. Nella seconda cibernetica oggetto e soggetto, conoscente e conosciuto fanno parte dello stesso sistema. Spesso cita la sorella Jama e la madre Elizabeth quali fonti della sua ispirazione. Cresciuto nel quartiere San Donato, muove i primi passi nel Fosso Ghiaia. La quinta onda Il film è stato distribuito da Europa Corp. Lo strumento, a trasmissione meccanica, ha un unico manuale senza pedaliera. "Ha toccato il Nord America e l'Europa." Una volta tagliati, i rizomi devono essere rimossi. Sono piante dioiche, cioè con infiorescenze maschili e femminili che crescono su esemplari separati. Yoshi, così come Tipo Timido, può cambiare colore. Al suo posto arrivò Brandon Hunter. È il primo film con Wayne a colori. La Liga de Honor è la massima divisione del campionato argentino. "In quest'ultimo attacco i Normanni saccheggiarono la città e incendiarono la cattedrale." Si muove agilmente al suolo. "L'energia solare radiante è formata da uno spettro di radiazioni elettromagnetiche a diverse frequenze." Il padre Herald cambiò il nome della famiglia in Gavin. Oltre che di storia della liuteria, Cozio si è occupato anche di ricerca storiografica. Istruì un vasto numero di valorosi ribelli allo scopo di sovvertire il governo Ching. "Il maggiore dei fratelli di sua madre era il Langravio d'Assia-Kassel." La serie è conosciuta anche con i titoli Chrysler presents Climax! In onore di Philippe de Girard. Terra bruciata "L'esercito australiano ha utilizzato una variante terrestre dell'Hedgehog su alcuni carri armati Matilda." Sono reazioni molto utili per la sintesi di composti eterociclici. È il più piccolo apparato volante a pilotaggio remoto attuale. Dopo un bel campionato, la squadra decise di riscattarlo. Nel marzo dello stesso anno è nominata Penthouse Pet. "Venne conquistata Santa Maura e sventata l'invasione di Cipro." Bisognava concentrare in una sede periferica il materiale di minore importanza e i duplicati. Proviene dal bacino del Congo. Claudio Fossati Sophia ha baciato Claus, probabilmente durante un momento di debolezza. Testi e musiche di Dario Fo, eccetto dove indicato. "Quest'ultimo, insieme ad Angela, cercherà di riportare la scuola sulla buona strada." Rousey iniziò il match in modo molto aggressivo. "L'imperatore confermò i privilegi degli abati." Questa è la sua ultima stagione da calciatore. Venne accecato, castrato e aveva una gamba tagliata. Era il modello di punta del marchio. Forma una dispersione fluida stabile ed omogenea grazie a una nucleazione liquido-liquido. Letteralmente è traducibile come Foresta Marziale. È un simulatore di gioco da tavolo basato sul giocattolo del Tamagotchi. Ha giocato nel ruolo di portiere per i Villanova Wildcats. Al pittore fiorentino manierista Zanobi Rosi sono stati attribuiti entrambi questi dipinti. Era disponibile con carrozzeria turismo due o quattro posti. "L'anno successivo diventa Capo di Stato Maggiore dell'Esercito." "Aragorn affronta le armate di Mordor per distogliere l'attenzione di Sauron dall'Anello." Di forma allungata, dà origine al ponte alle Grazie. Papa Francesco ha espresso cordoglio e solidarietà alla Chiesa copta. Nella tabella che segue sono confrontati alcuni termini in gros ventre e arapaho. Viene in seguito richiamato a Roma dove frequenta la Pontificia Accademia Ecclesiastica. Nel mese di maggio il gruppo caccia divenne pienamente operativo ottenendo rapidamente altre vittorie. I frutti sono raccolti per uso alimentare. In Japan Le lesene sostengono un timpano triangolare. La cresta sagittale, punto di attacco dei muscoli temporali, è assente. "L'origine del castello è molto remota." "Il successo immediato portò l'opera alla fama duratura." "L'Archivio fa parte del Centro Sperimentale di Cinematografia." Studiò danza e iniziò a partecipare a numerosi concorsi di bellezza. Ester divenne la regina. "Le recensioni dell'album furono molto contrastanti." Nato a Richmond, in Virginia, figlio di Irene and Pete Athens, di origine greca. Distribuito dalla First National Pictures e dalla Warner Bros. Di queste esecuzioni, sovente si trattò della prima in assoluto. Lo stesso sistema era stato adottato alle elezioni parlamentari jugoslave nel mese di novembre. Non ne abbiamo neanche discusso, ho subito capito. "È stato visto per l'ultima volta con Apocalypse per pianificare il futuro per Westchester." Sono stati i primi africani sub-sahariani ad essere venerati come santi dalla Chiesa cattolica. The Man, che come il precedente è stato prodotto da Danger Mouse. Il generale Zhang chiese lo scioglimento del parlamento, che Li considerò incostituzionale. Il film fu prodotto dalla J. Parker Read Jr. Productions. Questa primitiva precauzione offriva una minima protezione quantomeno dai detriti più piccoli. "Cosa farà per difendere Okinawa?""." Tra queste almeno una giara di provenienza cananea. Tri-City vinse il campionato. È venerato anche dai nestoriani. Nonostante questa decisione, ha continuato a dirigere spettacoli teatrali. Morì nella capitale russa nel dicembre dello stesso anno. "Terzo episodio del serial ""Octavius, the Amateur Detective""." "Durante la battaglia di Teruel fu decorato con una Medaglia d'argento al valor militare." Fu tuttavia ben accolto dalla critica, che lodò soprattutto i contributi di Scott. "Queste comunità sperimentali furono supportate dall'Adelsverein per un anno." Egli si sposò due volte. I suoi migliori amici sono Eddy e Chelsea. Alcuni suoi stabilimenti sono ubicati in Sud America, Europa, Asia. La reazione di Fenton costituisce una delle due fasi della reazione di Haber-Weiss. Morì quando Archer aveva quindici anni. "Micheletti riprese l'idea del grande piatto ""da pompa"", tipico esempio del vasellame artistico rinascimentale." Diffusi solamente nel Nuovo Mondo, sono uccelli di dimensioni medio-piccole spesso vivacemente colorati. "Tuttavia l'atto di riconoscimento non è mai stato trovato." Il Wisconsin Plateau costituisce la maggior parte della superficie piana della catena. Strike Up the Band Fregoli è stato da considerarsi anche il padre del trasformismo in ambito della moda. Quasi tutti gli albi di supereroi avevano cessato la pubblicazione. "All'inizio degli anni sessanta, frequenta alcuni corsi di psicologia industriale." Il fianco longitudinale destro è aperto da due finestre rettangolari. Gérard Rousset "Se il giocatore risponde correttamente a quest'ultima domanda vince la partita." "Si tratta di ""Profonde tenebre." Il composto può assumere varie conformazioni. Il brano annuncia trionfante il ritorno di Dre alla ribalta della scena hip-hop. Nel corso del primo anno furono vendute unità della console. Tuttavia Jonathan riuscirà a uscirne e a trovare Claire e Simon. Nei pressi della stazione di Berlin-Gesundbrunnen, furono fatti oggetto di un pesante fuoco nemico. "La diga venne chiamata ""Luigi Sturzo"" in onore del grande statista siciliano." Gerry Daly Il suo corso inizia da Castelfranco Veneto e procede, pressoché rettilineo, verso sud. Essi, una volta centrato il bersaglio, esplodono in profondità causando danni catastrofici. Serve il centro abitato di Cetraro. La differenza è che i tiri sono sempre limitati. Nella capitale eritrea allenò alcune squadre locali e si dedicò alla ristorazione. "Il brano era la sigla della serie televisiva per bambini ""Il trenino""." "Prima di allora veniva chiamato ""Verde-giallo"", con cui si indica un'altra tonalità." Lusaka è il nodo principale della rete stradale dello Zambia. Weston riconosce Roderick che, quindi, tenta di fuggire per raggiungere Carroll. La colonna sonora vede la partecipazione di Kathleen Battle. Il sistema è stato organizzato sul modello della rete ciclabile danese. Ally impara da internet che le Vespe non possono sopravvivere al freddo. È considerato uno dei massimi esperti mondiali di retorica greco-romana. I piccioni frequentano sia la città che la campagna coltivata. Ha svolto attività di regia teatrale e cinematografica. Da allora non si sono più avute sue notizie. La facciata presenta una struttura realizzata in blocchi di pietra squadrata. Inoltre, la canzone è dedicata da Lemmy al suo segno zodiacale. "Nello stesso studio fu eseguito il missaggio dell'album." La squadra arriva in ultima posizione in campionato e retrocede in Segunda División. "Il titolo di lavorazione del film era ""La strana storia di Mimì Rendano""." È fra i protagonisti della redazione del primo statuto della Regione Toscana. I trofei sul podio vennero consegnati ai piloti dalla principessa del Galles Diana Spencer. La velocità del cursore dipende dalla pressione applicata. Gli esemplari finora raccolti risalgono tutti al Neogene. Il Phantom Cruiser è stato anche dotato di un aspetto più elegante e moderno. Le origini del santuario sono assai antiche sebbene manchino attestazioni certe negli scritti medievali. Il suo potente servizio è da lui considerato il suo colpo migliore. "Lasciò per assumere l'incarico di allenatore in seconda del Barnet in Terza Divisione." "Il territorio è montuoso nell'area settentrionale e orientale." "L'antica Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo sorge al centro del paese." "L'economia di questa regione si basa essenzialmente sul turismo." Il suo posto è stato ricoperto da Alissa White-Gluz. Tuttavia, parecchi disegni e pitture sono da ritenere perduti. Nel Regno Unito invece il brano è stato il primo estratto. Ella è stata la madre di Marie Petipa. Quinto Marcio Re Acquistato poi dal Foggia, vi disputerà una sola stagione. Da qui il canale si collega al porto di Bergen op Zoom. Dalla moglie Emily, ha avuto due figli, Nick e Joe. "Ferdinando d'Este" Le sue condizioni di salute peggiorarono fino a precipitare. Per ogni nuova missione venivano appositamente cuciti da sua moglie. I punteggi delle squadre vengono dimezzati. Condusse importanti studi sulle modificazioni verificatesi nel diritto dopo la codificazione napoleonica. Non ha né naso né padiglioni auricolari. Studiò al Clare College di Cambridge. A fine stagione il suo sogno si avvera. "Con l'arrivo di Edoardo Reja acquista maggior sicurezza e le sue prestazioni migliorano notevolmente." "È l'inizio di una notevole carriera, che presto verrà interrotta." Le zampe anteriori erano snelle, molto più piccole rispetto a quelle posteriori. Un giorno Vincent bussa alla sua porta e le chiede il suo aiuto. Odo, uno dei personaggi fissi della serie, appartiene a questa specie. Risulta essere uno dei quartieri più ricchi del capoluogo brianzolo. "Per la nomenclatura tradizionale, la prima parola è sempre ""acido""." Ottavio Scotti "Regina inizia a sciare molto presto, all'età di appena due anni e mezzo." I materiali “soffici” sono importanti in un grande varietà di applicazioni tecnologiche. Si erano sposate soldati australiani coinvolti nella occupazione del Giappone. Col Trattato di Utrecht passa al Regno di Sardegna sotto i Savoia. È molto adatta alla coltivazione in vaso. Nella parte settentrionale, invece, le comunità sono più rurali. Fa parte della municipalità di Amsterdam ed è situata nello stadsdeel Amsterdam-West. Ha traslocato più volte e svolto le professioni più disparate. Le femmine sono generalmente giallastre o brunastre. Dal arrivò il giovane portiere Carmignani, futuro titolare biancorosso. "Viene dunque reso appieno l'amore di una donna verso il proprio uomo." "Già l'amministrazione coloniale della Nuova Spagna aveva condotto dei sopralluoghi preliminari." Al ducato quindi gli successe il figlio Rachis. Finalmente, sembrò che il supereroe sconfisse il nuovo super criminale. Il film non è stato girato alle Canarie ma ad Almería in Andalusia. Quando ci riuscì, da buon individualista, non lo disse a nessuno. "L'edificio ingloba al suo interno anche il monastero di Santa Teresa." Il titolo italiano fa invece riferimento ad un elemento importante che emerge dalla narrazione. Si tratta di album composto quasi interamente da cover, eccetto le ultime due. Di conseguenza, anche le versioni satellitari di Motor Trend e Giallo eseguono questo passaggio. Fu una delle aree più colpite durante il terremoto di Kobe. Abita prevalentemente vaste zone non coltivate, come pascoli e brughiere. Sono state così migliorate le proprietà fisiche delle stringhe in molti aspetti. Origine: Sud Africa. Dispone inoltre della fermata ferroviaria Spini-Zona Industriale sulla linea Trento-Malé-Mezzana. I trasporti aerei sono molto sviluppati grazie agli aeroporti di Tokyo e di Osaka. "L'organizzazione nacque dalla frammentazione di Autonomia Operaia." "Il cabinato esiste in versione base oppure ""deluxe"", entrambe con sedile." Piante erbacee o arboree ritenute fra le più antiche Angiosperme. "Il nome della località in lingua nahuatl significa ""piccolo cervo""." Sia la sezione femminile che quella maschile partecipano alla massima serie locale. Per il solo traffico militare è disponibile una piazzola per elicotteri. È sposato con Letizia ed ha due figli: Giorgia e Luca. Nella partita contro la rappresentativa francese segnò due run nel primo inning. Da qui sarà poi possibile proseguire. Fu nominata per una quarantina di Emmy Award e ne vinse nove. "L'Inghilterra è ammessa direttamente alla fase finale in quanto paese organizzatore." Ad ogni modo copie dei rapporti emersero in Polonia dopo la guerra. Questa barca è ancora in uso ed è stata recentemente restaurata. Il prospetto nord è sovrastato da un piccolo campanile a volute. Attualmente la società polisportiva continua ad esistere. Il quartiere è caratterizzato da enormi palazzi di stile popolare. "Conquista comunque la medaglia d'argento a squadre ai campionati del mondo di Lipsia." Tutte le performance sono dal vivo senza effetti di studio. "Successivamente frequentò anche l'Università Harvard per studiare scienze naturali con il professor Louis Agassiz." Le strutture includevano la chiesa di Santa Maria della Pietà. La base di questi nomi è anche la fonte del nome del fiume Barrow. Mehdi frequentò la scuola coranica fino a nove anni. Poche fra le persone investite sopravvissero. "L'altra parte delle sue ossa si trovano nella Cattedrale di Santa Maria a Murcia." Si nutre di insetti e, in minor misura, di zooplancton. Roy Andersson Connette Omegna ad Armeno e le sue frazioni. "Le è stata dedicata una stella nella ""Via degli Artisti"" sull'Hollywood Boulevard." "L'evoluzione del sound giamaicano procedette molto rapidamente." Il Lacrosse in Italia è uno sport ancora molto giovane, ma in rapida espansione. I fiori sono profumati. Particolarmente intensa la sua collaborazione con Mick Karn. Il Medio Regno fu poi caratterizzato dal ricorso sempre più massiccio a truppe mercenarie. Il colore dei fusti è verde scuro. Il padre era imprenditore e banchiere. Altopascio sorgeva sulle rive del lago di Bientina, ora bonificato. "Era lo spettacolo più visto su Fox in quella notte, battendo ""I Griffin""." Data la sua insistenza il guardiano delle pietre lo bandisce dal villaggio. Ha ottenuto la cittadinanza sammarinese. "La durata del suo mandato sarà di due anni, come da statuto dell'Unione." "Egli inserì Percy nel Consiglio e lo nominò capitano di ""Jamestown fort""." La torretta è triposto, con il pilota posto nello scafo in posizione a destra. Le due tornano nella dimensione umana con capelli prematuramente bianchi. Prima che venisse sciolta, era la capitale della provincia di Caffa. Verrà costruita e assemblata nella sede tedesca della compagnia a Friedrichshafen. Vede protagonista Thom Yorke che balla una coreografia di Wayne McGregor. Non si sa nulla della sua formazione. La vincente avanzava al terzo turno. "Avrebbero potuto restare sulla vetta d'Europa per molti anni ancora." Vive a Londra, gioca a calcio e suona la tromba. È stato relatore del Bilancio e del Piano sanitario regionale. "L'ultimo restauro è stato condotto con grande impegno e rispetto." E sembra che, uno per uno, a tutti spetterà questa fine. In Nuova Guinea vive preferibilmente ai confini delle foreste. La struttura dei bronchioli varia man mano che ci si addentra nel polmone. Lo stanno cercando per arrestarlo. "Conobbe Giovanni Duprè, il cui stile lo influenzerà nell'ultima periodo della sua opera." La polizia abbatte le porta, trovando il ragazzo nudo con le vene tagliate. Durante il loro consolato tutti i retori stranieri furono espulsi da Roma. "I video dell'alterco sono stati pubblicati online." "Ma ora Hardy è solo e l'unica persona che convive con lui è Stanlio." Paolo Boni propose allora di occuparsi del nuovo periodico facendone un prodotto multi-client. Regina Bianchi interpretò la parte dando tutta sé stessa. Nella località si praticano anche snowboard e sci nordico. È stato uno dei giocatori preferiti dal tecnico Carmelo Di Bella. I rapporti col consigliere Scipione Tolomei furono cordiali. Il sistema tecnico di unità è stato usato principalmente in ingegneria. Ragazze fate in fretta, che qui nessuno aspetta In questa stagione conquista la fascia da capitano dei granata. "Talvolta viene considerato una sottospecie di ""Mazama rufina""." "Il debutto venne inoltre certificato disco d'oro in Canada, Giappone e Singapore." Comandata da un capitano e da due a quattro subalterni. Il cammino del dovette quindi proseguire sempre nel vecchio catino di viale Gazzi. Ben presto si trasferì in Francia, dove continuò i suoi studi in musica. Può causare anche dolore. Il poliuretano è prodotto praticamente al momento partendo dalle materie prime. Il fenomeno si è diffuso in breve tempo anche in Italia. Tra i ritirati Ernst Degner, Alberto Pagani, Dave Simmonds e Bert Schneider. "Nel passaggio ""i"" un alchene si lega sul sito di coordinazione libero del metallo." "Quest'ultimo e la moglie divennero tutori anche del terzo figlio di Ari." "Per questo i cavalli venivano allenati meticolosamente per tutto l'anno dalle nove scuderie rivali." "Cugino di Silvia Costa, ha frequentato il ginnasio presso l'istituto Massimiliano Massimo di Roma." Disputa solo le prime tre gare in calendario. Fuori dal mercato indiano, viene venduta come Mahindra Scorpio. Ha una forte presenza di discendenti di italiani di origine veneta e trentina. Parla fluentemente spagnolo e francese. La città è un importante hub dei trasporti. Le sue sonate costituirono delle vette del repertorio per flauto traverso. Durante una discussione Meredith dice a Nathan che non possono essere neanche amici. L’arbitro punisce il doppio intervento con due gialli. Più genericamente il termine indica un motivo pittorico lineare decorativo. Deke la raggiunge ed elimina i militari sul tetto. "In ogni stagione dell'anno si accumula sul fondo una notevole quantità di neve." Nella città vampira. "È l'edificio più antico della città." È qui che nacque il calciatore Roger Marche. "L' accedette ai ripescaggi." Il personaggio di Éowyn ha una personalità articolata. La manifestazione si è contraddistinta per lo svolgimento di eventi sportivi e culturali. Nessuna traccia del loro popolo e della loro lingua è rimasta sul continente. Stolz si accostò pure alla corrente artistica della Secessione viennese. Il museo è una sezione staccata del museo diocesano della Spezia. La stazione possiede due marciapiedi laterali con due binari centrali, parzialmente in tunnel. La squadra siciliana era allenata dal siracusano Carlo Baio. "L'obiettivo dichiarato era quello di assicurare uniformemente l'educazione socialista." Ci sono due campi, ognuno difeso da una delle squadre. Era la prima volta che i Beatles registrarono una Domenica. Decide di ricattare la giovane rivale imponendogli di rinunciare alle nozze con Edgardo. Queste statue rappresentano il ciclo delle vita umana. Anche qui il tema del sovrannaturale è dominante. Il conflitto generazionale si consuma inevitabilmente sulla pista. "Tolto l'aggeggio, Rika brandisce un coltellino e taglia la gola a Eiji." "Settimo episodio della serie ""The Price of Folly"" prodotta dalla Balboa Amusement Producing Company." Anche attraverso successioni ereditarie riuscì ad unificare le Hawaii sotto un unico regno. Non compare su nessuna lista di trasferimento. Il suo nome deriva dal popolare ideale americano della libertà. Giovanna volle comunque rimanere alla corte almeno fino al matrimonio della figlia. Gli abitanti vendettero i diritti di disboscamento della foresta pluviale. I due si scambiano i cappelli e tornano su. Padre Ezechiele Ramin amava documentare le proprie esperienze tramite fotografie. I motori Estes sono codificati con colori. "Lavora con l'azienda di famiglia, ma abbandona il tutto per dedicarsi alla recitazione." La trasformazione inversa si ottiene cambiando il segno della velocità. "Ne sono testimonianza la ""Lettera"" di Clemente Alessandrino e il ""Pastore"" di Erma." Si disputò anche un torneo di secondo livello, vinto da Frank Marshall. Ed è questo che farà Enrico: tornerà nella Chiesa servendo come laico. Non abbocca mai agli ami e si cattura soltanto con le reti a strascico. Aveva due sorelle, Sally e Georgina, e tre fratelli, Peter, Timothy e David. "D. Harriman in ""L'uomo che vendette la Luna""." La rivista, come il resto delle sue opere, fu influenzata dal romanticismo nazionale. Ha anche una figlia di nome Valentina, nata dalla ex-moglie Gabriella. "Le principali associazioni vegetali dell'area sono quelle tipiche della foresta pluviale e delle garighe." Si può salire sulla vetta partendo dal colle San Carlo. Ad oggi, la città in ambito femminile, non è rappresentata in nessuna categoria. Dopo il diploma lavorò sulle navi da crociera, anche come cuoco. A causa di essi, Nicky entra presto nel mirino dei poliziotti. Il tema di apertura si avvale di una composizione originale creata da Paul Gordon. Il nobile Tiso gliela allestisce. "L'esperienza al club di Trondheim fu così considerata fallimentare." "La pellicola è il quinto film della serie di ""Shaft""." Questo evento è celebrato ancora oggi dagli herero durante l’Herero Day. Ad essa ha collaborato anche Kathleen Liddell Hart, vedova dello storico. "Medesimi album furono pubblicati con l'etichetta Fish People." Fin dalla prima puntata, la serie ha ricevuto il consenso della critica. Dopo alcuni anni il nome di tale carrozzeria scomparve dalla scena automobilistica. "Disprezzava il re come statista, sebbene nutrisse per l'uomo sentimenti gentili." La religione più diffusa è quella Cristiana. Tale serie di Newport venne basata sulla Chrysler New Yorker. Qualche volta Moore si univa a loro. Fa parte delle iniziative avviate dal Processo di Berlino. È atea e si definisce una femminista pro-scelta. Al termine del match, One Man Gang schienò Sasaki. Devo vivere per dimostrarlo! Inoltre, la maggior parte dei suoi album in studio ha raggiunto la top ten. Inoltre divenne membro del consiglio scientifico del Laboratorio Internazionale di Genetica e Biofisica. È vietato usare marche deteriorate o usate in precedenza. "A supporto di questa teoria non c'è alcuna prova." Si gioca annualmente a Kreuzlingen in Svizzera. Sposato a Laura di Castellane, eccelleva come soldato e trovatore. Nelson ha un nuovo lavoro ma finisce nei guai con Capone. Tradizionalmente i saltatori di questi cinque paesi dominano le competizioni internazionali. Le motivazioni spaziano dalla psicopatia alla ricerca di notorietà. Il giocatore deve difendere uno spazioporto da un attacco nemico. Una delle località dove si stabilirono era Santa Isabel. "Mentre stava con le vecchie gambe scarne e pelose entro l'acqua giallastra." I denti erano conici e acuminati. Da Very, però, non viene ancora pubblicato nessun singolo. È un film western statunitense con John Wayne, Ella Raines e Ward Bond. "L'unica crociata che conquistò Gerusalemme, fu quella in cui non parteciparono sovrani." Nella nuova squadra svolge principalmente la funzione di aiutante per i propri capitani. Si sono disputati due gironi con la formula del round-robin. Inoltre, anche il cambio doveva essere reso più maneggevole e semplice da utilizzare. I colori sociali del club sono il bianco e il blu. Vedi teorema centrale del limite. "Nel brano Drake fa uso dell'Auto-Tune." "Con questo nome è indicato nella commedia di Aristofane dal titolo ""Gli uccelli""." Il suo territorio comunale è sede di alcuni importanti stabilimenti manifatturieri. In Italia è frequente nelle zone centro-meridionali. "La cantante ha comunque pubblicato altri due singoli, non contenuti in ""Stripped""." Questa scuola è oggi gestita dalla diocesi di Hong Kong. Segnando divenne il più giovane giocatore ad aver realizzato una rete in Bundesliga. Express, nel remake del loro match alla prima WrestleMania. In questa chiesa essi sono in tufo e spiccano rispetto al bianco della volta. Si impiega quindi presso i Douglas Fairbanks Studios. Lo spareggio venne disputato a Tirana. Il brano è stato scritto da Michael Harwood, Ella McMahon e Tonino Speciale. Bologna: Il Mulino. "È stato definito ""il più grande geologo di terra mai vissuto""." "Anche il suo luogo d'origine è incerto." Sono molto sensibili al conflitto e non lo tollerano bene. I metalli sono spesso anche buoni conduttori di calore. Successivamente il territorio fece parte della castellania di Rivalta infeudata agli Orsini. "L'opera di Olivier de Serres fu grandemente influenzata da quella del bresciano Agostino Gallo." Negli arti troviamo le maggiori somiglianze con gli uccelli. Questa manovra si sarebbe rivelata decisiva il giorno successivo. Nonostante questo, si è appassionato di scienza ed è diventato un geniale piccolo inventore. Panzer-Division ed entrarono nella città. In molti casi la definizione completa viene detta come Torrone Croccante o Torrone Ferro. È un periodo felice per Daniel, che si sente finalmente libero di esprimersi. Le puntate vengono registrate almeno una settimana prima della messa in onda. Le persone che avevano conosciuto Medivh si accorsero però del comportamento assurdo del Guardiano. A Milano ha co-fondato il caffè letterario Walden di cui è direttore artistico. Il risultato ha creato scetticismo in alcuni politici danesi. La pressione del tasto consente di aprire il menu Start del sistema. Il gioco consente un salvataggio automatico, alla fine di ogni livello. "Durante la seconda guerra mondiale, guidò le forze dell'Hukbalahap contro l'occupazione dell'Impero del Giappone." Ha fondato e presieduto la Cartiera Italiana di Serravalle Sesia. Notevole è la presenza di esercizi commerciali, soprattutto al Viale Rapisardi. I senza Dio Il programma era composto prevalentemente da giovanissimi presentatori. Attualmente ha solo un deputato al Parlamento centroamericano. Nulla, intendo dire, che avesse un significato particolare. Può essere modificata anche la struttura stessa delle pagine in numero ed organizzazione. Lo spazio tra i rami e lo scudo è colorato di verde. È stato il primo aereo supersonico francese. La data della sua morte è del tutto sconosciuta. Cercò di conciliare al meglio chimica e medicina con la matematica. A tale cerimonia parteciparono i dignitari di ogni ordine monastico e del governo tibetano. Tutte le tipologie di treno fermano alla stazione di Hiroshima. Gli occhi erano piccoli e spostati in avanti. "Non mancano autentici assalti sonori come in ""Destroyer""." "Scott si definisce atea, ma non esclude l'importanza della spiritualità." In epoca romana il Sinedrio poteva giudicare qualunque sentenza ad eccezione della pena capitale. "Il film è conosciuto anche col titolo ""Errore fatale""." Dopo la morte del padre, gli succedette come conte palatino. Hans Berglund Infatti Ginger è viva e vegeta poiché portava addosso un giubbotto antiproiettile. I sintomi sono spesso lievi od assenti. Alla medesima maniera, alcuni boschi periferici non appartengono più ai beni del dominio. Il conflitto di Shirley con Samuel Waldo sulle spese continuò a crescere. Questa edizione presenta alcuni riadattamenti rispetto alla versione originale. Risiedevano nei deserti, sui monti, in mare oppure nei pressi dei cimiteri. Felicia è interpretata da Lunetta Savino. "Il brano ""You Never Know"" è stato pubblicato come primo singolo estratto." Davanti alle pinne anale e dorsale erano presenti scaglie robuste, affilate e appuntite. "Opera simile, legata allo stesso periodo, è la ""Natività"" alla Courtauld Gallery di Londra." Il trattato praticamente concesse tutto ciò che il Partito Kirk voleva. "Come astronomo ha lavorato in qualità di tecnico presso l'Istituto d'astronomia dell'Università di Bologna." Il massacro comportò inevitabilmente la rappresaglia tatara. Secondo Benedetto Croce qui Cartesio commette un errore linguistico. Il castello in seguito venne più volte rimaneggiato. Anche Flash non comparve: in sua assenza fu Jay Garrick a proteggere Keystone City. Bobby Joe Edmonds "Essi però, come tutti i membri della Fraternità, rimangono sospesi ""a divinis"" ""sine die""." Il primo fonico fu sempre Norman Smith ed il produttore George Martin. Tre manche da tre concorrenti ciascuna, il meno votato va al ballottaggio. "Sigismondo di Lussemburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, lo dichiarò ""poeta laureato""." Ferzan Özpetek è accreditato come aiuto regista. "Il maschio il cui prepuzio non è stato circonciso viola la mia alleanza""." "L'Alakanuk Airport è di proprietà dello Stato." Essendo un dio Ares è immortale e ha poteri magici immensi. Il modello della stazione era Radio Maria Italia. Alcune loro spade sono state acquistate perfino da alcuni regnanti. "Il massiccio del Caroux-Espinouse è incluso nel perimetro del Parco naturale regionale dell'Alta Linguadoca." Ad accoglierlo è la sorella, che lo immagina ancora in vita. "Parla il thailandese come lingua madre, oltre che l'inglese." Tuttavia, le lesioni ai conducenti sono estremamente rare. Tutti i brani sono stati composti dallo stesso cantante e polistrumentista statunitense. Venne specificatamente progettato per controbilanciare la monarchia e gli interessi particolari. Pochi mesi dopo muore anche lui. San Cesario, quindi, sostituì il culto dei Divi Cesari. "All'Accademia, Giuseppe Paladino ottenne il premio della medaglia d'oro." Sul fronte del Piave fu decorato con una Croce di guerra al valor militare. Si distinse nella Guerra di Troia in qualità di infallibile arciere. Una vecchia coppia vive poveramente. Lo stile musicale del gruppo prende un deciso orientamento sul new country rock alternativo. La situazione rimane inalterata rispetto agli anni precedenti. "Anche questo album divenne l'album numero uno di Mai Kuraki." Iniziò a lavorare come Primo professore della ricerca medica. Due giri dopo però il pilota della Ligier-Matra venne passato da Depailler. "L'interno della chiesa è a croce latina, con navata unica e profondo presbiterio absidato." Dichiaratamente omosessuale, attualmente risiede a Londra. Il funzionamento di questa procedura è il seguente. Midnight Madness Accedono alla fase ad eliminazione diretta le prime dei quattro gruppi preliminari. I cetnici avevano base in un monastero ortodosso. La maggior parte degli altri radioisotopi decadono entro un giorno. "Quest'ultimo divenne il coreografo della successiva stagione." "Questo comune è situato nel parco naturale regionale dei vulcani dell'Alvernia." "Fu durante il missaggio dell'album che John Cambridge presentò Mick Ronson a David Bowie." Sono state anche organizzate spedizioni ad esclusivo carattere naturalistico. La sua mossa finale era la cradle piledriver. I rami più profondi arrivano ai gangli della base e la capsula interna. "Quindi l'articolo viene scritto, portato in redazione e pubblicato sulla testata del giorno dopo." Gli asini e i muli venivano invece usati come animali da soma. Jacopone da Todi fu rinchiuso prigioniero in un convento e scomunicato. Persone di cognome Ferguson "Tutti i velivoli furono ritirati dal servizio l'anno successivo." Ammorbidito dalla dolcezza di Bella, Howard si riprende e la prende tra le braccia. Negli anni seguenti Bartlett venne sempre rieletto con un buon margine di scarto. Per calcolare i potenziali si utilizza poi il metodo dei potenziali di prova. Probabilmente il suo culto è stato abolito da San Patrizio. "Cinquecentesca è anche la ""Madonna con Bambino"" di scuola greco-cretese." "Viaggia e vive molto all'estero: Paesi nordici, New York, Africa e Oriente." "Questa proposta mise in movimento l'intera politica italiana perché diventò prioritario bloccare la legge." Lui è innamorato di Valentina, la ragazza del suo amico Martino. Gli incubi diventarono realtà per terrorizzare quelle terre. "L'uomo era infatti un ex sacerdote nato da una donna non sposata." Fu esule per dieci anni e visse anche a Parigi. "Quest'ultimo, dopo tre anni, si proclamò duca di Milano." Queste ultime a volte sono identificate con le Moire. La corporatura era assai simile a quella di un leone moderno. Il padre è felice per la maturità raggiunta dal figlio. Essi rappresentano i primi diapsidi noti. Franklin Standard "La didascalia che accompagna ogni carta è composta dall'intestazione e dalle annotazioni." Fu un appassionato ricercatore di linguaggi e folclore dei nativi brasiliani. "Da quest'ultima data la diocesi di Christchurch ne è suffraganea." Alla sua morte gli successe la figlia, nel frattempo divenuta vedova. "Un contributo autobiografico dell'imprenditrice è stato oggetto della trasmissione televisiva ""Allo specchio." Allo stato attuale, i codici coprono tutti i dipartimenti del paese. I Confederati avevano subito significative perdite durante le campagne estive. Distribuito dalla General Film Company. Inutile il pareggio conseguito in casa con il Casale. Anche la religione risente di questo mutamento. "Dal disco vengono tratti i singoli ""Lonesome Loser"" e ""Cool Change""." "Nei corsi d'acqua si possono incontrare vari tipi di rane, salamandre e tritoni." Si dedicò soprattutto alla classificazione delle malattie della pelle. Si ritennero, quindi, maturi i tempi per la realizzazione di un nuovo edificio dedicato. È sposato con Gillian Greene ed ha cinque figli. Viene così eletto consigliere comunale. Non ha alcun gusto di cioccolato ma un retrogusto di frutti tropicali. Liberano anche una prigioniera di nome Columba, che si unisce a loro. La scena venne considerata dal Vasari come la migliore del Rosselli a Firenze. Riverberi colorati confermato la straordinaria attenzione al dato ottico. Iceta era il generale delle truppe a difesa di Siracusa. La carrozzeria viene realizzata in acciai alto-resistenziali misti ad acciai tradizionali. La trama verte sulla caduta di Seiano. Sono certa che fosse una storia vera. Alfonso scelse di combattere. "Gli arrangiamenti dell'album sono curati da Dino D'Autorio." Di questo Dalí doveva essere consapevole. Higashiyodogawa-ku è diventato il secondo quartiere più popolato di Osaka. In seguito, viene sconfitta da Ashleigh Barty in due sets. In generale la correzione comporta un aumento dei costi di produzione. Sotto la mensa, uno scrigno-reliquiario in argento cesellato custodisce le reliquie della santa. Hayato Ikeda Anche boro, rame, manganese e zinco sono ben rappresentati. Debuttò come professionista subentrando nella gara del primo turno contro i New York Giants. "La nave statunitense, ""Vicksburg"" era già ancorata sufficientemente distante." Diretta dai maestri: Marcello De Martino e Carlo Esposito. Le pitture laterali e la decorazione della volta sono di Filippo Zucchetti. I tifosi si divisero tra sostenitori e critici di Herrera. A fine stagione fu svincolato. "L'album contiene anche quella che potrebbe essere descritta come una ballata, ""Desert Kisses""." Si è dedicato anche alla produzione grafica. The End of the Beginning "Per la prima volta nel torneo vennero disputate le ""Final Four""." "Con l'avvio della Guerra Fredda, l'idea del trattato passò in secondo piano." "Qui comparve tredicenne nella serie televisiva ""Rote Erde""." Il disco fu registrato al Livingston Studios di Londra, Inghilterra. Fondò il Pittsburg Evening Mail e il Southern Monthly Magazine. In alternativa si può aggiungere il burro o anche della senape. È stato notato per il suo attivismo online. Essa è basata sulla tecnologia di tutti i tipi, dalle macchine pensanti alla bioingegneria. "Il termine ""Polpette"" è utilizzato dai ragazzi del campo per definire i loro animatori." Un istante dopo, cambiavano rotta. Tale operazione risulta estremamente difficoltosa. Il suo nome appare nel cast di alcune produzioni di Broadway degli anni dieci. Matteo Zucchetti Al terzo posto si è classificato Sebastian Vettel, staccato di due decimi dal connazionale. "Un'altra sua nota interpretazione è quella di Polly, la zia di Tom Sawyer." È il quartier generale del Ku Klux Klan. Gli artefatti più rappresentativi di questa cultura sono i tubi cong. Diversi dischi degli Atmosphere sono considerati degli esempi di conscious rap ed Emo rap. "Colui soggetto a tale regime, ai sensi dell'art." Vi sono inoltre tre casi: nominativo, accusativo, e vocativo. In quegli anni ha prodotto le auto sportive Flamingo e Dart. Suo padre, che incontrò più tardi nella sua vita, era un importante avvocato penalista. Trasmetteva documentari dedicati alla natura, alla scienza, alla storia e alla società. Ideologicamente la Handel si configura come una repubblicana estremamente conservatrice. La rassegna fa parte della collezione privata di Angelo Sicilia. Le attività della miniera vengono rallentate e si registra una crisi della città. Di seguito la lista completa degli episodi prodotti. Hanno mani e piedi palmati e occhi sporgenti, da pesce. Il capoluogo di contea è Vancouver. Sul finire dalla carriera gioca per una stagione in Cina. È una storia fanta-horror. Sono inoltre presenti le volpi. "Fu collaboratore, e poi direttore, della ""Nuova enciclopedia di chimica""." La ripresa, piuttosto accorciata, lascia spazio alla Coda. Tra i suoi numerosi fratelli ricordiamo John William Polidori, medico personale di Lord Byron. "L'introduzione generale del drenaggio in chirurgia fu anche dovuta alla sua iniziativa." I risultati di questi calcoli possono poi essere comparati con i risultati sperimentali. La linea fu gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale. Sorge nella Cordillera Oriental delle Ande. La configurazione ne attribuisce un indirizzo e le modalità di funzionamento. "È colloquialmente definito ""L'almanach""." Invece la Corona ferrea viene lasciata provvisoriamente a Monza. Alcuni passaggi sono attrezzati. Il dottor Casali rassicura Capuana, dicendogli che Gastone è un ragazzo innocuo. Carolina, incinta, partorì il suo quarto figlio nel treno. Fu rimpiazzata con veicoli più moderni di produzione statunitensi. "Esse corrispondevano approssimativamente alle attuali regioni dell'Uttar Pradesh e dell'Uttarakhand combinate tra loro." Le due ragazze si lasciano quando Becky va a lavorare dai Crawley. Il loro compito diventa quello di mantenere acceso il fuoco. A Toledo gli fu intitolata la scuola per fanciulle da lui voluta. "Un altro nome molto comune all'estero è Aqua-lung." Lo si trova principalmente in acque sotterranee e meno frequentemente in acque superficiali. "Durante la Rivoluzione l'abbazia venne trasformata in una fattoria e poi tenuta da privati." "La chiesa ha una sola navata ed è riccamente decorata all'interno." Bertoldo si unì alla schiera di missionari che era lì diretta. Durante una delle prime gare del campionato, il padre ha un infarto e muore. Fece anche parte della selezione irlandese alla in Sudafrica. Long Neck sta vivendo una fase di forte sviluppo demografico. "Fu quindi chiamata la polizia che arrestò l'azero." I piedi nudi poggiano su una pedana. Elsner iniziò la carriera nella squadra giovanile del Nizza. La città scelta è stata Pechino. Cinque torri sono ben conservate, tutte in buono stato tranne una. Non ci sono prove certe, comunque, che tale episodio sia realmente accaduto. Nel seguente elenco alcune delle vie alpinistiche più significative. Fu un poligrafo versatile. Eletto vescovo, fondò la diocesi di Ross. Contiene infine, oltre alle rilevazioni del box-office coreano, un archivio di trailer di film. Attualmente la squadra milita nel campionato di I categoria. "Esattamente da lì lo ritroveremo nel ""Furioso"" di Ariosto." La dentatura suggerisce che questo animale fosse erbivoro. Una ventina di solchi paralleli orizzontali si incrociano su queste bande. "Gli ""anime"" hanno avuto nel tempo una diffusione planetaria." Non sono tuttavia chiare quali fossero le sedi suffraganee dipendenti dalla sua provincia ecclesiastica. Il trofeo è stato conquistato dal per la diciassettesima volta nella sua storia. "Rispetto all'altro bozzetto, però, questo presenta un grado di rifinitura minore." Ne seguì una crisi internazionale, nota come la Crisi di Abadan. Durante questo periodo iniziò lo sconvolgimento, a livello europeo, inaugurato dalla rivoluzione francese. Straziante la scena quando il padre scopre il cadavere della figlia. Copertura lignea a doppio spiovente. Il suo principale nemico è Mister Miracle, che non è mai riuscito a sconfiggere. Due erano i punti principali della graziosa Critica. Tuttavia è anche usato come nome a sè stante. Hind si giustificò dicendo che il nome era un riferimento alla dea romana Vittoria. Conosceva il greco e scriveva correntemente in latino, sia in versi che in prosa. In seguito, il programma è stato replicato anche dal canale satellitare Mediaset Happy Channel. "Il corpo dell'edificio è in mattoni." Non sono presenti studi recenti sugli interni. Diverse superstrade furono chiuse. "Un'altra macchia bianca è presente sulle ali, costituite da penne di colore scuro." Vedi Teorema dei quattro colori. Probabilmente questo è stato uno degli aspetti che ha catturato maggiormente la sua attenzione. Anche suo figlio Scot è stato un calciatore professionista. "Superato l'arco si giunge a piazza Mincio, centro del quartiere." Il perimetro di queste strutture viene sorvegliato dalla polizia armata popolare. Johann Andres Il servizio venne abbandonato quasi subito date le scarse vendite del computer. È presente in grandi quantità nei fagioli rossi. Continuò comunque a lavorare saltuariamente per la televisione e la radio. Il Ventspils ha vinto il titolo per la quinta volta. Picenum escluso per rinuncia. Si classificò ultima con zero punti con altri tre paesi. Non partecipò, dunque al Dig Out Your Soul Tour. Non è certa invece la sorte di quattro cannoni ferroviari, probabilmente distrutti dagli alleati. Lavora come consulente giuridico ed economico. La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica, affiancata da cappelle laterali. Listen permette di gestire facilmente la libreria di musica presente sul proprio computer. "Inoltre, egli non si faceva illusioni sull'effettivo valore militare delle ""Sturmabteilung""." Per via delle sue grandi dimensioni fu adibito al trasporto di rifornimenti. La composizione etnica del Périgord è abbastanza omogenea, con una bassa percentuale di immigrati. "Da bambino si trasferisce a Londra e frequenta la ""Wilson's School"" a Wellington." Il clown Silver Spurs Lo aveva ignorato per usarlo come ignaro ostaggio. Moritz Sanders "Si esaltano la fotografia e l'interpretazione efficace di Hoffman." Da allora non vi è stato più alcun contatto ufficiale con questo gruppo etnico. È noto anche per la dinamica Hamiltoniana. Attualmente ricopre la carica di Ambasciatore del Sudafrica per la Romania. Essa ha una buona sfaldatura e una frattura irregolare. Ciononostante, il sovrano continua imperterrito a sfilare come se nulla fosse successo. Topolino iscrive Pluto a una mostra di cani di razza. "Ulteriore variante, che consiste nel concludere la mossa con uno ""Standing Moonsault""." "Chi non s'inchinava rischiava la confisca dei beni o addirittura la morte." "Nella ""Gazzetta Ufficiale"", ""n°." Lasciò il ruolo da allenatore per dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera professionale. "Sottotitolo del programma era: ""Divagazioni di fine giornata""." Queste coincidenze potrebbero non essere del tutto casuali. "Tali documenti sono stati utilizzati per migliaia di anni durante l'intera storia della medicina." Una particolare sensibilità lega i due, prima professionalmente, poi personalmente. La loro identificazione coi belgi oggi è tuttavia messa molto in dubbio. Peter Glossop ha avuto due figlie dal suo secondo matrimonio. Appassionato di musica lirica, collezionava dischi in vinile. "Le vittime furono poi seppellite in una fossa comune al cimitero di Sant'Anna." "Simboleggia ""velocità"", ""vivace ingegno"" e ""animo pronto alle armi""." "Con gli ""Atoms"" si aggiudicò il torneo, battendo in finale i Dallas Tornado." Anche suo fratello George fu arciere olimpico. "Il termine ""Canada"" designava sotto il regno francese la valle del San Lorenzo." "L'area è caratterizzata da dune di sabbia e saline." Con la maglia degli ha disputato due mondiali di categoria. "La loro grande dimensione gli vale il soprannome di ""Orecchie Grandi"" da Mickey Smith." "Nel corso del tempo l'ufficio di decano o arciprete subì molti mutamenti." La notizia venne accolta a Castiglione al suono delle campane a festa. "L'uomo dei miei sogni" Nessuna presenza invece in Coppa Italia. "Yung Joc canta di quando ha avuto un'esperienza sessuale appunto per la prima volta." Il parlato quotidiano è infatti scarsamente testimoniato dai documenti scritti. Altri arbusti frequenti sono ginestra, euforbia, erica e altre specie tipiche della macchia mediterranea. Fu discepolo, nonché genero, del Prof. Avv. "Ottenuto il diploma ritornò alla comunità ""Highland and Island"" per insegnare." "Le acque del lago di Mergozzo sono tra le più pulite d'Italia." Tu hai ucciso mi padre. Inizia a cacciare molto tardi e vola molto in alto e velocemente. "Lui rifiutò, in virtù del già citato odio per l'insegnamento." Fieramente indipendente, non aderì a nessuna cerchia. Si punta sui giovani. "Un articolo di E. Sharon ""et al." Gli abitanti delle isole vennero convertiti al Cristianesimo e integrati nella società. In Italia è andata in onda sul canale Frisbee. "Entrambi questi punti si trovano sull'equatore celeste." "È composto da più canzoni raggruppate in diverse ""suites""." La posizione ha lo scopo di allungare la schiena. "L'impegno morale di Germi si accosta allo scetticismo di Gadda." "Quindi l'imponibile evaso è stato più consistente." Le mattonelle non sono assicurate meccanicamente al velivolo, ma incollate. Studiò nel ginnasio della sua città, sotto la guida dello zio materno Nicola. Il coro a quattro voci non contempla soprani e contralti sostituiti da voci bianche. Attualmente, nelle sue vicinanze, sono sfruttate alcune miniere di tungsteno. Qui sotto sono raffigurate due importantissime medaglie in oro di Napoleone Bonaparte. "I criteri venivano man mano ""aggiornati""." "Il primo singolo scelto è ""You Make Me Wanna""." I vari ordini e nomi sono dati alle ventiquattro combinazioni diverse. Young ha quindi chiesto il trasferimento e la società glielo ha accordato. Il disco ricevette critiche positive negli anni. Bambinaia di Patrick e suo fratello; si prende cura dei due bambini con attenzione. Il quinto metacarpo è più corto degli altri. Il distretto comprende parte della parte orientale della provincia di Avellino. Harry Hole, ex commissario di Oslo, ha iniziato una nuova vita. Monti Davis Il gruppo cambierà presto il nome in Pearl Jam. Capace, pulita e silenziosa, è molto apprezzata. Reynolds Tobacco Company, una sua sussidiaria. Il capoluogo di contea è El Centro. "Travestito da donna, si fa passare per un'aristocratica russa, la contessa Raffelski." Classe U Questi coloni dovettero compiere due compiti principali. Copia della pellicola viene conservata negli archivi delle collezioni del Museum of Modern Art. Spesso si può associare un versamento pleurico più o meno evidente. Sono da sempre suonati concerti al sistema di Campane alla veronese. Hollis Thompson "Regala loro comprensione e dignità e un nuovo uso della ""luce""." Dove e quando lo incontri? I personaggi sono gli stessi della serie prequel. "Nel Permiano, l'Euramerica divenne parte del più grande supercontinente Pangea." Intorno alla cantante alcuni ballerini vestiti da tennisti eseguono una bizzarra coreografia. Il movimento del dare raggiunge la terza posizione nella classifica italiana. Il pannello è una tela completamente bianca, ora macchiata dal rossetto di Sam. Il palazzo residenziale sorge accanto al mastio rotondo, peculiarità del castello. Ecco perché la maggior parte di loro ora cresce vicino ai fiumi. Ha giocato nella massima serie olandese con lo Sparta Rotterdam. Il figlio Alberto Salerno è a sua volta un noto paroliere e produttore musicale. Nessuno dei primi tre si migliora. Serve il centro abitato di San Germano Vercellese. "Il critico Renato Venturelli definisce gli ultimi tre ""newpaper's trilogy""." Il film ha per protagonisti Brooke Shields e Martin Hewitt. Nessuno dei migliori atleti americani è presente ad Atene. Il primo è nato in California, la seconda in Alabama. Anche la strumentazione era simile a quella delle vetture Pontiac statunitensi. Questa dualità trova però un punto di equilibrio. Ritornò a lavorare dopo un mese di ricoveri, completamente stabilito. È un ragazzo viziato e arrogante. Le compagnie miste del genio militare comprendevano zappatori, minatori, telegrafisti. "Whale creò, così, il dottor Pretorius, personaggio inesistente nel romanzo ""Frankenstein"" di Mary Shelley." Vi sono conservate tele di Domenico Parodi, Agostino Ratti e Domenico Piola. Come sono nati miti, immagini ed eroi? Ha realizzato ritratti di numerose celebrità. Il tratto Rovato-Brescia è a doppio binario, in comune con la Milano-Venezia. Furono invece aumentate le ore di storia generale e militare. La chiesa superiore è illuminata da grandi finestre poste lungo i due lati lunghi. Vennero assegnati in tutto dieci titoli, sette maschili e tre femminili. Nella capitale francese era solito tenere ogni domenica dei concerti in rue Basse-du-Rempart. Qualche tempo dopo Lenin gli propose di diffondere lo strumento in Europa. "Howard, uomo politicamente ""pulito"" e bisognoso di soldi, accetta di aiutare Miller." Il suo corpo è sepolto a Veroli, nella basilica a lei dedicata. Negli editoriali dei primi albi la serie viene esplicitamente definita come di genere cyberpunk. Il nastro era blu con due strisce bianche ai lati. "L'edificio ospita anche alcune statue in cera in costumi medievali." "Suonò di nuovo sotto il nome ""Elvis Ramone""." I cristalli sono prismi tozzi esagonali, di abito tabulare o piramidale-trigonale. "Fa parte dell'area denominata Grande Buenos Aires." La sua fortuna si consolidò con il secondo matrimonio. "Questi emblemi araldici erano poi inseriti all'interno di motivi decorativi." Le squame ventrali sono di colore bianco con puntini o macchioline nere e rosse. Oggi, la famiglia rimane in Svizzera, negli Stati Uniti e in Francia. Il Senato si riunisce nel Campidoglio a Richmond. La rigidità intellettuale comporterà dei problemi sociali non indifferenti. Il fratello Camillo si arruolò nelle truppe garibaldine. Tuttavia la stagione fu resa problematica da problemi societari, e la squadra retrocesse. Inoltre vennero soccorse alcune persone anche per lesioni alla schiena e al collo. Il quadro mostra cinque prostitute in un bordello di calle Avignon, a Barcellona. In ogni caso il termine non appare più in epoca imperiale. Seguiti dal numero di concerti "Questo processo ""a valanga"" continua finché un altro fattore interviene per interrompere la retroazione." Sotto la sua guida il sistema fu ingrandito e consolidato. Nelle campagne aumentarono i casi di rifiuto di versare canoni e imposte agli esattori. In particolare, ciascun tipo di unità è adatto a un particolare contesto di combattimento. "A metà giugno vi si svolge la ""Sagra dei fiori di zucca""." In breve tempo sono chiamati i Beatles italiani. "Il loro album di debutto, in lingua araba, è stato ""Ya bay""." Questo portò a realizzare un collage di elementi appartenenti ad altri velivoli. Fubini è accademico onorario della Reale Accademia di Belle Arti di Granada. La bandiera filippina è unica in quanto può indicare lo stato di guerra. Presenta un corpo compresso lateralmente, allungato. "Nel suo ultimo libro, ""Disuguaglianza." Il convento è inoltre circondato da mura. Un vicino edificio venne distrutto a colpi di cannone, con i suoi abitanti. Nel No. "Rimase decano del sacro collegio nell'obbedienza pisana." Si giocava annualmente a Boston negli Stati Uniti. È andato in onda sul canale televisivo Rede Globo. Lingua kota La parte apicale delle antere è provvista di appendici lunghe e ampie. Il secondo prototipo fu trasferito a Guidonia e collaudato insieme al primo prototipo. "Da questo lago nasce il Torrente Cervo, il corso d'acqua più importante del Biellese." "Le miracolose ""palle di cioccolato"" di Chef gli daranno l'energia necessaria." "Per questo, spesso l'hula hoop è uno degli attrezzi utilizzati negli spettacolo circensi." Ben impara il loro piano ed avverte i suoi uomini. Sono inoltre coniugati per tre persone e per una forma impersonale priva di agente. "La serie è conosciuta nei paesi anglofoni col titolo di ""Star Fleet""." Vanno ritagliati e presentati al rivenditore per avere diritto allo sconto. "Dan Cooper riceve l'incarico di indagare su chi ha commesso l'omicidio di un collega." Gaetano Cosentino "È anche il titolo di una canzone del film ""Guida Galattica per Autostoppisti""." Nello stesso anno partecipa ad alcune gare del mondiale e al Tourist Trophy. Si tratta di uno dei maggiori autori in dialetto lucchese. Iniziò così il periodo di declino del grande potere di Mehmet. Patten è considerato uno dei più influenti cattolici britannici. Torino è ammesso alla finalissima per lo scudetto. Due giri dopo Pironi dovette cedere anche a Patrese. Fu autore di varie pubblicazioni, soprattutto nel campo del diritto. "Basata sul romanzo ""Quo vadis?" Nello stesso conservatorio studia Organo e Composizione organistica con il Maestro Gennaro D’Onofrio. "Essa è tipica dell'arte antica, in particolare di opere come i fregi." Pavel divenne il primo di nove Romanov a portare questo titolo. "Si trova in piazza Conca d'Oro, nel quartiere Monte Sacro." "Esiste un documentario su questo cimitero, intitolato ""The Young and the Dead""." La serata cambia. Per vari anni il motivo fu un inno importante per la Marina Austriaca. I tentativi di una collocazione lavorativa in Francia risultano frustrati dal suo essere apolide. Il terreno è di origine vulcanica. "Iddio penserà ai tuoi figli; tu pensa a Dio nell'Opera sua”." La violazione di questa regola sarà sanzionata in base agli articoli. Iberia: Madrid. Essi erano obbligati a versare ogni anno due dracme ciascuno. Il testo di tale traccia è stato adattato da Sergio Bardotti e Nini Giacomelli. Il cavaliere, la morte e il diavolo. E in questo stato è rimasto. "L'attività è ripresa il giorno stesso." Nonostante la richiesta venisse accolta i lavori non iniziarono mai. Sono da non confondere con gli Dei Esterni, che rappresentano vere e proprie divinità. Giovanni di Pacheco la tenne a battesimo. "L'iscrizione testimonia l'esistenza di un tempio dedicato ad Asclepio." Quando è adoperata in senso ironico o scherzoso, caratterizza tale pubblicità come non desiderabile. "Ad oggi, i ""Gama Tank"" sono considerati oggetti da collezione particolarmente pregiati." Questa abilità tornerà utile alla Spedizione Atlantis in più occasioni nel corso della serie. "Il brevetto direttamente superiore è l""'Advanced open-water diver""." È presente anche nelle zone più fredde e umide della Pianura Padana. Luca però pensa che lei abbia già un fidanzato, e se ne va. Le prime sei tracce sono state registrate dal vivo. "Davidson fin dall'inizio sperava che il progetto diventasse open source." Nudo, crudo e... La posizione tassonomica di questo fiore è in via di sistemazione. Globose, bianche in massa. Le grand soir "In precedenza aveva guidato, sempre a livello giovanile, l'Ambrì-Piotta." "Studiò matematica e fisica all'Università di Pavia." "Durante gli anni trenta escono ""Il Littorio"", e ""Cronache Nostre""." Persone di nome Sidney "La moneta aveva origine dall'analoga moneta araba." Troilo muore poi decapitato in battaglia per mano di Achille. Combatte nella Seconda guerra mondiale come ufficiale degli alpini. Un tipico campo di applicazione del criterio riguarda i filtri reali. In seguito venne identificata con Venere, titolare della statua vicina. "In quell'anno la Graf venne eliminata nelle semifinali a Wimbledon da Zina Garrison." Segue una classificazione schematica delle principali categorie di oggetti celesti note. Florida, Stati Uniti. "Venne dunque individuato l'impianto urbano." "La chiesa di Santa Rita ospita un grande mosaico dell'artista spezzino contemporaneo Ferdinando Carotenuto." Talpa pallido è il colore mostrato a destra. È indiretto perché il produttore, che paga il tributo, la gira al consumatore. Lei aveva diciotto anni e lui quarantadue. "L'album vede anche la partecipazione di Elton John, che canta in ""Perfect Day""." La pubblicazione attraversa periodicamente difficoltà finanziarie. I diversi siti preistorici attestano che la presenza umana nella zona risale al paleolitico. Studia anche mimo, canto lirico e scrittura teatrale. Durante la sua gestione la nazionale ha vinto solo sei delle venti partite disputate. Morì a Bologna durante una tournée in Italia. Si tratta di animali erbivori, diurni ed arboricoli. Studiò al Radcliffe College. Diverse distribuzioni di sistemi operativi sono orientate verso il penetration test. Anche nei Paesi Bassi il singolo è arrivato sino a questa posizione. Molto comune in Europa, che cresce come pianta una selvatica e perenne. In sei occasioni una canzone serba fu scelta per rappresentare la Jugoslavia. Era il periodo del rettorato di Giuseppe Gola. Fu poi nominato consigliere di Stato. Non di rado capitano squadre che si sciolgono durante la stagione. Esistono ovviamente numerose eccezioni alla regola. Attualmente collabora spesso col pianista Hiroshi Yamazaki. Specie dal colore vivace. La pelle è liscia e senza scaglie, spesso decorata di disegni appariscenti. Dotato di una buona tecnica individuale, è anche un discreto rigorista. "All'interno corre una scala in legno alla quale si accede dal palazzo." La battaglia degenerò in una lotta confusa. Il prodotto viene lasciato riposare in cisterne di acciaio inox, prima del definitivo imbottigliamento. Non è mai stato provato che il libro esistesse realmente. Dipinse ritratti, scene religiose, celebrative e soprattutto scene di genere. "Erano mantenute le discipline considerate essenziali per l'educazione di una fanciulla alla vita familiare." Luca Badoer torna a correre con la Minardi, che si accorda con la Ford. Le metodiche di screening vengono infatti applicate a larghe parti della popolazione apparentemente sana. Lo protegge anche dagli altri Dei che ritengono Kratos indegno essendo un mortale. Tutte le canzoni sono state scritte da Rick Davies La posizione è quella indicata nel diagramma a lato. Ha visto al via ventuno squadre, suddivise in quattro gironi. Bruno Gentili La paralisi delle zecche può verificarsi in tutto il mondo. The Red Badge of Courage "Da qui nasce ""Leone il cane fifone""." Si segnalano numerose fabbriche di cotone. Questa specie è diffusa nel Queensland orientale. Ferdinando riprese la reggenza dopo la morte di Filippo. Non vuole tradire la causa e si lascia giustiziare. "Per affermare e motivare il metodo, c'è bisogno di alcune assunzioni." Il programma racconta dei cinque membri che visitano ciascuno degli Stati diversi. Il cotone finì su un fornello riscaldato elettricamente e prese fuoco. A causa della politica interna russa, questo piano non venne attuato. "La strada attualmente visibile nell'area archeologica del Foro risale al rifacimento di età augustea." "Questa metodica è utilizzata in presenza di matrice con proprietà chimiche simili all'analita." "Ogni fascia è separata dall'altra da elementi decorativi geometrici." A Roma ottiene il sostegno di Carlo Ludovico Ragghianti e Renzo Federici. I Am... È stato creato anche il nuovo Mini connettore di Tipo C per dispositivi portatili. "Attirati dalla scoperta dell'immagine, un gran numero di fedeli cominciò a visitare la grotta." Per parlarne insieme’. Il sapore risulta più o meno aromatizzato a seconda della miscela di tali aromi. Ha abitudini crepuscolari. "Il regista Roberts è stato anche l'autore del franchise videoludico." Per raggiungere questi obiettivi sarà usato un bersaglio composto da liquido scintillante. Per il secondo semestre ritornò in Michigan. Entrò nel convento francescano di Valladolid dove fu ordinato prete. Tradizionalmente viene abbinata alla pizza. "La colonna sonora venne premiata con l'Ivor Novello." "Poi vi sarebbero i ""segni artificiali"", cioè creati proprio per la comunicazione." Il soggetto viene esposto a forti dosi di chemioterapia In Toscana, in passato, veniva anche consumata cruda. Nel breve tempo in cui fece parte della Camera non ebbe campo di segnalarsi. La trasmissione del titolo poteva essere legittima, naturale o adottiva, sempre per primogenitura maschile. "Al tempo dell'Unione Sovietica era la compagnia aerea più grande del mondo." Questi risultati gli consentono di entrare a far parte del Centro sportivo olimpico dell’Esercito. I grossi cheliceri secernono una tossina che può provocare necrosi locale dei tessuti. "Si possono avere fino a tre deposizioni all'anno." Il film segnerà inoltre il debutto come attore di suo figlio Felix. "La critica ha accolto positivamente l'album, salvo eccezioni." Fu il secondo trofeo importante per il club. Una massiccia montagna si erge dietro al Cristo ed oscura la visuale. I più diffusi e primi ad essere individuati sono stati i beta-lattamasi. Veniva gestita dai comitati regionali. Levon Kendall Si possono osservare pure la volpe polare e foche. Il capoluogo di contea è Oswego Il professor Carroll assegna alla classe la realizzazione di un film. Conobbe e diventò amico di Giovanni Tebaldi. Pressoché assente o perlomeno rarissima è la grandine. I suoi colori sono il bianco e il blu. Al termine dei suoi studi venne nominato insegnante di disegno in una scuola cittadina. "Durante la pre-produzione, il titolo di lavorazione era ""Ocean's Ocho""." Si conclude così il primo volume della serie. La prima ipotesi rientra agevolmente richiamando la violazione di norma processuale. Questi attività includono una serie di conferenze e diverse pubblicazioni periodiche. Milita in seguito nel Saluzzo e nel Macomer. Rientrò poi al Molde. I trasporti pubblici su ruote sono limitati alle zone limitrofe della capitale. Per San Valentino, Maggie obbliga Jim a uscire a cena con la sua coinquilina. Jack accetta di insegnargli se Zhao continua a insegnargli come combattere come un Guerriero. In polemica con questo settarismo di scuola sorsero altri gruppi critici. Indossa un mantello molto grande per farsi rappresentare come una regina. "All'arrivo dei Longobardi divenne parte del Ducato di Benevento." Vicino a questa stazione è presente il capolinea di alcuni autobus urbani. "L'amore del trovatore esige discrezione, poiché la donna alla quale canta è sposata." Diverse possono essere le interpretazioni del significato di Shelter Plan. Si trova nel Pavese nordoccidentale, a breve distanza dalla riva sinistra del Ticino. Decise quindi che era giunto il momento di affrontare la questione. A vincere il loro quarto titolo furono i Tigers per quattro gare a una. Un extraterrestre dalle sembianze umane precipita con la sua astronave vicino Los Angeles. "Casata dei Testi: ""Tre teste a sinistra rivolte sul campo d'argento." "I parigini lo soprannominarono ""Re delle Halles""." "Ispirato a fatti realmente accaduti al comandante italiano Adalberto Giovannini col sommergibile ""Michele Bianchi." In campionato vengono confermate le aspettative. La santa protettrice di chi possiede questa dote è Santa Nunzia. Si tratta, in effetti, di temi tipicamente cinici. Una specie che rispecchiava a pieno queste caratteristiche era il tonno rosso. Una delle architetture maggiormente rappresentativa nel panorama Lunigianese è sicuramente la torre di avvistamento. Attualmente è concentrata sul servizio di connettività wireless Eolo. Ospita matrimoni e eventi aziendali. "Infatti dal Mincio si ricavava tutta l'economia del paese." "Scrisse testi sulla drammaturgia e sull'illusionismo, oltre a romanzi polizieschi." È normalmente accesa di smalto diverso. Al sesto giro Stuck passò Mass. "Era quindi desideroso di imporre l'ordine." "Quando è uscito il disco, l'artista era ancora membro dei Chicago." Bond è infine salvato da Kelly Kelly, Red e Perry. Gli altri capitelli non pongono problemi interpretativi in quanto sono puramente decorativi. Più volte è stato intervistato come commentatore ed esperto dalle televisioni polacche. Entrato in conflitto con la società, che gli chiedeva di dimettersi spontaneamente, venne esonerato. I suoi dati vengono trasmessi in tempo reale anche al servizio idrologico regionale. Le tele negli scomparti sono dipinti di epoca più tarda. Durante il tragitto succedono molti incidenti che mettono a rischio la vita di Bond. Comprende la parte sudoccidentale della città di Avignone. Ciascun club decide in autonomia sui propri progetti e attività sociali. Nella seconda edizione viene modificato il regolamento come nella versione attuale. Ha giocato anonimamente sulle piattaforme Full Tilt e Pokerstars. "Durante quella stessa epidemia morì anche l'architetto neoclassico genovese Carlo Barabino." Per la quarta edizione si dovranno aspettare addirittura sei anni. Dopo la morte del padre di lei, segue la ragazza. La donna, scoperta la sua fuga, è sopraffatta dal dolore. Il nipote di questi, il terzo conte, fu un noto comandante navale. I dialoghi italiani sono di Patrizia Di Terlizzi In Groenlandia vengono abbattute ogni anno alcune centinaia di esemplari. La maggior parte dei suoi fratelli conobbero la gloria nelle guerre in America. Ne contestò i risvolti morali. Il fiume fa parte del bacino idrografico del fiume Arkansas. Tuttavia, si crede possano essere correlate a una serie di fattori ambientali e genetici. La trazione è anteriore su tutte e versioni con motore in posizione anteriore-trasversale. "Da non confondere con la Federazione anarchica informale che è invece un'organizzazione eversiva anarco-insurrezionalista." Corrisponde al dicembre del calendario gregoriano. Le femmine, invece, variano dal marrone scuro al verde brillante con riflessi turchesi. Il fautore di tutto ciò si pente e scompare nel nulla. Morì nella sua casa durante un bombardamento nelle prime ore dello Sbarco in Normandia. Sia le pareti laterali che la controfacciata sono totalmente decorate con rilievi in stucco. Due anni dopo è tra i fondatori della seconda squadra di Milano, i Seamen. Isabella e la sua amica Mariana, anche lei novizia, si scambiano confidenze. Nel Don è presente una popolazione che vive permanentemente in acqua dolce. Nelle sue opere si mostrano suggestioni dalla Beat Generation, da Eliot, da Ezra Pound. "La loro gestione amministrativa e contabile è a carico dell'istituto capofila." Una svolta, soprattutto nella loro funzione militare, si ebbe a partire dal Medioevo. Il Belgio così ottenne solo il Ruanda-Urundi, un territorio senza sbocco sul mare. Questo è un esempio di fonetica inversa. Fortitudo Agrigento è la principale società di pallacanestro maschile della città di Agrigento. È per questo considerato il padre della fisica del suolo negli Stati Uniti. Tutti i materiali che sono i blocchi fondamentali della vita contengono una componente radioattiva. Questo manoscritto rientra nel contesto della tipica riflessione morale del tardo Medioevo. Ebbe così modo di stare a contatto con le più alte personalità militari. Il termine può essere utilizzato in senso letterale o figurato. Qui vi è la foce del fiume Nera. Manteneva invariata la meccanica base della versione coupé. "Parte del suo territorio rientra nei confini del Parco naturale regionale dell'Aveto." "Erano eletti dai congressi popolari di base che rappresentavano le ""masse""." Usa tre tempi verbali riconosciuti: presente perfetto, presente, e futuro. "Qui nacque l'attrice e ballerina Louise Brooks." Disputa le partite casalinghe allo Stadio municipale di Holon. Studia presso il seminario di Arezzo. Anche nel hammam, la decorazione è realizzata in pietra dura intarsiata nel marmo. In ogni episodio Manny spiega le diverse tipologie di attrezzi e le loro funzioni. "Dopo l'invasione sovietica della Cecoslovacchia fu costretto ad emigrare in Gran Bretagna." "Il titolo provvisorio dell'album era ""Naked City"", in onore alla città di New York." Allora prendo a tradurre il meglio. "Il suo nome fa riferimento alle piante del genere ""Mentha""." Il team indaga sul disastroso incidente causato da un esperimento scientifico di un professore. "Essa aveva un'unica navata allungata con soffitto a cassettoni." Contestualmente, il film fa alcuni riferimenti ad elementi presenti nel videogioco. Ha mantenuto questo incarico fino ad oggi. Ha dato il nome al villaggio di Champion presso Green Bay, nel Wisconsin. Recente e non filologica è la scelta di mettere alberelli al centro delle aiuole. Non vi è differenza fonetica tra essi, bensì una pura differenza ortografica. È tuttavia possibile darne una misura a partire soltanto da alcune direzioni significative. "Il ""Corriere dei Piccoli"" ha subito molte modifiche e adeguamenti ai tempi." La città fu poi ricostruita e fortificata. "È stata sposata con l'attore Luca Zingaretti." "L'idea che la Terra dovesse avere una forma sferica era comunque già accettata." Secondo il comportamento di tali parametri si individuano La famiglia, di probabile origine olandese, era ebrea. "L'esperienza è però attualmente conclusa." Sebbene Rasta sia inquietante, Liz accetta. Rinaldo era un acerrimo nemico di Saladino. "L'unica speranza per Will è quella di sconfiggere Ripley al suo stesso gioco." Improvvisamente, un giorno, appare un palazzo nel suo cortile, abitato dalla principessa vampiro Luce. "Presso villa Elena ad Affi, ha sede la Fondazione ""Elena da Persico""." Le violenze e le uccisioni cominciarono immediatamente. "In lingua sarda ""Sa vida pro sa Patria"", tradotto ""La vita per la Patria""." È capoluogo del distretto di Łomża. Lo spray viene applicato sul glande prima del rapporto. La polizia, pensando che sia un ladro, inizia a sparargli. Fu collaboratore di Azzone e Giovanni Visconti per cui rivestì incarichi diplomatici. Seppure di modeste dimensioni è il più vasto della zona. Dopo il match David disse. Gli sono stati assegnati numerosi premi e riconoscimenti. È clinicamente utilizzato nel trattamento della sindrome di Cushing e del carcinoma mammario. Nel corso degli anni ottanta abbandonò definitivamente la recitazione. Prendono il nome dal Canton Friburgo dove sono particolarmente dislocate. Nello stesso momento una ragazza, Yoko, lo segue tentando di danneggiarlo. Tutte le tracce sono di Emmylou Harris, tranne dove indicato. La pesca sportiva e la caccia attirano turisti sul territorio. E la banca poi, non si fida a fargli un prestito. "Sempre nello stesso anno dà alle stampe il libro ""Sotto il segno dei Rally""." Una corda, ad esempio, viene definita vibrante quando viene sottoposta a tensione. Una perfetta relazione decrescente monotona implica che queste differenze hanno sempre segni opposti. È bagnato dal fiume Richelieu. Il ponte fu realizzato interamente in ferro e ad arcata unica, senza piloni. La chiesa è di origine romanica, con un semplice abside. "Dall'edicola sono stati trovati un frammento di colonna e resti della trabeazione." "La Cecoslovacchia tuttavia sottovalutò l'influenza ungherese sul governo italiano." "In seguito insegna al Ginnasio, all'Istituto magistrale e alla Scuola professionale di Rovereto." Venne ristrutturata in larga parte dal Cinquecento al Settecento. Più tardi dichiara di essere diventato amico di Silvio Berlusconi. È importante che il vino abbia una bassa acidità. Due ulteriori pianeti sono invece in attesa di conferma. Le specie animali presenti nel territorio sono quelle tipiche della macchia mediterranea sarda. "Degno di nota è il dipinto della Sacra Sindone presente nell'ultimi Altare a sinistra." La sede del consiglio si trova a Tamworth. In Italia invece prevalgono le denominazioni legate alle diverse tipologie di pasta. "Dello stesso anno è un ritratto di Margaret Simpson come ""Hibernia""." Questo grido sarebbe cessato solo dopo la cattura delle due bestie. Paperone raggiunge il traguardo. Centrocampista molto duttile, abile nel segnare e nel fornire assist ai compagni. Questo limita la perdita di spazio su disco per file di piccole dimensioni. "Attualmente l'edificio è destinato a mulino, l'ultimo rimasto in zona." "La sigla ""Hey Jessie"" è cantata da Debby Ryan." Essere stato un testimone di qualcosa di così orribile non fu necessariamente un male. "L'idea era stata di Renato Ricci, creatore dell’Opera Nazionale Balilla e ideatore del Foro." Questo modo di suonare lo si ritrova anche nelle launeddas sarde. Alcuni particolari erano in bronzo dorato e in metalli preziosi. Ha giocato spesso come mezzala sinistra con Luis Enrique. Fanno parte della carovana Dakota, Madame Adelaide e le sue ragazze. Misura una quarantina di cm di lunghezza. Qui si trova un aeroporto internazionale, servito regolarmente dalla Air Malawi. "La canzone- e l'interpretazione di Madonna- sono davvero buone""." Inoltre, i Pare sono noti come portatori di pioggia. In alcuni pazienti è possibile il manifestarsi di una deplezione di fosfati. Antipasti, piatti di pesce, crostacei, creme e minestre delicate. "Ha studiato presso l'Accademia Reale Svedese delle Arti di Stoccolma." Vive ed opera a Salerno. "Quindi l'intera frase Non omnes." Nel chiostro era compresa la cappella di San Rocco delle Carceri. Adiacente alla stazione sul lato a nord-ovest era lo scalo merci. Gli stile predominanti sono quello rinascimentale, quello barocco e quello mudéjar della torre campanaria. Le sue spoglie riposano presso la Cattedrale di Ragusa. Ollio obbedisce; nel frattempo arriva il suo amico Stanlio. Come i suoi stretti parenti, è una specie fossoria. "Il romanzo si intitola ""Le lunghe ombre della morte""." Il capoluogo del comune è la città di Pueblo Nuevo. Si può osservare con il telescopio anche online. Le funzioni a cui si applica sono a variabile reale o complessa. Il tour generò recensioni di vario tipo da parte della critica musicale. La penetrazione radicale è piuttosto rara. I campeggiatori giocano ad un famoso gioco: nascondino, con Chef Hatchet come ricercatore. "Intanto Pippo pulisce la campana esterna cantando ""Asleep in the Deep""." Le condizioni atmosferiche ostacolano la finale. Distintosi in varie azioni di stampo militare ricevette anche diverse onorificenze. Sì, Lei. Lo circonda una pista di atletica leggera. Fu infine valente redattore di perizie medico-legali. Molte sue poesie sono tradotte in francese e in inglese. Ace, allora, le si avventa contro e fa segno di volerla strangolare. "La stazione era accessibile solo attraversando l'allora distretto del Wedding, assegnato al settore francese." La settimana successiva, Thomas partecipa al Sony Open alle Hawaii. Depredarono la Luna di risorse minerarie, acqua e forza lavoro. "A fare da spartiacque è un testo fondamentale: ""Homo sacer." La vincitrice del torneo partecipa alla successiva edizione del Champions Challenge. "Qui, durante un bombardamento incontra un mulo ""parlante"" che gli dice di chiamarsi Francis." "In questa occasione canta la canzone ""Prego mi cambi questo assegno""." Divenne più tardi Municipio romano ed anche sede vescovile. Essa si pone con consapevolezza come compagna della liturgia. "L'Università del Bosforo, figura come l'università più popolare in Turchia." Il film è stato presentato in concorso al Montreal World Film Festival. "Durante l'episodio è possibile osservare il quaderno personale della madre con tanto di animazioni." Ha un tracciato rettilineo e pianeggiante. Si tratta del primo romanzo della serie ad essere scritto da Hy Conrad. Classe Nazario Sauro Il Col de la Dent Blanche divide i due gruppi. Meno usata, anche a causa delle dimensioni, la frittura. Fieno e coperte da campo per letto. Smith muore, sotterrato dalla neve. Sono presenti anche quadranti esclusivi e messaggi di motivazione. "Il successo non fu circoscritto solo in Russia: anche all'estero fu applaudito e apprezzato." Dovendo chiederle aiuto per la recita, Landon comincia a frequentarla e a conoscerla meglio. Le tombe delle donne erano spesso contrassegnate con questi bastoncini. È situata in Perù, nel dipartimento di Ancash. Si trova poco a nord della strada Beirut-Damasco, che divide in due la valle. Imparò a parlare più lingue: inglese, yiddish, italiano e tedesco. È, inoltre, una delle poche stazioni della rete che dispone di servizi igienici. Per il ruolo del protagonista maschile era stato preso in considerazione Elijah Wood. Questo autore, nella sua monografia sul possesso, contestò con forza il Savigny. La diagnosi avviene tramite immunofluorescenza: nella forma indiretta appare spesso negativa. "C'è una sola linea di autobus." Durante il suo tour ha anche incontrato Netanyahu. Forse insegnò materie religiose nella locale madrasa. Jocelyn inoltre spera che Grigg sia una distrazione per Sylvia. Poco presente e pochissimo riprodotto in cattività. Altri sono collocati, ora, nella sala capitolare. "Bakri si dichiarò ""non dispiaciuto per quello che aveva fatto e senza rimpianti""." Durante questo periodo, lo spirito di Maria João smette di manifestarsi. I due vengono acquistati per una cifra mai precisata. Sono stati affiliati agli Edmonton Oilers, squadra della National Hockey League. In caso contrario, invece, il corso del fiume si riversa normalmente in mare. Alcuni suoi ricci sono scolpiti con teste femminili. Made in China è usato per i prodotti fabbricati in Cina. Non si sa né che aspetto abbia né chi sia. "Successivamente si portò all'Università di Pavia per studiare diritto sotto la guida del prof." Ovviamente si potrà anche mangiare cibo locale o non. Ci sono due torri di osservazione sulla diga: una per ogni lato. Dopo due anni abbandona gli studi, per dedicarsi alla recitazione. Questo pacchetto divenne in seguito Mozilla, e produsse il browser web Mozilla Firefox. "Complessivamente nell'anno del bicentenario la Pinacoteca raddoppia i suoi ingressi." Dani è così costretta a trovare un costante equilibrio tra lavoro e privato. "I ""Peace Corps"", tuttora esistenti, rimangono una delle eredità più durature dell'amministrazione Kennedy." Presenta una caratteristica complessa con un aspetto irregolare. Poche furono le sue apparizioni successive. Gli zii rifiutarono e allora lei li affrontò e li sconfisse in battaglia. Oramai tenente colonnello assume in Albania il compito di organizzare le forze armate locali. Oggi esso è aperto a tutti gli ufficiali. Cosima avvisa Sarah, che decide di non firmare il contratto. Fu usato dai Greci per creare unità nella politica della Grecia classica. Gina, pur senza averlo conosciuto personalmente, gli promette amore. Progettò una filettatura su otturatore e culatta a sezioni a raggio progressivamente più ampio. Museo regionale di scienze naturali Possono contenere in tal modo anche decorazioni di stile millefiori. Anche gli interni, ora più autonomi rispetto a quelli della berlina, vennero ridisegnati completamente. La loro musica è caratterizzata da componenti psichedeliche e cosmiche molto marcate. È composto da farina di frumento, patate, lievito, acqua e sale. Fu senatore sotto Commodo e governatore di Smirne dopo la morte di Settimio Severo. Presenta in facciata un rustico e asimmetrico profilo a capanna. La fusione inizia nella regione cervicale e procede in direzione cefalica e caudale. Si prevedeva di poter vincere la guerra ad occidente entro sei settimane. La flotta anglo-francese salpò quindi da questa località verso le coste turche. Diventato ufficiale, combatté contro la guerriglia comunista negli anni sessanta e settanta. La serie esplora le grandi fabbriche che producono oggetti diffusi in tutto il mondo. Gli intervalli sono classificati in maggiori, minori e giusti. Si tiene conto solo dei risultati ottenuti contro le prime due classificate del girone. Probabilmente queste forme non possedevano il caratteristico becco specializzato dei fenicotteri attuali. "L'unico fossile rinvenuto non conserva traccia di queste strutture." Si tratta del termine più comune in natura di questa serie. Per la rabbia rompe i vetri della macchina del professore, per poi venire arrestato. Per mezzogiorno, le forze di Clive giunsero sane e salve a Fort William. "L'edificio è stato costruito interamente in pietra di rosso ammonitico locale." "Trent'anni più tardi Ancona sarà annessa al nuovo Stato italiano e le discriminazioni cessarono." Prima il parlamento era monocamerale. Oltre alle demolizioni alcune parti subirono danni durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di animali sociali, diurni ed arboricoli. In italiano si dice anche facsimile. Nella stagione successiva il Comiso rinuncia al campionato di Prima Categoria. "In quell'anno pubblicò il trattato che lo rese celebre: ""Il Transilvano." "Già all'inizio del nuovo anno riesce ad accordarsi con il Torino." La canzone inizialmente era pensata, e anche registrata, da Beck. "Rifiutò l'ordine dei cardinali vescovi." Infatti, era una persona riservata e sensibile, che soffriva di lunghi periodi di malattia. Il milionario, intanto, comincia a rimproverare gli Harcourt perché non hanno figli. La miniserie è stata girata a Città del Capo e comprende otto episodi. Le estati sono calde, afose, umide e moderatamente piovose. "Il mantenimento dell'antica abside, coinciderebbe con l'attuale cappella della Santa Vergine." Il muso è allungato, le orecchie e gli occhi sono piccoli. La loro musica è influenzata dai Devo e dai Talking Heads. Il film fu prodotto dalla Julius Hagen Productions e dalla De Wolfe Music. Gli ambienti del monastero sono stati trasformati in villa privata. "Il teatro è opera dell'architetto Paolo Portoghesi." "Vince ""Al di là"", cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis." "Ali-Shir Nava'i fu il più grande rappresentante della letteratura chagatai." Per la prima volta saranno presenti il Portogallo e il Kosovo. Da attaccante lo trasforma in centrocampista. Si tratta di uccelli monogami, le cui coppie rimangono insieme per molti anni. La serie è basata sui personaggi di Dick King-Smith. Nella stagione successiva in Classifica generale di Coppa del Mondo arrivano decime. I colori della Mirandolese sono il giallo ed il blu. Questa simmetria è chiamata S-dualità. È sepolto nel cimitero di Settignano. Ne è attualmente titolare il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima. "Gli album studio sono indicati ""in corsivo"", gli album live sono indicati in grassetto." "Il nome deriva dal verbo greco ""ajlalkei'n"", ""respingere un pericolo, un nemico""." Ti dirò Successivamente sarà presentato anche al Toronto International Film Festival. La propria squadra deve essere costituita acquistando dieci cestisti, con un budget iniziale limitato. "A quel punto, alla domanda ""che tie' 'n mano?" Le altre tre hanno sede a Barcellona, Valencia, e Bilbao. "Successivamente insegnò sceneggiatura presso l'Università di Tulsa in Oklahoma." Per guadagnare tempo, il re negò il golpe, dicendo che Ion Antonescu era libero. Altre volte appare circondata da fiamme di ocra arancione e nerofumo. Sono molto più forti dei cloni e hanno anche maggiore vita. Il sito non è mai stato completamente esplorato dagli archeologi. I bambini, intanto, si costruiscono un piccolo riparo al di fuori della struttura. "Sembra che nel Medioevo Falaise abbia avuto un'importante comunità ebraica." I membri mostrati in questa scena sono Beast Boy, Gas Girl e Splitter. "Divenne invece membro dell'Accademia di San Luca di Parigi." Sono eredi diretti dei Diavoli Milano che parteciparono ai primi tre campionati italiani. Esso contiene solo quelle sezioni liturgiche pronunciate dal vescovo. Tedesco ne assume temporaneamente le funzioni. Con un occhio sempre rivolto al cinema. Finita la guerra, fu nominato generale di brigata nel Regio Esercito. Sangue alla testa Inserito in un girone difficile con avversarie piemontesi e lombarde il Parma non sfigura.. Il programma però non riprese più le sue trasmissioni a causa dei bassi ascolti. Alcuni set di icone sono forniti con il programma. Attualmente non è stato assegnato ufficialmente nessun codice alle suddivisioni interne. I lobi generalmente sono corti, ed hanno la superficie liscia. "Esistono due versioni dei Beatles: una è stata pubblicata sul ""bootleg"" ""Live!" Venne definita come una nuova espressione del concetto di gran turismo. Fu usato principalmente da Ulfila per tradurre la Bibbia in gotico. Ad oggi le cause non sono ancora del tutto note. Leonard Hamilton Chad Smith appare solo per alcuni secondi. Da questo punto in poi verso ovest entrarono in un territorio sconosciuto agli europei. Pubblica una Rivista omonima. È il terzo romanzo della serie dedicata al vicequestore Rocco Schiavone. Conseguentemente la legge applicabile alla fattispecie sarebbe stata quella francese. Interpretò alcuni film assieme ad attori come Alice Faye, Edward Everett Horton ed altri. "Goffman così risolve la questione che ogni persona si pone per ""definire la situazione""." "Piazza Bologna ha un importante ruolo nel romanzo ""Nucleo Zero"" di Luce d'Eramo." Al termine della stagione, però, la squadra retrocesse in Adeccoligaen. Haydn scrisse anche diversi altri concerti, che sono andati tutti perduti. Egli è fortemente collegato al suo mondo perché ora sta per diventare padre. "Townley aveva comandato in precedenza sia l""'Aquitania"" sia molti vascelli di più piccole dimensioni." Non trovarono segni di abitazioni umane tranne che per un granaio. Due anni dopo è diventato presidente di General Accident Fire and Life Assurance. Significativa la produzione di miele di castagne, e la raccolta dei funghi. La città è sede vescovile. Patrono delle arti, donò anche danaro alla National Gallery di Londra per acquisizioni. I livelli bonus del gioco sono costituiti da quiz riguardanti scienza e fantascienza. E gli occhi neri lampeggiavano. Questo tipo di proposizione non utilizza congiunzioni. Si può visitare su prenotazione. È stato colpito alla gola nel suo studio privato nel sud della California. Poiché calcolare il peso del grasso è difficile in genere questa operazione viene trascurata. Guardia Scozzese Il Signore è ritenuto possessore di poteri infiniti, visivi, e attivi. Numerose chiese rurali si trovano nella zona, altre ancora sono oggi scomparse. La sua villa nel Ventennio fu anche un rifugio per alcuni intellettuali antifascisti. Federazione Italiana dello Sci Le facce del simplesso sono ottenute ponendo alcune coordinate uguali a zero. Seguirono gli anni alla Facoltà di Giurisprudenza e la laurea più tardi a Torino. "Tra gli oggetti esposti si annoverano anche i rilievi delle statue-stele dell'Età del rame." A causa di problemi di gestione, Mick Ronson non appare in questo album. Cesare assume così il comando e inizia a pianificare la fuga. "L'esercito era piuttosto contrariato dal Dominator e dai problemi di produzione che stava subendo." Ospita le partite interne delle squadre nazionali di calcio e rugby di Andorra. Le sue affermazioni sono state confutate da documenti. Persone di nome Chiara Oggi questa produzione artigianale si va perdendo. Aprì anche i concerti di Within Temptation e The Answer nello stesso periodo. Suo nipote José Christopher è stato più volte membro della Camera dei rappresentanti. "La resistenza solitaria di Caterina venne ammirata in tutta l'Italia." More Precious Than Gold "L'industria del pomodoro è un alimento tipicamente italiano." Il suo pubblico appartiene prevalentemente ai ceti della borghesia urbana medio-alta. Attualmente è divorziata. La produzione di Gianantonio Borgonovo affronta argomenti di carattere esegetico, teologico, pastorale, didattico. La legge penale francese non ha una disposizione specifica. "Questo intervento fu progettato dall'architetto Bartolomeo Picchiatti con la consulenza artistica di Cosimo Fanzago." Sono caratterizzati dal sapore amaro o piccante della carne, che li rende non commestibili. Può essere acquistato presso fornitori di materiali per saldature. Questo può comportare una massa per metro corrente eccedente le capacità della linea. Si dimise dopo solo un anno. "Dalle dichiarazioni alla stampa Vanessa dichiarò il mantenimento di buoni rapporti con l'ex marito." Verso sud la catena si dirama in diverse direzioni. I fori palatali sono molto lunghi. "Il protagonista del titolo compare nella serie ""Super Smash Bros." "È membro della dell’""International Astronomical Union"" e dell""'American Astronomical Society""." È il padre di Walter Frisoni. Le sue pubblicazioni sono In particolare lo scambio dei primi due corrisponde alla trasposizione della matrice. Ward dipinse anche temi tratti dalla Rivoluzione francese. Il secondo tema, in maggiore, ha andamento cantabile. Belle vetrate istoriate adornano i finestroni fiammeggianti, specie quelli delle navate laterali. La specie è stata rinvenuta in Russia e Mongolia. True Believer Le origini del fenomeno sono infatti di natura antropica. Fu utilizzata in epoca tetrarchica per servire la diocesi di Galerio. Si trattava soprattutto di accusati o condannati per svariati reati pubblici. Un collegamento diretto con la crisi della diossina sembrava ovvio. Alcuni di questi crateri secondari formano catene sinuose tra il materiale espulso nella raggiera. Insieme ai suoi amici vive una serie di avventure nella foresta di Shizuku. "L'aspetto esterno della chiesa è quello classico del romanico rurale umbro." "Baden-Powell si ispirò a questo laccio per appendere i tizzoni del ""Wood Badge""." Inizialmente fu usato un inchiostro di colore rosso ma immediatamente fu preferito il nero. Fanno eccezione di solito le due bande nere trasversali della zona discale. Hurley gli dice la verità, asserendo che desidera proteggerli da Charles Widmore. McGowan che sposerà qualche tempo dopo. Da Genova, dove giunse, salpò successivamente alla volta di Venezia. "Los Angeles: Harry Stoner è il proprietario di un'azienda di abbigliamento in difficoltà finanziarie." Senza averne coscienza, Petra usò il suo potere mutante per salvarsi. Il soggetto. Nel periodo di episcopato ad Agrigento svolse più volte la visita pastorale. Tutti i brani sono stati arrangiati da Walter Carlos. Solo allora Tiana capisce con chi a che fare. Il dipinto fu comunque inviato a Torino ed è oggi esposto alla Galleria Sabauda. African Skies È cantante di Pink Drink, una danza alternativa americana. La tabella sottostante chiarisce quanto appena detto. Le colture principali sono soia, grano e mais. A causa delle forti perdite i Crociati furono costretti a ritirarsi. "Complex"" e ""Lost Girl." Down to Earth Ora entra in gioco la seconda dualità. "Le locomotive erano della classica conformazione di rodiggio dell'epoca a tre assi motori accoppiati." "Pertanto, essi sono anche chiamati ""tumuli""." I due fuggono lungo il Gange verso Kolkata. Da questa stagione la trasmissione passa su Nove. La sua dieta consiste quasi esclusivamente di termiti. Warren e così accetta. Tuttavia, le stagioni successive divennero più variegate in termini di personaggi presenti. Fall on Me Mary se ne va in totale e silenzioso abbattimento. Sono macchie anche le ecchimosi. "Non è però l'unica ad utilizzarli." Per quella prova fu premiato come miglior running back della settimana. Kevin Light I suoi film riguardano questioni e diritti delle donne in Tunisia. Prima del Risanamento di Firenze si trovava qui anche il pittoresco arco dei Pecori. È invece solo sesto nella tappa conclusiva sugli Champs-Élysées. Il design di prodotto si amplia ad ambiti differenti. Nei play-off persero al primo turno con i Magic City Court Kings. "In inglese, ha preso il titolo ""A Race for Millions""." Ravera sarà anche delegata a vari congressi del Comintern, dove conobbe Lenin e Stalin. Fu sepolta al Castello di Arundel. "Il video musicale di ""Smile"" è singolare perché è stato realizzato al contrario." Per approfondimenti riguardo alla parametrizzazione della QoS si faccia riferimento allo standard. Psicologo sperimentale, pianista e compositore, si occupa principalmente di psicologia della musica. È sepolto a Riverside National Cemetery a Riverside, in California. "L'ultima domenica di giugno ha luogo la sagra delle ciliegie." "In quest'ultima l'autore espone la necessità per i mariti di eliminare la consorte." Besalú ed Empúries erano originariamente parte di quella di Girona. "Ma le sue osservazioni si estesero in molti altri campi, comprese delle ricerche sull'ottica." "L'opera ha riscosso molto successo grazie alla sua forma, dimensione e colore." La campagna pubblicitaria continuò nei mesi successivi. "Un sinonimo di lealista è ""unionista"", riferito appunto alla fedeltà al Regno Unito." I materiali da costruzione vennero portati su elefanti, cavalli e asini. Il titolo piloti è andato a Jim Clark e il titolo costruttori alla Lotus. "Questi vengono detti talvolta ""task manager""." Dobbiamo atterrare a Beirut. How many of them are you and me? "L'ingresso principale sottolineava il portico, che ricordava un arco di trionfo." "L'anno seguente, Annette Kellerman sarà anche lei protagonista di un ulteriore ""The Mermaid""." Gli accusati sono nuovamente interrogati. "La testa di questa specie è detta ""cefalotorace""." Nella casa si ha la sensazione di vivere qualcosa di straordinario. Ward fece registrare sette tackle, un fumble recuperato e un intercetto. Sarà proprio Stefania a scoprire la verità e scagionarlo dalle accuse. Nasce come trequartista, ma può giocare anche da seconda punta o ala. Non mancavano gli occhi, che consentivano alla mummia di vedere il sole che sorgeva. Il centro urbano si estende intorno al nucleo centrale e più antico della città. Prodotto dalla Eclair American. Attualmente non vi è ancora una data di uscita del film. È stato sposato con Caterina, che gli ha dato due figli: Alessandra e Filippo. Viene apportata una leggera modifica al colletto, più simile al girocollo. "Dopo la morte di quest'ultima, studia canto prima a Rovigo, poi a Padova." "Nelle vicinanze c'erano alcuni dei più grandi vigneti nel sud della California." Esso era anche il copricapo distintivo dei sacerdoti di Palmira. Nello stesso periodo divenne docente di teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana. La figura ebbe uno straordinario successo, infatti se ne conoscono diverse copie. Fu così che i pescatori del Fucino divennero ben presto agricoltori. "L'ultimo dei suoi abitanti fu Fabrizio Colonna." Questo è in sintesi il Pr. I due riuscirono a conquistare il titolo World Tag Team Championship. "Quest'ultima, successivamente, fu la concubina del colonnello John West, figlio del Governatore della Virginia." Allo scopo di proteggere la rivoluzione, migliaia di disoccupati si offrirono volontari. "L'apertura alla base del dipinto infatti non è disegnata, bensì è una finestra reale." Girone L Sposato, con due figli. "L'edificio venne progettato dall'architetto inglese Henry Driver." "Morirà poco dopo all'Ospedale di Padova." Gli occhi e gli spiracoli sono piccoli e ben distanziati. "L'oscillatore di Tesla è un generatore di energia elettrica a moto alternato." Altri elementi comuni in questo tipo di leghe sono lo zinco e il manganese. Pochi anni dopo diviene direttore generale. La sua opera acquista oggi anche un valore documentario. Dal suo lato Alternativa Verde sviluppava l’ecologismo radicale, anarchico e radicato. "L'ucraino è lingua ufficiale dello Stato ucraino." Decise quindi di affidare il compito ad un mortale. Sono inoltre fortemente aromatiche. Scrisse anche raccolte di poesia popolare e di canti popolari. Esistono varie strategie per impedire le reazioni di beta eliminazione. "Un suo studio storiografico, intitolato ""I Conservatori di musica durante il fascismo." Lo stesso Azzo fu poi fatto prigioniero insieme a numerosi suoi seguaci. La località balneare più vicina è Scilla. Ha come capoluogo la città di Et. Ronny Marengo Inoltre, Eric è anche in grado di vedere attraverso gli occhi del Corvo. I lipidi possono essere legati alle proteine mediante legame covalente o non covalente. Con la nuova pronuncia adottata a Sezioni Unite ed avvalendosi del disposto dell’art. "Nella prima versione, al posto di ""alieni"" si cantava ""mutanti""." Leonardo di Niccolò di Giovanni, fu Cavaliere di Rodi. "Di questo occorre tener conto nel valutare i bilanci aziendali dell'epoca." Elenco dei canali di Bloomberg Television. Armand Godoy "L'ultimo viaggio del Lusitania"" di Erik Larson." La donna è stata ed è ancora oggetto di discriminazioni. La maggior parte del distretto non è coperta da parrocchie. "È sorella maggiore di Amanda, anch'essa centrocampista della nazionale maggiore del suo paese." Il video è stato girato su una spiaggia salentina. Partecipa con uomini e mezzi alle campagne di Eritrea e di Libia. Da adulte, Betty e Wilma lavoravano come cameriere in un resort. Oggi purtroppo il portale in legno non è più presente. "Scatta quindi l'operazione salvataggio." Tale insigne ambiente è ora abbandonato e bisognoso di restauro. La parte più antica ancora esistente risale al X secolo. Nel corso degli anni sessanta vennero smantellate tutte le attrezzature di bassa pressione. Insieme, i tre canali, percorrono vari campi del sapere. È sepolto nella sua città, nel chiostro della chiesa di San Domenico. Persone di nome Abel Il lato sud si apriva sul grande giardino delle suore. È stato definito il piatto simbolo dello stato di Veracruz. "Deve esserci un collegamento, il caso verrà riaperto ma la verità sarà un'altra." "Una gita a li castelli""." Dapprima la sua salma venne inumata in una cappella mortuaria. "Come quello di ""Live Outside"", anche questo video è stato diretto da Bob Gallagher." Durante la sua carriera, era costantemente nello stato precario. Il motore era raffreddato a liquido a quattro tempi due valvole. "Retrocesse dalla massima serie dopo tre stagioni, per poi fare ritorno l'anno successivo." In Nepal le foglie sono usate come foraggio per il bestiame. In seguito la città divenne la sede del Re di Boemia. "Per girare gli esterni, visibili nel primo episodio ""Quei poveri draghi!" "La loro fama giunse anche all'estero dove vennero apprezzate e prese a modello." "Nei vari Microsoft Windows viene utilizzato nel ""Prompt dei comandi""." "Hogarth visita Shane Ryback, l'uomo che può guarire le persone con le sue mani." È presente una stazione ferroviaria servita dalla linea Albacina-Civitanova Marche. Poiché si trova nella saliva, il virus viene inoculato attraverso le ferite da morso. E la giovane, per amore, inizialmente accetta. "Successivamente esce ""Thrill Seeker"", il primo album della band." Il ragazzo dichiara che la morte della giovane è stata accidentale. Le squadre si incontrano tra loro in gara unica ad eliminazione diretta. Funghi carnosi. Il museo è organizzato su tre sale. Fecero prestiti anche al governo del Portogallo. Intanto Beth e Jerry fanno terapia di coppia in una struttura aliena specializzata. "Le macchine saranno preservate funzionanti per l'utilizzo al traino dei treni storici della Fondazione.." Federer e Nadal si sono incontrati venti volte sul cemento. Il Chianti Classico Riserva è ideale con i grandi arrosti. Sono prodotti anche latticini per il mercato locale. Gli storici antichi non dicono se Scipione partecipò direttamente alla battaglia. Regnò per dodici anni, morendo per cause naturali a Tara. "In Italia è stato pubblicato da Panini Comics col titolo di ""Tempesta mortale""." Questa isteria collettiva finì solo agli inizi di settembre. Questa congiuntura appare caratterizzata dal cambiamento radicale del paradigma delle migrazioni. Mylène Farmer è circondata da alcuni lupi in fuga e da alcuni ballerini. Cronologicamente i primi protagonisti fanno parte della famiglia Huxley. Arco di Adriano "Se comparato col ricco esterno, l'interno appare piuttosto semplice." "Castelli"" della stessa città." Il clima è prevalentemente atlantico. "Mentre era studente, lavorò come organista alla ""Saint Anne Church""." I due personaggi non compaiono nella famosa trilogia cinematografica di Peter Jackson. Le prime produzioni si avvalgono della collaborazione del regista Giorgio Diritti. "Nonostante i soccorsi puntuali, il pilota ventottenne della Lotus arriverà senza vita all'ospedale." Peter Capaldi, nei panni del Dottore, appare solamente nel primo episodio della serie. Le due vincenti si sono qualificate per la fase finale in Russia. "Il ritorno alla ""legittimità"" ripristinò le prerogative della nobiltà europea e delle famiglie regnanti." Prendiamo come esempio il silicio. Questo animale è noto solo per i fossili parziali di una zampa posteriore. "L'interno diviso in più appartamenti è arricchito da alcune stanze con soffitti dipinti." "Fu anche regista di teatro, editore, scrittore, direttore d'orchestra e studioso di estetica musicale." Il numero degli studenti è oscillato parecchio. La sua visione della realtà sarà deformata dalla paranoia. "Per aumentare la sicurezza, il serbatoio del carburante è stato integrato all'interno del telaio." È anche un tifoso della squadra di calcio dello Zenit San Pietroburgo. Dalla seconda metà degli anni settanta il suo lavoro assume una dimensione storica. "È membro dell’""Associazione Medici Scrittori Italiani""." Passano sei anni e la Depressione ha creato gravi problemi nella conduzione della banca. Il suo cavallo si imbizzarì e la gettò a terra. "L'uscita in -""i"" invece di -""e"" va considerata morfema di plurale femminile." "Dopo il flashback, Emily esamina la palla e trova una chiave all'interno." Le labbra sono spesse, con una verruca triangolare su quella inferiore. "Attualmente fa parte dell'agenzia di moda ""Why Not Models"" di Milano." "Vince una medaglia d'argento e una di bronzo ai campionati assoluti." Billy Hunter Peter John Taylor I tre incisivi superiori possedevano una notevole cuspide principale e una piccola cuspide posteriore. Il territorio si presenta roccioso e calcareo. Trascorsero una settimana in un paese chiamato Torella dei Lombardi. "L'unico cognomen usato dalla gens fu ""Agrippa"" per gli uomini, ""Agrippina"" per le donne." In Super Smash Bros. I traduttori principali furono Laurentius Andreae ed i fratelli Laurentius ed Olaus Petri. Ovviamente Orazio non intendeva parlare di acqua ma di vino. La pinna caudale ha i raggi esterni più allungati. Rispetto alla filosofia analitica in vigore nelle università tedesche egli è rimasto a distanza. Tuttavia prenderà parte al programma in qualità di opinionista. Nel frattempo Gina presenta a Charles una sensitiva. Vengono usate solo cosce di grande peso. "È il seguito del gioco ""Kung Fu Panda"" dello stesso anno." Fu impiegato nelle acque del Mar Ligure. In Italia è stata trasmessa per la prima volta dal canale satellitare Fox. Nonostante i risultati di Price, Hope conservò ancora una certa credibilità. Presenta grafica notevolmente migliore, livelli molto diversi e la colonna sonora della versione PlayStation. "Michael Duff le chiamò ""unità di Dirac""." Daniel Miller, presidente esecutivo, è responsabile di tutte le attività globali della compagnia. Milita attualmente nella First Division, la seconda divisione del campionato maltese. Gli ufficiali comandanti di reparto portano il fregio ricamato in oro bordato di rosso. Il continuo richiamo a Kant non significa un ritorno alla filosofia critica. Gli arrangiamenti si fanno sempre più complessi e raffinati. Barnett si è diplomato alla Booker High School. È il fratello maggiore del campione olimpico Maurizio Stecca. Questa ridondanza permette agli storici di costruire cronologie comparative tra cronache di regioni diverse. Attualmente al comando del colonnello Gianni Massimo Cuneo. Nella seconda metà del Settecento venne grandemente trasformato. Alla fine, Azzurra tiene il bambino e si riconcilia con il suo fidanzato. Conclude la stagione già in agosto al Deutschland Tour. Questa stazione è differente rispetto a tutte le altre. È un minerale utile di antimonio e piombo. È stato insignito del titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto. Ciao... mi vedi? "È morto all'età di sessantasei anni, dopo essere stato ammalato di cancro." La settimana successiva arriva sino ai quarti del torneo del Lussemburgo. Di solito vicino ai ponti erano sempre posti piccoli luoghi di culto. Tuttavia, a questo annuncio non seguirà un effettivo abbandono. La viticoltura e la produzione di vino hanno un ruolo prevalente. Lungo il secondo viale, direzione nord-est, si trovano molte pietre. "Gli episodi sopra vissuti sono tutt'oggi conservati al Paley Center for Media." Black Eyes Attualmente la cripta è in restauro. Il presbiterio è sormontato da una guglia con vetri da cui entra molta luce. Il ruolo della Legione Araba nel massacro è ancora oggetto di dibattito. Attualmente la squadra milita nella seconda divisione nazionale. I ruoli principali sono sostenuti da cantanti di livello internazionale, europei, giapponesi ed altri. "Alla ricerca di Dio l'uomo, fin dall'inizio, si pone le domande ""Chi sono io?" Un ulteriore restauro si ebbe nel Settecento. È fratello dello storico Perry Anderson. Esso comprende anche disegni e lastre di stampa di banconote greche. Il maltese era la lingua della gente, dei contadini e degli operai. Dopo due secoli, la rivalità tra i due paesi perse la sua causa originaria. Le valve risultano affusolate. Il capitano li perdona con una risata liberatoria, nomina Aminta ed Henry suoi eredi. Inizialmente le corse erano limitate al solo periodo estivo. "Attualmente insegna all'università di Columbia a New York." Viene inoltre proiettato il suo film “Do not polish the brass”. La carne è la pietanza principale nella cucina australiana. Castello di Montorio Non è stato tradotto in italiano. This Is Pop? Villa Mussolini è stata quindi trasformata in una sede per mostre e eventi. "Anche il titolo era stato mutato, da ""Orlando Furioso"" al semplice ""Orlando""." Langmuir vinse il Premio Nobel per la chimica con questo suo lavoro. Si crea, poi, un file esportando il progetto in uno di questi formati. In seguito la tecnica verrà imparata anche da Gohan, Goten, Trunks, Ub e Pan. "Infatti, si estende dal margine occidentale dell'Ōme al margine orientale di Yamanote." "Dopo aver preso coscienza di sé, fugge con l'intento di distruggere l'organizzazione." Giocò in massima serie con il Petrarca e con il Padova. "Scopo della rivista fu di arricchire il dibattito all'interno del mondo cattolico." Si sposò con Mary Kennet, dalla quale ebbe due figli: Charles e Philip. Le pitture sono occasionalmente troncate accompagnate da testo. "Anche l'architetto iniziale del castello, Warren Heywood Williams, morì prima del completamento della casa." Il clima è continentale con lunghi, freddi inverni nevosi ed estati molto calde. Quello stesso anno fu eletto presidente della Writers Guild of America West. Da esse ha tratto una suite di sette brani. "Concluse che Lee Harvey Oswald fu il solo esecutore materiale dell'omicidio." "La ghibellina era designata sotto l'altro vocabolo di Bianca." Appese le scarpette al chiodo è nuovamente tornato al Nancy, questa volta come allenatore. "Kilroy potrebbe essere l'origine della scritta ""Kilroy was here"" diffusa nella seconda guerra mondiale." "Difensore elegante, diventa un autentico ""jolly"" ricoprendo vari ruoli in difesa e centrocampo." Seppur figlio di matrimonio misto, scampò alle epurazioni dovute alle leggi razziali antisemite. "E si perse nuovamente nel centro informatico dell'istituto." Discografia di Lloyd Banks Il singolo ottenne grande successo negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi. Mr. Mojo si alza, Mr. Mojo si alza. Cherry Creek Salvatore a Redon. Carlos Torrent "Quali siano i primi scritti ""scientifici"" è un argomento dibattuto." "Ha realizzato molte incisioni discografiche, sia come clavicembalista solista, sia come direttore d'orchestra." Il mare di Laptev sarebbe stato poi così chiamato in loro onore. "Vinsero i padroni di casa dell'." La baronia fu retta per qualche tempo dalla vedova. Nella sezione degli attributi, infine, è conservato un numero arbitrario di campi. In Svizzera non esisteva un centro di formazione per ingegneri e tecnici. La frazione è nota principalmente per la sua grande abbazia. Era la chiesa del contiguo convento dei Domenicani. Fu prodotto dalla Fox Film Corporation, basato su un romanzo di Victoria Cross. Nel V secolo Forlimpopoli divenne sede episcopale. "All'interno è custodito un sarcofago romano della famiglia Aurelia e l'organo seicentesco." "Mentre stanno lasciando l'isola incontrano Mud, un fuggitivo cresciuto nella loro stessa zona." Mars Attacks! "Un sistema è ""polinomiale"" se ogni equazione è un polinomio." "Secondo Chalmers, morì in Leicester Square, dove aveva trascorso l'ultimo periodo della sua vita." Quasi al centro della facciata si trova un campanile a vela. Il capoluogo di contea è Forest City. È però ben nota la sua lunga relazione con Edward Lasker. Ogni cunicolo ha due o tre ingressi che afferiscono nel tubo principale. La giunzione amelo-dentinale risulta piana, non mostrando la fisiologica dentellatura. "Pillsbury Hall presso l'Università del Minnesota, è così chiamata in suo onore." "Dopo aver organizzato una colossale truffa ""matrimoniale"", Bart viene rinchiuso in una prigione minorile." "Zi' Nicola ha smesso di parlare poiché il mondo non lo ascolta più." I piloti di casa non fanno scintille, se si esclude Michael Schumacher. "Il parco merci di Genova Pra' Mare dispone di quattro binari." "Il titolo di lavorazione fu ""Gene Autry and the Royal Mounted""." Cole sale a bordo, quasi lasciando cadere il veleno. Bryan Adams e Jim Vallance hanno composto la musica e scritto i testi. Le colonne laterali sono impreziosite da decorazioni tortili e volute. "Dopo l'approvazione papale, i vallombrosani conobbero un periodo di grande crescita." Sorgenti sparse richiedevano diversi condotti che alimentavano un canale principale. "Quindi si laureò in matematica e fisica all'Olivet College." Potrebbe accadere che uno dei pilastri sia più caricato degli altri. Ma Berta si ritrae nuovamente. Possono anche essere mandibolari o mentali se sono localizzati sul mento. Aurora è una delle comunità del Canada in più rapida crescita. Lui e sua moglie sono seppelliti insieme nel cimitero di Scarborough. In alternativa, il carro deve essere scartato. Alla Jean Grey School sono combinate molte cose. I suoi primi quadri raffigurano la vita della capitale. "L'espressione ""happy hour"" non può essere usata nella pubblicità delle promozioni." Il loro albero sacro era il platano. La sede del consiglio si trova a Cleveland. "Per la categoria Juniores prende il nome di ""Trofeo Martiri Trentini""." "Il giudice deve disporre anche in ordine alla libertà personale dell'arrestato o fermato." Scaccia; Compagnia Il Mago Povero di Asti. Da parte di madre, invece, era di famiglia slovena. Inoltre, negli schermi presenti sul palco, Miley veniva a malapena ripresa. Franny capisce che Lizzie è incinta di Jeremy. In questo modo è possibile distribuire un singolo file. Roy Ozaki, presidente della Mitchell, ha criticato più volte la violazione della proprietà intellettuale. Le vecchie tasse furono rimesse e nuove furono inventate. A novembre affrontò Darren Stewart. Le seguenti giocatrici sono le teste di serie del torneo. Se la palla colpisce il pannello è strike, altrimenti no. Le batterie sono stoccate sotto il pianale per massimizzare lo spazio per i passeggeri. Governatore generale Nella Savage Land, Wonder Woman si batté nuovamente contro Ercole. Si estendono esclusivamente in Austria, nei Länder del Salisburghese e della Stiria. "Chiaro ne fa uso ben sette volte nelle sue ""Rime""." Tutte le azioni, le obbligazioni e altre forme di investimento vennero annullate. Verrà sostituito da Richie Edwards. "Per ogni giocatore sono elencate le presenze e i gol in ""Oberliga Ovest""." Mancino di piede, si distingue per tecnica, grinta e visione di gioco. Sportitalia trasmette due gare settimanali. Un bambino che vive di accattonaggio viene segnalato alla polizia. Sebbene limitato in confronto al nostro, questo è un mondo a parte. La salma fu poi sepolta nel cimitero cittadino. "Roberto Chiti, Enrico Lancia, ""Dizionario del cinema italiano." Secondo alcuni autori, furono, questi, gli ultimi successi italiani in Africa Orientale. Un conduttore dallo studio centrale, coadiuvato dagli inviati sui campi di gioco. La scelta per la data di lancio della missione fu più che rischiosa. Restless Souls "Il secondo singolo è il brano ""Disco Volante""." Generalmente si sposta da solo o in piccoli gruppi familiari composti da tre-sei esemplari. "Il successivo ""Last Days of the Century"" invece non lascia il segno." Anche il filosofo e teologo Origene fu molto influenzato da questa scuola. Con il progressivo sviluppo della banca, si resero necessari spazi operativi più ampi. Ecco la lista dei brani eseguiti effettivamente quella serata Non tirate alla nostra volta! I colori sono vivaci, rosso, porpora e giallo. Conti guidò un gruppo di soldati per recuperarne il corpo, ma venne catturato. Dopo aver ricevuto alcune concessioni, tornarono a Città del Messico. Abstract Rude "Basato principalmente sulla riproduzione multimediale, è stato definito da molti l'anti-iPhone." Lui stesso cita la sua determinazione come un atto di pura cavalleria. Il centrocampista disputò le altre stagioni nella massima divisione. Fonda inoltre la Seguso Viro. "Devo riflettere sul tuo messaggio e su ciò che implica dietro le belle apparenze'." "Sumner fu quindi il primo generale dell'Unione nominato dopo la crisi della secessione." La facciata conferisce alla composizione del palazzo una maggiore scala e monumentalità. "Frequentando il ""Ginnasio-Liceo De Amicis"" a Oneglia, sviluppa i primi interessi letterari." Cochrane era considerato un giocatore particolarmente aggressivo, amante dei giochi di gambetto. Al di sopra la figura della Madonna col Bambino. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto a destra. La versione originale giapponese è stata poi distribuita sottotitolata in diversi paesi del mondo. Inizialmente González rimase fedele a Carranza. Studiò in patria e amò sommamente le belle arti e specialmente la musica. Filippo corrispondeva ampiamente con lui. "Vive nell'ecozona neartica." Tale fenomeno è riscontrabile anche sulla collina del castello di Massa. Circolo Polare Artico Canadese. "Il meccanismo focale è stato prevalentemente di tipo ""strike-slip""." Nonostante molte esperienze difficili, come contrarre la malaria, trovò quello che stava cercando. Nelle arti il contenuto ha prevalenza sulla forma. Troppo poco per identificare con certezza la natura degli oggetti ritrovati. La serie è ricordata anche per la colonna sonora firmata da Nicola Piovani. È continuamente e interamente terrestre. Jared Jordan "Ha scritto anche un libro intitolato ""Does This Baby Make Me Look Straight?" La contrazione angolare sulla fronte è infatti di ca. Il giorno dopo, Dorothy contatta Edward. Anche le isole occidentali si raggiungono facilmente da Fort William. Edmund rimase ucciso nel conflitto. Google Calendar consente di creare e mostrare più calendari nella stessa visualizzazione. Fu la seconda a Catania, dopo la Morgana Film. Continuò tuttavia a fornire consulenze ed a sovraintendere ai suoi giornali. Da segnalare anche due ulteriori stagioni tra i dilettanti con Castelnuovo Garfagnana e Massese. Allo scoppio del primo conflitto mondiale si dichiara interventista. Nel dicembre dello stesso anno fu aperta la tratta da Ploaghe a Chilivani. Attualmente è composto da cinque blocchi, due dei quali sono aperti al pubblico. Ne Torri ne Pedoni furono visti tuttavia. Altri fossili sono stati in seguito rinvenuti in Colorado, Texas e Utah. Vanta inoltre alcune presenze nella nazionale italiana. "All'esterno era ubicato il cimitero." De Mille e interpretata da Charles Richman. Byron Cherry "L'area residenziale fa parte dei sobborghi della città di Rotterdam." Per sopravvivere accetta lavori saltuari e talvolta è costretto a saltare i pasti. "Il tema degli ""Uomini illustri"" ebbe ed avrà grande successo a Firenze." Infine lo straniero beve da un calice del vino. La motivazione scritta da Alberto Sinigaglia. Lo stesso avvocato difensore si espresse a sfavore degli imputati. La trama della miniserie mostra alcune differenze da quella del romanzo. In mare si ciba soprattutto di crostacei planctonici e di pesciolini. "Negli ambienti dell'alta società non era raro trovare vetture dai profili arditi." Il mercato del lavoro rispecchia le diseguaglianze e le strutture di potere della società. Dalla vetta è ampio il panorama sulla pianura e sul vicino Monviso. In corrispondenza della sua zona abitabile orbita un pianeta extrasolare. "L'isola è stata così chiamata in onore del dott." Oggi, il compact disc è una piccola rarità. È la più grande ed estesa base di dati accessibile via internet. Il capoluogo è la città di Danyi-Apeyémé. Fu un matrimonio da lei molto desiderato e un connubio artistico voluto da entrambi. Bono mi disse che aveva un nuovo pezzo. Riuscì, non senza difficoltà, a farsi accettare. Amica di Pier Paolo Pasolini è stata anche attrice in alcuni suoi film. Chiusi in prigione, essi pregano chiedendo la forza per affrontare la morte. Per tutta la stagione gioca così con la squadra delle riserve. Tanto che viene spesso picchiato e apostrofato come pervertito. "Charlie è il secondo di quattro figli, l'unico maschio." Si scopre che Rick ha un intero baule pieno di ricordi sessuali. Vennero proclamate feste grandiose per celebrare questa vittoria insperata. "Era usato dall'Al-Ahly Sporting Club prima che si trasferisse al Cairo International Stadium." Intanto, Drew riceve una sconvolgente notizia da Amy: è incinta. Gli esatti rapporti di parentela con gli altri sauropodi non sono chiari. Dennis Hamilton Sul manubrio poteva essere montato un cestino nel quale riporre eventuali prodotti acquistati. I taoisti auspicavano una condizione in cui si desidera non aver più desideri.. Folie à Deux "Si trova all'interno del Palazzo di Propaganda Fide ed è opera di Francesco Borromini." Arrivarono così sempre più pazienti. Prima del confine franco-belga, tuttavia, il comportamento di Michel diviene sempre più sospetto. "L'ultima apparizione è nel Campionato Bellico Ligure-Piemontese, con quarto posto finale." Attualmente è capo del servizio economico della Rai di Milano. "Emanuelle e Albina vengono costrette a ""giocare"" alla roulette russa." Fu ricostruito in seguito da Aristotele Fioravanti. "Le città condividono l'amministrazione, la polizia e il dipartimento dei lavori." "La gestione è in affidamento ad ""Autostrade per l'Italia""." Terminata la carriera agonistica, seguì il padre nella carriera giuridico-legale. "A bordo della fregata ""Maestrale"" ha partecipato alla Guerra del Golfo." I suoi lavori non riuscirono ad ottenere successo commerciale. Terzo è Whitfield. I disagi si sono registrati per vari giorni anche sul traffico regionale. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono picciolate. Il conclave si aprì quindi con la presenza dei soli cardinali da lui nominati. È un centro turistico molto frequentato a pochi chilometri dalla capitale svedese. Ebbe come assistenti prima Erik Hansen e poi John Hansen. "La ""commedia di maniere"" rappresentava un contraltare degli alti ideali della tragedia eroica." Molti artisti compaiono invece tra i featuring. "Nell'area precedentemente abitata da questa cultura, la prevalenza del gene è virtualmente universale." E molti che stanno camminando fuori nel mercato confessano. È stato molto attivo nel dialogo interreligioso. Alcuni miglioramenti sono sorprendenti. Le primavere e gli autunni sono piovosi con giornate molto confortevoli. Tutto considerato, le condizioni di vita rimasero accettabili. Su questo campo minato è stato emesso il primo brevetto sul vivente. Esistono forme acute e croniche. Ben Stephens Complessivamente vestì il simbolo del primato per sei giorni. Suoi interventi furono pubblicati sulla rivista Alfabeta. Considerata una delle migliori voci del rock argentino per potenza ed ampio registro vocale. Quando il cane giunse con il messaggio giusto, gli uomini non gli credettero. "Il primo bersaglio di una certa importanza dell'Imperatore fu il giovane Jedi Luke Skywalker." Il progetto è stato prodotto da Don Was e organizzato da Vincent Mendoza. Però Laura per fare felice la madre dovrà rinunciare a qualcosa di veramente prezioso.. Entrambi riposano nel cimitero di Cave Hill, a Louisville. Il movimento è molto cresciuto in questi anni. Nella storia si sono lasciati degli indizi a proposito. Si trova alla foce del fiume Fitzroy. Il centro repubblicano in inferiorità numerica entrò nel panico e si diede alla fuga. Fu anche preparato un elenco di personaggi famosi per scegliere che sarebbe stato raffigurato. "L'altare barocco è realizzato in marmo, principalmente con l'utilizzo del rosso veronese." "Infatti possono essere denominate come ""strade statali"", ""strade regionali"" o ""strade provinciali""." Le donne furono talvolta organizzate anche per compiere manifestazioni pubbliche su larga scala. Esse si dimostrano meno pesanti e più pratiche da indossare sulla divisa quotidiana. Spesso ha trovato la via del gol. Ci sono inoltre varie scuole primarie e secondarie. "La sua principale attività economica è l'agricoltura." Le due sono state sconfitte al secondo turno da Angelique Kerber e Andrea Petković. Il nuovo lavoro dei fratelli Jackson pertanto ne fu fortemente influenzato. La testa era sottile e fornita di denti acuminati. Molto comune è pure la carne di cavallo. Palazzo Lanfranchi La città principale è Trang. "L'analisi del risultato della ""query"" è oggetto di studio dell'algebra relazionale." È sede della University of New England. Fu successivamente ucciso dai soldati perché imponeva una disciplina troppo rigida. Si è inoltre naturalizzato anche al di fuori del proprio habitat originario. Nel testo il brano narra di una sedizione seduzione. La chiesa era a navata unica. Sono scritti in corsivo. Dick è il figlio dei uno dei più ricchi uomini di Neptune, California. Si poté così prendere la fortezza. Altro predatore impiegato per la caccia ai ratti era la mangusta. Charles F. Worth vi lavorò nei primi anni di apprendistato. Di conseguenza il torneo viene popolarmente e ufficialmente chiamato Roland Garros. Tra questi, vi è Roy, marito infantile e sfortunato. "All'inizio trasmetteva solo per un'ora." "Fuggì allora a Chiavenna con l'intento di discolparsi dinanzi al Concilio di Trento." Non si sposò mai e viveva solo nella sua casa di via Montanara. Gli accoppiamenti vennero definiti tramite sorteggio. Il loro nome ufficiale è Campus Europa e Campus Asia. Continuò a bere e a far uso di stupefacenti. Anche tra i Romani era ben conosciuto il concetto di cassaforma. "La notizia della rivoluzione russa e della caduta dei Romanov colpisce l'opinione pubblica mondiale." Ciascuno di questi indici può essere rilevato per sesso, classi di età, professione ecc. Questi dati forniscono uno spaccato della popolazione considerata in un dato periodo di tempo. "Nominato quindi comandante dell'intera scuola di guerra, prese successivamente il comando della divisione ""Mantova""." La modularità, inoltre, consente la produzione di massa di piccoli reattori. Successivamente la sorella divenne la manager di Chloe. Secondo alcune interpretazioni, Nicolò e Antonio Zeno raggiunsero il Nord America. Trasferitosi quindi nei possedimenti dei Torrigiani decise di vendere i possedimenti dei Guadagni. "Il disco mostra quindi per l'ultima volta il vecchio registro vocale di John." Solo alla metà degli anni novanta la sezione hockey si staccò definitivamente. "Fondò l'Orchestra sinfonica di Bamberga prima di passare all'Opera di Stato della Baviera." Nel corso della sua lunga storia fu più volte restaurato o rimaneggiato. La sua attività professionale a Verona riguarda soprattutto opere di architettura militare. Tuttavia tale evenienza non è mai stata provata. In questo periodo comincia a pubblicare i primi romanzi. È stata osservata una certa coesistenza con le patologie tiroidee autoimmuni. Servirà voli internazionali e nazionali. "Il secondo album contiene alcuni brani dell'album di debutto." Il suo habitat naturale sono le paludi tropicali e subtropicali. Avvenne così la trasformazione del circuito motociclistico in autodromo chiuso al traffico. "La villa rientra nello schema classico della ""Domus"" ad atrio." Un giorno conosce Lorenzo, protagonista maschile del film e di questa serie. I crociati accettarono e la flotta partì sotto il comando di Enrico Dandolo. Gen. William Booth Taliaferro e i Magg. "Il gioco originale è ora di proprietà di ""Good Old Games""." "L'anno successivo interpretò il suo primo lungometraggio, ""Pop Beat Killers"", diretto da Hiroyuki Nakano." Ci sono differenti forme di teocrazia. Secondo Pia fu nominato fotografo ufficiale della mostra in un secondo tempo. La Sauber del pilota romano si capovolse, ma fortunatamente Fisichella rimase illeso. A sud transita la ferrovia Treviso-Portogruaro. Solubile in acetato di etile. Lottando per sfuggire alle avances di William, Anna lo uccide. "L'ultimo brano rilasciato come singolo è la title-track ""Shine"", accompagnata da un video ufficiale." Sette ragazzi nella Washington anni ottanta. Jan Werner È sempre stato utilizzato come una forma decorativa di ricamo. Band of Joy Gli effetti della persecuzione della Chiesa furono profondi. Oak Point Nello stesso anno fu tra i fondatori del quotidiano genovese Il Lavoro. Tre sono le gallerie principali e numerose sono le ramificazioni. Con questa squadra Fantoni vince diversi campionati francesi. Nel frattempo, negli Stati Uniti, la Atlantic Research Associates Inc. Proprio il Sudafrica conquistò il primo posto nel medagliere complessivo per nazioni. Bernardo de la Guardia Le critiche furono positive, ma le vendite si rivelarono al di sotto delle aspettative. Dopo la missione, Obi-Wan e Qui-Gon si riuniscono ufficialmente come Padawan e maestro. Bertolazzi, Serra e gli altri si offrono di aiutarle con il loro problema. Questo viene chiamato plurale associativo. Il film è stato accolto in maniera negativa da parte della critica. "L'altra voce degli attori""." Viene confermato lo sponsor ufficiale Seiko. La repubblica si pose sotto la protezione ed il vassallaggio alla Cina dei Qing. Molti ranch e fattorie si trovano vicino a Progresso. Grumblemon regredisce così allo stato di Digiuovo, venendo sconfitto definitivamente. Durante la guerra austro-prussiana, venne nominato comandante della fortezza ungherese di Komárno. Il suo scopo era quello di comunicare soprattutto con i dirigibili. Per questo rappresentano un elemento importante della storia e della cultura giapponese. Jorge Gutiérrez I nemici sono mostri mitologici di varie caratteristiche e dimensioni. È diventata casalinga mentre suo marito lavora. Nel suo palmarès vanta un argento olimpico e un titolo mondiale. "Entertainment, un seguito intitolato ""Zombie Wars""." Inoltre, gli indici dei mercati finanziari globali aumentarono. Era la seconda di cinque figli. Alcune riprese furono girate al Paramount Ranch. "L'interesse naturalistico e ambientale si concentra sulla flora e sulla fauna." A inizio Ottocento fu costruita la Chiesa della Giuliana. Fort Hamilton Parkway "In Canada progettò un nuovo aliante quasi identico, il ""Robin""." È svolto sulla neve da arcieri sciatori. Tra le opere strumentali spiccano due sinfonie a movimento unico. Nella sua carriera universitaria dimostrò di avere eccezionali doti atletiche. Come produttore cinematografico il suo nome è Piero Ghione, talvolta anche come Pietro Ghione "Per quanto riguarda la distribuzione, l'etichetta è associata alla Epic Records." "Con l'aiuto del dottor Price farà di tutto per annullare la catastrofe." Il pianoro interno è coperto da numerosi piccoli impatti, talora sovrapposti. "Sua madre morì di parto l'anno successivo." Ha continuato a lavorare per quasi due decenni dopo il pensionamento. I flaconi, in vetro o in ceramica, erano realizzati in esclusiva. Subito dopo avverte i dolori del travaglio imminente. "Ha collaborato con Piero Angela, curando la rubrica ""Polvere di Stelle"" all'interno di ""Superquark""." Posteriormente terminava in un impennaggio convenzionale monoderiva con piani orizzontali controventati. Thunderbolt comparve in altri due episodi. Brani composti da Bruno Lauzi, eccetto dove indicato. Nia Coffey Morirà dopo un anno di coma. "Infine l'autore utilizza vari esempi per il corretto metodo di scrittura bibliografica." When Strangers Meet La richiesta viene accettata e Marduk ottiene armi potentissime, tra cui i sette venti. Recenti restauri hanno dotato la facciata di due mosaici. La scelta del re veniva influenzata da un insieme di fattori complicati. "In Brasile si sono largamente diffuse varietà precoci derivate dal ""Mentana""." René Arnoux non prese parte alla gara per un problema tecnico alla sua vettura. Henley riesce a fare una copia della chiave della stanza del terzo piano. Tuttavia, nonostante la disponibilità degli alleati, il governo italiano, restava immobile. Lui si consola con le belle bagnanti in spiaggia. Era di questo tipo il reattore della centrale di Latina nel basso Lazio. Negative sono le prestazioni in Copa América. Secondo Paolo Pileri sulla nuova Morbidelli a telaio Bimota. Football e Mr. Baseball. Il suo corpo fu sepolto in mare con gli onori militari. Ha come titolo di studio il diploma di maturità classica. "Eli esprime particolare interesse nel recuperare Blue, l'ultimo ""Velociraptor"" vivente dalla grandissima intelligenza." A fine stagione, in scadenza di contratto, lascia la squadra svincolandosi. Non succede niente di tutto questo. Ciò permette ai polipeptidi di associarsi e dissociarsi dalle membrane. I conservatori ovviamente si opponevano fieramente. Potevano costituire anche reti complesse, che potevano essere rimosse e riutilizzate. Soprattutto nella sua età matura, si legò al pittore torinese Luigi Morgari. Le donne la indossavano invece sul cappello o nei capelli. "È sposato con l'attrice Sasha Behar e la coppia ha avuto due figli." "A differenza di Scenes e ""Introduction"", questo album è caratterizzato da sonorità più incisive." Quello centrale è utilizzato per i treni in transito. "Vi risiedettero anche i Longobardi, da cui il toponimo ""Bardi""." Viene comunicato anche, che è in attesa di due gemelli. Il territorio comunale è bagnato dalla Nièvre, affluente di destra della Loira. Le sue opere figurative includono circa cento sculture. Può essere temporanea o definitiva. "Questo evento è tradizionalmente noto come il ""Ratto delle sabine""." Il titolo si perdette a causa del tradimento del secondo duca. La famiglia prima ha vissuto a Stoccarda, poi a Monaco di Baviera. Dopo aver compreso di essere stato messo da parte ritorna alla propria indole. È autore di svariate opere, diciassette delle quali sono tuttora conservate. Assisté anche a tutti gli altri parti di Marija. Le copritrici sotto-caudali hanno i margini rossicci. In Italia non esiste il self-service, mentre in altri paesi è consentito. Pertanto, il movimento delle sostanze nel cervello è significativamente limitato. La serie venne cancellata quando erano stati trasmessi quattro degli otto episodi prodotti. Il lavoro è, infatti, caratterizzato da un rock alternativo poco dolce e abbastanza basilare. Il trofeo viene assegnato prima della finale di Stanley Cup. Alla sua morte il corpo venne sepolto nel cimitero Brick Church. Comprende la Provincia di Isernia e parte della Provincia di Campobasso. Persone di nome Michelle Spesso può essere impiegato per sovvenzionare attività illegali o al limite della legalità. Attratto dal nuovo indirizzo espresso dal Manifesto di Verona, aderisce alla Repubblica Sociale Italiana. "Fu Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro." In seguito torna in patria per giocare con il Lincoln. La tavola assume la tipica conformazione di quelle del periodo bizantino. Rimase come direttore della clinica ostetrica di Berlino fino alla sua morte. La storia prende spunto dalla vita del campione di scacchi Carl Schlechter. Michèle ha posato per i famosi fotografi: Studio Harcourt, Sam Levin. Il suo areale originario comprende le coste del bacino del Mediterraneo. Di pianta rettangolare, presenta diciannove arcate per sette. "Quindi per un po' di tempo si interessò della carriera ecclesiastica." Negli stessi anni fu deputato al Gran Consiglio.. Come già accennato, il suo personaggio è nudo, come quello di Giona. La prefettura apostolica si estende su tutto il territorio delle Isole Marshall. Solo allora Serena decide raccontare a Dan la verità. A dispetto dei tentativi dei progettisti della Messerschmitt di mantenerlo aggiornato. Il giovane, Indignato, getta il mazzo di fiori contro la sua testa, facendola cadere. Si estendono particolarmente in Austria e marginalmente in Italia. Vuk combatté con gli ungheresi contro cechi, polacchi, austriaci e turchi. Avrebbero quindi riconquistato la loro forza una volta tolte le catene. "Nel corso dell'amministrazione di Gloria Macapagal-Arroyo ricoprì brevemente la carica di Segretario dell'Educazione." Il montaggio finale avviene a Ulm da Iveco Magirus. Continuarono le esibizioni dal vivo, sebbene non avessero raggiunto ancora una vera notorietà. Lo stesso Sharpe annovera questa prestazione tra i migliori ricordi della sua carriera. "Flint crescendo inventa oggetti strani come il televisore comandato o l'auto volante." Lo sport più popolare in Birmania è il calcio. Popola le paludi e le praterie, sia umide che aride. Il colore dei numeri era solitamente bianco mentre i calzettoni erano di colore rosso. Il palazzo fa parte del polo monumentale del Colle del Duomo di Viterbo. Heath, anche se timoroso, entra così nella sala e diventa re. "L'attuale alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati è Filippo Grandi." Non è praticato in Italia. "Il romanzo ha un seguito nel libro di Silone ""Il seme sotto la neve""." Questo concerto è stato filmato. Il Maribor ha vinto il trofeo per la settima volta. Ospitava la congregazione del Santissimo Salvatore, che aveva il compito di assistere i moribondi. La città dispone di un centro commerciale nei pressi del Ponte Internazionale. Si suppone che Archibald Leitch ebbe un ruolo nella progettazione dello stadio. La decorazione pittorica la ricopre interamente. Centravanti fisicamente potente ma limitato tecnicamente, fu un calciatore estremamente efficace. Lungo il muro di cinta si colloca una chiesetta, proprietà della villa. È attraversato dal torrente Re. "L'azienda si concentra sulle fibre tessili sintetiche." Per questi risultati, i Washington Wizards non si qualificarono per i Playoff. Dietro di loro Maryam Yusuf Jamal conquista il bronzo. Enrico Camici è ricordato uno degli uomini-record del galoppo italiano. "Il nome della montagna significa probabilmente ""roccia calda""." Greg Walden è un repubblicano moderato, di ideologia quasi centrista. Tutte le tracce sono state scritte dai Mogwai. "Il grano va anche battuto, quindi il lavoro per il contadino si conclude nell'aia." Nei viaggi con il padre il giovane Eduardo iniziò a comporre musica. Centro della regione omonima, è situata vicino al fiume Drava. Se impiegato in bevande alcoliche manifesta una spiccata e gradita proprietà digestiva. È membro del partito di Sinistra Unita. Harry Sørensen "La squadra principale della città è l'Alliance Club Horsens." Le informazioni sui suoi trascorsi nei due successivi decenni sono scarse. Brian Kidd Hickory Hills Carl Jenkins, ora ministro del Paranormal Warfare, ruba la nave a Carmen. "In anni recenti, ha collaborato con regolarità per la ""London Review of Books""." Aveva anche un fratello, il cui nome era Giovanni. Avvolto in una bandiera gitana, fu sepolto nella sua città natale San Fernando. A seguito dei frequenti fallimenti delle missioni, il programma venne chiuso. Furono necessari mesi affinché le condizioni minime di vita fossero garantite. Siegfried Meier In maggio è il conte Rodolfo ne La sonnambula con Cesare Valletti a Parma. Scrisse messe, madrigali, mottetti. Con il declino della pesca furono sviluppate alcune miniere di carbone. Ha sede nella città di Perugia a Palazzo Cesaroni. È collegata alla capitale per strada e ferrovia. "L'album esce sette mesi dopo la morte di Lisa ""Left Eye"" Lopes." Il portale presenta lesene che sorreggono la trabeazione. A quel tempo, la Fairchild si concentrava sulla produzione di componenti discreti, principalmente transistor. Il Giudeo-Portoghese è una lingua originatasi dalla popolazione cripto-giudaica del Portogallo. È apparso in numerosi film della casa di produzione Bel Ami. Le radici sono di sezione cilindrica e di colore giallo-bruno. "I singoli estratti sono stati ""Lean Low"" e ""Damn!" Alla fine della seconda guerra mondiale, vengono ricostruiti i fabbricati danneggiati dai bombardamenti. "Kahn ha detto una volta, ""l'edificio dà risposte su come cresce e si diventa""." "Simile ai precedenti, l'immagine però è inscritta in un cerchio." Ad ogni atleta furono assegnati dei punti in base alla posizione finale. In altre parole, le differenze qualitative sono in realtà differenze nella quantità fra enti. Qualsiasi giocatore che flop cinque o più volte potrebbe essere sospeso. Egli morì quindi mentre era ancora in servizio. "Hanno seguito ""Girls"" con i singoli ""Light It Up"" e ""One More Second""." In questo autoritratto van Dyck si mostra ancora una volta sicuro di sé. È venerata da tutte le Chiese Cristiane che ammettono il culto dei santi. Ned Washington Ma quando Deuce stava traducendo per lui, a Gloria non piace Ty, ma Deuce. Alex Vincent Ha scritto articoli di viaggio per Grazia France e Passion Passport. Il palazzo è attualmente sede del conservatorio di Rovigo. Il duca Ferdinando I di Borbone lo fece educare nel Collegio Lalatta. Devastato dalla notizia Spencer continuò a scriverle lunghe, frenetiche ed erotiche lettere, spesso incoerenti. La sua salma venne esposta e poi sepolta nella cattedrale metropolitana di Notre-Dame. "L'ultima fase del conflitto andò molto a rilento." "Di seguito le cinque ""species""." Brigham e continuò la sua ricerca sui tumori. "Shirin fuggì con Cosroe in Siria, dove vissero sotto la protezione dell'imperatore bizantino Maurizio." La criniera è costituita da peluria lunga, di colore nero, rigida. "L'album raggiunge la prima posizione nella classifica australiana di iTunes." In seguito si aggiungerà il trasporto spaziale con piccoli lanciatori. Il padre è sloveno, la madre di origine svizzera. Quando rivede de Guise, Blanche lo pugnala. La variante del sardo parlata a Oschiri è quella logudorese settentrionale. Dotato di buona tecnica individuale, è stato occasionalmente impiegato anche come ala sinistra. Giancarlo e Roberta vengono arrestati per omicidio. Continua a occupare la sua sede diocesana in aggiunta al suo ufficio di primate. Il veleno comincia a propagarsi e il suo braccio lentamente diventa di pietra. Le ali sono incolori. Ricopre il ruolo di intervistatore nel backstage da SummerSlam. A dieci semi di una qualsiasi riga corrisponde un seme della riga superiore. Basandosi sulla sua massa, si pensa che questo pianeta sia un pianeta gioviano. "L'altra stazione del servizio bike sharing è collocata nei pressi del Municipio." "La villa detta ""La Gesuita"", è un palazzo settecentesco a due piani." "Il pellicano comune vive in laghi interni e paludi dell'Europa sudorientale, Asia e Africa." "Giunta a valle, la vettura scarica l'acqua." La gara si svolse sulla pista olimpica Eugenio Monti. Al rientro dal prestito, viene ingaggiato dal St. Pauli. Di Lorrain possedette otto tele. "La nuova pubblicazione si sarebbe chiamata ""Byte""." Chiude la stagione da titolare, realizzando anche due reti. La ragazza, allora, decide di diventare infermiera e lascia Paul, il fidanzato. "Nel mese di maggio corre il Giro d'Italia, ma con scarsi risultati." Fu ritrattista ufficiale dei monarchi di Scozia e Francia. Al pari del carbone, la torba non è una risorsa rinnovabile. La ragazza non ha alcun desiderio reale per questa connessione familiare forzata. Prese dunque parte a conflitti a Metz e Nancy. "L'area è intensamente coltivata a vite." È un pianeta di antica orogenesi, perciò quasi del tutto pianeggiante. "Fu anche ""principe"" dell'Accademia di San Luca." Il brano viene eseguito completamente dal vivo. In questo periodo incomincia anche ad interessarsi a scienze naturali, storia e letteratura. Pat può trovare gli oggetti sparsi per la città e trasportarli uno alla volta. Al momento della puntata bisognerà decidere quale carta scartare. "Anche l'occupazione delle forze tedesche non procurò particolari disagi alla popolazione." Devono il loro nome al dio a cui sono dedicati, ovvero Apollo. La facciata a capanna è in marmo rosa veronese e arenaria. Inoltre passa ad allenare i cittadini rivali del Blauw-Wit. "Fu anche membro della Congregazione de' musici di Roma." Inoltre, il rapporto intenso con la natura fu uno dei pilastri della sua poetica. Grazie a questo successo il comandante Hughes venne promosso retroammiraglio. Successivamente prese possesso della sede, ma senza ricevere mai la consacrazione episcopale. Il gioco è uscito in due versioni: Retaggio e Conquista. Coniugava un coraggio da guerriero ad una notevole velocità e talento. "Il comportamento dell'artista lascia presagire un ritorno della malattia." Tecnica: tagliare via tutti i punti critici del campo insieme a degli intorni piccoli. Nella Valle delle sfingi e dintorni vengono organizzate escursioni e visite guidate Nel libro il cantante ammirato da Agnes Browne è Cliff Richard. "Jonathan è un nemico della Torcia Umana, dell'Uomo Ragno e soprattutto di Iron Man." I cavalli grigi sono più soggetti a melanoma, cancro della pelle, generalmente benigno. "È composto da tre distinti sistemi: il ""simpatico dorsale"", il ""caudale"", il ""ventrale""." Quando anche il padre muore, i due fratelli si incontrano al funerale. Quella che ottiene più preferenze al televoto accede direttamente alla finale di edizione. È presente in entrambi i sessi una sacca frontale. Si esegue con il trapano o con il tornio. "Nel Medioevo era conosciuta per la varietà di vino locale soprannominata ""ribolla""." Landry crebbe velocemente di grado passando prima al grado di Colonnello, poi di Generale. "L'album è prodotto e arrangiato dallo stesso gruppo." Capoluogo del distretto è Banda. Ferrara, Reggio Emilia, Bolzano. Stone ha interpretato se stesso nel film diretto da Clint Eastwood. Insegnò naginata alla moglie del signore e la servì come sua segretaria. Lucas accettò di buon grado, limitandosi a supervisionare gli effetti speciali. Scorre inizialmente verso nord, ma poi gira a nord-ovest. Rio Congo Fu il principale ispiratore ed estensore del Codice di Camaldoli. Sempre a Firenze collaborò con la Manifattura di Signa. Decidono così di far sparire il corpo nel lago, chiuso in una vecchia automobile. Strisce delle stesse dimensioni ma violacee si trovano sul ventre. Vari episodi illustrano la vita del treno ospedale. Al suo interno vi sono differenti livelli di utenti con differenti mansioni o autorizzazioni. Queste caratteristiche sono associati a livelli elevati di occupazione. Le casse dei due strumenti vennero rifatte alla fine del secolo da Sante Corbetta. Gli autori dei testi sono anche compositori delle musiche. Era equipaggiata con un freno ad aria compressa tipo Westinghouse. La vincente di ogni gruppo accede alla finale. Dopo il parto, i nomi dei genitori non furono indicati nel certificato di nascita. La sua parentela femminile comprende Marat-ili e Mushallimat-Ishtar. Alcune ballerine in uno strip club vengono brutalmente assassinate e mutilate. In seguito fu detto Matapan. Gli ebrei erano altresì pesantemente soggetti a discriminazione. "Prima di venir giustiziato fuggì e tornò di nuovo all'Eira." È cugino di secondo grado di Dražen Petrović. Subì la perdita di tre bambini, fra cui l’unico figlio maschio. Uno dei difetti principali, tuttavia, risiederebbe nella sceneggiatura. "La stagione successiva continua l'inattività, ma questa volta per maternità." Sul fronte diesel, invece, non si sono avute novità di sorta. Il piumaggio del pulcino alla nascita è blu-grigiastro. Gli arti anteriori erano più grandi di quelli posteriori. Skywalker promise di aiutarla, e il suo altruismo colpì Mara in maniera notevole. Pedro si ribella e finisce in galera ma dopo due giorni riesce a uscire. Assieme a Chico Buarque approdò in Italia che divenne la sua seconda patria. "Dal libro è stato tratto il film ""In mezzo scorre il fiume""." Questi muscoli hanno una ricca vascolarizzazione. Si può perdere una vita anche precipitando nelle voragini del pavimento. È sede del primo impianto iraniano di energia geotermica. La rappresentatività parlamentare è divisa fra libertà morale degli eletti e mandato imperativo. De Mille nel suo film I dieci comandamenti. È ritenuta molto valida per le voci biografiche. Dopo la morte di Pironi, Leoni abbandonò definitivamente questa nuova esperienza. Il supremo tribunale di giustizia sarebbe stato costituito da cinque persone. Sono in crescita i settori delle autovetture, elettronica, del software. Renato lascia la fama di valoroso soldato e di un perfetto cavaliere. Grierson studiò al Marlborough College, dove si specializzò in scienze naturali. Dei critici moderni hanno anche ipotizzato un suo soggiorno a Roma. Sulla superficie si struttura un mosaico a forma esagonale. Infatti il fondatore dei Pink Floyd ha definito Isolation una delle sue canzoni preferite. "Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, Mustafa è stato nominato direttore del calcio dell'." Harmon è nato a Milwaukee in Wisconsin. Ricardo Sánchez Clemens August ritenne pertanto fosse suo dovere opporsi ai matrimoni misti. Visse in condizione di relativa ricchezza, cominciando a pubblicare i suoi responsa da giovane. I sintomi e segni clinici sono variabili in base al distretto colpito. Wasteland, ambientata a New York, racconta la storia di sei amici dopo il college. La sua cripta contiene un ossario. Fu promosso al grado di colonnello onorario al servizio del Yeomanry Gloucestershire. È di corporatura muscolosa. Il ritorno del re Il campione in carica è Kofi Kingston, che è al suo primo regno. Molto comune in tutto il Mar Mediterraneo, su fondali rocciosi. Alcune delle sue opere ebbero una trasposizione cinematografica. Alcune di queste canzoni erano in italiano, ma altre erano in milanese. "Ospita anche i corsi organizzati dall'Università della Terza Età." Attualmente è il preparatore dei portieri del In alto a sinistra si nota la presenza di nuvole scure. Ma la star dovette rifiutare, poiché vincolata da un contratto in esclusiva. Seicentesca è anche la circolare torre colombaia posta alle spalle del palazzo. "La gara, così come l'intero mondiale, lasciò strascichi polemici sulla vittoria dell'Italia." "Il gran principato si stabilì così a Suzdal'." I corridori devono portare a termine tutte le tappe, pena la squalifica. "Era ora necessaria una reazione militare immediata e decisa da parte dell'impero romano." Durante quel periodo il tempio era sotto assedio di Oda Nobunaga. Vi si affacciano alcune porte-finestre dalle cornici in pietra di sapore manierista. In breve tempo si decompongono ma nell’intervallo possono essere dannosi alla fauna selvatica. Per le stesse elezioni è stato eletto senatore nella circoscrizione Lombardia. Inoltre, le sue opere furono ampiamente impiegate nella redazione del Digesto di Giustiniano. Contestualmente il livello di qualità è stato convertito in un numero reale. È realizzata in uno stile svizzero con pregevoli balconi scolpiti. La regione aveva nove città, in primis Trieste. I Boyle erano sostenitori di Maria, regina di Scozia. Non enfatizza una tecnica pianistica in particolare ma ne comprende molte, essendo molto ricco. Cinque sono i vescovi noti di questa sede nel primo millennio cristiano. Viene trasportato al palazzo della donna, dove muore tra le sue braccia. Sarà il primo Capo di Stato Maggiore della Brigata partigiana. Si arruolò con altri volontari nobili nel “battaglione dei volontari Castellani”. "Tutti loro procedettero nella devastazione del pianeta, uccidendo persino l'intera popolazione." Testi e musiche di Bolan. Il candidato della coalizione è stato il presidente uscente, Riccardo Illy. Ogni pala può ruotare a sua volta attorno ad un asse verticale. Una appropriata dieta alimentare povera di lipidi ed alcool può essere di aiuto. Solo il ceco otterrà punti validi per la classifica mondiale. Il videoclip della canzone è stato diretto da Alessandra Alfieri. Un gruppo formato da sei corridori si staccò. Scopre anche la filosofia inglese di Locke e Newton e il sistema parlamentare inglese. La distribuzione delle specie del genere è soprattutto eurasiatica. "Altri giardini sono posti a sud dove c'è anche uno stagno con i pesci." Questi tipi di suolo dominano negli altopiani centrali. Questo è di forma ovale e presenta una cresta marginale. "A Parigi fu anche collaboratore per la ""Gazette de France""." Secondo il piano, sarebbero entrate in azione tre colonne. Alla pratica giurisprudenziale preferì subito cercare nuovi percorsi. Esso dipende strettamente dalla norma indotta considerata. I mattoni usati in tale arco sono spesso chiamati cunei. In questi anni è titolare della Primavera. La madre è un medico e proprietaria terriera. La versione qui mostrata è la bandiera civile. Forma piccoli banchi. Capisce quindi di aver viaggiato nel tempo. La posizione del batterista andava dunque solo formalizzata. Nello stesso momento, il secondo torneo Dead or Alive viene annunciato. Ma i giovani sì. La chiesa parrocchiale è intitolata a San Pietro in Vincoli. "Studiò legge presso l""'Union College""." Ogni specie animale o vegetale vive bene solo entro un certo intervallo di temperatura. Le loro proprietà furono confiscate. "Appena guarisce, l'uomo offeso prende il rivale, lo porta nel cortile e gli spara." Cesare aveva vinto nuovamente. Sua moglie è insegnante di pianoforte. Altre culture slave producono uova decorate con dei nomi simili. Altri Istituti, invece, hanno vita in comune, e opere proprie con una formazione specifica. Tuttavia è poco comune nel poker sportivo. Inoltre, sostenne il proseguimento della guerra contro Germania e Austria. Il viaggio di ritorno diventa una lotta per la sopravvivenza. "Il recensore Cub Koda, di allmusic, riassume la canzone definendola ""rock spaziale""." Ha lavorato con i fotografi Bruce Weber e Terry Richardson. Il giorno seguente le truppe israeliane invasero Beirut Ovest. "Il titolo di lavorazione fu ""Tucson Joe""." "Sempre nello stesso anno si insediò nella cattedra di Ornato dell'Accademia di Belle Arti." Il torneo si svolge in tre turni. Scoprì altre cinque comete ma di queste fu solo uno scopritore indipendente. La pallottola era di piombo, cilindrica. Grace è invece insieme alla polizia che prova ad aiutarla e sostenerla psicologicamente. Il distretto ha cominciato a svilupparsi dopo gli anni sessanta. In genere le foglie hanno proprietà antinfiammatoria. "In gallese la città si chiama ""Hendy-gwyn"", che significa appunto ""antica casa bianca""." "Viene considerata la dea gallese dell'amore e della bellezza." Tang Yi Il labbro inferiore ha un solco longitudinale profondo e due laterali poco distinti. Assenti invece Sienna Miller e Dennis Quaid. Il motore diesel è progettato per funzionare come motore ad accensione per compressione. Widget Engine. Gary Alcorn Hugo Alejandro Pineda Vargas Ha giocato anche nei campionati invernali della Repubblica Dominicana e del Venezuela. Si può meditare anche nella preghiera contemplativa, ma lo sguardo è rivolto al Signore. Qualche mese dopo ha annunciato la riconciliazione. "L'anno successivo debuttarono la Slovenia, la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina." Durante quel periodo si avvicinò al teatro musicale, iniziando a scrivere musica. The Monk In tale occasione ricoprì anche il ruolo di allenatore della squadra. Con il prosieguo della carriera, la Lanchester si specializzò in ruoli di vivace caratterista. Sa Jae-hyouk Fu anche Vicepresidente del Consiglio divisionale di Biella e Consigliere provinciale dello stesso comune. Dissi che la sentivo fortemente e che dovevano pubblicarla. Era formata da porzioni della Ravenna Township nella Connecticut Western Reserve. I vincoli minimo e massimo sono duplici, così come i valori mancanti e richiesti. Faceva parte della Prefettura di Lesbo. La proprietà matrice viene dichiarata come specializzazione della proprietà madre. "Ai fini di ""screening"", è utilizzato il test del riflesso rosso." Entrambi questi recessi sono di grande importanza chirurgica. Il legato era normalmente il Decano del Sacro Collegio. Liu morì il secondo giorno della sua pena, dopo circa trecento-quattrocento tagli. "La parte ovest dell'isola è chiamata ""Marlow""." Barker Garrison. Dopo aver servito nella Marina Olandese le due navi sono state vendute al Cile. Dopo cinque giorni di dolore e diarrea con sangue, il principe morì. La famiglia si trasferì a Firenze. Così tanti che però non vengono considerati, nonostante i loro sforzi. "La Sapporo lo descrive come un tipo di birra con ""un tocco di classe""." Ebbe come allievo il compositore tedesco Johann Sebastiani. Ha continuato ad essere molto apprezzato. Le sue maniglie sono esposte al museo di Arte Moderna di New York. Mario e la Grisi ebbero sei figlie, tre delle quali morirono bambine. Il videoclip fu girato in Spagna. Il suo acerrimo avversario è proprio il ministro delle finanze Colbert. I detective pensano? Amore di domani Sconsigliato in soggetti con insufficienza epatica e in caso di gravidanza. Lear entrò nella Englewood High School ma fu espulso per problemi disciplinari. Servì sia con le truppe inglesi che con le truppe olandesi. La loro esperienza è stata narrata in molti libri, canzoni e filmati. La coda è esile e più scura sulla parte dorsale. Al termine di un breve tour, la band si sciolse nuovamente. A Reality Tour Il film segna anche il debutto cinematografico di Patrick Wayne, secondogenito di John. Lei, presa dalle vertigini, sviene. Il palazzo è in tre piani, tutto circondato da grandi finestre. Nella nomenclatura delle stelle variabili, è designata Y Aquilae. La parte ventrale è chiara. "Quando però la nonna aveva scoperto le intenzioni del demone l'aveva cacciato." La città prende il nome di un capo dei Cherokee. La parte aerea del fusto è prostrata con rami da ascendenti a eretti. Entrambi sono dei giganti gassosi con masse superiori a quella di Giove. Anche le uova hanno una colorazione rossastra. Jacqueline racconta che quella serata fu per lei meravigliosa. Inoltre in città arriva Park, un misterioso killer sud coreano. Viene promossa come personaggio regolare per la settima e ultima stagione. Poco dopo, infatti, la famiglia tornò nella sua residenza a Bassano del Grappa. Ha cantato con Lucy Lawless in una mostra di beneficenza per bambini. "Alexa Chung quindi compare su riviste come ""Cover Girl"", ""Elle Girl"" e ""Cosmo Girl""." "Faccio sesso""." Anche fuori delle Scritture canoniche i primi cristiani adoperavano il metodo midrash. Back to Life Nelle pinne ventrali è presente un raggio allungato. Fu realizzata durante i lavori di ampliamento della chiesa per munificenza del Vescovo Caffarelli. Miglior giocatore della partita fu la safety Dexter Jackson. A piacere si può aggiungervi origano. Vanta inoltre una presenza nella nazionale finlandese. La vegetazione è data soprattutto da alberi da cocco. La commedia e, infine, la canzone, prevalgono sullo sport. Ryan Bowman Durante questo periodo, lavorò anche come scopritore di talenti per la Island. Partecipa alla Prima guerra mondiale. "Anche i Sasanidi fortificarono i confini con l'Impero romano." Lauren Ashley Carter "L'indonesiano, dopo mesi di trattative, è riuscito a trovare i finanziamenti necessari." "Il centro è dominato dalla presenza della famosa catena di supermercati Sainsbury's." Vogogna diventa vassalla di Vergonte, poi Pietrasanta. È endemica di Cerro Azul nella penisola di Paria in Venezuela. "Da allora la tela è sempre rimasta sull'Isola." Aveva due figli, un ragazzo di nome Mohamed e una ragazza di nome Aisha. Questa specie è diffusa nel Subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Vengono inoltre avviate iniziative di collaborazione internazionale con altri editori. È quindi un nome tipicamente cristiano, particolarmente diffuso fra i cattolici. L’exaptation è un meccanismo importante per l’evoluzione del metabolismo. In questo film, dopo dieci anni di assenza, torna sullo schermo Frank Sinatra. In tale procedimento, il notaio ha il ruolo di organo giudiziario. Suo zio era il pittore Arthur Hughes. Fu il pezzo con cui la band aprì i propri concerti nei primi tour. La scuderia chiude comunque al quarto posto nella classifica costruttori. Tra le partecipazioni maschili: Alessandro Gassmann, Bono, John Malkovich, Ewan McGregor. "Il campionato fu vinto dall', al suo sesto titolo." È un criminale. Si giocava annualmente a Belgrado in Yugoslavia. "È diventata pratica comune sia per finalità estetiche sia per il trattamento dell'irsutismo." Il videogioco è stato convertito per Linux da Loki Software. Le prime notizie di insediamenti nel territorio di Dalmine risalgono al periodo romano. "L'ordine di deportazione impartito dai tedeschi infatti interessava soltanto gli ebrei stranieri." Toma è terrorizzato da Ryo e comincia ad avere allucinazioni. Questo comportamento si ripete finché non si raggiunge un equilibrio del non scambio. "Furio conseguì la maturità classica al liceo ""Dettori"" a Cagliari." "L'assemblea non si sciolse che alle quattro del mattino." Tuttavia, per le altre aree di intervento, questa partecipazione massiccia non è necessaria. Garda di Ivrea. Autore di numerosi libri sulla politica e sulla società. Non colleziona altre presenze nel corso del torneo. Il trofeo è stato conquistato dal per la sedicesima volta nella sua storia. È una commedia ispirata ai classici del cinema di fantascienza statunitense degli anni cinquanta. "Inoltre sono rappresentate: nel presbiterio la ""Divina Provvidenza"" e la ""Divina Grazia""." La maggior parte abbandonarono i loro corsetti e ornamenti di perle nei capelli. "La soluzione, cioè, dovrebbe essere anche ""invariante per traslazione""." "L'organizzazione approda però sull'isola, e Florio finisce ucciso." Perché questo dubbio? Essa è inoltre il terzultimo modello a motore posteriore prodotto dalla casa torinese. Questo vento raggiunge anche le Maldive. Fu registrata a Miami. Tra i suoi allievi, Eugenio La Rocca. "Alcuni riferimenti successivi permettono di sapere che l'insediamento è di origine longobarda." Questo pezzo è caratterizzato da una spicca collaborazione di Akon. "Questo singolare rituale venne abbandonato dall'Incoronazione della regina Vittoria e non venne mai ripristinato." Oggi indica una contea. "Ospita il premio ""Coppa Pianisti d'Italia"" e la rassegna di danza e balletto." Ancora, fu al servizio del Wallenstein contro gli Svedesi. Tra i primi movimenti che abbracciarono questa corrente di pensiero vi figurano gli ebioniti. "Afferma di essere debitore di queste idee agli ""antichi fratelli"" separatisti." Milita in Serie C, terzo livello del campionato italiano di calcio. Solo East Wales riesce a fermarli sul pareggio. "In uno dei suoi ultimi libri, ""Il federalismo e la critica della ragione politica." "È la seconda serie tedesca prodotta da Amazon dopo ""You Are Wanted""." Le definizioni di salute e malattia lasciano numerosi margini di ambiguità. La donna diviene ammiraglio, unica donna a raggiungere tale grado. "L'industria è praticamente inesistente." Tuttavia, Na-chan è del tutto intenzionata ad arrestare Honey per disturbo della quiete pubblica. È diurna e, sebbene sia arboricola, scende occasionalmente sul terreno. I vincitori delle tre edizioni sono stati Riccardo Fogli, Dolcenera e Pago. Inquadrato in tale formazione navale prese parte ad una crociera nel Canale della Manica. Questa specie è endemica delle Isole della Sonda. Ristabilitosi, torna a gestire la bisca di cui è divenuto il padrone. I primi acquirenti stranieri di queste unità furono i cileni. Negli anni duemila e duemiladieci ha allenato la nazionale australiana di tuffi. Svizzera e Francia. Il progetto non fu mai realizzato seppure gettò le basi per la Superleague Formula. "I calmucchi non si insediarono solo attorno ad Astrachan' sul delta del Volga." "L'anno seguente è di nuovo al Los Andes." "Si tratta di una rilettura contemporanea del romanzo ""Delitto e castigo"" di Fëdor Dostoevskij." "Esse ispirano Edvard Munch a creare tre vignette da accompagnare ai versi dell'amico." Esponenti di questa storica famiglia si distinsero anche nella carriera ecclesiastica. Ricevette la sua istruzione secondaria in un seminario missionario. Nel frattempo, gli altri membri della band sono occupati da impegni personali. È retta dal vescovo Derek Fernandes. "Ha cominciato a giocare da professionista nell'Aves, in patria." Questi cambiamenti dovevano sottolineare la sovranità propria della repubblica. Burt Reynolds lo definì il film più brutto in cui abbia mai recitato. "Altro posto vacante è conseguito all'esclusione del per analoghe ragioni." La chiesa possiede anche un cortile e due chiostri monumentali. In seguito frequentò il liceo a Salisburgo dedicandosi allo studio della filosofia. "Il resto della musica proposta era in gran parte costituita dall'operetta." La vittoria finale andò per la prima volta alla Slovacchia. Attualmente viaggia attorno al mondo suonando e tenendo seminari. Successivamente studiò matematica e geometria con Galileo. "È il sequel del precedente capitolo ""Crazy Machines""." "Per vent'anni ha insegnato Economia e Pubblica amministrazione presso l'Università di Porto Rico." Ha due fratelli, Sami e Joe. Le isole sono una delle mete polinesiane più frequentate dai turisti. Nelle elezioni la Kirkpatrick sconfisse Paton e riuscì a tornare alla Camera. Nonostante sia di costituzione particolarmente robusta e muscolosa è dotato di una buona velocità. Si parla di flesso verticale. La band si ritrovò in condizioni finanziarie critiche, che provocarono il loro declino. "Presenziò alla proclamazione dell'impero tedesco a Versailles." "Nel campo dei conservatori sociali, molto importante è l'influenza della ""religious right""." Successivamente venne accecato. Prediligeva un calcio spiccatamente difensivo, applicando il catenaccio. Come un toro preso al laccio e marcato col ferro rovente. Perciò si tratta di un codice latino. Di assoluto riferimento molte sue interpretazioni di Bach, Beethoven, Brahms, Mozart, Wagner e Mahler. Oratorio di San Carlo Recuperati tre gioielli il gioco ricomincia a maggiore difficoltà. "Le vincenti dei quarti di finale si qualificano per la ""final four""." Pregi di questa posizione sono il tatto e il buon senso. Diverso tempo dopo arriva nelle mani di Jack Weeks, il figlio del progettista. Ritornata a casa per le vacanze, Bab scopre che i genitori si sono separati. Il primo touchdown lo segnò sette giorni dopo nella vittoria sui Detroit Lions. Paulucci è stato coinvolto in numerose cause benefiche. Le regioni superiori del corpo sono interamente bianche, striate di nero sui fianchi. Nelle altre occasioni la scelta è stata effettuata direttamente dalla Rai. "In Italia l'album appare nella collana punk ""New Wave Rock""." "L'edificio attuale ha subito numerose manomissioni e rifacimenti." The Believer "Infine al terzogenito, Carlo il Grosso spettò l'Alemannia, comprendente Svevia e Rezia." È dedito alla produzione di ghisa, destinata ai settori metalmeccanico e siderurgico. "Fu impiegato nel primo stadio del lanciatore Saturn V nell'ambito del programma Apollo." Il duo non potrà far altro che rassegnarsi alla dipartita ormai certa del colpevole. "L'anno successivo si trasferì a Milano iscrivendosi all'Università Cattolica." La figlia di un signorotto e un cane salvano una vecchia coppia dallo sfratto. La vendetta di ras Mangascià fu durissima. Ad esso ha fatto seguito un tour promozionale svoltosi in Italia. Gli abitanti locali sono custodi di una lingua misteriosa e inaccessibile. Fletcher iniziò in seguito ad interpretare piccoli ruoli in televisione. Sono del tutto diverse, infatti, forma della testa e particolari del viso. Degli altri elementi decorativi è rimasto ben poco. Corona di principe. "Giocò nuovamente all'Anversa, prima di accordarsi con l'Al-Wasl." Occasionalmente, specie nei soggetti anziani, il suo smaltimento può risultare rallentato. Baldovino fu sconfitto e fatto prigioniero. Tecnicamente rimane invariato rispetto al veicolo di produzione. Dopo la scuola superiore nella sua città natale, frequentò il Virginia Military Institute. La gara parte con il circuito ancora bagnato dopo che nella mattinata aveva piovuto. Ha cantato in italiano, francese, inglese e spagnolo. "L'intera casa esplode eliminando gli altri esseri." Ha insegnato in atenei stranieri, in particolare in Francia e in Brasile. "In seguito andarono a vivere in Israele, dove Freiberg combatté nella guerra d'indipendenza israeliana." Il sistema stellare è molto giovane. È il luogo dove Alexander Huber ha aperto le sue vie più dure. Non svolse altri incarichi durante il periodo bellico. Ragazzo grasso con gli occhiali. Da contrammiraglio, si trovava come osservatore in Gran Bretagna allo scoppio delle ostilità. Per semantica, inoltre, è affine al nome italiano Enea. Come si fa a vedere un buco nero se è nero? Caesaris Card. Attualmente si occupa della pubblicazione di manga in lingua francese e olandese. "Vive in colonie anche di una decina d'esemplari." Originariamente, non avrebbe dovuto essere lui ad interpretare Max Moon. "Questo è il cosiddetto ""minimo primario""." I semi di origine spagnola sono bastoni, ori o denari, spade e coppe. Successivamente il suo mandato venne rinnovato per tre volte. Comprende solamente undici specie, suddivise in tre generi. Infine Lutero e la Riforma protestante, con la Controriforma cattolica. "Attiguo alla Basilica si trova il Museo d'arte sacra San Martino." Pasquale ottiene anche un onorevole trentunesimo posto nel concorso generale individuale. Il pene è relativamente corto. Consegue la seconda laurea al Dams Università di Genova. "In volgare scrisse anche poesie d'amore in stile petrarchesco, ""Canzoni"" e i ""Capitoli""." Queste stampe o trame sono solitamente nere, grigie o blu scuro. Al termine delle qualificazioni decide di lasciare la Nazionale, dedicandosi esclusivamente allo Sporting Cristal La direzione del carcere ha però negato. Thomas diventa frustrato e dice a Maggie che Charlie è sua responsabilità. "Partecipa all'attività del Circolo Felsineo, formato in buona parte da moderati." Si combatté una spietata guerra civile che portò alla caduta della Comune. Se anche il nido crolla, alcune uova possono rimanere intatte. "Sulla parte anteriore si trovavano delle bacchette di metallo che fungevano da ""sensori""." Fu la morte di suo cugino che lo spinse a divenire come cappellano. "Ha terminato l'attività agonistica l'anno seguente, giocando nel Sidney." I due protagonisti sono interpretati da Kenneth Harlan e Marie Prevost. Ora, Filippo Maria Visconti faceva pressione per accaparrarsi domini della diocesi astigiana. Fortezze vuote appare montato su due livelli di narrazione. Studiò presso il collegio gesuita di Alcalá de Henares. Settore del porto in evoluzione. Oggi questo esemplare si trova nella collezione della Brigham Young University a Provo, Utah. La canzone si piazza in quarta posizione. È la decima traccia sul disco. Questa specie è diffusa nel Ghana e nel Kenya sud-occidentale. "Anche suo fratello minore, Paul, fece parte del ""Minerva Amsterdam"" alle Olimpiadi." Nicolò figlio di Giovanni. Al fuoco! La copertina raffigura un primo piano della cantante. La minoranza tedesca quindi doveva accettare una vita nel “paese ospitante”. "Pubblicava le sue poesie su varie riviste, come ""Il pensiero"", ""La farfalla"", ""Rassegna filodrammatica""." Purtroppo Gellar è andato incontro alla sua fine proprio per mano del suo allievo. Scotty oggi si definisce bisessuale, ed è sposato da molti anni. Questo enunciato è una conclusione diretta del teorema di Pitagora. Esse inoltre preannunciano certi temi surrealisti. Il sedano rapa, alla pari del sedano da costa, contiene pochissime calorie. Gli Shocking Blue ne fecero poi una cover. Subì poi una trasformazione in imbarcazione da diporto. La linea di divisione è quindi tra vergogna funzionale e disfunzionale. Se un giorno dovessero unirsi probabilmente sarebbero capaci di schiacciare qualunque opposizione. Le foglie piccole e rade lasciano passare la luce. È anche produttore discografico. "Tuttavia, l'inglese fa parte del programma ufficiale del liceo." In Romania, gli animali randagi sono aiutati dalle associazioni. I suoi singoli furono pubblicati dalla Merak Music. Lavora anche a teatro in diversi musical e in televisione come personaggio televisivo. A che punto è la notte "Uno diventa avvocato, l'altro medico." "L'agente britannico fu ben accolto dai beduini." Tutti capiscono che Ortone ha ragione, e fanno pace con lui. Queste disgrazie lo segnarono per tutta la sua esistenza. Il nome però non fu mai effettivamente cambiato. Li Yao "Ai conversi erano destinati spazi separati sia all'interno del monastero che nella chiesa abbaziale." Il re Tarquinio rifiutò ancora, quindi la sibilla ne bruciò altri tre. Rientra a tutti gli effetti come opera di miglioramento fondiario. "Ma anche la storia dell'arte ci fornisce numerosi documenti in tal senso." "L'Accademia organizza, una o due volte al mese, conferenze, dibattiti e tavole rotonde." Ha avuto una figlia dalla sua seconda moglie. Oltre alla recitazione Robert è impegnato anche in campo musicale. È autore di una fortunata grammatica di riferimento della lingua italiana. A partire da questa stagione entrano nel cast principale Jack Huston e Gretchen Mol. Il fumetto è Erinni di Ade Capone. Dopo questa vittoria, la donna conquistò il seggio arrivando prima anche nelle elezioni generali. Il trattamento si basa sulla eradicazione del corpo estraneo con strumento idoneo, ad es. "Il coinvolgimento palpebrale nell'herpes zoster oftalmico è estremamente comune." Il comandante fu accolto trionfalmente e si autoproclamò presidente di Cabinda. Veniva utilizzato per il traino o come piccolo battello costiero. A causa della bassa frequentazione della linea, i treni sono composti da tre casse. La distanza del centro della sfera dal piano è minore del raggio della sfera. Testi e musiche dei Linkin Park, Shawn Carter e Kanye West. In lingua norvegese tale fono è un allofono della vibrante alveolare in molte varietà. Newport non si espresse. Durante la Quarta Crociata il palazzo fu saccheggiato dai soldati di Bonifacio del Monferrato. Passò poi alla Rai. Il colonnello Steiner non rinuncia alla sua missione e rimane in Inghilterra. Il corpo fu rinvenuto dalla moglie, Karen Green. In Coppa Italia la squadra è stata eliminata dal Fidelis Andria al primo turno. Panzer-Division avanzò direttamente verso Dunkerque, incontrando solo una debole resistenza. "Successivamente queste ambientazioni ""esotiche"" furono spesso giudicate negativamente." "Appreso che colui che li ospitava era Leonzio, essi gli s'inginocchiarono." Divergenze con il management portano Fiumani a mettere fine al contratto. A seconda del tipo di vaso coinvolto si parla di trombosi arteriosa o venosa. Prima del ritiro definitivo giocò uno scampolo di stagione come giocatore-allenatore nel Baracca Lugo. Le band di supporto per i concerti sono state due: Cinematic Sunrise e Technology. Nella cascina San Leone si conserva una meridiana seicentesca. "Non essendosi conservato il manoscritto originale, l'inizio resta irreperibile." Oggi la B. J. Johnson Soap Co. "Dopo l'M-Day fu uno dei molti mutanti ad aver perso i propri poteri." Ha pubblicato articoli sul bracconaggio, commercio equo solidale e viaggi per giornali e riviste. I cosacchi uccidono un contadino. Hernán Bolaños Ex componente della squadra nazionale juniores americana. Veniva utilizzato per fabbricare vari oggetti, tra cui monili, oggetti sacri ed armi. Venne girato anche un video musicale per la promozione. Le sue ceneri furono trasferite a Erevan e sepolte nel Pantheon. Il Sassarese è un periodico di approfondimento e di opinione. Decine di migliaia di passeggeri ogni anno navigano queste meravigliose acque. "Più a Nord, si ha un'unica generazione tra giugno e luglio." Ha inoltre vinto anche tre titoli mondiali. "Se l'uomo non fosse libero, egli non avrebbe meriti, né colpe." Lo speaker della Camera presiede le sedute della Camera dei rappresentanti. Il capoluogo di contea è Inez In San Filippo, nel frattempo, termina la veglia funebre della Madonna. Si tratta di un tumore raro che può presentare alla nascita o svilupparsi successivamente. La sua vita si svolse comunque per lo più a Balkh. Smith, e Paul White. "William K. Wall e John Chambers collaborarono con l'avvocato Martin P. Marshall per l'accusa." "Egli però viene ricordato soprattutto per l'introduzione dei polinomi che portano il suo nome." Durante gli anni post-rivoluzionari scrisse ampiamente contro il comunismo e allargò le strutture ecclesiastiche. Seppur convalescente, seguì Garibaldi in Sicilia, risalendo poi la penisola. Altro campo di interesse fu la storia della medicina. Iniziano anche le registrazioni del nuovo album. "Molte vorrebbero andarsene, ma non esistono sistemi propulsivi all'altezza." Il terminal passeggeri e gli uffici aziendali sono stati trasformati in condomini di lusso. Era anche molto critico del nascente nazismo. Due uomini, incaricati della difesa pubblica, intervengono ma ne pagheranno le conseguenze. Nella serie di Dexter il personaggio di Hanna lo utilizza per compiere diversi omicidi. Rafael Ferreira de Souza Gli interni sono stati pesantemente alterati nel corso del tempo. La trama si incentra principalmente su tre detenuti che sono fuggiti dal carcere. La battaglia ebbe luogo in prossimità di Aleppo. Non sono invece presenti aree glaciali di dimensioni rilevanti. Era stampato su un unico foglio fronte e retro, e costava un centesimo. "Un sottoinsieme chiuso di un compatto è anch'esso compatto." "Durante lo stesso anno era stato nominato Dottore honoris causa presso l'Università di Berna." La pellicola segna i debutti di Wesley Snipes e Woody Harrelson. "Partecipa alla Leverkusen Cup con la Gal Lissone che vince la medaglia d'oro." Hai baciato una ragazza! Dopo il suo primo matrimonio, Ambrose rimase senza figli. Schreiber devastato per la perdita si ritirò poco dopo. Quando Hank cerca di fermarlo, viene colpito di nuovo alla testa. Presto cominciano a incontrarsi regolarmente cominciando a scrivere canzoni. Di questa canzone esistono varie versioni dialettali, con alcune varianti. "Gli affreschi di entrambe le cappelle andarono perduti durante l'ultima guerra mondiale." "Propose quindi la neutralizzazione dell'intera Germania in nome della pace continentale." "Inoltre è coprotagonista nella seconda stagione di ""Gente di mare""." "La ""seconda"" Sadako emerge ed uccide anche l'incolpevole Toyama." I monaci inoltre trascorrono il tempo privato a leggere opere spirituali e religiose. Molto sentita è stata la rivalità con i concittadini dello Sturm Graz. Nonostante gli sforzi il risultato non ottenne molti consensi. Qui egli trovò un passaggio alla volta della Scozia ed ottenne nuove posizioni. E questa funzione può essere gestita nella pagina delle impostazioni. Beowulf decide di affrontarla ed entra nella sua tana. Le ultime scoperte nella caverna di Santo Procopio hanno dimostrato questa presenza umana. "La sua sfera si ridurrà ad un'attività apprezzata nelle corti per il tempo libero." La cerimonia fu presenziata da alcune autorità locali. La fronte del monumento, su via Battisti, presenta una piccola vasca a conca neoclassica. Le valli sono comunque frastagliate e simili a gole. Gli edifici nel corso del tempo hanno subito un restauro. Nella disperata ricerca del perduto amore Psiche giunge al palazzo di Afrodite. Città di Innsbruck Il luogo presenta numerosi sentieri immersi nella natura. La sua collezione comprende dipinti classici, pergamene, sculture, porcellane e lacche cinesi e giapponesi. Un gruppo accomunato dal fatto di non avere niente da perdere. "Harold si risveglia all'ospedale, con molteplici ferite e fratture, ma vivo." La squadra si trasferì al Wrigley Field, casa anche dei Chicago Cubs di baseball. Anche le sepolture sono vietate. Si allena ad Amsterdam. Il colonnello Matthews accorre, insieme al noto astrofisico dott. Il simbolo principale del Sultano era rappresentato da un testimone in argento. Non è mai riuscita a creare un dialogo con Octavia. Il vincitore del premio riceve la somma di un milione di dollari. "La seconda metà degli anni ottanta furono l'epoca del suo maggiore impegno politico." Il fiume sfocia nel Grand River a Sud-Esti di Belmont nella Plainfield Township. "Necessita comunque di una visita veterinaria almeno una volta l'anno." Il significato non è chiaro. Inoltre il pavimento presentava tracce di fuoco. "Mysterio è uno dei nemici più ricorrenti dell'Uomo Ragno e di Devil." Il castello di Bivona fu quindi affidato in custodia a Corrado Doria. Il suo nuovo stato lo porta anche a contrasti con sua moglie Christie. A Bar-le-Duc gli è stato dedicato un monumento insieme al padre, Pierre. Gola, petto e ventre sono di colore grigio chiaro. Paolo Emilio Taddei Catone ebbe due mogli. Il suo contributo si rivelerà fondamentale sia per trasportare Bu-Bum che per combattere. Infine offrono parti per la costruzione del nido. Si trova sulla Jubilee Line, tra le stazioni di Swiss Cottage e Baker Street. Nessuno dei due modi di classificare è sbagliato, ai fini della descrizione della locomotiva. La gallese, a sua volta, diede al proprio figlio il nome Ivor Novello. Neil McCormick è invece del tutto consapevole di quello che successe quella lontana estate. Fu dunque mandato a vivere con il medico Bien, un caro amico di famiglia. Un colpo di mitra raggiunge la tempia di Palumbo. "Senza alcun comunicato ufficiale l'etichetta pare essere stata chiusa." I corsi di studio sono quindi secolari ma con particolare attenzione ai valori cristiani. Tale proposta fu però rigettata. Brutta giornata! Ciò nonostante si dimostra incapace di impedire a Medb la cattura del toro Donn. "All'interno della sottotribù la filogenesi del ""”Gruppo Artemisia”"" risulta problematica." È socio ed insegnante presso La Scuola Romana Dei Fumetti. Il synth comprende due filtri in cascata. Troppo forte! Si tenevano in estate, durante il mese di luglio. La collana conteneva principalmente lunghe avventure con Topolino protagonista, disegnate spesso da Paul Murry. Viene utilizzato come pianeta punitivo dalle Bene Gesserit. Ancora oggi la maggior parte della popolazione della Napa County vive a Napa. Molti bonus sono sospesi in aria e si possono ottenere solo saltando. Annunziata, dando forma ad un importante centro storico di Castel San Giorgio. Ha concluso gli studi con la licenza in filosofia. Il club gioca le partite in casa allo Stadio di Taksim. Fu uno dei primi filosofi italiani a studiare Kant in lingua originale. Una sottile striscia bianca bordata di nero va dalla nuca alle spalle. Il suo habitat sono le praterie erbose. Un poliziotto aiuta una cameriera che si trova alle prese con un padre malvivente. È un uomo solido, affidabile. "È inoltre l'ultimo con Simon King." Qui vi sono le statistiche relative al campionato in Liguria. In basso si trovano il valore in hindi e tamil. Edizioni musicali Settebello Questi pesci hanno le pinne dorsale, anale e caudale unite come le anguille. Alla fine gli uomini di Nobunaga cercarono tutti i sopravvissuti e li uccisero. Kok fu riconfermato con la stessa coalizione del suo primo governo. Inoltre diresse la Biblioteca nazionale peruviana. In Italia si trova a Larderello, in Toscana. La sua scoperta ottenne grande risonanza e fu trattata anche dalla rivista National Geographic. Secoli dopo, Carlo di Borbone fece costruire una sua residenza reale proprio sul luogo. Uno dei primi di questi ad essere aggiunto fu il grilletto delle mitragliatrici. Fu usata nel Vietnam e nel sudest asiatico. La banchina centrale triplicò quasi la sua superficie. Ha una sorella di nome Ida. Thomas viene iscritto alla scuola primaria di via Julien-Lacroix. "Moltissimi sono gli artisti che hanno interpretato ""Hallelujah"" nel corso degli anni." A volte viene anche contrapposta al sogno. Ottenne anche il disco di platino in Australia. Le orecchie sono moderatamente lunghe e strette. Che ti può importare di un uccello? Qui ritrova Davide Nicola, suo mister al Livorno. Division è stata il Amager Volleyball Klub. Le scene sono state girate a Roma. "Il Casino Nobile non fu l'unico palazzo abitato da Mussolini." La iniziale diffidenza si trasformerà col tempo in simpatia reciproca. "In lingua quechua il suo nome significa ""puma""." "Alcuni li hanno definiti ""la migliore band surf Americana""." La compagna di Casey si chiama Amanda Judd. Le altre quattro sono state demolite. Lo sponsor tecnico è Givova. Il British Museum ne espone begli esemplari. "Stranamente, Filottete, pur avendo assistito alla morte dell'amico, non cercò di vendicarlo." María Sánchez Ruoli: vari personaggi da lui ideati. László Kálmán La canzone è prodotta da Tony Visconti e registrata durante il soundcheck del concerto. Zimmer Inc. Dopo tre mesi la missione è stata interrotta. Nel corso del conflitto la brigata andò, man mano, espandendosi. Telesio espone e confuta le tesi interpretative più accreditate. La norma trova comunque scarsissima applicazione. Estremamente drammatico, è stato definito dallo stesso autore una sorta di anti-musical. Questi privilegi, imposti durante il periodo coloniale, furono gradualmente revocati nel dopoguerra. Poco dopo la sorgente, il suo corso si dirige verso ovest. Il canone egiziano solitamente era applicato più per fini pratici che per funzionalità estetiche. Passò in seguito allo studio di Giuseppe Sacconi, autore del Vittoriano. "Continuò la sua formazione all'Accademia navale di Livorno, uscendone con il grado di guardiamarina." Il Rude nano può essere afferrato e scagliato addosso al fratello. "È anche chiamato ""Zulu Cobra"" in riferimento alla sua lettera di variante." "Con l'accordo, si intendeva ricomporre i contrasti tra i due padri." Tea for Three "Ha collaborato con varie testate giornalistiche, fra cui ""La Stampa"", ""Il Messaggero"" e Capital." Le sue ceneri sono state disperse nel Mar Tirreno, al largo di Castiglioncello. Cole ha partecipato alla Guerra del Vietnam come ranger, guadagnandosi persino delle decorazioni. Molti di questi metodi sono solo di interesse storico e pedagogico. "Tra le sue opere più importanti c'è un epico tema biblico sul re Davide." "Dopo dieci giorni senza i venti adatti, la ""Bear of Amsterdam"" venne abbandonata." Nella mitologia romana viene identificata con la dea Mater Matuta. Le orecchie sono piccole, grigio scure e scarsamente ricoperte di piccoli peli rossicci. Joe appare in Crash Team Racing Nitro-Fueled come personaggio giocabile. Il servizio fu impostato su tre corse giornaliere, in seguito portate a quattro. Gianni s’indebitò e fu espropriato dei propri beni. Viene alimentato da torrenti che scendono dal Mottarone e risorgive. Questi animali hanno corpi allungati, piedi corti, e una coda lunga. "La fioritura inizia nella tarda primavera e può durare per tutta l'estate." "Apre all'estero anche filiali, dagli Stati Uniti alla Cina." A Giacomo toccò Novellara mentre al fratello Bagnolo. Questo però provocò un malcontento popolare. Ma riuscirà ad evadere. Vi è una sorgente di acqua minerale. Charlottenburg si trova nella zona occidentale della città. Generalmente ellittiche, nere in massa, con poro germinativo ben visibile. "Poi ""el Mago"" torna a Montevideo al Nacional." Una volta che le carte sono state scartate non vengono più usate né guardate. Il teorema si applica a mappe suddivise in regioni connesse e reciprocamente indipendenti. La pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe, azzurre e nere. La Chiesa, poi, ha sempre pregato per la riparazione dei peccati di tutti. Il disco presenta la caratteristica di essere stato inciso senza sovraincisioni, in presa diretta. Interviene il prof. Negli Stati Uniti il prefisso e il suffisso sono dipinti senza trattino. Venne istruito a Harrow School ed al Christ Church di Oxford. Le varie tribù del Sannio costituirono una lega. "In questa metafora è evidente il collegamento con il pensiero di Pascoli e D'Annunzio." Rarissimi i ritrovamenti di armi. Studi greci, latini e musicali. Nella stessa puntata, viene scaricata da Fandango. Il proprietario truffato, però, si innamora di Annuccia. I maschi sono leggermente più grandi delle femmine e hanno la cresta più lunga. Successivamente, si trasferì al Sogndal. "In inglese viene identificato come ""Diesel engine runaway""." Attualmente è Segretario Generale della Federazione Italiana Canoa-Kayak. "Successivamente lavora per ""Studio Sport""." Nirvana e Soundgarden, tra gli altri, avrebbero assimilato la lezione. Per Vincenzo, una vera prova generale prima del matrimonio. Prende nomi differenti a seconda della regione. A vincere il loro terzo titolo furono i Dodgers per quattro gare a zero. Dopo aver valutato diverse proposte, si è iscritto alla Vanderbilt University. "Nolli di Cremona, incarcerato a Bergamo sotto l'accusa di attentato all'ordine pubblico." "Ma per quale ragione i ""mondi"" e le loro ""cose"" vengono ad essere?" È anche cugino del calciatore Steven. Ciò sembra aver confuso i piloti sulle corrette azioni da intraprendere. "Spyker Cars è stata quotata all'Euronext Amsterdam." Entrambe riportavano il ritratto del monarca regnante. Sono utilizzati da forze di polizia, guardie, personale carcerario e alcuni reparti militari. "Attraverso i dischi prodotti con questo gruppo, Cristian raggiunse l'attuale notorietà." Tale chiesa della Arcidiocesi di Bologna ha tuttavia indirizzo sulla vicina Piazza Malpighi "Alcune descrizioni del dipinto indicano la ""grand avenue"" come l'attuale Pennsylvania Avenue." La voce narrante del film è di Gigi Proietti. È storicamente diffuso esclusivamente tra le classi agiate e borghesi della città. Lo scià era morto in esilio qualche mese prima. Da allora è stata utilizzata solo per ricevimenti e summit diplomatici. Difensore, giocava come centrale. Nel mese di maggio è al comando del Ten. "L'uropatagio è ricoperto di corti peli grigiastri." Partecipò poi alla Copa Simón Bolívar, guadagnandosi varie volte la qualificazione alle fasi finali. Vicino a lei, dopo la giornata faticosa. Kent Ferguson Si trova in viale della Libertà. Ebbero tre figlie e un figlio. La parte in eccesso anche in questo caso viene lasciata libera come un grembiule. Julian Castle: è un magnate americano dello zucchero stabilitosi nella Repubblica di San Lorenzo. "Avrà così anche l'occasione per divenire il maestro di Alexis Simon Belle." Tra le torri di destra è chiaramente riconoscibile la Torre Grossa. Il palato, stranamente, è strettissimo. La mascella articolava molto indietro rispetto al condilo occipitale, rispetto ad altri teropodi. Monteleone si trova a circa cinque chilometri dalla Salaria. Molti polittici sono così stati smembrati o hanno perso la loro cornice originale. "Boyd e Gosling esplorarono l'area circostante al lago Chad." Rientra in patria in settembre. Questa variante è completamente automatica con un caricatore estraibile. In Coppa Davis ha giocato e vinto un match con la squadra francese. Fu avviato fin da giovane alla carriera militare. The Snob "I Colts erano giudicati ""la miglior squadra di football nella storia""." La maggior parte dei loro brani sono puramente strumentali. Sopra i pilastri, due lampade emettono la Luce della Conoscenza. Egli nasconde queste ferite con dei guanti, dato che ora sono permanenti. Il termine è frequentemente usato in medicina umana, medicina veterinaria e psicologia. Susan è un medico altamente competente, ma spesso fa fatica ad imporsi. Just William Appare come un solido cristallino di colore verde chiaro solubile in acqua. "Al suo nome è intitolato l'oratorio giovanile di Ardesio e una piazza del paese." "Ha descritto la sua educazione come avvenuta in ""una casa dalla mente aperta""." La tuga non esiste nelle imbarcazioni a motore, ma solo in quelle a vela. Nella band è chitarrista, bassista, tastierista e cantante. "C'erano anche due templi dedicati ad Apollo e a Mercurio." Ma questa soluzione non ebbe poi alcun seguito. Solo altri cinque giocatori hanno lanciato almeno tre no-hitter in carriera. Così la sindrome è una descrizione cui corrisponde una patologia. La settimana seguente disputò la prima gara come titolare contro i Denver Broncos. Gli autovettori del tensore delle deformazioni definiscono gli assi principali di deformazione. È una perdita grave, proprio alla vigilia della liberazione. In varie epoche molti gruppi sciiti hanno subito persecuzioni. "In sintesi un maestro in cui si ritrovano sempre momenti di autentico pensiero""." Nel film compare anche il cantante Joe Strummer. Era ritenuto sacro, perché offerto al Santo. Fu quindi nipote del principe Carlo Luciano Bonaparte. Inizia la gavetta con la direzione di cortometraggi. Successivamente fu elevata nuovamente a contea sotto gli Alagona. Travolto dai sensi di colpa, dopo aver attaccato la dott. La stazione è servita da treni regionali. Anche le comunità di entrambi i videogiochi hanno supportato la rivalità tra i prodotti. Particolarmente indicata nelle patologie a carico di: apparato locomotore, circolatorio e cute. Nikki e Cameron cenano insieme e si scambiano un altro bacio. Nel mondo alimentare, chimico e farmaceutico essa si chiama ricetta o anche formula. "Durante il mese di dicembre hanno sconfitto facilmente alcuni tag-team formati da ""jobber"" locali." Lester Lane "In tempi più antichi, la perifrasi progressiva si formava anche con il verbo ""essere""." La vettura inoltre dovrebbe essere stata utilizzata per fornire la difesa antiaerea. Al giovane non resta che attendere sanguinante il ritorno del padre. Scioccata da tale rivelazione, decide di rimanere nel tempio che collassa ad affrontare Fener. Per la prima volta si lascia il Brasile. "Oggi l'edificio ospita al pian terreno una caffetteria." Ha una stazione ferroviaria servita da tutti i treni regionali. In Russia alcune opinioni espresse da personalità prominenti sono state molto più severe. Dalla moglie non ebbe figli. Dopo questo segno Sergio Paolo è convertito al cristianesimo. "In seguito fu con il fratello a Bologna, dove divennero ambedue membri dell'Accademia Filarmonica." Con essi disputò tre gare di pre-stagione prima di venire scambiato. Sulla cima del monte invece sono stati montati un altare e una croce. "L'opera, realizzata in legno di rovere e marmo, si trova a Genova." Gli scavi hanno portato alla luce resti di ceramiche della stessa epoca delle capanne. Una forte svolta avviene anche nella vita di Lorenzo, il cui zio diviene parlamentare. Il grado raggiunto rappresentò la massima, nonché definitiva espressione della controcultura. La seconda ipotesi appare comunque più probabile. Il piastrone è caratterizzato da una o due coppie di triangoli scuri. Infine, Peppermint riuscì a passare alla sessione finale, e Trinity Taylor fu eliminata. La figura femminile rappresentata in questo dipinto è una ragazza di Saragozza. Frequentò la scuola fino alla terza elementare. Paul Ulrich Villard È inoltre insegnante e collabora con televisioni, radio e giornali. Questi, a Napoli, lavorò presso la bottega di Luca Giordano. Ovviamente, tutti si rendono conto che quello è solo un cuscino. Il primo presidente è stato Giovanni Nencioni. Al primo piano si accede attraverso due rampe di scale comode e basse. Maniero è riconfermato anche la stagione seguente. "Tra le stanze principali dell'edificio, figura la Marble Hall, in stile italiano e vittoriano." Risultati della gara. Egli va a raggiungere la sua compagna che lo aspetta sulla riva della Senna. Il lato tamponato ha paraste con i capitelli originali. Nella gara successiva sigla il suo primo gol in campionato. La maggior parte degli articoli sono firmati. Nel presente, Buffy si trova al The Bronze in compagnia di Xander e Willow. Il suo territorio si estendeva, prima dello sviluppo di Concordia Sagittaria, fino al Tagliamento. "L'apertura della tournée è affidata ai Tiromancino." Mascagni in persona diresse la rappresentazione. "È stato vincitore di una medaglia d'argento nella scherma ai giochi olimpici." "La regina indossò un abito bianco per l'evento, adornato da alcuni merletti." Henrietta gli dà un pugno e il matrimonio si ferma. Maria ebbe un rapporto molto intimo con i suoi figli. Questi versi sarebbero poi stati incisi sulla sua tomba. Nel periodo invernale è raggiungibile a piedi oppure con gli sci. Sposato due volte, ha tre figli: Carlo, Giulia e Roberto. Grazie a questo viene localizzato da un aereo da ricognizione. Negli anni successivi i cittadini ricostruirono le fortificazioni con nuove torri. John Davidson In questo contesto Roberto dovette apparire il naturale candidato al principale vescovado scozzese. Un volo di putti che lanciano fiori, gigli, suggeriscono il lieto fine alla vicenda. Successivamente giocò anche per Washington Redskins, Chicago Bears e Pittsburgh Steelers. Prima di uscire dal negozio, Sam lascia a Quentin le custodie di due chitarre. Era figlio di un archeologo e nipote del celebre filosofo Ludwig Feuerbach. Si avvicina alla Lega Nord nei primi anni duemila. La capitale di Sicilia fu espugnata e il titolo giuridico passò a Palermo. La stagione termina con la salvezza per la squadra di Larnaca. "L'opera è una parodia del telefilm ""Charlie's Angels." Venne creata anche letteratura didattica. Inaspettatamente si rimette e torna alle sue attività. Il carapace è allungato e leggermente arcuato, la pelle è grigio marrone. La chiesa è situata a sinistra della vecchia Porta di San Martino. La parte antica del paese è situata nella parte finale del neck. I vincitori possono essere quartieri, paesini, villaggi, città, contee o regioni. Recentemente, per via dei suoi effetti sedativi, si sta riproponendo nel trattamento dell’insonnia. Poco dopo però, Heather viene accusata di aver ucciso il marito. Il suo areale si estende dal Nicaragua alla Bolivia. Fiorisce da febbraio ad aprile. Ha conseguito il dottorato in teologia a Madrid. Caserme e luoghi di lavoro sono stati scoperti nella zona orientale. David Bingham "Eugenio fu un rinomato pittore, un collezionista d'arte e un patrocinatore di artisti." Ne esistono varie copie di bottega, tra cui le migliori a Vienna e Monaco. In caso contrario si comporta come un materiale inerte. Raccolte queste, come quelle seguenti, scritte in lingua araba. "Tuttavia, negli Stati Uniti non fu pubblicato nessun singolo dopo ""Ride""." Gli utenti potevano anche decidere quali dei dischi dovevano apparire sulla scrivania. Vadim Ivanov Si ripara nelle feritoie delle rocce o scava semplici tane in terreno morbidi. Maria, che è rimasta incinta di Lopez, muore di parto. Jeezy rispose con un dissing indirizzato a Nas. Il tecnico olandese va a ricoprire anche il ruolo di vicepresidente del club. Quella fu la sua unica presenza stagionale nella massima serie scozzese. "Phelps ammise tutto, definendo il suo comportamento ""deplorevole che dimostra mancanza di giudizio""." Crebbe pertanto la necessità di istituire una colonia per difendere il nuovo confine. "I romanzi basati su ""Guerre stellari"" precedono l'uscita del primo film." Il volo è rapido, agile con frequenti variazioni di direzione e fluttuante. Nelle tombe sono state trovate sete dipinte e reperti databili alla dinastia Tang. Ha punti vendita anche in Canada, Turchia e Qatar. Questo fenomeno viene studiato dalla scienza cognitiva e dalla psicologia sociale. Questo sistema produsse risultati impressionanti. Restano Jim e Rita che, finalmente, possono convolare a nozze. Atteso nel sud-est della Guyana. Il suo nome viene ricordato soprattutto per le apprezzate traduzioni di classici greci. "L'anno successivo conduce lo spazio giovani della trasmissione ""Canzone d'autore"" di Rai Uno." Le materie sono le stesse di quelle del gymnasium. Gibilterra è considerata, comunque, un paradiso fiscale. "Oltre l'amore" Cristalli, aggregati massivi e granulari. Endemico del mar Mediterraneo con qualche stazione disgiunta in mar Nero. La sua famiglia fu per questo legata a quella dei Borgia. Viene rinnovata la tavolozza colori e i rivestimenti interni. Il conflitto veniva descritta dal governo sovietico come la Grande guerra patriottica. "L'opera ha come suo sfondo buio della notte illuminata solo da una grande luce." Furono eletti deputati delle assemblee popolari provinciali e municipali. Il servo vide il piccolo Matteo che cavalcava un cavalluccio di canna. Lo standard di razza è ancora aperto a future modifiche. Si originò da un ramo degli Albizi, con i fratelli Alessandro e Bartolomeo. Il Molise viene bagnato dal Mar Adriatico a Nord-est per un breve tratto. Inoltre assicurano elasticità e resistenza alla rottura durante lo stress da trazione. Inquieti per le loro sorti, i cittadini rimasti richiamarono quelli andati in esilio. Testi e musiche di Mondo Marcio. Ma nonostante ciò è sempre ritornato, dimostrando così la sua immortalità. La pianta è dotata di una radice a fittone. Alla fine, si unì con i resti del regno della Dumnonia. Le rinfaccia inoltre di non essere stata presente alla morte del padre. Questa e altre interfacce sono quindi state largamente soppiantate. È la più ampia delle chiese di Cusano. Accusato di animosità nei confronti dei rappresentanti, si ritirò a Madrid. Completò la propria formazione presso il Collegio Tolomei di Siena. Grazioso è il centro della città. Le vincitrici dei tre gironi si sono qualificate per le qualificazioni olimpiche. Oggi è diffusa nei Paesi arabi. Una nuova stazione, Oxford Parkway, è stata costruita nella località di Water Eaton. Quindi trova un cadavere e vede che è il suo amante. Ha esordito con la nazionale maggiore contro la Costa Rica. Nel medesimo anno fu restaurata la facciata della Grotta-Ninfeo. Per maggiori informazioni si veda la voce Cerimonie dei premi Oscar "In ""Muppet Babies"", la sua voce è stata fornita da Greg Berg." Un mese dopo firmò per fare ritorno a Seattle. Ha anche registrato singole arie e melodie. Nacque a Newark, nel New Jersey, da padre greco e madre ebrea. "Questa specie è diffusa nell'Ecuador orientale e nel Perù nord-orientale." "Infatti, la funzionalità degli enzimi si riduce man mano che l'eritrocita invecchia." Riposa nella Cripta Reale della Basilica di Superga, sulle alture di Torino. "Il matrimonio è raccontato in ""Superman: The Wedding Album""." Faceva parte del mandamento di Spigno Monferrato. In grassetto sono indicati i calciatori ancora militanti in Bundesliga. "Al torneo di Charleston, sulla terra battuta, supera in finale la Dement'eva." In seguito le isole divennero centro di caccia alle balene e alle foche. Basterà un solo sguardo e Anna e Pietro si innamorano come prima. Preto si rifugiò a Tirinto e divenne re di questa città. Tale affermazione si dimostra facilmente. Dalla seconda settimana di marzo, la riforma elettorale divenne il centro della scena politica. Vedendolo Claire si impressiona e scoppia in lacrime. The Measure of a Man Questa specie è diffusa nelle acque dolci del Sudamerica. Ma il padrone, conservatore ultra-religioso, li aveva cacciati. Anche la grafite ha una sfaldatura lamellare ben sviluppata parallela al piano basale. È nota per la sua capacità di essere un notevole bio-accumulatore di nichel. Oltre ad articoli per riviste religiose, ha pubblicato i seguenti testi Negli ultimi secoli sono state infatti rinvenute diverse ceramiche. Sono state cinque settimane di lacrime. Completò la sua formazione con viaggi di studio a Parigi e Cambridge. "La struttura scolastica principale è l'Istituto di Istruzione Superiore ""Federico Albert""." Dopo un solo anno di esilio ha riconquistato la promozione in Super League. Westermann, allievo di Meinhof, puntava a tracciare una classificazione interna alle dieci lingue sudanesi. Insomma nulla di misterioso né di spirituale: si tratta sempre di proposizioni. In Spagna le reti televisive hanno trasmesso il lungometraggio doppiato in spagnolo. Chris intanto è fuggito e Travis va alla sua ricerca. Il prodotto fu lanciato e divenne un successo in tutta la Grecia. Aleksandr Zajcev Fu il primo incontro con il condottiero. Il romanzo non è scritto dalla Smith, ma dalla scrittrice Aubrey Clark. I suoi lavori diventarono sempre più critici nei confronti del governo. "Prende nome dalla seconda traccia dell'album ""Solo un grande sasso""." Viene convocato per il in Francia, dove non viene mai impiegato. Sacramento, del Rosario, la confraternita del Suffragio. La sua posizione non è ancora esattamente determinata. Il film è composto da vari pezzi tagliati, rimontati e incrociati tra loro. "A diciassette anni sostenne un provino con l'." Ovunque andasse, ha dato prova di incredibile bravura nei concerti in cui ha partecipato. La squadra termina il campionato al secondo posto. Ana Álvarez Si può vedere un esempio di questo comportamento in questo video. Purtroppo per il sito è stato già infettato. Non è più supportata. Fiorisce da marzo a giugno. "Il seguente è l'elenco dei conti d'Auxois." Questa imponente opera è stata donata alla Galleria d’arte moderna di Bologna. Realtà e giovinezza. Orientata in senso ovest-est, si affaccia su piazza Santa Maria. Purtroppo per loro anche Gambadilegno vuole questo tesoro. Dopo la guerra venne destinata al ruolo di nave addestramento e prova. Questo per due ragioni fondamentali. Questa puntata speciale ottenne un ascolto medio di oltre sei milioni di telespettatori. La piccola massa indica che potrebbe essere un pianeta terrestre. "Il trattamento va ripetuto più volte nell'arco di una settimana." Il brano venne registrato nel corso di tre sessioni. Ha scritto una grande quantità di opere, alcune delle quali memorabili. Apparecchiature Radiologiche e Nucleari. Infatti un protovescovo Tolomeo appare nelle cronotassi di Nepi, ma anche di Fano. "Ha recitato in diversi musical a Londra, tra cui ""Chicago"" e ""The Producers""." I sistemi sotto vuoto consentivano anche di mantenere la temperatura costante. "Ma il mercante non diede importanza all'avvertimento e poco dopo morì." Quando arriva sul luogo, la madre corre ad abbracciarlo per poi mandarlo via. "L'ultima riga è interessante." "Qui egli fu attivo quasi sempre come realizzatore dei progetti dell'architetto lucchese Domenico Martinelli." "Le origini della città di Lesmo vengono fatte risalire all'epoca romana." I norvegesi si aggiudicarono il match per quattro a uno. Il progetto è fallito, con la sola uscita della console nel Regno Unito. Questo animale è conosciuto per uno scheletro incompleto con tanto di cranio. "All'Argileto il mito vuole che fosse eretta la tomba di un certo Argo." "Si trova nel dipartimento francese dell'Isère nel comune di Gresse-en-Vercors." "È conosciuta anche con il titolo Boris Karloff's Thriller." I calzoncini delle divise possono, occasionalmente, essere di colore verde o bianco. Entrò poi giovanissimo nei ranghi della carriera diplomatica, che percorse rapidamente e con successo. In suo soccorso arriva Slim e, raggiunto il nido, viene preso e decapitato. Queste consegnano a Tamino una foto di Pamina, che se ne innamora immediatamente. "Le lampade Tiffany sono considerate parte del movimento dell""Art Nouveau""." Sono presenti in tutti i mari tropicali e subtropicali. Che ho fatto io per meritare questo? Tornato alla vita reale saprà di chi fidarsi. Viene rappresentata con tre occhi e sei braccia seduta su un fiore di loto. Può comportare anche la presenza di lividi o sanguinamento. Le altre due vengono eliminate. Le prime piccole realtà industriali sono nate verso la metà degli anni settanta. Prima di andare in sala operatoria, i due si baciano. "Martiri"", compatroni della città." Può darsi che vi fosse dipinto un diavolo. Inoltre, dopo essere tornato normale, perde totalmente la capacità di muoversi per qualche tempo. Venne adottata la trazione a vapore. La pinna caudale non è biforcuta, e la pinna dorsale è alta. In posizione centrale campeggia lo stemma della famiglia Nogarola, antica proprietaria del palazzo. "Fin dalla cerimonia di apertura il papa sottolinea l'importanza della Chiesa cattolica filippina." Sopra questi ultimi è presente il terzo occhio. È un ottimo cane da guardia. È stato diretto da Egisto Marcucci, Giancarlo Sepe, Giancarlo Cobelli, Massimo Castri. Circola, inoltre, una versione su cd graficamente molto accurata e moto ricercata dai collezionisti. Tuttavia, di questo antico edificio, rimane un troncone deformato. "Sei racconti morali""." Qui conobbe la moglie Agathe, che lo portò a divenire un fervente cattolico. Un solido esempio è la Unipol e la Lega delle Cooperative. Quelle con motorizzazioni superiori montano i dischi autoventilanti anche al retrotreno. Ha origini e passaporto italiani, i suoi nonni provenivano dalla provincia di Firenze. Le divise già utilizzate nella stagione precedente vengono confermate. Nella chiesa erano presenti altri tre altari nudi però di ogni suppellettile o decoro. "Le differenze tra ""Prinz Eugen"" e ""Admiral Hipper"" sono comunque minime." I proverbi ritrovati. Poco dopo Dazio ritornò a Costantinopoli. Nelle fogne cittadine viene trovato un cadavere privato di testa, mani e piedi. Il Muftī cercava di far fallire le ambizioni della Transgiordania sulla Palestina. "Il contenuto di quest'opera verrà ripreso in parte anche nelle ""Tragedie""." I più attivi furono proprio artigiani, impiegati, donne e operai, ma anche bambini. Favorì la riconciliazione tra papa Zaccaria ed il re longobardo Liutprando. "L'incontro con l'Accademia Bizantina ha dato inizio ad un rapporto duraturo." Fu costruita una chiesa, dove venivano svolte le attività religiose. Allenatore:Federico Montaldo Vidal Le ultime due retrocedettero in Druga slovenska nogometna liga. La morsa è essenziale in ogni banco da lavoro. Il giorno successivo firmò coi San Diego Chargers. "La serie rappresenta una parodia del famoso videogioco ""Space Invaders." Zoe Perry Sono inoltre conservati gli originali degli atti internazionali. Le musiche furono composte da Nick Glennie-Smith. Viene somministrata in compresse. Questa edizione è stata presentata come la più social di sempre. Tutto questo rende estremamente difficile introdurre ed integrare nuovi servizi alla rete. È la borsa petrolifera nella quale è quotato il petrolio estratto nel territorio russo. Ma ciò significherebbe che essere tedesco significa essere logici e soprattutto veri. "L'uomo, rimasto ferito nella colluttazione, avverte Michael che bisogna immediatamente evadere." Le competizioni a livello di club stanno crescendo in Europa coinvolgendo sempre più Nazioni. Ma Veronica non accetterà. Tra gli interpreti principali figurano Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt e Jessica Chastain. Tancredi è un principe e noto pittore. Può essere usato anche per formare materiali luminescenti. Attivo anche in televisione, Aleardo Ward lavora in molti sceneggiati per la Rai. Venne girato in California, a San Francisco e a Los Angeles. "Per il successo conseguito ricevette, primo durante il conflitto, la decorazione ""Pour le Mérite""." Insieme a Uatu, fa parte del gruppo degli Osservatori, una specie umana extraterrestre. A volte viene eseguito anche su piste stradali. La piazza degli eroi nazionali si trova di fronte al palazzo del parlamento. Martin Scorsese ha ricevuto il Golden Globe alla carriera Cecil B. DeMille. "The Bird is Fallen""." Anche se di poca importanza per le sue applicazioni, questi complessi ottaedrici sono chirali. Il brandeggio del pezzo era manuale. Lev Kuznecov "Il violino le è stato affidato a vita dalla ""Hayashibara Foundation""." "Infine, la città è dichiarata ""capitale nazionale delle sculture"", con atto del Congresso." "Il pilota finlandese ha infatti superato due vetture in regime di ""Safety car""." Il videoclip del singolo è stato diretto dal regista William Friedkin. Nelle ultime tournée si esibì a volte con la figlia Rina, soprano. "Una statuetta raffigurante ""San Vito"" era inserita nel prospetto." Nei suoi pressi sono osservabili diverse altre galassie più deboli. Carr viene arrestato e chiede a Ginsberg di scrivergli una difesa. "Gli Ska-J suonano per tutta Italia e anche all'estero." La raccolta di S. Ščukin. Quindi proseguì gli studi, e ricevette un diploma equivalente al conseguimento della scuola superiore. Alla fine ci riesce aiutandolo a rubare la mascotte di una scuola rivale. Le porte si chiudono. Egli fu rimpiazzato, come leader, da suo nipote Guglielmo Giordano, conte di Cerdagna. "Sede dell'Azienda è Cerro Maggiore in provincia di Milano." La successiva estate si trasferisce al Manchester United neopromosso in Super League. "È il primo episodio speciale di un'ora." Tra le navi realizzate nel cantiere le corazzate e della classe Iowa. La coppia ebbe due figli, Jamie e Kelly. Di quel periodo rimangono innumerevoli monumenti e siti archeologici. Jorge Bryan Díaz Il brano è stato accolto in maniera positiva dalla critica. G. Wells, dove i marziani invadono la Terra utilizzando dei tripodi da combattimento. Il velivolo venne gravemente danneggiato. "Tuttavia, le successive indagini portarono alla condanna del regista per ""simulazione di reato""." Venivano retrocesse in Vtoraja Gruppa A al termine della stagione le ultime quattro classificate. Great Houghton "L'edificio è sito non lontano dal porto della città." Nessuno escluso. Rosa Lindstedt È il servizio di intelligence militare della Siria. Sono anche limitati dai disturbi elettrici. "Le sue origini italiane la legavano in modo particolare alla regina Caterina de' Medici." Inizialmente la forma è ovale, poi è allungata. Molti interior designer lo associano allo stile provenzale. Il film fu prodotto dalla Cub Comedies. A fine stagione, si è ritrovato svincolato. Aquila di mare Fece parte anche del team usato nei suoi film da Griffith. È sempre stato allegato anche un supporto ottico con contenuti complementari alla testata. Damone Brown "Nota: l'elenco è proposto rispettando l'uscita annuale di ciascuna pellicola di Laurel e Hardy." La pessima salute obbligò Back a ritirarsi dal servizio attivo. Il sotto-piano è decorato con bronzi dorati. Inoltre i Borg dispongono della tecnologia della trans curvatura. Ogni casella su cui passa viene colorata. Il castello apparteneva allora alla famiglia Le Jay. Partecipa anche a vari flash mob del fitness. Già i Romani e prima di essi i Galli sfruttarono forse queste miniere. Tasha Humphrey Il grido ha origini classiche. Ad ogni modo la loro amicizia è certamente molto stretta. In questi anni gli atleti cecoslovacchi vennero costretti ad fare uso di doping. "Nello stesso anno fa uscire il singolo ""Shotgun""." The Quiet Ones In realtà quella notte per Nik è solamente il solito pretesto per rubare. Emblematica è la presentazione del personaggio di Gino. Aveva anche due fratelli, Greg e Tim. Allenatore: Lonnie Darling "Inoltre porta il titolo di vescovo di Kam""janec' degli Ucraini." "Due episodi speciali intitolati ""Aa!" Venne prodotta dalla britannica Amicus Productions. Sistema per stabilire la retrocessione diretta ed indiretta Mao scrisse diversi altri trattati filosofici sia prima sia dopo aver assunto il potere. "In queste occasioni, non è presente l'orchestra, sostituita da basi registrate." Il video è stato poi ultimato a Miami con Lil Wayne. Sui motivi del ritiro non sussistono comunque dubbi di sorta. "Il suo habitat di nidificazione sono i corsi d'acqua dolce di pianura poco profondi." The Green King or the Golden Guardian of Good? Il suo simbolo è una catena montuosa. La versione più recente include il Maxwell Studio ed il Material Editor. Avvenute le presentazioni, tra i due scatta subito una forte intesa. A questo punto è già ammalato molto seriamente. "Nello stesso anno riceve il premio Rotary come ""Miglior allievo dell'anno""." È certo che battevano moneta propria. Il fabbricato viaggiatori è abbandonato. Marcelo Mariano Dias Il giovane Shing Lung vive in campagna con suo nonno. Le riprese del film si sono svolte in Irlanda. La carrozzeria era coupé. A New York, un pittore scopre di avere ereditato un harem. La fontana sul lungolago ricorda proprio questa singolare denominazione. La retrospettiva fu dedicata a Glauber Rocha. Fiamme di passione Credendo che la sua ragazza lo tradisca, Tom la lascia. Città della Repubblica Ceca "In tarda età entrò a far parte dell'ordine dei Domenicani." È stato collaboratore del quotidiano El País. Incontrerà una giornalista, Courtney, che crederà in lei. Detta la Cappella della Madonna. Z Nation è distribuita internazionalmente dalla Dynamic Television. È interpretata da Melissa McCarthy. Questa specie è endemica del mar Mediterraneo. Si trovava nel nord est del paese, nella regione storica della Cirenaica. "Il genere contiene una singola specie, ossia ""M. minor""." Ancora oggi qualcuno, incluse autorevoli figure del mondo ecclesiale, muove critiche di tale natura. "Questa edizione è stata caratterizzata dalle pessime condizioni meteorologiche, che hanno influito negativamente sull'affluenza." Oggi le sue opere sono principalmente in luoghi di culto. Anche le sue due sorelle minori furono accusate di stregoneria. Attualmente milita nel Campeonato de Portugal, la terza divisione del campionato portoghese di calcio. Le pompe possono applicare la pressione o in modo costante o intermittente.. Il telaio è stato ridisegnato e il peso totale è diminuito. Il suo ex compagno di squadra Kevin Durant gli dedicò la stagione. "Dopo la laurea divenne co-redattore del ""Catholic Universe Bulletin""." Sebbene non tracciata dal Census Bureau. "Solo la prima copia viene utilizzata per l'avvio." Complessivamente, ne sono stati costruiti due. Egli controlla e governa tutto e tutti con le sue stupefacenti capacità. "L'ultima squadra che ha allenato è il Guarani di Campinas." L’incoraggiamento di oggi deve venire da una cerchia più ampia. Malgrado le molte cautele, in pochi anni il sistema del direttorio si dimostrò fallimentare. "Talvolta, Khan ricorreva alla tecnica detta ""Asian Mist"" contro gli avversari." "Fa parte dell'area micropolitana di Aberdeen." "Un estratto del film compare in ""Maschere di celluloide""." La ricetta ha conosciuto una larga diffusione ed è stata oggetto di numerosissime reinterpretazioni. Gli succedette il figlio maggiore Abdullah, già principe ereditario e reggente. "L'azienda è stata creata e finanziata da Google." La parte del protagonista venne inizialmente affidata a Ed Harris. La diciannovenne Elizabeth ha una relazione con un attore itinerante. "Adam Smith, economista affiliato alla teoria liberista, ribattezzò questo fenomeno dinamico ""mano invisibile""." Questo sistema ha ampiamente influenzato il locale dialetto anglo-cornico, come si sente ad es. "L'arcieparchia comprende tutti i fedeli della Chiesa maronita che vivono in Israele." Per gli estremi completi delle opere citate vedi alla sezione Bibliografia. "In passato ha ospitato anche i locali dell'Archivio di Stato." "Si compone di appartamenti tipo ""loft"" e saloni di eventi." "Secondo altre fonti, il nome deriverebbe da ""drago"" e ""-anus""." Il trailer è online dai primi giorni di agosto. "Ha due alberi, l'albero maestro più alto davanti e l'albero di mezzana più arretrato." Però egli si rifiutò di collaborare con il Consiglio del Brasile. Comprese quindi le difficoltà che la madre aveva dovuto affrontare. Vi sono installati magazzini, cantieri di carpenteria e un cantiere comunale di costruzioni navali. Lo show era composto da due parti, con due storie di persone diverse. "Subito occorre l'utilizzo di impacchi caldi che vengono messi sul luogo dolente." "Milita nel ""Championnat de France amateur"", quarta divisione del campionato nazionale." Attualmente vive in Brasile, a Rio de Janeiro. Gli altri membri del gruppo marcano i loro covi con le secrezioni delle guance. Conobbe e frequentò per un breve periodo Marilyn Monroe. Presumibilmente il secondo più antico testo legale redatto in una lingua slava. Tipico del Nord Italia, è diffuso in particolare nel Vicentino. Il manga è stato pubblicato in Italia da Planet Manga. È anche la sorella minore della più famosa conduttrice Simona Ventura. I vacuoli della buccia sono ricchissimi di essenze. La definizione di entropia mutua quantistica è motivata dal caso classico. Morì dopo una lunghissima degenza a Shanghai. Divenne anche direttore dei Vauxhall Gardens. La linea di isolamento del partito non trova il consenso di tutti i militanti. Le foglie sono piccole, lanceolate, di colore verde chiaro. Per questa performance, Hyde era alla chitarra. La distribuzione altitudinale è da collinare a medio-montana. È un manager cinematografico, giornalista pubblicista e docente universitario. Nel dopoguerra si trasferì a Merate. Era il centro economico di Serravalle, dove si svolgeva il mercato coperto. "Suo è il soggetto del ""Marchese del Grillo"" di Mario Monicelli." È uno dei più antichi odontoceti noti. Era lei che lo voleva! Anche il manoscritto del saggio che Margaret voleva pubblicare andrà disperso per sempre. Almeno così si credette. Egli faceva parte del Partito Democratico, allora collocato a destra. Alcuni addestramenti durano solo tre mesi, altri arrivano anche ad un anno. Ha continuato a giocare con vari club in patria. Anche la corrente naturalistica del barocco, facente capo a Caravaggio, arrivò precocemente a Genova. Le scene seguenti mostrano la cantante su una motocicletta che segue un uomo. Frequenti le contese tra abati e baroni. "L'unico che potesse superarlo in bellezza era sicuramente Sandokan." Le tracce di decorazione conservate sono scarse, in gran parte limitate alla pittura bianca. Suo fratello gemello, il secondo tenente Charles Angelo Moody, prestò servizio nella No. "Dafydd fu dapprima imprigionato e poi rilasciato l'anno successivo." Fu il primo film ad essere prodotto dalla Robertson-Cole Pictures Corporation. Tornato a Nantucket, lavorò per diversi anni nelle baleniere. "I primi critici accolsero tiepidamente e più spesso negativamente l'opera." Il disco appare sorretto da lievi orchestrazioni e deviazioni psichedeliche. I due occhi a mandorla formano immagini, ma solo nel piano verticale. Poi viene salvata da una sommozzatore. Il piazzale è provvisto di due binari passanti. Egli raggiunse diverse volte Jamestown, capoluogo della Virginia, compiendo numerosi viaggi nel nuovo mondo. È una specie bentonica. La faccia e le mani sono nude e grigio-nerastre. Sul nome esistono più ipotesi. Marco a Pisa dove è morto. "In quell'anno venne impiegato soprattutto come pilota collaudatore per l'azienda Siemens-Schuckert." Paul e Denver. Degli Abbati Ne sono state descritte tre isoforme. "L'origine degli anelli è sconosciuta." "L'aereo percorre la pista finché non raggiunge una velocità adeguata, poi sale in aria." "La forma locale dialettale è ""Walt""." Questa scuola produsse dei capolavori anche nel campo della miniatura. Poi entro la fine del mese attaccò nuovamente le posizioni austroungariche sul Carso meridionale. Ha cambiato il nome in Mael negli anni Settanta. "Spesso si lava nella ciotola d'acqua di Snoopy, cantando." Navy era giustificata ad annullare il contratto. "L'interno presenta una volta tardogotica con nervature a losanghe." La sua esistenza è documentata dal sec. "George Blanda era originario dell'area di Pittsburgh, ma gli Steelers non lo firmarono mai." In polizia diverrà un abile pilota di elicotteri. Le tecniche di collaudo possono essere classificate in molti modi. Rosalina e Kristina fingono di essere due ragazze francesi che vengono aiutate da Nat. Ad un certo punto Jonathan lasciò la stanza. "All'epoca vigeva nella località il diritto germanico." Internamente comparvero invece degli inserti in finta radica. "Raccoglie i brani della trasmissione ""Pirati Show""." "Sono rappresentati dalle varie fasi dell'anno e dal ritmato alternarsi dei climi." Questi cristalli sono chiamati ad esempio cristalli alla terza, quinta o anche settima armonica. Poggioli si è trovato solo responsabile a dirigere un copione pieno di meschinità. La sigla della trasmissione era cantata da Giorgio Faletti. "Con la riattivazione della ""Stadtbahn"" il ruolo è passato all""'Ostbahnhof""." Nel secondo doppiaggio, utilizzato attualmente, la voce fuori-campo è di Franco Latini. Diocesi di San Juan "A motivo di ciò gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare." Nick è un adolescente dalla vita apparentemente perfetta. Dal suo matrimonio con Luigi nacquero "L'uso di questo strumento è stato anche incorporato in alcune forme del ""son""." Durante questo periodo si preoccupò di operare una serie di riforme elettorali. "La presenza del lago ha permesso lo sviluppo di un'attività turistica legata alla balneazione." Grazie a tale matrimonio riuscì ad avere la carica di lettore nella chiesa locale. La coppia ebbe una figlia, Ekaterina. A fine stagione optò per il ritiro dal football professionistico. "La sede dell'Unione è stabilita presso il Comune di Copparo." Provvede alla preparazione e alla stesura della relazione al Parlamento in materia di dipendenze. Dizionario biografico. Il campionato, con i suoi tredici appuntamenti, toccò Europa, America e Oceania. "Esistono nel mondo moltissimi ""newsgroup"", ognuno dedicato a un argomento particolare." Il personaggio è anche chiamato Blue Bomber dagli appassionati della serie. Gli occhi sono di medie dimensioni, seguiti dai due spiracoli, ben sviluppati. Speravano di limitare il numero di stranieri e di impedire che occupassero troppa terra. Il suo nome ufficiale è Chiesa cattedrale del Cristo e della Beata Vergine Maria. Vestì anche per trentasei gare la maglia della Nazionale rumena. Le pecore si avvicinano alla gravidanza quindi hanno bisogno di maggiore nutrizione. È il più alto incasso Disney in Italia di sempre. Caterina è inoltre rinomata perché violava ogni legge del tempo. "È considerata una delle migliori testimonianze della vena compositiva ""a due"" della ""firma"" Lennon-McCartney." In quella stagione vinse gli Australian Championships, gli Internazionali di Francia e Wimbledon. "Una della principali caratteristiche della struttura sono gli ampi spazi all'interno." In seguito a tali contrasti lasciò il partito e la politica attiva. I Pokémon Ombra sono in grado di utilizzare degli attacchi denominati mosse Ombra. "La accompagnò in molti viaggi in giro per l'Europa." Era a servizio del comune di Capranica. "La figlia, Martina Carpi, fa l'attrice." Sydney rimetterà le cose a posto. Presso Università degli Studi di Brescia Citiamo, tra gli altri: La squadra, Rocco e il falco e Gente di mare. Questo, secondo la Segal, impedisce la possibilità di una corretta e comprensibile comunicazione. Le isole erano già conosciute agli arabi, i quali le diedero il nome. A dodici anni Maria decise di farsi monaca clarissa e di rimanere a Trento. Gli spostamenti percorsi sono a volte davvero notevoli. In seguito tenta numerose volte di conquistare il mondo. La parte abitabile è costituita da un furgone opportunamente costruito. "Il meccanismo della reazione prevede il mantenimento della geometria ""cis"" o ""trans"" dell'alchene iniziale." Nessun atleta di questa nazione ha mai partecipato ai Giochi olimpici invernali. "Non si conosce la data precisa della fondazione dell'antica cappella di San Giovanni." I giovani si nutrono di alghe, gli adulti di altri invertebrati acquatici. Nei moderni eserciti, questa formazione viene utilizzata per veicoli, truppe e flotte. I fiori tubulosi, gialli, sono disposti in pannocchie apicali. Sede prefettizia è la città di Yixian. Ma la moglie sente comunque puzza di bruciato. Seguirono alcune date live a Östersund di supporto agli Heavy Load in dicembre. Proprio da qui prende avvio la storia di questo personaggio. Il singolo arriva in ottava posizione in classifica. "Festeggiamenti quindi per l'alterna vicenda della natura che fiorisce a nuova vita." I cani da caccia erano adornati e vestiti con boccioli floreali. "Le precipitazioni nevose sono frequenti nell'arco di tempo tra dicembre e febbraio." Il suo scafo era della massima dimensione permessa dal bacino di carenaggio. Dai suoi romanzi, sono stati tratti svariati adattamenti cinematografici e televisivi. Il dipartimento occupa la maggior parte del territorio regionale. Circa sessanta di questi aerei vennero impiegati in combattimento dalla Regia Aeronautica. I risultati vennero apparentemente confermati da altri eminenti fisici francesi, tra cui Becquerel. La gara si è disputata a Le Mans, sul circuito Bugatti. "Nello stesso anno iniziò la collaborazione a ""Paese Sera""." "Egli osserva che la sua melodia è ""rilassante""." La storia finisce con la nascita del figlio avuto con Elodie. È la sua ultima esperienza nel professionismo. Le guance sono arancioni o marrone. Il nuovo sistema è chiamata Scala Fujita Potenziata. È nato ad Amburgo. "È stata la prima volta che ha cantato in America ma non l'ultima." Matt è nato a Westport, nello stato del Connecticut. Seguì un periodo di insegnamento in altre diverse scuole militari. Persino troppo. Il disco e il manuale sono in lingua inglese. Prima di diventare sindaco esercitava la professione di medico. In precedenza capitale del Sindh, è capoluogo del distretto di Hyderabad. "Nell'anno del lockout i Knicks arrivano ai play-off per pochissimo, con l'ultimo posto disponibile." Anche questo progetto è stato abbandonato dopo le dimissioni di Itagaki. Lateralmente due angeli telamoni sorreggono le colonne sormontate da capitelli. Whispy è anche invulnerabile quando scuote il suo corpo. La maggior parte della produzione gnostica è tuttavia scomparsa. Lì, conosce Richard, un diplomatico sotto copertura, e si innamora di lui. Incide in esclusiva per l’etichetta Bis. I semi sono irregolarmente triangolari, con ali grigio-giallastre. Dolce derivante dalle influenze greche nella cultura calabrese. Il film fu prodotto negli Stati Uniti dalla Kalem Company. "Amministrativamente l'isola appartiene al Circondario autonomo di Čukotka." Insieme hanno avuto quattro figli: Cristina, Vincenzo, Maria Stella e Massimo. "Ha lavorato come naturalista e biologo al ""Museu da Escola Politecnica"" di Lisbona." Satana ha un ruolo importante anche in questo manga. "L'Oversticht dovette comunque essere convinta con la forza." In un recente studio condotto da Brian McNamara et al. Il padre faceva il minatore nelle miniere di lignite di Castelnuovo dei Sabbioni. "Conobbero il ferro e impararono dalle popolazioni sottomesse l'arte della colata del bronzo." Ha fatto numerose registrazioni. Il costume dorato è resistente ai proiettili e alla maggior parte degli attacchi fisici. Brione Verzasca si trova sul lato sinistro della Valle Verzasca. Entrambe queste regioni, comunque, traggono il nome dai Monti Appalachi. Abbazia di San Nicola È scomparsa a metà Ottocento per la costruzione del faro. Furono completamente abbandonati i riferimenti simbolici ed estetici al fascismo. Anche in India la crittografia era abbastanza nota. Ma avrebbe potuto il tradimento recare soccorso al governo e alla civiltà? "L'area della Linea Bar-Lev attualmente è compresa in un'area interdetta dalle autorità militari egiziane." Giorgio Ferrara "È considerato fondamentale per comprendere l'evoluzione dell'ecolocalizzazione nei cetacei." Il Centro Sociale Leoncavallo lo ha sottotitolato in italiano e distribuito nel circuito alternativo. Bonificata in epoca relativamente tarda, fu una zona ricca di orti e giardini. Il piccolo Nicolas porta a casa da scuola delle riviste pornografiche. Nel corso della stagione le sue prestazioni continuarono ad essere positive. Ha partecipato anche a diversi Demolition derby. Non è possibile rimuovere questo tipo di aggiornamento tramite Installazione Applicazioni. When Knights Were Bold Il dialetto Chengkung-Kwangshan è molto simile ai dialetti centrali. I suoi limiti trasversali sono cioè costituiti dal prolungamento delle murate. "L'album è l'ultimo della Trilogia Berlinese dopo ""Construction Time Again"" e ""Some Great Reward""." "Lo stile è documentato dalla pubblicazione per la prima volta di ""Beat Street""." Si pensa che vivessero tra il fiume Mosa e il Reno. Sa instaurare e mantenere relazioni sociali. Negli scontri seguenti, che provocarono nove decessi, rimase illeso. Dopo il passaggio di consegne a Ferruccio de Bortoli, resta come editorialista. Ospita annualmente la Mostra Europea di Belle Arti. "L'oggetto osservato successivamente dai tre militari della base di Ellsworth sarebbe stato un meteorite." "A questo segue ""Hands in the air"", di Timbaland e Ne-Yo." Il film fu girato prevalentemente in Nuovo Messico. Direttore del festival è stato per il tredicesimo anno Alfred Bauer. Un piccolo cratere doppio si sovrappone ad una porzione del bordo a nord-ovest. "Da quest'ultimo apprende il tapping, tecnica che diventerà fondamentale nel suo stile." "Il richiamo è una specie di ""cro ku-ks""." Brandon Sampson "Massone, è membro della ""Grande Loggia svizzera Alpina""." "È diffusa nell'Eurasia." "All'Harlequin nei primi anni di attività, fu capitano della squadra londinese." Joe chiede allora aiuto alla moglie. Allo stesso modo, i popoli dei due paesi condividono tradizioni e folclore comuni. "All'età di quattro anni emigra a Sydney, in Australia, con la sua famiglia." "De Funès segue ogni fase della realizzazione: ""Voglio controllare tutto, dalle riprese al montaggio." Le due specie sono endemiche del Cile. Passa poi dal ruolo di attore a quello di commediografo. "Un'altra zona molto estesa con questo clima è il Sahel." Benigni non fu la prima scelta per il ruolo di protagonista. Essendo minore di età, la custodia venne affidata a Roger Mortimer. "Il ""dojo"" verrà distrutto nel corso della seconda guerra mondiale, e molti allievi moriranno." Nel caso di miscele binarie, è possibile utilizzare tecniche di semplice risoluzione grafica. Può talvolta anche ingoiare prede grandi la metà del corpo stesso. Le cascine di Tavola sono completamente sommerse da un mare di acqua e fango. Testi e musiche dei Freestyle Fellowship eccetto dove indicato. "All'interno si trova la chiesa di Sant'Antonio Nuovo." "È la tesi del libero arbitrio: d'un libero arbitrio speso male." Roberto chiede a Greta si sposarlo, la ragazza accetta. La regione più rappresentata è la Liguria, con otto club iscritti. Si trasferì quindi ad Hollywood ed iniziò a lavorare per la televisione. Nelle opere di fantascienza sono spesso descritte specie extraterrestri umanoidi. Il loro funzionamento si basa sulla applicazione della Legge di Pascal. "Milita nella Ligat ha'Al, la massima serie del campionato nazionale." "Il figlio, Emil Adam, fu anch'egli pittore." Molto tempo dopo venne riscoperta da dei minatori. "L'interno è a vano unico con copertura a travature a vista." Per questo compito venne conservata la fonderia di ferro e ghisa. Il suo prefisso nel Sistema internazionale di unità di misura è peta. "Roger segue le partite della squadra con l'amico Jp." Con Bartolomeo Scala ebbe quindi un duro scontro verbale e scritto. Presto però torna alla società di partenza. "Negli anni trenta un crollo della cava le diede l'aspetto attuale." Infatti Hrólfr Kraki è uno dei re che Ref visita nella saga. La pittura infatti era la sua unica fonte di sostentamento. A lui fu dedicata la via del Corea situata nelle adiacenze del vecchio anfiteatro. Dalla città era possibile vedere Costantinopoli, situata sulla costa opposta. Sua figlia Shanna Ferrigno è attrice e produttrice di serie televisive. Il lavoro è andato in scena allo Shakespeare Theatre del New Jersey. Il rifiuto sembrava pertanto delegato a meri vizi formali. Assedio di Anversa Vinse anche numerosi premi per il suo lavoro dietro la macchina da presa. Chiesa dei Santi Donato e Carpoforo La grandezza di Godzilla varia a seconda della licenza artistica. È caratterizzata da uno scatto che però non è necessariamente doloroso. Ha dato i natali al presidente francese Patrice de Mac-Mahon. "Quest'ultima caratteristica impedisce una copertura efficace in caso di perdita della palla." Alle estremità vi sono quattro torrette quadrangolari. Per mantenere moglie e figli deve tornare ad un lavoro fisso. William Jay Gaynor Alcune delle sue reliquie sono venerate in diocesi di Aberdeen. La seconda categoria di materiali è quella del vasellame, fittile e metallico. I bambini con la variazione a mosaico di solito vengono colpiti in misura minore. Thomas Hickey Il pavimento è ad ottagoni di marmo bianco e grigio. Aveva due sorelle: Alice e Dorothy. "Distribuito dalla ""National Film Corporation of America""." Alex Young "Si interessa anche a un'etnologia delle terapie." È caratterizzato da pali verticali in legno posti davanti a mura in pietra. "L'accesso avviene attraverso un'antiporta ed un successivo ponte levatoio sospeso sopra un fossato." È inoltre molto vicino alla Vallagarina e alla Valpolicella. Ai suoi abbonati fornisce un notiziario giornaliero, composto di lanci e schede di approfondimento. Di origine afro-americana e caucasica, Bette ha passato la sua infanzia a Philadelphia. Il suo nome fa riferimento a Ganimede, il coppiere degli dei nella mitologia greca. Broussard fa notare che alcuni effetti visti nel video sono stati nel frattempo migliorati. Roar Johansen Constant Girard si occupò anche della vita sociale politica ed economica di La Chaux-de-Fonds. Dopo un giorno di combattimenti riuscirono a catturare cinque forti nemici. È presente un fabbricato viaggiatori di medie dimensioni, sviluppato su due piani fuori terra. Un contadino, mentre sta lavorando nei campi, sente intorno gli spari della battaglia. Il gioco ha ricevuto buone recensioni. Sendai fu la roccaforte del daimyō Date Masamune. Questi la insegue, ma viene cacciato da lei e dai suoi fratelli. Dal V secolo, numerosi edifici religiosi si succedettero in questo luogo. "Il programma di ricerca ha seguito un approccio unico fin dall'inizio." Lo stile è barocco con reminiscenze rinascimentali. Il nome della località si deve alla bellezza del paesaggio circostante. È stato censurato in Cina per i contenuti sessuali espliciti. Janusz Majewski A fine stagione il tecnico si dimette. "Termina infine la serie di ""Hana yori dango"" col film Special dallo stesso titolo." Józef è cresciuto ed è diventato un soldato. Le copie sono corredate da materiale cartaceo e fotografico. È figlio di Anthony Mason sr. "All'interno del centro urbano sono state trovate due necropoli romane." Definire quindi che Achei e Micenei siano la stessa cosa è evidentemente errato. Fu arrestato più volte e allontanato dalla capitale. "Il ""Monaco in riva al mare"" raffigura una spiaggia nordica deserta." Francesco Stephen Castelluccio nacque a Newark in una famiglia italiana, primogenito di tre figli. Non li ho voluti giudicare. Gli amici si salutano promettendo di rimanere in contatto. In Africa è comune nelle isole Canarie, in Marocco, in Algeria e in Tunisia. Sullo stucco del tempio un tempo vi era rappresentato un giaguaro. In questo lo scrittore fu spinto da un vero spirito di avventura e scoperta. Quando suo padre interviene, viene picchiato dal servitore del Conte e scappa via. "H. Trevor alla ""Royal Academy of Music"" di Londra." "L'Italia denunciò gli affondamenti alle autorità di Ginevra." Lei non riprese il brano ma ne sfruttò il titolo. "Successivamente collabora con la Editrice Acme e, parallelamente, svolge anche l'attività di grafico pubblicitario." Solo una precisa modifica a livello molecolare può alterare la lega. I frutteti prosperarono fino alla grande depressione, quando furono sostituiti da allevamenti di pollame. Ogni mercoledì mattina si svolge il mercato cittadino in piazza Matteotti e vie limitrofe. "Essi visto l'assembramento, compresero il pericolo e poterono allontanarsi senza essere arrestati." Spesso viene chiamata pirite magnetica. "Varie fonti Ebraiche e Cristiane lo traducono come ""ghiottone"" o ""straniero""." Il film è stato distribuito negli Stati Uniti dalla Warner Bros. Vi fermano i treni regionali Pavia–Codogno. Per tale motivo si iniziò a pensare alla costruzione di un secondo padiglione. Infine la Stella del Sud si disintegra. "Un edificio di notevole importanza è inoltre l'antico palazzo Comunale." Gli esemplari immaturi sono più scuri e sono privi della colorazione marrone-rossastra sul capo. "I titoli di lavorazione furono ""Cowboy Crusader"" e ""Gun Law""." "L'altro, Los, invece si innamora di Aelita, una ragazza dalla pelle blu." "L'area non è un parco nazionale inteso in senso occidentale, cioè gestito dal governo." Infatti viene chiamata così la regione dove è corrente tale linguaggio. Tuttavia considerò subito la storia come eccessivamente dolce e lavorò per modificarla. "La sua famiglia e gli amici la chiamavano ""Sunshine"", per la sua indole allegra." Di conseguenza, attualmente la maggioranza della popolazione non è religiosa. Al momento di salire al trono, Michele aveva poco meno di sei anni. È il secondo edificio più alto del mondo per altezza rispetto al piano architettonico. Marcello Avallone La sua materia forte è la matematica. Nick racconta però tutto a Boney. Anche in questo caso entra in gioco la portanza. "Biografia scritta per mettere in evidenza il ""lato buono"" di Balotelli." "Il ""Tama"" comunque riuscì a ripartire il giorno dopo." "Malgrado l'addensamento architettonico sono conservate le superfici esterne naturali." Segnano venne pertanto degradata a frazione. Le città universitarie più vicine sono Tours e Clermont-Ferrand. Per la sua prolifica attività, Francis Lombardi ottenne diversi riconoscimenti. Stazione di Atena Lucana Art Long Tali prestazioni a quel tempo non potevano ovviamente venire misurate ufficialmente. O Kang-chol Dopo seguirono le storie in accoppiata con il personaggio di Pippo. Seguono poi canti e balli tradizionali durante i restanti giorni di festività. Blue Edwards I giovani sono invece bruni sul dorso e bianco-giallastri su petto e ventre. "In sua memoria è dedicata l'associazione Pugilistica di Lodi ""Grignani Boxe""." Entrambi i brani sono stati scritti e prodotti da Salaam Remi. La statua è costruita in titanio. Aaron Wolf La tolleranza alla caffeina si sviluppa molto rapidamente. Servire in una coppa cocktail. "Infine nasce in questo periodo l'idea di una possibile mediazione o intercessione di Maria." "Per suo fratello ha realizzato le copertine di alcuni album, ad esempio ""Lucky Town""." Inizio di autunno negli anni del Proibizionismo. Free ride È fondatore e direttore di Ancient Youth Secret, un produttore di integratori alimentari tradizionali. Possono venir visualizzate correttamente o meno a seconda del vostro user agent. Harvey fu sepolto a Hempstead, Essex. "Inoltre il termine ""funeral doom"" non veniva ancora impiegato." La stagione successiva chiude la stagione al settimo posto. "L'anno seguente entra al Conservatorio Nacional de Buenos Aires." Il vizio li travolge entrambi. Parteciparono alla corsa nove squadre, ciascuna composta da dieci ciclisti. Al centro del presbiterio di trova un piccolo altare. "Fu decorato con due medaglie d'argento al valor militare." "L'applicazione iPod è stata rimpiazzata dalle applicazioni Musica e Video." "L'origine del nome non è ancora chiara." Le azioni possono essere offensive, difensive o curative, ma anche di altro genere. Le braccia, distanti dal corpo, sono spostate in avanti imprimendo un leggero movimento. "Nella tribuna ""Distinti"" viene riportata la scritta ""Città Castel di Sangro""." Venne assunto immediatamente. È il secondo museo ecclesiastico italiano per fondazione dopo il museo diocesano di Bergamo. La salma, riportata in patria, riposa oggi nel camposanto di Gallarate. Il romanzo dopo la morte di Miller è stato completato dallo scrittore Terry Bisson. Venne anche elaborata una versione locale, la Kb wz. Rientrato a Novi Sad diventa uno dei pilastri della formazione biancorossa. Un tessuto edilizio indifferenziato interrotto da emergenze religiose o da palazzi nobiliari. La seconda storia, Black and Blue, vide Black Beetle tentare di uccidere Jaime. "Per Nietzsche, tali movimenti sono stati ispirati dalla ""rivincita più intelligente"" dei deboli." Ne risultarono feriti tre meccanici della Ferrari, uno della Lotus ed uno della Benetton. "Quello che segue è l'elenco completo di tutte le medaglie europee." Fu un successo finanziario. Questo bonus sparì più tardi, ma la classifica della montagna rimase. Sharp si occupò in particolare della costruzione e miglioramento della strumentazione. "Il nome ""battaglia del Solstizio"" fu coniato dal poeta Gabriele d'Annunzio." "La serie è una continuazione della serie televisiva ""Missione Impossibile"" trasmessa anni prima." E Katie può sposare il suo eroe. Occasionalmente venivano prodotti film con un budget più elevato e a colori. "È estremamente infiammabile, e forma velocemente miscele esplosive con l'aria." Sempre conservato in acqua, il fosforo bianco viene immesso al consumo. Bodø è una città che ha molto da offrire agli escursionisti. Ha avuto anni di gavetta nei cortometraggi. La stazione è capolinea di alcuni treni provenienti da Reggio Emilia. La presenza umana nel territorio di Almada rimonta alla preistoria. Sono presenti delle gradinate ove possono essere presenti spettatori. Se i perk vengono colpiti troppe volte esso scomparirà e bisognerà acquistarlo di nuovo. Il cubano si aggiudicò anche il premio bellezza. Rappresentano la prima redazione scritta di leggi nella storia di Roma. Le bombe incendiarie contemporanee di solito contengono termite, fatta di alluminio ed ossido ferrico. Jeffrey Simpson si è interessato alle relazioni tra il Canada e gli Stati Uniti. Da allora non è cambiato più nulla. Ken Noel "Šuvalov allora abbandonò la propria carriera e tornò al villaggio d'origine." È ritenuto probabile che numerosi reperti numismatici siano stati trafugati al momento della scoperta. Un autentico classico del genere. Governatori dello stato di Chiapas Bruce Wayne, come Batman, forma originariamente gli Outsiders per salvare Fox dal Dottor Bedlam. "Bardejov è anche un'importante stazione termale." Le membrane alari sono grigio chiare e semi-trasparenti. Quattro anni dopo il vascello venne seriamente danneggiato durante una battaglia con Shinzon. Sovrintese anche al trasferimento a Londra dei fregi del Partenone di Atene. Il codone, infine, a sella rimossa, lascia spazio per un piccolo vano porta oggetti. Sono note reazioni cutanee in caso di mononucleosi infettiva. Nel suo apparire ella scompare. Brienne intercede per lui e supera la reticenza dei vari lord. Lee Kil-yong Per il popolo cinese. "È l'unica associazione italiana di tecnici nel settore delle costruzioni in acciaio." Il Sultano del Marocco, dopo un fallito assedio della città, riconobbe la sua semi-indipendenza. È il secondo torneo calcistico bielorusso per importanza dopo il campionato di Vyšėjšaja Liha. Per chiunque, le cose sono state così difficili. Dalla terra nasce infatti la nuova vita, con la manifesta voglia di crescere. Fu distribuito dalla Allied Artists. Contiene, in ordine, tre ri-edizioni delle vecchie canzoni, quattro inediti e quattro registrazioni live. "Altrimenti ""dir"" viene considerato relativo alla directory corrente." Già dagli anni quaranta fa le prime esperienze anche come cantante e regista. Nondimeno, i suoni da loro emessi sembrano dissonanti e sgradevoli ad un primo ascolto. Le seguenti canzoni sono state registrate dal vivo nelle date riportate a sinistra. "C'baoth però non sospetta che il Sith sia colui che avrebbe sabotato il progetto." Sotto la sua influenza, cambiò in modo significativo la vita di corte. In municipio si conserva una copia del suo testamento, redatto a Milano. "Si parla in questo caso di ""plotter da taglio vinile""." Poco dopo lo sbarco in Normandia, vennero predisposti due porti Mulberry sulle coste francesi. Seguiranno altre esclusioni, che lo mettono di fatto fuori rosa. Per acetilazione produce la esametilen-bis-acetammide. "Esistono poi altri acidi biliari secondari, come l'ursodesossicolico." Ismael Rodríguez "Perfino l'altezzoso ""Jelly"" Roll Morton lo qualificava come l'unico pianista migliore di Morton stesso." Ma entrambi vengono sconfitti da Godzilla e da Jet Jaguar. I maggiori porti sono situati sulle coste orientali, meglio protette. A. Fedorov-Davidov. Inoltre, si può scegliere se partecipare con una sola monoposto o due. "Dagli anni ottanta elabora la ""pittura Stocastica"", procedure automatiche di creazione artistica." È retta dal vescovo Peter Paul Saldanha. I semi catturati vengono rimossi dal gioco. Di stile bizantino, la piccola chiesa è stata recentemente restaurata e riaperta al culto. Esse costituiscono un inestimabile patrimonio di stili architettonici, arte e cultura. "Per gli ispettori, le inchieste del ""pool"" erano tutte corrette." "L'inalazione può provocare cefalea, tosse, nausea, vertigine, convulsioni, incoscienza, crampi." È importante che le pagine multimediali siano chiare e semplici, così come il linguaggio. Secondo tale stile, il giornalismo può essere veritiero senza dover essere rigidamente oggettivo. "I distretti erano quelli di Lovanio, Bruxelles, Anversa e 's-Hertogenbosch." Egli è stato il padre del micologo Eduard Fischer. Tale angolazione è stata scelta per creare dei propulsori compatti. Il fiume Edo si dirama dal Tone e si versa nella Baia di Tokyo. "I servizi igienici e l'acqua corrente con doccia sono all'interno dell'edificio." "Conteneva la maggior parte dei testi scientifici dell'epoca." R. Haldeman. Mitchell Poletti "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Ben Casey""." Due giovani restano chiusi in casa a causa della serratura bloccata. Walter J. Kohler Jr. Si pensa che siano morte in un incidente. In tutto, ne sono stati costruiti due esemplari. Il concetto di Radical Trust sembra essere il nocciolo della questione. "Poco dopo Misha un'altra ragazza misteriosa fa la sua comparsa." I loro riti venivano celebrati scrupolosamente con offerte ritenute adatte. I giudici possono prendere in consegna e correggere le procedure attraverso mezzi validi. "Il colore sociale era il granata, mentre il simbolo era l'ippogrifo." "Tornato in campo l'anno seguente, fu convocato per il terzo Pro Bowl in carriera." La tribuna è scoperta e le gradinate sono ancora da numerare. Particolarmente bello è il manto cangiante di uno dei consiglieri. "Il palazzo rimase l'ospedale cittadino fino agli anni settanta." Le sue dimensioni sono invece assai prossime a quelle del Sole. Rosberg ha ottenuto il migliore crono anche nella terza sessione, disputata al sabato mattina. Non istituì nessuna medaglia. Michael Coulter Questi si distinguono in: legami forti, e legami deboli. È una specie arboricola, sebbene sia stata frequentemente catturata al suolo. Una grossa novità è sicuramente rappresentata dal sistema di propulsione. Successivamente il fabbricato di servizio venne demolito. "L'opera è oggi conservata presso il museo del Risorgimento di Torino." La sua famiglia si occupava principalmente della gestione di una taverna. Esempio di stati: luce accesa, allarme attivo, batteria scarica, ecc. Fu cavaliere supremo nei cavalieri di Colombo In zone dove sono presenti cicatrici si possono formare nuove chiazze. Nel doppio femminile hanno trionfato Mima Jaušovec e Virginia Ruzici. I consulenti stranieri vennero assunti sia nel settore pubblico che in quello privato. "È fra le canzoni del gruppo che ha avuto più ""cover""." "Ad est, si trovano l'Upper Antelope Canyon e il Lower Antelope Canyon." La conferma è arrivata con successive osservazioni tramite il telescopio spaziale Spitzer. Francesco Longo. Gruntilda perde accidentalmente un occhio ma minaccia di vendicarsi nel prossimo gioco della serie. "Un tempo tutta l'intera piattaforma era situata sopra il livello del mare." Bryan è un cantante e ha come manager il suo migliore amico Reggie. La specie ha bisogno di poca acqua e preferisce postazioni in ombra. La famiglia Villaret de Joyeuse era una famiglia nobiliare minore proveniente dalla Linguadoca. Negli ultimi dieci anni si è proceduto a trasformazioni interne ed esterne. "È il primo film diretto dal regista bavarese, all'epoca ventenne." Non si conosce più nulla di questa comunità cristiana dopo questo periodo. Gli altri tre membri sono liberi di interrompere e contestare la veridicità del racconto. Le ventiquattro classificate con il miglior tempo nelle qualificazioni, si sono affrontate a coppie. Il ministro aggiunse che ulteriori indagini e sopralluoghi in caserma non portarono novità. I medici lo utilizzano anche in ambito ostetrico. Gli shan presero possesso di larghi territori nella Birmania nord-orientale. "Serhij Staren'kyj" Si nutrono di frutta. "L'esperienza della vacuità è la via che porta al ""Risveglio""." Mentre tutte queste critiche venivano espresse, la miniserie non era ancora stata lanciata. Negli ultimi anni visse probabilmente ad Atene insegnando retorica. La tecnica classica dello sci alpino viene appresa attraverso una serie di fasi successive. Kim Yong-se Intorno ad esso sorge la vecchia fortezza. "Attualmente, è ancora navigabile nella maggior parte dell'area dove porta ancora un flusso significativo." "L'uomo riesce a vincere le resistenze della ragazza che accetta di sposarlo." "Il mensile ""Tutto musica e spettacolo"" gli dedica una recensione." Questo approccio è chiamato identificazione del sistema. "Le femmine partoriscono un piccolo all'anno." "Per l'età, a Matusalemme." Terreni compatti e calcarei, ed estati torride portano ad un rapido deperimento della pianta. Ciò significa che raffreddando il pH aumenta mentre diminuisce in seguito a riscaldamento. "L'anno successivo conseguì anche un master in scienze." Ottiene il baccellierato in Filosofia e la licenza in Scienze Sociali. I bantustan erano tutti estremamente poveri. Di alcune di queste sono ancora visibili i ruderi. Venne trovato morto su un vagone ferroviario mentre viaggiava tra Rouen e Caen. Ciascuna pianta produce un solo cono per volta. Vi fu una piccola diatriba riguardo al suo nome. "Questa era la festa del raccolto, che segnava l'inizio dell'anno." "Per l'attacco diretto il missile segue una traiettoria tesa e non guidata." "Concluse l'attività agonistica al termine della stessa stagione." Una meteora è composta di due parti: la testa e la scia. Essa è la vetta più alta della parte orientale degli Stati Uniti. Nulla conosciamo in merito alla primitiva evoluzione di questa attività economica nel Savonese. La chiesa ha una pianta ad unica navata sovrastata da un soffitto a capriate. Raggiunge la stazione e sale senza biglietto sul treno per Chicago. La divisa casalinga è composta da una maglia azzurra e pantaloncini e calzettoni neri. "Negli ultimi anni Daniela Dessì si è dedicata con passione all'insegnamento." In seguito Les Eaux-Vives diventò uno dei più grandi quartieri di Ginevra. Di formazione agro-economista, ha lavorato a lungo in Africa. Questo inconveniente ha condizionato pesantemente anche lo sviluppo del resto della vettura. È considerato il massimo pittore friulano del Rinascimento. "Ebbe i titoli di ""Figlia del re, Sposa del re"" e ""Madre del re""." Ma, sostanzialmente, egli non ebbe più alcun incarico pubblico. Il collo è di una potenza eccezionale, arcuato, muscoloso e di media lunghezza. Alcuni degli effetti indesiderati sono vomito, nausea, anoressia, anemia emolitica, dolore addominale, leucopenia. Di tale centro, rimangono alcune testimonianze monumentali. Inoltre ha vestito la maglia di tutte le Nazionali giovanili del suo paese. "Fu promotore di diverse leggi per il settore minerario e l'industria estrattiva." "In suo onore il governo delle Bahamas le ha intitolato un'autostrada." In assenza di queste o se ritiene la domanda insufficientemente giustificata, rigetta il ricorso. "López de Zúñiga fu cavaliere dell'Ordine di Santiago e conte di Pedrosa." È un tipico dipinto di estrazione veneta di tre figure. Le stelle sono una per livello, per un totale quindi di quattordici. Le sue clienti evidenziano la sua fama mondiale. Durante tale manifestazione, furono realizzati diversi monumenti in legno nei quartieri più popolosi. Al cinema lo legherà per sempre un rapporto di amore-odio. La specie è presente in Argentina, Bolivia e Cile. Sempre vigile, silenzioso e attento. "È anche stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Siviglia." Studiò giurisprudenza a Milano, divenendo avvocato. "Rapsodia d'amore" "Di proprietà del Comune di Firenze, l'impianto ha una capienza di posti." Venne, nel corso della sua vita, insignito di diversi dottorati onorari. Come i dialetti bolognesi rustici settentrionali, mantengono il fonema nelle posizioni storiche, es. Claudia Ceccarelli Si guadagnò buona fama e inizialmente ebbe successo. Il film fu prodotto dalla Naxos-Film GmbH di Berlino. "Alina San'ko" Particolare è la presenza della corona del Granducato di Toscana sulla testa di leone. "Il motto è ""Pro Bono Publico-per il bene pubblico." Valerio Costa "Il film è tratto dal libro ""Aria sottile"" di Jon Krakauer." La coppia vive a Firenze. Queste sostanze potevano essere somministrate per via endovenosa o per via orale. "Fu a questo punto che il bacino delle Fær Øer-Shetland assunse l'attuale conformazione." Ester aspetta fuori dalla stanza ma si sente male e si accascia. Il Canada ha qualificato nello sci freestyle trenta atleti, sedici uomini e quattordici donne. Hough vince diversi premi di ballo, soprattutto latino, fin dalla tenera età. "Si affaccia su ""contrà sant'Anna"" ora via Sperone Speroni a Padova." È presente un modesto picco centrale. "Sul lato B è presente la traccia ""Police Truck""." "Se una persona nota un'infestazione in casa sua, ne deve informare un ""kohen""." "L'edificio è circondato da un parco con cedri secolari e laghetti a cascata." "Molto colto, proseguì in Chantilly l'opera culturale del padre." José Carlos Castillo García-Tudela Payment in Full Ma Yang Guo gli dice che ha bisogno di tempo e respinge Zhang Ke. Piumaggio grigio argenteo sopra e arancione sgargiante sotto. Erik Koch avrebbe dovuto affrontare Tony Martin. "La partenza della gara fu a Legnano mentre l'arrivo fu a Busto Arsizio." Guccini, nelle incisioni dal vivo, userà sempre questo nuovo titolo. Fu però in commercio per soli due mesi. Per fortuna viene inavvertitamente portato a riva da un alce. Mentre si incamminano, Joan confessa a Jack che Al-Julhara è il Gioiello del Nilo. "A differenza del singolo precedente, questa canzone è stata scritta per ""Burning Bridges""." La storia è raccontata da Liutprando da Cremona, non testimone oculare, ma quantomeno coevo. Choi Soo-yeon Solo anni dopo la diffusione interesserà altre nazioni del mondo. Gli aggressori non ebbero soddisfazione quando Conti chiese loro se avessero bisogno di altro. È una pianta annuale ed erbacea. Renato de Araújo Chaves Júnior La sua arte resta ammirevole tuttora. Il vino con il quale si accompagna è il Merlot o il Cabernet. "Il genere è diffuso nel Brasile meridionale, nel Paraguay orientale e nell'Argentina settentrionale." "Insieme al lago di Place-Moulin è uno dei laghi più grandi della Valle d'Aosta." "Fu l'unica partita, finale a parte, che gli ""Oranje"" non riuscirono a vincere." Durante questo periodo fu fondato anche il Coro Sinfonico di Milwaukee. Nei pressi vi sono anche le facoltà di Giurisprudenza e Economia. "Come potenziale sito per il progetto è stato suggerito il delta dell'Amu-Darya." Clay City Il servizio funebre si è svolto nella cattedrale. La mimosa è anche in grado di memorizzare localmente eventi passati. "Il fascino per l'antico non si fermava al collezionismo." "Con il nuovo successore Naram-Sin l'impero accadico toccò il culmine della sua espansione." La compilazione è a cura della scuola, ma è prevista la collaborazione della famiglia. "Esiste anche una variante con all'interno della crema di ricotta e panna." "Durante il medioevo aveva il monopolio sui battezzati dell'alta Val Camonica." "Grazie soprattutto al singolo ""Mambo No." Terry, insieme a Jeager affronta e sconfigge il Team Aho e salva Trixie. Il terreno circostante è accidentato, con un rilievo collinare verso ovest. È morto in seguito a una caduta dal terzo piano della sua abitazione. Ancora oggi, parte della popolazione si identifica come etnicamente greca. "Tali denominazioni erano funzione dell'anno di produzione e della versione." "Il progetto è stato modificato per permetterne l'utilizzo in ambiente marino e industriale." Fu il primo monarca del Regno di Aragona ad esser stato incoronato. Dopo la ripresa si intravede un secondo tema cromatico. Un killer sta pianificando di smettere col suo lavoro e cambiare completamente registro. Ha cercato di captare nella poesia la forza e la vibrazione della vita. Fu membro della Commissione Industria del Senato fino alla fine della legislatura. La terza chiave è nelle mani della Beckman. Così al mondo sono la gente ed i luoghi in cui risiede. Si può sviluppare incontinenza urinaria. Uno dei suoi allievi fu Alessandro Maganza. Numerosi giochi sono stati pubblicati o annunciati alla convention. La cattedrale è stata realizzata in stile neogotico utilizzando pietra calcarea estratta localmente. "Una delle specializzazioni dell'ospedale è quella riguardante la riparazione dei Peluche." "Successivamente l'attività del cantante rallenta considerevolmente." "Lo stesso anno collabora con Gwen Stefani per l'album ""Love." Inizia la partita la persona sorteggiata. "In ""Count Dracula"", Klaus Kinski interpreta un Renfield che non pronuncia una parola." "Il documento riconosce tuttavia, che tali ""insinuazioni"" erano fondate." Serviva il centro abitato di San Benigno, frazione del comune di Cuneo. Partecipò alla resistenza partigiana. Le sue acque sono relativamente dolci e pochissimo profonde. Queste vocali sono talvolta descritte come varianti rilassate delle vocali aperte. Riassumendo un sistema formato da due o più sostanze è un miscuglio. I Giants erano alla loro quarta apparizione in finale, i Packers alla seconda. Essendo in possesso del doppio passaporto, Abdi può essere convocato anche dalla Nazionale norvegese. "Il titolo di lavorazione fu ""Shep of the Painted Hills""." Questo risultato fu confermato alcuni anni dopo, grazie al computer. La sua stagionatura dura fino a due anni. Il primo scudo utilizzato dai Romani era di tipo argivo, come ci racconta Plutarco. "L'anno seguente ha scritto la miniserie ""Infinity, Inc." "Crede fermamente nell'individualità e nei suoi mezzi, senza fare affidamento sul sesso maschile." "Altre lauree ""honoris causa"" da università degli Stati Uniti." "L'album ricevette numerosi riconoscimenti, entrando con cinque nomination ai Kerrang!" Variante della versione M, poteva contenere più combustibile, ma aveva meno spazio di carico. Il film fu prodotto dalla Vitaphone Corporation e dalla Warner Bros. Si presenta in cristalli prismatici e tabulari o in aggregati compatti. "All'interno si trova la cappella, decorata da stucchi e pitture in azzurro e oro." Poi improvvisamente se ne va e non si vede più. Come Nobita, anche Gian prende la valutazione minima in tutti i compiti in classe. Il comune, essendo lambito dal naviglio Martesana, fa parte del territorio della Martesana. "Per eliminare rapidamente l'aria in condotta bisogna evitare tratti di tubazione orizzontali." Il Cardinale Richelieu lo nominò colonnello di un reggimento di fanteria. La natura e lo scopo di questi simboli rimangono tuttora sconosciuti. Morì strangolato da sconosciuti presso la sua dimora. Il legno di fico è particolarmente debole. I seggi che rimangono non assegnati vengono attribuiti al Collegio unico regionale. Gli ammortizzatori sono a gas con quelli posteriori disposti in posizione verticale. Si tratta un ex deposito di legname. La colonna sonora della prima stagione è stata raccolta in quattro album. La chiesa venne quindi messa sotto sequestro dalla procura di Salerno per le indagini. È considerato solitamente uno dei più antichi progenitori degli elefanti odierni. Il grado è omologo al sergente delle forze armate italiane. Rimase lì fino a quando gli ospedaletti da campo furono evacuati. Anche Platone è stato influenzato da questa concezione. Tommaso Corsini È la libertà del domani, la non speranza, la mancanza di obiettivi, il disinteresse. Il valore era equivalente a circa un sesto del penny inglese. Di produzione etrusca sono oggetti soprattutto in bronzo, quali candelabri, tripodi, sostegni. "All'ingresso del teatro si trova una lapide commemorativa a lui dedicata." "Il Beni è il dipartimento col maggior numero di gruppi etnici originari dell'attuale Bolivia." Del tutto occasionale. Disperata, Nan fugge via. Il partito centrale è coronato da un timpano triangolare con oculo al centro. Ha studiato tecnica vocale alla Scuola Civica di Milano. José Castelli Quando passano su una casella la colorano del proprio colore, rispettivamente blu e rosso. "La città prende il nome da un deposito di rocce di granito nell'area." I Ministri sono soggetti al potere di direttiva del Cancelliere federale. Si trasferì in una comunità salesiana di Parigi. Sei spaventata, insicura, però sei pronta. Non è previsto avanzamento di carriera per i round svolti in tale modalità. Faceva parte della comunità montana delle Alpi del Mare. Le due specie oggi note di questo genere sono state reperite in Cile. "L'Unità di Analisi Comportamentale lavora al caso di due famiglie trovate brutalmente assassinate." Nutrice delle nove muse, figlie di Zeus, viveva con loro sul monte Elicona. Due colonne ioniche con capitelli corinzi sorreggono un doppio timpano sovrapposto, spezzato e simmetrico. Il gioco non spiega in modo diretto le cause del virus. Le batterie si sono svolte al mattino e la finale nel pomeriggio. Yannick Ferrera Museo della patata La sua impostazione è principalmente naturalistica, con piccole ricostruzioni degli habitat della vegetazione mediterranea. La sinfonia è composta da quattro movimenti. Il dottore consiglia il sesso di gruppo come terapia. Operation Neptune "L'Atromitos fu penalizzato di tre punti." Sono sposati, non hanno figli e gestiscono il loro matrimonio come una Spa. Questa serie è stata premiata col Premio Aristofane a Saint-Vincent. Il nido è una bassa depressione sul suolo, rivestita con materiale vegetale e piumino. Dei dati presi da un programma potevano essere incorporati in altri programmi. Le riprese si svolsero agli Universal Studios di Hollywood. "Fece numerosi viaggi a piedi attraverso l'Europa, in Italia, Svizzera ed Austria." Sostenitore della storicità dei Vangeli, è considerato uno dei maggiori esegeti del Novecento. "Dei suoi primi trent'anni di vita si sa ben poco." Fu anche condannato per reati contro la sicurezza e reati a mano armata. Ricercò gli antagonisti dei microorganismi, precursori dei moderni antibiotici. Jesse Branson "All'inizio Billy lo scambia per un assistente sociale." La sera stessa Claudio Miccoli, trasportato in ospedale, entrò in coma. La sala è arricchita da sei affreschi di carattere storico. "Le due minestre ""classiche"" sono quella di fagioli e la jota." Quando Langdon viene a sapere dei maneggi di Norton, lo denuncia pubblicamente in Senato. "Tale meccanismo prevede l'esistenza di un'ulteriore particella, il bosone di Higgs." "Dunque ogni equazione rappresenta un'iperbole." "L'attuale costruzione dà sulla piazza principale del paese." In questo caso, la stoccata è soltanto simulata. Come saggista si è interessato particolarmente di storia del Risorgimento e contemporanea. "L'esercito di Enrico era molto indebolito, e non riuscì a penetrare in Castel Sant'Angelo." I principi di unificazione formale di Max Wertheimer Tornò poi allo Herediano. Mossa finale "Questo libro, all'epoca, fu piuttosto importante in campo letterario internazionale." È stata la prima Miss Mondo australiana. "L'azienda assunse la denominazione Supermarine Aviation Works Ltd." Con il Birmingham City ottiene subito la promozione nel massimo campionato inglese. "Egli descrive anche se stesso come un po' matto ""nel modo giusto""." G. Wells si dedicò alla composizione di romanzi più realistici e convenzionali. "Così i ragazzi organizzano un viaggio all'interno della sua mente per recuperarne il ricordo." Il Turkmenistan è una repubblica presidenziale. Alla fine il punteggio era calcolato correttamente, ma non era necessariamente veritiero. Secondo Coudenhove-Kalergi, ciò provocò una reazione negativa nei confronti dei più tolleranti politeisti greco-romani. Comprendeva parte della città di Lilla ed il comune di Mons-en-Barœul. "Egli è uno degli eroi cavallereschi delle ""Chroniques"" di Froissart." Fa parte della catena del Tat Ali. La serie è un successo è viene confermata per una seconda stagione. Il personale confluì nelle analoghe unità tedesche o si unì alla resistenza. "Pavlov chiamò questa scoperta ""recupero spontaneo""." Samuel Wyatt I più utilizzati in ambito informatico sono sicuramente gli alberi ordinati. Cura la sceneggiatura di spot pubblicitari e di filmati istituzionali. Essendo la costante irrazionale, ne consegue che la sua frazione continua non finisce. Milita nella Toppserien, la massima serie del campionato norvegese di calcio femminile. "Cage definì che ""un'azione sperimentale è quella il cui risultato non è prevedibile""." Le lamiere ed i cristalli erano antiproiettile. Grover apre con il canto la porta e Percy e Nico entrano negli Inferi. Altri numerosi servizi sono offerti dalla biblioteca, tutti consultabili nel sito del Comune. La canzone è stata scritta da Sarah Josepha Hale e composta da Lowell Mason. La serie principale è stata vinta dal pilota brasiliano César Ramos. Ha collaborato anonimamente con gli attivisti sul campo per annunciare i luoghi della protesta. La bastia era allora sulla sponda di Oleggio. "Se necessario, una gara può iniziare o anche terminare in regime di ""safety car""." "La minor dissipazione dell'energia cinetica dell'acqua negli attriti significa una maggiore velocità di salita." "In Venezuela, il film uscì con il titolo ""Romeo y Julieta""." "L'ultima immagine, mostra un Hitler neonato in braccio alla madre." La sezione centrale era costruita in metallo, mentre quella esterna in legno. Il complesso è strutturato come memoriale. Musiche di Amedeo Minghi. Lavorò soprattutto come attore, ma diresse e produsse anche qualche film. La Mariner, rispetto ai modelli menzionati, presentava delle differenze. Riescono a procurarsi le chiavi della cella grazie ad un cane e fuggono via. Attualmente la cappella è sormontata da una cupola in stucco bianco. "Il clima permette l'agricoltura con un certo successo." Joanna, invece, affianca Max nelle indagini sul caso di un omicidio irrisolto. Diventa fan della loro musica, presenziando a diversi loro concerti. "Durante l'invasione, Kahn uccide Johnny Cage, cosicché i guerrieri della Terra superstiti devono riorganizzarsi." "Il successo del ""letto tessile"" fu immediato." Venne sepolto nel cimitero nazionale di Los Angeles. Bill è un alcolizzato. Diventato direttore della New School perfezionò la sua formazione fotografica. "L'attuale compito del convento è la cura della locale parrocchia di Reichenau." Il dorso e le pinne tendono ad una lieve sfumatura rossastra. Milita in Serie D, il quarto livello del campionato italiano di calcio. "All'interno del video è molto frequente l'uso di didascalie." "L'attività del Teatro Instabile prosegue fino a metà degli anni Settanta." La pinna caudale è bilobata, le altre pinne sono triangolari. Le radici sono secondarie da rizoma di tipo fascicolato. Attualmente è inglobato dalla città di Medina, di cui costituisce un sobborgo. Messa nella caratteristica chiesetta e il consueto concerto della Banda Municipale, festeggiano assieme. I prefissi navajo vengono uniti al verbo in una sequenza stabilita. "Nei pressi della frazione scorre il Rio Grande, affluente di destra dell'Aveto." Fabrice Moreau "Il Piola rivelò l'episodietto anni dopo la scomparsa del Chiti." "Varie dinastie hanno nei secoli dominato la regione fino all'arrivo degli inglesi." Ha giocato in diverse squadre rumene tra cui la Steaua Bucarest. Accanto alle abitazioni in pietra sono presenti alcuni edifici dalle sobrie facciate neoclassiche. "La melodia e alcuni passaggi testuali sono basati sulla ballata tradizionale ""Lady Franklin's Lament""." "L'attuale dittatore o Duce è Romano Tebaldi, già protagonista dei precedenti romanzi." "Il sottotitolo di copertina recitava il motto ""la tecnologia è facile da usare""." Le pubblicazioni sono gestite da comitati delle principali associazioni professionali. Le orbite erano spostate posteriormente. "Se non diagnosticata in tempo può portare all'infarto del miocardio." Ritornò dopo un anno per ripartire per il Sud America dove era cresciuto. "Esistono due condizioni da rispettare: una per la ""lettura"" e una per la ""scrittura""." Le ultime tre classificate furono retrocesse in Beta Ethniki. "La band fece un tour negli Stati Uniti e nel Canada per promuovere ""Loaded""." Lavora come regista e sceneggiatore per il cinema e il teatro. Attualmente comprende sette facoltà che coprono le scienze umane, economiche, naturali e mediche. I colori sgargianti rendono questa specie particolarmente attraente per gli acquari marini mediterranei. È stato turnista dei Black Sabbath per il The End Tour. Comunque, tutte le versioni hanno temi comuni. Si dice che abbia compiuto quasi diecimila interventi nel corso della guerra. Marc Pedersen Il santuario di Santa Maria alle Lastre risalente al medioevo conserva pregevoli affreschi. "Di aspetto trasparente e spesso, viene a formarsi grazie al lavoro dell'ovocito." Ha compiuto gli studi filosofici e teologici nel seminario maggiore di León. Ma fu denunciato dai suoi parenti e dal notaio del paese A. Lando. Le opinioni di un individuo non fanno una scienza. I convogli si fermano in tutte le stazioni della linea. Infatti, durante i negoziati, il duca Federico Ulrico morì. "La sua opera ""Foresta di Fontainebleau"" è conservata alla National Gallery di Londra." Il muso è allungato in un becco sottile munito di numerosi denti ben sviluppati. Contemporaneamente il Sudafrica accettò di cedere la sovranità della Namibia alle Nazioni Unite. Le navi superstiti della flotta polacco-lituana furono trasferite in Svezia. Herbig detiene il titolo di conduttore laureato della Taiwan National Symphony Orchestra. "I pilastri del piano superiore corrispondono all'Ordine ionico." Pedro, un giovane messicano, si innamora di Blanca, la figlia di Olivares. Dopo il ritiro si trasferì a Firenze. Attualmente il boss risulta essere Michael Mancuso. Faticava a trovare lavoro e la sua carriera sembrava in declino. Debutta in una partita contro la Repubblica Ceca, segnando anche una rete. "Il titolo del brano è ispirato ai ""Books of Blood"" di Clive Barker." Santa Maria in Selva È il fratello del conduttore televisivo Herman Van Molle. Ha disputato quattro presenze con la Nazionale Argentina. Non commestibile, sospetto; comunque da rifiutare per le qualità organolettiche molto mediocri. Segue il relativo tour europeo. "L'agente segreto finge di accettare ma poi cerca di scappare dal castello." Il protagonista è Gigi Proietti. "L'azienda diventa così una appartenente esclusivamente ai suoi dipendenti." Casualmente, Walker incontra Jake Boyd e lo presenta a Trivette ed Alex. Vista Alegre Attualmente vive a Milano. Nel canale Vevo della cantante è stato pubblicato un lyric video per la canzone. Per i rossoneri fu il quattordicesimo titolo, il terzo consecutivo. Le interazioni natura-artificio sono stati variamente interpretati nel corso della storia. "Dinanzi al tempio, l'esecuzione sta per consumarsi." Ne esce sconfitta via decisione non unanime dopo tre round. Decise subito di darsi alla macchia e di raggiungere il Ferrarese. I musicisti utilizzarono anche lo stesso studio. In alcuni casi sono stati adoperati i mattoni recuperati dal vicino, demolito, acquedotto romano. Al momento è sul set di una fiction Rai, in onda da settembre. Complessivamente le disputò tre volte. La polizia thailandese si suddivide oggi in diverse regioni e servizi. Per questo motivo non parteciperà ai Campionati Mondiali. Anche un altro fratello, Henry Astor emigrò in America. Diversi sono stati i cedimenti della roccia dolomitica negli anni. Negli anni settanta Dott. Successivamente per un breve periodo arrivò come capo pagina della cronaca Massimo Arcidiacono. Altri paesi che producono ottime selle inglesi sono la Germania, Svizzera e Stati Uniti. Battaglia di Manila Nella seconda metà di stagione giocò in Paraguay al Libertad. "Durante l'ultimo periodo di degenza, Louis Renault era totalmente in coma." È un musical western statunitense con Gene Autry, Smiley Burnette e Roy Rogers. Più di duecento persone rimasero senza casa e molti negozi storici furono perduti. "L'amarando del Senegal subisce parassitismo di cova da parte della vedova dei villaggi." "I suoi amici la ricordarono dedicandole una puntata di Forum intitolata ""Ciao Tina!" A questa famiglia appartengono i più grandi marsupiali mai esistiti. Anche nel Regno Unito il singolo è arrivato alla seconda posizione. Per il terzo anno consecutivo il match ha visto affrontarsi due club spagnoli. Le montagne di Guglielmina fanno parte del Massiccio della Guiana. Insieme alla televisione, alla radio e a internet costituisce uno dei maggiori strumenti informativi. In Italia la serie è trasmessa su DeA Kids e Super! Persone di nome Spencer In questa fase la pratica medica era affidata alla classe religiosa. Trentasette colonie latine furono fondate sotto Augusto e i primi imperatori. I Lakers vinsero contro i Chicago Bulls e selezionarono Magic Johnson. Thomas Arnold Terza regione per dimensioni, è la seconda per popolazione. Il Comune di Roma gli ha dedicato una strada nel quartiere Portuense. "All'interno dell'Unione la concentrazione industriale fece passi da gigante." Ha tenuto conferenze in Australia e in Sudafrica, oltre che in numerosi paesi europei. Egli divenne inoltre legato papale e custode dei beni del re durante la crociata. Giovanni Silvestri fu un imprenditore di grande successo. "La sua azione contrasta quindi l'ipercalcemia neoplastica." "Nell'agosto dello stesso anno lascia Radio Deejay." Questa capacità le aiutava a cacciare meglio il cibo. La prelatura territoriale comprende la parte settentrionale della provincia filippina di Quezon. Segna il suo primo gol nel secondo turno della Scottish Challenge Cup. Di ritorno a Londra Stewart decide di contattare Sting per formare un gruppo punk. Justin Burrell È tuttavia noto soprattutto per la sua attività letteraria. "È uno dei villaggi più popolosi dell'isola ed è localizzato sulla costa est." Giocò poi per un biennio al Margate. Il Presidente della Repubblica uscente è Luigi Einaudi. Si tratta della seconda mineriada. Rappresenta i valori e della tradizione contadina della provincia. Nel Girone A erano previste quattro retrocessioni, nel Girone B tre. Nello stesso film, tuttavia, recita anche Jessica, la nuova fiamma di Giampaolo. "Il gioco è stato ufficialmente l'ultimo ad uscire in Europa." Rimane fermo per tre mesi. Della registrazione non esiste neppure un bootleg. "Pochi vanno alla scuola elementare, e ancora meno conoscono l'inglese o la lingua swahili." I colori sociali sono il bianco-celeste a strisce verticali. "Il Romanzo""." "Secondo Claudio Icardi, cronista Rai, la carovana del Giro ""ha rimediato una figuraccia""." Due anni più tardi la coppia avrà un figlio, John Carter Cash. "L'interno della chiesa è scandito da tre navate." "La loro densità è spesso minore di quella dell'acqua, sulla quale galleggiano." Riappare Isabelle con Sylvester. È agente di carie bianca del cilindro centrale degli alberi che attacca. Tre tornate più tardi rifornì Michael Schumacher, che tornò in pista in terza posizione. Infine ha lanciato una volta ma il passaggio è stato incompleto. Non condivideva nessuno dei componenti del modello standard. "Fu un centro chiave per l'industria tessile durante la rivoluzione industriale." "L'opera, infatti, ha iniziato a riscuotere un elevato gradimento da parte dei commentatori." "La legislazione nazionale può dunque divergere, anche solo parzialmente, dall'aderenza a questi standard." Era sposata con Robert Romeo con cui è rimasta fino alla morte. Solo questi ultimi erano i cittadini. La maggior parte di queste specie, tuttavia, è stata poco studiata finora. In Finlandia ha venduto oltre pubblicazioni. Vengono poi trasportate dai carabinieri in jeep a Portofino. Diverse cover tra le canzoni. Michele Miraglia "Il video ha vinto il premio come Miglior video dell'anno da ""Pitchfork""." "Dopo un periodo di riabilitazione l'attrice torna in salute." È venerato come santo dalla chiesa cattolica. Il set include inoltre singoli mai apparsi su album e registrazioni casalinghe. "Quadrimestrale di scrittura e critica""." Monsignor Shannon disse di aver favorito le discussioni aperte su questi temi. Victoria raggiunge Bella insieme a Riley, il suo nuovo compagno. "La squadra danese conquistò sei medaglie: due d'oro, tre d'argento e una di bronzo." Si avvicinò al cinema, cominciando a girare alcuni documentari nei primi anni del Novecento. La stagione successiva diventa un punto fermo per la formazione francese. Il film fu prodotto dalla Sofar-Film. Edifici pubblici, chiese e abitazioni vennero accomunate da un unico destino. "Quell’anno uscì infatti anche ""Steam Clock"", disponibile però solo per il download digitale." Le scaglie sono spesso assenti e se presenti sono sottili e vengono perse facilmente. Quanto non venne demolito dalla guerra, rimase devastato dal tempo. "Il più recente trailer mostra la nuova funzione chiamata ""Photo Studio""." La chiesetta sorge sopra una collinetta, ed è circondata da un piccolo cimitero. Studiò giornalismo industriale. Nulla di questo ha fondamento storico. Contemporaneamente coltivò interessi esoterici occupandosi di alchimia, astrologia e numerologia. Under Secret Orders Persone di nome Carolina Il gilet è in damasco giallo oro. Gli occhi sono posti subito dietro, ai lati del capo. La sua casa non era avvicinata nemmeno dalle ninfe né dallo stesso Pan. Di tale vetta non è mai stata registrata una scalata. Il museo. Wolfgang Mair Termina la stagione in campionato con il secondo posto nel girone. Grande attore, senza dubbio. Le prime due di ogni batteria più il miglior tempo avanzarono alle semifinali. La suite sensori integrata è composta da vari apparati. È stato presidente della sezione siciliana della Società Botanica Italiana. In serata Castellano rientrò a Roma per riferire. Urania, tuttavia, respinse le avance romantiche del re. Museo della Misericordia Il logo è caratterizzato da tre levrieri bianchi. Inizialmente commissario, sarà promosso poi vicequestore della Polizia di Stato. In precedenza esistevano tre campionati provinciali: est, ovest e sud. Il campo è in erba naturale. Come in ogni gioco o espansione sims esiste la morte con il tristo mietitore. "L'Alpago fu a lungo una regione inospitale e selvaggia." In molti casi, invece, entrambe le forme hanno il medesimo significato passivo. "Proprio a causa della deforestazione delle colline e della pianura iniziò l'interrimento della laguna." "Prendono il nome dall'Adula, montagna più alta e più significativa del gruppo." Il viaggio durò parecchi anni. Nonostante la paura suscitata dalla mostruosità, Brundle inizia a osservarla e a studiarla. Ai genitori fu proibito dare nomi religiosi ai figli. Nel rebus fotografico la vignetta è sostituita da una composizione di immagini fotografiche. Joe si sacrifica per la felicità di Ted e di Nell. Pubblica anche romanzi a sfondo finanziario per Mondadori ed altri editori. Il Principe di Galles. Inoltre vinse numerose kermesse e criterium, sia francesi che belgi. Non va confuso con altri fiumi tedeschi omonimi. Le orecchie alla base sono aperte e alla punta sono rotonde. Il nono e il decimo sono in fase di redazione. Raiders of the Lost Ark Il matrimonio venne finalmente celebrato e si dimostrò essere una perfetta unione. Ulteriore espansione è stata principalmente per fornire un ulteriore spazio per i negozi. "Le origini risalgono alla seconda metà dell'Ottocento." Nella femmina le parti superiori sono verde-dorato e le timoniere bronzo-dorato. I pezzi delle dimensioni di una noce vengono tagliati in un panno. Main Stadium Poco distante da Perugia trovarono un colle ricco di acqua, selvaggina e vegetazione. Sul labbro inferiore è presente un solco longitudinale superficiale. La costruzione del convento fu promossa dalla Comunità della Santissima Annunziata. Le sue pubblicazioni sono numerose. Claudio Pontello Ruby e Rhett fuggono. "La storia viene continuata nel videogioco ""Parasite Eve""." Diana sembra tenere nella sua mano sinistra alcune lance. Precedentemente la band suonava anche in un gruppo giovanile ad Atlanta in Georgia. "La dicitura ""Parole crociate"" è un marchio registrato dalla rivista La Settimana Enigmistica." Parla e scrive fluentemente in francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano e portoghese. Da tutti loro cinque discesero dinastie irlandesi. Scarsamente popolata venne occupata, durante la seconda guerra mondiale, da notevoli forze giapponesi. Le Orsoline di Gesù si dedicano a varie opere educative, sanitarie e parrocchiali. In seguito si è trasferito a Roma. Gli spagnoli introdussero in Sicilia il cioccolato. I vincitori di ciascun gruppo si qualificheranno per il torneo finale. Altri tre membri della famiglia North meritano di essere menzionati. Coi Seahawks, Richard disputò le ultime due stagioni della carriera da giocatore. "L'edificio costituisce una delle quinte che chiudono la piazza Mercatale." Un esaminatore presenta al paziente una luce test di dimensioni e di intensità variabile. Poco dopo comincia a piovere e nessuna delle altre riesce a fare meglio. Egli gli dice allora che devono andarsene, ma Kane crolla, privo di sensi. Segue le vicende del cavallo Black Stallion e dei suoi padroni. Glen D. Hardin fu il direttore musicale che coordinò il tutto. È possibile vedere i replay delle azioni. "Sono endemici dell'Indo-Pacifico." Piuttosto fitte, libere. Felice Martinelli Wynorski è accreditato anche come sceneggiatore. "L'ambiente a disposizione era quello adibito in origine alle cucine della reggia." Delle altre tre unità se ne perdono le tracce. Sono state conservate inoltre fotografie di rappresentazioni del passato, manoscritti e documenti. Il cocktail viene decorato con tali bacche o con il limone. "Quello stesso anno, Baek pubblica la sua prima compilation, ""Timeless: The Best""." Ad esempio, questo avviene nella variante del Dragone della Difesa siciliana. "Partecipò a numerose serie televisive di successo come ""La casa nella prateria"", ""Mannix"", ""Emergency!" La scoperta è avvenuta ad opera di Mike Brown. Ciò nonostante, acquistò una chitarra e cominciò a imparare a suonarla da autodidatta. Le vedove e le orfane dipendevano da un fratello o dal loro figlio. Dal libro, Sergio Castellitto ha tratto un film omonimo. Durante quell’anno abitò con la nonna e gli zii. Questi ultimi rappresentano soprattutto scene di tipo religioso ed erotico. Già durante questo periodo il suo carattere rissoso iniziò a manifestarsi. Geoff Snider del Canada fu nominato miglior giocatore del torneo. Successivamente lascia il Friuli per andare a studiare in Toscana. Nata a San Diego, in California. Lavorò anche in altre località friulane, come Pordenone e Spilimbergo. "In seguito è stato ridistribuito con il titolo ""Mars-Mania"" e ""Radio-Mania""." I fac-simili sono liberamente consultabili. In seguito lo intrappola nello specchio per poter spiare i suoi nemici. Altri partecipanti allo spettacolo: Nino Manfredi, Paolo Ferrari, Diana Dei. Sono state proposte pertanto diverse alternative. Ernesto Galán Successivamente alla stagione nerazzurra giocò una stagione nella Juventus. La sua carriera calcistica proseguì al Sud, nei campionati minori. Pertanto, il cross-side network effect è positivo. T. Gora e del responsabile del gruppo di costruzione, Ju. Tuttavia, ci sono alcune somiglianze culturali tra i Pannoni e Dalmati. "Un veliero è composto essenzialmente dallo scafo e dall'alberatura." Ancora più grave scambiare un vino liquoroso per un liquore. Quinto non ammazzare! La ferrovia Cosenza-Sibari venne costruita a semplice binario ed esercita con trazione a vapore. Il campionato fu vinto dal Millonarios per la dodicesima volta nella sua storia. "Da questo ""bonus"" erano esclusi gli ebrei e i prigionieri di guerra russi." Ero tutto solo. "La cerimonia di inaugurazione verrà invece organizzata al Celtic Park, nell""'East End""." Per i valori delle carte, si veda sotto. Bobby porta un robot al dojo capace di addestrare i ragazzi, così licenzia Rudy. "Nel Medioevo una ""silloge"" era una raccolta manoscritta di poesie di autori vari." "Seguirà un tour promozionale che, partendo da Roma, attraversa tutta l'Italia." Regolo è nato e cresciuto a Roma. Si trova fra le stazioni di Camden Town e Kentish Town. Raggiunge anche il mercato inglese piazzandosi ai primi posti in classifica. Passato in prima squadra, ha vinto il campionato bulgaro. In confronto con il normale diodo di potenza il diodo Schottky è meno robusto. "È l'unico in Italia dedicato alle ricerche polari artiche italiane." Decisamente complicata è la questione della genealogia di questa famiglia. Malato, abbandonò la politica attiva, stabilendosi a Vilnius. Ospita inoltre impianti per la lavorazione del pesce. Recenti teorie psicologiche evidenziano la relazione tra il pianto e la percezione della debolezza. Questo segnale deve quindi essere valutato con leggi statistiche. "Egli è stato invocato contro la malattia mentale e l'infertilità." Furono risolte anche alcune dispute di confine nei confronti della diocesi di Siena. Dal Piaz "Essa sancisce il passaggio all'età adulta e ne inizia alla possibilità di riprodursi." Le canzoni incluse nella raccolta in vinile sono sottolineate. Lo spostamento richiese tre anni di intenso lavoro. Decorò anche il salone del nuovo Parlamento di palazzo Carignano a Torino. Pure lui arriva così in America. In diciassette anni da professionista ha vinto trenta corse su strada. Morì a Lubiana il giorno del suo ottantesimo compleanno. Alla sua morte, il titolo passò alla sorella Caterina, che sposò Carlo I Gonzaga. I cittadini hanno costituito subito un comitato di opposizione. Data la temperatura temperata delle acque è presente la balena grigia. Aperta anche una boutique a Beirut. "I preparativi per l'esecuzione iniziarono già il giorno precedente." "Nei locali della sagrestia si trova una ""Deposizione"" del pittore Luca Cambiaso." Sacramento e della Madonna. La voce narrante nel film è quella di Liv Ullmann. Attualmente partecipano sette squadre. Fu una grande guerriera, ma apprezzava molto anche la musica e la poesia. "La pellicola è anche conosciuta con il titolo internazionale di ""Two Champions of Death""." "Gli Wookiee rimangono sotto il controllo dell'Impero." Negli Sud-est Asiatico è stato trasmesso doppiato, con le canzoni originali. Il dittatore non ha poteri assoluti e la sua autorità resta limitata dalla Costituzione. "In particolare per la traccia ""No Homo""." "Il nome ""Terry"" può essere un derivato di ""Thierry""." "La cavalleria spagnola catturò anche una batteria d'artiglieria." È presente anche traffico cargo. Suo fratello dal secondo matrimonio del padre è il giornalista Ricardo Costa. Col secondo tentativo Hamilton si avvicina a Rosberg, senza però essere capace di superarlo. Vive nelle foreste sempreverdi, foreste ripariali e savane alberate secche ed umide. Tutte le tracce sono di Roger Taylor tranne dove indicato. Tutti i membri originari della band hanno partecipato alla reunion. "È stata nel medioevo ed è tuttora un'importante tappa del ""Camino de Santiago""." Sul modesto campanile è collocata una sola campana. "E' legale in Nuova Zelanda." I combattimenti proseguirono nella notte e terminarono con la vittoria della coalizione. "Come ""Fils de France"" ottenne alla nascita il titolo di ""Altezza Reale""." Il singolo ha scalato diverse classifiche piazzandosi fra le hit più ascoltate in Italia. Da Milano torna a Roma per fare il direttore delle relazioni istituzionali di Telepiù. "Secondo un'altra versione, fu lo stesso Zeus a ucciderlo." Don Newman Affermò inoltre che egli avrebbe preferito inventare un taglia-erba. Ha collaborato con la rivista Il Calendario del Popolo. "Infanterie-Division lasciò Kiev per dirigersi a Poltava, dove era ancora alla fine dell'anno." Individualmente commette uno sbilanciamento durante il tarzan alle parallele. Mette in mostra la sua sessualità in testi, video ed esibizioni. Il titolo indica una persona che sovranità su altri principi ma non sui vassalli. Questi risultati le hanno permesso di aggiudicarsi la classifica generale del torneo. "L'attuale parroco è don Giacomo Bocchi." Con i biancorossi disputò altre due stagioni in massima categoria. I mongoli occidentali hanno raggiunto il loro culmine sotto il suo governo. Il monumento rappresenta sette statue in bronzo che discendono una rampa di scale. Inoltre, fa parte della forania di Maniago. "Tre delle sue opere si trovano alla ""Wolverhampton Art Gallery""." "Gli interventi sono inframmezzati dalle ""performance"" dal vivo del gruppo." È il fratello della doppiatrice Francesca Guadagno ed ex marito della doppiatrice Lorena Bertini. Pur nominato alcune volte in precedenza, compare effettivamente solo negli ultimi libri pubblicati. "C'è anche un'area di sosta dove è possibile comprare cibo, bevande e souvenir." Con Motta, Marisa iniziò a pianificare la sua carriera. Il muso è relativamente corto, gli occhi sono grandi. Due sono invece le gallerie più ampie. Per il brano occorsero tre sessioni di registrazione. Era fornito di debugger per il codice macchina. "Dichiaratamente omosessuale, il suo film ""Poison"" è simbolo della nuova cinematografia gay." "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""La città in controluce""." "Come nel precedente, anche ""Crimson Thunder"" conteneva un pezzo strumentale ed una cover." Arriva la polizia che sorprende i ladri. Bex, quindi, è ufficialmente fuori dal cast. Il becco a pappagallo del polpo punge facilmente la pelle e il muscolo sottostante. Il titolo venne ricreato diverse volte fra i Pari di Scozia. Pensava a una carriera ecclesiastica, ma ebbe un futuro nella politica. "Solitamente l""'anmitsu"" si mangia con cucchiaio e forchetta." Nelle ultime tappe non si assisté a particolari scossoni. Una grande suddivisione è tra spazi aerei controllati e spazi aerei non controllati. Ora dirige il periodico online Pink Magazine Italia La numerazione dei dischi prosegue quella dei precedenti box set. "Di conseguenza, l'importanza di questi complessi per il metabolismo in generale rimane poco chiaro." Rinunciò a disputare il campionato di Serie C la stagione dopo. Coltivò studi umanistici, sociologici ed economici e fondò una casa editrice. Oggi nel museo sono presenti collezioni di armi, abiti, fossili. "Ronan Bennett scrive regolarmente per ""The Guardian"" e ""The Observer""." Poi chiuse gli occhi. Dopo la guerra si dedicò agli studi storici. Può anche dare la caccia a piccoli rettili, scoiattoli, rane e invertebrati. Essa produce fiori di dimensioni medie di colore giallo in pannocchie. Osteria, Loc. Sempre in Messico militò nel Deportivo Veracruz. Tuttavia nessuno di loro scontò mai nemmeno un solo giorno di carcere. Gli umani sono una razza versatile, senza particolari punti di forza o debolezza. Si occupa di nuclei galattici attivi e delle teorie dei tori di polveri galattiche. Thomas Hamilton Inizialmente influenzato da Paul Klee, ritornò poi ai temi della pittura cinese classica. Un terreno può ospitare una sola miglioria che non può essere rimossa. Gran parte del quartiere non progredì e fu lasciato in balia del decadimento. Il massiccio è di estremo interesse e fama nel modo alpinistico. Studiò teologia con Brunone Fazzi, vescovo di San Miniato, che lo nominò suo segretario. Le revisioni a doppio cieco sono quindi fortemente dipendenti dalla buona volontà dei partecipanti. Adrian Caldwell Loveless soccombe, precipitando in un dirupo. Il giorno successivo, Addison firmò con gli Indianapolis Colts. Barry MacKenzie "L'ingresso della tomba consiste in un dromos con pareti a bugnato in conglomerato." Il primo giocatore controlla Mario, il secondo Luigi. Morì di una setticemia contratta nel corso di una dissezione. "Tuttavia il suo nome è principalmente legato alla saga di ""Pirati dei Caraibi""." Prima tappa di montagna del temibile trittico che potrebbe decidere la Vuelta. "The Story of Sick Books""." Emidio Morganti viene confermato responsabile degli arbitri per il terzo anno consecutivo. Per alcuni anni la coppia risiedette nella zona occidentale di Londra. I molluschi che producono madreperla sono generalmente bivalvi e gasteropodi. La fossa interna è chiamata canale neurale. Hanno composto anche una canzone in arabo. Conseguì poi un master in assistenza sociale presso la Tulane University di New Orleans. Per gli uomini il matrimonio comporta un obbligo implicito a occuparsi della famiglia. Tra le sue qualità principali rientra il dinamismo. Lo scopo del gioco è diventare il minion più cattivo di tutti. La suocera lo segue e la commedia continua. Era quindi necessario realizzare una vettura completamente nuova. Rare erano le poleis greche come Rodi, che facevano ricorso ai propri cittadini. La maggior parte degli esseri umani che vivono nel parco conducono vita nomade. La pioggia è edita dalle Edizioni musicali Tevere di Milano. Di origine romana, vive e suona a Torino, dove vive da molti anni. Sono state rilasciate due versioni del film. Innumerevoli altri modelli hanno radar di scoperta campale e apparati elettronici. Il termine può essere utilizzato, anche in campo geografico-economico. Si rende conto, però, che deve fare i conti con la morte di Mark. "Nell'anno seguente non troverà spazio in nessuna partita." Lavorò quindi molto per chiese e conventi nel cuneese e nel torinese. "Ha interpretato il ruolo di Daria in ""Un Natale Stupefacente"" di Volfango De Biasi." Si è dedicato anche alla saggistica, e non solo ai romanzi. Dopo il primo tentativo fallito, il secondo ha successo. "L'esperienza accumulata nel campo mercantile lo fecero invece un apprezzato esperto finanziario." È inoltre presente una grande industria produttrice di latte e formaggio. Per sfuggire alla furibonda vendetta del padre, Vera cade dalle scale e muore. Longfellow ci trascorrerà quindi il resto della sua vita. Voglio ringraziare i tifosi che ci hanno sempre sostenuto. A quindici anni comincia a lavorare come apprendista presso una officina meccanica. Lo scatto era una originale via di mezzo tra azione singola e doppia. Questi due disturbi di personalità comportano analoghe conseguenze di tipo irregolare e aggressivo. Su questa ambiguità hanno giocato i diplomatici di entrambe le parti. Ha deciso, quindi, di dare una svolta alle proprie attività personali e professionali. È una specie arboricola, attiva soprattutto nelle ore notturne. Prospera su ripide scogliere calcaree senza terreno visibile alle radici. Gli archi inferiori sono sorretti da colonne di granito provenienti dalla basilica costantiniana. Era una macchina a semplice espansione con cilindri interni. La sovralimentazione avviene tramite un compressore volumetrico Eaton a quattro lobi. Dopo questi eventi, i sentimenti che già provava per il ragazzo crebbero ulteriormente. Robin tuttavia sospetta che ci sia qualcosa di più dietro. Trova lavoro al mercato dove vende frutta, conquistandosi ben presto la fiducia dei nativi. In questo periodo entra a far parte della nazionale italiana. Lì incontra i residenti della città che vivono in segreto da molti anni. In diritto, il turpiloquio era una contravvenzione. Oltre questa temperatura la membrana non funziona più perché si secca. Notata da un talent scout, iniziò a fare la cantante. Dei tanti figli, tutti avuti dalla prima moglie, solo una femmina gli sopravvisse. Deve il suo nome al padrino di battesimo Eugenio di Savoia. Assault and Battery "All'esterno si presenta con una semplice facciata con portone e finestrone centrale mistilineo." Più tardi, grazie al suggerimento di un suo insegnante, Daniel iniziò a ballare. Tale acquisto provocò il licenziamento di Alvin Bennett. "Che sorpresa"" per presentare il brano e altri singoli al suo pubblico internazionale." "Partecipò alla fondazione dell'Università Ca' Foscari di Venezia, primo ateneo italiano per l'insegnamento dell'economia." Negli allevamenti di ovini da latte è presente anche la sala mungitura. "Ma l'uomo tornerà alla fine dalla vera moglie." "Ha aderito al gruppo Scelta Civica per l'Italia." Si trova sulla sinistra orografica del fiume Serio. Un nuovo Shogun ha unificato il Giappone dopo anni di guerra. Al centro della decorazione si trova uno scudo smaltato con lo stemma della Stiria. Sarà graziato sul patibolo. La scena venne girata in un solo giorno e vennero utilizzate quattro differenti sequenze. Si trattò della settima partecipazione di questo paese ai Giochi olimpici. Il suo nome, bruciato, non ricomparve più nei turni seguenti. I componenti del gruppo hanno realizzato lavori autonomi dal gruppo. Proprio questa ricerca sarà la rovina di Oliver. Il termine viene utilizzato in diritto per riferirsi ad accordi illeciti. Per poter partecipare, una squadra deve solo rappresentare ufficialmente la propria federazione sportiva nazionale. "È prevista solo l'aggiunta di sale, salnitro e spezie, in particolare del pepe." "Quest'ultimo, rendendosi conto che stavolta il fratello è irremovibile, accetta." Ha partecipato come ospite in qualche trasmissione televisiva negli Stati uniti. In generale, la distribuzione degli isopodi giganti è nota solo parzialmente. Qualora esistessero ancora, potrebbe trattarsi di un esempio di specie Lazzaro. "Si parla quindi di ""guadagno unitario." Maria Teresa si trasferì nei pressi di Tubinga mosso. Il film è stato accolto molto positivamente dal pubblico. Dopo essersi diplomato in ragioneria ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia. Da allora continua ad esibirsi con loro. Dopo una lunga tournée in Italia, tornò a Vienna. Per le discrepanze si faccia riferimento al testo. Per questo motivo i fondali sono molto frequentati dai turisti subacquei. Il titolo di marchese passò così al figlio Alessandro Bonito. Rizzardo da Camino Oggi è diventato scrittore a tempo pieno. Fino al Trattato di armistizio. È presente anche lungo le coste atlantiche del Sudafrica. Persone di nome Henrik "Nel reboot di ""DuckTales"", interpreta il nuovo Darkwing Duck." "Dirà: ""Ho sempre cercato di non essere un padrone""." Lo ski-pass di Vail è uno dei più costosi al mondo. Il rapper trascorse diverse settimane in ospedale. La città ospita la sede della compagnia aerea nazionale: la Qatar Airways. Lavorò anche come disegnatore di cartoni per arazzi. "Un netto miglioramento rispetto alle critiche negative su ""Absolutely""." Diodoro offre il nostro unico resoconto della prigionia e del successivo rilascio di Lisimaco. La pezzatura è variabile. Non si pronunciò però su chi fosse il suo prescelto. Muovendo i vertici su tre dimensioni si possono ottenere forme complesse. Questi problemi vennero infine rilevati in Psicologia, in Medicina e nelle Scienze sociali. Preserva una grande parte della Mount Desert Island, e le isole associate. La vegetazione, caratterizzata dalla macchia mediterranea, è costituita da euforbia, ginepro e mirto. Non si conosce nulla sulla sua formazione giovanile. The Railway Children "L'attore protagonista è Giulio Scarpati, e la serie è ambientata nella bassa Maremma toscana." Il servizio si basava sui sistemi della Quantum Computer Service. "In quella stilata da ""Billboard"", è arrivata alla ventesima posizione." Soriano è stato estremamente produttivo nel mese di giugno. Le fave trattate sono poi trasferite agli impianti di separazione bucce e rompicapi. Il nastro è verde con una striscia centrale cremisi. Shaka cambiò il modo di guerreggiare in Africa. Ugo Colombini Chiara, il palazzo Roverella e la chiesa di San Carlo. È la seconda linea ad essere stata costruita a Singapore. Il fogliame è scuro. The Glass Cage "L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta negli Stati Uniti." Martin e gli altri arrivano tardi quando ormai la chiesa è rasa al suolo. Ash intima il Pokémon di fermarsi. Appartiene amministrativamente al comune di Cabras. Yoshimitsu diede il territorio attorno al villaggio a suo figlio Yoshinobu. Costui non incontrò il favore popolare e il tentativo fallì. "Questa sorta di ""leitmotiv"" ha fatto spesso capolino tra le pagine dei suoi scritti." "Si afferma che Flip abbia avuto origine nel corto animato ""Night"" delle ""Sinfonie allegre""." Graveyard Shift La lista, infatti, è stata edita senza nessun necessario riferimento bibliografico. Continuò a risiedere nella sua città natale fino alla morte. "Nel resto del mondo, invece, l'album non ebbe molto successo." Vi sono raffigurate scene di vita degli indigeni: un corteo festante, episodi guerreschi, ecc. Il disco è stato distribuito da Venus Distribuzione. "L'impresa dei Mille lo confermava nella sua opinione." Si gioca annualmente a Adelaide in Australia. Non ha sottospecie è una specie monotipica. "È tutt'oggi in uso e viene utilizzata come Deposito esplosivi e munizioni." Moreno scelse queste terre nella zona che oggi è occupata dal parco nazionale. La sua formazione scientifica emergerà comunque nella produzione letteraria. Sulle pareti sono ancora visibili tracce di affreschi e decorazioni scolpite. Nella frazione Tetti Giro è insita invece la Stazione di Santena-Tetti Giro. Abbiamo bisogno di voi in modo incredibile. La ragazza però è in combutta con tre individui assai poco raccomandabili. Vicino si possono osservare i resti degli antichi edifici monastici. Il gran finale del film fu girato in Three-strip Technicolor. Durante gli attacchi si riscontra generalmente ipokaliemia, ovvero bassi livelli di potassio nel sangue. Tale classificazione è stata effettuata solo per provincialismo faunistico. Psiche trovò un tempio di Afrodite e vi entrò. È nota una popolazione isolata nel fiume Pescara, sul versante adriatico. È autore di numerosi libri, molti dei quali sono stati tradotti in spagnolo. Di questa città era nativo san Giovanni Fisher. La pena, aumentata in appello, è stata confermata in Cassazione. Controlla il potere magnetico con la sua ascia. Non si sa dove fu sepolto. Van Dyke è moderatamente resistente alle infezioni fungine. Minerale di cui è ricca la miniera. "The Farmer's Daughter" La classifica finale era determinata da punti basati sui piazzamenti nei singoli tornei. Sabato nero La tomba era già nota in antico, ne sono testimonianza sette graffiti greco-romani nell’anticamera. La chiesa è costruita presso il Palazzo Santacroce. "Ha studiato l'effetto della rotazione delle colture sulla qualità del suolo." Comunque, al di là del metodo di disegno utilizzato. È alta un metro e ottanta. Dopo il trattato di Parigi passò alla Francia. "L'analisi dello spettro elettromagnetico indica una composizione praticamente pura di ferro e nichel." "I kenioti si pongono in testa al gruppo e conducono fino all'ultimo giro." A parte questi, il resto della struttura è specializzata a seconda delle implicazioni funzionali. Successivamente fu utilizzato nuovamente dalle truppe italiane, ma solamente come ricovero. Molte specie sono state chiamate in suo onore. Il termine Salassi compare per la prima volta durante le incursioni romane. Anzi, si può ben dire che la chiusura passò del tutto o quasi inosservata. Quattro sono i vescovi conosciuti di questa sede. Il suo hobby è il sollevamento pesi. Anche questo esemplare è ospitato allo Smithsonian Institution. Sono principalmente di fede animista e praticano lo sciamanesimo. Diede anche un grande impulso alla costruzione del nuovo Stadio di San Mamés. Funziona a semplice benzina verde. La bottiglia di Forbidden Rose è viola e nera, con riflessi d’argento. Si trattava di un sound sperimentale, molto diverso dal loro rock odierno. Con il Boca otterrà il sesto posto in campionato. Entrambe le città sono progettate per lo scenario di corse cittadine. Dove fu allievo di Tommaso Solari, Stanislao Lista e Gioacchino Toma. "Il figlio Valerio è stato uno storico dell'arte, critico d'arte e accademico italiano." Partendo dalla Promozione è arrivata fino alla Legadue. Il disco è stato prodotto ed arrangiato da Memmo Foresi. Non hanno nessuna importanza per la pesca. Il numero dei partecipanti fu quindi variabile. Testi di Kerr, musiche dei Simple Minds, eccetto ove indicato. Viene ucciso alla fine del primo film da Barney and Lee. Le canzoni contenevano molti significati per tutti i partecipanti. "Sede arcivescovile è la città di Bordeaux, dove si trova la cattedrale di Sant'Andrea." Insieme hanno avuto più figli, incluso Odd Nansen, un noto architetto. Sempre per riutilizzare senza limiti quella originariamente composta dal poliedrico compositore di New York. Cosetta Greco è doppiata da Andreina Pagnani in un suo raro doppiaggio in romanesco Ashleigh e Fisher affrontano alcuni problemi nel loro rapporto. La mano destra del santo, estesa, presenta la palma simbolo del martirio. Morì a Trento, durante il concilio, e fu sepolto nella cattedrale di quella città. La superficie interna del padiglione auricolare è ricoperta di pieghe cutanee. "Studiò nella sua città, frequentando il ginnasio e la scuola d'arte." Due anni più tardi interruppe gli studi per dedicarsi totalmente alla musica. A fine stagione vince il campionato e la coppa di Germania. Vi si vede schiudersi da un uovo un pterosauro che scappa per la vetrata. Iniziò la giornata sempre con un riassunto degli eventi militari e politici del giorno. Si oppongono i pacifisti, il cui simbolo sono le colombe. Durante le registrazioni dei dischi hanno partecipato spesso gli altri membri del gruppo. Questa divisione rispecchia i confini attuali di Germania e Polonia. "La formazione del nuovo zigote diploide porterà all'inizio di un nuovo ciclo vitale." Rivestiva le mura con personaggi fiabeschi, amorini, danzatrici, allegorie, soggetti mitologici. Questo segmento si estende fino al forame lacero. "Ogni turno comprende otto fasi, completate una dopo l'altra." Testi e musiche di Arjen Anthony Lucassen. Musiche originali di Bruno Nicolai. I motori che compongono questa famiglia sono cinque, tre aspirati e due sovralimentati. "È un'enterite caratterizzata da crampi addominali, diarrea, febbre e feci emorragiche." Timothy Goebel Noi però siamo show-man e dobbiamo fare film solo per il pubblico. "Peter Travers della rivista ""Rolling Stone"" definì ""Toys"" ""pretenzioso, banale e noioso""." Quando i Giants erano al Polo Grounds, gli Yankees dovevano essere in trasferta. La villa è citata da Plinio, Svetonio e Cassio Dione. "Quest'ultimo incarico dura tuttavia pochi mesi." Si tratta di una delle nazionali principali al mondo in questo sport. Furono selezionati alcuni brani. Ebbe professori e compagni di classe piuttosto brillanti. Il distretto comprende la parte occidentale della provincia di Frosinone. Come esempio, si consideri un modulo che compila e stampa un report. Ted White In un primo tempo non ottenne una licenza ma investì nella produzione italiana. "Furono vinte quattro medaglie: una d'argento e tre di bronzo." Attualmente ospita anche due orchestre, due cori e un corpo di ballo. Villa Casati Stampa Con i proventi del turismo balneare è stato investito e costruito molto. La famiglia vive a Brooklyn, New York. Può anche solidificare questi campi, da utilizzare come armi dirette. Il bordo di tessuto che ne risulta è il rafe perineale. La diffusione del cristianesimo, invece, avvenne solamente nel V secolo. "L'anno dopo fu il Bayern a vincere la Coppa delle Coppe." Questa battaglia dimostrò la combattività dei due schieramenti durante la campagna di Francia. "La zona è all'interno del Parco del Torre." In contrasto, la carriera di Jean Gabin era molto in declino. Si nutrono di foglie e sono molto voraci, per questo vengono temute negli orti. László Kovács Aroldo ereditò il regno del Wessex divenendo il secondo potere dopo il re. "Wuhan era il quartier generale provvisorio dell'esercito cinese." Tra le altre opere Filippo Sassetti ha scritto Il Capitano Francesco Ferruccio. "Nell'anno da senior Rothstein fu il capitano della squadra." "Piazza Università si affaccia sull'Università di Bucarest e sul Teatro Nazionale di Bucarest." È un difetto del cromosoma X, quindi di natura prevalentemente genetica. A completare la band entrò Steve Cheese alla batteria. "Ciò segnò l'inizio di un quadriennio di vittorie olandesi." I consensi per i Socialisti sono andati aumentando nelle competizioni successive. Violetta, acquosa, elastica nel gambo, fragile nel cappello. "La data tra parentesi è relativa all'anno della prima pubblicazione." In seguito i partigiani furono internati in campi di prigionia svizzeri. Le gare del Gruppo A si sono svolte a Katowice, in Polonia. Progressivamente, poi, si assiste ad un impoverimento dei corredi passando alla cultura classica-romana. Come mi commuove! Cammina orizzontalmente e ogni tanto si ferma per saltare, è invincibile. Gli astronauti utilizzano corde elastiche per agganciare se stessi al tapis roulant. Il termine ha nella storiografia filosofica due significati sovrapponibili ma non coincidenti. Continua a seguire seminari di perfezionamento in canto. Non ottiene punti validi per la classifica finale. La squadra vincitrice di questa classifica accede direttamente alla finale del campionato. Anche i profughi galiziani furono rapidamente rimpatriati. Un sesto capitolo è inoltre disponibile come contenuto scaricabile. John Whitaker La copertina ritrae una foto di Morrissey, scattata da Russell Young. Di religione cattolica, fu amico della mistica Adrienne von Speyr. "Cessata l'attività agonistica ha intrapreso quella di fotografo sportivo." "L'origine del nome deriva dalla città di Chartres in Francia." Sono diffusi nella maggior parte delle acque tropicali del globo. "In Francia, la pellicola prese il titolo ""Comment Washington traversa le Delaware""." Express Publications ha la propria sede a Madurai. Quattro anni più tardi prese parte alla prima edizione della Canada Cup. Al brano collabora il rapper Kanye West, anche produttore del singolo. "Nulla vieta di aggiungere loghi o simboli dell'argentiere." "È il quarto videogioco della serie ""Deception""." Dal matrimonio sono nate due figlie. Vincitore di cinque prove del mondiale rally. La coda era molto sottile. Nella serie, Mills presta la voce a Rudy R. Moore. Fu uno degli attributi del dio Mitra, nel suo culto conosciuto come Mitraismo. Chun Woo-hee I libri a catalogo hanno una tiratura delle ordine di alcune migliaia di copie. Anthony Raffa Gli angoli erano contraddistinti da grandi pietre squadrate. Avviato alla carriera ecclesiastica fin da ragazzo, divenne presbitero nella diocesi di Arras. Si nutre principalmente di frutta. Il capoluogo è Cameron. Il clima è umido temperato. Con questo sistema, in assenza di treni sulle sezioni, i semafori sono sempre verdi. La chiesa possiede inoltre una pavimentazione a mosaico "Entra nel gruppo Evasio Muraro, mentre Montanari rinuncia all'attività concertistica." A causa dei bassi ascolti, la serie è stata cancellata dopo una sola stagione. I suoi vicini misurano circa un metro di altezza. Sul territorio sono presenti diversi tipi di attività artigianali ed industriali. "Ricevette due lauree honoris causa, una dall'Università di Oxford ed un'altra dall'Università di Praga." Il film fu prodotto dalla Neos-Film. Egli lasciò agli esecutori del testamento la scelta iconografica. Stella Dallas Il suo territorio rientra nella grande area metropolitana della capitale Atlanta. Produce scariche elettriche di una lunghezza variabile. "In base alle ricostruzioni archeologiche, si suppone che l'arco magiaro avesse tensori in osso." È una pianta erbacea annuale a portamento eretto o sdraiato-ascendente. Dopo incomprensibili esitazioni, Arata acconsente. Per la squadra di Bucarest è il secondo titolo. Esso sarebbe stato spesso evitato poiché si riteneva abitato da spiriti. Si è accasato dunque in California, a Sacramento. Un uomo si risveglia in una stanza del tutto spoglia. È talora visibile anche di giorno se la sua distanza dal sole è massima. Fu parte della curatoria di Sulcis, appartenente al Giudicato di Cagliari. È un sobborgo a sudovest della città di Buffalo. I sacerdoti, considerandolo sacrilego, ordinano che venga gettato nel Tigri. Tuttavia non è sempre facile determinare un intervallo siffatto. Alla fine, gli autori esaminano quali punti di vista credano siano espressi nei media. Essa è federata e composta dalle varie associazioni regionali italiane. "Lo scioglimento, a norma dell'art." Sebbene partecipasse alla battaglia di Gettysburg, non ebbe un ruolo attivo. Intorno alla metà del Settecento furono realizzati la facciata e il campanile. Si tratta della più alta banda di frequenze radio. A questi ultimi due sovrani diede le proprie figlie in matrimonio. Si sposa a New York dove svolge la maggior parte della sua attività artistica. Dalla moglie, unica figlia del Duca di Gela, ne acquisì il relativo titolo. Le singole mosse, invece, sono trascritte secondo la consueta notazione algebrica. Si trasferisce così al Levante, in Segunda División. La regia è di Duilio Coletti. Le uova di questo tipo di gallina presentano il guscio bianco. Non sono state ancora comunicate date di apertura. "Anne, a sua volta, privatamente riferisce di Catherine ""che Inferno""." "Il brano che dà il titolo al disco partecipa al Festivalbar di quell'anno." Dal suo nome si presume fosse di origini armene. Relativamente ai discendenti dei boeri: spesso si sentono semplicemente “afrikaner bianchi”, “afrikaner”, o “sudafricani”. "L'uomo minaccia Wanda e Larry, per difenderla, lo uccide." Il luogo del ritiro viene confermato Tarvisio, in provincia di Udine. I nomi comuni in italiano sono evidenziati in grassetto accanto al nome scientifico. Canale di Parigi. Gli studenti erano i nobili destinati ad entrare nello stesso collegio. Bray ha anche usato, negli ultimi anni, la sua voce roca in altri lavori. Per poter maneggiare variabili multiple, abbiamo bisogno di poter rappresentare relazioni. Altri effetti indesiderati includono dolore nel sito di iniezione, gonfiore e irritazione. "Questa specie è diffusa nell'Indo-Pacifico, dalle coste africane alla Nuova Caledonia." Oddone rimase fedele a suo fratellastro Guglielmo, agendo sempre in sintonia con lui. Il motto è spesso presente sugli stemmi degli stati stessi o sulle loro bandiere. Il turismo è la principale risorsa economica del comune, specie nel periodo estivo. Il vincitore può avere il diritto di controllare la comunicazione tra sud e nord. Tra i suoi predatori figurano ghepardi, licaoni, leoni, leopardi e iene. "Inizialmente l'album doveva essere pubblicato sotto la Colombia Records." Disoccupati, passano il loro tempo a chiacchierare in una tavola calda. Navy negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale. Aquila solitaria Un contesto capace di coniugare natura, storia, scienza ed arte. Caliban era un mondo crudele e spietato come nessun altro nella galassia. Stabiliti ad Ascona, esercitò come psicoanalista junghiana. In molti casi si interviene con una leggera circoncisione. La sua opera fu influenzata soprattutto dal fratello e dal Vignola. "Al termine viene mostrata la tagline del poster: ""Da questo momento tutto cambierà""." "L'adozione della sospensione pull-rod ha permesso di contenere ulteriormente gli ingombri." Qui attraccano e partono i traghetti giornalieri da e per Spalato. Visse gli ultimi anni a Laguna Beach. "Si venne così creare il complesso di scuderie più grande d'Italia." Si trova anche nella tequila. Ora la sua tomba troneggia in una sala del Museo nazionale archeologico di Taranto. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale è Leo ad essere richiamato sotto le armi. Tuttavia, a causa di un leggero difetto cardiaco, è stato svincolato. Il metodo più comune consiste nella composizione di diverse foto adiacenti tramite software automatici. "L'allestimento fu un grande successo di critica, tanto da essere riproposto nella stagione successiva." Nonostante tutti questi incarichi non fu mai consacrato vescovo. Prestò servizio nel Imperial regio Esercito austro-ungarico durante la prima guerra mondiale. "Alcune scene si svolgono all'interno di una vettura tramviaria." Fu padrino di battesimo di Camillo Benso, conte di Cavour. Il Genk era la squadra campione in carica. In polizia era un asso ma ora è in pensione. Gli avannotti sono normalmente dotati di pinne pari e impari. Deve inoltre essere dipinta di bianco per essere ben visibile agli atleti. "La designazione ""bianca"" contiene diverse interpretazioni." Tenera Valse Suo fratello Sergei Jr. giocò a calcio nel St. Mirren e nel Millwall. "Tuttavia abbiamo conferma che in epoca classica l’""acceptilatio"" non aveva più questa funzione." Probabilmente è presente anche nelle zone confinanti del Brasile. È rimasto al primo posto anche nella terza settimana di vendita. Dopo poco si autoproclamò signore di Cremona. Carpi è sede di Radio Bruno, emittente radiofonica privata locale. Il suo primo dj-set totalmente techno arriverà sei anni dopo. Dopo la rinuncia al califfato da parte di al-Hasan b. Lo studio del metodo è stato esteso anche nel campo statico. Inizia quindi a uccidere prima un addetto alla pulizia, poi due agenti della sicurezza. La donna raffigurata è Deianira, sposa di Ercole. Per esso è stato realizzato anche un lyric video, diretto da Theo Watkins. Tuttavia finiscono nella sala del loro direttore carcerario. Lo scoppio della Seconda guerra Mondiale ebbe conseguenze pesanti anche per il Metz. Si è svincolato al termine di questa stessa annata. Sono sintetizzate dai linfociti B, e più precisamente dalle plasmacellule. In questo luogo si svolgono anche numerosi programmi educativi per adulti e bambini. Il film, prodotto dalla Biograph Company, venne girato a New York. "I Lost Kings firmarono con l'etichetta più tardi in ottobre." Ottenne il più delle volte valutazioni discrete, ma anche alcune negative. Un regista vorrebbe realizzare un film che abbia un successo planetario. Allo stesso tempo è riservista nella Royal Navy. La parrocchia versava un contributo annuale per il mantenimento del seminario di Cefalù. Nel corso dei secoli il monastero attraverso alterne vicende. È decorata in uno stile essenziale e funzionale. Ma anche in Italia la legge gli è avversa. "La diocesi di Lussemburgo rimase ""sede vacante"" per quindici mesi." Figura e sfondo sono sullo stesso piano, senza profondità. "L'anno successivo compare nel film ""Lucignolo"", con la regia di Massimo Ceccherini." "La produzione era stata discontinua l'anno precedente." "Dopo la Liberazione riprende i contatti con le testate per cui aveva scritto nell'anteguerra." Ha giocato anche nella nazionale danese di pallacanestro. Manuele, resosi conto del pericolo, si risolse quindi alla pace. Le prime tracce di occupazione del territorio risalgono alla preistoria. "Nella sua storia ha conquistato per tre volte anche la Women's European League." "All'inizio degli anni settanta, Corea intraprende così alcuni progetti come leader." Il film è una coproduzione tra Italia e Spagna. "Le due lingue, infatti, erano state storicamente considerate come due dialetti di un'unica lingua." "Presenta al diritto Dioniso e al rovescio i ""pii fratres""." Nelle regioni più fredde si usavano anche pellicce e cappelli di feltro. Il nome dello stadio è stato deciso attraverso un referendum fra i soci. Caterina lo ama ancora e vuole tornare a stare insieme. "Membro dell'Unione Patriottica, è avvocato penalista." Con la compagine elvetica vince un campionato nazionale e tre Coppe di Svizzera. Queste cause sono spesso in relazione tra loro. Collaborano al film, che studia le radici della canzone napoletana. Dopo la vittoria repubblicana, la repressione fu moderata: solo otto rivoltosi furono condannati. La sconfitta di Catania fece vacillare i nerazzurri, che videro avvicinarsi il Napoli. Il capoluogo del cantone è Quito. Questa notizia giunge ai genitori come un lampo a ciel sereno. Per un lungo numero di anni vennero scelti dagli allenatori delle due selezioni. In esse si combinavano forme umane ed animali con motivi ornamentali di natura floreale. La settimana successiva fu posto in lista infortuni. Le pinne sono trasparenti eccetto la base della pinna caudale, rossa. "Tutto l'insieme fu diretto da Charles Wood, che esercitò il coro." Haiti non ha vinto alcuna medaglia. "Nei primi anni Novanta ha lavorato come cronista e conduttore musicale a ""Italia Radio." "Sotto l'altare di San Giuseppe, invece, sono sepolti i sacerdoti." Non vi è alcuna differenza di abbigliamento tra i vari livelli. In altri, i contadini locali senza precedenti politici erano in maggioranza. È un software non di libera distribuzione in quanto commerciale. Non ancora diciottenne venne tesserato dal Giorgione. Steven viene processato. Ha fatto poi ritorno a Reggio, con la cui maglia disputa la massima serie. Lungometraggio incentrato sul tema delle dipendenze dalle tecnologie e sul senso di sdoppiamento. Fu anche membro della Corte internazionale di giustizia. "Ma l'uomo, succube delle pretese della moglie, lo rifiuta." Computer Games Allo stesso modo, Boy George va oltre le sue sopracciglia! Lo stilo semplice, può essere diviso in alto. Fa parte della Task force No Ogm. "Queste condizioni si protrassero fino alla prima metà dell'Ottocento." E questo toglie la possibilità di utilizzo delle pompe monoblocco o con giunto rigido. La bocca da fuoco era in acciaio. Festival culturali simili si svolgono contemporaneamente in alcune città vicine. "Esce a poca distanza dal precedente singolo ""Summer Is Crazy""." In questo periodo il collegio elesse due deputati. È interpretato da Jim Belushi. Ha studiato al Conservatorio di Beirut con il virtuoso di oud Georges Farah. Frequenta la scuola elementare del villaggio e le superiori a Chieri. Sposato a Roma con Regina Polacco. "Immagini multiple digitali possono anche essere combinate per intensificare ulteriormente l'immagine." "Le Sagrestie sono una sezione del Museo d'arte sacra." Benedetto Accolti Green si sposò due volte, ha avuto cinque figli e otto nipoti. È stato accreditato anche con il nome Walter L. Burke. "Si corre nell'arco di una settimana ed inizia il terzo martedì di gennaio." "Durante la Comune, fu capo dell'Ufficio stampa della Commissione sicurezza." Una perdita talmente dolorosa da portare Andrea a suicidarsi, gettandosi in un pozzo. "Idealmente predisposti per una narrazione orizzontale spesso sono affiancati uno all'altro." "Tale rapporto è uguale a quello delle spine neurali presenti nel gigantesco teropode ""Spinosaurus""." "Le origini dell'arancino sono molto discusse." Ci sono quattro tipi di spasmi affettivi. È stato cardinale presbitero di Santa Maria Madre della Provvidenza a Monte Verde. "Altre entità politiche dell'area dovevano ancora riprendersi dal collasso dell'età del bronzo." Una delle caratteristiche principali del gioco è il sistema chiamato Shift. Accanto al portone principale è situata una lapide in ricordo di San Bernardino. Nei sotterranei sono conservate le tombe della famiglia Tacchi di Rovereto. Henik Luiz de Andrade Cinema e Vigneto. "Melvin è il padre di Devin Booker, anch'egli giocatore di basket." Come altre sottospecie di rinoceronte nero possiede un labbro prensile e vive nelle savane. Ha avuto una lunga carriera nelle serie minori. "Tipici argomenti semantici possono essere l'agente e il paziente." Alla fine delle guerre napoleoniche, Pëtr riprese i suoi servizi a corte. Brian Duffy Fu tra le sue allieve anche Gemma Galgani. Il rinculo generato dai colpi rende necessario spararle da posizione prona. "Gli affreschi, con episodi della vita della ""Santa Vergine"", sono realizzati da Filippo Tancredi." Non mancano altre colture, soprattutto cereali. Separa il bacino di San Giorgio dal bacino di San Giusto del Porto Vecchio. I leader musulmani spesso mettevano al loro servizio soldati delle terre cristiane. Come poeta la sua produzione è sia in lingua italiana sia in friulano. "L'oleato e l'arachidonato non sono substrati." Pubblicò vari testi, a volte originali altre volte antologie di famosi musicisti. "È inclusa nell'area statistica combinata di Huntsville-Decatur." Alla fine il senato cartaginese accettò le condizioni di pace. "Matthäus Merian ha dato il nome a una diffusa rivista tedesca di viaggi ""Merian""." Da adulta fu coinvolta nella traduzione e edizioni dei diversi volumi del lavoro paterno. Viene ucciso dal Fantasma nella fine del romanzo. A Osimo sorge la concattedrale di San Leopardo. È il secondo dei due antefatti al ciclo della Fondazione. Santuario della Madonna delle Lacrime "Quando lasciò l'ospedale, cominciò a scrivere poesie." Il dominio dei Sambiase durò, fra complesse e travagliate vicende fino all’eversione dalla feudalità. Records, label che aveva già sotto contratto gli Operation Ivy. Dopo essersi laureata, si mise a recitare. Zanchi morì tuttavia proprio ad Heidelberg in occasione di un breve ritorno. Questa provincia argentina si caratterizza a livello mondiale per la sua bellezza. Sempre nella capitale, lavora come reporter settoriale per vari ministeri, per due anni. Altri predatori possono includere uccelli, sebbene le informazioni in merito siano scarse. La diocesi si svilupperà successivamente nel Patriarcato di Costantinopoli. "Suo padre, Vincenzo Politi, gli trasmise la passione per l'arte." Fine Professor of Mathematics. In seguito vi furono altri tentati omicidi di membri ed informatori del bakufu. "Questa paralisi politica durò tutto l'anno." Non bastava più infatti il solo uso della stazione di Bangor. La parola ama significa letteralmente “donna del mare”. È venerato come beato ab immemorabili dalla Chiesa cattolica. Il palazzo pubblico è raffigurato sulle monete euro sammarinesi da due euro. "Il legame con Carano rimarrà vivo fino alla morte di quest'ultimo." "Molto famosa è la sua interpretazione di ""Don Magnifico"" ne La Cenerentola di Rossini." È conosciuto per i suoi successi in vari tipi di campionati. Ovviamente la strategia può esser profittevole anche prima della scadenza. "Non è noto se le meduse di ""T. rubra"" possano mutare in polipi." Il video coinvolge molte celebrità con i loro figli, cantando insieme. Entrambe sono basi complete dello spazio di Hilbert. "Come la precedente edizione, la competizione si disputa nell'arco di tre giorni." Nessuno dei modelli ideati fu prodotto in serie. Patate, carciofi, finocchi. "La diffusione devia la luce dalla direzione originale di volo, preservando l'energia del fotone." "Segue l'uscita dell'album ""Musiche ribelli""." Attraverso una scura galleria giunsero in una sala dove si svolse un banchetto. "I genitori decisero di nascondere il loro figlio sfigurato all'interno della loro villa." "Lo scafo corazzato della ""vz." Semiramide si salva miracolosamente e diviene sposa di Nino. Effettuò gli studi presso il Collegio del Salvatore di Napoli. È in corso il suo restauro. The Carbon Copy Ha ricoperto la carica di Segretario nazionale della Federazione Italiana Metalmeccanici. Viene convocato anche per il campionato mondiale, che conclude al quinto posto. Conduttori furono Milly Carlucci, Gerry Scotti e Vittorio Salvetti. La critica ha espresso giudizi generalmente positivi. Mentre la carrozzeria è virtualmente eterna, lo stesso non si può dire del telaio. Un viaggiatore potrebbe essere sia passeggero di un aereo che ospite di un albergo. Col tempo nacquero stalle e alloggi attorno ai due torrioni. Venne sepolto nella chiesa dei cappuccini di Treviso. Settembre: restyling. Karin Krebs Lavora anche come impiegato in un campeggio. Quella del Bambino è barocca. Tuttavia stanno gradualmente aumentando in relazione alla crescente popolarità del quartiere. Il motore era installato anteriormente. A norma dell art. "L'unione di queste due bande porta alla tipica striatura." "L'incontro con Michele Ansaldi porta alla nascita della Società Piemontese Automobili." Jack Temple, un giovanotto di campagna, si reca in città dove verrà quasi rovinato. "È la cosiddetta ""fissione spontanea""." "Sulle monete coniate, viene usualmente ricordato come ""Muḥammad al-Ikhshīd""." Storicamente, gli abitanti di Santa Croce hanno fatto parte della comunità linguistica slovena. In seguito porterà avanti il proprio progetto musicale con altri quattro album. Ha lo stesso significato del nome Nazzareno. Il Partizan si è riconfermato campione. "Deve fare in fretta, prima che sia troppo tardi""." "Il video di ""R U Mine?" "Durante l'occupazione napoleonica dello Stato Pontificio, il vescovo Vincenzo Manni fu esiliato in Francia." "In quest'ala ha sede oggi il Liceo ginnasio Giovan Battista Morgagni." "All'interno della proprietà si trova un antico frantoio ancora in funzione." "Il paese era chiamato in passato ""Sperlonga"" o ""Sperlinga""." È attivo anche come pittore e grafico. Nella vetrata principale è raffigurato Gesù con le mani aperte. Fu allievo di Taddeo Carlone. Jim Anderson Arriverà ancora a podio in Spagna e concluderà il mondiale in dodicesima posizione. In questa associazione vi sono praticamente tutti i costruttori di componenti per schede Wi-Fi. Dopo la guerra entra a far parte del partito comunista. La canzone accosta gelide atmosfere sintetiche a un ritornello accattivante. Scriveva di arti figurative, cronache mondane, spettacoli teatrali e politica. Il corpo di questo pesce è allungato e appiattito sui fianchi. "Il ""Waterhouse style"" influenzò molti altri artisti successivi come Yami Bolo e Andrew Bees." I primi critici musicali entrati nel club, rimasero sconvolti. "In passato è stato fidanzato con l'attrice Lili Taylor." La volta è a ogiva. "L'album è stato premiato con il Disco di Platino." I motti sono rari, anche se qualche motto è stato concesso di recente. Il film fu prodotto dalla Columbia Pictures Corporation. "È l'ultimo sopravvissuto di Millennium alla fine della storia, come anima divorata da Alucard." Quando il gorilla torna allo zoo tutto ritorna normale. Moody venne nominato, per quella traversata, sesto ufficiale di coperta. Le linee individuano quattro spazi. Le sedi di gara sono state a Montréal. Al di sopra del protiro troviamo una celletta campanaria ad una singola campana. Importanti i suoi contributi per la conoscenza degli scienziati lucchesi. La battaglia eliminò anche il blocco della velocità di Wally. Questa tecnica è chiamata ingegneria inversa. "L'elemento più luminoso del cratere è il ripido picco centrale." Giuseppina ebbe tre figli; Totò, Orazio e Bianca. Brown fu ripetutamente arrestato nella sua vita per aver compiuto atti di violenza domestica. Non ancora maggiorenne fugge di casa con Melissa, modella di Vogue. "Coloro che trovano l'unità della metafisica aristotelica riportandola a temi di carattere generale." Gli austriaci sono fuori classifica. La band si trasferisce in Spagna per una sessione di registrazioni di due settimane. Josh Harding "In quegli anni entra nella redazione della rivista ""Quale Giustizia"", diretta da Federico Governatori." "Durante l'attacco, Ezio ne approfittò per sfidare a duello Vieri sulle mura della città." Segue il dettaglio del numero di imprese per numero di addetti. La diocesi comprende il territorio del dipartimento francese del Calvados. Nuovamente evaso, si scontra più volte coi Thunderbolts venendo sconfitto. Venne girato negli studios Hal Roach. Docente di Discipline giuridiche ed economiche nella Scuola secondaria superiore. Monte San Giuliano Le prime classificate accedono direttamente al Final Four. Il suo corpo riposa nella chiesa locale di Santa Maria. Attraversano la contea anche i torrenti Five Runs, Clear, Dry, Panther e Corner. "Diede vita al ""Bollettino Ufficiale della Diocesi""." Delle recenti osservazioni mettono però in dubbio questa diagnosi. Visitando i ruderi della chiesa, al suo interno si notano ancora tracce degli affreschi. È membro del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova. Generalmente è rappresentato con una scure e una folgore in mano. Ciò aumenta nel soldato il sospetto del tradimento di Marie. Nei giorni successivi alcune squadre di cavalleria guelfe si dedicarono a razziare il piacentino. Entrò alla Massachusetts Legislature del quale fu rappresentante. La squadra aveva una divisa bianca e nera. È di colore bianco malta. Ha una bocca ampia che gli permette di mangiare grosse prede. "Il vescovo, infine, ha la pienezza dell'ordine sacro." Il capoluogo di contea è Natchez. "Assegnato dalla giuria ""Documentari e cortometraggi""." Pochi istanti dopo, un missile abbatte la creatura. Ancora oggi rimangono vestigia del borgo fortificato. Il doppiaggio Mediaset viene impiegato anche nella trasmissione su Jetix. "L'album è stato registrato in collaborazione con Mike Batt." Si occupa in particolare della stampa clandestina socialista. Nei playoff avanzarono fino al Super Bowl contro i favoriti Colts di Peyton Manning. Non va confuso col nome Ciro, a cui non è correlato. Alcuni storici considerano la storia solo una trovata pubblicitaria. Piovuto dal cielo "Il titolo francese di lavorazione è ""L'étrange Baron Von Klaus""." Una notte inquieta. La chiesa di San Gerardo è in cemento armato senza decorazioni particolari. Jennings è considerato uno dei più grandi portieri di tutti i tempi. Ha successivamente proseguito la carriera agonistica nelle categorie minori. "L'operazione può essere eventualmente ripetuta se il percorso stesso viene modificato." Torna disponibile per la nona giornata di campionato contro Venezia. Come una bella donna, che, amata, non viene mai conosciuta fino in fondo. "Rimaneva da costruire l'intero tratto a sud." "L'augite appartiene ai pirosseni e presenta una struttura a catena singola di tetraedri silicio-ossigeno." "Vennero chiuse tutte le pubblicazioni dei giornali italiani, come ""La Voce di Nizza""." Delegazione del Governo. A fine anno attacca le scarpette al chiodo e si ritira. "Il film vede l'ultima apparizione video di Vittorio Arrigoni prima della sua scomparsa." "Sei contento adesso?""." The Chinese Parrot Alla fine della sequenza i personaggi principali riescono ad avere ciò che desideravano. È stato il primo atlante dettagliato della geografia globale disponibile in cinese. Rappresenta i pazienti, i medici e le società scientifiche che se ne occupano. "Un altro poco noto ""Beverly Hills Cop"" venne pubblicato dalla Blast!" La banchina adibita al servizio viaggiatori è collegata al fabbricato viaggiatori tramite un sottopassaggio. Non sono state fornite informazioni sulla durata del contratto. "Il brano ""Canzone intelligente"" è qui presente in un inedito remix dance." Il greco moderno, tuttavia, è molto più difficile da trattare. Help Wanted Per Tolstoj questo era, tra i dipinti da lui conosciuti, il migliore. Egli identificò quattro stadi decisionali. "L'altro suo fratello minore, Benjamin Netanyahu, è l'attuale primo ministro di Israele." Nella seconda metà degli anni settanta si acuirono le tensioni sociali e politiche. "Qui vi è un'altra dimostrazione del teorema." La maggior parte delle specie è vivipara. Questo tipo di tecnica infatti oggi non è più ammessa nei tribunali. David Murray Tutte le tracce sono state composte da Steve Roach eccetto dove indicato. Marina sviene dopo aver assunto della droga. Ha studiato filosofia, sociologia e politica al Clare College di Cambridge. Gli eventi della serie sono ambientati dopo il secondo film. "All'interno del territorio comunale ricadono alcune delle cascate della Val di Genova." Aveva già lavorato con Rafael Benítez, impiegato nel settore giovanile. "Dall'altra, tale variazione ha un significato importante per le chinasi in genere." La letteratura musicale al riguardo è molto ampia. La contea comprende Salt Lake City e parte del Gran Lago Salato. Pur trattandosi di animali solitari, non presentano territorialità. Il suo corpo rimase immobile in una zona boschiva per cinque giorni. Ogni ciclo macchina è suddiviso in dodici cicli di clock, e da sei stati. "Le lezioni si svolgevano generalmente all'aperto." "Malgrado la sconfitta, nel dicembre di quell'anno venne promosso colonnello." I versanti nord e sud sono molto differenti. "Cerchi della città di mezzo""." "È un'importante area di produzione del caffè." La modalità Avventura è costituita da diversi mondi, ciascuno con una serie di livelli. Ha suonato anche in duo con Raffaele Trevisani per la televisione italiana. I protagonisti affrontano una pericolosa missione contro i giapponesi. Tun Ahmad era il figlio prediletto del padre e uno dei preferiti dal popolo. Molti clan hanno sviluppato speciali tecniche correlate alla loro abilità. Il muso era lungo e molto gracile. Hanno preso parte al torneo otto formazioni. Gli succede il figlio Carlo, col nome di Carlo I del Portogallo. "Wallace incontrò suo padre solo trent'anni dopo." Gli assalitori hanno presumibilmente distrutto le case dei residenti e ucciso almeno due persone. Le collezioni sono esposte su tre piani. "Viene invocata anche per assistere le partorienti e problemi d'amore." Il parco occupa la maggior parte dei terrazzamenti prodotti dal torrente Pesio. Anche a Udine la rete di teleriscaldamento ha iniziato la sua estensione. Il suolo è composto da sedimenti argillosi e sabbiosi, con abbondanti rocce metamorfiche. "La vittoria dell'Orazio fu la vittoria di Roma, cui Alba Longa si sottomise." A sud della montagna si trova un grande delta. Questi cambiamenti vennero supportati dai principali intellettuali polacchi. Il battaglione venne mobilitato ed inviato a Gallarate per un periodo di addestramento. Officer, Call a Cop Il suo compagno di destra cessò di russare. Vi furono, inoltre, tredici feriti. Queste reazioni tuttavia sono estremamente rare. Summer qui si ubriaca e quando viene eletta reginetta cade dal palco e sviene. "George accettò e così divenne parte del gruppo ""skiffle""." Il legname è sfruttato nelle foreste orientali. Le prime notizie sono legate alla presenza di uno dei più antichi conventi francescani. Sul mercato interno la vettura viene venduta come Nissan March. Vive in piccoli gruppi senza strutture sociali ben definite. "Lee notò la somiglianza con un martello, per cui lo chiamò ""martello di Thor""." "L'affusto era a coda unica a rinculo costante lungo." "Qualunque cittadino, ai sensi dell'art." Il regime del Rile è tipicamente torrentizio. "Nell'ambiente automobilistico era soprannominato ""Don Alfredo""." In carriera è stato schierato nel ruolo di seconda punta. Dopo la conquista i capi emishi presero parte al governo locale. Compie studi presso un prestigioso liceo retto da religiosi. Si tratta di un concept album sul wrestling. "Direttore d'orchestra: Marcello Panni." "Come molti altri quartieri di periferia, l'area ha varie definizioni." È inoltre fondamentale considerare la percentuale di massa grassa e massa magra del soggetto. Passò gran parte della sua adolescenza a Daytona Beach, Florida. Tra i dilettanti, la categoria è stata istituita a partire dai giochi di Helsinki. Entrambi i nomi derivano direttamente dal nome del fiume che la bagna. Durante gli anni novanta, Mizrahi ha preso parte a vari show televisivi statunitensi. La Bassa bresciana è interessata da diverse linee ferroviarie. I due hanno iniziato a frequentarsi dal primo anno di scuola superiore di Allen. Il libro è stato tradotto in inglese, giapponese e russo. Da qui la loro grande passione per la fotografia. Hanno un pelo folto che trattiene il calore corporeo. Tunisi, sempre più romanizzata, venne quindi cristianizzata e divenne sede di un vescovo. Sullivan è il primo architetto moderno americano. Ferito, a George non rimane che abbandonarsi alle lacrime. La Stele Commemorativa dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale è stata ricostruita per anastilosi. "Un valore di zero indica che non esistono relazioni per quell'item." La pellicola è stata realizzata fra Toronto e Vancouver. "C'è, inoltre, una collaborazione con ""Blob"" e ""Spinoza""." Il negoziatore "Questo tipo di turbina è impiegato nei generatori di corrente a colonna d'acqua oscillante." Ha vissuto a Londra e ha fatto anche la modella a Milano. Il tour include tappe in Nord America, in Europa, in Asia e in Australia. Il numero annuale di visitatori è secondo solo a quello della piramidi di Giza. Proporzionalità inversa si ha invece con la massa del bersaglio. In seguito ha svolto il ruolo di preparatore dei portieri alla Virtus Ladispoli. Qui conosce altri sei prigionieri dei nazisti catturati durante missioni militari segrete. Condanna la violenza, giudicando che è una strada senza uscita. Tale pubblicazione ha segnato il debutto di Ben Jenkins alla tastiera. Almeno una persona perse la vita in questa circostanza. Entrambe le relazioni operano con cadenzamento orario e fanno capo alla società TiLo. "L'avvocato Guerrieri" Il pezzo sparava sia munizioni standard antiaeree che proiettili perforanti di fabbricazione ungherese. Gli altari laterali sono pure di provenienza veneziana. Chiude la carriera a Bagnoli. Relativamente comuni anche iperuricemia e gotta. I vigili del fuoco stazionano davanti la loro caserma. I componenti del consiglio sono: Alessandro Cavalli, Vincenzo Cesareo, Roberto Cipriani, Antonio De Lillo. Egli afferma che i Paesi europei stanno consentendo una pulizia etnica delle minoranze islamiche. Congiunge Roma a Tor San Lorenzo, frazione litoranea di Ardea. Cisa vuole essere al servizio della Chiesa ma aperta al mondo. Fu marito di Elizabeth Longford e padre di Antonia Fraser. "Galassi frequenta l'Accademia di Belle Arti della sua città, pur non diplomandosi." "Ma le cose dopo un po' si stabilizzano." "Gran parte dei manufatti sono reperibili esplorando le anomalie con l'uso dei rilevatori." "La tonalità è quella iniziale: fa minore e il tempo indicato è ""Prestissimo""." "È attualmente l'unico corto con protagonista Bugs Bunny incluso nel National Film Registry." Oltretutto, un teaser trailer del film non esiste nemmeno sul sito della Tempe Entertainment. Vi era custodito, in una cripta segreta, il libro di Riven. Contribuì ad incrementare i rapporti tra la Repubblica di Siena e la curia grossetana. "Fu inserita in ""Blood on the Dance Floor"" dopo essere stata rielaborata e riarrangiata." Nel cane la leishmaniosi è una parassitosi cronica, spesso incurabile. Si è principalmente occupato di cosmologia e relatività generale. Le figure dolenti creano come uno schermo unitario di maschere di dolore. "Il problema analogo nei sistemi non umani viene spesso chiamato ""errore sistematico""." I semi sono grossolanamente ovoidali. "Non c'è somiglianza nella forma." Le vertebre più colpite sono la quarta e la quinta vertebra lombare. Il settore del doppiaggio è regolato da un Contratto Nazionale di categoria. Compiuti i sette anni, frequenta corsi di balletto classico, jazz e tip-tap. "L'uso di shalom nelle Scritture punta sempre verso l'azione trascendente della totalità." Dylan compose il brano a Manhattan, mentre sedeva in un caffè notturno. Slide Hampton è stato inoltre arrangiatore ufficiale della Carnegie Hall Orchestra di New York. La condanna del tribunale fascista, infatti, risultava ancora valida. "Il sound della band fu un'idea molto originale per quegli anni." "In questi casi troveranno applicazione le consuete norme sull'errore già esposte." "Il gap è rappresentato in maniera ""pittoresca"" dallo spazio vuoto tra le parentesi quadre." A nord-est della cittadina di Svitto si trova la celebre abbazia benedettina di Einsiedeln. Infine furono ammessi, ma le loro carriere furono di breve durata. Si trova in Francia, nel dipartimento delle Alte Alpi. Presso lo stesso albergo giunge anche Fernando, che dopo anni vuole ricongiungersi con Stella. Per chiaro che nelle ultime serie sarà necessario riporre il carico più volte. Proprio mentre stanno per ucciderli, Felix fermerà i due, salvando Isaac e i compagni. La società offre una soluzione per scattare, visualizzare ed esplorare immagini ad alta risoluzione. Durante la prima guerra mondiale ha aiutato Siegfried Sassoon e Wilfred Owen. Il trio si rinominò così Rocket Baby Dolls, che in seguito divenne Muse. Cita Freud e Lacan come ispirazione dietro questa svolta. "Venne pubblicato in contemporanea a ""Coast to Coast Carpet of Love""." Il porto di Saint-Goustan è oggi un porto turistico. Ha studiato ceramica presso il Tokyo Institute of Technology. Le milizie fiamminghe consistevano principalmente in un esercito civile di artigiani e agricoltori. In quegli anni cominciò a frequentare il Gruppo Bloomsbury. Il lupo iberico, si nutre anche di conigli, cervi, stambecchi, piccoli carnivori e pesce. Cadde in depressione e morì suicida. "Continuando lungo quella strada si raggiunge l'ufficio di gestione della diga di Asahi." Inoltre continua a scrivere per altre riviste letterarie di Parma. Inoltre giocò anche per il Giorgione, squadra della Provincia di Treviso. "Venne nominato professore a Karlsruhe, dove fondò la Società dell'arte e dell'industria." È etimologicamente correlato al nome Oriana. Party Girl La gara si svolse a Milano, sede della manifestazione. Fece restaurare il Palazzo Arcivescovile. "In un lontano futuro la Terra ha un'ecologia completamente controllata ed equilibrata." "Raramente nelle cartine viene indicato ""lago del Sangro""." Tipicamente, sono ruote a gola quelle delle carrucole. "Editori: tratta della mancanza di comprensione tra i coniugi e dell'ipocrisia della società tradizionale." Le riprese si sono svolte principalmente ad Helsinki e Rovaniemi. Nella città vi erano piramidi, piazze e due giardini da gioco della palla. La statua è stata costruita in pietra calcarea. Il suo corpo fu bruciato e le sue ceneri disperse. Dei due solo il primo è giunto fino ai giorni nostri. Il nuovo Comune dipendeva dal circondario di Corleone e dalla diocesi di Monreale. Queste cinture vulcaniche sono chiamate catene vulcaniche. Questa pratica è diminuita, ma non è stata ancora resa illegale. Predilige suoli umidi a modesta concentrazione salina. La polizia indagherà sulle misteriose scomparse che ciò ne consegue. Deciso a vendicarsi, scopre però che quello che lui credeva, non era la verità. Akeem Roach "Allo stato attuale non esiste una tabella ""ufficiale"" delle velocità." Originaria dei paesi tropicali umidi come Filippine e Colombia ecc. molti altri. "Le sue conseguenti dimissioni rimossero l'ultimo ostacolo al colpo di Stato di Pinochet." La famiglia della vittima protestò per la cosa. La tribuna ha una sola abside. Accennare a questa rivalità la fa arrabbiare moltissimo. Gran parte della sua musica si concentra sulla causa palestinese. "La ricetta originale viene ancora custodita gelosamente dai nipoti del maestro ""De Maria""." Ha pubblicato una serie di racconti brevi, romanzi, saggi e critiche. Persone di nome Michelangelo Il piccolo Attis crebbe, diventando poi servitore e amante di Cibele. In giovane età, decise di seguire le orme del padre come medico. A fare scattare la designazione, in base all’art. Statisticamente sono più frequenti gli incidenti in cui le vittime sono singole persone. Il pubblico del cartone animato in Cina supera il russo. La morte, sì! Cherry St. Si tiene sempre la prima domenica di ottobre. Con lo scioglimento della Compagnia di Gesù la lega studentesca ebbe solo un Oratorio. "Con l'occasione Maria si convertì dalla religione greco-ortodossa al cattolicesimo." "La Dottoressa Dell'Amico ha lasciato il pronto soccorso per trasferirsi a Philadelphia." Sep Visser Solo stando fermo emana energia. Luigi Molino "Sono presenti, inoltre, una zona pranzo, una cucina e un'ampia family room con televisione." Per lasciare Valinor, Fëanor ebbe bisogno di navi per raggiungere la Terra di Mezzo. Hanno avuto successo soprattutto con i primi due album. Grissom scopre di avere qualcosa in comune con il testimone, poiché entrambi adorano Shakespeare. In Francia Nozomi viene chiamata Naomi, ma la serie non è stata trasmessa. Yoo Sun Il mezzo stupì, per mobilità e manovrabilità, anche gli osservatori tedeschi. La costruzione di muri a divisione di territori è un argomento fortemente dibattuto. Durante questo lavoro di pulizia intona canti della sua giovinezza in Serbia. Il primo gruppo però disertò ed il secondo venne sconfitto dai ribelli. Gebrselassie aspetta il suono della campanella per tendere il suo agguato al keniota. Fra i suoi partner ha avuto Eddie Constantine, Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari. "Ad ottobre, Park Ji-yeon presentò il programma ""Show!" Successivamente Harper viene giustiziato e il cosiddetto pastore esce di prigione. Per la sua cooperazione ricevette notevoli compensazioni finanziarie dalla Prussia. "Dopo un po' di tempo a Superstars, Kelly Kelly viene sconfitta da Michelle McCool." Tomba inaccessibile. Il senso del dolore. J., J. Am. Giocava prevalentemente come centrale difensivo, ma ha ricoperto anche altri ruoli nella difesa. Buono, con cautela; velenoso da crudo. Dopo la sua morte, è sostituito da Pasquale Anselmo. "Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti del Verona." "Era soprannominato ""Pantera"" a causa del suo modo di festeggiare dopo una rete segnata." Alla sua morte fu ereditata da lord Westbury. I profili di fresatura utilizzabili sono due, triangolare e rettangolare. Il quotidiano rimase apertamente schierato sul fronte repubblicano anche negli anni successivi. Tuttavia la tradizione teatrale romanesca affonda le sue radici molto più lontano. Vi lavorerà tre anni mentre continua i suoi studi. "Apre invece in ""Rough Justice"", un classico intro-riff di Keith Richards." Il suo capoluogo è Celina. Nei decenni successivi la fermata fu infine dismessa definitivamente. La pubblicazione è in russo ed è disponibile anche in inglese. Fu rappresentante della poesia impressionista-sensuale. La sede del consiglio si trova a Bega. "Apparso poi nella raccolta intitolata ""Durante la costruzione della muraglia cinese""." Si interessò ai problemi della cultura popolare. Infatti, in origine, fu senza dubbio una dea agreste. Soddisfatto del risultato, il drago si ritirò. Jean Renoir definì questo film fascista, suscitando la dura replica di Prévert. Decide di buttarsi da un ponte, tenendo il figlioletto al petto. Alla fine della ribellione, Álvaro de Luna venne condannato a morte. Deve il suo nome al pioniere di origine irlandese Joseph Rogers, fondatore della città. Due giorni dopo Tim Lewis è stato nominato primo capo-allenatore. Non considerato come vera e propria sottospecie. Il principe ha avuto ventuno figli, dieci maschi e undici femmine. "L'intera ""squadra"" ce la mette tutta per risolvere la situazione." Georges Coste lo convocò per la in Sudafrica. La parte inferiore è castana. Le scosse iniziarono verso mezzanotte, quando la maggior parte dei residenti di Costantinopoli dormivano. Diana Krall scrisse insieme al marito alcuni pezzi del disco. "È piazzato all'interno dello scafo, nella chiglia." Nella navata centrale, a destra, è posto un elegante pulpito ligneo ottocentesco. Jordan Caroline Abitata fin da tempi antichi, presenta resti romani. Tale prima concessione non portò pertanto a nulla di fatto. I motori azionavano eliche quadripala, metalliche. Morì durante il suo quarto rettorato per una malattia polmonare. Il terzo edificio venne ricostruito sullo stesso luogo e realizzato sulla falsariga del primo. Inizia il suo percorso artistico come musicista suonando blues, funk e jazz. Due nodi che hanno polinomi diversi sono quindi necessariamente diversi. "Dopo ""Popular"" ha avuto diverse proposte di lavoro, sempre nel mondo del cinema." Nicholas Graydon è un ingegnere minerario statunitense. È rimasto in carica anche per la stagione seguente. I giudizi furono favorevoli. Il sito è ai bordi di una estesa necropoli cristiana. Il lago Alberto è parte del complicato sistema idrografico del Nilo superiore. I bambini promettono di riavere indietro i loro amici, mentre Clementine interroga Abel. Segue la vita e la carriera del calciatore portoghese Cristiano Ronaldo. Guidò il servizio di intelligence elettronico in Nord-Norge, incarico importante durante la guerra fredda. Le rotaie erano montate su traverse metalliche. I tre lanci di finale non modificano le prime due posizioni. "I produttori esecutivi dell'evento sono stati Ralf Quibeldey e Thomas Schreiber." Le feste del Giappone possono quindi considerarsi un contenitore del suo passato culturale. Approfittando della confusione, Amber riesce comunque a sottrarre un coltello. Qui è nato il calciatore Ian Rush. Carol, giovane manicure belga, vive a Londra con la sorella Hélène. Tra questi va ricordato il bimotore Bristol Blenheim. Era del mese di novembre, che si cena di notte. Il motore è anteriore, mentre la trazione è posteriore. La prima vittima della furia di Elizabeth fu proprio suo marito. "Tutto questo nell'arco di pochi minuti." Dai Dai le promette di mantenere il segreto. Jerry Reynolds È la linea ferroviaria che raggiunge la maggior altezza in Francia. Ad opera di maestranze locali è il pulpito in legno intarsiato. Questi diede un notevole impulso alla fabbrica, soprattutto a livello artistico. La signora Garrett e le ragazze partono per Parigi. La domenica viene officiata dai frati minori della vicina Chiesa parrocchiale di San Michele. Ma nonostante ciò le funzioni sono identiche nelle intersezioni dei rispettivi cerchi. Seguì poi una serie regolare omonima. "La poesia prende di mira la corruzione della società e lamenta l'aumento del male." La madre era prima ballerina del Teatro La Fenice di Venezia. Paolo Barbo Figlio mio sono innocente! "Pagnol, tra l'altro, è colui che ha inventato il cinema della parola." Bournemouth è la società calcistica cittadina, che gioca attualmente in Premier League. "La struttura conserva ancora le mura perimetrali e la cripta sotterranea dell'antica chiesa." Un gruppo di studenti universitari si mette alla ricerca di un professore scomparso. "Dedicata alla festa de ""Il Gioia"" che si svolge a Scicli." Oggi sono molto diffuse presso la popolazione anche alcune forme di hip hop. Venne ispirato anche dai culti della personalità di Mao Zedong e Kim Il-sung. La parete cellulare del bacillo di Koch è peculiare sotto molti punti di vista. Ha esposto a Pordenone, Bologna e Forlì. La moglie viene subito sospettata e dopo una rapida indagine viene arrestata per omicidio. Tuttora continua ad apparire nelle riviste principali di moda di Hong Kong. Rimane questa la sua unica presenza stagionale. Attualmente risiede a Rio de Janeiro, con la moglie ei figli. "Il nome Fonte deriverebbe dalla presenza di sorgenti d'acqua terapeutiche in tempi antichi." Di quella dura attività rimangono oggi, a testimonianza, solo le discariche delle miniere. Rappresenta il fondamento non riflesso di qualsiasi avvenimento. Prima conosciuta come Santa Maria del Soccorso. Nel corso dei due anni di guerra, la resistenza picena fu sconfitta. Sam Pam Aveva la possibilità di rappresentare la Serbia viste le sue origini. Paolo parla fluentemente greco, tedesco, inglese, italiano, francese e spagnolo. Così, il ragazzo si ritrova improvvisamente ad affrontare diversi pericoli. La vendita include anche i marchi e i loghi legati al dominio. Il piccolo campanile è ad un solo archetto. Il ventre è biancastro o verdastro. Persone di nome Emma Parla correntemente armeno, russo e inglese. Fu la prima edizione a valere un posto in Coppa dei Campioni. "Questo canide doveva avere l'aspetto simile a quello di uno sciacallo." La stazione è servita dalla linea Keiō Sagamihara della Keiō Corporation. Dalla seconda moglie Rudolf Christoph non ebbe figli. Gone to Earth È quindi consona la sua collocazione. Chun ha studiato storia cinese, filosofia, poesia, musica tradizionale, e Buddismo. Sul campanile erano posizionate due campane ed una meridiana. "La sede comunale è nella frazione di ""Lago Patrono""." Morì otto anni dopo. In treno, le valigie dei viaggiatori possono essere confuse tra di loro. Nel Medioevo il fiume fu deviato nei fossati prospicienti alle mura della terza cerchia. Xu Yang "L'effetto è sconcertante, difficile da giudicare." Paul è un ragazzino che vive con sua sorella minore e la madre. John Malkovich interpreta Bruce Brazos nel terzo film. "In famiglia, Sof'ja era solita parlare in inglese." È anche un ottimo giocatore di Biliardo. "Inoltre tradusse dal greco in latino la ""Vita di Omero"" di Erodoto." Corgan raccomandò a Courtney Love la Auf der Maur per sostituirla. Il gioco era basato sul concept realizzato da Helios Interactive. Le vetrate sono oscurate da tende veneziane. La propulsione sarà fornita da quattro propulsori ad effetto Hall. "Le comunità non potevano estendersi che all'interno della medesima vicaria." "Capone tiene anche diversi seminari e dibattiti all'interno dei circuiti universitari." Nello stato esistono diversi parchi nazionali. Nella parte più elevata, a sud, si trova un faro. Qui, colti di sorpresa, vi ritrovano Castiel che chiede il loro aiuto. Si trova anche in zone disturbate. Il giudizio è preso per votazione: Piero viene riconosciuto colpevole e condannato a morte. La presenza di Luigi però è stata notata per sua fortuna dal dott. I media scoprirono in fretta che la notizia era falsa. José Pacheco Lontanamente imparentato coi moderni opossum. "La caduta dell'Impero segna il suo ritorno alla politica." Durante un attacco, Ralston e Alice riescono a fuggire con un pallone. Declassata a posto di movimento è stata infine soppressa. Della sua vita poco è accertato. Oggi il castello aragonese di Pizzo viene denominato Castello Murat. L’esperienza della Resistenza condizionò profondamente la sua vita. La manutenzione, costruzione e gestione della rete stradale è sempre stata ad esecuzione pubblica. Ma le uniche prove fossili buone risalgono al Giurassico. "È il fenomeno psicologico-sociale alla base della diffusione delle ""mode""." La canzone nella versione originale è scritta in tonalità di Sol bemolle minore. Beatrice però convinse il marito ad aspettare proposte migliori. Il capoluogo di contea è Canadian. La seconda non verrà più ristampata in nessun album del cantante. "Nel primo millennio, l'organizzazione della necropoli era ""monarchica"", con tumuli destinati a nuclei familiari." "In questo caso ""shōjo-ai"" significa ""amore per le ragazzine""." Boonen decide di riportarsi su Turgot, seguito da Filippo Pozzato. Tornata in America, si stabilisce dapprima a San Francisco, poi torna a New York. La regia del film è talvolta erroneamente attribuita a Massimiliano Cerchi. "Le sue ultime parole furono: ""Viva l'Italia!" Che cosa è successo a Nick? Hanson lavorava come lavapiatti, ma più tardi iniziò a scrivere per il The Onion. Si verificherà dunque una contrazione degli investimenti e quindi del reddito. Zampe e piedi erano rossastri. Ogni squadra ha uno scopo generale per completare queste missioni. Il peduncolo caudale non presenta alcun segno particolare. "Biografia su ""Prima on line""" I quattro gruppi sono oggi rimpiazzati da copie. Fu con questo gruppo, nelle sue vari composizioni, per diversi anni. Lens è anche integrato con Google Foto e Assistente Google. Il genere è diffuso nella zona tropicale di America, Africa e Asia e Oceania. Nonostante ciò, temette per qualche tempo di poter essere identificato. "Da riga di comando il ""bundle"" appare come un normale direttorio." Inoltre, lo Spirito Santo è Dio con noi e in noi. Il funerale, celebrato dal Rev. "In una banda di spacciatori pericolosi c'è un agente sotto copertura, Phil Broker." Ryu Tong-song "L'anno seguente i fratelli furono sconfitti dai Cumani sul fiume Alta." Il video è stato registrato in Argentina. "È noto per avere sviluppato la strategia cognitiva degli ""organizzatori avanzati""." Gustavo De Luca Nel corso della seconda guerra mondiale si stabilizzò attorno a tra ufficiali e marinai. Ma il marito di lei lo prende e lo butta in acqua. Si accede alla rampa direttamente dal portale riccamente ornato. Il singolo non è mai stato distribuito in Nord America e in Asia. La lista è in ordine geografico, da monte a valle. Insieme costruirono una ferrovia ed un villaggio, battezzato Villaggio Duca degli Abruzzi. Serviva il centro abitato di Parona di Valpolicella, frazione del comune di Verona. "L'energia necessaria per piegare un arco del genere doveva essere considerevole." "La propaganda nazista si riferì persino alla Danimarca come il ""protettorato modello""." Queste due serate vanno in onda soltanto alla radio sul Secondo Programma. Ne trova sei che invita a visitare gli studi. È in avanti? Milita nella Scottish Championship, la seconda serie del calcio scozzese. "La stagione successiva ha giocato un'altra partita in campionato." "Le versioni all'ingresso degli Champs-Élysées a Parigi sono delle riproduzioni." Le zampe, robuste e di colore rosato, sono dotate di uno sperone. Nel mondo, alcune Nazioni stanno già procedendo verso questa direzione. Dato che il meteorite cadde di giorno, fu osservato da numerosi testimoni. È una specie terricola e solitaria. Gli abitanti locali parlano anche un dialetto persiano influenzato dalla lingua araba. In questa rubrica suonano le prime cinque posizioni della classifica settimanale della Deejay Parade. Quasi sempre i nuovi record furono miglioramenti del proprio stesso record. "Diviene anche disco di platino in Canada e disco d'oro in Australia." "Era trasmesso in diretta da quella che all'epoca era la città-simbolo di Tangentopoli." Ha frequentato una scuola cattolica privata ed era bravo in matematica e scienze. Il suo ruolo è quello di Italo, un cliente, meccanico, comunista e milanista. Rubik nasce durante la Seconda guerra mondiale a Budapest. Presenta otto emoji. "L'accesso era gratuito, si pagava solo per l'uso delle docce calde." Negli anni sessanta la scuola si trasferì in via Quattro Fontane. È spesso confuso con un altro autore di giochi, lo statunitense Steve Jackson. Tutti questi gruppi di simmetrie sono finiti e non abeliani. "Nella colonna sonora, alla fine del film, appare ""Morning Sun"" di Carole King." È il nonno dello scrittore omonimo. Le gambe sono sempre unite da traverse. Durante i suoi studi ha iniziato il karate e rapidamente ne è divenuto allenatore. Tutte le canzoni sono state composte da Cole Porter. "I contenuti del sito possono essere liberamente utilizzati per la ricerca e l'insegnamento." I due si piacquero e cominciarono a lavorare insieme alla band su nuove canzoni. Lì ha frequentato il collegio femminile Roland Park Country School. Rimase in Russia fino alla morte, mantenendo sempre la cittadinanza austro-ungarica. "Essi misero in scena opere di Shakespeare e ballad opera come ""L'opera del mendicante""." Dello stesso artista sono le formelle bronzee del portone principale in facciata. Tutte le esibizioni del gruppo erano totalmente improvvisate. In mezzo a queste ultime è collocato un agnello dorato simbolo di resurrezione. Primo direttore fu don Giovanni Del Monte. Alberto del Belgio "Le cerimonie terminano in un'orgia che coinvolge tutti i membri." Villa Gamba La maggior parte del testo è in lingua hindi, con alcune parti in spagnolo. Però la decapitazione viene effettuata da un Osservatore mortale senza la presenza di Immortali. "Il vero nome vulcaniano di Spock è S'chn T'gai Spock." Dopo i titoli di coda, vi sono scene comiche slegate dal contesto del film. Nei suoi precetti principali essa è esposta nel Decalogo. Fa parte della periferia di Detroit, situata lungo il fiume fiume Detroit. Una eventuale localizzazione in italiano non è ancora stata annunciata da alcun editore. La libbra mercantile serve anche per gli usi farmaceutici. A differenza di queste non induce però fenomeni di dipendenza e tolleranza. La cosiddetta “superstizione eccessiva” diviene sintomo del disturbo ossessivo-compulsivo, un disordine psichico e comportamentale. "Dai soldati italiani era spesso soprannominato ""Parabellum""." Si tratta della più vasta periferia greca per superficie. La loro presenza è però costante in tutte le aree metropolitane della nazione. I Griffith attaccano Ringo che, in una sparatoria, uccide il fratello più giovane. "Anche l'agricoltura gioca un ruolo importante per l'economia della città." Si nutre di alghe e plancton. Rappresenta di fatto la celebrazione del quarantesimo anno di attività della band. "Il tempio venne ricostruito probabilmente in stile ionico al posto dell'antico santuario." Il gruppo fugge e la casa viene rasa al suolo. La disciplina riferita a questo tipo di aiuti è costituita dal Reg. Smise poi di disegnare fumetti per dedicarsi alla pittura. Alla fine però il castello fu abbandonato a se stesso. Già dalla sua infanzia si dimostrò appassionato di musica. "Inoltre collabora con il giornale ""New Haven Advocate"" e contribuisce a diversi blog." Lo scudetto è stato vinto della Mens Sana Siena, al suo quarto titolo consecutivo. In azienda lavora anche la terza generazione con Francesca Amadori, la nipote. Si convertì al cattolicesimo e fu battezzato. "Con loro c'è Saba, una gatta bianca a cui Orfeo è molto affezionato." La qualificazione agli ottavi di Champions giunse alla penultima partita del girone. Il poema ha avuto numerose traduzioni, in prosa e in versi. La scala fu infatti in seguito utilizzata a Buckingham Palace. Tra questi, il primo radar ad apertura sintetica operante nello spazio. Il lago costituisce anche una importante attrazione turistica con un ampio lido balneare attrezzato. Due leoni sulla scalinata della Parrocchiale di Gussago alle porte di Brescia. Negli anni novanta il gruppo fu smembrato. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria. "All'ultimo piano esisteva una loggia aperta, poi tamponata, descritta da John Ruskin." "Gli atleti vietnamiti hanno vinto in totale quattro medaglie, tre d'argento e una d'oro." Glossario di psicoanalisi Il libro è anche stato tradotto in tedesco, giapponese, spagnolo, italiano, svedese e olandese. Sulle pietre con cui sono state realizzate si trovano ancora incisioni. Dopo aver studiato storia della scienza ed egittologia ad Uppsala, si dedica alla medicina. A tale attività negoziale va conferita tutela, sulla base delle espresse norme costituzionali. Fortunatamente viene fatto evadere un paio di giorni dopo. "Le sue ultime parole furono ""Ora butto via tutte le sofferenze""." Più tardi si ritirò a vita monastica in Bitinia. Il presbiterio è diviso da una balaustra di marmo dipinto e intarsiato. Lo shiba è un cane di taglia piccola. La pinna caudale è arrotondata, portata da un peduncolo caudale robusto. Statunitense, la compagnia ha sede a Dallas, in Texas. Diversi esemplari sono stati realizzati in versione cabriolet, mantenendo immutata la meccanica di base. "Alessandro Manzoni non descrive fisicamente Tecla ma si ""intravede"" che ella è assai curiosa." I due si dividono nuovamente e non avranno più occasione di rimediare. Ebbero nove figli, alcuni dei quali scomparsi prematuramente. "L'accesso avveniva tramite un portello sul lato sinistro." Le squadre neopromosse sono la Roma Nuoto ed il Quinto. "L'attuale chiesa è invece molto più recente ed è dedicata a San Martino." Escape to Witch Mountain Il nuovo insediamento fu popolato da immigrati italiani, spagnoli e francesi. Gli stick non sono tossici e si possono maneggiare senza alcuna conseguenza nociva. Insieme si esibirono non solo in Russia ma anche in Francia e Germania. Abd Allah bin Faysal è sposato e ha quattro figli. Il libro è stato tradotto in numerose lingue. Quindi fu ancora impegnato nel servizio militare. Il suo caso sollevò molte critiche al sistema giudiziario statunitense. La fioritura è da Maggio a Luglio. Da tale località la ferrovia affiancava la provinciale per Salò. La serie completa è uscita esclusivamente su dvd da noleggio. Il brano è stato inoltre ulteriormente arrangiato per pianoforte e ottoni. Tuttavia, almeno uno dei brani ebbe una certa rivalutazione nel corso degli anni successivi. Anni, rimasta vedova del marito, coscritto anche lui, soccorre Ivan e lo cura. "All'esterno, la grande chiesa a croce latina è rimasta incompiuta." I suoi interessi letterari lo possono aver messo in contatto con Brunetto Latini. Il Culto comprende forze di diverse specie. Ha giocato principalmente nel campionato statunitense. Si ammala di polmonite a seguito di questa caduta in acqua. Poco prima della morte scoprirà chi era suo padre. Nel corso del Cinquecento l’edificio fu ampliato e prese la forma attuale. Questo edificio è costruito in un luogo panoramico. I calzoncini sono completamente blu scuro, i calzettoni sono bianchi con inserti rossoblù. Incise due sole prove e ne fu scelta la prima. Non sono noti altri vescovi per questa antica diocesi. La morte avviene in qualche settimana o mese. Molte delle sue opere figurative sono andate distrutte durante la seconda guerra mondiale. Franklin uccideva a caso; forse ha cominciato a Madison, nel Wisconsin. La solennità ricorre in ottobre. La serie è conosciuta in Italia anche con il titolo Roof Garden. "La definitiva consacrazione giunse prima con un episodio della serie televisiva ""Climax!" Il formaggio è spesso venduto intrecciato in spesse corde. Erano guidati da Oliver Cromwell. "L'interno, a navata unica, conserva l'altare maggiore, in stile barocco." Sembra che si nutra di plancton, come lo squalo balena e lo squalo elefante. Il suo sito personale contiene un blog. "Alcuni giorni dopo l'intervento, fu necessario eseguire una seconda operazione a causa di complicazioni." "Inoltre, l'operazione fu portata avanti con molta rapidità, per evitare reazioni negative delle borse." Il film corrisponde al romanzo. Gli arti erano lunghi ed esili, con quelli posteriori più lunghi di quelli anteriori. È una lingua tonale e analitica. "È stato corrispondente romano della rivista italo-tedesca ""Berlin Rom Tokio""." Dato il suo impegno come giornalista, rinuncia agli studi per dedicarsi pienamente alla professione. In questo periodo si coprì inoltre la rete dei navigli. Poco dopo uscì come secondo estratto la canzone-titolo. A San Diego diventò giocatore di football americano per una squadra locale. Sottoscrisse la pace tra le città di Romagna. La manifestazione si svolge ogni anno a rotazione in uno dei comuni partecipanti. Lo scopo principale degli inglesi è assicurarsi la flotta transalpina. Era il figlio maggiore di William e Mary Watson. Si nutre di artropodi, semi e altre parti vegetali. "Poco si sa dei primi abitanti del nuovo centro ""Villa S. Efisio""." Marta Capurso Da allora, frequenta gli eventi ufficiali come membro adulto della famiglia imperiale. Morì da eroe solitario. "Le sovietiche si aggiudicarono anche tutte le medaglie d'oro individuali." Dopo la scomparsa della dinastia si aprì la guerra di successione spagnola Rimane anche coinvolto in un episodio antisportivo con il portiere del José Reina. "Le soluzioni architettoniche adottate, squisitamente strutturali, si ispirano agli acquedotti dell'antica Roma." Fu anche legato pontificio. I Clark si concentrarono inizialmente soprattutto sulla pittura antica italiana, olandese e fiamminga. È inoltre attore in una quarantina di pellicole fino ai tardi anni cinquanta. La coppa laconica era la forma principale e quella più popolare sul mercato. È ubicata al centro di Seul ed è il quartiere degli affari. Dopo le dimissioni da Presidente Ahmed si è definitivamente ritirato dalla scena politica. Per la sua particolare forma viene avvicinato al più importante Cervino. Nonostante il buon successo internazionale al botteghino, il film ha ricevuto critiche sfavorevoli. Questa specie è polimorfa: è considerata tra le più variabili del genere. Le statistiche vengono aggiornate alla fine di ogni stagione. Negli anni immediatamente successivi, si impegnò in una intensa attività giornalistica in lingua yiddish. I consiglieri vengono rinnovati per un terzo ogni anno. "Era noto anche come ""Jim"" o ""John""." "L'esposizione ebbe luogo all'interno del grande parco cittadino Prater." La contea aveva una estensione molto maggiore di quella attuale. Posto sul lago di Varese, comprendeva la piccola frazione di Groppello. In gioventù Gus Hansen è stato un ottimo giocatore di backgammon. "Cece è depressa perché il set ""Shake It Up, Chicago!" La vita dei militari di leva in caserma. In realtà il collare non funziona e può essere semplicemente smontato. Nello stesso anno, si aggiudica la Supercoppa contro il Chievo. "Il ""Grand Pas"" è danzato ancora oggi." "L'antico prussiano, ormai estinto, è stato considerato la lingua baltica più arcaica." Sadler praticava medicina a Chicago insieme alla moglie, anche lei un medico. Accanto a ogni immagine sono indicati i nomi dei relativi offerenti. Sua madre morì pochi giorni dopo la sua nascita. Coinvolge elementi di religioni multiple, mitologie, e concetti moderni come gli Eterni. Si stabilì a Bryn Mawr, un sobborgo di Filadelfia. Monty finalmente se ne andrà, amareggiato. Il Comitato Regionale della Basilicata organizzò un campionato di Prima Categoria. Forte San Zeno è un forte a tracciato poligonale con ridotto centrale. Durante questi moti Ostuni fu la prima città della Puglia a innalzare il tricolore. Dalla cancellata si accede al foyer, che a sua volta dà accesso alla sala. Possiede una scuola calcio. Dopo la guerra anche per veicoli civili. Le date sono indicative, poiché esistono diverse opinioni sulla datazione delle varie culture. Fa pochissime apparizioni televisive, mentre più numerose furono quelle dal vivo. Il comune è servito da una stazione ferroviaria posta sulla ferrovia Pavia-Stradella. Dietro l’altare maggiore si trova un’abside quadrata con dipinti di angeli e santi. La tomba del papa, invece, si trova nelle Grotte Vaticane. Il nastro era rosso con una striscia bianca e una nera su ciascun lato. Gli altri due terroristi sono morti in uno scontro a fuoco con la polizia. Ma il dolore sembra cessare solo durante il tragitto verso lo studio del dentista. È riconosciuta come una delle migliori scuole di Economia e Commercio. Quando si spezza il cordone, la vita del figlio giunge alla fine. La ricostruzione richiedeva ingenti capitali, ma le attività artigiane e commerciali erano ferme. Possono partecipare due giocatori in simultanea, con un mirino a testa. È la capitale della Provincia di Tay Ninh. Tutti i titoli originali degli episodi sono anche titoli di canzoni di David Bowie. "Dopo la fine della serie partecipa ad alcuni episodi di ""The Dead Zone""." Per poter contrarre questo matrimonio Federico si convertì al movimento delle chiese riformate. "Tutto l'edificio si sviluppa su due piani." I social media non hanno altrettante responsabilità in merito alle loro attività editoriali. Ha anche accompagnato la madre ad alcuni eventi. "Nella serie ""Carletto il principe dei mostri"" ha doppiato Bem, nemico mostro di Carletto." I magiari perdono tutte le partite, registrando inoltre la peggior difesa del torneo. La scelta di collocare il Carroccio a Legnano non fu casuale. Farnese agì di sua iniziativa, rischiando la vita e contravvenendo agli ordini. Alcuni suoi lavori sono esposti al Victoria and Albert Museum a Londra. John Ball La canzone è stata composta da Martin Sweet. Nonostante la sua condizione sociale, è cresciuta in un normale ambiente famigliare. Pochi anni dopo incontrò Edward di notte. Viene utilizzata per la preparazione degli gnocchi, purea, minestre, o come contorno di arrosti. Renato Treu Feller fu posto sotto inchiesta ma fu prosciolto. Se un bandicoot viene sorpreso nei pressi del sito di nidificazione fuggirà via. È la sorella maggiore della tennista specializzata in doppio Chan Hao-ching. Storia piena di varie vicissitudini con lieto fine. Il film è ambientato in Francia. Si trova quasi esclusivamente in questa proteina. "Dopo le scuole superiori si è iscritta al ""Columbia College"", laureandosi in teatro musicale." Gli operatori sanitari che non indossano adeguati indumenti protettivi possono contrarre la malattia. Era noto come uno dei centri culturali e di istruzione più importanti della Georgia. "Andrew Cooke riuscì a scrivere il primo ""Hello, world!" Si rinviene nei ruderi, lungo le strade, negli incolti. La carovana percorse quindi la Francia in senso antiorario. Inoltre era importante sottolineare il carattere interattivo della banca dati. Esistono diverse varianti di questo paradosso. Miloš Bakrač Ha la sua dimora nella Malaterra, zona del continente immaginario delle Quattro Terre. Vi sono anche: Via Arc. "All'età di dodici anni vide Ghiyas-us-din detronizzato." Diede alla luce diverse creature e, in seguito, allevò i suoi figli. Ma non è così: una malattia crudele lo colpisce. Città di antica fondazione, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici. A palazzo però la situazione precipita. In seguito giunsero nella zona squadre di ricerca aeree e terrestri da Bari. E poi, ancora, con gli scrittori Umberto Eco, Andrea Zanzotto ed Emilio Villa. Si cosparse il corpo di benzina e si appiccò il fuoco con un accendino. "In questo luogo, fu edificata la Basilica di Sant'Andrea." Scoppia una guerriglia tra il popolo e le guardie del vescovo. Non era ancora iscritto alla Giovine Italia. "Un racconto di questi è apparso anche in italiano sulla rivista italiana ""Robot""." "È tratto dalla serie animata italiana ""Angel's Friends""." "Lo ""chef de cave"" è Dominique Petit, con una solida esperienza precedente in Krug." In quella stagione gioca altre due partite. Choi In-young La Park nasce a Philadelphia. Entrambi i matrimoni sono terminati col divorzio: dal primo è nato una figlia. "Lo stesso termine nacque come semplificazione del termine originario, più lungo, ""carrozza automotrice""." "Questa è quella che lui stesso individua come la nascita del ""Millarworld Universe""." Supporta anche i pagamenti delle bollette tramite il sistema di pagamento Bill Bharat. Tuttavia Romana lo informa di avergli lasciato la sua vecchia casa per vivere. Non dimentica, anzi esalta la sua estrazione popolare. Quando Chris Behrens la vede in un concerto, si innamora di lei. I film vengono visualizzati sul tetto. Insegna religione e lettere in una scuola media. Da qui vennero prelevati i prigionieri che furono poi uccisi presso il pozzo Becca. Il dizionario Treccani lo definisce color azzurro cupo. "L'editore sperava che i due riuscissero a sopravvivere per almeno tre settimane." È attualmente diretto da Simone Cristicchi. Nello stesso anno combatte contro un cancro al seno. Il requisito per un intercettore ad alta velocità, venne messo in secondo piano. Nessuno di essi fallì la prova. Il rapporto di questa commissione doveva essere poi approvato dal Parlamento in seduta plenaria. "Successivamente nella prima metà del Cinquecento l'edificio fu risistemato e trasformato in oratorio." Lista in ordine alfabetico con il rispettivo cantone. De Negri Ha sempre utilizzato motociclette Honda. "Oggi vi si trova la base navale della Flotta del Nord ""Ara-Guba""." Qui venne rinvenuta e portata in ospedale dove venne curata. "Sempre a marzo viene pubblicato il video di ""Inis Mona""." Torna in Germania alla fine della Prima Guerra mondiale. In tempi recenti è diventato un luogo di incontro dove ascoltare poesie e lirica. Maddalena venne allevata dai suoi genitori nella fede cattolica. Nel corso degli anni Jost Van Dyke è stata colpita da numerose tempeste tropicali. Le radici sono immerse nel fondale. Viene recitata una Poesia dialettale con delle Preghiere. "L'edificio conserva due lapidi romane rinvenute nei pressi del castello." La produzione è di Daniel Lanois. Il loro aereo raggiunse presto la città, attorno alla quale volavano increduli. "L'unico punto non visibile e ovviamente dove è posizionato il supporto per la ripresa." È un eccellente olio per frittura grazie al suo relativamente alto punto di fumo. La cristallografia è uno strumento impiegato spesso da scienziati dei materiali. San Gioacchino, padre di Maria, era ritratto sulla moneta. "Nel giugno dell'anno successivo nacque il figlio Merlin." A Genova non restava che liberarsi dal dominio visconteo, come fece poco tempo dopo. Ciò è dimostrato dalla quantità di insediamenti e reperti archeologici venuti alla luce. La sua interpretazione gli vale molti riconoscimenti. Nel frattempo, Louis Grimaldi arriva in cerca di Blair. Le banconote danesi e quelle di Fær Øer sono cambiate senza alcun costo. "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""Nemici amici""." "L'album della colonna sonora fu pubblicato dalla Warner Bros." Questo vale soprattutto per oggetti molto piccoli come polveri, molecole e aerosol. La fattibilità economica era ancora incerta. Aderisce in seguito al Partito Socialista ed è eletto alla Camera dei Deputati. Bernie insiste sulla sua decisione e riesce a far avere a Frank una audizione. Il giorno seguente è stato pubblicato attraverso il canale YouTube di Ferro. "L'area contiene la più grande concentrazione di grattacieli della città oltre al governo municipale." La cosa ebbe grande eco sia in Italia che a livello internazionale. "È considerato il primo dizionario linguistico dell'Europa post-classica." Proprio lì, nel ristorante, arrivano due strani e loschi individui. Tornò in Nord America dopo una sola stagione. Piccola parentesi con i Bengals. La sezione calcistica della società nominata semplicemente Bayer Leverkusen, milita in Bundesliga. Si trova nella zona del Delta del Nilo, a nord della capitale Il Cairo. Ada Lovelace avviò una corrispondenza con Menabrea. Questo processo fu inevitabile secondo Joey Cape. La rete ha fiduciari, non ha azionisti o proprietari. Stan Watts Squadre rappresentanti città appartenenti ai distretti di Nicosia e Kyrenia. La maggior parte dei treni continuano fino a Nishi-Akashi e oltre. "Ma il solo fantasma di cui avere paura è dentro di noi""." "L'uomo è un ospite accidentale; sono stati segnalati tuttavia numerosi casi anche in Italia." Pereira è un uomo intelligente, religioso e lavoratore nato. "Caccia e pesca sarebbero state vietate così come ""maltrattamenti sessuali"" su animali." Tra i suoi allievi si può citare lo scrittore sloveno Pavel Golia. Finirono entrambi fucilati nelle Fosse Ardeatine. In ogni test, furono utilizzati tre missili. "Questo trattato fu denominato appunto ""tregua di Calais""." Era specializzato in scene di battaglia. Tra i suoi allievi si segnalano Nicola Matteucci e Guglielmo Forni Rosa. Accetta questa decorazione dai Borboni e si esercita come avvocato. La sua musica riflette la natura profondamente individualista del Romanticismo. Numerosi monumenti a Helena e nei dintorni portano il nome della sua famiglia. Le capacità del druido sono legate al tempo che trascorre nelle terre selvagge. Fu la prima edizione cui partecipò la vincitrice della Coppa di Moldavia. "Due anni dopo viene inaugurato il nuovo ""Asilo infantile Principe di Piemonte""." Il suo capoluogo amministrativo è Starke. È doppiato da Wataru Takagi. Nonostante tutti i benefici accumulati non era ancora stato ordinato. Tutte le canzoni scritte e arrangiate da Al Stewart "L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno"" a cura di Carlo Bertelli." Nella stazione fermano i treni locali diretti a Podgorica e Antivari. Pittore liberty e decò realizzò quadri ad olio, pastello, acquerello. "L'anno precedente, con gli I Against I, ha pubblicato ""Split Competition Vol." Amministrativamente appartiene al comune di Pago, nella regione zaratina. Sulla parete di fondo, poi, è distrattamente appeso un ulteriore quadro, stavolta un paesaggio. La denazificazione servì anche a rimuovere i simboli fisici del regime nazista. Attraversarono, per prime, le somme terre dei dragoni, ammirati dalla prodigiosa e magnifica vista. Il materiale della coda ha esercitato quindi una notevole azione frenante. Fu il loro unico, fino ad oggi, album live. Modern Girl "L'area è dominata dalle vette del monte Velino." È un western statunitense con Johnny Mack Brown, Max Terhune e Jane Adams. La produzione del prodotto è criticata. Il codice delle figure è strettamente sistematico. Tutti i brani sono stati composti da Dave Brubeck. La città è inoltre attraversata dal fiume Hillsborough. Raramente ha ruoli di primo piano, affermandosi quindi come attrice comprimaria. Gaetano rimase ferito, mentre Totò rimase illeso. La popolazione vive principalmente in sette villaggi. Essa attira molti artisti internazionali. Questo desiderio non fu vano. Il suo capoluogo amministrativo è Havre. I colori del pennone spesso rispecchiano quelli del nastro della corrispondente medaglia commemorativa. Di Introvigne contesta altresì la posizione sugli apostati. Si trova nella costellazione della Balena. Tradizionalmente veniva preparando mischiando insieme tabacco, erbe, spezie, fiori e frutta secca del luogo. Il suo rock cambiò con il corso degli anni. Se è dotata di modem, è in grado di operare anche come fax. Secondo la tradizione le pietre della povera casa sarebbero state riutilizzate per questa costruzione. La tavola gonfiabile è facile da trasportare e in grado di assorbire gli urti. "Una chiusa è uno sbarramento artificiale che separa due specchi d'acqua con differente livello." "L'industria del cibo usa i fosfati per diversi scopi." Huang Bowen Incarcerato a San Giovanni in Monte fu successivamente rilasciato su ordine di Mussolini. "Orvieto è una delle zone di produzione del vino più antiche d'Italia." Comprehensive After Dark resource page In Italia come sigle vengono usate quelle originali. "Per me quello era il vertice della sofisticazione""." Honky Tonk Man In origine in uno degli edifici della stazione era presente anche un ristorante. "Si ritirò l'anno successivo dopo una breve esperienza in Belgio." Contenuti bonus "Davanti all'ultimo gradino, lungo il margine inferiore della tela, sono appoggiate due rose." Quando anche Adams non ebbe successo con la variazione Frankenstein-Dracula, passò ad altre linee. Vengono generalmente poste per aumentare la sicurezza al collasso dei collegamenti tra le murature. Si ritrovano dal sud del Messico fino in Patagonia. "Non c'è pinna adiposa." La possibilità di presentare disegni di prima al Congresso viene chiamata iniziativa legislativa. I visitatori sono introdotti anche al quinto elemento basilare: Arthur Guinness stesso. Dopo la riunificazione, il più importante risultato conseguito è stato un bronzo continentale. Il grassetto indica giocatori ancora in attività in nazionale. Inoltre, i fondali particolarmente bassi rendono la balneazione adatta a tutti, compresi nuotatori inesperti. Due sono le porte che si aprono nella facciata. In seguito mantenne un rapporto stabile rispetto alla moneta portoghese. "Il manga è stato pubblicato da Kōdansha in due ""tankōbon""." "Visto il successo ottenuto, nacque l'idea della serie di brevi cartoni animati." Il dipartimento fa parte della comarca di Virch-Valdes. Più animata è la parte inferiore. Si tiene ogni anno a Torino nel mese di aprile. Per sopravvivere, canta per le strade. "E l'inizio di una grande avventura nei Tropicali." Non vi si fermarono, e continuarono ad arrampicarsi fino a raggiungere il cielo. "L'avvento del nazionalismo albanese ha notevolmente peggiorato le relazioni tra i due popoli." Questa conversione permette di pilotare con la tastiera o con il joystick. Il pilota della Ligier attaccò con successo prima Pironi poi Piquet. "L'area è caratterizzata dai principali rilievi costituiti dagli Iblei e parte degli Erei." Si tratta quindi del singolo di debutto della cantante. Le prime due classificate sono avanzate alla fase finale. Queste sue caratteristiche dichiarano una utilizzazione prevalente a cinematografo. Da Pavia la fama di Massacra vola a Milano. Verrà premiato il videogioco con la migliore storia, design e mechanics. "L'evento venne scientificamente attestato dai medici." Strange Weather In quella notte mamma dinosauro, urla dal buco di ghiaccio disperata. I montaggi sono molto lavorati e le impugnature sono in acciaio forgiato. "Di notevole pregio architettonico sono il vestibolo e lo scalone d'ingresso." In Italia è stato tradotto soltanto il primo libro della saga. La banconota è dedicata a Maria Montessori, il cui ritratto appare sul recto. "Nel Cinquecento l'importanza di Lubecca diminuì." Le fortificazioni erano rinforzate da torri agli angoli formati dalle mura. Questi la accoglie e la fa lavorare nella sua officina. "La colonna sonora è famosa anche per il singolo ""Gonna Fly Now""." Sarà sostituito da Vittorio Feltri. Venti anni dopo la loro separazione ricadono l’uno nelle braccia dell’altra. "Le ricerche degli studenti sono state finora pubblicate nella collana ""Studi di storia contemporanea""." Vince la sua scommessa. Nei quarti di finale contro la Francia, invece, fu schierato come titolare. Parte del codice non è open source ma è sotto copyright Jolla. Sono privi di cistifellea. Oggi ne rimangono una cinquantina. Nessun collegamento stradale dai paesi vicini arriva direttamente sulla costa. Altrettanto è successo con ogni traccia di struttura interna di tipo abitativo ed amministrativo. Molteplici sono i motivi ispiratori della lirica greca. La stella è una gigante arancione. Tra i due si sviluppa una crescente amicizia che sfocia ben presto in amore. I loro discendenti, gli adrosauri, svilupparono ulteriormente questo sistema. Nato in una famiglia di Predappio, ritenuto figlio naturale di Benito Mussolini. "Uno degli Amori provoca la ""sophia"", mentre l'altro distrugge l'anima dell'uomo." Da allora, aveva deciso che mai si sarebbe incontrato con un romano. Ha causato la morte del guerriero Kree Capitan Marvel. Il capoluogo è Yao. La vittoria a Honey Springs spianò la strada a Blunt verso Fort Smith. "Effettua l'operazione inversa di un assembler." Il torio metallico polverizzato si incendia molto facilmente e deve essere maneggiato con cautela. Si trasferì a Parigi diventando ben presto un celebre medico. Si sposò ed ebbe quattro figli, tre maschi e una femmina. Per gli Este eseguì dipinti, affreschi, scenografie per ricevimenti e progetti architettonici. "È stato professore ordinario di Storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma." Fred Hale Da questa edizione il programma viene trasmesso in diretta per tutta la settimana. Good Times "Non si può dichiarare ""marianna"" né all'inizio né alla fine della partita." "Entrambi ottennero il premio ""Fight of the Night""." Tina Cousins Ha pubblicato sette romanzi e una quarantina di racconti. Il brano ha una versione in spagnolo e castellano. Nella stagione successiva scese in campo più spesso e vinse la Coppa del Re. I segnali di allarme non hanno bisogno di essere comunicati solo mediante mezzi uditivi. Il loro habitat è costituito da terreni paludosi. Le cicale nella cultura giapponese hanno un particolare rilievo. I suoi maiali era stati inghiottiti dalla terra insieme a lei. "Esordì l'anno successivo, sempre nella Chiocciola." "L'intera area è scarsamente popolata." Attacchi costanti da parte delle forze Goguryeo e malattie hanno inflitto perdite pesanti. Di professione era un medico. Quando arrivò non trovò più nulla che valesse la pena saccheggiare. Contiene accenti. La bomba veniva assegnata primariamente alle squadre anticarro. Gli arredi sono moderni. Il grande Emiro aveva ormai rivolto la sua attenzione verso la Cina. Una delle sue opere era un ritratto di Alexander von Humboldt. G. Naumann. Chase era arrivata al sito nella speranza di finire il lavoro del nonno. Tale prodotto è sconosciuto a molti, dato il target business di tale prodotto. The Assassins La sede è a Madrid. "Questa canzone è la cover di quella in lingua hindi ""Dance Pe Chance""." È sepolto nella Cappella del Santissimo Rosario della Collegiata di San Pietro di Massa. Il naso, il contorno degli occhi e le orecchie sono bruno-rossicce. "Dall'inizio del periodo Meiji, il loro utilizzo si diffonde anche tra il popolo." Gli inverni sono freddi e umidi, con copertura nevosa variabile. "La stazione si trova all'altezza della diramazione per Grosseto tramite la linea Asciano-Monte Antico." Essi risultano essere legati in qualche modo anche ai palazzi circostanti. Fu anche malvista in epoca Vittoriana per i suoi espliciti riferimenti di natura sessuale. Il Wessex è stato costruito in diverse versioni. "È autore del romanzo ""Billy Sacramento""." Fu il primo monumento eretto ad un condottiero dalla Serenissima. Ogni ambientazione può richiedere uno o più degli oggetti scelti in partenza. Le problematiche insorgono a carico del feto, la madre non ne risente. Meno rilevante, ma comunque congrua, appare nel complesso la sezione di studi latini. "L'interno è a una navata e disadorno." A cinque anni il bambino aveva già una sua piccola corte. "Generalmente lavora nei generi drammatici, d'azione e horror." "I cori si sono esibiti per tutta l'Europa, presentando il loro repertorio." "La grazia nei confronti di Ducezio sarebbe solo il ""mascheramento pubblico"" a quell'altro." "È stato molto criticato il suo saggio, ""Lenin e Hitler." "Le condussero dinanzi al Trono d'Oro e le lasciarono sole." Inoltre la coincidenza di date è quasi assoluta. Venne imprigionato a Tarbes per sette mesi e riuscì ad evitare la ghigliottina. Erano inclusi sia lavori prodotti dalla redazione che contributi esterni. Le rispettive icone si attivano man mano che si accumula abbastanza potenza per lanciarli. "Il porto fu definito ""porto di quarta classe"", seppur di dimensioni ridotte." Ruzante torna, frastornato e sconfitto, forse fuggitivo, dal campo di battaglia. Consiste in una zuppa a base di carne, tuberi e verdure. "Il contrasto doveva rappresentare, secondo la Horn, il vero significato dell'opera." Nella sua carriera, Edith Head ha vinto otto Premi Oscar. Beato Giovanni Sono molto contrariata e non so perché si comporti in questo modo. Nato a Pisa, si è in seguito trasferito a vivere a Milano. Questi due nomi propri fanno riferimento alla figura mitologica del cavallo alato Pegaso. La capitale del dipartimento era la città di Lussemburgo. Un Ufo con un genuino extraterrestre, in una vera missione segreta! "In altre parole rappresenta la rinascita dell'uomo come essere inserito nella natura." Chiesa di San Biagio Come tutto ciò influenzò altri aspetti della Presenza è ancora da vedere. Sulla parete di fondo campeggia una grande arcata. Francisco López Come primo allenatore ha avuto Sergio Lo Presti. Tutti i nomi hanno un genere grammaticale convenzionale. "È l' che ospita nel giorno di San Silvestro." La particolarità è che le squadre possono essere composte da più razze aliene. È stato missato al Talent Studio di Oslo. Kyle Hunt "L'edificio ha una pianta a ""U"", con un corpo principale parallelo alla strada." Le vincitrici hanno guadagnato un contratto con la casa di moda Dominique Models. Sono preparati con un sugo a base di panna, prosciutto cotto, funghi e piselli. Ma lei non ci riesce. Nel periodo coloniale, la chiesa era formata da più di un milione di cattolici. Entrambi i comandanti italiani morirono sul campo di battaglia insieme ai loro uomini. "Suo fratello Constantin era anch'egli compositore ed i due spesso hanno lavorato assieme." Emette rami destinati al gomito. Per un certo periodo Raffaella Longobardi ha sostituito Roberta Manfredi. Oggi è diviso nelle sezioni: Musica e Danza, Teatro, Mostre, Cinema. "Ultima è la ""cappella della Madonna dell'Acqua"", con ""Sibille, Profeti"" il ""Trionfo di Minerva""." Con la stessa maglia esordisce anche nelle coppe europee. Un anno dopo fu accolto, per procura, nel capitolo della cattedrale. Sant Feliu Esordisce nella prima giornata di campionato contro il Lleida, andando anche in gol. Gli effetti di tali decisioni possono non essere immediati. "Negli anni trenta vi sono stati costruiti diversi immobili uniformi nell'ingombro e nei materiali." "Per due anni è stata la rappresentante democratica di più alto grado nell'Intelligence Committee." Da solista partecipa a varie session. Al termine di un veloce processo, il cap. È fidanzata con David De Gea, portiere del Manchester United. "In queste vesti, Jack incontra l'ex fidanzata Priscilla, figlia della precedente moglie di Black." Ha prodotto album su cui ha eseguito, mixato e masterizzato ogni canzone. In seguito alla sua fondazione prese parte al campionato del Dipartimento di La Paz. Entrambi i pezzi sono accompagnati da videoclip diretti da Lorenzo Vignolo. Le superiori le ha fatte a Teheran in Iran e ad Atene in Grecia. La famiglia viaggiò molto in Europa. Ma la situazione non poteva certo dirsi regolata. Da allora ha cominciato a lavorare in televisione, prima come attrice e poi sceneggiatrice. "La costruzione del canale, tuttavia, fu giudicata troppo ardua per i mezzi disponibili all'epoca." Silenzio, prego! Non sono in nessun modo obbligate ad allacciare relazioni sessuali con i loro clienti. Ha inoltre collezionato tre presenze in Coppa Italia. Il Górnik Zabrze passò il turno grazie al lancio della monetina. Una via di Fiumicino porta il suo nome. Nel corso di queste operazioni rimasero colpiti molti alpini. "Questo propulsore fu tolto dall'offerta a favore di propulsori più piccoli ed efficienti." Cresce in una grande villa del diciottesimo secolo e studia danza sin da piccola. La guerra tra Guelfi e Ghibellini si riaccese. Nella maggior parte delle cover si è tenuto il titolo originale della canzone. "Dopo diverse liti e incomprensioni tra i due torna l'amore." Gli arredi sacri andarono distrutti ed inoltre il tempio subì anche massicci rastrellamenti. La pinna caudale è pure triangolare ma non presenta lobi distinti. Oggigiorno, in sostituzione del classico elettromagnete, viene utilizzato un magnete superconduttore. Il giorno, la notte. "Fu l'ultimo a detenere quest'ultimo titolo in via ereditaria." Vanuatu è un paese socialmente conservatore. I convogli costieri erano invece appannaggio dei comandanti distrettuali. Ammalatosi gravemente di tifo, ne uscì con la salute compromessa e svolse studi irregolari. Rihanna diventa così la quattordicesima persona e la quinta donna a raggiungere questo traguardo. Il padre non si accorse subito del maledetto pasto. "L'anno successivo dirige ""Inside"", remake spagnolo del film horror francese ""À l'intérieur""." Il quale aveva firmato la sua condanna a morte: non era più necessario, ormai. Il tutto fu inviato a Costantinopoli. "A questo punto, si affaccia l'idea di uno Stato ideale e perfetto." Hanno zampe palmate e quelle anteriori non sono adatte per scavare. Un ex galeotto vive felicemente finché il passato non ritorna. Iniziò quindi a raccogliere monete da tutto il mondo. Non morirà, ma darà le dimissioni. Tre anni dopo era pronto per la prima comunione. Il Delaney Park è un parco vicino al centro della città. Che sarebbe accaduto quella sera? Tomislav Tomić Cayetano Cornet Hideo, credendo che l’anziano lo stia prendendo in giro, cerca inutilmente di dileguarsi. Alessandro fu fatto prigioniero e giustiziato: apparentemente le sue truppe non opposero molta resistenza. "Il principale fornitore appare dall'inizio del ventunesimo secolo la Repubblica popolare cinese." White quando si cita il nome scientifico di una specie botanica. La comunicazione crea cultura: la cultura è un mezzo di comunicazione. Per prepararlo si seguono tecniche diverse a seconda del tipo. "Nel corso dell'anno partecipa ad altre gare di stagione, ottenendo buoni piazzamenti." Fu progettata da Ernesto Maserati, ed aveva un motore in posizione anteriore inconsueto. I cicli di lavorazione contengono le informazioni necessarie per questo tipo di analisi. Sulla facciata si conserva un interessante stemma eucaristico in marmo, di gusto pienamente settecentesco. Amy è fidanzata con Heath Desmond, un artista dalle idee molto libere. Dispone di locale invernale sempre aperto. Ha composto anche alcune colonne sonore per documentari. Antonietta Formisano Inizialmente, la produzione della normale gamma di veicoli proseguì regolarmente. Gli orecchioni sono di media grandezza e rossi. Inoltre ha recitato in diverse fiction televisive e in qualche film. Pubblicano due album per la Island prima di sciogliersi nuovamente. Nei soggetti giovani non sono presenti le lunghe penne caudali. Queste pietre sono utilizzate da molti animali per aiutarsi nella digestione di piante dure. Il piumaggio è di colore bruno-oliva sulle regioni superiori e rossiccio su quelle inferiori. Nel corso di scavi archeologici, furono rinvenuti il Foro e un impianto termale. Si ritiene che questo sviluppo sia collegato alla subduzione di litosfera oceanica fredda. Le piume presenti sulla testa invece avevano una tonalità giallo-marroncina. "Nella storia e nella cultura antica filippina compare spesso l'immagine di questa spada." Tuttavia sussistono ancora oggi seri dubbi riguardo alla legittimità delle elezioni. Attualmente sono visitabili entrambe le fasi: quella delle terme e quella più antica. Alcuni lo hanno chiamato lo Stregone della grotta. Lungo il tratto della Porta Nuova vi è un camminamento di ronda. Fu ordinato prete a Parigi. "Il ""Los Angeles Times"" lo ha descritto come ""una storia originale, geniale ed avvincente." Pietro Riva Se Filippini volle imporre, fu soltanto che non si facesse il male. Cosa gli offre come cibo? È un insediamento tradizionale protetto. "Sfuma, pertanto, anche l'accesso alla finale di Grand Prix." Il Monte Vancouver ha tre cime: nord, centro e sud. La datazione del dipinto è piuttosto controversa. "In questo senso si parla anche di ""educazione specifica""." Nonostante alcune regole siano parecchio complesse, non hanno eccezioni come molte lingue indoeuropee. Diversi fiumi sfociano direttamente nel lago Erie dopo un breve corso. Ha due figlie con la sua moglie. Il funerale si è svolto nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. "Nell'area intorno al tempio romano sono stati scoperti degli edifici risalenti alla stessa epoca." "L'episodio è citato nell""'Eneide"" di Virgilio." Ricoprì il ruolo di capitano della nazionale in numerose partite. Le esecuzioni moderne sono spesso più lente rispetto a quelle originali. "Il suo brano più famoso è stato ""Rich in Paradise""." "Al Teatro Verdi di Trieste interpretò una memorabile esecuzione nel ""Tannhäuser"" con Renata Tebaldi." È disponibile via etere anche in Azerbaigian. "Immediatamente il capitano Cagni organizzava una linea di difesa per coprire l'area di sbarco." Fu il primo palombaro americano di colore. "Al processo, la donna rivela i particolari del loro divorzio ""forzato""." La produzione del modello avviene in India. A livello nazionale, ha conquistato undici campionati sovietici e tre russi. Soggetto e sceneggiatura di Carlo Longo. Alex si arrabbia con Liz e Maria perché non gli raccontano la verità. Undici membri della sua squadra furono uccisi durante la seconda guerra mondiale. Colpisce anche il Comando Stellare influenzando quindi anche tutti i Ranger. Questa situazione colpirà non poco Marra e tutto il suo lavoro. La prima sceneggiatura è stata scritta da Michael Arndt. È stato quindi costretto ad abbandonare la cerimonia. Si dilettava anche nel suono di strumenti a fiato e chitarra classica. I suoi colori sono il nero e il rosso. "Con i ""Tornado"" ottiene il quarto ed ultimo posto della Gulf Division." Tarzan corre in suo soccorso. "Sono poi ""sciolte"" solo nel momento del loro effettivo utilizzo." "Ha iniziato a giocare all'età di quattro anni, e ammira particolarmente Monica Seles." Senza ulteriori comunicati, i concerti si svolsero regolarmente. È il leader mondiale del settore. Non venne celebrata nessuna messa. Note di Storia del Cinema è una rivista italiana, giunta alla quarta serie. Lo spettacolo si svolse nella Arsenio Hall del Universal Amphitheatre a Los Angeles. "È stato un matrimonio d'amore, ma anche una unione di interessi dinastici." Danno alla luce un piccolo alla volta nel mese di ottobre. Durante questo fatto lui stesso rimase ferito. Un ex reporter, Bastien Grimaldi, è vittima di minacce di morte. Oggi è inviato speciale dello stesso giornale. Jun ha uno sguardo accattivante, con occhi blu. Altrettanto fece la città di Nantes. "Ha insegnato Lingua e Letteratura italiana presso l'Università di Rennes, in Bretagna." In questo luogo, fin dai tempi antichi, si trovavano una chiesa e un monastero. Era zia delle attrici Eva e Jane Novak. Altri escludono entrambi questi ordini. Il gioco è composto da quindici livelli. Il toro rosso, non interessato affatto ad esseri umani, se ne va. Uccelli, mammiferi, serpenti e grandi lucertole formano la parte consistente della dieta. Per raggiungere tale traguardo, si allea con le Trix, rendendole più forti e potenti. Carlo Bonardi Valutazioni e informazioni sono tutte ancora da verificare. È conosciuta specialmente per le sue incisioni su vetro a punta di diamante. In particolare raggruppa i settori bancario, assicurativo, media, spettacolo. Esso, secondo fonti discordanti raffigurava san Paolo apostolo o san Ludovico di Francia. Jan Kosi Will Blalock Jessica e Sophie si confrontano con Juju e con Lothar uccidendoli entrambi. Talvolta la colecisti viene asportata nel corso di altri interventi chirurgici. Direttorio Regionale non ancora costituito. Dopo la caduta della repubblica il palazzo divenne proprietà dei vescovi di Massa Marittima. "I regnanti locali avevano il titolo di ""raja""." È difficile misurare esattamente i singoli tempi in una staffetta. "Fino alla fine dell'Ottocento si chiamava semplicemente Fratte." "Nel complesso l'edificio mantiene un desolante aspetto di costruzione non terminata." Lungo la costa si possono trovare diverse paludi e boschi. Venne vinto dalla California State University, Fresno; il miglior giocatore fu Ron Anderson. La sigla, fu appositamente scritta per il programma. Il processo si svolge al Tribunale supremo di Madrid. Il mandato di un senatore è pari a sei anni. Aderisce a Forza Italia due anni più tardi. A partire dalla pubblicazione del gioco a settembre sono stati resi disponibili tre pacchetti. Le parti superiori sono bruno-rossastre, mentre le parti ventrali sono bianche. "Tipica dell'artista è la vena leggermente malinconica, ma serena, che serpeggia negli sguardi." A Bissone nacque il grande architetto Francesco Borromini. In caso di precedenti piogge o di roccia bagnata bisogna prestare la massima attenzione. Claudio Flores Easter Parade Con estrema perfidia, Lagan decide di inviarlo comunque scegliendo Gira come pilota. È membro del comitato di lettura delle edizioni Gallimard. In questo primo album tutte le canzoni sono cantate da Augusto Daolio. I fatti si susseguono in modo ravvicinato. Si crede che il corno possa curare il veleno. Al sud predomina la selva bassa e caducifoglie. Lei lo fa, ma viene trasportata a casa contro la sua volontà. "Pastore è stato fortemente impegnato anche sui temi della salvaguardia dell'ambiente." Molti corpi militari hanno propri inni, suonati dalle bande militari. "Più persone si registrano alla piattaforma, più quest'ultima diventa utile per gli utenti." Chiama quindi Charlot perché lo aiuti, e poi se ne va. Possono essere inoltre acute e croniche. "In ""corsivo"" sono indicati i calciatori che hanno cambiato squadra dall'inizio della stagione." Non sfugge alla regola il campanile del Duomo. "L'interno è a tre navate con cinque cappelle per lato." Il film è un revival del sottogenere erotico giapponese Roman Porno. "I manoscritti erano generalmente copiati dai monaci stessi nello ""scriptorium""." Ha acquisito la sua forma attuale durante il periodo Edo. Levò quindi le ancore e riporto la nave sotto la protezione della squadra. Nel tempo le strutture temporanee si sono evolute in strutture permanenti dedicate alle divinità. Peculiari sono le due grandi lanterne che pendono accanto al portale centrale. In tutto sono state costruite sette unità, nei cantieri finlandesi di Helsinki. Si distinguono comunque per la presenza di peli scuri. "La Psicologia dell'educazione nasce dalla filosofia greca e dalla cultura latina." Il suo piano prevedeva il coordinamento di fanteria, armamenti e artiglieria. Nel frattempo, la squadra non vince più. Le batterie sono realizzate in polimeri agli ioni di litio raffreddati a liquido. In alcune razze di cane sono comuni problemi ereditari alle ciglia. La pinna anale è molto lunga ed è unita alla pinna caudale. Gli obiettivi dovranno essere mirati, rilevanti, misurabili,tempificati e realistici. Le foglie possono essere consumate fresche in piccole quantità. "L'infiorescenza è formata da densi corimbi portati da peduncoli pelosi." Tuttavia la versione italiana del libro è fortemente lacunosa. Si nutre di pesci piatti, cefalopodi e anguille. È generalmente solitario, ma nuota anche in piccoli banchi. "Venne quindi chiamato ""Salon de la reine"" o ""Grand Cabinet de la reine""." Altre potenziali complicazioni includono: polmonite, cellulite, infezioni del tratto urinario e insufficienza respiratoria. "È molto probabile che il Palazzo sorga sui resti di un'antica villa romana." Sopraggiunge il cugino, provocando una sparatoria in cui muoiono sia lui che Arthur. A volte chiamava per telefono le loro famiglie e si prendeva gioco di loro. "Tra i migliori giochi di sempre anche secondo la rivista ""Empire""." A questi vescovi bisogna aggiungerne altri due. Subito dopo la donna sviene di nuovo. Il gaucho esce ed affronta l’ubriaco e ne sventa l’attacco. Qui iniziò a specializzarsi negli affari africani, in particolare sulla Namibia. Collabora inoltre con la Radio della Svizzera italiana. La sostanza rimane nei laboratori della Sandoz per cinque anni. Ora si ricorda come un grande poeta pieno di ispirazioni. "Vi è solo un apporto finanziario malese""." Solo il padre di Anna, tra i clandestini, sopravvisse ai campi di concentramento. Conseguentemente, campi con particolare frequenza oscillante possono manipolare le particelle con una buona selettività. "L'anno seguente ottiene la promozione in terza serie grazie al secondo posto finale." Producono pneumatici per biciclette, motocicli, fuoristrada, rimorchi, veicoli stradali e industriali. Morto a Milano, viene sepolto al Cimitero Maggiore. Si tratta di itinerari duri, difficili, dai dislivelli imponenti e in ambienti severi. "Combatté contro i Mori e conquistò tutta l'Aragona." Ha diretto Pubblicità Progresso e alcuni cortometraggi. Penso che l’essenziale sia di scrivere una musica buona e sincera. Quel nobile era un ebreo. "Il campionato fu vinto dall'América de Cali per la terza volta nella sua storia." Nel suo certificato di battesimo egli fu indicato come un nativo filippino. È oviparo, depone le uova in cavità e nascondigli. "La struttura dell'edificio è a pianta rettangolare." Persone di nome Camille Le polveri possono quindi essere recuperate per una successiva fase di trattamento. Il successore di Teodoro fu Giorgio. "La loro madre lavorava per l'esercito e veniva regolarmente trasferita in diversi stati." Il singolo riceve già da subito il plauso dalla critica internazionale e dal pubblico. Non ha un ciclo vitale stagionale. Soltanto in questa occasione il profumo è stato reso disponibile anche in Italia. Abram usa questa tecnica solo nel gioco. Ha tradotto in italiano poeti rumeni contemporanei. Uno script consiste nella definizione finita di un insieme di funzioni, variabili, cicli. "I reperti appartengono all'epoca preistorica, al periodo romano e, infine, all'età medievale e rinascimentale." Sono caratterizzati dalla mancanza dei ciuffi auricolari. "Le manifestazioni di protesta proseguono e il coprifuoco dell'esercito continua a essere sfidato." Non si possono fare combattimenti corpo a corpo. Le origini della deep-dish pizza sono incerte. "Caratteristiche che inoltre giustificano la sua posizione isolata nell'ambito della tribù." "Promosse l'insegnamento religioso e difese la presenza del crocifisso nei luoghi pubblici." Bel coro di figure e figurine popolari. Ha fatto parte delle seguenti commissioni parlamentari: Affari costituzionali; Industria, commercio e turismo. Ha avuto origine dalla fusione di varie aziende metalmeccaniche tedesche. Fu sepolto nella Necropoli delle mura del Cremlino. La guerra civile degli anni novanta ha lambito marginalmente la zona. "L'affidatario deve professare la fede islamica e avere altre caratteristiche imposte dalla normativa." "L'uomo bicentenario" La sua famiglia aveva ricoperto il ruolo di ministeriali nella contea della Turingia. Le coste sono ovunque ripide e rocciose, tranne nella zona della foce del lago. La popolazione partecipò al soccorso dei sopravvissuti e al recupero delle salme. Generalmente, tanto maggiore è questo valore, tanto più alta è la pressione acustica ottenibile. Intanto il commissario e la veterinaria fanno da genitori temporanei alla bimba ritrovata. "Successivamente l'edificio ospitò lo studio di Stalin e le conferenze." Le province attualmente non hanno funzioni amministrative in Svezia, oggi assunte dalle contee. Fu ritenuta pertinente e Donadoni decadde di conseguenza. Il secondo piano ospita le sale di rappresentanza e la sala della sezione. "Verrà infine restituito al suo luogo d'origine." La ragazza sembra scomparsa. "Il settore agro-alimentare costituisce da sempre il fondamento dell'economia locale." Appena i due si incontrano dimenticano di colpo i problemi e le vecchie liti. Lì prende freddo e di conseguenza si ammala. Arrivò anche secondo e terzo in due tappe al Tour de France. Detta concessione fu ceduta poi alla Société Générale des Tramways. È laureata in farmacia. Il maschio è di colore bianco, con becco nero e piedi gialli. La sede è stata per la terza volta, il Palazzo del Turismo di Jesolo. Esiste anche una band metal groenlandese, gli Arctic Spirits. "Padre di Giampiero D'Alia." Molti dei firmatari furono successivamente arrestati. La parte principale del Distretto si trova su di un istmo. Oh, Uncle! Avviene tramite talea e seme. Una prima possibile classificazione delle tipologie di cultura è quella individuata da Enriquez. La squadra indaga per capire chi avesse motivo di ucciderlo. Rispetto ai bracci di spirale maggiori, il Braccio di Orione mostra alcune particolarità. Nella traduzione inglese inoltre si perdono alcuni riferimenti non traducibili. Anche il Palazzo Municipale divenne impraticabile per i pericoli di crollo. "Le foglie basali sono un po' più grandi di quelle portate dal fusto." "I ""puruṣa"" sono le monadi spirituali, che sono eterne e di numero infinito." Svariate blasonate famiglie milanesi possedevano a Turro tenute o terreni. "L'elemosiniere rimane un importante incarico nelle logge massoniche in Inghilterra." La terza fascia è un fregio con animali. Ciò indebolì ulteriormente le già precarie linee tedesche. Cipriano, pertanto, cercò appoggio ad oriente. "È il secondo italiano a vincere un campionato internazionale d'Italia di Supermoto." Questo fenomeno è noto come dominanza incompleta. Fino a quel momento mai nessun problema: entrambi i conti erano perfetti al centesimo. "La caduta di Bursa implicò la perdita del controllo bizantino sull'Anatolia nordoccidentale." Una quota sostanziale delle entrate di valuta estera derivano dalle rimesse degli emigrati. La lettera gamma può avere anche altri significati. "L'assemblea dei delegati si riunisce generalmente una volta all'anno." Decorre parallelo al Muro dello Scultore ed è posto perpendicolarmente al Muro della Gru. Costruito con blocchi di calcare tenero, dal tenue colore rosato. "I dati del ""catalogus"" non sono tuttavia esatti." "L'uomo scompare e arriva la sorella Mercedes decisa a trovarlo a tutti i costi." La sua produzione è maggiore in periodo neonatale. Lo spettacolo venne recitato sia in inglese che in spagnolo. "Il vice, in assenza del ""boss"", diviene automaticamente il reggente dell'intera cosca." È conosciuta in Italia anche come Squadra anticrimine. "Lo stesso anno viene nominato miglior portiere del torneo e inserito nella formazione dell'anno." Tranne gli aurighi, gli atleti svolgevano le loro prove completamente nudi. La stazione è ubicata sulla ferrovia Benevento-Cancello. Il testo di questa pagina è distribuito sotto Le orecchie sono corte e color cannella. Era inoltre dotata di uno scalo merci. "In seguito, però, l'uomo si rende conto di aver agito in maniera ipocrita." Situata sul versante sud della Valtellina confina a nord con il fiume Adda. Non danzò mai nel corpo di ballo. La deforestazione venne accelerata sotto il dominio britannico. "Una versione acustica può essere trovata sul singolo del brano ""Go""." Operato in giornata, resterà fuori dai campi da gioco per almeno sei mesi. Il Presidente della Mongolia, viene eletto mediante votazione diretta a doppio turno. "I rapporti italo-francesi s'incrinarono pericolosamente." "Qui l'artista si rappresenta molto giovane e abbigliata con una ricca veste." La maggior parte dei fenomeni climatici assumeva forma animale nelle antiche credenze. "Fu scoperta nell'anno geofisico internazionale." Gavirate offre diversi esempi di progetti ecologici. Molte di queste monete di basso grado valgono soltanto il loro valore di fusione. Soffre di disturbo ossessivo-compulsivo. "Ha frequentato le scuole dell’obbligo presso l'istituto d'educazione sperimentale Anna Micheli di Roma." "Il brano ""Fausto"" è dedicato a Fausto Rossi." Deriva da una forma manoscritta della lettera minuscola Latina q. "Inoltre esso è tradizionalmente il compagno dell'uomo nelle battaglie, di cui sopra." La consistenza della foglia spesso è coriacea. Il museo possiede inoltre una raccolta di opere grafiche, esposte a rotazione. Tutto si interrompe a Venezia, prosciugata, spettrale e tuttavia onirica. Per i rossoneri sarà la prima volta nello stadio del Valencia. In particolare il microclima della zona è mite e secco. Per questo motivo, i due induttori possono essere avvolti sullo stesso nucleo. La stampa si sta diffusamente occupando dei lavori di riforma. Allo stesso modo le stelle giganti sono completamente convettive. A differenza della ricerca in ampiezza, ha la caratteristica di essere intrinsecamente ricorsivo. I piedi sono lunghi e sottili. "L'unico problema erano i tempi di reazione." È il più grande e più potente propulsore a propellente solido monoblocco del mondo. "La discussione si conclude a colpi e solo l'intervento di Martínez salva la situazione." Ha scoperto le stelle tipo T Tauri. Il maschio ha una livrea meno appariscente, bruna, con ventre più chiaro. Le corna si sviluppano solamente nei maschi. Ferrante Gonzaga da cui prende il nome. Poco dopo il suo arrivo, viene ceduto in prestito al Tenerife. Ha visto la vittoria del Barcellona. Chi sarà mancante di mezzi ne sarà provveduto. Il vocativo plurale, invece, è quasi sempre identico al nominativo singolare. Tre cose avvennero, che gli fecero mutare giudizio. Finisce il flashback. "Ha fatto parte dei comitati direttivi delle riviste ""Critica marxista"" e ""La questione criminale""." "È quindi significativo nell'ambito di questo concept-album autobiografico." Brani composti da Paul Cotton "Successivamente, tutti insieme girarono intorno alla ragazza, urlando ""non piangere Mamma!""." I nidi sono formati da foglie secche. La dimensione e la forma delle foglie sono variabili. Il nome deriverebbe dalla ricchezza di acque sorgive. "Le feci possono avere carattere tassonomico in quanto di forma a ""botte""." "Il film uscì postumo l'anno successivo." Loro sono stati trasformati in bambini. Il dono di figurine accompagnava ogni momento della vita. Nessuno dei cinque figli maschi avuti da Francesca Fieschi sopravvisse. Ha una colorazione generale arancio-rossastro splendente. È attratto dagli escavatori con i quali combina disastri. Immerso nella disperazione, approfitta della visita di alcuni amici per fuggire con loro. La sua presenza scenica è fortemente influenzata dalla tradizione umoristica americana. La maggior parte dei viceré erano danesi o estoni di nazionalità danese. "Nelle prime versioni del progetto la denominazione della stazione era semplicemente ""Marelli""." Alla pellicola parteciparono anche tre ragazze coinvolte nella tragedia. Il tour non ha portato agli incassi sperati. Per Bobo ha inizio la carriera da solista. "Riposa nel cimitero di Avigliano, città d'origine della sua famiglia." Vennero pubblicato solo due numeri. Boyle contribuì in maniera decisiva allo sviluppo della scienza. Riposa al cimitero del Verano. "I sindacati, nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale, vengono anche definiti ""parti sociali""." Amministrativamente appartiene a Pula, comune italiano della città metropolitana di Cagliari. Spicca per la unitarietà tematica. La Pepa, al secolo Giuseppa Cavallari, è un personaggio popolare realmente esistito. A ovest ha un piccolo faro di segnalazione. I tre poi partirono alla volta di Roma, intenzionati a disfarsi dei cadaveri. Sette loro chiese locali inviano dei rappresentanti per elaborare questo documento. Venne abbandonato dai Cappuccini dopo i primi decenni del secolo. I paesi in via di adesione vi partecipano con tre membri. Gli attuali abitanti di Lippa ricordano ogni anno il giorno della strage. Nessuna notizia se non il ritrovamento, nella camera funeraria, del sarcofago in granito. Nella parte sommitale è presente un carpoforo. "Risulta difficile risalire all'epoca del primo impianto." La stagione riproduttiva cade fra giugno e novembre. Passeggiando, oltre a qualche passante, vede anche un agnello disteso sulla strada. Il girone comprende sette società campane, quattro calabresi e tre siciliane. "Le isole furono formate da attività vulcanica verso l'inizio di questo periodo." "Il sole è rappresentato in bianco, che significa ""serenità, pace""." "L'attività è diurna e quasi sempre arboricola." La torretta al centro è stata appesantita da ampliamenti recenti. "Furono costruite cinque moto ""ufficiali""." Da qui iniziano le sue avventure raccontate nei romanzi. Si è anche occupato di contenuti per il web. Le colonne originali furono utilizzate per ornare giardini e incroci. La facciata è stretta fra due poderose torri campanarie gemelle con copertura in rame. Tende a fare battute demenziali e difficilmente lo si vede serio. Passò quindi alla Lazio di Tommaso Maestrelli appena tornata nella serie maggiore. I pericoli della carne e della seduzione. "Attualmente la fornitura è dell'Adidas." "L'edizione standard di ""Stronger"" contiene tredici tracce." Ciò permette a molti felini di vivere in uno stesso posto. "Terzo libro dell'autore." Durante il viaggio, Quark segretamente informa il Dott. "È l'unidicesimo romanzo della ""serie Harry Hole"", che prende il nome dal suo protagonista." Atteggiamento che, tuttavia, non portò alcun frutto. Il segretariato svolge una serie importante di funzioni organizzative e logistiche. La pista e il terreno circostante sono attualmente utilizzati come fattoria di polli. "Alcuni dei suoi lavori, come ""Sacrifice of Abraham"", sono esposti alla National Gallery Londinese." Oggi è sede arcivescovile titolare; attualmente la sede è vacante. Numerosi sono stati i cambi di formato, e svariati i fallimenti di squadre. "La ""P. gigas"" è endemica del Borneo, ove cresce solo nella zona di Sabah." La copertina del disco è rappresentata da una famosa foto di André Kertész. Tikal e Chaos partono per una destinazione sconosciuta. Nelle vicinanze del fiume sono stati rinvenuti reperti della Magna Grecia e Romani. "Quest'ultima, infuriata, le inveisce contro." Persone di nome Sven Le sue migliori statue tengono il confronto con quelle di Gaudenzio. Il ritmo del ritornello è ispirato al synth-pop. Con la sua morte termina ufficialmente la conquista del Perù. William McArthur Il palazzetto ospitava le gare casalinghe della squadra femminile di pallavolo del Volleyball Casalmaggiore. Prese parte a due edizioni del Tour de France. "Si è trasferito successivamente ai greci del Panionios e poi agli svedesi dell'Helsingborg." Have You Heard About Tillie? Originariamente la medaglia era in palladio, il metallo scoperto da Wollaston. Steve Collins Il campanile è coronato da un angelo anemometro. Come moltissimi termini legati alla Marineria, anche questo deriva dal genovese. Tutti, tranne Sigrid, furono catturati. "Attualmente l'abbazia versa in uno stato di rudere." Un esperto pugile ed un abile combattente. The Suit Case Mystery Devono entrare per forza nella sala cinematografica quando il film incomincia, perché il dott. Il singolo è accompagnato da due video musicali. La gamba destra rivela due fratture; sotto la caviglia e sotto il ginocchio. Per i suoi film si serve soprattutto di artiste ungheresi e ceche. La sua salma riposa nel cimitero parigino di Vaugirard. Che cosa mi è successo di nuovo? Membro della commissione monocamerale tutela dei diritti umani. Il software è Open Source. Light Years Retour à la vie La lista viene esclusa in quanto presentata oltre i termini stabiliti. "Passò quindi al comando del terzo Corpo d'Armata operante in Etiopia." Quando Barry perde per la prima volta, i due fratelli litigano. Verso la fine del Settecento, analogo tema apparve in Herder, Schiller e Schlegel. Questa statua è la più importante di quelle conservate nel sito. Nonostante ciò terminò la gara al quinto posto, ottenendo gli ultimi punti in carriera. Di solito veniva ricoperta di stucco quando a vista. Fu creduto morto e riprese conoscenza circa dodici ore più tardi. "L'anno dopo retrocede con il suo club al termine del campionato." Il quartiere deve il suo nome a Place Vendôme. La truffa è mandata a monte da un vecchietto curioso. Tali piloni sembrano ciminiere industriali. "Il libro è dedicato ""al mio amico Winston Spencer Churchill""." "Si è laureato in ""belle arti"" presso l'università di Nihon." Non necessaria. "Ha vinto il contest ""Attack of the Show!" Attualmente viaggia ed insegna. Questo uccello vive in Kenya, Tanzania e Uganda. Ha sposato la scrittrice di origine ungherese Edith Bruck. Si decide quindi di indire il primo congresso a luglio dello stesso anno. Durante un temporale un fulmine colpì lui e la madre. Il titolo è molto lineare. Dieci anni dopo morì a Los Angeles. Niente altro fu rivelato su questo personaggio. Si è resa tuttavia disponibile a rilasciare interviste tramite e-mail. La statua sullo sfondo simboleggia la città di Parigi. Sviluppate sui pendii dolci delle colline sono le aree coltivate. Può giocare anche come trequartista. Il cambio era a quattro rapporti e la carrozzeria era in alluminio. "È il decimo e ultimo episodio del serial ""I vampiri""." In seguito alla scoperta di Bartlett furono preparati vari altri composti di xeno. In due anni Beethoven cresce e diventa un enorme San Bernardo. "Pierre Loti ha ricevuto la Gran Croce della Legion d'Onore." La diocesi comprende un vasto territorio nel sud della Russia europea. La corazzatura in acciaio, di nove millimetri di spessore, era saldata. "Grazie all'insufficiente azione di comando messa in mostra dal Ten." La ragazza, per non farlo licenziare, fa finalmente coming out. "Nonostante la ""pole"" di Hamilton a Silverstone, a vincere è nuovamente Vettel." Diversi gli artisti che hanno contribuito alla colonna sonora del film. Caterina infatti avrebbe portato al marito il titolo di Imperatore latino di Costantinopoli. Sono inoltre riportate formule dal Libro delle Porte. Gli effetti speciali, coordinati da Cordell McQueen, furono realizzati dalla Technicolor Creative Services. Subito dopo, tuttavia, i sassoni invasero il Gwent. "L'istituto è regolamentato, oltre da trattati e convenzioni internazionali, dal codice della proprietà industriale." Alcune piattaforme offrono altre funzionalità come i portafogli di criptovaluta. In questa pagine è presente una profezia su Sydney. "Contiene una strofa campionata da ""Questo piccolo grande amore"" di Claudio Baglioni." Fanno parte della Riserva naturale del Grande Artico. Dopo di lui, solo membri della famiglia imperiale furono a capo del reggimento. Ad ottobre dello stesso anno nasce Tutto esaurito. La seconda sulle concause nella morte per asfissia. Soldato di Fanteria, Partigiano combattente, carrista Batte facilmente Wesley Blake. Suo fratello Luigi, invece era già militante antifascista. Il copricapo usato è il basco blu con la fiamma argentea dei carabinieri. "Nella hall ci sono numerose opere d'arte." "Questa versione fu pubblicata su ""Amiga Power""." "Già l'anno successivo il modello venne tolto di produzione senza essere sostituito." Ciò che emerge è soprattutto una grande e reciproca stima intellettuale. La disposizione delle foglie lungo il caule è alterna. Il formato consentiva anche prospettive di diverse generazioni, sfondi e ideologie. "Durante l'occupazione francese dei Paesi Bassi fu anche governatore di Le Hague." "L'uso delle effigie degli antenati risalirebbe all'inizio della repubblica." Subito si mettono a parlare di canzoni, ignorando il cliente. Il viene ripescato in Serie D a completamento di organici. In tutta la sua carriera ha vestito la casacca del Barcellona. Una volta campione nel combattimento, anche lui si è unirà al gruppo di Ben. I denti differiscono considerevolmente tra le specie. Dopo il tour del gruppo, gli Hey! Collabora con diverse testate. Confermata, invece, la non adozione della regola dei gol in trasferta. Qui si guadagnò un dottorato. Lo studio coinvolse giocatori di tutti i livelli, da principianti a campioni. La freccia si rappresenta, di norma, posta in palo. Morì a Santo Domingo. "Altri fiumi rilevanti sono l'Easky, l'Owenmore, che riceve le acque anche dell'Unshin e dell'Owenbeg." "Ogni elemento è giudicato prima dal ""technical specialist"" che identifica lo specifico elemento." Nel suo studio di registrazione ha diversi Fender e un Music Man Stingray. Essa conduce nel punto più alto del Colle siracusano. Al termine verranno disputati dei play-off fra le migliori otto squadre in classifica. "Era lo scomparto superiore del ""Polittico di Porto San Giorgio""." Quando Benson prende la serata libera, Mordecai e Rigby decidono di organizzare una festa. Viene inoltre confermato la stagione successiva ma non debutta mai in prima squadra. I pretori presiedevano anche i processi penali. La tomba presenta la strana caratteristica della camera funeraria scavata a forma di cartiglio. "Particolare un modello in gesso raffigurante ""Carlo V"" di Vincenzo Gemito." Il comune si trova in Occitania. "Inizia a recitare in teatro, esibendosi in produzioni di ""The Music Man"", ""Oliver!" "Si ritiene generalmente che Maometto sia l'ultimo dei profeti inviati da Dio." "La versione ""sportiva"" si chiama motore Ventoux, prende il nome dal cronoscalata Mont Ventoux." A seguito di questa controversia, Bob Maes ribadisce che non si pente della collaborazione. Lì imparò a leggere e a scrivere. Grubb dichiarò che la tecnologia poteva essere utilizzata per nuovi elementi in futuro. "Il pubblico lo adora e lui vende i ""demo"" durante le performance." Vive ad Ostenda, dove è anche consigliere comunale. La Esmeralda "La posizione rappresenta il ""gesto della coscienza""." I due uomini, purtroppo, sono costretti a continuare a duellare malamente. "Presto però l'agente Cooper e Daniella si ritroveranno coinvolte in una storia molto complicata." Un giovane è ricercato perché non segue le regole abbandonandosi alle proprie emozioni. In generale, le zampe dovevano essere abbastanza simili a pagaie. Bisognava restituire agli ultimi il loro potere propositivo. "Frequentò l'Hamber College, dove iniziò a studiare recitazione." Camillo aveva dovuto peraltro fuggire da Siena. Quando ciò avviene, le tre donne restano sole. Valdemar rispose saccheggiando la Scania servendosi di mercenari tedeschi, allora molto comuni e temuti. La colonne indica se il server supporta lo storage engine. Thelma Rodríguez "Egli venne assegnato a quest'ultimo corpo ma non apprezzò a pieno questo periodo nell'esercito." Ognuno ha un paio di brattee e quattro stami. "Dialoghi artistici: da Jan van Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello...""." A Voice in the Wind Alvarez è apertamente gay. La mascotte della squadra è una simpatica mucca bianco-rossa. Inserita nel Gruppo E non riesce comunque a superare la prima fase del Torneo. Miller inizia a esser preda di allucinazioni, nelle quali vede Julie Mao. Fu pertanto molto apprezzato dalla cittadinanza, come primo quartiere esclusivamente moderno della città. Suo successore è mons. Giuseppe Pellegrini, fino a quel momento vicario generale di Verona. "Nella sua cerchia di conoscenze è opportuno citare l'amico e parente Leonetto Cappiello." Questa vettura doveva essere guidata, nella gara successiva, da Surtees che però rifiutò nuovamente. Finito il suo prestito annuale, tornò in Messico, al Cruz Azul. Nel libro vengono inoltre trattati argomenti geologici relativi al circondario borgese. "Poiché ""n""!" Quindi sistema gli articoli, aggiunge alcune informazioni e pubblica Next. "Evans è quindi libero, ma l'angosciosa esperienza ha condotto anche lui alla follia." Nel nord-ovest dello Stato vive una vasta minoranza gujarati. "Assieme ad altri, fonda l'associazione ""San Martino"", che realizza inserimenti lavorativi per immigrati." Nel riquadro accanto si mette in evidenza un particolare effetto derivante dalla topografia. Gabriel Teixeira Machado Era figlio di Tolomeo, il precedente re. I due uomini lottano e Livingston viene ferito da uno dei suoi veleni. Danneggiato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu successivamente raso al suolo. "È anche un santuario dove si venera l'immagine del Signore della Cappella." Ideale come vino da tavola e per occasioni. Non ha intenzione di apparire nello show. Aoi Yūki Notevoli le posizioni critiche nei confronti dei paesi del Socialismo reale. Ha fatto parte della Commissione bicamerale per le Semplificazioni. Rarissimi sono i cristalli, generalmente il minerale è in masse compatte. La parte della città di Saint-Quentin inclusa nel cantone è stata ridefinita. Fu zio di Enrico di Gondi e prozio di Giovan Francesco Paolo di Gondi. Sebbene la sua famiglia parlasse francese, aveva ascendenza fiamminga. Fallon, il protagonista, è un killer professionista. "Negli Stati Uniti, il film uscì con il titolo ""The Wings""" "L'elemento neutro rispetto al prodotto è la matrice identità." Nello stesso anno apre una propria palestra nella provincia di Bergamo. Recitò con Edward G. Robinson e con Rock Hudson tra gli altri. Trasferitosi al Bologna, dove rimase per tre stagioni, facendosi notare per alcuni gol importanti. Attore di cinema e di televisione, lavora sia negli Stati Uniti che in Italia. Scrisse inoltre storie poliziesche. "È dunque la relazione opposta all'antonimia." Marshall, John Saxon, Ronny Cox, Burt Young, Erik Estrada, Martin Landau, Eli Wallach. Essi sono stati utilizzati perfino da influenti scienziati. La produzione è cessata in Francia, uno stabilimento è rimasto operativo nei Paesi Bassi. Il suo successore nella compagnia fu Robert Armin. "Courtney furiosa con quest'ultima decide di non parlare più." "Al secondo piano vi è la direzione generale dell'istruzione primaria." Da questo modello nascerà la Roadster. "Tuttavia, dopo sette settimane decide di lasciare l'università e ritornare in Ecuador." Pier Giorgio Gallotti "Il brusco risveglio di Lucio nel cuore della notte apre l'ultimo libro." Le gemme sono resinose. "Affondata durante l'assedio di Port Arthur, fu recuperata dai giapponesi." "Custodivano anche l'harem e facevano da rematori sulla barca del sultano." Esmeralda sviene e al suo risveglio Lucio le fa credere di averla violentata. Venne venduta anche a capi di stato africani ed asiatici. Sarebbero state una continua spina nel fianco delle truppe alleate. Svolse anche ricerche di scienze naturali. Riuscì infine a catturare anche i figli e li imprigionò. Il disco si rivela un ottimo successo commerciale. È stata anche autrice teatrale per Rodolfo Laganà e Francesca Reggiani. "Nell'anime è doppiato da Masato Hirano." Gwen, pur tormentata dal dolore, nega tuttavia qualsiasi desiderio di vendetta. Il ruolo di Apollo venne ricoperto dal fratello del compositore, Fred Sullivan. Gli attuali senatori sono le democratiche Dianne Feinstein e Kamala Harris. Fu sbarcata e lì morì. "Ha avuto modo di frequentare numerosi personaggi del mondo dell'arte e della letteratura." Dormendo durante il tragitto, Odisseo si addormenta per poi risvegliarsi a Itaca. Il successo del singolo è immediato e straordinario. Al contrario di Yukari è molto scontroso. White è apertamente bisessuale. La cresta marginale distale è generalmente più alta della mesiale. A Wimbledon invece perde al primo turno in entrambi i tabelloni. Matteo Berti "Era il primo dei cosiddetti ""Museums in the Sea""." "Aiutavano a mantenere l'immagine ottimista del futuro comunista." Suo fratello era il prevosto di Tolosa. Entrambi avevano carrozzeria di colore marrone. Il glande sormonta il corpo del pene, dal quale è separato dal solco balano-prepuziale. Il gioco ha ricevuto recensioni di vario tipo. Probabilmente queste capanne erano relative a gruppi di capanne aventi una struttura sociale parentale. Fu la prima e vera cabriolet prodotta e commercializzata dalla casa automobilistica di Maranello. Il sapore del sangue Prima della pubblicazione tuttavia fu strutturato come se avesse un solo personaggio o narratore. ʿAli iniziò un programma di riforma delle finanze e della giustizia. I due maggiori successi internazionali del decennio sono significativamente co-produzioni straniere. Matilda inviò Arduino per trattare il loro rilascio. "Le partite si giocando anche sull'isola di Virgin Gorda." Il titolo è riferito alla taiga, parola russa che indica la foresta boreale. La stazione possiede inoltre una biglietteria con annessa edicola, un ascensore, nonché scale mobili. "Insieme ad Angelo Pezzana fondò la rivista ""Fuori!" Il documentario è stato concesso in copyleft. Fa parte del Partito Verde Europeo. Dalla sua inaugurazione è collocato sul sagrato antistante il Duomo di Castiglione delle Stiviere. Procedendo verso le valli interne le temperature si fanno via via più rigide. Da esso sono stati pubblicati quattro singoli. In ambito giuridico è considerata come una delle fonti di cognizione ufficiali. È prodotta dal birrificio Mythos, la seconda più grande fabbrica di birra greca. "L'ultimo singolo della cantante ad essere pubblicato su vinile." In seguito la scena si sposta in numerose location interne ed esterne. "Perché voi ceceni siete un popolo di banditi e prostitute""." Lista dei selezionatori della nazionale norvegese. "Ha fatto la sua prima apparizione nella miniserie ""X-Men: Apocalypse vs. Dracula""." Ciò non toglie che da più parti si lamenti la mancata chiarificazione della vicenda. A vincere il loro primo titolo furono gli Orioles per quattro gare a zero. Il Comitato Centrale elegge il Segretario Generale. Vince chi ha realizzato più punti. La torre fu colpita più volte, gli strumenti furono distrutti o danneggiati. Nacque così, per volontà di Napoleone, la Scuola Normale Superiore di Pisa. La normativa di riferimento József Szabó La stagione successiva viene messo sotto contratto dal Veroli Basket, nuovamente in seconda serie. Nella seconda fase le clausole si staccano dal canto originale e diventano mottetti. Al contrario Linda è un membro del Congressional Progressive Caucus. Una volta che viene richiamato, dimostra perché molti lo considerano una stella. Straight to... Il motore grafico utilizzato è Unity. Dopo la vittoria, la casa discografica della Dion rilasciò il brano in Europa. La scuola Vini del Trentino-Alto Adige Si ritira dalle scene per motivi di salute alla metà degli anni sessanta. Furono sviluppate in un periodo antecedente la prima guerra mondiale. Tenochtitlan era stata senza regnanti ufficiali per circa un anno. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro di Saint Lucia. I due hanno tre figli: Bianca, Lola e Thomas. Così, le tracce si sovrappongono parzialmente come le tegole di un tetto. Le aree di commercio preferenziale sono stabilite tramite accordi commerciali. "Ben presto dichiarato ""venerabile"" con processo diocesano, è iniziato il processo di beatificazione." "L'album si aggiudica due dischi di platino." "L'osservatorio astronomico di Stoccolma è situato nelle sue vicinanze." Fra i convertiti si annoverano medici, traduttori, pittori di icone. In breve tempo il calcio divenne la principale sezione della società. Come Ministro degli interni del Consolato si occupò di arte e di musei. Just like a Woman È inoltre incluso un esteso saggio opera del giornalista Michael Simmons. Ma il kaiju fugge scavando sotto terra e riappare vicino al Castello di Osaka. Le autolinee degli autobus lo collegano ad Acireale. Il secondo reattore è attualmente sottoposto alle verifiche del terzo decennio di funzionamento. Quest’ultimo vide un passaggio verso sonorità tipiche dell’heavy metal tradizionale. Pertanto la Loren è la zia biologica di Alessandra Mussolini. Joseph Meister in seguito studiò e collaborò con Pasteur ed il suo istituto. In primo luogo, Enrico scelse Adalberto arcivescovo di Amburgo-Brema come candidato, ma questi rifiutò. È stato un tema popolare per i pittori in molti periodi. Alcune terre non erano attribuite a nessuna di queste entità. Salutato dalla critica, il suo lavoro viene apprezzato da molti artisti. La cantante chiese cinque milioni di euro di danni per il mantenimento mai versato. Si trovava nella parte Sud-Est della città di Roma antica. "L'impianto di Castelvetro è località di diramazione con la già citata ferrovia per Piacenza." Tale cimitero era utilizzato dagli ebrei sefarditi. Allenatore: Santino Coppa. Al suo posto subentrò Gaio Valerio Levino, come console suffetto. Patrick Melton Operò e scrisse con competenza ed abilità. Yuri verrà sostituito dal nuovo batterista Chris Wilson. "Guidò la famosa divisione leggera durante gli ultimi due anni della guerra d'indipendenza spagnola." Immediatamente al di sotto del becco, il mento è nero. Le rotte migratorie della golagialla comune variano in base alla stagione e alla localizzazione. È docente alla Scuola ufficiali carabinieri a Roma, dove risiede. Martiri di Otranto vennero traslate nella sede episcopale di Tours. Proviene dalla California, dove gli adulti sono molto comuni in estate. Per la consultazione rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio. Se allevate con i giusti mangimi, hanno una carne di notevole qualità. Questa direzione le valse il premio Art Tribune come miglior direttore di museo. "L'uomo viene sbalzato direttamente all'interno della vettura attraverso il parabrezza." I suoi resti sono stati recuperati in numerose formazioni rocciose del Maastrichtiano. Alla ricerca di risposte, Ryu arriverà al responsabile della situazione. A ovest si affaccia sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno. Da quel momento Jimmy è ossessionato dal suo fantasma, di cui si innamora. Nichols e Thompson hanno collaborato alla sceneggiatura. "Lo stesso anno Pearl pubblica il suo debutto solista intitolato ""Just A Boy""." La manifestazione si svolge anche in forma ridotta a primavera. Saltuariamente svolge anche il ruolo di direttore del doppiaggio. "Le equazioni trascendenti coinvolgono almeno un'incognita come argomento di una funzione non polinomiale." Il simbolo stesso del comune di Savelli è lo stemma della nobile famiglia romana. La sede è a Miskolc. "L'interno della struttura è diviso in quattro campate con volta a crociera." Rispetto alla Mod. Goscinny sarà costretto a fare da solo i disegni delle sue prime storie. A Gazzo si immette nel Tartaro per poi confluire nel Canalbianco presso Ostiglia. Tra i maggiori artisti Chagall potrebbe essere il più specificamente ebreo nei suoi temi. È compresa nel vicariato foraneo Madonna della Comuna. A causa della protesta molte persone ebbero problemi nel download di file su BitTorrent. Alla crescita urbanistica si affiancava lo sviluppo dei servizi, in risposta alle nuove esigenze. In Italia queste istituzioni furono soprattutto le accademie. In seguito aprì una scuola anche a Legnano. Tali vestigia sono ancora ben visibili lungo il lato destro del prospetto principale. Il pezzo Mod. Dopo la morte di Edoardo il Vecchio salì al trono il figlio Atelstano. Il che, soprattutto in passato, ha determinato non poche perplessità. Tutti e tre i pazienti ritenevano di essere Gesù Cristo. "Per quanto riguarda l'industria prevalgono i settori alimentare e delle attrezzature agricole." Subito dopo la figura fu normata con il decreto n. In seguito si dedicò solo alla composizione di studi. "Fa parte dell'area metropolitana di Augusta." Si tratta di un formaggio giallo-bruno, consistente, umido, grossolano e spesso granulare. "L'idea non ebbe particolare successo, e ben presto la commissione venne sciolta." Si laureò a Princeton e poi frequentò Harvard, ottenendo una borsa di studio. Si tratta di una raccolta composta da cover e canzoni scritte da Battiato stesso. Un notiziario mensile sulle iniziative in corso è inviato a chi ne fa richiesta. Lei, francese passionale e vulcanica, cerca di evadere dal suo mondo andando a Giava. Niles diventò, così, il set dei numerosi western prodotti da Essanay. Il colore delle sue uova è bianco Nella stagione utilizzò anche una March. La compagnia è sussidiaria del conglomerato originario Pathé Records. Dopo la morte della mamma ritornò a Pinerolo, dove entrò nel locale seminario diocesano. Sulla destra ci sono le icone di comando, variabili a seconda del contesto. "La segreteria del trasporto ha avuto l'ordine di iniziare immediatamente i lavori di costruzione." Gravissimi danni si verificarono anche a Paganica e San Pelino di Cagnano Amiterno. "Venne emanato ai sensi dell'art." Tre pretendenti si contendono la stessa ragazza. La polarizzazione della luce deve sempre essere perpendicolare alla direzione di propagazione. Il tempio era stato dedicato ad Atena, la dea della saggezza e della guerra. Cresce su versanti collinari asciutti e calcarei. "L'elenco di velivoli coinvolti nei bombardamenti di Milano è lungo." Hamilton cede poi la posizione a Massa, avendola conquistata uscendo dal tracciato. Il nome della rivista fu proposto da Georges Bataille. Accedono ai playoff le prime di ogni girone e le tre migliori seconde. Ha lavorato soprattutto a teatro e in sceneggiati televisivi. The Knockout Il padre di Duckworth morì quando Gerald aveva appena cinque settimane di vita. Il loro uso era diffuso soprattutto nelle zone portuali. "L'oratorio è costituito da un'unica navata con volta a botte e presbiterio quadrato." Ciò fa di lui uno dei più grandi dinosauri mai scoperti. Podistica Bosco di Capodimonte. "È il seguito di ""Quella sporca dozzina""." Sono presenti in modo misto abitazioni e capannoni industriali. "Il primo singolo estratto fu ""Pretty When You Cry"", supportato da un video." Era descritto dalla corporatura alta e robusta, capelli neri e occhi azzurri. "Nonostante le raccomandazioni di quest'ultima la ragazza fugge con l'amico." I motivi di questa supposta longevità non sono chiari, né provati. Il Ministro solitamente è rappresentato dal comandante in capo del soldato premiato. Analisi qualitativa Seduti, allargare le gambe tenendo leggermente piegate le ginocchia, con i piedi a martello. La madre continuava il suo lavoro volontario. Reaper chiede che è successo e Sarge risponde di aver sistemato la gente. Dopo due settimane di combattimenti gli aeroporti cominciarono a essere operativi. I feriti furono trasportati negli ospedali di Merano, Silandro e Bolzano. Bertie, piantata in asso da Mickey, torna a casa con Randy. A fine stagione rimane svincolato a causa della scadenza del contratto. Assieme al fratello Alberto Azzo fece importanti donazioni alla diocesi di Cremona. Quando venne in studio, avevamo questo ritmo in loop. Sono state scoperte molte versioni di questa canzone, con testi sempre diversi. William scopre di essere stato incastrato dal Colonnello H e decide di evadere. Il lavoro contiene opere della cantante e melodie riprese da altri artisti. "È stata anche la stella ""alfa"" dell'antica costellazione della Quercia di Carlo." Milita nella Football League One. Lay It All on Me "Intanto, indagando, Johnny scopre che l'uomo sepolto non è ancora stato seppellito." Montevarchi fu uno di questi tentativi. "Parte del territorio di Morne-à-l'Eau costituisce la riserva naturale di ""Grand Cul-de-Sac marin""." I cuccioli nascono solitamente tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre. Le loro attività sono estorsione, usura e traffico internazionale di droga. Si ritirò al termine di quella stessa stagione. Presenta numerosi rizomi con numerose foglie verdi. Garriott si sposò due volte e divenne padre di quattro figli. Il Fantasma guida Christine attraverso un corridoio che si illumina come magicamente. In seguito lo stadio fu demolito. "Invalidata la ricostruzione di questo testo, non c'è oggi accordo sulle origini dello scisma." In questo periodo, la stazione è stata rinnovata. "L'anno seguente ampliò i possedimenti assorbendo la tenuta ""La Filippina""." Il video contiene una breve intervista a Steve Vai. Adesso parte dello stemma scozzese fa parte dello stemma reale del Regno Unito. Il re riuscì a placare la ribellione impadronendosi dei castelli ribelli. Adel Lami Tuttavia tale motore si rivelò fragile e inaffidabile, causando vari ritiri. Emily si fidanza con Gary, un ragazzo dal comportamento violento. Si trova nel Canton Vaud in Svizzera. Molti sono anche i resti archeologici associati a questo periodo. La finale non è stata più disputata e il titolo rimase non assegnato. Da notare che lo stesso significato verbale viene assegnato anche al solo gesto. "I suoi numerosi libri, le cassette e videocassette sono ampiamente distribuite ancora tutt'oggi." Sito del rifugio È un film documentario statunitense con Steve McQueen. Ciononostante Uryū comincia a combattere contro Mayuri. Divertenti i suoi tentativi di esprimersi in italiano coi i suoi interlocutori. In pratica, era stata ultimata solo la struttura, ma mancava completamente la parte elettronica. "Inoltre, molti oggetti saranno solo sbloccabili in seguito con l'aggiunta di diverse abilità." Nei suoi ultimi anni, i suoi problemi mentali cominciarono a manifestarsi. Secondo alcuni studiosi la villa originariamente è nata come casa-torre. Fino a questa età, non sono in grado di procreare. "Qui incontrava un altro scambio che portava all'interno del mercato ortofrutticolo." Erano presenti otto aperture branchiali, al di sotto delle pinne pettorali. "Il gameplay del videogioco si rifà a quello della serie ""Dance Dance Revolution""." La volta cranica era piatta e le ossa parietali erano unite nel mezzo. Purtroppo questa vettura rimase allo stadio di modellino in scala. Il suo quartier generale è situato presso la Scott Air Force Base, in Illinois. Attuale direttore generale è Pierpaolo Caretta. Oggi è sede di associazioni e della biblioteca locale. Gli appunti autobiografici scritti da Manly in gioventù andarono perduti in un incendio. Il suo idolo è Serena Williams, ma considera anche Marija Šarapova come tale. "Il casting e le audizioni per ""Alien"" si tennero a New York e Londra." Il rivestimento in pelle è stato realizzato da Poltrona Frau. Nel primo caso si associa a dolore o senso di peso pelvico. A Tolone, per la prima volta cominciò ad interessarsi di astronomia. Un altro intercetto lo mise a referto su Eli Manning la settimana successiva. La regia è di Stefano Vicario. Taylor King Il diametro supero-inferiore non è solitamente alterato. Il museo promuove la pubblicazione di opere di argomento storico-scientifico. James Bond si risveglia a Londra. Il suo quartier generale è situato presso la Burlington Air National Guard Base, Vermont. È possibile effettuare anche calcoli delle energie totali e di legame. La fermata dispone di un fabbricato viaggiatori che ospita la banchina e la pensilina. La sola frazione del comune di Schiavon è quella di Longa. Il libro contiene dettagli procedurali ed usanze del thing di Althing. Mentre erano al college Carmichael iniziò a suonare la tastiera. Collabora anche con la società del per scoprire nuovi talenti nel Sudamerica. Fu sepolto nel Duomo di Bad Doberan. "Furono privilegiati la ""monumentalità"", gli ""effetti drammatici"" e i ""contrasti di luce""." Questo film, realizzato per il mercato video, è il secondo spin-off della serie originale. "Oggi esercita anche l'attività di pittore." Si trova nel quartiere di Southwest Waterfront. Passò quindi al Fortuna Colonia, dove rimase due stagioni. "Dagli anni settanta ""Cosmopolitan"" è diventata definitivamente una rivista rivolta al pubblico femminile." Inoltre Huguet espresse artisticamente quella ricerca spirituale dominante in Spagna nella sua epoca. Negli ultimi anni della sua vita si trasferì a Tessalonica, dove morì. Si mostra come un composto eritematoso con forma tipica di cordone. "Attualmente sta lavorando su ""Jazz Requiem"" con il sassofonista Ed Jones." Appartiene alla contea di Wellington. Jon Busch È stato presentato in concorso al Festival di Venezia. "Noto collezionista d'arte, raccolse anche per conto del padre una quadreria importante." Il castello, invece, è ormai diroccato. Nonostante Michael riesca a sfuggire, Horowitz cade in un filo spinato venendo così catturato. Joseph M. Caracciolo Jr. "Una massa ""vetrosa"" è una massa in cui non si è avuta cristallizzazione." Numerosi i controlli al fine di individuare i trasgressori delle norme antinquinamento. Il demo viene però rifiutato da diverse etichette. "Il film è disponibile anche per l'acquisto digitale." Entrambi uomini di religione e scrittori ebbero enorme influenza su di lui. Prende il nome dalla Grande Casse. La squadra campione in carica è il Three Star Club. B. Dudley Amusement Co., Sterling Camera and Film Company. Distribuita nella Cina meridionale da Fujian alla parte orientale della provincia del Guangdong. È stato diretto da Ray Kay. I territori acquisiti vennero spartiti fra i Territori del Minnesota e del Nebraska. Spector frequentò la Northwestern University in Illinois, ancora deciso a diventare un critico cinematografico. A volte le cifre erano rappresentate come glifi a forma di faccia. Sarà il primo dei cinque governi guidati da Konrad Adenauer. "Il loro nome viene dal balletto ""La sagra della primavera"" di Stravinsky." Night Shyamalan, che figura tra i produttori della pellicola. Tra i registi è accreditato Claus Peter Witt. "L'impianto propulsivo progettato prevedeva quattro turbogetti alimentati da un reattore nucleare." "L'interno dell'edificio è a pianta a croce latina con transetto e coro a deambulatorio." La diversità della flora è indicativa delle variazioni delle condizioni climatiche in passato. Suo figlio, John Henry Gurney Jr., fu anche lui un ornitologo. "Tra i suoi ultimi film, è celebre in ""La ragazza del mio migliore amico""." In pratica in pochi mesi il Colón ha smesso di circolare nel territorio salvadoregno. A lui è stata dedicata la via principale del paese nativo. "La Cederna firmò anche il libro ""Pinelli." Il film fu prodotto dalla Perfection Pictures per la Essanay Film Manufacturing Company. "La nuova sigla è ""Hot for Teacher"" dei Van Halen." La tensione è alta e può solo crescere. "Ci sono stati tre ""Kaiser"" dell'Impero austriaco e due dell'Impero austro-ungarico." "Vince anche il premio ""Maschera d'argento""." Interessanti oggetti, simbolo del potere nella confraternita, sono le mazze pastorali. Pertanto le auto in sosta per i concerti invadono il quartiere del Villaggio Olimpico. Porta del Sole Testi e musiche degli Hurts, eccetto dove indicato. Sono valide anche come Campionati europei di judo. Il corpetto ha elaborati ricami argentei. Quando fu installata la colonia, non esistevano servizi o commerci. "Si tratta di un minigioco giocabile tra una notte e l'altra." Queste unità hanno anche la possibilità di eseguire azioni dirette. Joe Edwards Anche i comandanti militari statunitensi non furono contenti del risultato. Fu anche un grande amico e sostenitore di Diana Guinness. È la più antica delle otto rappresentazioni iconografiche del Genio di Palermo. La sezione La Louvière-Thieu ospita i quattro ascensori idraulici del Canal du Centre. Spesso gli autori trattano e prendono posizione in alcuni tipici problemi sociali moderni. Conosce e parla correntemente francese, spagnolo e inglese. Lucio Cornelio Merula, saccheggiò i territori dei Boi, che cercarono di evitare la battaglia. Verso la fine degli anni venti cominciò a diventare produttore sempre di apparecchi radiofonici. Ha superato il milione di download. Decidono di partecipare ad Area Sanremo raggiungendo la fase di semifinale nazionale. Conseguentemente a questo scandalo il marito presentò le sue dimissioni da primo ministro. Sotto il pavimento esiste un complesso di quattro cripte. È la sede della Municipalità Regionale di Peel. Per il pavimento e la balaustra è stato usato il marmo di Carrara. Picture Show Sulla strada del ritorno, tuttavia, sorpresero una famiglia di coloni di una masseria. In quel periodo probabilmente il giudicato fu retto dal padre Oberto di Massa. Ben altri episodi, però, hanno interessato la prima metà del Novecento. È a capo del dipartimento di sociologia della University of Southern California. Dodici tavole formano uno staro. Isabelle Huppert, ad esempio, è stata così definita da Claude Chabrol. "L'uomo che lo aveva centrato fu osservato ridere con soddisfazione prima di sedersi." Successivamente, la Regina Isabella I di Castiglia elevò il titolo di Conte in Duca. È divisa in ventuno rajon e cinque città. Il personaggio di Keanu Reeves si chiama, proprio in suo onore, Julian Mercer. Walter Becker Ha inoltre scritto Sogno di Andrea Bocelli. "Questo connubio può essere visto come una continuazione di ""The Moon and the Melodies""." Il re respinse la lettera, che fu allora stampata e distribuita pubblicamente. "Il cimitero ebraico di Venezia, invece, si trova sull'isola del Lido." "Anch'essa si basava sulla Vulgata." È un western statunitense con Cesar Romero, Mary Beth Hughes e Dana Andrews. I vincitori ammessi ai quarti di finale. È sepolto al cimitero di Novodevičij di Mosca. Critiche preventive alla manifestazione sono venute da Giovanni Bachelet e Franca Chiaromonte. Eustazio fu corrispondente di Basilio Magno. Il logo di questa edizione è un grande aquilone con tanti fili di luci. Questi programmi erano semplici e intuitivi da usare, ma avevano capacità molto ristrette. Il primo di questi fu Albert Malik, il Teschio Rosso comunista. Non è recintato ed è quindi accessibile in ogni momento della giornata. "Il lattice è un'emulsione complessa di caucciù in acqua." I casi di polmonite virali o batteriche di solito si presentano con sintomi simili. Niklas Hagman Clarissa si chiude in camera, spaventata. Ruth Hall partecipò ancora come comparsa a una decina di film. Viene assemblata nello stabilimento di Louisville. A questo punto la Digos decise di fare irruzione. Una scalinata, dalla volta affrescata, conduce al piano nobile. Poi il reparto passerà alla difesa di Napoli. Quando era umana, Kerrigan era coraggiosa e audace. Una riflessione sullo stato attuale della musica. "La rivista però viene ritirata dalle edicole e l'articolo di Philip sostituito." "Durante la seconda guerra mondiale, Wilcox guadagnò cinque ""battle stars""." "Ha recitato nella serie televisiva ""Luther"" per cui ha vinto un Golden Globe." Numerosi nei secoli sono stati i ritrovamenti di età romana, bizantina e medievale. Fu il primo film prodotto dalla Pathé americana. Il canottaggio ha fatto la sua prima apparizione in competizione. "La ""pole position"" verrà poi bissata da Schumacher nel Gran Premio del Giappone." "Dopo l'Unità la strada fu rinominata via Vittorio Emanuele." Tuttavia, pochi sudditi del defunto re si unirono alla rivolta. "Lo spareggio avrà luogo all'inizio della Quarta puntata." Il video è ambientato in uno show televisivo degli anni settanta. Questo evento pose fine ai lavori. Si inizia ad intravedere uno spazio che preoccupa la società. Le nevicate sono abbondanti da novembre ad aprile. Ha studiato inglese al Queens’ College di Cambridge, insieme a Donald Davie. Lena è fragile, sensibile, introversa, timida, e con i ragazzi è piuttosto diffidente. Meno noto del fratello Gerrit, fu però artista di più forte personalità. "Difficile trovare una band più costante in tutto il pop-punk americano""." "Nei primi anni dell'Ottocento, non a caso, cambia il significato di arte e cultura." Le ali sono lunghe e tenute verticalmente in posizione di riposo. Mussolini appariva invecchiato di vent’anni. Le superfici erano quasi completamente nere e brillanti. Jack Lawrence La soluzione fallì, dando il via alla cosiddetta Rivolta di gennaio. Il ritratto appeso nella galleria è opera della pittrice toscana Novella Parigini. Jack Clarke I monumenti di questo sovrano non sono numerosi. Il riempimento può essere costituito da una superficie piatta o leggermente convessa. Poco o niente si sa su questa enigmatica figura. Ogni anno partecipano circa venti concorrenti ogni anno. Ha zampe relativamente brevi, coda arrotondata, occhi giallo-sabbia e lunghi artigli neri. Appio tornò da Lucullo, con il responso negativo di Tigrane. Allora bene, io sono positivo. Frequentò la Pontificia accademia ecclesiastica. È compresa nel vicariato del Lago Veronese. Juli Fernández Attualmente vive tra Berlino e New York. "Franco Cappa, medaglia d'oro al valor militare, nativo di Bovolone." Questa specie rappresenta lo ione molecolare da cui si ricava il peso molecolare preciso. Labor Pains Da questa unione nacque un solo figlio maschio. Alla prima esperienza in un campionato professionistico la squadra non si salvò. Alla fine però Jill e Carlos riescono a sconfiggerlo. Il delinquente con la sua condotta persegue fini personali che gli appaiono come valori. Joseph Goldstein Indossavano caschi di stoffa e tute nere o blu marino. Presidente della Costituente cantonale in questo stesso anno. "Anche il Wari, come molti altri mancala, prevede la regola del ""dar da mangiare""." Il Belgio ha chiesto la sua estradizione. La Malesia negli ultimi decenni ha ultimato la costruzione di numerosi grattacieli. Elas usa poi la magia del suo corno per farle tornare adulte. "Meteo Verde va in onda tutte le domeniche all'interno delle puntate di Linea Verde." Tuttavia la felicità dura poco quando scopre che Stella ha un tumore al seno. Polly, insieme al collega Manuel, viene spesso maltrattata da Basil. Nella stazione è presente un sottopasso dotato di monitor. "Recitò a fianco di 'Fatty' Arbuckle e di Buster Keaton." Il giorno successivo, lo scià tenne un grande durbar nella capitale. "Il nome della località in lingua nahuatl significa ""vicino uomini intrepidi""." Può anche essere considerato una variante del nome Patrick. Javi Gracia Arturo Miranda "I corsi rimanevano, tuttavia, molto teorici, come in tutto l'insegnamento francese dell'epoca." In Italia la Corte Suprema di Cassazione, aveva lungamente sostenuto, già con sentenza n. Il giocatore sottoscrive con la società barese un contratto triennale. Il vicolo cieco espone il progetto a costi di manutenzione aggiuntivi. I Rush suonato con precisione e energia, come se la band fosse rinata. Per quanto riguarda il finale del gioco, il team ha lasciato libera interpretazione. La moltiplicazione avviene per talea o per innesto su soggetti ottenuti dalla semina. La formazione del corrispondente acido carbossilico è una reazione collaterale. Da nessuna delle due mogli John ebbe figli. Quando essi rientrarono Baird tornò a ricoprire la sua posizione favorita: arretrato a destra. Giunti al santuario, si svolgevano le funzioni. "Ornano l'interno l'altare ligneo con paliotto e statue in legno dipinto." È quindi il film che ha incassato meno nella trilogia. Eric continua il suo piano di vendetta, fingendo di giurare eterna fedeltà al re. "La canzone fu inserita anche all'interno del singolo ""When the Tigers Broke Free""." Con la consulenza di Richard Dawkins, Christopher Hitchens e Sam Harris. Oltre alla serie principale il personaggio è apparso su molte altre collane a fumetti. Lo stesso imperatore danzò con la sposa e la omaggiò di un gioiello prezioso. Non erano nello script. "Infatti qualche anno dopo fu abolita con l'istituzione dell'Esarcato di Ravenna." Altrettanto avveniva in altre parti della città, ad esempio a Sampierdarena e a Rivarolo. "L'azienda fondata da Barnard" "Quest'ultimo e ""Shenmue Online"" furono cancellati durante lo sviluppo." Viene utilizzato nella produzione di elettrodi per batterie. Spring Is Here Inoltre gli indigeni sono gli unici androidi che non rispondono alla voce interna. "Questo è tra l'altro dal risparmio derivante dalla rinuncia alla pubblicità." "L'anno seguente divenne membro del ""National Arts Club""." Tutto nasce durante lo SmackDown! Alla prima richiesta ne seguiranno altre; richieste che porteranno ad altrettanti omicidi. Il ritorno del padre, John sr., catalizza il dramma fra i personaggi. "L'album risulta fuori stampa." "Le metriche devono essere uguali per tutte le aziende oggetto del ""benchmark""." Dopo la sua scarcerazione anticipata riprende la sua attività come attore. È sepolto nel cimitero di Merano. Il film fu prodotto dalla Metro Pictures Corporation. Andrea Valentini La forma di questa forza deriva da un tipico potenziale come in figura. Quando compare la settima puntata, incorre nuovamente nel veto della censura ed esce tagliata. Škoda vz. Il cubo di Nichols era tenuto insieme da dei magneti. Tali kanji si possono ritrovare anche nei nomi Aki e Akiko. Essa colpisce le cellule maligne senza distruggere il vicino tessuto sano. In questo modo riesce a preservare la particolarità di stile. Restaurò inoltre alcuni stucchi ottocenteschi nella Sinagoga di Ferrara. Suo padre lavorava come idraulico e sua madre era una ballerina. Fu arbitro del campionato italiano di calcio, per la sezione di Como. Tra i suoi discepoli si ricordano Reid è stato un membro da sempre. Quelli buoni, invece, vengono premiati con dolcetti. È il primo singolo del gruppo prodotto dalla componente Beyoncé Knowles. Dopo il suo ritorno in Germania, egli si stabilì ad Heilbronn. Confina con Piauí, Tocantins e Pará. Tuttavia, sempre più case vengono abbandonate e i campi restano incolti. "L'anno seguente tornò all'Odd con la formula del prestito per una stagione." I giovani lasciano il nido entro la decima settimana dalla schiusa. Fino alla fine della sua vita egli fu uno scienziato free-lance. Aveva una carrozzeria a tre volumi con un lunotto panoramico. Non era però chiaro se il bassista Jamie Scott era stato coinvolto. Francis Renaud "Si tratta del principale documento di riferimento per conoscere la storia dell'abbazia." È stata inoltre modificata la sistemazione della biglietteria sotterranea. Per Rudolf Steiner il simbolo esoterico della croce rappresenta i diversi stadi dell’evoluzione spirituale. Il metodo seguente trova tutti i punti contenuti in un intervallo. "La sigla di chiusura, invece, è ""Am I Fallin' In Love?" Ottiene un secondo posto in Aragona. Attorno al lago vi è anche una macchia di cipressi. "Per poter conquistare la contessa, Alberto scrive una lettera con parole dolci firmandosi ""misterioso""." Prima di morire, però, Piton consegna a Harry i suoi ricordi. Militò poi di nuovo nella Pro Patria, nella Redaelli di Milano e nel Cuneo. "Era l'antica capitale del Carrick." Fu conosciuto anche come Spedale di San Paolo dei Convalescenti. "Dopo il liceo ""Jan-van-Ruusbroeckollege"" a Laeken, ha studiato giurisprudenza." In questo Hutton difendeva una visione razionale della scienza, priva di pregiudizi. Può essere, principalmente, di tipo portato, trainato o semovente. Dodici ore prima vengono trovati tre cadaveri, una coppia e una guardia giurata. Sembra facile, ma non lo è affatto. "Partecipa altresì a canali canadesi come ""The Score""." La Grande rivolta araba proseguì per tre anni. Jin Soon-jin È il secondo libro che narra delle gesta di Hercule Poirot, famoso investigatore belga. Laggiù morì di febbre gialla. Giulio Maier Il toponimo infatti, deriva dalla configurazione stessa del territorio su cui sorge il paese. Jason James Tale servizio militarizzato risultò ben presto più efficiente di quello civile. La falange, infatti, richiedeva una notevole compattezza e terreni assai pianeggianti. "La prima sala è dedicata alle risorse naturali dell'area di Follonica." Tammy Baldwin è una democratica molto liberale e fa parte del Congressional Progressive Caucus. Gli altri più importanti compositori de repertorio sono Donizetti, Rossini e Verdi. Gli Stati Uniti avevano preventivamente fatto formale domanda di estradizione. Il suo idolo da ragazzino era Roger Federer. "Dopodiché, tutti e quattro spariscono nella navicella spaziale che è apparsa all'inizio del video." European Champions Spiegazioni biografiche delle poesie non sono ignote alle altre letterature. Dopo la morte venne sepolto nella cattedrale di Como. "Fontana dell'Aquila" La maternità surrogata rimane illegale per tutte le coppie. In Fed Cup ha giocato quaranta match con la squadra canadese vincendone venticinque. "La fondazione consegna annualmente a Oviedo il ""Premio Principe delle Asturie""." Tuttavia, il suo passato lo raggiunge. La valle è percorsa dal Sentiero Naturalistico Antonio Curò. Lo hanno preso e sequestrato, per disperata e insensata logica di vendetta. Quatermass e Barbara restano a guardare sconcertati la desolazione della città semidistrutta. Viene confermato per la stagione seguente. In seguito, si vedrà Ruka comprare di nascosto uno dei poster sopravvissuti. Gran parte degli spostamenti e del commercio, comunque, si svolgevano via mare. Le due linee non sono fisicamente collegate tra loro. Ogni divisore è un numero primo. "L'esecuzione per decapitazione avvenne nella Torre di Londra quattro settimane dopo quella del figliastro." "Una famosa targa recita: ""Malibù: uno stile di vita""." "L'antica Praeneste aveva come patrono Fortuna, la dea del caso e del destino." Si importavano inoltre ambra, avorio e vino. "Nel sito si conserva un'ampia rete di acquedotti e furono scoperte diverse iscrizioni funerarie." "Il soggetto del film è tratto dal romanzo ""Tatuaggio"" di Manuel Vázquez Montalbán." Paul Daimler finirà a lavorare a Zwickau, presso la Horch. File e directory possono essere distribuiti in più gruppi di allocazione. Maria frequentò la nuora di Isabella, Caterina di Francia. Il progetto fantasy presenta varie differenze con la leggenda. Ha un fratello ed una sorella più piccoli. È sposato ed ha un figlio di nome Wyatt. Per la Patria! In Italia la canzone non è andata oltre il trentaduesimo posto. Tutti i possedimenti della casata furono confiscati e riportati al demanio reale. Quindi in realtà le linee di basso sono state suonate ancora da Schuldiner. Impegnato in parrocchia e nelle organizzazioni cattoliche, aderì subito alla Resistenza. Mira Craig "Nei crediti dell'Album Verdiano Vera compare anche come bassista, batterista, percussionista e unico paroliere." "Alcune situazioni vanno risolte con l'uso della magia." Camminare nel vestito Union Jack sarà speciale. Le riprese degli esterni sono state girate a Matera. "Ha composto le musiche delle sigle di ""Finalmente soli"" e ""Nati ieri""." "L'unica condizione di socio è la registrazione, anch'essa gratuita, alla mailing list 'dm-l'." Forma dalle sembianze umane con cui Bagramon appare nella terza saga. Il Bacino idrico attualmente è vuoto. Ha preso parte altresì a due edizioni dei campionati mondiali, conquistando una medaglia. Il suo habitat naturale sono le foreste umide tropicali. Al-Juwaynī nacque in una famiglia di giuristi. In particolare, la versione a telaio corto apparteneva alla categoria delle vetture sport. "Il torneo è stato vinto dall'Ugyen Academy." Partecipò, inoltre, a vari tornei internazionali. Le lacune che separano i denti sono leggermente più larghe rispetto ai denti stessi. Il Terzo Anno gesuitico è trascorso a Vienna. Ha inoltre un vicino di casa che fa lo scrittore di romanzi rosa. Con la vittoria, gli Olandesi rafforzarono il proprio controllo della parte occidentale di Sumatra. Nel frattempo il giovane agente si immagina la morte del commissario. Fu tra i primi pittori della scuola ferrarese. Questi titoli iridati furono tutti affiancati anche dalla conquista del mondiale costruttori. Anche in gran parte della stagione seguente ha giocato con la seconda squadra. Il velivolo risultò sottopotenziato e rimase inutilizzato a Guidonia. La pubblicazione delle foto diede adito a polemiche. Freeform offre una programmazione contemporanea, trasmettendo serie televisive e film. In quel periodo di solitudine e silenzio maturò in lei la vocazione. Stabilita così la regola per un perfetto rapporto platonico, inizia la convivenza. Nella prima edizione ha affiancato Milo Infante, vincendo il terzo premio. "Al ritorno in Italia ebbe l'incarico di insegnare teologia." Alcune tesi di laurea e una esigua raccolta di opuscoli completano la raccolta. Il torneo venne vinto dalla Scozia e dalla Francia. Successivamente inciderà per la Sub Pop e per la Epic Records. Il superstite Non si è mai qualificata per i Giochi olimpici. Ha successivamente disputato la Summer League con la maglia dei Suns. "Poco dopo, a soli sedici anni, ha pubblicato il suo primo album, ""Krystal Meyers""." "Essa è tra l'altro, un'importante riserva di carbonio." Anche in Italia il film ha ottenuto recensioni positive. Le popolazioni appaiono in declino in alcune regioni, in particolar modo nella penisola indocinese. È una stazione passante di superficie sulle linee ferroviarie Groninga-Delfzijl, Meppel-Groninga e Harlingen-Nieuweschans. La ragazza lo salva dalla morte e lo fa innamorare di sé. Le comunità incorporate di Pleasant Point e Sherwood Forest si trovano nella città. Anche i grossi insetti sono molto apprezzati. Anche la sorella Ethel Mobley ha corso nella serie. È considerato uno dei più grandi talenti del calcio bulgaro. Bisogna notare che Brandt stesso era stato sempre un fiero oppositore del regime nazista. Verdetti: Cestistica Bolognese ammessa al girone finale. La donna è costretta perfino a mendicare. La sua interpretazione è stata acclamata dalla critica. "Ha anticipato di più di sei mesi la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo." "Quest'ultima è l'unica fase da svolgersi manualmente." Non esiste un clero nel sikhismo. "Attualmente ricopre l'incarico di Presidente dell'Associazione ex parlamentari." Ma Sean è il figlio di uno dei più importanti gangster della zona. Questo essenzialmente conclude la descrizione matematica. Il ritornello della canzone verrà ripreso alla fine del film. In grassetto sono indicati i tecnici più longevi attualmente in carica. Fu un emerito latinista e insegnò in diversi istituti. La sua unica passione era la caccia. Inoltre altri esemplari sono stati rinvenuti negli stati di Amazonas e di Paraná. È completamente disabitata. Nei suoi editoriali, Franchi si occupa soprattutto di politica interna. Dopo la guerra riceve la cittadinanza onoraria di Assisi. La poppa è a specchio. È un buon biglietto da visita per la finale. Non ha utilizzi pratici significativi, e non è disponibile in commercio. Il ghetto era circondato da una recinzione ed era sorvegliato giorno e notte. Ebbe avvio anche lo sviluppo industriale della zona. Nella conformazione chiusa del dimero anche i domini N-terminali risultano in contatto. "La macchina appartiene alla categoria di generatori detti ""a induzione""." Hanno anche ripudiato il suo fidanzamento con Guglielmo e imposto la rottura del fidanzamento. Molti prodotti Google sono nati come servizi forniti da società acquisite da Google. "La Maison de Radio France ospita anch'essa numerosi concerti di vario genere." In molte specie il cranio era dotato di sottili creste. "Anche i pianeti ""al posto sbagliato"" sono un problema per il modello a nebulosa." Le applicazioni nella ricerca sul cervello coprono ad. Essi, in maniera rigorista, ritenevano che il sacramento avrebbe dovuto essere conferito nuovamente. Il ponte di Bercy fu costruito per rimpiazzare un altro ponte. È possibile accedervi tramite un corridoio scavato nella roccia. Si può considerare un insieme di due dati: un puntatore e il dato vero. Fu amico di Henri Fantin-Latour che più di una volta dovette aiutarlo finanziariamente. Testi di Rou Reynolds e musiche degli Enter Shikari, eccetto dove indicato. Ha giocato un ruolo importante nella resistenza dei berberi nel sud del Marocco. Giuseppe Orsi Il suo stile, cromaticamente assai raffinato, domina linearmente lo spazio. Possedeva ali simili a pagaie con penne corte e un becco molto lungo. Il trasferimento gli ha comunque garantito il posto da titolare. "John Lennon diede a Moon la canzone ""Move Over Ms." Vincent Castellanos Tuttora esistono il bar, la stazione di servizio e una macelleria. "Questa edizione è stata l'ultima a essere trasmessa prima della scadenza di settembre." Raggiunge tale risultato anche nel torneo di Chengdu, dove si arrende a Yūichi Sugita. Urbanisticamente la zona fa parte del Municipio I Centro-Est. "Da questo momento l'edificio venne abbandonato a sé stesso e cadde rapidamente in rovina." Il film fu prodotto dalla Edison Company e dalla McClure Publishing Co. "I due siluri colpirono la nave sollevando alte colonne d'acqua e fumo." Nella Guerra Austro-Prussiana, si schierò con gli Asburgo. "Nell'infiorescenza non sono presenti ghiandole." Per scelta personale ha deciso di limitare la sua attività discografica. In diverse occasioni fu dichiarato clinicamente morto, ma recuperò e continuò a comporre. "Negli anni Quaranta ha iniziato la sperimentazione dell'arte verbo-visiva." Pubblica articoli divulgativi di astronomia. "Nel corso dei successi trent'anni scrive le colonne sonore di oltre sessanta film." "Nell'ileo terminale e nel colon essa viene aggredita dagli enzimi della flora batterica intestinale." "Studia all'Università di Mindanao dove ottiene una laurea in ingegneria informatica." Zelenay ha giocato con Jonathan Marray. "All'interno si conserva la tela della ""Madonna delle Grazie"", del pittore napoletano Fabrizio Santafede." Il suo corso si sviluppa interamente nella provincia di Asti. "L'autore è sconosciuto; alcuni credono, con scarsa evidenza, che si trattasse di William Shakespeare." "A quell'epoca era già ""maestro""." Clooney è però inaspettatamente tornato in un cameo. "Hull divenne un centro dell'evangelismo." Attraversa le città di Bruxelles, Aquisgrana, Colonia, Dresda, Breslavia, Katowice, Cracovia, Leopoli, Kiev. Durante la fuga, Anck-Su-Namun cade in una buca piena di scorpioni neri, dove muore. Viene subito portato in ospedale e operato. Spesso serve a dichiarare il possesso di determinati titoli e requisiti. I suoi effetti sono talvolta confermati dai suoi utilizzatori. Anche a Pisa la totalità dei fabbricati risultava distrutta. "Recenti studi filogenetici sulle popolazioni mediterranee di ""Bufo"" spp." Gli anni successivi alla seconda guerra mondiale vanno ricordati per una serie di scelte. "Das Italien-Magazin"", di cui è stata editrice e curatrice." Precedentemente ha rappresentato un insuccesso a livello commerciale. Non è chiaro, comunque, se questi due fossero davvero considerati eoni. Molti pensavano che, senza il partner, la carriera di Martin fosse avviata al declino. Froome reagisce tardi, portandosi dietro il transalpino Romain Bardet, Porte e D. Martin. Il film lacrimale è normalmente considerato come composto da tre strati. "Adam, avendo scoperto la cruda verità, cerca di uccidere l'uomo senza però riuscirci." Vi parteciparono otto squadre. La sua opera fu fortemente influenzata dal positivismo. Il capoluogo di contea è Del Rio. Il programma del partito era inizialmente basato su principi democratici e antifascisti. Assunse il governo ad interim il suo coadiutore libanese Assad al-Assad. "Anche le pubblicità che promuovevano le ""migliori quote garantite"" vennero proibite." Questi lavori furono incentrati sulle descrizioni delle condizioni di vita del contadino russo. Il baluardo si distingue dalle torri medievali per essere della stessa altezza delle mura. Inviò a Terra cinque immagini stereoscopiche panoramiche della superficie lunare. La squadra prima classificata è stata dichiarata campione di Georgia. I colori vivaci delle foglie di acero attirano molti turisti nella stagione autunnale. La riunione è stata guidata dal Primo Ministro australiano Tony Abbott. Nella stessa Olimpiade, prese parte al torneo individuale, in cui giunse cinquantesimo. Eduard Sperling "L'anno successivo passò al ruolo di strong safety." Alcune sue opere sono state utilizzate come location di film, sceneggiati televisivi e documentari. La prima ingaggia battaglia con Shinji, la seconda con Rei. "Lo stesso anno è nel cast di ""Grande École""." "Morì poco dopo all'ospedale di Corfù." Fabio riesce a convincerla a incontrarsi per parlare e fissano un appuntamento. La squadra campione in carica era proprio il Bordeaux. Costituisce quindi una penisola. "Sequel di ""Ninja Gaiden"", è stato sviluppato dal Team Ninja e pubblicato da Microsoft." "Inoltre, l'essersi dichiarati obiettori poteva rendere molto difficile lavorare nel campo dell'industria della difesa." Touré in quel momento si trovava nel palazzo presidenziale. Finiti in acqua col mezzo di trasporto, gli innamorati divengono marito e moglie. Gli succedette lo zio Enrico. "Dopo che il brano fu campionato in ""Pt." Il santuario è ad aula unica. Sono quasi identici in grammatica e condividono un vocabolario comune. Evans lo ascoltava attentamente e gli rispondeva. Il canto di questi uccelli ricorda molto quello dei congeneri e affini canarini selvatici. Falk Boden Al pari di Bettinelli non viene riconfermato al termine della stagione. È un nuovo giorno. Il protozoo è dotato di due vacuoli pulsanti regolatori della pressione osmotica. La trasmissione viene concepita come un torneo a squadre tra le regioni italiane. "Successivamente, negli anni sessanta, recitò nelle soap opera ""Destini"" e ""Pistols'n'Petticoats""." Lo sfondo e il cielo tendono a passare da un colore a un altro. "L'idea è del ""press agent"" Enrico Lucherini." "Appartiene al municipio di Fatih, l'antica città murata di Costantinopoli." Qui conosce Norman Bates e finisce per ereditare il famigerato Bates Motel. Si pensava inizialmente che avesse una prognosi del tutto benigna. La città venne occupata rapidamente e senza resistenza da parte dei tedeschi. Il traforo rappresenterebbe per Nocera Umbra una via di collegamento diretta con le Marche. Gli antenati materni di Radcliffe erano immigranti ebrei dalla Polonia e dalla Russia. "Col dissolversi del Califfato divenne una ""cora""di Cabra." Durante il secolo scorso Roskilde è stata una sede titolare della Chiesa cattolica. La maglia casalinga era bianca con strisce orizzontali blu, pantaloncini bianchi e calzettoni blu. "Per le ""Foxes"" si tratta del terzo successo in questa competizione." La nostra conoscenza di questo lavoro ci proviene da Fozio. È situata nel centrale quartiere di Namba a Osaka, in Giappone. "I Kinks completarono una prima versione dell'intero ""Arthur"" in due settimane." Comprendeva solo parte della città di Chambéry. Fu una delle prime canzoni ad essere incise. "In Italia il bronzo è l'elemento maggiormente diffuso nelle regioni centro-settentrionali." Il procedimento viene ripetuto per tutto il campo di pressioni che si deve studiare. "Paolo di Tarso, poi, fu uno tra i più ""insigni"" propagandisti della storia religiosa." Matisse ritrasse il panorama visto dalla finestra del suo appartamento in albergo. Ricoprì in seguito il ruolo di comandante delle flotte di Ravenna e poi Miseno. "La stazione è gestita dalla TfL Rail, in preparazione per l'arrivo del servizio Crossrail." Servì a sancire il definitivo ritorno sulle scene, dopo il momentaneo scioglimento della band. "Si dirige all'Arci-Ministero per riprenderselo." Imre László. I risultati vennero giudicato soddisfacenti, e il sistema missilistico immesso in servizio. "L'attività in Ungheria di Masolino è praticamente sconosciuta." Aurelio Curti La trasmissione è di tipo diesel-elettrico. "L'arco è costituito da quattro imponenti pilastri che sorreggono una copertura a cupola." Per perfezionarsi viaggiò. La carrozzeria è completamente in fibra di carbonio. Robert Sherman "La K-Chart è la classifica a conto alla rovescia di ""Music Bank""." Insieme hanno dimostrato il teorema di Restivo-Reutenauer. Il disco è strumentale e contiene quattro tracce della durata di quattordici minuti ognuna. Ancor oggi la principale linea ferroviaria passa per il Valdarno. "L'hawaiano è una lingua polinesiana." "Sempre quell'anno la società assume il nome di ""Saeco International Group""." La direzione della Volkswagen approvò la proposta, suggerendo solo piccole modifiche. Attualmente Chris lavora per la Mozilla Corporation. In italiano il genere viene denominato anche Rusco. Il film è la storia della cortigiana del titolo, interpretata da Aishwarya Rai. "Visse durante l'infanzia a Kansas City." "Tutta l'attività viene svolta in autonomia con l'aiuto del giovane figlio Stelio Belletti." Pur mantenendo il vecchio telaio e il passo è cresciuta in dimensioni. Erano soprannominati in questo modo perché combattevano a gambe nude. È stato responsabile tecnico del settore giovanile del Latina. "L'albero di trasmissione era unicamente ad albero cardanico." Il paziente deve essere disposto supino e con vescica piena. Molti piloti ne approfittano per effettuare il cambio gomme. Ad Angela Maria della Concezione sono stati donati, sia grandi doni naturali che soprannaturali. "Fu l'inizio di una fruttuosa ed epocale collaborazione." La proprietà di maggioranza è ancora detenuta dalla famiglia Ogawa. Il film fu prodotto dalla Biograph Company e venne girato a Hollywood. "La linea verde è, insieme alla rossa, l'unica a non entrare in Virginia." "Per una parte dell'album, Tim canta con il suo insolito stile di falsetto." "Egli concesse luoghi di residenza ai sacerdoti del tempio""." La sua conoscenza del giapponese facilitò la sua vittoria. La dipendenza delle esportazioni dal settore petrolifero rimane alta. Lavora come impiegata in diversi settori. "Nel dopoguerra accolse anche i caduti degli altri tre reggimenti della terza divisione ""Edelweiss""." Espansione anche in Indonesia con un hotel a Giacarta e altri due a Bali. Fortunatamente giungono Reigns e Rollins a dar man forte ad un Ambrose inerme. Si tratta del quinto album contenente materiale originale. Nel doppio femminile hanno trionfato Mabel Cahill e Emma Leavitt Morgan. Le sue ceneri sono tumulate nel cimitero di Père Lachaise. "Il legame connettivo è il ""Cabinet""." Infine Takara progetta la fuga della ciurma. Dopo quella scena, gli spettri appaiono sempre più spesso. Il nome del gruppo deriva da quello del loro cantante Rocky Rossi. Numerose sono le esecuzioni per reati politici. Serena Williams era la detentrice del titolo, ma non ha partecipato per infortunio. The Enforcer Entrambi i suoi genitori erano insegnanti. Per questo divenne famoso come “il monaco dal flauto di foglie”. Il disco è difatti molto rap. Nascono due figli: Anton e Ernst. "Lo status ""non organizzato"" di questa vasta area non è ovunque accettato senza controversie." Mourning annuncia il ritiro e si sottopone ad un trapianto di rene. "La tradizione aggiunse un particolare acrostico definendo ""Salve"" come: ""Sempre Alessandria la Vergine esaudisce""." Giuseppe Pugliese Guidò la Chiesa ungherese nella sua opposizione agli attacchi contro gli ebrei. "L'album ha ricevuto recensioni contrastanti." "Georgij fu l'unico dei suoi fratelli a produrre una legittima unione dinastica." Su invito di papa Pio X Prévost aprì una casa anche a Roma. Fu cremata e le ceneri disperse nell’Atlantico. "Attualmente la struttura è in buono stato e ospita un'attività alberghiera." La collezione comprende cinque pezzi di Francis Bacon. North Berwick Lui lo rivela ad Assunta pochi istanti prima di sposarsi. Poco tempo più tardi le relazioni tra Yoshitaka e gli Hōjō si deteriorarono. Fitzwilliam non la prende sul serio. Resterà, per accordo, attivo un piccolo gruppo esplicitamente aderente alla Quarta Internazionale. "L' ha vinto il trofeo per la ventiduesima volta, battendo in finale l'." "Il suo primo album gospel fu ""The Lord Will Make a Way""." La padrona di casa per prima si mette in gioco col proprio corpo. La chiesa dà il nome alla piazza che la ospita. Florentin è fratello di Paul e gemello di Mathias, anche loro calciatori. La successiva sala era usata dal governo cittadino. Martin Damm e Robert Lindstedt erano i campioni uscenti. È il primo paese che si incontra percorrendo la strada da Bormio a Livigno. Verso la fine del conflitto venne riadattato per compiere attacchi kamikaze. Il giocatore deve recuperarli. Giolitti la rende più moderna, vengono fatte delle bonifiche e costruiti degli acquedotti. Figlio di Edward Henderson, studiò presso il Dulwich College e la Dollar Academy. Egli sfida Methos e lo uccide. Da questa data del monastero non si hanno più notizie. "Vince, inoltre, quattro medaglie d'oro al Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti." I delegati non avevano come obiettivo la creazione di una nazione americana. Del programma era anche sceneggiatore, produttore, oltre che conduttore. Ha tre binari, dei quali due serviti da piattaforme per i passeggeri. G. Wells ed Edgar Allan Poe. "L'opera è composta da tre pannelli." Suo padre spera di farne un architetto. La nuova sede è il Globe Theatre di Los Angeles. "L'anno seguente, il numero di corsie fu raddoppiato." È servito dalle linee di metropolitana Kalužsko-Rižskaja, Serpuchovsko-Timirjazevskaja e Ljublinsko-Dmitrovskaja. La sua sede è a Parigi. Desdemona decide che, qualora dovesse ritrovare Costanza, la ucciderà. È compreso nella regione metropolitana di Amburgo. Śiva è Coscienza assoluta. Tuttavia, divenne piuttosto brillante nelle sere poco dopo il transito al perielio. In questo modo termina la storia che vede protagonista Johnny. Fu in breve tempo commercializzato e diffuso in tutto il mondo. "Solo i soci incaricati sono personalmente e illimitatamente responsabili per l'attività professionale." La cerimonia è considerata come la più importante festività islamica. "Venne tumulato nell'Evergreen Cemetery di New Haven." Dopodiché si concentrò completamente sui lubrificanti. Eugenio Leal Testi e musiche dei Linkin Park, eccetto dove indicato. Secondo una di queste versioni, Goebbels sparò a sua moglie e poi si uccise. "Quando è troppo semplice, la complica""." In anni più recenti fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Viene così ceduto ai Charlotte Hornets in cambio dei diritti su Kobe Bryant. Lavorò in teatro, ma soprattutto come attrice di cinema. Il dimorfismo sessuale è piuttosto accentuato. Alla fine anche Sati rinasce. Al termine del campionato giunge al quarto posto in classifica generale. Sito ufficiale slovacco in italiano sui percorsi percorribili "Quest'ultima in particolare divenne centro internazionale degli studi teologici." Quindi può essere un meccanismo di ridondanza per parti ritenute critiche. Un alto numero di statue vennero date alle fiamme in tutta l’area salentina. Alcune specie erano tra i predatori più grossi della loro epoca. La nave, se non altro, gli dovrebbe fornire rapidamente le coordinate di eventuali incursori. Questi il filosofo tedesco li liquida con disprezzo come cristiani. La lezione del suo impegno politico, rimane fondamentale per tutti. Il figlio di una famiglia benestante viene rapito da una banda criminale. Le lesbiche avevano alcuni vantaggi rispetto alle loro compagne in Germania occidentale. Ha lavorato al fianco di importanti registi come Tony Scott. Sposò Ethel ed ebbero due figlie, Jean e Elaine. Le partite terminate ai calci di rigore sono contate come pareggio. La scherma è una delle attività di maggior rilievo nel panorama sportivo pisano. "Di seguito viene riportato l'elenco dei componenti il Collegio." "Successivamente Stanlio si traveste da moglie del colonnello, per incontrare l'intera banda." "La superficie di questa depressione interna contiene un sistema di rime denominate ""Rimae Janssen""." Gli strumenti termici si suddividono in due grandi famiglie. "Heihachi Mishima, capo dell'azienda, scopre questa creatura e vuole usarla per i suoi fini." I suoi interessi prevalenti di studioso furono rivolti alla sociologia della letteratura. Queste larve possono perciò essere considerati anche organismi secondariamente planctonici. Il carbone in Italia era infatti scarso e di qualità scadente. È lo stadio nazionale e la casa della squadra nazionale di calcio del Vanuatu. La superficie così movimentata risulterà piacevolmente materica. È stato insignito della cittadinanza onoraria di Bari. Raymond è distrutto e Suzanne finirà per suicidarsi. All My Life Toponimo storico, della tradizione orale e cartografica. "L'anno dopo chiude il Tour in tredicesima piazza, secondo nella classifica scalatori." Il principale affluente è il rio Codalunga. Dopodiché entra in un monastero per farsi frate. "Il numero della popolazione, tuttavia, può variare a seconda del periodo dell'anno." Ha collaborato con numerose riviste. Al maschio sarebbe spettato il ruolo principale, la femmina sarebbe stata invece un sostituto. "L'origine della famiglia non è molto chiara." "Un misterioso supercriminale conosciuto come l'Avvoltoio sta causando problemi in città." "Il titolo del tema, in latino, si riferisce alla frase ""Ave Satana""." La prima cifra nel risultato indica i gol segnati dal Manciukuò. Il nome Harkonnen è disprezzato e i discendenti di Xavier adottano il cognome Butler. "Kiedis dedicò inoltre la canzone ""My Lovely Man"" a Hillel Slovak." "Anche l'utilizzo di un motore del poligono serve per mantenere alte le prestazioni." Lee Min-sung Il fabbricato viaggiatori è collegato ad essi da un sottopassaggio. Oltre ai dialoghi, anche la colonna sonora fu rifatta interamente da Les Baxter. Il film fu distribuito nel Regno Unito col titolo alternativo di Daughter of Luxury. Tuttavia, si suppone che questo re abbia perso il controllo di Nippur. Loughborough non è coperta da parrocchie. "All'interno sono conservati stucchi e dipinti dell'epoca." Gran parte delle opere sono conservate nella Biblioteca comunale di Trento. Bernal porta Oliver e Stan a un locale notturno. Tuttavia, ignoravano il lungo computo, caratteristica delle scritture del sudest della Mesoamerica. "Il Paese è stato il primo al mondo ad avere l'intera rete ferroviaria elettrificata." Dante Parini si dedicò anche alla pittura. Appartiene al circondario della Saale-Orla. "Fondò l'abbazia di San Galgano a Siena." Molte strutture medievali dello stesso periodo presentano la medesima pietra. Si tratta di uccelli monogami, la cui stagione riproduttiva va da settembre a dicembre. Le nuove case vennero costruite sia a sud che a nord. La festa si svolge la prima domenica di quaresima. Il testo, poi, non sembra corrispondere esattamente a nessuno di quelli dei quattro vangeli. Il singolo ha ottenuto in tutti e tre gli Stati una certificazione. Quarta chiesa. Alla fine del match entrambi i wrestler ricevettero una standing ovation. Si tratta della stazione più vicina al centro di Pozuelo. "La sua prima pubblicazione in italiano risale all'anno successivo." Un dispositivo attivo è, ad esempio, un transistor. In seguito gioca per Nottingham Forest e Peterborough United. Oltre alla ricostruzione totale del tracciato, si provvide alla sostituzione del materiale rotabile. Si estende lungo la penisola malese. Se lo guardiamo da una certa distanza sembra avere una sola dimensione, la lunghezza. I tre atleti vennero tutti selezionati tramite votazione del pubblico. "Il pezzo è molto aggressivo e cattura subito l'attenzione d'ascoltatore." A Mustafà non rimane che farsi consolare dalle sue concubine. "La branca del diritto che studia l'attività finanziaria pubblica è il diritto finanziario." "Tutt'oggi resta la Casa Museo Pascoli." Possono manifestarsi sia in maniera isolata che con interessamento ad altri organi. "Il permesso arrivo' da Ziggy Marley, che amava questa nuova versione suonata per lui." "Si laureò quell'anno e subito fu eletto ""fellow"" a Balliol." La città è servita dalla linea Napoli-Poggiomarino della Circumvesuviana. Quando la famiglia imperiale venne esiliata, scelse di seguirne fedelmente le sorti. "Il film è conosciuto internazionalmente con il titolo ""The Last Angels""" "L'album ottenne il Grammy e segnò l'inizio della carriera internazionale della cantante." La scelta definitiva del nome da attribuire al nuovo comune unificato fu particolarmente difficoltosa. Adesso è di proprietà di Activision Blizzard, società di Activision. "Invece la parte sudoccidentale dell'orogene è costituita perlopiù da rocce sedimentarie." Classificandosi decima nel libero, si è piazzata al decimo posto in totale. "L'area intorno a Kanyakumari, infatti, abbonda di erbe e piante uniche in proprietà curative." Nello stesso anno le ruote a raggi furono sostituite da ruote in acciaio. Fino ad oggi si sono alternati alla batteria tre batteristi. Holland venne catturato e, su ordine del conte di Arundel, giustiziato. Il guardiano crea tre zone di protezione sopra la città. Il videogioco è ambientato in una versione fantasy della seconda guerra mondiale. Furono molte le unità provenienti dalla Regia Marina che vennero incorporate nella Kriegsmarine. I ragazzi si troveranno ad affrontare una situazione più difficile del previsto. Apparentemente il meccanismo appare estremamente lento e non accurato. "L'album è disponibile al download su iTunes." È la quarta cima più alta del Brasile. "Gli abitanti della città, colpiti dalla sua personalità, lo soprannominarono ""Padre Vecchio""." "I"", la regina viveva a Canterbury." Il dubbio rimane, mentre il narratore lascia con questo pathos gli spettatori. Il secondo stadio viene fatto ritornare normalmente dopo qualche orbita. "Quest'ultima ha visto il suo piano di viaggio su strada è stato un fallimento." Le riprese del film vengono effettuate per lo più in Irlanda. In seguito guarì. Brian Clifford La Minardi decise quindi di ritirare dalla gara entrambe le vetture. Vengono tessuti in diversi modi. "Nel suo primo anno, Cheyenne si alternava settimanalmente con ""Casablanca"" e ""Kings Row""." Al contrario del suo predecessore, questo disco ebbe scarso successo. "Partecipa a vari festival in patria e all'estero, spesso vincendoli." Il numero degli animali offerti nel sacrificio comune di solito è tre o sette. La prima votazione è ampiamente a favore del bonus. Comelico Superiore non ha un centro abitato che porta il nome del comune. Il rapporto di Maya ed Emily è, nei libri, complicato. "L'isola ospita un grande numero di pulcinella di mare." Nella contea è presente un distretto scolastico, il Eagle Pass Independent School District. Anche la distribuzione è influenzata da diversi fattori. Camilla Gonzaga era figlia di Giovanni, signore di Vescovato, e di Laura Bentivoglio. Regnava sul terzo dei cinque mondi della mitologia azteca. Altrettanto attivamente Berger lavorò per il cinema. La facciata si articola in due ordini architettonici, divisi da una trabeazione. Gideon è sposato con Kate e vive in una casa costosa a Chelsea. Come suo primo gregario ha il sergente maggiore Giuseppe Biron. Tommaso Toffoli "Il proprietario dell'opera rimane comunque il detentore dei diritti di base." Interprete teatrale di successo, Perkins fu protagonista anche sul grande schermo. È sepolto nel cortile della cattedrale di Gesù Bambino di Lusaka. Per ogni traccia sono indicati i relativi interpreti. È un western statunitense con Tim Holt, Dorothy Malone e Robert Livingston. La notizia ha avuto una grande eco mediatica anche sulla stampa estera. Tuttavia fu mantenuta la copertina originale. Nel frattempo, il negoziato tra Ungheria e Cecoslovacchia riprese mediante canali diplomatici. È stata leggermente ridotta la capacità del baule. Il funerale, con rito laico, si è svolto presso il Palazzo Rospigliosi. Per secoli le sue campane hanno scandito le ore in tutta la città. In alcuni paesi non viene formalmente riconosciuta come una scienza a sé. Il cristianesimo è la religione più diffusa nella repubblica. La seconda guerra mondiale interruppe ogni successivo intervento. Alla metà di settembre lo stormo tornò ad Alghero. Studia nel conservatorio di Berna. Di Cataldo Padre di Nikita e promotore del suo reclutamento. "Il giorno dopo Berlino dichiarò guerra a Parigi e l'esercito tedesco invase il Belgio." La capitale è Port Vila che è anche capitale nazionale. Michael Bradley Origina spesso nelle ghiandole salivari, in particolare nella parotide. Venne ritenuta una prudente governante ed una matematica. "Carlo I è l'unico santo quindi formalmente canonizzato dalla Chiesa anglicana." Il suo capoluogo è la città omonima. In quello stesso anno passò al professionismo. Quella creatura è il Recluso, una terribile bestia risalente ai tempi più remoti. "L'impianto binato utilizzava una culla unica per entrambe le canne." "Per uniformità statistica, le vittorie vengono riunite secondo le ""attuali"" appartenenze nazionali." Particolari tipi di estensioni di anelli sono le estensioni di campi. "Rientra nel network ""Il Parco più bello d'Italia""." Il sistema però viene solo testato in prova. "Strata comparve poi in numerosi numeri della serie ""Lobo"" di Keith Giffen." "Tale cura è affidata alla sede austriaca dell'ordine dei Frati Minori Francescani." È stata membro del Consiglio della Società Paleontologica Italiana. "Il risultato sono le ""categorie virtuali""." I nemici della Pace giacciono a terra, rovesciati e sconfitti. "La pianta di ""A. mollis"" non presenta problematiche causate da insetti." Lo stesso anno compete anche in Miss Universo. Lazio, presieduto da Luca Palanca. In epoca medievale fece parte della Riviera di San Giulio con propri statuti. "Perché ""Il mestiere delle armi""?" Sempre nello stesso anno, Schulze tiene il suo primo concerto a Parigi. A fine stagione, Johnson fu convocato per il sesto Pro Bowl in carriera. "Nonostante tutto nelle elezioni nazionali di quell'anno, Maurer venne eletto al Consiglio nazionale." È inoltre prevista una diramazione che da Pavia salirà fino a Milano. "Morì di vaiolo mentre stava preparando il personaggio dell'Arianna di Claudio Monteverdi." Il grattacielo si trova nel quartiere parigino de La Défense, precisamente a Courbevoie. "Portato dal professor Xavier, l'uomo capì subito dal tracciato mentale la sua vera identità." Intanto Kurt ha un rapporto sessuale con Julia. "Grazie ai risultati ottenuti, fu eletto membro onorario dell'Accademia, ""La Nuova Fenice"" di Orvieto." Esistono differenti versioni sulla sua scomparsa. Paperino entra in una stanza dove trova Mickey Rooney, e gli chiede un autografo. Per il resto non ci sono altri immissari o emissari importanti per questo lago. "È l'ultimo album del gruppo che vede Liv Kristine alla voce." Case Company. Da qui è possibile assegnare rotte con pilota automatico. Vive a Los Angeles e ha una figlia. La loro sede generalizia è a Varsavia. "Si scoprirà inoltre che senza un ""umano"" non si potrà sconfiggere Nôd'onn." Stazione di Matsuo È di proprietà della compagnia aerea charter Travel Service. Fu rilasciato dopo sette anni e sette mesi. Nominato da Hanzo durante la prima prova dell`esame per diventare hunter. Le possibilità di Aoun di ricostruire un Libano stabile e indipendente si infransero. Durante la prima guerra mondiale, la sinagoga fu gravemente danneggiata. "Un'impetigine non correttamente trattata può sfociare, a volte, in una cellulite." Successivamente le funzioni del polemarco divennero giuridiche. Una volta ripresosi Robert scopre di aver ricevuto il dono della super velocità. Talvolta questa concavità è tale da raggiungere la pelvi. Viene usato anche in anestesia generale per eseguire interventi in ipotensione controllata; è fotosensibile. Secondo Levine, il concetto che sta dietro il video musicale è basato su Prince. "Essi comparvero nell'Oligocene inferiore e scomparvero nel Pliocene." Dopo il ritiro da dirigente tornò ad occuparsi pienamente della sua industria del legno. Vive in Wiltshire ed ha due figli. Di questo periodo sono note poche opere. La quarta, non molto visibile, era un disegno di un altro sauropode. In precedenza il paese faceva uso del marco tedesco. Nascono le prime Scuole in ospedale. Il suo ruolo è centrale sia nella scena artistica camerunese, che africana e internazionale. Invece si può usare un colpo al polmone o al cuore con un coltello. Ha pianta rettangolare e dimensioni ridotte. Il nonno materno Fabio Costantini e il di lui fratello Alessandro erano compositori. Comunque, essa sarà destinata soprattutto a pubblicare i futuri dischi della rockstar. Ciò nondimeno, la questione delle tariffe appassionò entrambi gli schieramenti. "Cesare li menziona solo tre volte nel ""De bello Gallico""." La ricerca artistica di De Dominicis può essere divisa in due periodi. È il fratello di Jørgen Nash. Lucy e Philip, tuttavia, la perdonano sinceramente. Per permettergli studi migliori, la sua famiglia si trasferì a Londra. Il film ha ricevuto critiche positiva sia in Italia che nel mondo. Avendo ascensori questa stazione è accessibile alle persone con disabilità. Allora, Quadri chiama Cuori e viceversa. Di seguito sono riportate solo alcune delle numerosissime edizioni a stampa. Leighton fu un artigiano molto meticoloso e creò dei dipinti decorativi molto rifiniti. Allo stesso tempo si fidanza con Jal. Si esibì anche per Thomas Arne ed ha cantato alla Cappella Reale. Notte di carnevale Tale scala non è dunque associabile ad alcun modo musicale o tonalità specifiche. "Fu la prima legislatura del Regno d'Italia." Inoltre, offre alcuni benefici a diverse etichette e distributori indipendenti canadesi. Testi e musiche dei The Knife. "Molte persone hanno conservato questo stile di vita che fa progredire l'economia della tribù." È fedele a entrambi. Noto tifoso romanista, è tra i vincitori del Premio “Sette Colli”. La sua fidanzata Niki, compare solo di sfuggita nelle sequenze iniziali e finali. Nuova di Firenze, continuando a dirigere anche il Centro Sangue del Consorzio di Firenze. "Al fianco una spada con le insegne dell'ordine." La cripta è una delle più belle fra quelle romaniche della provincia veronese. Under control è un album ricco di contaminazioni e atmosfere. "Il nome del gioco, letteralmente, significa ""raggruppati a coppie""." Il giocatore potrà utilizzare tutti e tre i tipi di magia. San Mango La parte superiore, un tamburo ottagonale probabilmente più tardo. Ha composto anche la colonna sonora del videogioco Child of Light. Questo secondo accesso prende il nome di sentiero Ezio Nicoli. "L'islandese si allontana scoraggiato, e muore nel deserto." Quando Antonio realizza ciò che sta facendo, raggiunge le stanze di Cleopatra. Ha un dado coronato da modanature lisce e con zoccolo liscio. Sono sceso dalla macchina e mi sono presentato. "Vinse due volte il premio ""National Jewish Book Award"" assegnato dall'associazione Jewish Book Council." È retta dal vescovo Sebastiano Sanguinetti. La vetratura laterale era a due livelli e discendeva nelle porte anteriori. Presumibilmente ciò avvenne durante una tempesta, ma lo scrittore non specifica bene le circostanze. Al pomeriggio si svolgono balli accompagnati da una fisarmonica e dalle launeddas. Grazie al successo della serie, inizia ad ottenere sempre più ruoli cinematografici. "Accanto all’attività concertistica si rivolse all'insegnamento, fra l'altro all' ""École normale de musique""." Esso è situato nella parte alta del paese. Conserva un prezioso ambone e la cripta con un mosaico rappresentante un grifone. Sentieri e servizi rendono particolarmente fruibile una passeggiata nel parco. La principale ha una volta in legno. Sui fianchi della chiesa si aprono due cappelle. "Questa attrazione è presente nell'area Luna Park." In particolare, la gittata dipende dalla quota di lancio. "Ogni favola è decorata con una stampa in legno, abbastanza ben incisa per l'epoca." La sfida si svolge alla presenza di una folla esultante e pronta a scommettere. Tornò così alle gare Turismo e di durata dove ottenne buoni risultati. La versione tradizionale boliviana attribuisce il principale merito alle truppe di Tarija. Il diametro della tubazione varia a seconda della necessità di utilizzo. Il termine peptide può essere usato anche in modo generico, includendo i polipeptidi. Nel tratto del Pasubio, il tracciato si sovrappone con il sentiero della Pace. Generalmente è costituito da un tetto a spioventi chiuso in sommità da una lanterna. Da questo portale si accede ad un ampio cortile rettangolare. Quindi i computer dovevano essere piccoli ma con molti componenti. Il capoluogo di contea è Halifax. Le vendite del disco andarono anche ben oltre le più rosee aspettative di McCartney. È necessario quindi un esame colturale, utilizzando terreni arricchiti. Rolls-Royce detiene la principale quota del mercato dei motori aerospaziali. I piedi sono generalmente robusti nelle forme arboricole. Prisoners of the Sun Tutto sembra una vera e propria danza macabra. Entrambi gli uomini furono arrestati. I dischi dei freni sono in carbonio. The Mysterious Rider Il Presidente della Fondazione viene eletto dalla Commissione Centrale di Beneficenza. Tutta la natura gode del canto di questo vecchio satiro. Nessuno dei suoi strumenti è noto. James H. Wilkinson La cattedrale di Piana degli Albanesi ha avuto diverse iconostasi. Le cause rimangono sconosciute, il sospetto ricade su una derivazione autoimmune. Il Comune di Torino gli ha dedicata una via nel quartiere Vanchiglia. La coppia di malviventi viene arrestata e condannata al carcere. "In un'intervista ha smentito di essere mai stato iscritto al Partito Comunista." Il distretto comprende la parte settentrionale della provincia di Pavia. "Viene messo sulla lista infortunati e quindi salta l'intera stagione." Postero-lateralmente a questo il tratto spinale del trigemino e il nucleo spinale del trigemino. "Un titolo alternativo è ""Time Warp""." In breve tempo il laboratorio si trasferì in città e acquisì qualche dipendente. È qui che Ryo incontra i Mad Angels, una gang associata ai Chiyou-men. La cantante Charlotte Caroline Wilhelmine Bachmann fu una dei membri fondatori. Ci sono anche molte pubblicazioni specializzate, stampate però a tiratura limitata. Successivamente viene istituita la gerarchia ecclesiastica e la suddivisione del Paese in diocesi. "Il governo degli Stati Uniti l'ha dichiarata Terra di nessuno." Come tutte le formule la Formula Super Vee cambiò progressivamente i regolamenti. Il gergo militare aveva prevalso sulla serie. Ma anche questo matrimonio non durò a lungo. Egli ricevette qualche appoggio francese e cacciò i russi da Varsavia. Ebbe tredici candidature agli Oscar, vincendone tre. Attualmente, la linea è completa e non sono previste estensioni nel futuro immediato. Erwin Mulder A nord le foreste lasciano il posto alla tundra. "Prestò servizio in diversi aeroporti in Patria e all'estero." Senza trattamento, generalmente si va incontro al decesso. "Rock ad alto voltaggio"" e ""Pearl Jam Twenty"", biografia ufficiale del gruppo di Seattle." Viene considerato il più grande monumento legislativo laico del Medioevo. Si riproduce a novembre, sia in maniera sessuata che asessuata per gemmazione. Questo, secondo le indiscrezioni, era dovuto a un atteggiamento di discriminazione religiosa. Sia la stampa italiana che quella britannica diedero rilievo alla notizia della sua scomparsa. Se i vettori sono indipendenti, la combinazione lineare è però unica. La seconda maglia è blu con inserti gialli, calzoncini e calzettoni blu. "La flotta tedesca era riuscita, di nuovo, a disimpegnarsi dalla ""Grand Fleet""." Discografia di Sammy Hagar È il più antico insediamento polacco negli Stati Uniti. In periodo medievale, il nome era molto popolare nella comunità ebraica inglese. La Dinamo Mosca con quattro vittorie è la squadra che ha vinto più edizioni. La sua voce divenne la più ascoltata in radio e televisione. Alcuni ritengono anche che in origine la Terra fosse costituita da acqua e oscurità. Ma una rediviva Iris West lo aiuta affinché venga assolto. Non sono documentate sue interpretazioni successive, neanche accreditata con altri nomi. "I primi insediamenti nella zona si fanno risalire al periodo all'epoca romana.." Alla fine del romanzo, si scopre che Miss Gilchrist è stata dichiarata pazza. Il gioco del telefono senza fili è noto in gran parte del mondo. Le monete furono coniate in altri due posti nel ghetto. La Clinica è gestita dalle Suore missionarie del Sacro Cuore. "Non è possibile invece valutare univocamente l'influenza della velocità di raffreddamento." Premio “Pegaso d’Oro” al talento artistico dalla Federazione Italiana Danza. "Per un periodo il titolo è stato ""“...Moda”""." Innumerevoli manufatti andarono perduti, venduti per profitto a collezioni private sul mercato nero. Tale situazione è anche evidente nella alta densità, struttura e dimensione dei negozi. "È a Limoges che a sant'Antonio sarebbe apparso il Bambino Gesù." È stata anche installata una piscina coperta. Germania, seconda guerra mondiale. "Di quest'ultimo aspetto si è occupato Umberto Eco con un suo saggio." Rinuncia invece alle finali al corpo libero e anelli. Erik è doppiato da Daniele Raffaeli. Il movimento svanisce nel nulla in una marcia costante in terzine. "In caso contrario si parla di ""prisma obliquo""." Al secondo turno non succede niente. "La prestazione nominale della pompa deve essere in funzione della curva dell'area più sfavorevole." Tito aveva un certo numero di ragioni per fare questo. La gestione pubblica fu contrassegnata da un crescente passivo. Cisterne e magazzini garantivano i mezzi per assedi prolungati. Numerosi i funghi parassiti della macchia. Il combattimento fu intenso e vi furono perdite su entrambi i fronti. È uno dei quattro distretti in cui è divisa la città di Košice. In cattività non è diffusissimo, tuttavia le coppie presenti riproducono con una certa facilità. Aderisce a Forza Italia. Sia Giovanni che Bernardo erano morti da tempo. Negli anni successivi il significato del termine si allargò ad altri settori. Il servizio è a tariffa specifica. Solitamente, le specie di dimensioni maggiori sono anche le più erbivore e viceversa. Quella da trasferta è interamente rossa mentre la terza blu. Ma quando il suo furgone verrà rubato, le cose prenderanno una brutta piega. Ha sede a Montebelluna. Preferisce le zone di foresta pluviale secondaria. "L'edificio a navata unica presenta quattro nicchie laterali." Diverse prove archeologiche mostrano la presenza di insediamenti umani che risalgono al Paleolitico. Gabriel Rossetti Ad ogni modo anche in questa cerimonia vennero utilizzate le insegne regali. Il tradimento ha risvegliato il Terzo Occhio. Gioca nella Lega Nazionale A, il massimo livello del campionato svizzero di categoria. Pur essendo arborei, passano a terra buona parte del loro tempo. Qui, depositate le sue centomila sterline in banca, si sistema in una lussuosa villa. Vengono a prenderla Selena, Raj e Collin, i suoi migliori amici. Lo schizzo del progetto è conservato nel Codice Atlantico. Creatura timorosa, si tiene lontana dalle case o dalle zone abitate. È molto abbondante nelle fattorie e nelle zone suburbane. "Le corse possono essere ""live hare"" o ""dead hare""." Lady Isabel dà alla luce tre figli, eppure non vive serenamente. "Compaiono il Partito Nazionalista Basco, la Lega di Catalogna e l'Unione catalana." "In tale solco si mosse anche Pietro Toesca nell'opera ""Trecento""." Dopo il fallimento dei moti rivoluzionari, ritornò alla sua attività esclusivamente accademica. "Le opere sono state raccolte negli ""Scritti"" curati da Luigi Polacchi." Il padre era andato a Udine per aprire un suo studio di fotografia. La stagione sciistica inizia a novembre e termina a marzo. La città prende il nome dal vasto lago che si trova al suo interno. "Si gioca nell'anno solare, da maggio a novembre." Per avere il requisito di navigabilità devono essere rispettate diverse caratteristiche. "L'anno dopo gioca le Olimpiadi di Pechino, dove scende in campo due volte." "Questa storia personale ha contribuito molto come sfondo per il film ""Uno""." Nel mentre, Devin viene assassinato dal mostro nella sua cella. Tuttavia, il trattato contiene passaggi che documentano molte pratiche compositive del tempo. Lúthien e Beren vennero poi tratti in salvo dalle aquile di Manwë. Il committente fu il magistrato romano Flavio Settimio Marcellino. Col passare degli anni il suo interesse si rivolge alla scrittura. I Browns acquisirono la scelta dai Dallas Cowboys per selezionare Wright. In seguito cambiò la sua opinione. Negli anni cinquanta, fece qualche apparizione televisiva, partecipando anche a trasmissioni radiofoniche. "Detto anche ""scasso reale"" o ""totale"", si esegue lavorando tutta la superficie." La sua fortuna critica tramonta. La federazione controlla inoltre la nazionale di pallacanestro delle Isole Vergini britanniche. Confluisce nel Tobol nel suo medio corso. "La ""Madonna col Bambino"" è dipinta su un fondo scuro, originariamente coperto d'argento." Le notazioni più utili di diversi stati di aggregazione sono iscritte nella seguente tabella. Si sposò due volte ed ebbe quattro figli ed una figlia. Da cotto diventa un ottimo fungo commestibile. Poi è trovato dalla moglie con la quale ha una gravissima e noiosa questione. Olson perse di poco ai punti. The general of the general Oggi, chiusa da vetrate trasparenti, è occupata da un esercizio commerciale. La risposta è in genere una risposta riflessa o incondizionata. Nello stesso anno si sposò e nacque il primo dei suoi due figli. Perciò, in questi quattro giorni, i due amici dovranno dirsi addio. Cresce nei boschi di latifoglie. I frutti sono dei follicoli appaiati. Passa quindi brevemente al Boca Juniors. Le vincenti delle due semifinali disputano la finale. La cappella è collegata alla villa dal lato destro. "Maria, dopo essere stata abbandonata da Marcello, accetta l'amore sincero e disinteressato di Patrizio." La capitale del nuovo stato fu Riga. Storia della nave Gli abitanti di queste case sono spesso sui loro balconi per assistere alla partita. Divenne in seguito membro del gruppo pop Melt. "È anche conosciuta come ""orchidea di terra cinese""." Le strutture sorgono dove un tempo vi erano le terme romane. È dedicata a Santa Maria Assunta. È il santo patrono della città di Norimberga. È inoltre un ferreo vegano. Il Castello di Soncino fu da lui lasciato a quel comune. La sede della società è a Londra. Il palazzo passò poi al figlio di Jacopo, il cardinale Raffaello Petrucci. Ma la vendetta di Medea non finisce qui. Nei pressi, invece, si possono osservare specie botaniche che amano il caldo. Peter scopre un videomessaggio di suo padre in un laboratorio segreto nella metropolitana. Nello stesso periodo fu anche Podestà di Vicenza. Nel frattempo continuò a coltivare la pittura, con una predilezione per i soggetti religiosi. Il cappellano mormorò, facendosi pensieroso. Sono retrocesse il Siracusa, il Treviso ed il Molfetta. Le prestazioni erano però identiche. In Toscana gli sono state dedicate varie personali pubbliche. Nel monastero, Ali Pascià fu ucciso dai sicari inviati dal sultano ottomano. "La massa secondaria è solitamente un grosso peso sospeso all'interno dell'edificio." "Era stato inizialmente considerato di dare al nuovo borgo il nome di ""Charlton""." Lo scopo dichiarato del club era una sincera amicizia tra i soci. Vanta una lunga costa sabbiosa, intervallata da brevi tratti di scogli bassi. Le orbite, inoltre, erano più grandi. Sia Marini che la Finocchiaro hanno duramente replicato alle esternazioni di Renzi. Una volta tornato in Brasile, si unì al gruppo power metal Angra. "L'uomo andava a Stockton perché è stato ingaggiato per uccidere una persona... Heath." Perciò incoraggiano lo studio e la discussione aperta senza porre degli ostacoli della Scrittura. Taylor, per amore della sua famiglia, smise di bere. Il club è arrivato al terzo turno prima di perdere contro il Nantes. Il suo primo lavoro consiste nel curare la propria immagine. Per prima è stata investita dal processo di meccanizzazione e ristrutturazione. "Giovanni Antonio Ricca ""il Vecchio"" si era stabilito a Genova qui è morto." "Betz lasciò la Cancelleria del Reich all'interno di uno di questi gruppi." È in corso di sviluppo un suo iter in Germania. Soffrì anche di cifosi e, probabilmente, in seguito ebbe dei problemi di alcolismo. Questo genere di edizione implica un tiratura limitata. La principale caratteristica del reparto è di utilizzare la lingua svedese. Il percorso incontra malghe ed altre abitazioni private lungo la dolce vallata. La trama percorre due storie di pescatori. Si trattava di tre ex-pretori, che avevano un mandato della durata di tre anni. Tale scena è stata lasciata nel videoclip ufficiale. "L'ufficio al quale è preposto è detto ""intendenza""." "Il loro primo album, ""Emergency!" "In particolare è ricorrente l'Overture de ""La Cenerentola""." Vide la vittoria finale della Dinamo Mosca, giunta al suo quarto titolo. E molti ingegneri del periodo si interessavano al problema che aveva una rilevanza globale. Nel gruppo alcuni studenti discutevano di arte, filosofia e letteratura proibite dalla censura nazista. In seguito si sono svolti i campionati nazionali di tali paesi. Sebbene non possa considerarsi strettamente un regista teatrale, Non abbiamo in programma di effettuare altri tour o di registrare altro. La struttura dei molari, tuttavia, era molto diversa. "L'ultima uscita della marina giapponese si concluse con un completo fallimento." "Per evitare un potenziamento dell'azione di blocco di tale farmaco vanno evitati bloccanti muscolari." Esistono due posizioni di base sulle conseguenze di questo fatto. Una giostra piena di spuntoni. I partiti politici di opposizione, anche se ancora illegali, furono autorizzati a formarsi. Il nome è adespota, non essendo portato da alcuna santa. Le stazioni di Pompei La United Artists acquistò i diritti del libro per trarne un film. "L'anno seguente gioca invece esclusivamente in Primavera." Intorno al decimo anno, Jacinto venne fortificata in una fortezza inespugnabile. "Gli anni che seguono appaiono decisivi per la vita dell'artista." Nella finale olimpica fu di nuovo secondo preceduto dallo stesso Loomis. Alcune compagnie aeree lavorano nella fotografia aerea e pubblicità aerea. Al mattino, sua madre, Rose, lo trova sonnambulo nei boschi davanti alla loro casa. Ivan Stedman In questo modo la formula viene ripetuta, in tre documenti, quattro volte. In letteratura, il termine indica anche la riva di fiumi, di laghi. Javier Marín Sullo stretto si affacciano numerose città. Cicerone lo menziona varie volte, ma mai come un politico di particolare importanza. Fa parte dei fenomeni della nevrosi isterica. "Ebbe così l'occasione di esordire in Coppa Libertadores." Esistono almeno due versioni del film. Oggi è ancora un nome popolare. Numerosi i visitatori in cerca di sollievo materiale e spirituale. Egli creò un potente dominio che si estendeva dal Po alle coste liguri. Con le due compagini non ha disputato alcun incontro. Ha continuato a essere il Comandante in Capo, Rosyth in quello stesso anno. Per esempio, nel pensiero di Platone è teorizzata una divinità. Durante questo periodo si tentò di privatizzare la linea, senza successo. "L'anno precedente, aveva conseguito un master in studi europei al Collegio d'Europa, a Bruges." Dopo essersi insediato, Gomez aderì al Congressional Progressive Caucus. Il butadiene è utilizzato per la produzione di gomma sintetica. Mancavano ancora infatti da completare alcuni lavori di sistemazione del tetto e della facciata. Durante il regime fascista fu più volte incarcerato poiché antifascista. Il film fu prodotto dalla Rolf Randolf-Film GmbH e dalla Terra-Filmkunst. Fu seppellito nel cimitero presso la cattedrale di Anversa. Le comunicazioni sono ostacolate dagli sbarramenti montuosi e dalla fitta foresta. Derivavano da Girolamo, un terzo figlio di Giorgio. "L'altro rivale imperatore era Ludovico il Bavaro, sposato con Beatrice di Slesia-Glogau." La corrente sviluppata è tale da mantenere il plasma. "Venne quindi elevato a re d'Italia a Pavia." Al suo nome è intitolato il cratere Cantor sulla Luna. Nelle Università furono vietati gli insegnamenti contrari ai principi religiosi. "L'episodio convinse l'Artusi a scrivere una personale e celebre ricetta del minestrone." Lei giura che solo un erede legittimo potrà salire al trono. Gli esatti eventi che circondano la morte di Rasputin sono ancora in discussione. Da questo momento in poi, gli eventi presero un corso inaspettato. Dopo somministrazione orale il farmaco è ben assorbito dal tratto gastrointestinale. "Pepper"" dei Beatles." Non raramente, per un singolo linguaggio esistono alcune varianti minori applicate da diversi programmatori. Per quanto riguarda il cibo le possibilità sono le più disparate. "Suo fratello Dinu è anch'esso un calciatore." "L'università è oggi considerata la massima istituzione culturale della città." Attualmente questi animali si riproducono con successo. Ha una distribuzione mondiale grazie agli insetti. I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Spagna settentrionale e in Francia meridionale. "La ""natura"" forse è la protagonista maggiore." Ludwig Philipp Gli studi in merito sono attualmente in corso. Leandro Ceva sopravvive a Milano grazie alla sua abilità di truffatore. Restano esclusi i dirigenti e i lavoratori a domicilio. I primi due classificati di ogni batteria avanzarono ai quarti di finale. Hanno ricevuto il massimo dei punti dalla Bosnia ed Erzegovina. Sotto la minaccia di Napoleone I, dovette lasciare temporaneamente la Sardegna insieme ai fratelli. Alcune delle sue opere furono tradotta in varie lingue. "Esistono numerose edizioni di Wikipedia nelle varie lingue locali parlate nell'ambito del territorio italiano." "Una delle prime attività della Repubblica fu l'adozione degli attributi dello stato." Sparisce il presidente di una prestigiosa banca poco dopo il suo fidanzamento. Era composta da un fabbricato viaggiatori e da quattro binari. Scorre verso nord-est e sfocia nel lago Athabasca, al confine fra Alberta e Saskatchewan. Sua madre era la figlia di un medico di Karlsruhe. Della Porta Più tardi, Sam scopre di essere incinta dopo una seduta psicologica. I due si sposeranno, avranno un bambino e condurranno una felice esistenza insieme. "I fiori sono resupinati per torsione del pedicello o dell'ipanzio." "L'album contiene la sua prima hit nelle classifiche Usa, ""Everyday I Write The Book""." Fabrizio corre a casa di Giraldi per chiedergli consiglio. Ha carattere debolmente acido. I quattro piani multilivello. Gerson Díaz "L'attore Michael Berryman, nei panni del sadico figlio Pluto, compare anche nel primo film." Anna, una tennista sua amica, osserva la scena da lontano. Ne esistono di due tipi, attiva e passiva. "La carne migliore si trova da 'Gianluigi ta carne'." "L'alto fumaiolo era posto a centro nave; vi erano infine due alberi." Comprende il solo comune di Aulnay-sous-Bois. Le ali sono lunghe, larghe e portate molto cadenti fino a sfiorare il terreno. La Lituania rifiutò di riconoscere la Lituania Centrale come nazione. "L'altare, anch'esso in marmo, è a parete." Anche per tale motivo, di Model D ne furono realizzati solo cinque esemplari. Intanto, i mammut Manny ed Ellie stanno aspettando il loro primo figlio. "Venne assunta quale motto sociale una poesia di Henry Wadsworth Longfellow: ""Excelsior!" Inoltre sono vegani e gran sostenitori dei diritti degli animali. Il cortometraggio fu prodotto dalla Biograph Company. Attualmente allena la tennista statunitense CoCo Vandeweghe. You Honeymoon! Interessanti gli altri edifici ad uso civile, quali la fattoria e la villa padronale. "Reznor ci porta in un ""futuro"" in cui tutto sembra essere distrutto, rovinato." Se tutte le palline scoppiano, si perde una vita. "What'll the Weather Be?" La Bridgewater Hall è la prima sala da concerto costruita con questa tecnologia. Il successo nella battaglia non poté essere sfruttato da Bennigsen. La facciata della chiesa è a capanna, con paramento murario in laterizio. Motivo per cui poche certezze si hanno su questo interessante personaggio. "Utilizzando varie opzioni di può disabilitare l'uso di dati messi nella cache." Ha scritto innumerevoli libri su Turchia, America centrale e Iran. "Ripetere con l'altra gamba." "L'album ha raggiunto la quattordicesima posizione nella classifica degli album finlandese." Incerte sono le origini del cristianesimo nella regione. Queste edizioni locali si propongono come alternativa alle rispettive controparti nazionali. "All'interno dei capitoli sono anche presenti alcuni riquadri presi da fotografie." La parte meridionale del lago è compresa nel Lake-Eildon-Nationalpark. Entrambe le discipline sono praticabili da bambini e adulti di tutte le età. Ma migliaia di armi sono ancora in circolazione, in paesi relativamente arretrati. Tuttavia morì senza figli dopo pochi anni di regno. "Tale bastione prese nome di ""Bastione del Carretto""." "La principale squadra di calcio della città è stata l""'Associazione Sportiva Pizzighettone""." Gran parte del cantone è dedito alla pastorizia, nonostante sia molto montagnoso. Kelly Miller È stato sepolto nel cimitero di Vignole Borbera. Alcune stampe possono essere intitolate a personalità, città, edifici, modi di dire o occasioni. "Rimane, al contrario, relativamente popolare l""'ouverture""." "Durante un'intervista intervista radiofonica, alla domanda: ""Dimmi cosa dovrei sapere di Acadia?" "Mentre viveva nella Repubblica olandese, Gmelin sviluppò l'interesse per le alghe marine." Ogni anno, il venerdì santo, si svolge una processione in un paesino di provincia. Nel film, le sabbie del tempo vengono utilizzate tramite il pugnale per cinque volte. Tony Robertson Gli squadristi rivolsero, tuttavia, minacce di un imminente ritorno. Altre variazioni sono molto più drastiche. Si formarono anche delle barriere coralline. Esistente ai tempi di Cicerone, fu abbattuto o riciclato in epoca imprecisata. "Le suore dell'istituto operano esclusivamente in Francia; la sede generalizia è a Laval." "L'allestimento ha richiesto quattro mesi di lavoro." Chiuse la propria attività nel secondo dopoguerra dopo aver vinto due scudetti nella pallanuoto. "L'uomo della pioggia." Inoltre, stanno iniziando a svilupparsi anche qui mezzi di trasporto ad alta tecnologia. Negli anni della giovinezza lavorò assieme a Paolo Veronese. Distribuito dalla Granger. Presenta acque salmastre che risentono fortemente delle maree. "Nel capitolo primo c'è una citazione di due famosi scrittori, Wells e Edgar Wallace." "L'opera è stata ripubblicata varie volte e tradotta anche in latino e francese." "Il primo singolo estratto è ""Take Control""." Infine il quarto è di chiara origine africana subsahariana. A voce alta È anche uno dei comuni meno popolati di Creta. Questo ha reso la discesa difficile e faticosa per i due piloti. Ne rimangono solo otto esemplari conosciuti. "Incontrerà poi l'amore della sua vita." There for Me Tuttavia la relazione con il gruppo diventa sempre più significativa. Vi è una prevalenza di quadri e sculture ottocentesche. One Mississippi "Ciò è in contrasto con l'ipotesi di Ruben ""et al." "The Tramp's Surprise" La variante del sardo parlata a Mandas è il campidanese occidentale. I primi anni della cantina furono molto difficili, con scarsi guadagni e poche prospettive. Terminato il conflitto, si trasferisce in Missouri. Esame dei resti di piante e fiori in collaborazione con l’Erbario dell’Università del Cairo. La bocca è collocata tra le mandibole dietro il labbro. Dichiarato ufficialmente morto un anno dopo, fu insignito postumo della Legion of Merit. Nella gerarchia delle squadre calcistiche giovanili italiane è posta prima dei Giovanissimi. È onnivora si nutre di fiori, erbe, frutta, insetti, vermi e pesci. Il suo predecessore era Cuoco Basilio. Per esempio Hitler fu democraticamente eletto dalla popolazione tedesca. Persa la maglia a cronometro, Van Looy recuperò nelle tappe successive. "In questa occasione si rivolge a Delfini chiamandolo ""nobile romano""." Il fabbricato viaggiatori ha una biglietteria self-service. Nei settori laterali vi sono invece delle bifore che riportano i lineamenti del portale. "Carlo Coppola""." La città fu in origine un avamposto commerciale chiamato Row. I gradi da cinque a sette corrispondono ai loro livelli originali. Compete nelle categorie di ginnastica artistica femminile e Ginnastica per tutti. Entrambe le navi subirono un processo di ammodernamento nel periodo tra le due guerre. Si trova nel centro storico della città, in piazzetta Saturno. Tutte le canzoni sono state scritte da Eddie Vedder, eccetto dove indicato. La fontana fu posta di fronte al vado del Carmine, fortemente deturpata. "L'allestimento è stato rinnovato." I due approcci inoltre implicano un diverso orientamento, a monte, della regolazione. Sono presenti riproduzioni, a colori e in bianco e nero, di circa diecimila opere. "Il settore bancario è il più grande settore dell'economia lussemburghese." Viene accolta come voce promettente e singolare nel nuovo panorama letterario. La via di Bruxelles rimase così aperta alle truppe del Kaiser. Gli allievi dovevano inoltre esercitarsi al clavicembalo e comporre musica. "Morgan che hanno sviluppato internamente i loro f""amily office." "Terminati i lavori, l'orchestra è tornata alla Salle Pleyel." Da giovane è rossastra, col tempo diventa grigia chiazzata di rosso, bianco e verde. Gli adulti di questa specie arrivavano raramente ai due metri di lunghezza. La versione statunitense è stata invece girata alle Hawaii. Il film non ha avuto un grande successo commerciale. In questa regione sono stati identificati dieci castella ed un campo legionario. In tutto il suo areale, però, il cervo nobile ha distribuzione frammentata. E alla fine arrivarono le gru di grandi dimensioni e sollevarono tutte le parti. Qualche anno fa è stato anche sede del Supermoto delle Nazioni. "Ha frequentato i corsi di liturgia pastorale presso l'Istituto Santa Giustina di Padova." "L'altra differenza sussiste nel modo di intendere e classificare le funzioni intellettive." Ebbe due figli: Carla e Franco Castellani. I soci si riuniscono presso il secentesco palazzo Fagnani Arese in piazza Libertà. Inoltre è controindicato nei pazienti affetti da insufficienza epatica moderata o grave. Purtroppo le cose non vanno per il meglio. "Fu l'ultimo sopravvissuto alla rivolta del campo di Treblinka." La pinna anale, opposta a quella dorsale, era praticamente identica. "L'edificio originale venne in seguito demolito." "L'azione politica svolta gli valse persecuzioni e un breve periodo di latitanza." I due scalano la montagna, per scoprire che il coniglietto è stato rapito. Nonostante ciò numerosi autori continuano a preferire quello di membrana basale. Questo cambio di nome diventa simbolicamente molto importante per il protagonista del racconto. A nord è diffusa fino in Liguria. Diverso è però il discorso per il sillogismo valido. È in questo luogo che avvenne la prima defenestrazione di Praga. "Durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale si dedicò all'attività professionale." "L'impianto frenante era del tipo a dischi, dei quali quelli anteriori erano autoventilanti." Nasce nei primi decenni del Novecento a seguito della Prima Internazionale. In rianimazione vengono ricoverati i pazienti con patologie molto gravi. In quel periodo è aiutata dal maschio nella caccia. Ha giocato in Serie B con le maglie di Atalanta e Pavia. Nome di battaglia: Gino. Sono varie, inoltre, le collaborazioni artistiche di Titti con numerosi colleghi. "Tale commercio, a Ferrara, era diritto esclusivo della corporazione dell'Arte dei fabbri." Ma riuscirà comunque a risolvere il caso in modo brillante. Inoltre molte delle opere catalogate hanno necessità di restauro. Come la cresta, anche i bargigli sono assenti per fare posto alla barba. In particolare, la loro azione si manifesta in vari stadi della replicazione virale. Era uno sport che poteva praticare anche stando seduta sulla carrozzina. "Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Cracovia." Tuttora è sepolto nel Duomo di Tivoli. Sfila una silenziosa marcia studentesca per la pace. Anche la superficie stradale deve essere piuttosto levigata rispetto a quella di un Rally. "Fu anche fondatore e presidente del ""Saint Louis Chess Club""." La stagione successiva la passa interamente a Veroli, sempre in Legadue. Questa nuova categoria mostra delle creature più potenti e più minacciose rispetto agli originali. Lavorò inoltre in campi come la meteorologia, la meccanica strutturale elastica e plastica. Mario Chiesa Clay rivestì un ruolo di primo piano nella gestione americana del blocco di Berlino. Sospeso sul catino, un crocefisso ligneo quattrocentesco. Il monumento è retto da colonne tortili poggiate su leoni stilofori. I due incontrano un gruppo di motociclisti, guidati da una donna bianca. "In primavera viene pubblicato l'album ""Sospesa""." È il padre del giornalista e storico francese Henri-Christian Giraud. "Secondo Leonard Maltin il film è un ""piacevole musical, puro intrattenimento""." "George Orwell menziona più volte questo corpo nel suo ""Omaggio alla Catalogna""." Non manca tuttavia uno piccolo gruppo di immigrati, prevalentemente provenienti da paesi balcanici. Abu Dis è un villaggio palestinese nella periferia est di Gerusalemme. Apa Qaghan era il sovrano dei territori settentrionali. Le notizie sulla sua età giovanile, sono scarse e frammentarie. Dopo aver collezionato gli otto artefatti, il giocatore vince il gioco. Poco dopo Julia muore. La chiesa, dipendente fin dai primi anni dalla diocesi di Piacenza, divenne successivamente plebana. A sua volta ogni semi-volta è suddivisa in quattro pannelli. "L'ufficio era temporaneo." Inoltre, fornisce funzionalità per aiutare a gestire la cache dei pacchetti. "L'azienda nasce come laboratorio metallurgico con fonderia." Harrison descrisse Crisp come un incrocio tra Lewis Carroll e Walt Disney. Cosa che puntualmente si realizzò poco tempo dopo. "L'Otello fu il ruolo in cui Zanelli spiccò maggiormente." "Attualmente l'edificio versa in precarie condizioni statiche." In aggiunta a ciò, alcuni soldati vennero colpiti. Ha anche il potere di licenziare il personale. Fu incaricata della formazione delle novizie e poi badessa. Generalmente produce uno stato di notevole beatitudine e benessere interiore. La coda è lunga quasi il doppio del resto del corpo. "Disputavano le partite interne nell'Harris Sports Centre." Il resto del sistema viene considerato sistema solare esterno. "Molte volte è richiamato dalla polizia a moderare l'attività missionaria." In entrambi i programmi è stata confermata la presenza di Luca Laurenti. Susan e Mike arrivano nella loro nuova casa. "I primi due non erano disponibili, sull'Expedition, con bloccaggio automatico." "Scrisse l'articolo ""Teoria delle probabilità"" della Enciclopedia Hoepli delle Matematiche elementari." Palazzo del Comune La cerimonia è stata presentata da Russell Crowe. Il ciclo di riproduzione è piuttosto lungo. Roma dichiarò libera la regione della Licia. Il gioco ha ottenuto generalmente bassi voti dalla critica. La prima giornata di prove libere è caratterizzata da pista asciutta. Questi ammontano, infatti, a nove tornei del circuito challenger e quattordici del circuito futures. "C'è spazio anche per i campioni sportivi, tra cui Francesco Totti e Roberto Baggio." È in preparazione un secondo romanzo. Maya viene perciò fatta arrestare da Tony. Per appannaggio imperiale, il bacino divenne patrimonio napoleonico. Ivi rimase sino alla morte. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore inodore e igroscopico. La grafica della copertina è accreditata agli studi Ariola-Eurodisc. Vedono un altro morso sul braccio sinistro, quindi mozzano via pure quello. Il carapace è di forma ovoidale. I nuovi arrivati criticarono la percepita predilezione dei creoli per i facili costumi. "L'articolo classifica questi interventi." "Nei suoi ""spy route"" osserva compagni di classe, amici e il vicinato." Per il resto della stagione continua a giocare con la squadra delle riserve. Riuscirà infine a raggiungere la patria natia e gli affetti che vi ha lasciato. Labbra sottili. "Il miglior disco dell'anno, di gran lunga""." Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca. Il capoluogo di contea è Sharon Springs. Assunta è una delle poche costruzioni sacre fortificate che si trovano in Salento. La tabella seguente mostra i modelli di Atom arrivati sul mercato. "Attualmente il teatro è sotto la Direzione Artistica di Sandro Torella con l'Ass." Esse vennero studiate attentamente da Michelangelo Buonarroti, influenzando lo sviluppo il suo stile scultoreo. Alcuni dei suoi saggi sono stati pubblicati in antologie. "Al ritorno a Marsiglia è tra i fondatori dell'Accademia di questa città." "L'intera struttura è detta cromatina." La parte seguente si divide in alcune correnti riunite ancora verso sud. La corrosione avviene ogni volta che vi è una differenza nel potenziale di ossidazione. Il muso allungato era probabilmente utile per sondare il fondale fangoso del mare. Le mappe della Polonia e delle Ardenne sono dedicate solo al gioco multiplayer. "Nella capitale austriaca si iscrive all'università, dove studia lingua inglese e filosofia." Il centro principale della regione è Sidi Ifni. "La lettera scatenò un putiferio su chi avesse effettivamente ideato l'opera." Yamamoto è un solitario esponente della yakuza. "In Polonia, è un cognome particolarmente diffuso nell'area centro-sud occidentale." Fu influenzato dalle opere di Henrik Ibsen e Gerhart Hauptmann. Lavorò per gli americani per parecchi anni dietro le linee nemiche. "La figlia di una governante ama l'amico fidanzato con una donna che beve." Negli anni seguenti ha vissuto tra Buenos Aires, Madrid e Parigi. Marcos Barrera Sia la parte anteriore che quella posteriore della carrozzeria venivano trasformate. A volte si nota la sindrome del tunnel carpale. Per la prima volta, nella sua vita, De Wet venne catturato. Diletta invece si scopre incinta di Filippo. "L'incarico di deputato provinciale era svolto a titolo gratuito." Inoltre è presente una falesia tra le più conosciute della regione. "Meno rare sono invece le rappresentazioni nella ceramica dell'Italia meridionale." Parteciparono anche ai conflitti successivi, ma progressivamente in compiti secondari e infine nella riserva. È cresciuto a Duluth, in Minnesota e a Santa Fe, in New Mexico. La chiesa si presenta nella facciata esterna con una finestra e il campanile. I suoi testi esplorano intensivamente la capacità della lingua tedesca di creare neologismi. La versione di riferimento è però quella del drammaturgo francese Racine. "Ha condotto le trasmissioni televisive ""Chi l'ha visto?" La stagione successiva viene ingaggiato dal Sanluri. I fiori possono essere portati dalla pianta singolarmente o raggruppati in infiorescenze. Il cerchio è una figura convessa. In una misura non irrilevante, vi era anche diffusa coltura ad orto. Da chi ha preso parte, a chi ha fatto i propri interessi. La famiglia riunita si appresta quindi al pericoloso viaggio verso casa. La zona orientale è più rocciosa, mentre quella occidentale più sabbiosa. Tale incarico dura però pochi mesi. Molti maghi traggono il loro potere dai vegetali. Furono restaurate anche le vetture, dotate di batterie elettriche. Back to Earth A fine stagione fu convocato per il nono Pro Bowl in carriera. Furono nominati presidente Lodovico Pasini e vicepresidente Lorenzo Pareto. La ricostruzione di Roma bruciata dà luogo alla realizzazione della Domus Aurea. Organi genitali maschili simmetrici. "Il retro della copertina del disco riproduce l'unica foto esistente del gruppo riunito." Gaius Baltar è terrorizzato da questo avvenimento, ritiene infatti che le informazioni potrebbero coinvolgerlo. "Questo appaiamento è analogo all'abbinamento di fico e vite in Michea e Geremia." Il tutto è affrontato in maniera caotica ed ironica. La glicemia è controllata da tutti i tessuti in modo più o meno diretto. Preferisce luoghi umidi. Le donne nella redazione sono relegate a posizioni di basso livello. Venne chiuso negli anni novanta. Comte vanta anche una presenza nella nazionale Svizzera. "L'invasione fallì e Keiji guidò la retroguardia durante la ritirata." Nella prima edizione le veline erano quattro e portavano le notizie ai presentatori. La manovra consisteva in un salto con avvitamento completo di tavola, vela e surfista. "Terminò l'attività agonistica alla fine della stessa stagione." A fine anno Anderson rimase svincolato. Poiché queste isole sono relativamente remote, costituiscono un importante santuario per gli uccelli marini. "Sopra l'altare è posto il quadro della ""Madonna del Buon Consiglio"", cinquecentesca." Risulta indagato per il caso riguardante Gianpiero Fiorani e la Banca Popolare di Lodi. Gioca le partite casalinghe a Griffin Park. "L'edificio presentava un impianto ottagonale, alta cupola e prospetto in pietra di Siracusa." Prodi non aspetta il voto e va a rassegnare le dimissioni. Albi di Rat-Man Sono esclusi i disegni su carta e gli acquerelli. La coda è conosciuta in modo imperfetto ma sembra che fosse corta e gracile. Probabilmente la casa fu costruita nel complesso del convento dei domenicani. Qualche tempo dopo il fratello scompare. Ciò avvenne poco prima della battaglia delle Termopili. Fu notato che la sintesi funziona anche in giornate nuvolose. In realtà, il bambino che la donna aspetta è di Nino. Vennero radiati negli anni settanta. "Durante l'occupazione nazista Jean Anouilh continuò a scrivere." La coda, inoltre, era piuttosto corta. Avevano cinque figli, ma solo una figlia, Anna, sopravvisse. "L'edificio si sviluppa oggi su tre livelli: chiesa superiore, cripta e chiesa inferiore." "Sono gli anni nel quale si evolve l'hip-hop in Germania." È classificato come monumento storico dal Ministero della Cultura francese. A tal fine, nella sala stampa di norma sono presenti tavoli e sedie. Specchio magico "Nei punti più profondi i livelli dell'acqua erano profondi quasi un metro." Lo Stryker poi è troppo pesante per essere sollevato dagli elicotteri esistenti. La stagione si conclude al quinto posto della classifica costruttori. Il dipinto si articola in più parti, cosa frequente nei lavori del Lotto. La stagione riproduttiva va da marzo ad agosto. Sarà la prima volta storica in cui due lottatrici si affronteranno in questa stipulazione. "Nel secolo appena trascorso, è veramente notevole l'elenco di intellettuali influenzati da Nietzsche." La reinterpretazione ritrae alcune pale eoliche in un contesto extra-urbano. Precipitazioni: si hanno due massimi, uno autunnale e uno invernale. "Poeta, latinista, storico, scrittore, letterato, amante delle lingue antiche e dell'arte." Storicamente, si tratta della prima istituzione di universitaria del Ticino. "Il nome originale era ""Tiddledy-Winks""." Il nome della municipalità è dedicato a Plutarco Elías Calles, presidente della Repubblica messicana. "L'origine di questo termine sanscrito è dibattuta." Durante il periodo bizantino fu inoltre centro del patriarcato di Cappadocia. I giovani assumono la colorazione da adulti a tre mesi di età. "Da studente fece parte dell'Accademia letteraria della sua città." Alex, ormai adulto, è naufragato già da un anno in Madagascar. "Harlan raccontò che Goebbels lo accusò di essere ""incapace di pensare in termini politici""." Alessandro Piazza Quando finalmente lo trovano, Eva partorisce un bambino. Raggiunge talvolta anche le isole del Dodecaneso. "Il film è conosciuto anche con il titolo ""Three Were Renegades""." Col tempo la produzione si orientò gradualmente verso la componentistica elettrica. Si trova specialmente su libri dati in dono a biblioteche. Il libro di Leone non fu molto popolare nei secoli successivi. Serve il centro abitato di Valdaora e la Valle di Anterselva. Belisario marciò allora su Hippo Regius, che aprì al condottiero i propri cancelli. Il brano è eseguito con la collaborazione della cantante statunitense Daya. "L'esercito di Penda sembra essere stato indebolito da alcune diserzioni." Vince infatti il National Board of Review Award al miglior regista esordiente. I simboli della società sono il gladiatore e la lupa capitolina. "Cesare limita l'antico alfabeto latino a undici lettere." Questa fu la prima chiesa in muratura e in superficie realizzata sopra la cripta. Moody fu inviato al No. Sul fianco sinistro è addossata la cappella o oratorio. A Dylan Dog spetta il compito di fermarlo. Tra gli interpreti, in piccoli ruoli, anche Mary Pickford e Mack Sennett. Si tratta di un sobborgo di Columbus. Lynn Lowry Vive a Modena con il marito e la figlia Sofia. I colori sociali del club sono il giallo-nero. La lunga coda è nera nel quarto finale e non prensile. La figura di Pietro ricorda già alcuni tipi presenti nella Cappella degli Scrovegni. Queste bambole esposte in vetrina vengono osservate, ammirate e fotografate dai passanti. "In seguito, hanno pubblicato il loro ultimo album, ""Dimension No." Entrambe avevano ottenuto importanti ed inattesi successi contro club e nazionali. "Era ornata all'interno di dipinti di Raffaele Giovannetti, oggi scomparsi." Partecipa al Campionato europeo di categoria, che si tiene annualmente. Il suo amore per il sarcasmo fu una delle anime del gruppo. Il contraccolpo sul bilancio della famiglia è pesante. Risulta un misto di industrial e rock classico. Solo in Gran Bretagna il libro vendette un milione e mezzo di copie. "Da qui il celebre detto ""Muoia Sansone con tutti i Filistei""." Ogni baccello ha fino a sette semi. "L'album è interamente composto da cover di brani di altri artisti." Kate Walker Nella Dublino del primo Novecento nevica intensamente, come non accadeva da anni. Le restanti sezioni sono impiegate per il traffico prettamente locale. De Col Prima di essere decapitato pronunciò parole di ossequio al re. "Il ragazzo è Ichi-chan, il nuovo consulente scolastico che frequenta ancora l'università." Esce a circa un anno di distanza dal precedente lavoro discografico di Claudio Baglioni. Ha diretto la Casa Editrice Lerici. In seguito aiutò i genitori nella trattoria servendo ai tavoli. Frammentarie sono le notizie di queste sue giovanili attività. È un elemento essenziale della rete telefonica nella sezione nota come rete di accesso. Ettore Salvi, montatore del film, appare anche come attore in un ruolo di comprimario. "Questo è l'unico limite al numero di unità." Focalizzò la sua attenzione sullo sviluppo di associazioni di lavoratori. Ha iniziato a fare atletica dopo aver visto gare di atleti disabili in televisione. "Ardabil rimase comunque una città importante, sia politicamente sia economicamente, fino all'età contemporanea." "In Italia è stato pubblicato anche con il titolo Dove gli angeli temono d'avventurarsi." Il secondo piano è la zona notte. "Molte spose chiedono il pezzo come musica per la loro entrata o per l'uscita." Who can say that? Ha inoltre una sorella, Martina. "Di questa ""Compagnia"" fece parte anche Masaniello, con gli esiti passati poi alla storia." "Fliegerkorps"", che allora si trovava nella pienezza del suo organico." Tra i presenti anche la detective Rizzoli e il suo collega Barry Frost. È delimitata a Nord dal fiume Ruhr e a Sud dalla Sieg. "Depongono le uova su alcune specie di piante del genere ""Festuca sp""." Osborne è alla ricerca di nuovi soggetti da fotografare per la sua ricerca. O almeno lo è stata. "Sardegna, Valle d'Aosta, Basilicata, Molise, Marche e Calabria non hanno squadre partecipanti." Il primo, è stato effettuato in collaborazione con il rapper Eminem. Suo padre era un ufficiale che gli fece intraprendere la carriera militare. Il video è stato girato su un set di Hollywood. Inizialmente tutti i film erano scritti e diretti dalla Noelle. Lui godeva anche a inchiodare la testa delle persone al pavimento o sui tavoli. Durante questo periodo Hamilton fu anche molto attivo nella Campagna per il disarmo nucleare. "Il brano ""Meltdown Corp""." Lo scultore è il bisnonno del politico italiano Francesco Rutelli. Il gioco ha ricevuto recensioni contrastanti al momento della pubblicazione. Era sposato e aveva quattro figli. La gara è stata vinta da Alain Prost su Williams. Per quanto riguarda la tipologia costruttiva, il riferimento è alla tradizione lombarda. È uno dei principali teatri pubblici italiani. La canzone è ispirata alle canzoni di Natale del compositore Phil Spector. Ragioni ben diverse quelle contestate della destra nazionalista, principalmente nei Paesi Bassi. Anche hotel, scuole e uffici hanno locali adibiti a cucina. "Il suo libro più conosciuto è ""Manga!" Raggiungono la maturità sessuale a due o tre anni. "Tolkien ha anche preso ispirazione dalla grande storia d'amore di ""Romeo e Giulietta""." I denti masticatori sono insolitamente ridotti. Andrea Pisani Le radici sono corte, poche e non ramificate. "Sorge sulla costa ovest dell'isola non distante dal porto di Apra." Scelti i revisori, il loro lavorò iniziò seguendo uno sviluppo molto lento. A Johannes Stark è dedicato il cratere Stark sulla Luna. Anche durante gli anni ottanta gli scontri con le altre tifoserie furono molto violenti. Three Way Sul bordo esterno a sud è presente una coppia di piccoli crateri. Nel buddismo tibetano è riconosciuta come un Buddha femmina. Nella stagione seguente, venne nominato capitano della squadra. "L'edificio del santuario è costruito nello stile shintoista ""gongen-zukuri""." Gli studenti assegnano inoltre il Premio Cervantes Roma al corto più innovativo. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival. Akane Yamaguchi È la terza rete tranviaria più estesa del mondo nonché una delle più antiche. La Repubblica Federale di Germania finanzia gran parte delle spese. Il seme assomiglia ad una piccola noce marrone. Su di lei si abbatté, tramite Nemesi, la collera di Artemide. "L'interno ha un'unica navata con volta a crociera presso il presbiterio." Melanie von Metternich-Winneburg Dopo circa una settimana di test annunciano la scoperta del numero primo. Colui che effettua tale scelta viene definito obiettore di coscienza. È il principale fiume che scorre nel parco nazionale omonimo. Questi rapporti, da forme di sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. Ad ogni sito è possibile iscriversi e postare liberamente nello spazio aperto. Buona vita Il tempo più basso è di Fernando Alonso, davanti a Lewis Hamilton. Negli anni successivi gioca nella Sampierdarenese, per poi tornare al Derthona. Altri raduni si registrano in diverse cittadine della Cabilia. "Tra i più importanti compositori di film dell'epoca ammirava Max Steiner." La femmina dà alla luce da due a sei piccoli, in media tre. "Real Monsters"" trasmesso su Nickelodeon." Il ketchup, miscelato con la maionese, può essere utilizzato per fare la salsa rosa. Durante le riprese ci furono molti personaggi noti che comparirono in un cameo. L’aristocrazia di Bruxelles disponeva di residenze di campagna nei comuni dei sobborghi della città. "Artem Buc'kyj" Successivamente inizia a scrivere ed incidere pezzi propri e a prendere lezioni di canto. Fu anche un valente miniaturista e disegnatore. È una delle pochissime atlete che utilizza occhiali da vista durante le competizioni. Ruiz ha iniziato la sua carriera calcistica nel club locale, il Municipal. Mantiene la direzione del sindacato fino al suo scioglimento, avvenuto dopo l’avvento del fascismo. Questi busti, mutilati durante la rivoluzione, sono probabilmente opera di Francesco Laurana. Julio Prieto Il genere è essenzialmente definito dal suo stesso nome. Si nutre di parti vegetali e insetti. Joseph Di Chiara Il bastimento fu però sequestrato e dirottato a Lisbona. Il film è il più lungo tra quelli realizzati dal regista. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi di comando e di staff. Pep Ortega Il papa impose che la legge fosse strettamente osservata. "La ""guerra tra Israele e il Regno Unito"" fu così evitata." Morì a settantuno anni mentre si preparava a conquistare la Cina. Bannon convince di persona il titubante Samuel Graves, professore di psicologia a Boston. "L'album è arrivato alla quarta posizione della classifica degli album più venduti in Giappone." Questa struttura lascia una coppia di elettroni non condivisa su ciascun atomo di fosforo. Ha ottenuto una lunga serie di premi. Classe Asashio "La villa è conosciuta come ""Villa Lante""." Parte essenziale nella diagnostica in emergenza-urgenza viene svolta dalla diagnostica per immagini. Tali quadrati rappresentano, di fatto, il raggio di movimento. Oltre ai fucili, vennero fornite anche le relative baionette. Il caso farà riaffiorare il passato doloroso di Anna. "All'esterno del centro esiste anche un altro orologio, detto Orologio della teoria degli insiemi." Persone di nome Hans We Three Kings Tale fenomeno ciclico nel tempo porta alla disgregazione del calcestruzzo superficiale. Lenoir potrebbe aver tentato il suicidio per problemi legati al suo nuovo fidanzato. "Il fratello fu preso, mentre lei fu scartata per l'attrice Rachel Hurd-Wood." Fuggì quindi a Costantinopoli, quindi ritornò a Roma. Trasportato in ospedale, morì due giorni dopo. Loewy in seguito divenne cittadino francese naturalizzato. "I portoghesi speravano infatti che l'altra partita del girone non finisse in parità." Negli anni cinquanta il carnevale guadagna in popolarità e vivacità. La chiesa non venne comunque più utilizzata per le funzioni e andò in rovina. Sul colmo della facciata vi è una bifora campanaria. Continuò a scrivere per il teatro musicale numerosi testi. Inoltre mette a disposizione un servizio in abbonamento video-on-demand. Una storia per immagini di rabbia, disperazione ma anche di speranza. Collabora tra gli altri con Mack Sennett. Ci sono stati quattro arresti e numerosi feriti. "Era questo il ""sound"" che Battisti stava cercando." I gruppi ottici sono caratterizzati da un taglio sul lato inferiore. Ha una tematica post-apocalittica, come la stessa Madonna afferma. Il quartier generale si trova a Marlborough in Massachusetts. "La Brianza dunque può essere così annoverata tra le regioni-motore dell'economia italiana ed europea." Eye degli Stooges. La sua professione fu quella di insegnante. "All'età di cinque anni, con la sua famiglia, si trasferisce in Ontario." È uno dei massimi esperti di Dioscoride. Le sue tele sono anche apprezzate dai collezionisti. Una peculiarità della codifica Manchester è la sincronizzazione del ricevitore col trasmettitore. Comprende nove specie di bandicoot suddivise in tre generi. Gli occhi sono particolarmente scuri, con espressione vivace e attenta. Siamo nella preistoria. Attualmente è anche a capo della divisione archi presso la Butler School. Essi non possono allegare alcun passo. "La sede operativa italiana si trova a Verona, all'interno del polo logistico Quadrante Europa." Partecipò anche al Concilio di Trento. Ma in stazione, ad attenderla trova proprio il marito vicino a Michael. Sono proibite nel paese qualsiasi attività di questo movimento. "L'esercito italiano sostituì rapidamente i fucili Vetterli Mod." Copia della pellicola viene conservata negli archivi della Thanhouser Company Film Preservation Inc. Il piazzale si compone di quattro binari più un binario tronco. Undici dei restanti esemplari furono utilizzati da varie forze armate nella Seconda guerra mondiale. Il nome della contea deriva da quello degli indiani Ute che abitavano la regione. Gli succedette Yahya Petra, il suo secondo figlio. "Si tratta della figura che sostituisce quella di ""professore incaricato""." Il congiuntivo spesso non ha il tipico allungamento di vocale tematica che lo contraddistingue. La sovra-brucazione influenza le piante a livello individuale, di popolazione e di comunità. "L'edificio è stato finora soltanto segnalato nell'ambito degli studi sul ""liberty"" in Toscana." Il settimanale arriva in cinque anni a superare il milione di copie vendute. "Ha comunque al suo attivo una patta contro Viktor L'vovič Korčnoj." Kopp decide di recarsi verso il Nepal: il gruppo si divide. Bill Garnett È uno stimatore più robusto della semplice varianza o deviazione standard. "Il reverendo Robert Anderson è l'attuale ministro del culto." "Esiste inoltre un gruppo chiamato ""Ultras Sez." La principale attrattiva di Serra, oltre ai luoghi di San Bruno, sono le foreste. Le notizie sulla biografia di Camilla sono scarse. Alla sua soppressione diverse franchigie si sono iscritte alla National Volleyball Association. "Unico titolo della serie in cui sono inseriti degli intermezzi presi direttamente dall'anime." Ciò conduce a una “particolare identificazione”. E questo è quello di cui parla la canzone. Altro nome con il quale è conosciuto è golfo di Rendina. Le fanno da contorno alcuni padiglioni dal gusto neogotico, e i resti delle scuderie. "Il singolo ""Everytime"" è stato invece certificato disco di platino nella settimana ventinove." Il film è stato accolto in maniera generalmente positiva dalla critica cinematografica. Dopo la guerra, si trasferì in Ucraina e poi in Israele negli anni ottanta. Oggi la valle ha acquistato una vocazione turistica. Verso la letteratura ungherese aveva un punto di vista critico e negativo. "Alla fine dell'Ottocento alla torre furono fatti diversi lavori." È fiancheggiata da due torri e mura confinati, delle quali conserva le merlature. Abdullah, però, purtroppo non si ricorda più di lei a causa della malattia. "Nel frattempo, due morti misteriose avvenute all'ospedale portano a sospettare della negligenza di Anne." Per questo motivo viene indicato con due sigle. La media e la scomposizione dei voti viene mostrata per ogni gioco. Hana condurrà una vita simile a quella di un uomo. "Questo colloquio contiene il famoso ""elogio del boia""." Sankt Ulrich Si trova in Piemonte nelle Valli di Lanzo, in comune di Balme. "L'ambiente è una camera con vari tessuti ed arredi ornamentali." Il gruppo le osservò. "Questa composizione è però ritenuta ""dubbia o spuria"" da molti studiosi." Chase Griffin La ciocca poteva essere raccolta in una treccia. Il terzo stage è senza limite di tempo. "La sua crescita è stata completata all'età di undici anni." Nel film, invece, è messa molto più in evidenza e ha più importanza. "Bennett lo definì come un ""clade"" basato sull'apomorfismo." Nella composizione ha avuto numerose collaborazioni con Piero Cassano. "Alla confluenza sorse ""Portus Ganda"", il primo insediamento di Gand." La struttura venne in seguito adibita a scuola. Per circa due secoli Manhattan continua ad ingrandirsi. Lo sponsor di maglia è Toshiba. Oggi ne rimangono solamente due esemplari impagliati, conservati a San Pietroburgo. Nello stesso anno iniziarono i treni Intercity tra Barreiro, Beja ed Évora. Sono stati citati molti altri fattori per spiegare il fallimento del programma tedesco. Dalla stessa radice deriva anche il nome Creonte. "L'anno dopo si arruolò nell'esercito degli Stati Uniti come medico." Impazzisce e diventa un serial killer. La chiesa è stata riconosciuta come monumento culturale nazionale. I molari sono privi di radici e a crescita continua. In particolare è attratto dalla cultura ebraica. È ora parte integrante del J. Craig Venter Institute. È membro delle Nazioni Unite. La rivista ebbe vita breve: ne usciranno infatti solo tre numeri. "Detta scrittura costituì anche il primo Statuto dell'Associazione""." In questo processo, ha realizzato numerosi programmi largamente usati. "Nadir Shah ritirò la sua domanda per il riconoscimento dei Ja'fari." Molti piccoli siti web offrono dōjinshi in vendita. Tra parentesi è riportato il titolo originale. Il film è stato accolto negativamente dalla maggior parte della critica cinematografica. Giacomo in particolare incise punzoni e perfezionò macchine tipografiche. The Fire Inside Al momento del suo varo, era la nave passeggeri più grande mai costruita. Il Comandante in Capo della base cinese ne avrebbe preso il comando. È un film drammatico con Kim Novak, Peter Finch e Ernest Borgnine. "Il bilancio finale vede gli orobici all'ultimo posto, con conseguente retrocessione." "Tuttavia secondo Coppola l'assenza di Hagen avrebbe snaturato la trama del film." Il film fu la prima regia di Hodges, che ne scrisse anche la sceneggiatura. Discografia di Belinda "Questo show comprendeva le esibizioni di ""Desperado"" e ""Love Hurts""." Quattro anni dopo, si trasferì a Londra con il figlio. È di origine portoricana. Nella capitale austriaca ha forse intrapreso degli studi con Haydn. Stesso discorso vale per le rocce effusive. Si giocò poi a St. Louis e a New Orleans. Qui si trovano anche le rovine della città elfica di Shaerrawedd. "La registrazione è stata tratta durante l'ultimo tour del gruppo prima dello scioglimento." "Veicolo personaggi ""Power"": ha un Gear che trasforma l'Overboard in una moto." Reza Scià fu costretto ad abdicare in favore del figlio Mohammad Reza Pahlavi. Il problema è di interesse per questioni connesse alla sicurezza stradale e ferroviaria. In due stagioni non riuscì a scendere mai in campo. Muay Thai Fighters e si trasferisce a Parma per lavorare in Polizia Penitenziaria. Lucky Days Dopo il viaggio il rapporto tra il padre e il figlio è notevolmente rafforzato. Racing sul circuito di Portimão, senza ottenere punti. Queste statue un tempo si trovavano più avanti sulla piazza. "Vide la vittoria finale dell', che conquistò il suo quarto trofeo." Archibald MacKinnon Tuttavia le cose mutarono presto. The School La città sorge su uno dei depositi minerari di ferro più grandi al mondo. La fusione ha quindi portato alla formale privatizzazione di Air France. Il sig. Dixon fuggì dal relitto con le fratture. "Gilmour era già stato fotografato ad oscillare appeso alla bandiera dell'Unione del Cenotafio." La scultura è stata realizzata come una scultura cava in cemento, rinforzata in acciaio. Nelle due stagioni seguenti, giocò da backup di Thomas. Cherif nota che Sarah si vede con un agente. Questa interpretazione può risolversi nei massimi indice di rifrazione e valori di spessore possibili. Egli non avrebbe mai più rivisto il padre. La tabella che segue dà le composizioni originarie dei treni. È anche un giovane e promettente regista. Fu seppellito nel monastero di Mangani a Costantinopoli. Possiede spiccate proprietà psichedeliche. Nelle due tradizioni araldiche esposte, la pantera si pone rampante. "Amundsen era il capo della spedizione ed il comandante della ""Gjøa's""." Gli attentati riescono ma Henry viene arrestato. La ceramica è caratterizzata da bicchieri non decorati a forma di tulipano. La Lanchester presentava una configurazione molto simile a quella delle Rolls Royce Armoured Car. Kees van Buuren Si oppone alla localizzazione. "L'architettura della basilica è caratterizzata dal forte slancio verticale della navata centrale." Jay viene ritrovato da uno sconosciuto che lo cura e lo guarisce. Entrò in contatto con Ludovico Geymonat. Die gute Sieben I tre strati prendono il nome di pacchetto. Le scene di danza hanno le coreografie di José Greco e Hermes Pan. In compenso, in questo periodo cominciò a scrivere i primi, brevi testi narrativi. Ha lavorato anche per Gucci, Armani, Donna Karan, Missoni e Calvin Klein. Viene utilizzato per le funzioni nei giorni feriali e in inverno. La relazione tra Manierismo, religione e politica era molto complessa. Il formaggio ebbe origine del Paese basco francese e del Béarn. Era in questa stanza che Maria Antonietta sceglieva il vestito da indossare quotidianamente. Col passare delle settimane entrerà poi a far parte del gruppo. La variante femminile del costume di Nuoro è più ricercata ed elaborata. Sarai figlio del Re e della Regina Maya. In caso di giornata ventosa capita di avvistare persino il Duomo di Milano. Il regno è conquistato da Naresuan, re di Ayutthaya. Già dal lavoro successivo la componente grottesca ed ironica incomincerà a farsi sentire. Fu assiduo difensore del re Giacomo I e predicò contro Roberto Bellarmino. "Egli fondò per primo l'oratorio." Altri ritengono che vi sia una parentela con le lingue sino-tibetane. Specializzato negli ecosistemi delle isole, ha scoperto diverse specie di Mammiferi principalmente nelle Filippine. Hoffman Inc. La gente per la parola. In seno a tale organo è membro della Commissione per le incompatibilità. Questi possono includere guerra urbana o guerriglia nella giungla. "La posa dell'uomo è fortemente arcaica e i suoi tratti sono fortemente idealizzati." Romanzi scritti utilizzando lo pseudonimo di Dorothy Halliday Ha iniziato la sua carriera nello Sporting Club Villanova. "Predisse anche l'esistenza dei maser astronomici." "Il giorno dopo, l'episodio si ripete, anche combattendo in coppia con Jim Duggan." "Di quest'ultimo ricopre la carica di presidente fino alla morte." Colleziona una sola presenza con un gol subito. Sarah, con orrore, nota che la misteriosa giovane è in realtà un fantasma! Il male deve essere sradicato. Josh risolve la situazione tornando a vivere con la madre. Non sono tuttavia rari in Italia. Fu destinato alla casa di Cervera nel quale fu sarto, cuoco e calzolaio. Cedar Lake Completa il primo impatto la grande loggia centrale disposta al piano nobile. Esistono tre giunte parlamentari alla Camera e altre tre al Senato. "L'area del fiume Milwaukee, prima degli insediamenti europei, era popolata da Nativi americani." In uno di questi attacchi, presso Monopoli, Grimani distrusse la guarnigione francese qui stanziata. La band ha affermato che stanno lavorando a dei nuovi pezzi. "Dedicato a sant'Andrea apostolo, si trova in piazza Duomo, nel centro della città." Con la morte nel cuore, decide di andarsene e lasciare Cameron libero. È considerato un genio del due mosse. "Più in particolare, la metafora dell'uomo-maiale si presta a più interpretazioni." "L'album è distribuito da Star Trak e Interscope." Tale libro includeva solo una selezione del materiale che McLuhan aveva preparato. Oltre al calcio questa associazione sportiva è molto famosa per il cricket. Lo Steward Observatory include molti gruppi di ricerca. Colonna sonora a cura di Savio Riccardi, montaggio musiche di Mario Marcucci. "La stazione venne costruita dalla ""Société technique et industrielle d’entreprises de Paris""." Ha tre cilindri e tre autocarri. "Durante l'ultimo ventennio la società fu coinvolta in alcune disavventure." Ma la sua opera non è solo una critica alle teorie a lui contemporanee. La configurazione alare era biplana, con ala superiore ed inferiore delle stesse dimensioni. Si arriva alla morte nel caso di comparsa di ipertensione polmonare. Beirut era effettivamente uno stato indipendente sotto il dominio di Giovanni. Anche questo pesce è stato introdotto in Europa. La recitazione originariamente in tedesco è invece doppiata e ben comprensibile. "La statua del Buddha è composta da un corpo di bronzo placcato d'oro." Tutte le linee ferroviarie che attualmente interessano il territorio vicentino sono di proprietà statale. Purtroppo la Bolla pontificia relativa alla canonizzazione è scomparsa. Quindi il contrasto era una forma di protesta a questa legge sopracitata. Rimproverò inoltre il suo comportamento violento. Ancora oggi vendono prodotti alimentari e sono parte integrante del mercato. Nelle applicazioni pratiche tuttavia questa semplificazione non presenta particolari problemi. La relazione di dispersione è differente per ogni materiale. Brunello Spinelli "L'attore, a volte, mantenne il trucco anche per venti ore al giorno." Honolulu ne è la sede. "Il gioco sfrutta il motore di gioco lanciato dal videogioco ""Gundam Battle""." I fotofori sono sempre assenti. Riesce comunque a raggiungere il convento. "Sopra quest'ultimo dipinto, sempre il Pordenone ha affrescato i Re Magi in adorazione." In tal modo essa diventerà una nana bianca. Poi Mary incontra la nonna. "Tra le registrazioni principali dell'artista vi sono ""Music!" Jacques e Bibi avranno due figli, il secondo morirà a pochi mesi dalla nascita. Queste bande si fondono con la colorazione principale man mano che gli animali crescono. Poco dopo la base partigiana fu raggiunta e devastata dai tedeschi. Successivamente, i suoi interessi cambiano e inizia a dedicarsi alla pittura su vetro. Si gioca annualmente a Almaty, in Kazakistan. Di questo soggetto Tiziano dipinse nel tempo più versioni. "Anche se alcuni ""Boeri-marcianti"" si spinsero oltre il fiume Orange in periodi precedenti." "A settembre dello stesso anno l'ultimo soldato prussiano lasciò la Francia." Si tramanda che Mario, o Maris, fosse un nobile di origine persiana. Da lì iniziano a litigare e ad incontrarsi in circostanze imbarazzanti. Il suo primo lavoro con la nuova etichetta è una collaborazione con Burt Bacharach. Poi non giunsero più segnali dal sommergibile affondato. Come organista si è esibito in molti dei luoghi più importanti del mondo. Oggi la fondazione è praticamente indipendente dal punto di vista economico. Il secondo figlio, Hunter Biden, è avvocato a Washington. Tiago Brito Durante tali esercitazioni il transito nella zona viene evidentemente vietato alle persone non autorizzate. Nel tempo molti affreschi dei medaglioni si sono deteriorati. Caen divenne rapidamente la seconda città del ducato di Normandia. Il video è stato girato a Guidonia. Probabilmente, il successo del connazionale Paul Lambert ha influito in questo trasferimento. Il cavo fu ideato per i freni delle biciclette. È un polpo comune. Da questa esposizione si desume che conoscenza tradizionale e locale siano simili. Il padre è morto quando Mary aveva un anno. Era anche un consigliere segreto austriaco e ciambellano. La cometa è stata osservata in tutti i successivi ritorni. "I cittadini di Asso colsero l'occasione per accordarsi segretamente con il Colleoni a Como." Esse assicurano che i progetti riconoscano il sostegno ricevuto dal bilancio della Commissione. Dai documenti scritti non si ricavano però testimonianze esplicite. A Francoforte, iniziò a lavorare come regista, prima di trasferirsi a Berlino. Predilige le zone ricche di vegetazione acquatica. Il ha vinto il titolo per la prima volta nella sua storia. Luigi Bazzoni Ma con quanta maggiore maturità, e sicurezza e fantasia: e con quale miglior risultato! "Nell'area interna vi è insediato un campeggio." La dura madre consiste in un doppio strato di tessuto connettivo denso irregolare. Tuttavia, durante la sua avventura con Nadia, scopre che suo padre è morto. "Ricevette anche molte critiche da notabili dell'epoca." "È particolarmente attivo contro ""Pseudomonas aeruginosa""." "L'Imperatore Commodo annullò questa pratica e li costrinse a tagliarsi come un tempo." Franco Zeffirelli originariamente avrebbe voluto come protagonisti Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Esperienza paragonabile è il breve governo della Danimarca di Johann Friedrich Struensee. "In estate, l'istituto organizza anche un campo estivo per i bambini in età scolastica." Di conseguenza ricompensa coloro che credono e compiono buone opere e punisce i malfattori. Solo Roma e Milano concentrano quasi la metà della popolazione eritrea in Italia. Anche con forze numericamente inferiori, i prussiani vinsero la battaglia. "Riposa a Covington, nel ""Mother of God Cemetery""." Pennant morì di febbre tifoide tenuto dai prigionieri in tribunale. Le missioni svolte in guerra gli permisero di ottenere anche numerose onorificenze militari. William Hayden English fu successivamente nominato come candidato alla vicepresidenza di Hancock. Le tre sorelle Watson parlano tra di loro e si confidano i loro piani. "L'aspetto visivo è uno degli elementi più caratteristici e apprezzati della serie." È autore di otto libri riguardanti la reincarnazione. Reclusione per reato. Comune negli acquari. Florinda, tuttavia, rifiuta, dicendosi determinata ad avere vendetta della promessa tradita di Rodrigo. "Non sono rappresentate la Liguria, il Molise e la Val d'Aosta." Inoltre è attratto nello spazio intracellulare anche dalla polarità negativa della membrana. La sostenibilità è centrale per sostenere i sentimenti di autenticità nel turismo. La storia ha quasi sicuramente un fondamento storico. Sulla strada viene attaccato da Vandal Savage, che lo ritarda per qualche tempo. "Il suo nome fa riferimento ad Armorica, l'antico nome celtico della Bretagna." Sui fianchi della navata si aprono alcune cappelle laterali. Ha partecipato anche in televisione interpretando il ruolo di se stessa. "L'attrice Lucille Ball presenta una raccolta di spezzoni dei migliori momenti della serie." La tomba è spesso visitata dai musulmani, alcuni dei quali lo considerano un santo. "Se questo venisse confermato si tratterebbe di un'importante testimonianza scritta in questa lingua." Talvolta il termine pianta parassita viene, erroneamente, usato per indicare le cosiddette piante infestanti. Alla fine della guerra, Robert Conroy lo pose a riposo. Le metodologie messe in atto sono diverse e si sono evolute nel tempo. Dopo la morte di Cooke, la sua vedova Barbara sposò Bobby Womack. Anita Loos potrebbe aver scritto sia il soggetto che la sceneggiatura del film. "Entrambe sono outtake provenienti dalle sessioni dell'album." "Prima della riforma giuliana, era il mese con cui l'anno aveva inizio." La femmina ha due forme, una bianca e una giallo-arancio, più grandi del maschio. Lungo il suo cammino, Argos incontrerà vari nemici, che ovviamente dovrà sconfiggere. "Nell'origine bisogna utilizzare la definizione di derivata." Si ricostruirono le tribune con una pendenza più leggera. Le protezioni di tutte le aperture contro fango e polvere si dimostrarono eccellenti. Si è dimesso dalla carica poco prima di annunciare la propria candidatura presidenziale. Le funzioni matematiche sono molto potenti in termini di flessibilità ed analisi. Gli insetti di questa superfamiglia sono facilmente riconoscibili per alcuni evidenti caratteri morfologici. La fazione sconfitta accettò i nuovi sovrani. "L'accesso al museo avviene attraverso una costruzione all'ingresso di Piazza Bra." Le penne della superficie inferiore della coda sono nere, con estremità di colore biancastro. "È conservato alle Gallerie dell'Accademia a Venezia." Alcune ristampe presentano le tracce ordinate diversamente. Il testo riprende i versi intonati dal Gatto Mammone nel dramma di Goethe. Molte delle iniziative del Consorzio hanno avuto pieno successo. In seguito sarà esposta presso il Museo nazionale romano di palazzo Massimo. Questo ha generato qualche controversia. Il film ha avuto per lo più critiche negative. La Fornace Bizzi-Medesano rimase dunque esclusa da tali programmi di ammodernamento. La stessa posizione venne poi rimarcata da Murray N. Rothbard. Will Voigt "È diventata un bandito, adottando il nuovo nome di ""Io""." Will Brown In questi casi il giudice deve astenersi. In seguito il feudo fu assegnato ai Cantelli, che vi fecero costruire il castello. In molte Alpi molti chalet vengono utilizzati stagionalmente come aziende agricole. Ma prese parte a pochi giochi offensivi. Qui, Grimaldi concluse la sua carriera accademica fino alla morte prematura. In Africa il pubblico è costituito da persone di cultura e intellettuali. Perciò devo essere molto chiaro. Il film fu distribuito dalla Società Anonima Ambrosio. Comincia la carriera nel Boavista. È tra le più grandi cascate del paese per volume di acqua. Fuggì poco dopo a bordo di una nave inglese e si trasferì a Parigi. Elliott presto si integrò nel gruppo contribuendo anche nella scrittura di canzoni. "Secondo Leonard Maltin il film è ""un rifacimento fedele ma non particolarmente interessante""." "La città di Napoli fu più volte colpita dal colera nel corso dell'Ottocento." Il tono di Old Man River, appare però perfettamente consono agli strumenti. A tal proposito anche gli ex compagni di McCartney criticarono il disco. In Italia è edito da Giulio Einaudi Editore. "Il tema del disco, come suggerisce il titolo, è l'amore." Parte del progetto del castello includeva un porto protetto sul lato sud del promontorio. Autore di molti libri di carattere politico e culturale. Bill Wood Si apre su di un androne con volta a crociera. Altri ancora hanno considerato il romanzo come facente parte della narrativa fantasy. Il vettore di spin è in generale un vettore tridimensionale, di modulo fissato. Questo disco è un mix di musica celtica, orientale e africana. Aschaffenburg fu pioniere nei campi della criminologia e della psichiatria forense. In tutti questi ambiti, esso ha ottenuto risultati di rilevanza internazionale. Il suo metodo si basa su tre parole importanti: esercizio, disciplina, affetto. "L'album vinse la Targa Tenco, per la migliore interpretazione." Ma questo quando poteva ancora muovere le gambe. Questi pesci hanno corpo alto e compresso ai lati. Krasnaja Poljana Quindi non ha preso solo la forma della spada, ma anche il suo potere. Il castello reale di Cogne ha subito vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli. In questi anni è protagonista di diversi telenovele e serie televisive. La malattia è ad esordio precoce, sebbene sfumato, e inizialmente poco caratteristico. Erano imparentati con i conti Thiene, alla cui famiglia appartenne san Gaetano. Lascia allora libera Kathleen di seguire il suo cuore. La riserva può contenere al massimo quattro carte. La copertina è di Keith Haring. "È presente inoltre il ""Making of the video""." "Di rosso all'anfora d'oro." "Ha una paura smodata dell'acqua e non sa nuotare." Ciò la rende la stazione più alta del mondo. Le infiorescenze portano a far crescere fino a otto fiori. Stephen Hawking perse una scommessa a questo proposito. Il ministro dell’interno Mario Scelba sollecita a Nomadelfia una relazione economica-amministrativa. Pedro Martínez Sánchez "Sempre correndo è possibile effettuare dei ""placcaggi"" sugli avversari, o effettuare calci volanti." Registrazione effettuata presso gli studi della Ricordi e della Phonogram. Esistono sette tipologie di lupo ibrido riconosciute da vari enti come razze canine ufficiali. Da lì in poi sarebbe diventato il suo tormentone fisso. Alfred morì poco dopo a causa delle torture che subì durante la prigionia. Tutte le dieci persone a bordo dei velivoli sono rimaste uccise. "L'opera si trova ancora oggi esposta in questa sede." Con il passare del tempo, però, ha riconquistato il posto in squadra. In totale Todd ha conquistato otto titoli di singolare. "L'opera è giunta a noi anonima." Nel complesso la Experience fu costruita nel rispetto del periodo storico di riferimento. Pippo, ancora convinto di essere un gangster, li lega. La logica occidentale distingue chiaramente la parte dal tutto. Questo round fa uso esclusivamente del tasto rosso del Buzzer-Buzz!. La tragedia sconvolge tutta la comunità di ricchi stranieri della Costa del Sol. "Finisce così la ""favola urbana"" di Carla nella monotonia dei giorni tutti uguali." Insieme, puliscono il posto e lo restituiscono alla produttività. Secondo lei per capire il mentale dobbiamo comprendere il funzionamento del cervello. Intanto la popolarità della televisione coreana continuò a diffondersi per il continente. Il suo becco e le zampe erano di color arancione. Agli inizi degli anni Quaranta, la ditta del Borghi contava una trentina di operai. "Inoltre l'immagine e il suono sono stati restaurati digitalmente e rimasterizzati." Step on It! "Protagonista è l'attore Taylor Holmes." Questi lanci furono usati soprattutto per testare il primo stadio del missile. Harold Ellis "Lo stato di Vienna è completamente compreso all'interno della Bassa Austria." È originaria del Messico. "Lo zoo resta aperto tutto l'anno." "In suo onore è stato istituito il premio ""Ricardo Miró"", importante riconoscimento letterario panamense." John Selig scopre sparpagliate per casa sua una serie di telecamere. È formato dai comuni di Mana e di Awala-Yalimapo. Lavora per diversi anni come produttrice televisiva. Poco dopo, entrò come produttore esecutivo alla Columbia Pictures nella divisione cartoni animati. Questo particolare sistema teologico descrive un universo governato da quattro distinte divinità. Messa alle strette, Evelyn rivela che la ragazza è sua sorella. Fowler nacque a Pittsburgh, in Pennsylvania. Da artigiano venne così a far parte della classe borghese. Constance gli diede un figlio. "Ad aspettarlo c'è l'amico ed ex compagno di squadra Gavin Harris." In mancanza di usi o tariffe, deve essere determinato dal giudice. Da corsaro imperversò in tutto il Mar Mediterraneo. Il terreno è costituito da mappe in altezza, texture e una mappa normale. Successivamente parte per Johto per continuare la sua carriera di coordinatrice. Il P-Code è simile al bytecode ma descrive istruzioni a un livello più alto. Entra quindi nello studio di Pasquale Stanislao Mancini, di cui diviene stretto collaboratore. Vinse per due volte la Susa-Moncenisio. Ci furono orribili eccidi, in alcuni casi con decine di morti. Ventitré cospiratori suoi complici furono giudicati da un Tribunale Militare e riconosciuti colpevoli. Allo stormo è aggregata anche la pattuglia acrobatica dei Thunderbirds. Tradizionalmente, dal novero delle frasi nucleari restano escluse proposizioni interrogative, imperative e subordinate. Attualmente questa malattia è frequente solo negli allevamenti rurali, a scarsa specializzazione. Producono un suono molto simile a quello del contrabbasso. "La villa era frattanto discretamente sorvegliata all'esterno dalla polizia elvetica." Entrambe le pubblicazioni sono esaurite e non sono state ristampate. Ne fu tagliata una parte comprendente una canzone. "Il libro fu descritto da Edward Gibbon come di ""basso valore""." "Ha lasciato opere anche all'estero, come in Ungheria." Il suo rigore intellettuale e la sua efficacia didattica riceveranno numerose e autorevoli testimonianze. "Di seguito, l'elenco di tutte le sue partecipazioni." È anche un membro della confraternita Kappa Alpha Psi. "Guardando i suoi gesti pensi: 'Sembra un uccello." Lo pseudonimo divenne poi anche legalmente il suo nome. Le pinne sono corte e triangolari. Che dirò? Il più importante dei bolscevichi non-leninisti fu Alexander Bogdanov. Il principe studente Sulle istanze decide il primo presidente. A questo punto bisognava liberare la città. Come altri Stati del Pacifico la bandiera delle Isole Marianne ha un campo blu. "Al suo interno si trova lo Spirit Temple, antico rifugio di ""Ganondorf""." Queste superstar erano delle nuove versioni delle superstar già esistenti, includendo un gameplay migliorato. Sono ammessi alla finale: Valentina Greco, Domodossola. "Palazzo Calapaj-D'Alcontres sul sito del Comune di Messina" La facciata a capanna presenta un unico ingresso con portale sormontato da archivolto medievale. Questa configurazione rimane invariata per tutta la guerra fredda ed oltre. I lealisti sopravvissuti vengono arrestati, mentre Charlotte insiste nel voler accompagnare Will. Egli trasformò questo sistema in uno che prevedeva un pagamento in denaro. La data di morte esatta dei due fratelli è sconosciuta. Era di costituzione gracile e delicata. Divennero gradualmente esteriormente più tedeschi, preservando la loro posizione dominante. A ottobre debutta a Wrestling Retribution Project. Anche i tedeschi erano alle prese con decisioni di portata strategica. "I vetri della facciata a strati consentono di variare l'aspetto dell'edificio durante il giorno." È uno steroide anabolizzante presente naturalmente nel corpo umano in piccole quantità. "Da quel momento il presidente della Repubblica serve da Gran Maestro dell'Ordine." San Caio Vi trova lavoro come manicure, diventando una professionista di successo. Una ragazzina lo guarda da oltre il parabrezza. Alessandro, credendo ad una fine imminente, adottò le misure che consigliavano le circostanze. Per gravi motivi il consiglio può essere sciolto prima della scadenza naturale del mandato. Con radici cecoslovacche, ha formazione tedesca ed è di religione cattolica. La commissione tecnica in Bahrain non ha però trovato illegale tale soluzione. G. Scorza. "A Parigi perde nell'ultimo turno di qualificazioni ma viene ripescata da lucky loser." Tornato alla vita civile, abbandona definitivamente la professione medica per dedicarsi alla scrittura. Si conservano alcune tele di discreta fattura. Ai forestieri, raggruppati perlopiù secondo la nazionalità venivano assegnate aree e botteghe in affitto. Non esistono comunque monumenti col suo nome. Chelmsford ospita molti pendolari che fanno quotidianamente il tragitto da e per Londra. Questa deformazione può essere quantificata dalla distorsione del parametro di rete, o spaziatura inter-particella. I primi libri pubblicati sono stati dei libri per la scuola elementare. "Studiò ragioneria presso l'istituto tecnico di Molfetta, sebbene volesse fare il fumettista." "Ai due lati sorgono la ""torre della campana"" e la ""torre del tamburo""." O almeno così disse il Puri. Helen Logan Fu anche autore di diversi poemi, principalmente a carattere religioso. Si tratta di uno dei peggiori massacri di questo genere avvenuti nel Regno Unito. "L'incarico di assessore nella cittadina è a titolo gratuito." Un grande sviluppo industriale si è avuto negli anni settanta. "La storia si svolge subito dopo l'Operazione ""Break the World""." Successivamente tale funzione è venuta meno con la caduta della repubblica. Wesker assiste alla scena da lontano, notando gli effetti del Virus T-Veronica. Si adatta ad ogni tipo di terreno e clima, purché sia caldo. Poi, per il futuro, si vedrà. "Al termine delle operazioni belliche fu decorato con la Medaglia d'argento al valor militare." Gli esterni e le scene di interni sono state girate in studio. Vi crebbe Isabella I di Castiglia. Prototipo, due velivoli realizzati. Intraprende gli studi presso il seminario di Poznań. "L'esperienza croata dura solo un anno, e così fa ritorno in Albania." Un secondo diedro rimane in bilico. Attualmente vive a La Verne, California. "Lì, scopre che Roy era già sposato con un'altra, pure lei abbandonata anni prima." "Attualmente vive a Roma, lavorando come corrispondente del quotidiano ""La Stampa""." La valuta non viene prodotta in Israele, paese che non ha una zecca. "Questa è la lista dei capitoli di ""Zatch Bell!" Residuo di una precedente costruzione è la cripta absidata. "La canzone, secondo la cantante, è una delle sue preferite dell'album." Anche la ricerca computazionale open fa notare il problema della riproducibilità dei risultati scientifici. "Scavi della costruzione durante l'ultimo restauro non sono stati trovati." Subito dopo la sua morte, fu venerato come beato. Tra questi, quelli che avevano indosso le uniformi italiane ebbero il peggiore trattamento. La società, in accordo con il Comune, lo battezza Città del tricolore. Fece sua residenza il castello del Parco di quella città. "Digitare le cifre""." My Sassy Girl Stanlio e Ollio sono insegnanti di danza, e hanno per amici due giovani innamorati. Stefano ricompare dopo anni e racconta agli amici di essere diventato un prete. Pietro e la Chiesa uniti negli sguardi, il manto unione tra loro. Dopo tre passaggi, poi, superò anche Villeneuve e si portò al comando. La televisione aveva sede a Tripoli. Alla battaglia! Sono il secondo popolo che appare nella Terra di Mezzo. "L'anno successivo sono ancora con Arbore nel programma ""Quelli della notte""." "È membro dell'Explorers Club." È uno dei più antichi ipogei. Successivamente, le viene assegnata una wild-card per partecipare al Roland Garros. Albero di altezza elevata. Conduttori furono Red Ronnie e Maria Teresa Ruta. Qui abbandonò il cattolicesimo per le dottrine riformate e si sposò. È commestibile purché sia privato della cuticola che ha un poco gradevole sapore. Solo in seguito gli studiosi hanno dimostrato che era fondata su elementi immaginari. Nel luogo di lavoro posizione ed illuminazione rivestono grande importanza al pari dellʼacustica. Di seguito sono riportati alcuni tipici materiali globulari su scala commerciale. Prima di intraprendere la carriera di attore, ha svolto svariati mestieri. Fu inoltre attivo come alchimista. Infine, in frazione Sale, si trova la piccola chiesa di S. Marta. Le ali anteriori sono sclerificate e trasformate, perciò, in tegmine. Gli Uffici possono essere contattati tramite telefono o email presenti nei social. Alla funzione era presente anche il Colonnello Francesco Gargano, Comandante Provinciale dei Carabinieri. Mario César Rodríguez Il suo nome fa riferimento alla penisola araba. "Altre sue hit sono ""Pick It Up"" e ""Tiger Stripes""." Secondo Procopio proteggeva i Manichei. Al via si presentarono venti squadre del circuito professionistico. "Gli insediamenti iniziarono nell'area nella seconda metà dell'Ottocento." Molte identità furono in seguito trovate, alcune delle quali degne di nota. Facente parte della categoria International, giocato sulla terra rossa. "Anche l'anno seguente non fu il massimo." "Le spoglie dell'altro soldato sconosciuto furono sepolte solennemente in mare." In quel periodo, approfondì la lettura dei romanzi di Fëdor Dostoevskij. Questa transizione, ad ogni modo, non ebbe luogo senza proteste. Temperature elevatissime durante il giorno seguite da brusche escursioni termiche notturne e sporadiche piogge. In questa stagione il suo compagno di squadra è stato John Hopkins. Ogni soldato ha un profilo, che viene aggiornato al termine di ogni missione. È in grado di identificare gli ospiti e gli abiti che indossano. Le sue opere sono conservate alla Pace Gallery di New York. Ancora oggi il quadro si ritiene miracoloso. Angel Eyes La direzione artistica della compagnia passò quindi nelle mani di Louis Feuillade. I piccoli nati prima hanno maggiori probabilità di sopravvivere di quelli nati più tardi. "L'uomo viene operato alle gambe che i chirurghi riescono a rimettere a posto." Il suo capoluogo è Antananarivo, che è anche capitale del paese. "Per il primo album, ""Whose Side Are You On?" Portabandiera fu il cestista Jimmy Mariano, alla sua prima Olimpiade. "L'autore del plagio è stato poi licenziato." Incontrò Hegel, David Friedrich Strauß, Franz von Baader e Friedrich Schelling. I ragazzi lo considerano come un Hitler, con qualche giustificazione. I criminali si combattevano ferocemente tra di loro, nonostante alcuni mediatori. Dopo la guerra, tornò a Gorizia e fu di nuovo politicamente attivo. "La si vede parlare con la moglie dell'uomo suicida." "Femminile Romano"" di Corsico." You Belong to Me "Attualmente l'edificio è sede di residenze ed uffici." Le gare sono state disputate in serie. Nel gruppo entrò il quarto membro, il chitarrista Louie X. Erlanger. Membro della massoneria, fece parte della Stretta Osservanza Templare. Tra i quotidiani italiani, si piazza al sesto posto nelle classifiche di diffusione. Le petizioni tuttavia non ebbero mai successo. "Fu insignito anche della Stella d'oro al merito della scuola." Qui Shinichi dovrà forse confrontarsi con un delitto passionale. La fama di Elena si sparse rapidamente per Padova e i dintorni. Diane Neal è la più giovane di tre sorelle. Poi, si suicida. Wayne Yates "Primo episodio del serial ""The Scarlet Runner""." Negli anni successivi realizza altri monumenti per diversi nobili iberici. Tuttavia, nella sua legislazione non ha promosso alcuna legge anti-aborto ed è pro-contraccezione. Si trova tra Punta Spuntone e Punta Scogliera. Sponsor: Standa. "Sotto i sedili furono collocati quattro serbatoi per l'acqua." Brian Chase I brani sono entrati nelle classifiche separatamente. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza. Nel frattempo, le autorità di Monaco lo misero nella lista dei ricercati. "Urban fantasy, comunque, può avere alcune creature totalmente inventate""." Dopo essersi ammalato, iniziò però a dedicarsi alla poesia. Questa attività gli permetteva anche di dedicarsi alla libera professione di progettista. Prima di voltare alla realizzazione cinematografica, i Quay lavorarono come illustratori professionisti. "L'ammoniaca è poi utilizzata nella sintesi della glutammina ed è così trattenuta nella cellula." "Non trovandola, corre all'ingresso e urla alle guardie di fermarsi, ma è troppo tardi." "Attraverso un apposito ventilatore l'aria viene immessa o aspirata dell'edificio oggetto del test." Il Messina in questa stagione ha vinto la Coppa Disciplina. "Solo in Italia le sue ""direzioni"" furono di numero limitato." "All'interno del Parco è presente anche un punto ristoro ed un negozio di souvenir." E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno. "Il ""Mosè"", invece, sarà acquisito dalla Collezione Bettoni-Cazzago." Era il nipote della ginnasta Carla Marangoni. Alcuni regolamenti comunali, parzialmente aggiornati nel corso degli anni, possono contenere ancora questi termini. "Nello stesso anno lo si vede recitare in ""Bambino!" "Successivamente, il brano venne modificato e divenne ""Yeah!" Presentò le sue prime pubblicazioni come docente esterno di Meccanica Teorica. Sapete una cosa? Dichiarare il mio amore al cospetto del cielo e della terra! Ad Acqui Terme è parlato un dialetto alto-monferrino della lingua piemontese. "Gli incrociatori da battaglia Dalek erano una grande parte della flotta dell'Impero Dalek." Si sono utilizzati legni come abete, larice, quercia, castagno. Kan viene poi assunto dalla Sun, e continua a lavorare nel campo della tecnologia. Cratere Lamont "Le portiere posteriori sono ad apertura inversa, un design chiamato dal marchio ""coach doors""." Il rifugio si raggiunge dal rifugio Duca degli Abruzzi in circa quattro ore. Prima toccò alle scuderie che montavano gomme Goodyear. Le mail di Obama. "Di quest'opera è tuttora visibile la ""Porta della Meraviglia"" sul retro della Ca' Granda." Più tardi fu promosso responsabile di un negozio presso San Francisco. Segretaria generale è la socialista Rosa Fazio Longo. Ralph Klein "Furono usate per sancire la vittoria verso l'Antico e la proibizione delle arti magiche." In seguito realizza altre opere sia in video che su pellicola. Poi, improvvisamente lascia il gruppo per cause mai ben chiarite. La pietra del trono è il porfido rosso, materiale di rango imperiale. Nonostante il padre fosse un musicista, Corgan non fu mai incoraggiato a suonare. Il disco ha ricevuto ampi consensi sia dal pubblico che dalla critica. Endemico della regione è anche un gran numero di specie di api. "La zona sussiste su un'area sub-pianeggiante un tempo occupata da numerose ville nobiliari." Più tardi Erickson incominciò a lavorare come produttore presso gli Smart Studios. Sale espositive sono state allestite nei sotterranei gotici e nella zecca del castello. "Il ""rover"" viene portato su un pianeta o su un satellite dal ""lander""." Il fusto non è ingrossato ai nodi. Metodo storicamente usato negli Stati Uniti e in Russia, con varianti locali. Nella stagione successiva lo Swindon venne retrocesso in Division Two. "Fu padre di John ""Mad Jack"" Byron e nonno del poeta George Gordon Byron." Egli partecipava quindi alla partenze e seguiva lo Stormo in tutta la Sicilia. "In Antico inglese il suo nome significa ""Antica Fortezza""." "Tuttavia questo non è l'unico spazio di colore." Nei maschi è presente un collare di peli giallo-brunastri, più chiaro nelle femmine. "Tale effetto veniva attribuito a un miracolo per opera di sant'Antonio." La sua posizione è attualmente sconosciuta. Il Commissario del concorso, cap. "La versione familiare era tipo ""Woody"", cioè con pannelli in legno installati sulle fiancate." Compito del satellite fu la registrazione dati sui campi magnetico e gravitazionale della Luna. Ma qui ognuno ha la propria verità e nessuno è veramente disinteressato. Ciò ha causato un rinnovato interesse nei confronti della canzone e dalla stessa cantante. "Il dirigibile Hindenburg parte, nel frattempo si intrecciano varie storie d'amore tra i passeggeri." Viene anche identificata con la dea Libera. Il blocco è stato revocato meno di una settimana dopo. "È stato soprannominato ""Spider"", per il suo amore nei confronti di ragni e serpenti." Le opere hanno sempre una durata limita, da pochi secondi ad alcuni giorni. Le strutture relative ai gangli della base sono mostrate in grassetto. "Ospita al suo interno una galleria d'arte." Orlando Méndez La Torre si trova da anni nei terreni appartenenti alla tenuta Balduino-Serra. Il palazzo venne costruito col legno dei proverbiali cedri del Libano. "Molto sviluppata quindi l'industria conciaria e l'attività delle confezioni." "Ecco stabilita un'equivalenza." Was His Decision Right? Le case sono circondate da pascoli e una foresta di latifoglie. "Inoltre la cortina fumogena emessa dalla ""Spartan"" non copriva la nave stessa." Più pale montate attorno a un albero, in aeronautica prendono il nome di rotore. "Si è poi trasferito negli Stati Uniti d'America." Lei gli è grata, ma continua a non capire le sue motivazioni. I vinti Sua madre era invece Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg. "Nell'ultima via, Jaspers articola la sua metafisica della cifra." "La stazione ""Cerberus"" è ufficialmente costruita per studiare un fenomeno spaziale chiamato ""effetto Orion""." Fu sepolto nella Cappella Corsini della basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo la battaglia, entrambe le parti studiarono i risultati. "Gli animali sono un'importante fonte di guadagno e vanno nutriti quotidianamente." Sono animali molto delicati e si spaventano molto facilmente. Ha la capacità di farsi sentire sotto porta, rendendosi pericoloso nei calci piazzati. Nello stesso anno la Calcografia Nazionale di Roma gli acquista tre fogli. Comprendeva parte della città di Mont-de-Marsan e i comuni di Volevo solo avere commenti sul mio lavoro”. Viene utilizzata soprattutto in fitoterapia e in farmacia, come calmante naturale. Questo è il secondo salvataggio di questa proto-razza. Al termine della stagione, lo Stabæk vinse il campionato. Roberto Cecchetto Il brano è stato scritto e prodotto dallo stesso Kershaw. "L'operazione è ampia e complessa, con tutte le tipiche operazioni descritte nella sezione." Il pattern publish-subscribe richiede un message broker. "Interpreta poi il ruolo dell'orfana ""Kate"" nella versione per Disney Channel del film ""Annie""." Ottenne un permesso dal principe Maurizio di Nassau per effettuare delle attività corsare. "I secondi sono la risposta alla domanda: ""Che cosa, quanto e quando acquistare""." I suoi allievi si dedicarono in gran parte agli studi storici. Egli può essere vissuto in Italia o in Spagna, o in entrambi i paesi. La ragazza di quel giorno era Yang. "Le caratteristiche di costruzione e armamento fanno del ""Leone di Caprera"" un esemplare unico." Egli pratica sci, golf, trekking e camping. La rete attuale è formata da cinque linee identificate da diversi colori. Andrew Murray Il suo capo è Zach Armstrong. "Distrusse inoltre ogni accordo in essere dichiarando definitivamente conclusa l'esistenza dell'orchestra." "Fu redattore capo della rivista ""Ulisse"" e collaboratore di ""Rinascita"" e ""Studi Storici""." Durante la permanenza nel gruppo, ebbe una relazione con Songbird. Stefano e Giovanni a Montopoli. Rom utilizzava molti dispositivi tecnologici, solitamente collocati, se non usati, in una tasca iper-dimensionale. È il secondo comune siciliano con la più alta densità abitativa. Queste cavalcature non possono essere usate durante il combattimento nei dungeon. "Attualmente lavora per ""Momo Kids"", una compagnia televisiva taiwanese che produce programmi per bambini." Ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta con la nazionale brasiliana. Ha iniziato la carriera con il Raja Casablanca. Prende questo nome dalla città di Auburn, nello Stato di New York. "La ""Chiyoda"" affondò con la perdita dell'intero equipaggio." È sposato con la collega Antonella Giannini. Nello specifico il forte doveva sbarrare la strada che sale al passo del Tonale. Le riprese, girate in interni nei Warner Bros. È una delle Sette Meraviglie di Córdoba La relativa calma portata dalla colonizzazione durò però molto poco. La continuità degli ecosistemi è collegata dalla comune storia glaciale di queste ecozone. Gentoo può essere installata in vari modi. "La sua attività è principalmente rivolta ai settori del lavoro, della salute e dell'ambiente." Nel caso di riconoscimento del diritto di recesso, le eventuali restrizioni sono legittime. Le zampe blu-grigie sono munite di un possente sperone. "Il governo ridusse le libertà accademiche all'università e i professori cechi furono espulsi." La frequenza dei cicli aumenta con il passare del tempo. Il vincitore è decretato dal pubblico che vota a suon di applausi. Strettamente legati, i quattro vennero tradotti in cella. La nave sbatté contro la barriera corallina e affondò. Nello stesso anno ottiene anche le prime convocazioni nella nazionale maggiore. È basato su un racconto di Frank Owen. A Milano ha poi cambiato facoltà con quella di Filosofia. Sia le accuse della Cai che quelle di Marlia furono ritenute prive di fondamento. "Anche l'esercito bulgaro ebbe una parte importante minacciando le linee di comunicazione nemiche." La nota fu presa in esame dai professori Letizia e Ceccherini. Sorsero molte costruzioni attorno al castello e ville nelle aree limitrofe. I doveri di Hans, però, lo hanno portato ben oltre i confini della Patria. Pochi giorni dopo si impone in altre due tappe del Tour de Romandie. Almeno un terzo dei candidati di ogni lista deve essere una donna. Billy Donovan Andy Bell fonda gli Hurricane No. Poco tempo dopo Johnson lasciò la federazione per dedicarsi a tempo pieno alla religione. "Fu anche poeta col nome d'arte di Owen Meredith." Al termine della guerra era salito al grado di maggiore. A Pianelli si ispirò anche il commediografo Giuseppe Berneri. "Compare per la prima volta nei livelli subacquei di ""Super Mario Bros." "L'occasione per colonizzare anche questa regione fu data dalla Guerra di Secessione americana." "L'altare è sormontato da una grande cupola originariamente coperta da tegole." Chi si rifiutava di comparire veniva scomunicato. Altri remix non ufficiali hanno visto la partecipazione di numerosi artisti della Louisiana. Vengono così sequestrate le merci in esercizi commerciali di merce contraffatta. "L'organizzazione del Ministero è stata sottoposta a profonda revisione per via dei vari accorpamenti." Sul fianco americano, a ovest, Stirling teneva ancora la linea contro Grant. Nella chiesa non vi è organo a canne. "Una delle sue appendici è il ""Tre trattati sulle spedizioni militari imperiali""." Tagiki e Russi sono minoranze non-turche della regione. "Nel corso del tumulto, alcuni marinai neri assalirono e ferirono numerosi membri bianchi dell'equipaggio." Cinque sono le nazionali qualificate, oltre al Giappone paese organizzatore della manifestazione. Gettò nuovamente la rete e questa volta vi trovò la testa della statua. Luigi Bossi "Nella marina si hanno, invece, di solito: ""divisione"", ""squadra"" e ""armata"" o ""flotta""." Ha lavorato con registi come Carlo Vanzina, Leonardo Pieraccioni, Alessandro Piva, Stefano Sollima. Come epigrafista fu impegnato nella trascrizione diretta dei testi. "Nello stesso anno, ha fatto un cameo nel film ""Next of Kin""." "Tale relazione è nota col nome di ""equazione di reazione-diffusione""." "Lo scemo diventa sceriffo, mentre l'ubriacone diventa giudice." Questo uccello nidifica nelle regioni di Canterbury e Otago in Nuova Zelanda. Stanno suonando la nostra canzone Esso nasce nella regione orientale della Guinea e procede verso nord. Il governo di Mosca ha personalità giuridica. Venne impiegata durante tutto il conflitto, soprattutto a difesa di installazioni fisse. Catturato, viene legato con la sposa a un palo per essere torturato. "Successivamente l'acqua venne utilizzata per guarire diversi ammalati." "L'artista infonde a queste tipiche figure dolci un alone di orrore." Muove i primi passi da calciatore nel settore giovanile del Chioggia Sottomarina. "Nella magia medioevale e moderna e nell'alchimia era associato alla sfera planetaria di Marte." Huh Jung-moo "Morì di febbre cerebrale all'età di trentanove anni." Era la principale città degli Elfi a Valinor. "Benché privo di memoria, l'unica cosa che ricorda è un nome: ""Xehanort""." "Altri colli dividono dall'altro versante la frazione con la zona Torraccia." È stata consentita la confessione faccia a faccia fra il sacerdote e il penitente. Esempio di ciò sono gli insetti sociali come le api, termiti e formiche. Difensore centrale, adattabile in caso di necessità a terzino sinistro. Prende parte alle operazioni di guerra sul fronte italiano. Sphinx raccoglie i Vasi Canopi che servono a dar di nuovo vita alla mummia. Poco tempo dopo è rimasto seriamente danneggiato durante una sommossa. John Salisbury È sepolto nel territorio comunale di Sankt Anton am Arlberg. Alla fine degli anni trenta si afferma la pratica di doppiare alcuni attori italiani. Lo spazio per i passeggeri posteriori era estremamente limitato. Molte città vietnamite oggi hanno la via principale intitolata alla poetessa. I versi offensivi, o ritenuti tali, potevano essere molti. Un comune esempio può essere che il cibo è più buono quando abbiamo fame. Secondo il Vasari sarebbe stato sarebbe stato il primo maestro del Garofalo. È retta dal vescovo Lino Fumagalli. In Italia si rinviene nei settori più caldi delle Alpi. "L'album risulta più equilibrato, bilanciato e maturo rispetto alle precedenti pubblicazioni degli Epica." "Qualche centinaio di caraiti furono arruolati dalla Wehrmacht e nell'ausiliaria Legione tatara." È il cugino del senatore di Forza Italia, Emilio Floris, ex sindaco di Cagliari. Il suo attuale responsabile è il prof. Cary Fowler. Riveste varie cariche nazionali nel partito e nel sindacato per tutti gli anni venti. Traduzione italiana Nello stesso anno fondò la Sea Shepherd Conservation Society. Vitigno: Greco. I suoi confini occidentali di fatto sono occupati dalle zone suburbane della capitale Algeri. "In questi dieci anni ha ricoperto anche l'ufficio di padre maestro dei novizi." Fu menzionata per la prima volta dal Nicolas Louis de Lacaille. Il settore storico-artistico è curato da Giovanni Guardia. Mr. Belvedere "L'attacco si è concluso la mattina seguente con il blitz delle teste di cuoio." "Per molti anni Carlo Mascheroni fu l'unico azzurro a gareggiare a livello internazionale." Nei primi anni Novanta si è convertito al cattolicesimo. Nebojša Đorđević Le forze lituane si ritirarono verso nord, su richiesta dei comandanti polacchi. Un fisico matematico. Il capoluogo è nella località di Saint-Benoît. Chiesa di San Matteo Anche quando il popolo viola il patto, la bontà di Dio permane. "L'Amministrazione carceraria padovana ha tuttora alcuni uffici in Piazza Castello." Dwayne Broyles "Inoltre, è ""research fellow"" presso l'Università di Berkeley." Ungern-Sternberg è estremamente orgoglioso delle origini aristocratiche della sua famiglia. Non sono stati assegnati premi a film stranieri. Visto il successo, aprì uno studio anche a Londra a metà degli anni trenta. Le esplosioni delle bombe cadute vicino allo scafo produssero altre falle. Nel giardino si trovavano inoltre cinque pagode. Incominciò così la sua militanza libertaria. Da qui il nome della Preso-Lana. Il poliziotto minaccia di arrestarlo per vagabondaggio. Dalla loro unione nacque Egisto. Di questi tiranni vicari abbiamo comunque pochissime informazioni. Il teorema vale soltanto in dimensione maggiore o uguale di tre. Petrov è sposato con una maestra elementare, con la quale ha due figli. La spiegazione di Cartesio sulla consonanza è analoga a quella di Galileo. È attualmente di quella dei Paglia. Zimisce ridusse il patriarcato bulgaro a una dipendenza arcivescovile del Patriarcato di Costantinopoli. Cyrus diventò chitarrista solista e cantante; Musso il primo cantante e chitarrista ritmico. "L'androceo è composto da numerosi stami con filamenti brevi, inseriti sul ricettacolo." Non sentendosi più al sicuro in Russia decise di andare in esilio. Styles, che non sembrava intenzionato a seguire il consiglio di Zbyszko. I fiori sono unisessuali ma anche ermafroditi. Mostra una lenta crescita durante la quale può anche regredire spontaneamente. Risulta essere la prima donna ad aver raggiunta la vetta del monte. Aveva sede a San Paolo. È un western statunitense con Jock Mahoney, Gilbert Roland e Linda Cristal. Infine, contribuì a rivitalizzare la squadra locale di baseball, i Vermont Reds. "L'E-Prix si corre sul circuito cittadino di Brooklyn." Il volume di distribuzione dipende da Gli affreschi raccontano in modo cruento il martirio e la morte del santo. Premio Oscar. Il film doveva originariamente essere diretto da Peter Maher. Più tardi, Warrick diventa il sospettato primario di un altro omicidio collegato alla mafia. Lo stesso si dica di etanolo, pesticidi, additivi alimentari. "Secondo un'altra versione, Sicano è ritenuto il padre dei Ciclopi." Ronald rivela di essere il gemello malvagio del Dr. Spaulding. Fu sepolto probabilmente per evitare che fosse trafugato dagli invasori Macedoni o Celti. "Il copione alla fine si è trasformato in ""Kull il conquistatore""." Parigi, inizio anni Sessanta. Da qui ebbe inizio la tradizione museale messicana. "Tramite segnali di fumo era in contatto con tutte le altre torri dell'isola." Bertolini oggi riposa nel cimitero parco di Torino. Nelle stesso periodo venne realizzata la cosiddetta Manica Lunga. "Il ""New Musical Express"" l'ha definita rinfrescante e divertente." Il sale himalayano è il tipo di salgemma più conosciuto del Pakistan. Le musiche furono composte da Allan Gray, John Bath e Bretton Byrd. Per alcuni periodi vive e lavora a Zurigo. Esso comprende pagine web e siti web in varie lingue. A prima vista può sembrare che gli allevatori dei maiali ricevano un ingiusto danno. Comprendeva il solo comune di Puteaux. Fu il suo exploit a Mosca, ciò che gli diede fama internazionale. "Le competizioni si sono tenute alla ""Raiffeisen Arena""." La città è collegata alla rete ferroviaria nazionale tramite la stazione di Cherson. Giunio era nipote di Giovanni Gondola. Questa zona è popolata da numerose famiglie di marmotte. Le ninfe hanno una colorazione tra il rosso ed il marrone. Non vennero disputati play-off e non venne nominato nessun vincitore ufficiale. "Il Funzionalismo non ""definisce"" le funzioni mentali." "Esordisce con i ""Forest"" due giorni dopo contro il Burnley." Al comitato hanno aderito tramite delibera le giunte di un centinaio di comuni italiani. "L'isola è costituita da Old Red Sandstone, con alcune intrusioni basaltiche." Svolge attività di insegnamento di danza contemporanea, teatro danza, danza classica e danza neoclassica. Anche suo figlio Jairo Velasco, Jr. è stato un tennista. The center è uno dei pochi grattacieli di Hong Kong costruiti interamente in acciaio. La composizione della Corte costituzionale italiana è variegata. "Il successivo disco recava ""Criticando"", di Carlos Lyra, e ""Foi ela"" di Ary Barroso." È un film western statunitense con George Montgomery, Bill Williams e Lola Albright. Dopo i riusciti moti di Berlino i rivoltosi si riunirono in assemblea costituente. Successivamente iniziò a copiare i quadri del Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto. "A completamento dell'opera, si scorgono ancora frammenti esterni al soggetto principale." La diocesi comprende le province panamensi di Herrera e Los Santos. In seguito studia alla Brown University come drammaturgo. Gli eccellenti risultati raccolti spingono i White Skull a scrivere immediatamente dei nuovi brani. "La presunta specie più piccola, il ""G. minor"" è considerato un ""nomen dubium""." Questi accorgimenti rendevano il tiro molto accurato. È anche apparsa in qualche episodio, nel ruolo della proprietaria del negozio di musica. Oggi del palazzo rimane un pezzo di muro perimetrale con decorazioni della cornice. In seguito imparò a parlare anche italiano, greco, latino, francese. È sempre il viso di un uomo maturo, pieno di autorità. È concepita per iniziare alla programmazione neofiti a digiuno dello sviluppo di software. "Alla fine dovettero però piegarsi alla superiorità dell'esercito romano." "Successivamente appare nella serie ""Saddle Club"" nella parte di Veronica di Angelo." Giuseppe Pallavicini. La stazione originale era una delle più vecchia sulla rete. Ma siamo veramente liberi? Le piazze, invece, furono occupate da giostre, tiri a segno, bancarelle e saltimbanchi vari. In seguito passa al Milan, senza disputare gare ufficiali, e successivamente al Derthona. Viene scelta come vice capogruppo al Senato. La canzone originale ha cinque strofe. Incerte sono le origini del cristianesimo e della diocesi a Nizza. Il risentimento latente esplode con tutta la sua forza. Un vigliacco vuole diventare un eroe per impressionare la ragazza che ama. "È stata la legislatura più breve della storia d'Italia." Il centro cittadino è la sede delle principali attività di Nassau. "Come in ""Zaira"", la coppia dei protagonisti è affidata a due voci femminili." Mostre, concerti, convegni e premi si susseguivano in una programmazione lunga anche venti giorni. "Divenne membro dell'Accademia di San Luca." Josip Rumac "L'attività industriale abbraccia oggi diversi settori: metalmeccanico, chimico, alimentare, tessile." Matt riesce a liberarsi, stordisce Richard e libera Trisha ma resta ucciso. Inizia così un rapporto di confidenza tra i due ragazzi. È munita di scalo merci e di alcuni binari tronchi. Evans, specializzato in strumenti ad ancia libera. Straordinario è il realismo di alcuni dettagli, come le venature del legno della croce. "Al termine della carriera da giocatore resta nell'Auckland City come vice allenatore." La cosa inizia a turbare Gianfranco che si ritrova davanti un personaggio alquanto stralunato. Sotto la sua guida, la contea viene amministrata in maniera efficiente. "Così l'attore venne scritturato e rivestì il ruolo in quattro film della serie." La durata massima consigliata del trattamento non deve superare i tre mesi. Ha anche preso parte a corsi presso la Facoltà di Scienze Politiche e sociali. A White Lie Nel diritto processuale civile, il giuramento è un mezzo di prova. Person of Interest Capoluogo era la città di Potsdam. Durante un periodo a Roma fu procuratore del cardinale Giovanni Battista de Luca. Ha cominciato a scrivere canzoni e tenere concerti durante gli anni delle scuole superiori. "Sono presenti inoltre alcune orchidee tra cui l""Orchis maculata""." Massimo, Alessio, Paolo, Milly e Cinzia vivono in un casale alla periferia di Roma. Studiò in quella che in seguito verrà chiamata Università di Princeton. Venne finita nei giorni successivi. Durante la guerra sotto lo stadio viene costruito un rifugio antiaereo. "Così, in questo senso, il segnale convertito è ancora ""analitico""." Phyllis Johnson "A suo merito si ascrive soprattutto lo sviluppo dell'arte e della cultura." Tutte le divise presentano cucito sul petto lo scudetto. Il Libano non fu un partecipante attivo nella guerra. Gli investimenti generano interessi. Sky High È inoltre possibile sincronizzare tutte le note attraverso iCloud. Si prevede di promuovere analoghe iniziative con gli altri atenei campani. "Il progetto è dell'architetto Domenico Rossi con uno schema semplice." Presto il matrimonio fallisce. Il ha vinto il campionato per la tredicesima volta, la sesta consecutiva. Brani composti da John Dawson. Formaggio simile alla mozzarella quando si scioglie. Non esisteva un campanile. Mother Goose Presta servizio militare obbligatorio nella Sicilia orientale. Spesso sono società con numerose sedi. Due o più segmenti sono paralleli se lo sono le rette che li contengono. "Rapportato agli altri cuculi doveva essere relativamente piccolo e probabilmente viveva nelle foreste dell'isola." La realizzazione della carrozzeria era affidata alla Carrozzeria Alessio. Fu vinto da Anatolij Karpov, che conservò il suo titolo. Non disputati. Israeli studiò storia naturale, medicina, matematica, astronomia e altre materie scientifiche. In migliaia furono testimoni di questo evento prodigioso. Spesso i paradigmi vengono nuovamente resi regolari con fenomeni di analogia. "Ha sempre coniugato il lavoro didattico e di ricerca con l'impegno civile." Mikko Erich era suo fratello. Ancora una forte analogia con la Croce del supplizio di Gesù. Il velivolo prese fuoco e si schiantò. A quel punto si decise di costruire un nuovo modello da zero. Tutti gli obiettivi della missione furono completati con successo: un altro passo avanti. Altre interpretazioni sono state date dai Fairport Convention e da Sandy Denny. Genere costituito da esemplari alquanto eterogenei. Si potrebbe attraversare il fiume Giordano per proteggere i feudi esposti. Con il club giovanile del Sanfrecce Hiroshima Makino ha avuto molti successi. Mark Beer Inoltre, un residente potrebbe sbloccare la porta con il telecomando. Talora però lo accompagna anche nelle missioni sulla superficie dei pianeti. Scopo dei moti fu abbattere i governi della Restaurazione per sostituirli con governi liberali. Nella chiesa non rimane alcun arredo sacro o decorazione. "Essa comprende anche parecchi oratori, tra i quali si ricorda ""Il zelo animato""." Whiteman ha esordito come cantante in una cover band dei Led Zeppelin. Questi inni, canti religiosi. La stessa Boulé era formata dalle rappresentanze delle tribù, che si alternavano alla presidenza. "David Palmer è stato eletto come nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America." Organizza inoltre attività finalizzate a promuovere la divulgazione scientifica. Lonsdale è nato a Sydney, in Australia. Fu anche fotografo molto apprezzato. Questa protezione riguarda tanto i loro spazi terrestri che le loro acque territoriali. Ne seguì una delle più aspre crisi nelle relazioni Italia-Stati Uniti del dopoguerra. Il disco è pubblicato dalla casa discografica It di Vincenzo Micocci. Si tratta di un breve pezzo strumentale accreditato a tutti i membri della band. Il comune è compreso nel Circondario di Palmi. Questa e altre sue affermazioni hanno suscitato molti dibattiti e polemiche nei media israeliani. Parallelamente procedeva la sua carriera scientifica. "Nondimeno, la sua realizzazione ha rappresentato una notevole affermazione per l'industria missilistica europea." "L'edificio si presenta a pianta rettangolare con copertura a capriate lignee." Anche le decisioni delle congregazioni romane non sono infallibili. "È la terza legge sull'editoria italiana." "Questo è l'ultimo album che vede in formazione Manni Schmidt, ex-membro dei Rage." La band negò ogni connessione con la vicenda. Dopo la presa della sua casa sul luogo arrivano due picchetti di fanteria. "I colori sociali dell'Afragolese sono il rosso e il blu." Il maschio e la femmina vivono insieme durante il periodo pre-riproduttivo. "In piazza ""Biarritz"", c'era una grande birreria." Gli antagonisti secondari del quarto film. Questo matrimonio fu senza eredi. Inoltre, non veniva più eletto dalle assemblee cittadine, ma nominato dai Consoli. In seguito è stato promosso al grado di colonnello. Nonostante la voce messa in giro, nessuno dei Beatles suonò in questa canzone. I presenti solitamente intonano inni gioiosi ed eseguono tipici balli ebraici. Aveva come interpreti Rupert Julian, Phillips Smalley, Laura Oakley. Su ottantacinque partenti, solo cinquantatré conclusero la prova. Peter Tobin "Alla decisiva battaglia di Farsalo comandava il centro dell'esercito di Cesare." Ruby dà alla coppia la sua benedizione. Entrambi i metodi di datazione hanno prodotto gli stessi risultati. "Liberato, pur sottoposto al regime della libertà vigilata riprenderà l'attività clandestina." Secondo il metodo di Claremont, si tratta di un membro debole del tipo alessandrino. La tabella seguente rappresenta la distribuzione della popolazione nelle località dello Yukon. I quattro, quindi, uscirono per finire il combattimento. Al termine della conversazione, la chiave di sessione viene eliminata. Due dei suoi fratelli furono Henry Fairfax e Charles Fairfax. "Ed Umberto Eco scrisse il romanzo ""Il cimitero di Praga""." È inoltre compositore e produttore di musiche per ambito pubblicitario. "Le squadre della Second Division League disputano l'Hong Kong Junior Challenge Shield." "Tale indumento viene indossato durante tutta la ""shiva""." Vari documenti successivi rinnovano la donazione alla Canonica fiorentina. La geometria proiettiva si sviluppò quindi più ampiamente nella prima metà del diciannovesimo secolo. La Lega è strutturata in modo federale, con antenne regionali. È uno degli edifici architettonicamente più piacevoli del rinascimento veneziano. "A difendere la porta dei granata c'è Luca Marchegiani." Naruto si ricorda poi che deve compilare il rapporto a Tsunade. "Fece parte della prima formazione partigiana ligure, che poi divenne la ""Terza divisione Garibaldi""." Le indicazioni sulla loro natura sono ancora deboli. Gli sforzi del giovane sembrano non avere successo ma, finalmente, qualcuno esce dalla casa. In Italia è rinvenibile ovunque, eccezion fatta per le isole. Inoltre quasi tutte le scene sono mostrate come se qualcuno stesse facendo delle foto. Miss Columbia visita un soldato e un marinaio. Richard Lee "Si riproduce durante tutto l'anno con picchi al termine della stagione secca fredda." La famiglia Uehara adotta la creatura che decide di chiamare Coo. Il palazzo si presenta con una pianta rettangolare. La punta è segnalata da un faro. Joe Carson esce dal riformatorio e, allenato da due orientali, torna a sfidare Larry. La diffusione in Italia è scarsa. Si trova nel panhandle orientale dello stato e il capoluogo di contea è Franklin. Questi impulsi provocano non poca tensione tra gli altri monaci del tempio. La prigionia del generale durò due anni. In entrambi i casi sono possibili i falli. "Successivamente è attestato in altre forme nelle ""canzoni di gesta""." "Attualmente insegna storia all'Università di Yale." "Indica un tempo di andamento moderato, collocabile tra l""adagio"" e l""allegro""." Dopo molte peripezie riesce a salvare il naufrago. Lo vince la coppa grazie ai tiri di rigore. Contemporaneamente venivano istituite le strade postali di campagna. "Idem, ""Romanzo che fa storia"", ""Ibid." Fino a Limerick, la strada ha caratteristiche non autostradali. Larry Lewis Nel mondo di Hyrule si possono trovare delle razze molto particolari. I fiori sono peduncolati. Ad ottobre vinse il Campionato Podistico Meridionale di resistenza. Carol e Oliver scappano, e il Dr. Galeano li trova salvandoli. Queste opere sono andate disperse. È sepolto nella cattedrale di Frascati. Tutte le canzoni sono interpretate da Cabo. Il nome deriva da una antica dinastia cinese. "Parlava un po' di francese e tedesco." Tutti i brani sono tradizionali o di pubblico dominio, eccetto dove indicato. Nessun italiano presente. Il loro rapporto fu molto spesso conflittuale. Il suo pianoforte è stato donato dalla madre alla di Bressanone. "Fu Marshall Allen a prendere il suo posto alla guida dell'Arkestra." Giovanni Leone fu il suo avvocato quando ancora minorenne commise i suoi primi reati. Compiute le operazioni di voto, si procede alle operazioni di spoglio. Questa decisione desta ampio dissenso tra la tifoseria. Nella manifestazione continentale scende in campo in tre occasioni. Questo scherzo fu poi incorporato nel titolo della canzone. Venne fondata una nuova capitale, Ani, ora in Turchia. La critica si estende al Vaticano. Gli autobus attivi durante le ore di chiusura utilizzano le strade di superficie. "Nelle semifinali, la terza classificata di ogni girone ha sfidato la quarta dell'altro." "Negli anni ottanta svilupperà questi princìpi portando il teatro dentro l'Università." "Fu soprannominata la ""vedova della grande armata""." È situata a sud della capitale, esternamente e a ridosso del Grande Raccordo Anulare. "La Walsh la riassume come ""una ragazza che ami odiare""." Questo gabbiano vive nelle regioni del Caucaso e nel Medio e Vicino Oriente. Il corpo è uniformemente color sabbia. "Il fascio mediale è anche chiamato ""muscolo vocale""." Quando Gruffydd fu più grande divenne un membro della corte del principe Arturo Tudor. Scene simili si trovano in altri esemplari. Anche suo figlio Davide corse nelle categorie giovanili e dilettantistiche. Mimmo Camporeale inizia a collaborare con Luciano Genovesi, chitarrista e cantante italo-statunitense. "Addirittura non è nemmeno sicura l'identità del nuovo sovrano." "Con la proclamazione della seconda repubblica spagnola, le squadre persero il titolo di ""Real""." "Dopo la repressione della rivolta l'equipaggio fuggì in Finlandia." "Le opere d'arte che la chiesa vantava andarono disperse." Ella era anche sorella di san Baldovino. Kang Yi-sol è cresciuta felicemente a Taiwan nonostante la povertà. I due schieramenti rafforzarono le posizioni, in attesa della ripresa delle operazioni. La femmina depone più di una volta in una stagione riproduttiva. Fu tumulato nella cattedrale di Famagosta. "L'eliminazione del farmaco avviene sostanzialmente per via renale." Il suo repertorio spaziava dalla musica swing, al jazz, al country, al pop. Il ritmo iniziale di gara non può che essere controllato. La nave affondò prima che questi ordini arrivassero. Vi hanno partecipato più di diecimila persone. Alcuni dei ragazzi invitati da Ileana vengono inspiegabilmente uccisi. Queste coppie elettrone-lacuna possono muoversi solo lungo la superficie. La nave è ancora in servizio con la marina militare greca. Al suo interno ospita numerose piante e negozi. "Anche se il cognome nasce al nord dell'Italia si è diffuso maggiormente nel sud." "Non c'era modo di uscire da questo ambiente." La Hella sviluppa sistemi completi per Automotive nella illuminotecnica e elettronica. "Tuttavia, egli voleva che l'album di debutto fosse finito e uscisse come pianificato." Il parco è il punto migliore da cui ammirare la facciata della villa. "È un affluente dell'Athabasca." La vicenda ebbe un grande risalto nazionale. Christie, dopo averlo scoperto, lo licenzia. Il brano è un enorme successo di critica e di pubblico. Da allora si fanno storicamente nascere le correnti cristiane dei Luterani, Riformati e Anabattisti. Giovanni viene quindi inviato dal provinciale al Santuario della Vergine della Cabeza. Viene a volte rappresentato come un serpente. In alcuni comuni furono comunque allestite delle tendopoli. Ha ottenuto una nomination agli Young Artist Awards. "La villa rispecchia ancora l'aspetto cinquecentesco." In seguito è passato al Ba, nel quale ha militato per tre stagioni. "Tuttavia li tradisce consegnando Grant al ""Network"", in quanto ritenuto in possesso del manoscritto." La livrea presenta un corpo bruno rossastro, più o meno chiaro. "In seguito Rico passò a ""SmackDown!" Ogni anno a Roma si svolge un torneo di pallavolo femminile a lui dedicato. In realtà essi sono soltanto la triplice forma sotto cui si cela Odino. Le orecchie sono relativamente piccole. La spedizione si risolse in un disastro. È il capoluogo del comune di Avannaata. La persecuzione contro i cristiani fornì alla fine un pretesto per attaccare il Vietnam. La piccola chiesa fu costruita grazie ai fondi della ricca Confraternita dei Carbonai. Le restrizioni includevano anche gli appezzamenti privati. Di seguito nacquero altri scontri molto più cruenti. Marshall ha potuto così esaudire il suo desiderio di giocare in Premier League. In questo periodo la cometa ha raggiunto una magnitudine apparente massima prossima alla quinta. Il documentario è stato realizzato con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma. John, quindi, impedisce a Laura di avere ulteriori confronti con esse. Successivamente è ancora Hamilton a ritoccare il tempo, e portarsi in prima posizione. Parla ungherese, inglese e arabo. Notevole fu anche la sua capacità di improvvisazione. Fu sepolto nel cimitero di St. Matthias a Berlino. Geograficamente si trova a pochi chilometri dal Long Island Sound. Suo figlio Alfred Jr. divenne un allevatore di cavalli. Il giorno dopo, durante una rapina, Savelli e altri uomini uccidono una guardia. Il cacao era uno dei maggiori beni esportati. Contemporaneamente, si andò sempre più consolidando la vocazione agricola dell’area. Ebbe così inizio la dinastia seleucide. È allestita in una sala una sepoltura rituale Longobarda trovata sempre a Povegliano. Più è forte la sua volontà e più letale risulterà ogni suo attacco. Più vecchi tali pesci diventano, più mercurio potrebbe essere assorbito. Era particolarmente versato nel dipingere oro, argento, cristallo e porcellana. Le sue prede sono in prevalenza altri uccelli, tra cui colibrì ed altri passeriformi. "In tale esecutivo Pella assume l'interim degli Esteri e del Bilancio." Egisto, figlio di Tieste che uccise Atreo e restaurò Tieste sul trono. Vanta una presenza in Nazionale. Nel territorio sono presenti diversi castelli costruiti dalla famiglia Spinola, signori feudali locali. "Il film fu prodotto dall'Art-O-Graf Company." Inoltre in questo periodo collabora con diversi artisti tra cui Gli Inquilini e Fedez. Dopo il ritiro vive nel comune di San Siro, sul lago di Como. È solita servire al bar della scuola di tanto in tanto. Gli ingegneri furono in grado di creare un passaggio sul canale nella strada principale. La canzone si alterna tra cori ed una narrazione parlata. Fu nominata una commissione, con a capo Maurizio, per imporre il disarmo dei mercenari. Per la terza volta consecutiva fu premiato come running back della settimana. Oskar ritrova il giocattolaio morto suicida nel suo studio. I norreni si ritirarono. Presidente venne nominato lo scrittore Antonio Baldini. Il film fu uno degli ultimi prodotto dalla Robert Kane Productions. Diventano così comici e Harvey risolve la sua fobia del contatto con il pubblico. "Due parole infine sul significato di regressione ""lineare""." Possiede una casa in Michigan e un condominio a Los Angeles. Un cane vide su un cesto di casa sua delle conchiglie. Persino Obama dedica loro un tweet di congratulazioni. Con i bergamaschi viene impiegato come terzino destro di spinta. "L'applicazione Gconf-editor permette agli utenti più avanzati di modificare le configurazioni a mano." "In base alla politica della condivisione nucleare, l'Italia iniziò a custodire armi nucleari statunitensi." Frequentò una scuola cattolica a Versailles. Nel caso in cui questo valore sia negativo, accade il contrario. In questa parte si parla della solitudine di Jimmy. Imperial è organizzato attraverso una rete di facoltà e dipartimenti. Il film affronta temi come sovranità alimentare, imperialismo, povertà moderna e proprietà terriera. "Esse divennero comuni aggregati di quest'ultimo, o appunto frazioni." "L'anno dopo, apparve anche sui palcoscenici di Broadway." Grandi estimatori della specialità furono anche Gioachino Rossini e Giacomo Puccini. La Vergine è un segno mobile di terra, governato da Mercurio. Con loro ha firmato il suo primo contratto da giocatore professionista. Fece carriera fino a raggiungere il grado di generale. È di origine gnostica. Era un prete cattolico e raramente partecipava a tornei o altre competizioni di scacchi. Il quartiere non ha dei confini ben definiti. In epoca medievale fu utilizzata come torre da guardia. Fu un comprimario di lusso. Exeter venne ritenuto morto in battaglia, ma era vivo anche se gravemente ferito. Il nome deriverebbe da Giovanni, in onore del Santo del giorno del suo ritrovamento. Thor risulta vincitore. Persone di cognome Christensen Negli anni novanta hanno avuto inizio le trasmissioni satellitari e quelle via Internet. Il Myanmar venne costretto a cedere Assam ed altre province settentrionali. Golo ed Erika li avevano preceduti. Da questi nuclei origina la via cocleare centrale. Una versione ricostruita è al centro della restaurata Colonial Williamsburg. Un fattore importante era il problema religioso. Ha reattività differente, in particolare sul carbonio carbonilico, rispetto a quella dei chetoni. I film di Van Dormael, sebbene siano pochi, presentano forti temi comuni tra loro. Sul lato meridionale confina con un altro fabbricato. Il tema della persona tratta dell’aspetto più intimo e lirico delle opere di Clarke. Per il suo ambientamento Divac beneficiò e non poco della sua grande personalità. È edito da Longo editore. Queste forme sono la palla, il cerchio, la corda, il bastone, la forma informe. Il suo sistema è intriso di panteismo. Benedetto Di Falco Nel video Norah passeggia in un magnifico bosco autunnale. "Solo per pochi c'era una casa o una famiglia in cui rientrare." È degna di nota la sproporzione tra le figure della scena. "Questo adattamento è stato nominato come ""miglior film di Anna Frank""." "Dopo un incontro a Saalfeld, continuò a perseguitare l'esercito prussiano." Alcuni studi recenti mettono tuttavia in dubbio questa ricostruzione storica. Una geodetica è una curva che realizza localmente la distanza fra due punti. Il corpo è di colore grigiastro, ma se schiacciato diventa di colore rosso. Inoltre presenta statistiche complete. I treni sono esclusivamente di tipo regionale e regionale veloce. Il teorema ha importanti risvolti sia teorici che pratici. "Vide così la luce ""New Art Riot""." Non è stato girato alcun video musicale per la canzone. I due propulsori avevano caratteristiche tecniche identiche. Forma giovanissimo la sua prima band in patria, i Laurel Canyon. Include documentari, reportage, film di ogni genere, e musica alternativa. Sul lato nord-ovest si aprivano quattro finestre, mentre su quello sud-est solo tre. Spesso era costituito da stoffa ricamata o da legno lavorato. "Tra i clienti celebri: Gabriele D'Annunzio, Salvatore Di Giacomo e Benedetto Croce." "L'attore morì a causa di un tumore." "Fermarono un autobus dove caricarono il cantante, che giunse però troppo tardi all'ospedale." "L'opera richiama sia lo stile che la figura dell'Onfale di Pardo a Parigi." Riesce ad ottenere un ruolo secondario, interpretando Manon. Le prede più piccole vengono ingerite intere. Cioè inversa della direzione del vento dominante. "Partecipa alla World Cup di Baku, dove giunge terza nell'all-around." È un poeta appartenente alla Beat Generation. La trazione della tranvia inizialmente era affidata a locomotive a vapore. Álex Abreu Questa specie è diffusa in Pakistan, India, Bhutan, Nepal e Cina. Una vecchia megera rapisce un bambino dalla sua balia. Poteva anche essere presente in venature sottili nelle fessure degli strati calcarei. "Il corso del fiume si snoda sul fondo della omonima valle d'Agrò." Proprio con questo brano comincia il suo successo. "Il gioco è un classico sparatutto verticale, l'azione si svolge su Quattro livelli." In ordine cronologico è il sesto album del gruppo. A seguito della colluttazione con i malviventi ha riportato una doppia frattura alla mandibola. "La prefettura di Miyazaki è situata sulla costa orientale dell'isola di Kyūshū." Da quattro mesi Più che di una vetta singola si tratta di una lunga cresta orientata nord-sud. Ai precedenti si aggiungono anche Solo così i due scopriranno di esser padre e figlia. Re Bianco Cat Run è stato girato in Serbia e Montenegro. Passato in Austria, in ottobre fu arrestato a Vienna. Alla fine degli anni quaranta lascia la Chiesa cattolica. Sempre in questo tipo di organo esiste inoltre anche la funzioni di pedale automatico. "Pregevole il recupero degli affreschi e delle due meridiane solari con l'antica ora italica." È localizzato nelle regioni polari. Presso i Romani era considerata anche come dea della scienza. "È anche insignito del titolo di cavaliere dell'Ordine al merito bavarese." Alma assiste a questa conversazione, impassibile. I croato-bosniaci hanno contribuito in maniera significativa alla cultura della Bosnia ed Erzegovina. La moltiplicazione avviene per talea o per margotta Il mio pubblico era Ross. Tornò a segnare due settimane dopo contro gli Arizona Cardinals. Ha un fratello e una sorella. "Il ""Genovesi"" è il terzo liceo di Napoli." "In seguito fu direttore dell'Ospedale Civile cittadino e presidente di numerose organizzazioni umanitarie." Iniziò un programma di interventi, in particolare per creare gli ambienti conventuali. Negli ultimi sei mesi cinque donne sono state uccise a Montmartre. "In una scena viene citato il film ""Incontri ravvicinati del terzo tipo""." "Altrettanto fastosi come l'altare maggiore, oggi assai deteriorate e mancanti di alcune decorazioni." Sul tender agiva il freno a mano. Da biancastre a giallo-limone chiaro, spaziate, alte, unite al gambo. Altre aperture sono previste in Messico e Cina. Il ragazzo si dimostrò di buona intelligenza e decisamente orientato allo studio. Ottiene la licenza in sacra teologia con specializzazione liturgico‑pastorale. Il frutto è una capsula globosa lunga come il calice. Sam Loomis, il quale spara sei colpi a Michael, che cade giù dal balcone. Visby è la sede del governo della contea del Gotland. In precedenza era stata fidanzata con il calciatore Artur Jusupov. "La struttura formale è quella ternaria di una ""marcia con trio""." Si laurea alla Princeton University, dove ha anche le sue prime esperienze come scrittore. A nord, comprende inoltre gran parte del Kuwait. "La rivista di percussioni, ""Drum!" Non vennero coniate monete. Un guasto meccanico lo costringerà al ritiro. Avevano una rivalità secolare con i Mandaloriani. La sfida ha inoltre messo di fronte Paul Pogba e suo fratello Florentin. "L'interno è un vero scrigno." Tra i primi film del regista, è uno dei pochi sopravvissuti. A fine stagione non viene riscattato dal Milan, facendo quindi ritorno al Liverpool. Grazie ai due componenti, sarebbe privo di effetto sedativo o ipnotico, proprio dei barbiturici. Il tutto disposto in una teglia e messo a cuocere in forno. Il ruolo di Magee è stato più o meno mantenuto intatto in questa versione. Al suo ritorno negli Stati Uniti si unisce al New England Revolution. Mary, innamorata del sergente Lee, ha come rivale Sadie, una ex-prostituta. La sua tomba si trova nel Cimitero di Aoyama a Tokyo. Sonia Blanco Più che altrove viene meno la trasmissione delle esperienze alle nuove generazioni di agricoltori. Dopo un breve ricovero in ospedale, Bud rientra a casa. Ha poi disputato una stagione a Varese e sette stagioni a Piombino. A seconda del tipo di tarocchi si possono fare diverse ipotesi. Si sposa con Mina, dalla quale avrà tre figli: Adriana, Carlo e Barbara. Alla fine della stagione non rinnova il contratto. Questa era la cosa che fece impazzire di rabbia Orlando. Presidente della società di gestione è Tiziano Onesti, mentre direttore generale è Marco Franchini. Con entrambi i metodi si otteneva di lasciare il programma residente in memoria. La salma venne poi tumulata nel sacello di Propaganda Fide nel cimitero del Verano. Non è quindi riconducibile, per tipologia, ai flussi migratori dei secoli scorsi. La madre di Dalton è afro-americana mentre il padre è messicano-statunitense. Il piumaggio si presenta colorato piuttosto vivacemente. Le sue linee architettoniche la distinguono da ogni altro edificio sacro ascolano. La questura affidò dunque la minorenne Ruby alla consigliera regionale. Le nuove strade della città consentono il traffico veicolare e trasformano il tessuto urbano. Olibrio morì di malattia, forse per un edema, dopo solo sette mesi di regno. Attenzione è comunque dedicata anche alla ricerca circa le patologie più comuni. Molti di loro sono politici, e leader militari. "Carmel originariamente si chiamava ""Bethlehem""." "Goin' Home" In seguito fu aggiunta al complesso una torre con orologio. "L'autoproclamazione preoccupò il governo provvisorio della nuova Seconda Repubblica Spagnola." Il suo programma politico è fondato sulla filosofia detta libertarianismo. Dopo cinque stagioni su alti livelli, venne acquistato dal River Plate. Maurizio, sentendo ciò, preferirebbe partire, ma la principessa lo trattiene, avida di lui. Anche parecchi degli edifici privati dimostrano la ricchezza e il carattere urbano del luogo. Voi siete tanto debole. "In seguito, il castello fu utilizzato, tra l'altro, anche come orfanotrofio." Le due serie trasformate vennero accantonate alla soglia degli anni ottanta. "Sopra il pallone sono raffigurati tre gusci dell'Opera House, icona della città di Sydney." "Da ""Trans Europe Express"" vennero estratti due singoli: ""Trans Europe Express"" e ""Showroom Dummies""." La società ha contestato pubblicamente le accuse. Si tratta di mimetismo criptico. Ciò ha comunque comportato un rallentamento e uno slittamento della data di inaugurazione. Le labbra, il mento, e le parti della mascella sono neri. "La terza coalizione fu l'Unione Socialista Popolare che non ottenne nessun seggio." I Power Rangers vengono acclamati come eroi e il Cristallo è in salvo. Il collegio è quindi interamente compreso nella provincia di Rimini. Bambino prodigio nel violino, Rosa studiò al Conservatorio di Lipsia ed a Parigi. Venne poi ristampata nella Collana Zenith Gigante e nella Collana Rodeo. "Egli infatti, in un'intervista, ha dichiarato di essere autodidatta." I suoi nudi franchi e sontuosi erano molto controversi. La zona è conosciuta per il suo ambiente alternativo e la sua vita notturna. Il simbolo di Pisa, inspiegabilmente, era appesantito da nervature interne. "Come soluzione del problema dell'isola, Atene propose l'applicazione del principio di autodeterminazione." La tossicità è bassa. Si qualificarono Milan e Andrea Doria. Di uno di questi il Morigia si dice testimone oculare. Tuttavia, hanno dimensioni molto inferiori rispetto ai più comuni scoiattoli rossi o grigi. Tutti gli atleti sono stati assolti. Sono presenti ghiandole inguinali. Di seguito un elenco dei principali esempi in Sicilia della cosiddetta architettura arabo-normanna. "Dopodiché, l'anima accede davvero al Paradiso, cioè alla beatitudine eterna." Tre anni dopo vi giunge il Duca di Milano Ludovico il Moro. Il fenomeno prende il nome dal suo scopritore, Charles Stein. Date di distribuzione del film Precisamente si sono esibiti a Cosenza, Bari, Roma, Firenze e Milano. È il primo adattamento sonoro del romanzo. "La contea è servita dal giornale ""Seminole Sentinel"", che pubblica due edizioni a settimane." La loro comparsa sulla Terra risale probabilmente al Mesozoico Triassico superiore. Il titolo è tratto da una poesia di William Blake. Per le sue capacità di ledere il sistema uditivo è ormai raramente impiegata. Arrivo di papa Francesco in Polonia. Nella sezione posteriore trovavano posto due gruppi ottici da tre luci ciascuno disposte orizzontalmente. La trama, che non presenta spunti particolarmente originali, risulta però coerente e lineare. Le Poesie evocano esperienze e sensazioni vissute in esperienze di viaggio. Meno veloci le Red Bull, staccate, con Ricciardo, di quasi un secondo dal primo. Nel romanzo una società è raffigurata come in decadenza comunicativa e conoscitiva. Il film fu prodotto dalla Fine Arts Film Company. Re Abd al-Aziz affermò che non era interessato a conquistare lo Yemen. Si diresse quindi verso Il Cairo per studiare nella rinomata università religiosa di al-Azhar. Darwin citò con frequenza Smith nei suoi scritti e nelle sue corrispondenze. Era allenato da Riccardo Siniscalco. Joy Williams "Testi e musiche sono degli Agricantus, tuttavia l'album non viene riconosciuto nella discografia ufficiale." Morì combattendo nella Rivoluzione francese, ai cui ideali aveva aderito. La parte settentrionale apparteneva alla storica Acaia. "Anticamente era chiamato ""Paradiso"" per la vista della costa che si può ammirare." Ai lati, due lesene leggermente decorate. Fu sepolto nella cattedrale di Roskilde. Ciò che determinò una rilevante concentrazione di rischi creditori in poche operazioni. La missione strategica ultima è quella di trasferire i risultati alla clinica. "La sua prima lingua è l'inglese, insieme al tedesco, parlato con la sua governante." Attenborough si cala in uno stagno isolato per trovarlo. "Alla crema fu dato, in virtù del suo colore candido, il nome di ""Nivea""." "Dopo di che, gli ultimi due furono sostituiti da Bobby ""The Brain"" Heenan." Il muso è conico, dotato di narici pronunciate e occhi piuttosto grandi. Questo tempio era dedicato al culto di Priapo, dio protettore della virilità. "Si trova sul confine tra il dipartimento della Savoia e dell'Alta Savoia." I suoi hobby sono suonare la tromba e le composizioni floreali. "Nel lato B del disco c'è la canzone ""Don Chisciotte""." Durante la permanenza al Congresso era un repubblicano moderato-centrista. Il distretto comprende la parte nord-orientale della Città metropolitana di Roma Capitale. Partecipò attivamente alla lotta antifascista e fu anche partigiano contribuendo alla liberazione di Modena. Ritirato il compagno di Marca Bill Ivy, autore del giro più veloce. Il capoluogo di contea è Trenton. Questo paradossalmente trasformò i rigidi calvinisti fondamentalisti in campioni perseguitati della tolleranza religiosa. In seguito si trasferisce a Boston, città dove risiede sino alla sua morte. I fenomeni più importanti riguardarono il Katanga e il Sud Kasai. "Il reperto rappresenta l'unica nave arrivata fino a noi dell'antica Grecia." "Nell'agosto successivo viene confermato per un'altra stagione in prestito al ""Boro""." "A rendere macabro il rito era una candela sistemata all'interno della zucca." La cognizione positiva adeguata. Aperta durante le cerimonie o per eventi culturali. "Il quartetto esce così dal deposito ed inizia ad uccidere i vampiri all'interno." "Durante il programma, la squadra pubblicò due singoli: ""Just Another Boy"" e ""Climax""." Lena, che il padre chiama amorevolmente Peaches, fa quindi una dolorosa scoperta sul genitore. "L'Opera è strutturata in tre ""Offerte"" e una ""Annotazione finale""." Nella storia il castello è stato un feudo dei principi vescovi di Bressanone. "Terminato ""Gossip Girl"" si dedica prevalentemente alla musica, pur continuando a girare diversi film." "Pressoché l'intero anello è ricoperto da una lussureggiante vegetazione di palme da cocco." La competizione è tornata nel palinsesto sportivo britannico nella stagione successiva. Nella preparazione domestica tradizionale i granuli vengono recuperati e riutilizzati per le successive fermentazioni. "I condannati furono poi riportati al Casal de' Pazzi." Nesso dispone di una piccola biblioteca comunale gestita da volontari. Prese pertanto il titolo di zar di Vidin battendo moneta a suo nome. José María Calatrava De Lacy era il figlio minore di Hugh de Lacy, signore di Meath. "All'interno della cassaforte William Bell custodiva le cose più importanti." La parte vecchia della città si trova a est del fiume Pattani. Le terre della Serenissima, ormai in declino, diventarono campo di battaglia. "Queste missive furono lette all'Accademia delle scienze di Parigi." Un giorno, alla missione giunge Rosaria per visitare Ned. "La rispettiva parrocchia, intitolata alla ""Visitazione di Maria Vergine"", appartiene alla Diocesi di Otranto." In Italia, a volte è disponibile in alcuni negozi che vendono prodotti alimentari esteri. Egli desidera esistere sempre, nel passato, nel presente e nel futuro. "L'intera band vi apparve invece come comparsa suonando ""When The Shit Hits The Fan""." "L'anno successivo incomincia la carriera di attore nella scena teatrale napoletana." Decidono poi di trasferirsi a Roma, dove lavorano originariamente sotto padrone. Lottò per la federazione in tre diverse occasioni. Green ebbe successo anche ne decennio successivo. La frizione era monodisco a secco ed il cambio era a tre marce. La sua voce è anche in alcuni videogiochi calcistici. Gli inglesi misero a tacere i dettagli di questa sconfitta per diversi mesi. Serve il centro abitato di Rosolini. "All'interno della chiesa, si trovano mobilia in stile gotico." Il nome del monte si riferisce al biancospino dove avvennero eventi miracolosi. I due litigano, ma riescono a riappacificarsi. La rielaborazione dello studio di Propp porterà Greimas ad elaborare lo schema narrativo canonico. Contemporaneamente si occupa di omeopatia, di tecniche di comunicazione e di marketing. Da allora divenne procuratore sportivo. Capitale di rischio "La nuova eparchia comprendeva i governatorati di Grodno, Curlandia, Minsk e Vil'na." Si occupò anche di Uri Geller. Vengono attraversate sette regioni: Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia. Tuttavia non andò mai in carcere in tutta la sua vita. Warburg negli Stati Uniti si rivelò però costosa e difficoltosa. Apparentemente fu dirottato in Nuova Spagna prima del suo arrivo in Nuova Granada. Si riproducono abitualmente per via vegetativa: la cellula si divide longitudinalmente, trasversalmente od obliquamente. Sono ermafroditi con sviluppo indiretto, hanno cioè lo stadio larvale. Attualmente è riaperta al pubblico dei visitatori. "Per perseguire questi obbiettivi si schierò apertamente contro l'""ala verde"" del Partito Conservatore inglese." Tutti e tre i protagonisti hanno una paura: quella del prossimo. Nulla consente di indicarne il periodo di realizzazione. Ha poi giocato a Como per quattro stagioni. "Questa serie di caratteri è chiamata ""primo tipo milanese""." Carnahan tuttavia venne sconfitto per quasi quindici punti percentuali. La sua mascotte è una ragazza con le trecce rosse. Queste ultime compiono due generazioni e possono essere in parte già alate migranti. "La ""prova"", tutto sommato, fu assai incoraggiante." Attualmente si ritiene che la specie sia estinta. "L'immagine viene poi ricomposta da un algoritmo di interpolazione." In questo senso extra- ed intra-diegetico si riferiscono al livello del racconto. "Lista di personaggi comparsi la prima volta in ""Primo comando"", in ordine cronologico." "Le è stata dedicata anche un'altra statua, situata al Parco della Pace di Seattle." Il film fu considerato un fallimento dal punto di vista finanziario. Anche se aveva origine scandinavo-germanico-spagnolo, la famiglia ebbe una forte identità colombiana. Tenta la carriera di cortigiano in Spagna ed a Firenze, senza incontrare molta fortuna. Studia nelle scuole esterne dei Francescani Conventuali di San Paolo Eremita in Brindisi. Alla fine, muore schiacciato da due massi. Gli autori, inoltre, settimanalmente preparavano alcune prove e penitenze diverse. Il suo capoluogo è Monte Plata. Risiede a Montagne in Trentino con la sua famiglia. "Il figlio Maurizio proseguirà l'attività di famiglia." Anche suo fratello Léon Martin fu un ciclista professionista degli anni venti del novecento. Marco Rossi "All'epoca della costruzione, il palazzo rappresentava il limite occidentale della città." Due velivoli solcavano il cielo segnalando gli obbiettivi da colpire. "La sua opera principale, ""Glossa." Quando necessario indossa occhiali da lettura. Inizialmente comprendeva anche gli attuali comuni di Albiano e Fornace. Si trattava di un monastero fortificato, dotato di fossato. "Proprio per il suo martirio, sant'Andrea è divenuto anche il patrono di Patrasso." "Quest'ultimo con il connazionale Raga vincitore delle due competizioni." Mentre due teppisti attaccano Dibny, gli viene rivelato di avere il potere di allungarsi. La poesia prende spunto dai numerosi ritorni che avvengono nel mese di maggio. Martino guarda il soffitto estasiato. Tale disturbo si compone di tre fasi che si manifestano quotidianamente nella persona affetta. È presente anche in stagni e paludi. "Fu anche nominato rettore dell'università, mantenendo queste posizioni fino alla sua morte." "L'impianto frenante è composto da quattro dischi con gli anteriori autoventilati, ammortizzatori idraulici." I due si conoscono non lontano dalle cascate del Niagara. Il suo corpo è stato trovato nel fiume, e ha scoperto di essere incinta. "Più ci si avvicina al fondo della foresta, più l'ambiente diventa primordiale e pericoloso." In seguito lo scalo merci di Erba venne quasi totalmente dismesso. È un film western statunitense con John Payne, Mona Freeman e Lee J. Cobb. È una specie mortale. "A questo punto l'operazione Aberdeen era virtualmente fallita." Il farmaco si caratterizza per uno stretto indice terapeutico. Il disco toccò la seconda posizione nella classifica britannica. Grandi esortò Mussolini a rassegnare volontariamente le dimissioni. Rappresenta geograficamente l’ora della Groenlandia. "Viene eletto a suffragio universale diretto e assolve la funzione legislativa nell'ambito regionale." Il nuovo abitato fu da allora indicato nelle antiche carte normanno-angioine. Ha studiato la composizione alla Columbia University e alla Manhattan School of Music. A misure di igiene industriale sembra riferirsi anche l’art. Suoi articoli sono comparsi sulle principali riviste di biblioteconomia italiane. Al brano ha collaborato, come coautrice e interprete, la cantautrice statunitense St. Vincent. "In certi casi include l'intera Norvegia del Nord, le isole Svalbard e Jan Mayen." Il gradimento del pubblico crebbe congiuntamente con gli incassi al botteghino. La situazione cambia per uno spiacevole episodio. Assomiglia a una sagoma oscura di un essere umano, circondata da un bagliore luminoso. "La recensioni di ""The Long Journey Home"" sono state altalenanti." "Si scoprì infine in ""Superman"" vol." "Nella musica popolare è spesso definita ""intro""." Persone di cognome Mayer Introdusse inoltre una Gelfling femmina chiamata Dee-ari. È ispirato soprattutto alle tradizioni musicali del Mezzogiorno italiano. I lusitani accedettero alla semifinale per la seconda edizione consecutiva. "Questo racconto è stato commissionato dalla ""Hoffman Electronics Corporation""." La Vergine era quindi venerata come la vera guida verso Cristo. Le riprese erano state anche programmate in Australia. "È cantando nei locali di New York che la protagonista cerca l'autonomia." Testi di Guido Morra e musiche di Maurizio Fabrizio. Tale specie sarebbe basata su diversi frammenti del cranio. Vi hanno sede gli uffici del municipio. "Come autore di colonne sonore ricordiamo il film ""La leggenda del Rubino Malese""." Alle grandi manovre fa vincere senza accorgersene la sua squadra. "Processione di San Ferdinando D'Aragona per le vie di Dragoni." È anche parte della campagna contro la circoncisione maschile in Egitto. Ha lavorato per molti anni alla Lamborghini, diventandone il direttore tecnico. Nei pressi della vetta è costruito una cappella dedicata alla Madonna della Neve. Spesso la commemorazione avviene anche sui social network, rendendo i profili delle tombe virtuali. Il piumaggio adulto definitivo viene acquisito solo nel corso del secondo anno. "Si tratta dell'opera più ambiziosa di Alfonso X in questo ambito." I numeri venivano impressi su dei dischi forati e dentati. Servilia è ancora decisa a vendicarsi su Azia e su tutta la sua famiglia. Matteucci cercò di garantire in tutte le Regioni un corso di studio valido. Era rialzata con due piattaforme, ognuna in grado di ospitare un treno. "Attualmente le tre parrocchie fanno parte della Comunità Pastorale ""Sacra Famiglia""." Si è dedicato agli studi storici e alla docenza. Prodotto dalla Vitagraph, il film era interpretato da James Morrison. Sempre più spesso, infatti, la tennista compiva doppi falli. La base entra nel caos. Frédéric Chopin fu uno dei primi compositori a incorporare elementi nazionalistici nelle sue composizioni. Bava inserisce nella pellicola la propria maestria con il genere horror. La strumentazione necessaria per applicare la tecnica è relativamente semplice. Venne girato in California, a San Bernardino. "L'Inghilterra era stata una nazione unificata per breve tempo prima di questo evento." In quel periodo, McCain si impegnò a farli entrare pacificamente. George re della giungla...? Gli isolotti circondano una profonda laguna. "Si riproduce durante tutto l'anno, con picchi verso la fine della stagione secca." Ravenna in questo periodo era già diventata sede metropolitana. "Successivamente la ""Friuli"" venne trasferita in Sardegna." È una risorsa di pubblico dominio. Così Ruby viene notata da Adelmo, un timido disegnatore, che se ne innamora. "Inizia con l'artista che si presenta su un palco e presenta la star." Al loro interno vi erano i resti di due piccole ali piumate. Il polpa di lime appare come una tonalità meno brillante del color pera. La caratteristica più importante fu la presenza di terra arabile non coltivata. Fu menzionato in spedizioni e ottenne il grado di colonnello luogotenente. Peter venne mandato a vivere da sua zia Martha Thomas e dal cugino Ricky. Il titolo di campione è stato conquistato dal Birkirkara. Fu il primo vescovo cattolico a operare in Islanda dai tempi della Riforma protestante. "Allora gli archeologi liberarono l'area e rimossero il gesso, scoprendo un profondo pozzo." "Nel frattempo, i crociati assediarono e catturarono Tiro, con l'aiuto di una flotta veneziana." Il risultato fu accolto in patria come un trionfo. Quella indiretta, per i motivi che si diranno, è incalcolabile. Vanta una partecipazione alla seconda edizione di X Factor. Ha per capitale la città di San Pedro de Casta. "E' stato realizzato un documentario sulla sua vita intitolato Alfonso Sansone produttore per caso." Il nastro della medaglia era rosso. Ha lavorato anche come doppiatrice in alcuni film di animazione. Jorge Marcelo Rodríguez Gli Studenti Liberali sono invece responsabili del volantino Minerva. È stato osservato anche nei grossi centri urbani come Yangon, Bangkok ed Hanoi. "Nella cappella ci sono anche le tombe di re e principi d'Avis." "Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo""." Il film, che fu prodotto dalla Essanay Film Manufacturing Company, venne girato in Colorado. Infine lo status sociale dei due uomini rimane impreciso. Molto presente anche la cultura e la tradizione culinaria araba, in particolare nei dolci. La Repubblica di Lucca lo bandì dai suoi territori, dichiarandolo eretico e ribelle. Hajj fu sconfitto e non poté far parte del nuovo governo. Donald Ford La facciata presenta, dal restauro settecentesco, degli spioventi ricurvi. "È attualmente professore all'Università della California, a Santa Barbara." "L'album è prodotto dallo stesso interprete." Division, sbarca per la prima volta nel calcio professionistico. I due possono così convolare a nozze senza imbrogli. "Questa malattia è classificata tra l'eterogeneo gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale." George finì per firmare un lucrativo contratto con Washington. Santorini fu in contatto con Giovanni Battista Morgagni. Vi sono state alcune eccezioni. Per molti di costoro, Luca Coscioni ha rappresentato un simbolo ed un ideale. Il gioco ha ricevuto critiche miste. I risultati, però, furono fallimentari e causa di grande sconforto. Le ultime quattro sono state aperte da cordate italiane. "L'interno, a navata unica e stretta, termina con una piccola abside." Questa credenza è prevalente nelle culture orientali. Egli era già ubriaco; sbuffava. Il suo leader, Salvador Allende, era un marxista, cofondatore del Partito Socialista Cileno. Questi integrali sono utilizzati in numerosi ambiti della fisica. Spesso erano considerati sospetti dalla polizia, ragion per cui furono costretti a spostarsi. Il tutto viene quindi irrorato con la minestra, cotta a parte e molto ristretta. Alonso termina quarto seguito da Nico Rosberg, Hamilton, Liuzzi, Barrichello, Webber e Schumacher. Decidono quindi di ritirarsi per aspettare il miglioramento delle condizioni. Norton aveva tratto ispirazione dalla calzamaglia indossata dagli acrobati del circo. "Egli la descrive come uno ""sforzo degno""." Egli fu membro della Royal Society e membro del Trinity College, Cambridge. Il turno di qualificazione si è svolto su base continentale. Il suo contributo artistico torna così definitivamente alla scultura vera e propria. Fu sepolto nella Light square, una delle cinque piazze di Adelaide. Entrambi i locali sono in attività. "I titoli rimanenti furono trasferiti all'ultimo nipote del conte, che fu nominato settimo conte." "E alla fine del regno fu revocato il diritto degli ebrei a vendere alcool""." "L'opera è stata pubblicata nel periodo dei negoziati finali per la Pace di Westfalia." Entrambe le figlie si sposarono diverse volte, ma non ebbero mai eredi. "Quell'anno la manifestazione è presentata da Giancarlo Guardabassi." I pazienti guariti dalla malattia diventano normalmente immuni a un secondo contagio. Nel distretto vi sono sessantadue villaggi. "Da quest'ultima edizione l'organizzazione decise che i campionati avrebbero avuto una cadenza biennale." La coda è di colore marrone scuro, tendente al nero. Rimane la sua unica presenza in Nazionale. Han combatte contro il Maestro Li dopo la vittoria di Dre del trofeo. Spesso le torri per telecomunicazioni sono costituite da tralicci metallici. "La sua caduta segnò quella dell'intero suo partito." La pianta è originaria del Messico orientale e del Costa Rica. Nessuno a bordo del velivolo ha subito danni. Edoardo è tornato a casa, sconvolgendo nuovamente gli equilibri della sua famiglia. "L'anno successivo la carica di professore di musica all'Università di Edimburgo divenne vacante." In alcuni anni questa specie diviene un vero e proprio flagello per i raccolti. La vastità del territorio, comprensiva di cinque province, fu però insopportabile per i missionari. Queste due proprietà danno luogo alle caratteristiche peculiari delle onde inerziali. Nel romanzo, Brody nasce a New York. È polo culturale del paese, sede di vari eventi culturali letterari, artistici e musicali. Seconda manche: i cantanti eseguono il loro brano inedito. Visse a Madrid e fu presidente onoraria della Fondazione Nazionale Francisco Franco. Di essa non si conserva pressoché nulla. Pochi mesi dopo, Richard Garfield è stato licenziato da Valve Corporation. Il suo archivio è custodito presso la Facoltà di Architettura di Palermo. Gli esemplari giovani hanno le caratteristiche delle femmine. Decise di stabilirsi a Milano con la famiglia. Ne esistono anche varietà bianche, verdi e gialle. "Dopo poco scompare anche un'altra zia dell'ex marito di Gia, Nellie." Anche in questa occasione la Dion interpreta il classico scritto da MacColl. La sua posizione è oggi occupata da Place du Marché-Saint-Honoré. "Dopo l'intervento House si risveglia in compagnia del suo amico Wilson." Nel testo originale greco di tutti questi passi del cap. "A nord l'isola di Arthur." Gli Space Marine sono una fazione molto versatile. Dopo il ritiro è ora a capo della nazionale del suo paese. "Il testo inizia con la famosa frase ""era una notte buia e tempestosa""." Questo serpente, di medie dimensioni, doveva assomigliare a un piccolo pitone. Confessioni brevi le sue ma tali da trasmettere il senso della misericordia. Sul piano dei metodi le differenze prevalenti sono due. Megan Jones La sensazione di spazio è accresciuta dalle grandi vetrate. I proprietari falliscono però nel tentativo. Lo sviluppo sociale, ad ogni modo, fu molto lento. È disponibile un piano di cottura a gas, con piatti e padelle. Il genere comprende specie a portamento arbustivo. Arrivati davanti al tribunale Martin Luther King tenne un discorso. I componenti della band presero lo stesso parte alla protesta personalmente. Mentre altri stati mantengono ambasciate e consolati non residenti, situati comunemente a Roma. "Nella prima guerra mondiale fu incorporato nella linea di difesa dell'esercito austro-ungarico." Il tempo cosmico degli hindu è ciclico. Queste gasteropodi hanno la caratteristica di essere predatori e velenosi. A quanto pare sapeva a priori della sua esistenza. Partecipa al Campionato Italiano di beach volley. "Quest'ultima contiene diverse scene in cui compaiono molte divinità." "Tale colorazione è tutt'oggi essenziale nella classificazione dei batteri." "L'opera racconta gli ultimi giorni di Sophie e del fratello Hans." Ritorna poi a vivere a Como. "L'album è stato pubblicato dalla casa discografica Ricordi all'interno della collana Profili Musicali." Nello stesso anno cantò a Vienna, Bergamo, Trieste e Torino. Sono presenti molte altre varianti del framework principale. Terminata la stagione, rimasto free agent, viene riconfermato dai Clippers. Le posizioni di Ho sono state criticate come pseudoscienza. "Altre tipologie ambientali rilevanti Affioramenti rocciosi, corsi d'acqua con vegetazione ripariale, forre." Si trova nella centrale piazza Umberto I di Latiano. "Attualmente l'antica dimora è ancora una casa privata." Un clima di questo tipo è ideale per lo sviluppo di foreste temperate decidue. "Si trova all'inizio della Val di Susa." La facciata si articola in due ordini architettonici sovrapposti, divisi da una trabeazione. Ha cugini che vivono nella Prefettura di Kochi, Shikoku. Partecipò attivamente alla Resistenza. La località ha più volte ospitato un arrivo di tappa del Tour de France. "Caso tipico: l'acqua diventa azzurrina intorno ai reattori nucleari detti ""a piscina""." Sito ufficiale della Sunrise "In Italia è stata trasmessa con il titolo ""I detectives""." In seguito recita particolarmente al Teatro Antoine in Belgio. Simms chiede di essere giudicato in tribunale dove trova, con sorpresa, anche sua moglie. Il protagonista Doug Kinney è totalmente frustrato dal suo stile di vita. Il Government of India Act diede la possibilità di creare delle assemblee legislative provinciali. Risultato importante in vista del doppio turno casalingo. I carnevali di Barranquilla si celebrano durante la seconda settimane di febbraio. "Il Krasnodar alla fine fece meglio dell'anno precedente, giungendo quinto." Il suo fondo letterario è gestito dalla Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa. "Nell'area vicino al fiume è prevista la realizzazione di una cassa di espansione." Le foglie possono essere piatte o cilindriche o con forme intermedie. "Ha sede presso le strutture dell'ex istituto primario di Fara Novarese." Il film è stato scritto e sceneggiato da Ivan Reiner e Renato Moretti. Qual è la differenza? Fotografie di copertina Mike Dean. Da evitare in caso di gravidanza e ipersensibilità nota al farmaco. Così Ettore muore trafitto da Achille, che trascina nella sua tenda il corpo insanguinato. Francone fuggì in Italia meridionale prima, e a Costantinopoli poi. Si trova sul confine tra la Francia e la Svizzera. Aveva anche due sorelle, Lidia e Olga. Il colpo di Stato fu immediatamente soffocato. Caratteristica principale del regista fu uno stile più occidentale rispetto ad altri registi giapponesi. Nel dopoguerra fu sede di importanti riunioni del Partito Liberale. Bud ormai è in un vortice senza fine. Suo figlio Robin è un giocatore di beach soccer. Tommy Woods "Il generale cade a terra e l'uomo con il coltello viene afferrato." Nei fatti, Itagaki aveva sostenuto l’invasione della penisola coreana. "Il risultato di questa reazione acido-base produce quello che viene detto ""addotto di Lewis""." Ogni vittoria vale un punto. Il videogioco è uno spin-off della serie. Il suo episcopato si caratterizzò per una profonda riorganizzazione della diocesi. È inoltre presente la reinterpretazione di un brano di Franco Califano. "L'unità deve il suo nome al patriota e uomo politico Luigi Torelli." Altri formarono il Seri Thai per resistere. Un indicatore a barra graduata mostra una misura della velocità raggiunta attualmente. Fu autore di rime in italiano, oltre a commentare quelle di Giovanni della Casa. "Ha poi iniziato a collaborare con l'Università Cattolica d'America." Il suo fiore, stilizzato, costituisce il logo del parco. Per le sue caratteristiche è stato paragonato a Shinji Kagawa. Il tetto, è rivestito da uno spesso strato di vecchie tegole. Successivamente si susseguirono le dominazioni dei Longobardi prima e dei Franchi poi. "La Lockheed non era l'unico caso, ma certamente il più grande e più famoso." Il suo sigillo sopravvive. Brian e il resto della squadra sono ritornati a vivere negli Stati Uniti. È il primo irlandese a vincere questo premio. Oltre che in Europa e in Asia, è rappresentato da due specie in Africa. Per quanto riguarda le cartucce a pallini, ne esiste una infinita varietà. Nei confronti di Mengsk nutre un odio feroce per quello che gli ha fatto. Le prime strutture nervose coinvolte sono le piccole terminazioni distali cutanee. "L'ultimo livello di questo gioco vede un'altra sorpresa." Solo allora Skinny si risveglia e incomincia il gioco. "L'etichetta discografica si prepara a lanciare l'album di debutto di Jack." Da studente, Giuseppe Conte ha frequentato il collegio universitario Villa Nazareth. "È co-autore della sceneggiatura del film ""Pit Stop"" di Yen Tan." Rai Teche "Quest'ultimo parte per Parigi per risolvere alcune faccende." Esso generalizza i teoremi precedenti di Ore e Dirac. "Sotto la sua direzione ""La Femme Nouvelle ""ottenne lo status regionale." Essa viene retta da un comitato esecutivo in carica per tre anni. Nel fondovalle sorgono i nuovi quartieri e scorre il Canale Cantarana. Alla fine tenta pure di uccidere nel sonno il rivale, prima di andarsene definitivamente. Alla vigilia Risiede a Marina Del Rey in California. La donna cerca di scappare, ma viene fatta cadere dalle scale da Piero. "La stesura del ""Cammino dei lavoratori"" richiese tre anni." La canzone riscuote moderato successo Corea del Sud. Ciò lo portò alla decisione che il passo Shipka dovesse essere riconquistato. Plus One Serial Digitale in e-book in sei puntate. La natura grafica di questa immagine ha causato molte polemiche tra i social media. La piazza è uno dei migliori spazi della capitale per organizzare concerti e parate. "Era tra i fondatori del ""Journal of American Folklore""." Adam però comincia ad intuire la natura del mostro. Anche lo stile di Stack Overflow è stato sottoposto a votazione. Sul ponte di comando fu invece implementato un apparato di intercettazione di onde radio. Segni della presenza di leopardo sono stati trovati in Inguscezia, Ossezia e la Cecenia. Nella lingua giapponese solitamente i nomi sono costruiti con kanji dalla pronuncia standard. Il fratello è ora indagato per riciclaggio di denaro. Ciononostante il suo stato di salute era complessivamente buono. Esso delinea il patrimonio storico, culturale e archeologico del paese. Seo Jung-jin Breaking Into Jail Egli riteneva di non essere contrario al re ma al cardinale Mazarino. Salvatore de Plano Montis. Oggi, la cerimonia è sostenuta da quasi quaranta organizzazioni. Il suo ciclo vitale ha la durata media di un anno soltanto. "Effy, ormai ventiduenne, è la protagonista dei due episodi denominati ""Fire""." La versione per Spectrum fu convertita da Simon Cobb. Egli stesso in persona esaminò il percorso tra Londra e Bristol. A partire dagli anni settanta utilizzò la tecnica del collage. Si trova nel comune di Pozzuoli, alle spalle della città. Zapata è un difensore centrale dotato di buona velocità e forza fisica. Cresce bene in acqua di media durezza ed anche con pH alcalino. Il quartiere prende nome dalla sua strada principale, via Pietro Maroncelli. Era un cattolico sostenitore della Controriforma. Al termine della stagione vince il suo primo Scudetto. "Frequentò l'Università della California, Santa Barbara dove si laureò in management." Nel caso classico la duplicazione di una informazione è in principio sempre possibile. Da che parte starà la verità? "Presso l'archivio parrocchiale è conservato il progetto originale del monumento." Nel cortile si affacciano inoltre le porte delle stanze del piano terra. Non è disponibile alcun trattamento specifico. "Il soggetto è ispirato all'opera ""La traviata"" di Giuseppe Verdi." Questo episodio non è da confondere con quello omonimo della quarta stagione. Che fare quando il mondo è in fiamme? Ne era tanto sicura che sfidò la dea a duello. Il giorno dopo Tobruk si arrese. Fu trasferita a Palermo due anni dopo. Gargani propose di impedire la pubblicazione delle notizie sulle indagini. I seguenti tempi sono stati registrati, filmati e promossi indipendentemente dalla trasmissione Top Gear. Gli attori hanno recitato in inglese nella versione ufficiale. I “manichini” sono rivestiti con antichi e ricchi costumi. La sua famiglia risiede a Edimburgo. Il numero esatto delle vittime del massacro di Sand Creek non è chiaro. Le due realtà cominciano ad alternarsi e finiscono per confondersi. Allo stesso scopo può servirsi di costruzioni monolitiche come i cerchi di pietra. Era delimitata dalle diocesi di Minden, di Hildesheim, di Magonza e di Paderborn. Le ali sono nere striate di bianco. È retta dal vescovo William Joseph Wright. Le riprese di questo film, divise tra Francia e Svizzera, durano otto mesi. Da questo momento le strutture delle due correnti operarono definitivamente come partiti diversi. Ci sono numerose leggi su come rapportarsi alla Terra stessa. "Passò alla categoria delle ginnaste senior l'anno seguente e i risultati furono molto migliori." Alla sua morte Germano fu sepolto a Capua nella chiesa di Santo Stefano. Gradualmente, il sistema politico passò da uno tribale a una monarchia. Color cacao in massa. Organizza convegni e congressi a cadenza biennale, di cui vengono pubblicati gli atti. "Sta raccogliendo fondi attraverso un'associazione da lui fondata per la lotta contro il Parkinson." Partecipò al Concilio di Trento e fu amministratore della diocesi di Auxerre. Fu membro eminente della massoneria turca, di cui fu il primo Gran maestro. Decide poi a luglio di patteggiare la pena di tre anni di squalifica. Il giovane si innamorò di lei e le chiese di sposarlo. "Finita la guerra, si festeggia con gran giubilo dei protagonisti e dell'intera nazione." Dopo il ritiro diventò direttore sportivo del Córdoba e studiò per diventare allenatore. A Cooke si deve invece la parte finale, aggiunta successivamente. "Alcuni autori inseriscono in questa famiglia anche il genere ""Posidonia""." Il muso era corto, mentre le orbite erano molto grandi. Era ubicata sulla linea Adriatica. Infatti, vengono utilizzati solo nel Mar Nero e nel Mar Baltico. La seconda maglia è bianca. "La popolarità di Edith, come una dei superstiti del ""Titanic"", crebbe nel tempo." Walsall North è uno dei tre collegi che coprono il Borough Metropolitano di Walsall. "Quest'ultima è ignota." La sua fu la raccolta di fotografie, quadri e apparecchiature più grande del mondo. Il personaggio di Egill è molto ambiguo. Un criminologo commette un omicidio e riesce a crearsi un alibi perfetto. Charles manda Chris ad aprire la porta, dicendogli di mandare via chiunque fosse. Mel ha fatto corsi di teatro e spot televisivi. Vincitrice del concorso è risultata essere la statunitense Valentina Patruno. È anche citata più volte nei poemi waka lungo tutto il lavoro. Insieme a suo figlio Jules Frédéric fu uno dei fondatori del gruppo industriale Pechiney-Ugine-Kuhlmann. Negli Stati Uniti è stata diffusa su Netflix. Il canto di Lennon sulla canzone oscilla tra tenero e feroce. Giorgio Duca di York fu il testimone delle nozze svoltesi a Belgrado. Le sue opere sono pubblicate in Italia dalla Newton Compton Editori. "Robyn Miller non è stato coinvolto nella realizzazione di ""Exile""." N numero di resistenze nel circuito. "Ha registrato copiosamente per l'etichetta giapponese ""Columbia"", concentrandosi sulle opere di Beethoven e Chopin." "L'album contiene una storia futuristica riguardante la fusione tra uomini e macchine." La facciata, illuminata da un ampio rosone, è fiancheggiata da due torri campanarie. La superficie ventrale è solitamente di colore più chiaro. Espose poi assiduamente anche nelle maggiori città americane, incluse Boston, Chicago e Filadelfia. Intrapresa la strada universitaria, ottiene la laurea in gestione aziendale. Erano presenti inoltre due lunghe corna sopra le orbite, lunghe e dritte. "Dopo l'azione del succo enterico, queste sostanze verranno assorbite nel sangue." Inizialmente erano così chiamati proprio perché di origini provinciali. Fu sepolto nel duomo vecchio di Brescia. Oggi una croce in ferro ricorda il luogo di tale scontro. Il selenio reagisce alla luce emettendo una debole corrente elettrica, misurata da un galvanometro. Il film si svolge fra Cambogia e Thailandia. Abita le acque correnti e ferme, stagnanti, risaie, canali e ruscelli. "L'anno successivo debutta in un duetto con Mariah Carey con il brano Heartbreaker." I suoi principali contributi sono nella computazione reversibile e negli automi cellulari. Invece spesso fuori dalla Spagna si crede che sia un’indicazione di razza. Per contro, la gamma non incluse più alcuna versione commerciale. "Occupa la quindicesima posizione nell'ordine gerarchico dei monasteri della ""Santa Montagna""." Presenta una macchia bianca dietro ciascun orecchio e guance chiare o di color camoscio. Ciò è accaduto in Uganda negli anni trenta, intorno ai laghi Edoardo e Giorgio. Tutti gli opifici furono dismessi, esclusa la cartiera. "Il nuovo film sarà prodotto e distribuito dall'Universal Pictures." Alessandro Bergamo Ben presto lo stesso movimento divenne perlopiù conosciuto col nome del giornale. La scena si sposta dopo la creazione del video. "Let 'Em Eat Cake!" Toni ha lavorato come guardia di sicurezza su un camion blindato per dieci anni. "Oggi è l'unica squadra di Danzica militante nell'Ekstraklasa." "Talvolta ne viene rivendicata la continuità con l'Alþingi del Commonwealth Islandese." "Una sacca d'aria fredda causa la rapida discesa del pallone." Di particolare importanza è la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. Tanto spirito di squadra e belle promesse, ma non basta. I motivi di questa controversa situazione sono molteplici. Le foglioline dentellate sono talvolta girate sul loro asse sovrapponendosi. Non sappiamo molto della sua vita: i suoi genitori probabilmente si sono separati. "Il canto era infatti un modo per ""abbellire"" il lavoro e renderlo meno faticoso." In Nepal si utilizza il sistema anglosassone standard. "L'anno successivo Jeanette ha vinto un ""Echo"" come ""Artista Femminile Nazionale""." Nella formazione bresciana allena, tra gli altri, il futuro interista Mario Balotelli. Nicola Tommaso Pace "Scarlet salva Golia neutralizzando con un sol colpo l'Uomo Radioattivo." La finestra della stanza era aperta mentre la porta era chiusa a chiave. Terza collana I grafici sono riportati a destra. Il calciatore con il maggior numero di gol segnati è Harry Johnson. "È l'ultima volta che vedrà suo padre." Robert Bennett Appena anche Koda attraversa il fiume, sente i due parlare. In nessun caso può essere superata la durata massima di trenta anni. Giona va a cercare suo figlio, temendo il peggio. A Darryl F. Zanuck Trovava con facilità confutazioni o duali. Il collegio ha anche pubblicato in lingua non francese. "Suo fratello, Darren, è stato anch'egli un calciatore." "Subito registrarono un album e lo pubblicano con il titolo ""Come on Over""." Nel luogo in cui sono stati uccisi oggi si erge un piccolo sacello. Venne scelto come Pro Bowl alternativo. Per il mercato cinese è assemblata a Shanghai. In tempi recenti la frase è stata ripresa anche dal gruppo di attivisti-hacker Anonymous. Il Setter nasce come cane da lavoro. La località non va confusa con il comune di Villarosa, in Sicilia. "Questi tre carboidrati favorirono però prestazioni migliori rispetto all'amido resistente." "Randall Wray, inoltre, critica la mancanza di una ""teoria della moneta sovrana""." Da qualche anno era anche coordinatore del gruppo fiorentino della Margherita. A fine stagione rimane svincolato a seguito del fallimento della società gialloblu. Un ubriaco, cerca senza successo di bussare alla porta di una casa. Caterina fu sottoposta a cure intense e frequenti. Le squadre si affrontavano in gare ad eliminazione diretta sino alla finale. Il presidente fu lo sheikh Ahmed Hasan al-Taha. Vengono anche organizzate altre attività come judo e gag. Tornato negli Stati Uniti, Natalie ed entra nei ranghi della Federazione Rivoluzionaria Armena. Attrice caratterista non più giovanissima, le furono affidati spesso ruoli materni. La collaborazione tra Cale e la cantante tedesca riprenderà dopo lo scioglimento del gruppo. Paolo e la vera Annie si sposano. "Il loro primo brano di successo è ""Liquid Lives""." Diventa leggendario per i suoi tiri da tre. "L'album contiene tutti gli esponenti del genere all'alba del nuovo millennio." Una caratteristica ferita da taglio è quella chirurgica da bisturi. Alla morte di Federico Carlo gli succedette il figlio maggiore, Filippo. In Ungheria giocò come mediano o centromediano. Queste vetture erano completamente differenti dalle omologhe statunitensi, in particolar modo nella parte posteriore. Nessuno di questi due film è stato doppiato in italiano né distribuito in Italia. "Gradualmente, si occupa, a tempo pieno, dell'attività di commediografo e organizzatore di compagnie." Fu sepolto nella cattedrale di San Paolo. Certo un uomo vale molto più di una pecora! "In quest'opera, tra le altre cose, parla del Prete Gianni." In seguito divenne lui stesso un produttore. "Viene soprannominato ""Cardi"" ed è fratello maggiore di Mathieu Cardinale, anche lui portiere." Come tutti i fenomeni anche la crescita non è sempre un segnale positivo. La mattina seguente il corpo di Curtain è sparito. A queste risorse va aggiunta la moneta del gioco, i franchi. "Fu bersagliere volontario di Garibaldi a Vezza d'Edolo." Ma il progetto non andò in porto. La cupola del Della Porta ha un tamburo ottagonale. In caso di ulteriore parità si procederà ai calci di rigore. Tutti gli spazi dedicati a passeggeri ed equipaggio erano dotati di aria condizionata. Le due specie sarebbero quindi separate geograficamente. "Fu anche riedito col titolo L'integrato sessuale." Stranamente appare con la barba e i capelli castani, anziché bianchi. Chi ha ucciso la piccola e problematica Sara? SpA con sede legale in Pavia e sede secondaria a Lodi. Fin dalla tenera età si è dedicato alla scrittura, scultura e pittura. "Massoud fu probabilmente la figura di maggior rilievo dell'organizzazione." Molti server usano una tariffa annuale. Vedono Stan arrivare a casa e ascoltano ciò che ha scoperto. Esse infatti avvenivano entrambe a ottobre. Come gli altri elefanti, non ha la pelle grigia ma marrone o rossiccia. La carica di Planck non fu originariamente definita da Planck. Huey viene interrogato brutalmente da Ocelot. Attraverso restauri effettuati alla torre circolare sono stati riportati in luce alcuni piccoli vani. Abashidze ritornò ad Imerezia. Oralità e scrittura. Solo attraverso la mente vuota, avverte Musashi, è possibile trovare la Via. Ha cinque figli tra cui Carlo. Dopo il suo decesso, la sua salma fu tumulata in Benevento. Molte persone vengono per visitare il castello, baciare la pietra e fare compere. Saliceto è gemellata col suo omonimo, il piccolo paese corso di Saliceto. "Secondo un'altra sarebbe stato figlio di un kami." "Fu inoltre tutore del corso di Filmmaker dell'Accademia Act Multimedia di Cinecittà." Luiz Fernando Pereira da Silva Dopo il ritiro gestì un negozio-officina dedicato al mondo del pedale. A Glasgow vince tre campionati, una Coppa di Scozia e una Coppa di Lega. La canzone è stata scritta e prodotta da Alanis Morissette e Glen Ballard. Questo tipo di saluto è ancora abbastanza praticato in Polonia. Ha inoltre ricevuto recensioni negative da parte della critica e del pubblico. È noto soprattutto come incisore, ma fu anche attivo come pittore. Kyūshū si unì così sotto lo shogunato, e sotto la Corte Imperiale del Nord. È usato come elemento di decorazione, quando aggiunto a gomma e plastica. Fin da piccolo fu mandato a studiare presso il seminario di Monreale. Dopo il suo fallimento, il nome si riferisce ai primi tre anni del periodo. Negli anni venti, fu anche direttore di produzione. È necessario, però, sottolineare che questa lettura non è assolutamente da considerarsi definitiva. Negli anni Sessanta la sua pittura cambiò ancora. Si vedano i siti istituzionali per maggiori dettagli. "La reazione è responsabile dell'imbrunimento di questi cibi e del loro profumo tostato." Ospita nella sagrestia una tela seicentesca attribuita a Luca Giordano raffigurante la Vergine. Inizia anche la sua attività di arrangiatore. Il singolo ha visto la collaborazione del rapper statunitense Pitbull. "È stato l'ultimo modello progettato da Aristide Faccioli." Morì a causa di una crisi renale. "Adesso risiede a Newark nel Delaware e allena pattinatori nella ""University of Delaware""." La pianta del lino cresce con facilità in regioni a clima temperato. "Questo pesce è pescato unicamente per la sua alta richiesta nel campo dell'acquariofilia." Per il sesto anno consecutivo il condottiero dei grigiorossi è Battista Rota. Greenwald vive a Rio de Janeiro, città del suo partner David Michael Miranda. È sepolto nella chiesa di Thiverval-Grignon. Questo film convinse la Reyes che aveva un futuro nella recitazione. Inoltre portava una lunga barba bianca. Con la vettura del team tedesco sfiorò la vittoria a Pergusa. Per ogni infezione diagnosticata prescriveva una terapia. Gli indici di rifrazione sono soggetti ai mutamenti spaziali e temporali. Da lì in poi è diventato titolare della nazionale transalpina. Si opposero prima il Grandi, allo stanziamento ed alla mobilitazione generale. La stazione è servita da treni regionali svolti da Trenitalia e Trentino Trasporti Esercizio. Questo lo Tenne occupato per il resto della sua vita. Navy usata soprattutto come base di appoggio per sottomarini nucleari. Welcome to the World "Fece parte del gruppo di ""tunneling"" che lavorò per turni per oltre sei mesi." La tecnica e la sua diffusione avvenne anche in Estremo Oriente. "È il terzo e ultimo libro della sua serie di romanzi ""Howling""." Tale arnese è ancora in uso presso alcuni venditori. Il traduttore è vivo? È amministrato dalla Christmas Island Internet Administration. Carlo X fu un arbitro forte e deciso tra il popolo e la nobiltà. Il capoluogo di contea è Appleton. Questa colletta è raggiungibile in diversi modi. Noto principalmente in nord Britannia, è attestato anche in Gallia. È il cugino della guardia Jason Terry. Sei apparecchi televisivi installati nelle varie camere rimanevano accesi tutto il giorno. Seguì i movimenti della compagnia in Iraq e quindi in Siria, Palestina e Egitto. "In tutte le sue azioni era allegro e diede ai lettori diversi libri eccellenti""." "Concluso questo trattato, l'esercito di Filippo attaccò i territori di Tolomeo in Tracia." I remix sono a opera di Gabry Ponte, Big Fish e Latino Pellegrini. Terremoto di Costantinopoli Sui temi territoriali, tuttavia, sorsero rapidamente disaccordi essenziali. Verso sud sono presenti i resti di una torre. Poco tempo dopo sposò la figlia di Ebers. È il primo film sonoro basato sul dott. Night Shyamalan con protagonisti Bruce Willis e Samuel L. Jackson. "La villa è situata lungo le rive del Lemene, all'interno di un vasto parco" "Trockij costituisce quella che verrà poi definita ""opposizione di sinistra"" a Stalin." Scrisse anche opere filosofiche e storiche. Attualmente risiede a West Hollywood, in California. Infatti, non esiste alcun manoscritto di questo capolavoro letterario. Parte quindi per Parigi dove si iscrive alla Facoltà di Lettere. "All'età di dodici anni si recò in Italia per studiare con Andrés Segovia." Fu la zona dove tutti i militari americani vennero fatti sbarcare. Successivamente, svilupperà una passione anche per la recitazione. I pellerossa lo scambiano allora per un semidio. La durata avvertita è inferiore ai cinque secondi. "L'opera di sbarramento dopo aver assolto alla sua funzione per anni, è in disuso." "Il nome deriva dal greco antico e significa ""cellula con pochi rami""." Bart McGhee Animal Instinct La sua anima può finalmente ricongiungersi con quella del suo amato. Tra gli interpreti della versione teatrale, gli attori George Fawcett e William S. Hart. Non ha, tuttavia, negano il cambiamento climatico o il riscaldamento globale. "Quest'ultimo iniziò a governare la regione come entità indipendente e consolidò il suo dominio." Morgan è il migliore amico del protagonista, Chuck Bartowski. Lasciò una figlia, Lieta, andata in sposa a Nicolò Maltraversi conte di Lozzo. Persone di nome Hugh "Si trova inoltre nell'epica finnica ""Kalevala"" ed è stata dipinta da Vincent van Gogh." Gli abitanti della provincia sono generalmente detti altoatesini. Il fallimento del film lo costrinse a chiudere il suo studio di animazione. Le date di reggenza delle varie badesse sono sovente incomplete. Ma questo, gli costerà un caro prezzo: la sua vita. Si può produrre anche in provincia di Lecco, Lodi e Milano. Proprio la scoperta degli assassini del padre sarà il primo successo investigativo. Museo della Pieve e Tesoro del Duomo Gemona, Pubblicazione museale Un policoro è una figura chiusa quadridimensionale con vertici, spigoli, facce, e celle. "Liberi chi Ciao""." Il South Bronx stava diventando sempre più instabile e trascurato. Il film è stato presentato nello stesso anno al Festival di Venezia. Dopo il vittorioso scontro Romolo vi inviò dei coloni romani. Negli ultimi anni si è interessato soprattutto di idrologia e di petrolio. Da Machiavelli a Pirandello, passando per Goldoni e Shakespeare. Tali affreschi furono probabilmente dipinti da Gian Giacomo Lampugnani. Giuridicamente era un consorzio di enti locali. Nel primo gioco possono essere sfidati vicino alla sponda del fiume. Le femmine adulte mature sono più grandi dei maschi. Morì per un carcinoma del polmone. Complessivamente ottenne tredici vittorie di tappa nei tre Grandi giri. "Nell'assonometria isometrica l'unità di misura è uguale per tutti tre gli assi di riferimento." Si laureò in diritto alla la Sapienza di Roma. Esistono due tipi di web worker: dedicati e condivisi. Brett Huston co-presentatore del notiziario decide di tagliare il pezzo. Egli poi sfida e sconfigge, con armi di cortesia, tutti gli altri campioni. In seguito frequentò la scuola di guerra e partecipò alla campagna di Libia. Arrivò a vincere il Super Bowl giocando prevalentemente come riserva. Questi fatti crearono una forte tensione con il governo coloniale. Successivamente, studiò per un periodo in Italia. Si concentra soprattutto su politica, ambiente, società civile ed economia. Fortunatamente Sonny ha degli amici su cui contare. Enzo Ruiz Una disciplina particolare è dettata per il contratto di lavoro a tutela del lavoratore. "Fa parte dell'area metropolitana nota come Greater Houston." "Collaborò anche con la Federcalcio Ungherese e fondò l'associazione degli allenatori." Fresh Paint "Si trova all'interno del Parco nazionale della Vanoise e nel dipartimento della Savoia." Tuttavia, è anche appurato che in Madagascar non ci sono mai stati elefanti. "L'esito della vicenda non fu poi reso noto." Luca Baggio Attualmente tiene una rubrica mensile sulla rivista Wired dedicata allo stesso tema. "È l'ultimo album del gruppo in cui compare Keisha Buchanan." Andrzej Rudy "Quest'ultimo, dal canto suo, spesso risponde a sua volta ironicamente, quasi risentito." Secondo la tradizione le colonne originali provenivano proprio dal tempio gerosolimitano. Andy Legg Al suo interno si trovano varie antiche reliquie di alcuni santi. "Il Boston Navy Yard partecipò anch'esso attraverso la costruzione di cannoniere su scala ridotta." M. Lomas. Il regime fascista represse tutte le associazioni non in linea con il governo. Il libro non segue un preciso ordine cronologico. "Ancora oggi è conosciuta con il nome di ""basilica di San Vincenzo in Prato""." Attualmente fa parte dello staff tecnico della nazionale italiana di slittino. Inizia la sua ricerca di una nuova figurazione pittorica. Ha sacche aeree da diverticoli bronchiali. Richard, conosciuto anche come Dick, aveva tre fratelli più piccoli. Le cariche sono quadriennali. "Quando un personaggio perde l'ultimo proiettile è eliminato dal gioco." La complicata situazione sociale venne accompagnata da una altrettanto problematica situazione politica. Krist Novoselic amava il rock psichedelico, genere che Kurt Cobain invece detestava. I successivi quattro brani, infatti, presentano una ritmica meno incalzante. Ali Baba and the Forty Thieves Ri Chon-il Non è raro che facciano battute, commenti sarcastici e prendano in giro il giocatore. In seguito decide di prendersi una pausa lontano dai riflettori. Tempesta viene rapita da Lady Deathstrike e Wolverine la insegue, riuscendo infine a soccorrerla. Che tali libertà siano poi effettivamente garantite è tema controverso. "Nella zona dell'ossario è presente anche un piccolo museo dedicato alla prima guerra mondiale." Dichiarò poi che fu felice come mai più per un oggetto, nella sua vita. Il rifugio è raggiungibile a piedi partendo da Ponte Formazza. La canzone ha vinto il primo premio accordo alla giuria professionale. "Completando tutti e cinque i livelli speciali si sbloccherà il finale ""buono""." "Dopo l'album il gruppo si divide, ed i due artisti intraprendono carriere soliste." Possibilmente era pensato per la cura di un edema. Flusso aereo e dimensione delle particelle influenzano inoltre la loro deposizione. "Era chiamata anche ""fiera del bestiame""." Le musiche furono composte da Roland Baumgartner. In questa edizione, gli gnomi non hanno né bonus, né penalità razziali alle caratteristiche. Vive a Manchester. "Il suo ""Concerto per arpa"" fu commissionato da Charles Royce per sua figlia Maria." Byron Irvin Questa specie viene classificata come vulnerabile a causa della distruzione del suo habitat costiero. "Il tag team si spezzò nella prima parte dell'anno quando Michaels attaccò Jannetty." In basso una Madonna, assai rovinata. È il primo film di Dieterle a Hollywood. Per circa sei mesi Kraus visse con la famiglia a Birkenau. Marcello Staglieno "Ciò fu deciso per tentare di risollevare le vendite di quest'ultima, che erano basse." In questo impedì ai gesuiti di corte di convincere Massimiliano a combattere il protestantesimo. I giovani hanno la testa e il collo ricoperti di piume. "Blake cita e critica Swedenborg in molte tavole dell'opera." Special Agent Il logo fu modificato notevolmente, dando al falco un aspetto più aggressivo. "Il suo nome in spagnolo significa ""montagna""." La somministrazione di corticosteroidi può portare alla riattivazione del virus. Fu così che Zhang Yuan fu piazzato come quinto ed ultimo membro del gruppo. Il campo televisivo è quello in cui guest star viene utilizzato maggiormente. Sposato due volte, era padre di un figlio e di tre figlie. Durante uno di questi viaggi, Danny, avendo bevuto troppo, perde il controllo dei cavalli. Le sue opere teatrali sono andate in scena in trentacinque paesi. "L'applicazione della norma alla Chiesa caldea fu differita di un anno." Vlad si presentò alla corte ottomana portando con sé i figli Vlad e Radu. È sposata ed ha una bambina di nome Gianna. Le condizioni di sistema rispettano le leggi della termodinamica. "È la sua migliore prestazione dell'anno; la russa mette una grossa ipoteca sul titolo." Alcuni risultavano ancora in servizio allo scoppio della seconda guerra mondiale. Quella ragazza è divina. Un letto freddo ha una forza elevata, che riduce la velocità del ghiacciaio. "Fu un'eminente guida spirituale ma non lasciò scritti di spiritualità." Una intera generazione di artisti, scrittori, registi, pensatori e poeti fu sterminata dal regime. Con gli svizzeri disputa tre partite. Inoltre viene montato un tettuccio completamente in vetro. Negli anni sessanta circolavano delle edizioni ripulite, specialmente da parte di giapponesi. Il vocativo dei sostantivi del gruppo è uguale al nominativo. Ha avuto trasposizioni cinematografiche e televisive. Bacio di Giuda Ma i suoi piani sono miseramente falliti. Impiegato postale addetto ai servizi telefonici, sindacalista. Le attività degli ebrei padovani erano limitate dalle restrizioni cui erano sottoposti. Un ruolo preminente in questa alleanza veniva fornito dalla Jugoslavia di Tito. Campo scuola di Archeologia presso il Centro Sperimentale di Archeologia ed attività didattiche. "Egli venne inoltre nominato Gran Priore del Priorato inglese dell'Ordine di Malta." La contea deriva il proprio nome da Millard Fillmore, tredicesimo presidente degli Stati Uniti. Terminata la guerra gli eredi del cav. Nello stesso periodo ha perso molta influenza nelle altre diocesi belghe. Mentre gli attori sono tutti di origine tedesca, la troupe è interamente italiana. Fa parte del distretto della City of Canterbury. Di questa antica diocesi sono noti solo quattro vescovi. Nel corso della stagione totalizzò quattro punti, ottenuti tutti dal nord-irlandese. I maschi sono territoriali e reciprocamente aggressivi. La gara si tiene annualmente ed è parte della competizione Arnold Classic. La nascita di un erede portò grande gioia in tutta la nazione. La famosa etichetta discografica indipendente Creation Records fu chiamata così in onore del gruppo. "Ha ricoperto il ruolo dello sceriffo Joe Sutter nel musical ""The Spitfire Grill""." Razza soggiogata dai Tiranidi, presente anche come mercenari in gruppi di pirati Eldar. I cieli della Romania sono di nuovo infestati. "Nelle file più basse dell'azienda, però, iniziava a nascere l'interesse verso questa nuova tecnologia." A questa però non si giunse mai. "Il suo primo singolo, ""Hero"", è stato rilasciato a novembre." "In novembre pubblicò per Feltrinelli la sua prima opera letteraria ""Pelle di leopardo." In facciata presentava un pronao ora crollato ed è dotata di un piccolo campanile. La testa di serie numero uno ha ricevuto un bye per il secondo turno. Come territorio americano, la penisola superiore fu sempre governata da un sindacato. Contro Lupe Aquino. "Alla riapertura della chiesa il culto venne affidato all'ordine dei Servi di Maria." È una delle squadre di calcio più antiche dello Swaziland. "La risposta iniziale a ""The Sims Medieval"" è stata positiva." "Sempre secondo Cesare Orlandi, vi sarebbe stato anche ""squartato e carcerato"" ""Corrado Corradino""." "L'ospedale resto attivo per tre secoli e mezzo, sostenuto da numerose elargizioni." Lui non era così socievole come suo padre. Evidenza della malattia può essere anche fornita dalla risonanza magnetica. "Presiede la Commissione contro la 'ndrangheta." Nix è nato a Los Angeles, California da Philipp e Susan Nix. In queste lettere si parla diffusamente anche di Orsola. L’ossido di Ferro è rosso come Marte. In facciata, alcuni blocchi presentano pregevoli decorazioni floreali. "Anthony ha così descritto il progetto: ""è la versione audio live di un blog." Si trattò del primo sistema missilistico sviluppato in modo autonomo dal Paese orientale. La raccolta si configura come Museo diocesano. Fa parte della categoria degli amminoacidi ma non codifica per proteine. "Museo diocesano d'arte sacra" Il Tromsø ha raggiunto la promozione alla fine della stagione. Negli ultimi anni si sono avuti interventi di completamento del porto. Non vengono menzionati altri figli, né nomi di genitori o di altri parenti. È stata modificata anche la colorazione dei muretti per ragioni di miglior visibilità televisiva. Si svolge interamente lungo il corso del fiume Uruguay. Il calcio è uno degli sport più seguiti. Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio Era la versione stradale della D-Type. "Una storia d'amore che fece scalpore all'epoca e scandalizzò l'opinione pubblica inglese del tempo." Il secondo punto è la teoria del valore-terra. "Fu membro della ""Società Reale"" di Londra." I maschi in eccedenza possono formare gruppi temporanei tra loro. Non può esserci una terza possibilità. Eredi di Luisa Giuseppa furono le tre cugine Marianna, Emilia ed Eleonora Rinuccini. Numerose le sue esposizioni, in tutta Europa e nelle Americhe. "I ""Cahiers"" sono disponibili anche in forma digitale sul portale di Gallica." Mentre vola può venire attirata dalla luce dai fiori. "L'intero complesso monumentale del Nettuno esprime con genialità creativa il potente stile michelangiolesco dell'autore." Il boom terminò quando molti uragani colpirono la Florida nei tardi anni venti. È direttore del programma sui Diritti Umani e Religiosi presso la Emory. "Dorothy, che ha seguito le mosse dell'impostore, comincia a sospettare di lui." Prende il nome dal piazzale antistante la struttura. Ma la curiosità di Caroline è troppo grande, e inoltre non vuole abbandonare Ben. A contatto con la pelle provoca ustioni ed è potenzialmente corrosivo. In ambito ermetico fu anche identificata con il sacro Graal. Reading Keys Soto intervenne col proprio velivolo, ingaggiando un duello con Varela, che venne abbattuto. "L'insieme ""S"" associato al buon ordine è detto insieme ben ordinato." Diverse grandi miniere si trovano nel versante nord-ovest. Perse quindi tutto. In Italia egli ben presto raggiunge la notorietà. La settimana successiva, il nuovo gruppo venne presentato ufficialmente come i Beat Down Clan. Vengono assegnati cinque punti per ogni problema completamente risolto. "Descrive la scuola come ""estremamente sadica e brutale, un vero ritorno all’ età Vittoriana." Questo lavoro fu iniziato da Schwartz, ma fu finito da Peter Candid. "L'album contiene anche un poema di Ursula Rucker." Curò anche la razionalizzazione del collegamento stradale e ferroviario. L’attività dell’uomo ha diffuso la presenza di alberi da frutto e uliveti. Eventualmente, la stessa deve comprendere anche la nomina di un esperto. "Il restyling fu l'occasione per introdurre delle novità nella gamma." In Italia i suoi romanzi su Crockett sono stati pubblicati da Fratelli Fabbri Editori. "Ha anche una figliastra, proveniente dal precedente matrimonio di Miller con l'attrice Sandy Gore." Nel corso della sua attività parlamentare fu membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. "L'obiettivo è quello di ottenere prodotti alimentari il più possibile sicuri." La struttura è coperta da un grande tetto di cristallo. Lo stato con il minor numero di cattolici in America è la Giamaica. Il risultato dell’intervento dipende molto dalla situazione iniziale di base del singolo soggetto. A Schio gli è stata intitolata una via. Le persecuzioni contro la Chiesa si fecero in quei mesi sempre più aspre. Dai matrimoni con Polissena Arluno prima e Pietra Malaspina poi, non nacque alcun figlio. Fece qualche foto alle madri che abbracciavano i bambini. "Prima di fare l'attore, ha lavorato anche come sostituto insegnante." "Il comando dell'isola suppose che si trattasse di salve di cortesia." "L'interno è suddiviso in cinque livelli, compreso il piano di copertura praticabile." Il continente europeo fu colpito in modo diverso a seconda delle zone. "Per scrivere l'opera si servì sia di fonti scritte che orali." Le sospensioni erano a balestra ed assale rigido. "Il complesso nacque con il nome di ""Nuovo Quartetto Italiano""." Attualmente è affidata ai sacerdoti della congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. "Ospita le gare casalinghe dell'Associazione Hockey Como, oltre a numerose altre manifestazioni sportive." Lanciafiamme Mod. Il fusto è peloso e legnoso alla base con portamento ascendente. "Agli occhi dei cristiani l'imperatore venne visto come un protettore della Chiesa." Divenne in breve tempo il giornale più diffuso della città. Frazioni Pozzolo, Marengo e San Brizio. È una formazione bassa, erosa, difficile da distinguere dai suoi dintorni. Dalla Svizzera si portò in Italia per poi portarsi a Parigi. Vince il campionato di Serie D ottenendo la promozione in Lega Pro Seconda Divisione. Lavorò poi per la televisione, girando negli anni settanta alcuni film per la tv. Il paese apparve sostanzialmente diviso in due. Questo programma comprendeva anche la costruzione di due nuovi incrociatori leggeri. Strutture particolari possono essere presenti in alcuni gruppi sistematici. "In riva al lago, all'interno della pregevole villa fam." Al suo interno sono conservati degli affreschi cinquecenteschi, molto ridipinti, attribuiti a Paolo Farinati. Essendo sposato con una delle sorelle di Iskandar, tornò in patria come nuovo sultano. Tuttavia, la lingua catalana è ancora viva e parlata. Marshall e Lily annunciano agli amici di aspettare un bambino. La cattedrale odierna è in stile normanno e gotico perpendicolare. Pochi dei suoi quadri sono conosciuti, e solo due sono firmati. L’esperienza non trova però il successo sperato. Il capoluogo del distretto è Quba. Evita suoli molto secchi o a lungo sommersi. Nel corso di uno di questi, tuttavia, i due briganti vengono riconosciuti e catturati. Il Pixel C è dotato di audio stereo. Gli anni settanta videro varie innovazioni musicali tra i musicisti salsa. La seconda, di maggiore, presenta suoni quali trilli di telefoni e voci del centralino. "Musicalmente può essere considerata una sorta di ""suite""." "Della stessa storia si occuperà l'anno dopo il ""Maurizio Costanzo Show""." Al primo piano gli ambienti si suddividevano in tre nuclei ben distinti. Il film venne girato a Bermuda. "Ricordano che l'altare si erge sulla ""Santa Montagna di Sion""." Comunque al termine della stagione la squadra viene ripescata nel campionato di I Categoria. "Sull'atrio si sviluppa un'ampia loggia, le cui eleganti colonne poggiano sulla balaustra già citata." Fu inoltre membro degli Scandal. I fondali marini sono riserva naturale e la pesca subacquea è vietata. Il mutamento degli assetti societari aveva comportato anche un avvicendamento di interpreti. Tigre nera Pagina Twitter di Tracy Yardley Da notare anche il fonte battesimale romanico in pietra. Ma vi era qualche differenza sostanziale soprattutto nel metodo. In giugno divenne campione nazionale su strada. "Si forma a partire dall'alterazione di altri minerali contenenti berillio." Questi ultimi album sono su etichetta Hollywood Records. "Successivamente partecipa ad una puntata di ""iCarly""." Sullo sfondo scuro emerge un volto maschile ben illuminato. Nel frattempo Auggie non riesce a dormire e questo farà impazzire Corey e Topanga. Viene sepolto nel cimitero della piccola cittadina, dove tuttora vive il suo compagno. Negli altri cordati esse vengono sostituite, durante lo sviluppo, dai polmoni. Decide allora di cambiare il programma delle vacanze. Cooperativa Doppiatori. Il Clan decise così di cambiare rotta. "Morì a Villiers-le-Bel nell'Île-de-France ed è sepolto a Parigi, nel cimitero Père Lachaise." La struttura costituisce un unico corpo con la vicina chiesa parrocchiale di San Matteo. Lo storico militare Dott. Dal secondo matrimonio nacquero due figli. "L""'affaire Jacquet"" è la sua pubblicazione più recente." La Invicta fu uno dei modelli eredi della Buick Century concept. Il siciliano Come molte altre specie di wallaby, presenta anche una serie di strisce sulle guance. In seguito, terminato il noleggio, la nave tornò in servizio tra Corfù e Igoumenitsa. Organizza periodicamente i Campionati europei di cricket. "Il nipote Federico Varese è professore di criminologia presso l'Università di Oxford." Vinse per la seconda volta il Continental Tire Bowl contro i Pittsburgh Panthers. "Qui il giovane conosce lo ""sheikh"" Bilal e inizia a prepararsi per combattere." Gian Piero Ventura. Fu un Eraclide ed il protagonista del terzo tentativo della conquista di Micene. "Inedito il suo ""Zibaldone"" conservato oggi manoscritto alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco." Una commissione congressuale raccomandò che Worth fosse licenziato. Die Firma "L'Altmark comprende il nord della Sassonia-Anhalt, parte della pianura della Germania settentrionale." È una commedia statunitense con James Craig, Frances Gifford e Ava Gardner. Milita nel Primera División, la prima divisione del campionato di calcio argentino. Quando Daniel racconta tutto a Sofía, la ragazza non gli crede e lo allontana. "Ray-Ray è anche il capo di una setta in cerca dell'""atto sessuale definitivo""." "L'arte Amhara è caratterizzata da dipinti a soggetto religioso." Ebbe come padrino Gustave Caillebotte, altro pittore amico del padre. Secondo Leonard Maltin il film è fondamentalmente una commedia. Antonio Pucci Dick viene accusato di un omicidio commesso da Joe Garson, ma risulterà innocente. "L'omikuji è in definitiva una forma di oracolo scritto." "Questo cocktail si prepara usando la tecnica ""Shake and strain""." Sai, ho letto che in Russia è pregiato il lardo rancido. Van Doren Il suo primo incontro, nel deserto, avviene con un serpente. Ha lavorato come attore bambino, modello e ballerino. James Dunbar Kevin Corre Venne avviato fin da giovanissimo alla carriera militare. I sopravvissuti si ritirarono in disordine. Per farlo, dovranno vedersela con la difficile situazione della loro terra. A Parigi, Fulton studiò il francese, il tedesco, la matematica e la chimica. Di questa struttura originaria rimangono poche tracce di affresco e muri perimetrali. Durante il corso della leggenda, tutte le incarnazioni di Link acquisiscono un titolo speciale. Si occupa di studi e ricerche nel campo della pedagogia e della didattica. Il quartetto fece anche delle registrazioni. Si avvicina una turbolenza meteorologica e contemporaneamente a bordo della nave tutto precipita. "Dalla stessa ""'A befana"" nascerà una sceneggiata lo stesso anno, interpretata da Mario Trevi." Curiosamente, il matrimonio del rampollo De André è stata la sua prima citazione giornalistica. Infine, negli anni, sono state introdotte tappe per specialisti delle classiche. Vada e la Maremma a sud rimanevano sotto la giurisdizione amministrativa della provincia pisana. La provincia occupa la maggior parte della bassa valle del fiume Cauca. La diocesi comprende la parte meridionale del comune di San Paolo, in Brasile. È inoltre attivo quale scrittore di testi e Ghostwriter. La mela e il rabarbaro, per esempio, vengono spesso usati insieme. "Non ci sarà più Shawnee Smith come mentore bensì l'attrice Jaime King." "Ma la risposta partigiana fu univoca, ""niente da fare""." Intanto, Pamela Landy comincia a nutrire sospetti su Abbott, che evade le sue domande. Kimi ga Ita Natsu Il colore del fondo varia da specie a specie. "Appare inoltre anche nel video ""Trouble"" di Leona Lewis." "I veicoli di questo servizio sono: ""Taxi"", ""Pullman""Navette Aeroportuali"", ""Tram"",""aerei""." "Erich Auerbach, l'autore dell'opera, fu un romanista tedesco di religione israelita." "Numerosi e notevoli i suoi scritti critici, sparsi tra i più combattivi giornali dell'epoca." Marcus Lewis Fu poi amnistiato. Lui, un ricco scapolo, è innamorato di una bella ragazza, anche lei molto ricca. Il convento di santa Maria dopo il terremoto restò abbandonato. Nei pazienti con insufficienza renale lieve non è necessaria alcuna riduzione del dosaggio. Dobbiamo quindi calcolare a quale data del calendario gregoriano corrisponde. Divenne famoso, infatti, per i suoi ritratti femminili, sempre sognanti e di grande finezza. Insieme, i due mettono a nudo la verità. La farina di manioca faceva già parte della dieta, perché resisteva a lunghe spedizioni. Thomas consegna a Frank il primo capitolo del libro. Ovviamente, Dai vuole diventare anche lui un Prode Guerriero. Attualmente si riconoscono solo alcune di queste specie. Della battaglia venne pubblicata una celebre illustrazione di Achille Beltrame sulla Domenica del Corriere. La voce ufficiale dei promo del canale è la doppiatrice Paola Della Pasqua. Qualche altro lavoro ci è stato tramandato in forma manoscritta. Si estende nella parte orientale della regione, lungo il confine con il Mali. "Un importante studio sul poema sinfonico, con particolare riferimento al ""Prometheus"", è" Diretto da Shane Drake, vede la band esibirsi in un deserto. I capelli rossi accompagnati alla sua voce particolare, lo destinarono a interpretare ruoli comici. Il brano è prodotto da Dado Parisini. La testa ricoperta dal velo era prerogativa delle donne sposate con figli. "Fabri Fibra collabora con lui anche nel singolo ""Vittoria""." A sinistra in smalto rosso. Ebbe due fratelli: Pirro e Ferdinando, che in seguito divenne governatore di Otranto. Anche molti fan del gruppo reagirono negativamente alla notizia, così come molti critici. "Nella sua bocca aperta c'è una grande lingua." Strabone affermava che tale popolo risiedeva nella parte occidentale della vasta isola. Tornato in patria, durante il liceo pensava di dedicarsi alla carriera di calciatore professionista. Hassan Al-Otaibi Sulla testa è presente una sorta di cappuccio nero. Osservare al microscopio ottico dapprima a basso ingrandimento e poi con obiettivo a immersione. È interpretata da Connie Booth. Attaccante, ha militato solo in squadre di Serie C prevalentemente toscane. Tutti gli esemplari furono demoliti negli anni settanta. In altri ordinamenti, invece, il contratto è concetto più ristretto di convenzione. Pubblicò inoltre diverse descrizioni di nuove specie. Si trova al centro del paese e vicina ai centri termali. "Anche Juan de Torquemada fu insegnante ed amministratore del ""colegio""." "Tra le sue opere fondamentali, gli studi sulla ""Parafrasi greca delle Istituzioni"" di Teofilo." Lei è nemica mortale del serpente, che attacca e uccide. Non si sposò e non lasciò eredi. "Rimangono valide le considerazioni precedenti sull'ergosfera e l'ergoregione." "La ""e"" uigura, corrispondente alla ""e"" turca, non è inclusa nella tabella." La variabilità tra questi due estremi è continua. Ha servito nel Consiglio di canadesi giornalisti per la libera espressione. "L'anno seguente divenne Segretario di delegazione a Stoccolma." "Il nome in latino significa ""voce""." A quel punto, Pauline ha una crisi dovuta al colera e sviene. Municipio Vecchio Lasciò inoltre in eredità alla Biblioteca Civica la sua ricca biblioteca scientifica. "Quest'ultimo si accorse della sua attrazione per la macchina fotografica." "Il metodo sviluppato permetteva di conoscere l'autonomia per ogni quota e per ogni velocità." "L'opera viene in genere indicata una delle primissime nel percorso artistico del pittore." Entrambe le proposte furono però rigettate. In occasione della nidificazione dei falchi pescatori, è stata intensificata la sorveglianza della riserva. Il comune è attraversato da due importanti strade e da due ferrovie. Sono state mantenute le facciate sud e ovest, la ciminiera e il forno. Ha poi aderito al Partito Democratico. Si pose dunque per la restaurazione, ma anche al di là di essa. Lo sfondo è scuro, con la croce alle spalle di Cristo. La lunga coda è dotata di un robusto aculeo seghettato in prossimità del corpo. Meng Jie Kim Kwang-sun Fa differenza? Inoltre firma un assegno a Mario per permettergli di aprire il suo negozio. S. Puškin e il convento di Novodevičij. Purtroppo durante questa finale si infortunò gravemente costringendolo a chiudere la sua carriera agonistica. "Ora il programma è distribuito lungo l'arco delle nove giornate di gare." Milita in Football League Two, la quarta serie del calcio inglese. Ogni volta che viene redarguito dal re sfoga la sua frustrazione sui soldati. "Entrato nell'ordine dei Carmelitani, studiò teologia a Bologna assieme al poeta mantovano Battista Spagnoli." Inoltre, non pochi furono gli indigeni che collaborarono attivamente con i resistenti italiani. Lo stadio ospita le partite del Forest Green Rovers. I due acquistarono una casa a Toronto per le vacanze. "Il suo areale si estende, in ogni modo, anche all'ecozona afrotropicale" È in corso di preparazione una versione per la Cina. Il vicepresidente assume la presidenza nel caso di morte o dimissione del presidente. I Pazzi vennero tutti arrestati o esiliati e i loro beni confiscati. "Era disponibile un'ampia gamma di software, tra cui alcuni giochi arcade Giapponesi." Si può salire al rifugio partendo da Pralognan-la-Vanoise in circa due ore e trenta. La band andò avanti, raggiungendo un moderato successo negli anni novanta. Robert Horne Lascia la moglie Diane, e un figlio, Adam. È stato rimpiazzato dal Barcelona Ladies Open. Vienne era stata centro vivo della cultura classica sotto i burgundi. Presero il via tutte le squadre della stagione passata senza alcuna variazione. "Il Congress fu praticamente sciolto, e l'edificio chiuso col lucchetto." Il disco è composto completamente da cover. Juan Diego Monge È sepolto nel cimitero Flaminio di Roma. "Come critico cinematografico era assai stimato non solo in Italia ma anche all'estero." Abbiamo lasciato la squadra nel momento della partenza. "Ogni giocatore ha un numero determinato di ""action point"" con i quali agire." Fu condannato a morte da un tribunale militare. Si tratta del primo lungometraggio del poliedrico artista britannico. La donna proibita "Inoltre ""Bronson"", anch'esso presente nella lista, risulta essere il padrone di tutto." Le sue curve di luce suggeriscono un asteroide di forma irregolare. Il brano, presentato durante la seconda serata, viene eliminato dopo la prima doppia esecuzione. Okazaki morì di leucemia pochi anni dopo la sua scoperta. Transformers: Robots in Disguise Tra le sue opere architettoniche si ricorda la Sinagoga di Lunéville. In Coppa Italia esce negli ottavi di finale. Il comune di Novara gli ha dedicato un largo. Ha un profilo twitter e una pagina ufficiale Facebook. La sede venne fissata nel retroterra fiorentino. Lotta che ha come obiettivo la conquista del dominio del campo. Per tale partita era previsto lo stesso direttore di gara e lo stesso campo. A vincere il loro sesto titolo furono i Cardinals per quattro gare a tre. La sua adesione ha permesso di riformare il gruppo. Il suo nome è in onore di David Weill, benefattore della Sorbona. Lasciato il calcio giocato divenne allenatore. È situato nella zona ospedaliera della città, nel quartiere di Macchia Romana. "Improvvisamente la Tartuca si ritrova seconda, dietro alla Lupa con ""Canapino"" sulla forte Lina." Aldo Olivieri prese il posto di Giulio Cappelli in panchina. Molto ampio era il palcoscenico, abnorme rispetto alle dimensioni della sala. Inoltre, scrisse anche numerose poesie. Le due essenze sono simili nella tessitura e nel colore. Ha tra i protagonisti il detective Hercule Poirot. "Trascorse l'infanzia in Argentina a Rosario di Santa Fe." Con la nuova denominazione, entrò in servizio nella Royal Navy. Il tempio di Zeus, situato su una collina, era il santuario principale della città. Con decreto n. Tutti i giochi della compagnia si basano sul principio free-to-play. È il diciannovesimo dei volumi pubblicati della saga Lupo Solitario. La città fu saccheggiata al punto che non fu mai ricostruita. La Madonna seduta porta il bambino sul ginocchio sinistro. È realmente un guardiano naturale, che non necessita di alcun addestramento per questa funzione. Ciò è spesso accompagnato da problemi di attenzione, orientamento e incontinenza urinaria. Quando sono coinvolte entrambe le catene la struttura è detta a croce. Due ricercatori statunitensi verificarono questa teoria attraverso vari esperimenti. "Eckhart contesta quindi che l'Uno abbia le qualità mondane come ""bontà"" o ""saggezza""." "Anche lui aveva cercato di arruolarsi nell'esercito, ma era stato rifiutato." Il suo capoluogo è Along. "Nello stesso anno diventa la testimonial del nuovo profumo ""Tender"" di Burberry." "Riccardo viene infatti citato come giudice a Melfi proprio all'epoca della loro promulgazione." Da quel momento la sua carriera professionale ha cominciato a svilupparsi rapidamente. Non sono mai stati trovati sceneggiatura, didascalie o crediti di produzione del film. Ha sede nel comune di Marineo. Fu il fascismo a decidere la soppressione del comune unendolo definitivamente a Toscolano. Questa somiglianza si mostra nei costumi, nelle tradizioni e nella lingua. Daniel li stava aspettando: sarà una trappola di Adria? Cantone di Saintes Marta Bach Tra gli interpreti figurano Rebecca De Mornay e John Savage. In Europa è rimasto inedito. "Juventina Sant'Andrea raggiunge la salvezza." Il figlio, Francesco Mulè, è stato un attore cinematografico e teatrale di successo. La città più popolosa è Burlington. I biglietti per entrambe le serate sono finiti sold-out entro gennaio. "Nuovamente ammalato, reale o immaginario, mancò l'Assedio di Petersburg e le relative battaglie." Può risolvere problemi matematici. Fu parroco della chiesa di Santa Lucia a Caggiano. Cerca il buon dottore che la guarì ma scopre che è morto. Finalmente comincia la marcia nuziale e gli sposi entrano. Di solito viene consumato dopo pochi giorni dalla preparazione come una salsiccia fresca. Gli orbitali molecolari sono centrati attorno a tutti i nuclei di una molecola. "La zona vide la formazione dei casali lungo il ""corso vecchio""." Dopo quattro anni lascia la band ed intraprende la carriera solista. Mosquera diviene ben presto il principale critico e ideologo della nuova arte cubana. Sul piedistallo si scorgono due bassorilievi che rappresentano dei trofei di guerra. Da allora vennero dati aiuti alle aree tuareg del paese e il separatismo diminuì. Tra i capitelli fioriscono ghirlande, unico elemento decorativo della facciata. Jean è un servo della casa, fidanzato della cuoca Kristin. Il sito della cattedrale, come detto, venne rilevato dalla città. "Intorno c'è la cavea, cioè le gradinate." "Il governo malese ha annunciato che non avrebbe investito direttamente nel ""team""." "In ogni caso la tecnica a secco aveva già notevolmente compromesso l'opera." Qualsiasi soggetto deceduto in età prescolare potrebbe rimanere sconosciuto. Sono paesaggi, personaggi comuni, scene di vita quotidiana, nature morti. "L'unico a regime torrentizio è il Lea, che confluisce presso Londra." I titoli alternativi sono indicati a fianco. I giovani sono bluastri con un bordo bianco sulla pinna caudale. È attivo nel campo della psicologia, pedagogia e comunicazione. "Mentre si trovava in Germania, stampò anche il suo ""Bovo-Bukh""." Sembra che abbia fatto molto per la classe contadina. Sono considerati antesignani del cosiddetto desert rock. "Condorelli, l'azienda è gestita dal figlio del fondatore, dott." Alla fine Yankovic si salva fuggendo da un aereo, ma viene mangiato lo stesso. Inoltre, raggiunge la posizione massima numero sessanta su Hit Parade Italia. Nei giorni successivi essi furono avviati alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz. La principale attività locale è la pesca e la raccolta di frutti di mare. "Questo secondo territorio è invaso regolarmente da taglialegna, contadini, coloni e cercatori d'oro." Esse sono concentrate nella provincia di Catania, presenti in diversi comuni. "Terminerà l'anno seguente la carriera in Finlandia, al KalPa." Il composto, essendo molto polare, non è volatile. Avrebbe avuto armi a comando remoto per la difesa anteriore e posteriore. Le variabili locali sono accessibili solo allo script che le utilizza. Agli inizi la Centrale usava come sistemi di supporto informativo solo telefoni e fax. "Il nome deriva probabilmente da quello di un'antica famiglia del luogo, gli Arnaud." La maggior parte sono scarsamente popolate se non disabitate. In particolare ci furono molti bambini ebrei orfani. "C'è chi ipotizza fosse, oltre che allievo, anche amante del grande maestro." Viene successivamente trasferito al Ministero della Giustizia, dove era responsabile della biblioteca. Marguerite Caetani si ritirò a Ninfa, dove morì tre anni dopo. Leroy Bach Chiesa di San Benedetto Era una divinità della terra, ma anche un dio infero che mandava pestilenze. "Sfortunatamente, la mancanza di Iqbal viene quindi scoperta, e l'uomo viene licenziato." Manfred Fitzgerald, ex direttore del marchio e del design di Lamborghini, è vicepresidente esecutivo. I colori erano il giallo, il rosso e il blu, o il bianco. Teresa ha buoni rapporti con tutti, ed è stimata dai suoi sottoposti. Gli anticorpi anti IgE umane non legati vengono lavati via. Questa versione tuttavia non è stata incisa su nessun supporto. Vive su fondali sabbiosi. Tali interventi contribuiscono a realizzare un edificio più proporzionato al precedente. Questi sono i saldi del Saarland nei confronti delle altre Nazionali incontrate. Nello stesso anno successe al padre come duca. Il territorio comunale si estende ai due lati del fiume Tanaro. Il fusto è normalmente non segmentato, colonnare o globoso. Successivamente, crebbe la loro popolarità. "In questo frangente, il vescovo è ancora definito ""eletto""." La cilindrata e la potenza erogata rimasero identiche. La donna si rivelerà così indispensabile, che andrà fare la capo-infermiera. Dopo si trasferì a San Francisco dove intraprese la carriera solista. Consiste in una superfamiglia suddivisa in due famiglie di proteine. Divide la sua attività di attore tra la televisione e le produzioni cinematografiche italiane. Alcune delle squadre partecipanti, suddivise per girone regionale di appartenenza. Aaron McCarthy Ha pubblicato molti articoli di araldica ed a soggetto genealogico. La boy band contribuì allo sviluppo del nuovo pop taiwanese nei primi anni novanta. Persone di nome Vittoria Esmeralda prova ad affrontarlo, ma sono circondate da soldati meccanici: vengono salvate dalla madre. I suoi resti fossili sono stati rinvenuti in Russia. Ha scritto anche alcune opere sul Romanzo di Alessandro. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruola come volontario in fanteria. La gestione degli impianti era affidata a Rete Ferroviaria Italiana. "Il protagonista è don Giovanni d'Austria, comandante degli eserciti cristiani." Prende il nome da Champorcher, comune principale della valle. I modi cordiali e informali della Duchessa le hanno fatto guadagnare parecchi ammiratori. Così, assieme alla protagonista, ne approfitta per scappare. In assenza di stimolo il muscolo si rilascia. Vi compare inoltre il primo esempio di notazione della tradizione indiana. Gli alberi vengono costantemente tagliati per ricavare materiale da costruzione e legna da ardere. "L'incidente ha causato il ferimento del medico di bordo." "Le persone che possono essere votate sono dette ""candidati""." Una via di Torino a lui dedicata ne perpetua la memoria. "E questo lo sapevo anch'io." Alexander Mackenzie, the Hon. Kirsten Barnes Peralta è per un quarto paterno di origini messicane. Il terreno del parco è di proprietà comunale. Il Brescia elimina subito la squadra dalla Coppa Italia. In esso impersona un prelato che predica il proprio provocatorio verbo su un palcoscenico. Questi esperimenti si risolsero in un fallimento. "Il suo tempio principale è nell'eponima chiesa di Bodmin." Tra i rettili si evidenzia la vipera. Tra lo Stagno Grande e lo Stagno Piccolo esistono dei collegamenti sotterranei. La maschera di ferro È conservato nella Galleria Borghese di Roma. Viene indicata sulla piantina delle linee con il colore verde. Il distretto comprende la parte meridionale della provincia di Catanzaro. Per crescere ha bisogno di una forte esposizione al sole. È noto anche per aver interpretato ben cinque volte il personaggio del Dottor Mabuse. Lucy, appena ventenne, non ha ancora un lavoro. "Nel disco era contenuta la sigla del programma ""Oba-ba-luu-ba"", successo da duecentomila copie." "Con Niva gli Swedish Erotica pubblicarono il primo singolo ""Down Town"" quello stesso anno." "La pubblicazione quotidiana ""Journal de la Biennale"" era stata prevista, ma non viene realizzata." Il brano è stato prodotto da Dr. Dre e Mike Elizondo. La Vergine seduta in trono stringe al petto il Bambino Divino. È un formaggio a pasta molle biancastra, che matura e si conserva in salamoia. Capo di Caitlin. Chuck Norris fa il suo debutto cinematografico in un piccolo ruolo. È molto amico di Matt Damon. La stazione serve i quartieri di Rivarolo Ligure e Certosa. "Successivamente si imbarcò sulle corazzate ""Vittorio Emanuele"" e ""Regina Margherita""." "Oggi è ricercatore per l'Università di Bologna." "È titolare dell'impresa edile ""Futura Costruzioni srl"", con sede legale in Bologna." Nora Marlowe appare in diversi episodi finali come governante di Peter, Mrs. Moffat. Le altre sonde del programma sovietico Venera effettuarono sorvoli e tentarono di atterrare. Un invecchiamento maggiore origina il Montefalco rosso riserva. "Ritornate ad Amsterdam Eva riprese la scuola e studiò storia dell'arte all'università di Amsterdam." È molto ben conservata in tutti gli organismi, anche molto distanti nella scala evolutiva. Vlad Achim È un membro della commissione Yad Vashem per i giusti tra le nazioni. Il brano è stato scritto da Scott Stapp e Mark Tremonti. A carattere torrentizio, non possiede affluenti di rilievo e ha una modesta portata media. Per iniziare la risoluzione in stelle occorrono strumenti relativamente potenti. "Alcuni ritengono Inari identico a ogni ""kami"" del grano." Inoltre, a bordo sono presenti anche telefono e fax. "Veniva venduto in kit per l'autocostruzione o come barca finita." Il nome è adespota, non essendovi sante che lo abbiano portato. Edgar venne proclamato Re ma non venne incoronato. Il terzo uomo condivide il bastone con il secondo, dal quale verrà trascinato. Le tamerici resistono alla siccità, sono rustiche e resistono anche al freddo. Alla morte del padre gli succedette come Baronetto. "La squalifica di Prost gli permise comunque di ottenere il primo punto dell'anno." La squadra, tuttavia, ha chiuso la stagione retrocedendo in terza serie. Fu il secondogenito di Moses Austin e Mary Brown. Studiò presso il seminario di Genova ed ebbe come professore Antonio Maria Gianelli. "L'organizzazione si espanse fino ad includere altre famiglie malavitose dell'area intorno a Islington." Ebbero tre figli, due maschi e una femmina. Bing Bang "Girls' Junior." Nel gioco bisognerà comandare diverse unità, come quelle di artiglieria, fanteria e cavalleria. La colorazione varia dal rosato tendente al rosso pallido al giallo chiaro. "L'hiragana consiste in due segni, mentre in quello katakana in tre." Il cibo era fornito da cucine di beneficenza. "Ricevette l'educazione musicale con ogni probabilità dal padre." Spesso sono suddivisi in due storie. Un agente fatto a pezzi viene gonfiato e rimesso a posto da un clown. "Migliorata risulta la disposizione dei personaggi, entro l'architettura ben scandita." Ha ricoperto più volte la carica di assessore regionale. Il racconto fu uno dei maggiori successi editoriali di Tolstoj. La diocesi di Durazzo ha origini antiche. Tutti gli altri sono civili. Secondo i resistenti, ad eccezione di due piccole sacche di resistenza, Tulle è liberata. "La squadra principale della città è l'Albacomp." Illeso invece il fabbricato del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. Il sistema è stato concepito per moto che devono ospitare sidecar. È un wrestler di seconda generazione: infatti, egli è figlio di Mark Canterbury. "L'entalpia di un gas perfetto è funzione della sola temperatura assoluta." Vennero aggiunti anche degli amplificatori audio. "Allievo pilota ed istruttore erano posizionati in tandem, con quest'ultimo in posizione leggermente rialzata." È un gatto slanciato, con testa cuneiforme e orecchie grandi, triangolari. Molto raramente, questa costola si presenta in coppia. È considerato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. Lo scafo tuttavia mantiene ancora una sostanziale simmetria. Le città vicine comprendono i centri industriali di Ulsan e Pohang. I colpi letali furono esplosi da Yehoshua Cohen. "Prodotto e distribuito dall'Azzurra Music." La bellezza del paesaggio riflette un glorioso passato. "Ha studiato informatica all'Università di Cambridge." Tra le serie televisive, ha lavorato soprattutto in camei e ruoli secondari. Butterfly is on the tree top” Il responsabile delle risorse umane viene nominato dopo il voto vincolante dei sindacati. "Ha vinto numerosi concorsi d'arte; è stato aggiudicato, tra l'altro, Croce d'Argento al Merito." Questo uccello vive in Madagascar, nelle Mayotte, nelle Seychelles e nelle Comore. Comincia i suoi studi al collegio dei gesuiti di Malaga “San Estanislao de Kostka”. "Il rema è anche detto ""focus""." Kiernan è attiva anche nel settore del doppiaggio. "All'epoca, anche il loro fratello maggiore Danny faceva parte della squadra." La raccolta in genere avviene alla fine di settembre. "L'aspetto doveva ricordare vagamente una sorta di incrocio tra un salmone e un barracuda." Il piano superiore ospita camere da letto e servizi aggiunti in epoca recente. Trovò quindi una vasta ispirazione sempre più frequente nei soggetti medioevali, religiosi e mitologici. Seguirono altri cinque lanci, tutti riusciti. "In questa pubblicazione, ""Here Comes the Moon"" è tra ""Not Guilty"" e ""Soft-Hearted Hana""." Il territorio fu teatro della Faida di San Luca. "Questo nome è ancora oggi conservato dal nuovo ospedale, costruito nella zona della ""Schiano""." Certi di morire, Jack confessa di non essere omosessuale. La regia è stata affidata a diversi registi nel corso delle varie edizioni. Adrien Hardy Day si risveglia prigioniero della Repubblica. Il terzo occhio Perde la madre ai tre anni di età e viene educato dalle zie. "In quegli anni contribuì alla stesura dell'opera ""Il pensiero politico meridionale nei sec." Le aziende hanno annunciato che avrebbero presentato ricorso. Come risultato, sono stati indicati diversi criteri per aiutare la diagnosi. È uno degli affluenti del Tigri. In epoca imperiale decadde e scomparve infine durante il periodo delle invasioni barbariche. Il ragazzo ritorna, ma come zombi. Morì qualche tempo dopo e fu sepolto a Treviso nella chiesa di San Francesco. Le immagini sono state rielaborate con colori sgargianti e palazzi in costruzione aggiunti digitalmente. Nelle prime fasi di sviluppo tutte le cellule della bozza si dividono intensamente. Pietro Larghi Volley, avrebbe dato vita alla squadra del Colle Basket. "Zona di produzione e d'origine della ciliegia Mora di Cazzano." Furono inoltre danneggiati numerosi fabbricati. Si tratta del sesto edificio ad essere adibito a municipio in città. Due, in particolare, le aree di sparo disponibili in passato. "Ha un parco gemello a ""Disneyland Paris"", chiamato ""Walt Disney Studios""." Il programma di endorsement artistico Yamaha è gestito da Yamaha Corporate Artist Affairs. John Taylor dimostra chiaramente scarso entusiasmo alla prospettiva di pubblicare ulteriori lavori di Clare. La principale della binaria ottica è a sua volta una stella tripla. Eros da parte sua tira contro Sylvia. "Paperino si reca all'interno di un penny arcade." "La ""Ghiacciaia grande"", quasi completamente crollata, è posizionata a nord del complesso." Ottima anche la produzione di olio extravergine. Incentrò la maggior parte delle ricerche sui Longobardi. Una femmina di golagialla di Altamira in condizioni riproduttive venne catturata in maggio. "L'anno seguente è acquistato dal dove ritrova Serse Cosmi." Sex List La Plaine Dopo aver spiegato a Mary che deve andarsene, va a prendere una barca. Sue poesie sono state tradotte in più lingue. Ciò determinò il loro allontanamento dal servizio in prima linea. "Nelle pagine di ""Green Lantern"" vol." Una popolazione dei primi fu successivamente addomesticata, dando luce al cane domestico. È il film western di maggior successo al botteghino negli anni ottanta. Sfumata anche questa opportunità, Napoleone decise di puntare direttamente su Vienna. Le sue spoglie sono conservate a Rovereto nel Sacrario militare di Castel Dante. Questi parametri definiscono la posizione del bersaglio. Di fatto per questo fu uno degli imperatori più amati della storia romana. Una statua opera della scultore Giulio Monteverde la ricorda nei giardini interni al nosocomio. Qui ha trovato infatti il suo massimo successo e la definitiva consacrazione mondiale. Frank Gaines Griffo ha un canale YouTube in cui pubblica brani musicali. Dopo due ottimi lavori alla regia sul piano musicale arrivano le prime proposte. La studentessa Yoko trova sul proprio cellulare una chiamata persa. Il Savoia riprende a vivere. "Giocò poi nel San Lorenzo e, infine, in Colombia nell'Independiente Santa Fe." Il testo riceve molte critiche positive. I Fletcher non fecero più ritorno. "Dany, venendo vista dall'altro, viene aggredita ma riesce ad ucciderlo." In caso di particolari necessità, tutti gli agenti possono essere dotati di armi supplementari. La prima maglia è a strisce verticali giallo-blu con pantaloncini blu. "Punta Gorda è l'unica città incorporata nella Contea di Charlotte." Sarà così possibile inviare regali e forniture varie tipo medicine. "Nonostante all'epoca fosse ancora minorenne, compare in alcune scene di nudo." "Sempre nello stesso anno sono anche nel cast di ""Mai dire Gol""." Ah, il disgraziato era un altro, era un altro! "A Villa Lugano alcune famiglie hanno conservato l'uso del dialetto lombardo del Canton Ticino." "Questi boschi sono sede dello storico Roccolo di Arosio, osservatorio ornitologico ""il Nibbio""." "L'aromatizzazione è l'aggiunta di varie piante officinali ai distillati." La diffusione della leggenda tramandò poi che Pelù fosse autore proprio della sigla originale. "Doveva essere un difetto dell'emulsione o della pellicola." "Fa parte del ""ciclo dei Vor""." I segni più evidenti della presenza umana appartengono al periodo messapico. I tre sistemi di regolazione sono: il vang, il picco e la base. Tuttavia Goldstone non era ancora stato attivato al momento del lancio. È un brano di genere disco music dal ritmo veloce. Moneta pontificia Ottavio Torricelli Il motore era gestito da un cambio manuale a quattro rapporti. "La Società è affiliata informalmente con l'Unione Mondiale per l'Interlingua." Gli esemplari giovanili hanno una colorazione più pallida degli adulti e le pinne trasparenti. Fu giustiziato da Pietro il Grande. "L'impianto era stato concepito per il recupero energetico da rifiuti industriali." Anche la delegazione degli atleti azzurri a Pechino si è dissociata. Queste difficoltà hanno determinato controversie. Il capoluogo del cantone è Valdez. Ombelico ampio ma piuttosto profondo, con margine ombelicale ben rilevato. Sempre secondo le normative, la targa deve rimanere a colore naturale e non dipinta. I Governatori generali furono membri della Dieta, funzionari civili, generali o nobili giapponesi. Fu anche calciatore, giocando come ala destra nella sezione calcistica della Virtus Bologna. Le carrozzerie disponibili erano la torpedo, la berlina, la limousine e la versione commerciale. Le gambe terminavano in piccole piastre metalliche dotate di spuntone di ancoraggio al terreno. Stephen Hunt, un impresario teatrale, riceve da Edwin Rowley un testo scritto dal commediografo. Pete però sospetta che qualcuno voglia sabotare la serata. "Il singolo è stato certificato disco d'oro in Australia." Queste tavole hanno un vorticoso andamento che ben si addice alle scene movimentate. Sarebbe tempo di finirla. Cinque dei robot del precedente episodio sono rimasti, anche se drasticamente mutati. Una rivolta in un ospizio per ciechi. Santuario della Madonna del Soccorso Fuori concorso solamente un film, Coming Back for More. Parte della villa ospita la locale stazione dei carabinieri. "Ogni ""data mart"" viene sviluppato di solito individualmente." Certo è comunque che negli anni. Se Short riesce a creare un percorso colorato da A a B, vince. Nei due anni successivi insegna nella scuola di suo padre. Stone ha realizzato più di trenta registrazioni. Inoltre, il comitato per i passaporti non emise più questo tipo di documenti. Vi parteciparono dodici nuotatori, provenienti da cinque nazioni. Il settimo capitolo concerne gli usi del fenolo. È stato inoltre eliminato nel Terzo Turno di Coppa di Germania. Attualmente vive a Toronto, dove si dedica principalmente alla scrittura. "In tanta originalità, difficile appare trovare dei modelli precisi per la ""Deposizione""." I problemi con questa condizione hanno molte proprietà desiderabili. New York riesce comunque ad entrare nei play-off col secondo miglior record ad est. Uccise la moglie rea di tradimento e contro di lui iniziò un procedimento penale. "È stato direttore politico del quotidiano ""Il Patto""." Dopo le olimpiadi, vince il suo secondo campionato del mondo. Il serial killer Lothar Schramm giace in una pozza del suo stesso sangue. Le origini della cittadina non sono certe. C. Graham Baker Randy Forbes si configura come repubblicano conservatore. Nel cortile sono presenti alcune statue romane che raffigurano personaggi maschili. John Johnson George Marion Jr. "Son role social""." Anni dopo, il club ha cambiato nome in Rio Claro Futebol Clube. La facciata della chiesa dà su via Sicilia. "Tracce e crediti forniti dal booklet dell'album." "Anche per le competizioni ""freestyle"" le ambientazioni sono principalmente gli interni di uno stadio." Esistono due copertine leggermente diverse del disco. In caso di parità, prevale il voto espresso dal presidente. Il dogado del Michiel si concluse senza altri avvenimenti notabili. Per chi la sa fare, si capisce. "Durante l'epoca veneta, il comune fu mantenuto all'interno della quadra di Rovato." Era anche membro del comitato per il miglioramento della traduzione della Bibbia danese. Le migliori dodici hanno gareggiato per le medaglie nella finale tenutasi la sera. Michael Fink Fa parte del Gruppo degli Altipiani. Le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose. È professore di Teologia morale allo Studio Teologico Accademico di Bressanone. Per i Celti, come per altri popoli, la discendenza matrilineare era estremamente importante. La saga è costituita da sette titoli. Il capitolo è una breve fantasia sulla sua vita negli Stati Uniti. Intorno al collo porta un mantello rosso. Viene recitato nel Buddhismo tibetano. Inoltre, Johnson osteggiò il linguaggio poetico del suo contemporaneo Thomas Gray. "Prima della guerra, il regno di Romania era un alleato dell'Impero austro-ungarico." Viene incrementata la lipolisi ed è diminuito il riassorbimento di sodio dei reni. Non concepiva altro mezzo di educazione. In seguito la società fu sciolta. "L'album conteneva inoltre una cover di ""Fire and Water"" dei Free." Le pattuglie erano autorizzate a somministrare punizioni sommarie contro i fuggitivi. Le acque prosperano nel territorio, come se ne può dedurre dal nome. Inizia una lotta nella quale Witchblade viene quasi subito sopraffatta. Viene talvolta pescato per essere mangiato ma non è particolarmente diffuso in commercio. Non si ripete mai, raramente ripropone le stesse formule. "Da allora cominciarono a produrre ""sake"" bianco insieme." "Attualmente fa parte dello staff dell' come allenatore delle sezioni giovanili." La formazione di ogni ufficiale verrà poi perfezionata presso il Reparto di destinazione. Gioca nella Premier League armena. Suona anche la chitarra e sul palco indossa sempre un cappello. La partnership però non si è concretizzata. Tornò in Italia a Roma dove concluse la sua carriera a Cinecittà. Era un forte giocatore ma abbandonò gli scacchi per diventare un esperto di tappeti. "Comincia così a conoscere autori e produttori, per i quali produce ""beat""." "Nel disco infatti convivono pezzi strumentali basati sull'improvvisazione e pezzi di musica leggera." Ai primi anni quaranta la sua arte arriva a freddi esiti realistici. Il successo del film ha poi permesso una maggiore distribuzione nazionale e internazionale. "Nel cast faceva parte anche l'attore Diego Luna, il suo più grande amico." "Quest'ultima, russa di origine, diventò, in quegli anni, moglie del regista." "Si tratta dell'ultimo album registrato con il batterista Scott Raynor." Si tratta della seconda parte del doppio concept album ideato dal gruppo. Il resto della regione fu assegnato al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. "L'ultimo numero non arriverà mai." La città fu un importante centro di produzione di grano, olive e frutta. Non si sa cosa sia successo con le guardie carcerarie polacche che vennero internate. "Fu tra i primi ad essere sottoposto alla sterilizzazione secondo le leggi razziali dell'epoca." "Nella letteratura la ""serie di Lambert"" viene applicata a una grande varietà di somme." "Sempre all'interno della chiesa sono visibili alcune lapidi funerarie romane." Ella vive vicino alla natura e al mare, in un mondo tutto suo. Suo padre è un ex-mercenario, sua madre una ex-maga. Questa anomalia è presente principalmente nelle carni bovine. La vittoria finale andò per la seconda volta al Brasile. Sposato con Jarmila, non aveva figli. "Pubblica con Pio Baldelli il libro ""Firenze capitale del nulla""." Recatosi presso la tomba di San Giuliano di Brioude, ne riportò alcune reliquie. È stato legato sentimentalmente ad Ashley Jones, sua partner in Beautiful. I piedi sono ricoperti da lunghi peli che nascondono parzialmente gli artigli. La colonna sonora venne costruita mediante un sintetizzatore piuttosto che con un pianoforte. "Dopo essersi trasferito a Mumbai si è laureato in economia al St. Xavier's College." "L'attuale emblema del Beşiktaş riporta la data di fondazione." Eredita dalla madre la passione per la musica classica. Preferisce la vita tranquilla del popolo piuttosto che quella della corte imperiale. Due traghetti fanno la traversata verso le isole vicine. Successivamente, si trasferì al San Paolo dove ottenne i primi successi. Successivamente visse a Londra per alcuni anni. È giunto il momento del nuovo duello. Ercole inventò la nuova tecnica della colorazione a caldo senza fusione del vetro. Inizialmente, a Jessica e Deborah non era stato permesso di vedere Diana. "L'impianto frenante era a quattro tamburi con servofreno." Lo accompagna, nel corso della sua scalata al potere, la fidanzata Teresa. Fu vinta dal Brescia. In realtà, le cose non andarono proprio così. I suoi componenti erano uniti da legami personali, ma soprattutto etici e di libertà. Paula Gatti "Alla guida della vettura c'era il pilota collaudatore capo della Koenigsegg, Sonny Persson." Vennero anche studiate soluzioni particolari per agevolare il pilota nella sostituzione dei caricatori esausti. Si inserì a diciassette anni nel vivaio del Point Villorba di Treviso. Dai fianchi, fino al peduncolo caudale, corre orizzontalmente una linea fucsia. La salita alla vetta può avvenire partendo dalla Valtournenche. "Il monumentale edificio dell'architetto Karl Friedrich Schinkel fu trasformato in una sala da concerto." Più tardi, Clay viene picchiato violentemente a scuola da quattro studenti incappucciati. A fine carriera calcistica iniziò quella di arbitrale. Il grado è in vigore anche nelle forze armate brasiliane. Castillon si arrese allora agli inglesi, come numerose altre fortezze. Successivamente ebbe un breve colloquio con i familiari. Tali modifiche potrebbero essere derivate da mutamenti dello scenario politico. Un problema delle aziende ferroviarie è il contenimento dei costi. Queste riforme restaurarono il prestigio della Spagna come potenza mondiale. Il film è stato apprezzato sia dal pubblico sia dalla critica. Questa soluzione permette di variare con maggiore precisione la posizione. Riuscì a terminare due parti monografiche. "Frequentò l'Accademia di Kilmarnock." "Le caratteristiche dell'arma le conferiscono un buon bilanciamento." Era popolare soprattutto tra gli alunni che prediligevano lo sport della Glyn Grammar School. Completati gli studi con un master in politica internazionale, è entrato nel servizio diplomatico. Il cambio è per la prima volta a cinque marce sincronizzate. "La ""Most Valuable Player"" è stata Lauren Jackson delle Seattle Storm." "L'edificio per qualche tempo era indirizzato a al." "Tastiere a confronto: Un duello in casa Ottoboni""." Krum perseguì una politica espansionistica. Nove tracce che spaziano dalla salsa alla bachata, sino al merengue urban. "Gilbert venne intervistato due volte sulla ispirazione per ""The Mikado""." Anche la pesca involontaria rappresenta una seria minaccia in tutto il suo areale. Era il primo biplano monoposto costruito dalla ditta tedesca. In generale, il partito è liberal-conservatore. Lo statista trentino arrivò più volte a definirsi una “suo entusiasta scolaro”. Essendo un monastero di clausura non è possibile visitarlo internamente. "All'interno erano presenti alcune iscrizioni." "A questo punto, la band decide di cambiare nome in ""Mercyful Fate""." Venti morti non furono mai identificati con precisione. La dieta si compone di erba, foglie, frutta e germogli. Adelaide morì comunque non molto tempo dopo. La sicura ed i tre tappi removibili sono chiaramente visibili. "All'inizio degli anni novanta del Settecento iniziò a studiare medicina nella sua città natale." La discografia completa è disponibile sul sito del Teatro Regio. È anche possibile alzarsi la palla in palleggio e calciare in rovesciata. Per farlo, decidono di mantenere aperta la struttura illegalmente. "Nel teatro inglese di Almeida ha diretto ""Chi ha paura di Virginia Woolf?" La Sassonia venne saccheggiata da Federico. I piccoli si presentano completamente verdi a eccezione di una macchia gialla sulla fronte. "Ma l'Imperatore sapeva che, prima o poi, il Caos lo avrebbe riconquistato." La produzione del miele ibleo non è terminata con le epoche passate. Per evitare un così lungo stop venne pianificata una nuova missione. Molti esponenti del partito hanno ricoperto la carica di Presidente della Colombia. Questa è stata profondamente riprogettata. "Il monumento appare sulla bandiera del ""Consiglio delle Isole Scilly""." Sembra essere una stella binaria, anche se questa ipotesi non è stata confermata. Hanno avuto quattro figli: Kyle, Sharon Petty, Lisa e Rebecca. "Il titolo è una contrazione colloquiale di ""Stick With You""." Il giorno dopo, però, Evan si accorge di essersi rimpicciolito del tutto. Il segretario del partito è Maria Petrova. Nel primo libro è uno dei tanti sudditi della Regina di cuori. Al termine il catetere viene fissato alla cute. "L'enkolpion è portato al collo con una catena d'oro." "Secondo resoconti tardi e forse fittizi, innamoratosi di una suora, l'aveva costretta a sposarlo." Rispetto al disco precedente, i Beastie Boys si avvalsero della collaborazione di diversi musicisti. "Tra gennaio e febbraio la divisione fu impegnata nell'apprestamento di postazioni difensive delle coste." Serviva il centro abitato di Crocetta, frazione del comune di Castel Frentano. Il giorno successivo, firma con la neo-promossa Pallacanestro Trieste.presi li quattrocento fiorini d oro e rese le debite grazie al pretore si partì e messosi al mercatantare divenne uomo saggio e di gran maneggio la buona femina che era fuggita il tutto vedeva e molto suspesa restava e parevale un ora mille anni di furarla e di poter operare tal effetto entrato adunque dimitrio in camera disse alla moglie polissena io in questa notte per la malvagità del tempo non ho mai dormito io volontieri vorrei alquanto riposare andando un giorno per suo diporto alla caccia gli venne una grandissima volontà di scaricare il soperchio peso del ventre ed avenga che cassandrino fusse per i ladronezzi e per le altre giottonie infame e di perduta speranza niente di meno egli aveva in sé una laudevole virtù sentisse imperciocché la poavola con i diti gli aveva presa una natica e sì strettamente la teneva che gridare ad alta voce lo faceva né appena adamantina aveva fatto il primo sonno che la poavola cominciò chiamare mamma mamma caca e sì fatta fu la diligenza sua in levare la mercatanzia e a quella vigilantissimamente attendere che non vi era alcuno nella città aquila uccello rapace e di denti privo per rimunerazione sua in cibo offerse l interiore col grasso che la carne e f ossa circonda ma noi vi vendiamo a contanti la favola di cassandrino sì come noi comperata l'abbiamo e perciò che le parole aumentavano la signora comandò ognuno tacesse e che alteria col suo enimma seguisse mentre che la vecchiarella fece cotal ufficio il ladro dubitando esser scoperto se ne fuggì e così la casa salva rimase vedendosi esser legato schernito e maltrattato né sapendo che era isconosciuto assai di ciò seco si maravigliava ed in tanto furore divenne che quasi ruppe il laccio che legato lo teneva molto si doleva che egli dovesse della giostra esser vincitore e parimente della sua persona possessore e mentre che ella seco ragionava le disse il giovane era già l'ultima fatica del favoleggiare della presente notte giunta al fine quando la signora impose a ciascuno che se n'andasse alle lor case a riposare il pretore vedendo cassandrino rifiutare ciò che gli addimandava si sdegnò e disseli quando non farai questo non aspettare altro da me la poavola fortemente premendo invece di danari empì il panno di tanta puzzolente feccia che appena se le poteva avicinare nome veramente corrispondente a lui il quale era uomo conversevole e da bene ma tutto dato al mercatantare e le cose sue assai convenevolmente gli riuscivano la signora fece cenno ad alteria che a dire incominciasse ed ella levatasi da sedere fece una riverenza ed alla sua favola diede cominciamento favola e alla città s era accampato e posto le aveva assedio per acquistarla acciò che o per amore o per forza egli avesse per moglie la povera doralice desiderosa divedere più avanti il suo diletto sposo pospose l'amore del fanciullo e lietamente glielo donò e la sirena attesa la promessa nell'onde s attuffò camera primamente si calò giù per una fune e fatto uno viluppo del letto con molto suo agio via lo portò venuto il terzo giorno e l'ora del giostrare tutto il popolo il termine del glorioso triunfo con grandissima allegrezza aspettava non senza grandissime risa la risoluzione dell oscuro enimma fu comendata da tutti né fu veruno che imaginare se lo avesse potuto e iddio lo sa dove il miserello con questo malvagio tempo ora si trova ed ella ingrata non avendo pensiero di lui lavoretto prese le squamme e gittato lo sguizzante pesce nelle chiare acque rimontò a cavallo e tanto cavalcò che trovò un falcone pellegrino che dal mezzo in giù va e non più tardare e se in termine di giorni trenta non opererai sì eh io abbia bellisandra figliuola d attarante re di damasco nel mio potere il capo dal busto ti sarà diviso ma la moglie contrastando col marito con giuramento affermava sé aver veduto con gli occhi propi gran somma di danari per lei cacata mamma caca e adamantina secondo l usanza le poneva sotto il pannicello mondo e la poavola cacava danari con grandissima maraviglia di tutte e non la ritrovando al luoco della picciola cucina se ne gì e trovatala rinchiusa pensò che ella come era dentro vi si fusse lasciovi pensare di che animo si trovava il marito veggendo la moglie esser abbracciata e basciata dal prete e smontato giù del cavallo fece ciò che naturalmente gli bisognava e non avendo con che nettarsi chiamò un servente che gli desse alcuna cosa con la quale si potesse mondare se voi più gridarete una di due cose averrà o che vostro chiaro nome e buona fama sie guasta o che voi sarete cagione della mia e vostra morte andatisene adunque a l'uscio videro che l'uno e l'altro s imboccava dimorando in amorosi ragionamenti carlo che ancora non sapeva che egli paresse un etiopo stava tutto sospeso ma poscia che chiaramente conobbe lui esser di bruttura tinto che non uomo ma bestia pareva e tra se stessa ringraziava iddio che della servitù del saracino aveva deliberata e pregava iddio li desse la vittoriosa palma ma lo andare del prete non puote esser sì occulto che da manusso che abitava al derimpetto alla casa di dimitrio suo compare non fusse veduto ma il soldano s affaticò in vano perciò che la damigella disse non pensate signor mio con vostre finte losinghe ora ingannarmi fu sì tosto il padre postosi a riposare che da capo la poncella si mise ad alta voce gridare perciò che il giovane come prima a lei presentato si aveva e già consumate le gioie danari e tesori datigli da amorevole padre fuor che fatato cavallo finalmente aggiunse al cairo regia città e non volendovi andare per essere stanco chiamate manusso nostro compare qui vicino che vi farà questo servigio tu dici bene disse dimitrio il che piacque ad ambeduo e strettamente abbracciatisi insieme e basciatisi tolsero l uno dall altro commiato e listico di cui poi nulla si seppe verso occidente indrizzò il cammino e da tutti era cassandrino chiamato costui sì per la sua fama sì per li suoi ladronezzi era quasi noto a ciascuno del popolo perugino volse la sorte che non passarono due ore che si levò un nembo con tanta pioggia che parea volesse roinare il cielo né mai quella notte retino di piovere e pensando che da quell ora che prima la vidi sin a questa fussero multiplicate le scarpe trovai che erano diminuite di che io ne presi ammirazione non picciola dopo pensai che tu le avessi vendute e del tratto di quelle avesti il danaio nelle mani la quale con chiaro viso e maniere accorte così disse stavano ad una mensa di presente uniti insieme tre buon compagnoni figliuole mie come avete fatto voi a fornire sì pienamente la casa vostra conciosiacosachè per lo adietro voi eravate sì poverelle pur i mamalucchi e schiavi tanto fecero e dissero che il soldato una mattima per tempo alla finestra si puose e vide tutte quelle prodezze e leggiadrie che porcarollo col suo cavallo faceva carne componendola insieme con ossa e i nervi non altrimenti che sogliono fare le donne un pastone di fermentata pasta impastata che fu la minuzzata carne e ben unita con le trite ossa e i nervi la donna fece una imagine molto superba allora disse il marito vedi o pazza che tu sei come ella ti ha ben trattata e sciocco sono stato io a crederti tale pazzia al quale da capo piangendo acciò che s attasentassi la madre il pomo d argento diede ma essendo per aventura dalla sirena veduto alla donna lo richiese in dono e tanto camminò che aggiunse a polonia città nobile e popolosa il cui imperio teneva odescalco re molto potente e valoroso il quale aveva una figliuola doralice per nome chiamata la pietosa madre veduta la figliuola di color smarrita dolcemente la confortò pregandola che rammaricare non si dovesse che partito che fusse il re ambedue anderebbeno al giovanetto e mercarebbero il cavallo e molti danari cacava avenne che una sua vicina essendo andata in casa delle due sorelle ed avendo veduta la loro casa in ordine di ciò che le faceva mestieri molto si maravigliò e fatto il simile negli altri duo cantoni levò la sella tutta di netto dalla schiena del cavallo e tuttavia il servo sopra la sella dormendo sopra i quattro pali in terra fitti la puose né appena egli aveva fornite le parole che aquila divenne e volato dentro della finestra e ritornato uomo come prima tutto giocondo e tutto festevole se le appresentò e per un mese continovo tenne corte bandita essendo fortunio con la diletta moglie un certo tempo dimorato e minuzzate le sue carni e fratti li nervi e rotte le dure ossa e fatte come minuta polvere prese una conca di rame non picciola e a poco a poco dentro vi gettò la trita e minuzzata carne e quando bisogno arrai d aiuto alcuno poneralle sopra la riva del fiume che io incontanente verrò a te e porgerotti subito soccorso stelle laonde mi soviene una favola per la quale agevolmente intenderete come una povera fanciulletta dalla fortuna sovvenuta onde vedendo la vaga alteria il lei enimma irresolubile rimanere umanamente disse altro non è signori miei il vero sentimento del nostro proposto enimma se non la lusinghevole sirena e quanti quel giorno in giostra ne incontrò tanti furono da lui valorosamente abbattuti stavasi la damigella tutta allegra e con ammirazione grandissima intensamente il riguardava udita la vera dichiarazione dell arguto enimma per lo adietro disonesto riputato tutti ad una voce lo commendorono e la signora non sei per avermi perchè la mia virginità offersi a colui che tutto vede e regge e quantunque a mio mal grado con violenza il corpo mio macchiasti se ti sarà in piacere di donarlomi disse la sirena ed io ti mostrerò lo sposo tuo insino al petto il che ella intendendo e desiderando molto di vedere lo sposo suo glielo donò e ritornata a casa raccontò al marito come le due sorelle avevano una poavola che dì e notte le dava molto oro ed argento e che al tutto di involargliela determinato aveva veduto adunque chiaramente che al prete a certo segno ed a certa ora era aperto l'uscio ed egli entrava in casa e men cautamente che non si conveniva con la comare scherzava deliberò di star cheto udito che fu il degno e notabile enimma da alteria proposto diversi diversamente l interpretavano quando una cosa quando un altra dicendo ma niuno fu che aggiungesse al segno ed intesa la cagione del dirotto pianto dolcemente lo racconforìò riducendoli a memoria quello che già li aveva detto il falcone che egli liberò dal freddo ghiaccio e onorato dono delle due penne a cui rispose di raso bianco e sì come ella divisò così egli fece fortunio adunque il giorno seguente cassandrino famosissimo ladro ed amico del pretore di perugia li fura il letto ed un suo cavallo leardo indi appresentatoli pre severino in uno saccone legato diventa uomo da bene e di gran maneggio assai perciò che all'improviso non si potrà dir cosa che grata vi sia ma poscia che così v aggrada per tal maniera castigare il fallo mio se pur fallo dir si può io come ubidientissima figliuola anzi deditissima ancella così dirò era venuta madonna modesta a tal condizione che tutta la vii canaglia di pistoia concorreva a lei chi per prendersene piacere chi per beffarla e traggersene di lei e chi per conseguire il vituperevole premio che ella gli donava e quella con ampolla dell acqua della vita spruzzò e incontanente il giovane da morte a vita risuscitato più bello e più leggiadro che prima divenne e vedendola vaga e bella giovanetta in presenza di tutto il popolo la sposò e parimenti cassandra sua sorella maggiore onorevolmente maritò e fatte solenni e pompose feste e trionfi e parendogli sconvenevole e cosa vile il starne l ozio avolto raccontando loro sì come fanno quelli che sciocchi sono e di prudenza privi dopo presi certi cartoni grandi e sodi fece due ali di vari colori dipinte ed un diadema che alluminava aria d intorno il fanciullo ben nudrito ed allevato cresceva ed in virtù ed in costumi e tanto amava il fratello fortunio chiamato che quando egli era senza di lui da doglia si sentiva morire e trattosi di bocca il caro e prezioso anello in mano glie lo die e prese le sue tre squamme nell onde s attuffò a affannato re al suo palazzo con la poavola alle natiche taccata e non trovando modo né via di poterla rimovere ma ella stringendosi nelle spalle e vedendo che era il trastullo del fanciullo di donarglielo ricusava a cui disse la sirena venuta adunque madonna modesta contra suo volere vecchia canuta né avendo più veruno che l'amasse e corteggiasse come prima e vedendo la mercatanzia delle sue scarpe cessare molto molto tra se stessa si rammaricava e doleva il che avenne a livoretto figliuolo del gran re di tunisi il quale dopo molti non pensati pericoli gravosi affanni e lunghe fatiche calcata con l'altezza dell animo suo la miseria della fortuna a maggior stato pervenne pativano laonde la vicina dimorando in tal pensiero determinò di operare sì che la potesse intendere dove procedesse la causa di cotanta grandezza e andatasene alla casa delle due sorelle disse poscia che così a voi piace ed è di contentamento di tutti voi ch'io termini la presente sera con una mia favoluzza farollo volentieri e senza far più resistenza alcuna alla sua favola lietamente diede vaga è molto al veder mostra da marte ma dispietata è forte ed inumile canta soave e nel cantar produce oggetto tal che a morte uom conduce livoretto udendo che il comandamendo del soldano stringeva e che non bisognava contravenire al suo volere molto dolente si partì la savia madonna modesta gli rispose che vi pare messer tristano marito mio pensavate forse voi di esser solo mercatante in questa città certo ve ingannate di grosso e perciò signora del cuor mio non vogliate ad un tempo macchiare onor vostro e mettere a pericolo di amenduo la vita ma quando vi fusse a grado che trivigiano ne raccontasse una nella contadinesca lingua rendomi certo che voi ne prendereste maggior piacere di quello che avete preso nell ascoltare la mia il giovane de l impossibile dimanda molto si dolse ed acceso d ira dentro e di fuori ardeva ramaricandosi forte che il signor il suo ben servire e le sue tante sustenute fatiche e così in grandissimo spazio di tempo lo tennero infino a tanto che rumore andò alle orecchie del pretore il quale levatosi di letto e fattosi alla finestra che guardava sopra la piazza e contrafatta la voce andatevene a casa e fìngete di essere un mendico che dimandi per quella sera albergo donna disse fortunio se dimane per aventura io fussi alquanto più tardo dell usato nel venire in giostra non ve ne maravigliate perciò che non senza causa tarderò la venuta mia pregando iddio che se gli avenisse per alcun tempo di cavalcare il mare ei fusse dalla sirena non altrimenti inghiottito che sono le navi dalle procellose e gonfiate onde marine disse allora manusso se voi farete quello che io vi dirò del tutto vi certiflcarete ma fate che voi siate secreto mostrandole allegra ciera e benigno viso ma ora ben conoscerò io se tu sei saccente ed ingegnoso tu conosci se non m'inganno pre severino e volendo fare maggiori prove di ciò che li convelleva fu preso come vii topo a trapola perciò che volendo ascendere le mura del castello ma giurovi che di me piacer alcuno non prenderete se prima questo rio e falso ribaldone che col suo cavallo m ha ingannata acqua della vita non mi porta piacere imperciò che se l amante che si sollazzava seco era nobile ella voleva le scarpe di veluto si plebeo di panno fino si mecanico di cuoio puro ritornando però nella seguente sera a ridotto sotto pena della disgrazia sua laonde accesi i torchi che neve parevano ì signori fino alla riva furono accompagnati e con le pugna che di ferro parevano tutto il viso e le spalle li ruppero né li lasciorono in capo capello che bene gli volesse e così il malvagio carlo come meritato aveva senza sentire vero frutto del suo amore la sua vita miseramente finì già fortunio preso volentieri l assunto e con ogni maturità considerata la loro condizione in tal guisa la preda divise ed aveva messo nel suo palagio una vecchiarella per guardia la quale come prudente ed accorta ogni sera discorreva per tutto se scoprire poteva alcuno che involar volesse vedendo gli sanzacchi mamalucchi e schiavi in costui tanta sofficienza persuasero al signore che altro officio darvi dovesse perciò che la diligenza sua in sì basso e vii servigio esser non meritava veggendosi per sua mala sorte di figliuole privo ed esser in tale età di non poterne più avere si ramaricava molto e infinita passione e cordoglio ne sentiva e partitosi dal signore ed andatosene secondo il solito alla stalla maladiceva empia sua fortuna tuttavia dirottamente piangendo che vi pare cognati non è ben trattata la sorella vostra a cui risposero tutti noi lo sapevamo e la bellezza e prontezza del suo gagliardo e feroce cavallo e non altrimenti di quello si accese che arrebbe fatto un giovane d una bellissima damigella ora essendo senza misura dolente né sofferendogli il cuore sé medesimo con alcuna violenza uccidere e il calzolaio con la scarpa in mano le leva la gamba e la donna gli dice fa piano che la scarpa è troppo stretta e mi fa male ed egli più fiate la ritragge e la rimette fino attanto che la donna se ne rimanga paga e contenta era nell acqua gelato né in maniera alcuna mover si poteva il quale veduto il giovane disse deh leggiadro giovanetto prendi pietà di me e trammi di questo ghiaccio in cui avolto mi vedi ma non fu veruno di sì acuto ingegno che intender lo potesse allora la vaga arianna risolvendolo disse signori il mio enimma altro non dimostra se non la zucchetta dall acqua rosata io disse manusso non ho ucciso alcuno ma ben vidi io altrui uccidere l'onore e la fama vostra mamma mia ed adamantina aspetta figliuola mia disse e levatasi di letto prese il grembiale che il giorno dinanzi portava e glielo pose sotto dicendo fa caca figliuola ma teodosia che tra sé considerava il tutto ed ottimamente conosceva il pericolo grande che le poteva avvenire se ne fuggì ad uno monasterio di donne di santa vita non meno ridiculoso fu l enimma da cateruzza raccontato che fusse l ingeniosa favola dalla signora recitata e perciò che da molti fu disonestamente interpretato volse ella con bel modo la sua onestà scoprire avenne che a messer tristano suo marito faceva bisogno del magazzino per metter dentro certe sue robbe mercatantesche che per avventura allora gli erano sopragiunte da diverse parti il quale più morto che vivo trovandosi in presenza del pretore ed accorgendosi esser deriso fece gran querela contro lui di che egli rimase tutto sopra di sé né imaginare si poteva dove procedesse una copia di tante scarpe e chiamata la moglie a sé interrogolla dove procedevano quelle tante scarpe che nel magazzino si trovavano il quale seco giuocando fu dalla sirena veduto ed ella accostatasi alla galea e sollevando alquanto la testa dalle schiumose onde disse alla donna sentito da suoi il smisurato grido subito tutti corsero al re e vedutolo che in terra come morto giaceva e sapendo che a lei per ordine toccava la volta di favoleggiare sì come alla signora piacque una favola non meno da ridere che da commendare in tal guisa incominciò e però sarete contenti di vedere come da me è ben trattata levati su polissena da sedere e dimostriamo un poco la casa a'tuoi fratelli iddio ti diede il libero arbitrio acciò tu conoscesti il bene e il male e operasti quello che più ti aggrada e così tutta tre rimasero contenti promettendo f uno all altro d acquetarsi ed in maniera alcuna non contravenire alla difinitiva sentenza quantunque ella fusse ingiusta di raso verde tutto di argento ed oro finissimo ricamato ed altressì il cavallo ed il tutto fu tostamente la mattina il quale veggendolo disse veramente cassandrino tu sei un famosissimo ladro chi mai si sarebbe imaginato d involare il letto con tant astuzia se non tu e filata che fu diede il filo ad adamantina sua sorella minore imponendole che lo portasse in piazza e lo vendesse ma perciò che cateruzza era slata cagione di muovere il trivigiano a fare che la signora raccontasse la favola prima con alquante dolci parolette la morse dopo per punizione di tal suo commesso fallo espressamente le comandò che ella recitasse uno doralice vedendo il giovane subitamente si volse gittar giù dal letto e gridare ma non puote perciò che il giovane le chiuse con una delle mani la bocca e disse che fa bisogno di aprir casse e dimostrarli le vestimenta mie non sanno che voi mi avete orrevolmente vestita e vie più di ciò richiede la condizione nostra ma dimitrio quasi adirato disse sì come per lo adietro fatto avete a queste nostre onestissime compagne le quali si hanno più tosto da sommamente lodare che in niuna parte biasmar di voi la quale era sì caldamente amata da lui che non fu mai uomo che tanto amasse donna quanto egli amava lei donna donami quel pomo perciò che di quello io sono innamorata molto a cui la donna rispose non volerglielo donare perciò che del figliuolino era il trastullo di lei ebbe duo figliuoli savi virtuosi ed ubidienti al padre de quali il maggiore listico il minore livoretto si nominava e tanto amava il marito quanto un altra che trovar si potesse giammai essi molto desideravano figliuoli ma la grazia da iddio non gli era concessa e quantunque la signora più volte silenzio l imponesse non però cessavano di fortemente ridere ma poi che tacqueno la signora comandò al molino che con quello istesso linguaggio enimma seguisse ed egli desideroso di ubidire in tal modo enimma propose forse non si ragionarebbe di lei come ora si ragiona e quantunque la favola eh ora raccontarvi intendo a noi non molto convenga perciò che di lei ne riuscisse disonore e vergogna che oscura e denigra la fama e la gloria di quelle che onestamente viveno tutto di paura tremava ne si seppe sì occultare che non fusse da tutti conosciuto i fratelli di polissena questo veggendo fieramente si turhorono la quale egli sapeva che sommamente amava laonde cominciò lusingarlo ed accarezzarlo promettendogli di punire coloro che di tal vergogna erano stati cagione non altrimenti che foglia conquassata dal vento tremava la signora udendo i molti e vari ragionamenti che si facevano impose silenzio e comandò ad arianna che il suo enimma proponesse procedessino da caldo e ben fondato amore che ella le portasse ma non considerava il miserello che ella tra se medesima diceva e voltatosi al prete che stava col capo chino disse prendi i panni tuoi e levati tosto di qua e vattene in tal malora che mai più non ti vegga il pesce rese prima le debite grazie al giovanetto disse prendi del dorso mio le tre squamine maggiori e tienle appresso te che essercitava il latrocinio non già per avarizia ma per potere a tempo e luoco usare la liberalità e magnificenza verso coloro che gli erano benigni e favorevoli e primo mettere lo stendardo del papa sopra li merli fu colto da una grossa pietra la quale in tal maniera il fracassò e ruppe che non puote appena dir sua colpa indarno perciò che come giovane prudente e savia ogni cosa rifiutava e cotidianamente pregava iddio che lo rimovesse da tai disonesti pensieri e salito sopra il suo fatato cavallo in piazza al real palazzo se ne gì dove con tanta destrezza ed attitudine quello maneggiò che ciascuno stavasi attonito a pensare nonché a riguardarlo pensò lui esser qualche pazzo e non essendo da alcuno per carlo conosciuto ognuno il cominciò dileggiare e gridare dalli dalli che gli è pazzo parlatemi chiaro disse dimitrio e non mi tenete a bada con cotesto ragionare oscuro volete che io vel dica palesamento disse manusso ascoltate e portate in pace quello che ora vi dirò ma poi che dalla signora fa comandato che ogni uno tacesse ella si volse verso il molino e disse signor antonio sì come la diana stella colla sua luce avanza tutte altre così la favola da voi raccontata col suo enimma porta il vanto di tutte altre che sinora abbiamo udite sì ed accortasi che valentino con ingiuriose parole oltraggiato l aveva quello fortemente minacciò giurando di malagevolmente castigarlo che nulla o poco a quelle si potrebbe aggiungere io tal qual io sono mi sforzerò non come voi desiderate ed è il voler mio ma secondo le deboli mie forze di sodisfarvi a pieno cassandrino che di sopra cheto si stava ed ogni cosa vedeva non ridendo né vedendo persona alcuna nella camera quella alquanto chetamente sollevò dal cavallo e posela su palo indi postone un altro sotto l'altro cantone fece il somigliante e veduto il servo ancora dirottamente dormire astutamente tagliò le redine della briglia che il servente teneva in mano la qual dimora nelle onde marine è uno animale molto dilettevole a vedere perciò che egli tiene il volto il petto ed il corpo e le braccia di una vaga damigella e tutto il resto di squamoso pesce ed è molto crudele già lionora era giunta al termine della favola da lei brevemente raccontata quando le oneste donne cominciorono alquanto a ridere della sciocchezza di carlo il quale credendosi abbracciare la sua diletta teodosia abbracciava e dolcemente basciava le pentole e caldaie la fante ch'era non men compassionevole a poveri che la patrona al prete corse alla madonna e dimandolle di grazia che ella contentasse un povero mendico posta giù ogni sinistra oppenione che di alteria aveva voltò il viso verso lauretta e fecele motto che a sé venisse venuta l'ora di posare ambeduo andorono al letto e scherzando insieme e solazzando cominciorono macinare a ricolta altrimenti si guasterebbe la coda al fasiano dopo nel giorno che voi vi vorrete partire fìngerete di ascender in nave il cavallo vedendo il duro pianto del patrone ed udendo i gravi lamenti disse che hai tu patrone che sì fortemente ti cruci ti è sopragiunta cosa alcuna acquetati alquanto che ad ogni cosa si trova rimedio fuor che alla morte ma pur tanto fece che uscì delle lor mani e via se ne fuggì pensando tuttavia averli dietro le spalle carlo adunque essendo da suoi servi senza pettine oltra modo carminato cassandrino nulla rispondeva ma sì come il fatto suo non fusse ammirativo si stava tu me ne hai fatta una delle belle diceva il pretore così pel contrario ella ne donava un paio per guidardone di sua fatica a colui eh era maggior gaglioffo e che molto meglio le scuoteva il pilizzone maneggiare il giovanetto tutto allegro ritornò al soldano e chieseli la patente lettera e ciò che fatato cavallo ricordato gli aveva alto e viril animo suo propose di voler al tutto ancor che il re consentire non le volesse mettersi in mare alla fortuna e la sua ventura provare maneggio piacque a tutta la compagnia e massimamente alle donne la favola da alteria raccontata e tutto sdegnato si partì pensandosi eh ella avesse veduto nella sua imaginativa uno di coloro che per suo amore erano stati nel torniamento uccisi damigella s io avesse il modo volentieri giostrerei e dammi il cuore che della giostra sarei vincitore dopo voltatosi dimitrio a cognati disse menate la sorella vostra ovunque vi piace perciò che io non voglio che più mi stia dinanzi agli occhi ma da tutti fu chiamato il porcarollo che così nome gli imposero acconciatosi adunque livoretto ora nominato porcarollo nella corte del soldano finalmente una mattina tra sesta e nona giunse ad uno folto ed inviluppato bosco e dentro entratovi trovò il lupo l'aquila e la formica il re che non molto lontano era dalla figliuola udite le alte grida corse a lei ed inteso che nella camera era un giovane tutta la zambra ricercò ed abbandonato il re saltolle nellebraccia il che vedendo il re tutto attonito e sbigottito rimase cavallo imponendoli convenevole pregio perciò che unica figliuola del re è di quello fieramente innamorata il giovane li rispose non esservi cosa sì pregiata e degna che pagare il potesse e del tratto di quello comprasse tanto pane acciò che ambedue potessero delle sue fatiche la loro vita sostentare a cui adamantina aperto il grembiale di bucato che dinanzi teneva sempre dimostrò la poavola che barattata aveva messer tristano che la cosa non intendeva rimase sopra di sé e temendo molto che alla sua mercatanzia un simile caso non avvenisse non volse in ragionare più oltre procedere uscio il quale non molto forte né molto sicuro era con poca difficultà ad ogni suo buon piacere aperse continovando adunque madonna modesta secretamente l'amorosa danza e rendendole bene essercizio della sua dolce mercatanzia divenne tanto ricca di scarpe che non pur pistoia ma ogni grandissima città arrebbe a bastanza fornita ed essendo per lo giuoco riscaldati alquanto e non potendo valentino patire che fortunio nel giuoco li fusse superiore in tanta rabbia e furore venne che più volte bastardo e nato di vii femina li disse che vi pare di questa malvagia femina in cui ogni mia speranza avea già posta merito io da lei cotal onore ahi misera ed infelice te dopo tagliò il pettorale la cingia la groppiera ed ogn'altra cosa che pareva li fusse ad impedirlo e fìtto in terra uno palo sotto l uno de cantoni della sella dalfreno fra pochi giorni tolta buona licenza dal figliuolo e dalla nuora a tunisi sano e salvo se ne ritornò e molti duchi marchesi ed altri potenti signori erano già da ogni parte venuti per far l'acquisto del prezioso premio se la favola dal molino raccontata piacque generalmente a tutti vie più a grado gli fu l ingenioso anzi paventoso suo enimma e ed io in questo mezzo porrò al fuoco la pentola ed apparecchiarò le scodelle e farò gli altri servigi di cucina la patrona accontentò e la fante aperto uscio e chiamatolo dentro lo fece sedere presso al fuoco ponesse acciò che tal vituperoso fatto ad alcun tempo non venisse in luce mentre il pretore e lo servente diedero sepultura al corpo morto padrezzuolo mio state cheto e non vi sgomentate perciò che noi non vi mancheremo di favore e di giustizia ancor che questa cosa sì come noi potiamo comprendere sia stata una berta ed andatosene alla stalla dirottamente piangeva essendo fuori d ogni speranza di poterlo trovare il cavallo veduto il patrone addolorato e dirottamente lagrimare l addimandò che cosa egli aveva che così fieramente lagrimava non però cessava il desiderio di adempire il suo malvagio e disordinato appetito vedendosi adunque madonna modesta del giovenil favore totalmente priva né più esser accarecciata né losingata da leggiadri e vaghi giovanetti come prima guattava tutti quelli che indi passavano per strada e quanti giovanetti ella passar vedeva tutti con cenni e atti invitava ad amarla ma acciò che il miserello venisse in disgrazia del signore e che fusse o ucciso o scacciato in eterno esilio un stratagemma astutamente s imaginorono imperciò che essendo la mattina uno de schiavi nominato chebur al servigio del soldano al letto al letto ornai messer bernardo gridando forte andai non state più duo lo discalcin quattro di riguardo chiudin le porte ed otto stian di su che teodosia miracolosamente sparve ed a carlo iddio sì fortemente abbarbagliò il lume dell il giovane continuando il suo viaggio finalmente all essercito del soldano aggiunse dove trovato il capitano che fieramente la città batteva a lui si avvicinò e la patente lettera gli essequito appresentatosi adunque in piazza il giovanetto all ordinato termine del torniamento entrò e se il giorno avanti il suo gran valore aveva dimostrato nel sequente vie più quello dimostrò madama che debbiam far noi di questi nostri figliuoli da poi che ogni podestà di lasciarli del regno eredi n è per la legge e per antica usanza apertamente tolta lei quinci nasce la rabbia della subita gelosia fugatrice d'ogni nostro bene e insidiatrice d'ogni onesto vivere quinci nascono i disonori ed ignominiose morti non senza grandissima vergogna e vituperio di noi altre donne fingerai una sera d esser ebbriaco e prenderai la tua spada e correrammi dietro per uccidermi percotendo la spada nelle mura ed io fingendo d aver di ciò paura fuggirò su la strada della quale trasse fuori certe cosette di non picciolo valore e ritornato al letto le appresentò alla moglie la quale perciò che altro aveva in capo de tai doni nulla o poco stima si fece e se uomo alcuno comperare mi volesse dilli che me venderai addimandandoli però prezzo ingordo acciò che dal mercato si rimova perchè dopo la morte nostra vi è tolta ogni speranza di questo regno non già per vizio vostro né per disonesti costumi ma perchè così determina la legge e antica usanza per esser voi non femine ma uomini dalla potente natura e da noi prodotti signor a quel che mi posso avedere voi mi tenete un ladro ma io non sono ladro né anche figliuolo di ladro perciò che io della propia industria e de propi sudori me ne vivo e così passo la vita mia del grave e ben fondato giudizio ciascuno di loro rimase contento e di tanta cortesia quanta ei usata gli aveva come meglio puotero e seppero il ringraziorono assai i mamalucchi e schiavi vedendo le valentigie del cavallo stavano ammirativi e cose fuor di natura li parevano il preside che nel letto giaceva e non dormiva sentiva chiaramente tutto quello che faceva cassandrino e quantunque ne sentisse danno per lo rompere del coperto disse non ti ho io signor da dir una buona nuova e che disse il soldano il porcarollo il quale livoretto per proprio nome si chiama ed andatosene al fiume in quel luogo dove varcò con la damigella pose le tre squamine del pesce nella verde riva il pesce guizzante per le chiare e lucide onde or quinci or quindi saltolando tutto lieto e giocondo se gli appresene dovesse perciò che occorrendoli bisogno alcuno di aiuto e tollendo le due penne e ficcandole nella sponda del fiume subito gli verrebbe in soccorso e questo detto a volo se ne gì e dissele madonna messere è ritornato il che intendendo la donna tutta si smarrì non senza gran pericolo della vita sua sì miseramente guidardonasse ma il soldano tutto infiammato d amore per sodisfare alla diletta donna senza mutare altro consilio volse che al tutto l'acqua della vita le trovasse ma se lusserò donne che mi volessero faralli tutti quelli piaceri che far si puolono lasciandole la libertà di toccarmi il capo la fronte gli occhi orecchie le groppe e ciò che le sarà a grado perciò che senza farlo oltraggio e noia alcuna la quale da molte vaghe e generose matrone circondata non altrimenti pareva che vivo e chiaro sole tra le minute stelle fece nuovo proponimento e messasi al balcone cominciò vagheggiare quanti famigli bastasi villani scoppacamini e poltroni eh indi passavano pur più volte assaggiare la volse s egli era suo vero figliuolo e di saperlo al tutto deliberò onde alchia vedendo ostinato volere di fortunio io farò ogni mio sforzo di contentarvi intravenga ciò che si voglia ancor che a tal cosa atto non mi trovi ella costante come forte torre da impetuosi venti conquassata non vi volse in maniera alcuna consentire se prima a livoretto cagionevole di sì fatta vergogna con le propie mani la testa dal busto non gli spiccava e non essendovi alcuno che avesse ardire di prestargli aiuto in terra morto cadde non contenta di questo la malvagia damigella gli spiccò il capo dal busto vedendo il suo disegno riuscir bene subito chiuse il sacco e strettamente legollo e trattosi di dosso il camice sacerdotale il giovane avuto anello subito il dolore in allegrezza converse e senza indugio alcuno al soldano ritornò disse non è convenevole che una feminella di poco sapere quale sono io insegni a voi altri più esperimentati di me ma poi che così è il desiderio vostro ed ogni vostra parola mi è special comandamento dirovvi quello eh io sento fortunio per le parole d alchia suspicò anzi tenne per certo che egli suo figliuolo legittimo non fusse la vera adunque generose donne isposizione del nostro enimma altro non dimostra che la stretta scarpa imperciò che la donna si va a sedere non che io sia degna di questo onore ma acciò che non si sparghino le parole indarno dirò quello eh io sento un gentiluomo era andato in contado con la sua famiglia sì come lo state più delle volte avenire suole venuta la sera adamantina come le fanciullette fanno tolse la poavola in braccio ed andossene al fuoco e preso dell olio della lucerna le unse lo stomaco e le rene avendo più giorni cavalcato né trovato luogo che di contentamento li fusse si contristorono molto onde livoretto a listico disse e la buona donna che vigilante stava aspettando il frutto che seguirne doveva levatasi di letto e preso un panno di lino bianchissimo glie lo puose sotto dicendo caca figliuola mia caca il falcone ritornato in sé e invocate la smarrite forze molto il giovane ringraziò ed in premio di tanto benefìcio quanto ricevuto aveva le diede due penne che sotto l ala sinistra teneva pregandolo che per suo amore conservar le dovesse la donna tutta tacita e sospesa stavasi a vedere né alcun partito per liberare da morte il suo marito prender sapeva ma toltosi in braccio il bambino che tuttavia piangeva con esso lui si consolava alquanto avendo io udito ragionare da molti le cipriane navi esser nel mare sommerse temeva sommamente che alcuno sinistro caso non vi fusse avenuto e così molti mesi furtivamente continuarono il loro amore e più volte gli stretti abbracciamenti e dolci basi iterarono lasciando il sciocco marito a pericoli del gonfiato mare venuto il tempo di rimpatriare dimitrio ascese in nave e con prosperevole vento a vinegia ritornò rettore della chiesa di san gallo non molto lontana dalla città se tu me lo porterai qua in un sacco legato promettoti sopra la mia fé oltre li ducento fiorini d oro che io ti promisi dartene altrettanti meritava laonde per ordine del soldano fulli imposta la cura di attendere a cavalli e accresciuto li fu il salario di che egli ne ebbe maggior contentezza perciò che attendendo a gli altri meglio poteva governar lo suo smarrì ed appressatosi pianamente a lui vide eh ancor ei fieramente dormiva lo astuto e trincato ladro vedendo il servo a guisa d una marmotta profondamente dormire lavoretto adunque giunto al cairo ed entrato nella città quella tutta circuì e rimirandola d'ogni parte molto la comendò che una sirena la maggiore che mai veduta fusse alla galea si accostò e dolcemente cominciò a cantare ma poi eh ella senti fortunio avicinarsi alla piazza gli smarriti spiriti cominciorono a ritornare ai loro luochi la damigella onorata e temuta da tutti per la maravigliosa opera e inteso il giovane esser figliuolo di dalfreno re di tunisi e livoretto veramente chiamarsi e perciò che non era d alcuno inteso le donne ad una voce sommamente lo pregorono che ei lo risolvesse in quella istessa lingua nella quale recitato la favola del molino era già venuta al suo fine e tanto era piaciuta alle donne che né di ridere né di ragionare di quella si potevano astenere piacque molto a dalfreno la risposta della sapiente reina e chiamati a sé listico e lavoretto li disse figliuoli da noi vostro padre molto diletti ritorna al soldano e chiedeli ciò che ti fa mestieri e vattene sicuramente e non dubitare il giovane fece nò più né meno che il suo cavallo ordinato gli aveva la quale vinta dalla leggiadria del giovane con esso lui si pacificò e vedendo il giovane di bellissimo aspetto robusto e delle membra sue ben formato e ripensando tra se stessa alla bruttura del saracino e metter onor suo nelle mani d iddio in cui molto si fidava e preso pur alquanto d ardire e voltato il viso contra a carlo così gli disse alla granifera e sollecita formica per esser manchevole di quella potenza eh al lupo ed all aquila è dalla natura concessa per premio della sostenuta fatica le tenere cervella concesse ma dimitrio non volse che uccisi fussero perciò che vilissima cosa estimava l'uccidere uno che fusse in camiscia quantunque uomo robusto fusse ma voltatosi verso i cognati disse apri questa cassa apri quest altra e mostravali le vestimenta ora restava una sola cassa che fusse aperta e di essa non si trovava la chiave a chiunque a lei venisse compiacere e per sua mercè altro premio da loro non voleva eccetto un paio di scarpe le quali fussino convenevoli alla qualità e condizione di coloro che si davano seco amoroso piacere deh come è possibil questo disse dimitrio conciosia cosa che ella teneramente mi ama nò mai quinci mi parto che ella non empi il seno di lagrime e l'aria di sospiri grosso imperciò che ancor le donne se intendono dell arte del mercatantare e se voi siete mercatante grosso e fate assai facende e grandi io mi contento di queste picciole e ho poste le mie mercatante nel magazzino e rinchiuse acciò che fussero sicure e quasi impossibile tutti lo giudicarono non potendosi persuadere che essendo i tre pizzoni mangiati duo ne rimanessero intieri sopra il desco ma non consideravano che l'angue era sotto l'erba nascosto ecco che cassandrino mandò giù per lo pertugio il mendico morto il quale nella camera del preside diede sì fatta botta in terra che lo fece tutto smarrire e guatando per una fìssura della porta vide la teodosia che in orazioni si stava e con dolcissime parole la cominciò pregare che aprire lo volesse in tal guisa dicendo il pesce veduto che ebbe il giovanetto li disse deh gentil cavaliere liberami per cortesia ti prego da questo lezzo perciò che sì come tu vedi io son quasi di vita privo poavola cassandra vedendo il gran numero de danari stupefatta rimase iddio ringraziando che per sua bontà nelle lor miserie abbandonate non aveva e voltatasi alla sorella la quale ha il corpo di vetro e dall ardente fornace viene ella ha pelle di palude ciò è la coperta di paglia e f alma che dentro stassi è f acqua rosata e perciò che ella dall incominciamento della sua giovanezza fin all ora presente s'aveva data alla spuzzolente lussuria del corpo e della borsa nemica e erasi in quella tanto assuefatta e nodrita quanto mai donna nel mondo si trovasse né potendo più far resistenza alla fiamma che gli abbrusciava il cuore come giovane più furibondo che prima lasciate le parole da canto e stando in questa frenesia gli venne un pensiero il qual fu questo era il giorno che questa imaginazione li venne la quale ancor che avesse bisogno e con la figliuola in gran necessità vivesse era però di tal condizione che più tosto si arrebbe lasciata morire da fame che consentire la figliuola peccasse determinò di uscire al tutto di casa di bernio ed errando per lo mondo tentare se la fortuna ad alcun tempo li fusse favorevole e nulla trovando a riposare se ne tornò perciò che il giovane fattosi aquila per la finestra si era fuggito e fattosi lupo alchia sua matrigna e valentino suo fratello per la ricevuta ingiuria divorò e ritornato nella primiera forma ed asceso sopra il suo cavallo al regno del suo suocero fece ritorno e quelle conosco uscire dal vivo e chiaro fonte di quello amore che voi mi portate di che vi ringrazio assai ma ben mi doglio che certi insensati invidiosi degli altrui beni e tanto d ira e furore si accesero che poco mancò che ivi con le coltella che a lato avevano amendue non uccidessero ma ora per la iddio mercè vedendovi salvo e sano a casa ritornato per la soprabondante letizia non posso dalle lagrime astenermi sorte manusso che aveva alquanto del giotto disse compare io voglio che voi fate quello che io vi dirò erano tre campioni de quai uno per nome ciascuno si chiamava ed essendo tutta tre ad una mensa e avendo empiuto il ventre a guisa di animali bruti giunta la notte e chiamata doralice a cena non gli vi volse andare ma fattisi portare certi delicati cibi e preziosi vini fìnse non aver allora appetito di mangiare e sceso giù dal potente cavallo fu dai primi e dai maggiori della città sopra i loro omeri sollevato e con sonore trombe ed altri musici stromenti e con grandissimi gridi che givano in fino al cielo alla presenza del re va alla stalla e metti in punto il mio cavallo leardo e montali su e fa che in questa notte tu non smonti giù ma guata bene ed abbi buona cura che cavallo non ti sia tolto disse dimitrio non sapete voi che potete meco comunicar il tutto avete voi per sorte ucciso alcuno ditelo e non dubitate e d'altro nulla o poco si curava vedendo cassandrino l'animo del pretore contro lui sì mal disposto disso tra se medesimo o marito mio siate lo ben venuto io per amor vostro non ho mai chiusi gli occhi pensando sempre a questa gran fortuna ma lodato sia iddio che siete ritornato a salvamento in tal guisa il suo enimma propose una cosa son io polita e bella e di molta bianchezza ancor non manco or la madre or la figlia mi flagella e pur copro d ogn un le spalle e fianco pensò quello istesso che pretore imaginato s aveva e mosso a sdegno giurò di tal ingiuria vendicarsi quando il pretore non la punisse il re questo udendo si maravigliò e sospeso attese quello che ciò volesse dire ma non stette guari che venne il noncio e smontato giù di nave ed andatosene a casa ritrovò la sua cara moglie che dirottamente piangeva e addimandatale la causa che sì fortemente piangesse rispose mai fu veduta la più bella gente e van cercando sempre i buon bocconi giunge con un piatel un lor servente e sovra il desco pone tre pizzoni e se le aventò addosso non altrimenti che volonteroso ed affamato veltro alla timidetta lepre ma la misera teodosia favola v dlmitrio bazzariotto impostosi nome gramotiveggio scopre polissena sua moglie con un prete ed a fratelli di lei la manda polissena intesa la venuta del marito discese giù per la scala e con le braccia aperte abbracciollo e basciollo facendoli le maggior carezze del mondo corse ancora ad abbracciar le caldaie non altrimenti che le membra di teodosia f ussero e sì fattamente il volto e le mani dalla caldaia tinte rimasero che non carlo ma il demonio pareva essortandolo volesse lasciare cotesta malvagia vita ed accostarsi alla virtù fuggendo i trabocchevoli pericoli ne quai egli per li suoi pessimi portamenti incorreva or avendo più e più giorni lavoretto cavalcato giunse ad un'acqua alla sponda della quale nell'estremità era un fetore che da non so che causava che quasi approssimare non si poteva ed ivi un pesce semimorto giaceva i quali per l'ardente invidia ed estremo odio che li portavano tenevano per certo che più vivo al cairo tornar non dovesse indi li disse torna al soldano e digli che egli ti faccia una patente lettera direttiva al suo general capitano che ora all assedio di damasco si trova bertoldo di valsabbia ha tre figliuoli tutta tre gobbi e d'una stessa sembianza uno de quai é chiamato zambon e va per lo mondo cercando sua ventura sepolto il corpo morto e ritornato il pretore nella camera per posare vide che il letto li mancava di che tutto suspeso rimase e se egli volse dormire forza li fu prendere altro partito pensando tuttavia alla sagacità ed astuzia del sottilissimo ladro e che di lei n avenisse mai non si seppe novella alcuna ma giudico io che si disfantasse come nelle fantasme sempre avenir suole ed in tal maniera fu altresì dall aquila e dalla formica beneficiato fortunio tutto allegro per lo ricevuto dono rendute prima quelle grazie eh ei seppe e puote chiese da loro commiato e si partì alla donna che ogni cosa attentamente veduto aveva crebbe maggior desiderio di vederlo tutto e non sapendo che fare né che dire col suo bambino si confortava altamente gridando come egli era stato assassinato ed astutamente posto nel sacco non senza suo disonor e danno le chiese perdono delle busse che da lei a gran torto ricevute aveva e fece molte carezze alla poavola dolcemente basciandola e nelle braccia strettamente tenendola e tutto di nero tinto da propi servi viene pieramente battuto la favola donne mie care dal molino arteficiosamente raccontata mi ha fatto rimovere da quella che mi era nell animo di dire dimitrio come intese la cosa si spogliò de suoi panni e si vestì de stracci d'un mendico che era allora entrato in casa per alloggiare a cui la prudente reina all improviso rispose sacra maestà a me parrebbe che voi essendo di molti ed infiniti tesori potente li mandaste altrove dove conosciuti non fussero dandogli quantità di gioie e di danari grandissima odescalco corso a l alto grido della figliuola e nulla vedendo contra di lei assai si turbò e acramente minacciolla che se ella più gridava egli le farebbe un scherzo che non le piacerebbe e dimandolli maggior quantità di danari che non valeva il paterno regno il re inteso l immoderato pregio chiamò la figliuola e dissele concessa perciò che uomo il più delle volte non sa quello che addimandando più li convenga stando ambeduo in questo desiderio e veggendo la fortuna essergli al tutto contraria costretti da lungo desio io intendo di raccontarvi una favola di gramotiveggio per lo adietro non più udita per la quale io penso che voi ne prenderete non men piacere che ammaestramento fu il dotto enimma molto lodato da tutti e perciò che non intendevano il suo soggetto la pregorono che si dignasse della dichiarazione farli partecipi la quale sorridendo disse ciascun allegramente mangiò il suo e sovra il desco ne restaro duo questo enimma parve assai difficile alla brigata fece fare un bando che s alcuno di qual condizione e grado essere si voglia si trovasse a cui bastasse l animo la poavola dalle natiche spiccargli che gli darebbe il terzo del suo regno e voi in questo mezzo manderete per li parenti della moglie che vengano a desinare con esso voi e trovato il prete in casa farete quello che voi vorrete avenga madonna mia che lo enimma per me proposto a tutti paia dover esser irresolubile non però è sì oscuro che non si possa con agevolezza risolvere la risoluzione adunque è questa tuo sti tri fis e porta i a me compar ser peder e dig che i gualdi per amor me zambò ubidient al parò dis volontera parò e tolt i fis alegrament ol se partì e prese le chiavi del magazzino lei nulla sapendo l'aprì ed entratovi dentro trovò che quasi tutte le scarpe erano smarrite io ti prometto senza remissione di farti impiccare per le canne della gola cassandrino venuta la buia notte cassandrino prese li suoi stromenti e andatosene all'uscio del palagio trovò che guardiano dolcemente dormiva ed inchinatasi al suo luogo se ne gì a sedere né e ritornatosi come la notte precedente ambeduo insieme lietamente cenorono dappoi fortunio l addimandò come dimane vestire si dovesse ed ella a lui avenir suole la favola di alteria essendo già venuta a fine molto piacque a tutti ed entratovi dentro le diede un dolce e saporoso bascio il che vedendo dimitrio che ad un pertugio nascoso si stava e non potendo contradire a quello che compare gli aveva detto stette tutto attonito né passorono molti giorni che magazzino che era pieno di scarpe quasi vuoto rimase avenne che un giorno messer tristano volse secretamente vedere come passava la mercatanzia della moglie sua il servente andatosene al lettamaro e ricercando per dentro se poteva trovar cosa che al proposito fusse trovò per aventura la poavola e presala in mano la portò al re venuta adunque la sequente sera il marito della buona feniina prese la sua arrugginita spada e percotendo quando in questo muro quando in io sono un povero vecchio mendico dalla pioggia quasi annegato e dimando per questa notte albergo tutti stupefatti restarono e vedendolo tormentare dalla poavola si posero unitamente per levargliela dalle natiche fortunio che in un lato della galea col capo sopra l acqua per ascoltare dimorava si addormentò e così dormendo fu dalla sirena piace laonde per contentamento nostro e di questa orrevole compagnia vorressimo che voi ne raccontaste una favola alla bergamasca con quel buon modo e con quella buona grazia che voi siete solito di fare e giunto che egli fu subito la presentò al soldano il quale vedendola bella leggiadra e pura molto si rallegrò e con grate accoglienze la ricevette il quale non meno che ella vigilante stava e venuta l'ora convenevole e determinata a lei secretamente se n'andò i quali di continovo raggino e miseramente divorano tutti quelli che pei prenderne s'avicinano ma in ricompensamento del beneficio già da te per me ricevuto che forse la grazia d alcun signore trovando li fìano cari ed in modo alcuno non patiranno e quanto pur patisseno che iddio noi voglia almeno non si saprà di cui sono figliuoli ma poscia che cessarono le risa la signora ad alteria impose che con lo enimma ordine seguisse ed ella lietamente così incominciò e chiamata madonna modesta sua diletta moglie le chiese le chiavi del magazzino ed ella astutamente senza far iscusazione alcuna gliele appresentò e appresso questo alcuni lo spingevano altri gli sputavano nella faccia ed altri prendevano la minuta polve e glie la aventavano ne gli occhi pur ne prendeva piacere e gioco aspettando di punto in punto che egli venisse a furarli il letto di sotto e tra se stesso diceva e tanta fu la malignità di lui e tali e tanti i vizii dell animo che non aveva pare costui essendo giovane leggiadro e riguardevole fortemente s accese dell amore d una giovanetta figliuola d'una povera vedova le due sorelle quantunque fussino povere de beni della fortuna nondimeno erano ricche de beni dell animo ed in costumi non erano inferiori all altre donne il cattivello che di cipro a vinegia era ritornato per instaurare il tempo che per la sua lunga assenza la moglie aveva perduto pensava che le lagrime e le parole di polissena e fece la fronte rugosa il viso contrafatto gli occhi lacrimosi e le mammelle non altrimenti erano vuote che sia una sgonfiata vesica onde pensando e ripensando all alta e nascosa virtù dell attillato giovine e vedendo nulla mancarli tra se stesso dispose di rimoverlo da sì vii essercizio e farlo a maggior grado salire e fattolo chiamare a sé disseli avvenne l'occasione a dimitrio di navigare in puglia per oglio ed altre cose e raccontatolo alla moglie si mise in ordine per partirsi in perugia antica e nobile città della romagna celeberrima de studi ed abondantissima del vivere dimorava non già gran tempo fa un giovane giotlo e della vita ben disposto quanto alcuno altro fusse giamai ma fortunio vedendo il perturbato animo della donna con dolcissime parole che arrebbeno spezzato un monte tanto disse e tanto fece che addolcì l'ostinata voglia della donna il qual proverbio mi dà materia di raccontarvi una favola la quale avenga che ridiculosa non sia sarà però piacevole e di diletto e si puose a riposare perciò che molle e molte notti e giorni dalla passione grande che egli sentita e provata aveva mai non aveva potuto trovar riposo lavatevi molto bene e prendete i vostri panni e ponetevegli in dosso e senza perder giozzo di tempo andatevene a casa fingendo di non avervi potuto partire per la gran fortuna favorevole alchia veduta la volontà di fortunio ogni ora più pronta né vedendo modo né via di poterlo rimovere dal suo duro proponimento tutta accesa d ira e di sdegno dielli la maledizione il capitano veduta e letta la lettera subito dallo assedio si levò ed al cairo con tutto lo essercito ritornò il giovanetto veduta la partenza del capitano e considerando la mesta ed addolorata doralice sé esser priva del suo diletto e caro sposo né esservi più speranza alcuna di poterlo riavere dimitrio essendo stato per alcun tempo in cipro ed avendo delle sue mercatanzie assai ragionevolmente guadagnato a vinegia ritornò e tenendo gli sproni stretti a fianchi tanto lo punse che uno uccello che vola per l aria rassembrava nel fuggire la damigella smarrita cominciò gridare oh malvagio disleale e traditore dove mi meni cane figliuolo di cane essendo enimma di cateruzza finito e sommamente da tutta la compagnia commendato la signora comandò conoscendo ora esser tarda che sotto pena della disgrazia sua niuno si partisse e non potendolo la madre per modo alcuno attasentare prese il pomo di auricalco ed al fanciullo diede non era via né modo che ella da tal vizio astenere si potesse e quantunque di dì in dì mancasse umido radicale per lo quale tutte le piante s appigliano crescono e augumentano da quai essendo ella uccisa dlmitrio la fante prende per moglie vedesi il più delle volte amorose donne che nell amore è grandissima disaguaglianza e tanto più perchè s imaginava che dopo la morte sua sarebbeno mal veduti e peggio trattati e con grandissimo loro scorno del regno miseramente scacciati ma il cavallo crollando il capo e facendo segno di risa lo confortò alquanto dicendogli che nulla temesse perciò che ogni cosa gli verrebbe a bene e nel viso come persona morta pallida divenne e più volte volse gridare ma pensando che nulla farebbe prese partito di tacere mentre che il prete sonava l'ave maria uscì della macchia e chetamente entrò in chiesa e accostatosi al cantone d un altare e stando dritto in piedi con un saccone che con ambe le mani teneva però prendi i quattrocento fiorini d'oro da me a te promessi perciò che onoratissimamente guadagnati gli hai e levatasi di letto quanto più tosto la puote nascose il prete che era in camiscia in una cassa dove le sue più pompose vestimenta teneva e corsa giù con la pelliccia in collo scalza lo aperse e dissegli ed inteso il tutto li disse ahi poverello taci non ti sovviene ciò che ti disse il pesce apri adunque l'orecchie alle mie parole e fa quanto io ti dirò vegga perciò che per una rea femmina nel sacro sangue le mani imbruttare non intendo levati tosto che stai tu a fare io vi raccontarci cose che vi sarebbono più tosto di noia che di diletto ma non ardisco dirle acciò che non contamini la vostra ben disposta mente fortunio entrato nella città e veduta la onorevol pompa ed il gran concorso dei giostranti ed intesa la causa di sì glorioso trionfo indi entrato in polonia giostra ed in premio doralice figliuola del re in moglie ottiene egli è un motto che tra volgari è non poco frequentato ne ragionamenti loro la figliuola del re considerata la diformità e lordura del saracino ne sentiva grandissimo dolore che ei ne fusse della onorata giostra vincente incontanente lo portorono e trattogli elmo e le relucenti arme il re vide un vago giovanetto e chiamata la figliuola in presenza di tutto il popolo con grandissima pompa la fece sposare rispose il molino il vanto signora che voi mi date non procede da mio sapere ma da l alta cortesia e gentilezza che in voi sempre regna ma l'astuta moglie fìngendo della sua partenza aver dolore il carezzava pregandolo che egli volesse alcuno giorno dimorare con esso lei ed era il voler suo incominciò a farle tenere e amorose carezze e losingarla volendo che quella notte ella giacesse nel letto con esso lui e partito che fu il re la madre per un messaggiero tostamente mandò a dire al giovane che venisse al palazzo ed insieme menasse il suo cavallo segui adunque il bene che sarai detto virtuoso e lascia il contrario che è detto vizioso carlo dopo che vide nulla giovare le sue lusinghe e sentendosi rifiutare sì per le cattive nove udite sì anco per la soverchia allegrezza eh io sento della venuta vostra imperciò che molti cittadini e plebei eransi andati a richiamare al pretore facendo contra lui gravi e lunghe querele per cagione de beni che egli involati gli aveva quantunque della dimora ne fusse consapevole e vinta da interno dolore non se ne avedendo alcuno quasi tramortita cadde e se poncella fusse qual si volesse per sua cara e diletta moglie l apprenderebbe promettendo sopra la sua testa di osservare tanto quanto nel bando si conteneva di che tra mamalucchi e schiavi nacque tanta invidia ed odio che vedere a pena il potevano e se il timor del signore stato non fusse già di vita l arrebbono privo e però voi vi contentarete di quanto è il desiderio nostro il proponimento del re assai piacque a listico e a livoretto e non vi fu di minor contento di quello che fu al re e alla reina che non disaguagliasse dalla l'avola da lei raccontata cateruzza inteso il comandamento della signora levossi da sedere e voltatasi verso lei così disse signora mia i mordimenti che voi fatti m'avete non mi sono discari disaguaglianza perciò che se l'uomo ama la donna la donna disama lui e pel contrario se la donna ama l'uomo l uomo sommamente ha in odio lei e questo detto subitamente aquila divenne e levatosi a volo sopra l'antenna della galea agevolmente salì tolse licenza dal padre ed in galea col bambino montò e date le vele al prosperevole vento nell alto mare entrò deliberorono di prenderne uno e per propio e legittimo figliuolo tenerlo e nudricarlo ed andatisene una mattina per tempo a quel luogo dove sono i teneri fanciulli dalli loro padri abbandonati della costui morte son stato cagione che si dirà di me quando si saperà che egli mi sia morto in casa oh quanto cauti ed aveduti gli uomini esser denno una sera la sagace vecchia andando per casa e fìngendo di fare alcune sue bisogne vide un ladro che era sopra il palco e guatava per un pertugio quello che la donna faceva e postosi a tale impresa con la streggia sì fattamente gli streggiava nettava ed abbelliva che i lor mantelli non altrimenti che velluto parevano e dimandolle della figliuola sua di io anto desiata l onesta donna veduto che ebbe il giovane lascivo armato più tosto al mal fare che al bene tutto inchinevole molto si onde levatosi di letto e preso il lume vide il corpo che in terra tutto franto e pisto giaceva e credendo veramente che'l corpo caduto fusse cassandrino teodosia vita della mia vita sappi che io non sono qui venuto per macolare onor tuo lo quale più che me stesso amo e lo reputo mio quando ella avrà intesa l oggetto imperciocché il nostro enimma altro non dinota se non il falcone e giuntovi col mendico in spalla montò su per una scala che seco recato aveva e su'l tetto del palagio salì e chetamente cominciò scoprire il coperto del palagio teodosia che attentamente ascoltava le parole di carlo senza altro indugio rispondendo così disse carlo rimoviti da cotesto pertinace volere perciò che per moglie mai favola iii carlo d arimino ama teodosia ed ella non ama lui perciò che aveva a dlo la verginità promessa e credendosi carlo con violenza abbracciarla in vece di lei abbraccia pentole caldaie schidoni e scovigli volse di quella poca povertà che ella si trovava avere ordinare i fatti suoi e contenta morire e non avendo in casa né fuori cosa alcuna di cui testare potesse eccetto che una cassettina piena di stoppa ma niuno dei giostranti per la smisurata fortezza del prode cavaliere incognito ardiva di comparere e la dimoranza del cavaliere troppo lunga non pur al popolo generava sospetto grandissimo ma ancora alla donzella corse dietro alla moglie la quale piangendo e gridando ad alta voce fuggì fuor di casa il che udendo le due sorelle corsero alle finestre per intender quello che era avenuto il mio enimma altro non significa se non la tela bella e di somma bianchezza la quale dalle donne con le forfice ed aghi è flagellata e pista indi rivoltata in certi stracci che ella aveva in letto la mise ed indi a poco andatasene a letto appreso la poavola si coricò si accese di ardentissimo desiderio di mostrare quanto era il suo valore nel torniamento ma perciò che era privo di tutte quelle cose che ai giostranti si convengono dolevasi molto avendo li biondi capei sparsi dopo le spalle ed essendo tenuta stretta nel collo divenne pallida e debole di modo che quasi più movere non si poteva il che udendo la patrona cominciò a ridersi che se le averebbe potuto cavare i denti e abbracciato il prete disse dove con doralice sua cara e diletta moglie per molti anni in pace con grandissimo piacere di ciascuna delle parti insieme si goderono appena che questi quantunque vecchio fusse nondimeno era caldamente acceso dell amore di bellisandra figliuola di attarante re di damasco ma fortunio udito il grido della giovane e temendo della vita sua in una formica si cangiò e nelle bionde trezze della vaga donna si nascose trova commettendogli con espresso comandamento che tantosto che veduta e letta avrà la patente sigillata del suo maggior sigillo dall assedio si rimova dandoti danari vestimenta ed arme acciò che alla magnanima impresa animosamente andar tu possi chiave perciò che vi era il prete nascoso dentro laonde dimitrio vedendo che non si poteva avere la chiave e le rene ed infasciata in bianchi pannicelli nel letto la pose e spogliatasi ancora ella appresso la poavola si coricò ma la discordia d ogni ben nimica vedendo il loro fervido e caldo amore e non potendo ornai sofferire tanta tra loro amorevolezza un giorno se interpose la vecchiarella vedendo la fanciulla bella piacevole e tanto desiderosa della poavola non volse contradirle ma preso il filo la poavola le appresentò indi disse alla moglie mostrali il tuo pendente e le grossissime perle e di molta bianchezza cava fuori di quella cassettina i smeraldi i diamanti e le altre preziose gioie e più colatamente che potrete verrete a casa mia che senza dubbio vi farò il tutto vedere venuto adunque il giorno che dimitrio si doveva partire e destatolo li disse la maggior villania che si dicesse mai ad uomo del mondo e tutto sopra sé manendo di stalla si partì e quantunque cosa alcuna non vi nasca nondimeno è copiosissima di ciò che ad una città si conviene in questa adunque nobile e generosa città trovavasi ai passati tempi un mercatante al lupo come animai vorace e addentato molto in guidardone della durata fatica assignó tutte f ossa con la macilente carne questi fratelli per decreto regale e approbata usanza al regno paterno succedere non potevano perciò che la successione solamente alle femine di ragione aspettava laonde e sopraggiunta la sera con le sopradette cose uscì fuori della città ed andossene a quella villa dove abitava pre severino ed ivi si nascose dietro una macchia di pungenti spine tutti i pistoiesi volontieri la visitavano e seco parimente si solazzavano prendendo gli ultimi desiderati frutti finse quello istesso che nella precedente notte simulato aveva e chiusasi in camera ed aperta la finestra il valoroso giovane aspettò e con esso lui agiatamente cenò ed andatane al padre sommamente il pregò che per lei comperare lo volesse perciò che vedendolo sì leggiadro e bello era di esso fieramente invaghita il giovane che di tal cosa nulla sapeva il tutto animosamente negò onde il soldano acceso d'ira e di sdegno disse si potevano dalle risa astenere e massimamente quando pensavano che la poavola dolcemente cacava e con i denti le natiche e con le mani gli sonagli del re strettamente teneva e sua legittima sposa divenuta con molto trionfo e fausto signor del cairo fu constituito nel qual lungo tempo il regno pacificamente governò e tranquillamente godè cenò ed addimandatala da capo di che vestimento nel sequente giorno addobbar si dovesse li rispose di raso cremesino tutto ricamato di oro e di perle si appiattò e cheto stette sino a tanto che venne il prete a sonar l'ave maria appena che cassandrino si era vestito e appiattato che pre severino col cherichetto giunse all uscio della chiesa ma i duo servi che presso l uscio facevano la guardia che niuno entrasse o uscisse veggendolo cosi contrafatto e divisato in viso che più di bestia che di umana creatura la sembianza teneva imaginandosi che il demonio o qualche fantasma egli si fusse la fante veggendo che era il messere subito corse alla camera della patrona che ancora col prete in letto giaceva ma fa che nell'avenire attendi a viver più modestamente di ciò che per lo adietro hai fatto perciò che se di te più mi verrà alle orecchie querela alcuna e fatto il chiaro giorno entrò nella città ed a convenevole ora appresentò il sacco al pretore e scioltolo trasse fuori pre severino figliuola mia per uno cavallo e per contentamento tuo del regno privare non mi voglio però abbi pazienza e vivi allegramente che di uno altro più bello e migliore provederemo noi in lieta e gioconda pace con lei lungo tempo visse finita che ebbe arianna la sua favola tutti ad una voce dissero la virtù e la costanza del vergognato dimitrio cominciò con umile e bassa voce così dire chi vuol andare in gloria entri nel cheto acciò che il fatto che era nascosto non si appalesasse e ne seguisse scandalo ma volse aspettare dimitrio che ritornasse dal suo viaggio acciò che egli più maturamente provedesse a casi suoi entrato adunque carlo nella piccioletta cucina e veggendo la damigella piena di grazia e d incomprensibile bellezza dell amor suo più furiosamente imfiammato pensò ogni suo disordinato appetito allora del tutto adempire egli fece grandissime carezze alla moglie e raccomandatole la casa e presa licenza fìnse di andare in nave ma nascosamente a casa di manusso si ridusse vuol andare in gloria entri nel sacco continovando cassandrino in tal maniera le sue parole e con li suoi stromenti di ferro sì fattamente perforò le travi e le tavole che fece un gran pertugio sopra la camera dove il pretor dormiva avenne che come piacque a colui che f universo regge ed ogni cosa a suo bel grado tempra ed ammollisce alchia si ingravidò se tu sei venuto per bene iddio munerator del tutto ti dia ogni giusto e onesto contento ma quando altrimenti fusse ti prometto sopra la mia fé di donarti fiorini cento d'oro udendo cassandrino la proposta del pretore assai si turbò ed in tal maniera li rispose la quale allora signoreggiava il soldano danebruno chiamato uomo astuto e potente di ricchezze e di stato ma de anni molto carico manusso chiamato venne e fece quanto commesso li fu vennero adunque li fratelli di polissena a dimitrio e allegramente desinarono insieme madama se voi mi donaste ciò che avete al mondo la figliuola non potrebbe per via di vendita aver il mio cavallo ma in dono sì quando che accettarlo le piacesse ma per accettarti per propria moglie quando ed a te ed alla madre tua fusse a grado ed io vorrei esser omicida di colui che onor tor ti volesse la gonna e ha da festa è di bombaso chi ben gli vuol dentro di là del naso con grandissima attenzione stettero tutti quanti ad ascoltare f ingenioso enimma di arianna e più volte il fecero replicare che iddio no voglia tu faresti gran male a voler con vituperio conseguire quello che non sei per mai avere spezza adunque e rompi cotesta sfrenata voglia né vogli tuore alla figliuola mia quello che tu rendere non le puoi giamai se non esser appiccato col capestro ad una delle morse delle mura di questa città cassandrino che vedeva la cosa esser molto pericolosa ed importare altro che finocchi disse al pretore i fratelli pieni di furore non andorono prima a casa che la uccisero il che inteso da dimitrio e considerata la sua fante che era bellissima pentole caldaie schidoni scovigli ed altre simili cose che erano per la cucina avendo già carlo saziata la sua sfrenata voglia ed il vulnerato petto da capo moversi sentendo e sì era intenta al divino culto e alle orazioni che nell animo le temporali cose al tutto sprezzava carlo adunque infiammato di lascivo amore di giorno in giorno la sollecitava e il dì che egli non la vedeva da doglia si sentiva morire e la delicata donzella giustamente esser sua ognuno ad alta voce affirmava venuta la sera la damigella tra sé tutta gioconda tutta giocosa ed allegra bellisandra figliuola del he la quale lo strepito del tumultuante popolo desta aveva si levò di letto e postasi ad uno verone che tutta la piazza signoreggiava vide il leggiadro giovane sì coraggiosamente si portò che mandati tutti sopra la nuda terra della giostra ebbe il glorioso trionfo ma colui che si chiamava ciascuno mangiò il suo e gli altri che erano già satolli lasciorono gli altri duo sopra la mensa e si partirono sì potente sì alto e sì acuto è l intelletto dell uomo che senza dubbio supera e avanza tutte umane forze del mondo e però meritamente dicesi l'uomo savio signoreggiare le stelle e cognobbero la voce della loro vicina la quale molto forte gridava e le due sorelle abbandonate le finestre scesero giù a l'uscio ed apertolo la tirorono in casa le quali secondo il giudizio universale un stato valevano giunto in piazza il valoroso fortunio tutti ad alta voce gridavano aveva madonna modesta per premio delle sue tante dolci fatiche e sudori ornai empiuto un amplissimo magazzino di scarpe e adamantina destata disse che hai figliuola mia a cui rispose la poavola io vorrei far caca mamma mia il lupo adunque in riconoscimento del passato giudicio disse fratello io ti do questa virtù che ogni volta che tuo desiderio sarà di divenire lupo e dirai fuss io lupo certo costui cerca farmi morire ma forse il pensier suo gli anderà fallito per ciò che io mi delibero a più potere di sodisfarlo al tutto veramente cassandrino tu porti il vanto de tutti i ladri anzi io ti posso chiamare re e prencipe de ladri a niun altra cosa attendeva che a far e porci grassi e tanta era la sollecitudine e diligenza sua che quello che un altro in spazio di sei mesi faceva egli in termine di duo mesi aveva pienamente ispedito propose nell animo intravenga che si voglia di rapirla e contentare il suo concupiscibile appetito ma pur temea far tumulto e che popolo che l'odiava molto non lo uccidesse poco non fa lo saggio nocchiero che balestrato da invidiosa e scapigliata fortuna e fra duri e acuti scogli spinto drizza a sicuro e riposato porto l'affannata navicella prestò fede alle parole del cherichetto e uscito fuori di sacrestia vide l'angiolo parato ed udì le parole onde desideroso il prete di andare in gloria era fortunio d un ricco e superbo drappo vestito e la coperta del suo cavallo d oro finissimo tutta dipinta di lucenti rubini di smeraldi di zaffiri e di grossissime perle e stando così solinga con la finestra aperta ecco fortunio il quale come vide la giovane fra sé disse deh che non sono io aquila pregando sua altezza che dovesse far giustizia e non lasciare cotale eccesso senza grandissimo castigamento a ciò che la sua pena sia chiaro e manifesto essempio a tutti gli altri malfattori tolse un martello e tanto martellò che ruppe la serratura e aperse la cassa il prete il che udendo fortunio e di ciò maravigliandosi molto assai si turbò e voltosi verso valentino li disse come sono io bastardo morto in perugia un mendico lo quale era stato sotterrato in uno avello fuori della chiesa de frati predicatori la buona donna non volse gridare ma saggiamente fingendo il padrone esser in casa con molti serventi disse porcarollo per lo innanzi non alla stalla come prima ma alla mensa mia attenderai facendomi la credenza di tutto quello che in mensa appresentato mi fìa noi sin ora abbiamo cavalcato insieme né cosa alcuna di valor degna operato abbiamo però panni quando ancora a te fusse a piacere che uno da l altro si separasse e ciascuno da per sé per sua ventura andasse onesta dicovi adunque piacevoli donne che carlo d'arimino sì come io penso alcuna di voi sapere fu uomo guerreggievole dispregiatore d iddio bestemmiatore de santi omicida bestiale e dedito ad ogni specie di effeminata lussuria e se io lo vedessi con gli occhi appena lo crederei se voi sarete disse manusso uomo come io penso di ragione queste parole al giovane furono tante coltellate al cuore e li crebbero doglia sopra doglia la beffa adunque fu questa che egli prese da un suo amico in prestanza un camice sacerdotale lungo sino a piedi ed una stola bianca tutta ricamata d'oro e portossela a casa la quale posto giù il sdegno e raddolcita alquanto così disse su e giù scorrendo a passo lento e tardo uno scopersi che guardava in giù e altresì fece con gli altri il fine della v notte il perchè manusso che molto amava dimitrio per esser uomo conversevole e servigiale avendo non picciolo sospetto della comare più e più volte le pose mente li mostrasse le sue belle vestimenta di più sorte ma polissena quasi tutta tremante disse eh io ti prometto se di tanta sciagura mi scampi di porgerti aiuto se a tempo alcuno soccorso ti bisognasse il giovane da compassione e da io in mente lo soccorse la mattina seguente molto per tempo soletto entrò nella città di damasco e ad un'osteria si alloggiò e vestitosi di uno bello e ricco vestimento tutto coperto di care e preziose gioie che facevano invidia al sole l'avanzasse appresso questo aveva abondanza de cibi delicatissimi i quali oltre che alla bassa sua condizione non convenivano la facevano più morbida e più delicata di quello che stata sarebbe il molino veduto cosi esser il desiderio di tutti acciò che non paresse avaro nelle cose sue in tal guisa il suo enimma espose mentre che madonna modesta fu giovane vaga e bella mai la mercatanzia le venne meno ma perciò che il vorace tempo sopra tutte le cose signoreggia e a quelle dà il principio il mezzo e la poavola tuttavia premendo empì il grembiale di gran quantità di danari il che vedendo adamantina destò la sorella cassandra e le mostrò i danari che aveva cacati la poavola fornita con lieta festa e con amorosi ragionamenti la pomposa e lauta cena tutti divenuti più allegri che non erano prima si levorono dalle mense e al carolare da capo si dierono a manusso che veduto aveva il prete più volte vagheggiare la comare e anche far cose che dir non si conviene e per lo amor grande che li portava non potendolo punire un giorno lo chiamò a sé e ridottolo in uno secreto camerino lo cominciò caritativamente ammonire deh anima mia dolce lasciatimi basciare e vedendo tuttavia il mendico strettamente lo abbracciava e basciava ed empiuta nascosamente l'ampolla al giovane ritornò ed appresentogliela e prese le sue due penne a volo si levò e tanto vi stette che venne l'aurora laonde cassandrino cacciatosi in dosso il camice sacerdotale e messasi la stola al collo e lo diadema in capo e le ali alle spalle e della giostra ornai era passato il primo giorno ed uno saracino sozzo e contrafatto di aspetto strano di forma e nero come pece di quella superiore appareva e quantunque il marito si facesse beffe delle parole della moglie pure ella seppe tanto dire eh egli le credette ma dissele e come farai tu a involargliela a cui la moglie rispose e tanto spessi erano i calzi che e servi li davano che mai carlo non puote aprire la bocca ed intendere la causa per che così crudelmente lo percotevano polissena che lautamente viveva ed alle delicatezze si dava sentendosi della persona aitante e non potendo più sofferire gli acuti dardi carlo non so con qual animo e con qual arroganza sei tu qui venuto a contaminare la mente di colei che onestamente viver desidera e pervenuto il tempo del parto parturì un figliuolo che tutto somigliava al padre di che uno e altro ne ebbe incredibile allegrezza e valentino nome gì imposero messasi la vermiglia guancia sopra la tenera e delicata mano si attristava e ramaricava maladicendo la sua dura e malvagia sorte bramando prima il morire che di sì sformato saracino moglie venire deh cavaliere egli è cosa impossibile che tu mai ne prenda perciò che ella è guardata e diligentemente custodita da duo fieri leoni ed allietanti dragoni e valentino con parole tra denti non morte seco tuttavia contrastando animosamente lo confermò laonde fortunio oltre modo dolente dal giuoco si partì e la buona femina dimandata da loro per che cagione il marito così irato la seguiva le rispose egli è venuto a casa sì imbalordito dal vino che non sa ciò che si faccia puro laonde la buona femina aveva un concorso tale e tanto che la sua bottega mai vuota non rimanea e perciò che ella era giovane bella e appariscente e picciola era la dimanda che ella per guidardone richiedeva e presa una galea e molti tesori che suocero gli aveva donati e tolta da lui e dalla moglie buona licenza sopra la galea salì tenti la ventura mia ed appresentatasi alla poavola disse deh figliuola mia lascia ornai cheto il mio signore né gli dar più tormento dopo alla vecchiezza pervenuta quelle con famigli bastasi ed altre vilissime persone dispensa le malnate ricchezze e i beni per torte vie male acquistati il più delle volte in picciol spazio di tempo periscono e fatta la debita riverenza nel suo cospetto l'anello alla damigella appresentò il soldano vedendo che la damigella aveva avuto il prezioso anelio sì com ella desiderava tutto dalla pioggia molle e bagnato albergar in casa fin a tanto che egli si riscaldasse e rasciugasse il potrà portar su l'acqua menar lo schidone e far fuoco acciò che i polli più tosto si arrostiscano ma rinvenuto alquanto ritornò al prete e disseli messere non ho io veduto l'angiolo del cielo con un sacco in mano il qual dice chi vuol andar in gloria tutti in allegrezza e tranquilla pace lungo tempo vissero la poavola vedute le superbe nozze dell una e l altra sorella ed il tutto aver sortito salutifero fine subito disparve predicatori laonde egli la notte su'l primo sonno andò là dove era il mendico sepolto e leggiermente lo avello aperse il quale intesa l imbasciata molto si rallegrò e alla corte se n'andò ed addimandatoli dalla madre quanto pregiava il suo cavallo perciò che la figliuola sua di averlo desiderava molto alla reina in tal guisa rispose acqua della vita a lei con somma letizia diede la quale poscia che ebbe ricevuto il vital liquore fu dal soldano ne gli amorosi piaceri sollecitata molto entri nel sacco io vi voglio andare messere il prete che aveva poco sale in zucca ed a cui il secóndo luoco di favoleggiare toccava desiderosa più di dire che di ascoltare non aspettando altro comandamento dalla signora in tal maniera a dire incominciò favola ii guarnito di rilucenti arme coperte di una sopraveste di raso bianco di finissimo oro e sottilissimi intagli ricamata montò sopra un possente ed animoso cavallo coperto di colore del cavaliere siede nell estremo seno del mare adriatico ed è chiamata reina di tutte le altre città refugio de miseri ricettaculo degli oppressi ed ha il mare per mura ed il cielo per tetto il giovane adunque constituito pincerna del soldano con tanto magistero ed arte ufficio suo faceva che non che al soldano ma anche a tutti ammirazione rendeva mentre ch'io feci un tale fitto effetto l'uno scoperto si fuggì di netto non men di piacere fu lo enimma che la favola da alteria ingeniosamente raccontata e quantunque ciascuno dicesse il parer suo è da veder vago per se stesso e porta brache e scapuzzetto rosso con duo sonagli che gli pende a basso a cui gli piace dà diletto e spasso e credendo trovare il cavallo trovò il servente che profondamente dormiva sopra la sella dai quattro pali sostentata ed andatosene verso il palazzo vide nella corte del soldano molti sanzacchi mamalucchi e schiavi a quali addimandò se nella corte del signore era bisogno di servitor alcuno eh egli volontier gli servirebbe voi adunque con ogni studio e diligenza attenderete alle vostre merci e io con ogni debita sollecitudine e dilettazione valorosamente attenderò alle mie silenzio e comandò ad arianna che ad una dilettevole favola desse principio la quale vergognosamente così incominciò stando adunque i tre animali in questo duro contrasto né volendo l uno ceder a l altro al fine in tal guisa patteggiorono la fante fattasi alla finestra disse chi picchia là giù ed egli con voce interrotta le rispose viveva appresso questo non si potevano astenere dalle risa quando consideravano i calzari da lei non meno con dolcezza acquistati che con dolcezza perduti la onde messer tristano tutto ammirativo stette alquanto sopra di sé pensando come la moglie avesse dispensate tante paia di scarpe quante erano nel magazzino non però la ben disposta mente la quale dal principio del mio nascimento al mio fattor donai contaminar potresti pre severino riverentemente accostossi all'angelo e con grandissima umiltà nel sacco si misse cassandrino trincato malizioso e astuto ricco o povero o nobile o plebeo che non volesse delle sue merci prendere e gustare venuta adunque madonna modesta in grandissima riputazione e grandezza dispose al tutto di volere per picciolo precio il soldano inteso il fiero proponimento della cruda damigella in modo alcuno compiacere non le voleva perciò che li pareva sconvenevole molto che in premio delle sue tante fatiche il giovane crudelmente decapitato fusse signora mia io non sono qui venuto a torvi onore e aver vostro ma per racconfortarvi ed esservi umilissimo servitore non oggi ma un altro giorno li potrete invitare perciò che ora il piove e la fante è occupata in lisciare le nostre camiscie le linzuola e gli altri panni di lino canta soavemente e con il canto addormenta i marinai ed addormentati gli sommerge intesa la saggia ed arguta risoluzione della graziosa alteria io ti prometto oltre i cento fiorini che io ti promisi dartene altri cento cassandrino udita la dimanda del pretore costei era molto vaga e leggiadra ma di picciola condizione e aveva marito addimandato messer tristano zanchetto e quella sommamente commendorono tutti ma il molino con amoroso viso e ciera allegra disse signora alteria ancora voi sì come io posso comprendere siete una e sì come ella per adietro voleva dagli amanti suoi un paio di scarpe secondo la qualità e condizione loro per premio della sua insaziabile lussuria non potendo il giovane far più resistenza all ardente amore anzi bestiai furore e ramaricandosi di esser refutato da colei che più che la vita sua amava fece testamento e la cassettina con la stoppa lasciò alle figliuole pregandole che dopo la morte sua pacificamente insieme vivessero dove nascosamente dimorò servendo a dio tutto il tempo della vita sua con buon cuore carlo dopo fu mandato allo assedio di uno castello onde determinorono di raccontare il tutto al soldano acciò che delle prodezze del porcarollo alcuno diporto prendere ne potesse dimane forse sarà miglior tempo disse dimitrio e mi converrà partire disse polissena voi vi potreste andare a messer tristano che più oltre non sapeva né considerava molto il sollevato ingegno e v alto sapere della sua savia e aveduta donna piacque e confortolla a seguire animosamente la incominciata impresa il soldano che nella vista era malinconoso sì per lo soverchio amore come per l estrema vecchiezza nulla o poco di diporto si curava ma carico d amorosi pensieri a niente altro che alla diletta amante pensava volsero come da cosa mostruosa fuggire ma fattisi con miglior animo all incontro e guatatolo sottilissimamente nel volto e vedutolo sì diforme e brutto di molte bastonate il caricorono che per la cacciagione di già un preso cervo fuor di modo si rimbeccavano ed in partirlo in maniera alcuna convenire non si potevano lavoretto tutto giolivo per lo ricevuto liquore senza far dimoranza alcuna frettolosamente al cairo ritornò ed appresentatosi al soldano che con bellisandra sua amata donna in dolci ragionamenti si stava e senza esser da alcun conosciuto in piazza se ne gì il popolo già raunato al famoso spettacolo veduto il prode cavaliere isconosciuto con la lancia in mano per giostrare alteria per tai parole arrossita alquanto voltossi verso il molino e il bembo e disse io non sono ladroncella delli altrui beni né meno involatrice de gli altri cuori il giovane tuttavia piangendo e fortemente sospirando li raccontò dal principio sino alla fine ciò che dal soldano gli era commesso essere stata grandissima massimamente avendo innanzi gli occhi il prete d'ogni suo vituperio cagione ma minore non fu la paura del prete il quale essendo in camiscia e scalzo e vedendosi il marito e i fratelli addosso il rettore venuto il chiaro giorno mandò per teodosia giudicando lei aver fatto ciò per magica arte e perchè egli era stanchete e tutto rotto dal mare senza altra cena se n'andò a dormire e sì fiso s addormentò che senza l'ultime dilettazioni d'amore conoscere venne giorno dove data l acqua alle mani ciascuno secondo il grado e ordine suo si pose a sedere a mensa e con buoni e delicati cibi e preciosi e recenti vini furono tutti onoratissimamente serviti navigando adunque fortunio con prosperi e favorevoli venti aggiunse nel atlantico mare né fu guari più di dieci miglia entrato nel detto mare chiamatalo da parte degli un schiumante e bellicoso cavallo sparso di macchie di picciol capo e di sguardo animoso ed oltre le belle fattezze che egli aveva era tutto affatato a cui rispose la donzella quando così fusse niun altro che voi sarebbe della persona mia signore e vedendolo tutto caldo e ben disposto a tal impresa di danari e di gioie infinite il prete che già intesa aveva la partita di dimitrio non temendo né pioggia né vento aspettò l'ora solita di andare al suo caro bene e dato il segno subito li fu aperto cassandrino che attentamente raccolte aveva le parole del pretore rispose signor mio io ho udite e chiaramente intese le amorevoli ammonizioni che voi per vostra urbanità fatte mi avete la più bella e la pili ben formata che mai per adietro veduta si avesse laonde adamantina avendola veduta e considerata di lei tanto se n invaghì che più di averla che di vendere il filo pensava il pretore che già aveva inteso il caso dal principio al fine quasi dalle risa non si poteva astenere e voltatosi verso pre severino così li disse che più cosa buona non conoscea e credendo egli di toccar la damigella abbracciarla basciarla e in sua balìa averla altro non stringeva altro non abbracciava né basciava se non viva viva il cavalier incognito e con un spesso e festoso batter de mani fischiavano ed entrato nella sbarra molto lontan da queste nostre parti alberga un animai crudo e gentile naturalmente tiene in sé due parti l una in umana l altra feminile piacque molto a dimitrio il consiglio di manusso suo compare e spogliatosi de drappi e vestitosi de'propi vestimenti se ne andò alla sua casa picchiando fu adunque nell estreme parti di lombardia un uomo chiamato bernio il quale quantunque de beni della fortuna abondevole non fusse non però d'animo e di cuore agli altri inferiore si reputava e dubitando che il cherichetto non li togliesse la volta entrando prima che lui nel sacco finse di aversi domenticato il breviario a casa e disse al cherichetto e stando in questo ramarico ed alzando gli occhi al cielo vide doralice figliuola del re che ad una superba finestra appoggiata si stava madre mia quando vi fusse in piacere io baratterei volontieri con la poavola vostra il filo mio e così grave fu del giovanetto il colpo nella testa che il saracino toccò del cavallo le groppe e non altrimenti che un vetro battuto ad un muro nella nuda terra morto rimase dalfreno intesa la felice nuova del figliuolo del quale mai più non aveva avuta notizia alcuna ebbe grandissima allegrezza e messosi in punto al cairo se non si vanta niuno altro che lui esser bastevole di dare la figliuola di attarante re di damasco nella tua balìa e com è possibile questo disse il soldano a cui chebur avicinatasi già ora del parto doralice un bellissimo bambino parturì il quale vezzosamente in molte delicatezze nudrito alla età di duo anni pervenne ma di grazia andiancene chetamente a l'uscio della camera e vediamo quello che fanno e come mangino tutti se n'andorono al palazzo dove con grandissima festa e trionfo furono ricevuti dopò alcuni giorni fortunio andatosene a casa e fattosi lupo e mi confortai il che se così fusse non riputerei poco capitale a cui madonna modesta non senza alcun grave sospiro che dalla intima parte del cuore procedeva rispose avenne che trovandosi un giorno cassandrino col pretore alla mensa e ragionando con esso lui di varie cose che erano di piacere e diletto tra l'altre li raccontò d'un giovane che era di tanta astuzia dalla natura dotato il padre per sodisfacimento della figliuola che teneramente amava mandò uno de baroni a dimandare il giovane se gli aggradiva a contanti vender il cavallo e sceso giù del cavallo pose la figliuola in sella e tenendo il freno del cavallo la addestrava e reggeva non era appena un tratto di pietra allontanata la figliuola dalla madre che giovane si puose in groppa del suo cavallo avenne che dimitrio che per lo adietro fatto aveva molti viaggi per mare deliberò di andarsene con le sue merci in cipro e apparecchiata e pienamente fornita la casa di vettovaglia e di ciò che ad una casa s'appartiene perciò che voi sì chiaramente avete scoperte le malizie dei ladroncelli che nulla si potrebbe aggiungere il che dimostra che voi abbiate alcuno intendimento con esso loro ed all infelice e sfortunato odescalco fecero ritorno raccontando li l orribile e lagrimoso caso che nel mare gli era sopravenuto ed altresì la sopraveste del cavallo sarà in tal guisa guarnita perciò che in tal maniera sarò ancor io vestita costui prese per moglie una valorosa e gentilesca donna nominata alchia la quale avenga che di bassa condizione fusse era però dotata d ingegno e di laudevoli costumi rapire laonde un giorno nell oscurar della sera egli prese le sue armi e con i duo serventi se n andò alla casa della giovane e non facendolo pensa di morire era questo pre severino uomo di buona fama e di onestissima vita ma non molto avveduto ed attendeva solamente alla sua chiesa signora a voi sta il comandare ed a noi l ubidire ma non aspettate da noi cosa che sia di molto piacere perciò che queste nostre onorate damigelle sono sì valorosamente riuscite nel raccontare le loro favole né è cosa quantunque ella difficile fusse che per vostro amore io non facessi e quando non vi fusse in dispiacere il soldano già invecchiato veduta la maravigliosa prova e lo miracolo grande tutto attonito e stupefatto rimase e dimorando l infelice re in questi dolorosi pensieri né sapendo trovar rimedio che sollevar il potesse voltossi alla reina che sommamente amava e disse vassi à seder la donna con gran fretta ed io levole e panni a mano à mano e perchè certo son eh ella m aspetta indi m acconcio con la cosa in mano aggiunta adunque la nave al luogo dove lo sposo fu dalla sirena diglottito il bambino cominciò dirottamente a piangere avete mo veduto quello che voi mai non pensavate ma state cheto e non vi sgomentate perciò che se voi mi ascoltarete facendo ciò ch'io vi dirò vederete di meglio appena che alteria aveva posto fine alla lunga e compassionevole sua favola che la signora le impose che con lo enimma procedesse la quale tutta festevole con lieto viso così disse venuta l aurora la buona femina dormendo ancora le sorelle chetamente si levò di letto e senza che adamantina se ne avedesse le furò la poavola che vi era appresso la gamba i levo ed ella troppo stretta ahimè mi va tal cosa fa più piano e perch ella ne senta più diletto sovente la ritraggio e la rimetto che vu andassef cercand del mond e guadagna qual cosèta per podi sostenta la nostra ca e mi resterèf a ca col veg e a sì governare e sì scansesom la spisa e in quest mèz t'ors passerèf la carestia oh volesse iddio che egli nelle minacciose onde affocato fosse perciò che io più securamente e con maggior contento mi darei piacere e diletto col mio amante che cotanto mi ama la fante forse veggendo il crudo tempo si moverà a pietà e daravvi alloggiamento e così agevolmente potrete vedere ciò che voi non vorreste vedere e quando ella rideva faceva sì fatte crespe che ogni uno che fiso la guattava se ne rideva e ne prendeva grandissimo solazzo il prete senz aprir la bocca si partì pensando tuttavia d'avere dimitrio ed i cognati con le coltella alle spalle e destatele tolse licenza di andar a casa dicendole che la pensava che oramai il marito poteva aver digesto il vino sconciamente bevuto andatasene a casa la buona donna disse lietamente al marito e che un'altra fiata la si riguardasse ma alteria arrossita alquanto si levò da sedere e voltato il caro viso verso la signora disse ed adocchiatone uno che più bello e più vezzoso de gli altri li parve quello presero e con molta diligenza e disciplina fu da loro accostumatamente nudrito e levatasi dimitrio li dimostrava i magazzini pieni di legna di formento e d'oglio e di mercatanzie e appresso questo le botti piene di malvagia di greco e di altri preziosi e trabocchevoli vini andate e ponete giù cotesti vestimenti e prendete gli stracci d'un povero uomo e mettetevegli indosso ed impiastracciatevi di fango le mani ed il viso sopragiunta la buia notte la donna prese la poavola e fatto un buon fuogo le unse lo stomaco e le rene che non vi era cosa alcuna sì nascosa e diligentemente custodita che ei con sue arti furtivamente non la prendesse il che intendendo il pretore disse e in vece di ringiovenirlo come il giovanetto lo fece cibo de cani e così il misero vecchio finì la vita sua e volendo la moglie riservarsi alla notte seguente a far nuova isperienza il marito che non poteva col naso sofferire il tanto puzzore che egli sentiva ma egli dal pretore non fu mai castigato quantunque da lui con minaccie fusse agramente ripreso la signora fece cenno ad arianna che l'ordine seguitasse la quale levatasi dal suo scanno così la sua favola cominciò fatto il primo sonno la poavola si destò e disse madonna caca e non disse mamma caca perciò che non la conosceva e se non chiuderete gli occhi come sogliono molti sciocchi fare farovvi con gli occhi il tutto vedere e con le mani toccare e di tal cosa livoretto minor figliuolo era consapevole presa adunque la benedizione i figliuoli dai lor parenti e tolti i tesori celatamente insieme si partirono favola i dalfreno re di tunisi ha due figliuoli l uno listico e l'altro livoretto chiamato da poi per nome detto porcarollo e finalmente bellisandra figliuola di attarante re di damasco in moglie ottiene signora mia l enimma per me proposto non è disonesto sì come voi lo riputate e di ciò renderà vera testimonianza questa nostra piacevole compagnia dopo molti preghi vedendo la figliuola non poter commovere il padre che in ciò la compiacesse partitasi da lui ed andatasi alla madre come disperata quasi morta nelle braccia della madre cadde perseverando adunque cassandrino in questa parte biasmevole e parte laudevole vita e considerando il pretore le giuste querele che di giorno in giorno contra lui erano porte parve far ingiuria al compare se non li scopriva quello che aveva veduto far alla moglie laonde deliberò avenga che si voglia di raccontargli il tutto che la vicina intendendo nell animo fieramente si turbò e tanta invidia le crebbe che di furargliela al tutto determinò e perciò che egli ottimamente sapeva tutti i luoghi secreti del palagio lasciollo dormire e presa un'altra strada entrò nella corte ed alle volte con le mani gli apprendeva i sonagli e sì fatta stretta gli dava che gli faceva veder quante stelle erano in cielo a mezzo il giorno venuto il giorno cassandrino secondo che egli soleva se n'andò al palagio ed appresentossi al pretore ed andatosene alla putativa madre dolcemente la dimandò se di lei e di bernio era figliuolo a cui alchia rispose che sì che è uccello gentile ed ardito e viene volentieri al falconiere egli porta le sue brachette e gli sonagli a piedi ed a chiunque si diletta d uccellare dona piacere e solazzo finiti adunque i balli e cantate due canzonette la signora si levò in piedi e presi per mano il signor ambasciatore e messer pietro bembo e tutti gli altri seguendo lor ordine li menò nella preparata camera il soldano che disdire all amata donna non voleva anzi con ogni suo sforzo cercava di compiacerle chiamò livoretto e strettamente sotto pena del capo gli impose che acqua della vita recare le dovesse il soldano avuta prima di questo da tutti piena certezza chiamò a sé livoretto e dimandoìlo se vero era quello che di lui apertamente si diceva non passò il mese che dimitrio al suo viaggio fece ritorno dil che polissena ne ebbe quella allegrezza che avere si potesse la maggiore né stette gran pezza in farlo intendere allo amante suo e quantunque la copra le membra di ciascuno e venga dall antica madre che è la terra non però venuta vecchia cessano di mandarla al follo acciò che ben franta e rotta carta divenga in pistoia adunque onestissime donne antica città de la toscana fu ne tempi nostri una giovane chiamata madonna modesta il cui nome per gli suoi biasimevoli costumi e disonesti portamenti non conveneva alla sua persona va a casa e guata nella camera mia e recami il mio breviario che mi ho domenticato sul scanno mentre che cherichetto andò a casa allora tutti allegri del ricuperato sposo al regno paterno fecero ritorno e giunti nel porto le trombe le naccare i tamburi e gli altri stromenti cominciorono sonare ma nel cuore un giorno le pareva mille che s allontanasse da gli occhi acciò che nelle braccia del suo amatore più sicuramente metter si potesse ed operò sì che gli suoi frutti acerbi assaggiare incominciorono imperciò che scherzando tra loro un giorno sì com'è usanza de fanciulli e tanto seppe fare e dire il pretore che lo attasentò e preso un sacchetto con alquanti fiorini d'oro glielo puoso in mano e ordinò che fusse fin fuori della terra accompagnato il quale veduto dallo ingordo pesce e considerato che sopra gli altri duo era bellissimo parimente le fu richiesto in dono e tanto disse e tanto fece che la madre contra il voler del fanciullo glielo concesse il cavallo fatato veduto che ebbe il suo padrone sì mesto e che calde lacrime da gli occhi continovamente spargeva voltatosi a lui disse deh patrone che hai tu che sì passionato ed addolorato ti veggio fortunio vedendosi fuori delle onde e sopra il dorso della sirena in libertà tutto giolivo senza interponere indugio alcuno disse deh fuss ma la perfida e scelerata donna perseverando nel suo mal volere prese un coltello ignudo e con intrepido e viril animo in presenza del soldano il giovane ferì nella gola disse e l una e l altra sorella voi madre mia avete fatto bene e starete questa notte con esse noi acciò non incorriate in alcuno pericolo della vita e in questo mezzo il marito vostro pagherà ebbrezza sua che giovane fortunio che allora eravi sopragiunto dovesse la loro lite difinire dando a ciascuno di loro la parte che li paresse più convenevole essendo adunque carlo condotto dinanzi al pretore subito il pretore lo conobbe che egli era carlo da arimino né puote altro imaginare salvo che quella lordura e disformità procedeva per causa di teodosia ma pur se vi è in piacere di farmi per tal causa morire io per lo amore che vi ho sempre portato ed ora porto farovvi questo ed ogn altro piacere e poi me ne morrò contento fa pur cassandrino il peggio che tu sai che in questa notte il letto mio non averai stando adunque il pretore con gli occhi aperti e con le orecchie attente ed aspettando che'l letto li fusse involato e perciò che egli era affabile piacevole e faceto il pretore sì cordialmente lo amava che non poteva star un giorno che seco non lo avesse trovò la più bella malizia che uomo vivente si potesse mai imaginare imperciò che egli tolse la misura dell'altezza del cavallo dandole però quello avantaggio che all opera sua conveneva e per che la sirena le aveva promesso di far vedere lo sposo suo intieramente tutto per non mancar della promessa s avicinò alla galea e sollevato alquanto il dorso apertamente glielo mostrò già era vicina ora del dormire quando essendo ambeduo in una camera non meno ornata che bella disse la damigella al soldano e smontato di nave a casa se ne gì e picchiato all'uscio la fante andò alla finestra a vedere e conosciutolo corse giù e quasi piangendo per l'allegrezza e postali la mano sinistra sopra il cavezzo e quello forte tenendo nel petto un mortai colpo li diede indi gettollo giù d una finestra dentro una fossa delle profonde mura del palazzo passata adunque la buia notte e ritornato il chiaro giorno dimitrio si destò e levatosi di letto senza di un sol bascio compiacerle andò ad una cassettina se tu mi donerai il pomo che è vie più bello dell altro io ti prometto di mostrarti il tuo sposo sino alle ginocchia cioè l onor del corpo suo e quanto più tu sei di lei innamorato tanto ella maggior odio ti porta essendo tutta data alla virginità il fanciullo ricordatosi del pomo con cui sovente giuocava si mise in sì dirotto pianto che fu la madre da necessità costretta dargli il pomo la gonna cioè la veste con la quale è circondata è il gottone e chiunque la vede la prende in mano e sotto il naso per odorare anzi gli abbraccio con tutto il cuore ma ben l'avermi dato il carico di raccontare cosa che non si parti dalla somiglianza della favola raccontata da voi mi è grave assai volse ancora ella principiar un altra nuova mercatanzia della quale messer tristano non fusse consapevole e postasi ogni giorno per suo diporto ora sopra l un balcone ora sopra e alla reina perciò che l'uno e l'altro di loro di veder cose nuove e gustare i piaceri del mondo sommamente desiderava la reina sì come è general costume di donne che più teneramente il minor che maggior figliuolo amava il giovane allegramente presi i danari e le gioie addimandolla qual abito più le sarebbe a grado che egli si vestisse e non potendo da tal importunità rimoverlo gli confermò lui non esser suo vero figliuolo ma nudrito in casa per amor d iddio e per alleviamento de peccati suoi e del marito e state attento che il prete non fugga perciò che essendo voi in casa egli si nasconderà in qualche luogo e indi non si partirà sino a tanto che non abbia agio di e noi se non avessimo intesa la buona vita e condizion vostra non vi averessimo data nostra sorella in moglie e non contento di questo le comandò che le casse aprir dovesse ecco che il cherichetto uscì fuori di sacrestia e veduto lo camice bianco come neve e lo diadema che risplendeva come il sole e le ali che parevano penne di pavone ed udita la voce molto si dove da tutta la città onorevolmente fu ricevuto e fra pochi giorni con sodisfacimento di tutto il popolo fu bellisandra da livoretto sposata ma si affaticavano in vano e quanto più si sforzavano di rimovergliela tanto ella gli dava maggior passione e tormento né fu mai veruno che pur crollare la potesse non che indi ritrarla ma se voi sarete come io penso saggio e prudente raffrenarete il furore che non lascia l uomo in maniera alcuna conoscer il vero e fatto quanto per lo falcone gli fu imposto levossi da terra con la annodata ampolla e volò colà dov'era l'acqua della vita essendo la breve favola della signora finita tulli ugualmente cominciorono fortemente a ridere biasmando madonna modesta la quale in ogni altra cosa eccetto che nelle opere della corta e fastidiosa lussuria modestamente viveva quando prese un bellissimo anello che nel dito teneva e quello celatamente trasse nell acqua aveva cavalcato il giovane molte giornate quando finalmente giunse al cairo con la damigella e un altra raccontar vi voglio la quale se non m inganno non sarà di minor piacere alle donne che fusse la sua a gli uomini e quanto più la sua fu lunga e alquanto sconvenevole tanto più la mia sarà breve e onesta d'uno ricco e potente re moglie divenne e quantunque la favola breve sia sarà però se non m inganno tanto più piacevole e ridicolosa prestatemi adunque l orecchie vostre attente ad ascoltarmi e entratovi dentro lo lasciò aperto ed andossene a far li suoi servigi cassandrino che stava attento e vedeva l'uscio della chiesa aperto in boemia piacevoli donne non è gran tempo che si trovò una vecchjarella bagolana savonese per nome chiamata costei essendo poverella ed avendo due figliuole una de quai cassandra l altra adamantina si addimandava ma voglio che tu me ne facci un altra ed allora conoscerò io quanto il tuo ingegno vaglia se tu nella seguente notte mi rubberai il cavallo leardo che tanto mi piace e tengo caro e trovato l uscio aperto prima che entrasse dentro comandò a gli servi facessero buona guardia né per quanto cara hanno la vita sua lasciasseno alcuno entrare in casa o fuori uscire fino a tanto che egli non ritornasse a loro finita che ebbe arianna la sua compassionevole favola acciò che lo incominciato ordine si osservasse messe mano ad uno enimma e così disse i quali se io ad uno ad uno raccontare volesse io vi sarci più tosto di noia che di diletto ma acciò che io dia fine in questa sera a nostri piacevoli ragionamenti ed ogni sera ungevano lo stomaco e le rene alla poavola ed in sottilissimi pannicelli la rivoglievano e sovente se la voleva far caca le dimandavano ed ella rispondeva che sì e ad un altro comandò che a guardia del palagio si stesse e chiuse le porte sì del palagio come della stalla con fortissime chiavi si partì il soldano che era infiammato dell amore dell afflitta damigella non volse contristarla ma subito comandò a lavoretto che anello trovasse e non trovandolo lo minacciò di darli la morte il misero poverello non chiuse mai gli occhi quella notte ma fatto giorno subito si levò di letto e ringraziata la fante della buona compagnia che ella fatta gli aveva si partì questo giovane non può esser altri che tu che sei uomo accorto malizioso ed astuto ma quando ti bastasse l'animo in questa notte furarmi il letto della camera dove io dormo io sono contento disse dimitrio di far tanto quanto voi mi comandarete pur che mi facciate veder quello che promesso mi avete e di quelle scopazze fatto fu alla campagna un lettamaro da ingrassare a suo luogo e tempo il terreno occorse che drusiano re ma acciò che noi pigliamo maggior diletto e trastullo io questa sera voglio che per ora tu ponghi silenzio alla tua bocca porgendo le orecchie all altrui novellare e meno del suo onore si ha lasciata ciecare dal lascivo amore accarezzando l amante suo e chiudendo ad ogni altro l'uscio fuori che a lui ma vinto dalla sfrenata voglia e divenuto come rabbioso cane compose con duo suoi servi uomini audacissimi di volerla affatto rapire in questa guisa adunque avendo carlo saziato il suo appetito e parendogli oggimai tempo di partirsi così di nero tinto scese giù della scala ed ivi tutti i marinai vedendo abbasso disceso nella propria sua forma ritornò e prima la moglie ed il bambino indi la marinerezza strettamente abbracciò e basciò d'amore adocchiò un prete della sua parrochia e di quello caldamente s'accese il quale essendo giovane e non men leggiadro che bello un giorno s'avide che polissena con la coda vedendo adunque arianna il suo enimma non esser inteso e consequentemente irresolubile rimanere voltatasi col vago e delicato viso verso la signora disse più volte egli tentò con lusinghe con doni e con ambasciate ridurla a suoi piaceri ma egli nel vero s affaticava indarno venni da quella madre che s appella dell altre madre né giamai mi stanco àdoprami chi vuol poscia invecchiata io son da uomo pista e maltrattata la damigella non molto lenta ad ubidire il comandamento del soldano prese l acuto coltello che del giovenil sangue era bagnato ancora e senza essere da alcuno veduto se ne andò a casa di manusso suo compare il quale sorridendo disse compare come va l'arte avete voi per caso trovato quello che non volevate trovare sì alta valorose donne e resvigliata è la virtù dello intelletto umano che non è cosa in questo mondo sì grave e sì malagevole che rappresentata dinanzi all'uomo non li paia lieve e facile dentro d una povera cucina subito soletta si rinchiuse salito allora carlo su per la scala della picciola casa trovò la vecchia madre la quale fuori d ogni sospizione d essere in tal guisa salita a filare si stava che oltre che si maneggiava d'ogni parte il s'inchinava danzava e quanto egli era alto si levava da terra distendendo nell aria calci che risembravano saette venuto il giorno cassandrino secondo l'uso suo se n andò al palagio ed appresentossi al preside con lieto viso salutandolo a cui disse il preside e vedendolo di piacevole aspetto e di persona ben formato e trovando vie più di ciò che udito aveva gli parve molto mal fatto e di ciò si ramaricava assai che a si vil ufficio come al governo di bestie deputato fusse e perciò che ormai la rosseggiante aurora cominciava apparerò la signora fece accendere i torchi e sino alla scala accompagnò il signore ambasciatore pregandolo che secondo l'usato modo venisse al ridotto ma bellisandra più accendendosi dell amor del cavallo maggiormente il padre pregava che di quello la contentasse costa e vaglia ciò che vuole e fatta mettere in punto una galea ben armata e di gran vantaggio e presi tre pomi a maraviglia lavorati dei quali uno era di auricalco altro di argento ed il terzo di finissimo oro il giovanetto udito il fiero proponimento del signore tutto dolente e sconsolato rimase e partitosi dalla sua presenza alla stalla ritornò sì per certo disse dimitrio e non l'arrei mai creduto se con i propi occhi non lo avessi veduto ma pazienza così vuole la mia dura sorte venne un servente e sopra la mensa puose tre columbini arrosti assignandone uno a ciascuno di loro e poscia per lo giusto dolore diede gli occhi al pianto disse allora il compare a dimitrio or che vi pare madonna modesta che per natura era tutto amore né in altro continovamente vigilava veggendo il marito mercatante e esser molto sollecito alle sue bando si conteneva intesosi adunque il bando molti concorsero al palazzo con viva speranza di ottenere lo constituto premio ma la grazia non fu concessa ad alcuno che traere gli la potesse dall impetuoso vento del sdegno e dal furor dell ira tutto spinto né intesa la maledizione materna senza altro congedo prendere dai parenti si partì vinegia città per l'ordine dell suoi magistrati nobilissima ed abbondevole di varie maniere di genti e felicissima per le sue sante leggi la giovane che teodosia si chiamava oltre che era bella e piacevole era anche onesta accostumata e di canuti pensieri dotata a cui cassandra che era la maggior sorella rispose una libra di filo di stoppa con una poavola barattata abbiamo la quale senza misura alcuna danari ci rende e partitosi e gitosene nel giardino prese quattro gran pali che sostenevano le viti d'un pergolato e fatteli l'acuta punta alla stalla ritornò ed egli gli rispose che sì e fattolo scendere giù del cavallo alla stalla de porci lo menò ed addimandatolo come era il suo nome gli rispose aver nome livoretto ed annonciò al re come fortunio suo genero con la diletta sua figliuola era aggiunto e smontati di galea scrisse al vecchio padre dandoli notizia dell avenuto caso nella persona sua pregandolo instantissimamente che alle nozze al tutto si dovesse trasferire taceva perciò che il marito in faccia le diceva ciò che egli aveva fatto e veduto la precedente notte intanto che ella denegar non lo poteva possibil è signor e se a me noi credi addimanda a mamalucchi ed agli altri schiavi nella cui presenza più d'una volta di ciò s'ha dato il vanto e s'io ti inganno agevolmente comprender lo potrai poteva laonde ella levò la mente al cielo ed a iddio dimandò soccorso appena era fornita la mentale orazione non scherzar che doglia né motteggiar del vero perciò che chi ode vede e tace altri non nuoce e vive sempre in pace ma prima che in dono ella lo prenda voglio che bene lo guati e maneggi perciò che è piacevole e destro ed agevolmente sopra di sé salir si lascia poteva movere adamantina pazientemente ricevute le busse senza far difesa alcuna meglio che seppe e puote con la sua poavola in una camera se n andò polissena che voi cotanto amate e cara tenete mentre che voi siete altrove ogni notte giace con un prete e con esso lui dassi piacere e buontempo e la sirena in ricompenso del caro dono sì come promesso le aveva il marito sino al petto le mostrò ed attuffatasi nell onde non si lasciò più allora vedere il giovane ricordevole di ciò che suo cavallo detto gli aveva giù di quello discese dal luogo che si fortemente putiva fuori lo trasse e con le propie mani lavandolo lo nettò a cui la sorella cassandra disse hai tu venduto il filo sì rispose adamantina e dov è il pane che hai comperato disse cassandra ma nulla le giovava il gridare né veruno era che le desse soccorso né con parole la confortasse era già aggiunta la damigella sopra la riva d un fiume la guardia della piazza udendo la voce ed il lamento che egli faceva gli andò all incontro e veggendolo sì diforme e col viso tutto impiastracciato in tunisi città regia ne liti dell affrica fu non gran tempo fa un famoso e possente re dalfreno per nome chiamato il quale avendo per moglie una graziosa ed accorta donna e ricordatosi della compassione da lei verso lui dimostrata in moglie diletta la prese e fattole un dono de tutte le vestimenta e gioie che erano della prima moglie sconsolato re adamantina che alquanto stava discosta si fece avanti e disse sacra maestà lasciate che ancora io tenti la ventura mia morta adunque la vecchiarella e parimente sepolta cassandra la qual era la sorella maggiore prese una libra di quella stoppa e con molta sollecitudine si puose a filare periscono perciò che per voler divino ritornano per quello istesso sentiero che sono venuti il che intravenne ad una pistoiese la quale se così onesta e savia come dissoluta e sciocca fusse stata messer tristano marito mio non vi maravigliate punto di ciò perciò che quelle scarpe che in tanta abondanza nel magazzino già vedeste se ne sono andate per quella istessa via avenne che le scopazze furono caricate da alcuni contadini lavoratori di terre sopra di un carro e senza che alcuno se n avedesse fu altresì messa la poavola sul carro ed eravi tanto grande il numero delle scarpe e di ogni qualità che chi fusse stato a vinegia e cercato avesse ogni bottega non arrebbe trovata la terza parte a comparazione di quelle che vi erano nel magazzino suo anzi come alcuno se gli avicinava ella gli dava più noia e passione ed essendo il travagliato re sì fieramente tormentato né trovando rimedio alcuno al suo incomprehensibile dolore sostentare adamantina tolto il filo e postolo sotto le braccia se n andò in piazza per venderlo secondo il comandamento di cassandra carlo udite le compassionevoli parole della vecchiarella assai si turbò né per questo si mosse dal suo fiero proponimento ma come pazzo si mise per ogni parte della casa a ricercarla levata la mensa disse dimitrio cognati miei io non vi ho mai mostrata la casa né anche le vestimenta eh io fei a polissena vostra sorella e nostra moglie il povero salutorono e vedendolo sì impiastracciato lo berteggiavano ed accostatasi la patrona a lui lo dimandò che era il nome suo a cui rispose gramotiveggio madonna mi chiamo né contenti di ciò lo gittorono a terra stracciandogli e panni da dosso e dandogli calzi e pugna quante mai ne puote portare e mentre il povero menava lo schidone il prete e la patrona in camera si solazzavano avenne che amenduo tenendosi la mano andorono in cucina stando il pretore in questi lamenti picchiò all'uscio della camera di uno suo leale e fido servente e destatolo li raccontò il misero caso intervenuto pregandolo facesse una fossa nel giardino e dentro il corpo ponesse andate al letto ornai messer bernardo e duo serventi lo vadino a scalzare e quattro chiudino l'uscio e le finestre e otto stiano di sopra a far buona guardia il giovanetto sentito del padre il ragionamento e veduta la di lui partenza la spoglia di formica depose e nel suo bel esser primo fece ritorno finito il leggiadro e forte enimma la signora che aveva già cangiato le risa in sdegno e mostravasi adirata fece una riprensione ad alteria dicendo che qua non era luogo da raccontare tra onestissime donne parole sozze che intendendo il pretore comandò che legato li fusse menato dinanzi e così fu essequito carlo che per lo adietro era da tutti molto temuto e con spazio di tempo non la mandi a perfezione laonde tra la gente minuta comunemente dir si suole che uomo fa ciò che egli vuole e quanti ne poteva avere tanti ne traeva in casa alla sua divozione e di loro prendeva il suo consueto piacere il preside che di poca levatura aveva bisogno diede piena fede alle parole di cassandrino nulla o poco delle querele contra lui date curandosi ed elle che sono compassionevoli molto mi apriranno ed io chiuderommi dentro la loro casa e resterò presso loro quella notte ed io opererò quanto che io potrò e invitatolo un giorno con lui a desinare e postisi a mensa disse manusso a dimitrio compare mio voi sapete se non m inganno eh io sempre vi amai ed amerò fin che lo spirito reggerà queste ossa e così forte soffiavano e menavano le calcole che il mendico che nell'altra camera vicina alla sua giaceva agevolmente il tutto poteva comprendere ma quanto eh egli seppe e puote solecitò che la sua mercatanzia non venisse al meno come quella della moglie veggendosi madonna modesta ornai da ogni sorte d'uomini abbandonata di continovo cercano seminar scandali e togliere con sue velenose parole l'altrui onore e fama meglio farebbono questi tali che ciò vi dicono tenere la velenifera lingua tra denti che improperare altrui non senza gran maraviglia e come smemorato incominciò fiso a riguardarlo e ciascuno diceva deh chi è costui che sì leggiadro e sì pomposo si rappresenta in giostra e non si conosce lasciò polissena sua diletta moglie con la fante giovane e ritondetta o partitosi da vinegia andossene al suo viaggio come li fu già ricordato subito apparve il falcone ed addimandolli di che egli bisogno aveva a cui rispose lavoretto dell acqua della vita allora disse il falcone cassandra che di fame si sentiva morire veduta la poavola di sì fatta ira e sdegno s accese che presa adamantina per le treccie le diede tante busse che appena la meschina si poteva movere e tuttavia fortemente piovendo se ne andò all uscio della sua casa e tre volte picchiò alla porta fieramente gemendo e sospirando il marito aperse il magazzino e credendosi trovarlo vuoto lo trovò pieno di scarpe sì come abbiamo già detto di diverse qualità e fattosi chiamare il discreto siniscalco li divisò che nella camera grande mettesse le tavole che in questo mezzo che si apparecchiassino le mense e si cocinasse la cena farebbono alquanti balletti madonna modesta che prima era fresca ritondetta e bella cangiò la vista ma non la voglia il pelo e mutò le usate penne i servi desiderosi di compiacere al suo padrone risposero che farebbero quanto gli era da lui imposto avendo adunque teodosia con qual mezzo non so la venuta di carlo persentita meno risero delle sconcie e disordinate battiture che egli ebbe da propi servi i quali lo trattarono molto stranamente ma poscia che ebbero riso alquanto lionora senza altro comandamento dalla signora aspettare ella avendo persentita la vecchiezza e bruttura del soldano aveva al tutto determinato più tosto se medesima uccidere che prenderlo per marito e fulli risposto di no ma ricordandosi uno di loro che nella corte faceva bisogno d uno che attendesse a porci lo richiamò ed addimandollo se attenderebbe a porci e perchè io lo riprendeva di queste sue ebbrezze egli prese la spada e corsemi dietro per uccidermi ma io più gagliarda di lui ho voluto fuggire per minor scandalo e sonomi qui venuta vita doralice mentre fortunio diceva tai parole piangeva e si ramaricava molto né poteva in maniera alcuna patire il paventoso assalto e vedendosi aver dissipata tutta la sustanzia sua adempiendo tutti gli appetiti suoi nell animo propose di non partirsi di là se prima con alcuno per servidore non era acconcio prendi ampolla che dal lato tieni ed annodala sotto la mia ala destra e non ti partire costà fin che io non ritorno a te diletto ammaestrandovi ad agevolmente conoscere astuzia di coloro che continovo involano i beni e le facultà d altrui della terza notte dimandò che era intravenuto che così gran tumulto si faceva uno della guardia rispose che era un pazzo che metteva la piazza tutta sotto si poteva persuadere che sì tosto fussero venute sì ricche essendo già state sì poverissime e tanto più conoscendole di buona vita e sì oneste del corpo loro che opposizione alcuna non pativano fortunio per una ricevuta ingiuria dal padre e dalla madre putativi si parte e vagabondo capita in un bosco dove trova tre animali da quali per sua sentenza è guidar donato e credendo per certo che la moglie per lo tratto di quelle fusse tutta oro fra se stesso ne prendeva consolazione imaginandosi a qualche suo bisogno potersene d'alcuna parte prevalere e chiamatala a sé dissele e ritornatosi al suo luogo a sedere in tal maniera alla sua favola diede principio favola quasi come morto giaceva cassandra ed adamantina che grandissime lagrime sparse avevano per la loro perduta poavola avendo inteso il publicato bando vennero al palazzo ed al re ed in tal maniera madonna modesta poco aveduta vergognosamente la sua mercatanzia con la vita finì lasciando dopo sé per altrui essempio vituperosa memoria essendo la e volendola onorevolmente maritare aveva fatto bandire un gran torniamento nel suo regno né ad alcuno intendeva in matrimonio copularla se non a colui che della giostra fusse vincitore fece sembiante di esser molto turbato e duolsesi che ei avesse di lui così sinistra oppenione pregandolo tuttavia che della sua rovina non volesse esser cagione e andatosene alla stalla e trovatala chiusa tanto con e suoi ferri chetamente operò che l'uscio aperse e veduto il servente sopra il cavallo con la briglia in mano alquanto si smarrì ed ottenuto il tutto montò sopra il detto cavallo e verso damasco prese il cammino non senza però grandissima allegrezza de mamalucchi e schiavi che erano venute e tenete per certo che le cose mal acquistate in breve spazio di tempo s annullano sì che di ciò non vi maravigliate punto non però fu veruno che pienamente intender lo potesse laonde alteria vedendo che vanamente si perdeva il tempo né ci era alcuno che aggiungesse al segno levatasi in piedi disse tutti universalmente la commendorono ed ingegnosa la riputorono ma ella con chiaro viso levatasi tutti ringraziò della grata audienza che prestata le avevano bazzariotto dimitrio per nome chiamato uomo leale e di buona e di santa vita ma di picciola condizione costui desideroso di aver figliuoli prese per moglie una vaga e leggiadra giovane nominata polissena e sopragiunta la bugia notte ed andatisene tutti ai loro alloggiamenti doralice mesta si ridusse sola in una cameretta non meno ornata che bella per lunghezza una spanna ed un sommesso e parimente alla grandezza grosso sta un sempre ardito e si vagheggia spesso e volentieri all uom si getta addosso incontanente di uomo in lupo tu ti trasformerai ritornando però a tuo bel grado nella tua forma prima determinò al tutto di partirsi ed andarsene in luochi dove il suo gran valore fusse apertamente conosciuto rispose lauretta ogni vostra parola signora mia m è espresso comandamento e fatta una riverenza al luogo suo se n andò a sedere noi e la madre vostra per utile e comodo di l uno e l altro di voi abbiamo presa deliberazione di mandarvi altrove con gioie gemme e danari assai acciò che venendovi alcun orrevole partito potiate con onor vostro la vita sostentare e veggendola vaga di aspetto leggiadra della persona ed avere tutte quelle qualità di bellezza che ad una bella donna si convengono la cominciò con molta sollecitudine colatamente vagheggiare ed e delle scarpe con tanta dolcezza guadagnate al tutto priva per lo dolore e passione che ella ne sentì gravemente s infermò e in breve spazio di tempo etica divenuta miseramente se ne morì rispose il bembo ella non è ladroncella dell'altrui avere ma con li suoi lucenti e scintillanti lumi fura il cuore di chiunque la mira e presala per i pannicelli accarezzala molto la poavola che conosciuta aveva la sua mamma la quale era solita a governarla e maneggiarla subito dalle natiche si staccò il quale senz alcun sospetto tolse la poavola e postasela dietro alle natiche per nettare messer lo perdoneme trasse il maggior grido che mai si sentisse marito mio ora noi abbiamo trovata la ventura nostra vedi la poavola ed un'ora mille anni le pareva che venisse notte per farsi ricca e livoretto col suo affatato palafreno verso oriente prese il viaggio avendo livoretto cavalcato per gran spazio di tempo e senza utile alcuno veduto assai del mondo disse la maggior villania alla moglie che mai si dicesse a rea femina del mondo e presa la poavola la gittò fuori della finestra sopra alcune scopazze che erano a rimpetto della casa loro ma facendole bisogno al tardo sola mangerebbe e chiusasi sola in camera ed aperta la finestra lo affezionato amante con sommo desiderio aspettò lei ella vestiva sì pomposamente che non vi era alcuna fuori le nobili che di vestimenta di gioie e di grossissime perle l'avanzasse e perciò che la ingratitudine tra gli altri vizii è sommamente biasmevole tutta tre concordi volsero che giovane non si partisse se prima da ciascun di loro non era per lo ricevuto servigio ottimamente guidardonato clie mi tiene ch'io non ti sieghi le vene la meschina non potendosi altrimenti iscusare taceva cassandra che era la sorella maggiore comenciò far festa alla poavola e li maggior vezzi che mai far si potesse ma la poavola stringendo i denti e chiudendo le mani maggiormente tormentava il sconsolato re e presa licenza si partì il pretore che cercava isperimentare l'ingegno sottile di cassandrino chiamò a sé uno suo servente e dissegli volendo adunque cassandrino far sì che il pretore rimanesse contento s imaginò di far al prete una beffa la quate secondo che egli desiderava gli andò ad effetto ed indrizzò verso ponente il suo cammino passando adunque fortunio or stagni or valli or monti ed altri alpestri e salvatici luoghi i sono giovini vaghi d aspetto apparenti in vista ed atti ad ogni magnanima ed alta impresa né re né principe né signore che per li privilegi dalla natura a lor concessi non gli amino e tenghino cari ed i loro animi sì fidi e sì divoti d'un reciproco amore divennero che non passò molto tempo che polissena senza essere da alcuno veduta condusse il prete in casa a fare e suoi piaceri ma venuta la cagione e la opportunità fece il contrario di quello era il voler suo e della sorella perciò che s abbattè in piazza in una vecchiarella che aveva in grembo una poavola e desideroso molto di ringiovenirsi pregò la damigella che sì come ella fatto aveva al giovane così ancora a lui far dovesse curandosi perciò che lo amore che pretore li portava avevali sì abbarbagliati gli occhi che più oltre non vedeva ed avendo per le dure pugna gli occhi sì lividi e gonfi che quasi non discerneva corse verso la piazza gridando e fortemente ramaricandosi de servi suoi che avevano sì maltrattato pur ve la dirò perciò che a tempo e luogo sarà dico a cui tocca non picciolo ammaestramento di seguire le buone e fuggire le ree lasciandole ne loro tristi e malvagi portamenti nell ordinata sbarra entrato al suo rivale fece motto che entrasse ed amenduo abbassate le nodose lancie come scatenati leoni si scontrorono e voltatosi verso cassandrino disse cassandrino cassandrino maggiori sono gli effetti delli tuoi ladronezzi t che non è la fama per la terra sparsa e preso il corpo morto per li piedi fuor della sepoltura lo trasse e spogliatolo nudo lo rivestì de propi panni i quali li stavano sì bene indosso ed il regno del cairo in pace godè sì come per la presente favola che raccontarvi intendo agevolmente intender potrete signor non pensate che mai mi pieghi a gli amorosi desideri vostri se prima non fate che questo iniquo e malvagio trovi f anello che nel fiume mi cadde e trovato e resomelo sarò sempre arrendevole a vostri piaceri considerando adunque adamantina sopra di ciò e non sapendo che fare né che dire per averla pur deliberò di tentare sua fortuna si a baratto la potesse avere ed accostatasi alla vecchia disse desideroso adunque cassandrino di compiacere al pretore senza aspettare da lui altra risposta si partì e tutto quel giorno freneticando se n andò come egli potesse rubbare il letto che egli non s'avedesse ed apparecchiata la cena cenarono insieme e poscia unsero la poavola e se n andorono a riposare venuta l ora che la poavola di cacare bisogno aveva disse e preso il capestro e messolo al capo del cavallo quello via condusse il pretore levatosi di letto la mattina per tempo ed andatosene alla stalla modesta moglie mia prudente e savia oggi apersi il tuo magazzino e veder volsi come procedeva la tua leal il giovane miserello ricordatosi pienamente il tutto montò a cavallo e presa un ampolla di vetro bene avenchiata attaccossela alla cinta e cavalcò là dove il falcone fu liberato e piantate le due penne nella sponda del fiume taccio i strabocchevoli pericoli taccio gli innumerabili mali ne quali gli uomini e le donne disavedutamente incorreno per cagion di questa malvagia gelosia dil che il re e doralice e tutta la città grandissimo dolore sentendo di neri panni si vestirò un picciol corpo nasce d un gran fuoco ed ha la pelle di grossa palude l alma che non dovrebbe occupar luoco è d un brodo gentil eh entro si chiude questo eh or vi racconto vi par giuoco ma cose vere son d error ignude la quale ubbidiente a lei se ne gì e perchè a lei toccava la volta del favoleggiare dissele non già che io faccia poca stima di te né che io ti reputi inferiore alle altre compagne nel dire e posto giù lo diadema e le ali fece un viluppo e messolo col sacco sopra le spalle verso perugia se ne andò ma di quanto riposerò la fante se n'anderà da tuoi fratelli e per nome nostro gì inviterà che voglino sta mane venir a desinare con esso noi a cui polissena disse venuto il chiaro giorno le sorelle fornirono la casa di pane di vino di oglio di legna e di tutte quelle cose che appartengono ad una ben accomodata famiglia la mesta donna così navigando con tranquillo mare ordinò alli marinai che dove lo sposo suo dalla sirena fu inghiottito in quel luoco condurre la dovessero il che fu e forse per esser donne ne averemo miglior mercato la figliuola udite le dolci parole della diletta madre alquanto si raddolcì e se per aventura di viaggio persona over animal alcuno di qualunque condizione esser si voglia ti chiedesse servigio alcuno fa che tu lo servi né per quanto hai tu cara la vita tua cosa che t addimandi le negherai il che se voi come io spero farete noi tutti vi saremo perpetualmente tenuti il molino intesa la proposta prima stette alquanto sopra di sé dopo vedendo non poter schifare tal scoglio disse parizzuolo mio la mia patrona ha marito e così uomo da bene quanto un altro che in questa terra si possa trovare né le lascia mancare cosa veruna e vibrato un coltellino che nella vagina della spada teneva con la punta l'indurato ghiaccio tanto battè che da ogni parte lo spezzò e preso il falcone se lo pose in seno acciò che alquanto riscaldare si potesse perchè oggimai s appressava la mezza notte la signora ordinò che lionora alla sua favola desse cominciamento la quale più lieta che mai con festevole sembiante così a dire principiò la poncella vedutolo tutta si smarrì e sì come da famelici cani lacerata fusse ad alta voce cominciò gridare la quale attuffatasi nelle marine onde se ne fuggì i marinai non potendolo soccorrere scoppiavano da dolore e tutti mesti e sconsolati la galea di bruni panni copersero venuta l'ora di cena la fante puose gli amanti a mensa e ritornata in cucina s'accostò al vecchiarello e disseli cassandrino perciò che era vestito de suoi panni fra se stesso assai dolendosi disse ohimè misero guata dolente me come per adempire un mio fanciullesco appetito disse allora flamminio dolce madre mia mi sapreste voi insegnare dove ella si trovi e chi sei tu che così instantemente mi dimandi appresso questo ella aveva drieto le spalle una grandissima bolgia nella quale riservava ampolle vasetti ed albarelli tutti pieni di vari liquori unguenti empiastri a diversi accidenti appropriati e non vi è donna veruna a cui cotanto amore io porti quanto alla vostra altezza la quale se mi corrisponderà nell amore terrommi il più contento e il più felice uomo che si truovi al mondo e questo io dico non già che io scampi la fatica per ciò che ne ho molte per le mani ma perchè la favola raccontata da lui con la sua buona grazia vi sarà di maggior piacere e contentamento furono ancora tra loro sovente proposti alcuni problemi de quai la signora era sola difinitrice e per ciò che oramai s approssimavano i giorni ultimi di carnesale dedicati alle piacevolezze la signora a tutti comandò che l'una alla destra l'altra alla sinistra sempre le fusse l'una de quai era la signora chiara moglie di girolamo guidiccione gentiluomo ferrarese l'altra la signora veronica senza potersi ritenere insieme con la tavola cade giù in uno magazino terreno nel quale alcuni mercatanti tenevano bambaia e lane e quantunque di alto cadesse niuno però male si fece nella caduta e tuffatosi nelle marine onde se ne era ito a gli antipodi e quelli che la terra zappavano già stanchi per lo molto lavorare messi giù i concupiscibili appetiti dolcemente nel letto riposavano le quali in quella sera secondo che le fusse dato per sorte avessero una dopo altra ordinatamente a favoleggiare e isponerli lo amore che sua madonna li porta e quando li fusse a piacere ella una notte vorrebbe esser con esso lui in la propia casa unico refrigerio della mia vita che abbiate caro colui che per voi mille volte al giorno more il che facendo io riputerò aver la vita per voi alla cui grazia mi raccomando che dinanzi era rimasa vedova prese quelle poche gioie e denari che egli si trovava avere ed a vinegia con la figliuola se n'andò questo proponimento fu da tutti comendato molto laonde fattosi portare un vasetto d'oro e postivi dentro de cinque donne i nomi il primo che uscì del vaso fu quello della vaga lauretta la quale per vergogna tutta arrossita divenne come mattutina rosa io non so dove la stia né dove ella si trovi né come fatta sia ma andatevene più innanzi che forse la trovarete imperciò che la tua bellezza la tua leggiadria e il tuo parlare mi ha posto tal fuoco nell anima che come secco legno mi sento abbrusciare il che sentendo il scolare teneva per certo che ella tutta si struggesse per suo amore per portarli per venderne per sostentamento e di me e della mia famiglia ed acciò che quando sarò vecchio mi possi sovvenire del danaro guadagnato e poi disse fiamminio che sarà ì morire il giovane scolare che già aveva inteso esser cotta la cena e ogni cosa dal discretissimo siniscalco apparecchiata ordinò che ogniuno si ponesse a mensa ora malvagie femine è venuto il tempo che io mi vendicherò di voi e farovvi portare la pena dell ingiuria fattami per lo mio grande amore nostri acciò che questo carnesale di cui oggimai pochi giorni ci restano possiamo prendere alcun piacevole trastullo ciascuno adunque di voi proponerà quello che più gli aggrada e ciò che alla maggior parte parerà fie deliberato e mostrolli le candidissime coscie che parevano due colonne di puro marmo col rotondo corpo al finissimo alabastro somigliante dopo scoprendole più in su quel eh era estinto dopo si rifece vita prendendo si eh erano doi l uno de altro il premio sodisfece tal che ciascuno attese a i fatti suoi io lascio considerare a voi a che termine quella notte si ritrovasse il miserello il quale poco mancò che senza la coda non restasse sì come era rimasto senza favella ultima fu fiordiana prudente e d alti pensieri adornata le cui egregie e virtuose opere avanzano tutte quelle eh in ogn altra donna si vedessero giamai il giovane che dentro di sé tutto godeva in ciò le fu molto cortese non volse però che nel suo conspetto vestite rimanessero dolce padre mio ditemi un poco disse flamminio se non v è a noia che cosa è questa morte e come è fatta ella a cui lo santo padre filenio veggendo il pericolo suo e della donna senza mettersi alcun vestimento in dosso ma solo con la camiscia corse sotto la littiera e cosi fieramente si punse che non era parte veruna del suo corpo cominciando dal capo insino a piedi signor mentre eh io miro nel bel viso nel qual mi regge amore nasce da be vostri occhi un tal splendore ch apertamente veggio il paradiso fu già consorte di santo orbat antico e nobile di crema a questa dolce ed onesta compagnia concorsero molti nobili e dottissimi uomini tra quai il casal bolognese vescovo e del re d inghilterra ambasciatore mia com io fo ed è il debito mio voi mi prenderete per vostro servo disponendo e di me e delle cose mie quantunque picciole siano come delle vostre proprie e grazia maggiore dal cielo ricevere non potrei si trovò scalzo e in camiscia e semimorto da freddo giacere sopra la nuda terra il poverello quasi perduto delle braccia e delle gambe a pena si puote levar in piedi ritornati adunque i mariti a casa trovorono le loro mogli che nelle loro camere presso il fuoco sedevano e cusivano e perchè i panni anella e le gioie da mariti vedute nella camera di filenio li davano alquanta suspizione ma egli che già fatto aveva di diamante il cuore disse questo non essere di biasmo ma di vendetta segno spogliatesi adunque le donne e rimase come nacquero erano cosi belle ignude come vestite ma la vostra bellezza la quale a ciascaduna altra donna vi fa superiore e me come vostro mancipio tene taccio ora i vostri laudevoli costumi taccio le egregie e ammirabili vostre virtù la quarta fu alteria dalle bionde treccie la quale con fede e donnesca pietà di continovo alli servigi della signora dimorava dopo con grandissima meraviglia più intensamente riguardandole dicevano tra sé non è questo il vestimento che io tei alla mia donna non è questa la cuffia che io le comprai il che intendendo filenio si allegrò e disse alla fante va e ritorna a casa e raccomandami a tua madonna e dille da parte mia che questa sera la mi aspetti già che marito suo non alberga in casa non è maraviglia se quella mi stringe ad amarvi e tenervi chiusa nelle viscere del mio cuore pregovi adunque gentil signora mia e se in cosa alcuna egli fusse stato manchevole non accusarete lui che ha fatto ciò che puote e seppe ma me che contra il voler suo le diedi in luce ma se in questo il mio parere non vi piacesse che disposta io sono il voler vostro seguire ciascuno de voi dirà quello che più gli aggrada la terza fu lionora la quale avenga che per la sua naturai bellezza alquanto altera paresse era però tanto graziosa e cortese quanto mai alcun'altra donna trovar si potesse però ragioniamo d altro o partitevi di qua che io sono nemico de tai ragionamenti e preso commiato da lui si partì aveva già scorso flamminio molti paesi quando aggiunse ad uno luogo deserto e solitario dove trovò uno eremita con la barba squalida ed i pastori lasciate le spaziose ed ampie campagne e le brinose erbette e le fredde e limpid e lo soprabbondante vendere per comprare pane vino vestimenti ed altre cose necessarie per lo viver quotidiano e così passare la vita nostra sino alla morte me ben nato se d un tanto oggetto e ben così perfetto degno per sua mercè qua giù mi sia e veggia il fin della speranza mia il scolare già domenticato delle passate ingiurie cominciò passeggiare dinanzi la casa di costei facendo il passionato simforosia avedendosi lui esser già del suo amore oltre misura acceso ma poscia che elle considerarono aspra pena che lo scolare sofferse per li pungenti spini e il pericolo grande in cui egli incorse per lo cadere d alto a basso e il freddo grande che egli patì trovandosi nella strada publica in camiscia sopra la nuda terra addormentato piacque sommamente a tutti la isposizione del sottilissimo enimma dalla discreta fiordiana ingeniosamente raccontato e perchè oggimai s appressava la mezza notte e fammi alma tant alto salire che n voi veggio per sorte servata la mia vita e la mia morte ma per lo ravoglimento de malvagi tempi per gli acerbi odij per le sanguinolenti battaglie e per lo continovo mutamento de stati indi si partì ma nella memoria ritornandoli le ricevine ingiurie e il pericolo di morte scacciò da sé ogni pietà e nel suo fiero e duro proponimento rimase io stanzio in questo bosco tutto il giorno ed attendo allo esercizio mio e pochissime persone passano per questi luoghi e manco ne conosco ordinò che vaso aureo le fusse portato e con la propia mano il nome di cinque damigelle scrisse e posti i loro nomi nel vaso appresso di ciò voi non risguardarete il basso e rimesso stile dello autore perciò che egli le scrisse non come egli volse ma come udì da quelle donne che le raccontarono nulla aggiongendole o sottraendolo non men elegante che dottamente descritti e quantunque la loro materia non porgesse a vostre orecchie quel piacere e diletto che nelle altre solete trovare non è questo il pendente che le discende dal collo innanzi il petto non sono questi gli anelletti che la porta in dito usciti di camera per non turbar la festa non si partirono ma a cena rimasero e pur io stento e m'affatico per far di calzari disse fiamminio e per far che voi tanti n'avete ed a che farne più a cui rispose il calzolaio e vi concorsero molti gentiluomini bolognesi e scolari tra quali vi era filenio costui sì come è usanza de giovani vagheggiando ora l una ed ora l altra donna ne quai mia vita e la mia morte prendo da quelle viste mansuete e nuove giungemi al cuor un sì vago pensiero tolta adunque licenza flamminio e partitosi dal calzolaio andossene più oltre dove trovò uno folto ed ombroso bosco ed entratovi dentro vide un contadino che aveva tagliate molte legna da brusciare ed a più potere ne andava tagliando indi la signora comandò che trivigiano il liuto prendesse e molino la viola e tutti gli altri carolassino menando il bembo la carola ed ella senza più aspettare che detto le fusse levatasi in piedi e fatta la debita riverenza alla signora ed ai circostanti ascese uno luogo alquanto rilevato quando fra tante donne il vago sole che mi dà morte e vita muove gli ardenti suoi splendidi rai di lei più bella amor non vidi mai della seconda notte notte terza già la sorella del sole potente nel cielo nelle selve e ne gli oscuri abissi il presente enimma con molta agevolezza fu da tutti inteso perciò che il superbo e spazioso prato è questo mondo in cui dimoriamo tutti le ninfe sono le tre sorelle cioè cloto lachesis e atropos e quella trapassata discese giù in una oscura e profondissima valle chiusa di alte grotte dove vide una strana e mostruosa fiera la quale con suoi gridi faceva rimbombare tutta quella valle a cui flamminio disse li vaghi augelli lasciati i soavissimi lor canti ed il tra loro guerreggiare ne suoi cari nidi sopra i verdi rami chetamente si riposavano perciò che ogni mio bene e ogni mia vita da voi e non altronde dipende la giovane donna che pantemia si chiamava quantunque intendesse il tutto non però li rispose il giovane ringraziato eh ebbe il santo padre e tolta la sua benedizione si partì continovando adunque flamminio il suo viaggio trapassò molte profonde valli sassose montagne ed inospiti boschi vedendo vari e paventosi animali dimandando a ciascuno s egli era la morte casa simforosia che già aveva intesa una e altra beffa fatta a filenio s ingegnò di farli la terza non minore delle due e cominciollo con la coda dell occhio quando ella lo vedeva guatare dimostrandoli che ella si consumava per lui il secondo di fiordiana il terzo di lionora il quarto di lodovica il quinto fu di vicenza poscia a suono de flauti cominciorono a carolare menando il molino e lionora la ridda finita la favola dal molino raccontata parve alla signora e alle damigelle che la vendetta delle ricevute ingiurie fatta per lo scolare contra delle tre donne fusse stata non men spiacevole che disonesta ciò che in lei erano duo occhi scintillanti e lucidi più che sole la bocca piccola e petto poco rilevato di costumi lodevoli bella di forma e di maniere accorta il cui vago e delicato viso dava grandissimo refrigerio a chiunque la mirava dopo presa immantinente la testa e postala sopra il busto l impiastrate ro di quegli empiastri che preparati aveva e con agevolezza il risanò indi comandò che l aureo vaso le fusse recato e postovi dentro di cinque damigelle il nome il primo ad eritrea toccò per sorte le donne gittatesi a piedi del scolare con pietose lagrime umilmente lo pregorono licenziare le dovesse e che di sì grave scorno non fusse cagione e approssimatosi al letto con un torchietto in mano leggermente cominciò levar il linzuolo da piedi e invilupparlo e discoperse le donne sino alle ginocchia che tutte ire concordi si dierono la fede di operare sì che ciascheduna di loro da per sé li farebbe una beffa e di tal sorte che l innamorato si ricorderebbe sempre che anche le donne sanno beffare madre mia iddio vi conservi a cui con chioccia voce la vecchiarella rispose ancora te figliuolo mio iddio salvi e mantenga ed inginocchiatosi a piedi riverentemente pose la mano nel vaso e di fiordiana trasse il primo nome signori miei io vi ho quivi condotti per darvi un poco di solacio e per mostrarvi la più bella cosa che a tempi vostri vedeste giamai poiché così piace disse fiordiana a questa orrevole compagnia che io delle mie cose sia interpretatrice farollo molto volentieri l astuta pantemia tìngendo averli compassione si iscusava di non aver il modo di poterlo accontentare ma pur al fine vinta da suoi dolci preghi e cocenti sospiri lo introdusse in casa indi di vicenza dopo di lodovica ed appresso loro d isabella e di lionora vennero fuori i nomi la prima adunque che uscì dal vaso fu cateruzza la seconda arianna la terza lauretta la quarta alteria la quinta eritrea amandovi adunque io sì come io vi amo ed essendo io vostro sì come voi agevolmente potete intendere non arrete a sdegno di ricevermi per vostro umilissimo servitore rispose il calzolaio morire replicando disse fiamminio sì rispose il calzolaio maestro mio disse allora flaminio e voltato il viso verso a lionora a cui l ultimo ragionamento della presente notte toccava le impose che donnescamente alla sua favola desse già il vigilante gallo dedicato a mercurio aveva col suo canto dato segno della vicina aurora quando la signora ordinò che al favoleggiare si imponesse fine e tutti se ne andassero alli loro alloggiamenti e che vergognosa cosa li sarebbe stata a percuotere tre feminelle e raffrenossi pensava adunque e ripensava il giovane qual via in vendicarsi tener dovesse letta la risposta e trovata la opportunità del tempo simforosia lo fece venire in casa e dopo molti finti sospiri li disse ed entratovi dentro con licenza però del portinaio nella prima persona eh egli s abbattè s incappò in una vecchiarella molto antica e piena di grand'anni di volto squallida a cui tutti rispondevano non esser lei or avendo scorso molti paesi e vedute molte strane cose finalmente giunse ad una montagna di non picciola altezza il che vedendo i mariti e non sapendosi che dire rimasero cheti raccontando minutamente alle loro donne tutto quello che gli era quella notte avenuto venuta la notte filenio prese la spada e soletto se n andò alla casa della sua nemica e datole il segno fu tostamente aperto e dopo che ebbero insieme ragionato alquanto e lautamente cenato ambeduo andorono in camera per riposare le quali secondo la poetica finzione dinotano il principio il mezzo ed il fine della vita nostra cloto che tiene la rocca dinota il principio della vita e la signora gettati gli occhi adosso al molino disse signor antonio ora con una leggiadra favola ne rallegrarete tutti e comandolli che incominciasse vostro stato real eh ogn altro avanza per cui divengo dolcemente meno e l'ornamento d'ogni laude pieno pascendomi di vostra alma sembianza tengon miei spirti in voi tanto avezzati sono molti che con ogni loro studio e diligenza attentamente vanno cercando alcune cose le quai dopo che trovate le hanno non vorrebbero averle trovate anzi sì come il demonio l acqua santa le fuggono a più potere e la fredda figliuola di latona da risplendenti e chiare stelle intorniata già illuminava le folte tenebre della buia notte la quale tutta leggiadra tutta amorosa con le dolci ed affettuose sue parole non pur gli uomini nelle amorose panie invescava ma il sommo giove avrebbe potuto far giù discendere da l'alto cielo altro ad aiteria fu deputato il terzo a lauretta il quarto ad arianna concesse il fato ed a cateruzza ultimo luoco diede il cielo per elezione de suoi panni si rivestì ed avendo veduta la paura e per esperienza provato quanto brutta e paventosa era la morte senza altro commiato prendere dalla vecchiarella per la più breve ed ispedita via eh egli seppe e puote ad ostia se ne ritornò la sesta fu eritrea la quale quantunque picciola fusse non però si teneva alle altre di bellezza e di grazia inferiore vecchia ohimè madre mia ritornatemi come era prima ritornatemi per lo amore d iddio perciò che io non vidi mai cosa più diforme né più paventosa di questa deh removetemi vi prego da questa miseria nella quale inviluppato mi veggio indi seguendo l incominciato ordine il secondo che uscì fuori fu di alteria il nome il terzo di cateruzza il quarto di eritrea il quinto di arianna ma se voi desiderate figliuolo mio disse lo eremita di trovarla andatevene più oltre che voi la trovarete perciò che uomo quanto più in questo mondo cammina tanto più s avicina a lei che ornai è tempo di gire in sala dove le altre donne vi aspettano e così le berteggiava e con diletto le teneva a parole le sconsolate donne dubitando che caso suo avesse qualche crudel fine piangevano e disperavano della lor salute il signor vangelista levatosi da sedere e lasciati i dolci ragionamenti che egli faceva con lodovica ubidientissimo andò alla signora oltre ciò ella teneva dal lato manco una affilata spada e nella destra mano un grosso bastone nell estremità del quale eravi una punta di ferro fatta in guisa d un trimanino sopra del quale alle volte si riposava della quarta notte notte quinta il sole bellezza del ridente cielo finita la danza con tardi passi e con gli amorosi ragionamenti i giovani con le damigelle si ridussero in una camera dove erano apparecchiati confetti e vini preziosi essendo ora di rinfrescar le donne con recenti vini e preziosi confetti l astuto giovane prese le tre innamorate per mano e con molta piacevolezza le menò in una camera pregandole che si rinfrescasseno alquanto non passorono molti giorni che filenio più volte per strada s incontrò nelle sue care madonne e disse qual di noi ebbe maggior spavento qual di noi fu peggio trattato e se non fusse stata la giovenezza che lo aiutò certamente egli sarebbe rimaso attratto de nervi filenio ritornato sano e nell esser che era prima e con esso lei cominciò ballare né appena egli aveva principiata la danza che con lei si mise in tal maniera a parlare veduta eh ebbe flamminio questa vecchia disdentata e brutta imaginossi che ella fosse la morte che egli cercando andava ed accostatosi a lei disse restaurare gli spiriti e bagnatosi con acqua nanfa e ben profumatosi se n andò a letto non stette guari che il liquore operò la sua virtù e il giovane sì profondamente s addormentò sono tutte vostre a cui rispose il maestro alcune sono mie alcune di mercatanti alcune di signori ed alcune de diverse persone e che ne fanno di tante disse il giovane a cui lo sarto rispose le usano ne diversi tempi e mostrandogliene diceva e trovandosi in una calle non molto lontano dalla publica strada così scalzo e in camiscia prese lo camino verso il suo albergo e senza esser d alcuno conosciuto entrò in casa fine della tavola orfeo dalla carta alle piacevoli ed amorose donne salute filenio appena si aveva spogliato per girsene al letto che sopragiunse messer lamberto suo marito il che intendendo la donna finse di smarrirsi e non sapendo dove amante nascondere gli ordinò che sotto il letto se n chiamò il signor vangelista comandandoli che ad uno ad uno del vaso li traesse acciò che a cui la volta del favoleggiare in quella notte toccava chiaramente si potesse sapere turbato ligliuolo mio voi andate addimandando le strane cose io non ve lo so dire né insegnare dove si trovi nò di lei giamai pur penso e chiunque me ne ragiona di lei grandemente mi offende e fine estremo delle cose mondane ella divide amico dall amico separa il padre dal figliuolo ed il figliuolo dal padre spartisce la madre dalla figliuola e la figliuola dalla madre finito il ballo e posto silenzio alla dolce lira e chetate le sante corde del concavo liuto la signora a lauretta impose che una canzonetta cantasse e uscitosi di camera e chiuso l'uscio trovò li mariti loro che in sala danzavano e finito il ballo menolli nella camera dove le tre donne in letto giacevano e disseli e con lieto e festevole viso disse signora mia e voi onorandissimi signori ed addobbatosi di grossi panni e preso un bastone d un torte cornio bene afferrato in mano da ostia si partì avendo già fiamminio molte miglia camminato in questo mezzo emerenziana fece raccogliere molti fascicoli di pongenti spine e posele sotto la littiera dove la notte giaceva e stette ad aspettare che lo amante venisse ne scelse dieci altre non men graziose che belle le cui virtù e leggiadri gesti sarebbe lungo raccontare voi siate il ben trovato padre santo e voi il ben venuto mio figliuolo rispose lo eremita o padre mio disse flamminio e che fate voi in questo alpestre ed inabitabile luogo privo d ogni diletto e d ogni consorzio umano i quali non aspettando altro comandamento accordorono i loro stromenti e la seguente canzone lietamente cantorono costui più e più volte aveva inteso che nel mondo non era cosa alcuna più terribile e più paventosa de l'oscura ed inevitabile morte perciò che ella non avendo rispetto ad alcuno o povero o ricco che egli si sia a niuno perdona di che i mariti ne prendevano quel trastullo e contento che imaginar si puole lascio pensar a voi a che termine si trovavano le misere e infelici donne quando udivano i mariti suoi prendere di loro trastullo ma pur con gran malagevolezza levatosi e non potendo quasi affermarsi in piedi meglio che egli puote e seppe senza esser d alcuno veduto al suo albergo ritornò e alla sua salute provedè e salutato si l'uno e l'altro disse flamminio fratello che vuoi far tu di tanta legna a cui il contadino rispose io l'apparecchio per fare del fuoco questo verno quando saranno le nevi i ghiacci e il bruma malvagio acciò che io possa scaldare e me e li miei figliuoli e perciò che cinque delle damigelle restavano a novellare la signora impose al trivigiano che i loro nomi scrivesse e nel vasetto d'oro li ponesse traendoli dal vaso ad uno ad uno sì come fu fatto nella prima sera le quali sono tante e tali che hanno forza di far discendere giù d alto cielo i superni dei se adunque la vostra bellezza accolta per natura e non per arte aggradisce agli immortali dei comincia il libro delle favole ed enimmi di messer glovanprancesco straparola da caravaggio intitolato le piacevoli notti proemio il che intendendo le mogli fecero sembiante di non saper nulla e dopo che ebbero alquanto riso si spogliorono e s andorono a riposare in laude della signora in tal guisa allegramente cantorono i dico e dirò sempre né fia chi mai di tal pensier mi mute ch essempio siete voi d'ogni virtute filenio mio non so qual altro che tu mi avesse mai condotta a questo passo al quale condotta mi hai quando le donne e parimente i gioveni la terza sera nel luogo usato si raunorono al favoleggiare ed donne mie care non vi ho io da raccontare una piacevolezza che mi è avvenuta oggi e che dissero le compagne io disse emerenziana più non tardate dolce madre mia porgetemi soccorso che agevolmente porgere me lo potete la vecchiarella astuta taceva fingendo tuttavia di non essersi aveduta del commesso fallo e lasciavalo ramaricarsi e cuocersi nel e tanto camminò che giunse ad uno luogo dove era un sarto che aveva molte robbe su per le stanghe ed uno fondaco di varie e bellissime vestimenta pieno a cui disse flamminio onde flamminio guatandosi le spalle e le reni e le grosse natiche e scolpite in fuori che per addietro vedute non aveva in tanto tremore e pavento si puose che non trovava luoco dove nascondere si potesse e con dolorosa e tremante voce diceva alla vecchia dopo volse che antonio bembo con gli altri insieme facesse una danza egli presto a'comandamenti della signora prese per mano fiordiana di cui era alquanto invaghito e gli altri parimenti fecero il somigliante ma curato diligentemente dal medico si riebbe e ricuperò la pristina salute non passorono molti giorni che filenio seguì lo suo innamoramento facendo l amore con le altre due cioè con pantemia e e molti altri gentiluomini i cui nomi ad uno ad uno raccontare sarebbe noioso questi adunque tutti overo la maggior parte di loro abitava ottaviano maria sforza eletto vescovo di lodi al quale per debito di eredità morto francesco sforza duca di melano l imperio del stato ragionevolmente apparteneva la qual noi più cho ogni altra cosa desideriamo e se questa grazia tu non ne vuoi fare ti preghiamo almeno isconosciute a casa ne lasci ritornare acciò che l onor nostro salvo rimanga la vecchiarella per compiacergli lo fece ignudo spogliare mentre che il giovanetto si spogliava ella certi suoi empiastri a diverse infermità opportuni incorporò e preparato il tutto dissegli chinati giù figliuolo mio meglio sarebbe che noi fussimo morte in fascie che esser con tal vituperoso scorno manifestate il scolare vedendole coricate l una appresso l altra come fanno marito e moglie il scolare non s avedendo dell astuzia della malvagia donna entrò nel camerino e posto il piede sopra una tavola diffitta dal travicello che la sosteneva che grave tuono delle artigliane e di ogni altro gran strepito malagevolmente destato l avrebbe laonde simforosia vedendo che egli dirottamente dormiva e il liquore la sua operazione ottimamente dimostrava si partì che sotto pena della disgrazia sua a concistorio la seguente sera ritornassero acciò che divisar potessero il modo e l'ordine che avessero tra loro a tenere giovine leggiadro e amorevole avenne che in bologna si fece una bella e magnifica festa alla quale furono invitate molte donne della città e delle più belle e nel tremendo giorno del giudizio per grazia del mio redentore non per meriti miei mi faccia degno della felice e trionfante patria ed ivi goda i beni di vita eterna alia quale iddio tutti ci conducili i quali ciascheduna di loro arditamente rispose che di casa quella notte uscita non era e presa la chiave della cassa dove erano le robbe li mostrò le vestimenta l anella e ciò che i mariti fatto gli avevano di che ella ne sentì grandissima allegrezza perciò che mattino e sera se ne andava sopra il verone mirando li squamosi pesci che nelle chiare e maritime acque in frotta a più schiere nuotavano ed essendo già spogliato per andarsene a letto con esso lei pantemia li comandò che andasse nel camerino ivi vicino ove ella teneva le sue acque nanfe e profumate e che prima molto bene si profumasse e poi se n andasse al letto e dalla festa non si partirono che agevolmente conobbero uno istesso esser stato colui che con tutta tre aveva fatto cercando per lo innanzi la vita e fuggendo la morte dandosi a migliori studi di quello che per lo adietro fatto aveva arianna appresso questo comandò che gli stromenti venissero e fattasi recare una ghirlanderà di verde alloro in segno di maggioranza in capo di lauretta la puose comandandole che nella seguente sera al dolce favoleggiare desse principio di che le donne e parimente gli uomini fecero sì gran risa che ancora ridono finito il ballo tondo tutti si puosero a sedere e le damigelle una dolce ed amorosa canzone io mi sto rispose lo eremita in orazioni in digiuni in contemplazioni e per far che disse flamminio oh perchè figliuolo mio per servir a dio e macerar questa misera carne disse l eremita finalmente avendolo così tenuto per spazio di due ore e volendoli remediare da capo il fece inchinare e messa mano alla tagliente spada la testa gli troncò dal busto il molino che non pensava di favoleggiare ringraziò prima fiordiana delle lodi che ella date gli aveva dopo ubidientissimo alla signora in cotal guisa alla sua favola diede principio prese uno linzuolo bianchissimo ma non molto sottile acciò che non trasparessero le carni e fussero conosciute e tutta tre coperse da capo a piedi il che intendendo le ghiottoncelle si guatarono l una con altra e dirottamente cominciorono a piangere pregandolo non già per loro amore ma per sua cortesia e innata umanità onor suo riservato le fusse mi pare convenevole cosa che noi si riconfortiamo alquanto e presolo per la mano lo condusse in uno camerino ivi vicino dove era una tavola apparecchiata con preziosi confetti e ottimi vini certo non fa mestieri gentilissima madonna che io con parole vi dimostri quanto e quale sia il fervido amore che io vi porto e porterò fin che questo spirito vitale reggerà queste deboli membra e infelici ossa ma come il fatto andasse dir non so o che fusse per la prestezza della maestra in ritornar il capo al busto o perchè ella astutamente il facesse la parte della testa posteriore mise nell la quale insieme con esso loro elesse due altre matrone di venerando aspetto di sangue nobile di età matura e pregiate molto acciò che con suoi sani consigli ma altrimenti facendo tosto vedrammi di vita privo ed ella ne sarà stata della mia morte cagione amandovi adunque io signora mia così consenton dopo il desir mio le lagrime i sospir che n vano spargo e l immenso e celato mio martire ch io corro a queir estremo ultimo vargo che fa sovente che me stesso oblio ma non li venne fatto sì come egli bramava ed era il desiderio suo perciò che fu perturbato ogni suo disegno meco pensando amorevoli donne quanti e quali siano stati quelli celesti e sollevati spiriti e puntalmente le raccontò tutto ciò che egli le aveva detto il che intendendo pantemia e simforosia dissero quello medesimo esser avenuto a loro indi che cinque damigelle una canzonetta a suo bel grado cantassero e ciascheduna de cinque damigelle a cui verrà la sorte debba una qualche favola raccontare la quale desiderosa di ubidire disse signora mia avenga che lo enimma che da me fìa raccontato non sia di grave e noiosa vendetta sì come è stata la favola dal nostro ingenioso messer antonio recitata chi sei tu olà saresti mai tu la morte a cui la fiera rispose io non sono la morte ma segui il tuo cammino che tosto la troverai accettate adunque con lieto viso il picciolo dono del vostro servo il quale se intenderà esservi come egli spera grato si sforzerà per lo innanzi di donarvi cose che vi saranno di maggior piacere e contento e tanto fece che ebbe agio di parlare una sera con pantemia alla quale raccontò i suoi lunghi affanni e continovi tormenti e pregolla di lui pietà avere dovesse mi parrebbe convenevole tuttavia così parendo a tutti voi che nostro molino con una sua facezia rallegrasse questa nostra dolce compagnia allora disse flamminio me la sapereste voi almeno insegnare o dirmi dove ella si trovi perciò che giorno e notte per monti per valli per stagni la vo cercando e novella alcuna di lei non posso persentire a cui rispose il calzolaio e chiamò una sua fante giovane e gagliarda che del fatto era consapevole e amendue per le mani e per li piedi presero il scolare e chetamente aperto l uscio lo misero sopra la strada e presa la carta e la penna le rispose che se ella lo amava e sentiva per lui tormento che era ben contracangiato perciò che egli più amava lei che ella lui e ad ogni ora che a lei ci paresse egli era a suoi servigi e comandi come persona prudente finse di non aver orecchie e nulla rispose finito il ballo e andatasi emerenziana a sedere il giovane filenio prese un altra matrona per mano e così vergognate senza esser d alcuno conosciute alle lor case ritornorono spogliatesi le loro vestimenta che indosso avevano le posero nelli lor forcieri e calidamente senza andar al letto si misero a lavorare e vedendogli guizzare or quinci or quindi sommo diletto n apprendeva e perchè ella era abbandonata da quelle damigelle che prima la corteggiavano quando come desperato giunse ad un ampia e spazioza campagna ed asceso un dilettevole e fiorito poggetto non molto eminente e remirando or quinci or quindi vide le mura altissime di una bellissima città che non era molto lontana raccontare ponendole nel fine uno enimma da essere tra tutti noi sottilissimamente risolto ed ispediti tai ragionamenti ciascuno di voi se n'anderà alle loro case a posare parendo a filenio aver fatto assai prese gli suoi panni e datili ordinò che subito si rivestissero e rivestite che furono per un uscio secreto fuori di casa le mandò tutte molto piacendoli dispose al tutto volere carolare con una di esse loro ed accostatosi ad una che emerenziana si chiamava moglie di messer lamberto bentivoglio la chiese in ballo le donne parimente e gli uomini ad una voce risposero che era convenevole che ella determinasse il tutto la signora vedendo esserle tal carico imposto rivoltasi verso la grata compagnia disse emerenziana che non poteva sofferire il fittizio amore del sciocco scolare chiamò una sua fanticella assai piacevoletta e bella e le impose che ella dovesse con bel modo parlare con filenio favola il fllenio slsterna scolare in bologna vien da tre belle donne beffato ed egli con una finta festa di ciascheduna si vendica essendo tutta tre una appresso l'altra quasi in cerchio a sedere ed intertenendosi in piacevoli ragionamenti emerenziana moglie di messer lamberto non già a fine di male ma burlando disse alle due compagne ma elle tenendo gli occhi chini a terra nulla rispondevano ed in tal guisa lo scolare meglio che egli seppe e puote senza battitura alcuna virilmente si vendicò della ricevuta ingiuria non però per questo le sprezzarete ponendole da canto e dandole totalmente ripulsa ma con allegro viso l'abbracciarete sì come le altre solete abbracciare e felice anzi beato mi terrei all ora quando io vi avessi per mia patrona anzi singoiar signora e le vaghe e scintillanti stelle avevano già il cielo del suo lume dipinto quando l'onesta ed orrevole compagnia al luogo solito a favoleggiare si ridusse egli sì come voi sapete è ingenioso e faceto ed ha tutte quelle buone parti che ad una gentilissima persona si convengono e perciò quando a lui fusse a grado ella desiderava più che ogni altra cosa di poter con esso lui favellare e vedendo la compagnia che fiordiana crollava la testa sorridendo alquanto disse il bembo signora fiordiana a me par sciocchezza grande a perder il tempo in questo dite voi ciò che vi pare che del dir vostro tutti noi ci contentaremo il giovane scolare riguardandole da capo a piedi e vedendole sì belle e sì delicate che la lor bianchezza avanzava la neve cominciò tra sé sentire alquanta compassione si erano con il lor gregge tornati agli suoi usati casamenti e lassi e stanchi dalle fatiche del giorno sopra i molli e teneri giunchi profondamente dormivano né cosa alcuna in lei si trovava che di somma laude degna non fusse la settima fu cateruzza per cognome brunetta chiamata ma come potrò far io a trovarla disse flamminio a cui il contadino rispose io non ve lo saprei dire né meno insegnare ma camminate più innanzi che forse in lei vi incapperete e tolta licenza dal contadino si partì la bella donna che simforosia si appellava avendo ottimamente intese le care e dolci parole che dal fuocoso cuore di filenio uscivano non puote alcuno sospiretto nascondere dico felice è in vita non chi la vede pur ma chi parole d angelico intelletto l'ode formar con la sua santa bocca grazia che forse a pochi oggidì tocca rimase appresso questo astuto giovane tolse tutte le vestimenta loro e altre robbe che in dosso portate avevano e in uno camerino ivi vicino le pose e con parole assai spiacevoli le ordinò che tutta tre una a lato dell altra nel letto si coricassero ritornando però senza fallo nella sequente sera al concistorio sotto quella pena che a sua signoria più convenevole parerà il fine della quarta notte poi un morto che è il lume riceve la vita dopo il primo vivo che è lo scolare per virtù de duo vivi e morti sopradetti si pone a ragionare con e morti che sono i libri da uomini dotti già gran tempo composti ed elle non avedendosi del mal animo che egli avea contra loro ne prendevano trastullo facendoli quel viso allegro e quella benigna e graziosa ciera che ad uno vero innamorato far si suole la quinta fu lauretta vaga di aspetto ma sdignosetta alquanto il cui caro ed amoroso sguardo incatenava ciascuno che fiso la mirava il giovane che era alquanto sdignosetto più volte volse giocare di mano e signarle la faccia ma come savio considerò la grandezza delle donne quando la bella ed onorevole compagnia posto giù ogni altro pensiero con frezzoloso passo al concistorio si ridusse scioglie il vincolo matrimoniale ed a fine di giunge l anima dal corpo e il corpo sciolto dall anima non può più operare ma viene sì putrido e sì puzzolente che tutti abbandonano e come cosa abbominevole il fuggono valorosa donna tanta è la bellezza vostra che senza alcun fallo quella trapassa ogni altra che io vedessi giamai che non gittasse sangue e quanto più egli in quel scuro voleva difendersi dalle spine tanto maggiormente si pungeva e non ardiva gridare acciò che messer lamberto non lo udisse e uccidesse giunse ad una strada nel cui mezzo vide un calzolaio in una bottega che calzari e uosa faceva il quale quantunque grandissima quantità di fatti ne avesse pur in farne degli altri tuttavia s affaticava fiamminio accostatosi a lui disse a cui per sorte aveva toccato il primo luogo della presente notte che a favoleggiare desse incominciamento la la più gentile la più graziata e la più bella donna che in bologna allora si trovasse e con esso lei cominciò menare una danza facendosi far calle a coloro che s appressavano per rimirarla e mentre che gli invitati menavano le mascelle lo scolare ritornò nella camera dove le tre donne in letto giacevano e discopertele disse buon giorno madonne avete voi uditi i mariti vostri e messisi tutti secondo i gradi loro a sedere la signora lucrezia comandò che l'ordine nella precedente sera tenuto in questa osservar si dovesse la quale vezzosamente così incominciò favola v flamminio veraldo si parte da ostia e va cercando la morte e non la trovando nella vita s incontra la qual gli fa vedere la paura e provare la morte e a sue parole prestarono quella credenza che prestare si suole a sogni degli infermi o a fola de romanzi ed indi non si partirono i quali così ne gli antichi come ne moderni tempi hanno descritte varie favole delle quali voi leggendole ne prendete non picciolo diletto non arrete a sdegno se io vostro buon servo a nome vostro darò in luce le favole e gli enimmi dell ingenioso messer gioanfrancesco straparola da caravaggio perciò che se voi leggendole considerarete la diversità di casi e le astuzie che in quelle si contengono almeno vi saranno di ammaestramento non picciolo e postosi a camminare con frettoloso passo nel brunire della sera ad una delle porte pervenne la quale era adornata di finissimi e bianchi marmi della terza notte notte quarta già il biondo apollo con infiammato carro aveva lasciato questo nostro emispero e fatto motto alla signora che tutti già erano ratinati e tempo era ornai di ridursi a favoleggiare la signora dalle altre donne onoratissimamente accompagnata e così quando in un modo e quando in un altro il volubile e fugace tempo passavano di che la gentil signora con le savie damigelle sommo diletto n apprendeva dopo presa la testa in mano ed accostatala al busto ed unta con suoi empiastri nel primo suo esser ritornare il fece il giovane vedendosi ridotto nel pristino suo stato ed egli ubidiente s inchinò piega la testa e chiudi gli occhi disse la vecchia e così fece né appena aveva fornito di dire che prese la coltella che dal lato teneva ed in un colpo il capo gli spiccò dal busto finita la cena i mariti ringraziorono lo scolare del buon accetto che fatto gli aveva e molto più del piacere che avevano avuto in vedere i delicati corpi che di bellezza avanzavano il sole e preso da lui il combiato si partirono ed a i loro alberghi ritornorono egli cominciò con maravigliosa forza cavare le pietre dove men forti parevano e tanto cavò che egli fece un pertugio sì grande che per quello fuori se ne uscì ed ella che era gentile e non men ardita che bella non lo rifiutò filenio adunque con lento passo menando il ballo e alle volte stringendole la mano con bassa voce così le disse in bologna nobilissima città di lombardia madre de studi e accomodata di tutte le cose che si convengono ritrovavasi uno scolare gentiluomo cretense il cui nome era filenio sistema ed innanzi che al novellare si desse principio la signora comandò che molino ed il trivigiano prendessero i loro liuti ed una cantilena cantassero io comprendo e voi parimente lo potete comprendere che da altra causa non sono mossi a scrivere se non a consolazione vostra e per compiacere a voi e così angosciate e da dolor trasfitte in piedi si levarono più la morte che altro aspettando e voltatesi verso il scolare dissero filenio venute le tenebre della seguente notte tutti secondo il comandamento a loro fatto vi vennero e messisi tutti a sedere secondo i gradi loro la signora così a dire incominciò tra quali vi russerò ancora emerenziana pantemia e simforosia fatto invito e accettato e venuto il giorno dell onorevol festa tutta tre le donne poco savie senza pensar più oltre se n andarono il che avenne a flamminio il quale cercando la morte trovò la vita che gli fé vedere la paura e la morte provare sì come per la presente favola poterete intendere restava a lionora proporre il suo enimma onde tutta festevole disse per un superbo e spazioso prato di verde erbette e vaghi fiori adorno passan tre ninfe per divino fato ne si ferman giamai notte né giorno una la rocca tien dal manco lato l altra col fuso a piedi fa soggiorno la terza con il brando sta da sezzo e spesso il debil fìl tronca nel mezzo vanno così scorrendo sino alla morte sentendo nominare flamminio la morte disse dolce mio maestro mi sapereste voi dire dove si trovi questa morte rispose lo sarto quasi d'ira acceso e tutto turbato aveva già febo le dorate rote nelle salse onde dell indiano mare ed e suoi raggi non davano più splendore alla terra e la sua cornuta sorella le oscure tenebre con la sua chiara luce signoreggiava per tutto la figliuola del vago e piacevole sito invaghita con dolci ed umane parole tanto il padre pregò che egli a compiacimento di lei il palagio prese a pigione ma poscia che a sua altezza così piace ed è di contentamento di tutti io mi sforzerò di raccontare cosa che vi sia di sodisfacimento il quale essendo vivo fa viva l'esca con duo morti cioè con acciaio e con la pietra dal qual vivo cioè dall esca vivificata dove trovato il ferier beltramo uomo di alto legnaggio di natura benigno amorevole e gentile fu da lui insieme con la figliuola nella propia casa con strette accoglienze onorevolmente ricevuto ed a noi semplici donne starebbe meglio l'aco in mano che raccontare le favole a tutti piacque il parlare della prudente fiordiana e sommamente la laudarono quasi ogni sera a casa della signora lucrezia si riducevano ed ivi ora con amorose danze ora con piacevoli ragionamenti ed ora con suoni e canti la intertenevano e far penitenza di tante offese fatte all eterno e immortai iddio ed al vero figliuolo di maria e finalmente per salvar quest'anima peccatrice acciò che quando verrà il tempo della morte mia io glie la renda monda d ogni difetto e le donne e gli uomini rallegratisi alquanto al motteggiare si diedero e finito il dilettevole motteggiare presero licenza dalla generosa signora e tutti con sua buona grazia si partirono e innanzi che si terminasse il ballo egli le disse tai parole onestissima madonna forse io parerò non poco prosontuoso scoprendovi ora il celato amore che io vi portai e ora porto ma non incolpate me e non sovenendogli alcuna molto fra se stesso si ramaricava avenne dopo molto spazio di tempo gli atti donna gentil modesti e grati con l'accoglienze vaghe e pellegrine salir vi fauno tra l'alme divine venuta la seguente sera e tutti raunati all'onestissimo collegio e fatti alcuni balli nella usata maniera la signora fece cenno alla vaga lauretta che desse al cantare e al favoleggiare principio ritrovandosi adunque il scolare in quello oscuro luogo cominciò brancolare se scala o uscio trovasse ma nulla trovando maladiceva l ora e il punto che pantemia conosciuta aveva ed ivi li mariti videro le tondette e bianche gambe con i loro isnelli piedi maravigliosa cosa a riguardare indi discopersele sino al petto gentiluomini miei onorati molto e voi piacevoli donne noi siamo qui raunati secondo l'usato modo per mettere regola a dolci e dilettevoli intertenimenti nostri filenio presa la lettera e inteso il tenore e non considerato inganno e smemorato delle passate ingiurie fu il più lieto e consolato uomo che mai si trovasse dopo costoro vi erano bernardo cappello fra gli altri gran verificatore amoroso antonio bembo il domestico benedetto trivigiano il faceto antonio molino detto burchiella il cerimonioso ferier beltramo zelo dapoi che le tre donzelle posero fine all amorosa canzone che per sospiri da presso l'aere rompea la signora fece cenno ad eritrea onde ringrazio il dì natura e il cielo che per mio divin fato fui preso e irapiuto d nn sì dolce zelo fuggono avetela mai veduta voi padre disse flamminio ma di no rispose lo eremita ma come potrò io fare di vederla disse flamminio il trivigiano ubidiente molto alla sua signora essequì il comandamento suo e per sorte il primo che uscì del vaso fu d isabella il nome mi ho trovato carolando uno innamorato il più bello il più leggiadro e il più gentile che si possa trovare il quale dice esser sì acceso di me per la mia bellezza che né giorno né notte non trova riposo venuto il giorno e partitosi il marito di casa il povero scolare meglio che egli puote si rivestì e così sanguinoso a casa se ne tornò e stette con non picciolo spavento di morte con gli atti riverenti onesti e saggi ch escono de bei raggi s'adorna quel che bello il mondo chiama e chi seguir non brama l'opre gentil quai fan che mi distempre e se per aventura il mio ragionare che iddio non voglia vi fosse noioso o che passasse di onestà il termine mi averete per iscuso e incolparete la signora fiordiana la quale di tal cosa n è stata cagione elle stavano chete e non osavano zittire acciò che conosciute non f ussero i mariti tentavano il scolare che le discoprisse il volto ma egli più prudente nell'altrui male che nel suo consentire non volse il scolare con turbato e minaccevole viso comandò che per quanto caro avevano la vita loro tutta tre ignude si spogliassino tutta festevole e ridente con lento e tardo passo nella camera del ridotto si venne e con lieto viso amichevole compagnia graziosamente salutata si mise a sedere padre figliuol mio non ti curar di saperlo perciò che ella è una terribile e paventosa cosa e s addimanda da sapienti ultimo termine de dolori tristezza der felici desiderio dei miseri essendo adunque così sì come io giudico anzi certissimo tengo voi come piacevoli ed amorose non contento di questo il giovane scolare prese le vestimento di tutta tre le donne e mostrolle a i mariti loro i quali vedendole rimasero con una certa stupefazione che li rodeva il cuore recitata nondimeno sarà di materia che appartiene ad ogni studioso giovane e senza altro indugio e altra risposta aspettare così lo suo enimma propose un vivo con duo morti un vivo fece dal qual ebbe la vita un morto poi iddio vi salvi maestro a cui il calzolaio siate il ben venuto figliuol mio a cui fiamminio replicando disse e che fate voi io lavoro rispose il calzolaio e stento per non stentare io non avrei mai creduto valorose donne né pur imaginato che la signora mi avesse dato carico di dover favoleggiare e massimamente toccando la volta alla signora fiordiana avenutale per sorte quando la onesta ed onorevole compagnia a l'usato suo luogo lietamente si ridusse e poscia che le donne e gli uomini ebbero insieme ragionato e riso alquanto la signora lucrezia imposto il silenzio a tutti ed era sì macilenta e macra che per la sua macrezza tutte le ossa ad una ad una si arebbono potuto annoverare costei aveva la fronte rugosa gli occhi biechi lagrimosi e rossi che la porpora somigliavano il che avendo presentito li suoi non senza suo grave danno il perseguitorono il miserello vedendo la persecuzione de parenti suoi ed il mal animo contra lui e la figliuola le guance crespe le labbra riversate le mani aspere e callose il capo e la persona tutta tremante lo andar suo curvo e de panni grossi e bruni addobbata giudicorono giustissima esser stata la vendetta ma perchè fiordiana si era scaricata di raccontare la favola la signora le impose che almeno ella dicesse uno enimma che non avesse disavaglianza da la materia del scolare venuta l aurora e tardi accortosi il miserello dello inganno della donna vide in una parte del magazino certe fissure nelle mura che alquanto rendevano di luce e per essere antiche e gramose di fastidiosa muffa quando ti aggrada figliuolo mio farottila vedere quanto ella è brutta e quanto paventosa ancora provare a cui flamminio madre mia non mi tenete più a bada ornai fate che io la veggia per gran piaga che l'uomo abbi nella persona io con amorevolezza la risano e saldo e per gran doglia eh egli parimenti si senta in picciol spazio d ora levoli ogni dolore venute adunque le pazze e sciocche tre donne in camera il giovane chiuse l uscio della camera e andatosene a loro disse perdona laonde pieno di maraviglia tra se stesso determinò al tutto di trovare e vedere che cosa è quello che da mortali morte s addimanda chiuse dentro del petto le passate ingiurie e senza mostrarsi crucciato e di portarle odio fìnse che egli era di tutta tre vie più innamorato che prima e quando una e quando altra vagheggiava misura del volubil tempo e vero occhio del mondo da cui la cornuta luna ed ogni stella riceve il suo splendore oggimai aveva nascosi i rubicondi ed ardenti raggi nelle marine onde aveva filenio in bologna a pigione uno bellissimo palagio il quale era ornato d un ampia sala e di polite camere egli determinò di far una superba e onorata festa e invitare molte donne beffare continovando adunque filenio in far amore quando con una quando con l'altra e vedendo che ciascheduna di loro faceva sembiante di volerli bene si mise in cuore se possibile era di ottenere da ciascheduna di loro l'ultimo frutto che di venire suggetto a tanta donna la quale come uccello mi ha preso nell amorosa pania emerenziana che attentamente ascoltate aveva le dolci e graziose parole l'ottava fu arianna giovane di età di faccia venerabile di aspetto grave e di eloquenza ornata le cui divine virtù accompagnate da infinite lodi come stelle in cielo sparte rilucono il perchè chiaramente compresero che quelle parole dello innamorato non da fede amorosa ma da folle e fittizio amore procedevano dove era la bella sedia di drappo di seta tutta guarnita e fattesi venire le quattro compagne elette la seguente canzonetta con angeliche voci in laude della signora tutte cinque in tal maniera cantorono insegnare laonde se voi siete quella ditemelo per cortesia perciò che assai desidero e di vederla e di provarla acciò che io sappia se ella è così diforme e paventosa sìcome da ciascuno è tenuta la vecchiarella udendo la sciocchezza del giovine dissegli ed asceso sopra le marmoree scale vidde la magnifica sala le morbide camere ed un verone sopra l'acqua che tutto il luogo signoreggiava li mostrò il teneretto e poco rilevato petto con le due popoline sode delicate e tonde che arebbeno costretto il sommo giove ad abbracciarle e basciarle ma la danza onestamente seguì e finito il ballo sorridendo alquanto si puose con le altre a sedere non stette molto che lo innamorato filenio prese la terza per mano queste lo state quelle lo verno quest'altre da mezzo tempo e quando l'una e quando l'altra si vesteno e poi che fanno disse flamminio e poi rispose lo sarto iddio sia con voi maestro mio a cui lo sarto e con voi sia ancora e che fate voi disse flamminio di sì belle e ricche robe e sì onorate vestimenta ch or mansueto or fiero con la speranza e van desir contendo e così dolcemente all or m incendo d una speme sì ferma e sì sicura che più nuli altra cura mi può dall uso mio far cangiar stato il primo vivo per lor vivi e morti a parlar poi si puose con e morti fu il sottil enimma di fiordiana diversamente interpretato ma non fu alcuno che aggiungesse al segno disse da poi che così vi piace che io di contentamento vostro ditermini l'ordine che si ha a tenere io per me vorrei che ogni sera infìno a tanto che durerà il carnesale si danzasse ed a lodi con la figliuola lucrezia moglie di giovan francesco gonzaga cugino di federico marchese di mantova nascosamente se n andò ivi per alcun tempo dimorando le donne tutte sgomentate e tremanti da terrore dissero oh insensate noi che diranno i mariti che diranno i parenti nostri come si saprà che noi siamo quivi state ignude trovate uccise aveva la sagace donna alloppiato il vino per far che egli s addormentasse fino a certo tempo filenio prese il nappo e lo empì di quel vino e non avedendosi dell inganno intieramente lo beve li mandò per una vecchiarella una lettera per la quale li dimostrò che egli con la sua bellezza e gentil costumi aveva sì fieramente presa e legata che ella non trovava riposo né di né notte queste adunque dieci vaghe damigelle tutte insieme e ciascheduna da per se servivano alla generosa lucrezia sua signora la nona fu isabella molto ingeniosa la quale con le sue argute e vive proposte tutti e circostanti ammirativi rendeva la quale desiderosa di ubidire e sodisfare alla sua signora prese per mano le altre compagne ed unitesi assieme e fatta la debita riverenza con chiare e sonore voci cantorono la seguente canzone tanto lungi da casa quanto sarebbe un buon tratto di pietra era circa un ora innanzi che spuntasse l aurora quando il liquore perde la sua virtù e il miserello si destò e credendo egli esser a lato di simforosia eglino quivi fuori con grandissimo desiderio vi aspettano vedere che dimorate levatevi su dormiglione non sbadigliate cessate ornai di stropicciarvi gli occhi prendete le vestimenta vostre e senza indugio ponetevele in dosso de quai la prima fu lodovica i cui begli occhi risplendenti come lucide stelle a tutti che la guardavano ammirazione non picciola porgevano l altra fu vicenza laonde ascese un giorno con la figliuola una navicella ed a morano se n'andò ed adocchiatovi un palagio di maravigliosa bellezza che allora vuoto si trovava in quello entrò disse la vecchiarella a cui flamminio rispose io sono un giovanetto che già sono passati molti giorni mesi anni che la vo cercando né mai ho potuto trovare persona in luogo alcuno che me l abbia saputa insegnare mi sapreste voi dire che cosa è questa morte in vero no rispose il calzolaio l'avete voi giamai veduta disse fiamminio io né la vidi né vederla né provarla mai vorrei che dicesi da tutti ugualmente che ella è una strana e paventosa bestia sareste voi per avventura la morte madre mia disse flamminio no rispose la vecchiarella anzi io sono la vita e sappi che io mi trovo aver qua dentro in questa bolgia che io porto dietro le spalle certi liquori ed unzioni che ben ti sei oltre modo di noi vendicato altro non ci resta se no che tu prendi la tua tagliente spada e con quella tu ne dia la morte udita flamminio la desiderata risposta molto s allegrò era già il miserello per la lunga fatica e duro strazio per lui sostenuto stanco e semi che se voglio d'altrui formar parola dirmi convien di voi nel mondo sola da poi che le cinque damigelle tacendo dimostrarono la sua canzone esser venuta al glorioso fine sonorono gli stromenti ed essendo tutti secondo i lor ordini postisi a sedere la signora lucrezia comandò che il vaso come prima portato fusse e messevi dentro il nome di cinque damigelle e perchè la troppa e lunga dimoranza nell'altrui case il più delle volte genera rincrescimento egli con maturo discorso indi partire si volse ed altrove trovare propio alloggiamento e considerato il dilettevole sito la spaziosa corte la superba loggia l'ameno giardino pieno di ridenti fiori e copioso de vari frutti ed abbondevole di verdeggianti erbette quello sommamente comendò melano antica e principal città di lombardia copiosa di leggiadre donne ornata di superbi palagi e abbondevole di tutte quelle cose che ad una gloriosa città si convengono che il giovane s imaginò di far cosa per la quale al suo desiderio agevolmente sodisfar potesse e sì come gli venne nell animo così la fortuna fulli favorevole suspizione acciò che niuno sospetto li rimanesse ciascun di loro addimandò la sua donna dove era stata quella sera e dove erano le sue vestimenta ma pur considerando onor suo e che era maritata niuna risposta li diede ma finito il ballo se ne andò al suo luogo a sedere non eh io sia a questa cosa bastevole ma per sodisfare a tutti voi a quali per molte cause mi veggio tenuta altro vezzose donne il nostro enimma non significa se non lo scolare che si leva di letto la mattina per tempo a studiare il dotto pietro bembo cavaliere del gran maestro di rodi e vangelista di cittadini melanese uomo di gran maneggio il primo luoco appresso la signora tenevano in ostia città antica non molto lontana da roma sì come tra volgari si ragiona fu già un giovane più tosto semplice e vagabondo che stabile ed accorto e fiamminio veraldo era per nome chiamato dopo al suono de soavi flauti con lento passo si diedero tutti al carolare e poscia eh ebbero con festevoli ed amorosi ragionamenti carolato alquanto tre delle damigelle e dagli anni e dal digiuno tuttoattenuato aveva la mente sola alla contemplazione e pensò che egli nel vero fosse la morte a cui flamminio disse morte deh per cortesia disse flamminio mi saperesti insegnare dove si trovi questa morte certamente no rispose il contadino perciò che io non la vidi mai né so dove ella dimori dimorando adunque il cattivello con simforosia in dolci e dilettevoli ragionamenti e parendogli ornai ora di andarsene a letto e coricarsi a lato lei disse simforosia anima mia dolce innanzi che noi andiamo a letto le donne udendo queste parole rimasero più morte che vive e cominciorono ramaricarsi molto d aver altrui offeso e appresso questo maladicevano loro medesime che troppo si avevano fidate in colui che odiare dovevano con scema ritondità teneva mezzo il cielo e già occidente orizzonte aveva coperto il carro di febo e le erratiche stelle d ogni parte fiammeggiare si vedevano presa prima buona licenza dalla signora la presente canzone soavemente cantorono quando amor donna ad ora ad ora muove vostro leggiadro e nobile sembiante e quelle luci sante tu lodi tanto cotesto tuo vaccaro di sofficienza di lealtà e di verità ed io ti dico che egli è il più insofficiente il più sleale ed il più bugiardo uomo che mai creasse la natura e mi offero di fartelo vedere ed udire guerrino questo intendendo alla presenza del re si appresentò e fattagli la convenevole riverenza gli addimandò qual era la causa che egli dimandato lo aveva a cui zifroi re disse e tante volte le circondava il collo quante la biscia circondato le aveva la fanciulla a cui per la bellezza biancabella fu posto il nome e fattisi portar duo bellissimi vasi grandi uno di latte e altro d acqua rosata nel giardino li mandò una fornace fortemente accesa sarebbe a costui poca pena a quella che egli meriterebbe allora samaritana come bragia di fuoco nel viso avampata disse e fingere che egli fusse il patrone ed isperimentare come far dovesse quando sarebbe nel cospetto di emilliano questo udendo travaglino tutto stupefatto rimase ma vinto dal carnale amore e dalle lusinghe della impudica donna rispose altro non volete da me signora mia non che il capo ma il busto e me stesso pongo nelle mani vostre il che udendo una delle damigelle alla finestra si puose e veduto ch'ella ebbe il mercatante con le care robbe corse alla reina e dissele che per la strada era uno mercatante con rocche e fusi d'oro i più belli ed i più ricchi che si vedessero giammai la il che intendendo lucaferro assai contento rimase e perchè isotta chiaramente sapeva che il toro dalle corna d oro ad emilliano suo cognato era molto caro altrimenti il capo dal busto ti farò spiccare guerrino intesa la severa proposta di zifroi re molto si maravigliò e voltatosi a lui disse più volte della figliuola addimandò e non trovandola né sapendo dove ella fusse s'accese di tanto furore che la minacciò di farla vituperosamente morire nasce tra gli altri un animai sì vile che invidia ed odio porta al proprio seme tien per natura un sì malvagio stilo che veggendo i figliuoli grassi geme finalmente sopragiunse ferrandino ite di napoli la cui prodezza e chiaro nome risplendeva come il sole ira le minute stelle ed andatosene al marchese gli dimandò la figliuola per moglie ferrato adunque il cavallo e ben guarnito di ciò che fa mestieri disse il giovane a guerrino monta sopra questo mio cavallo e vattene in pace il re cercata la madre e nulla trovandole chiamò la reina e presa la guagina che al lato ella teneva trovò il coltellino tutto bruttato di sangue e da principio sino alla fine li raccontò gli amorevoli comandamenti del padre e la contrafazione loro il marchese udite le parole di salardo che uscivano dalle intime parti del cuore allegandole molte ragioni acciò che rimovere la potessino ma ella salda nel suo volere volse al tutto partirsi promettendoli tuttavia di ritornare pervenne all età di sedeci anni e tanto era bello che pareva una mattutina rosa non stette guari che venne un diabolico pensiero a gli serventi di uccidere guerrino la risoluzione dello arguto enimma a tutti sommamente piacque e non fu veruno che degnamente non lo comendasse ma ella umilmente levatasi in piedi e fatto a tutti il debito onore ah sorella mia aiutami ti prego e se io dal tuo consiglio scostata mi sono perdono ti chiedo perciò che errai ti confesso il fallo mio ma error fu per ignoranza non per malizia cosa partitosi guerrino tutto rimaricato al suo caro compagno se ne gì e raccontogli ciò che detto gli aveva zifroi re e senza mettergli intervallo di tempo il figliuolo se ne andò al marchese e chieseli grazia di sospendere il padre acciò che della terza parte de suoi beni come carnefice successore rimanesse la reina comandò che su in palagio venire lo facesse ed egli asceso sopra le scale e venuto in sala dalla reina non fu conosciuto perciò che ella del padre più non si pensava a cui il mercatante rispose averlo venduto al re d'inghilterra e averne guadagnato altrettanto di quello che gli era costo il che intendendo tebaldo si rallegrò e verso inghilterra prese il cammino dopo pregollo come buon padre che egli volesse tenere a memoria tre precetti né mai scostarsi da quelli ritorna adunque al re e dilli che tu vuoi che ti dia un valente maestro che ferra cavalli ed ordinagli contento perciò che quando egli veniva dalla caccia ed entrava nella camera li pareva esser tra tutte le speziane che mai nacquero in oriente volse un dì il re dalla madre e dalle damigelle e vestitosi da mercatante e prese molte gioie e lavorieri tutti d oro a maraviglia lavorati da salerno isconosciuto si partì ed indi non si partì che anche rubinetto suo fidato compagno sposò l'altra sorella dopo guerrino si manifestò che egli era figliuolo di filippo maria re di sicilia ecco sopragiunse il gallavrone il qual susurrando intorniò il chiaro viso di potenziana dalle chiome d oro ed ella come paventata con le mani il ribatteva indietro ed avendolo più di tre fiate ribattuto finalmente si parti sedeva conobbe che a lei toccava il dover dire laonde senza aspettare che dalla signora imposto le fusse in tal guisa cominciò a parlare favola iii la figliuola che era non men onesta che bella intesa la mala intenzione del perverso padre tra se stessa forte si turbò e considerato il malvagio suo proponimento per non contaminarlo ed addurlo a sdegno rendomi certa clic tu mosso a pietà subito da si lunghi ed acerbi tormenti la libererai e se in ciò sarò bugiarda mi offero di sofferire quella istessa pena che ora la misera reina in chi potrei io più sicuramente fidarmi che nella propia moglie la quale avendo abbandonato il padre la madre i fratelli le sorelle e la propria casa si è fatta meco una istessa anima ed uno istesso cuore se ne girono al palazzo delle due matrone le quali con benigne accoglienze e onesti modi onoratissimamente le ricevettero e fattala con diligenza medicare e ottimamente ricoverare in breve tempo si riebbe il re dopo fece uno apparecchiamento grande per tutto il suo regno e raunò un potentissimo essercito e lo mandò a salerno ma ella non più come prima se le appresentava il che vedendo biancabella molto si maravigliò e non trovandola né veggendola in luogo alcuno del giardino assai dolorosa rimase il marchese vedendolo bello leggiadro e ben formato e molto potente e di stato e di ricchezze conchiuse le nozze e chiamata la figliuola senza altra dimoranza si toccorno la mano e basciorono ora andando la fedel balia freneticando nella mente sua entrovvi un nuovo pensiero nell'animo che è questo che intenderete la quale tanto instantemente chiami il che udendo biancabella con voce da fervidi singolti interrotta le disse ancora adesso mi ami e preghi il sommo iddio che l abbi compassione de sciocchi miei giovenili errori ed io come ingrato tuo figliuolo e disubidiente a comandamenti tuoi pregoti mi perdoni di altrui domaresti il cavallo che così miserabilmente distrugge e dissipa il regno mio se ti dà il cuore de prendere tal gloriosa impresa guerrino ben guardata e ben considerata l'ima e l'altra poncella puose la mano sopra il capo di potenziana che il gallavrone gli aveva mostrata e disse sacra corona questa è la figliuola vostra dalle chiome ma poi che intesero salardo esser liberato dalla forca e postumio vituperevolmente cacciato e teodora miseramente morta si rallegrarono molto e resero le debite grazie a dio che da morte l'avea campato ma niuno vi era che le rispondesse se non la risonante eco che per tutta aria si udiva mentre che la infelice donna dimorava in cotal passione vedendosi al tutto priva di umano aiuto non già per me ma per virtù e cortesia di costei che meco siede la quale mi è sorella e levatesi ambedue da sedere il re d'ira e di furore acceso veduto lo apertissimo argomento contro la reina si volse e dissele ahi malvagia e dispietata femina nemica delle propie carni caro ella sopra di quello fece il disegno e vestitasi molto lascivamente e licatasi il viso soletta uscì di bergomo ed andossene a pedrènch dove era il podere di emilliano ed in quel punto da tal infirmità non altrimenti che se per l adietro male avuto non avesse libera e salva rimase il che sentendo il vecchio senza indugio alcuno al luoco dove trovata l'avea la ritornò ed ella al vecchiarello impose che si partisse e la sera ritornasse a lei che ritornerebbe con esso lui a casa e lasciato il fatato cavallo in libertà la cavalla se gli l'è all incontro e lo sali d un terribile e paventoso morso e fu di tal maniera che il fatato cavallo appena si potè difendere né mai pur una sol volta sarebbe andato alla caccia o ad uccellare se salardo seco stato non fusse avenne che ritrovandosi salardo un giorno nella sua camera solo era nella camera della morta madre uno armaio bellissimo e sottilissimamente lavorato nel quale la figliuola le sue ricche vestimenta e care gioie teneva nevi era alcuno che aprire lo sapesse se no la savia balia e chetamente nella camera si nascose mirando fisso per una fissura e aspettando quello eh avenir potesse ora io veggio a che condotto mi ha il troppo fidarmi di me stesso di mia moglie e del scelerato figliuolo e sopra tutto il troppo credere all ingrato marchese ora sono chiaro quanto egli mi amasse e se non fussero stati i corteggiani che lo ritennero agevolmente alla dolorata moglie in quel punto la morte data arrebbe povertà biancabella si fece recare una secchia d acqua fresca e fecesi lavare il viso ed i monchi dalli quali tutti vedendo rose viole e fiori in abondanzia scaturivano ma a duo serventi crebbe doglia maggiore perciò che non era empito il malvagio proponimento suo laonde d ira e di sdegno accesi da capo fecero intendere a zifroi re come guerrino con agevolezza ucciderebbe anche la cavalla e lungamente vive sopra la terra ed ogni cosa che egli fa ed opera li riuscisce in bene ma pe contrario quello che gli è disubidiente infelice anzi infelicissimo è riputato sono certamente alcuni vecchi insensati i quali non ricordandosi di quello che hanno fatto nella loro gioventù vogliono dar leggi ed ordini ai loro figliuoli imponendoli carichi che elli col dito non toccherebbeno la signora fece cenno ad eritrea che l'ordine seguisse la qual tutta festevole e ridente così disse favola la vezzosa lauretta a cui il primo luogo di questa notte per sorte toccava senza aspettare altro comandamento dalla signora diede principio alla sua favola così dicendo senta perciò che se il padre mio eh è gran maestro di caccie ti ritrovasse e prendesse agevolmente ucciderti farebbe non dubitar figliuolo mio disse il salvatico uomo che per timore già s'aveva gittata nelle marittime onde il re già stanco ed affannato per aver lungamente corso si riposava e veduta che ebbe la nave al patrone dimandò da bere il re che non aveva il cuor di pietra ed era di natura magnanimo e liberale graziosamente tenne lo invito e rese le grazie dell'onorato accetto che le donne fatto gli avevano con la reina si partì ed al suo palazzo ritornò occorrevano diterminò di prendere moglie e trovarla tale e di sì fatto padre che egli di lei ne rimanesse contento né passò l'anno dalla morte del padre che salardo si maritò e fattosi chiamare uno servente gli ordinò che egli andasse al luoco della giustizia imponendo per nome suo a ministri che più oltre non procedessero e che salardo così legato e col capestro al collo dal carnefice accompagnato alla presenza sua fusse condotto aveva ferrandino matrigna con due figliuole sozze e brutte e desiderava una di loro con ferrandino in matrimonio copulare i duo serventi di guerrino che per strada non avevano potuto adempire il loro fiero proponimento per non potersi convenire insieme e per la venuta dell incognito giovanetto ma l'uomo salvatico disse se tu mi vuoi aprire e liberarmi di questa prigione io ti restituirò il tuo strale altrimenti non te lo renderò mai signor acciò che noi non stiamo nell ozio avvolti qualcuno propona alcuna cosa che sia di piacere e contento misero salardo a che sei venuto dov è ora la tua nobiltà dove sono i cari parenti tuoi dove sono le ampie ricchezze dov'è ora la tua lealtà integrità ed amorevolezza guerrino fratel mio non fa bisogno che tu mi rendi guidardone delle sostenute fatiche ma ben è ormai tempo che io me ti scopra e che tu conosca chi io sono ed asceso sopra il suo cavallo al palazzo con trionfo e con allegrezza di tutto il popolo se ne tornò ed al re l appresentò e tutti per maraviglia correvano a vedere la cavalla attratta la quale per la doglia grave la vita sua finì ciascheduna di noi si potrà agevolmente contentare e senza dir altro né aspettar altra risposta le comandò che suo enimma proponesse acciò che l'ordine dato nella precedente sera si osservasse e l altro una cavalla similmente salvatica ed erano di tanta ferocità e coraggio che non pur le coltivate campagne affatto guastavano e dissipavano ma parimenti tutti gli animali e le umane creature miseramente uccidevano loro stette ciascuno non men pietoso che attonito ad ascoltare la compassionevole favola la quale finita eritrea senza altro comandamento dalla signora aspettare il suo enimma in tal maniera propose lo enimma per me proposto se io non erro altro non significa se non la fava secca la quale essendo nata giace chiusa tra due serraglia cioè due scorze dopo fece tutti gli altri secondo il loro ordine sedere ed a gran agio e lietamente tutti desinarono terra ella è paziente ed è ritenuta da uno che la munge e guardata da duo occhi e maneggiata da due mani e dieci dita che le tirano il latte potesse perciò che il fuggire ed allontanarsi dal padre molto le aggradiva ma la temenza dell'astuzia sua e il timore che non aggiungesse e uccidesse forte la perturbava e chi mi potrebbe più dolcemente carezzare ed onorare di ciò che fa il marchese egli è pur testa sola né ha superiore riputato perciò che a crudele e malvagio fine riusciscono le cose sue sì come per la presente favola che raccontarvi intendo agevolmente potrete comprendere e così come me dalla morte mi campasti così ancor io ho voluto di tanta ubligazione il merito renderti il marchese con gli occhi per ira affocati senza altra risposta all'amico fransoe rendere volevalo al tutto da sé scacciare non fu sì tosto contratto il sponsalizio che biancabella si rammentò delle parole che samaritana sua sorella amorevolmente dette le aveva egli vi compiace di tutto ciò che voi addimandiate ed appresso questo voi tenete il primo luoco appo la persona sua ohimè salardo mio voi vi avete tirata una gran roina addosso guerrino che aveva le forze virili tanto s affaticò che finalmente aperse la prigione e l'uomo salvatico resoli la saetta e ringraziatolo molto si partì e scorseggiando per lo palazzo or quinci or quindi addimandava or a questo or a quello chi era stato quel sì temerario ed arrogante che gli aveva bastato l animo di togliere le chiavi della prigione senza sua saputa cavalcando adunque guerrino co l giovanetto e non conoscendolo ancor che egli conoscesse lui finalmente pervenne ad una fortissima città irlanda chiamata la quale a quei tempi zifroi re signoreggiava e non trovando modo né via che gli sodisfacesse perciò che stavano in pericolo della vita loro se uccidevano s imaginorono di ragionar secretamente con l oste e raccontargli come guerrino suo patrone è uomo prode e valente il re curioso di vedere il fine molto lo infestava dicendogli che tempo fuggiva e che si risolvesse ornai ma guerrino rispose sacratissimo re se il tempo fugge il termine di tutt oggi che mi avete dato non è ancor passato il che il re intendendo molto si risentì poscia la reina soggiunse che per timore eh egli non uccidesse il figliuolo in lontane parti mandato aveva e sovente li dimostrava il poco rilevato petto dove dimoravano due popolline che due pometti parevano e raccontogli come la fata nell esser sì leggiadro e bello ridotto l aveva guerrino ciò intendendo tutto stupefatto rimase e per tenerezza di cuore quasi piangendo l abbracciò e basciò e per fratello il ricevette ma sappi che io ne ho due delle quali una potenziana si chiama ed ha i capelli con artificio leggiadro involti e come loro risplendono genese per esser troppo giovane non aveva ancora presa moglie ed ogni dì la mattina per tempo a caccia andare molto si dilettava più facil cosa sarebbe che cielo e la terra finisse che la verità mancasse e di tanto privilegio è la verità secondo che scriveno i savi del mondo che ella del tempo e non il tempo di lei trionfa lucaferro fratello mio non bisogna che sì fìeramenie tu ti accorocci meco rimproverando travaglino con disoneste parole perciò che egli è giovane da bene onde addimandò il patrone della nave quanto l'estimava risposo gli fu assai pregio valere il re invaghito molto di sì preciosa cosa ma il mercatante malizioso ed astuto prese il bicchiere e fingendo di bere tutto il vino sopra le vestimenta sparse ed andossene a riposare guerrino ben ammaestrato dal suo diletto compagno di ciò che far doveva tolta licenza lietamente si partì ma per rimuoverlo dallo andare tutto il dì alla caccia io gli ho fatta una beffa che egli si vedrà poco contento e forse egli per alquanti giorni riposerà lasciandone ancor noi altri posare non so se questo fusse per causa della presa moglie over per altra cagione e già col suo potentissimo essercito era entrato nelle confine del suo reame il marchese che parimente era giovane molto di andare a sparviere si dilettava ed aveva nella sua corte molti uccelli bracchi ed altri animali sì come ad uno illustre signore si conviene e dimandato dal re se egli saprebbe dirli chi li fanciulli uccisi avesse li rispose saperlo e accostatosi all orecchio del re secretamente li disse ma solo tentarolla ad essempio de semplici giovani i quali scioccamente credono essere peccato irremissibile il contrafare a pazzi ricordi de vecchi padri i quali a guisa di uomo che sogna il marchese considerata la grandezza dell'amico fransoe fra se stesso pensò che senza certezza della innocenza sua egli non si ubbligarebbe ad essere suspeso con salardo in luogo di pensare all anima del vecchio padre ed alla moltitudine de maneggi che come a nuovo possessore de paterni beni gli occorrevano e così ragionando l uomo salvatico che p accarezzava e losingava destramente la saetta che riccamente era lavorata figliuola mia voi eravate stamane cieca e monca come siete voi così tosto guarita rispose altro che per maniera alcuna figliuolo da sé non generato non allevasse come suo figliuolo ed erede de suoi beni il terzo che non si sottoponesse a signore che per la sua testa sola lo suo stato reggesse guerrino la cagione che mi ha costretto farti qui venire è che io ho inteso che sei valoroso cavaliere né hai un altro pare al mondo e più volte hai detto la tua fortezza esser tale che senza offensione tua e di altrui guerrino intesa alta proposta del re molto si maravigliò negando tùtttavia aver mai dette cotali parole che gli erano imposte il re della risposta di guerrino molto si turbò e addato alquanto disse e così tutto il paese da tal seccagine libero ed ispedito rimase era già guerrino ritornato all ostello e per stanchezza erasi posto a ri posare e non potendo dormire per per lo strepito inordinato che sentiva allora isotta preso maggior ardire disse a travaglino se tu mi ami come io credo e parmi di vedere ora lo conoscerò comandate pur signora mia rispose travaglino che apertamente lo vederete e vedendo li figliuoli morti amaramente piansero già per tutta la città era sparsa la fama dell'uccisione delli duo bambini e come era giunto in la città un famoso astrologo il quale secondo i vari corsi delle stelle di mano li tolse onde il fanciullo cominciò dirottamente a piangere né si poteva dalle lagrime astenere chiedendogli che li dovesse dare la sua saetta giunto salardo alla presenza del marchese e veggendolo ancora nella faccia infiammato fermò il suo altiero animo e con asciutto viso ed aperto né da parte alcuna turbato così li disse questo giovanetto era il salvatico uomo che fu da guerrino della prigione di re filippo maria sciolto il per che uomini e donne correvano alle finestre per vederlo passare e vedendolo sì bello sì giovanetto e si riguardevole si movevano a pietà e dicevano oh poverello come volontariamente alla morte corre era già sparsa per tutta la città d irlanda la gloriosa fama che un leggiadro e vago giovanetto aveva tolta l impresa di prendere il salvatico cavallo e appresentarlo al re reame laonde fu di bisogno che ferrandino prendesse arme per difensione del regno suo e raffrontasse il nimico onde messosi in punto di ciò che li faceva mistieri e raccomandata biancabella che gravida era alla matrigna piacque molto a tutti ingenioso enimma e la sua dichiarazione ma perchè ogni stella era già del ciel nascosa se non quella che ancora luce nella biancheggiante aurora ma se voi benignissimo signore commetterete il fedelissimo amico vostro esser qui alla presenza vostra condotto innanzi che egli moia farovvi apertamente conoscere la innocenza sua ahi traditrice de propi figliuoli come hai tu potuto mai sofferire di bruttar le mani ne l innocentissimo sangue di questi bambini io giuro a dio che ne patirai la penitenza di tanta sceleraggine commessa di vita partitosi guerrino dal re e ritornato all ostello molto addolorato si stava né ardiva la passione del cuor suo scoprire io sto bene rispondeva egli sono stato occupato assai che non puoti venire a voi e come sta il toro dalle dorate corna diceva emilliano grazia cicilia donne mie care sì come a ciascheduna di voi puoi esser chiaro è una isola perfetta ed ubertosa e per antichità tutte le altre avanza aveva la l'avola di lauretta più volte commosse le compagne a lagrimare ma essendo quella già compiuta la signora le impose che il cominciato ordine seguisse ed il suo enimma proponesse il buon vecchio vedutala non puote sofferire che tra bronchi dumi e spini rimanesse ma vinto da paterna compassione a casa la condusse ed alla moglie la raccomandò e ponendoli sopra una coltre lavorata a certi compassi di perle grossissime con duo guanzali ornati a maraviglia appresso questo la bella giovane pose sopra il vago letto rose viole ed altri odoriferi fiori il che intendendo la balia dimostrò fuori segni di letizia ma dentro fuor di modo si ramaricava e mossa a pietà della tormentata figliuola e vinta dal tenero amore che le portava non però mentovandola per nome e giunta al fine dell istoria levossi samaritana ed addimandò al re qual convenevole pena da l'una parte mi tira l'amore che io fin ora ti ho portato da l'altra mi trae lo sdegno contra te per li tuoi mali gesti conceputo l'uno vuole che come buon padre ti perdoni ma guerrino intrepido e virile allegramente se n andava e giunto al luogo dove il salvatico cavallo dimorava e sentitolo nitrire scese giù del suo signor mio la servitù mia verso te e l'amore che io ti porto non aveva meritato l'oltraggio e la vergogna che mi hai fatta condannandomi a vituperevole ed ignominiosa morte veduto che ebbero il pomposo palazzo la bella giovane accostatasi al re dolcemente lo pregò che si degnasse con la sua donna di voler un giorno con esso loro desinare questo detto e datali la benedizione rivolse la faccia al pariete e per spazio di un quarto d'ora spirò portava e gitosene alla culla dov erano i fanciulli ambeduo uccise e subito il coltellino così sanguinoso nella guagina ripose e tengo certo che la cara e dolce mia consorte mi confermerà molto più nel suo cordiale e ben fondato amore ed ella che io amo più che la luce degli occhi miei ampiamente scoprirà quanta e qual sia la simplicità accompagnato dal carnefice e dalla sbirraglia si aviò con frettoloso passo verso il luoco della giustizia e giuntovi rivolse le spalle alla scala che era appoggiata alla forca ed in tal modo di scaglione in scaglione quella ascese si scinse il grembiale di bucato che dinanzi teneva e stesolo in terra amorevolmente la pettinava né appena cominciato aveva pettinarla che delle bionde trezze scaturivano ed egli per lo fratellevole amore che gli portava non potendogli negare l onesta e giusta dimanda li raccontò ordinatamente ciò che gli era avenuto il che vedendo la madre corse a lamberico suo marito e con materna allegrezza li disse signor mio noi abbiamo una figliuola la più gentile la più bella e la più leggiadra che mai natura facesse ed il re e la reina doralice per molti anni felicemente si goderono insieme lasciando figliuoli dopo la morte loro bestia laonde il miserello aveva fatto il pelo grossissimo e la cotica durissima e la barba folta e molto lunga consiglio trista sorte mia dura e proterva di madre non poter restar pur serva non senza grandissimo diletto fu da tutti ascoltato il dotto ed arguto enimma dalla festevole lauretta ingeniosamente raccontato il che veggendo il padre lo conflrmò ma non stette molto tempo che un strano e diabolico pensiero entrò nel cuore a tebaldo e per certezza della morte sua le recassino qualche segno gli servi pronti al mal fare furono ubidienti alla signora e fingendo di andare ad uno certo luogo per diporto la condussero ad uno bosco la qual contenta sì per lo desiderio adempito sì anche per lo piacere ricevuto con più corna che podere a casa se ne ritornò ma samaritana quantunque appresso le fusse né mai abbandonata avesse rispondere non le voleva la miserella vedendosi spargere le parole al vento disse tolse allora la madre il pettine per pettinarla e per conciarle le bionde trezze e perle e preziose gioie le cadevano dal capo a piedi d uno albero s addormentò e così soavemente dormendo venne una biscia piccioletta ma pur la dimandò come aveva fatto a venire in tanta estremità di bellezza ed ella non sapere le rispondeva e preso de sue mani e legato al palazzo lo condusse e trovata stanza a lui convenevole e sicura dentro lo mise e ben chiuso con fortissime chiavi ordinò che ben custodito ed atteso fusse lunga e sottil è molto e berettina ben è saggio colui che l indivina attentamente tutti stettero ad ascoltare lo arguto enimma della festevole lauretta la coda ha piana il capo rilevato veloce è ne andar e molto snella ha occhio acuto e tocco poco grato qua e là move la lingua e non favella salardo alzò la mano e sopra viso le diede sì fatta guanzata che le fece la guanza destra tutta vermiglia di salerno una mattina per tempo se partì e tanto dì e notte sola cavalcò eh al regno d inghilterra aggiunse ma pur perciò che più volte veduta l aveva la carecciava ed onorava molto sì come a tanta donna quanto ella era conveniva regnava già gran tempo fa in monferrato un marchese potente di stato e di ricchezze ma de figliuoli privo ma essendole tolta ogni speranza di conseguir tal suo desiderio se accese contra di biancabella di tanta ira e sdegno che non pur vedere ma sentire non la voleva l'altra al figliuolo e la terza fusse assignata a colui che lo impiccasse postumio che era ben formato della persona ed aitante della vita intesa la sentenza fatta contro il lui padre e la divisione de beni pregandolo per lo amore grande che era tra loro custodire lo dovesse fino a tanto che egli intendesse il voler suo e ritornatosene a casa prese uno de suoi e secretamente senza che alcuno lo vedesse e veduto il suo faicone grasso e bello più che prima quasi muto divenne ma poscia che alquanto in se medesimo rivenne e considerò l'error suo in aver inavvedutamente condannato lo innocente amico a morte pianamente le tolse le chiavi e con quelle se ne ritornò al salvatico uomo e dissegli ecco le chiavi se io quinci ti scioglio va tanto lontano che di te più odor alcuno non si senta dando le sue carni a rabbiosi cani e cosi il tristo e scelerato tebaldo miseramente finì la vita sua dopo che niuno si move a dire cosa alcuna con licenza di vostra maestà farò venire una della nostre donzelle che ci darà non picciolo diletto il perchè non umana persona anzi divina la reputorono tutti a venne che biancabella deliberò di ritornare al luogo dove fu già dal vecchiarello trovata e non trovandone alcuna a cui l'anello convenisse perciò che ad una era troppo largo a altra troppo stretto a tutte a fatto diede ripulsa che egli fusse presto ad andare al marchese pregandolo salardo li fusse menato dinanzi e prima che fusse giustiziato benignamente lo ascoltasse ed egli si come imposto li fu così fece e che a giorni nostri non si trovava un altro che fusse pare a lui e più e più volte si aveva vantato di esser sì potente e forte oh uomo ora sì diforme e sozzo e della mia desiderata sanità cagione va e per me sii fatto il più bello il più gentile e che era accompagnato da duo fìdelissimi serventi carichi di gioie e di danari assai per le loro bisogna al re intendendo questo doglia sopra doglia crebbe e nulla quasi mancò che non cadesse in terra e non venisse pazzo salardo no permesse ma fattolo venire a sé innanzi disseli tai parole postumio da me per dio da fanciullo insino a cotesta età allevato io di te sallo iddio che non so che fare il maestro vedendo che il comandamento del re stringeva fece i ferri e messegli al cavallo secondo che gli era sta divisato il re intesa intieramente la cosa diede fede alle parole sue ed immantinente fece la reina che era più morta che viva della sepultura trarre col suo essercito si partì non passorono molti giorni che la malvagia e proterva matrigna deliberò biancabella far morire ed oltre ciò egli ha molte altre condizioni per le quali io lo tengo caro e però non ti maravigliare se io lo accareccio ed hollo grato il mandò a chiamare ed appresentatosi gli disse guerrino tu vedi come per opera tua il mio regno è liberato e però per tanto benefìcio ricevuto rimunerarti intendo quando egli gittatosi a terra ed abbracciateli le ginocchia tuttavia piangendo cominciò gridare mercè signor giusto mercè signor benigno non moia pregoti per tua cagione lo innocente salardo a cui disse il fanciullo deh come vuoi tu ch'io t apri e liberi se io non ho il modo di liberarti allora disse il salvatico uomo quando gli fusse a grado il che inteso dal re egli fece quello istesso che del cavallo fatto aveva e perciò che guerrino ricusava di far tale impresa che veramente pesava presa adunque grandissima quantità di danari e di gioie e messe in assetto tutte le cavalcature e carriaggi con teodora sua diletta moglie e con postumio suo adottivo figliuolo che tantosto eh aperto avrai la prigione che disciolto mi veggia io ti darò la tua saetta e io me ne andrò sì lontano che mai più né da tuo padre né d altrui sarò accolto e tre volte attorno il volto di quella dai capelli d oro susurrando volerà ed ella con la bianca mano lo scaccerà è cosa laudevole e necessaria molto che la donna di qualunque stato e condizione esser si voglia nelle sue operazioni usi prudenza senza la quale niuna cosa ben si governa e scopertasi la figliuola fu chiaramente veduto eh ella era quella ed in quel punto presenti tutti e circostanti e con molta sodisfazione di tutto il popolo zifroi re glie la diede in moglie e con il rostro con modo sottile la teneretta carne punge e preme tal che sol vi riman l'ossa e la piuma tanto d invidia ed odio si consuma biancabella venuta l'ora secondo l'ordine con la biscia dato senza essere d alcuna damigella accompagnata se n andò al giardino costei nascosamente trasse le robbe e gioie che vi erano dentro e posele altrove e mise nello armaio un certo liquore di tanta virtù che chiunque ne prendeva un cucchiaro ancor che picciolo molto tempo senza altro cibo farà venire a sé guerrino e vorrà intendere il modo che si ha a tenere ed egli non sapendo che fare né che dire facilmente lo farà morire e noi delle gioie e danari saremo possessori stando adunque il misero travaglino in sì fatto tormento d animo né sapendo che si fare o dire al fine imaginossi di prendere uno ramo d albero rimondo e quello vestire di alcuni suoi poveri panni qual è questa e vincerlo io ti prometto sopra questa testa di farti un dono che per tutto il tempo della vita tua rimarrai contento ed era quel paese per la loro ferocità a tal condizione divenuto che non si trovava uomo che ivi abitar volesse e partitosi e andatosene a bergomo trovò il patrone e quello allegramente salutò a cui reso il saluto disse e tu avendo veduto tre fiate simil atto conoscerai certo quella esser colei che tua moglie fia deh disse guerrino al suo compagno quando verrà quel tempo finito e da tutti molto commendato l enimma dalla ingeniosa eritrea recitato alcuni l'interpretorono ad un modo ed altri ad un altro udita che ebbe il popolo la causa della condannazione di salardo non vi fu veruno che dirottamente non piangesse la sciagura del sventurato giovane e che non desiderasse la sua liberazione sacra maestà fa che tutti gli uomini e tutte le donne che coltello al lato portano e sono nella tua corte si appresentino al tuo conspetto in tanta virtù e gentilezza cresceva che non umana ma divina pareva essendo già biancabella venuta alla età di dieci anni ed essendosi posta ad uno verone e si come oglio posto nel vase sta sopra de acqua così la verità sta sopra la bugia né debbe alcuno di questo mio cominciamento prendere ammirazione ritornato guerrino al re gli disse ciò che giovane gli aveva imposto il re fatto venire un ottimo maestro da cavalli gli ordinò che tanto facesse quanto da guerrino gli fia comandato favola i guerrino unico figliuolo di filippo maria re di cicilia libera un uomo salvatico dalla prigione del padre e la madre per temenza del re manda il figliuolo in essilio e perchè si come è detto di sopra emilliano sommamente commendava il suo travaglino disse lucaferro ad emilliano e ravogliendo il letto sotto sopra e nulla trovando come pazza alla prigione se n andò e trovandola aperta e non vedendo uomo salvatico da dolore si sentiva morire ma la malvagia e rea femina in vece di biancabella teneva nel letto del re una delle sue figliuole fingendo lei esser biancabella da febbre gravata e par che tu abbi a fare le maggior facende del mondo e nondimeno non vagliono una brulla rispose emilliano ma egli senza essere più collato il tutto ordinatamente confessò e il giorno sequente con quattro cavalli sopra un carro per tutta la città menato e con tenaglie affocate attanagliato come gano di maganza lo fece squartare ed io per perdere la robba l'onore e la vita incautamente li ricercai oh dio volessi che io mai ispermentata non avessi l infida mia moglie e giunto colatamente al suo palagio raccontò alla balia della figliuola tutto ciò che gli era avenuto e come il re a grave supplicio aveala condannata levata da mensa isotta e vedendo travaglino affaticarsi nel far il caso e le ricotte disse travigliano mio voglio ancor io aitarti a far del caso ed egli quello che a voi aggrada signora rispose e quantunque il sdegno preso per la mia gran follia se follia dir si die voglia che tu contra tua natura in me incrudelisca non però dovevi senza udire la ragione sì frettolosamente condannarmi a morte il re d andare alla caccia vie più che ogni altro signore si dilettava perciò che era robusto e forte e tal esercizio molto li conveniva ora conosco e chiaramente comprendo il mio vecchio padre con la sua lunga isperienza aver provisto alla salute mia egli come potente signore regge e governa senza spada a un solo cenno lo imperio suo sì come per la presente favola che raccontarvi intendo potrete comprendere e veggendoli ingrassarsi li porta invidia ed odio e con il duro rostro le tenere carni li percuote sì che per macrezza s'assottigliano dilettava doralice figliuola di tebaldo che nascosa si stava ne l armaio che nella camera di genese posto era udiva ed intendeva ciò che nella camera del re si faceva e pensando a passati pericoli cominciò di qualche buona sorte sperare e non stette guari che doralice più bella che chiaro sole de l'armaio uscì fuori e messasi a scopare la camera a drizzare li tappeti e ad apparecchiare il letto ogni cosa sì come ella era solita di fare e che biancabella per lo dolore della partita del re disperso aveva un fanciullo e sopragiunta le era una terzana febbre che molto la distruggeva e che vi era più tosto speranza di vita che temenza di morte finito il pomposo prandio e levate le mense levossi samaritana in piedi e voltatasi verso il re e la reina disse ed oltre ciò astutamente tanto approssimava il suo colorito viso a quello di travaglino che quasi uno con l altro si toccava aggiunse laonde salita su per le scale del palagio trovò il re che in una spaziosa sala udienza prestava e inginocchiatasi a piedi del re li addimandò una secreta audienza di cose che all'onore della corona aspettavano il prencipe che non meno amava la moglie che la moglie lui giurò sopra la sua testa di osservare quanto ella gli aveva commesso sapeva le cose passate e prediceva le future ed essendo alle orecchie del re pervenuta la gran fama sua il re lo fece chiamare e venuto al palagio si appresentò a sua maestà dimorando adunque la dolorosa biancabella con la moglie e le tre figliuole e ragionando con esso loro di varie cose e pensando tra se stessa alla sua sciagura pregò una delle figliuole che le piacesse pettinarla un poco or va disse il re e non più tardare e dotti termine per tutto dimane a risolverti di tal cosa al re che già veduto aveva il bello e ben lavorato armaio accrebbe tanto desiderio di esso che un ora mille li pareva di averlo morto adunque rainaldo e rimaso salardo erede universale vedendo che egli era giovane ricco e di alto legnaggio apertamente conosceresti che la fune che ti ha fin ora tenute legate le mani e il capestro che ti ha circondato il collo non hanno apportato a te tanto dolore quanto a me affanno deh taci e non ti muovere né aver pavento perciò che ti sono sorella il mio enimma altro non significa signori miei se non colui che dietro ad una vacca giace e quella munge indi la rivestì comandandole espressamente che tacesse e che a niuna persona tal cosa scoprisse quantunque il padre o la madre fusse la ferriata della prigione dove abitava il mostro lo vide e con esso lui incominciò domesticamente ragionare e per li cibi d erba la barba il pelo ed i capelli erano sì verdi divenuti che era cosa mostruosa a vederlo ed avenga che voi cosa dificile comandaste non di meno l amore che io vi porto e voi verso me dimostrate facillima la farebbe udite queste parole a lucaferro crebbe maggior sdegno e cominciò uno e v altro moltiplicare in parole e quasi venir alle arme ed ella come trista femina svergognata rimase si come vi racconterò con questa mia favola la quale spero che a tempo e luogo vi sarà più tosto profittevole che dannosa la reina con tremante e debole voce rispose non vi turbate o re che guerrino com egli confessato mi ha di ciò n è stato cagione e gli raccontò tanto quanto per guerrino narrato le fu la signora semplicetta e pura non avendo del mercatante alcuno sinistro pensiero a persuasione delle sue donzelle li dopo con dolci ed amorevoli parole d'ogni oltraggio umilmente dimandò perdono essortando i figliuoli ad esser ubidienti a i loro vecchi padri isotta che già era ritornata a casa disse al marito come farà travaglino se egli si vorrà iscusare con emilliano suo patrone della morte del toro dalle corna d oro che tanto gli aggradiva ma ad esse molto dispiacque perciò che dubitavano che alcuna cosa sinistra non le avenisse stando ferrandino alla contemplazione del detto palazzo ed avendolo d ogni parte ben considerato alzò gli occhi e vide aveva emiliano un bellissimo gregge di pecore ed uno armento di vivaci giuvenchi ed una mandra di fruttifere vacche e lamberico per nome si chiamava essendo egli desideroso molto di avergliene la grazia da iddio gli era denegata avenne un giorno che essendo la marchesana in uno suo giardino per diporto vinta dal sonno paventa con l acuto occhio tutti che la vedono ognuno si maravigliò forte che nella compagnia non si trovasse alcuno che sapesse risolver lo enimma da lauretta risolto e sì come deliberato avevano così fecero l oste inteso questo fu il più allegro ed il più contento uomo che mai la natura creasse e senza mettere intervallo di tempo corse al palazzo e con intrepido e costante animo pervenuto al deputato termine della scala guardò d intorno al popolo e raccontógli a pieno la causa per la quale egli era condotto alla forca il compagno di ciò facendo poca stima disse guerrino sta di buon animo né dubitare perciò che io ti libererò del tutto giorno patrone ed a se stesso rispondendo diceva ben venga travaglino e come stai che è de fatti tuoi che già più giorni non ti hai lasciato vedere e che peggio potevami egli fare certamente nulla perciò che e nella robba e nell onore e nella vita ad un tratto mi offende oh quanto presto l'amor suo è in crudo ed acerbo odio rivolto e senza dir più altro alciatesi le maniche fino al cubito scoperse le bianche morbide e ritondette braccia che candida neve parevano e con esso lui fieramente si affaticava a far il caso il che intendendo il marchese si accese di tanto sdegno ed ira che lo fece prendere e senza udir ragione e difesa alcuna e più volte con esso loro si aveva vantato di poter uccidere quel cavallo salvatico senza danno di alcuno e questa cosa agevolmente potrà venire alle orecchie del re quale bramoso della morte de gli duo animali e della salute di tutto il suo territorio e non trovando dono né benefìcio che a tanto merito convenevole sia ho determinato di darti una delle figliuole mie in moglie padre mio avete voi sete a cui rispose sì figliuola mia e preso un bicchiere che d'argento pareva li porse alloppiato vino disse doralice figliuola mia vivendo tua madre ed essendo nell'estremo della sua vita caldamente mi pregò che niun altra per moglie prender dovessi se non colei a cui convenisse l'anello che tua madre vivendo in dito portava certo gli è un grave peccato che costui si miseramente muoia e per compassione dalle lagrime non si potevano contenere il che esser il vero tutti parimente confirmarono stando in questa lunga aspettazione il re guerrino e tutti gli altri ma niuno li dava il vero senso laonde eritrea vedendo il suo enimma non esser inteso disse questo fiero animale non penso esser altro se no il basalisco una de quai potenziana l'altra eleuteria si chiamava ed erano sì amate dal re che per l altrui occhi non vedeva se non per loro e fatta chiamare una damigella che silveria per nome si chiamava le comandò che prendesse la cetra in mano ed alcuna cosa degna di laude ed in onore del re cantasse e presolo con la destra mano lo fece appresso sé sedere e volendo il marchese che laccio fusse posto al collo di postumio per suoi malvagi portamenti ed impiccato a cui il vecchiarello con sdegno rispose fa ciò che io ti dico e se altrimenti farai non mi aspettar a casa salardo vedendo il mutamento delle cose attonito e stupefatto rimase e uscito della prigione con le mani dietro legate e col capestro ravolto al collo patisce e cominciando da capo fino alla fine li raccontò a punto a punto tutto quello che era avenuto nulla allora li volse rispondere ma dimostrandosi allegra nell aspetto da lui si partì né avendo alcuno portandogli alla matrigna per manifesta certezza che uccisa l avevano il che vedendo empia e cruda matrigna paga e molta lieta rimase diligentemente acconciò avendo adunque la gentil poncella già pienamente compiuto il degno e laudevole ufficio volse nello armaio entrare non erano ancora trappassati molti giorni che tebaldo una mattina ne l'apparir del sole entrò nella camera dove l'armaio posto era e vedendoselo innanzi gli occhi né potendo sofferire di vederlo ora avenne che la figliuola di tebaldo doralice per nome chiamata desinando un giorno col padre e avendo veduto sopra la mensa l anello della morta madre ferrandino che l'essercito del nimico aveva già sconfìtto e disperso a casa si ritornava con glorioso trionfo e credendosi ritrovare la sua diletta biancabella tutta festevole e gioconda padre mio io credo che tu riguardando così morto come sei nel chiaro specchio dell'eterna bontà mi vedi qua condotto per esser sospeso pregio addimandato li fusse accostatosi adunque il genovese al servente che dello armaio cura aveva e convenutosi del pregio con esso lui lo comperò e messolo in spalla ad uno bastaio alla nave lo condusse di cui meglio si fidasse che la sua balia a lei come a fontana d'ogni sua salute per consiglio liberamente ricorse la quale inteso il fellone animo del padre e pieno di mal talento e conosciuta la costante e forte intenzione della giovanetta ho inteso per fama ed anche veduto per isperienza un ben servire altrui quantunque non si riconosca la persona a cui si serve il più delle volte ridondare in grandissimo beneficio di colui che tìdelmente ha servito da genova si partì ed aviatosi verso piamonte a monferrato se ne andò dove assettatosi adagiamente cominciò prendere amicizia con questo e con quello cittadino andando con esso loro alla caccia e prendendo molti altri piaceri né trovandone alcuno che di sangue bruttato fusse ritornò allo astrologo e raccontolli tutto quello che fatto avea né alcuno restare che ricercato non fusse sol la vecchia madre e la reina a cui lo astrologo disse non per altra cagione se no per non aver creduto né ubedito a tuoi savi ed amorevoli precetti e credo che con quella tenerezza di cuore che già mi amasti ma colui che è rimuneratore del tutto supplisca per me in quello che io sono manchevole allora rispose il compagno a guerrino dove non stette molto tempo che fe'della città conquisto e tebaldo con torte funi i piedi e le mani strettamente legate in inghilterra fu prigione condotto ben vedo ora il proverbio che volgarmente si dice esser verificato cioè il signore esser simile al vino del fiasco il quale la mattina è buono e poi la sera guasto fratello non ti paventare ma va e trova il maestro da cavalli ed ordinali quattro altri ferri altrettanto maggiori de primi che siano ben ramponati e pungenti e perchè il re lo aveva sommamente caro volse che le chiavi rimanessino in custodia della reina né era giorno che il re per suo trastullo non andasse a vedere alla prigione oh cosa ammirabile vengono rose viole e d'ogni sorte fiori che rendono a ciascuno che la mira soavissimo odore il che mai creduto non arrei se con e propi occhi veduto non sicilia laonde zifroi sentì maggior allegrezza e furono fatte le nozze vie più pompose e grandi e fatto intendere tal matrimonio al padre ed alla madre di guerrino dimorando l infelice salardo co ceppi a piedi nella dura prigione ed aspettando di ora in ora di esser condotto al patibolo della ignominiosa morte tra sé duramente piangendo a dire incominciò la balia tutta pensosa a ritrovare il rimedio che alla figliuola di salute fusse saltava ora in un pensiero ora ne l'altro né trovava modo col quale assicurar la potesse che elle come signore e reine venissero a visitarle ferrandino fatta chiamare la reina e le altre donne con esso loro ancor che ricusassino di andare temendo forte la loro pròpinqua roina nettata ed abbellita che fu la bambina nel chiaro bagno ed involta nelli bianchissimi pannicelli a poco a poco incominciò scoprirsi una collana d'oro sottilissimamente lavorata verrai partita la biscia levossi la fanciulla da sedere ed andossene alla balia la qual ritrovò eh ancora riposava e destatala con esso lei senza dir cosa alcuna se n andò in casa a cui nulla sapere tutti rispondevano e contratosi guerrino nella madre e vedendola tutta di furore accesa disse perciò che voleva che niuna altra donna si trovasse che a lei in bellezza ed in gentilezza agguagliar si potesse e addotatala finalmente d infinite virtù da lei si partì e tantosto che il re era della sua camera partito ed alla caccia andato secondo il costume suo la giovanetta usciva dell'armalo e con grandissimo magistero apparecchiava la camera scopandola distendendo il letto acconciando i che in tua presenza egli ti dirà la bugia e fatte molte parole tra loro finalmente posero pegno i loro poderi oste ubidientissimo al suo signore ritornò al suo ostello e disse a guerrino che solo al re dovesse andare perciò che egli seco desiderava parlare e lo salvatico uomo fatto domestico libera guerrino da molti ed infiniti fortuni festevoli e graziose donne atta più tosto a sostenere ogni gran pena che mai consentire al furor del padre la racconfortò promettendole aiuto acciò che la sua virginità con disonore violata non fusse e questo detto prese alquanto d ardire ed abbracciò la donna e seco consumò gli ultimi doni d'amore dopo travaglino troncato il capo del toro e messolo in una sacchetta ad isotta il presentò ma come rispose guerrino dammi il modo a cui disse il salvatico uomo va dalla reina tua madre e quando addormentata la vederai nel meriggio destramente guata sotto il guanciale sopra il quale ella riposa principio perciò che a tal impresa non molto sofficiente mi trovo perchè di quella facondia che in tai ragionamenti si richiede al tutto priva mi veggio per non mi essere essercitata nell'arte dell'ornato e polito dire andava con parole e con sguardi intertenendola fìngendo tuttavia di non intendersi di cose amorose ma la donna credendo lui del suo amore esser acceso sì fieramente di lui s innamoro che in stroppa tenere non si poteva e quantunque travaglino se n avedesse del lascivo amore della donna non però osava dirle cosa alcuna temendo sempre di non perturbarla ed offenderla ma la già infiammata donna accortasi della pocagine di travaglino dissegli e farai quel medesimo che del cavallo fatto hai e con maggior onore del primo adietro tornerai ordinati adunque i pungenti ferri e ferrato il forte fatato destriere all onorata impresa se ne gì ed aperto uscio sola dentro si chiuse e dove erano gli vasi a sedere si puose non si fu sì tosto posta biancabella a sedere che la biscia se le avicinò con molta prestezza corse alla madre e dissele madre non sarebbe meglio che io sospendessi il padre mio e che io guadagnassi il terzo de suoi beni che alcun'altra strana persona nasce un fiero animai di un picciol seme c ha in odio per natura ogni persona di mirarlo ciascun paventa e teme che uccide altrui né a se stesso perdona padre mio poi che per sentenza del signor marchese voi senza dubbio dovete esser sospeso e dovendosi dar la terza parte de'vostri beni a colui che farà l ufficio disse salardo e come vuoi tu che egli lo intenda niuno sa questo se non tu ed io ora avenne che ritrovandosi in caccia con diversi suoi baroni e cacciatori vide uscire fuori del folto bosco un uomo salvatico assai grande e grosso che se per malizia stato il fusse la divina provvidenza non l arrebbe lungo tempo sustenuto samaritana udito il compassionevole lamento e vedutala così maltrattata alquanto la confortò anzi pazzia della misera vecchiaia la quale allora molto più si gode quando empie il suo testamento di biasmevoli condizioni le quali non furono appena fornite di dire che scaturì un palazzo il più bello ed il più superbo che si vedesse giamai il qual fece cenno ad emilliano di voler con esso lui favellare ed egli levatosi dal fratello e da gli amici andossene là dove era travaglino e lungamente ragionò con esso lui qual causa signor mio vi indusse a sentenziare a morte salardo che tanto cordialmente voi amavate egli non vi ha mai offeso né pur pensato di offendervi aveva laonde la reina credendo schifare uno picciolo errore in un altro assai maggiore incorse perciò che senza metter indugio alcuno chiamò duo suoi fedelissimi serventi ed il figliuolo fingendo però tuttavia d'amarla ed averla cara volse la fortuna che il re di tunisi fece un grandissimo apparecchiamento per terra e per mare per mover guerra a ferrandino già era pervenuto alli orecchi del marchese la gran liberalità di salardo e vedendolo giovane ricco nobile savio ed atto ad ogni impresa li prese tanto amore che non sapeva stare un giorno che egli non lo avesse con esso lui ridendo tuttavia della sciocca ed inonesta femina che così vilmente si aveva sottomessa ad uno vaccaro ma ci fu cagione la sua innata e pestilenziosa avarizia e ciò fanno non d'amore che li portino ma mossi da una simplicità acciò che lungamente stiano in qualche travaglio impiccarvi e conoscendo lo amore che voi mi portate io so che voi non arrete a sdegno se io farò cotal ufficio perciò che facendolo i beni vostri non anderanno nelle altrui mani ma ci resteranno in casa come prima e quantunque il re fusse infiammato di sdegno e desideroso allora di vendicarsi con vituperosa e disonesta morte nientedimeno acciò che ella sentisse maggiore e più lungo tormento uscivano grossissimi pedocchi che ogni ora la divoravano e dalle mani che ne uscivano rose ed odoriferi fiori usciva una lordura e uno sucidume che stomacava chi le stava appresso lasciando l'ampio e spazioso campo alle compagne che dopo me verranno di poter meglio e con più leggiadro stile sicuramente raccontare le loro favole di ciò che da me ora udirete il perchè perde la scrima di poter più guerreggiare né più difendersi il che vedendo guerrino tutto allegro rimase e sceso giù della querce prese un capestro che seco recato aveva signore io sono contento che la lunga mia servitù abbia questo ricompenso che tu faccia impiccarmi insieme con salardo se non lo trovi innocente tebaldo prencipe di salerno amorevoli donne sì come più fiate udii dai nostri maggiori ragionare ebbe per moglie una prudente e accorta donna e non di basso legnaggio costui aveva duo figliuoli uno de quali emilliano altro lucaferro si chiamava appresso questo egli aveva duo poderi dalla città non molto lontani de quai uno chiamavasi guerrino vedendo che il maestro lo deleggiava e non gli voleva ubidire se ne andò al re e lamenlossi del maestro che servire non l aveva voluto il falcone per la cui pensata morte sei contra me focosamente adirato vive ed è in quel stato che era prima né io lo presi per ucciderlo né per oltraggiarti la misera adunque biancabella con le mani monche e cieca d ambi gli occhi nel luoco solingo e fuor di mano soletta in tanta afflizione si stava chiamando sempre e richiamando la sorella samaritana che aiutare la dovesse ma il re che intentamente avea veduto il tutto le fu presto alle spalle e prese la per mano e vedutala bella e fresca come un giglio le dimandò chi ella era cessi la perturbazione tua ed io manifesterotti l'innocenza sua cessa per un'ora signore per amore della conservata sempre da tuoi vecchi e da te giustizia carezzandola a tutt ore e non lasciandole cosa veruna mancare la moglie che più cruda era che pietosa accesa di rabbiosa ira contra il marito impetuosamente si volse e disse e pensando la scelerata matrigna di mandar ad effetto il suo maligno proponimento seminò per tutto il regno che le due figliuole erano morte una di continova febbre l altra per una postema vicina al cuore eh affocata venuto il giorno seguente ed essendo biancabella con la madre in camera sola assai nella vista sua malanconosa le parve laonde la madre le disse che hai tu biancabella che star sì di mala voglia ti veggio era l uomo salvatico uno bellissimo giovane il quale per disperazione di non poter acquistare l amore di colei che cotanto amava cuore laonde rendomi sicuro che io le posso aprire ogni mio secreto quantunque quello importantissimo sia farò adunque esperienza della sua fede non già per me che io sono certo mi ami più di se medesima sì come per la presente favola che raccontarvi intendo agevolmente intenderete essortandovi amorevolmente tutte che nel servire non vogliate esser ritrose perciò che se da colui che ha ricevuto il servigio guidardonate non sarete guata bene e non tener il tuo volere nascosto per ciò che te stesso offenderesti e non me che sono a tuoi piaceri e comandi ed in essa sono molte città e castella che molto più di quello che ella sarebbe l'abbelliscono di questa isola ne passati tempi era signore re filippo maria uomo saggio amorevole e singolare ecco entrare nel bosco un uomo attempato molto benigno di aspetto e compassionevole assai il quale udita che ebbe la mesta e lamentevole voce e che è dell anima tua travaglino che già sono passati tanti giorni che non sei stato qui né si ha avuto novella alcuna di te rispose travaglino signore le molte occupazioni mi hanno intertenuto e tu sei quella rea e crudel femmina per la cui cagione fu tanto errore commesso e tu malvagia e maladetta con la propia bocca te stessa ora dannasti ed accesa da uno furore che la tolleva fuor di speranza della sua salute come disperata si voleva uccidere ma non avendo altro modo di finir la sua vita prese il camino verso acqua che poco era lontana per attuffarsi e senza che egli fusse da alcuno veduto via lo portò e chetamente andatosene a casa di uno suo amico nominato fransoe glielo appresentò e con ogni diligenza cercassero si trovare lo potevano ma invano si affaticorono perciò che guerrino con gli serventi andavasi nascoso né d alcuno si lasciava conoscere dove con gran pompa e glorioso trionfo e sonore trombe fu da tutta la città venessero alla presenza di guerrino e così fu fatto venute adunque le figliuole e non potendosi conoscere l una dall altra disse il re e sì diforme e brutto che a tutti grandissima ammirazione rendeva e di corporali forze ad alcuno non era inferiore mentre che il re era alla caccia venne gran voglia a guerrino che giovanetto era di vedere p uomo salvatico ed andatosene solo con p arco di cui molto si dilettava e con una saetta in mano raccontata dirovvi se vi è in piacere con brevità la resoluzione la damigella altro non è se non la biscia la quale andando per i prati col capo erto e con la coda bassa quello nel dito si mise e voltatasi al padre disse vedete padre mio come lo anello della madre mia mi si conviene al dito e chetamente che ella non ti senta furale le chiavi della prigione e recale qui e aprimi che aperto che tu mi averai subito ti restituirò il tuo strale signori non vi maravigliate di questo perciò che si trovano padri che portano invidia a'fìgliuoli sì come fa lo rapace nibbio il quale essendo macro ed induto ma prima che messo fusse dalle serventi a riposare le donzelle con la reina determinorono di dargli una bevanda di alloppiato vino qual di queste due vuoi tu guerrino che io ti dia per moglie ma egli stando sopra di sé tutto sospeso nulla rispondeva ma la figliuola più che la madre pia avendo a mente ciò che commesso le aveva il padre e vedendo non so che uscire dall aspetto di biancabella che dimostrava segno di grandezza in lei molto commendata fu da tutti la pietosa favola da eritrea raccontata la quale poi che vide che tutti tacevano il suo enimma in tal maniera propose e data l'acqua alle mani il siniscalco mise il re e la reina ad una tavola alquanto più eminente ma propinqua alle altre partitosi uno dall altro e già passata la loro ira e sdegno lucaferro cominciò pentirsi del pegno che egli aveva messo e dello stromento per man di notaio pregato e così stando in questi pensieri diceva deh quanto il padre mio se ingannava certo io dubito che egli teneva del scemo come il più degli insensati vecchi fanno il perchè in tanta allegrezza divenne che fermamente giudicò non esser al mondo uomo che congiungersi con essa lei in matrimonio degno fusse riposo perciò che egli ora cacciando ora uccellando ora armeggiando ed ora facendo altre cose mi tiene in sì continovo essercizio che io non so alle volte se io sia morto o vivo i quali come è detto di sopra ne uscivano le care e dilettevoli gioie e dalle mani scaturivano mattutine rose ed odorosi fiori e scorrendo per diversi paesi s'abbattè in colui che prima l'armaio comperato aveva e dimandollo se di quello era riuscito in bene ed alle mani di chi era pervenuto ma pur sì vigorosamente si portò che la cavalla finalmente de un calcio percossa della gamba destra zoppa rimase e guerrino disceso de l alta arbore presela e strettamente legolla piccioletta ed accostatesi a lei ed andatasene sotto i panni suoi senza che ella sentisse cosa alcuna nella natura entrò e di tal cosa tra se stesso si ramaricava molto dubitando forte di non restare senza podere col quale e sé e la famiglia sua sostentava venuto il giorno sequente il giovanetto isconosciuto finse di voler partire ed andarsene in altre parti e prese commiato da guerrino ringraziandolo molto della buona compagnia avuta da lui appresso questo le tre figliuole del vecchiarello orrevolmente furono maritate e ferrandino re con la sua biancabella e samaritana non che io abbia portata in questo misero ventre ma per averla lattata e nodrita con queste poppe è innocentissima del peccato per lo quale fu da te a cruda morte miseramente dannata non già che la città non fusse bella ed onorevole ma mosso da un certo non so che appetito che'l più delle volte trae coloro che senza governo di alcuno superiore vivono e ben crestati e che abbino duo ramponi lunghi un gran dito da dietro acuti e pungenti ed emrni molto caro sì per la sofficienza sua sì anche per la lealtà ch'egli usa verso di me sì ancora perchè in lui è una special e singoiar virtù che per tutto aver del mondo ei non direbbe una parola che bugiarda fusse siate la ben venuta disse travaglino la mia patrona e fattala sedere parecchio la mensa e recò del caso pecorino ed altre cose per onorarla il patrone fingendo di non conoscere il re amorevolmente l'accettò facendoli quelle accoglienze che se gli convenevano e con ingegno ed arte tanto operò che lo fece salire in nave noi siamo forastieri né sappiamo le strade e voi per cortesia vostra ne le insegnarete e così cavalcando ragionaremo insieme alcuno nostro accidente occorso ed il viaggio ci sarà men noioso e chi in uno modo e chi in un altro lo interpretorono ma niuno fu che aggiungesse al segno laonde la vaga lauretta vedendolo irresolubile rimanere sorridendo disse questo re zifroi aveva due figliuole vaghe di aspetto e gentili di costumi e di bellezza venere avanzavano mentre che le sopradette cose si facevano fransoe se ne era andato al palagio al marchese tai parole dicendo illustrissimo signor se mai favilla di pietà fu accesa nel petto di giusto signore ardisse laonde il re vedendo il paese tutto nudo sì di vittovaria come di bestie e di creature umane né sapendo a tal cosa trovar rimedio alcuno si ramaricava molto biastemando tuttavia la sua dura e malvagia fortuna e come sta il toro dalle corna dorate disse emilliano allora travaglino lutto confuso e venuto nel viso come bragia di fuoco voleva quasi iscusarsi ed occultare la verità s imaginorono di far morire guerrino e rimaner signori delle gioie e danari e dissero tra loro vogliamo noi vedere si potiamo in guisa alcuna dare la morte al nostro patrone e teco in un medesimo giorno ed in uno stesso parto nacqui e samaritana per nome mi chiamo avesse perciò che avenuto non li sarebbe quello che gli avenne la moglie giovene de anni ma vecchia di senno venendo a morte pregò il marito che cordialissimamente amava in bergomo valorose donne città della lombardia fu non è già gran tempo un uomo ricco e potente il cui nome era pietromaria di albani ed in moglie l avessino ma niuno di loro fu di tanta virtù che aver la potesse perciò che ciascuno di loro in alcuna cosa era manchevole andatosi il maestro alla sua stanza guerrino seco se n andò e gli ordinò nel modo antedetto i quattro ferri da cavallo onde il giovane isconosciuto vedendolo contra il consueto suo si malinconoso stare dolcemente gli addimandò qual era la cagione che sì mesto ed addolorato il vedeva prendi adunque questo capestro che tu mi avevi avinchiato al collo ed in ricompenso de miei beni che tu desideravi avere lo porterai teco ricordandoti sempre di me e del tuo grave errore mentre che in tal modo tra se stesso salardo se medesimo riprendeva postumio suo figliuolo come ben ammaestrato carnefice se ne andò con la sbirraglia alla prigione arrogantemente appresentatosi innanzi al padre disse tai parole ma ben il mercatante conobbe la figliuola la reina adunque veduti i fusi e le rocche di maravigliosa bellezza addimandò al mercatante quanto ciascuna di esse appreciava chi sei tu che vai errando per questi luochi e con voce dolce e pia ver me ti dimostri io sono rispose la voce samaritana tua sorella lungamente visse lasciando dopo sé eredi legittimi nel regno di che genese re si vendicò quanta sia la potenza d'amore quanti li stimoli della corrottibile carne penso che non sia alcuna di noi che per isperienza provato non l'abbia travaglino qual è la causa che così pensoso ti stai e non ardisci meco parlare ti sarebbe per aventura venuto alcuno desiderio di me non sia detto di te signore che sì strabocchevolmente senza causa facci morire i tuoi amici il marchese tutto sdegnoso centra fransoe disse n ebbero grandissima allegrezza e contento perciò che il loro figliuolo esser perduto credevano e ritornatosene in sicilia con la cara moglie e con il diletto fratello e cognata fu dal padre e dalla madre graziosamente veduto ed accarecciato il re il minacciò di farlo suspendere con un piede in su come rubello della sua corona e ritornato guerrino all ostello raccontò il tutto al suo compagno il quale sorridendo disse conseguiva laonde vedendosi salardo dal marchese in tanta altezza posto se ingegnava con ogni studio ed arte di compiacerli di tutte quelle cose che giudicava potessero esserli grate comandò con mano che indi levato fusse e altrove portato e venduto acciò che ei dagli occhi levar si potesse questa seccaggine voi siete quel basilisco che coi vostri begli occhi chiunque vi mira dolcemente uccidete ma eritrea di naturai colore nel viso depinta nulla rispose dove lietamente lungo tempo visse e per dio dispensò la maggior parte de suoi beni ritenendone tanti quanti fussero bastevoli al viver suo ma guerrino che oramai gli aveva preso amore in maniera alcuna non voleva che si partisse e tanto l'accarezzò che di rimanere seco acconsentì iscusare per non turbare il già principiato ordine messa da canto ogni perturbazione d'animo così a dire incominciò egli prudente e savio mi diede il consiglio ed io ribaldo e insensato lo sprezzai egli per salvarmi mi comandò che io fuggessi questi miei domestici nemici giunto che fu guerrino al luogo dove era la cavalla e sentitala nitrire fece tanto quanto per adietro fatto aveva uno de quai fusse di latte e altro di acqua rosata pieno e per sì picciola cosa tu ti ramarichi figliuola mia disse la madre non sai tu che ogni cosa è tua stando circa ciò guerrino alquanto dubbioso fidandosi pur tuttavia delle parole di rubinetto suo diletto compagno disse il re orsù guerrino che fai ornai gli è tempo che s impona fine e che tu ti risolva e fatta la debita riverenza con le ginocchia in terra secretamente gli disse sacra corona sappiate che nel mio ostello ora si trova un vago ed errante cavaliere il quale per nome guerrino si chiama li serventi molto presti a'comandamenti del lor signore preserlo sopra le spalle e in piazza lo portorono avenne che in quel punto e messosi in ordine il re con duo suoi baroni e dei migliori che ci avesse animosamente la affrontò e dopo lungo combattimento valorosamente lo vinse perle rubini diamanti ed altre preziose gioie il che vedendo la madre non senza temenza tutta stupefatta rimase che oltre il naturai corso contra la propia prole per invidia s incrudelisca ma la vaga eritrea con dolci parole sorridendo disse ed io sopra il capo mio con giuramento le promisi di far quanto era il suo volere laonde avendo io isperimentate molte puncelle né trovandone alcuna a cui l'anello materno meglio convenga che a te lasciati gli amorosi pensieri e gli urbani solazzi si era posto tra le boscarecce belve abitando l ombrose selve ed i folti boschi mangiando l erbe e bevendo l acqua a guisa di bestia e condannato a morte vien liberato ed alla propia patria ritorna di tutte le cose che uomo fa over intende di fare o buone o rie che elle si siano doverebbe sempre il termine maturamente considerare il che intendendo l incognito giovane disse sta di buon animo né dubitar punto perciò che io t insegnerò tal strada che tu non perirai anzi tu sarai vincitore ed il re conseguirà il desiderio suo ne tanta pena a te quanto a me doglia né penso mai più viver lieto e contento poi che in tal maniera ho offeso te che con tanta sincera fede mi amavi e servivi il marito che per natura era incredulo e non dava sì agevolmente piena fede alle parole della moglie di ciò se ne rise e la berteggiava e andatosene alla reina che in camera mesta si stava l'addimandò chi era stato colui sì sfacciato sì arrogante e sì temerario che gli abbia bastato il cuore d aprir la prigione e dar causa che uomo salvatico fuggisse la quale era sì bella e sì vaga che tra carne e pelle non altrimenti traspareva di ciò che soglino fare le preziosissime cose fuori d un finissimo cristallo ma il contrario come di sotto intenderete gli avenne travaglino avendo fatte più proposte e risposte con t uomo di legno non altrimenti che se stato fusse il propio patrone con cui parlasse la dimanda a postumio dal marchese fu graziosamente concessa aveva salardo pregato fransoe suo fedel amico a cui aperto aveva lo suo secreto che quando la famiglia del marchese lo conducesse per darli la morte a cui disse la moglie e che gli avete fatto voi a cui rispose salardo io gli ho ucciso lo miglior falcone e lo più caro che egli abbia e penso quando egli non lo trovi e tolse per moglie teodora figliuola di messer odescalco doria gentiluomo genovese e de primi della città e perciò che ella era bella ed accostumata ancor che sdegnosetta fusse pur fieramente stimolato da lei volse vedere che cosa ne riusciva e fattasi venire la figliuola alla sua presenza trovò vie più di quello che la moglie detto gli aveva finita la essemplare favola ciascuno dell onesta compagnia sommamente biasmorono la sfrenata isotta e molto grandemente commendorono travaglino cominciò tra se stesso pensare al grande onore che li faceva il marchese dopo si riduceva a mente le maniere accorte i graziosi gesti gli onesti costumi di postumio suo figliuolo e come egli gli era ubidiente il quale da loro fu più vezzosamente che non se li conveniva nodrito ed allevato passato certo tempo parve a salardo di partirsi di genova ed andar ad abitare altrove rendomi certo quella raddoppiarsi in voi se con la solita clemenza considerarete la innocenza dell'amico all'estremo di morte già condotto per errore non conosciuto ma il vecchiarello la moglie e le figliuole vedendo l'utile grande che di lei n apprendevano accarezzavano ed instantemente la pregavano che in modo alcuno partire non si dovesse avenne che rainaldo essendo già pervenuto alla vecchiezza gravemente s infermò e vedendo esser giunto il termine della vita sua chiamò un notaio e fece il suo testamento nel quale instituì salardo suo universal erede e venuta la mattina molto per tempo si levò di letto e senza porre indugio alla cosa andossene al marchese e puntalmente li raccontò la morte del falcone era nella camera de fanciulli un usciolo per lo quale nella stanza della reina entrare si poteva il mercatante nella ma perchè temeva di mancare dell onor suo prese ardimento e cominciò la istoria de isotta e li raccontò a punto per punto tutto quello che egli aveva fatto con esso lei ed il successo della morte del toro a cui la moglie rispose non dubitate punto che io più tosto soffrirei di morire che mai tal secreto rivelare se per aventura lo signor venisse a saperlo che sarebbe di voi certo voi incorreste in pericolo di morte anzi della morte mia a cui rispose travaglino io sono disposto signora di ponere per amor vostro la propia vita non che la robba conosco ben ora che padre quando testava era di memoria privo e come vecchio insensato e fuori di sé faceva gli atti da fanciullo or essendo a casa lucaferro e vedendo la moglie che isotta si chiamava si malinconioso stare e non sapendo la cagione dissegli che altra donna per moglie prendere non dovesse se l'anello che nel dito portava non stesse bene nel dito di colei che per seconda moglie prendere intendeva e se possibil fusse che quello è già fatto si potesse annullare io per me lo annullarci ma essendo ciò impossibile sforzerommi con ogni mia possa di ristaurare in tal guisa la ricevuta offesa fattosi ferrandino re la mattina per tempo alla finestra vide il ricco e maraviglioso palazzo e tutto attonito e stupefatto rimase e chiamata la moglie e la matrigna lo vennero a vedere e quella munge imperciò che egli mungendola tiene il suo capo appresso il cullo della vacca e il cullo del mongitore a suo bel agio riposa in terra cotto adunque e ben concio il falcone salardo e teodora si puosero a sedere a mensa e non volendo ella mangiare del falcone né attendere alle parole del marito che a mangiare dolcemente la esortava iddio ti benedica figliuolo mio tu hai pensato ciò che molto mi piace e se prima moriva scontento ora intese le tue parole me ne morrò contento e prendere le gioie ed i danari e tra loro dividerli ma il pensiero gli andò buso perciò che per divino giudizio non si poterò mai convenir insieme che atterrerebbe il cavallo salvatico che nel territorio vostro è di tanto danno cagione il che intendendo zifroi re immantinente comandò che a sé lo facesse venire avenne che per sua buona sorte passò allora un vago e leggiadro giovanetto che era sopra d un superbo cavallo e pomposamente ornato ed inchinato il capo diede un bel saluto a guerrino dicendo appena che guerrino era asceso sopra l albero che giunse il salvatico cavallo ed affrontò lo fatato destriere ed ambedue cominciarono il più crudo duello che mai fusse veduto al mondo e perciò disse che era contento che si soprastesse per un ora e non provando fransoe lui esser innocente s apparecchiasse a ricevere la morte con esso lui e tanto era salardo col marchese in amistà congiunto che a chiunque voleva dal signore grazia alcuna era bisogno che egli andasse per le sue mani altrimenti la grazia non conseguiva a quella con le orecchie accostatosi e pian piano con i piedi avicinatosi trovò la giovane cieca e monca delle mani che della sua dura sorte fieramente si ramaricava vedo che tu attendi d esser compagno di salardo e se poco più accendi il fuoco de mia ira a mano a mano te li metterò appresso disse fransoe superiore nondimeno tanto è l'amore che egli mi porta e tanto mi onora che basterebbe io li lussi superiore e che egli temesse me di che tanto mi maraviglio che io non so che mi dire sacra corona è questo il guidardone delle mie sostenute fatiche è questo il premio de miei sudori è questo il beneficio che mi rendete avendo io liberato il vostro regno che oramai era del tutto disolato e guasto il mercatante genovese levato da salerno con la nave carica di preciose merci pervenne all isola di britannia oggidì chiamata inghilterra concordi in questo modo che se travaglino dirà la bugia il podere di emilliano sia di lucaferro ma se non sarà trovato in bugia il podere di lucaferro di emilliano sia il perchè ella si mise a piangere e dolersi che egli battuta l'aveva e levatasi da mensa tuttavia barbottando lo minacciò che di tal atto in vita sua si ricorderebbe ed a tempo e luoco si vendicarebbe e la nettò per tutto dove difetto alcuno parere le potesse dopo tratta fuori di quel latte nell acqua rosata la pose dandole un odore che a lei grandissimo refrigerio prestava la reina che per l'addietro molte altre cose aveva miseramente sostenute conoscendo l innocenza sua con paziente animo la grandezza del supplicio sofferse la figliuola ubidiente alla cara balia fece quanto da lei imposto le fu il padre non raffrenando il concupiscibile appetito né rimovendosi dalla sfrenata voglia emilliano acconciato adunque il l'amo d albero in una camera con la beretta in testa e con gli vestimenti in dosso usciva travaglino fuori dell uscio della camera e dopo dentro ritornava e quel ramo salutava dicendo la balia presala a mano nel giardino la menò e separatasi alquanto da lei sotto l ombra d un fronzuto faggio si puose a dormire lasciando la fanciulla prendere piacere per lo giardino costui per vari paesi e luochi strani errando fu per aventura veduto da una bellissima fata ma inferma alquanto la reina ciò udendo molto maggiormente se ne dolse temendo che il re venendo dalla caccia il figliuolo per sdegno non uccidesse perciò che le chiavi a lei quanto la persona propria raccomandate aveva era già per tutto universo divolgata la gloriosa fama della vaga e immortai bellezza di biancabella e molti re prencipi e marchesi da ogni parte concorrevano acciò che il lei amore acquistassino la signora che attentamente ascoltata aveva la pietosa favola e quasi ancora da dolcezza piangeva disse se queste altre donzelle nel narrar le loro favole se porteranno sì valorosamente come ha fatto la piacevole lauretta e dopo che ebbero valorosamente combattuto finalmente il fatato destriere tirò un paio di calci al salvatico cavallo e giunselo in una massella e quella dal luogo gli mosse entrano in mille frenesie e continovo vacillano deleggiando adunque salardo tra se stesso in tal maniera i saggi e ben regolati comandamenti paterni deliberossi di contravenire al terzo tutto stupefatto rimase non potendosi in modo alcuno imaginare che ella biancabella fusse e fattala pettinare invece di gemme e preziose gioie che dalle bionde chiome solevano cadere indi salardo persentita la morte di teodora sua moglie chiese buona licenza dal marchese e da monferrato si partì ed a genova ritornò un capo veggio star per mezzo il cullo e star il cullo a suo bel agio in terra una e ha forza più d un forte mullo sta cheta e capo con le due l'afferra grande come sarebbe ohimè mal nata un picciol grano di minuto miglio da cui per fame fui poi divorata senza riguardo alcun senza consiglio il che intendendo il maestro non gli volse fare ma sprezzatolo trattollo da pazzo perciò che gli pareva una cosa nuova e non più udita dopo preso il capestro glielo pose al collo esortandolo e confortandolo che pazientemente sopportasse tal morte credevate voi forse che io facessi più cunto d uno uomo salvatico che delle proprie carni e senz altra risposta aspettare comandò che molti soldati subito montassero a cavallo ed in quattro parti si dividessero e uscita biancabella del giardino ritornò a casa e vedutala la madre sì bella e sì leggiadra eh ogn altra di bellezza e leggiadria avanzava restò sopra di sé e non sapea che dire stando da me sì lontano che mai non possi più sentir nova di te e così detto lo scacciò da sé e mandollo in sua mal ora né più di lui se intese novella alcuna biancabella tutta invaghita del dilettoso luogo andava or quinci or quindi raccogliendo fiori ed essendo ornai stanca all ombra d un albero si puose a sedere venuto il giorno del deputato invito il re la reina e la matrigna regalmente vestite ed accompagnate da diverse matrone andorono ad onorare il magnifico prandio già lautamente apparecchiato vederlo destata la reina e messa la mano sotto il guanciale per prender le chiavi che sempre a lato teneva e non trovandole molto si maravigliò il che tutti confirmarono esser ben fatto ma non vi fu però veruno che proponere ardisse onde vedendo samaritana tutti tacere disse e perchè ad eritrea mancava lo suo enimma proponere la signora riguardandola nel viso sembiante le fece che ordine già incominciato non pretermettesse ma ella senza far alcuna indugia disse e poi tu sola senza compagnia alcuna a me te ne verrai non s'era appena la fanciulla rassettata in terra che sopragiunse una biscia ed accostossi a lei la quale biancabella vedendo molto si paventò e volendo gridare le disse la biscia la signora ad eritrea impose che ordine seguisse la quale arrossita come mattutina rosa la sua favola così incominciò favola de quai il primo fu che per l'amor grande eh egli alla moglie portasse secreto alcuno mai non le palesasse altra eleuteria si addimanda ed ha le chiome che a guisa de finissimo argento rilucono laonde se tu indovinerai qual di loro sia quella dalle trezze d oro in moglie l averai con grandissima dote ed addimandate se grato averebbono che da lui e dalle sue donne visitate fussero gli risposero che caro le sarebbe molto ma che era più convenevole ed onesto ch'elle come suddite andassero a loro né mai travaglino andava a bergomo che emiliano non gli addimandasse del suo toro dalle corna d oro ora avenne che trovandosi emilliano a ragionamento con lucaferro suo fratello e con alcuni suoi domestici sopragiunse travaglino al tutto di sapere onde procedeva la causa e finse di andare una mattina per tempo ad uno castello dalla città dieci miglia lontano intendendo la reina come colpevole esser condannata a crudelissimi tormenti molto si rallegrò e presa licenza dal re assai contento d inghilterra si partì il re abbracciatala la fece in pie levare e presala per mano licenziò la brigata e con lei sola si pose a sedere allora biancabella per tal voce smarrita quasi tutti i capelli addosso si sentì arricciare ma parendole conoscere la voce preso alquanto di ardire disse ed oltre la divina bellezza e leggiadria che in lei chiaramente si vede da gli capelli suoi escono perle gemme ed altre preziosissime gioie e dalle candide mani e perciò che emilliano più fiate aveva fatto questo atto di lasciare gli amici e parenti suoi e girsene a ragionare con un mandriale lucaferro non poteva in maniera alcuna questa cosa patire che debbo io più fare al mondo dopo che io sono priva degli occhi e delle mani e mi manca finalmente ogni soccorso umano e dimani fatti recare nel giardino duo vasi de quai uno sia di puro latte pieno e l'altro d'acqua rosata finissima già il sole nascondeva gli suoi folgenti rai e le tenebre della notte cominciavano apparire quando il vecchiarello con frettoloso passo giunse alla selva e trovò biancabella che con un altra ninfa sedeva e fatta scala ad uno luoco dove era un'ampia pianura vide genese già poco tempo fa creato re il quale velocissimamente correndo per la spiaggia de l isola seguitava una bellissima cerva marito mio che avete voi che così mesto e malinconioso vi veggio a cui rispose lucaferro taci per tua fé e non mi dar maggior noia di quello che io onde per comandamento del re tutti e cortigiani comparsero dinanzi a lui il quale con le propie mani ad uno ad uno cercare volse guatando con diligenza se i lor coltelli erano cruentati tu eri allegra e festevole ed ora tutta mesta e dolorosa mi pari a cui la figliuola rispose altro non ho io se non che io vorrei duo vasi i quali fussero nel giardino portati la balia ben instrutta delle cose occorse riverentemente disse sappi sacra corona che doralice tua moglie e mia figliuola a cui rispose la madre veramente figliuolo mio tu hai ben discorso perciò che facendolo la facultà di tuo padre rimarrà integralmente a noi ed entrata in casa trovò travaglino che faceva del caso e delle ricotte e salutatolo disse travaglino mio son qui venuta per visitarti e per bere del latte e mangiare delle ricotte teco dopo nasce di lei a guisa d'un granello di miglio un vermicello il quale sì fieramente la rode e consuma che di madre serva non può rimanere gentil cavaliere quando non vi fosse a noia io mi accompagnerei volontieri con voi a cui guerrino rispose voglio guerrino che al tutto prendi questa impresa e se tu sarai contrario al voler mio pensa di rimaner privo di vita il più savio e grazioso giovane che trovar si possa e di tutta quella autorità e potere che mi è dalla natura concesso già era divulgato d ogn intorno come tebaldo prencipe di salerno voleva rimaritarsi e la fama pervenne alle orecchie di molte puncelle le quali e di stato e di virtù a tebaldo non erano inferiori e qui restava né più sapeva che dire ed addolorato ritornava fuori dopo se ne ritornava dentro la camera e da capo diceva iddio vi salvi patrone e miratala nel chiaro yiso stupefatto rimase pensando quasi eh ella non fusse ma poi che conosciuta l'ebbe le disse appena che figliuolo era dalla madre partito che il re dalla caccia al palazzo aggiunse e sceso giù del cavallo subito se n'andò alla prigione per vedere l uomo salvatico è adunque cotesto il pensiero per cui tanto affanno e tanto ramaricamento vi ponete state di buon animo che a me basta il cuore di far si che non che una ma mille bugie fiano da travaglino al suo patrone dette dove già di ucciderla si preparavano ma vedendola sì bella e sì graziosa gli venne pietà ed uccidere non la volsero ma le spiccorono ambe le mani dal busto e gli occhi di capo le trassero teneva travaglino nella mandra delle vacche molti tori tra quai ve n era uno molto vago a vedere ed era tanto grato ad emilliano che d oro finissimo gli aveva fatto dorare le corna e perciò che ornai s avvicinava il tempo di risolversi con zifroi re amenduo al palazzo se n andorono ed il re ordinò che potenziana ed eleuteria sue dilette figliuole tutte velate di bianchissimi veli cuore perciò che li parve una di loro la sembianza di biancabella tenere ed addimandolle chi fussero e donde venisseno e per maggior certezza dimostrò al re il candidissimo collo di biancabella intorniato da una catenella di finissimo oro che tra carne e pelle naturalmente come cristallo traspareva il re conosciuto che ebbe per veri indizi e chiari segni lei esser la sua biancabella teneramente cominciò a piangere ed abbracciarla ed indi non si partì che fece accendere una fornace altro da te non voglio disse isotta se non il capo del toro dalle corna d oro e tu disponi poi di me come ti piace la quale vedendo quello rimanere irressolubile disse donne mie care per non tenervi a bada e per non fastidir le menti vostre già tutte turbate per la compassionevole favola da me raccontata e biancabella figliuola di lamberico marchese di monferrato viene mandata dalla matrigna di ferrandino re di napoli ad uccjdere ma gli servi le troncano le mani e le cavano gli occhi e per una biscia viene reintegrata e a ferrandino lieta ritorna ma isotta desiderosa di saperlo tanto seppe fare e dire che dal marito il tutto intese laonde voltatasi col viso allegro verso lui disse ed a chi troverai il coltello nella guagina ancora di sangue macchiato quello sarà de tuoi figliuoli stato il vero omicida il re inteso il tutto con consentimento della madre in moglie la prese e con essa lei generò duo figliuoli ritornato il povero re alquanto in sé e posto giù ogni sfrenato furore disse alla reina donna che pensiero è stato il vostro in mandare in luoghi non conosciuti il commune figliuolo guasto ahimè eh io non meritava questo né ad un tanto re come siete voi tal cosa si conveniva ma poscia che cosi vi piace ed io sono nelle mani vostre fate di me quello che più vi aggrada tebaldo prencipe di salerno vuole doralice unica sua figliuola per moglie la quale perseguitata dal padre capita in inghilterra e ctenese la piglia per moglie e con lei ha doi figliuoli che da tebaldo furono uccisi moglie salardo quanto meglio ti sarebbe se sequitato avesti la paterna traccia lasciando a lusinghieri ed agli adulatori il corteggiare i prencipi e signori ed aveva per moglie una donna molto gentile graziosa e bella e di lei ebbe un solo figliuolo guerrino per nome chiamato ma pur si racconsolava alquanto perciò che quando duo gran mali concorrono il maggiore sempre si dee fuggire a cui fu risposo che erano due donne fuoruscite e che venivano di persia con il loro avere per abitare in questa gloriosa città che di me rimarrai contento ciò detto il marchese con le propie mani li trasse il capestro dal collo e le mani li sciolse abbracciandolo con somma amorevolezza e più fiate basciandolo il padre oltre ogni cosa lo ammaestrava ed accostumava come dee fare un buono e benigno padre né li lasciava mancare cosa che li fusse di utile onore e gloria e se una matrigna della quale ora raccontarvi intendo con modestia usata l'avesse forse altrui credendosi uccidere non sarebbe stata per divino giudicio uccisa d altrui sì come ora intenderete la trovò che macra scolorita e disforme nel letto giaceva ed accostatosi bene a lei e guatatala fiso nel volto e vedutala sì distrutta deliberai nella mente mia al tutto di averti per moglie perciò che così facendo io adempirò il voler mio e non sarò manchevole a tua madre della promessa fede prima acciò che mio tacere a questa nostra amorevole compagnia non cagioni disordine alcuno con quella maniera di dire che mi sarà dal divino favore concessa al nostro favoleggiare darò debole ad ognuno maravigliosamente piacque la isposizione di lauretta e tutti ad una voce molto la comendorono la quale fatta la debita reverenza al suo luoco si pose a sedere e non vedendo niuna di loro riuscire secondo il desiderio suo determinò senza altro pensamento di andare al patrone intravenga ciò che si voglia verrai la più infelice e più scontenta donna che mai nel mondo si trovasse va adunque senza timore alcuno ma la scelerata donna lo confortava e gli diceva questa cosa avenire per la lunghezza della infermità che tali effetti produce non passorono molti giorni che il re da capo si mise in punto per andare alla caccia ed apparecchiate quelle cose che in tal facenda fanno bisogno con la nobile compagnia si partì raccomandate però prima le chiavi della prigione alla reina morte alciò gli occhi quasi di lagrime pregni e guardando fiso nel volto di salardo così li disse salardo se ora tu potesti penetrare con gli occhi la parte di dentro del mio cuore varie furono le opinioni di uomini e delle donne e chi una cosa e chi un altra dicevano né potevansi persuadere che animale alcuno si trovasse sì empio e sì crudo onde uscito di camera e sceso giù delle scale senza mettervi indugio alcuno se ne andò al palagio del marchese ed appressatosi ad una stanga dove erano molti falconi ne prese uno che era il migliore ed al marchese più caro io non so qual frenesia anzi sciocchezza lo inducesse a comandarmi espressamente di non dover allevare figliuolo da me non generato né sottopormi alla testa d un signore che solo signoreggiasse duo che la guardan ne prendon trastullo e capo ogn'or più presso se gli serra dieci chi su chi giù poi la zamberla è bella cosa certo da vederla e di lei generò una figliuola che di bellezza e di costumi tutte le altre salernitane donne trappassava ma molto meglio a tebaldo sarebbe stato se quella avuta non avesse mostrandogli le ampie loggie e spaziose sale e ben ornate camere le cui mura erano d alabastro e porfido fino dove si vedevano figure che vive parevano e trovatala aperta e veduto che egli era fuggito s accese di tanto furore che nell animo suo al tutto propose di uccidere colui che di cotal errore era stato cagione gli entrò un nuovo pensiero ne l'animo e comandò che la reina fusse spogliata e così ignuda sino alla gola in terra sepolta e con buoni e delicati cibi nodrita se della favola risero le donne non minor trastullo presero dello enimma e non essendo veruno che interpretare lo sapesse disse eritrea venga travaglino come vanno e fatti nostri e come sta il toro dalle dorate corna io sto bene signore ma il toro un giorno mi uscì della mandra e combattendo con gli altri tori fu da quelli si sconciamente trattato che ne morì e legollo ed alla città così smassellato il condusse e con grandissima allegrezza di tutto il popolo sì come promesso aveva al re lo presentò il re con tutta la città fece gran festa e trionfo a cui risposo fu essere uno luogo della madre chiamato giardino nel quale alle volte ne prende diporto disse la fanciulla la più bella cosa io non vidi giamai e volentieri dentro rimase laonde la bella fata in ricompensamento di tanto beneficio ricevuto non volendo parer ingrata disse parve a salardo contro agli ultimi paterni aricordi di consenso della moglie adottarne uno ed allevarlo come suo legittimo e naturai figliuolo ed al fine lasciarlo erede del tutto e l altro pedrènch i duo fratelli cioè emiliano e lucaferro morto pietromaria suo padre tra loro divisero i poderi ed a emilliano per sorte toccò pedrènch ed a lucaferro ghorèm per la finestra d'una camera due matrone che di bellezza facevano invidia al sole e tantosto che ebbe vedute gli venne una rabbia al cuore e spogliatolo di sella di briglia e lasciatolo in libertà salì sopra d una forte querce ed aspettò aspra e sanguinolente battaglia l'altro mi essorta che contra te rigidamente m incrudelisca che debbo dunque far io se io ti perdono sarò mostrato a dito se farò la giusta vendetta farò contra lo divino precetto ma egli desideroso di adempire la volontà della morta moglie a tutte quelle puncelle che in moglie offerte gli erano volse primieramente provare se l'anello della prima moglie le conveniva il che udendo travaglino molto si rallegrava e faceva sembiante di volerle assai bene la sciocca donna vedendolo già del suo amore acceso e parendole già esser tempo di venire a quello eh ella desiderava viveva e chiamata la figliuola dentro la chiuse essortandola che là entro dimorasse fino a tanto che iddio le porgesse migliore e più lieta fortuna e che il padre dal fiero proponimento si rimovesse e dategli infinite gioie e danari assai e cavalli bellissimi il mandò alla buona ventura pregando cordialissimamente li serventi che il suo figliuolo raccomandato gli fusse travaglino partita che fu la donna tutto sospeso rimase e cominciò pensare molto come fare dovesse per iscusarsi della perdita del toro dalle corna d'oro che tanto ad emilliano suo patrone piaceva e fecela immantinente spogliare e così ignuda nel bianchissimo latte entrare e con quello da capo a piedi bagnandola e con la lingua lingendola alla balia che ogni cosa veduta aveva questo molto piacque quantunque della perduta figliuola tra se medesima si dolesse molto la gentilezza vostra non permette che io ricusi si fatta compagnia anzi io vi ringrazio e vi chieggo di grazia speziale che voi vi dignate di venire con esso noi e chiamati certi suoi fidati servi li commise che con esso lei andar dovessino in alcun luoco per diporto ed indi non si partisseno se prima da loro uccisa non fusse emilliano questo intendendo tutto stupefatto rimase onde per aver travaglino detta la verità fu tenuto uomo veritiero e di buona estimazione ed emilliano restò vittorioso del podere e lucaferro cornuto ed egli molto rispose ma quando fosse aggrado a vostra altezza eh io dormisse una notte nella camera de duo figliuoli vostri io in ricompensamento le darei tutte queste merci in dono fa adunque figliuol mio l'ufficio tuo e non tardare postumio prima li dimandò perdono e basciollo in bocca ed in segno della verità comandò alle tre donzelle figliuole del vecchiarello che in presenza del re le pettinassino i biondi e crespi capelli comandò che in quello instante fusse impiccato per la gola e che tutti gli suoi beni russerò divisi in tre parti de quai l'una data fusse alla moglie che accusato lo aveva de quai egli molto si dilettava e tanta era la magnificenza sua verso ciascuno che non pur amato ma anche onorato era sommamente da tutti e giunta al termine del parto parturì una fanciulla con una biscia che tre volte avinchiava il collo il che vedendo le comari che allevavano si paventarono molto ed egli rispondeva signore il toro è stato nel bosco da lupi divorato e dove è la pelle ed il capo con le corna dorate diceva il patrone il che avenne al figliuolo d un re il quale avendo liberato un salvatico uomo dalla dura e stretta prigione del padre egli più volte da violenta morte fu campato da lui e la ribalda isotta che credeva altrui gabbare gabbata e vergognata rimase e giunta in su la riva già per entro gittarsi udì una tonante voce che diceva ahimè non fare né voler di te stessa esser omicida riserba la tua vita a miglior fine qual degno supplicio meritarebbe colui che sì grave eccesso avesse commesso la matrigna che pensava con la pronta e presta risposta il difetto suo coprire non aspettò che re rispondesse ma audacemente disse e sottilissimamente ascendendo nel ventre della donna si puose ivi chetamente dimorando non stette molto tempo che la marchesana con non picciolo piacere ed allegrezza di tutta la città s ingravidò suo aveva la favola da lauretta raccontata più volte mosse le compagne a lagrimare favola i salardo figliuolo di rainaldo scaglia si parte da genova e va a monferrato dove fa contra tre comandamenti del padre lasciatili per testamento era tanto amata da salardo suo marito che egli non pur la notte ma anche il giorno non si scostava da lei essendo amenduo più anni dimorati insieme né potendo per aventura aver figliuoli uomo nel vero non meno abondevole de beni della fortuna che di quelli dell'animo egli essendo ricco e dotto aveva uno figliuolo nominato salardo il quale amando ed avendo veduto il giardino di rose e vaghi fiori tutto pieno si volse verso la balia che la custodiva e le dimandò che cosa era quello che più per lo adietro veduto non aveva ma non li raccontò come gli aveva fatte due corna maggiori di quelle d uno gran cervo lucaferro veduta la testa del toro molto si rallegrò pensando della questione essere vincitore era travaglino quantunque fusse di vacche custode uomo più tosto astuto che grosso e vedendo i portamenti della donna che dimostravano il lei lascivo amore morta la bella donna ed orrevolmente sepolta venne in animo a tebaldo di prender moglie ma rimembrandosi della promissione fatta alla morta moglie lo suo ordine in maniera alcuna pretermettere non volse ed ella non aspettando altro comandamento dalla signora così graziosamente disse passa per mezzo d un fiorito prato una superba e cruda damigella ma ben ti prego per quello amore che m hai portato e porti che questo secreto appalesar non vogli perciò che manifestandolo ne saresti e della tua e della mia total roina cagione io ti fo partecipe potendo tu fare e disfare ogni cosa ad ogni tuo piacere ed appresentatogli un superbo e fatato cavallo lo licenziò che dovesse andare ovunque a grado li paresse cavalcando adunque il buon guerrino con gli serventi suoi e passando valli monti e fiumi e dimorando ora in un luogo ed ora in uno altro ma la biscia senza offesa alcuna dal collo della bambina disnodandosi e serpendo la terra e distendendosi nel giardino se n andò e quando udirai il nitrire del salvatico cavallo scendi giù del tuo e traeli la sella la briglia e lascialo in libertà e tu sopra d un eminente albero ascenderai aspettando di quella impresa il fine ma dove è il capo e la pelle ed egli non sapeva più che rispondere questo avendo fatto più volte travaglino non sapeva trovar iscusazione che convenevole fusse de quali era mandriale travaglino uomo veramente fedele e leale né per quanto egli aveva cara la vita sua avrebbe detta una bugia e con tanta diligenza custodiva l armento e la mandra sua che non aveva pare e di questo servizio a qualche tempo forse ti potrò remeritare guerrino bramoso di avere lo suo dorato strale più oltre come fanciullo non si pensò ma senza indugio alcuno corse alla madre e trovatala che dolcemente riposava ed avuti li farai mettere ai piedi del mio cavallo che è fatato e non dubitare di cosa alcuna mescolati insieme con uccelletti cipriani ed altri odori che piacevolmente olivano ed al cerebro molto erano confortativi beato anzi beatissimo è tenuto quel figliuolo che con ogni debita riverenza è ubidiente al padre perciò che egli adempisce il comandamento datoli dallo eterno iddio e tebaldo continovando nel suo malvagio e perfido volere non trovando la figliuola che più giorni cercata e ricercata aveva s imaginò che nello armaio venduto nascosa si fusse e uscitane fuori andare per lo mondo errando e sì come nell'animo suo aveva proposto così senza indugio eseguì e prese per adottivo figliuolo un fanciullo di una povera vedova postumio chiamato e di ciò voi ne rimarrete contento salardo che attentamente ascoltate aveva le parole del figliuolo rispose e raccolte certe erbuccie di maravigliosa virtù e postele sopra gli occhi e giungendo due mani alle braccia immantinente la risanò ed io acciò mi uccidessino e poi di mia morte ne godessino mi li sono dato in preda egli conoscendo la natura de prencipi che in un'ora amano e disamano essaltano ed abbassano mi confortò stare da quelli lontano raccomandò imponendole strettissimamente che di lei cura avesse e voltatosi a tre figliuole che tre lucidissime stelle parevano caldamente le comandò che compagnia tenere le dovessino che io possi appagarti di tanti benefici per me da te ricevuti certo se io vivessi mille anni non potrei d una minima parte guidardonarti quasi da rabbia non moia ed apertisi li drappi dinanzi cavò fuori il falcone ucciso e diello alla moglie imponendole che lo facesse cucinare che a cena per amor del marchese lo mangerebbe e aperta una finestra si calò giù con una fune tutta nodosa e la mattina nell aurora andatosene ad una barbaria si fece radare la lunga barba acciò che conosciuto non fusse e di questo chiamato uno notaio fecero uno stromento publico con tutte quelle solennità che in tal materia si richieggono ammirazione perciò che io il fei mossa dalla sceleragine di una malvagia femina la quale credendosi con sue false lusinghe inducere un povero giovane a dir la bugia lo indusse a dir la verità io ora vedo gli suoi precetti esser molto dalla verità lontani perciò che postumi o è mio figliuolo adottivo né mai lo generai ed egli è pur buono savio gentile accostumato ed a me molto ubidiente lo uccise e portollo alla moglie cosi dicendole teodora moglie mia diletta io come tu puoi ben sapere non posso con questo nostro marchese aver mai pur un'ora di riposo levò su da posare e sentì un non so che di strano che in un vaso di melle batteva ed uscire di quello non poteva laonde aperto da guerrino il vaso vide un gallavrone che l ali batteva e levarsi non poteva la moglie udendo le parole del marito e vedendo il falcone ucciso molto si ramaricò e voltatasi contra lui lo cominciò rimproverare caricandolo fortemente dello errore commesso e perchè egli la vedeva sola e bella e non consueta venir a lui stette suspeso molto e quasi non poteva persuadersi che ella fusse isotta moglie del fratello del suo patrone non si partì di là che col mercatante si convenne del pregio e fattosi recare il danaro e sodisfatto il mercatante pienamente del tutto e preso da lui il commiato al palazzo lo fece portare e nella sua camera porre e confavolando io con gli serventi suoi di molte cose mi dissero tra le altre come il loro patrone era uomo famoso in prodezza e valente con le arme in mano ma per far più certa isperienza d'un mio celato oggetto il quale ora ora ti sarà manifesto e chiamato fransoe che ivi era presente lo pregò che il falcone portasse e al caro e dolce suo patrone rendesse trovavansi nel territorio irlandese duo feroci e paventosi animali de'quali l uno era un cavallo salvatico quando ti fusse in piacere di sciogliermi e liberarmi di questo angusto luogo io bene t insegnerei il modo che tosto liberare mi potresti con somma allegrezza insieme con il vecchio se n'andorono a casa dove dalla moglie e dalle figliuole furono amorevolmente ricevute erano già passati molti e molti giorni poscia samaritana deposta giù la squallida scorza di biscia una bellissima giovanetta rimase deh marito che volete voi che noi facciamo di questa femina cieca e monca non già per le sue virtù ma per guidardone de suoi benemeriti partitosi adunque il vecchiarello la sventurata biancabella cominciò andare per la selva samaritana chiamando e le strida ed i lamenti andavano fino al cielo ma teodora alle cui orecchie era già pervenuta la nova della liberazione di salardo se ne fuggì e andatasene in un monasterio di suore dolorosamente finì la vita sua che non li pianti qualche menzogna vedete la testa che meco ho recata in testimonianza contra lui quando dicesse la bugia ma acciò che io non sii detto troppo pio né troppo crudele torrò la via di mezzo e da me non sarai corporalmente punito né anche ti fia da me al tutto perdonato e voltatasi samaritana al re con allegra faccia gli disse questa è la vostra biancabella questa è la vostra moglie da voi cotanto amata questa è colei senza la quale voi non potevate vivere a tutto ov egli d ogn intorno preme il valor toglie e a morte in preda dona arbori secca e da per tutto infetta mai fiera fu più cruda e maladetta la giovane più e più volte senza che mai da alcuno fusse veduta questo ordine tenne il che a genese re era di sommo contento nodrita acciò che così lungamente vivendo i vermi le carni sue divorassino ed ella maggiore e più lungo supplicio ne sentisse patire laonde un giorno acceso d ira e di sdegno disse ad emilliano emilliano io mi maraviglio molto di te che tu facci maggior conto d uno vaccaro e d uno furfante che d uno tuo fratello e di tanti tuoi cordiali amici uccisi laonde cominciorono a gridar forte e dirottamente a piagnere squarciandosi i capegli e stracciandosi i panni dinanzi e mostrando il petto venne subito la trista nova al re ed alla reina i quali scalzi ed in camicia corsero allo scuro spettacolo comandò la signora che ciascuno infina alla seguente sera a suo piacere se n andasse a riposare imponendo sotto pena della disgrazia sua che ciascuno al bel ridotto ritornare dovesse in tal maniera gli disse travaglino mio io vorrei da te uno gran piacere e quando me lo negasti direi ben certo che poco conto facesti dell amor mio e forse saresti cagione della roina perde il poder del marito e torna a casa con la testa di un toro dalle corna dorate tutta vergognata è tanta la forza della infallibile verità che secondo che manifesta la divina scrittura pervenuto adunque guerrino alla città de irlanda col giovane isconosciuto e con gli serventi prese alloggiamento di un oste il più faceto uomo che in irlanda si trovasse e da lui tutti furono onorevolmente trattati e volendo il re aver maggior certezza del già commesso fallo severamente contra lui processe e messolo al martorio diedegli delle buone intendere chi era colei sì gentilesca e di sì alto animo che sì ornata ed odorifìcamente gli apparecchiava la camera a cui risposo fu che non sapevano cosa alcuna perciò che quando ad acconciare il letto andavano quattro ferri da cavallo i quali siano grossi e d ogni intorno maggiori de gli ferri communi duo gran dita ed aperto uscio si pose a sedere appresso il suo sposo che lungamente aspettata aveva or finite le nozze ferrandino la sua sposa a napoli trasferì e venuta la buia notte samaritana presa una vergella di lauro in mano tre volte percosse la terra dicendo certe parole la quale avendolo si diforme e brutto considerato rise della sua bruttura sì fieramente che una postema vicina al cuore se le ruppe che agevolmente affocata la arebbe e se tu sarai ubidiente a miei comandamenti farotti beata ma altrimenti facendo aggiunse in piazza un leale e ricco mercatante genovese il quale avendo adocchiato l'armaio bello e riccamente lavorato di quello fortemente s'innamorò deliberato tra se stesso di non lasciarlo per danari quantunque ingordo pregio ed ella presta a suoi comandamenti con lieto viso così disse nacqui tra duo serraglia incarcerata e di me nacque dopo un tristo figlio e la matrigna e le figliuole messevi dentro le quali tardi pentute del peccato suo la loro vita miseramente finirono e quando minutamente inteso averai e tocco con mani chi fu l'empio omicida e la cagione per cui egli si mosse ad uccidere i tuoi figliuoli voluto laonde il re fattolo chiamare strettamente gli ordinò con pena della disgrazia sua o che facesse ciò che gli era sta imposto o che egli andasse a far la impresa che guerrino far doveva almeno iddio rimuneratore del tutto non lasciarà le fatiche vostre irremunerate anzi parteciperà con esso voi la sua divina grazia notte parendoli ogni cosa cheta tacitamente nella camera della reina entrò e accostatosi al letto le tolse un coltellino che per adietro adocchiato aveva che la reina al lato portava ricordati che nei giorni passati il gallavrone nel mele inviluppato liberasti ed in libertà lo lasciasti ed egli sarà cagione della tua salute imperciò che dimane dopo il desinare al palazzo se n andrà tutto di rose e di viole coperto e di soavi odori profomicato lo trovavano il che il re intendendo deliberò errando laonde vinto dall ira e dal sdegno deliberò provar sua ventura se in luoco alcuno trovare la potesse e lungo tempo visse in buona pace lasciando dopo sé figliuoli bellissimi e del regno eredi e l'odio grande che prima le portava in vero amore converse e ritornato il vecchiarello a casa tutte corsero ad abbracciarlo rallegrandosi molto con esso lui della sopragiunta ventura a tanta sua povertà io non so come voi avete mai potuto commettere si grave eccesso oltraggiando lo signor marchese che tanto cordialmente vi ama sì come hanno fatto queste nostre graziose compagne ma poiché così piace a voi ed emmi dato per sorte eh io a ragionare sia la prima quando samaritana biancabella ed il vecchiarello con la moglie e con le tre figliuole andarono alla città di napoli per ivi abitare e veduto un luogo vacuo che era al dirimpetto del palazzo del re ivi si posero a sedere anzi e propi paesani abbandonavano i loro poderi e le loro care abitazioni e se ne andavano in alieni paesi e non vi era uomo alcuno sì potente e robusto che raffrontarli non che ucciderli ardisse ora io di due delle gravezze impostemi da mio padre sono oltre la speranza riuscito a lieto fine e presto voglio fare della terza larga isperienza considerare laonde dovendo noi dar cominciamento a nostri dolci e piacevoli ragionamenti assai più caro mi sarebbe stato se altra donna che io al favoleggiare avesse dato principio conoscendo ciò essere avenuto per non esser lei stata ubidiente a suoi comandamenti onde ramaricandosi tra se stessa ritornò in camera e vestitosi de nuovi panni larghi e lunghi andò per la città le balie sonnogliose all ora solita destatesi per allattare i bambini e postesi su le culle trovorono i fanciulli uccisi e lavategli le mani uscivano rose viole e ridenti fiori di vari colori con tanta soavità de odori che pareva che ivi fusse il paradiso terreste di avere doralice sua figliuola in moglie e lungamente dimorò tra il sì e no pur vinto dal diabolico proponimento e acceso della sua bellezza un giorno a sé la chiamò e le disse e discostatasi dal sposo e fìngendo di voler fare certi suoi servigi in camera se n andò e chiusasi dentro sola per un usciolo secretamente entrò nel giardino e con bassa voce cominciò chiamare samaritana e aggiunto ed entrato nella città regale pose per ordine alle mura del palagio le gioie e lavorieri tra quai erano fusi e rocche e gridare incominciò fusi e rocche donne venuta la notte e fingendo il mercatante di esser stanco una delle damigelle lo menò nella camera i figliuoli del re dove era apparecchiato un bellissimo letto e innanzi che lo ponesse a riposare disse la donzella sacra maestà cercate bene né di niuno abbiate rispetto perciò che senza dubbio il malfattore trovarete la quale ubidientissima alla sua signora prese la cetra e fattasi al dirimpetto del re con soave e dilettevol voce toccando col plettro le sonore corde ordinatamente li raccontò f istoria di il quale odia altrui e con l acuta vista l uccide e vedendosi se stesso muore finita eh ebbe la isposizione eritrea del suo enimma il signor evangelista che a lato le era sorridendo disse il che intendendo la madre molto si sdegnò perciò che non voleva in guisa alcuna che la figliuola divenisse come sua servitrice la giovane tutta tremante disse che era unica figliuola di un prencipe il cui nome non sapeva per esser già molto tempo ne l'armaio nascosa ma la cagione di ciò dirle non volse la quale secondo ordine tra loro dato graziosamente da lui li fu restituita ed egli preso un bastaggio a casa se la recò vertivano partitosi adunque messer erminione mal contento per la gelosia che dì e notte lo premeva ed avendo il giovane nell arca chiuso più volte udito la bella donna gemere ed un saporoso bascio le diede ed ella che aveva le mani dietro avinte dal bascio non si puote difendere giunta adunque che fu la giovane innanzi al giudizio le disse il podestà e tra sé stesso cominciò sottilmente considerare se gli sputi erano suoi overo di altrui e poi che egli ebbe ben pensato e ripensato non vi puote mai cadere nell'animo ch'egli fatti li avesse ed egli secondo l'uso suo ticco le rispose e giliola replicando sì come il suo marito ammaestrata l'aveva disse tacco marito mio io vi voglio dire una cosa che voi forse ve ne riderete che cosa disse ghirotto ogni volta disse giliola lische io me ne vado alla fonte per attingere dell acqua io trovo messer simplicio e gli do il buon giorno ed egli mi risponde ticco di che ella non sapeva né mai di tal fatto accorta si era perciò che come femina di buon nome e di buona vita al marito e alla casa sua e non ad altro attendeva favola i erminione glaucio ateniensb prende filenia centurione per moglie e divenuto di lei geloso l accusa in giudicio la signora impose alla graziosa vicenza che una favola secondo l ordine dicesse ed ella di ubidire desiderosa così disse ma in vano si affaticava perciò che lo sputo tornava indietro e sopra il viso li cadeva e tutto lo impiastracciava avendo questo il povero vecchio più volte isperimentato sempre a peggior condizione si ritrovava si pensano ma acciò che io non paia col mio silenzio tenere la parte degli uomini ed esser contraria alle donne intendo di raccontarne una che vi sarà di ammaestramento non picciolo e perchè in casa non ho persona di cui fidare mi possa per essere alle mani di servitori e fantesche de quali non mi assicuro molto io vorrei tuttavia se vi è a piacere deporre appresso voi una mia arca piena delle più care cose che io mi trovi avere pensando tuttavia che ancor ella fusse del lui come egli del lei amore accesa ma non s avedeva il poverello di ciò che era ordito e tramato contra lui perciò che forse più cautamente sarebbe proceduto di quello che egli fece a cui messer simplicio rispose ticco ed ella a lui disse tacco ed egli a lei quando vengo in questa sera giliola rispose ed egli in questa sera sia disse ma ora per la sua ventosa superbia totalmente rovinata e distrutta ritrovatasi un gentiluomo messer erminione glaucio per nome chiamato uomo veramente grande ed estimato assai nella città e ricco molto ma povero d intelletto era messer erminione uno de primai della città e per esser uomo ricco molto e assai potente gli avenne che per autorità eh egli teneva il giovanetto essendo alquanto stanco di studiare e desideroso di ricoverare gli spiriti lassi di atene si partì ed andatosene in candia di che lo scolaro li rese quelle grazie le quali egli seppe e puote le maggiori promettendoli di tal servigio tenere perpetua memoria ed appresso questo sommamente lo pregò che si dignasse di andare fino alla casa sua per mostrargli quelle cose che nell arca aveva riservate e perciò che egli temeva per la sua singoiar bellezza non fusse sollecitata da molti e cadesse in qualche ignominioso difetto per lo quale poi ne fusse dimostrato a dito pensò di porla in un alta torre nel suo palazzo non lasciando che da alcuno fosse veduta la quale macilente e scolorita con amore ad un medesimo tempo nacque ed abbraccia gli uomini e le donne come l amichevole ellera il caro tronco costei di cordoglio si pasce perciò che il geloso sempre in affanno vive e fingendo di non averli bene annomerati da capo li tornò a raccontare e ritrovandoli pur tredeci disse alla moglie giliola e che vuol dire che gli sacchi sono tredeci e pur n'abbiamo apparecchiati solamente dodeci e dove viene questo difesa acciò che non incorresse ne i lacci della ignominiosa morte incontanente da persona astuta e che desiderava camparle la morte depose le sue vestimenta e certi stracci da pazzo si mise indosso il che vedendo conchiuse per certo dalla moglie esser stato gabbato e voltatosi a lei le disse la maggior villania che mai a rea femina si dicesse e perciò che tutti ridevano chi una cosa e chi altra dicendo la signora comandò che oramai si mettesse termine alle tante risa e che vicenza con lo enimma ordine seguisse ogni volta messer erminione che questo mio servente verrà a tor arca prestaretegli quella fede come se egli fusse la persona nostra nostra partitosi messer erminione ippolito si pose nell'altra arca che era simile a quella delle vestimenta e gioie e chiusosi dentro ordinò al servente che la portasse là dove egli sapeva il servente d ippolito che inteso aveva la venuta di messer erminione non stette molto che se n andò a lui e per nome del suo patrone chieseli l'arca continovando adunque in cotal risposta messer simplicio venne in animo a giliola di dirlo a ghirotto suo marito ed essendo un giorno in dolci ragionamenti con esso lui disse disse giliola ghirotto che già aveva carico lo stomaco d altro che di lasagne e di maccheroni disse giliola andiamo a misurare dodici sacchi di biada perchè io voglio fìngere di andare al molino passati alquanti giorni la giliola andando alla fonte vide messer simplicio che passeggiava nella loggetta della sua casa e con allegro viso lo salutò dicendo ticco al quale presentata la mano di filenia in bocca non le fece nocumento alcuno perciò che aveva confessato il vero che niuno altro di peccato se non il marito ed il pazzo tocca quando messer erminione si per lo incomodo che pativa sì anche per la rabbiosa gelosia che di continovo lo cruciava assettò le differenze di quel luogo e ritornossi a casa e se la donna il falso giurato aveva subito il serpe la mano dal braccio le spiccava altrimenti rimaneva illesa ippolito che già aveva persentita la querela esser data in giudizio e che il podestà aveva mandato per la donna che comparesse a far sua difesa dopo se ne gì da messer erminione ed infingendosi avere bisogno di lui con molta astuzia li disse queste parole venuto il giorno il giovane si rinchiuse nell'arca e la notte se ne usciva fuori a suo piacere e giaceva con esso lei erano già passati molti e molti giorni il che udendo giliola si tacque ed arrossita ritornossi a casa e messer simplicio così stranamente trattato mutò pensiero ivi per un spazio di tempo dimorò e ritornato ad atene trovò filenia che maritata era di che egli fu oltre misura dolente e tanto più si doleva quanto che si vedeva privo di poterla a suo bel grado vedere e tanto fu fatto messer simplicio che ottimamente considerate aveva le parole della giliola e veduto come egli aveva mandato a richieder duo sacchi imprestito credendo veramente che marito se n andasse al molino si trovò il più felice ed il più contento uomo del mondo ed aveva per moglie una giovane giliola per nome chiamata la quale per femina di villa era da tutti bellissima riputata aveva messer simplicio più e più volte data cotal risposta a giliola che ogni volta che lo vedeva lo salutava ma ella che della malizia di lui non s avedeva col capo basso a casa si ritornava onde che giliola e mattina e sera e secondo che le facea bisogno alla chiara fonte se n'andava e con una secchia di rame attingeva l'acqua ed a casa la portava e lo incominciò sì fattamente pistare che non gli rimase membro che tutto pisto e rotto non fusse e poco mancò che morto non rimanesse ma messer simplicio che ancor sentiva le battiture per tali parole ricevute altro non le rispose fuor di questo né più buon dì né più ticco né tacco donna che non m avrai più nel tuo sacco e venendo messer simplicio fagli accoglienze e ricevilo onoratamente e fa che tu abbi apparecchiato uno sacco vuoto appresso quelli che pieni saranno di biada lo énimma adunque altro non significa eccetto che la pentola che d'ogni intorno è nera e dal fuoco fieramente riscaldata bolle e gitta d ogni parte la spuma ella ha la bocca grande ed è senza denti e tutto ciò che dentro se gli pone abbraceia a cui ella rispose io so che quando noi insaccassimo la biada gli sacchi erano dodeci ma come sia aggiunto il terzo decimo io non ve lo so dire ma rade volte ci concede glorioso e felice fine sì come avenne a messer simplicio di rossi innamorato il quale credendosi godere la persona da lui cotanto amata si partì da lei carico di tante busse quante mai uomo potesse portare filenia allora sorridendo di ciò li rispose avete voi altro che pensare messer erminione vedendola ridere taci cuor mio non vedi tu eh io sono ippolito amante tuo fedele che senza di te il viver mi è noioso achetata alquanto la bella donna e considerata la qualità del vecchio erminione e del giovane ippolito di tal atto non rimase scontenta era in atene un statuto in somma osservanza che ciascheduna donna di adulterio dal marito accusata fusse posta a piedi della colonna rossa sopra la quale giaceva un serpe tutti gli uomini e parimente le donne molto commendorono vicenza e falsamente dalla signora esser stata ripresa la giudicorono e perciò che ora era molto tarda e già incominciava la rosseggiante aurora scoprirsi la signora senza altra iscusazione fare della sua ammonizione e senza che d alcuno fusse veduto uscì di casa ed al palagio come pazzo se ne corse facendo di continovo le maggior pazzie del mondo e per mezzo d ippolito suo innamorato vien liberata ed erminione condannato non sarebbe graziose donne al mondo stato il più dolce il più dilettevole nel più felice che trovarsi in servitù ardor spesso mi mette entro tal rabbia che fammi gettar spuma a più potere certo son cosa sol da vii fantesca ch ogn un a suo piacer dentro mi pesca ma tutta quella notte giacque con esso lui in amorosi ragionamenti biasmando gli atti ed i gesti del pecorone marito e dando ordine di potersi alcuna volta ritrovare insieme or andando un giorno giliola alla fonte si come era sua usanza per attingere acqua per aventura in messer simplicio s incontrò al quale ella semplicemente sì come ogni altra femina fatto arrebbe disse questi teneva amor suo nascosto nel suo cuore né osava in maniera alcuna scoprirlo sì per temenza del marito e per la buona vita di giliola sì ancora per non dar scandalo alla prùdente moglie se non fusse amaro frutto della subita gelosia fugatrice de gli assalti di cupidine insidiatrice dell amorose donne diligentissima investigatrice della loro morte e però tu giurerai se il peccato che ti oppone il tuo marito è vero la giovane che astuta e prudentissima era e non vi sono in casa tanti sacchi che siano al numero che voi volete disse giliola disse allora ghirotto manda la cia vicina nostra da messer simplicio e fa eh egli te ne impresti duo e fa che gli dica che io gli voglio per andar questa sera al molino ed ogni vii fantesca dentro vi pesca quando si minestrano le vivande a patroni quando desnino o cenano intesa onesta interpretazione dello enimma licenziò la brigata comandando a tutti che nella sera seguente sotto pena della disgrazia sua ognuno più per tempo al concistorio si riducesse il che saravvi apertamente noto se alla mia favola che ora raccontarvi intendo benigna audienza sì come è di costume vostro presterete e messosi in letto stette molti giorni innanzi che riaver si potesse ghirotto fra questo mezzo con la sua giliola a costo di messer simplicio avendo ben cenato se ne andò a riposare io vi ho voluto apparecchiare alcuna cosa di sostanza a cena per mia fé disse ghirotto che tu hai fatto gran bene perciò che mal disposto mi trovo e non vedo l ora di cenare e andarmene a riposare acciò che domattina per tempo io possi girmene al molino la quale vedendosi quasi vittoriosa dell ingiuria fatta dal trivigiano alle donne in tal guisa il suo enimma incominciò ma di aspro castigo ma per che le parole mie sono state semplici e pure non meritano questa aera riprensione e che questo sia il vero la interpretazione dell enimma malamente da voi inteso e considerato dimostrerà la innocenza mia ma acciò che niuno non s avedesse ciò esser detto per lui la signora comandò che alle risa si ponesse silenzio e e che la non vederebbe dimane onde egli montato a cavallo se ne è partito per vederla innanzi che la moia messer simplicio che ben semplice chiamar si poteva credendo ciò esser il vero s acchetò ma prima che noi se n andiamo a cena io voglio che noi vediamo se gli sacchi apparecchiati per andar al molino sono al peso e giusti ed accostatosi a gli sacchi li cominciò prima annomerare e trovolli tredeci allora messer simplicio tutto invaghito e pensando che ella dell amor suo se ne fusse aveduta ed imaginandosi di averla à suoi comandi prese alquanto di ardire e disse quando vengo non si potevano gli uomini dalle risa astenere quando videro le donne ponersi il capo in grembo e sorridere alquanto ma la signora a cui l onestà molto più che la disonestà aggradiva guatò con rigido e turbato viso vicenza e dissele giorno messere ed egli le rispose ticco pensando con tal parola doverla intertenere ed alquanto domesticare ma ella più oltre non pensando altro non diceva ma se ne andava per e fatti suoi il quale con la sua fredda gelosia credette la moglie per man di giustizia finire ed egli al fine condennato e morto rimase il che giudico che vi sarà caro udire filenia come tu vedi qui è messer erminione tuo marito e ducisi eli te che abbi commesso adulterio e perciò addimanda eh io secondo lo statuto ti punisca e quando li parve che ella era nel suo primo sonno egli uscì dell arca ed al letto si avicinò e disse destati anima mia che io sono il tuo ippolito ritornata giliola adunque a casa disse al marito io ho operato tanto quanto imposto m avete e che ti ha egli risposto disse ghirotto in questa sera sia disse giliola già era finita la favola da vicenza raccontata quando le donne ad una voce dissero se il trivigiano ha maltrattate le donne con la sua favola parimente vicenza con la sua peggiormente ha mal trattato gli uomini lasciando messer simplicio perle ricevute busse tutto franto e pisto e n un bel volto mansueto e pio com ellera si serpe a tronco ordita si pasce di cordoglio acerbo e rio e va di panno brun sempre vestita e se uscire delle sue mani avesse potuto volontieri si sarebbe fuggito e quasi più temeva il scorno assai che danno ma ghirotto che sacco ben conosceva lo prese e lo strassinò fino fuori de uscio che astutamente aveva fatto lasciare aperto ma perciò che hovvi trovato sempre amorevole verso me non dubitai punto di non poter ottener da voi ciò che animo mio brama e desidera mi occorre di andare fino nella città di frenna per alcuni miei negozii importantissimi dove starò fin a tanto che saranno ispediti aspettò che marito venisse in casa vernilo ghirotto in casa e veduta la mensa apparecchiata ed i caponi che nella pentola si cucinavano disse alla moglie che vuol dire questa sontuosa cena che parala mi hai messer erminione non avedendosi della malizia del scolare li rispose che era contento e acciò che la fusse più sicura la metterebbe nella camera dove egli dormiva il servente che del fatto era consapevole ubidientissimo al suo patrone chiamò uno bastaggio e messagliela in su le spalle la recò nella torre dove era la camera in cui messer erminione la notte con la moglie dormiva avesse laonde temendo forte di quello che gli era avenuto si voltò contra la moglie e con turbata faccia le disse di chi sono quei sputi sì alti quelli non sono sputi di me io mai non li sputai certo che tradito mi hai dirmi rispose giliola messer simplicio non vi ramaricate né abbiate punto di paura che tutto passerà bene sapiate che nell ora di vespro venne qui a casa suo cognato e gli disse come la sorella sua era molto gravata da una continova febbre ma perchè il podestà non poteva condannarla se prima non era osservato lo statuto mandò per lei diligentemente essaminarla onde non contento di questo ma di sdegno e d ira pieno al palaggio se n andò ed ivi produsse innanzi al podestà contra la moglie una accusazione di adulterio commesso rammaricarsi e piangere maladicendo la sua dura sorte e l ora e punto che ella si maritò in colui che era distruttore della sua persona aspettò l'opportuno tempo che ella ed alla moglie che quasi in odio aveva con maggior cura ed amorevolezza attese odiando le altrui acciò che più non gli avenisse ciò che per lo adietro avenuto gli era veduto questo il popolo ed i parenti che erano venuti a vedere l orrendo spettacolo innocentissima la giudicorono e gridavano che messer erminione tal morte meritava quale la donna patire doveva né poteva sofferire che sì bella e vaga giovanetta fusse congiunta in matrimonio con sì bavoso ed isdentato vecchio non potendo adunque l innamorato ippolito più pazientemente tollerare gli ardenti stimoli ed acuti strali morte laonde mi si para davanti una favola che vi doverà molto piacere perciò che per quella poterete agevolmente comprendere il duro ed infelice fine che fece un gentiluomo ateniense messer erminione mio non meno di padre da me amato e riverito sempre se non mi fusse noto l'amore che voi mi portate io non mi ardirei con tanta baldanza richiedervi servigio alcuno animosamente giurò che niuno di peccato aveva tocca se non il suo marito e quel pazzo che v era presente giurato che ebbe filenia i ministri della giustizia la condussero al serpe perciò che se io non erro penso che ancor voi innamorate siete in atene antiquissima città della grecia ne passati tempi domicilio e recettacolo di tutte le dottrine e come tu sentirai eh io sia giunto a casa fa che entri nel sacco apparecchiato e si nascondi e poscia lascia l'impaccio a me perciò che essendo oramai attempato e attrovandosi senza figliuoli deliberò de maritarsi e prese per moglie una giovanetta vedendo allora messer simplicio i sacchi pieni della biada e credendo che marito fosse andato al molino disse a giliola dov'è ghirotto io credevo che oramai egli fusse al molino ma vedendo i sacchi ancor qui in casa non so che dirmi dove in breve spazio di tempo se ne morì e così miseramente finì messer erminione la sua rabbiosa gelosia e la giovane da ignominiosa morte si disviluppò offerendoli e sé e le cose sue sempre a suoi comandi paratissime ora avenne che standosi messer erminione nel letto una mattina con la moglie più del solito a giacere e vedi e attendi bene a quello che egli ti dirà e non gli risponder altro ma vientene secondo l usanza tua a casa giliola alla solita ora andatasene alla fonte per acqua trovò messer simplicio e diegli il buon giorno mentre che la sbirraglia del podestà menava la giovane al palagio concorse tutta la città a vedere come la cosa riusciva ed il pazzo spingendo or questo or quello si fece tanto innanzi che puose le braccia al collo alla disconsolata donna e quantunque la moglie avesse molte condizioni che la facevano grande nondimeno egli poco di lei si curava e tanto era dell amore di giliola acceso che né di giorno né di notte non sapeva che fusse riposo alcuno venuta la bugia notte messer simplicio nascosamente di casa si partì ed alla casa di ghirotto se n andò e da giliola fu graziosamente ricevuto venuto adunque il giorno seguente giliola secondo usanza sua andò per cavare l acqua della fonte e trovò messer simplicio che con sommo desiderio l'aspettava e dissegli buon giorno messere di costei caldamente s innamorò simplicio di rossi cittadino padoano e perchè egli aveva la sua casa vicina a quella di ghirotto con sua moglie che era gentile accostumata e bella per diporto in contado sovente se n andava uscito ippolito de arca andò verso piazza dove s imbattè in messer erminione ed abbraciatisi insieme del ricevuto servigio come meglio puote e seppe cortesemente lo ringraziò molto più se infiammò e disse tu ridi ah rea femina che tu se e di che ti ridi io mi rido rispose filenia della vostra sciocchezza indi se le dava il giuramento se fusse vero che adulterio avesse commesso e giurato che ella aveva erale di necessità che la mano in bocca del serpe ponesse aveva messer simplicio appresso casa una fonte di cui risorgevano acque sì chiare e sì saporite che non pur e vivi ma ancor e morti ne arebbeno potuto bere ed in tal guisa rispose signora mia s'io avesse detto parola alcuna che offendesse le orecchie vostre e di queste onestissime madonne io veramente sarei degna non pur di riprensione il quale per nome ippolito si chiamava ed innanzi che ella prendesse marito lungo tempo vagheggiata aveva ed appresso questo teneva stretta domestichezza con messer erminione il quale non meno amava se figliuolo li fusse la quale alzato il piacevole e polito viso in vece di canzone così disse con sviscerato amor speme e desio nasce una fiera macra e scolorita veste di bruno per esser il geloso di continovo malenconico questa dechiarazione molto piacque a tutti e specialmente alla signora chiara il cui marito ingelosiva di lei nella villa di santa eufemia posta sotto campo san pietro territorio della celebre e famosa città di padova già gran tempo fa abitava ghirotto scanfeita uomo per contadino assai ricco e potente ma sedizioso e pareggiano partitosi adunque ghirotto ed abbandonata l impresa messer simplicio se ne uscì del sacco e così maltrattato a casa se n'andò parendoli di aver ghirotto col bastone sempre alle spalle se ingegnò di trovare qualche secreto modo e via per la quale egli potesse adempire i suoi desiri ed essendogliene molti alle mani venuti ne scelse prudentissimamente uno che più giovevole gli pareva imperciò che andatosene alla bottega di uno legnaiuolo suo vicino gli ordinò due casse assai lunghe larghe ed erte e d una medesima misura e qualità sì che l una da l altra agevolmente non si poteva conoscere messer simplicio che nel cortile aveva molti buoni caponi ne prese duo e de gli migliori e mandolli per lo suo valletto a giliola commettendoli che li facesse cucinare che verrebbe la sera a lei secondo ordine dato e trovato dal marito in casa vien sconciamente battuto e pisto ed a casa se ne torna negar non si può vezzose donne che amore per sua natura gentil non sia e se non fusse stato il timore di se stesso in quel punto con le propie mani uccisa arrebbe ma pur si astenne volendo più tosto procedere per via della giustizia che bruttare le mani nel suo sangue e se non fusse stata la moglie che per pietà o per temenza del marito che bandito non fusse glielo tolse di mano facilmente ucciso l'arrebbe ma niuno fu de sì saputo ingegno che l intendesse il che vedendo vicenza prima trasse un focoso sospiro indi con chiaro viso così disse altro non è il mio proposto enimma che la fredda gelosia i vergogno di dir qual nome m abbia sì son aspra al toccar rozza al vedere gran bocca ho senza denti ho rosse labbia negra d'intorno e più presso al sedere io disse giliola nulla gli ho mai risposto ma fa disse ghirotto che se egli più ti dice ticco che tu gli risponda tacco ahi miseri noi che siamo morti e senza metter indugio alcuno ordinò che messer simplicio entrasse nel sacco che ivi vuoto era rimaso ed entratovi dentro quantunque non molto volontieri v intrasse accostò il sacco con messer simplicio dietro a gli altri sacchi che erano pieni di biada nominata filenia figliuola di messer cesarino centurione nobile di sangue di maravigliosa bellezza e d infinite virtù dotata né vi era nella città un altra che a lei pareggiar si potesse finita la favola dalla prudente vicenza raccontata ed alle donne molto piaciuta la signora le impose che ordine dello enimma seguisse e che messer simplicio detto le aveva quando vengo e che ella altro non gli aveva risposo ghirotto che era uomo astuto quantunque contadino fusse ed agevolmente comprendeva le parole di messer simplicio tra sé molto si turbò ed imaginossi quelle parole importar altro che infilzar perle al scuro e disse alla moglie se tu vi torni più ed egli ti dica quando vengo rispondeli questa sera e ritorna a casa e lascia far a me messer simplicio che nel sacco si stava e ben sapeva che erano tredeci che così per lui non fussero stati starasi cheto e tra se stesso dicendo pater nostri bassi maladiceva lei ed il suo amore e sé che fidato se n era e non stette molto che il povero vecchio senza sapere la cagione divenne di lei tanto geloso che appena di se stesso si fidava e questo perchè dandogli delle busse avesse campo largo di uscire del sacco e fuggire alla buona ventura aveva preso ghirotto un bastone nodoso a tal effetto apparecchiato avenne pur che nella città si trovava un scolare cretense giovane di età ma sacente ed aveduto molto e da tutti per la sua gentilezza e leggiadrìa assai amato e riverito ippolito ed ella destata vedendolo e conoscendolo perciò che era il lume acceso volse gridare ma il giovane messa la mano alla sua bocca non la lasciò gridare ma quasi lagrimando disse li fu bisogno contra la sua voglia di andare per alquanti giorni fino ad uno luogo addimandato porto pireo lontano per spazio de venti stadi dalla città d atene per assettare certe liti e differenze che tra cittadini e quelli del contado vertivano a cui giliola rispose io pensavo che voi doveste ritornare stanco e lasso a casa ancor che mezza notte fusse ed acciò che voi poteste rifocillarvi alquanto e mantenervi nelle fatiche che di continovo fate ma per che egli era nobile e di gran parentado e dei maggiori della città non volse il podestà come la giustizia permetteva che fusse pubblicamente arso ma pur per non mancare del debito suo lo condannò in una pregione vive in affanno e cresce nel dolore miser chi cade in un sì grande errore qui impose fine vicenza al suo enimma il quale da diversi diversamente fu interpretato andatosene adunque messer erminione alla casa d ippolito egli vi dimostrò un arca piena di vestimenti di gioie e di collane di non poco valore indi chiamò un de suoi serventi e dimostratolo a messer erminione li disse mentre che giliola s affaticava di cuocere i caponi ed apparecchiare la mensa ecco che ghirotto suo marito sopragiunse nel cortile ed avendolo giliola sentito e fingendo di esser addolorata disse amor che veramente a niuno perdona molto messer simplicio spronava ma pur conoscendo la vita che ella teneva e la buona fama che ne rispondeva non ardiva di farle motto alcuno ma solo alle volte con il vederla si nodriva e consolava il cuore se io non avesse rispetto a questi gentiluomini io ti farei conoscere quello che importa il sozzo e disonesto dire ma per questa fiata ti sia perdonato io ho più e più volte considerata tal parola né mai mi ho possuto imaginare che si voglia dire ticco e tu disse ghirotto che gli hai risposto ed egli pur tra se stesso si rodeva e volendo isperimentare se tanto alto poteva sputare ora tossendo ed ora raccagnando si afforzava col sputo di aggiungere al segno dopo non molti giorni ippolito presala per sua legittima moglie seco molti anni felicemente visse ma giliola sì come il marito imposto le aveva nulla rispose e ritornata a casa ed addimandata dal marito come andata era la cosa disse che ella fatto aveva tanto quanto egli le aveva ordinato e fa che ne l avenire tal cosa o simil più non t intervenga perchè sentiresti ciò che vale e puote la mia signoria vicenza tutta arrossita come mattutina rosa e vedendosi sì sconciamente improperare prese alquanto d'ardimento se li rappresentorono nel pariete innanzi a gli occhi certi sputi che erano assai alti e lontani molto da lui onde acceso dalla gran gelosia che egli aveva molto si maravigliò e la pietosa madre all incontro lo accarezzava ponendoli le mani sopra la pilosa schiena ed abbracciavalo e basciavalo non altrimenti che creatura umana si fusse entrati adunque nel vago palazzo minutamente lo videro e molto lo comendorono e scesi giù per una scaletta secreta andorono nel giardino il quale al re ed alla reina tanto piacque che giurorono a giorni suoi non averne veduto un altro che più li piacesse né mai si trovavano allegri né contenti e stando amendue in questo affanno e cordoglio determinorono per refrigerare alquanto i passionati lor cuori di andarsene in gerusalemme ed ivi visitare la terra santa i quali rispose il prete oh pazzi voi non sapete nulla se voi più sotto m affocavate con dieci volte artante pecore di sopra me ne veniva la reina udendo le sozze e vituperevoli parole sentiva nel cuore sì fatto tormento che quasi ne era per impazzire e messo da canto ogni altro suo pensiero fece venir a sé la poverella e la terza sua figliuola meldina per nome chiamata e dissele il re a cui molto piaceva aspetto del giovanetto disse già che tu porti il nome della mia città io voglio che tu stie nella mia corte niun altra cosa facendo che attendere alla persona mia il giovane che altra cosa non desiderava maggiore primieramente ringraziò il re venuto il giorno genobbia riccamente vestita e vie più del solito ornata in chiesa se n andò e non stette molto che nerino venne il quale veggendola bellissima tanto del lei amore se infiammò quanto mai uomo di donna facesse essendosi adunque tutti appresentati al re e dopo messisi a sedere il re comandò che bimbo in sala fusse portato pensando che ivi ritrovandosi il padre le viscere paterne si commoverebbono la balia prese il fanciullo in braccio ed in sala lo portò strettamente le impose che di lei somma cura avesse ammaestrandola e dandole quelli gentili e lodetoli costumi che ad una bella e leggiadretta giovane si convengono la giovinetta che per nome costanza si chiamava cresceva di dì in dì in bellezze ed in costumi appena che giovane costanzo era asceso sopra de albero che gli satiri che già avevano sentito odore del fumoso vino cominciorono appresentarsi al doglio e ne tolsero una corpacciata non altrimenti che fanno i famelici lupi nelle mandre delle pecorelle venuti costui ogni dì se n andava a pescare ma tanto gli era la fortuna nemichevole che nulla prendeva ed ogni volta che egli ritornava a casa essendo ancora più di mezzo miglio lontano dalla stanza il povero giovane nerino non sapendo che genobbia fusse moglie di maestro raimondo cominciò raccontargli l istoria riservando però il nome di ciascuno avenne che uno servente andò in camera dove genobbia dimorava e dissele insensato maestro raimondo stava pur a vedere se usciva fuori alcuno che non gli piacesse ma nulla vedeva se non gli sopportabile fumo ed ardente fuoco che la casa abbrusciava erano già concorsi e vicini per estinguere il fuoco e tanto si operorono che finalmente lo spensero venuto il giorno sequente ambe duo ritornorono a chiappino ed il trovorono che come un grasso porco soffiava e roncheggiava accostatosi costanzo appresso a lui più volte ad alta voce lo chiamò ma chiappino che era ben pasciuto dormiva e nulla rispondeva né le era dimostrata cosa alcuna dalla savia maestra che ella ottimamente non apprendesse costanza essendo pervenuta all età di dodeci anni aveva già imparato ricamare cantare sonare danzare genobbia apparecchiati per domattina che io voglio che tu vadi a messa nel domo e se mai tu ti festi bella e pomposamente vestisti fa che dimane il facci la giovane avuta la potestà di comandare al tonno subito li comandò che egli gittasse la botte sopra uno de più belli e più securi scogli che sotto l'imperio del padre suo si trovasse ritornato il porco tutto lordo a casa corse alla madre la quale li disse figliuolo mio noi ti abbiamo trovata moglie e di tuo sodi sfacimento che io voglio che tu vadi nell ora della messa solenne nel domo ad udir l ufficio genobbia così era il nome della moglie di maestro raimondo e presa la propia moglie per i capelli con un rasoio le tagliò le canne della gola dopo tolta la piva le soffiò nel martino ma per questo la meschina non resuscitò vide l ampio ed alto palazzo del re le cui colonne erano di finissimi marmi porfidi e serpentini ed alzati gli occhi alquanto in su vide il re che stava sopra un verone che tutta la piazza signoreggiava venuta la fine del desinare ed avendo molto pensato di furar la capra e di gabbare il prete e vedendo non poterne riuscire dissero messere noi vogliamo che voi ne vendiate quella capra a cui rispose il buon prete non volerla vendere perchè non vi erano danari che la pagassino ma se l impedimento della lingua procedesse non da vizio naturale overo accidentale ma da dura ostinazione di non voler rispondere io mi sforzerò a più potere di far sì che egli parli in cotal guisa adunque amando la reina costanzo niuna altra cosa tanto desiderava quanto di ritrovarsi con esso lui e venuto un giorno il convenevole tempo di ragionar seco l addimandò se a lei servire gli fusse a grado ma mi doglio che egli mutolo sia e non vogli alle dimande mie in modo alcuno rispondere se tu vorrai sì come io intendo fare il debito tuo non dubito che egli parlerà e dove erano l immondizie e le lordure sì come fanno i porci dentro se li cacciava dopo così lordo e puzzolente si ritornava a casa e accostatosi al padre ed alla madre e fregandosi intorno alle vestimenta loro tutte da letame gli le imbruttava non s erano appena cento miglia scostati da l isola capraia che videro dalla lunga un ricco e superbo palazzo alquanto rilevato dal piano sopra un isoletta posto e perchè era molto vago ed al dominio loro soggetto lo volsero vedere e fatta la isperienza trovò costanzo esser femina e non uomo e le damigelle bellissimi giovani sì come chiappino raccontato gli aveva e passavano dinanzi al re e dopo secondo i loro ordini sedevano avenne che andando un giovene al palazzo sì come gli altri facevano s abbattè in pietro pazzo e dissegli dove vai pietro per che non vai al palazzo come gli altri ed ubidire al comandamento del re non avrò un re convenevole alla persona mia e preso commiato dal re e dalla reina non senza loro profondissimo sparger di lagrime e montata sopra uno potente cavallo sola di tebe si partì e prese il cammino verso quella parte dove la fortuna la guidava e desiderando di parlar con lei andava imaginando che via egli potesse tenere per la quale onor della donna rimanesse salvo ed egli attenesse l intento suo disse la nina cristianello non vi avedete che elli vi hanno fatto una beffa io mi pensavo che voi foste più scaltro di quello che voi siete alla mia fé che elli non mi arrebbeno ingannata parve alla reina di andar a visitazione della nuora e andatasene e trovatala dal porco uccisa ne sentì grandissimo dolore e ritornato il porco a casa e agramente ripreso dalla reina le rispose lui avere fatto a lei quello che ella voleva far a lui e sdegnato si partì ma non vi fu veruno che dirittamente lo intendesse perciò che le loro isposizioni deviavano molto dal vero il che vedendo fiordiana arditamente disse compagni miei voglio che quel muletto sia nostro e come dissero gli altri voglio che noi ci andiamo alla strada dove egli ha a passare e che l'uno stia lontano dall'altro un quarto di miglio e ciascaduno di noi separatamente li dirà bene volentieri rispose maestro raimondo dimane verrete qua in chiesa ed io farò sì che oggi la vedrete ed andatosene a casa maestro raimondo disse alla moglie maestro raimondo li rispose che fusse il ben andato nerino messo secreto ordine con genobbia con lei se ne fuggì ed in portogallo la trasferì dove con somma allegrezza longamente vissero tu non mi vuoi rispondere chiappino tu veramente fai il tuo peggio perciò che io ti farò morire in prigione da fame e da sete egli lo guatava con occhio torto è sì pòtente e sì forte che gli basta animo senza altrui aiuto prendere un satiro ed a voi appresentarlo vivo il che essendo così sì come io intendo voi poterete agevolmente isperimentare e ad un ora adempire il voler vostro la reina le diceva che lo spingesse da parte ma ella ricusava di spingerlo e tai parole alla reina disse tre cose ho già sentite raccontare sacra corona veneranda e pia quanto l'uomo graziose donne sia tenuto al suo creatore che egli uomo e non animale bruto abbia al mondo creato non è lingua sì tersa né sì faconda che in mille anni a sofficienza il potesse isprimere e parimente fece il terzo e così tutta tre rimasero privi delle loro mogli laonde sdegnati andorono a casa del prete e non volsero più udire sue fole ma lo presero e lo posero in un sacco con animo di affogarlo nel vicino fiume ed andava tai parole più volte replicando vedendosi il tonno preso e non potendo in modo alcuno fuggire disse a pietro pazzo deh fratello mio pregoti per cortesia che vogli di tal prigionia liberarmi e donarmi la vita deh caro fratello e che vuoi tu far di me e conosce la mutazione del tempo avenga che strologo non sia porta la cresta in vece di corona e non è re canta le ore e non è prete appresso questo ha gli sproni nelle calcagna e non è cavaliere cavalcando adunque costanza alla ventura mutossi il nome e di costanza costanzo si fece chiamare e passati diversi monti laghi e stagni laudando iddio che egli una volta aveva pur avuta buona ventura la figliuola del re avendo udito pietro altamente gridare era corsa alla finestra e leggiava e scherniva ridendosi fortemente delle parole sue domando cavalli armeggiando e giostrando ed il più delle volte rimaneva vincitrice e portava il trionfo non altrimenti di quello che fanno i valorosi cavalieri d ogni gloria degni allora pietro disse taci che io ho un secreto il quale se tu sapessi molto ti maraviglieresti e forse ti rallegreresti e che secreto hai tu disse luciana che sollevar ci potesse e di tanto travaglio ne traesse cavalcando adunque il giovane costanzo con il satiro strettamente legato all ora del vespro aggiunse ad una villa non molto lontano dalla città il giorno sequente nerino andando verso il prato dalla valle in maestro raimondo si abbattè e salutatolo disse maestro mio non vi ho io da raccontare una cosa che molto vi piacerà signor mio noi vi abbiamo carezzato e onorato molto facendovi quelle accoglienze ed onori che degnamente meritate e voi in guidardone delle accoglienze senza saputa nostra ne involate del giardino i frutti ma ben doglia sopra doglia alla reina crebbe la quale con sue parole credendo distruggere costanzo il puose in stato maggiore e non potendo la scelerata sofferire il tanto bene che di lui ne vedeva riuscire s imaginò un nuovo inganno il qual fu questo non so io disse nerino la casa di quella bellissima madonna e non sono io stato in piacevoli ragionamenti con esso lei e perciò che il suo marito venne a casa ella mi nascose nel letto e tirò le cortine la quale come spirito gentile doma e raffrena i fieri e famelici leoni cioè gli indomiti e superbi uomini e sopra di loro ferma e stabilisce la sua sede disse allora pre scarpacifico non ti affannare di questo che se egli me ne hanno fatto una io gliene farò due e non dubitare perciò che essi che ingannato mi hanno non si contenteranno de questo anzi con nuova astuzia verranno a vedere se potranno cavarmi alcuna cosa da le mani la favola da cateruzza raccontata a tutta la compagnia molto piacque e sommamente tutti la commendorono ma vie più la sagacità e astuzia dell ingenioso prete luciana veggendo che ornai era convenevole tempo di scoprirsi e dare a conoscere al padre innocenza sua con viso lagrimoso disse ma l'osservanza che io porto alla nostra signora e la riverenza che io ho a questa orrevole e grata compagnia mi stringe e inanima a raccontarne una ma acciochè non si moltiplicasse in parole la signora ordinò che ogni uno tacesse e voltato il viso verso a la povera madre dando fede alle parole del figliuolo e credendo ciò che egli diceva esser il vero il tutto apparecchiava ma giunto che egli era alla madre il pazzo la schernirà e beffava traendo di bocca la lingua lunga più di un gran sommesso costei aveva un figliuolo pescatore ma per sua disaventura era matto e tutti quelli che lo conoscevano pietro pazzo lo chiamavano viveva il buon re con valeriana sua diletta moglie onestamente ed in pacifico stato avenne che dopo non molti anni la reina di cui il re non aspettava più prole se ingravidò e giunta al parto parturì una bellissima bambina parve a meldina esserle molto carico tener celata così alta e maravigliosa cosa e andatasene alla suocera disse prudentissima reina io mi credevo esser accompagnata con una bestia dopo alquanti giorni nerino trovò maestro raimondo e fingendo di non sapere che egli fusse marito di genobbia dissegli che fra due giorni era per partirsi perciò che il padre scritto gli aveva che al tutto tornasse nel suo reame né era per lo innanzi per avere ma la prudente isabella vedendo i loro animi tutti sospesi disse non vi maravigliate signori miei perciò che l uomo può dare alla donna quello che egli non ha i tre compagni vedendo il rosto il lesso e la torta al fuoco ed avendo udite le parole della nina molto più che prima si maravigiiorono e tra loro cominciorono pensare sopra della capra come aver la potessino vivien laonde il re insieme con la reina chiamò la figliuola e postisi in una camera a sedere disse il re costanza figliuola mia diletta ora è venuto il tempo di maritarti e noi ti abbiamo trovato per marito un giovane che sarà di tuo contento la reina non sapendo in ciò governarsi disse al re che dobbiam noi fare voi vedete a che condizione noi si troviamo il figliuolo nostro vuol moglie né fia alcuna che in marito prender lo voglia ma il re non ebbe mai tanta forza di farlo parlare onde andatasene al re disse monsignor lo re più e più volte siete andato all albergo del satiro e vi siete affaticato per farlo ragionare con esso voi per prenderne trastullo messer lo porco che non dormiva ma il tutto chiaramente intendeva levatosi in piedi le ungeva il viso la gola il petto e le spalle ed ella all incontro l accarezzava e basciava sì che egli tutto d amore si accendeva disse allora costanzo rispondemi chiappino che se tu come spero meco parlerai io ti prometto di cotesto luoco liberarti eh egli onoratamente ed in consolazione lungo tempo visse ed il re venendo al fine della sua vita del regno suo erede il a cui rispose chiappino tu lo sai molto meglio che io perciò che tutti gridavano costanzo costanzo e nondimeno sei costanza finito il sentenzioso enimma da cateruzza raccontato e da tutti con somma ammirazione atteso non trovandosi veruno in sì ingeniosa compagnia che della dura scorza il vero senso traere sapesse disse cateruzza il che vedendo i malandrini restarono attoniti e messo da canto ogni furore comprorono la piva per fiorini duecento e lieti a casa ritornorono tre parti fer del pane e più non v'era e tutti quattro con faccia serena godendo la lor parte fur contenti non so tu che m'ascolti quel che senti ma pietro nulla curandosi ad altro non attendeva se non al pane ed alla vernazza il che veggendo luciana disse pietro ohimè ma i compagni senz'altra risposta darli con somma allegrezza condussero la capra a casa e dissero alle lor mogli dimane non apparecchiarete altro da desinare fino a tanto che noi non lo mandiamo a casa essendo adunque costanza in età perfetta e non avendo il re più stato né tesoro di poterla in alcun potente re orrevolmente maritare molto tra sé si ramaricava e questa cosa con la reina sovente conferiva signor mio questo ed altro mi potete comandare e quantunque le forze mie siano deboli non però resterò di sodisfare al desiderio vostro ersilia per nome chiamata la quale e di bellezza e di virtù e di cortesia avanzava ogn altra matrona che a suoi tempi si trovasse e con meldina sua diletta moglie lungo tempo felicissimamente visse era già ridotta al suo termine la favola da isabella raccontata ma dimmi ti prego per cortesia disse costanzo che avevi tu che ridevi quando noi eravamo per strada e vedevamo un fanciullo morto alla sepoltura portare perchè alcuno potente signore acceso del lei amore per le sue degne virtù non si disdegnerebbe di prenderla per moglie senza dote io mi mossi al riso rispose chiappino che mille ladroni che hanno rubbato migliaia di fiorini al publico e meritano mille forche si stavano a guatare in piazza un miserello che era alla forca condotto ed aveva solamente involato dieci fiorini per sostentamento forse e venuta al termine del suo parto partorì un bellissimo figliuolo il che al re e alla reina fu di grandissimo contento e massimamente che non di bestia ma di creatura umana teneva la forma appresso imola città vendichevole ed a tempi nostri dalle parti quasi ridotta all ultimo esterminio trovasi una villa chiamata postema per le quali cose tutte e ciascheduna da per sé era costanza dal re e dalla reina e da tutti tanto amata che non vi era termine al loro amore a cui maestro raimondo promesse di farlo e di mala voglia da lui si partì ma prima disse a nerino gli tornarete più a cui rispose nerino pensatel voi ma il buon pietro che aveva più bibisogno di mangiare che di parole voleva pur al tutto ponerselo in spalla e portarselo a casa per goderselo allegramente con la madre sua che ancor ella molto bisogno ne aveva signor nerino io ho veduta una donna di tal bellezza che quando voi la vedeste forse non la riputareste meno anzi più bella della madre vostra la capra carica di quelle robbe e lasciata in libertà si partì ma ne le cui mani capitasse non si sa ma il prete ed i tre compagni ed alcuni altri suoi amici intorniorono il mercato e parendoli l'ora se n'andarono a casa del prete ma poniamo disse la signora lucrezia ornai il rider da parte acciò che isabella proponendo il suo enimma l ordine seguisca la quale con allegro viso così disse quando vi sia a grado di vederla mi offerisco di mostrarcela di questo rispose nerino ne sarò molto contento e vi rimarrò obligato tu vedi come io per te la pena innocentemente patisco e tu insensato ridi mangi e bevi né punto consideri al commune pericolo a cui egli rispose e mentre che lo portavano per attuffarlo nel fiume sopragiunse non so che a i malandrini onde forza li fu metter giù il prete che era nel sacco strettamente legato e fuggirsene i me la vogliono pur dare ed io non la voglio che io prete sono e prendere non la posso e tutto sbigottito rimase perciò che non poteva sapere donde venisse quella voce tante volte ripetita la falsa reina che chiaramente sapeva il desiderio del re ragionando un giorno con esso lui di varie cose tra altre disse signor mio non sapete voi che costanzo vostro fidelissimo servitore dopo con ogni riverenza e summissione parlando io non intendo di degenerare alla progenie de miei antecessori che ad ogni tempo sono stati famosi e chiari né voglio avilire la corona vostra prendendo per marito colui che è inferiore a noi io dico da dovero e non burlo rispose il buon prete oh povero uomo disse il masnadiero non vi avedete che egli è un asino e non muletto oh ghiotti come bene gabbato vi hanno dite voi da dovero overo burlate meco e perchè disse il prete perciò che non un mulo ma un asino mi pare come asino disse il prete e senza altro dire frettolosamente seguì il suo camino in mezzo del bel giardino eraci un albero che sopra un ramo aveva tre pomi d oro ed il guardiano per espresso comandamento di luciana i custodiva che involati non fussero e senza porre alcuna distanza di tempo in tal guisa gli rispose sacra corona non fa bisogno che io mi distenda in parole in dar risposta alla degna vostra proposta ma solo dirovvi ciò che la materia ricerca e sovente ragionando tra loro diverse cose si misero come è usanza de giovani a ragionare della bellezza delle donne e chi diceva l una e chi altra cosa raccontato che fu da isabella lo ingenioso enimraa tutti stupefatti rimasero né poteansi persuadere che uno dovesse dare quello che egli non aveva la terza disse ed io voglio che ella sia la più savia e la più ricca donna che si truovi ma che figliuolo che ella conciperà nasca tutto coperto di pelle di porco e i gesti e le maniere che egli farà siano tutti di porco ina piglia questa vescica piena di sangue e ponela sotto il guarnello perciò che venendo questi malandrini darotti la colpa del tutto e fingendo di esser teco adirato tirerotti con questo coltello un colpo nella vescica ed accortosi nerino che la bella donna di cui ragionava era moglie di maestro raimondo più oltre passare non volse e stimolato da maestro raimondo e da i parenti che l istoria cominciata seguisse egli rispose ma quando innanzi al re ed alla reina fosti che causa ti mosse a dover oltre misura ridere a cui rispose e presa una piva fatta al modo suo levolle i panni e gliela pose fra le natiche e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva saltò in piedi e come facesti disse maestro raimondo ella rispose nerino aperse una cassa e mi puose dentro e rimpetto della cassa puose molte vestimenta che ella governava che non si tarmassino ed dopo che operasse sì che pietro di sozzo e pazzo divenisse il più bello ed il più saggio uomo che allora nel mondo si trovasse e non contenta di ciò ancora volse che sopra il scoglio fabricasse un ricchissimo palazzo con logge e con sale e con camere bellissime prendi questa tazza e recala a nerino e digli che egli la beva che poi meglio ragionerà il servente presa la tazza portolla alla mensa e volendo nerino bere disse il servente pigliate questa tazza signore che poi meglio ragionarete ed e trattosi il cappello di capo riverentemente lo salutò il re vedendo il giovanetto sì leggiadro e vago il fece chiamare e venire alla presenza sua giunto che egli fu dinanzi al re addimandollo donde egli veniva e che nome era il suo né vedersi modo alcuno di poterla sofficientemente maritare né però la volse trattare da meno di figliuola ma datala ad una sofficiente balia ma la madre che teneramente amava la figliuola pregò il re che la riserbasse fino a tanto che ella parturiva e poi facesse quello che più gli aggradiva essendo il bambino pervenuto al termine dell anno e crescendo in tanta bellezza che non vi era un altro che se gli potesse agguagliare parve al re di far una isperienza se colui di cui era figliuolo si potesse trovare si consigliorono insieme di farla inviolabile ed affatata rimasero adunque le fate tutta tre d'accordo la prima disse io voglio costei inviolabil sia non passorono molti giorni e mesi che verginal ventre cominciò crescere alla fanciulla che ancora il duodecimo anno tocco non aveva e vedevansi segni evidentissimi di donna gravida e pervenuto costanzo al cospetto del re e della reina e delle sue damigelle appresentoli lo satiro il quale se per a dietro rise ora furono sì grandi le risa sue che tutti che ivi erano presenti ne presero non picciola maraviglia pre scarpacifico giunto che fu a casa disse alla nina come egli aveva comperato una cavalcatura e credendosi aver comperato un muletto aveva comperato un asino e perchè per strada molti ciò detto gli avevano all'ultimo n aveva fatto un presente tanto mi è venuto nell animo di raccontarvi una favola d un pazzo il quale mentre che impazziva per una sua operazione savio divenne e per moglie ebbe una figliuola d un re sì come per lo mio ragionare potrete intendere già era venuta al fine la favola da fiordiana raccontata quando la signora fece motto che lo enimma seguisse ed egli il letto sottosopra volgendo e rivolgendo e nulla trovando si partì quanto questa cosa tormentosa fusse a maestro raimondo pensare il può chiunque ha provato amore e dopo accettollo per signore offerendosi in tutto quello che per lui si potesse parato essendo adunque costanzo in forma d uomo a gli servigi del re con tanta leggiadria lo serviva che ogn uno che lo vedeva attonito e stupefatto rimaneva vederete ed andatosene a casa disse alla moglie dimane lievati di letto per tempo ed acconciati il capo e fatti bella e vestiti onoratissimamente e per quella a suo bel agio poteva vederla andare su e giù per casa ma non voleva scoprirsi per non darle materia di non lasciarsi più vedere stando adunque nerino ogni giorno in questo secreto vagheggiamento ne potendo resistere all'ardente fiamma che gli abbrusciava il cuore una quel eh è impossibile truovare andar cercando è troppo gran pazzia l altra a quel tutto fede non prestare che n sé non ha ragion né dritta via la terza il dono prezioso e raro c hai nelle mani fa che tenghi caro ed era capo della provincia ed entratovi dentro cominciò contemplare gli superbi palazzi le dritte e spaziose strade i correnti e larghi fiumi i limpidi e chiari fonti ed approssimatosi alla piazza e fatti chiamare quattro valenti bastagi gii fece trae re di casa lo scrigno e ponerlo in casa della vicina vechiarella e celatamente lo aprì che niuno se n'avide e ritornossene a casa a cui fu nelle sue opere molto più favorevole la fortuna che la ragione volse più tosto diventar serva che avilire la sua condizione e dopo la gran servitù di re cacco moglie divenuta rimase paga e contenta sì come nel discorso del mio ragionamento comprenderete meldina moglie mia diletta quando io mi credessi che tu non appalesassi ad alcuno l alto mio secreto io non senza grandissima tua allegrezza ti scoprirei una cosa che fin ora ho tenuta nascosa ancora che nella morte io dovessi incappare ma prima che io mi ponga alla pericolosa impresa voi signor mio ordinarete che al bosco dove abitano i satiri sia condotto uno vaso grande con la bocca larga la madre della fanciulla questo vedendo molto addolorata rimase non potendosi persuadere che una fanciulla di undeci anni che ancora i segni di donna non dimostrava ingravidar si potesse il che vedendo il re e la reina molto si rallegrorono e ordinò il re che avanti alcuno indi si partisse la pelle fusse tutta minutamente stracciata e tanta fu v allegrezza del re e della reina per lo rinovato figliuolo che poco mancò che non se ne morisseno il sono molti dilettevoli donne i quali per avere lungo tempo dato opera al studio delle buone lettere si pensano molte cose sapere e poi o nulla o poco sanno e mentre questi tali credonsi signare in fronte a se stessi cavano gli occhi io disse luciana mi penso che tu dica il vero che tosto usciremo d affanni perciò che la botte si romperà sopra qualche sasso e noi si annegheremo come mangiato tu mi avrai qual altro beneficio di me conseguir ne potrai ma se tu da morte mi camperai forse ad alcun tempo agevolmente io ti potrei giovare sì come avenne ad uno medico molto scienziato nell arte sua il quale persuadendosi di altrui uccellare fu non senza sua grave danno ignominiosamente uccellato deh non mi astringer più a ragionare ora ti prego disse chiappino ma va e ritorna dimani che io ti risponderò e dirotti cose che tu forse non pensi il che udendo costanzo disse al re maestro raimondo mio se voi non volete dirmi chi ella sia e dove abita almeno contentatemi di questo che io un'altra fiata la vegga il che significò che la madre del morto fanciullo era adultera del prete più oltre io vorrei intendere da te chiappino mio qual cagione ti mosse a maggior riso quando noi ci giungessimo alla piazza io trovo amorevoli donne sì nelle istorie antiche come nelle moderne che l'operazioni di un pazzo mentre che egli impazzisce o naturali o accidentali che elle siano li riusciscono molte volte in bene sì rispose il prete ma che avete comperato voi di bello disse il buon compagno ho fatto spesa di questo muletto che tu vedi come muletto disse il compagnone dite da dovero over burlate voi dove tutti lo accarezzavano dandogli chi un frutto chi un fiore e chi l una e chi altra cosa ma il bambino tutti con mano li ricusava il che intendendo il re immantinente fece costanzo a sé venire ed appresentatosi gli disse costanzo io mi rendo certo che tu sai quanto piacere ne prenda del satiro da te preso ma pur non osava scoprirsi perciò che desiderava di vederlo nel fatto e dissegli signor nerino vi ritornarete voi mai più cioè la moglie con il fabro suo marito e la moglie del fabro col prete che le era fratello ed avvenga che paresseno quattro nondimeno erano se non tre e ciascuno di loro prese mezzo un pane e tutta tre contenti rimaseno il re che già si accorgeva de gli atti che faceva il fanciullo chiamò la balia ed addimandolla chi era dietro uscio la balia che altro non pensava rispose esservi un mendico onde fattolo chiamare e venire alla sua presenza conobbe il re che egli era pietro pazzo e abbracciata la pietà mista col dolore volse al tutto non come bestia ma come animai razionale allevato e nodrito fusse il bambino adunque diligentemente nodrito sovente veniva alla madre e levatosi in piedi le poneva il grognetto e le zampette in grembo il poverello non sapendo altro che fare acceso d ira e di furore corse al lito del mare e ad alta voce chiamò il tonno che aiutare lo dovesse ma avertite disse il prete che non vi dogliate poi di me perciò che la capra non conoscendovi in questi primi giorni per non esser assuefatta con esso voi forse non farà effetto che fare dovrebbe né appena cavalcato aveva due tratte d arco che se li fé incontro altro compagno e disseli buon giorno messere e di dove venete voi dal mercato rispose il prete vi è bel mercato disse il compagno sì bene rispose il prete avete fatta voi alcuna buona spesa disse il compagnone sì rispose il prete ho comperato questo muletto che ora tu vedi dite il vero disse il buon compagno avetelo voi comperato per un mulo poscia il prete prese una de le capre e legolla ad un siepe nel cortile dandole da mangiare e l'altra legolla con un capestro e con esso lei al mercato se n'andò il che intendendo luciana fìnse di molto turbarsi e voltatasi al re disse sacra maestà mi perdonarete se ancor voi sarete cercato il prete fece di quelle due mercato ed a contanti le comperò e venuto il giorno seguente ordinò alla nina che apparecchiasse un bel desinare perciò che voleva alcuni suoi amici venissero a mangiar con esso lui e v impose che ella togliesse certa carne di vitello e la lessasse madre temendo eh egli non facesse qualche maggior pazzia se gli vasi preparati non trovasse ogni cosa apparecchiò aggiunto pietro a casa e veduta dalla madre tanta copia di bellissimo pesce ella tutta si rallegrò terminasse pre scarpacifico vinto dalle preghiere e dalle persuasioni della sua fante se ne andò un giorno al mercato e adocchiato un muletto che alle bisogne sue parevali convenevole per sette fiorini d'oro lo comperò e fatta venire la sposa vestita di onorevolissime vestimenta regali al porco la presentò il quale veggendola bella e graziosa tutto gioliva e così puzzolente e sporco la intorniava facendole col grugno e con le zampe le maggior carezze che mai porco facesse era nella villa un contadino non molto lontano dalla casa del prete ed aveva tra l'altre due capre che si somigliavano sì che l'una dall'altra agevolmente conoscer non si poteva costui fu quello che senza che voi ve n avedeste vi puose il pomo d oro in seno costui fu quello di cui non con stretti congiungimenti ma con incantesimi gravida divenni a cui rispose chiappino io me ne risi non del morto fanciullo ma del padre di cui il morto non era figliuolo che piangeva e del prete di cui egli era figliuolo che cantava il buon prete mentre fu giovane fu uno di quelli gagliardi uomini che nel territorio imolese si trovasse ma giunto all estrema vecchiezza non poteva più sopportare la fatica del caminar a piedi liberarti chiappino che attentamente ascoltava il tutto intesa la liberazione disse e che vuoi tu da me hai tu ben mangiato e bevuto secondo il voler tuo disse costanzo si rispose pensando che giungendo in qualche scoglio si dovesse rompere ed annegare ma la cosa altrimenti successe di ciò che re e la reina pensato gridare conche conchette secchie secchiette mastelle mastellette che pietro ha pigliato di molto pesce la madre che pensava come prima esser derisa e beffata movere non si voleva ma pur il pazzo nel grido più altamente continovava ed entrati nella corte subito i compagni balcorono la capra legata al siepe che l erbe pasciute ruminava e credettero che essa fusse quella che prete con le robbe aveva mandata a casa e voltatosi or quinci or quindi finalmente vide il sacco nel quale il prete era legato ed accostatosi al sacco tuttavia il prete vociferando forte lo sciolse e trovò il prete venuto che fu messer lo porco più lordo e sporco che mai fusse la sposa benignamente lo ricevette distendendo la sua preziosa veste per terra pregandolo che si coricasse appresso lei ciascuno pensare quanta e qual fusse l'allegrezza di meidina veggendosi accompagnata con sì leggiadro e sì polito giovane non stette guari che la giovane se ingravidò e finalmente un giorno nell ora del tramontar del sole giunse ad una celebre e famosa città chiamata costanza la quale allora signoreggiava cacco re della bettinia e di lei generò tre figliuole ornate di costumi leggiadre e belle come mattutine rose l una delle quali valenzia l altra doratea la terza spinella si nominava ritornato il porchetto alla madre altamente grugnendo diceva io voglio moglie né mai cessarò infino a tanto che io non abbia quella giovane che oggi ho veduta perciò che molto mi piace questa tantosto che sentiva pietro pazzo dire madre conche conchette secchie secchiette mastelle mastellette che pietro ha preso molto pesce e preparata una nave e guarnita di ciò che le conveneva montorono in nave e si partirono e con prospero e favorevole vento navigarono costei era figliuola d una poverella che aveva tre figliuole e ciascheduna di loro era bellissima questo intendendo la reina subito mandò a chiamare la poverella con la figliuola maggiore e dissele il re galeotto veggendo avere sì fatto figliuolo e di lui figliuoli depose la diadema e il manto regale e in suo luogo con grandissimo trionfo fu coronato il figliuolo il quale chiamato re porco con molto sodisfacimento di tutto il popolo resse il regno fratelli non so la cagione perchè voi mi vogliate offendere forse questa mia fante vi debbe aver fatto alcuno dispiacere eh io non so e voltatosi contra lei mise mano al coltello e tirolle di punta e ferii la nella vescica che era di sangue piena ed ella fìngendo di esser morta in terra cade voi padre mio diletto avete generato quattro figliuole delle quali tre avete onoratissimamente maritate in tre potenti re dandole grandissimo tesoro e stato venuta ora di posare andossene la sposa in letto aspettando che suo caro sposo se ne venisse e non stette molto che sposo tutto lordo e puzzolente se n andò al letto ed ella levata la coltre se lo fece venire appresso e sopra il guanciale li conciò la testa e fattale riverenza con modesto modo e volto allegro sino a casa l'accompagnò avendo adunque nerino chiaramente compresa la casa dove ella abitava cominciò vagheggiarla né sarebbe passato un giorno eh egli non fusse dieci volte passato dinanzi la casa sua ed avendo il bestione già padita la ebbriezza si risvegliò e come se dal letto si levasse cominciò sbadagliare e guatandosi d intorno vide un padre di famiglia che con molta turba accompagnava un fanciulletto morto alla sepoltura non passò gran tempo che la figliuola fu richiesta per moglie da molti valorosi signori tra i quali vi fu brunello figliuolo del gran marchese di vivien piacevoli donne il senso del mio enimma è che trovandosi un fabro avere per moglie la sorella d un prete ed essendosi ambe doi posti alla mensa per cenare sopragiunse il prete e così erano quattro con chiaro viso umilmente così rispose madama tanta è la servitù che io ho col signor mio e marito vostro che mi parrebbe far a lui grandissima villania quando io mi scostassi dalla ubidienza e voler suo allora luciana al guardiano commesse che ad uno ad uno tutti diligentemente cercasse perchè non era cosa di farsene poco conto il guardiano poi che ebbe ben cercato e ricercato ognuno a lei ritornò e dissele che non si trovava a cui rispose nerino eh egli credere non lo poteva che ella fosse più formosa della madre sua ma che ben arebbe piacere di vederla a cui disse maestro raimondo entrato il marito in casa e prese alcune sue cosette senza avedersene di cosa alcuna si partì ed altresì fece nerino venuto il giorno sequente ed essendo nerino in piazza a passeggiare per aventura passò maestro raimondo io fieramente me ne ridei perchè il re ed ancor tu credete che le damigelle che alla reina serveno siano damigelle e nondimeno la maggior parte loro damigelli sono e poi si tacque appresentarlo laonde la reina col mezzo loro s imaginò di dar a costanzo la morte ma non le venne fatto perciò che ingannatore sovente rimane sotto a piedi dell ingannato così permettendo la divina provvidenza e la somma giustizia perciò che il pomo d oro che ci manca è di sommo valore e molto più apprezzo che ogni altra cosa il re che non sapeva la trama pensando che in lui tal error non fusse arditamente la veste si scinse e subito il pomo in terra cadde nel mezzo della notte un leva su tutto barbuto e mai barba non fé il tempo accenna né strologo fu porta corona né si può dir re né prete e l ore canta e ancor più né mai possi di tal stato uscire se prima non saranno da lui tre mogli prese partite che furono le tre fate ersilia si destò e incontinenti levatasi da sedere prese i fiori che raccolti aveva ed al palagio se ne tornò si metteva sì fortemente a gridare che tutti quelli che erano nell isola agevolmente udire lo potevano e lo suo gridare era tale madre conche conchette secchie secchiette mastelle mastellette che pietro è carico di pesce vaghe e vezzose donne la favola da eritrea nella precedente sera raccontata mi ha sì di vergogna punto il cuore che quasi me ne sono restata in questa sera di favoleggiare ma ed egli a noi altro non richiede se non la buona grazia nostra e la dilicata persona tua la quale egli stima più che ogni stato e tesoro ma a gran lunga si trovò ingannata perciò che lauretta non era men saputa di lei la signora che vedeva che ma lo sagace pre scarpacifico che non stava senza sospetto della sua vita ed aveva sempre i compagni innanzi gli occhi che non li fessero alcuno dispiacere disse alla sua fante la reina che ben sapeva che la dura querce con un solo colpo non si atterra più e più volte con molta astuzia ed arte s ingegnò di tirar il giovane a gli servigi suoi ma egli costante e forte come alta torre da impetuosi venti battuta nulla si muoveva sepoltura egli piangeva e messere lo prete che le essequie faceva cantava di che lo satiro se ne sorrise alquanto poscia entrato nella città ed aggiunto nella piazza vide il popolo che attentamente mirava un povero giovane eh era sopra la forca la quale presa e di quella vestitosi se n'andò in compagnia del giovene al palazzo ed asceso su per le scale si puose dietro un uscio del palazzo che appena d alcuno poteva esser veduto e così com egli determinò così fece ora essendo il giovane nerino in padova ed avendo presa amicizia di molti scolari che quotidianamente il corteggiavano avenne che tra questi v era un medico che maestro raimondo brunello fisico si nominava il tonno udita la voce e conosciutala di cui era s'appresentò alla riva del mare e messo il capo fuori delle salse onde t addimandò che cosa egli comandava a cui il pazzo disse verrete questa notte su primo sonno alla camera mia e trovarete aperto l'uscio e vederete ciò che io vi dico essere il vero venuta la notte e aspettata l ora che tutti erano andati a posare la reina fece accendere i torchi e con il re se n andò alla camera del figliuolo pietro pazzo per virtù di un pesce chiamato tonno da lui preso e da morte campato divenne savio e piglia luciana figliuola di luciano re in moglie che prima per incantesimo di lui era gravida fanciullo quest'altro è pietro pazzo il quale per virtù d un pesce chiamato tonno sapientissimo divenuto fabricò l alto e superbo palazzo signor mio sappiate ch'io sono quella luciana la quale infelicemente generaste e con pietro pazzo e col fanciullo a morte crudelmente dannaste allora il tonno vedendo aver ricevuto sì gran benefìcio non volendo dimostrarsi ingrato disse a pietro ascendi nella tua navicella e col remo e con la persona pieghela tanto da l un de lati che l acqua vi possa entrare ma ditemi per cortesia di cui è ella moglie e dove abita a cui maestro raimondo non rispose a verso perciò che dirglielo non voleva allora disse nerino e pur quando elli la volessero cinquanta fiorini d'oro l'apprezzava i buoni compagni credendosi aver robbati panni franceschi subito gli annoverorono i cinquanta fiorini d'oro favola iii pre scarpacifico da tre malandrini una sol volta gabbato tre fiate gabba loro e finalmente vittorioso con la sua nlna lietamente rimane ed eravi avenuto quello che ricercando andava ma avendo la signora di quella la fine udita fece segno a lionora che all ordine andasse dietro ed ella non pigra al comandamento della signora così il suo enimma propose e ringraziò il sommo iddio di si fatto dono che suo figliuolo aveva trovata moglie di suo contento non stette gran spazio di tempo che messer lo porco essendo con la sua donna in piacevoli ragionamenti le disse signor mio rispose costanzo se lo satiro è mutolo che ne posso io darli la loquela non è ufficio umano ma divino e poscia che ebbero empiuto la loro ventraglia e furono a bastanza satolli si misero a dormire e sì alta e profondamente dormivano che tutti gli stroppiti del mondo non gli arebbono allora destati non ha moglie e gli altrui figliuoli che sono i pollicini pasce piacque a tutti la isposizione del prudente enimma e massimamente al capello il quale disse signora lodovica isabella vi ha renduto pane per schiacciata ma che stesse nascosta e preparasse quello che faceva mestieri raunati adunque tutti e parenti ed il giovane nerino furono posti a mensa e maestro raimondo con la sua maccaronesca scienza cercò de inebriare nerino per poter poi fare il parer suo il fine della favola da alteria precedentemente raccontata mi dà materia di dovere raccontarne una la quale vi fia non men piacevole che grata ma sarà differente in uno il che vedendo il re tutto suspeso e stupefatto rimase non sapendo come in seno venuto gli fusse luciana vedendo allora tal cosa disse la figliuola queste parole udendo molto si turbò e venuta rossa come mattutina rosa disse che per modo alcuno a tal cosa consentir non voleva ma pur sì dolci furono le parole della poverella che la figliuola accontentò vedere ed accostatisi all isoletta fecero scala e giù di nave smontorono non erano ancora aggiunti al palazzo che pietro pazzo e luciana figliuola del re li conobbero la reina non potendo un tanto ignominioso eccesso sofferire con luciano re suo marito lo volse communicare il che inteso dal re da cordoglio volle morire oh misero ed infelice me che ho fatt io oh come scioccamente ho ucciso costei che era il bastone della vecchiezza mia come potrò io più viver senza lei ma fa eh egli mi dia la tua autorità disse luciana imponendogli che tanto essequisca quanto io gli dirò sia fatto disse pietro il tuo volere ed incontanente chiamò il tonno e commessegli che quanto ella gli imponeva tanto egli facesse ma perciò che io ti conosco prudente e savia e veggio che mi ami di perfetto amore vorrei di ciò farti partecipe sicuramente scopritemi ogni vostro secreto disse meldina che io vi prometto di non manifestarlo senza il vostro volere ad alcuno deliberò tra se stesso di scriverle una lettera e girargliela in casa a tempo che gli paresse che il marito in casa non fusse e così gliela gittò e questo egli più volte fece ma genobbia senza altrimenti leggerla né altro pensando la gittava nel fuoco e l abbrusciava e imbruttato ogni cosa di fetente sterco appresso la sua sposa si coricò la quale non stette molto che s addormentò ma il porco fingendo di dormire con le acute zanne sì fortemente nel petto la ferì la reina la mattina andossene alla camera della sposa e credendosi vedere ciò che per lo addietro delle altre due veduto aveva trovò la nuora allegra e contenta ancor che letto tutto di lordura e carogne imbruttato fusse a cui rispose nerino avendo io scampato il fuoco di che più temenza debbo io avere or messi da canto questi ragionamenti maestro raimondo pregò nerino che si dignasse d'andare il giorno seguente a desinar seco ed il giovane accettò volentieri l invito a cui nerino fece di cenno che gli voleva parlare ed accostatosi a lui li disse messere non vi ho io da dire una buona novella e che disse maestro raimondo e prima io vi rendo quelle grazie che per me si puolono le maggiori del buon animo ed affezione che voi avete verso di me cercando di darmi marito da me non richieduto avenne che poverello un giorno prese un grande e grosso pesce da noi tonno per nome chiamato di che egli ne sentì tanta allegrezza che se n'andava saltoladdo e gridando per lo lito cenerò pur con la mia madre cenerò pur con la mia madre ed andatosene maestro raimondo a casa non volse dir cosa alcuna alla moglie ma aspettare il tempo di ritrovarli insieme venuto il giorno sequente nerino a genobbia ritornò e mentre stavano in amorosi piaceri e dilettevoli ragionamenti venne a casa il marito nerino perciò che per lo adietro non aveva veduta donna alcuna eccetto la madre e la balia sua animosamente diceva che per suo giudicio non si trovava al mondo donna che fusse più bella più leggiadra e più affilata che la madre sua a cui pietro rispose e che vuoi tu che io faccia fra tanta brigata non vedi tu che io sono povero nudo né ho pur una veste da coprirmi e tu vuoi che io mi ponga fra tanti signori e cortegiani questo non farò già io il re questo intendendo stette alquanto sopra di sé nulla però dicendo e partitosi dal silvestre satiro con il suo costanzo del tutto chiarirsi si volse il che niuno potrebbe credere se con gli occhi propi non lo vedesse la reina pensava che la nuora burlasse ma pur diceva da dovero e addimandatala come ciò potesse vedere rispose la nuora il fanciullo che gli era vicino aperte le braccia se gli aventò al collo e strettamente lo abbracciò il che vedendo il re doglia sopra doglia li crebbe e data buona licenza a tutta la brigata deliberò che pietro con la figliuola e con il bambino al tutto morisse la signora nel chiaro viso di cateruzza guardando disse che alle favole della presente notte desse cominciamento la quale arrossita alquanto e poscia sorridendo un poco cominciò in questa guisa favola il marito fìngendo di cercare certe sue cose gittò sottosopra tutta la casa e guatò sino nel letto e nulla trovando con più riposato animo si partì ed alle sue pratiche se n andò ma temeva fortemente il re che sommamente l amava e caro lo teneva regnava nella provincia della bettinia una spezie di uomini i quali dal mezzo in su tenevano la forma di creatura umana ancor che le loro orecchie e corna di animale fusseno va a casa e dì alla nina che lessi questo vitello e il lombo e li polli arrostisca e dille che con queste spezie la faccia una buona torta ed alcuno saporetto secondo usanza nostra hai tu ben inteso or vattene in pace e scesi giù delle scale gli andorono incontra e con strette accoglienze benignamente i ricevettero ma il re e la reina perciò che erano tutti trasformati non il porco che non era molto lontano udì le parole e altro non disse andatosene adunque all ora debita il porco tutto di letame e di carogne impiaslracciato al pomposo letto con il grugno e con le zampe levò le sottilissime linzuola aveva nerino a genobbia donato un bello e prezioso diamante il quale dentro la ligatura nell oro aveva scolpito il capo e nome suo e venuto il giorno ed essendo maestro raimondo andato alle sue pratiche nerino fu dalla donna in casa introdotto e fatta la debita inquisizione con ogni onesto e secreto modo se si poteva scoprire chi era stato colui che la fanciulla violata aveva né potendo cosa alcuna intendere per non restar con sì vituperoso scorno voleva occultamente ucciderla genobbia di ciò come prima sfavasi maravigliosa ma per ciò che importava il comandamento del marito ella fece tanto quanto per lui imposto le fu ed io voglio che niuno offender la possi e che figliuolo che nascerà di lei sia dotato di tutte quelle virtù e gentilezze che si possino imaginare ed essendo giunto maestro raimondo nerino lo pregò che egli dir li dovesse chi era costei che sì bella a gli occhi suoi pareva ma fìngendo maestro raimondo di aver pressa per rispetto delle pratiche sue questo ci è avenuto non già per colpa mia ma per cagione tua che continuamente mi deridevi e berteggiavi ma sta di buon animo disse che tosto usciremo il che udendo i tre compagni dissero messere volete voi farne questo beneficio voi ne porrete ne sacchi e ne gitterete nel fiume e di masnadieri custodi di pecore diverremo il quale per aver donato un muletto acquistò molti danari e pecore e vendicata l ingiuria de suoi nemici lieto con la sua nina rimase ed acciò che non si sconciasse l incominciato ordine in questa guisa il suo enimma propose calza li sproni e cavalier non è pasce figliuoli e moglie in ver non ha molto è sottil eh indovinar lo sa era già al suo termine aggiunto il dotto enimma da isabella raccontato e quantunque vari varie cose andassero imaginando niuno perciò alla verità pervenne grado perciò che servendola oltre il guidardone eh egli riceverebbe non solamente da tutta la corte ben veduto sarebbe ma anche appreciato e sommamente riverito che incontanente morta rimase e levatosi la mattina per tempo se n andò secondo il suo costume a pascersi e inlordarsi essendo adunque la misera luciana nella botte da procellose onde molto combattuta né vedendo sole né luna dirottamente piangeva la sua sciagura e non avendo latte da attasentare il fanciullo che sovente piangeva alle volte gli dava de fichi ed in tal modo lo addormentava che vi pare di quella donna che ora è partita di chiesa parvi che ella patisca opposizione alcuna e ella più bella della madre vostra veramente disse nerino che ella è bella e la natura più bella far non la potrebbe e far tutto quello che ad una matrona onestamente si conviene ma non contenta di ciò tutta si diede agli studi delle buone lettere le quali con tanta dolcezza e diletto abbracciava ma voi mi avete dato per marito il più bello il più vertuoso e il più accostumato giovane che mai la natura creasse egli quando viene in camera per accoricarsi appresso me si spoglia la puzzolente scorza e in terra quella diposta un attilato e leggiadro giovane rimane quantunque ella avesse tal effetto fatto più fiate pur una volta le parve d aprigliene una e vedere quello che dentro si conteneva e apertala e veduto come il scrittore era nerino figliuolo del re di portogallo di lei fieramente innamorato stette alquanto sopra di sé madre mia diletta voi siete povera e carica di figliuole se voi consentirete tosto ve ne verrete ricca io ho questo figliuolo porco e lo vorrei maritare in questa vostra figliuola maggiore e voi disse maestro raimondo dove eravate io rispose nerino era nascoso nel scrigno che ella fuori di casa mandò il che maestro raimondo intendendo e conoscendo ciò che egli raccontava essere il vero da dolore e passione si sentiva morire e impostole che il tutto dovesse tacere perciò che era fra poco tempo per uscire di si fatta miseria si levò di letto e presa la sua spoglia porcina alle immondizie sì come per l addietro fatto aveva si diede ed egli presa la tazza beve tutto il vino e veduto e conosciuto il diamante che vi era dentro lo lasciò andare in bocca e fingendo di nettarsi la bocca lo trasse fuorije se lo mise in dito tu dèi sapere che non è cosa in questo mondo eh io più brami e desideri che avere uno satiro in mia balìa onde essendo tu potente e gagliardo non è uomo in questo regno che meglio mi possa contentare che tu montato pietro in nave e fattala star curva e pendente da uno lato sopra il mare tanta copia de pesci vi entrò che ella stette in grandissimo pericolo di sommergersi ma poi considerando alla mala vita che il marito suo le dava fece buon animo e cominciò far buona ciera a nerino e dato un buon ordine lo introdusse in casa che vuol dir questo marito mio siete forse voi diventato pazzo se pur voi volete abbrusciare la casa brusciatela a vostro piacere ma in fede mia non abbrusciarete quel scrigno dove sono le scritture che appartengono alla dote mia sicurato adunque messer lo porco dalla moglie si trasse la puzzolente e sporca pelle e un vago e bellissimo giovane rimase e tutta quella notte con la sua meldina strettamente giacque dal mercato rispose il prete e che avete voi di bello comperato disse il compagnone questo muletto rispose il prete qual muletto disse il masnadiere questo che ora cavalco rispose il prete il tonno non cessava tuttavia di caldamente pregarlo offerendogli di dargli tanto pesce quanto egli desiderava avere ed appresso questo li promise di concedergli ciò che egli gli addimanderebbe molto mi pare che verso di noi grande ingratitudine mostrate il re che di ciò era innocente molto si affaticava in farle credere che egli il pomo involato non avesse ma ella non avedendosi di cosa alcuna scorreva per tutto ritornata la balia da capo all uscio il fanciullo faceva la maggior festa in quel luogo del mondo sempre ridendo e dimostrando uscio col dito la qual sdegnosetta alquanto non già per natura ma per accidente così disse doma un spirto gentil due fier leoni e sopra il dorso lor ferma sua sede risposero le donne oh sciocchi e privi d intelletto voi vi persuadete che una bestia debba far i servigi vostri certo ve ne restate ingannati perciò che voi volete ogni giorno gabbare altrui ed alla fine voi rimanete gabbati disse allora il giovene burlando vieni meco ed io ti darò una veste e chi sa che il fanciullo non possi esser tuo andatosene adunque pietro a casa del giovene li fu data una veste delle quali una va errando per lo mondo e di costanza costanzo fassi chiamare e capita nella corte di cacco re della bettinia il quale per molte sue prodezze in moglie la prende tenendo nella destra mano la tagliente spada ed accompagnata da quattro virtù cioè dalla prudenza dalla carità dalla fortezza e dalla fede è soave e dolce a buoni e acerba ed amara a tristi e accostatisi al gregge videro pre scarpacifico che era di loro il pastore e si maravigliorono molto perciò che pensavano che nel fiume annegato si fusse onde l'addimandorono come fatto aveva ad uscire del fiume vedendo ricardo valeriana sua moglie esser in termine di non poter avere più figliuoli e le tre figliuole esser in età di dover aver marito determinò tutta tre onoratissimamente maritare e perciò che egli gli era unico figliuolo ogni cosa pazientemente sofferivano tra gii altri un giorno a casa venne il porchetta e messosi sì lordo e sporco come era sopra le vestimenta della madre grognendo le disse io madre mia vorrei maritarmi e fattile certi presentuzzi e confermata la stretta amicizia secretamente se ne andava in casa sua aveva la casa di questa vecchiarella una finestra la quale guardava nella sala della casa di genobbia il che vedendo costanzo scese giù dell albero ed accostatosi ad uno lo legò per le mani e per li piedi con una fune che seco recata aveva e senza esser d alcuno sentito lo pose sopra il cavallo e via lo condusse disse il prete io son apparecchiato a fare tutto quello che vi aggrada e non è cosa in questo mondo che volontieri non la facessi e trovati tre buoni sacconi di ferma e fissa canevazza li puose dentro e strettamente che uscir non potessero li legò e nel fiume gli avventò costanzo avedutosi che le parole che uscivano dalla bocca della reina procedevano non da buon zelo eh ella avesse ma da affezione amorosa e considerando che per esser donna non poteva saziare la sua sfrenata ed ingorda voglia ed ella accorta ed intendendo quello voleva dire il prete rispose messer sì io ho arrostito il lombo ed i polli e lessata la carne di vitello appresso questo ho fatta la torta e il saporetto con delle spezie per dentro sì come mi disse la capra sta bene disse il prete e invitata dal sonno e da gli uccelli che su per li verdi rami dolcemente cantavano s'addormentò allora per sua buona ventura passarono per l'aria tre altiere fate le quali veggendo l'addormentata giovane si fermorono e considerata la lei bellezza e leggiadria e sì come voi dell involato pomo d oro siete innocente così parimente della gravedanza io ne fui innocentissima allora tutti d'allegrezza piangendo si abbracciorono insieme e gran festa si fecero schiacciata perciò che poco fa con molta agevolezza voi dichiaraste il suo ed ora ella ha dichiarato il vostro e però l una all altra non arra invidia rispose la pronta lodovica signor bernardo quando sarà il tempo le renderò gnanf per il che vedendo la reina ardente e caldo amore in sì acerbo e mortai odio converse che più non lo poteva guatare e desiderosa della morte sua giorno e notte pensava come da gli occhi se lo potesse rimovere né mai la bestia ha voluto favellare che volete più star a rompervi il cervello sapiate se costanzo vorrà tenete per certo che gli è sofficiente a farlo ragionare e rispondere sì come meglio li parerà nerino parimenti si partì e ritrovato maestro raimondo gli disse signor dottore non sono io ritornato da quella gentildonna e la invidiosa fortuna mi ha disconzo ogni piacere perciò che il lei marito sopragiunse e disturbò il tutto eh è nascosto vien fuori d un fosso e con gran fretta dietro se gli spicca dieci atterran qual pazzo e poltrone questo chi lo indivina è gran barone quattro a canto ritien gran paragoni prudenza carità fortezza e fede in destra il brando dolce e grata a buoni amara a tristi e nuda di mercede eh sì eh sì cantò il gallo e subito fu dì e dal sonno risvegliato altro più non udì questo udendo e parenti di maestro raimondo e prima credendo che tutto quello che nerino gli aveva detto della moglie severo trattarono l uno e l altro da grandissimi embriachi ma pur rivolgendo nell animo e discretamente pensando che figliuolo qual che si fusse era generato da lui ed era il sangue suo deposto giù ogni fiero proponimento che prima nell'animo aveva nulla allora dir gli volse ma lasciato il giovane cuocersi nel suo unto lietamente si partì laonde nerino alquanto d ira acceso per lo poco conto che maestro raimondo aveva mostrato farsi di lui tra se stesso disse ma perciò che così egli voleva ed era il desiderio suo ella così fece e si mise in punto e conciossi sì fattamente che non donna anzi dea pareva la vecchiarella madre di pietro intendendo il caso strano del figliuolo tutta addolorata e dalla vecchiezza gravata in pochi giorni se ne morì il quale subito fece chiamare costanzo e tai parole li disse costanzo se tu mi ami sì come tu dimostri e ciascuno il crede intieramente adempirai i miei desiri e tu la vera gloria ne porterai il che vedendo pietro che niente stimava il pericolo assai se ne allegrò e presone tanto quanto in collo ne poteva portare verso casa tolse il camino ed essendo non molto lontano dall abitazione cominciò secondo la lui usanza ad alta voce gridare ma in vano s affaticava in sparger il fiato perciò che la misera alma era partita di questa vita e se ne era ita all'altra l altro compagno vedendo questo disse oh sciocco tu non hai saputo ben fare lascia un poco fare a me stava ad un desco un fabro e la mogliera con un sol pane intiero e mezzo appena con la sorella il prete in su la sera quattro si ritrovaro a quella cena ma vedendo la signora che ella al suo fine era già pervenuta comandò a fiordiana a cui la prima favola della quarta notte toccava che metesse mano ad una e ordine dell incominciato trastullo seguisse e se tu pensi aver vivi in errore e come cieco per la strada vai ma se come mi mostri il mio ben vuoi dammel non tardar più che dar nie'l puoi udendo questo la reina andò al re e raccontógli il tutto ed egli le disse che manco male sarebbe farlo morire che qualche gran male egli nella città facessi la quale non men desiderosa di dire che d ascoltare in cotal maniera a dire incominciò favola i rlcardo re di tebe ha quattro figliuole a cui meldina con sereno e chiaro viso rispose che era molto contenta ringraziandola assai che si dignasse accettarla per nuora e quando altro ella non avesse le sarebbe bastevole di poverella in uno instante esser venuta nuora d un potente re ed essendone state a lui dimostrate molte tutte come carogne a comparazione della madre sua reputava maestro raimondo che aveva una moglie delle belle donne che mai la natura facesse postasi la gorgiera delle ciancie disse e maestro raimondo andatosene a casa e non trovata la moglie fra pochi giorni disperato se ne morì questa favola da isabella raccontata fu alle donne e parimenti a gli uomini carissima e massimamente che maestro raimondo del suo male era stato cagione signori vi affaticate indarno perciò che il mio enimma altro non significa se non l infinita ed equale giustizia meldina figliuola mia voglio che tu prendi messer lo porco per tuo sposo né aver rispetto a lui ma al padre suo e a me che se tu saprai ben esser con esso lui sarai la più felice e la più contenta donna che si trovi questa è una buona cosa disse luciana quando così fusse ma come si addimanda il pesce disse luciana a cui rispose pietro egli s addimanda tonno ma il porco arditamente li rispose lui avere fatto a lei quello che ella intendeva di fare a lui né stette molto che messere lo porco ancor tentò la reina di volersi rimaritare e prendere per moglie la terza sorella che era vie più bella che la prima e la seconda ed il bambino avinchiavasi la coda e con evidentissimi segni le materne carezze esserli molto grate le dimostrava il porcelletto essendo alquanto cresciuto cominciò umanamente parlare e andarsene per la città nell'isola di capraia posta nel mare ligustico la quale luciano re signoreggiava fu già una povera vedovella isotta per nome chiamata dopo il cacciatore che sta nascosto dentro il fosso si scopre e con dieci lo atterra cioè con dieci dita delle due mani cateruzza per la vera resoluzione dell enimma tutta rossa divenne perciò che ella credeva che niun altra si trovasse che e pensando che più tosto ella fusse sì come suol avenire in qualche infirmità incurabile caduta volse che dalle donne esperte fusse veduta le quali diligentemente con secreto modo avendola considerata giudicorono indubitatamente la fanciulla esser gravida ed in quello instante il re fece accendere un grandissimo fuoco in mezzo della piazza e presente tutto il popolo fece la reina con tutti li damigelli arrostire per esser dal carnefice impiccato di che lo satiro maggiormente se ne rise e giunto che fu al palazzo ogn un cominciò far segno di allegrezza e gridare costanzo costanzo il che vedendo l'animale vie più fortemente mandò fuori le risa trovare laonde il re fece fare un publico bando per tutta la città che chiunque della sua età il decimo quarto anno passava dovesse sotto pena di esserli il capo spiccato dal busto appresentarsi a sua maestà tanto più ella come e morbidi fanciulli fanno ne rideva e giuoco n apprendeva continovando adunque pietro di giorno in giorno la sua pescagione e sioccamente ripetendo alla madre le sopradette parole in questo mezzo che il prete stava chiuso nel sacco per aventura indi passò un pecoraro col suo gregge la minuta erba pascendo e così pascolando udì una lamentevole voce che diceva è ed il vero né mai vidi la più festevole né la più graziata donna di lei se per caso messere mio voi andaste a lei fate che mi raccomandate pregandola che la mi conservi nella sua buona grazia sentendo la reina la grata ed amorevole risposta non puote per dolcezza gli occhi dalle lagrime astenere ma pur temeva non avenisse a lei come alle altre due era avenuto vestitasi la nuova sposa di ricche vestimenta e preziose gioie aspettò lo suo caro sposo che venisse a casa casa e andatisene in piazza comperorono polli ed altre cose che facevano bisogno al loro mangiare e postele sopra il dorso della capra che seco condotta avevano l'ammaestrarono di tutto quello che ei volevano che facesse e alle loro mogli dicesse la capra carica di vettovaria essendo in libertà si partì correva alla finestra e di ciò pigliava tanto trastullo e solazzio che alle volte dalle risa si sentiva morire il pazzo che ridere dismisuratamente la vedeva molto si sdegnava e con parole non convenevoli la villaneggiava ma quanto più il pazzo con villane parole l oltraggiava io sono quella luciana vostra unica figliuola la quale senza aver conosciuto uomo alcuno pregna trovaste quest è il fanciullo innocentissimo senza peccato da me conceputo e appresentogli il fanciullo il re incontamente essequì tutto quello che costanzo aveva divisato ed andatosene costanzo al bosco prese uno secchio di rame ed incominciò attingere fuori della botte la vernaccia ponendola nel doglio ivi vicino il che andato alle orecchie del re e della reina inestimabile dolore ne sentirono ed acciò che tal parto non ridondasse in vituperio della reina che buona e santa era il re più fiate ebbe animo di farlo uccidere e gettarlo nel mare non passorono molti giorni che porco da capo stimolò la madre di volersi rimaritare nell'altra sorella e quantunque per la reina li fusse contraddetto molto nondimeno egli ostinato al tutto la voleva minacciando di porre ogni cosa in roina quando egli non lo enimma proposto da questa nostra amorevole sorella altro non può dimostrare se non il bove salvatico il quale ha quattro piedi che portano il pastorello che pienamente dava fede alle finte parole del prete disse credete voi messere che il signore a me la desse io credo di sì rispose il prete quando tu fosti in questo sacco sì come io era legato e di sé e della famiglia sua appresso questo dimmi di grazia disse costanzo quando aggiungemmo al palazzo per che più fortemente ridesti piedi laonde la buona femina più e più volte lo persuase che un cavallo comperar dovesse acciò che nell'andar tanto a piedi la vita sua innanzi ora non terminasse altro per ora non voglio se non che luciana figliuola di luciano re gravida si trovi il che in meno di un levar d occhi fu essequito tanto quanto egli comandato aveva non potesse vedere donna alcuna se non la madre e la balia che lo nodricava venuto adunque nerino alla età perfetta determinò il re di mandarlo in studio a padova acciò che egli imparasse le lettere latine la lingua ed i costumi italiani ed andatosi insieme col re alla prigione del satiro gli recò ben da mangiare e meglio da bere e dissegli mangia chiappino perciò che così gli aveva imposto nome ed egli lo guatava e non rispondeva e preso il pane e fattolo in pezzi parimenti nel doglio di vernaccia pieno lo pose indi salì sopra una ben frondata arbore aspettando quello che ne poteva avenire e ritornato all ora debita al palagio con tanta lordura e letame che per lo puzzore non le si poteva avicinare fu dal re e dalla reina per l'eccesso commesso villaniggiato molto il che senza indugio fu largamente essequito il re e la reina arricordandosi esser sì miseramente della figliuola e del bambino privi e pensando come le loro carni fusseno già divorate da pesci forte si però per iscusato voi signora mi avrete se a vostri servigi pronto e apparato non mi trovarete perciò che al mio signore fino alla morte di servire intendo pur che gli aggradisca il mio servire e presa licenza si partì una nel re di scardona l'altra nel re dei goti la terza nel re di scizia ed assignata a ciascheduna di loro la terza parte del suo reame per dote e ritenuta per sé una parte assai piccioletta la quale al bisogno suo maggiore li prestasse soccorso i galeotto re di anglia ha un figliuolo nato porco il quale tre volte si marita e posta giù la pelle porcina e diventato un bellissimo giovane fu chiamato re porco isabella a cui per sorte aveva toccato il primo luogo della seconda notte lietamente al favoleggiare diede principio così dicendo favola e si come egli seco deliberato aveva così alla deliberazione seguì l'effetto maritate adunque che furono le figliuole in tre potentissimi re di corona e essendoli la dimanda al tutto negata egli di averla maggiormente sollecitava minacciando con spaventevoli e villane parole di morte alla reina se per sposa non parer suo laonde avendoli più volte pòrto maestro raimondo il bicchiere pieno di malvatico vino ed avendolo nerino ogni volta bevuto disse maestro raimondo deh signor nerino raccontate un poco a questi parenti nostri una qualche novelluzza da ridere sì come per la presente favola che raccontarvi intendo poterete pienamente comprendere gallese re di portogallo ebbe un figliuolo nerino per nome chiamato ed in tal maniera il fece nudrire che egli sino a tanto che non pervenisse al decim'ottavo anno della sua età essendo adunque ambeduo d un reciproco amore congiunti e stando negli amorosi ragionementi ecco maestro raimondo picchiare all uscio il che genobbia sentendo fece nerino coricarsi sopra il letto e stese le cortine ivi dimorare sino a tanto che il marito si partisse avenne che a quel mercato erano tre buoni compagnoni i quali più dell altrui che del suo sì come anche a moderni tempi si usa si dilettavano vivere e veduto che ebbero pre scarpacifico avere il muletto comperato disse uno di loro e del suo amore sì caldamente s accese che ad altro che a lui dì e notte non pensava e con dolci ed amorosi sguardi sì fieramente lo balestrava che non che lui ma ogni dura pietra e saldo diamante intenerito avrebbe e la prima notte che giacerà col suo marito s'ingravidi e di lei nasca un figliuolo che di bellezze non abbia al mondo pare l'altra disse egli è figliuolo del gran marchese di vivien nostro molto domestico il cui nome è brunello giovane vago aveduto e di alto valore le cui prodezze sono già divulgate per tutto il mondo ma dal mezzo in giù avevano le membra di pelosa capra con un poco di coda torta a guisa di coda di porco e nominavansi satiri né fu sì tosto giunto al mercato che i tre compagni dell'asino l'ebbero veduto e accostatisi a lui dissero ben venga il nostro messere e che andate voi facendo volete voi comperare alcuna cosa di bello a cui rispose il messere che in quella pre severino fu da cassandrino gabbato ma in questa pre scarpacifico più volte gabbò coloro che lui gabbare credevano sì come nel discorso della mia favola non essendo usa di andare or quinci or quindi ma la maggior parte si stava in casa a cusere e ricamare molto di questo si maravigliò la quale dal re fu non meno ben veduta ed accarrecciata che furono le tre prime ma dalla reina non molto ben veduta ed accettata non già perchè odio le portasse ma per esser tutto il regno in tre parti diviso portando nelle mani un frutto o un fiore over altra cosa che potesse dar campo al fanciullo di potersi commovere secondo il comandamento del re tutti vennero al palazzo portando chi un frutto chi un fiore e chi una e chi altra cosa in mano pareva andatasene adunque genobbia nel sacro tempio sì come il marito le aveva imposto venne nerino figliuolo del re in chiesa e veduta genobbia tra se stesso bellissima la giudicò partita la bella genobbia sopragiunse maestro raimondo ed accostatosi a nerino disse constituì la favola da cateruzza raccontata più e più volte indusse altre donne a lagrimare ma poi che conobbero quella aver avuto buono e felice termine tutte sommamente si rallegrorono rendendo al signore quelle grazie che potevano maggiori tu sai figliuola mia che per la povertà nostra non ti potiamo più altamente maritare e però tu rimarrai contenta di tanto quanto è il voler nostro la figliuola che savia era e di alto legnaggio vedevasi nata attentamente ascoltò le parole del padre e che non sia minor di quello in cui le serventi con il liscio nettano le camiscie ed altri panni di lino appresso questo vi si porterà una botte non picciola di buona vernaccia della migliore e della più polente che si possi trovare con doi sacconi di bianchissimo pane e così infelicemente se n'andorono le anime loro a i luoghi bugi dove sentono eterno dolore e pre scarpacifico ricco e di danari e di pecore ritornò a casa e con la sua nina ancora alquanti anni allegramente visse se più alcuno me lo dice voglio di esso farli un presente e seguendo il suo camino s'incontrò nel terzo compagno il qual li disse ben venga il mio messere dovete per aventura venir dal mercato voi e così il pastorello in vece del prete la sua vita miseramente finì partitisi i malandrini presero il camino verso la lor casa e ragionando insieme videro le pecore che non molto lontano pascevano onde deliberorono di rnbbare uno paio di agnelli aveva questa vedovella la casa sua dirimpetto del palazzo di luciano re il quale aveva una figliuola di anni dieci molto leggiadretta e bella alla quale per esser unica figliuola impose il nome suo e luciana non vogliate avere rispetto a lui che è porco ma al re e a me che al fine di tutto il regno nostro ella sarà e tu non altrimenti che se morta fosti a terra caderai e poi lascia lo carico a me né appena pre scarpacifico aveva finite le parole con la fante che sopragiunsero i malandrini i quali corsero adosso al prete per ucciderlo ma il prete disse e venuta l ora di andare a riposare disse la giovane che voglio io fare di questa puzzolente bestia questa notte com'egli sarà in su primo sonno io l ucciderò ed avendo pensato e ripensato né trovando alcun remedio che salutifero li fusse pur tanto fantasticò che gli venne fatto di aver l'amicizia d'una vecchiarella la quale aveva la sua casa all incontro di quella di genobbia ed i polli e il lombo arrostisse dopo le sporse alcune spezie ed ordinolle che li facesse un saporetto ed una torta secondo il modo che ella era solita a fare ed era sì aveduta che uomo non si trovava che ella non ardisse di dirli ciò che bisognava e perchè ella era fedele e prudentemente governava le cose sue la teneva molto cara quando gli uomini e le donne sommamente si ridevano de messer lo porco tutto inlordato che accarezzava la sua diletta moglie e così impiastracciato da fango con lei giaceva non passorono molti giorni che ersilia s ingravidò e aggiunta al desiderato parto partorì un figliuolo le cui membra non erano umane ma porcine un dietro a un tronco sta vestito a rosso ed or ss asconde or scopre ed ha una picca quattro portan correndo un grande e grosso e duo pungenti nel gran tronco ficca salvo la sdegnosetta lodovica la quale ricordevole del a lei fatto scorno si levò in piedi e così disse lo enimma di questa nostra sorella altro non dimostra se non il gallo che si leva la notte a cantare ed è barbuto la balia eh or quinci or quindi passeggiava per la sala una volta verso l uscio del palazzo trascorse e subito il fanciullo ridendo con la testa e con tutta la persona si fieramente si piegò che quasi uscì fuori delle braccia della balia che non pur il giorno ma anche la notte in quelle consumava affollandosi sempre di trovar cose che fussero molto isquisite appresso questo non come donna ma come valente e ben disposto uomo all arte militare si diede e però persuase al re che ordinasse una botte la maggior che far si potesse e tutta tre dentro rinchiusi la botte nel mare gittasse lasciandogli senza che loro tanto affanno sentissino andare alla buona ventura la reina che di costanzo gli elegantissimi gesti le laudevoli maniere e prudentissimi costumi veniva considerando più attentamente cominciò riguardarlo e però mi soviene una favola a tempi nostri avvenuta di uno che nacque porco e poscia divenuto bellissimo giovene da tutti re porco fu chiamato disse allora maestro raimondo poi che vi piace di vederla verrete domattina nella chiesa del domo che vi prometto che la vederete ed andatasene in un cantone conobbe che la voce era di nerino suo amante e che l'istoria ch'egli raccontava a lei perteneva e da donna prudente e saggia tolse il diamante che nerino donato li aveva e poselo in una tazza d'argento piena d'una delicata bevanda e disse al servente e stando con esso lei in piaceri e grati ragionamenti ecco il marito che ritorna a casa ma genobbia cattivella aveggendosi della venuta sua immantinente aperse un scrigno grande che era nella sua camera e dentro lo nascose vorrei che tu mi desti o mio signore quel che non hai né sei per aver mai s avesti andar al mondo con tuo onore miir anni e più di vita ancor assai il che intendendo pre scarpacifìco disse ancor duo altri poco fa me l'hanno detto ed io no credevo e sceso giù del muletto disse e messosi il pastorello nel sacco egli strettamente lo legò e con le pecore da quel luogo si allontanò non era ancor passata un'ora che li tre malandrini ritornorono al luogo dove avevano lasciato il prete nel sacco e senza guatarvi dentro presero il sacco in spalla e nel fiume lo gittorno io ho un pesce disse pietro il quale fa ciò eh io gli comando e non preterirebbe cosa alcuna se egli eredesse perder la vita e fu quello che t ingravidò e me che fui sempre ubidiente a voi ed a gli precetti vostri volete sì bassamente in matrimonio copulare laonde conchiudendo dico che mai io non sono per prender marito se io come altre tre sorelle pietro che quantunque pazzo fusse non aveva di diamante il cuore mosso a pietà contentò da morte liberarlo e tanto e con e piedi e con le braccia lo spinse che lo gittò nel mare i buoni compagni molto volontieri accettorno lo invito pre scarpacifico fatta la spesa che bisognava mise tutte quelle robbe comperate sopra il dorso della capra ed in presenza de tre compagni disse alla capra la signora che già vedeva la favola esser finita a cateruzza impose che ordine seguisse la quale non stette a bada ma lietamente e con buon animo lo suo enimma cosi incominciò il re che pur le era padre mosso a compassione della fanciulla che unica figliuola gli era al voler materno s acchetò venuto il tempo del parto la fanciulla parturì un bellissimo bambino andai a casa da quella gentil madonna e dimorando con esso lei in piacevoli ragionamenti sopragiunse il suo marito il quale dopo ch'ebbe rivoltata la casa sottosopra accese il fuoco e poselo in tutti i quattro cantoni della camera ed abbrusciò ciò che era in camera il muletto da lui comperato esser un asino e se noi staremo fermi in questo detto il muletto agevolmente sarà nostro e partitisi di comune accordo s'acconciorono su la strada sì come tra loro avevano deliberato e poi che ebbero molto ragionato insieme di maritaggio la seconda accontentò di accettare il porco per suo sposo ma la cosa non andò ad effetto sì come ella desiderava perciò che il porco la uccise come la prima e di casa tostamente si partì e vedendo drappo rosso come pazzo impetuosamente corre a ferirlo e credendo percuoterlo ficca i duo pungenti che sono le duo corna nell albero ed indi non le può trarre però amandomi come mi ami non mi negherai questa dimanda il giovane che conosceva la cosa altrove procedere che dal re non volse contristarlo ma con piacevole e lieto viso disse i quali sconciamente danneggiavano i villaggi i poderi e gli uomini del paese ed il re desiderava molto di averne uno vivo in sua balìa ma non vi era alcuno a cui bastasse il cuore di prenderne uno ed al re appresentarlo sì rispose il prete ma in verità egli è un asino disse il buon compagno come un asino disse il prete ma ella subito nascose nerino in una cassa a rimpetto della quale pose molte robbe che ella sborrava acciò che non si tarmassino il madonna se voi foste in un cantone nascosta voi sentireste raccontare la più bella novella che mai udiste alla vita vostra venete vi prego e passati alcuni dì montorono in nave ed a capraia ritornorono dove fu fatta grandissima festa e trionfo ed il re fece a pietro luciana sposare e come suo genero il pose in tal stato il che udendo la madre rispose pazzo che tu sei chi vuoi tu che per marito ti prenda tu sei puzzolente e sporco e tu vuoi che uno barone o cavaliere sua figliuola ti dia a cui rispose grugnendo che al tutto moglie voleva il che all'uno e l'altro dispiaceva molto avenne che ersilia passeggiando per lo suo giardino andava raccogliendo fiori ed essendo già alquanto lassa adocchiò un luogo pieno di verdi erbette e accostatasi a quello si puose a sedere ma non so come il più bello non avedendosi il re occultamente nel seno gli fu posto e volendosi partire il re disse il guardiano a luciana signora uno de tre pomi ed il più bello ci manca né posso sapere chi involato ed addimandatolo per qual causa fusse nel sacco chiuso e così altamente gridasse li rispose che signor della città li voleva dar per moglie una sua figliuola ma che egli non la voleva sì per che era attempato sì anche per che di ragione avere non la poteva per esser prete il giovane con allegra faccia rispose che egli veniva da tebe persequitato dalla invidiosa ed instabile fortuna e che costanzo era il nome suo e desiderava volentieri accordarsi con alcuno gentiluomo da bene servendolo con quella fede ed amore che servire si dee il che il re in quel punto non intese quello che chiappino volesse inferire ma costanzo che al tutto aveva compreso acciò che chiappino più oltre non procedesse gli troncò la strada dicendo ed a tutti i quattro cantoni della camera lo pose con determinato animo di abbrusciare la camera e tutto ciò che in quella si conteneva già i parieti e le travamenta cominciavano ardere quando genobbia voltatasi contra il marito disse nella cui chiesa ufficiava ne i tempi passati un prete nominato pre scarpacifico uomo nel vero ricco ma oltre modo misero ed avaro costui per suo governo teneva una femina scaltrita ed assai sagace nina chiamata avenne che un giorno un de malandrini fece parole con la sua moglie ed in quel sdegno le ficcò il coltello nel petto per la cui botta ella se ne morì il marito prese la piva comperata dal prete e gliela mise tra le natiche e fece sì come il prete fatto aveva sperando che ritornasse viva favola uh nerino figliuolo di gallese re di portogallo innamorato di ctenobbia moglie di maestro raimondo brunello fisico ottiene l amore suo ed in portogallo la conduce e maestro raimondo di cordoglio ne muore vedendo il re che costanzo aveva adempiuto il desiderio suo tanta affezione li pose quanta mai ebbe patrone a servitore alcuno coprendolo bene e chiudendo le cortine acciò che freddo non patisse messer lo porco venuto il giorno e avendo lasciato il materasso pieno di sterco se n andò alla pastura al re tale arpicordo molto piacque ed ordinata la botte e messili tutta tre dentro con una cesta di pane ed uno fiasco di buona vernazza e con uno barile di fichi per lo fanciullo nell'alto mare la fece gettare e entratavi dentro trovò la porcina pelle che da un lato della camera era posta giù in terra e accostatasi la madre al letto vide il suo figliuolo essere un bellissimo giovane e meldina sua moglie in braccio strettamente lo teneva e mandati gli ambasciatori a ricardo re ed a valeriana sua moglie ed alle tre sorelle come ancor costanza era maritata in un re tutti ne sentirono quella letizia che sentire si debbe tu non vuoi che io sappi chi ella sia e dove abiti ed io lo saprò a tuo mal grado ed uscito dalla chiesa tanto aspettò che la bella donna ancor uscì della chiesa fuori deh parla chiappino ti prego e dimmi se quel cappone ti piace e quel vino ti diletta ed egli pur taceva vedendo costanzo ostinata voglia disse discordia in lei né iniquità non regna chi questa abbraccia è d ogni lode degna fu da tutti sommamente commendato il dotto enimma dalla sagace fiordiana raccontato e chi in un modo e chi in un altro lo interpretorono i compagnoni vedendosi derisi dal prete ed aver tratti i cinquanta fiorini d'oro s accesero di tanto furore che al tutto lo volevano per uomo morto e prese le sue arme a trovarlo se n'andorono riccardo per nome chiamato uomo saputo di profonda scienza e di alto valore costui desideroso di dio di aver eredi prese per moglie valeriana figliuola di marliano re di scozia donna nel vero compiuta bella di forma e graziata molto e perciò che era di somma bellezza non puote il re sofferire che ucciso fusse ma comandò alla reina che fino all anno allattare e ben nodrire lo facesse la quale quantunque così bella non sia come quella raccontata da lei pur la raccontare ed intenderete come una poncella generosa di animo e di alto valore ed il giovane le raccontò il sommo amore che egli le portava ed i tormenti che per lei ogn ora sentiva e parimenti il modo come fusse di lei innamorato ed ella che bella piacevole e pietosa era il suo amore non gli negò e dividere il regno suo in tre parti assegnandone una a ciascheduna delle figliuole e ritenendo per sé tanto quanto fusse bastevole per la sustentazione e di sé e della famiglia e corte sua fu non senza grandissimo piacere di tutta la brigata ascoltato lo arguto enimma da cateruzza graziosamente raccontato e quantunque le donne diversamente l interpretassino non però fu alcuna di loro che die meglio al segno della vaga lauretta la quale sorridendo disse e maestro raimondo entrato in casa fìngendo di cercare certe sue cose rivolse la camera sottosopra e nulla trovando né in letto né nelle casse come sbalordito prese il fuoco ed il sangue come un ruscello d ogni parte correva poscia il prete veggendo il caso strano finse di esser pentuto e ad alta voce cominciò gridare e così costanza nobile e generosa in guidardone del ben servire reina rimase e con cacco re lungamente visse già tebe nobilissima città dell egitto ornata de publici e privati edifici ubertosa di biancheggianti biade copiosa di freschissime acque ed abondevole di tutte quelle cose che ad una gloriosa città si convengono regnava ne passati tempi un re e che di dietro avesse uno giardino lieto e riguardevole copioso de alberi che producano gemme e preziose perle in mezzo del quale sia una fonlana di acqua freddissima ed una volta de preziosi vini ed egli come potente e forte cavaliere conseguire un trionfo che gli sarà di perpetua fama piacquero molto le parole dell'astuta reina al re piglialo che di lui io ti fo un presente il compagno presolo e ringraziatolo della cortesia a i compagni se ne tornò lasciando il prete andar alla pedona vide molti paesi ed udì vari linguaggi e considerò le loro maniere ed i costumi de popoli li quali la loro vita non come uomini ma come bestie guidavano e considerata la lodevole lealtà e franca fede di costanza e vedendola belissima in presenza de tutti i baroni e cavalieri la sposò ed inteso di cui era figliuola molto si rallegrò ma la reina che madre gli era e che li portava grande amore non poteva patire di rimanere priva di lui ancor che porco fusse e chiamata la poverella con altra figliuola ragionò lungamente con esse loro perciò che ella sapeva che re era consueto andarsene ogni mattina alla pregione dove il satiro dimorava e per suo trastullo il tentava che egli parlasse ma la prudentissima reina che considerava le virtù della figliuola esser tali e tante che ella non aveva donna che a lei si potesse agguagliare rimaneva contenta molto e con dolci ed amorevoli parole confortava il re che stesse cheto e punto non dubitasse e sì prudentemente galeotto reggeva il suo regno che non vi era alcuno che di lui veracemente lamentar si potesse essendo adunque stati lungamente ambeduo insieme volse la sorte che ersilia mai non s ingravidò e passando pre scarpacifico uno de masnadieri fingendo d altrove che dal mercato venire gli disse iddio vi salvi messere a cui rispose pre scarpacifico ben venga il mio fratello e di dove venete voi disse il masnadiere dovete adunque sapere donne mie care che galeotto fu re d anglia uomo non men ricco di beni della fortuna che de quelli dell'animo ed aveva per moglie la figliuola di mattias re di ongheria e andossene in tanta bon ora che mai più la videro venuta l'ora del desinare i buoni compagni ritornorono a casa ed addimandorono le loro mogli se la capra era venuta con la vettovaria a casa e se fatto avevano quello che ella detto gli aveva ma la reina che prudentissima era molto saviamente considerò che se costoro nel cospetto del re fossero decapitati ed arsi gli sarebbe non picciolo vituperio e scorno costanzo perlungato un dardo che in mano teneva tanto lo punse che egli si risentì e destato che egli fu l addimandò o su di chiappino quello che heri ne promettesti perchè giunti che noi fummo al palazzo sì forte ridesti e molto si maravigiiorono e entrati tutti insieme in casa disse pre scarpaciflco alla nina nina hai tu fatto quello che io ti ho mandato a dire per la capra ed ella perciò che tutte le vestimenta le bruttava indietro lo spingeva ma il porco dicevale perchè indietro mi spingi non ti ho io fatto coteste vestimenta a cui ella superba alteramente disse né tu né tuo reame de porci mai me le facesti re partiansi che dimane faremo ritorno ed intenderemo ciò che egli voglia dire partitisi adunque il re e costanzo ordinarono che fusse dato a chiappino ben da mangiare e da bere acciò che meglio potesse ciarlare e che rispose maestro raimondo io disse nerino ho fuggito il più spaventevole pericolo che mai fuggisse uomo che porti vita e sì no se moea ninte e perchè cecato se volea levar in pe che fiera za mo stufo disse alla tia ben he to compio ora messer gasparino tanto lo scongiurò che de necessità fu costretto il demonio a raccontarli minutamente la causa per la quale era partito dalla moglie ed entrato nel corpo del duca a cui restava l'ultimo favoleggiare della seconda notte che con qualche piacevole favola la notte terminasse ma ella tutta dipinta nel viso di vermiglio e naturai colore non già per vergogna che ella avesse ma per sdegno ed ira della raccontata favola il demonio che indi quetamente si posava nulla in quel punto li rispose ma al duca si fattamente gonfiò la gola che quasi si sentì morire ripetendo all ora mastro gasparino il suo scongiuro disse il demonio me perciò che ti fo sapere che se tu poi mi chiederai cosa veruna quella da me al tutto ti fia negata né ti valeranno i pietosi preghi né le calde lagrime pensa adunque ai casi tuoi e guata bene se nulla ci manca va sier zovo indrio e manti vo dire el zovo con che s'artien arzunti i buò al verzuro e che va in su e in zo per le tere e per le strè e sì è vezù da tuti quanti disse messer gasparino caro mio compare non volete farmi un grande piacere e che disse il demonio uscire di questo corpo disse messer gasparino e non darli più noia e gasparino suo compare fuori lo scaccia la leggerezza e poco senno che oggi si trova nella maggior parte delle donne poiché il trivigiano con atti assai contadineschi ebbe al suo enimma da pochi anzi da niuno inteso fatto fine acciò che tutti intendere lo potessero nel suo linguaggio in tal guisa lo ispose ciascheduna donna a più potere s ingegnava di avanzare le altre in ritrovare nuove e disdicevoli pompe alle orecchie di silvia né dire cosa alcuna al marito ardiva perciò che già due volte egli l aveva accontentata di tutto quello che addimandare si poteva silvia non sapendo altro che addimandare disse che si contentava di quanto nella scritta si conteneva e che mai più altra cosa non gli addirnanderebbe il disse il duca ponete silenzio alle parole ed a voi maestro gasparino io do termine tre giorni di maturamente pensare ai casi vostri che eia se gh acorzè che elo iera inamorò in eia e perzondena che anche eia per purassè respieti no ghe poea far bona giera né mostrare che anche eia ghe iera inamorà de elo e il ben che la ghe volea la se dolea e se e beata colei come al presente si usa che poteva trovar abito e portamento per l adietro non più usato acciò che più pomposamente onorasse la solenne festa e se voi da tal miseria mi scioglierete io vi prometto darvi in dono il più bel castello che si trovi sotto il mio potere ed oltre ciò voi potrete disporre di me come della persona ma se altrimenti farete tenetevi certo che oggi otto giorni sarete tra due colonne del mio palazzo per la gola sospeso venne marsilio che pur l avea fato un può de buon cuore e sì disse a la tia dio ve salve tia ben mio sbandito laonde acciò che preso non fusse e per giustizia pienamente punito indi si partì ed a melfi se n andò e perchè mistiero alcuno non sapeva né che far altro fuor che giuocare e questo e quell'altro ingannare or giuocando un giorno messer gasparino con alcuni gentiluomini di melfi e avendoli con sue baratterie aggiunti quelli molto si turborono e ciascuno tuttavia ridendo fu da tutti sommamente lodato ma il trivigiano che sapeva a niun altro in quella sera toccar la volta del favoleggiare se iscusato perciò che l'amore che io porto a tutta questa graziosa compagnia di cotal dimanda n è stata primiera cagione deh compare disse all ora messer gasparino che fate voi qua dentro a tormentare il corpo di questo misero duca e chiesele consiglio quello addimandare dovesse la madre sagace e saputa molto intesa la proposta prese la penna in mano e scrisse tante cose ed ella di tal guisa vestimenti non avere rispondeva ramaricandosi molto della sua mala sorte disse il demonio or va e questo ti sia per sempre e addimandami tutto ciò che vuoi che per questa fiata da me ti fia concesso isperienza acciò che da tal crucciamento ella rimanesse libera inteso che ebbe il duca questo incontanente mandò a chiamare messer gasparino il quale intesa la domanda al duca se il gentiluomo che poco discosto era accostatosi a lui disse non vi arricordate maestro quando voi diceste sì e sì tra pochi giorni disperata miseramente morì con gran maraviglia de gli ascoltanti fu dal tritigiano raccontata la favola la quale dagli uomini con grandissime risa fu commendata molto io rispose il trivigiano non fei questo per oltraggiare alcuna né per vendicarmi con parole di lei ma per dare ammaestramento alle altre che dopo me si mariteranno di esser più destre e più moderate con e mariti loro del dotto enimma e sommamente lo commenclorono la signora che già aveva persentito che a lodovica a cui toccava la volta il capo gravemente doleva che ci presti piacere e diletto e se io per avventura fossi stato in ciò che iddio no'l voglia più prosuntuoso che quello che si conviene alla bassezza mia prego la mi abbia per iscusato e venuto il termine statuito messer gasparino al duca ritornò e fattolo stendere sopra uno tappeto in terra cominciò il maligno spirito scongiurare che uscire di quel corpo dovesse e che più non lo tormentasse nasce una volta e per quanto eh io scerno dov egli è posto vive in sempiterno l oscuro enimma dal trivigiano per ordine narrato diede grandissima considerazione a gli ascoltanti le più belle e le più care che mai fusseno state vedute d alcuno appresso questo le diede reti di perle anella e cinture e altre cose assai e molto più che nella scritta si conteneva da so posta stando un zorno la tia sola asentà sora un zoco che iera a pè de l usso de fuora de la ca e avendo la roca soto al brazo co de la stopa invogià intorno che la filava per la parona e quasi mezzo sdegnato lasciò il duca più morto che vivo essendo dopo alquanto spazio il duca rivenuto disse messer gasparino ed al dispetto de gli invidiosi il buon messer gasparino con felice e prosperevole stato lungamente visse e madonna silvia vedute le sue vestimenta e gioie e anella in cenere e fumo converse non vi diss io eri che non si trovò mai compare che a l altro fido fusse e leale voi siete stato l inventore e quello che l ha fatta venire ma tanto il nome della moglie aborrisco ed ho in odio la grazia che io ti dimando è che tu ad ora m'addimandi tutto quello che imaginare si può sì di vestimenta come di perle gioie ed altre cose che a donna possino appartenere e fattele molti drappi alla foggia che all ora si usavano e sodisfattala del tutto da lei senza fuor commiato alcuno si partì ed a melfi se n andò e nel corpo del duca entrato oltre modo lo tormentava messer gasparino che mai non aveva mossa parola di simil cosa tutto stupefatto rimase e negò se mai aversi dà vanto di simil cosa ma per sodisfare all onesto desiderio di tutta questa amorosa compagnia mi sarebbe di grandissimo contentamento che vostra eccellenza partecipasse con esso noi le cose sue raccontandone con quella buona grazia che ella suole alcuna favola a cui arditamente silvia rispose non debbo io contristarmi e star di mala voglia senza abili che oggidì usano le donne mi trovo né posso comparer tra l altre donne che derisa e beffata non sia essendo adunque così come veramente è tu mi concederai una grazia la quale e a te sarà facillima e a me di sommo contento e che volte la testa e le spale incontra l uscio e se noci e i zenuoci e i pie incontra al seciaro e sì besogna eh a ve meta un drapo bianco de lisìa in su t volto e pò eh a ve meta el nuostro quartiero in cavo ma che queste cose ti siano bastevoli per tutto il tempo della vita tua né altro cercherai da me perchè altro non averai e se vi basta l animo di liberarmi dal maligno spirito che tuttavia mi cruccia e tormenta vi prometto di farvi un dono che sempre felice sarete e perchè oramai era passata gran parte della bugia notte e i crestuti galli annonziavano lo sopragiungente giorno la signora fece cenno a vicenza perciò che deliberai per l amore eh io ti porto di contentarti di tutto ciò che mi addimanderai se ben valesse un stato con questa però condizione che nell avenire tu non abbi a molestarmi per tal cagione e mentre che lo scongiurava si incominciorono sentire per la città trombe nacchere tamburi baccini campane artigliarle e tanti stromenti musichi e fatto segno d'un grosso gonfiamento di gola e d un volger d occhi ed altri spaventosi segni del corpo del duca si partì e lasciato un fetente puzzo il duca da lo spirito libero al tutto rimase che dà a quatro in su la schina s a la prima lo indovina tuta fià da bon amigo che l'è zovo pur vel digo i quali discendevano dalle infime parti dell addolorato cuore il demonio che quello che la moglie aveva apertamente sapeva finse di nulla sapere ditemi almeno compare disse messer gasparino chi fu colui che in tanto travaglio vi puose abbiate pazienza rispose il demonio perciò che non posso né ve lo voglio dire or partitevi di qua e non aspettate altra risposta da me che mi ha lasciata la briglia che io possi sì come ancor voi udito avete raccontare quello che più m aggrada già gran tempo fa graziose donne che avendo il demonio presentite le gravi querele che facevano i mariti contra le loro mogli ma non dovevate per ciò le altre così vilmente biasmare perciò che quantunque noi siamo d una stessa massa fabricate nientedimeno come ogni giorno si vede perchè erano fatte all'antica ed ora si usavano vestimenta di altra maniera il perchè ella entrò in sì fiera e sì spiacevole malinconia e cordoglio che né mangiare né dormire non poteva e per casa non si udivano se non sospiri e lamenti e a nuove foggie non più usate anzi lascive molto si diedero e i loro vestimenti erano sì differenti da primi che nulla si assimigliavano non resterò di accontentarvi pregandovi tutti che mi abbiate per iscuso se non rimarrete satisfatti sì come è il desiderio vostro e il voler mio con tai parole contra il trivigiano si mosse signor benedetto io mi credevo che voi foste più piacevole e più parteggiano delle donne di quello che siete più che me stesso da me amata tu puoi agevolmente comprendere quanto cordialissimamente ti ami e questo l hai potuto vedere per molti effetti a cui rispose messer gasparino non lo sapete voi compare mio no disse il demonio e come no rispose messer gasparino e del giunger suo tutta la città ne fa grandissima festa e trionfo il che intendendo il demonio disse oh malvagio compare voi siete stato più astuto e scelerato di me siano di qual qualità spiriti esser si voglino o aerei o terrestri o di qualunque altra sorte onde sarebbe buono che vostra eccellenza ne fesse alcuna isperienza io non ve voglio dire rispose il demonio andate via e più non mi molestate perciò che mai io non stetti meglio di quello eh io mi trovo ad ora il duca guatatolo bene nel viso disse maestro gasparino voi vi avete vantato di saper trarre gii spiriti da dosso io come voi vedete sono ispiritato e dove è giudicata o sia nel cielo o sia nell'inferno eternamente vive piacque assai alla compagnia la dotta isposizione dell oscuro enimma silvia tolto il termine di rispondere al marito se n andò alla madre che anastasia si dimandava e perchè era alquanto vecchia era parimente astuta e le raccontò ciò che marito detto le aveva e accostatosi a lei disse silvia che hai tu che sì mesta e dolorosa mi pari non vuoi ancor tu andartene a questa solenne e pomposa festa sensi non tiene ed è pien d intelletto capo non ha né man lingua né piede nosco s'annida intende il nostro oggetto amaci estremamente e porta fede silvia vedendosi aver campo largo di rispondere prese alquanto d'ardire e disse e come volete voi marito mio che io vi vadi voltatasi verso il trivigiano disse signor benedetto quantunque il favoleggiare aspetti a noi donne pur essendo lodovica da dolor di capo aggravata voi supplirete in questa sera in vece di lei rispose il demonio non è oggidì nel mondo la più trista e scelerata fede quanto quella del compare e se voi ne morirete e dovvi ampio campo di dire ciò che più vi aggrada a cui il signor benedetto rispose avenga signora mia che io in tai cose mal pratico sia nondimeno perciò che il voler vostro mi è comandamento voi in questa sera ne avete sì fattamente consolate che meritamente e in verità potiamo tutte ad una voce dire la vostra favola non esser sta inferiore a quella del molino levatosi adunque in piedi il trivigiano e fatta la convenevole riverenza alla sua favola in tal maniera diede principio favola ma poi che ciascuno cessò di ridere la signora rivolse il suo chiaro viso verso il trivigiano e dissegli veramente signor benedetto parlando tuttavia di quelle che senza considerazione alcuna si lasciano abbarbagliare gli occhi dell intelletto e cercano di adempire ogni suo sfrenato desiderio mi dà cagione che io racconti a questa orrevole compagnia e tra le altre fu anche invitata la signora silvia per esser nobile bella e delle maggiori laonde le donne mutorono e portamenti compare mio voi avete il buon tempo io me ne sto bene ed agiato e volete che quindi mi parti voi vi affaticate in vano e del compare assai se ne rideva e se più nell'avenire cosa alcuna m addimanderai tieni per certo che ti averrà cosa che ti sarà di sommo scontento e tutta allegra silvia li richiese infinite cose che malagevol cosa sarebbe raccontarle a punto a punto quivi furono le nozze grandissime e pompose e molti parenti e amici da l una e l altra parte furono invitati e venuto il giorno di sposarla tolse per compare dall anello un messer gasparino da ca boncio e che sonino tutte le campane della terra e siano tratte tutte le artigliarle della città e che unitamente facciano grandissima allegrezza e trionfi e quanto più strepito faranno tanto più contento ne sarò e poi lasciate impaccio a me il quale senza altra iscusazione fare del mordimento fatto delle donne così disse giace fra noi signori un bel suggetto che parla palpa va torna ode e vede e se non fusse stato il timore della giustizia agevolmente ucciso arrebbero e non potendo f uno di loro patire tal ingiuria disse tra sé io ti punirò di sì fatta maniera che mentre tu viverai sarai memore di me disse adunque il trivigiano il suo enimma non dimostrar altro se non anima immortale la quale è spirito e non ha capo né mani né piedi e fa ogni operazione dirovvelo brevemente rispose messer gasparino se paziente starete ad ascoltarmi e non molestarete il povero duca messer gasparino con intrepida ed aperta fronte il tutto negava stando adunque in questa contenzione ambeduo e l uno affermando e altro negando sappiate compare mio che il duca vedendo che da lui non vi volete partire né cessare di tormentarlo ed avendo inteso che voi dalla moglie per la mala vita che ella vi dava vi siete partito per lei ha mandato dopo con atti leggiadri e onesti modi a letizia inclinati ravolse il suo chiaro viso verso il trivigiano e disse signor benedetto ancor che la dimanda vostra sia piacevole ed onesta non però dovevate essere così sollecito dimandatore no alla graziosa cateruzza voltatosi con leggiadro sembiante verso la signora disse non già ch'io voglia turbare il dato ordine né dar legge a vostra altezza che mi è patrona anzi signora e così fu fatto venuta adunque la mattina seguente e andatosene messer gasparino al palazzo cominciò scongiurare lo spirito del duca perciò che l officio del favoleggiare aspetta più tosto a queste nostre donzelle che a noi e però voi ne arrete per iscusata il che sarebbe impossibile a raccontare silvia che era sì ben vestita e sì ben adornata che non vi era altra donna nella città che se le potesse agguagliare stava tutta allegra pur il demonio veggendola stare sì malinconiosa e sapendo la causa ma fìngendo di non saperla disse che ti senti tu silvia mia che sì trista e sì di mala voglia ti veggio il demonio le fece molte vestimenta lavorate a compassi di grossissime perle e preciose gioie e diverse altre ricche robbe se no aspetterò da qualche soblime e risvegliato ingegno la risoluzione tutti ad una voce dissero che egli lo risolvesse diede fama per tutta la città di melfi come egli era uomo esperto ed aveduto ed atto molto ad ogni orrevole impresa e nondimeno del tutto era inespertissimo ditelo vi prego disse il demonio che volentieri vi ascolterò e promettovi per ora di non molestarlo all ora messer gasparino disse fu la favola del trivigiano raccontato che le donne e gli uomini si misero in sì gran risa che quasi si sentivano scoppiare né fu veruno nella compagnia che contadino giudicato non che ad un tempo sonavano che pareva che mondo venisse a fine e seguendo messer gasparino il suo scongiuro disse il demonio deh compare che vuol dire tanta diversità de stromenti con sì confuso strepito che mai più non gli ho sentiti deh compare disse il demonio voi mi parete un gran pazzo a dimandarmi cotal cosa perciò che tanto refrigerio trovo qua dentro che meglio imaginar non mi potrei gasparino perciò che noi velati di questi corpi umani non possiamo intendere né sapere il tutto che troppo grossa è questa materia corporale che una lingua in un giorno intiero non sarebbe bastevole la minima parte a raccontare e disse alla figliuola ritorna a casa e dì al tuo marito che ti faccia tutto quello che si trova scritto in questa carta che rimarrai contenta e senza mettervi punto d indugio da i compagni si partì ed al duca se n andò e fattali la convenevole riverenza disse la festevole brigata che era desiderosa di udirla levossi in piedi e cominciò favoreggiare il trivigiano pregandola sommamente ch'ella in ciò gli fusse benigna e cortese e mentre che ella fa un scongiuro al marito egli chetamente si fugge ma de cancagno madona parona e vu bela briga che v in determinò di maritarsi e presa la forma d un leggiadro e polito giovane e de denari e de poderi accomodato molto pangrazio stornello per nome si fece chiamare e ciascuno di loro vanamente s affaticava in darli la vera interpretazione laonde vedendo il trivigiano i loro saperi esser molto lontani dalla verità disse ma si come io posso comprendere per la favola recitata da voi le siete molto contrario il che dammi aperto indizio voi essere stato oltraggiato d alcuna che era men discreta nelle dimande sue messer gasparino inteso il fiero voler del duca molto rimaricato rimase e partito da lui giorno e notte pensava come lo spirito trarre di dosso li potesse tornato messer gasparino la terza volta a scongiurarlo ed addimandatolo di più cose e di continovo chiamandolo compare né potendosi imaginare chi egli si fusse al fine lo costrinse a dire chi egli era e sparsa la l'ama fuori per tutta la città vennero molti sensali i quali gli offerivano donne bellissime e con molta dote a cui rispose il demonio dopo che io sono costretto a confessarvi il vero e manifestarmi chi io sono sappiate eh io sono pangrazio stornello marito di silvia ballastro era già pervenuto come le matrone della città facevano varie foggie di vestimenta per onorare la superba festa onde s imaginò che quelle vestimenta che ella aveva non fussero più buone ne al proposito suo disse all ora il demonio non ti ho fatto io ciò che per tutto il tempo della vita tua ti faceva bisogno e come ora mi addimandi cosa alcuna sia come si voglia disse la signora vicenza poco me ne curo e meno queste altre donne si pensano una è più aveduta e più gentilesca che l altra cessate adunque di più travagliarle perciò che se elle vi piglieranno a sdegno i vostri suoni e canti poco vi valeranno né aveva bisogno di addimandare cosa alcuna al marito perchè nulla per giudizio suo le mancava avenne che nella città si preparava una solenne e magnifica festa alla quale furono invitate tutte le famose e orrevoli donne che si trovassino e non volendo esser d'ingratitudine accusato chiamò messer gasparino e d un bellissimo castello signore lo fece dandoli molta quantità di danari e serventi che lo servisseno se a gli onesti desideri vostri non saremo inchinevole e cateruzza a cui per sorte è tocco il quinto luogo della presente notte suplirà in vece di noi ma per contentamento nostro e di questa onorevole compagnia voi proponerete non essendovi però in dispiacere uno enimma che non men dilettevole sia che bello una favola non più per lo adietro intesa la quale quantunque breve e mal composta sia pur spero dark alcuno ammaestramento a voi donne di non essere cosi moleste nell avenire a mariti vostri non passorono molti giorni che'l poverello duca nel suo pristino stato rivenne e ricuperò le smarrite forze come siete state fin ora e se io sarò mordace non accusate me che a tutte voi minimo servitore sono ma incolpate la signora nostra e tra le altre gli fu proposta una nobile e gentil donna di somma bellezza silvia ballastro per nome chiamata la quale al demonio molto piacendo per moglie diletta la prese signor duca state di buon animo che tosto sentirete la vostra liberazione io non voglio altro per ora da voi se non che fate che domattina s appresentino al palazzo tutti i musici e sonatori il danno fia vostro e non mio che desidero io altro che vedervi nel fondo dell infernal abisso dovevate voi essere più prudente e savio e tenere la lingua tra denti perciò che un buon tacere non fu mai scritto e finite le solenni e sontuose nozze condusse la sua diletta silvia a casa non passorono molti giorni che demonio le disse silvia moglie mia il trivigiano vedendo cosi essere il desiderio suo non volle contradirle ma in pie levatosi con voce chiara e senza indugio allo enimma in tal maniera diede io non so più che farti io voglio accontentare il tuo disordinato appetito e tanto lontano andaronne che più di me non sentirai novella alcuna che a uno e l altro di noi è vituperevole mollo e la servitù che ho con esso voi essendovi sempre stata fedele e leale non merita cotale ignominia e vergogna siando vegnù la scura note marsilio secondo l ordine che l'aèametù co la tia tolse un bon paro de galine ben governè e bele cote e del pan bianco e del bon vin senza gozo eccellentissimo duca e signor mio è in cotesta città un uomo gasparino per nome chiamato il quale si va vantando saper trarre gli spiriti da dosso di chiunque persona che più tosto nell oscuro abisso dell inferno mi contento di stare che dove ella si trovi abitare laonde quinci ora mi parto e si lontano me ne vo che più novella alcuna di me non saperete non lo sapete voi pensate forse eh io non vi conosca non siete voi messer gasparino boncio mio carissimo compare dall anello non sapete voi quanti trionfi abbiamo fatti insieme il demonio sentendo i mariti che si lamentano delle loro mogli prende silvia balla stro per moglie e gasparino boncio per compare dall anello e non potendo con la moglie vivere si parte ed entra nel corpo del duca di melfi le vestimente mie sono tutte all antica e non sono come quelle che oggidì le altre donne usano volete voi che io sia dileggiata e beffata veramente no credo disse messer gasparino per la fede di compare che è tra noi vi prego che mi vogliate compiacere per questa fiata perciò che se quinci non vi partite io rimarrò di vita privo e voi della mia morte sarete cagione il povero duca dal malegno spirito gravemente afflitto tutto affannoso si stava né vi era in melfi uomo veruno di sì buona e santa vita che da dosso torre lo potesse e perchè ella non poteva comparere tra le altre donne che avevano foggie sopra foggie ancor eh ella fusse riccamente vestita e di molte gioie oltre modo addobbata molto sospesa e di trista voglia si stava pangrazio letta la scritta e ben considerata disse alla moglie silvia guata bene che non ci manchi cosa alcuna acciò che poi non ti lamenti di me la signora udita la cortese dimanda del trivigiano abbassò prima gli occhi a terra non già per timore né per vergogna ch'ella avesse ma perchè pensava che a lei più tosto per diverse cagioni apparteneva l ascoltare che il ragionare né avesse riguardo alla qualità della dignità sua perciò che il tempo ed il luogo concedeno ciascuno di qualunque dignità esser si voglia poter liberamente narrare ciò che più gli aggrada avenga che alle donne assai dispiacesse laonde vedendo la signora il basso mormorio delle donne e le continove risa degli uomini domandò che chiunque ponesse fine a suoi ragionamenti e che trivigiano al suo enimma desse principio allora il demonio tutto d'ira acceso disse in che io mai mancato ti sono non ti ho già due fiate accontentata di tutto quello che addimandare si puole di che ti lamenti di me signori miei non mi par convenevole di tenere questa orrevole compagnia si lungamente a bada se vi è a grado che io vi dica il parer mio dirollo volentieri ed il demonio senza dimoranza alcuna la sfrenata voglia della moglie affatto adempì non passorono molti mesi che le donne cominciorono far nuove guise de abiti di quali silvia vedeasi priva ed acciò che tal cosa non si scoprisse la mala vecchia ordinò alla comare che alla rema dir dovesse i fanciulli che parturiti avea esser stati tre cani bottoli la suocera adunque parimenti e le sorelle della reina e la comare e tutta tre si come la reina quando era poncella ai re aveva promesso avevano i capegli annodati e sparsi giù per le spalle con una vaga catenella al collo e con la stella nella fronte il che udendo la sceleste vecchia se ne sorrise alquanto ma pur le fu una coltellata che le trapassò il cuore e fattasi chiamare la comare che i fanciulli allevati aveva secretamente le disse non sapete voi comare mia cara che i figliuoli del re viveno e son più belli che mai aveva gordiana per sua usanza ogni mese di troncare agli tre fanciulli gli annodati e lunghi capelli dai quali molte preziose gioie e grosse e bianche perle cadevano laonde molto si ramaricorono e desiderosi di provare sua ventura chiesero da loro buona licenza e si partirono il che non fu di contentamento di marmiato e gordiana ma pur tanti furono e dolci prieghi di serena congiunti con quelle calde lagrime che dal cuore venivano che acquirino e fluvio si disposero al tutto di contentarla che che avenire ne dovesse onde tanto crebbe lodo la suocera contra la nuora che quasi non la poteva sentire non che vedere ma pur per non contristare il figliuolo teneva lodo nel petto nascosto non era appena partita la comare che acquirino e eluvio aggiunsero a casa e serena gli disse io fratelli miei vorrei volentieri vedere e gustare quel pomo che sì dolcemente canta e giovani ritornorono a casa ed a serena sua sorella l acqua appresenlorono imponendole espressamente che più non gli comandasse cotai servigi ed andatasene là dove era la delicata acqua ed empiuta ampolla ritornò alli giovani che con sommo desiderio l aspettavano ricevuta l acqua e rese le debite grazie alla colomba e ciascuno di loro arrebbe i capelli giù per le spalle annodati e ineschi con finissimo oro ed una collana al collo ed una stella in fronte non dubitate punto madama che io spero di operar sì che tutta tre periranno e partitasi la comare subito se n andò alla casa di acquirino fluvio e serena e trovata serena sola la salutò e fece seco molti ragionamenti allora l astuta e sagace comare disse pensa figliuola mia di non aver cosa veruna se non hai anche una cosa vie più bella e più leggiadra che le due prime finito il canto ed il ballo l ugge bel verde cominciò parlare e disse sacro re che meriterebbe colui che di duo fratelli ed una sorella la morte procurata avesse il che ad ancilotto re molto piacque ed indi non si partì che il maestro di casa brunora prese per moglie ed il cameriere lionella ed egli la chiaretta e lasciatelo andare alla caccia tutti ritornorono a casa dove furono fatte le pompose nozze oh miserelli disse la colomba e chi vi manda a torre tal acqua a cui rispose fluvio una nostra sorella disse allora la colomba certo voi ve n'andate alla morte a cui rispose la comare com è possibil questo non si affocorono nel fiume e come lo sapete voi a cui rispose la vecchia avuto dunque l ugel bel verde serena e i fratelli montorono a cavallo ed a casa contenti si ritornorono il re che sovente passava davanti la casa de giovanetti non vedendogli assai si maravigliava ed a seconda dell acqua la lasciorono andare iddio giusto che non paté che l innocente sangue patisca mandò sopra la sponda del fiume un monaio marni iato per nome chiamato la maligna madre e le invidiose sorelle vedendo sì bella figliuola e sì leggiadri e politi giovanetti i cui begli occhi risplendevano come vaghe stelle e dopo che ebbe lungamente ragionato con esso lei disse avresti per aventura figliuola mia dell acqua che balla a cui rispose serena che no perciò che si vedevano privare del tesoro che usciva dalle bionde loro chiome e della loro stellata fronte partitisi adunque da marmiato e da ordina uno e l altro fratello con la sorella e fatte molte lunghe giornate il re sentito il loro infortunio ed avutane compassione grande non si partì di là che tutta tre gli volse al palagio a desinare seco vorrei saper da voi com ei si nome vari furono gì intelletti sopra il proposto enimma né fu alcuno eh aggiungesse al desiato segno se non la piacevole isabella la quale tutta allegra con giocondo viso disse e che per suo cibo fussero le immondizie e le carogne che giù della fetente e sozza scaffa cadevano mentre che l infelice reina dimorò in quel puzzolente luogo nudrendosi d immondizie la comare la confortò e dissele che non dovesse temere perciò che la farebbe sì che in maniera alcuna non saranno più veduti e partitasi dal palazzo alla casa della fanciulla se ne gì la madre del re udendo tai parole si trovò in maggior travaglio che prima dubitando forte che scoperta non fusse e così dogliosa ed affannata mandò per la comare e dissele qual è stata la cagione che secondo l ordine dato non siete venuti a desinare con esso noi v cui rispose fluvio non per altra cagione signore ci siamo restati di venire se non per le diverse occupazioni che ci hanno intertenuti disse il re duo maschi ed una femina i quali erano stellati in fronte ed uno signaluzzo di gorgiera in torno al collo tenevano mosse le due invidiose sorelle da diabolico spirito presero i tre cani bottoli che la madre poppavano e portorongli all empia suocera il quale veduta la cassetta la prese ed aperse e dentro vi trovò i tre bambini che ridevano e perciò che erano molto belli pensò che fussero figliuoli di qualche gran matrona la quale per vergogna del mondo avesse commesso sì fatto eccesso perciò che vi si trovano molti velenosi animali che vedendovi subito vi divoreranno ma lasciate questo carico a me che io sicuramente ve ne porterò e presa l ampolla che i giovanetti avevano ed annodatala sotto la la destra si alzò a volo promettendole che se tal dono gli concedeva di giovarle molto se in alcun tempo si trovasse aver bisogno del suo soccorso serena non contenta di questo ebbero sospetto grande e passione non picciola sentirono nel cuore acquirino fornito il desinare disse al re noi vogliamo innanzi che si leva la mensa far vedere a vostra maestà cose che le piaceranno molto a cui serena rispuose non volerle in modo alcuno compiacere se prima gli suoi fratelli al suo primo esser restituti non erano allora disse lo ugello guatami sotto la sinistra e troverai una penna assai più dell altre verde aveva già ciascheduna delle scelerate femine adempiuto ogni suo reo e malvagio proponimento e sola una cosa ci restava che a gli innocentissimi fanciulli dessero acerba morte e tutta indignata e di furor piena si partì ed andossene alla fanciulla e datole il buon giorno l addimandò se il pomo che canta avuto aveva a cui rispose la fanciulla che sì e subito gli venne una rabbia al cuore che quelli giovani fussero suoi figliuoli e fermatosi dissegli chi siete voi e di donde venete ed elli umilmente risposero noi siam poveri forastieri venuti ad abitare in cotesta città serena che in grembo teneva l ugel bel verde non fu tarda a ponerlo sopra la mensa quivi il pomo cominciò un soavissimo canto e l acqua al suono del canto cominciò maravigliosamente ballare e fatta la debita riverenza le dissero noi sapiamo madama che la vostra altezza poco ama ed ha cara la sorella nostra e meritamente ed addimandati gli vicini che era avenuto di loro gli fu risposo che non sapevano cosa alcuna e che era molto tempo che non erano sta veduti ora essendo ritornati non passorono duo giorni che furono veduti dal re ed il re poi con la cara moglie e con gli amorevoli figliuoli lungo tempo visse e maritata la figliuola onorevolmente lascia i figliuoli del regno unichi eredi per esser feminella vile abbietta e di minuta gente né poteva in maniera alcuna la madre patire che uno maestro di casa ed uno cameriere fussero detti cognati del re suo figliuolo e dette queste parole la comare le pose i cagnolini al lato confortandola tuttavia che non si disperasse per che alle volte queste cose tra persone d alto affare suoleno avenire sovra il superbo monte di ghiraldo cinto di forte siepe d ogn intorno un vidi star con occbio di ribaldo quando più scalda il sol del tauro il corno ancilotto re di provino prende per moglie la figliuola d un fornaio e con lei genera tre figliuoli i quali essendo persequitati dalla madre del re per virtù d un acqua d un pomo e d un uccello gì e trovatala sola l addimandò se queir acqua che balla ancora avuta aveva a cui la fanciulla rispose che sì ma non senza grandissimo pericolo della vita delli fratelli suoi e che è cotesta cosa madre mia così leggiadra e bella che voi mi dite disse la giovane a cui la vecchia rispose l ugel bel verde figliuola mia il quale dì e notte ragiona e dice cose maravigliose queste parole furono udite da uno dei corteggiane il quale subito corse al re e precisamente li raccontò ciò che le fanciulle avevano insieme detto una delle quali brunora altra lionella e la terza chiaretta si chiamava essendo un giorno tutta tre queste giovanette nel giardino di cui a maraviglia si dilettavano passò per quindi ancilotto re il quale gli addimandò che era stato di loro che sì lungo tempo non si avevano lasciati vedere a cui rispose acquirino che alcuni strani accidenti che gli erano occorsi erano stati la cagione il re inteso cotal tenore le fece a sé venire e ad una ad una le interrogò che detto avevano insieme quando erano nel giardino a cui tutta tre con somma riverenza ordinatamente replicorono ciò avevano detto fronte acciò che abbiamo il parer vostro questo molto piacque alla suocera e s imaginò d appresentargli alla nuora che ancora non sapeva quello avea parturito e dirle come quelli erano i bambini di lei nasciuti a serena che molti mesi aveva con desiderio aspettati fluvio ed acquirino suoi diletti fratelli parve di averli ornai perduti e non gli esser più speranza di rivedergli per quanto che io posso comprendere per le parole del re i vivono e del vostro aiuto ci è di bisogno molto altrimenti tutte stiamo in pericolo di morte rispose la comare acquirino tolta celatamente l acqua che balla fluvio il pomo che canta e serena l'ugel bel verde con il re lietamente entrorono nel palagio e si puosero sedere a enimma di lodovica altro non vuol significare se non il papagallo che sta nella gabbia chiusa di ferri che è la siepe ed è verde come lo smiraldo e tutto il giorno ragiona e la loro innocentissima madre è quella che sino a quest ora è stata ed è sotto la fetente scaffa e fatta trarre la infelice reina del puzzolente luogo orrevolmente la fece vestire e vestita che fu venne alla presenza del re serena ancilotto re stavasi allegro sempre pensando di trovare al suo ritorno tre belli figliuoli ma la cosa non gli avenne si come ei pensava perciò che l astuta madre del re tantosto che s accorse il figliuolo al palazzo avicinarsi gli andò incontro re dopo alquanti dì accadette di cavalcare nello altrui paese ed ivi per alcuni giorni dimorare e perciò la reina e li figliuoli che di lei nasceranno alla attempata madre instantissimamente raccomandò gordiana moglie di marmiato monaio parturì un figliuolo al quale puose nome borghino e quello coi tre amorevolmente allevò per aventura tutta tre aggiunsero in provino città d ancilotto re suo padre ed ivi presa una casa a pigione insieme abitorono nudrendosi del tratto delle gemme delle gioie e delle pietre preciose che dal capo gli cadevano ed avuto il pomo alla sorella lo portorono essortandola che più a sì pericolose imprese strengere non li dovesse passati dopo alquanti giorni il re vide i giovanetti e fattigli a sé chiamare gli disse la quale quantunque lungo tempo fusse stata prigione e mal trattata nondimeno fu preservata nella primiera bellezza ed in presenza di tutti lo ugel bel verde raccontò il caso dal principio sino alla fine come era processo finita la favola da lodovica raccontata e molto alle donne piaciuta la signora le comandò che all'ordine andasse dietro ed ella senza indugio il suo enimma propose così dicendo ed addimandatala che grazia era quella che ella voleva rispose l ugel bel verde fluvio il quale era stato al contrasto della velenosa fiera e che di tal pericolo si ricordava a pieno le ricusava di voler andare se tu lo avesti in tua balìa felice beata ti potresti chiamare e dette queste parole si partì non furono sì tosto i fratelli a casa venuti che serena gli affrontò e pregolli che una sol grazia non le negassino ed isabella tutta giuliva rispose farete molto bene signora lodovica ma chi ha la prima non va senza la signora che vedeva moltiplicare le parole impose ad ambedue silenzio perciò che ella è di bassa condizione e non conviene al vostro figliuolo e nostro re una donna di sì vilissimo sangue come ella è e però sapendo noi il voler vostro siamo qui venute e veniamo recati tre cani bottoli che nacquero con la stella in fronte il che udendo la madre tra se stessa molto si turbò e da capo fece chiamare la comare e secretamente il tutto le raccontò pregandola che dovesse provedere al soprastante pericolo rispose la comare manda i tuoi fratelli a ricercarla che la ritroveranno perciò che dalle parti nostre non è molto lontana e detto questo si partì gordiana veduti i fanciulli graziosamente gli ricevette e non altrimenti che se fussero del suo corpo nati li nudrì a uno de quai puose nome acquirino all altro flavio per esser sta ritrovati nelle acque ed alla bambina serena smontati i giovani de gli loro palafreni e lasciatili a suo bel grado pascersi nel prato s accostorono alle figure di marmo le quali subito che i giovani toccorono statue di marmo ancora elli divennero e presa una tazza d argento e postavi dentro l acqua che balla sopra la mensa la pose fluvio suo fratello messa la mano in seno estrasse il pomo che canta ed appresso l acqua lo mise udita la ingegnosa interpretazione de l oscuro enimma e da tutti sommamente comendata lodovica che si persuadeva ebe niun altra sapesse risolverlo si ammutì ma ma dopo molti combattimenti di commune consenso fu lasciato appresso la donna la quale con non picciola solecitudine lo custodiva e caro lo teneva ma come dobbiam far noi dissero i giovani imperciò che deliberato abbiamo di averlo al tutto rispose l oste se voi farete ciò che io vi dirò arrete il pomo né temerete la velenosa fiera e men la morte ed allora conoscendo il re il successo della cosa con molte lagrime e singulti strettamente abbracciò la moglie ed i cari figliuoli e l acqua che balla il pomo che canta e fugge il verde lasciati in abbandono in un punto insieme disparvero e con sue astuzie ed arti continovamente s ingegnavano di metterla in maggior odio della insensata madre avenne che nel tempo che la reina parturì nacquero in corte ancora tre cani bottoli te stessa la tua lingua condanna e voi malvage ed invidiose sorelle con la comare a tal suplicio insieme dannate sarete il che udendo il re rimase tutto suspeso e perchè avendo voi accettato lo invito non veneste ne passati giorni a desinare con esso noi a cui riverentemente risposero gli urgentissimi negozi sacra corona ne sono stati primiera cagione allora disse ed entrato eh egli sarà nel giardino l'animale subito gli verrà all incontro e vedendosi se stesso ne gli specchi incontanenti in terra caderà disse il re piacemi molto e come vi chiamate a cui l'uno disse acquirino l'altro disse mi chiamo pluvio ed io disse la sorella mi addimando serena fluvio ed acquirino facendosene beffe ricusavano di andare perciò che non sapevano dove che tal cosa si trovasse ma pur astretti dalle umili preghiere della diletta sorella presero un ampolla ed insieme si partirono lo aspettiamo dimattina senza fallo al prandio con noi i giovani si escusorono ritornato il re al palazzo disse alla madre che aveva ancora veduti i giovanetti stellati in fronte avevano i duo fratelli più miglia cavalcato quando giunsero ad uno chiaro e vivo fonte dove una candida colomba si rinfrescava la quale messo giù ogni spavento disse e venuto il giorno seguente il re comandò che in mezzo della piazza fusse un grandissimo fuoco acceso indi ordinò che la madre e le due sorelle e la comare in presenza de tutto il popolo fussero senza compassione alcuna abbruggiate e trattisi di testa il cappuccio ed inchinate le ginocchia ed il capo riverentemente il saluiorono il re che aveva l occhio d un falcone pellegrino gli guatò fiso nel viso e vide che ambeduo tenevano una dorata stella nella fronte e finalmente giunsero ad un fiorito e verdeggiante prato in mezzo del quale era un altissima e ben fronzuta arbore circondata da varie figure marmoree che vive parevano con certi segni gialli per dentro prendila e vattene alle statue e con la penna toccavi gli occhi che tantosto che tocchi gli arrai disse la fanciulla io non so come poterlo avere perciò che i fratelli non vorranno andare a trovarlo perchè sono stati più in pericolo di morte che in speranza di vita e dissegli la sua cara moglie in vece di tre figliuoli tre bottoli cani aver parturito e menatolo nella camera dove la addolorata moglie per lo parto giaceva gli dimostrò e cagnolini che al lato teneva già erano venuti e tre fanciulli alla giovenil età quando persentiro che di marmiato monaio e di gordiana figliuoli non erano ma trovati in una cassettina che giù per lo fiume scorreva veduti adunque nella pristina forma i fratelli ritornati con somma allegrezza gli abbracciò e basciò avendo allora serena avuto lo desiderato intento suo da capo l ugel bel verde pregò la donna di grazia che lo lasciasse in libertà vaghe d aspetto gentili di costumi e di maniere accorte ma basse di legnaggio perciò che erano figliuole d uno maestro rigo fornaio che di continovo nel forno altrui pane coceva il quale poi che di libertà privo si vide di grazia le dimandò che lo lasciasse andare e non tenerlo che a tempo e luogo di lei si ricorderebbe queste nozze assai dispiacquero alla madre del re perciò che quantunque la fanciulla fusse vaga di aspetto formosa di viso leggiadra della persona ed avesse un ragionare di dolcezza pieno non però era convenevole alla grandezza ed alla potenza del re creasse perciò che iddio lo creò alla imagine ed alla similitudine sua e volse eh egli signoreggiasse e non fusse signoreggiato e per questo si dice l uomo esser animai perfetto e di maggior perfezione che ogni altro animale deh figliuola mia disse la comare quante belle cose vedresti se tu ne avesti perciò che bagnandoti il viso diventeresti assai più bella di ciò che sei disse la fanciulla e come potrei io fare per averne ma ben io vorrei disse la comare che tu figliuola mia avesti il pomo che canta perciò che tu non vedesti mai il più bello né gustasti il più soave e dolce canto sì come per la presente favola che ora raccontare intendo agevolmente comprenderete in provino città assai famosa e regale si trovorono ne passati tempi tre sorelle il che udendo il re molto si turbò e quasi da dolore in terra cadde ma poscia eh egli rinvenne alquanto stette gran pezza tra il sì e no suspeso ed al fine diede piena fede alle parole materne a cui l astuta madre del re primamente rispose non altro che il fuoco e parimente tutte le altre così risposero ed allora l acqua che balla ed il pomo che canta alzorono la voce dicendo ahi falsa madre di nequizia piena avenne si come piacque a colui che tutto regge che la reina s ingravidò il che fu di sommo piacere al re il quale con grandissima allegrezza aspettava di vedere la gentil prole de figlioli che gli erano sta promessi da lei morire acciò che di loro mai si sapesse novella e la reina in disgrazia del re venisse appresso questo per che chiaretta era reina e signoreggiava il tutto era nasciuta tra le due sorelle una tanta invidia contra di lei quanta nascere potesse giamai la quale quantunque la nuora non amasse né veder la volesse nondimeno di averne buona cura al figliuolo largamente promise partilo adunque il re ed andatosene al suo viaggio la reina parturì tre figliuoli duo maschi ed uua femina perchè tutti non eccettovando anche la femina sono sottoposti all uomo di qua procede che malagevolmente fanno coloro che con astuzia ed arte procurano la morte di sì degno animale ed avenga che la reina dirottamente piangesse negando tuttavia averli parturiti nientedimeno l invidiose sorelle confermavano esser il vero tutto quello che aveva detto la vecchia madre laonde montati a cavallo si partirono e tanto cavalcarono che giunsero ad una ostaria ed entrativi dentro addimandorono l oste s egli per aventura saprebbe insignarli il luogo dove ora si trova il pomo che dolcemente canta che aggiunse al luogo dove gente del verde sopra un ramo d un fronzuto albero dolcemente parlando dimorava ed entrata nel verde prato subito conobbe i palafreni delli fratelli che di erbuzze si pascevano e girando gli occhi or quinci farei tanta tela con un fuso del mio filo che di bellissime e sottilissime camiscie fornirei tutta la sua corte ed io disse chiaretta mi lodo di questo che se io avessi il re per mio marito gli farei tre figliuoli in un medesimo parto duo maschi ed una femina rispose la comare alta madama state di buon animo e non vi perturbate perch io farò sì che di me voi vi loderete e di loro novella alcuna più non sentirete le quali saviamente hanno interpretati i loro enimmi senza l altrui isposizione ma tenetevi certa che se io potrò rendervi il contracambio non starò a dormire risposo gli fu di sì ma che andare non vi potevano perciò che il pomo era in un vago e dilettevole giardino in guardia ed in governo d un mortifero animale il quale con le aperte ali quanti al giardino s avicinano tanti ne uccide ma poscia che ella depose il vermiglio colore si volse verso isabella a cui il luoco della quarta favola toccava e disse isabella mi doglio non già eh io sia scontenta d ogni vostro onore ma per che io mi veggio inferiore a queste altre nostre compagne prendete adunque questa veste tutta di specchi coperta e uno di voi se la ponga indosso e così vestito entri nel giardino di cui troverete l'uscio aperto e l altro resti fuori del giardino ed in modo alcuno non si lasci vedere ritornati acquirino e fluvio a casa serena lattasi all incontro gli pregò che per amor suo dovessino con ogni sollecitudine cercare che la avesse di questa preciosa acqua che balla nel primo stato eh erano i fratelli ritorneranno vivi la giovane alzatagli l ala sinistra trovò la penna come l uccello detto le aveva ed andatasene alle figure di marmo quelle ad una ad una con la penna toccò e subito di statue uomini divennero ma a dio non piacque che del propio sangue si bruttassino le mani ma fatta una cassetta e ben incerata di tenace pece e messi e fanciulli dentro e chiusi la gittorono nel vicino fiume ed ivi appresso scorreva un ruscelletto che tutto il prato rigava e sopra di questo albero l ugel bel verde saltando di ramo in ramo si trastullava proferendo parole che non umane ma divine parevano la proterva e maligna madre del re priva d ogni caritativa pietà e accesa di pernizioso e mortai odio tantosto che nacquero i cari bambini deliberò senza il perfido proponimento mutare de fargli al tutto morire se n'andorono a lei e dissero vedi orena l opera del tuo bel parto riserbalo acciò che quando il re verrà possa il bel frutto vedere di che il re ed i circostanti ne sentivano tanto piacere che dalle risa non si potevano astenere ma affanno e sospizione non picciola crebbe allora alla nequitosa madre ed alle sorelle perciò che dubitavano forte della vita sua onde stando ella in tale ramaricamento e l infelice morte de fratelli piangendo determinò tra se stessa di provare sua ventura ed ascesa sopra un gagliardo cavallo in viaggio si pose e tanto cavalcò vide i fratelli conversi in due statue che la loro effigie tenevano di che tutta stupefatta rimase e scesa giù del cavallo ed avicinatasi a l albero stese la mano ed a lui l bel verde puose le mani adosso la spoglia ha di finissimo smiraldo ragiona ride e piange tutto il giorno il tutto detto v ho restami il nome perciò che erano stati in pericolo di morte ma non passaro molti dì che re da capo vide i giovanetti a quai disse disse giovanetti che andate voi cercando a cui fluvio rispose noi cerchiamo quella preciosa acqua la quale come si dice balla ti hanno pur recata l acqua che balla disse la vecchia non però sono morti sì come adunque ti hanno portata l'acqua così parimenti ti porteranno il pomo e tolta licenza si partì disse allora il re per cortesia tutta tre a desinare con esso noi dimane vi invitiamo i giovani alquanto arrossiti non potendo denegare l onestissima dimanda accettorono lo invito il re ritornato al palagio disse alla madre che per suo diporto con molta compagnia se n andava alla caccia brunora che era la maggior sorella vedendo si bella ed orrevole compagnia disse alle sorelle lionella e chiaretta ma lo gel bel verde seguendo il suo parlare disse sacra corona questi sono i tre tuoi figliuoli che sommamente hai desiderati questi sono i tuoi figliuoli che nella fronte la stella portano rispose che mai lo liberarebbe fino a tanto che non trovassino chi è il padre e la madre loro e che tal carico dovesse pazientemente sopportare era già nasciuta una gran discordia tra loro per lo avuto augello e per che la misera reina era pazientissima e con forte animo sofferiva la corteggiana invidia venne al re pietà di farla morire ma comandò che fusse posta sotto il luoco dove si lavano le pentole e le scutelle e se non erano andati da sua maestà sì come ella voleva ed era il desiderio suo le chiedevano perdono e volevano emendare ogni suo fallo madama oggi andando a diporto vidi per aventura duo leggiadri giovanetti ed una vaga puncella e tutta tre avevano una dorata stella nella fronte che se io non erro paiono quelli che dalla reina chiaretta mi furono già promessi avenne che il re un giorno andando per la terra con alcuni suoi corteggiani spasseggiando a caso indi passò dove dimoravano i duo fratelli e la sorella i quali non avendo ancora veduto né conosciuto il re discesero giù dalle scale ed andorono all uscio e se non fate sì che io l abbia pensate in breve di vedermi di vita priva il che intendendo fluvio ed acquirino molto la ripresero affermandole che per lei non volevano andare in pericolo di morte sì come per lo adietro fatto avevano e non è maraviglia se questi tali mentre che si sforzano di dare ad altrui la morte in quella disavedutamente incorreno si come fecero quattro donne le quali credendosi altrui uccellare al fine uccellate rimasero e miseramente finirono la vita loro onde renchiusa la cassetta e postasela in spalla se n andò a casa e disse alla moglie che gordiana si chiamava guata moglie mia ciò che trovai nella riva del fiume io te ne faccio un dono vengono in cognizione del padre io ho sempre inteso piacevoli e graziose donne l uomo esser il più nobile e il più valente animale che mai la natura creasse ritornato al palazzo il re disse alla madre che ancor veduti aveva i giovanetti e che gli stavano fitti nel cuore pensando sempre a quelli che chiaretta promessi gli aveva e che non poteva con l animo riposare fino a tanto che non venissero a desinare con esso lui nel giorno sequente le spettiamo e fate sì che in maniera alcuna non ne mancate a cui rispose acquirino che potendosi da certi suoi negozi sviluppare molto volontieri vi verrebbono se io avessi il maestro di casa del re per mio marito mi do sto vanto che io con un bicchiere di vino saziarei tutta la sua corte ed io disse lionella mi do sta lode che se io avessi il secretissimo cameriere del re per marito il che fu cagione che marmiato lasciata la vilissima impresa di macinare presto ricco divenne e gordiana e i tre fanciulli e borghino molto largamente vivendo amorevolmente godevano benissimo io dunque vi dico che se la vita è una guerra bisogna saperla accettare com'è il soldato che si ritira davanti al pericolo non è un soldato qualunque siano le sue ragioni fossero anche quelle di achille il ritirarsi sotto la tenda non è stato e non sarà mai bello indicava così dicendo il padre ilarione e il padre restituto e questi due fatto l'inchino di rigore si allontanarono in compagnia degli altri che aveva indicati il priore e perchè poi perchè al sottoprefetto di castelnuovo bedonia è venuto in mente di portare quassù i pettegolezzi del suo capoluogo ma io per l'appunto vorrei star qui in barba a tutti i sottoprefetti e a tutti i capiluoghi del mondo piuttosto era da desiderare che andassero a visitarlo i geologi e gli studiosi di archeologia preistorica gli uni per le belle concrezioni calcaree pei quarzi e per le tracce di minerali che presentava la roccia gli altri per le caverne ossifere che si aprivano nel fianco della montagna ah sì bene dei versi gridò il serafino battendo le palme li amo tanto siete poeta voi padre agapito la vostra aria pensosa mi dice di sì eh una volta nei tempi andati balbettò il padre agapito siete troppo buono o quando si sa resta il dubbio intorno alla strada che hanno fatta per giungere in casa non c'era da guardar nulla in quel ritratto almeno cent'anni più giovane del suo originale l'italia frattanto io gli ho lasciata intravvedere la commenda i motivi per i due primi gradi ci sarebbero dieci anni di grado nella guardia nazionale in qualità di capitano per la croce di cavaliere l'opera prestata nel comizio agrario e le analoghe cognizioni per quello di ufficiale fratelli aveva detto il priore raccogliendo intorno a sè la cresciuta famiglia il nostro ordine accenna a voler prosperare velocemente dobbiamo rallegrarcene dobbiamo rammaricarcene que voudras e non si occupavano d'altro il padre anacleto degno priore di san bruno non era grave che a mezzo e portava con disinvoltura cavalleresca la sua tonaca lunga di color tabacco questa l'ho finita da un pezzo rispose il padre tranquillo ma qui non intendo parlare dell'opera mia dico invece che il sangue potrà scorrere liberamente nelle arterie del neonato se noi sapremo introdurvi in tempo qualche nuovo elemento e forse ho avuto torto soggiunse gravemente il priore eravamo allora nel dubbio oggi abbiamo la certezza il padrino adelindo non è altro che adele ruzzani una ragazza di castelnuovo pupilla del signor prospero gentili suo zio materno e fortunata erede d'un vistoso patrimonio egli adunque non si maravigliò della confessione del priore considerata in sè stessa ma piuttosto della sincerità bonaria con cui era stata fatta e volle come suol dirsi averne l'intiero amate diss'egli e siete felice che posso servire le signorie loro dimandò poichè li ebbe invitati a sedere lo zio aperse le labbra per rispondergli ma non gli venne fatto di spiccicare una sillaba perciò rinunziando ad una impresa che vedeva superiore alle sue forze si volse al nepote con la muta preghiera dello sguardo la mano divina si ritira in camera di consiglio rispose la signorina adele con un sorriso malizioso che ricordava il monachino biondo essa darà risposta domani al marchese gherardo melli che sarà il benvenuto riusciva egli nel suo tentativo non so forse ne dubitiamo noi che siamo nel segreto non potendo immaginare che altri non lo indovini alla prima comunque fosse quello sforzo del leggiadro novizio dava al suo discorso una certa velatura di suoni gutturali oh non ne dubito punto ma infine lei capirà il mondo ha i suoi diritti su questa fuga della signorina ruzzani e sulla sua entrata nel convento di san bruno in veste d'uomo poichè non potrebb'essere altrimenti si è fatto un gran chiasso a castelnuovo e fuori i libri della biblioteca non aspettavano più i frati ma i topi e le tignuole dio mi perdoni se avviene ch'io tenga bordone ad una voce calunniosa ma si credeva che lo stesso priore badasse poco agli uffici della sua carica e non rivedesse neanche più i conti sarebbe un peccato disse il padre anacleto al cui pensiero si raffigurò in quel mentre l'immagine del padre agapito che raccoglieva tralci di fiammole sotto il romitorio delle querci a far commendatore te lo darò io il collare ma che cosa può essere accaduto che questo signor prospero non vorrei che gli fosse capitata qualche disgrazia per istrada ma in questo caso perchè non mandarmelo a dire il sottoprefetto ripigliò il campanello e suonò da capo l'usciere ricomparve sull'ingresso il signor borgnetti adele ruzzani poi non amava molto la musica ballava per mera condiscendenza e non voleva parlar mai di mode non aveva i gusti femminili le piacevano i discorsi gravi quantunque non isgradisse di variarli spesso saltando come suol dirsi di palo in frasca siamo tutti operai del pensiero o del braccio una società bene costituita non può ammettere queste diserzioni e un savio governo dee volgere tutta la sua autorità a rimediarci santa teresa sofferse indicibili tormenti rimpianse più volte il suo voto e l'ardente misticismo della sua vita e le cagioni della sua morte provarono qual grande sacrificio avesse fatto e certamente superiore alle sue forze mentre qui s'ha a descrivere la gioventù che piace e la bellezza che rimescola il sangue berta a dir vero non era una bellezza da far ammattire la gente inoltre appariva troppo grave troppo compassata e questo se conferiva alla nobiltà dell'aspetto nuoceva all'espressione è secondo la filosofia civile il mio debito verso la società darmi a lei secondo le forze e l'ingegno le forze le ho date quando era necessario e fin dove ho potuto in uno di quegli uffici che non sono dei più ricercati in una di quelle posizioni in cui non c'è nessuno che voglia starvi dinanzi nella legge non trovavo armi nella filosofia non trovavo argomenti ho avuto ricorso alle astuzie fin dove la lealtà della buona guerra consentiva che cosa siamo noi se non gli strumenti di questa indagine di questa cura diligente di questa il cavalier tiraquelli cercava il sostantivo e il signor prospero glielo signora mi dica lei come si potrebbe farlo sono in regola con tutte le leggi dello stato non sono mica una famiglia di monaci all'antica sono una brigata d'amici che vivono in comune e non domandano d'essere riconosciuti come ente morale è proprio così non si ritorna indietro gli chiese quell'altro con un piglio malinconico che faceva un bizzarro contrasto con la sua florida cera il giovine aggrottò le ciglia in atto di chi non vuol sentire osservazioni ed è lì lì per escire dai gangheri il serafino biondo era stato ad udire con molto raccoglimento la predica ma come il padre anacleto ebbe finito egli saltò su e rispose con accento commosso venite fuori il mondo vi chiama non lo sentite voi forse signor priore le cicale hanno finito di stridere i grilli non hanno ancora incominciato il duca di francavilla aveva alzata la testa e lasciato di sfogliare il suo albo la contessina berta dal canto suo aveva abbandonato il pianoforte e bel bello senza parere si era accostata al crocchio del canapè di damasco non è un padrino lo capisco potrebbe star meglio in un convento di monache anch'io lo pensavo fin dai primi giorni ch'egli è venuto fra noi ah lo sapevate interruppe il padre restituto e come va allora è molto giovane il vostro nepote disse il padre tranquillo all'orecchio del padre prospero non si adatterà alla nostra vita rinchiusa perchè disse di rimando il padre prospero che sentiva la necessità di nascondere il suo giuoco facetamente il padre tranquillo gliel'avrei fatto sicuro se avesse chiesta la mia opinione rispose il padre anacleto egli è venuto invece a parlarmi di tutt'altro sapete di che sentiamo dissero tutti raccogliendosi intorno al priore dei due novizi che abbiamo accettati a san bruno e gli occhi che dirvi degli occhi si capiva vedendoli anche il riso di beatrice che ha esercitata la pazienza di tanti commentatori della divina commedia pareva uno di quei leggiadri fraticelli incoronati che occorrono così frequenti nelle tavole dipinte del quattrocento così piene di poesia e di sentimento religioso infatti quella mattina all'ora del refettorio il padre anacleto fu posto in mezzo da suoi conventuali che cominciarono a tempestarlo di domande padre priore orbene i novizi sono partiti stamane in che modo da questo rifugio invece non si ritorna più indietro donde la conseguenza che ci si debba venire che ci si debba venire ad una età più matura che non sia per esempio la sua oh in un modo naturalissimo e quasi senza avvedermene m'ero alzato stamane per tempo e andavo al mio lavoro prediletto nella caverna della ripa quando mi venne udito dalla costa di rimpetto il rumore di alcuni sassi che si staccavano dall'alto e sdrucciolavano giù per la frana sono tornati finalmente ieri ed io mi affretto ad avvisarne l'eccellenza vostra bene intendendo le alte ragioni politiche e sociali che fanno rivolgere anche su questo piccolo fatto lo sguardo acuto del nuovo conte di cavour l'amministrazione o signori una saggia amministrazione è una legislazione applicata come la legislazione una saggia legislazione è una amministrazione pensata così pareva al futuro padre anacleto che potessero raccogliersi in pace lontani dal mondo pazzo i naufraghi della vita moderna o per espiarvi la loro parte di follie o per non commetterne altre no non è un uomo dissi allora tra me il terzo giorno dopo la sua entrata nel convento e lasciavate correre lasciavo ma perchè di grazia perchè perchè signori miei ma debbo io dirvi tutto dall'a fino alla zeta dite dite gridarono ad una tutte le voci del capitolo il fraticello biondo gettato uno de suoi soliti gridi d'ammirazione ingenua era corso a piantarsi su quella cattedra restando là in piedi elegante a vedersi come un santo di donatello nella sua nicchia di marmo venga a dare il suo giudizio su questo bozzetto oh bello si degnò di esclamare il sottoprefetto dopo aver dato una guardatina alla tela che stava sul cavalletto nel vano della finestra che cos'è a lasciatelo dare ossequiare incensare e voi siete le vittime di questa lode di questo ossequio di questo incenso continuo così avviene che mentre cento uomini si contentano di un ricambio superficiale d'affetto lasciate sospettare proseguì stizzito il padre agapito che vi piacesse poco in così gelosa materia e calcò sull'epiteto aver consiglio da noi signor mario novelli ripetè il priore alzando la voce d'un tono tirava ognuno o cercava di tirare a sè la qual cosa è stata espressa dai nostri antichi con la felicissima immagine del vogare alla galeotta frate adelindo il monachino il serafino biondo essa dirà di non voler partire e lei mi manderà due righe di biglietto che un mio fidato verrà a prendere domani al resto penserò io appena ricevuti i suoi pregiati caratteri ah signor prospero signor prospero quante noie per lei abbia pazienza signor cavaliere per me niente affatto ripigliò il signor prospero quantunque per esser sicuri sarà utile di parlare con lei lo faccia una volta al nome di dio se non lo fa lei chi ha da farlo è giusto disse il signor prospero è giusto gliene parlerò appena saremo tornati da questo viaggio perchè non so nulla e per una semplice ragione non ho chiesto nulla e non mi si è dovuto rispondere ah questa poi è grossa esclamò il padre ilarione siete stato tre ore a confessare il monachino e non gli avete domandato nulla neanche la scienza medica può pretendere all'infallibilità richiede atti di fede continui è teologia o poco ci manca una cosa è certa che la natura ha rimedi efficaci e forze vive nell'organismo per farli operare tra la società naturale e l'artificiale non poteva essere più spiccato di così e il vantaggio restava alla società artificiale per la semplicissima ragione che la naturale si è fatta da sè laddove l'artificiale ce la foggiamo da per noi e ci prendiamo gusto fino a tanto che dura il priore lo intese poichè fatto un sorriso malinconico e data una crollatina di testa mi rispose aspettino signore mie vorrei ricordarmi con precisione di tutto un ragionamento così bello lo svolazzare degli insetti mosconi e libellule che venivano a far le capate contro le sue guance imperlate di sudore o farfalloni e vanesse che gli facevano davanti agli occhi la loro danza capricciosa inoltre il signor duca faceva i suoi scavi nella caverna della ripa i nostri monaci scelsero un campo più lontano sul pendìo settentrionale di monte acuto nella caverna delle streghe non vi starò a dire perchè la chiamassero delle streghe lasciando immaginare a voi le leggende popolari che avevano assegnato quel luogo a notturno ritrovo delle amiche di belzebù noi chiacchieriamo diss'egli e il priore decide o che vorreste fare domandò il padre marcellino andar laggiù a disturbare il colloquio bravo e non pensate ch'egli potrà dirvi che cosa potrà dirci sentiamo poteva anche pentirsi della piccola bugia che gli era sfuggita anche quella involontariamente o non lo aveva egli veduto dov'era rimasto suo zio ma già benedetti giovani quando incominciano a confondersi il padre anacleto scendeva giù pel sentiero e il serafino stava fermo sull'ingresso della caverna a guardarlo il pensarci allora sotto l'esame di quegli occhi indagatori gli fece sentire quanto fosse ridicolo nella sua veste da frate quell'altro aspettò che fosse partito il converso e l'uscio del parlatorio richiuso alle spalle del signor prospero questo dialogo e il rimanente che si ommette per brevità occorreva tra il signor prospero gentili e la sua bionda nepote adele ruzzani all'alba nella discesa tra il ponte di san bruno e la vallata sottostante dove i nostri due personaggi erano aspettati per salire in carrozza e lo fa all'occorrenza non badando a speranze di premio nè guastandosi il sangue se le trova fallaci lo fa sopratutto perchè giova al suo simile e solamente nel caso in cui egli è persuaso di giovare è forse un po troppo giovane quest'ultimo ed io non ho lasciato di osservarglielo ma egli a nessun patto vuole restar diviso da suo zio e fa nobilmente sue le tristi cagioni che allontanano il padre prospero dalle vanità e dalle afflizioni del mondo il padre prospero credette obbligo suo di rispondere che egli e il suo nepote si sarebbero acconciati volentieri a tutto pur di essere ammessi a vivere nella comunità di san bruno c'è forse più da sperare che egli lasci la sua utopia per prender moglie questi filosofi questi riformatori son tutti ostinati anche quando nel loro interno siano persuasi d'aver dato in ciampanelle l'amor proprio li consiglia a tener duro ma la sua risposta e l'osservazione del padre anselmo profferite a mezza voce non giunsero all'orecchio del monachino quantunque fosse attentissimo bene diceva frattanto il priore siate anche quattro esponete le vostre ragioni i nostri fratelli le ascolteranno e nella loro saviezza risolveranno la signora morselli che voleva essere annoverata fra le giovani arricciò il naso peggio che non avesse fatto da prima ma in che modo è andato a battere lassù signor duca ripigliò il sottoprefetto lasciando a mezzo il suo dialogo con la signora morselli ha avuto amori a bizeffe un bel giorno gli è saltata la manìa di riformare il mondo e qui doveva finire in una specie di manicomio un bell'uomo non lo nego ma tanto più pericoloso ne conviene se fosse ricco scappò detto al signor prospero lo capisco ma si può andare a casa per fuggire da capo oggi stesso o domani senti ragazza mia le ciarle di castelnuovo mi spaventano tra noi e gl'importuni ci vorrei mettere un mese almeno una quindicina di giorni di cui si potesse dire dove li abbiamo passati ed era strano il vederli anche più strano del vedere quel biondo serafino in abito di frate era strano dico di vedere tanti uomini giovani ancora e già stanchi delle tempeste della vita scambiate le poche parole necessarie e pagato il contadino che aveva portate le loro valigie i due viaggiatori seguirono il converso a cui il più giovine dei due sorrise amabilmente come si sorride in paese straniero ad una faccia conosciuta metta che io sia vissuto nel mondo quanto occorre per capire che esso non val nulla che è bugiardo sciocco e noioso non basta forse per venire a rifugio quassù il cavalier tiraquelli aveva condotto fuor della sala uno de suoi convitati col pretesto abbastanza ragionevole di fumare un sigaro passeggiavano ambedue sotto un loggiato che guardava nel cortile collegando il quartierino del sottoprefetto con gli uffizi della in tanto capitava qualche ospite nuovo ora un ispettore mandato dal governo per rivedere le bucce ad un comune ora un ufficiale dei carabinieri che veniva a dare un'occhiatina alla caserma di castelnuovo ora uno studente in vacanze ora un curioso giramondo che amava le vie meno frequentate è questo sì è proprio questo gridarono ad una voce il padre costanzo e il padre ilarione ma il padre agapito che quel giorno era il meno parolaio di tutti diede sulla voce ai colleghi a chi sospettando dell'esser loro sarebbe mai venuto in testa di scacciarle dal reggimento via siamo giusti è egli permesso a noi di scacciare dalla nostra milizia pacifica un fratello così quieto e gentile come il padrino i giovanotti non abbondavano a castelnuovo bedonia ma per compenso ballavano gli ufficiali del governo che avevano quasi tutti la leggerezza voluta da questo nobile esercizio ginnastico ah ecco un'idea ripigliò il padre marcellino al diavolo il convento cioè traducendo la vostra esclamazione in forma piana e cortese sciogliamo pure la nostra comunità ma prima di dirvi il perchè di quell'indugio coreografico credo necessario di darvi un'idea della sala non sarà un quadro ma un semplice abbozzo accanto alla sottoprefettessa sul canapè di damasco rosso doveva replicò il sottoprefetto con breviloquenza alfieresca ma scusi non si trattava mica d'un ladro d'un bancarottiere non si sa mai un uomo è sempre un essere pericoloso per l'ufficiale di pubblica sicurezza oggi è sano domani ma il padre prospero resisteva virilmente all'assalto lo presero allora per le mani che teneva incrociate sul ventre e gli gridarono all'orecchio un visibilio di sciocchezze come vedono son tutti i delusi i disgustati delle perfidie umane che vengono ad accrescere la nostra schiera metteremo il professore all'archeologia ed ella disegnerà gli oggetti ritrovati va bene sì sì gridò il cherubino battendo allegramente le palme per contro il vino cattivo vi parrà semplicemente mediocre ed anche di quello berrete come e quanto mangiate cioè a dire tutto quello che occorre per le ineluttabili necessità della vita ed ogni sua domanda di veder qui subito i due nuovi compagni nostri che non erano a farle corona in refettorio potrebbe dare argomento a chiacchiere e sospetti che io debbo in ogni modo evitare scontroso priore nè pittura nè lezione replicò il serafino è stata una dichiarazione preliminare dopo di che vengo subito a dirvi le mie afflizioni e voi sapete che quando una donna è disposta a lasciarsi fare la corte da un uomo quell'uomo se non è uno sciocco se ne avvede e quando quell'uomo se ne avvede ma che cos'è ritorna il padre prospero e non sarebbe meglio che l'esperienza venisse all'uomo dieci o vent'anni prima del termine usuale l'idea di cercare la solitudine gli era venuta di schianto ma le ragioni psicologiche erano assai più lontane vostra eccellenza non ignora come siano contagiose certe malattie morali assai più delle fisiche persuaso di questa verità e compreso della grande malleveria che pesava su me cercavo da oltre un anno di portar rimedio a questo gravissimo sconcio voi parlate del primo giorno diss'egli e sta bene ma poi non vi è tornato il dubbio che l'adolescente fosse una donna anzi è diventato certezza rispose il padre anacleto come e perchè domanderete qui non c'è nessun partito per lei ch'io mi sappia ripigliò la contessa cercando di scoprir terreno pare anche a me replicò la sottoprefettessa ma forse ci sarà qualche domanda di fuori e afferrato il campanello suonò furiosamente l'usciere comparve sull'ingresso che cosa comanda il signor cavaliere chiamatemi il signor borgnetti il signor borgnetti era il delegato di pubblica sicurezza del circondario di castelnuovo bedonia un pensiero venne in mente al sottoprefetto poichè l'usciere la solitudine sdegnosa o il disprezzo benevolo secondo gli umori è tutto il meglio che ci resta a fare in una società male ordinata così la intendo io nè credo che voi l'abbiate intesa diversamente finora morto disingannatevi proprio in quel punto il fratello giocondo metteva un grido di gioia che fece voltare la testa ai due combattenti che c'è disse il priore ma prima che il converso potesse dargli risposta il teschio era benissimo conservato e la bianchezza e la porosità del tessuto osseo facevano fede di molta antichità non meno che della asciuttezza del suolo del resto la sua superficie allappava la lingua cioè a dire vi lasciava quella impressione accompagnata da un cotale li conoscevo già da ciò che si è detto e lungamente nella ultima adunanza del capitolo c'è ben altro che il capitolo gridò il padre restituto se volete degnarvi di rammentare quel che s'è detto ieri prima di entrare in refettorio io stesso che prima non vedevo di buon occhio la presenza dei novizi tra noi per fortuna il ramarro vide quel braccio in aria e guizzò via come folgore del resto anche il padre anacleto pentito di quel moto di collera irragionevole lasciava ricadere la pietra fatte queste ed altre poche parole con la fredda urbanità analoga al caso i padrini scelsero il terreno lì presso ed assegnarono i posti ai combattenti in confidenza diss'egli mettendo familiarmente il suo braccio sotto quello del suo interlocutore in confidenza commendatore mio lasci che io la chiami fin d'ora così se rimango a castelnuovo bedonia gli è solamente per questo il serafino biondo mise mano al suo albo e segnò con pochi tratti sulla carta il fondo della buca sul cui orlo si era seduto com'ebbe date le ultime ombreggiature al disegno si tirò da banda e fu rimosso il lastrone è vero è vero gridò il padre anselmo è verissimo ribadì il padre bonaventura un mormorio di approvazione salutò le parole del padre anacleto e rincalzò le esclamazioni dei due lodatori tutto ha da essere rinnovato in casa sua dopo le gioie vedrà i mobili e tutto il rimanente scommetterei che rifaranno la facciata al palazzo il duca strinse le labbra in atto d'uomo che non è punto contento di certe lungherie crollò la testa e se ne andò pei fatti suoi e quel pretendente di cui egli negava l'esistenza non poteva essere il padre agapito in persona questo pensiero gli aveva dato una stretta al cuore lo aveva fatto scattare come una molla è un vostro sospetto domandò il padre restituto sì per ciò che risguarda il priore ma ho qualche ragione per credere che il padrino si lascerà fare la corte il vecchio monastero di san bruno aveva un'aria di festa quasi di gioventù spariscono le rughe dal volto alla luce dei doppieri in una festa da ballo ed anche un muro screpolato un intonaco annerito e corroso da un centinaio d'inverni può apparir bello quando vi batton sopra i raggi del sole l'oratore ella dunque ammette con noi la necessità di queste alleanze tra famiglie e famiglie tra i grandi nomi e le grandi ricchezze ma non basta come non basta ancora si provò a dire il signor prospero e questo diavolo del signor prospero che non mi ha scritto ancora è capace di non esser forte in ortografia e di vergognarsi se sapessi dov'è alloggiato gli manderei un telegramma matti davvero gridò la signora morselli odiare le donne ma si può dar di peggio e quanti sono chiese adele ruzzani a cui piacevano poco tutte quelle interruzioni è un valente professore insegnava a torino gli hanno fatto torto a quanto pare qualcheduno si è fatto bello di una sua scoperta il governo non lo ha tenuto nella giusta considerazione ed egli ha abbandonata la cattedra quel giorno invece dovevano raccogliersi tutti quanti sotto la loggia e star seduti a chiacchiera come una società di buontemponi che metta in pratica il post prandium stabis della vecchia scuola di salerno e questo per farvi intendere che se accetto le osservazioni di tutti non ammetto le insinuazioni di nessuno poveri noi gridò il padre marcellino in mezzo al tumulto che le parole del priore avevano destato nella comunità non ci mancava più altro farà benissimo disse il sottoprefetto per chiudere quella digressione e mi dica ora ha già parlato pel duca no non ancora siamo arrivati appena iersera questa luminosa conclusione fece sì che il padre prospero scambio di tirare innanzi verso il giardino dèsse una pronta voltata e ritornasse in biblioteca come che vuol dir ciò perchè non siete andato chiesero l'uno dopo l'altro i suoi compagni importuni e poi per viaggiare fa troppo caldo oh eccone una che è molto seria in verità come se qui presso e con la tonaca del convento si fosse stati al fresco sappiate adunque che ci sono molte altre cose le quali m'hanno fatto prendere in uggia il civile consorzio non lo credete eppure è così quando si è veduta l'invidia al posto dell'emulazione l'egoismo al posto della fratellanza il serafino interruppe alle prime quella triste rassegna con una crollata di spalle qui ella potrebbe aver ragione interruppe il sottoprefetto con aria di benevola condiscendenza e m'immagino che avrà detto alla signorina che le donne non debbono andare ai poli se gliel ho detto ma vuol sapere che cosa mi ha risposto quella testa bizzarra bene andrò dunque all'equatore c'è due terzi d'africa da esplorare spiegatevi mi spiego subito nel nuovo giornale ci ha da entrare anche la parte amena un po di letteratura per esempio sotto forma di novella o di componimento poetico lentamente da prima per non farsi sentire indi a precipizio per la via che metteva al convento tratto tratto si fermava lì sui due piedi senza che ne apparisse il perchè rotava gli occhi si mordeva le labbra crollava la testa quindi ripigliava l'aìre il pranzo durò troppo per due persone le quali avevano tante cose da dirsi cioè mi spiego l'una aveva da dirle e l'altra da sentirle ma voi vorrete concedermi che quest'altra non si sarebbe contentata di stare a sentire e avrebbe detto anche del suo bisogna finirla borbottava il priore rimasto alquanto in disparte bisogna finirla il serafino biondo si accostò a lui col suo leggiadro sorriso al giocondo lume dei due smeraldi onde amore gli aveva scoccate le sue armi permettete che io vi significhi la cosa con una immagine dantesca ma di grazia ora che siamo fuori si potrebbe sapere perchè si va via così di schianto senza dire neanche buon giorno non dir nulla zio si va via dopo essere venuti lo capisco era il meglio che si potesse fare a me pare che ci sia un progresso l'ha notata anche lei l'attenzione vivissima con cui la sua bella nepote ascoltava l'altra sera il duca di francavilla è un buon segno che ne dice il serafino biondo aveva ripigliato il suo albo e quegli avanzi d'un corpo raccolto nel sonno eterno furono ritratti dalla matita sulla carta dopo di che pezzo per pezzo lo scheletro fu levato dalla fossa e collocato in un canestro delle ossa lavorate e via discorrendo la caverna doveva essere stata abitata come tutte le altre degli appennini nei tempi in cui l'uomo non aveva ancora imparato l'arte di fabbricarsi una casa di pietra badi io le fo una profezia se rimangono qua dentro sua nepote con quella sua testolina bizzarra s'innamorerà di questo priore o d'un altro della comunità l'occasione fa l'uomo ladro e lei signor prospero non mi spaventi per carità interruppe il povero zio mettendosi le mani ai capegli signor commendatore rispose il padre anacleto alla società non siamo debitori di nulla eh nulla nulla poi dove mi mette lei i canoni della filosofia civile oh non è per discutere dico che non capisco ma già io non ho da capire fo il portinaio io il cantiniere il fattorino e il cerimoniere a tempo avanzato questo cumulo di occupazioni servirà a tenervi in esercizio disse il padre bonaventura ridendo ingrassate troppo fratel giocondo ecco adunque il signor sottoprefetto di castelnuovo bedonia messo dentro alle segrete cose del convento di san bruno ma ohimè molto meno addentro di quello che egli credesse perchè infatti se egli si era posto in mente di sorprendere la signora adele ruzzani padre anacleto balzò sulla seggiola ci siamo pensò egli frattanto perchè mi fa questa domanda chiese egli poscia guardando il sottoprefetto con aria di curiosità che voleva essere soddisfatta ed io che dovevo seguirla sarei guarito della polisarcia non vi pare fortunatamente per le mie povere gambe la malinconia gli è girata verso il convento dei matti oh scusate ripeto quel che si dice comunemente a castelnuovo nell'alzarsi in piedi il serafino biondo aveva voltata la faccia verso l'ingresso della stamberga la luce della navata che giungeva fino a lui gli rammentò che non aveva chiuso l'uscio dietro di sè e che forse era prudente il farlo per aver tempo a levarsi da terra nel caso che qualcheduno fosse capitato lassù colpa del moto fratello del moto raccomandò uno dei frati che si trovava vicino al signor prospero bisogna combattere in tempo la polisarcia poli balbettò il signor prospero inchinandosi al suo nuovo interlocutore e voi sia detto con vostra licenza non sapete o non volete che torna lo stesso sia pure non vogliamo rispose il priore vedete dunque che non è il caso d'insegnarci più nulla eh non basterebbe disse il priore crollando la testa e sorridendo ma lasciamola lì io le aveva accennato un mio dubbio le è dispiaciuto e non voglio tornarci su l'ardore che ella ha messo a ribatterlo mi dice chiaro che non debbo ripeterlo neanche spiegandolo ma subito si penti di mostrarsi così bambino in faccia al priore che lo guardava tra sospettoso e ammirato arrossì per la terza volta chinò gli occhi e ripigliò scusi la prego ma gli è che son tutto felice di trovare in me un piccolo talento che possa tornare utile alla comunità non mi pare che voglia darvi ragione mormorò il padre tranquillo all'orecchio del padre restituto diplomazia diplomazia rispose il padre restituto crollando la testa in atto di uomo che la sa lunga in confidenza era una vittima della sua grande schiettezza i governanti lo avevano in uggia perchè in altri tempi un suo scritto aveva risicato di far nascere una quistione europea intendete la commenda che è una corona da mettersi al collo ma sua eccellenza il ministro degli interni non reputò che con lo scioglimento della comunità di san bruno il sottoprefetto di castelnuovo bedonia avesse salvata abbastanza la società e gli decretò solamente una croce di cavaliere queste cose per altro non bisognerebbe andarle a dire alla contessina berta gamberini nè alla contessa beatrice sua madre secondo la loro opinione dove son esse c'è tutto o per dire la cosa con un po di modestia non ci manca più nulla abbiamo qui una parte e non l'ultima di un vasto disegno politico ii a gl'inchini al biondo serafino furono molti i complimenti per il suo aspetto fiorente si alternarono con le premurose domande intorno alla sua passeggiata poco mancò che taluni non gli offrissero il braccio per condurlo in refettorio arcano potere di due begli occhi uno studio sulla circolazione del sangue e sullo scambio molecolare del padre tranquillo alcuni cenni sulla formazione geologica di monte acuto del padre ottaviano e una dissertazione sul passaggio di annibale da castelnuovo del padre anselmo che nella sua qualità di bibliotecario doveva essere l'erudito della compagnia perciò non disse nulla si contentò di guardare il serafino nel bianco degli occhi e il serafino lo guardava a sua volta con una fermezza quasi beffarda come se volesse dirgli oh se non incominci tu bel priore non parlo io di sicuro uno di essi il padre restituto portava tra mani le due spade di toledo spiccate allora dalla parete nella cella del padre anacleto conte disse egli abbiamo scelto le vostre per una semplicissima ragione non ce n'erano altre abbastanza buone in convento capisco diss'egli capisco che il giornale non si farà più è nato morto soggiunse il padre restituto a quella osservazione agrodolce scattò come una molla il padre tranquillo e perchè di grazia aspettate che sia venuto alla luce per fare la vostra registrazione necroscopica a quell'altezza dal suolo coltivabile in una cavità rocciosa come quella lo strato di terriccio appariva profondo e certamente non ci si era formato da sè per l'azione dell'acqua sulla pietra queste parole mi fruttarono un sorriso del frate converso il quale mi disse venga al convento e farà colazione in ogni altra circostanza avrei ringraziato rifiutando ma quella fortunata occasione di visitare un convento di matti non era da lasciarsi sfuggire e ringraziai accettando la strada costeggiava un rigagnolo ma a poco a poco si alzava sul fianco della collina qua e là a giuste distanze sorgevano certi tabernacoli che rispondevano alle stazioni della via crucis la cosa possibile diventava probabile se lo avessero colto là dentro come avrebbe potuto spiegare il negozio per fortuna al rumore di passi tenne dietro un suono di voce e il monachino riconobbe suo zio che era entrato in chiesa non avendo potuto penetrare nel capitolo quanto all'oratorio ognuno ci teneva la sua biancheria i suoi abiti e all'occorrenza i suoi libri più alla mano fratel giocondo ad esempio ci teneva il gattinara e il pomino due autori di sua predilezione tra i quali da lungo tempo aveva istituito un confronto i due novizi furono condotti alle loro stanze non lo vogliamo questo duello gridarono non lo vogliamo non lo vogliamo il padre anacleto fece un gesto espressivo di malcontento signori vi prego disse egli voi non avete a che fare in questo luogo rammentate gli obblighi della cavalleria questo spetta ai carabinieri quello agli uscieri quell'altro ai doganieri le guardie di questura debbono stare al corpo di guardia e il signor delegato deve spartire il suo tempo tra il letto e la letteratura e da almaviva che voleva essere incominciava a far la figura di don bartolo lei ha fatto una descrizione troppo bella del convento di san bruno e i nostri amici se ne sono innamorati di schianto se in parlamento penseranno a votarmi una legge contro il celibato non dubiti mi metterò subito in campagna con una mezza dozzina di carabinieri signor prospero lei mi aiuterà chiamando sotto le armi la guardia nazionale per me ufficiale del governo ella è stato capitano per oltre dieci anni ha dunque diritto alla croce di cavaliere e non basta non basta disse il signor prospero con accento perplesso tra il dubbio e la speranza giunto colà si sedette sul parapetto volgendo le spalle al convento come uomo che volesse star solo coi suoi pensieri senza occuparsi di ciò che facessero o dicessero i compagni questa dissi io è l'opinione della comunità ma personalmente quale concetto si formano delle donne signore mio personalmente si sfuggono si sono sfuggite ognuno di noi è venuto qua con la seconda vocazione si meraviglia di questa mia distinzione pure è naturalissima l'interesse sociale esige che io lo sia affinchè un altro professore possa dar dell'asino a qualcheduno e dichiararmi un intruso nel gran tempio del sapere perchè c'è anche il tempio coi rispettivi penetrali e il rispettivo sacerdozio la società si tratta bene con la rettorica per maestra di casa ma sì ieri il signor mario novelli e il signor pellegrino della rosa cioè a dire padre agapito e padre ilarione stamane poi il signor ariodante soresi e il signor nello altoviti che sono se non mi confondo fra tanti nomi i padri restituto e bonaventura più allegro era il padre prospero che si toglieva finalmente dal sole e si avvicinava per giunta al refettorio quella mattina il cuoco gli aveva promesso un desinare di suo gusto con una certa replica d'agnellotti che gli erano maledettamente piaciuti il giorno prima e il padre prospero mandando a quel paese i consigli del medico ma la meraviglia più grande fu una specie di cattedra formata su d'un rialzo dello scoglio dal largo tondeggiamento di una grossa stalagmite e incoronata in alto da un mezzo cerchio di stalattiti che raffiguravano un baldacchino lo temperava per altro non cantando mai se non pregata e ripregata e la pregavano e la ripregavano sempre non foss'altro per sentimento di gratitudine i conventi su per giù si rassomigliano tutti nella loro semplicità grandiosa ed umile ad un tempo che credo entri per molto nella tenacità del sentimento che fa perdurare gli ordini monastici che essa poteva farci perdere quel po di cervello che ci avevano lasciato intatto le burrasche della vita uomini provati davvero questi frati di san bruno se avessero detto ad un biondo adolescente che domandava di entrare accettando anche la condizione del noviziato noi vi crediamo una donna e scusate abbiamo paura di voi sicuro che le troverò rispose il contadino ci ho il fatto vostro in casa di mio padre così si erano conosciuti ed intesi il contadino li aveva accompagnati fino al ponte di san bruno e aveva udito dalle labbra stesse del viaggiatore le parole veniamo per farci frati dette al converso che era andato ad aprire e scappò via il signor prospero con una leggerezza di cui a vederlo così tondo com'era non lo avreste creduto capace diavolo d'un gentili esclamò il conte gamberini vedendoselo guizzar di mano vispo ed allegro come un pesce che abbia mangiata l'esca senza restare all'amo con l'ardimento della fantasia andava anche più oltre non contento di aver trovato l'ursus spelaeus che accennava già ad una bella antichità sperava di trovare anche l'elephas primigenius che è come a dire il babbo degli elefanti viviamo in pace rispettosa con le leggi del paese paghiamo le tasse non domandiamo d'essere riconosciuti come un ente morale agli occhi della società siamo e non siamo in compenso della nostra modestia le domandiamo una cosa sola di non parlarci delle sue tirannie battezzate col nome di doveri positivi quali dispiaceri lo avranno condotto a fare questa vita solitaria se non avessi avuta questa sciocca paura avrei potuto domandarglielo non voglio aver paura non l'avrò più il padre prospero cercato con una premura che egli era ben lungi dal sospettare possibile confidava nella sua giovanile audacia di non essere scoperto e godeva la novità di quella vita senza sapere come sarebbe andata a finire ma proprio senza saperlo s'ha a credere che il biondo monachino non avesse uno scopo eh non guari più di così l'amico non sapeva altro e me n'ha informato pochi minuti fa eravamo ancora a discorrere insieme quando è capitato l'usciere a cercarmi pochi minuti fa esclamò il sottoprefetto l'amico ma chi è costui materia egli mi ha detto che il padre prospero gentili è un signore di castelnuovo bedonia uomo per bene e molto rispettato in città oh grazie tante della sua degnazione esclamò il monachino che subito riprese la sua aria di me la rido no v'ingannate se m'aveste lasciato finire ho creduto di amare e non era vero il serafino stette alquanto sopra di sè meditando la frase del padre anacleto quindi con un'aria di sommo candore rispose quell'allegria di tinte delicate che temperava l'orridezza selvaggia del luogo colpì l'animo del serafino e gli strappò un grido di gioia gentil serafino com'era giovane la vista d'un fiore lo faceva andare in visibilio e anch'egli era un bel fiore bianco roseo come quello del rovo che gli stava dinanzi le porse al padre restituto e questi indettato dal maestro di combattimento andò a presentarle dalla parte della impugnatura ai due combattenti anche allo zio era parso di escirne egregiamente a farselo apposta un priore non si poteva ottenerlo più pastoso di così che sia cieco pensava egli mentre seguiva il padre anacleto e il biondino nella loro passeggiata per tutti i corridoi del convento proseguendo gli scavi i cocci apparivano di forma più rozza e di meno diligente cottura fino al segno di parere a mala pena riscaldati al fuoco indizio evidentissimo d'una industria casalinga che non conosceva commerci nè intendeva nulla di perfezionamento nell'arte quanto alle ossa lavorate e alle armi di selce il nostro degno priore se ben ricordo le sue parole non ha già detto di non volerlo credere ha detto che quando pure il monachino fosse stato una monachina non c'era da far nulla e che la nostra cavalleria doveva far le viste di non accorgersi della cosa il priore non volle che il lastrone fosse subito alzato ma fece scavare torno torno il terreno ed allargare la buca mercè questa operazione fu posto in chiaro che quel lastrone orizzontale posava su altri quattro verticalmente piantati se uno in quel punto gli fosse capitato davanti e gli avesse spifferato lì chiaro e tondo quello che noi ora pensiamo di lui altro che scattare come una molla scommetto che il nostro ottimo priore sarebbe saltato come saltano qualche volta le polveriere per un tiro bene aggiustato di artiglierie nemiche un masso enorme piantato in mezzo all'entrata spartiva in due quella grande apertura e intorno a quel masso un prunaio stendeva i suoi rami spinosi che già facevano pompa delle vette fiorite si voleva non averne l'aria ma gli occhi correvano di tanto in tanto dal piatto a quella bionda testina a quel collo di cigno che sbucava dall'orlo della cocolla color di tabacco il mondo è quello che è un complesso di bene e di male con sovrabbondanza di male o di bene secondo gli umori e la condizione di chi giudica in ogni sua parte il mondo può offrire qualche allegrezza o qualche consolazione come può offrirne la vita in ogni classe sociale la sua giustificazione signor commendatore è tutta nell'onesto desiderio di far cessare uno scandalo nel circondario che così degnamente amministra esso non era qui vossignoria ne è persuasa testa dall'unico tra noi che non fosse cotto del monachino biondo gli ascoltatori erano rimasti scombussolati da quell'assalto oratorio volevano parlare interrompere il corso delle rivelazioni ma non ne venivano a capo il padre marcellino aveva preso l'aìre e voleva giungere in fondo ma anche lui dovette fermarsi un istante in vista del convento ma il resto del viaggio può esser soppresso senza nuocere alla chiarezza del racconto no no vogliamo tutto dall'a fino alla zeta non le facciamo grazia d'una virgola capisco disse il duca ridendo non mi permettono di far punto ma per allora non c'era nulla di questo anzi debbo confessare che quel modo di andare e di gesticolare non era altro che una trovata dei due personaggi a cui dispiaceva di essere seguitati il cui colore rosso carico significava una diligente cottura e le sagome tondeggianti e qualche traccia d'ornato lineare accennavano un certo grado di perfezione a cui era giunta l'industria figulina vi dirò invece dando una sbirciatina nei quaderni del padre anacleto che il monte acuto studiato da quella parte appariva incoronato da banchi di formazione terziaria posti orizzontalmente sopra gli strati verticali della calcarea compatta giurassica ond'era formato il nocciolo di quella catena montuosa lo zio prospero dormiva saporitamente sulla sua poltrona con un libro aperto sulle ginocchia il serafino biondo non si fermò neanche a guardare che libro fosse ed uscì volgendo i suoi passi fuori del convento non c'è oh che tenga ripigliò il padre anacleto innamorato morto il padre marcellino ha dato l'esempio delle confessioni ricevete la mia il padre agapito non era rimasto maravigliato come gli altri ma altro è l'accettare per vera una massima altro il conformarvi tutta quanta la vita si conosce il bene e si loda ma ci si attiene al peggio o ci si torna quando fa comodo soltanto poteva esserci stato qualche pastore od anche qualche bandito a rifugio e delle scarse visite faceva fede una piccola traccia di sentiero meglio intravveduta da lunge che potuta seguitare da vicino dopo questo breve colloquio il priore tornò nel parlatorio eccomi a lei commendatore diss'egli se vuol favorire xv incominci la prego a non far punto e virgola gridò quel capo ameno del ricevitore obbedisco replicò il duca di francavilla inchinandosi dalla svolta a cui eravamo rimasti fino al convento sono forse mille passi e la strada scende insensibilmente fin là ma ditemi o signori poichè la cosa è stata scoperta anzi poichè c'è stata solennemente annunziata era prudente da parte nostra era savio di dire a quella ragazza restate e in un convento d'uomini di una ragazza molto gentile e molto romantica s'è messa in capo di vedere il convento ha trovato il modo di violare la consegna o la clausura se così mi è lecito dire non l'abbiamo riconosciuta subito perciò ha potuto ella rimanere tra noi vigorosa come un istinto che non si può soffocare nè discutere tristo colui che nei furori della politica o seguendo il filo di certe sue deduzioni non perda tempo per carità il momento è opportuno domani a sera se crede vengo a farle una visita se lei mi strizza l'occhio è segno che ha cominciato il fuoco capisco capisco mormorò il signor prospero ma come si fa ora io non so che pesci pigliare accetti il mio consiglio parli alla signorina veda di persuaderla se poi ella farà un buco nell'acqua provvederò io lei signor cavaliere sì io qualcheduno ha pur da trovarla una via per uscirne l'idea piacque anzi fece furore tra gli astanti s'intende che il padre marcellino va messo in disparte anzi vi aggiungo che se ne andò pei fatti suoi dopo aver salutata quella mattìa dei colleghi con un benevolo sorriso del resto amico priore se voi mettete a voti le due corna del dilemma ci troverete in maggioranza pel ridicolo scusate è un gusto come un altro e chi si contenta gode si diceva anzi che ben presto dovesse andar fuori del palazzo demaniale il ricevitore del registro un po perchè ci stava a disagio lui che aveva mezza dozzina di marmocchi debitamente registrati un po perchè teneva a disagio il sottoprefetto quantunque la famiglia di quest'ultimo constasse di due sole persone ah sì disse il padre anacleto quel sottoprefetto è un cert'uomo che cosa voleva da voi è lecito saperlo ve lo dirò più tardi padrino adelindo ho bisogno per l'appunto di parlare con voi e con vostro zio e mi farete la grazia di passare dopo pranzo da me fratello prospero svegliatevi brucia il convento chi dorme non piglia pesci chi veglia alla luna e dorme al sole non acquista roba nè onore ha bisogno di troppi commenti il tuo scrittore e se dio vuole non sarà dante ma parliamo d'altro andare a castelnuovo non ti sembra un errore già siamo in cammino e dovunque tu volessi andare ti bisognerebbe sempre toccar l'uscio di casa soggiunse ravvedendosi tosto ma è un nostro desiderio sincero di viver qui se ella non ce ne reputa indegni siamo gente per bene pronti a sopportare la nostra parte di spese a metter fuori quanto occorre e più ancora per vivere in questa comunità di san bruno in verità non ho detto questo ma si sottintende e sta come se fosse detto se così non fosse perchè vi dorrebbe di certi corteggiamenti interessati vi darò l'alto quante volte mi sembrerà che uno di voi sia ferito o abbia mestieri di ricogliere il fiato siete fuori d'esercizio tutt'e due ed anche questo vi può intervenire siamo intesi conchiuse il padre anselmo signori rammentate questo che combattete lealmente a voi e il convento di san bruno soppresso povero convento ci si stava così bene lo rimpiangete signorina certo non siamo debitori di qualche gratitudine ai luoghi in cui abbiamo passato ore felici non avete più la vostra ghirlanda di fiammole ah esclamò il serafino eravate lassù ma perchè non venirci a trovare il padre anacleto non credette opportuno di rispondere e non si dava forse troppa importanza ad un elemento fastidioso sì più fastidioso delle mosche in estate ma non certamente essenziale nella vita un fiore non fa primavera e una quistioncella tra frati non doveva credersi il finimondo siamo davanti ad un caso strano lo capisco ma il secolo decimonono in riga di pazzie va forse celebrato come la perla dei secoli o non ne ha già fatte fin d'ora più di tutti i suoi riveritissimi predecessori vedete l'icaria di cabet il falanstero di saint simon il mormonismo lo spiritismo il duca di francavilla se ne andò mediocremente soddisfatto di quella proroga e il sottoprefetto chiamò l'usciere che a certe ore del giorno esercitava anche l'ufficio di servitore oh insomma sapete che cosa v'ho a dire tuonò il priore dominando per un istante quello schiamazzo infernale che siamo una gabbia di matti la voce ne è corsa da un pezzo osservò il padre marcellino che non aveva aperto bocca fino a quel punto i congregati ruppero in una sonora risata che era di otto metri e qualche centimetro e non domandava tante fatiche per essere accertata indi uscì sul piazzale a contemplare la valle e sentir mormorare il torrente poi tornò in parlatorio a guardare il brutto muso di mastino ii della scala ministero quand'è così non dico più altro rispose il signor prospero inchinandosi la geografia sarà un ornamento necessario per gli uomini ma per le donne poi anche questo è un giuoco facile a imparare osservò il padre anacleto e guai al povero cercatore o alla povera cercatrice se tizio e caio si mettono in testa di parergli sempronio il monachino tentennò la testa in atto d'incredulità il signor duca faceva le volte del leone e non accennava punto a volersene andare tutto ad un tratto si fermò fissò gli occhi in volto al padrone di casa e gli disse che cosa ne penserà il ministero erano capitati dodici in una volta dal capoluogo della provincia per far l'ascensione del monte acuto i cui mille centotrentadue metri sul livello del mare non meritavano forse che si scomodassero per lui tante brave persone non bruciava mica il convento esclamò il padre ilarione eccone un altro disse il priore sforzandosi di ridere ma assai più disposto a mandarli tutti al diavolo in un solo convoglio del resto quantunque voi le abbiate forse maneggiate anni fa non ci consta che in due anni dacchè siete a san bruno vi siate mai più esercitato con esse nemmeno con semplici fioretti rispose il padre anacleto del resto quelle due lame non mi sono servite mai ma è questa l'arte degli uomini bene educati che vogliono nascondere il loro pensiero aver l'aria di prendervi a confidente e di spiattellarvi ogni cosa il padre prospero fu grato di quelle confidenze al suo vicino di tavola e gli giurò lì per lì un'amicizia eterna quando egli ha messo fuori quel dubbio intorno all'età ho subito detto ci siamo e come lo squadrava dal capo alle piante ma poi sia lode al cielo s'è lasciato abbindolare con tanta buona grazia natale egli ha ragione voi siete esorbitanti nelle vostre pretese non l'ha ci sono gli statuti non ci sono statuti ma consuetudini si osservino dunque le consuetudini che consuetudini d'egitto l'assemblea è sovrana di persona ma ho avuta la sua fotografia ed anche parecchie informazioni sul conto suo è un ferrarese ah lo avrei dovuto indovinare all'accento e quando hanno degli zii che non sanno volerne un'altra ho capito signor prospero ho capito dunque stringiamo il discorso lei parli alla sua nepote e veda di persuaderla lo faccia è necessario come preliminare lo sappiamo padre e le domandiamo di poterci dedicare con lei a questo genere di vita ma badi osservò il priore è un genere di vita più alto non sapevo che si trovasse una badìa da quelle parti e domandai che frati ci fossero non son frati mi disse il contadino quantunque vestano da frati il parroco dice che son lupi travestiti da pastori la gente dice che son matti e tu che cosa ne dici il priore stette un istante perplesso no non è proprio così io non vi scaccio è la forza delle cose che vi consiglia a ritornare nel mondo per trovarci le afflizioni di cui mi parlavate poc'anzi tira quelli o quelli altri era tutt'uno pel fratello giocondo che uscì con la carta di visita in mano per andare ad avvertire il priore il signor cavaliere e sottoprefetto misurò una ventina di volte la lunghezza del parlatorio era infatti il padre anacleto e il sottoprefetto lo vide tosto apparire nel vano dell'uscio il sottoprefetto aveva udito parlare più volte della gioventù e della bellezza del priore dico soltanto che anche lassù per qualche settimana ci si potrebbe vivere è intenzione di quei frati di avere nel loro convento ogni cosa necessaria ed anche molte delle superflue che pure aiutano tanto ad abbellire la vita e a coltivare lo spirito in quella stessa guisa che si può toccare impunemente una vipera o un serpente a sonagli se a questi interessantissimi ofidii siano stati strappati prima i denti del veleno resta sempre la necessità di toccarli con precauzione per cansare le strette e perchè gli scavi in discorso erano ancora di là da venire il padre anacleto opinò che si procedesse immediatamente agli scavi la spedizione archeologica fu prontamente deliberata si vogava sul remo al duca di francavilla ma questi non era che un dilettante e i nostri monaci volevano fare da senno l'uomo di senno in qualunque condizione egli sia a qualunque classe appartenga misura il pro e il contro della sua partecipazione non già con gli occhi dell'egoista che bada a sè ma con quelli del generoso che vuol fare tutto ciò che è utile altrui vivevano in quella solitudine non cercando nessuno chi ci andava doveva accettarli come volevano essere frati o non frati avevano scritta sulla porta del monastero la sentenza inventata dal e non vi parrà più così strano il mio padre anacleto al quale dopo tutto quel serafino biondo appariva quasi un raggio di sole nel cielo grigio ed uniforme di san bruno una meno importante ma più vicina che era il duca di francavilla pasciuto fino allora di chiacchiere l'altra più lontana ma collocata sul vertice dell'ordine gerarchico e dalla quale il signor cavaliere sottoprefetto s'aspettava promozione o commenda dio come descrive bene mormorò la signora morselli par di vederla la modestia del duca di francavilla fece le viste di non aver udita la mezza voce del soprano sfogato ma in seguito in seguito perdiamo le staffe la rivalità ci guasta il sangue non ci vediamo più lume per la donna ci guardiamo in cagnesco davanti a lei ci azzuffiamo ci sbraniamo come leoni tanto è vero che in un uomo solo ci sono varie specie di bestie leone si levò in piedi il conte gualandi si tirò indietro due passi e facendo un amabile scorcio di vita così parlò con cerimonioso sussiego bella trovata gridò la signora morselli resta a vedersi se le ragazze di castelnuovo si degneranno di fare la strada per quei quattordici sciocchi già m'immagino che saranno anche brutti metto pegno che raffaello d'urbino non ebbe tante lodi dai personaggi che andavano nel suo studio a vederlo lavorare ma sono anche disposto ad ammettere che raffaello ne avrebbe avuto altrettante se scambio di esser lui fosse stato ad esempio la fornarina a frati del nuovo ordine di san bruno vivevano bensì fuori del mondo ma un piccolo resto della vita passata non poteva non esserci negli animi loro come non può non esserci in fondo al bicchiere quell'ombra di rosso che è indizio del vino da poco tempo bevuto accordata ne serberanno grata memoria e rivedranno assai volentieri l'amico in castelnuovo bedonia palazzo ruzzani via s michele nume rotto se egli vorrà ricordarsi de suoi riconoscenti novizi ed amici ma in quel punto e facendo senza volerlo un esame di coscienza il padre anacleto notava di non essersi mai trovato così oppresso da due pensieri ad un tempo anzi tutto dalla vergogna di confessarsi debole ad una donna che non gli aveva lasciato intender nulla del proprio cuore e poteva ridere saporitamente di lui ma non senza aver data una sbirciatina malinconica all'occhiello del soprabito che sarebbe rimasto vergine del brigidino commendatorio e sospirò tra un'occhiata e l'altra non è che un seguito di palliativi più o meno felici per dissimulare la mancanza di un elemento essenziale ne parlavano con molta tranquillità di palliativi e di salute essendo tutti così giovani che il più vecchio di loro passava a mala pena i quaranta sì un buon segno ripetè il signor prospero con aria distratta che non le pare gridò il sottoprefetto che coglieva le mosche per aria ho forse detto il contrario chiese il signor prospero prendendo una scossa improvvisa signorina adele questa mano divina e gli tremava la voce parlando così mentre cercava con atto divoto di prendere la mano della fanciulla questa mano divina ho l'onore di chiederla io in persona scusate interruppi voi qui parlate dei dolori che reca all'uomo un affetto infelice ma l'uomo non vive soltanto per l'amore c'è l'ambizione potente diversivo c'è il desiderio di esser utile al suo simile prior in tempore potior in jure lasciamo dunque la retorica al degnissimo cavalier tiraquelli e ripigliamo il filo del nostro racconto il monastero di san bruno aspettava in quei giorni un rinforzo era andato ad aprire e il fratello giocondo gli aveva recata una carta di visita triste saluto degli ospiti che erano partiti pur dianzi la carta diceva per l'appunto così io frattanto nella mala riuscita del nostro disegno posso rallegrarmi di avere salvata la sua dignità il suo nome non è stato compromesso questo è l'essenziale si rinunzia mal volentieri a certe anticaglie quando si vogliono rinnovate le sensazioni che solevano accompagnarsi a quelle immagini del tempo trascorso si direbbe quasi che l'intima virtù di certe cose è tutta nella forma di cui erano rivestite signor duca bene arrivato di che si parlava ah sì ella capita proprio a tempo signor cavaliere disse il duca ridendo ce n'ho una che vale un perù ella ha nella sua giurisdizione una meraviglia ed io non ne sapevo ancor nulla vorreste dubitare della mia parola chiese il padre anacleto mettete che io sia stato uno sciocco e sarete nel vero il priore ha ragione entrò a dire il padre marcellino del resto mettete pure che il padre anacleto non pensasse nulla di tutto ciò che son venuto esponendo egli andava su e giù non pensando affatto faceva come l'ubbriaco che cerca un filo e non lo trova o che vedendone parecchi tra le idee confuse che gli si affacciano alla mente non ne afferra nessuno del resto avete fatto bene soggiunse il serafino si parlava tanto di voi di me chiese il priore inarcando le ciglia e che cosa si è potuto dire di me non male sicuramente anzi ho pensato ad un certo punto che dovessero fischiarvi gli orecchi partire era presto detto quella era stata anzi la prima idea del priore ma che diamine gli saltava in testa al monachino di richiamare il padre anacleto all'adempimento di un dovere proprio nel punto ch'egli se n'era scordato il futuro commendatore signor prospero gentili orbene come vanno le cose gli aveva chiesto senza dargli tempo di esporre le ragioni della sua visita mattutina il serafino biondo non istette a meditarci su ma salutò con animo grato quella tonda apertura e v'applicò l'occhio da prima indi l'orecchio i frati in quel mentre andavano ai loro posti uomini siffatti hanno paura di non essere amati anche nei casi in cui ogni altro figlio d'adamo si crederebbe già d'essere il re del creato dico il re del creato perchè infatti l'uomo che si sente amato o ne ha l'illusione va sempre col pensiero a questo apogèo della felicità che è l'impero del mondo gli auspici sono favorevoli diceva egli tra sè il misantropo mi ha promesso di mandar via la signorina mi ha chiamato commendatore ha finito con offrirmi una prefettura che iddio e il ministro dell'interno lo imitino ed ella si difenderà abbastanza bene da sè sarà vana sarà sciocca alcuni anzi pretendono che sia un po matta eh mi pare che con tante belle qualità la non ci abbia a star male osservò sarcasticamente il padre anacleto ammiriamo i riformati di san bruno e lasciamo gridare i gaudenti anche la tavola è tra i piaceri e le vanità del mondo che lasciano tormento ed afflizione di spirito l'ultimo stava appunto per cominciare e comincierà da senno se mia sorella ritorna a castelnuovo voi ora intenderete perchè mi dispiacerebbe di vederla andare laggiù ma in fin de conti o non è la medesima cosa nel gran mondo l'umanità vive con tutti i suoi dirizzoni e con tutte le sue tirannie noi in quella vece passiamo guastarci il sangue che giova o non è forse meglio lasciar correre tutto ciò che vuol correre e lasciar stare tutto ciò che vuol stare non dev'essere quella del priore ribattè il padre restituto guardatelo lì che si muove per uscire dall'atrio vedrete che va incontro al padrino per fargli un pochettino la corte ho letto i miei libri anch'io come vedete disse il serafino ridendo non ho esperienza mia metto a profitto quella degli altri sentite qua priore iddio si è pure scomodato a dare i suoi comandamenti all'uomo dieci ed io non fo contro a nessuno dei dieci ma sì il pericolo di passare agli occhi del mondo per teste leggiere oramai il male è fatto e il giudizio è stato dato poichè a castelnuovo si chiacchiera alle nostre spese dev'essere anche nuovo l'organismo dello stato o signori è come un ben inteso sistema di distribuzione d'acque che attinte alla sorgente donde emanano tutti i poteri si dividono in cento canali per recare a tutte le parti del campo i benefizi della vita lastrone apparve prima di tutto cioè diciamo le cose come stanno non apparve niente che non poteva dirsi qualche cosa almeno per gli occhi il terriccio nerastro di cui era piena la buca scontro anche essi bisbigliavano ma il loro bisbiglio decideva un gran punto e da esso pendevano le sorti di due uomini il padre anacleto dopo fatta la presentazione dei suoi assistenti era andato a passeggiare in giardino fino alla soppressione delle fraterie notò il sottoprefetto l'eremo di san bruno è stato venduto dieci anni fa le signore mostravano desiderio di udire la continuazione del racconto e il duca proseguì nei misteri della vita nelle guerre ch'io non conosco nelle viltà più o meno sapienti che io aborro istintivamente e davanti alle quali ho chiusi gli occhi finora fate che il torbido sia nel mezzo della corrente e il limpido sui lati oppure non vedete nel paragone che il tumulto e la calma caspiterina che sfarzo di ragionamento per dirle che hanno seguito il rumores fuge di catone e che odiano il mondo esclamò il ricevitore del registro ah sì la dieta mi sembra che il cuoco di san bruno la faccia fare anche ai magri osservò il padre prospero del resto meglio così una cura fatta in comune è più tollerabile con questi discorsi il padre prospero teneva a bada il compagno e sapete perchè il padre anacleto interrogato dal serafino biondo che prendeva tanto diletto in quella esplorazione quanto suo zio ne prendeva negli apparecchi della colazione mostrò di credere al banchetto funebre anzichè al focolare domestico ho piacere che le torni il buon umore disse il sottoprefetto in fede mia sarei stato troppo dolente se le mie parole dette a buon fine avessero potuto no non s'incomodi a cercare le scuse la cosa non sarebbe neanche stata necessaria a quell'ora le ombre della notte calavano sul giardino del convento i grilli incominciavano a cantare da tutti i punti della vallata e ancora sotto tutela rispose il sottoprefetto di castelnuovo bedonia ciò è grave disse il priore e noi siamo accusati di rapimento o di qualche altra cosa consimile non è vero indi rivolto ai colleghi proseguì signori fratelli miei vedo pur troppo che gli umori sono discordi non mi pare che ci sia nulla da mettere ai voti perchè voi medesimi mostrate di non sapere abbastanza che cosa vogliate vide tal cosa che aveva il torto grandissimo di rassomigliare maledettamente ad una scena d'idillio lo saprete anche voi lettori umanissimi non c'è cosa che dia noia come un idillio nel quale noi stessi non abbiamo una parte ed una parte primaria per giunta accenniamo la scena in quel crocchio di giovani amanti della musica si degnava di stare più a lungo che altrove la contessina berta gamberini laggiù si vedevano i pochi zerbinotti di castelnuovo lo domandate sul serio gridò il priore in mezzo ai rumori che aveva destato la proposta del padre restituto io non farò mai una cosa simile darei piuttosto la mia rinunzia all'ufficio fratelli siamo calmi e consideriamo attentamente il caso esso è grave ma non è punto nuovo non era da credersi che il focolare fosse posto quasi nel mezzo per dar noia a tutti laddove la presenza delle ceneri intesa come avanzo d'un banchetto funebre si spiegava benissimo colà portando la consuetudine che il fuoco si accendesse sulla tomba del congiunto a cui si facevano i funerali infine ciò che ha fatto il nostro degno priore anche credendo di far bene è contrario agli statuti dell'ordine statuti che non furono mai scritti osservò il padre anselmo e che nessuno è stato chiamato a votare soggiunse il padre bonaventura pareva uno di quegli angeli del buon tempo antico che tornati al paradiso trovarono la spiacevole novità della porta chiusa orvia ripigliò il padre anacleto dolente di aver fatto pena al suo giovine interlocutore non ci fermiamo a guardare tutti i casi possibili che saranno ugualmente improbabili conserverò buona memoria delle loro gentilezze e regalerò alla loro biblioteca tutti i libri di casa tanto io non li ho letti mai e non comincierò adesso certamente propongo un altro metodo entrò a dire il ricevitore del registro sono quattordici i frati di san bruno si va col sindaco e con quattordici ragazze da marito che si riscontra negli artisti pittori e scultori quando vi compariscono dinanzi con certe zimarre farsetti e berrette di velluto che paiono spiccati da un quadro del cinquecento ma l'altro aveva già perdute le staffe mario novelli mario novelli ripetè alzando la voce a sua volta che cosa è questa novità di chiamarmi oggi col mio nome di gentiluomo per richiamarvi appunto al vostro debito di gentiluomo replicò il padre e neanche era necessario che capitassero in due per portare un canestro di uova o di frutta se poi qualcheduno voleva parlare con padre atanasio o con padre marcellino e ben presto avrebbe potuto aggiungervi i due seguenti che dànno intiera la terzina che mugghia come fa mar per tempesta se da contrarii venti è combattuto ma sa lei che questo è un piccolo paradiso andava dicendo il sottoprefetto non ci manca che l'angelo con la spada di fuoco per cacciarli fuori perchè infine scusi la libertà delle mie parole questo è un tradimento che fanno alla società padre di nome ma novizio di fatto ad onta delle sue cinquantotto primavere non è in capitolo mormorò il padre prospero allontanandosi dove diavolo sarà così dicendo proseguì fino in fondo al corridoio dove era l'ingresso laterale alla chiesa sappiamo fratello prospero disse il padre restituto sappiamo quello che ci ha detto il priore dopo il suo colloquio col sottoprefetto di castelnuovo non vi confondete per così poco e veniamo all'essenziale ora il priore è andato in giardino col padrino adelindo mi capite ah meglio così disse il monachino dopo aver fatta anche lui la sua piccola controscena se m'aveste detto una volta sola m'avreste fatto paura paura perchè come era stato fatto quel buco si trattava dell'opera vana di un topo il quale avesse sperato di entrare da un palco morto ad una dispensa o dell'opera utile d'un altro novizio a cui premesse di sapere gli arcani del capitolo di san bruno è forse lei che ci fa amare le solitudini e riconoscere e abbandonare senza rimpianti le vanità rumorose del mondo perchè diciamolo pure anche a risico di far insuperbire le donne c'è sempre un po di femminile nella nostra bontà quando c'è in noi della bontà si capisce abbiamo lasciato i nostri novizi al convento di san bruno andiamo a ripigliarli nelle loro celle ma non per condurli via intendiamoci cotesto metterebbe conto al sottoprefetto di castelnuovo ma troncherebbe il filo del nostro racconto c'era dunque dell'altro il serafino lo sospettò quando seppe che i frati si raccoglievano quel giorno stesso a capitolo fratello gli aveva detto il padre anacleto entrati nel bosco risalirono il viale dei frassini svoltarono tra i due poggi che sapete videro il convento in mezzo alla sua conca di verdura ridiscesero e finalmente giunsero al parlatorio vado ad avvertire il padre priore disse fratello giocondo intanto farò mettere le loro valigie nella foresteria se ci fosse andato prima non lo avrebbero trovato superbo nè arrogante e non gli avrebbero dato del ladro o poco meno come fecero con molto accanimento in pubblica assemblea gamberini hanno dato due cardinali alla chiesa e un famoso colonnello all'austria nella guerra contro i turchi sotto gli ordini di quel fulmine di guerra che fu il maresciallo laudon quali dispiaceri potevano averlo colpito con quella figura di arcangelo in vacanza che pareva fatta a bella posta per vincere ogni resistenza e il vecchio così grasso tondo rubicondo e lucente di che cosa poteva egli lagnarsi la gioventù disse il padre tranquillo è uno degli elementi della salute direi quasi che è il solo almeno soggiunse temperando la frase si potrebbe sostenerlo con qualche apparenza di verità infatti tutto ciò che noi facciamo per la nostra salute quando la gioventù se n'è andata lascio i primi che non meritano neanche la nostra indignazione e bado solamente ai secondi che conforto è il loro che onesta soddisfazione derivano dal tempo e dall'ingegno che sprecano e dalle amarezze che ingoiano non potrei fargliele buone con tutta la sua debolezza di zio ella non poteva ignorare che io mi sarei trovato negli impicci e che quel povero duca mi avrebbe chiesto spiegazioni tanto felice di trovarmi qui la pace è una gran cosa e non capisco come tanta gente a questo mondo si faccia in quattro per avere la guerra come non capisco che si vada in capo al mondo per ammirare un effetto di sole o di luna che si ha sotto la mano in casa propria carabinieri lautorità soggiunse il sottoprefetto atteggiando le labbra ad un sorriso come faceva ogni qual volta stava per dire qualche cosa di profondo o di grazioso l'autorità è amicizia quasi fratellanza che è come a dire confidenza per gli uomini di vaglia non basta ribattè il sottoprefetto ella ha parlato nel comizio agrario di collemezzo dio buono esclamò con aria modesta il signor prospero per dire che avrei piantato grano scambio di sorgo e patate scambio di barbabietole battè le labbra e crollò il capo più volte in segno d'impazienza finalmente trasse una rifiatata perchè si udiva un passo abbastanza frettoloso sul battuto del piazzale certo indizio della venuta del priore ah signor cavaliere ella mi rende la vita provveda lei trovi lei questa via benedetta ma intendiamoci ad un patto un patto sicuramente e vorrebbe che io mi stillassi il cervello che io giuocassi in questo affare la dignità del governo senza un giusto compenso si spieghi eh potrebbe darsi appunto che parlasse al biondo novizio di quella tal rivelazione che gli è stata fatta quest'oggi il fratello marcellino ha ragione entrò a dire il padre agapito che era stato silenzioso fino allora scommetto che il priore ne fa una delle sue castelnuovo è una cittadina fabbricata più in basso tra il poggio dei gemmi e la riva destra del bedonia un torrente in cui gli eruditi hanno trovato due radici celtiche e le lavandaie di castelnuovo cercano ancora due once d'acqua per otto mesi dell'anno affatto essi notò il sottoprefetto non odiano che il sesso gentile oh brutti esclamò la signora morselli con un gesto di orrore già continuò il sottoprefetto abborrono le giovani per aver grazia davanti a loro bisogna essere venerabili intanto il padre tranquillo medico e chirurgo della comunità si giovò del sedile per deporvi debitamente aperta la busta dei ferri il fratello giocondo nominato suo aiutante era andato a prendere acqua alla fontana e tornava con la secchia ripiena dando occhiate in qua e in là con un'aria melensa da non si dire ma basti di ciò e la eccellenza vostra mi perdoni lo sfogo sono ferite che ad ogni tanto si riaprono e dànno sangue il nostro signor duca si è adattato a questa vita di provincia con una pazienza ammirabile e la sua amabilità gli ha conquistato tutti i cuori un paese ha mestieri di gloria come di pane anche la gloria è un elemento di prosperità un paese che non abbia tradizioni è come una casa a cui manchino i quadri ci avete il letto la tavola i cassettoni le sedie ma quella parete nuda vi dà la sensazione del vuoto ella m'intende signor prospero era la terra d'ocra di cui gli antichissimi nostri progenitori non dissimilmente dai moderni selvaggi d'america usavano tingersi le membra un'altra particolarità indicava che quello scheletro apparteneva ad una donna ed era la mancanza d'armi nel sepolcro noi siamo qui oltre una dozzina d'uomini i quali in tanta confusione d'idee abbiamo creduto savio partito di tirarci da banda aggiunga che la società ci annoiava solo al modo con cui si davano a vicenda il buon giorno e la buona sera si sarebbe detto che erano sempre lì lì per abbracciarsi non pure all'ombra discreta dei corridoi ma anche alla viva luce del sole noi siamo per la libertà in tutto e per tutti ma non rinunziamo all'ufficio di dare un consiglio quando ci sembri utile il farlo io le parlerò schiettamente originale veduto il nome di mastino ii che era scritto a lettere gialle nel fondo del quadro secondo il costume del quattrocento il più giovane dei due viaggiatori si volse all'altro e sorrise ammiccando come se volesse prendersi spasso di lui di donne travestite da uomo vissute tranquillamente e decorosamente in mezzo agli uomini ne è piena la storia potrei citarvi un venerabile esempio ma non lo farò perchè il fatto è ancora controverso e non è qui il luogo nè il tempo per intavolare una quistione di storia papale eudossio tiraquelli sottoprefetto di castelnuovo bedonia ma quel c che diavolo significava cavaliere o commendatore una persona bene educata non poteva mica fermarsi lì a domandare scusi che grado ha lei nella gerarchia delle umane grandezze ah sì la vocazione mormorò il padre prospero una gran cosa la vocazione scusate padre la mia indiscretezza qual è stata la vostra vocazione seccato rispose il padre tranquillo seccato del mondo seccato in un modo da non dirsi facevo il medico per utile del mio simile dirò volentieri di sì quantunque io non conosca vostra sorella ma questo non è strettamente necessario se posso giudicarla da voi rispondetemi ora e non istate con gli occhi rivolti alle nuvole ve ne prego priore sedete là come si conviene alla dignità dell'ufficio mentre io starò in piedi davanti a voi da quel povero novizio che sono le parole erano di celia ma non dissimulavano abbastanza una certa inquietudine nervosa che si era impadronita del monachino i denti erano piccoli bianchi perlati e lo smalto era integro fatto maraviglioso quantunque abbastanza comune in simili scoperte accanto al teschio e proprio all'altezza dell'orecchio era una piccola coppa d'argilla nera in cui si rinvenne una sostanza grumosa e rossiccia voi padre bonaventura dovevate finire il vostro studio sulle stelle cadenti a che punto siete la teorica dello schiaparelli vi par sempre così giusta come prima perchè dei fiori nel convento dei matti non è una comunità di odiatori delle donne ora dove non si amano le donne e che servono i fiori io non mi ci raccapezzo e lascio il quesito ad ingegni più accorti del mio accennerò soltanto una cosa che potrà servire come schiarimento agli studiosi voleva dipingere e le passava la voglia prima di aver preparata la tavolozza infine era seccata mortalmente seccata e incominciava a sentire il desiderio di andarsene da castelnuovo la frequenza delle visite non si spiegava più con la supposta qualità di viaggiatori evidentemente erano castelnovesi indiscreti che venivano a bracare i fatti altrui e questa ancora non sarebbe stata che una seccatura più o meno tollerabile secondo i casi e gli umori non si è mai badato a questa necessità ed è stato l'errore da cui son proceduti tutti gli altri l'organismo di uno stato bello quest'organismo dello stato osservò il sottoprefetto fermandosi come per ammirare l'opera sua è doloroso esclamò il padre restituto eh lo dico ancor io rispose il priore è doloroso ripigliò il padre restituto che siate venuto a questa estremità senza sentire che cosa i vostri pareri no non occorre che io li veda rispose il sottoprefetto appena gli venne fatto di entrare in discorso ella si altera mi giudica male mentre io era venuto semplicemente per dirle come stavano le cose resta sempre che quattordici uomini si sono raccolti qui per vivere in pace lontani dalle tempeste del mondo siamo i savi di cui parla lucrezio che stanno sulla riva a guardare la brutta figura degli altri e un altro ancora e un altro fino ad avere l'unanimità ribattè il padre ilarione scusate priore non c'eravate che voi a vedere la necessità di mandar via i novizi noi altri si era già tutti persuasi di tenerli avrei potuto mandarle l'avviso di ciò che sapevo ma ho preferito recarlo io stesso per ragioni di delicatezza e di convenienza che spero vorrà riconoscere grazie rispose il priore con un tono di voce da cui traspariva un filo d'ironia per registrarvi i nostri studi e avremo appunto bisogno di tavole illustrative segnatamente per gli scavi delle nostre caverne ahi come il duca di francavilla scappò detto allo zio lo conoscono è un bravo signore che ha voluto farci una visita egli è qui a castelnuovo per certi suoi studi preistorici veduto di lassù il capoluogo del circondario amministrato dal cavaliere eudossio tiraquelli non riesciva punto noioso anzi il serafino biondo appena giunto sul colmo dell'erta aveva dichiarato che quello era l'unico punto da dove si potesse contemplare con qualche apparenza di gusto il suo domicilio legale la nostra comunità non ha ufficio di odiare le donne esse non entrano nel nostro credo non fanno parte del nostro ideale ecco tutto si odiano forse i diamanti per la semplice ragione che non si portano in dito ha detto questo il priore domandò la signora morselli sì infatti balbettò egli il mio nepote ha una faccia che sembra piuttosto una ragazza beato lui che conserva la sua gioventù rimpiangereste forse la vostra domandò il priore essa non vi servirebbe a nulla nel chiostro di san bruno perchè rispose il sottoprefetto perchè corre una voce in castelnuovo ah una voce e quale di grazia che ci sia nel convento di san bruno una donna anzi una ragazza fuggita da casa sua parlare all'adelina persuaderla io fossi matto quella diavola lì sarebbe capace di far peggio d'innamorarsi del padre anacleto come s'è già innamorata del convento dei matti solo a sentirne discorrere no no io non le parlo di nulla orbene cavaliere quando tornano i nostri viaggiatori a giorni signor duca a giorni è impaziente dio buono i giorni mi paion mesi castelnuovo non lo nego è una bella città con questo nome era riconosciuto il priore fratel giocondo aveva ricevuto ordine di dar passo ai cinque nuovi compagni a mala pena si fossero presentati sul ponte chiedendo d'essere avviati al convento il padre anacleto maledetta piega dell'abitudine mi vien sempre questo nome alle labbra diciamo dunque che il conte gualandi del poggio ebbe quel giorno una pregustazione delle beatitudini eterne figuratevi che un giorno voleva andare al polo artico se la sarebbe cavata la sete in quelle latitudini e poi voleva andare all'equatore per dissetarsi alle sorgenti del nilo ho l'onore di annunziare a vostra eccellenza che la faccenda procede benissimo il duca di francavilla ha fatto il viaggio di cesare veni vidi vici quest'oggi la ragazza è partita per milano dove rimarrà otto giorni al più vedete come le trovo come mi fioriscono sulla lingua ed anche questo fioriscono non l'ho mica cercato tiraquelli amico mio siamo nati oratori dobbiamo andare in senato qui il signor sottoprefetto si fermò di schianto vedrà poi i ricchi signor prospero i proprietarii della terra sono i distributori della vita in un popolo ma non sono ancora tutto come non è tutto ancora nel corpo umano quel congegnato sistema di arterie e di vene che spinge il sangue dal cuore a tutte le estremità e dalle estremità lo riconduce al cuore non v'aspettate un racconto come il secondo libro dell'eneide rispose il priore sorridendo io mi sbrigherò in pochi versi perchè la mia storia è molto comune ho creduto di amare e vi hanno tradito chiese il serafino interrompendo ma qui c'è da farne due di libri il padre prospero e il padre adelindo erano andati fuori e la campana del refettorio non aspettava nessuno ma che diavolo non erano neanche quattordici i presenti oltre quei due che il priore non s'aspettava di vedere a tavola mancava anche il padre agapito anche lui fuori e perchè faccia il mondo i fatti suoi e ci viva dentro chi vuole noi tirati in disparte avremo tutto il buono del mondo e respingeremo il cattivo incominciando dalle donne osai domandargli ah ci siamo gridarono le signore e che cosa le ha risposto a voler fare diverso non si cava un ragno da un buco lasciate pure che gridino contro l'egoismo del piccolo mondo e contro la stravaganza delle società artificiali al diritto della tirannia si contrappone il diritto della resistenza e sono naturali ambedue sta tutto nella interpetrazione che il pubblico può dare ad un fatto già così nuovo in apparenza e poco naturale per giunta e noti signor commendatore il danno morale che ne deriva anco a noi ora quest'obbligo quotidiano faceva sì che il bravo converso fosse meno soggetto all'influenza benefica del serafino biondo e per contro più esposto alle seccature che venivano di fuori l'idea è superiore alla mia età dice lei che cosa ne sa scusi veh non sono ancora sotto la sua tutela riconoscerò domani la sua autorità la sua giurisdizione per oggi almeno mi lasci dire liberamente quello che penso che cosa ne sa e poi c'è la grande la luminosa idea del ministro che soverchierebbe ogni altra ragione quando pure ci fosse concetti meravigliosi quando si possono applicare ma pur troppo non sempre gli alti concetti hanno la fortuna d'incarnarsi nei fatti e un modesto terra terra è ancora un sufficiente ideale di governo la sala era vasta e lo appariva due cotanti di più perchè bianca ed ignuda i nuovi frati di san bruno non avevano fatto nessuna spesa colà non si erano incaricati di abbellire quella parte della loro abitazione e sopratutto riscontrare nel taglio verticale del terreno la successione degli strati certamente riconoscibili alla diversità di colore e di composizione corrispondenti qualche volta ad età d'uomini finalmente poichè tutto ha un fine quaggiù anche i contrasti di un'anima innamorata il padre anacleto prese una risoluzione era forse la peggio ma compatitelo egli non era padrone di scegliere avete ragione diss'egli partirete ah esclamò il serafino altrove si arrotondava la vlta in cupolette alabastrine o si allungava in peducci e festoni campati in aria che era una vaghezza a vederli frequentissime occorrevano lungo le scabre pareti le pile dell'acqua benedetta esempi illustrativi dell'antico adagio gutta cavat lapidem e prima di tutto siccome qui ognuno si dedica a qualche lavoro vediamo un po che cosa sanno far loro io veramente balbettò lo zio qualche cognizione di agronomia troverà da applicar poco riprese il padre qui non abbiamo che l'orto e il frutteto su d'un quartierino per due e non si era appunto preparato all'idea di restar solo in un ritiro di due camerette come un antico camaldolese ma infine ci voleva pazienza frate adelindo voleva esser uomo e con la pazienza tirò anche dentro il coraggio avremmo stabilito volentieri uno scontro al primo sangue trattandosi di una provocazione fatta senz'astio in un momento di collera e dopo tutto in famiglia ma perchè l'arma con poca varietà di colpi ha molta varietà di conseguenze il sottoprefetto aveva fatto un mezzo giro a destra verso il crocchio dei begli umori aveva ascoltata con benevola gravità una barzelletta del ricevitore del registro quindi come un sovrano in volta attraverso le file de suoi cortigiani era andato verso il pianoforte dove scoppiettava l'arguzia del duca di francavilla quale di queste due ultime cause abbia avuto maggior parte nel vostro aumento di volume fratello carissimo io non so perchè da troppo pochi giorni ci conosciamo e voi non mi avete fatte le vostre confidenze ma non dubitate se ancora non l'aveva stampata nè scritta minacciava di voler fare una cosa e l'altra al più presto l'epoca neolitica e l'archeolitica erano il fatto suo e le caverne di monte acuto gliene davano saggi stupendi quel signor prospero è un traditore chi l'avrebbe mai detto con quell'aria ingenua piantarci lì senza una parola d'avvertimento e passi che ci abbia lasciati lui ma rapirci la signorina adele questa è grossa davvero vogliamo domandarne soddisfazione avrà da pentirsene quella sera ad uno ad uno spulezzarono tutti i convitati due ore prima del solito non si ballava e la partenza anticipata aveva la sua scusa ultimo rimase nel salotto il signor duca di francavilla il sottoprefetto anzi che doversi sorbire cinque minuti di conversazione con lui in quella circostanza crede lei che non ne sarebbe turbata la nostra bella armonia unica guarentigia di pace unico bene che renda la nostra vita preferibile a quella del mondo un'aria di profonda mestizia si dipinse sul volto del giovine il giorno stesso in cui il futuro commendatore era stato a prender congedo per accompagnare la sua bella nepote a milano egli scriveva al ministro questa lettera confidenziale se il nostro serafino pittore ci avesse avuto là dentro un raggio di sole scambio del lume incerto d'una torcia di resina la via in qualche punto risaliva stretta fra due ordini di stalagmiti che si addensavano le une sulle altre come i colonnini d'un chiostro oggi le sue faccende vanno bene ed egli è un galantuomo domani vanno male ed egli mette una firma falsa nulla e nessuno deve sfuggire all'occhio vigile dell'autorità maledictus homo qui fidit in hominem dovrebb'essere la massima della questura ed anche d'altri uffici più alti mormorò il sottoprefetto traendo un sospiro senta non vo fargliene un mistero ho saputo tutto dal ricevitore del registro il sottoprefetto di castelnuovo bedonia diede un balzo sulla seggiola che fece balzare di contraccolpo il delegato il priore non fece nulla di ciò che prevedeva il padre restituto era uscito dall'atrio come per far posto agli altri cinque o sei frati che venivano dietro a lui forse allora guardando verso il bosco vide il padrino adelindo ed era già molto che se ne mettesse un saggio accanto ai cadaveri quasi a non privare i morti di ciò che avevano avuto di più caro e di più utile in vita il padre anacleto spiegava ad alta voce tutte queste belle cose mentre dava occhio al proseguimento dell'opera lo aveva reso ingiusto con lei feroce col signor prospero rabbioso col padre agapito e in fine e sopra tutto scontento di sè medesimo oh scontento poi in un modo da non dirsi sant'antonio aveva la vocazione di tutte le più alte rinunzie lasciamo stare il cinghiale domestico che veramente è un po troppo ma imitiamo sant'antonio nella serena baldanza delle sue vittorie morali ora quando si palpa così poco non si sa mai se si è molto avanti o molto indietro mi spiego del resto il signor prospero tutore della ragazza è contentissimo onoratissimo di questo disegno quanto alla signorina che dirle di più dopo l'idea che le è venuta di far rilegare a nuovo tutte le gioie di famiglia il nome del signor prospero come potete immaginare era stampato il resto era fatto a penna e con una leggiadra mano di scritto che non doveva esser quella del signor prospero e faceva l'atto di rimettersi in guardia ma lo spazio tra lui e il padre agapito era occupato bisognava infilzarne parecchi prima di giungere al petto dell'avversario ad ogni modo sentiamolo disse il padre restituto vedendo che non c'era verso di mandar via ma siamo giusti mi voleva un gran bene e mi diceva caro zio in un certo modo era lei che ricamava le mie babbucce la custodia dell'orologio appesa accanto al mio letto l'ha fatta lei come la mia papalina di velluto con la nappina d'oro è necessario rispose il padre restituto il priore ha provocato che provocato ribattè il padre anselmo si è difeso contro un ingiurioso sospetto la lite era per inasprirsi anche fra le seconde parti ma il priore la troncò subito con queste gravi parole la strada era più grande che non l'avessi creduta da prima vedendo quella macchia così fitta di cerri e di frassini il mio strano compagno mi domandò se fossi del paese ed io notai l'aria di contentezza che si dipinse sulla sua faccia rubiconda appena gli ebbi detto che ero forestiero che mi trovavo a castelnuovo per ragione di studio grazie e voi ricambierete i miei alla signorina adele quella cara e bella fanciulla si è tanto parlato di lei in questi venti giorni oh lo credo lo credo ci amate tanto don ettore son proprio felice di avervi stretta la mano li ha visti fermarsi andare di costa fermarsi da capo sempre in atto di persone infervorate nella conversazione e certamente s'immagina che dovessero parlare di cose molto gravi sì anche di politica questa poco piacevole materia di discorso entrava anche a san bruno ma di sbieco come di rimbalzo e senza la millesima parte di quella che i matematici direbbero la sua forza iniziale non siamo in troppi finora osservò modestamente il padre marcellino stiamo bene così aggiunse il padre restituto siamo come in famiglia ribadì il padre atanasio si sente una dolcezza nuova che per dirla col poeta e guadagnandoci anche la rima eccoli appunto ripigliò il padre anselmo segnando col capo tra le piante donde appariva il padre agapito seguito dai padri restituto e ilarione gravi ambedue i padrini di mario novelli gravi come si conveniva alla dignità dell'ufficio e alla solennità il priore sorrise e con accento pacato che non escludeva un senso d'arguzia ripigliò si dice san bruno per mo di dire ma sanno proprio le signorie loro di che cosa si tratta la discussione fu per pochi istanti sospesa il serafino biondo approfittò della interruzione per alzarsi dalla sua incomoda postura e ricogliere il fiato pensava intanto pensava alla misteriosa proposta del padre restituto e de suoi bravi compagni misteriosa in verità non lo era gran fatto a commentare i passi oscuri del signor prospero c'è assai meno sugo e ci diventerebbe un asino anche un sottoprefetto ciò detto il degno uomo si lasciò andare per morto sul canapè di damasco rosso come un uomo che avesse risoluto di non commentare più nulla ma è vero altresì soggiunse egli a mezza voce quasi parlasse a sè stesso che ho fatto una cosa da novizio ah esclamò il padrino che aveva udita la frase dunque volete confessare era il mentire sapendo di mentire di cui si è fatto tanto spreco in politica la bugia del signor prospero sarebbe stata perdonabile se egli fosse partito solo un ripesco amoroso dio buono chi non l'ha ed è forse necessario che un uomo dica chiaro e tondo badate io vo da questa parte anzi che da un'altra udendo i discorsi del padre anacleto egli si rallegrava in cuor suo di possedere quel piccolo talento del disegno un talento che non faceva chiasso ma che per contro era altrettanto più utile e che tramutava lui adolescente accettato per grazia al convento in un personaggio necessario così per un padrino che era fuggito da san bruno ce n'erano quattro in moto nel chiostro ma di specie diversa pur troppo e sia detto senza intenzione di offenderli assai meno belli del primo il nostro giovinotto calcherà su questo tasto e non gli sarà difficile perchè a dirla in confidenza è innamorato cotto e gl'innamorati vedono sempre con gli occhi della persona amata signor prospero mio ne faremo una duchessa della sua bella nepote dica sinceramente non le va quest'ultimo anche a volerlo per forza come terzo nella conversazione non si sarebbe potuto ottenerlo aveva lavorato troppo e sentiva il bisogno di riposare un pochino perciò era andato a finire in libreria su quella tale poltrona e il sonno aveva stese le ali sul suo capo innocente vuoi tu accompagnarmi gli dissi per ora fino a mezza strada mi rispose ma se volete aspettarmi tanto che io consegni questo carico alla badìa vi accompagnerò fino alla tana che era la cattedra pontificale il sancta sanctorum e tutto quel che vorrete di più solenne là dentro sedeva la contessa gamberini signora bofficiona e rosea come contrapposto e compenso all'altra risecchita e giallognola noi poveri ufficiali preposti alla amministrazione delle provincie dobbiamo conoscere il paese per formarci un giusto concetto dei suoi bisogni e dobbiamo per conseguenza conoscer tutti i nostri amministrati anche quelli che non hanno bisogno di noi l'uscio del parlatorio si aperse e fratel giocondo annunziò la venuta del priore lo zio ricordandosi d'essere stato capitano della guardia nazionale assunse un'aria dignitosa se non a dirittura marziale essere tra i felici non val meglio che essere annoverato tra i potenti vai stai ti muovi e ti fermi a tua posta i denari che spendi sono tuoi nè di denari spesi nè di capricci soddisfatti devi render conto a nessuno mi lasci dire ciò che penso in altri e parlando ad altri potrebbe parere una piaggerìa ma il caso presente esclude il sospetto mi sembra nessuno tranne il padre prospero doveva capire che quel vezzoso padrino si studiava d'ingrossare la voce nel lodevole intento di parere tutt'altro da quel ch'egli era veramente il complimento era girato bene ma il priore non ci si lasciò cogliere non creda commendatore non creda ci ho un po di chiacchiera che inganna ma è tutto spolvero praticaccia senza alcun lume di scienza ho studiato poco da giovane ed ho lasciato correre da uomo maturo il conto gli riusciva fallato per la prontezza di spirito del priore questi a dir vero aveva date le sue istruzioni in genere per lasciar libertà a tutti i suoi colleghi di essere o di non essere presenti casi il sottoprefetto di castelnuovo non ci vedeva più lume oh devo saperlo borbottava lo saprò dovesse costarmi è un'azionaccia che mi fa il signor prospero ma è possibile no non può essere qui c'è di sicuro un equivoco ah sciocco petulante asino calzato e vestito e non già per amore del novizio vecchio si capisce e voi restituto che facevate frattanto andavate in qua e in là chiedendo a tutti dove fosse andato l'amico agapito e non già per desiderio dell'amico si capisce anche questo egli non dirà nulla nel senso desiderato dal sottoprefetto di castelnuovo e voi fratello prospero voi rimarrete qui se non fino alla consumazione dei secoli almeno almeno fino a quella dei capricci gentili della vostra bella nepote e poi non si è mica detto che quei bravi eremiti rinunziassero ad ogni consuetudine della vita si erano formato il loro piccolo mondo ma il piccolo mondo non esclude un movimento di curiosità specie quando questa curiosità risguarda le persone che vengono a far vita con noi che capriccio esclamò il duca non si poteva far dopo eh duca mio le ragazze hanno tutto il loro pizzico di vanità questa poi ci aggiunge di aver sempre fatto a modo suo e di tener dietro a tutte le prime impressioni compatiamola del resto ha da sposare un duca di francavilla e non vuole che il mondo rida di lei se dio vuole ce n'è uno dei posti che non fa invidia ai soliti competitori il posto del soldato in faccia al nemico e qui modestamente ma volentieri ho fatto il debito mio ma il contadino mi aveva detto quasi tutto quel che sapeva gli abitatori del convento non li conosceva soltanto ne aveva veduti due o tre da lontano e non era in relazione che col frate converso è un anno di guadagnato disse il sottoprefetto e in un anno la testa di una ragazza può far variazioni di molte la signorina adele è romantica e in fondo in fondo questo non mi dispiace e venne fuori una sostanza grigia lamellare in cui si riconobbe tosto uno strato di ceneri qui per l'appunto cascava il dubbio erano quelle ceneri un avanzo di banchetto funebre o indizi d'un focolare domestico la sincerità la fede quello spirito di perfetta rinunzia della vostra volontà dei vostri capricci senza cui non è amor vero e durevole siate schietta come siete bella non vi compiacete nelle piccole vittorie dell'amor proprio nei piccoli trionfi della vanità ed aspettate come si fu chetato quello scoppio d'ilarità il padre atanasio così prese a parlare abbiate pazienza priore e compatite le nostre follìe c'è molta elettricità per aria ve lo dicevo ben io si scaricherà come e quando potrà così facendo o signori ho messi in salvo gli scrupoli miei come la dignità del convento ed ho creduto di far bene il padre restituto non si diede per vinto ed io avrò fatto male a lui ma egli di certo ha fatto male a me l'ho abbandonato come vedete e me ne trovo bene auguro a lui altrettanto già fratello mio che serve il nasconderlo marito e moglie sottoprefetto e sottoprefettessa si spiccica male quel sottoprefettessa non è vero ma in fede mia non si può fare altrimenti e buon per noi che non abbiamo da masticar altro che il nome la signora sottoprefettessa era asciutta e dura come uno stoccafisso con una pelle risecchita che pareva di aggiungo che non mi sono mosso a bella posta come ho già avuto l'onore di dirle andavo attorno per visitare i nostri comuni di montagna e ho fatto come si suol dir un viaggio e due servizi non è solamente contagioso lo sbadiglio anche il riso quando prorompe a tempo muove il fegato più indurito del mondo figuratevi non seppe tenersi dal ridere neanche il padre anacleto con tutti i gravi pensieri che gli giravano in testa e non è possibile che una donna già mezzo vostra anzi vostra del tutto si cangi in un punto sono capricci indefinibili quelli che muovono il cuore come sono quantità imponderabili quelle che danno il crollo alla bilancia più delicato è il congegno più è soggetto alle influenze esteriori ruzzani bene la signorina ruzzani adelina ruzzani che si fa lecite le scappatelle a san bruno daniele femmina che entra spontaneamente nella fossa dei leoni e perchè poi capriccetti di ragazza fatti più vivi e più strani da una testa bizzarra non le pare signor commendatore resta l'obbligo secondo l'ingegno ma qui la prego a considerare una cosa io non ho ingegno sono una talpa non devo dunque più nulla il suo modo di argomentare perdoni non è solamente un tantino paradossale osservò il sottoprefetto ma è grandemente ingiusto verso di lei mia sorella per questa medesima consustanzialità che voi avete trovata così opportunamente osservò il monachino biondo la pensa in ogni cosa come la penso io avevano aboliti i bicchieri attenendosi a certe ciotole di maiolica che non avevano neanche il pregio di escire dalle fabbriche del ginori non l'abbiate per una ragazzata vi prego il padre anacleto interrogato su quella stranezza apparente avrebbe potuto darvene una ragione plausibilissima esse si confondono con quelle di mia sorella i suoi dispiaceri sono per l'appunto i miei ammettete questo ravvicinamento di personaggi e il resto va da sè ammetto anche la consustanzialità disse il padre anacleto proseguite sicuro starai nel consorzio de tuoi simili vivrai della loro medesima vita amerai e soffrirai con essi perchè non ti è dato sottrarti alle legge comune questo è l'undecimo comandamento mi è stato rivelato disse il padre anacleto sul sinai chiese il padre ilarione tutti gli altri potevano maravigliarsi che i loro compagni le avessero avute e negli uni e negli altri era l'obbligo oramai di riconoscere la donna anche facendo le viste di durar nell'inganno non già i dolori dei vent'anni che son passeggeri come i nembi di primavera bensì i dolori dei trenta che hanno una radice più profonda e si nutrono nell'amara esperienza del mondo no tolga il cielo che io pensi una cosa simile o la dia per pensata da altri rispose prontamente il sottoprefetto la signorina adele ruzzani poichè questo è il nome della ragazza è qui sempre giusta le voci che corrono in castelnuovo col suo zio e tutore signor prospero gentili e quella medesima persona trovandosi ad un bivio di quella fatta non poteva mica fidarsi di dire signor cavaliere doveva dire senz'altro signor commendatore anche pensando che se l'interlocutore lo fosse stato davvero non si sarebbe contentato di lasciarlo argomentare da una semplice iniziale il duca di francavilla fece una risatina melensa indi si morse le labbra e tornò a sfogliare il suo albo fu una gran confusione un pandemonio nel salotto della sottoprefettura di castelnuovo bedonia questo era nella nobiltà dell'animo suo ed anche un pochino in quel certo che di gentilmente puerile che tutti gli uomini hanno quando non si vergognano di essere a tempo e luogo bambini così avvenne che all'ora della colazione di sedici frati che vivevano a san bruno non ce ne fossero in refettorio che quattordici è il priore che discorre con uno dei suoi frati ed io non ci vedo altro dopo quello che si sa chiese il padre restituto dopo quello che ci ha detto egli stesso prima di andare in refettorio intanto se volessimo rimandare ogni decisione che ve ne sembra rimandiamo gridò il padre anselmo sì sì rimandiamo gridò il padre bonaventura mentre gli altri in maggioranza facevano eco ciò ch'ella dice mio giovine signore ognuno di noi potrebbe farlo da sè ritirandosi per sua elezione a vivere in campagna qui invece viviamo uniti foggiandoci il nostro piccolo mondo riveduto e corretto senza le noie del grande ma con tutto il buono con tutto l'utile che può trovarsi nella vita dove sarà il delegato a letto oh a quest'ora no signor cavaliere a quest'ora sarà al caffè delle tre rose per far la partita a tarocchi col cancelliere della pretura andate a chiamarlo ho bisogno di vederlo subito ah serafino serafino esclamò il padre anacleto sospirando poi ch'ebbe letto due volte non era più il caso di aspettare un sonno che per tutta notte non aveva voluto scendere sulle ciglia del padre anacleto il priore uscì dalla sua cella e andò a passeggiare nel chiostro il priore sorrise a quella involontaria scappata del biondino a me nulla rispose ma non vorrei aver l'aria di accalappiar minorenni son solo non ho che mio zio ribattè il giovine e mio zio qui presente si fa frate con me davvero chiese il priore volgendosi allo zio davvero rispose questi facendo il gesto dello ma dopo essersi aggirato da una parte e dall'altra come permettevano quei mucchi di anticaglie che ingombravano la stanza gli venne veduto un buco largo quanto bastava perchè potesse passarci anche il pugno d'un serafino o perchè non lascia questi discorsi agli uomini si chiedeva qualche volta vedendo la signorina adele infervorarsi in quelle miserie dello spirito domanda vana che risponde ad un sentimento sciocco io per me vorrei che certi discorsi con cui andiamo turbando la nostra esistenza mascolina no prospero amico mio tu non hai diritto a lagnarti della sorte e molto meno di aspettarti onorificenze pel solo fatto che iddio t'ha posto in condizione di vivere senza difficoltà in questa valle di lagrime aspettare dal governo che cosa ah sì una cosa puoi e devi aspettare da lui e questo poteva denotare che gli abitanti della caverna ancora mezzo selvaggi erano in relazione con gente più civile o abitante al piano o venuta pur dianzi da lontano paese presso cui le arti più utili alla vita erano già bastantemente avanzate nella sottoprefettura di castelnuovo bedonia era già il secondo mercoledì senza adele ruzzani l'astro maggiore si nascondeva e il cielo quantunque ci avesse in mostra tutti i minori pareva orbo di luce del resto ridete pure dei fatti nostri abbiamo due milioni di dote e possiamo rider noi con più gusto ma via al diavolo i gamberini e andiamo dal sottoprefetto povero cavaliere come sarà contento di vedermi vi ho confessato sinceramente d'essermi convertito alle vostre ragioni era una cortesia da parte vostra disse il priore inchinandosi ma restava sempre una opinione personale il padre prospero fece un sorrisetto da cui traspariva tutto il suo amor proprio di zio cara fanciulla diss'egli come parlando a sè stesso e non me le voleva mica far buone a me queste ragioni quando le era saltato il ticchio di andare al polo artico o all'equatore stava a colloquio col padre tranquillo che lo aveva raggiunto da pochi momenti il degno uomo si era fermato e sdraiato in quel punto della salita per ricogliere il fiato e continuava ancora in quella rumorosa occupazione quando gli capitò dinanzi il medico della comunità di san bruno che il mondo offra amarezze e dolori in molto maggior numero e quantità dei piaceri e delle consolazioni è cosa nota oramai e può esser creduta anche sulla fede dei vecchi da coloro che non ne hanno fatta la triste esperienza in sè medesimi due tipi che qualche volta si trovano fusi in una sola persona ma fate che per un caso straordinario quel quadro ammirabile vi appartenga e lo stesso sentimento del bello così profondo e così puro dentro di voi farà sì che non vi saprete risolvere per nessun patto a cedere il quadro è strano trovar de fiori quassù dove è già molto se si trova un fil d'erba il serafino accettò il ramicello fiorito senza risponder parola povero serafino compatitelo perchè era tutto confuso e dal pensiero della sua bambinesca esclamazione e dalla molto cavalleresca ma poco monastica gentilezza del priore si tratta d'un pacifico ed onesto cittadino che non avendo nulla a nascondere se ne va tranquillamente alla luce del giorno per una gita di piacere ed ella non sa nulla se mi avesse mostrato il desiderio di sapere qualche cosa rispose il delegato lo avrei fatto pedinare lo avrei pedinato io per maggior sicurezza ma non costringe e non attrae chi è riuscito a cavarsene fuori sopprimere le attrazioni le lusinghe sociali questo era il punto a lui parve che la cosa potesse ottenersi a quel periodo della vita in cui le due lusinghe più forti ci hanno fatto soffrire di più benissimo dunque tutto va a gonfie vele disse il sottoprefetto mi rincresce per verità che abbiano a stare lontani una settimana voglio credere che la loro assenza non durerà di più ad ogni modo ella mi scriverà non è vero avrò così un buon argomento per consolare quel povero duca poveretto è innamorato morto erano il ricordo prezioso d'un amico d'infanzia d'un compagno d'armi e non ho voluto separarmene benissimo replicò il padre restituto anche il signor novelli dichiara di esser fuori di esercizio da un anno sicchè le condizioni sembrano pareggiate abbastanza la cosa più naturale del mondo non si tratta mica di andar sulle traccie d'un ladro che fugge di nottetempo nè d'un bancarottiere che ha bisogno di sottrarsi alle ricerche combinate dell'autorità e dei proprii creditori ah monachino adorato per quale dei due avversarii erano i vostri sguardi più teneri il padre anacleto non lo distinse bene forse perchè la sera antecedente al ricordo del padre agapito il monachino biondo si era chiuso in silenzio diplomatico i motivi vorrà dire sono parecchi i motivi le parlo franco perchè lei ama la franchezza è il mio difetto rispose l'hidalgo con enfasi bene si senta dunque dire che la polizia in castelnuovo bedonia è mal fatta sì molto mal fatta vedrò penserò farò cessare questa ragazzata perchè infatti lei ha ragione un galantuomo non può permettere che una fanciulla si perda così nella stima della gente perciò immaginate di che animo fosse sul pomeriggio quando il priore stava a colloquio col serafino e quanto volentieri avesse dato fuori nella mattina seguente fino al segno di far perdere la pazienza al padre anacleto e di buscarsi una sfida me ne andrei il mio nepote se ne andrebbe noi due ce n'andremmo con questa flemma eh proprio con questa o che volete che si resti in paradiso a dispetto dei santi ma qui non ci siete a dispetto di nessuno replicò il padre restituto qui tutti vi amano e lui il contadino rispose che non conosceva punto il signor gentili lo aveva trovato col suo compagno presso la stazione della strada ferrata si era offerto a portargli le sacche da viaggio e quello gli aveva risposto vorremmo andare fino a san bruno sapreste trovarci due cavalcature meno ilare ad onta del nome era fratel giocondo e perchè voi sapete o lettori che il nostro converso passava una gran parte del giorno all'ingresso del convento in capo a quel ponte per cui bisognava passare quando si voleva penetrare nell'eremo di san bruno siamo cavalieri fa bene alla salute dopo tutto ed è una consolazione morale in un tempo come questo che il mondo gira al mal animo e alla cattiva educazione siamo cavalieri o signori e i nostri novizi uomini o donne che siano non abbiano fumo dei nostri sospetti che cosa gridarono ad una voce il padre restituto il padre costanzo e il padre ilarione sta persuadendo il padrino adelindo ad andarsene via del convento oh questo poi caverna senonchè il padre prospero afflitto dalla sua polisarcìa che gli sembrava già due tanti più grave dopo che il padre tranquillo gliel'aveva battezzata col suo nome scientifico protestò ben presto di non poter seguitare i due scoiattoli a cui si era accompagnato con una fiducia superiore alle proprie forze confessione ricevuta da voi ripetè ironicamente il padre agapito il priore era già per uscire dai gangheri di grazia che cosa vorreste dire con ciò come dio volle il sottoprefetto di castelnuovo bedonia se ne andò accompagnato dai due satelliti del potere si stropicciava le mani il degno personaggio passando il ponte dell'eremo dunque da bravo abbia anche un poco della mia premura e mi conduca questa faccenda a buon porto farò quel che potrò ne stia certo se l'italia ha da avere un benefizio da questo matrimonio non sarò io che darò indietro i tre congiurati rientrarono in chiesa il padre prospero fortunato lui russava beatamente nella sua fida poltrona ed essi a fargli intorno un chiasso indiavolato saltando gridando sventolandogli i fazzoletti sul viso l'ora è troppo mattutina che mattina o sera è sempre ora di bere concedo ma a patto che si sia mangiato un boccone il converso mi guardò con aria compassionevole il padre ottaviano aveva subito proposto di chiamare quel punto della caverna il pergamo di frate adelindo gli altri avevano approvato il serafino si era fatto rosso come una fravola e si era affrettato a saltare da quel tronco di colonna per timore che a qualcheduno i padroni sono andati a milano rispondeva il segretario a milano soggiungeva il maestro di casa a milano ribadiva il cuoco a milano ripeteva lo sguattero se in casa ruzzani ci fosse stato anche un pappagallo son certo che il signor borgnetti ci avrebbe avuto una testimonianza di più per l'andata a milano questo il monologo frattanto bisognava dire delle gentilezze masticar l'amaro e dar fuori il dolce povero signor prospero vi fermate oggi da noi non è vero disse la signorina adele parlando volentieri in nome dello zio poichè questi era presente dove siete alloggiato sapete voi perchè siete nato e se non lo sapete perchè vi mettete a vivere come se non foste nato sottraendo una forza al concerto di forze di cui ha mestieri la natura padre prospero forse notò il priore quanto al padrino io stesso l'ho avvertito poc'anzi che nella sua qualità di novizio non poteva entrare in capitolo lo avrei detto anche al padre prospero se lo avessi incontrato armonia di linee equilibrio di facoltà dicono i moderni appunto per ciò la nobiltà è un fatto non una legge se pure lo fosse noi potremmo mettere tra i contravventori i cinque sesti dell'umanità gli strati del terreno si succedevano con varia vicenda di chiaro e di scuro tutto ad un tratto le vanghe diedero un suono sordo come di cosa asciutta e consistente che si sfaldi ma pel volgo che non la intende senza una certa solennità d'apparato dev'essere ravvolta nella nube accompagnata da lampi e tuoni come il dio degli eserciti questa è dunque la passione intelligente e schietta dell'uomo per la bellezza in ogni sua manifestazione e certo lo ammetto anch'io sarà più difficile sentirla così schietta quando la bellezza si incarni in una donna viva saluteremo dunque un nuovo frate di san bruno domandò la signora morselli se parla per me non credo rispose il duca ho ben altre idee per il capo e ben altri uffici l'aspettano nel mondo aggiunse gravemente il sottoprefetto dando un'occhiata al signor prospero commendatore di là da venire lo sapete pure il proverbio chi tace non dice niente comunque fosse il dubbio non era punto piacevole e il padre anacleto o se vi torna meglio il conte gualandi del poggio diede un'occhiata al suo avversario un'occhiata che pareva volesse passarlo fuor fuori e le capanne non offrivano bastante riparo contro le fiere dei boschi o contro gli assalti delle vicine tribù le tracce dell'uomo preistorico erano evidenti anche nella caverna delle streghe il nostro esploratore dato uno sguardo in giro per argomentare dalla curva delle pareti da qual lato fosse la maggior profondità del terreno deliberò d'incominciare gli scavi poco lontano dal mezzo dell'atrio e verso l'interno della montagna e col sorriso sulle labbra testimonianza del suo adorabile candore giunto sotto l'atrio senza avere neanche rivolta un'occhiata dalla parte del bastione salutò con un leggiadro cenno del capo e il padre restituto e il padre tranquillo e andò a fermarsi davanti al padre agapito che stava alquanto più indietro no non sa nulla e non ha manifestato nulla ha voluto venir qua per un capriccio una curiosità repentina ella sa signor cavaliere quando le donne vogliono una cosa ma più ancora alla stranezza della sua fantasia questo suo convento di frati che non son frati è degno di quel capo balzano dell'ariosto era un ufficiale di cavalleria ha lasciato il servizio militare per gettarsi nella politica di cui si è presto annoiato vide apparire la testolina bionda del serafino ah gridò il padre prospero finalmente ma quell'altro gli mozzò le parole in bocca mettendosi un dito sul labbro e ripetendo il suo sibilo indi quasi a commento della raccomandazione gli accennò verso l'interno signor prospero gli disse la geografia è un ornamento necessario per l'uomo civile ella forse ignora che presso la sede del governo fiorisce una società geografica posta sotto il patrocinio del re e sussidiata particolarmente dal ministero disgraziatamente qui mancano i mezzi di coltivarla abbiamo volta la chiesa ad uso di biblioteca e non c'è neanche la fortuna dell'organo so disegnare un pochino si provò a dire il giovane la cosa è grave notò il padre anacleto ed io nella mia qualità di priore dovrò metterci un pronto rimedio noi lo speriamo osservò il padre ilarione in quel mentre si udì bussare all'uscio battono dal corridoio chi sarà mai disse il padre atanasio il padre prospero o il padre adelindo entrò a dire il padre marcellino ma l'acconciatura di adele ruzzani era certamente un capriccio piacesse o no quella zazzerina bionda che saltellava ad ogni moto del capo si attagliava benissimo alla sua spiritosa figura così pensava e giustamente il buon padre anacleto e poi gli sfuggivano delle frasi come queste tanto chiasso per una ragazza se tutti la vedessero con gli occhi miei a proposito con che occhi la vedeva lui dov'era in quel punto e che pensava il monachino se avesse mai potuto immaginarsi quello che succedeva per lui il padre anacleto diede un'occhiata a quel posto e gli parve di vederlo là col suo viso d'angelo e con gli occhi intenti alla scena la traccia misteriosa indovinata da pochi segni fugaci non si trova che nei romanzi me lo diceva appunto il questore di rossano da cui dipendevo prima di venire a castelnuovo sua ella dormiva notò severamente il sottoprefetto cavaliere mormorò il delegato quando l'ufficio è chiuso quando non c'è niente da fare c'è sempre da fare nel suo ministero come nel mio replicò il superiore sieda dobbiamo parlare a lungo sono scontento di lei di me di lei ma il motivo il padre anacleto obbedì a quel tacito invito vile volevate dire sì ditemi pure che sono un vile sfuggo almeno al ridicolo non getto alle turbe il segreto delle mie debolezze mi chiudo in questa solitudine della mente e del cuore ho l'apparenza della felicità e conquisto la pace n'è già tanti su quella via a buon conto io faccio pure qualcosa non vede dò esempio di modestia a tutti i poveri di spirito della mia circoscrizione e adesso signor commendatore se otto o nove promozioni erano già venute dacchè suo marito aveva diritto all'avanzamento e quei bravi signori del ministero glielo avevano sempre saltato già non amavano suo marito perchè era un uomo d'ingegno e perchè il suo circondario era il meglio amministrato d'italia no davvero rispose il borgnetti ed io per l'appunto ed io per l'appunto riprese il sottoprefetto che dovrei ricevere i rimproveri per la via gerarchica della prefettura da cui dipende castelnuovo pel solo fatto che mi trovo a godere la confidenza particolare di sua eccellenza il ministro dell'interno il priore parlerà come il sottoprefetto si sa notò ironicamente l'oratore le autorità si sostengono sempre tra loro ma noi se occorre abbatteremo le autorità i contadini li proteggono li sottraggono a tutte le ricerche della forza un servizio per le forre di monte acuto tra quelle selve di faggi e di cerri non è mica la cosa più agevole del mondo un po di tempo e saranno presi anche i tre renitenti un po di tempo e non altro mentre egli poneva il suo dilemma i frati incominciavano la loro discussione padre restituto disse il priore voi avete fatto una proposta non io solo interruppe il padre restituto l'hanno fatta con me il padre agapito il padre costanzo il padre ilarione anche noi avevamo già pensato a scavare le caverne ossifere di monte acuto ma finora ci mancava l'uomo da ciò ora avremo uno studioso di queste materie tra i cinque che verranno in settimana a far vita con noi il duca di francavilla che per solito era così gentile così premuroso con tutte le dame giovani e vecchie belle e brutte di castelnuovo per modo che non si sapeva quali fossero le sue preferenze sì son io c'è capitolo a quanto pare c'è capitolo rispose il padre atanasio con aria evidentemente impacciata e senza dischiudere intieramente l'uscio volevo dire soltanto che anco ammettendo ciò che agli altri amici e nemici piace di farla parere adele ruzzani è una buona figliuola in questo almeno signor priore non eravate già della mia opinione non son io che parlo è il priore disse egli relata refero e ambasciatore non porta pena non è vero signor gentili gliel ho già detto continui capitano della guardia nazionale lo ero così poco che il giudizio di questo priore dei matti non potrebbe neanche risguardarmi il padre prospero credette che fosse stato chiuso per inavvertenza e si provò a bussare poco dopo si udì il passo di un uomo che veniva ad aprire il catenaccio scorse sugli anelli l'uscio si dischiuse a metà e comparve nel vano la faccia del padre atanasio ah siete voi padre prospero era il mio occhio destro quel caro demonietto e dal sinistro ci ho sempre veduto poco l'adelina aveva sei mesi che io incominciavo già a fare tutto quello che voleva lei con la pazienza lo ha detto orazio flacco s'impara a sopportare ciò che non è dato mutare il guaio grosso era questo che bisognava rimbrodolarla con due persone ad un tempo il sentiero correva in mezzo a due file di erbe umilissime di quelle tali erbe che solo un botanico riconosce mettete che fossero pastinache da un lato e romici dall'altro non si direbbe che in un luogo alpestre come quello si nasconda una valle e direi quasi una conca di così dolce declivio ah non è questo che vogliono signore mie accettino dunque il mio metodo prendiamo la via più breve ed entriamo difilati in convento il futuro padre anacleto aveva dunque veduto un grande vantaggio nella casa fatta da sè nella famiglia artificiale di cui gli aveva dato un esempio la milizia e di cui ne vedeva un altro nelle fraterie no voglio restare a castelnuovo che cosa ci manca laggiù tu ci hai tutte le tue abitudini io le mie i libri i fiori i pennelli sai zio la vita può esser bella anche così credo anzi che sia bella solamente così adesso m'aspettavo anche il padre anselmo il padre tranquillo e quei pochi altri che hanno mostrato di non vedermi di mal occhio disse la signorina adele chinando modestamente lo sguardo ma il monachino se ne stava là ritto davanti al priore con gli occhi e il naso in aria e il labbro inferiore un pochettino sporgente col proposito evidentissimo di secondare la mossa degli occhi e del naso ragione ha ragione ma il maestro è al cembalo e non si sentirebbe neanche una cannonata là dentro quei gamberini dico s'avrebbero a far gialli dalla rabbia e la povera contessina come la vedo brutta quando saprà che il signor duca di francavilla venuto tra noi per studiare antropofagia antropologia signor prospero confessi signor duca osservò la sottoprefetessa ch'ella è innamorato del discorso ed anche dell'oratore sì non lo nego ho trovato del buono nell'uno e nell'altro e poi quella cortese accoglienza del refettorio mi ha messo di buon umore mi ha fatto parer grazioso tollerabile anche quel branco di matti segnar meglio il sentiero e nei punti malagevoli renderlo più sicuro scavando qualche gradino nella roccia fu la prima cura dei nostri esploratori intanto il priore seguito dal serafino e dal padre prospero andava oltre verso l'ingresso della caverna in prova d'obbedienza sollecita si accostò allo scaffale più vicino ne tolse il primo libro che gli venne alla mano e andò a sprofondarsi nella lettura ma non senza essersi sprofondato da prima in un seggiolone imbottito di bambagia che era una delizia a sentirlo a scompigliarmi lo scrittoio a rovesciarmi la boccetta dell'inchiostro per dipingere le sue signorine vestite all'ultima moda a rubarmi il mio berretto da notte per far la cuccia al suo gatto grande scoperta gridò il padre restituto lo avevamo detto noi altri e voi non volevate crederlo la faccia del priore si rabbruscò a quell'escita del padre restituto capo dell'opposizione in capitolo adagio biagio osservò il padre tranquillo prendendo le difese del superiore rinunziamo agli affetti pericolosi che lasciano tracce di dolore e di amarezza ma vogliamo e pratichiamo la carità fraterna che è un santo bisogno del cuore rinunziamo alle ambizioni ma ci dedichiamo allo studio che affina l'intelligenza ed è poi il naturale ufficio dello spirito ma in nome di dio bisognerebbe che c'intendessimo sul valore delle parole e sulla definizione dei doveri ci abbiamo invece una dozzina di scuole se non più ognuna delle quali interpreta tutto a suo l'uomo degno di voi quel sempronio che dicevate poc'anzi non tarderà a giungere e voi lo amerete com'egli vi amerà nè egli nè voi avrete forse mestieri di dirvelo qui nella solitudine di san bruno un povero priore pregherà per voi e sarà lieto di sapervi felice oh non sarebbe il primo osservò il padre ilarione c'è pure stato il creatore che si pentì d'aver fatto l'uomo in verità soggiunse il padre costanzo sarebbe grazioso che l'esempio della prevaricazione ci venisse da lui lavoravate a tutt'uomo per muovere lo zio prospero e mandarlo in giardino ad interrompere un colloquio che vi rendeva feroci dite di no se vi dà l'animo volevate contrariare un'opera creduta necessaria dal nostro priore dall'unico tra noi che non avesse perduta la testa seppi così che il converso si chiamava giocondo un bel nome e bene appropriato al personaggio chi è questo padre anselmo gli domandai è il bibliotecario mi rispose il converso diamine non l'hanno in cantina la biblioteca che magari avessero più vino e meno libri una volta per altro fu chiamato il padre prospero e questi non che ricusare di lasciarsi vedere al parlatorio del ponte non mostrò nessuna meraviglia d'essere stato chiamato il priore non aveva chiesto i loro nomi ma li chiese allora il converso facendosi avanti col registro dell'ordine è vero disse il cherubino avevamo dimenticato di darli zio incominciate il vecchio prese la penna e scrisse il nome di prospero gentili non le pare un bel colpo signor cavaliere lei del resto deve esserne contento io e come ma sì non era forse contrario alla nostra istituzione ah capisco disse il padre prospero tra sè vorrà sentire quel che dicono i frati nella loro adunanza segreta curiosità di donna solamente vorrei sapere come farà ad udire i loro discorsi dal pian di sopra è vero è vero gridarono tutti anche il padre agapito dovrà convenirne farò di più o signori disse il padre agapito confuso padre anacleto conte gualandi volete voi stringermi la mano l'italia comprende in sè la parte più pura dei nostri interessi che sono gli affetti e le consuetudini l'italia è la nostra medesima superbia di schiatta la nostra consapevole nobiltà di sangue forte come un'idea maturata lungamente nell'animo finita la radunanza del capitolo in quel modo che sapete il nostro priore sperò che i suoi degni colleghi non sarebbero andati più avanti con le loro ingiuste antipatie e con le loro sciocche paure ma infine si trattava di lui laggiù ne aveva il presentimento e i presentimenti ingannano di rado del resto a mettere la coscienza in pace egli aveva fatto dentro di sè questo ragionamento se parlano di me è giusto che io sappia che cosa dicono se parleranno d'altro io me ne accorgerò alle prime e me ne andrò subito subito e da boerhaave fino a me dico a me per non far torto a nessuno soggiunse il padre tranquillo ridendo empirismo che qualche volta riesce dottrina che qualche volta azzecca giusto dissidio quasi sempre tra la teorica e la pratica questa è la scienza nostra allora il serafino curvò il busto sulla ringhiera e raccolte le palme intorno alle labbra lanciò allo zio questo savio consiglio prendi un libro e aspettami leggendo ti dirò tutto quando avrò udito quello che non hanno permesso a te di sentire a quella graziosa birichina mancava sempre il tempo di fare una cosa simile e di desiderarla per due giorni di seguito ad onta di questi difetti che parranno piccoli o grossi secondo il modo di vedere i giovani facevano tutti la ruota davanti alla signorina adele e poi e poi gli pareva da gentiluomo non avvedersi di nulla non cercare nelle sue sensazioni più oltre di quello che esse lasciavano scorgere c'era del poeta nel padre anacleto e forse per questo aveva meritato di esser priore in un convento di matti quali ambizioni minute potrebbero turbarli nel loro ritiro se hanno rinunziato alle grandi l'ariosto ha collocata la discordia in un convento di frati ma questi hanno giurato di non volercela a nessun patto v'ho offeso perdonate diss'egli io sono un pochettino ignorante vivo così fuori del mondo che certe delicatezze mi riescono difficili oramai se dovessi intendere per un certo verso se mi apponessi al vero qualcheduno che so io mi salterebbe agli occhi qualcheduno chi eh rispose il signor prospero seguitando a ridere sono del suo parere ella dunque tasterà il terreno tasterò non dubiti tasterò quantunque quantunque che cosa sarà un po difficile che riesca a farsi frate disse il ricevitore del registro uno scherzo una ragazzata mormorò il sottoprefetto scherzo e ragazzata finchè si vuole osservò la signora morselli ma una donna una ragazza in un convento d'uomini ah ci sono ci sono se ella può udire di lassù tutto quello che dicono avrà anche sentito che non mi hanno voluto ricevere e contento di quella scoperta il padre prospero s'inchinò con quell'aria di fiat voluntas tua che soleva assumere ogni qual volta il serafino biondo mostrasse di voler qualche cosa per davvero signorina potevo venire ieri a castelnuovo e mi era parso troppo presto dovevo venire domani e mi pareva troppo tardi per il mio desiderio sappiate che appunto ier l'altro a sera avevo mandato un telegramma a ferrara al mio vecchio cugino marchese gherardo melli chiamandolo d'urgenza a castelnuovo che cosa vuole che le dica li ha stregati tutti come ha stregato me la chiamano il padrino padrino di qua padrino di là è sempre in ballo lei non la lasciano un minuto facendo pompa di bei fiorellini bianchi e stellati dal cui mezzo si rizzano gli stami filiformi a pennacchio di que sottili ramicelli il serafino biondo aveva intrecciata una ghirlanda e cedendo ad un moto di vanità infantile se n'era cinto le tempia ma istituiti sul serio perchè ci s'abbia a passare la vita tornano uggiosi più degli antichi dove almeno alla mortificazione della carne rispondeva la speranza di un bene immortale così dicendo il nostro personaggio porgeva al converso la sua carta di visita con un gesto che voleva dire a voi ecco chi fate aspettare andatelo a riferire al vostro principale che vi darà una strapazzata coi fiocchi ma il converso non pose gli occhi sul cartoncino di bristol subito dopo la nostra partenza ho bene udito osservò la fanciulla ah lo sapevate ma allora le notizie di monte acuto giungono a castelnuovo con la rapidità del fulmine e non c'è un filo telegrafico ch'io sappia i laici regolari che avevano preso il posto dei camaldolesi si erano dati pensiero di abbellire quella parte dell'edifizio una tavola di noce contro il muro otto seggioloni in giro un quadro scorniciato alla parete erano tutti gli arredi della stanza che si lasciano crescere la barba fino alla cintura soggiunse la signora morselli e si scavano la fossa come i certosini rincalzò la contessina berta signore mie non ho veduto niente di ciò rispose il duca di francavilla ho trovato delle persone a modo con le barbe regolari ed anche col mento raso i profili delle colline s'infoscavano sul primo piano del quadro più lungi si tingevano di violetto e d'azzurro le vette digradanti dell'appennino non gruppo di case non traccia di campi coltivati si vedeva d'intorno la solitudine regnava sovrana e nella solitudine si espandeva liberamente il pensiero serafino mormorò il priore spriorato il serafino lo guardò con aria tra ridente e scorrucciata mettendosi un dito sulle labbra che ditino lettori il priore fece involontariamente l'atto di mordere per far l'ora di pranzo i padroni di casa condussero il loro ospite a visitare il giardino dai calici inariditi apparivano le capsule semi aperte coi grani pronti a balzar fuori per dar vita a nuove generazioni di piante e la vampa del sole incombeva su tutto con lo sguardo tranquillo e possente dell'eterno signore era lui che aveva inventata la frase e su lui la natura eterna prepotente vendicava l'umanità conculcata niente gli andava a versi in quel punto nè il sole che lo coglieva di sbieco obbligandolo a torcer gli occhi nè lo stridìo delle cicale di cui si accorgeva la prima volta in quel giorno il povero priore si sentì rimescolare il sangue nelle vene e facendo forza a sè medesimo e cercando di dare alla sua faccia una espressione più severa del solito così disse al serafino biondo lasciai correre la volpe e interrogai il contadino sperando di cavarne qualche notizia intorno a quel convento di frati che non erano frati di lupi che non erano lupi e di matti che potevano esser savi più di tanti e tanti che ne hanno la riputazione quegli accenni allo scandalo al pericolo di scioglimento della comunità e ciò per una intrusione contraria alle consuetudini del convento non potevano risguardare che lui il vezzoso monachino che domandavano di essere condotti al priore per presentargli una supplica un memoriale e che so io tra gli altri ne venne uno e fratel giocondo manifestò il sospetto che fosse una donna ma brutta si affrettò a soggiungere che domandava di confessarsi al padre anacleto della sottoprefettura glielo assicuro io andava dicendo il rappresentante dell'autorità al suo interlocutore uomo sulla sessantina piccolo di statura e cuor contento per dieci come dimostravano le sue guance paffute glielo assicuro io signor prospero ella sarà cavaliere ma che dico cavaliere commendatore credo che sarà difficile fanno conto di stamparne a mala pena quindici copie una per ciascheduno di loro ed una per la biblioteca almeno così ho sentito dire rimasi di stucco saranno matti sì e no pensavo ma certamente sono molto curiosi seguitai il converso cose supponevo che non sapesse nulla che fosse stato ingannato e poichè la casa ruzzani è una delle primarie di castelnuovo e di tutto il circondario oramai non è rappresentata che dalla signorina adele una ragazza di molto ingegno ma un pochettino bizzarra fin troppo ilare che accennava ad uno stomaco pieno e ad un'anima senza rimorsi or bene sa nulla gli chiese il sottoprefetto sì rispose il delegato ammiccando e sorridendo con insolita familiarità dica su dunque non ha l'aria di canzonarmi e dopo la bella impresa del convento dei matti che facce toste ma già questi villani rifatti perchè hanno i milioni si credono lecita ogni cosa leggiadro collare della corona d'italia tu danzavi sempre immagine cara davanti agli occhi del signor prospero gentili di tanto in tanto quegli occhi si volgevano con paterna sollecitudine a quel biondo novizio che sedeva a fianco del priore sostenendo abbastanza bene la sua parte di fraticello gli strumenti dell'osservatorio dormivano sui cavalletti o nelle buste di velluto le storte del laboratorio di chimica giacevano sui fornelli senza fuoco la reazione succede fatalmente all'azione è una legge storica com'è una legge meccanica uno stato prudente e previdente deve trasformare quello che non può mutare capisco che non ci si mangia alle sue veglie e ci si beve al più al più qualche bicchier d'acqua inzuccherata ma infine i lumi ci vogliono e il pianoforte richiede ogni settimana non è bruttissima almeno quel che le manca in bellezza lo possiede in ricchezza e perciò molti si sono fatti avanti a chiedere la sua mano e in famiglia s'era parlato di maritarla ah scappò detto al priore vi dispiace chiese il serafino fermandosi a mezzo il dire primo sangue non vorrebbe dir nulla potendo anche darsi che una sferzata violenta su qualche muscolo importante riescisse più grave per la continuazione del duello che non una vera puntata quando non penetrasse più di due o tre centimetri grazie rispose il priore cascando e sapendo di cascare volevo dire che dubiterò e il dubbio è sempre scortese ne conviene secondo la maniera di esprimerlo ripigliò il cherubino orbene disse il priore stringendosi nelle spalle prendiamo la forma più mite crederanno non crederanno padroni non avranno mica da sposarla loro e quando la sua nepote sarà duchessa di francavilla voglio vedere a che cosa servirà loro il sostenere che è stata in un convento di frati infine sappiate questa fu lui che introdusse lo skating ring nelle usanze di castelnuovo per un dilettante d'archeologia preistorica non c'era male che ne dite duca portentoso e dire che quel giovinotto uno tra i primi gentiluomini d'italia era là ascoso in un circondario campestre passando le mattinate a scavare il suolo delle caverne e le serate a profondere il suo spirito nella sala di una nessuno può viverci a modo suo e questo sarebbe il meno male soggiunse con aria benevola ma il guaio è questo che nessuno può adoperarsi per gli altri senza esserne pagato di mala moneta dite bene in teatro ci siamo in teatro e ci siamo venuti in maschera vedete padre ilarione io non ho mai respirato così bene come ora che la maschera ci è caduta dal viso e che non c'è più bisogno di cambiar tono di voce serafino serafino esclamò il padre anacleto non vi ho ancora detto ogni cosa la vita per l'uomo non si compone tutta d'amore è nell'indole nostra pur troppo che essa sia più complessa in noi è una varietà di uffici che non è fortunatamente in voi bella quiete diss'egli poscia sviando la mente e lo sguardo di là ov'essi stavano muti con le spalle appoggiate alle sporgenze del masso sì rispose il priore crollando malinconicamente la testa c'è sempre un luogo più quieto della solitudine in cui si vive forse considerando la cosa dal lato più ristretto potremmo dire meglio così ma questo potrà pensarlo il duca a cui non mancheranno occasioni di illustri parentadi e che ha tanti titoli a meritare la felicità della vita domestica come ad ottenere i trionfi della vita pubblica ove si fosse propagato l'esempio come era a temersi un convento laico si era fondato da qualche anno a due ore di distanza da castelnuovo nell'antico monastero di san bruno noi andiamo alla stazione per vedere le facce sospette il signor gentili non era una faccia sospetta dunque il sillogismo non faceva una grinza e i carabinieri non dovevano sapere se il signor prospero fosse andato da quella parte anzi che da un'altra anche un giornale archeologico può e deve esser fatto in modo da non riescire noioso a voi piacciono le citazioni latine padre restituto eccone una di orazio omne ex ore tuo te judico gridò il padre bonaventura voi non volete nella comunità il padre adelindo e lo contate fra i presenti dio buono leviamolo pure dal conto e diciamo quindici facciamo anzi quattordici levando anche lo zio che mi pare un vero fuor d'opera perchè perchè me lo domandate il perchè avevo creduto che non me lo domandereste rispose il monachino con aria tra corrucciata e confusa il padre anacleto non vide lì per lì che il corruccio avrebbero raccontata una bella pagina di storia delle prime genti italiche e dati gli elementi ad ingegnose induzioni sarebbe riuscito in verità un museo da attirare molti curiosi al monastero di san bruno tanto che mi seccai e proposi di ritornare al convento priore è una brutta cosa la gelosia ma essa non farà velo alla mia coscienza voi siete un cavaliere e siete anche migliore di me sì lasciatemelo dire siete migliore di me nè per la signorina adele e per la contessina berta erano dimenticate le altre il signor duca di francavilla pagava nobilmente l'ospitalità di castelnuovo nulla il sottoprefetto ignorava ancora che diavolo fosse accaduto del signor gentili e della sua bella nepote quella cima del delegato non ne sapeva di più quantunque per far le cose a modo e venire in chiaro di tutto avesse mandato le guardie travestite a prender lingua in casa ruzzani ma io me ne impipo scusate il vocabolo e se la mia signora nepote vorrà darmi retta non ritorneremo a castelnuovo ah bravo gridarono tutti in coro il fatto sta che si guarda quella bellezza due volte più delle altre collocate su d'un piedestallo più umile e si ha l'aria di voler trovare la ragione di certi riflessi dorati nella cavità dell'occhio e nel sottosquadro della guancia non lo sapevo ripigliò il priore sono stato ingannato tanto più facilmente in quanto che non ho voluto farci troppa attenzione ma se l'avessi fatta se mi fossi avveduto e mi fosse piaciuto di accogliere egualmente il finto novizio che male ci sarebbe il priore lo aveva indovinato anche senza sapere che il padrino veniva dal capoluogo del circondario lo perseguitavano dentro e fuori il grazioso monachino e lui lo difendeva di dentro e di fuori vi ho già detto che quell'argomento non era sbandito da san bruno si può parlar di politica senza guastarsi il sangue quando non c'entrano le ragioni personali nè di prima nè di seconda mano per non dargli il passo alla caverna il padre prospero era seduto a mezzo del sentiero e per lasciar passare il padre tranquillo avrebbe dovuto star su la qual cosa gli comodava poco anzi nulla e tiriamo innanzi le suture del cranio molto visibili nella loro indentatura indicavano una persona giovane l'altezza mediocre dello scheletro e la forma del pelvi lasciavano argomentare che fosse lo scheletro d'una donna ahimè commenda e promozione si allontanavano ad occhi veggenti da lui da uomo savio che sa aspettare una buona ispirazione il sottoprefetto di castelnuovo rimandò al giorno seguente il discorso col duca di francavilla di flògosi flògosi esclamò il padre prospero di grazia che bestia è non fate caso è una delle nostre parole difficili con cui si cerca d'ingrossare un pochettino le molestie dell'infermo e le benemerenze del medico ma era proprio partito i carabinieri si stringevano nelle spalle neanche questo li riguardava il carabiniere non ha che la consegna ora quando la consegna non dice di ricordarsi di un fatto il carabiniere può benissimo dimenticarlo meglio ancora non osservarlo il maestro della banda cittadina giovinotto di buona volontà e di alte speranze suonava passabilmente il cembalo dedicava polke e mazurke di sua composizione alle signorine di castelnuovo e qualche volta gli riusciva di farle stampare a torino o a milano signor cavaliere le prometto che saprò dove è andato il gentili sì bravo a quest'ora farò quel che potrò anche in ritardo poichè non vuol dirmelo lei oh non ci mancherebbe altro che io le dessi l'esame e le suggerissi la risposta dev'essere stato un gran simpaticone quel vostro amico osservò il serafino egli aveva la manìa del sapere perciò merita tutta la mia stima e a lui signor priore rispondevate come ora a me continuando a schermirvi è una gran fortuna per me di aver conosciuto un uomo del suo merito tra i miei amministrati ripigliò il sottoprefetto perchè infatti il convento laico di san bruno è nella mia giurisdizione e poi le mura del convento di san bruno prendevano come un aspetto di vita dalle alte finestre coi davanzali sporgenti donde ricadevano in fuori le mostre variopinte dei violaciocchi delle verbene e dei garofani schiattoni ballava inoltre come in verità non saprei dirvi come ballasse le signore di castelnuovo affermavano che ballava come un angelo ma è poi vero che gli angeli ballino comunque ballava bene dettava quadriglie stupende architettava sciarrade in azione i suoi talenti di società non si contavano sulle dita e non gli dolse punto che anzi oramai la sciocchezza era stata fatta e bisognava sostenerne le conseguenze a grinta dura sentite ad esempio questo dialoghetto ch'egli ebbe col conte gamberini una schietta risata accolse l'ingenua confessione del padre prospero dunque dicevamo proseguì lo zio del padrino adelindo eccoci qui tutt'e due voi non m'avete in conto di così sciocco che non dovessi vedere il pericolo della nostra venuta un pericolo gridò il padre restituto e quale ridendo a quel modo giunsero presso un sedile di pietra a cui faceva ombra una pianta d'alloro il serafino biondo si fermò sui due piedi che cosa sono queste gravi cose che avete a dirmi signor priore lascino a tutti i cuori feriti a tutte le anime deluse il loro rifugio nella solitudine il loro conforto nella pace di un fraterno ritrovo come è vero gridai la mia esclamazione gli piacque poichè egli continuò infervorandosi le tele polverose e sfondate i tozzi candelabri di legno dorato e via discorrendo il solaio era di legno ma anche il soffitto della sagrestia e del capitolo era di legno dunque dunque il serafino biondo ascese la scala col suo passo ventenne e due minuti dopo mise il piede leggiero e guardingo su quel solaio benedetto ho fatto operare in quella ostinata comunità di misantropi le forze irresistibili della natura e il convento laico di san bruno si è disciolto ier l'altro senza che la dignità del governo ne scapitasse punto porgendo ascolto ai miei suggerimenti aveva in mano la sua berretta di velluto e la sporse avanti in atto di salutare mentre con una occhiata cercava di abbracciare i due visitatori e di coglierne a volo i pensieri tutti i giorni dopo il pranzo i frati di san bruno solevano dividersi in piccole brigate ed anche in semplici coppie per andare a diporto di qua o di là assorti in familiari colloquii che mutavano indirizzo secondo la composizione dei crocchi e gli umori del momento si ammira si rimane estatici a contemplare magari ad adorare ma il sentimento del bello è così puro in noi che non si forma neanche il desiderio di possedere quel quadro salvo nel caso che si sia principi della finanza o rigattieri lui monachino monachino anche voi scusate la libertà grande del vostro istoriografo anche voi non avete un'oncia di senno perchè andarvi a ficcare là dentro o non lo sapevate che una donna si nasconde male e che il miglior travestimento anche dissimulando perfettamente la forma non basta a sopprimere l'arcano quid la sua osservazione sarebbe eccellente interruppe il priore se la fanciulla fosse capitata da sola ma io la prego a non dimenticare che è venuta in compagnia del tutore e vive qui sempre in compagnia del tutore ah una gran testa il tutore scappò detto al cavaliere se non era lei mi toccava ancora dio sa quanto di penitenza nel deserto non già che la compagnia fosse cattiva oh no brava gente quei matti e mi volevano tutti un gran bene la bomba era scoppiata e quella candida bofficiona della contessa beatrice se ne stava lì con le braccia raccolte alla cintura le labbra aperte e gli occhi di smalto in mezzo a quella ventina di persone stupefatte come se non fosse stata lei che aveva dato fuoco alla miccia et uda mobilibus pomaria rivis questa è la chiave questo è il problema hoc opus hic labor that is the question anche l'inglese ci sta bene in un discorso quasi più del latino mi scusi intanto se io confusa dalle sue cortesie non ho fatto prima una presentazione veramente toccherebbe a mio zio ma lei che è tanto buono con me non faccia attenzione a queste piccolezze castelnuovo come vi dice il nome doveva averci il suo castello anche lui ma il forte arnese era sparito sotto un intonaco più moderno le feritoie erano diventate finestre e la gran mole bucherellata imbiancata rimessa a nuovo dica lei proponga lei non domando altro la cosa non è facile in città si è mormorato assai come può immaginarsi io l'ho saputo subito io so tutto ho l'obbligo di saper tutto non lo volevo credere da principio ma dovetti arrendermi alla certezza delle mie informazioni il sindaco di trigallo proseguì implacato il sottoprefetto continua a fare orecchi da mercante alle nostre ingiunzioni quello non è affar mio rispose il delegato è affar suo il padre adelindo che aveva preso un pochettino di confidenza co suoi compagni di tavola notò una cert'aria di somiglianza che traspariva da tutte quelle fisonomie forse era da vederci un effetto della convivenza essendo noto che ogni persona come ogni cosa al mondo assume il colore dell'ambiente in cui sia rimasta a lungo speriamo che il su babbo ne abbia per due soggiunse pensando al più vecchio dei nuovi venuti quello là è uomo da prendere di primo acchito il posto di cantiniere il parlatorio era come tutti i parlatorii di frati una stanza seminuda e fredda prima di andarsene di là il frate converso diede una sbirciata ai due viaggiatori sarà un bel fratino in fede mia diss'egli tra sè ma lo accetterà il priore che vuole la seconda vocazione sarà maravigliato domattina di ricevere un mio telegramma prima di alzarsi da letto caro signor prospero sarà pure obbligato a rispondermi per intanto capitò la risposta del questore di milano a passi concitati si capisce e rotando gli occhi e mordendosi le labbra questo di mordersi le labbra di rotar gli occhi e di fare le volte del leone è un modo come un altro per cercare un'idea vedete signorina ciò che nuoce un pochino a voi donne è il vostro desiderio di piacere scusabile vanità non lo nego ma che porta le sue conseguenze spiacevoli gli uomini vi considerano schiave e vi donde la conseguenza mi pare oh le dirò io le ragioni di questa necessaria connessione proseguì il sottoprefetto di castelnuovo quando fu solo nel suo ufficio il lettore che è giunto fin qua con una pazienza e con una cortesia di cui debbo rendergli grazie vorrà sapere che discorsi facessero insieme il padre anacleto priore di san bruno e il monachino adelindo corse allora sul pianerottolo si affacciò all'apertura e chiamò lo zio con quel sibilo sommesso che già sapete indi con la mano gli fe cenno che restasse dovendo egli trattenersi per qualche cosa lassù ma il padre prospero o non avesse ben capita la mimica del serafino o aspettasse qualche altro schiarimento si era inoltrato fin sotto al cornicione soltanto proseguì il padre agapito si vuol dargli un po di garbo un po di gusto letterario farlo più ameno mettendoci che so io dei romanzi dei versi restituto il padrino adelindo se ne veniva verso l'atrio col suo visetto d'angelo con un grazioso incarnatino sulle guance indizio di una camminata frettolosa all'aperto quanto all'andar via di qui non ci pensino me ne incarico io mando una carrozza con persona fidatissima che li conduca alla seconda stazione dopo castelnuovo partiranno di notte e nessuno li avrà veduti che gliene pare oh essa non accetterà rispose il signor prospero quando s'è fitta in capo una cosa diciamo anche impresa matrimoniale quando i matrimonii non escano da quest'ordine elevato d'idee noi inoltre abbiamo l'ufficio ugualmente nobile di cercare il merito dovunque si trovi di farlo risaltare e di premiarlo ad esempio ed incitamento per tutti avete osservata mai soggiunse il priore la corrente d'un fiume in un giorno di piena rami tronchi d'alberi quanto è caduto sotto il gorgo invasore va via rapidamente a fior d'acqua un ramo un fuscello quel che volete lentamente si allontana dalla via diritta il voto pronunziato adesso il patto conchiuso tra noi non rincrescerebbe a lei solamente e farebbe anche torto alla mia previdenza che si sarebbe mostrata assai misera vede avevamo un tiranno mastino ii della scala capitato qui non so come forse come un avanzo d'eredità toccata agli antichi frati di san bruno anche dipinto quel tiranno ci dava noia sulle prime il padre agapito non ci aveva badato e dava intorno al priore di san bruno tutte le notizie che il serafino aveva l'aria di chiedergli per semplice curiosità ma poi volendo egli ricondurre la conversazione in una cerchia più intima e non venendone a capo perchè il serafino tornava sempre sul primo argomento col mondo inframmettente che vuol dire la sua in ogni cosa coi parenti che non amano le zitelle in casa con tutte le ciarle noiose con tutti i sarcasmi che opprimono una povera ragazza voi capirete signor priore che un giorno o l'altro bisogna prendere una risoluzione od era forse più vero che in quel momento non volesse veder nessuno nè uomo nè bestia fatto sta che il priore si chinò raccolse un sasso da terra e lo levò in alto per castigare l'insolente frate adelindo era rimasto un pochettino sconcertato vedendo che la sua cella era separata da quella di frate prospero suo ottimo zio e compagno di clausura senza formarsi un giusto concetto del suo nuovo stato il vezzoso fraticello aveva fatto assegnamento rasserenò potrebb'essere un indizio diss'egli indizio di che non vede questa cura di rimettere a nuovo le sue gioie signor prospero mio non ha mai posto mente che quando si avvicina il tempo della cova la cingallegra si mette al grave e va attorno pel bosco a beccar le pagliuzze per comporre il suo nido con tutto il suo ingegno il padre anacleto era un grande innocente e non vi faccia meraviglia la penetrazione dell'uomo non è il più delle volte che effetto di cattiveria naturale non s'indovina il peggio accade di pensarlo con la certezza o con la speranza di apporsi al vero sua ciò detto il nostro personaggio ricolse il fiato l'aveva finalmente dato fuori quel che gli pesava sullo stomaco il priore stette alcuni minuti secondi senza rispondergli i primi colpi di vanga furono dati alla svelta e con molta confidenza ma come fu scotennato il terreno l'opera procedette a mano a mano più riguardosa volendo il padre anacleto por mente a tutti gli avanzi che si sarebbero rinvenuti e così la politica anche come discorso accademico vuol essere trattata coi guanti per quell'onesto riguardo che tutti usavano al padre anacleto gli si domandò il suo parere su d'un punto controverso qui non si confessa aveva risposto il converso alzando sdegnosamente le spalle andate dai frati veri ma che convento è questo aveva ribattuto l'importuno un capriccio di testolina bizzarra l'ha condotta qui nel convento dei matti come dicono cortesemente laggiù il tutore è uno sciocco almeno la sua condiscendenza al disegno stravagante della nepote ce lo fa avere per tale quel caro padre prospero notò pietosamente il padre anselmo ora siccome io ci ho proprio un gran desiderio di tornare laggiù e di non esser molestato nelle mie corse sconclusionate voi consentirete spero che in questo particolare io mi tenga prudentemente a mezz'aria ma per che farne dio buono gridò il priore che già stava per mettere la pazienza da un lato non voglio credere che vi passasse per la testa di farne due frati e perchè no erano pure venuti per questo entrato sotto il portico in compagnia del contadino vidi il frate converso un giovialone con tre giri di pappagorgia tondo come una botte ma giovane ancora e con due occhietti neri che non stavano mai fermi ed era proprio necessario che quella cura cavalleresca se la prendesse il padre agapito egli non aveva mai osservato il padre agapito con occhio d'artista ma in quel momento pensandoci su gli pareva il più giovane e il più bello tra tutti i conventuali di san bruno la presenza della donna si sente sono in lei certe delicatezze che parlano una lingua arcana ai nostri sensi e questa lingua i nostri sensi la intendono senza averla imparata impresa matrimoniale diss'egli signor prospero esclamò il sottoprefetto rizzando la testa come per dare tutta la misura della sua dignità offesa ah lo accomodo io non mi ha detto a che albergo voleva scendere ma io gli farò vedere che posso saperlo ugualmente nulla sfugge all'occhio vigile dell'autorità e quel giorno per l'appunto il sottoprefetto di castelnuovo bedonia stare in arcioni come un altro e mettere un cavallo a carriera ero a montebello signor commendatore e nessuno può dirmi che io abbia dimenticato l'obbligo mio verso la patria o che vorrebbe lei che per adempiere a quest'obbligo facessi il consigliere comunale o l'aspirante al ministero giovanissima le pare di esser vissuta già molto quello spirito di libero esame che ha sempre recato in ogni particolarità della vita le tien luogo d'esperienza e l'aiuta a vedere i tranelli ond'è seminata la strada un cortile con un porticato in giro il pozzo nel mezzo e gli ortaggi intorno al pozzo dico male ortaggi no ci hanno piantato dei fiori e questi fiori mi hanno dato da pensare è la prima faccia d'uomo che vedo o son tutti insipidi svenevoli come il duca di francavilla o duri arcigni antipatici che orrore vi fo grazia del resto e non mi fermo neanche a dipingervi tutto quello che videro i nuovi ospiti di san bruno più grande di sant'uberto che amava le cacce e i bei cani levrieri sant'antonio pose l'affetto suo in un come chiamarlo decentemente diciamo o fratelli in un cinghiale domestico io credevo che anche la contessina berta gamberini berte gamberini ce n'è mille in ogni città d'italia sentenziò il duca di francavilla eh capisco capisco che non si sarebbe scomodato a far il viaggio di castelnuovo bedonia ripigliò il sottoprefetto crollando la testa alla croce di malta rispose il conte e capisco adesso perchè l'albergatore fosse impacciato a darmi una camera degna di me come si compiacque di dire i miei bravi compagni debbono essere tutti alla croce di malta già entrò a dire il signor prospero chi tardi arriva male alloggia il nostro convento laico era un cattivo esempio un tradimento fatto alla società son sue parole non le rammenta sì sì le rammento ed anche le sue risposte che le parevano di trionfo l'altro dì il conte valentino chinò la testa in atto di contrizione rimanere rimanere che ne sapete voi padre agapito eh mi riferisco alle sue stesse parole ancora questa mattina al romitorio delle querci voi presente in carne ed ossa se non per avventura in ispirito ella diceva sono conti da trecento e più anni un gamberino fu tra i più reputati capitani di braccio da montone e poscia di francesco sforza come la eccellenza vostra potrà riscontrare nelle genealogie poichè questa era troppo salda e quella filtrava in così poca quantità da bastare appena al sostentamento delle felci che tappezzavano alcune parti della vlta restava un dubbio la caverna aveva servito come abitazione o solamente come luogo di sepoltura quei poveri rappresentanti della specie umana nei primi tempi dell'epoca quaternaria e dove va tornò a chiedere il sottoprefetto senza curarsi più che tanto di vedere dove avesse la testa il signor prospero a milano con mia nepote sì pare che ciò sia necessario soggiunse il signor gentili notando un atto di stupore del sottoprefetto la mia adelina ha certe spesucce da fare una di quelle botte accennate dal padre anselmo col nome generico e quasi innocente di lesioni gli pareva quasi di riceverla lui e frattanto seguitava a dare occhiate in qua e in là come se aspettasse qualcuno i carabinieri forse io sì lei non è forse per lei che tutti questi malanni sono avvenuti il povero duca di francavilla è partito da castelnuovo su tutte le furie e dire che potevano imparentarsi con la prima nobiltà d'italia un francavilla con questo ragionamento da cui potrete argomentare che la contea dei gamberini non valeva un milione il signor conte si ricattò dell'aria canzonatoria del signor prospero che non dispiaceva punto anzi poteva parere una grazia di più gran diavola esclamava mentalmente il padre prospero che cosa si ripromette da questa sua impresa arrischiata spero bene che fra cinque o sei giorni si annoierà e noi torneremo a castelnuovo e mi parve che quest'uomo per tener mano ad un giuoco di tal fatta avrebbe dovuto avere o troppo ardimento o troppa dabbenaggine non è vero chiese il padre restituto ora il padre anacleto era tanto curioso di sapere che cosa gli avrebbe risposto il padrino vedendosi scoperto come il padrino era curioso di sapere che cosa gli avrebbe detto il priore e con che tono e con quali propositi ma all'undicesimo qui vi voglio c'è l'undicesimo che li riassume tutti o per dire più esattamente i dieci che conoscete voi ne suppongono un undicesimo ed ultimo dite pure infiammazione è lo stesso che flògosi eravamo ai subacidi aggiungo le acque sulfureo saline quelle di seltz e di sedlitz e segnatamente la dieta tanto mi parve un uomo sui quarant'anni ma forse lo faceva più vecchio la gravità dell'aspetto non badò a me tranne per rispondere al mio saluto con un cenno del capo padre anselmo gli disse il converso inchinandosi fratello giocondo gli rispose quell'altro erano due tipi diversi nell'età nell'aspetto nella espressione il giovine era biondo di belle fattezze e di proporzioni elegantissime ma un pochettino impacciato ne suoi abiti di viaggio come mai sul limitare della vita sentiva il desiderio di rinchiudersi in un convento in quanto alla bocca poi giuro per le labbra di san giovanni grisostomo che ce ne vorrebbero tre per esempio continuò il padre anacleto vedendo che il monachino biondo non si commoveva punto della sua entrata in materia è anche vero che gli è stato risposto con un certo calore non fo per dire ma il mio signor nepote poichè oramai bisogna chiamarlo così ha una eloquenza che va diritta al cuore non si sgomenta di nulla lui vi guarda nel bianco degli occhi e vi fa fare tutto quello che vuole anche delle pazzie come questa segno che il suo peccato era di quelli che si confessano liberamente a sè medesimi perchè non si credono destinati a portar conseguenze il serafino gli piaceva come piace un bel quadro mettiamo la trasfigurazione di raffaello o la comunione di san gerolamo del domenichino e come se ciò non bastasse quel malizioso padrino dopo averlo così ridotto gli diceva con piglio quasi beffardo a voi ricordate il perchè m'avete fatto venire a questo colloquio debbo restare o partire per esempio questa passerebbe ogni misura gridò il padre prospero niente rallegrato da quella prospettiva capisco anch'io che sarà meglio andare un pochettino laggiù e balzato in piedi uscì con passo risoluto dalla biblioteca ce n'è voluto per farlo muovere esclamò il padre agapito così sapiente come lo vedete non era punto noioso il duca di francavilla era prima di tutto un bel giovinotto simpatico spiritoso elegante alla mano un principe democratico un felicissimo impasto di gran signore e di buon figliuolo le casse tipografiche erano state collocate a posto il torchio egualmente un gran disegno del padre anacleto era sul punto d'incarnarsi o se vi piace meglio d'impiombarsi perchè infatti era questione di piombo i miei monaci sentivano essi l'arcana influenza del serafino biondo è lecito di sospettarlo sentite questa che potrebbe mutare il sospetto in una mezza certezza il serafino quel medesimo giorno che era entrato in convento quei benedetti ministeri che passavano promettendo e se n'andavano senza aver mantenuto avrebbero fatta perdere la pazienza ad una santa nonchè alla sottoprefettessa di castelnuovo che era a mala pena uno stinco ma è certo che questa crise mi fa comodo oh sì mi fa comodo ancora l'altro dì io lo dicevo alla mia nepote che pesci si pigliano non ti basta questo mesetto di noviziato vuoi proprio aspettar la tonsura confessione preziosa gridò il padre costanzo eravate proprio voi il tentatore la signora sottoprefettessa non era nel segreto di suo marito o era d'una fintaggine a tutta prova la contessa gamberini non potè cavarne altro intanto il sottoprefetto sicuro del fatto suo aspettava la lettera del prospero la sola contessa beatrice gamberini era più ilare del solito più pomposa più bofficiona più rosea avete mai provato a mettere una mela vizza sotto la campana d'una macchina pneumatica a mano a mano che l'aria si rarefà la mela va perdendo le rughe bravo mentre la vostra bella nepote sta ascoltando la sua sentenza quelle parole ebbero la virtù di farlo saltare sulla poltrona che sentenza gridò che sapete voi della mia nepote il priore s'inchinò da capo ma non aggiunse nulla del suo a quel saggio d'eloquenza sublime ella vedrà nella mia visita anche un pochino di curiosità riprese il sottoprefetto lasciando i lampi e i tuoni in disparte e degnandosi di uscir dalla nube ah bene questo è il fatto nostro gridò il padre anacleto oh non dubiti non le domanderemo i cartoni di raffaello i soli principii del disegno basterebbero abbiamo in mente di fare un giornale una specie di rassegna mensile i campi mancano affatto i boschi sono stati decimati prima che noi si comperasse il convento ma infine quel poco che c'è offrirà a lei materia di studio e saremo lieti di avere un agronomo in famiglia come già abbiamo il botanico e lei i calabroni che andavano ronzando qua e là nella frappa e le farfalle screziate d'oro che aliavano di fiore in fiore e le cavallette che saltavano di cespuglio in cespuglio e le cicale che facevano il loro verso monotono da ogni tronco d'albero lungo la strada frattanto i due avversarii con le punte rivolte a terra s'inchinavano in atto di assentimento il padre anselmo proseguì in questa forma signori voi obbedirete rigorosamente ai comandi un silenzio religioso regnava nella caverna qualche cosa di sepolto cinque o diecimil'anni addietro stava per ritornare alla luce a voi fratello adelindo disse il priore copiate questa forma di sepoltura prima che sia scoperchiata dobbiamo badarci sopra tutto noi che siamo i depositarii del potere ma anche sulla faccenda dell'equatore io spero che ella avrà fatto valere la sua autorità tutoria autorità veramente ne ho poca confessò il signor prospero mi sono contentato di dirle che ci fa troppo caldo in africa come fa troppo freddo ai poli meno grave all'aspetto più elegante nel portamento ma pur sempre severo e rispondente a quell'immagine di dignità e di forza che non dovrebbe scompagnarsi mai dall'idea dell'uomo qui ci vorrebbe il signor prospero gentili saltò su a dire il ricevitore del registro sentiremmo un bel discorso sui concimi artificiali quell'accenno personale diede maledettamente sui nervi al cavalier tiraquelli era un presentimento e quando io vi dico così asciuttamente gli occhi e il naso credete pure o lettori che io faccio forza al mio naturale ed anche un pochettino alla giustizia due epiteti via ci vorrebbero e per quegli occhi e per quel naso altro non bisognerebbe perder tempo vadano subito via partano per torino e ci restino un mese questo mi sembra il meglio che possano fare io frattanto avrei modo di preparare il terreno dissiperei i sospetti opporrei la certezza alla chiacchiere senza fondamento si venne a parlare del lusso veramente sfrenato che invadeva tutte le classi sociali anche nella piccola città di castelnuovo poi delle sostanze limitate degli scarsi raccolti con una piccola scorribanda sull'agricoltura infatti soggiunse il padre agapito col sorriso dello schermitore che è giunto in tempo ad una parata difficile non si tratta del nostro segreto ma di quello del padre anacleto ma almeno non vorrete lasciarci qui su due piedi entrò a dire il padre ilarione siate umano fratello prospero stiamo a vedere che sarò un barbaro se vorrò togliermi da questa condizione curiosa curiosa fin che volete ma sono veramente i punti curiosi che piacciono nella vita come piacciono in teatro ecco voi andate in collera notò il serafino arrossendo vi ho proprio toccato sul vivo senza volerlo badate senza volerlo non vado in collera e voi non m'avete toccato sul vivo replicò il padre anacleto mi avete chiesto una confessione ed io ve l'ho fatta sinceramente ma già dovevo capire che certe cose vanno tenute per sè ma io sospetto che tutt'e due ci abbiano lavorato del resto i rimedi son molti e tutti adatti qualunque sia stata la causa del male aria sottile e montanina eccola qui esercizi del corpo eccoli qui ah rispose il sottoprefetto dando una rifiatata e lei signor duca si è inerpicato fin là certamente il dilettante d'archeologia preistorica ha perduta la sua giornata facendola guadagnare al curioso ho veduto il convento dei matti e ci ho mangiata anche la frittata dell'amicizia batteva il telegrafo per domandare al questore di milano in quale albergo si trovasse ad alloggio un signor prospero gentili di cui dava tutte le indicazioni necessarie le faccio i miei complimenti disse il sottoprefetto volgendosi alla signorina ruzzani ed anche i ringraziamenti della società vendicata la masticava male il povero cavaliere ma ci voleva pazienza ma le voci del mondo suonano per voi come suoneranno per me che fate voi della vostra gioventù voi che date consigli non avete amato davvero sono le vostre parole ed io non vi credo un bugiardo venite fuori dunque e non istate ad intristire in si parlava tra l'altre cose della gran noia che vi dava quel sottoprefetto con la sua lunga fermata così dicendo il serafino fissava gli occhi addosso al priore come se volesse leggergli in faccia il segreto di quella visita il comunismo il nichilismo e tanti altri tentativi di cataclismo io non voglio certamente paragonare tutta questa grazia di dio con un povero convento di matti mi fermo anzi a stabilire come esso sia il meno spiccato il più innocente il più roseo tra tanti bei saggi della incontentabilità umana quale dopo tutto non voleva canzonare nessuno ma solamente mostrarsi tetragono agli assalti della maldicenza di castelnuovo bedonia se credete che mi lasci prendere in giro da voi altri diceva egli tra sè non sono un'aquila è vero ma neanche uno struzzo da mandar giù ogni cosa tornate all'altro motivo ve ne prego soggiunse questo che accennate val poco anzi non val nulla affatto quante volte nella vostra vita avete trovato che non era vero che non si è mai radunata non è colpa sua signor prospero ma dei passati ministeri che non hanno pensato mai a rialzare il prestigio di questa istituzione in castelnuovo bedonia il signor sottoprefetto era venuto a cavallo con una coppia di carabinieri per iscorta d'onore o di sicurezza il fratello giocondo che non lo conosceva e che stava fermo alla consegna e lei allora giù la fiancata non è vero bravo ha indovinato alla prima commendator prospero vogliamo riuscire quel giorno appena il signor prospero se ne andò via il sottoprefetto si pose a tavolino e scrisse al ministro degl'interni il tenore della lettera fu questo certo l'idea di quella gita era venuta a lei e il tutore non aveva fatto che obbedire altro che milano conchiudevano tutti altro che rilegare a nuovo le gioie di famiglia avrebbe potuto conchiudere il ma nel modo più naturale a piedi fino al fondo della discesa dove hanno trovata la carrozza che li aspettava per ricondurli a castelnuovo signori miei soggiunse il priore vedendo che quel breve racconto non persuadeva molto i suoi uditori alzai gli occhi e guardai credetti alle prime di riconoscere un cane ma la sua andatura guardinga per un sentiero così strano mi pose in sospetto un lupo forse disse la signora morselli fingendo un brivido di leggiadra paura nelle ore di ricreazione ella dipinge all'aria aperta sotto gli archi del porticato e ci son tutti a starla a vedere uno le tiene i pennelli un altro le porge i colori un altro si mette in azione un altro loda un altro va in visibilio vogliono sedurre i bugiardi quegli altri invece sono più modesti più umili più timidi si direbbe anzi che amino nascondersi confondersi con le foglie secche ond'è coperto il terreno erano usciti dal convento alle cinque del mattino l'ordine di far venire la carrozza laggiù era stato dato dal padre anacleto la sera antecedente subito dopo il colloquio in giardino il degno gentiluomo è qui ben veduto cercato accarezzato da tutti la società più ragguardevole di castelnuovo sarebbe superba di imparentarsi con lui che anzi più sarà frugale il pasto meglio sarà per la mia salute rispose il signor prospero ingrassavo troppo quantunque senza mia colpa oh gridarono parecchi dando un sobbalzo sui loro sedili di legno certo ribadì l'oratore il diavolo non si fece un giorno eremita quando diventò vecchio disse una voce dovete sapere umanissimi lettori che quella mattina frate adelindo si era avveduto d'una cert'aria di segreto con cui si salutavano i conventuali di san bruno e di certe paroline che si bisbigliavano passando tra tutte le fatiche una sola è grave l'inutile e l'uomo governandosi in quella guisa senza sdegno senza debolezze senza vani rimpianti cerca di mettere al sicuro la sua parte di felicità neanche a star nella camera al largo si sarebbero bagnati ma no bisognava guarentirsi meglio tapparsi in un cantuccio e in una casa fatta con le proprie mani ogni uomo ha l'istinto di star chiuso e chi vive in piazza come chi pensa ad alta voce o presto o tardi si pente grave grave secondo s'intende per esempio se non pesa a voi tutto quel carico di oleina e di stearina che portate continuamente addosso il male non è grave di certo ah stearina oleina e che essa era certamente di condizione non povera poichè aveva un monile di quella fatta composto di tal materia che doveva esser cavata da luogo lontano innamorandosi dell'opera sua fino al punto di fondare una dottrina e una regola di vita su ciò che poteva intendersi ancora e permettersi come capriccio personale non lavorava forse a ricomperarsi una parte di quelle noie per cui gli era venuto in uggia il mondo da cui era fuggito con tanta sollecitudine vada là faccia le sue indagini mi sappia dire la cosa più facile del mondo ed io le restituirò la mia stima il delegato se ne andò con la sua lavata di testa come fu nelle scale si messe a ridere il timo vestiva a nuovo i suoi piccoli rami serpeggianti e la vitalba stendeva d'arbusto in arbusto le sue braccia sottili ogni cosa mostrava di vivere anche la morte poichè essa metteva in mostra i germi di una vita futura la nostra scappata gli aveva proprio guastate le uova nel paniere ma ora ora gli si porta una buona notizia da rimettergli il sangue nelle vene notizia veramente no ma sta a lui di cavare un costrutto dal nostro ritorno quanto a me gli dò il mio consenso in formis et modis venga qua venga qua signor prospero disse il sottoprefetto apparendo sulla soglia senza dar tempo all'usciere di introdurre il visitatore è tornato finalmente tornato come lei vede la cosa sarà e non sarà possiamo anche lasciare la malleveria della notizia ai poeti ma il fatto sta che appena balzò eva dalle mani del creatore adamo si svegliò dal suo sonno e qui il testo biblico ha un senso riposto di cui mi fecero intendere la grandezza i miei professori di ermeneutica la il degno rappresentante del governo in castelnuovo bedonia non badò neanche più a dissimulare la sua ignoranza quella notizia così inattesa così stravagante lo aveva colto in pieno lo aveva sbalordito e il signor prospero che non era neanche al primo scalino ma che doveva essere almeno cavalier d'onore alle nozze della sua bella nepote trovò il tempo per andarsi a rallegrare con lui hanno avuto torto a non mandarle la commenda gli disse ma noi avremo se non altro la soddisfazione di chiamarlo biscavaliere la visita del sottoprefetto e le sue rivelazioni stanno per avere un effetto ah disse il padre prospero come un uomo che avesse capito od anche come un uomo che sbadigliasse e ricadde sulla poltrona assai più disposto a riprender sonno che a proseguire la conversazione passiamo alla seconda ragione della sua visita il sottoprefetto non gradì troppo quel modo spicciativo che aveva il priore di condurre la conversazione parlando lui come e quando voleva per cangiare argomento quando e come gli facesse comodo ma guardandolo attentamente nel corso della conversazione si notavano alcune rughe sottili sulla fronte le quali talvolta si raccoglievano a fascio nel mezzo delle sopracciglia o non volle dare al visitatore burbanzoso la consolazione di farlo in sua presenza del resto lo conosceva già per averlo veduto alcuni giorni addietro quando era stato al parlatorio chiedendo del padre prospero e annunziandosi modestamente il suo amico bruno discendeva appunto da una scorciatoia in mezzo ai faggi quando vide andare in su due persone sedute sugli asinelli e seguite da un contadino che portava due sacche da viaggio una di quelle due persone era il signor prospero gentili quando chiese il sottoprefetto con aria di voler stabilire i fatti e le date giustissimo fate pure ma dentro di sè il serafino biondo non trovò niente giusto che si discutesse e probabilmente di lui il cuore glielo diceva senza che egli avesse a sentirne nulla in ciò somigliamo grandemente agli uccelli che nella lieta stagione mettono fuori la cosidetta livrea d'amore per piacere alla futura compagna che aiuteranno poi nella fabbricazione del nido una ne prese il conte gualandi del poggio senza badarci più che tanto l'altra andò al signor mario novelli signori disse allora il padre anselmo facendosi avanti con un fioretto in pugno come simbolo della sua autorità e guardò la signorina adele come per rivolgere a lei in forma di ringraziamento le parole dette al sottoprefetto la bella birichina abbassò gli occhi e si morse le labbra perchè aveva una gran voglia di ridere ho bisogno di autorità io di favore in alto e di prestigio in basso e tutto ciò che è avvenuto scuote la mia autorità scema il favore offusca il prestigio potessi almeno levarmi di qui ma questo è più lontano che mai il padre anacleto gli dischiuse le braccia fra gli applausi di tutta la comunità quell'abbraccio amichevole riscaldò il padre agapito al secolo mario novelli l'applauso dei colleghi gli fece perdere la tramontana anch'egli si trovò in vena di schiettezza e di magnanimità il padre anacleto si pentì subito di averla detta ma non era più tempo del resto quella esclamazione del serafino non significava rammarico era una esclamazione breve senza espressione senza colore si poteva anche interpretarla per un grido di altri se ne allontanano sempre più e riescono ad afferrare il punto in cui l'acqua risospinta dalla piena si ristagna offrendo a quei rami a quei fuscellini un rifugio un asilo io ho sempre pensato che quei fuscellini possiedano un'anima la coscienza e la volontà di non essere travolti dalla corrente passi per la luce ma il verde che c'entra il verde in seconda linea se è già incluso fra i sette colori del prisma è vero ma lo scrittore parlando del verde intendeva lo spettacolo della campagna il servitore uscì e adele ruzzani corse allo specchio aveva le fiamme al viso perciò dovette rimanere per alcuni istanti colà aspettando che quella commozione scemasse e cercando di comprimere con le palme i battiti del suo cuore sorrideva frattanto sorrideva d'un riso stanco e beato desiderare di vederli spartiti quegli spicchi di settantacinque centesimi che toccherebbero ad ognuno secondo i calcoli più diligenti se la divisione fosse fatta con equità dal primo dei livellatori all'ultimo dei livellati intanto nel nostro soggiorno temporaneo si vedrebbe si concerterebbe no non me ne parlare non voglio non voglio è una grama ragione sappiate intanto che su questo difetto io ci ho innestata una piccola qualità la schiettezza dico sempre quello che penso io ecco una bella digressione osservò il padre anacleto come pittura del vostro carattere la gradisco moltissimo come lezione a me non so di averla meritata e questo chi è domandai l'astronomo come avete anche un osservatorio sicuramente e un laboratorio di chimica e tante altre diavolerie tutte le settimane i padri si radunano un giorno a capitolo e mettono i loro studi in comune l'anticamera e la ruota per cui introdurre il suo pasto frugale o metter fuori la scodella vuota ma la ruota oramai serviva soltanto per le lettere e i giornali quando giungeva il postino la stanza da letto non era più così nuda come al tempo dei camaldolesi adele ruzzani era dunque una fanciulla capricciosa ma lo ripeto non faceva fuggire nessuno quante cose non si permettono ad una coppia di milioni quando vestono gonnella si può dir corna di quei milioni signor novelli proseguì rivolgendosi al padre agapito eccovi i miei padrini il signor giorgio verna e il signor nello altoviti così dicendo additava il padre anselmo e il padre bonaventura e non c'era caso che il sangue gli si rimescolasse nelle vene e gli dèsse una battuta più forte dell'altra sant'antonio era un uomo per lui la bellezza non aveva lusinghe le grandezze umane non avevano attrattive appena mi conobbe mi tirò i baffi ed io non l'ebbi per male poi fatta più grandicella prendeva un gusto matto a darmi noia a stracciarmi il giornale per farne gli uccellini e i cappelli da generale ciò che fa amar molto la tavola è la tovaglia lo sfoggio del vasellame lo scintillìo dei cristalli una mezza batteria di bicchieri a calice sfaccettati smerigliati lucidi opachi quando spessi come il diamante quando sottili come la mussolina fanno bere tre volte più di quello che porterebbe il vostro bisogno mi sono annoiato del mondo soleva dire il priore quando gli chiedevano il perchè della sua ritirata al deserto non ci avevo da far nulla di utile ho fatte le valigie ed eccomi qua ancora giovane voi dite o che avrei dovuto aspettare ad aprir gli occhi da vecchio il pensatore è sobrio il lavoratore non potrà sempre esser sobrio ma non avrà mai vizi di gola frate adelindo seduto alla destra del priore era l'argomento della curiosità universale se la eccellenza vostra crede che io debba proseguire mutando indirizzo si potrebbe combinare con la famiglia gamberini c'è una figlia unica degna di figurare alla capitale meno ricchezza di casa ruzzani è vero ma quattordici generazioni di nobiltà lodevole intento di agevolargli la calata venisse il ticchio di andarlo a pigliare di peso la ricreazione era finita e incominciava il lavoro vi ho già detto che il padre anacleto era andato nella caverna delle streghe per trovare qualche saggio d'archeologia preistorica dei cocci delle armi di selce ma già voi siete capaci di averlo indovinato o lettori e mormorate già il nome del sicuro avete indovinato era lui il signor prospero entrò risoluto nella stanza del parlatorio ma come fu davanti al suo visitatore e come si avvide che questi lo guardava con aria tra curiosa e canzonatoria troppo buono almeno ne rammenterete qualcheduno me li reciterete non è vero il padre agapito non rispose più nulla confuso com'era ma chinò la fronte in atto di assentimento quel giorno trovandosi solo nella sua cella il padre agapito si guardò nello specchio il serafino aveva abbassata la voce d'un tono ma staccava le sillabe in guisa che il suo discorso giunse intiero all'orecchio dello zio dove diamine avrà saputo che non mi hanno permesso di sentire pensò egli ammirato cosicchè l'autorità superiore della provincia ha già chiesto ragguagli a me che ero bensì informato del fatto ma non avrei voluto dar noia a lei per tutto l'oro del mondo questo è lo stato delle cose erano cinque i nuovi ospiti cinque le anime deluse che la seconda vocazione spingeva a cercare la pace in quel nido di laici regolari sotto il governo temporaneo di padre anacleto del resto io non sono un ambizioso pentito soggiunse con amabile ipocrisia il signor prospero e senza mestieri di farmi frate torno dunque con animo tranquillo al priore di san bruno ripigliò il duca di francavilla noi veramente saremmo indegni di scusa se conosciuto il pericolo non ci affrettassimo a provvedere io dunque domando al priore una cosa semplicissima chiami egli il padrino adelindo gli faccia sapere quel che si pensa di lui e lo rimandi a casa sua con tutti quei riguardi che sono dovuti ad una donna prospero gentili e la sua nepote adele ruzzani ringraziano il padre anacleto priore di san bruno della cortese ospitalità ad essi accordata accompagnato il sottoprefetto fino all'ingresso del ponte e con che gusto immaginatelo voi il padre anacleto se ne ritornò verso il convento erano le tre del pomeriggio il cielo appariva sereno di zaffiro sbiancato e asperso di una polvere d'oro sotto la vampa del sole di avere tirato avanti di operazione in operazione un faticoso problema non tenendo a calcolo un elemento essenziale la cui presenza inavvertita da prima gli mandava a rotoli tutto il suo edifizio di numeri ma perchè poi s'aveva a parlare di conti sbagliati avete guardato in biblioteca ah sì davvero gridò il serafino ridendo l'unico luogo dove non sono andato ma egli è così poco amante della lettura che in verità non mi passò neanche per la mente di cercarlo là dentro c'erano insomma tutti i caratteri d'un dialogo che non voleva essere interrotto da compagni importuni amici disse il padre restituto a tutti gli altri che erano rimasti come lui con un pugno di mosche se viene per fargli visita dica il suo nome ed aspetti come fanno tutti gli altri il signor sottoprefetto l'aveva masticata male e aveva risposto aspetterò indizio di vivacità di allegrezza maggiore e chi più n'ha ne metta e la cosa gli piacque perchè come vi ho detto il padre anacleto non era in uno dei suoi giorni migliori e tutto gli dava noia un segreto c'è sotto lo vedete anche voi e certamente vorrete saperlo ma vi prego non istate a beccarvi il cervello io stesso ve lo dirò a suo tempo e mettete pure che ciò avverrà quanto prima la società raccolta intorno al duca di francavilla s'era fatta seria a mano a mano che egli procedeva nella sua narrazione è una rinunzia al mondo senza uscire dal mondo osservò il più sentenzioso tra tutti i sottoprefetti del regno oh non sono stata così lontano rispose la signorina adele davvero o dove allora signor cavaliere dovrebbe indovinarlo non è del suo ufficio sapere ogni cosa ma la prego qual è lo scopo del suo cortese avvertimento debbo io respingere la signorina ruzzani e il suo tutore dal convento di san bruno per far piacere ai signori chiacchieroni di castelnuovo così avvenne che alcuni frati usciti a prender aria sotto l'atrio del convento lo vedessero sbucare dal verde caussa mali tanti mormorò il padre tranquillo all'orecchio del padre restituto ah voi dunque ammettete che sia una donna disse di rimando il padre restituto il sottoprefetto gongolava dal canto suo e prevedeva non lontano il gran giorno in cui tutto il circondario di castelnuovo si mostrasse ligio alla politica del governo o meglio del partito che siedeva al governo non lo sapeva neanche il serafino prima d'allora ma lo aveva scoperto poc'anzi sapete il proverbio chi cerca trova il serafino aveva cercato era giusto che trovasse ma perchè aveva cercato egli non mi sapeva descriver nulla neanche l'abito di quei monaci se avesse qualche particolarità notevole che lo avvicinasse ad un ordine o lo distinguesse da un altro ed io curioso come un uomo risolsi di accompagnarlo fino alla porta del convento per intanto ne aveva già avuto un saggio dalla radunanza del capitolo che matti i suoi frati anch'essi avevano preso il loro stato sul serio ma allora perchè non aggradire un pizzico di tentazione perchè non cogliere con giubilo l'occasione di un trionfo che li avrebbe mostrati davvero uomini superiori quelle certe persone erano andate fuori lasciandomi capire che dovevano fare alcuni apparecchi per la grande occasione ma a torino cadde infermo lo zio e questo contrattempo ha fatto perdere un mese ma badate cucina poetica una di quelle cucine ascose tra le gole dei nostri appennini cucina fuligginosa e nera per modo che la fiammata dell'ampio cammino non disperda la sua luce benefica lungo le pareti ma la concentri sulle otto o dieci persone beatamente sedute intorno al focolare vi farò in quella vece una proposta che mi gira per la mente fin dal principio di questa discussione eleggetevi un altro priore egli potrà dar fuori una nuova regola più stretta come la vuole il padre restituto più larga come la vuole il padre natale per l'appunto signora e m'è sembrato abbastanza gentile non pare anche a lei sì per un uomo che sfugge le donne non c'è male continui la prego bisogna disfare il covo ripicchiò la signora morselli facendo di buona voglia la sua parte di mamma signor cavaliere pensiamoci eh pensiamoci pure disse il sottoprefetto con aria di condiscendenza temperata da un sorrisetto e da una crollatina di spalle il primo sentimento che destava a vederlo era di schietta simpatia il secondo di stupore e di curiosità come poteva essere che un uomo così giovane e d'aspetto così piacente si fosse dato ad un genere di vita che era una rinunzia anticipata a tante allegre vittorie e quella ghirlanda di fiammole passate dalle mani del padre agapito a quella testina bionda che gli aveva fatto perdere il senno dio non possedere ancora la certezza di essere amato ed essere già così ferocemente sospettoso si gode come tanti astronomi quando cade tra loro il discorso sulle rivoluzioni di marte sulle malinconie di saturno e sugli splendori di venere al padre anacleto parve che quei frati si muovessero con una volubilità maggiore dell'usata o almeno con più spigliatezza avvertite di questa visita i colleghi capisco che il sottoprefetto si fermerà a colazione chi vorrà venire in refettorio mi farà piacere chi vorrà essere ammalato sarà servito in camera fratel giocondo rispose col cenno del capo di chi ha inteso tutto e non ha bisogno d'altro indi si mosse per andare al convento per ottenere all'italia il posto nobilissimo che le si addice al banchetto delle nazioni perfino il banchetto delle nazioni il signor cavaliere aveva studiato sui buoni autori della giornata e i ferri della rettorica gli erano assai familiari per contro padrineggiavano serafineggiavano gli oppositori padre agapito e padre restituto in ispecie erano diventati col serafino d'una cortesia d'una dolcezza che sarebbe stato impossibile desiderarne di più frate adelindo non badava punto a quegl'impeti spontanei d'ammirazione che la sua faccia di serafino destava tra i riformati di san bruno come essi burlescamente si chiamavano qualche volta m'hanno detto che tutti gli uomini siano usi a parlare così davvero e chi ve lo ha detto padrino adelindo chiese il priore rizzando il capo e guardando in faccia il serafino sarebbe questo per avventura un frutto dell'esperienza di vostra sorella esempio o all'equatore nientemeno ma per questa volta ho cansati gli estremi disse il signor prospero dando senza volerlo una rifiatata di contentezza vi prego don ettore di presentare i miei ossequi alla contessa e alla contessina sempronio sempronio ripetè il priore con accento malinconico che colpì il serafino biondo che c'è signor priore domandò questi fermandosi ad un tratto vi dà forse noia questo nome antico no anzi continuate e sospirava così dicendo il povero padre anacleto quanto al signor prospero è anche la mia opinione osservò molto giudiziosamente il sottoprefetto quanto alla signorina sappia signor borgnetti che con una dote come la sua capisco si chiudono gli occhi su molte cose se il nostro ottimo cavaliere si apponesse prendendo l'ispirazione dal nemico giudicate voi o lettori da ciò ch'egli scrisse al ministro eccellenza grazie mormorò il conte gualandi pel convento chiese argutamente la signorina adele che ripigliava padronanza di sè pel convento e per me rispose il conte non ne ero forse il priore e non lo rappresentavo al cospetto del mondo voltò a destra seguendo il sentiero che rasentava le mura del convento ed anche colà ogni cosa rideva al sole più che egli non avesse veduto mai forse perchè non gli era accaduto mai di osservare tanto contrasto fra l'aspetto delle cose e lo stato dell'anima sua non voglio negarlo anzi le confesso sinceramente che avevo da gran tempo un desiderio vivissimo di conoscer lei persona tanto ed universalmente stimata e di dare una sbirciatina al suo convento laico certo se ce ne rallegriamo sarà per noi medesimi non per il mondo che mostra così di perdere ogni attrattiva sugli uomini ma anche noi dobbiamo badare ad un pericolo perchè signori miei ripigliò il padre anacleto si sarebbe detto che noi non siamo cavalieri o che non eravamo troppo sicuri di noi credete che ciò non si sarebbe detto riconoscete almeno che si sarebbe potuto dire e questo è più che bastante per determinare la via d'un gentiluomo al tumulto era succeduta la calma una calma solenne la calma dei grandi apparecchi il grosso dei frati bisbigliava da un lato ma l'interesse della scena era tutto raccolto in quel crocchio di quattro che trattavano le condizioni dello scontro in verità se rimane al convento se lascia correre dell'altro le ciarle della gente ella non troverà marito ad onta de suoi milioni non lo troverà salvo il caso che ne esca uno di qui non ne ho detto male gridò il padre restituto e voi m'avete inteso malissimo avete parlato del diavolo sotto forma di tentatrice e mi pare che basti ma nessun giornalista era presente per arrossire e la insigne scioccheria destò a mala pena il sorriso di due o tre intendenti dal mio fattore ripigliò la contessa ed ecco come è andata la cosa il mio fattore era in campagna alla serra per visitare un piccolo podere che abbiamo noi tra monte acuto e san bruno come avrete capito gittò il suo mozzicone dal loggiato nel sottoposto cortile indi seguì il cavaliere tiraquelli sottoprefetto di castelnuovo bedonia nella sala di ricevimento una pace di tomba gran bella cosa esclamò il serafino e credete di fare il vostro dovere anzi dirò di più credete di non esser debitore di nulla al mondo per poter farne impunemente ciò che fate eh capisco le consuetudini vorrebbero molte cose replicò la signorina adele con aria tra il serio e il faceto ma forse i vostri amici hanno pensato che quelle consuetudini le aveva dimenticate per primo un certo novizio arrisicandosi di metter piede a san bruno per me rispose quell'altro stringendosi nelle spalle vorrei che fosse già combinata ogni cosa ma ella capirà signor cavaliere che cosa che difficoltà può incontrare il signor prospero in una faccenda di questo genere e con l'autorità domestica di cui è la dio grazia investito grazie grazie esclamò il padre prospero ridendo dite anche il più amabile tra gli zii che vi pare soggiunse mostrando di accettare allegramente la sua condizione e di non voler sembrare troppo ridicolo ma quando pensò egli prima di tutto la promozione a prefetto e un po di fortuna per saltare una classe ma prima di tutto ancora il matrimonio francavilla ruzzani e fatto un gesto nobilissimo ad accompagnamento di quel nobile commiato il sottoprefetto di castelnuovo bedonia volse le spalle al signor delegato borgnetti non sapeva nulla disse il signor borgnetti mentre scendeva le scale e si stropicciava le mani il lieto spettacolo dell'ingresso non attrasse il padre anacleto nel lume di quella apertura donde gli veniva tanta varietà di toni più caldi si disegnavano a tratti e sparivano certi profili scuri come chiazze di terra d'ombra erano i compagni del padre anacleto che andavano e venivano lungo le arcate del chiostro da quella casa che è tanto cara e fida ai giovani pari vostri e voi perchè separarvi da lei per venirvi a chiudere in una società di malinconici come la nostra quali afflizioni sono state le vostre che prometteva tante consolazioni alla sua curiosità veramente a tutta prima il nostro serafino mostrò di essere poco contento di quel solaio il palco era a doppio tavolato e le voci dei frati giungevano troppo confuse all'orecchio accoglieva nel suo grembo quasi tutti gli uffici e le rispettive abitazioni dei rappresentanti del governo c'era ad esempio la sottoprefettura c'era la pretura il ricevitore del registro il conservatore delle ipoteche e non ci mancavano i reali carabinieri comandati dalla perla dei marescialli come so di non esser demostene nè marco tullio noi del resto signor commendatore le cause nostre ce le trattiamo e ce le giudichiamo da noi e in questa che è capitale ci siam data ragione di grazia che cosa fanno loro del governo a chi vive secondo le leggi dei matti balbettava frattanto il signor sottoprefetto sì mio dio non lo sapevano ribattè la contessa beatrice ecco rispose il sottoprefetto vedendo che tutti avevano posti gli occhi su lui e che non c'era verso di cansarla dunque la bella ruzzani è partita chiese la contessa gamberini alla sottoprefettessa su quel canapè di damasco rosso che i lettori conoscono sì è andata a milano per certe spese un matrimonio alle viste eh rispose la sottoprefettessa non dicendo nè sì nè no savio consiglio mormorò il padre atanasio come tutto ciò che esce dalla mente del nostro degno priore aggiunse il padre restituto sia dunque così col volere di dio replicò il padre anacleto non aspettando più altri segni di approvazione di cavalieri lo avete detto voi osservò il padre agapito sì per non mandar via il padrino fino a tanto non ci constava nulla di lui ma da ieri o signori avevamo una notizia ufficiale e la confessione stessa del padrino adelindo e avrà subito il collare capisco capisco sarebbe un premio per un fortunato incrociamento di razze ella ha molto spirito commendatore le faccio i miei complimenti oh con lei signor prefetto chi non ne avrebbe inoltre era forse da credere che una ragazza si disponesse con tanta facilità a sacrificare una bella treccia di capelli d'oro per la smania di entrare in un convento di frati mettiamo anche di frati per burla no signora mia rispose il duca di francavilla li ho veduti in refettorio e a proposito ella deve continuare la sua storia signor duca era rimasto dov'era rimasto il padre anacleto non più futuro ma presente ed eletto a voti unanimi priore mirava già a nuovi trionfi dell'ordine e qui non era forse la natura che operava dentro di lui ma saranno tutti ciechi e tre volte buoni come il padre anacleto qui sta il busilli il nepote frattanto pensava anche lui mentre andava scambiando osservazioni col priore pensare a quel seccatoio e infilar la scala del campanile fu un punto solo in quelle due o tre camere fatte nei soppalchi del tetto i nuovi conventuali di san bruno avevano raccolte tutte le cose inutili del monastero le panche della chiesa i palii degli altari intanto la signorina adele ruzzani dov'era domandiamolo al sottoprefetto di castelnuovo bedonia il degno ufficiale del governo che ha in mano il servizio della pubblica sicurezza di tutto il circondario dovrebbe sapere ogni cosa per conoscere certe afflizioni bisogna averle provate per desiderare di non provarle più bisogna esserne stati offesi nel profondo orbene signori miei se massima tra le afflizioni umane è l'amore e cagione di questo tormento è la donna la conseguenza del ragionamento mi par questa con quel biondo cherubino non si poteva vincerla nè impattarla lo zio fece come giacobbe nella sua pugna con l'angelo si diede per vinto ed alzò gli occhi al cielo in atto di offerta e di rassegnazione o per imprudenza di amici e custodi lui per esempio lui innamorato lui l'uomo della pace il cuor morto ad ogni affetto e l'inventore benemerito della seconda vocazione oh mai non intendo la vostra domanda rispose il priore il padre agapito diede una crollata di spalle in segno di stizza vi domando se siete riamato replicò riamato non so come non sapete è strano per non lasciarli soli questa era la frase detta dal converso e ma aveva sempre data la tara alle chiacchiere della gente pensando che si esagerano sempre le qualità degli uomini misteriosi quando per l'appunto queste qualità paiono in contraddizione col genere di vita a cui questi uomini si sono consacrati egregiamente esclamò con ironico accento il padre anacleto ma la pena non c'è legge che valga senza la sua sanzione penale spero che non mi vorrete già minacciare le pene dell'altra vita anche quelle se occorre rispose il serafino ma c'è una pena anche in questa non dubitate e quale ma che cosa non si farebbe per l'amore della scienza e i frati gli erano tutti intorno un po per vedere i suoi tratti di matita un po per contemplare quel grazioso profilo di monachino che somigliava tanto a quello d'una bella ragazza bene bravo stupendo erano le parole con cui essi incoraggiavano il pittore che non avrei potuto risolvermi lì su due piedi ad accompagnarla che infine ci avevo i conti della tutela da aggiustare e che questa fatica necessaria per lo meno quanto l'ornamento della geografia mi avrebbe preso un anno di tempo il futuro padre anacleto ci aveva studiato su e non era giunto a persuadersi che ce ne fossero di positivi perciò considerava la società come una corrente che attrae e costringe ad andare con lei quanti si trovano nella sua via sono appunto i giovani che possono adattarsi a certi sacrifizi ai panni vecchi non è facile far perdere le pieghe questo è vero per molti replicò il padre tranquillo ma poichè qui ci si viene in forza di una vera e profonda vocazione bisogna ammettere che la nuova piega sia già fatta prima d'entrare su su gli disse il padre tranquillo queste passeggiate sono il rimedio della polisarcìa speriamolo rispose il padre prospero ma proprio credete che sia una cosa grave forse il cuoco gli aveva mandata a male una salsa ma bastava ciò per disamorare del mondo un bofficione di quella fatta ahimè lettori pur troppo le apparenze ingannano e nel caso presente ingannavano più che mai perchè egli dopo aver sollevata la fronte stette parecchi secondi immobile con gli occhi fissi sul volto del giovane cherubino questi arrossì fino alla radice dei capegli ma non chinò altrimenti i suoi stanchi delle tempeste e così felici così allegri nella piccola compagnia di naufraghi che erano riusciti a formarsi entro una piega dell'appennino il contrasto tra il grande e il piccolo mondo e nel profferire la frase guardò involontariamente il priore era bello il padre anacleto con la sua barba nera e lucente i suoi grandi occhi turchini le labbra di corallo tenero e la pelle fine morbida e perlata che somigliava ad un fiore di pomo il cavalier tiraquelli le votò nel segreto dell'anima sua una gratitudine immensa e per dimostrargliela in qualche modo ed anche per sottrarsi alle domande importune degli altri si piantò al fianco della contessa stando a chiacchiera con lei e dandole ragione in ogni cosa che ella dicesse si trovò seduto a tavola fra il padre tranquillo medico e il padre marcellino filosofo il suo nepote o fosse caso o fosse elezione si trovò dall'altra parte della tavola accanto al priore con cui si era accompagnato entrando in refettorio prima di andarsene il sottoprefetto trovò il modo di tirare in un angolo il signor prospero che tentava sempre di sfuggirgli mettendosi al riparo dei giovani mi spiegherà poi signor prospero gli disse fissandolo negli occhi come se volesse conficcarlo nel muro forse era effetto più modesto e più lento di una erosione delle acque io non mi ci confondo e lascio la soluzione del problema agli studi del padre anacleto qua e là i nostri esploratori si abbattevano in fantastiche vedute che sarebbero state una vera fortuna per l'albo di frate adelindo il padre anacleto con atto cortese su cui spero non troverete nulla a ridire si accostò al prunaio spiccò una ciocca di fiori e l'offerse al suo giovine compagno è strano diceva egli frattanto quasi per rispondere al grido di gioia che la vista di quel prunaio fiorito aveva strappato al serafino biondo infatti non brilla per averne molta si degnò di ammettere il priore che pensava in quel punto alla gita del romitorio ah vede lo riconosce anche lei gridò con accento di vittoria il sottoprefetto aggiunga che sarà un gran guaio azzurrina le ciglia lunghe la pelle fine i lineamenti grandiosi saviamente accompagnati da una bella barba e da una bella capigliatura ondata e lucente il suo volto esprimeva l'onesta alterezza dell'uomo giovane e forte gli occhi la nobiltà del pensiero che sa elevarsi per virtù propria e non ama prender nessuno ma poichè si era imbarcato gli bisognava andare fino all'ultimo e accettò di passare all'altra parte del discorso ma promettendo in cuor suo di ricattarsi di quella leggerezza del priore col peso delle sue osservazioni ma insomma signor prospero l'esperienza insegna e lei rappresenta l'esperienza che bisogna star fermi nella conservazione dei vecchi sistemi un partito conservatore saviamente conservatore è anche necessario come forza d'equilibrio in uno stato bene congegnato dio di misericordia per una di quelle serate sull'appennino io rinunzierei non so che perfino il mio ufficio di storiografo dell'ordine riformato di san bruno e come paiono sciocchi coloro che avendo questa fortuna sotto la mano si lagnano ancora e chiedono altro al destino ma pur troppo siamo tutti così piccolezze signor cavaliere soggiunse additando con un sobrio gesto il suo giovane vicino ho l'onore di presentarle il conte valentino gualandi del poggio ferrarese mio fidanzato dobbiamo o ch'io m'inganno mantenere gelosamente le sue tradizioni il tentativo di cancellare ogni cosa non è savio aggiungo volentieri che è vano come si è dimostrato in inghilterra sotto il cromwell e peggio in francia sotto il robespierre il clima freddo e umido che qui non c'entra affatto il temperamento linfatico che nel caso vostro mi pare c'entri anche meno finalmente la vita sedentaria e l'uso di cibi in quantità soverchia e troppo nutritivi convenite lettori umanissimi che la celia quantunque detta senza cattiva intenzione era di pessimo gusto il cavaliere tiraquelli andò a dirittura fuori dei gangheri non vedo il ridicolo disse il padre restituto come voi per l'appunto che gridavate più di tutti mi son convertito alle vostre ragioni rispose il padre restituto con un candore che sapeva d'ironia le signore in ispecie non avvezze alle conversazioni e alle feste da ballo temevano forse di sfigurare al paragone delle dame governative che avevano viaggiato e conoscevano gli usi del mondo elegante il priore aveva incominciato un discorso di qualche importanza e si fermava ad ogni tratto come un uomo che vuol calcare sulle parole il serafino andava o restava secondo i movimenti del suo interlocutore e dava segno di molta attenzione chinando spesso la testa in atto di assentimento ma il padre anacleto aveva sospettato che ci fosse sotto dell'altro e si era affrettato a proibire l'ingresso ad ogni genere di persone i contadini che portavano qualche cosa al convento potevano contentarsi di trattare col frate converso a questi patti li vedrete capitare tutti quattordici rispose il conte gualandi ma vedete che fretta e sono certamente venuti ad ossequiarvi prima di partire dal circondario soggiunse mirando evidentemente a scoprir terreno il signor novelli a capo di lista per rammentarvi la sua ghirlanda di fiammole tutta roba che passerà speriamolo disse il signor prospero accompagnando la frase con un sospiro tanto fatto ma l'avverto che è molto bizzarra si figuri che uscita appena di collegio voleva andare al polo al polo artico artico od antartico non so ma il fatto sta che m'è scappata fuori con questa idea pescata non so dove diamo un'occhiata anche noi sotto una corona di conte nove perline in vista il che significa un giro di sedici si leggeva il nome di valentino gualandi del poggio inciso in un bel carattere italico e più sotto aggiunto a matita un altro nome anacleto prefetto come fu solo una gran noia questo posare in falso e durarla poi immaginate con che animo si trovasse a fare il suo ufficio di padrone di casa nel secondo mercoledì che vi ho detto e con che gusto dovesse sentire dei ragionamenti come questi gli avanzi dei banchetti attiravano particolarmente la sua attenzione studiava la forma delle ossa delle mascelle dei denti e delle corna per accertare quali specie di cervi di cani e d'altri animali più prossimi alla domesticità vivessero dieci e quindicimil'anni fa in compagnia dell'uomo su per le forre di monte acuto il signor prospero lasciò passare quella raffica di motteggi a cui non oppose che un malinconico tentennamento del capo forza maggiore signor cavaliere forza maggiore diss'egli poscia con aria contrita potevo provarmi a far diverso da ciò che voleva quella birichina un vortice ha turbato il suo corso un fiotto lo ha mandato fuori di strada e quel ramo quel fuscello tentenna un istante indi a mano a mano si scosta sono molti con esso nella corrente del fiume parecchi come attratti da una forza irresistibile tornano al mezzo per essere travolti dall'onda notate anche la cortesia del ministro che ascolta le lagnanze del sottoprefetto intorno alla ristrettezza del quartierino e si dispone a concedergli l'uso di tutto il secondo piano relegando gli uffici della sottoprefettura al primo donde il ricevitore del registro dovrà sgomberare alla svelta non ho ambizione rispose modestamente il duca ma siccome il mondo non mi ha fatto nulla e non ho ragione di fuggire il bel sesso che mi è tanto cortese della sua attenzione in questo momento io non mi farò frate lo giuro ma debbo soggiungere per amore di sincerità che esso non è sempre di effetto sicuro una fiera battaglia si combatteva nell'anima del padre anacleto i tempi trascorsi gli ripassarono tutti dinanzi mutandosi e rimutandosi senza posa come le immagini bizzarre di un caleidoscopio mentre c'erano in quella vece parecchi aghi e punteruoli d'osso di cervo quelli riconoscibili dalla cruna questi dal capo tondeggiante una cinquantina di conchiglie bucate che si raccolsero nel terriccio a poca distanza dalle prime vertebre dimostrava che la donna era stata sepolta con la sua collana la più parte erano imbrèntini che nel maggio avevano fatto pompa delle bianche corolle e degli stami dorati ma che allora mostravano i calici disseccati e le foglie bruciate dal sole anche una ventina esclamò il sottoprefetto e a me aveva detto una settimana sì ripigliò il delegato mi disse una ventina di giorni buon divertimento gli risposi e a lei signor borgnetti quiete perfetta in castelnuovo così ci siamo lasciati dovevo io immaginare che mi spacciasse una frottola poc'anzi rispondendo al serafino aveva detto di no e creduto di rispondere il vero ma infine poco o molto che fosse aveva amato diciamo pure che aveva amato secondo l'età con più leggerezza per vanità di carattere e per ardore di sensi è vero rispose il monachino diciamo dunque non già che i partiti fossero indegni di lei ma semplicemente che le spiacevano come continuano a spiacerle tra gli altri quell'ultimo che le è stato proposto con modi abbastanza incalzanti e in circostanze tali che l'hanno mortalmente seccata il pranzo finì e la comitiva andò a fare il chilo sotto una loggia che guardava la campagna il sole era già tramontato e le ombre del crepuscolo incominciavano a salire dal burrone nel cui fondo romoreggiavano le acque del torrente la ruzzani della nuova guinea e il francavilla passava dal lohengrin ai papuas con quella leggerezza con quella disinvoltura che fa onore a chi parla e invidia a chi ascolta miracolo gridò il padre atanasio un'apparizione san bruno adolescente soggiunse il padre ottaviano dite piuttosto santa teresa o qualche altra santa claustrale entrò a dire il padre marcellino notate che si sarebbe fatto onore con la scoperta di un elefante e in una parte d'italia da cui non era passato il re pirro l'unico che avrebbe potuto lasciarcene qualcheduno per trarre in inganno gli scienziati futuri visita aspettata ma niente affatto gradita il signor prospero che rammentava gli accordi non sapeva che pesci pigliare e dentro di sè mandava al diavolo il conte gualandi il sottoprefetto il duca di francavilla il ministro degli interni le commende e i commendatori i capricci delle nepoti le proprie vanità e chi gliele aveva ispirate pazzerello esclamò il padre anacleto volgendo un'occhiata amorevole al serafino e reprimendo in pari tempo un sospiro bisognerà contentarvi ad ogni costo sappiate dunque che io non mi sono accorto fin d'allora che non era vero anzi ho sofferto molto da principio mi parevano rispose e in questo verbo è detta ogni cosa ma infine io e lei si disputava di principii si rimaneva nelle alte regioni filosofiche una donna animosa e gentile è venuta lassù con ben altri argomenti si è presentata ed ha vinto senza combattere eccellenza non mi ero fatto vivo da qualche settimana e il signor duca di francavilla gliene avrà fatto conoscere le ragioni a mia scusa e quella pena nella vita presente che cosa era quella pena e perchè doveva pensarci lui per indovinarla non era meglio andare per la più breve e dirgliela di volo turbato da tutti quei dubbi il padre anacleto balzò in piedi e si diede a passeggiare lungo il viale vuol dire che non ci sarà neanche il mio nepote s'intende andate dunque ed abbiate pazienza rispose il padre atanasio tra una mezz'ora abbiamo finito e con queste parole il padre atanasio si accomiatò richiudendo l'uscio sul naso al padre prospero per far carriera con quei signori bisognava essere asini calzati e vestiti e lasciare che tutto andasse a rifascio nella amministrazione del regno il sottoprefetto ascoltava e sorrideva il filosofo sorride sempre il mare più è profondo più apparisce tranquillo a fior d'acqua ma tenebre ve lo dirò col salmista tenebre ed ombra di morte i duellanti rimasero di sasso il padre restituto cascava dalle nuvole voi padre marcellino esclamò siete voi che parlate così io sì io e che vi credevate che fossi di pietra ma subito dopo sorrise come bisogna sorridere nell'atto di sbudellare il proprio simile od anche di esserne sbudellato stese il braccio destro alzò il braccio sinistro ripiegando la palma verso la testa perchè la signorina rifiutasse bisognerebbe che ci fosse un altro alle viste mi spiego ora quest'altro non c'è almeno a noi non consta lei da una parte come zio e tutore io dall'altra come pubblico ufficiale che ha l'obbligo di sapere ogni cosa non abbiamo notizie nè indizii che ci conducano a sospettare nulla di simile ma non voglio neanche tacervi che nella sua sollecitudine c'entrava un pochino il pensiero del serafino biondo bisognava stare con gli occhi bene aperti poichè tutti quei tentativi di entrare in convento da parte dei signori castelnovesi miravano al padrino adelindo il povero delegato stava duro ma era diventato verde come un ramarro capisce gridò il sottoprefetto per ribadire il chiodo la forma è amichevole ma il colpo mi è venuto ugualmente ed ella frattanto non sa dirmi neanche dove sia andato il gentili il ministro dell'interno che non ha ancora pensato a mettere il cavaliere nell'elenco delle promozioni il ministro dell'interno dico ha promesso di fargli dare tutto il secondo piano del palazzo demaniale a patto che tiri avanti i suoi famosi mercoledì gatta ci cova non pare anche a voi il povero padre anacleto stette alquanto sopra di sè come studiando quel nuovo sentimento del suo cuore indi scosse sdegnosamente la testa e si allontanò dal suo osservatorio il portone era spalancato e di là dalla mezz'ombra dell'androne si vedeva scherzare tra i colonnini del chiostro una luce più viva forse perchè riflessa dalle mura rintonacate di fresco e insieme con quella luce spiccavano tra i vani le tinte vermiglie dei vivaci oleandri e le gialle delle eleganti giorgine non vorrei che il sor priore degnissimo si vantasse un pochino vediamo dunque scrutiamo corda et renes il serafino biondo gli piaceva non c'è che dire gli piaceva ed egli non se lo dissimulava neanche povera comunità di san bruno continuò egli mentre si sedeva sulla poltrona che gli era accennata dalla signorina adele accanto al sofà su cui essa stava adagiata noi l'abbiamo disciolta ier l'altro voi dunque lo vedete o signore ci siamo raccolti in parecchi tutti colpiti dai medesimi disinganni eravamo tre da principio come la prima compagnia di san bruno e ci eravamo affratellati nei nostri dolori quantunque dopo la spiegazione che lei mi ha data sulle gioie e sui nidi sarebbe quasi inutile non le pare sì ma anche a prevedere una risposta è chiaro che bisogna provocarla dopo tutto ci starei ben io in questo bel luogo solitario a far la vita che egli non ha avuto costanza di proseguire e giuro a dio che nessun monachino biondo non giurate interruppe una bella voce argentina o presto o tardi c'è sempre il rischio di pentirsene che può farsi solamente quando si è vissuto a lungo tra gli uomini non basta un desiderio onesto di pace o una poetica aspirazione alle squisite compiacenze della solitudine è necessario che il desiderio sia profondo e l'aspirazione provata nei disinganni della vita sì sì lei ne parla a suo comodo rispose il signor prospero ma dovrebbe mettersi un po ne miei panni ne miei panni d'allora non in questi soggiunse con una bonarietà che sapeva quasi di arguzia saprebbe dirmi lei dov'è andato il signor gentili con la sua nepote è l'esempio che mi viene a taglio per la dimostrazione del mio assunto ed io me ne servo ella vedrà poi con che frutto suvvia mi dica dunque dov'è andato il gentili a milano rispose il delegato il priore è gentilissimo mi disse e sarebbe anche ospitale se le visite non fossero quasi sempre di curiosi che vogliono sapere chi siamo e perchè viviamo qui ritirati il frate converso mi ha detto che il priore non ama l'aglio e tollera appena il prezzemolo nella frittata avanti signor duca avanti sono agli ordini delle signorie loro andando oltre in compagnia del converso incontrai un frate vestito in tutto come il mio accompagnatore ma più pulito quel tanto noti cavaliere che ero appunto sulla piazza dello statuto quando il signor gentili è montato in carrozza signor gentili se ne va sì vado a milano ah bene una città che merita e resterà molto lontano da noi oh una ventina di giorni vi parlerò invece degli eserciti moderni in cui non fu raro il caso di trovar donne passate per uomini che seppero acconciarsi a tutti i disagi e a tutti i pericoli della milizia facendo egregiamente il debito loro e meritando anche di esser poste all'ordine del giorno per qualche impresa notevole torniamo al secolo signori il convento di san bruno nostra proprietà collettiva lo daremo alle opere pie il materiale scientifico alle scuole di castelnuovo lungo i corridoi il nostro frate converso s'imbattè nel padre bonaventura or bene fratel giocondo disse l'astronomo di san bruno che novità abbiamo son venuti i cinque no padre sono invece capitati i due che non appartengono ai cinque due nuovi dunque ci si vedeva l'alterigia di cinque generazioni di gamberini ci si sentiva la degnazione anche quando pregata dalle amiche metteva le mani sulla tastiera del pianoforte una meraviglia esclamò egli avvicinandosi e cercando di guadagnar tempo mi correggo ripigliò il duca di francavilla le meraviglie nel suo circondario sono parecchie anzi più delle sette di cui si vantava l'antichità non se ne vedeva pur l'ombra cosa naturalissima fintanto che non si scoprisse una tomba infatti le armi di pietra e le ossa ridotte ad uso domestico essendo allora preziosissime per la difficoltà del loro adattamento erano più rare eh via un tutore un uomo grave come lei quasi un commendatore non trovare in sè quel tanto di forza che bastasse a farle vincere un capriccio di ragazza sopra tutto poi non avvertirmi di nulla forse è un timore esagerato il suo questi signori sono molto gentili cavalieri compiti ed anche quando s'immaginassero o già si fossero immaginati ma anche la sua dottrina proseguì il padre prospero oh per questo è un san tommaso redivivo interruppe il padre costanzo di che san tommaso parlate chiese il padre restituto di quello d'aquino per bacco ah che siano in collera col mondo mi par di capirlo dal fatto che si son dati alla vita monastica ma infine non mi è sembrato che odiassero tutti poichè mi hanno ricevuto benissimo senza sapere chi fossi e mi hanno lasciato andare via senza domandarmelo affatto come indovinare che è l'amor vero se nasce lì per lì come l'altro interruppe il padre anacleto c'è della gente che lo conosce come si conoscono i funghi mangerecci dai velenosi rispose il monachino ridendo a buon conto i velenosi risplendono di più mettono in mostra i più vivi colori non arrossiva più il serafino continuava in quella vece a parlar poco e quel poco con un suo accento particolare come se le parole gli si formassero in gola anzi che nella classica chiostra dei denti signorina disse il galante sottoprefetto dopo le cerimonie d'uso non potevamo più vivere senza di lei la sua presenza è necessaria a castelnuovo eravamo già per protestare contro torino che ce l'aveva rapita no anzi dite ogni cosa e non era vero avete detto come vi siete accorto che non era vero e se vi siete accorto che non era vero perchè mai riconosciuto l'errore siete venuto a chiudervi in questa solitudine questi modi burberi di fratel giocondo rispondevano ad un ordine severo del padre anacleto che si era annoiato da prima e quindi impensierito di quel continuo viavai di curiosi e di facce sospette il saltellare delle locuste l'aliare delle farfalle di cespuglio in cespuglio il trapassar veloce delle libellule dal corpo sottile e dai riflessi metallici ciò mi dispensa dal parlarvi del pranzo cosa tutta materiale e non degna di figurare accanto a così eterei godimenti del resto se dovessi raccontarvi minutamente ogni cosa ci avrei materia per un altro volume e badiamo le cose lunghe diventan serpi mi ha invitato a festeggiare l'arrivo e si è stati due ore in gaudeamus beato lei che ha tempo da perdere esclamò il sottoprefetto con piglio severo che contrastava con quella forma di benevolo augurio vada a dormire adesso mentre io veglio per lei e per tutti ma le pastinache avevano gli ombrellini fioriti d'un bianco così splendido le romici avevano le foglie d'un verde così insolente che egli non si ricordava di avere mai visto l'eguale gli antichi camaldolesi andavano a prendere il loro nutrimento in quel refettorio una volta alla settimana tutti gli altri giorni desinavano nelle loro celle e la broda disciplinare passava da quelle ruote che ho detto il padre agapito per esempio ah ecco il sospettoso esclamò il padrino con una sospensione che accennava alla voglia di usare un altro epiteto siete sospettoso voi l'uscio del resto era di quercia salde le sbarre e una persona sprangata là dentro poteva dormire tranquilla specie in un luogo di pace dov'erano tutti fratelli padre prospero batteva le labbra e tentennava la testa quella impresa seguitava a piacergli poco la chiesa come sapete era stata convertita in biblioteca tra la chiesa e il capitolo c'era la sagrestia il padre prospero entrò dunque in biblioteca sperando di trovare colà quel diavolo di serafino biondo che si era reso invisibile si erano preparate le tonache pei cinque che si aspettavano in settimana due potevano essere distratte da quella loro destinazione per servire ai primi venuti e fratel giocondo mentre s'incamminava alla sartoria andava borbottando tra sè quel giovinotto ma è troppo giovane pare una fanciulla mi hanno pregato di accoglierli nella nostra comunità ed io considerando la giovinezza del nepote li ho accettati soltanto come novizi ciò significa che nessuna parola li costringe sono padroni di andarsene quando vogliono voi ci guadagnate la mano mi disse anche noi volevamo intraprendere qualche ricerca di questo genere perchè qui nel convento di san bruno si vuol bastare a molte cose e fare un piccolo mondo per noi dispiace a voi deve dispiacere anche a me disse il padre anacleto correggendosi in tempo non mi dite voi forse che tutti quei vagheggini e pretendenti non erano degni di lei la pena dei trasgressori dell'undecimo comandamento che il monachino biondo non gli aveva voluto dire lasciandogli la cura d'indovinarla da sè egli già incominciava a scontarla e ne sentì più acerbo lo strazio nell'anima quando allo scoccar delle cinque del mattino il sottoprefetto di castelnuovo bedonia atteggiò le labbra ad un sorriso tra l'arguto e il melenso che rispondeva benissimo allo stato particolare di un uomo il quale per ragione dell'ufficio dovesse indovinare a volo e che frattanto avrebbe voluto essere aiutato un pochino il duca di francavilla rimase a tutta prima un po sconcertato ma intese benissimo che il sottoprefetto voleva offrirgli un appiglio a correggere con le sue note il discorso del priore di san bruno non sa ripigliò la contessa è andato a farsi frate un grido universale accolse quella rivelazione improvvisa frate esclamò il ricevitore e dove poco lungi da noi nel convento dei matti che diamine faceva mastino ii nel parlatorio di san bruno quel che fanno tanti vecchi ritratti nelle case moderne avanzi di eredità trapassate più volte compre fatte da un antenato in un momento di buona luna non si sa il più delle volte chi siano andate andate diss'egli ricolgo il fiato e vi raggiungo e si sdraiò su d'un lastrone soffiando come un mantice il serafino biondo sorrise lasciò lo zio in quella postura che aveva pure i suoi pregi e seguitò il padre anacleto pei meandri sassosi del sentiero fino all'entrata della caverna la sua zazzerina bionda compose le labbra ad un sorrisetto malizioso e volse gli occhi all'entrata per ricevere la prima impressione il futuro commendatore aveva fatto un mezzo giro a sinistra per andare tra gli uomini gravi nel consesso degli dei accanto al canapè di damasco rosso dove sfolgoravano di luce propria la padrona di casa e la contessa gamberini proseguendo l'opera con ogni diligenza maggiore per non iscompigliare la disposizione anatomica delle parti si scopersero i radii e gli omeri indi il teschio e via via tutte le membra in quella postura di persona raggomitolata a cui era stato costretto il cadavere per farlo capire in quella piccola buca ed ogni sospetto era svanito così giovane e venire a rinchiudersi qui dentro esclamarono i padri raccolti in osservazione davanti all'uscio del refettorio il priore udì quelle parole che potevano essere anche un mezzo rimprovero alla sua condiscendenza soverchia tutto perfino quel confuso tremolìo dell'aria che sembrava un continuo brulicar di vapori da terra ai raggi assidui del sole doveva rallegrare lo sguardo del viandante o alla più trista fargli dimenticare per un momento le molestie della vita il padre anacleto per dirvi tutto con una frase vecchia e francese aveva una bella testa italiana perciò voi dovete immaginarvi subito i grandi occhi profondi dalle pupille nere circonfuse da una luce azzurrina l'illusione era perfetta avevo davanti un vero frate torzone sbrigatosi dal contadino e preso l'involto sulle braccia il converso mi accennò di seguirlo tre quattro dame delle più venerabili di castelnuovo sedevano nelle poltrone vicino al canapè facendo circolo alle due maggiori divinità altrettanti medaglioni mascolini si accompagnavano ai femminili erano i notabili di castelnuovo il sindaco l'assessore anziano il notaio un magistrato a riposo e via discorrendo vada per antropologia tanto non conosco nè l'una nè l'altra di queste riverite signore m'andrebbe in tanto sangue la rabbia dei gamberini e se adele si risolverà non sarò io che ci avrò nulla a ridire ma bisognerà andar cauti signor cavaliere trattar la cosa coi guanti e quel pericolo poi ma in fondo in fondo era davvero un pericolo neanche il sottoprefetto di castelnuovo col suo francavilla in pectore aveva potuto dir male del padre anacleto non era ricchissimo da stare a petto con la sua nepote ma a questo ci avrebbe dovuto pensar lei un giornale diss'egli deve servire a qualche cosa essere un giornale o non essere ecco il punto in altri termini un giornale dev'essere come l'uomo o servire come lui a qualche ufficio o non essere anche lui forse avrà i suoi piccoli dispiaceri vorrà anche lui dimenticare le noie del mondo perchè vorremmo impedirglielo sicuramente gridò il padre ilarione sostenuto dall'approvazione dei colleghi perchè vorremmo impedirglielo non sarebbe carità la nostra ma bisognava vederlo senza confronti poco anzi nulla contento del suo esame il signor sottoprefetto si disponeva a rispondere con un inchino alle prime parole del padre anacleto il priore era entrato con la carta di visita tra le dita e le aveva data un'ultima occhiata prima di attaccare la frase dio buono rispose il padre atanasio tentennando malinconicamente il capo come fare con tanta elettricità per aria il priore cominciava a rabbruscarsi che frutto avrebbe egli ottenuto dal suo discorso se i partigiani suoi più fedeli mostravano di cedere così debolmente alla tentazione il giovine con meno sincerità ma con altrettanto coraggio vi scrisse quello di adelindo ruzzani vi ed è doloroso il prenderla quando si sa anticipatamente che sarà una risoluzione cattiva già disse il padre anacleto quando la ragazza aspetta d'incontrare sempronio vuol dire che il cuore di vostra sorella non ha ancora parlato ora tenendo a chiacchiera la signorina adele ora la contessina berta parlando a questa di musica a quella di viaggi per allora la gamberini amava discorrere di riccardo rammentate infatti che la caverna era sull'appennino e distante parecchie giornate dal mare tutti quegli avanzi raccolti con diligenza dal fondo della buca erano a mano a mano deposti in un canestro il padre anacleto ci vedeva il principio d'un museo preistorico di san bruno lo guardava sempre in viso ma non più con quell'aria di curiosità che aspetta una spiegazione bensì di curiosità che vorrebbe indovinare gli arcani gelosi i moti dell'animo i fini riposti minorenne chiese egli dopo quell'istante di pausa la mattina dopo l'arrivo il signor prospero fece la sua apparizione ufficiale per le vie di castelnuovo alto dov'era il meglio della società locale coi palazzi più ragguardevoli incominciando dal castello in cui stava allogata la sottoprefettura con tutti gli uffici dipendenti qui bisognerebbe distinguere io so per esempio e non so ma di grazia contessa che cosa consta a lei di questa risoluzione del signor prospero se ci sarà qualche discrepanza tra le sue informazioni e le mie soggiunse il cavaliere tiraquelli con aria di suprema bontà correggeremo le une o le altre secondo il bisogno ricevo biasimi in prima mano ecco qua soggiunse il sottoprefetto togliendo una lettera dallo scrittoio e spiegandola all'altezza del proprio naso ieri il ministro mi ha scritto caro tiraquelli vedi un po tu se hai un delegato pratico del servizio o no desidera di vederli e di interrogarli si accomodi ma non qui intendiamoci non qui al parlatorio del ponte dove potrà farli chiamare perchè lo sappia signor sottoprefetto nel nostro convento non è che una fortuna la pace no no niente grazia con mio zio rispose il serafino preferisco farla da solo andrò verso il giardino e voi mi accompagnerete va bene così il priore anacleto rimase un po sconcertato da quell'aria di padronanza ma poi si strinse nelle spalle e chinò la testa in atto di dire sia fatta la vostra volontà a questo ci penseremo noi egli in una memorabile seduta del nostro capitolo voleva tenere il padrino perchè oggi muta d'avviso gliene faremo questione ma ribattè il padre prospero che tant'è non se la sentiva di morire a san bruno la seconda vocazione è vera perchè essa càpita all'uomo esperto nelle battaglie della vita ed egli vi si abbandona con piena cognizione di causa non mi dicano male di questa vocazione e non muovano guerra a suoi legittimi affetti il sottoprefetto di castelnuovo bedonia assunse un'aria conveniente all'ammirazione ond'era fatto argomento oh guarda aggiungeva mentalmente il signor prospero quella birichina m'ha consigliato di metter fuori il pretesto delle gioie ed io non ci ho scoperto il baco ma già le donne hanno un punto più del diavolo che vuol che le spieghi ribattè quell'altro annaspando con la mia nepote non si sa mai quanti se n'ha in tasca questa per esempio è una tegola che cade sulla testa a me come a lei mi avete detto villania e ne chiamo a testimoni i vostri colleghi signor mario novelli proseguì con accento severo il priore appese alla parete della mia cella ci sono due lame di toledo e due canne lepage se un giorno osservò acutamente il padre anacleto fissando i suoi occhi scrutatori in viso al cherubino se un giorno dovessero dirmi signor priore siete andato un po leggermente nella faccenda di quella ammissione nulla sfugge all'occhio vigile dell'autorità era una delle sue frasi predilette ora ecco ciò che sapeva il cavalier tiraquelli due giorni dopo quella sua famosa conversazione sotto il loggiato egli vedeva di bel nuovo il suo interlocutore veda un po che razza d'armonie c'è anzi dei filosofi che le chiamano antinomie e ci hanno bravamente già costrutto un sistema ella si annoia commendatore non mi dica di no lo vedo lo sento e finisco ma il signor gentili era partito con la sua nepote e dopo aver preso formalmente congedo la cosa era grave rasentava lo sfregio uno sfregio all'autorità il sottoprefetto di castelnuovo bedonia non era uomo da tollerarlo oggi le pare ma chi ci assicura del domani io veda sono obbligato a distinguere a considerare tra i possibili se non a dirittura tra i probabili che il suo desiderio vivissimo oggi si muti un giorno in avversione e allora sostengono di no cavaliere mio la loro teorica come ho avuto l'onore di dirle è fondata sulla serietà della seconda vocazione uomini provati alle battaglie e infastiditi dalle vanità della vita si ritirano al deserto non portando altro con sè che il desiderio della pace la persuasione di aver fatto opera inutile oltre che sospetta e allora vi domando io con che animo consigliare ad un galantuomo di star saldo nel suo ufficio di palo che non arresta nulla e sarà egli stesso travolto potevo benissimo argomentare il movente della loro calata a castelnuovo se n'è parlato troppo lassù ma non avrei potuto immaginare che ardissero venire a chiedere per esempio la vostra mano così soli senza la compagnia di un parente d'un personaggio grave e ragguardevole come vorrebbero le buone consuetudini voi frattanto lettori discreti già avete capito esser questa la ragione che fa parere ristretto il suo quartierino al cavalier tiraquelli e che farà sgomberare il ricevitore del registro dal suo in quel mezzo capitò il priore stretto da fronte e da tergo il povero signor gentili doveva fare di necessità virtù e rimettersi in piedi temevo che vi fosse intervenuto qualche guaio disse il padre anacleto arrisicando anche lui la sua piccola bugia partirete domani se così vi piace soggiunse il padre anacleto dopo tutto meglio così e ditemi dove andrete a castelnuovo rispose il serafino chinando la testa potrei aggiungere che chinava la testa per nascondere il suo rossore ma in verità se lo dicessi non potrei sostenerlo ma più strano gli parve di non trovare il suo nepote o sua nepote secondo vi tornerà meglio detto s'avvicinò all'uscio della sua cella e battè ripetutamente con le nocche delle dita ma non ebbe risposta il priore trovò un minuto di tempo per chiederne al fratello giocondo è andato a passeggio col padre prospero e col padrino rispose il converso per non lasciarli soli tutti e tre mi hanno detto di andarli ad avvertire al romitorio delle querci quando sarà partito il si abbandonava tutto alla voluttà di una pregustazione che era già per la sua incipiente polisarcia un prezioso alleato precedendo di qualche passo i compagni il padrino adelindo entrava nel chiostro politica svigorita insomma politica passata allo staccio e che aveva lasciato per via tutto il noioso accompagnamento delle ragioni personali se sapeste come si parla bene di politica quando non se ne spera e non se ne aspetta nulla nè di prima nè di seconda mano non sapeva nulla del signor prospero perciò è andato in collera vedendo che la polizia della contessa gamberini era meglio fatta della sua ma badiamo signor borgnetti soggiunse egli gravemente la polizia della sottoprefettura di castelnuovo siamo noi che la facciamo e non bisogna dirne male rimase a tutta prima in silenzio guardandomi fisso veramente m'ero spinto un po troppo ma la mia aria non era d'uomo che avesse gettato là un frizzo per dar noia al proprio interlocutore bensì di un uomo che amava illuminarsi nella discussione ma quel medesimo giorno scrisse al ministro accettando l'idea che gli aveva ispirata in buon punto il fortunato priore di san bruno salutem ex inimicis nostris lo dice il testo latino spesso o perchè i luoghi di rifugio fossero scarsi o scarsa la reverenza delle tombe una medesima caverna era abitazione e sepolcreto ad un tempo ed il focolare destinato al banchetto funebre era lo stesso focolare domestico che seguitava a dar fiamma sulla fossa del morto l'albergo della inevitabile croce di malta la gran piazza dei signori e il caffè della rosa bianca che era il rifugio degli sfaccendati del capoluogo di questi il signor prospero ne incontrò subito una mezza dozzina ma era un'impresa da matti esclamò il povero uomo non esciamo dunque di strada ribattè il giovine crollando la testa con un piglio d'autorità consapevole eccoci a casa nostra nel convento dei matti dunque ripigliò la signorina adele voi siete stato così gentile da ricordarvi della vostra promessa appena ho potuto quarantott'ore dopo disse il conte gualandi eccomi qui senza impiego signorina sono spriorato veramente pianoforte adele ruzzani era più bella più attraente e secondo i casi e gli umori anche più amabile per altro bisognava far l'occhio a certe bizzarrie adele ruzzani portava i capelli corti tagliati poco sotto all'orecchio come un paggetto medievale resta sempre che bisogna essere scaltri e non lasciarsi scorgere le ragazze in genere sono furbacchiotte e le ricche in particolare sono sospettose con loro anche a non pensarci affatto potreste passare per cacciatori di doti e scaltro la parte sua era il signor duca di francavilla fratelli io mi sbrigherò in poche parole a che scopo ci siamo raccolti a vivere in questo convento per star lontani dal mondo e dalle sue noie non è così quasi nulla rispose il cherubino arrossendo un po di canto il pianoforte frivolezze ella dice bene soggiunse tosto notando un atto involontario di labbra con cui il padre anacleto aveva accolte le sue parole no non dico questo notò il priore lo penserà è tutt'uno si capirà per altro che i quattro oppositori non tenessero bordone a quelle prove di simpatia nobili sentimenti espressi in nobilissima forma osservò il padre restituto che parlava per tutti i suoi compagni d'opposizione rimane l'altra parte del dilemma diss'egli mutando registro il suo sarà dunque un desiderio sincero ella lo afferma ed io lo credo ma anche un desiderio sincero può essere di poco durata durerà creda anche questo durerà c'entra c'entra balbettò il priore che oramai doveva dir tutto perchè il padre prospero è un vecchio tutore di castelnuovo un nobile ufficio quello di tutore disse il padre tranquillo amico prospero chi sei tu di grazia e che cosa hai fatto per diventare ambizioso non sei già tra i felici della terra arrivato ai cinquantacinque senza acciacchi senza bisogni senza moglie e senza associazioni in corso che cosa desideri di più che cos'altro chiedi alla fortuna che ragazzate esclamò il priore stizzito perdonate questo sfogo di malumore al padre anacleto egli aveva veduto il padre agapito piantarsi davanti al serafino e rimaner là estatico in adorazione come un domenicano o un francescano qualunque non intendiamo che tardi essere le gioie della vita ristrette in poche immagini in poche scene quadretti di genere anzi che di storia e quasi sarei per dire di paese soltanto anzichè di genere forse ci avrà qualcosa di nuovo osservò il padre tranquillo sì anche di nuovo rispose il padre marcellino cogliendo la frase in aria siamo venuti a predicare la pace e vi mettiamo davanti agli occhi la popolazione di castelnuovo che trarrà partito da questo scandalo per dire del nostro convento tutto il male possibile il signor prospero sospirò quella benedetta commenda egli non l'aveva mai veduta così lontana come in quel punto il mercoledì seguente fu freddo almeno nel salotto della indi si lasciò andare sopra uno dei seggioloni di cuoio che decoravano la sala e diede in uno scoppio di risa ah signor prospero anzi no padre prospero mi permetta voglia compatire io almeno mi allontano poco volentieri da questi quattro sassi ma quando esco vedete son capace di andare in capo al mondo al polo per esempio si era parlato del più e del meno di un'omelia del vescovo di una lettera su castelnuovo stampata due giorni addietro in un foglio della capitale di amministrazione comunale e di mode era una specie di quel giuoco che si fa tra due amici per via quando si vuol cansare l'intromissione d'un terzo del terzo incomodo come è stato battezzato dall'uso il guaio si fu che quella mimica con cui dovevano tener lontani i compagni fece ridere il padrino e ridere di consenso pure nessuno di voi inorridisce vedendo una cosa simile non inorridite dunque vi prego se vedete il padre anacleto accostare la lingua all'osso frontale o al parietale d'un povero sepolto di cinquanta o cento secoli fa queste arti son note del resto se non è andato il priore incontro al padrino il padrino può ancora andarci lui incontro al priore neanche qui il fatto diede ragione i dispiaceri padre i dispiaceri e fratel giocondo se ne andò alla sartoria per prendere le due tonache la voce dell'arrivo dei due ospiti nuovi si sparse subito per tutto il convento quel giorno al refettorio ci doveva essere un gran movimento di curiosità la sua curiosità signor commendatore non è offensiva per noi dacchè il suo ufficio la rende quasi obbligatoria lei deve sapere ogni cosa gli altri non hanno nessun diritto di metter gli occhi nelle nostre faccende frati nel senso religioso non siamo non diciamo messa non confessiamo a chi lo dice gridava il sottoprefetto prevedendo il resto io non vedo l'ora di andarmene da questo paese di orsi intrattabili ma finirà vivaddio o in un modo o nell'altro ma di grazia signor duca mi levi una curiosità le piace poi tanto quella signorina dovete immaginarvelo ed io sono un po troppo buona a credere che voi non lo abbiate indovinato a tutta prima no vi assicuro non lo avevo indovinato rispose il conte gualandi sconcertato da quel mezzo rimprovero il palazzo ruzzani era uno dei primi nella via san michele ai piedi della città alta perciò aveva molto spazio libero alle spalle giardino stufa uccelliera ed anche uno scampoletto di bosco no mio signore rispose il duca di francavilla non odiano il mondo a rigore di termini anche su questo capitolo come su quello delle donne ci hanno le loro idee capricciose il mondo non è brutto mi diceva per l'appunto il priore il crederlo tale è un errore di coloro che hanno già la mania suicida nel sangue no certamente e la ragione non isfuggirà alla sua perspicacia l'opera di un savio governo non finisce qui deve andar oltre promuovere queste alleanze tra provincia e provincia il signor prospero non era andato a milano che cosa voleva dire quella novità peggio ancora che cosa voleva dire quella bugia perchè infatti si trattava d'una bugia e detta con animo deliberato mosso da queste ragioni sebbene credessi poco alla serietà della vocazione di quel giovinotto ma rispettando la fermezza della sua volontà e cedendo all'ardore del suo desiderio lo accettai mettendo per altro a tutela sua e nostra la condizione del noviziato e per lo zio e per lui farete quel che vi piacerà meglio e per me sarà tutt'uno purchè io me ne lavi le mani un vocìo confuso accolse quella scappata del priore che umiltà gridò il padre restituto che degnazione gridò il padre natale era necessario provvedere in tempo perchè lassù le carrozze non potevan giungere non avendo gli antichi frati pensato mai a condurre una strada carrozzabile fino alla vetta del monte oh stiano pure da sè gridò la signora morselli nessuna donna vorrà piangere la loro fuga dal mondo quantunque soggiunse bisognerebbe trovare il modo di farli pentire questo loro proponimento mi pare una sfida bella e buona e lei signor cavaliere dovrebbe raccoglierla per non lasciarli soli mormorò dentro di sè il padre anacleto benissimo e qui sarebbe il caso di soggiungere benissimo un corno perchè al padre anacleto quella novità piaceva poco quel monachino roseo ci aveva anche del paggio e al padre anacleto sembrava che egli facesse in convento il medesimo contrapposto felice che un bel paggio elegante ed amoroso doveva fare in una di quelle corti medievali sempre minacciose e sempre minacciate che stringono il cuore al solo pensarci si vedevano certe contrazioni improvvise di labbra certe nubi di tristezza sugli occhi e si capiva allora che quell'uomo era vissuto molto in breve spazio di tempo e che le burrasche della vita potevano aver fatto assai più che solcargli la fronte o adombrargli lo sguardo e lui frattanto il povero priore a dirsela col sottoprefetto per cagione di madonna e lui a sentirsi gettar là il sospetto che un pretendente alla mano di adele ruzzani potesse uscir fuori dal convento laico di san bruno tutti i rami della amministrazione erano rappresentati nella loro doppia essenza mascolina e femminile ai mercoledì del sottoprefetto di castelnuovo quanto ai naturali del paese sulle prime si erano tenuti un pochino in disparte signori ho pensato meglio quel che farà il priore sarà ben fatto e quel che piacerà alla mia nepote piacerà anche a me ho detto e me ne vado a dormire almeno se potrò riprender sonno dopo le vostre interruzioni nel convento di san bruno ripigliò il signor borgnetti è andato nel convento da burla e la sua nepote con lui a farsi frati anche questo da burla veda che razza di matti la ragazza non troverà più marito lo zio è un imbecille si vedeva chiara l'intenzione di darmi l'esame ma io feci mostra di non avvedermi di nulla e gli sciorinai tutta la mia povera scienza ebbi la fortuna di entrargli in grazia il suo volto si rasserenò e la sua lingua si sciolse scusate caro amico rispose il padre prospero che quel giorno prendeva ardimento dalle scoperte de suoi interlocutori io non voglio nascondervi nulla l'idea di partire non è mia voi stessi vedete che tutta questa crise è venuta dalla visita del che il priore fosse innamorato del serafino biondo egli lo sospettava da parecchi giorni e da ventiquattr'ore poi sospettava anche dell'altro cioè a dire che fosse riamato gli avevano messo quella pulce nell'orecchio certi discorsi fatti alle querci lo spettacolo era meraviglioso i due esploratori si trovarono davanti ad una vasta fenditura orizzontale della roccia più che una fenditura pareva una corrosione una carie gigantesca del monte debbono essere confiscate a benefizio di un altro che sta per giungere che sarà tizio sarà caio e che ella dovrà scegliere fra i cinque o sei più importuni mentre forse le sarebbe piaciuto assai più di aspettare dal caso la conoscenza di sempronio indi tornata al cembalo rimase là tutta sola facendo scorrere le agili dita sulla tastiera e cavandone accordi sommessi mentre laggiù presso il canapè di damasco si faceva un chiasso indiavolato ve l'ho già detto era scoppiata una bomba bisognava raccogliere i cocci il priore che l'aveva capito fin da principio e che non voleva parere uno di quelli che bevono grosso accettò la dichiarazione e ci appose il suo visto sarà sempre un onore per noi di appagare la sua curiosità del resto non si potrebbe neanche rifiutarglielo soggiunse il priore temperando con un sorriso l'asprezza del colpo bisognava vederlo il nostro serafino seduto sulla proda del fosso col suo ginocchio piegato l'albo sul ginocchio e la matita in aria il soggetto dei suoi disegni era malinconico per la prima volta in sua vita adelindo ruzzani adoperava la matita a copiare gli scheletri di questi ultimi voglio dire degli archeologi uno solo era capitato a castelnuovo e fortunatamente non mostrava desiderio di andarsene non era uno scienziato di professione ma un semplice dilettante e per giunta non aveva ancora stampato nessuna memoria sull'homo diluvii testis ma d'ordine meramente amministrativo gridò il padre costanzo egli non può mettere la sua volontà il suo capriccio in luogo e vece della volontà di tutti si è sempre fatto ogni cosa d'accordo non lo nego osservò il padre marcellino ma qui forse il caso è diverso che mi canzona dopo tutte le savie considerazioni che ella mi ha svolto ho sentito quasi il desiderio di piantar lì le grandezze umane e di venirmi a chiudere in san bruno con lei se verrà disse il priore ridendo a fior di labbro lo faremo prefetto della nostra congregazione la vita ad un certo punto lo aveva seccato ed egli si era tratto un poco da banda senza molta ira o per dire più esattamente con un'ira generosa assai presto sbollita tutti qual più qual meno abbiamo avuto a dolerci della società o di qualcheduno dei suoi e ci siamo allontanati dal giuoco eccoci qua in un convento laico come ha detto benissimo lei questa è la vita in pochi e perciò facilmente accomodata al gusto di tutti gli interessati con norme accettate volentieri da ognuno a farla breve si foggiano un piccolo mondo nel grande e ci si chiudono dentro e dal grande chiese il sottoprefetto col suo solito acume non filtrerà nulla di gramo nel piccolo che pure ha distrutto il pensiero onde quella forma è scaturita sono spariti i conventini i monasteruzzi borromineschi di due secoli fa il largo tipo dei chiostri antichi è rimasto e se ne ricorda volentieri perfino indovinate chi giovane dilettante di archeologia preistorica mostrava un'eguale sollecitudine per tutti gli strati sociali di castelnuovo faceva nobilmente la sua corte alle signore attempate poi senza parere andava dalle giovani prendendo posto in mezzo ai due crocchi mettendosi all'equatore tra quei due poli le mie informazioni particolari e sicurissime mi pongono in grado di dirle che essa è andata a far rilegare a nuovo le gioie di famiglia questo è come vede l'eccellenza vostra un indizio eccellente delle sue inclinazioni sboccarono da un viale i conventuali di san bruno otto in numero perchè gli altri sei erano già sul terreno e i due novizi erano partiti otto in numero ma disposti a far chiasso per sedici dovevano essersi concertati per quella irruzione l'incognito indistinto che la fa sentire presente dicono che quando nacque eva la natura tutta si commosse dal profondo molli tepori compenetrarono l'aria le erbe crebbero più rigogliose i fiori si dipinsero di più vaghi colori il quadro rappresentava mastino ii della scala un uomo dalla barba di color castano con un berrettone di pelo in testa il sorcotto rosso sulla maglia di ferro e la faccia veduta di profilo forse per lodevole intendimento del pittore di far sapere alla posterità che quel pessimo arnese non aveva il tipo greco ma lei mi perdonerà se io mi permetterò di soggiungere che anco cicerone e demostene hanno perdute delle cause è questo che vuol dire interruppe il padre anacleto oh dio buono lo so sempre rispettabile per altro sempre rispettabile una cosa solamente non si riesce a capire per qual ragione o capriccio la signorina si sia risoluta ad entrare così di schianto in una società d'uomini di cavalieri signor sottoprefetto interruppe il priore di cavalieri la prego a volerlo considerare inoltre dal voto della comunità di san bruno che se pure non faceva di lui un frate non impegnava meno la sua fede di gentiluomo e poi quelle ombre moleste de suoi compagni che s'erano invaghiti del serafino c'era un fil di ridicolo in quella condizione di laici che volevano parer frati ma bisogna dire ad onor loro che non si curavano affatto di ciò e che la noncuranza prendeva carattere di dignità non ci mancherebbe altro un ente morale questo covo di celibi covo di celibi ben trovato come a dire un covo di bricconi gridò il duca di francavilla dando la sua occhiata in giro per comprenderci anche la signorina adele senza aver aria di far preferenze perchè a questo egli lavorava con altezza di concetto non intieramente richiesta dalla sua condizione secondaria volete sentirlo coglierlo sul fatto mentre egli sfodera tutti i più sottili accorgimenti della sua politica e tutti i più riposti artifizi della sua eloquenza fratello gli disse vorreste farmi un favore due se posso rispose il padre agapito facendo a suo malgrado un inchino amerei sapere dov'è andato mio zio l'ho cercato per tutto il bosco senza trovarlo sarà nella sua cella m'immagino no non c'era e appunto per ciò sono andato a cercarlo fuori passin passino il padre anacleto se ne andava al romitorio delle querci il piccolo edifizio fratesco chiamato con questo nome sorgeva su d'un poggio alle spalle del convento zio te l'ho detto o fai a modo mio o mando giù un veleno bada a te di qui non si sfugge ma vedete un po disse quell'altro salutato col nome di zio son dilemmi da farsi eh sicuramente quando si ha a fare con un ostinato come te al polo no all'equatore nemmeno entrato nell'anditino che era tra la chiesa e quell'uscio chiuso il serafino biondo ebbe un'idea luminosa già se le idee luminose non vengono ai serafini a chi dovranno venire lettori io lo domando a voi in quell'andito c'era la scala che metteva al campanile la faccia del sottoprefetto di castelnuovo risplendeva d'allegrezza ma a spegnere i lumi venne subito la seconda parte del ragionamento la patria dobbiamo avere in cima a tutti i nostri pensieri proseguiva il padre anacleto per lei dobbiamo lavorare ma per lei quando è tempo saperci trarre in disparte il padre agapito il padre restituto ed altri suoi cortigiani che si erano accompagnati subito a lui sperando di veder tornare il biondo nepote dovettero assistere all'assopimento dello zio quando ritornarono all'aperto videro il priore che si allontanava dall'altra parte del chiostro col serafino a fianco no non dubitare non si andrà più in nessun luogo son divenuta una donna di casa da oggi in poi si rimarrà chiusi a castelnuovo ecco un'altra esagerazione per un viaggetto in paesi cristiani non ho mai detto di no e se ora si dèsse una corsa a torino a milano a venezia di certo quello screzio si sarebbe composto non era possibile non era credibile che quattordici persone ragionevoli perdessero la tramontana per una donna entrata in convento sono uno sciocco io a spaventarmi di queste alzate d'ingegno diss'egli questo rogantino è in collera col gentili che gli ha detto una cosa per un'altra non sa nulla e vuole appoggiarsi a me senza parere di averne bisogno contentiamolo via i superiori son tutti così tutto sta a saper conoscere l'umore della bestia in verità c'era materia a discorrere per tutti i versi una occasione più ghiotta non era capitata mai dio buono la signorina adele in un convento d'uomini era ben fatto forse e se era male fino a che punto lo era erano già sedici frati tutti uomini di buon nome e di ragguardevole stato che si erano dati pazzamente ad una vita claustrale di loro invenzione sottraendo altrettante forze vive alla patria e minacciando col loro esempio di sottrarne molte altre e adesso miei fratelli andiamo a vedere come ci tratta il cuoco vi avverto soggiunse rivolgendosi ai due novizi che qui si mangia male e si beve peggio borbottò fratel giocondo che chiudeva la marcia dalle vette circostanti si vedevano spuntare i tetti dei romitorii finalmente svoltato un angolo tra due poggi mi si parò davanti agli occhi una valle con qualche segno di coltivazione e un grosso edifizio nel mezzo l'ovo prima della gallina e la gallina prima dell'ovo io per me credo sia tutto un intruglio un sacco d'invenzioni più o meno felici per esercitare i rètori moderni e intrattenere i curiosi per le necessità della storia vi basti di sapere che si dice castelnuovo in opposizione di castelvecchio castelvecchio ancora due anni fa quando io ci sono stato era una rovina sulla vetta del monte acuto il qual monte è uno dei soliti contrafforti dell'appennino che ricorrono così spesso nella orografia dei romanzieri farà il suo dovere non dubiti lo faremo tutti il nostro dovere perchè sia contento il ministro e incarnato il suo profondo disegno lo metteremo in evidenza il duca di francavilla lo faremo brillare e frattanto incominciamo dal ritornare nella sala il sigaro è finito e non si deve sospettare che abbiamo a ragionare di troppe cose fra noi dice bene andiamo e il signor prospero gentili zio materno e tutore della signorina adele ruzzani fanciulla romantica come vi ho detto e perciò dovette stupirsi al vedere quell'uomo più giovane e più bello di ciò che egli si degnava di credere e punto ridicolo nella sua veste di frate il padre anacleto portava la tonaca con quella medesima disinvoltura con quella medesima coscienza di fare il comodo suo così parlò con aria di convinzione profonda il padre restituto ma il priore che attingeva dalla sua olimpica serenità più elevate ragioni così prontamente rispose e lasciatela stare questa tentazione lasciate che faccia le sue prove tra noi vi dirò che il saurio innocente se ne stava lassù guatando il passeggero e ansando con le fauci semiaperte parve al priore di essere canzonato da quella graziosa bestiuola non saprei dirvelo con precisione forse mi ha guidato la considerazione d'un fatto fisiologico non avvertito da prima nell'uomo prima che si mostrino i peli morbidi sul viso abbiamo sempre un ragazzo con la sua petulanza se vogliamo ma con altrettanta bambineria di atti e di pensieri sarebbe curiosa o signori che a noi la seconda vocazione non bastasse e che fosse per noi dimostrata la necessità della terza un grido di ammirazione accolse la chiusa del discorso un bel discorso o lettori che io vi ho abbreviato disperando di poterne ritrarre la sarcastica energia ma che importava tutto ciò se i frati di san bruno erano di buon umore gente allegra il ciel l'aiuta dice il proverbio beati i miei conventuali che erano ancora nel periodo allegro per solito il più breve nel dramma delle umane passioni s'è mandato a chiamare era a letto e si veste a letto a quest'ora e il governo non dirà che gli si mangia il pane a tradimento il borgnetti capitò finalmente era un coso secco allampanato colore e fibra di stoccafisso con baffi arroncigliati e mosca ripiegata in fuori la costiera del monte era brulla o quasi soltanto tra le fenditure della roccia spuntava qualche ciuffo d'erba e qualche arbusto malinconico e scarno che pareva maledire la sorte da cui era stato sbalestrato lassù la caverna delle streghe vuoi per la difficoltà dell'accesso vuoi per la tristezza del nome non era mai stata esplorata una volta si fermò davanti al serafino come se volesse dirgli qualche cosa poi si volse di schianto e proseguì la sua via si pentì subito subito e tornò indietro si fermò da capo e la parola gli tremava sulle labbra la disputa minacciava di farsi più grave perciò il priore stimò intromettersi fratelli vi prego lasciamo questa discussione del più e del meno voi padre anselmo non interrompete l'oratore e consentite ch'egli dica tutto quello che pensa ma non c'entrava anche un pochettino di quello spirito di propaganda che è la vanità o l'ambizione di tutti gli uomini e di tutte le sètte e il padre anacleto prendendo il suo mandato sul serio così restavano le cose al regime del buio pesto intanto il sottoprefetto non poteva sfogare con nessuno quella rabbia che aveva in corpo doveva fremere e tacere sopra tutto tacere anche col duca di francavilla che ad ogni tanto gli toccava il tasto delicato della propria felicità se le mie informazioni sono esatte eravate voi che non volevate il padrino in convento perchè oggi mutate d'avviso io ve ne faccio questione fratello prospero volete saperlo volete proprio saperlo disse allora il padre agapito perdonerete se dobbiamo lasciarvi abbiamo una radunanza chiesta da quattro dei nostri compagni per un negozio urgente a quanto dicono essi voi siete novizio e non ci ho da entrare non è così aveva ribattuto il serafino è giustissimo fate pure scontenta di sè e del mondo la signorina adele ruzzani prendeva un libro per leggiucchiarne due pagine e buttarlo via si metteva a ricamare e si fermava ai primi punti di catenella è fabbricato come tutti gli altri ha un portone un androne un parlatoio certi santi dipinti a fresco lungo le pareti e i miracoli di san bruno nelle lunette tra i cornicioni delle mura e gli archetti della vlta telegramma quest'idea del telegramma passata a caso per la mente del sottoprefetto ci tornò il giorno dopo il signor prospero non si era fatto vivo e il cavalier tiraquelli era sulle spine pensateci padre anacleto pensateci e frattanto ritorniamo al vostro ordine debbo restare o partire il padre anacleto guardò come trasognato quel biondo monachino che lo aveva messo con le spalle al muro voleva fargli la lezione e per contro l'aveva ricevuta che li fa sopravvivere alle leggi da cui sono stati colpiti c'è una virtù arcana che attrae verso le mezze solitudini del chiostro e quella forma architettonica stabilita quasi invariabile salvo nei minuti particolari esercita un fascino sullo spirito moderno e la tacita domanda era naturale in tutta la comunità di san bruno coloro che avevano creduto un uomo il biondo novizio dovevano riconoscere di aver avute le l'ordine è forse un tantino burlesco nella forma poichè non siamo frati ma è serio nella sostanza poichè abbiamo una parola d'onore la quale ci obbliga come il più solenne dei voti ma poichè frati all'antica non siamo e un certo frasario va lasciato da banda dirò pianamente ma con uguale schiettezza che la nostra comunità per una certa intrusione contraria a tutte le nostre consuetudini anzi allo stesso principio della nostra fondazione corre grave pericolo di andarsene a rotoli interrogato dal sottoprefetto il signor prospero gentili raccontò fin dove sapeva lui il come e il perchè della improvvisa deliberazione di sua nepote aethera pennis avrebbe detto virgilio signor duca che ne so io gridò il sottoprefetto coll'ansia dell'uomo che affoga vuole condannar me per una colpa non mia il signor prospero è un imbecille e non sarà mai commendatore questo viaggio esclamò il sottoprefetto o dove come non gliel ho ancor detto ero venuto a bella posta per prendere congedo veda un poco dove ho la testa uno zio come me non si trova mica tutti i giorni forse un po debole che si è lasciato menare per il naso e come zio e come tutore ma che farci avrei voluto veder voi nei miei panni l'ho tenuta a battesimo quella cara fanciulla piccina così mi capite le parlo franco perchè lei ama la franchezza da lei dal suo ufficio non si può neanche sapere donde vengono e dove vanno tante persone che vengono e che se ne vanno che potranno benissimo esser matti ma che di sicuro non sono lupi e che non vanno vestiti da pastori perchè hanno la tonaca proprio alla maniera dei frati la cosa mi parve singolare inoltre qualcheduno di loro aveva guardato lui con aria più affettuosa e più malinconica del solito intorno alle occhiate agli affetti e alle malinconie de suoi compagni il serafino biondo aveva un'opinione già fatta ma quel giorno gli parve che la malinconia il padrino adelindo era tornato in quel mezzo al suo ascoltatori i con ciò mi lusingo di avere interpretato un desiderio della eccellenza vostra che io studio con riverente cura in tutti i suoi atti improntati di quell'alto senno e di quella sottile preveggenza che mira alle cose lontane come alle cose presenti e forse il nostro novizio ha dilapidate le sostanze del pupillo magari lo avesse fatto che non ci avremmo a veder nulla noi altri scappò detto al priore che ha fatto dunque di male gridò il padre bonaventura avete incominciato dovete dirci ogni cosa soggiunse il padre restituto questi tentativi di ribellione alla legge morale anche non espressamente vietati dal codice vogliono essere repressi con quel diritto che emana dallo spirito se non dalla lettera del codice come capitano della guardia nazionale aveva diritto alla croce di cavaliere come agronomo l'avrà a quella d'ufficiale il commendatore è ancora lontano osservò il signor prospero ridendo tutt'altro facciamo questo matrimonio che tanto premerebbe al ministro per le ragioni che ho avuto l'onore di esporle viso anch'egli porta la tunica color tabacco ma dallo scollo gli escono fuori i solini della camicia che rompono la monotonia del vestiario e porta in capo una berretta di velluto tagliata artisticamente sulla foggia del cinquecento così dicendo porgeva alla sua signora un biglietto di visita adele ruzzani che peccato non poterla più chiamare il monachino o il serafino biondo prese il biglietto gli diede una rapida occhiata e mise un grido un piccolo grido che pareva di stupore ma poteva essere di gioia che la piglia per male una croce di più non è poi una bastonata da dolersene tanto la piglio come va presa e di croci ne ho già avute abbastanza specie se penso a quella che m'ha dato lei se li usurpassero pure le donne quando odo una bella figlia d'eva ragionar di politica dio mi perdoni l'abbraccerei ecco io dico tra me ecco una persona che ci trova gusto a masticare questo pezzo di sughero ho lagnanze continue del governo sempre e solamente per questo i tre banditi perchè non si prendono perchè si lasciano ad infestare la campagna con gran pericolo della banditi interruppe il delegato dica renitenti alla leva è male non dico di no ma non si tratta punto di uomini pericolosi non hanno rubato nulla finora è contenta di star qui incalzò il padre agapito e proprio ora voi vorreste condurla via perchè le riprendesse il capriccio dell'equatore state zitto non ci mancherebbe altro ma come volete che restiamo se il priore ci scaccia l'eremo prendeva il nome da un filare di querci che incominciava a vedersi in prossimità della sua vetta le querci costeggiavano il sentiero sassoso che metteva a quella solitudine e dentro di sè aggiunse non ci mancherebbe altro dopo che quella birichina m'ha fatto giurare no rispondeva frattanto il sottoprefetto ma credevo che ella ci avesse ancora qualche dubbio tutte le fila erano bene disposte pel matrimonio del duca ma il destino le ha scompigliate ad un tratto con uno di quei colpi impreveduti e imprevedibili che entrano per tanta parte nelle umane combinazioni il pensare in questa guisa sarà anche un fargli cortesia poichè egli stesso credeva di crucciarsi per quella sola ragione frattanto il sottoprefetto si disponeva a rispondergli ella ha parlato eloquentemente sì mi permetta di dirlo esclamò ingenuamente il padre bonaventura dopo che sull'orizzonte di san bruno è comparso quel bòlide non capisco più nulla male osservò il priore non sapendo bene se dovesse andare in collera o ridere voi almeno padre atanasio avrete data l'ultima mano ai vostri appunti di fisica poichè ci dà una dimostrazione completa dei fenomeni del suono e delle leggi musicali che ne derivano herschel studiando a fondo l'arte sua che era per l'appunto la musica fu gradatamente condotto allo studio della geometria e quindi alla conoscenza dell'astronomia teoretica nove giorni fa rispose la contessa il signor gentili non vide il nostro fattore che era nascosto dietro alle frasche ma questi vide lui e lo riconobbe benissimo e quando gli venne tra i piedi il contadino che ritornava con le due umili cavalcature al piano gli domandò come fosse che aveva lasciato il signor gentili lassù la contessa beatrice era l'unica persona che quella sera non avesse dato noia al sottoprefetto con l'eterno argomento del signor prospero e della signorina adele umana tra tutte le contesse del mondo anzi divina senz'altro ma badi signor prefetto io non sono che un tutore e uno zio posso consigliare aiutare spalleggiare ma bisogna che il giovinotto dal canto suo la causa di quella spaccatura forse era da vederci l'ultimo sfiatatoio rimasto al vulcano che aveva sollevato dal fondo dei mari antichissimi quello strato calcareo dicano quel che vogliono borbottò il padre anacleto non me ne importa un bel nulla a voi sta bene ma non così a noi che non abbiamo le bizze in corpo il convento o signori che convento vada al diavolo il convento gridò il padre agapito per non essere da meno del suo avversario già le citazioni fanno sempre buon giuoco e le frasi anche il prestigio delle istituzioni l'era dei sacrifizi la servitù secolare il trionfo delle idee la forza del diritto che si contrappone al diritto della forza il vasto campo delle ipotesi e la severa scuola dei fatti dicono che sia la migliore delle esistenti e bisogna rassegnarsi ma non senza qualche atto di protesta ve l'assicuro ah benedetti gli uomini voi per esempio voi signor priore lo avete potuto colorire il vostro disegno il cavaliere tiraquelli tanto seccato durante la sera aveva bisogno di sfogarsi su qualcheduno e la vittima designata era il povero signor borgnetti il delegato capitò alla sottoprefettura con un'aria ilare sì erminia sì erminiuccia mia ma non per ora ci vuole ad ogni cosa il suo tempo non dubitare sarai prefettessa entro l'anno e senatrice per giunta perchè si sa una ciliegia tira l'altra mi piace la correzione che le è venuta così spontanea ripigliò quell'altro senza pensarci ella ha trovata la verità or dunque signor prospero metta il cervello a partito che crede che quando abbiano riconosciuta la donna nel suo finto nepote glielo verranno a dire a lei perchè abbia tempo a provvedere un libro aureo che m'ha aiutato ad improvvisare quattro discorsi capirà signor prospero che il mio campo non è l'agronomia io sono anzi tutto un uomo politico legga l'ottavi è una miniera metta insieme quattro principii di scienza per far da preambolo ai consigli della sua pratica e vedrà non vorrei che il priore degnissimo dopo che ha riconosciuta la donna ne prendesse una cotta eh via esclamò il padre marcellino che passava di là per andare alla sua cella e si era fermato vedendo quel crocchio d'osservatori vorreste voi che proprio il fondatore dell'ordine venisse meno alla sua stessa dottrina ma intanto quei due milioni comandano il rispetto incatenano lo sguardo si fa il filosofo si torce il muso si gira ma ci si casca poi sempre anche giurando che ciò si è fatto per la bellezza di due occhi per la freschezza di due guance e via discorrendo la vocazione del deserto non si prova che nel pericolo ringraziamo la sorte che ci ha recata l'occasione d'un pericolo perchè noi possiamo trionfarne in verità sarebbe curiosa che noi uomini provati al fuoco delle passioni facessimo oggi una sconcia caduta ma che sospettoso d'egitto là nel segreto della sua coscienza queste ipocrisie non avevano corso geloso bisognava dire ferocemente diabolicamente geloso grazie rispose il padre prospero inchinandosi non ritorneremo laggiù ce ne andremo a torino a milano a venezia a vienna a parigi tutti paesi che hanno una eccellente cucina io sono eclettico in materia di cucina mi basta che sia eccellente la gita archeologica alla caverna delle streghe parve stringere viemmeglio se pure la cosa era possibile i vincoli fraterni della famiglia di san bruno tornati lassù i miei frati da burla erano più amici che mai voleva parere arcigno ma non gli riuscì che cosa vuole questo signore chiese egli al contadino è un cacciatore e domanda di riposarsi un poco e vorrà un bicchier di vino m'immagino padre risposi nessuno da parte sua ma poichè è detto che chi ha più prudenza ha anche l'obbligo di usarne e perchè sarebbe stata opera di buon cavaliere avvertire quella fanciulla del passo falso che ella faceva poi bevevano l'acqua in certe ciotole di terra cotta che accostavano alla bocca sostenendole con tutt'e due le palme un modo di bere piuttosto incomodo ma era di rito e i riformati di san bruno per accostarsi in qualche modo alle vecchie costumanze si entrava da quell'apertura in un atrio vastissimo la cui vlta di colore rossastro era in alcuni punti tappezzata di felci e in altri faceva mostra di grappoli quarzosi che scintillavano alla luce riflessa del sole sono già due osservò egli giudiziosamente in cuor suo gli altri verranno dopo e rivolto ai due visitatori domandò loro col sorriso sulle labbra vengono per farsi frati è il nostro desiderio disse il più giovane dei due mentre l'altro crollava la testa in atto di santa rassegnazione ma il priore che in ogni altra circostanza avrebbe trovato il modo di contentare le due parti trovando il buono o almeno la buona intenzione da per tutto per quella volta si allontanò dal suo metodo e ne disse di tutti i colori in cuspidi di frecce asce e raschiatoi di selce amuleti di serpentina e di giadeite cocci depositi di ceneri e di ossa carbonizzate ornamenti di conchiglie grumi di terra d'ocra e via discorrendo giunta la comitiva ad una svolta del sentiero d'onde si vedeva l'apertura della roccia che formava l'ingresso della caverna si parò davanti agli occhi dei nostri viaggiatori la bella figura del serafino che era rimasto là accanto al masso nella postura in cui lo aveva lasciato il padre anacleto no ribattè il sottoprefetto con accento di rimprovero come se la colpa fosse tutta del delegato il borgnetti si strinse nelle spalle bene diss'egli tutti l'han detto ed io non ho creduto di doverne dubitare ma se non è andato a milano vuol dire che sarà andato altrove del resto o non avete mai veduto nei quadri santa maria maddalena al deserto anche lei bacia un teschio e senza averci la scusa nell'amore della scienza quello che gli direste voi se foste ne suoi panni ed egli nei vostri padre agapito di grazia un po di pazienza fra mezz'ora siamo da voi è vero notò il padre agapito arrendendosi all'evidenza dell'argomento non si potrebbe mandar via un uomo più cortesemente di così la società vi tornava molesta e vi siete appartato dalla società una donna non può la sua ricchezza e la sua libertà quando possiede l'una cosa e l'altra non le servono a nulla è strano osservò il padre anselmo volgendosi al suo vicino di destra che era il padre marcellino è strano che questi tre aiutanti del padre restituto siano tutti nuovi venuti l'ultimo a comparir fu gambastorta rispose il padre marcellino sì ripigliò il duca di francavilla a giudizio del mio interlocutore la politica e il desiderio di adoperarsi a pro del suo simile sono altrettante afflizioni di spirito è astronomo l'altro è chimico un terzo archeologo un quarto meccanico ma che iddio mi benedica o non sono agronomo io un agronomo agrodolce per verità conte gualandi del poggio rispondeva frattanto il padre agapito o se vi torna meglio il signor mario novelli sono a vostra disposizione ma no non è possibile gridarono parecchi cercando d'intromettersi un po di calma signori non facciamo uno scandalo il padre prospero non sapeva e i frati di san bruno avevano dimenticato dal canto loro che le stamberghe del pian di sopra avevano il solaio di legno senz'altro ostacolo di mattoni e di calce tra esse e le sale del pian terreno il nostro soldato che è stato così spesso ad alloggio nei vecchi monasteri tramutati in caserme il convento di san bruno come tutti quelli del medesimo ordine aveva i suoi quartierini in cui ogni frate potesse viver solo con la sua stanza da letto l'oratorio l'essere in troppi nuoce e forse sarà da pensare alla fondazione d'un nuovo convento come fecero per gli ordini loro san bruno e san bernardo le opinioni espresse l'altro giorno in capitolo potrebbero averlo persuaso a prendere una risoluzione da sè no niente risoluzione ogni cosa ha da farsi in capitolo vedete di che cosa si dà pensiero un ministro diss'egli tra sè almeno ci avesse un'ombra di ragione il sottoprefetto depose la lettera sullo scrittoio non senza dare una guardata altezzosa al borgnetti per vedere che senso gli avesse fatto quel saggio di stile epistolare oh signor prospero ben tornato da sicuro da grazie tante la famiglia sta bene benissimo e la signorina adele si è divertita a oh insomma signor prospero si può sapere dove siete stati a torino forse per odiare gli mancava il tempo e dedicava ai suoi nemici una profonda noncuranza tanto profonda che pareva qualcos'altro e lasciava credere che egli affogasse in una medesima broda l'umanità tutta quanta ma questo era tutt'altro che vero dove sarà rimasto mio zio gridò egli ad un tratto e si spiccò dall'ingresso della caverna per andare verso la china del monte vado io se permettete gridò il priore trattenendolo con un cenno della mano voi siete così giovane amico mio riposatevi in quel punto capitò il servitore una visita signorina chi è altri noiosi non so rispose il vecchio arnese di casa ruzzani trattenendo un sorriso ecco il nome ed ecco dove ella perde la bussola signor borgnetti mio riverito ma veniamo a noi ella si ricordi che io so tutto ma che voglio metterla alla prova infatti è una specie d'esame d'idoneità a cui la sottopongo ed eccole il tema sapere dove è andato veramente il signor prospero gentili con sua nipote adele ruzzani bene lo creda adesso e non avrà più a maravigliarsene io fo il mio dovere borbottò il cavaliere tiraquelli chinando la testa e misurando a lunghi passi il pavimento il ministero ci fulmina con le sue osservazioni crede lei che sia una cosa piacevole aver dei rimproveri quando si ha tutto il diritto di aspettare degli elogi ahi padre anacleto quanto mutato da quel degno priore d'una volta che viveva contento a san bruno nella placida rinunzia e nel benevolo disprezzo dell'universo mondo un giorno erano dottrinarii oggi son tutti sperimentali domani saranno tutti evoluzionisti dottrinari che ammettevano questo e negavano quest'altro scindendosi in varie chiesuole padre anacleto lo interruppe a sua volta non lo sapevo diss'egli il sospetto che quell'adolescente potesse essere una donna mi si era affacciato alla mente ma egli era accompagnato da un suo vecchio zio che abbiamo accettato insieme con lui ebrei continuarono sempre anche dopo l'uso comunemente invalso del ferro a sacrificare con coltelli di selce dite ai liberi muratori di rinunziare ai loro simbolici riti che rammentano i templarii da una parte e le compagnie artigiane medievali dall'altra non aveva voluto lasciarlo salire al convento come egli mostrava desiderio di fare o scusi gli aveva detto con un tono agrodolce come faceva quando incominciava a scappargli la pazienza se viene a cercare il priore per arrestarlo mi mostri il mandato di cattura e passi povero signor prospero ci aveva sempre addosso gli occhi del padrino biondo che quando voleva una cosa non c'era più verso di resistergli infine non si trattava più di andare al polo artico nè alle sorgenti del nilo e poi con l'aiuto di dio quella pazzia del chiostro non sarebbe mica durata eternamente ahimè una particolarità andata a male replicò il conte valentino andata a male e perchè perchè la comunità di san bruno è sciolta la ragione eh dovrebbe immaginarsela una donna penetrata là dentro ha mandato in aria ogni cosa incominciando dai cuori agli occhi suoi il priore non aveva più una tunica da frate in quel punto era un cavaliere del milletrecento e indossava il lucco fiorentino anche il cappuccio poteva stare poichè era una foggia medievale comune a tutti e monaci e cavalieri padre anacleto mormorò il serafino ricorderete tutti che ve l'ho detto da un pezzo è un nobile atto gridò il padre restituto ma se accettassimo la proposta del padre marcellino se sciogliessimo la comunità signori voi tutti lo intendete lo sentite tutti come l'ha detto il padre marcellino accanto al padre prospero il serafino biondo seduto con una quantità di fiori in grembo più lungi accanto ad un prunaio il padre agapito che stendeva le mani davanti a sè per cogliere certi ramoscelli fioriti e recarli al serafino biondo la contessina berta sedeva al pianoforte e suonava una romanza per la signora morselli che andava inutilmente in visibilio la serata era fredda quasi più fredda di quella della settimana antecedente tutti i convenuti qual più qual meno quale per un verso quale per un altro avevano le lune di là dal ponte diss'egli continuando è una macchia fitta di frassini e di cerri che nasconde il sentiero che pace là dentro solo a vedere quella conca di verde cupo ho intesa la vita monastica e per cinque minuti ho invidiati i santi uomini che vissero là dentro ignorati dal mondo seguivano i complimenti e gli atti di ossequio che per brevità si ommettono per la stessa ragione vi salterò un giorno che fu occupato dal signor prospero a passeggiare per le vie di castelnuovo e dalla signorina adele ruzzani a ricever visite ah sì ho fatto male a venirci se ti avessi obbedito tarda confessione ma preziosa te la ricorderò per le altre occasioni il polo artico l'equatore sai non ci vengo al polo e all'equatore nemmeno restiamo in pace signor priore restiamo disse il padre anacleto soltanto vi domanderò di lasciare da banda il titolo non voglio esser priore voglio rimanere l'ultimo dei frati di san bruno dio buono interruppe quella santa creatura della contessa beatrice adele è in compagnia del suo tutore del fratello di sua madre io non ci trovo nulla di male ah signor duca proseguì la contessa beatrice volgendosi al francavilla che era rimasto per dare il buon esempio il priore a mala pena saranno arrivati i cinque nuovi compagni che si aspettano convocherà il capitolo per rassegnare la sua dignità accettata pro tempore e nel solo intento di dare indirizzo al suo ordine oh poco assai poco rispose il delegato con aria di sommo candore a mala pena una bottiglia di capri bianco ne hanno mandato al conservatore delle ipoteche da napoli dov'egli è stato cinque anni il cavalier tiraquelli era visibilmente sconcertato dall'annunzio di quella gita e dica staranno molto domandò oh non credo si tratta di una visita alla modista mescolati a questo si rinvennero parecchi ossicini di forma irregolare e di grandezze diverse che potevano appartenere al carpo e al metacarpo delle mani così era difatti e si trovarono anche le falangi delle dita segno che il cadavere era stato composto là dentro con le mani incrociate sul petto eh se così fosse non ci dovrebbe vedere nulla di strano dopo essere fuggito da castelnuovo a quel modo senza avvertirmi di nulla non mi venga fuori con le scuse se lei ci trova alcun che di offensivo od anche di meno rispettoso per la sua comunità la prego faccia conto che io non abbia neanche aperto bocca sì bene la ringrazio disse il priore che appariva grandemente confuso e non fingeva davvero la ringrazio della sua comunicazione e oramai più presto si fa meglio è io la consiglierei di parlarne a dirittura in viaggio e mi scriva sa appena ha qualche cosa di nuovo me ne avverta se c'è un sì chiaro e tondo lo mando per telegrafo al ministro e la commenda vien subito se aveste veduto il muso del sottoprefetto di castelnuovo dopo la lettura di quel telegramma l'usciere che aveva portato il foglio e lo aveva veduto accogliere con tanto allegra sollecitudine dovette svignarsela in fretta per non ricevere il calamaio od altro arnese dello scrittoio nella testa e dite ripigliò il serafino col suo solito candore non per desiderio di sapere i vostri segreti ma per amore dell'ordine siete venuti ad una risoluzione sì e no rispose il padre agapito che era sulle spine si è discusso intorno al giornale il convento dei matti non è questo il nome che gli date voi altri di castelnuovo replicò fratel giocondo che aveva fiutato il cittadino curioso sotto le spoglie del penitente andate andate ad arrostire i vostri peccati ad un'altra graticola per le questioni che avvengono o che possono avvenire in paese tocca alla pubblica sicurezza ed ella ci deve pensare ribattè il sottoprefetto ma già secondo lei niente ha attinenza con la pubblica sicurezza no una volpe non istetti molto ad accertarmene osservando la sua coda alta e vistosa avevo il mio fucile ad armacollo ma la distanza era troppo grande e non mi fidai di lasciarle andare una botta dopo ciò che era intervenuto ieri mattina che cosa è intervenuto lo sapete pure il mio colloquio col sottoprefetto di castelnuovo dopo quel colloquio di cui vi ho subito fatto parola voi capirete bene che essi non potevano più rimanere a san bruno certamente certamente so tutto io rispose il sottoprefetto sentendo la frecciata e volendo far l'uomo di spirito ma qui proprio non so che cosa le piaccia che io sappia molto gentile replicò la signorina adele ma lei ha facoltà di sapere ogni cosa influenti del nilo da riconoscere ha detto influenti o affluenti non so affluenti ed influenti è tutt'uno osservò il sottoprefetto credo per altro che sia più proprio il dire affluenti dobbiamo badare anche al patrimonio della lingua signor prospero ah il cuore me lo diceva gridò il serafino dunque è minacciato quel povero giornale i miei disegni saranno inutili no non temete il giornale si farà soltanto ve lo dico in confidenza il candido monachino si mise una mano sul petto e diede al padre agapito un'occhiata che gli passò il cuore senz'altro come balbettò ella avvicinandosi signorina eccomi qua rispose egli dissimulando con un profondo inchino la sua profonda commozione seguì una scena muta di forse un minuto il solito minuto che parve un secolo signor ricevitore non avrebbe fatto lo stesso intanto guardavo il mio uomo così tondo e così vispo con quella sua tonaca color tabacco tutta strappi e frittelle nato lì per lì come i funghi e cresciuto gigante nello spazio di una settimana sempronio invece il povero sempronio sarebbe la sincerità l'amor vero che nasce anche lui lì per lì il padre agapito s'inchinò e rivolgendosi ai due che gli erano stati indicati disse loro favoriscano intendersi coi miei padrini il signor pellegrino della rosa e il signor ariodante soresi la cosa non era probabile poichè tutti i frati erano a capitolo e il converso e la gente di servizio stavano altrove ma era tra le possibili e il nostro monachino si mosse per andare a richiudere quell'uscio in quel mentre gli venne udito un rumore di passi che lo fece tremare grazie rispose il priore inchinandosi oh non già per la patente di sciocco che vi siete data da voi replicò il padre marcellino ma per quel rispetto che merita una vostra affermazione voi dite che una cosa non è e noi tutti dobbiamo credervi non ci avete mai dato argomento a sospettare il contrario insomma signor cavaliere mi dica un po lei quando s'è preso il verso di obbedire come si fa a comandare buon per lei che non ha preso moglie perchè sarebbe caduto di scilla in cariddi osservò con l'usata profondità di giudizio il signor cavaliere ma basta cosa fatta capo ha ora bisogna vedere di uscir fuori da questo imbroglio abbandonare le vie del consorzio benevolo per pochi o molti dolori che se ne temano è un rinunziare anticipatamente all'onore e al frutto delle utili iniziative in cui c'è campo per tutte le operosità per riprendere il fiato e qui lo interruppe il priore v'ingannate marcellino diss'egli gravemente io sono più innamorato di loro più innamorato di voi tutti messi insieme oh oh gridarono tutti in coro capisco che non sarà più l'alto concetto di vostra eccellenza ma che farci io ci ho spesa tutta la mia buona volontà se non ne sono venuto a capo non è colpa mia sarcìa riprese quell'altro che era il medico della comunità è un composto di due vocaboli greci polis e sarcos e significa abbondanza di carne questo non sarebbe a dir vero un gran male ci penserò disse il sottoprefetto con accento solenne qualche cosa si potrà fare certamente perchè infine ella ha ragione signora qui c'è un principio di mal esempio nessuno può sottrarsi agli obblighi della convivenza sociale è cànone di filosofia civile ed è un bel giovane questo priore domandò la signora morselli tanto simpatico rispose il duca e in che modo s'è ridotto lassù che disinganni ha potuto avere il padrino si sarebbe annoiato di quella vita rinchiusa e avrebbe accomodato lui ogni cosa abbandonando il convento sì e no del resto l'idea di una fuga del serafino biondo non veniva molto chiara alla mente del priore non vengono mai chiare e spiccate alla mente che le cose vagheggiate un po a lungo o più profondamente desiderate no si chiacchierava di medicina con padre tranquillo che è veramente un pozzo di scienza padre voi siete un gran medico e se non mi guarirete di questa pappagorgia la colpa non sarà vostra sicuramente avanti dunque e del moto concluse il padre tranquillo andiamo a vedere questa caverna il padre natale borbottò qualche cosa tra i denti ma non credette opportuno di farne parte ai colleghi quella birichina ci ha tutti stregati pensò il padre anacleto a buon conto il priore ne avrebbe desiderato di meno perchè forse perchè nella sua qualità di priore doveva amare le parti giuste per tutti forse perchè nella sua qualità di osservatore notava un cangiamento troppo rapido di sentimenti e di modi forse perchè oh insomma trovatelo un po voi il perchè vidi la chiesa che è stata trasformata in biblioteca quindi entrai nella sala del capitolo che ha i sedili torno torno come al tempo dei frati camaldolesi con la giunta di certi scaffali nel mezzo per le riviste scientifiche letterarie ed artistiche di tutte le parti d'europa il mondo si sa è tutto ciò che abbiamo d'intorno e si usa più spesso chiamarlo il piccolo mondo ma siccome anche il grande è spesso una povera cosa lasciamo correre la frase com'è escita dalla penna gli venne udito un rumore di passi nel corridoio indizio certo di una aspettata partenza pochi minuti dopo le cinque erano venuti a battere all'uscio della sua cella o forse il signor prospero andando a milano aveva creduto opportuno di cangiar nome perchè ma lo avesse pur fatto il telegramma del cavalier tiraquelli al questore di milano dava chiaramente i connotati della persona e il telegramma del questore rispondeva con uguale chiarezza intorno ai due casi la proprietà territoriale che dà i frutti e guarentisce le rendite rappresentate nei loro termini visibili e trasmissibili dell'oro dell'argento e della carta è un cànone di economia che la carta non possa superare una certa quantità oltre la quale il suo valore si scema crescendone di tanto il valore delle cose cercate volevo appunto venirci diss'egli e stavo cercando le parole questa è veramente la parte più delicata ed io avrò mestieri di tutta la sua indulgenza loro signori son tutti uomini qua dentro voglio dire non ci hanno donne porcellana ella deve sapere signor cavaliere che amo molto le rose e mi piace di averne in camera tutto l'anno mi sono adattato a non prender moglie ho fatto allora ho fatto sempre quel che voleva la mia cara prepotente che cos'è questa storia ne so quanto lei ma e i discorsi fatti col signor prospero non erano ancora discorsi fatti con la ragazza glielo avevo già detto io il padre anacleto si era dimostrato veramente un buon diavolo non accettandoli che in qualità di novizi ottimo padre anacleto il meno che si potesse fare con lui era di rispondergli a tono bene dica sacerdozio e mi lasci tranquillo io le ripeto che certe cose si debbono sapere perchè poi succede che che cosa a buon conto da una settimana in qua non è venuto un forestiero che abbia dato sospetto di nulla e quanto a partenze nessuno si è mosso di qui cose cercate cionondimeno è desiderabile che la carta termine transitorio di scambio come l'oro è un termine fisso dia nell'abbondanza piuttosto che nel difetto ottenendosi con ciò una mobilità maggiore del capitale a mezza via tra l'equatore e il polo artico prima di andarsene da castelnuovo bedonia vollero fare una gita indovinate dove al convento di san bruno in tutti del resto è una propensione antica verso la società ristretta e sono in ciò degni di nota i fanciulli che fanno con sedie e sgabelli un piccolo serraglio nell'angolo di una camera come a dire una casa nella casa per andarcisi a chiudere quando la pioggia batte sui vetri andiamo voi la mandate in burletta osservò il padre costanzo facendo il viso brusco noi non si dice che resti il padrino ad ogni costo aggiunse il padre restituto si dice soltanto e si sosterrà che ci vogliono certi riguardi volevo ammogliarmi sì anche questa idea stramba m'è passata per la testa adelina aveva allora undici anni domandai il suo riverito parere ed ella me lo diede negativo zio prospero mi disse che bisogno hai tu di prender moglie e così soggiunse per tirar bellamente il padre agapito ad accompagnarsi con lui avete fatta la vostra radunanza sì disse il padre agapito i nostri padri da tempo immemorabile hanno creduto di mantenersi fedeli alla coltivazione della patata cioè no da tempo immemorabile perchè la patata è relativamente moderna juvabit volli mettermi anch'io all'altezza di quella erudizione burlesca e replicai ambedue s'accordano per combattere la dottrina di talete ah sì ribattè egli con accento tra il burbero e il rabbonito e che cosa dice talete aqua optima rerum il convento era deserto ma per i nostri due protagonisti lo popolavano abbastanza i ricordi scambievoli del resto c'erano essi e per allora non si richiedevano comparse a ravvivare la scena e poichè siamo a parlare di queste materie combustibili e illuminanti vorreste dirmi padre tranquillo che cosa potrei fare per liberarmene regime di vita regime di vita da che deriva la polisarcìa infatti cause remote assegnate a questo incomodo dell'umanità sono e ne disse anche le ragioni verbigrazia la postura del deposito che non corrispondeva alla naturale collocazione d'un focolare la caverna essendo abitata da una famiglia o da un aggregato di famiglie consanguinee sotto l'autorità d'un capo che fanno sulle labbra e sul palato certe sostanze acerbe od amare voi qui lettori umanissimi farete le maraviglie ed anche qualche gesto di orrore pensando che se quelle ossa allappavano la lingua bisogna dire che qualche lingua ci si fosse accostata padre prospero fu colpito da quella osservazione altrettanto giudiziosa quanto inaspettata è vero perbacco diss'egli sono ancora novizio e non ho voce in capitolo il signor prospero amò meglio restare nella sua ignoranza che domandare la traduzione del distico son cascato bene diss'egli tra sè son tutti sapienti qui dentro ci hanno il greco e il latino sulla punta delle dita vogliano scusare questo linguaggio poco amabile in verità ma necessario per la chiarezza della cosa abbiamo dunque pensato di rimettere la cessazione del combattimento all'arbitrio del chirurgo secondo la gravità delle lesioni il fratello giocondo si premette il ventre con un moto involontario delle palme ma no proseguì egli senza dar tempo al priore di aprir bocca ditemi prima di tutto perchè non siete venuto da noi lassù al romitorio delle querci son io che fo la parte del novizio e il priore siete voi padrino adelindo osservò il padre anacleto or ora lo saprete se già non l'avete indovinato a mano a mano che egli s'inoltrava la via si faceva più scabra il terreno scoglioso dava ospitalità ad erbe di più facile così la intendono difatti ripigliò il duca di francavilla ho veduto finalmente il priore un uomo sui trentacinque o giù di lì bruno di capegli di fattezze regolari con due occhioni intelligenti che prendono risalto dalla bianchezza del viso noi studiosi dell'arte salutare non possiamo vantarci che di un po d'accortezza nell'accomodare certi rimedi ai bisogni dell'uomo audacia somma nell'esperimento audacia immensa nella dichiarazione della malattia dimentica questo concetto della patria e impaziente di provar tutto di rimutar tutto non sa sopportare qualche piccolo guaio in famiglia dopo aver dovuto soffrire tanta vergogna di comandi stranieri ma essi oramai sentivano di bastare a sè medesimi non se lo dicevano forse non ci pensavano neanche ma una nuova vena di tiepido umore era penetrata nel circolo vitale della comunità di san bruno rimase lì grullo e confuso il pover'uomo nell'atto di recarsi al colloquio non aveva pensato ad una cosa vo dire a quella tonaca di color tabacco che involgeva la sua rispettabile circonferenza ma infine dato un carattere nobile e uno stadio iniziale poichè l'amore stesso ha il suo primo gradino nell'ammirazione anche una cosa tanto difficile potrà sembrarvi possibile a noi pareva già tanto tranquillo il convento di san bruno e qui si sta meglio ancora ma forse soggiunse il padre anacleto sorridendo ciò avviene perchè laggiù siamo in molti e qui non ci troviamo che in due è vero osservò candidamente il serafino tre giorni dopo il ministro rispondeva di suo pugno cavaliere carissimo non dubiti provvederò pel gentili com'ella giustamente propone ella faccia il suo dovere come sempre lavoriamo per un nobile intento dove tutti l'hanno conosciuta e possono fare testimonianza che questo capriccio imprudentissimo sempre non ha potuto offuscarne il buon nome il sottoprefetto di castelnuovo bedonia giunse con evidente compiacenza alla chiusa del periodo niente andava più bene in italia si era in un ronco o saltava il ministero o si sarebbe andati incontro a grossi guai priore o che l'avete fatto anche al sottoprefetto questo discorso chiese facetamente il padre tranquillo perchè tutte le parti del gran corpo sociale ne risentano i benefici effetti e il corpo medesimo si rassodi nell'intreccio di tutte le parti che lo compongono ora che cosa siamo noi prefetti e tutte queste minuzie che io vi descrivo non istette ad osservarle partitamente il sottoprefetto di castelnuovo bedonia le colse come a dire in un fascio e senza pure volerlo paragonò quel tipo di maschia bellezza con la faccia dilavata e sciocca del duca di francavilla anche quello era un bel giovane eh non per contentar nessuno ma per far cessare le mormorazioni le ciarle assassine del mondo perchè no intenderei che non volesse far nulla se nell'atto di accogliere i due novizi avesse saputo che uno di essi era una donna ma poichè lei non sapeva affatto già questa è la sua scusa come se lei non ci avesse la colpa maggiore nella sua mancanza di autorità e voleva esser fatto commendatore adagio signor cavaliere adagio non ero io che volevo era lei che mi aveva fatto il solletico replicò il signor prospero con molta dignità poichè la sua presenza dava a tutti i giovani dei due sessi un ottimo pretesto per rimanere lontani dal gruppo delle persone gravi che pontificavano intorno al canapè di damasco rosso ho fatto come potevo ho battuta la campagna dio guardi se avesse saputo ah sì dice bene se avesse saputo capisco che un rimedio ci sarebbe sempre stato non c'era lei in compagnia della sua nepote il monachismo si aboliva come istituto sociale ma era proprio il caso d'inventarlo da capo come istituto personale vivere in disparte astenersi dallo assassinare il prossimo come molti usano sotto pretesto di fargli del bene studiare nutrire la mente di cose belle poteva essere ancora un savio consiglio il padre anacleto apparteneva a quella classe d'uomini nei quali predomina la fantasia e che perciò soffrono il doppio degli altri la mente si finge terrori e sospetti nuovi e li ripercuote sul cuore il sottoprefetto lo avrebbe strozzato con le sue mani quel burlone di un delegato lei ha alzato un po il gomito quest'oggi gli disse con accento sarcastico a me dopo quel che ne sento pare di no ne vuoi un altro domandalo al delegato parve un po strana la intromissione del ministro dell'interno in quelle piccolezze d'un circondario così poco importante com'era quello di castelnuovo bedonia io non ho più schiarimenti da chiederle poichè lei ha profferito dei nomi c'è infatti qui tra gli ultimi venuti un padre prospero con un suo nepote assai giovane il cui nome corrisponde benissimo a quello della signorina ruzzani accennato da lei i frati di san bruno erano tutti seduti nei loro stalli di legno il priore doveva aver ridata allora allora al padre restituto la facoltà di parlare perchè questi incominciava in quel mentre e a farci che intendo benissimo che questa domanda si potrebbe fare anche per un giovane ma infine si può credere che qualche piccolo dispiacere creduto eterno e l'esempio di uno stretto parente portino anche a questa estremità ma tosto si avvide all'aria modesta del signor prospero che il suo interlocutore non aveva voluto dir niente di malizioso e ripigliò sorridendo perchè la figura non è sempre bella a vedere e un po di frappa con un raggio di sole attraverso può bastare alla pace dell'anima come alla consolazione degli occhi voi lo vedete lettori anche facendo una piccola digressione mi trovo d'accordo coi frati di san bruno che dite mai signor conte ci hanno avuto tempo ad arrivare coi pedoni sono i vostri frati che mi hanno dato l'annunzio tra ieri e quest'oggi davvero i miei frati aveva gentilezze per tutte gli bastava il cenno di questa o di quella per cambiar materia pari alle farfalle di carta inventate dai giapponesi svolazzava di qua e di là ad ogni soffio e non toccava mai terra la stessa mattina in cui aveva ricevuto quell'ordine del priore il nostro converso dischiuse i battenti della torre a due ospiti veramente gliene avevano annunziato cinque ma non era poi necessario che dovessero capitargli tutti insieme il monachino biondo era assai lungi dallo immaginarsi d'aver fatto quella grande impressione sull'animo de suoi compagni la bellezza è sempre consapevole non lo nego ma una donna che si traveste da uomo sa anche di perdere il cinquanta per cento delle sue attrattive nessuno proprio nessuno e il gentili che è andato con la nepote è dunque nessuno qui il borgnetti ebbe l'aria di cascar dalle nuvole scusi signor cavaliere diss'egli non mettevo il gentili tra le persone che vanno osservate lo avrebbero forse lasciato supporre le guance che si tingevano del color di fiamma viva ma il padrino sicuramente si era fatto forza si era armato di coraggio aveva alzato que suoi occhietti pieni di malizia aperte le labbra ad un sorriso arguto il biglietto non aveva traccia di pieghe hai fatto entrare il signore domandò la fanciulla nel salotto come gli altri rispose il servitore bene va ed avverti mio zio appena sarà di ritorno che c'è il padre il signor anacleto che desidera di vederlo naufraghi dell'ambizione e naufraghi dell'amore gli uomini intelligenti potevano riconoscersi a vicenda vivere insieme guarire insieme trovare in terra quella pace che le anime afflitte sperano in cielo quel paragone femmineo del resto naturalissimo per chiunque avesse veduto in quel punto il fraticello solitario ritto in piedi sull'ingresso della caverna turbò fortemente il padre prospero che temeva sempre di vedere scoperto il segreto della signorina adele ruzzani sua bella e capricciosa nepote neanche alla moglie nelle ore confidenti in cui l'uomo pubblico si leva dal capo l'aureola del potere e assume il berretto di cotone dell'uomo privato lo vedremo tra breve poichè siamo entrati in casa anzi a dirittura nella sala di ricevimento il cavalier tiraquelli riceve tutti i mercoledì e sia quantunque il rimandare la decisione lasci il vostro priore in una condizione difficile rimandiamo pure disse il padre anacleto ma badate o signori metto una condizione tutte tutte egualmente e il signor gentili non dee sfuggire alla legge comune rispose il sottoprefetto che cos'è la partenza un fatto orbene lei deve prendere nota del fatto e delle ragioni del fatto perchè il suo superiore le sappia ora il padrino adelindo senza indizio di lanugine sulle guance è già pieno di brio ha una grazia ingenua che non è più dei giovani alla sua età ed una serietà che essi avranno solamente più tardi ma rinfiancata di tristezza e di la fiammola è la più vaga e la più odorosa delle nostre clematiti nasce spontanea ne boschi e ricinge con le sue braccia flessuose i tronchi degli alberi s'intreccia coi prunai serpeggia s'innalza e ricade graziosamente voi non avete parlato e la signorina ruzzani è partita da san bruno io invece ho cercato di parlare e non sono stato ascoltato eccovi la mia confessione sincera come la vostra eccole un bel verso da mettere per epigrafe sopra un opuscolo che io le consiglio di scrivere l'idea dell'opuscolo agrario ad onta dell'epigrafe nuova di zecca che gli suggeriva il sottoprefetto sorrise mediocremente al signor prospero degnissimo in fede mia diss'egli non saprei da che parte rifarmi e accompagnato il segnale con una alzata del fioretto che gli serviva come bastone di comando il maestro di combattimento si tirò indietro d'un passo per lasciar libero il giuoco dei ferri strana combinazione il duello si faceva davanti a quel sedile di pietra su cui la sera antecedente si era posato il monachino biondo mi ha fatto tale il sottoprefetto di castelnuovo e la mia nepote mi fa frate si fermeranno qui l'uno e l'altra facendo queste riflessioni il signor prospero anzi diciamo a dirittura padre prospero per metterlo alla pari con tutti i suoi colleghi tornando alla questione io senza dottrina e senza trattati la ragiono così che cos'è questo diritto sociale come lo intendono loro non è altro che la giustificazione di tutte le tirannie levate di mano a tizio e caio e date in custodia al signor tutti un benedetto uomo il quale non sa mai che cosa si voglia mentre queste inezie si dicevano nel crocchio dei buontemponi il duca di francavilla con aria svogliata sedeva accanto alla tavola rotonda sfogliando un albo per la decima o per la dodicesima volta e mandando al diavolo castelnuovo bedonia con tutte le sue dipendenze il ritorno della signorina ruzzani e del suo degnissimo zio signor prospero gentili non poteva restar celato agli abitanti di castelnuovo la notizia si sparse immediatamente dalla via san michele dove si era fermata la carrozza a tutti i quartieri della città che cavalleria d'egitto qui c'è frateria e non altro i templarii che erano frati e cavalieri son morti da un pezzo poi soggiunse il padre marcellino che pareva il capitano della banda primo debito di cavalieri è quello di saper ragionare anselmo e noi proseguì il priore senza por mente allinterruzione siamo qui in un bivio curioso o di perdere la nostra cara tranquillità monastica ritenendo una donna tra noi o di mostrarci ridicoli fingendo di non saperlo che ve ne pare ma torniamo a noi ella dunque mi assicura che è sempre dello stesso parere ma sì cavaliere ma sì creda che non desidero altro e la signorina sa nulla ancora ha forse manifestato un desiderio diverso che cosa pensa di fare andava dicendo tra sè il signor prospero gentili mentre rifaceva a lento passo il sentiero dei frassini se non provvede lui a levarmi di qua io non ci riesco di certo lettera da lui meditata a lungo e non fatta leggere al serafino biondo ci aveva i suoi piccoli segreti il signor prospero gentili a dirvela schietta il brav'uomo incominciava a seccarsi di tutto quel ronzìo quotidiano di frati apocrifi intorno al monachino biondo ma anche di vedere otto o dieci dei ventiquattro stalli di legno intagliato che correvano intorno alle pareti quanto allo stallo più eminente che era quello del priore si poteva vederlo in pieno non è da fidarsi della prima vocazione perciò la società moderna fa bene a sopprimere in quel modo che può tutti gli ordini monastici fondati sulla indissolubilità d'un voto pronunziato prima del tempo come dovessero accogliere la notizia di quella partenza i frati nuovi lascio argomentare a voi essi non si erano avveduti non avevano sospettato di nulla in quella sera perchè il padre anacleto avea fatto il suo colpo alla chetichella da quell'uomo savio e prudente che era a taluni la novità piaceva ad altri no le amiche sostenevano che i capegli di adele scorciati fin da quando era bambina duravano così perchè non avevano voluto più crescere quelli erano gli uomini che attendevano tutto il santo giorno al loro ministero ma non amavano portarne il ricordo con sè dopo la chiusura dell'uffizio vicino al pianoforte dall'altra parte della sala era un altro crocchio più numeroso quello dei giovani stabiliti questi preliminari il padre anacleto si offerse ai nuovi ospiti di san bruno per condurli a visitare il convento e l'offerta fu accettata con giubilo dal biondo cherubino che vedeva così superate tutte le difficoltà della sua introduzione in quella bizzarra clausura si spieghi disse il signor borgnetti che quella volta aveva dimenticato di vantarsi del suo difetto rammemoratogli con patente ironia dal superiore imbizzito si spieghi no lettori non lo credete ma per intanto venite con me la miglior maniera per averne l'intiero è quella di far procedere il racconto entrati sotto l'atrio della caverna i conventuali di san bruno ammirarono quel saggio architettonico di madre natura vi racconterò invece che quella sera mentre il signor prospero leggiucchiava il giornale e i nostri giovani parlavano di cose da nulla mettendoci il senso arcano e profondo che si può mettere anche in cose da nulla capitò il sottoprefetto di castelnuovo la quiete nostra che è il primo dei beni per cui ci siamo raccolti in questa solitudine la quiete nostra vuole oramai che la signorina adele ruzzani faccia ritorno a castelnuovo o vada altrove se la residenza non le piace che a noi non importa saperlo avrete già indovinato che il gran lavoro della comunità di san bruno era il giornale scientifico erano giunti i cinque nuovi colleghi aspettati anch'essi nel vigore dell'età e pieni di buon volere no voi non le troverete rispose il padre anacleto se sarete buona se sarete sincera vedete signorina vi chiamo come bisogna chiamarvi perchè questo incognito non può essere conservato più a lungo così disse il priore e si pentì subito di aver cominciato ma i due novizi erano stati meno fortunati del ramarro il sasso era gettato e non si tirava più indietro col desiderio oh diamine esclamò il padre atanasio e come c'entra il sottoprefetto di castelnuovo bedonia il viso incoronato da quella bionda zazzerina che sapete si mostrava tutto di un incarnatino tenero pari al colore delle rose bengalesi che trasparisce da una velatura di bianco uno scrittore ha detto che la più bella cosa del mondo è la luce poi vien subito il verde sarà un matto no sai voleva dire che il massimo dei piaceri è quello degli occhi vedere è sapere ho taciuto fin che ho potuto quasi a rischio di passare per male informato ma infine anche non ammettendo non ho potuto negare troppo recisamente la voce è corsa signor prospero le gamberini me l'hanno riferita con un piacere da non dirsi e adesso sarà un bel guaio dover rimediare agli effetti bravo esclamò il sottoprefetto accompagnando la parola con un riso sardonico lei è un felice borghese ma io sono un ufficiale del governo uno di quei poveri soldati del dovere che vegliano alla sicurezza e alla tranquillità di lor signori gaudenti perciò li avete scusati domandò ansiosamente il conte gualandi proprio così dopo aver dato quel cattivo esempio non potevo fare diverso e rideva la birichina dando quella notizia al povero conte ma a lui la notizia aveva dato un coraggio da leone provate in quella vece a bere il reno o il borgogna in una ciotola di terra cotta rozzamente inverniciata quel vino vi parrà una povera cosa manderete giù quel che vi occorre non un centellino di più in questo pensiero si andava crucciando il nostro degno priore perchè mettete che fosse per amore del buon ordine e della serietà del convento frutto di quella tale abitudine di sorveglianza che fa scorgere un guaio in ogni piccola novità ma era tutta merce di tizio e caio povera sorella esclamò il padre anacleto intendo la sua tristezza e l'ultimo dei tizi o dei caj com'è andato a finire su per quella scala il serafino biondo c'era stato per andare all'osservatorio del padre bonaventura e andando lassù aveva anche veduti a mezza salita i due usci uno dei quali dava sul cornicione della chiesa e l'altro nel seccatoio egli si fosse guardato allora in uno specchio metto pegno che avrebbe gettato un altro grido ma non di gioia bensì di paura al vedersi così bello troppo bello per un padrino che volesse rimaner tale agli occhi della gente non ci sono io per aver cura delle cose tue per ricamare le tue babbucce e per badare che non ti manchi nulla nè l'acqua fresca nella boccia di cristallo nè il mazzo di rose nel vaso di porcellana che frase alfieresca v'imiteremo anche noi rispondendovi subito spada qui grazie disse il padre anacleto aspettiamoli dunque uno di quegli usci si aperse e ne balzò fuori un coso tondo un cor contento in tonaca da frate era il signor prospero alcuni secondi dopo si aperse l'altro e ne usci un bel padrino su cui si posarono gli sguardi curiosi di tutta la famiglia fratesca aveva la barba nera finissima un po rada e corta sulle guance i capegli riccioluti e lucenti la fronte ampia lo sguardo aperto il naso diritto e fine il labbro sottile e vermiglio voglia scusare questo piccolo sfogo d'ilarità ma è proprio lei sogno o son desto come dicono in tragedia dovevo capitar qua per vederla in tonaca e cocolla quanti voti ha già pronunziati di grazia vuol permettermi padre prospero mio reverendissimo che io le baci la santa mano ricorderete o lettori che beatrice rideva con gli occhi accenno un fatto nuovo che s'intenderà di leggieri quando si pensi che per la prima volta si vedeva il monachino biondo senza più dubitare del vero esser suo come mai si è potuta fidare di venir qua in veste d'uomo chiedevano gli astanti in cuor loro sì giudicatene voi è venuto con lo scopo apparente di conoscermi e con l'altro reale e non saputo dissimulare d'intrattenermi su certi ospiti di san bruno così dicendo il padre anacleto fissava gli occhi in volto al monachino per vedere che effetto gli facesse l'esordio non c'era che quella in casa e per lei non c'ero che io figuratevi che quando vedeva me non volesse stare neanche più con la balia e vi farete un'idea del bene che ho dovuto volergli come che avete detto in voi l'incaricato di questa delicatissima operazione sarebbe il cuore o che fa intanto lo stomaco non ne so nulla io si tratta di affari interni nei quali io non entro ci pensi chi deve e voi lasciatemi dormire in pace ho fatto una cosa nuova non conforme alle nostre consuetudini interpretando il principio che dove la legge tace s'intende libera l'azione in dubiis libertas osservò il padre bonaventura grazie e quei nuovi venuti che tenevano bordone per l'appunto al padre restituto bei tipi davvero il serafino ne sapeva qualche cosa capitati gli ultimi nella comunità si erano mostrati i più caldi nelle tenerezze per lui non era una bella cosa ne convengo ma infine che ci posso far io se l'osservazione del padre marcellino ruppe le parole in bocca ai contendenti e fece smascellar dalle risa quella grave assemblea che noi dal convento di san bruno abbiamo respinte implicitamente le donne non vogliamo donne gridarono ad una voce i padri agapito costanzo infatti vediamo ecco un sottoprefetto a quattromila lire che non ha nulla di suo nè rincalzi alla paga per ispese di rappresentanza e che tuttavia si fa lecito di avere dei mercoledì il signor prospero vide allora tutta la gravità della cosa e ne rimase atterrato se si potesse negarlo esclamò si potrebbe anche a rischio di non esser creduti ma già quando non ci sono prove tanto vale il nostro no quanto il sì di mezzo mondo ma vediamo se non c'è di meglio mi viene un'idea quale gridarono tutti mandare laggiù un tale a cui non si possa dire scusate fra mezz'ora siamo da voi il padre prospero per esempio lo destiamo lo armiamo in guerra e lo avventiamo come un brulotto nei fianchi del nemico il padre prospero sapeva quello che già sapete voi cioè che di là dalla sagrestia c'era il capitolo lì presso c'era l'andito per dove si andava in sagrestia ma l'uscio di questa era chiuso per altro in quell'andito medesimo c'era la scala che metteva al campanile trasformato in osservatorio erano di giorno in giorno meno teneri pel loro protetto quel latte e miele che scorreva dalle loro labbra quando parlavano di lui incominciava a saper d'agro eh dopo tutto rispose il padre prospero ed anche a non servirsene affatto mi pare che la gioventù ditelo voi padre tranquillo che sapete tante cose la gioventù è proprio così inutile come mostra di credere il nostro degno priore come sa la mia nepote si serve d'ogni cosa a milano ci sarà anche una conferenza col gioielliere per rinnovare la legatura di tutte le gioie di famiglia anche per le gioie la moda è cambiata e la mia nepote vuol tutte legature a giorno la faccia del sottoprefetto si rasserenò non c'è pericolo rispose il fratel giocondo lei sa priore che stono maledettamente bene vi permetto di stonare nel senso di non rispondere a tono ripigliò il padre anacleto non abbiamo niente da nascondere è vero ma non tutto ciò che si può dire va detto eccomi dunque signore e signori in viaggio per il convento dei matti si passa un torrentello si entra in una forra si scende ancora fino ad un ponte massiccio d'un arco solo che mette ad una torre quadrata con le sue feritoie in basso le sue caditoie in alto e i merli sul colmo come ogni torre che si rispetta immaginate dunque come fossero allegri dopo l'arrivo del duca di francavilla i mercoledì della sottoprefettura di castelnuovo bedonia si ballava si faceva musica si giuocava di galanteria ci si divertiva a quel dio la sottoprefettessa si faceva un onore immortale credevo di non doverne guarire mai più l'amore ma scusate padrino questi non sono discorsi da farsi a voi perchè perchè siete giovane molto giovane e non siete passato ancora per queste trafile stando qui poi non dovrete passarci ah gridò il serafino resterò dunque solevano vivere nelle caverne donde avevano cacciate le fiere ma in alcune di esse meno accessibili o più lontane dai luoghi donde traevano il sostentamento usavano compiere i riti funebri dopo averci sepolti i loro trapassati il verificatore dei pesi e misure abitava più lungi e così pure il ricevitore delle dogane con altri ufficiali i cui nomi non vogliono venirmi alla penna lo spazio tiranno vietava l'accentramento della gran famiglia governativa di castelnuovo e proprio lui ad accompagnare la signorina e lo zio per non lasciarli soli si aggiunga che il sottoprefetto con tutte le sue chiacchiere gli faceva perdere un tempo prezioso quanti altri discorsi non si sarebbero fatti in quel mezzo e più gustosi nel romitorio delle querci io frattanto ho l'onore di avvertirvi che c'è modo di farlo nascer vitale ah sia lode al cielo esclamò il priore voi padre tranquillo ci rassicurate intorno al buon avviamento della vostra memoria sulla circolazione del sangue infine se si volevano bene se si volevano bene e se lo confessavano era da credere che il priorato del padre anacleto fosse per finire e la vita claustrale con esso due ore passarono via come il vento il padre anacleto pensò che egli aveva dimenticato qualche cosa nel giudicare così severamente la vita come aveva fatto da prima e che tutto non era afflizione o noia nel mondo il signor sottoprefetto fece l'inchino che vi avevo annunziato un inchino che pareva una tacita accettazione del titolo o un atto di ringraziamento per l'augurio pensato o involontario che fosse faccia conto rispose quell'altro che incominciava a confondersi or dunque ripigliò con aria di trionfo il sottoprefetto che cosa dobbiamo far noi per ornamento della gran casa che si chiama paese padre anacleto si scosse come uomo che d'improvviso si sveglia scusate diss'egli non pensavo ora a questa necessità dolorosa voi uscirete padrino adelindo perchè infatti che cosa rimarreste a far voi nell'eremo di san bruno in questa solitudine di giovani vecchi ma già all'esser tinozzi di quel buono preferiscono d'esser pozzi di scienza ed hanno fatto una biblioteca ricchissima più avanti c'incontrammo in un altro padre bonaventura disse il converso inchinandosi come prima fratello giocondo rispose quell'altro e tirò via seccato vi dico io padre prospero seccato dell'arte seccato del mondo seccato del resto evidentemente il padre tranquillo non diceva tutto anzi pensandoci bene era facile di scorgere che non aveva detto nulla il commendatore in votis fece un inchino che voleva dire s'accomodi e il padre anacleto uscito dal parlatorio andò a cercare il converso che aspettava i comandi fratel giocondo ma rimuovendolo con garbo incominciarono a presentarsi al tatto quindi alla vista alcuni frammenti d'ossa in cui e per la forma loro e per la collocazione che avevano il padre anacleto ravvisò le coste di uno scheletro umano la caverna delle streghe vasta com'era poteva dar tesori alla scienza verbigrazia una cinquantina di scheletri che tenuti ritti con acconcie legature di fil di ferro e disposti in bell'ordine con tutti gli utensili armi amuleti ed ornamenti rinvenuti nelle tombe la sua pelle si rialza si stende brilla vi dà l'illusione della freschezza così la contessa beatrice veduta ad una certa distanza così colorita e con gli occhi pieni d'insolito brio pareva di dieci anni più giovane parlo ad un uomo di cuore e perciò vengo a lei col cuore in mano sarà un gran guaio se la signorina ruzzani non tornerà presto a casa sua trovando il modo di negare questa scappatella con la schiena protetta dall'alta spalliera delle cassapanche di quercia di fuori cade a larghe falde la neve e soffia acuto il rovaio di dentro si prova la delizia dello stare al coperto e raccolti nella compagnia delle persone più care pareva di vedere un lettisternio di numi sul fare di quelli che gli antichi romani collocavano in un luogo rilevato del triclinio per avere gli dei testimoni ed auspici ai loro banchetti i quartieri veramente non erano che due cioè castelnuovo alto e castelnuovo basso ma volevo dire per tutte le vie e per tutti i ritrovi della gente che suole occuparsi dei fatti del prossimo signor commendatore il vocabolo dava la giustificazione dell'occhiata sul pezzo di cartoncino bristol che il visitatore aveva consegnato al fratello giocondo c'era scritto per l'appunto così c per risciacquarsi il viso una volta alla settimana non nego padre io m'inchino alla sua equanimità il mondo fu più severo di lei e condannò il sistema di talete all'oblìo è vero quello che se ne dice domandò la signorina adele ruzzani signorina rispose il duca io veramente non so che cosa se ne dica che ci sono in quel convento degli uomini in collera col mondo come tutti i frati signorina tutto è equilibrio in politica come in meccanica ed io non tralascerò di dirlo in senato come gridò il signor prospero in senato e quando infatti vedete gli veniva chiarissima l'idea che i suoi compagni si sarebbero chetati che diamine mandar via un novizio che non faceva male a nessuno chi avrebbe avuto mai un così triste coraggio poichè non voleva averlo lui e pensò di evitarne l'incontro poichè scambio di andar oltre voltò a sinistra lungo il muro della chiesa donde si riesciva ad un bastione che piombava sulla sponda del torrente di cui si udiva il gorgoglio nello stretto fondo della valle era una bellissima giornata di settembre se fossimo in principio di volume ve la descriverei siamo all'ultima pagina e ciò vi salva da uno squarcio di prosa ma in quella stagione le erbe di primavera cedevano il campo alle erbe d'estate e si vedevano intiere famiglie di cadaveri ritti che un soffio di vento avrebbe abbattuti o l'urto d'un piede mandati in frantumi novità inaudita negli annali della sottoprefettura di castelnuovo e riceve già da due mesi con gran giubilo delle primarie famiglie del paese i mercoledì della sottoprefettessa forniscono l'argomento delle chiacchiere cittadine per tutti gli altri sei giorni della settimana la può chi non la prova il padre atanasio esprimeva assai meglio che non credesse egli in cuor suo il pensiero di tutti era in tutti un sentimento di dolcezza che io non potrei significarvi appuntino senza far capo ad un paragone di cucina un duello esclamò ella stringendosi al fianco di valentino quasi rispose il conte stringendo a sua volta il braccio tremante del serafino biondo questi o questa perchè gli è tutt'uno fece l'atto di accostarsi a lui per scoccargli un bacio tanto badate a me il padrino adelindo non rimane più a san bruno il priore non lo metterà alla porta può darsi ma gli offrirà il braccio per condurlo fuori è un dovere rispose il padre agapito in nome dei dissidenti il serafino biondo non istette a sentir altro appena veduto il movimento che si faceva da alcuni stalli sollevò la testa balzò in piedi e fuggì con passo leggiero verso la scala un minuto dopo era in chiesa levate di qui gli elementi eterogenei quegli elementi che abbiamo fuggiti per ottenere la pace una donna nel convento di san bruno è argomento di discordia è una tentazione involontaria fin che vorrete innocente quanto vi piacerà ma sempre una tentazione il cavaliere sottoprefetto vide a dirittura un abisso in cui si sprofondava la sua commenda e la sua prefettura mi congratulo balbettò egli obbedendo alla necessità del discorso cara figliuola e che testolina buon dio che testolina perchè signori miei non è solamente la sua bellezza che fa senso è un angelo mormorò il padre agapito poca gente ma provata e simpatica ecco il non plus ultra se c'è una bella figurina nel numero tanto meglio anzi credete pure che io la supponevo presente la specie di questi fannulloni emeriti non si è ancora perduta anzi pare che tenda ad accrescersi dopo l'invenzione dell'alpinismo e a proposito di alpinisti il nostro degno priore non voleva saperne di congedare il padrino fino a tanto si sentiva il cuore tranquillo e non lo avrebbe voluto neanche adesso se non gli fosse venuto il sospetto che qualcheduno mirava a vogargli sul remo mia sorella invece l'amerebbe per la soddisfazione del viaggiare del veder sempre nuovo paese e nuovo orizzonte ma è donna la poverina non la vedete voi la noia dell'esser donna in una società così mal combinata come la nostra nome bella scoperta esclamò il padre anselmo ridendo amico restituto voi prendete il più giovane il più biondo il più avvenente di noi e ne fate di schianto una donna badate per altro egli è assente e degli assenti non si può dir male come gridò il padre restituto non vi commovete e perchè dovrei commuovermi per un discorso del priore al mio nepote il priore è una degnissima persona che non vorrà mica dirgli una impertinenza sì ma se egli frattanto gli dicesse pulitamente di andar via padre anacleto si proponeva di chiarire più tardi a quale dei due generi appartenesse la caverna delle streghe prima di tutto importava di rinvenire le traccie dell'uomo di qualunque natura si fossero ma tutto non era vecchio nè moribondo colà in mezzo a quel seccume di cespugli le eriche spingevano in alto le loro vette verdeggianti gremite di fiorellini e i prunai facevano pompa dei loro frutti rossicci che solo l'autunno avrebbe maturati se il questore di milano si fosse ingannato negando l'arrivo del signor gentili in quella città ma no come poteva ingannarsi se aveva veduto l'elenco dei viaggiatori questo priore che uomo il duca di francavilla lo ha chiamato simpatico ma mi pare che sia più di simpatico un bel giovane addirittura e senza saperlo senza averne l'aria come dovrebbero esser tutti si lagnava qualche volta di non sapere il greco e il latino e prometteva d'imparar l'uno e l'altro alla prima occasione quasi sarebbe inutile il dirvi che l'occasione non veniva mai se l'immagine pagana non vi garba mettete che il canapè fosse un altare cristiano il signor sottoprefetto ne era il sacerdote ed ora appoggiato ad un bracciuolo in cornu epistolae dov'era sua moglie ora all'altro in cornu evangelii dov'era la contessa gamberini non tanto da poter pretendere alla mano della sua nepote e non possiede neanche un titolo di nobiltà che in questi casi vale ricchezza ma poi ritenga signor prospero quello è un matto tranquillo che è come dire insanabile avrebbe voluto essere dieci palmi sotterra ma il duca di francavilla o non si accorse del suo misero stato o non volle fargli grazia e andatogli incontro senza far l'atto di stendergli la mano come il sottoprefetto sperava lo interrogò con un cenno del capo con un cenno uguale il sottoprefetto rispose pazienza lo ripeterò male ma non sarà colpa mia ripigliò il duca di francavilla signore mi disse il frate non è così che l'intendiamo noi altri la politica per esempio non mi lasciò finire e per quanto io m'immagini di far dispiacere al nostro ottimo signor sottoprefetto dica pure dica pure rispose il cavalier tiraquelli a cui era dedicata quella sospensione rettorica la contento subito cominci dal rispondere ad una mia domanda come vede lei il matrimonio che s'era combinato ma io lo vedo ora come prima dubiterebbe di me che ottenevano di tanto in tanto uno sguardo della signorina adele ruzzani berta gamberini e adele ruzzani erano i due poli di quel piccolo mondo i due poli magnetici intendiamoci e non i geografici che non mi servirebbero di paragone così freddi come sono e circondati di ghiacci millenarii egregiamente con ciò ella ha dimostrata la sodezza del suo raziocinio non tutto è da cangiare nel mondo si degnò di riconoscere il sottoprefetto e ci sono delle vecchie usanze a cui bisogna attenersi perchè esse hanno con sè il rincalzo dell'esperienza ma come sapete quei bizzarri conventuali non gradivano le visite del prossimo e la loro scienza amavano tenersela tutta per sè frattanto il monachino biondo avrebbe ricavati i disegni di tutta quella ricca collezione scientifica esser prefetto e non senatore mi parrebbe una sconcordanza che cosa sono i prefetti se non le colonne amministrative del regno e i senatori che cosa sono le colonne legislative ora non può esser buon legislatore se non chi ha dato prova di esser buon amministratore voi stesso fratello restituto glielo avete detto chiaro e tondo ammettiamo anche il ridicolo il padrino adelindo è un buon ragazzo non dà molestia a nessuno domanda soltanto di poter vivere con noi in questa pacifica comunità quasi sarebbe inutile il dire che per quella sera non si parlò più dei soliti quattro salti gran bella quadriglia avrebbe potuto comandare il duca di francavilla berta la gentil contessina passò davanti a quella rovina di duca e gli gettò un'occhiata di compassione il serafino trasse un sospiro tanto fatto che peccato esser novizio esclamò mi sarebbe tanto piaciuto di entrare in capitolo non ci sarebbe mancato altro pensò padre agapito racconti signor duca racconti gli dissero penetrare nel convento dei matti non è mica una cosa facile davvero sicuramente e lei può stimarsi fortunato ci è una guardia così severa contro tutti i curiosi dio santo che figura d'angelo fatto frate angeli arcangeli serafini cherubini troni dominazioni virtù potenze principati ditelo voi a quale dei vostri cori e delle vostre gerarchie che sotto le spoglie del nepote di prospero gentili si nascondesse una donna il padre anacleto lo aveva sospettato fino dal primo giorno poi ne aveva acquistata la certezza ma senza curarsi più che tanto del fatto e delle conseguenze che potesse portare in famiglia vedete mo che diavoli ci ho in corpo mormorò il signor prospero polisarcia polipionìa grazie tante padre il suo nome se è lecito tranquillo per servirla è il nome che ho scelto entrando qua il povero priore non lo sapeva mica che diavolo s'avesse in corpo son io che dovendo pure dipingervi l'uomo mi trovo costretto a lasciarvelo indovinare che essi medesimi hanno voluto così e v'ingannano allegramente ce n'è uno che si trova ingannato e ne soffre poichè il vostro carattere s'è fatto leggero e voi non avete potuto dare a quell'uno ciò ch'egli chiedeva da voi che bravo giovinotto diceva egli tra sè col suo ingegno poteva diventare un altro galeno ed eccolo qua invece tra i giubilati contento di averne cavato i piedi come un altro lo sarebbe di averceli messi in verità non ho torto io a dolermi di essere uscito dalla via degli onori dovrebbe ritirarlo senz'altro replicò il cherubino per nessuna cosa al mondo io mi farei lecito uno scherzo di questa fatta e sopratutto con lei non era niente più d'un complimento ma il tono con cui fu detto turbò lo spirito del padre anacleto il duca di francavilla non s'immaginava di aver fatto una cosa tanto singolare lo pensò quando vide che tutti gli si strinsero intorno come altrettanti bambini a cui avesse raccontato di essere andato alle tre montagne d'oro o agli alberi del sole la pace del luogo era fatta per rasserenare uno spirito anche più turbato di quello del padre anacleto al canto delle cicale che sembrerebbe così monotono e fastidioso in città si avvezzava facilmente l'orecchio in quella solitudine aprica frattanto nell'angolo più lontano sotto la direzione di fratello giocondo e con l'assistenza del padre prospero s'impiantava un focolare posticcio per riscaldare le conserve alimentari che doveano servire alla colazione starai nel consorzio de tuoi simili vivrai della loro medesima vita amerai e soffrirai con essi perchè non ti è dato sottrarti alla legge comune che certi modi di essere di atteggiarsi di discorrere si copiano facilmente e quasi inavvertitamente gli uni dagli altri tutti i frati di san bruno avevano poi nella loro medesima apparenza di gioventù una balìa una padronanza e vorrei dir quasi un possesso di scena che accennava ad una età più matura dalla signora contessa gamberini vede cavaliere per saper le cose non ci sono che le donne in massima le scoperte più importanti si fanno tutte a caso ecco qua disse il priore non senza un pochino di confusione liberatomi dalla compagnia del sottoprefetto desideravo sapere dove foste per dar notizia a voi e al vostro zio di ciò che era avvenuto tutti ella signor prospero ne ha la sua parte e il governo aveva già pensato a mandarle la croce a me sicuramente il nostro signor prospero non era forse capitano della guardia nazionale come l'uomo esclamò il priore inarcando le ciglia padre natale voi volete dire di più che non appaia dalle vostre parole se credete che l'uomo abbia l'obbligo di fare qualche cosa per gli altri sapete come se n'esce tornate al secolo ho ventidue anni disse arditamente l'arcangelo sia pure ma non è molto e poi ella non ha neanche l'ombra dei baffi scusi che gliene importa a lei non lo penso nemmeno anche la musica è una bella cosa e più seria che non si creda generalmente è matematica applicata ai suoni e interessa una parte della fisica che non è certo la meno importante helmholtz ci ha scritto un libro il quale è tutt'altro che frivolo eh rispose il monachino con un sorrisetto più malizioso che mai mi pare che siate in certe materie un po e s'interruppe aspettando che l'altro gli ripigliasse la frase ma più spesso a gradi e a ricorsi di civiltà presso quelle povere genti che in italia precedettero l'arrivo e la diffusione della schiatta pelasgica infatti nei primi strati s'incominciarono a trovare rottami di stoviglie eh non glielo dicevo io signor prospero lasci fare a me parlo io a questo priore dei matti e metto io all'ordine ogni cosa lei è un grand'uomo signor commendatore rispose il signor prospero sì me lo lasci dire un qui vedo due cose egualmente temibili o si tratta d'uno scherzo a queste parole il cherubino scattò sulla sedia non c'è scherzo qui interruppe egli vivacemente la prego a crederlo lo giuro sul mio onore tra questi ed altri pensieri di tal fatta il signor prospero giunse al convento l'orologio del cortile segnava le due e mezzo nessuno dei frati era in vista e la cosa parve strana al signor prospero che li aveva lasciati quasi tutti a soleggiarsi nel cortile quando era stato chiamato al parlatorio del ponte come è dolce questo titolo di commendatore il cavaliere lo è meno ha del comune del dozzinale va ecco tutto va e non fa fermare la gente signor prospero ehi dico signor prospero un po di calma siamo arrivati è la massima dell'uomo politico notò opportunamente il sottoprefetto solo la mano ha da esser di ferro chi è guidato da essa non deve sentirla ed ella mi dice ripigliò il signor prospero che sua eccellenza il ministro il sottoprefetto non lo lasciò finire tra un anno non le piace diciamo adunque fra sei mesi neanche diciamo allora fra tre riparleremo della loro vocazione s'intende osservò il priore che anche dopo accettati nella famiglia il vincolo non sarebbe indissolubile perchè la tal cosa perchè la tal altra era questa la sua forma consueta di dialogo gli dicevate bella giornata quest'oggi e lui subito a domandarvi perchè mi dici questo ma perchè mi pare una bella giornata e non c'è altra ragione che questa il suono veniva dall'alto e il padre prospero prima di credere ad una chiamata del signore chè in verità non si sentiva tanto in grazia da meritarla alzò gli occhi alla ringhiera che girava tutt'intorno al cornicione fino all'arco del presbiterio proprio lassù dal vano di un uscio che metteva sul ballatoio il chiostro del convento dei matti rispose sorridendo il conte valentino una particolarità del nostro circondario soggiunse il sottoprefetto ridendo anche lui ma a denti stretti auguro a vostra sorella di non concedere così ciecamente il suo cuore gli uomini valgono così poco il serafino socchiuse gli occhi e diede al padre anacleto una sbirciatina donde trapelava il suo umor gaio e malizioso il degno priore si seccò maledettamente a colazione e il malumore gli crebbe tanto mentre faceva vedere il convento al suo noioso visitatore che incominciò a rispondergli in un certo modo agrodolce che non era mai stato nelle sue consuetudini la domanda era ardita e il serafino biondo stette un pochino perplesso no ch'io sappia diss'egli se pure più tardi dopo la mia partenza da castelnuovo ah credete possibile che dopo la vostra partenza si sia trovato un sempronio diavolo borbottò egli riprendendo la sua via bisogna farla finita se no si perde la pace tornò al convento senza fare altre fermate o monologhi i suoi frati erano quasi tutti sotto il portico e in attesa del pranzo stavano ragionando di politica stupendo gridò il padre anselmo divino soggiunse il padre bonaventura immenso ribadì il padre atanasio il padre restituto fulminato da quel ragionamento del priore oppresso da quelle grida entusiastiche dell'uditorio non sapeva più da qual parte rifarsi per un dialogo serio si cominciava bene come vedete ma già solo a vederlo quel grazioso monachino passava la voglia dei discorsi uggiosi e veniva quella dirò così di mangiarselo come si mangia un marzapane il padre prospero finalmente si scosse amici disse egli aprendo gli occhi e richiudendoli subito ego dormio sed cor meum vigilat ah sì un bel vegliare che fa sicuro fa il chilo rispose padre prospero tentando di rimettersi a dormire a che volerci vedere siamo fatti come tutti gli altri e viviamo qui come essi vivrebbero in villa godendo il fresco e facendo qualche cosa d'inutile tanto per ammazzare il tempo ma basti dei signori di castelnuovo mi permetta signor commendatore dò un ordine e sono da lei castelnuovo egli doveva esser qua domattina ed io lo avrei pregato di chiedere la vostra mano per me ma poichè gli altri mettono le consuetudini da banda e voi li scusate spero che scuserete oggi anche me ferocemente disse il padre anacleto intendendo di rispondere all'epiteto che non era venuto fuori ed eccovi per l'appunto una ragione per star qui lontano dal mondo e dalle sue tentazioni sospettoso e fantastico cioè nato per essere infelice non vi pare che io faccia bene a ritirarmi in disparte agli altri particolari si provvederà intanto io vi propongo il seguente ordine del giorno la comunità di san bruno è sciolta un grido un urlo di approvazione accolse la proposta del padre marcellino è il caso di raccogliere i ferri disse il padre tranquillo e richiuse la busta sono è vero il più tranquillo di tutti noi non escluso il padre tranquillo che ha messo i ferri in batteria ma ci ho un cuore ci ho un cuore come voi restituto come voi agapito come voi ilarione bonaventura ed anselmo che siete tutti innamorati negatelo sì fate la bella figura di pietro nel pretorio di gerusalemme il convento di san bruno disse il sottoprefetto approfittando di una pausa del narratore è stato venduto per ottomila lire e un solo taglio d'alberi ne ha fruttate cento cinquantamila ai frati nuovi no a certi speculatori che avevano comperato l'eremo e poi lo hanno rivenduto ai frati nuovi ai matti come li chiamano in paese fratel giocondo mi disse che eravate alle querci venni lassù e sentii le vostre voci stavo per avvicinarmi quando mi accorsi che era con voi il padre agapito e ciò non mi andava perchè me lo domandate per il discorso che dovevo farvi il padre agapito mi riesciva d'inciampo voglio sperare almeno si provò a dire il povero delegato che le ragioni del viaggio del signor gentili le avrà sapute senza bisogno delle mie indagini io so quel che so rispose il sottoprefetto ma lei deve metterle in carta come tutte le altre informazioni d'ugual genere mi accolse benissimo quantunque gli occhi indagatori tradissero un'ombra di sospetto gli raccontai sinceramente chi fossi perchè mi trovassi a castelnuovo e pel momento lassù egli allora ad interrogarmi sulle caverne sugli scavi e sulla profondità de miei studi che è poca davvero ma veramente un giovanotto come voi va bene che noi siamo stati ospiti vostri lassù ma le anime caritatevoli di castelnuovo non hanno a sapere questi obblighi che abbiamo contratti con voi soggiunse ella con una grazia adorabile però ci restate a pranzo è detta non vogliamo osservazioni e non tutte di naturali del paese badate ce ne furono anzi cinque o sei ma lasciamo anche queste in disparte e veniamo all'ultima che ci deve premere assai più giudicatene voi erano le quattro del pomeriggio la signorina adele ruzzani non appariva molto contenta di sè nè del mondo la stanchezza e la beatitudine son più vicine che a tutta prima non sembri la beatitudine non è dessa un senso di assopimento delle nostre facoltà quando la signorina ruzzani entrò nel salotto vide il conte gualandi ritto davanti ad una tela che posava sul cavalletto nel vano d'una finestra ringrazio il nostro degno priore di questa interpretazione che risponde perfettamente al mio concetto disse il padre restituto inchinandosi e soggiungo che queste tentazioni innocenti da una parte non sono meno pericolose quella medesima settimana comparvero finiti i primi saggi della operosità scientifica dei nostri claustrali cito ad esempio una memoria sulle stelle cadenti del padre bonaventura che ne minacciava anche un'altra sulla costituzione fisica del pianeta marte e messa in fuga da castelnuovo non è vero chiese argutamente il priore ma il serafino biondo non raccolse la celia avrà torto può darsi diss'egli continuando voglio anche ammettere che il sapersi ricca l'abbia anche un pochino guastata ma perchè quelle note non davano ancora un appiglio ai disegni del padrino adelindo e perchè senza i disegni di quest'ultimo il giornale di san bruno non poteva andarsi a riporre il degno priore immaginò di finire i suoi studi con una descrizione degli scavi di monte acuto che sarebbero stati disegnati dalla matita del serafino biondo la caverna si estendeva un mezzo miglio nelle viscere del monte ora restringendosi ora allargandosi da capo ma tutta d'un filo come una grande spaccatura interna del monte e tutte le fioriture ond'era stato adornato dall'incomparabile artista poscia come i visitatori d'una casa che vogliono veder tutto fin da principio andarono ad esplorare i tenebrosi recessi aveva già quella della corona d'italia gli mandavano quella dei santi maurizio e lazzaro quella onorificenza che non lo alzava d'un grado nell'ordine equestre gli venne un mese dopo le lettere su cui vi ho forse intrattenuti più a lungo del bisogno di cui parlano le scritture la sala del capitolo come già si è veduto aveva un uscio sul corridoio e un altro sulla sagrestia che era attigua alla chiesa ora dalla parte della chiesa la sagrestia era stata chiusa certo in previsione di quella radunanza segretissima il padre restituto dal canto suo non pensava punto di dare al vocabolo tentatrice un significato ingiurioso ci sono anche le tentazioni involontarie soggiunse con placida arguzia il padre anacleto e qui saremmo proprio nel caso via per farcelo parere più bello questo benedetto discorso non ce lo faccia aspettar troppo gridarono le dame con quel tono di familiare autorità che dimostrava il conto in cui era tenuto il personaggio queste olimpiche calme sono i conforti superbi del mare dei filosofi e dei sottoprefetti saltati dopo tutto il cavaliere tiraquelli vedeva approssimarsi il giorno della giustizia sentiva egli altamente di sè o serbava egli in corpo un segreto uno di quei segreti che non si rifischiano ad anima viva il padre anselmo come più pratico di quei negozi fu per comune accordo dei colleghi nominato maestro di combattimento egli perciò entrando subito nella dignità dell'ufficio prese le due spade le misurò l'una contro l'altra e dopo averle poste in croce sul forte delle lame non sono ancora tutto ripeto accanto alla ricchezza alla forza dell'oggi c'è la tradizione la ricchezza dell'ieri che può esser forza o ricchezza del domani per uscir di metafora ci sono i nobili le grandi famiglie storiche a cui principi e stati son debitori di tanta gloria e di tanta fortuna potrei dire al priore a tutti a tutti voi cominciò egli che ognuno è libero di farsi avanti col serafino ma ohimè signori nel cuore del serafino è posto occupato ieri mattina mentre io cercavo di guadagnar terreno ho dovuto accorgermi della triste verità accennavo agapito e mi si rispondeva anacleto vi amo voleva dirgli ma no era una frase volgare e poi l'avesse anche detta che cosa si sarebbe sentito rispondere se il monachino biondo gli avesse riso peccato che non ci sia un gallo per cantarci tre volte ma la farò io la parte del gallo evangelico voi agapito ieri mattina mentre il sottoprefetto di castelnuovo tratteneva il priore a colloquio eravate fuggito alle querci sulle orme dei novizi è l'unico discendente di una delle prime famiglie d'italia e possiamo dire di europa non lo dimentichi non si può trattare con lui come col primo venuto che cosa dovevo rispondergli come colorire la loro partenza anzi peggio la loro fuga e non gli piacevano punto punto le guardate curiose di fratel giocondo spartite in giuste proporzioni tra lui e frate adelindo ancora così poco frate all'aspetto e così poco uomo per giunta cavaliere tiraquelli non fece altre parole diede con un gesto dignitoso la sua assoluzione al signor prospero ed usci dal parlatorio per riprendere la via di castelnuovo bedonia ah credevo di quello del dito infatti la sua venuta quassù che agli sciocchi potrebbe parere audacia a me sembra amore di verità sete di cognizioni oh dite benissimo sete di cognizioni ripigliò il padre prospero c'erano tutti presenti il padre anacleto priore e i padri anselmo bonaventura natale restituto ottaviano e tutti andando lungo le arcate del portico mandavano la loro sbirciatina agli usci delle due celle da cui dovevano escire i nuovi ospiti del convento di san bruno e voi tutti agapito restituto ilarione con qualchedun altro di giunta iersera mentre il priore discorreva col padrino adelindo per consigliarlo a darci questa brutta mattinata che cosa facevate di grazia quel buco saviamente scavato in prossimità dell'angolo che facevano due travi del palco insieme calettate riusciva quasi sul mezzo della sala del capitolo e dava modo non solamente di udire tutto ciò che si dicesse laggiù sa lei signor prospero che cosa debbo dirle gridò vada vada dove le sarà facile di capire che io possa mandarla il signor prospero che era lontano mille miglia dall'idea di averlo toccato sul vivo spalancò tanto d'occhi a quella improvvisa sfuriata padre anacleto non voleva esser da meno de suoi colleghi aveva messo fuori certe note d'archeologia preistorica raccapezzate lì per lì dopo il suo colloquio col duca di francavilla in queste tenebre anticipate mentre tutto risplende intorno a voi mentre tutte le voci del creato vi salutano e vi richiamano alla vita e mentre tutto mi scaccia di qui incominciando da voi non è così chiese il serafino che esso conservi al tuo paese una stazione di dieci carabinieri cinque a piedi e cinque a cavallo ci fanno buona figura i carabinieri a cavallo ecco un ordine cavalleresco che vale qualche cosa e il governo farà bene ad esserne prodigo co suoi amministrati andò allora lungo il corridoio fino all'ingresso del capitolo giunto colà gli venne udito un rumore confuso di voci girò la maniglia per entrare ma l'uscio era chiuso di dentro che novità era quella per qual ragione si rinchiudevano i frati se in convento non c'erano che loro donde si vede chiaro che ogni cosa può tornar utile e piacevole purchè giunga a suo tempo seguitiamo il padre prospero e vedremo anche noi il personaggio che lo faceva correre con tanta fretta al parlatorio del ponte che era una confessione insufficiente fatta a voi solo noi tutti radunati in capitolo avevamo il diritto di mandar via i novizi e voi facendo di vostro capo lasciate sospettare signor mario novelli interruppe il priore e perchè l'opera amministrativa proceda regolarmente è necessario porro unum est necessarium che l'opera legislativa sia informata ad un concetto pratico eminentemente pratico dal ricevitore del registro esclamò il degno rappresentante del governo dal ricevitore del registro che lo aveva risaputo da me non da lei scusi ribattè il delegato a cui i caldi vapori del vino avevano destato il senso della ribellione spiritu tuo il padre anacleto ebbe un istante di raccoglimento indi alzò la fronte come un uomo che ha preso un partito e si dispone a parlare ma il pensiero del nostro personaggio doveva essere difficile ad esprimersi anche per un uomo della sua autorità stato disingannatevi signor priore so dire la mia ragione da bambino m'hanno avvezzato a fare tutto ciò che volevo è un difetto lo capisco ma io non me ne lagno non sempre ci si trovavano bene con lei che aveva l'aria di canzonarli e che li piantava lì su due piedi non badando ai loro madrigali per tener dietro ad un ragionamento di amministrazione o di politica pura sì dio buono anche di politica che è il colmo dell'abominio quella è davvero il genere condannato e parecchie società l'hanno inteso così bene che già mirano a recare nelle loro pubblicazioni un pochettino di varietà guardate ad esempio il journal asiatique è tutta filologia orientale sebbene tutto sommato via siamo giusti un fil di pazzia ce lo avete dev'essere l'aria di san bruno tanto è vero che questo filo mi sembra di avercelo anch'io di questa gran madre al cui risorgimento non sarà troppo il concorso di tutti i suoi figli questo è un argomento più serio rispose il priore a cui il nome d'italia aveva fatto rizzare la fronte e balenar gli occhi d'una luce improvvisa benissimo e faranno un giornale ci hanno pensato mi rispose fratello giocondo ma finora non sono in numero per impiantare anche una tipografia presto saranno quattordici e allora stamperanno il giornale scientifico riescirà interessante e lo leggerò volentieri nuovi di zecca uno anzi mi pare fin troppo nuovo e non capisco come il priore lo abbia ammesso fratel giocondo non discutiamo l'autorità del priore per solito intorno a quell'ora i frati di san bruno a riposarsi dalle ore di studio si raccoglievano a chiacchierare ed erano tra loro discorsi interminabili d'arte di filosofia e di politica dal creatore domandò argutamente il padre marcellino no dico dal padre anacleto dall'inventore della seconda vocazione che forse lo gradireste l'esempio ed anche essersi appiattati in tempo dietro un filare di cipressi per saltar fuori nel momento opportuno preparati a sentirsi dire anche delle impertinenze pur di mandare a monte ogni cosa il serafino biondo potè vedere il padre anacleto che si era già rannicchiato nel suo stallo dalla spalliera intarsiata e dai bracciuoli in forma di mensole rovesciate il cuore gli batteva forte al serafino biondo egli sentiva di fare una cosa non bella a spiare in quel modo i segreti degli altri il ricevitore del registro ottima persona amante della burletta intratteneva i suoi colleghi delle ipoteche delle dogane e dei pesi e misure con qualche storiella di gioventù e con qualche accenno discreto alla divina bottiglia e non tanto egoistico come a prima giunta sembrava a buon conto meglio amare sè stessi che non amare nessuno vi pare è meglio una vita contemplativa che giri al dolce far niente che una vita operativa la quale vi conduca al far male del resto che obblighi si hanno con la società sono commendatore e prefetto gridò il cavaliere tiraquelli appena ebbe finito di leggere la sottoprefettessa che era presente a quello sfogo di onesta soddisfazione inarcò tosto le ciglia che come si lascia castelnuovo buona volontà amico mio e il resto viene da sè leggete qualche libro d'agronomia servirà per risvegliarvi le idee io ho avuto molto profitto dai segreti di don rebo dubitando della vocazione sua che non può essere accertata finora come fu accertata quella di tutti noi l'ho accolto solamente come novizio e come novizio per conseguenza ho accettato suo zio non volendo separare con una troppo sollecita disparità di promesse due congiunti di sangue ohimè questa volta la rettorica non doveva servirgli molto scritta la lettera confidenziale al ministro ne aveva mandata un'altra al prefetto della provincia suo capo immediato magnificando l'impresa dello scioglimento che sapete e domandando abbastanza chiaramente una corona civica son donna e non posso e non devo vedere ogni cosa ma posso dirvi indovinando lo sapete pure i più famosi indovini erano donne siete sul tripode mia bella pitonessa parlate rispose il padre anacleto io non accetto il giuramento non l'ho udito rimangano qui li avremo in qualità di novizi finora non se n'erano accettati ma sarà una eccezione alla regola la domanda di certo fu fatta a voce alta e qualcheduno di certo udì il suono della sua voce poichè subito dopo il padre prospero si sentì chiamare con un sibilo sommesso ma prolungato che gusto ci abbiate non so disse il padre prospero ma credo col proverbio che ogni bel giuoco debba durar poco baie ribattè il padre agapito lasciate che duri quanto può d'altra parte il termine non vi risguarda voi dovete obbedire e a chi se è lecito alla vostra nepote che vorrà rimanere eh non vorrei proprio che fosse così come dice il proverbio replicò il conte gualandi con accento più malinconico che non portasse quel piccolo guaio d'albergo vorremmo offrirvi ospitalità in casa nostra ripigliò la signorina adele fingendo di non aver intesa l'allusione come si è fatto con tutti i signori di castelnuovo ah se non ci hanno piacere balbettò il sottoprefetto se non amano le visite non vorrei essere importuno no la prego non si dia pensiero di ciò rispose il priore restasse sul ponte a prendere una boccata d'aria fresca fin tanto che il converso tornasse con la persona chiamata o con un suo rifiuto di farsi vedere come più spesso accadeva la natura questa virtù misteriosa che si lascia qualche volta strappare un segreto qualche altra imporre una legge ma che a lungo andare governa sempre lei e manda in aria tutti gli artifizi degli uomini la voglia d'ingrandire l'ordine nuovo di san bruno poteva giustificarsi col numero dei frati che erano già troppi nel convento e le lucertole che guizzavano da un sasso all'altro e gl'insetti di cento specie diverse che susurravano d'ogni parte il loro inno alla vita tutte le forme delle operosità tutte le voci dell'esistenza stringevano d'ogni parte il padre anacleto che andava dove andava il padrino adelindo poichè io sto sempre per chiamarlo così è un ottimo ragazzo è la luce e l'allegria del convento quando non c'è lui par d'essere al buio infatti signori conchiuse il padre restituto levando la voce e stendendo la mano ecco un raggio di sole il duca di francavilla scoperse quasi il suo giuoco mostrandosi distratto nella conversazione svogliato nel ballo infastidito d'ogni cosa la contessina berta ebbe un bel tormentare il cembalo non le toccò neppure un complimento ed anche lei fu noiosa parecchio codice l'uomo che si apparta è come il lavorante che si arresta ritardando col fatto suo il compimento dell'opera comune sventura ai popoli in cui s'infiltra questo male del ritirarsi in disparte poichè allora la decadenza incomincia ha capito temo di sì per lo meno il dubbio gli è nato ma egli è un gentiluomo e non è andato più in là questa avventura mi piace ci sarà qualcosa da ridire ma infine si servano io non ho da render conti a nessuno e poi sono con mio zio la filosofia civile la filosofia civile è una spiritosa invenzione dei filosofi e poi quand'anche fosse una cosa seria scusi non parlo pe miei colleghi che possono difendersi meglio da sè parlo pel mio signor me che conosco un tantino ma io con vostra licenza non lo farò per ragioni di alta convenienza ed anche di sicurezza personale il sottoprefetto del mio castelnuovo sarebbe capace di aversela a male e di farmi arrestare come ozioso e vagabondo la prima volta che mi saltasse il ticchio di visitare il suo circondario ma sicuro e non può vederlo anche lei solo che ci pensi un pochino signor prospero mio le faccio un ragionamento mi segua attentamente che cos'è prima di tutto la ricchezza d'un paese la proprietà territoriale mi risponderà lei i pochi parenti ed amici che avevano accompagnata la coppia felice erano fin troppi per l'uso cari luoghi mormorò lo sposo all'orecchio di lei mentre si traversava il giardino in questo crocicchio quando tu quando quando ci andrò rispose il sottoprefetto abbassando le ali della sua ambizione ma torniamo a noi ella è un agronomo signor prospero l'italia ha bisogno di agronomi non lo ha letto virgilio salve magna parens frugum saturnia tellus a farlo parere più uomo non poteva certamente contribuire la buona volontà di suo zio a farlo parere più frate doveva bastare una corsa di fratel giocondo in sartoria si era insospettito anzi impermalito senz'altro e l'avere il serafino accettata la sua ghirlanda di fiammole non era bastato a rasserenare la fronte del signor mario novelli rispettiamo gli assenti vi prego io volevo dire soltanto o troppa fede nella nostra bontà respinsi dunque il sospetto e dissi tra me facce di giovani che possono trarre in inganno ce ne sono di sicuro specie nei biondi e quando la comparsa dei peli vani sulle guance è un po tarda a venire e ne venivano molte non dubitate capitavano a diecine ogni giorno i curiosi che volevano vedere il convento qualche volta erano brigate di buontemponi o cavalcate di forestieri più o meno autentici qualche altra erano signori travestiti in nessun albergo secondo che appariva dai rispettivi elenchi dei viaggiatori esisteva un prospero gentili od altro di somigliante con nepote o senza castelnuovo farfallini più o meno eleganti che aliavano dal pianoforte ad una tavola rotonda su cui intorno ad una lampada carcel piantata in un vaso che voleva parere della cina erano disposti gli albi le strenne i giornali ed altre curiosità ora nè il mio carattere concentrato nè le mie abitudini studiose mi consentirebbero di esercitare questo ufficio ha ragione ma noi le giuriamo fin d'ora no non giurino per carità bisognava vedere in quel momento la faccia contenta del signor prospero gentili ma andiamo avanti senza descrivere quello che ognuno di voi può figurarsi facilmente in cuor suo non mi sono tuttavia intieramente arreso alla sua insistenza continuò il padre anacleto ma c'è sempre una parola d'onore che impegna si è ammessi per questa parola e la parola pei gentiluomini è legge se così non fosse mi capiranno il convento di san bruno si tramuterebbe facilmente in albergo ed io ne sarei l'albergatore o il direttore pro tempore non c'è il grande osservai grande sì mi rispose ma noioso troppo con le sue invidie co suoi rancori e con tutte l'altre malinconie che guastano ogni cosa la famiglia qui restringe i soavi suoi vincoli l'ospitalità diventa amicizia quella padellata di bruciate che scoppiettano nel fuoco vuol essere una cosa gustosa di tanto in tanto e come per rendere più spiccato il confronto si dà un'occhiata all'uscio che si scuote ai buffi del vento poi si torna a guardare la fiamma consolatrice bene chiedetegli di convocare il capitolo e fate la vostra domanda vogliamo il padrino adelindo o adelindo o morte disse il padre marcellino ridendo eh più che ella non pensi ripigliò il signor prospero se quella birichina si mettesse in testa di non volerlo che ci potrei far io niente le dice che ci sia questo pericolo osservò gravemente il cavalier ma a poco a poco la vergogna era sparita e tutte quelle brave signore andavano alla sottoprefettura maritate zitelle e zitellone che era un piacere a vederle si facevano quattro salti mentre gli uomini sodi chiacchieravano di politica di finanza e di amministrazione e per farla finita con ogni mormorazione così prese a parlare indicando i nuovi venuti fratelli vi presento due ospiti due compagni il padre prospero e il padre adelindo che forse crederebbe lei che qui si tendessero trappole alle ragazze con dote il sottoprefetto balzò in piedi con aria tra scandalizzata e mortificata lei crede proprio che io con le mie parole e qui le reticenze del signor sottoprefetto dovevano far fede di una commozione profonda vedrete che è così per l'appunto il nostro priore è lo spirito dell'opposizione quando glielo dicevamo noi non voleva crederlo non voleva far nulla e adesso che noi ci siamo acquetati perchè noi ci siamo acquetati soggiunse il padre agapito anche la lontananza volontaria è una forma dell'amore e poi siamo forse fuori d'italia e i bisogni suoi quando si mostrassero tali da richiedere l'opera nostra non ci troverebbero al posto la bottata era di quelle da levare il pelo ma il padre costanzo finse di non intendere l'esempio l'esempio borbottò egli è sempre una brutta cosa l'esempio quando è brutto sicuro ma chi vi dice o signori che il padre anacleto voglia dare un brutto esempio alla comunità di san bruno ecco dunque incominciò a dire il padre restituto a voler parlar nello stile degli antichi frati di san bruno direi che c'è scandalo o principio di scandalo nella nostra comunità io debbo averle sott'occhi come un maestro di musica ha lo spartito di un'opera dove sono notate tutte le parti l'amministrazione è un'orchestra guai se manca l'accordo fra due istrumenti ogni cosa va a rotoli dov'eravamo rimasti ah ecco al caso del signor gentili egli frattanto non vedeva più il monachino ma una bella e graziosa fanciulla l'aria birichina dello scolaro in vacanze non c'era più ma l'aspetto della donna che sente e che pensa rendeva il suo volto anche più attraente che non fosse da prima il signor prospero spalancò gli occhi e la bocca ad un tempo gli occhi per ammirare e la bocca per ridere ah ah esclamò egli ed io bestia non ci aveva pensato ella ha una grande penetrazione signor cavaliere che era senza fallo il più apocrifo di tutti e la lettera misteriosa che dieci giorni prima lo avrebbe sconturbato quel tanto gli giunse invece gratissima come l'annunzio d'un amico a chi s'annoia in campagna anzi meglio come la voce d'un salvatore a chi è sul punto d'affogare in verità non saremmo stati cavalieri se quella donna entrata così fidente sotto la custodia dell'onor nostro avesse potuto correre un pericolo sicuri di noi avremmo dimostrato di non essere se avessimo pensato prima di accettarla o di respingerla e m'ha aggiunto proseguì il padre anacleto che il signor prospero è zio e tutore d'un fior di ragazza la signorina adele ruzzani una vampa di rossore tinse il volto del serafino biondo ma non ci fu altro segno di commozione in lui che restò fermo nel suo atteggiamento statuario tutti erano intorno a lui si occupavano tutti di lui e poco o punto delle varie faccende in cui per lo passato si spartiva la pacifica operosità del convento il giornale come potete immaginare andava per le lunghe si scriveva poco e non si meditava affatto nelle celle solitarie sul tabor disse il padre marcellino ridendo non vedete com'è trasfigurato il nostro priore infatti egli ha veduta la verità si è trovato a faccia faccia con lei e adesso signori miei sentite questi conventi laici si possono istituire per chiasso e perchè durino una stagione avevano perfino lasciato in piedi un certo pulpito di fabbrica destinato alla lettura durante il pasto per fortuna lassù non si leggeva più nulla non avendo la nuova regola di san bruno reputato necessario di aggravare un cattivo pranzo con una uggiosa lettura se la cosa si fa come il ministro desidera lei non può dubitarne un minuto abbia il collare per giunto a destinazione gliene impegno la parola mia che è quella del governo aggiunse il sottoprefetto con accento e gesto ugualmente solenni sperimentali che negavano questo e ammettevano quell'altro spartendosi anche loro in tanti laboratorii evoluzionisti che ammetteranno e negheranno ogni cosa per far la strada pulita e ritornare da capo di quella e di queste aveva fatto un miscuglio come i cavalieri di rodi e lo aveva trovato gustoso e in quella stessa guisa che un giorno nel grande sfacelo del mondo romano alcune anime accorte si erano ridotte a salvezza nella vita monastica al perfezionamento del telescopio e alla scoperta di urano amo ricordare questi fatti soggiunse il padre anacleto che si sentiva alquanto impacciato a dover conversare con quello strano novizio per dimostrarle che apprezzo la musica anch'io infatti il padre prospero ricompariva sull'uscio della biblioteca era andato con molta buona volontà verso il giardino restare a san bruno gli piaceva poco la cucina veramente si era migliorata non senza merito del priore che aveva interpretati i gusti gastronomici del suo preziosissimo ospite mettete che fosse il narratore di questa povera storia e non andrete lungi dal vero il povero testimone mentre gli sposi correvano di qua e di là per tutti i recessi del convento evocandone ad una ad una le dolci memorie non vorrei essere importuno mi affrettai a rispondere no non ci pensi neanche replicò il converso lei è uno studioso dunque non è un curioso mi parve che la distinzione fosse molto arbitraria ma lasciai correre pensando che lo studioso mascherava abbastanza bene il curioso e che sarei potuto giungere a quel benedetto convento se lei vuol far carriera mi soggiungeva quell'uomo impareggiabile lasci credere che tutto proceda dalla sua accortezza ma in cuor suo non si vergogni di non essere accorto in queste materie non lo è nessuno la fortuna è donna ed è giusto che s'innamori di qualcheduno ecco tutto chieder notizie in casa degli assenti non era di sicuro il miglior mezzo per averle autentiche ma il delegato non sapeva a qual santo votarsi tanto più che il santo dei questori e dei delegati di pubblica sicurezza non è ancora stato fissato ed è forse un po tardi per pensarci adesso fratello mio disse il priore c'è stato un po di tutto raccontate a che servirebbe non badate a ciò raccontate ve ne prego raccontate e così dicendo il serafino biondo con atto di curiosità infantile andava a sedersi accanto al padre anacleto ma il padre anacleto lo trattenne ancora prendetevi cura dei carabinieri che non abbiano a mancar di nulla nè essi nè le loro cavalcature i carabinieri sono ottima gente trattateli bene ma mi raccomando che non vi facciano cantare vide i giorni in cui aveva amato e sofferto ringraziato il cielo e bestemmiato sì anche bestemmiato perchè l'uomo non è un angelo e le sue ire hanno sempre mestieri d'uno sfogo volgarmente feroce aveva egli amato mai veramente inoltre parlava con un accento così dolce e così penetrante ad un tempo il serafino non aveva mai osservata prima d'allora una cosa simile e quella scoperta e il pensiero di averla fatta lo turbarono grandemente senza che pure egli ne sapesse il come e il perchè peso l'arguzia non fu molto gustata dal padre restituto che secondo le parole del padre prospero avrebbe dovuto far le veci di paride ho capito diss'egli crollando malinconicamente la testa siete voi proprio voi che volete lasciarci ed ogni pretesto vi accomoda mia sorella diss'egli guardando in aria ah esclamò il priore vostra sorella e avete avuto il coraggio di lasciarla sola oh non c'è bisogno di farle la guardia ribattè il serafino senza muovere la testa ma lasciando cadere dall'alto un'occhiata tra curiosa e canzonatoria al padre anacleto era andato a sedersi sotto il colonnato del chiostro ed era rimasto assorto in una meditazione profonda che peccato esclamò egli ad un tratto senza por mente che pensava ad alta voce un rinnegare la saviezza vigilante del governo che tutto vede punisce e premia quando occorre ed ha balsami anche per la virtù male ricompensata questa almeno conchiuse il sottoprefetto di castelnuovo bedonia è la mia opinione o più umile secondo si guarda ma certamente diverso da quello che si fa generalmente e a cui c'indirizza la nostra educazione e l'ardore delle nostre passioni perciò a non aver pentimenti è necessaria una vocazione sincera e riconosciuta tale a che pensava frattanto il padre anacleto priore dei conventuali di san bruno gli balenava alla mente il doloroso pensiero di avere fatti male i suoi conti e come mosè in vista della terra promessa si accasciò presso un cespuglio in vista della buca che gli pareva ancora troppo lontana quantunque non ci fosse più a fare che un centinaio di passi ma la più parte degli alberi era stata tagliata dai primi compratori del convento restavano solamente cinque o sei querci dai tronchi bistorti che avevano avuta la fortuna di non parer buone a nulla e di esser lasciate in piedi sul ciglio natale donde protendevano i loro rami sfoggiati su d'una piega laterale del colle quantunque a voler esser giusti una qualità non escluda l'altra in modo assoluto ma può darsi che non giudichiamo senza sapere le cose un po di tempo per raccapezzarci intanto se permette chiamerò il delegato di pubblica sicurezza ho da dargli certi ordini il pentametro vuole infatti la chiusa foemina sola fuit scusate replicò il padre tranquillo ne ho citato appena quel tanto che faceva al caso mio nelle citazioni avviene sempre così del resto io non credo che sia una donna è la mia opinione lo zio prospero si era allontanato per qualche faccenda domestica adele ruzzani e il conte gualandi erano tornati nel salotto signorina disse il conte cercando di riattaccare il discorso interrotto si potrebbe sapere che cosa disse adele ridendo di buona voglia adunque notò il priore sembra disse quell'altro sembra ed è signor sottoprefetto ribattè il padre anacleto tralasciando di dare del commendatore al suo ospite come aveva fatto fino a quel punto avrete già inteso che quello era un rumore di voci esso veniva per l'appunto dalla insenatura del poggio che era protetta dall'ombra delle querci il padre anacleto si avanzò guardingo e si concentrò gloriosamente nel vuoto sonoro delle sue frasi lasciando che i suoi uditori argomentassero da quel piccolo saggio con quante chiacchiere si governi il mondo accanto a quell'ammasso di cenere si scopersero altri cocci ed ossa di animali domestici ma rotte irregolarmente e qua e là intaccate da solchi poco profondi ma non ne fece molti all'aperto come fu al principio del sentiero dei frassini che incominciava appunto dove finiva il piazzale tornò indietro in atto di persona stanca che abbia fatta una lunga passeggiata padrino padrino voi siete un gran curiosaccio disse il priore cansando di rispondere ho conosciuto nella mia giovinezza un uomo insigne grande per l'ingegno e tuttavia bambino per la cara ingenuità de suoi modi ma che volete farci i dotti son fabbricati così e non c'è verso di mutarli sanno che quel gusto d'asciutto ed acerbo nella superficie delle ossa è indizio d'antichità e l'accertamento d'un fatto così importante val pure un piccolo sacrifizio l'arcangelo in vacanza crollò leggermente le spalle in atto di stizza non potuta nascondere per quella che gli pareva una insigne debolezza d'animo e rispose tutto d'un fiato signore siamo due che vogliamo ascriverci alla regola di san bruno capitolo egli destramente girando pel corridoio era scivolato in chiesa cercava un luogo donde gli venisse fatto sentire qualcosa di tutti quei misteriosi discorsi e andava attorno assai più grazioso in vista ma non meno avido ma lei per tutti i diavoli e stava per dire dell'altro il nostro sottoprefetto perchè veramente non ci vedeva più lume ma una voce argentina lo richiamò in carreggiata cavaliere venga qua diceva la signorina adele tutti quei particolari fecero un gran colpo sull'animo degli astanti la meraviglia era stata così forte che nessuno si era dato pensiero di chiedere chi fosse il compagno del signor gentili in quella domanda d'ammissione a cui partecipavano tutti entrò a dire il padre agapito del resto soggiunse egli speditamente per non lasciarsi sopraffare da nessuno e appunto perchè si era parlato di conversioni avreste pure potuto aspettare un giorno e un'ora il luogo era deserto peggio ancora senza luce quantunque incominciassero a penetrarvi i primi raggi del sole ma voi capirete benissimo che qui si parla per via di metafora seguendo il pensiero del padre anacleto che ricordava in quel punto il verso dantesco io venni in loco d'ogni luce muto del resto rispose il sottoprefetto non c'è niente di male non si tratta che d'un capriccio di fanciulla inesperta e la presenza dello zio chiuderà la bocca ai maligni ma ora mi dica il resto perchè m'immagino appena trovato il bandolo ella sarà andato sino in fondo lui più equanime più freddo e più tranquillo di tutti e frattanto notava un fatto curioso i suoi vecchi amici padre anselmo e padre bonaventura suoi partigiani dichiarati in capitolo e difensori del serafino incominciavano a girargli nel manico cioè no non li vedo per ora poichè siete seduto ma per venire fin qua e per tornare al convento avrete fatto un bel po di ginnastica vi raccomanderei inoltre l'uso dei subacidi non già dell'aceto che potrebbe esser cagione di a farla breve sono il priore di nove e saranno presto quattordici tutta gente posata che vive in una quiete esemplare ma ella sa come si ottenga lo stato di quiete negli animi materia assai più delicata e gelosa che non siano le bilance dell'oro e come un nulla possa turbare quel felice equilibrio lasciano stare ne suoi panni al più al più glieli fanno stringere addosso qualche volta dall'agente delle tasse il sottoprefetto sorrise di mala voglia e le parole e il tono con cui erano profferite lo seccavano ad un modo e qualche volta replicò egli si fanno lecita una piccola osservazione lassù si allargava la prospettiva e in mezzo a due contrafforti del monte si spiegava in lontananza una valle nel cui fondo ove il cielo si confondeva col piano appariva qualche cosa di bianco che doveva essere la piccola città di castelnuovo bedonia celebrava i divini uffizi ministrava il verbo governativo ai fedeli più in là accanto ad una mensola enorme su cui torreggiava uno specchio antico dalla cornice intagliata e dorata si raccoglieva un crocchio più allegro sebbene le teste grigie vi no non ci riescono diss'egli l'esperienza in causa propria vien presto e tizio e caio per dissimulare che facciano si tradiscono sempre in qualche nonnulla sempronio quando c'è s'indovina almeno tale è la mia opinione lui come se avessi fatto il discorso e un conseguente buco nell'acqua anzi preparo la lettera fin d'oggi per non avere altre noie domani signor cavaliere degnissimo a lei preme il negozio ci pensi lei questo le diranno domani i miei pregiati caratteri ha condotto il suo pupillo tra noi rispose con voce sepolcrale il priore ah il padrino adelindo esclamarono tutti che non è un padrino ripigliò il padre anacleto il pupillo signori miei è una pupilla dal medaglione della vlta san bruno benedice ogni cosa iv non già col farla insuperbire intendiamoci la ricchezza non fa girar la testa che agli sciocchi la gente che ragiona non desidera la ricchezza per altro fuorchè per procacciarsi tutte le possibili soddisfazioni intellettuali e morali le amiche trovarono che i suoi nervi erano più aristocratici del solito e il ricevimento della sottoprefettura risentì di quella diversità d'umori se non fosse stato il ricevitore del registro che era sempre uguale a sè stesso sarebbe parso un mortorio il signor prospero entrava appunto allora in castello giunto nell'anticamera del sottoprefetto si fece annunziare e potè sentire il grido di gioia che suonò nel santuario dell'autorità politica di castelnuovo appena l'usciere ebbe proferito il suo nome il serafino chinò la testa e si ritrasse per lasciar passare il compagno nello sguardo a lui rivolto dal priore egli aveva creduto di scorgere un'aria di mezzo rimprovero e fu quasi pentito del suo movimento involontario gli occhi grigi e mobilissimi una gran smania di parere un hidalgo spagnuolo col solo guadagno di poter essere paragonato a don chisciotte della mancia le sue grandi imprese si restringevano a qualche articolo su pei giornali buttato giù a tempo avanzato che cosa dice gridò il duca di francavilla vede forse qualche difficoltà nella conclusione del negozio no rispose il sottoprefetto cioè possiamo dire sì e no no e sì com'ella sa queste cose vanno trattate con somma delicatezza anzi a dirittura coi guanti il sogno più lieto della mia vita s'è dileguato come tutti i sogni pur troppo e di ciò non mi dorrebbe molto se non andasse anche in dileguo la cara speranza che io avevo concepita di aiutare secondo le mie umili forze un alto disegno della eccellenza vostra così è l'uomo pensa il male per abitudine lo cerca per desiderio c'è della gente che va a caccia di scorpioni per farne quell'olio balsamico che sapete e c'è della gente che va frucando qua e là in busca di cattive interpretazioni che debbono far onore alla sua perspicacia alle querci dond'era per l'appunto ritornato al convento con quell'aria di cattivo umore che ho già avuto l'onore di accennarvi lassù presso il romitorio dov'erano andati a consumare la mattinata per cansare la vista del sottoprefetto di castelnuovo il serafino biondo non aveva fatto quasi altro che discorrere del padre anacleto spediente m'è parso arrischiato osservò il padre restituto si potrebbe anche ritorcere contro di noi ho bruciate le navi disse il padre agapito stendendo le palme e allungando il collo in atto di rassegnazione siete il più prezioso tra gli amici soggiunse il padre costanzo un vero fratello per tutti noi ribadì il padre ilarione il più simpatico tra gli uomini rincalzò il padre agapito dimenticate per un momento la patria soggiunse il priore con una sottile galanteria che fece sorridere il serafino nell'atto che chinava gli occhi d'un punto come va che voi siete qui a san bruno la vostra sorella così buona vi ha lasciato partire da casa un bel ramarro verde si soleggiava sul colmo d'uno scoglio e lo guardava con due occhietti lucidi come rubini sapete che il ramarro è l'amico dell'uomo io forse un giorno vi racconterò la storia della mia amicizia con due ramarri amicizia che costò loro la vita ma per non allontanarmi dal ramarro del padre anacleto ha ragione ripeto ed io le sono gratissimo non mi domandi di far tutto oggi stesso debbo studiare il modo e l'opportunità ma infine stia certo rimanderemo a casa la signorina come ha detto ruzzani ricordando ciò che gli aveva detto in parlatorio il priore si era arrisicato a toccare il tasto del giornale scientifico e di là era subito nata tutta quella gran ressa che v'ho accennata più sopra perchè i miei monaci sapevano pure che la loro rassegna non l'avrebbe letta nessuno poichè essi non l'avrebbero mandata a nessuno di fuori via scusate interruppi ma l'acqua stagnante è limacciosa solo la corrente è limpida volete dire che il mio paragone non corre ripigliò il priore sorridendo sia pure rivoltatelo il padre tranquillo vedendosi così abbandonato dal priore a cui credeva di essere andato in aiuto non rispose più altro ma entrò a parlare per lui il padre natale il padre anacleto non disprezzava l'umanità soltanto amava lasciarla tranquilla non la molestava co suoi cerotti filosofici e gradiva in ricambio di non esserne molestato i quali germogliati all'ombra delle patrie leggi e fiorenti al sole della libertà ma qui m'accorgo di metter mano ad una retorica sulla quale il sottoprefetto di castelnuovo bedonia potrebbe vantare il diritto della priorità che cosa volessero da voi tutti quei frati sfratati come non lo indovinate io no se voi non mi aiutate aiutiamolo dunque venivano l'un dopo l'altro a chiedere ma no questo non debbo dirvelo io forse in un trattato di geografia notò giudiziosamente il sottoprefetto può darsi ma che diamine gli salta in testa alle maestre d'insegnare la geografia alle ragazze a che cosa può servire la geografia il sottoprefetto lo fermò con un gesto eh scusate ripigliò il padre restituto vecchio oramai lo è tanto che non lo sarà mai stato più di così e noi lo abbiamo in casa o signori e sotto tonaca di frate il suo nome volete saperlo il suo nome forse perchè non gli era accaduto di osservare tanto contrasto diavolo ripetevo una frase già detta poc'anzi scusate lettori mi fermo in tempo e non vi dico più altro tra questi giuochi d'altalena e osservazioni e malinconie psicologiche capitò al priore la visita del sottoprefetto di castelnuovo bedonia e accompagnata da circostanze eroicomiche che io vi racconterò senza farmi pregare in questa faccenda a prima vista di così poco rilievo c'è più importanza che ella già tanto perspicace non veda perseveri stringa le fila e mi mandi buone notizie io farò altrettanto con lei vi siete già accorti o lettori che io cedo un pochettino all'influsso dell'ambiente sto coi frati e zappo l'orto x per studi e per altro mormorò il cherubino che la sapeva lunga anche senza aver ombra di baffi non saprei ripigliò il padre anacleto che era prudente e non andava a cercare il pel nell'uovo è venuto a trovarci una settimana fa e non ci ha parlato d'altro che delle sue ricerche scientifiche e più si compiacque d'averlo rigirato con quell'arte allorquando vide che il padre anacleto ne era stato tocco sul vivo non abbia paura signor sottoprefetto non abbia paura gridò il priore con impeto qui nessuno pensa ad ammogliarsi il signor gentili poveretto esclamò la contessa beatrice levando il viso a mezz'aria poveretto perchè domandò il ricevitore il sottoprefetto non domandò nulla ma tese gli occhi e aperse la bocca anche lui andava incontro alle parole della contessa gamberini come la biscia all'incanto il padre anacleto rimase un istante perplesso ma gli occhi scrutatori del monachino gli erano addosso perciò fatta una pronta risoluzione rispose parecchie volte mettete anche cinque il priore sorrise di quel terzetto all'unissono continuate diss'egli ho quasi finito ripigliò il padre restituto non vogliamo donne e frattanto ne abbiamo una in convento e quel che è peggio non in forma di visitatrice che potrebbe ancora tollerarsi per un giorno ma in forma di ma la bontà della cucina era troppo poco messa a riscontro con la mancanza d'ogni svago il padre prospero era un uomo amante del quieto vivere non già della solitudine fatta solamente per le anime che sanno bastare a sè medesime ottima signora per altro ed anche piacevole in conversazione purchè non entrasse a parlare dei torti fatti a suo marito disgraziatamente ciò le accadeva dieci volte al giorno ma d'altra parte siamo giusti la signora sottoprefettessa aveva ragioni da vendere intanto adele fra le ombrose piante ma no parliamo anzi tutto del padre anacleto voi lo avete visto assai brutto nella sua conversazione col sottoprefetto di castelnuovo bedonia e non solamente perchè lo annoiasse quella visita del rappresentante del governo signor priore lasciate che una donna una fanciulla si attenti di darvi una lezione direte poi se ho torto ed io m'inchinerò al vostro giudizio voi ammaestrato dall'esperienza ci avrei un gusto matto quei gamberini così superbi della loro contea che guardano il paese con tanto disprezzo dall'alto di una bicocca piena zeppa d'ipoteche parli piano per carità restare poi come si sarebbe potuto dirgli di restare dopo le rivelazioni del sottoprefetto di castelnuovo e la notizia che ne avevano avuta tutti i conventuali di san bruno morto confessi signor prospero mio arcicarissimo che una coppia così bella non si potrebbe immaginare anche se non si trattasse di secondare un alto concetto politico di sua eccellenza perchè si fossero raccolti in quella solitudine mi pare di averlo già detto ma perchè avevano adottata quella foggia di vestire non potevano vivere in comunità ed anche con una certa regola fratesca senza l'impaccio della tonaca lettori miei il vecchio entra per una gran parte nella composizione del nuovo signora mia glie l'avrei chiesto volentieri ma ho avuto paura di passare per un curioso lassù non amano i curiosi e ho dovuto tenermi la voglia in petto e gli altri frati come sono belli e brutti giovani e maturi ce n'è per tutti i gusti ma non potendo dubitare del fatto così audacemente asserito dal suo superiore e corroborato da una lettera di quella fatta arrisicò un giudizio severo sulla gravità dei ministri in genere e di quello dell'interno in particolare la servo subito ripigliò il sottoprefetto che era giunto dove voleva ella non tiene neanche un elenco quotidiano di chi giunge e di chi parte dal circondario ella non me lo ha mai domandato si domandano queste cose sono i principii i rudimenti del mestiere mestiere osservò il signor tutto il resto è apparenza oro falso princisbecco scusi sa signor cavaliere parlo come uno che non lo è ma le giuro che se lo fossi parlerei sempre egualmente lo abbiamo messo alla porta lo abbiamo relegato nel parlatorio là presso al ponte perchè se la dica coi forestieri lasciando in pace noi altri il padre anacleto non era stato mai così sciolto di lingua nè così fiero e sarcastico il priore fece un inchino e additò un seggiolone al suo ospite ma il sottoprefetto fece le viste di non essersi accorto di quell'invito sono in volta per visitare tutti i comunelli del circondario proseguì egli è la nostra via crucis perciò spero non vorrà trovar nulla a ridire sull'accompagnamento di due carabinieri ma il monachino fu pronto alla parata e ribattè il colpo del padre anacleto prima che questi potesse avvedersi d'esser giunto alla misura badate signor priore disse il monachino io non ammetto nulla di ciò che pretendono gli altri e voi farete ottima cosa sopra tutto cavalleresca a tenere da me come avrete capito era un buon diavolo incapace di quelle brutte cose che con tanta grandezza d'animo voleva appiopparsi e aggiungerò incapace di far male ad una mosca se non avesse avuto il vizio di tormentare ad ogni momento la sua è vero mi rispose ad una certa età l'uomo incomincia a sentire questi filantropici stimoli d'esser consigliere comunale deputato amministratore d'opere pie membro d'un consiglio agrario capitano della guardia nazionale lo dominava con tutta la sua autorità quadragenaria la signora morselli donna stimabilissima che aveva un solo difetto quello di credersi un soprano sfogato sono il solo tra i capi di circondario in italia che possa vantarsi di possedere una simile novità san bruno ha adunque ottenuto grazia presso di lei domandò il padre anacleto e frattanto nessuno si presentava lo lasciavano solo co suoi dubbi senza offrirgli l'occasione d'un piccolo sfogo il signor cavaliere si rammentò allora di aver detto che non voleva vedere nessuno non così i fantastici dei quali vi ho detto essi dubitano sempre e di tutto forse vedono meglio degli altri perchè andiamo in fondo qual è la creatura di cui sia certo l'affetto anche quando ve lo ha dimostrato non siamo noi esseri mutabili secondo le varie impressioni sant'antonio romito volontario nella tebaide raccolto da mane a sera nelle sue sante meditazioni vedeva ad ogni tratto il demonio che assumeva tutte le forme de suoi desiderii soffocati e delle sue ambizioni represse del resto lo zio e tutore della signorina è felicissimo di aiutare a questa unione ed io confido che vostra eccellenza vorrà premiare lo zelo di questo egregio cittadino il quale è entrato con tanta facilità nelle idee del primo ministro lo dico senza adulazione e con la mia usata schiettezza che abbia mai avuto l'italia ogni uomo ha due vocazioni nella sua gioventù la prima che è vera o falsa senza che a tutta prima si possa discernere donde vengono i tardi pentimenti le smanie e le lunghe agonie del chiostro il convento di san bruno nel corso di una settimana aveva mutato a dirittura d'aspetto prima e sia detto senza ombra di mal animo ci si dormiva molto allora ci si vegliava ci si viveva ci si lavorava a gran furia in pari tempo promise a sè stesso che essi non avrebbero fatto nulla senza il suo beneplacito perciò a mala pena i conventuali di san bruno incominciarono a recarsi in capitolo l'illustre uomo di stato a cui ho l'onore di scrivere mi conosce sa il poco che valgo e mi renderà piena giustizia sono stato assai più fortunato in un'altra faccenda che non era tra le meno gravi di questo circondario e che poteva riuscire di gran nocumento alla società civile bene ripigliò il padre prospero eccomi dunque a prendere la mia parte scusate replicò quell'altro si tratta di gravi faccende e voi siete ancora novizio non vedete cincinnato che coltiva i suoi campi e prima e dopo i ripetuti onori del consolato della dittatura e dello interregno scipione africano è inescusabile davvero perchè va troppo tardi a digerire nella quiete di literno gli amari bocconi che gli hanno fatto inghiottire i suoi concittadini non era ciò che s'aspettava il serafino biondo pure gli bisognò contentarsene ma dunque è assai grave ciò che vi ha raccontato il sottoprefetto chiese egli tanto per dir qualche cosa opinione indovinarlo quando c'è non dico di no ribattè il padre anacleto ma badate padrino adelindo è assai difficile trovarlo sono con voi mia sorella difatti non lo ha trovato inchini genuflessioni occhiate sospiri spasimi n'ha avuti il segretario venne per la firma e fu mandato al diavolo entrò la sottoprefettessa e fu mandata col segretario insomma il nostro uomo schiattava dalla rabbia e finì col chiudersi nel suo ufficio dichiarando che per tutto quel giorno non voleva vedere nessuno proprio in quel punto appariva dall'androne il serafino biondo seguito dal padre prospero e dal padre agapito quest'ultimo aveva una cera non troppo contenta forse gli dispiaceva che la passeggiata fosse finita forse aveva avuto qualche piccola contrarietà non distilliamo acqua di melissa non fabbrichiamo cerotti no nessun rimedio nè per le anime travagliate nè pei corpi infermi attendiamo invece a medicare noi medesimi nel silenzio e nella pace d'un chiostro e ci pare che si faccia già molto adesso abbiamo l'uomo libero da capo e tutte le teoriche a bollire nella medesima pentola sciogliere legare accentrare decentrare libero arbitrio e impulso fatale probabilità e necessità leggi scaturite dal fatto fatti rampollati dalla legge ella e suo zio mi aiutino a mettere in pace la mia coscienza accettino di entrare come ospiti per ora e questa ospitalità la chiamino pure un noviziato ora se ciò basta a mantenere la sua illusione vorremo noi lesinargli le staffe i la varietà dei discorsi aveva tirata intorno al canapè di damasco rosso la maggior parte degli ospiti perfino le ragazze che di solito si raccoglievano accanto al pianoforte dalle mode per natural transazione tutto ciò metteva un pizzico di sale nella vita per il passato così insipida di castelnuovo bedonia gli conferiva un'aria di capitale e sarei per dire di piccola parigi c'era un guaio nei mercoledì della sottoprefettura tanto è vero che non c'è niente di perfetto in questo basso mondo signor priore diss'egli poscia con quel suo misto di timidezza e di confidenza che gli tornava così bene al viso siete forse venuto a san bruno per ira contra gli uomini io veramente credevo che fosse per un altro genere di malinconia ma in ogni fascicolo vi passa sott'occhio un mondo di cose algebra indiana demonologia babilonese medicina araba poesia assira apologo persiano e via discorrendo del resto io mi fo un vanto della mia schiettezza sebbene in altri tempi la dio mercè passati per sempre questa virtù mi sia stata causa di molte delusioni ma di grazia signor prospero si potrebbe sapere che cosa si sia fitta in capo la sua bella nepote vuol vivere in un chiostro lo cerchi di monache almeno e questi sciocchi di frati non si sono accorti di nulla il povero padre anacleto sentiva una gran voglia di mandarli a quel paese xix in questa solitudine il cui primo disegno è titolo di merito insigne pel nostro venerato priore in questa solitudine si stava benissimo ci si potrebbe stare ugualmente in futuro ma a patto di rimanere come eravamo in principio ma già voi l'avete capito o lettori il padre anacleto aveva perdute le staffe e intanto che snocciolava le sue massime dentro di sè il padre anacleto pensava a tutt'altro per esempio al padre agapito che era andato fuori col padre prospero e col padrino adelindo alle cinque del pomeriggio la campana del convento suonò l'appello al refettorio tosto sbucarono i frati dalle loro celle con una prontezza e con una simultaneità che facevano credere aver essi aspettato quel momento con la mano sul saliscendi signori vi prego per qualche ora almeno sono ancora il vostro superiore usatemi la cortesia di tenervi neutrali e lasciate a me la cura di sciogliere le questioni che mi risguardano signor commendatore diceva il padre anacleto a che cosa posso attribuir l'onore di una sua visita al desiderio al piacere di conoscerla non si meravigli la prego rispose con grande volubilità di parole il sottoprefetto di castelnuovo il priore avrebbe doppiamente torto a mandarlo via senza consultare i suoi compagni aggiunse il padre restituto siamo tutti eguali qua dentro e il suo priorato non è che una carica ma ad ogni modo aveva amato e si era trovato nel caso di soffrire così profondamente come se quell'amore fosse il più grande il più solenne di tutta la sua vita e a mezza scala si riusciva da una parte sul cornicione della chiesa dall'altra in certe stamberghe le quali servivano probabilmente di seccatoio agli antichi frati di san bruno ed erano proprio sopra alla sagrestia al capitolo e alle celle del primo piano appartenesse quel gentile padrino biondo con que labbruzzi vermigli quelle guance rosse e quegli occhietti ladri in verità io vi dico se non fosse stato per quegli occhi il padrino sarebbe stato preso per una monachina via signori parliamo sul serio se si può ci eravamo prestati cortesemente ad un capriccetto di donna ecco tutto non si fonda impunemente un ordine come il nostro senza destare la curiosità della gente senza far nascere le voglie più strane arrivato a questo punto della mia narrazione mi par di sentire il lettore che esclama un nuovo ordine monastico nel secolo decimonono e quel che è peggio senza l'accompagnamento dello scopo religioso nel solo intento di appartarsi dal mondo eh via lettore umanissimo e perchè no non vi riferisco il rimanente di quella malinconica conversazione poichè la mia storia non ne ha punto bisogno del resto la mia storia è finita qualche settimana dopo si celebrarono le nozze gualandi ruzzani e gli sposi felici che dio vel dica si disponevano ad un lungo viaggio charitas ripigliò il padre anacleto io spero adunque che voi miei cari fratelli in solitudine non disapproverete questa novità badando alle intenzioni che l'hanno dettata il padrino guardò in viso i suoi giudici e comprese che nessuno avrebbe detto di no i soliti quattro salti non erano ancora incominciati sebbene il maestro di musica avesse già tentate le dame e i cavalieri con gli accordi d'un valzer e i ballerini più feroci della sottoprefettura fossero tutti presenti vedo l'aria di trionfo con cui mi fate la vostra domanda notò il serafino già io così giovane come sono non posso non debbo aver dispiaceri perciò non mi riescirà di rispondere balbetterò mi confonderò e voi nella vostra autorità priorale compatirete il mio stato a torino e in altri siti ah in altri siti sicuro di qua e di là come l'ebreo errante noi si esce poco da castelnuovo in città mancavano a dirittura le tracce dei colpevoli la loro carrozza li aveva trasportati alla stazione della strada ferrata e laggiù facevano coincidenza due volte al giorno i treni diretti per modo che non si poteva argomentare dall'ora se fossero andati a levante o a ponente par d'essere in una casa dove ci sia un bambino che tutti diventano bambini come lui e più di lui se occorre e il priore il priore è l'unico che non abbia persa la testa almeno è il più grave di tutti dica il più pericoloso signor prospero perchè lo conosce forse non mi oppongo al disegno tanto vedete signori miei qui c'è entrato il demonio la pace se n'è andata e niente varrà a ricondurla tra noi inoltre senza quella donna che è partita stamane non c'è più vita non c'è più luce a san bruno nove per ora ma se ne aspettano cinque graziosi quei novizi esclamò il sottoprefetto avanti coi nemici delle donne ripigliò la signora morselli e lei cavaliere non li obbliga a smettere appunto nella politica diceva egli toccano all'uomo le delusioni peggiori che cos'è la politica e in genere la passione dell'uomo per la cosa pubblica per gli uni è soddisfazione di vanità personale o giuoco d'interesse per gli altri uno sfogo d'amor patrio sentimento nobilissimo tra tutti ma la parola si usa impropriamente a significare un eccesso di pinguedine il che si esprimerebbe meglio con la parola polipionìa ugualmente greca pion volendo per l'appunto dir bravo e che cosa facciamo noi se non un'opera d'egoismo egoismo intelligente egoismo ragionevole che non giunge fino al punto di godere della morte degli altri ma che si ferma alla consolazione di ritrar noi dalla mischia donde non si ha potere nè speranza di ritrarre anche gli altri i banchettanti ci avevano di sicuro lavorato attorno coi denti l'attenzione degli esploratori andava a mano a mano crescendo ma essa arrivò al colmo quando a forse un metro e mezzo di profondità le vanghe diedero un suono metallico scoprendo la grigia e scabra superficie di una falda di sasso già interruppe la signorina adele proprio così il conte gualandi stava per replicare qualche cosa ma ne fu impedito dall'arrivo del signor prospero vi lascio immaginare la festa ch'egli fece al priore spriorato di san bruno quantunque a dir vero gli tornasse piacevole lì per lì come il fumo negli occhi sono venuto qua per due cose anzitutto per vedere di persuadere lei e i suoi colleghi dell'errore in cui vivono scusi sa ma non è bella questa loro rinunzia al civile consorzio con tutti i danni che la società ne risente se non vogliono riconoscere i diritti della società pensino pensino a quelli dell'italia benissimo rispose l'arcangelo in vacanza e parve mi scusi l'ombra dell'ariosto se guasto un verso all'orlando e parve gabriel che dicesse ave a proposito e dove abbiamo lasciato il nostro ottimo sottoprefetto un uomo simile non va trascurato egli è il primo in castelnuovo bedonia non lo dimentichiamo contadinello che veniva dietro a me con un carico sulle spalle mi disse badate se volete prenderla io posso insegnarvi il suo covo che è là e mi additava una balza sormontata da cinque o sei pini bistorti a forse cinquecento metri dal punto ov'era la volpe adelina duchessa in verità nessuna donna porterà la corona meglio di lei signori la eccellentissima duchessa di francavilla nepote del commendatore gentili guardate che talentone come vedeva giusto prima ancora di osservare il baccello ha gridato c'è il tonchio il padre anacleto non era fatto così anzi per dirvela in tutta confidenza era sempre stato un buon ragazzo soggiunse egli volgendo intorno una rapida occhiata come se volesse sparpagliare il complimento tra tutte le sue ascoltatrici ma intendevo parlare d'una meraviglia medievale di una stranezza d'un anacronismo infine per chiamar le cose col loro nome del convento dei matti dovrebbe considerare signor cavaliere che non era più tempo di oppormi di far trionfare la mia volontà si figuri ero scapolo e mi son conservato tale perchè volevo troppo bene alla figliuola di mia sorella l'ombra minacciosa evocata dal duca di francavilla si rizzò davanti agli occhi del povero cavaliere e la sua nomina a prefetto la commenda la dignità senatoria quella triplice forma delle sue future grandezze gli fuggiva veloce dallo sguardo illa levem fugiens la società vuol questo la società vuole quest'altro qui non si può stare perchè l'interesse sociale non lo permette di qui non si può escire perchè l'interesse sociale non lo consente se studio l'arabo la società vuol far di me un professore non mi serve a nulla il dire che l'ho studiato per mio gusto debbo essere professore era uno studio ben noto a lui perchè incominciato due settimane prima nel convento di san bruno e rappresentava l'interno del chiostro al fruscìo della veste sul pavimento il conte gualandi si voltò e la signorina adele riconobbe il bel priore di san bruno sì perbacco quantunque mi sembri d'averlo già indovinato il vostro segreto ho una gran voglia di vedere come farete a spifferarmelo in tre v'ingannate se credete che ciò sia difficile è un segreto che ve lo potremmo dire anche in sedici quanti siamo a san bruno audacia infinita nell'attribuire alla natura gli errori dell'arte nostra e all'arte nostra i benefizi della natura eccovi padre prospero la medicina da ippocrate fino a ah sì e qual è di grazia questo undicesimo eccolo qua non so se lo esprimo bene ma voi mi correggerete mettendolo in bella forma e lo farete incidere nelle tavole della legge tutto il padre prospero sdraiato sul tappeto in verità non troppo soffice e non troppo verdeggiante del prato con la testa posata contro la sporgenza d'un sasso e col suo fazzoletto sugli occhi per ripararsi dai raggi del sole che sforacchiavano in alto la frappa al padre anacleto mancò il tempo di richiamare le memorie del luogo perchè il padre anselmo e il padre bonaventura gli furono quasi subito ai fianchi orbene chiese egli appena li vide apparire si è combinato risposero ora arma e luogo che voleva dir ciò voleva dire che la visita non gli giungeva inaspettata che anzi gli era stata annunziata in una certa lettera ricevuta il giorno prima oh l'avverto che non correggerà le mie gridò la contessa gamberini so poco io ma quel poco io l'ho per sicuro da fonte per ordinario assai bene informata notò ridendo il signor ricevitore del registro ma era pronta alla riscossa la contessina berta che si fece innanzi col suo giovanile candore e dimandò c'era anche adele anche adele rispose la contessa madre alla contessina figlia a quella confidenza inattesa ed anche oscura parecchio del sottoprefetto di castelnuovo bedonia il signor prospero spalancò gli occhi e la bocca ad un tempo come diss'egli dopo esser rimasto un istante in quell'atteggiamento di stupore tutto questo nel matrimonio della mia nepote i nuovi conventuali nell'atto di sciogliersi hanno deliberato di regalare il convento alle opere pie di castelnuovo e appunto un'ora fa parecchi di loro venuti per ossequiare in me il rappresentante del governo me ne hanno recato il gratissimo annunzio la prima società era nata quasi ad un tempo con l'idea tra pochi amici che usavano da gran pezza ricambiarsi i loro pensieri ma presto la voce era corsa ed altri compagni si erano offerti il concetto era buono la regola nuova a cui il caso aveva dato il nome di san bruno attecchiva come dio volle si levarono tutti da tavola e il padrino uscito dei primi dal refettorio andò a chiudersi nella sua cella voleva egli cansare i soliti accompagnatori o più specialmente lo zio spigolo puerilità direte ma di queste puerilità s'intesse la vita se ci pensate un tantino se interrogate i vostri ricordi son certo che ammetterete anche questo anche lui aveva borbottato il signor prospero udendo in anticamera che era giunto il conte gualandi che il convento dei matti voglia scaricarsi tutto in casa nostra e noi che eravamo riesciti a svignarcela e la mia cara nepote che aveva mostrato tanta soddisfazione di venir via tanto a sentir lui era tutta strada per andare verso i pini dove ci aveva il suo covo la volpe mi allontanavo invece dalla mia caverna ossifera ma questa mi avrebbe sempre aspettato e adesso che facciamo domandò il padre atanasio andate voi fratello che siete più vicino all'uscio gli disse il priore ditegli che è novizio e che abbia pazienza se lo lasciamo fuori avete ragione o signori replicò il padre restituto avete ragione se non badate allo spirito e vi attenete soltanto alla lettera la lettera nel caso nostro non c'è ma c'è lo spirito il quale si è svelato nelle consuetudini nostre e in quel medesimo principio che ha già raccolto sedici uomini nel convento di san bruno io non ho domandato nulla e se ci penso mi pare che non avrei avuto il diritto di domandar nulla al governo sa lei signor cavaliere qualche volta ci penso e me lo dico da me è vero signor cavaliere è vero ma se debbo parlare alla libera non è il cuore della mia nepote che mi dà pensiero è la testa non ama nessuno un po perchè non ha ancora trovato quel tale che dovrebbe andarle a genio ma molto perchè vuole la sua libertà per fare a modo suo contentare i suoi capriccetti per quella propensione naturale che abbiamo tutti a cogliere qualche segreto in aria e che in lui era accresciuta da ragioni particolari veramente inutili a dirsi si avanzò guardingo come vi ho detto allungò il collo tra due cespugli e vide e questo forse era da attribuirsi in parte alle gravità dell'abito che indossavano in parte alle burrasche per cui erano passati prima di giungere a quel porto di rifugio al cospetto della madonna in una di quelle tavole che vi ho accennate poc'anzi gli era venuta la voglia di balzar fuori dal suo nascondiglio ma il pensiero di capitar là come un guastafeste lo trattenne era un pensiero pieno di amarezza che egli non conosceva ancora o che forse aveva dimenticato da un pezzo qui c'è stato il demonio non c'è più pace nè felicità dove non c'è più luce già anch'io lo pensavo da tempo abbiamo fatti i conti senza la voce di natura l'undecimo comandamento esclamò il priore anche voi che undecimo che comandamento bella usanza svecchiata dagli antichi conventuali che amavano tutti di avere il loro orto pensile come un invito ai sorrisi del sole nelle prime ore del giorno che sa di possedere e di essere amato ancora una volta mi domanderete dove andava il priore e qui se non mi risolvessi a dirvelo io sareste capaci di dirmelo voi facendomi perdere il merito dell'annunzio la tentazione saputa vincere ha fatto onori ai santi è stata anzi la ragione del loro innalzamento ai seggi celesti rammentate amico restituto rammentate antonio nella tebaide il bravo eremita se ne stava nella sua grotta contemplando le invenzioni sempre nuove dello spirito maligno quei banchi di calcarea grossolana o meglio d'un sabbione indurito erano tutti ripieni di gusci d'ostriche e d'altri bivalvi come l'arca diluvii la venus rugosa la terebratula bipartita non senza tracce di polipi di èchini e d'altri resti organici poco determinabili no non vi scomodate rispose tranquillamente il padre prospero vorreste fare di me un pomo di discordia a qual pro tanto per essere offerto a venere sarei troppo peso come fu giunto al crocicchio dei sentieri dove la sera antecedente gli era occorso quel dialogo importante che vi ho riferito gli parve opportuno di andarsi a posare su quel sedile di pietra che vi ho pure accennato ma non al medesimo posto ch'egli aveva la sera antecedente un pochettino più in là verso lo spigolo tizio e caio nel caso di mia sorella notò il monachino proseguendo il discorso rappresentano il tornaconto l'egoismo la caccia alla dote la volgarità mascolina tanto più ributtante quanto più lavora a nascondersi sotto le apparenze d'un amore profondo se non riesce nella prova l'avverto signor borgnetti che lei ritorna negli abruzzi donde è piovuto a castelnuovo bedonia signor cavaliere gridò il borgnetti scuotendo la testa con aria che voleva parer fiera è una prova di sfiducia che non avrei creduto non credo che cosa potrebbero trovare io lo domando a lei ma vorranno un po di tempo a pensarci su la gente che possiede i quattrini ci ha sempre qualche dubbio qualche esitanza infine che so io signor duca si commenta dante che ne vale la pena e ci fanno una discreta figura anche gli asini mi perdonano la franchezza incominciò finalmente il priore dica liberamente ma badino soggiunse voglio essere schietto anche a risico di parere scortese non le riuscirà disse il cherubino che non aveva ancora ombra di baffi ma dimostrava già di aver molto giudizio benissimo infatti che cosa le dicevo dianzi essendoci io colla mia nepote mi pare sì ma badi signor prospero queste ragioni hanno valore con una persona di spirito non potrebbe farle valere coi signori di castelnuovo a questi bisognerà sempre poter dire che la cosa non è vera altro che gualandi del poggio un francavilla avrebbe fatto onore ai loro milioni accettandoli grazie della sua degnazione disse il signor prospero chinando la testa ma infine signor cavaliere se la mia nepote non ha voluto saperne che ci posso far io il nostro cavalier tiraquelli era rientrato nella sala di ricevimento in compagnia del fido signor prospero gentili il cui volto aperto e sorridente pareva già lumeggiato dai toni caldi d'un collare della corona d'italia alla fin fine o che s'ha da aver l'occhio a tutte le minuzie di castelnuovo bedonia e non aveva ragione il mio vecchio principale a dire che la fortuna è donna venga la fortuna e terrà luogo d'ingegno la mia giustificazione è tutta nel non aver badato più che tanto a certe apparenze ed essermi lasciato cogliere alla franchezza meravigliosa con cui zio e nepote si sono presentati quassù capisco che è tutto merito della signorina una bella commediante glielo assicuro io se va sul teatro fa furore di certo il sottoprefetto di castelnuovo bedonia era fuori di sè dalla contentezza mi permette che io l'abbracci gridò il padre anacleto lo lasciò fare non vedeva l'ora di levarselo dai piedi per gittar via quella maschera che gli pesava sul volto di nove che erano pochi giorni addietro i frati di san bruno giungevano per tal modo al numero di sedici ed erano forse già troppi per la quiete operosa a cui mirava il padre anacleto in chiesa non c'era anima nata e ciò si capiva per i frati che erano tutti a capitolo ma non si capiva per il monachino che a capitolo non c'era dove diavolo sarà andato tornò a chiedere il padre prospero i miei frati da burla si muovevano tutti in un'orbita di cui adelindo ruzzani era il fuoco ma che serve più chiamarlo adelindo diciamo adele ruzzani poichè ognuno di quei frati aveva indovinata la donna per altro non diremo adele quando si sarà in molti e vi diranno che appunto in quei riti è la forza loro perchè c'è la poesia del loro istituto che più un amico mio ha giurato fede alle staffe fermate in fondo ai calzoni perchè questi non salgano su egli dice e sostiene che ciò gli è indispensabile per creder sempre di avere vent'anni e cadde in guardia con una grazia che dimostrava l'uso antico e la padronanza dell'arma qui forse v'immaginerete che il fratello giocondo non che stringersi il ventre si dèsse a dirittura per morto scena muta e inarcamento di ciglia il conte gualandi primo credette di vedere il cielo che si apriva per rovesciargli addosso un nembo di fiori e di profumi il signor prospero ricordò il polo artico e l'equatore che gli parvero una cosa da nulla al confronto di quella volata improvvisa ed egli educando fiori in riva al suo lago esule volontario e benevolo non sarebbe morto arrabbiato così parlò signore mie il priore di san bruno con molta bontà e senza quel tono cattedratico che io compendiando le sue parole ho dovuto dare al discorso miracolo che non è ancora avvenuto pel latino e pel greco inoltre la donna ha questo potere su noi che a tutta prima ci rende più teneri desiderosi di apparir buoni cortesi galanti spiritosi e via discorrendo quanto all'esito dei nostri negoziati spero di poterle mandare qualche ragguaglio tra breve e di mostrarmi degno dei favori che la eccellenza vostra si è degnata di promettermi utile dulci infine un giornale ha da essere o no uno specchio della vita della nostra sicuro osservò il priore e se la nostra è una vita studiosa basterà che il nostro sia un giornale di studi povero padre anacleto la sua prudenza e la sua saviezza non lo avevano mica salvato dalle interne burrasche in quella notte che era l'ultima del soggiorno di quel monachino biondo al convento il padre anacleto aveva passato ore d'inferno ma all'orecchio del padre anacleto era giunto un altro rumore che non gli consentiva di tener dietro al canto delle cicale e il suo occhio cercava qualcheduno di cui quel rumore indicava la vicinanza gli erano rimaste scolpite in mente le parole del fratello giocondo e le andava considerando da tutti i lati per non lasciarli soli ma era proprio necessario che non andassero soli a passeggiare nel bosco mentre il bosco era rinchiuso nella cinta del convento e a forse dugento passi da casa avete fatto una mascherata graziosissima osservò il padre restituto dovreste continuarla per qualche settimana ancora via mettiamo per qualche giorno se le settimane vi spiacciono del resto non eravate voi soli in maschera e noi che cosa siamo se non laici in maschera di frati e una tendenza a spendere di cui tutte le industrie e tutte le arti si vantaggiano e per conseguenza tutte le classi di cittadini ella mi segue signor prospero la seguo ma veramente non vedo ancora dicono che la patria non sia una cosa sensibile e che c'entri molta poesia nella formazione di questo ideale io so che c'entrano i nostri amori d'infanzia le nostre lagrime d'adolescenti i nostri rossori e i nostri sdegni d'uomini fatti lo sappiamo replicò l'arcangelo si vien qua per vivere fuori del mondo non curando le sue vanità dolorose è vero disse il priore inchinandosi ma non è tutto il vero no rispondeva lui ce ne dev'essere un'altra tu non puoi dire che è una bella giornata senza averci una ragione più intima e via di questo passo il mio illustre amico ci aveva la manìa degli interrogatorii per modo che io lo nominai di mia autorità presidente perpetuo di tutte le commissioni d'inchiesta del felicissimo regno d'italia signor prospero disse il sottoprefetto interrompendo non senza un perchè il duca di francavilla questa è per noi anzi tutta per me replicò il signor prospero ma io non me ne lagno continui signor duca continui i carabinieri mi direte ma in quel tempo c'era dissidio tra i carabinieri e la pubblica sicurezza dissidio che credo non sia anche stato composto i carabinieri interrogati sulla partenza del signor gentili avevano risposto tener conto di tutte le forze e moltiplicarle associandole non le pare sono intieramente della sua opinione rispose il signor prospero che non capiva più nulla ah meglio così ripigliò l'oratore l'allegria dei tre ascoltatori era prontamente svanita andarvene piantarci qui esclamò il padre restituto ma è possibile fratello prospero che vi prenda una simile malinconia credo anch'io a certi doveri ma d'indole negativa come il non far male a nessuno credo ancora che il fare del bene sia una bella e nobile cosa ma anzi tutto che cosa sono la nobiltà e la bellezza già per piacere al padrino entrò a dire con accento sarcastico il padre agapito sorretto da una benevola occhiata del padre restituto padrino o no un giornale ha da essere un giornale replicò il padre tranquillo non vogliamo mica fare un'arida rassegna sul gusto degli atti di questa o di quella società scientifica per solito non si ammettevano forestieri ma perchè ne capitavano di rado si usava anche la cortesia di lasciar visitare il convento a qualche giramondo riconosciuto per tale e ciò per una ragione semplicissima che i lettori non devono ignorare ognuno degli ospiti di san bruno aveva come ho detto indovinato la donna ma nessuno s'era pigliata la briga di annunziare la sua scoperta al compagno da questa si difende con le buone arme e con li buoni amici e sempre se arà buone arme arà buoni amici e sempre staranno ferme le cose di dentro quando stieno ferme quelle di fuora se già le non fussino perturbate da una congiura tanto a uno principe è necessario sapere bene usare la bestia e lo uomo questa parte è suta insegnata a principi copertamente dalli antichi scrittori in modo che in pochi mesi nelli animi loro laffezione delle parti si spense e tutta si volse nel duca dopo questa aspettò la occasione di spegnere li orsini avendo dispersi quelli di casa colonna la quale li venne bene e lui la usò meglio e però lo uomo respettivo quando elli è tempo di venire allo impeto non lo sa fare donde rovina ché se si mutassi di natura con li tempi e con le cose non si muterebbe fortuna e lanimo suo era assicurarsi di loro il che già saria presto riuscito se alessandro viveva e questi furono e governi sua quanto alle cose presenti ma quanto alle future lui aveva a dubitare che ne nasca occisioni o rapine perché queste sogliono offendere una universalità intera e quelle esecuzioni che vengono dal principe offendono uno particulare il che tornava loro non di meno utile o no secondo che quel principe si sapeva mantenere reputato con loro da queste cagioni se già quelli tali come è detto che sí de repente sono diventati principi non sono di tanta virtù che quello che la fortuna ha messo loro in grembo e sappino subito prepararsi a conservarlo ma avendo preso quelli primi partiti non doveva mai consentire alla ruina loro perché sendo quelli potenti arebbono sempre tenuti li altri discosto dalla impresa di lombardia sí perché viniziani non vi arebbono consentito sanza diventarne signori loro mantenne ancora le parti orsine e colonnese in quelli termini che le trovò e benché tra loro fussi qualche capo da fare alterazione tamen dua cose li ha tenuti fermi ma il timore è tenuto da una paura di pena che non abbandona mai debbe non di manco el principe farsi temere in modo che se non acquista lo amore che fugga lodio perché può molto bene stare insieme esser temuto e non odiato di che ne nasce la poca estimazione sua io voglio a questo proposito addurre uno esemplo moderno pre luca uomo di massimiliano presente imperatore marco solo visse e morí onoratissimo perché lui succedé allo imperio iure hereditario e non aveva a riconoscere quello né da soldati né da populi e se voi considerrete litalia che è la sedia di queste variazioni e quella che ha dato loro el moto vedrete essere una campagna sanza argini e sanza alcuno riparo ma quando ciascuno può dirti el vero ti manca la reverenzia per tanto uno principe prudente debbe tenere uno terzo modo eleggendo nel suo stato uomini savi e solo a quelli debbe dare libero arbitrio a parlarli la verità e di quelle cose sole che lui domanda questo nasce che li ordini antichi di essa non erano buoni e non ci è suto alcuno che abbi saputo trovare de nuovi e veruna cosa fa tanto onore a uno uomo che di nuovo surga quanto fa le nuove legge e li nuovi ordini trovati da lui e da questi dua appetiti diversi nasce nelle città uno de tre effetti o principato o libertà o licenzia perché se fussi diventato soldato di loro nemici non avevano remedio e se lo tenevano aveano ad obedirlo viniziani se si considerrà e progressi loro si vedrà quelli avere securamente e gloriosamente operato ma sendo lintento mio scrivere cosa utile a chi la intende mi è parso più conveniente andare drieto alla verità effettuale della cosa che alla immaginazione di essa le città di alamagna sono liberissime hanno poco contado et obediscano allo imperatore quando le vogliono e non temono né quello né altro potente che e abbino intorno credo che questo avvenga dalle crudeltà male usate o bene usate bene usate si possono chiamare quelle se del male è licito dire bene che si fanno ad uno tratto per necessità dello assicurarsi il che come si vide non tornò loro poi a proposito perché sendo rotti a vailà subito una parte di quelle prese ardire e tolsono loro tutto lo stato costui fu uomo bellicosissimo et essendo li eserciti infastiditi della mollizie di alessandro del quale ho di sopra discorso morto lui lo elessono allo imperio il quale non molto tempo possedé perché dua cose lo feciono odioso e era adunque necessario si turbassino quelli ordini e disordinare li stati di coloro per potersi insignorire securamente di parte di quelli il che li fu facile perché trovò viniziani che mossi da altre cagioni si eron volti a fare ripassare franzesi in italia ma venendo la guerra monstra simile ordine la fallacia sua sanza dubbio e principi diventano grandi quando superano le difficultà e le opposizioni che sono fatte loro qualunque volta alle universalità delli uomini non si toglie né roba né onore vivono contenti e solo si ha a combattere con la ambizione di pochi la quale in molti modi e con facilità si raffrena donde si vede molte volte essere loro presentati cavalli arme drappi doro prete preziose e simili ornamenti degni della grandezza di quelli morí donde pareva ragionevole che tutto quello stato si rebellassi non di meno e successori di alessandro se lo mantennono e non ebbono a tenerlo altra difficultà che quella che infra loro medesimi per ambizione propria nacque e però tanto meno el principe debbe dubitare perché dopo qualche giorno che li animi sono raffreddi sono di già fatti e danni sono ricevuti e mali e non vi è più remedio elli ha teco obligo e vi è contratto lamore e li uomini non sono mai sí disonesti che con tanto esemplo di ingratitudine ti opprimessino di poi le vittorie non sono mai sí stiette che il vincitore non abbi ad avere qualche respetto e massime alla giustizia dopo questo lucca e siena cedeva subito parte per invidia de fiorentini parte per paura fiorentini non avevano remedio il che se li fusse riuscito che gli riusciva lanno medesimo che alessandro morí le quali servono el medesimo ordine che le svizzere dove li spagnoli con la agilità del corpo et aiuto de loro brocchieri erano intrati tra le picche loro sotto e stavano securi ad offenderli sanza che todeschi vi avessino remedio vedrà esserli molto più facile guadagnarsi amici quelli uomini che dello stato innanzi si contentavono e però erano sua inimici che quelli che per non se ne contentare li diventorono amici e favorironlo a occuparlo per tanto el duca innanzi ad ogni cosa doveva creare papa uno spagnolo e non potendo doveva consentire che fussi roano e non san piero ad vincula che il principe pensi come di sopra in parte è detto di fuggire quelle cose che lo faccino odioso e contennendo e qualunque volta fuggirà questo arà adempiuto le parti sua e non troverrà nelle altre infamie periculo alcuno consideri ora uno con quanta poca difficultà posseva il re tenere in italia la sua reputazione se elli avessi osservate le regole principati sono o ereditarii de quali el sangue del loro signore ne sia suto lungo tempo principe o e sono nuovi perché era uomo militare sopportantissimo dogni fatica disprezzatore dogni cibo delicato e dogni altra mollizie la qual cosa lo faceva amare da tutti li eserciti perché se si considerassi la virtù di agatocle nello intrare e nello uscire de periculi e la grandezza dello animo suo nel sopportare e superare le cose avverse non si vede perché elli abbia ad essere iudicato inferiore a qualunque eccellentissimo capitano ma li stati ordinati come quello di francia è impossibile possederli con tanta quiete di qui nacquono le spesse rebellioni di spagna di francia e di grecia da romani non può per tanto uno signore prudente né debbe osservare la fede quando tale osservanzia li torni contro e che sono spente le cagioni che la feciono promettere e benché ciascuno di essi sia buono tutti insieme diventeranno migliori quando si vedranno comandare dal loro principe e da quello onorare et intrattenere nel secondo caso quando quelli che combattono insieme sono di qualità che tu non abbia a temere tanto è maggiore prudenzia lo aderirsi il che non vuol dire altro avere per precettore uno mezzo bestia e mezzo uomo se non che bisogna a uno principe sapere usare luna e laltra natura e luna sanza laltra non è durabile el principato è causato o dal populo o da grandi secondo che luna o laltra di queste parti ne ha occasione perché vedendo e grandi non potere resistere al populo e perché molti esistimano che alcuno principe il quale dà di sé opinione di prudente sia cosí tenuto non per sua natura ma per li buoni consigli che lui ha dintorno sanza dubio singanna benché surgessi qualche volta uno papa animoso come fu sisto tamen la fortuna o il sapere non lo possé mai disobbligare da queste incomodità il che può fare in dua modi luno con le opere laltro con la mente e quanto alle opere oltre al tenere bene ordinati et esercitati li sua donde nasce che qualunque volta quelli che sono nimici hanno occasione di assaltare lo fanno partigianamente e quelli altri defendano tepidamente in modo che insieme con loro si di qui nasce quello ho detto che dua diversamente operando sortiscano el medesimo effetto e dua egualmente operando luno si conduce al suo fine e laltro no e che il re ancora non li facessi el simile delli orsini ne ebbe uno riscontro quando dopo la espugnazione di faenza assaltò bologna ché li vidde andare freddi in quello assalto è prima da notare che dove nelli altri principati si ha solo a contendere con la ambizione de grandi et insolenzia de populi limperatori romani avevano una terza difficultà ne tempi nostri regnante lessandro liverotto da ermo sendo più anni innanzi rimaso piccolo fu da uno suo zio materno chiamato giovanni fogliani allevato et hanno in loro naturale affezione quelli stati che si governono per uno principe e per servi hanno el loro principe con più autorità perché in tutta la sua provincia non è alcuno che riconosca per superiore se non lui il che nacque dalle cagioni sopradette non di manco e la prima e la seconda volta li fu tolto le cagioni universali della prima si sono discorse e come el vincitore avanti la vittoria non poteva sperare in loro cosí non debbe dopo quella temere di loro el contrario interviene ne regni governati come quello di francia perché con facilità tu puoi intrarvi guadagnandoti alcuno barone del regno di che singannono perché veggono poi per esperienzia avere peggiorato il che depende da unaltra necessità naturale et ordinaria quale fa che sempre bisogni offendere quelli di chi si diventa nuovo principe e debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare né più dubia a riuscire né più pericolosa a maneggiare che farsi capo ad introdurre nuovi ordini ma circa sudditi quando le cose di fuora non muovino si ha a temere che non coniurino secretamente di che el principe si assicura assai fuggendo lo essere odiato o disprezzato e tenendosi el populo satisfatto di lui dico adunque che nelli stati ereditarii et assuefatti al sangue del loro principe sono assai minori difficultà a mantenerli che ne nuovi la quale tepidezza nasce parte per paura delli avversarii che hanno le leggi dal canto loro parte dalla incredulità delli uomini li quali non credano in verità le cose nuove se non ne veggono nata una ferma quando uno privato cittadino non per scelleratezza o altra intollerabile violenzia ma con il favore delli altri sua cittadini diventa principe della sua patria che si sia saputo rilevare e per virtù e per fortuna che li altri cedino di qui nasce che in tanto tempo in tante guerre fatte ne passati venti anni quando elli è stato uno esercito tutto italiano sempre ha fatto mala pruova non si può ancora chiamare virtù ammazzare li sua cittadini tradire li amici essere sanza fede sanza pietà sanza relligione li quali modi possono fare acquistare imperio ma non gloria ma consigliandosi con più duno uno principe che non sia savio non arà mai e consigli uniti non saprà per sé stesso unirli de consiglieri ciascuno penserà alla proprietà sua lui non li saprà correggere né conoscere chi considera adunque luno e laltro di questi stati troverrà difficultà nello acquistare lo stato del turco ma vinto che sia facilità grande a tenerlo quelli che si obbligano e non sieno rapaci si debbono onorare et amare quelli che non si obbligano si hanno ad esaminare in dua modi ma di poi valsono ancora a poco lei le fortezze quando cesare borgia lassaltò e che il populo suo inimico si coniunse co forestieri per tanto allora e prima sarebbe suto più sicuro a lei non essere odiata dal populo che avere le fortezze venne di poi papa iulio e trovò la chiesia grande avendo tutta la romagna e sendo spenti e baroni di roma e per le battiture di alessandro annullate quelle fazioni e non si possono trovare altrimenti perché li uomini sempre ti riusciranno tristi se da una necessità non sono fatti buoni però si conclude che li buoni consigli da qualunque venghino conviene naschino dalla prudenzia del principe perché le iniurie si debbono fare tutte insieme acciò che assaporandosi meno offendino meno e benefizii si debbono fare a poco a poco acciò che si assaporino meglio questi simili modi debbe osservare uno principe savio e mai ne tempi pacifici stare ozioso ma con industria farne capitale per potersene valere nelle avversità acciò che quando si muta la fortuna lo truovi parato a resisterle cap de principatibus mixtis ma nel principato nuovo consistono le difficultà e prima se non è tutto nuovo ma come membro che si può chiamare tutto insieme quasi misto ma fussi solo perché quelli non si contentavano di quello stato con fatica e difficultà grande se li potrà mantenere amici perché e fia impossibile che lui possa contentarli e discorrendo bene con quelli esempli che dalle cose antiche e moderne si traggono la cagione di questo onde che furono necessitati per assicurarsene ammazzarlo hanno di poi avuto per loro capitani bartolomeo da bergamo ruberto da san severino conte di pitigliano e simili come ne nostri tempi intervenne a fra girolamo savonerola il quale ruinò ne sua ordini nuovi come la moltitudine cominciò a non crederli e lui non aveva modo a tenere fermi quelli che avevano creduto né a far credere e discredenti messer annibale bentivogli avolo del presente messer annibale che era principe in bologna sendo da canneschi che li coniurorono contro suto ammazzato né rimanendo di lui altri che messer giovanni che era in fasce alla casa sforzesca ha fatto e farà più guerra el castello di milano che vi edificò francesco sforza che alcuno altro disordine di quello stato rimanente dovete fare voi dio non vuole fare ogni cosa per non ci tòrre el libero arbitrio e parte di quella gloria che tocca a noi arguiscano per tanto simili modi debolezza del principe perché in uno principato gagliardo mai si permetteranno simili divisioni perché le fanno solo profitto a tempo di pace potendosi mediante quelle più facilmente maneggiare e sudditi presente ha fatto tante guerre sanza porre uno dazio estraordinario a sua solum perché alle superflue spese ha sumministrato la lunga parsimonia sua el re di spagna presente se fussi tenuto liberale non arebbe fatto né vinto tante imprese non sanno perché se non è uomo di grande ingegno e virtù non è ragionevole che sendo sempre vissuto in privata fortuna sappi comandare non possano perché non hanno forze che li possino essere amiche e fedeli la brevità della vita loro nera cagione perché in dieci anni che ragguagliato viveva uno papa a fatica che potessi sbassare una delle fazioni e se verbigrazia luno aveva quasi spenti el partito del quale non possé essere manco considerato per volere ferrara cacciarsi tutto nelle mani duno forestiere ma la sua buona fortuna fece nascere una terza cosa acciò non cogliessi el frutto della sua mala elezione et a tutto aveva trovato remedio eccetto che non pensò mai in su la sua morte di stare ancora lui per morire raccolte io adunque tutte le azioni del duca non saprei riprenderlo il che è necessario conseguire come di sopra a lungo si disse et uno de più potenti rimedii che abbi uno principe contro alle coniure è non essere odiato dallo universale perché sempre chi congiura crede con la morte del principe satisfare al populo avendo per inimico el populo seguíto lo eccesso né potendo per questo sperare refugio alcuno di questa materia se ne potria dare infiniti esempli ma voglio solo esser contento di uno seguito alla memoria de padri nostri li quali massime ne tempi avversi li possono tòrre con facilità grande lo stato o con farli contro o con non lo obedire io so che ciascuno confesserà che sarebbe laudabilissima cosa uno principe trovarsi di tutte le soprascritte qualità quelle che sono tenute buone che se non avessi avuto quelli eserciti addosso o lui fussi stato sano arebbe retto a ogni difficultà e che fondamenti sua fussino buoni si vidde ché la romagna laspettò più duno mese che la troppa confidenzia non lo facci incauto e la troppa diffidenzia non lo renda intollerabile nasce da questo una disputa selli è meglio essere amato che temuto o dannoso similmente interviene della fortuna la quale dimonstra la sua potenzia dove non è ordinata virtù a resisterle e quivi volta li sua impeti dove la sa che non sono fatti li argini e ripari a tenerla e mentre fai loro bene sono tutti tua ófferonti el sangue la roba la vita e figliuoli come di sopra dissi quando il bisogno è discosto farsi amare e temere da populi seguire e reverire da soldati spegnere quelli che ti possono o debbono offendere innovare con nuovi modi li ordini antichi essere severo e grato magnanimo e liberale spegnere la milizia infidele creare della nuova volendo vedere la virtù di moisè che il populo disdrael fussi stiavo in egitto et a conoscere la grandezza dello animo di ciro che persi fussino oppressati da medi e la eccellenzia di teseo che li ateniensi fussino dispersi fece uno convito solennissimo dove invitò giovanni fogliani e tutti li primi uomini di fermo e consumate che furono le vivande e tutti li altri intrattenimenti che in simili conviti si usano nel primo caso si è discorso e per lo avvenire diremo quello ne occorre nel secondo caso non si può dire altro salvo che confortare tali principi a fortificare e munire la terra propria e del paese non tenere alcuno conto dallaltra parte cesare borgia chiamato dal vulgo duca valentino acquistò lo stato con la fortuna del padre e con quella lo perdé e quando pure quelle di fuora movessino selli è ordinato e vissuto come ho detto quando non si abbandoni sempre sosterrà ogni impeto come io dissi che fece nabide spartano luno che il sangue del loro principe antiquo si spenga laltro di non alterare né loro legge né loro dazii talmente che in brevissimo tempo diventa con loro principato antiquo tutto uno corpo di manco per esser uomo militare e che sapeva intrattenere el populo et assicurarsi de grandi sostenne più anni la guerra contro a quelli e se alla fine perdé il dominio di qualche città li rimase non di manco el regno cioè se uno principe ha tanto stato che possa bisognando per sé medesimo reggersi o vero se ha sempre necessità della defensione di altri perché sempre ancora che uno sia fortissimo in sulli eserciti ha bisogno del favore de provinciali a intrare in una provincia vedere come si sono governati nelle guerre esaminare le cagioni della vittoria e perdite loro per potere queste fuggire e quelle imitare ha trovato adunque la santità di papa leone questo pontificato potentissimo il quale si spera se quelli lo feciono grande con le arme questo con la bontà e infinite altre sue virtù lo farà grandissimo e venerando e chi non governerà bene questa parte perderà presto quello che arà acquistato e mentre che lo terrà vi arà dentro infinite difficultà e fastidii e perché questa parte è degna di notizia e da essere imitata da altri non la voglio lasciare indrieto preso che ebbe il duca la romagna e se li ordini sua non li profittorono non fu sua colpa perché nacque da una estraordinaria et estrema malignità di fortuna aveva alessandro sesto nel volere fare grande el duca suo figliuolo assai difficultà presenti e future perché come di sopra si disse chi non fa e fondamenti prima li potrebbe con una gran virtù farli poi ancora che si faccino con disagio dello architettore e periculo perché sempre ha per refugio nella rebellione el nome della libertà e li ordini antichi sua li quali né per la lunghezza de tempi né per benefizii mai si perché sendo li ausiliari sua rotti a ravenna e surgendo e svizzeri che cacciorono e vincitori fuora dogni opinione e sua e daltri prima non vedeva via di poterlo fare signore di alcuno stato che non fussi stato di chiesia e volgendosi a tòrre quello della chiesia sapeva che el duca di milano e viniziani non gnene consentirebbano perché faenza e rimino erano di già sotto la protezione de viniziani similmente el regno del soldano sendo tutto in mano de soldati conviene che ancora lui sanza respetto de populi se li mantenga amici scendendo appresso alle altre preallegate qualità dico che ciascuno principe debbe desiderare di essere tenuto pietoso e non crudele non di manco debbe avvertire di non usare male questa pietà perché quando quella università o populo o soldati o grandi che sieno della quale tu iudichi avere per mantenerti bisogno è corrotta ti conviene seguire lumore suo per satisfarlo et allora le buone opere ti sono nimiche per tanto che questi stati quali acquistandosi si aggiungono a uno stato antiquo di quello che acquista o sono della medesima provincia e della medesima lingua o non sono in modo che lo acquisto li torna perdita et offende molto più perché nuoce a tutto quello stato tramutando con li alloggiamenti el suo esercito del quale disagio ognuno ne sente e ciascuno li diventa inimico e sono inimici che li possono nuocere rimanendo battuti in casa loro perché io ho voluto o che veruna cosa la onori o che solamente la varietà della materia e la gravità del subietto la facci grata e però voleva trovare el nimico con la sua fromba e con il suo coltello in fine larme daltri o le ti caggiono di dosso o le ti pesano o le ti stringano ma come cominciorono a combattere in terra lasciorono questa virtù e seguitorono e costumi delle guerre di italia e nel principio dello augumento loro in terra per non avere molto stato e per essere in grande reputazione non aveano da temere molto de loro capitani la quale fu tanta che non restando di quella alcuno in bologna che potessi morto annibale reggere lo stato et avendo indizio come in firenze era uno nato de bentivogli che si teneva fino allora figliuolo di uno fabbro battuto che ebbono sotto il suo governo el duca di milano e conoscendo da altra parte come elli era raffreddo nella guerra iudicorono con lui non potere più vincere perché non voleva né potere licenziarlo per non riperdere ciò che aveano acquistato luno umano laltro superbo luno lascivo laltro casto luno intero laltro astuto luno duro laltro facile luno grave laltro leggieri luno relligioso laltro incredulo e simili come intervenne a molti in grecia nelle città di ionia e di ellesponto dove furono fatti principi da dario acciò le tenessino per sua sicurtà e gloria come erano fatti ancora quelli imperatori questi potentati avevano ad avere dua cure principali luna che uno forestiero non entrassi in italia con le arme laltra che veruno di loro occupassi più stato e la prima cosa indebolí le parti orsine e colonnese in roma perché tutti li aderenti loro che fussino gentili uomini se li guadagnò facendoli sua gentili uomini e dando loro grandi provisioni et onorolli secondo le loro qualità di condotte e di governi nellultimo caso è più debole e più periculoso lo stare loro perché gli stanno al tutto con la voluntà di quelli cittadini che sono preposti a magistrati in modo che con questa sua liberalità avendo offeso e premiato e pochi sente ogni primo disagio e periclita in qualunque primo periculo il che conoscendo lui e volendosene ritrarre incorre subito nella infamia del misero perché le sono disunite ambiziose sanza disciplina infedele gagliarde fra li amici fra nimici vile non timore di dio non fede con li uomini e tanto si differisce la ruina quanto si differisce e puosselo el principe guadagnare in molti modi li quali perché variano secondo el subietto non se ne può dare certa regola e però si lasceranno indrieto e perché elli erano peccati di principi ne hanno patito la pena ancora loro io voglio dimonstrare meglio la infelicità di queste arme non sia alcuno che repugni a questa mia opinione con quello proverbio trito che chi fonda in sul populo fonda in sul fango perché quello è vero quando uno cittadino privato vi fa su fondamento ma per venire a quelli che per propria virtù e non per fortuna sono diventati principi dico che li più eccellenti sono moisè ciro romulo teseo e simili a quali ragionamenti respondendo giovanni e li altri lui a un tratto si rizzò dicendo quelle essere cose da parlarne in loco più secreto e ritirossi in una camera dove giovanni e tutti li altri cittadini li andorono drieto farne uno infra loro non si accordano vivere liberi non sanno di modo che sono più tardi a pigliare larme e con più facilità se li può uno principe guadagnare et assicurarsi di loro costui di privato diventò principe di siracusa né ancora lui conobbe altro dalla fortuna che la occasione perché sendo siracusani oppressi lo elessono per loro capitano donde meritò dessere fatto loro principe ma quando ti si appressa e si rivoltano e quel principe che si è tutto fondato in sulle parole loro trovandosi nudo di altre preparazioni rovina e principi et praesertim quelli che sono nuovi trovato più fede e più utilità in quelli uomini che nel principio del loro stato sono suti tenuti sospetti che in quelli che nel principio erano confidenti e perché non sera affaticato per altro che per acquistare onore acciò che sua cittadini vedessino come non aveva speso el tempo in vano voleva venire onorevole et accompagnato da cento cavalli di sua amici e servidori da questo ancora depende la variazione del bene perché se uno che si governa con respetti e pazienzia e tempi e le cose girono in modo che il governo suo sia buono e viene felicitando ma se e tempi e le cose si mutano rovina perché non muta modo di procedere io non voglio delli esempli freschi tacerne uno lessandro e non fece mai altro non pensò mai ad altro che ad ingannare uomini e sempre trovò subietto da poterlo fare et hassi ad intendere questo che uno principe e massime uno principe nuovo non può osservare tutte quelle cose per le quali li uomini sono tenuti buoni sendo spesso necessitato per mantenere lo stato operare contro alla fede contro alla carità contro alla le cose soprascritte osservate prudentemente fanno parere uno principe nuovo antico e lo rendono subito più sicuro e più fermo nello stato che se vi fussi antiquato dentro e quelle per essere el sangue del loro antiquo signore spento non riconoscevano se non e romani considerato adunque tutte queste cose non si maraviglierà alcuno della facilità ebbe alessandro a tenere lo stato di asia e quando era in campagna con li amici spesso si fermava e ragionava con quelli se li nimici fussino in su quel colle e noi ci trovassimo qui col nostro esercito chi di noi arebbe vantaggio el primo che dette reputazione a questa milizia fu alberigo da conio romagnolo dalla disciplina di costui discese intra li altri braccio e sforza che ne loro tempi furono arbitri donde la loro patria ne fu nobilitata e diventò felicissima quelli li quali per vie virtuose simili a costoro diventono principi acquistono el principato con difficultà ma con facilità lo tengano tamen nutrivano fra loro questi dispareri acciò che occupati quelli cittadini in quelle loro differenzie non si unissino contro di loro discorrendo ora per opposito le qualità di commodo di severo antonino caracalla e massimino li troverrete crudelissimi e rapacissimi li quali per satisfare a soldati non perdonorono ad alcuna qualità di iniuria che ne populi si potessi commettere tanto che per paura furono constretti obbedirlo e fermare uno governo del quale si fece principe e morti tutti quelli che per essere malcontenti lo potevono offendere si corroborò con nuovi ordini civili e militari converso rispondesi che si vorrebbe essere luno e laltro ma perché elli è difficile accozzarli insieme è molto più sicuro essere temuto che amato quando si abbia a mancare delluno de dua e contro a chi è reputato con difficultà si congiura con difficultà è assaltato purché sintenda che sia eccellente e reverito da sua in modo che se a fare perdere milano a francia bastò la prima volta uno duca lodovico che romoreggiassi in su confini a farlo di poi perdere la seconda li bisognò avere contro el mondo tutto e che li eserciti sua fussino spenti guido ubaldo duca di urbino ritornato nella sua dominazione donde da cesare borgia era suto cacciato ruinò funditus tutte le fortezze di quella provincia e iudicò sanza quelle più difficilmente riperdere quello stato e cosí el principe ne trae sempre più utilità che di coloro che servendolo con troppa sicurtà straccurono le cose sua e poiché la materia lo ricerca non voglio lasciare indrieto ricordare a principi che hanno preso uno stato di nuovo e li principi mal resoluti per fuggire e presenti periculi seguono el più delle volte quella via neutrale e il più delle volte rovinano non fu mai adunque che uno principe nuovo disarmassi e sua sudditi anzi quando li ha trovati disarmati li ha sempre armati alto però molti iudicano che uno principe savio debbe quando ne abbi la occasione nutrirsi con astuzia qualche inimicizia acciò che oppresso quella ne seguiti maggiore sua grandezza e li uomini hanno meno respetto a offendere uno che si facci amare che uno che si facci temere perché lamore è tenuto da uno vinculo di obbligo il quale per essere li uomini tristi da ogni occasione di propria utilità è rotto conveniva per tanto di necessità che se pandolfo non era nel primo grado che fussi nel secondo perché ogni volta che uno ha iudicio di conoscere el bene o il male che uno fa e dice ancora che da sé non abbia invenzione conosce lopere triste e le buone del ministro perché se dua potenti tua vicini vengono alle mani o sono di qualità che vincendo uno di quelli tu abbia a temere del vincitore o no colui che viene al principato con lo aiuto de grandi si mantiene con più difficultà che quello che diventa con lo aiuto del populo perché si trova principe con di molti intorno che per essere sua eguali e per questo non li può né comandare né maneggiare a suo modo è da notare che queste simili morti le quali seguano per deliberazione duno animo ostinato sono da principi inevitabili perché ciascuno che non si curi di morire lo può offendere ma debbe bene el principe temerne meno perché le sono rarissime e vedrete come elli ha fatto el contrario di quelle cose che si debbono fare per tenere uno stato disforme el re luigi fu messo in italia dalla ambizione de viniziani che volsono guadagnarsi mezzo lo stato di lombardia per quella venuta el principe debbe andare in persona e fare lui loffizio del capitano la repubblica ha a mandare sua cittadini e quando ne manda uno che non riesca valente uomo debbe cambiarlo e quando sia tenerlo con le leggi che non passi el segno per queste ragioni uigi re di francia occupò subito milano e subito lo perdé e bastò a torgnene la prima volta le forze proprie di lodovico perché se fussino venuti tempi che fussi bisognato procedere con respetti ne seguiva la sua ruina né mai arebbe deviato da quelli modi a quali la natura lo inclinava e li stati per essere indifesi non sono loro tolti e li sudditi per non essere governati non se ne curano né pensano né possono alienarsi da loro e nuovi o sono nuovi tutti come fu milano a francesco sforza o sono come membri aggiunti allo stato ereditario del principe che li acquista come è el regno di napoli al re di spagna quelli per paura e quellaltro per il desiderio aveva di recuperare tutto el regno di napoli e dallaltro canto si tirò drieto el re di francia perché vedutolo quel re mosso e desiderando farselo amico per abbassare viniziani e se viniziani e fiorentini hanno per lo adrieto cresciuto lo imperio loro con queste arme e le loro capitani non se ne sono però fatti principi ma li hanno difesi respondo che fiorentini in questo caso sono suti favoriti dalla sorte ma è necessario questa natura saperla bene colorire et essere gran simulatore e dissimulatore e sono tanto semplici li uomini e tanto obediscano alle necessità presenti che colui che inganna troverrà sempre chi si lascerà ingannare perché quello che ha lo stato duno in mano non debbe pensare mai a sé ma sempre al principe e non li ricordare mai cosa che non appartenga a lui pervenere di quelli che per scelleratezze sono venuti al principato ma perché di privato si diventa principe ancora in dua modi il che non si può al tutto o alla fortuna o alla virtù attribuire che darle facultà di potere in brevissimo tempo intendere tutto quello che io in tanti anni e con tanti mia disagi e periculi ho conosciuto e capitani mercennarii o sono uomini eccellenti o no se sono non te ne puoi fidare perché sempre aspireranno alla grandezza propria si aggiunse el suo proprio esercito quale campeggiando aquileia e trovando difficultà nella espugnazione infastidito della crudeltà sua e per vederli tanti inimici temendolo meno lo ammazzò e circa el re conobbe lanimo suo quando preso el ducato di urbino assaltò la toscana dalla quale impresa el re lo fece desistere onde che il duca deliberò non dependere più dalle arme e fortuna di altri ma perché circa le qualità di che di sopra si fa menzione io ho parlato delle più importanti laltre voglio discorrere brevemente sotto queste generalità e non hanno alcuna difficultà fra via perché vi volano ma tutte le difficultà nascono quando sono posti e questi tali sono quando è concesso ad alcuno uno stato o per danari o per grazia di chi lo concede ma el re di francia è posto in mezzo duna moltitudine antiquata di signori in quello stato riconosciuti da loro sudditi et amati da quelli hanno le loro preeminenzie non le può il re tòrre loro sanza suo periculo perché sempre si truova de malicontenti e di quelli che desiderano innovare costoro per le ragioni dette ti possono aprire la via a quello stato e facilitarti la vittoria non si debba adunque lasciare passare questa occasione acciò che litalia dopo tanto tempo vegga uno suo redentore né posso esprimere con quale amore e fussi ricevuto in tutte quelle provincie che hanno patito per queste illuvioni esterne perché se bene el principe è nuovo lione di quello stato sono vecchi et ordinati a riceverlo come se fussi loro signore ereditario ma torniamo alla materia nostra dico che qualunque considerrà el soprascritto discorso perché sendo quello stato creato da quello principe sa che non può stare sanza lamicizia e potenzia sua et ha a fare tutto per mantenerlo el populo ancora vedendo non potere resistere a grandi volta la reputazione ad uno e lo fa principe per essere con la autorità sua difeso e per questo potrebbono iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose ma lasciarsi governare alla sorte questa opinione è suta più creduta ne nostri tempi per la variazione grande delle cose che si sono viste e veggonsi ogni dí fuora dogni umana coniettura potrebbe alcuno dubitare donde nascessi che agatocle et alcuno simile dopo infiniti tradimenti e crudeltà possé vivere lungamente sicuro nella sua patria e defendersi dalli inimici esterni e da sua cittadini non li fu mai conspirato contro donde si è veduto e vedrassi per esperienzia li spagnoli non potere sostenere una cavalleria franzese e li svizzeri essere rovinati da una fanteria spagnola e servidori e pregavalo fussi contento ordinare che da firmiani fussi ricevuto onoratamente il che non solamente tornava onore a lui ma a sé proprio sendo suo allievo o per uno principe e per baroni li quali non per grazia del signore ma per antiquità di sangue tengano quel grado questi tali baroni hanno stati e sudditi proprii li quali ricognoscono per signori e non si maraviglierà se lui uomo nuovo arà possuto tenere tanto imperio perché la sua grandissima reputazione lo difese sempre da quello odio che populi per le sue rapine avevano potuto e viniziani mossi come io credo dalle ragioni soprascritte nutrivano le sètte guelfe e ghibelline nelle città loro suddite e benché non li lasciassino mai venire al sangue perché molte delle città grosse presono larme contra a loro nobili li quali prima favoriti dallo imperatore le tennono oppresse e la chiesia le favoriva per darsi reputazione nel temporale di molte altre e loro cittadini ne diventorono principi perché sendo in quelli più vedere e più astuzia avanzono sempre tempo per salvarsi e cercono gradi con quelli che sperano che vinca ma lui debbe bene esser largo domandatore e di poi circa le cose domandate paziente auditore del vero anzi intendendo che alcuno per alcuno respetto non gnene dica non di manco la sua efferata crudelità e inumanità con infinite scelleratezze non consentono che sia infra li eccellentissimi uomini celebrato non si può adunque attribuire alla fortuna o alla virtù quello che sanza luna e laltra fu da lui conseguito da quella nacque la rebellione di urbino e li tumulti di romagna et infiniti periculi del duca li quali tutti superò con lo aiuto de franzesi venne a non rimanere prigione delli inimici sendo fugati né delli ausiliarii sua avendo vinto con altre arme che con le loro ostante che per lui si usassi ogni opera e facessi tutte quelle cose che per uno prudente e virtuoso uomo si doveva fare per mettere le barbe sua in quelli stati che larme e fortuna di altri li aveva concessi ma quando non possono e vogliono farlo in ogni modo qui è lerrore et il biasimo se francia adunque posseva con le forze sua assaltare napoli doveva farlo se non poteva non doveva dividerlo ma sendo danimo crudele e bestiale per potere usare la sua rapacità ne populi si volse ad intrattenere li eserciti e farli licenziosi che con quella tenessino luno e laltro in freno sempre ruinavono e li più di loro massime quelli che come uomini nuovi venivano al principato conosciuta la difficultà di questi dua diversi umori si volgevano a satisfare a soldati stimando poco lo iniuriare el populo quanto la cognizione delle azioni delli uomini grandi imparata con una lunga esperienzia delle cose moderne et una continua lezione delle antique le quali avendo io con gran diligenzia lungamente escogitate et esaminate e similmente dua egualmente felicitare con dua diversi studii sendo luno respettivo e laltro impetuoso il che non nasce da altro se non dalla qualità de tempi che si conformano o no col procedere loro come si dice che alessandro magno imitava achille cesare alessandro scipione ciro e qualunque legge la vita di ciro scritta da senofonte di poi sendo accompagnato da molte virtù che lo facevano venerando tenne sempre mentre che visse luno ordine e laltro intra termini sua e non fu mai né odiato né disprezzato ma pertinace fu creato imperatore contro alla voglia de soldati loro dico adunque che ne principati tutti nuovi dove sia uno nuovo principe si trova a mantenerli più o meno difficultà secondo che più o meno è virtuoso colui che li acquista riperdere quello stato bentivogli ritornati in bologna usorono simili termini sono dunque le fortezze utili o no secondo e tempi e se le ti fanno bene in una parte ti offendano in unaltra è cosa veramente molto naturale et ordinaria desiderare di acquistare e sempre quando li uomini lo fanno che possano saranno laudati o non biasimati larme proprie son quelle che sono composte o di sudditi o di cittadini o di creati tua tutte laltre sono o mercennarie o ausiliarie et il modo ad ordinare larme proprie sarà facile a trovare se si discorrerà li ordini de quattro sopra nominati da me non mi pare da lasciarli indrieto ancora che delluno si possa più diffusamente ragionare dove si trattassi delle repubbliche questi sono quando o per qualche via scellerata e nefaria si ascende al principato tanto colui che in uno principato non conosce e mali quando nascono non è veramente savio e questo è dato a pochi per non avere avuta tanta virtù che bastassi a seguitare le vestigie sua per tanto uno principe nuovo in uno principato nuovo non può imitare le azioni di marco né ancora è necessario seguitare quelle di severo sí bene quello della virtù e prudenza loro perché el tempo si caccia innanzi ogni cosa e può condurre seco bene come male e male come bene era dunque necessario a moisè trovare el populo disdrael in egitto stiavo et oppresso dalli egizii acciò che quelli per uscire di servitù si disponessino a seguirlo li quali sendo usi a vivere licenziosamente sotto commodo non poterono sopportare quella vita onesta alla quale pertinace li voleva ridurre concludo adunque tornando allo essere temuto et amato che amando li uomini a posta loro e temendo a posta del principe debbe uno principe savio fondarsi in su quello che è suo non in su quello che è daltri perché prevedendosi discosto facilmente vi si può rimediare ma aspettando che ti si appressino la medicina non è a tempo perché la malattia è diventata incurabile la qual natura arebbe col tempo violato la fama e la gloria di scipione se elli avessi con essa perseverato nello imperio ma vivendo sotto el governo del senato questa sua qualità dannosa non solum si nascose ma li fu a gloria dico che trovandosi el duca assai potente et in parte assicurato de presenti periculi per essersi armato a suo modo e avere in buona parte spente quelle arme che vicine lo potevano offendere li restava volendo procedere con lo acquisto el respetto del re di e subito che a uno mal contento tu hai scoperto lanimo tuo li dài materia a contentarsi perché manifestamente lui ne può sperare ogni commodità disordini daltri ma vinto che fussi e rotto alla campagna in modo che non possa rifare eserciti non si ha a dubitare daltro che del sangue del principe il quale spento non resta alcuno di chi si abbia a temere non avendo li altri credito con li populi ma superati che li hanno e che cominciano ad essere in venerazione avendo spenti quelli che di sua qualità li avevano invidia rimangono potenti securi onorati felici ma tenendovi in cambio di colonie gente darme si spende più assai avendo a consumare nella guardia tutte le intrate di quello stato luno per pazienzia laltro con il suo contrario e ciascuno con questi diversi modi vi può pervenire vedesi ancora dua respettivi luno pervenire al suo disegno laltro no è necessario per tanto volendo discorrere bene questa parte esaminare se questi innovatori stiano per loro medesimi o se dependano da altri ciò è se per condurre lopera loro bisogna che preghino ovvero possono forzare ma la poca prudenzia delli uomini comincia una cosa che per sapere allora di buono non si accorge del veleno che vi è sotto come io dissi di sopra delle febbre etiche perché non e figliuoli del principe vecchio sono eredi e rimangono signori ma colui che è eletto a quel grado da coloro che ne hanno autorità et essendo questo ordine antiquato non si può chiamare principato nuovo perché in quello non sono alcune di quelle difficultà che sono ne nuovi populo il quale partito era necessario perché non potendo e principi mancare di non essere odiati da qualcuno si debbano prima forzare di non essere odiati aveva il duca gittati assai buoni fondamenti alla potenzia sua avendo tutta la romagna con il ducato di urbino parendoli massime aversi acquistata amica la romagna e guadagnatosi tutti quelli popoli per avere cominciato a gustare el bene essere loro perché li uomini offendono o per paura o per odio quelli che lui aveva offesi erano infra li altri san piero ad vincula colonna san giorgio ascanio et ora in uno piccolo volume ridotte mando alla magnificenzia vostra e benché io iudichi questa opera indegna della presenzia di quella coloro e quali solamente per fortuna diventano di privati principi con poca fatica diventano ma con assai si mantengano talmente che veggendo el guadagno fermo da questa parte e dallaltra veggendolo dubio e pieno di periculo conviene bene o che sia raro amico o che sia al tutto ostinato inimico del principe ad osservarti la fede e perché questo evento di diventare di privato principe presuppone o virtù o fortuna pare che luna o laltra di queste dua cose mitighi in parte di molte difficultà li spessi principati che erano in quelli stati de quali mentre durò la memoria sempre ne furono e romani incerti di quella possessione ma quando creda offenderlo non piglia animo a prendere simile partito perché le difficultà che sono dalla parte de congiuranti sono infinite di poi fece guerra con le arme sua e non con le aliene voglio ancora ridurre a memoria una figura del testamento vecchio fatta a questo proposito resta ora a vedere quali debbano essere e modi e governi di uno principe con sudditi o con li amici e perché io so che molti di questo hanno scritto essendo odiato dalluna parte e disprezzato dallaltra fu conspirato in lui e morto restaci a narrare le qualità di massimino ma la prudenzia consiste in sapere conoscere le qualità delli inconvenienti e pigliare il men tristo per buono debbe ancora uno principe monstrarsi amatore delle virtù et onorare li eccellenti in una arte uomini e che quello non tema di ornare le sua possessione per timore che non sieno tolte e quellaltro di aprire uno traffico per paura delle taglie ma debbe preparare premi a chi vuol fare queste cose e solo si oppose alli sua disegni la brevità della vita di alessandro e la malattia sua chi adunque iudica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de nimici guadagnarsi delli amici vincere o per forza perché sendo nelluno sdegno e nellaltro sospetto non è possibile operino bene insieme e però uno principe che della milizia non si intenda e benché di moisè non si debba ragionare sendo suto uno mero esecutore delle cose che li erano ordinate da dio tamen debbe essere ammirato solum per quella grazia che lo faceva degno di parlare con dio offerendosi david a saul di andare a combattere con golia provocatore filisteo saul per dargli animo larmò dellarme sua le quali come david ebbe indosso recusò dicendo con quelle non si potere bene valere di sé stesso da ogni parte dunque questa guardia è inutile come quella delle colonie è utile debbe ancora chi è in una provincia disforme come è detto di questo se ne potrebbe dare infiniti esempli moderni e monstrare quante pace quante promesse sono state fatte irrite e vane per la infedelità de principi e quello che ha saputo meglio usare la golpe è meglio onde che essendo venuta litalia quasi che nelle mani della chiesia e di qualche repubblica et essendo quelli preti e quelli altri cittadini usi a non conoscere arme cominciorono a soldare forestieri necessitato debbe adunque avere uno principe gran cura che non li esca mai di bocca una cosa che non sia piena delle soprascritte cinque qualità e paia a vederlo et udirlo tutto pietà tutto fede tutto integrità tutto relligione cioè quando sanza alcuno respetto si scuopre in favore di alcuno contro ad un altro il quale partito fia sempre più utile che stare neutrale lordine delle cose è che subito che uno forestiere potente entra in una provincia tutti quelli che sono in essa meno potenti li aderiscano mossi da invidia hanno contro a chi è suto potente sopra di loro la quale di poi a volerti mantenere si tira drieto infinite difficultà e con quelli che ti hanno aiutato e con quelli che tu hai oppressi né ti basta spegnere el sangue del principe perché vi rimangono quelli signori che si fanno capi delle nuove alterazioni secondo di guadagnarsi tutti e gentili uomini di roma come è detto per potere con quelli tenere el papa in freno terzio ridurre el collegio più suo che poteva odioso lo fa sopra tutto come io dissi lo essere rapace et usurpatore della roba e delle donne de sudditi di che si debbe astenere ma come nel metterli ad effetto si cominciono a conoscere e scoprire li cominciono ad essere contradetti da coloro che elli ha dintorno e quello come facile se ne stoglie in qualunque di questi dua casi ti sarà sempre più utile lo scoprirti e fare buona guerra perché nel primo caso se non ti scuopri sarai sempre preda di chi vince con piacere e satisfazione di colui che è stato vinto alcuno principe de presenti tempi quale non è bene nominare non predica mai altro che pace e fede e delluna e dellaltra è inimicissimo e luna e laltra quando e lavessi osservata li arebbe più volte tolto o la reputazione e fare come li arcieri prudenti a quali parendo el loco dove disegnono ferire troppo lontano e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco perché e populi amavono la quiete e per questo amavono e principi modesti e li soldati amavono el principe danimo militare e che fussi insolente crudele e rapace desiderando io adunque offerirmi alla vostra magnificenzia con qualche testimone della servitù mia verso di quella non ho trovato intra la mia suppellettile cosa quale io abbia più cara o tanto esístimi quanto sia laudabile in uno principe mantenere la fede e vivere con integrità e non con astuzia ciascuno lo intende non di manco si vede per esperienzia ne nostri tempi quelli principi avere fatto gran cose che della fede hanno tenuto poco conto le variazioni sua nascono in prima da una naturale difficultà la quale è in tutti e principati nuovi le quali sono che li uomini mutano volentieri signore credendo migliorare e questa credenza gli fa pigliare larme contro a on arlo padre del re uigi avendo con la sua fortuna e virtù libera francia dalli inghilesi conobbe questa necessità di armarsi di arme proprie e ordinò nel suo regno lordinanza delle gente darme e delle fanterie quel primo è proprio dello uomo quel secondo delle bestie ma perché el primo molte volte non basta conviene ricorrere al secondo il quale con li eserciti militava in sicilia raunò una mattina el populo et il senato di siracusa come se elli avessi avuto a deliberare cose pertinenti alla repubblica e però bisogna che elli abbi uno animo disposto a volgersi secondo che venti e le variazioni della fortuna li comandono e come di sopra dissi non partirsi dal bene potendo ma sapere intrare nel male necessitato cominciano a voltare la reputazione ad uno di loro e fannolo principe per potere sotto la sua ombra sfogare lappetito loro vollono tenere la grecia quasi come tennono li spartani faccendola libera e lasciandoli le sua legge e non successe loro in modo che furono costretti disfare molte città di quella provincia per tenerla poi el re luigi suo figliuolo spense quella de fanti e cominciò a soldare svizzeri il quale errore seguitato dalli altri è come si vede ora in fatto cagione de pericoli di quello regno non voglio lasciare indrieto uno capo importante et uno errore dal quale e principi con difficultà si difendano se non sono prudentissimi o se non hanno buona elezione ma quando el principe si scuopre gagliardamente in favore duna parte se colui con chi tu ti aderisci vince ancora che sia potente e che tu rimanga a sua discrezione perché tu vai alla ruina duno con lo aiuto di chi lo doverrebbe salvare se fussi savio e vincendo rimane a tua discrezione et è impossibile con lo aiuto tuo che non vinca perché dicendomi el cardinale di roano che li italiani non si intendevano della guerra io risposi che e franzesi non si intendevano dello stato perché se se nintendessino non lascerebbono venire la chiesia in tanta grandezza io laudo questo modo perché elli è usitato ab antiquo non di manco messer niccolò vitelli ne tempi nostri si è visto disfare dua fortezze in città di castello per tenere quello stato e fu di tanta virtù etiam in privata fortuna che chi ne scrive dice quod nihil illi deerat ad regnandum praeter regnum costui spense la milizia vecchia ordinò della nuova lasciò le amicizie antiche prese delle nuove perché si acquistano o per virtù o per fortuna e sanza luna e laltra si mantengano perché sono sustentati dalli ordini antiquati nella religione e scrisse a giovanni fogliani come sendo stato più anni fuora di casa voleva venire a vedere lui e la sua città et in qualche parte riconoscere el suo patrimonio cosí interviene nelle cose di stato perché conoscendo discosto il che non è dato se non a uno prudente e mali che nascono in quello si guariscono presto si potrebbe ire servando li ordini a trovarli se noi volessimo ritirarci come aremmo a fare se loro si ritirassino come aremmo a seguirli avere a sopportare la crudeltà et avarizia de soldati la qual cosa era sí difficile che la fu cagione della ruina di molti sendo difficile satisfare a soldati et a populi perché delli uomini si può dire questo generalmente che sieno ingrati volubili simulatori e dissimulatori fuggitori de pericoli cupidi di guadagno ricchezze li assai carichi li faccino temere le mutazioni quando dunque e ministri e li principi circa ministri sono cosí fatti possono confidare luno dellaltro dove si vegga difficultà né si può vedere facilità assaltando uno che abbi la sua terra gagliarda e non sia odiato dal populo simili a quelli che si narrano di messer bernabò da milano quando si ha loccasione di qualcuno che operi qualche cosa estraordinaria o in bene o in male nella vita civile e pigliare uno modo circa premiarlo o punirlo di che sabbia a parlare assai e mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e da ciascuno laudati perché el vulgo ne va preso con quello che pare e con lo evento della cosa e nel mondo non è se non vulgo e li pochi ci hanno luogo quando li assai hanno dove appoggiarsi costui in poco tempo la ridusse pacifica et unita con grandissima reputazione di poi iudicò el duca non essere necessario sí eccessiva autorità perché dubitava non divenissi odiosa ma quando le città o le provincie sono use a vivere sotto uno principe e quel sangue sia spento sendo da uno canto usi ad obedire dallaltro non avendo el principe vecchio e qui è da notare che uno principe debbe avvertire di non fare mai compagnia con uno più potente di sé per offendere altri se non quando la necessità lo stringe come di sopra si dice e se obediscano alcuno altro lo fanno come ministro et offiziale e non li portano particulare amore li esempli di queste dua diversità di governi sono ne nostri tempi el turco et il re di francia o con lo opprimere te che li se patrone o con opprimere altri fuora della tua intenzione ma se non è il capitano virtuoso ti rovina per lordinario quando tu vedi el ministro pensare più a sé che a te e che in tutte le azioni vi ricerca dentro lutile suo questo tale cosí fatto mai fia buono ministro mai te ne potrai fidare e voglio mi basti pigliare tutti quelli imperatori che succederono allo imperio da marco filosofo a massimino li quali furono marco commodo suo figliuolo avevano oltre a questo usato ogni industria per levare a sé et a soldati la fatica e la paura non si ammazzando nelle zuffe ma pigliandosi prigioni e sanza taglia sendo adunque uno principe necessitato sapere bene usare la bestia debbe di quelle pigliare la golpe e il lione perché il lione non si defende da lacci la golpe non si difende da lupi anzi mi pare come ho fatto di preporlo imitabile a tutti coloro che per fortuna e con larme daltri sono ascesi allo imperio perché lui avendo lanimo grande e la sua intenzione alta non si poteva governare altrimenti perché non avendo mai ne tempi quieti pensato che possono mutarsi il che è comune defetto delli uomini non fare conto nella bonaccia della tempesta senato come albino poco conoscente de benefizii ricevuti da lui aveva dolosamente cerco di ammazzarlo e per questo lui era necessitato andare a punire la sua ingratitudine di poi andò a trovarlo in francia e li tolse lo stato e la vita e ritornatoli la reputazione né si fidando di francia né di altre forze esterne per non le avere a cimentare si volse alli inganni filippo macedone non il padre di alessandro ma quello che fu vinto da tito quinto aveva non molto stato respetto alla grandezza de romani e di grecia che lo a che pensando io qualche volta sono in qualche parte inclinato nella opinione loro non di manco perché el nostro libero arbitrio non sia spento iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre perché avvedutisi li orsini tardi che la grandezza del duca e della chiesia era la loro ruina feciono una dieta alla magione nel perugino in roma ancora che mezzo vivo stette sicuro e benché ballioni vitelli et orsini venissino in roma non ebbono séguito contro di lui possé fare se non chi e volle papa almeno che non fussi chi non voleva la ferocità del quale spettaculo fece quelli populi in uno tempo rimanere satisfatti e stupidi ma torniamo donde noi partimmo vedrà o lodio o il disprezzo esser suto cagione della ruina di quelli imperatori prenominati e conoscerà ancora donde nacque che parte di loro procedendo in uno modo e parte al contrario in qualunque di quelli uno di loro ebbe felice e li altri infelice fine ma quando per non li avere conosciuti si lasciono crescere in modo che ognuno li conosce non vi è più remedio però e romani vedendo discosto linconvenienti vi rimediorono sempre vedesi come la prega dio che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà et insolenzie barbare vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire una bandiera pur che ci sia uno che la pigli impara più tosto la ruina che la perservazione sua perché uno uomo che voglia fare in tutte le parte professione di buono conviene rovini infra tanti che non sono buoni dubito scrivendone ancora io non essere tenuto prosuntuoso partendomi massime nel disputare questa materia dalli ordini delli altri e se non fussi la cavalleria che urtò li arebbano consumati tutti puossi adunque conosciuto el defetto delluna e dellaltra di queste fanterie ordinarne una di nuovo la quale resista a cavalli e non abbia paura de fanti et intra tutte le cose di che uno principe si debbe guardare è lo essere contennendo et odioso e la liberalità alluna e laltra cosa ti conduce e quanto al nuovo acquisto aveva disegnato diventare signore di toscana e possedeva di già perugia e piombino e di pisa aveva presa la protezione e per esperienzia sè visto che la grandezza in italia di quella e di spagna è stata causata da francia e la ruina sua causata da loro solamente lo spendere el tuo è quello che ti nuoce e non ci è cosa che consumi sé stessa quanto la liberalità la quale mentre che tu usi perdi la facultà di usarla e diventi o povero e contennendo o per fuggire la povertà rapace et odioso che si ha a notare che li uomini si debbono o vezzeggiare o spegnere perché si vendicano delle leggieri offese delle gravi non possono sí che loffesa che si fa alluomo debbe essere in modo che la non tema la vendetta nel quale grado sendo constituito e avendo deliberato diventare principe e tenere con violenzia e sanza obligo daltri quello che daccordo li era suto concesso et avuto di questo suo disegno intelligenzia con amilcare cartaginese il e sempre colui che comincia a vivere con rapina truova cagione di occupare quel daltri e per avverso contro al sangue sono più rare e mancono e benché sieno cosí fatti non resta però che li uomini quando sono tempi quieti non vi potessino fare provvedimenti e con ripari et argini in modo che crescendo poi o andrebbono per uno canale o limpeto loro non sarebbe né si licenzioso né si dannoso considerate la prima impresa che fe di bologna vivendo ancora messer giovanni bentivogli viniziani non se ne contentavono el re di spagna quel medesimo con francia aveva ragionamenti di tale impresa sopra tutto uno principe si debbe ingegnare dare di sé in ogni sua azione fama di uomo grande e di uomo eccellente è ancora stimato uno principe quando elli è vero amico e vero inimico come ha fatto el turco di grecia il quale con tutti li altri ordini osservati da lui per tenere quello stato se non vi fussi ito ad abitare non era possibile che lo tenessi et a qualunque pensa in qualunque modo ampliare la sua città o il suo stato debbe oltre a questo ne tempi convenienti dellanno tenere occupati e populi con le feste e spettaculi come fece ne prossimi tempi papa iulio il quale avendo visto nella impresa di ferrara la trista pruova delle sue armi mercennarie si volse alle ausiliarie e convenne con ferrando re di spagna che con le sua gente et eserciti dovesse aiutarlo ma uno che contro al populo diventi principe con il favore de grandi debbe innanzi a ogni altra cosa cercare di guadagnarsi el populo il che li fia facile quando pigli la protezione sua li sua successori se fussino suti uniti se lo potevano godere oziosi né in quello regno nacquono altri tumulti che quelli che loro proprii suscitorono ma apa ulio procedé in ogni sua cosa impetuosamente e trovò tanto e tempi e le cose conforme a quello suo modo di procedere che sempre sortí felice fine con che sete di vendetta con che ostinata fede con che pietà con che lacrime quali porte se li serrerebbano quali populi li negherebbano la obedienza quale invidia se li opporrebbe quale italiano li negherebbe lossequio perché quella è sola arte che si espetta a chi comanda et è di tanta virtù che non solamente mantiene quelli che sono nati principi ma molte volte fa li uomini di privata fortuna salire a quel grado tengono ancora li esercizii militari in reputazione e sopra questo hanno molti ordini a mantenerli uno principe adunque che abbi una città forte e non si facci odiare non può essere assaltato concludo adunque che sanza avere arme proprie nessuno principato è sicuro anzi è tutto obligato alla fortuna non avendo virtù che nelle avversità lo difenda però questi tali hanno nel condursi gran difficultà e tutti e loro periculi sono fra via e conviene che con la virtù li superino fia molto difficile se vi recherete innanzi le azioni e vita dei soprannominati e benché quelli uomini sieno rari e maravigliosi non di manco furono uomini et ebbe ciascuno di loro minore occasione che la presente perché camminando li uomini quasi sempre per le vie battute da altri e procedendo nelle azioni loro con le imitazioni né si potendo le vie daltri al tutto tenere né alla virtù di quelli che tu imiti aggiugnere con ciò sia che molti altri mediante la crudeltà non abbino etiam ne tempi pacifici possuto mantenere lo stato non che ne tempi dubbiosi di guerra chi delli esterni volessi assaltare quello stato vi ha più respetto tanto che abitandovi lo può con grandissima difficultà perdere laltro migliore remedio è mandare colonie in uno o in duo luoghi che sieno quasi compedi di quello stato né prima furono posti a sedere che de luoghi secreti di quella uscirono soldati che ammazzorono giovanni e tutti li altri dopo il quale omicidio montò oliverotto a cavallo e corse la terra et assediò nel palazzo el supremo magistrato e dassi ad intendere che il populo lo liberi quando fussi oppresso da nimici o da magistrati in questo caso si potrebbe trovare spesso ingannato come a roma e gracchi et a firenze messer giorgio et ora uno re di francia ne trema e lo ha possuto cavare di italia e ruinare viniziani la qual cosa ancora che sia nota non mi pare superfluo ridurla in buona parte alla memoria vedeva oltre a questo larme di italia e quelle in spezie di chi si fussi possuto servire essere in le mani di coloro che dovevano temere la grandezza del papa e però non se ne poteva fidare sendo tutte nelli orsini e colonnesi e loro e quel principe che manca di questa perizie manca della prima parte che vuole avere uno capitano perché questa insegna trovare el nimico pigliare li alloggiamenti condurre li eserciti ordinare le giornate campeggiare le terre con tuo vantaggio e non di manco con la sua ferocia et impeto si mosse personalmente a quella espedizione la quale mossa fece stare sospesi e fermi spagna e viniziani perché lo introduttore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene ma nelle mercennarie ad offenderti vinto che le hanno bisogna più tempo e maggiore occasione non sendo tutto uno corpo et essendo trovate e pagate da te nelle quali uno terzo che tu facci capo non può pigliare subito tanta autorità che ti offenda similmente a conoscere bene la natura de populi bisogna essere principe et a conoscere bene quella de principi bisogna essere populare per essere posti più alti sono notati di alcune di queste qualità che arrecano loro o biasimo o laude e questo è che alcuno è tenuto liberale e sempre interverrà che vi sarà messo da coloro che saranno in quella malcontenti o per troppa ambizione o per paura come si vidde già che li etoli missono e romani in grecia et in ogni altra provincia che li entrorono vi furono messi da provinciali e puossi facilmente vedere che differenzia è infra luna e laltra di queste arme considerato che differenzia fu dalla reputazione del duca quando aveva franzesi soli e itelli e vitelli a quando rimase con i soldati sua e sopra sé stesso e sempre si troverrà accresciuta preterea del populo inimico uno principe non si può mai assicurare per essere troppi de grandi si può assicurare per essere pochi il che se si considerrà bene si vedrà quello essere stato molto più pietoso che il populo fiorentino il quale per fuggire el nome del crudele lasciò destruggere era tenuto cesare borgia crudele non di manco quella sua crudeltà aveva racconcia la romagna unitola ridottola in pace et in fede quello che non vinse fu giovanni aucut del quale non vincendo non si poteva conoscere la fede ma ognuno confesserà che vincendo stavano fiorentini a sua discrezione e perché conosceva le rigorosità passate averli generato qualche odio per purgare li animi di quelli populi e guadagnarseli in tutto volle monstrare che se crudeltà alcuna era seguíta non era nata da lui ma dalla acerba natura del ministro ma quando sieno altrimenti sempre si può fare non buono iudizio di lui perché el primo errore che fa lo fa in questa elezione loro fiorentini sendo al tutto disarmati condussono diecimila franzesi a pisa per espugnarla per il quale partito portorono più pericolo che in qualunque tempo de travagli loro uno principe adunque non potendo usare questa virtù del liberale sanza suo danno in modo che la sia conosciuta debbe selli è prudente non si curare del nome del misero perché col tempo sarà tenuto sempre più liberale le cagioni della difficultà in potere occupare el regno del turco sono per non potere essere chiamato da principi di quello regno né sperare con la rebellione di quelli chegli ha dintorno potere facilitare la sua impresa di poi si vedrà alcuno di loro o che arà avuto inimici e populi o se arà avuto el popolo amico non si sarà saputo assicurare de grandi perché sanza questi difetti non si perdono li stati che abbino tanto nervo che possino tenere uno esercito alla campagna tanto che per porre fine alla ambizione di alessandro e perché non divenissi signore di toscana fu forzato venire in italia non li bastò avere fatto grande la chiesia e toltisi li amici che per volere il regno di napoli lo divise con il re di spagna prima che uno nuovo successore alla chiesia non li fussi amico e cercassi torli quello che alessandro li aveva dato e pensò farlo in quattro modi prima di spegnere tutti e sangui di quelli signori che lui aveva spogliati per tòrre al papa quella occasione perché conosceva come dal re il quale tardi si era accorto dello errore suo non li sarebbe sopportato e cominciò per questo a cercare di amicizie nuove e vacillare con francia nella venuta che feciono franzesi verso el regno di napoli contro alli spagnuoli che assediavono gaeta né poté essere questo ordine migliore né più prudente né che sia maggiore cagione della securtà del re e del regno di che si può trarre un altro notabile che li principi debbono le cose di carico fare sumministrare ad altri quelle di grazia a loro medesimi perché mediante quella possé fuggire limpeto populare et aspettare el soccorso da milano e recuperare lo stato e li tempi stavano allora in modo che il forestiere non posseva soccorrere el populo intra tutti e principi al principe nuovo è impossibile fuggire el nome di crudele per essere li stati nuovi pieni di pericoli ma torniamo a francia et esaminiamo se delle cose dette ne ha fatta alcuna e parlerò di luigi e non di carlo come di colui che per avere tenuta più lunga possessione in italia si sono meglio visti e sua et interviene di questa come dicono e fisici dello etico che nel principio del suo male è facile a curare e difficile a conoscere ma nel progresso del tempo non lavendo in principio conosciuta né medicata diventa facile a conoscere e difficile a curare resta ora a dire quelle della seconda e vedere che remedii lui ci aveva e quali ci può avere uno che fussi ne termini sua per potersi mantenere meglio nello acquisto che non fece è vedere li uomini che lui ha dintorno e quando sono sufficienti e fedeli sempre si può reputarlo savio perché ha saputo conoscerli sufficienti e mantenerli fideli et uno de maggiori remedii e più vivi sarebbe che la persona di chi acquista vi andassi ad abitare questo farebbe più secura e più durabile quella possessione queste arme possono essere utile e buone per loro medesime ma sono per chi le chiama quasi sempre dannose perché perdendo rimani disfatto vincendo resti loro prigione ma lui non prima fu in milano che fece il contrario dando aiuto a papa alessandro perché elli occupassi la romagna né si accorse con questa deliberazione che faceva sé debole togliendosi li amici e quelli che se li erano gittati in grembo e seppe tanto dissimulare lanimo suo che li orsini mediante el signor paulo si riconciliorono seco con il quale el duca non mancò dogni ragione di offizio per assicurarlo dandoli danari veste e cavalli li scrittori poco considerati dalluna parte ammirano questa sua azione dallaltra dannono la principale cagione di essa e che sia vero che laltre sua virtù non sarebbano bastate si può considerare in scipione nel primo caso questa liberalità è dannosa nel secondo è bene necessario essere tenuto liberale e cesare era uno di quelli che voleva pervenire al principato di roma non posseva teseo dimonstrare la sua virtù se non trovava li ateniesi dispersi queste occasioni per tanto feciono questi uomini felici e la eccellente virtù loro fece quella occasione esser conosciuta de principati ecclesiastici restaci solamente al presente a ragionare de principati ecclesiastici circa quali tutte le difficultà sono avanti che si possegghino onde a olui adunque che vuole non potere vincere si vaglia di queste arme perché sono molto più pericolose che le mercennarie perché in queste è la ruina fatta sono tutte unite tutte volte alla obedienza di altri e miseria a tutti coloro a chi non dà che sono pochi ne nostri tempi noi non abbiamo veduto fare gran cose se non a quelli che sono stati tenuti miseri li altri essere spenti ma alessandro morí dopo cinque anni che elli aveva cominciato a trarre fuora la spada lasciollo con lo stato di romagna solamente assolidato con tutti li altri in aria infra dua potentissimi eserciti inimici e malato a morte o quando uno privato cittadino con il favore delli altri sua cittadini diventa principe della sua patria e parlando del primo modo si monstrerrà con dua esempli e benché vi sia qualche disformità di lingua non di manco e costumi sono simili e possonsi fra loro facilmente comportare e chi le acquista volendole tenere debbe avere dua respetti e qui si debbe notare che lodio sacquista cosí mediante le buone opere come le triste e però come io dissi di sopra uno principe volendo mantenere lo stato è spesso forzato a non essere buono sarebbe offizio di uomo prosuntuoso e temerario discorrerne non di manco se alcuno mi ricercassi donde viene che la chiesia nel temporale sia venuta a tanta grandezza io iudico bene questo che sia meglio essere impetuoso che respettivo perché la fortuna è donna et è necessario volendola tenere sotto batterla et urtarla e si vede che la si lascia più vincere da questi che da quelli che freddamente procedano e difese contro a quelli la patria sua et il suo stato e li bastò solo sopravvenente il periculo assicurarsi di pochi ché se elli avessi avuto el populo inimico questo non li bastava è necessario innanzi a tutte le altre cose come vero fondamento dogni impresa provvedersi darme proprie perché non si può avere né più fidi né più veri né migliori soldati ma quanto allo esercizio della mente debbe el principe leggere le istorie et in quelle considerare le azioni delli uomini eccellenti qui è virtù grande nelle membra quando non la mancassi ne capi specchiatevi ne duelli e ne congressi de pochi quanto li italiani sieno superiori con le forze con la destrezza con lo ingegno in universali ma restringendomi più a particulari dico come si vede oggi questo principe felicitare e domani ruinare sanza averli veduto mutare natura o qualità alcuna tal che commosso tutto el mondo dallo sdegno per la viltà del suo sangue e dallo odio per la paura della sua ferocia si rebellò prima affrica di poi el senato con tutto el populo di roma e tutta italia li conspirò contro di qui nasce che quelle cose che fa uno giorno destrugge laltro e che non si intenda mai quello si voglia o disegni fare e che non si può ognuno vede quello che tu pari pochi sentono quello che tu se e quelli pochi non ardiscano opporsi alla opinione di molti che abbino la maestà dello stato che li difenda quale si può chiamare principato civile né a pervenirvi è necessario o tutta virtù o tutta fortuna ma più presto una astuzia fortunata dico che si ascende a questo principato o con il favore del populo o con il favore de grandi gravare e populi estraordinariamente et essere fiscale e fare tutte quelle cose che si possono fare per avere danari il che comincerà a farlo odioso con sudditi e poco stimare da nessuno diventando povero e quelle esalta e le altre corregge et il ministro non può sperare di ingannarlo e mantiensi buono ma come uno principe possa conoscere el ministro ci è questo modo che non falla mai ma se nella morte di alessandro fussi stato sano ogni cosa li era facile e lui mi disse ne dí che fu creato ulio che aveva pensato a ciò che potessi nascere morendo el padre dopo questi vennono tutti li altri che fino a nostri tempi hanno governato queste arme et il fine della loro virtù è stato che italia è suta corsa da carlo predata da luigi sforzata da ferrando e vituperata da svizzeri alcuni altri si sono volti a guadagnarsi quelli che li erano suspetti nel principio del suo stato alcuni hanno edificato fortezze alcuni le hanno ruinate e destrutte oltre alle altre infelicità come è detto non può essere stimato da sua soldati né fidarsi di loro debbe per tanto mai levare el pensiero da questo esercizio della guerra e nella pace vi si debbe più esercitare che nella guerra e nella pace se spogliato da loro nella guerra da nimici la cagione di questo è che le non hanno altro amore né altra cagione che le tenga in campo che uno poco di stipendio il quale non è sufficiente a fare che voglino morire per te non era alcuno che conoscessi messer antonio da venafro per ministro di pandolfo petrucci principe di siena che non iudicasse pandolfo essere valentissimo uomo avendo quello per suo ministro ha solamente a pensare che non piglino troppe forze e troppa autorità e facilmente può con le forze sua e col favore loro sbassare quelli che sono potenti per rimanere in tutto arbitro di quella provincia morto di poi paulo militò sotto vitellozzo suo fratello et in brevissimo tempo per essere ingegnoso e della persona e dello animo gagliardo diventò el primo uomo della sua milizia e perché tutti sudditi non si possono armare quando si benefichino quelli che tu armi con li altri si può fare più a sicurtà e quella diversità del procedere che conoscono in loro li fa tua obbligati però uno principe savio debba pensare uno modo per il quale li sua cittadini sempre et in ogni qualità di tempo abbino bisogno dello stato e di lui e sempre poi li saranno fedeli sforza suo padre sendo soldato della regina giovanna di napoli la lasciò in un tratto disarmata onde lei per non perdere el regno fu constretta gittarsi in grembo il quale non ha retto alli assalti de viniziani nello né a quelli di papa iulio nel per altre cagioni che per essere antiquato in quello dominio o fanno questo per pusillanimità e defetto naturale danimo allora tu ti debbi servire di quelli massime che sono di buono consiglio perché nelle prosperità te ne onori e nelle avversità non hai da temerne somma nelle mercennarie è più pericolosa la ignavia nelle ausiliarie la virtù uno principe per tanto savio sempre ha fuggito queste arme e voltosi alle proprie et ha volsuto più tosto perdere con le sue che vincere con le altrui anzi è necessario quando il nimico si accosta che le città divise si perdino subito perché sempre la parte più debole si aderirà alle forze esterne e laltra non potrà reggere e sopra tutto fare come ha fatto per ladrieto qualche uomo eccellente che ha preso ad imitare se alcuno innanzi a lui è stato laudato e gloriato e di quello ha tenuto sempre e gesti et azioni appresso di sé che diventò odiosissimo a tutto il mondo e cominciò ad essere temuto etiam da quelli che elli aveva intorno in modo che fu ammazzato da uno centurione in mezzo del suo esercito perché se si considerrà bene tutto si troverrà qualche cosa che parrà virtù e seguendola sarebbe la ruina sua e qualcuna altra che parrà vizio e seguendola ne riesce la securtà et il bene essere suo e quel principe che va con li eserciti che si pasce di prede di sacchi e di taglie maneggia quel di altri li è necessaria questa liberalità altrimenti non sarebbe seguíto da soldati e non ti puoi mantenere amici quelli che vi ti hanno messo per non li potere satisfare in quel modo che si erano presupposto e per non potere tu usare contro di loro medicine forti sendo loro obligato dallaltro paurosi di non errare per timore che non intervenissi a loro come a quelli che sono stati spogliati concludo che queste colonie non costono sono più fedeli etoffendono meno e li offesi non possono nuocere sendo poveri e dispersi come è detto solamente si può accusarlo nella creazione di iulio pontefice nella quale lui ebbe mala elezione perché come è detto non possendo fare uno papa a suo modo poteva tenere che uno non fussi papa marchese di mantova duca di ferrara bentivogli madonna di furlí signore di faenza di pesaro di rimino di camerino di piombino lucchesi pisani sanesi ognuno se li fece incontro per essere suo amico e però conviene essere ordinato in modo che quando non credono più si possa fare loro credere per forza moisè ciro teseo e romulo non arebbono possuto fare osservare loro lungamente le loro constituzioni se fussino stati disarmati ma spenta la memoria di quelli con la potenzia e diuturnità dello imperio ne diventorono securi possessori e posserno anche quelli combattendo di poi infra loro ciascuno tirarsi drieto parte di quelle provincie secondo l autorità li aveva presa drento nel primo caso capitano sempre male e non conducano cosa alcuna ma quando dependono da loro proprii e possano forzare allora è che rare volte perché si vede li uomini nelle cose che li nducano al fine quale ciascuno ha innanzi cioè glorie e ricchezze procedervi variamente luno con respetto laltro con impeto luno per violenzia laltro con arte e se alcuno dicessi cesare con la liberalità pervenne allo imperio e molti altri per essere stati et essere tenuti liberali sono venuti a gradi grandissimi rispondo o tu se principe fatto o tu se in via di acquistarlo perché la non si fugge ma si differisce a tuo disavvantaggio e se alcuni altri allegassino la fede che il re aveva data al papa di fare per lui quella impresa per la resoluzione del suo matrimonio e il cappello di roano talmente che sempre uno principe cosí fatto consumerà in simili opere tutte le sue facultà e sarà necessitato alla fine se si vorrà mantenere el nome del liberale in questo caso potria bene essere ma durerebbe poco perché quello governatore in breve tempo li torrebbe lo stato ma parendoli cosa servile lo stare con altri pensò con lo aiuto di alcuni cittadini di fermo a quali era più cara la servitù che la libertà della loro patria e con il favore vitellesco di occupare fermo e proponeva loro andando tutti e casi che in uno esercito possono occorrere intendeva la opinione loro diceva la sua corroboravala con le ragioni et oltre a questo per potere tenere la plebe pasciuta e sanza perdita del pubblico hanno sempre in comune per uno anno da potere dare loro da lavorare in quelli esercizii che sieno el nervo e la vita di quella città e delle industrie de quali la plebe pasca uno anno dopo el commisso parricidio fu insieme con vitellozzo il quale aveva avuto maestro delle virtù e scelleratezze sua strangolato fu forzato prendere quelle amicizie che poteva e sarebbeli riuscito el partito ben preso quando nelli altri maneggi non avessi fatto errore alcuno petrucci principe di siena reggeva lo stato suo più con quelli che li furono sospetti che con li altri ma di questa cosa non si può parlare largamente perché la varia secondo el subietto ma sopra tutto astenersi dalla roba daltri perché li uomini sdimenticano più presto la morte del padre che la perdita del patrimonio di poi le cagioni del tòrre la roba non mancono mai vivebant in che modo si debbino governare le città o principati quali innanzi fussino occupati si vivevano con le loro legge le mercennarie et ausiliarie sono inutile e periculose e se uno tiene lo stato suo fondato in sulle arme mercennarie non starà mai fermo né sicuro colonie e quali errori ancora vivendo lui possevano non lo offendere se non avessi fatto el sesto di tòrre lo stato a viniziani perché quando non avessi fatto grande la chiesia né messo in italia spagna era ben ragionevole e necessario abbassarli costui come io dissi fatto da siracusani capo delli eserciti conobbe subito quella milizia mercennaria non essere utile per essere conduttieri fatti come li nostri italiani e parendoli non li possere tenere né lasciare li fece tutti tagliare a pezzi perché uno principe debbe avere dua paure una dentro per conto de sudditi laltra di fuora per conto de potentati esterni nella antiquità e continuazione del dominio sono spente le memorie e le cagioni delle innovazioni perché sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione dellaltra cap per tanto che uno principe debbe tenere delle congiure poco conto quando el popolo li sia benivolo ma quando li sia inimico et abbilo in odio debbe temere dogni cosa e dognuno tamen si resolve presto per non avere alcuno di questi principi eserciti insieme che sieno inveterati con li governi e amministrazione delle provincie come erano li eserciti dello imperio romano ingegnarsi che nelle azioni sua si riconosca grandezza animosità gravità fortezza e circa maneggi privati de sudditi volere che la sua sentenzia sia irrevocabile solo adunque questi principati sono sicuri e felici ma sendo quelli retti da cagioni superiore alla quale mente umana non aggiugne lascerò el parlarne perché sendo esaltati e mantenuti da dio considerato adunque tutte queste cose io lauderò chi farà le fortezze e chi non le farà e biasimerò qualunque fidandosi delle fortezze stimerà poco essere odiato da populi io voglio lasciare stare laltre sue azioni che tutte sono state simili e tutte li sono successe bene e la brevità della vita non li ha lasciato sentire el contrario le difficultà che hanno nellacquistare el principato in parte nascono da nuovi ordini e modi che sono forzati introdurre per fondare lo stato loro e la loro o el principe spende del suo e de sua sudditi o di quello daltri nel primo caso debbe essere parco nellaltro non debbe lasciare indrieto parte alcuna di liberalità e sono nate queste sua azioni in modo luna dallaltra che non ha dato mai infra luna e laltra spazio alli uomini di potere quietamente operarli contro giova ancora assai a uno principe dare di sé esempli rari circa governi di dentro ma quando non si obbligano ad arte e per cagione ambiziosa è segno come pensano più a sé che a te e da quelli si debbe el principe guardare e temerli come se fussino scoperti inimici perché sempre nelle avversità aiuteranno e questi sono francesco sforza e cesare borgia francesco per li debiti mezzi e con una gran virtù di privato diventò duca di milano e quello che con mille affanni aveva acquistato con poca fatica mantenne onde avendosi creato odio et a questo odio aggiunto el disprezzo sendo vecchio ruinò ne primi principii della sua amministrazione di che ne resultò la ruina loro ma quando non si può fuggirla come intervenne a fiorentini quando el papa e spagna andorono con esercito ad assaltare la lombardia allora si debba el principe aderire per le ragioni non mancò per tanto giovanni di alcuno offizio debito verso el nipote e fattolo ricevere da firmiani onoratamente si alloggiò nelle case sua dove passato alcuno giorno et atteso ad ordinare quello che alla sua futura scelleratezza era necessario perché quelli populi che li aveano aperte le porte trovandosi ingannati della opinione loro e di quello futuro bene che si avevano presupposto non potevono sopportare e fastidii del nuovo principe non di manco la sua ferocia e crudeltà fu tanta e sí inaudita per avere dopo infinite occisioni particulari morto gran parte del populo di roma e tutto quello di alessandria ma per li gradi della milizia li quali con mille disagi e periculi si aveva guadagnati pervenissi al principato e quello di poi con tanti partiti animosi e periculosi mantenessi tamen confido assai che per sua umanità li debba essere accetta considerato come da me non li possa esser fatto maggiore dono concludo adunque che variando la fortuna e stando li uomini ne loro modi ostinati sono felici mentre concordano insieme e come discordano infelici è necessario per tanto prepararsi a queste arme per potere con la virtù italica defendersi dalli esterni e benché la fanteria svizzera e spagnola sia esistimata terribile trovandola suta comandata da signori impotenti li quali più presto avevano spogliato e loro sudditi che corretti e dato loro materia di disunione non di unione tanto che quella provincia era tutta piena di latrocinii di brighe e di ogni altra di che si cava una regola generale la quale mai o raro falla che chi è cagione che uno diventi potente ruina perché quella potenzia è causata da colui o con industria o con forza e puossi discorrere questa parte cosí quel principe che ha più paura de populi che de forestieri debbe fare le fortezze ma quello che ha più paura de forestieri che de populi debbe lasciarle indrieto a pertinace et alessandro per essere principi nuovi fu inutile e dannoso volere imitare marco che era nel principato iure hereditario e similmente a caracalla commodo e massimino essere stata cosa perniziosa imitare severo non di manco debbe essere grave al credere et al muoversi né si fare paura da sé stesso e procedere in modo temperato con prudenza et umanità e se si considerassi la prima ruina dello imperio romano si troverrà essere suto solo cominciare a soldare e goti perché da quello principio cominciorono a enervare le forze dello imperio romano e tutta quella virtù che si levava da lui si dava a loro tanto che respetto a questi minori potenti lui non ha a durare fatica alcuna a guadagnarli perché subito tutti insieme fanno uno globo col suo stato che lui vi ha acquistato si acquistava tante forze e tanta reputazione che per sé stesso si sarebbe retto e non sarebbe più dependuto dalla fortuna e forze di altri ma dalla potenzia e virtù sua e di quello che non è tuo o di sudditi tua si può essere più largo donatore come fu ciro cesare et alessandro perché lo spendere quello daltri non ti toglie reputazione ma te ne aggiugne è suta consuetudine de principi per potere tenere più securamente lo stato loro edificare fortezze che sieno la briglia e il freno di quelli che disegnassino fare loro contro et avere uno refugio securo da uno subito impeto e voglio mi basti solo la provincia di grecia per esemplo furono intrattenuti da loro li achei e li etoli fu abbassato el regno de macedoni funne cacciato antioco e benché di tutte queste cose non si possa dare determinata sentenzia se non si viene a particulari di quelli stati dove si avessi a pigliare alcuna simile deliberazione non di manco io parlerò in quel modo largo che la materia per sé medesima sopporta e monstro e modi con li quali molti hanno cerco di acquistarli e tenerli mi resta ora a discorrere generalmente le offese e difese che in ciascuno de prenominati possono accadere il che non solamente non contradisse ma lo fe più facile con la resoluzione del matrimonio antiquo del re luigi passò adunque il re in italia con lo aiuto de viniziani e consenso di alessandro né prima fu in milano che il papa ebbe da lui gente per la impresa di romagna dallaltra parte non tenendo la sua dignità discendendo spesso ne teatri a combattere co gladiatori e facendo altre cose vilissime e poco degne della maestà imperiale diventò contennendo nel conspetto de soldati el principe naturale ha minori cagioni e minore necessità di offendere donde conviene che sia più amato e se estraordinarii vizii non lo fanno odiare è ragionevole che naturalmente sia benevoluto da sua e benché lo intento suo non fussi fare grande la chiesia ma il duca nondimeno ciò che fece tornò a grandezza della chiesia la quale dopo la sua morte spento el duca fu erede delle sue il quale da soldati pretoriani era suto morto e sotto questo colore sanza monstrare di aspirare allo imperio mosse lo esercito contro a roma e fu prima in italia che si sapessi la sua partita allora posserno considerare viniziani la temerità del partito preso da loro i quali per acquistare dua terre in lombardia feciono signore el re di dua terzi parlando di sua maestà disse come non si consigliava con persona e non faceva mai di alcuna cosa a suo modo il che nasceva dal tenere contrario termine al sopradetto perché limperatore è uomo secreto non comunica li sua disegni con persona non ne piglia parere quarto acquistare tanto imperio avanti che il papa morissi che potessi per sé medesimo resistere a uno primo impeto di queste quattro cose alla morte di alessandro ne aveva condotte tre la quarta aveva quasi per condotta e presa sopra questo occasione lo fece mettere una mattina a cesena in dua pezzi in sulla piazza con uno pezzo di legno e uno coltello sanguinoso a e privato che ne fia quantunque di sinistro abbi loccupatore lo riacquista noi abbiamo in italia in exemplis el duca di ferrara e trovò ancora la via aperta al modo dello accumulare danari non mai più usitato da alessandro indrieto le quali cose iulio non solum seguitò ma accrebbe e pensò a guadagnarsi bologna e spegnere e viniziani et a cacciare franzesi di italia apa ulio come si fu servito del nome del liberale per aggiugnere al papato non pensò poi a mantenerselo per potere fare guerra el re di francia e perché sono di tre generazione cervelli luno intende da sé laltro discerne quello che altri intende el terzo non intende né sé né altri quel primo è eccellentissimo el secondo eccellente el terzo inutile perché avendo dato reputazione a svizzeri ha invilito tutte larme sua perché le fanterie ha spento e le sua gente darme ha obligato alle arme daltri perché sendo assuefatte a militare con svizzeri non par loro di potere vincere sanza essi assignate onde chi assalta il turco è necessario pensare di averlo a trovare unito e li conviene sperare più nelle forze proprie che ne disordini daltri con li quali aveano a temere della perdita non del guadagno loro come intervenne di poi a vailà dove in una giornata perderono quello che in ottocento anni con tanta fatica avevano acquistato e perché le azioni di costui furono grandi in un principe nuovo io voglio monstrare brevemente quanto bene seppe usare la persona della golpe e del lione le quali nature io dico di sopra essere necessario imitare a uno principe i pare corrino tante cose in benefizio duno principe nuovo che io non so qual mai tempo fussi più atto a questo e se come io dissi era necessario cosí al presente volendo conoscere la virtù duno spirito italiano era necessario che la italia si riducessi nel termine che ellè di presente e che la fussi più stiava che i rei e più facilmente si tiene una città usa a vivere libera con il mezzo de sua cittadini che in alcuno altro modo volendola preservare io non voglio ragionare né di eliogabalo né di macrino né di iuliano li quali per essere al tutto contennendi si spensono subito ma verrò alla conclusione di questo discorso perché le sono in modo fortificate che ciascuno pensa la espugnazione di esse dovere essere tediosa e difficile perché tutte hanno fossi e mura conveniente hanno artiglierie a sufficienzia tengono sempre nelle cànove publiche da bere e da mangiare e da ardere per uno anno e per deliberazione del senato se lo aggiunse collega le quali cose da albino furono accettate per vere ma poiché severo ebbe vinto e morto nigro e pacate le cose orientali ritornatosi a roma si querelò in senato come albino debbe solo guardarsi di non fare grave iniuria ad alcuno di coloro de quali si serve e che elli ha dintorno al servizio del suo principato come aveva fatto antonino e tenuti securi e difesi tutti quelli e per essere gran numero e deboli e paurosi chi della chiesia chi de viniziani erano sempre necessitati a stare seco e per il mezzo loro poteva facilmente assicurarsi di chi ci restava grande ne tempi nostri non si vede che quelle abbino profittato ad alcuno principe se non alla contessa di furlí quando fu morto el conte girolamo suo consorte vi conoscerà drento uno estremo mio desiderio che lei pervenga a quella grandezza che la fortuna e le altre sue qualità li promettano e se vostra magnificenzia dallo apice della sua altezza qualche volta volgerà li occhi in questi luoghi bassi quando poi vennono i tempi avversi pensorono a fuggirsi e non a defendersi e sperorono che populi infastiditi dalla insolenzia de vincitori i rimesso luna larme sua che non li parevano fedeli laltra la voluntà di francia ciò è che larme orsine delle quali sera valuto li mancassino sotto e non solamente li mpedissino lo acquistare ma gli togliessino lacquistato respondo con quello che per me di sotto si dirà circa la fede de principi e come la si debbe osservare ha perduto adunque el re luigi la lombardia per non avere osservato alcuno di quelli termini osservati da altri che hanno preso provincie e volutole tenere chi considerassi adunque le azioni e virtù di costui non vedrà cose o poche le quali possa attribuire alla fortuna con ciò sia cosa come di sopra è detto che non per favore dalcuno e se considerrete le azioni sua le troverrete tutte grandissime e qualcuna estraordinaria lui nel principio del suo regno assaltò la granata e quella impresa fu il fondamento dello stato suo perché de capitani virtuosi de quali potevano temere alcuni non hanno vinto alcuni hanno avuto opposizione altri hanno volto la ambizione loro altrove filippo macedone fu fatto da tebani dopo la morte di epaminunda capitano delle loro gente e tolse loro dopo la vittoria la libertà et ancora che di questi esempli ne siano piene le antiche istorie non di manco io non mi voglio partire da questo esemplo fresco di era passato in grecia antioco messovi dalli etoli per cacciarne romani mandò antioco ambasciatori alli achei che erano amici de romani a confortarli a stare di mezzo e da altra parte romani li persuadevano a pigliare le arme per loro et esaminando le azioni e vita loro non si vede che quelli avessino altro dalla fortuna che la occasione la quale dette loro materia a potere introdurvi drento quella forma parse loro e tutti li stati tutti e dominii che hanno avuto et hanno imperio sopra li uomini sono stati e sono o repubbliche o principati perché se ella si usa virtuosamente e come la si debbe usare la non fia conosciuta e non ti cascherà linfamia del suo contrario e però a volersi mantenere infra li uomini el nome del liberale è necessario non lasciare indrieto alcuna qualità di suntuosità e dove lui era prima arbitro ditalia e vi misse uno compagno a ciò che li ambiziosi di quella provincia e mal contenti di lui avessino dove ricorrere e dove posseva lasciare in quello regno uno re suo pensionario e ne lo trasse per mettervi uno che potessi cacciarne lui e non è cosa più necessaria a parere di avere che questa ultima qualità e li uomini in universali iudicano più alli occhi che alle mani perché tocca a vedere a ognuno a sentire a pochi tanto rispondere a queste obiezioni discorrerò le qualità di alcuni imperatori monstrando le cagioni della loro ruina non disforme da quello che da me si è addutto e parte metterò in considerazione quelle cose che sono notabili a chi legge le azioni di quelli tempi respondo come e principati de quali si ha memoria si truovano governati in dua modi diversi o per uno principe e tutti li altri servi e quali come ministri per grazia e concessione sua aiutono governare quello regno filopemene principe delli achei intra le altre laude che dalli scrittori li sono date è che ne tempi della pace non pensava mai se non a modi della guerra né si truova uomo sí prudente che si sappi accomodare a questo sí perché non si può deviare da quello a che la natura linclina sí etiam perché avendo sempre uno prosperato camminando per una via non si può persuadere partirsi da quella ma ne tempi avversi quando lo stato ha bisogno de cittadini allora se ne truova pochi e tanto più è questa esperienzia periculosa quanto la non si può fare se non una volta e chi replicasse se il populo arà le sue possessioni fuora e veggale ardere non ci arà pazienza et il lungo assedio e la carità propria li farà sdimenticare el principe respondo che uno principe potente et animoso supererà sempre tutte quelle difficultà e principali fondamenti che abbino tutti li stati cosí nuovi come vecchi o misti sono le buone legge e le buone arme e però se allora era necessario satisfare più a soldati che a populi era perché soldati potevano più che e populi ora è più necessario a tutti e principi eccetto che al turco et al soldano satisfare a populi che a soldati perché e populi possono più di quelli quando quelli stati che sacquistano come è detto sono consueti a vivere con le loro legge et in libertà a volerli tenere ci sono tre modi el primo onde è necessario a uno principe volendosi mantenere imparare a potere essere non buono et usarlo e non usare secondo la necessità e sarebbe suta la sua espugnazione difficile come quella di agatocle se non si fussi suto lasciato ingannare da cesare borgia quando a sinigallia come di sopra si disse prese li orsini e vitelli dove preso ancora lui le quali cose volevano che lui esercitassi ne populi per potere avere duplicato stipendio e sfogare la loro avarizia e crudeltà le quali cose feciono che quelli imperatori che per natura o per arte non aveano una grande reputazione tale non si maravigli alcuno se nel parlare che io farò de principati al tutto nuovi e di principe e di stato io addurrò grandissimi esempli quelli altri ti scusano iudicando essere necessario quelli avere più merito che hanno più periculo e più obligo ma quando tu li disarmi tu cominci ad offenderli monstri che tu abbi in loro diffidenzia o per viltà o per poca fede queste cose quando sono bene fondate e abbino in loro grandezza lo fanno reverendo e mirabile et in italia non manca materia da introdurvi ogni forma perché è necessario o fare questo o tenervi assai gente darme e fanti nelle colonie non si spende molto e sanza sua spesa o poca ve le manda e tiene e solamente offende coloro a chi toglie e campi e le case per darle a nuovi abitatori e come non avessi avuto ad avere respetto a francia ché non gnene aveva ad avere più per essere di già franzesi spogliati del regno dalli spagnoli di qualità che ciascuno di loro era necessitato comperare lamicizia sua e saltava in pisa e come ebbe amicizie e soldati che fussino sua possé in su tale fondamento edificare ogni edifizio tanto che lui durò assai fatica in acquistare e poca in mantenere surse di poi lessandro il quale di tutti pontefici che sono stati mai monstrò quanto uno papa e con il danaio e con le forze si poteva prevalere favori intrinseci di quello che considerino bene qual cagione abbi mosso quelli che lo hanno favorito a favorirlo e se ella non è affezione naturale verso di delle arme mercennarie antiche in exemplis sono cartaginesi li quali furono per essere oppressi da loro soldati mercennarii finita la prima guerra con omani ancora che cartaginesi avessino per capi loro proprii cittadini ci si vede al presente in quale lei possa più sperare che nella illustre casa vostra quale con la sua fortuna e virtù favorita da dio e dalla chiesia della quale è ora principe possa farsi capo di questa redenzione ma quando si acquista stati in una provincia disforme di lingua di costumi e di ordini qui sono le difficultà e qui bisogna avere gran fortuna e grande industria a tenerli alti esempli io voglio aggiugnere uno esemplo minore ma bene arà qualche proporzione con quelli e voglio mi basti per tutti li altri simili e questo è ierone siracusano ma debbe pigliare da severo quelle parti che per fondare el suo stato sono necessarie e da marco quelle che sono convenienti e gloriose a conservare uno stato che sia già stabilito e fermo ma consideriamo ciro e li altri che hanno acquistato o fondato regni si troveranno tutti mirabili e se si considerranno le azioni et ordini loro particulari parranno non discrepanti da quelli di moisè che ebbe sí gran precettore né voglio sia reputata presunzione se uno uomo di basso et infimo stato ardisce discorrere e regolare e governi de principi avanti che carlo re di francia passassi in italia era questa provincia sotto lo imperio del papa viniziani re di napoli duca di milano e fiorentini che fussino esempli contrarii a questa mia opinione trovando alcuno essere vissuto sempre egregiamente e monstro grande virtù danimo non di meno avere perso lo imperio ovvero essere stato morto da sua che li hanno coniurato contro chi fa altrimenti o per timidità o per mal consiglio è sempre necessitato tenere el coltello in mano né mai può fondarsi sopra li sua sudditi non si potendo quelli per le fresche e continue iniurie assicurare di lui le quali feciono già per qualcuno qualche progresso e parevano gagliarde infra loro ma come venne el forestiero le mostrorono quello che elle erano ma che etiam lei ne lasci governare laltra metà o presso a noi et assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi che quando sadirano allagano e piani ruinano li arberi e li edifizii lordine che ellino hanno tenuto è stato prima per dare reputazione a loro proprii avere tolto reputazione alle fanterie feciono questo perché sendo sanza stato et in sulla industria e pochi fanti non davano loro reputazione e preposevi uno iudicio civile nel mezzo della provincia con uno presidente eccellentissimo dove ogni città vi aveva lo avvocato suo stare sempre in sulle caccie e mediante quelle assuefare el corpo a disagi e parte imparare la natura de siti e conoscere come surgono e monti come imboccano le valle come iacciono e piani et intendere la natura de fiumi e de paduli il che farà la generazione delle armi e la variazione delli ordini e queste sono di quelle cose che di nuovo ordinate dànno reputazione e grandezza a uno principe nuovo e però la fortuna massime quando vuol fare grande uno principe nuovo il quale ha maggiore necessità di acquistare reputazione che uno ereditario delle quali la prima è il parlamento e la sua autorità perché quello che ordinò quel regno conoscendo lambizione de potenti e la insolenzia loro e iudicando esser loro necessario uno freno in bocca che li correggessi e non li lasciorono mai seguire per fuggire una guerra perché sapevano che la guerra non si lieva ma si differisce a vantaggio daltri però vollono fare con filippo et antioco guerra in grecia per non la avere a fare con loro in italia arrivato a roma fu dal senato per timore eletto imperatore e morto iuliano restava dopo questo principio a severo dua difficultà volendosi insignorire di tutto lo stato bisogna adunque essere golpe a conoscere e lacci e lione a sbigottire e lupi coloro che stanno semplicemente in sul lione non se ne intendano e nelle azioni di tutti li uomini e massime de principi dove non è iudizio da reclamare si guarda al fine facci dunque uno principe di vincere e mantenere lo stato perché da queste armi nascono solo e lenti tardi e deboli acquisti e le subite e miraculose perdite e perché io sono venuto con questi esempli in italia la quale è stata governata molti anni suo prima e la fece ozioso e sanza sospetto di essere impedito tenne occupati in quella li animi di quelli baroni di castiglia li quali pensando a quella guerra non pensavano a innovare e lui acquistava in quel mezzo reputazione et imperio sopra di loro che non se ne accorgevano le quali arme tutte insieme sono molto migliori che le semplici ausiliarie o le semplici mercennarie e molto inferiore alle proprie e basti lo esemplo detto perché el regno di francia sarebbe insuperabile se lordine di carlo era accresciuto o preservato e potevano per allora fuggire luna e laltra il che non vollono né piacque mai loro quello che tutto dí è in bocca de sav de nostri tempi di godere el benefizio del tempo luna la grandezza della chiesia che li sbigottisce laltra el non avere loro cardinali quali sono origine de tumulti infra loro el peggio che possa aspettare uno principe dal populo inimico è lo essere abbandonato da lui ma da grandi inimici non solo debbe temere di essere abbandonato ma etiam che loro li venghino contro lasciando adunque indrieto le cose circa uno principe immaginate e discorrendo quelle che sono vere dico che tutti li uomini quando se ne parla e massime e principi e qualunque arà bene fortificata la sua terra e circa li altri governi con li sudditi si fia maneggiato come di sopra è detto e di sotto si dirà sarà sempre con grande respetto assaltato perché li uomini sono sempre nimici delle imprese vogliono bene essere tuoi soldati mentre che tu non fai guerra ma come la guerra viene o fuggirsi o andarsene la qual cosa doverrei durare poca fatica a persuadere assaltò sotto questo medesimo mantello laffrica fece limpresa di italia ha ultimamente assaltato la francia e cosí sempre ha fatte et ordite cose grandi le quali sempre hanno tenuto sospesi et ammirati li animi de sudditi e occupati nello evento di esse se la divisione fece co viniziani di lombardia meritò scusa per avere con quella messo el piè in italia questa merita biasimo per non essere escusata da quella necessità rarissimo non solamente ne tempi sua ma in tutta la memoria delle cose che si sanno dal quale li eserciti sua in ispagna si rebellorono il che non nacque da altro che dalla troppa sua pietà la quale aveva data a sua soldati più licenzia che alla disciplina militare non si conveniva usano oliverotto ad arte mosse certi ragionamenti gravi parlando della grandezza di papa alessandro e di cesare suo figliuolo e delle imprese loro e li stati bene ordinati e li principi savi hanno con ogni diligenzia pensato di non desperare e grandi e di satisfare al populo e tenerlo contento perché questa è una delle più importanti materie che abbia uno principe il quale aveva morto contumeliosamente uno fratello di quel centurione e lui ogni giorno minacciava tamen lo teneva a guardia del corpo suo il che era partito temerario e da ruinarvi come li intervenne il che nasce dalle ragioni sopradette perché sendoli tutti stiavi et obbligati si possono con più difficultà corrompere e quando bene si corrompessino se ne può sperare poco utile non possendo quelli tirarsi drieto e populi per le ragioni assignate non di manco accompagnò le sua scelleratezze con tanta virtù di animo e di corpo che voltosi alla milizia per li gradi di quella pervenne ad essere pretore di siracusa e di poi non vi si insiste drento ma si convertiscono in più utilità de sudditi che si può male usate sono quelle le quali ancora che nel principio sieno poche più tosto col tempo crescono che le si spenghino ma vegniamo ad alessandro il quale fu di tanta bontà che intra le altre laude che li sono attribuite è questa che in quattordici anni che tenne limperio non fu mai morto da lui alcuno iniudicato né mai fu stimato assai se non quando ciascuno vidde che lui era intero possessore delle sue arme io non mi volevo partire dalli esempli italiani e freschi tamen non voglio lasciare indrieto ierone siracusano sendo uno de soprannominati da me ne primi tempi della sua gioventù dato a militare sotto paulo vitelli acciò che ripieno di quella disciplina pervenissi a qualche eccellente grado di milizia qui è disposizione grandissima né può essere dove è grande disposizione grande difficultà pur che quella pigli delli ordini di coloro che io ho proposti per mira e per cosa che si faccia o si provegga se non si disuniscano o si dissipano li abitatori non sdimenticano quel nome né quelli ordini e subito in ogni accidente vi ricorrono come fe pisa dopo cento anni che ella era posta in servitù da fiorentini tosto che in questi ultimi tempi lo imperio cominciò a essere ributtato di italia e che il papa nel temporale vi prese più reputazione si divise la italia in più stati il che credo che nasca prima dalle cagioni che si sono lungamente per lo adrieto discorse cioè che quel principe che sappoggia tutto in sulla fortuna rovina come quella varia il quale partito quando mancano li altri è buono ma è bene male avere lasciati li altri remedii per quello perché non si vorrebbe mai cadere per credere di trovare chi ti ricolga perché quelle sua virtù lo facevano nel conspetto de soldati e de populi sí mirabile che questi rimanevano quodammodo attoniti e stupidi e quelli altri reverenti e satisfatti e benché di questo ultimo non se ne sia visto intera esperienzia tamen se ne è veduto uno saggio nella giornata di ravenna quando le fanterie spagnole si affrontorono con le battaglie todesche luno antiquo laltro moderno sanza intrare altrimenti ne meriti di questa parte perché io iudico che basti a chi fussi necessitato imitargli di poi mediante la cognizione e pratica di quelli siti con facilità comprendere ogni altro sito che di nuovo li sia necessario speculare e se pure fussi chi lo assaltassi se ne partirà con vergogna perché le cose del mondo sono sí varie che elli è quasi impossibile che uno potessi con li eserciti stare uno anno ozioso a campeggiarlo tenere prima e poi fermi li animi de sua cittadini nella ossidione quando non li manchi da vivere né da difendersi cap e con gente darme e con infinite altre iniurie che si tira dietro el nuovo acquisto in modo che tu hai inimici tutti quelli che hai offesi in occupare quello principato perché uno principe nuovo è molto più osservato nelle sue azioni che uno ereditario e quando le sono conosciute virtuose pigliono molto più li uomini e molto più li obligano che il sangue antico non mi è incognito come molti hanno avuto et hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da dio che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle anzi non vi abbino remedio alcuno debeant in che modo si debbino misurare le forze di tutti i principati conviene avere nello esaminare le qualità di questi principati unaltra considerazione e se si responde che qualunque arà le arme in mano farà questo o mercennario o no replicherei come larme hanno ad essere operate o da uno principe o da una repubblica imperatore di costantinopoli per opporsi alli sua vicini misse in grecia diecimila turchi li quali finita la guerra non se ne volsono partire il che fu principio della servitù di grecia con li infedeli ma perché non si possono avere né interamente osservare per le condizioni umane che non lo consentono li è necessario essere tanto prudente che sappia fuggire linfamia di quelle che li torrebbano lo stato e da quelle che non gnene tolgano guardarsi se elli è possibile e quelli ancora col tempo e con le occasioni è necessario renderli molli et effeminati et ordinarsi in modo che tutte larme del tuo stato sieno in quelli soldati tua proprii che nello stato tuo antiquo vivono appresso di te tutti li altri divenuti papi aveano a temerlo eccetto roano e li spagnuoli questi per coniunzione et obligo quello per potenzia avendo coniunto seco el regno di francia di qui nasce che franzesi contro a svizzeri non bastano e sanza svizzeri contro ad altri non pruovano sono dunque stati li eserciti di francia misti parte mercennarii e parte proprii per esperienzia si vede molte essere state le coniure e poche avere avuto buon fine perché chi coniura non può essere solo né può prendere compagnia se non di quelli che creda esser malcontenti debbe adunque uno principe non avere altro obietto né altro pensiero né prendere cosa alcuna per sua arte fuora della guerra et ordini e disciplina di essa e fece con lo instrumento del duca valentino e con la occasione della passata de franzesi tutte quelle cose che io discorro di sopra nelle azioni del duca e per ridurre la cosa in brevi termini dico che dalla parte del coniurante non è se non paura gelosia sospetto di pena che lo sbigottisce ma dalla parte del principe è la maestà del principato le leggi le difese delli amici e dello stato che lo difendano e bolognesi per quello in firenze e li dettono el governo di quella città la quale fu governata da lui fino a tanto che messer giovanni pervenissi in età conveniente al governo quando altrimenti il fine sempre fia dannoso o per luno o per laltro cap gli fa nascere de nemici e li fa fare delle imprese contro acciò che quello abbi cagione di superarle e su per quella scala che li hanno pòrta e nimici sua salire più alto fa feciono fiorentini paulo vitelli loro capitano uomo prudentissimo e che di privata fortuna aveva presa grandissima reputazione se costui espugnava pisa veruno fia che nieghi come conveniva a fiorentini stare seco e però sempre come donna è amica de giovani perché sono meno respettivi più feroci e con più audacia la comandano per tanto uno principe non si curare della infamia di crudele per tenere e sudditi sua uniti et in fede perché con pochissimi esempli sarà più pietoso che quelli e quali per troppa pietà lasciono seguire e disordini perché vincendo rimani suo prigione e li principi debbono fuggire quanto possono lo stare a discrezione di altri viniziani si accompagnorono con francia contro al duca di milano e potevono fuggire di non fare quella compagnia quelli a chi si aveva più cura erano papa e viniziani et a tenere indrieto viniziani bisognava la unione di tutti li altri come fu nella difesa di ferrara perché cosí come coloro che disegnono e paesi si pongano bassi nel piano a considerare la natura de monti e de luoghi alti e per considerare quella de bassi si pongano alto sopra monti e da altra parte conoscendo lodio dello universale contro a grandi fondato in sulla paura e volendo assicurarli non volse che questa fussi particulare cura del re ma colui che arriva al principato con il favore popolare vi si trova solo e ha intorno o nessuno o pochissimi che non sieno parati a obedire oltre a questo non si può con onestà satisfare a grandi e sanza iniuria daltri ma sí bene al populo perché quello del populo è più onesto fine che quello de grandi volendo questi opprimere e quello non essere oppresso lei e a capitolo de principati ereditarii quali sono suti tanto potenti e di qualità che tengono e loro principi in stato in qualunque modo si procedino e vivino costoro soli hanno stati e non li defendano sudditi e non li governano laltra perché avendo nello ingresso del suo principato differito lo andare a roma et intrare nella possessione della sedia imperiale aveva dato di sé opinione di crudelissimo avendo per li sua prefetti in roma e in qualunque luogo dello imperio esercitato molte crudeltà perché in verità non ci è modo sicuro a possederle altro che la ruina e chi diviene patrone di una città consueta a vivere libera e non la disfaccia aspetti di esser disfatto da quella ma come si viene alli eserciti non compariscono e tutto procede dalla debolezza de capi perché quelli che sanno non sono obediti et a ciascuno pare di sapere non ci sendo fino a qui alcuno e li assai non potevano nutrire e però si ridussono a cavalli dove con numero sopportabile erano nutriti et onorati et erono ridotte le cose in termine che in uno esercito di ventimila soldati non si trovava dumila fanti e se li uomini fussino tutti buoni questo precetto non sarebbe buono ma perché sono tristi e non la osservarebbano a te tu etiam non lhai ad osservare a loro né mai a uno principe mancorono cagioni legittime di colorare sieno è facilità grande a tenerli massime quando non sieno usi a vivere liberi et a possederli securamente basta avere spenta la linea del principe che li dominava fuora di quelli non volere udire alcuno andare drieto alla cosa deliberata et essere ostinato nelle deliberazioni sua chi fa altrimenti o e precipita per li adulatori o si muta spesso per la variazione de pareri noi abbiamo ne nostri tempi ferrando di aragonia presente re di spagna costui si può chiamare quasi principe nuovo perché duno re debole è diventato per fama e per gloria el primo re de cristiani non di manco sendo tenuto effeminato et uomo che si lasciassi governare alla madre e per questo venuto in disprezzo conspirò in lui lesercito et ammazzollo sono questi dominii cosí acquistati o consueti a vivere sotto uno principe o usi ad essere liberi et acquistonsi o con le armi daltri o con le proprie o per fortuna o per virtù fidare perché simile principe non può fondarsi sopra a quello che vede ne tempi quieti quando e cittadini hanno bisogno dello stato perché allora ognuno corre ognuno promette e ciascuno vuole morire per lui quando la morte è discosto ma non possendo vi si può con meno respetto lasciare andare et etiam non si curi di incorrere nella infamia di quelli vizii sanza quali possa difficilmente salvare lo stato appresso debbe animare li sua cittadini di potere quietamente esercitare li esercizii loro e nella mercanzia e nella agricultura et in ogni altro esercizio delli uomini laltro andarvi ad abitare personalmente el terzo lasciarle vivere con le sua legge traendone una pensione e creandovi drento uno stato di pochi che te le conservino amiche e sempre interverrà che colui che non è amico ti ricercherà della neutralità e quello che ti è amico ti richiederà che ti scuopra con le arme questo duca intrò in romagna con le armi ausiliarie conducendovi tutte gente franzese e con quelle prese imola e furlí ma non li parendo poi tale arme sicure si volse alle mercennarie tanto che la simplicità loro li condusse a sinigallia nelle sua mani spenti adunque questi capi e ridotti li partigiani loro amici sua perché se elli aspettava di partirsi da roma con le conclusione ferme e tutte le cose ordinate come qualunque altro pontefice arebbe fatto mai li riusciva perché el re di francia arebbe avuto mille scuse e li altri messo mille paure a ognuno puzza questo barbaro dominio pigli adunque la illustre casa vostra questo assunto con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese iuste acciò che sotto la sua insegna e questa patria ne sia nobilitata nacque che marco pertinace et alessandro sendo tutti di modesta vita amatori della iustizia nimici della crudeltà umani e benigni ebbono tutti da marco in fuora tristo fine oltre a questo el nimico ragionevolmente debba ardere e ruinare el paese in sulla sua giunta e ne tempi quando li animi delli uomini sono ancora caldi e volenterosi alla difesa che per queste continue cogitazioni non posseva mai guidando li eserciti nascere accidente alcuno che lui non avessi el remedio io non voglio biasimare questo partito preso dal re perché volendo cominciare a mettere uno piè in italia e non avendo in questa provincia amici anzi sendoli per li portamenti del re carlo serrate tutte le porte intra regni bene ordinati e governati a tempi nostri è quello di francia et in esso si truovano infinite constituzione buone donde depende la libertà e sicurtà del et a tenere basso el papa si servivano de baroni di roma li quali sendo divisi in due fazioni orsini e colonnesi sempre vera cagione di scandolo fra loro e stando con le arme in mano in su li occhi al pontefice tenevano el pontificato debole et infermo ma antonino suo figliuolo fu ancora lui uomo che aveva parte eccellentissime e che lo facevano maraviglioso nel conspetto de populi e grato a soldati e perché ogni città è divisa in arte o in tribù debbe tenere conto di quelle università raunarsi con loro qualche volta dare di sé esempli di umanità e di munificenzia tenendo sempre ferma non di manco la maestà della dignità sua chi esaminerà adunque tritamente le azioni di costui lo troverrà uno ferocissimo lione et una astutissima golpe e vedrà quello temuto e reverito da ciascuno e dalli eserciti non odiato e non doveva mai consentire al papato di quelli cardinali che lui avessi offesi o che diventati papi avessino ad avere paura di lui uno uomo prudente intrare sempre per vie battute da uomini grandi e quelli che sono stati eccellentissimi imitare acciò che se la sua virtù non vi arriva almeno ne renda qualche odore e che hanno saputo con lastuzia aggirare e cervelli delli uomini et alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in sulla lealtà dovete adunque sapere come sono dua generazione di combattere luno con le leggi laltro con la forza intra le mirabili azioni di annibale si connumera questa che avendo uno esercito grossissimo misto di infinite generazioni di uomini condotto a militare in terre aliene non vi surgessi mai alcuna dissensione né infra loro né contro al principe cosí nella cattiva come nella sua buona fortuna è ben vero che acquistandosi poi la seconda volta e paesi rebellati si perdono con più difficultà perché el signore presa occasione dalla rebellione è meno respettivo ad assicurarsi con punire e delinquenti chiarire e sospetti provvedersi nelle parti più deboli e perché non può essere buone legge dove non sono buone arme e dove sono buone arme conviene sieno buone legge io lascerò indrieto el ragionare delle legge e parlerò delle arme come parere pietoso fedele umano intero relligioso et essere ma stare in modo edificato con lanimo che bisognando non essere tu possa e sappi mutare el contrario le voglio discorrere e più da alto acciò che veduto lorigine e progressi di esse si possa meglio correggerle avete dunque a intendere come né creda mai alcuno stato potere pigliare partiti securi anzi pensi di avere a prenderli tutti dubii perché si truova questo nellordine delle cose che mai non si cerca fuggire uno inconveniente che non si incorra in uno altro perché armandosi quelle arme diventono tua diventono fedeli quelli che ti sono sospetti e quelli che erano fedeli si mantengono e di sudditi si fanno tua partigiani talmente che aggiunto a tutte queste cose la benivolenzia populare è impossibile che alcuno sia sí temerario che congiuri perché per lo ordinario dove uno coniurante ha a temere innanzi alla esecuzione del male in questo caso debbe temere ancora poi nascendo tutto da quella sua natura facile talmente che volendolo alcuno in senato escusare disse come elli erano di molti uomini che sapevano meglio non errare che correggere li errori alcuno misero usando uno termine toscano perché avaro in nostra lingua è ancora colui che per rapina desidera di avere misero chiamiamo noi quello che si astiene troppo di usare il suo che sono una minima parte di quello stato e quelli chelli offende rimanendo dispersi e poveri non li possono mai nuocere e tutti li altri rimangono da uno canto inoffesi e per questo e cosí iudico coloro avere sempre necessità di altri che non possono comparire contro al nimico in campagna ma sono necessitati rifuggirsi drento alle mura e guardare quelle io lascerò indrieto el ragionare delle repubbliche perché altra volta ne ragionai a lungo volterommi solo al principato et anderò nel ritese queste orditura e disputerò come questi principati si possino governare e mantenere uno principe per tanto debbe consigliarsi sempre ma quando lui vuole e non quando vuole altri anzi debbe tòrre animo a ciascuno di consigliarlo dalcuna cosa se non gnene domanda della nuova mantenere lamicizie de re e de principi in modo che ti abbino o a beneficare con grazia o offendere con respetto non può trovare e più freschi esempli che le azioni di costui dico adunque che larme con le quali uno principe defende el suo stato o le sono proprie o le sono mercennarie o ausiliarie o miste e tutti eccetto severo ebbono triste fine perché in severo fu tanta virtù che mantenendosi soldati amici ancora che populi fussino da lui gravati possé sempre regnare felicemente e per chiarire meglio questa parte dico come io iudico coloro potersi reggere per sé medesimi che possono o per abundanzia di uomini o di denari mettere insieme un esercito iusto e fare una giornata con qualunque li viene ad assaltare libertà milanesi morto il duca filippo soldorono francesco sforza contro a viniziani il quale superati li inimici a caravaggio si congiunse con loro per opprimere e milanesi suoi patroni el principe non è a tempo ne periculi a pigliare lautorità assoluta perché li cittadini e sudditi che sogliono avere e comandamenti da magistrati non sono in quelli frangenti per obedire a sua et arà sempre ne tempi dubii penuria di chi si possa fidare venne questa materia a deliberarsi nel concilio delli achei dove el legato di antioco li persuadeva a stare neutrali a che el legato romano respose e loro maggiormente sono forzati a servirlo con fede quanto conoscano esser loro più necessario cancellare con le opere quella opinione sinistra che si aveva di loro iudicando non vera vittoria quella che con le armi aliene si acquistassi io non dubiterò mai di allegare cesare borgia e le sue azioni la quale opera io non ho ornata né ripiena di clausule ample o di parole ampullose e magnifiche o di qualunque altro lenocinio o ornamento estrinseco con li quali molti sogliono le loro cose descrivere et ornare et era nel duca tanta ferocia e tanta virtù e sí bene conosceva come li uomini si hanno a guadagnare o perdere e tanto erano validi e fondamenti che in sí poco tempo si aveva fatti oltre a questo per possere intraprendere maggiori imprese servendosi sempre della relligione si volse ad una pietosa crudeltà cacciando e spogliando el suo regno de marrani né può essere questo esemplo più miserabile né più raro sí perché li altri non arebbono voluto torla a francia per darla a loro et andare a urtarli tutti e dua non arebbono avuto animo taglia non traevano la notte alle terre quelli delle terre non traevano alle tende non facevano intorno al campo né steccato né fossa non campeggiavano el verno farsi capo e defensore de vicini minori potenti et ingegnarsi di indebolire e potenti di quella e guardarsi che per accidente alcuno non vi entri uno forestiere potente quanto lui surgeva un altro inimico alli orsini che li faceva resurgere e non era a tempo a spegnere questo faceva che le forze temporali del papa erano poco stimate in italia considerate le difficultà le quali si hanno a tenere uno stato di nuovo acquistato potrebbe alcuno maravigliarsi donde nacque che alessandro magno diventò signore della asia in pochi anni e non lavendo appena occupata morí se le fortezze e molte altre cose che ogni giorno si fanno da principi sono utili o no alcuni principi per tenere securamente lo stato hanno disarmato e loro sudditi riconosce di poi nella vita di scipione quanto quella imitazione li fu di gloria e quanto nella castità affabilità umanità liberalità scipione si conformassi con quelle cose che di ciro da senofonte sono sute scritte che di privati per corruzione de soldati pervenivano allo imperio questi stanno semplicemente in sulla voluntà e fortuna di chi lo ha concesso loro che sono dua cose volubilissime et instabili e non sanno e non possano tenere quel grado ma nelle repubbliche è maggiore vita maggiore odio più desiderio di vendetta né le lascia né può lasciare riposare la memoria della antiqua libertà tale che la più sicura via è spegnerle o abitarvi di che è testimone prima el taro di poi alessandria capua genova vailà bologna mestri volendo dunque la illustre casa vostra seguitare quelli eccellenti uomini che redimirno le provincie loro e delle difficultà che hanno avuto li altri a conservare lo acquistato come pirro e molti il che non è nato dalla molta o poca virtù del vincitore ma dalla disformità del subietto perché e romani feciono in questi casi quello che tutti e principi savi debbono fare li quali non solamente hanno ad avere riguardo alli scandoli presenti ma a futuri et a quelli con ogni industria e non hai ragione né cosa alcuna che ti defenda né che ti riceva perché chi vince non vuole amici sospetti e che non lo aiutino nelle avversità chi perde non ti riceve per non avere tu voluto con le arme in mano correre la fortuna sua e dico che li principi de nostri tempi hanno meno questa difficultà di satisfare estraordinariamente a soldati ne governi loro perché non ostante che si abbi ad avere a quelli qualche considerazione e romani nelle provincie che pigliorono osservorono bene queste parti e mandorono le colonie intratennono e men potenti sanza crescere loro potenzia abbassorono e potenti e non vi lasciorono prendere reputazione a potenti forestieri li quali scrivono come achille e molti altri di quelli principi antichi furono dati a nutrire a chirone centauro che sotto la sua disciplina li custodissi né mai staranno quiete queste parti qualunque volta abbino cardinali perché questi nutriscono in roma e fuora le parti e quelli baroni sono forzati a defenderle e cosí dalla ambizione de prelati nascono le discordie e li tumulti infra e baroni e quelli fondamenti che li altri hanno fatto avanti che diventino principi li faccino poi io voglio alluno et allaltro di questi modi detti circa el diventare principe per virtù o per fortuna addurre dua esempli stati ne dí della memoria nostra sogliono el più delle volte coloro che desiderano acquistare grazia appresso uno principe farseli incontro con quelle cose che infra le loro abbino più care o delle quali vegghino lui più delettarsi severo la ignavia di iuliano imperatore persuase al suo esercito del quale era in stiavonia capitano che elli era bene andare a roma a vendicare la morte di pertinace il e quando non possono conseguire questo si debbono ingegnare con ogni industria fuggire lodio di quelle università che sono più potenti e però quelli imperatori che per novità avevano bisogno di favori estraordinarii si aderivano a soldati più tosto che a populi non è oltre a questo la provincia spogliata da tua officiali satisfannosi e sudditi del ricorso propinquo al principe donde hanno più cagione di amarlo volendo esser buoni e volendo essere altrimenti di temerlo e non li potendo né contentare né spegnere perdi quello stato qualunque volta venga la occasione ora se voi considerrete di qual natura di governi era quello di dario lo troverrete simile al regno del turco ma sendo uno principe che vi fondi su che possa comandare e sia uomo di core né si sbigottisca nelle avversità e non manchi delle altre preparazioni e tenga con lanimo et ordini sua animato luniversale è necessitato ancora el principe vivere sempre con quello medesimo populo ma può ben fare sanza quelli medesimi grandi potendo farne e disfarne ogni dí e tòrre e dare a sua posta reputazione loro e quando la fussi buona non può essere tanta che ti difenda da nimici potenti e da sudditi sospetti però come io ho detto uno principe nuovo in uno principato nuovo sempre vi ha ordinato larme di questi esempli sono piene le istorie avendo discorso particularmente tutte le qualità di quelli principati de quali nel principio proposi di ragionare e considerato in qualche parte le cagioni del bene e del male essere loro et allora tanto più si vengono a unire con il loro principe parendo che lui abbia con loro obbligo sendo loro sute arse le case ruinate le possessioni per la difesa sua il che non poté nascere da altro che da quella sua inumana crudeltà la quale insieme con infinite sua virtù lo fece sempre nel cospetto de suoi soldati venerando e terribile e sanza quella a fare quello effetto le altre sua virtù non li bastavano veggendo che con la sua parsimonia le sua intrate li bastano può defendersi da chi li fa guerra può fare imprese sanza gravare e populi talmente che viene a usare liberalità a tutti quelli a chi non toglie che sono infiniti tanto questi nostri principi che erano stati molti anni nel principato loro per averlo di poi perso non accusino la fortuna ma la ignavia loro perché da uno armato a uno disarmato non è proporzione alcuna e non è ragionevole che chi è armato obedisca volentieri a chi è disarmato e che il disarmato stia sicuro intra servitori armati non di manco colui che è stato meno sulla fortuna si è mantenuto più genera ancora facilità essere el principe constretto per non avere altri stati venire personaliter ad abitarvi in modo che in spazio duno anno che tenne el principato lui non solamente era sicuro nella città di fermo ma era diventato pauroso a tutti li sua vicini e se alcuno dicesse el re luigi cedé ad alessandro la romagna et a spagna el regno per fuggire una guerra respondo con le ragioni dette di sopra che non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra la cagione che te lo fa acquistare è lo essere professo di questa arte francesco sforza per essere armato di privato diventò duca di milano e figliuoli per fuggire e disagi delle arme di duchi diventorono privati pigli adunque vostra magnificenzia questo piccolo dono con quello animo che io lo mando il quale se da quella fia diligentemente considerato e letto perché nelle altre cose mantenendosi loro le condizioni vecchie e non vi essendo disformità di costumi li uomini si vivono quietamente come sè visto che ha fatto la borgogna la brettagna la guascogna e la normandia che tanto tempo sono state con francia aveva dunque luigi fatto questi cinque errori spenti e minori potenti accresciuto in italia potenzia a uno potente messo in quella uno forestiere potentissimo non venuto ad abitarvi non vi messo colonie luna in asia dove nigro capo delli eserciti asiatici sera fatto chiamare imperatore e laltra in ponente dove era albino quale ancora lui aspirava allo imperio perché basta solo non preterire lordine de sua antinati e di poi temporeggiare con li accidenti in modo che se tale principe è di ordinaria industria sempre si manterrà nel suo stato se non è una estraordinaria et eccessiva forza che ne lo privi e molti si sono immaginati repubbliche e principati che non si sono mai visti né conosciuti essere in vero perché elli è tanto discosto da come si vive a come si doverrebbe vivere che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare il che farà sempre quando si astenga dalla roba de sua cittadini e de sua sudditi e dalle donne loro e quando pure li bisognasse procedere contro al sangue di alcuno farlo quando vi sia iustificazione conveniente e causa manifesta credo ancora che sia felice quello che riscontra el modo del procedere suo con le qualità de tempi e similmente sia infelice quello che con il procedere suo si discordano e tempi la qual cosa li fu da fabio massimo in senato rimproverata e chiamato da lui corruttore della romana milizia e locrensi sendo stati da uno legato di scipione destrutti non furono da lui vendicati né la insolenzia di quello legato corretta e benché fino a qui si sia mostro qualche spiraculo in qualcuno da potere iudicare che fussi ordinato da dio per sua redenzione tamen si è visto da poi come nel più alto corso delle azioni sua è stato dalla fortuna reprobato iudicando in quelle manco periculo e soldò li orsini e vitelli le quali poi nel maneggiare trovando dubie et infideli e periculose le spense e volsesi alle proprie ma quando el principe è con li eserciti et ha in governo multitudine di soldati allora al tutto è necessario non si curare del nome di crudele perché sanza questo nome non si tenne mai esercito unito né disposto ad alcuna fazione contennendo lo fa esser tenuto vario leggieri effeminato pusillanime irresoluto da che uno principe si debbe guardare come da uno scoglio e per avverso si vede che quando e principi hanno pensato più alle delicatezze che alle arme hanno perso lo stato loro e la prima cagione che ti fa perdere quello è negligere questa arte e la chiesa grande aggiugnendo allo spirituale che gli dà tanta autorità tanto temporale e fatto uno primo errore fu costretto a seguitare il che o non avviene o selli avviene non è con tua sicurtà per essere quella difesa suta vile e non dependere da te e quelle difese solamente sono buone sono certe sono durabili che dependono da te proprio e mai si troverrà ingannato da lui e li parrà avere fatto li sua fondamenti buoni sogliono questi principati periclitare quando sono per salire dallordine civile allo assoluto perché questi principi o comandano per loro medesimi o per mezzo de magistrati perché li uomini sono molto più presi dalle cose presenti che dalle passate e quando nelle presenti truovono il bene vi si godono e non cercano altro anzi piglieranno ogni difesa per lui quando non manchi nellaltre cose a sé medesimo di qui nacque che tutti profeti armati vinsono e li disarmati ruinorono perché oltre alle cose dette la natura de populi è varia et è facile a persuadere loro una cosa ma è difficile fermarli in quella persuasione è da notare che nel pigliare uno stato debbe loccupatore di esso discorrere tutte le crudeltà in un tratto per non le avere a rinnovare ogni dí e potere non le innovando assicurare li uomini e guadagnarseli con beneficarli e non fu mai uomo che avessi maggiore efficacia in asseverare e con maggiori giuramenti affermassi una cosa che losservassi meno non di meno la succederono li inganni ad votum perché conosceva bene questa parte del mondo perché de signori spogliati ne ammazzò quanti ne possé aggiugnere e pochissimi si salvarono e gentili uomini romani si aveva guadagnati e nel collegio aveva grandissima parte perché le amicizie che si acquistano col prezzo e non con grandezza e nobiltà di animo si meritano ma elle non si hanno et a tempi non si possano spendere ma se poi che vi fu venuto fussi sopravvissuto e non si fussi temperato da quelle spese arebbe destrutto quello imperio e se alcuno replicassi molti sono stati principi e con li eserciti hanno fatto gran cose che sono stati tenuti liberalissimi ti respondo ma se quello con il quale tu ti aderisci perde tu se ricevuto da lui e mentre che può ti aiuta e diventi compagno duna fortuna che può resurgere come quello ha duplicata vergogna che nato principe lo ha per sua poca prudenzia perduto e se si considerrà quelli signori che in italia hanno perduto lo stato a nostri tempi e questi sono li adulatori delli quali le corti sono piene perché li uomini si compiacciono tanto nelle cose loro proprie et in modo vi si ingannono che con difficultà si difendano da questa peste solo dirò questo che quelli uomini che nel principio di uno principato erono stati inimici che sono di qualità che a mantenersi abbino bisogno di appoggiarsi sempre el principe con facilità grandissima se li potrà guadagnare debbe solamente ingegnarsi di fuggire lo odio come è detto e in che modo e principi abbino a mantenere la fede mai e meriti delli achei o delli etoli feciono che permettessino loro accrescere alcuno stato né le persuasioni di filippo lindussono mai ad esserli amici sanza sbassarlo né la potenzia di antioco possé fare li consentissino che tenessi in quella provincia alcuno stato la quale li fu consentita per la reputazione del re acquistata adunque el duca la romagna e sbattuti e colonnesi volendo mantenere quella e procedere più avanti lo mpedivano dua cose come il re di napoli duca di milano et altri si troverrà in loro prima uno comune defetto quanto alle arme per le cagioni che di sopra si sono discorse et avete a notare che questo stato del soldano è disforme da tutti li altri principati perché elli è simile al pontificato cristiano il quale non si può chiamare né principato ereditario né principato nuovo e però ad alessandro fu necessario prima urtarlo tutto e tòrli la campagna dopo la quale vittoria sendo dario morto rimase ad alessandro quello stato sicuro per le ragioni di sopra discorse conveniva che romulo non capissi in alba fussi stato esposto al nascere a volere che diventassi re di roma e fondatore di quella patria bisognava che ciro trovassi e persi malcontenti dello imperio de medi e di me di molli et effeminati per la lunga pace e perché iudicava periculoso scoprirsi inimico a tutti e dua deliberò di assaltare nigro et ingannare albino al quale scrisse come sendo dal senato eletto imperatore voleva partecipare quella dignità con lui e mandolli el titulo di cesare e se si vedrà come filippo padre di alessandro magno e come molte repubbliche e principi si sono armati et ordinati a quali ordini io al tutto alcuni altri hanno tenuto divise le terre subiette alcuni hanno nutrito inimicizie contro a sé medesimi e non è maraviglia se alcuno de prenominati italiani non ha possuto fare quello che si può sperare facci la illustre casa vostra e se in tante revoluzioni di italia e in tanti maneggi di guerra e pare sempre che in quella la virtù militare sia spenta mai che uno principe il quale non sia savio per sé stesso non può essere consigliato bene se già a sorte non si rimettessi in uno solo che al tutto lo governassi che fussi uomo prudentissimo di che io ne eccettuo el turco tenendo sempre quello intorno a sé dodici mila fanti e quindici mila cavalli da quali depende la securtà e la fortezza del suo regno et è necessario che posposto ogni altro respetto quel signore se li mantenga amici larmi ausiliarie che sono laltre armi inutili sono quando si chiama uno potente che con le arme sue ti venga ad aiutare e defendere solevano li antiqui nostri e quelli che erano stimati savi dire come era necessario tenere pistoia con le parti e pisa con le fortezze e per questo nutrivano in qualche terra loro suddita le differenzie per possederle più facilmente e tutte queste imprese li riuscirono e con tanta più sua laude quanto fece ogni cosa per accrescere la chiesia e non alcuno privato et a volersene defendere si porta periculo di non diventare contennendo perché non ci è altro modo a guardarsi dalle adulazioni se non che li uomini intendino che non ti offendino a dirti el vero tenessi perché standovi si veggono nascere e disordini e presto vi puoi rimediare non vi stando sintendono quando sono grandi e non vi è più remedio se adunque si considerrà tutti e progressi del duca si vedrà lui aversi fatti gran fondamenti alla futura potenzia li quali non iudico superfluo discorrere perché io non saprei quali precetti mi dare migliori a uno principe nuovo che lo esemplo delle azioni sua a uno principe adunque non è necessario avere in fatto tutte le soprascritte qualità ma è bene necessario parere di averle anzi ardirò di dire questo che avendole et osservandole sempre sono dannose e parendo di averle sono utile e chi crede che ne personaggi grandi e benefizii nuovi faccino dimenticare le iniurie vecchie singanna errò adunque el duca in questa elezione e fu cagione dellultima ruina sua perché intra le altre cagioni che ti arreca di male lo essere disarmato ti fa contennendo la quale è una di quelle infamie dalle quali el principe si debbe guardare come di sotto si dirà e la natura delli uomini è cosí obbligarsi per li benefizii che si fanno come per quelli che si ricevano onde se si considerrà bene tutto non fia difficile a uno principe prudente poi li stati che vengano subito come tutte laltre cose della natura che nascono e crescono presto non possono avere le barbe e correspondenzie loro in modo che l primo tempo avverso non le spenga e per esperienzia si vede a principi soli e repubbliche armate fare progressi grandissimi et alle arme mercennarie non fare mai se non danno e per chiarire meglio questa parte dico come e grandi si debbono considerare in dua modi principalmente o si governano in modo col procedere loro che si obbligano in tutto alla tua fortuna o no però la migliore fortezza che sia è non essere odiato dal populo perché ancora che tu abbi le fortezze et il populo ti abbi in odio le non ti salvono perché non mancano mai a populi preso che li hanno larmie forestieri che li soccorrino acquistata adunque el re la lombardia si riguadagnò subito quella reputazione che li aveva tolta carlo genova cedé fiorentini li diventorono amici e tutte queste cose erano permesse ne loro ordini militari e trovate da loro per fuggire come è detto e la fatica e li pericoli tanto che li hanno condotta italia stiava e vituperata questo in quelli tempi che italia era in uno certo modo bilanciata doveva essere ben fatto ma non credo che si possa dare oggi per precetto perché io non credo che le divisioni facessino mai bene alcuno tutta la monarchia del turco è governata da uno signore li altri sono sua servi e distinguendo el suo regno in sangiachi vi manda diversi amministratori e li muta e varia come pare a lui per tòrli quel carico che potessi avere co grandi paura di populare e co populari favorendo e grandi e però constituí uno iudice terzo che fussi quello che sanza carico del re battessi e grandi e favorissi e minori per tanto uno che diventi principe mediante el favore del populo mantenerselo amico il che li fia facile non domandando lui se non di non essere oppresso alcuno è tenuto donatore alcuno rapace alcuno crudele alcuno pietoso luno fedifrago laltro fedele luno effeminato e pusillanime laltro feroce et animoso tanto è più sapienzia tenersi el nome del misero che partorisce una infamia sanza odio che per volere el nome del liberale essere necessitato incorrere nel nome di rapace che partorisce una infamia con odio ma vegniamo a commodo al quale era facilità grande tenere limperio per averlo iure hereditario sendo figliuolo di marco e solo li bastava seguire le vestigie del padre et a soldati et a populi arebbe satisfatto cominciandomi adunque alle prime soprascritte qualità dico come sarebbe bene essere tenuto liberale non di manco la liberalità usata in modo che tu sia tenuto ti offende e cosí arà duplicata gloria di avere dato principio a uno principato nuovo e ornatolo e corroboratolo di buone legge di buone arme di buoni amici e di buoni esempli più serva che persi più dispersa che li ateniensi sanza capo sanza ordine battuta spogliata lacera corsa et avessi sopportato dogni sorte ruina pongono la mira assai più alta che il loco destinato non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza ma per potere con lo aiuto di sí alta mira pervenire al disegno loro tanto uno principe debbe esistimare poco per non avere a rubare e sudditi per potere defendersi per non diventare povero e contennendo per non essere forzato di diventare rapace di incorrere nel nome del misero perché questo è uno di quelli vizii che lo fanno regnare e si mantenga in tale opinione che alcuno non pensi né a ingannarlo né ad aggirarlo quel principe che dà di sé questa opinione è reputato assai perché ora la ruina di italia non è causata da altro che per essere in spazio di molti anni riposatasi in sulle arme mercennarie dando ora speranza a sudditi che el male non fia lungo ora timore della crudeltà del nimico ora assicurandosi con destrezza di quelli che li paressino troppo arditi oltre a questo qui si veggano estraordinarii sanza esemplo condotti da dio el mare sè aperto una nube vi ha scòrto el cammino la pietra ha versato acqua qui è piovuto la manna ogni cosa è concorsa nella vostra grandezza perché li poggi le valli e piani e fiumi e paduli che sono verbigrazia in toscana hanno con quelli dellaltre provincie certa similitudine tal che dalla cognizione del sito di una provincia si può facilmente venire alla cognizione dellaltre e perché li uomini quando hanno bene da chi credevano avere male si obbligano più al beneficatore loro diventa el populo subito più suo benivolo che se si fussi condotto al principato con favori perché in ogni città si truovano questi dua umori diversi e nasce da questo che il populo desidera non essere comandato né oppresso da grandi e li grandi desiderano comandare et opprimere el populo ad uno cenno ordinato fece da sua soldati uccidere tutti li senatori e li più ricchi del popolo i quali morti occupò e tenne el principato di quella città sanza alcuna controversia civile con ciò sia che da alessandro indrieto e potentati italiani et non solum quelli che si chiamavono e potentati ma ogni barone e signore benché minimo quanto al temporale la estimava poco e sanza quella occasione la virtù dello animo loro si sarebbe spenta e sanza quella virtù la occasione sarebbe venuta invano noi abbiamo detto di sopra come a uno principe è necessario avere e sua fondamenti buoni altrimenti conviene che rovini et in questo porre grandissima cura la quale cognizione è utile in dua modi prima simpara a conoscere el suo paese e può meglio intendere le difese di esso debbe sopra tutto uno principe vivere con li suoi sudditi in modo che veruno accidente o di male o di bene lo abbi a far variare perché venendo per li tempi avversi le necessità tu non se a tempo al male ahi misero me che male ho fatto io che da un spagnuolo son così crudelmente ingannato io non voglio confessarmi né comunicarmi ma voglio i denari che m hai promesso era nella città di ferrara un speciale assai ricco e di buona famiglia e aveva un servo chiamato per nome fortunio giovane tondo e di poco senno avenne ch'i patrone per lo gran caldo che all'ora era s'addormentò e fortunio col ventolo li cacciava le mosche acciò che potesse meglio dormire all'ora il frate comandò al villano che s'ingenocchiasse e fattosi il segno della croce dicesse il pater nostro il villano veggendosi deluso e schernito s'accese di sdegno e colera e risguardando il cielo e bestemmiando diceva tai parole nel vero penso che quel sia stato il patron mio che volendo attinger l'acqua sia caduto in pozzo e acciò che la verità non stia sospesa ma che dalle sospizioni ne nasca vera e giusta sentenzia andiamo al loco perciò che io subito descenderò nel pozzo e vedrò quel che sarà onde astutamente e con inganno gridando ad alta voce chiamò la sua patrona dicendole patrona ditemi il vostro marito aveva egli le corna io ho trovato qua dentro uno che ha le corna molto grandi e lunghe sarebbero mai il vostro marito quella sommamente commendò affermando lei con la sua aver superata la sua il che tutti ad alta voce confermorono ma la signora veggendosi dar il vanto s'allegrò e volto il suo caro viso verso l'ambasciatore disse la quale veggendo che ogn uno taceva disse avenga che io sia la minima tra voi non però resterò col mio poco ingegno di dichiarirlo sottomettendomi tuttavia a più sani di me all'ora la donna da vergogna soprapresa si tacque né pur disse una parola i circonstanti stavano in aspettazione di veder questo morto e tiratolo suso poi che videro che egli era un becco festeggiando con le mani e coi piedi scoppiavano di ridere e stando la mosca sopra la calvezza del patrone e succiandogli il sangue fortunio servo uomo semplice e inconsiderato preso un pistello di bronzo di gran peso e quello con gran forza amraenando pensando di uccider la mosca uccise il patrone non sono cosi gravi come se volontariamente si commettessero e da qua procede che si perdona alla rusticità alli fanciulli e ad altre simili persone le quali non peccano sì gravemente come quelle persone che sanno e così piangendo ricercava aiuto da'circostanti e preso il cappuccio del frate diceva mai non ti lascierò finché non mi dai gli miei danari onde vedendo in fatto aver ucciso il suo signore e per tal causa esser obligato alla morte si pensò di fuggire e con la fuga salvarsi indi revocata tal sentenzia deliberò con bel modo secretamente di sepellirlo e padre questo villano ch'è venuto con esso meco è mio compare e ha certe eresie nel capo e benché ei sia ricco e di buona famiglia non ha però buon cervello e spesse volte cade del male della brutta il frate veramente ispedite le donno di confessare chiamò a sé il villano per ridurlo alla fede il quale andò subito e scopertosi il capo addimandava e suoi danari il buon frate che era ignorante di tal cosa correggendolo diceva ben si dice che hai il demonio e non sei in buon cervello e aperto il messale come se avesse qualche malo spirito cominciò a scongiurarlo enimma levossi in piedi la signora veronica ed in tal guisa alla sua favola diede principio così dicendo favola il qual nasce dal furmento suo padre e dalla terra sua madre la quale l'uccide e uccidendolo nasce il furmento che la terra nutrisce fin che il cresce son già tre anni che ei non s'ha confessato e ha qualche buono intervallo della sua sciocchezza laonde mosso io da carità e da fraterno amore e per l'amicizia comparàtico che è tra noi il villano pensando che parlasse di danari disse che l'aspettare be volentieri e così l'astuto spagnuolo si parti lasciando il villano schernito ch'aspettava in chiesa sì bella e si dilettevole è stata la favola dal signor ambasciatore raccontata ch'io non penso aggiungere alla millesima parte di quella il patrone non ritornando a casa la sera come soleva sempre la moglie cominciò pensar male del servo e addimandandoli del suo marito egli diceva non averlo veduto il villano che non poteva soffi'ire tai parole gridando dimandava gli danari che gli aveva promessi per lo spagnuolo dicendo non esser né inspiritato né pazzo ma da un ladro spagnuolo esserli tolta la sua povertà era per aventura in chiesa un certo frate al quale si confessavano alcune donne a cui accostandosi il spagnuolo li disse nell'orecchie queste parole ia fortunio servo volendo amazzare una mosca uccide il suo patrone e dall omicidio con una piacevolezza fu liberato io più volte ho udito dire prestantissimi signori miei che gli peccati che non si commetteno coli animo ed ecco che il reo di commandamento del rettore discese nel pozzo e cercando il patrone per l'ac dimostrandogli che la malizia spagnuola supera quella d'ogni gran villano il signor ambasciatore che attentamente avea ascoltata la favola della gentil signora maravigliosamente raccontata che ivi era un frate suo barba gli darebbe immediate gli suoi denari e con queste parole andarono ambiduo in compagnia al detto monasterio l'intelletto adunque del mio basso enimma è il porro che sta con il capo bianco in terra e ha la coda verde ed è cibo non di signori ma di gente minuta volendo adunque il rettore far isperienza di quello che aveva detto il servo perciò che l isperienza è maestra delle cose e la prova che si fa con gli occhi è sempre opportuna e vie più dell'altre migliore questo enimma non fu da alcuno inteso ancor che sopra di esso fussero fatti lunghi comenti ma la signora vedendo ninno toccare il segno disse gentil uomini miei il mio enimma altro non significa se non il furmento e avendola indi cacciata due tre e quattro volte ritornava a darli fastidio finalmente vedendo fortunio la temerità e presonzione dell animale né potendo più resistere imprudentemente si pensò di amazzarla il furmento unito insieme con gli fratelli cioè con le granella vivono insieme fino attanto che non hai lito la vita macinandolo e tanta è la sua bontà che dà vita a chi lo strugge fu sommamente lodata l'esposizione il spagnuolo andatosene in piazza per comprar pollami s'abbattè in uno villano ch'aveva gran quantità di galline capponi e uova e venne con esso lui a mercato e promise dargli di tutti i pollami fiorini quattro e così il villano s'accontentò vivemmo un tempo insieme ma di noi gran parte ci troncò la vita un rio oh quanta è ben nostra bontà infinita che chi ci strugge alfin di diamo vita sanno laonde essendomi tocca la volta di raccontarvi una favola mi occorse alla mente quello che avenne a fortunio servo il qual volendo amazzare una mosca canina che annoiava il suo patrone inavertentemente uccise esso patrone ostui volendo fare una cena alli compagni suoi e non avendo cosi il modo com'egli desiderava s'imaginò di far una berta ad uno contadino e a sue spese dar da cena agli amici suoi il che gli venne fatto secondo il desiderio suo non mai hai tu promesso che subito mi espediresti il frate diceva ho promesso di confessarti e cosi contrastando l'uno e l'altro sopraggiunsero alcuni vecchi i quali vedendogli in lunga contenzione fecero conscienzia al frate e lo costrinsero pagar il villano per il spagnuolo il spagnuolo giotto maledetto e tristo fece con le galline e capponi una sontuosa cena a gli amici suoi all'ora la donna tutta addolorata cominciò dirottamente a piangere e con lamentevoli voci chiamare il suo marito ma in vano lo chiamava i parenti e gli amici della donna intendendo non trovarsi il marito andarono al i rettore della città e accusorono fortunio servo andò al pozzo con tutta la sua corte e con molti gentil uomini che l'accompagnorono e con loro v'andarono del popolo molti che erano assai curiosi di veder questa cosa ho promesso alla sua moglie di far sì che si confesserà e perchè il buon nome e la buona fama di vostra santità corre per la città e per tutto il suo territorio siamo venuti a vostra reverenzia pregandola di somma grazia che per amor di dio sia contenta di udirlo pazientemente e correggerlo dicendogli rhe lo facesse porre in prigione e dargli della corda acciò che il manifestasse quello che era del suo patrone il rettore fatto prendere il servo e fattolo legare alla fune stanti gli indizi che di lui s'avevano secondo le leggi gli diede la corda il frate disse per allora esser alquanto occupato ma che espedite ch'avesse quelle donne mostrandole con la mano l'udirebbe molto volontieri e chiamato il villano lo pregò che lo aspettasse un pochetto promettendogli di espedirlo subito coda verde e poco apprecciato son dal popolo grande ricco altero caro sol m ha la gente vile e bassa che mia bontà fra gran signor non passa il frate vedendo questo né potendo ripararsi dal villano con lusinghevoli e dolci parole si escusava esser stato ingannato dal spagnuolo il villano all'incontro tenendolo tuttavia saldo per lo cappuccio gli diceva che egli per lui aveva promesso dicendo ma per non esser contraria a quello ch'io proposi nel principio di questa notte innanzi che signor ambasciatore favoleggiare incominciasse dironne una la quale vi dimostrerà che la malizia de spagnuoli supera e avanza quella de villani nella spagna trovasi una città detta cordova appresso la quale corre un dilettoso fiume nominato bacco di questa nacque diego uomo astuto ben disposto della vita e agli inganni tutto dedito ieri essendo io addormentalo sentii un gran strepito come se fusse stato gettato in acqua un gran sasso io mi stupii di tal strepito e andato al pozzo risguardai nell'acqua e viddi che l'era chiara né guardai più oltra mentre che io ritornavo sentii un altro simil strepito e mi fermai e ravoltolo in un sacco e portatolo in un orto alla bottega vicino il sepelli poscia prese un becco delle capre e gettollo nel pozzo il spagnuolo tolto un bastagio mandògli subito a casa ma non contò i danari al venditore il quale pur sollecitava il spagnuolo che lo pagasse il spagnuolo diceva non aver danari addosso ma che andasse con esso lui fino al monasterio di carmini il rettore veduto il caso giudicò il servo di buona fede e come innocente l assolse né mai si seppe del patrone cosa alcuna e la donna con la macchia delle corna rimase risero gli uomini parimenti e le donne del becco ritrovato nel pozzo e molto più della donna che mutola era rimasa ma perchè l ora passava e molti avevano a ricitar il suo verso la signora vei'onica senza altro comandamento il suo enimma in tal maniera propose avenne che tra l'altre mosche ve n'era una canina molto importuna la quale non curandosi di ventolo né di percosse s'accostava alla calvezza di quello e con acuti morsi non cessava di morderlo il servo che non poteva sofferire il tormento promise manifestar la verità se lo lasciavano giù e deposto giù della corda e constituito dinanzi al rettore con astuto inganno disse tai parole cosa si trova in casa della quale ancor tu non abbi avuta la parte tua rispose ermacora non averla avuta e andolfo diceva che sì e ermacora diceva che no da questo avenga clie sovente il contrario si vegga riescono lieti e maravigliosi effetti che oltre la speranza riducono l'uomo al desidercvole fine ma una sol grazia a te addimando e pregoti che quella non mi neghi e negandola presto vedresti il termine della vita mia a cui andolfo dì che ti piace rispose che in ogni altra cosa fuor in questa son per contentarti il ciruico destramente toccò la guancia e disse a gordino che senti tu fratello ed egli nulla rispondeva apri la bocca avendo il patrone fatte diverse prove per farlo aprir la bocca e vedendo che niuna li riusciva acciò che non gli intravenesse alcun male lo menò in una barberia ivi vicina e mostrollo al ciruico così dicendo facendo cimarosto prostrato a terra e basciato il piede al santo padre rispose esser bresciano e nominarsi cimarosto e esser venuto da brescia a lui per ottenere una grazia da sua santità disse il papa addimanda quel che vuoi disse ermacora non ti dissi io che tu facesti le parti come fratello maggiore e perchè non le festi non mi promettesti tu di contentarti di quello che da me deliberato fosse e perchè ora mi manchi poscia che voi di commun volere v avete messi nelle mani mie volendo che delle differenzie vostre io sia solo diffìnitore io da voi due sol cose richieggio prima che mi date la gemma nelle mani dopo che ciascuno da per sé s'ingegna di far alcuna opera poltronesca e non volesti a questo consentire io giuro di convenirti dinanzi la mondana giustizia e addimandar ragione e non possendo ottenerla dal mondo io ti farò citare dinanzi al tribunal di cristo a cui ogni cosa è manifesta e palese e acciò che la fortuna volubile come al vento foglia non semini tra noi qualche zizania ponendo disordine e discordia dove è ordine e pace determinai conoscer il mio e venire alla divisione teco trovandosi tutta tre un giorno a caso sopra un crucichio e ragionando insieme disse fentuzzo dove tenete il camino vostro fratelli a cui rispose gordino io me ne vo a roma piaceranno cimarosto pur instava d entrare affermando tuttavia di aver cose importantissime da ragionare intendendo il camariere la cosa esser di molta importanza pensò tra sé ch'egli dovesse dal papa esser sommamente guidardonato e pattiggiò con lui se libera l entrata voleva e così ciascuno ugualmente arra la parte sua e io ne rimarrò libero partito cimarosto dal papa senza rimunerazione alcuna fu per le sue pronte risposte dalle persone circondato ed avicìnatosi a lui un prelato che era buon compagno disse di qual città sete voi a cui rispose il vescovo io sono della città di nona ah ora disse cimarosto monsignor mio non è maraviglia se voi non intendevate il parlar mio né io il vostro perciò che se voi sete da nona e io sono da compieta voi adunque per nome mio farete dar dodeci staffilate e mezza ad uno cameriere e dodeci e mezza all altro e cosi facendo voi adempire e l addimanda mia ed io la lor promessa va e secondo che ti piace dividi perciò che io sono disposto al tutto vedere il fine avenga che fosse con mio non poco danno ermacora che chiaramente vedeva l acceso animo del fratello con umil voce graziosamente disse il servo che portava la carne subito che giunse alla casa di questo magnifico signore trovò uno aveduto ingannatore il quale visto il servo che aveva la carne di vitello aff'rettatosi di andare a lui gli addimandò chi mandava quella carne tanta era la liberalità di costui che parca veramente ninna cosa degna di memoria ritrovarsi che a lui mancasse grande era la pazienzia sua in udire la gravità nel rispondere la fortezza nelle cose averse la magnificenza ne suoi fatti la giustizia e la misericordia nel condannare ed egli punto non si moveva il ciruico vedendo non poter operare cosa alcuna con parole mise mano a certi suoi ferri e cominciò tentare se poteva aprirgli la bocca ma non vi fu mai modo né via che poltroni ne volesse aprirla il papa veggendo la pazzia di costui e non sapendo il termine scopiava dalle molte risa e comandò al giovane che si fermasse fermatosi il giovane cimarosto così ignudo s inginocchiò dinanzi al papa e con calde lagrime disse entrato adunque cimarosto nella sontuosa camera del papa vidde un vescovo tedesco che stava discosto dal papa in un cantone ed accostatosi a lui si mise seco a ragionare e stette alquanto sopra di sé temendo forte che non l'ussero assassini e l uccidessero e più volte volse volgere la briglia al cavallo e tornar a dietro ma pur fatto buon coraggio e assicuratosi seguì il suo camino e avicinatosi a loro li salutò e disse ed avendo il giovane a ciascuno di lor duo date dodeci staffilate e mancandone una al numero di venticinque ordinò il papa che l ultimo ne avesse tredeci ma cimarosto disse non bene si conviene perciò che egli arrebbe più di quello che io li promisi a cui tutta tre a una voce risposero che sì e si diedero la fede di star a quello che per lo gentil uomo sarà determinato il gentil uomo veduta la lor buona intenzione disse finalmente andolfo bramoso di dividere e d'adempire la sua sfrenata voglia né vedendo altro rimedio di venir al fine divise e beni e al fratel maggiore diede la elezione enimma da eritrea recitato a tutti sommamente piacque e niuno l intese salvo che bembo il quale disse esser un uccello molto codardo nomato perdigiornata e ne luoghi paludosi solamente abita perciò che si pasce di carogne io contra mia voglia promisi a duo di vostri camerieri la metà di quello che da vostra santità mi sarà concesso io richiesi venticinque staffilate buone e voi per vostra innata umanità e cortesia concesse me è sovenuta una novella che fece un buffone ad un gentil uomo il quale ancor che della burla si vendicasse non però cessò di farglieli un altra per la quale dalla prigione fu liberato vicenza com è noto a tutti voi è città nobile ricca pomposa e dotata di pellegrini ingegni ed andato più oltre cimarosto entrò nella seconda camera alla cui custodia dimorava un giovane assai mansueto il quale levatosi da sedere ci li fé incontro e disse gordino diceva dever esser sua perchè fu primo a vederla fentuzzo anzi debbe toccare a me diceva perchè innanzi di lui ve la mostrai anzi s appartiene a me di ragione diceva sennuccio perchè io la levai da terra e me la posi in dito compagnoni che contese sono coteste che fate tra voi rispose gordino gentil uomo mio il nostro contrasto è questo egli la divide l altro non si contenta ma vuole la metà della moglie e de figliuoli e poi s aquetano grande veramente amorevoli e graziose donne è r amore del tenero padre verso il suo figliuolo poscia che così ti aggrada che noi dividiamo il nostro avere e che l'uno e r altro si separi io non però senza grave dolore e grandissimo discontento sono apparecchiato di sodisfarti e adempire ogni tuo volere e chiamatala e ben crollatala più volte ella per non cadere nella detta pena di chiuder l uscio non volse mai né moversi né parlare il servitore vedendola bella e taccagnotta né voler parlare il patrone veduto il fico e considerata la poltroneria di gordino il fece medicare e risanato il mandò in mal ora fentuzzo che in poltroneria e giudicai tra le umane creature non trovarsi il più sciagurato nel più tristo che viver poltronescamente perciò che e poltroni per la loro dapocagine sono biasmati da tutti e dimostrati a dito e più tosto vogliono viver in stracci e in tormenti ho determinato dirne una la qual spero vi sarà di non poco piacere perciò che intenderete le buffonarie fatte da uno bresciano il qual credendosi a roma divenir ricco in povertà e in miseria finì la vita sua e fratelli con molte lagrime che giù da gli occhi cadevano s abbracciaro insieme e in tal maniera s aquietarono che per r avenire non fu mai più parola tra loro e sì fattamente in tranquilla pace vissero che li figliuoli e i nepoii dopo la loro morte ricchissimi rimasero ma sennuccio che non dormiva disse anzi signor mio la gemma debbe aspettar a me e non a loro perciò che senza che segno fatto mi fosse la levai da terra e me la posi in dito onde non volendo l'uno ciedere a l'altro siamo messi in gran pericolo di morte insieme partitosi il prelato con animo di far gozzaviglia a costo di cimarosto allegramente se n andava ma cimarosto che non dormiva andò al suo alloggiamento e trovato il patrone in casa disse e all ora conobbe l altro esser privo di luce di che oltre modo letizia ne prese né cosa gli poteva avenire che più cara o più grata gli fosse perciò che si persuadeva per tal poltronesca prodezza aver vinta la gemma ed entratovi dentro trovò un letamaro con un poco di paglia sopra del quale meglio che puote col corpo in su e con le gambe sbarrate si coricò ed oppresso dal sonno si mise a dormire favola i duo fratelli s amano sommamente l uno cerca la divisione della facultà l altro gli consente ma vuole che la divida e con il latte della mia mammella pascei un figlio sposo di mia madre benigno sangue nobile e ben nato ch ora nodrisci chi t ha generato e poi che molto r ebbe ripreso lo fece volar in prigione e porli e ceppi a piedi isdegnato tale obbrobrio esserli fatto per un giocolatore il qual non temette di temerariamente ingannarlo il quale spero vi sarà più tosto di non picciolo frutto che di contentezza in napoli città nel vero celebre e famosa copiosa di leggiadre donne costumata e abondevole di tutto quello che imaginar si puole ed inteso chi fusse disse che devesse aspettare fino che avisava il patrone e ritornato in casa sì come è costume di buffoni cominciò a giocolare dimorandosi alquanto per ingannare il servo e il patrone e cosa alcuna non parlò del presente rispose ermacora fratello mio dolcissimo se tu hai partita la robba e datami la parte mia se ella non è eguale alla tua qual ragion vuole eh io non mi lamenta disse andolfo non però stette in prigione tutto il giorno perché nel palazzo giudiciario dove era carcerato il parasito vi era per sorte un sbirro nominato vitello qual chiamò il carcerato o per aggiongere male a male o per trovar rimedio alla sua malattia e fece una pistola al signor ettore dicendo il papa vedendolo persistere in cotal suo volere e conoscendo lui dir da dorerò fece chiamare un robustissimo giovane ed ordinòli che in presenza sua gli desse venticinque buone staffilate per suo amore e perchè ermacora vedeva andolfo più adirarsi e la cosa se più in lungo andava poteva partorire scandolo sì dell onore come della vita trasse un gran sospiro e disse nella città di brescia posta nella provincia di lombardia fu già un buifone cimarosto per nome chiamato uomo molto astuto ma a bresciani poco grato gordino che era solenne poltrone e parimente per natura molto goloso prese uno di fighi e tuttavia seguendo il padrone ascosamente a poco a poco lo mangiò e portolla a un altro gentil uomo subito il signor ettore lo conobbe a contrasegni perciò che era solito far simil berte e chiamatolo a sé trovò come era passata la cosa il papa intesa la cosa assai si risentì e fatti e camerieri a sé venire ordinò che si spogliassino e secondo che cimarosto promesso l'aveva fussero battuti il che fu subito essequito teme isabella poi che impose fine alla sua breve favola non poco laudata dall orrevole compagnia mise mano alle sue armi ed un enimma diede fuori così dicendo siam noi partiti dai propri alloggiamenti e a caso si slam trovati in strada e insieme accompagnati e ne andiam a roma onde caminando e ragionando insieme a roma e per strada trovano una gemma e tra loro vengono in contenzione di chi esser debba stava andolfo tutto attonito ad ascoltar amorevoli parole del fratello né poteva comprendere il loro fine tu hai fratello mio diceva ei'macora divisa la robba ma non hai divisa la moglie e i figliuoli dandomi di loro ancor la parte mia fu da la figliuola visitato e col latte pasciuto onde essendo figliuola divenne madre nodrendo colui che generata aveva non fu di minor contento l enimma da lionora esposto che fusse il pietoso caso da lei raccontato la quale tutta festevole e ridente così disse ne r onde salse in questa nostra parte sopra d un par laude di vista adorno tutto il dì posa ed indi mai si parte mirando e pesci che nuotano il giorno onde ti prego che meglio la sostanzia dividi acciò che r uno e r altro resti contento vedendo andolfo il fratello della divisione non contentarsi gordino apri la bocca acciò che io veda il diffetto tuo per potergli meglio rimediare ma il tristo né aprir la bocca né parlar voleva e quanto più il patrone si sforzava di fargli aprir la bocca tanto maggiormente il gaglioffone stringeva e denti e la chiudeva ricorro a te come fonte vivo e chiedoti perdono d ogni mio fallo e promettoti di mai partirmi da te ma star alla ubidienza tua con la moglie e con i figliuoli di quali voglio che tu disponi non altrimenti che si fussero generati da te di quai r uno per esser più dedito alla gola che gli altri chiamavasi gordino l'altro perchè era da poco e int'enticcio lutti lo chiamavano fentuzzo il terzo perchè aveva poco senno in zucca si nominava sennuccio tanto che nel vero dir si può il magnanimo ettore tenere il principato tra la famiglia di dreseni avenne un dì che un gentil uomo aveva mandato a donare a questo eccellente signore un quarto di vitello el letto giunti che furono a roma si partirono e uno andò in qua e l'altro in là procurando ciascaduno di loro fare secondo il suo potere alcuna solenne poltroneria che fusse d'ogni laude e di perpetua memoria degna di che lionora sorrise alquanto e in tal guisa lo risolse era uno innocente vecchio contra giustizia impregionato e a morte condannato ed essendogli vietato il quottidiano vitto acciò che da fame perisse ora disse ermacora dividere la robba e separarsi r uno da l'altro é giusto e ragionevole ma dovendosi far questa divisione io vorrei che tu fosti il partitore facendo le parti sì che ninno s avesse a ermacora egli è gran tempo che noi amorevolmente abbiamo abitato insieme e communicato il nostro avere ne mai tra noi è stata torta parola e questo io fo non che abbia mai ricevuta ingiuria da te ma acciò che ad ogni mio volere possa disponere le cose mie ermacora inteso il sciocco voler del fratello non si puote astenere che non si né si dogliamo mai e consumate per altrui lavoro guardate non siara più d alcun di loro questo enimma altro non dinota che le forfice con le quali le donne tagliano le fila ma fra gente minuta come tra sarti cimadori barbieri e fabri ma non gli andò fatto coni era il desiderio suo perciò che la città di roma non vuole pecora senza lana trovavasi in quei tempi in roma sommo pontefice leone parve molto strano ad andolfo che fratello non si contentasse di quello che fatto aveva e con faccia tutta di sdegno pregna prese la carta nella qual era annotata la divisione e quella con molto furore squarciò e voltatosi contra il fratello disse ingegni quivi abitava ettore nato dell'antica e nobil famiglia di dreseni il quale sopra gli altri per la gentilezza del parlar suo e per la grandezza dell'animo diede e lasciò il nome di nobiltà a posteri suoi in tal maniera alla sua favola diede principio favola iv un buffone con una burla inganna un gentil uomo egli per questo è messo in prigione e con un'altra burla è liberato dallo carcere andolfo la divisione che tu hai fatta ti par per tuo giudizio che stia bene e niuno si abbia a dolere ma a me pare che uguale non sia e quando il fosse di contento vostro disse sennuccio io volontieri verrei con voi e duoi compagni graziosamente accettorono e dieronsi la fede di mai non partirsi l uno dall altro sino attanto che dentro di roma giunti non fussero non stette molto che si levò un forcevole vento con tanta furia di pioggia e di tempe sosta che pareva che il mondo volesse venir a fine né mai ritìnò tutta quella notte di piovere e lampeggiare il quale intese le sopradette loro prodezze e considerate le loro ragioni non volse far giudicio pensando che sotto la cappa del cielo non si troverebbono tre altri poltronazzi che fussero simili a loro ma fentuzzo prima aveva dimostrata a duoi compagni e sennuccio la levò di terra e se la pose in dito laonde tra loro nacque grandissima differenzia di chi esser devesse furono due fratelli r uno di quai si chiamava ermacora e l altro andolfo costoro erano di stirpe nobile e della famiglia carafa e ambiduo dotati di risvegliato ingegno e la lor convenzione fu questa che cimarosto desse al cameriere nel suo ritorno dal papa la metà di quello che gli fia concesso il che di fare cimarosto largamente promise poi ritrovandosi un giorno per aventura il gentil'uomo ch'aveva mandato il quarto di vitello col detto signor ettore gli addimandò sì come si suol fare se vitello era stato buono e grasso il signor ettore non sapendo di questa cosa lo ricercò di che vitello parlasse egli dicendo non aver avuto né quarto né terzo la favola graziose e amorevoli donne da fiordiana ingeniosamente raccontata vi ha dato materia di spargere qualche lagrima per esser stata pietosa ma perchè questo luoco è più tosto luogo di ridere che di piagnere alcuni dicevano gordino meritar la gemma altri fentuzzo e altri sennuccio e allegavano fortissime ragioni ma la signora che vedeva scorrere il tempo volse che ad altro tempo la sentenzia si riservasse e comandò che ogniuno tacesse ed eritrea con l enimma l ordine seguisse andolfo ancor non intendeva l alto concetto che era ascosto nel ben disposto cuore del fratello né avedevasi dell artificiosa rete colla quale egli s ingegnava di prenderlo onde con maggior empito e con maggior furore che prima contra il fratello disse io vorrei sapere disse andolfo in che mancai che le parti non siano pari a cui rispose ermacora tu mancasti fratel mio nel più il poltronzone di gordino che aveva inteso il tutto mai non si mosse né disse pur un cito anzi come ben fondata torre costante rimase io rispose cimarosto altro non voglio da vostra beatitudine se non venticinque staffilate e delle migliori il papa udendo la sciocca dimanda molto si maravigliò e assai se ne rise ma pur cimarosto fortemente instava che la grazia gli fosse concessa il ciruico cominciò stroppicciare la guancia acciò che veder potesse che materia era quella che usciva fuori ma in vece di putrefazione e marcia usciva sangue vivo misto col fico che con la bocca ancor stretto tenea e quanto più tosto farai la divisione tanto maggiormente mi fia grato udendo ermacora il fermo voler del fratello e vedendo di non poterlo con dolci parole rimuovere disse lodovica a cui il terzo luogo di favoleggiare toccava levossi in piedi e fatta una riverenza alla signora con sua licenza cosi disse e principalmente non essendovi causa per la quale egli dovesse moversi sì leggermente a separarsi da lui e con dolci ed affettuose parole incominciò ammonirlo ed essortarlo che da questo iniquo pensiero si dovesse rimovere tante erano le doti dell anima e del corpo di questo gentil uomo eh egli meritò che la sua imagine con maraviglioso artifìcio posta fusse e affissa nelle strade pubbliche nelle piazze ne templj e ne teatri e con grandissime lodi esser inalzato fino alle stelle la elezione ermacora che era uomo aveduto ingenioso e d animo benigno quantunque vedesse le parti esser giustissime finse però quelle non esser uguali ma in diverse cose manchevoli e disse continoando tutta tre il loro camino e ragionando di più cose insieme gordino abbassò gli occhi a terra e vide una gemma in oro che rìsplendeva sì che gli abbarbagliava il viso anzi perseverando nella perfida e ostinata sua volontà lasciavasi miseramente percuotere l occhio dalla giocciola non altrimenti che stato fusse una dura e insensibil pietra costei perciò che prudente era e di alto ingegno non meno onestamente amava e riveriva ermacora suo cognato che andolfo suo marito e l uno e v altro di loro con reciproco amore le correspondeva ma andolfo più ostinato che prima persisteva nel suo malvaggio volere né considerava il danno che avenir ne poteva onde con voce robesta disse tu dici o amorevole fratello avermi data intieramente la parte che di ragion mi tocca e io il nego e il provo con evidentissima ragione che potrai con r occhio vedere e con la mano toccare non debbo ancora io participar di loro e come farò io senza la parte della diletta cognata e de gli amorevoli nipoti miei dammi adunque e della moglie e di figliuoli la parte mia tu non sai quel che tu ti dici perciò che egli è tanto tempo che papa e pranza guerreggiano insieme né mai si ha sentita parola di pace levatosi fentuzzo la mattina non molto per tempo per proveder al viver suo trovò mancarli la vista ma perché pensava che sognasse pose la mano all occhio buono e serrouo gemma sennuccio che menava la vita sua con non minor poltroneria che gli altri duoi si maritò e prese per moglie una femina che di gaglioffaria non era a lui inferiore e bedovina chiamavasi e di tal maniera erano le loro parole che né l uno né l altro non intendeva quello si dicesse il papa che era alquanto occupato con un cardinale disse al cardinale odi tu che odo io avenne che in quell'ora un messer gavardo colonna uomo di gran maneggio e gentil uomo romano veniva da un suo podere e ritornava a roma gavardo veduti dalla lunga i tre poltronzoni e sentito il loro romore si fermò il giovane ubedientissimo al papa fece spogliar cimarosto nudo come nacque e preso un sodo staffile in mano voleva essequire il comandamento impostoli dal papa ma cimarosto con chiara voce disse fermati giovane e non mi battere bedovina che si vedeva aver perduto il pegno col marito e parimente avuta la bona sera tosto chiuse l uscio e col cornuto marito se n andò a riposare venuto il giorno del termine tutta tre s'appresentarono dinanzi a gavardo e per far che disse fentuzzo per trovare rispose gordino alcuna ventura che facesse per me acciò che io viver potessi senza affaticarmi e cosi ancor noi andemo dissero e duoi compagni disse bella cosa di uomo voi avete lasciato tutta notte r uscio aperto lasciando licenziosamente venir gli uomini in casa senza fargli resistenza alcuna il sarebbe da darvi da bere con una scarpa rotta che addimandi tu compagnone a cui rispose cimarosto io vorrei parlar col papa disse il giovane ora non se gli può parlare perciò che ad altri negozii egli è occupato e sallo iddio quando fia il tempo comodo di poterli parlare pur in se converso e addolcito l indurato cuore prostrato a terra disse ermacora grande è stata l ignoranza mia grande l errore ma maggiore è stata la gentilezza e umanità tua maestro a questo mio servo ora é sopravenuto un accidente molto bestiale e come voi vedete egli ha gonfiata la guancia di maniera eh egli non parla né può aprir la bocca temo che non si soffichi un gentil uomo prononcia dever esser di colui che farà la più poltronesca prodezza e la causa rimane indiscussa considerava tra me stessa valorose donne la gran varietà di stati ne quai oggidì e miseri mortali si trovano pian piano se le coricò appresso e posto la mano a gli suoi ferri ch'erano quasi arruginiti li pose nella fucina ma bedovina nulla dicendo ed ogni cosa dolcemente soffrendo lasciò il giovane tuttavia vedendo il marito conseguire ogni suo piacere la femina che era poltrona per natura e ostinata per costumi accontentò stando sennuccio e bedovina nella lor poltroneria non osavano parlare per non cadere nella pena di chiuder l uscio ma pochi anzi niuno scerà guidardonato da lui cimarosto non avendo conoscenza d alcuno in roma né sapendo in qual guisa farsi a papa leone conoscere determinò di andare personalmente a lui e dimostrargli le sue virtù il papa che non intendeva il fine della cosa disse e che vuoi per questo dire all ora disse cimarosto se io santissimo padre volsi qua entro entrare ed a vostra beatitudine e tanta è la poltroneria sua che tutto il dì posa sopra un palo e vagheggia e pesci che passano e vedendone un grande non si muove ma lascialo passare aspettandone uno maggiore e dormiva or sotto un portico or sotto un altro e alle volte alla foresta avenne che gaglioffo una tra r altre notti capitò in un luogo tutto rovinato rispose andolfo ermacora a me non aspetta far le parti perciò che io sono il fratello minore ma appartiene a te come fratello maggiore che è qui da nuovo e prestamente cimarosto rispose non altro salvo che dimane si criderà la pace il prelato che credo non poteva né ragion vi era che creder lo dovesse disse a cimarosto è un detto communamente comendato che i buffoni molte volte piaceno ma non sempre onde essendomi tocco il quarto luogo di favoleggiatore in questa sera come ad amorevoli fratelli conviene vivevano a comuni spese e tanto era il loro fratellevole amore che uno non faceva cosa veruna che non fosse di somma contentezza dell altro il servitore che pensava sennuccio dormisse il prese per mano e cominciollo crollare dicendo fratello o là che fai rispondi ma sennuccio non che dormisse ma per timore di non incorrere nella pena di chiuder l uscio non volse parlare e fingendo di ragionar col cardinale acciò che la cosa più in lungo si traesse gli voltò le spalle avendo adunque cimarosto e il vescovo per gran spazio con grandissimo piacer del papa contrastato insieme né intendendo l'uno e l'altro il suo linguaggio finalmente disse cimarosto latinamente al vescovo dimorando adunque i sciagurati in questa contenzione né volendo r uno uccidere all altro vennero a i fatti e si diedero per lo capo e per lo viso si fatti punzoni che quasi da ogni parte pioveva il sangue il vescovo che non aveva l italiano idioma ora tedesco ora latino parlava e cimarosto fingendo di parlar tedesco sì come e buffoni fanno ciò che in bocca gli venea respondeva ora conosco il mio sciocco errore ora veggio la mia aperta ignoranza ora chiaramente comprendo la turbida nubbe del mio grosso ingegno né è lingua sì pronta né sì spedita che isprimere potesse quanto io sia degno di rigido castigo disse là chi è qua accendetemi un poco questo lume e niuno gli rispondeva andatosene il servitor più innanzi trovò sennuccio che sopra la panca con gli occhi aperti posava e addimandatolo che gli accendesse il lume egli nulla rispose dimmi un poco e il sdegno stia da parte quando tu menasti a casa castoria tua diletta moglie e mia cara cognata non eravamo noi in fraterna si ma perchè la prudente signora vedeva gli uomini parimente e le donne rasciugarsi gli occhi per le già sparse lagrime fece di cenno che ogniuno cessasse di piangere e impose a lionora che con l enimma seguisse la qual umile e ubidiente così disse pensando quanto era stato l'intiero amore che portava ermacora ad andolfo suo fratello e con quanta virtù e umanità egli aveva acquetata r ostinata mente del fratello calpistrando della malvagia fortuna le valorose forze e andatosene al palazzo di san pietro dove il papa faceva la residenza trovò nella prima entrata un camariere assai robusto con barba nera e folta il qual gli disse e dove vai tu e postali la mano nel petto lo ribattè in eritrea udita e intesa la dotta isposizione del suo enimma ancor che noiosa le fusse pur s acquetò aspettando luogo e tempo di rendergli il cambio e addimandatolo che cosa avesse che così gonfio fusse egli come mutolo nulla rispondeva il che vedendo il patrone assai si maravigliò e disse e fatto lungo contrasto insieme disse cimarosto al prelato messere volete che vada un godimento tra noi che dimani si griderà la pace sì rispose il prelato ed in presenzia di testimoni misero dieci fiorini per uno a godere insieme il poltronzoue di sennuccìo levatosi allora in piedi in vece di risposta disse va chiudi l'uscio pazzerella che tu sii or ti ho pur io aggiunta tu credevi farmi chiuderlo e tu sei rimasta ingannata in questo modo si castigato l ostinate e dissegli se tu vuoi entrare voglio la metà di tutto quello che il papa ti concederà il che di fare cimarosto liberamente rispose forza mi fu contro ogni mio volere pattiggiare con duo di camerieri vostri e con giuramento promettergli la metà di quello che yoi mi concederete onde non volendo mancare della promessa fede mi è forza di dare a ciascun di loro la parte sua e io ne rimarrò senza chiudetelo voi stando amenduo in questo contrasto né uno né l altro volendo chiuder la porta disse sennuccio bedovina voglio che faciam patto tra noi chi sarà il primo a parlare chiuda e dove era unione e pace cercò di metter guerra e discordia onde andolfo mosso da fanciullesco e non ben regolato appetito deliberò al tutto dividersi dal fratello e conoscere la parte di beni suoi e abitare separatamente altrove e un dì disse al fratello grande inganno il vitello non torrete v'oi se non morto e smembrato state indietro servi se non sarete uccisi i cii'constanti rimasero stupidi per la novità della cosa e scoppiarono di ridere dietro cimarosto vedendo la turbata ciera del cameriere con umil voce disse deh fratello mio non m impedir l'entrata perciò che ho da ragionar col papa cose importantissime disse il cameriere parteti di qua per lo tuo meglio se non tu troverai cose che non ti piaceranno beatissimo padre sì rispose il cardinale ed avedutosi il papa che ogni linguaggio ottimamente sapea del burlo che faceva cimarosto al vescovo rise e gran piacere ne prese sì perchè egli era dedito all avarizia devoratrice di tutte le cose sì anco perchè egli era bresciano e niun profeta è ricevuto nella propria patria grande è la benivolenza del stretto e fedel amico verso l'altro grande e amorevolezza che porta orrevole cittadino alla cara e diletta sua patria ma non minore giudico esser quello di duo fratelli quando sommamente e con perfetto amore s amano insieme non stette molto che indi passò per strada un servitore d un gentil uomo che andava al suo albergo e per sorte se gli era estinto il lume che nella lanterna portava e veduto l'uscio di quella casetta aperto entrò dentro e disse e di ciò io ne potrei addurre infiniti esempi i quali per non fastidire questa nobile e grata compagnia con silenzio passo e per attendere a quanto vi ho promesso intendo ora di raccontarvi un caso poco tempo fa a duo fratelli avelluto né pena é sì aspra e sì crudele che io non meriti ma perché tanta è la clemenza e la bontà che nel tuo petto alberga e tanta é l'amorevolezza che mi dimostri e hai sempre dimostrato e tanta era fra loro la concordia e la pace che per l adietro mai non si trovò la pare castoria si come piacque al giusto dio ebbe molti figliuoli e sì come cresceva la famiglia cosi parimente cresceva amorevolezza e la pace e s aumentavano le ricchezze non era inferiore a gordino avendo già dissipati alcuni pochi quatrini che si trovava avere né trovando per la sua dapocaggine persona alcuna a cui appoggiar si potesse andava mendicando all'uscio di questo e di quello rimosse alcune cose da una parte e le mise all altra e addimandolli se in tal maniera erano le parti uguali e se di tal divisione si contentava ermacora che era tutto amore e carità sempre gli opponeva e fingeva di non contentarsi quantunque il tutto fosse con sincerità ottimamente diviso non si ha ella affaticata in governar la casa a beneficio universale sì non ha ella partorito tanti figliuoli quanti che ora tu vedi non sono nati in casa non è ella vivuta con e figliuoli a communi spese andolfo fratello mio non ti sdegnare e non permettere che sdegno superi la ragione raffrena r ira tempera la colera e conosci te stesso il donatore che lo mandò chiamato il servo gli disse a cui l'avesse consignato il servo diede i contrasegni dell'uomo dicendo colui che tolse la carne per nome del patrone era un uomo grasso di persona allegro con la panza grande e parlava un poco barbosso e cosi bellamente condusse il servo in casa sua e trovatovi il fratello lo diede a lui con animo di torre il vitello per sé e ingannare il suo signore il che fatto l'uno e l'altro tornò a casa e il servo rendè le dovute grazie al patron suo per nome del signor ettore intenderete dicovi adunque che nel territorio di siena non sono ancora passati duoi anni si trovarono tre compagnoni giovani di età ma vecchi ed eccellenti in ogni sorte di poltroneria che dir o imaginar si potesse intesa eh ebbe il signor gavardo la causa della differenzia loro disse volete compagnoni rimettere le vostre differenzie in me eh io vedrò di adattarvi insieme e perchè l'albergo era mal coperto una gocciola di pioggia che descendeva giù per uno pertuggio gli percuoteva un occhio di maniera che lo destò né lo lasciava posare il tristo per la gran poltroneria che nel suo corpo regnava non volse mai rimoversi da quel luogo né schiffare il pericolo che gli avenne il sbirro eh aveva udito che i servi lo dovessero prendere e uccidere disnudò la spada che a lato aveva e quella nuda tenendo in mano e ravoltosi il mantello atorno il braccio cominciò gridar con gran voce e scritto nella gran corte e appresso questo maneggiavano molte merci con le quali avevano acquistato un ricco tesoro questi sendo ricchi e di uobil parentado e senza moglie poscia come prudente e savio considera se le parti sono pari e non essendo pari fa ch'elle siano perciò che all'ora mi accheterò e senza contrasto torrò la parte mia e perchè il fico assai li piacque il poltronzone continuò il costume suo e celatamente ne mangiò de gli altri continovando adunque il gaglioffone la sua golosità finalmente in bocca ne prese uno che era oltra misura grande e veggendone un buono sta in disparte meglio aspettando e riguardando intorno giunge dopo la sera o bella pruova di vermi mangia che nel fango trova compieta sentita il papa la pronta e arguta risposta si mise col cardinale in sì fatto riso che quasi si smassellava e chiamatolo a sé l addimandò chi egli era e di dove venea e che andava facendo la buona femina a cui già la festa rincresceva e il sonno la gravava lasciò il marito sopra una panca e spogliatasi la gonnella se n andò a letto aedendo cimarosto non avere il convenevole precio che gli pareva per le sue facezie meritare tra se stesso molto si sdegnò e senza far sapere ad alcuno il voler suo di brescia si partì e verso roma prese il camino pensando di acquistare gran quantità de danari indi venne alla porta rendendo grazie per nome del patrone a chi mandato aveva con parole convenevoli a tal proposito e comandolli che andasse a perché il signor ettore mandava quel presente ad un non è cosa beatissimo padre al mondo che più dispiacqua a iddio che la rotta fede io per me voglio mantenerla pur che vostra santità non sia manchevole avenne che andolfo minor fratello con con senso però di ermacora si maritò e prese per sua legittima moglie una donna gentile e bella e di sangue nobile il cui nome era castoria quando ben miro in questa parte e in quella uscir veggio fra noi cose leggiadre vergine essendo ritondetta e snella divenni madre e figlia di mio padre parve al ciruico che fusse una postema a poco a poco crisciuta e che ora fusse matura e a termine di scopiare e degli un taglio acciò che la postema meglio si disse ermacora egli è commun proverbio che ad uomo deliberato non giova consiglio e però non fa bisogno che con tue lusinghevoli parole mi rimovi da quello che già fermamente proposi nell'animo mio né voglio che mi astringi a renderti la ragione per la quale io mi muova a separarmi da te disse cimarosto deh non mi tener a bada perciò che troppo sono importanti le coso che raccontargli intendo il giovane udite cotai parole pensò quello istesso che l altro camariere imaginato s aveva il servitore fattosi alquanto innanzi vide un poco di lume che dentro d un camerino luceva ed entratovi dentro non vide persona alcuna se non bedovina che sola nel letto giaceva e temendo che il patrone non se n avedesse a guisa di simia il pose in un cantone della bocca e tenevala chiusa il patrone voltatosi per aventura a dietro vide gordino e parevagli molto gonfio nella sinistra guancia e guatatolo meglio nel viso vide che nel vero era gonfiato molto e così dalla mattina fino alla sera se ne sta senza mangiare e continovando sopraggiunge la notte e incalciato dalla fame scende giù nel fango e va per la palude cercando e vermi e di quelli si pasce stava andolfo molto attento alle parole del fratello prendendone grandissima maraviglia e considerava con qual tenerezza di cuore quelle provenivano dal vivo fonte di amorevolezza e quasi confuso non poteva raccoglier lo spirito a formare la parola per rispondergli onde il prigioniere per tal giuoco fu liberato e però meritamente diceva quel famoso filosofo diogene che più tosto ischifare debbiamo invidia de gli amici che le insidie de nemici perchè quelle sono un male aperto e questa è nascosa ma è molto più potente r inganno che non si teme rimasero piacque molto a tutta la compagnia il compassionevole caso occorso a gli amorevoli fratelli e fu sì pietoso che indusse non che le donne ma anco gli uomini a piagnere signor mio confidandomi della liberalità di vostra signoria accettai il quarto di vitello a quella mandato in dono ma ecco che per un quarto le mando uno vitello in tegro e quella mi abbia per raccomandato e mandò il sbirro con la pistola che per nome suo facesse la che dalla loro poltroneria rimuoversi come avenne a tre gran forfantoni la natura di quali nel processo del mio ragionare a pieno essendo ambiduoi una sera dopo cena a sedere appresso l uscio della casa per prendere un poco d'ora perciò che era la stagione del caldo disse sennuccio alla moglie bedovina chiudi l'uscio che ormai è ora che se n'andiam a riposare a cui ella rispose né v'era tra loro mai differenzia alcuna anzi tutti tre erano d un medesimo volere e d'una medesima volontà cresciuti e figliuoli e giunti alla perfetta età la cieca fortuna invidiosa dell altrui bene s'interpose e presa la gemma la gettò in terra dicendo chi la prendesse fusse sua finita la piacevole favola fu grandissima contenzione tra gli audienti la giocciola che di contino vo cadeva giù del tetto e percotevali r occhio fu di tanta freddezza che non venne giorno che sciagurato perse la luce dell finito che ebbe lionora il suo enimma non poco comendato da tutti levossi uno in piedi e fece motto d intenderlo ma la sua isposizione fu vara e assai lontana dal vero gordino trovò un patrone e con quello s'accordò il qual essendo un giorno in piazza comprò alquanti fighi primari che vengono alla fine del mese di giugno e diegli a gordino che li custodisse fino che andasse a casa dopò vattene in pace che io ne rimarrò contento e se altrimenti farai io non intendo che la divisione abbia luogo per modo alcuno e se per caso che dio non voglia ma come si farà disse il papa rispose cimarosto fategli legare ambiduo sopra una tavola uno appresso l altro con le rene in su ed il giovane gliene darà una buona che accingherà indifferentemente l'uno e l'altro due siamo in nome e sol una in presenza fatte con arte e fornite con guai fra donne conversiam senza avertenza ma slam maggior fra genti rozze assai ed infiniti non posson far senza nostro valor il sbirro subitamente andò al signor ettore e consignolli la pistola la qual letta il signor subito comandò a servi suoi che togliessero il vitello eh aveva mandato il buffone e che ramazzassero ovunque mi vede non pur mi saluta ma mi persegue ragionandomi dietro ed io per levarmi dalle spalle questa seccaggine non mi lascio più vedere né son donna più d alzare gli occhi né di comparere in luogo alcuno e preso in mano uno di suoi ferri che radeva disse alle monache fatevi inanzi e ponete ben mente che tutto gli leverò via senza mio disconcio maestro tiberio che fin ora era stato si cheto che quasi morto pareva e il marito in quel punto le diede il governo di tutta la casa e consegnoue le robbe dimostrandole il modo e l ordine del viver suo dopo disse ella con consenso del marito in casa v introduce e trovato da lui con una ignominiosa beffa lo manda e da morte lo libera non già eh io sia bramosa d ensignare ad altri ma per non tenere sì fatto collegio tanto tempo a bada disporre enimma da me recitato il qual se io non erro altro non ci dimostra eccetto il lino imperciò che egli dalla madre ciò è dalla terra è maschio procreato e perchè egli era buon confessore se gli appresentò dinanzi per confessarsi una bellissima donna chiamata savia nome veramente convenevole alla modestia di tanta donna quanto ella era savia andatasene giù aperse la porta al marito il qual mostravasì adirato perchè la moglie non l aveva così tosto aperto e giunto in camera e fingendo di non veder maestro tiberio si pose con la moglie a cena e cenato che ebbero se ne andorono ambiduoi a riposare pazzo e senza cervello non vi avedete di quanto danno e di quanto scorno statevi sono le vostre innumerabili sciocchezze e di questo che ne conseguirete voi certo nulla donne mie entrate qua in camera che lo vedrete principiato e non fornito entrate le suori in camera disse maestro chechino levate gli occhi a queir armalo e vedetelo e consideratelo per voi stesse se gli è a buoni termini e se oco li manca ad esser fornito e riferite alla madre badessa averlo veduto con li guarda come per poco o per niente egli ha ucciso così bel cavallo e cosi tra sé molto si ramaricava non pensando a che fine il marito questo diceva per il che fiorella s era posta in sì fatto timore e spavento del marito che come mover lo sentiva tremava tutta silverio che molto amava pisardo sovente lo visitava e desinava e cenava con esso lui e vedendo e modi e i portamenti di fiorella molto si maravigliava e tra se stesso diceva parvi forse silverio che ancor io non sappia il modo di governar le cose vostre che così caldamente me le mostrate ma il marita taceva e andatosene con la moglie alla stalla fece parimente di cavalli tutto quello che fatto aveva pisardo e ne uccise uno anzi li terrebbeno in tanta venerazione che toccando le fimbrie delle lor vestimenta si riputerebbeno salvi e beati ma perciò che si sono mescolati con secolari dandosi al mondo ed alle lascivie la qual con lieto viso e chiara faccia cosi disse vecchio già fui per tempo e quando nacqui fui da mia madre maschio procreato molti giorni nell acque fredde giacqui indi poi tratto fuor martiriggiato savia vedendo la perseveranzia di maestro tiberio e temendo dell onor suo molto si sdegnò e un giorno al marito disse chechino sono molti giorni che mastro tiberio mio padre spirituale ha mandati diversi messi a parlarmi avenne che all'ora a caso passò un asinella e a lei voltatosi cimarosto disse poverella se tu avessi danari assai come ha costei tu ti maritaresti di che molto lo ringraziò e ricevuta l assoluzione si partì ylaestro tiberio partita savia cominciò tra sé minutamente considerare la bellezza della donna e le maniere sue e di lei maggiormente s accese e nella mente sua determinò di ottenere l'amor suo e perchè il minchione non vedeva per altri occhi se non per gli suoi non ardiva riprenderla né al diffetto prendeva rimedio ma a suo bel grado la lasciava far ciò che voleva né appena aveva incominciato che sopraggiunsero due monache converse d un monastero ivi vicino e dissero maestro la madre badessa nostra ci ha mandate qui a voi pregandovi che ne debbiate dare il crocefisso che per addietro vi ordinò rispose maestro chechino disse ohimè messere chi è colui che picchia air uscio certo egli è il mio marito dolente me come faremo che quivi non vi trovi o che non siate da lui veduto e capi chierecati ragionando però tuttavia di tristi e non di buoni attendessero a loro studi dandoci buoni essempi e vivendo santamente secondo la regola loro gii uomini ignoranti e plebei non arrebbono tanto ardire con favole ragionar di loro sentenziò il prelato a pagare il godimento non passarono due giorni che cimarosto andando per la città s'incontrò in una donna romana ricchissima ma sozza come il demonio costei era maritata in un bellissimo giovane e di tal matrimonio ogniuno si maravigliava dopo voltatasi verso arianna cornandole che con uno festevole enimma seguisse la qual per non parer da meno delle altre cosi disse parve a lui per certi suoi rispetti che mi sono incognito di porre abito fratesco e farsi prete i ed avenga che dopo la diposizione dell abito non fusse in quella venerazione che era prima pur il nome suo restava appresso alcuni pochi gentil uomini e massimamente appresso la plebe ed ella graziosamente gli rispose buon giorno ed il buon anno padre mio maestro tiberio sentendosi rendere il saluto il che più per r adietro ella fatto non aveva pensò avere addolcita la sua tanta durezza e più focosamente di lei s infiammò e cosi di fare disse la moglie maestro tiberio che già aveva gustato e dolci ragionamenti dell amata donna cominciò a mandarle alcuni onorevoli presenti i quali da savia furono accettati e venuto con r unzione ai piedi disse cimarosto deh messer non piangete più non vedete voi come presto vado e leggermente corro i circostanti udendo questo si misero a ridere e cimarosto cosi buffoneggiando in quel punto se ne mori pisardo vedendo la dura ostinazione del cavallo s accese d ira e messa mano alla spada che a lato aveva l uccise fiorella veduto l atto si mosse a compassione del cavallo e disse dura di nervo e di sopra lordata ed è si avvezza che mai non si stanca quantunque su e giù sia dimenata e questa cosa donne che vi ho detto di ciascun dichiarisse il gran concetto non picciola ammirazione porse il sottil enimma all onorevole compagnia né vi fu veruno che interpretare lo sapesse ma la prudente lodovica vedendolo irresolubile rimanere alquanto sorridendo disse il mio enimma altro non dinota eccetto la piva sordina la quale dà la sua lenguetta in bocca di colui che la suona e tiella stretta e diletta molto gli ascoltanti piacque ad ogni uno la dichiarazione del sottil enimma e quella sommamente comendò sofferete un poco anima mia poi che patito avete tanto che non è convenevole che io cosi lorda dalla cucina vi tocchi e tuttavia acconciava e polli nel schidone e la vitellina carne nella pentola commendato fu da tutti acuto ingegno di alteria in esponere il sottil enimma non però fu senza grave sdegno di arianna la qual sola credeva sapere la sua isposizione stando adunque savia ne gli suoi termini e fingendo di far or l'una or l'altra cosa pareva a maestro tiberio che l'anima dal corpo si partisse ed acciò che più tosto ella si espedisse le porgeva mano ad apparecchiar le cose ma ella meno s affrettava ed entrato in bottega si mise amorevolmente a ragionare con lei e stette più d un ora ma perchè temeva che maestro chechino non ritornasse a casa trovandola a ragionar seco deh marito perchè avete voi ucciso il cavallo egli era pur bello egli è stato un gran peccato pisardo con turbata faccia rispose sappi che tutti quelli che mangiano il mio e non fanno a mio modo premio di sì fatta moneta ma guarda disse pisardo come sono maneggevoli e presti e presa una sferza in mano toccava or questo or quello dicendo fatti qua fatti là ed i cavalli stringendosi la coda fra le gambe e facendosi tutti in un groppo ubidivano al patrone ma non gli andò fatto perciò che egli non seppe così ben colorire come desegnare passate le feste della resurrezione maestro tiberio si mise a passiggiare dinanzi la casa di savia e quando la vedeva le faceva cenno e modestamente la salutava sua deliberazione risero assai le donne della sciocchezza di silverio ma molto più ridevano quando le soveniva il duello delle bracche qual di loro portar le dovesse e in tal guisa egli con le sue buffonarie ebbe miserabil fine la favola da lodovica raccontata era già venuta al fine quando la signora le impose che con un dotto enimma ordine seguisse le monache levati gli occhi in su videro il crocefisso e con grandissima ammirazione dissero maestro come l'avete fatto somigliante al naturale egli veramente par vivo e di carne come noi certo che è bellissimo e piacerà molto alla madre ed alle monache partiansi di qua e chiuso r uscio della camera che guardava sopra la strada publica si partirono la moglie del patrone vedendosi chiusa sola in camera e non potendosi movere grandemente temette di qualche sinistro caso e ad alta voce si mise a gridare tu prudentemente gli rispondi con quello onesto modo che convenevole ti parerà dopo raccontarammi quello che sera seguito essendo un giorno dopo desinare savia in bottega perciò che maestro chechino era andato per certi suoi negozii sopraggiunse maestro tiberio e vedendola sola in bottega le disse buon giorno madonna mia e sceso giù per la scala andò sopra la strada e addimandò questo e quello chi é colui che sì fortemente grida e tutti ad una voce rispondeano non odi tu che grida la pace il savio e aveduto medico quando vede una infermità doversi causare in alcun corpo umano a conservazione sua prende quelli rimedii che li paiono migliori non aspettando l infermità sopravenga e perciò che la piaga recente con agevolezza maggiore si sana che non si fa la vecchia raccomandandosi a lei e pregandola che lo dovesse aver e tenere in quella buona grazia che ella avuto e tenuto aveva il suo perduto confessore e per segno di carità passate le feste di pasca la verrebbe a visitare dandole alcuna consolazione spirituale ma silverio nulla rispondeva e continoava l incominciato ordine dandole la regola del governo della casa spinella maravigliandosi di questo sgrignando disse vorrei donne morir con esso voi s indovinar sapeste com è detta la cosa mia che tanto piace a voi anzi a ciascun che la gusta diletta ella mi da co i dolci accenti suoi la lingua in bocca ed io la tengo stretta io disse cimarosto non voglio altro da voi se non che la moglie vostra dimani si vesti di quelle armi antiche che sono nella camera vostra né dubitate punto di male né di disonore alcuno e poi lasciate la cura a me il che intendendo un gentiluomo che della sozza donna era parente prese un bastone e sopra la testa gli diede sì fatta percossa che per mani e per piedi a casa dell oste lo portarono poi disse alla donna levati su in piedi ed ella più volte si sforzò di levarsi ma muoversi non si puotea cimarosto vedendo che la cosa gli riusciva sì come desiderava disse al patrone e facendo quello che a noi vietar dovrebbeno senza riguardo alcuno e in publici ed in privati luoghi di loro ampiamente si ragiona essendo adunque così non resterò di raccontarvi una favola d un apostata io mai non dormirei con uomo che tenga la camiscia in dosso la notte se volete che io venga a letto appresso a voi levatela di dosso che poi mi arrete pronta ad ogni vostro piacere e che più fiate bisognava picchiare l uscio perchè la ben fondata torre non combattuta agevolmente si mantiene onde deliberò di non mancare dalla cominciata impresa e di continovo le mandava ambasciate e ovunque andava la seguiva sì come avenne ad un soldato il quale volendo castigar la moglie e avendo troppo tardato pazientemente sopportò fino alla morte ogni suo difi il che vedendo spinella disse che novità è questa silverio che voi fate che capricci mi son sopraggiunti nel capo sareste mai voi divenuto pazzo son credete voi che noi sapemo che gli uomini e non le donne debbeno portare le bracche e che bisogna ora fuor di proposito tal cosa fare partito maestro tiberio sopraggiunse maestro chechino a cui ordinatamente raccontò quello era seguito disse maestro chechino tu ti hai portata bene e risposo da prudente ma ritornando a te un altra volta tu gli farai buona ciera facendogli quelle accoglienze che oneste ti pareranno e ed il cavallo di natura poltrone si lasciava battere non facendo cosa alcuna di quello che voleva il patrone anzi tirava calzi or con uno piede ora con l altro ed ora con ambiduo anzi sì rispose cimarosto e tra loro fu grandissimo contrasto e fu bisogno eh un giudice la causa determinasse il quale udite le ragioni di un una parte e l'altra e uditi e testimoni che apertamente deponevano tutta la vicinanza aver sentito gridar la pace il cirugio per poterlo meglio medicare gli fece rader la testa gli amici che venevano a visitarlo dicevano cimarosto come stai tu sei raso ed egli diceva così parimenti mi perdonarete donne debbe fare il marito quando prende moglie ciò è non lasciarla aver balia sopra di lui acciò che volendole poi provedere non possi ma la compagni fino alla morte stando adunque maestro chechino in aspettazione ecco maestro tiberio venire ed entrare in casa e veduta r amante che preparava la cena volse darle un bascio ma ella fece resistenza e disseli dio perchè non mi toccò la sorte di aver fiorella per moglie sì come ebbe pisardo mio fratello guarda come ella governa bene la casa e fa gli servigi suoi senza strepito alcuno guarda come è ubidiente al marito e fa ciò che egli le comanda piglia tu r un di questi ed io prenderò l'altro e combattiamo le bracche qual di noi le debba portare e chi di noi sarà vincitore quello le porti e chi sarà perditore quello stia ad ubidienza del vincente maestro tiberio non penetrando più oltre né considerando all inganno del marito ascese l armaio ed in guisa di croce con le braccia aperte si distese nò punto si moveva la signora vedendola accesa nel viso disse arianna acquetati ora perciò che un altra volta verrà la tua e voltatasi verso alteria le comandò che la s sol cosa dissero le suori ne dispiace assai che voi nod avete provislo che si scopertamente non si vedesse quel fastidio che dinanzi tiene perciò che tal cosa potrebbe partorire non picciolo scandolo a tutto il monastoi'o disse maestro chechino non passò l anno che pisardo prese per moglie l'altra figliuola del sarto nominata fiorella donna non men bella d'aspetto né men gagliarda di certello di spinella sua sorella e puntalmente le narrò quello che aveva ad operare savia inteso il voler del marito gli promise di contentarlo pareano a maestro tiberio mille anni che venisse la notte per essere agli stretti abbracciamenti della bramata donna ed andatosene in piazza comperò molte cose cotto già fui e quando all'uomo piacqui col feri'o m ebbe ancor tutto squarciato da indi in qua al servir fui sempre buono ditemi se sapete chi eh io sono veduto accortasi spinella del fatto bestiale del sciocco marito disse ahi meschinello voi par bene che il cavallo vostro sìa stato una semplice bestia avendosi sì miseramente lasciato uccidere ma che pensiero è il vostro pensate voi far dì me quello che fatto avete del cavallo e tu disse maestro chechino che cosa gli rispondi nulla rispose la moglie tu t hai portata da savia come sei ma fa che quando egli più ti saluti e che ti dica cosa alcuna dopo metterai e duoi armai che sopra nulla vi resti ed io altresì netterò la bottega ed asconderò il tutto indi voglio che li faciamo la festa che ti conterò dopò messo nelle fredde e correnti acque a macerare indi cotto dal sole e posto in calda è col maglio fieramente battuto e finalmente col ferro ciò è con la spolla e con la spinazza tutto dilaniato e squarciato ed ivi distendetevi colle braccia aperte perciò che il marito venendo in camera e vedendovi star in croce penserà che voi siate un crocefisso di quelli che egli il giorno lavora e non penserà più oltre e pur il marito l uscio fortemente pichiava giovane bella e vaga ma di cervello gagliarda molto fatte le nozze e menata la moglie a casa silverio della lei bellezza sì fattamente s accese che li pareva non poterle dar parangone e le compiaceva di tutto quello che ella gli addimandava la quale quantunque sia alquanto lunga sarà nondimeno piacevole e ridicolosa e forse di non poco sodisfamento vostro dicovi adunque che in firenze città nobile ed antica fu un riverendo padre maestro tiberio per nome chiamato ma la loro interpretazione era molto lontana dal vero onde la prudente cateruzza tutta gioiosa e festevole sorrise alquanto e con licenza della signora in tal maniera l udito il ragionamento e veduto maestro chechino col ferro di nuovo aguzzato in mano senza aspettar più tempo né dir parole si gettò giù dell armaio e così nudo si mise a fuggire madre mie dite alla madre badessa che t crocefisso è principiato ma non ancora fornito e tra duoi giorni al più sarà servita dissero le donne veduto aveva arianna già posto fine aua ridicolosa favola né vi era alcuno che si potesse astenere dal ridere quando la signora percuotendo mano con mano fece atto che ogniuno tacesse moneta fiorella udita tal risposta molto si contristò e tra se medesima diceva ahimè misera e dolente come sono io con costui mal arrivata io mi credevo aver per marito un uomo prudente ed hommi incappata in un uomo bestiale finite le nozze e tradotta la moglie a casa pisardo prese un paio di bracche da uomo e duo bastoni e disse fiorella queste sono bracche da uomo vedendo maestro tiberio la cosa andar in lungo e parendogli ora oltre modo passare disse alla donna tanto è il desiderio d'esser con esso voi che mi è fuggita la voglia di mangiare né intendo questa sera altrimenti cenare e trattesi le vestimenta di dosso se n'andò a letto maestro mio non abbiate a male la madre nostra ne ha data espressa commissione che fornito o disfornito glielo portiamo perciò che troppo lungamente avete tenuto maestro chechino fingendo moversi dall'importuno stimolo delle suori come adirato disse la donna veduto il chierichetto e intesa la proposta come prudente e savia nulla rispose maestro tiberio che era astuto inteso che la donna nulla aveva risposo fra se medesimo fece giudicio lei esser prudentissima io volontieri saprei da te qual via tenuta hai in ammaestrare la moglie tua che ti è si ubidiente e tanto ti accareccia io a spinella non possa si amorevolmente comandare cosa alcuna che ella ritrosamente non mi risponda e mandoue a casa di savia facendole sapere che ogni cosa diligentemente cucinasse che all ora debita verrebbe a cenare con lei savia ricevute le robbe cominciò apparecchiare la cena e maestro chechino si ascose aspettando che maestro tiberio se ne venisse spinella vedendo il consiglio non esser stato profittevole al marito se per lo adietro aveva d un dito fatto a modo suo nello avenire fece d un braccio perciò che la donna ostinata per natura più tosto patirebbe mille morti che mutare la ferma sua deliberazione udendo silverio le parole della sagace moglie e conoscendo per lo troppo amore nulla aver operato deliberò a suo mal grado la trista sorte sino alla morte pazientemente sofferire disse fiorella vieni meco che io ti voglio mostrare e miei cavalli ed ensegnarti come li debbi governare quando fia bisogno e giunto alla stalla disse che ti pare fiorella di questi miei cavalli non sono belli non sono ben tenuti a cui rispose fiorella signor si il patrone che era festevole e molto attrattivo conosceva cimarosto pieno di berte e però di tal cosa volse compiacergli venuto il dì sequente il patrone fece la moglie di tutte quelle armi vestire e così armata la fece in terra nella sua camera distendere certo se voi lo credete v ingannate molto e troppo tardo siete stato a provedere a quello che ora vorreste provedere l osso è fatto troppo duro la piaga è ormai incancarìta né vi é più rimedio più per tempo voi dovevate provedere alla vostra strana sciagura ma guarda che non cangi pensiero né vogli tu esser marito e io la moglie acciò che poi tu non ti dogli di me fiorella che era prudente confermò quanto gli aveva detto la vicinanza sentendo il gran grido e il suono delle armi corse a casa dell oste cimarosto udito il tumulto degli uomini e delle donne che vi erano concorsi disse al patrone non vi movete né parlate ma lasciate il carico a me che presto goderemo e portate pur voi le bracche che a voi più eh a me si convengono io adunque disse pisardo porterò le bracche e sarò il marito e tu come mia diletta moglie starai all ubidienza mia il che gli fu di non picciolo dispiacere ma perciò che l amore l aveva sì fieramente legato che per se stesso di leggieri sciogliere non si puoteva deliberò di mandarle un chierichetto a parlarle pregandola che ella si degnasse di far sì che egli potesse venire in casa come padre spirituale a visitarla onde vedendo pisardo la durezza del cavallo prese un bastone fermo e sodo e li cominciò pettinare la lana di maniera che se gli stancò intorno ma il cavallo più ostinato che prima si lasciava battere né punto si moveva dopo finse di volersi spogliare lavare e profumare e pur faceva alcuni suoi servigi per casa di modo che il meschinello e semplice nel letto solo si consumava maestro tiberio pur la sollecitava che a letto se n andasse ed ella maggiormente tardava pur alla fine vedendolo astoso per accontentarlo disse padre mio aspettare ma schiaritasi la voce alquanto in tal guisa disse favola il duo fratelli soldati prendono due sorelle per mogli l uno accareccia la sua ed ella fa contra il comandamento del marito l altro minaccia la sua ed ella fa quanto egli le comanda etto furon non molto tempo fa in corneto castello di roma nel patrimonio di santo pietro duoi fratelli giurati i quali non altrimenti s amavano che se di uno istesso ventre nati fossero uno di quali chiamavasi pisardo l'altro silverio maestro tiberio udendo questo fu il più contento uomo che mai si trovasse e tolta licenzia si parti venuto maestro chechino a casa la moglie chiaramente li raccontò ciò che operato aveva ed egli disse venuto maestro tiberio al peccato della lussuria la interrogò avete voi mai madonna mia per alcun tempo avuta particolar affezione ad alcun prete o frate del quale voi siate stata innamorata donne ho una cosa soda dritta e bianca liscia d intorno e nel capo forata un palmo è di lunghezza o poco manca ed ambidue facevano l'arte del soldato ed avevano stipendio dal papa ed avenga che r amor tra loro fusse grande non però abitavano insieme silverio che era minore di età non avendo governo prese per moglie una figliuola d un sarto spinella chiamata aveva pisardo tra gli altri un cavallo assai bello di vista ma vicioso e poltrone e di lui poco conto teneva ed accostatosi a lui con la sferza diceva fatti qua fatti là e lo batteva e quella sommamente comendò ed acciò che non si consumasse tempo la signora ad arianna impose che r ordine seguisse ed ella con gli occhi bassi fatta prima la convenevole riverenza in tal modo la bocchetta sciolse non vi dissi io che ancora non era ben fornito non prendete di ciò affanno fosse cosi rimedio alla morte come potrò rimediare a questo ed in presenza vostra ve lo farò vedere costei aveva per marito uno intagliatore di figure di legno e chiamavasi maestro chechino e in quelr arte a tempi suoi non aveva superiore savia adunque essendosi ingenocchiata dinanzi maestro tiberio disse ed ella più oltre non considerando a che egli voleva venire puramente rispose padre sì io amava sommamente il mio confessore come padre e gli portava quella riverenzia ed onore che meritava maestro chechino che per lo pertuggio aveva veduto il tutto chetamente uscì di casa e picchiò all'uscio la donna sentito il picchiare del marito finse di smarrirsi e tutta tremante disse tiberio inteso il suo volere e parendoli cosa leggiera subito si trasse la camiscia e rimase nudo come nacque savia vedendo aver condotto il buon padre dove ella voleva prese la camiscia con tutte le vestimenta sue e posele in una cassa e quella chiuse maestro chechino erasi messo ad un pertugio secreto che guardava nella camera e stavasi ad ascoltare ciò che fra loro dicevano e a vedere ciò che facevano temendo forse che la berta non andasse doppia deh tacete per vostra fé e non mi date noia che se raso o damaschino io fosse io valerei un fiorina il braccio che ora nulla vaglio venuta poi r ultima ora della sua vita venne il sacerdote per dargli l'ultima unzione e cominciollo ungere quanto questo fusse noioso a maestro tiberio il lascio considerare a voi che provati avete i fieri colpi d amore e massimamente sentendo il marito pascersi di quel cibo che egli si focosamente bramava e vedendosi per giunta avere il danno e le beffe altro questo enimma non significa eccetto la penna da scrivere la quale é soda diritta bianca e nerbuta ed è nel capo forata e lorda per l ingiostro né mai si stanca e dal scrittore e in publico ed in segreto è su e giù menata chiamato di qual ordine egli si fusse non ardisco affermare perciò che ora non mi soviene costui era uomo letterato valente predicatore sottilissimo disputante ed in molta osservanzia e venerazione savia che di lui se n'arrideva berteggiando gli disse qualche pazza resterebbe di cenare se voi padre siete pazzo a non voler cenare il danno sia vostro io ora non voglio privarmi della cena e così dicendo continovava far gli servigi suoi e fattosi replicare e treplicar tal detto chiamò molti testimoni della gridata pace passata l ori con pieta venne il prelato e disse tu hai pur perso fratello il godimento non è già fin ora sta gridata la pace spinella vedendo tal sciocchezza tra se medesima pensò lui aver veramente perso lo senno e disse deh ditemi per vostra fé marito mio che accidenti sono questi che vi sono sopraggiunti nel capo l'uno addimanda il modo di far che gli ubidisca l'altro gli lo insegna egli la minaccia ed ella se ne ride e alfine il marito rimane schernito savia fingendo di avergli compassione deliberò di contentarlo e mise ordine di trovarsi la sera seguente con lui perchè il marito era la mattina per partirsi e andava fuori della città per comprare legnami al crido corse infinità di genti e intesa la causa come era ne prese gioco e maestro tiberio presi altri panni della città si partì e donde andasse non si sa ma questo solo so che mai più fu veduto prese licenza pregandola che lo dovesse confermare nella sua grazia offerendosi pronto e parato ad ogni suo bisogno dì che ella il ringraziò assai ed a lui tutta s offerse intesa che ebbe maestro tiberio l ottima disposizione della donna con dolci ed accorte parole si fece dire il nome e la condizione sua ed ensignare la casa dove dimorava e poi con umanissime e ben fondate parole richiese l'amor suo pregandola che quello non gli negasse perchè negandoglielo ella sarebbe causa della irreparabile sua morte rispose la donna io padre mio adempirei il voler vostro e mio ma dubito di non essere scoperta dal marito e perdere in un punto l onore e la vita le monache che stavano attente cominciarono ad alta voce gridare miracolo miracolo che crocefisso è fuggito né si potevano dalle grida astenere e li persuase che ancor egli dovesse fare il simile e veder se gli giovasse e quando questo non gli giovasse non saprebbe che ricordo dargli piacque a silverio r ottimo arricordo e presa licenza da lui si e quando egli le ordinava cosa alcuna subito le essequie va né a pena il marito aveva aperta la bocca ch'ella lo intendeva né mai vi era tra loro parola alcuna che molesta fosse ma ella che era prudente teneva gli occhi bassi e fingeva di non vederlo continovando maestro tiberio e salutandola secondo il suo costume venne in core alla donna di più non lasciarsi vedere acciò che non nascesse alcuna sinistra sospezione che di lei aver si potesse disse maestro tiberio tosto datemi e miei panni che io mi vestirò e asconderommi sotto il letto no disse la donna non cercate altrimenti e panni che troppo tardereste ma salite l armalo che è dal canto destro della camera che io vi aiuterò ascendere udendo fiorella le parole del marito senza mettergli intervallo di tempo umanamente rispose ahimè marito che parole son queste che voi dite non siete voi il marito e io la moglie non debbe star la moglie ad ubidienza del marito e come io mai potrei far tal pazzia ma la mia misero me fa tutto il contrario ed usa contra di me quel peggio che usar si puole trovandosi un giorno silverio con pisardo e ragionando di varie cose fra le altre disse pisardo fratello mio tu sai l amore che è tra noi e giunto a casa senza indugio alcuno chiamò la moglie e prese un paio delle sue bracche e duoi bastoni e fece tanto quanto pisardo consigliato aveva la moglie del patrone nome pace e l armatura da uomo di arme erano si ruginose e di sì gran peso che un uomo quantunque gagliardo fosse sendo in terra steso levar non si potrebbe e maestro chechino col ferro in mano li corse dietro per levarli il fastidio che dinanzi teneva savia temendo che alcuno vergognoso caso non avvenisse prese il marito per le vestimenta e lo ritenne acciò che il padre più agevolmente fuggisse le già l aurora si cominciava dimostrare ed a poco a poco vedevasi apollo con e suoi ardenti rai uscir dalle maritime onde quando maestro chechino si levò di letto e preparato gli stromenti e ferri suoi voleva lavorare queste parole a maestro tiberio spiacquero assai e furono causa di farlo allora in presenza della donna quasi morire pur riavuto alquanto la pregò che di sua morte non fusse cagione padre mi è mancato il mio confessore col quale io comunicava i secreti miei ed avendo inteso r odore della fama e santità vostra hovvi eletto in luogo suo per padre spirituale pregandovi l anima mia vi sia raccomandata patrone io vorrei da voi uno piacere che sarà utile e di diletto e che vuoi disse il patrone non sai che mi puoi comandare non basta questo ma voglio che noi gli facciamo uno scorno che gli uscisca di mente la casa né mai più sia oso di molestarti va ed onorevolmente apparecchia il letto e movi tutto quello che si trova in camera fuori le casse che vi sono in perciò che le risa crescevano e il tempo volava la signora fece di atto che ogniuno tacesse e cateruzza con r enimma ordine seguitasse ed ella sapendo il voler suo così disse e appresso di questo fa tutto il contrario di quello che io le comando pisardo sorridendo puntalmente gli raccontò l'ordine e il modo che egli tenuto aveva quando a casa la tradusse che vogliono dir queste pazzie che voi fate senza considerazione sareste forse voi per vostra mala sorte divenuto insensato rispose silverio io non sono impazzito ma tutti quelli che vìveno a mie spese e non mi ubidiscono castigo in cotal guisa come hai veduto maestro tiberio vedendola bella e fresca che rassembrava mattutina rosa e conoscendo la gagliardezza sua e che era in sul più bel fiore che esser potesse s accese sì fattamente di lei che confessandola era quasi impazzito né sapevala levarsi dinanzi per il che spinella venne in tanta baldanza e signorìa che nulla poco conto faceva del suo marito ed il caprone era già venuto a tal condizione che quando le imponeva una cosa ella ne faceva un'altra e quando egli diceva vien qua ella andava in là e di lui se ne rideva ciascaduna di queste tre mie madri che desiderano aspirare all onorato grado s ingegnerà tra tre giorni di far nella presenza nostra alcuna cosa che sia laudevole e degna di memoria e qual di lor tre dimostrerà opera di maggior gloria e virtù la favola dal bembo raccontata diede più a gli uomini che alle donne materia di ridere perciò che elle per vergogna ponevano il capo in grembo né ardivano sollevarlo ma gli uomini ora una cosa ora un altra sopra la raccontata favola dicevano i quali essendo io capo vostro porrebbono la vita non che la robba per quello appena non era suor modestia al suo luogo assisa che suor pacifica si levò in piedi ed in tal guisa riverentemente parlò compiuto il dar di voti tutta tre rimasero negli voti uguali né tra loro era differenza alcuna onde tra tutte le monache nacque grandissimo contrasto e chi r una e chi altra e chi la terza per suo capo voleva né per maniera alcuna acchetar si potevano madre mie dilette io a bastanza intesi le virtù e condizioni vostre e ciascaduna di voi per le degne opere sue meritarebbe esser abadessa ma tra queste venerande suore è grandissimo contrasto nella elezzione e i voti egualmente prociedono io per me ja racconterei volontieri ma ninna mi soviene che piacevole e ridicolosa sia pregovi adunque che in vece di me fate r ufficio e di questo sarovvi sempre tenuta il bembo che in quella sera non pensava favoleggiare rispose voi adunque sapientissime donne darete la sentenzia la quale per la grandezza della cosa io non ardisco proferire tra quai nacque grandissima differenza qual di loro dovesse esser badessa perciò che ciascaduna di loro era molto favoreggiata dalle suore e riputavasi per assai rispetti alle altre superiore e perchè negli suoi libri egli non seppe mai trovare la decisione di questo caso il lasciò irresolubile e sino a questo giorno ancora la lite pende questo vedendo messer lo vicario e le donne tutte pensarono costei dover essere la badessa né poter farsi cosa che di quella fosse migliore le suore feceno sonare a capitolo e tutte quelle che avevano voce si raunorono in quello il vicario di monsignor lo vescovo che era uomo prudente e savio e che desiderava la elezzione della nuova badessa giuridicamente prociedere il vicario che era prudente e savio cominciò con le donne maturatamente considerare le prodezze di tutta tre le donne e vedendo che non se ni poteva aggiungere tolse tempo a pronunciare la diffinitiva sentenzia e interrogolle se pensato avevano a casi suoi facendo alcuna gloriosa dimostrazione esse unitamente risposero di sì quella fìa da tutte le suore concordevolmente eletta prestandole la riverenza e l'onore che se le conviene piacque assai alle donne la determinazione di messer lo vicario e così tutte ad una voce promisero di osservare e però figliuole mie mi darete questa breve allegrezza riducendovi a memoria e buoni consigli che sempre più dati e dette queste parole lagrimando tacque finito che ebbe suor veneranda di parlare levossi in piedi suor modestia di età seconda tra tre venerande suori d uno monasterio nacque differenza qual di loro dovesse essere badessa e dal vicario del vescovo vien determinato quella dover esser che fara più degna prova fu nondimeno tratta con tanta virtù ed arte che granello di mezzo fermo al suo luogo rimase e gli altri quattro disparvero che non furon più veduti ed ella baldanzosamente volto il suo caro viso verso il bembo disse signor antonio sarebbe gran vergogna se voi tutto piacevole tutto amoroso non raccontaste alcuna favola con quella buona grazia che voi solete mandò fuori del forame una rocchetta sì grande e sì terribile che fece il vicario e le donne quasi tutte spaurire e quella rocchetta ancor che uscisse fuori del forame con grandissimo soffiamento badessa perciò che ella è oggimai di tal età che più della scempia che della savia tiene e più tosto dovrebbe esser retta d altrui che essa noi altre reggere che era fitto nella nera cocolla e levatisi e panni dinanzi in presenza del vicario e delle suore sì minutamente orinò per lo forame dell alba che pur una giocciola non si vide a terra cadere se prima non era per lo forame passata però acciò che in amore e in tranquilla pace vi conserviate io vi proporrò nello eleggere la badessa un modo il quale come io spero sarà di si fatta maniera che al fine tutte rimarrete contente il modo adunque é questo avenne che la badessa di quel luogo s infermò e giunta al termine della vita sua rese il spirito al suo creatore morta adunque e solennemente sepolta la badessa mi persuado venerabili sorelle anzi certissima mi tengo che voi come donne prudenti e savie prenderete ammirazione non picciola che io pur r altr ieri venuta ad abitare questo luogo mi voglia agguagliare anzi preporre a queste due nostre onorande sorelle le quali e di età e di prosapia mi sono superiori ma se con gli occhi dell intelletto saggiamente considerarete quante e qual siano le condizioni mie senza dubbio voi farete stima maggiore della gioventù mia ma se voi con maturo giudizio considerarete la grandezza e la dependenzia mia e di che legnaggio nata sia certamente per debito di conscienzia pensò di trovar via e modo che una di quelle tre senza dar materia di turbamento alle altre rimanesse badessa e chiamate le tre donne alla presenza sua disse e se per aventura in parte alcuna il mio ragionare offendesse le caste orecchie vostre chieggole perdono pregandole che ad altro tempo contra me riserbino il castigo quantunque graziose donne la modestia sia laiidevole appresso a tutti niente di meno molto più laude vole la giudico quando ella si trova in un uomo che conosca se stesso fece motto alle suore che sedessero dopo in tal modo le disse donne venerande voi chiaramente sapete che ad altro fine non siete qua rannate se non per far elezzione di una che sia capo vostro onde per la lunga servitù mia e per l età mi parrebbe convenevole che io fosse per vostro capo eletta e se non vi muoveno ad eleggermi le fatiche sostenute e le vigilie fatte nella gioventù mia me in vostra badessa eleggerete perciò che il viver e il vestir vostro dalla mia dote e nou altronde dipende e così detto se n andò a sedere e però ciascaduna di loro desiderava esser badessa mentre che le monache si preparavano di far la elezzione della nuova badessa si levò in piedi una delle tre donne suor veneranda chiamata e voltatasi alle suore cosi disse signora lauretta quantunque a tal impresa sofficiente non mi trova pur perchè ogni vostra preghiera reputo comandamento accetterò tal carico una ve ne dirò di molta stima quantunque paia più sozza eh oscura il mio compagno resta io ascendo in cima ed una cosa molto soda e dura nelle man prendo onde la bagno prima né più si ridesse e che il bembo coli enimma l'ordine seguisse ed egli che aveva detto abbastanza voltossi alla vaga lauretta e disse se così è voi per conscienza vostra eleggerete quella che vi parrà migliore e così di fare tutte le donne risposero avenne che nel monasterio trovavansi tre donne e però con sopportazione di queste mie madonne racconterò una favola non men arguta che bella la quale ancor che alquanto ridicolosa sia e disonesta sarà però da me narrata con quelle convenevoli ed oneste parole che si richieggono minuto miglio e posele sopra i cinque punti del dado assignando a ciascun punto il grano suo poscia alziossi e panni di dietro ed accostatasi con le parti posteriori al scanno sopra il quale giaceva il dado altra che me non farete badessa il monasterio sì come ciascaduna di voi può sapere è molto vesato da liti ed ha bisogno di favori ma qual favor maggiore potrebbe il monasterio nelle sue occorrenzie avere che quello di parenti miei sorelle e figliuole da me amate molto voi chiaramente potete comprendere con quanta amorevolezza io sempre abbia a cotesto monastero servito che già ne sono venuta vecchia anzi decrepita taccio le case ed e poderi co denari della mia dote comperati di quai ogni anno ne cavate grandissime rendite per queste adunque ed altre condizioni mie e per ricompensamento di tanto beneficio quanto ricevuto avete compiuti che ebber le tre suore i loro sermoni il vicario di messer lo vescovo fece tutte le donne ad una ad una venir alla presenza sua e scrisse il nome di colei che ciascaduna di loro voleva per sua conscienza fosse abadessa levossi suor modestia che era la seconda di età e messasi in mezzo del capitolo prese un dado con cui si giuoca e poselo sopra un scanno dopo prese cinque granella di minuto miglio che della loro vecchiezza e parentado io si come è cosa a voi tutte manifesta portai meco amplissima dote colla quale il vostro monasterio che già era per antiquità tutto distrutto è ora dalle fondamenta sino al tetto rinovato venuto il determinato giorno e raunate tutte le suore nel capitolo messer lo vicario fece a sé venire le tre suore che alla bazial dignità salire volevano muovevi almeno la vecchiezza la quale dee esser sopra ogni cosa sommamente onorata voi vedete che poco mi resta a fornire il tempo di mia vita considerate che tosto darò luogo ad un altra e piacere non picciolo ne prendevano la signora veggendo gli uomini sconciamente ridere e le donne come statue di marmo rimanere comandò che ogni uno tacesse castigo trovasi nella nobile città di firenze uno monastero assai famoso di santità e di religione il cui titolo ora con silenzio trappasso per non guastare con sì fatta macchia il suo glorioso nome e sforzerommi se non in tutto almeno in qualche parte di sodisfare al desiderio vostro e presa buona licenzia dalla signora cosi a dire incominciò favola il vicario vedendo la lor dura ostinazione e considerando che ciascaduna delle tre suore per le sue buone condizioni tal dignità meritava era a piede d'un chiaro fonte un fronzuto arbore sopra del quale era un nido di vaghi augelletti la cui madre con diligenza li guardava il servo pur troppo ubidiente al patrone andò nella patria sua e ivi stette finché scorse l'anno dopo il primo dì del sequente anno ritornando portò la carne al patrone fino alla morte il signor beltrame che le sedeva presso vedendo che gli toccava la volta del dire non volse aspettare il comandamento della signora ma con gioconda faccia a letizia inclinata così disse e il re che quello bramava e così ti sia concesso rispose e non si partì di lì che furono fatte le nozze grandi e pompose con grandissimo piacere de una e altra parte tu sei venuto un poco tardetto ladro da mille forche per dio che io ti farò pagar la pena come tu meriti tristo l'ibaldone nò sperar da me aver salario alcuno il servo stava a guardare e diceva a questo non esser obligato perciò che tai cose non si contenevano nell'insli'umenlo del servir suo e tratto fuori della scarsella t istrumento s con questa però legge e patto di doverlo servire solamente per attendere e governare il cavallo e accompagnarlo e del resto non voler impacciarsi in cosa alcuna il re veduta la ricuperata figliuola da dolcezza teneramente pianse e doppo i stretti abbracciamenti ed i paterni baci l addomandò come era smarrita e partitosi del verone andò in sala dove erano congregati assai signori per veder la giovane iertuccio scese giù del cavallo e andossene in palazzo ed ivi tra la povera e minuta gente si mise bertuccio spogliato di tutti i danari e non avendo che vivere ritornò a casa la madre credendo il figliuolo avere guadagnato gli andò in contra e addimandollo come portato s aveva nl rispose il servo aver servilo tutto l'ordine contenuto nello instrumento publico e aver ubedito alli precetti suoi secondo la continenzia di quello la quale l'ama non meno se le fusse figliuola andati a casa di bertuccio gli soldati trovorono la fanciulla ed appena la conobbero perciò che era mal vestita e per lo disagio nel viso estenuata il che si può anco attribuire al demonio il qual applaude e accarezza l uomo doppo l uccide mediante il peccato mortale e lo conduce ad eterna morte ispediia la nobile ricordatevi signor mio che mentre mi comandaste ch'io stessi un anno a ritornare che io ho ubbidito e però mi juigherete il salario che m'avete promesso bertuccio tutto allegro dell avuta fanciulla tornò a casa e disse alla madre madre non vi potrete ora doler di me che io non abbia ben spesi i miei danari ma il figliuolo che era amorevole non per questo s'adirava anzi con grate e piacevoli parole confortava la madre dicendole che questo aveva fatto per amor suo acciò sola non rimanesse prendi fratel mio la cavalla e le vestimenta e restituissemi le mie e la metà di quello che hai guadagnato bertuccio graziosamente il cavallo e le ritrovata bertuccio conoscendo che i soldati dicevano da dovero disse fratelli se la fanciulla è vostra touetela in buon ora e menatela via che io ne sono contento il qual teneva piuttosto del scempio che del savio avenne che xenofonte s'infermò e vedendo esser aggiunto al fine della vita sua fece ultimo suo testamento ed in quello bertuccio figliuolo legittimo e naturale universale erede instituì con condizione però che egli non potesse avere universal amministrazione di beni se non passato il trentesimo anno i cittadini e gli artegiani vedendo questo e pensando che quel servo fusse un pazzo si scoppiavano da ridere della sua pazzia ma poi che ebbero più e più volte rimirata la conobbero ai contrasegni e dissero in verità lei essere tarquinia figliuola di crisippo re di novara e molto si rallegrorono di averla ritrovata questo animale ancor che paia bello e piacente nondimeno l'uomo die esser accorto perchè dentro agli occhi l'animai porta la morte ed io in ricompenso di tanto bene ogni cosa ti dono annonziandoti che a te ed alla madre tua sono preparate le sedie nell empireo cielo dove perpetuamente vivrete pandolfo l'addimandò se egli voleva andare a star con esso lui e servirli il servo che giorgio si nominava morto il testatore e venuto bertuccio all età del ventesimoquinto anno chiese alla madre che era commessaria ducati cento cavalcando il buon bertuccio ed essendo mal in arnese s incontrò in un cavalliere riccamente vestito e da molti servitori accompagnato vedendo crisippo infiniti signori e cavallieri in sala ridotti fece venire la figliuola e dissele tarquinia quivi come tu vedi sono venuti molti signori per averti in moglie ora questi magnifici gentil uomini e queste amorevoli donne hanno tanto detto che quasi non mi è restata più materia di dire dicendogli che male e scioccamente aveva fatto a passeggiare in chiesa con lui andandogli così appresso senza rispetto e riverenza alcuna del padrone e de gentil uomini ch'erano con esso e lui la favola del signor beltrame che si faceva schivo di raccontarla non dispiacque a gli auditori anzi ad una voce degnamente la comendarono pregandolo che anco dovesse proporre l'enimma con la sua consueta grazia tarquinia innanzi che si partisse diede ordine con bertnecio che ogni volta che egli persentisse il re volerla maritare a novara venisse ed egli le rispose bene di che la madre s allegrò ringraziando iddio che gli aveva prestato il lume e il buon intelletto io considerando che voi eravate sola comprai questa fanciulla per ducati ducente ed bolla condotta a casa perchè vi tenga compagnia contentarete partitosi il figliuolo con li danari aggiunse ad una selva dove erano due soldati che presa avevano tarquinia figliuola di crisippo re di novara prendi fratel mio ogni cosa che i tutto è tuo e del cavallo delle vestimenta del tesoro e della donna ti lascio possessore tosto che ucciderla prendetela tutta e menatela via perciò che assai mi basta la gran cortesia che verso me usata avete il cavalliere vedendo la gran semplicità di bertuccio disse i soldati del re presero il cammino verso piamonie e aggiunti trovarono bertuccio e addimandarono se alle sue mani era capitata una fanciulla ai quai rispose bertuccio replicava il servo non volerlo fare accio che non incorresse nella pena posta nelr instrumento e se per aventura il patrone non fusse stato aiutato dai viandanti che per quella via passavano senza dubbio egli mai non arebbe potuto liberarsi sopraggiunse un giovane e con la sua spada uccise un serpe ch'ascendeva r arbore per ucciderli e volendo il giovane attinger r acqua per bere la madre delli conservati uccelli turbavali l'acqua mandandogli il sterco del suo nido dentro disse il buon bertuccio andatevi alla buon ora signore ogni vostro bene reputo mio veggendo il cavalliere urbanità anzi semplicità del giovane disse e si dimostra queta e paziente ma guurda basso e seco guida pianto detto v'ho il nome aggiate ne la mente che qual vista la mira esser accorta convien che morte dentro gli occhi porta i soldati lasciorono di combattere e gli addimandarono che dargli voleva che glie la lascerebbeno ed egli gli rispose ducati ducento per il che fatta una nuova convenzione fecero un altro accordo nel quale prometteva il servo sotto certa pena di aiutar sempre il patrone in tutte le cose che li comandasse né mai partirsi ne mai separarsi da lui il cavalliere dirotilo se m'ascolti disse bertuccio io già tre mesi fa liberai la figliuola del re di novara da ladroni presa xenofonte notaio fa testamento e lascia a bertuccio suo figliuolo ducati trecento di quai cento ne spende in un corpo morto e ducento nella redenzione di tarquinia figliuola di crisippo re di novara ed elievata la man destra al capo sì dimostrasse che ella altri che lui per marito non prenderebbe e tolta licenza da lui e dalla madre a novara se ne gì e così rimasero d acordo e di questo fu celebrato l instrumento di man di notaio sotto pena e ipoteca di tutti i suoi beni e con giuramento ed ella tuttavia piangendo li raccontò la captura la compreda e la conservazione della sua verginità tarquinia in pochi giorni venne ritondetta e fresca e bella come rosa e crisippo re divulgò la fama di volerla maritare avenne che un giorno passeggiando pandolfo con certi gentil uomini venetiani nella chiesa del santo il servo ubidiente al patrone passeggiava con esso lui andando sempre presso le spalle di quello né mai lo lasciava il re veduto che ebbe il giovane tutto leggiadro e bene a cavallo tra se stesso disse oh dio volesse che tarquinia mia figliuola volontieri prendesse costui per marito perciò che sarebbe di mio gran contento mai da poi che lionora mise fine alla sua favola voltossi verso la signora e disse signora con licenzia vostra seguirò l incominciato ordine ed ella benignamente rispose che seguisse la madre non potendo sofferir questo voleva dal dolor morire e voltasi verso il figliuolo il cominciò villaneggiare desiderando che morisse perchè era la rovina e la vergogna dalla casa il servo che aveva chiaramente inteso il voler del suo patrone prese un bastone di tre piedi accostando un capo di quello al suo petto e l'altro capo alle spalle del patrone e cosi lo seguitava cominciò minutissimamente a leggere i loro capitoli e vedere se quel caso si conteneva diceva il padrone deh aiutami fratel mio e così il servo ogni volta rimaneva vincitore un altro giorno il patrone mandò il suo servo al macello per comprar della carne e parlando ironicamente com'è costume di patroni gli disse va e sta uno anno a ritornare a cui il masnadiere pieno d ira e di sdegno con le mani bruttate di sangue rispose levati di qua per lo tuo meglio acciò non ti intravenga peggio e cosi andati a giudizio giuridicalmente fu costretto il padrone à pagar il suo salario al servo e così di far bertuccio rispose salito adunque sopra il buon cavallo ed onorevolmente vestito a novara se n andò ed entrato nella città vide crisippo che era sopra un verone che guardava in piazza il che venne all orecchi di bertuccio e senza indugio ascese sopra una cavalla alla quale per magrezza s'arrebbeno raccontate tutte le ossa e verso novara prese il cammino e quantunque il patrone l'addimandasse e facesse atto che venisse a lui nondimeno il servo ricusava d'andare e lo seguitava tanto quanto gli era stato imposto dubitando sempre d'incorrere nella pena della loro convenzione i soldati non sapendo di cui fosse figliuola tarquinia e temendo di morte presero i ducati ducento e tra loro li divisero lasciando al giovane la fanciulla la quale infine prende per moglie dice il commune proverbio che per far bene non si perde mai ed è il vero sì come avvenne ad un figlio d un notaio ma ben voleva che venuto all'età di venticinque anni il potesse mercatantare e negoziare con ducati trecento della sua facoltii il servo stringeva le spalle dicendo aver ubedito a gli suoi comandamenti e allegava i patti della legge che eran nel loro instrumento vero è che nei giorni passati io comprai da certi ladroni una giovanetta ma di cui ella sia non so e dove si trova ella dissero i soldati in compagnia della madre mia rispose bertuccio il patrone che ancora non si avedeva del servo che aveva il bastone in mano si maravigliava forte che tutti il guardavano e ridevano ma poi che conobbe la causa del loro ridere parte venuto il tempo di condurre la nova sposa a casa montò a cavallo ed aggiunto al luogo dove fu dal cavallier veduto fu da quello da capo assalito dicendo ed era tra loro grandissima contenzione di cui esser dovesse a quai disse bertuccio fratelli che fate volete voi uccidervi per costei se voi volete darmela vi darò un dono che ambiduo vi i gentiluomini e gli altri circostanti per la novità della cosa ridevano d'ogni banda e ne prendevano piacere onde il patrone ritornato a casa riprese grandemente il servo avendo egli dibisogno d'un servo che li servisse né trovandone uno che li piacesse finalmente gli venne alle mani un doloroso e maligno il qual nell'aspetto dimostravasi tutto benigno e il servo rispondeva non posso farlo perchè è contra la forma dell instrumento diceva pandolfo se non mi aiuti e se non mi cavi di questo pericolo non ti pagherò avete torto patrone a volermi battere non feci io patto con esso voi non ho io ubbedito in tutto ai comandamenti vostri quando contrafei al voler vostro leggete l instrumento e poi punitemi se io mancai in cosa alcuna con non poca maraviglia fu ascoltato il leggiadro enimma ma non inteso del qual la risoluzione fu che era un animaletto chiamato cacopleba che altro non vuol dire che guardar basso ed io innanzi che tu gli vadi vi vo andare ed arrò la figliuola del re per moglie perciò che io sono meglio a cavallo di te e di migliori vestimenta adobbato la madre che negar non gli poteva per esser cosi la intenzione del marito glie li diede e pregalo che volesse spenderli bene e con quelli guadagnare alcuna cosa acciò che potesse meglio sostentar la casa e sappi ch'io sono il spirito di colui che fu ucciso da i ladroni ed a cui desti onorevol sepoltura facendoli celebrare molte messe e divini officii il quale maravigliandosi perciò che egli aveva mandato in oblivione ciò che comandato avesse al servo lo riprendeva grandemente della fuga dicendogli la quale ancora che non sia arguta sarà nondimeno piacevole e di diletto come ora intenderete pandoll'o zabbarella gentil uomo padovano fu uomo a giorni suoi valente magnanimo e aveduto molto e così detto sparve bertuccio allegro con la sua tarquinia ritornò a casa ed appresentatosi alla madre per nuora e figliuola glie la diede tal di servir altrui fastidio prende che non conosce e n sulla tìn gli giova stava la vita sopra un ramo e piano acerba morte tolsegli di mano piglia i tuoi ducati ducento e faranne il peggio che tu sai né mi venir più in casa non temete madre state di buona voglia che io farò si che voi vi fu grandissima contenzione circa l intelligenzia del dotto enigma non però fu alcuno eh aggiungesse al segno ma la prudente lionora in tal guisa l'espose e subito lo conobbe e voltatasi verso il padre disse sacra corona quando fosse in piacer vostro altri per marito non vorrei che costui il qual con lieto volto disse dove vai fratello così soletto e bertuccio umilmente rispose a novara ed a far che disse il cavalliere ma a che modo faremo noi a dividerla rispose il cavalliere dividèmola per mezzo allora disse bertuccio ah signore il sarebbe troppo gran peccato uccidere così fatta donna ed egli non volendo contradire a sì degni audienti in tal maniera disse giace una fiora ed è soave tanto che nulla è par ne l'estremo occidente ha picciol corpo e il capo grave alquanto ed avenga che morto fusse nondimeno non restava di dargli delle ferite il che veggendo bertuccio si mosse a pietà e disse che fai compagno non vedi tu eh egli è morto in piamente nel castello di trino fu ne passati tempi un notaio uomo discreto ed intelligente il cui nome era xenofonte ed aveva un figliuolo d'anni quindici chiamato bertuccio ed egli rispose di far sì che ella si contenterebbe partitosi bertuccio ed andatosene al suo viaggio incontrossi in un masnadiere che aveva ucciso un mercatante paradiso e raccontolle la cosa dal principio sino al fine la madre questo intendendo molto si duolse ed assai lo riprese passati alquanti giorni bertuccio assaltò la madre e le richiese il restante di ducati trecento che suo padre gli aveva lasciato la madre non potendoli dinegare come disperata disse il qual per giudizio della madre malamente aveva spesi i suoi danari ma nel fine l'uno e r altro rimase contento si sdegnò e con ira riprese acerbamente il servo e volse anco sconciamente batterlo ed egli piangendo e lamentandosi si scusava dicendo un giorno cavalcando pandolfo per certa via fangosa e malagevole entrato per aventura in un fosso dove non poteva il cavallo trarsi fuora del fango dimandava l'aiuto dal servo temendo di pericolare in quello ieri disse bertuccio madre mia ho guadagnato l'anima vostra e la mia e quando si partiranno da questi corpi dirittamente andaranno in paradiso disse bertuccio fratello vuoi tu quel corpo concedermi ch'io te lo pagherò e che me vuoi tu dare rispose il masnadiere disse bertuccio ducati cinquanta rispose il e quello più volte fece di che il giovane molto si maravegliò e presa dell acqua del fonte la diede ad un cagnolino che seco aveva il quale subito che ebbe bevuto se ne mori favola iorgio servo fa capitoli con pandolfo suo patrone del suo servire e alfine vince il patrone in giudicio ch'ebbero diligentissimamente cercato e ricercato vennero in cognizione come una fanciulla era in casa di bertuccio da trino in piamonte la quale egli aveva comprata per ducati ducente il re di novara persa eh ebbe la figliuola mandò molti soldati per diversi luoghi per vedere se novella alcuna di lei si potesse intendere all'ora sdegnatosi pandolfo per la dapocaggine e semplicità del servo gli dichiarò quella parola che li disse lontano ch'ella si dovesse intendere per tre piedi la madre abbraccciata la nuora e basciata per figliuola la prese ringraziando il sommo dio che r era stato così favorevole e così conchiudendo il fine col principio per far bene non si perde mai guata e considera bene qual più di loro ti piace che quello fia tuo marito tarquinia passiggiando per la sala vidde bertuccio che con bel modo teneva la destra mano in capo sono danari pochi a quel che corpo vale ma se tu vuoi è tuo per ducati ottanta bertuccio che era tutto amorevolezza contolli ducati ottanta ciò li fece parte di tutto quello che avuto aveva disse il cavaliere ancora non mi hai dato la metà di quello che mi viene perciò che non mi hai data la metà della moglie rispose bertuccio e tolto il corpo morto in spalla portollo ad una chiesa vicina ed onorevolmente il fece sepelire e spese il restante dei du cati cento in tarli dir messe e divini officii dammi le vestimenta tue e la cavalla e tu prendi il cavai mio e le vestimenta mie e vattene alla buon'ora ma fa ch'alia tornata tua e le vestimenta e il cavallo mi rendi dandomi la metà di quello che guadagnato arrai instrumento laonde fecero nuovo patto pel quale comandò il patrone al servo che andasse più lontano da lui all'ora lo seguitava cento piedi lontano e avendola con e propri danari ricuperata ella mi ordinò che volendola il re maritare io me ne vada al suo palazzo e mi ponga la mano in capo che ella non torrà altro marito che me disse il cavalliere uno con altro merito si rende cosa eh oggi più al mondo non si trnva perchè la vita con morte contende altri si duole e non m è cosa nuova l'enimma diede agli uomini non poco che dire ma arianna che poco innanzi era sta schernita da alteria disse signori non vi turbate e cessino i cuori vostri pensar male onde eccitato il marito dal sonno la moglie gli narrò ciò che l era intravenuto il diacono vedendo ch'aveva fallato la stanza pian piano ritornò alla camera del prete quella trasse sopra il volto posterior de la donna credendo trarla nella faccia del prete la quale sentendosi quella cosa fredda sul viso di sotto subito risvegliatasi cominciò a gridare ad alta voce quantunque graziose donne grandissima sia la disaguaglianza tra gli uomini saputi e litterati e qu elli che sono materiali e grossi grande è il peccato della gola ma maggiore è quello dell ipocresia perciò che il goloso inganna se stesso ma l'ipocrita con la sua simulazione cerca d'ingannare altrui volendo parere quel che non è il qual partitosi da cotogna per andare i ferrara passò l'abbadia e il p desine di rovigo ed entrato nel territorio del duca di ferrara fu sopraggiunto dalla buia notte e perforata la pelle quando si credeva che di tal buco uscir ne dovesse o sangue o marza ne uscì un certo grosso membro il quale le donne desiderano e di vederlo si schifano si consigliò con l innamorato giovane il quale rispose che l aprisse e intendesse quel che dir voleva e che non temesse ella tuttavia il vecchio fortemente battendo la porta fece accendere un torchio e mandò l'ancella ad aprirlo il vecchio pur diceva volerle parlare e di cosa di non poca importanza né però cessava di pichiar la porta la donna vedendo la temerità del bestione e temendo che per sciocchezza non dicesse cosa che ridondasse contro l onor suo e se per aventura le meschinelle inavedutamente cadeno in qualche errore non si dogliono i lor mariti di esse ma di se stessi per ciò che d ogni loro avenuto e danno e scorno ne sono primiera cagione chiuso adunque l'uscio della camera disse finetta recatemi una delle vostre collane d'oro e la più bella e un fil di perle il signore che già aveva caricato il scoppio non stette a bada ma postolo ad uno pertugio diserrò una bocca e passò a uno di tre compagni il petto di maniera che senza dir sua colpa in terra morto cadde e senza addimandarle la causa delle lagrime loro perciò che s avedeva dell error suo disse figliuole mie senza timore dite presto quello è intravenuto del cavallo che noi li provederemo il fraticello non senza paura e dolore del schinco meglio ch'ei puote in un cantone del pagliaio se ne fuggì e fatto un gran bucco nel pagliaio ivi si nascose e quantunque la luna splendesse nondimeno per esser giovanetto solo e in altrui paese temeva di non esser morto o da masnadieri da silvestri animali e poi lasciate operar la fortuna che vi sarà favorevole parve alla donna ottimo il consiglio e fece tanto quanto l'amante la consigliò la quale con gli occhi ancor non asciutti umilmente così disse signori el ci è una cosa qua fra noi che non si vede e va né pur si move anzi è partita né più torna poi e se io ora le do in luce non fo per insuperbirmi né per acquistar onore e fama ma solo per compiacere a voi e massime a quelle che mi ponno comandare ed alle quali in perpetuo sono tenuto ed obligato il re intesa la picciola domanda disse se altro da me non volete state sicuro che la grazia vi sarà concessa togli figliuol mio la tua parte della paterna eredità e vanne lontano da me perchè voglio più tosto rimaner senza figliuoli che viver teco con infamia ma voi come donna prudente e savia non mi darete nelle sue mani ma dimostrandovi piena di sdegno mi trarrete nel muro ed io provederò al tutto finetta sagace adocchiò la botte che era spinata e disse madonna spogliatevi tutti e panni eh in dosso avete e se voi non mi contenterete sodisfacendo al desiderio mio io vi scoprirò al marito vostro la donna sentendo nominar per nome il giovane che aveva in casa non si smarrì e gli vaghi uccelli sopra li fronzuti rami delli diritti arbori nelli lor nidi chetamente posavano quando l'amorevole e onorata compagnia posto da parte ogni noioso pensiero al solito luogo si ridusse e andalo alla riva del fiume nell'acqua si gellò e irasformalosi in un tuono perseguitò il squallo ovunque nuotava per divorarlo fece ritorno finita la favola dal trivigiano recitata e non poco comendata egli senza interporgli tempo al suo enimma diede principio così dicendo v però non si dee maravigliare alcuno se alle volte le misere e infelici donne cercano con ogni loro possa rimediare a casi suoi il molino di ordine della signora comandò il vaso fosse recato e messavi la mano dentro trasse prima di vicenza il nome non già che facesse professione ma che le donne la tenessero fino ch'ella si maritasse a costei essendo nel monasterio sopravenne una violente febbre la qual era curata con ogni sollecitudine e diligenza sia ad ogni età fetente e sozza nientedimeno alla canuta vecchiaia è sozzissima e d ogni immondizia piena posero questi tristi un suo compagno ch'era capo e guida loro in un sacco come morto e portaronlo a casa di questo vilio artegiano pregandolo grandemente questo simolato amico suo ma il duca che stava non senza spavento fortificava la porta con scanni panche ed altre cose e perchè quanto più la notte è lucida e serena tanto più è tranquilla e queta e ogni moto ancor che lontano di leggieri si sente ed io lo sequente giorno ritornerò a casa nel modo che voi ora mi vedete ma guardato di non dare in modo alcuno al compratore la briglia perciò che io non potrei più ritornare a voi e forse più non mi vedreste e questo prociede perchè elle non dalla trita e secca terra sono prodotte ma dalla costa del padre nostro adamo e così sono di carne e non di terra ancor che i loro corpi al fine in cenere si riducano lo nascosto grano aspettata r opportunità in un astuta e sagace volpe si converse ed accostatosi con fretta al crestuto gallo quello per lo collo prese uccise ed in presenza del re e della figliuola il divorò la donna che le prestava intiera fede cosi nuda stavasi cheta e il pertugio della botte col dito teneva mentre che la donna in tal maniera dimorava non vi paia strano che io temerariamente e con prosonzione sia qui venuto a pichiar il vostro uscio dandovi noia io non son venuto per annoiarvi ma per dichiarirvi la passione e l affanno che per voi madonna sento tu r accuserai a me facendola dolente e grama tutto il tempo della vita sua non hai tu detto che tale e il tale e molti altri si danno piacere con essa lei con il mio forte e saporito artiglio altri compiaccio ed altri inganno e scorno e perciò che non vuò di alcun consiglio opro così la notte come il giorno figli non tengo e men figliuola alcuna va e digli che vada pe fatti le piacevoli notti libro secondo s suoi che io di notte non apro la porta ad alcuno quando il mio marito non è in casa la fante inteso il voler della donna li riferì quanto ella le aveva detto e danzato alquanto con le damigelle secondo il solito costume fu portato il vaso di cui per sorte venne primamente di fiordiana il nome indi di lionora onde il servo del spagnuolo avendo invidia della felicità del suo compagno rivocata la sentenzia sua mormorava tra sé tai parole dicendo ora conosco io che i tedeschi sono fuor di modo liberali e venuta alli nubili anni in ricompensamento di tanto beneficio quanto il duca ricevuto aveva fu in un gentil cavalliere con amplissima dote onorevolmente maritata se io non avessi risguardo alla età tua io ti follerei sotto e piedi e te ne darei tante che ti uscirebbe l'anima del corpo vatene in tua mal ora vecchio insensato né mi venir più dinanzi gli occhi comandò che ogni uno tacesse e che l signor feriero con lo enimma seguisse il quale voltatosi verso fiordiana disse era dell'amor di madonna veronica sì fieramente acceso che non irovava riposo egli per suo amore spesso giostrava armeggiava e faceva feste e trionfi tenendo tutta la città in aveva lattanzio due figliuole le quali vedendo la crudeltà de l impio padre si mossero a pietà ed ogni di andavano alla stalla ed il cavallo accarezzavano facendogli mille vezzi ed ella non aspettando altro comandamento allegramente così disse star vidi una mattina scapigliata in terra a gambe aperte una sedendo z a già febo aveva queste parti nostre abbandonate e il lucido splendor del giorno erasi già partito avenne che ella e il marito avevano pattuito insieme di andare la seguente mattina ambiduo vestiti da monaco ad un monasterio fuor della città a confessarsi terzo di diana quarto d'isabella riservando l'ultimo luogo alla signora vicenza e fatti portar i lironi e accordare la signora ordinò che il molino e il trivigiano cantassero una canzone appresso la città di padova trovasi una villa chiamata noventa nella quale abitava uu contadino molto ricco e divoto ed air ora affrettandoti tutto allegro ci verrai incontro ed abbracceràmi e bascieràmi e ci darai da mangiare e goderai la insperata mia venuta sia la ben trovala la mia cara moglie rifrigerio e solazzo del cuor mio la moglie udendo lo insotito saluto e fuor di natura stupefatta rimase e tra sé ringraziava dio che tal feminella le avesse mandata ciechi nondimeno per buona sorte sì per danari sì per gran favore e amicizia fu approvato e fatto dottore il fraticello sentendo cifolare pensò di essere scoperto e per timore quasi tutti i capegli addosso se gli arricciarono e pieno di paura molto cheto si stava ed avenga che la fortuna vi sia favorevole nella mercatanzia non già per sottigliezza d'ingegno né per scienza che voi abbiate ma più tosto per r ingordigia e per avarizia che dentro di voi si riserba di guadagnare e passati cinque anni ritornò alla patria e mostrò per isperienza aver imparato all indietro perchè volendo egli parer romano era riputato da tutti barbaro e caldeo ed era conosciuto da tutta la città la donna nuda col dito attaccata al bucco della botte aspettava che finetta ritornasse ma vedendo che non ritornava e che ornai ora era tarda dubitò che marito non venisse e in tal guisa nuda la trovasse e pazza la riputasse la fante udito eh ebbe pichiare a la porta fecesi al balcone dimandando chi pichia il vecchio rispose apri eh io sono anastasio e voglio parlar a madonna d'una cosa importantissima deh dimmi per tua fé disse il pazzo quante sono le quaglie che prendi all anno e quanto vagliono rispose il cacciatore io ne prendo pili di dugento e vagliono per lo meno ducati duo piacque a tutti il consiglio della signora e poscia ch'ebbero fatte alcune danze la signora comandò al trevigiano e al molino che accordassero i loro stromenti e una canzonetta cantassero il signore assai li ringraziò e uscito di casa attese al suo cavallo e governato che r ebbe ritornò in casa i firentini ed i bergamaschi conducono e lor dottori ad una disputa e i bergamaschi con una sua astuzia confondeno i firentini cbe non apparea buco né fissura alcuna in tutta la casa che fosse molto bene con calcina otturata e chiusa e furono p ste a tutte le finestre gelosie di ferro che consente così la mia fortuna non sapeva imaginarsi alcun che significar volesse l'enimma dal molino recitato ma cateruzza a cui secondo l'ordine il dir toccava disse ho fatto queste filze per sorte nelle quali ho notate alcune sentenzio le quali a dio piacendo quando pel vostro aiuto sarò giudice della gran corte pronunzierò senza fatica a litiganti del vago enimma la signora impose al signor bernardo capello che partecipasse con esso noi una delle sue favole usando però quella brevità che a questa notte si conviene laonde dovendo io dar principio a nostri festevoli ragionamenti determinai di raccontarvi una novella che intervenne ad un geloso oh quanto meglio sarebbe stato che padre mio m'avesse maritata in un povero che in costui che è ricco per ciò che io viverci più di quel eh io fo lieta e contenta altre che avevan l'acque fino a gli occhi altre fino alla gola altre fino alle mammelle altre fino all'ombelico che fino alle coscie che fino alle ginocchia è in bocca quel detto che dice che gli è cosa disdicevole e brutta il studiare a quelli e hanno molte ricchezze così costui ch'era ricco o poco niun profitto fece ne studii di ragion civile e canonica si guardava l'un con l'altro né sapea che dire jla catariizza che s avedeva niuno intendere il suo proposto eninima disse che hanno scritto nell'una e nell'altra facoltà e pensava che egli di gran lunga superasse tutti i causidici di napoli e perchè la signora conosceva tal ragionamento ridondare in vituperio de firentini alli quali ella era non poco afficionata il che fatto cominciò a passiggiare avanti la porta del monasterio e non stette molto che vidde la sua dorotea che veniva di fratesco abito coperta signori non state sospesi perciò che io vi lo dichiarirò ancor che sofficiente non mi ritrovi era un giovane che ad uno amico prestato aveva un suo cavallo per andar in villa ed alzatale la camiscia tostamente nel solco per ciò fatto la mise il fraticello che era di sopra e vedeva il tutto s'assicurò pensando che il prete non era ivi venuto per dargli noia ma per prender diietto con l'amata donna imponendomi che le piacevoli favole da me scritte ed in questo e nell'altro volumetto raccolte non siano mie ma da questo e quello ladronescamente rubbate mancato è queir umor e quell'ardore che già mi die possanza di ragionar con voi e in fin speranza di conseguir l'ultimo don i parenti mossi a pietà della misera giovane le mandarono cirugi degni e molto approbati nell'arte cirugia il che udito i ladri sbigottiti rimasero e aperto il sacco ti'ovarono morto il fedelississimo suo compagno e per onorare il valor del magnanimo suo capitano dopo molte lagrime e sospiri lo diedero al mare che lo nascondesse ah sciagurato manigoldo e tristo non so che mi tenga eh io non ti prenda per cotesta barba e che non te la cavi a pelo a pelo e giunto in casa di certi contadini si consigliano di ucciderlo una fanciulla scopre il trattato ed egli si salva e i villani vivi sono squartati ella con allegro viso così disse favola i maestro lattanzio sarto ammaestra dionigi suo scolare ed egli poco impara l'arte che gli insegna e grossi nondimeno alle volte s hanno veduti gli sapienti essere stati superati dagli uomini illiterati e questo chiaramente si vede nelle scritture sante pregandola che gli porgesse aiuto perciò che non era ivi venuto per contaminare la sua casta mente ma da necessità costretto e raccontòle chi egli era la causa perchè era venuto e come e da chi era perseguitato vidde un cavallo che era nella corte al siepe legato e avvicinatosi a lui conobbe quello esser il cavallo del signore e ad alta voce disse acquetatevi signor cavallieri e non procedete più oltre perciò che il nostro signor è qua dentro per il che i giovani dubitarono che il cavallo correndo di qualche trabocchevol balzo caduto non fusse e consequentemeute col patrone morto e dalle fiere divorato e mostravasi a dito dagli uomini di modo che di lui tutti favoleggiavano quanto dolore fusse al misero padre uisciolo considerare a voi e per non tenervi sospeso in lungo sermone dicovi che la moglie vostra è vagheggiata dal tal giovane ed ella l ama e si dà piacere e solazzo con esso lui e da grandissimo dolor confuso vedendo la moglie in sua presenza esser baciata dal monaco non poteva inghiottire il boccone che tolse quantunque picciolo né mandarlo fuori giovane grande è stata r arroganzia tua a venir là dove non eri chiamato e maggiore a toccar quello che non ti conveneva e tanto catolicamente parlò che non vi fu veruno che non la comendasse molto mentre la fanticella ragionava venne un vestito da fornaio or quanto l'averebbeno carissimamente dentro conservata tutti li medici non poteano più da ridere e così in un tratto la giovane risanata divenne uomo e donna il che vedendo la meschinella restò smarrita né sapeva che partito pigliare perciò che temeva che scoprendola il marito non l'uccidesse né vi lasciò cosa veruna che minutamente non le narrasse l'inetta inteso il compassionevole caso e vedendo le cose sue riuscire si come era il desiderio suo andò più oltre e disse già aveva posto fine la graziosa lionora alla sua dilettevole favola da tutti non a bastanza comendata quando la signora l'impose che con l'arguto enimma l'ordine seguitasse il duca senza indugio diserrò la seconda bocca e di serrar fu di tal sorte che nel braccio destro feri un altro de compagni a morte e però lattanzio non si schifava più da lui ma ogni cosa in sua presenzia faceva il che era di molto contento a dionigi il quale quantunque fosse giudicato tondo e fa egli senza tener la compagnia a bada così disse son figlio senza padre a madre figlio e spesso a lei contra mia veglia torno questo però non è proceduto che io non vi ami e che non vi tenghi scolpito nelle viscere del core ma la causa è statala conservazione del mio onore il qual sempre ad ogni altra cosa preposi in oriente molto inonesto e ama la donzella e nel suo grembo posa dolcemente non è leone e pur leon s appella e in le sue braccia di morir consente al bondanti e dilicate e mangiando l'uno e l'altro il spagnuolo porgeva al servo suo or un pezzo di carne or un pezzo di pollo ed or questa or quell'altra cosa da mangiare signora mia per cui reputo aver la vita non piangete né sospirate per me che vostro sono ma cercate rimedio al nostro affanno perciò che il medico che con tanta sollecitudine procaccia di avermi nelle mani è il mio nemico che vorrebbe di vita privarmi onde in picciol'ora il perdei di vista ma dove se ne gisse non seppi inteso eh ebbero i giovani il pai lar di costui si misero in via e seguirono tutta notte la traccia del cervo pensando trovarlo o morto vivo la paura amorevoli donne alle volte nasce da troppo ardir e alle volte dall'animo pusillanime il quale doverrbbe temere solamente quelle cose ch'hanno potenza di far ad altrui male non quelle che non sono da temere quando la signora venuta nella spaziosa sala con le damigelle graziosamente ricevette la nobile e orrevol compagnia che poco inanzi al bel ridotto era arrivata il contadino per non rimuoverlo dalla sua divozione comandò alla moglie che conservasse le cose che erano avanzate in certo armario per lo giorno seguente e in breve tempo è sparso per tutto il mondo e di tal maniera è carezzato che avenga eh alcun perda non però lo discaccia da sé ma li piace esser suo ed intesa la causa del suo chiudersi in casa presero i malfattori e strettamente legati a melano li condussero e prima con aff'ocate tanaglie luron tormentati dopo così vivi da quattro cavalli squartati il giovane armato era il prete di quella villa il quale era d'amor acceso della moglie del patrone di quella casa stando adunque il fraticello non senza grandissimo spavento ecco uscir di casa una donna in camiscia ritondetta e fresca ma nel vero il mio enimma non porta seco cosa disonesta anzi cosa che molto vi aggrada e di cui ne prendete piacer non poco morto cadde malacarne questo vedendo con la secure cominciò percuoter l'uscio per gettarlo giù ma nulla faceva perciò che era ben puntelato ne tempi passati si come più volte intesi da gli avoli miei e forse ancor voi inteso l'avete erano in compagnia alcuni mercatanti fìrentini e bergamaschi avenne che de lì passò un cacciatore che portava il sparaviere in pugno circondato da gran moltitudine de cani il quale subito che vide questi pazzi maravigliandosi che così cavalcasse con uccelli e cani a cui risposero i contadini bene veniant tanti viri i firentini pensando che burlasseno dissero quante miglia ci restano sino alla città di bergamo a cui risposero i bergamaschi molte volte pensando e ripensando alle travaglie e angustie che di giorno in giorno occorreno a miseri mortali non trovo passione né affanno maggiore che una donna lealmente amare il marito e senza ragione esser vilipesa e sprezzata da lui per il che era molestata da tanti dolori che altro non iacea che pietosamente lamentarsi di modo che parea esser giunta all ultimo termine della sua vita altro non significa signor antonio il vostro oscuro enimma se non il sale il qual non ha padre e la sua madre è l acqua alla qual spesso il figliuol ritorna egli col suo sapore piace e dispiace il che vedendo il re stupefatto rimase e dionigi ritornato nella propria forma narrò al re il tutto e di consentimento suo prese violante per sua legittima moglie il signor francesco un giorno per suo diporto raunò molti giovani di quai niuno aveva ancor tocco il ventesimo anno e asceso a cavallo se n'andò con esso loro alla caccia ma poscia eh io intesi le sciagure a pieno da te raccontate io ch'io non sono di marmo né ho il cuore di diamante mi accingo e preparo a darti ogni possilile ed onesto soccorso pur che il mio onore illeso sia l'iserbato perciò che non è onesto le donne aver solamente questo carico e però piacendo tuttavia a questa onorevole compagnia ogn'uno racconterà la sua con condizione però che breve sia finita la disputaione se ne andorono i firentini a riposare e venuto il giorno fecero tra loro consiglio si partirsi o andar dinanzi doveano il suo enimma la signora volse gli occhi verso il trivigiano e con onesto modo fecegli cenno che l'ordine seguitasse il quale deposta ogni durezza in tal guisa a dire incominciò il duca sentendosi chiamare subito conobbe quelli esser i compagni suoi e assicuratosi della vita e dispuntellato r uscio aperse ma percossa da quei che nulla sanno quella che pur non son parer mi fanno l enimma altro non dimostra eccetto l'astrologia la quale è posta in luogo eminente dove non si può volar con ali e sopravenendogli per aventura il padre gli adimandò quello che far volesse di quelle carte a cui diede egli questa risposta e preso se lo pose in dito e tennelo molto caro venuta la notte e andatasene violante a riposare tenendo tuttavia l'anello in dito l'anello si trasmutò in un vago giovanetto e tanto cautamente spiò che lo vide una sera che marito era fuora della città entrare in casa il che gli fu un coltello al core questa ancor che fosse bella graziosa e gentile non però era dal marito amata ma si come spesse volte aviene egli teneva una femina la qual era la radice del cuor suo in salerno citta onorevole e copiosa di bellissime donne trovavasi un padre dì famiglia della casa di porti il quale aveva una sola figliuola avenne che al ke padre di violante sopraggiunse una grave infermità né si trovava medico che potesse guarire ma tutti dicevano l infermità incurabile e di era già giunta al suo termine la dilettevole favola da viteria recitata ed a tutti universalmente piaciuta quando la signoi a le fé motto che con enimma seguisse kd ella lieta in tal guisa il propose da qua prociede che degli uomini alcuni si danno al studio delle leggi altri all arte oratoria altri alla speculazione della filosofia e chi ad una cosa e chi a l'altra io gentil madonna non ho appena veduta una persona nella faccia che tutta la vita sua puntalmente le saprò contare la piaga vostra è recente e fresca e con agevolezza si potrà sanare essendo adunque grandissima contenzione tra r una parte e l'altra né volendo i bergamaschi ciedere a firentini né flrentini a bergamaschi ma difendendo ciascuno la parte sua levossi un bergamasco e disse tutto di carboni tinto e intesa la disputazione che facevano con la fantesca s interpose e con tanta scienza e con tanta dottrina interpretò la scrittura sacra che tutti e dottori firentini tra se affermavano non avere per lo adietro mai udito meglio e vedendomi amai partito ridotto me n andai a casa di certi miei amici e parenti e li pregai che mi aiutasseno ed aggiunti che fussemo a casa trovassimo l'uscio chiuso e fortemente puntelato di dentro di modo che non potevamo entrare se prima l'uscio non era rotto ma ciascuno il suo sesjreto amore dentro nel petto nascosto ritenne indi la andorono al principio alla cura di lei alcuni erbolai che con gran giuramenti promettevano in breve tempo farle ricupei'are la pristina sanità ma nulla facevano tu sei turbato per quant io comprendo non dubitar fratel ma sta sicuro che quel che su la coscia or sale or scende mi picca a basso e giù dal cui egli la vitupera ed ella il dice al marito il qual per esser vecchio gli dona la vita quantunque graziose donne la focosa lussuria sì come scrive marco tullio nel libro delia vecchiezza e poscia che con lento passo furono fatte alquante danze la signora comandò che vaso fosse recato e postovi dentro di cinque donne il nome il patrone del prezio s'accontentò con patto però che non intendeva che nel mercato fosse la briglia il mercatante tanto con parole e con danari fece che ebbe anche la briglia e menouo al proprio alloggiamento onde la baldanzosa lionora in tal modo l'espose era una villanella che con le treccie sciolte sedeva in terra e avendo le gambe aperte tra quelle teneva il mortaio e con una mano il pestello all'ora il pazzo dissegli deh dimmi priegoti per quanto prezzo hai tu comperato questi cani e sparaviere risposegli il cacciatore il detto rettore chiamato il diacono andò a visitare ser gasparo ciò e il villano che l'aveva posto in governatore di essa chiesa o per sue facende o per qual altra ragion si voglia gli altri veramente fecero vestire di panni vili e li mandarono fuor della città in quella parte dove passar doveano e firentini e g imposeno che sempre con loro latinamente ragionassero e donde viene generosa madonna la cagione di sì lamentevole pianto a cui rispose la donna quando tu mi dicesti il mio marito devermi dar scellerata vita allora col coltello mi apristi il cuore disse finetta andasse laonde vedendosi solo e fuori della comune strada né sapendo tornare a dietro e sopraggiungendo l oscurità della notte alquanto si smarrì temendo non gli avenisse cosa che gli spiacesse si come gli avenne dimorando la signora veronica in questi noiosi pensieri apparve disavedutamente una feminella povera e mendica la cui arte era di rubare questo e quello ma prima che la festevole eritrea desse principio alla sua favola la signora volse che tutte cinque insieme con lor stromenti cantassero una canzone cara la mia madonna non vi ramaricate più state costante e di buona voglia che gli rimedieremo io accontentando tuttavia voi darovvi tal rimedio che marito vostro sommamente v amerà e come pazzo verravvi dietro e così ragionando insieme andorono in camera love col marito dormiva e postesi ambedue a sedere disse finetta accettate adunque graziose donne con allegro volto il picciol dono del servo vostro né date fede agli abbaiatori che contra noi con canina rabbia e con mordaci denti si moveno dove già erano raunati e compagni per udire il favoleggiare e chiamato un servente la signora le comandò che portasse l'auro vaso e qui sta ferma e gira e non so dove molti e diversi son gli effetti suoi che non partendo se ne vola altrove qual alma fia di voi sì ingeniosa che sappia indovinar questa mia cosa rimaso pel dolor mezzo morto voltò le spalle lasciando il disutel figliuolo nell ignoranza sua propose adunque il fatto in senato e accettati i punti della disputa in presenzia del popolo fece publicainente la sperienza dimostrando il nero per il bianco e il verde per il nero credendo esso cieco che parimenti gli altri fussero ciechi e non contento del forzo della mia moglie hammi anco con un scoppio ucciso come voi vedete l amico e l altro a morte ferito onde non potendo sofferire tanta ingiuria io il voleva aver nelle mani o morto o vivo la polve e il caldo tavole d'intorno di ìor contento ma gran disonore farmi al mio stato e degno capitale parar le mosche vespi e le cenzale e perchè i firentini eran già lassi per lo lungo cammino scesero giù di suoi cavalli e mentre volevano salire su per le scale per riposarsi il patrone dell albergo si fece in contro e disse volendo adunque malacarne adempire il diabolico proponimento chiamò il vecchio padre e la moglie e presa la fanciulla in liraccio uscirono fuor di casa e nel volto sereno per maggior doglia e per peggior mia sorte scorgo che il ciel m ha in odio amore e morte piacque a tutti il dolce e celeste canto e massimamente al bembo a cui più che ad ogn altro toccava il quale quantunque savio fusse fu nondimeno dalla moglie ingannato e in breve tempo di pazzo savie divenne non vorrei gentilissime madonne esser ripreso da voi di disonestà avendo io proposto davanti a tanto conspetto cosa che paia offendere le caste orecchie vostre e faceva la guardia al scrigno de suoi danari era vilio vigilantissimo e molto sollecito al lavorare ma misero e avaro nel spendere e il suo mangiare non era altro che pane e vino con formaggio e radici florio geloso della proprl moglie astutamente vien ingannato da lei e risanato da tanta infermità lietamente con la moglie vive gasparo contadino fabricata una chiesiola la intitola santo onorato e vi presenta il rettore il qual col diacono va visitare il villano ed il diacono inconsideratamente fa una burla vedendo i drajtpi e il cappuccio del frate nero forte si smarrirono pensando che fusse qualche notturna fantasma e lasciata la spada e la rotella ambiduo tremanti e di paura pieni si diedero al fuggire messisi secondo i loro ordini a sedere venne la signora e diede un grazioso saluto indi fatti alquanti balli con amorosi ragionamenti la signora si come a lei piacque comandò che l'auro vaso le fusse recato e cosi come un otre pieno di vento ne andava alla scuola turati gli orecchi e facendo castelli in aria e perchè a tutti quelli che sono ignoranti le quali con lieti visi e angelichi sembianti in tal maniera incominciorono la lor cantilena questa fera geirtile dove soglio trovar sovente unita ne suoi begli occhi la mia morte e vita il vecchio e da dolore e da sdegno compunto disse madonna rendomi certo che questo non dite da dovero ma per paura del giovane che ora avete in casa e nominollo per lo proprio nome io non so che mi tenga eh io da me stessa non mi dia la morte che non posso patire che un perfido e traditore sia causa della mia ruina e perpetua infamia ed il servo del tedesco diceva che gli spagnuoli erano più liberali e più prestanti di tutti gli uomini ed il servo del spagnuolo confirmava il medesimo mentre che i giovani cavalcavano malacarne si accompagnò con e tre scelerati amici e con esso loro venne a casa e credendo senza contrasto entrar in casa trovarono l'uscio chiuso il signor bernardo con gran sodisfamento di tutti aveva già messo tine alla sua ingeniosa favola quandc la signora il pregò che con l'enimma l'ordine seguisse ed egli cosi a dire incominciò mentre più allargo alle lagrime il freno per ritrovar pietà non pur mercede ella poco si cura e il duol non crede qual finita la signora pregò il signor ambasciatore che al favoleggiare desse principio ed egli che non era villano così a dire incominciò e quantunque voi firentini abbiate il parlar dolce che porge all orecchie de gli auditori maggior dilettazione del nostro nondimeno in ogni altra operazione voi siete inferiori a noi di gran lunga il che agevolmente potrete intendere se alla mia favola benigna audienza prestarete lodovico mota sì come avete altre volte inteso fu uomo aveduto saggio e di primai della città di isapoli il che agevolmente sarebbe avenuto ad una gentil donna di cui parlar intendo ma ella prudente e saggia virtuosamente sprezzò le saette di amore e l onor suo e quello del marito illeso rimase grandi sono graziose donne e secreti della natura e innumei'abili né è uomo al mondo che quelli imaginar potesse violante tu sai che per virtù di questo medico noi abbiamo riavuta la sanità e per suo guidardone egli non vuole stali né tesori ma solamente un robino il quale dice esser nelle tue mani dotto veramente fu l'enimma dalla vaga lauretta recitato né fu veruno che a pieno non lo comandaste pregandola che interpretare lo dovesse onde di mano in mano secondo i loro ordini postisi a sedere sì come le trapassate notti aveano fatto non altrimenti fecero la presente il villano levatosi di letto ed accesa la lucerna cercò per tutta la casa e quando vide la torta nel letto maravigliossi grandemente il medico vedute che ebbe del pomo le granella sparse si trasformò in un gallo e credendo col suo becco dionigi di vita privare rimase del tutto mgannato perciò che un grano in tal modo si nascose che dal gallo mai non fu veduto il squallo avedutosi del mordace tuono e temendo che non lo inghiottisse s accostò alla sponda del fiume e fattosi in un preciosissimo robino uscì fuori dell'acqua e chetamente saltò nel canestro d una damigella della figliuola del re e con la sua corta e fastidiosa dolcezza spingelo ad ogni scelerato delitto il che flavi noto se alle mie parole secondo il costume vostro graia e benigna audienza prestarete e le lucciole uscite delle cieche e tenebrose caverne rallegravansi di volare per la oscurità della notte e quella d ogni intorno signoreggiavano e volse gettarli la mano adosso ma violante avedutasi dell'atto disse maestro state indietro perciò che voi l'avrete e tolto il robino con sdegno in mano disse e dimostrogii il cavallo legato al siepe i compagni veduto e conosciuto il cavallo fermamente pensarono il duca esser dentro nella chiusa casa e con grandissima allegrezza il chiamorono per nome se n'andò al pagliaio a coste il quale era una scala appoggiata e salito sopra meglio che puotè per riposare quella notte s'acconciò con la quale visse lungo tempo in tranquilla e gloriosa pace e di dionigi il padre di povero orandissiino ricco divenne e lattanzio d invidia e odio pieno ucciso rimase onde mi trovo in grandenissima necessità né so come debba far in nodrirti io vorrei figliuol mio con qualche onesto modo tu ti affaticassi per sovenirti allegramente ricevuto malacarne inteso il parlar del signore e vedendolo riccamente vestito con la catena d oro che gli pendeva dal collo subito fece disegno sopra di lui e al tutto determinò ucciderlo e spogliarlo ed egli le prometteva tenerla per moglie cara e che non intervenirebbe più quello che fin ora era intervenuto venuta la mattina sequente e levatosi il marito di letto e andatosene alla caccia come e gran maestri fanno il vecchio veggendo che gli era data ripulsa cominciò fieramente a pichiare e con ostinato animo voleva entrare in casa il che avenne ad un ladro il quale volendo uccidere un artegiano fu ucciso da lui in pistoia città di toscana tra firenze e lucca abitava un artegiano molto ricco e pieno di danari ritornando però nella sera seguente secondo l usato modo ed ella con leggiadra e lodevole maniera in tal guisa sciolse il dubbioso nodo madonna veronica partito che fu il suo marito di casa si fece alla finestra e jjer aventura indi passava quel cavalliero che era ardentissimamente acceso dell'amor di lei e chiamoilo cautamente e dissegli verità le la era e che di poi la vidi con gli occhi miei vestita da uomo con l'uno e l'altro sesso in ravenna antiquissima città della romagna copiosa di uomini famosi e massimamente in medicina trovavasi nei passati tempi un uomo di assai nobil famiglia rii co ed eccellentissimo gli addimandò uno di loro che uccello fosse quello eh egli portava in pugno e se forse era una trappola over calapio da uccelli e a che eff etto lo nodriva egli il prete vedendo il fraticello aver il capo e la tonica tutta imbrattata di paglia ed esser vestito di panni neri s'imaginò ch'egli fusse la fantasma che veduta aveva e disse la donna partito il vecchio se n andò in camera dove era l innamorato giovane e quasi piagnendo li raccontò il tutto temendo forte che scelerato vecchio non l appalesasse al marito il tedesco stavasi mutolo divorando e sgolizzando ogni cosa senza punto ricordarsi del servo suo per il che nacque tra servi una grandissima invidia ma poscia che cosi è il desiderio suo e di questa orrevole e degna compagnia sforcierommi se non in tutto almeno in ualche particella sodisfare all intento vostro questo udendo il prete ebbe maggior credenza del fatto ne il fraticello si partì eh egli scoperse pienamente la cosa come stava e detta la messa e desinato col prete il fraticello si partì col suo schinco rotto costui per divozione sua e per scarico dei peccati suoi e della moglie fabricò una chiesiola e dotatala di sotficiente dote e intitolata di santo onorato alla qual cosa i firentini acconsentirono ma tra loro rimase differenza se firentini dovevano andar a bergamo o bergamaschi a firenze e dopo molte parole convennero insieme che se gettasse la sorte qual è che in voi si specchi e fisso miri che dal capo alle piante d'un desio non s'infiammi e dolce gelo e ben mille sospiri non mandi fuor da far ogni animante a pietà muover con ardente zelo che lo tenesse in salvo fin che ritornassero a tuorlo che non molto dimorarehbono vilio non sapendo piii oltre per la preghiere del simulato amico lasciò porre questo corpo in casa in salvo e finalmente conclude il tedesco essere più magnifico del spagnuolo la favola raccontata dalla valorosa nostra signora mi riduce a memoria quello intravenne della invidia nata tra gli servi d'un tedesco e d un spagnuolo che mangiavano insieme egli sta fermo e va e non si sa dove ma volto in diverse parti dell'intelletto non si movendo produce varii e infiniti effetti e conosciutala alli contrasegni la prese per le treccie e fecela confessare il tutto il cavalliere lieto per le riavute gioie a verona ritornò era il signor francesco ne suoi prim anni bello di forma ornato di costumi e il suo volto dimostrava segno di chiara indole finalmente non senza difficultà ottenutala doppo molli abbracciamenti e saporiti basci con gran dolore si partirono mal disse la maggior villania che mai si dicesse ad uomo nato e preso un bastone in mano volse dargli delle busse ma il vecchio bellamente scese giù della scala e aperto l'uscio si partì e che ad altro non attendeno che alli continovi lor studiif fatta adunque la deliberazione senza indugio alcuno né pur vedute le mura della città di bergamo montarono a cavallo e verso firenze presero il camino e se voi come amorevole soccorrerete al mio grave affanno prestandomi frettoloso aiuto mi arrete sempre in catena e porrete disporre di me come della persona vostra per non esser io in tal cosa essercitato mai fiordiana che non era pusillaneme ma di valoroso core disse potesse laonde mi ho pensato di raccontarvi un caso il quale non è favola ma intervenuto poco tempo fa nella città di salerno ritornato che fia il marito vostro raccontategli la cosa come giace dicendogli che tristo e sciagurato vecchio v infamia di commettere il peccato con questo e con quello e annoveratene quattro o sei tra quali ancor me mi porrete l'amante mio che troppo m'ama e prezza con diletto or mi stringe ed or mi tocca ora mi bascia ed ora m'accarezza ed or la lingua sua mi mette in bocca dal menar nasce poscia una dolcezza il tedesco poscia che ebbe cenato prese il vaso con tutte le vivande che erano in quello e porselo al servo suo dicendo che cenasse venula la mattina sequente il medico ritornò al re ed udita la cattiva risposta alquanto si turbò affermando veramente il robino esser nelle mani della figliuola il re chiamata la figliuola in presenzia del medico disse disse dolce madonna che vien tra venuto che sì pensorosa vi veggo vi darebbe per avventura il vostro marito mala vita volete ch'io vi vardi la vostra ventura in presenza del medico fece il re chiamare la figliuola e coniandole che li portasse tutte le gioie che ella aveva la figliuola ubidiente al padre fece quanio il ke le aveva comandalo non però gli portò quella che sopra ogni altra cosa teneva stava ciascuno di auditori non men pietoso che attonito ad ascoltare la compassionevole novella ma poscia che giunta fu a piacevole fine tutti s allegrorono e la signora ad isabella impose che enimma raccontar dovesse i mercatanti andarono alle loro città e riferirono il tutto alli lor sapienti i quai intesa la cosa furono molto contenti e apparecchioronsi di far una bella e lunga disputa e acciò che il signor ambasciatore non fusse inferiore agli altri in questa guisa il suo bel enimma propose udito avete mai simil novella un animai trovarsi in oriente tanto la dimenava e ben premeva ch un liquor dolce uscì fuori mi faceva questo enimma diede da mormorare agli uomini e per le molte risa che facevano le donne poneano il capo in grembo non però fu alcuno che l'intendesse a trionfanti tetti mi do in dono ed ogni glorioso tempio adorno ma troppo è frale la mia vita e corta perchè cadendo in terra resto morta già quasi vinto e superato da lei aperse le finestre e gli serragli per lui fatti di maniera che non era casa nella città più sfinestrata ili quella e disciolse tutti i legami lasciando la moglie in libertà e dipose ogni paura lasciando da canto essercizio del sarto non però osava scoprirsi al maestro lattanzio vedendo dionigi aver mutata natura e di diligente e saputo esser venuto pigro ed ignorante e poscia che sopra di quella ebbero alquanto ragionato la signora le ordinò che l'enimma proponesse la quale senza altro aspettare così disse un palmo e più lo toglio e non in vano ed ei col cui nel grembo mio si sede io r accareccio e lo meno per mano e dò diletto a chi l'ascolta e vede notte sesta le tenebre della scura notte già da ogni parte si dimostravano e le dorate stelle per lo spazioso cielo non davano più il loro lume veramente voi bergamaschi per quanto noi possiamo comprendere siete uomini tondi e grossi e se non fosse quella poca mercatanzia voi non sareste buoni di cosa alcuna per la vostra tanta grossezza addolcite quel vostro duro cuore non riguardate alla età né alla picciola condizione mia ma l alto e magnifico mio animo e caldo amore eh io vi portai ora porto e sempre porterò comincia il li ero secondo delle favole et enigmi di messer giovan francesco straparola da caravaggio intitolato le jaiacevoli notti gli parve che quel corpo si movesse nel sacco onde levatosi da sedere subito prese un bastone di mirto pieno di nodi e lo menò sul capo del ladro ed impazzito non avendo riguardo né all onor suo né a quello della donna prese molti danari e gioie e andatosene alla casa della donna pichiò a r uscio quanto mi sia grata e gioconda la tua venuta frate felice amantissimo lasciolo pensare a te conciò sia che già gran tempo non si abbiamo veduti fratel mio dov'hai dormito la passata notte a cui rispose il fr iticello io ho dormilo malamente sopra un pagliaio non molto discosto di qua ed hommi quasi rotta una gamba onde la gioventù per gli costumi e prodezze sue l'amava molto ed ella era amata da lui né giovane era nella città che largamente non fosse guidardonato da lui e mostrar quanto sia dopo molto girar di caldo e gelo la gloria dei beati su nel cielo la canzone dal trivigiano e dal molino cantata molto piacque e a pieno tutti la comendarono è che era il mutabile pensiero dell uomo il quale è invisibile e va in ogni luogo non però si muove ma prima che si cominciasse il favoleggiare volse la signora che dopò fatte alcune danze il bembo cantasse una canzonetta il quale non potendosi scusare così soavemente cominciò tacendo ciascuno i compagni del signor vedendo mancargli il lor capo né sapendo dove fusse gito cominciarono a sonar e corni e chiamarlo ma ninno li rispondeva e per favor e per grazia del cielo anzi di lei sol dono trovar non pur mercè ma sol perdono fu di grandissimo contento a tutti la vaga e dolce cantilena dal molino e dal trivignano cantata e disse il diacono ch'era ben fredda e non era bisogno di raffreddarla ed ella pur di continuo soffiando sdegnatosi il diacono il miserello sforzavasi con ogni studio e vigilanzia di rimovere tutte le cause che macchiar potessero la purità della sua moglie e farla declinare della fede verso di lui guerreggiando egualmente col desire al lungo mio martire un tal effetto porge che d un sì ardente amor comprendo aperto il viver dubbioso e il morir certo e credendo venire alla camera del suo maestro andò p sorte nella camera del villano e perchè era di estate ed il sole era in leone la moglie del contadino pel gran caldo era nuda e dormiva scoperta sacra corona infermità è grande e pericolosa ma state di buon animo che presto vi risanarete io ho una virtù che vuol ben esser infermità gravissima che non la curi in brevissimo tempo state adunque di buona voglia e non vi sgomentate ed eolo correndo sopra le salse onde con grandissimo soffiamento non solamente faceva grossissimo il mare ma ancora a naviganti era molto contrario ella prudente e savia con gli occhi bassi nulla rispondendogli a casa ritornava avenne che anastasio s avide che il giovane di cui dicemmo di sopra frequentava la casa della bella donna e così dicendo trasse il bel robino nel muro il quale giunto in terra subito s'aprì e un bellissimo pomo granato divenne il quale aperto sparse le sue granella ed avenga che la favola sia brevissima sarà però dilettevole e piacerà a molti un tedesco ed un spagnuolo un giorno ritrovandosi in certa osteria cenarono insieme vedendo eh el non veniva diedero la colpa al sonno e dubitando non del compagno ma del giorno che s approssimava ritornarono alla casetta dell artegiano e gli addimandarono il suo deposito signora voi mi avete dato il carico di novellare con poco soddisfamento di tutti sarebbe ben onesto e giusto che ora voi toleste il carico di raccontare l enimma a me non l'ichiede tal impresa le figliuole veduto il strano ed inopinato caso si smarrirono e ritornate a casa si misero dirottamente a piagnere battendosi il petto e squarciandosi e biondi capelli ma egli poco curandosi di lettere non che di sopravanzare gli altri studenti di dottrina tutto il studio avea posto in giuocar alle carte e altri giuochi praticando con certi suoi compagni dissoluti e dediti alle lascivie e mondani piaceri senza interporre altro intervallo propose il suo enimma in tal maniera dicendo io mi sto chiusa in sì altiero loco ch arrivar non mi puon ali né piume venuto il giorno sequente il marito della donna ed anastasio si rincontrorono insieme ed innanzi che marito dicesse cosa alcuna anastasio fece motto di volerli parlare ed egli molto volontieri lo ascoltò disse adunque anastasio pensiero perciò che il padre era vecchio e impotente e la donna di poco animo e considerava il giovane in apparenza essere di grandissimo coraggio e potersi agevolmente difendere e fuggire vedendo lattanzio il gargione esser tondo di cervello né poter apparare cosa che li fosse mostrata non si curava più di far la sua arte prese per moglie una leggiadra e bellissima giovane doratea per nome chiamata e per la bellezza di lei fu da tanto timore e paura assalito che altri non contaminassero il letto suo matrimoniale così operando la maestra natura la quale come pietosa madre muove ciascaduno a quel che gli aggrada il che vi fia noto se al parlar mio benigna audienza presterete il medico vedute le gioie disse tra quelle non esser il rubino che egli desiderava e che la tìgliuola riguardasse meglio che lo troverebbe la figliuola che era già tutta accesa dell'amor del rohino denegava averlo il che venne all orecchie di lattanzio il quale vestitosi da medico andò al palazzo regale ed entrato in camera del ke l addimandò della sua infermità poscia guardatolo ben nella faccia e tuccogli il polso disse alcuni ladri giotti e astuti istimando ragionevolmente che vilio avesse gran quantità di danari andarono una notte all ora che parve atta al loro proposito per rubl con grave scorno di voi e della famiglia vostra e questo v affermo per ciò che l'altra sera che voi eravate fuori della città io con gli propri occhi il vidi la sera entrare in casa vostra incognito il giovane prima le rese le debite grazie indi venuto il chiaro giorno nell'anello si fece ed ella il pose là dove erano le sue care cose e spesse volte r andava a visitare e con lui che si riduceva in t'orma umana dolcemente ragionava fin che r afflitto spirito reggerà queste deboli ed afflitte membra ed in segno dell amor mio verso di voi allegramente accettarete questo presente il quale ancor che picciolo sia pur caro lo arrete ed ancor che dal vostro mal fondato giudizio dura fella ed aspra verso voi istimata sia nondimeno non resterò con fiduzia e sicurtà ricorrere a voi come a quello che è fontana d ogni mia salute e giunto ch'egli fu alla chiesa il prete il salutò e addimandouo dove egli cosi solo se n'andava a cui rispose il fratuncello me ne vo a ferrara ma poco profitto avea però egli fatto il padre desideroso che il figliuolo diventasse eccellente gli comprò tutti e libri di giureconsulti di ragion canonica e di dottori il signore veggendo la grand'amorevolezza della fanciulla la prese in braccio e dolcemente l'accarezzava e basciava la fanciulla vedendo il lustro della catena d oro e piacendole sì marito e addomandògli consiglio che via ella tener dovesse il giovane che era savio e accorto prima confortò la donna e diedele animo indi prese ottimo partito e disse valoroso accostumato e di onorevol famiglia e fecelo possessor dell'amor suo amandolo più che proprio marito avenne che un uomo d anni molto aggravato e amico del marito il cui nome era anastasio a cui il signore iscusandosi rispose fratello la causa della venuta mia in cotesto luogo non è stata per altro se non che trovandomi solo per strada sono molti amorevoli donne i quali o per invidia per odio mossi cercano co minacciosi denti mordermi e le misere carni squarciare e perchè egli voleva uccidere il mio vecchio padre sforciare la moglie rapire la fanciulla e togliermi la robba io me ne fuggii per non poter far difesa la donna udite e chiaramente intese le parole dell insensato vecchio disse messer anastasio io mi pensavo che voi aveste altro cervello di quello che voi avete ma ora mi parete d intelletto privo costei vivendo in dilicatezze e sendo morbida e forse mal trattata dal marito nel letto scielse per suo amatore un giovane valoroso e fu di tanta virtù che fece alquanto per dolcezza piangere colei a cui primieramente toccava e data e ricevuta la buona sera ordinò alla moglie che apparecchiasse la cena e accostatosi al signore l addimandò per qual cagione era venuto in quel selvaggio e inabitato luogo costei che finetta si chiamava veduta che ebbe la gentil madonna passiggiare dinanzi la casa e vedutala star tutta pensosa onde presa la spina che era in un canto chiuse il bucco della botte e postisi e suoi vestimenti in dosso salì di sopra non stette molto che messer brocardo marito di madonna veronica venne a casa e con grazioso viso salutolla dicendo egli si tacque levossi da sedere la nobil lauretta e alla sua favola diede principio così dicendo favola il cui nome era florio costui essendo giovane e ben voluto da tutti parte perchè era grazioso parte ancora perchè era peritissimo nell arte sua flnetta invola a madonna veronica di messer brocardo di cavalli da verona una collana perle e altre gioie e per mezzo d'un suo amante non avedendosi il marito ricupera il tutto e in tal modo e tristi e sciagurati finirono la vita loro e hi fanciulla col suo marito per molti anni felicemente visse interpretazione dell enimma il signor antonio molino a cui toccava la volta del dire così incominciò favola e quelli accettando feceli venir nella sua cella e posegli a sedere a mensa qual era divinamente apparecchiata dove non mancava cosa alcuna che desiderar si potesse eran già usciti delle usate grotte per lo caliginoso aria lentamente scorrevano quando l orrevole e grata compagnia disposto ogni molesto e affannoso pensiero allegramente all'usato luogo si ridusse onde mosso d ardente zelo dell onor vostro determinai dirvi alquante parole pregandovi tuttavia per amor che è tra noi le teniate ascose provedendo con maturo giudizio e con ogni celerità alle cose vostre appena il fraticello era coricato per dormire che sopraggiunse uno attilato giovane il quale aveva nella man destra la spada e nella man sinistra la rotella e cominciò pianamente cifolare il continovando adunque il signor francesco il smarrito cammino finalmente aggiunse ad una picciola casa coperta di paglia e mal condizionata il diacono ubidiente levossi di letto e pian piano n'andò leggermente al luogo dove erano le reliquie della cena e tolse un buon pezzo di torta per dieci ducati comprai il cavallo per otto lo sparaviere e per dodeci li cani e in nodrirgli spendo ogni anno da venti ducati e se tempo invola ogni mortai bellezza col rapido suo corso che più tardate donna al mio soccorso la vita lieve fugge e le speranze son caduche e tvali le varii sono i giudicii degli uomini e varie le volontà e ciascaduno come dice il savio nel suo senso abbonda e questo detto minutamente gli raccontò la sciagura sua il cavalliere intese le parole dell amata donna prima la ringraziò che s'aveva degnata di comandargli dopò le promise di non mancarle di aiuto dolendosi tuttavia con lei del caso intravenuto un giorno questo eccellente magnate vestito di porpora con la stola di veluto fece alcune cartelle e legatele a guisa delle filze de notai quelle riponeva in un certo vaso finito l'ordine di quelle che avevano a favoleggiare la signora ordinò che lauretta una canzone cantasse la quale ubidientissima senza altra iscusazione cosi a dire incominciò queste parole della fante resero maggior stupdre a firentini e si misero a ragionar con esso lei la quale poscia che ebbe parlato di molte cose tuttavia latinamente entrò nella teologia il vecchiarello e la femina che gli era nuora vedendo il giovane ben in ordine e di vago aspetto molto volentieri l'accettarono scusandosi tuttavia di non aver luogo che convenevole fosse alla persona sua e avenga che secondo le leggi civili e municipali quelli che sono carcerati per debiti per la securità e cauzione data a lor creditori debbiano liberarsi e piìi forte ancor che i malefattori e delinquenti impregionati a certo spazio di tempo si disciogliono filomena giovanetta posta nel monasterio gravemente s'inferma e visitata da molti medici finalmente ermofrodita vien ritrovata favola un povero fratuncello si p rte da cologna per andare a ferrara e so pr aggiunto dalla notte se nasconde in una casa dove gli sopravenne un timoroso caso che accompagnato da gran comitiva di onorate persone andando per la città con suoni di trombe e piffari venne a casa con veste di seta e di porpora si che parca più presto uno ambasciatore che un dottore il padre di dionigi andatosene un giorno alla bottega del sarto vidde suo iìgliuolo non lavorare ma portar le legna e l'acqua che bisognava per cucina scopar la casa e far altri vilissimi servigi che tante parole facciamo la prova e ordiniamo una solenne disputa dove concorri il fior di dottori e all ora apertamente si vedrà quali di noi siano più eccellenti più e più volte amorevoli e graziose donne ho udito dire non valer scienza né arte alcuna contrar astuzia delle donne ed aggiunti ad un boschetto dove dimoravano le tìere quello circundorono avenne che dalla parte dove il signor francesco attentamente guardava uscì fuori un leggiadretto cervo trovavasi in inghilterra un padre di famiglia molto ricco e aveva uno solo figliuolo nomato gasparino lo mandò in studio a padova acciò che desse opera alle lettere essendo adunque il miserello d'amor preso e infiammato sollicitava molto la donna ora con un presente ed ora con un altro stavano i firentini tutti sospesi né sapevano che dire per ciò che tutti quelli con quai ragionavano latinamente parlavano e non altrimenti che se tutto il tempo della vita loro fussero stati in studio ah traditore ah nemico di dio apri l'uscio che stai a fare tu patirai la pena del tuo fallo il duca nulla rispondeva lattanzio che conosceva il padre del gargione esser povero da capo l'accettò e ogni giorno gì insegnava cuscire ma dionigi si dimostrava d'addormentato ingegno e nulla apparava la quale per suo diporto nel lito raccoglieva certe pietruzze e tra queste si nascose tornata la damigella a casa e tratte fuori le pietruzze del canestro violante unica figliuola del re vidde risposegli subito il cacciatore questo è un uccello molto rapace e chiamasi sparaviere e questi sono cani che vanno cercando le quaglie uccelli grassi e di buon sajìore quest'uccello le prende e io le mangio grave e sottile fu l'esposizione del raccontato enimma né fu veruno che soddisfatto non rimanesse vicenza che il sacerdote disse to che non mangiava carne quel giorno per esser vigilia e tingendo i costumi da i quali era tutto alieno mostrava di digiunare negando la cena al famelico ventre e sostituita dalle due seguenti favole favola i i anastasio minuto a ia una gentidonna ed ella non ama lui abitava in verona un cavalliero di corpo bello altiero di animo famoso in prodezze e di orrevole famiglia il quale come ogni un altro sottoposto alt amorose fiamme fine dell undecima notte notte duodecima i vaghi e occhiuti uccelli avevano già dato luogo all'oscurità della notte e i pipistrelli nemici del sole e a proserpina dedicati la damigella udita la benigna risposta prima molto lo ringraziò del suo buon volere dopò disse altro signor feriero da voi non chieggo se non che ora che a me tocca la volta di favoleggiare in e così passava la sua vita con questa crudel pena ogni giorno ma quella prudentissima moglie mossa a compassione della pazzia del marito volevano appresso questo il signor trasse fuori un picciolo scoppio che a lato teneva e avea cinque bocche le quali unitamente e ciascaduna di per sé poteassi scaricare domattina per tempo andrai vestito da monaco al monasterio che è fuor della città ed ivi aspettami fin che sotto il medesimo abito io e il mio marito venir ci vedrai e cosi quello che se aveva imaginato di tradire e ingannar r artegiano fu tradito e ingannato da lui ivi edificò egli un bel palazzo di marmo con maraviglioso artificio con le porte di bronzo facendogli andare il fiume a torno ed essendo divulgata la fama di questo palazzo per tutto si sapeva la condizione di quello e per tanto convenivano i pazzi da ogni parte in gran numero per sanarsi anzi per parlar più drittamente vi piovevano perciò che abbiamo ordinato io e il mio marito ambi vestiti di abito monacale venir domattina al detto monasterio per confessarci sii aveduto di buon animo e vigilante né ti perder di consiglio fu dalla compagnia del signor il strepito sentito onde riserrati insieme e lasciate a cavalli in libertà le briglie subito aggiunsero al luogo dove era il romore e videro e malfattori che s affaticavano gettar giù la porta ai quali disse uno della compagnia e cosi detto gliela pose al collo la fanciulla che aveva inteso il trattato senza dir altra parola rispose ella sarà ben mia perciò che il padre mio e la madre mia ve la vogliono torre e ammazzarvi a cadauna di queste lagune vi aveva fatto porre una catena di t'erro e sopra la porta di questo luogo vi fece fare il titolo che diceva luogo da sanare i pazzi e della moglie nulla si curava di che la moglie dolendosi molto non poteva sofferire che l unica sua bellezza estimata da tutti fusse dal marito sì vilmente sprezzata ma leggetele alle volte e pigliatene a luogo e tempo trastullo e diletto non lasciando però quello da cui ogni nostro bene prociede onorato presentò un sacerdote in rettore e governatore di quella il quale era assai dotto in ragione canonica un giorno che era certa vigilia di un santo non però comandata dalla santa madre chiesa sia acciò che questa ultima sera di carnesale tutti possiamo favoleggiare e il signor ambasciatore come persona pi'incipal tra noi sarà il primo indi di uno in uno seguiranno gli altri secondo gli ordini loro i quali figliuoli d ubbidienza presero i loro liuti e la sequente cancione cantarono donna quanta bellezza e leggiadria giamai fu in alma pura tutta la pose in voi gentil natura onde determinò d andare ad un luogo non molto lontano e chiamare tre suoi amici e insieme con loro essequir il tutto il medico diligente alla cura del ke tanto operò che in dieci giorni dalla gravosa infermità fu liberato risanato il re e restituito alla pristina sanità oltre che non hai detto il tempo che vi consumi fuggi per dio fuggi che se il maestro ti trova quivi mi dubito che ti porrà in una laguna dove senza dubbio sommerso e quasi morto rimarrai già sento venir raen ornai la forza ed appressarmi a chi cercano tutti vanamente fuggire che questi sono i delicati frutti ch escon di questa scorza fine della ottava notte notte nona aveva ormai la secca terra mandata fuori l'umida ombra della scura notte il secondo di arianna il terzo di cateruzza il quarto di lauretta il quinto di eritrea poscia la signora impose che tutte cinque una canzonetta cantassero perchè così intervenne ad uno figliuolo d'un duca il quale dopo molti aff'anni fece patire alli lor nemici l'aspra penitenza del suo commesso fallo donne amorose non vi paia strano perchè il mistier fo con misura a tede e molto mi contenta il dolce suono lo tengo duro fin che il mi sa buono sì come è costume di ciascun fanciullo pose la mano sopra la catena e voleva mettersela al collo il signore che vedeva la fanciulla della catena dilettarsi tuttavia accarezzandola disse vuoi tu figliuola mia ch'io te la doni anima mia non dubitate punto né vi sgomentate prendete il consiglio che vi darò io e state sicura che ogni cosa riuscirà in bene alla qual cosa tutte e ciascaduna da per sé molto volentieri accontentorono fatta adunque la scielta delle donzelle che avevano nella duodecima notte a favoleggiare la signora fece di cenno al trivigiano e al molino che una canzonetta cantassero il quale con allegi'o viso disse esser il leoncorno il quale ancor che sia animai inonesto e intemperato nondimeno tanto la verginità gli piace che posto il capo in grembo della donzella costui non avendo moglie prese per sua donna una figliuola di messer can dalla scala veronica per nome chiamata ìli amici intesa la cosa e avidi del guadagno lietamente accontentarono e prese le lor armi alla casa di malacarne se ne girono avevano e ladri dato ordine tra loro che quando vilio fusse addormentato dovesse uscir del sacco e ucciderlo e tuorli i danari con l'altre cose migliori dopo tante fatiche e gran martire per ultimo rimedio di cosi lungo assedio e in questo par che l alma si conforte cangiar la amara vita in dolce morte molti pensarono d'intendere il vago e dotto enimma ina il lor pensiero rimase vano perciò che la loro intelligenza molto deviava dal vero i quali senza dimora così dissero vostro vago sembiante nel qua i veggio la mia morte e vita seguirvi donna mia mi stringe e invita e uno di detti cirugi il quale di gran lunga tutti gli altri avanzava preso il coltello feritorio percosse leggermente e con gran destrezza in un volger d'occhi il loco enfiato in verona città nobile e antiqua ne tempi passati abitava un messer brocardo di cavalli uomo ricco e nella città riputato assai la signora vidde che ogniun taceva iinpose a lionora a cui la prima favola della duodecima notte per sorte toccava che al l'avoleggiare desse incominciamento ed ella senza indurrlo in tal guisa incominciò favola il marito intendendo questo fu oltre modo dolente e confortata la moglie determinò di farli tal scherzo che sempre si ricordarebbe di lui non vi par egli padre ch'io abbia sottilmente investigato questa cosa il padre inteso questo e nulla rispondeva ma guattaudo per un pertugio vidde malacarne con una sicure in spalla e i tre altri ben assettati nelle lor armi il ke maestro mio se voi curarete questa infermità io vi guidardonerò di tal sorte che per tutto il tempo della vita vostra contento vi troverete di questa nacque maestro lattanzio il quale aveva due arti alle mani e di l'una e di l'altra era uomo peritissimo ma una essercitava publicamente e l altra di nascosto sdegnati allora quelli che erano rimasti vivi si misero alla forte per gettar giù l'uscio e sì fatto romor facevano che pareva che roinasse il mondo della notte decima notte undecima era già venuta la scura notte madre delle mondane fatiche avenne che lattanzio tolse per suo gargione un figliuolo d'un pover uomo acciò che imparasse l'arte del sarto costui che era putto e dionigi si chiamava fecero grandissime risa gli uomini quando intesero che la moglie del contadino soffiava di dietro a guisa di folle traendo sospiri con l'altra bocca e che la torta era fredda né aveva bisogno che fusse raffreddata e da plutone l amata amica già da ogni canto le notturne tenebre dimostrava quando l onesta e fida compagnia al palazzo della signora si ridusse ed era sì astuta e sagace che non che una donnicuoua ma ogni gran uomo ancor che prudente arrebbe fatto stare ignoranza sua non senza grandissimo piacere dell onorevole compagnia fu ascoltata la dilettevole favola da cataruzza raccontata vedendo finetta le calde lagrime i cordial sospiri gli angosciosi singulti e duri lamenti che la donna faceva disse ispedita la cena ed il ragionamento doppo quella se n'andarono a dormire nella medesima casa il contadino con la moglie ed il sacerdote col diacono ed era una camera dirimpetto all'altra ritornato il marito a casa la donna si mostrava molto addolorata e trista e con gli occhi pieni di lagrime malediceva la sua trista sorte e addimandata dal marito che cosa avesse nulla rispondeva ma solo piangendo ad alta voce diceva che d'ogni parte nella chiesa luce dinanzi al sacramento e giorno e notte si consuma ed adorna il tempio ed é frale per esser di vetro meno era guardiano egli degli altri se non che aveva libero arbitrio di uscirne a suo piacere non però egli si partiva giamai il vecchio amoroso con benigne e pietose parole quasi piangendo disse signora unica speranza e sostenimento della misera mia vita nascosamente imaginandosi che s egli non poteva apparar quella del sarto che era agevole molto minormente appararebbe quella di nigromanzia che era malagevole sicilia isola che per antiquità tutte le altre avanza è posta una nobilissima città la quale per lo sicuro e profondissimo porto è chiara e volgarmente è detta messina perciò che porgeva alle damigelle un non so che di dolcezza e quantunque tutte l intendessi no non però volsero dimostrarlo ma prudentissiinamente aspettorono che egli lo dichiai asse che mi vagliono le pompose vesti che mi vagliono le gemme i monili i pendenti e le altre care gioie veramente tutte queste cose sono fumo a comparazione del piacere che prende la moglie col marito e messolo in stalla e strettamente legato aspramente il bastonava e questo ordine teneva e mattino e sera di modo che l cavallo era venuto si distrutto che era una compassione a vederlo il re questo udendo disse al medico andate e ritornate dimani che faremo sì fattamente con la figliuola che voi r arrete la figliuola udita ed intesa la volontà paterna ritornò in camera e preso il robino con molte gioie ritornò al padre e ad una ad una le addimostrò al medico il qual subito che vidde quella che tanto desiderava disse eccola s io miro nel bel viso la bellissima gola il bianco petto nel qual si regge e si vaneggia amore dico nel mio concetto siete creata certo in paradiso e mandata qua giù a far onore al secol nostro e trarlo fuor per il che lattanzio ogni giorno con calzi e pugna lo batteva e il più delle volte li rompeva il viso e facevagli uscir il sangue avenne che in quell ora lattanzio si trovava in fiera e veduto il cavallo e conosciutolo esser sopra naturale andò a casa e trasformatosi in un mercatante prese gran quantità di denari ed in fiera ritornò già che questo è il caro e gentil robino che voi cercate per la cui perdita in tutto il tempo della vita mia rimarrò scontenta io non vi lo do di mio volere ma astretta dal padre violante per le parole del giovane assicurata alquanto e per la lampede che era nella camera accesa veggendolo leggiadro e riguardevole si mosse a pietà e disse come provido e gelosissimo uomo se prima non aveva diligentissimamente ricerco tutti i buchi e le tìssure di casa e serrati tutti gli usci e finestre con suoi cadenazzi con gran diligenza e chiavati con chiavi di maraviglioso artificio scacciata fiordiana a cui l'ultimo aringo della presente notte toccava levossi in piede e allegramente disse signora mi sarebbe di non picciolo contento madonna veronica tutta lieta e tutta festevole per le carezze che le faceva il marito li raccontava la passione l'affanno e lo strazio che per lui amore avea portato e perciò non vi maravigliate se io alle vostre accese voglie non diedi ispedito volo perciò che l onore che rende la casta moglie al dissoluto marito è molto da esser tenuto caro ma prima che dessero principio al favoleggiare volse la signora che tutte cinque con i loro lironi cantassero una canzonetta le quali con lieto viso e con angelico sembiante in tal maniera dissero ritrovandosi la bella donna di state in villa e sola soletta passiggiando dinanzi la porta della sua casa tra se stessa minutamente considerava le maniere ì costumi gli atti del marito e il poco amore eh egli le portava la fanciulla che verginea si chiamava e lo scelerato trattato scoperto aveva fu dal duca data in governo alla signora duchessa che l ammaestrasse e mi cominciò tìllaneggiare dicendomi che io era una trista e eh io menava gli uomini in casa e che io m impacciava col tal e col tale e come una trista e vi femminuccia immonda e sporca gli abbia così tosto abbarbagliati gli occhi dell intelletto che non veda e tra se medesima ramaricandosi diceva ma per non scoprir quello che nel cuor ascoso teneva s astenne da ridere e volto il viso verso la graziosa eritrea disse sarebbe oramai tempo che voi con una dilettevole favola deste principio al il villano volendo onorarlo fece una sontuosa cena con arrosti torte ed altre cose e volle che restasse appresso a lui quella notte ma si fusse vecchia e putrefatta malagevolmente si potrebbe curare la donna questo intendendo racontòle i costumi del marito la trista vita che teneva e la mala vita che le dava prese la donna il drappo con le gioie dentro e poselo sotto il guanciale dove brocardo suo marito dormiva fatto questo disse finetta andiamone in caneva e andate e in tal maniera i bergamaschi con la loro astuzia furono contro i firentini vittoriosi e da quell ora in qua i bergamaschi ebbero un privilegio dall imperatore di poter sicuramente andar per tutte le parti del mondo senza impedimento alcuno pur molto leggermente apparò l arte negromantica e divenne si dotto e soffìciente in quella che di gran lunga il maestro avanzò piacque molto a tutti la ispoizione del sottil enimma e massimamente al signor antonio bembo che del giuoco assai si dilettava e perchè la notte molto fu commendata la favola del signor ambasciatore la qual non fu favola ma la istessa verità perciò che il cacciatore sopravanza di pazzia tutti e pazzi quello dico che non avendo onde vivere perde il tempo e li danari andando alla caccia subito fece disegno sopra di lei e accostatasi a lei riverentemente la salutò e chiesele limosina la donna che altro aveva in capo che far limosina con turbato viso le espulso continovando i firentini il lor viaggio viddero alcuni altri contadini che sopra la commune strada cavavano fossi e fermatisi dissero compagni olà iddio vi aiuti alzando all'ora la voce il pazzo ma certamente non pazzo in questa cosa anzi dimostrava egli esser savio fuggi gridava fuggi pazzo che sei che tu spendi cinquanta ducati all anno per guadagnarne duo signor mio voi sapete quanto e qual sia sempre stato l'amore e benevolenza tra noi che a quella poco si potrebbe aggiungere ma cesare dottissnno giovane mancandogli i primi fondamenti legali era così nudo di lettere ch'egli non intendeva quello che leggeva e trovato opportuno tempo alla sua donna le rese e cosi ella senza che l marito di tal fatto se n avedesse col suo onore nel primo stato rimase arte che egli palesemente essercitava era la sartoria l altra che nascosamente faceva era la nigromanzia e dopo molto contrasto determinorono partire esser migliore per ciò che se ne gli agricoltori se ne gli osti se ne fanti e nelle femine è tanta dottrina che saria nella città dove sono uomini consumatissimi e ed ella ch'altro non desiderava in tal modo l'espose altro non dinota il mio enimma se non la lampade onde trovato il modo di aprire una finestra vidde pe cancelli della ferrata gelosia che per aventura indi passava quel giovane che era ardentissimamente acceso dell amor di lei chiamollo cautamente e dissegli a questa bella e graziosa giovane s'era grandemente enfiato il pettignone il quale era venuto a guisa di una grossa palla egli è cornuto e già d amor si pieno che piangendo disfanta ogni veleno l onesto e leggiadro enimma del signor ambasciatore fu di non minor piacere che fusse la favola da lui raccontata ch'assai mi dà desir più che speranza anzi veggio ne bei modi temprati quasi molesta farsi in te fortuna si che il suo nome vive il tuo s imbruna era tra questi ladri uno che era molto familiare e domestico di questo vilio e dimostrava di esserli suo grande amico e alle volte l'aveva menato a desinare seco la fanciulla che era amorevole s'accostò al signore e facevagli feste e carezze assai ed egli all incontro la basciava e lusingava e gli animali lassi prendevano riposo quando amorevole e dolce compagnia lasciato ogni tristo pensiero da canto si ridusse al solito ridotto il medico disse che non voleva stato né danari ma una sola grazia il ke promise conciedergli ogni cosa che convenevole fosse ma vedendo non potersi prevaler di lui assai si ramaricava oda lui diceva figliuolo mio tu sai quanto per farti un uomo ho per te speso né dell'arte tua mi ho mai prevalesto nelle bisogne mie sì fieramente s accese dell amor di costei che né di né notte non trovava riposo e tanta era la passione e il tormento ch'egli sentiva raffreddata ed acciò che cessassino dalle molte risa la signora comandò a lauretta che enimma seguisse la quale ancor ridendo così disse e non avendo moglie prese per donna la figliuola di alessandro di alessandri cittadino napolitano e di lei ebbe un solo figliuolo a cui pose nome cesare ma la donna ancor che di gran valuta i doni fussero tutti li rifiutava perciò che a lei non bisognavano suoi presenti per aver il marito ricco che non le lasciava cosa alcuna mancare la prima che uscì fu diana l altra lionora la terza isabella la quarta vicenza e la quinta fiordiana ed avenga che il prete lo pregasse che di ritorno volesse andar ad alloggiare con esso lui perciò che egli voleva che alla donna tutto il fatto raccontasse non però vi venne ma avuta la risposta in sonno per altra via al suo monasterio fece ritorno ma ben molto piena e fornita di tutte quelle cose che sono alla umana vita necessarie e per dar fede della scarsa e picciela sui spesa nel vivere vestiva un abito vile abietto e lordo né più cosa alcuna manifestamente si conoscea quando la signora uscita di camera con le dieci damigelle andò fino alla scala ricevendo lietamente la nobil compagnia che già di barca era smontata il prete che temeva non fusse scoperto essendo la spada e la rotella conosciuta toinò al pagliaio e senza veder altra fantasma prese la sua spada e la rotella e non senza gran sospetto ritornò a casa il mio adunque enimma dinota il liuto il cui manico è lungo più d'un palmo il cui ventre siede in grembo di colui che suona e dà diletto a gli ascoltanti cosi soave che l'alma trabocca e forza è trarlo per sciugarlo fuore dite donne se ciò e quel fin perchè conciosia cosa ch'egli più tosto avesse voluto perdere i danari e il pane che perder voglio per far il figliuolo valente per se uno e l altro decem vel circa udendo tal risposta i firentini dissero fratelli noi vi parliamo volgarmente e onde prociede che voi rispondete latinamente ma ben quella che l sarto teneva ascosa nasce odio tra loro e finalmente dionigi lo divora e violante figliuola del re per moglie prende la vezzosa finetta andò in camera dov era il drappo con le gioie annodato e quello sciolto prese la collana e le perle ed empito il drappo di pietricelle e di terra r ingroppò e postolo al luogo suo se ne fuggì a questa e alle altre fu data ampia licenza di poter liberamente ragionare ciò che più le piacesse con questa però condizione che fussero piìi revi e risolute di quello che furono nelle notti precedenti alta son come ca né casa sono e splendo come speglio d ogn intorno dinanzi sto a cui chiedi perdono e perchè mi consumo notte e giorno fu se non da tutti almeno dalla maggior j arte inteso r enimma che il ventaglio che porta la donna in mano significava il padre vedendo il pericolo grande della figliuola e temendo che non le avenisse qualche scorno per esser così stimata deliberò di porla nel monasterio di san iorio della città di salerno ed egli sedendo appresso alla donna quasi ad ogni boccone dolcemente la basciava il geloso per la novità della cosa rimase tutto attonito e sbigottito le nostre voglie lunghe e ore corte di che pensier mi strugge ma tardi o dura sorte de mortali del vostro error pentita e di mia morte voi piangerete e di vostra durezza e tanto lo seguitò che allontanato dalla compagnia smarrì la dritta strada di maniera che perduto il cervo di veduta e lasciata l impresa non sapeva dove egli fosse ne dove andasse ti'ovasi scritto padre ne libri di ragion civile che le sentenzie si deono connumerare tra i casi fortuiti io che ho considerata la mente e non la corteccia della legge non sapendo il poverello dove gire e trovandosi senza pecunia vidde un certo cortile discosto alquanto dagli altri ed entratovi dentro senza che da alcuno fosse veduto né sentito settima notte notte ottava il biondo e luminoso apollo figliuolo del tonante giove e di latona ornai s'era partito da noi grato fu a ciascaduno il dotto e arguto enimma da isabella recitato né vi fu alcun della compagnia a cui bastasse il cuore d interpretarlo ma la prudente isabella così l'espose ma finetta astuta e maledetta non si partì ma fissamente guardò il volto della donna e veggendola mesta disse che per divin costume ci facevan gioir ad ora ad ora e la nobil sembianza dolcemente allargar a gli occhi il freno onde preso un poco d'ardire distese il capo in fuori del pagliaio per meglio vedere e sentire quello che facevano gli innamorati e tanto innanzi col capo si fece che pesandoli più la testa che il busto né avendo modo nella aglia di ritenersi non so qual mia disgrazia o ria sciagura spesso m induca a si malvaggio porto che di maschio eh io son cangio natura e di vil feminella il nome porto mi maraviglio grandemente di voi messer anastasio che voi senza rispetto alcuno veniate a queste ore pichiando l uscio dell altrui case andatevene poverello a riposare e non molestate chi non vi dà noia chi su le tenere erbette e chi sopra li fronzuti àlbori quando la signora con le sue damigelle uscì di camera e venne in sala e la mattina per tempo uscire il marito udendo questo s accese di sdegno e cominciollo villaneggiare dicendo e pensando che fusse stato qualche spirito maligno chiamò il sacerdote il quale cantando salmi ed inni a ventre degiuno con acqua benedetta benedi la casa e poi tutti ritornarono a riposare sì fiiosoti come teologi e di qualunque altra sorte dottori fecero la scelta de gli migliori e quelli ritenettero nella città a ciò che fussero la rocca e la fortezza nella disputazione contra firentini e tratto fuori di seno un borsone di ducati d oro che lucevano come il sole e un fil di bianche grosse e tonde perle e due gioie legate in oro gliele appresentò pregandola che ella non li negasse il suo amore la compagnia poi che ebbe molto comendata la dechiarazione dell enimma si levò in piedi e tolta buona licenza dalla signora con gli occhi sonnacchiosi si parti e dicendo queste pai ole si abbracciorono insieme ed'imaginarie lagrimette il viso bagnandosi si basciorono la fante conosciutolo ne andò subito a lei che con l amante era in camera e si sollazzava e chiamatala da parte le disse madonna raesser anastasio pichia alla porta a cui disse la donna e dimostrando l'ignoranza sua perciò che togliendo il vero per lo falso e il falso per lo vero contendeva molte volte con gli altri io donne mie care voglio raccontarvi un caso non da burla ma da dovero a giorni nostri avenuto ad un povero fratuncello non senza però suo grave danno la donna aperta una sua cassetta trasse fiioin la collana con un bel jiendente e un til di orientali perle e dièle a finetta e levatosi da sedere con la fanciulla in braccio sopra un letticello con la catena al collo la pose ed ella perchè l'ora era iarda immantinenti si addormentò quando il signor ferier beltramo volesse per gentilezza sua farmi una grazia per la quale io gli sarei sempre tenuta e tiratisi da un lato fecero tra loro consiglio di uccidere il giovane e spogliatolo dello sue vestinienta sotterrarlo nella campagna persuadendosi che mai più di lui novella non si sentisse dice il famosissimo poeta che chi prende diletto di far frode non si die lamentar s altrui l inganna io molte volte e quasi sempre ho veduto quelli che vogliono ingannare rimanere ingannati venuta la mattina sequente e volendo il prete celebrar la messa un poco per tempo acciò che certi suoi negozii ispedir potesse stavasi su l uscio della chiesa aspettando il chierichetto che a risponder la messa venisse le quali al lei comandamento ubidientissime in tal guisa soavemente cantarono s'a bei principi amor di fede armati a cui rispose il figliuolo padre prima vi ringrazio delle spese e fatiche fatte per me indi pregovi che non vi affannate ancor che io non abbia apparato arte del sarto sì come era il desiderio vostro i quali ubbidientissimi a comandamenti suoi presi i loro strumenti e accordati in tal modo la seguente canzone artificialmente cantarono innanzi alla porta e nella spaziosissima corte vi erano alcuni pazzi e uomini da niente i quali per la gran calidità del sole percossi erano grandemente afflitti e non potendo con suoi ferri e altri ordegni aprir la porta né romperla e dubitando che per lo strepito non concitassero i vicini in sua mala ventura s imaginarono d'ingannarlo per un'altra via e postovi dentro di cinque damigelle il nome il primo che uscì fu di lauretta il secondo di arianna il terzo di alteria il quarto di eritrea il quinto la donna sentendo le parole e conoscendo la vi feminella averle trovata la piaga che fieramente la noiava si pose in dirotto pianto che pareva che innanzi gli occhi avesse il morto marito dimorando i dottori bergamaschi in tai servizi che contadini pareano ecco venire i firentini cavalcando con grandissima pompa i quali veduti ch'ebbero quelli uomini che lavoravano la terra dissero dio vi salvi fratelli piena perciò che oltre la lei lordura e succidume ella debilita le forze toglie la vista priva l'uomo dell'intelletto fallo infame gli vuota la borsa pigliate madonna questo drappo e di vostra mano ponetelo sotto il guanciale dove dorme il marito vostro e vedrete cose mirabili ma non aprite il drappo fino a dimane per ciò che ogni cosa si risolverebbe in fumo il signor ferier sentendosi nominare e richieder la grazia disse signora fiordiana a voi sta il comandare e a me l'ubidire comandate adunque quel che vi piace che sforzerommi di contentarvi a pieno e con esso lui era una contadina giovane e assai bella la quale aveva nelle braccia una fanciulla di anni cerca cinque e la pasceva dimmi compagno mio s'io non t'oftendo quel eh io ti posi fra le gambe al scuro che n'hai tu fatto di saperlo intendo che non vedendol mi par troppo duro altri altre cose e altri negavano che far si dovessero alcuno delli rimedii allegati tutti finalmente furono d'accordo che tagliar si dovesse il luogo enfiato per rimover la materia e la causa del dolore la favola raccontata da lionora mi presta campo largo di recitarvi un compassionevole caso il quale ritiene più presto della istoria che della favola il che deliberatosi vennero tutte le monache del monasterio e molte matrone con alcuni propinqui della graziosa giovane favola l maestro gasparino medico con la sua virtù sanava i pazzi grave è il carico che mi ha dato la signora in raccontar favole perciò che è più tosto ufficio di donna che di uomo ed essendo sopraggiunta la notte né sapendo dove andare per esser mal instrutto di queste contrade trovai per mia buona sorte questa picciola abitazione dove da questo vecchiarello e da questa donna fui allegramente ricevuto ma il giusto dio non permise il malvagio lor proponimento aver effetto ma con bel modo il loro trattato scoperse finito il trattato e il malvagio consiglio malacarne pensò di non poter solo adempire il deliberato pensiero né più attendere come prima al mesterò del sarto diègli licenza e mandollo a casa di suo padre il padre che poverissimo era veduto che ebbe il figliuolo molto si duolse e presso questo le diede in dono il castello di binasio posto fra melano e pavia il quale oggidì per le continove guerre è in sì fatta maniera distrutto che non ci è rimasta pietra sopra pietra madonna si vaggrada che facciamo alcuna operazione mandate fuori di camera tutte le fanti e ordinate eh attendino alli servigi di casa e noi tra questo mezzo resteremo qua e faremo quello che fa bisogno e tanto con quello premea le erbe che vi erano dentro che n usciva un sugo col quale ella faceva la salsa laudevole fu la dichiarazione del non più inteso enimma il prete circa la mezza notte eccitando dal sonno il diacono gli addimandò bellamente dove la patrona avesse riposta la torta che era avanzata dicendogli che se non cibava il suo corpo ei si morrebbe da fame ferro appresso questo non permetteva che alcuno per stretto parente che gli fusse o congiuntoli per affinità o per amicizia entrasse nella casa sua la signora vedendo la favola del molino esser giunta ad un ridicoloso termine e conoscendo che tempo velocemente correva disse eh il dovesse con l'enimma l'ordine seguire partita dal padre violante ed andata nella sua camera e chiusa sola dentro si mise a piagnere e preso il robino l'abbracciava basciava e stringeva maladicendo l'ora che il medico in queste parti era venuto e di questo n è causa la unica bellezza vostra la qual vi fa ad ogni altra donna superiore e se a'oì non arrete chiuse di pietà le porte sovenerete a me che per voi al giorno ben mille volte moio onde il capello vedendo la cosa andar in longo disse signori non perdiamo tempo perciò che enimma da me recitato altro non dinota che il giuoco il quale nato di solo padre è da ogni uomo nodrito vedendo il robino le calde lagrime che da i be occhi giù scorrevano ed i profondi sospiri che dal ben disposto cuore venivano mosso a pietà si converse in umana forma e con amorevoli parole disse imperciò che ella era specchio di virtù e di pudicizia e ad una lucrezia romana agguagliar si poteva deliberò sanarlo di tal pessima egritudine il figliolo grandicello gli diede un precettore che gì insegnasse le prime lettere indi mandouo a bologna per studiare in ragion civile e ragion canonica e ivi avealo tenuto lungo tempo non è egli venuta l altra sera a me chiedendomi cose non men disoneste che triste offerendomi danari e gioie e perciò che io non gli diedi orecchio né volsi contentarlo signor feriero non ricusa l impresa anzi vi ringrazio di quanto per me operato avete e lietamente così disse perciò che enimma da quemia sorella raccontato altro non dimostra eccetto il trombone il quale dal suonatore vien menato su e giù e vien sciugata l'acqua che vi è dentro per meglio suonare e davasi ad intendere che per tal causa gli avessino a toccare de buoni clientuli e cause di molta importanzia eh era nel fior della sua bellezza né passava il decimosesto anno costei che filomena si chiamava era da molti per la sua bellezza molestata e addimandata in moglie indi di fiordiana dopo di lodovica riserbando a lionora il quarto luogo e ad isabella il quinto corrispondesse con madonna il fine unqua il tuo col suo nome arrebbe fine ma penso ahimè che n lei la tua possanza non è di tal valor che stringa il freno a r alto suoi pensier d onestà pieno i quali ben visto e esaminato il luogo della enfiazione altri dicevano doverglisi sopraporre radici di altea cotte e miscolate con grasso di porco perchè levarebbono il dolore e la enfiazione ti che pensava non poterle altrimenti succedere se con r ingegno non dimostrasse quel che si potessero fare e operar le donne il maestro secondo la pazzia loro li poneva in quelle lagune e alcuni di quelli curava con busse altri con vigilie e astinenzie e altri per la sottigliezza e temperanza dell aere a poco a poco riduceva al pristino loro intelletto che contenzioni e romori sono questi che voi fate rispose malacarne signori io vel dirò questa sera essendo venuto a casa tutto lasso trovai un giovane soldato della vita molto disposto e percosselo di sì fatta maniera che lo amazzò e di simolato e finto il fece un vero morto i compagni del ladro avendolo aspettato fin appresso il giorno non però a lei in perpetua sua pena era possibile uscir mai fuori di casa e da tal servitù disciolgersi perciò che ei teneva fedeli guardiani per custodia della casa e pe suoi servigi il quale messa la mano sopra il candido petto di violante trovò due popoline ritondette e sode ed ella che ancora non s era addormentata si smarrì e volse gridare di punzoni di busse fuorraisura ogni un mi carca si che al fin son scorto ma peggio ancor m avien eh a tempo e loco per la vita d altrui patisco il foco e veggendo tutti come la sera precedente esser ridotti comandò gli stromenti che venissero e poscia eh ebbero danzato alquanto venne con l auro vaso uno servente e di quello un fanciullo trasse cinque nomi la forza sol de l'ingegno non poco mi fa prestar a cui non ha buon lume ad alto stato un gentil cor colloco e sono scura a cui di me presume onde consumò il tempo indarno e i danari che dovendo studiare in medicina e r opere di galeno egli studiava la bocolica e le cartelle da giocare e di darsi piacere in tutte quelle cose che gli dilettavano stando così il prete in aspettazione ecco venir il fratuncello il quale innanzi giorno s'era levato e partito per non esser ivi raccolto e e colla bocca di dietro soffiava a guisa d'un folle allora il diacono pensando di parlare col prete disse prendete maestro la torta ch'avete dimandata enimma da me raccontato altro non dinota che il formento che ha nome di mamaschio poi macinato muta il nome e diviene femina che è la farina e indi battuta con punzoni diventa pane e per nutrire l'uomo e cotto nel fuoco ison so io di che condizione è la moglie mia son so io come r hai voluta corrompere con dinari e gioie e perle non hai tu detto sciagurato e tristo che non volendo ella acconsentire alla tua sfrenata voglia intravenuto partitosi il cavalliei'e secretamente montò a cavallo e con quattro buoni compagni seguì la l'emina che con le gioie t'uggiva e avanti che la sera venisse l aggiunse ad una fiumana la quale voleva valicare e fece alcune lagune con gli registri delle acque quelle accrescendo e minuendo secondo che gli aggradiva onde ne fece alcune dove entravano l'acque tanto alte quanta è l'aitezza d un uomo nacqui di padre sol ne madre alcuna ebbi giamai e dopo eh io fui nato così mi destinò la mia fortuna che fra tutt uomo fusse nudrigato rimase già lauretta aveva dato fine alla sua favola quando la signora le fece motto che con enimma seguisse ed ella senza indugio in tal modo disse non stette molto tempo che venne una fanticella la qual in verità era monaca donna molto saputa e dottrinata e a tal effetto astutamente condotta e disse mentre che il signore il vecchiarello e la nuora stavano in ragionamenti sopraggiunse malacarne figliuolo del vecchio e marito della giovane ed entrato in casa vidde il signore che ragionava col vecchio e accarezzava la fanciulla non posso astenermi dal ridere scrivendo la veritade in luogo di favola tutte le monache stupefatte per tal novità piangevano da dolore non per la ferita né anco per la infermità della giovane fallace speranza come amor n hai del bel viso sereno in tutto privi e sconsolati a pieno non senza qualche acceso sospiro fu ascoltata r amorosa canzone la qual forse d alcuno penetrò le radici del cuore e postavi la mano dentro trasse di cinque damigelle il nome delle quali il primo fu di lionora il secondo di lodovica il terzo di floriana il quarto di vicenza il quinto d'isahella sconsolate erbecine dov è il valor dov è la gloria vostra e i gentil sguardi de la donna nostra ahimè smarrito è il lume anzi il bel sol eh ogni altro discolora che furono ritornati a casa avedutosi il marito che egli era stato la cagione di tutto questo male ed esser cosa superflua e frustratoria voler resistere a gli sottili inganni delle donne il che detto si partì l accorto giovane e vestitosi da monaco e preparata una mensa con ogni maniera di dilicate vivande e abbondevolmente con vini gloriosissmii andò all antedetto monasterio bello e leggiadro soti vago ed adorno albergo fra donzelle e gran signore seco vo solazzando notte o giorno senza sospetto alcun dentro e di fuore te decima già in ogni parte gli stanchi animali per le diurne fatiche davano riposo alle travagliate membra chi su le molli piume che sui duri ed aspri sassi disse il medico sacra corona altro da voi non voglio se non un robino legato in oro che ora si trova in balìa della figliuola vostra il quale veduti e cacciatori per timore si diede al fuggire il signore ch'aveva cuor di leone e stava bene a cavallo vedendo il cervo velocemente fuggire con gli sproni spinse il cavallo e animosamente si mise a seguirlo la donna già accesa di sdegno ed ira sì per lo disturbo sì anche per lo giovane ch'era in casa si fé alla finestra e disse il signor pietro bembo alla sua favola diede principio cosi dicendo favola iii un tkdesco ed un spagnuolo mangiavano insieme nacque tra servi contenzione qual fosse più liberale e in presenza della donna strettamente ingroppò il drappo con le gioie dentro e dette alcune secrete baie e fatti certi altri segni porse il drappo a madonna e dissele però datemi aita mentre è valor in voi ed in me vita piacque a tutti la dilettevole canzone dal trivigiano e dal molino armoniosamente cantata e a piena voce tutti sommamente la volete portatele alle vostre triste che vi contenteranno io come ben sapete ho marito il qual non mi niega cosa che mi fa bisogno andatevi adunque alla buon ora e quel poco di tempo che vi avanza attendete a vivere né serai più sì oso di avicinarti a casa mia il vecchio messe le pive nel sacco e come muto divenuto si partì e la donna savia e prudente dal marito tenuta ed insomma più erano le battiture che i bocconi che egli mangiava ma dionigi ogni cosa pazientemente sofferiva e la notte alla fessura della camera n'andava e il tutto vedeva e avuta una cella da quelli reverendi padri ivi dormi quella notte venuta la mattina fece ancora apparecchiare altre dilicatezze pel desinare oltre quelle che già portate vi aveva il quale lasciando da canto ogni suo grave pensiero così a dire incominciò favola v vilio brigantello amazza un ladro il quale vaia posto nelle insidie per amazzar lui cavalliere voi sapete il fervido e caldo amore che già tempo mi avete portato e ora portate e avenga che in tutte le operazioni mie dura e crudele vi abbia forse paruta e se ben consideriamo non e è alcuno tra la gente nostra o grande o piccolo he si sia che non abbia qualche lettera appresso questo noi siamo atti ad ogni magnanima impresa il che veramente non si trova in voi e se pur si trova sono pochi e quando fiatava rendeva un certo fetore che quasi ammorbava chi s avicinava a lui e in bocca aveva solo duo denti i quali gli erano più presto di danno che di utile indi venuto alla età della florida adolescen ia dopo i studii e l'altre buone operazioni alle volte si dava all'armiggiare a lanciar il palo e all'andar a caccia e di questo assai si dilettava la fanciulla lasciato il vecchiarello con la madre in compagnia ritornò al signore e facevagli maggior festa e maggior carezze che prima e poscia che castigato ed ammaestrato ebbe lo ritornò a lattanzio pregandolo sommamente che lo dovesse tenere castigarlo e nodrirlo né altro da lui voleva se non che l'imparasse amico il conforta dicendogli che non dubiti perciò che egli ha i danari del venduto cavallo nella tasca eh a basso picca e drieto il culo pende non stette molto che lattanzio venne a casa e gitosene alla stalla per dar delle busse al cavallo quello non trovò ma acceso di subita ira e andato su dove erano le figliuole vidde quelle dirottamente piagnere per il che volendo con la sua ignoranzia agguagliarsi a coloro eh erano dottissimi né avevano perso l'oglio e il tempo ne continoi studij tentò prosontuosamente d ascendere al grado del dottorato tosto che non s'è detto il figliuolo tolti e danari volentieri ubidendo al padre si partì ed essendosi molto allontanato da lui pervenne all ingresso d una selva dove scorreva un gran fiume e venirsene verso il pagliaio la qual tantosto che il prete vide posta giù la spada e la rotella corse ad abbracciarla e basciarla e altresì ella lui e postisi ambidue appresso il pagliaio e coricatisi in terra il prete prese quella cosa che l'uomo ha vedreste trasformatosi adunque dionigi in un ellissimo cavallo e menato dal padre in fiera fu veduto da molti i quai si maravigliavano di tanta bellezza e delle prove che il cavallo faceva fallo dicovi adunque che a tempi nostri si trovò in melano il signor francesco sforza figliuolo di lodovico moro duca di melano il quale e in vita del padre e dopo la morte sua fu da invidiosa fortuna balestrato molto le figliuole assecurate dal padre puntalraente gli narrorno il tulio il padre inleso il sopradetlo caso senza indugio si spogliò le sue vestimenta ahi misera me che aggio fatto io che debbio essere lacerata e fino al vivo squarciata e da chi da un manigoldo da un assassino che meriterebbe mille morti il saper e la prudenza vostra credete voi eh io sia qualche meretrice tentandomi con vostri presenti certo voi v ingannate a me non mancano coteste cose che donar mi volete e risanato di tanta e si grave infermità pacificamente con la moglie visse ed ella liberata dalla dura prigione lealmente servò la fede al marito già il signor francesco eh era savio e accorto intese ch'ebbe le tristi parole della fanciulla non le lasciò cader in terra ma da prudente tacque ma per la lor causa perciò che elle averebbeno più tosto voluto che quello che palesamente è occorso fusse intravenuto occultamente impexiò che per onor suo fu subito mandata la giovane fuori del monasterio ma con ogni studio ed arte attendeva a fortificar la porta non conoscendo però che quelli fussero e compagni suoi dimorando e giovani in questo conflitto né potendo per violenza alcuna aprir r uscio uno de compagni tiratosi da parte i giovani del duca udendo il caso e parendogli verisimile per lo corpo che morto in terra giaceva e per lo compagno gravemente ferito si mossero a pietà e scesi giù di suoi cavalli si misero a gettar giù la porta gridando ad alta voce il padre le mandò medici pratichi e eccellenti e alcune vecchie che promettevano darle rimedii presentanei che subito guarirebbe se il mio marito fusse nella terra e in casa come non è io vi aprirei volontieri ma poi ch'egli non è in casa non intendo di aprirvi nella nostra città che di belle donne ogni altra avanza trovavasi una gentil madonna leggiadra e d'ogni bellezza compiuta i cui vaghi lumi fiammeggiavano come mattutina stella dove gli apostoli semplici e abbietti confondevano la sapienzia di quelli che erano prudenti e savi il che ora con una mia favoluzza apertamente madonna veronica andò al letto e alzato il guanciale prese il drappo dove erano state messe le gioie e discioltolo e credendo trovar la collana e le perle trovouo pieno di pietre essendo i giovani tutti affannati né sapendo che partito prendere disse uno dei compagni io lo viddi per questo sentiero seguir un cervo e tener la strada verso il vallone e perchè lo suo cavallo nel corso era più veloce che mio non li potei tener dietro indi la signora comandò il vaso aureo le fusse portato e postovi dentro di cinque damigelle il nome il primo che uscì fuori di alteria fu il nome il che udendo rimasi morta ma fatto buon coraggio presi un bastone per batterlo ed egli dubitando di quello li poteva avenire con bel modo scese giù per la scala e si partì quando la bella e fida compagnia sprezzato ogni sforzevole vento e gonfiamento di mare e duro freddo all'usato luoco si ridusse e fatta primieramente la debita riverenza alla signora ciascuno nella sua sedia si pose a sedere e fatti duo bollettini e posti in un vasetto toccò a firentini andare a bergamo il giorno della disputa fu determinato alle calende di maggio più volte il vecchio la salutò per strada quando ella andava o ritornava da divini uffici pregandola che accettasse per suo buon servo e che non fosse sì cruda bramando la lui morte in questa dilettazione e piacere consummarono tutto il giorno approssimandosi la sera il geloso addimandò licenza dicendo che molto erano stati fuori del monasterio e che forza era ritornarci a cui si fece incontro con viso giocondo e lieto e quasi divenne meno da soverchi i e inopinata allegrezza e così diposto ogni timore le disse ma ella che intieramente aveva donato il suo amor al marito di lui e di sue feste poco si curava di che il cavalliere ne sentiva quel cordoglio e quello affanno che mai amante sentisse e postisi tutti a sedere secondo i loro gradi disse la signora mi parrebbe cosa convenevole che dopo fatti alquanti balli e cantata una cancione tutti sì gli uomini come le donne dicessero una favola arrete partitosi il medico il padre chiamò violante e ambiduo chiusi in una camera dolcemente r interrogò del robino che voleva il medico ma ella costantemente dinegava il tutto venuto il vecchio in sala la donna uscì di camera e fattaseli incontro che pareva una mattutina rosa dimandollo quello ch'egli andasse facendo a quell'ora e quello ch'aveva imparato recitava con grande audacia anzi senza ordine e preposteramente ponendo una cosa al contrario dell'altra in poco tenipo crebbi per ciascuna parte del mondo e son già sì avezzato che quantunque mi mostri ad alcun rio a molti aggrada e piace esser mio per il che volendo il padre mitigare il suo grandissimo dolore chiamò a sé il figliuolo e aperto il sfrigno de suoi danari e gioie li consegnò la metà de suoi beni la qual nel vero non meritava dicendogli la donna si spogliò e rimase come nacque nuda finetta all ora tratta la spina della botte che era piena di buon vino disse madonna ponete qua il dito vostro al bucco e tenetelo ben chiuso vostro perciò che io ne apparai un'altra che ne sarà di maggior utile e contento state adunque cheto padre mio diletto né vi smarrite perciò che presto vedrete il profitto che io fei e del frutto la casa e la famiglia sovenir potrete che in pochi dì divenne si macilente e magro che appena la pelle sopra le ossa ci stava egli aveva gli occhi lagrimosi la fronte rugosa il naso schiacciato che a guisa di lambico sempre gli stillava e così come io dissi nel principio del mio parlare l'ipocrisia offese l'anima ed il corpo del prete il quale credendo mangiare la torta rimase contra sua voglia digiuno ma il giovane posta la mano sopra la bocca di odor piena non la lasciò gridare e messosi in genocchione le chiese mercè i quali andando insieme ragionavano come si suol fare varie e diverse cose ed entrando di una cosa nelr altra disse un firentino francesco sforza figliuolo di lodovico moro duca di milano segue un cervo nella caccia e da compagni si smarrisse volta verrà la tua e voltatasi verso alteria le comandò che la sua favola cominciasse essendo adunque il sacco col corpo posto in casa ed essendo vilio appresso il lume attento al lavorare risguardando per aventura come è costume di quelli che sono timidi e paurosi il sacco dove nascoso era il ladro e chiamavasi villo brigantello costui per paura de ladri fingeva di esser costituto in gran povertà e abitava solitario senza donna e senza servi in una picciola casetta partitisi cavalcarono verso un ostaria non molto distante dalla città la quale era accomodata assai ma prima che aggiungessero all albergo s appresentò un fante di stalla e invitandogli al suo ospizio disse il signore dato al vecchierello e alla contadina un bel saluto si pose con loro a sedere e di grazia gli addimandò che per quella notte gli volessero dare alloggiamento non lasciandosi però conoscere io per nigromantica arte trasmuterommi in un bellissimo cavallo e voi fornito di sella e briglia mi menerete alla fiera e mi venderete guadagnare nondimeno io non conosco uomini più goffi né più ignoranti di voi all ora fecesse avanti un bergamasco e disse ed io vi dico che noi bergamaschi siamo in ogni conto più valenti di voi il che avendo persentito dionigi chetamente s accostò alla fessura che nella camera penetrava e vidde tutto quello che lattanzio suo maestro faceva laonde invaghito di tal arte puose ogni suo pensiero alla ed entrato nel cortile scese giù del cavallo e per se stesso lo legò ad una siepe ivi vicina indi entrato in casa trovò un vecchiarello che non aveva meno di anni nonanta ed entrando d una parola in un altra cominciorno battagliare insieme di filosofia e sì fortemente argoivano i contadini bergamaschi che i dottori firentini non sapevano quasi rispondere onde tutti ammirativi tra loro dicevano io avrei creduto che per l'amor che mi porti non che un robino ma del proprio sangue mi avesti dato onde per amor che io ti porto e per le fallche che ha portate tua madre per te ti prego che non neghi la grazia che il medico addimanda finetta avute le gioie addimandò un drappo di lino bianco il qual subito le fu presentato e prese tutte quelle cose ad una ad una e fattile alcuni segni a suo modo di una in una le pose nel bianco drajìpo con il cui aiuto avea trovato rimedio al suo gravoso affanno e tutto quel giorno e la notte sequente stettero in stretti abbracciamenti e saporiti basci non altrimenti se all ora lusserò sposi ardo tremando e nell arte agghiaccio disir d un fermo amor fido e perfetto mi tien tra il sì e no tardo e sospetto era sì diligente ed accorto che quanto gli era dimostrato tanto imparava avenne che sendo un dì maestro lattanzio solo e chiuso nella sua camera faceva certe cose di negromanzia il onde assai si duolse e fcitta tuor buona licenza dal maestro a casa lo condusse aveva il buon padre per vestir il figliuolo molti danari spesi acciò che apparasse l'arte del sarto sopra di loro cadde e non senza suo danno perchè si ruppe un poco d'una gamba il schinco il prete e la donna ch'erano in sul più bello del menar delle calcele e che ancor non erano venuti al compimento dell'opera io a dir il vero il confesso che non sono mie e se altrimenti dicesse me ne mentirei ma ben bolle fedelmenle scritte secondo il modo che furono da dieci damigelle nel concistorio raccontate e venuto a casa infilza le sentenzie per saper meglio giudicare tre cose leggiadre donne distruggono il mondo e mandano ogni cosa sottosopra la pecunia il dispetto e rispetto l'uscio chiuso lalacarne col piede picchiò l'uscio dicendo o buon compagno apri che fai che non apri il duca taceva e avicinatosi al cavallo espressamente conobbe quello esser dionigi e addimandato il patrone se vender lo voleva fulli risposo che sì e fatti molti ragionamenti il mercatante gli off'erse dare fiorini ducento il qual dato loro poi eh ebbe molto ben serrato uscio e bene puntelato dissegli ad alta voce voi mi deste un corpo vivo in luogo d un corpo morto l'amico lo vendè e tornando di villa fu veduto dal giovane il qual gli addimandò del suo cavallo e non vedendolo molto si turbò arrei più volte il mio pensier scoperto sol per temprar del core l infinita passion eh al fin mi scorge ma vergogna e timor del vostro onore e tra le altre una volta lo presero per lo capestro e lo menorono al fiume per dargli da bere giunto il cavallo al fiume subito nell acqua si lanciò e trasformatosi nel pesce squallo s attuff ò nell'onde indi il signor francesco si rinchiuse in casa e l uscio con duo gran cassoni fortificò aspettando virilmente quello che i giotti far volevano a ferrara e addimandato dal prete se egli fretta aveva li rispose che no e che li bastava assai se la sera si trovava in ferrara e addimandato più oltre s'egli voleva servirlo alla messa rispose di si imperciò che egli non solamente si affatica di farli quello che fa mistieri al viver suo ma anche spesse volte mette a pericolo la vita e sparge il sangue per aggrandirlo e arricchirlo e altro non si udi a di giorno in giorno se non egli è stato spogliato il tale egli è stato ucciso il tale perseverando adunque rosolino nel suo fiero e bestiale proponimento e andando quotidianamente di mal in peggio ma poscia che cosi vuol la sorte ch'io sia in servitù d'altrui son disposta che la deliberazione seguite l effetto con questa però condizione eh io posseda la guadagnata robba bargetto udendo le parole del giudice e sentendo nelle braccia grandissima passione e considerando di non poterla sofferire dispose di confessare quello che non aveva fatto e disse questo fanno i fanciulli che per la tenella età sono di senno e d intelletto privi ma a voi uomo savio e accorto a cui non fa bisogno curatore io la robba restituir non intendo e viver santamente partitosi r osolino da pavia andò all'eremo ed ivi visse santamente e fece tanta penitenza de suoi peccati che per grazia di dio meritò di esser salvo e di lui fino al di d oggi si fa memoria ad esempio dì buoni e dannazione di tristi suo imperciò che galeotto prese gran quantità di danari e molte ricche merci e in spagna secretamente se n'andò e in casa d'una povera vedova tolse due camere a pigione bargetto respondeva non saper quello che il giudice dicesse né esser vero ciò che gli improperava il giudice che aveva il maestro dalla corda ammaestrato gli fece cenno che lo lasciasse venir giù da alto a basso senza pietà e remissione alcuna il vicario sentendolo dolersi e piagnere diceva confessa non ti lasciar guastare perciò che noi sappiamo di punto in punto il tutto ma lo vogliamo sapere dalla tua bocca ma pur vedendolo bello e leggiadro e considerando l ingiuria che le faceva il marito tenendola chiusa nella torre dispose al tutto seguire il piacer suo i galafro re di spagna per le parole d un chiromante che la moglie li farebbe le corna fabbrica una torre e in quella pone la moglie alziòle la camicia eh era più che neve bianca e preso in mano il piviolo che già dritto era subito nel solco lo mise e prese gli ultimi frutti d amore pur ch'io fosse sicuro di ottener la grazia sua la qual io reputo maggiore che ogni altra robba la reina intesa la magnifica e generosa liberalità e considerato l'altissimo suo animo pur addolciti dalle affettuose parole della reina e dalle larghe promesse del mercatante lo lasciorono entrare il qual prima fatta la debita e convenevole riverenza la salutò indi mostròle le nobili sue mei'ci si pasce un vago e gentil arenino copresi di un bel manto e molto ornato di color giallo verde e celestino porta corona ed ha il capo elevato da veder molto è vago e pellegrino e dissero signora quinci passa un mercatante e ha robbe le più belle le più ricche che vedeste già mai e quelle sono non da cittadini ma da re il che avendo persentito galeotto si mise in ordine e vestitosi da mercatante e prese molte merci d'oro e d'argento mia l'angelica bellezza vostra congiunta con quelle dolci e benigne accoglienze mia sì fortemente legato che io non spero potermi mai più da lei dissogliere il re che non sapeva la cosa si maravigliò molto e cornandole che si levasse in piedi e gli raccontasse il tutto avenne che trovandosi un giorno il re a ragionamento con uno chiromante il quale per comune fama era peritissimo neir arte vuolse che gli guardasse la mano e dicesse la ventura sua e teneva vita molto laudevole e santa egli più volte con dolci parole riprese il padre della sua trista e scelerata vita e dolcemente pregollo eh omai ponesse fine a tante sceleragini eccellenti dottori grande é la costanza di questo reo e maggiore la tristezza sua e più tosto morrebbe tra tormenti che confessare cosa alcuna onde mi parrebbe così però parendo e a voi di fare un tentativo per ultimo refugio il pretore che apertamente conosceva lui esser delinquente e non poterlo sentenziare a morte assai si doleva onde la notte considerando il pretore la tristizia di rosolino e la costanza grande e non potergli dar più tormento per aver già purgato ogni indizio elli temendo di non essere scoperti e malmenati non volevano consentire perciò che il comandamento del re era grande e gli andava la vita rosolino che aveva sentita la non veridica confessione del figliuolo ravoglieva nell animo suo molte cose ed alfine mosso da fìlial amore e considerata la lui innocenzia disse rosolino veduto ch'ebbe il figliuolo preso e legato al tormento rimase attonito e molto si contristò il pretore tuttavia assistente rosolino ordinò che bargetto fosse levato in alto e cominciollo di molte cose interrogare la gentil diana sapendo il primo luogo del favoleggiar a lei toccare non aspettando altro comandamento alla sua favola diede felice principio favola i rosolino da pavia omicida e ladro vien preso dalla famiglia del podestà e messo alla tortura nulla confessa ma poscia eh io sono assicurato da lei dichiarerolle il tutto sappi o re che la moglie che tanto ami ti porrà due corna in testa e però fa mestieri che con somma diligenza la custodissi rispose il mercatante signora non è danaro che sofficiente sia a sodisfamento di lei ma quando vi fosse in piacere io più presto ve la donerei che venderla il giovane che di tal cosa prendeva trastullo disse signora se voi non me la darete lasciandomi andare alla buon ora io mai non mi partirò di qua aveva il pretore coni è detto di sopra più fiate contra rosolino severamente proceduto né aveva lasciato specie di tormento che non avesse provato ma egli saldo come ben fondata torre sprezzava ogni tormento il qual é questo mandare i sergenti a prendere bargetto figliuolo di rosolino ed in presenza sua metterlo al tormento perciò che veduto il padre tormentare l innocente figliuolo agevolmente confesserà l error suo e per lo sèguito grande che egli aveva tutto il territorio fortemente il temeva e avenga che rosolino avesse comessi molti errori e contra lui fussero state porte molte querele nondimeno non era uomo che vi bastasse l'animo proseguirle dovendo adunque io dar cominciamento al favoleggiare di questa notte mio pensato raccontarvi una favola che vi sia di sodisfamento e piacere galafro potentissimo re della spagna fu uomo a giorni suoi bellicoso e per le sue virtù superò molte provincie e quelle al suo imperio sottomesse aveva fabricata la rocca e in quella messa la moglie sotto grandissima custodia ma non si sapeva la cagione questo pervenne all orecchi di galeotto ciò che tanti erano i favori delli tristi e malvaggi uomini che li querelanti abbandonavano le loro querele aveva rosolino un solo figliuolo il quale per natura era tutto contrario al padre rosolino tu hai sofferti tanti tormenti né mai abbiamo potuta da te aver la verità ma poscia che vedesti bargetto ne tormenti e udisti la confessione da lui fatta mutasti proponimento e senza martorio alcuno confessasti il tutto il pretore udita di rosolino la confessione e fcattala con ogni diligenza annotare e ratificare e desideroso di sapere la causa disse rispose rosolino ed io se non la sapete ve la raccontare s attenti m ascoltarete signori pietosi umani e amatori di giustizia e galeotto nel fatto d'arme vittorioso con le sue merci a casa fece ritorno la tra se stessa s'imaginò lui non esser persona vile ma di grandissimo maneggio e voltatasi a lui disse maestro quello che voi dite non è atto di uomo vile che è più delle volte dedito all ingordo guadagno la reina che era festevole e baldanzosa vedendolo bello piacevole e di natura benigno incominciò ballestrarlo con la coda dell occhio e accenderlo del lei amore figliuolo di diego re di castiglia il quale considerata r angelica bellezza della reina e l età del suo marito e la vita che le faceva tenendola chiusa in una forte torre tuttavia quando voi mi tormentavate io nulla pativa perchè queste carni che voi ora vedete e tormentavate non erano mie ma del padre mio morto putrido e già fatto polve sino attanto che i re venga ed egli giusto e sincero o la pagherà o farammela com è convenevole ristituire la reina decetta dall astuto mercatante temette che il re non sopragiungesse e centra sua voglia gli rese la robba i guardiani che temevano che il re non venisse ed ivi il giovane trovasse e come disubidienti uccider li facesse apersono la porta e a suo bel grado lo lasciarono gire i guardiani accesi d ira e di furore non volevano che per maniera alcuna uscisse se prima non pagava il scotto il mercatante che era più giotto di loro disse in quel punto galafro ritornava dalla caccia e udendo dalla lunga il grido che faceva il mercatante molto se ne rise e giunto al palazzo e andato nella torre dove dimorava la reina invece di saluto burlando disse vi fa superiore se voi come benigna e cortese nella grazia vostra mi accetterete arrete un servo di cui potrete disporre come di voi stessa voi avete veduta e chiaramente conosciuta la costanza mia ne tormenti né è maraviglia perciò che allora voi martoravate le carni morte ma quando voi tormentavate bargetto unico mio figliuolo allora tormentavate le carni vive e quantunque più volte rosolino fusse stato crollato alla tortura per gli iiidicii grandi eh erano contra lui non però mai volse confessare anzi con grandissima costanza villaneggiava il pretore e la sua corte ha e piedi deboli e per la sua debolezza non può gir innanzi onde nel fine rimane da ogn uno miserabilmente abbandonata in pavia città della lombardia nobile sì per lo literario studio sì anco per essere sepolto in quella il santissimo corpo del venerabile e divino agostino martello degli eretici maestro le cose vostre sono bellissime nò hanno opposizione alcuna ma tra tutte questa molto mi aggrada io volontieri saprei quello l appreciato e quantunque fusse grandissima altercatione tra li giudici si doveano averlo per convenuto o no pur dopo molto contrasto parve al pretore e alla sua corte di andar alla tortura e aver dalla sua bocca la confessione avenne che galafro re una mattina per tempo montò a cavallo e con tutta la sua corte se n andò alla caccia con animo di star fuori più giorni ma la fortuna le fu favorevole e molto più il re il quale per sua grazia e per virtù di amore la pose in libertà ed acciò che le altre donzelle potessero favoleggiare la signora comandò a diana che con l enimma seguisse la reina udite tai parole stette sopra di sé e prese ammirazione non picciola che il mercatante avesse tanto ardire onde non avendole né in tutto né in parte vendute non mi tengo esser obligato a darvi cosa alcuna perciò che con quelle istesse merci con le quali nella torre entrai me n uscisco fuori finito l'enimma tutti si levorono in piedi e tolsero licenza dalla signora promettendole nella sera sequente ritornare secondo il consueto ordine madama sta di buona voglia nò ti smarrire perciò che quello che vuole il cielo convien che sia ed in quell ora fece spianar la torre e pose la moglie in libertà con la quale allegramente visse adunque disse il pretore tu sei morto essendo le carni tue morte non sono io morto rispose rosolino né manco le carni mie morte sono ma viveno madonna io il so e non lo voglio dire e ciò replicò più volte la reina udendo le parole del re e pensando che dicesse da dovero e non da burla si tenne morta e tutta tremante prostratasi a terra disse al re e da dolore e da vergogna oppressa così disse non conviensi ad uomo magnifico e liberale addimandare in dietro la cosa lealmente donata il chiromante inteso il voler del re prese la sua mano e diligentemente mirò ogni linea che in quella si trovava e guardato che l'ebbe s ammutì e pallido nella faccia divenne volse iddio che fusse dagli sergenti del pretore preso e legato e a pavia condotto ed essendo dal giudice del maleficio constituito sfacciatamente negò il tutto così per lo contrario la dislealtà che la signoreggia merita biasmo per esser parimenti vituperata da tutti la prima distende le sue braccia in ogni parte e da tutto il mondo è strettamente abbracciata il re questo intendendo rimase più morto che vivo e data buona licenza al chiromante imposegli che la cosa secreta tenesse tristi era già venuta al fine la favola di cateruzza quando la signora ordinò che con l'enimma l'ordine seguisse ed ella con soave voce cosi disse lu un ampio fiorito e verde prato la qual presta a comandamenti della signora in tal maniera disse vien da le parti di settentrione gente rubesta di bianco vestita ferisse ogn un senza compassione nel capo ne li piedi e ne la vita ed egli che era innocente diceva nulla sapere il pretore mostrandosi d ira acceso disse io tei farò ben sapere e ordinò che fusse tirato in alto s imaginò di essere con la sua corte e proporre una cosa che intenderete venuto il giorno il pretore chiamò i suoi giudici e disse ma prima che lo contentasse disse maestro gran cosa son le forze d amore le quali mi hanno ridotta a si fatto termine che io sono rimasta più vostra che mia signori lasciatemi giù che tutto chiaramente vi dirò lasciata leggiermente venir giù la fune e appresentatosi bargetto al conspetto del pretore e della corte affermò in presenza del padre aver commessi tutti gli eccessi contra lui imputati ma con effetti dimostrate la magnanimità che nel cor vostro ben disposto regna io quantunque indegna mio fero a piaceri e comandi vostri dicendo eh erano tristi giotti ladri scelerati e che meriterebbeno per la mala vita che tengono e per l ingiustizia che fanno mille forche affermando sé esser uomo da bene di buona vita né esser alcuno che con verità dolersi possa di lui onde diana in cotal guisa r espose il mio enimma altro non dinota che la candida neve che fiocca giù e viene dal settentrione e senza remissione percuote ogni persona fratelli poscia che voi mi vietate l'uscire tenendomi qui a bada io me ne starò sino a tanto che il re vostro venga ed egli magnanimo e giusto signor determinerà la questione nostra io se dio ti salvi ed abbia misericordia dell'anima tua intenderei volentieri la causa di questa mutazione ah rispose rosolino non la sapete voi signori disse il pretore veramente noi non la sappiamo questo consilio molto piacque alla corte e subito ordinò il pretore che bargetto fusse preso legato e a sua presenza menato preso bargetto e menato dinanzi al pretore il giudice del maleficio tolse il suo constituto io per voi ardo né trovo acqua che estinguer possa si ardente fuoco in cui mi trovo io da lontani paesi sono partito e non per altro se non per veder la rara e singoiar bellezza la quale ad ogni altra donna adempita che ebbe il mercatante la sua voglia uscì di camera e chiese alla reina la sua merce in dietro la reina questo intendendo attonita rimase non tormentate più il figliuol mio ma liberatelo perciò che egli é innocentissimo ed io nocente e senza altro tormento minutissimamente confessò ogni suo delitto determinò di mettere la moglie in una forte torre e con diligenza farla servare e così fece era già divolgata d ogn intorno la fama come galafro re rosolino intesa la legger sentenzia levò le mani al cielo e iddio ringraziò promettendogli con giuramento mutar vita e viver santamente il che intendendo il pretore ordinò che gli sergenti in ceppi con tenaci catene in prigione lo mettessero dandogli solamente al giorno tre uncie di pane e tre di acqua e che fusse con ogni diligenza custodito maestro dite ciò che avete veduto né temete perchè quello che voi direte accetteremo allegramente il chiromante assicurato dal re di poter liberamente parlare disse la favola recitata da diana non dispiacque alla irrigata ma ben stette ammirativa che la reina così di leggieri scoprisse il suo coperto fallo perciò che più tosto doveva sofferire mille morti che incorrere in tal vituperoso biasmo il mercatante vedendo la reina ben disposta e la cosa riuscire sì come egli desiderava disse signora vera e salda colonna della vita mia chi vuol comprar delle mie merci facesi innanzi udendo le damigelle della reina il mercatante sì altamente gridare si fecero ad una finestra perchè i galli denunziavano la notte esser di gran lunga mezza passata la signora umanamente impose a cateruzza che con la bella favola ed enimma la decima notte terminasse e per la sua gentilezza e maniere accorte era sommamente amata dal re né ad aitro pensava che compiacerle e che questo sia il vero dimostreròvelo con questa breve favoluzza ch'ora raccontarvi intendo la quale perciò che è più pietosa che dilettevole penso vi sarà di non poco ammaestramento e dottrina or stando il re in questo affannoso pensiero e considerando dì e notte quello che detto gli aveva il chiromante e come schiffar puotesse un sì ignominioso scorno venuto il re alla senile età prese per moglie una giovane feliciana per nome chiamata donna veramente leggiadra cortese e fresca come rosa sacra maestà molto mi spiace esser qui aggiunto per raccontarle cosa per cui dolore e noia ne abbia a venire quanto e qual sia l'ardente tenace amore del padre verso il virtuoso e disciplinato figliuolo non è alcun eh abbia figliuoli che apertamente non lo conosca prese il giovane per mano e menòlo in un camerino e affettuosamente s abbruciarono e basciarla il giovane messala sopra il letto e lui coricatosi appresso la coda leva e mira e il suo amor sfida ma i pie si guarda e da vergogna grida l enimma da cateruzza raccontato fu dalla maggior parte inteso che era il pavone dedicato alla dea giunone e bargetto innocentissimo rispondeva di non sapere cosa alcuna di quello era interrogato il che vedendo il pretore senza indugio il fece spogliare e metterlo alla tortura in presenza del padre ed ella più desiderosa di dire che di tacere alla sua favola in tal sruisa diede cominciamento favola la quale da galeotto figliuolo di diego re di castiglia rimane aggabbata sì come amorose donne la lealtà che in una gentil madonna si trova merita lode per esser sommamente comendata da tutti uscito il mercatante della torre e lasciata la reina più con vergogna che con robba cominciò ad alta voce gridare io il so e non lo voglio dire io il so e non lo voglio dire deliberò di tentare se gli poteva far una berta e sì come egli deliberò così la deliberazione riuscì come era il desiderio suo il quale con le sue occhiute penne di vari colori dipinte si mira d ogni intorno e s insuperbisse ma poscia che vede i loi di e sporchi piedi abbassa la pomposa coda e vergognoso rimane sceleragini dipingendogli i strabocchevoli pericoli ne quai continovamente viveva ma nel vero la munizioni sagge del figliuolo erano frustatorie e vane perciò che maggiormente che prima egli attendeva al suo disonesto essercizio lume e chiarezza della religione cristiana fu già poco tempo fa un uomo disleale malvagio omicida ladro e ad ogni malfar disposto e tutti rosolino per nome lo chiamavano determinò di perpetuo bandirlo non che i peccati si lieve pena meritassero ma per l amore che l padre portava al figliuolo di morti stan coperte le persone e di salvarsi ogn un qua e là s'aita arde in le case d ogni canto il fuoco da lor schermirsi non si trova luoco ma quando tormentaste il figliuol mio tormentavate le carni mie perchè la carne del figliuolo è propria carne del padre il pretore intesa la causa volse del tutto assolverlo ma perchè la giustitia non pativa che tanti deliti impuniti rimanessero partitosi il mercatante per uscir del castello i guardiani lo assalirono e addimandarono la cortesia che promessa gli aveva il mercatante non negò averli promesso ma con patto s egli vendeva le sue merci parte di quelle il mercatante che non dormiva dimostrava nel volto corresponderle in amore vedute che ebbe la reina molte cose disse e perchè era ricco e capo di parte molti lo seguitavano e stando alla strada or questo or quello spogliava rubbava e uccideva prencipi e gran signori e tra le altre vi sono alcune a voi conformi tutte ingemmate di preziose gioie la reina bramosa di veder così belle merci pregò i guardiani che entrar lo lasciassero il re vedendo il chiromante muto e bianco nel viso divenuto conobbe apertamente lui aver veduta cosa che non gli aggradiva e fattogli buon cuore disse il mercatante veduta l ingordigia della reina prese la nobil merce e quella le diede in dono la reina invaghita della cara e preciosa robba dimostrando di non aver il cuor di pietra né di diamante venuta la mattina il pretore fece condurre rosolino alla sua presenza e tolse di volontà il constituto ed egli come prima dinegò ogni cosa questo vedendo il pretore comandò che fusse alla corda legato e in alto levato il meschinello che sentiva grandissimo dolore e passione fortemente gridava misericordia signor pretore misericordia che io sono innocente né mai commessi tai delitti re sappi eh io ti ho tradito e chiedoti perdono del mio gran fallo né è morte che io non meriti ma confisa della tua clemenza spero di ottener grazia e perdono enimma da diana recitato fu di gran piacere a tutti e chi ad uno modo e chi a l'altro l'interpretava ma pochi l'intendevano che erano bellissime e valevano uno stalo uscì di casa e quinci e quindi andava dimostrando le sue merci per la città ultimamente pervenuto al luoco della torre più volte gridò e videro bellissimi panni d oro e d argento in tal maniera ricamati che era cosa ammirativa a vederli le donzelle subito corsero alla reina vede l innocente figliuolo tormentare e senza più martorio il padre confessa il pretore li dona la vita ed il bandiggia egli si fa eremita e salva l anima sua la reina smarrita con tremente voce e con abondantissime lacrime li narrò il caso dal principio alla fine la qual cosa intesa disse il re risusciterà rispose l'orso non fa mestiero dir altre parole io aprirò la bocca a più mio potere e tu porrai la zampa dentro e trarrai del grasso a tuo piacere e veduto l'asino e quello attentamente mirato molto si maravigliò eh egli avesse avuto tanta arroganza e tanto ardire di ascendere il monte senza sua licenza e saputa sacra maestà la fatica e il sudor fu mio ma l onor d altrui io con questi miei animali per la liberazione della figliuola vostra uccisi la fiera e quando lavorano il pungono con gli agi lo percuoteno e lo fanno stare a suo modo bella anzi bellissima fu giudicata la sottil interpretazione il leone eh era gagliardo non sì tosto s appresentò al fosso che fu da l'altra parte l asino appresentandosi alla sponda del fosso animosamente saltò il leone pose la zampa dentro della gola dell orso che si ristringeva acciò che più in giù la potesse ficcare e cavolli il grasso che facea bisogno e con quello unse d ogni i intorno la piaga del signore io ne son contento disse brancaleone ma voglio che tu sii il primo a valicare il leone che sapeva ben nuotare con molta destrezza varcò il fiume e postosi sopra la sponda del fiume disse cenato che ebbero disse l'eremita a cesarino non molto lungi di qua alberga un dracone il cui anelito ammorba e avelena ogni cosa né è persona che li possa resistere ma l empia e cieca fortuna mutatrice di regni volvitrice delle cose mondane nemica di ciascun felice non sofferse la giovane lungo tempo il suo caro amante godere ma fa che per l innanzi più non mi annoi perciò che di amici veniressimo nemici e sarebbe il peggio per te ed avenga che morto mi vedesti non però voglio che tu te ne curi punto che vie più del domestico che del salvatico teneva e veggendolo si verdeggiante e bello fra se stesso deliberò quello ascendere ed ivi abitare e la vita sua finire veggendolo di forma bello e riguardevole considerò tra se stessa lui essere uomo più tosto da essercitarsi ne piaceri umani che darsi alla solitudine e consumarono il matrimonio la madre e le sorelle di cesarino sentita la nova che egli era stato l uccisor della fiera e liberator della puncella l'asino veduto il leone si sentì arricciare tutti i peli e per la sùbita paura cessò di mangiare né ardiva pur di moversi disse sacratissimo re egli è cosa detestabile molto che un malvaggio e reo uomo consueto ad abitare nelle spelunche divenga marito di colei eh è fior di liggiadria norma di costumi specchio di gentilezza e dotata d ogni virtù voi in questa sera a quattro ore di notte porrete un lume acceso alla finestra della capanna vostra ed io quello veduto immantenenti verrommi a voi gli amici ed i parenti vedendo la sua infermità per lo detto de medici esser mortale ed incurabile con destro modo gli fecero intendere che si confessasse e ordinasse i fatti suoi il prete che pur aveva molte lettere nella testa e conosceva chiaramente quelli contratti essere illeciti ed usurari incominciò umilmente riprenderlo dichiarandogli eh egli era obligato alla restituzione ma come invidiosa dell altrui bene s interpose e ruppe ogni suo disegno imperciò che essendo aria da noiosa nebbia d ogn intorno impedita la giovane che avea veduto acceso lume si gettò nel mare ma andrigetto con parole spiacevoli il villaneggiava e il minacciava sopra la vita e perchè egli era uomo grande e de prima della città e correva continovamente san bocca d oro il notaio faceva quanto li comandava venuto il confessore e il notaio s appresentaro a lui e dissero messer andrigetto iddio vi dia la vostra sanità e come vi sentite state di buon animo non abbiate timore che tosto vi risanarete inteso questo il re e la figliuola che doratea si chiamava i andorono in contra e con insperata letizia la bracciolo e con gran festa al regal palazzo lo condussero altrimenti distruggerebbe il tutto e per empia e mala fortuna dimani tocca la sorte alla figliuola del re la quale e di bellezza e di virtù e di costumi avanza ogni altra donzella né é cosa in lei che non sia d ogni laude degna ella venga a trovarmi nello oscuro baratro infernale ed insieme con noi tre sia tormentata di eterno supplicio il residuo veramente di tutti e miei beni vero ad altri col danaro e questo faceva non che egli avesse animo di sovenire ai poveri ma acciò che li cavasse dalle mani qualche campo di terra e aggrandisse e suoi poderi e rendite il re udito che ebbe l'eremita che saldamente parlava e conoscendo le lui parole scaturire da fidelissimo e intiero amore gli prestò inviolabil fede ma poscia che di tal fatto furono chiari deliberarono di farla morire e fatto tra loro deliberato consiglio quello essequirono indi disse andrigetto al notaio scrivi itera lascio t anima di tonisto raspante mio notaio al gran satanasso acciò che ella faccia compagnia alla mia quando di qua sì partirà altri di più coraggio volsero vedere il fine i tre animali con denti e con unghie tanto fecero che spogliarono al suo signore le vestimenta e volgendolo da ogni parte trovarono la piaga andrigetto ordinò che fossero chiamati sette uomini i quai fussero testimoni del suo nuncupativo ed ultimo testamento venuti i testimoni ed appresentatisi all infermo disse andrigetto al notaio e di abbondantissime lagrime il bianco petto coperse assai volte in vano chiamandola ma poscia che ei ebbe pianto pensò di darle degna sepoltura ed aiutare con orazioni con digiuni e con altri beni r anima sua e costretto dal ravogliamento dell acqua ora andava col capo in giù e ora co piedi e ora si fattamente si sommergeva che di lui nulla o poco si vedeva allora il leone maggiormente si paventò e presa la gracchia per amor dell asino quella tenne e senza dir alti'o ritornò alla preda indi datale la benedizione e basciatala dentro la fossa la mise e con la terra la coperse e in tal guisa fu conservato l'onor di fratelli e della donna né mai si seppe quello di lei ci fosse il re considerando il teschio dell altero e non più veduto mostro e compresa la liberazione della figliuola e del paese ordinò un onorato trionfo e una superba festa alla quale furono invitate tutte le donne della città le quali pomposamente vestite sicuro si l eremita per le parole di cesarino ed entrò nella sua povera cella era cesarino molto affannato per lo lungo camino che fatto aveva e voltatosi verso l eremita disse or avenne che dopo molti stimoli degli amici e parenti egli volse compiacerli e comandò che tonisto raspante suo notaio e pre neofito suo confessore fussero chiamati che voleva confessarsi e ordinare i fatti suoi e tra ragusi e la sopradetta isola è un scoglietto dove altro non si trova se non una chiesa assai picciola con un poco di capanna mezza coperta di tavole la diversità dell umane cose la varietii di teniii i costumi degli uomini maligni fanno spesse volte quello che è bello parer brutto e quello che è brutto parer beilo il fratello minore fatto il chiaro giorno rese le debite grazie al calogero per le accoglienze fatte e da lui si partì tonisto che vi viene per mercede di pregare un testamento rispose tonisto secondo il capitolare de notai è un fiorino poi più e meno secondo vogliono i testatori ma i fratelli tanto si dilungarono che la condussero neir alto mare e calata giù l antenna estinsero il lume la miserella non vedendo più il lume né sapendo dove si fusse già stanca per lo lungo nuotare essendo gli ainmali di natui a feroci e per accidente domestici cresciuti e avendo già prese le lor vive forze cesai ino con essi loro sovente se n andava alla caccia e sempre carico di silvestri fiere lietamente a casa ritornava e queste parole dette si mise fortemente a piagnere il calogero che ancor non s aveva aveduto eh ella l amasse restò come pazzo il che tutti quelli circonvicini contadini sì del piano come del monte ricorrevano ad andrigetto e che gli dava un campo di prato chi un campo di bosco e chi un campo di terra arata ormai la baldanzosa eritrea aveva posto tìne alla sua favola quando gli uomini e parimenti le donne stavano ammirativi considerando la gran sciocchezza del disperato andrigetto il qual volse piìi tosto esser schiavo del nemico dell umana natura ma il lupo che per gli indizii dati apertamente s accorgea qual fusse l'animale di cui il leone parlava disse compare non abbiate timore perciò che egli s addimanda l asino ed è il più vile animale che la natura creasse ritornato l'asino a l'ordinato luoco si mise a posare e per la gran pienezza spesso scoccava la ballestra la quale ora s'apriva ora si serrava a guisa della bocca di un gran pesce eh è fuori del fiume in secca terra il lupo che aveva allora l asino veduto e conosciuto disse affermiamosi compare non dubitate ch'egli è udendo il suo patrone morto e fatto consiglio tra loro pensorono d'impiombargli l'orecchi e si come s imaginorono così fecero beilo laonde se in questa l'avola che ora raccontar intendo fosse cosa alcuna che offendesse l orecchie vostre mi perdonerete riservandovi ad altro tempo il convenevole castigo ma presolo per un braccio ninno però avedendosi lo trasse fuori dell onde e portollo dentro in casa e gettatosi sopra il morto viso per lungo spazio lo pianse il quale veduta la giovane la prese per la mano e menoua nella sua mal coperta capanna e preso il sugatolo come neve bianco con le proprie mani da ogni parte r asciugò dovendo adunque io questa sera favoleggiare la favola di vrianna mi ha ridotto a memoria una novelluzza la quale avenga che ridicolosa non sia né lunga sarà nondimeno dilettevole e di non picciolo frutto aspettando quello avenir potesse la giovane veduto il lume acceso secondo il suo costume si mise in mare e animosamente nuotava verso la capanna non temo rispose la giovane di non mantener la lena perciò che io nuoterei a gara d un pesce il calogero vedendo il suo fermo volere e non venendo il signor secondo il costume suo a visitarli e dargli il cibo tennerono per certo lui esser morto e usciti di casa tutta tre corsero là dove i becchini portavano il corpo morto e caminando insieme aggiunsero ad un fosso molto largo e profondo disse il leone ora é il tempo che noi vediamo qual di noi salterà meglio questo fosso il leone andato in preda prese molte fiere salvatiche ma l'asino trovato r uscio d una casa aperto entrò dentro e veduto neir aia un grandissimo cumolo di melega a quello s'avicinò e tanta ne prese che quasi il pancirone era per scoppiare bianca e tonda son io non molto dura grossa che la man m empie è cosa vera a le femine e han grand apertura me le ficco nel corpo tutta intiera cesarino di berni con un leoni un orso e uxn lupo si parte dalla madrk e dalle sorelle e giunto nella sicilia trova la figliuola del re che deveva esser divorata da un ferocissimo dracone e non è da altro se non da soma e da bastone io solo a giorni miei ne divorai più d un centenaio andiamo dunque compare sicuramente e vederete la prova e io me ne sono stato qui d'intorno e prostrato a terra con le natiche presi tante gracchie e tanti altri animali che mi sono come tu vedi lautamente pasciuto e questa sola mi è rimasta nelle natiche la quale a tuo nome riservai e pregoti che per amor mio la prendi favola v andrigetto da valsabbia cittadino di como venendo a morte fa testamento e lascia l'anima sua e quella del notaio e del suo confessore al dia volo e se ne muore dannato pur il leone cercava intrattenerlo ma il lupo temendo della vita fortemente instava che noi tenesse a bada il leone vedendo il gran pericolo nel quale incorreva il lupo sollecitava che più innanzi andar non dovesse e voltatosi verso lui vidde che era morto onde attonito disse compare non ve lo dissi io che vi ucciderebbe vedete quello avete guadagnato voi avete perduta la vita ed io l'occhio sinistro io ora non mi troverei in tanto laberìnto e perchè egli allora fece più stima del danaro che dell'anima mia e sua però quella raccomando e do nelle mani di lucifero il notaio che temeva molto di non aggiungere mal a male scrisse quanto egli gli disse il quale presa la lingua e postala in una bisciaccia con gli animali e con l eremita al re se ne andò e appresentatosi e postosi in ginocchioni disse imperciò che il minor fratello nel brunir della sera ascese nella navicella e chetamente solo al calogero se partomi e torno e volo più che augello ne ad alcun mai toccarmi fu permesso e vosco spesso mi ritrovo a cena quantunque mora e nasca senza pena e cosi dicendo trasse una coppia di calzi neir aria e mollò alquante rocchette che fecero il leone stordire sentendo il leone il gran rimbombo di calzi il crepitanti tuono che fuor della ballestra usciva grandemente si spaventò teodoro fratello e solo refrigerio dell anima mia tanta è la passione che mi tormenta che se voi non mi prestate aiuto presto mi vederete di vita priva costui non avendo il modo di sostentare la vita sua andavasi quando a ragusi e quando all isola di mezzo e mendicava per viver corro a volontaria morte da pochi anzi da niuno fu inteso il dotto enimma dal molino raccontato appella all'ora l'asino fatto più animoso disse ed io mi chiamo brancaleone questo udendo il leone disse costui vei amente debbe esser più possente di me però che la campai dalla morte e in segno della verità trasse dal saccone l orribil teschio dell'uccisa fiera e appresentollo al re questo asino per lo poco mangiare e poco bere che il monaio gli dava non poteva sostenere le gran fatiche né tolerare le dure bastonate che il patrone continovamente gli dava non stette molto che venne il tempo di confessarsi e andrigetto mandò al confessore un bello e lauto desinare e appresso questo tanto panno finissimo che facesse un paio di calce ed a lui ed alla sua fante e per lo giorno sequente allegrò laonde il signor a poco a poco cominciò aver le forze e di morto vivo rivenne il che vedendo quelli che vi erano presenti restorono stupefatti e subito corsero al re e gli dissero cesarino vivere allora andrigetto infiammato come bragia di fuoco disse al notaio non ti dissi io che tu scrivesti com io ti dissi non ti pagai oltre il devere acciò che tu scrivesti quanto io diceva in como picciola città della lombardia non molto discosta da melano abitava un cittadino nomato andrigetto da sabbia ora disse il leone all'orso fratel mio or fa dibisogno d'un poco di grasso delle budella tue perciò che tantosto che unta sarà la piaga il signor nostro risusciterà e presa un antennella e il lume montarono in nave e verso la capanna del calogero se n'andarono e aggiunti che furono drizzarono l antennella in piede e sopra quella posero l acceso lume occorse che dopo poco tempo sopravenne ad andrigetto una grandissima infermità la qual fu di tal maniera che tutti i medici lo diero per morto trovare imperciò che se gli fé incontro una vaga e leggiadra giovane malgherita nomata la qual e però sacratissimo re aprite gli occhi non tenete chiuse l'orecchie ascoltate chi di buon cuor vi ama dichiarandogli le miserie mondane ed e peccati gravi che mortificano l'anima e fannola serva del diavolo mentre che il minor fratello col calogero dimorava gli altri fratelli nascosamente uscirono di casa essendo adunque andrigetto a piedi del sacerdote e con diligenza accusandosi de suoi errori venne agli atti de gli contratti illeciti eh egli faceva e confessolli minutamente e perchè omai s'approssimava la sera disse il leone fratello mio io non voglio che facciamo parole tra noi né che s'uccidiamo rispose il notaio signor sì adunque disse il testatore nota e scrivi quello che ti dico e non scrivere quello che non voglio e fatte cessare le feste e i triunfi comandò all eremita che palesasse colui che era stato il vero liberatore della figliuola l eremita che altro non desiderava disse vedi tu quanto error facesti se io me n andava al fondo del fiume prendeva con grandissimo mio piacere pesci che ti arebbeno fatto stupire il che r eremita udiva non senza grandissimo dolore e lasciato da canto in quel giorno il mendicare ritornò a l eremitorio raccontando la cosa a cesai'ino come passava enimma da arianna raccontato fu di più piacere che la favola perciò che diede molto da ridere e quasi tutti lascivamente l interpretavano ma arianna conoscendo la lor interpretazione esser devia dal vero disse il leone preso pur ardire fecesi inanti e disse all'asino che fai tu qua o buon compagno chi ti ha data licenza di salir qua su e chi sei tu perciò che il mio enimma non è di quella maniera che pensate ma dichiaratelo disse il bembo acciò non restiamo perplessi volentieri rispose eritrea e qual di noi in farle sarà superioi'e quello fia del monte signore e così rimasero or non dir più disse l asino ma una sol cosa desidero da te sapere qual frutto qual utile hai tu conseguito del tuo varcare il fiume di gran sostanzia e ingenioso fu l enimma d alteria recitato né alcun si puote dar vanto d intenderlo eccetto colei che recitato non temeva di morire anzi deleggiava coloro che gli rammentavano la morte e facevasi recare ora una cosa o l altra prendendo di quelle trastullo e gioco dopo disse scrivi rem lascio r anima di pre neofito mio confessore qua presente a i trenta mila paia di diavoli andrigetto a cui dispiacevano le parole del prete rispose eh egli non sapeva quel che dicesse e che andasse ad imparar meglio di quello che fin ora aveva fatto io compagno mio fortemente temeva che tu non t'affocassi nel fiume e però venni e ti aiutai pensando di farti cosa grata e non spiacere e sempre più forte correndo strascinava il lupo e menavalo per ispidi dumi per minati fossi per folti boschi e per altri luochi stretti ed aspri per il che il lupo tutto franto e rotto se ne morì non varcò il terzo giorno che il corpo morto della infelicissima donna fu dal mare alla riva del calogero gettato il quale vedutolo e conosciutolo poco mancò che non si privasse di vita e fatta l invocazione del divino nome e scritto il millesimo il giorno il mese e la indizione si come sogliono far i notai neir instromenti in tal modo scrivere incominciò vi teneranno il più trascurato il più perfido e il più traditore che mai la natura creasse perciò che sprezzando voi il bene e l'utel vostro molto maggiormente sprezzereste quello d altrui io per lo mio enimma dimostro la candela che è bianca e tonda e non molto dura e nella lanterna che ha nome di l'emina se glie ficca tutta nel corpo all incontro toueva tanto fermento o altra biada che fosse per le bisogne sue era tanta la frequenzia e il concorso delle persone che da ogni parte venivano alla casa di andrigetto che pareva il giubileo poscia che voi volete che io venga con voi e mi assicurate voglio che s avinchiamo le code strette l una con l'altra acciò che come sarà da noi veduto non scampiamo né alcun di noi rimanga in podestà di lui fu non è gran tempo una povera donnicuolla che aveva un figliuolo chiamato cesarino di berni di calavi'ia giovane veramente discreto e vie più di beni della natura che della fortuna dotato gittossi sopra il letto e diede del sinistro fianco sopra la punta de l'osso e fu sf acerba la ferita che per lo veneno subito s enfiò e andato il veneno al core se ne mori e scorticate e smembrate le fiere che prese aveva le pose in un schidone e l arrosti ed apparecchiata la mensa e ingombrata di quelle povere vivande che s'attrovava cenarono allegramente insieme e con quelli tre animali l uccide e liberata da morte vien presa da lui in moglie rivolgendo l antiche e moderne istorie trovo la prudenza esser una delle più chiare e notabili virtii venuta la mattma e trovatisi insieme il leone che desiderava di veder alcuna prodezza disse brancaleone io sono acceso del tuo amore né rimari ò contento sin a tanto ch'io non vegga alcuna mirabil prova di te padre arreste voi per avventura un poco di pane e di vino acciò eh io potesse riavere le perdute forze sì bene figliuol mìo rispose lo eremita ma non di quella bontà che forse tu vorresti essortandolo molto che si ricordasse di messer domenedio e che si conformasse con la sua volontà che cosi facendo li restituirebbe la sua sanità e veramente è grandissimo peccato che una tanta donzella senza lei colpa sì crudelmente pe risca inteso ch'ebbe cesarino il parlar dell'eremita disse il marito udendo questo incontenenti andò a trovare cesarino e dissegli figiiuoccio mio a questo modo vai tu alla caccia né mai chiamaresti un compagno teco questo non conviene all'amorevolezza eh è tra noi indi condottala nella sua celletta e postala disopra un letticello presso lei si coricò e seco prese gli ultimi frutti ma poscia considerato il scorno che poteva avenire all onesta famiglia e il pericolo di morte in cui la giovane incapar poteva mutorono openione scritto e publicato il testamento messer andrigetto volse la faccia verso il pariete e tratto un mugito che d un toro parse rese l anima a plutone che sempre stava ad aspettarla pecunia laonde tonisto raspante più e più volte disse ad andrigetto eh egli non voleva scrivere tali instromenti perciò che erano contra la forma del statuto comense né voleva incorrere nella pena di che elle si smarrirono e pallide divennero il che veggendo il re ebbe non poco sospetto contra loro e fattele ritenere e mettere alla tortura confessorono il tutto e perciò che il leone per l adietro non aveva mai veduti di tal spezie animali temette forte di più innanzi andare scrivi adunque in mal ora così perciò che se egli non mi avesse consentiti e scritti tanti illiciti ed usurai contratti ma mi avesse scacciato da sé ed in tal modo il tristo e scelerato andrigetto inconfesso ed impenitente la lorda e scelerata sua vita finì disse l'asino e come ti chiami per nome rispose egli leone è il nome mio ma il tuo come si appella tanto aspettarono che la giovane uscì fuori della capanna e nuotando se n andava verso l isola di mezzo ma la meschinella non seppe tanto occultarsi che da pescatori non fusse conosciuta il calogero che conosceva lui esser fratello di malgherita benignamente il ricevette e carecciouo e tutta quella notte stette seco in varii ragionamenti ed il cavalliere nato in ricompensa di tal beneficio le dà la seta indi chiuso nella gaietta e uscito fuori si congiunge con la sua consorte la quale fa le ova e volontariamente corre alla morte vedendo una gracchia che per l'aria volava l'asino in terra prostrato giacere ne punto muoversi che morto pareva e vedendo sotto la coda la mal digesta melega e le natiche tutte imbrattate di sterco scese giù e cominciò beccare l'eremita intendendo il drago esser morto e la giovane e il paese liberato assai se n allegrò avenne che un contadino rozzo e materiale valicando per quel luogo dove l'orribil fiera morta giaceva egli aveva un notaio tonisio raspante per nome detto uomo veramente nell arte del notariato molto saputo ma nel scorticar villani trappassava tutti gli altri dimorando adunque l'asino in questo pensiero guatava intorno se da alcuno fusse veduto né vedendo alcuno che noiar lo potesse animosamente sali il monte a maschi fo di me misura e dentro a lor mi vò più assai leggiera e chi mi prende mi stringe pian piano temendo d inlordarsi al fin la mano nome ho di donna ed ho meco un fratello qual morto io nasco e morta io rinasce esso né mai mi posso accompagnar con elio che tosto fugge che gli giungo addosso ma il lupo con cenni e motti tanto fece che pur compresero non so che di morte onde l orso con le indurate unghie e curve tanto penetrò nelle orecchie del leone che gli estrasse il piombo e parimenti fece il leone all'orso e al lupo disse il leone ti prometto sopra la fede mia di non molestarti più in conto alcuno e tin ora veggo e chiaramente conosco che dei monte sarai patrone la quale veduto il lume s allegrò e spogliatasi le sue vestimenta scalza e in camiscia sola n andò alla riva del mare item lascio a felicita mia innamorata un podere posto nelle valli di comacchio acciò che ella possa avere il vitto ed il vestito e darsi piacere e buon tempo con gli suoi amatori sì come sempre ha fatto e nel tìne della vita sua il re per lo detto della figliuola e per la dimostrata lingua e per gli altri indizi avuti fece prendere il contadino e in quell'instante li fece troncare il capo dal busto e con trionfo e festa furono con cesarino celebrate le nozze la giovane che già era assuefatta a i dolci cibi del calogero ogni volta eh ella vedeva il lume acceso a lui nuotando se n andava e nuotando fu da certi pescatori che poco lontano pescavano scoperta i pescatori credendo lei esser un pesce che nuotasse si misero intentamente a riguardare parti onesto e convenevole ch'io restituisca la mal tolta robba parti giusto ch'io lascia e miei figliuoli poveri e mendici lascio adunque questo consiglio ad altrui che ora noi voglio scrivi ancora notaio il re senza indugio le fece vive ardere e cesarino e doratea a lungo tempo felicemente si goderono insieme e lasciorono dopo sé figliuoli il prete eh era spesse volte da andrigetto appresentato dubitò che non l abbandonasse e andasse altrove a confessarsi e però datagli l'assoluzione e la lieve penitenza il licenziò ed andrigetto messogli un fiorino in mano allegro si parti venne la nuova alla madre e alle sorelle di cesarino come era risuscitato il che molto le dispiacque ma pur fingendo d aver allegrezza andorono al palazzo e giunte al conspetto di cesarino la piaga gettò gran quantità di sangue e sempre sta con le braccia aperte aspettando che egli venga a penitenza e si chiami in colpa di suoi peccati chiamatevi adunque in colpa di vostri gravi ed enormi delitti e chiedete perdonanza a dio ch'egli largamente vi perdonerà padre non temete ma entrate sicuramente nella cella perciò che questi animali sono si domestici che non vi oltreggieranno in modo alcuno comare come fa il figliuolo vostro a prender tante fiere e la vecchiarella le manifestò il tutto e tolta licenza ritornò a casa e molto smarrito volse fuggire ma il leone dimostrando brancaleone al lupo disse eccolo compare egli viene verso noi non l'aspettiamo che veramente moriremo e quando misero me arrò il maggior solazzo il leone più timoroso che prima divenuto disse e presa la vanga con cui alle volte vangava il suo orticello fece una fossa nella chiesetta sua e con molte lagrime le chiuse gli occhi e la bocca e fattale una ghirlanda di rose e viole gliela pose in capo dove trattasi la camiscia di dosso e ravoltala a lor guisa in testa s aventò nel mare e tanto le braccia e i piedi nuotando distese che in men d un quarto d ora aggiunse alla capanna del calogero che l aspettava il che intendendo il re fece grandissima inquisizione e nulla di certezza potendo avere restò e vestitosi di abito lugubre con la figliuola e la corte ordinò che al corpo morto si desse solenne e pomposa sepoltura malgherita del lui amore accesa facevagli limosina non però osava scoprirgli il suo amore ahi scelerato prete confusione dell anima tua e mia pieno di avarizia e simonia ora mi dai consiglio scrivi notaio e senza dir parola alla liberata giovane si riparti ed all eremo ritornò raccontando al padre tutto quello aveva operato e seco condusse i tre animali e vidde la figliuola del re che già era venuta per esser divorata onde appressatosi a lei che dirottamente piangeva la confortò e disse la quale vedendo tutti stupefatti rimanere disse il mio enimma signori altro non denota se non la notte la quale ha nome di donna i fratelli udita e intesa la trista nuova creder non la poteano se prima con i propri occhi tal cosa non vedeano alteria che vedeva che tutti ormai tacevano levatasi in piedi alla sua favola diede principio in tal maniera dicendo favola i e chi ti ha comesso che tu scrivi così perchè non attendi a quello che mi hai promesso scrivi a mio modo in questa t'orma io andrigetto di valsabbia il calogero che di ciò ancora non s avedeva continuava il suo essercizio di mendicare e spesso se n andava alla casa di malgherita e chiedevale limosina malgherita amore si come io trovo da gli uomini savi prudentissimamente descritto ninna altra cosa è che una irrazionabile volontà causata da una passione venuta nel cuore per libidinoso pensiero non stettero gran tempo queste donne nel regno che si mosseno a tanta invidia contra cesarino che l averebbono divorato e crescendo di giorno in giorno l odio maggiore determinorono di darli celatamente la morte comendarla ed acciò che si tenesse r ordine nelle altre notti diligentemente osservato la signora comandò che suo enimma dicesse ed ella senza indugio in tal maniera la bocca aperse il che vergendo il leone e l'ingiuriose parole nell animo rivogliendo da un canto molto temeva soccorrerlo dall altro temeva che liberato non r uccidesse ah messere mi fate ingiuria disse il notaio togliendomi r onore e la fama or segui malvaggio disse il testatore e non mi turbare più di quel eh io sono io ti pagai e molto più di quello che meritavi acciò che tu scrivi a modo mio appena che partita s era la buona vecchia dalla comare che giunse il marito a casa e fattasevi in contra con lieto viso gli raccontò il tutto tavole quivi non abitavano persone per esser il luoco sterile e di cattiva aria eccetto un calogero teodoro chiamato il quale per scargamento de peccati suoi divotamente serviva a quel tempio e ravogliendo nel loro animo più cose al fine s imaginorono di prender un osso e farlo acuto e venenar la punta e ponerlo tra le linzuola e il letto con la punta in su acciò che cesarino andando a posare e gittandosi giù nel letto il vostro enimma signora eritrea altro non significa che dar l anima al diavolo ma vardate che non si metta il diavolo nell'inferno perchè s abbruscierà disse il bembo io non ho paura rispose eritrea il quale intesala assai si dolse e presa la lingua dell ucciso dracone li fece aperta fede lui esser stato quello che la fiera uccisa aveva perciò che non è la peggiore cosa che morire ma voglio che andiamo a riposarci e venuto il sequente giorno noi saremo insieme e tra noi faremo tre famose prodezze il quale quantunque e di poderi e di armenti e di pecore fosse ricco né alcuno nella città si trovasse che a lui agguagliar si potesse nondimeno la conoscenza non rimordeva di cosa alcuna ancor che trista eh egli facesse e caminando di buon passo aggiunse la donzella che al padre ritornava e con lei s'accompagnò e giunto al real palazzo la presentò al padre il qual veduta la ritornata figliuola quasi da soverchia letizia se ne morì e volgendolo e ravolgendolo lo trovoroiìo tutto enfio e nero come corbo onde giudicarono che da veneno fosse stato estinto egli rispose con gli animali che avete veduti ma ben vi prego che questo ad alcuno non rivelate acciò non rimanga di quelli privo ed essendo ben mollificata la succhiava con la bocca indi tolse certa erba e cacciolla nella piaga e tanta fu la sua virtù che subito andò al core e quello sommamente allegrò e con quelle la madre e se stesso nodriva vedendo la madre la preda grande che il figliuolo faceva molto si maravigliò e addimandouo come ogni giorno prendesse fante fiere e con molto diletto e piacere si pose a pascolare ringraziando tuttavia iddio che liberato r aveva dalle mani dell iniquo e crudel tiranno e che sì ottimo cibo per sostentamento della sua misera vita trovato aveva e guardando fissamente nel viso del testatore dissero ah messer andrigetto ove è ora il vostro ingegno ove è ora il vostro sapere sete voi divenuto pazzo gli insensati ed i furiosi useno tai parole compagno che fai varca ancor tu l asino veggendo di non poter mancare della promessa si gettò neir acqua e tanto nuotò che venne a mezzo del fiume state di buon animo padre mio santo né dubitate punto che vedrete della punzella la liberazione presto né appena era spuntata fuori l aurora della mattina che cesarino andò là dove dimorava il minaccioso dracone ma il leone più timoroso che prima si mise a fuggire e così correndo per duri dumi or saltava una macchia or l'altra e nel saltare una pungente spina li cavò rocchio sinistro e già intonavagli nell'orecchi un villano aver ucciso il dracene ed in premio della liberazione della figliuola del re deverla aver per moglie non passarono molti giorni che la madre si trovò con una sua vicina alla quale molto amore portava sì perchè ella era donna da bene sì anco perchè era serviciale e amorevole e ragionando insieme di più cose disse la vicina fate guardare disse cesarino nel teschio che il troverete senza lingua il re fecesi recar il teschio e ritrovollo senza lingua non piangete donna né più vi rammaricate perciò che io sono qui aggiunto per liberarvi e così dicendo ecco con gran empito uscir fuori l insaziabil dracone e il contadino tutto allegro trattosi il cappello che in capo aveva disse al re signore la figliuola vostra a me tocca per moglie di qua prociede che gli asini abitano i luoghi domestici ed i leoni i luoghi inabitabili e silvestri perciò che vi animale con sue astuzie e fraudi avanzò il feroce leone già disse andrigetto al notaio che hai tu scritto rispose il notaio io scrissi sì e sì e gli lesse di parola in parola tutto quello che aveva scritto allora andrigetto di sdegno acceso disse i fratelli che vedevano non esser più rimedio al suo scampo lasciata l infelice sorella nel mezzo delle marine onde ritornarono a casa cominciarono senza far strepito alcuno vogare la giovane che per la buia notte altro non vedeva fuori che l acceso lume quello seguiva e spinse li ti e animali contra l affamata e ingorda belva e tanto combatterono che finalmente l atterrarono e uccisero indi cesarino col coltello che nudo in mano teneva gli spiccò la lingua e postala in uno sacco la riservò con molta diligenza fiordiana a cui il secondo loco toccava non aspettò che la signora le comandasse ma con gli occhi ridenti e con allegra faccia disse favola che di suoi peccati pentirsi a perché l ore della notte fuggivano eritrea senza aspettare altro comandamento l ordine col suo enigma seguì così dicendo e tanto più che egli cerca ingannare vostra maestà aff'ermandole esser vero quello di che egli per la gola si mente ma che attendino a giocare puttaneggiare armeggiare e far tutte quelle cose che sono più detestabili ed abbominevoli acciò che la mia facoltà indebitamente acquistata vada in breve tempo in mal il notaio che vorrebbe esser digiuno vedendo il suo fiero proponimento e temendo che per sdegno non morisse scrisse tutto quello che di sua bocca ordinò compare disse il leone io non voglio venire e se voi vi volete andare andatene in pace e pur replicava il lupo che il leone non avesse timore vedendo il leone il lupo star fermo nel suo pensiero disse dal monaio si partì e col basto sopra il dorso molto da lui s'allontano caminato ch'ebbe assai il misero asino già lasso e stanco giunse a pie d un dilettevol monte pose ordine con lui di andarsi a confessare messer lo prete per esser lui gran cittadino e ricco e molto ap presentato con allegra faccia l aspettò e quando venne amorevolmente l'accarezzò ma meglio è aver perduta una parte che il tutto e sciolta la coda lasciò il lupo morto e andossene ad abitar le grotte e l'asino rimase signore e possessore del monte dove lungo tempo allegramente visse malgherita spolatina s innamora di teodoro calogero e nuotando se ne va a trovarlo e scoperta da fratelli e ingannata dall acceso lume miseramente in mare s annega e al tutto tal cosa a fratelli della giovane deliberarono palesare e andatisene alla casa delli fratelli di malgherita di punto in punto gli raccontaro il tutto ed egli senza mettervi indugio alcuno in tal maniera disse nel caldo sen di due vaghe mammelle d una leggiadra ninfa il viver prendo io rispose l asino i era posto sopra quelle legna e parte pendeva da un lato e parte da r altro e voleva in ogni modo sapere qual mi pesava più il capo o la coda il leone raccontò il modo che tenuto aveva a l asino interrompendolo disse pazzo e privo di senno tu ti affaticasti tanto stamane circondando e boschi e le selve e i monti onde malgherita sì fieramente nel cuore l abbracciò che giorno e notte ad altro non pensava che a lui la signora impose ad arianna che dicesse ed ella così a dire incominciò kuì favola compagni parmi sentire una mala nuova ma elli che impiombate aveano le orecchie nulla sentivano e reiterate ancor le dette parole meno udivano avenne che sendo un giorno teodoro nell isola di mezzo e mendicando il pane secondo il costume suo trovò quello che mai non s avea imaginato trovare e caminando di galoppo non però senza timore s'incontrò nel lupo che molto in fretta se n andava a cui disse il leone compare lupo dove andate cosi soletto in frettai rispose il lupo io me ne vo per un servigio molto importante disse andrigetto prendene duo e fa che tu scrivi quanto io ti comanderò il notaio di così far rispose io andrigetto di valsabbia sano della mente ancor che languido del corpo lascio l anima mia al mio creator iddio al qual io rendo quelle grazie che per me si puolono le maggiori de tanti benefici quanti ho ricevuti era un statuto in como che notaio alcuno non potesse scriver instromento di vendita se prima non era in presenza sua e di testimoni nomerata la pecunia dopo che alteria mise fine alla sua favola senz altro comandamento aspettare l enimraa in tal maniera raccontò dicendo ed erano si maestrevolmente uniti che un non poteva star senza l altro ed erano così domestici con le persone che ninno offendeano abitando il buon asino sopra il monte e pascendosi di morbide e minute erbe tenendo tuttavia il basto sopra il dorso ecco un fiero leone uscire d'una cieca caverna e gli animali finché da naturai morte morirono furono con molta diligenza serviti i duo amanti stettero due grand ore in dolci ragionamenti e stretti abbracciamenti e la giovane molto paga e contenta dal calogero si partì lasciando però buon ordine di ritornare a lui asino uscito fuori d ogni periglio prese maggior ardire e voltatosi contra il leone gli disse tanta villania quanta si potesse mai dire a persona alcuna deh non fate per l'amor che voi portate a iddio perciò che è contra l anima e r onor vostro e vituperio di tutta la famiglia vostra gli uomini che fino ora vi hanno riputato prudente e saggio l'asino vedendosi sopra la riva del fiume e già sicuro dalle minacciose onde tutto si tuibò e d'ira acceso ad alta voce disse punto perciò che quello che ti parrà in me morte sarà in me piacere e vita oramai il sole per la sua partita dopplicava le ombre quando il leone al compagno fecemotto che l'uno e l'altro andasse a riposai'e disse teodoro deh come farai tu figliuola mia a passar il mare tu sai che né io né tu avemo navicella da traghiettare e mettersi nell altrui mani sarebbe molto pericoloso all onore e alla vita d ambiduo e venutala buia notte secondo il dato ordine accese il lume e apparecchiato un bianchissimo sugatolo con grandissima allegrezza aspettò la desiderata giovane la donna veggendo il suo manto morto incominciò altamente gridare e dirottamente piagnere al cui strepito corsero i corteggiani e trovorono cesarino di questa vita partito vennero a congratularsi con la liberata figliuola avenne che le eremita in queir ora che si preparavano le feste e trionfi era nella città uomo bestiale e crudele ed era per natura si sdegnoso che poche legna accendevano il suo fuoco ei aveva un asino orecchiuto con le labra pendule il quale quando raggiava faceva tutto il piano risonare il leone attonito di tal cosa molto si maravigliò e addimandouo per qual cagione si fieramente il villanniggiava avendolo sì amorevolmente campato da morte uccidesse laonde stando tra il sì il no determinò intrav enga ciò che si voglia d aiutarlo ed attuffatosi nell'acqua se gli accostò appresso e presolo per la coda tanto tirò che lo condusse fuor mobili ed immobili presenti e futuri in qualunque modo a me aspettanti ed appartinenti lascio a comodo e torquato miei figliuoli legittimi e naturali pregandoli che non vogliano far dire né messa né salmo per l anima mia avendo adunque e pescatori scoperta la giovane e conosciuto chi ella era e veduto più volte il periglioso passaggio e compreso il segno dell acceso lume deliberarono più fiate tra se stessi tenere il fatto occulto ed oltre ciò ha certa cosa di pelle sopra il dorso che in maggior parte lo copre ed è di pelo biso e fa gran fatti e paventa ciascuno che se gli avicina ed è di tanta roina che farà bisogno che i paesani tosto abbandonino il paese appresso questo fa mestieri ogni giorno mandargli un corpo umano per suo cibo signori il mio enimma altro non dinota che il bastone sopra il quale le donne fanno le cordelle perciò che è tondo e grosso e vien tenuto dalle donne tra le coscie e con la bocca aperta cercava di lacerare e divorare la vaga e delicata giovane la quale per paura tutta tremava allora cesarino da pietà commosso s inanimò tornato il leone con la gran preda al diputato luogo vide l'asino giacere interra e dissegli vedi compagno mio gli animali ch'io presi disse l'asino in che modo facesti a prenderli sisnore non fa mestieri che io vi dica il nome suo ma quando fosse in piacere di vostra maestà io il menerei qua dinanzi della presenzia vostra e gli figliuoli per la perdita disperati se stessi si sospengano per la gola e questa voglio sia l ultima mia volontà e così voi tutti testimoni e notaio vi prego ma nel saltare cadde in mezzo del fosso e sopra alcune legna traversate attaccato rimase stava l'asino sospeso tra quelle legna e parte su l'uno de lati e parte su l'altro pendeva ed era in grandissimo pericolo di fiaccarsi il collo che nelle umane creature trovar si possa perciò che r uomo prudente si rammenta le cose passate discerne le presenti e con maturo giudizio provede alle future già si spargeva la trista fama per tutto il castello che malgherita spolatina non si trovava di che e fratelli fingevano averne grandissimo dolore ma dentro del cuore sommamente godevano ed acciò che la notte non trapassasse e venisse il giorno la signora ordinò ad eritrea che con una sua favola seguisse la qual così a dire allegramente incominciò mentre si preparavano le grandi e orrevoli essequie la madre e le sorelle di cesarino cominciorono fortemente a temere che il leone l orso e il lupo non le scoprisseno ma egli che s avedeva tutti star perplessi e fuori di sé disse la vera intelligenza del mio enimma è che la donna nel tempo di maggio pone nel suo seno le ova del cavalliere che fa la seta ed ivi il viver prende disse il re e che fede me ne darai tu d averla uccisa conciosiacosache costui mi ha appresentato il teschio che ivi sospeso vedi rispose cesarino nulla rispose il leone ma l'asino voltatosi disse guata bene se nel fiume sentiva piacere perchè poco discosto di qua vi è brancaleone animai ferocissimo il quale porta una ballestra sotto la coda che mena gran vampo e mal è per colui che sotto s'abbatte non voglio il detto della figliuola vostra che sarebbe in questo testimonio bastevole ma un sol segno vi voglio dare che denegare non si potrà che io non sia stato uccisor e adempir la lor bramosa voglia la giovane che era molto accorta disse amor mio non dubitate che io vi dimostrerò il modo che avremo a tenere il modo sarà questo essendo adunque a ciascun di loro tornato l'udito disse il lupo alli compagni parmi aver sentito ragionamento della morte del signor nostro e ha un fratello che è il giorno e morto il giorno nasce la notte e morta la notte rinasce il giorno né mai si può col giorno accompagnare e vola come uccello né si lascia toccare e spesso cena con esso noi i cui malvaggi effetti sono dissipamento delle terrene ricchezze guastamento delle forze del corpo disviamento dell ingegno e della libertà privazione in lui non è ragione in lui non è ordine in lui non è stabilità alcuna egli è padre de vizii nemico della gioventù e della vecchiezza morte e rade volte o non mai gli è conceduto felice e glorioso fine si come avenne ad una donna della famiglia spolatina la qual sottoposta a lui miseramente finì la vita sua ritrovandosi però insieme la mattina seguente venuto il chiaro giorno l asino e il leone si ritrovarono insieme ma al lupo non furono così ben impiombate l'orecchie perciò che alquanto udiva da una orecchia essendo portato il corpo morto alia sepoltura disse il lupo al leone allora cesarino messa la mano alla bisciaccia cavò fuori la lingua del dracone che era di estrema grandezza ne mai per lo addietro fu la maggior veduta e apertamente dimostrò lui esser stato l'uccisore della crudel fiera ragusi valorose donne chiarissima città della dalmazia è posta nel mare ed ha non molto da lungi una isoletta communalmente chiamata l isola di mezzo dove è un forte e ben fondato castello il leone credendo che la spina stata fusse una di quelle artigliarle che brancaleone sotto la coda j ortava disse coi'rendo tuttavia al lupo non te lo dissi io compare scampiamo non mi ha egli cavato un occhio con la sua ballestra conobbero lei esser femina e videro lei nella capanna del calogero smontare di che si maravigliarono assai e presi e lor remi in mano aggiunsero alla capanna dove postisi in aguaito asino dimostrando che fusse acceso di sdegno superbamente rispose ahi scelerato e tristo tu m addimandi perchè ti villaneggio sappi che tu m hai privo del più soave piacere che mai io avesse a giorni miei e fratelli che chetti ci stavano udito il movimento che malgherita neir acqua faceva presero i lor remi in mano e chettamente col lume acceso si scostorono dalla capanna e senza esser da lei sentiti né per la scura notte veduti pian piano vide il pauroso e fiero mostro e messo mano ad un suo coltellone che a lato teneva gli spiccò il capo dal busto e postolo in un saccone che seco aveva camino verso la città or che dite voi messer andrigetto mio disse il confessore sono queste parole da uomo prudente come voi siete deh non dite così non sapete voi che messer gesù cristo è misericordioso e e sempre cercava di eleggere luogo che più facesse al profìtto suo acciò che a poco a poco del tutto s impatronisse avenne che in quelle parti sopraggiunse una gran penuria ed era tale che gli uomini e le donne e li fanciulli si trovavano in molti luoghi morti da fame andrigetto adunque essendo ricchissimo e avendo molto grano e altre sorti di biada che gli suoi poderi li rispondevano dispensava tutte le sue rendite a poveri contadini e ad altre miserabili persone né voleva quelle vendere a mercatanti si come appartiene ad ogni catolico e buon cristiano egli che era tutto dedito ad arricchirsi né pensava giorno e notte ad altro che ingrandirsi il che vedendo il leone disse che fai compagno mio ma l asino che se n'andava a più potere non rispondeva il leone temendo che l'asino non morisse discese giù nel fosso e prestògli aiuto voi avete il modo di restituire e facendo la restituzione iddio che è misericordioso e che non vole la morte del peccatore vi perdonerà e daravvi il paradiso rispose andrigetto e a lei de l opre mie pregiate e belle per tal effetto degno merto rendo volgiuon così dopo erranti stelle ch in un nido mi chiudo ed indi uscendo unito insieme con la mia consorte i chierici e l'altre persone che accompagnavano il corpo morto alla sepoltura veduti gli animali si misero a fuggire e quelli che portavanola bara la misero giù e si dierono parimenti alla fuga disse la giovane non dubitate punto lasciate il carico a me perciò che io trovai la via di venire a voi senza pericolo di morte e di onore io veduto il lume acceso me ne verrò a voi nuotando indi partiti aggiunsero ad un fiume largo e impetuoso e disse il leone voglio brancaleone mio che l uno e l altro di noi dimostri il valor suo nel varcar il fiume io desideroso dell onor di vostra maestà e dell utile della figliuola vostra sono qui venuto per discoprirle colui che si vanta aver liberata la figliuola non esser quello che uccise il dracone si smarrì e vedendosi fuori d ogni soccorso umano s abbandonò del tutto e come rotta nave fu ingiottita dal mare disse il leone l rancaleone il nome il parlar tuo chiaramente mi dimostra che tu sei più possente e più gagliardo di me ma voglio che noi facciamo alcuna isperienza non men dotta che bella fu la isposizione dell inviluppato enimma e quella ad una voce comendorono e per avventura trovò una pietrosa tana dove eran leoncini orsattini e lupini di quali d'ogni sorte ne prese e condottigli a casa con sommo studio e diligenza unitamente li nudrì partitosi un giorno cesarino di casa e andatosene alla campagna capitò ad un folto e ben fronzuto bosco e invaghito del verdeggiante luogo entrò dentro onde il povero asino si distrutto e consumato divenne che sola la pelle sopra le macerate ossa rimase avenne che il povero asino tutto adirato sì per le molte busse che ogni giorno riceveva sì anco per lo poco cibo eh aveva il che intendendo r eremita e apertamente conoscendo lui esser stato l'uccisore al re se n'andò e trattosi il povero cappuccio di capo cosi gli disse grande o brutto soii io grosso e rotondo ed a le donne do molto diletto elle m abbracian con viso giocondo e fra le cosci e lor mi tengon stretto il leone quando li parve di essere in luogo sicuro disse al lupo compare ormai è tempo che si disciogliamo le code ed egli nulla rispondeva infermo del corpo e sano dell intelletto lascio l anima mia al gran diavolo dell inferno il notaio ed i testimoni udendo queste parole rimasero fuori di sé e presero maraviglia non piccola e già averla in guidardone per moglie deliberarono d andar in sicilia e ascese in una nave con prosperevol vento giunsero nel regno dove con grande onore furono ricevute ma amore che è scudo di chiunque volontieri segue le sue norme né mai gli manca d insegnar la via di pervenire al desiderato fine diede alquanto di ardire a malgherita e accostatasi a lui in tal guisa disse a cui r asino insuperbito con ardito animo rispose e chi se tu che m addimandi chi sono io il leone maravigliandosi di tal risposta disse io son il re di tutti gli animali io infiammata del vostro amore non posso più resistere all amorose fiamme ed acciò che voi di mia morte non siate cagione mi prestarete subito soccorso ed ella vederebbe un giovane di corpo bello leggiadro riguardevole e ad amare tutto inchinato i cui reali e onesti costumi avanzano ogni altro che io conoscesse mai né alcuno saprà e fatti nostri a cui teodoro egli é pericolo che non ti attuffl nel mare perciò che tu sei giovanotta e di poca lena e il viaggio è lungo e ti potrebbe agevolmente mancare il fiato e sommergerti risanarete rispose andrigetto che era molto aggravato e che prima voleva ordinare e fatti suoi e poi confessarsi il confessore diede fede alle sue parole fosse più volte la compassionevole favola aveva alle donne porte le lagrime né cessavano col moccichino che a lato tenevano asciugarsi gli occhi e dopo lungo camino aggiunse ad uno solitario e inabitato luogo della sicilia dove era un eremitorio e andatosene ivi entrò e non vedendo alcuno con gli suoi animali si mise a posare e a quello richiese che per quella notte r albergo non gli negasse perciò che gli era avenuto un caso per lo quale stava in gran pericolo d esser preso e per giustizia morto tu pensavi eh io ne morisse e io me ne stava in gioia e diletto a cui il leone e che piacere era il tuo come i giovani fanno si pungesse e avenenasse e senza indugio essequirono il malvaggio consiglio venuta l ora di andar a dormire cesarino con la moglie andò in camera e posti giù li drappi di dosso e la camiscia si come avenne ad un nobile cittadino il quale venendo a morte diede l anima sua al gran nemico e disperato così permettendo la divina giustizia fece la mala morte e tanto innanzi se n'andò che pose il capo dentro delle natiche l'asino sentendosi beccare nel forame chiuse le natiche e la gracchia col capo dentro presa rimase e se ne mori io lascio l anima sua nel centro dell inferno perciò che se non fosse stata la pestilenziosa sua avarizia egli non mi arrebbe assolto né io arrei commessi tanti errori né mi troverei nel staio ove ora mi trovo ora crebbe maggior ardire all'asino e volte le natiche contra del leone disse vedi tu questo basto e la ballestra ch'io tengo sotto la coda s'io te la facessi provare tu morresti di spasmo non stette molto che l'eremita tornò a casa ed entrato dentro vidde quelli animali e smarrito volse fuggire ma cesarino che de r eremita s aveva già aveduto disse elle pungonmi e danno ed io secondo lor voglie star convengo al mio dispetto donne se questa cosa indovinate dirò ben certo che sete fatate e crollatasi la persona e le orecchie che erano piene di acqua li mostrò e pesciculi e gli altri animaletti che uscivano delle sue orecchie e dolendosi disse egli é commun proverbio comendato da tutti che chi malamente vive malamente muore però gli é meglio vivere cristianamente che senza freno alcuno di conscienza abbandonar le redine e adempire ogni sua sfrenata voglia ed ivi determinarono d'andare alla caccia ma uno in uno luoco e l'altro nell'altro e poscia ad una medesima ora ritrovarsi insieme e qual di loro arra preso maggior numero di animali il monte sia suo la moglie intesa la causa del suo affanno e considerata la sciocchezza di castorio e il pericolo di morte stette alquanto sopra di sé nulla mi manca e desidero più che ogn altro uomo divenir grasso e quanto più mi sforzo di ingrassarmi tanto più mi smagrisco polissena udendo panfilio suo figliuolo sì grandemente dolersi immaginossi farli una burla acciò che più non si ramaricasse di lei né ingrato del beneficio ricevuto né sia causa della vostra morte domattina verrete per tempo alla campagna ed ivi porgeròvi aiuto né dubitate punto di morte la comare che desiderava riaver le sue gioie allegramente rispose compare mio intesi bene il tutto non tardiate ma con ogni diligenza cercate e di qua prociede che uno nasce zoppo l'altro attratto e chi in un modo e chi un altro questo che voi dite compare mi va forte per capo disse la comare giudico esser maggiore quando nasce imperfetta per colpa de lor parenti rispose la donna adunque disse messer liberale voi fareste gran peccato se non mi lasciaste sopplire in quello che mancò il vostro marito non fu di minor piacere l enimma d'alteria recitato che fusse la favola e quantunque in apparenza alquanto disonesto apparesse non però le donne s'ammutirono perciò che altre volte sentito lo avevano raccontare castorio voi temete di morte e pensate il caso esser irreparabile certo v ingannate perciò che il taglio che mi fu fatto larga non più né men di cinque dita dentro ritien diverse e vaghe celle con buona entrata ma priva d uscita onde tutta turbata uscì di camera ed a madonna daria addimandò se per avventura ella avesse avute le sue perle ed anella e riservate a cui rispose che no per il che madonna properzia stava molto addolorata onde noi avemo da ringraziare messer liberale nostro compare il qual sollecito e diligente con la virtù sua sovenne all imperfezione del bambino sopplendo in tutte quelle parti nelle quali voi avete mancato che forse le troverete e non trovandole vi prometto da fede di buon compare che io farò tal provisione che gramo sarà colui che l avrà tolte innanzi eh egli si partisse di qua con grandissima instanza mi pregò che le cose sue e la persona vostra raccomandata mi fusse sovenendovi di tutto quello che vi fia bisogno il meschinello oltra la noia della infetta scabbia che fieramente lo premeva di veder la madre con lui molto s attristava ma voi come donna impudica avete chiuse le orecchie volendo piuttosto contentare gli appetiti vostri che attender a gli consigli miei ma tacendo luna parte e l'altra né facendo alle mogli motto finalmente le fecero communi e davasi l'uno all'altro luogo di poter con l'altrui moglie prender trastullo non vi avedete che la morte vi è sempre da canto non udite quello che di voi si ragiona e così dicendo di continuo si grattava la rogna essendo tutti insieme e ragionando di varie cose disse messer artilao comare mia mentre che si cuoceranno li cibi e apparecchierassi la mensa voi vi farete una zuppa e perchè sì come ho detto di sopra polissena era giovane vaga e piacevole molti uomini e di primai della città la vagheggiavano e fortemente la solecitavano e oltre che gli erano tratti i testicoli era anco stato privo del membro virile e perché ninno si potea astenere dalle molte risa la signora percotendo mano con mano e menatala in un camerino le porse un bicchiere di alloppiato vino ed ella fattasi una zuppa senza timore alcuno la mangiò e tutto il vino beve poi se n andorono a desinare e lietamente mangiorono di che la donna molto si rallegrava ringraziando il compare che di tanto bene era stato cagione non passò molto tempo che messer artilao ritornò a genova e giunto a casa trovò la moglie sana e bella madre mia lasciate ormai questa ignominiosa vita cessate da si grave scorno conservate onor vostro né vogliate esser causa della moi te mia assai risero le donne di castorio che era rimaso senza testicoli ma molto più risero gli uomini quando la moglie di sandro gli mostrò la natura dandogli intendere che ella era sandro io vi ho per lo adietro conosciuta savia prudente e accorta ma ora imprudentissima vi conosco e vorrei sallo iddio esser tanto da lungi quanto io vi sono da presso il figliuolo che desiderava più che ogni altra cosa onor materno disse comandate madre che se ben voleste che io mi gettasse nel fuoco ed ivi m abbrusciasse io per amor vostro il farei volentieri io disse panfilio mi obligo di essequire quanto voi mi proponerete disse allora polissena appena che avevano fornito di mangiare che a madonna properzia venne sì fatto sonno che non potea tenere gli occhi aperti il che vedendo messer artilao disse il che la signora riprendendola con mordaci parole dimostrò che era non poco adirata ma ella che era piacevole e faceta con allegra faccia disse ed ella che già provati aveva e piaceri del mondo e i dolci abbracciamenti d'amore agevolmente condescendeva alla volontà di coloro che la sollecitavano e in anima e in corpo a quelli si dava e quanto piìi presto me lo darete tanto più vi sarò tenuta né sarete causa che la creatura nasca con difetto vedendo messer liberale aver ridotta la comare a buon termine disse ma che rimedio sarebbe a questo acciò che io in tal errore non incorresse ah comare mia disse messer liberale madonna properzia che desiderava averlo e che il giuoco molto le piaceva gli persuadeva che pescasse ancora ma il compare a cui mancava l'oglio della lucerna sì che più non ardeva disse ma la signora che vedeva le risa e i ragionamenti troppo oltre prociedere comandò che al ridere si ponesse fine e che alteria con l'enimma l'ordine seguisse ed ella senza interporre altra dimora disse messer liberale ch'era desideroso molto di far cosa grata al compare senza più distendersi in parole disse messer artilao compare mio amore e il comparatico contratto tra noi con sincero e reciproco amore non richiede tante parole il candido mio nervo duro e forte parte peloso e parte perforato entròvi bianco e asciutto o dura sorte onde avendolo io pregato che pescasse anco il secchielletto perso disse averlo tocco ma non averlo potuto pigliare perciò che era col fondo in su e lo stromento suo per lo tanto pescare aveva rotta la punta ma se tu sei così desideroso dell onor mio come tu dici tu mi contentarai d una sola cosa ed io all incontro ti prometto di mettermi nelle tue mani e lasciare ogni amatore e tenere buona e santa vita polissena vedova ama diversi amanti panfilio suo figliuolo la riprende ella gli promette di rimoversi s'egli cessa grattarsi la rogna e dissele che uscissero di camera e che ninna sia di tanto ardire che s approssimi alla camera se prima non sarà chiamata partita la moglie con le fantesche messer artilao chiuse la camera e con un carbone fece un cerchio in terra sandro vedendo il voler di castorio fermo e saldo ordinò che sopra la fresca erba subito si stendesse ed aprisse le gambe comare voi ve n'andarete un poco a riposare forse avete la passata notte mal dormito e menòla in un camerino dove gettatasi sopra un letto subito levatosi da mensa messer artilao cominciò tra stesso considerare lo strano e vergognoso portamento del compare il qual sopra ogn altra persona amava non puote mai per modo alcuno da quella rimoversi anzi con uno sottil inganno fatto al proprio figliuolo che amorevolmente la riprendeva e oltre i cinquanta fiorini d oro che ora darti voglio promettoti di guidardonarti di tal maniera che di me per tutto il tempo della vita tua ti potrai lodare e chiamar contento e fuori doppo usci nero e bagnato onde servir altrui mai non si stanca se il duce che lo guida non gli manca state di buona voglia né vi smarrite punto perciò che ad ogni cosa si trova rimedio fuori che alla morte io vi prego rispose la comare per queir amore che portate al compare che mi date questo rimedio egli le promette la madre l'inganna e finalmente ogn uno ritorna all opra sua la donna assuefatta ad alcuna cosa o buona o rea che si sia non si può da quella agevolmente astenere tu non potrai più dolerti di me eh io non ti abbia servata la fede panfilio tuttavia forte grattandosi con animo alquanto turbato rispose e credendo che la moglie di sandro fosse esso sandro che arasse la terra disse sandro io mi sento morire se non m'aiuti il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato anzi é putrefatto e se non volete aver risguardo all'onor vostro almeno abbiate rispetto a me che vi sono unico figliuolo in cui sperar potete che sarà vero e fido sostentacolo della vecchiezza vostra madonna daria che per natura era dolcissima sommamente lo ringraziò pregandolo che non le mancasse nelle sue bisogna e cosi messer liberale le promise e fìngendo di parlar con molti formava varie e strane voci di maniera che madonna properzia si smarriva alquanto ma messer lo compare che di questo se n'avedeva le dava animo confortandola che non si smarrisse ma l astuta e maledetta madre ora moveva le legna e soffiava nel fuoco acciò che maggiormente ardesse disse panfilio tu ti duoli e contristi di me che io tengo mala vita io il confesso e tu fai quello che dee far un buon figliuolo dimorando adunque il meschinello in questo tormento di animo né potendo più soff erire tanto ignominioso scorno più e più volte tra se stesso deliberò uccidere la madre dovendo adunque con una favola dar cominciamento a ragionamenti della presente notte hommi imaginato di raccontarvi r astuzia r inganno e il tradimento che fece r un compare ponetevi a boccone se vi piace cile a mano a mano vi farò quel fatto in man piglio la cosa eh indi giace e nel forame ghe lo pongo un tratto non vi tergete punto state in pace ma non contentandomi tieni per certo che tu non arrai il desiderio tuo ed io mi darò a peggior vita che prima partitisi dunque ambiduo ed andatisi in piazza messer artilao fìnse di voler ispedire certi suoi negozij e presa licenzia dal compare nascosamente ritornò a casa prima lo ringraziò assai della buona openione che di lui tenea e del conto che facea dopò liberamente li promise secondo le deboli sue forze di essequire quanto da lui li fia imposto errore laonde presa un giorno r opportunità del tempo si pose con la madre a sedere e tai parole amorevolmente le disse partitosi l amante panfilio grattandosì tuttavia la rogna alla madre disse madre altre volte io viso onde fatta una delicata cena con preciosi vini e potenti aspettò il tagliuolo che a casa tornasse venuto il figliuolo e veduto l'insolito apparato maravigliossi molto e voltatosi verso la madre disse rispose sandro quell'uomo da bene innanzi che morisse m'insegnò quest'arte e dall'ora in qua ho cavato e testicoli a molti vitelli poledri e altri animali i quali sono venuti a maraviglia grassi mentre che voi non incorriate più nel vizio in cui fin ora siete incorsa guarda disse la madre e considera bene sopra quello che io ti dirò comare come vi sentete vi par forse strano della partenza di messer artilao vostro marito rispose madonna il che vedendo messer artilao cominciò far romore per casa minacciando or questo or quello ma tutti con giuramento dicevano nulla sapere dopò voltosi verso madonna properzia disse comperò nella villa di carignano un podere con una casa non troppo grande ed ivi con duo serventi ed una femina per suo diporto la maggior parte della state dimorava passata con grandissima amaritudine la prima sera sopraggiunse l'altra e la madre acceso un buon fuoco e apparecchiata la cena aspettò il figliuolo che ritornasse a casa onde la prudente cataruzza vedendo la compagnia star attonita e non intenderlo prontamente disse per non tener questi signori a bada dirò il mio parere e volendo levarsi di letto vidde che le perle e le anella glie mancavano e levata di letto or qua or là cercando e ogni cosa sottosopra volgiendo nulla trovò mio parere sottoponendomi però al giudicio di chiunche è più savia di me altro donne mie care il mio enimma non dimostra eccetto che il quanto che conserva la mano alteria a cui toccava il primo luogo di favoleggiare messa giù la viola e il plettro che aveva in mano alla sua favola in tal modo diede principio favola astenere perciò che in quell abito eh ella è lungamente vivuta persevera fino al termine della vita sua per il che intendo ora raccontarvi un caso ad una vedovella avenuto la quale abituata nella puzzolente lussuria vedete per vostra fé se per aventura pescando poteste ritrovare un secchielletto molto bello che alli passati giorni mi fu rubato ed erami molto caro promise continovando adunque messer liberale la casa della comare né lasciandole cosa alcuna mancare conobbe lei esser gravida e fingendo di non saperlo disse voltatosi allora messer artilao verso la parte destra fece alcuni segni in terra indi alla sinistra ne fece alcuni in aria non era ancor passata un ora che castorio fatto eunuco incominciò sentire il maggior dolore e la maggior passione che mai uomo sentisse né poteva trovar riposo perciò che di di in dì aumentava il dolore cataruzza a cui il terzo luogo del favoleggiare toccava vedendo la signora acquetata e aver dato ampio campo di ragionare alla sua favola animosamente diede principio così dicendo favola ih ed ella per non turbare r ordine consueto in tal guisa sorridendo disse qual cosa è tra noi donne e damigelle e trattosi non avedendosi lei nella prima tratta che egli fece un anello di seno gli lo porse dicendo vedete comare mia com io ho ben pescato che alla prima tratta presi il diamante ma faceva copia della persona sua a chiunque desiderava gli abbracciamenti suoi non avendo riguardo né a r onor suo né a quello del marito ma voi siete in grande errore perciò che si veggono molti mangiatori e bevitori che non mangiano ma diluviano nondimeno son sì macri che paiono lucertole ma se voi farete quel che feci io presto verrete grasso piaceva molto alla donna la riforma delle defettive membra e pregava il compare che non mancasse come già era mancato il marito e meglio che ei puote accompagnato da duoi suoi servi il trovò che cenava e gli disse sandro tu hai fatta una gentil opera a farmi morire ma innanzi eh io moia faretti sentire la pena del commesso fallo io da te figliuolo altro non voglio salvo che per tre sere cessi di grattarti la rogna e io li prometto di sodisfare al desiderio tuo soggiunse castorio mi maraviglio che non moresti come morire disse sandro anzi il maestro che me li cavò me gli trasse con tanta agevolezza e desterità che quasi non sentii noia alcuna e così di parte in parte il comendava in tutti gli suoi membri rispose madonna daria certo nulla vi manca ma non già per opera vostra marito mio perciò che nella ptirtanza vostra come sapete castorio già fatto cappone anzi eunuco mise mano alla borsa e cinquanta fiorini li donò e tolta licenza da lui a casa fece ritorno e perchè l'amoroso furore la tormentava molto deliberò di far tal cosa eh egli avesse causa di grattarsi ed ella trovarsi colli suoi amanti quivi tra gli altri abitava un contadino chiamato sandro il più faceto ed il più piacevol uomo che mai la natura creasse comare voi avete udito il tutto e le gioie che smarrite esser credete sono in voi state allegra e di buon animo che troveremo il tutto ma fa bisogno ch'io le cerchi dove inteso avete il giovane udita la materna proposta stette alquanto sopra di sé e quantunque dura gli paresse nondimeno accontentò e in fede di questo ambiduo si toccaron la mano e che il serpe era tra bei fiori nascoso ma postosi a mensa appresso il fuoco con la madre cominciò saporitamente mangiare e allegramente bere ma pur volgendosi e rivolgendosi or qua or là quanto più mai poteva sofferiva il tormento giacendo madonna properzia una notte in letto col marito e stando in piacevoli ragionamenti pescando tuttavia ancor lui nella valle pelosa disse essendo il compare stato nel cerchio per spazio di mezzo quarto di ora mandò fuori una voce che barbottava e in tal guisa diceva e rende tanto puzzo che dubito assai di fatti miei e se non mi porgi soccorso presto vedrai il fine della vita mia la moglie che sandro parca disse lasciami un poco veder il taglio che poi provederemo fece atto che ogni uno tacesse e che arianna con un festevole enimma l'ordine seguisse la qual per non parer meno delle altre così disse due compari s'amano insieme e l'uno e r altro s ingannano e finalmente fanno le mogli comuni riavute tutte le sue care gioie disse la comare dolce mio compare voi mi avete ricuperate tante cose la comare veduto il diamante molto s'allegrò e disse dolce mio compare pescate ancora che forse troverete l'altre gioie in genova città celebre ed antica furon ne passati tempi duo compari l uno di quai chiamavasi messer liberale spinola uomo assai ricco ma dedito a piaceri del mondo onde desideroso di tal grassezza ti prego quanto so e posso che di tal cosa mi faci partecipe dimostrandomi il modo che tenuto hai in divenir sì grasso gravida in tre mesi rispose madonna daria ed ho una gravedanza sì strana eh io non ebbi mai la peggiore il che sentendo il compare disse dunque comare voi siete pregna e tratta una rocchetta secreta inchinò il capo e gli mostrò la piaga castorio vedendo il taglio di sandro esser maggiore del suo voi per quanto io posso comprendere tenete pessima vita la quale oscura la fama vostra e il buon nome del quondam padre mio e marito vostro castorio alciata su la camiscia mostrò la piaga che già putiva il che vedendo la moglie sorrise e disse compare seguendo virilmente la pescaggione ora trovava una gioia ora l'altra e finalmente col suo anzino trovò tutte le smarrite cose di che la comare molto paga e contenta rimase ma lauretta che fingeva di non intenderlo pregòla che l'isponesse ma ella sorridendo disse signora lauretta ma fa per quanto hai cara la vita non parli sofferendo pazientemente ciò che veder e intender potresti il che di fare madonna daria rispose quel eh or non trovi e che cercando vai giace nel fondo della vai pelosa ch ivi la tien chi l ha perduta ascosa ma pesca ben che tu la troverai comare gran viltà e scortesia sarebbe che l amico vedendo l'amico perire non gli porgesse aiuto potendo adunque io formar lo restante della creatura in quello che manca vi sarei traditore e vi farei gran torto a non sovenirvi daria oh come è bello questo bambino vedesti mai tu il più ben formato guarda clie aspetto mira che viso considera quegli occhi lucenti come stelle comare sapiate che lo stromento con cui fin ora abbiamo pescato ha rotta la punta e non può più operare però per ora arrete pacienzia sedeva levossi in pie ed alla sua favola in tal maniera diede incominciamento favola il e lasciato di arare la terra si pose con lui a sedere e disse signor castorio voi vi maravigliate della grassezza mia e della magrezza vostra e credete e cibi esser quelli che smagriscono ed ingrassano il quale nella prima entrata vi fa alquanto male e poi si condanna ad ogni vostro piacere non dispiacque all onesta compagnia la dechiarazione del bel enimma daria fa che dimane tu apparecchi da desinare più lautamente perciò che io voglio che messer liberale e madonna properzia sua moglie e nostra comare venghino a desinare con noi pensando giorno e notte con qual modo e con qual via della ricevuta ingiuria vendicar si potesse dimorando adunque il passionato in tai pensieri né sapendo che strada tenere io per l'amorevolezza che fu ed è tra noi gli promisi di far quanto mi comandava però io me ne sono qui ora a voi venuto acciò che occorrendovi cosa alcuna senza rispetto mi comandiate venuta r ora del giorno sequente la moglie prese i panni di sandro suo marito e se li mise indosso e un capello in capo sotto fano città nella marca posta al lito del mare adriatico trovasi una villa chiamata carignano copiosa di bei giovanazzi e di belle femine venne uno amante della madre ed in presenzia del figliuolo stette gran pezza con esso lei in amorosi ragionamenti fratello non so la causa ch'io sono sì macilente e macro come tu vedi e tu sei robicondo e grasso io d'ogni tempo mangio dilicati cibi beo preciosi vini giaccio in ietto quanto mi piace il quale strinse e denti e meglio che puote ancor la seconda sera ottimamente passò messer liberale se n'andò a casa di madonna daria sua diletta comare e dissele comare messer artilao vostro marito e mio carissimo compare altro messer artilao sara tutto dedito alla mercatanzia questi molto s'amavano insieme e tanto era l'amore tra loro che l'uno senza l'altro quasi non sapea vivere e ch'io per questo patisca veramente disse messer liberale io sono di questa opinione e tengo per certo che messer artilao mio compare sia mancato farle tutte le sue membra intiere il compare a cui piaceva il boccone con ogni studio dì e notte s'affaticava alla riforma della creatura acciò che intiera nascesse il che vedendo madonna daria molto si maravigliò e disse come messer liberale fanno così fatte cose e compari colle comare la quale gioiosa e festevole se gli fé in contro col fanciullo in braccio e strettamente s abbracciarono e basciaro intesa messer liberale la venuta del compare dimorando la poverella in tal affanno né sapendo che rimedio prendere sopraggiunse messer artilao e vedendo la comare tutta affannosa e di mala voglia disse che avete comare mia che si forte vi ramaricate la quale ancor che sia con non picciolo disconcio delle cose vostre spero però nella bontà vostra e nella benivolenza è tra noi non me la negherete che vi prometto per espresso patto di non venir a fin di questa danza che d avantaggio v empirò la panza agli ascoltanti parve alquanto vergognoso l enimma da arianna raccontato messer artilao udite e ben intese le parole della moglie stette sopra di sé e quelle li furono un coltello al core é maggiore del vostro e ancora non é saldato e putisse molto più che la piaga vostra e nientedimeno mi vedete robicondo grasso e fresco come giglio stando adunque panfilio appresso il fuoco e avendo a saturità empiuto il ventre vennegli una sì fatta rabbia di pizza che si sentiva morire così fosse il compare rispose madonna daria ed io sarei digiuna dimorando messer liberale in tali ragionamenti colla comare marito panfilio che di tal cosa era consapevole non già che la favoreggiasse ma perché di ora in ora s accorgeva de pessimi portamenti della madre si ramaricava molto e se io non ve la conterò con quella grazia con quella leggiadria che mi fu raccontata da lei mi arrete per iscusa perchè la natura mi ha denegato quello che a lei copiosamente concesse che se tu intieramente lo osservarli avrai l intento tuo se no la cosa sarà con maggior tuo scorno e danno voi sapete e già è manifesto ad ogn uno quanto e qual sia l'amor tra noi e il conto eh io sempre fei e ora fo di voi o si per la lunga amicizia già gran tempo fra noi contratta sì anco per lo sacramento del comparatico che è tra noi costui sendo già pervenuto all'età di quarant anni prese per moglie una feminazza non men piacevole né men grassa di lui ed era in grandezza ed in grossezza simile a lui vivanda acciò che tu potesti sovenire alla natura e più gagliardamente resistere al tormento della rogna che tu sopporti panfilio che era giovanetto e semplice non s avedeva dell astuzia materna né in tanto tempo risaldato ancora e sentendo il gran fetore che gli veniva al naso e mirando che egli aveva inciso il membro virile pur al fine s'imaginò far cosa che gli riuscì secondo eh egli voleva ed era il desiderio suo onde disse alla moglie compare partiamosi di qua e lasciamo la comare a suo bel agio dormire che forse per esser ella levata troppo per tempo ha dibisogno di riposare rispose messer artilao molto volentieri e gettato da capo lo stromento nella vai pelosa tanto s operò che toccò il secchiello ma non ebbe tanta forza di traerlo fuori e vedendo affaticarsi in damo disse signora a torto vi adirate meco perciò che enimma mio porta seco ridicoloso effetto e non disonesto quando all infermo volete porre il serviziale non fate stare a boccone ciò è col corpo in giù ma prima che si faccia movimento alcuno cercate diligentemente in ogni parte le comari e le fanti cercaron e ricercaron per tutta la casa ogni cosa rivolgiendo sottosopra e nulla trovarono e quanto più egli participava del calor del fuoco tanto più s accendeva il sangue e cresceva la smania stando una tra l altre sere panfilio al fuoco e con somma dolcezza grattandosi la rogna ma tu mangi lo verno e cibi grossi bovi l'acquatico vino lievi su la notte a lavorare né mai lo state hai di riposo un'ora e nondimeno sei sì robicondo e grasso che é un diletto a vederti perdessimo perciò che l'altrieri avendo io perse le mie gioie messer artilao nostro compare pescando in questa valle troyòle tutte sovenendole di tutto quello le fia bisogno e quanto per lei spenderete di tanto sodisferovvi a pieno messer liberale intesa la voluntà del compare non dubitate punto comare che servirovvi a pieno imponete alla fante che apparecchia la mensa che in questo mezzo noi daremo cominciamento alla riforma nostra grandi sono l'astuzie e gli inganni che oggidì usano e miseri mortali ma molto maggiori penso siano quelli quando l'un compare tradisse al primo entrar vi fa guardar le stelle per non trovarsi libera ispedita ma poi vien lunga stretta larga e tonda quanto più e meno la grossezza abonda non cessò dal suo malvagio proponimento sì come nel discorso del mio ragionare a pieno intenderete fu adunque graziose donne poco tempo fa e forse ancora udito e da questo forse prociede la mala gravidezza ch'avete rispose la comare avete voi o mio compare cotesta opinione che la creatura che io tengo nel ventre sia di qualche membro manchevole e vedendola bella fresca e ritondetta in tal maniera del suo amor s accese che dì e notte non pensava ad altro salvo eh a conseguir il disonesto suo desire e fatti alcuni segni e certi caratteri a modo suo entrò nel cerchio e disse a properzia comare mia state cheta nel letto né vi movete né abbiate spavento di cosa che sentir potreste ardesse ora gli apporgeva il dilicato sapore di specie condito acciò che dal cibo e dal calor del fuoco acceso maggiormente si grattasse la rogna ed ella ritornò alla usata sua mercatanzia aumentando le facende sue la madre vedendo già aver vinta la lite finse di dolersi e disse al figliuolo panfilio che sciocchezza è la tua che pensi tu di fare è questa la promessa che fatta mi hai e la burla le successe sì come ella bramava ed era il desiderio suo e voltatasi con allegro viso verso il figliuolo disse che doveste reffrenare cotesta mala e disonesta vita la qual parturìsse e a voi vergogna ria e a me che vi sono figliuolo danno non picciolo e trovato messer liberale suo cordialissimo compare amorevolmente e con animo sincero gli disse compare e vedendo questa maledizzion di rogna averti sì attenuato che appena la ti lascia vivo molto m atttristava onde mossa a compassione di te volsi prepararti alcuna delicata vivanda rispose sandro egli è morto ma come si farà disse castorio se egli è morto il cibo salato e con spezie condito il vino greco e il calor del fuoco gli avevano già sì fieramente accese le carni che miserello non puote più durare la causa disse sandro fu vostra e non mia perciò che e preghi vostri m indussero a farlo ma acciò che non paia manchevole nell'opera mia la favola di alteria non men graziosamente che prudentemente recitata mi riduce a memoria una facezia non men ridicolosa che la sua la quale mi fu da una nobil donna poco tempo fa brevemente narrata adunque il mio enimma non è così disonesto sì come voi il facevate la signora udita ed intesa l ottima interpretazione del ridicoloso enimma aver tal errore commesso dubitando di morte castorio vedendosi giunto a mal partito oltre il dolore che avea salì in tanto sdegno e furore che voleva al tutto sandro per uomo morto e tanto gli crebbe la volontà di grattarsi che quasi non si poteva ritenere la madre che era astuta e aveva acceso un buon fuoco acciò che il figliuolo meglio si scaldasse indi fatta una riprension al marito del pericolo grande che era incorso dolcemente il confortò e pregòlo che stesse di buon animo eh ella provederebbe sì fattamente che non gli sarebbe pericolo di morte madre ogni un torni al suo mistero voi farete e fatti vostri ed io farò e miei e d'allora in qua il figliuolo non ebbe più ardire di riprender la madre e ne sentiva quel grave cordoglio e dura passione di animo quale ciascaduno prudentissimo uomo sentito arrebbe quanto più destramente che puote le levò le anella dalle dita e le perle dal collo e di camera sì partì la bevanda dell alloppiato vino già aveva persa la sua virtù quando madonna properzia si destò madre mia diletta e onoranda non senza grandissimo dolore e affanno mi son posto quivi con esso voi a sedere e rendomi certo che voi non arrete a sdegno intender quello che nel petto fina ora tenni nascoso disse quanto comare mia m incresce e duole che messer artilao sia da voi partito e lasciata pregna perciò che per la sua presta partenza egli s avrà di leggieri domenticato finire la creatura che nel ventre portate messer artilao uscito fuori del cerchio ed andatosene al letto si coricò appresso la comare la qual non si mosse e levatele i panni e la camiscia cominciò pescare nella vai pelosa facende sue tutti gli ascoltanti rimasero molto sodisfatti della favola da cateruzza recitata e dopo che ebbero tra loro di essa alquanto riso la signora le comandò che suo enimma proponesse oscuro enimma da cataruzza recitato diede ampia materia alla brigata d interpretarlo ma poscia che tutti minutamente pensarono e ripensarono non fu veruno che la vera interpretazione sapesse isponerò dichiarandovi il nervo piloso e perforato esser la penna con cui si scrive la qual prima che si mette nel vaso è bianca e asciutta ma tratta fuori del vaso rimane nera e bagnata e perchè egli non si metteva pensiero di cosa alcuna andasse male o bene che si volesse era venuto si robicondo e grasso che le sue carni non altrimenti parevano eh un lardo vergelato di porco partitosi di casa andò in piazza e trovò messer liberale suo compare e l invitò con madonna properzia sua moglie lo giorno seguente a desinar seco egli graziosamente accettò l'invito madre e dove procede la causa di così nobil cena arreste mai voi mutato pensiero a cui rispose la madre e la piaga s immarciva e rendeva un fetore che chi s'approssimava a lui sofferire non lo poteva il che venuto all orecchi di sandro fortemente temette e si penti la donna che desiderava che il parto nascesse perfetto credette alle parole del compare e non ostante il comparatico si recò a dover fare e suoi piaceri e più e più volte si ritrovar insieme e subito comprese messer liberale averlo tradito e contaminata la donna e da uomo prudente fingendo di non aver intesa la cosa tacque e in altri ragionamenti si mise messer artilao vedendo esser venuto il tempo opportuno di vendicarsi della ricevuta ingiuria chiamò la moglie e castorio desideroso di venir grasso si fa cavare tutti duo i testicoli a sandro ed essendo quasi morto vien dalla moglie di sandro con una piacevolezza placato polissena vedendo la gran constanza di panfilio e considerando eh erano passate due sere che grattato non si aveva dubitò fortemente di non esser perdente e tra se stessa si ramaricava assai ella essendo tutta fuoco non si sottometteva a uno o duo amanti il che sarebbe stato errore degno di perdono per esser giovane e di poco rimasa vedova vedendolo torgersi e distendersi non altrimenti di quello eh arrebbe fatto una biscia disse panfilio che fai tu guarda che non mi manchi della promessa fede perciò che io non son a te per mancare noi laonde avendo io stabilito nell'animo mio di andar in soria né avendo persona di cui maggiormente fidar mi possa che di voi con baldezza e fiducia sono ricorso a voi per ottener una grazia il che fatto tolse un coltellino che come rasoio tagliava e presa la cassa di testicoli in mano e con oglio commune ben mollificata destramente diede un taglio castorio andando un dì doppo vespro per la campagna come spesso far far si suole vide sandro che col curvo aratro la terra volgeva e vedendolo bello grasso e rubicondo con viso allegro disse sì rallegrò molto e pacientemente sofferse ogni dolore e puzzo né stette gran tempo che il meschinello si riebbe e venne grasso sì come egli desiderava ditemi liberamente il desiderio vostro e comandatemi eh io son per far quanto voi m'imporrete io disse messer artilao volentieri vorrei che voi mentre starò fuori prendeste il carico di governar la casa mia e parimenti la moglie ed andatasene alla campagna con e buoi e con l'aratro si mise a coltivare il terreno aspettando che castorio ivi venisse non stette molto che giunse castorio e perchè era il freddo grande non poteva remediarle stavasi il buon panfilio la sera presso il fuoco e di continovo grattavasi la rogna e serve al scrittore che la guida quanto gli piace finita la deh caro mio compare disse la donna piìi non tardate acciò che la creatura non rimanga impedimentata il che oltra il danno sarebbe non picciolo peccato e chetamente entrato in camera dove la comare giaceva s'approssimò a lei e veduto che dolcemente dormiva senza che alcuno di casa se n'avedesse né che la comare sentisse e che fatto hai tu disse castorio rispose sandro io già un anno mi fei cavare e testicoli e dal r ora in qua io sono in questa maniera che vedete grasso e quantunque il primo ingannatore con mirabil arte ingannasse il compare non però con minor astuzia né con minor ingegno si trovò esser gabbato da lui il che flavi aperto se benigna audienzia mi prestarete morte partitosi castorio sandro si mise in amaro pianto e voleva al tutto fuggire e andarsene in alieni paesi pensando tuttavia aver gli sbirri alle spalle che strettamente lo legasseno subito se n andò a lui e l'abbracciò rallegrandosi del felice ritorno e del ben esser suo avenne che trovandosi un giorno messer artilao a mensa con la moglie e accarezzando il fanciullo disse pur l'amor del compare lo rimoveva alquanto ma spronato dall'ardente amore che lo struggeva s'accostò a lei e disse rispose panfilio non dubitate punto di me madre mia state pur voi ferma eh io non vi mancarò e tuttavia l'uno e l'altro rabbia va l'uno di grattarsi la rogna l'altra di ritrovarsi coli amante suo la madre udite le parole del figliuolo se ne rise e fece a modo suo panfilio vedendo che la madre faceva poco conto delle amorevoli sue parole deliberò di non dirle più cosa alcuna messer artilao temendo che la virtù della bevanda non venisse a meno e gli mancasse il tempo di operar quello che nell animo nascoso tenea chiamò messer liberale e dissegli venuto il termine del parto madonna daria parturì un bambino che in tutto rassomigliava al padre ed era sì ben formato che non vi era membro che non fosse in ogni parte perfetto dall ora in qua sono fatte le mie carni come quelle d un fanciullo né mai mi trovai tanto lieto e contento quanto ora mi trovo e chi fu colui che con tanta destrezza senza che tu sentesti noja ti trasse e testicoli e messe due dita nel luoco inciso con tanta arte e con tanta destrezza gli cavò ambi i testicoli che quasi non sentì dolore e fattogli certo empiastro molliflcativo con oglio e sugo d'erbe il fece levar in piedi dopò prendete in mano la cosa ciò è il serviziale e rappresentate al forame e perchè l'infermo contra sua voglia lo riceve non gli dite che non si torga e con la decuzione non gli empiete la panza sopravenne la prima sera e panfìlio partitosi da bottega venne a casa e posta giù la zamarra si mise a passeggiare per camera indi perchè il freddo lo molestava si pose appresso il fuoco in un cantone la comare narròli il tutto messer artilao fingendo nulla sapere disse cercate bene comare mia e pensate se in luogo alcuno che ora non vi soviene poste le avete e date le vele al prosperevole vento da genova si partì e con buona ventura al suo viaggio se n'andò partitosi adunque messer artilao e gitosene al suo camino certo no figliuol mio anzi son io più costante che prima ma considerando che tutto il giorno fino alla buia notte te ne stai a bottega a lavorare prender trastullo piacque sì la favola d'alteria raccontata che non vi fu altro tutta quella sera che ragionare pensando con qual astuzia con qual arte luno ingannassi e non sarebbe passata una settimana eh egli non si avesse fatto radere la barba acciò che più bello e più giocondo paresse avenne che castorio gentil uomo di fano giovane ricco ma poco savio dimane manderò lo stromento al fabbro che gli farà la punta doppo a bel agio pescheremo il secchielletto ella s'accontentò e tolta licenzia dal compare e dalla comare allegra e contenta ritornò a casa sua disse marito per vostra fé guardate se pescando potreste mai per aventura trovare il secchielletto che ne passati giorni perdessimo costei col proprio marito ebbe un figliuolo panfilio chiamato giovene ingenioso di buona vita e di laudevoli costumi ed era aurifìce e se occorreva bisogno alcuno senza indugio e senza rispetto l un dell altro si prevaleva e perchè messer artilao era mercatante grosso e faceva molte faconde sì sue come d altrui deliberò di far un viaggio in soria nella pomposa ed inclita città di vinegia una vedovella polissena per nome chiamata donna nel vero giovane di anni e di corpo bellissima ma di bassa condizione imposto venuto il tempo di andar al viaggio messer artilao caricò in nave le sue merci e daria sua moglie che era gravida in tre mesi raccomandata al compare ascese in nave giglio ed acciò che voi crediate quello ch'io vi dico vi voglio dimostrar la piaga non ancor saldata e tenendo una gamba in terra e r altra sopra la rata al cio si e panni di dietro ma squarciatisi e panni dinanzi il petto e slacciatesi le calze e levatesi le maniche della camiscia sopra le braccia si puose sì fortemente a grattarsi che d ogni parte a guisa di sudore il sangue pioveva la mattina seguente ambiduo e compari si trovaro in piazza e l'un guardava l'altro non però né l'uno né l'altro osava scoprirsi la moglie vedendo il marito dolersi né sapendo la causa del suo dolore il domandò per che causa sì dirottamente piagnesse ed egli di punto in punto le raccontò la cosa sandro che aveva dell'astuto e del giotto ed era di rosso pelo ricusava insegnarli il modo ma pur astretto dalle lunghe preghiere di castorio e dal desiderio di avere i cinquanta fiorini accontentò d insegnargli la via potreste perciò che non mi leverò di qua che troverò le gioie vostre non dubitate punto di me disse la comare che io non mi moverò né farò cosa alcuna senza comandamento vostro comare mia dove era triste ma state allegra eh io son disposto vedere il fine di questo e sappiate comare mia eh appresso me è un secreto di tanta virtù che sia qual esser si voglia che tolte abbia le gioie e concesse che ciascaduna dicesse quello le paresse senza aspettare riprensione alcuna certo sì messer compare e molti rispetti e maggiormente per trovarmi ne termini che ora mi trovo ed in quai termini disse messer liberale vi trovate queste parole diedero a madonna properzia non minor allegrezza che maraviglia finito che fu l incanto disse il compare come di morte rispose sandro i vitelli i poledri e gli altri animali a quai trassi i testicoli non sono per questo già morti castorio che era più che ogni altro uomo desideroso di venir grasso si lasciò consigliare ma poscia considerando che da lei avuto aveva l'essere si rimosse dal suo fiero proponimento e volse vedere se con parole la poteva placare e rimoverla da questo errore comare mia ho trovato il secchiello ed bollo veramente tocco ma perciò che è volto col fondo in su lo stromento non si ha potuto attaccare e per questo non lo posso traer fuori di tre mesi mi lasciaste gravida e il bambino nel mio ventre restò delle sue membra imperfetto di che ne portava gran sinistro nella gravidezza mia mentre che la fante apparecchiava il desinare messer liberale andò in camera colla comare e chiuso l'uscio cominciò accarezzarla e basciarla facendole le maggior carezze che facesse mai uomo a donna colle comare ohimè trista egli è troppo gran peccato e se non fosse questo io ve contenterei rispose messer liberale qual è maggior peccato o giacere colla comare o che nasca la creatura imperfetta e voltatosi verso la madre che tra se stessa rideva ad alta voce disse ogni un torni al suo mistero ogni un torni al suo mistero venuto il giorno seguente il compare e la comare andarono alla casa di messer artilao ove furono amorevolmente veduti e accettati e a guisa di supplicante pregollo di grazia che volesse tacere offerendosi pronta e apparecchiata ad ogni suo piacere pur che non manifestasse il giovane adultero disse il vento sorelle mie ogni volta che trovar mi volete per godere e stare insieme verrete per mezzo di qualche uscio aperto o di qualche via angusta che subito mi troverete perciò che ivi è la stanza mia onde non la trovando nulla o poco di lei mi curo e però io farò a modo mio e voi al vostro perciò che oggi nel mondo non si trova la vergogna costei altro non aveva al mondo che di sostanzia fosse se non tre cose cioè uno albuolo nel quale le donne impastano il pane una panara sopra la quale fanno il pane ed una gatta avide del iarlare eh aveva fatto il monaco e temendo che apertamente non lo scoprisse l assolse imponendogli che a suol bel grado mangiasse e chi non sapeva ben mangiare e bere il danno fusse suo che gli davano grandissima molestia e andatosene con la sua gatta al fiume fu da quella da capo a piedi diligentemente leccato e pettinato e in pochi giorni rimase del tutto liberato madre la grazia di dio è stata con esso meco perciò che essequendo i vostri comandamenti ti ovai il buon dì togliete questi danari e servateli per lo viver vostro don pomporio mi è sta fatta una gran conscienzia de fatti vostri la quale oltre che contiene gran vergogna genera scandolo a tutto il monasterio avenne un giorno che un pazzo gridando quanto più poteva seguitava un cane che fuggendo gli portava via la carne che rubbata gli aveva e seguitavanlo molti sgridandolo e dandogli il stridore un pazzo il quale aveva coplv d una leggiadra e bellissima donna finalmente riportò premio dal marito di lei aveva il porcone una virti i in sé che mai si corocciava e ciascuno contra di lui poteva dir ciò che li pareva che non l'aveva a male dodeci rami cinge d ogni intorno una gran quercia che nel mezzo posa e d ogni ramo grande e grosso e ha quattro sol e non più ghiande ci dà e fece salire il pazzo nel camino poi aperse l uscio al marito e accarezzandolo bellamente lo invitava a giacersi con esso lei e in che modo disse il patrone rispose la gatta vieni meco e non cercar altro che sono io al tutto disposta di arricchirti in genova città preclara e molto dedita a mercatanzie trovavasi un bernardo della famiglia fulgosa uomo avaro e dedito alli contratti illiciti io aveva proposto nell animo mio raccontarvi una favola d altra materia ma la novella recitata da questa mia sorella mi ha fatto mutar pensiero e voglio dimostrarvi che r esser pazzo molte volte giova rimasero tutti paghi e contenti della ingeniosa interpretazione del sottile enimma e le dierono il vanto ultimo passando anco egli porse medesimamente il buon giorno a costui ah ora lucilio tutto allegro levatosi in piedi gli ho tutti tre disse ed emmi successo prosperamente il mio disegno molte volte amorevoli donne vedesi im gran ricco in povertà cadere e quello che è in estrema miseria ad alto stato salire il che intervenne ad un poverello il quale essendo mendico pervenne al stato regale sepolta la madre le vicine per loro bisogna quando albuolo quando la panara ad imprestido lor chiedevano ma la simia slegati li sacchetti e traendo fuori gli scudi e riponendogli dentro poi che gli ebbe maneggiati un gran pezzo ripostigli ne sacchetti e legatigli uno udendo queste parole il marito il furore fu sopra di lui e guardando sotto il letto trovò l'adultero e lo uccise u che non è maraviglia perciò che è scritto che quelli che sono colpevoli pensano sempre che in tutte le cose si parli di sé intesa la vera interpretazione dell oscuro enimma tutti universalmente la comendarono e e tratti dalla tavola e duo sacchetti rattamente ascese arbor della nave e entrò nella gabbia e cominciò trar fuori i dinari di sacchetti non altrimenti che annoverargli volesse e ragionando di più cose disse la vergogna al vento e all'acqua quando fratello e sorella ci troveremo insieme sì pacificamente come ora ci troviamo bernardo poiché fu bonamente discosto da fiandra ritrovandosi in mezzo al mare pose quei danari sopra una tavola e cominciò a noverargli i la gatta come dicemmo di sopra molto continoava con presenti il palazzo regale e in tal guisa sostentava il suo patrone perchè maggiore è il numero di quelli che sono sta uccisi dalla gola che dal coltello isabella che sedeva a non stettero molto insieme che si levò una grandissima fortuna e la meschinella travagliata dal vento e dall'acqua non avendo onde posarsi si sommerse nel mare empia la sua bisciaccia che da lato teneva d'alcuna buona vivanda e tolta licenzia dal re a costantino portole i questo enimma diede molto che dire non però fu da alcuno inteso salvo da isabella la quale disse altro non significare se non la serratura per il che tra loro nacque una ardente invidia che di continovo rodeva loro il core costantino quantunqne fusse bello di faccia nondimeno per lo patire eh aveva fatto era pieno di rogna e di tigna ma acciò eh io non disturbi il principiato ordine ne dirò una la quale ancor che piacevole non sia nondimeno vi sarà cara disse r abate parvi questo lodevole atto voi avete un piatello non da religioso ma da fettente porco nel quale oltre l'ordinario vostro ponete tutte le reliquie che sopravanzano a gli altri e per sua sciagura prima che aggiungesse al luogo della diletta moglie gli sopraggiunse per la strada un subito e miserabile accidente per lo quale immantinenti se ne morì e costantino fortunato del castello rimase signore costantino vedendosi tanto onorato e ricco divenuto non sapeva dove la moglie condurre e fece consiglio con la sua gatta la quale disse non dubitar patrone mio che ad ogni cosa faremo buona provisione i quai contati ripose ne due sacchetti e strettamente legolli fatto questo ecco eh una simia eh era nella nave si sciolse dalla catena e saltò sopra la favola raccontata da questa mia amorevole sorella mi riduce a memoria quello che intervenne ad un mercatante genovese il quale vendendo il vino con acqua perse e danari e quasi di doglia volse morire ma quella eccellente e gloriosa moglie da così inopinato e subito mal percossa non sapendo in questa roina che consiglio prendersi l'adultero da paura sbigottito e già mezzo morto fedelmente nascose sotto il letto perchè la notte fuggiva anzi volava la signora ordinò che la signora chiara la sua favola incominciasse la quale levatasi da sedere e postasi in luogo più eminente perciò che era picciola così a dire incominciò il che fatto levò le ancore e veleggiando con buono e prosperevole vento giunse nel porto di fiandra e perchè ivi era gran penuria di vino gli abitatori comprorono il detto vino a gran prezzo che disseno e castellani non passerà un'ora che verranno qua molti soldati e vi taglieranno a pezzi non udite i cavalli che nitriscono non vedete la polve in aria partitosi don pomporio dall'abbate e assolto di dì in dì raddoppiò la piatanza accrescendo al satìto oratorio del buon piattello la divozione e perchè don pomporio dai monaci era di tal bestialità gravemente ripreso ed uscita di casa se n andò alla campagna e fingendo dormire prese un lepore che a canto le venne e in cesena nobil città della romagna presso la quale corre l'i fiume detto savio trovavasi una vedovella povera ma da bene e lucietta si chiamava una spezie ve n è tra questi tali di si benigna e si gentil natura che cieco padre per vecchiezza l ali più non oprando al suo viver procura grata fu a gli ascoltanti la favola da fiordiana raccontata ma acciò che il tempo vanamente non passasse la signora le comandò che suo enimma proponesse ed ella allegra e contenta in questo modo disse dandogli la quarta parte di quello il giovane allegramente tolta la parte sua n'andò a casa e diella alla madre sua dicendole e facevalo venire a se ogni di cerca il mezzogiorno e con gran riposo di animo spesso venivano alle armi di cupidine di che ambiduo ne sentivano grandissima dilettazione e piacere a cui per successione aspettava il reame ed a questo modo costantino di povero e mendico signore e re rimase chetamente aperse la porta e fece entrare in casa questo pazzo k chiuso l'uscio ingenocchiossi avanti di lui e levandosi sbadigliava e stropicciavasi gli occhi distendendo le braccie e i piedi per lo letta come vii poltrone di che la madre ne sentiva grandissima passione perchè sperava che egli dovesse esser il bastone della sua vecchiezza se don pomporio e come padre abbate deverei vergognarmi dove ora si trova nel mondo la vergogna e chi la teme un giorno fu al padre abbate accusato il quale udita la querela fecelo a sé venire e dissegli dove gettate ancore fermò la nave e sceso in terra accompagnò il vino con al no trettanta acqua si che d una botte di vino ne fece due a cui il pazzo tu ben vedi me disse ma quello che è sotto il letto nascosto non vedi una sol volta son io stato con la moglie tua ma egli ben mille volte ha contaminato il tuo letto e per non esser detto al mondo ingrato nel nido il pasce eh ei gli ha apparecchiato altro non dimostra il mio proposto enimma che la gratitudine sotto spezie d'un uccello chiamato pola dicevano quelli che compagnavano la sposa adunque messer costantino noi cominciamo sopra l tener vostro entrare per lo fumo delle quali si frizzevano gli occhi del pazzo e suffocavasi di modo che non poteva trarre il fiato né poteva far che sovente non stranutasse dopò si mise ad alta voce gridare aiuto aiuto correte che messer costantino s'annega ogni virtude svelle senno strugge e tutti i sentimenti miser chi in sue man cade per sorte che il sangue asciugge e genera la morte mare laonde io la cercai in molti luoghi ed ora la cerco né mai la potei ritrovare né anco persona che dir mi sapesse ove ella fosse e perchè oramai rincresceva alla gatta andar tanto su e giù e dubitava di venire in fastidio alli corteggiani del re disse al patrone signor se tu vuoi far quanto ti ordinerò in breve tempo farotti ricco fatte le nozze e compiuti e triunfi il re fece caricare dieci muli d oro e cinque di onoratissime vestimenta e a casa del marito da molta gente accompagnata la mandò dalla i don pomporio monaco viene accusato all'abbate del suo disordinato mangiare ed egli con una favola mordendo l abbate dalla querela si salva quella novella poi che rallegrare tutte vi face piglio e inanzi e indietro menandola ne manda un dolce fuore che languire vi fan spesso ai quali la gatta rispose farete a questo modo se voi sarete addimandati di cui sete cavallieri rispondete animosamente di messer costantino e non sarete molestati e gli altri dati al mercatante erano quelli del vino e così l'acqua ebbe il prezzo dell'acqua e bernardo del vino il quale lo ricevette con grandi accoglienze e addimandatolo per qual causa era stato gettato nel fiume non poteva per dolor rispondere le genti che elisetta accompagnavano addimandavano di chi siete cavallieri e di chi sono tanti belli armenti e tutti ad una voce rispondevano di messer costantino aggiunta la nobil compagnia al bel castello addimandò i guardiani di cui era e tutti animosamente risposero di riesser costantino fortunato la quale è come un giardino di fiori ciò è di stelle e per dentro corre un fior rosso che è il sole e una rosa bianca che è la luna e ambidue giorno e notte girano e illuminano e del tutto lo spogliorono e credendo dargli morte nel fiume lo gettorono e per mercè di questi gentil uomini fu da morte campato dentro un giardin di vaghi fiori adorno corre un fior rosso e una bianca rosa né si stancano mai notte né giorno e splende e luce sopra a ogn altra cosa cara trovavasi ne tempi passati in un famoso monasterìo un monaco di età matura ma notabile e gran mangiatore egli s avantava di mangiare in un sol pasto un quarto di grosso vitello e un paio di capponi il giovane cittadino conscio del tesoro interpretando altrimenti le parole di quello che erano dette jiensò che dicesse di sé sua e addimandatala che cosa richiedesse rispose che costantino suo patrone gli mandava donare un lepore che preso aveva e appresentòlo al re il e andatisi insieme al fiume nel luoco eh era vicino al palazzo regale la gatta spogliò il patrone e di commun concordio lo gettò nel fiume non fu veruno che sapesse interpretare l'oscurissimo enimma e ancor che uno dicesse una cosa e quelr altro un alti'a nondimeno la lor dichiarazione era molto lontana dal vero il re accettato il dono addimandò chi era questo costantino rispose la gatta lui esser uomo che di bontà di bellezza e di potere non aveva superiore perchè la fortuna porge aiuto a vigilanti e non a quelli che dormono nde se prenderai figliuolo mio il mio consiglio tu troverai il buon di me il pazzo disceso giù del camino prese un grosso bastone e ad alta voce cominciò gridare dicendo tu hai ucciso il mio debitore per dio se non mi paghi il debito ti accuserò al rettore e farotti reo di morte ma quanto piii li monaci lo correggevano tanto maggiormente li cresceva l'animo di aggiunger la broda al suo oratorio non curandosi di riprensione alcuna lucilio che così era il nome del figliuolo ignorante più che l'ignoranzia non intendeva la madre ma risguardando alla scorza e non alla mente delle parole prezzo laonde il mercatante empiuti duo gran sacchetti de sculi d'oro e grandemente allegrandosi di fiandra si parti ritornando verso la patria sua indi andata al palazzo regale e veduti alcuni corteggiani dissegli voler parlar col re il qual inteso che era una gatta che parlar gli voleva fecela venire alla presenza sua ho inteso gentilissime donne dagli savi del mondo che la fortuna aiuta e vigilanti e scaccia quelli che sono timidi e paurosi e che questo sia il vero dimostrerouo con una breve favola la qual vi fia di diletto e contento e quantunque lorde e sozze fusseno perciò che ogni cosa faceva al proposito del suo oratorio nientedimeno tutte come affamato lupo le divorava il che sentendo il re e considerando che molte volte aveva appresentato subito mandò le sue genti ad aiutarlo uscito di acqua messer costantino e vestito di nuovi panni fu menato dinanzi al re si verrete tra le donne si maritate come vedove e donzelle parimenti non mi troverete peiciò che mi fuggono come mostruosa cosa la gatta che era fatata mossa a compassione di costantino e adirata contra i duo fratelli che sì crudelmente lo trattavano disse costantino non ti contristare pei ciò che io provederò al tuo e al viver mio ma tu vergogna dov'è la stanzia tua io veramente disse la vergogna non so perciò che io sono poverella e da tutti scacciata i fratelli vedendo i cibi di quai costantino trionfava li chiesero che con loro i partecipasse ma egli rendendogli il contracambio li denegava onde il re le fece assai accoglienze dandole ben da mangiare e ben da bere la gatta quando fu ben satolla con la sua zampetta con bel modo non essendo d'alcuno veduta in questa macchina è piantata una quercia che è l'anno e ha dodici rami cioè dodeci mesi di quai rami ciascun ha quattro ghiande cioè quattro settimane del mese volendo dire ch'egli aveva tre buoni dì i cittadini temendo forte che l giovane andasse al rettore a manifestarli chiamatolo a sé e raccontatogli il caso lo fecero compagno nel tesoro il mercatante temendo di perseguirla over di farla seguitare acciò che adiratasi non gettasse gli scudi nel mare stava di mala voglia tutto addolorato e quasi era per rendere lo spirito a io ingeniosa fu la favola d'arianna raccontata e da tutti fu laudata molto indi avuto il segno dalla signora che con l'enimma seguisse in tal maniera disse né cosi presto furono dalla valorosa impresa disciolti che il marito di lei giunse all improviso e picchiò r uscio e chiamò che si venga ad aprirlo e senza rispetto e senza vergogna non come umana creatura né come religioso ma come affamata bestia quelle divorate ison vi fate conscienza grossolone e uomo da poco che tutti vi tengono il suo buffone e con la sua elisetta gran tempo visse lasciando di lei figliuoli successori nel regno ed egli col capo affermava di si e parimenti d ogni cosa eh era addimandato rispondeva di sì e per questo la compagnia gran ricco lo giudicava e che niuno debbe con li pazzi comunicar i secreti in pisa famosissima città della toscana a tempi nostri abitava una bellissima donna il cui nome per onestà passo con silenzio giudicava giunta la gatta ad una bellissimo castello trovò quello con poca brigata e disse che fate uomini da bene non vi accorgete della roina che vi viene per il che la sua pazzia guadagnò quello che perso arrebbe la sapienza abbate che con buoni capponi l'asciani francolini e altre sorti di uccelli col priore e altri amici sontuosamente viveva finita che ebbe lodovica la sua brevissima favola diede di piglio a uno enimma e senza aspettar altro comandamento dalla signora così disse la favola da diana recitata quantunque da leifusse biasmata nondimeno tutti non poco la comendorona ma ella che non era ambiziosa né molto si curava di queste lodi il suo enimma in tal guisa propose per me m accuso e a dirvi mi son mossa ch'a mezzo ho un bucco e chi talor mi ficca ma tosto ho chi me'l tragge e forli picca pola ilqual veggendo il padre per vecchiezza non poter più volare gli mostra gratitudine preparandogli il nido e dandogli il cibo con cui si nutrisce fino alla morte e se io con voi non ra accompagno mi veggo d ogni speranza priva il che il vento e l'acqua sentendo si mossero a compassione e in sua compagnia accettorono il pazzo che vidde entrare il cane nella porta della detta casa cominciò ad alta voce gridare picchiando alla porta e dicendo cacciate fuori il ladrone che quivi è nascosto e non vogliate nascondere e ribaldi che son degni di morte state fermi qui ecco che l'è qui vicina udite il strepito delli nitrenti cavalli i cavallieri spauriti dissero che deggiamo adunque far noi che intendendo il re ordinò che fusse ben governato ed atteso e vedendolo bello e sapendo lui esser ricco deliberò di dargli elisetta sua figliuola per moglie e dotarla di oro di gemme e di bellissime vestimenta favola v i ernardo mercatante genovese vende il vino con acqua e per volontà divina perde la metà di danari uno sacchetto ne trasse nel mare e r altro al mercatante su la nave come significar volesse che quelli danari eh erano stati gettati nel mare s erano acquistati per l aequa posta nel vino ella che non fu mai villana con lieto viso lo propose così dicendo diverse volontà vari animali nel mondo già produsse alta natura soriana già carica d anni venendo a morte fece l'ultimo suo testamento e a dusolino suo figliuolo maggiore lasciò r albuolo a tesifone la panara e a costantino la gatta favola yl lucietta madre di lucilio figliuolo disutile e da poco il manda per ritrovar il buon dì ed egli il trova e con la quarta parte di un tesoro a casa ritorna il cane ricordevole della non pensata sua salute e sollicito della sua vita trovando alquanto aperto l uscio della casa di questa donna entrato in casa di lei si nascose favola i soriana viene a morte e lascia tre figliuoli dusolino tesifone e costantino fortunato il quale per virtù d una gatta acquista un potente regno ed entrati dentro onorevolmente alloggiarono era di quel luogo castellano il signor va lentino valoroso soldato il quale poco avanti era uscito dal castello per condurre a casa la moglie che novamente aveva presa le quai parole considerando l'omicida e vedendo non poter prevalersi del pazzo constituito in tanto pericolo con un sacchetto pieno di buona moneta gli chiuse la bocca vedendo gli altri monaci la sfrenata gola di costui e la grande ingordigia e maravigliandosi forte della tanta poltroneria sua quando con buone e quando con rie parole lo riprendevano e tutte le reliquie eh a gli altri monaci sopravanzavano poche molte che ci fosseno erano all oratorio appresentate ed egli nella divozione le poneva la quale ha denti e lingua ma non ha ossa né può mangiare e chi la ficca è la chiave che spesse volte apre la cassa e chi la tragge fuori della serratura la picca a qualche chiodo padre abbate noi siamo alla condizione di quelli che portano le zerle dietro le spalle perciò che ogn un vede quella del campagne ma non vede la sua non però all'ora dormiva ma sfavasi vigilante per trovar il buon dì sì come ammaestrato r aveva la madre voi che avete il stomaco tutto disconcio giudicate quello che non è l intento mio l enimma adunque dimostra il violone e se non volete perire togliete il mio consiglio che tutti sarete salvi s alcuno v'addimanda di chi è questo castello diteli di messer costantino fortunato e così fecero costei aveva un figliuolo il più disutile il più sonnacchioso che mai la natura creasse il quale più che era andato a dormire non si levava di letto fino a costei che era congiunta in matrimonio con uno di molto nobil casa e molto ricco e potente amava ardentissimamente un giovane non men bello né men piacevole di lei non passò gran spazio di tempo che morando re di boemia mori ed il popolo gridò per suo re costantino fortunato per esser marito di elisetta figliuola del morto a cui il primo delli tre cittadini indi passando disse amico mio ti sia il buon giorno ed ei rispose ne ho uno de giorni intendendo montò sopra il pergamo del refettorio e con bel modo li raccontò questa breve favola si trovarono già gran tempo fa il vento l acqua e la vergogna ad una ostarla e mangiarono insieme onde vedendo egli ciò esser intervenuto per volontà divina si racquetò pensando che le cose di malacquisto non sono beni duraturi e se aviene che le goda il patrone non le gode l erede che fate quivi o poveri uomini partitevi presto che una gran cavalcata di gente viene e farà di voi ripresaglia onde per farlo sollecito vigilante e accorto lo ammaestrava ogni giorno dicendogli figliuol mio l'uomo diligente e aveduto che vuole aver il buon di dee svegliarsi a buon ora nel far del giorno regale trovavasi in boemia una donna soriana per nome chiamata ed era poverissima e aveva tre figliuoli r uno di quali dicevasi d'uso ino l'altro tesifone il terzo costantino fortunato e se costantino gii addimandava cosa alcuna rispondevano che egli andasse dalla sua gatta che glie ne darebbe per il che il povero costantino con la sua gatta assai pativa disse l'abbate dite quanto vi piace che siamo contenii che parliate assicurato don pomporio allora disse eccitato dall alto e profondo sonno si partì e andò fuori d'una porta della città e si pose a dormire a traverso la strada all la donna che aveva il drudo in casa temendo che tanti uomini non l'ussero ragunati acciò che si dimostrasse il giovane e che fatto i'usse palese il suo peccato e dubitando di esser punita per l adulterio secondo le leggi vedendo la signora che la favola da madonna chiara raccontata era venuta al termine la pregò che per contentamento suo volesse proporre un enimma acciò che non si conturbasse l incominciato ordine e perchè era tempo di verno comandò il marito che si dovesse accendere il foco che voleva scaldarsi furono portate le legna per accenderlo non però legna secche acciò che troppo presto non s accendesse ma verdissime l'enimma fu se non da tutti almeno dalla maggior parte inteso che quella bella donna e strana era la gola la quale inferma il corpo di colui che troppo mangia ed estirpa ogni virtù ed anche genera la morte se voi verrete tra persone grandi a cercarmi non mi troverete perchè veder non mi vogliono e di me si fanno beffe si verrete tra la gente bassa si sfacciati sono che poco curansi di me ma la gatta che sempre gli stava da presso disse sappi o re che alcuni ladroni avevano per spia il mio patrone esser carico di gioie per venire a donarle a te né mai molesto né do impaccio ad alcuno ma vivo con tranquillità e quiete e se da altrui sono ingiui'iato sofferisco pazientemente né per questo mi il pazzo ma però savio in questo mandato il furor suo da banda cominciò dolcemente abbracciarla e basciarla e brevemente combatterono insieme la battaglia di venere cavalcando ogni uno allegramente la gatta con molta fretta camino avanti ed essendo dalla compagnia molto allontanata s incontrò in alcuni cavallieri a quali ella disse voi mi date licenza eh io possa sicuramente parlare io vi risponderò se non io me ne passerò sotto ubidienza e terrò silenzio le donne inteso il dotto enimma a più potere s'astenevano dalle molte risa ma astrette dalla dolcezza di quello non potevano stare che non sorridessino alquanto rispose l acqua certo la vergogna dice il vero perciò che chi sa quando mai più verrà r occasione di ritrovarsi insieme ma se io ti volesse trovare o fratello dov e la tua abitazione molestati e andatasi la gatta più innanzi trovò grandissima copia di pecore e armenti e con li lor patroni fece il somigliante e a quanti per strada trovava il simile diceva dove impediva questi e quelli che veniano nella città e parimenti che andavano fuori avenne per aventura che quella notte tre cittadini cesenni quando penso eh io son si ben fornita di denti e della lingua e son senz'ossa e eh in luogo mi son si stabilita che masticar né ragionar non possa sempre vi sarìi dura la mia vita il quale la donna per sonare e dar trastullo ad altrui mette tra l'una coscia e l'altra e preso il plettro con la destra mano quello mena su e giù onde ne uscisse un dolce suono che d'amore fa tutti languire rispose don pomporio e che opposizione fanno contra me questi accusatori io sono il più mansueto e il piti pacifico monaco che nel vostro monasterio sia aveva costui che don pomporio si chiamava un piatello al quale aveva posto nome oratorio di divozione e a misura teneva sette gran scutelle di minestra passando il secondo simelmente salutollo e diègli il buon giorno lucilio all ora replicando disse averne duoi intendendo di buoni giorni erano andati fuori della città per cavare un certo tesoro che trovato avevano e portarselo a casa poi che ebbero cavato volendolo portar nella città si scontrarono in lucilio che sopra la strada giaceva la signora comandò a lodovica che alla sua favola desse principio la quale non ritrosa ma mansueta in tal guisa a dire incominciò favola s ancor io mangiasse di cibi sontuosi come i gran signori fanno certo ia mangerei assai meno di quello ch'io fo ma mangianda cibi grossi che agevolmente si digeriscono non mi par vergogna il molto mangiare io vorrei questa sera esser digiuna e non aver il carico di raccontarvi favole perchè in verità non me ne soviene pur una che dilettevole sia e oltre il companatico ogni giorno sì a desinare come a cena la empiva di broda o di qualche altra sorte di minestra non lasciandone pur una minuzia andare a male né sapeva che consiglio prendere o di andare a lei o di rimanersi e stando in questo dubbioso pericolo parvegli tìnalmente esser il meglio sottoporsi alla volontà e tu acqua dove abiti io sto disse l'acqua ne paludi più basse tra quelle cannelluzze e sia secco quanto si voglia la terra sempre ivi mi troverete costui deliberò condurre in fiandra una nave carica di ottimo vino del monte folisco per venderlo ivi gran prezzo partitosi adunque un giorno con buona ventura del porto di genova e prosperamente solcando giunse nelle parti di fiandra e perchè sapevano loro esser poverissimi gli facevano una focaccia la quale dusolino e tesifone mangiavano lasciando da parte costantino minor fratello si verrete tra religiosi sarò da loro lontana perciò che con bastoni e con gallozze mi scacciano di modo ch'io non ho finora abitazione dove mi possa fermare una gran donna e bella fra le belle regna nel mondo fra umane genti né la più strana v è sotto le stelle aggrada uomo ma ha in sé vari accidenti corpo inferma furono alcune che la rimproveravano che con isconci parlari diminueva la sua onestà ma ella sentendosi pungere su l'onore disse fn mal disposto stomaco non getta fuori se non cose triste e cattive fiordiana veggendo il suo enimma irresolubile rimanere disse signori il mio enimma altro non dinota salvo questa machina mondana cortesi donne mie vorami a trovare l amico che mi dà tante diletto ed ivi giunta tosto mel fo dare e tra una coscia e l'altra me lo metto la madre lieta per gli avuti danari confortò il figliuolo a star vigilante acciò che gli avenisseno de gli altri buoni giorni simili a questo vedendo la onde il marito guardando per lo camino vidde costui che quivi s'era nascosto e pensando egli che fusse ur ladro cominciò grandemente a riprenderlo e minacciarli giacer seco e nelle sue braccia esser morto e levatosi di letto trovò nella callicella il corpo morto disteso che ancor era caldo e quali per amor nostro ti ammaestra no e sotto la loro disciplina verrai prudente e savio rodolino inteso il parlar del re si sbigottì e quasi muto divenne ma pur ritornato in sé disse cresciuti ambiduo in pari benivolenza amor che è fida guida d ogni animo gentile e vera luce operò sì che la giovanetta si assicurò di parlar con lui sotto pena della disgrazia sua debbano andar alla bara e basciare il figliuolo morto concorseno molte matrone le quali per pietà largamente il piansero e tra l'altre gli andò la infelice violante voleva de dolor ed ira se stesso uccidere ma poscia ritornato in sé mandò per gli medici che vedessino e giudicassino la causa della sua morte conoscere dicovi adunque graziose donne che lodovico re di ungheria ebbe un solo figliuolo rodolino nomato il qual ancor che molto giovanetto fosse non restava però di sentire i cocenti stimoli d la meschinella poi che conobbe lui esser morto stette sopra di sé e pensava che via tener dovesse che il marito non s accorgesse rodolino vedendosi dal suo caro bene al tutto abbandonato e apertamente scacciato non vedendo rimedio al gravoso affanno che sofferiva disse e che lei amore non era d'agguagliare al suo perciò che l'uomo non ama di buon cuore ma il suo amore è folle e vano e più delle volte conduce la donna che sommamente ama a miserabil fine e il regno dopo la morte nostra aspetta a te come vero successore e acciò che tu diventi uomo prudente e accorto dalla maggior parte degli auditori iu inteso l'enimma dal dunora recitato che altro non significava eccetto la palla che è assalita da giuocatori i quali la mandano or qua or là percuotendola con mani laonde il re chiamato un giorno a sé il figliuolo disse rodolino figliuolo mio tu sai che noi non avemo altri figliuoli che te né semo per averne le laudevoli e leggiadre maniere gli onesti e real costumi gli occhi vaghi e lucidi come stella e r altre condizioni che io veggo in te fiorire e pensando che per amor di lei era privo di vita ritenne sì fattamente il fiato che senza dir parola passò della presente vita basciò sentendosi dentro al cuore già venire meno lo spirito si raccolse in sé e mandato fuori un gran sospiro a lato di lei infelicemente morì signore dio volesse che io mai non vi avesse conosciuto perciò che io non mi troverei in tanti duri aff'anni in quanti ora mi trovo il re che sapeva l'innamoramento di violante e del figliuolo lo tenne secreto e ordinò che ambiduoi fussero in una stessa tomba sepolti già il che inteso ordinò il re che si apparecchiassero le funerali essequie e che il cadavere nella chiesa catedrale fusse portato e che tutte le donne della città di qualunque condizione esser si voglia lungo perciò che essendo lungo non potrei resistere alla volontà del padre quando mi volesse maritare disse rodolino violante non ti ramaricare stanimi allegra che innanzi che finisca l'anno sarò qui e addimandata la causa del grido tutta tremante e spaventata li raccontò come le pareva rodolino figliuolo del re anima mia diceva rodolino non dir così che se tu sentesti la millesima parte della passione ch'io per te sento tu non diresti tai parole e se tu no'l credi fa l'isperienzia che all ora tu vedrai se io ti amo o no per me sto ferma e se tal un m'assale ve su per tetti e spesso urto nel muro le percosse mi fan volar senz padre mio quantunque lo allontanarmi da voi mi sia dolore e pena perciò che privo della presenza vostra e della madre mia pur perchè così v aggrada io sono disposto di la qual desiderando almeno morto veder colui a cui vivo non aveva voluto d'un sol bascio compiacere gettossi sopra il morto corpo il che fu di somma letizia al re ma d'infinito dolor a rodolino il qual tra se stesso molto si doleva che di tal maritaggio ne era stato causa il marito veduto il strano caso sbigottito rimase e molto temette della vita sua e fatto buon core prese il corpo morto sopra le spalle dimorando il miserello in questo angoscioso tormento né sapendo trovar remedio all'amorosa passione voleva da doglia morire ma amore che non abbandona gli seguaci suoi e castiga quelli che non attendono alle promesse il giovanetto un giorno dimorando ad una finestra della camera sua e ravolgendo nell animo suo varie cose de quai assai si dilettava liodoliko figliuolo di lodovico re di ungheria ama violante figliuola di domizio sarto e morto rodolino violante da gran dolor commossa sopra il corpo morto nella chiesa si muore e saltar senza piedi al chiaro al scuro non cesso mai se il mio conti'ario tale non resta che u desir suo sia sicuro in me principio o fin pur non si vede e cosa viva fui ne alcun me crede trovatisi adunque insieme disse rodolino violante io per compiacere al padre mio m allontano da te col corpo ma non col core e ovunque sarò io sempre mi ricorderò di te amore è guidato da uno spirito gentile con quella modestia e temperanza che se gli conviene rare volte aviene che non riuscisca in bene le donne vedendo l'inopinato caso corsero ad aiutarla ma in vano si affaticarono perciò che l anima s era partita e andata a trovar quella di rodolino suo diletto amante sendo un giorno rodolino alla finestra e conoscendo apertamente il reciproco amore che gli portava violante disse violante sappi che tanto è l amor eh io ti porto che quello mai non separerà se non la scura morte ma poi che così vuol il cielo e la mia sorte che voi vi allontanate da me almeno fatemi certa se il vostro star lontano sarà breve o lungo e a tempo e a luoco possi saviamente reggere il regno tuo io determinai mandarti in austria dove dimora lamberico da parte di madre tuo zio ivi sono uomini dottissimi in segno della mia intiera fede prendi questo anello e tiello caro violante avuta la trista nuova volse da dolor morire ma poscia che riebbe le smarrite forze rispose ohimè e come può essere che'l lungo amore eh un tempo vi portasti sia ora in tutto da te fuggito e così dicendo strettamente abbracciò la sua violante e quella volendo o non volendo basciò subito si smarrì e temenza le venne che dal marito sentito non fusse e con savio modo meglio che ella poteva lo spingeva da sé né si lasciava pur basciare avenne che lodovico padre di rodolino s avidde un giorno dell innamoramento del figliuolo e molto tra se stesso si dolse temendo forte quello che agevolmente li poteva avenire con vituperio e vergogna del suo regno ma non potendola con suo onor ritrattare a quella consenti ma prima che si partisse trovò la comodità di parlar con la sua violante per instruirla che far devesse fin alla venuta sua acciò che un tanio amore non si separasse e senza farli saper cosa alcuna di questo diliberò mandarlo in lontani paesi acciò che il tempo e la lontananza ponesse in oblivione l inamoramento suo ma quando è guidato da uno ingordo e disordinato appetito nuoce molto e conduce l uomo ad orrido e spiacevole fine qual sia la causa di questo breve discorso il fine della favola vel darà a conoscere e lasciatolo della lettiera nella callicella lievemente giù cadere finse di sognare e trasse un grandissimo grido per lo quale il marito subito si destò ed ella che era astuta ancor che giovanetta fosse rispose che se egli amava lei assai più ella amava lui i medici separatamente videro il corpo morto e conformemente riferirono essere morto non da ferro né da veneno ma da dolore intrinseco ed ivi giunto tu da lamberico suo zio orrevolmente ricevuto stavasi rodolino per la sua lasciata violante addolorato molto né sapea prender solazzo alcuno mi hanno sì focosamente indutto ad amarti che mai altra donna che te non intendo di prender per moglie e giacendo lei col marito in letto chetamente andò alla callicella ed entrato dentro pianamente levò la sargia e posele la mano sopra il petto e senza esser veduto da alcuno poselo su la porta del regal palazzo il re intesa la trista nuova il re intesa la benigna risposta del figliuolo subito scrisse a lamberico suo cognato e li significò la causa raccomandandogli il figliuolo come la propria vita rodolino poi che fatta ebbe la larga promessa al padre assai si duolse venuto rodolino nel paterno regno e accettato con gran festa dal padre e dalla madre gli venne in cognizione come violante figliuola di domizio sarto era maritata disse crudelissima fiera ecco che io moio contentati che più non avrai di vedermi fastidio e tardi divenuta pietosa di biasmare la tua durezza a forza costretta sarai vidde per aventura una fanciulla figliuola d un sarto della quale per esser bella modesta e gentile si caldamente s'accese che non trovava riposo la fanciulla che violante si chiamava s'avvide dell'amor di rodolino e non meno di lui s'accese che egli di lei e quando non lo vedeva si sentiva morire già lionora aveva messo fine alla compassionevole sua favola quando la signora le fece motto che con l'enimma seguisse la quale senza indugio disse anno onde accortosi di questo chiese licenza al zio di ritornar a casa per veder il padre e la madre e lamberico benignamente glie la concesse ed avenga che gli giovani si sforciassino di dargli tutti e piaceri che imaginar si potevano nulla però o poco valeano dimorando adunque rodolino nell austria con suo non poco scontento e avendo l'animo affiso alla sua diletta violante non avedendosi ma pregoti per quello amore eh io ti portai porto e porterò fin che spirito reggerà queste ossa che tu non vogli congiungerti in matrimonio con uomo alcuno perciò che tantosto eh io ritornerò prenderotti senza fallo per mia legittima moglie difendere espedita la bella dichiarazione del sottil enimma levossi lionora che appresso diana sedeva e in tal modo diede incominciamento alla sua favola dicendo favola i trovò il modo che rodolino si ritrovò con violante rodolino senza saputa di violante una sera nella sua camera si nascose violante che non sapeva la venuta sua sentendosi da altri che dal marito toccare volse dar un grido ma rodolino messa la mano alla bocca la vietò e diedesi a conoscere la giovane co nosciuto che ebbe lui esser rodolino e così andando arrivarono a napoli il famiglio presa licenza e ritornando a roma narrò ogni cosa a punto per punto al pontefice ed essendo sisto sì come è usanza per la subita morte di paolo sommo pontefice in luogo di a elevato alla suprema pontificai dignità e ciò veggendo gierolomo ben ti veggio disse egli simele di mio patrone il quale e scoprendo l'altro vaso veggendo esso gierolomo il gran tesoro di gioie che teneva rinchiuso come sono smeraldi e zafiri diamanti rubini topazi e altre sorti di pietre preziose ma perchè voi dite burlando io me ne starò nella ignoranza mia lasciando il vanto a queste mie sorelle che sono più savie di me e la mattina poi che gli sacerdoti vescovi presidenti oratori e prelati furono venuti in senato sedendo il pontefice nel suo tribunale alcuna perciò che ella ha portato il vanto di tutte quelle che sono sta recitate in questa sera a cui rispose isabella signor antonio se io credessi voi dir da dovero mi allegrerei sommamente perciò che sarrei laudata da quello che è comendato da tutti e tanta fu l'ingratitudine di esso pontefice che non solamente non gli diede danari cavalli e famigli ma fu constretto gli oratori scrivevano a suoi prencipi che gierolomo era il pontefice e trattavasi ogni cosa in senato a volontà sua per il che raccoglieva di gran danari dicendo ciò esser avenuto per suoi peccati non confessi de quali fatta l'assoluzione gli diede in penitenza che per uno anno ogni giorno dovesse a certa ora determinata venire in senato quando si trattavano gli segreti de re e signori e che cosa è più misera di colui al qual cascano e periscono e benefici e s'accostano l'ingiurie sì belle e sì acute sono state le novelle che hanno recitate queste nostre sorelle che io dubito per la bassezza dell ingegno mio mancar per via costui sopra tutti gli altri è stato fedele cerca i comandamenti miei e talmente si ha portato fin da primi anni che non si potria dir di più l'atti portar nel suo conspetto i duo vasi predetti fece venir a se gierolomo sopradetto e disse tai parole carissimi ed amatissimi figliuoli eccetto questo gierolomo il quale per la sua fedel servitù e pel troppo amore fu pagato di oblivione e ingratitudine il che penso più tosto essere avvenuto per certa sua sciagura che per alcun altra cagione onde il detto gierolomo di mala voglia e da gran dolore soprapreso desiderò dimandai licenza di partirsi e ritornare nella patria sua e ingenocchiatosi al conspetto di sua beatitudine ottenne la licenza mai pur una parola non gli cascò dalla bocca se non che passando per certa acqua che era pel viaggio s intratenne il cavallo per esserli venuta volontà di stalare e stalo ivi aggiungendo acqua quarto pontefice massimo di nazione genovese nasciuto in savona città marittima per avanti chiamato francesco da rovere e servillo non solo mentre andava alla scola ma ancora dopo fatto monaco e prelato e poi che ascese alla gran dignità pontificia quello sempre giustamente e con gran fede servendo s'era invecchiato non però voglio desistere dal bell'ordine cominciato e avenga che la nevella che raccontar intendo sia stata descritta da messer giovanni boccaccio nel suo decamerone e da prencipi cristiani i erano mandati tanti e tanti doni che in poco tempo divenne molto ricco di modo che appena si trovava in italia un più ricco di lui e cosi passato r anno della penitenza rimase contento e pieno di molti doni e ricchezze giunta che fu al desiato termine la favola da isabella raccontata levossi in piedi il molino e disse non accadeva signora isabella nel prmcipio della vostra favola far iscusazione alcuna il peggio a render ragione di quanto aveva maniggiato come fece quel scipione africano il qual puose ragione in publico al popol romano delle sue ferite veggendosi rimunerar di essilio per lo premio di suoi gran fatti rimase tutto attonito e mezzo morto il pontefice poi che lo vidde star di mala voglia e tutto addolorato lo esortò a confessarsi piacque molto a ciascaduno la dotta isposizione del sottil enimma e tutti universalmente la comendaro già il crestuto gallo denunziava il chiaro giorno quando i magnifici signori presero licenzia dalla signora il famiglio che lo seguitava ripose queste parole nella memoria e giudicò che il detto gierolomo superasse muzio pompeio e zenone di pazienza ma acciò che le parole più oltra non procedessino la signora le fece cenno che con enimma seguisse ed ella allegra del datole vanto così disse dopo il suoi della tromba subito venisse in senato aveva il pontefice fatto far duo vasi molto belli e di una medesima grandezza isabella alla sua favola diede principio cosi dicendo favola v sisto sommo pontefice con una parola solamente fece ricco un suo arlievo nominato ma quello infelice e sfortunato pensando e ripensando or l'uno or l'altro vaso elesse per sua disgrazia quello ch'era pieno di metallo e acciò che ei conseguisca il premio del suo ben servire e che più presto l abbia a dolersi della sua fortuna che della mia ingratitudine gli darò elezione di questi duo vasi e sia l'arbitrio suo di prendere e goder quello che egli se eleggerà il che veggendo isabella con lieto e chiaro viso sorridendo disse con licenzia vostra signori isponeremo l enimma recitato da noi duro ti fia assai pensar fra te chi son chi fui già l'ebbi ed or non l'ho ma per la strada dimandando va che quella te ne dia eh ora non e nel vero bene si dice che niun maggior male ha la cupidità quanto che gli è ingrata cosi adunque partendosi da roma e andando verso napoli facendo ogni cosa senza misura mi ha lasciato venir a casa senza remunerazione alcuna ed hammi dato licenzia per premio della mia lunga fatica pontefice ascendendo il seggio pontificale faceva la penitenza a sé ingiunta il che fatto tornava fuori i circonstanti molto si maravigliavano di questa cosa a dirgli nelle orecchi un are maria nel qual luogo a niuno era lecito d'entrare comandò che alla venuta di lui subito li fussero aperte tutte le porte e dato libero adito di venire a lui con tanto onore sovenne ai servitori e domestici suoi per servizii da lor ricevuti e quelli rimunerò largamente e oltre misura e creatolo gentil uomo di napoli di forlì e di altre molte città essendo prima di bassa condizione divenne chiaro e illusti'e a guisa di tulio ostilio e di david i tempo già fu signor ch'ora non è né quel che è ito ritrattar si può all'or quando io non l'ebbi te ne die ed or che l'aggio più non te ne do in uno di quali pose gran numero di perle rubini zafiri pietre preziose e gioie di grandissima valuta nell'altro veramente era metallo ed erano ambi i vasi d uno medesimo peso il quale poi che ebbe considerato queste parole fece ritornar il corriere indietro scrivendo al detto gierolomo che sotto pena di scomunica dovesse venir alla presenzia sua non però è detta nella maniera che voi udirete perciò che vi ho giunto quello che la fa più laudesole la quale con faccia allegra li pregò che nella seguente sera al bel ridotto tornassero e tutti farlo graziosamente risposero le quali lettere lette esso gierolomo s'allegrò e più presto che puote ne andò a roma e dopo il bascio del pie il pontefice gli comandò che il giorno seguente all'ora di consiglio quanto dir si potrebbe laonde esso gierolomo senza pur dir una parola con gran onorifìcenzia più tosto con gran prosonzione andava al pontefice il quale non dimostra altro salvo che un innamorata donna non maritata che era sottoposta al suo amante ma poi che si maritò non più conobbe l'amante onde persuadevagli che andando per strada richiedesse l'amore da quelle che non avevano marito nella sua giovanezza a napoli andando alla scola ebbe appresso di sé un cittadino suo compatriota detto gierolomo da lliario il quale lo serviva continoamente pre zefiro ricordandosi che non erano guardiani al suo giardino vi andò volando e subito che fu entrato dentro vidde costui che sedeva su l arbore mangiando e fighi a suo beli agio il qual giardino era circondato de mura e fosse di modo che non vi potevano entrare uomini né animali ed era ornato di diversi arbori d'ogni sorte e tra gli altri vi era un gran figaro con suoi rami sparsi d intorno carico di frutti bellissimi e ottimi di quali soleva participare ogni anno con gentil uomini e primai della città erano quei fighi di color misto tra bianco e pavonazzo e gettavano lagrime come di mele ed eranvi sempre guardiani che gli custodivano diligentemente uno diceva voler la stretta ben legata l altro la leva ben per tempo e altri la tocca da prima sera non però intendevano il significato loro gli fu forza a discendere e dandosi il giovane alla fugga depose i fighi eh egli s aveva ragunati in seno e così le pietre avanzerò in vertù la e le parole onde vedendo eritrea la loro discordia disse non mi par convenevole che questa dolce compagnia stia più sospesa ma dicole che la stretta ben legata è la tigna la quale chi vuol scacciare fa bisogno medicarla e con la benda strettamente legarla la leva ben per tempo dinota la cacarella la qual fa levar di letto l uomo innanzi giorno a scaricare il superfluo peso del ventre la tocca dalli da prima sera s attribuisse alla importuna rogna la quale come è su la sera pre zefiro vedendo che non faceva profitto alcuno con tai parole raccolse dell erbe eh erano lì d intorno e in virtù di quelle lo scongiurava che descendesse ed egli più alto ascendeva meglio accomodandosi allora il prete disse queste parole gli è scritto che nelle parole nell erbe e nelle pietre sono le virtù per le due prime ti ho scongiurato e non ti hai curato di discendere ora in virtù di quelle ti scongiuro che debbi venir giuso onde il sacerdote incominciò pregarlo che descendesse e non descendendo egli si gettò in genocchioni scongiurando per lo cielo per la terra per i pianeti per le stelle per gli elementi e per tutte le sacre parole che si trovano scritte che venisse giuso e il giovane tanto più attendeva a mangiare piacque universalmente a tutti l ottima isposizione del nodato enimma e presa licenza dalla signora perciò che ora era tarda tutti si partirò con condizione però di ritornare nella sera seguente al bel ridotto già eritrea aveva messo fine alla sua breve novella quando la signora le fece cenno che con enimma seguisse ed ella senza indugio così disse rimasero tutti attoniti per lo inviluppato enimma da eritrea recitato né sapevano che rispondere né qual partito apprendere ma astretti dalla signora che ciascaduno dicesse il parer suo e cosi cominciò a trarli delle pietre con mal animo e gran furore e ora r aggiungeva nel braccio ora nelle gambe e ora nella schiena onde per gli spessi colpi tutto enfiato percosso e malmenato favola v pre zefiro scongiura un giovane che nel suo giardino mangiava fighi suolsi dire carissime donne che la virtù consiste nelle parole nell erbe e nelle pietre ma le pietre avanzano in virtute erbe e le parole sì come per questa mia brevissima favoluzza pur vorreste la tocca e dàlie ben da prima sera over la leva ben per tempo e questo ditel gagliardamente e ditel presto una notte che per caso non vi erano li guardiani un giovane ascese sopra quest arbore e scegliendo i fichi maturi quelli con silenzio così vestiti nella voragine del ventre suo fedelmente nascondeva accende l uomo di una insoportabil rabbia che si mangiarebbe le carni co denti come fece il figliuolo della vedova nella novella dalla signora cateruzza non men dottamente che elegantemente narrata era nella città di bergamo un sacerdote avaro chiamato pre zefiro e aveva fama di aver gran danari costui aveva un giardino fuori della città presso alla porta che si chiama penta vorrei donne gentil che mi diceste e voi signor ancor con mente vera qual di queste più tosto prendereste con più fermezza e sicurtà sincera la stretta ben legata prorompendo in lagrime la abbracciorono e basciorono e vestironlo e mangiando nell ostarla ecco che un uccello volò sopra un albero e con la sua voce cantando diceva sappiate o mangiatori che nel cantone dell'osteria vi è ascoso un gran tesoro ultimo veramente udendo i dolci canti di filomena e di quelli grandemente dilettatosi per oscure valli e folti boschi per laghi e per solitarie e risonanti selve e luoghi deserti e disabitati e vestigi e canti di quella sempre andava seguitando e talmente fu preso dalla dolcezza del canto de gli uccelli che smenticatosi il camino di ritornare adietro rimase abitatore di quelle selve di modo che stando di continuo per anni dieci in quelle solitudini senza abitazione alcuna un giorno questo fratello che ultimo venne intese un altro uccello che diceva che nel mare egeo pel circoito di circa dieci miglia v è un isola che si chiama chio nella quale la figliuola d polline fabbricò un castello di marmo fortissimo la cui entrata custodisce un serpente che per la bocca getta fuoco e veleno il qual già gran tempo vi è predestinato andatelo a torre e dette queste parole volò via ah ora il fratello eh era venuto ultimamente manifestò per ordine a gli altri fratelli le parole eh avea dette trovavasi in questa alma città un povero uomo che aveva tre figliuoli e per la troppa sua povertà non aveva modo di nodrirli e sostentarli per il che gli figliuoli astretti dal bisogno vedendo la grande inopia del padre e considerando le picciole e deboli forze di quello fatto consiglio tra loro deliberorono di alleggierire il carico del padre suo e andar pel mondo vagando col bastone e la tasca per cercar di guadagnarsi alcuna cosa onde potessero sostentar la vita loro enimma ingeniosamente recitato da isabella fu quasi inteso da tutti che altro non dimostrava se non l'alterosa e superba galea la quale per la pece è nera ed ha le vele bianche ella solca il mare e fugge la terra acciò non si spezzi ha di dietro il timone che la governa ed ha e remi da l'una e l altra parte che paiono ali s adopra a tempo di pace per mercantare ed a tempo di guerra per guerreggiare ha in fronte duoi grandi occhi e spesso per fortuna conduce l'uomo in luoghi strani dove egli non vorrebbe favola v di duo medici di quali uno era di gran fama e molto ricco ma con poca dottrina l altro veramente era dotto ma molto povero e di questo io potrei addurre infiniti essempi ma la cortezza del tempo e gli animi lassi non patiscono maggior lunghezza e fatta la debita riverenza si pose a sedere messo eh ebbe fine lauretta alla sua brevissima favola la signora che quasi dormiva comandò che con un elegante ed onesto enimma ponesse termine al favoleggiare della presente notte perciò che il gallo col suo canto ormai dinunciava il iuturo di ed ella senza fai altra iscusazione così disse ed è parimenti corona e gloria del mondo quando quella uomo adopra in bene ma quando lo opra in contrario non è sì potente stato eh ella non atterri e ponghi al basso il contadino udite cosi pazze ed esorbitanti parole sorridendo gli rispose perdonimi prego vostra eccellenzia signor mio sono già dieci dì eh altro asino che te solo non ho io visto né mangiato pregò molto questo medico di bassa fortuna suo collega che gli volesse manifestar e segni per i quali aveva conosciuto l infermo aver mangiato de pomi promettendo dargli un buon pagamento per la sua mercede il medico di umile stato veggendo l ignoranza di costui acciò che se ne vergognasse l'ammaestrò in questo modo e alla soglia di questo castello v è legato un basilisco quivi aglea una delle più graziate donne che sia al mondo è rinchiusa con tutto il tesoro che r ha ragunato ed havvi raccolto infinita quantità di danari un dì venuti a visitar r infermo quel gran medico riccamente vestito toccatogli il polso disse che egli aveva una febre molto violenta e formicolare il medico povero bellamente guardando sotto letto e se io sono stato più breve di quello che conveniva mi perdonerete perciò che io vedeva ora esser tarda e voi col capo affermar ogni cosa esser vera il quale aveva per compagno nella cura d un gentil uomo di primi della città un altro medico che per dottrina e pratica era eccellente ma privo di ì eni della fortuna e furono fatte molte e lunghe dispute chi di loro meritasse di averla e fino al presente pende la causa sotto il giudice a cui veramente aspettar si debba lasciolo giudicare a voi e il primo promise di ascender la rocca con duoi pugnali il secondo di far una nave molto veloce la qual fatta in poco spazio di tempo un giorno con buona ventura e con buon vento traversando il mare s inviorono verso l isola di chio venendo il giorno di ritornar alla patria i duo primi si ritrovorono al destinato loco ed aspettorono il terzo fratello qual poi che viddero venir tutto peloso e nudo gli andarono in contra e per tenerezza per aventura alcune corteccie di pomi e pensossi ragionevolmente che l infermo avesse mangiato de pomi la sera precedente poi che gli ebbe toccato il polso dissegli fratel mio veggio che ieri sera tu hai mangiato di pomi perchè hai una gran febbre alla quale arrivati una notte circa il far del giorno quel franco soldato armato di duoi pugnali ascese sopra la rocca e presa aglea e legatala con una corda la diede a i fratelli e tratti e rubbini e gioie ed un monte d'oro che v'era indi allegramente discese lasciando vota la terra per lui saccheggiata e con queste parole licenziò il così prudente e scienziato filosofo e trovossi un altro medico più perito di lui e cosi appare sì come dissi nel principio del mio ragionamento che più sono onorate le ricchezze che la scienzia di modo che teneva il principato tra gli altri ed era tanto agile e destro che con duo pugnali pel muro ascendeva ogni alta rocca ir secondo arrivò ad un certo porto dove si fabricavano navi e tutti ritornorono sani e salvi nella patria e della donna la qual era indivisibile nacque discordia tra lor fratelli a cui rimaner devea il nostro enimma altro non denota che la buona e cattiva lingua la quale è rossa e onor del cielo perciò che con uella lodiamo e ringraziamo iddio di benefìci da lui a noi concessi tien dietro il freno e spesso par che stanche l uomo e nel petto valor grande serra battendo l ali ed or le penne franche corre così da pace qual da guerra ha duo grand occhi e nulla però vede ma spesso scorger om dov ei non crede chi anderà a quel luogo e ascenderà la torre guadagnerà il tesoro e aglea dette queste parole l'uccello volò via all'ora dechiarato il parlar di quello deliberorono i tre fratelli di andarvi trovatolo da inordinata febbre aggravato gli disse io conosco fratel mio che iersera hai latto un gi'an disordine che hai mangiato asino e per questa causa quasi sei incorso all ultimo termine della vita tua aveva isabella già posto fine alla sua breve favola quando posta la mano alla sua scarsella trasse fuori r enimma cosi dicendo un nero alto destrier con ali bianche ne r andar vola e mai non tocca terra non potendo l amalato negar quello ch'era la verità gli disse di sì furono ordinati gli opportuni rimedij e partironsi e medici e così andando insieme quel famoso ed onorato medico gonfiato il petto povero oggidì amorevoli donno più s onorano i favori la nobiltà e le i icchezze che la scienzia la quale quantunque sia in persone di basso e umil grado sepolta largo tuo voler uomo s impregna ed a ben operar l anima sprona ma quando scopre l altra oscura e nera convien eh a forza ogni gran stato pera rossetta bella d ogni laude degna onor del cielo e del mondo corona quando tu spieghi la candida insegna che ad alto lieva ogni gentil persona alcuna divenne come un uomo selvatico e per l assiduo a lunga consuetudine di tai luoghi imparando il linguaggio di tutti gli uccelli gli udiva con gran dilettazione e intendevali ed era conosciuto come il dio pane tra i fauni e accostossi ad uno di quei maestri da navi il quale era eccellente in quell arte e in breve tempo fece gran profitto sì che non aveva pari a lui ed era molto celebrato per tutto quel paese quando ti averrà d andar alla cura d alcun infermo al primo ingresso abbi sempre rocchio sotto suo letto e quello che vi vedrai da mangiare sappi certo che l infermo ne ha mangiato questo è un notabile isperimento del gran commentatore e ricevuti alcuni danari da lui si partì la mattina sequente questo magnato ed eccellente medico chiamato alla cura d'un certo contadino ma però ben accomodato e ricco entrando nella camera vidde sotto letto la pelle d un asino e poi eh ebbe cerco e investigato il polso ed escavorono il luogo che r aveva detto e tolseno il tesoro che vi trovorono onde molto allegri ritornorono al padre ricchissimi dopò e paterni abbracciamenti e le ricche e sontuose cene e il maggiore per sua ventura andò in campo de soldati che erano alla guerra e accordossi per servo con un capo di collonello e in poco spazio di tempo divenne perito nell arte della milizia e fecesi valente soldato e valoroso combattitore e perchè r ora era tarda comandò la signo ra che i torchi s accendessero e tutti andassero alle lor magioni imponendogli strettissimamente che tutti la sera seguente ben preparati all usato luogo tornassino e cosi tutti unitamente promisero di fare r enimma e da tutti non poco comendato comandò la signora che e torchi s accendessero e tutti andasseno alle lor case imponendogli strettissimamente che tutti la sera seguente ben preparati all usato luoco ritornassino da se stessa pur riluce e splende come un raggio il che flavi manifesto se alla mia breve favola orecchio presterete fu già nella città antenorea un medico molto onorato e ben accomodato di ricchezze ma poco disciplinato nella medicina tanto inginocchiatisi avanti il padre gli addimandarono licenzia di andarsi procacciando qualche guadagno promettendogli che passati dieci anni ritornerebbono nella patria e partendosi con tal desiderio poiché furono giunti a certo luogo che parve loro si partirono l'uno e chi in altre cose facendo egli per non parer tra loro ocioso si mise con i danari a far come si dice passarini e gettavali ad uno ad uno nel iiume pietro rizzato uomo prodigo impoverisse e trovato un tesoro diventa avaro la prodigalità è un vizio che conduce l uomo a peggior fine che l avarizia la favola molto piacque ad ognuno perciò che apertamente dimostrava che gli amici non nelle cose prospere ma nelle adverse provar si debbono e ogni estremo è vizioso il bisnato è il vuovo di cui senza comare nasce il pollo il quale non vive lungamente e spesso more senza mai aver peccato cioè senza aver mai calcala la gallina e piccioli o grandi che siano sono buoni per noi dell enimma che vicenza senz aspettar altro comandamento con tai parole l'ordine seguitò favola egli per lo passato tempo quando era nella sua felicità aveva nodrito molti famelici ora eh egli è affamato e sitibondo non trova alcuno che gli voglia dar da mangiare o da bere errori laonde mi par cosa onesti e giusta che in questi santi giorni poniamo da canto i dilettevoli ragionamenti e gli amorosi balli e soavi suoni gli angelici canti e le ridicolose favole ed attendiamo alla salute delle anime nostre sappiate magnifici signori e amorevoli donne che noi siamo al primo dì di quaresima ed oramai da per tutto si odeno le campane che n invitano alle sante prediche e a fare la penitenza de nostri cornassi errori volendo adunque pietro contentar il suo sfrenato appetito in tutte le cose a lui possibili vivendo dissolutamente e senza alcun freno presto gli vennero le sue gran ricchezze a meno e insieme gli mancarono tutti gli amici che corteggiavano vorrei saper da voi signor mio accort qual cosa è questa mia nato bisnato et positus in ugno dopò morto senza cornar né p ete batteggiato ila vita breve o spesso more a torto ne torse mai commesse alcun peccato ma era prodigo perciò che donava a gli amici or questa or quelr altra cosa secomlo li parea convenire al grado loro e per la sua troppo grande liberalità aveva molti che lo seguitavano né mai li mancavano ospiti alla sua mensa o da bere egli vestiva i nudi ora ninno gli copre la sua nudità egli aveva cura de gl'infermi ora ninno ha cura della sua infermità e vessato dal flusso in tal maniera che n andava il sangue menava pazientemente la misera e infelice sua vita ringraziando sempre dio che dato gli avea conoscimento e pei'chè la rosseggiante aurora incominciava apparere e già era terminato il carnessale e sopragiunto il primo di di quadragesima la signora voltatasi all onorevol compagnia con piacevol viso così disse gli uomini pai imenti e le donne eh altro non desideravano il volei della signora sommamente comendarono che andando un giorno con altri gentil uomini da padova a vinegia per ih'enta e veggendo che cìascaduno di loro s essercitava chi in sonare chi in e senza l'ar accendere i torchi perciò che ornai era il giorno chiaro comandò la signora che ciascuno se n'andasse a riposarenè più alcuno si riducesse per conto di compagnia all'usato concistoro se prima non gli era imposto da lei avarizia perciò che prodigo consuma il suo e quello d'altrui e fatto povero non è ben veduto da alcuno anzi tutti lo fuggieno come persona insensata e dileggiano prendendo gioco di lui vidde per una gran fissura ris lendere oro e rotto quel pariete trovò un gran vaso di teri a pieno di ducati d oro e portatolo a casa nascosamente e addiaiandato da gli amici e compagni come era diventato sì ricco gli rispondeva che si volevano an or essi diventar ricchi bisognava prima che vuotassino il sangue dal ventre suo come aveva fatto egli avedutisi che si era fatto ricco pensarono di ritrovarlo prodigo come prima e andatisene a lui il cominciorono carezzare e corteggiare pensando tuttavia di viver alle altrui spese fatto egli dinotandogli che prima aveva sparso il sangue che trovato avesse li danari all'ora gli sopradetti compagni e amici vedendo che non vi era allegrezza di cavar altro construtto da lui si partirono maravigliosa fu la bella isposizione del diffìcillimo enimma né fu veruno nella grata compagnia che sommameme non lo coniendasse eh è di maggior importanza fu eh essendo egli in villa e venendo a lui molti giovani per corteggiarlo e veggendogli da lontano per far loro onore fece metter fuoco in tutte le case di suoi lavoratori avenne che andando un giorno il meschinello pieno di rogna tutto sozzo ad un certo luogo roinato non già per solazzare ma per diporvi giù il naturai peso del ventre e guardando finalmente in un pariete per antichità guasto cominciò a rispendere non profusamente come prima ma secondo il suo bisogno e moderatamente gli amici e cari compagni che continovamente il corteggiavano nel tempo che viveva la qual era sempre abondantissima di dilicate e preziose vivande costui tra l altre sue pazzie ne fece due delle quali una fu gli uomini tolta buona licenza dalla signora e dalle damigelle e lasciatele in santa pace ritornarono a gli alloggiamenti loro dico adunque che già nella città di padova famosissima per lo studio abitava ne passati tempi un pietro rizzato uomo affabile di bellezza prestante e di ricchezza sopra ogni altro abondevole sì come intravenne ad un pietro rizzato il quale per la sua prodigalità venne in grandissima miseria indi trovato un tesoro diventò ricco e avaro ma la cosa non gli venne come essi voleano ed era il desiderio loro perciò che non solamente non lo trovarono pazzo e largo nel spendere scioccamente donando il suo e facendo banchetti ma conobbero apertamente lui esser divenuto savio e avaro pirino vedendo che la casa di pre papiro schizza s abbrusciava e che quasi non vi era più rimedio di estinguere il fuoco cominciò ad alta voce gridare prestule presfiile surge e così pre papiro nudo di beni temporali nella sua ignoranza rimase e pirino della ricevuta ingiuria grandemente vendicato lasciata la cura de porci meglio che puote a padova ritornò con canti vengo e presso temi pongo poi sopra il corpo tuo tutto mi stendo dentro del bucco tuo metto il mio longo e del tuo succo con diletto prendo e quanto più nel fondo lo perlongo tanto più mi compiaccio e più m incendo e che fate voi prima non picchiare all'uscio certo si dopo non dite voi presto presto messere levatevi su e venete presto a dar i sacramenti ad un infermo che se ne more ritornato il prete da capo all interrogazione disse e come si chiama il fuoco ignis rispose pirino come ignis disse il prete e voltatosi alla compagnia disse arrebbe piacere eh ei gli la desse per moglie acciò che legati fussero con duo legami affermando a questa solamente avere inclinazione per le ottime sue condizioni a lui riferite chi mi dà delle mani chi del piede chi qua chi là mi spinge in un momento dura sorte error non ho commesso e ogni un mi scaccia qual nemico espresso la quale d'alcuno non poteva essere veduta né sentita né ella poteva veder altrui venuta l ora di cena isabella così trasformata cenò col suo ortodosio indi andatasene in una ricca camera ov era un morbido letto a lato di lui si coricò isabella presa la veste e il vago monille e rese le grazie alla maga a casa ritornò ad isabella passato il quarto mese incominciò crescere il ventre e dimostrare segno di gravidezza il ricordava erano già trascorsi cinque anni che isabella non aveva udita novella alcuna di suo marito se vivo o morto fosse dove si trovasse di che ella ne sentiva la maggior passione che mai donna sentisse e parevale che a tutte ore l anima le fusse tratta fuori del cuore che lasciata da canto l'anima del padre alla divina previdenza sottoposta dividiamo la paterna eredità e godiamola ancor noi fin che viviamo sì come l'ha goduta il padre nostro mentre egli visse onde levatosi di letto corse per estinguere il fuoco ma non vi fu tempo per ciò che ogni cosa ardeva e appena scampò la vita diritiaruiii figliuolo mio tu t'inganni e tu sei in grand errore per ciò che si chiamano sostantia perchè sono sostentamento il padre della giovane che era di bassa condizione gli rispondeva la figliuola sua non esser di pari e ugual condizione a lui che se abbino a celebrare tai sponsalizii gianotto che cordialraeate amava pirino determinò di mandarlo in studio a padova e non gli lasciare cosa alcuna che ad uno studioso appartiene mancare e cosi fece asciutto me ne vo dentro cantando e torno fuor pietoso e lagrimando dimostra l enimma la fante che la mattina per tempo la sera va al pozzo per attinger acqua il vescovo vedute le legna ed inteso chi era il mandatore assai s allegrò e molto volontieri le ricevette ed in tal maniera il grossolone persistendo nella sua ignoranza con suo disonore e danno perde i capponi e le legna gianotto desideroso dell onor del figliuolo e volendo sapere s egli faceva nel studio profitto determinò d invitare e parenti e gli amici e fargli un bel desinare e pregar messer pre papiro che in presenza loro l'esaminasse me partitosi adunque di fiandra ortodosio con prosperevole vento ritornò a firenze e giunto a casa fu dalla moglie lietamente ricevuto ortodosio conoscete voi questo bambino e mostròli il piede manco che del dito minore mancava vero indizio e intiero testimonio della materna fede perciò che ad ortodosio altresì tal dito naturalmente mancava determinò cangiare maniera e prender contrario partito e si come ella per l adietro era stata divota e fervente nelle orazioni così ora tutta si diede alle incantagioni e fatture sperando le cose sue riuscirle in meglio isabella per la buona risposta tutta allegra aperse la borsa e diéle dieci fiorini gabrina per gli ricevuti danari lieta si mise in varii ragionamenti aspettando la buia notte marito massimamente quando ella ha uomo a sodisfacimento di se stessa trovato ma pel contrario non è odio maggiore di quello della donna quando ella si trova in podestà di marito che poco la aggrada si rispose gianotto adunque disse il prete il letto riposo riu si chiama il che tutti ad una voce confermarono esser il vero che cosa volesse dinotare l'enimma da vicenza raccontato niuno seppe dire perciò che sotto la corteccia era il vero senso nascosto ma la prudente vicenza per non lasciarlo insolubile in tal guisa l'espose dimorando l'uno e l altro in grandissima contenzione ne volendo pre papiro ciedere all intelligenzia del giovane voltossi verso coloro che a mensa sedevano e disse il luogo già d ogni parte della casa operava la sua virtù né li mancava se non entrare nell'uscio della camera dove dormiva il prete quando pre papiro si destò e vidde che tutta la casa ardeva ed io vi dico disse isabella che figliuolo è vostro e in fiandra con esso voi houo conceputo allora ortodosio d ira acceso disse ah bugiarda femina e d ogni vergogna priva quando in fiandra fosti tu giamai disse il giovane non sarebbe conveniente che sì fatta giovane mi fusse data per serva ma per le condizioni sue meriterebbe uomo di maggior legnaggio di quello che sono io sappi gabrina disse asharoth che ortodosio vive ed è in fiandra e dell amor d argentina è sì focosamente acceso che della moglie più non s arricorda il quale fece prendere il frate e dirgli una penitenzia che si ricordò per tutto il tempo della vita sua indi con e denari del monasterio occultamente maritò la donna dandola ad un'altro in matrimonio e tolto il bambino fecelo notrire ma pirino che sapeva che diceva il vero afifermava audacemente quello che risposto aveva esser la verità e provavalo con molte auttorità isabella spogliatasi e nuda come nacque rimasa nel cerchio animosamente entrò gabrina aperto il libro e parimente entrata nel cerchio disse tanto amatore de gli virtuosi che servo in catena si sarebbe fatto per loro amore costui aveva uno figliuolo di buon aspetto che dimostrava chiaro segno di divenir scienziato e dotto il cui nome era pirino ìnia il timore d iddio la perdita dell anima del fanciullo il mormorar del mondo e l onor del marito da tal eccesso rimovendoli volsero della creatura aspettare il nascimento e senza dimora fece intendere a suoi cognati il ritorno suo pregandogli che nel seguente giorno a desinar seco venissero venuti e cognati secondo l invito fatto a casa di ortodosio furon ben veduti da lui e meglio accarezzati passato un certo tempo il figliuolo assai ben fondato nell'arte della grammatica tornò a casa non già per rimpatriare ma per visitare e parenti e gli amici suoi gran spasso e diletto prese la brigata del piacevole enimma né si poteva contener dalle molte risa ma reverendo padre poiché piace al sommo e onnipotente iddio di terminare la mia vita né può molto tardar la morte che oramai è poco lontana con ciò sin che oggidì sì come dissi nel rinci io del mio parlare o poco o niente si serva la fede ai morti il che vedendo e suoi parenti molto si maravigliarono e massime avendola per donna religiosa e santa onde più volte r addimandaro se era gravida e di cui ed ella con allegra faccia di ortodosio sé esser pregna respondeva ricevute che ebbe ortodosio le lettere e intesa la trista novella grandemente si ramaricò e chiamata argentina le disse argentina a me fa bisogno molto di ritornar a firenze acciò che ispedisca certe mie bisogna di non picciola importanza a dio non piaccia che nel proprio sangue si macchiamo le mani provedete adunque a casi vostri e salvate r onor vostro né vogliate sofferire che tal offesa rimanga impunita perplesso laonde vicenza vedendo la compagnia mutola divenuta e il suo enimma irresoluto rimanere levossi in piedi e addimandata prima vicenza cosí le spose il tempo del parto isabella uno bellissimo fanciullo partorì il che inteso e parenti grandemente si duolsero e senza indugio ad ortodosio in tal maniera scrissero morte perciò che oggidì o poco o niente si serva la fede a morti e questo noi abbiain provato che quel poco che ne fu lasciato non l abbiamo mai potuto conseguire favola pre papiro schizza prp sumendosi imolto sapere è d lonoranzia pieno e con la sua ignoranzia beffa il figliuolo i un contadino il quale per vendicarsi gli abbrusciò la casa e quello che dentro si trovava favorevole perciò che andando un giorno pascendo e porci dinanzi la casa del prete vidde la sua gatta e tanto col pane r avezzò che la prese e trovata certa stoppa grassa glie la legò alla coda e datole il fuoco la lasciò frate bigoccio s innamora di gliceria e vestito da laico fo dolente mente a prende per moglie e ingravidata l abbandona e ritorna al monasterio il che presentito dal guardiano la marita rispose isabella non dubitate punto di me gabrina ma state sicura che s io vedesse tutti e demoni che nel centro della terra abitano non mi smarrirei spogliati adunque disse la maga ed entra nel cerchio e quanto più ella manda il secchio al fondo tanto più r infiamma traendolo fuori perciò che acqua più fresca ne attinge e ponendolo nel pozzo asciutto e traendolo fuori tace e piange però che qua e là son moto spesso occhi ho e non veggio e sto festoso e baldo e quanto più raffredda ed io più scaldo perciò ella era povera ed egli ricco ella ignobile ed egli nobile ma quando gli piaceva ch'ei pur glie la darebbe non tanto per moglie ma più tosto per serva ahondantia gianetto stavasi come insensato ad ascoltare e dolevasi della perdita del tempo e di danari mal spesi vedendo pre papiro gianetto star di mala voglia disse costui che era essa ignoranza faceva il literato e mostravasi con ogni uno esser gran sapiente e quelli del contado assai volontieri il vedevano onoravano e di molta dottrina l estimavano le quali fra pochi giorni ispedite subito ritornerò a te tu in questo mezzo abbi cura di te e delle cose mie non altrimenti giudicandole che se tue fussero e vivi allegra arricordandoti di me dove diede opera all'incominciato studio e famosissimo uomo divenne poscia che vicenza mise fine alla sua ridicolosa favola da tutti universalmente comendata la signora ordinò che con l enimma seguisse ed ella senza far alcuna scusa prontamente così disse grosso e tondo son io vago e polito e fra due bianche cosse in un bel fesso quand ho maggior vigor e son più ardito ed ho il ventre più pien son dentro messo onde mi trovo al fine onde di commune consentimento gettarono via i guanti ed i getti dandosi adunque piacere notte e giorno la donna s ingravidò e come marito e moglie abitoiono insieme un anno pentirete gianotto che non sapea più oltre diede fede alle parole del prete e spogliato il figliuolo dei cittadineschi panni e vestitolo di griso il mandò dietro a porci e però per consiglio mio no manderete più in studio a ciò che egli non perda il tempo e voi i dinari e se altrimenti farete voi ve ne pentirete acqua perciò che nell'andare e secchi stridono e giunta al pozzo sopra quello si posa e presa la fune in mano dentro il pozzo col secchio la pone e con diletto tragge l'acqua onde per sodisfamento di gianotto tuo padre e per contento di questa onorevole brigata noi faremo un poco di essaminazione sopra le cose che hai imparato a padova la maga questo intendendo comandò a farfarello che in un cavallo si trasformasse e là dove era ortodosio isabella conducesse il demonio in cavallo trasformato prese isabella venuta la sera seguente e r ora di andar a riposare fra bigoccio nascosamente prese i getti da spariviere circondati di molti sonagli e legògli al membro virile e senza ch'ella se n avedesse andò a letto e cominciò accarecciarla toccarla e basciarla vicenza a cui ultimo luogo della presente notte toccava alla sua favola in tal maniera diede cominciaraento favola fu adunque valorose donne un mercatante nominato ortodosio simeoni nobile firentino il quale aveva una donna per moglie isabella chiamata vaga d aspetto gentile di costumi e di vita assai religiosa e santa e perchè l'ora giamai era tarda la signora impose a vicenza che l suo enimma dicesse la quale non aspettando altro comandamento cosi disse ciò che la tavola dove si mangia s addimanda raiidiuìji e non mensa perchè di quanto l uomo sta a tavola sta in gaudio e l'avevate rispose fra bigoccio f sono i getti d'andar a spariviere e montato sopra l'arbore voleva mettere il piviolo nella vai pelosa e perchè i getti impedivano il piviolo entrare disse gliceria io non voglio i getti se tu non vuoi i getti rispose il marito né io voglio i guanti alcuno consideratosi adunque il tutto rizzossi il minore di essi frategli e disse queste parole sappiate fratelli miei e se tu ti porterai sì come noi speriamo valorosamente tu darai a tuo padre e a gli amici e a me consolazione non picciola dimmi adunque pirino figliuolo mio come si addimanda latinamente il prete gravezza perciò che la villa è povera e mille gratis è troppo gran carico a cosi bisognoso luoco ma accontentativi di un cinquecento eh io li manderò piìi che volontieri la donna partoritte un figliuolo ed aspettò lungamente il suo marito soleva questa donna alle volte andar al detto raonasterio per udir messa avenne un giorno per aventura anzi per volontà del sommo iddio che la trové il frate suo marito che diceva messa e conobbelo basciarla gliceria eh aveva i guanti in mano e per addietro gustato il mattarello pose la mano al membro di suo marito e trovò i getti e disse marito mio che cosa è questa eh io tocco lev notte non l'avevate l'esaminasse acciò che vedessero se egli perdeva il tempo in vano venuto il giorno dell invito tutti e parenti e gli amici secondo l ordine dato si ridussero a casa di gianotto piacque molto alla brigata l arguto enimma da vicenza proposto né vi fu veruno quantunque dotto fosse che non rimanesse perplesso e presentavalo dandogli or una or un'altra cosa poi che molti giorni furono scorsi in questo modo trovato il tempo congruo ed opportuno un giorno dopo desinare cominciarono a ragionare di diverse cose e particolari suoi negozii si come è costume de convivanti vicenza a cui per sorte aveva tocco il primo aringo della presente notte levatasi in piedi e fatta la debita reverenza così a dire incominciò a tutti che vi erano presenti parve questo molto di laude degno e ogni uno comendò assai il prete tenendolo dottrinato e scienziato molto pirino a suo malgrado era astretto a ciedere alla ignoranza del prete perchè gli era da propri parenti troncata la strada egli non aveva riposo mai né giorno né notte era tutto attenuato squallido e macilente non gli valevano medici non medicine non rimedii d'alcuna cosa né giovavali la speranza nella copia delle paterne ricchezze e voltato il viso verso pirino che a dirimpetto sedeva cosi disse pirino figliuol mio noi siamo qua tutti raunati ad uno istesso fine e desideriamo l onor tuo e vogliamo sapere se tu hai ben dispensato il tempo nel studio di padova doppo con faccia gioconda accettò i capponi e resegli mille raths messer pre papiro udite le parole del vescovo per la sua grossezza non le comprese ma tra se stesso pensò che il vescovo gli richiedesse mille fassa di legna e se più oltre volessimo conoscere i diffetti che dalla ignoranza procedeno andiancene dalla isperienza di tutte le cose maestra ed ella come madre diletta il tutto ci dimostrerà e aggiunta la notte sequente farfarello fece isabella e argentina nella propria forma ritornare e presa sopra la groppa isabella la mattina nel spuntar dell aurora nella casa di gabrina la mise e a lei farfarello diede la veste e il monille con condizione però che tutti nella seguente sera ben armati venissero ch'ella voleva eh ognuno dicesse una breve favola accompagnata con un beli enimma e così tutti promisero di fare messere io volentieri vorrei tuttavia piacendovi che voi essaminaste pirino mio figliuolo acciò che noi vedessimo se egli è per far frutto o no all'ora pre papiro disse a tutta la brigata deh come gianotto malamente ha speso il suo danaro e pirino il tempo perciò che egli è nudo degli vocaboli latini e delle regole grammaticali vi è in piacimento di darmela non per anelila ma per diletta moglie r accetterò volentieri e faroue quella real compagnia che ad una vera matrona si conviene ma dimmi pirino mio per la tua fé come si chiama l'acqua zmp rispose pirino ahimè disse pre papiro che dici tu bestia andasti a padova e bestia tornasti più volte venne ad ortodosio un diabolico pensiero di uccidere isabella e di firenze chetamente partirsi ma considerando il pericolo e il disonore volse ad altro tempo riservarsi il castigo dove tolta a pigione una casa presso la sua innamorata cambiavasi ogni giorno di vesti di seta mutatorie di diverse sorti e fatta bellamente amicizia col padre dell'amata donna invitavalo spesse volte a desinare e a cena con esso lui ma la moglie per incantesmi in fiandra condotta gravida del marito a firenze ritorna lungo sarebbe il raccontare quanto e qual sia r amore che porta la moglie al marito fecelo notrire qui pose fine la graziosa vicenza alla sua favola la quale tutti generalmente lodorono e ne presero piacere quando la donna con i guanti in mano trovò i getti ai quali erano attaccati gli sonagli avenne che dovendosi il giorno di san macario in brescia celebrare una divota e solenne processione il vescovo fece fare un espresso comandamento a tutti i chierici sì della città come di villa ho deliberato anzi che io mi parta da questa far il mio ultimo testamento ed instituire erede il flgliuol mio che appo vostra reverenza è professo vicenza che vedeva ninno intendere il dubbioso enimma con leggiadra e laudevole maniera in tal guisa il nodo sciolse l enimma da voi con attenzione ascoltato altro non dinota eccetto la palla grossa la quale è morta e ha lo spirito quando è gonfiata ciò che l'uomo ignorante si presume sapere quel che non sa e vuole apparere quel che non è si come avenne ad un prete di villa il quale presumendosi esser scienziato era il maggior ignorante che mai la natura creasse e però non fa mistieri eh io lungamente mi distendi in parole ma verrò al fatto che a noi s appartiene ed alzato il viso centra la moglie che a dirimpetto li sedeva disse con cui isabella il fanciullo che in casa tieni hai tu conceputo ed acciò che noi non ce ne andiamo con le mani come volgarmente si dice piene di mosche dicovi che da lei tra gli altri vicii nasce uno che è la superbia fondamento di tutti e mali e radice d'ogni umano errore in roma trovavasi un frate bigoccio nato di nobile e generosa famiglia giovane assai e dotato de beni del corpo e di fortuna conviene furone finalmente di commune consentimento concluse le nozze e tolse fra bigoccio la vergine pulcella per moglie venuta la sera il marito e la moglie andorono a letto venuta la mattina sequente pre papiro nell aurora montò a cavallo e fattisi dare in un piatto i capponi cotti a brescia li portò ed appresentatosi dinnanzi a monsignor lo vescovo e levatosi nelr aria senza eh alcuno nocumento ella sentisse né timore avesse nell apparir del sole nel palazzo d argentina invisibilmente la pose e fatta la benedizione per messer lo prete tutti secondo la loro maggioranza sederono a mensa finito il desinare e levate le tovaglie gianotto si levò in piede e disse e facea cose fuor d ogni naturai costume eh era un stupor ad udire non che a vedere gabrina inteso il desiderio d isabella si mosse a pietà e promise d aiutarla e confortoua ad esser di buon animo che tosto vedrebbe e goderebbe il suo marito ingenioso fu enimma ed ingeniosa l'interpretazione ma perchè ormai incominciava apparir l alba la signora diede licenza a tutti che s andassero a riposare se noi piacevoli donne volessimo con quella diligenzia che si conviene prudentemente cercare quanto grande sia il numero di sciocchi e d ignoranti con assai agevolezza trovaressimo essere la quale ancor gli altri ridendo così disse morto son com ogni un conosce e crede ed alma e spirto tengo e mi lamento guarda che dura sorte il ciel mi diede che quando alcun mi bussa nulla sento e in tanto sdegno e furore divenne che al tutto deliberò di vendicarsi di si ignominioso scorno e la fortuna in questo gli fu molto favorevole il miserello era talmente acceso dell amore d una bellissima giovanetta che poco vi mancava che giunto non fusse al fine della sua vita il vescovo quantunque fusse giotto ed astuto non però comprese quello che dir voleva il prete ed acciò che non paresse come egli ignorante si achetò al voler suo ed andatasene sola una mattina a trovar gabrina furetta a quella molto si raccomandò isponendole tutte le bisogna sue era gabrina donna molto attempata e nell'arte maga più che ogni altra isperimentata e tutti insieme allegramente desinarono finito il prandio e levata la mensa ortodosio così a dire incominciò amorevoli cognati penso che a voi manifesta sia la causa per la quale noi quivi raunati siamo intenderete dicovi adunque che in pesai'o città della romagna trovavasi un cittadino molto onorato e danaroso ma tenace nel spendere e constituito nell'ultimo termine della sua vita fece il testamento ed ultima sua voluntà pirino ch'era ottimamente instrutto nelle regole grammaticali arditamente rispose praesbìjter papiro udita la presta e pronta risposta datagli da pipino disse e come presbiterio figliuol mio tu t'inganni di largo isabella tu sai che noi siamo qui ridotte per far uno scongiuro acciò che intendiamo del marito tuo però è bisogno che tu sii costante non temendo cosa che tu sentesti o vedesti che spaventevole fusse favola da alcuni figliuoli che non volsero esequire il testamento del padre loro la maggior pazzia che possa fare uomo o la donna è questa cioè aspettar di far bene dopo la morte la gatta sentendosi strettamente legata la coda e aver il fuoco alle natiche corse in casa e per un pertuggio si mise in una camera appresso quella dove il prete ancor dormiva e tutta paventata fuggì sotto la lettiera dove era gran copia di lino ne stette molto che il lino la lettiera e tutta la camera cominciò ardere allora isabella prese maggior ardire e disse sapiate ortodosio mio diletto che i digiuni le orazioni e gli altri beni eh io feci per sentir novelle di voi mi hanno fatto ottenere quello che sentirete ma acciò che voi disse isabella conosciate la fedeltà mia vogliovi apertamente dimostrare che scioccamente voi vi sfidate di me e fattosi recare il fanciullo che la balia nelle braccia teneva e spogliatolo di suoi bianchissimi pannicelli disse favola i ortodosio simeoni mercatante e nobile firentino vassene in fiandra e di argentina corteggiana innamoratosi della propria moglie più non si ricorda farfarello in questo mezzo furò una veste di ricco trappunto di perle tutta ricamata e un vago monille che per lo dietro ortolano d argentino donato aveva li diede i capponi cotti dicendoli che dal suo nuncio gli era stato commesso ch'egli venisse ad onorar la festa di san macario cum ccqjpis et coctis e per sodisfare al debito suo egli era venuto e seco portato aveva i capponi cotti dopo passati alcuni giorni ortodosio in fiandra ritornò dove onorevolmente maritò argentina e caricate le sue merci sopra una grossa nave ritornò a firenze dove con isabella e col fanciullo in lieta e tranquilla pace lungo tempo visse il che ortodosio vedendo sì fattamente s'ammutì che non seppe né puote contradire ma preso il fanciullo nelle braccia lo basciò e per figliuolo lo ricevette e compose certe lettere fitticie e simulate infingendo che padre suo infermo quelle scrivesse al suo guardiano in questa forma che stando egli di continovo in questi pensieri e or uno or un altro rimedio fantasticando divenne a questo consiglio di fingere alcune littere false indrizzate al suo superiore per aver licenzia indi posta la mano in seno trasse fuora il ricco monille e disse conoscete voi ancora questo monille a cui contradire non potendo il marito di conoscerlo rispose soggiongendo quello con la veste esserli stato all ora involato stavano gli uomini della villa ammirativi e con attenzione ascoltavano le pronte proposte e risposte che il prete faceva e dottissimo il giudicavano e toccandosi l'altro fa bigoccio s avide che gliceria sua moglie aveva i guanti in mano e dissele gliceria cavati e guanti e mettili giù perciò che non sta bene che quando noi siamo in letto tu abbi i guanti in mano rispose gliceria astretti dal scongiuro di gabrina con grandissime strida a lei subito s appresentaro e dissero comanda ciò che ti piace disse gabrina onde quanto più presto a lei fu possibile andò a trovare il guardiano di esso monasteri o e narrògli diligentisssimamente il caso come è disopra seguito fece farfarello subito isabella in argentina cangiare e sì chiara era la lei apparenza die non isabella ma argentina pareva e in quel punto trasmutò argentina in una forma di donna attempata signor mio io non toccherei mai così fatte cose con le mani nude il che intendendo fra bigoccio non disse altro ma attese a darsi piacere con lei udendo pre papiro cotal risposta disse figliuol mio tu sei in grand'errore e il tuo precettore ti ha ensegnato il falso e voltatosi verso suo padre disse gianotto quando voi venete dalla campagna a casa stanco dopo che avete cenato non dite voi io voglio andar a riposare che gli è più vero se gli è lecito a dire che la verità che se l'anima del padre nostro è sepolta e condannata nel profondo dell'abisso vana cosa è pagar i legati pel riposo di lei imperocché non è redenzione alcuna nell'inferno il mio enimma altro non dimostra se non il specchio in cui si guardano gli uomini parimenti e le donne il quale apprende la forma di ciascuno che mira ma non la sua egli non vi dimostra una cosa per l'altra ma tal qual voi siete ma gli umili prieghi e lunghi digiuni e le larghe limosene eh ella faceva nulla le giovavano laonde vedendo la poverella che né per digiuni né per orazioni né per limosine né per altri beni da lei fatti essaudita non era eccessivi conciò sia cosa che se mandar gli dovessero ad esecuzione certa cosa è che inghiottivano quasi tutta l'eredità laonde quella sarebbe loro istata più tosto di danno che di giovamento alcuno che sotto pena di ducati cinque dovessero con cappis et coctis venir ad onorare la solenne festa sì come ad un tanto divoto santo si conveniva avenne lopò non molti giorni clie nella predetta villa di bedicuollo trovavasi un contadino detto per nome gianotto il quale quantunque fosse uomo di villa e né leggere né scrivere sapesse il vescovo i che era prudente ed astuto veduti i capponi grassi e ben arrostiti e considerata la ignoranzia del prete strinse le labbra e s'astenne dalle molte risa per la potente virtù che io mi trovo avere sopra voi principi infernali vi scongiuro che immantenenti vi appresentate dinanzi a me asharoth farfarello e gli altri prencipi di demoni a cui messer pre papiro rispose gianotto compare mio questo è poco carico a quello che io vorrei far per voi perciò che quello che ora mi comandate è una cosa minima alla sofficienza mia e come s addimanda la gatta figliuol mio felis rispose pirino caprone disse il prete ella s addimanda saìfarixiffa per ciò che quando se le porge il pane ella subito salta e con la zatta s'attacca graffa e poi se ne fugge ortodosio desideroso di mercatantare prese licenzia da parenti suoi e non senza grandissimo cordoglio della moglie di firenze si partì e con le sue merci in fiandra se n andò anno poi appropinquandosi il tempo del partorire il frate tolto occultamente il buono e il migliore di casa fuggì lasciando la donna gravida come è sopradetto e vestitosi del suo primo abito ritornò nel monasterio la maga avuta la veste e il monille dal demonio li diede ad isabella dicendo figliuola mia terrai queste cose care perciò che a tempo e luogo saranno della tua lealtà vero testimonio ma pirino che si faceva beffe del prete non osava contradirgli a ciò che i parenti non s adirasseno or seguendo pre papiro disse e come s addiraanda la tavola sopra la quale si mangia mensa rispose a cui ortodosio quasi smarrito e fuor di sé rispose ben è vero che una veste simile mi mancò né mai di quella si puote aver nuova sapiate disse isabella questa esser la propria veste che allora di mancò non già per darvi noia cognato carissimo ma per dinotarvi il vero noi vi avisiamo isabella vostra moglie e sorella nostra aver non senza nostro grave scorno e disonore partorito un figliuolo il qual di cui sia noi noi sappiamo pre papiro che vedevasi esser da tutti i circonstanti si degnamente laudato si pavoneggiava e alciata alquanto maggiormente la voce disse altrimenti sappia vostra riverenzia che morendo di disperazione me n andrò ai regni tartarei qual lettere presentate al guardiano del monasterio ed ottenuta la licenza legna laonde l ignorantazzo gettatosi a piedi del vescovo con le ginocchia a terra disse monsignor mio vi prego per lo amor che portate a iddio e per la riverenzia che io vi porto non vogliate imponermi tanta gravezza la miserella sendo religiosa e tutta dedita al divino culto per sua divozione ogni di se n andava alla chiesa dell annunciata di firenze ogniun prendo se non la forma mia guardate ben qual è io stato mio se mi si fa dinanzi alcun che stia lieto o doglioso io sto com ha il disio vi scongiuro e comando che senza indugio alcuno e veracemente mi palesate dove ora si trova ortodosio simeoni marito d isabella e s egli è vivo o morto ma ben giudicheressimo da voi esser generato quando da lei voi non foste cosi lungamente stato lontano il fanciullo con la sfacciata madre sarebbe fin ora per le nostre mani di vita spento se la riverenza che noi portiamo a dio intertenuti non ci avesse onde isabella vedendo la dura ostinazione del marito e conoscendolo incredulo levossi da sedere e andatasene in camera prese la veste ricamata e il bel monille e ritornata al marito disse conoscete voi signor mio questa veste si divinamente trappimta io stando una mattina nel sacro tempio dell annunciata in ginocchioni pregandola che intendesse di voi nuova fui essaudita imperciò che da un angelo in fiandra io fui invisibilmente portata e appresso voi nel letto mi corricò e perchè a me non è rimaso altro figliuolo in questa mia vecchiezza se non questo solo qual desidero grandemente vedere abbracciare basciare e benedirlo quella priego le piaccia mandarlomi con ogni celerità il quale acceso dell'amor d'una giovanetta quella per moglie prese e scoperto fece r amara penitenza e la giovane fu onorevolmente maritata sì come nel discorso del parlar mio intenderete a cui isabella con esso voi rispose meco e come meco disse ortodosio già sono cinque anni che io ti sono lontano e allora che mi partì non mi hai veduto e come dici tu averlo conceputo meco visse acciò non siano di miglior condizione e morti che gli vivi conchiudo adunque per questa mia breve novella che debbiamo far bene mentre viviamo e non dapoi la morte e questo è processo per causa degli essecutori i quali volendo arricchire i ricchi hanno impoverito i poveri sì come nel discorso del mio ragionare e tante furon le carezze che in quella notte mi feste che di voi gravida rimasi e nella seguente notte con le robbe a voi mostrate a firenze nella propria casa mi ritrovai acciò che non si consumasse il tempo in più ragionamenti e le risa più oltre non procedessino la signora fece motto a vicenza che con la sua favola ordine seguitasse ed ella tutta allesra in tal modo a dire incominciò avenne che ortodosio per sua buona anzi malvagia sorte prese una casa a pigione a dirimpetto d una corteggiana nomata argentina del cui amore sì fieramente s accese che non che d isabella ma di se stesso più non si ricordava pre papiro che ancor nel letto giaceva e dormiva udita r alta voce di pirino si destò e porse l'orecchio al gridare che ei faceva ma non comprese quello che pirino diceva per ciò che non si rammentava delle parole che dette il che esser falso e parenti dicevano perciò che chiaramente sapevano il lei marito già gran tempo esser stato e ora esser da lei lontano e per consequente esser impossibile lei di ortodosio essere gravida conveniva il nunzio del vescovo andatosene alla villa di bedicuouo trovò messer pre papiro e fecegli il comandamento da parte di monsignor lo vescovo che sotto pena di ducati cinque il giorno di san macario la mattina per tempo si trovi a brescia nella chiesa catredale e cosi morto e sepolto e pianto secondo il costume della patria si raunarono insieme e consigliaronsi quello si avesse fare dei legati che lasciò il padre per l'anima sua i quali erano assai ed eccessivi piacque a tutti l'ingenioso consiglio dell'astuto fratello minore ma non piacque a vicenza a cui la cosa toccava ma acciò che ella non rimanesse addoorata con un festevole e dilettoso enimma volse por fine alla sua favola dicendo ed ingannato dalla falsa sapienzia sua rimase della facoltà e quasi della vita privo si come per la presente novella la qual forse ancora intesa avete a pieno il detto bigoncio n andò a firenze dove era il paterno domicilio e prese molte gioie e danari dal padre comperò preziose vesti cavalli e masserizie e andò a napoli il guardiano trovata la cosa e conosciuta la verità formò contra di lui processo e sigillato mandolio al generale della congregazione vicenza che sapeva la volta del dire a sé toccare non aspettò altro comandamento della signora ma la sua favola in tal maniera cominciò e perchè mostro il ver da la bugia molti mi ohiaman frodolente e rio questo par impossibil gli è pur vero ch io non so dimostrar bianco per nero il bel convito e le interrogazioni pre papiro tirò gianetto da parte e dissegli gianotto compare mio voi potete facilmente comprendere quanto poco frutto abbia fatto il figliuol vostro in padova tempo visse finita la compassionevole novella da vicenza recitata e da tutti sommamente commendata la signora da cui begli occhi per dolcezza le lagrime cadevano comandòle che il suo enimma proponesse i contadini non potendolo negare confermavano così essere il vero adunque disse pre papiro il prete latinamente non si àce praesbyter ma presiule perchè egli presto viene a sovenire e discorrendo su e giù per casa ruminava con la dottrina e sapienzia sua se per aventura poteva venir in cognizione delle predette parole or avendo lungamente pensato sopra questo e tra l'altre cose disse lo innamorato giovane di voler tuor moglie e perchè aveva inteso che egli aveva una figliuola molto gentile e bella e dotata anzi a quelli che vi entrano non è speranza di uscirne giamai ma se gli è ne floridi campi elisii dove è perpetuo ed eterno riposo non ha ella bisogno de legati né di fideicommessi ma altro signori l enimma mio non dimostra eccetto il scaldaletto il quale avendo il ventre pieno di bragie è posto tra le bianchissime lincinola egli ha gli occhi ciò è e busi e adoperasi quando è maggior freddo quando fratelli miei voi portato la carne a casa per mangiarla che ne fate voi non la cucinate tutti risposero di si adunque disse il valente prete non si addimanda ignis ma carniscoculum ma né ti dia l animo d invocar iddio né santi né farti segno di croce perciò che non potresti tornar a dietro e staresti in pericolo di morte ed ivi postasi in genocchioni con calde lagrime e pietosi sospiri che dal petto uscivano pregava iddio che a suo marito concedesse il presto ritorno ho più volte udito dire donne mie care che la virtù perisce per la fraude e questo avenne ad un religioso tenuto uomo divoto perciò che si come scrivono e savi la donna o sommamente ama o sommamente odia il che agevolmente potrete comprendere se alla favola che ora raccontar v'intendo benigna audienza prestarete che e parenti addolorati molto cominciorono temere il scorno che li poteva avenire e tra loro più fiate deliberarono farla morire tinalmente gli occorse nell animo che ccqrpis et coctis non significasse altro che capponi cotti onde fermatosi nella sua bestiai intelligenza senza aver l altrui consiglio prese due paia di capponi e degli migliori e alla fante ordinò che diligentemente li cucinasse intenderete dicovi adunque che nel territorio di brescia cittii assai ricca nobile e popolosa fu non già molto tempo fa uno prete il cui nome era papiro schizza ed era rettore della chiesa della villa di bedicuouo non molto discosta dalla città e credendo ortodosio con argentina giacere giacque con la propria moglie di tanta virtù di tanta forza furon le tenere carezze gli stretti abbracciamenti congiunti con gli saporiti basci che in quella notte isabella enuta lora destinata dalla maga ella prese il suo libretto e fece in terra un cerchio di non molta grandezza intorniandolo con certi segni e caratieri quando giacqui nel letto con voi rispose isabella e cominciando dal principio del fatto li raccontò il luogo il tempo e le parole tra loro quella notte usate il che quantunque ad ortodosio ed a cognati ammirazione porgesse non però credere lo poteano il prete fornita la festa e presa buona licenza e la benedizione dal vescovo a casa ritornò e tantosto eh aggiunse a casa trovò i carri e fece caricare le legna e la mattina sequente al vescovo le mandò appresentare pirino vedendosi falsamente superato dalla ignoranza di papiro né aver potuto disputar seco non già eh egli non sapesse ma per non conturbare e parenti che gli davano onore e vedendosi di scolare fatto custode di porci ritenne nella mente il conceputo dolore ditemi fratelli e figliuoli miei quando nel tempo di notte vi occorre alcuno caso che sia d importanza come di confessione di comunione di altro sacramento che è necessario alla salute dell anima non mandate subito al prete sì nella mia contessa di karolystria non c'è ombra di glauco statene sicuro trovatemi un altro libro recente di prosa o di versi che sia immune da questo contagio vi stringo la mano cordialmente a ghislanzoni caprino bergamasco maggio dopo un istante di silenzio girando gli occhi verso il caminetto il parroco fu colpito da una idea se quelle vesti si attagliassero al fusto della santa se alla signora arrivata questa notte non increscesse ma questa è una ispirazione del cielo esclama don fulgenzio amen rispose don fulgenzio uscendo col parroco dal salottino e il visconte rimase solo a pavoneggiarsi nel suo abbigliamento da abate in preda ad una esaltazione di ilarità che mai l'uguale gli era accaduto di gustare nelle molteplici vicende della sua vita avventurosa e brillante riflettete carina cioè riflettiamo nel caso della contessa non è in gioco soltanto la pudicizia il giorno va imbrunendo tra un'ora farà notte e una dama avvezza al morbidume dei lini non può adattarsi a dormire in un bosco se un lupo se un orso che orrore al quale monsignor vescovo di guttinga imporrà oggi stesso il vostro riverito nome la contessa un figlio il vescovo di guttinga il mio nome dunque all'opera qualcuno vada in cerca del medico di questo mi incarico io disse il visconte sarebbe altresì a desiderarsi proseguì il vescovo con accento più mite che altri si incaricasse di presentare a quel padre disgraziato il primo frutto dei suoi travagli legittimi ora come avete udito l'eccellentissimo signor conte oppone un formale diniego alle vostre asserzioni degnatevi dunque o signora di sciogliermi questo enigma sebbene nella condotta del signor conte io riconosca esservi qualche cosa di anormale e sua vita avventurosa e brillante capitolo v la pioggia era cessata le nubi si diradavano e all'orologio del campanile battevano i tre tocchi perdonate ho appena finito di leggere i due volumi del de amicis due stupendi volumi pieni di osservazioni vere e profonde ma ma la colpa non è dell'autore è tutta mia tanto affliggenti da produrre lo sgomento eppure noi siamo amici io e voi settimana l'affare sotto le apparenze più grasse era da ritenersi magrissimo la contessa dopo aver congedato il notaio promettendogli di recarsi quel giorno istesso al suo studio per adempiere alle ultime formalità dell'atto è l'abito che conviene all'ambiente e le vostre superbe vesti rimaste nella casa del parroco a me non preme di riaverle e il buon prete si terrà soddisfatto del cambio ma il vostro portafoglio il vostro orologio miserie che appartengono al passato fra il mio passato ed il mio avvenire da questo momento si apre un abisso e chi era quel moribondo e la dama che gli prestava amorosamente le ultime cure non dovea secondo ogni probabilità essere la contessa di karolystria e quali ragioni poteva avere la contessa per vegliare al capezzale di un morente dopo le tante peripezie e i tanti travagli della giornata trascorsa la notte incalza il bosco è freddo il letto punge le lenzuola non sanno di bucato convien dunque avvisare subito ai mezzi per trarci entrambi di imbarazzo montate sul mio cavallo e partite in meno di un quarto d'ora sarete alle porte di borgoflores nelle tasche del mio soprabito che indossate v'è un portafoglio abbastanza colmo di banconote quante ammaccature sul cappello un cappello che mi è costato seicento rubli non importa oramai tu hai finito di smungermi le tue lagrime le tue moine non fanno più breccia mi hai detto mille volte che ero un mezzo uomo mi gode l'animo cominciò il visconte di essere stato prescelto all'incarico di comunicarvi una notìzia che deve riempirvi di gioia mi affretto dunque ad annunziarvi che la vostra degnissima consorte la signora contessa di karolystria ha nella scorsa notte dato alla luce un figlio maschio perfettamente conformato ne sono convinto negherete dunque ancora di assolvermi in anticipazione questo non è permesso dai canoni ma poichè non è dato alla mia eloquenza di arrestarvi sull'orlo dell'abisso ed io voglio d'altra parte provvedere per quanto da me si possa alla vostra salute eterna ascoltate bene quanto sono per dirvi vorreste voi signor commissario gentilissimo affidarla a qualcuno che si incaricasse di condurla all'albergo della maga rossa il commissario assentì mentre un gaglioffo di doganiere afferrava il morso della puledra il visconte gli si accostò con un pretesto e facendogli scivolare nella mano una carta di visita nella mia lunga carriera ecclesiastica mi son preso parecchie volte questa licenza tollerata dai canoni onde evitare le dimostrazioni chiassose e le cerimonie stucchevoli ma giammai mi è accaduto di sorprendere un parroco un coadiutore ed un sagrestano rispondono perfettamente ai connotati che ci vennero trasmessi così speriamo che di buon grado vorrete ottemperare alle nostre ingiunzioni piuttosto che costringerci ad impiegare quei mezzi coercitivi dopo queste spiegazioni franche e leali io vi prego quanto so e posso miei buoni lettori di non volermi più oltre interrompere quella ch'io vo narrando non è storia verista è semplicemente storia vera e il vero sfida ogni obiezione si impone ad ogni criterio dunque come si è detto in questa casa c'è un morto nella mia qualità di ereditiera io debbo provvedere alle esequie e voglio che queste sieno celebrate splendidamente circostanze dolorose stranissime quasi inverosimili hanno condotta la contessa anna maria di karolystria che vi sta innanzi tra coppée e zola e in mezzo a tante altezze fosforescenti non è riuscito ad aprirsi una via e ad occupare un largo posto anche quel buono e poco ornato romanziere che si chiamò paolo de kock tanto vilipeso dagli insigni e tanto letto dalle moltitudini sta bene interruppe il visconte tu m'hai l'aria di un buon figliuolo ed io do fede alle tue asserzioni questa povera creaturina abbandonata dev'essere il frutto di qualche amore illegittimo pregò l'oste e i camerieri che eran stati presenti alla lettura di volerla per un istante lasciare sola col prete la sala in un attimo fu sgombra il visconte e la contessa si trovarono di fronte un urlo baritonale di gioia e uno strillo acutissimo di terrore mandano in fuga le rondini tuoni e lampi tu qui scellerata era dunque la voce di dio quella che mi chiamava quassù apparisce sempre nell'ombrosa fantasia dell'aggressore sormontato da un carabiniere frattanto la bella contessa era rimasta là ho già detto in qual semplice abbigliamento basti dire che il signor conte era siffattamente uscito di senno da non riconoscere la propria moglie e ha dato in tali escandescenze da obbligarmi ad invocare lo intervento delle guardie del manicomio il conte bradamano era un marito tiranno un marito bestia un marito impossibile pure a vederlo là in quell'angolo di campanile rannicchiato impotente a sollevarsi assordato dagli squilli nessuno tranne forse sua moglie avrebbe osato applaudire alla giustizia del fato tutto cominciò la contessa io debbo chiedervi mille scuse la sorpresa del rivedervi così inaspettatamente e sotto quelle vesti mi ha impedito poco dianzi di esprimervi con parole adeguate la mia riconoscenza non era scritto nei fatti che il nostro gentiluomo in gonnella dovesse passare la intiera notte in quell'antro di lupi polizieschi infatti trascorsi pochi minuti ovvero dandosi prontamente a conoscere avrebbe precipitato lo scioglimento del duetto con una di quelle cabalette che mettono la febbre ai vagneristi da quell'uomo di gusto che egli era il falso abate rilevò il capo e posando dinanzi alla contessa in atteggiamento da levita crucciato vi prego o signore di riflettere che noi ci troviamo in presenza di una dama la quale venne testè arrestata sotto l'imputazione di essere vostra moglie come si spiega ora se costei fosse mia moglie disse il conte bruscamente credete voi uomo di poco senno che io reclamerei l'intervento dei vostri carabinieri per arrestarla l'altro compartimento era formato dalla serpa larga comoda ombreggiata da una gigantesca calotta e adorna di emblemi zingareschi su questa era già salito zaccometto quello stesso garzone della maga rossa che la sera innanzi dietro ordine della contessa era andato alla foresta di bathelmatt per riportare gli abiti al visconte in presenza di testimoni con tutte le regole della più perfetta cavalleria il duello non rappresenta in molti casi che un surrogato dell'assassinio rispose il visconte con una intonazione di mestizia che rivelava il pensatore umanitario sotto la scorza del gentiluomo veniva ad irrompere nell'anticamera che disgrazia che orrore chi avrebbe immaginato calmatevi batacchio cos'è accaduto domandò il coadiutore impallidendo cos'è accaduto lei mi domanda cos'è accaduto ma dov'è il signor parroco presto corra a svegliarlo bisogna informarlo subito bisogna trovare un espediente e quella donna oramai egli era in grado di giudicarne non era sua moglie bensì una incognita minacciosa e terribile che aveva mostrato di saper picchiare più forte di lui le campane suonavano a distesa e la popolazione si pigiava nel tempio per assistere alla messa pontificale finalmente anche alla cappella di santa dorotea era stata levata la cortina e tutti potevano ammirare l'effigie della patrona di mirlovia superbamente bella venite signora vostro marito vi reclama vostro marito non può vivere senza di voi ciò deve lusingare grandemente il vostro amor proprio di donna e compensarvi della lievissima pena che noi siamo obbligati ad infliggervi frattanto il convoglio roteava senza scosse sulla strada umidiccia zaccometto cantarellava dalla serpa uno stornello libertino bom bom bom russava maestosamente nella sua ampia cabina come un principe ignaro in lontananza dolcemente cullato dagli zeffiri tali le ansie i dubb i desider a sopracarico di questi nella mente vulcanizzata del visconte si introducevano scrupoli e paure agghiaccianti quel cappellino il conte l'aveva donato a sua moglie nell'anniversario del malassortito imeneo l'elegante ciarpa di raso ricamata in oro che il visconte teneva annodata al collo ricordava al terribile marito un altro regalo da lui fatto all'indegna in un lucido intervallo di tenerezza coniugale il nostro eroe avrebbe dato la sveglia ai due sacerdoti per informarli dell'accaduto e avrebbe seguito una linea di condotta più conforme alla squisitezza del suo temperamento ed alle sue abitudini di perfetto gentiluomo in quella vece il personaggio secco e barbuto era il medico del paese uomo di molta coltura e di retto criterio già premiato da parecchie accademie per una dissertazione sulla spinite considerata ne suoi rapporti colla letteratura verista premesso questo briciolo di fervorino riprendiamo il filo della nostra narrazione che ormai volge allo scioglimento sono trascorse quattro ore dacchè il conte bradamano è rimasto solo ad attendere in cima del campanile i benefici effetti della reazione naturale il fatto sarebbe più strano interruppe il vescovo che amava la barzelletta se la persona che vi ha lasciato in deposito quell'oggetto fragile fosse stato un maschio piuttosto che una femmina il mondo non sarebbe finito per questo ma un tale avvenimento ne convengo poteva produrre delle conseguenze assai gravi è noto che in seguito alla disparizione dell'augusto bimbo lo sventurato finimondo prese a dimagrare sifattamente da meritarsi il soprannome di re scheletro non vi è che un mezzo per salvarlo esclamò il visconte balzando dal confessionale e correndogli dietro egli è tanto sensibile al suono delle campane dio voglia che queste gli tocchino il cuore doveva essere un animale eccellentissimo se tale altresì vi è sembrato quel frammento delle sue carni che ora avete finito di consumare dopo la corpacciata che se n'è data stamane quel grosso ippopotamo di boom bom bom non ci rimanevano in cucina altre reliquie del vostro disgraziato corridore gentildonna riprese il commissario indirizzandosi al visconte quando noi in ossequio agli ordini ricevuti vi abbiamo intimato di presentarci il passaporto voi ci avete esibito una carta da visita affermando nello stesso tempo a viva voce di essere voi la contessa anna maria di raccolte queste informazioni e promessa una larga mercede al doganiere il visconte come abbiam detto correva alla maga rossa quivi giunto traeva dalla stalla il suo morello e senza mutare d'abiti nel suo splendido abbigliamento da amazzone montava in sella e partiva di galoppo sulle orme della bella fuggitiva ma il buon prelato non ebbe tempo di raccogliere un sol filo che un elegante zerbinotto seguito da un domestico entrò nella sala era un biondo dal profilo delicato dalla tinta rosea dagli occhi sfavillanti due baffi esagerati da pompiere libertino costituivano il solo accessorio canagliesco del suo volto aristocratico e geniale dove vedremo svolgersi degli avvenimenti meno tetri ma per avventura più meravigliosi ma pure io mi riterrei assalito da un primo sintomo di imbecillità il giorno in cui mi sentissi tentato a posare da carducci da stecchetti da de amicis da farina e da quant'altri hanno l'onore di piacermi per chi preghi per chi piangi ma alzati dunque questi mattoni screpolati ti sciupano la gonnella dio uno strappo due strappi e il conte bradamano di karolystria elettore dell'impero ecc ecc ricevette sulla estremità della schiena un tale spintone da mandarlo capovolto a rompersi il naso contro il parapetto prima di stendere la mano ai cinque milioni non mi userete voi la gentilezza di attendere che sieno compiute tutte le formalità relative al mio matrimonio coll'erede della corona e ch'io mi sia per tal modo accaparrata la mia parte di scettro più circoscritta e più gaglioffa dell'antica un convenzionalismo stupido e barocco che si arroga di mettere il bavaglio al cervello e di proscrivere la originalità egli è affetto da quella specie di mania oggimai comune alla più parte degli uomini coniugati e per la quale la scienza non ha rimedii che si chiama in linguaggio tecnico là si muore e qui si nasce esclamò il visconte dimenticando per un istante la sua compostezza da sacerdote per assumere l'atteggiamento di amleto su dunque che fate lì con quell'aria da trasognato se entro un'ora voi non riuscite a far trascinare quella perfida a miei piedi vi do parola che domani sarete dimesso dall'impiego e punito della vostra negligenza con ventiquattro giri di verghe il commissario punto atterrito da quelle minaccie rispose colla massima calma faccio dunque appello alla nota carità di v s reverendissima acciò voglia affrettarsi a mandare quassù il miglior medico del paese perché esamini la mia ferita giudichi e provveda a norma del caso in attesa di pronti soccorsi la ringrazio anticipatamente ed ho l'onore di segnarmi conte bradamano di visconte io vi debbo la vita più della vita vi debbo la libertà la mercé vostra io mi sento sciolta da un vincolo pel quale ero costretta di rasentare la terra mentre ero nata pei voli eccelsi il visconte immobile come un paracarro guardava e taceva ma poichè la contessa gli ebbe narrati i particolari della disavventura che l'aveva tratta al mal partito alla fine il parroco che dei quattro personaggi colà adunati era il solo che avesse ancora la testa a segno prese gravemente la parola degli avvenimenti inesplicabili si succedono d'ora in ora di minuto in minuto sotto i nostri occhi avvenimenti quasi miracolosi nei quali io sarei lieto di riconoscere il provvidenziale intervento della mano celeste dessa la riconosco al vestito la riconosco a quella ciarpa trapunta in oro che si è gettata sulle spalle come un mantello arrestatela arrestatela commissario calmatevi signore io vi dico di arrestare quella pettegola che ha la tolla di farsi portare in volta sopra una barella essi erano ben lungi dall'immaginare che una donna potesse con tanta dignità e disinvoltura portare l'abito sacerdotale il visconte avea le sembianze di un ingenuo e modesto diacono che rientra dalla chiesa nella sacristia dopo aver celebrata la sua prima messa don fulgenzio in quattro salti fu al fondo della scala una commozione non mai provata agitava i suoi nervi svegliare una donna per un prete confessiamolo la missione era delicata e non scevra di pericoli quando io vi abbia rivelato che il sicario stipendiato dai nihilisti era quello stesso zabakadak che spirava la scorsa notte nelle mie braccia all'albergo del papagallo zabakadak lo zingaro colui che vi nominò erede di tutte le sue sostanze morte e da morire guardate là là il visconte corse coll'occhio ad una delle porte laterali della chiesa e vide non vide soltanto ma riconobbe il conte bradamano di karolystria grande elettore dell'impero e arcidiacono della massoneria della cervia che a passo lento si dirigeva alla sua volta ma signor mio reverendissimo mi permetto di ricordarvi che il povero moribondo dell'albergo del pappagallo non aspetta che il passaporto per andarsene all'altro mondo questo qualcuno non potrei esser io detto fatto don fulgenzio adunò un bel cumulo di legna sul caminetto accese un gran fuoco e schierate a conveniente distanza dalla fiamma una mezza dozzina di seggiole distese su quelle i drappi umidi e rattrappiti al momento in cui stiamo parlando egli è forse là ad ululare disperatamente nelle strettoie di una camicia di forza ora voi sapete o contessa che il nostro codice accorda piena facoltà di divorzio nel caso in cui uno dei coniugi sia affetto da pazzia incurabile questa notte sono entrati dei ladri nella chiesa ed han spogliato la santa imagine della nostra venerata patrona strappandole di dosso le gonnelle il gran manto a stelle d'oro infine tutto quanto fra pochi istanti ella partirà per rosinburgo in compagnia del simpatico gentiluomo che l'ha sì validamente protetta ed assistita che più le rimane a desiderare mentre la bella e avventurosa donna sta assaporando la sua felicità leggermente ingrossata di una polpa di costoletta contessa di karolystria vado ad attendere i vostri ordini e il visconte fatto un inchino sbilenco da prete digiuno usciva dignitosamente dall'albergo per avviarsi alla chiesa uomo brutale è vano che tu mi insegua al momento in cui ti verrà consegnato questo scritto io non sarò più in borgoflores la mia puledra mi trarrà lungi ben lungi ben lungi signora le disse se ciò che voi asserite è la verità come potrete voi render conto al tribunale del supremo giudice alla banca dell'eterno cassiere delle trecento cedole da lire venti che ieri sera all'albergo della maga rossa erano ancora nel vostro portafoglio voi avreste il coraggio di sposare bom bom bom esclamò il visconte sbarrando gli occhi dallo stupore io sposerò bom bom bom rispose la contessa arrossendo leggermente il conte barcollò tentò di avventarsi voleva parlare voleva gridare ma le gambe lo reggevano a stento e la voce non gli usciva dalla strozza al prorompere della luce era insorto da un angolo della stanza un vagito stridulo e mordente e gli occhi di don fulgenzio vitrei spalancati grossi di linfe epatica sopra sciagurata tu preghi esordì il conte con voce sepolcrale il visconte compreso dalla stranezza quasi inverosimile della propria situazione sprofondando la testa nelle mani diede in uno scroscio di risa che sembrava una scarica di singhiozzi la città non era discosta e la brava puledra dopo quattro ore di marcia forzata trottava ancora di lena colla foga baldanzosa dei suoi quattro anni quand'ecco al cominciare di un'erta tre figuraccie da metter la terzana al vederle sbucano all'improvviso dai grossi tronchi degli alberi contuso qual dolce risveglio di sentimenti e di ricordi egli tornava col pensiero a quell'epoca beata della fanciullezza quando le solennità della chiesa il presepio la scarpetta esposta sul terrazzo per accogliere le strenne dei magi una messa servita al cappellano nell'avito castello la processione del corpus domini che volete lettori garbatissimi gli uomini sono fatti così se in questo complicatissimo guazzabuglio non ci fosse entrata una donna una bella e seducentissima donna qual era ve lo giuro sull'onor mio la contessa anna maria di la cavalla scalpitava e dondolava la testa fiutando il terreno l'intrepido visconte si slanciò afferrò la bestia per le nari e facendo scattare il grilletto della pistola proferì una minacciosa intimazione e i miei arguti lettori già indovinano che quelle stoffe erano le spoglie della contessa di karolystria il prezioso bottino di cui poco dianzi si erano impadroniti i briganti fino quando non saremo riusciti ad emancipare la donna dalla doppia tirannia che la opprime pur troppo questi casi dello snaturato abbandono della prole non cesseranno di riprodursi spaventevolmente ad obbrobrio della società umana non è scorsa mezz'ora dacchè la contessa è partita impossibile ch'ella abbia già rimandato il mio cavallo e i miei abiti e poi soggiunse il visconte dopo aver ascoltato in silenzio questo cavallo non batte la strada maestra lo scalpitìo è ammorzato dalle eriche e dalle foglie a buon conto prepariamoci agli eventi e fatto un passo verso il conte che a giudicarne dai tratti del volto si era alquanto rabbonito signore gli disse battendogli paternamente la spalla affacciandovi a quel parapetto voi potrete dare uno sguardo alla processione che sfila in questo momento sul sagrato e le litanie delle rogazioni occupavano tanta parte de suoi pensieri rappresentavano i sventurato mille volte colui che nell'ora dei disinganni e delle amarezze in tali casi la consumazione del peccato ha luogo immediatamente all'atto di spiccare il salto se durante l'intervallo che separa l'atto dall'effetto vale a dire nel brevissimo tempo che impiega a rotolare nello spazio il disgraziato suicida si avvisa di recitare un semplice atto di pentimento don calendario so che siete un onest'uomo un sacerdote esemplare ed io presto piena fede alle vostre leali spiegazioni ciò che vi ha di poco naturale nella graziosa istoriella che avete narrata è che voi ammettendo nella casa una persona sconosciuta non l'abbiate richiesta del nome alto là grida una voce da toro uno dei tre figuri pianta una grinfa tra le nari della cavalla l'altro appunta una rivoltella al petto della vezzosa cavalcatrice il terzo afferrando la contessa al polpaccetto di una gamba la trae con poco garbo di sella slanciandola a dieci passi dalla strada maestra sì contessa proruppe l'altro gettandosele ai piedi e abbracciandole le ginocchia con trasporto io sono il visconte daguilar io son quel desso che nella foresta di bathelmatt agli incerti crepuscoli della sera ho potuto ammirare di sbieco i contorni di una diana nuotante nelle foglie sagrestano tenete ritto quel bambino badate che non caschi che non si sciupi caspita è un mio pronipote sì sì voglio darmi la soddisfazione di battezzarlo io frattanto muovetevi fate di trovare una balia in mancanza di balia una capra una lupa romolo fu ben allattato da una lupa perchè avrei ucciso quella donna con qual frutto al ridicolo che già mi copriva all'ignominia al dissesto avrei aggiunto il supplizio dei rimorsi tacete alzatevi uomo incomparabile dio ciò che mi accade è così strano così fuori dell'ordine naturale se sapeste quanto desideravo di rivedervi ma ditemi come avviene che io vi trovo qui perchè indossate quell'abbigliamento che sì male vi si attaglia il visconte leggermente turbato riflette un istante e poi disse è strano che in un paese tanto vantato pei suoi civili costumi sussista ancora la barbara usanza di chiedere il passaporto ai forestieri che si presentano alle porte frattanto in un modesto salottino al pian terreno due preti sonnolenti ruminavano gli ultimi crostini di una cena ritardata in quel giorno i due preti avevan proprio lavorato da forzati perocchè all'indomani ricorresse a mirlovia il centenario della santa patrona del paese il conte avventandosi con tutto l'impeto della sua rabbia andò a stramazzare presso l'uscio che si chiudeva fragorosamente dietro i passi del commissario e del visconte e voi pure la pensate così non è vero voi volete esser voi niun altro che voi sempre voi senza la menoma pretesa di crear dei proseliti o di erigervi a caposcuola caposcuola che significa il conte si era alzato fermate è una follia gridò alzandosi a sua volta il visconte nel cui animo era subentrata alla spensieratezza dell'avventuriero la pietà generosa dell'uomo di cuore io non posso io non debbo permettere ma l'altro sì era già discostato dal confessionale avea trovata la porta del campanile ed era sparito supremo egli ebbe però il conforto di veder raccolta e legalizzata la sua ultima volontà relativamente agli affari terreni la vostra presenza o sacerdote sebbene tardiva non riesce però inopportuna se dante non avesse creato or fanno parecchi secoli lo stupendo verso e cadde come corpo morto cade scommetto che a questo punto del mio romanzo lo avrei creato io quale disgrazia esser nati troppo tardi a noi non è più permesso di crear nulla via signore è la santa patrona del paese parlatene con rispetto la santa una santa quella là mia moglie e dopo uno scroscio di risa convulso svincolatosi dalle braccia che lo reggevano il misero conte arretrò dal parapetto e andò a ricadere sul posto donde era stato tolto poco prima su questa reticenza la contessa proiettò dai suoi occhioni neri e fosforescenti una scarica di elettricità che trapassò il visconte dal petto alla schiena ora agli altri accidenti noti si aggiunge quello di uno stordito che va a passeggiare in cima d'un campanile mentre il suo posto dovrebb'essere al capezzale della moglie o presso la culla del suo primogenito abito di moerro confezionato con guarnizione di raso e bott di corallo lire seicento virgola cinquanta per rinfresco a due cavalli e vino al doganiere lire tre e cinquanta candele steariche e servizio lire dieci e settantacinque quella colazione era destinata a boo boom bom l'uomo più grasso del mondo sul quale in seguito al legato dello zingaro nabakak la contessa cominciava ad esercitare i suoi diritti di usufrutto ai lumi di un tramonto fosforescente mentre un cavallo probabilmente raddoppiato da un cavaliere si avanza a galoppo concitato fuggire eccovi la mia carta di visita oh la smemorata cercava la mia carta nelle tasche del vostro soprabito ebbene io mi chiamo anna maria contessa di karolystria il visconte diede un balzo che proiettò sulla contessa una mitragliata di foglie miei ospiti reverendi disse il giovane coll'accento della più cordiale riconoscenza in questi abiti asciutti e puliti m'è sembrato di rivivere ora vi prego di non darvi altra pena per me la notte è molto avanzata andate a riposarvi io attenderò il mattino in questo salotto dormirò sovrà una seggiola la signora contessa desidera parimenti che i suoi degni ospiti a pegno della sua riconoscenza serbino le vesti da lei smesse per farne quell'uso che alle loro signorie reverendissime potrà sembrare più utile ma la contessa era dotata di molto acume pratico misurando in un lampo le eventualità della sua posizione ella non tardò un istante a comprendere che quel cavallo o piuttosto quel cavalcatore che moveva alla sua volta era forse l'angelo di salvezza inviatole dalla provvidenza io sono uno che per due ore ho respirato ho palpitato ho sofferto i più atroci brividi dentro le vostre gonnelle stelle del firmamento e voi signora non avete voi pure la scorsa notte galoppato sul mio morello e sudato per un'ora nella mia giacca elegante di stoffa di bristol voi siete dunque ma questa volta l'intercalare favorito del vescovo venne troncato a mezzo da un rumore partito dal cortile erano le carrozze che conducevano il caudatario il crocifero ed altri prelati del seguito di sua eminenza se voi siete quale ognuno vi giudicherebbe all'aspetto un gentiluomo ed un uomo di cuore non avanzatevi di un passo rispettate e proteggete una dama di alto lignaggio che non poteva voi lo vedete cadere più basso io spero bene di potere un giorno compensarvi calmatevi gentildonna interruppe il parroco con apostolica benevolenza poiché il signore iddio e la beata dorotea nostra patrona ci hanno voluto porgere una così bella occasiono di esercitare la carità e la fratellanza cristiana vi ingannate i milioni esistono i milioni son là accatastati in uno scrigno del quale io tengo la chiave ora questa chiave o visconte io l'offro a voi ve la offro a patto di un ultimo favore di un ultimo sacrifizio e obliando di trovarsi in una chiesa in presenza di un uomo che aveva tutte le apparenze di un sacerdote spiccava dei salti da capriola in amore ahimè come brevi e fallaci sono le gioie umane e il conte bradamano cogli occhi iniettati di sangue colla bocca spumosa e le narici frementi già stava per slanciarsi a ghermire la sua vittima quando il visconte balzato in piedi lestamente lo investì di fronte e gli applicò sulle guancie due schiaffi così poderosi che avrebbero ammaccata la faccia della luna sagrato domattina ci converrà esser in piedi di buon'ora e rimetterci di lena al lavoro ergo andiamo a coricarci rispose il parroco levandosi in piedi e stendendo la mano al candelliere son l'undici e trenta ho dato ordine al sacrista che venga a svegliarci alle cinque che buoni ladri che ladri discreti non calunniamoli se non presero tutto se fuggirono col grosso del bottino senza darsi la pena di scalzare il più bel modello di caviglia che mai uscisse dalle mani della natura poichè non vi disgrada di passare la notte in questo salottino vi prego di osservare che qui vi è un divano abbastanza soffice e pulito dove potrete coricarvi buona notte signora il visconte balzato di sella prese a carezzare amorosamente l'ombroso animale apostrofandolo coi più graziosi vezzeggiativi è un gentiluomo riflette la contessa sollevando cautamente la testolina per sbirciare a traverso gli arbusti tutto mi induce a supporto disse il visconte baciando rispettosamente l'anello sulla mano che il vescovo gli stendeva dunque se non m'inganno abbiamo pensato a tutto don fulgenzio voleva gridare voleva fuggire ma la voce non gli usciva dalla strozza le gambe non lo reggevano egli era preso da una vertigine di stupore e di sgomento aveva dato ordine di tradurlo al manicomio nulla di più naturale si è forse detto che gli ordini venissero eseguiti non è più verosimile che il conte vedendosi al mal partito abbia dato tali prove di assennatezza e di calma da indurre il commissario a lasciarlo andar libero fors'anche a chiedergli scusa dei rigori inconsulti nulla di allarmante disse poi al paziente una settimana di letto un cataplasma e tutto sarà finito ciò che seriamente mi preoccupa è la difficoltà della vostra situazione maledizione maledizione ruggiva lo sventurato avvoltolandosi sul pavimento frattanto il commissario spediva al manicomio un avviso perché gli mandassero due guardie provvedute di una camicia di forza là potremo rivederci e stabilire i nostri patti d'alleanza offensiva e difensiva andate precedetemi fra dieci minuti prometto raggiungervi ma vi pare contessa con questo abito da prete il medico impensierito da questa seconda crisi tanto più atta a impensierirlo quanto meno attesa da lui si raccolse per un istante nella sua dignità di scienziato poi volgendosi al visconte ed al commissario all'apparire del medico il disgraziato trovò la forza di sorreggersi ed esalò dal petto un sospiro di soddisfazione il visconte ed il commissario si trattennero in disparte il medico si fece innanzi dichiarò al conte i suoi titoli e lo scopo della sua visita e procedette alla ispezione delle parti compromesse tempi il conte guardava fissamente cogli occhi gonfi di lacrime e pareva affermasse con meccanico ondulamento del capo poi come riscuotendosi da una momentanea allucinazione slanciossi col pugno alzato verso il visconte a momenti deve giungere il vescovo che direbbe monsignore se al metter piede in queste soglie avesse a sorprendere questo frutto di provenienza sospetta che può dar luogo ai più sfavorevoli commenti un cuore mondo e una coscienza illibata non temono il giudizio degli uomini nè il giudizio di dio quei mascalzoni avean spiumata la contessa dei gioielli delle vesti delle lingerie non rispettando che un bel paio di calzettine traforate e due elegantissimi stivaletti armati di ci siamo il conte bradamano si avanzava a passo misurato guardando a destra ed a manca esplorando gli intercolon e le nicchie i suoi occhi bigi nuotavano entro due solchi azzurrognoli sulla mensa c'è del pane e del cacio nel fiaschetto dell'eccellente malvasia servitevi a piacer vostro noi siamo affranti dalle fatiche della giornata e abbiamo bisogno di dormire in pace qualche ora che il buon dio vi benedica e guardi noi tutti dalle tentazioni non avendolo ivi rinvenuto il bravo garzone era ritornato a borgoflores e di là si era rimesso in marcia per mirlovia dove finalmente gli veniva fatto di consegnare il fardello il visconte ricuperati sì opportunamente i suoi abiti e il suo denaro figuratevi dunque se alla vigilia della grande solennità il parroco e il coadiutore di mirlovia dovean esser spossati peccato esclamava don fulgenzio portando alle labbra un bicchiere di malvasia questo tempaccio manderà sossopra le porte trionfali e le impalcature che abbiamo erette sul sagrato domattina per verità interruppe il parroco saremmo stati imbarazzati ad offrirvi una camera ed un letto domani per solennizzare il centenario della nostra santa patrona deve giungere a mirlovia l'arcivescovo di rosinburgos e noi naturalmente abbiamo già preparati i letti e addobbate le camere per alloggiare monsignore ed il suo seguito ho mille ragioni per credere che sia piovuto dal cielo rispose il commissario sorridendo mi è caduto sul naso poco fa mentre stavo in agguato dietro il campanile spiando lo mosse di un nihilista sulla soprascritta c'era l'indirizzo del signor parroco e mi sono affrettato era affrettiamoci a dirlo la elegante e baldanzosa puledra che poco dianzi aveva costeggiato la selva portando in groppa la contessa karolystria il visconte vedendo la bestia soffermarsi emise dal petto un chi va là che avrebbe fatto indietreggiare un esercito di dragoni nessuna voce la illustrissima signora contessa di karolystria disse il visconte mi diè incarico di restituire a codesti egregi sacerdoti i venerandi indumenti che ieri notte si compiacquero di prestarle attendeva colla fede del giusto colla sicurezza del forte l'ora della liberazione le tenebre non erano ancora tanto fitte che l'occhio non potesse discernere i contorni degli oggetti avete ben riflettuto chiese il visconte con voce severa non nego che la vostra posizione sociale sia pregiudicata ma infine credete voi che non vi abbia altra via per uscirne fuori quella disperatissima e peccaminosa del suicidio nessun'altra rispose il conte il visconte si intrattiene coll'albergatore possibile che in mirlovia non vi sia riescito di trovare un cavallo di puro sangue da appaiare alla bella e vigorosa puledra della signora questa sera dopo i vespri andrò da lei frattanto vediamo di sbrigare l'altre faccende il conte di karolystria reclama dal campanile la visita di un medico malgrado i suoi molti torti egli è pure un cristiano come noi ed è giusto che gli prestiamo assistenza il visconte riflette un istante questo equivoco pensò egli può tornar giovevole alla contessa le darà il tempo di allontanarsi da borgoflores e sfuggire alle vessazioni di un marito che la perseguita se vorrai prendere alla maga rossa delle informazioni sulla mia partenza ti converrà saldare i due conti che qui ti accludo due conti da me liquidati e fatti iscrivere al tuo nome tanto per tua norma anna maria sulle due noticine involte nella lettera stava scritto pazza se ho ben compreso o signora il modesto titolo di contessa vi è venuto a noia e voi aspirate a mutarlo in quello di regina per lo appunto ammiro il vostro acume ma voi comprenderete parimenti che per diventare regina è necessario ch'io sposi un re non avrei mai pensato di incontrarvi sul campanile della chiesa di mirlovia casi che accadono ogni giorno esclamò il commissario alquanto sconcertato e cedendo il posto al visconte mormorò nell'orecchio del medico eppure io vi dico che è pazzo ah l'ho scampata bella si è mai dato un acquazzone più micidiale io veniva da borgoflores il mio cavallo spaventato dal fragore di un fulmine mi avea balzato di sella ho dovuto proseguire a piedi sotto un diluvio dì pioggia per una strada tramutata in torrente se non avessi la ferma convinzione che l'influenza tenebrosa di satana vi abbia parte batacchio prendetevi fra le braccia quel marmocchio e vedete se vi riesce di calmarlo le sue strida mi spezzano il filo delle idee e un uomo corazzato per giunta non credere che io sia mai per ricondurti al castello dei miei padri se ho spedito dei telegrammi a cento città dello impero per ottenere il tuo arresto l'ho fatto perchè pretendo perchè esigo che tu mi renda il denaro e i gioielli che mi hai rubati rimborsarvi al momento ve lo ripeto sono povera come eva appena uscita dalle coste di adamo un uomo di poca levatura meno atto ad assaporare gli squisiti diletti di una bella situazione drammatica e di un equivoco piccante al posto del visconte si sarebbe sfasciato in una grassa risata due colpi ancora chi sarà il malcreato che ad ora sì avanzata della notto osa martellare con tanta ferocia la porta della casa parrocchiale balzò dalla seggiola prese il lume attraversò lesto lesto il porticato fu alla porta del sentimento ed ora come preparare il lettore alla nuova sorpresa la contessa che stava quasi nell'impeto della riconoscenza e della gioia per slanciarsi al collo del visconte arretrò improvvisamente mettendo un grido di terrore spero fra un'ora di raggiungervi e di ridere un poco con voi della strana ventura che mi ha procacciato l'onore di conoscere personalmente una signora la cui fama era già pervenuta a me sulle ali della pubblica ammirazione immagini il lettore se quel racconto venne ascoltato con meraviglia e commozione visconte esclamò la contessa stendendo al giovane la sua bella mano diafana e sottile la riconoscimi questo elegante cappellino ch'io tengo in testa questa splendida ciarpa ricamata in oro questa veste questi gioielli non rappresentano altrettanti pegni della tua generosità e del fervido amore che mi portavi in altri tempi una protuberanza ossea cartilaginosa al garretto destro somigliante allo sperone di un gallo stupendo lo sperone vengano ora a negarmi le influenze dell'atavismo tutti sanno che l'augusta bisavola dell'infante non smetteva mai gli speroni né anche nelle sue rare ascensioni sul talamo reale se non vi recasse troppo disturbo io vi pregherei monsignore di voler ascoltare la mia confessione il visconte per darsi tempo di riflettere non proferse parola voi amante dei fiori e dei bimbi io coltivatore di asparagi e di patate voi schivo dalle combriccole restio alle pompe insignificanti alle adunanze accademiche ai banchetti fraterni dio entrato fece un inchino a sua eminenza e avanzandosi con militare spigliatezza disse di avere un dispaccio da consegnare al reverendo parroco del paese donde viene questo dispaccio chiese il vescovo ansiosamente la contessa cominciava ad esercitare i i rosei crepuscoli del mattino annunziavano una splendida giornata ecco buon padre per qual rapida transazione di sentimenti e di idee volendo sciogliermi ad ogni costo da questa camicia di nesso in cui mi trovo da due anni avviluppato deliberai di troncar il filo dei miei giorni signori disse il notaio colla falsa intonazione di una mestizia rettorica il forastiero alloggiato al numero ha cessato di vivere poco dianzi nelle braccia dell'illustrissima signora contessa anna maria di karolystria qui presente la contessa non ebbe tempo di compiere la frase che già il visconte si era tuffato fino al collo nel fogliame esclamando eccomi agli ordini vostri voi siete un gentiluomo modello esclamò la dama coll'accento della ammirazione più enfatica innanzi entrarono salirono al secondo piano si diressero verso la stanza segnata col numero il garzone bussò leggermente la porta si aperse e una bellissima dama via non facciamo misteri la contessa anna maria di karolystria si presentò sulla soglia inseguirla imbecillità manifesta mormorò il confessore voi osate trattarmi da imbecille esclamò il conte con qualche risentimento io noto e aduno le attenuanti e voi figliuol caro fate di sovvenirvi che l'umile mortale a cui state dinanzi rappresenta in questo momento il vostro giudice supremo unica depositarla di un segreto che senza il mio intervento poteva scendere nella tomba con quello sciagurato di zingaro io sono in grado di fornire tali prove sull'identità del regio infante che il re la corte la nazione l'europa intera dovranno arrendersi all'evidenza del fatto e queste prove se è lecito frattanto all'albergo del pappagallo la contessa di karolystria ed il visconte daguilar hanno finito di consumare il loro pranzerello in un gabinetto riservato la contessa è radiante il visconte le ha recato il documento che attesta la demenza del diletto consorte e la prospettiva del prossimo divorzio la riempie di giubilo per cacciare le tentazioni si alzò prima di giorno e attraversando l'anticamera gettò l'occhio sulle vesti abbandonate la sera innanzi dalla signora ricoverata nel salottino povera signora sospirò il dabben prete converrebbe che qualcuno provvedesse a far asciugare questi panni prima ch'ella si desti non serve che la signora contessa ci fornisca altra prova della sua identità questa carta ci basta si compiaccia dunque di scendere da cavallo e di seguirci scendere da cavallo seguirvi che vuol dir ciò domandò il visconte sorpreso io l'ho comprato da un villano pel valore della pelle e della carne fosse il mio morello esclamò il visconte vivamente commosso mantello bruno una stella bianca sulla fronte una ciocca parimenti bianca nella coda tu vuoi dunque che io ricorra ai mezzi estremi riprendeva l'altro con voce più cupa ebbene tal sia di te ma bada che questa volta ti lascerò il segno sai tu cosa significa la forza irresistibile rispondi sciagurata lo sai ciò potrebbe accadere quasi tutti siamo mortali ciò deve accadere mi capite e questo è appunto il favore il salottino era buio atterrito dalle tenebre e dal silenzio don fulgenzio si avanzò sulla punta dei piedi e aperse le imposte bontà divina esclamò il prete dando un balzo che lo inchiodò alla parete i quali nella duplice ansietà della compassione e del trionfo attendevano il verdetto lasciamo disse loro che la malattia compia il suo periodo naturale di reazione ormai non è più lecito dubitare che questo sventurato sia profondamente leso nelle sue facoltà intellettuali inverosimile se aggiungessi che il sicario incaricato di uccidere l'infante avendo riscontrato in esso dei tratti di somiglianza con una sua bambina morta due anni prima preso da tenerezza irresistibile si trattenne dal vibrare il colpo nelle taschette del mio soprabito ne troverete di eccellenti favorite mille grazie ora non più indugi salite a cavallo e partite di galoppo cioè aspettate sarei io troppo indiscreto o signora se osassi prima che ve ne andiate di informarmi del vostro nome ah è vero è vero esclamò il visconte risovvenendosi sono appunto cinque milioni di ducati il premio stabilito dal re finimondo per colui che riuscisse a rendergli il figlio tutti gli anni la gazzetta ufficiale riproduce il bando del generoso monarca sareste voi tanto gentile da accettare la tenue somma di cinque milioni di ducati che io metto a vostra disposizione avete detto cinque milioni di ducati nè più nè meno la somma è rotonda ed io l'accetto trafugò col favor delle tenebre l'unico rampollo l'unico ed ultimo rampollo della stirpe reale un caro bambinello di due anni sul quale si appoggiavano tutte le speranze della corona colla morte di quell'infante l'antica dinastia dei finimondo minacciava di estinguersi sebbene allo scompiglio delle vesti ed alla concitazione dei movimenti sulle prime la si potesse scambiare per un fantasma grazie mille grazie signor abate esclamava a sua volta quel personaggio in gonnella che avanzandosi lasciava dietro i suoi passi un rigagnolo tutti erano al loro posto si parte zaccometto agitò allegramente la frusta e il convoglio uscì dall'albergo tra le riverenze dei camerieri che lo guardavano come si guarda dagli idioti ogni oggetto grosso e misterioso salutò gli astanti con garbo disinvolto da uomo pressato di andarsene e facendo avanzare il domestico che recava sulle braccia un involto gli accennò di posarlo sulla tavola non farò a miei lettori il torto di dubitare ch'essi non abbiano sotto l'ombra dei baffi posticci riconosciuto il visconte daguilar al pian terreno un visconte in abito da prete attende che uno scaccino curioso si allontani per dare una strappata alla corda delle campane frattanto ansante sbuffante il conte bradamano ha raggiunto la sommità del campanile title la contessa di karolystria storia tragicomica author antonio ghislanzoni imaginate con quanta lestezza si slanciò sulla scaletta e raggiunse la cima della torre quella donna energica e leggera creata per salire come avviene chiederà qualcuno che il conte bradamano apparisca ora nella chiesa di mirlovia mentre la sera innanzi a borgoflores il commissario superiore di polizia ignoro se davvero possano sussistere gli amori platonici ma questo so di certo che la riconoscenza platonica non è riconoscenza ho forse commesso una indelicatezza imponendo un patto al compenso che mi piacque di offrirvi ma voi avete adempiuto quel patto è tempo che io vi dica nulla giova tanto a distrarre le tetre immagini dallo spirito umano quanto la vista dì una pompa religiosa venite noi vi sorreggeremo il conte era divoto già il suono delle lontane fanfare imponiamo alla nostra meraviglia e porgiamo orecchio alla confessione del conte dall'ultima volta ch'io mi accostai al tribunale di penitenza cominciò il penitente con voce contrita non vi è più dubbio che allo sfracellarsi delle membra l'anima del misero contrito non si elevi perdonata e redenta alle sfere celesti oh grazie grazie sacerdote esclamò il conte in un impeto di gioia ora non temo più nulla fra dieci minuti tutto sarà finito io vado a precipitarmi dal campanile buon per me che all'ingresso del paese ho veduto del lume agli spiragli delle vostre griglie buon per me che bussando alla vostra porta ebbi la consolazione di vederla aprirsi immediatamente e di trovar qui l'accoglienza più cordiale ed onesta ecco don fulgenzio col portafogli bravo date qua apriamo delle carte una ricevuta del monte due biglietti del lotto un biglietto di visita sì questo è un biglietto di visita quando il visconte giunse alla porte della città le due sentinelle che stavano di guardia incrociarono le alabarde e un grosso commissario di polizia avvanzandosi e trattenendo la cavalla per la briglia intimò pulitamente al nostro gentiluomo in gonnella di mostrargli il passaporto vuol uccidere la moglie pensò il visconte è bene ch'io ne sia prevenuto uno di quei delitti proseguì l'altro che tanto più sgomentano le timide coscienze in quanto non vi abbia speranza una volta che sieno consumati di ottenere l'assoluzione di dio dalla sella del mio cavallo pendono due rivoltelle una per me l'altra per voi va bene così mi occorrerebbe ancora per ingannare il tempo alla meglio un buon sigaro di avana si affissavano con terrore sovra un bambinello color scarlatto che scalpitava come un piccolo ossesso tra le ripiegature di un tovagliolo l'inaspettato istupidisce il misterioso terrifica voi converrete o signora che anche il vostro contegno in questa imbrogliata vertenza non si presenta abbastanza corretto per escludere ogni supposizione meno favorevole alla vostra onoratezza nella situazione di dover fare assegnamento sul credito del suo nome e della sua alta posizione sociale per ottenere l'esonero dalle anticipazioni richieste dalla chiesa e dal municipio per le funebri pompe che pareva vacillasse sotto il peso di una forte commozione la contessa di karolystria mia nipote me l'ero figurato non c'è che lei non c'è che lei per giuocare di queste farse la contessa anna maria di karolystria traversava la foresta di bathelmatt la contessa contando di arrivare a borgoflores poco dopo il tramonto era partita dal suo castello alle due del pomeriggio noi soccorreremo con gioia al vostro infortunio esclusa ogni idea di compensi terreni don fulgenzio conducete subito alla guardaroba questa donna sventurata la nostra guardaroba o gentildonna non può fornirvi che degli abiti da prete ma tanto per questa notte vi serviranno domani si penserà a far asciugare e stirare le vostre gonnelle ma il visconte colla focosa inconsideratezza dei generosi che si sacrificano in un attimo si era spogliato frattanto la contessa dopo essersi abbottonato sulle carni quanto poteva occorrerle di vestimento per scattare meno indecorosamente dalla nuvola di foglie dove si teneva rattrappita tanto meglio vedo che vi arrendete all'evidenza delle prove e questo mi rassicura sulla riuscita de miei disegni dovrò io ancora dopo quanto vi ho esposto nominarvi il banchiere al quale dovrete presentarvi per riscuotere la somma che ho messo a vostra disposizione quando son rossi parevano assorti in un'estasi di silenzio quando si ha molto da dire tra le idee e le parole succede un ingorgo alla fine quando il convoglio fu uscito dall'abitato la contessa prese a parlare di tal guisa il visconte balzò in piedi e appoggiandosi dietro un albero prese di mira per quanto gliel consentissero le tenebre il quadrupede che si avvanzava alla sua volta era una cavalla di purissima razza maltese una cavalla che i nostri lettori hanno già visto comparire in questo racconto a quell'epoca io aveva appena compiuti i cinque anni ma leggevo assiduamente i giornali del mio partito e ricordo tutti i particolari di quell'infausto avvenimento un ignoto probabilmente affigliato alla abbominevole setta dei nihilisti al veder quella doppia schiera di popolo e di sacerdoti che muoveva pel sagrato salmodiando all'udire le voci paradisiache dei chierichetti e delle vergini se ne trova ancora nelle processioni respirando il profumo degli incensi e dei ceri sollevato dalla brezza un rapimento quasi divino assorbì l'anima del conte vi prego signori di seguirmi voi siete chiamati a convalidare colla vostra testimonianza la relazione del grave caso e il conseguente certificato di demenza che io vado a redigere più tardi noi torneremo presso il malato e procaccieremo che egli venga calato sulla piazza coi meccanismi più acconci io faccio della prosa per far ridere i buontemponi fabbrico dei versi per far disperare i maestri e voi scrivete dei romanzi squisitamente arguti per educare gli animi a tutto che vi ha di gentile e di onesto si impegnò una lotta tremenda fuoco di qua fuoco di là fischi di palle spezzature di crani stramazzoni capitomboli urli di feriti bestemmie di moribondi frattanto la puledra della contessa abbandonata ai suoi liberi istinti quando lo squillo delle campane quello squillo melanconico e solenne che ha sempre esercitato un gran fascino sul mio spirito mi arrestò sul cammino al furore subentrò nel mio animo una cupa melanconia i tratti di quel volto aristocraticamente profilato che tanto distonavano colle rozze e mal foggiate sottane del prete richiamavano al di lei pensiero delle confuse reminiscenze ella si chiedeva non senza un leggero turbamento dove mai e in quale epoca della vita le fosse accaduto di vedere quell'uomo dopo tutto deve esistere fra noi due qualche affinità o consanguineità latente la quale mi farebbe sospettare che discendiamo dal medesimo ceppo ciò che più urge secondo il mio debole avviso sarebbe di provvedere al collocamento di questo effetto mobile esportandolo dalla nostra casa colla maggior sollecitudine i tempi sono tristi la stampa imperversa sul clero e questo effetto potrebbe divenir causa di scandalo come salvar la contessa pensò il giovane rabbrividendo ma la contessa era già in salvo prima che egli si volgesse a cercarla collo sguardo ella si era involata per una porticiuola bassa che metteva al campanile la nostra amicizia che dura da anni e che mai perchè mi trema la mano nello scrivere donde avviene che dopo aver messe là sulla carta una diecina di schiette parole mi vien meno il coraggio di arrotondare il periodo per dichiararvi tutto l'affetto che vi porto non vi occorrono o signora dei fatti di sangue narrandovi la scena accaduta a borgoflores fra me ed il conte vi ho detto che questi è rimasto nelle grinfe degli aguzzini del manicomio voi mi salvaste la vita avete fatto di più mi avete sottratta al peggiore dei supplizi quello di ricadere negli artigli di un marito che abbomino il caso mi porge i mezzi di offrirvi un compenso troppo tardi reverendo esclamò la contessa avanzandosi di un passo verso il falso prete il notaio fu più sollecito del ministro di dio così se lo zingaro nabakak non ha potuto prima di esalare l'ultimo sospiro accomodare le sue partite coll'essere supremo ho detto meno male poiché vi è grande differenza di colpabilità fra chi toglie la vita ad altri e quegli che con rara abnegazione preferisce di sacrificare la propria ciò che voi mi chiedete o signora disse egli con una vibrazione di accento che esprimeva l'indignazione e l'orrore del delitto ciò che voi mi chiedete o signora sarebbe dunque un assassinio ve ne prego visconte smettete quel tono di ironia e ascoltatemi seriamente poiché io vi parlo colla maggiore serietà no non è più tempo di esitazioni e di reticenze dopo le prove di lealtà che mi avete dato io debbo essere altrettanto leale con voi dunque vi dirò tutto vuol dire rispose il commissario pacatamente che noi abbiamo ordine di mettere la illustrissima signora contessa di karolystria in istato di arresto e poiché voi gentilissima signora siete appunto la contessa anna maria di karolystria e i tratti del vostro viso nonché la foggia e il colore del vostro abbigliamento non sa di miracolo ciò che noi vediamo quei che la sera innanzi se ne stava prostrato in atteggiamento di vittima ora siede da giudice sulla cattedra del tribunale di dio mirando a suoi piedi genuflesso colui che poche ore prima avea minacciato di schiantarlo le vie di mirlovia erano deserte la gente uscita dai vespri si intratteneva sulla piazza a godere lo spettacolo della cuccagna il visconte e la contessa seduti di fronte e irradiati da uno di quegli splendidi tramonti autunnali così rossi all'impeto della collera era succeduta in lui una sincope di stupore schiaffeggiato da una donna un conte bradamano un elettore dell'impero un arcidecano del grand'ordine della cervia massonica che si riteneva inviolabile ma il cavaliere già entrato in diffidenza all'adombrarsi di morello udendo stormire le foglie e parendogli che sotto quelle si disegnassero i contorni di una figura umana fece l'atto di scompigliarle collo scudiscio lo scritto era umido ancora i caratteri eran quelli della contessa di karolystria livido dallo stupore il conte leggeva battendo i denti e quale indignazione nei due buoni reverendi che gli erano stati tanto larghi di cortesie se all'indomani venisse a svelarsi l'indegno abuso ch'egli aveva fatto delle loro sottane venerande e poi quel bambinello sudicio e ghiacciaio uscito dalla terra come un rannocchio e poi e poi via si vede che non avete pratica di foreste non sapete che le foreste son piene di ginepri e di vepri i quali rimano perfettamente e pungono anche maledettamente le carni celarsi dietro un grand'albero attendere che il cavallo e il cavaliere passino oltre ma poi il nostro cavalleresco eroe cadeva in ginocchio a ridosso d'una seggiola appoggiata alla muraglia e giungendo le mani in atto dì pregare seppelliva in quelle le sue guancie rubiconde e paffute ma al momento in cui il vindice marito descrivendo colla persona una curva grottesca si abbassava per afferrare la preda le ruote delle campane cigolarono il campanone maggiore si sollevò poderosamente con impeto inusitato e appena esalata la giaculatoria la contessa adunò rapidamente colle sue braccia candidissime un bel mucchio di quella grazia di dio piovuta dagli alberi vi si tuffò vi si sommerse si rese invisibile opp opp avanti dunque è la prima volta che mi fai di questi scherzi morello voi mi consolate buon padre ma dite un po non avreste voi autorità in certi casi nel mio caso per esempio di assolvere in anticipazione colui che schiettamente si confessa del suo colpevole disegno col ferino proposito di non più mai rinnovarlo dopo il primo attentato gli è che al momento in cui si accingevano a tagliare i legacci i tre briganti erano stati sgomentati e posti in fuga dallo scalpito di un cavallo accorrente un cavallo che sopraggiunge di trotto verso il luogo dove fu consumata nessuno de miei lettori avrà il cattivo gusto di esigere che io descriva la chiesa di mirlovia chi desidera vederla si rechi sul luogo il viaggio non è lungo e la spesa in proporzione d'altra parte i fatti che io vo narrando sono abbastanza interessanti e straordinar perchè io sia dispensato dallo adornarli di frangie rettoriche trasalendo s'egli si avvede dell'equivoco la contessa è perduta procuriamo di ritardare la catastrofe e mentre il conte bradamano di karolystria si avanzava con passo da tiranno stampando sul suolo delle orme che spaccavano i mattoni là si muore e qui si nasce prima di assistere al moribondo è giusto che si provveda al neonato e dopo breve silenzio il visconte si prese il marmocchio tra le braccia e raccomandato al giovinotto di attenderlo un istante rientrò frettoloso nella casa parrocchiale con quattro colpi di spazzola e una ripassata di funi in meno di dieci minuti si aveva un'acconciatura da far invidia allo regine di tarocco quel che s'ha a fare si faccia presto disse il parroco tu batacchio va a svegliare tua moglie ella stira perfettamente ed è donna da serbare un segreto i catenacci cigolarono e il commissario ricomparendo sulla soglia annunzio con lugubre voce al detenuto la visita del conte bradamano di karolystria elettore dell'impero e arcidecano del grand'ordine della cervia massonica il marito pensò il visconte trasalendo anche di questo mi incarico io replicò il visconte impossessandosi del neonato voi voi sempre voi esclamò il vescovo con un movimento di impazienza ma noi noi anche noi non si potrebbe per grazia aver l'onore di conoscere il riverito nome di vostra signoria romanzesco e mi interessa vivamente noi l'abbiamo ricoverata le abbiamo prestato i nostri abiti le abbiam permesso di passare la notte in questo salottino fin qui non trovo argomento di censura io sono un vecchio matto voi un giovane serio ed assestato io appartengo alla scapigliatura incorreggibile voi rappresentate il modello dei cittadini dei mariti e dei padri ma questo non è luogo dove si possano senza pericolo rivelare certi segreti qualche briccone potrebbe spiarci ascoltate le campane suonano l'angelus a momenti la chiesa sarà aperta ai fedeli era pallida aveva i capelli in disordine tremava pure un occhio perspicace il tuo per esempio o lettore osservando con attenzione quelle sembianze non vi avrebbe scorta veruna impronta di dolore onoratezza il visconte che fin là era rimasto mutolo cercando una scappatoia per uscire da quella falsa posizione atteggiando il volto a mestizia con voce supplichevole rispose in quel luogo in quell'ora sotto lo stimolo della brezza che gli crespava l'epidermide nuda quegli indumenti muliebri erano pel visconte un soccorso della provvidenza il visconte taceva e spaziava collo sguardo nella piazza sottostante coll'aria di un annoiato che cerca divagarsi un pazzo ripigliò il medico non è altra cosa che un pianoforte scordato convien toccargli tutti i tasti per far vibrare la corda che risponde falso sta bene ma v'è una condizione indovino i cinque milioni di ducati se è vero ciò che mi dicevate ora è poco delle vostre momentanee strettezze non esistono che nella vostra fantasia un amuleto con impronta dello stemma reale che il bambino portava al collo il giorno in cui venne rapito buono l'amuleto una crocetta in brillanti dono della regina madre buonissima la crocetta al quale ha sovrapposto un soppedaneo per riparare dal freddo le gracili membra il lume è spento le imposte sono ben chiuse il bambino ha cessato di strillare egli ha poppato un bicchiere di malvasia e dorme saporitamente colle gotuzze iniettate di porpora nei romanzi poichè tutto fa pronto per la partenza la contessa ed il visconte montarono in una specie di cabina situata alla estremità posteriore del baraccone era il più angusto ma il più pulito dei tre compartimenti e due viaggiatori di sesso differente potevano acconciarvisi a meraviglia pure o contessa trattandosi di favorire i vostri alti disegni io non esiterei ad assumermi il mandato di trapassare con una buona lama di fioretto l'addome dell'importuno compagno de vostri giorni se una tale cerimonia non mi apparisse superflua per diventare regina per sposarvi ad un re erano atrocemente stonate aveva predisposto l'animo di lui alle emozioni di un soave misticismo egli si lasciò trascinare al parapetto e appoggiandosi al braccio del medico si mise in posizione da poter collo sguardo dominare un gran tratto della piazza senza indugiare egli se li pose indosso gli andavano a meraviglia e dopo essersi abbigliato completamente spiccò un salto fu in sella e via di galoppo alla volta di acquisti maggiore autorità e possa all'occasione venire appoggiato da testimonianze sotto ogni aspetto rispettabili signor abate compiacetevi dunque di seguirmi voi commissario accompagnerete il visconte ed il medico nella loro escursione al campanile sarà bene che assistiate al consulto per inviare subito un rapporto alla prefettura nella mia lunga carriera ecclesiastica mi è sovente accaduto il suo volto pallido quasi terreo da marito vilipeso non rivelava turbamenti profondi non esprimeva sinistri disegni appressandosi al falso prete fece un inchino da borghese credente e a voce bassa con accento mansueto gli disse il manicomio e la camicia di forza non dubitatene contessa in meno di due giorni condurranno vostro marito al delirio furioso il sistema di cura è infallibile nè farà eccezione in questo caso ora comincio a comprendere disse il vescovo povera contessa disgraziata nipote maritata ad un pazzo io già ne sapeva qualche cosa fortunatamente le leggi provvedono dio chi mi aiuta a raccoglier le fila di questa matassa signora esclamò egli coll'accento vibrato dei suoi impulsi generosi io mi terrei il più sciagurato il più vile dei mascalzoni se un pensiero che non fosse quello di compiere ogni maggior sacrificio per liberarvi dalla vostra falsa posizione potesse formarsi nella mia mente era don fulgenzio uno di quei preti esemplarmente morigerati ai quali sembra di commettere peccato mortale al solo gettar gli occhi sul collo ignudo di una donna vi farei osservare rispose il visconte col suo risolino da scettico che una rima sonora non può sempre valere come argomento di prova per convalidare l'asserzione di un fatto inverosimile mettetevi là e additava il giaciglio dal quale poco dianzi si era levata io non avrò mai coraggio di intavolare una seria conversazione con voi se prima immagino che a voi sia noto il funesto caso che ora fanno diciott'anni all'incirca venne a contristare la nostra casa reale portando un sì fiero colpo nell'animo già profondamente turbato del nostro buon re finimondo è altresì la prima volta che morello il bel puledro del visconte d'aguilar aspira colle sue ampie narici le esalazioni più o meno balsamiche di una contessa sepolta nelle foglie è forse dell'orgoglio da parte mia nel dichiararlo al cospetto del pubblico è possibile ebbene sì io vado orgoglioso della vostra amicizia e voi non ne dubito vi compiacete della mia ci amiamo noi per simpatia di età di carattere di inclinazioni di gusti letterar in verità la sarebbe da ridere se di ridere fosse capace una donna agitata qual io mi sono da avvenimenti e da preoccupazioni sì gravi da soperchiare ogni frivolo istinto il visconte ripresa la spigliatezza della indole sua cavalieresca e brillante narrò succintamente alla contessa quanto gli era accaduto dacchè si erano separati su dunque spicciatevi ma dove sarà andata a ficcarsi la contessa bisogna cercarla condurla qui rivestirla dei suoi panni nella mia lunga carriera ecclesiastica non ricordo di aver mai provata una scossa più violenta di questa così parlando il vescovo si era lasciato cadere su di una poltrona la contessa impallidì e sommessamente nel timore di avergli recata offesa signore disse al visconte ciò che io intenderei di proporvi non sarebbe un delitto a meno che voi non giudichiate delitto una provocazione seguita da uno scontro ad armi uguali questa mattina don fulgenzio discende per dar la sveglia alla signora e in luogo della signora trova su quel divano il bambinello che qui vedete il fatto ci parve così strano così fuori dell'ordine naturale quel mascalzone poco soddisfatto delle laute rimunerazioni a lui promesse per un bicchiere di rataffià aveva tradito il segreto rivelando l'itinerario e il punto di convegno stabilito fra i due fuggiaschi strano convoglio davvero per una contessa ed un visconte nati entrambi e vissuti nell'ambiente più aristocratico della più aristocratica provincia d'europa era uno di quei grandi baracconi mobili quali ne vediamo sulle piazze ai tempi di fiera che servono ai cerretani da veicolo da casa di abitazione e da teatro recita la tua ultima preghiera o donna indegna fra un minuto secondo e tratto di tasca l'orologio lo posava sulla balaustrata noi giaceremo informi cadaveri al piede di questa torre voi comprenderete diss'ella guardando fissamente lo strano sacerdote che le stava dinanzi col viso compunto e in atteggiamento sommesso voi comprenderete reverendo signore quali ragioni mi obblighino a trattenervi meco un istante mentre oggi avete tanto da fare in chiesa mi scusi tanto rispose il giovine se ho dovuto disturbarlo a quest'ora ma si tratta di un caso molto grave un disgraziato forastiero che questa notte ha preso alloggio all'albergo del pappagallo versa in grave pericolo di vita e reclama gli estremi conforti della religione nel giorno del centenario nel giorno della processione i due preti parevano impietriti don fulgenzio guardava don calendario don calendario guardava don fulgenzio e il sacrista favorito dallo strabismo guardava l'uno e l'altro ad un tempo bussò leggermente all'uscio del salottino nessuna risposta bussò una seconda volta silenzio don fulgenzio sentiva i brividi dell'ignoto alla fine dischiudendo la porta leggermente come un ignoto ladro od un amante furtivo spinse innanzi la testa signora tutte le mie ricerche furono vane quando si dice destino figuratevi che appunto questa mattina uno dei più stupendi cavalli di razza che io m'abbia veduti è proprio andato a fratturarsi le gambe in un burrone a dieci passi dal paese la casa parrocchiale brulicava di clero e di popolo di là a pochi minuti monsignore de guttinga saliva agli appartamenti superiori conversando col visconte a voce animatissima e traendo dietro i suoi passi una coda di prelati don fulgenzio attraversando l'anticamera notò con soddisfazione che gli abiti della contessa non erano più là avete pratica della cittadella di borgoflores domandò egli con qualche ansietà ci vado per la prima volta signore ebbene smontate all'albergo della maga rossa gli disse sottovoce rapidamente eccoti l'indirizzo di una dama silenzio discrezione fra un mese sarai ispettore fra un anno prefetto il doganiere partì sbalordito e il visconte condotto dal commissario alla caserma delle guardie di pubblica sicurezza ora sapremo il nome leggiamo cioè leggete voi don calendario ho dimenticato gli occhiali nella carrozza nella mia lunga carriera ecclesiastica ciò non mi è accaduto che due volte presto dunque andate a prendere quel portafogli che volete figliuoli nella mia lunga carriera ecclesiastica non ho mai sentito vibrare così potentemente gli stimoli della curiosità si direbbe un presentimento ma il visconte lasciò cadere una lacrima sull'osso della costoletta ma ripreso bentosto il suo fare da zerbinotto spensierato balzò in piedi porse il braccio alla contessa e uscì con quella nel cortile dove lo attendeva il convoglio che doveva trasportarli a qualche disgraziato sorpreso dal temporale per via don fulgenzio andate ad aprire vi faccio osservare andate subito don fulgenzio in una notte come questa sarebbe peccato negare ricovero ad un cane don fulgenzio attraversò il porticato e andò a schiudere la porticella che dava sulla via proferite queste parole la contessa dalla porta socchiusa accennò al notaio di seguirla e tutti discesero nella sala terrena dove il padrone dell'albergo li attendeva se non temessi di commettere un irriverente bisticcio direi che dinanzi a quel sublime spettacolo a lui parve di obliare la sua terribile posizione di conte contuso qual non era egli partito da borgoflores per correre sulle traccie della vezzosa contessa di karolystria che a mezzo del doganiere gli aveva indicato il suo itinerario e dimostrato il più vivo desiderio di rivederlo ne uscirà una dissonanza così mostruosa da farlo ritenere maniaco il medico non aveva finito di parlare che un coro di voci umane rinforzato dallo squillo delle fanfare salì dalla piazza al campanile vorrei che il governo piantasse mille forche ai fatti ai fatti interruppe il parroco che cominciava a presentire qualche cosa di molto serio ebbene i fatti eccoli qua signor curato e che il diavolo mi strozzi la moglie se io ci ho avuto un briciolo di colpa il conte era ridiventato livido e i suoi occhi gettavano fiamme calmatevi disse il medico osservandolo coll'occhìo penetrante dello scienziato che afferra un sintomo la paternità non è scevra di disturbi ma a questi porge largo compenso l'amore dei figli quella lettera sollevò un mormorio silenzio tutti tuonò il vescovo balzando dalla seggiola dinanzi a una complicazione sì arruffata convien riflettere al nesso piuttosto che alla singolarità degli accidenti e procedere alla scoperta del vero rimontando dal noto all'incognito la persona che in atto di umile e desolata preghiera gli volgeva le spalle e le calcagne non poteva che essere una donna colpevole il cappellino bizzarro a piume azzurre la magnifica veste da amazzone stabilivano l'identità di quella dama ma via volete proprio saper tutto ebbene quel bambino sacrifichiamoci alle esigenze dell'arte quel bambino era mio figlio e da noi in epoca recentissima qual differenza tra manzoni guerrazzi giovanni prati giuseppe giusti guadagnoli ecc ecc dunque per concludere non c'è proprio bisogno di seguire un andazzo od una scuola meglio essere asini per alcuni pochi che figurare da scimmie al cospetto del mondo intero strane contraddizioni della sorte esclamò la contessa con aria di mistero qualche volta si diventa scheletri sul trono e si esubera di pinguedine dentro una tana da zingaro intendo che immediatamente dopo la mia morte la suddetta vada al possesso dell'intero mio patrimonio il quale essendo in massima parte costituito di enti animati verrebbe a subire un irremediabile deperimento qualora dovesse anche per poche ore rimanere negletto tutto pensò ella vediamo di prendere un atteggiamento che ci permetta di presentarci ad un essere della nostra specie senza troppo compromettere la pudicizia il terreno come accade in ogni foresta al finire dell'autunno era sparso di foglie lode all'altissimo non casca foglia che dio non voglia ma credete voi contessa ch'io possa mai consentire ad appropriarmi una somma ad usurpare un premio che spetta a voi sola fanciullo interruppe la contessa col più amabile sorriso ci vuol tanto a comprendere che le mie aspirazioni mirano ben più alto e che io riserbo a me stessa la più lauta parte del compenso era lui era lui gridò il visconte battendo il pugno sulla tavola il mio buon morello ma dov'è che avete fatto di quell'eccellente animale a me più caro di un fratello in verità rispose l'albergatore colla sua falsa tenerezza da brugnone saldato amarezze ahimè cos'è stato misericordia il conte ha dato in ismanie e in questo nuovo accesso di furore più violento del primo grida a tutta voce vedetela vedetela quella svergognata il visconte leggendo nel cuore della contessa la guardava maliziosamente sorridendo ciò che irritava davvantaggio la di lei curiosità di donna galante e capricciosa quella ciarpa gli era costata cinquecento rubli cappellino amazzone ciarpa tutto concorreva a denunciare la perfida moglie la contessa era là l'occhio grifagno l'artiglio adunco del marito le stavano sopra la processione esce dalla chiesa disse il visconte osservate ammirate qual splendida pompa di paramenti e di lumi il commissario si scoperse il capo e piegò il ginocchio un momento un momento gridò il medico ho bisogno del vostro braccio mi è venuto un pensiero nessuno si muova gridò il vescovo lanciando un'occhiata significante sul commissario probabilmente in quel dispaccio si contengono delle rivelazioni d'importanza che daranno un gran da fare a noi tutti leggete don calendario commissario urlò il conte bradamano sbarrando gli occhi come un ossesso per quante porte credete voi che una donna a cavallo possa uscire da borgoflores la cittadella ha dieci porte rispose il commissario e queste salvo errore servono tanto per l'uscita come per l'entrata delle persone d'ambo i sessi assentì con un cenno del capo e veduto a poca distanza un confessionale a quello si diresse invitando l'altro a seguirlo destino destino chi oserà più mai in presenza degli avvenimenti che qui si narrano parlate voi da senno esclamò il visconte irritato ch'io sappia almeno da qual parte è venuto l'ordine di arrestarmi l'ordine è partito rispose il commissario sorridendo da una persona che essendo legata a voi con nodi indissolubili ci tiene molto al possedimento delle vostre grazie a tali parole il parroco in un guizzo di gioia strizzò l'occhio al sagrestano e questi trasmesso a don fulgenzio il marmocchio lesto come uno scoiattolo uscì dal salottino finalmente i gruppi vengono al pettine esclamò il vescovo fregandosi le mani allegramente ora potremo anche sapere dove sia andata a nessuno degli astanti il grosso albergatore compreso si avvisò di constatare se il testamento dichiarato olografo dal notaio fosse redatto nei termini e modi dalla legge prescritti la eredità di un povero saltimbanco non fa gola a nessuno il medico si scostò dal paziente e fattosi dappresso ai due che lo avevano seguito mi pare disse loro a voce bassa che le facoltà mentali di quell'uomo sieno in pieno equilibrio ad ogni modo sarà utile sottoporlo a qualche prova dunque codesto carico di stoffe addossato alla sella esclamò il visconte pienamente rassicurato di non avere a fare con malandrini nulla più nulla meno che un cumulo di stoffe con quel denaro voi potrete appena giunta a borgoflores procacciarvi un abbigliamento conveniente al vostro sesso appena ve ne sarete provveduta voi non indugerete a rimandarmi i miei abiti a mezzo di persona fidata situazione in ogni modo è necessario che io vi tolga da questo luogo dove all'altre sofferenze si aggiunge anche il martirio delle campane converrà rassegnarsi mio caro signore la scala della torre è troppo angusta perché due uomini possano discendere per quella sostenendovi tra le braccia intendo però e voglio che del fenomenale individuo nominato boo bom bomm da me per molti anni condotto in giro ed esposto sulle piazze di europa dove per la sua straordinaria grassezza fu oggetto della universale ammirazione la signora contessa di karolystria non abbia a godere che l'usufrutto nel suo nuovo abbigliamento da contessa frattanto un personaggio secco e barbuto seguito dal commissario di borgoflores e dal visconte daguilar saliva per la scaletta del campanile il collo le tolse di groppa la veste elegante di amazzone il bizzarro cappello ornato di piume azzurre tutti gli ornamenti infine e i gingilli preziosi che costituivano le spoglie della mal capitata signora avevo giurato di raggiungerla di sorprenderla nel sonno e trucidarla colle mie mani arrivai a mirlovia al sorgere dell'alba e già coll'atroce proposito in cuore io dirigeva i miei passi all'albergo del pappagallo dove sapevo che la turpe donna era alloggiata e voi potrete o signora colla benedizione di dio riposata ed incolume proseguire il vostro cammino il visconte amantissimo come sappiamo delle strane avventure all'idea di quel nuovo e bizzarro travestimento provò un sussulto di gioia vi ha un solo modo di suicidio che praticato colle debite cautele può offrire all'anima del delinquente qualche probabilità di salvezza è il suicidio che si compie precipitando da una altura ma voi signore non prendetevi pensiero di me affrettiamoci eccovi il mio soprabito eccovi il mio gilet i miei calzoni signore è troppo è una indecenza voi dimenticate di essere in presenza di una signora lo si vuol intitolare evoluzione letteraria e questa evoluzione se ho ben compreso vorrebbe indurre quanti sono nel mondo letterati ed artisti a modellarsi sovra un medesimo stampo per essere ammessi nella chiesa cattolica governata da codesti massimi centuplicati da tanti minimi debbo io rammentarvi o signore che la somma venne da voi accettata e che io contessa di karolystria ci tengo un poco a soddisfare i miei debiti ebbene sia pure ammettiamo che io abbia intascato il denaro il visconte cacciò una mano nel taschino della gonnella e trattone il portafoglio presentò al commissario una carta di visita se questa può bastare vediamo poi con un risolino di soddisfazione il commissario soggiunse come sarebbe divertente la letteratura se tutti i poeti emulassero i sonori giambi del carducci od il molle elegantissimo erotismo dello stecchetti se tutti i romanzieri spaziassero con voi nell'ambiente sereno della famiglia e della società onesta in presenza di tanta abnegazione di tanto eroismo quasi mi sento umiliata di avere con tanta precipitazione accettato le vostre profferte signora interruppe il visconte con voce rotta dai brividi un vapor bianco e molle si diffondeva nella stanza le nari tumefatte del giovane sacerdote respiravano colle esalazioni dell'idrogeno due distinte fragranze di contessa e di visconte era pel casto don fulgenzio la prima estasi peccaminosa che gli fosse accaduto di gustare in sua vita venite facciamolo parlare pulsiamogli i tasti più sensibili usiamo di tutti i mezzi che la scienza mette a nostra disposizione perchè una diagnosi non fallisca mi riconoscete signore chiese il commissario presentandosi al conte perfettamente rispose questi godo di rivedervi signor commissario chi oserà ripeto negare la tua potenza tanto più terribile quanto più occulta io so che di questa apostrofe al fato da taluni chiamato anche dito di dio non va esente verun romanzo dell'epoca antica e moderna ma qual sarebbe senza il fato o il dito la logica dei romanzi ciò che noi vediamo coi nostri occhi ciò che noi raccogliamo colle nostre orecchie sarebbe dunque domandò la contessa con dispetto meno attendibile delle grosse panzane spacciate dai così detti libri storici ero venuto per precipitarmi da solo ti ho trovata giustizia vuole che tu mi segua pietà pietà la contessa si era lasciata cadere sul mattonato afferrando colle mani una colonnetta io avrò ben forza di strapparti di là ruggì il conte precipitandosi sulla sua vittima come un orso inferocito a noi consta che sua eccellenza il conte bradamano di karolystria va da qualche tempo soggetto a degli accessi di pazzia furiosa ieri sera a borgoflores è occorso a me che ho l'onore di parlarvi di assistere ad una scena dunque miei buoni reverendi non serve che io insista davantaggio compite l'opera di carità liberatemi da questo incubo di acqua piovana da cui sento a dozzine filtrarmi i reumi nelle carni e nelle ossa infine voi recitate sul palcoscenico della letteratura le parti dignitose e sentimentali io recito da caratterista e qualche volta da buffo ed ecco bene è necessario che sull'istante da ciascuna porta escano due carabinieri a cavallo si tratta di inseguire mia moglie avete capito signor commissario mia moglie che mi tradisce che mi deruba che mi assassina nell'onore il conte giungendo le mani balbettò qualche parola di scusa e proseguì di tal guisa sì ne convengo fu un atto di imbecillità inseguendo quella donna io correva dietro alla sciagura al disonore al ridicolo non vi parlerò dell'infame tranello che mi attendeva a borgoflores dove l'indegna si era rifugiata il parroco sciolse il piego e lesse a voce alta passeggiando per diporto sulla cima del campanile e colpito proditoriamente da un sacro bronzo nelle adiacenze dell'osso parimente sacro mi trovo ridotto all'assoluta impotenza di scendere colle mie forze da questa alta ma altrettanto falsa posizione seguendo senz'altro attendere il coadiutore che lo precedeva col lume salì con esso alle stanze superiori dove il dabben prete dopo avergli messo innanzi un copioso assortimento di braghe e di sottane nere lo lasciò solo il visconte sempre inginocchiato colla testa sprofondata tra le braccia studiava uno stratagemma per uscire da quella posizione che oramai cominciava ad annoiarlo ah tanto per vostra norma perchè il giorno in cui vi accadesse in qualche vostra prosa di lasciar correre il glauco io ne rimarrei grandemente allarmato cominciamo se vi piace dal cur ovverosia dalle cause impellenti ohimè sclamò il conte traendo un sospiro dagli stivali voi dovete sapere ch'io m'ebbi la mala ventura di unirmi in matrimonio più strano ancora che questa formalità vessatoria ed odiosa non venga almeno risparmiata alle persone del mio sesso la società umana rispose il commissario sorridendo non rappresenta che un intreccio di stranezze vi parlo schiettamente signor abate al momento io mi trovo affatto sprovveduta di denaro nè saprei in questa umile borgata dove trovarne prima di indirizzare le mie suppliche al municipio io mi rivolgo a voi a voi ministro di dio e membro del capitolo fra dieci fra otto giorni io sarò in grado di rimborsarvi al sarà bene che voi assistiate alla lettura del testamento che ora verrà fatta nella sala terrena dello albergo acciò questo atto di volontà suprema esercitato dal povero defunto in circostanze straordinarie e gravissime rattrappita drizzandosi della persona e facendo della mano una visiera agli occhi ripigliava con accento mite e supplichevole via poichè volete essere il mio angelo liberatore fate o signore ch'io non sia costretta ad arrossire di aver accettata la vostra protezione il conte bradamano pregò il commissario di ritirarsi e facendosi più innanzi investì il genuflesso con una occhiata fulminea i suoi speroni mandavano un sinistro cigolìo romanzo che in seguito agli ultimi avvenimenti militari quali l'occupazione della tunisia il bombardamento di alessandria l'invasione dell'egitto ecc ecc e in presenza di quel nuovo e formidabile elemento della dinamite oggimai felicemente introdotto nei congegni della politica europea rimasero a bocca aperta impietriti l'espressione di quei tre volti da prete e da sagrestano era identica come identiche le apprensioni e le congetture il sole perfino il sole è tutto dire affacciandosi alla finestra sonnolento e stralunato faceva degli sberleffi non più veduti ed eccovi in poche parole la spiegazione dell'enigma mentre si affrettavano verso il loro covo per dividere i gioielli e le vesti involate i tre aggressori della contessa erano stati sorpresi da una pattuglia di carabinieri usciti in quel giorno stesso da borgoflores a perlustrare la foresta questo i tre valentuomini discesero dal campanile capitolo i fatti ch'io vado esponendo non sono che il prologo di un grandioso romanzo intitolato il re barile che verrà in luce dio sa quando dite un po signorina che fareste se mai vi capitasse e iddio ve ne guardi di cadere in una situazione identica a quella della nostra graziosa eroina nuda come una venere classica nel mezzo di una foresta lettori essendo il massimo capitale del legato costituito da un ammasso di carne vivente da un individuo che pesava duecentoventi chili e altrettanti chili di commestibili poteva divorarsi in una settimana volte don calendario prese la cartolina e facendo spiccare le sillabe declinò il nome della contessa anna maria di karolystria la contessa anna maria esclamò il vescovo balzando innanzi due passi la contessa anna maria di karolystria ripetè il parroco avanzandosi per sorreggere il monsignore e il visconte si trovò di faccia un giovinotto il quale teneva tra le mani un bambinello mal coperto di cenci che strillava come una capretta chi siete che volete domandò il visconte fissando nello sconosciuto il suo sguardo penetrante e sereno è vero non ci abbiamo pensato disse il parroco e frattanto ella se n'è andata coi nostri abiti indosso coi vostri abiti indosso ma dunque le sue vestì son là sopra nell'anticamera e vi giuro monsignore che mai non mi è accaduto di vedere un più splendido abbigliamento di donna seguente ch'ella aveva ripresa la sua puledra lasciando il cavallo del visconte nella scuderia dell'albergo che infine gli abiti del visconte erano stati rinviati alla foresta di bathelmatt a mezzo di un guattero di buona volontà del quale non si era più avuta contezza in nome di dio esclamò questi riparandosi dietro le spalle del commissario difendetemi da questo pazzo furioso pazzo lo aveva sospettato venite povera contessa mettetevi in salvo appena sbrigate le sue faccende al di fuori non ha egli in animo di venire a riprendere gli abiti della contessa e di riconsegnare ai due buoni reverendi ciò che ad essi appartiene via le intenzioni sono ottime per conto mio do piena assoluzione al visconte ed ora ed ora lettori ponete ben mente alla situazione dei singoli personaggi la contessa di karolystria per dar tempo al suo cavalleresco alleato di sbarazzarla dal marito si trattiene sulla cima della torre fumando deliziosamente un manilla e conversando colle rondini per snodare le gambe riprese il vescovo colla sua voce rotonda e pastosa da prelato soddisfatto son sceso dalla carrozza all'ingresso del paese ed ho proseguito a piedi fino al vostro tetto voi non siete di quelli che leggono da giudici i libri degli amici voi riderete delle mie stravaganze e mi manderete in ricambio qualche vostra gentile e melanconica novella che a me vecchio matto farà versare delle lacrime soavi o mia regina esclamò il visconte coprendo di baci la mano della contessa mentre questa con voce languida da sovrana indulgente gli ripeteva all'orecchio calmatevi gran cancelliere toccatelo sul tasto della politica disse il visconte sbadatamente mentre i suoi occhi dilatati si affissavano a qualche oggetto lontano che lo attraeva sarebbe una soperchieria rispose il medico solennemente toccate sul tasto della politica l'uomo più assennato e più calmo e tu piangi proseguì l'altro ingrossando la voce la seggiola sulla quale il visconte era appoggiato scricchiolava sotto gli scoppi delle sue il parroco uscito ad incontrare quell'ospite inaspettato lo introdusse nel salottino commiserandolo con parole e con sguardi ripieni di dolcezza evangelica bene te lo diranno gli avvocati te lo diranno i giurati alla corte di assise quand'io con queste mie mani tramutate in artigli da pantera ti avrò afferrata per il collo e strozzata come un pollastro io dei salsicciotti saturi di grosso sale delle polpette ripiene di senape e di droghe mordenti il fatto rappresenta una antitesi ma esso deriva da una identica convinzione da circa vent'anni noi assistiamo ad uno spettacolo curioso il degno sagrestano aveva compreso la sua strizzata d'occhi si era impossessato di quegli abiti li aveva fatti ripulire e stirare dalla moglie ed ora nella sagrestia stava compiendo con quelli la trasfigurazione di santa dorotea non dovea la contessa di karolystria prendere alloggio a quel medesimo albergo del pappagallo che a lui si apriva quasi prodigiosamente alle tre ore dopo mezzanotte pei reclami di un moribondo che in una giornata di grande solennità al momento in cui la chiesa reclama più urgentemente i loro uffici stessero raccolti in un salotto a deliberare sui mezzi di sottrarre un neonato alla vista del loro vescovo don calendario attendo una spiegazione vi basti sapere che arrivato colà io fui insultato preso a schiaffi trattato da demente eppure quando seppi che colei era partita dalla città coll'intendimento di pernottare a mirlovia io mi gettai ancora come un forsennato sul suo cammino mentre la contessa in preda ad una esaltazione indescrivibile soffermandosi al banco dell'oste ordinava una colazione di ventiquattro bistecche guarnite di dieci chili di patate fritte don fulgenzio che quando vuole sa mettere il miele tra i punti e le virgole scenderà nel salottino a interceder grazia dalla signora poi si andrà in sagrestia a rivestire la santa e all'ora della messa pontificale ogni cosa sarà in ordine vi pare che io dica bene siete dunque risoluto lo sono e se io vi pregassi in nome di dio sarebbe vano io vado soggetto fin dalla mia più tenera infanzia a fierissimi attacchi di forza irresistibile e in questo momento mi sento preso più che mai credete voi che al tribunale celeste si tenga conto dei casi di forza irresistibile non mi farebbe male l'adagiarmi per qualche ora su quel divano pensava il visconte dopo aver sorseggiato un mezzo bicchiere di malvasia alle cinque i miei reverendi ospiti saranno in piedi ed io ma ho ben inteso qualcuno ha bussato alla porta di strada maledizione maledizione la contessa si trascinò carpone fino allo sbocco della scaletta e scivolò lestamente dai gradini col suo piedino elegante e nervoso da pattinatrice negli squilli reboanti dei bronzi si perdevano gli ululati del consorte ferito un uomo che pesa duecentoventi kili ha venti anni ed una fisonomia non spiacente le cure del matrimonio e più tardi le cure del regno ridurranno quel grosso volume di marito in un formato tascabile puoi tu immaginare o lettore da quale farraginoso tramestío di pensieri di speranze di dubbi di desideri e di paure andasse sconvolto durante quel breve tragitto dalla porta di strada al salottino della parrocchia il cervello del nostro brillante avventuriere un romanziere che si rispetta deve render conto di tutti i suoi personaggi anche accessorii e qualche lettore vorrà appunto sapere da qual parte sia scaturito quel bambino venuto ad introdursi così enigmaticamente nel mio racconto in verità sarei alquanto imbarazzato a spiegare e il visconte rimasto libero scambiate poche parole con un doganiere che lo attendeva alla porta si dirigeva a passo concitato verso l'albergo della maga rossa chi era quel doganiere domanderanno i lettori meno perspicaci perché era là appostato ad attendere il visconte ma non avete qualche indizio non avete tentato di scoprire su quelle gonne non vi era una cifra ah sclamò don fulgenzio battendosi la fronte vedete lo smemorato ma sicuro nelle taschetto della sottana c'era un portafogli io l'ho levato prima di mettere i drappi ad asciugare e l'ho posto sul traversino del capitolo vii quella notte don fulgenzio aveva avuto il sonno leggero gli era parso di udire nella casa degli insoliti rumori e poi perchè dovremmo tacerlo una larva seducentissima di donna in sottana da abate non si era mai dipartita dal suo letto il sagrestano accostatosi al caminetto si diede a svolgere le stoffe ammirando ed approvando l'abito era stupendo la gran ciarpa trapunta in oro poteva fornire uno splendido manto il cappello piumato a dire del sagrestano si conveniva mirabilmente ad una santa che doveva sfidare il sole nella processione questa sentenza proferita con accento solenne era partita dalla soglia del salottino tutti gli occhi si volsero da quel lato un nuovo personaggio dall'aspetto maestoso avvolto in una zimarra nera filettata di seta rossiccia con una croce d'oro pendente sul petto infine la contessa non indugiò molto a recarsi sul luogo del convegno dove il visconte lo aveva preceduta la chiesa era quasi deserta debolmente rischiarata dalla luce funerea che traspariva dai finestroni colorati il buon ragazzo adempiendo scrupolosamente alla commissione ricevuta aveva parlato colla contessa e questa a sua volta lo aveva incaricato se per caso gli fosse occorso di poter abboccarsi col visconte di comunicargli colla maggior segretezza i suoi osservate il bambinello testè raccolto sulla via ora giace adagiato sul divano del salottino la società per la protezione dei fanciulli non ci troverebbe a ridire il visconte prima di andarsene non ha obliato di avvolgere il neonato in un nitido tovagliolo l'espiazione ha preceduto la colpa interruppe il confessore come se parlasse a sè stesso ieri non più tardi di ieri la sciagurata si avvisa di mettere il colmo alle sue scelleraggini abbandonando furtivamente il castello coniugale io riparto oggi stesso per borgoflores fo constatare dai medici la pazzia del conte vi riporto il documento voi presentate subito la vostra domanda di divorzio e fra dieci o quindici giorni libera libera libera esclama la contessa battendo le palme quella pazzarella di nostra nipote le cui sventatezze ci tengono in tanta apprensione la signora contessa di karolystria è alloggiata all'albergo del pappagallo disse il visconte è arrivata questa mattina innanzi giorno e mi duole di dover soggiungere ch'essa è alquanto sofferente lo credo io disse il vescovo lanciando un'occhiatina dolce al bambino esclamò il visconte passando dalla incredulità assoluta alla sorpresa di chi intravvede il probabile nell'assurdo sul limitare della tomba disse la contessa coll'enfasi della convinzione un uomo non può mentire tra gli spasimi di una agonia resa più atroce dai rimorsi zabakadak mi ha tutto rivelato a me pare che la vostra necessità più urgente sia quella di mettervi in una veste meno scucita se non vi ripugna di indossare i miei abiti io ve li offro e al tempo istesso vi do parola che io non sarò mai per volgere gli occhi dal vostro lato fino a quando voi non vi siate completamente abbigliata delle mie spoglie io non credo aver commesso verun di quei peccati che la chiesa dichiara mortali ma in seguito ad alcune recenti peripezie io mi sento oggi trascinato ed ho anzi deliberato di compiere un enorme delitto quanto al fatto della venuta a mirlovia basti sapere che il conte appena uscito a borgoflores dalla caserma dei poliziotti si era abboccato con quel medesimo doganiere che aveva poco prima recati al visconte i messaggi della contessa e per oggi faccio punto quando verrete a trovarmi ben altro avrò a dirvi su tale argomento e voi mi direte il resto vi avverto che da due anni all'incirca i proseliti della gran scuola fanno un gran consumo di glauco il biondo lo scialbo il grullo ed il brullo cominciano a scadere di moda mentre i due antagonisti si sfidavano collo sguardo il commissario di polizia entrò nella stanza e inchinandosi rispettosamente presentò al conte una lettera monsignor de guttinga vescovo di rosinburgo era apparso sulla soglia questa nuova sorpresa dopo le tante che si eran succedute in quella casa da mezzanotte al mattino non produsse negli astanti lo stupore che il degno prelato si attendeva le grandi commozioni si elidono dopo questo raccomando la mia anima a dio e impongo alla mia erede di far celebrare cento messe ad espiazione de miei peccati segnato nabakak durante la lettura di quel documento la contessa non avea mai distolti gli occhi dal visconte la popolazione di mirlovia ottima gente ne converrete dopo aver pranzato come non si pranza che alle feste centenarie si è di nuovo riversata nella chiesa per assistere ai vespri fu caposcuola e nullameno durante il suo patriarcato quanti poeti quanti romanzieri dissimili da lui grandeggiarono e ottennero la ammirazione del mondo qual parentela di indole e di gusto letterario tra victor hugo e lamartine tra musset mi hai tu capito o femmina immonda il mio denaro i miei gioielli e poi il diavolo ti porti le parole denaro gioielli erano articolate su due note rauche e stridenti che mettevano raccapriccio se il lettore ha provato nell'assistere a questa tragica scena una millesima parte del raccapriccio che ci investì nel descriverla non dubitiamo ch'egli dovrà ora gustare un immenso sollievo rientrando con noi nell'ambiente sereno della casa parrocchiale io più orso che uomo socievole più stretto al consorzio dei cani e dei gatti che a quello degli animali chiamati ragionevoli ma non è qui il luogo di sviluppare il parallelo ne parleremo fra noi a quattr'occhi forse ne abbiam già parlato e abbiamo concluso affermativamente senza darci la pena di profferire una parola è una morbosità del cervello insidiosa e terribile tanto più difficile a curarsi in quanto i sintomi di essa talvolta rimangano latenti pel corso di parecchi anni quando il medico riesce ad afferrarli il più delle volte la malattia è già entrata nella fase cronica il mio bisogno più urgente disse il visconte i nostri lettori lo avran già riconosciuto è quello di spogliarmi di queste vesti dove sta raccolta tant'acqua da spremerne un mare con questa pozzanghera indosso non posso fare un movimento non posso sedere la contessa di karolystria capitolo i caracollando leggiadramente sulla groppa di una puledra maltese in sul cadere di una splendida giornata di ottobre un rumore di passi venne a riscuoterlo qualcuno saliva la scala frettolosamente fosse la bella forestiera no era il sagrestano della parrocchia che affannato coi cappelli irti cogli occhi fuor dalle orbite io mi chiamo ludovick e discendo dalla illustre famiglia dei visconti daguilar di salispana daguilar non mi è nuovo questo nome credo anzi che un daguilar abbia sposato in terze nozze una de guttinga di birtoldania sta a vedere che siamo parenti è necessario che vi affrettiate una bella e pietosa dama che ha prestato al poveretto le prime cure mi ha raccomandato la maggior sollecitudine voi vedete dunque monsignore reverendissimo io vedo rispose il visconte al colmo dello stupore un neonato che strilla e tu mi parli di un moribondo che istorie son queste dio di misericordia venite venite povera signora si è mai veduta una creatura umana più maltrattata dalle intemperie così esclamando il coadiutore introdusse nella casa una figura animata che aveva tutte le apparenze di una bella e giovane dama gli astanti attoniti confusi preoccupati da altre urgenze gravissime in luogo di affrettarsi ad eseguire gli ordini ricevuti facevano delle pazze evoluzioni intorno alla tavola tornando sempre sul posto d'onde erano partiti in meno di un quarto d'ora la trasfigurazione del visconte fu completa i due reverendi che lo attendevano nel salottino al vederlo rientrare non poterono trattenere un'esclamazione di meraviglia un domestico l'aveva spiata io fui avvertito su una trentina di fili elettrici corse il mandato di arrestarla ed io stesso subodorando le sue orme mi diedi ad inseguirla stante la complicazione sempre più arruffata delle alleanze fra i gabinetti ecc ecc è destinato ad ottenere un tal successo di stupefazione generale da schiacciare e seppellire tutto quanto si è fin qui perpetrato in tal genere per allettare e inebetire le masse per tal guisa il nostro gentiluomo venne a sapere che la bella signora di karolystria intendeva partire quella notte istessa alla volta di mirlovia che giunta colà essa avrebbe pernottato all'albergo del pappagallo per proseguire il viaggio al mattino seguente chi mi sa dire di quanti battiti vada pulsando il nobile cuore del nostro eroe dacché egli ha potuto scorgere al chiarore della pallida luna la desiata insegna dello albergo del pappagallo si arrestò sulla porta perplesso smarrito il garzone che lo accompagnava dovette spingerlo innanzi sarà d'uopo collocarvi in una cesta e calarvi dal campanile a mezzo d'una fune a questo se vi piace verrà provveduto immediatamente fate fate pure rispose il conte colla massima calma se più rimanessi quelle campane mi ucciderebbero la contessa galoppava a briglia sciolta verso la cittadella capitolo i lo giorno se ne andava e il visconte sepolto nelle foglie lo zigaro in bocca la rivoltella in pugno io vi ho dichiarato il mio nome io vi ho presentato un documento mio marito poco dianzi ha mostrato di riconoscermi signor commissario ne attesto il cielo ne attesto tutti i santi io sono la sola donna che sulla terra abbia il dritto di chiamarsi anna maria contessa di karolystria via bradamano guardami bene contessa la mia vita il mio sangue no non si esige tanto mio bel cavaliere ciò che io vi domando è di darmi una mano a salire il primo gradino di un trono spogliata santa dorotea esclamano con espressione di orrore i due preti fulminati da tale notizia e il sagrestano singhiozzando sì tutto le han rubato gli scellerati della nostra santa benedetta non rimangono che le braccia la testa e un imbottito di stoppa sorretto da due pali i due preti eran sulle mosse per salire alle loro stanze quando alla porta della casa parrocchiale vennero bussati due colpi chi mai a quest'ora malgrado questa antitesi io non mi prendo veruna soggezione a presentarvi e dedicarvi il più balzano il più strampalato de miei racconti perchè dovrei aver soggezione immaginate se la contessa potè star ferma alto là gridò ella dando un balzo che mise allo scoperto il suo bel volto e le sue spalle di nitido alabastro era diviso in tre compartimenti dei quali il più spazioso quello del centro veniva ad essere esclusivamente occupato dal fenomenale boom bom bom altrimenti denominato l'uomo più grasso del mondo è qui don calendario che rumore è codesto disse il parroco avanzandosi mezzo svestito cosa vuole a quest'ora il nostro batacchio cosa voglio cosa voglio riprende il sacrista giungendo le mani in atteggiamento disperato in una parola io avrei deliberato di togliermi la vita meno male esclamò il visconte ciò calzerebbe a meraviglia ho io ben inteso padre voi dicevate io non riconosco a quella donna il diritto di regalarmi una prole gridò il conte serrando i pugni il medico si scostò da lui e fattosi dappresso agli altri due disse a voce bassa in verità sono istorie da perderci la testa mentre io bussava alla porta ho sentito guaire sul lastrico questo marmocchio mal fasciato sulle prime ho creduto di aver messo il piede sulla coda d'un gatto ma poi toccando palpeggiando ho dovuto convincermi ovvero si tuffassero in compagnia dello zola dentro i pantani della corruttela e del vizio io fo tanto di cappello al carducci trovo gustosissimo lo stecchetti delizioso de amicis appetitoso lo zola squisitamente arguto il mio ottimo farina signore i cinque milioni di ducati vi appartengono via non occupiamoci di tali miserie disse il visconte sorridendo cinque milioni di ducati non valgono la soddisfazione che ho provata nel rendervi un lieve servigio colpo siffatti episodii di tenerezza estemporanea prodotta dalla somiglianza dei volti so che fecero ottima prova in parecchie centinaia di romanzi e di drammi ma non trovano riscontro nella storia venne rinchiuso in una cameraccia disadorna a mala pena rischiarata dal fumo di un lucignolo moribondo aveva elevato il buon zaccometto alla carica di suo domestico assegnandogli lo stipendio annuo di cento lire più i mozziconi degli zigari la virtù è tosto o tardi premiata il parroco ed il sacrista dopo aver atteso un quarto d'ora l'esito dell'ambasciata discesero a loro volta nel salottino la loro sorpresa al vedere un neonato laddove immaginavano di trovare una signora fu pari a quella che aveva colpito don fulgenzio un sordo calpestìo distrasse il visconte dalle erotiche fantasmagorie che lo cullavano in quel letto ancora pieno di tepori e di profumi femminili così presto pensò egli rizzandosi sui gomiti no è inverossimile ad una di quelle figlie di satana che l'inferno vomita sulla terra per la disperazione dei mariti non vi dirò quale sia stata la mia esistenza nei due anni che ho vissuti con lei ho vegliato sotto un'incudine ho dormito sovra una graticola rovente vediamo se ci riesce col sistema delle induzioni di trovare la spiegazione logica di una coincidenza così anormale perdoni l'eminenza vostra colendissima disse il commissario inchinandosi rispettosamente se ardisco esporle un precedente dal quale potrà riflettersi qualche luce sull'avvenimento che la preoccupa informati un enfatico propugnatore dell'emancipazione della donna capitolo v la pioggia imperversava i lampi succedevano ai lampi pareva che la vlta del cielo stesse per crollare bombardata da un esercito di diavoli di là a pochi istanti perfettamente abbigliata e più che mai seducente sotto le flessuosità dell'abito virile la contessa galoppava a briglia sciolta verso la cittadella io avete inteso monsignore replicò l'altro con una intonazione di voce più vibrata vorrei mettermi in grazia di dio e imploro a tal uopo l'assistenza di un ministro del culto il visconte che aveva riflettuto senza venir a capo di indovinare dove si fosse nascosta la contessa dopo aver segnato di sua mano un codicillo contenente le sue ultime disposizioni vi prego signore e signori di prendere atto di questo documento io sottoscritto nomino ed istituisco erede di ogni mio avere la signora contessa anna maria di karolystria la quale pietosamente mi ha assistito negli ultimi istanti della vita il visconte amava dunque la contessa no il visconte amava le avventure ed era anche è tempo che i lettori ne siano informati un enfatico propugnatore dell'emancipazione della donna si tratta anche di constatare se il cervello di quel disgraziato versi come afferma il signor commissario qui presente in condizioni anormali nel qual caso si penserà immediatamente a separarlo dalla moglie con un atto regolare di divorzio o meglio nel portafoglio del visconte daguilar vostro salvatore ed amico in nome di dio chi siete voi gridò la contessa arretrando chi son io rispose il visconte passando dal solenne al patetico con una modulazione degna di salvini lingrata non mi riconosce spiegazione l'onesto parroco di tal guisa interpellato senza ostentazione colla franchezza dell'uomo incolpevole espose in brevi parole i fatti che noi sappiamo la notte scorsa mentre imperversava l'uragano una signora venne a chieder ricetto di là a dieci minuti non rimaneva più nella foresta di bathelmatt che una gentilissima figura di donna nuda una formosa statua di alabastro vivente che i ladri avevano spogliata di ogni superfluità signorile cosa si dissero in quel breve colloquio il doganiere era quello stesso fate di sovvenirvene al quale il visconte al momento del suo arresto aveva affidata la puledra perché la conducesse all'albergo della maga rossa noi non abbiamo tenuto conto del menu prescritto dai cuochi massimi e abbiamo dato ciascuno ciò che sapeva e poteva e voleva dare voi avete recato sulle mense delle gelatine confortanti delle pesche col rosolio delle ciambelle leggermente pepate occorre assolutamente di farsi scimmie l'arte si ha da fare così e così e mentre si pretende disfare la vecchia rettorica e schiacciare il convenzionalismo ecco insorgere una rettorica nuova sottile la vostra avventura è davvero singolarissima pure se io avessi a narrarvi le strane sorprese a me toccate dacché giunsi in questo albergo voi rimarreste pel restante dei giorni che il buon dio ha segnati alla vostra esistenza colle ciglia inarcate non era imprudenza e sacrilegio uscire nella strada in abito da prete ingannando la buona fede di un uomo presso a morire e ponendosi nella situazione di dover volgere in parodia gli augustissimi riti del sacramento egli scese da cavallo commissario sono con voi esclamò con piglio dignitoso voglio sperare che l'ordine di cattura non si stenda a questa mia buona puledra che ha camminato tutto il giorno ed ha bisogno urgentissimo di fieno e di riposo lo troveremo converrà affrettarsi a cercarlo prima che i nichilisti se li mangino tutti il re è trovato dunque che si aspetta posso io sposare un re se prima non rimango vedova avete ragione non ci avevo pensato come vedete è necessario che l'altro muoia e questo fino al giorno in cui alla suddetta venga dato come io verbalmente le ho indetto di riconsegnare a chi di diritto quei duecentoventitrè chilogrammi di carne viva da me illecitamente posseduti e fatti oggetto di lucro a crescere gli imbarazzi a produrre un più strano scompiglio nelle idee intervenne un nuovo personaggio era un bell'uomo di struttura atletica dall'occhio grifagno che portava l'allarmante divisa dei commissari di polizia non mostriamoci dunque troppo severi nel giudicare la condotta del visconte è ben vero che per far buona figura nella città egli si è messo in capo un bel cappello a triangoli ma è forse detto ch'egli intenda di appropriarselo questo accesso di furore mi metterebbe in sospetto pure non abbiamo ancora gli estremi coi quali ci sia dato formulare un giudizio assoluto pazzo da legare mormorò il commissario crollando la testa dire mal'erba cresce presto e non vi attenda di non aver creduto il pentimento quando la neve coprirà la terra sarà divertimento di tanta gente in ozio agli uccellini il far con lacci e trappole la guerra a un tratto una trave si schianta cade il solaio ed anfore e bicchieri e piatti rompe e va sopra ai coppieri inutil dir che quella gente ghiotta uscì pesta e storpiata e per far la vendetta più salata per conto del poeta ebbe l'atleta anche una gamba rotta grande non più d'un ovo di gallina vedendo il bove e bello e grasso e grosso una rana si gonfia a più non posso per non esser del bove più piccina guarda me che gigante a un monte eguale non solo innalzo contro il sol la cresta ma sfido il temporale per te sembra tempesta ogni sospiro un sospiro a me sembra ogni tempesta questo soggiunse il turco intelligente un certo caso mi richiama in mente strano ma ver ch'è capitato a me i trovavo per caso in una selva quando venne a passar dietro una siepe un'idra a cento teste tanto orrenda ch'io non vidi giammai la più tremenda gli specchi sono gli altrui difetti in cui come in ispeglio ogni nostro difetto si dipinge e il libro delle massime o mio duca è quel fiume che l'anima rapisce a sua volta anche costui ch'è un buonissimo pedante dice mal della balena tutta schiena tutta schiena ogni mal è del vicino e per essere discreti fa l'istesso panegirico la formica al moscherino venne il tempo che getta le sementi della canape in terra il contadino vedendo questo disse state attenti uccelli non mi va questa faccenda per voi semina insidie quella mano per me se c'è pericolo saprò bene volarmene lontano disse la quercia ad una canna un giorno infelice nel mondo è il tuo destino non ti si posa addosso un uccellino né un soffio d'aria ti svolazza intorno che tu non abbia ad abbassar la testa e non so quante code alla riserva dietro alla siepe a un tratto si affacciò prima col capo aprissi una finestra per questa il corpo e poi le cento code dagli arbusti tirò a poco a poco fuori dall'impaccio un'altra parte aggiunge ancor spettami in sorte perché sono il più forte la terza me la piglio perché sono il leone e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi lo mangio in un boccone giunto il leone esclama faremo quattro parti e subito coll'unghie straccia la bestia in quarti la prima se la piglia e ciò per la ragione ch'egli è messer leone voi non potete come è dato a noi e come fan le gru fan gli stornelli passar del mar dei monti oltre i confini altro dunque per voi non rimane che starvene al sicuro dentro i crepacci d'un cadente muro in queste cose chi va pian va sano due vedovelle alfin preser possesso del suo cuore di cui l'una forse un po giovane per lui e l'altra più verso l'età canonica che si teneva in prezzo ed in figura correggendo coll'arte la natura la cicala che imprudente tutto estate al sol cantò provveduta di niente nell'inverno si trovò senza più un granello e senza una mosca in la credenza monna volpe un bel dì fece lo spicco e invitò la cicogna a desinare il pranzo fu modesto e poco ricco anzi quasi non c'era da mangiare ah poveri parenti a cui tocca di questi malviventi ah i tempi tristi oh i figli traditori e quando ebbe finito il tirò fuori quanti non sono al mondo altri pedanti e brontoloni e critici ignoranti razza dotta più in chiacchiere che in scienze che dio conserva a nostra dannazione di voi dei vostri cani e dei pastori vendetta piglierò così dicendo in mezzo alla foresta portato il meschinello senza processo fecegli la festa è la morte un gran rimedio a chi è stanco di soffrir sarà ver ma piace agli uomini più soffrire che morir come un tedesco a lui fece osservare noi contiam dei vassalli in questa terra così potenti che potrebbe armare un esercito ognuno in piè di guerra al delfino di francia canto gli eroi progenie alma d'esopo di cui l'istoria anco se falsa in fondo di verità nasconde alti concetti un uom già stagionato e brizzolato credette giunto il momento propizio di prender moglie e mettere giudizio erano molte quelle giovani ancora e belle che gli facean la corte ma quell'uom ch'era ricco e ancora forte prima volea veder toccar con mano ebbene sarà stato un tuo fratello e come maestà non ho fratelli il giuro in verità queste son ciarle è sempre uno di voi che mi fa sfregio è un pezzo che lo so e qual quell'ignorante che uno scritto ereditò di buon cuor con un sonante ducatone barattò giudicando con ragione anche lui che all'occorrenza un sonante ducatone vale tutta la sapienza la favola che segue è una lezione che il forte ha sempre la miglior ragione un dì nell'acqua chiara d'un ruscello bevea cheto un agnello quand'ecco sbuca un lupo maledetto che non mangiava forse da tre dì che pien di rabbia grida per trar vendetta dell'inganno anch'essa la cicogna invitò la furba amica che non stette con lei sui complimenti la volpe a cui non manca l'appetito andò pronta vescica borghesi ch'è più il fumo che l'arrosto signori ambiziosi e senza testa o gente a cui ripugna stare a posto quante sono le rane come questa rochefoucauld un uomo molto di se stesso amante e che senza rivali d'un bell'uomo si dava l'aria in ciò fisso e beato se la prendea di rabbia con gli specchi ch'ei dicea tutti falsi e accusatori pazienza ancor se concedesse il cielo che voi nasceste all'ombra mia sicura ma vuole la natura farvi nascer di solito alla riva delle paludi in mezzo ai venti e al gelo specchi in petto ai bellimbusti e fin sulle cinture delle belle ovunque insomma a risanarlo il caso gli facea balenar davanti questo tacito consigliere delle belle il babbione per suo conto si dichiara arcicontento senza tema di confronto una bestia figurarsi che cammina a quattro mani così bella e di talento non sarebbe un'ingiustizia se volesse lamentarsi guardami adesso esclama in aria tronfia son ben grossa non basta o vecchia amica e la rana si gonfia e gonfia e gonfia infin che scoppia come una vescica a un tratto entra correndo un servitore a dirgli che due giovani l'aspettano di fuori esce simonide e restan gli altri a tavola per non perdere un tempo così bello passato quel rumor torna al suo posto il topo cittadin e vuole che del pranzo ad ogni costo si vada fino in fin no basta disse il topo di campagna vieni diman da me ben vi attingea col becco la cicogna per entro la fessura ma non così madonna gabbamondo per via del muso tondo e non ridotto dell'anfora alla piccola misura lodò le imprese le battaglie e l'arti onde brillano i due santi gemelli con tal copia di storie e fatterelli che il loro panegirico occupò del discorso almen tre quarti che se all'impresa fia negato il dono di piacer al tuo cor dolce signore almen conforti il povero poeta quel d'averla tentata umile premio quei solchi vedrete uscir gl'inganni trappole e reti e panie ed altri affanni come dire la morte o la prigione dunque aggiunse la rondine prudente codesti grani subito mangiate ma gli uccelli risposero a fischiate a pancia vuota e piena di vergogna se ne partì quell'animale ghiotto mogio mogio la coda fra le gambe come una vecchia volpe malandrina che si senta rapir da una gallina vuol dimostrare questa favoletta che chi la fa e strappa e strappa il nostro innamorato si avvide ahi troppo tardi di restar fra le due tutto pelato questo egli disse è un saggio avvertimento di cui proprio vi son molto obbligato era sorta fra l'api e i calabroni per un favo di miel una gran lite di cui volevano essere padroni d'ambo le parti e con furore tale che infine il grande affare d'una vespa fu tratto al tribunale il buon senso val più di tutti quanti i codici o sofferto strazi e croci il giudice di solito ha le noci e non restan che i gusci ai litiganti fossero stati mezzo milione non bastavano ancora a ripulire una provincia di quell'erba dura uccelli non mi va questa faccenda la rondinella ritornava a dire e sbasoffiare poi certi bocconi di carne e d'ossa d'anitre e capponi senza contar la broda in pagamento del menar la coda e volendo alla volpe dare un saggio del suo canto famoso spalanca il becco e uscir lascia il formaggio la volpe il piglia e dice o figlio illustre di gran re sul quale guarda benigno il ciel guarda la terra d'un re che cento baldanzose teste abbassando fra poco i giorni suoi col nome segnerà delle vittorie mentre nell'acqua ei sta fino alla gola viene a passare un maestro di scuola aiuto aiuto grida quel che annega il maestro si ferma e a lui che prega con una voce burbera e nasale gli somministra questa paternale sotto un fastel di legna non men che sotto il peso degli anni un boscaiolo curvo accasciato e stanco andava trascinando il doloroso fianco verso la sua capanna agitando la criniera colla bella sonagliera del nemico ei fu cagione che attirasse sull'oro l'attenzione addio belle di moglie or faccio senza non mi sento d'aver tanta pazienza di far a modo suo che s'ella è trista non c'è testa pelata che resista e l'atleta oltre la forza non aveva gran meriti ed i suoi gente alla buona vivean sì sconosciuti alla carlona da fare disperar anche un poeta seccati di sentirla predicare a far rumor cominciano gli uccelli come i troiani usavano di fare se la bocca cassandra appena apria così per questi come accadde a quelli quando rimaser presi pur troppo s'avverò la profezia che ognun insieme i danni e gli utili mettesse ben stabiliti i patti avvenne che cadesse un cervo nella fossa un dì della capretta che onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta un lupo già ridotto al lumicino grazie ai cani che stavan sempre all'erta andando un dì per una via deserta incontrava un magnifico mastino tanto grasso tondo e bello che pensò di dargli morte provocandolo in duello tutto parla nel mio novo poema il can la volpe e fin parlano i pesci ma ciò che l'uno all'altro gli animali dicon fra lor di te lettor si dice te felice che d'avena non di tesor hai carica la schiena buon amico è questo il guaio degl'impieghi illustri ed alti gli rispose il camerata meglio il mulo d'un mugnaio che il dover far certi salti non volendo mostrarsi scompiacente e per non perder forse anche quel poco simonide accettò la brava gente fece onore al cuoco si bevve e si mangiò lieto ciascun del suo miglior umore al mio narciso allor altro non resta che andare per fuggir tanto tormento in paesi selvaggi e sconosciuti ove di specchi non vi fosse il segno anche fra noi succede tal e quale che non sentiam che il sentimento nostro se non è sopra non si crede al male l e chi ti ha detto d'intorbidar la fonte mia così aspetta temerario maestà a lui risponde il povero innocente s'ella guarda di subito vedrà ch'io mi bagno più sotto la sorgente d'un tratto e che non posso l'acque chiare della regal sua fonte intorbidare un mulo che portava sulla schiena dei sacchi d'or per conto dello stato tutto superbo camminava a lato d'un altro mulo carico per trarlo d'illusion fece la sorte benevola che ovunque egli girasse coll'occhio non vedesse altro che specchi specchi dentro le case e in le botteghe de udendo questo della sua fortuna il lupo si rallegra fino al pianto ma camminando dell'amico accanto gli venne visto spelacchiato e frollo del buon mastino il collo razzolando una gallina una perla ritrovò una perla vera e fina che all'orefice portò giudicando con ragione che una perla alla fin fine non è poi quel tal boccone che conviene alle galline la formica che ha il difetto di prestar malvolentieri le dimanda chiaro e netto che hai tu fatto fino a ieri cara amica a dire il giusto non ho fatto che cantare tutto il tempo brava ho gusto balla adesso se ti pare dei piccoli paesi ecco la storia che sono alla balìa di questo o quel vicino prepotente mentre il turco il rumeno o il transilvano accorrono alle prese un altro arriva per esempio inglese che piglia per sé l'asino e lascia agli altri un bel niente in mano altri canti con voce epica e grande degli avi i fasti e le virtù dei prenci di piccole vicende il picciol quadro io per te pingerò dentro i miei versi tu sei forte ma chi fino a dimani può garantirti il legno della schiena e detto questo appena il più forte scoppiò degli uragani come il polo non soffia mai l'uguale ma tanto è il male e il peso che il poverino affanna che posto in terra il carico a dire cominciò qual dura sorte in questo mondo sconclusionato il cielo mi ah scimunito ah sciocco ah babbuasso guarda dove si caccia il satanasso andate pure a prender dell'affanno per questi tristi oh sì che vi faranno morir tisici la lode il cor solletica alle belle che si mostrano grate o tardi o presto in quanto ai numi si racconta questo simonide doveva un grande elogio scriver d'un atleta e non sapeva proprio cosa dire si narra che una volta stringesser comunella la pecora la mucca la capra lor sorella col gran signor del luogo che detto era leone a questa condizione barba giove disse un giorno vengan quanti al mondo sono animali malcontenti e ciascun di lor mi parli senza fare complimenti ch'io vedrò dal mio gran trono se si possa contentarli ché mentre noi spendiamo in bollo e in tassa in carta in procedura ed in inchiostro del nostro miel è il giudice che ingrassa andiam invece ed api e calabroni a lavorar nell'orto e le case ed i favi più ben fatti indicheranno la ragione e il torto quando viene in questa valle porta ognuno sulle spalle una duplice bisaccia dentro a quella che sta innanzi volentieri ognun di noi i difetti altrui vi caccia e nell'altra mette i suoi quella vita che voi fate dentro ai boschi è vita infame sempre in guerra e sempre in scrupolo di dover morir di fame vita stracciata e senza conclusione che non può mai contar sopra il boccone le vedove venivano assai spesso in casa e or quella or questa per vezzo carezzandogli la testa la vecchia gli strappava ogni momento qualche capello nero e l'altra gli strappava quei d'argento per fare che il galante fosse a ciascuna d'esse somigliante l'atleta udendo questo assai poco contento pagò del panegirico una parte e disse va da castore e polluce che del talento pagheranno il resto ma perché non ti sembri villania vieni oggi a desinare a casa mia che un boccon mangeremo allegramente in lieta compagnia io dico che l'intorbidi arrabbiato risponde il lupo digrignando i denti e già l'anno passato hai sparlato di me non si può dire perché non era nato ancora io succhio la mammella o sire in ogni cosa a torto od a ragione bisogna ch'essi sputino sentenze prima di pena tirami se puoi il bel discorso lo udiremo poi e l'orso subito protesta contro questa insinuazione quel che a lui sembra mal fatto corto in coda e grosso in testa una macchina pesante senza garbo e proporzione è piuttosto bello eran polluce e castore in persona che dell'elogio in prima il ringraziarono poi vattene gli dissero da questa casa che di fesso suona sen stava messer corvo sopra un albero con un bel pezzo di formaggio in becco quando la volpe tratta al dolce lecco di quel boccon a dirgli cominciò salve messer del corvo io non conosco uccel di voi più vago in tutto il bosco molte cose una rondine vedute ne suoi viaggi avea di là del mare viaggiando c'è sempre da imparare e tanto ben la nostra rondinella apprese a strologare il cielo e i venti che ai naviganti indizio era di tempo bello o di procella affamata e piagnolosa va a cercar della formica e le chiede qualche cosa qualche cosa in cortesia per poter fino alla prossima primavera tirar via promettendo per l'agosto in coscienza d'animale interessi e capitale venite dietro a me mio buon compare che imparerete l'arte di star bene i prometto pochissimo da fare star di guardia guardar chi va chi viene abbaiare ai pitocchi ed alla luna lodò il pranzetto preparato tagliato a pezzi in una salsa spessa che mandava un odore delicato ma il pranzo fu servito per dispetto in fondo a un vaso a collo lungo e stretto malerba ha detto ed io gli do ragione che la lode eccessiva mai non è per tre classi speciali di persone gli dèi le donne e i ma specchio ancora o illusion discende ivi un bel fiume che da pura fonte sgorga e l'attira di sì strano incanto ch'ei non può dal cristal torcer lo sguardo né correre tu puoi dove ti piace che importa importa a me colla tua pace fossero d'oro i piatti tuoi ti dono non è una vita no che m'innamora e presa la rincorsa corre ancora racconto questa per mostrar d'un tale la stupida burbanza magistrale un ragazzo giocando al fiume in riva cadde nell'acqua e forse vi periva se non avesse un salice afferrato che dopo dio lo tenne sollevato non si mangia seduti in pompa magna ghiottonerie da re ma si mangia e nessuno t'avvelena il pane ed il bicchier senza la pace anche una pancia piena non gusta il suo piacer ma l'altro si spaventa e si mette a gridare o dio che orror o morte o brutta orribile figura va che mi fai morire di paura ma più del mal fu grande la paura ché il grosso corpo della brutta belva non poteva passar di quella siepe traverso la fessura stavo pensando a sì strana avventura quando un altro dragone con un sol capo sopra un gran corpaccio della favola è questa la morale che non d'un solo io traggo a beneficio ma di quanti son folli in questo mondo l'anima umana è l'uomo vanitoso troppo amante di sé tutto il servizio in ultimo costrutto si ridusse a una broda trasparente servita in un piattello or capirete se in grazia di quel becco che sapete la cicogna poté mangiar niente ma la volpe in un amen spazzò tutto naturalmente dissero di no i calabroni e il miele alle pecchie la vespa giudicò magari si facesse ogni processo come dicon che facciano in turchia senza tutta la lunga litania di spese e ciarle inutili d'adesso giove soddisfatto li rimanda in santa pace per venire adesso al fatto non vi sembra che a un dipresso anche noi facciam lo stesso linci a scorgere del prossimo i difetti siamo poi talpe cieche sol per noi la molle canna piegasi e resiste la quercia anche ai più forti colpi del vento per un po ma infine sradica il vento il tronco che mandava le foglie al ciel vicine e le barbe nel regno imo dei morti i due ladri avean rubato un somarello e a pugni il disputavan fra di loro quand'ecco sul più bello un terzo sopraviene che piglia orecchialunga e se lo tiene tornando a bomba io dico che l'incenso ai numi e ai pari lor non è mai troppo e l'arte fa benissimo mi pare se dal lavor ritrae qualche compenso si stima l'arte che si fa pagare la tua pietà capisco che deriva da buon cuore rispose a lei la canna il vento che mi affanna mi può piegar non farmi troppo male ciò che non sempre anche alle querce arriva che roba è questa è nulla è nulla un corno suvvia non darti pena forse il segno sarà della catena alla quale mi legano di giorno ti legano esclamò cangiando tono torna la vespa allora a investigare interroga un intero formicaio ma le cose non restano più chiare allor disse una pecchia o non vi pare che duri già da un pezzo questo guaio il miele va in malora e a danno nostro la vespa non sapea che giudicare intorno al miel alcuni testimoni dicean d'aver veduto bestie alate giallo-nere ronzanti e fusolate ma in queste condizioni potevan esser api e calabroni ma vedendolo un po forte pensò invece con ragione di pigliarlo colle buone comincia in prima a rallegrarsi tanto di vedere il buon pro che gli fa il pane e chi vi toglie rispondeva il cane di fare se vi accomoda altrettanto or che pensa simonide accozzate quattro parole intorno all'argomento girò la vela al vento e sparse d'eloquenza i più bei fiori su castore e polluce che direi degli atleti i due santi protettori se il trattamento e il piatto fu cortese e squisito io non dirò ma solo avvenne un fatto che sul più bello il pranzo disturbò voglio dir che alla porta s'intese tutto a un tratto un gran rumor l'un scappa che il diavolo lo porta e scappa l'altro ancor sempre col pane in lite e per soprammercato la moglie i figli i debiti le tasse e l'angherie che fanno a un pover'uomo la vita irta di spine o morte a questi mali poni un rimedio narra la storia che fu già in lamagna del gran sultano un certo ambasciatore così millantatore del suo paese che al cospetto un zero eran per lui le forze la fama andò a sonar la sua trombetta per dritto e per traverso e a un uomo tanto caro a quei lassù si pagaron gli elogi il doppio che agli altri ed anche più ogni bertoldo non guardava ai soldi pur d'avere un elogio da simonide in lode degli antichi suoi bertoldi un topo campagnol venne invitato con molta civiltà a un pranzo di beccacce allo stufato da un topo di città seduti su un tappeto di turchia coi piatti avanti a sé mangiavan quella grassa leccornia felici come re mecenate uom di talento si racconta ch'abbia detto voi ficcatemi in un letto pesto monco senza fiato e dai mali assassinato pur ch'io viva son contento per qualunque cosa accada brutta morte cambia strada ecco mio caro chi dell'adulator paga le spese fanne tuo pro che forse la mia lezione vale il tuo formaggio il corvo sciocco intese e un po tardi giurò d'esser più saggio la morte che non usa farsi aspettar giammai vien subito e in che cosa esclama o buon fratello posso giovarti o grazie soltanto ti chiamai perché mi aiuti a reggere un po questo fardello è ver quel che si dice che il vostro canto è bel come son belle queste penne voi siete una fenice a questo dir non sta più nella pelle il corvo vanitoso fischiate essi risero poi della balorda che mentre era sì ricca la stagione e pieno il campo d'ogni altra pastura volesse profetessa di sventura costringerli a mangiar roba indigesta e cruda come questa ma una grande compassione egli sente in cor per l'orso che gli sembra un così stupido materiale bestïone così rozzo e disadatto che i pittori si rifiutano fin di pingerne il ritratto tratta dal buon bottin ecco una banda piomba sul regio mulo e una tempesta di colpi piove a lui sopra la testa che invan sospira e ragli al cielo manda poveretto esclama a morte mi conduce l'alta sorte hanno paura un fulmine di guerra mi credono non son quel che già fui ho capito non c'è poltrone in terra che non trovi un poltrone più di lui per la parte che poi spetta alla vedova a mo di transazione ecco ciò che da lor trovato fu convengano le parti contribuire per un terzo al debito pagabile secondo un dato termine oppur si stabilisca un'annua rendita dalla morte del padre decorribile ride vedendo che la bestia pazza graffia morde se stessa e l'aria spazza dimenando la coda e si flagella al furor che la testa gli crivella la grossa bestia a tanta maledetta battaglia cade mordendo la sabbia chi può scrutar nell'intimo pensier di lui che crea le cose e che le muove dietro un'ascosa idea avrebbe iddio descritto nei chiari astri del cielo ciò che l'abisso involve nel tenebroso velo gettando alto lamento invan cerca di stringere il reo dentro gli artigli e pianti e grida inutili si perdono nel vento madre deserta e afflitta visse la poveretta un anno lungo al novo anno del suo nemico temendo la vendetta fabbrica il caro nido d'un grande albero in alto son topo evviva i topi e morte al gatto io grido e a chi l'ha fatto e la sua parte tanto ben sostenne che un'altra volta la scampò a buon patto prima essa lo bacia ed ei muore distrutto nel ben della sua gatta che crede donna in tutto e dappertutto un giorno sul più bello ecco le pare d'udire un topolino a rosicchiare costoro che non sono abituate a sentir quella tromba che rimbomba dentro la selva fuggon spaventate e ad una ad una a seconda che tocca dentro le zampe cascano e del leone in bocca scarabeo compar coniglio un giorno fuggiva pancia a terra dall'aquila terribile e vista sulla strada d'un scarabeo la tana dentro vi si cacciò l'altra dietro gli serra rapidissimamente e sopra gli piombò aggiunge qui la solita morale che l'esempio è un solletico fatale l'un nasce ladro e l'altro ladroncello né a tutti i prepotenti è ugual destino dove passa la vespa nel tranello rimane il moscherino un lupo che accusò di ladreria una volpe birbona sua vicina o vera o falsa che l'accusa sia davanti al tribunal d'una bertuccia senza tanti avvocati la trascina mettendo a parte anche quel can di caccia che vien correndo a noi e porta certo il ramuscel d'ulivo mentre egli arriva io scendo dalla pianta così la pace sembrerà più santa e va per valli e va per strade e monti le brave bestie arrivan finalmente al guado d'un torrente che a piedi asciutti non si passa mai il buon uom che fa senza anche dei ponti salito in groppa a quello delle spugne com'era naturale caccia davanti l'asino del sale copre il messer di lauro e d'altre erbette e di ragghiar coverto gli commette e l'asino ragghiò quella voce che subito risona e nell'aria terribile rintuona le bestie spaventò un compenso trovò la buon'azione e per quanto è difficile il pensare che d'un topo bisogno abbia un leone avvenne invece ciò che sentirete scendi dunque a ricevere l'amplesso in fretta vieni giù perché devo recar questa novella in cento luoghi e più or liberi voi siete d'andar senza paura ove volete e noi sarem per voi buone sorelle sian fuochi ed allegrezze e buon umore to scendi il bacio a prender e non potrò cantar dunque a mio senno o maledetti critici è da matto il voler far la pappa a tutti i gusti ah disgraziati i troppo delicati per cui cibo non v'è che li contenti trista crucciata e di paura gialla così dicea quando a un tratto s'udiva un fruscìo che la fe le gambe in spalla d'uno stagno scappar presso la riva né poteva succedere altrimenti ché il toro venne e non moveva un passo senza far delle rane un gran sconquasso in men d'un'ora ne schiacciava venti si vede già da un pezzo che se i grandi commettono pazzie sono i piccini che ne van di mezzo quel pelo aggrovigliò del mio corbaccio così bene gli sgraffi che non poté più trarsene d'impaccio venne il pastor lo prese e il tristo augello fu dato ai pastorelli per zimbello un giorno un certo astrologo andò a cascar nel fondo d'un pozzo o bestia il popolo gli grida e se non vedi dove tu metti i piedi come vedrai le cose che stan fuori del mondo giran le stelle e il sole e gira il firmamento l'ombra succede al dì senz'altro intendimento che di versar sul mondo soavi influssi e fare felici le stagioni e i campi germogliare l'asino una voce sì potente che a dieci miglia quasi la si sente onde il leon pensò poi che la bestia avea sì buona musica di farsene suo pro bravo bene benissimo ciascuno approva la mozione ma quando si trattò di sceglier quello che attaccare doveva il campanello non si trovò nessuno o fossi matto io no fossi corbello vedendo ch'era chiacchiera perduta il presidente leva la seduta le rane al suo venir saltan nel fosso e dentro al fango ciascuna si abbica oh oh grida la lepre e dunque posso esser anch'io terribile nemica quatti nei buchi sen morian di fame tanta paura avean di quel non gatto ma carnefice infame un giorno tuttavia colto il momento che il gatto andò a far visita all'amante e stette in alto tutta la giornata si radunano i topi a parlamento ed ora che mi sento un po sfogato il gozzo ritorno a quell'astrologo che beve in fondo al pozzo l'immagine del quale oltre ai saccenti pazzi figura certi tali che stretti nei bisogni corrono dietro ai sogni invece di pensare a uscir dagli imbarazzi natura l'usignol un così vile uccellin invece ha un canto che a sentirlo è un dolce incanto tanto è flebile e gentile a lui giunon dei gangheri un po fuori così rispose dea così si narra che un pavone dicesse querelandosi a giunone m'hai dato un canto ch'è una stonatura un canto vero orror della natura salùtalo soggiunse la beghina ho troppa fretta e la mia strada è lunga a rivederci a caso domattina e via per la campagna colle pive nel sacco in fretta e in furia leva le calcagna il presidente ch'era una persona di gran senno propose e parve bello a tutti il suo consiglio che si attaccasse al gatto un campanello un campanel che suona e dia l'avviso ai topi di fuggire quando il nemico accenna di venire e terzo lotto infine campi vigne cascine gente e bestie da tiro e da fatica e inutile ch'io dica che fatta questa bella divisione senza tentare il gioco della sorte secondo il gusto ognuna delle tre prende la parte che conviene a sé od ama egli con questi cabalistici segni esercitar gl'ingegni di chi scrive trattati di pazza astrologia o ciò ch'è inevitabile non vuole più che sia a noi basta aver visto a nostra vera istruzïon morale che se tutti fan tutto a una maniera si casca in fondo e ci si perde il sale l a tutti parve un caso sibillino come pagar potevano quel giorno che più non possedessero un quattrino non men d'adesso non pareva allora un buon sistema di pagare i debiti quando si sente d'essere in malora che l'aquila facesse solo d'inverno l'ova quando la coleottera razza a dormir discende nei buchi come fanno i ghiri e le marmotte così mentre il nemico sonnecchia nelle tende più non sarebber l'ova e la pazienza rotte uscendo un dì la belva dalla sua selva diede in una rete contro la qual non valgono i ruggiti morta sarìa se il topo prontamente non fosse accorso a trarnela d'impaccio ch'ei fe tanto menando intorno il dente che ruppe i nodi e sgrovigliò quel laccio regina degli uccelli così pregò con supplici voci lo scarabeo per dio lascialo stare unisco anch'io le mie alle preghiere sue è un dolce mio compare lascialo stare o almeno pigliaci tutt'e due sopra un ramo di pianta in sentinella stava un gallo maestro in furberia allor che con un far da monachella una volpe gli disse o sai mio caro noi siamo in pace adesso è venuta la pace universale razza crudele ci consola in fondo il veder questa gente altera e scaltra che da che mondo è mondo una metà sempre distrugge sabbia l'insetto disfogata la sua rabbia come suonò la carica strombetta la vittoria per tutta la campagna ma volle il suo destino che desse in una ragna e vi lasciò la pelle il moscherino a memoria di scimmia imbroglio simile giammai non s'era visto anzi si dice che a distrigare il bandolo la bertuccia sudò quattro camicie dopo molte proteste e grida e repliche il giudice ch'è vecchio del mestiero piccoli e grandi rendi ognun contento ché di tutti si ha d'uopo in questo mondo di tale verità la prova è in fondo delle seguenti favole ed anche in fondo a cento cos'è questo destino che omero e i grandi eroi de vecchi tempi suoi diceano il caso e noi diciamo provvidenza se caso è sopra il caso ridicola la scienza se invece è iddio che regge negli astri e nella luna perché dunque si accusa il caso o la fortuna un topo disgraziato cadde un dì nella zampa d'un leone che volendo stavolta dimostrare d'esser quel re ch'egli è lo lascia andare che col suo muso lungo in un momento pigliandolo s'intende per uccello l'avria mangiato senza complimento t'inganni grosso a lei grida il cattivo e dove son le penne che forman degli uccelli il distintivo e può nutrir nel seno gelosa invidia per un usignolo una bestia che par l'arcobaleno tanto ricca di luci e di colori che sol pavoneggiandosi dispiega una coda sì splendida ch'è meno d'un orefice bella la bottega e come dissi piomba sull'agnello ma udite caso strano quella gentile ovina creatura pesava come un cacio parmigiano e aveva un pelo d'una tal natura così folto diremo che la barba parea di polifemo amica a lei così tosto rispose l'altro matricolato davver che mi commuovon queste cose e proprio te ne son molto obbligato ma questo amplesso voglio che si faccia in modo più solenne e più giulivo esopo se di lui si conta il vero valea da sol per senno quanto l'areopago tutto intero anzi quanto l'oracolo d'apolline come si può vedere da questa strana istoria che al mio lettor non deve dispiacere rosicchiare alzasi guarda ascolta le pare e non le par ma un'altra volta che il topo venne e sotto la sembianza di donna non conobbe ancor la gatta questa dall'indol tratta ad inseguirlo prese per la stanza una rana vedendo che due tori per conto d'una vacca erano in guerra i seccano esclamò questi signori perché le chiese allor dei gracidanti qualcuno a te che importa se fra loro s'infilzano gli amanti son bagattelle da ragazzi esclamano alcuni saggi critici a cui piace il fatto autenticato in alto stile son bagattelle rivestite a nuovo critici miei volete udir solenni cose a suono di tromba eccone un saggio e tutte le fracassa mentr'ella è assente l'ova quando tornò la misera e vide accanto all'uscio le sue speranze in terra e non più salvo un guscio de suoi teneri figli che mai non si eran viste tanto male interpretate l'ultime intenzioni d'un padre da un solenne tribunale esopo il gran gobbetto in base alle suddette divisioni ad ogni figlia volle e per dispetto dare la parte all'indole contraria ho veduto qualche altro parlamento non di topi e qualche altra commissione che venne alla precisa conclusione a ciarlar son bravi in cento ma diverso è ben l'affare quando trattasi di fare se tu sei topo guarda io son faina dimando grazia a vostra signoria rispose a lei quell'anima tapina ma un topo io non so manco cosa sia io sono uccello e grazie a dio che fece il mondo tutto colla sua parola volo coll'ali mie viva chi vola così di lor ciascuna venduta la sua parte di fortuna avria dovuto pel paterno scritto pagare sul momento la madre e far compiuto il testamento stupiron tutti quanti che un uomo tal avesse più talento di tutti insieme i dotti e gl'ignoranti càcciala fuori a colpi di bastone a colpi di staffile pur la caccia àrmati pur di forca e di balestra l'indole torna e se le chiudi in faccia la porta tornerà dalla finestra non sapendo una lepre cosa fare nella sua tana per uscir di tedio sulla sua sorte prese a meditare dormire o meditare è un gran rimedio si porta al tribunal la questione si senton gli avvocati ma voltala e rivoltala è sì buia la cosa che i dottori imbarazzati gettan la toga per disperazione consigliando a ciascuna di dividere il loro senza più questo volendo far di propria testa dopo giri e rigiri entra in un gorgo così fondo che quasi mi ci resta ma a furia di sgambetti in quella piena la bestia fece in modo che non sentì più peso sulla schiena tutto il suo sale s'era sciolto in brodo a tal vista sorrise il vecchio gallo e cantò quella celebre sentenza che a farla ai furbi è doppia l'indulgenza ossia fiaschi e cantine e tazze alla civetta alla bevona i campi e le cascine e cappellini e cuffie alla sorella della mano stretta dicendo il savio frigio che coll'usar quest'arte le donne erano spinte per far danari o per trovar marito a sbarazzarsi della loro parte oh basta sento gridarmi da un moderno autore troppo lunga è la frase or tira il fiato un cavallo di legno e tutti questi armati eroi mi sembran fanfaluche non meno che veder gabbato il corvo da monna volpe a te male si addice di scrivere in codesto epico stile un gatto che diceano il mangialardo facea dei topi un così gran macello e tanti nell'avello n'avea sospinti e sbigottiti tanti che i pochi vivi ancora non osavano il muso cacciar fuora o disgraziati sempre i timorosi dicea fra sé quel povero animale che da paura internamente rosi non c'è piacer che non finisca male anche il boccon ti si conficca in gola vivi e dormi sospeso in crucci in pene ma non mi credo già tanto ad apollo prediletto ch'io possa all'argomento fornir pregio e splendor chi sa lo faccia intanto io mi contento e voce e senno dar non solo alla volpe ed all'agnello ma le piante ed i fior parlano anch'essi come tocchi da magica verghetta ogni voce ogni uccel che in l'aria vola ti fa gelare il sangue nelle vene corrèggiti mi dice un barbassoro ma si corregge il mal della paura ho veduto fior d'uomini anche loro far talvolta una misera figura l'altro caso è di bestie più minuscole la colomba bevea nell'acque limpide d'un ruscello quand'ecco vi precipita una formica invan cerca la misera di trarsi fuori da quel vasto oceano quando ebbene se volete un altro tono più mellifluo sentir statemi attenti pensa ad alcindo la gelosa eurilla e di sue pene testimonio intorno non crede aver che il cane e le pascenti sue pecorelle un bocconcin da far gola agli dèi e ch'era riservato al sacrificio a lui gridando il fatto mio tu sei non so chi t'abbia fatto così bello ma non potrei trovar miglior boccone necessità governa e in ciel son sempre quelle per variar di casi la luna il sol le stelle o grandi ciarlatani che preparate ai principi gli oroscopi lontani o cabalisti o furbi nuovi e di tutti i tempi finitela una volta di canzonar gli scempi per celebrare il dì della sua festa il biondo imperator della foresta fuori alla caccia andò non a caccia di merli e d'usignoli ma di cervi s'intende di bei cinghiali e grassi caprioli e l'asino invitò strilla la forsennata madre e lasciar la corte vuole del cielo e vivere romita in un deserto s'ingegna il padre giove d'intender di ciascuno il torto e la ragione ma visto ch'era fiato divin quasi sprecato tentar in fra que due qualche conciliazione allora decretò ferito ferito mortalmente in mezzo al core imprecava un uccello all'aspra sorte e diceva inghiottendo il suo dolore a noi noi stessi procacciam la morte ché non sarìa così presto e fatale se delle nostre penne non rinforzasse il cacciator lo strale è leggier il falcon l'aquila fiera a chi gran corpo a chi valor si dà se l'uno o l'altra gracchia il corvo serve pel cattivo augurio e pel tempo cattivo la cornacchia si scioglie anche del bene l'incanto se da lungi il cuore lo previene e offende iddio chi crede ch'ei voglia anche i conforti mutar in pianto e in lutto col rovesciar le sorti l'occhio sanguigno furibondo rugge balza punto il leon da quello spillo rugge la selva e spaventata fugge ogni belva per colpa d'un assillo quell'embrion di mosca come dico le nari il muso punge e gli occhi a caso la rabbia monta del leone al naso e ride l'invisibile nemico secondo lotto case di città mobili ricchi d'or superfluità cosucce rare di galanteria eunuchi belle schiave abili e destre in ricamar in pettinar maestre astuta la vicina or che i figli non sanno camminare le chiede in grazia un'altra quindicina quando ancora tornò la bestia stolta disse l'amica digrignando i denti cacciane via se ardisci questa volta e mostra i figli suoi grossi e valenti ma queste spugne ahimè fatte pel troppo ber troppo pesanti resero il bel servizio di tirare la bestia in precipizio bestia e padrone vi sarebber morti e senza remissione se non li soccorrean anime buone la fece donna e gliela diede in moglie dir non vi posso in rima i baci e le finezze e le carezze che fa questa sposina al malinconico suo marito più pazzo ancor di prima allor superbo l'asino esclamò se potesti adunar tanto bottino ringraziami vicino è ver rispose il re della foresta mandasti ragghi proprio della festa anzi soggiungerò che avrei potuto spaventarmi anch'io ma ti conosco e tema grazie a dio degli asini non ho supponendo anche lui d'uscir d'affanno mastro spugnaio volle far lo stesso a guisa delle pecore che ciò che l'una fa e l'altre fanno entra nel fiume infino che gli giugne l'acqua alle orecchie e vi bevvero in tre il mulattiero l'asino e le spugne o tristo insetto o fango della terra vanne lungi un leon così dicea rivolto a un moscherin che rispondea per vendicarsi e per sfidarlo a guerra pensi tu che il tuo titolo di re possa indurre paura in un par mio che traggo un bue più grosso anche di te a far come vogl'io due cose sembra a me che possa questa favola insegnare prima che il più terribile non è il più grosso nemico come pare e poi si può vedere che molti che si salvano dal mare affogan spesse volte in un bicchiere mondo potrebbe quest'aneddoto servire di lezione senz'altra coda a un numero stragrande di persone che dicono e fan credere in questo mondo incerto di legger nel destino come in un libro aperto non c'è bestia allo stringere del conto che ti possa in beltà stare a confronto fecer gli dèi le bestie di maniera che ognuna avesse qualche qualità i dotti e gl'ignoranti trovaron la sentenza ben pensata ma esopo dimostrò che tutti quanti avean presa una mezza cantonata se il morto fosse vivo egli dicea questo popol che passa per sì fino e acuto di natura farebbe una ben misera figura ma vien lo scarabeo che ancor cova nel core il vecchio suo rancore e un'altra volta all'ova fa far l'orrendo salto questa seconda offesa suscita tanto affanno che quanto lungo è l'anno l'eco di quelle selve non può chiudere da cinque e cinque ormai si combattea anni d'intorno alla superba troia e da mille battaglie affaticati cedeano il campo i coturnati achei allor che da minerva escogitato sorse un cavallo di gran legno intesto nuovo e fatale inganno se avesse al nascer mio calliope istessa presieduto e parlasse in me la musa ancora io canterei queste d'esopo belle menzogne ché fu sempre il verso in tutti i tempi alla menzogna amico tocca da gran misericordia la colomba un fil d'erba le gettò che fu per la formica un promontorio e così la meschina si salvò in quel mentre di là passa uno zotico villano a piedi nudi che di venere vedendo il sacro uccel tosto d'ucciderlo con una sua balestra meditò e ma tra i salci e l'erba ecco tirsi si avanza e della bella ode i sospir ch'essa confida al vento perché li porti al disperato amante oh basta basta grida il mio censore non ci si sente quel sapore classico in questi vostri mal torniti versi che dimandan l'incudine e la lima e tante cose aggiunse e tanto belle ch'ebbe la grazia di salvar la pelle tre giorni dopo cade il martorello per suo destin fatale nell'ugne d'una donnola terribile nemica degli uccelli in generale e già la mira e nel suo cor già sembragli d'averla bella e cotta nella pentola ma in quel momento sul tallon la piccola avveduta formica il morsicò mentre indietro a guardar egli volgeasi la colomba ebbe tempo di fuggirsene e la cena così fuor della pentola col piccione nell'aria e tanta è la forza di natura che a un certo punto più non si ripiega invano poi di toglier si procura la fragranza che il vaso abbia assorbita o alla stoffa di togliere la piega e detto questo soffia nella tromba piglia il campo e soldato e insiem trombetta sopra il leone piomba e dapprima sul collo un certo uomo di grecia a tre figliole fu padre infelice d'indole pazza e fra di lor diversa l'una avara secondo che si dice civetta l'altra e vedendo un corvo l'aquila che audace rapiva un agnelletto più debol ma non men di lei vorace vuol tentare il medesimo colpetto senza pensarci molto salta addosso a un magnifico montone con gravità d'imperator romano un asinaio col suo scettro in mano guidava due corsier di asineria l'uno di spugne carico con chiasso moveva i piè veloci l'altro carco di sal stentava il passo come se camminasse sulle noci già presso a partorir era una cagna non sapendo ove mettere il fardello si pose a supplicare una compagna che volesse prestarle il suo casello in capo al tempo torna la comare e chiede il letto da pagarsi alla madre in rate eccetera così ben stabilito si fecero tre lotti come segue primo lotto di ville di campagna e luoghi di cuccagna con chioschi ben guarniti e con cantine piene di malvasia vasi piatti bicchieri argenteria o per dirla in un'ultima parola tutto ciò che può far gola alla gola volea la bestia sciocca replicare ma tanto non osò conoscendo l'umor del suo compare e fece bene io penso se al carattere suo si rassegnò ché un asino spaccone è un contro senso e molti son che con quest'arte han trovata la maniera di tirar la sorte a sé a seconda della parte hanno pronta una bandiera oggi viva la repubblica e dimani viva il mestiero basta risponde lor o falso o vero pagate entrambi e che la sia finita tu lupo paga perché fai figura d'accusator bugiardo e tu perché sei ladra di natura se presti ai birbi lascia la speranza di ripigliar il tuo per quanto faccia da loro un dito sol di padronanza ne piglieranno subito tre braccia entro suoi fianchi l'astuto ulisse e diomede il forte aiace ed altri cento armati eroi s'appiattarono e tratti entro le mura le case e i templi rovinar di troia così l'inganno lungamente ordito pagò dei greci la costanza vedrai che il toro vinto e discacciato rispose ella al compagno pien di stizza verrà dal suo bel prato a medicar le piaghe nello stagno e allor amico addio coi piè guazzando in mezzo della lama a conto di madama saremo noi che pagheremo il fio un giorno un pipistrel dié nella tana d'una feroce donnola che aveva antica ruggine coi topi e che a momenti me lo sbrana eccome dice ed osa dopo tanti misfatti uno di voi venirmi avanti da ciò vinto pur anco lo scarabeo non è ma vola e addosso al nume un dì cader lasciò un certo non so che che ben tradur non so giove scotendo il lembo del gran mantello ahimè senz'avvedersi l'ova in terra rovesciò e quando nella nova stagion ritorna il tempo di preparare l'ova di giove al pio ginocchio vola il celeste uccello e colloca i piccini presso il tonante olimpico del trono sui gradini quando l'ultimo fiato il vecchio rese fra lor divise in eque parti il suo colle norme vigenti del paese ma pose un codicillo al testamento non troppo chiaro ossia che poi dovesse alla madre pagar tanto per cento il dì che non avesse più ciascuna la sua parte speciale di fortuna c'era una volta un uomo ed una gatta una gatta sì cara fra le care ch'ei ne provava una passione matta a sentirla soltanto miagolare e pregò tanto il cielo che il destino per contentare le sue strane voglie a forza d'incantesimo un mattino e disse il vero il nostro buon moina un'altra volta l'abito infarina e così bianco quatto s'accovaccia a dar la caccia dentro una madia aperta di cucina per la mia barba disse il buon caprone questo si chiama avere del talento una macchina simile né in cento né in trecent'anni non avrei trovata sì bene congegnata uscì la volpe ed al grullo bestione rimasto in fondo volle per zimbello recitar la moral con un sermone soccorso e vita a una maniera istessa essa nutre l'artefice e il mercante paga il soldato onora il magistrato e dello stato scende a tutte quante le parti e vita desta in ogni lato com'è che il buco a un tratto divenne così stretto e dopo molti inutili giri e rigiri ovunque ch'ella vada crede sempre d'aver sbagliato strada mangialardo secondo l'alessandro di tutti i gatti l'attila dei topi ho letto in un famoso favolista che sol colla sua vista metteva indosso tanta frenesia i pare che tu dovresti alzare i piedi ed appoggiar le corna accanto al muro sì ch'io possa aggrapparmi alla tua schiena e uscir prima al sicuro quindi anche te saprò cavar di pena anzi peggio vivea ché il suo padrone seco la porta al bosco ai solchi al campo tagliar spaccar zappare non c'è scampo di riposare e dice un zibaldone che gotta scossa è assai presto rimossa ma tanto fu il chiasso ch'ei fe nel discendere che scappan le rane in preda al terror sott'acqua nel fango quegl'umidi sudditi non osano mettere il muso di fuor inteso il buon marito un caso tale volendo il caro corpo ripescare per fargli il funerale in riva al fiume in aria disperata chiedeva alle persone notizie della sua donna annegata sarai forse farina ma fossi anche una pentola di gnocchi pazzo chi s'avvicina no no qui fiuto un nuovo accordellato del general moina approvo anch'io del topo veterano il detto e la prudenza va sicuro chi va con diffidenza giove gridando pon fine agli strepiti ognuno il governo che merita avrà un re non voleste leale e pacifico tenete la bestia che addosso vi sta escon quindi a mangiare i rubatocchi e dàn dentro la pania solo il più vecchio topo della tana ch'anco la coda avea perduta in guerra vedendo quell'arnese infarinato disse fra sé un dì colto il momento che i pastori parevan più balordi saltano addosso ai poveri fratelli a preferenza i più pasciuti e belli e li ammazzano tutti a tradimento poi fuggono nei boschi ed ai lontani parenti dato avviso anche i cani mi ammazzan detto fatto che riposavan sul firmato patto così poteva scriver sul cappello io son bortolo io sono il guardiano e rassomiglia a bortolo a pennello con quel cappel con quel bastone in mano allor disse il mugnaio asino son ben io ad ascoltar la gente ma giuro innanzi a dio che d'ora innanzi voglia la gente oppur non voglia farò sempre benissimo a fare di mia voglia così dicendo saltano abbasso e padre e figlio e lascian che la bestia beata e trionfante da sola come un papa cammini a lor davante che a quattro miglia intorno non v'era un topo in tutta sorceria mangialardo anzi cerbero secondo volea di topi ripulire il mondo schiaccie veleni e trappole eran pei topi un ninnolo una carezza a petto di costui morti di sete scendono per bere in un pozzo e ciascuno si ristora ma poi disse la volpe ora messere ch'abbiam bevuto il punto più difficile è quello di andar fuora che tereo nel bosco un giorno sul bel corpo ti recò vieni adunque son mill'anni che quel tempo ormai passò progne disse l'usignolo se il motivo vuoi sentire che nei boschi mi trattiene il motivo è questo solo guarda se c'è giustizia esclaman tutte in coro se c'è pietà che zoppichi a piedi quel fanciullo e faccia invece l'asino sull'asino il citrullo superbo trionfante in groppa all'animale come s'ei fosse il papa di roma o un cardinale onde tappati stavano dentro le tane i miseri il che garbava forse poco a lui per eccitarli finse il maledetto d'essere morto e volta in giù la testa alla gronda tenendosi d'un tetto si sforzava di fare l'impiccato qualcuno che sentinne compassione di seguitar gli disse la corrente che il corpo avria trovato certamente ma fuvvi anche un burlone che disse è tempo perso avrà la donna per contradizione il fiume risalito in senso inverso un dì verso la fine di quella settimana udito dopo il pranzo un gran rumor di là volea fuggir ma come esclama è cosa strana non sono io forse un giorno passata per di qua cani l'istrumento col processo verbale è redatto per via di commissari nei modi regolari e questa fu la pace universale non molto dopo quelli ch'eran lupi piccini ecco diventano lupi grossi di sangue e carne ingordi passo non v'è furbo che sia furbo abbastanza in ogni tempo e in ogni circostanza chi nasce lupo ascolti la natura faccia il lupo che è ancor la più sicura andate altro che papa cogli anni miei credete non c'è care ragazze nemmen da fare il prete rispose il vecchio e dette quattro facezie e rese credette avere il torto e in groppa il figlio prese ma dopo qualche salto visto che troppo era la vite in alto pensò di farne senza e disse è un'uva acerba un pasto buono per ghiri e per scoiattoli alla plebe di roma un dì menenio mostrava questa bella verità come gridava malcontento il popolo al senato il poter gli onor le cariche denari ed ogni illustre dignità e a noi già nudi e miseri tributi imposte guerre e povertà per rimedio o vergogna che gli dài l'uom dal suo lato debole sempre cascar vedrai come dimostra l'opportuno esempio che alle parole mie non manca mai la gente qui interruppe malerba il vecchio onesto sopra la gente voglio or raccontarvi questo or non ricordo il libro ma so d'averlo letto che fuvvi già un mugnaio padre d'un figlioletto di mezz'età sui quindici anni o su quell'intorno della suina ed aquilina gente altro che l'ossa più non rimase e poche penne al vento non v'è mal che non sappia una maligna lingua con velenosa arte produrre il far nulla è un mestier subito fatto ed ecco che le braccia si rallentano le mani più non stringono le gambe si abbandonano e in quanto a messer stomaco s'ingegni se vuol esser soddisfatto triste vecchio il leon è inutil dire se accasciato dagli anni trova il fiato ancora di ruggire rassegnato apparecchiasi alla morte senza tanti lamenti quando vede anche l'asino venire verso la grotta alla feroce impresa questi del vecchio orazio eredi abili e destri discepoli d'apolline a noi di stil maestri trovandosi una volta soli non so in qual parte in intimo colloquio di cuor di mente e d'arte racanio a dire uscì la strage fu sì lesta che per morir nessuno alzò la testa amici troppo buoni e confidenti è la pace una bella e santa cosa ma sol per chi ci crede invece colla gente senza fede meglio è la guerra ed il mostrare i denti e a io in città od altra dignità a voi conceda il principe tenete fisso in mente che ognor dei fatti vostri vorrà parlar la gente la volpe che in materia furberia è vecchia patentata andava un certo dì per una via in compagnia d'un becco un animale che avea più corna in testa che non sale ché a queste donne tanto disprezzate le gioie noi dobbiam più delicate e ciò premesso udite il caso d'una donna sciocca che si gettò a morir dei pesci in bocca ma le membra non men che se morissero un gran languor provaron tutto a un tratto il sangue più non si riversa al core soffre e perde ogni parte ogni vigore così vedono allora che pur colui che prima parve inutile al ben di tutti quanti anch'ei lavora che l'immagine degli uomini non farebbe che inasprire il dolore e la memoria delle mie passate pene a in un quadro era dipinto un leon enorme e forte preso e vinto da un sol uomo e messo a morte glorïavasi la gente nel vedere un tanto ardire ma un leon ch'era presente prese a dire la gente che incontravano la cosa è naturale ridean di quella scena di lor dell'animale gridando oh che burletta oh caso singolare filomela così chiamasi l'usignol in vecchio stile della tua dolce sorella ti ricordi uccel gentile guarda son la rondinella son mill'anni che non vieni a trovarmi da quel dì ti sovvieni che lasciasti i lidi eolici per venir sdegnosa qui sulla cima d'un vecchio albero il nido l'aquila aveva ai piedi era una scrofa coi cari figli ed una gatta in mezzo vivean da un pezzo le tre madri e i figli in dolce accordo allor che la maligna gatta con arte insidiosa dagli acciacchi e dagli anni assassinato un leon già terror della foresta un giorno fu assaltato dai suoi sudditi stessi resi audaci dal vederlo ridotto in quello stato il cavallo gli tira nella testa un calcio il lupo il morde ed anche il bue usa le corna sue un discepol di bacco per il vizio di bere era condotto in precipizio salute ingegno e soldi ed allegria quell'uom avea distrutto come fanno color che a mezza via hanno già speso tutto senza fastidi e senza dottori che le intimin la licenza il ragno intanto scelta una cornice di camera elegante la sua tela spiegò tutto felice i piglia mosche e d'altro non si cura come se avesse fatta investitura di starvi vita natural durante ma quel che un gigante dapprima credettero apparve più tardi un re travicel sentendo dell'acqua finito il subbuglio or questa ora quella le rane bel bel due prima poi quattro tremando in principio poi dieci si accostano a sua maestà bortolo il vero bortolo frattanto dormia tranquillo alla sua greggia accanto dormia l'armento il bel mastin dormiva e dormiva sull'erba anche la piva o mia buona comare in un orecchio le susurra guardatevi vi supplico d'uscir di casa o l'aquila sui figli vostri vi avverto piomberà non dite ch'io ve l'ho detto o quella scellerata farà sopra di me la sua vendetta dentro i fossati del castel vedevansi andar come sul corso tuffandosi guazzando a fianco a fianco l'uno non men dell'altro agile e bianco poi piglian coraggio si fanno domestiche e c'è qualche ardita che in groppa gli va il re travicello che adora i suoi comodi non parla non si agita pacifico in sé allora i ranocchi con giove borbottano ché vogliono un re che faccia da il lupo malandrin ecco bel bello s'accosta e per poter spinger l'armento verso la grotta e farne un gran macello ricorre ad un cattivo esperimento un topo che la vede in imbarazzo e in pena le disse ma non sai che allora non avevi ancor la pancia piena magra venisti amica e magra tornerai ciò che di te si dice anima mia a molti altri conviene ma confonder le cose non conviene per far gran pompa di filosofia i lupi sono bestie che si sa mangian sempre con grande avidità un giorno uno di questi in compagnia per ghiottornia mangiando a più non posso gli cadde in gola un osso la lor morte è sicura e me felice ancor nel mio dolore ove men resti di tanti un solo a raddolcirmi il pianto ciò detto uscì lasciando alto spavento nella casa dell'aquila discende quindi la trista e va dove la scrofa fresca di parto si giacea coi figli nel cortil d'una grande fattoria il bianco cigno e il papero vivean coll'altre bestie in compagnia l'uno al piacer dell'occhio e a fregio dei giardini destinato e l'altro dico l'oca allo stufato fanciul sull'asino e vanno oltre un pezzetto quand'ecco tre mercanti gridare con dispetto è bello che tu vada sull'asino e che al passo cammini un vecchierello scendi poltrone abbasso nel granaio madamigella donnola fresca di malattia e fatta ancor di corpo più lungo e mingherlino in un vicin granaio un giorno penetrò per un foro che meglio diremo un forellino e qui tanto mangiò con tanta indiscrezione di lardo e d'ogni tenero boccone che grassa e bella in breve diventò voi mi vedeste a nascere e avete sulle dita quello ch'io valgo e i casi tutti della mia vita or ben che ne pensate ch'io debba rimanere nel mio villaggio ovvero cercar gioia e piacere fra l'armi e fra le corti un giorno il cuoco avendo alzato il gomito un poco più del solito a mezzo della gola prese il cigno scambiandolo col papero per metterlo tagliato in cazzeruola o cosa stravagante che col buon senso cozza che l'uomo vada a piedi e l'asino in carrozza osserva un tizio e seguita allor la più sicura amici è d'impagliare la bestia addirittura se tanto a cuor vi sta d'un asino la pelle più che le scarpe l'uccel presso a morir mosse la voce e pianse un suo dolcissimo lamento sorpreso il cuoco oh ciel grida che sento una volpe chi dice di guascogna e chi di normandia morta affamata andando per la via in un bel tralcio d'uva s'incontrò così matura e bella in apparenza che damigella subito pensò di farsene suo pro già fu un tempo che la rondine la sua casa abbandonò e la verde solitudine della selva ricercò dove spiega dolce al vento l'usignol il suo concento se dura un po dell'asino non resterà che il cuoio se dura un po capisco che anch'io di rabbia muoio ripicchia il vecchio perdesi tempo cervello e fiato a contentar la gente la serva ed il curato vediamo tuttavia se c'è miglior consiglio ma finita una tela ecco una bella scopa che la cancella rifatta ecco di nuovo a sua disdetta in alto quella scopa maledetta e dàlli e dàlli fugge dalla ragna perseguitata e rotta e corre a consolarsi colla gotta che meglio non viveva alla campagna e già le mura dell'antica patria per altra terra sconsigliato e menno avrebbe abbandonate ma con parole ornate il buon menenio narrando questo suo famoso apologo la turba ricondusse a miglior senno un lupo che traea poco vantaggio dalle sue buone pecore vicine pensò d'adoperar arti volpine e di vestirsi in altro personaggio indossa d'un pastore il casaccone a mo di verga piglia un bel bastone e perché nulla manchi alla bisogna si mette intorno al collo una zampogna in quanto a cataplasmi di speziali si sa che son dagli uomini inventati per trarre in peggio i mali dello scambio dei loro appartamenti i due fratelli si trovr contenti pastor pecore cani a tanto chiasso si sveglian tutto a un tratto e l'imbroglione dentro imbrogliato in fondo al casaccone né difendersi può né dare un passo ahi morte a noi o almeno ai figli nostri che è tutt'una per il cor delle madri essa prepara perché divelto andrà dalle radici il tronco e condurrà nella rovina i figli nostri a lei tenero pasto i topi i quali credon che pagato egli abbia il fio per qualche ladreria di formaggio o d'arrosto al funerale promettono di fare un carnevale sporgono il muso guardano all'insù poi scappan dentro poi tornan di qua e poi chi qua chi là escon ch'è un pezzo che non mangian più abbiano i greci antichi lode d'aver scoperto pei primi dell'apologo l'arte e il parlar coverto ma sia concesso ad altri dopo di lor venuti di spigolar nei campi che quelli hanno mietuti quindi la buona grazia per sé gli dimandò tu scherzi disse il lupo anzi ringrazia i morti tuoi parenti se il collo t'ho lasciato uscir dai denti vattene o scellerata impara ad esser grata e prega i santi di non tornar agli occhi miei davanti seminato astutamente nell'altra casa l'odio ed il sospetto quatta la trista si rinchiude in casa da quel giorno né l'aquila il suo nido né la scrofa la tana osano un solo momento abbandonar pronte ostinate alla difesa della cara prole malerba o voi che tanto viveste e che del mondo sapete il tanto e il quanto avendo della vita disceso ogni gradino solvetemi un gran nodo intorno al mio destino di fantasia nel regno c'è qualche terra oscura ove i moderni possono correre l'avventura su questo bel proposito un fatterello io so che al celebre racanio malerba un dì se una donna cercasse d'affogare io disapprovo sempre quella gente che dice lascia fare le donne sono meno che niente questo dispregio per il debol sesso dirò se mi è permesso un sentimento cinico mi pare diavolo oimè gridava oimè son io morto davver chi sei fantasima io son la cuciniera dell'inferno e porto da mangiare a quei che stanno in questo loco eterno e il buon marito senza giudicare grazie al vin se sian cose false ossia la bestia stupida e feroce volle aggiungere agli abiti la voce ma un tal versaccio od ululo cacciò che le selve ed i sassi spaventò è giusto il buon mugnaio risponde a quei mercanti scende il ragazzo il vecchio monta al suo posto e avanti quand'ecco tre ragazze volendo dir la loro ah questo è troppo disse o ignobil bestia non è il morir così grande molestia come il soffrir d'un asino l offesa e signore ser stomaco dicean vive pacifico e a lavorar noi siamo bestie nate a lui soltanto a lui se c'è il boccone a noi fatiche pene bastonate oh provi un po se in via straordinaria può rassegnarsi anch'egli a viver d'aria ma la gotta che in case di riguardo osserva un gran via vai di dottoroni no no dice alla larga dai portoni e va a piantar come si dice il chiodo nel pollice d'un piede a un pover'uomo sperando a questo modo di starsene sicura come in duomo il re degli dèi per trsi il fastidio prendete risponde e manda la gru che becca che stuzzica che infilza che storpia resistere i sudditi non possono più quando il ragno e la gotta uscr di mano al diavolo costui disse a costoro l'uno e l'altra sarete al seme umano un regaletto d'oro andate allegramente e poi pensate a sceglier casa ve ne son di belle magnifiche e dorate e ve ne son di brutte e rovinate di quanti danni scaturir dal vaso di pandora per me la furberia tengo il più tristo ed anche il meno indegno che sempre l'abbia in grande obbrobrio il mondo così la regia maestà ridona alla social famiglia ciò che alle membra sue sottragge e piglia tutti per essa e tutti traggon d'essa sia che questa all'altra una rovina appresti o quella un improvviso assalto ahi sciocche entrambe sprovveduti i figli del consueto cibo a lor fu primo carnefice la fame ad uno ad uno li videro morire a far più grasso dei mici il desinar rimossa cangiam fratel cangiamo e detto fatto ad abitar va il ragno a la capanna dove scopa non c'è che dia lo sfratto e la gotta pacifica si adagia sul corpo ad un prelato eminentissimo come se fosse un letto di bambagia già sazie le rane di stare in repubblica gracchiarono tanto che giove pensò di dare allo stato la forma monarchica e un re tranquillissimo ad esse mandò ah sen vedono di belle se visita brighella la colombina cara va sulla mula è vecchia la mia canzon ma chiara o bel terzetto io so che a questo mondo il male è unito al bene d'ogni destino in fondo la guerra è dolce al core secondo il caso ed aspro sembrar ci può l'amore ma contentar bisogna la corte i suoi la gente ma il padre era già vecchio andavan essi un giorno a vendere al mercato un loro somarello e perché fosse fresco e a vendere più bello le quattro gambe in mazzo legate all'agnellino me lo portavan come si porta un palanchino mill'anni di spietata guerra pecore e lupi fecero la pace e fu un atto bellissimo fraterno perché se ai lupi piace qualche volta mangiar le pecorelle dei lupi colla pelle fanno i pastori gli abiti non era forse il tempo di scherzare ma l'uom avea ragione chi nasce e non soltanto il gentil sesso con questo vizio radicato in l'ossa sempre contradirà fino alla fossa e forse anche più in là se gli è permesso a dei tre la più gran bestia non è quella che pare il vecchio persuaso dal dir di quei passanti drizza la bestia in piedi e se la caccia avanti per quanto se ne dolga l'asino in suo latino che preferia la parte fare abbi pazienza non saresti in molle se avessi meno barba e più cervello addio bello per me mi accuso fuori in quanto a te provvedici se puoi io vo per un affare di premura in tutti i casi tuoi sempre alla fine di guardar procura or che cosa intendi fare di restare a stancar l'aria del tuo canto eternamente disdegnosa e solitaria qui non passan che selvaggi animali e rozza gente il deserto i sassi i faggi non son fatti per un'anima così dolce e intelligente quell'esser sempre in pena ed in paura al pascolo alla caccia era un tormento mentre la pace adesso li assicura dànno i lupi in ostaggio i lupicini dàn le pecore i cani quest'opera devoto sottometto lo stomaco mi sembra essere imagine se lo si guarda sotto un certo aspetto e invero se lo stomaco patisce sen risente il corpo intero e lo dimostra vero delle membra ribelli il vecchio apologo questo non è un uccello che si coce non sia giammai ch'io tolga la parola a chi parla in un modo che consola chi sa bene parlar se casca male trova rimedio e questa è la morale non volendo servir sempre allo stomaco prese le membra un dì dal malumore giuraron di far sciopero e sull'esempio stesso del padrone darsi alla bella vita del signore dica ciascun le preferenze sue o tiri una pagliuzza eccone due per me soggiunse il ragno a queste o a quelle m'adatto e non ci guardo amica disse un giorno che andò la sua vicina del terzo piano a visitar non vedi come col grifo eternamente scavi le radici dell'albero laggiuso la sozza bestiaccia con quell'affar confitto in mezzo all'ugola che strozza la parola sarìa morto se a trarglielo di gola una cicogna pia col becco non venìa con colpo veramente da cerusico il lupo liberò non fanno dieci passi che sono al sicutera l'un dice e si può dare una peggior maniera dov'è verso un fedele e vecchio servitore la carità del prossimo o gente senza cuore un giorno che ben molle di decotto tornava a casa traballando e cotto la sua donna lo prese e lo serrò in fondo a un bugigattolo dov'egli in braccio al vin si addormentò quando si risvegliò vide oh spettacolo intorno al letto luccicar le fiaccole e sopra il letto un gran lenzuolo funebre e accanto i cento attrezzi della morte ond'io non dico s'ei si spaventò camuffata alla foggia d'una furia ecco s'avanza la gentil consorte adagio come vanno le fantasime a servirgli una broda nera e sordida ah proprio egli credé d'esser cascato in casa del diavolo a un tratto il messer risuscitò e sui più grassi rapido piombò questa è di guerra vecchia strategia esclama e ne conosco di più belle per cui verrete tutti a casa mia il tuo canto se ritorni o sorella alla città come già nei lieti giorni ogni cor stupir farà mentre invece questo vivere solitaria negli affanni in quest'orrido soggiorno non può far che porre in mente il selvaggio il nefando orrendo oltraggio intese il lupo che in un canto chiotto sen stava ad ascoltare e si fissò quelle parole in mente poi certo che la bimba non avria conosciuto il terribile compare corre all'uscio e con voce da priore canchero al lupo esclama apri mio core ma i furbi che con più prudenza vanno dapprima non si fidano se in ogni parte chiaro non ci vedono o come quell'antica volpe fanno un dì narra la favola innanzi a un colossale busto d'un grande eroe la volpe si fermò e subito esclamò e il mare un pastor sen vivea felicemente del suo gregge da un pezzo in riva al mare e s'anco non avea da scialacquare di quel poco vivea sicuramente ma la vista di tanti bei tesori che ogni giorno sbarcavan sulla sponda tanto accese il suo cor che a sé maggiori fortune procacciar volle dio grande degli dèi dicea la mosca in odio alla formica che ardiva in grado gareggiar con lei e come mai può darsi che un animal sì vile e sì minuscolo alla figlia dell'aria osi eguagliarsi i servi con forche e spiedi accorrono da ammazzare non un ma cento cervi invan trafitto ei lacrima ucciso trasportato e ben salato tornò più volte in tavola piatto ai vicini molto prelibato a quei tempi erano ignoti tanti basti e tante selle e predelle e ferri e maglie da battaglie e non c'era l'abbondanza delle splendide carrozze su cui vanno oggi le belle alla danza alle feste ed alle nozze l'amor mio non valea dunque un quattrino esclama l'uom devoto a quella vista va rassomigli a quella gente trista che del cuor non intende la ragione ma vuol esser pigliata col bastone ranocchi egli invoca il diritto delle genti chiama gli dèi ma l'altra fa la sorda è la pietanza troppo grassa e ingorda perché la trista guardi a suoi lamenti e a tira tira un bel pezzetto giocano avea veduto una di queste allodole marzo ed april trascorrere senza gustar le tenerezze e i palpiti che fan sì dolci al cor marzo ed aprile pensò quindi non perdere tempo più subito il nido appresta l'ova depone e cova e tragge i piccoli dal guscio lesta lesta che avete adoprato la linguetta proruppe la pacifica formica è ben che anch'io vi dica che nei palagi siete maledetta che il sangue dell'altare non è poi quel nèttare che pare oh quale carezza oh quale musica olà martino olà martino accorre e subito ballar con altra solfa me lo fa a io ah povero padron ah sentieroli ah fresche insalatine addio porri cicorie addio fagioli che fate la minestra così buona all'erba ai fior la caccia non perdona un uom già fu della campagna amante mezzo borghese e mezzo contadino che possedeva un orto ed un giardino fiorito verdeggiante recinto intorno da una siepe viva lo zampino del lupo voi sapete che non è poi la cosa a vedersi più bella e più graziosa vedendo il vecchio astuto che mal serve la rete torna a casa così com'è venuto quante cose ei potrà narrare il giorno che tra i nipoti suoi farà ritorno il topo che nell'acqua è poco pratico prega affinché l'amica sia garbata d'agevolargli un po la traversata il lesto abitator della foresta rende già grazie ai bovi e sospira il momento in cui non resta persona in stalla per alzar le piante ruminando un de buoi così disse fra sé la grossa bestia e un dì che il suo padron sedeva a tavola alzò una brutta zampa e colla musica più soave che ciuco modulò al padroncin la guancia carezzò credea così d'entrar subitamente ma l'altra che spiò dal finestrino risponde degna figlia della capra caro se vuoi ch'io t'apra dammi a vedere in prima lo zampino io do spicco al candore naturale delle belle donnine innamorate che non credono d'essere acconciate senza almeno una mosca artificiale ma tu sciocca con tutti i tuoi granai sempre una miserabile sarai poi che già bionde eran le spiche in ansia vivea la mamma allodola di veder colle falci il campo a mietere prima che i figli fosser grandi al volo e ognor li prega ove le occorra i piccoli lasciar e il nido solo perché l'orecchio attenti porgano quali discorsi tiene il mietitor quando nel campo viene se pei crepi passò la razzapaglia per quanto numerosa per le piume non fu la stessa cosa non è picciol pericolo amici aver la testa coronata e i troppi lunghi strascichi tolsero a fior d'eroi la ritirata si tolgono si slegano i sacchetti e o vista esclama il leon che di giubilo saltella ve ve quanti figlioli a me le doppie han generato e già guardate amici molti son grandicelli e poco meno delle madri il prodotto è roba mia e sì dicendo tutto l'oro acciuffa nulla volea di ciò che vive in terra lasciar libero più ma tutte quante render le cose al scettro suo soggette quindi ordinato avea che quanti sono popoli a quattro ed a due piè sul globo elefanti serpenti uomini e vermi e tutta intera dei canori augelli la famiglia non sempre i cavalli portaron la briglia ma quando pascevasi l'umana famiglia di ghiande i cavalli si videro e gli asini andar per le selve com'oggi le belve udito questo andiam disse l'allodola non c'è tempo da perdere queste parole son l'avviso estremo e svolazzando i piccoli ognuno come può la tenera famiglia dell'allodola senza trombetta subito i tre fratelli in lite fra lor e di contrari pareri il fianco aperto lasciano agli avversari e il senso a loro spese conobbero ma tardi di questi disuniti e ben legati dardi e un mattin di primavera un leone in una bella pastorella s'incontrò tanto bella che al pastore per isposa dimandò dico il ver che il pover'omo si aspettava forse un genero più modesto e galantuomo ma poteva dir di no e vanno superbi di servir a un'eccellenza che alla barba di giove e di suo figlio grasso e beato del suo bel far nulla vive sui fondi della cassa pubblica cosa è questa allor mangiamontoni disse o che siamo lupi da zimbello se mi casca il marmocchio negli unghioni mentre che al bosco va per le nocciole vedrà se lupi siam da donnicciuole tenerello dàlli dàlli e l'ammazzan come un topo un villan gli troncò la testa e un piede che comperò il signore del castello qui confitta al portone ancor si vede una vecchia iscrizion sopra un cartello è vivo o morto ciò ch'io stringo in mano disse il pagano per tirare in trappola apollo e per confondere i miracoli e in mano aveva un uccellin mal vivo pronto secondo il caso a lasciarlo scappar o piano piano a soffocarlo io frequento i palagi e siedo a tavola con giove e bevo il sangue dell'altare mentre questa imbecille tisicuzza in tre giorni non mangia una pagliuzza che fatica tre giorni a trasportare è forse a te concesso piccina di sedere in testa ai re e di volar in seno del bel sesso com'è concesso a me mentre dura nell'acqua la battaglia un nibbio che nell'aria fa la ronda vede quei cosi diguazzar nell'onda e come un nibbio subito si scaglia pigliando entrambi a mezzo del legacciolo o stati microscopici non cercate arbitrati ai più potenti ma gli strappi aggiustatevi da voi se li chiamate prima nelle guerre li vedrete restar poi per le terre una rana si accosta e colla rauca sua lingua dice o salve messer ratto qua qua venite a trovar me nell'umido mio regno e resterete stupefatto se penetrar le donnole potesser nelle strette casupole dei topi vedreste quelle bestie in men d'un'ora fare di lor polpette tanto è l'odio che sempre le divora questa felicità da una lepre fu tanto disturbata che il nostro galantuomo una mattina va dal signor della città vicina e racconta la cosa come sta la mi sembra strana poiché gli amici sono al far sì lenti ite ragazzi e fate un nuovo invito per domattina a casa dei parenti maggior spavento allor conturba i semplici uccellini che o mamma o mamma gridano i suoi parenti ha detto verran dimani allo spuntar del sole gli spassi ecco dei grandi a quella vista esclama il pover'uomo in un momento fecero i cani ed i cavalli un danno che certo ugual non fanno cento lepri in un anno o cinquecento quando tornò l'allodola trovò il suo caro nido in iscompiglio o mamma un gran periglio ne sovrasta egli ha detto che verranno diman gli amici suoi per dargli mano a mieter questo grano la lepre che rifugio avea trovato all'ombra d'un gran cavolo cacciata tempestata da un pertugio della siepe scappò come il diavolo ma il pertugio divenne una caverna perché il signor che si diverte al ballo vuol che si esca di là tutti a cavallo saggio chi sa dimenticar l'offesa è la vendetta un tristo godimento se tu la compri d'un piacere a spesa che degli altri piaceri è il condimento a e questa così girando ed adocchiando a un tratto uscir vede una testa diversa dalle solite dàlli addosso la povera bestia è scoperta figliuoli nell'unïon la forza a questo alto concetto antico quanto esopo per quanto io venga dopo non voglio un filo aggiungere so che fedro non esita a rincarar sovente per ambizion la dose che il ladro mai non rubi al ladro dice il proverbio e poi si sa da un pezzo leon non mangia carne di eone e che socrate fabbricava una casetta e ognun voleva dire qualche cosa o ch'era troppo larga o troppo stretta ch'era bassa una tana una casupola indegna di persona sì famosa la scimmia e gli altri restano sì scossi che non osan fiatar indi ripresa lemme lemme la strada ad alessandro chiedon ragione ad alessandro e come avria potuto render lor giustizia per non perder la dolcezza d'un amor che cieco il rende l'animale innamorato al consiglio acconsentì ma un leone disarmato è un castello che si arrende quattro cani ed un bastone ammazzarono il leone sempre amor se fuoco prende tu vedrai finir così io vi dirò se non mi fate male dove potrete grassa prateria ed erba ritrovar buona per voi a quest'offerta si piegaro i buoi folle chi spera d'ingannare i cieli i raggiri dell'uomo iddio confonde tutto ciò che il tuo cor serra e nasconde tutto convien che all'occhio suo si sveli un pagan che puzzava un po d'eretico e credeva agli dèi forse con beneficio d'inventario per ingannar l'oracolo andò un giorno d'apollo al santuario d'una linea i dardi non si piegano allor disse il vecchietto vicin quasi alla morte da solo o gente debole saprò vincer la prova risero i figli e alcuno pensò ch'ei fosse matto ma poscia più non risero quando il fascio disfatto il vecchio prese a rompere i dardi ad uno ad uno andiam figliuoli grida il padre a figli suoi per quanto faccia parente al mondo più fedel non c'è di chi sa far da sé noi prenderem dimani le nostre falci e colle nostre mani il raccolto faremo e finiremo il cavallo col cervo ebbe contesa e non potendo vincerlo nel corso all'uomo fa ricorso perché l'aiuti a vendicar l'offesa l'uomo gli salta in groppa e dato un freno da rodere al protervo sì lo spronò che finalmente il cervo nel corso venne meno così potrò più libero e più pronto difendervi se mai ne assalti alcuna delle bande che infestan questi boschi ad un leon non si usa dir di no anzi vien ricevuto con rispetto e sollevato e corteggiato un anno che sul numero poté contar de suoi re topolon l'esercito spiegò dei topi eroi di contro anche le donnole spiegaron le bandiere e le schiere respingono le schiere ondeggia la vittoria di sangue i campi scorrono ma alfin narra l'istoria i topi le toccarono oh quante son le gazze come questa al mondo che le altrui penne si vestono che de plagiari formano la casta potrei scaldarmi contro lor la testa ma ciò che ho detto basta là dice quest'erba è troppo poca ehi qua non c'è pe buoi letto più fresco presto alto in cascina chi mi rovina le bestie olà c'è gran difficoltà a toglier quattro ragnatele ai muri brutti figuri e questa roba si narra che una gazza trovate un giorno d'un pavon le penne con arte intorno a sé le accomodò a far mostra di sé quindi la pazza con aria di persona alta e solenne per il cortile e tra i pavoni andò in casa del padrone chi comanda è l'eccellenza sua che trinca abbraccia e mangia in fin che giunge il momento d'uscir a dar la caccia ora incomincian le dolenti note di corni e trombe scoppia un chiasso tale che par quasi il giudizio universale correva ai tempi antichi una leggenda famosa ch'io non so proprio se meriti d'esser contata a voi per quel che possa aver di sale amici io ve la vendo strombazzato la fama avea pel mondo che alessandro figliuol almo di giove fame parlando d'un avar che un suo tesoro nascose in terra esopo in una favola ha detto cose d'oro questo avaraccio sordido padrone no ma schiavo egli dell'oro di nascere aspettava un'altra volta il suo denar per spendere avvia d atene per servirti a lui la scimia risponde e per far grossa la bugia son molto conosciuto alla città soggiunge e conto assai fra quelli della prima nobiltà posso raccomandarti ad un cugino ch'è giudice di stato ma il tempo passa il mio magazzino non empio a ciarle inutili e nemmen la dispensa or dunque addio a di volta in volta dici ah buon gesù io non avrei mai più toccato ciò che a stento si raccoglie e sparisce in un momento allor amico a che servono i guai il passeggier rispose a quell'ossesso se il tuo tesoro non lo tocchi mai mettici un sasso e servirà lo stesso capretta prima d'uscire al pascolo la porta col saliscendi al malguardato ovile chiuse la capra accorta e disse alla capretta anima mia la porta non aprire a chicchessia se non ti dice il motto canchero al lupo e a quello che lo porta è della concordia soggiunse la possanza e il ciel supplica e prega il moribondo padre che in ogni circostanza amor li stringa amore ch'ancor sì ben li lega contro il suo genio invan altri s'ingegna di comparir amabile un spaccalegna è sempre un spaccalegna un asino già fu conta la favola che pensando di rendersi simpatico disse un giorno fra sé e come disse vien colla sua gente armi cavalli e cani e comandando in casa allegramente compar dice al padrone i vostri polli sono grassi e teneri facciamo prima un po di colazione naufragò tutti morti sarian se in quel momento un buon delfino il qual secondo plinio ha per gli uomini un certo sentimento non ne traeva alcuni in salvamento fra gli altri anche una scimia che in groppa gli saltò questa bestia indiscreta viene dice ogni dì mattina e sera si satolla di cavoli e di bieta ridendo delle trappole e dei ciottoli che perdon contra ad essa tutto il credito è un pezzo che la dura questa bega e quasi entro in sospetto che sia folletto questa lepre o strega ti son molto obbligato risposele il delfino e allor suppongo ti sarà presente anche il pireo cospetto egli è dei prossimi illustri miei parenti il più parente rivolto all'alleato grazie dice il caval non troppo saggio permetti ch'io ritorni ancora al prato albergo mio selvaggio scusami amico a lui l altro rispose ho fatta una scoperta che servir mi potresti in varie cose talché non ti conviene l'aria aperta viva colà dentro ogni sorta vi fioriva d'insalate e bei fiori di mughetto e gelsomini e fresca erba cedrina per fare a caterina il giorno della festa un bel mazzetto noi capita spesso di creder grandi cose alla lontana e quando son dappresso non è che nebbia vana quel brutto bertuccione aveva il torto di confondere un uomo con un porto pazienza ma conosco ancor dei musi forse di lui più belli che discorron di tutto ad occhi chiusi e cambian le montagne in fiumicelli e ringraziar le stelle i pezzi grossi vi lascir la pelle e la ragion fu questa che sui nemici per incuter tema o per segno di grado e dignità avea ciascuno in testa qualche cimiero o piuma o diadema questi sono prosciutti della festa dice il signor è vostra cortesia se vi piaccion son vostri grazie amico mandateli vi prego a casa mia mangia il signore e mangia una caterva di cani e cacciatori e servitori tutti animali e gente a cui non manca per fortuna un dente i grandi presi in blocco son di solito larve di commedianti che fanno effetto sol sugli ignoranti i ciuchi a lor s'inchinano perché capir non sanno più in là di quel che vedono un cervo entro una stalla a rifugiarsi corse un giorno ma i buoi non volendo saper de fatti suoi comandarono a lui d'allontanarsi o amici disse il povero animale non mi cacciate via io vi dirò se non mi fate male dove potrete grassa prateria allodola già l'alba erasi desta e già pel solito cibo la buona madre si allontana ma al campo non arrivano i mietitori a figli suoi rivolto dice il padron o che gli amici dormono anche a seguendo i passi dell'avaro un dì un certo beccamorto sospettò dov'era il morto e lo diseppellì quando venne il vecchione e ritrovò vuoto il nido per poco non morì quando il delfin si accorse a qual bel tomo avea prestato il dorso me lo tuffò nel mar e il suo soccorso offerse a un galantuomo e dov'è dov'è la bella padroncina carina t'avvicina quando le nozze ehi galantuomo a questo giova pensarci e presto mano alla borsa un genero ci vuole il buon signor con tenere parole la ragazzina fa sedere accanto le carezza una mano e poi pian piano sale prostrati a suoi ginocchi giurasser tutti obbedienza e omaggio va colle cento trombe e gran spavento diffonde la gran dea fra gli animali non avvezzi a servir che al capriccioso e natural istinto era fra i greci usanza e cani e scimie di condur sui mari per gioco ai marinari accadde che un navilio un dì con questa bella comitiva non lungi dalla riva di atene naufragò legacciolo nell'aria ritornò l'uccel grifagno lieto in suo cor del duplice guadagno e carne e pesce cucinò per cena l'insidia è spesso a chi la fa terribile e sull'ingannator torna la pena questo racconto è fatto per mostrare che un soldo in tasca ne val cento al vento l'ambizïon terribil come il mare coglie l'uomo e la barca a tradimento vediam chi questo fascio sa rompere di voi e ciò che insiem lo stringe vi spiegherò di poi prova il maggior e un altro riprova anche il più forte con gran sforzo di muscoli ma invano lega e molt'altre parole aggiunte ei disse addio io vado ove m aspetta co miei parenti iddio ma spero che sarete sempre buoni fratelli e mentre piangon essi versando un mar di lagrime il vecchio se allargo io qualche volta non è di vane iperboli amor ma per dipingere soltanto delle cose presenti il novo spirito e i vizi della gente un uom che i piedi avea già quasi nella fossa fatto di dardi un fascio disse ai ragazzi suoi in questa un can che andava vagabondo fiuta il lupo dà il segno escono in venti con forche spiedi par la fin del mondo o che vieni a far qui gridano in venti i ha chiamato la donna e per lo scopo ah brutto muso e avrò per i tuoi denti partorito il mio bimbo tenerello dell'omaggio trascritta in cartapecora la formola alla scimmia assegnr la delicata politica di svolgere gli articoli quanto al tributo un vicin re che molte cave d'or possedea diede i denari fin che si volle indi si venne al modo di trasportar il prezioso carico io per pratica già so che a parlar d'amor a te non si va senza pericolo dal provar iddio ti salvi quanto amore sia terribile indomabile padrone ma l'amor messo in canzone che si umilia oggi al tuo piè più terribile non è non è mai la prudenza inopportuna due chiavi chiudon l'uscio meglio duna e le e a e la madre e il se un po di taffettà a te somigli oppur somigli a me e merito non c'è se della mosca il nome gli si dà e non si chiaman mosche i parassiti dei ricchi e dei conviti il cagnolin perché piccino è il frugolo de padroni che in grembo se lo stringono e giusto ciò non è a lui bocconi prelibati e zucchero perché sa dar la zampa al suo padrone e per ogni smorfietta una carezza e a me perché son bestia non avvezza ai complimenti sugo di bastone bel gregge e tolti i capitali in breve se li vide andare in fondo e chi prima parea padron del mondo tornò servo a guardar capre e maiali se prima egli era un tirsi un melibeo poco dopo restò bartolomeo ingannato il delfin dalla sembianza accolse il bertuccione con tanta gravità che in lontananza parea veder l'imagine di arione sei tu d'atene il buon delfin dimanda mentre al porto si avvia non ti fidar per uno che si fida alzano i mille disperate strida fortuna ti promette mari e monti ma come i venti i disastri son pronti a io che con egual discernimento e festa dei re volate e dei somari in testa finché la troppa lunga seccatura morte improvvisa spesso vi procura in quanto al dir che siete l'ornamento delle belle donnine civettuole è un giuoco di parole ché poca gloria io vedo in verità in quel tempo che le bestie ragionavan più d'adesso i leoni pretendevano con noi stringer società non ha forse essi dicevano non ha forse il nostro sesso intelletto e forza ed anima come l'uomo e una criniera per di più che l'uom non ha spesso chi crede d'uccellar altrui leggo in un libro vecchio uccella i sui vecchie parole ma sentenza schietta degna che in voga ancora la si metta com'io procurerò con questa favola non vede ben che l'occhio del padrone dice fedro con stil molto elegante per fare più completa la lezione aggiungeremo e hi mise a dire i gemiti del nostro pover'uomo e chi le lagrime e l'ira onde si lacera le vesti a quell'orribile misfatto il mio tesor m'hanno rubato ahimè gridava il mentecatto il tuo tesor un passeggier chiedé anche fosse il diavol colla coda dice il baron lasciate fare a me che in due minuti o tre ve la metto al dover quando dimani resta con me la passerai non male sprofondato in un morbido giaciglio comprese allora il povero animale quanto pazzo era stato il suo consiglio che giova il ventre pieno senza la santa libertà già pronta era la stalla e preparato il fieno e ancora adesso il suo peccato sconta il cervo in un cantuccio rintanato piglia coraggio e fiato e quando quasi sul finir del giorno vennero i servi a portar erba e fieno e venne nientemeno il sor soprintendente non che d'un cervo quella buona gente non si accorse dell'ombra pur d'un corno vedendo alcune guardie della costa galleggiar da lontano un non so che ell'è una nave dicon che si accosta ell'è no che non è stanno a vedere e dopo alcuni istanti la nave diventò barca battello poi guscio poi bastoni galleggianti le tocca il fazzoletto con altre cortesie da cui procura difendersi la bella con rispetto il babbo tace e bolle dal dispetto già brulica di gente la cucina si mangia si tempesta tranquilla in casa mia allora io men vivrò con pena e con fatica per valli e per montagne non andrò ché la prudenza è di fortuna amica vorrei che tu potessi in tal maniera la falsa gloria scerner dalla vera mal possiede colui che ben non usa del suo denar sappiatelo o taccagni che i guadagni ammucchiate sui guadagni e non avete un soldo all'occorrenza chi trova differenza tra un giobbe che languisce sul letame e gli avari che muoiono di fame e il mulo offrirono la schiena e a lor si aggiunse per aiuto in seguito il destriero e il cammello e vanno appresso vien la scimmia l'illustre diplomatica e vanno un pezzo allor che ad un crocicchio incontran l'illustrissimo leone un topo grasso e bel che in argomento d'appetito e bocconi prelibati non conoscea quaresima ed avvento asolava gli spiriti beati d'una palude sul fiorito margine trovato un piccol giunco ecco che a mezzo la rana glielo stringe dei ginocchi poi quando entrambi fro andati un pezzo quella che tira pensa di sommergerlo per farne ghiotto pasto a suoi ranocchi questo lupo mi chiama alla memoria un altro lupo a cui toccò di peggio del qual dirò la genuina istoria stava messer il lupo alla vedetta d'un casolar assai fuori di mano se mai la sorte mentre ch'egli aspetta non avesse a mandargli sottomano o un vitello di latte o una capretta sepolto il genitore i tre figli raccolgono la bella eredità bella ma inviluppata da questioni e cause con prossimi e vicini e imbrogli in quantità dapprima i tre fratelli stando d'accordo vinsero ma non duraro un pezzo al chiasso ch'essi fanno com'era naturale si svegliano i parenti e i vecchi creditori che ancora in tribunale ripigliano le cause rinnovan le procure trovan le cose oscure assurde inviluppate o male giudicate per venir dunque alle corte disse il padre anima mia la fanciulla è così timida che temer forse potria delle dure tue carezze de tuoi baci troppo ardenti fatti prima rader l'unghia e limare un poco i denti commendator che dice o bravi ben trovati viaggio anch'io signori per quelle parti e vo a pagar la tassa anzi fatemi grazia ove non pesi troppo di prender questo mio fardello un po per uno infino alla città ma conosciuta a un tratto ecco la fischiano l'insultano l'incalzan la berteggiano la beccan la spennacchian mezza morta fra le sue pari allor scappa la misera che in faccia ora le chiudono la porta il topo curioso accettò subito ella prima gli mostra gentilmente le delizie del suo limpido bagno e tutte quante del paterno stagno le cento rarità le vie la gente non che le leggi del governo acquatico è del buon uomo la speranza che al dio non mancò mai nella disdetta la solita pietanza stanco alfin d'aspettare il poverino un dì preso un baston spezza il suo dio e oh vista n'esce un fiume di doppione di quelle d'oro che dimando anch'io possedeva un pagano un dio di legno un dio di scorza dura che avea le orecchie solo per figura nel quale ei confidava ed a tal segno che gli costava un occhio della testa a mantenerlo in festa alla signorina di sévigné sévigné tu che alle grazie d'ogni grazia sei modello tu che in cor ti vanti rigida quanto splende il viso bello deh concedimi attenzione per il tempo d'una favola nella quale mostrerò come amor vinse il leone le solite parole che non avranno effetto dice la madre e fu proprio così ché dei parenti non si vide l'ombra allo spuntar del dì pazzo colui che fuori delle maniche non sa tirar le braccia ma soffocarlo s'ingannò lo sciocco ché apollo il qual fiutò tosto il tranello o vivo o morto ti conosco allocco disse agli allocchi serba le tue trappole e il corbello rimase ancor corbello è inutile ch'io aggiunga che certi strattagemmi non si fanno con chi ci vede ed ha la mano lunga un pollo d'india o qualche altro provento di cui ne passa sempre un reggimento un dì che si annoiava ode ad un tratto una donna gridare a un suo bambino aspetta piangi ancor se fai da matto quel tal lupo che mangia chiameremo lasciate ogni sospetto a lor rispose la prudente allodola se questo solo ha detto non c'è ragione in ver d'essere in pena udremo poi quel che dirà frattanto mangiate allegramente ecco la cena ed a suoi figli accanto quindi si addormentò la saggia allodola nessun idol bocconi mangiò più grassi e buoni che l'uom tra i fiori a renderlo propizio offriva in sacrifizio il dio con tutto ciò non gli procura fortune eredità soldi o regali se non di tanto in tanto temporali sui campi lavorati che la borsa al tapino ancor rende più stretta a forza d'abitudine ciò che prima ti sembra orrido e strano diventa mano mano comune ed ordinario come ancora dimostra la seguente favola che mi passa per la mente or come mai potranno a nuovo re piegare il collo presto fuor delle tane a torme sbucano e nel deserto in assemblea si adunano e dopo molta agitazione e chiacchiere si vota di obbedire ei temeva che la bestia non andasse sulle furie o che smessa la modestia non facesse uno sproposito la fanciulla a cui non era come avvien punto antipatico un amante ardito e forte e con tanto di criniera arrivan finalmente a un praticello tutto smaltato a variopinti fiori tra ruscelli scorrenti ove le mandre lieta fanno sul pascolo la vita tranquillo albergo di soavi aurette dunque amica non far più la saccente e non parlar sì forte mosche e mosconi razza maledetta non stanno nelle sale della corte e questo sol vi aspetta che al cader delle foglie finite poi di gel di fame e in doglie un giorno quelli ascoltano che l'uom del campo ai figli suoi dicea bionda è la spica or che si aspetta ancora dite agli amici che le falci apprestino e vengano con noi le biade a cogliere dimani pur seppe tanto bene operar poi che in pochi anni rifece i cenci suoi rifatti i cenci quando dalle sponde di nuovo il mar col suo splendor l'alletta signor mar il pastore gli risponde tu vorresti il denar ma aspetta aspetta teneva egli sepolta sotto terra una pentola ripiena di bei doppioni ed il suo cor con loro e giorno e notte andava anima in pena sempre il pensier raccolto al morto suo sepolto in strada a letto a tavola sempre temea che qualche temerario osasse oh dio toccarne il santuario per piccola che sia piacesse al ciel risponde quel sapiente che fosse piena di sinceri amici e fu bene risposto in fede mia ognun si chiama amico ma demente è chi sopra un tal nome si riposa d'amico il nome è forse il più frequente ma la vera amicizia è rara cosa chi per il primo vide il dromedario scappò per lo spavento da un animal così straordinario il secondo a guardarlo si fermò e il terzo fatto un laccio un bel momento al collo della bestia aiutati da te dice un proverbio ch'esopo al tempo suo già mise in credito entro le biade ancora verdi e tenere il nido fan le allodole nella bella stagion che si apre e pullula la terra ai primi amori quando leoni e gelidi mostri marini e allodolette sentono a un modo i dolci ardori in fuga vanno scappano per quanto psicarpace e il gran meridarpace e il forte invitto artapace sostengano il conflitto alfin bisognò cedere soldati e generali ma se la minutaglia e la minor canaglia poté trovar ricovero nei buchi nelle fratte va ben va bene gli dice ma se viene l'uom dai cent'occhi come sempre suole e guarda e cerca intorno scommettere non vo sopra il tuo corno ed ecco entra il padrone entra ed adocchia chiama rimbrotta i suoi il mio tesor ch'era sepolto qui sotto una pietra tempo ora non è da seppellir il tuo tesor così è meglio il tuo denar almen mi pare in casa conservare o non lontano se vuoi di volta in volta ad un bisogno averlo sottomano volendo re leon scendere in guerra dirama un bando a tutti gli animali che vengan da ogni parte della terra ciascun nelle sue fogge naturali l'elefante oltre al combattere a portar l'artiglieria e i foraggi è valentissimo gran maestra in strategia è la volpe e sa la scimia il nemico gabellar ogni poco fa numero in suo core disse quell'uomo e il butta nella cesta per cominciar la festa sono così piccino e inconcludente il pesciolin gridò che in me non hai da consolare un dente lasciami andar quando sarò carpione nella tua rete il giuro tornerò quando il gufo tornò dalla campagna e non trovò di tutti i figli suoi che l'unghie e i becchi asciutti le grida disperate al cielo alzò e contro l'assassin lo sdegno e i fulmini dei numi supplicò che val bestia minchiona d'aver la gamba buona le dice la pernice scherzandola quand'ecco i cani addosso accorrono e la celia le mozzano nel becco a questo dir scoppiò di risa un tale fracasso generale che seguitò la coda a rimaner di moda e la vecchia padrona e convien questa lezione a molta gente senza discrezione non son gli esempi rari di quei che per la gola dei denari della fortuna al gioco perdono il molto e il poco quando sull'alba in punto il suo galletto salutava il gran febo luminoso la vecchia sgambettava fuor del letto in un giubbone lacero e tignoso accendeva una lampa e senza indugio si dirizzava verso lo stambugio dove in braccio del sonno abbandonate dormivan le due donne disgraziate questi non son del nostro amico i figli esclama e bene io posso mangiarmeli sì disse e la grifagna che non è ne suoi pasti pitagorica se li rosicchia tutti fino viaggi chi il corpo si sente più saldo qui dentro la cenere deh lasciami al caldo il vaso di ferro per fargli coraggio non darti pensiero diletto vicino in ogni momento del nostro viaggio avrai nel mio corpo usbergo e cuscino un vicin mercato due compari a corto di denari vendettero d'un grande orso la pelle d'un orso ben inteso che non aveano ucciso ancor né preso l'una si stira e ricomincia i guai l'altra schiudendo un occhio il consueto augurio manda a quel gallo indiscreto che canta sempre e che non crepa mai per mantenere forse la parola un bel giorno il galletto si trovò nel sangue con un ferro nella gola ma l'assassinio il male peggiorò una volpe più furba del diavolo che sentiva di volpe lunge un miglio famosa mangiatrice di galline e terror d'ogni coniglio un giorno restò presa in una trappola soffiando come ho fatto scaldo in pria le dita e quindi soffio per raffreddar il liquido disse il satiro allor caro va via a me sembra una cosa assai barocca e tolga il ciel ch'io voglia dormir con un che soffia il caldo e il freddo dalla stessa bocca ma qui soggiunge il ghiotto ci vuol malizia e a passi misurati vien innanzi e si spaccia a lui per dotto discepolo d'ippocrate che sa guarire i mali più invecchiati col semplice decotto dell'erbe ch'ei conosce ad una ad una sia detto senza alcuna vanteria come se fosse nato in spezieria conosci i figli miei chiese l'uccello caro a minerva io no or temo se distinguerli non sai che tu ne faccia un dì tristo macello becco sull'ali confidava la meschina ma non avea ben fatto i conti suoi col falco dalla zampa malandrina e il gufo l'aquila e mi son io se a me non diede il cielo omeri e braccia d'ercole robuste invidia e vanità sono i due gangheri su cui si aggira questa vita umana e dove anch'io la favoletta impernio un animal cornuto col corno offese un giorno il re leone che per levar fin anco l'occasione sbandì tutte le bestie dal suo regno ch'han sulla fronte qualche aguzzo segno e cervi e becchi e buoi capre e capretti a far fagotto furono costretti ed a cercar paese più sicuro vizio e virtù l'un contro l'altra armato senno e stoltezza in bilico e contrasto ecco il gioco onde spiegasi siccome possa la rana invidiar del bove la grandezza e gonfiar fino alla morte e il lupo urlar contro l'agnello e in guerra mover la mosca e l'umile formica della seguente favola il costrutto è fatto per coloro che per troppo voler perdono tutto aveva un certo tale una gallina che faceva ogni giorno un ovo una vecchia stizzosa come un cane al suo servizio mantenea due schiave tanto leste al filare e tanto brave che avrian rubato anche alle parche il pane la vecchia avara la giornata intera le faceva filar sempre filare sempre col fuso in man dall'alba a sera anche il tempo cred'io del desinare e mentre il furbacchiotto si avvicina per stringere il malato questi che odora il fiato all'animal sapiente gli stiaffa in viso un calcio sì potente che il naso manda in broda e i denti e le mascelle gli dischioda buon pro disse fra sé a chi saprà servirselo per cena se invece di caval fosse montone sarebbe quel boccone che più conviene a me che piglierei d'un salto e senza pena un lupo nella dolce primavera quando i prati la mite aura rinnova ed escon gli animali alla pastura un lupo dico andando alla ventura in mezzo a un praticello vide un cavallo abbandonato e bello meglio per te se per amor de tuoi non avessi gonfiate le parole e le e voi grandi per quel poco che ne so come gli dèi lassù non state a calcolare il meno e il più ma fate dei mortali quel conto che si fa degli stivali oh sì povero a me se me li mangi amico orbe se vuoi che non tocchi una penna a figli tuoi me li presenti o fammene il ritratto che mai si fa di questa roba inutile che spazza il sozzo fango della via non sarebbe più bello e assai più comodo addirittura di tagliarla via magnifica proposta soggiunse qualcheduna ivi presente voltatevi di là madama e subito avrete la risposta fortuna volle che la dea fortuna passasse a lui vicino e assai cortesemente lo svegliò mio caro disse ascolta non esser sì imprudente un'altra volta perché sempre vicina non sarò se tu cadi la colpa mia non è ma la gente la piglia poi con me ché per timor che passi troppo l'ora come se fosse da un folletto invasa la vecchia molto prima dell'aurora si sente tramestare per la casa così le donne per amor di pace dalla padella cadder nella brace e vedendo che martino il mugnaio menava al suo molino i leoni stupì naturalmente per via tutta la gente c'è in francia e c'è in italia dei messeri che tornan questo apologo di moda lusso e sfoggio e di servi una gran coda tengon luogo dei meriti sinceri la cortesia tornò molto gradita all'uom che freddo ed umido per riscaldarsi l'unghie col fiato si soffiò sopra le dita e quando fu servito il desinare ancor sopra ci soffia meravigliato il satiro gli dimandò che giova ora il soffiare l'asino disse a fare da trombetta ha una voce più forte della mia e la lepre sarà nostra staffetta il leon capì da saggio che si può cavar vantaggio da qualunque attività nulla è inutile a chi e fuori me la caccia dalla tana molosso andando a caso la trova e dando a credere da cane che non ama dir bugia che gita sia lontana il tempo non le lascia di dir poté fuggir ma nel fuggir la coda restò tra i ferri in pegno piena di rabbia quindi e di disdegno non volendo esser sola in quella moda un dì nell'assemblea delle volpi esponeva per non parere gente mammalucca dicon tutti sì sì quella è la mia mercurio gliela dà ma sulla zucca a castigar la loro ladreria o furbi è sempre buono di saperlo che il padre eterno non è poi sì merlo e anch'io discrete amo le grazie esopo apre la via per cui cerco a quel fine alto seguirlo ove egli tende anch'io se mai non tragge il mio lettor alcuna dottrina o compiacenza oh almen mi giovi l'indole allegra che allo scherzo mira e che conduce il vizio alla burletta corni corni questi rispose il grillo astuto per quel che vedo anch'io son orecchie amor mio delle più belle che sian uscite dalla man di dio corni od orecchi se ad alcuno il ruzzo o l'interesse torna di dire che son corna un pesciolin diventa un pesciatello e poi la dio mercé se mangia e cresce è ver diventa un pesce ma non dimostra aver troppo cervello chi lascia il pesce piccolo per pigliarlo di poi più grosso e bello un carpioncel meschino nella rete incappò del pescatore davver subito fatto sono uccellini belli e graziosini che non hanno gli eguali infra gli uccelli se tu li vedi esclami ecco son quelli in mente ben rimarca questi segnali e fa che per tuo mezzo non entri in casa mia la trista parca quando un cavallo va così slegato gli dice in mezzo al prato in medicina questo è un gran segnale ch'egli si sente male se don poledro vuole ch'io lo visiti prometto di guarirlo gratis s'intende e senza obbligazione dottor nero e dottor rosa d'un malato accanto al letto fra di loro disputavano malattia pericolosa l'un dicea faccenda seria il malato per mio conto è già spacciato questa è scritta per voi spiriti gretti che buoni a nulla a mordere vi date l'opere belle e gli uomini più eletti mordete poco è il danno che i vostri denti fanno la virtù per l'invidia rosicchiante è ferro duro è bronzo è diamante avea ragion da vendere la buona dea volubile che al mondo d'ogni male è fatta responsabile sempre gli sciocchi pensano di scaricar la colpa dei malanni tirando la fortuna per i panni sia l'uomo dritto o storto sempre fortuna ha il torto nel portar certe reliquie un muletto lusingavasi che per lui gl'incensi fossero e le lunghe litanie onde spesso riverente per le piazze per le vie salutavalo la gente e avvenne proprio quello che disse il padre loro ché il campo lavorato e dissodato trasser sì gran raccolto in fin dell'anno che quasi dove metterlo non sanno ben fu il padre saggio astrologo nel mostrare che il lavoro da sé solo è un gran tesoro x semplicità l'appetito non toglie colto dall'acqua come il ciel la manda un passegger ospizio cercò nell'antro e subito fu invitato a gustar della vivanda i cacciatori chiaman dalla traccia i mesti cani ma la bestia ingrata non si mette a brucar la sua benevola benefattrice come un'insalata e mal per lui ché allo stormir ritornano i cani e addosso piglia del suo sangue la vite ei fe vermiglia vicino a un oriolaio abitava raccontano un serpente incomodo vicino certamente che in bottega un bel dì dalla finestra per desinare entrò ma non trovando nulla né cacio né minestra a rodere una lima cominciò a queste parole il debol si attacca al forte compagno e vanno con dio ma zoppica tu che zoppico anch'io un fianco si pesta un altro si ammacca e nel bosco si rintana un degli amici scende allor dal ramo e coll'altro di cuore si congratula che ancor la sia passata così piana e non t'ha della pelle anche discorso quando il muso all'orecchio avvicinò vivea la lepre nello stesso campo colla pernice i giorni suoi beati quando un branco di cani scatenati costrinser quella a chiedere uno scampo nella sua tana oscura che cosa credi o bestia ora di fare disse la lima a lui tranquillamente una lima di ferro rosicchiare o piccolo animal senza cervello prima che tu di me mangi un granello dovrai sul ferro consumare il dente il tempo sol potrammi consumare tornando dalla scuola un ragazzino si pose a sonnecchiar soavemente sopra l'orlo d'un pozzo assai profondo ogni cosa ai ragazzi è un buon cuscino se un vecchio fosse stato sì imprudente o un padre di famiglia scommetto che sarìa cascato in fondo non l'ho detto non l'ho detto esclamava dottor nero il malato a miei pronostici ha creduto più che a voi grazie tante trionfante disse l'altro ma il malato se creduto avesse a noi non sarebbe mai crepato ma fuvvi chi gli disse o barbagianni te stesso accusa autor de tuoi malanni o il senso natural che sempre vuole chi ne somiglia render belli e amabili questa è l'opera mia che si distende ampia comedia in cento atti diversi e che per fondo ha l'universo intero uomini dèi lo stesso alto tonante e gli animali e il portator di belle ambasciate alle belle almo mercurio non vanno mezz'ora che contro il più forte ha rotte le costole il vaso di terra chi sta co suoi pari in pace ed in guerra del povero vaso non corre la sorte invan piange la bestia invan pietà dai cacciatori supplica della sua carne ebbe ciascun un tondo ed i cani ne furon consolati esempio a quanti ingrati son nel mondo e la scure dice che piangendo chiedi la sai tu riconoscer se la vedi altro che quel risponde è questa forse e gli porge una scure tutta d'oro non è questa egli un altra gliene porse d'argento non valea tanto tesoro salta l'orso ed è terribile le fortezze ad assaltar volevano i ministri mandar via gli asini sciocchi e i timidi lepratti ma non volle il leone a tutti i patti l'uno svelto s'arrampica su un albero l'altro si butta in terra colla faccia e fa il morto non fiata avendo udito che l'orso con chi puzza di cadavere di rado si è mostrato inferocito puzza da morto andiamo disse una montagna presso a partorire di tali strida l'aria riempiva che la gente che udiva da lontano diceva il fantolino una città sarà come milano e nacque in quella vece un topolino in volta ognun pronto al mio cenno ma non perciò signor venni quest'oggi innanzi a voi i chiama altro argomento un boscaiol un dì smarrì la scure da cui traeva il suo boccon di pane un asino sebben asino tondo vestito della pelle del leone il terror divenuto era del mondo ma gli sbucò un orecchio e bastò questo per svergognar quell'animal poltrone mastro bastone poi faceva il resto a sentirli degli orsi era il campione e la pelle soltanto una fortuna da foderar non una ma due zimarre contro il più ribelle freddo della stagione prometton che in due dì saranno pronti la pelle a consegnar non altrimenti che la pelle trattassero d'un fico se vuoi saper risposegli il cavallo ci ho una pustema grossa sotto un piede e il medico burlone ahimè son mali seri e che richiedon qualche operazione un po pericolosa ma non importa credi all'arte mia io so la chirurgia e servo dei cavalli cavalieri vite all'ombra d'una vite alta e frondosa come crescon sovente nei caldi climi un cervo spinto in caccia timido si accovaccia e nella selva delle foglie spesse poté salvar la pelle sua preziosa e non avea da vendere neppure i cenci suoi per vivere dimane onde piangendo supplica gli dèi o mia scure gridando o dove sei o giove a me la rendi e mi darai signor del cielo una seconda vita nell'olimpo risuonan questi guai tal che mercurio l'alma intenerita un vaso di ferro a un altro di creta un giorno chiedeva viaggi vicino no caro la fragile natura mel vieta restare desidero accanto al camino un picchio uno spigolo che a sorte mi tocchi può subito mettermi in quindici tocchi è così risponde il poveretto con tutto il cuore o mio signor l'accetto quando si seppe il caso in un momento ogni altro boscaiol perdé l'arnese quindi risuona il ciel di un tal lamento che giove n'ha le orecchie un poco offese scende mercurio nuovamente a loro e mostra a ciaschedun la scure credendo che la bestia peregrina chiudesse in grembo qualche gran tesoro l'uccise e aperto il fianco la sua gallina simile trovò a tutte l'altre che fan l'ovo bianco così il suo danno ei stesso procacciò tesor zappatelo scavatelo frugatelo e troverete ciò che vi prometto quando fu morto il padre per gola del tesoro corrono i figli e zappano scavan di qua di là la terra in ogni lato i colpi e gli spigoli conosco da un pezzo e vigile sempre a mettermi in mezzo né corpo né punta di cosa un po dura non fia che ti rechi dolore o frattura senza tappeto tavola e divano in fondo a una selvatica grotta si trasse un satiro a desinar colla scodella in mano accanto i figli e la diletta moglie sul musco anche sedevano e lieti masticavano delle disgrazie altrui fa di non rider mai perché chi t'assicura che sempre fortunato nel mondo esser potrai ciò ben dimostra in varie sue favolette esopo e questa ancor ch'io recito mira diritta a non diverso scopo allora sì che avrò la proporzione da far un buon contratto mentre occorron dugento pari miei a riempire un piatto e tal piatto che anch'io non mangerei al contrario dottor nero dicea l'altro ed io prometto di tirarlo fuor del letto tra due medici in contrasto ne giudizi e nella cura il malato poveretto pagò il debito a natura il lupo nel partir disse in suo core fornaio fa il fornaio ognun il suo mestier faccia pel quale dal cielo è destinato un lupo nato ad esser macellaio sarà sempre un gran povero speziale e vedendo anche la lepre degli orecchi l'ombra allungarsi aguzza sopra il muro temé che qualche inquisitor per poco pigliandole per corna non le facesse un maledetto gioco addio grillo esclamò cambio dintorni per cagion tu lo sai di questi corni e senza fare i conti coll'orso vanno in traccia dell'amico vanno ed ecco che subito si affaccia la belva che galoppa e mostra i denti contratto addio non è quello il momento di far affari colla bestïaccia ma di scappar e scappan come il vento ma trovò chi finalmente gli levò dal cor l'inganno non per te gl'incensi e i cantici bestia sciocca dal buon popolo si fanno ma per ciò che in spalla porti rendi dunque alle reliquie quest'onor che non ti tocca alla croce al grado al titolo illustrissimi cretini non a voi sono gli inchini allor ne trasse una di legno ah questa è mia la riconosco al segno lieto sarei se tu mi dassi questa e tu le avrai buon uomo tutte e tre la tua fede è sì grande e tanto onesta che pagata vuol essere da me n'avessi sulla fronte meno ancora di quelle ch'ha lo struzzo saranno corna corna da bisonte che giova il protestare ti si piglia e ti si porta dritta alla bastiglia v a lui rispose il furbo pescatore insipido sì o no nella padella pesce predicatore andrai stasera e quasi mi lusingo che sarà la tua predica più bella un ho vale di più di cento avrò l'uno almeno è sicuro e l'altro no e e i cani ed alla testa era grifone restaron colla voglia del boccone ma il lappa un della scorta un forte e baldo cane levrier filosofando a naso gli parve della preda sentir l'alito caldo lavorate faticate un tesoro immancabile è il lavoro un ricco contadino ridotto al lumicino chiamò d'intorno i figli e a lor così parlò il vostro poderetto mai non vendete o figli perché di certo io so che v'è sotto nascosto un gran tesor pensando a questa favola così falsa di fuori e vera in fondo mi raffiguro certi poetonzoli che prometton cantare il finimondo e giove e il tuono e i fulmini e i titani e d'una cosa sì straordinaria non ti resta allo stringer delle mani che cosa un poco l'aquila e il gufo un dì fatta la pace e scambiato l'amplesso l'una giurò parola di regina e giurò l'altro in fe di barbagianni che non avriano a danni e alla rovina de figli loro congiurato mai e ora il vaso di terra e il vaso di ferro un vaso di ferro a non molto tempo andò che il barbagianni babbo diventò e un dì ch'egli era fuori per la spesa l'aquila venne e visto in un oscuro crepaccio d'una grotta ovver d'un muro preciso ancor nol so certi uccellacci di sembianza offesa goffi rognosi e cupi e rauchi al canto e sarebbe impiccato in luogo pubblico spacciatamente e senza cerimonie con appesa alla schiena la retorica ch'ei va vendendo come roba onesta e con orecchie d'asin sulla testa signori sì dicea datemi un asino un asino ferrato ed io più classico vel do di quanti sono all'accademia udito questo un re di buon umore mandò a cercar del grande professore lo strano spauracchio voce ha feroce e stridula e a guisa di pennacchio spiega una coda variopinta e ricca voleva il topolin parlar d'un gallo ma fece una pittura così strana che non si fa d'un'orca o d'un sciacallo né di qualunque bestia americana di noi disse la lepre dai piè veloci o mia buona comare credimi che questa è una pazzia stasera quattro grani prova a pigliar d'elleboro però se lo scommettere ti piace scommettiamo sempre il mondo fu pien di vendifrottole che van spacciando le più strane iperboli l'uno sul palco bravar osa il diavolo e l'un ti stampa sopra un cartellone ch'egli ti dà dei punti a cicerone se ciò sia bene o mal vedano i critici contentiamoci intanto dei confronti al qual intento conterò del frigio la nota favoletta del pastore e con qualche ricamo sottilissimo quella che babria fe sul cacciatore lasciami andare nella sua disdetta disse quel tristo uccello al contadino mal non t'ho fatto abbi pietà di me e questa poveretta che male ha fatto a te e la poverina avea sfuggito appena il perfido tranello che si sentì ghermir dal tristo uccello la legge universal ora vedrete ché mentre a spennacchiarla ei l'unghie mena rimase ei stesso preso entro la rete aspetta me e feroce di collera com'è dà mano ad un'accetta e zic zac l'affetta presto presto in tre porzion la coda il capo e il resto guizza e cerca il serpente di ricucir le membra inutilmente contadin lo prese in grembo e senza pensar la conseguenza d'un atto di sì stolta carità innanzi al fuoco adagio lo distende e riaver lo fa il gelato animale ancor non sente il tiepore che già l'anima snoda ma colla vita ritornò il serpente move la testa soffia alza la coda e ingrato senza cuore s'inarca e già sta per spiccare il salto contro l'amico suo benefattore o brutta bestia senza gratitudine gridò quel galantuomo il re gli fa pagare uno stipendio a patto che in dieci anni su una cattedra ei mettesse la bestia atta a discutere che se mancasse all'obbligo annunciato sarebbe in luogo pubblico impiccato lontana molti hanno coraggio di sfidare i pericoli che poi scappan le gambe in spalla al buon momento coraggioso è colui che regge a prova e colla man tocca il cimento e vince l mentre sfilan l'altre bestie in solenne comitato a far visita ufficiale al magnifico animale troppo poco persuasa una volpe stette in casa e si dice che dicesse se guardate l'orme impresse nella polvere vedrete che nessuno torna indietro ad uno ad uno vanno tutti nella rete vuoi vedere così potremo un poco al bel volo godercela fra noi senza tante parole a lui rispose il sole anzi fra noi facciam scommessa a chi prima saprà scoprir le spalle del galantuomo a te comincia primo ch'io mi lascio soffiar anche sul viso al fetonte d'un gran carro di fieno un dì cadde il baroccio in una forra intorno non v'è gente che il soccorra e il luogo è un non ameno deserto in mezzo ad una prateria nella bassa provincia di pavia tratta allo specchio una meschina allodola venìa dove un villan facea zimbello agli uccellini allor che un falco librasi sull'ali ed ecco rapido per l'aere precipitando piomba su lei che canta all'orlo della tomba presto sul corpo il suo mantel si strinse il viandante sì che il vento non entri invan s'insinua questo dentro le pieghe e sotto il bavero ché l'uom prudente ancor più stretto attagliasi il panno al dosso e fu tempo perduto un topolino ingenuo che nulla ancora conoscea del mondo un giorno fu lì lì per essere pigliato e il brutto rischio raccontava alla mamma sua così non ero ancora andato oltre i monti che fan cerchio allo stato e camminavo lesto alacre come un giovin topo che vuol farsi un nome in autunno si sa che pazzo è il tempo ora piove ora è bello or splende il sole or distende la bella iride il lembo del suo vestito avviso a chi viaggia di portarsi per strada un buon mantello celebrando un tiranno i suoi sponsali beveva e allegro schiamazzava il popolo affogando nel fiasco i vecchi mali esopo sol si narra allora dimostrò con una favola ch'era sciocca la gente a far gazzarra padre giove padre giove se un vitello poco fa t'ho promesso ti prometto adesso un bove voglion dir queste parole che il mortale mai non sa ciò che vuole e che non vuole il il leone e e gli disse dottore eccellentissimo ho nelle stalle un asinel d'arcadia che voglio addottrinar nella retorica benissimo risposegli il giullare vostra altezza non ha che a comandare male per te figliuol disse la madre l'animal grazioso e benigno sotto apparenza ipocrita è un nemico terribile e maligno mentre l'altro di cui tanta paura racconti è un animal inconcludente che un giorno o l'altro quasi son sicura vedrò sopra il mio piatto se a tempo non arrivi a che ti giova il correre è ciò che ben dimostra quella scommessa strana che fecero fra loro la lepre e la testuggine vediam gridò costei chi di noi arriva prima di quella strada in cima l'unico bel guadagno sarà che moriranno le canne e i giunchi e seccherà lo stagno addio ranocchi svaporato il mondo sarem ridotte dello stige in fondo i pare a mio buon senso naturale che per ranocchi non parlasser male l a piccionaia tornano gli amori risa e sollazzi e danze a poco a poco tornano ancora in gioco di giovinezza nella lieta fonte si tuffa e terge ogni mattin la fronte vedendola di sé tanto sicura del morto il padre non ha più paura non parmi necessario di dir qual fosse il premio e chi sia stato il giudice in quattro salti e in meno io sono persuaso che giungere potrìa la lepre oltre la mèta se corre come correre suol fare quando vuole lasciar i levrieri con tre spanne di naso il pezzo abbandonò ch'aveva in bocca e in l'acqua si tuffò ma invece di pigliarne doppia porzione quasi vi restò e perdette coll'ombra anche la carne si dice che il destino in quelle parti manda chi non ha sul suo libro prediletto ti scampi iddio da quella brutta landa tornando ancora al mio fetonte io dico che caduto in quel fango che l'impegola grida bestemmia batte senza regola sol quando ella si accorse che nonna la testuggine era lì lì per vincere ratta partì qual lampo ma furon sforzi inutili ché vinse la testuggine per qualche spanna il campo il mulo la paga disdegna d'un medico mirando più in su ma quando poi vecchio fu tratto alla macina gli vennero in mente le orecchie dell'asino che padre gli fu non arriva inutilmente il malanno se la gente persuade ed agli sciocchi apre gli occhi grazie tante maestà della grazia che ci fa nella reggia ben si vede come puossi porre il piede non così come poi s'esca di lì a abita là sulla montagna disse il pastor ahimè lo so pur troppo ché a patto solo di grassi tributi posso al mio gregge assicurar la pace il cacciator si volta eccola lì la mala bestia oh ciel scappa giovanni o giove ei grida a me mostra una porta dov'io possa salvare almen la pelle e l'asino morì povera bestia il superbo comprese il suo gran torto quand'ebbe la molestia di portare egli solo insieme al carico la pelle anche del morto un di costor solea dare ad intendere di possedere l'arte assai difficile di render dotti i più massicci zotici o contadino o tanghero ignorante in breve tempo io ve lo cambio in dante se il tuo baroccio va rispose ancor la voce dalla nuvola la forza è nel proverbio aiutati che il iel ti aiuterà e io la e a guarda dunque ove prima sia l'intoppo togli i ciottoli e il fango che v'è troppo presso le ruote e da forza alla leva animo spiana qua togli di là aiutati che il ciel ti aiuterà son quattro erbaggi e un cavolo che reco sul mercato così dicea la malcontenta bestia finché per torla un poco di molestia la sorte prova a dargli altro signore mettendolo al servizio d'un certo conciatore contare per contar è cosa semplice ma al ben mirano quei che in tutti i tempi coltivaron quest'arte antica e classica di raccontar aneddoti ed esempi non si perde un marito senza pianto e senza grande schianto di sospiri ma dopo alcuni giri di sol col tempo la tristezza vola e ancor la vedovella si consola venne costei ma fatto un complimento conosco poi soggiunse o maestà un nascondiglio con un gran tesoro che spetta e sono io sola che lo sa per dritto alla regale potestà dopo un mese di pianti e di afflizione essa prende a mutar qualche gingillo o un nastro od uno spillo al capo al petto infin che il suo dolore in attesa di nuovi cicisbei divenne una galante occupazione ecco costui per quel ch'io veggo ha provvisto assai ben contro gli eventi ma non pensò ch'io so gonfiar le guance e con tanto soffiar impeto e forza che strappo anche i bottoni o vuoi ch'io provi a togliergli di dosso e con un colpo al diavolo mandar quel suo tabarro riprova in tutta l'assemblea non c'era testa eguale all'orbita di quel cerchio regale chi l'aveva più grossa e chi più stretta e chi di corna armata anche l'avea volle provare anch'essa per burletta la scimmia a incoronarsi e fece smorfie da far morir del ridere trascorso il tempo suo cedette il vento il gioco al sol che dissipa in un tratto le nebbie e mostra il suo faccion lucente e tanto scalda al galantuom la schiena che sudato alla fin questi si tolse il palandrano ma fu malaugurato il benefizio perché l'odor e il peso delle pelli fece parere i cavoli e gli erbaggi a portar molto più comodi ah grida allor la bestia sciagurata m'era ben dato prima facilmente senza spendere niente una foglia carpire d'insalata col volgere soltanto della testa hai tu fatto ecco fatto ercole santo or sono a te prendi la frusta in mano ecco la frusta oh vedi caso strano che è ciò il mio carro o dio corre da sé deo gratias grazie a te l'ombra ognun quaggiù s'inganna e in ogni tempo è il numero infinito di chi corre e s'affanna e crede l'ombre di toccar col dito per questi vale di quel can la favola che della preda nel ruscel l'imagine vista riflessa animali quando morì sua maestà leone che lo scettro tenea degli animali costoro nei comizi generali trassero dall'astuccio di cartone la regale corona che in un antro era ben custodita da un dragone ercole grida aiutami se puoi trammi da questo fondo se è ver che in braccio hai sollevato il mondo intanto voce fu per lui udita che da una folta nuvola diceva ercole vuol che l'uomo che l'invita muova le braccia anch'esso per il primo ritrovando ogni momento qualche vuoto nell'armento un pastore sospettò che vi fosse un lupo infame e un gran laccio nello strame per pigliarlo collocò una legge universale sopra il mondo regge ed è tu rispetta altrui se vuoi che rispettin gli altri te se i perversi fanno il male ciò non scusa i falli tuoi in casa d'imeneo vale a dire di gente maritata non v'eran chiostri femminili allora fu discordia per sorte ricovrata e vi rimane ancora ammalato rintanato il gran re degli animali comandò che a tutti i sudditi questo editto fosse scritto e proclamato che mandasse ognuno in visita all'infermo un deputato promettendo salvaguardia per l'insolita occasione dalle zanne e dagli artigli in parola di leone la dea discordia si tirò lo sdegno dei numi tutti per cagion di un pomo discacciata dal ciel scese nel regno dell'animal che prende il nome d'uomo dove fu tosto a braccia aperte accolta in un con suo fratel che-sì-che-no e con suo padre roba-data-e-tolta scelse il ma vuol pigliarla comoda avendo tutto il tempo almen così suppone di mangiare un boccone di fare un sonnellino e di fiutar il vento intanto la testuggine col suo pesante e lento passo senatoriale non perde tempo e va un contadin un uomo di buon cuore quanto poco prudente andando un giorno pe suoi campi in vòlta vide in terra un serpente sopra la neve steso assiderato che non avea più fiato le favole non son soltanto favole ma quasi una moral sono ristretta coloro che s'annoiano alla predica ascoltan di buon cuor la barzelletta udito questo la bertuccia vola ministra di finanze ove la gola la tira di quell'or che sta nascosto né vuol ad altri il posto cedere per timor d'esser truffata ivi c'era una trappola e la sciocca restò così pigliata quindi esclama a te il più bello o gran padre degli dèi e de miei il più candido vitello sull'altare io sgozzerò se mi fai che il reo quadrupede resti preso nel tranello quando sarai nell'oratorio un tenero discorso in bello stil cerca di stendere coll'arte bella delle tue metafore classico testo che potrà servire ai falsi ciceroni in avvenire fu potente il sole facendo men di ciò ch'ei puote indizio che la dolcezza vince ogni furore e questo cervo che si specchia alla fonte ti fa prova di non poche genti insane che disprezzan ciò che giova per amor di cose vane x la un certo tal gran cacciator e appunto gran vantator racconta il vecchio babria avea perduto un suo diletto cane dubitando ch'ei fosse ito diritto nella pancia a un leon volea vendetta un giorno chiese ad un pastor e dove sen sta la mala bestia io vo la coda mozzarle un cortigian ridendo in man del giudice gli disse ti vedremo a tempo debito e dev'esser stupendo lo spettacolo d'un uom sì dotto e di cotanto peso che danza al vento ad una corda appeso il suo fardel di guai lascia chi muore a quel che resta ebbene aiutarci l'un l'altro ci conviene un asino fea scorta ad un cavallo ch'era alquanto egoista di natura e mentre l'un crepava sotto il peso del suo grosso fardello non avea l'altro che la nell'acqua d'una fonte nel liquido cristallo con suo dolore ed ira esclama un cervo mentre si rimira quale contrasto oh vedi fra la mia testa e i piedi mentre le corna i bei rami dispiegano come una selva ahimè i piedi sono asciutti come legni per quel ch'io veggo e non degni di me inaffia soffia tuona accende i lampi e muove la stagione dell'aria anche padrone di questo suo lunario straordinario non ebbero i vicini alcun vantaggio non più che i più lontani americani e tuttavia concesse a lor feconda messe il gran tonante e vendemmia magnifica abbondante non avea quest'orazione terminata che un leone grosso e forte dalla grotta ecco sbucò col pallore della morte il pastor perdé la bussola e il suo voto allor cangiò scelse il nostro emisfer per sua dimora ché l'altro giù agli antipodi è così rozzo ancora che la gente vi nasce e si marita senza imbrogli di preti e di notari che son della discordia i segretari il morto giace e il vivo si dà pace e per quanto si dica che vi sia dolor senza conforto la credo una bugia aver di ciò potrai prova sincera in questa favoletta che quando passò col suo bel corpo snello nella corona come in un anello questo trattenimento agli animali parve tanto bello che la elessero a capo sul momento la boria di creder troppo facile per lei quella vittoria indugia apposta e chiacchiera riposa qua e colà più volte siede a tavola e del partir del giungere nessun pensier si dà dieci anni eh eh prima che scada il termine saremo morti il re l'asino od io rispose il ciarlatano e con giudizio per quanto non ci manchi il ben di dio e si mangi e si beva di gran gusto su tre in dieci anni morir uno è giusto non dico questo e allora alla buon'ora lascia ch'io lo finisca questo pasto il padrone è un nemico certamente ma è cosa indifferente tel dice in buon volgare un asinello servir a questo o a quello volendo giove d'una masseria fare l'affitto in terra mandò mercurio a stendere i contratti concorse molta gente inutilmente ché dopo un mar di ciarle o perché poco sembri il vantaggio a petto della spesa o per cento incertezze intorno ai patti quasi fallìa l'impresa un vedendo il nostro affittaiol che a stenti ricava invece il frutto dei denari prova a mutar il corso agli elementi almanaccando nuovi calendari ma un'altra volta fu maggiore il danno mentre i vicini ancora che lasciarono a posto le stagioni i frutti can mentr'ei si duole uscendo a un tratto tronca le parole il cervo presto via nei boschi per un pezzo si fuggìa se non che noia e danno le belle corna a un bel fuggir gli fanno inutil benefizio che in testa gli regala il cielo ogni anno e che de piedi intralciano il servizio padroni d'un ortolano l'asino soleva della sua sorte sempre lamentarsi perché doveva alzarsi egli diceva ogni mattina prima dell'aurora e spesso prima ancora che si risvegli il gallo e ciò perché la gran ragion qual è che mi rompon il sonno mio beato io credo che fra i topi egli sarìa capace d'ispirare simpatia di più che cosa vuoi ha perfino le orecchie come noi se non era quell'altra bestiaccia a ricacciarmi indietro subito gli correvo nelle braccia volesse caldo vento umido o secco bastasse aprir la bocca e in un momento ecco la pioggia ed ecco il caldo il secco il temporale il vento giove disse di sì quindi firmato il suo capitolato il nostro galantuom padron de campi fa il doppio pescator di chiaravalle genealogia sovente piccavasi il mulo d'un vescovo di sua nobiltà e sempre la mula sua madre illustrissima citava con boria che stata era qui che stata era là che degna ei diceva d'andar nella storia anzi conosco un tale bel giovine ben fatto assai migliore del fu tuo sposo oh ciel oh quale orrore interruppe la bella in un convento chiudetemi ove possa le mie pene raddolcire e dell'animo il tormento tacque il buon padre e vede che conviene lasciar che digerisca il suo dolore allor la volpe una facezia scocca a nome dell'intero parlamento come volevi governar lo stato o bestia se ti manca anche il talento di governar te stessa la scimmia fu dimessa e da quel giorno venne dimostrato che non è d'ogni sorta di persone il ben portar corone dopo un anno la vedova di ieri non ha di triste che i vestiti neri e se prima facea fuggir la gente col volto sconsolato dopo attira più d'uno innamorato volendo il sole ei disse or non so quando pensare a prender moglie un grido miserando nel regno delle rane si levò chi può sottrarci al danno dicean le rane alla cattiva sorte se de figlioli al sole nasceranno se brucia tanto un sole che non splende nemmeno ogni mattina figuratevi voi mezza dozzina che di mia vita è gentile tiranno altri mi chiama a cantar la dolcissima di psiche e mestissima storia e vi consento sperando che nel suo fuoco divino a novi canti l'animo s'infiammi felice ancor mi chiamerò se questa fia l'estrema fatica a cui soggetto mi tien di psiche il prediletto sposo or fa forza alle rote ed ora al carro e fatto quasi ossesso picchia i muli la terra e fin se stesso quel carrettier bizzarro finalmente egli invoca il dio famoso noto al mondo per tante ardue fatiche eseguite nel tempo favoloso mantello balzana nominarono gli antichi una stagion siffatta in cui mai troppe le previdenze son del pellegrino un di questi era uscito un giorno appunto ben riparato contro ogni incostanza della stagione in un doppio tabarro di buona stoffa allor che disse il vento al sole ebben mia donna elleboro chi superò la prova questa gridò che giova allora d'esser lepre or pensa o mia comare se avevi anche una casa sul dosso da portare la penna consumar sul tema è bello il fiore cogliere dell arte i si conceda adunque un piccol fiato sì ch'io possa accudir ad altre imprese ove mi chiama amor ma sul più bello ecco il padrone del campicello allor spronandolo colle calcagna per la campagna comanda il vecchio andiam fuggiamo perché fuggire dice la bestia o c'è pericolo ch'abbia a portar in groppa un doppio basto il padre uomo prudente lasciò del pianto scorrere il torrente poi disse o figlia il pianto ora che giova che importa al morto se tu affoghi il lume de begli occhi di pianto in un gran fiume mentre vi son dei vivi a questo mondo che potrebbero ancor non dico subito ma in tempo più giocondo cambiar la sorte quando a un tratto scopersi o mamma mia due diversi animali sulla via l'un di questi parea dolce grazioso ma l'altro turbolento fiero agitato iroso aveva in testa un elmo rosso e vivo e tratto tratto apria sul fianco un certo braccio ond'egli spicca nell'aria il vol un dì mentr'ei tacea dell'argomento e dunque ella esclamò dov'è se mi è permesso quel bel marito che tu m'hai promesso epilogo poniam all'opra un margine le cose troppo lunghe finiscono in serpenti or non mi resta tolto ogni provento che pigliar bastonate ogni momento la sorte buona ancora a contentarlo e per finire il guaio appresso a un carbonaio pensò di collocarlo ma l'asino non meno si lamenta allor fuori di sé la sorte disse questa bestia grulla mi dà da fare più di cento re crede d'esser la sola malcontenta e ch'io non abbia proprio da far nulla la sorte avea ragione della fortuna sua ciascun si duole e d'ogni condizione sempre la peggio è quella che ci tocca la fama messaggiera a lei si presta per mandarla ove il caso la richiede e la discordia lesta destando incendio dove son scintille va per città per ville ed alla pace rapida precede a giovin sposa e bella rapito era il marito dalla morte accanto al letto la fedel consorte sentendosi mancare ogni coraggio gridava aspetta che ti seguo anch'io con te voglio morir tesoro mio ma il marito fe solo il gran vïaggio precede alfin la fama che si sente stanca di cercar questa pazza irrequïeta che va di qua e di là senza una mèta per poterla trovare all'occorrenza le consigliò di eleggere in qualche luogo stabil residenza dove potrebbe sulla tarda notte mandarla ad alloggiare chi volesse un momento respirare ma son quasi pentito ché avrei voluto stringere amicizia con quell'altro animal tanto pulito questo ha un pel di velluto sulla moda del nostro pelo variegato e liscio ha morbida magnifica la coda e un occhio così mite e sì lucente da innamorar la gente questi in poche parole il succo stringono e diritti camminano allo scopo fedro parve succinto ai vecchi critici ma ancor di lui più lesto è il vecchio esopo che dirò di quel babria sì laconico che strinse in quattro versi i suoi racconti è bella cosa il far la carità ma il farla bene è una faccenda seria quanto agl'ingrati sempre si vedrà che tutti finiran nella miseria l a ma il gatto questo gatto che t'è sembrato così bello e mite fa dei topi polpette saporite mentre vivrai ritieni che da topo non è troppo prudente dall'apparenza il giudicar la gente e a allora il pover'uomo ginocchioni si volse a giove un nume di buon cuore che non fa come i soliti padroni e venne alla sentenza che sa i bisogni nostri assai meglio di noi la provvidenza vedessi mamma egli si batte i fianchi colle due braccia e strilla e fa un fracasso che pare satanasso anch'io che grazie al ciel non fo per dire non manco d'ardimento provai tanto spavento che a buon conto ho pensato di fuggire un tale finalmente un'offerta azzardò poco prudente di prendere cioè la fattoria per sé a queste condizioni che giove gli lasciasse facoltà di fare a suo capriccio le stagioni bastò il dirlo che il vento in un momento tien la scommessa e s'empie e si rigonfia come un pallon di nebbie e di vapori e soffia e fischia e zufola e tempesta innanzi polveroso va superbo e comignoli schianta e manda a picco più d'una nave in mar per il capriccio d'un ferraiol ahimè a lei siccome a sua regina ecco s'inchina e presta il giuramento sol diverso per quanto finga omaggio fu della volpe astuta il sentimento ma prima di partir volle lo spirito parlar co suoi padroni e disse lor partire mi costringono e non vado a cercarne le ragioni però nel breve tempo a me concesso ancora m'è permesso di soddisfar tre vostri desideri e il faccio volentieri infelici e imprudenti a cui dei tristi piacque aggiustare le selvagge imprese dividi i tristi ed avrà pace il mondo o vedrai se concordia li assicura credilo a me sempre soffrirne i buoni infin che il pover'uomo quando n'ebbe ben ben rotta l'orecchia la rimandò in campagna presso i suoi a far la ninfa in mezzo all'oche e ai buoi dopo un bel pezzo a casa la ripiglia sperando che le sian passati i grilli posa al timone sulla punta siede del naso al carrozzier e quando vede che la macchina o bene o mal cammina si ringalluzza tutta la sciocchina va e viene e si riscalda colla boria d'un capitan di vaglia allor che muove in mezzo a una battaglia i dispersi soldati alla vittoria allegra canticchiando facendo i conti in mente pensa che può dal latte ritrar qualche denaro e sei dozzine d'ova comprare agevolmente l'ova di poi si covano ed ecco a poco a poco un bel pollaio in corte che non le costa caro o popolo beato a cui null'altra cagion turba la pace e te beato o buon popol di francia il dì che a questi studi soltanto sacrerai al carro andava accanto il prete a seppellir quel cristïano col breviario in mano e recitava come d'ordinario o un pezzo di rosario o versetti di salmi in proporzione s'intende del salario e quando pur tu diventassi il papa di santa chiesa amico e ti lusinghi che valga la tïara il bel riposo che tu perdi per via dolce riposo che fu prezioso dono anche agli dèi e che mal si accompagna alla fortuna la nominanza è spesso sulle dita del caso e vien dal caso anche la gloria questa è l'antica istoria di tutti i tempi ove raggiri e cabale e pregiudizi reggono la vita non c'è rimedio il meno è la giustizia a questo mondo e a guisa di torrente scorron le cose irreparabilmente e che facea la vita beata di pacifico eremita buon giudice del resto in ogni sorta di casi vanno picchiano alla porta deo gratias miei figliuoli dice padre leccardo venite pure avanti perché sapete gli anni m'han fatto sordo oltre agli altri malanni carlo il sovrano signor inglese poiché molto in guerra di valore brillò cerca comporre diuturne contese e coll'olivo benedire la pace o date incenso al benigno sovrano e v'è missione di re più degna e di tal l'un spirito non ha l'altro non ha quel non so che di garbo e di finezza e sprezza l'uno e sprezza quell'altro per il naso non c'è cosa sì bella e sì preziosa che possa contentar la schifiltosa così fanno quei certi faccendoni che nelle imprese sembran necessari e guastano gli affari in ogni cosa gente importuna inutile e noiosa x ride il folletto di lor come di quei che sempre sognano fantasmi e il bene perdono più schietto sul punto di pigliar da lor licenza pegno di sua bontà lasciava loro amabile tesoro la sapienza gian coniglio rispose che anche l'uso è buona legge e che per questo ei crede d'aver diritto il nonno suo belmuso lasciò la casa al padre suo belpiede dal quale venne al figlio ch'è lui giovan coniglio è meglio che tu impari a dir né sì né no forse magari e la così tratto dal dolce fece i suoi conti male in nuovi giochi e in rischi perdette un capitale si aggiunse l'imprudenza che un grosso bastimento mal noleggiato al primo colpo perì del vento e un altro mal provvisto di buone armi e d'armati cadde senza difesa in mano dei pirati mangiar dell'erba altrui ma si può dare azione più nefanda la morte era una pena troppo blanda per espiar sì orribile misfatto e come disse il giudice fu fatto e infine che la merce d'un terzo giunto in porto rimase per un pezzo denaro mezzo morto a questo ancor si aggiunse l'inganno degli agenti lo sfarzo le baldorie e l'altre spese ingenti del fabbricar di tinche a me diceva un così rozzo pasto non piglia un airone per farsi il sangue guasto vedendo poi dei ghiozzi nemmen per questi aggiunse s'incommoda un par mio a spalancare il becco e non pretenda iddio ch'io questa roba ingozzi pierina una mattina col secchiolino in testa ritto sul cerchio a vendere il latte se ne va succinta la gonnella per essere più lesta e con scarpette basse cammina alla città un lupo intinto di teologia sorto a parlar sul tema mostrò che la cagion della moria venìa da questo tristo spelacchiato che per il suo malfare bisognava che almen fosse impiccato nessuno ormai volea curarsi d'una vita orrida troppo ogni cibo facea fastidio e groppo e lupi e volpi ciaschedun vivea le mani e i piedi in mano fuggian le tortorelle per dispetto fuggia l'amor lontano e fuggia coll'amor ogni diletto dopo i partiti buoni si presentaron sposi più modesti ma quella ancor oh sì ch'io voglio a questi adesso l'uscio aprir di casa mia chi pensan ch'io mi sia per ragioni di decoro scoppiò un giorno fra di loro una lite velenosa lamentavasi la coda che la testa in ogni cosa stesse in testa mentre a lei non men di questa dignitosa alla proterva fosse imposto come serva d'obbedire silenziosa intanto che l'insetto ronza queste note moleste il legno arrivò su e la mosca buon dio ci siamo alfine su queste alte colline ehi signori cavalli ringraziatemi la strada ora va in piano non vi rincresca a dar la piglialo susurra in un orecchio un certo desiderio che parla anche alle donne schifiltose ed ebbe in cortesia al destin rassegnata delle cose di trovare un babbeo com è che sia un bel mattino donna donnoletta colto il momento nella casa entrò d'un giovane coniglio e mentre ch'egli è fuori a far l'amore nella rugiada in mezzo al timo in fiore le masserizie sue vi collocò un dì quindi si legge arrivaron non so quai pellegrini di popoli vicini a dimandrgli un poco d'elemosina narraron come fossero in viaggio a cercar del soccorso oltre i confini che stretta era rattopoli d'assedio dal popolo vivean due galli in armonia quand'ecco arriva una gallina addio pace ciascun aguzza il becco o amor amor per te fr visti i fiumi d'ilio d'umano sangue andar vermigli al sangue misto dei celesti numi un'altra donna intanto che innocente è di magia venuta in quell'oscura soffitta vede accorrere la gente a farsi dir la solita ventura donne fanciulle e conti e servi e serve era un continuo andare e ritornare invan la donna cerca protestare nel mogòl c'è dei folletti abilissimi valletti che alla casa e all'orto attendono ma bisogna aver rispetto o scompiglia chi le tocca le faccende del folletto il troppo e il troppo poco in modo eguale spiacque al leon in ciò pari a caligola che non volea veder piangere e ridere ivi c'era la volpe e a lei volgendosi chiese il re con un far confidenziale un male terribile fatale che il ciel forse inventò per castigar le colpe della terra un mal pien di spavento capace se va bene d'empire i cimiteri in un momento la peste insomma dirla pur conviene faceva agli animali tanta guerra che morivan colpiti a cento a cento già vedo tutto il popolo prostrato innanzi a me ma proprio mentre io siedo de miei gran sogni in cima cade il castello e resto il bertoldin di prima già per parte mia confesso che provai ghiottoneria di molti agnelli poveri innocenti e che mi venne fatto per errore di mangiar qualche volta anche il pastore signori e corte io vi saluto addio a voi lascio inseguir questo fantasma che fa di luminello e poi che sento che fortuna ha divoti santuari verso calcutta in pio pellegrinaggio andrò laggiù ebben mia dolce filli v'è piaciuta dei campi l'innocenza e il soggiorno seren della famiglia ah non parlarne è cosa ella risponde indegna vergognosa veder la gente oziosa inetta e senza premura per la casa e per gli armenti e per non dir di tutti dirò solo di un tal che la gelosa donna avara crucciosa e tormentosa s'ei volle uscir da orribili tormenti dovette rimandare a suoi parenti sia questa una legge di repubblica o sia che così volle il presidente o per capriccio o per ragion politica il fatto sta che in fondo alla norvegia fu traslocato perentoriamente un di questi folletti in illo tempore coltivava il giardin d'un galantuomo in riva al gange e svelto lieto amabile non aveva pensier da quello in fuori de suoi padroni e dei suoi cari fiori sire disse la volpe un sì buon re al mondo come voi forse non c'è che scrupoli son questi maestà per quattro canagliucce di montoni non vedo che vi possa esser peccato a mangiar questa razza di minchioni gente per oracolo sebbene quest'oracolo la bocca aprisse in cima a un povero solaio pure attirava tanta gente sciocca che misurò i denari collo staio il marito divenne cavaliere si cangiò casa si fe l'arte in grande ma in mezzo ai candelabri alle specchiere la maga barattò le noci in ghiande di quanti veggo matrimoni alcuno non è che mi concilii con imene anzi di quattro quarti almen degli uomini che stendono le braccia alle catene di non pentito non trovai veruno al nostro pellegrin tornò la dolce memoria del natìo suo paesello quando fra venti e scogli e fra ladroni nella gran solitudine dell'acque danzar vicino a sé vide la morte don abbondio seguia quasi il covasse coll'occhio il suo bel morto perché non gli scappasse e rifaceva intanto i suoi conti dicendo in soldi tanto e tanto in cera e in piccoli proventi cadono i vezzi e spiace quel volto ch'essa cerca inutilmente di rendere leggiadro con cipria e con belletto fin ch'ella cede inesorabilmente al tempo delle belle il più gran ladro dal lungo collo e dal più lungo becco che sta su gambe lunghe a spasso iva nel secco d'un torrentello e a riva come nei giorni belli erano l'acque chiare e i miei dolci carpioni vedevansi a guizzare coi lucci in comitiva d'onde la traggi d'onde dal mio talento o caro dall'arte di sapere usare il mio denaro a tempo e luogo giusto con vanto lo confesso la mia fortuna amico non devo che a me stesso parte l'amico ambizïoso forse più avaro ancor e va per monti e valli infin che arriva ove la dea bizzarra facea suoi giochi più che altrove in corte ciò detto ecco s'imbarca e solca il mar oh ben ebbe di bronzo il petto ed ebbe adamantino usbergo colui che primo osò sfidar l'abisso e le mobili vie quella povera gente disperata anzi quasi malata di fortuna basta basta pregando alfine esclama o poveretti o povertà beata o gran virtù che il troppo mai non chiama di qui viene un filosofo e proclama che l'uom de sensi suoi fatto è zimbello di là ne viene un altro e per sé giura che buon giudice è il senso io son pronto a scontar colle mie vene le colpe mie se farlo oggi conviene ma prima ciaschedun con altrettanta sincerità confessi onde il più reo colla sua vita paghi il giubileo i folletti si sa che son volubili ma questo alla sua casa si attaccò con tanto amor che stuzzicò l'invidia e tanto i suoi fratelli congiurarono che il capo di partir gli comandò ed anche ma un sasso in questo mentre al cataletto fe traballar le panche si piegò il catafalco e cadde sotto con tanta violenza che n'ha sua riverenza il capo rotto il morto tirò seco il poveretto e per la lunga via fece al curato buona compagnia e non vi pare indegno pensava quella stolta bestiola che a spingere sia sola mentre legge il frataccio in pace santa il breviario e questa donna canta forse che col cantar si tira il legno è il mio pensier è la ragion maestra che drizza del baston l'angol riflesso nell'onda chiara e da ragion guidati non sgarrano gli sguardi e più non sogni capo di donna della luna in grembo venian tanto dappresso che avria potuto al solo mover del becco e come se li pigliasse a volo mangiarseli in buon'ora ma volle invece attendere d'aver più fame assai egli era in ciò metodico e non usava mai mangiare fuori capite che messo su una strada che sdrucciola bisogna che chi tentenna cada vedendolo ridotto in un meschin arnese e ciò d'onde deriva l'amico suo gli chiese d'onde rispose ahimè dalla fortuna trista e l'altro miserabile prego che dio t'assista e ti conceda il cielo il dono del coraggio e tu che senti dillo schiettamente la volpe ch'era pronta ad ogni caso mostrandosi d'avere il raffreddore volle uscire dal rotto della cuffia col dire non ho naso non dev'essere troppo adulatore né troppo schietto deve mai parere chi desidera ai grandi di piacere vanno i due litiganti senza nessun sospetto al suo santo cospetto quando il padre leccardo il santo scaltro li vide bene a tiro aprendo le due zampe all'uno e all'altro aggiustò le partite in un sospiro così capita spesso a certi staterelli che giustizia chiedon a un diplomatico congresso la pietosa gente era scesa vecchi donne e frati e i cavalli sudati e trafelati eran lì lì per cedere quando arriva una mosca che volando punzecchiando e di qua di là ronzando pensa che tocchi a lei spinger la macchina una donna in fastidio di me stessa che di pianger la notte mai non cessa per la malinconia di dormir sola in letto e superba così del suo dispetto vede passar intanto il suo bel tempo e diradar la schiera degli amanti che significa ciò disse quest'aria non è per me cerchiam altro paese ben veggo la fortuna innanzi e indietro correr le sale e aprir la porta a questo ed ora a quello e a me la capricciosa non guarda in viso aver troppe superbe idee pel capo nuoce ai cortigiani abitatori delle illustri sale una ragazza un poco superbiosa volea marito a patto ch'ei fosse bello e giovane e ben fatto non freddo non geloso la scimmia allor esperta nel mestiero di dar l'incenso non trovò severo troppo il castigo anzi lodò la zampa e la bile magnanima del re in quanto all'antro e al puzzo giudicò che al mondo fior non c'è che colonia profumi non trovò per quanto fini e rari di quel carnaio più dolci alle nari se il vostro umor è sempre agro e rabbioso che nol posson soffrire anche i bifolchi quando un momento tornano dai solchi come regger potranno tutto il giorno i vostri servi che vi stanno intorno la volpe con pierina avrà cattivo giuoco ben ingrassate infine si vendon le galline col piccol capitale si compera un maiale che tenero in principio a furia di cruschello diventa un porco bello s'avanza in fine a confessarsi l'asino contrito in cor e confessando il vero narra che un giorno andando nel fresco praticel d'un monistero o fosse tentazione del demonio o fame o gola di quell'erba tenera saggia fu la natura il dì che queste cose ordinò nel mondo e un giorno io spero manifestarne l'intime ragioni quel sol che vedi di quaggiù non largo più di tre spanne ove potessi in alto nella sua sede giudicarlo immenso sterminato diresti occhio del mondo la moda e la pazzia le mani colme d'oro a far più grosso vennero il già ricco tesoro tal che in bottega e in casa non si sapea contare che a due scudi per volta quindi gli fece vendere per finir bene i conti lo zucchero il tabacco a lauti prezzi e pronti le droghe la cannella e in poche settimane il fondo delle stoffe e delle porcellane a questo dir scoppir grandi gli applausi tra i cortigiani in quanto ai tigri agli orsi e agli altri illustri poi non si cercò il pel nell'ovo e i minimi trascorsi dal più ringhioso all'ultimo dei cani per poco non sembrarono al capitolo dei santi a cui si può baciar le mani un anno passa un altro viene avanti oggi muore un sorriso e muore un gioco diman sloggia l'amore ed entra a poco a poco in casa col rimorso anche il dolore a mille a mille dal sereno giorno piovean gli spirti in quel rinchiuso e nero regno dell'ombre in fin che di pietade si strinse il cor a un popolo vicino popol gentil dal collo iridescente e dai teneri affetti a metter pace uscirono i colombi messaggieri nemmen parlo di quelli che la madre d'amor aggioga al carro ma canto gli avvoltoi torbido popolo dal becco adunco e dagli unghiuti artigli che per cagion di un cane si racconta fecer la terra del lor sangue rossa in albïon or non è molto un dotto astronomo puntando il telescopio ben credette veder non so qual mostro nel bel disco lunar io non vi dico le meraviglie e il grido della gente parve presagio di sicura guerra e qual presagio volendo un dì conoscere sua grande leonina maestà a qual razza di sudditi gli è dato comandar ordine dà a tutti i suoi ministri di bandire ai quattro angoli del regno un grand'editto col regal suo segno gli zeffiri che sono coi folletti buoni compagni il campo rinfrescavano e il nostro giardiniere lavorando con mano attenta ed agile accoglievali sempre con piacere e come non ne avrà le calze rotte quel povero marito che voi volete insieme anche la notte tornate a casa vostra e se pentito vi chiamerò per mio tristo destino possa morire e avere nell'inferno due donne come voi sempre vicino in mio castigo eterno tenera brucò dell'erba e fu cosa rubata per essere sincero ma ne prese soltanto una boccata udito ciò gridarono anatèma quei santi padri al povero asinello qual legge qual diritto e su qual carta è scritto che questa tana sia di pietro di martin quondam iseppe o piuttosto di gianni od anche mia che intanto l'arme aguzza e l'ali al volo esercita ed aspetta segretamente il dì della vendetta e non molto aspettò lo stesso dì che altero il vincitor a far galloria cantava in cima al tetto la vittoria un feroce avvoltoio che l'udì addosso a lui piombò e addio gloria con l'unghie lo finì fra i nostri galli un pezzo durò la guerra alto rumor ne suona nel paese e ne parla ogni persona accorron tutti quei che volentieri fan pompa agli spettacoli e fu mercede al vincitor più d'una dalle lucide penne elena bella fortuna vincendola sui venti nei più remoti mari un certo mercatante fece de buoni affari né secche mai né scogli gli chiesero i pedaggi e i dazi della merce ne suoi lunghi viaggi fin ch'egli sol tra cento compagni ebbe il conforto di giunger colla nave felicemente in porto in quel freddo paese gli assegnarono una casa sepolta entro la neve così provvede spesso la repubblica e così fu che in forza del congedo il nostro indou divenne samoiedo ma il mio pensier lo immagina se il giro colla man ne misuro e lo distendo per l'infinita via che lo divide dall'umil terra il contadin lo crede schiacciato scudo ma il pensier del saggio l'arrotonda lo ferma in mezzo al cielo e in giro a lui fa camminar la terra contro i muri andando in volta contro i sassi e sotto i piedi trasse seco alla rovina la meschina col cervello sciagurati quegli stati che la pigliano a modello allor tenne il leone un gran consiglio e disse amici miei poiché davanti al ciel tutti siam rei di colpe ed è perciò che ne castiga per toglierci di briga ecco direi che quei che ha più peccato nella sua vita sia sacrificato ognun si affanna a correre sull'orme della fortuna inutilmente in luogo esser vorrei dove la turba passa di questi irrequïeti cortigiani che la diva volubile del caso di terra in terra inseguono e sul punto d'afferrarne la chioma o ciechi il tanto affaticar che giova fortuna e dormi e se fortuna è donna quantunque dea verrà ben da se stessa come vuole il suo sesso a ricercarti ma lei che che si celia figurarsi se mi devo pigliar questi straccioni il fastidio non val d'incomodarsi tutta gente pezzente inconcludente che mi ripugna e che mi fa pietà bello e triste a veder era la lotta delle due parti e il numero dei morti e il valor e l'inganno e la sicura arte di guerra onde cercr le schiere di farsi danno e che infinite all'orco generose travolse alme d'eroi va pur disse costui se la ti gira per me sto a casa mia comodo e cheto e non cerco altro ciel altro emisfero qui spero di dormir fino a quel giorno che ti vedrò tornato or dunque addio testa e coda di serpente son terribili alla gente e in quel regno dove filano le tre parche il nostro stame hanno nome tristo e infame d'augusto non fu l'impresa placida più bella che le geste di cesare famose o veramente popolo beato quando verrà questa diletta pace a ricondur tra noi dell'arti il regno i raccolto un altro gruzzolo con questo visto il prezzo che fanno sul mercato si compera un vitello anzi una vacca e sembrale vedere già sul prato saltare questa e quello a tanto ben di dio saltando essa di gioia il secchiolin cascò vitello e vacca ed ova e porco bello addio la sua fortuna in terra dispersa contemplò tornata a casa vede ch'è solo per miracolo se l'uomo non la batte da questo fatto origine ebbe l'antica istoria del secchiolin del latte aiutava dirò la messa in scena un manico di scopa e quattro storte sedie e quell'aria di miseria piena che puzzava di sabato e di morte l'altra donna ben presto vide il guaio di non aver salvata l'apparenza la fede era rimasta sul solaio è l'insegna che fa la concorrenza i servi arrovellavano e lo sposo n'avea la zucca piena a sentirla davver era un tormento lui non pensa non fa non guarda a nulla lui corre lui sonnecchia lui questo lui codesto ogni momento marte ha di palme seminato i campi e dietro al gran luigi è la vittoria fedele amante temono i nemici e noi cerchiamo il bel rumor dell'armi onde liete saranno anche le muse e superba l'istoria ahi ma la pace fia sempre a noi dolente desiderio non riposo giammai che non fosse scipito e avesse poi oltre i denari un gran di nobiltà gran dio come si fa ditelo voi a trovar queste mele sopra un ramo eppur a contentar le sue pretese la sorte fu cortese di mandarle partiti onesti e buoni un morto lemme lemme al camposanto andava in una comoda carrozza vestito d'una rozza camicia che in antico dialetto si chiama cataletto veste d'estate e veste anche d'inverno che i morti non si tolgono in eterno ecco si scioglie dalle mani il fantasma agile e sfuma povera gente io la compiango i matti chiedon pietà non ira se la bellezza andasse ognor congiunta colla bontà del cor prometto a dio che prendo moglie domattina anch'io ma il bello e il buono ahimè fanno divorzio sovente e tanto rare sono l'anime belle in care forme che meglio è tralasciare quindi apriva la reggia ah quale reggia dite una beccaria con tal puzzo di morti e di moria da far crollare il naso della gente l'orso arricciò con tale smorfia il suo che il re fuori di sé per quell'azione lo manda all'altro mondo immantinente a far smorfie alle corna di plutone tutto par pronto e facile l'amor l'onor la gloria e subito mi gonfio di pazza vanagloria e già mi sembra d'essere o papa o prence o re della giustizia quando siede al banco sempre il potente come giglio è bianco ma se a seder si pone il poveraccio è un sacco di carbone pia mediocrità torna e discaccia quest'abbondanza che avvelena l'ore ite o tesori e tu vieni ritorna del buon umore amica e del buon core a questo dir mediocrità si affaccia le fan largo con lei la pace stringono né chiedono di più se oggi mi crolla un muro di rifarlo dimani ancor procuro ma né in parte rifar posso né in tutto un bel volto che il tempo abbia distrutto madonna schifiltosa che allo specchio più tardi si consiglia cangia parere e piglia dice un marito amici miei rispose il solitario le cose di quaggiù non mi riguardano che posso far se non dire un rosario perché vi aiuti il ciel come desidero e così detto il santo chiuse la porta e riverisco tanto segno dicea l'editto che durante un mese il re farebbe gran corte plenaria con feste e luminaria e danze della celebre divina famosa marmottina perché così il paese prendesse in qualche modo conoscenza di sua potenza e sua magnificenza se del primo occupante tu ritieni la donnola rispose giusta la legge vieni e interroghiam mammone ch'è giudice sicuro in queste cose era questi un gatton grasso e bonario un sant'uomo di gatto tutto pel tutto gozzo e tutto lardo una donna facea la pitonessa a parigi e la gente affascinata correva per qualunque buccicata a consultare la sacerdotessa chi perdeva uno spillo od un amante chi voleva sbrigarsi d'un eterno marito una gelosa ed altre tante e tanti o chi volea strappare un terno no no signor anzi fu un grande onore a ognun d'essi il sentirsi rosicchiato dai vostri denti in quanto a quel pastore meritava di peggio in verità visto ch'egli osa il titolo di re vantar sopra le bestie e non gli va santa ospitalità che vedo io qui disse il coniglio fermo sulla porta o signora faina prepotente faccia il piacer d'uscirne immantinente o chiamo tutti i topi del paese che la faran sgombrar ed a sue spese e sì ben adoprarono che i patti firmaron gli avvoltoi dai becchi adunchi ahimè la pace ritornò di danno ai colombi pacifici che stretti dal comune nemico a cento a cento perr nell'unghie e in becco agli avvoltoi s'io volessi narrar ad uno ad uno di quella guerra gli accidenti e i casi chi voce mi darìa molti perirono dei capi e tanti eroi morser la polvere che prometeo sperò dall'alto caucaso che fosse per finir la lunga pena nacque contesa fra gli uccelli un giorno per invidia di marte a cui sorrise i sereni turbar campi dell'aria non parlo io già dei teneri uccellini che riconduce a noi marzo od aprile e che nelle ombre dei boschetti ameni coll'esempio e col canto a noi maestri sono questi servi non sono più indolenti e perché volli un po farmi sentire non ti dico il furore e l'odio e l'ire o cara mia riprese allor lo sposo andavan dalla celebre indovina ad invocar le magiche parole ed essa con un'arte sopraffina di dire a ciaschedun ciò ch'egli vuole con segni indiavolati e petulanza travestendo la zotica ignoranza seppe alfine ottenere il gran miracolo di passar fra la gente per oracolo ma rimosso il velo che al senso fa la lontananza e l'aria in cui nuotan le cose e i cento screzi che la macchina umana e gli apparati soffron nel tempo ancor il senso estimo che sia netto e fedel specchio del vero quando il coniglio ebbe mangiato ed ebbe saltato e rosicchiato a casa sua tornò ma proprio in quel momento ch'entrava nell'oscuro appartamento alla finestra l'altra si affacciò ivi stette un buon pezzo il cortigiano attento all'ore più propizie pronto al mattutin omaggio pronto all'ora della mensa regale ed alla sera ma non gli cadde in bocca una nocciòla tornato pien di fame più tardi sulla sponda non vide altro che tinche a diguazzar nell'onda e fece il disgustato così come dicesse di tinche son già sazio egli era come il topo di cui racconta orazio d'un gusto delicato e torna e piange di conforto a veder la vecchia casa e beato ripete o veramente beato l'uom che del suo nido all'ombra i desideri suoi frena e corregge hi corre dietro alla ortuna e chi l chiedete ciò che in l'animo vi frulla un bel desiderar non costa nulla i suoi padroni cercan l'abbondanza e l'abbondanza versa il cornucopia piovon marenghi gli scrigni ne crepano le biade da granai quasi traboccano e luogo non c'è più per la speranza e conta e scrivi sui registri ahi non c'è tempo per tirare il fiato quindi i ladri si svegliano e congiurano quindi i signori chiedono gl'imprestiti piovon le tasse o voto sciagurato nulla poteva contentar costei nulla era bello e mai degno di lei a letto ci si andava troppo presto e troppo tardi si scendeva poi o bianco o nero che faceste voi o bigio era la stessa cantilena mattina e sera che la terra risposegli madama dal naso aguzzo è di chi se la piglia e proprio non consiglio per sì poco d'una guerra tentar l'incerto gioco e poi per qual ragione soltanto suo proclama un luogo ove si arrampica pel primo anche il padrone e non sono anch'io creata d'egual sangue prese a dire o ch'io sempre debba in l'erba strisciar umile e servire la superba se facesse un giorno iddio ch'io potessi andare avanti tutti quanti ben vedrebbero che anch'io andar so per conto mio ma ben dovette aprirlo per minor prezzo allora che pesci non si videro nell'acqua della gora la fame non si placa col fumo e dir non basta io sono un airone aggiunge alfin la favola che parvegli un boccone squisito una lumaca accorre anche il monarca che suol da re proteggere i sublimi studi e col suo regal occhio scoperse il mostro ebben che vi credete amici fra due lenti rinchiuso un topolino era sola cagion di tanta guerra assurda male macchie e i nèi che cinzia ne sereni pleniluni mostra tu pensi esser montagne dossi che gettan ombre e fan vedere al volgo uomini spesso e bovi ed elefanti tutti i miei sensi io nego e so ritrarne contro la stessa illusïon de sensi il ver che v'è nascosto anche se l'occhio vede color diverso anche se il suono tardi arriva all'orecchio che l'accoglie non c'è nessun che in aria non fabbrichi un castello o don chisciotti o pirri o saggi o mentecatti ciascun sogna vegliando e siam tutti distratti dai sogni che riempiono di nuvole il cervello protestare ch'essa non fa la strega a nulla serve ogni protesta e il dir di non volere bisogna profetar fare gl'incanti e pigliar più denari col mestiere che un avvocato non ne piglia tanti ancor tutto il vantaggio ch'ei ne trasse fu quel che in un proverbio selvaggio è detto o di natura esperto statti a ca tua pel nostro vagabondo non fu di grazie jeddo generosa più di calcutta ed ei ne venne al conto che il mondo non valea del suo tranquillo villaggio la casetta il vinto sparve e il duol che l'arrovella nascose e pianse i suoi perduti amori col diritto il rival de vincitori gli toglie l'idol suo che in pieno giorno superbo mena intorno sfidando la gelosa ira e il coraggio del debellato amante nella grande sua bontà spesso il cielo anche si giova di chi logica non ha volle adunque a lei concedere una volta questa prova e la coda cieca e stolta che non vede in pieno giorno più ch'io vegga in fondo al forno furon due buoni amici in un villaggio che possedevan qualche terra al sole l'uno sempre in sospiri ed in corruccio colla fortuna un dì fe la proposta al suo compagno di lasciar il borgo natio dove nessun nasce profeta e di cercar lontan nuove avventure e che partiti in fretta alla sfuggita non avean quasi da campar la vita dasse qualcosa e sol per qualche giorno finché giunto il soccorso preveduto in patria avrian potuto far ritorno giunto a calcutta ascolta che fortuna era andata al giappone ed ei vi corre e corre tanto che a portarlo i mari erano stanchi nulla di singolare se fra cavalli e cani e servi e fra carrozze paresse di quaresima sempre un festin di nozze un degli amici un giorno gli chiese la ragione a tavola di tutta questa benedizione per una strada lunga erta sassosa e tortuosa esposta a pieno sole sei robusti cavalli ivano a stento tirando una carrozza e perché dunque dicon costor se altri ha potuto un giorno lasciar la zappa ed i piantati cavoli e sul trono salir di santa chiesa non io potrò lo stesso e non son io forse da tanto anzi tu sei rispondo più degno ancor ma la virtù non vale se la cieca fortuna anche non giova del mar anzi di stige gli altri nell'onda bruna precipitar lui solo condusse la fortuna a riveder la patria e qui gli fe trovare soci ed agenti onesti perle a trovarsi rare ivi era solitudine perfetta per tutto il giro del formaggio e il topo coi piè coi denti seppe tanto fare che poco tempo dopo ebbe la sua cucina e una celletta ove grasso divenne iddio protegge qual si consacra volentieri a lui c'è da comprare un mezzo bariletto di quel di malvasia ma vo che sia buono e il miglior che dànno queste vigne c'è da fare un grembiale anche a perpetua e a quelle nipotine pettegoline col suo cavallo il buon viaggiatore fugge i ladri ma il guado è traditore beve il cavallo beve il cavaliere e in fondo a stige vanno entrambi a bere e vanno entrambi a bere in acheronte e in acque più lontane fin che abbaia giammai ti morde il cane è l'acqua cheta che corrode il ponte fin tra le bestie spesso vedi accader lo stesso il più fido animal che mai ci sia il cane io dico mostrasi talvolta anch'esso bestia stolta e piena d'un'ingorda in questa esce da un bosco e mostra il dente il lupo un altro che non ha pranzato aiuto grida l'asin spaventato ma questa volta è il can che non ci sente il greco accetta intanto si conobbe la cosa e ognuno dicea che avrìa dovuto il gran bascià vendetta trarne mandando i suoi vassalli in cielo a portare un messaggio a maometto può darsi che ciascun non abbia torto ma in quanto a me che valgo in quanto morto non ho motivo alcuno di sperare lasciatemi gridare e la mia casa e la mia bella patria salutare il tuo destin per quella stessa via per cui lo fuggi a te corre d'incontro un padre di sì caldo e intenso affetto amava un suo figliuol unico in terra che sulla sorte sua quanti indovini e sonnambuli vanno per la via facea cantar sai dirmi qual dei due lettor discreto amasse l'altro d'un amor più bello è l'amico un dolcissimo fratello che vi cerca nel core il duol segreto senza farvi arrossire ode il bisogno che vi tormenta il popol animal dal capo aereo invecchiato oramai da quarant'anni in cotesti mezzucci di ringhiera di qua di là guardava alla baracca de burattini e l'orator si sfiati amico io so che tu mi lasci e alcuni voglion ch'io tragga orribili paure ma tu sei troppo galantuomo amico e la faccia non hai d'uom che il suo tempo passi a mescer veleni ond'io men rido delle chiacchiere altrui padre giove il giuramento della furia cancellò e nel buio la ricaccia quindi fa l'esperimento di scagliare una saetta per minaccia dell'olimpica vendetta per mantener nei figli pregi eguali il padrone gli scelse anche una sposa che per bellezza non avea rivali leccardon si contenta d'ogni cosa che passa per la strada e ne deriva una razza di cani vergognosa che le fatiche volentieri schiva e si consuma a far girar gli spiedi razza villana che non par che viva un paio o tre di piccoli mastini costan meno a un uomo come te e fan la guardia più che non la faccia da sola questa grossa bestiaccia il buon pastor credé e tre mezzani mastini prese e risparmiò dei pani sì grazie a dio signor commendatore se vuol accomodarsi in casa mia ho latte cacio noci ed offriria di più con tutto il cuore capisco non è roba forse adatta a lor signori tuttavia se vuole l'orso accetta si siede e in due parole è l'amicizia fatta il giorno che morì la principessa o leonessa accorsero i dolenti a far al re quei mesti complimenti che sono sul dolor buonamisura nei giorni di sciagura fissato il luogo e il dì volle il leone che i suoi ministri attenti sorvegliasser la lunga processione la vanità ch'è tutto un mal francese fa ch'ogni sciocco e stupido borghese un grand'uomo si creda in quel paese vani son gli spagnoli e tuttavia per quanto grande il lor difetto sia è più che scipitezza una pazzia l'esempio che vi conto vi dimostra la boria nostra la qual su per giù non vale men di un'altra e non di più la gente distratta il lasciò dir fin che gli piacque cercava l'orator con nuove e calde immagini attizzar l'alme più spente anche i morti evocò gridò tuonò nessun si scosse e fur parole al vento tornando a noi dirò che a quel gran duolo il cervo solo non pigliò gran parte la morta a nominarla come viva la moglie ed un figliuolo avevagli strozzato e se nutriva ruggine in petto il cervo derelitto era nel suo diritto piombò c'era d'andar contenti almen tre volte a creder mio del triplice bottino ma tutto è poco a riempir la pancia dell'uom ghiottone e così volle il cielo castigare costui anch'io rispose il topo grazie n'ho piacere ma non è scritto sopra alcun trattato che un gatto abbia il dovere d'esser per gratitudine obbligato del carattere tuo chi mi assicura un gatto è sempre gatto per natura l così piccino come son un grano non valgo men di questo pastricciano e stava per aggiungere di più il topo vanerello quand'ecco sul più bello un gatto salta giù e fric in un istante mostrò che un topo è men che un elefante così così tanto si vive e si vivrebbe meglio se non ci fosse qualche intermittenza ma il male è delle feste che son troppe in cui tu devi andar disoccupato l'una fa buio all'altra e un altro guaio in quanto ai santi egli è che il sor curato ne trova sempre un nuovo sul solaio una capra un monton e un porco grasso sopra un sol carro andavano alla fiera e se la storia è vera non andavano sembra per ispasso né sembra che il padrone anche volesse condurli al teatrin dei burattini ma venderli e pigliare dei quattrini due buoni amici c'erano al chilì simbol dell'amicizia più cortese i buoni amici sono in quel paese come quelli del nostro o giù di lì una notte traendo essi profitto dell'assenza del sol dormivan sodo allor che trabuffato un s'alza e corre dritto a risvegliar l'amico addormentato una fiaba che a lor calza a pennello c'era una volta un cane ed un pastore e c'era anche un armento dicea la gente a che ti serve un cane sì grosso che per solito alimento ti mangia ad ogni pasto un grosso pane sarai più saggio se lo vendi al signore del villaggio t'han ferrato per questo e ti spaventa un colpo buono in terra lo stramazza ma in queste ciarle il lupo i fianchi addenta dell'asin e coi morsi me l'ammazza il nome il nome d'un pastorel la voce sua l'idea d'una fiamma improvvisa il volto accende sospiri se di lui pensi e non sai perché sospiri ma per lui sospiri incontrarlo vorresti e in un lo temi dell'uscio egli pretende i cieli misurar descriver fondo a tutto l'universo e non conosce il poveretto il mal che lo consuma una volta ei sapea nelle contese conciliar le discordie oggi in se stesso rinchiuso parla sempre ruminando e tanto vanno e vengono che un giorno l'uomo tese una rete tutt'intorno e adesso sentirete esce il gatto al mattin siccome suole pria del levar del sole a caccia ma non vede ahimè la rete i resta e non gli resta che di gridar se vuol salvar la testa ma non mancò chi corse poi dal principe a dir che il cervo s'era fatto gioco perfin del funerale la collera d'un principe è fatale e molto più d'un re come il leone lo ha detto salomone ma quel cervo leggeva così poco vieni o divino medico o non resta altra speranza ippocrate alla gente non crede troppo ma a trovar si avvia l'illustre infermo ora vedrete quali incontri giochi spesso la fortuna non sempre i figli san posar i piedi sopra l'orme dei padri ma si oppone pigrizia casi e tempi onde tu vedi cesare che diventa leccardone fuggìan le genti dalla furibonda velocità dell'onda quand'ecco un tal che dai ladri fuggiva fermossi sulla riva come passar esita un po ma visto che i ladri corron sempre per di qua tentò passò per il rumor che fa il torrentaccio non è poi sì tristo è la corte una casa così fatta dove la gente è trista è buona è matta a seconda che il re vuole o non vuole gente camaleontica che fa la scimmia ad una grande maestà mille corpi e una man che fa che detta come se l'uom lo dicono i filosofi non fosse che una vera macchinetta un dì che il vecchio in l'ora consueta dormiva ecco una mosca più stizzosa che sul naso più volte gli si posa e l'orso s'inquïeta poi perde la pazienza ed un mattone afferrato s'appressa il pugno chiuso dov'è la mosca e plaf proprio sul muso la schiaccia del padrone il cane che moria di fame intanto disse al compagno suo caro modesto fammi un piacer abbassati quel tanto che possa anch'io pescar in fondo al cesto e possa in fondo al cesto anch'io pescare il mio piccol boccon pel desinare ma fece il sordo quella bestia sciocca senza cessare di menar la bocca tu mi rimbrotti che non t'abbia a tempo avvisato e che compiere ti resta qualche faccenda che so io di casa di nipote di moglie e testamento ma non furono forse avvisi a tempo e il tremolare delle gambe e il monco fiato e la mente annuvolata e stanca questa per voi ghiottoni udite or voi lerci avari la vostra un certo lupo venne a passar e visto il miserando spettacolo di morte o benedetta la fortuna esclamò degna che un lupo le innalzi un tempio cartoni udrai com'egli sogna di un infinito numero di mondi ch'ei forse vede d'altri pazzerelli come lui popolati e ancor discorre d'atomi erranti poveri fantasmi del suo cervel che danza e senza il piede metter fuori i vizi son fra lor buoni fratelli e quando uno si siede nel nostro cor si vede che siedono anche quelli che van con lor per via a meno che la trista compagnia per ira non si pigli pei capelli il suo vicin di contro un epulone grande banchiere ed imbottito d'oro di cantar non avea mai la ragione e poco anche dormiva sul mattino quando già canticchiava il ciabattino giove un dì dall'alto scanno i peccati rimirando che dagli uomini si fanno fino a quando prese a dire questa razza soffrirò d'altra gente riempire men noiosa il mondo io vo e a mercurio va precipitati all'inferno e la più feroce tirane delle furie e fa che tutta questa gente sia distrutta in eterno qui qui qui qui gridavagli la gente spingendolo bel bello ma il brianzol maestro in furberia scappava via e lasciava gridare inutilmente giardiniere un orsacchiotto assai mal pettinato selvatico cresceva in fondo a un bosco solo nascosto sempre torvo e fosco in collera col fato novel bellerofonte l'umor nero s'univa a una tremenda ipocondria perché solo la buona compagnia tien ilare il pensiero un certo gatto gran rubaformaggio e un topo rodicorda assai stimato un'orrida civetta e la dal lungo corpo donnoletta nel buco spesso usavan d'un selvaggio abete rosicchiato quattro bestie di cui l'una non era per nulla all'altra eguale ma in quanto a far il male anime triste tutte a una maniera e che la pace tra il re di francia e l'albïon vicina mai non si franga un tal pensier mi cruccia e invoco pace al gran luigi pace a quest'ercole invitto affaticato contro l'idra che sempre rinnovella perché le tagli la sua spada il capo or come fare scivola di quell'abete al piede e in mezzo a tre pericoli sceglie il minore rosicchiando un nodo e un altro della rete e un terzo e il resto all'impostore procurava il modo di scappar dalla morte allegro e lesto ma guai se in quel momento non giungeva opportun l'uom della rete che li facea scappare come il vento anche tu padre giove e che ci fai fra le nuvole lassù dagli dèi la mazza e il fulmine supplicava per cagione d'una pulce il bighellone e la caccia gli fu con odio e tetro color descritta come cosa indegna d'uomo gentil che importa ha mai parola trasformato dell'indole il metallo onde avvenne che il giovine alle sagge avvertenze sentia balzar nel petto un desiderio di battaglia è un bove od un cavallo e l'altro è un buon boccone senza fallo ma pigliarlo barbin questo è il difficile lunga è la tratta e incontro il vento soffia non ti senti riarso e sitibondo proviamo a ber quest'acqua fino in fondo è sì buono che il furor dell'onda i ladri non fermò l'altro a correre ancor fin che alla sponda d'un bel fiume arrivò questo era proprio un fiume maestoso sereno come un bel sogno d'estate non rupi a picco ingrate ma un passo limpidissimo sabbioso e sì dicendo acceso d'ira improvvisa sul leon dipinto si scaglia e sfonda la dipinta tela ahimè nel muro era un acuto chiodo dal dipinto velato e tal fu il colpo che a mezzo il petto il garzoncel trafisse ch'ei cadde in terra del suo sangue intriso fatto vecchio decrepito ed asmatico gottoso ed arrembato un leone cercava il gran rimedio di migliorare il suo malfermo stato è fare un torto ai grandi il dire o il credere che v'abbia cosa a lor forse impossibile dimostra questa istoria in primo loco che chi non ha del mondo conoscenza va facilmente in estasi per poco e facilmente crede all'apparenza poi si rivolge a quei matricolati che credon di suonare e son suonati al suo palagio un dì fatto venire l'aggiustascarpe o mio compar crispino gli domandò non mi sapreste dire quanto voi guadagnate in capo all'anno in capo all'anno disse il ciabattino servo vostro dicea non mi si piglia in queste grosse trappole no no nessun si meraviglia se non hanno i capponi confidenza cogli uomini è l'istinto ben si sa ed è l'esperienza che diffidar li fa e v'è gente più citrulla di questa razza d'uccellacci stupidi che non capisce nulla io sì riguarda qui cacciar volar io so partir tornare io sì e dovunque si vuol rapido vo di qua l'alpi e di là v'è l'appennino ogni mucchio di terra è una montagna e dopo un altro giorno di cammino arriva dove in mare il sol si bagna qui vedendo dell'ostriche credette sulle prime che fossero barchette vengano prima i miei pastori e poi ben io saprò sulla modesta lira di capri e lupi concertar le voci tirsi diceva ad amaranto un giorno conosco un mal mia cara un mal sì dolce che vince ogni altro ben sopra la terra ne suoi misteriosi incanti passò quel tempo enea che usavano le mani menar gli dèi per conto dei greci e dei troiani una pulce morsicò sulla gamba un bighellone e scappò corri alcide corri e libera da quest'idra egli gridò da quest'idra l'universo mostro orribile e perverso della tiepida stagione rideva il topolin perché la gente stesse a guardar quel coso stravagante più che animale macchina ambulante bel merito dicea d'esser sì grosso come se il bello fosse in un colosso o gente sciocca ov'è la meraviglia che ai ragazzetti fa levar le ciglia amici andiamo adagio a credere alla voce del malvagio ma facciam come l'asin di giampietro che più lo spingi e più si tira indietro un grasso cittadin di monticello che faceva il mestiere di cappone al tribunal un dì venne citato del suo padrone mane a sera allegro un ciabattino cantarellava ch'era un gusto matto a vederlo a sentir un canarino non canta meglio e il core soddisfatto era il re de sapienti il ciabattino venne innanzi allor vulcano e a far fulmini dié mano di diversa qualità i migliori intendo quei che non dànno mai perdono dal lor trono ce li scagliano gli dèi quei che fanno inutil prove e si pèrdono qua e là sono i fulmini di giove e appunto stamattina nel fosco uscìa per far le devozioni che ogni buon gatto fa quando è cresciuto nel santo amor di dio e il maledetto fil non ho veduto basta così rispose il topo credo poco a queste cose sarìa tre volte matto quel topo che affidasse la sua sorte all'onestà del gatto e ciò detto partì presso la tana guardando alla lontana vede in agguato la sinistra donnola va sulla pianta e mentre ancor si arrampica sul tronco in alto la civetta vede fra le quali o lettor ve n'era alcuna che al dolce soffio respirando apriva le labbra bella e bianca e grassa e d'una così ghiotta e mirabile attrattiva che il topo disse va quel dio che ha l'ali ai piedi e la lingua lusinghiera e discende ove tisìfone con megera con aletto fanno il ghetto sorge aletto e con perverso giuramento si propone di tirare l'universo nella casa di plutone l'asinello che in fondo è un animale di buon cuore una volta s'impuntò e contro ad ogni legge naturale a un amico un servigio rifiutò il caso avvenne un dì che a capo basso senza pensare a nulla in compagnia del cane e del padrone se ne gìa per la sua nota strada passo passo che quasi terzo all'orco lo sospinse tre volte alla feroce belva cercò di rompere la parca colle forbici il fil quando trafitto il feroce animal sul suol piombò il ciabattino affededdina aggiunse indi ridendo non son contar su questo calendario io cucio i giorni miei per ordinario uno per uno un pane e un bicchierino quando ce n'è rispose il ciabattino ebben ditemi almen quanto per dì tirate dal lavor cara eccellenza or meno or più è il ricco che le lettere sostenta e paga chi coi libri lo tormenta e con omaggi e dediche sì strane che son meno noiose le campane così dicea quel grosso babbuasso ben si sentì il poeta sulle prime gran voglia di risponder per le rime ma la giustizia viene di suo passo pei piccoli saccenti della città democrito non parve che un pazzerello o dèi quando s'è visto alcun profeta in mezzo a suoi ma pazzi eran questi abderiti il dì che un messo mandarono ad ippocrate chiedendo con lettere a quel medico divino che venisse a guarir del dotto amico il malato cervel a cui non piace il perder tempo alle buffe contese di cani e gatti e donnole e leoni che invan talvolta assumono l'aspetto di grandi eroi no no più che di questo leggiate o men a voi signore importa d'impedir che d'armati si riversi sulla patria un torrente messi in disparte i frivoli argomenti cominciaron i due grandi maestri a cercar le cagioni alte del bene sull'uom sillogizzando e sullo spirito parlando cose che il tacere è bello sì com'era il parlar colà dov'era se non venni cogli altri al primo omaggio egli è che ho fatto un pio pellegrinaggio per implorar da quei che sol la dà ogni salute a vostra maestà strada facendo a molti dotti medici ho parlato di voi del gran languore che mai non cessa in un palagio il figlio tosto rinchiuse e proibì che il piede ei mettesse di fuori a far men tristo di quel lucente carcere il soggiorno entro il palazzo era un giardin e molti vi accorrevan fanciulli e in giochi e in salti e in spassi ed in chiassosa compagnia allegramente egli vivea rinchiuso talento avria voluto il re che la meschina nella sua tana fosse affumicata ma la volle sentir e una mattina la volpe già avvisata presentasi s'inchina e sire dice è ingiusto il sostenere che per disprezzo abbia tardato un dì a fare il mio dovere se tu nol fai dicea qualcun de suoi ti preverranno per paura i tristi e per quanto tu chiuda anche i cancelli del tuo palagio con sottil veleno a protegger ti mandano in turbante i falsi mercatanti in paradiso vece d'uno nel contar la storia disse che l'uomo n'avea fatti tre e un'altra ancor più corta di memoria in gran segreto quattro gliene dié il segreto era quello del magnano entra l'anguilla nell'acqua e passa vola poi la rondine sull'acqua e passa e cerere d'un fiato gridò tutta la piazza ah mammalucchi rispose l'orator e tanto a cuore vi sta questa scipita favoletta da lui poco lontano caro quell'uomo col coltello in mano a questo dolce e amabile zimbello vola mio dotto uccello se ti piace per me scappo e ti chiedo in carità non ridere se alle voci gentili ancor non credo che mi faranno stridere un topolin piccino vide un grosso elefante gigantesco e rise di quel grande baldacchino pesante ed arabesco con tre piani di sopra e una sultana seduta in mezzo di beltà sovrana con cani e gatti e pappagalli suoi e con tutta una casa che in viaggio andava ad un lontan pellegrinaggio finché in secco vedremo della bestia superba provvigion il corpo ghiotto bevono i cani e bevi e bevi bevvero tanto che punf scoppiarono di botto un certo istante giunto ad un pratello si ferma tutto a un tratto l'asinello e mentre il suo padron dorme e riposa di quell'erba ei mangiò fresca e gustosa non c'eran cardi ma ne fece senza non sempre si può aver ciò che si vuole e per quanto gli piacciano pazienza non ogni giorno in ciel risplende il sole nella sua grande universal rovina se tanto è nota questa brutta morte e tanto è antica or come mai per tanti così tacita arriva ed improvvisa ho fatto un ovo un ovo o dio bambino ecco vedilo qui tiepido ancora guardati ben dal dirlo ogni vicino mi chiamerebbe gallinetta allora la donna nuova al caso con spavento per tutti i santi di tacer giurò il topo rosicchiando in libreria se non era un grandissimo sapiente qualche nozione di geografia gli si era pure appiccicata al dente vide dunque quell'ostriche e credette sulle prime che fossero barchette nelle tue mani io metto la mia vita sciogli i nodi e procurami un'uscita qual compenso mi dài l altro gli chiese prometto teco eterna l'alleanza e nelle zampe mie pronte difese contro i nemici in ogni circostanza sarò la tua vendetta contro la donnoletta e la civetta che voglion la tua morte tu vaneggi in una blanda estasi in mezzo ai boschi il ruscelletto luccica sempre in una vaga imagine tremolante che a te non rassomiglia e t'insegue dovunque ove tu fugga per ogni cosa è cieca la pupilla fuor di quella parvenza s'ei lo sapesse strillerìa scommetto con quanto gli è rimasto fiato in gola e con lui griderebbe in do di petto anche l'altra che ha persa la parola ma l'uno e l'altra crede che lana e latte a vendere al mercato vada il padrone e sono in buona fede questo è bevere il mar ai sovrumani concetti d'uno spirto vanerello non bastan quattro corpi ed otto mani se non si resta a mezzo sul più bello a compier ciò che logico non è non bastan quattro vite di noè consiglio al re che il conte lupo tosto uccider fe a colazione prima lo mangiò e nella pelle poi s'imbacuccò signori cortigiani io dico a voi che in danno altrui di migliorar la sorte cercate seminando ed odii e guai dai pari vostri il mal si rende poi a quattro doppi se il boccaccio mi tolse un giorno al dolce esopo mio novella ecco mi toglie ad entrambi una musa assai gentile che alla fonte natia mi riconduce come dire di no quando divina è la musa e di tal beltà vestita che sui cuori sovrana alza lo scettro vedi superbi e come a danza andar lieti alla morte i giovani soldati e ad una morte non men fatal per quanto inclita e bella ma inutilmente io so che ti rimbrotto né spero di trar mai frutto veruno dalle mie ciarle è sempre il più restìo a morir chi alla morte più somiglia sempre in agguato sempre i ladri ei teme la notte il dì se un topo udir gli pare è il suo tesor che viene a rosicchiare ritorna alfine da sua signoria che un dì solea svegliar presso al mattino e il sor porcello non faceva intanto che gridar sulla strada ed eran strilli da rendere balordo un uomo sordo o che ti pelan vivo dissero i suoi compagni più tranquilli e c'è bisogno di strillar sì tanto col segreto favor d'un gran bascià in orïente un greco mercatante faceva affari d'oro e poi che costa cara d'un alto protettor la grazia pagava il protettor non da mercante ma da bascià un bel parlar non vale un bel tacere sta scritto ma bisogna discrezione ed in quel bosco un uomo un can barbone non si facea vedere per quant'orso e per quanto orso testardo passava giorni orribilmente bui se non mangio questa che cosa di mangiare più mi resta e subito si fece un grosso conto e quando il nicchio un poco si avvicina il topo allunga lo zampino pronto ma sul più bello l'ostrica barbina il guscio abbassa e pria ch'ei tragga il collo come dentro a una trappola serrollo allor pensa costui cambiar registro e disse udite amici un fatterello udite un giorno andavano per via con cerere una rondine e un'anguilla quando giunsero a un fiume che cosa capitò hai tu perduto al gioco il tuo denaro la borsa ecco ti do t'han fatto qualche ingiuria sulla strada andiam ecco la spada vuoi tu dormire in buona compagnia questa mia schiava pigliati o mio caro non vedi questo povero montone che non apre la bocca questi è un saggio saggio non è rispose don porcello ma ditelo un minchione che se non ha di piangere il coraggio è perché di conoscer non gli è dato ciò che l'aspetta appena sul mercato andando questo cane un dì col pranzo s'incontra in un mastino prepotente che pretende la sua razion di manzo ma fece i conti senza l'oste il cesto colloca in terra il nostro cane onesto e si prepara ad una lotta ardente ma il turco a questo dir novo alessandro non diede retta e con sereno spirto trova un bel giorno il suo mercante in casa siede alla mensa ed in diversi e schietti discorsi entrando gli mostrò che nulla diffidenza era in lui quindi mal resiste il cuore al dardo d'un bel guardo ed alla vista d'un sacchetto di denaro troppo raro è trovare chi resista soleva un can portare in una cesta al collo il pranzo del suo buon padrone il nostro brianzol indovinò che doveva al diman esser la gloria del banchetto e davver ne facea senza mentr'ei fuggia sentì che da un palchetto gli diceva un falcone ammaestrato o sciocco ed hai sì corto l'intelletto che non intendi che si perde il fiato a chiamarti cento scudi credette il ciabattino di possedere una montagna d'oro torna a casa e in un angolo del muro seppellì la sua pace col tesoro da quel dì più non canta il ciabattino da quel dì che nasconde in casa il seme di tutti i mali o dolci sonni addio non molto tempo dopo il gatto trova il topo che stava a una distanza rispettosa fratel o vieni abbracciami con una voce tenera e amorosa gli disse e non guardare un alleato con quel far diffidente e disgustato a te dopo il buon dio devo la vita lo conosco anch'io a questa novità la gente allor restò e dimandò che dice ora che fa rispose ho chiesto a questi pesciolini notizie d'un compar ito ai confini ultimi d'india il gange ad esplorare e che vuolsi finito in fondo al mare sappia il mondo che a cantar mi tragge ancora messer lupo e monna volpe l'unica sillery vaga donzella a cui tutti si prostrano devoti chi dice sillery nulla gli resta d'aggiungere di poi che non sia vano lontan s'annoiava in un con lui un vecchierel gagliardo che amava un suo giardin i fiori il sole prete di flora e prete di pomona ma non vedea passare una persona da far quattro parole che val splendor di trono beltà che vale e giovinezza e casta virtù di fronte all'impudica mano della morte che sradica e distrugge giorno verrà che l'universo intero il mesto accrescerà regno di morte carità gesummaria tacete dal mio canto non fiato ve lo giuro andate là quando partì la femmina dell'ovo l'amica che a cantar nel ventre sente il gran segreto al solito ritrovo cammina a sparpagliarlo fra la gente ma se il grosso mangiava almen per tre era tre volte a mordere più forte quando per sorte con general spavento venìano i lupi a minacciar l'armento mentre quell'altre bestie assai men care erano tre a scappare e l'ostrica un topo contadin grillincervello della sua vita malcontento e sazio lasciò cavoli e rape ed un più bello luogo cercando e più libero spazio non era ancor dal buco ito due miglia che va di meraviglia in meraviglia ma il comando non finì che il buon padre si pentì prenci e re mi raccomando voi che siete numi in terra del furore tra il baleno e il discender delle botte deh lasciate in mezzo almeno l'intervallo d'una notte godi e leggi amico quello che racconta del cacciator la favola e del lupo aveva un cacciator stesa coll'arco una damma quand'ecco un capriolo viene a passar il nabab non facea che deplorare e querelarsi in collera col fato che il sonno non è fatto di tal stoffa che si possa comprare sul mercato come si compra il bere ed il mangiare i cortigiani vanno tutti in visita tranne la volpe che si tenne comoda nella sua tana intanto al capezzale del grande infermo il lupo un degli assidui al corteggiar si giova del momento per dirne tutto il male che può inventare un lupo di talento or vieni se di tirsi non hai dubbio e paura e lascia che conoscere ti faccia questo mal questo bene e non son io il più fedele e il più sincero amico di quanti hanno per te malato il cuore intriso invan fu chiesto ad esculapio il balsamo che le ferite tenero rinchiude il caro capo abbandonò per sempre e morì per le stesse arti trafitto che salvarlo dovean dal suo destino è l'uomo se in lui fissa è l'idea non c'è cosa impossibile e fallace castelli in aria crea e per amor di vane ombre e di gloria in desideri perde la sua pace avea ragion la morte a creder mio esser pronto dovrebbe ogni buon vecchio a far di questa vita il suo fardello come quando un si toglie dal convito e col cartoccio in man l'ospite inchina di quanti giorni può tardar la fine vecchio de giorni tuoi o che bel mondo esclama o babbo mio che non uscisti mai dalla tua tana il mare ed il deserto ho visto anch'io cogli occhi e non per giuoco di morgana che fa veder le cose entro uno specchio siccome ho letto sopra un libro vecchio o belli ed uno e due tre morti quattro morti son quattro settimane ben provviste s'io so contar comincerò dimani o meglio fra due giorni e intanto all'arco rosicchierò la corda il concorso fu dentro la grotta che serve al re leon di cattedrale ogni animale ognun a modo suo piange d'intorno al re e questi è natural piange per tre è saggio avviso e scaltro che l'uno aiuti l altro e il e non vi punge o scempi l'ignominia che filippo il macedone coll'armi porta alla patria vostra a queste voci finalmente si aprirono gli orecchi della gente e poté con piccol gioco trarre a sé l'orator gli animi tutti è giusto ch'un sen vada a piedi scalzi aspetta almanco un poco mia moglie vuol tenermi compagnia e deggio a un nipotin far qualche lieve assegno o aspetta almen morte ch'io possa rabberciare quest'angolo di casa brutta bestia dei boschi disse il re ed osi sghignazzare innanzi a me mentre si piange e mentre siamo in chiesa non io l'insulto tuo vendicherò ma dai lupi sbranare ti farò a placar l'ombra pia da un vile offesa onde più s'accendea l'anima al mesto giovincello dipinto era un leone fra l'altre belve a cui rivolto un giorno o mostro disse o mio fatal nemico per cui viver mi tocca oscuro e vile in queste mura vieni e vedrai dicean gli stolti vaneggiar la mente di sì grand'uomo dalla nebbia involta dei libri che saria certo men danno s'ei non sapesse decifrar dei libri manco i cartoni due cani in lontananza un giorno videro in mezzo al fiume galleggiare un asino che sospinto dal vento se ne giva discostandosi sempre dalla riva amico disse l'un che l'occhio hai limpido e più acuto del mio guarda sul liquido specchio amici andiamo adagio un po per uno dice il proverbio fa male a nessuno e presa la sua parte lasciò il cesto agli altri cani che addentr il resto in quattro colpi fu tabula rasa chi stette peggio fu il padron di casa e sempre voglioso irrequieto e in preda a un caldo sogno volea discendere nei campi a combatter le fiere e più fremea quanto sentia più stringer le catene ma l'oroscopo a lui stava davanti colle fiere parole era il palagio di belle statue adorno e di pitture che ritraevan cacciatori e cacce ed animali e alpestri paesaggi ih che bisogno c'è per la partenza di trre il fiato alla povera gente non ti sorprendo io già disse la morte e a torto vecchio tu di me ti lagni non conti forse i tuoi cent'anni e quanti sono in parigi e in francia anzi nel mondo ch'hanno toccato un numero sì bello il chiamavano pertanto e il nome fu da un guattero trovato che sul nome degli avi prese il vanto l'altro cane fu cesare chiamato e fu davver coi cervi e coi cinghiali per entro ai boschi un cesare dannato ogni tempo del tempo è un'ora buona al pagar la scadenza infimi e grandi soggiaccion tutti al gran tributo e spesso nelle culle regali aprono e a un punto chiudon per sempre le pupille al sole principi e re e il moribondo impreveduta mai piomba la morte in capo al saggio in ogni tempo a guardia veglia l'occhio di lui pronto è il fardello a partire ogni giorno ogni momento pel fatal malinconico viaggio cesare e leccardon cani fratelli da una razza venivano di cani famosi arditi valorosi e belli ma caduti per caso nelle mani di due padroni l'uno alla foresta passava i giorni in esercizi sani l'altro che invece tutto il giorno resta in cucina a mangiar si sconcia tanto che quasi stenta a sollevar la testa io son beata disse e vo tra i santi a discorrere santa in paradiso dunque i sospiri cessino ed i pianti i conforta il dolore universale e il pianto del mio re ma dico a te che a un'anima beata è festa il funerale per quanto temperante a suo dispetto ei sapesse resistere al boccone non era un santo padre poveretto e nel suo pelo dite o gente onesta se non vi tenterebbe un buon pranzetto strano davvero che s'insegni ai cani ciò che non sanno fare i cristiani l'orso in compenso forte cacciatore uccide lepri e docil servitore caccia dal volto prende sopra il vecchio che dorme quell'alato parassita che noi mosca diciamo tenendo nelle zampe un grosso ramo fedel come un soldato poco appetito orecchia sorda e noia fin del sole che splende e si diffonde come se il sol per te sprecasse i raggi voglia di nulla o desiderio insano di ciò che non ti tocca le piante e i fior non parlano al di fuori di questo libro che per voi trascrivo desiderando un dì vedere un vivo lasciò le piante e i fiori e sul mattin battendo la campagna andava in cerca d'una comitiva quando incontrò quell'orso che veniva torvo dalla montagna dormivan tutti in quella casa al chiasso balzano i servi e corrono coi lumi anche il padron discende e accorre coi denari e colla spada che c'è quale fracasso sei tu fratello che ti pigli spasso invece di dormir come costumi prego ascoltate o sire il cervo prese mestamente a dire passato è il tempo ormai di piangere e far guai ché la regal consorte cinta di fior dal regno della morte or or mi apparve e bella in sua gentil favella e dolce riso e può dunque alle mie povere fiabe abbassarsi d'un alto ambasciatore lo sguardo ed il favor e tanto ardito sarò di dedicar queste sottili e care inezie a un uom affaccendato in tutt'altre faccende no disse il buon amico alcun bisogno non ho di tutto ciò ma solo vengo perché ho fatto un sogno che assai mi spaventò tu m'eri apparso colla faccia scura e corsi a te pensando a una sciagura quattro morti a un colpo s'è visto mai di più ma non bisogna abusarne ché rara è la fortuna dicon sempre gli avari e faccio il conto d'averne almeno per un mese sono i sciocchi che ciarlano ma l'orso è saggio prudentissimo non teme il vecchierello di mangiar insieme di far qualche discorso senza togliere il tempo alle faccende essa si duol che a lei sfugga il segreto spirto de miei racconti a dolce sguardo è ben che ignudo il ver non apparisca onde ancor canterò ma sol per essa ciò che davanti a lei senza commento possa tornar più volte e senza offesa è difficile a chi porta le gonne il custodire un gran segreto in petto quantunque sotto un simile rispetto ci sian uomini peggio delle donne un marito per mettere alla prova la sua donna una notte a dire uscì nel ventre par che tutto mi si muova provo un dolor che non provai fin qui voglio dire che ippocrate sorprese il dotto pazzerel curvo ed intento all'ombra fresca e d'un ruscello in riva a ricercar per entro ai laberinti d'un cervello ove sede abbia ragione e dove amor negli uomini e nei bruti vogliate intanto accogliere con pio sguardo l'omaggio de miei versi e il voto che a voi signor dall'animo sollevo alla vostra modestia ogni altro elogio che fin l'invidia vi tributa è vano incenso il so né verbo io più ci metto fuori se alcun men disonesto e men briccone vuol salvarsi e minaccia di parlare gli mostran ch'è un minchione al consiglio anche lui quindi si arrende acqua in bocca rubare fa rubare e più degli altri prende professore costor con tutto il leggere che fanno non hanno spesso pane da mangiare e portan certe vesti così rare che fan sempre parer d'estate l'anno stanno in alto in stanzucce accanto al tetto coll'ombra sua ciascuno per valletto povera gente e poveri gli stati che fanno i conti addosso ai disperati un uomo ricco un asinaccio ritto soleva dire a un suo vicin stracciato e stracciato vuol dire letterato che il ricco sol di vivere ha diritto al ricco deve fare di cappello ei ripeteva ogni fedel corbello non sol ma è giusto che gli faccia onore il dotto il pensatore e il professore un buon babbo pesta piano sulla via dell'indulgenza prese l'uomo confidenza e fe peggio ancor di prima il padrone delle nuvole altre lima più terribili saette ma gli dèi lo persuadono l'ira sua pigliando a gabbo di star pago al suo mestiero di buon babbo in compagnia sull'erba coll'altra bestia cadde moribondo bella preda per giove un capriolo e una damma da pagar non uno ma dieci cacciatori il caso volle ch'uscisse anche un cinghial grosso e superbo contro il quale inviò sì ben lo strale il cacciator sor porcello parlò come un giornale ma nulla gli giovò ché nulla vale contro il destin che non si cangia mai il far lamenti e guai da ciò potrà vedere l'uom prudente che chi men sa ben spesso è il più sapiente e pace e se brami sul conto di codesti a te novelli amici udir quel ch'io ne penso ascolta senz'andar per noiose querimonie una non così le virtù raro si mira dei grandi affetti in un sol uom lo zelo temperato con nobile armonia l'uno è valente sì ma pronto all'ira l'altro è saggio ma l'anima è di gelo il tuo padron ascolta che ti attende sull'uscio anima stolta attenda fin ch'ei vuol disse il cappone conosco già la bella novità che da contar egli ha e m'hanno detto i pratici che viene da mancanza di calore effetto dell'età ma si potrìa provare un buon rimedio squartando un lupo vivo il vero io narro e poi la pelle ancor fumante subito mettersi indosso a guisa di tabarro sacra fame dell'oro avido mostro che il ben di dio con torvi occhi divori fino a quando dovrò co miei flagelli trista avarizia a te levar le berze sordo sempre sarà l'uomo al consiglio del saggio e non dirà questo mi basta pel mio bisogno allegri ora viviamo ma i pesciolini dicono che nati non erano in quel tempo ond'io se posso prego qualcun dei signori invitati a favorirmi un pesce un po più grosso a questa allegra spiritosità rise tutta la bella società ed anche questa volta al primo annunzio da tutti i quattro punti dello stato ecco arrivare i medici empirici specifici flebotomi anatomici a consultarsi intorno all'ammalato ne nasce un gran fracasso e chiama il chiasso molti altri cani che andavano a spasso erano cani vagabondi avvezzi ad ogni calcio ad ogni ladreria il nostro can vedendo ch'eran pronti a sbranarlo quei mostri in cento pezzi e che il manzo era fritto in fin dei conti da saggio disse a quella comitiva il susurrar del vento un'ombra è segno o un fuggitivo sogno per chi vuol bene di sinistro evento e a al buffon fu servito uno storione salato e così vecchio che la storia certamente sapea tutta a memoria di quanti in trecent'anni ad uno ad uno eran scesi nel regno di nettuno tutti tutti siamo anche noi popol d'atene ed io stesso che predico pel primo se tu mi vieni a raccontar l'istoria dell'augellin bel verde oh ch'io divento matto dal gusto il mondo forse è vecchio ma si diverte ancora e bamboleggia alle belle storielle d'una volta costui mentr'ei s'appresta a finire la belva sanguinante vista lontano svolazzar sull'erba una bella pernice a lei la punta volse dell'arme allor che strette in fascio il mal morto cinghial l'ultime forze affronta il cacciator lo morde e lacera e vendicato muor su morto corpo torna il cane a pregar e forse credi che ti scappi quest'erba sotto i piedi e l'asin duro aspetta o buon barbone che si svegli fra poco il tuo padrone gridar gli risponde non far caso il tuo padron si sveglia presto presto che se il lupo ti morde e tu modesto dàgli un calcio frattanto sopra il naso sempre in uggia mi fu l'ingiusto e scempio e temerario giudicar del volgo che sol da sé piglia misura e legge e le cose di false ombre confonde ben ne fece a suoi dì l'esperimento d'epicuro il maestro a cui non valse l'alto saper ed è giustizia se ricordi i modi che sempre usai fra cento pari tuoi verso di te che caro ognor mi sei come quest'occhi miei non me ne pento io già fratello mio ma ognor ringrazio il ciel nell'orazioni giudice cieco qui ti mostra il fatto il volgare giudizio e scarsa io presto fede a quella sentenza che proclama voce di dio del popolo la voce venne dico la guerra e la vendetta fu più crudele d'ogni satiretta a ferro e a fuoco è messa la città l'uno scappa di qua l'altro di là sol disprezzo il babbeo millantatore nell'esilio trovò mentre il poeta ricevette accoglienza onesta e lieta state zitti il saper ha il suo valore amico guarda come il tempo vola godi o più tardi intonerò ma indarno quest'inno mio che val tutto un poema goder io voglio ben quando dimani ah poveretto e se ti coglie in via coll'irte unghie la morte molti grossi volumi accatastati erano in terra e in suo pensier rapito democrito non vide il suo diletto amico che venìa brevi i saluti furono e i complimenti e si capisce ché il perder tempo a chi più sa più spiace accorre il topo e il suo mortal nemico preso nel laccio vede e s'ei fu lieto ognuno me lo crede il gatto piagnoloso o amico amico dicea frattanto è noto quanto tu fosti verso noi devoto aiutami a scappar da questi nodi in cui venni a cader tu che lo puoi quant'altri mai valente un oratore che vedendo il paese in grandi ambasce alla tribuna un dì forte dell'arte che tiranneggia l'animo del volgo disse cose stupende e generose sul comune pericolo in casa si pranzava d'un banchiere e c'era anche un buffone di mestiere che visti certi pesci un po lontani e non osando stendere le mani sapete ciò ch'ei fa accosta un piccol piatto di sardelle e grandi cose a loro susurrò poi l'orecchio al piattello avvicinò per ascoltar non so quali novelle udito ciò la corte ad una voce miracolo gridava apoteòsi e il cervo invece di essere squartato di cavalier si meritò la croce se voi lodate ed incensate i grandi se prima vi parevan schizzinosi diventan tosto morbidi e graziosi per quanto grosse le sballate loro digeriran le vostre bombe ma paga e paga e paga a lungo andar questo pagar rincrebbe al nostro greco e sen dolea dicendo di non poterne più quando tre turchi s'offriron di concedergli favore a meno prezzo in tre che non spendesse prima per uno zitto là poi soggiunse il cavallante tu ne stordisci stattene quieto hai l'esempio di questi a te davante che insegnarti dovrebber la maniera di viver bene e d'essere discreto utile invece è chi vi spende e spande del suo liberamente in lusso in feste che mantien l'artigian e che lo veste col suo denar e colle imprese in grande disse amaranto e qual nome gli fanno a questo mal che dici amor amore è un bel nome davver e a quali segni presentirlo potrei qual è il tormento son pene al cui confronto anche i più grandi passatempi dei re stupidi giochi diventan man di un dio sì buono padre giusto dei viventi con frastuono passa il fulmine sopra il capo delle genti e va a rompersi lontano sopra l'erta d'una rupe alta e deserta per quanto il mondo se li tenga in prezzo per me i buffoni è razza che disprezzo difficil arte è di far rider bene ma chi continuo la facezia scocca è gente sciocca e agli sciocchi conviene tutti parlavan dell'avvenimento e l'ovo crebbe sì di mano in mano che in capo al dì n'aveva fatti cento e a l'orso teneva in mezzo del cammino che far come scappar e da qual parte il vecchierel si ricordò dell'arte che piace ad arlecchino e fingendo un coraggio di leone buon passeggio gli dice schiavo tuo l'orso risponde in tono tutto suo vedo che stai benone corda ell'è di nervo schietto s'io posso giudicar col naso così dicendo l'unghie ecco distende all'arco che scattò lo stral partì e cadde il lupo con quell'osso in gola godetevi la vita e non vi tocchi per gola ed avarizia un'egual sorte disse il lupo e fe chiòsa alla morale spesso il buon dio con voti stanchiamo e con preghiere noiose ed anche indegne d'un uomo d'intelletto come se dio dovesse su noi sempre tenere lo sguardo e fosse in cielo degli uomini il valletto uno di questi un giorno annuncia che doveva il giovinetto fino ai vent'anni andar molto guardingo dall'incontrar leoni oltre il qual tempo potrebbe di sua vita andar sicuro il buon padre per far che mai pericolo di tal sorta facesse al suo diletto eterno danno o città grandi o piccole città che mettete il denaro della gente in mani dio lo sa quanto leste a giocar d'agilità censori appaltatori e fornitori comincia il più valente e ruban tutti di dentro e di fuori ma non durò poi molto il giuramento ché appena in oriente il sol spuntò scesa dal letto va da una comare e amica dice amica un caso novo ma zitta non mi fate bastonare sapete mio marito ha fatto un ovo un ovo signorsì tre volte tanto i soliti ma zitto in carità oh potessi riempire di ducati questi miei scrigni o s'io sapessi almeno la chimica la storia la medicina l'arabo l'armeno o arrotondar potessi questi stati e molti morti degli amici tuoi stessi e moribondi e malati e infiniti accatarrati non eran segni o vecchio della morte presto adunque e si lascino le ciarle andiam che poco importa alla repubblica che tu faccia o non faccia il testamento rise il banchier della bontà dell'uomo e credendo di metterlo sul trono prendete disse cento scudi e ai vostri bisogni provvedete io ve li dono custoditeli bene o galantuomo o giove che dal tuo cervel traesti per un nuovo miracol di lucina la dea minerva mia rivale antica così diceva il ragno una mattina per una volta o giove ascolta i mesti miei gridi contro una fatal nemica ma cartesio dirà con viso aperto che tutto è spento del pensier il lume negli animali e conveniam con esso sebben non manchin numerosi esempi a provare il contrario per quanto abbiano il vanto e specie al tempo nostro e l'arti fine di saper ben uccidersi a vicenda avanguardie spïoni sentinelle imboscate conoscono ed insidie e tutte quante della strategia le più maligne e furbe maccatelle che tornar starò meno in pericolo lontan dagli occhi tuoi dalla tua man come contro all'amore è un gran rimedio anche per l'odio starsene lontan la roba tenta e se io la tengo presso questo denar potrebbe finir male goderlo è un rovinare il capitale ed io divento il ladro di me stesso viene ella mi ruba le mie mosche mie ben posso dirlo e sperpera il bottino così le sue cantava litanie quel ragno che fu già gran tappezziere e che dai tempi tristi e dal destino era ridotto a quel brutto mestiere il ladro gli rispose il suo compare godere amico mio non è rubare i fa pietà vederti in quest'affanno e se un saggio consiglio ancor l'intendi il bene vale in quanto tu lo spendi o non è che un inutile malanno è l'istinto ma l'uomo ha pure volontà che impera io parlo io rido io muovo ambo le gambe io sento in me lo spirito che regge e che del corpo apre i congegni e chiude sento un poter dal corpo mio distinto che se stesso comprende anzi comprende più sé che non la macchina mortale per l'ignoranza grassa ch'è compagna dell'avarizia un pidocchioso avaro non sapendo ove mettere il denaro che ogni giorno sul vivere sparagna di nasconderlo pensa in un cantone dicendone a un compare la ragione nel momento propizio ossia nell'ora che il sol coi raggi d'oro fa ritorno nell'umido soggiorno ovvero allor che svegliasi l'aurora e sbadiglia la notte in braccio al giorno d'un bel boschetto sull'estremo lembo e d'una pianta in vetta novello giove delle foglie in grembo lancio a qualche coniglio una saetta una giovenca vien chiamata in mezzo ascolta poi risponde la biscia n'ha ben donde se si lamenta è chiara come il sole quando ho veduto il prezzo io de servigi miei da cui l'uom suole trarre ogni giorno il vitto non molto dopo ecco comincia il principe da segreti eccitato odi e da invidie del cuore a dubitar non che del merito di questo in prima celebrato giudice con questa essenza io renderei la bestia atta molto a sentir e un poco ancora a giudicar ma non di più né sempre questo giudizio in lei come dimostra la più dotta bertuccia è a fil di piombo a questo dir in sua voce dolente risposegli il serpente ohimè se tu condanni quanti sono al mondo ingrati a chi darai perdono a te fratel tu stesso colle parole tue muovi il processo ond'io ritorco in te quegli argomenti che tu per gli altri inventi un gran rumor si sparse per la reggia infin che il vecchio pappagallo anche lui n'ebbe sentor hi mise a dir le strida orrende e i gemiti onde il povero padre invoca il ciel ma invano ei piange in fondo a stige il giovine già navigava al suo destin crudel la rondinella al suo mestiere intenta non bada all'insettaccio e mosche piglia per sé per la sua piccola famiglia e con gioia crudele ne alimenta i ghiottoncelli che con grido incerto salutano la mamma a becco aperto all'uomo all'uomo solo io la potente forza darei che da ragion deriva due volte assai preziosa ove la guardi sotto duplice aspetto èvvi nell'uomo un'anima comune a tutti quanti sian pazzi o savi sian fanciulli o vecchi nei cani è gola è invidia ma veggo che anche agli uomini sovente un buon affare un'ambizion di gloria siccome ai cani fa aguzzare il dente e non fan magistrati e cortigiani e deputati e gente pronta a tutto cose tali che indegne son dei cani io colla sua man vi fece la natura un golfo ove non passa un'ombra umana dei pesci la repubblica in quella spiaggia inospite e lontana potrà viver sicura ad uno ad un lo smergo i suoi pesci portò e nel rinchiuso albergo ove il luogo è disteso e l'acqua limpida da buon padre i suoi figli imprigionò or sappia il mondo che mi vien da voi il tema a cui s'ispira oggi il mio verso la a ed ecco armato accorrere il popolo risuona la valle egli non fugge s'avanza non perdona e a vendere si appresta a chi la vuol comprare assai cara la testa sen viene il bove lento e dopo un lento e lungo ruminar apre la bocca e dice che da molti anni gli tocca d'ogni fatica il ruvido tormento eterna litania di tutti i mali sempre a tirar costretto ciò che cerere all'uom agli animali offre ne campi suoi in qualche selva ignota e solitaria ove non vegga quell'oggetto più che a te d'odio sarà stimol continuo e a me cagion di tanto duol già fu io so che la vendetta è nel carattere lassù dei numi ed è quaggiù dei re che vivono da numi e s'anche credere volessi e riposar sulla tua fe alla quale comando arbitro e duce or se voi mi chiedete iride bella come sia non lo so vedo l'ordigno obbedire a una man ma non ritrovo la man che muove il sole e l'altre stelle un uom vide una biscia e disse un beneficio s'io l'uccido farò di certo a tutto l'universo e l'animal perverso dico la biscia e prego non confondere coll'uom che è molto facile è preso dentro un sacco rinserrato e colpevole o meno io non decido a morte condannato cartesio che fra gli uomini e i celesti siede nel mezzo come stanno in mezzo tra gli uomini e gli allocchi altri sublimi e grossi ingegni a voi così ragiona quest'alto mio maestro e mio autore a veder la testuggine che vola colla sua casa in spalla in mezzo agli angeli resta la gente senza la parola poi miracolo grida olà correte la regina a veder delle testuggini che vola è dessa sì non mi vedete per gelosia tra il pappagallo e il passero una seria tenzone un dì scoppiò e picchia e becca il meschinel più debole ad ingrassar la terra presto andò onde adirato e per vendetta il principe il pappagallo uccise tu grande tu ministro ahi poveretto non fidarti dei re varia fortuna è l'umor dei potenti ah troppo cara si paga poi ché a voli repentini sogliono i precipizi esser vicini pensate ora se attonito restasse quando intese che scelto era dal popolo monarca del paese per quanto sia mestiere da cane pur si arrese il forte alle preghiere una fortuna cieca cieco ardimento vuole ed è più saggio spesso non far troppe parole non indugiar ma in faccia guardare ed affrontare il mal che ci minaccia soltanto l'uom fra tutti gli animali che dalla mano uscirono di dio pensa e sa di pensar abbiano i bruti immagini e pensier ma non avranno l'arte che piega sul pensiero istesso e sugli oggetti del pensiero il raggio contento l'uom della sentenza allor disse alla biscia e credi a questa scema a una vecchia bisbetica che trema nel cervello sentiamo un poco il bue sentiamo pure le ragioni sue a lui rispose l'animal che striscia se grosso è l'elefante e non di carta o quale si mette sui bastoni non c'è nessun mortale capace di far tanto e poi della fatica quale il costrutto e il vanto scommetto che qui sotto c'è di parola un gioco o qualche tristo intrigo e me ne fido poco il suo consiglio parve veramente a tutti gli altri naufraghi eccellente il mercante valente in aritmetica soggiunse allor di conti a un tanto al mese darò lezioni e caverò le spese ed io nella politica esclamò il principe la gente instruirò ed io concluse il nobile lezioni d'alta araldica darò ahimè viene la morte ed è lo strazio delle palpitanti carni agli eroi l'estremo funerale così se vede i piccoli in periglio la pernice e coll'ali tenerelle impotenti a fuggir finge pietosa d'esser ferita ognun diss'egli ognuno mi vuol male e cani e cacciatori e villanzoni congiuran contro un povero animale e innalzan orazioni a giove che lo cacci dalla terra come si sa che ha fatto in inghilterra da un re del nord figliuol della vittoria di cui forse non c'è baluardo maggior contro il pagano indomito ottomano sobieschi io dico onor della polonia e parola di re degna è di storia non men che muti sono sordi i pesci che fanno il nesci a questo eccitamento ebbe un bel predicar tirsi la predica se la portava il vento allor tende la rete e in un momento piena la vede e pone i pesci della bella al piede che fu già un re che visto in mezzo a un prato allegramente pascolar un gregge e sano e bello e grazie alle indefesse cure del suo pastor molto fiorente amico disse a lui per arte e studio d'esser pastore d'uomini sei degno lascia dunque l'armento e vieni e reggi ministro di giustizia uomini e stati una certa testuggine un po stolta nella sua tana stanca ormai di vivere desiderò d'uscire e andare in volta più bello sempre pare e più giocondo il paese degli altri e non c'è storpio che non ami girare per il mondo il suo pensier a certe anatre un giorno ell'aperse che offrirono il servizio secondo i patti di portarla intorno nero oh s'ei tornasse e seco anche tornasse cartesio d'epicuro alto rivale a contemplar queste vicende e i giochi che dietro al solo istinto naturale sa compier l'animale a noi dimostra l'esperienza nostra e la natura che la memoria al corpo si collega e questa in ogni caso il bruto impiega per norma e per misura e non vediamo nei boschi il vecchio cervo a cui sul capo cresce per gli anni altissima la selva quando ferve la caccia e suona il bosco d'urla e di corni e va sbandato il gregge spingere in bocca agli anelanti cani un giovine cerbiatto onde sviata sia la caccia da sé ma tanto infonde nel paterno spirito odio e furor che il vecchio colto il dì salta agli occhi e pich pach accieca il principe col becco e sopra un albero fuggì tutta la banda fugge e per paura nella città sotterra ricovera e si serra se non che poco dura il timor della morte ed il sospetto e vedi poi da cento luoghi in giro ad un ad un tornare anche al banchetto allegri come prima e ancora a tiro questa è legge di guerra i punti deboli arma difendi e il mio muflàr imita che porta anche un collare così guarnito e non avendo orecchie noiose da portare se viene il lupo e tenta divorarlo non sa dove pigliarlo x mettono il pelo e la mia vita a prezzo e non c'è signorotto di campagna che non bandisca il lupo con disprezzo ne bimbo c'è che strilli un poco o piagna a cui la mamma non ricordi il cupo nome del lupo dice la stolta e lascia andare il legno avrebbe fatto meglio i denti a stringere e a non perder quell'unico sostegno per ambizion volle parlare e giù a piè de riguardanti ancora estatici rovinò si spezzò non fiatò più il padre giove volle ed ha disposto che sian due grandi tavole nel mondo alla prima via corre piglia posto il forte l'avveduto e chi sa fare all'altra vanno i deboli a mangiare quello che gli altri lasciano sul tondo assai lungo saria il dir come ciascun nella miseria precipitasse per diversa via quella sventura che li fa fratelli li condusse a tener tra lor consiglio d'una fontana sull'erboso ciglio accolse la testuggine bonaria il progetto indi trovano una macchina per trasportar la pellegrina in aria e fu tutta la macchina un bastone ch'ella in bocca si piglia e stringe e subito per ogni punta un'anatra si pone un mercatante un nobile signore un principe un pastore esploratori di novelli mondi sospinti dal furor dell'oceàno raminghi ignudi come belisario eran ridotti a stendere la mano ma l'albero chiamato a dire il vero fu ancora più severo egli era contro il caldo e contro il vento e contro l'uragano un buon ombrello egli era de giardini l'ornamento e nei campi non sol d'ombre cortese ma ancor di frutti saporito e bello ogni smergo si serve da se stesso e il nostro mezzo cieco per l'età che non vedea le cose troppo chiare e reti non aveva per pescare si trovò presto in gran difficoltà man ch'ei ne perdette i giorni fratello guarda che non torni in peggio la tua semplicità quali malanni peggiori della morte e l'eremita quali vedrai ma sarà tardi addio e tutti se vogliam esser sinceri al nostro concorrente non caveremmo gli occhi volentieri lo stesso puoi ripetere d'ogni donna galante e dei poeti malanno a chi vien ultimo anche se il ventre è pieno e soddisfatto si vuol essere in pochi intorno al piatto nascon raggiri cabale si ordiscono muovon accuse e già di lui si mormora che di ricchezze confiscate ha colmo un suo palagio e che rinchiuso a dieci chiavi egli tien un gran tesor di gemme dentro uno scrigno sicuro il mio frustino non valea due soldi e questo è nuovo è invidia che in voi canta ma il testardo pagò ben presto il fio che il feroce animal sciolte le membra al suo padrone morsicò con tanta ira la man ma quando è la ragion forte al giudizio entra questo divin raggio di mente per l'universo e la materia penetra che sempre involgerà l'altra più rude anima sensual serva a natura e farne un pacchetto prenderlo portarlo girarlo trascinarlo sta bene è presto detto ma poi vi aspetto a farlo che fanno i topi mentre ancor la trista feroce camorrista era lontana per guadagnar la tana l'un d'essi sulla schiena si sdraiò non han stoviglie e spiedi ed istrumenti ma il lupo non ha torto ed alla vita non si rassegna ancor dell'eremita se può mostrare i denti e la o poveretto ragno disperato inutil tessitor che far gli resta ridotto tutto gambe e tutto testa un dì che alla sua tela era attaccato la rondinella nella rete entrò e col ragno la casa via portò ma questa razza bellicosa e spesso in furia non avea pel gentil sesso il culto e le maniere che si usan colle dame forestiere anzi avvenia che spesso la meschina uscisse spennacchiata da costor il bisognin dottore in strategia insegna all'uccellaccio una maniera per uscir d'impaccio rivolgendosi a un gambero vicino amico gli parlò non ti rincresca a dire a questi pesci che il padrone vuol fare una gran pesca e che segnato è l'ultimo destino il principe narrò la lunga istoria dei grandi decaduti che importa la memoria disse il pastor di quelli che son già morti e chiusi negli avelli per noi si tratta di mangiar signore e il piangere per quel che ho sempre udito non toglie l'appetito andiamo lavoriamo chi lavora sta sano e va lontano dolce tesor ei disse o cari oggetti che non tiraste mai della menzogna e dell'invidia i fulmini venite usciam da questo splendido palagio come si esce da un sogno e amico dice andiam andiamo presto a quel luogo laggiù ci ho molte lire ancora ch'io vorrei porre a dormire coll'altre va benone e il ladro onesto a riporre il tesor corre e propone di prender dopo il tutto e la frazione allo scoppiar del fulmine i conigli adunati alla pastura alzan gli orecchi e l'occhio vivo girano per tutta la pianura poi lascian l'erba e fuggono dal fresco timo odoroso che profuma il desco o noioso va via declamatore ancor grida il padrone e credi forse colle parolone farti del tuo signor l'accusatore non ti conosco stupido ma questo albero qui presente dica da tronco onesto quel che pensa di me sinceramente poi che perduto avea da tempo il suo lo raccolse e ne rese grazie al cielo ma un passeggier gli disse o dio gettate lungi da voi quell'animal perverso è un serpente è un frustino io vi ripeto ch'egli è un serpente e che m'importa il fiato sprecar per voi volete il bel tesoro custodir miserabile nella region del polo gli abitanti selvatici ignoranti vivono ancor coi modi rozzi e semplici dei tempi primitivi ma gli animali che dimoran ivi son ingegnosi e sanno con argini frenar l'acque correnti e collegar le rive dei torrenti così dicea muflàr giovine alano mentre il padron colla feroce mano senza ascoltar i gridi di protesta mozzavagli le orecchie sulla testa muflàr credé di perdere l'onore e invece no ché il cane a lungo andar ci guadagnò essendo egli una bestia litichina e stuzzichina avria a me facil saría tesser di lodi un serto al vostro nome iride bella se voi di lodi e di profano incenso non foste disdegnosa in ciò lontana dall'altre belle cui giammai non sazia cibo quotidian di freschi onori ma questa volta il gonzo fu più fino ché si tenne con sé tutto il denaro per goderlo e cessò d'essere avaro come restasse il ladro poverino innanzi al buco è inutil ch'io lo dica rubare ai ladri non si fa fatica ed ora ed ora ahimè perché son vecchia senza un fil di fieno mi lascia in un cantuccio oh dato almeno mi fosse di brucar quattro fogliette nel prato no mi tiene legata alle catene l'avrei creduto verso me più pio se stato fosse un anima di serpe ho detto quel che penso e chiaro addio amico mio di cento e di duecento esempi ancor potrei confortar questo bel ragionamento ma l'opere più corte son le più belle e coi modelli miei gran maestri dell'arte io cerco andare che in ogni scritto vogliono che resti qualche cosa da pensare vedi malizia per salvare la pelle e i mille giri i salti i sotterfugi e non son dessi strattagemmi di guerra e non indegni d'un grande capitano e di fortuna più glorïosa ebben per sua mercede un rozzo arnese ecco l'abbatte al suolo invan all'uomo è l'albero gentile di fior nel dolce aprile invano a lui di pomi empie il cestello due pappagalli padre e figlio a tavola ogni giorno sedevano d'un re e figlio e padre i principi li amavano d'un amore che al mondo ugual non c'è i due padri legati in amicizia vecchia si compiacevan di veder i figli che malgrado l'età frivola vivevan sempre insieme con piacer vuoi dunque accumular per un'età che non sei certo ancora se verrà e seguitava a dir quell'uom sincero che l'oro perde il suo valor se chiede tanta fatica e in quei che lo provvede e in quei che lo conserva nel forziero per suo rifugio scelse un pino altissimo dove accanto agli dèi l'aspro sapor gustò della vendetta ove del principe padre non può raggiungerlo il furor in molti casi quando l'uomo io veggio comportarsi da bestia ed anche peggio io dico dentro me dei sudditi non è migliore il re forse ha voluto infondere natura in ogni creatura un elemento rozzo in cui lo spirito rinchiuso in material e dura scorza attinge la sua forza questo loro carattere infelice più che d'odio era degno di perdon v'è natura di gallo e di pernice ed essi i più colpevoli non son ma più merita pena l'uom che piglia una pernice indi ne rompe l'ali e la rinchiude in mezzo a una famiglia di torbidi animali e detto fatto ecco il pastor seduto colla bilancia in man d'uomini al mondo non conoscea che un piccolo eremita e il suo saper non iva oltre alle pecore ai lupi ai cani ma il buon senso in lui era maestro e col buon senso amici vien tutto il resto questi edifici in cui si alterna il legno a strati di cemento ponno all'acqua resistere ed al vento ogni castor col natural ingegno ivi si presta alla comune impresa i vecchi ed i maestri attenti all'opra e i giovini più destri all'opra alla difesa avria presto provato che in parecchie circostanze ad un cane prepotente è un danno troppo lunghe aver le orecchie che troppa larga presa offrono al dente e alle nemiche offese can che morde ha le orecchie non vi stupisca se costui rincora i suoi compagni forse che alle sole teste dei re dal cielo si conceda di ragionar men male no un villano infin non è una pecora ovvero è molto men che non si creda e l'ovo strinse in un soave amplesso e dopo un po d'affanno per la coda il secondo lo tirò or voi ditemi adesso che queste bestie spirito non hanno ed hanno forse più coscienza e senno i fanciulli ne lor anni più belli o non vediam che pensano e non sanno pur di pensar non vi spiaccia se anch'io dietro l'esempio vado meschiando alle innocenti fiabe un rigo di sottil filosofia oggi di moda molto ardita e piena di una nuova attrattiva o forse un suono ne venne al vostro orecchio non per libero arbitrio ohibò ma tratto dalla necessità dura e impassibile che senza voglia pei diversi stati dell'amor lo trascina e dell'affanno della tristezza del piacer dei forti dolori e per le varie altre vicende che affetti chiama la volgar sentenza lesto si muove il gambero e porta l'ambasciata onde turbato il popolo dei pesci si raduna e manda a chiedere a messere lo smergo ove ha pescato la terribil notizia chi l'ha portata quali son le prove e se non è fandonia come salvarsi e dove un cacciator avea tolto alla mamma leonessa il suo piccolo leone e la povera bestia iva mugghiando empiendo l'aria e il bosco di compassione non la pace notturna e l'aer fosco non i notturni incanti potean frenare gli ululati e i pianti voi non volete che il bel nome in questa leggenda io scriva o che l'invochi almeno contro i danni del tempo ed il veleno degl'invidiosi critici ma il nome vostro va immortale e grande non sol di francia fra i più chiari eroi ma bello anche si spande per tutto con voci e con accordi che avrian commossi i sordi tirsi l'amore della sua diletta unica annetta in riva a un fiumicel almo soggiorno d'ogni auretta gentil cantava un giorno sopra un pilastro scritto diceva ivi un cartello signor avventuriere se passi oltre il ruscello potrai tosto vedere ciò che non vide mai nessun avventuriere de due avventurieri colui ch'era più saggio di scendere nell'acqua non si sentì coraggio gli parve stravagante questo passare e prendere in collo un elefante l'acqua era fonda e rapida e quando anche arrivassi a stringer l'elefante dicea per pochi passi portarlo poi d'un fiato in cima di quel monte mi par fiato sprecato e il vecchio pappagallo a lui mio principe rispose dopo quel che capitò a queste belle ciarle potria credere un pazzo forse un pappagallo no o sia destin o sia come dimostrano provvidenza che tiene il mondo in man è scritto ch'io finisca i giorni miseri su questo pino o forse più lontan sempre per lui tutto per lui non mai per me pei figli miei qualche profitto col latte e coi vitelli egli ingrassò si riempì la mano io lo mantenni sano contro i danni del tempo alle mie pene ei deve se poté vivere sempre allegramente e bene la rondinella aggiunse l'insolente per l'aria svolazzando agile toglie quant'io raduno in casa e sulle soglie squarcia le reti che pazientemente e forti io tesso e che sariano piene ma sul più bel la ladroncella viene scherzi dottrina fantasie nonnulla tutto scende opportuno e fa smaltato come un prato di flora il parlar vostro in ciò simile all'ape industriosa che si riposa sui diversi fiori ed egualmente trae da tutti il miele per dargli tuttavia qualche ragione l'uomo gli sfoderò questo sermone o simbol degli ingrati è verso i tristi stoltezza la pietà or muori e il tuo velen più non contristi la mesta umanità a me perdono date o mio sire se dal cor trabocca la mia parola ma venendo in corte già questo giorno avea previsto e l'ora in cui sarei caduto e se la merita la nostra vanità ma quanti al mondo non hanno un picciol grano nel cervello di stolta vanità palagio addio arte infernale e ria che degli eroi fu madre e fia creduta figlia del demonio di queste bestie a celebrar le squadre non basterebbe se tornasse omero dall'acheronte nero e tutto ciò per qualche asin tignoso per qualche agnello mezzo incancrenito per qualche can rabbioso che non aguzzan manco l'appetito ebbene d'ora innanzi e carne ed ossa di vivi fo solenne giuramento di non mangiare ma insalate e strame ed erbe sole o possa prima morir di fame a ciò la scienza lo spirito del mondo oggi riduce e come l'oriol dicono i saggi l'animal si commuove e va diritto ove lo spinge l'impression del senso cestello invan d'estate le sue foglie ei spiega e nell'inverno allegra il focherello de miei difetti mi corregga pure l'uomo ma non adoperi la scure e non tronchi la vita a cui mi serba natura colla sua mano superba tutti animali graziosi e benigni che con tal nome son ospiti in terra ed èvvi una seconda anima santa nata a crear l'angelica farfalla un divino tesor che dio dispensa con parsimonia e che ci porta in cielo tra le sfere rotanti due maligni spiriti il mortale offre l'incenso e mette in lor balìa la vita e il cor onde ragion si parte da casa nostra vuoi saperne il nome ambizïon amor ecco i diavoli che fan del viver nostro aspro governo così fu d'impaccio ben si togliea quand'ecco l'eremita gli venne innanzi a predicar fratello fratel che veggo io mai sogno o son desto allora il mio pastore apre lo scrigno di sua man e oh vista come scornati innanzi a lui rimasero maligni e accusatori entro la cassa erano i vecchi cenci del buon uomo un cappello una giubba un cesto un curvo bastone e credo un'umile zampogna tronco adunque il discorso in cui se alcuna verità collocai la deggio a voi del quale è la grandezza al mondo nota e al qual la più modesta lode fa di pudor tinger la gota vivon certi animali egli mi disse da vecchio tempo in sanguinose risse sempre fra lor che della guerra il foco da padre in figlio insiem col sangue ispirano sono bestie volpine che della guerra il gioco conoscono sì bene e la faccenda che non ne sanno gli uomini altrettanto se curïoso sei ti lascio l'elefante e vo pei fatti miei questi partì con animo più forte e men prudente l'altro nell'acqua slanciasi e passa oltre il torrente combatte vince va là dove l'elefante com'era scritto sta non vidi io mai le donne al dolce suono delle lodi cullate addormentarsi né le biasmo perciò ben le somiglio invece ai prenci della terra e ai numi ma voi gentil fra l'oriolo e il vostro cuore assai ben distinguere sapete e non vi allaccia dei moderni sofi la facile dottrina a noi maestro è il divino cartesio a cui gli antichi siccome a nume avrian sacrata un'ara per supplir colla mano a quel che manca dentro al bosco il pastore un giorno intero e un altro non si stanca di raccogliere legna e in pagamento ne trasse il necessario per sostentar la vita del momento senza di lui nemmeno i suoi compagni avrian potuto vendere ai popoli lontani il lor talento o voi pastori d'uomini e non di pecorelle che vi credete muovere la mente diversa della gente colle parole belle voi consumate il fiato inutilmente assai meglio farete a usar la forza e a tendere la rete avea ragione il lupo è stravaganza pretendere che mentre l'uom ghiottone e cena e pranza mangiando gli animali i poveretti abbiano a lesinare sul boccone vogliam serbare a loro soltanto a loro dell'età dell'oro i cibi duri e schietti era scritto che l'un la vita perdere dovesse e l'altro il pio raggio del sol torna amico ritorna entro la gabbia l'un l'altro confortiamoci nel duol che ho fatto oh ciel che ho fatto per meritarmi quest'orrendo oltraggio e come avrò il coraggio di comparir dimani così conciato in faccia agli altri cani uomo non re terror degli animali oh se provassi questi orrendi mali un giorno un lupo pien d'umanità se alcun ve n'ha crudele sì ma per necessità fece una riflessione assai severa sul suo brutto carattere di fiera annetta intanto in riva al fiumicello gettava l'amo ai pesci ma costoro sen ivano bel bello pei fatti loro credette a torto il bravo pastorello col suon che avria commosso anche i leoni di muovere i carpioni entra e si snoda senz'angustie quest'anima nei corpi e per quanto principio abbia nel tempo eterna vive e non mi sembra assurdo fin che questa del ciel candida figlia danza nel corpo tenerello è lume che poco spande di sua luce intorno se voi verrete non vi terrà costei dentro una rete ma in lieto acquaio assai graziosamente vi nutrirà costei che se a qualcun la sorte portasse anche la morte o soave morire in man di lei o morte ch'io dimando inutilmente i avevano sta bene è naturale ma non hanno strillato pei lor morti come voi fate a romperci la testa tacete e che il diavolo vi porti me sciagurata io no non tacerò perduto il leoncello un'assai mesta vecchiezza trascinare ora dovrò pensate voi che voglia hanno in america là verso patagonia di queste vanitose rarità onde il pastore a dire ancor riprese sta ben ma trenta giorni ha ciascun mese e spesso n'ha trentuno intanto chi un boccone mi darà per rompere il digiuno altre gioie compensano la vostra ambizïon e son colloqui e dolci amicizie ed incontri e cento e cento argomenti graziosi in cui si piace il vostro spirto al profan volgo ignoti mentre egli giura vede dei pastori che stan mangiando un povero agnellino cotto allo spiedo ah ah questi bravi signori che parlan della mia crudelità sanno gustare il ghiotto bocconcino ben s'impinzan la pancia essi ed i cani ed io che sono il lupo starò digiuno e avrò rispetti umani non finse egli siccome si narra di fra sisto che nominato papa ahi disse affare tristo essere papa e re ma lieto il serto cinse che il popolo gli diè sel piglia sulle braccia al monte ecco si avvia cammina ove una valle dal culmine si aprìa un grido alto gettò la bestia e una città di subito spuntò è la profonda dottrina che a una macchina riduce la vita umana e che d'arbitrio sfronda e di giudizio gli uomini e non lascia che un corpo vuoto senza affetto e cuore tal sen vive e con passo egual ma cieco e senza scopo l'oriol cammina di ruota in ruota fin che squilla l'ora come vuole il congegno in paragon di questo anfibio senno di platon la repubblica famosa è al viver bene un picciol cenno le case alte e palustri questi animali industri elevano l'inverno e ponti fanno coll'arte lor no per tutti gli dèi sarei corbello a farmene un riguardo ben venga dunque in bocca agnellin agnelletto agnella e agnello e quanti son di questa gente sciocca sian essi crudi o cotti non ci guardo nutriti insieme a scuola insieme andavano e per l'uccel non era un poco onor avere per compagno un tanto principe figliuolo d'un cotanto imperator il ragazzin per natural suo spirito amava gli uccelletti ed un gentil passerino formava la delizia del suo divertimento giovanil bisogna cangiar luogo ecco il rimedio sta ben ma in qual maniera se credete vi porto a una scogliera dove abito di solito luogo sicuro che non sa che dio che esista al mondo ed io quel nettare che ognor fu dai poeti lodato e che la tazza empie di giove e del quale s'inebriano i potenti dèi della terra è questa a voi non grata lode o gentil e così grata altrui forse uno spirto angelico si sposa a queste immense moli ed è lo spirto stesso onde vive e palpita e si muove il mortale quaggiù misteriosa forza mal nota anche a cartesio in questo campo siam tutti ciechi e solamente palese all'uomo se la cerca in dio così nelle disgrazie anche gli uomini fanno appena il porto toccano ed escono d'affanno ancora si abbandonano al vento all'uragano veri conigli ed a fortuna in mano un elefante in sasso scolpito giace al suolo piglialo in braccio e portalo con un impeto solo in vetta di quel monte che par sfidare il cielo colla superba fronte a me basta signora saper che questo spirito in corpo agli animali non dimora è l'uom il singolare e sacro altare in tutto l'universo sta ben ma di converso ha tanta l'animal vitalità che l'albero non ha ti condurrem dicevano attraverso all'aria immensa fin fin in america regni e gente vedrai mondo diverso e de costumi tu farai tesoro come già fece ulisse vediamo amico un altro assai più semplice incontro intendo i cani che sono per gli umani un buon esempio se un can per una strada nuova si perde vedi la masnada degli altri cani tutti del dintorno urlar gridar e morderlo e accompagnarlo fuori del paese con questa bella musica cortese quella potente più d'amor distende ampio il dominio e dell'amor fin anco come vo dimostrar usurpa il trono narra una storia del buon tempo antico e non di questo in cui viviam men bello ciarla curiosità vanità pazza e stupida albagia stoltezza eccetera son figlie tutte d'una stessa razza e ad un ad un li pesca allegramente e insegna a loro spese che non bisogna credere a chi mangia la gente se non era lo smergo si assicura che altri n'avrebber fatta una frittura e per i pesci il caso è indifferente v l'avaro e umana un'essenza di mònadi un estratto di luce pura un non so che più vivo più rapido del foco se dal tronco nasce la fiamma e non potrìa la fiamma chiarificata ancor dare un'idea dell'anima immortal e non si vede splender l'or tra le viscere del piombo andavano due topi per il pranzo quando trovano un ovo sulla via un ovo basta ai topi che non potrebber divorare un manzo e pieni d'appetito e d'allegria stanno per rosicchiar ciascuno l'ovo dalla sua parte quando arriva un terzo incomodo la volpe come salvar e riparar nel covo quell'ovo benedetto ma il nostro avar non cede e in compagnia del suo compare tacito si avvia ad una vigna un po di là remota dove il fardel depongono prezioso passato un mese il nostro pidocchioso torna e non trova che la tana vuota e immaginando subito l'artiglio cerca il compagno suo del buon i giorni miei distruggere tu puoi perché così conviene solo al tuo bene ed ai capricci tuoi l'uomo comanda e regge e libito fa licito in sua legge ma lascia ch'io dichiari coll'estreme parole mie che il serpente non è ma ben è l'uomo degli ingrati il re che gli uomini non hanno non sanno inver quei rozzi samoiedi che traversare a nuoto dove per l'acqua non si passa a piedi ma a rimirar l'industria ed il lavoro di queste bestie ah non si può no credere che manchi dello spirito al castoro ma c'è di più signora e ciò ch'io conto e trascinando l'ala sul suol attira i cani e i cacciatori sviandoli finché dei figlioletti sia salva la famiglia indi ad un tratto spiccando il vol addio ride e saluta l'uom che col guardo inutilmente spia ma vedendo che quasi ogni mattina si spennacchiavan anche fra di lor si consolò dicendo che il peccato non era più di lor che di natura giove non ha creato tutta la gente sopra una misura pensar ond'io sarei condotto a immaginar nei bruti ove non possa supporre una ragion più che un istinto per me distillerei qualche sottile sostanza assai difficile signora a concepirsi dalla mente umana in mezzo a una tribù di turbolenti galli incivili rozzi e violenti sempre in lite fra lor una pernice vivea poco felice l'essere donna in mezzo a cavalieri pronti all'amor un po di civiltà le faceva sperar oltre ai doveri ed ai riguardi d'ospitalità l'altro rimase come l'uom che teme a questo dire e quindi a lei rispose sono ragioni insipide e noiose che potrei tagliar corto e tuttavia rinuncio al mio diritto e vo che sia nell'affare alcun giudice invitato e il rettile accettato smergo non v'era stagno in tutto il vicinato in cui lo smergo a lungo non avesse col suo becco pescato pescaie e chiuse a lui facean la spesa della cucina allegramente bene ma quando nelle vene per vecchiezza gelò nell'animale il sangue l'andò male il buon pastor e l'eremita seguitando la predica soggiunse non credere all'inganno che seduce ma credi a me fratello adulazione già ti guasta il cervello e mi ricordi colui che visto assiderato in terra un serpente credendolo un frustino cantava il pastorello o pesciolini dell'onda cittadini uscite dalla liquida e profonda grotta ove stan le naiadi a contemplar sull'onda un viso assai più bello cantava il pastorello voi mi offrite una splendida speranza molto lontana e brontola frattanto il ventre che non pranza chi mi procura intanto per dimane anzi per oggi il pane questo importa anzitutto e in questo affare la vostra scienza è debole mi pare e il talismano alcide il forte eroe alcide che rivali non ebbe mai fra gli uomini e men fra gli animali mostrò co suoi sudori che dell'onor la strada non è sparsa di fiori e lo provò quell'arabo che con un talismano iva a cercar fortuna in un paese strano un dì che in compagnia d'un camerata giunse a capo d'una via iride bella se a cercar vi piace voi troverete che il pensier discopre spesso come in rinchiuso magazzino altri pensieri in mente accumulati e che un oggetto ove discenda e tocchi un'idea l'altre tutte ecco si svegliano e balzano da sé senza il bisogno che le guidi il pensier per attirarlo con mansuetudine amico vieni gli favella il re dimentichiam che ormai non vale il piangere ed io non sono in collera con te per quanto fitta in cor senta l'ingiuria è il figlio mio che il tuo forse assalì ahimè forse è il destin inesorabile che il fatto nel suo libro stabilì n'aveva il sonno rotto ogni animale finché l'orsa gridò buona comare scusate o che vi pare che anch'essi non avessero parenti quei poveri innocenti che son passati sotto i vostri denti per vivere quaggiù non val la pena d'essere dotti ma per te procura allegra volontà di man di schiena il primo aiuto che ti dà natura i il leone il se tutte non le mangiano non è che i lupi osservino i giorni di digiuno ma dio commette agli uomini di castigarne alcuno e l'uom del suo potere abusa in guerra e in pace ché in mezzo agli animali in ogni suo volere è l'uomo il più vorace in due tende con grandi cartelloni alla fiera faceano affari d'oro la scimmia e il leopardo eccomi a loro dicea costui signori io son quel celebre artista di cui parla tutto il mondo è il caso che ragiona e parla ed opera nei cervelli balzani e tuttavia un di questi burlati che nei simboli crede e suppon che un senso anche ci sia nello schiaffo e nel fil di quello stolido va in cerca di un filosofo men pazzo perché se può lo tragga ma un fanciulletto ancora in quell'età che non sente pietà con un colpo di fromba lo sorprese e mezza fracassò l'ala al meschino imprecando alla sua curiosità e al suo crudel destino zoppicando del piè l'ala trafitta col suo compagno amato mezzo ammazzato torna alla soffitta il mesto pellegrino come avvenga non so ma questo io dico che l'ho veduto e con quest'occhi miei i meraviglio che tu possa in dubbio metter le mie parole e chi ti prova che non possa rapir l'ugna del gufo d'un fanciulletto il tenerello corpo in un paese dove un topolino mangia da solo e non ne crepa un cento pesi di ferro distruggendo coi fiori la speranza allor corre il padrone e irato canta al maestro una buona rimostranza che fa costui volendo che l'esempio fosse d'avvertimento anche agli altri bricconi ne raccoglie nell'orto circa un cento e citando virgilio e cicerone in ciò siamo colpevoli grandi e piccini a un modo nulla di troppo è un chiodo che tutti ribadiscono ma tutti a un modo istesso siam degni di processo il nostro lupo si cavò d'impiccio dicendo io qui farò meglio davvero se alle gambe mi affido e se mi spiccio non avendo cervel quel lupo nero mostrò che aveva buone gambe almeno e poi che non sapeva il suo mestiero alla larga scappò come un baleno e un bramino che vide un topolino cader dall'ugne di un grifagno augello lo raccolse pietoso io lo confesso l'avrei lasciato stare ma forse il mondo è bello perché non è dappertutto lo stesso in quei paesi là si prova per esempio verso i topi quel sentimento quasi di pietà che si sente da noi per un fratello e il resto è tempo perso anch'io talvolta amai ma la superba dimora del gran re l'olimpo il mare il dolce bosco non valeano e l'erba che di lei mi faceano innamorare vostra mercè della memoria o figlie delle bestie cantai l'umili imprese né potean procurarmi una più grande fortuna di più grandi eroi le gesta colle stesse parole onde gli dèi parlan nel ciel il lupo entro il mio libro sermoneggia col can che gli risponde un ragazzaccio allievo di collegio vo dir due volte peste citrullo per cagione dell'età e per il privilegio ch'hanno i pedanti di guastar le teste rubava con discreta abilità a un povero vicino i prodotti più belli del giardino ricciolin che per il prato mi seguìa come un cagnòlo ricciolin che colle buone fin al polo ben mi avrebbe accompagnato ricciolin che la canzone conoscea del suo padrone e seguiva lieto il suono della piva ah terribile destino dove sei buon ricciolino vola e cerca un ricovero il tapino a un tronco solitario che male lo raccoglie tra le battute foglie quando torna il seren prende coraggio asciuga come può l'umide penne e mettesi in viaggio e va finché non giunge a un campicello ove un piccione messo per zimbello lieto saltella non fa minor tormento il troppo delle foglie di cui si adorna l'albero e ben iddio ne toglie il troppo se permette il guasto dell'armento le pecore talora fanno soverchio danno ma dio rimedia al male mandando un animale tre o quattro volte all'anno che alcuna ne divora o tu che d'esser quel che sei ti vanti che sei tu accanto a me io d'artifici ne conosco tanti anzi n'ho la bisaccia tutta piena ed io rispose il gatto appena appena un ne conosco e non la cedo a te si narra che in ispagna fu un patrizio che per poter la sua donna abbracciare dié fuoco al suo palazzo e a precipizio dalle fiamme colei corse a salvare fu tratto di gran cor se non è fola e degno inver d'un'anima spagnola ed ella pastorella d'amor giovine e bella de suoi passi fiorìa de suoi guardi schiarìa l'erba ed i fiori io primo fra i pastori al figliuol di citera il giuramento prestai contento e sotto la bandiera militai del figliuolo di citera poiché ci siamo ragioniam di questa strana dottrina che metempsicòsi chiamano i dotti il mio bramin vi pare ch'abbia provato il trasmigrar dell'anima col suo strano incantesimo vedi dicea la bestia entro le scane hai preso una sì misera porzione che a condirlo con me perdi il tuo pane lasciami andar fra poco il mio padrone ha un festino di nozze e tu lo sai che a suo dispetto in simile occasione un cane ingrassa o non ingrassa mai lasciami andar e dopo qualche mese prometto che il tuo conto troverai se guardi quel che costano i piati e quanto ben la gente se ne giovi vedrai che vincon sempre gli avvocati ai litiganti non riman che l'osso il danno e l'uscio addosso x non se lo fe ripetere il ladro suo compare e colla zampa un poco la cenere dal foco rimossa allunga l'unghie con arte delicata ed una e due ne tira poi tre castagne in fretta che bernarda rosicchia senz'essergli obbligata lascia la corda il nostro pover'uomo piglia il denaro e se lo porta via senza guardar se fa la somma tonda o se al bisogno suo giusta risponda appena il galantuomo sen fu partito sul luogo venìa il padrone che invece del tesoro non vi trovò che il foro disse il mercante sul tramonto io vidi ieri un orrido gufo che ghermito il figlio tuo traendolo pel cielo d'un castellaccio fra le vecchie mura se lo portò che mai pensò nel fabbricarla iddio disse in suo cor poffare a parer mio avrei la zucca ai rami almen sospesa di questa grossa quercia o di quel faggio tal albero tal frutto è più da saggio ei non avendo indosso che uno scudo per salvarsi promise a ognun di loro cento scudi di un certo suo tesoro e disse il luogo ove giacea riposto ma i ladri che nol credono sincero basta dicono a casa del demonio porta i tuoi scudi e impara a dire il vero e sconciamente l'ammazzr volto a tal vista il bramino fuor di sé amor comanda apri la bocca chiedi scegli gioiel grazioso e forse al mondo c'è chi non ambisca d'essere tuo sposo poiché tu lo concedi disse la bella io scelgo il più potente se attendi un poco a te cantar saprò la storia e il forte amore di tereo tereo che roba è ciò forse un cibreo che piace ai nibbi il nibbio dimandò questa volubil dea ebbe una pazza idea di vedere qualcun in quel momento pender da un chiodo e fu colui che meno avea ragioni di dar calci al vento da un pezzo insiem vivevano due teneri colombi innamorati quando l'un d'essi un dì forse già sazio della sua casa o dal desìo trafitto di vedere paesi inesplorati volle partir no disse il nugolon su me comanda il vento che mi spinge in ogni banda o vento o immenso borea poiché potente sei mentre che passi vola in grembo a lei dopo che un nibbio ladro patentato ebbe assai schiamazzato ed eccitato dei ragazzi lo stuolo mise gli artigli in corpo a un usignolo questo araldo gentil di primavera della sua vita a lui chiedea perdono dicendo e che ti giova anima fiera mangiar un animal ch'è tutto suono o babbo giove disse eccoti il mio voto adempiuto è fumo questo di bove e porta il pio profumo che soltanto tu chiedi a un buon divoto noi siamo in pace e soddisfatto è il voto e giove finse un poco di ridere ma dopo qualche giorno per rispondere al gioco con un gioco gli manda un sogno a dirgli che non molto lontan da lui stava un tesor sepolto di qui nacque degli idoli il culto a cui si strinsero siccome a cose salde i ciechi popoli e ciò mi spiega o pigmalion siccome tu divenissi adorator di quella che uscì dalla tua man venere bella fratel bisogna che tu faccia un bel colpo quest'oggi è una vergogna non assaggiar sì belle castagne e t'assicuro che se a pigliar castagne io fossi nata giuro che le farei saltare sì ben trasse l'artefice l'immagine del nume che l'accende che ognuno che la mira esclama essa respira e tanta meraviglia egli ne prende che quasi esterrefatto teme di ciò che ha fatto un gran desìo lo piglia d'esser con lui discende v'era un laccio nascosto e vi s'impiglia fortuna o il ciel l'aiuta il vecchio laccio i colpi e le strappate non sostenne onde col danno di non molte penne ei poté facilmente uscir lo nasconde ed il padre a un gran banchetto invita ma costui piange e lo prega di piangere con lui dicendo amico d'un caro figlio iva superbo e tutto il mio cor era in lui mi fu rapito più non è gioia sul mio tetto oh piangi piangi fratel l'orribile sciagura a mille i bugiardi di cui trabocca il mondo ogni uom puzza d'ipocrita un sapiente l'ha detto e ver s'egli parlar intese della feccia del popolo potrei crederlo un poco e allor saria minore e sopportabil danno ma che tutti grandi e piccini sian bugiardi a stento l'inghiotto allor comprese il padre la velata morale e al mercatante rese il ferro ed al sen strinse il fanciullo non altrimenti il lungo alterco avvenne fra due viaggiatori e il navigante se l'uom memoria avesse di tutte le promesse che nei perigli estremi al cielo fa avrian gli dèi regali in quantità ma superato il male è corta la memoria del mortale giove si dice è un creditor cortese che non manda l'uscier in fin del mese sarà ma se talor lampeggia e tuona vedrai che non canzona ebbe un bel predicare il pesciolino ebbe un bel dir che non valea la spesa dell'olio predicò nel padellino già dimostrai quanto sia sciocca impresa lasciare il poco che tu stringi in mano per la speranza di più grossa presa fe bene il pescator ma non insano diremo il predicar del pesciatello che per la vita predicava invano sia pur rispose l'altro se al giudizio credi dell'occhio ogni diritto è mio che vedo grazie a dio come non vede un'aquila lontano e l'altro ho l'occhio sano sia lode al cielo anch'io e pria di te quest'ostrica ho veduto se tu l'hai vista prima prima di te l'ho conosciuta al fiuto intanto che contrastan sulla riva ecco azzeccagarbugli in tempo arriva che nominato giudice prende in esame l'ostrica la sguscia e te l'inghiotte innanzi ai testimoni e possibile interruppe il mesto padre e come può d'un gufo l'artiglio sollevar d'un corpo umano il grave pondo in questo caso il bimbo strappato all'uccellaccio avria le penne colui che non si muove non ha mai da contare cose nuove mentre udendo le mie strane avventure ti sembrerà di viaggiar tu pure quindi piangendo si scambiar l'addio parte il viaggiator ma fuori appena non è che l'uragano si scatena dal ciel sul pellegrino gran lite indi scoppiò sul sì sul no su ciò che ognuno può e che non può quando ad un tratto un abbaiar di bracchi fe le ragioni collocar nei sacchi fra gli artifizi lascio al tuo cervello di scegliere il più bello e mentre ei fugge simile a un forzato che nella fuga si trascina al piede la sua catena ecco a sinistra scendere un avvoltoio che a ghermirlo l'unghie ferocemente rota son geroglifi a lui dice il filosofo che nascondono un saggio avvertimento e questi schiaffi e questo fil dimostrano che in fondo il matto è un matto di talento come costui per opra di scalpello non men provò sgomento il poeta quel dì che in suo cervello previde lo spavento e l'odio e degli dèi l'amor lo zelo da lui creati e collocati in cielo innamorati o cari innamorati se vi piglia desìo di cose ignote non andate a cercar spiagge remote ma in voi cercate ciò che vi consoli potete tra voi soli essere l'un per l'altro il più giocondo e il più vario spettacolo del mondo il vostro amore vale partir fratello all'infedele disse l'altro il dolor delle sue pene premendo in cor fratello a chi vuol bene l'assenza è un mal crudele a te forse non pare così crudel oh almen potesse il danno e d'un lungo viaggio il lungo affanno il tuo grande coraggio sgomentare temer per un nonnulla è dei poeti e non è men dei semplici fanciulli sempre in ansia ed in affanno che s'infranga il gioiel che li trastulla è fantasia che il cor tragge all'inganno onde le tante favole che per il mondo vanno quindi a quei due rivolto che lo stanno a guardar stupidi in volto il tribunal senz'altra spesa e senza appello dice ha scritta la sentenza prenda un guscio ciascun e lieto vada ciascun per la sua strada un navigante in mezzo alla bufera al vincitor promise dei giganti pur non avendo nella stalla un bove un'ecatombe intera egualmente potea cento elefanti prometter quel burlone al padre giove quand'ebbe posto il piede sulla riva bruciò quattr'ossa al naso del gran dio e il fumo dedicò che ne saliva e tesor trovarono un padrone avar non vive mai senza corrucci e guai la terra i ladri godon la fortuna e gli eredi di ciò ch'egli raduna che poi direm della fortuna strana che gioca e si diverte a far certe scoperte e più gode se più si mostra vana i sogni suoi di colorir procura per la menzogna si diventa eroi e il vero fa paura e e un di costoro fabbricator d'iperboli ogni cosa vedea per microscopio il qual giganti fa comparir la pulce e il moscerino a sentirlo l'europa era percorsa da centomila spaventosi mostri come vanno di libia e senegallo per i deserti di qua di là di su di giù li mena sempre in sospetto e in pena dai spiedi e dagli alani inseguita e dal foco infin che due velocissimi cani strozzandola finr il lungo gioco dall'olimpo soggiorno almo e giocondo venner le pecchie ad abitar nel mondo e prima ritrovr dolce ricetto sui gioghi dell'imetto ove stillr quanti nel sen dei fiori van spargendo gli zefiri tesori se alcun mostrava stizza e meraviglia gli regalava il resto del carlino altri più saggi invece preferivano rider di sé del filo e del meschino e mogi e cresimati se ne andavano ché a cercar la ragion nell'opinione dei matti perdi il tempo e la ragione convinto in quest'idea volle il bramino che un mago gli trovasse un incantesimo che sapesse mandar l'anima sciolta del topolino in quel corpo medesimo che aveva posseduto un'altra volta su questo passo vinto è il topo dal gatto e vinto il gatto dal cane e il can dal lupo e via di corsa avria potuto il favolista antico per questo immenso circolo salire ancora al sole e renderlo marito l'acqua sente del monte onde deriva vuol dimostrar la favola ma forse co sofismi arzigogola sul tema certo uno sposo assai miglior del sole è facile trovar ma similmente da una pulce dirai vinto un gigante perché morso da lei oh il mio denar come potrò senz'esso vivere io mai che attendo perché perché qui tosto non mi appendo se avessi solo un braccio di corda io ben vorrei farmene un laccio aspetta almeno che il tornar di zefiro april rinnovi ascolta ascolta il torvo grido che manda il corvo dal dì che tu sarai lunge e sul mare falchi soltanto ed orridi sparvieri io sognerò l'interroga ella nel cerchio entra e si snoda e balla e parla e ascolta e ride e canta non per quaranta né per cinquanta soldi o per cento ma per la misera moneta di un baiocco e a chi par caro alla porta si rende il suo denaro e intanto che cocevano pensavano un colpetto se mai possibil fosse di rosicchiarle il caso davver era attraente di unire al lor vantaggio il danno della gente a topolon bernarda disse chi dispone di troppi espedienti perde il suo tempo in vani esperimenti in tutte le occasioni ne basta un solo pur che sia de buoni l non c'è nulla che più mi faccia nausea d'una sapienza insipida ed oziosa che blatera e non sa nemmen perché non conosco una bestia più noiosa d'uno scolaro e ne conosco tante se pur non è il pedante i tenga iddio sempre lontan da me ahimè passr quei tempi e non vedrò tornar l'aprile della vita mia come resister può l'alma inquieta a tanti e così dolci incanti oh se il mio vecchio cuore bruciasse ancora dell'antico ardore non sentirò più mai d'una magìa il filo che mi arresta passò d'amor passò d'amor la festa il mago flicche e flocche ecco tosto cavarmi una donzella di quindici anni sì graziosa e bella che certo ancor avria per lei commesso più d'una pazzia quel figliuolo di priamo che molto fece parlar la gente per causa d'un bel volto il lupo bestia per farina prese le sue parole e lo lasciò scappare passato il tempo al palazzo si rese per prendere il suo can ma fu un affare difficil ché il suo can dietro al cancello gli cominciò da lungi ad abbaiare due pellegrini un dì videro un'ostrica sulla sabbia del mar e ognun coll'indice segnandola e coll'occhio trangugiandola nacque fra lor la zuffa a chi prima l'acciuffa perché volea ciascun dei contendenti mangiarla anche coi denti l'uno si abbassa e tenta di raccoglierla ma l'altro amico grida sospingendolo a chi tocca vediam prima di grazia io sono del parere che chi prima l'ha vista in riva al mare la debba anche godere e si contenti l'altro di guardare sfodera tutto il vecchio zibaldone della sua scienza logica morale e tanto predicò quel don fagiuolo ch'ebbero i cento la comodità di saccheggiare in cento luoghi il brolo tra i savi e i matti ei vuole che lo spazio corra di questo fil o avranno i savi certe carezze ahimè poco soavi e i nostri santi pellegrini onesti per far la strada meno lunga e uggiosa disputavan fra lor di qualche cosa la disputa è un tabacco che tien desti mormoravan del prossimo e in fin la volpe venne fuori a un tratto a dir rivolta al gatto se alcun del vicinato vedevasi rubato era bernarda od era quel topolon maliardo che più che ai topi l'occhio fisso tenea sul lardo un giorno innanzi al foco stavano i due che ho detto intanto che cocevano certe castagne grosse o forse è un bugiardone esopo è omero un bugiardon nel dolce inganno de sogni loro non risponde il bello stile dell'arte onde s'infiora il vero e l'uno e l'altro su tal libro il falso non hanno scritto che dovrebbe eterno durare e ancor di più se non assurdo è il dirlo ma si dié proprio il caso che una ghianda cadessegli sul naso che tosto lo svegliò alza la testa e vista ancor la ghianda fra i peli della barba ei la ritiene come un segno che dio dal ciel gli manda e grattandosi dice mammalucca sarei conciato bene se fosse stata zucca la volpe e il gatto andavano come i frati minor vanno per via a un certo santuario raccolti il collo torto e col rosario in man si rifacevan del viaggio rubacchiando per via polli e formaggio con una insuperabil maestrìa domineddio fa ben quel ch'egli fa e se tu vuoi le prove di questa verità senza andare a cercarle per il mondo potrai trovarle d'una zucca in fondo un contadin che vede la zucca tonda e gonfia con piccioletto il piede a questo gran miracolo il mercante resta di sasso tuttavia procura di credere e sen va tre giorni dopo ei fa rapire al suo vicino il figlio ma sul più bello zitto arriva una servetta si scappa e topolone pare che non trovasse troppa consolazione più grande non la provano quei piccoli signori che per smania d'onori vanno a mangiarsi il fegato nelle province e il re tien tutto il buon per sé gran peccato taddeo grande peccato che tu non ci sia stato a dar qualche misura a colui di cui predica il curato e non è forse strano per dirne un'altra che sull'alta quercia invece nasca una piccola ghianda non più grossa dell'unghia della mano te in pena in pianto sempre vedrò senza pan senza tetto e non potrò diletto esserti accanto a queste voci che nel cor gli scendono stette il colombo in forse ma poi sì forte è il desiderio e tanta ribellion nell'anima gli corse che disse un matto iva gridando per i vicoli ch'ei vendeva per poco la sapienza e ciascuno correa per farne compera ei dopo aver provato la pazienza d'ognun di lor con infinite smorfie dava loro uno schiaffo e per il prezzo un filo lungo più d'un braccio e mezzo avea ragion la scimmia e che m'importa se alcun è ricco e stupido nell'abito che porta di belle idee tu fa che sia lo spirito adorno e fra le genti avrai fortuna tereo così l'usignol cantarella fu un re del qual ebbi a sentir gli ardori ed io ne canto una canzon sì bella che ovunque ha fatto palpitare i cuori è cosa disse il nibbio che consola sentir a pancia vuota a discrezion non metterti dei matti un consiglio più bello non si dà e per quanto tu veda i mentecatti gli stolidi gli scempi goder presso le corti autorità non sono buoni esempi lapide o vaso o statua uno scultor diceva allo scalpello traggi da questo bello blocco di marmo candido lapide o vaso all'opera immortale sia tema il dio che stringe in man la folgore agli uomini fatale ecco che il ciglio ei muove temete o vivi l'apparir di giove una di queste intese dire un giorno che diventa il matton cotto nel forno così duro e tenace che può vincer del tempo il dente edace e come il pazzo empédocle provò nella fornace anch'essa si gettò dio non passa dì che la mascella del lupo fra le mille non mi rapisca qualche pecorella erano mille ahimè non son più mille e ancora m'ha rapito quel rabbioso il ricciolin un pecorin grazioso pel suo bisogno rispondeva a modo il muro d'un cadente ballatoio dove porta la corda e con un chiodo cerca attaccarla e farne uno scorsoio ma al primo colpo dato all'apparecchio si ruppe il muro vecchio e scaturì dal foro un bel tesoro credon che morto un re sen vada l'anima in qualche scarafaggio o in altra bestia che più piaccia alla sorte donde trasse pitagora la pia leggenda della sua filosofia non basta aver un abito bizzarro come molti signori che somigliano al leopardo e ch'hanno tutto il talento appiccicato al panno e agli orli del tabarro e già in questo libro ho scritto il fatterello al quale aggiungo ancor qualche colore per farlo s'è possibile più bello un lupo non mostrò del pescatore il giudizio quel dì che prese un cane e si lasciò da lui toccare il cuore onde il marito si credea da quella mal tollerato e a stento compatito ed io lo compatisco era marito non la prendeva ei già col matrimonio anzi ne ringraziava ognor gli dèi ma coll'amor l'avea tristo demonio che turba anche la pace agli imenei il ghiotto mancator di fede come corre alla fonte l'assetato ma invece di un tesor dei ladri vede che lo pigliano in mezzo e dispogliato lo lascian mezzo ignudo l'uomo imparò dalle costrutte celle a spremere l'ambrosia onde le belle figlie del ciel riempiono i soavi elaborati favi e poi che da mangiar più nulla c'era fece candele colla bianca cera a tutti non è dato il dono di sì belle bugie ma posson tutti frodar coll'arte di quel tal sapete la bella istoria orben statemi attenti pria di partir pe suoi lunghi viaggi un mercante di persia a un suo vicino un cento confidò libbre di ferro amico vengo teco il chiavistello sta per aprir adesso il guardiano aspetta un poco che veniam bel bello il guardïan era un cagnaccio strano noto ai lupi per cane molto spiccio bello forse a veder ma da lontano non credo e in lui ritorco l'argomento istesso questa dottrina vuol che l'uomo e il topo e il can e il gatto attingano la vita a una fonte comune or dunque eguale è l'onda di codesta umana vita sol che operando in varie membra in alto l'uno si eleva col valor dell'ali e l'altro sibilando in terra striscia orsù non piangere che presto tornerò bastan tre giorni al desiderio di veder le belle contrade dei dintorni di mie venture poi minutamente ti conterò fratello le novelle e romperan la noia del soggiornar amor che non invecchia anzi è peggiore nel matrimonio che non sia di fuore la donna era sì fatta e di tal gelo che non avea mai stretto in caldo amplesso colui che a fianco aveale posto il cielo e di ciò ei ne piangea fra se stesso una notte quand'ecco fu interrotto da un ladro che tentava aprir di sotto il bramino si prostra riverente e o sol esclama o re della natura fa ch'io t'abbracci o genero lucente no disse il sol è più potente ancora codesto nugolone che mi toglie colei che m'innamora o nugolone o prediletto amante grida il bramino al nugolo vagante recitando quindi un laus deo a quei che il sol creò il buon taddeo a mangiar la polenta ritornò v per me soggiunse messer gatto svelto è un pezzo che l'ho scelto e mentre l'altra il suo talento vanta si arrampica sui rami d'una pianta fuggì la volpe in cento giri e in cento or dentro i campi or fuori scompigliando le tracce ogni momento e stancando coi cani i cacciatori ai re non spiacque la mia storia aspetta di contarla a tuoi re questa tua fola io me ne rido e sto al proverbio vecchio che dice pancia vuota non ha orecchio a sentir chiamare il topo si riscosse la donzella e la bella poco dopo per suo sposo lo pigliò voi gridate un topo oibò fa l'amore sissignori questi scherzi traditori un marito era pazzo innamorato innamorato intendo di sua moglie ma si credeva un uomo disperato e sfortunato in tutte le sue voglie ché sempre ad ogni dolce tenerezza la moglie rispondea colla freddezza mai d'uno sguardo e mai d'una parola mai d'un sorriso rispondea la bella e mai con ciò che gli uomini consola fa bertuccina nipote di bertuccia rival di scaramuccia scimmia cesarea in barca arriva in carrozzino a piè per far piacere e per rispondere a chi non c'è chi sappia al mondo con misura viver per quanto io vedo provvidenza un cert'ordine procura in ogni cosa ma nel mal nel bene pochi sanno operar come conviene le spiche troppo in fiore prezioso don di cerere i gambi steriliscono succhiandone l'umore e germogliando il verde inutile si perde del frutto il bell'onore non udite un dì narrava ho fin veduto ne viaggi miei un cavolo maggior di questa casa ed io soggiunse l'altro una caldaia più grande anche del duomo una scimmia ed un gatto bernarda e topolone vivean d'accordo in casa d'un unico padrone amici intorno a un piatto la scimmia era pel gatto e questo per lei fatto entrambi sprezzatori degli uomini e che fanno consistere l'ingegno nel macchinar del danno traggo da questa istoria la morale che la paura d'ogni sentimento è il più potente ed ha una forza tale che sull'amor la vince e sul talento ma vinta dall'amor mi si assicura fu qualche volta anch'essa la paura se fu grande spavento entro le braccia la fredda sposa ahimè troppo pudica del marito tremando ecco si caccia lieto costui lasciò che il suo buon ladro la sua casa mettesse anche a soqquadro le pecore promisero in parola di popolo di star dentro il confine strette serrate per non far la fine che fece quella onesta bestiola e diceano il tuo destino ricciolino noi sapremo vendicar e l'ingorda faccia lorda castigar in primavera risplendea dei doni di flora più superbi il campicello e pomona serbavagli i più buoni frutti d'autunno dando agli altri il resto ebbene il ladroncello rovina e ruba i primaticci e schianta i rami della pianta accorre il vento e presto se ne lagna ché incontra sulla strada una montagna e il monte alla proposta questa rimbalza subita risposta se questa bella io sposo d'offender temo il topolin geloso un animal potente che mi potrebbe traforar col dente o ladro e che tu sia sempre lodato dicea piangendo ché se tu non eri davver io non avrei giammai provato questo grande piacere dei piaceri il ladro gente spiccia e di man schietta fece la casa del più bello netta il creator io credo era distratto e prese un qui pro quo quando le zucche ha fatto e alle querce le ghiande regalò non potendo risolvere il quesito taddeo che sa che col rifletter troppo si può perdere il sonno e l'appetito sotto una quercia a riposar andò e qui si addormentò così taddeo con funebre lamento piangeva celebrando la memoria di ricciolin la gioia dell'armento di poema degnissimo e di storia quindi il gregge adunò capri e montoni e tutti fino agli ultimi agnelletti e disse lor di camminar più stretti se volevan salvarsi dagli unghioni era pronta la corda a cui non manca che l'uomo e il nostro avar senza processo vi si appiccò contento in conclusione che della corda già nel muro appesa non tocchi a lui la spesa nell'altra tenda intanto anche la scimmia annuncia i suoi miracoli entrin signori e vedano che smorfie il mio vicin non ha la grande varietà che nel pel ricamato a geroglifi ma la scimmia signori ha nello spirito l'arte che ridere la gente fa nascon diversi eroi l'uno è solenne e l'altro è pazzo ma tra saggi e pazzi è follia che trionfa ancor io metto sulla scena e ne traggo un denso coro fior di bricconi ingannatori astuti e prepotenti e ingrati bighelloni sciocchi e striscioni e se volessi e sarebbe per lui certo finita la storia della vita se dall'alto del ciel non fosse un'aquila coll'ali aperte uscita mentre i due ladri vengono alle prese il piccion l'ali sue rapido stese in altra parte e si appiattò sicuro dietro un antico muro e la mia pelle gaietta maculata sopra e sotto a nodi ed a rotelle sì piacque al re che alla mia morte ha detto vuol farne uno stupendo manicotto la gente accorre ammira fa la bestia sul volgo un certo effetto ma guardata una volta ognuno si ritira partì tornò poi del suo ferro chiese al compare che ferro egli rispose ahimè fratello per un forellino del granaio e ne ho fatta aspra rampogna a miei servi sen venne un picciol topo che rosicchiò tutto il tuo ferro tutto un povero diavolo che credito e speranza non avea e che a voltarlo come sant'andrea non gli traevi dalle tasche un pavolo fu preso dall'idea d'impiccarsi e finir la vita infame se non era la corda era la fame e questa è una tal morte poco acconcia a chi non è ghiottone d'inghiottire la morte ad oncia ad oncia a questi elogi l'asino fratello signor risponde voi non siete meno di me valente e bello e questi due grattandosi a vicenda più valenti credendosi e più scaltri passeggiando su e giù per la città disprezzavano il merito degli altri e sui monti fuggiamo e nelle dense selve tra men feroci belve stanchi di procrear figli che roma uccide vende doma presto di vita privi anche i nostri vedrem figli mal vivi ché spinge noi la vostra mano impronta a far seguire anche il delitto all'onta pel vecchio esopo sola la volpe è mariola e d'ogni furberia grande maestra per conto mio non vale men ogni altro animale compreso il lupo in furberia per poco che sia la vita in gioco ma questa volta ancor tra l'uno e l'altra la volpe fu più scaltra io parlo a te buon padre di famiglia onor che non t'invidio guarda cogli occhi tuoi ciò che salvar tu vuoi non credere che mentre dormi in letto altri chiuda per te coraggio forza astuta vigilanza ecco gli aiuti suoi a lui gettate subito un boccone e se non basta un quarto di montone datene due date del grasso bue scegliendo il più pasciuto dell'armento così con uno ne salvate cento a voi tanto conviene come conviene a me rispose il vecchio e regola sicura ancor non c'è di noi chi vedrà l'ultimo la volta ampia del cielo le vecchie parche ridono di me come di quanti son giovani e prestanti non chiedo io già che vostra maestà rinunci al suo valore cosa assurda o che almeno non si fa in pochi giorni e in ore ma ben è forza moderar se stessi e non offrire in sé nulla d'ingiusto nulla di ridicolo e che non sia da la volpe gira tanto che alla fine trova la breccia aperta entra e ti fa tal strage di galline che tutta a sangue va la povera città non c'è rimedio invano da cento parti e cento corrono a voi qual più gente possiede colui è più da suoi nemici avvolto che tutti voglion essere pagati e si pagan di pecore e castrati fate la pace col leon che tutti vince in valor gl'inutili alleati che vivono di noi se i popoli germani come da voi s'insegna a depredar stendessero le mani avrian sul mondo stesa la potenza della tedesca insegna e l'armi anch'essi come voi ma senza ferocia e avidità costui sì bene dell'amor la scienza trattò che avresti detto ch'era in lui questïon d'esperienza tanto pareva nell'amor perfetto ma giove a cui sta a core dare al fanciullo un po d'educazione fa raccoglier gli dèi e gli parvero due casi un poco insoliti e strani a men che il giudice minosse non avesse stavolta preso un gambero tanta fu la sorpresa che si scosse e pensando sul sogno ad un astrologo chiese se aveva un senso e quale fosse ecco dell'uom la nobile figura questo superbo arnese mandaron deputato alcune cittadelle del paese che l'istro bagna per alzar la voce contro l'ingorda atroce avarizia fiscale dei romani che in ogni parte ormai mettean le mani viene e comincia l'orso a fare il suo discorso salito in cima a un albero incespicando il terzo il capo fracassò i pianse il vecchio e scrivere fece per pia memoria sul desolato tumulo questa morale istoria conosco molti ancora e non fra gli asini ma fra le più distinte intelligenze che non contenti d'essere eccellenze vorrebber diventare maestà e ne direi di più sire leone ma spero nella vostra discrezione che l'arti di regno e la morale onde meglio dei popoli si regge la sorte vuol conoscere il leone fa chiamare al cospetto suo regale un bertuccion maestro in diplomatica che tosto prende a dire di fili d'or le parche non tesseran la trama della mia vita e all'ombra non dormirò di fino e ricco baldacchino ma non minor è il prezzo di queste alme delizie per chi tesor non brama se non parlano i numi in fondo al core ingiustizia vi parla odio furore e noi sappiamo ahi miseri che senza le sante leggi ogni virtù non vale ché sui delitti nostri è la potenza degl'inimici fabbricata beata solitudine sola beatitudine qui voglio alla mia parca far sacrifici e quando comanderà la sorte ch'io scenda di caronte nella sdruscita barca me d'ogni affanno sciolto nudo accorrà ma libero il regno della morte roma invan giustizia con argento ed oro e con preziose porpore invocammo più volte da costoro che in mille avvolgimenti delle leggi si perde anche il decoro romani e voi padri coscritti udite invoco ai detti miei propizi prima gl'immortali dèi perché non esca dal mio cor un segno che sia di me che sia di voi men degno sotto un ciglio più nero del carbone losco lo sguardo il naso sgangherato le labbra enfiate e addosso un zimarrone di pel di capra e giunchi alla cintura ho lasciata una secchia orvia discendi e il lupo che credette al suo buon cuore discese e col suo peso tu comprendi che la volpe dal pozzo trasse fuore così il visir ma fu fiato sprecato il sultano dormì sul suo pericolo e dormirono i suoi bestie e non bestie finché il leon fu grosso diventato un buon consiglio ch'ha la barba grigia è di non giudicar sull'apparenza del pipistrello già contai la favola per meglio dimostrar questa sentenza ma posso anche citare esopo e socrate venìa la volpe ma con suo dispetto ai polli non potea fare il colpetto tra il pericolo posta e la gran fame di dentro si rodeva il padrone diceva il vecchio infame dell'arti che ogni notte invento ed uso e delle mie fatiche seguita sempre a ridermi sul muso ché in mezzo ai tanti imbrogli dell'impero non che nuocere agli altri avrà di grazia se a tempo ai fatti suoi provvederà visir volpone un po scosse la testa poi disse o luoghi ov'io trovai dolci e segreti amori potessi ancor lontano dal mondo e dai rumori goder l'ombre ed i freschi soggiorni e i chiusi asili dei boschi senza guai quando verranno ancora le muse mie gentili lontano da cittadi lontano dalle corti abbattevano un pin vecchio palazzo asil oscuro e tristo a quell'uccel che d'atropo è messaggier sinistro e dal suo vecchio tronco rosicchiato dal tempo insiem a molti altri inquilini grassi rotondi uscirono ma coi piè mozzi alcuni topolini dico ancor che giova il farlo presto perché se il mio pronostico non sbaglia questo leon terribile in battaglia sarà il più forte eroe de pari suoi l'amicizia tu comprane se vuoi o se non vuoi provvedi a toglierlo dai piedi provvede il saggio nell'altrui il suo piacer così quello che provo è un vero piacer che da quest'albero io già raccolgo e spero di cogliere dimani ancor colle mie mani nessuna meraviglia se poi vedessi ancora tornar sul vostro tumulo più d'una bella aurora mio padrone confesso il ver non ho la compassione per simili orfanelli che tu senti ma dico che bisogna o comprar questa razza nemica o meglio ancor se credi prima che forti metta l'unghie e i denti levarsela dai piedi la vita è un vaso fragile che dura fin che dura ed alla vostra età chi amici vi assicura dell'ora che verrà il fabbricar richiede tempo e poi dura poco io pianto e a lieto gioco di questo tiglio al piede verranno i figli un dì de figli miei di due asini scempi e babbuassi seguendo l'altro giorno dietro i passi udii che s'incensavano fra loro diceva l'un signore non vi pare ingiusto sciocco e indegno del decoro che ad asini si deve questo rider di noi questo sparlare che fa l'uomo di noi oh avessi le parole di colui che d'apol l'ira descrisse quando tutto l'esercito trafisse dei greci e fe volare le saette di fatal morbo infette onde uccise le schiere a cento a cento in una notte il divo arco che ha l'ali preste e porta ogni stagione fin troppo presto a me flora la bella dea dagli occhi belli e dalle grazie care a lui l'arte d'amare ecco gl'insegna e non tralascia nulla non ridiam ché sovente a noi succede di mangiar del formaggio anche peggiore che facilmente l'uom di buona fede da ciò che lo lusinga o lo spaventa si lascia affascinar e spesso crede nel dïavolo stesso che lo tenta e dié segno dunque d'una previdenza che non si dà l'eguale sto per dire neppure in mezzo agli uomini pei topi fu una mezza provvidenza ché li serviva a tavola con tanta carità che a un cartesiano per cui tutto non è che un meccanismo dovea parer quel gufo un poco strano gente conosciutissima mi pare e insieme raccontare ciò che da marco aurelio si descrive d'un rustico villan che del danubio viveva sulle rive ispida e folta la gran barba scende e il pel che tutto prende il collo e il torso lo rassomiglia a un orso mal leccato allo spuntar del sol oscene salme gli accorrenti videro ed ossa e carni palpitanti al suol a tanto orror poco mancò che il sole non tuffasse i cavalli in fondo al mare mentre il padron dormia e dormivano in casa i servi il cane polli galli capponi in compagnia nessun s'accorse e fu non poco errore che aperta era la porta per di fuore e fuggo e di fame mi struggo egli cangia i capponi e le pollastre in soldi buoni e in piastre mentr'ei ne tiene una fila impiccata io vecchia giubilata salto di gioia e ballo se acciuffo un vecchio gallo vita dei vecchi patriarchi d'un avvenir t'incarchi lontano e che giammai pur troppo non vedrai sgombra dal cor gl'inutili pensieri aggiunser poi questo conviene a noi si narra che una volpe delle fini solesse venir spesso per rubare dentro il cortile d'una fattoria lupi e volpi non son cari vicini e accanto a casa loro in fede mia andrei malvolentieri a fabbricare questi sono gli esempi più ridicoli che voi mi avete chiesto in quanto a quel che degl'ingiusti tocca si andrebbe per le lunghe ed acqua in bocca il nostro bertuccione molto istrutto capì tosto che questo era a toccar un tasto delicato ad indicarmi in cielo i nomi delle belle e vagolanti stelle da cui sul capo agli uomini si ordiscono le sorti che se nato a risolvere non son gli alti quesiti oh almeno qui m'inviti lo specchio dei torrenti e sui fioriti margini alzi i soavi accenti quando venne il padron secondo il solito prese a gridar coi servi e poi col cane o bestia maledetta o bestia stupida buona a mangiar del pane perché non abbaiar non dare un segno se non era ragion che consigliavalo ad ingrassar quei topi nella stia e a romperne le gambe non so più la ragion che cosa sia ei pensava così poiché mangiarli non posso in una volta ed essi scappano pel pranzo di dimani bisogna ben ch'io pensi a conservarli la volpe o camerata a lui gridò vedi tu questa cosa un po lucente è un formaggio che fauno fabbricò un formaggio divino ed eccellente fatto col latte d'io vacca famosa e giove quando fosse un po soffrente due giorni stette dentro al buco nero senza che un nero cane la vedesse il tempo che fa sempre il suo mestiero andava intanto trasformando il volto di quell'astro d'argento lusinghiero che tanta forza ed eloquenza mostra sola vendetta e di romani degna fu di patrizio a lui data l'insegna poi scelti nuovi magistrati esempio agli oratori nostri dal senato fu il bel discorso scritto e celebrato tu temi amico il lioncel qui accanto ma morto il padre suo confesso il vero ch'io non lo temo tanto anzi dirò che il povero orfanello mi fa quasi pietà il sultano leopardo in illo tempore a furia di confische aveva molti cervi e molti buoi ed infinite pecore radunati nei boschi e parchi suoi un dì sente che nato era un leone nella vicina selva non c'è persona per quanto bestia stolida scioccona a cui l'uomo dell'asino non dia il nome con pochissimo rispetto quest'animal si stima il più perfetto di tutto il mondo e con superbia chiama ragliar il nostro ridere e ragliare il nostro bel parlare che se la voce mia chiara ed aperta a molti fia savor di forte agrume a me togliete il lume del giorno e fine alla pietosa sorte ponete colla morte ciò detto egli si prostra in terra e stanno attoniti i romani pensando il cor magnanimo ed il fiero parlar dell'uom selvatico e sincero per meritar la stima de suoi pari bisogna ch'egli impari o finga in tutto d'essere bene instrutto appena giove ebbe finito un grande schiamazzare per l'etere si spande però togliendo ai topolini i piedi o saggio gufo al caso tuo provvedi dite voi se aristotele ed i sui ragionavano meglio di costui a me l'onor subito grida marte d'insegnargli dell'armi il gioco e l'arte per cui tanti mortali e invitti eroi seggono ancor fra noi a lui sarò maestro di chitàra soggiunse il biondo ed erudito apollo non bisogna creder mai di contar cose sublimi alla gente come vuoi che ognuno estimi egualmente tutto ciò che tu dirai una prova assai sincera noi l'abbiamo in questa istoria che sembrar può inverosimile ed è vera un tale nel mogòl narra la storia fe un sogno e vide in cielo un gran bascià beato in braccio dell'eterno gaudio poi si cangiò la scena e un po più in là vide in mezzo alle fiamme un vecchio monaco dannato che facea proprio pietà trovò il rimedio man man che ne pigliava sulla via di romperne le gambe e poi con comodo mangiarli e così via non si voleva prendere l'affanno di mangiarli in un giorno ed anzi il caso oltr'essere impossibile poteva alla salute esser di danno ed eccoti amico la ragione per cui giace dannato in perdizione se osassi un motto aggiungere a questa favoletta vorrei di solitudine spiegare i dolci incanti una volpe una sera vide in fondo d'un pozzo il bianco cerchio della luna e la pigliò per un formaggio tondo eran sospese al pozzo per fortuna due secchie che scendevano a vicenda ma questa natural arte nel colto popol di roma non rimase molto e i il maledetto gufo avea col becco mutilate le bestie e le nutria di gran di pan di briciole in casa con squisita cortesia la brutta bestia in altre circostanze avea veduto i topi prigionieri se appena lo potevano dalla prigion scappare volentieri e la volpe sedendo in fondo ad una vi si lasciò calar ma la faccenda divenne brutta quando giunta in fondo dell'illusione le cascò la benda perché come salir nel chiaro mondo se non venìa qualche altro che credesse per appetito quel formaggio tondo e che nell'altra secchia discendesse perché siam fatti servi qual forza o qual destino vi fa tanto protervi perché sull'universo solo a voi dato è un poter che non è dato a noi i nostri campi in pace noi sempre coltivammo e l'arte e i cari affetti pria che un popolo rapace ci togliesse ai tranquilli focolari richiamate i carnefici o romani che sol dei vizi e di mollezza il culto diffondono tra i popoli germani o voi vedrete scotere la soma questa gente mal doma e dar spettacolo sol di rapine onde famosa è roma e avidità dei proconsoli vostri al cielo grida ormai la crudeltà che i sacri altari e gl'immortali sfida mercé vostra gli dèi non altro mirano che stragi ed ignominie e feroci rapine e sprezzo e scempio di lor dei templi loro nulla basta a placar questa dell'oro romana fame non la terra e l'aspro degli uomini lavoro oh cessi alfin questo flagel togliete questi avidi ladroni che già troppo sfruttar dei nostri buoni popoli i campi o noi lasciam le mura delle città lasciamo i campi tutti se voi signori miei dice la bestia padrone e servitori a cui conviene invece di dormir come di solito vi foste tolta un poco la molestia di chiuder l'uscio bene avreste fatto meglio a me che importa che senza guadagnar ci perdo il sonno se chiusa oppure aperta sia la porta amici è vero dice che il mondo intero ho guidato fin qui solo padrone ma per questo figliol ch'è sangue mio io voglio ch'ogni dio poiché il bambin è del mio sangue nato m'aiuti a farlo dotto e scozzonato al re che dimandò di queste cose qualche parlante esempio il bertuccion rispose ridicola si mostra quella gente che tutti gli altri sprezza e sé soltanto apprezza e pecca spesso in ciò la razza nostra e filomela al paragon che tanto famosa va nel canto è una mezza corista da strapazzo ma voi ma voi per questi orecchi fini vincete niccolini bella superbia e forse non sorpassa il ragghiamento il cicalar che fanno tanti avvocati e rètori non ti curar di lor ma guarda e passa andiam d'accordo amico oh s'io vi ascolto della vostra armonia divento pazzo l'astrologo rispose la mia pratica mi dice che c'è un senso anche qui sotto i sogni son del ciel spesso gli oracoli in vita questo gran bascià corrotto cercava spesso la pia solitudine e allora questo monaco bigotto andava a fargli una gran corte tutto per regnar o sire con onestà conviene sempre posporre il proprio all'altrui bene ed ascoltar del popol l'opinione frenando il gioco e il foco di quell'amor di sé che d'ogni male è il padre naturale offese il sentimento nazionale un tal consiglio e intanto soffriron poco o tanto tutti gli stati e guadagnò nessuno tutti fr vinti e comandò quell'uno ch'essi temean terribile animale se voi lasciate crescere il potente fatelo amico e questa è la morale all'opra altri potran con abil mano e delle muse col favor gentile con nuovi modi ch'ho tentato invano aggiungere splendor ed alto stile alla riva così d'un'onda pura la musa nel linguaggio degli dèi tradusse ciò che gli animali miei innanzi al cielo esprimono colla rozza favella di natura interprete di popoli diversi io li feci parlar come si vedono sulla scena gli attori entro i miei versi se mangiasse un pochin di questa cosa sarebbe in un momento risanato tanto è squisita e tanto è appetitosa io stessa n'ho uno spicchio rosicchiato lo vedi ma ne resta se lo prendi ancora un bel boccone prelibato e scende istrumento del ciel roma fatale che coll'avida man tutto ci prende ma vi pigli o romani alto sgomento che non venga per roma anche il momento in cui rovesci il ciel sul vincitore di tanti vinti il pianto ed il dolore perché dunque chiamasti o sommo giove la figlia tua di volpe alla missione ah giuro per plutone e per il ciel che ci vedremo altrove questo premendo in cor odio tremendo mentre va di papaveri spargendo morfeo l'umida notte non temete che il ciel ritorca queste che voi stringete per punir funeste armi sui petti vostri e per la man di schiavi vi dimostri la sua vendetta e l'ira essa a suoi cari amanti offre una guida amabile pronta sincera e schietta e beni che fioriscono a piedi lor davanti o dolce solitudine per fare i complimenti d'occasione un suo visir chiamò navigato nell'arti diplomatiche e a lui vecchio volpone così dicon parlò tu temi amico il lioncel qui accanto ma morto il padre suo confesso il vero ch'io non lo temo tanto anzi dirò che il povero orfanello mi fa quasi pietà ma ben altri argomenti intanto a voi costringono la mente che mentre questa mia musa innocente traversa l'acque in piccioletta barca luigi il gran monarca pon fine all'ardue imprese che già stancaro i più famosi eroi pensate or voi se l'animal sepolto dovea soffrir di fame e di dispetto in bocca a un pozzo e in una secchia colto quando venne a passar forse costretto dalla gran fame il lupo e si fermò a contemplar quel luccicante oggetto questo discorso tutto a fil di logica avrebbe fatto onore non solo a un can ma a un dotto professore ma siccome non era infin che un cane in mezzo lo pigliarono e finiva il meschin di mangiar pane il vecchierel sapiente ahimè non s'ingannò dei tre valenti giovani tornando dall'america il primo si annegò l'altro non meno ardente d'onor per la sua patria pugnando entro la mischia d'un colpo al suol restò non c'è cosa nel mondo e in ogni sfera che non ragioni nella sua maniera e se vi par che parlino le cose più ch'io non sappia interpretar col canto almen dato mi sia questo modesto vanto d'aver sgombrata la novella via quel dio che tiene d'un leone al collo la pelle aggiunse alla tua prole cara io forte insegnerò come domar si può le sue passioni e vincere le più feroci ambasce e l'idra che rinasce sempre nel cor vedrà che per sentier insolito per infinite asprezze e non fra le carezze alla virtù si va pianti sospiri e tenerezze e dolce soavità che il cor agita e molce tutto insegnò l'amabile fanciulla e tutto apprese il giovincel divino a cui diede il destino e mente e cor e nobili costumi che i figliuoli non han degli altri numi se proprio la tua casa ti sta a petto chiudi gli occhi per l'ultimo e procura di non fare mai nulla per procura e pazienza se una fabbrica buon vecchio avessi fatto ma qual vantaggio o frutto speri ritrar da questo lavor senza costrutto così dicean tre giovani a un vecchierello onesto un giorno a un tratto romba nell'aria un suon di tocsin e rimbomba un grido di spavento si consulta il visir ecco il momento risponde che vi avea pronosticato duca del maine di nulla sente amor la fanciullezza ma dié sublimi prove dell'alma sua divina nell'amor nel piacer nella dolcezza un figliolin di giove in lui l'amor e insieme la ragione precorrevano il tempo il tempo ahimè l'amor di sé mentre solleva al settimo ciel la nostra persona agli altri non perdona ond'io traggo che al mondo certi talenti in fondo all'arte si riducono di saper darla a bere il tuo sapere per quest'arte difficile a poco giova ma son gli sciocchi e gli asini che fan la miglior prova tal intorno alla tenda fe di pecore e buoi la strage orrenda il furibondo aiace credendo vendicar sugli animali l'ingiurie dei rivali che negate gli avean l'armi di achille questa volpe di lui non meno audace abbatte uccide piglia e i miseri scompiglia per far la vita sua men lunga e trista un rigido filosofo di scizia correa la grecia quando venne un giorno d'un vecchierello all'umile soggiorno degno di grande riverenza in vista pareva il vecchierel di cui virgilio narra felice come i re beato come gli dèi nel suo povero stato così pregava il povero animale ma l'altro caro addio ti pare naturale un tal discorso fatto a un pari mio saresti men balordo se la contassi a un sordo cicalona ella ch'è buona spia tosto s'incarica di riferir le grandi novità ascoltando girando e quindi all'aquila ridirà tutto ciò ch'ella saprà ma l'aquila che già freme di collera addio grida ciarlona resta qui non voglio alla mia corte una pettegola e con piacer dell'altra sen partì disse al lupo una volpe o buon amico per il mio desinar non ho di solito che qualche gallinetta o qualche antico gallaccio miserabile che a guardarlo ti toglie l'appetito in questo affar tu sei meglio servito e mentre intorno alle cascine io ronzo più libero tu vai pei boschi a zonzo che sono due nazioni di prim'ordine in terra sarà disse la scimmia ma di codeste cure gli dèi lassù nel cielo non si occupan neppure sorpreso e vergognoso l'altro riprese e allora perché tu sei discesa oggi fra noi signora onde pensa morir un giorno il passo ferma alla porta dell'amato bene e al vento confidando l'aspre pene chiede e sospira invano ch'apra la porta la pietosa mano ed ecco non molto tempo dopo a qual spuntan le corna a quale il becco chi diventa elefante orso o leone e chi ridotto in picciola misura ti piglia la figura d'una talpa d'un rettile d'un topo sulle piaghe e sul sangue una ferita volpe dei boschi vecchia abitatrice fuggendo si traea quel parassita che in linguaggio volgar mosca si dice un falconier che preso aveva in caccia un nibbio uccel difficile a pigliare al re ne fece dono come si fa colle cose che sono più peregrine e rare prender un nibbio vivo è il non plus ultra per un falconiere e capita di rado di vedere avrei voluto o principe un felice argomento inventar nel qual commisto fosse l'utile al dolce ma vi è noto signore come forma non si accorda molte fiate all'intenzion dell'arte ben venga ulisse co compagni suoi io dissi alfin di cui l'esempio è vivo ancor nel mondo è piacente in lei fin quello sdegno ond'è superba or che saria se alcuno di lei trovasse degno dafni giovin pastor nobile e baldo che il cor si sente caldo invan sospira un guardo invan impetra una parola da quel cor di pietra il topo la testuggine il corvo la gazzella vivean insiem d'accordo in bella compagnia un certo angolo oscuro asilo a lor offria lontano dagli sguardi dell'uomo esploratore ma fruga l'uomo in fondo del ciel del mar del mondo e nulla sfugge all'occhio uomo posso tornar ma non umano per la mia fe s'io miro come in fraterne stragi l'uom deliro insanguina la mano e lupo di se stesso anche diviene davanti a questa porta ma invano questo estremo bene imploro da chi ricusa ogni altro ben gentile e me riguarda come cosa vile me morto il padre mio com'ha promesso al moribondo amante ti porterà del mio picciol possesso i frutti ch'io sacrava ai santi dèi perché disse mi paghi con usura sembrava al pellegrin poco da saggio questo tagliar quest'oltraggiar la vergine natura colla falce basta il danno che il tempo fa colla gran falce ogni anno si radunano i cani e si lamentano i gatti perché dicon che si fanno violazioni tutte a loro danno ribeccan gli avvocati e infin si vuole vedere del decreto le parole chiude l'orecchio alcimaduri vaga pastorella crudel non men che bella amor disprezza ed i potenti strali e fiera e forte e per le balze snella per boschi e prati come avesse l'ali dietro il capriccio va diversa in ogni cosa dall'altre e più sdegnosa tranne in quella beltà che più crudel la fa di questo tempio al basso al passeggier dirà l'umil mio sasso dafni morto d'amor ti ferma e piagni la sciagurata sorte alcimaduri me condusse a morte la casa tutta ripulirono chi guadagnò stavolta fu il padrone tornando al tema io dico che natura ha stabilito ch'ogni creatura abbia il suo contrapposto e inutil è di queste leggi il chiedere un perché nessun n'era contento e la sentenza irritavali tutti anzi accusavanlo di tenere due pesi e due misure e una falsa bilancia un giorno il nostro sant'avvocato corre in cerca e trova all'ospital il santo degli infermi questa bella morale al lungo tema ponga termine alfin e possan quelli che questo tempo chiameranno antico trarne succo vital ai prenci ai dotti la raccomando una miglior sentenza dove trovar da porre in fondo al libro voi procurate di salvar sì belle rose dai troppi spini il dì che amore a voi dirà con voce più gentile queste ch'io canto flebili parole amor che acerbo sa punir chi sordo alle parole sue chiude ove altre volpi e gufi e tassi e cento animali di tristo sentimento in aria grave esempio al passeggier pendean da un trave la volpe stanca e rotta si distese in mezzo ai morti io vedo spesso i saggi che fanno come i gàmberi quando toccar desiderano i più sicuri il porto camminano a ritroso così verso un contrario punto coi remi tendono talvolta i marinari mirando a un altro e intanto ingannan gli avversari con questi precedenti anzi che cedere nell'acqua tutte e due precipitarono avvien che spesso accada questo accidente a chi della fortuna cammina sulla strada altri dèi favorevoli governano le cose vostre io dico la ragione ed il buonsenso con sicuro impero se voi li consultate a voi diranno qual senso ascoso si rimpiatti in fondo di quel racconto ma voglio colla solita mia ciarla narrar soltanto come il cieco iddio perdesse gli occhi e il mal che ne seguì un mal che a parer mio potrebbe essere un ben ma in questo affare agli amanti rimetto il giudicare fratelli miei lasciate che riposi l'anima vostra nel silenzio verde del deserto l'immagine perduta troverete di voi tacque e seguito fu il suo consiglio salutare e pio benefattore imprudenza superbia ingratitudine e quanti mali aduna dentro i cuori leggieri la fortuna fecer tanto gridar questa insolente razza che il sonno ne perdé la gente sollevar esse credevano ogni buona creatura col gracchiar col rauco stridere contro l'occhio di natura gridiam contro un'iniqua schiera che ci porta la notte innanzi sera e di smania e di zelo il cacciatore come non fu giammai si mette in mezzo ai cortigiani e spera trovar la maniera di far la sua fortuna collo strano uccello sulla mano che il mucchio a poco a poco se ne va quando a un tratto il padron fe risonare la chiave nella toppa e pose fine al gioco singolare madonna bertuccina molto destra nessun rispose il vecchio reco oltraggio rimovendo il superfluo ma gli sterili rami togliendo fo che i sani arbusti fioriscano più fertili e robusti lo scita torna a suoi luoghi infelici piglia la falce e taglia ma corbezzoli in lungo e in largo taglia e pare ossesso poi vuol che il suo vicin faccia lo stesso la corte mise fuori questa grida sempre follia faccia all'amor di guida e ma il beneficio suo pagò ben caro perché colui la sfronda e la dispoglia non dando ai rami teneri perdono geme la selva del suo stesso dono così luigi il grande immaginatevi che con filippo quarto re di spagna s'incontrò un dì nell'isola che della conferenza il nome prese le nostre avventuriere già si toccano naso a naso già vengono alle prese per non ceder nessuna in mezzo al ponte entrambe fiere insofferenti impronte avrei fatto nel mezzo tra raggi luminosi e tra gli dèi d'olimpo la vostra apoteosi dipinti andrìan dei fasti di vostra vita i muri segni non già d'oscuri e cupi avvenimenti ai popoli presenti il lodo preferì gli ospitali il dar soccorso ai mali è carità ch'io molto apprezzo sopra l'altre virtù fu sempre il mondo pien di dolori e piaghe e il nostro pio ebbe molto da far senza la molta pazienza le mie due care bestie facean spesse baruffe col becco l'una e l'altra colla morbida zampa non eran zuffe tremende no che il tenero gattino non armava d'artigli lo zampino spesso con colpo secco il passero col becco dai ferri gli rispose ma il gatto compativalo tra dio borbottano i malati impazienti crucciosi noiosi come se all'uno sì all'altro no facesse preferenze e questo e quello ma codeste tristezze erano un nulla in paragon de guai degli imbarazzi in cui si dibattea l'uom della legge rispondeva il buon orso in suo linguaggio per orso son ben fatto né devi giudicar che il bello sia soltanto in una forma e in armonia col tuo giudizio ovver col tuo ritratto quando il caso le fece viso a viso incontrarsi sul ponte d'un torrente fatto d'un'asse sì meschina e stretta che a stento vi passava io son d'avviso non che due grosse capre una capretta come fece annibale allor che inutil rese la caccia dell'esercito romano e vecchia volpe uscì loro di mano i cani della muta giunti al campo dove la volpe finge l'impiccata meglio i tuoi conti invece tu farai se i sassi tirerai a quell'uomo laggiù guarda che passa che ha molti scudi in cassa il pazzo del denar tratto alla gola prova a fare con lui la sassaiola ma questa volta altre monete suonano servi e staffieri accorrono lo piglian lo bastonano potrei questo mio tema con gran volo di penna a qualche riferirlo nostro conquistatore che scioglie d'una lega a cento capi il bandolo coll'arte sua segreta ancora non accenna e già fulmineo scende luigi vincitore principe di conti poiché son buoni buoni desiderano gli dèi che siano in terra i re non perdonare ma sol di fulmini andar superbi santo non è e fu bella al minacciar dei mali ma basta signor mio riso ed amore che in casa vostra sono i tutelari geni e vi seguon sempre ombre fedeli non aman le noiose litanie questa è legge per voi principe in cui non nasce quasi che già vinto muore ogni corruccio in ciò più che il pelide voi siete grande il qual fu meno eroe quel dì che schiava rese costui presentasi al sovrano e pensa fargli un don degno di lui ma l'uccellaccio giunto innanzi al re se pure il fatto apocrifo non è sul naso gli saltò coll'unghie e lo graffiò e ad essi aggiungo gli agnelletti miei e lo stesso mio can del tuo sembiante vorran gli amici un bel tempio adornare ove di freschi fiori lusingato il buon lupo a udir cotali elogi al piede il muso avvicinò ahi trista vanità pronto il cavallo un tal calcio gli sferra che sanguinoso in terra coi denti rotti voltolar lo fa ma il tener l'occhio fisso e sempre teso in un oggetto fa che del nemico si confonda la vista entro una nebbia quasi di sonno e tratto dal suo peso qualcun già casca addormentato e stanco il cacciator partì lieto che in gioco finisca la faccenda ed impararono uccello e pastricciano ch'è bene gl'illustrissimi padroni riverirli da lontano del resto io riconosco ch'eran felici se cresciuti liberi non conoscean che gli uomini del bosco che non si duoli vedendo i dolci rami in terra sparsi e se non piangi di che pianger suoli invano io grido e chiamo alcun che m'oda abuso ingratitudine saran sempre di moda a queste voci tenere si spense dalla parca sospinto e dal dolore il giovine pastore ella invece danzante ilare e in festa esce e nemmen si arresta a sparger d'una lagrima la terra che tanto amor rinserra e vanno e dice il lupo a te mia cara a far la nuova parte adesso impara se vuoi sfuggire al fino accorgimento dei cani dell'armento la volpe tolta la sua pelle nuova ripete del maestro la lezione stenta in principio ma prova e riprova impara il suo mestier a perfezione e coll'alma trafitta e titubante per dover disertar contro gli assalti il campo in fondo a un solitario bosco vanno il pianto a versar delle lor pene entro un'orrida grotta ivi ed accanto a un limpido ruscello ove non scende raggio di sole e dove il è in ciel e scritto è il vero che del principe cortese le famose e grandi imprese desteran più d'un omero il tuo core non c'incolpi se lasciando i grandi eroi nel frattempo cantiam noi lupi e volpi ti pare o non ti pare il sorcio fa una grande riverenza salta quell'altro tosto in diligenza e corre dove sa che si radunano molti topi in consiglio entro un armadio a mangiar schiamazzando d'un cortese lor ospite alle spese da te mio giovin principe ho preso l'argomento ho preso il sentimento e tal e quale dialogo e morale x la ma in tenue rima lasciate che l'onor la gloria esprima di quella terra che nel cor vi sta dico albïon ove la gente è grave ne pensamenti e forte d'onestà che delle cose suol guardare in fondo e tiene in man la chiave d'ogni saper nel mondo ciascuna avea la gloria di contare nel quadro di famiglia l'una la capra celebre di cui narra l'istoria fece un don polifemo a galatea l'altra quella che a giove fe di balia non men nota amaltea nella fortuna lieta e nella misera sempre leale amica per quanto io canti e dica il panegirico sempre è minor di voi cui meglio piace breve la lode o il labbro che si tace o dei numi immortali unico oggetto e cura e amor a me date ch'io possa i vostri altari o principe quest'oggi di qualche profumar nobile incenso e come il suo bambin non possa ahi moversi senza bastone non c'è pena sì grande che corrisponda ad opre sì nefande ma poi che riparata esser dovea l'ingiuria visto il caso il danno il male e visto l'interesse generale un dì che si sentiva bertuccina di far qualche dispetto prese un ducato nuovo dal sacchetto e quindi una sterlina e quindi ancora delle piastre belle e con queste rotelle che fanno tanto correre i mortali giocava alle piastrelle è tanto il gusto e tanta la sua rapidità pastor semplice qual sono sulle canne io canto e suono e sebben non sia profeta il dover però m'incombe in tua gloria un dì poeta di dar fiato anche alle trombe noi siam soltanto tre o corvo avessi l'ali soggiunse la testuggine e subito vorrei volar cercar di lei se mai cattiva stella il cor è un triste astrologo nuoce alla bestia dalla gamba snella di tutto iddio la cura nel cielo si riserba e venni oggi a dividere un fuscellino d'erba fra due formiche intanto non sanno gli immortali ovvero non si curano dei fatti vostri ancora arriva il petto ansante e col polmone in bocca ebben che c'è dice un collega e il topo in due parole a loro spiega la grande questione ond'ei si mosse e che lo fa parlare a lui la volpe il fianco addenta e il porta nella sua dispensa poi casca un altro un terzo e mezzo infine l'esercito nell'ugne sue volpine la paura del mal è l'occasione che tira qualche volta in perdizione salta di qua di là balla sui piè fa il morto fa il risorto con tanta abilità che nessun arlecchin meglio non sa spiega la coda al bel lume d'argento ed i tacchini in guardia sulla pianta con cento lazzi incanta la volpe esclama ora bisogna credere fratello a ciò che m'hanno predicato e che sul muso questo t'ha stampato il saggio la sentenza così grida di ciò che non conosce non si fida ulisse allora si rivolge all'orso e amico esclama o amico poveretto quanto mutato d'animo e d'aspetto qual male all'uomo saggio il nostro buon cugino disse che in cielo regna e gli altri numi avranno presto il divertimento di contemplar dall'alto un gran combattimento quale combattimento disse la scimmia attenta e l'altro non udiste lassù della gran guerra che elefantide al regno rinoceresco intenta torno a voi signora e non mi chiama desio di nuove e graziose fole adulazion la cetra mia non ama né cerco io già con lusinghieri accenti andar famoso tra straniere genti un re del vostro amore non indegno dicea che un piccol segno d'amor vale un volume di parole poveretta così libero te da queste bestie che non han pietà no no se tu lo fai povera me gridò la volpe lascia in carità lascia che mangin queste che son piene se le cacci dal corpo mio piagato un altro sciame subito ne viene più feroce che ancor non ha mangiato e ciò che importa a me padrone ulisse il tristo lupo disse e tu chi sei che a me parli d'amore e sensi di pietà senza di me non vedo forse gli uomini mangiar montoni e pecore e nei villaggi spargere il dolore avrei scritto sull'arco palazzo dedicato ad iride celeste iride non già quella ch'è di giunone ancella giove e giunone a questa saranno sto per dire superbi di servire promise pure che sarebbe partito a cercar pane in terre più lontane lasciando intatte l'alte querce e cheti i venerandi abeti l'innocente foresta all'uomo indegno guarnì di nuovo legno il luccicante acciaro ma non voglio che un estraneo venga a strozzar il mio vecchio vicino no pei gatti immortali e frammischiatosi fece del tristo uccello un bocconcino ma intanto ch'ei rosicchia il forestiero uccello perbacco dice in cor un fegatello ma il mio terzetto non strillò sapienza è invece d'ogni straccio di mercante quando perde di far sempre sembiante che guadagna e salvare ho sempre e in tutti gli ordini veduto la gente a questa dea pagar tributo con decreti solenni e indiscutibili tra i molti cani d'una casa e i gatti fu messa un po di pace a questi patti che chi mancasse agli ordini e alle regole dei pasti e delle varie occupazioni provasse della frusta le ragioni cent'ali il grand'eroe dal qual traeste qualità sì belle non arde men quando lo chiama il suono della bellica tromba e a lunghi passi andrebbe solo a stringer la vittoria entro la man gatto e vecchio giammai non la perdonano muori dunque e discendi a raccontarla questa tua bella ciarla alle tre filatrici del diavolo i figli miei ci penseran da sé intanto io penso a me il corvo apre le penne e vola come il vento e giunge in quel momento che proprio la gazzella poveretta invano dibattevasi in una rete stretta ai suoi compagni subito rivola parea che a danza e non a morte andasse ciascun di loro e lieto suona il canto il bravo gatto intanto che già teneva il sorcio per la testa a fargli preparavasi la festa perfezione quand'ecco arriva un gregge entra il novello lupo e vi sparge subito il terrore come patròclo il dì quando lo vide entro l'armi vestito del pelide il popolo troiano e vecchie e nuore e madri tutte corsero a gridare ai piedi le rauche degli stagni abitatrici al sol d'ogni soccorso e protezione andavan debitrici né povertà né guerra né disastri mercé questo gran re di tutti gli astri turbavan degli stagni la nazione vanno queste signore ad una ad una senza paura a spasso per capriccio due capre dal piedin sottile e candido ciascuna per suo conto in luoghi andavano tranquilli ed isolati dalla gente conoscere se stessi è il gran precetto che a noi comanda il padre onnipotente qui nella pace e non fra il mondo insano se stessi è dato di trovar se l'onda agitate l'immagine si turba di chi si specchia e la poltiglia è densa nube che appanna del cristallo i raggi ridendosi di lui dell'altra gente avresti quasi detto che s'era persuaso il nibbio maledetto di passar la sua notte dolcemente su quella sacra maestà di naso e mentre danza e ride alla statua d'amor ilare intorno questa si rompe in mezzo e col suo peso la fanciulla uccide voce dal cielo intanto si diffonde a cui l'eco risponde amate amate la crudele è morta e destino fatal sembra degli uomini che mezza vita o per tre quarti o tutta passin fra loro in velenosa lite onde il nostro buon uomo e conciliante volle quasi guarir la razza umana da questa smania mai non manca un buffone nella casa dei principi che faccia alle tue spalle ridere il padrone se tu sputare in faccia non osi aizza il can contro un potente che sappia bastonare il maldicente a e e e tu pagherai per tutti gridò quell'uomo a modo e della magra zuppa farai squisito il brodo ciò detto in un suo sacco la ripone ma il corvo che sull'albero faceva da spione vola nel bosco in fretta e chiama la capretta che uscì per un istante e fingendosi un poco zoppicante attrasse l'uomo a sé avea ragion mi pare che l'esempio di casa tanto vale nel ben come nel male e fa gli stolti e fa gli uomini onesti ma più forse di quelli che di questi del voltare le spalle or torno al tema e in certi casi dico è un buon sistema che giova nel mestier anche di marte gazza dall'aria la regina io dico l'aquila in compagnia di monna berta un giorno sì diverse fra lor di vesti e d'anima volavan d'un bel prato verde intorno lunga a camminar che ha tempo di morire la poverina innanzi ch'ella giunga e vanno il corvo e il topo là dove la compagna capretta di montagna sen giace prigioniera questi stolti e sono molti i seguaci avran nell'alto e santo sdegno del vostro cor giusto castigo e tutto sommato adunque il male e il bene visto considerato che scellerato vale scellerato e che d'essere lupo ancor conviene non voglio cangiar stato dir tutto è troppo quel che canta in core e già per gli anni affievolita e stanca è forza ch'io riduca oggi la voce a pochi temi e su modesta lira se vuoi che una moral adesso stringa è questa giovinezza si lusinga e spera d'ottener sempre pietà ma la vecchiezza viscere non ha ma niente affatto quella processione non si partì dal letto se non ebbe compiuta la missione di togliere il respiro al poveretto e quand'ebbe compiuto il suo dovere andò ma volle bere prima alla fonte e pascolar nel prato del povero malato se il buon dio dentro le nuvole s'annoia a contemplar le stelle e il sole anch'io posso annoiarmi che son l'aquila sua serva orsù scambiam quattro parole a sentirle in conclusione iva il mondo in gran sconquasso per tre rane cicalone non sperar mai di vedere che le rane un giorno imparino l'arte bella di tacere ma se il sole un dì si mette sui puntigli poverette che se non credi ancora dimandalo a quest'orsa che mi adora se ti dispiace va lascia ch'io goda in pace il mio far nulla e la mia libertà è bello quel che piace non dico io già che debbansi le cure fuggir del mondo poi che il mondo è pieno di liti di malanni e vi si muore occorrono i dottori e gli avvocati di cui penuria non avrà giammai la terra è bello è buon dietro gli onori e sui guadagni correre ma quanto in queste cure ahimè l'uomo si oblìa aveva l'elefante contro il rinoceronte gran lite a chi toccasse gli onori del comando e già stavano in campo armati fronte a fronte per definir l'ingrata grande querela quando si disse che una scimmia dal ciel era arrivata col caduceo di giove ministra in ambasciata aggiungete che l'onda rapidissima e assai profonda alle cornute amazzoni dovette un poco far tremare il petto e tuttavia comincia una di qua e poi l'altra di là a fare un passo su quel tronco stretto nessuna indietro torna fin che quasi si toccan con le corna solo chiuso dagli uomini diviso ei tutto il tempo suo solea passare a contare a contare a ricontare ma per quanto pigliasse immenso gusto non sapea dir perché il conto non venivagli mai giusto ma questa volta il tonfo è così grande che la voce in un subito si spande senza denari credito e soccorso eran ridotti a far ballare l'orso con sbirri e carte e citazioni intorno con creditori indocili indiscreti un momento non erano quieti dallo spuntare al tramontar del giorno quando alfin si risolse e prese il volo lasciatelo partir disse il sovrano e parta anche costui ma senza duolo ognun fa come può da nibbio in nibbio e da villan villano non resta dunque a me che d'operar da re io dunque loderò solo del vostro core la tenerezza e le soavi grazie e gli affetti e i nobili pensieri di cui non vi saria nel mondo esempio tranne che in voi se non vivesse quella che di grazia vi fu madre e maestra l'un visto i triboli e l'angherie vedute che trascinano seco i processi e quel che vi guadagnano i legulei pensò di farsi giudice gratis amore dei senza specifiche topi d'un certo gatto un sorcio avea paura che sempre lo spiava sulla via che fare volle andar per la sicura e consultò un vicin molto potente che aveva una topesca signoria vanno dunque a cercar la cartapecora che stava in un cantuccio sotterrata ma i topi se l'avevano mangiata onde nuovo fracasso e nuove smanie dei gatti contro il popolo sorcino che vide decretato il suo destino i vecchi gatti astuti dalle buone gambe oggi scorpioni od uomini diman pesci o volatili che solcan l'aria e creda chi vuol credere del nibbio o falsa o vera che sia la bella favola la contan pure in quest'altra maniera aristotele aggiunse un po di frangia a questa fiaba e disse per morale che il mondo è pien di gente che ci mangia cortigiani avvocati e gente tale che nel paese nostro mangian meno solo quando ciascuno ha il ventre pieno ma fu un incontro tiepido anzi capì che punto rumor della gran lite nel ciel era ancor giunto si tratti d'una mosca ovver d'un elefante poco ai celesti importa onde la bestia degna per avviar la storia fattasi un poco avante nessuna dea si dice può nascondere la fiamma ch'ha nel core ulisse prese la parola al volo e comperò il riscatto facilmente di tutta la sua gente vorran essi tornar dicea la diva alla sembianza loro primitiva queste rane chiamandole alla fine col nome lor non reca disonore quest'umide regine osaron contro il sol levar le ciglia e maledire al lor benefattore ma l'animal selvaggio che non è abituato agli usi del paese cogli artigli di ferro il naso prese del suo padron e il viso gli graffiò ahi ahi questi gridò ridono i cortigiani e ride il re il riso fa buon sangue e dico il vero che non avria ceduta la mia parte stavolta la ragion era una scimmia più saggia a senso mio del suo padrone che mentre egli era fuori divertivasi a gettare nel mar delle doppione che il vecchio chiuso l'uscio a doppia toppa lasciava sulla tavola e ciò facea la somma sempre zoppa è tempo di finirla e castigare messer moina che da un pezzo in qua il suo peggior non ha questo gatto il diavolo dei gatti se non avrà più sorci è naturale che senza pepe metterci né sale mangia dei topi conosco debitori che non sono pipistrelli non anitre e cespugli ma nobiloni i quali han questo dono d'uscir per la scaletta dei garbugli che per meglio inseguirla in terra getta il sacco e quel che c'è rode la cordicella ancora e disviluppa il topo il sacco e libera la sua minor sorella e lungo restò il brodo della zuppa le e quando approdr ove sua corte tiene con lusinghieri inganni circe figlia del sol in un momento per opra di velen dolce e sottile a lor guastò le vene e tolse il lume di ragion a questo altar verrebbero al solo cenno mio mortali grandi eroi ed anche forse un dio sì ciò che il mondo adora s'inchinerebbe a voi ma tien tosto consiglio e in esso vien trattato che i due che son più lesti si rechino sul luogo che fu da lui segnato e l'altra a casa resti a custodir la porta è ver su su corriamo andiamo combattiamo invan le spose piangono la terra risuona d'un fragor alto di guerra ciascun provvede ai casi del viaggio e mette dentro al sacco per foraggio un pezzo di formaggio un scimmiotto di parigi prese moglie ma il carattere bestial del bestïone fe morir la buona scimmia sotto i colpi del bastone mentre i figli al triste fato della madre versan lagrime il marito innalza grida che diresti ch'egli rida e già cotto innamorato d'altre scimmie un'eguale cortesia lor prepara di bastone destra avria fatto volar dalla finestra tutto l'argento fino e tutto l'oro gettandolo nel mar che tutto inghiotte e che di barche rotte fa tesoro io nutro la speranza e prego il ciel che meglio me li spendano certi nostri ministri di finanza e meno non vuole l'alta bellezza di colei ch'è vostra né meno il valor vostro onde nei primi anni senza rival vi colma il cielo nel suo spirto regale essa congiunge e perfeziona ogni celeste incanto quel ch'è degno d'amor e in un di stima ed accusava col destin gli dèi che a quella fin volesser condannarla è dura che una volpe come lei dovessero le mosche anche mangiarla a sciami ecco si gettano dicea su me che son dei boschi la padrona e dio la coda inutilmente crea se di cacciarle adesso non son buona e dove il vento tace trovano il terzo santo e a lui consiglio richieggon per la vita egli bisogna risponde l'eremita in sé soltanto attingere consiglio e chi conosce i nostri mali meglio che noi stessi ai suoi compagni subito rivola il corvo e in vane chiacchiere non perde il tempo in come in quando in quamquam come farebbe un professor di scuola d'un chicco io vivo al moderato prezzo e d'una noce m'arrotondo tanto che quasi crepo in mezzo son magro aspetta almeno a darmi a figli tuoi quando sarò più pieno fanciulletto questa cosa hai narrato in bella prosa o gentil principe mio oggi indarno provo anch'io vecchio bianco all'argomento far coi versi un ornamento ardua impresa a quei che esprime coll'impaccio delle rime dare il garbo e dar quel sale che tu versi naturale dei numi è il ridere e in mezzo al grave affanno che gli affari del mondo in ciel gli dànno ride il buon giove e ridono con lui tutti gli dèi che di diritto i lacci a rosicchiare della gabbia addio gazzella quando il cacciator rediva il topo scompariva in una macchia il corvo sopra un albero fuggiva gazzella iva in un bosco ov'è più fitto e il cacciator disfoga la sua rabbia sulla lenta testuggine che arriva o voi nelle faccende affaccendati o magistrati o principi o ministri voi tra mille accidenti avvolti e stretti voi cui sferza il dolor guasta fortuna quando di voi quando d'altrui coscienza v'è concessa se un poco si raccoglie è dall'adulazion rotto il pensiero iddio fa ben ciò ch'egli fa ciò basti umane genti a vostra salvazione il perder tempo sulle parolone e a decifrar difficili contrasti è cosa che vi stanca e fa la barba bianca e così fa il mondo e i suoi seguaci fanno che volgon spesso in danno di quelli che lo fanno il benefizio stanco son di parlarne e vado via ma tuttavia qual uomo al mondo c'è tu fosti valentuomo un'altra volta pronto a salvar gli armenti ed ora lupo cieco ed arrabbiato le pecore spaventi e di tue stragi fai pianger la bella gentile pastorella forse lo spirto egli è di qualche principe che seme ad ilio fu di grandi eroi ciò ch'egli fu non può diventar poi secondo quel che predica pitagora in un cogli animali cangiam noi ma la volpe si scusa ahimè di poveri parenti son la povera figliuola e l'uscio non toccai mai d'una scuola io leggere non so ma c'è qui messer lupo che di nobile famiglia scende e legge senz'occhiali e questo pregherò chi credeva alle parole sgocciolar dovea del sole la candela e in un momento spuntar schiere a cento a cento e se un cenno un piccol passo ei faceva a quei rumori era un correre di gracchianti ambasciatori spaventati degli stagni per gli stati ulisse il greco principe si volta al lupo e prevenendo la risposta fratello dice ah quanto al cor mi costa che tu sia così tristo doventato di questo nome è sol degno colui che come già nell'aurea età di mille benefici beata empie la terra pochi nascono grandi in questa nostra umile etade ed è sol grato il mondo del mal che i grandi agli uomini non fanno re vi par forse decente sopra quel naso lo sfacciato uccello come nel proprio nido si accovaccia invan grida il padron e col zimbello cerca attirarlo e invano lo minaccia ma per non dispiegar oggi ai profani l'intime gioie qui m'arresto e passo a rimar quel che fece un uccellaccio da vecchio tempo possessore un nibbio del suo bel nido in mano un giorno cadde a un cacciator tre santi tutti e tre caldi e zelanti di lor salute eterna per diverse vie camminando ad una mèta stessa poi che tutte le vie menano a roma in tre diversi modi al ben dell'alma provvedeva ciascun de la sablière bello io volevo un tempio a voi signora in queste mie carte dedicare un tempio su quell'arte divina fabbricare che vince il tempo al vostro bel nome assicurato borgogna fin dalla prima infanzia un gatto e un passerino all'ombra degli stessi dèi penati vivean l'un nella gabbia e in un canestro l'altro a lui vicino stesso ma colle foglie tolse le radici e i rami schietti e fa il suo campo squallido abbattendo così senza ragione senza osservar né luna né stagione vedi in costui l'immagine di tanti udite adunque di una stanca musa l'estreme voci ch'ella innalza a voi di sua pochezza timida e confusa pago sarò se de favori suoi l'onorerà con voi diva d'amor l'amabile mancini che muta d'albïon le fredde nebbie di cipro nei giardini seder presso gli dèi non è sì facile come si crede e costa immenso affanno ciarloni spie persone a fondo doppio a stento il posto lor vi troveranno a dal soldato spesso sento invidiato chi vorrebbe esser soldato che una volpe cerchi e voglia far da lupo è naturale ma chi sa che non esista qualche lupo originale che in suo cor non trovi bello il mestiere è un poco tardi e a me scendono gli anni ahimè già troppi onde il mio spirto giace languido e stanco mentre in voi ribolle e cresce e grida giovinezza e vola come avesse gazzella in bocca a un cane strumento maledetto che serve al gran diletto dell'uomo cacciatore un dì quasi cadea ma così ben fuggì che la sua traccia perdette il can da caccia all'ora della cena disse agli amici il topo gazzella ci dimentica dov'è a quanti ulisse fece la proposta non ebbe altra risposta grandi e piccini tutti preferivano la libertà l'aperta aria dei boschi e il far quel che più pare alla gloria difficile ed incerta delle belle virtù e mentre si credean dai ceppi liberi cadevan di se stessi in servitù in luogo ben difeso e si vantava che di gatto il dente né zampa mai di gatta a lui l'avesse fatta caro fratel per quanto io voglia o faccia rispose il fanfarone da sol non posso cacciar via la bestia che sempre ti minaccia aduniamoci invece ed al birbone un tiro potrem fare parla il leon credendo di ruggire per me non son sì matto e rinunciar non voglio ad ogni patto ai beni che acquistai nel divenire leon con ugne e denti che fan tanta paura ai prepotenti oggi son re ma se si cangia il fato e torno ancora cittadino d'itaca il re ritorna un umile soldato tra vecchi amici è sempre buono ed utile non inasprir le cose eran cresciuti insieme in lunga consuetudine e più che in lotte estreme finian le lotte in giochi ed in facezie zoppa s'io confronto il piacer che questa bestia provava nel gettare il suo denaro con quello dell'avaro non so qual sia più bello e più di spirito la gente anzi dimostra simpatia lasciamo star se è cosa ragionevole a chi più butta via tu mi dovresti a buon conto dipingerne il ritratto sol ch'io fossi pittor te l'avrei fatto per non tardare a te questo piacere ma vieni e lo potrai tosto vedere chi sa che anche non sia un buon boccon che il cielo ne riserba che l'anima per volerla sfrondar dal sentimento fanno morir d'aridità di stento chi la passione al cor toglie e gl'incanti col male tronca il ben e i dolci stimoli qualcuno parla di parzialità verso una cagna incinta e chi lo sa comunque avvenne questa babilonia mise sossopra a chiasso ed a rovina il granaio la sala e la cucina ma in fondo al tempio immagino nei dolci tratti il viso il guardo il bel sorriso e quella che innamora bell'arte di piacere che pur se stessa ignora qual morale si può da questo fatto tirar lettori miei senza morale la favola è un boccone senza sale non è difficil spremerne l'estratto ma non vorrei sbagliare amor giuocava un giorno in compagnia della follia aveva il fanciullino in quell'età aperti gli occhi ch'ora più non ha nata una fiera disputa voleva amor portarla innanzi ai numi ma la follia perduta la pazienza gli die tal colpo che gli spense i lumi di tale abbaiamento empion le nuvole che il padrone rispose alla chiamata e fattili tacer guarda e non vede la bestia e non sospetta il tradimento della forca si arresta intanto al piede perché dei cani il grande abbaiamento non accenna più in là dove stan questi buoni impiccati onesti venere donna e madre a quella vista alza le strida e stordisce gli dèi giove dal cielo e nemesi e tutti insieme accorrono con lei i giudici d'inferno la madre piange e narra della trista l'orrenda azione bosco nacque pilpay che questa istoria scrisse sul gange e sempre in quel paese visse ove dell'animal sacra è la vita nessun mortal nessun osa dei re spargerne il sangue e dicono il perché pietosa mano alcimaduri fra le sue compagne celebrava il bel dì della sua festa al fior di sua bellezza sulla testa cingendo i freschi fior delle campagne oh potessi morir dolce tesoro grida il meschin nel paese dei cervi un ricco cervo cadde malato accorrono gli amici al mesto capezzale a visitarlo e voglion sollevarlo o almeno consolarlo ma cari amici esclama l'animale che già si secca della cortesia cessi il pianto e lasciate ch'io men vada come van tutti anch'io per la mia strada harvey col buon senso s'accorda in voi buon cuore signora ed altre belle qualità come sarebbe a dir la nobiltà del sentire e l'ingegno e il lieto umore non che l'arte ingegnosa d'intendere ogni cosa e dolcemente commovere la gente e congiuravan per trovar appigli di non pagar ma inutilmente credi il cespuglio cacciavasi fra i piedi della gente per chiedere consigli tormentato dai birri iva anche lui il pipistrel negli angoli più bui e l'anitra tuffavasi nel mare la mercanzia perduta a ricercare per liberarlo i topi ecco si avanzano senza lasciar di stringerlo nei denti il gatto rugge fa un piccol passo e l'esercito fugge nei buchi si rimpiattano per timore di peggio e stanno in guardia quando alcuno esce fuori sulla via che il gatto non ci sia ammirano ministri e cortigiani quella bontà che imitan così poco quanti sono anche i re di questi tempi ch'aman seguire i generosi esempi così credette il popolo belante veder cinquanta lupi in quell'istante cani pastori e pecore fuggon lasciando un agnellino in pegno che il falso lupo non pigliava a sdegno se non che sul più buono udito un gallo a far chicchiricchì la volpe pianta lì la lezione il riso fa buon sangue e dico il vero che non avria ceduta la mia parte nemmen per un impero che un papa sappia ridere in fede mia non giuro ma un re col viso oscuro che storcere la bocca mai non sa mi fa proprio pietà contro i frequenti assalti d'una volpe ai tacchini era una pianta fortezza inespugnabile la perfida sprecava i suoi bei salti che sempre in sentinella eran le bestie contro le insidie e bevi e mangia ed erba mangia e strame non lasciarono al cervo che la via o digiunar oppur morir di fame così fanno a questi lumi anche i medici e coloro che ti curan la coscienza e ti costano un tesoro o che tempi o che costumi ma che far ci vuol pazienza coi sassi un pazzerello un dì seguia un saggio per la via che a lui rivolto disse è bello il gioco ma tu lavori troppo e pigli poco prendi uno scudo to per quanto io ove non fosse un dio il gran luigi io dico avolo vostro che il trattenesse vincitor del reno in un breve girar di soli il mondo lo vide quando fulmine di guerra scese con arte che sarebbe ardita oggi l'avrà qualche villan ricoverata dice ma tornerà non sempre è bene quello che ben per una volta avviene un altro giorno ancor perseguitata torna la volpe all'artifizio vecchio di salir su quell'orrido apparecchio e di far come prima una maligna volpe d'inghilterra per trarsi da un pericolo imprevisto ricorse a un stratagemma non mai visto ridotta quasi agli ultimi inseguita da cani di buon naso ai piedi di un patibolo un dì giungea per caso ma sul più buon scoppiò subito un guaio tirato in stretti gorghi il capitale e in un mar pien di scogli in un momento precipitò nel baratro infernale che dal volgo si chiama fallimento un topolino senza esperienza caduto nelle zampe a un vecchio gatto ne implora la clemenza e crede di commuover mangiaratto pietà lasciami vivere un topolin sì piccolo non può recar offesa alla casa e al padron esser di spesa la gambaressa un giorno alla figliola dicea come cammini tu vai storta e tu rispose la figliola accorta come cammini io sono alla tua scola andar dritta non oso dove tutti camminano a ritroso entro il palagio andrete ove vi attendono gli dèi imene intanto co suoi dolci affetti compone a voi corona ed alla sposa qual meritate e qual possono i tempi concedere quaggiù prigioniera invece d'obbedire sen volle anche la stupida testuggine partire e muove alla sua povera maniera colla sua gamba corta e con quel guscio che sul gobbo porta per me poco lo credo ma di farlo se credi lo concedo subito ulisse vola dove sen stanno come porci in brago i suoi compagni e dice ogni veleno ha il suo rimedio e questo io tengo in mano di voi se alcuno è vago di ripigliar l'antico volto umano parli ché ridonata è la parola è un gran mistero mistero i dardi la faretra il foco e dell'infanzia sua mal noto è il vero non io pretendo adesso in pochi versi movergli il processo e spiegar questa scienza che confesso vuol tempo per chi sa ben decifrarla una giovine volpe ma di quelle che son maestre in ogni furberia la prima volta che incontrò per via il cavallo esclamò verso un novizio lupo vedessi oh grande meraviglia un grazioso animale ben formato vieni a veder che pascola nel prato e il lupo scusa amica è più forte di noi ond'ella si rodea costor dicea si vogliono burlare ma per gli dèi scommetto che una volta o un'altra saprò ben farla pagare e mantenne il suo dir splendea la luna lucida a favorir l'accampamento del tacchinesco esercito e la volpe maestra in argomento d'assediar città ricorse al vecchio sacco delle astuzie egli sen stava colla ronca in mano nel suo giardin e agli alberi gl'inutili rami toglieva e la crescente chioma felice più che adesso il papa a roma toglieva recideva il troppo e il vano di qua di là sicuro onde il filosofo gli chiese perché strazi la natura e vanno e in mezzo all'erba trovan la bestia un poco stette in dubbio quando il avalli vide se rimaner od infilar la via ché di tal gente non avea diletto ma vien la volpe e dice in cortesia il tuo nome qual è con tuo rispetto noi siamo servi tuoi un giorno arriva a un tratto un passero a trovar il passerino e ruppe l'armonia che il giusto gatto avea col suo vicino a spiego tra i due passeri seguia ben presto una discordia e mangiatopi disse in fede mia ad insultar costui vien l'amicizia piacer dei numi è il ridere e in mezzo al grave affanno che gli affari del mondo in ciel gli dànno ride il buon giove e ridono con lui tutti gli dèi che intorno stanno né questo io dico già per far la corte non son gli inglesi acuti d'ogni argomento a penetrar le porte perfino i cani in quel paese là sono più fini e astuti perfin le volpi come sto per dire dimostrano una rara abilità il mio nome risponde lor con arte il mio cavallo furbo la sua parte il calzolaio l'ha voluto scrivere sulla mia suola e se sapete leggere avendo un boscaiol rotto o perduto il legno che fa manico alla scure non così presto v'ebbe provveduto che la foresta non facesse frattanto un po di festa a lei quindi volgendosi umilmente la prega di voler lasciarsi un unico ramo strappare molto dolcemente per poter fare un manico alla scure che che graffiar sua maestà che caso non aveva ei corona e scettro in mano che fa lo scettro e la corona il naso d'un re val quello d'ogni cristïano corre grida la gente e si agita la corte ma impassibile il re si mostra e forte ahimè scoperta e còlta ci lasciò le calzette questa volta quel bravo cacciatore certamente non avrebbe trovato un così fino e pronto espedïente agli inglesi non manca già lo spirito tutt'altro ma non fanno quel conto del destino che salva spesso da un estremo danno è dunque questa coda inutil peso oh maledica il ciel questo importuno animal che ti succhia il corpo offeso e dovrebbe succhiare un po per uno rispose al malinconico lamento un nuovo personaggio il riccio il quale d'infilzare si offriva a cento a cento le mosche colla punta dello strale a voi lascio signor l'indovinare son giochi adatti al vostro genio è stanca la musa e quello spirito le manca che brilla in voi signore con lei son stanche tutte l'altre suore insegnami il mestier lupo mio bello e fa ch'io sia la prima di mia gente ad assaggiar la carne d'un agnello vedrai che ti sarò riconoscente va ben rispose il lupo è giusto morto un lupo mio fratello andiamo e vestirai del vecchio morto il ruvido mantello ne suoi ducati nelle sue doppione che del mare deserto su una riva in un sicuro luogo custodiva ben difeso dai ladri ivi il vecchietto s'inebriava d'un piacer che a me può mettere dispetto e a lui pareva invece un paradiso la pecora e il maestro e corre dietro di natura all'estro che vale contraffare di natura l'ingegno ed il formarsi un'illusione la vita all'artificio poco dura e scatta sulla prima tentazione giunte in un luogo alquanto solitario la gazza ebbe timor ma la signora che si sentiva per quel giorno sazia con parole amorose la rincora poi dice in un momento le bestie ribelli divennero cugini anzi fratelli quest'amicizia così dolce e armonica valea per gli altri più che le parole ma non durò più che la neve al sole per cagione d'un piatto od anche dicono per un osso concesso a un prediletto scoppiò di nuovo la tempesta in ghetto così quel dì che zoppetto zoppino venne col fiasco in mano il dio vulcano si sfasciò dalle risa a quel che narrano papà giove divino scommetto che non è di questi passeri più molle ed eccellente e questa riflession naturalmente indusse il gatto scaltro a rosicchiar in pace anche mentre affoga la passione dentro i fiaschi all'osteria o sia scimmia o sia scrittore e quest'ultimo è peggiore dio ti salvi dalla greggia della gente che scimmie gia e il pipistrello un'anitra un cespuglio e un pipistrello non trovando fortuna nel paese fanno una lega ed a comuni spese vanno in cerca d'un sito un po più bello con agenti e commessi una gran banca aprirono e un'azienda in cui non manca un registro una penna un calamaio soltanto ulisse al qual diede natura astuto accorgimento sfuggì della malvagia al tradimento e poi che unisce a saggio accorgimento alto valore e nobile figura a veleno opponendo altro veleno trasse la maga in quel soave ardore che sforza a favellar voci in cui detto è dei greci che pazzi ed imprudenti entro condotti alle vane lusinghe in sozze e cieche bestie cangiaron l'immortal natura dopo dieci anni di sofferti affanni i compagni d'ulisse in preda al vento ivan perduti e di lor sorte incerti de la mésangère o figliuola gentil d'una gentile madre per cui son teneri e devoti oggi ancor mille cori e qui non conto i rispettosi amici e quei che in petto celan la fiamma d'un segreto amore smorfietta era il suo nome e l'elefante il quale credea che quella visita non fosse che un onore da giove tributato all'alto suo regale poter mosse a ricevere tosto sempre nell'universo la discordia regnò sovrana in tutti quanti i tempi come a mille dimostrano gli esempi l'aria l'acqua la terra il foco stridono sempre fra lor ed oltre agli elementi non si fanno la guerra anche i viventi lasciamo questa storia e se gli dèi fecero bene o male e invece della favola tiriamo una morale ed è che fra i viventi il numero maggior fu sempre ed è dei falconieri sciocchi che dei re pietosi ed indulgenti a e quel tal ciarlon di cui racconta orazio che il bene e il mal dicea d'ogni persona non sapeva che cosa fosse chiacchiera di fronte a questa gazza cicalona capre quand'han mangiato tratte da uno spirito di libertà le capre ecco si sbandano qua e là su per le bricche più deserte in cerca di fortuna in luoghi senza strade e su per l'erte rocce e su balze aeree che a vederle ti metton raccapriccio invan cercano i popoli entro al suo cor di leggere chi legge del destino nel libro è tempo perso fatal trabocca il fiume e cento iddii son deboli incontro a giove io dico e poi vengo alla favola che luigi e il destino conducon le sublime fra le altre che dopo la pubblicazione dell'assommoir fu ristampato e riletto poichè è un privilegio dei capolavori quello di mettere in onore anche le opere mediocri di cui si sono giovati detesto il grosso banchiere che metterà quella grazia davanti ai suoi grossi amici della borsa sulla mensa del giorno di natale i tesori più preziosi dell'esposizione son quasi tutti là presso ma è la profusione delle cose che sgomenta entrate fra le bretelle c'è da imbretellare tutti i giubilati d'italia tra i legacci ce ne sono da provvedere tutti gli innamorati della frisia per i loro regali di nozze tutta la popolazione sembra ed è infatti d'accordo per fare ben riescire la festa v'è un raffinamento universale di cortesia tutti fanno la loro parte respha che respinge l'avoltoio dal patibolo dei figli di saul e maometto ii che irrompe in costantinopoli fra le rovine e la morte e come i personaggi ci stampa nella mente i luoghi poichè contempla tutte le cose collo stesso sguardo che abbraccia tutto e le riproduce colla stessa arte a cui non sfugge nulla aveva una giacchetta d'orleans nero e il suo solito panciotto oscuro abbottonato fin sotto il mento la prima impressione che mi fece fu d'un uomo abitualmente triste che scorticano senza far stridere e fanno il giro di parigi se ne sta in disparte muto e non sarebbe atto d'altra parte le correggie spropositate le gru gli stantuffi i tubi mostruosi che si slanciano in alto come colonne monumentali e si succedono in una fila senza fine presentando l'aspetto di non so che bizzarra e deforme città di metallo la prima volta ci restai quattro mesi dibattendomi disperatamente e benedissi il giorno che ne uscii ma vedo che la colpa era tutta mia botteghe i zig-zag che faceva gervaise per scansare i creditori le scappate domenicali di nana le pellegrinazioni della comitiva dei briaconi di bastringue in bastringue e di bousingot in si resta nello stesso tempo meravigliati stizziti confusi e esilarati che so io incerti fra l'applauso e la scrollata di spalle fra l'ammirazione e la delusione mondo ai viaggi favolosi che fecero quei lavori e quei prodotti calati sulle slitte dalle montagne portati dalle carovane a traverso alle foreste e ai deserti cavati dal fondo del mare e dalle viscere della terra le pipe da oppio le bacchettine da riso i bizzarri strumenti di musica e immagini della vita chinese d'ogni tempo e d'ogni ceto che appagano cento curiosità svegliandone mille e metton la testa in tumulto e in questo discorso si animò più che non avesse fatto fino allora il suo viso si colorò d'un leggero rossore la sua voce si rinvigorì e non dico come lavorasse il per tutto è una fuga di carrozze cariche di bagagli e visi sonnolenti e polverosi di nuovi arrivati che s'affacciano agli sportelli a interrogare quel caos una collezione di gioielli del plon del didot del jouvet dell'hachette che annunzia al mondo il connubio desiderato e glorioso del genio dell'ariosto e dell'ispirazione del dorè e potete mettervi nei panni d'un popolo che si vede scimmiottato dall'universo che vede raccolte e portate in giro le briciole della sua mensa glorificate opere fatte coi ritagli delle sue innalzati dei busti faticò digiunò pianse si perdette d'animo lottò con coraggio ma infine il suo carattere si fortificò in quella vita e ne uscì armato e preparato alle battaglie che lo aspettavano nella grande arena dell'arte i caffè risuonano come officine all'ombra degli alberi si stringono i dolci colloqui tutto s'agita e freme in quella mezza oscurità non ancor vinta dall'illuminazione notturna che rammentano le glorie dello scalpello antico a sinistra le reti dei pescatori del baltico che fanno sentire nella mente echi lontani di canzoni pie e quasi tutte le nuove questioni letterarie o hanno radice nelle sue opere o vi girano intorno forzatamente ed egli presiede innominato e invisibile a tutte le contese alla tribuna nel teatro in tribunale in patria in esilio nella poesia e nella critica giovane e settuagenario fu sempre ad un modo audace ostinato sfrenato provocatore rude furioso selvaggio sono le otto e mezzo e la grande giornata della grande città giornata per parigi mese per chi arriva è già cominciata calda e clamorosa come una battaglia si sente il fischio delle palle e si vede il disordine e la morte come nessun scrittore li ha mai resi da ultimo venne a parlare dei suoi romanzi futuri io non sapevo bene rendermi conto del sentimento che m'ispirava alle volte mi pareva che vedendolo gli sarei corso incontro coll'espansione di un figlio e mi sarei strette le sue mani sul cuore ogni prezzo e a ogni passo per questa festa del lavoro c'è la febbre il lavoro la pace la grande fratellanza la grande ospitalità fraterna risuonano da ogni parte e forse anzi certo vi si nasconde sotto un altro sentimento non vogliamo perderne un'ora abbiamo mille cose da cercare da studiare da godere ci piglia la furia di far entrar in ogni giornata come il ladro nel sacco tutta la ricchezza che vi può capire poi si capita in un giardino d'andalusia nei primi giorni di maggio in mezzo alle penne e ai fiori e di là fra i vestimenti dei due sessi da cacciatore e da amazzone da ballo da bagno des familiarités particulières facciamo la mente al bisticcio il palato alle salse l'occhio ai visi imbellettati l'orecchio ai canti in falsetto una folla di stranieri che vanno e vengono tutti col viso rivolto dalla stessa parte cercando curiosamente l'immagine della patria e riconoscendola con un sorriso dà a questa strana via un aspetto amabile stupore colla stessa potenza ci fa sentire la dolcezza del bacio di due amanti e l'orrore di un delitto è ingenuo come un fanciullo è truce come un uomo di sangue è affettuoso come una donna è mistico come un profeta è violento come un oratore della convenzione il pubblico non ha voluto capire il mio lavoro perchè non vi ha trovato quella specie di vis comica che vi cercava che è un fiore tutto parigino sbocciato sui marciapiedi dei boulevards in quei pochi minuti attentissimamente ma non potei vederlo bene che più tardi perchè il lume non gli batteva sul viso è di statura media leggermente curvo tarchiato ha la testa grossa ma ben fatta fronte vasta e si pensa con stupore a quelle cittadine solitarie e silenziose da cui s'è partiti che si chiamano torino o milano o firenze dove si stava tutti a uscio e bottega e si viveva quasi in famiglia e vi trascina renitenti barcollando ed ansando calpestando la ragione il buon gusto il buon senso la verità e a un certo punto vi svincolate gridando no hugo non ti seguo picchiettato di foco dalle lanterne di diecimila carrozze e fiancheggiato da due boschi sparsi di caffè e di teatri sfolgoranti quando s'abbraccia con un sguardo le rive illuminate della senna i giardini i monumenti fin l'ultimo bottegaio sente la dignità dell'ospite si legge in viso a ogni parigino la soddisfazione d'essere azionista del teatro in cui si offre al mondo il grande spettacolo e la coscienza di essere un oggetto d'ammirazione ci son poi i colossi che fan presso a poco lo stesso ufficio in ogni esposizione c'è un certo numero di queste grandi fanciullaggini qui i paraventi dipinti di giardini misteriosi i parafuochi ricamati di farfalle argentee e di uccelli dorati le pagode a sette piani coperte di chimere e di mostri i chioschi snelli dai tetti arrovesciati con una cupola più alta di quella di san pietro fiancheggiata da due torri che arieggiano il campanile il minareto ed il faro con quella pancia odiosa e quelle due grandi ali graziosissime colle sue cento colonnine greche oh mai nessun alpinista ne son sicuro ha fatto un'ascensione più affannosa di quella avrei voluto tornar indietro ma non potevo che so io altre volte mi pareva che incontrandolo improvvisamente mi sarei scansato con un sentimento di diffidenza e di timore e avrei detto sommessamente ai miei vicini indietro hugo passa che so io e come si tien fuori come uomo dalla melma che rimescola colla penna si tien fuori completamente come scrittore dai personaggi che crea che somiglia a tutti i sorrisi che vi si fanno a parigi da per tutto dove andate a portar dei denari o per la strada si sente una sostanza nuova al tatto che fa rimanere perplessi la sua figura velata s'innalza s'abbassa s'avvicina s'allontana e non presenta mai per tanto tempo i contorni fermi e precisi abbiamo un amico al giappone di cui non sappiamo nulla da anni mettiamoci davanti al grand cafè tra le quattro o le cinque non è mica improbabile che lo vediamo passare altre ambizioni si rizzano e altre forze si provano senza posa si gode di trovarsi là come in mezzo a una gigantesca officina vibrante mi parve molto strano che a quel portinaio paresse tanto naturale che là ci stesse vittor hugo poi tutt'a un tratto mi parve un'assurdissima cosa l'andarmi a presentare a quell'uomo in quella maniera accorrono là gli scapestrati da tutte le plaghe dei venti affamati di vizio e ci fanno ira di dio rabbiosi che non ci si possa fare di peggio e quando si son vuotati la borsa e le ossa tornano nei loro paesi e gridano accade a quasi tutti alla prima lettura dei romanzi dello zola bisogna vincere il primo senso di ripugnanza poi qualunque sia l'ultimo giudizio che si porta sullo scrittore si è contenti d'averlo letto e si conclude che si doveva leggere è impossibile non sentirsi presi da simpatia per quelle sue feste per quelle tumultuose baraonde in cui in altre parti si tesse la seta si dipinge la porcellana si lavora il rame si fa la guttaperca si fabbricano le pipe di schiuma la svezia e la norvegia hanno dipinto i loro crepuscoli melanconici mattinate grigie di autunno chiarori strani di luna su mari strani e pescatori e naufragi in cui si mostra maggiore dell'arte l'amore dolce e profondo della patria alla porta della camera si potrebbero mettere le due tende di seta ricamate d'oro e d'argento che sono in vendita nell'esposizione austriaca per mille e duecento napoleoni il parigino della buona società sembra un uomo come suol dirsi alla mano ma non lo è affatto è raro che proviate con lui il piacere d'una conversazione famigliarissima e liberissima in un'altra sala si drizza davanti a massimiano ercole il fantasma spaventoso di san sebastiano del boulanger e il moreau affatica e tormenta le fantasie coi suoi sogni biblici e mitologici pieni di terrori non si fa innanzi vive raccolto nel suo cantuccio con sua moglie con sua madre e coi suoi bambini pochi lo conoscono di vista ed è raro il trovare un suo ritratto questo è il grande torrente dove annegano tutte le glorie di mezza taglia celebrità di provincia e illustrazioni nazionali gran personaggi gallonati e blasonati ma per scrivere l'argot non bastava consultare il dizionario bisognava saperlo ossia rifarselo si fece perciò un dizionario diviso a soggetti noi speriamo che il grande poeta sorto coll'alba dell'ottocento accompagni il secolo fino al tramonto che il suo genio risplenda fin che batterà il suo cuore ma dopo alcuni mesi che cambiamento comincia a nascervi in cuore una piccola antipatia per una cosa insignificantissima poi ve ne salta su ogni giorno una nuova in quella luce strana fra i zampilli e le cascate d'acqua argentata in mezzo alle statue ai candelabri giganteschi alle colonne rostrali alla verzura chi non lo riconosce come poeta drammatico lo ammette come romanziere chi lo respinge come romanziere lo adora come poeta lirico e si può dare una città capitale che sputi più audacemente in faccia al popolo della provincia rappresentato dai suoi scrittori come un ammasso di cretini e scrittori che incensino la loro città con una impudenza più oltraggiosa i suoi più acerrimi nemici letterarii d'un tempo tacciono i suoi più accaniti avversarii politici saettano il repubblicano ma rispettano il poeta come una gloria della francia un accompagnamento musicale lo strepito di quella vita precipitosa e vi sarà l'amore nel vagone l'accidente nella galleria il lavoro della locomotiva l'incontro l'urto il disastro la fuga mentre non sono che mancanza di vitalità certe virtù negative di cui menano vanto in faccia a parigi altri popoli che fu battezzato col suo nome o lo serba ancora il padre zola possedeva una gran parte delle azioni di questo canale circa centocinquantamila lire figuratevi da una parte le pelli degli orsi bianchi uccisi dai navigatori danesi in mezzo ai ghiacci polari dall'altra i tappeti fatti a mano dalle belle fanciulle brune nei villaggi irradiati del il giappone prepara alla china ma è in ogni modo un gran salto alla musica dei colori succede il tumulto al grazioso il grottesco poi si succedono i ritratti pieni di vita e di forza il dubufe presenta emilio augier il gounod il dumas il durand presenta il e cento altri quadri grigi foschi umidi di cattivo umore fra i quali cerco inutilmente un raggio della luce miracolosa del rembrandt o un riflesso del grande riso irresistibile dello steen e ingigantiscono ancora col paragone della loro umile piccolezza le ruote enormi le cerniere colossali le caldaie titaniche dalla prima all'ultima pagina è sempre presente despota orgoglioso e violento e ci fa della lettura una lotta ci caccia innanzi a spintoni ci solleva ci stramazza ci rialza o profonda o s'indovina ch'egli deve aver visto da vicino una gran parte delle miserie e delle prostituzioni che descrive ravvicinate cosetta e lucrezia borgia rolando della leggenda dei secoli e quasimodo dea e maria tudor gavroche e carlo e non avendo la preoccupazione comune degli scrittori di romanzo d'annodare e di districare molte fila e di tirarle da varie parti ad un punto avrei dato un anno della mia vita per poter esser solo un'ora con lui e afferrarlo per le mani e dirgli sfrontatamente guardandolo fisso ma insomma hugo io voglio leggerti dentro che cosa ti senti nel sangue quando scrivi ci sono i cavalli matti che scorazzano da tutte le parti senza vedere una maledetta presi da una specie d'esaltazione febbrile e i visitatori pazienti che si son fatti un programma che muovono un passo ogni quarto d'ora vi opprime vi fa maledire l'alfabeto quel petit journal per esempio che copre mezza parigi ma bisogna o ammazzarsi o comprarlo veli e gale da imperatrici che si manderebbero in aria con un soffio quadri di pizzo pieni di figurine aeree ombrellini ci siamo strofinati contro di loro abbiamo sentito il loro fiato l'odore delle loro carni e dei loro panni abbiamo visto circolare il sangue sotto la loro pelle altri vanno a vedere alla prova il telefono bell o l'apparecchio telegrafico che trasmette con un solo filo duecento cinquanta dispacci in un'ora o il semaforo del nostro pellegrino c'è da farsi un concetto di quel che costò la costruzione di quella gran città passeggiera e di quello che costa continuamente il farla vivere lo interrogammo intorno ai suoi studi di lingua ne parlò con molta compiacenza si crede generalmente che abbia studiato l'argot nel popolo sì in parte ma più nei dizionarii speciali che son parecchi e buonissimi dimmi se gridi quando ti balenano le immagini che sgomentano dimmi se piangi quando scrivi le parole che strappano i singhiozzi tutto ciò che vi si mette in mano dal biglietto del battello al contrassegno della seggiola su cui riposate le ossa nel giardino pubblico tutto nasconde l'insidia della réclame ah parigi maledetta e cara parigi sirena sfrontata è dunque proprio una verità che bisogna fuggirti come una furia o adorarti come una dea e che democratici oh questo sì democratici nel sangue e fierissimi sprezzatori d'ogni vanità come monsieur poirier il in mezzo ai mobili di mille forme sconosciute di legno di rosa o di legno di ferro intarsiati di avorio o di madreperla cesellati con una pazienza prodigiosa si rizzano i baldacchini purpurei fra quell'immenso spettacolo e voi si drizza il fantasma di un uomo che non avete mai visto che non vedrete forse mai che non sa nemmeno che siate al mondo un chiacchierio un affaccendamento allegro un lavorio accelerato e sonoro che mette la smania di far qualche cosa e la vlta altissima ripercuote rumorosamente i sibili acuti che paiono grida di gioia infantile nello stesso tempo dolce e tremendo fantastico e profondo insensato e sublime egli mette accanto a una stramberia rettorica che rivolta la rivelazione d'una grande verità che fa dare un grido di stupore in che città abitate in italia diedi la mia risposta in fretta e nello stesso punto mi prese una grande paura se mi domandasse qual è la mia professione dissi tra me e mi sentii diventar rosso fino alla radice dei capelli ai piedi dell'obelisco di sesostri fra le due fontane monumentali e si vede a destra in mezzo ai due grandi edifizii a colonne del gabriel la splendida via reale chiusa in fondo dalla facciata superba della maddalena ci fa assistere a tutti i suoi tentativi inutili a tutti i crollamenti successivi delle parti mal fabbricate e vediamo poi l'edifizio compiuto e delle sue mura il cielo era inquieto le nuvole gettavano qua e là ombre fosche che coprivano spazi grandi come roma e in altre parti apparivano montagne grandi vallate e vastissimi altipiani di case dorate dal sole in una di quelle incertezze in cui per solito dopo aver lungamente meditato si prende la risoluzione di accendere il sigaro figuratevi da una parte sopra un'altura quell'enorme spacconata architettonica del palazzo del trocadero inclinato a perdonare le offese conciliante sdegnoso dei rancori meschini e di tutte le piccole grettezze della vita è costantemente per all'improvviso come se fino allora avessi pensato a tutt'altro mi trovai ai piedi dell'ultima branca di scala in faccia alla porta allora non so come bruscamente tutte le paure sparirono ora vedo parigi serenamente e la vedo a traverso all'anima d'un caro amico che mi fa risentire più vive e più fresche tutte le impressioni della prima volta arcana ch'egli abbia vissuta altre volte in un mondo arcano al quale par che alluda vagamente ad ogni pagina e alle cui porte s'affaccia continuamente impaziente dei confini che gli sono assegnati sulla terra il che serve moltissimo a rendersi davvero ammirabili la grande città fa il bocchino è premurosa vuol contentar tutti e infatti a tutti i bisogni a tutti i desiderii a tutti i capricci ha provvisto in mille modi la governante mi domandò il nome per andare ad annunziarmi il suono del mio nome pronunziato da me e ripetuto da lei in quella stanza mi svegliò come se qualcuno m'avesse chiamato il boulevard magenta il boulevard principe eugenio in cui si sprofonda lo sguardo con un fremito come in un abisso afferrando per un braccio il compagno rappresaglie i vaudevillisti vessati e i drammaturghi esasperati si son detti finalmente lo andremo a giudicare una volta questo terribile uomo una bella mattina comincia per rivoltarvi uno scipitissimo calembourg cento volte rifatto del giornale che leggete tutti i giorni la mattina dopo vi urta i nervi il sorriso rassegato della padrona del vostro htel come ogni menoma promessa di riuscita nel campo dell'intelligenza desti intorno a sè in tutte le classi della cittadinanza un sentimento gentile di curiosità e di rispetto avete fatto bene a presentarvi così vi ringrazio con tutta l'anima non volete mica lasciarmi subito non è vero voi resterete con me tutta la sera un allargamento di polmoni così delizioso una soddisfazione così piena una così matta voglia di scender le scale a cinque gradini per volta come quella che m'hai fatto provar tu ai caloriferi e alle stufe che allungano in tutte le direzioni le loro gigantesche braccia nere e danno alla sala l'aspetto cupo d'un'officina ma qui vi sentite già dare al capo un misto di profumi femminei che vi mettono in ribollimento l'immaginazione e le cose belle dunque infinite ma un po care non c'è mezzo di mobiliarsi una casa a proprio gusto fantasticando senza profondere un milioncino in un quarto d'ora dalle pareti pendon le tappezzerie istoriate d'ingelmunter le belle armi di lièges vicino alle sculture in legno di spa immensa trasformazione di cose si compie da tutte le parti il foglio di carta esce in buste da lettera lo spago in corde il bronzo in medaglie il filo di ottone in spille il filo di lana lo scrittore di cui in spagna in grecia sul reno sul bosforo sul mare mi ricorreva ogni momento alla memoria un pensiero o una immagine che rischiarava formulava e commentava la mia emozione potete scegliere fra i pesci celebrati della norvegia e i maiali illustri di chicago potete fare anche meglio prendervi un pezzo di carne cruda venuta dall'uraguay ieri vogavamo in un laghetto oggi navighiamo in un oceano si è fatto un po più d'un miglio s'entra nel boulevard du e un sentimento più grande e più potente dell'amor di patria si pensano queste cose e si applaude senza dubbio in quei momenti con più vivo entusiasmo all'esposizione che ispirano un senso inesplicabile di ripugnanza come se fossero esseri viventi dei quali non sì riuscisse ad afferrare la forma fra le grandi membra di tutti questi lavoratori smisurati s'agita come una vita segreta il suo nome e le sue opere sono sparsi per tutta la terra d'un nuovo suo libro spariscono centomila esemplari in pochi giorni i suoi lavori giovanili sono ancora ricercati oggi come quando annunziarono per la prima volta il suo nome all'europa il primo senso schietto di meraviglia si prova entrando nel vestibolo del palazzo del campo di marte par d'entrare in una enorme navata di cattedrale scintillante d'oro e innondata di luce pensando all'enormità del vuoto che vi rimarrebbe nella mente se ne uscisse a un tratto tutto ciò che quella città vi ci ha messo dalla vostra infanzia fino a quel giorno rappresentarsi l'enorme trincea che serpeggia sotto il palazzo del campo di marte e distribuisce in sedici grandi correnti l'aria addensata dai venditori ora per esempio sto scrivendo nana una cocotte non so ancora affatto che cosa seguirà di lei ma so già tutte le descrizioni che ci saranno nel mio romanzo pugnaletto egli farà un romanzo in cui descriverà la vita militare francese com'è questo solleverà una tempesta gli daranno del nemico della francia sta bene me lo raffiguro fiero e impassibile in mezzo alle tempeste delle assemblee scatenate dalla sua parola temeraria lo vedo servire umilmente i quaranta bambini poveri seduti alla sua mensa a hauteville house e si sentiva parlare tutte le lingue e correre in ogni parte un fremito di vita che rallegrava sul vasto palco scenico illuminato v'erano i delegati di tutte le nazioni il perrin espone il daudet e il thiers rivive gloriosamente nella tela del bonnat davanti a cui si accalca la folla e oramai per un pezzo non uscirete dai paesi prediletti dal sole ecco le graziose decorazioni moresche dell'impero dei sceriffi accanto al quale la persia mostra i suoi tappeti regali e le sue ricche armi fino all'ultimo momento parigi vi farà mille dispetti e mille carezze come una bella donna nervosa e voi proverete tutti gli alti e bassi d'una passione alle quali ci fa assistere spiegandole minutamente di qualunque natura esse siano in modo che s'impara dai suoi romanzi come da guide pratiche d'arti e mestieri in cui ogni parola ha colore e sapore e ogni inciso fa punta e in ogni periodo c'è per così dire tutto lo scrittore è raro che ci si provi una emozione fortissima e improvvisa è un ozio che pare un lavoro una festa faticosa come una smania e un timore di tutti di non arrivare in tempo a prender posto al gran convito se udendola vedessi comparire vittor hugo per la seconda volta siete il benvenuto in casa mia signore disse voi avete cuore siete un amico la lascivia con una tale potenza che quantunque preceduto su questa via da altri scrittori ammirabili vi parve entrato per il primo guardando intorno oziosamente colla stessa stupida e irritante indifferenza che mostrerebbero nelle loro vecchie baracche di bazar tratto tratto se ne trovano tre o quattro estatici davanti a una faccia di cartapesta o a una marionetta che allarga le braccia bene disse il dramma è caduto riferisco presso a poco le sue parole io accetto altamente tutte le responsabilità questo dramma m'è diventato caro per la brutalità odiosa con cui fu trattato una pianura e un'altura su cui ogni popolo della terra ha deposto il suo balocco un presepio internazionale popolato di botteghe e di caffè africani ed asiatici di villini il deputato papista vi domanda se civitavecchia è rimasta al papa il buon padre di famiglia vede i briganti col fucile a tracolla che fumano tranquillamente un avana davanti al caffè d'europa a napoli tutto trasparenza e leggerezza nel quale brillano i colori di tutti i fiori e di tutte le conchiglie e lampeggia l'oro e l'argento fra un barbaglio diffuso di scintille diamantine e un'incrociamento d'iridi infinite a volta a volta acqua limpida e mare in burrasca su cui errano nuvole rosee che riflettono il sole o nuvole nere da cui si sprigiona la folgore poi continuò la lettura dando a vedere in mille modi che ci provava un gusto infinito il libro era l'assommoir quello che accadde a quel francese leggendo in casa vostra almeno come vi dice anche qualche francese elles se conduisent bien ma dove sì vede fuorchè là una doppia fila di lupanari aperti sulla strada a folleggiare a mabille a nuotare nella senna a cenare alla maison dorée e allora la gente esita e s'allontana da un'opera che non una voce difende e che i più tolleranti gettano nel fango nel quale bisogna entrare assolutamente per accertarsi che non c'è una nidiata di principessine dell'indostan da rapire un gruppo di curiosi affascinati circonda la vetrina dei diamanti reali d'inghilterra fra i quali scintilla sopra un diadema il e pensando a queste cose collo sguardo rivolto a quella lunga fila di padiglioni mi sentii compreso improvvisamente d'un sentimento di affetto e di gratitudine così vivo che se in quel momento mi passava a tiro un pittore perciò toccò appena di volo di questo suo padre letterario come se la cosa dovesse essere sottintesa dei suoi studii non disse altro non deve avere coltura classica poichè confessò egli stesso d'essersi trovato imbarazzato a leggere certi libri in latino volgare e finisce coll'invitarvi a comprare un soprabito da monsieur armangan coupeur émérite e un momento dopo vi trovate tra le mani un sonetto che vi promette un biglietto per l'esposizione se andate a ordinare un paio di stivali in via e così sono stato ammazzato ora non ho più nè rancore nè tristezza ma il giorno dopo non riuscii a soffocare un sentimento di giusta indignazione credevo che la seconda sera la commedia non sarebbe arrivata di là dal secondo atto certe descrizioni infatti di stanze calde e piene di comodi che si trovano nei suoi romanzi non possono essere fatte che da un uomo che sta volentieri nel suo nido in mezzo a tutte le raffinatezze della buona vita casalinga tutto fatto arma di offesa e di difesa sfrondato il pensiero stretto il linguaggio precipitata l'azione arte e vita ugualmente ardite e rapide e tutto incoraggiato dalla gran voce festiva della grande città che parla ad acutissime note cristalline intese da in certi tempi e in certi luoghi a gente che non ha altro merito che di essere abbonata alla revue des deux mondes rubacchiata la sua lingua e rivomitata cruda in molte lingue straniere messo a sacco il suo romanzo e il suo teatro di giocattoli di opere d'arte di bagattelle rovinose di tentazioni di ogni specie da cui non si libera che per ricadervi dall'altra parte della strada o per ricrearsi lungo le due file senza fine di chioschi potete preferirgli una legione d'altri ingegni viventi ma siete costretti a riconoscere che alle mille teste di quella legione sovrasta la sua ma s'è ancora intronati dallo strepito della grande stazione lugubre dove s'è discesi rotti e sonnolenti e quel vasto spazio pieno di luce quei mille colori la grande colonna di luglio e ai prodotti metallurgici della vecchia montagna dopo i quali si può prendere un po di respiro in un gabinetto di re leopoldo scolpito in legno di quercia che fa sinceramente desiderare per un'oretta al giorno la corona del belgio e che l'europa raccolga insieme l'ultimo soffio della sua vita secolare e l'ultimo canto della sua epopea immortale letta l'ultima pagina vien fatto di dire hein quelle poigne come quei tre beoni dell'assommoir a proposito del marchese che aveva steso in terra tre facchini a colpi di testa nel ventre il ritratto ch'egli traccia dello shakespeare è il ritratto suo quella deificazione che egli fa del genio la quale per un uomo che creda in dio è quasi sacrilega è insomma la sua apoteosi e qui si sente l'aria delle grandi officine di manchester là si vive un istante in un castello delle rive del tamigi più in là spira la poesia intima e quieta dell'home per me penso ai suoi cinquanta volumi pieni d'ispirazioni e di fatiche in cui si rivela col genio prepotente una volontà indomabile o una tempra fisica d'acciaio passa un tamburo s'affolla mezzo mondo e mille persone in una stazione di strada ferrata fanno un fracasso interminabile di battimani d'urli e di risa perchè è caduto il cappello a un guardatreni a me pareva di sognare o di essere briaco mi sfuggiva il sentimento della realtà mi domandavo se il vittor hugo ch'era nella stanza accanto fosse proprio quel vittor hugo che io cercavo e non mi pareva possibile editore che gli proponeva di pubblicare una scelta delle sue poesie rispose voi mi avete l'aria d'un uomo che mostrando in una mano dei sassi raccolti sul monte bianco creda di poter dire alla gente ecco il monte bianco che cosa vedi intorno a te per aria che voce senti che ti parla nell'orecchio quando crei che cosa fai nella tua stanza quando ti splende alla mente una di quelle grandi idee che fanno il giro della terra ho notato molti soggetti di quella innumerevole famiglia dei grandi uomini falliti che tutti riconoscono a primo aspetto figure strane col viso smunto e gli occhiali coi capelli cadenti sulle spalle vestiti di nero va vittor hugo è grande e buono non rifiuterà di riceverti e allora vi scrissi vi ringrazio mi sarei contentato di vedervi passare per la strada io vi debbo uno dei più bei giorni della mia vita signore tutte le sue creazioni sono com'egli dice delle onde di un oceano in tempesta mélanges de montagne et de songe solo nel primo momento della concezione è osservatore tranquillo e fedele poi e si capisce anche come si stizzisca quando qualcuno dei suoi più pedanti scolari gli tira il calcio dell'asino come stupirsi che non si occupi che di sè un paese così sfegatatamente adulato a fatti se non a parole di piaceri comprati e allora l'odiate quella città svergognata e vi pare che per purificarvi da tre mesi di quella vita dovreste vivere un anno sulla sommità d'una montagna rimane però dell'altro io mi permetterei di suggerire alle signore facili a contentarsi un graziosissimo velo di trina dell'esposizione belga fatto con un filo che costa cinquemila scudi il chilogramma qui una risata là un brivido di ribrezzo un po d'impazienza una meraviglia grande per una descrizione prodigiosamente viva una stretta al cuore per una piaga umana spietatamente denudata un amico vi dice ecco la casa del sardou ecco il palazzo del gambetta ecco le finestre del dumas ecco l'ufficio del figaro e a voi vien naturale di rispondere eh lo sapevo ridotto a forma tascabile per la gente minuta e vi sentite disposti a perdonar molto all'orgoglio quando osservate da vicino le cose e nessuna impressione neanche dei luoghi è veramente nuova parigi non si vede mai per la prima volta si rivede non ricorda nessuna città italiana eppure non par straniera tanto vi si ritrovano fitte le reminiscenze della nostra vita intellettuale tutta la terra e più ci s'addentra nello studio di quella vita più si rimane meravigliati vedendo l'immenso lavoro che si fa sotto quell'apparenza di dissipazione universale lo sguardo fisso di vittor hugo mi turbò tutte le mie belle idee scapparono e non dissi altro che questo insomma bisogna ch'io lo dica io gli domandai se era stato a vedere l'esposizione poi fra gli scialli dorati della compagnia delle indie poi nelle sale degli oggetti da viaggio e da accampamento che fanno ribollire il sangue dei vagabondi sperate di bere la vostra birra in pace davanti a un caffè quasi vuoto illusione la réclame vi perseguita il primo che passa vi mette in mano una lirica che comincia con un'invettiva contro l'internazionale quell'altro smisurato edificio di vetro e di ferro dipinto stemmato dorato imbandierato scintillante coi suoi tre grandi padiglioni trasparenti con paesaggi deliziosi delle alpi e del reno poi in un bazar di calzature che rivende quelle di stambul dove potete passare un'ora piacevole a calzare piedini immaginarii di principesse circasse e di marchesine spagnuole e ventagli che paion fatti di ragnateli e ricami di fata vere pitture dell'ago che farebbero domandare su due piedi come un re delle mille e una notte la mano della ricamatrice incognita a rischio di legarsi a un rosticcio tutti i suoi cinquanta volumi sono pieni di gioventù e di vita come se fossero venuti alla luce tutti insieme pochi anni sono la vita di quest'uomo è stata una guerra continua una guerra letteraria prima lo vidi nel teatro del chtelet quando pronunziò il suo discorso di presidente per l'inaugurazione del congresso letterario un'ora prima che comparisse quel vasto teatro era già affollato la platea era piena di scrittori e d'artisti d'ogni paese la governante faceva l'imbasciata i minuti secondi mi sembravano quarti d'ora quel silenzio mi pareva tremendo finalmente la donna ricomparve mi accennò di seguirla guardandomi curiosamente come se il mio viso avesse qualche cosa di strano son meno rare di quello che si pensi queste maniere di lavorare anche in cose d'immaginazione col compasso lo zola è un grande meccanico si vede come le sue descrizioni procedono simmetricamente a riprese tutto il resto non è che un mezzo per arrivarci da un capo all'altro di quegli splendidi boulevards suona una enorme risata di scherno per tutti gli scrupoli e per tutti i pudori dell'anima umana e viene un giorno infine in cui quella vita v'indigna i suoi romanzi non son quasi romanzi non hanno scheletro o appena la colonna vertebrale provate a raccontarne uno è impossibile sono composti d'una quantità enorme di particolari che vi sfuggono in gran parte dopo la lettura passate per le sale delle tappezzerie e dei tappeti decorate di nero a un tratto un'aria infocata vi soffia nel viso che questa discussione era durata sei ore ardentissima e che due dei commensali avevano difeso l'autore del genio del cristianesimo contro gli altri due i quali negavano che fosse un grande scrittore che vasta epopea d'amori di dolori di trionfi e di miserie e quanti eran già calati nel sepolcro consunti dalla febbre tremenda dell'arte e quanti altri vi sarebbero discesi ancor giovani a mille piccoli capolavori da grandi borse che metterebbero il furore del lusso casalingo in un arabo del deserto arrivati là s'è chiamati in un'altra parte da una musica strana frutti dell'ingegno e della pazienza che riuniscono la bellezza e l'utile e accusano il lusso severo d'un'aristocrazia straricca e fedele alle sue tradizioni e l'osservazione variatissima di un popolo sparso per tutta la terra fra la folla dei caffè suonano le risa argentine e forzate di quelle che siedono a crocchio le coppie fendono audacemente la calca la gente comincia a serrarsi in doppia fila alle porte dei teatri la circolazione è interrotta ogni momento son tre quarti d'ora che si va a passo a passo serpeggiando rasentando file interminabili di carrozze che danno l'immagine di favolosi cortei nuziali che si estendano da un capo all'altro di parigi e colorano gli alberi gli alti edifizi la moltitudine dei riflessi bizzarri e misteriosi della scena finale d'un ballo fantastico cento passi più in là è un altro mondo vi trovate improvvisamente davanti a uno spettacolo nuovissimo è da ogni parte un sollevarsi e un abbassarsi di letti chirurgici flagellando a sangue la grettezza maligna delle piccole città di provincia la furfanteria dei faccendieri d'alto bordo ed ha parecchi anni dopo un figliuolo che somiglia al primo gli suggerì l'idea di scrivere quella serie di romanzi fisiologici che intitolò histoire naturelle et sociale d'une famille sous io credo che sia ben fatto che certe situazioni siano comiche e originali e che il tempo gli darà ragione un tale la prima sera nei corridoi del teatro diceva ad alta voce cominciò tardi le sue scuole perchè aveva poca salute studiai poco disse prendevo dei premi ma ero un cattivo scolaro bronzi i quadri tutti i capolavori delle industrie tutte le seduzioni delle arti tutte le gale della ricchezza tutti i capricci della moda si affollano o si ostentano con una profusione che sgomenta e una grazia d'esposizione che innamora improvvisamente tutti i delegati s'alzarono fra tutte quelle teste grigie e bianche si vide apparire una testa più bianca di tutte e uno scoppio formidabile dapplausi uno di quegli applausi uno scricchiolio e uno scintillamento che mette freddo nelle ossa non c'è bisogno di chiedere in che parte del mondo ci si trovi l'oreficeria solida i vasi enormi d'argento quel che di caldo di colorito di originale di vitale che mette in tutte le manifestazioni di sè stesso ha un minor campo da percorrere come diceva di sè lo schiller al o per una di quelle sue avenues enormi e solitarie in cui il cuore e il pensiero s'allargano e l'immagine trista della babilonia dei e dopo vien l'ultima scena della meravigliosa rappresentazione cominciata alle otto della mattina in piazza della bastiglia la notte di parigi ma questo grande spettacolo bisogna vederlo la sera dalle alte gallerie del trocadero lassù abbracciando con uno sguardo solo come dalla cima d'un monte quella vastissima spianata piena di memorie che vide le feste simboliche della rivoluzione mille ingegni eletti in varii tempi non brillarono d'altra luce che del riflesso del suo genio altri attratti nella sua orbita sparirono nel suo seno riesce insuperabile nell'arte delle gradazioni nell'esporre per una serie di transizioni finissime la trasformazione lenta e completa d'un carattere o d'uno stato di cose in modo che il lettore va innanzi con lui senz'accorgersene a piccolissimi passi nella sensualità e nella putredine e più parrà alta e nobile la sua figura lontana e la giornata del grande lavoratore non è per anco finita le botteghe di formaggi il lavoro delle stiratrici le discussioni del parlamento le ribotte degli operai necessariamente rispose ritti sulle impalcature vertiginose a gruppi a catene a sciami di giorno di notte al lume delle fiaccole al bagliore della luce elettrica in mezzo a nuvoli di polvere e di vapori io feci osservare al giacosa che noi due eravamo fatti apposta per provocare e giustificare un rifiuto sdegnoso dal più cortese dei fiaccherai egli poi si pensa a quanti scrittorelli miserabili di mente e di cuore a quanti pedanti fradici e impotenti a quanti imbrattacarte sconosciuti di villaggio non si sentono da meno di vittor hugo e con che rabbiosa ostinazione si rodano i cervelli per trovare la parola ed il grido che faccia voltare le centomila teste di questa folla meravigliosa ma non si ricordava naturalmente del nome di nessuno fingeva però di ricordarsene mi ricordo benissimo diceva senza dubbio una brutta faccia come il suo père bezougue il becchino ma intanto le edizioni succedevano alle edizioni i buongustai spassionati dicevano a bassa voce che il romanzo era un capolavoro non l'ora ma il quarto d'ora è pieno di promesse misteriose e d'indovinelli che tengono l'animo sospeso nella speranza di qualche cosa d'impreveduto supremo alimento della vita ma lo percorre perciò in minor tempo in tutte le sue parti quindi un inseguirsi e un congiungersi continuo d'idee e di sforzi diretti al medesimo segno una frequenza grande di attriti da cui esce luce e calore ora minia liscia accarezza l'opera propria lento quasi sonnolento minuto scrupoloso si diverte a stendere elenchi accurati di nomi e di cose delle bottiglie e delle tazze elegantissime color di cielo di sangue e di neve delle imitazioni di murano del baccarat o dei famosi vetri smaltati del come a traverso un velo i poveri e gli infermi dell'israels il pittore della sventura le belle marine del mesdag i polders del gabriel i gatti di enrichetta esprimere tutto sensazioni vaghe dell'infanzia su cui s'era mille volte tormentato invano il nostro pensiero i primi inesplicabili turbamenti amorosi della pubertà di un disegno vasto ed antico con cui gli autori cercano d'ingrandire nel pubblico il concetto delle proprie opere ma i manoscritti ch'ebbi l'onore di vedere mi pallida diafana di colori limpidi piena di pensieri delicati e di belle minuzie ricordo soltanto quella splendida glorificazione della vecchiezza guerriera da cui argomentai che fossero dei così detti parnassiens poeti dell'arte per l'arte o meglio del verso pel verso che hanno per capo il ma il parigino vi umilia delicatamente a colpi di spilla con quel perpetuo sorriso aguzzo di chi assaggia una salsa piccante facendovi delle interrogazioni sbadate dimmi qualche cosa del marchese di lantenac spiegami come t'è apparso lo spettro che t'ispirò quella spietata pioggia di sangue sulla testa del parricida kanut lo spiraglio però s'allarga improvvisamente all'uscire dalle sale della scandinavia e alle brume boreali succede in un batter d'occhio l'ampio sereno immacolato di un cielo primaverile volumi cominciò coll'esporre il soggetto della commedia ricavata in parte dai contes drólatiques del balzac e come si svolse nella sua mente e le ragioni d'ogni personaggio e d'ogni scena e poi sta bene disse il dramma del boulevardier per cui il mondo comincia alla porta saint martin e termina alla madeleine ma già il piccolo carico di cure e di rammarichi che avevamo portato da casa i tocchi di sentimento a colpi furiosi di pollice che sfondan la tela il suo stile è tutto rilievi acuti rialti di granito punte di ferro e vene d'oro qui l'arte pare che riposi un poco per rialzarsi più vigorosa e più ardita e si rialza infatti nel belgio ricca ispirata improntata d'un carattere proprio nudrita di forti studi e di tradizioni gloriose interpolate di brevi ragionamenti come nato così educato così si porterà in questo modo in un luogo c'era scritto e che può far altro una canaglia di questa specie produce la prima volta un'impressione di cui non si può dare l'idea par di vedere un solo immenso fuoco d'artifizio che debba spegnersi improvvisamente e lasciar tutta la città sepolta nel fumo dall'altra i canestrini e le scatolette di paglia un gruppo d'indiani col capo coperto di enormi turbanti variopinti lavorano agli scialli potete bere a quindici centesimi un bicchiere delle quattordici sorgenti d'acqua minerale della francia o un bicchiere d'acqua delle termopili in là un professore spiega i modelli anatomici nella sezione russa si fanno gli esperimenti del passaggio dell'aria a traverso i muri un medico americano fa funzionare i mobili chirurgici rivederci e uscii di là commosso felice con un po di melanconia e molto confuso dando una fiancata in un seggiolone di non so che simpatia intima come di natura è il giappone la francia dell'asia che espone i suoi vasi colossali l'odor di pescheria delle sottane della bella normanna il puzzo dell'alito di boit sans soif il tanfo del baule di lantier e potete gustare un tokai squisito nella trattoria rustica dell'ungheria al suono d'una banda di zingari per mangiare poi non c'è che da chiedere bisogno misi sottosopra delle botteghe di librai cattolici mi digerii dei grossi volumi di cerimoniali religiosi e di manuali da curati di campagna ma non mi pareva ancora di possedere abbastanza la materia il wauters o il cluysenaar superano trionfalmente gli alti pericoli del quadro storico e le difficoltà delicate del ritratto e si prova un piacere a esser là su quel lastrico sparso d'ambizioni stritolate e di glorie morte su cui l'ho da dire tal quale sentivo un leggierissimo tremito nelle ginocchia come se mi fosse già passata da un pezzo l'ora della colezione pieno di rarità bizzarre e di lavori meravigliosamente delicati da far desiderare a un osservatore onesto d'aver le mani legate e nelle sale dell'oreficeria in mezzo ai vasi e alle statuette da salotti reali alle posate d'oro agli altari sfolgoranti il più ostinato avversario suo sente in fondo a sè stesso chè la qualificazione di ingegno da qualunque attributo accompagnata non basta per lui si pensa ai milioni di creature umane che lavorarono per riempire quello sterminato museo dagli artisti gloriosi nel mondo ai lavoratori solitarii e sconosciuti dei tugurii affrettato sul quale echeggiano i colpi sonori delle bottiglie stappate dentro un polverìo finissimo che vien su da quel terribile asfalto che brucia i talloni alle ragazze a ogni passo trovate un mobile che vi incapriccia e sareste quasi tentati di fare uno sproposito ma avvicinandovi al cartellino del prezzo vedete dietro a un uno poi un piccolo gruppo di paesi semifavolosi e un visibilio di cose indescrivibili che mi par di aver viste sognando annam coi suoi mobili grotteschi e coi suoi ventagli incredibili bankok e si va a vedere l'esposizione dei prodotti alimentari meno pericolosa per la fantasia una passeggiata d'un miglio o poco meno chiudete gli occhi pigliatevi la testa fra le mani infatti arrivando sul ponte di jena si sente il bisogno di chiuder gli occhi per qualche momento come arrivando su quella piazza si sentirebbe il bisogno di tapparsi le orecchie fra i minerali di queensland fra i gioielli bizzarri dell'australia del sud tra un'esposizione interminabile di flore di faune di industrie e di costumi di tutte le colonie dell'immenso regno qui è il luogo di convegno dello stato maggiore dell'esposizione qui fanno crocchio gli artisti e i commissarii di tutti i paesi gli operai si radunano e si sciolgono i critici tagliano l'aria coi gesti cattedratici e poi la blague ma se già si è appiccicata a noi stranieri nel soggiorno d'un mese e ne portan via tutti un pochino per il proprio consumo quando tornano nelle loro patrie modeste e poi si ritorna per vedere la sezione francese fatto il conto è una passeggiata di ottomila passi son circa duecento sale varie di colore e di gradazione di luce ma quasi tutte rischiarate da una luce soave in cui l'occhio si riposa e fanno una impressione strana tutti quei belli edifizi muti e senza vita pure che dentro vi si prepari qualche cosa e che al sonare di mezzogiorno come da tante cassette di orologi c'era già lo zola uomo ma solamente dalla cintola in su le sue grandi facoltà artistiche già spiegate ma non ancora sicure sentivano il bisogno di reggersi sopra argomenti mostruosi che attirassero per sè soli l'attenzione per una porta aperta si vedeva in un'altra stanza una tavola mezzo sparecchiata con un giornale nel mezzo cose insignificanti e indimenticabili c'è un gran numero di banchi circolari e quadrati che servono insieme d'officina e di bottega dove lavorano continuamente uomini donne e ragazzi in mezzo a una folla di curiosi e si spandevano intorno alla sua persona le più stravaganti e più odiose dicerie che era un sacco di vizi un mezzo bruto un uomo senza cuore come lantier un beone come coupeau un sudicione come bec salé su questa via nessuno è mai andato più in là e non si sa proprio se si debba ammirare di più il suo ingegno o il suo coraggio egli travia erra a tentoni nelle tenebre e delira non sentiamo più la parola dell'uomo ma l'urlo o il balbettio del forsennato i chinesi invece hanno sempre intorno un cerchio di curiosi ai quali rivolgono di tratto in tratto uno sguardo sprezzante che rivela come un lampo la superbia cocciuta della loro razza è un gran numero di uccelli meccanici che fischiano pigolano e trillano aprendo il becco e dimenando graziosamente la testa e la coda per annunziare l'esposizione dell'orologeria la popolarità grande del suo nome tenuta viva continuamente dalla sua parola e dalla sua presenza lo hanno messo quasi al di fuori e al di sopra della critica sentii un impulso potente che mi diedero insieme mille ricordi dell'adolescenza e della giovinezza il sangue mi diede un tuffo violento il poeta dei fanciulli il consolatore delle madri sventurate il cantore delle morti gloriose il grande pittore dei cieli e degli oceani oggetto di vent'anni di studio di curiosità e di discussioni la mia mente si rischiarò e un torrente di vita mi affluì al cuore la donna aperse una porta e disparve di scherzi arguti di fantasie gentili che sollevano la mente ed allargano il cuore poi il portogallo e la grecia grandi nomi piccole cose eppure ci son dei quadretti trascurati e spregiati che formano essi soli una seconda esposizione universale sono due miglia di giardini d'orti di tettoie di padiglioni di case rustiche in cui ricomincia la serie dei musei e delle officine e c'è da girar per un mese che non gli fece nascere dove egli è nato perciò adora tutte le fanciullaggini e tutti i vizii della sua città e ne va superbo solo perchè sono fanciullaggini e vizii di parigi che per lui sta sopra alla critica umana una fantasmagoria immensa di cose ignote all'umanità par che lo tormenti di continuo come una visione febbrile seguì un breve silenzio durante il quale sentii il suono del mio respiro come se avessi fatto una corsa poi sentii la sua voce una voce grave ma dolce in cui mi parve di sentire mille voci e che mi stupì come se e in quel riso i suoi occhi e la sua bocca pigliano un'espressione così giovanile e così ingenua che non si riconosce più l'uomo di prima e si riman là stupiti come se gli fosse caduta dal viso una maschera e si vedesse per la prima volta il vero hugo tra riga e riga del quale penseremo già alla gita che faremo a saint cloud la mattina seguente in nessun'altra città si danno delle ore così piene zeppe di sensazioni e di aspettazioni piacevoli per la porta semiaperta uscì un suono confuso di voci allegre e forti da cui capii che si stava terminando di cenare in mezzo a quel vocio afferrai due parole la philosophie indienne alle ricchezze dei re ai quaderni dei bimbi alle sculture informi degli schiavi confusi tutti sotto quelle vlte in una specie di santa eguaglianza al cospetto del mondo fra i quali apparisce qua e là rara avis qualche faccia di galantuomo e lì fanno fra tutti un po di tutto dal furto e altre che fanno i fiori di stoffa di smalto di penne d'uccelli del tropico con una sveltezza ed un garbo che par di vederli sbocciare fra le loro dita per lungo tempo tutta parigi non parlò d'altro che dell'assommoir lo si sentiva discutere ad alta voce nei caffè nei teatri nei club nei gabinetti di lettura persino nelle botteghe che sale dai primi piani ai secondi ai terzi ai cornicioni ai tetti le vetrine diventan sale per ultimo si fece innanzi il giovane belga timidamente tormentando con tutt'e due le mani l'ala del suo cappello cilindrico e disse con voce commossa fissando in viso a vittor hugo due occhi azzurri e umidi i suoi capolavori son là caldi luminosi pieni di riso e di vita divorati cogli occhi da una folla commossa ed egli è sotterra viene a parigi con lantier suo amante che cosa seguirà lantier è un pessimo soggetto la pianta e poi dicendo che era costretto a farselo tradurre perchè essendosi provato a leggerlo la metà del senso gli era sfuggita si rassegnino dunque i nostri coraggiosi traduttori dell'assommoir salivo lentamente sopra uno scalino mi sentivo un coraggio da leone sopra un altro scalino mi pigliava la tentazione di voltar le spalle e di scappar come un ladro mi fermai due o tre volte per asciugarmi la fronte che stillava ed egli aveva risposto gentilmente son bell'e preparato si cominciò dunque l'interrogatorio ma non lo feci io non l'avrei mai osato lo fece il mio amico con un garbo squisito e lo zola cominciò a parlare di sè poi ci sono le trattorie olandesi americane inglesi e spagnuole avete al vostro servizio cento bei pezzi di ragazze vestite di nero e di bianco in un monumentale abbia assunto in mente di coloro stessi a cui spetta un significato più aristocraticamente sprezzante e dove basti un nome solo perchè ha il suggello plebeo a far scoppiare dalle risa una platea e questa è la città che riassume atene roma tiro ninive e babilonia gomorra e sodoma sì davvero dicono italia prima che gli occhi ne abbiano letto l'annunzio è un vero colpo di scena al quale segue immediatamente un altro non meno meraviglioso la sua natura invincibilmente lirica irrompe ed egli afferra colla mano poderosa la sua creatura e la trasporta al di sopra della terra son due gallerie lunghe come il campo di marte larghe novanta uomini di fronte e piene di luce nelle quali mille macchine enormi un esercito di ciclopi di metallo minacciosi e splendidi e avevan chiesto per lettera quel giorno stesso da quanto m'accorsi d'essere ricevuti uno veniva per domandare il permesso d'una ristampa di non so che poesia un altro a chiedere una spiegazione intorno alla variante della scena di un dramma ma la governante doveva esser abituata a veder dei giovani presentarsi così col viso un po alterato alla porta del suo padrone e a indovinare dal viso il sentimento che li moveva perchè mi diede un'occhiata tra sorridente e pietosa di là si esce affaticati e confusi come dalla rappresentazione d'una tragedia dello shakespeare e s'entra fra i vasti quadri storici dellaustria ungheria splendidi d'armi d'oro e di sete se anche foste l'uomo più austero della terra è il lenocinio gallico del gioberti quanta è la potenza del genio voi arrivate in una città enorme trascorrete di divertimento in divertimento d'emozione che pare un tempio delle indie se avete un debole per la russia potete andare alla trattoria russa dove da manine polacche moscovite armene caucasee v'è servito il vero gli altri quadri danesi son paesaggi che rendono effetti pallidi di sole sopra campagne nevose su parchi e su castelli feudali e su grandi boschi e scene intime di costumi e le resero popolari per la seconda volta in tutti i paesi civili una ricchezza enorme d'immagini di sentenze un mucchio di tartarughe vive un quadro a olio una coppia di signorine automatiche che nuotano in una vaschetta di latta un vestimento completo da contentare l'uomo più scrupolosamente elegante per otto lire e cinquanta centesimi il gran vaso di malachite ornato d'oro della sezione russa alto tre metri ve l'ha portato via il principe demidoff il più bel paio di stivaletti trinati di tutta l'esposizione sono della principessa di metternich i due più bei manicotti di volpe nera c'è posto per tutti come diceva silvio pellico e nessuno se ne vuol persuadere non capisco come ci sia della gente d'ingegno che picchia sulla testa a una parte dell'umanità unicamente che piace per la novità e che non saprà più di nulla fra cinque anni non badando anzi meravigliandosi altamente della vostra meraviglia e così è in fatti nell'ordine morale egli svela dei suoi personaggi fin quei profondissimi sentimenti che sogliono essere per tutti segreti eterni potete sorseggiare un bitter di nuova invenzione che vi porge una svizzera in costume di berna all'ombra d'un chioschetto signorile ci avete però un quarto d'ora di cammino fra i lavori ciclopici dell'industria metallurgica fra migliaia di tubi enormi che presentan l'aspetto delle pareti d'una grotta di basalto tutto quello che v'è di più strano e di più oscuro sul limite che separa il mondo reale dal mondo dei sogni egli lo cerca lo studia e lo fa suo allora tutta la vita gaia di parigi si riversa là da tutte le strade vicine dalle gallerie dalle piazze arrivano e si scaricano i cento omnibus del trocadero le carrozze e la folla a piedi che viene dagli scali della senna nessun altro scrittore del suo tempo fu più di lui combattuto e nessun altro sedette vecchio sopra un più alto piedestallo di spoglie nemiche falangi d'avversarii furiosi gli attraversarono la strada egli passò e quelli disparvero mi ristringo a considerare il fatto si vittor hugo dev'essere sovranamente orgoglioso si riconosce da mille segni egli per esempio è cosa notissima non ammette la critica uno di quei romanzi madeleine férat che s'aggira sopra un fatto osservato dall'autore d'una ragazza la quale abbandonata dall'uomo che ama ne sposa un altro l'autore di cui parlando m'era sgorgata mille volte dal cuore commosso la parola facile e calda che m'aveva cattivato delle simpatie modesto che aspetta la fortuna dal navigatore lontano si passa fra le grandi alghe marine del capo di buona speranza fra i canguri e gli eucalipti di victoria e della nuova galles in fondo chi non vede chiaramente che è una guerra che certe facoltà dello spirito fanno ad altre facoltà emilio zola non men degli altri fin dal primo principio egli stese l'elenco dei personaggi principali della famiglia rougon macquart e destinò a ciascuno la sua carriera proponendosi di dimostrare in tutti gli effetti dell'origine dell'educazione della classe sociale dei luoghi specialmente nelle sezioni estere dove i venditori formano da sè soli una specie d'esposizione antropologica dilettevolissima c'è un gran numero di belle ragazze inglesi che lavorano ai loro registri intente e impassibili dapplausi uno di quegli applausi che debbono destare nell'anima di chi li riceve un senso quasi di sgomento e che ripercuotendosi nell'anima di chi applaudisce v'ingigantiscono il sentimento che li ha fatti prorompere abbracciare col pensiero l'azione poderosa dei grandi generatori che provvedono il vapore alle macchine motrici il lavoro titanico delle trenta macchine motrici che trasmettono la vita a tutte le macchine dell'esposizione di qui i legni della foresta di dodona di là gli zoccoli delle grosse contadine di fionia a destra i marmi delle miniere del le tendine della finestra erano calate e dell'azione che esercitava quella apparenza sull'animo d'un personaggio ch'era seduto in un angolo di quella stanza a vedere le esperienze della luce elettrica nel padiglione russo o quelle del riscaldamento e dell'illuminazione nel parco del campo di marte tutto quel mondo nero fumoso e rumoroso nel quale egli vive col pensiero da lungo tempo e saran tutti romanzi del ciclo rougon ho impiegato sei mesi a scrivere une page d'amour un anno a scriver l'assommoir l'assommoir soggiunse poi dando un colpo della mano aperta sul manico del pugnale è stato la mia tortura si ascoltò il primo atto si fischiò il secondo e non si volle sentire il terzo il fracasso era tale che i critici non potevano neppur sentire il nome dei personaggi mille volte abbandonato mille volte ripreso mille volte difeso galeotto d'amori gentili auspice d'amicizie ardenti compagno di veglie febbrili e provocatore di scoppi di pianto disperati e alla vita stomacati dei paesi dove non c'è d'originale nemmeno il vizio e il suo linguaggio là troviamo almeno la assenza della forma più schifosa e più vile della corruzione disse le ultime parole con un accento pieno di nobiltà e con un gesto largo e vigoroso che scosse tutto il teatro quando disse hommes du il tale fa questo che cosa nasce solitamente da un fatto di questa natura quest'altro fatto quest'altro fatto è tale che possa interessare quell'altra persona certamente è dunque logico che quest'altra persona reagisca in quest'altra maniera ma oltre a queste ci sono mille altre manifestazioni della coscienza ch'egli ha della sua grandezza l'ardimento superbo con cui mette le mani nella scienza e con cui affronta passando i più alti problemi della filosofia è una mala bestia che risponde alle carezze coi morsi tanto vale mostrargli i denti e fargli vedere che non sono meno forti dei suoi latri a sua posta purchè ci segua la lotta del grande commercio col piccolo dei milioni coi cento mila franchi un soggetto vasto e originale pieno di nuovi colori di nuovi tipi e di nuove scene così riconoscendo mille cose e mille aspetti continuiamo a girare rapidamente in mezzo a incrociamenti di legni da cui non vedo come usciremo si lascia sfuggire la più alta e più allegra esclamazione di meraviglia che strappi parigi dalle labbra d'uno straniero non c'è sicuramente un'altra piazza di città europea dove la grazia la luce l'arte la natura s'aiutino così mirabilmente fra loro li appesta tutti non c'è in tutta la letteratura contemporanea uno di quei caratteri grandi modesti benevoli logici che uniscono allo splendore della mente la dignità della vita le scarpettine calamitate i ventagli che parlano i bustini che fanno scattare le braccia le stoffe pittoresche della catalogna e dell'andalusia ma cos'è dunque questo bizzarro impasto di contraddizioni il parigino chi lo sa afferratelo vi sguiscia di mano presentategli il bandolo d'una di quelle quistioni in cui si rivela un uomo ed egli astutamente levati in alto dal bollore delle ire nemiche il parigino non compra quasi mai il libro spontaneamente per un sentimento proprio di curiosità non lo compra che quando glie ne hanno intronate le orecchie quando è diventato come un avvenimento da cronaca a formarsi una giusta idea della figura che facevano là in mezzo le nostre miserabili valigie di letterati per me non c'era più che un solo hugo il grande poeta amoroso e sdegnoso pieno di consigli fortissimi e di sante consolazioni l'uomo che m'aveva fatto delirare d'amore da giovanetto si compie in noi a poco a poco una profonda e deliziosa depravazione di gusti fin che un bel giorno ci accorgiamo d'essere parigini fin nel midollo delle ossa una volta in un vagone vidi un francese che leggeva un libro con grande attenzione facendo di tanto in tanto un segno di stupore tutt'a un tratto mentre cercavo di leggere il titolo sulla copertina esclamò ah è una mano invisibile che v'accarezza una voce dolce che vi parla nell'orecchio una scintilla che vi corre nelle vene una voglia impetuosa di tuffarvi in quel vortice e d'annegarvi passata la quale si va a desinare benissimo a due lire diano una spiegazione i critici sinceri il bouton de rose ebbe quattro rappresentazioni l'incasso maggiore fu quello della seconda appartengono alla principessa di galles e l'imperatore d'austria ha già messo il suo augusto suggello sopra un impareggiabile cofano d'argento cesellato che sarebbe stato la vostra delizia che meditano sui cataloghi che guardano fiutano e discutono ogni menoma cosa che impiegheranno probabilmente sei mesi a fare il giro di tutto il campo di marte la sua prima vita letteraria non è meno singolare ed egli la espose colla medesima franchezza continuando a giocare col fra tutte queste cose in tutti questi luoghi di cui si respira l'aria e in cui si vede e si tocca tutto si muove una folla svariatissima di signore corrotte fino alla midolla d'operai incarogniti di bottegaie sboccate andò in germania dove lavorò alla costruzione d'una delle prime strade ferrate poi in inghilterra poi a marsiglia donde fece varie escursioni in algeria sempre lavorando mais c'est immense savez vous mon matre gli osservò un tale ed egli rispose sorridendo la prima impressione è gradevole è la grande piazza irregolare della bastiglia spettacolosa e tumultuosa nella quale sboccano quattro boulevards e dieci vie e da cui si sente rumoreggiar sordamente il vasto sobborgo di sant'antonio e di qui riesco quasi senza avvedermene nelle sale dell'olanda dinanzi a una pittura che par velata dai vapori delle grandi pianure allagate e vedo infatti vagamente fonctionnaire e quei dieci mascalzoni pagati che in tutti i teatri tutte le sere vogliono farvi ammirare a suono d'applausi quel dato verso e quelle eterne romanze cantate da voci di gallina e si prova un sentimento inaspettato arrivandoci s'era partiti per l'esposizione era lo scopo la prima cosa appena arrivati diventa l'ultima non c'è dunque altro che tener gli occhi inchiodati sul tavolino no nemmeno il tavolino è diviso in tanti quadretti colorati e stampati che vi offrono delle tinture e delle pomate ma a me manca quasi il coraggio d'entrarvi mi conforta soltanto il pensiero di non aver da rendere che l'impressione confusa imbrogliati assentendo di tratto in tratto col capo non lo vidi mai sorridere pareva stanco ma sicuro diceva infine con voce dolce avrete quello che desiderate posso esservi utile in che ragione se è lecito perchè la stampa non aveva ancora parlato e il pubblico veniva e rideva con confidenza questa fu l'introduzione dopo la quale lo zola fu costretto a parlare esclusivamente dello zola il mio buon amico gli aveva detto il giorno avanti annunziandogli la mia visita preparatevi a subire un interrogatorio in tutto le regole grande rappresentatevi questo spettacolo e la popolazione stranissima di venditori e di guardiani che lo anima tutti quei neri ambigui quegli arabi e in questo è alla pari con molti dei più illustri scrittori francesi di questi tempi ma fece la sua educazione da sè stesso studiò combattendo come i generali della rivoluzione l'uomo che entrando s'era sentito schiacciato riacquista la coscienza di sè e contempla quell'immensa forza e un'espressione indimenticabile di grazia giovanile e di maestà serena che ci fa aggiungere un applauso al clamore del suo trionfo ed ecco don chisciotte il picchiettio cadenzato di cento martelli lo stridore delle lime e delle seghe e mille tintinni cristallini e metallici e il ronzìo sordo della moltitudine che formano una catena non interrotta di grandi anelli neri mobilissimi da una estremità all'altra dell'immensa sala qui si lavora l'oro la tartaruga l'avorio la madreperla si fabbricano gli oggetti di filigrana la baldanza con cui ostenta le sue licenze letterarie come se fosse certo che coniate da lui saranno moneta corrente e ricchezza comune l'intonazione solenne delle sue prefazioni che annunziano l'opera come un avvenimento sociale espressione manchevole forse ma d'un sentimento sublime che mette nel petto il tremito d'un singhiozzo dopo la grecia vien la pittura facile dov'è la ricchezza di genova la bellezza di firenze la grazia di venezia la maestà di roma vi piace davvero quella vanagloriosa parodia di s pietro che è il panteon mi son domandato prima di ogni cosa dove va una cocotte va ai teatri alle prime rappresentazioni sta bene ecco cominciato il romanzo il primo capitolo sarà la descrizione d'una prima rappresentazione in uno dei nostri teatri eleganti i vestiti da viaggio le famiglie di provincia affaticate e stupite i visi bruni del mezzogiorno e le barbe e le capigliature biondissime come un'antica torre d'assedio e una doppia processione sale e scende per le scale di quel bizzarro palazzo indiano sostenuto da cento colonnine e coronato da dieci cupole che si fanno il caffè da sè e la barba da sè e vanno a cogliere dei fiori pel proprio giorno onomastico nel giardino di brandeburgo questo apparisce lucidamente dalle sue apostrofi ai popoli dalle sue intimazioni ai monarchi dal tono di profezia che dà ai suoi presentimenti dalla forma di responso che dà alle sue sentenze dal carattere di minaccia che dà ai suoi rimproveri a un tratto il soffio della grande ispirazione lo investe e allora butta via il pennello delicato e come il goya faceva dipinge a furia con quello che gli casca fra le mani spande i colori colle spugne getta le grandi macchie cogli strofinacci e le scope che paiono fatti apposta per essere scappellati con una pedata da una ballerina del valentino e che ragazzaglia tutti quanti giovani e vecchi di tutte le classi trecento cittadini si affacciano alle spallette d'un ponte per veder lavare un cane e pensai quanta vita avevano versato fra tutti in quelle cento sale ch'io avevo attraversate di corsa quanta parte dell'anima loro c'era in quelle tele e in quei marmi innumerevoli quante ispirazioni d'amanti e di spose e ai tagliacantoni inferraiolati e alle belle ragazze brune del bairro alto e finalmente lo spettacolo cambia per l'ultima volta per non aver l'aria di parlare in cattedra discorreva guardando in viso uno solo e a bassa voce ecco quello che io direi diceva quello qui per le signore comincia il regno della tentazione le più riserbate non riescono a padroneggiarsi è una cosa amenissima vedere gli sguardi languidi e che tutti si studino di aggiungere colla propria persona una pennellata ben intonata al gran quadro dei boulevards gran quadro davvero e si possono accumulare col pensiero fin che si vuole le rive ridenti di sorrento le architetture arabescate del cairo le solitudini ardenti della siria la campagna desolata di roma e qui parigi notturna vi fa uno dei suoi più bei colpi di scena avete dinanzi la facciata del teatro enorme e spudorata risplendente di lampade colossali negli intercolonni elegantissimi dinanzi alla quale sboccano le vie auber e halévy a cui paragona i grandi poeti si vede riflessa prima d'ogni altra la sua grandezza quella montagna che ha tutti i climi e tutte le vegetazioni è vittor hugo non c'è altro scrittore moderno che abbia esercitato con una maggior quantità d'opere e con una più intrepida ostinazione questo glorioso e s'è già percorsa una lunghezza di quattromila metri provando di più in più un vivo sentimento nuovo che non è sola meraviglia ma una scontentezza confusa un rammarico pieno di desiderii e i poveri diavoli trascurati seduti nei loro cantucci solitarii colla testa bassa e la faccia malinconica che meditano sulle speranze perdute padroneggiato sempre dallo scrittore stupendamente imitativo dei movimenti e dei suoni risoluto ed armonico che par accompagnato dal picchio cadenzato d'un pugno di ferro sul tavolino e in cui si sente il respiro largo e tranquillo d'un giovane poderoso un'altra volta una piccola umiliazione uno stupido gioco di parole ripetuto da un milione di bocche uno spettacolo d'un'oscenità stomachevole un cielo chiuso e terminata la lettura si lascia il libro senz'avvedersene e si cerca colle mani la catinella e via via il buon odore delle spalle di nana altri che detestano il suo gusto letterario accettano le sue idee altri che combattono le sue idee sono entusiasmati della sua forma e fin dal primo giorno gli balenò alla mente tutto il lavoro e tracciò l'albero genealogico che pubblicò poi nella page d'amour credevo che fosse anche questa una delle tante ostentazioni ora un palazzo incendiato dalla comune ora la cupola dorata degli invalidi e dicendoci l'un l'altro mille cose e le stesse cose e con la più viva espansione senza pronunziare una parola e senza ricambiarci uno sguardo e superbo non s'inflette e non ride il suo riso non è che una maschera dietro la quale s'intravvede sempre il suo volto pallido e accigliato una specie di tristezza fatale pesa su tutte le opere sue o a teatrini trasparenti di marionette danno alla strada l'aspetto fantastico e puerile d'una festa orientale i riflessi infiniti dei cristalli i mille punti luminosi che traspaiono fra i rami degli alberi e convien dirlo l'amico trovato là il buono e schietto francese vale veramente per due in nessun altro europeo trovate un'armonia più amabile della mente del cuore e delle maniere in cui si sentiva un souffle de crevaison quei muri che risonavano come pancie vuote quelle porte da cui usciva una perpetua musica di legnate e di strilli di prendo amore alle mie note e ai miei scartafacci mi cullo nel mio lavoro e mi ci trovo bene come un pigro nella sua poltrona e ne recitò speditamente una decina per rammentarsene uno che nel primo momento non gli era venuto alla mente la sua memoria prodigiosa del resto si rivela nella immensa ricchezza della sua lingua e nelle citazioni infinite delle sue opere pieno d'asprezze e d'affondamenti oscuri rotto qua e là in grandi squarci da cui si vedono prospetti confusi e lontani ora semplice fino all'ingenuità scolaresca ora architettato coll'arte sapiente d'un pensatore ad ogni svolto di viale ci trovavamo in faccia a una nuova baldoria e d'altra parte il mio buon giacosa mi domandava grazia da un pezzo con voce lamentevole dicendomi che gli occhi gli si chiudevano e che la testa non gli si reggeva più sulle spalle con colori nuovi e tocchi di pennello in confronto ai quali tutti gli altri gli parevano sbiaditi e i critici più arrabbiati erano costretti a riconoscere all'italia domande che invece di togliermi d'imbarazzo mi ci avrebbero messo fino agli occhi se non mi fossi accorto che da osservatore fine degli uomini egli badava assai più alla viva commozione che trapelava dalla mia voce incerta queste polemiche diedero un impulso potente al successo del romanzo fu un successo strepitoso enorme incredibile erano anni che non s'era più sentito a proposito d'un libro un fracasso di quella fatta e palpitare per mezzo secolo milioni di creature umane quando non rimanesse altro di lui rimarrebbe come un fatto storico la sua popolarità immensa fra tutte le genti come un esempio consolante dell'eco che può trovare nell'umanità la parola d'un uomo che non ha altra forza che la parola non vi accade mai un urto forte di affetti d'interessi di persone che tenga l'animo sospeso e da cui tutto il romanzo dipenda una curiosità smaniosa di mille cose s'impadronisce di noi e ci fa correre dalla mattina alla sera coll'interrogazione sulle labbra che parve un giorno caduta in fondo sotto il peso di tutte le maledizioni di dio dopo sette anni così splendida così superba così piena di sangue d'oro e di gloria e purchè abbiate una faccia un po straordinaria e due amici ai fianchi che vi parlino in atto rispettoso potete passare facilissimamente per un principe dopo il desinare ricevete il caffè gratis dalla repubblica del guatemala se pure non preferite quello scelto e tritato dalle negre di venezuela e poi per parlò con amore di suo padre era ingegnere militare nell'esercito austriaco era assai colto sapeva lo spagnuolo l'inglese il francese il tedesco pubblicò vari scritti scientifici che lo zola conserva così il suo napoleone iii rappresentato come un volgare malfattore tutto d'un pezzo tutt'a un tratto tacqui come se una mano mi avesse afferrato alla gola e restai col respiro sospeso allora la mia affettuosa ammirazione di venti anni la costanza del mio ardente desiderio qui la prima idea che passa per il capo è di voltar le spalle e di tornarsene a casa il primo giorno si passa fra tutte quelle meraviglie inglesi con una indifferenza di cretini ci fece tremare le vene e i polsi come un colpo di cannone e ritornammo sui boulevards era l'ora del desinare così nella galleria lunghissima delle arti liberali decorata con una semplicità severa dalla sala delle missioni giù giù fra le biblioteche e le mappe fra gli strumenti chirurgici e i modelli anatomici dove s'arrestano pochi visitatori silenziosi in cui dice le più dure cose senza giri di frase e senza epiteti lenitivi e paccia le pillole amare senza dorarle cosa che ripugna all'indole della critica parigina per veder circolare la vita nelle arterie minori di parigi rivedo con vivo piacere quel verdeggiante e splendido boulevard di sebastopoli e di strasburgo che par fatto per il passaggio trionfale d'un esercito e quella infinita via lafayette in cui le due striscie nere della folla ecco quello che morirà a sant'anna ma qui rimasi in asso da capo per mettere a posto i personaggi e le scene che avevo in mente per dare un'ossatura qualunque al romanzo mi occorreva ancora un fatto uno solo che facesse nodo coi due precedenti intanto la catena degli amici si allunga rapidamente pigliarne delle nuove abitudini tutte le nostre debolezze trovano la fossetta morbida in cui adagiarsi di là dal clamore della strada si sente confusamente la voce profonda degli enormi quartieri nascosti come il muggito d'un mare mascherato sarà un romanziere giudice chirurgo casista fisiologo perito fiscale che solleverà tutti i veli e metterà le mani in tutte le vergogne e darà il nome proprio a tutte le cose freddamente da fargli negare la grandezza che presentano insieme le creazioni le lotte i trionfi gli errori e gli ardimenti di questo vecchio formidabile e allora prendete una risoluzione eroica e rivolgete una domanda da lungo tempo meditata a un amico e non si può dire l'effetto che vi fanno queste cinque semplicissime parole via di clichy numero venti le merci preziose s'ammucchiano i cartelloni multicolori si moltiplicano i muri delle case spariscono sotto una decorazione smagliante puerile e magnifica che seduce e stanca lo sguardo non vi è nessuna bellezza monumentale è una specie di magnificenza teatrale e femminea una maestà d'apparato a stevens e il villems espongono i loro quadri di costumi mirabili di grazia e di colorito e i stevens i suoi cani inimitabili facendo risaltar le mascelle il che gli dava un'espressione più vigorosa di risoluzione e di fierezza parlò del successo in giubba e cravatta bianca che sfogliava un album e gli domando scusa ma voglio dir la verità ed è che al primo vederlo pensai alle scaglie di coccodrillo agl'idoli informi alle memorie dei primi conquistatori fin che il quadro selvaggio e grandioso che vi riempie di pensieri solenni tutto il romanzo di questo secolo conosce profondamente parigi padroneggia insuperabilmente la lingua e pensa si venne poi al più importante degli argomenti ragionamento esse si rialzano da sè a poco a poco nella vostra mente più maestose e più salde disponetevi invece ad adorarle ciecamente e sarete ogni momento costretti a soffocare mille voci di protesta che usciranno dal vostro cuore e dalla vostra ragione di sette palazzi fatati vi accendono nel cervello o nelle ossa il furore dei piaceri vorreste veder tutto ed esser da per tutto ad un tempo a sentire dalla bocca del grande got l'efface sublime dei fourchambault a per parer di statura monaco che offre una tavola lussemburgo che mostra dei banchi di scuola andorre che presenta le sue leggi san marino che fa vedere una macchinetta qui l'esposizione volge un poco all'ameno ma la testa d'un pensatore e il corpo d'un atleta e mani ben fatte e salde di quelle che si stringono e si ritengono strette con piacere mi rammentò a primo aspetto il suo gueule dor e mi parve che sarebbe stato in grado di fare le stesse prodezze sopra l'incudine ma più che all'esposizione si benedice a questa augusta legge a questo immortale e santo affanno il lavoro e si vorrebbe vederlo come un nume simboleggiato in una statua smisurata e splendida quella immensa magnificenza posticcia finisce per sedurci come la poesia maestrevolmente inorpellata d'un seicentista d'ingegno il nostro passo comincia a sonare sul marciapiede dei boulevards come dice lo zola a un uomo così quando gli avete espresso con tutta l'anima quello che sentite per lui lì su due piedi nel primo impeto dell'entusiasmo gli avete detto tutto non rimane che rivolgergli delle domande passate la soglia d'una porta avete fatto un viaggio di mare di due mesi siete in un altro emisfero vi trovate dinanzi a un ideale artistico nuovo che urta e scompiglia violentemente tutte le immagini che sono affollate nel capo fino a quel punto e il primo bicchiere di champagne ci tinge di color d'oro tutti i ricordi della giornata allora con che slancio d'entusiasmo salutiamo la grande parigi l'ospite amorosa e magnifica compreso fra il palazzo indiano e la statua del principe accatastandoli bene dal pavimento alla volta pigiandoli non lasciandoci nemmeno un piccolissimo vano ci starebbe la metà degli scheletri dei morti di fame nelle indie al tempo dell'ultima carestia mi pareva d'essere a parigi da una settimana la folla però ha un aspetto alquanto diverso dai tempi ordinarii abbondano le faccie esotiche immensità gloriosa parigi empie l'orizzonte e par che voglia coprire tutta la terra colle smisurate onde immobili e grigie dei suoi tetti direi diceva quello che credo di poter dire ditemi voi se vi pare che sia a proposito non gestiva affatto teneva tutt'e due le mani sulle ginocchia il quale dopo poche parole mi disse ch'era amico di vittor hugo e che qualche volta scriveva delle lettere in nome suo fra le altre cose gli parlai dell'emozione che avevo provata la mattina salendo le scale perchè mai mi domandò gentilmente penso al suo oriente splendido al suo medio evo tremendo alla preghiera per tutti all'infanta che perde la rosa mentre filippo ii perde l'armada alla carica dei corazzieri della guardia contro i quadrati del qui c'è una bottiglia spropositata di vino di champagne che basterebbe a ubbriacare un battaglione di bersaglieri là un cavaturaccioli mostruoso che par fatto per tirar su i tetti e pieni di speranze e che immenso tesoro d'immagini di sentimenti e di idee portavan via da quel luogo milioni di visitatori di tutta allo sgomento che ci dava la grandezza di parigi succede l'allegrezza della libertà che deriva appunto da quella grandezza lo strepito che ci frastornava da principio finisce per accarezzarci l'orecchio come il rumore di un'enorme cascata d'acqua eppure nel punto che cominciò a parlare fui colto da una distrazione che mi fece patir la tortura non so come mi balenò alla mente quella comicissima scena della di vedere e di toccare la verità per la prima volta certo che per quanto si abbia lo stomaco forte e le nez solide come gervaise all'ospedale qualche volta bisogna fare un salto indietro come a una fiatata improvvisa d'aria pestifera fra le miriadi di personaggi di romanzo che abbiamo nella memoria i suoi rimangono come affollati in disparte e sono i più grossi e i più palpabili di tutti non li abbiamo solamente visti passare e sentiti discorrere dice che gli chiuderà sempre tutte le porte ma a lui non importa d'essere amato egli considera il pubblico come il suo nemico naturale che serve accarezzarlo e questo fantasma occupa tutta la vostra mente e tutto il vostro cuore in quell'oceano di teste voi non cercate che la sua a ogni vecchio che passi il quale vi rammenti alla lontana la sua immagine una voce intima vi dice è lui il cotone è disposto in forma di tabernacoli e di cappelle commemorative le spille a milioni in trofei l'allume di potassa a muraglie la cera di spagna in torri alte come case ora staremo un po insieme mi disse dopo avermi fatto qualche altra domanda e poi verrete di là con me nel salotto dove conoscerete alcuni degli uomini più notevoli della francia gli sguardi languidi e interrogativi s'incrociano e gareggiano davanti a ogni caffè c'è la platea d'un teatro di cui il boulevard è il palcoscenico e allora vittor hugo è grande buono venerabile augusto e non c'è anima umana che in quelle pagine non l'abbia benedetto ed amato e siamo costretti a difendere faticosamente la nostra libertà di spirito se vogliamo attendere a un qualsiasi lavoro tutto precipita che cosa sono questi ammutolimenti improvvisi del cuore forse che il cuore s'addormenta stanco della commozione per ripigliar nuove forze io non so il lantier per esempio lo conobbe in carne ed ossa ed è infatti uno dei caratteri più stupendamente veri dell'assommoir l'idea del frate archangias della faute de descrivimi le tue torture le tue ebbrezze e le tue furie dimmi che cosa pensi e che cosa sei vecchio misterioso e tremendo e abbiamo visto faccia a faccia la morte quando ce la presenta orrenda come in claudio frollo appeso al cornicione della cattedrale o furiosa come sulla barricata di via saint denis o epica come sul campo di davanti ai quadri del de nittis il pittore ardito e fine di parigi e di londra c'è un gruppo di curiosi che si disputano lo spazio egli la farà a modo suo l'uomo avrà l'abitudine di passare la sera accanto al camino colla pipa in bocca e piglierà fuoco accendendo la pipa un paio di stivaletti di squame di pesce un letto di ceralacca una poltrona di cristallo un violino di maiolica un velocipede a vapore qui c'è tutto gli orologi magici il vecchio tronco rimase saldo ed immobile egli passò per tutte le prove fu povero fu perseguitato fu proscritto il parodi aveva inteso dire d'una discussione sopra il chateaubriand seguita a tavola fra il turghenieff lo zola il flaubert e uno dei fratelli ancora otto romanzi da scrivere quando la storia dei rougon macquart sarà finita egli spera che giudicando l'opera intera la critica gli renderà giustizia intanto lavora tranquillamente e va diritto alla sua meta le trottole miracolose le bambole che parlan francese le spagnuole di legno che v'insegnano a maneggiare il ventaglio non ci manca proprio altro che l'ago di emilio praga gli specchi di ventisette metri quadrati di superficie rotaie d'un sol pezzo di cinquanta metri e fili metallici lunghi venticinque chilometri aggiungete ancora il martello smisurato del creusot che pesa ottantamila chilogrammi flutti di gente che attraversa la strada di corsa arrischiando le ossa s'accalca sui marciapiedi assalta i chioschi da cui si spandono miriadi di giornali si disputa le sedie davanti ai caffè e rigurgita all'imboccatura delle strade perciò rimasi lì senza parola e d'altra parte che cosa poteva dire a me lui nondimeno per levarmi d'imbarazzo mi fece parecchie domande intorno alle mie impressioni di parigi all'esposizione quest'idea d'esser nato a parigi d'aver avuto questo segno di predilezione da dio sta in cima a tutti i pensieri del parigino come una stella che irradia tutta la sua vita d'una consolazione celeste un lavoro quasi sempre lungo ma io mi ci metto flemmaticamente e invece d'adoperarci l'immaginazione ci adopero la logica stizza mi divorava mi sarei morso le mani e dato dei pugni nella testa e mi ricordo ch'ero ancora in questo stato quando la porta s'aperse e mi trovai nell'anticamera illuminata da una lampada appesa al soffitto ma fu quello grazie al cielo l'ultimo momento kanut e quell'orribile occhio di fuoco che insegue caino dimmi in che parte dell'inferno hai scovato l'amore del prete claudio e in che parte del cielo hai visto il viso bianco vino egli è naturalmente franco anche se i suoi modi non lo paiono non diffidente più facile a essere ingannato che a ingannare l'ultima sala delle belle arti mette nella galleria del lavoro non si può immaginare un più strano cambiamento di scena qui tutto è agitazione e strepito si vedono le piccole industrie all'opera e le macchine innumerevoli che aiutarono le braccia dell'uomo al collocamento delle cose enormi poi richiamare alla mente il lavoro immenso e febbrile dell'ultimo mese di respirare una boccata d'aria su quella torre di babele assistendo da un gradino della scala sterminata al lavoro immenso confortati dal dolce pensiero che si scapperà fra quindici giorni o quel tempiaccio greco romano della borsa o quell'enorme e splendida caserma di cavalleria delle una cocotte frequenta i gran restaurants mi metto a studiare i gran restaurants frequento quei luoghi per qualche tempo osservo interrogo noto indovino era in piedi solo immobile che cosa gli dissi a diciott'anni in quelle occasioni si versano delle lagrime il pianto è la grande e dolce eloquenza della prima giovinezza pensando che ci aspetta dopo la corsa una bella mensa coronata di spalle bianche e tempestata di frizzi e dopo la mensa una nuova commedia dell'augier e suscitò degli eserciti di nemici ma si trascinò dietro degli eserciti una legione di scrittori fanatici e devoti gli si strinse e gli si stringe intorno e combatte in sua difesa e nel suo nome la sua risposta mi diede una grande soddisfazione le ventre de paris rispose e infatti la storia di quel grasso e iniquo pettegolezzo plebeo che finisce per perdere un povero galantuomo e prevalere le sue forti facoltà di romanziere e propugnando queste teorie difende ostinatamente i suoi lavori drammatici un amico andò a visitarlo dopo la caduta del suo alzano le teste le braccia le mazze le lame fitte e intricate fino alle vlte altissime producendo il fragore d'una battaglia come egli direbbe tutto il cte noir delle opere sue ma a un tratto come m'accadde di vedere quella sera la sua apparizione improvvisa in mezzo a una folla di romanzieri in abito nero ben educati e sorridenti che dicono mille oscenità in forma decente in romanzetti color di rosa fatti per le alcove e per le scene e vi sembra di passare di salone in salone in un immenso palazzo scoperto o per un seguito di vastissimi patios spagnuoli fra le pompe d'una veglia in mezzo a un milione di invitati senza sapere quando arriverete all'uscita che importa lo strangolamento è riuscito il pubblico della prima sera ha stretto la corda e la critica ha dato l'ultimo strappo dove grazie alla solitudine potete prendere l'andatura libera del viandante dalle ossa rotte improvvisamente vi fermate davanti alla magnificenza delle sete cronaca del quale bisogna saper dir qualche cosa in conversazione pur che se ne parli comunque se ne parli è una fortuna la critica vivifica tutto non c'è che il silenzio che uccida il mestiere di lavandaia e pensai subito a quella descrizione del lavatoio che misi nel romanzo che è la descrizione d'un lavatoio vero in cui passai molte ore c'erano cinquecento de amicis di tutte le stature che ingombravano la scala dietro di me affollati e stretti come acciughe tra il muro e la ringhiera che mi dicevano tutt'insieme a bassa voce avanti farvi pesare portare fotografare profumare curare ci sono stazioni di pompieri corpi di guardia farmacie infermerie non manca che il camposanto può tutto ed è grande nella tragedia e insuperabile nell'idillio noi tutti abbiamo sentito scricchiolare le ossa d'esmeralda nel letto della tortura i suoi difetti sono grandi come il suo genio non nèi ma gobbe colossali che ci fan torcere il viso l'architettura della più parte dei suoi romanzi è deforme sono episodi spropositati ma tutto è oscurato dai tesori favolosi delle indie da quel monte di armature di coppe di vassoi di selle di tappeti di narghilè sfolgoranti d'oro d'argento e di confusamente dietro agli alberi che stendono i loro rami frondosi sui chioschetti sui sedili dei marciapiedi sulle piccole stazioni degli omnibus sulle fontane seguono gli stati uniti il colosso dalle cento teste ha ancora la sua grossa mano di lavoratore un po restìa al pennello io non ricordo che la risata della bella donna dell'hamilton e le faccie buffe dei ridacchioni del brown la via massima dei trionfi mondani il grande teatro delle ambizioni e delle dissolutezze famose dove affluisce l'oro il vizio e la follia dai quattro angoli della terra ma una vasta e confusa lingua d'un tempo avvenire per la quale non ci sia nulla d'inesprimibile e di straniero di questa potenza espressiva come del coraggio del suo genio egli abusa il raggio della fiammella e come luccicano in un angolo oscuro le gambe d'una seggiola e i cardini d'una porta dalla descrizione d'una bottega ci fa capire quando non si bisbiglino tremando nel finestrino d'un confessionale nell'ordine materiale ci fa sentire tutti gli odori tutti i sapori e tutti i contatti via levatene un po la voglia povero giovane perchè te la leggo proprio sul viso e m'hai l'aria d'un buon diavolo sincero e l'osservai infatti questi contrasti son frequentissimi girate per esempio nello scompartimento del così detto article de paris pieno di cofanetti di pettini di canestrini di scrignetti d'infiniti ninnoli graziosi e preziosi le stoffe da cinquecento lire il metro fatte a cinque centimetri il giorno il servizio da tavola degli stati uniti a cui lavorarono per diciotto mesi duecento operai la fontana scolpita a cui lavorò un contadino scozzese per sette anni gli omnibus di tutte le forme che paion case ambulanti s'incalzano la gente s'incrocia correndo in tutte le direzioni come se giocasse a bomba da una parte all'altra della strada nulla di tutto questo è difficile immaginare un linguaggio più semplice un tuono più modesto un modo di porgere più naturale di quello ch'egli usava in quella conversazione e allora si ripiglia coraggio ma pure è una cosa che spaventa quel presentarsi là sconosciuti senz'altra scusa che l'impulso del cuore ho però bisogno di veder tutto un aspetto mi basta gli altri li indovino qui sta l'ingegno quando scriveva la page d'amour diceva farò piangere tutta parigi che passa a processioni a turbe a gruppi come un esercito sbandato per riversarsi nei giardini esterni o nelle gallerie delle macchine quando ci libereranno dai loro eterni visconti e dalle loro eterne marchese questi ostinati frustasalotti non ce n'hanno ancora imbanditi abbastanza di quei loro protagonisti nobili giovani belli spiritosi io esprimo le mie impressioni del primo giorno semplicemente ebbene ciò che mi fece più meraviglia non sono le cose esposte è l'arte dell'esposizione poi mi domandò di che paese siete inteso ch'ero italiano mi guardò fisso poi mi prese di nuovo la mano mi fece sedere e sedette che cosa dirgli dio buono una di quelle figure alte e candide davanti a cui si scopre la fronte senza esitazione e senza reticenze e il cui nome è un titolo di nobiltà e un conforto per il genere umano io lascio ad altri il risolvere questa quistione se in qualche caso uno smisurato sentimento di sè non sia un elemento del genio e come un'aria di pace e di cortesia che mette il desiderio di distribuire strette di mano da tutte le parti e di fondare un giornaletto settimanale per intimare il disarmo dell'europa mezzo mondo veduto di scorcio la via d'una grande città di là da venire in un tempo di fratellanza universale quando saranno sparite le patrie a primo aspetto non sembra che una splendida bizzarria e si pensa che il mondo ha avuto un quarto d'ora di buon umore per veder scintillare e inumidirsi mille occhi davanti al suo glorioso montenegrino ferito quanti cari e nobili artisti mancano alla festa e avrei voluto infatti che non fosse possibile mi pareva d'aver commesso un atto insensato ma cosa ho fatto mi dicevo bisogna che mi abbia dato volta il cervello un esercito d'operai d'ogni paese formicolanti sull'orlo dei tetti sulla sommità delle cupole nelle profondità della terra sospesi alle corde ci sono molti parigini certo che sono spiritosissimi ma questi lavorano per tutti la superiorità loro è che il grosso della popolazione è un eccellente conduttore di questa specie d'elettricità dell'ingegno di tesori di vegetazione e di vita e che ventiquattro mesi prima non c'era là che un deserto allora non si frena più quel sentimento d'ammirazione che al primo entrare era stato turbato da un effetto spiacevole d'apparenza ammirate ringraziate e tacete il genio non ha difetti i suoi difetti sono il rovescio delle sue qualità ecco tutto e così sotto la forzata pacatezza con cui risponde alle osservazioni di lamartine sui miserabili si sente il ruggito soffocato del leone ferito e poi oramai si ritiene quasi al di sopra della letteratura si riguarda quasi come un sacerdote di tutte le genti sopravvissuto per decreto della provvidenza a mille prove e a mille sventure per vegliare sull'umanità in cui il meno turpe degli amori è l'amor d'un figliastro per la matrigna e la donna più onesta è una mezzana il romanzo infatti fece chiasso ha trovato il mio spirito grossolano diavolo come si fa a sopportare la franchezza d'un uomo che viene avanti con un stile diretto e che chiama le cose col loro nome una che m'è sfuggita affatto alla memoria e un'altra che m'è rimasta impressa profondamente una signora di forti membra di capelli bianchissimi di viso grande e aperto illuminato da due occhi profondi taciturna l'artista che mi aveva aiutato a esprimere mille sentimenti e a render l'immagine di mille cose che senza di lui mi sarebbero forse rimaste sepolte per sempre nell'anima lo zola non è in grado di compensare i loro sudori con una lode sincera poi diede al parodi due risposte monosillabiche in cui si rivelò tutta la franchezza della sua natura e lasciate in un canto l'hugo per mesi e qualche volta per anni e vi pare d'esservene staccati per sempre ma che egli v'aspetta e poi un contrasto curiosissimo le esposizioni di due paesi profondamente diversi che par che si guardino l'un l'altro stupiti di trovarsi di fronte i delicati si ritirino è un affar convenuto egli non tacerà nulla non abbellirà nulla non velerà nulla nè sentimenti nè pensieri nè discorsi nè atti nè luoghi porta colla sua amabile e virile franchezza coi suoi gesti risoluti col suo bel viso pallido e fiero e veduto così sul fondo del suo studio elegante non lo capì e non lo fece suo che lungo tempo dopo fin qui nessuna lettura gli aveva lasciata una profonda impressione trasparenti colle sue statue colossali colle sue sessanta porte maestoso come un tempio e leggiero come una sola immensa tenda d'un popolo vagabondo che lasciava vedere un largo torace sporgente atto a rompere l'onda degli odii e delle ire letterarie in tutto il tempo che rimasi con lui non lo vidi mai ridere lo scherzo s'affila confricato come è sempre come lama a lama con uno scherzo rivale il senso comico continuamente esercitato s'affina e a poco a poco ci si attacca col riso parigino la filosofia allegramente coraggiosa del quando la materia gli cresce la recide per farla rientrare in quella forma o quando gli manca fa un sforzo per tirarla a quel segno ai macchinoni che vi suonano a festa l'ora dei dolci appuntamenti coi rintocchi d'una campana da cattedrale quasi tutti gli scompartimenti sono preannunziati da qualche cosa all'apparire dei suoi primi romanzi tutti pronunziarono il nome del balzac il charpentier lo presentava agli amici dicendo ecco un nuovo balzac preoccupato com'è sempre dal pensiero di essere un oggetto di curiosità e di studio per lo straniero sta in guardia regola il gesto e il sorriso sfrontatamente ha in questo anche lui come dice dello shakespeare vittor hugo une sorte de parti pris gigantesque a questo partito preso adatta conseguentemente l'arte sua che viene ad essere una riproduzione piuttosto che una creazione tra mille cose che vi raccontano storie di fatiche di dolori e di pericoli da cui uscite pensierosi e ritemperati di qui ritornate nella civiltà fra le meraviglie della ceramica in una sala che presenta l'aspetto di una galleria di quadri e finalmente più vicino all'entrata dan nell'occhio gli stati uniti sdegnosi che non vollero prender parte alla gara le divagazioni della fantasia in mezzo ai mille oggetti che ricordano le lotte e i lavori immani dei coloni nelle solitudini del nuovo mondo che nessun altro sentisse ah non mi mancavano mica allora le cose da dirgli il coraggio m'era venuto mille domande mi s'affollavano con mia sorpresa quello che m'era stato detto del suo modo di parlare in privato io m'aspettavo di sentire le antitesi i grandi traslati la forma concettosa e paradossale e l'intonazione imperativa che è nei suoi scritti specialmente degli ultimi anni altri sgranocchiano pane e prosciutto camminando delle coppie coniugali dormono saporitamente sui sedili in mezzo alla folla dopo due o tre mesi di questo studio mi sono impadronito di quella maniera di vita la vedo la sento la vivo nella mia testa per modo che son sicuro di dare il mio romanzo il colore e il profumo proprio di quel mondo e fresca della svizzera svariata di cento stili immagine vera d'un paese di cento pezzi e d'una famiglia d'artisti vaganti alla ricerca d'un ideale d'una scuola d'un centro di sentimenti e di idee il pezzo di legno in frammenti di mobili la ricamatrice svizzera ricama con trecento aghi il papirografo inglese riproduce trecento esemplari d'un manoscritto non c'è alto sentimento o bella idea che non trovi presa istantaneamente nell'anima sua la sua intelligenza agilissima rende mirabilmente facili e piacevoli non ha d'altra parte delle facoltà molto varie e lo sente e quindi aguzza e fortifica mirabilmente quelle che possiede per supplire al difetto delle altre vi par di sentir ridere delle macchinette sembra che abbian fatto tutte un corso di civetteria dalla stessa maestra in fondo a tutte le sue scene e dietro tutti i suoi personaggi spunta la sua testa enorme e superba quasi tutte le sue creature portano l'impronta colossale del suo suggello e parlano il linguaggio del genio a folle serrate che ci arrestano all'improvviso nelle ombre deliziose del parco monceaux intorno alle grandi arcate leggiere delle eppure non è questo il più bello spettacolo della notte si va innanzi fino alla maddalena si svolta in rue royale si sbocca in piazza della concordia e là in fondo ai caffè sino agli ultimi specchi delle sale riposte incisi dai diamanti delle belle peccatrici nella folla abbonda il bel sesso che di giorno pareva sopraffatto e disperso immagini e colori che presentano tutti insieme un gran quadro malinconico nel quale matte appena un sorriso la bianchezza argentea delle filigrane di cristiania come uno spiraglio sereno in un cielo rannuvolato parlami della tua infanzia delle prime rivelazioni del tuo genio di quando il chateaubriand ti chiamò fanciullo sublime raccontami delle tue veglie tempestose arrivati a un certo punto sentite un fracasso indemoniato d'organi di clarini di violoncelli di trombe che sembra un'orchestra di pazzi è l'esposizione degli strumenti di musica e che si svolge dalla prima all'ultima pagina in quel singolarissimo teatro delle halles pieno di colori di sapori e d'odori fra quelle pescivendole dalle rotondità enormi e impudenti nella quale s'alternano colle bizzarrie graziose della moda le forme correttamente eleganti del rinascimento dopo di che non resta che la galleria dei prodotti affermare risolutamente il proprio diritto alla gloria chi si fa piccino è perduto guai al modesto e lo zola non è nè modesto nè orgoglioso è schietto davanti agli immensi magazzini di novità assiepati di carrozze intravvedendo di lontano ora un fianco del teatro dell'opera ora il colonnato della borsa ora la tettoia enorme d'una stazione se siano neri o azzurri non ricordo sono occhi vivissimi e mobilissimi che paiono socchiusi e appariscono soltanto come due punti scintillanti che quando fissano penetrano in fondo all'anima là dietro un velo di nebbia faccie mostruose e stupefatte di incas che tendon l'orecchio agli squilli vittoriosi della civiltà che s'avanza certo che dopo la prima esitanza si fanno delle riflessioni incoraggianti si pensa per esempio che il sentimento che ci trattiene dal presentarci a un uomo orgoglioso che ammiriamo non è in fondo che un sentimento d'orgoglio e quando ti sgorga dalla penna uno di quei versi che vanno al cuore come un colpo di pugnale o come il grido d'un angelo dove l'hai conosciuta la tua rose della i primi mesi sono bellissimi in specie per i cambiamenti che seguono in noi si prova subito un raddoppiamento d'attività fisica per effetto del raddoppiamento di valore del tempo e l'orologio fino allora sprezzato assume la direzione della vita e la posterità li saluta con riverenza come grandi atleti feriti egli sarà certo ammirato almeno come uno dei più strani fenomeni letterari del suo tempo a destra la gran fornace del boulevard degli italiani a sinistra il boulevard infocato delle cappuccine che si prolunga fra i due muri ardenti del boulevard della maddalena tutti i suoi libri terminano con un grido straziante tutte le voci che escono dalle sue opere formano riunite un lamento solenne misto di preghiera e di minaccia e quando alza il pugno robusto par che non debba abbassarlo che per stritolar qualche cosa in quei momenti sul suo viso si legge la storia di tutte le sue lotte e di tutti i suoi dolori intitolata gl'invalidi di chelsea dinanzi ai quali si chinerebbe la fronte in atto di venerazione i poveri di londra di luke fildes che là ci spingemmo ancora nei giardini dei campi elisi a girare fra i teatri a cielo aperto i chioschi gli alcazar i circhi i concerti le giostre per interminabili viali affollati e un chiodaio parigino rappresenta con nient'altro che coi suoi chiodi dalla testa dorata il palazzo del trocadero colla sua cupola colle gallerie e colla cascata estatici davanti a una bellissima ragazza inglese che lavora degnate appena d'uno sguardo la macchinetta ingegnosa che luccica sotto le sue mani vedervi v e non ostante una mattina mi trovai senza avvedermene nel cortile della casa di via clichy siamo d'accordo ma è quasi sempre la bandiera non della propria fede ma del proprio ingegno e lo stesso zola è sempre realista anche quando dà cuore e mente agli alberi e ai fiori un numero del journal des abrutis con un articolo a doppio taglio sull'esposizione delle vacche un gabinetto per gli esperimenti del fonografo e un bottegaio che dà il volo a un nuvolo di farfalle di penna per adescare i bimbi che passano e infine un romanzo più originale di tutti che si svolgerà sopra una rete di strade ferrate una grande stazione in cui s'incrocieranno dieci strade colorato d'un sentimento di tristezza virile centocinquanta quadri dominati tutti dai soldati svedesi che portano il cadavere di re carlo giù per la china d'una via solitaria nella neve altri fogli c'erano appunti di vario genere ne notai due principalmente venti pagine di descrizione della tal cosa dodici pagine di descrizione della tal scena da dividersi in tre parti e non ci rimane più alcuno di quei piccoli ozii i quali come in una marcia militare i riposi irregolari infiacchiscono invece di ristorare le forze tre giorni dopo l'arrivo senza che ce n'accorgiamo la cadenza abituale del nostro passo è già accelerata e il giro del nostro sguardo ingrandito ma che il gamin di parigi sia proprio di tanto più arguto del vallione di napoli e del becerino di firenze come si riposa l'occhio e la mente uscendo dalla porta rossa di pekino par di tornare nella propria patria in mezzo ai fratelli e agli amici siviglia canta granata sorride barcellona lavora e cercate di rappresentarvi tutto quanto di più strano e di più raro può mettersi in corpo un uomo senza rischiare la vita c'è tutto teatro tesoreggiati tutti i pettegolezzi della sua storia e della sua cronaca conosciuta la sua città come la palma della mano tortoni più famoso di molti monumenti immortali che avesse i piedi nelle viscere del globo e la testa più alta delle montagne e dirgli gloria a te secondo creatore della terra signore formidabile e dolce dei diseredati dalla natura e degli abbandonati dal mondo di chi non ha pane di chi non ha patria di chi non ha libertà di chi non ha speranze di chi non ha luce questa è la sua grandezza vera e incontestabile tutto egli lo ha detto a chiare note nel suo libro sullo shakespeare nel quale s'è servito del tragico inglese per dire al mondo quello che pensa di se stesso le sue vergini morte a quindici anni i suoi galeotti i suoi sultani le sue guardie imperiali i suoi pezzenti i suoi frati e vi parrà d'aver dinanzi l'opera non d'un solo ma d'una legione di poeti e il gridio dei due piccoli zola che giocavano nella stanza accanto vi aggiungeva una nota di gentilezza che lo rendeva più nobile e più caro dotato invece come si ritrova egli concepisce il romanzo in maniera che il suo concetto e il suo scopo non inceppano menomamente la libertà del suo lavoro inteso ad una scena e ad un dialogo par che dimentichi il romanzo è tutto lì essa non sente che i ruggiti e le cannonate e guai a chi non ha coraggio è quello che mi diceva il parodi qui non si stima chi mostra di non stimare sè stesso per prima cosa bisogna affermare ma fresca e sanguinante che par della mattina e andarvela a far cuocere voi stessi collo specchio ustorio dell'università di tours nella galleria delle arti liberali di francia che una fede ferma in cui la sua anima si riposi la fede è una sorgente a lui necessaria di torrenti di poesia e dio è un personaggio dei suoi romanzi e dei suoi canti un mondo tutto ideale in cui egli si sprofonda come un estatico trasportando con sè il lettore abbarbagliato e stordito ci accende il viso col suo fiato ci costringe a poco a poco a pensare e a vivere a modo suo e ci attacca tutte le sue sensualità dopo quindici giorni lo straniero più restio fa già la gobba come il gatto sotto la sua mano profumata poi non ricordo più bene so che m'accorsi improvvisamente che salivo le scale ma colla profonda sicurezza che arrivato alla porta sarei tornato giù senza sonare così la duchessa v'ha liberato dalla tentazione di portar a casa una splendida veste colbert e aleon che avrebbe spazzato netto il vostro piccolo patrimonio traverso a foreste di ferro e di rame in mezzo alle opere innumerevoli della galvanoplastica fra cui torreggia il vaso colossale del dorè e via via il museo statuario del i suoi angeli il suo ciel bleu e tutto il suo mondo luminoso e soave ma non sono che lampi rari sul suo viso come nei suoi libri schietto colla stessa schiettezza con cui riconosce i lati deboli del suo ingegno come si è visto ne dice i lati forti parlando dei suoi studi dal vero dice un prete spretato finalmente completò le mie cognizioni gli domandai se aveva fatto pure degli studi così accurati e così pratici per descrivere la vita delle halles al tumulto lontano di parigi con uno struggimento inesprimibile di desiderio e d'invidia e dal fondo del vagone al buio rivedete la città e allora s'impiglia e si ravvolge nel proprio pensiero e vi s'aggira come in un labirinto senza trovarne l'uscita il sesso mascolino dunque quel formicolìo di gommeux mostre di uomini con quei vestiti da modellini di sarto da cui spunta la cocca del fazzoletto e la punta della borsina e il guantino e il mazzettino indienne ebbi appena il tempo di pensare oh numi che cosa dirò se mi attaccano sulla filosofia indiana la porta si richiuse mi parve che seguisse un silenzio profondo è vero che la strada per cui s'è messo è così profondamente incassata e inclinata che non si capisce come ne possa uscire ma è certo che ci si proverà io mi son fatti molti nemici colle mie critiche teatrali in cui la sincerità è la mia sola forza chi giudica i lavori degli altri s'espone alle rappresaglie che non lasci nell'animo netta ferma immutabile l'avversione o il disprezzo per le basse passioni che vi sono trattate è una inesauribile decorazione grafica variopinta ed enorme aiutata da immagini grottesche di diavoli e di fantocci alti come case che v'assedia vi ornate di stemmi decorate di statue coronate di bandierine che s'aprono in colonnati ed in portici e sporgono in terrazze a balaustri in balconi vetrati a cui fa seguito quello degl'italiani quello delle capucines e quello della madeleine ah ecco il cuore ardente di parigi già incominciate di fatto nel palazzo stesso dell'esposizione poi vengono le regioni che s'attraversano di corsa selve di lame sguainate e irte e file di sale in cui non son che fili e tessuti in momenti solenni della vita accanto al letto d'un moribondo durante una grande battaglia della coscienza i suoi versi ripassano per la mente come lampi e risuonano all'orecchio consigli d'un amico affettuoso e severo che ci dica sii uomo che abbia maneggiato un pennello più potente per dipingere le miserie un coltello anatomico più affilato per aprire i cuori straziati uno scalpello più magistrale questo è il suo più alto merito egli ha buttato in aria con un calcio tutti i vasetti della toeletta letteraria innamora le lastre gigantesche di cristallo o gli specchi innumerevoli le rivestiture di legno nitidissimo che salgono fino a mezzo degli edifizi riflettono ogni cosa come se s'accorgesse soltanto in quel momento che noi eravamo là e per toglierci questo sospetto ci salutava con un sorriso benevolo e rapido che voleva dire non vi scordo nello stato d'animo in cui si trovano tutti dopo un banchetto festoso in cui il vino sia colato a profusione disposto e pronto in egual modo a commettere un grosso sproposito e una grande azione ad abbracciare un nemico accanito e a provocare il vicino per una parola le voyez bien e tutti risposero a una voce è vero poi un po l'uno e un po l'altro ricominciarono che ricorre ad ogni pagina i firmamenti mille volte percorsi gli astri continuamente invocati gli angeli le aurore gli oceani di luce mille sogni e mille visioni della vita futura perchè bevono l'assenzio e cantano in falsetto e hanno la donnina che li aspetta alla porta che pedanteria ma non è neppur questa l'ultima impressione che si riceve da parigi improvvisamente la governante ricomparve e disse gentilmente il signor vittor hugo la riceverà con piacere questa sera alle nove e mezzo l'amore di ruy blas la disperazione di fantina e chi può scordare i brividi di terrore ch'egli ci ha fatto correre per le vene e le lacrime che ci ha fatto sgorgare dagli occhi un violento fremito di consenso cento volte più eloquente dell'applauso e infine dicendo quella frase v'è una cosa più grande di qualunque trionfo ed è lo spettacolo della patria che apre le braccia e del proscritto che appare all'orizzonte le armature colossali dei palombari le torri di merci e i fari giranti tra i nuvoli di fumo i getti d'acqua e le pioggie vaporose delle macchine a vapore questo maestoso e terribile spettacolo salutato dalle detonazioni delle macchine da gaz da poterseli fissare immutabilmente nel pensiero e così v'affaticate per anni intorno alle sue opere senza riuscir mai a formarvene un giudizio che non abbiate di tratto in tratto a mutare e si rientrò a mezzanotte sonata nei boulevards ancora risplendenti affollati rumorosi allegri come sul far della sera come se la giornata ardente di parigi cominciasse allora come se la grande città avesse ucciso il sonno e formano un drappello di paggi nella corte di vittor hugo mi fu poi indicato infatti in mezzo a loro un poeta di quella famiglia catullus mendes del quale avevo già osservato il viso espressivo e simpatico e i lunghi capelli alla nazzarena i suoi grandi rivali discesero l'un dopo l'altro nel sepolcro sotto i suoi occhi una serie di sventure tragiche disperse la sua famiglia tutti i rami della quercia caddero l'un sull'altro fulminati non ci sono punti alti da cui si domini con uno sguardo un grande spazio è una continua pianura in cui si cammina a capo chino deviando ogni momento e arrestandosi ad ogni passo ad osservare la pietra l'insetto l'orma domani tutta l'enorme galleria è piena dell'immenso affanno del lavoro e sulle prime quell'agitazione affatica e rattrista ma a poco a poco facendovi l'udito e fermandovi il pensiero in quel fragore pauroso di fischi di sbuffi non potei dire una parola ma egli mi guardò e mi comprese e disse stringendomi la mano e fissandomi con uno sguardo sorridente e un po triste addio caro signore per ora l'ultimo giudizio non ha che trentasette anni è ancora nel fiore della sua gioventù di scrittore ed è possibile che si trasformi crescendo di statura è libero di rivolgere tutte le sue facoltà al proprio fine che è di ritrarre dal vero e può così raggiungere in quest'arte un grado altissimo di potenza quel mondo oltrecchè vivendo per qualche tempo come ho fatto in quella cerchia sociale ho conosciute delle persone che vi appartengono ho inteso raccontare dei fatti veri so quello che vi suole accadere che molte cose son già comprate avete messo gli occhi sopra un meraviglioso servizio da tavola della casa cristophle che vale quattrocento mila lire ma ve l'ha buffato il duca di santoa tutta quella linea così mattamente spezzettata di tetti acutissimi di torricciuole gotiche di chioschetti e di campanili di guglie e di piramidi quella fuga di facciate di colori vivissimi lucenti di mosaici e di dorature nelle sue critiche infatti dà addosso a tutti ne raccolse parecchie in un volume e le intitolò i miei odii si capisce da soddisfare tutti i bisogni e da riparare a tutti gli accidenti potete telegrafare a casa scrivere le vostre lettere fare il bagno prendere di tanto in tanto una scossetta elettrica quanti lavoratori sudano nella solitudine quanti si preparano alla lotta pubblica nell'oscurità con incredibili fatiche come ogni maniera d'ingegno non solo ma qualsiasi parzialissima facoltà appena più che mediocre un giovane ben piantato solidement bti un po somigliante nella travatura delle membra a vittor hugo più grasso e dellopéra comique dall'altra le bande di dieci reggimenti e nel mezzo tutti gli strumenti musicali della terra dal nuovo pianoforte a doppia tastiera rovesciata fino al corno e al tamburino dei selvaggi accompagnati dai trilli in falsetto di mille soprani da cafè chantant ritorniamo nel cuore della città qui par che faccia giorno daccapo non è un'illuminazione è un incendio i boulevards ardono tutto il pian terreno degli edifizi sembra in fuoco socchiudendo gli occhi par di vedere a destra e a sinistra formata d'una sala unica cinta d'una larghissima galleria dove si sfamano insieme cinquecento persone rumoreggiando come una grande assemblea di è una cosa che sgomenta davvero bisogna considerare prima il grande lavoro del livellamento per il quale si smossero o si trasportarono cinquecentomila metri cubi di terra provincia d'un certo frate maestro di scuola stato condannato dai tribunali per abuso di forza certe rispostaccie date dall'accusato ai giudici gli avevano presentato il carattere assisto alla toeletta d'un'attrice e tornato a casa abbozzo la mia descrizione una cocotte va alle corse a un grand prix ecco un'altra descrizione che metterò nel romanzo a una conveniente distanza dalla prima vado a studiare un disse dopo una delle sue più grandi cadute io sono a terra ma l'arte è in piedi forse che la battaglia è perduta perchè il soldato è ferito al lavoro e ricominciamo difendendo una sua commedia caduta dice perchè è caduta perchè il pubblico s'aspettava dall'autore dei rougon macquart una commedia straordinaria di primissimo ordine qualcosa di miracoloso nell'esposizione francese delle lame un coltellaccio damascato davanti al quale le più grandi navajas della spagna non paiono che temperini oltre a questo c'è una moltitudine immobile e muta di gente d'ogni paese che produce una strana illusione ogni momento rasentate col gomito qualcuno colorì il suo pensiero con un atto solenne della mano e con uno sguardo dolcissimo e triste che provocò un uragano d'applausi e di grida ed ecco quelle del primo giorno come le può rendere una mente stanca e una penna presa ad imprestito dall'albergatore prima d'esser condotto all'esposizione bisogna che il lettore entri con noi in parigi un giorno in cui vi sentite rabbiosamente stanchi di quell'immenso teatro impregnato d'odor di gaz e di pasciulì dove ogni spettacolo finisce in una canzonetta uscito fuori dal piccolo cerchio della sua vita ordinaria lo spettacolo della vita immensa di parigi esalta tutte le sue facoltà e tutti i suoi sentimenti buoni e cattivi ai caratteri largamente sviluppati in un'azione semplice e logica alle analisi libere e profonde e ai dialoghi sciolti da ogni convenzione a una forma insomma in cui possano spiegarsi l'impulso di simpatia che non si sentirebbe per ciascuno visto a parte si sente per tutti vedendoli insieme e il cuore risponde e acconsente a tutti quei palpiti d'amor di patria con un'espansione d'affetto che abbraccia il mondo dei cinque cataletti di lucrezia borgia sentivo per lui un affetto pieno di trepidazione e di sospetto ma il desiderio di vederlo era ardente e andò crescendo cogli anni io mi ristringo ad esprimere una matta ammirazione per la leggerezza miracolosa dei servizi da tavola di clichy fabbricati proprio per un banchetto di regine di diciott'anni bionde e sottili come creature d'un sogno ah in faccia al finestrino del portinaio e sentii con un certo stupore come se parlasse un altro la mia voce che diceva sta qui vittor hugo e ad ogni ora che passava mi pareva che la sua figura si innalzasse di un palmo e che il mio cuore ringiovanisse d'un anno il suo romanzo sarà intitolato le soldat e conterrà una grande descrizione della battaglia di sédan egli andrà apposta a sédan ci starà quindici giorni studierà il terreno con una guida palmo per palmo e forse ne uscirà qualche gli pareva che lo zola fosse stato uno dei difensori e lo interrogò per accertarsene e allora segui questo curioso dialogo ecco vittor hugo come io lo vidi nel colmo delle sua gloria le generazioni avvenire lo vedranno alla stessa altezza e fanno ressa agli scali e la voce confusa della moltitudine si mesce ai canti delle mille donne affollate nei lavatoi al suono dei corni e delle campanelle allo strepito delle carrozze dei quais al lamento del fiume e al mormorio degli alberi delle due rive c'erano centinaia di stranieri che non l'avevano mai visto il suo nome suonava su tutte le labbra quasi tutti gli sguardi eran rivolti dalla parte del palco dove doveva apparire ed è italiano anche in questo che ha la nostra causticità genuina consistente più nella cosa che nella parola e non il vero spirito francese e lo riconosce e se ne vanta je n'ai pas in mezzo ai mille razzi matti di quelle conversazioni precipitose e sonore il sorriso canzonatorio della bella signora non lo conoscono che nei frammenti delle sue opere o nelle ispirazioni che v'hanno attinte le altre arti chi strapperà più dalla memoria umana ernani triboulet il non son personaggi che recitino la commedia son gente intesa alle proprie faccende colta colla fotografia istantanea senza che se n'accorga nel romanzo c'è qualche mese o qualche anno della vita di ciascuno le agonie più tragiche tutte le stregonerie tutti i delirii tutte le allucinazioni della mente umana sono passate per la sua penna intendere accennò pure di volo alla gran quistione del realismo e dell'idealismo su questo argomento rispetto profondamente le opinioni di uno scrittore come lo zola il museo enorme s'apre colla esposizione della scultura di francia a cui seguono le sale dell'inghilterra qui a dirla schiettamente di tutta quella pittura corretta una persuasione profonda lo guida e lo fa forte che si debba dire e descrivere la verità dirla e descriverla ad ogni proposito a qualunque costo qualunque essa sia tutta sempre senza transazioni noi consacriamo a te il vigore della gioventù la tenacia dell'età virile la saggezza della vecchiaia il nostro entusiasmo le nostre speranze il nostro sangue dalla reggia alla capanna dai deserti di ghiaccio ai deserti di sabbia dalle più sublimi altezze alle più arcane profondità della terra melanconiche e dirimpetto alle immagini degli oggetti ritrovati negli scavi delle terre famose di fronte alla poesia delle rovine immortali e delle ceneri glorificate dal mondo oltre a ciò l'aura politica del momento gli è favorevole egli è un poeta popolare e un tribuno vittorioso e porta sulla corona d'alloro come un'aureola sacra di genio tutelare della patria nella quale son raccolti i più bei lavori dei quarantamila operai di besanon dagli orologi microscopici che si possono spedire alla fidanzata nella busta d'una lettera ma la critica è giusta forse benchè si trovino nei suoi discorsi parlamentari dei mirabili esempi di risposte improvvise a botte inaspettate o lo scidam o arrischiarvi a gustare il liquor di fichi nel padiglione del marocco rallegrato dagli strimpellamenti di tre suonatori uno dei quali pesa centonovanta chilogrammi a stomaco vuoto era l'uomo che m'aveva spinto cento volte col cuore gonfio di tenerezza tra le braccia di mia madre ma era anche l'uomo che m'aveva fatto balzar sul letto più volte nel cuor della notte atterrito dall'apparizione improvvisa questo secondo salotto era pieno di gente la maggior parte amici di casa era un salotto di grandezza media piuttosto basso tappezzato di rosso mobiliato signorilmente senza pompa e allora può intervenire un nuovo personaggio quel tale per esempio che ho conosciuto in quel tal luogo quella tal sera cerco di ogni più piccolo avvenimento le conseguenze immediate lo strano è che diceva tutte queste cose senza sorridere ma nemmeno con un barlume di sorriso il suo viso pallidissimo non ebbe mai la sfuriata è fatta sta bene facciamoci in là perchè passi come dicono gli spagnuoli a parigi si può dire quello che si vuole se non nominate proprio dante michelangelo e raffaello per tutto il rimanente non ne caverete altro che un qu'est ce que anche nella sua grande e costante aspirazione alla virtù alla concordia alla pace alla redenzione degli oppressi e degli infelici v'è qualcosa di malinconico e di tetro come se le mancasse l'alimento della speranza e presenta lo spettacolo ad apparizioni successive tutta questa luce rotta rispecchiata variopinta mobilissima piovuta e saettata raccolta a torrenti e sparpagliata a stelle e a diamanti cresciute tutt'a un tratto che vi svelano i più preziosi segreti della bellezza femminile d'ogni età e d'ogni complessione e mi venne in mente di paragonare il senso che si prova entrando là dentro a quello che si proverebbe capitando in una gran piazza dove da una parte sonassero le orchestre del nouvel opéra mi sentivo venir le lagrime agli occhi pensavo al teatro della sera prima e mi domandavo il perchè di quella inesplicabile brutalità dal momento che il vero pubblico faceva al mio lavoro una accoglienza tanto diversa questi sono i fatti sorgono l'uno accanto all'altro e l'un sull'altro formando come un modellino di città cosmopolita fabbricata per esperimento dentro a un gran giardino botanico per esser poi rifatta più grande sappiamo in che atteggiamento dormono che cosa mangiano come si vestono e come si spogliano conosciamo il loro temperamento al pari del nostro il movimento continuo delle formidabili trombe aspiranti che assorbono dei torrenti dalla senna e li rispandono per un labirinto di canali e di serbatoi sotterranei ai condotti del campo di marte ai bacini alle fontane agli acquarii fortificata di larghi studi varia ardita virile piena di sentimento finissima d'osservazione e d'intenti che desta un'ammirazione pensierosa e scuote il cuore nelle sue più intime fibre usciva finalmente il segretario della commissione a dirmi solennemente promosso bisogna ch'io risalga a uno di quei giorni per poter dire d'aver sentito altre volte e uno degli esempi più meravigliosi della forza e dell'ardimento dell'ingegno umano il est bon come disse egli stesso quel'on trouve sur les sommets ces grands c'è la comodità di poter comprare delle sale intere anzi degl'interi appartamenti d'ogni stile e d'ogni paese lì su due piedi d'un colpo con un gran risparmio di tempo e di seccature di là i vestiarii briganteschi e splendidi del caucaso i pugnali e i gioielli barbarici e un barlume del cielo di tartaria e un riflesso del sole di persia i suoi gioielli choume le sue maioliche glaris le sue indiane zurigo le sue sete interlaken le sue sculture vevey i suoi sigari hugo poco dopo cambiò di posto le conversazioni parziali tornarono a confondersi in una sola l'occasione era perduta la macchina dei saponi taglia i cubi gl'involta e li pesa la macchina del marinoni mette fuori i giornali piegati le gigantesche filatrici di birmingham e di manchester lavorano accanto alle macchine d'estrazione delle miniere alla bolivia tra i mobili di buenos ayres e gli abbigliamenti delle signore di lima fra i cappelli di foglie di sen le stoffe d'alpaga e i tappeti di lama in mezzo alle canne di zucchero ai bambù la nuova direzione del cammino dopo la svolta e subito s'innesta sul nostro amor proprio una specie di vanagloria parigina di cui ci spoglieremo alla stazione partendo il suo scherno ha spesso il conio del grande ingegno ma non provoca il riso salato e pepato della vera arguzia francese che esprimono tutte le più raffinate mollezze della vita signorile e già vi sentite come viziati da mille desiderii da bellimbusto e da donnetta ecco tutt'a un tratto una raffica brutale di vento oceanico e un coro di voci rudi e sinistre ha bisogno di tracciarsi prima i confini netti del suo lavoro di sapere esattamente in quali punti potrà riposare e quasi che estensione e che forma presenterà nella stampa il lavoro proprio mi ricevette cortesemente con una certa franchezza soldatesca senza le solite formule di complimento appena fummo seduti e fu anche minore per i romanzi posteriori lo spaccio era scarso la cerchia dei lettori ristretta e lo zola che sentiva in sè l'originalità e la forza d'un romanziere popolare se ne rodeva ma non si perdeva d'animo non sono abituato scriveva le febbri le disperazioni e i trionfi del giovane di genio divorato dall'ambizione e dalla fame una storia in cui riverserà tutto il sangue che uscì dalle ferite del suo cuore una buona metà del teatro faceva voti ardenti perchè il mio bouton de rose capitombolasse erano andati là come si va nella baracca d'un domatore di fiere col segreto desiderio di vedermi divorare udendo queste parole non potevo trattenermi dal guardare quel vecchio meraviglioso come una creatura d'un altro mondo e al pensare ch'egli lavorava ancora a quell'età con un vigore che io non avevo mai avuto l'assommoir di père colombe le botteghe l'htel boncoeur ogni cosa quando tutto il rimanente fu predisposto cominciai a occuparmi di quello che doveva accadere e feci questo ragionamento scrivendolo le stoffe porporine di mosca mille scene dipinte della vita russa intima e grave e saggi ingegnosi di nuovi metodi d'insegnamento che rivelano una cultura fiorente essendo figliuolo d'un italiano e ci accennò lo studio critico della nostra emma sopra la ed è questa la grande parigi se un terremoto fa crollare tutte le vetrine e una pioggia ardente cancella tutte le dorature che cosa ci resta agitati da un'arietta vivace che fa sentire la freschezza della campagna e del mare anche la senna lavora per la gran festa della pace io son un uomo paziente vedete disse poi lavoro colla placidità d'un vecchio compilatore provo piacere anche nelle occupazioni più materiali non solo per ogni altro amor proprio nazionale ma per la dignità umana e vi dicono in faccia dal palco scenico che i fumi dei suoi camini sono le idee dell'universo ragiono tra me e scrivo i miei soliloqui parola per parola tali e quali mi vengono in modo che letti da un altro parrebbero una stranissima cosa i difensori del chateaubriand erano stati il turghenieff e il flaubert lo zola e il goncourt l'avevano ostinatamente combattuto questa è l'impressione che mi fece vittor hugo in casa sua ma non l'avrei visto intero se non l'avessi visto in pubblico in una di quelle solennità nelle quali qualunque siano la sua presenza è lo spettacolo più curiosamente desiderato la decorazione si fa rossa di fiamma vi ritrovate in mezzo ai forni ai fornelli ai cammini alle cucine a gaz alle lampade fotoelettriche e d'argento incandescente le centomila finestre illuminate gli alberi che paiono accesi tutti questi splendori teatrali frastagliati dalla verzura che lascia vedere ora sì ora no le illuminazioni lontane non fa che tirar l'acqua al suo mulino egli dirà per esempio che la tragedia greca è realistica e che non si deve descrivere che quello che si vede o che s'è visto e che quando si mette un albero sulla scena dev'essere un albero vero che danno a ogni facciata l'aspetto del frontispizio d'un libro gigantesco i frontoni dei teatri gli archi delle gallerie di passaggio gli edifizi rivestiti di legno fino ai primi piani tutti i visi fuggitivamente riflettono il viso intento e risoluto di jenner come se tutti per un momento si sentissero nelle mani la lancetta benefica del dottore ha scavato dentro a sè stesso con mano pertinace la vena più profonda dei suoi tesori ogni opera sua è un immenso lavoro di scavazione a cui si assiste leggendo e si sente il formidabile affanno del suo respiro non scorderò mai più certo nè le teste vive e parlanti dello knaus nè l'officina ardente del menzel delle circostanze del tempo i primi romanzi di questo nuovo ciclo non ottennero molto successo i linguisti gli stilisti tutti coloro che sorseggiano i libri con un palato letterario ci sentirono della forza e ci trovammo subito imbarazzati avevamo letto nei giornali che i fiaccherai di parigi spingevano le loro pretese fino al punto di non voler più trasportare persone grasse lo sguardo li cerca ancora tra la folla mentre il pensiero corre ai cimiteri lontani e i loro quadri spandono intorno la tristezza dell'ultimo addio messo là alla berlina sulla cassetta della carrozza in mezzo a quel lusso insolente e finalmente s'entra nel boulevard montmartre per far questo bisogna che studi vado a parecchie prime rappresentazioni domani sera vado alla gaité studio la platea i palchi il palcoscenico osservo tutti i più minuti particolari della vita delle scene parigi standovi lungo tempo si passa ancora per la trafila di altri entusiasmi e di altri disinganni molte sere ritornerete a casa fra quelle file interminabili di lumi malinconici uggiti a morte di tutto con un rabbioso amor di patria nel cuore che mostra la novità preziosa del suo opale nero e poi dove si riesce siamo nell'estremo settentrione o nell'estremo oriente si può credere l'uno e l'altro son due spettacoli sentite ingenuamente e rese con fedeltà scrupolosa che lasciano nella memoria mille immagini di volti di atteggiamenti di oggetti di faccende come farebbe il soggiorno d'un mese in danimarca ma che cosa fargli dire ch'egli non abbia scritto conoscete da tanti anni tutti i suoi più intimi pensieri ogni domanda par che sia oziosa e poi quando si ha appena tanto animo da rispondere non si può averne abbastanza da interrogare e s'indovina dal movimento dei volti dalla vivacità dei gesti dalla concitazione dei dialoghi quel cozzo forte di giudizi contrarii da cui scaturiscono le scintille che vanno a formare le aureole un tale dice ad ogni svolto di strada vi si affaccia una creatura della sua immaginazioni i frontoni dei teatri vi rammentano i suoi trionfi gli alberi dei giardini vi bisbigliano i suoi versi e le acque della senna vi mormorano il suo nome ebbe dei momenti stupendi quando disse voi siete gli ambasciatori dello spirito umano in questa grande parigi siate i benvenuti la francia vi saluta come i mille quadretti senza soggetto d'un museo olandese perciò si rileggono con piacere vi si aspetta di pagina in pagina un grosso fatto che ci fugge davanti e non si raggiunge mai e largo cambiamento di fortuna che produce là il vero successo come sia grande e inebbriante in quella città il trionfo dell'ingegno che appena salutato da lei riceve saluti di ammiratori ignoti e offerte e consigli essa ci dirà fino all'ultimo momento qualche cosa di grande e di vero l'abbiamo intesa da fanciulli vorremmo intenderla ancora quando l'albero comincierà a rendere alla terra le sue foglie morte noi gli facciamo come l'avete vista una bella mattina di luglio da una torre di ntre dame attraversata dall'enorme arco azzurro della senna coi suoi lontani orizzonti violacei immensa e fumante nel punto in cui dalla piazza sottoposta i tamburi d'un reggimento dire che tutte queste cosettine ci vengono dalla patria di michelangelo ma tutti i visi intorno esprimono un sentimento d'ammirazione amorosa e serena le critiche più spietate non fanno che irritare il suo coraggio gli gridarono la croce per le crudità della curée egli andò del doppio più in là in un angolo si vedono le pazienti manine normanne lavorare la trina nel mezzo della sala si taglia il diamante qui piovono i biglietti di visita là le spille più in là i bottoni da una parte si fanno le treccie e dove come tutti sanno quel terribile dramma scritto in sei settimane riportò un trionfo meraviglioso v'erano altri personaggi che mi parvero stranieri e che avevan l'aria un po impacciata di chi si trova in una casa illustre per la prima volta poi scriveva tenendolo sotto gli occhi e cancellava con un lapis rosso ogni frase via via che la metteva nel libro per evitar di ripeterla quante veglie quante meditazioni quanti pennelli spezzati quanto sangue di cuori trafitti quante reminiscenze d'avventure e di pellegrinazioni lontane in cui formicola una miriade di personaggi metà creature reali e metà fantasmi che sconvolgono l'immaginazione tutte le opere sue son come colorate dal riflesso d'una vita arcana si fanno i ventagli le spazzole i portamonete gli orologi c'è fra gli altri un gruppo d'operaie che fabbricano le bambole con una rapidità di che si permetteva alle prove dell'hernani di criticare i suoi versi signorina voi dimenticate con chi avete da fare voi avete un grande ingegno non lo nego ma ho un grande ingegno anch'io e merito qualche riguardo tutti i visi sono rivolti verso la strada ed è curioso fuor che le carrozze non si sente nessun forte rumore si guarda molto e si parla poco o a bassa voce le predilezioni più segrete dei loro sensi le escandescenze più turpi del loro linguaggio il gesto la smorfia le macchie della camicia le scaglie della cute e il sudiciume delle unghie con un'arte infinita per metter fuori in quel dato momento il gran tesoro d'una corbelleria e questi spiritosi di seconda mano si somiglian tutti sentito un commis voyageur ne avete sentito mille esporre fieramente i loro cinquanta stemmi repubblicani sopra una piccola casa bianca e vetrata accanto alla quale s'alzano i cinque edifizi graziosi dell'inghilterra eh allora durante quel primo tempo della luna di miele si scusa tutto la corruzione fanno ridere intanto dal boulevard bonne nouvelle si entra nel boulevard poissonnière e lo spettacolo si fa sempre più vario più ampio e più ricco un demone implacabile ci caccia a sferzate di salotto in salotto dal teatro all'accademia dall'uomo illustre al le sue grandi idee e i suoi grandi sentimenti son grandi tanto che sovrastano ai difetti infiniti dell'arte sua come le colonne d'un tempio antico ai rottami ammucchiati ai suoi piedi salite di discese di grotte d'acquarii di fontane di scali di viali fiancheggiati da statue una miniatura di mondo tutta quella esposizione di prezzi a centesimi quel non so che di gretto e di pedantesco da collegio convitto mascherato d'un lusso di baracca da fiera quell'eterno sacrifizio d'ogni cosa all'apparenza quell'eleganza leccata e pretenziosa e vi i v'è una considerazione però che rende titubanti molti ammiratori che desiderano di visitare vittor hugo ravvivata appena di tempo in tempo dal soffio d'un affetto gentile e agitata alternatamene da alti cachinni plebei e da grida strazianti di affamati e di tutto l'ultimo piano i pianerottoli le finestre lo stambugio del becchino la buca di père bru tutti quei corridori lugubri la più torpida pigrizia è scossa e vinta la vita sensuale e la vita intellettuale si intrecciano così sottilmente e ci allacciano la giornata in una rete così fitta di piaceri e di pensieri che non è più possibile stricarsene e mi suonano sempre all'orecchio le ultime parole che mi disse sulla soglia stringendomi la destra con una mano e tenendo su coll'altra la tenda della porta je suis toujours très sensible aux ecco l'uomo di cui intendo di scrivere oggi dopo l'esposizione universale vittor hugo un argomento val l'altro mi pare per la sua educazione religiosa consultai molti preti nessuno però mi volle o mi seppe dare tutte le spiegazioni di cui avevo bisogno a spiegare il proprio concetto con similitudini interminabili diligentemente condotte procede colle seste cerca le simmetrie dice corregge aggiunge modifica rettifica sfuma cesella brunisce dice belle pagine di giornale illustrato ma l'aria dei boulevards si respira l'umidità del tamigi si sente l'ora s'indovina i visi si riconoscono tutta quella vita si vive quella della morte del coupeau nell'assommoir si direbbe che la sua mente per lavorar poi tranquilla e libera intorno alle minuzie eppure eppure il bouton de rose resiste solidamente sulle scene pur che ci sia chi si degni di sentirlo fugge sotto una pioggia di luce rossa e di luce bianchissima diffusa da grandi globi di cristallo spulito che fan l'effetto di ghirlande e di corone di lune piene in mezzo a quel via vai come se fossero in casa propria i giapponesi vestiti all'europea chiaccherano rano e giocano seduti intorno ai loro tavolini un indescrivibile lavorio di rotine che sembrano immobili di seghe che paion fili di congegni delicatissimi e quasi invisibili che vibrano tremano trepidano alle teste di porco affondate nella gelatina alle scatole di sardelle che trasudano l'olio ai prosciutti sanguinanti al vitello lardato e ai pasticci di fegato di lepre dipinti o piuttosto dati a fiutare e a toccare in maniera che e par che escano le une dalle altre come razzi levando un rumore cupo e monotono come d'un solo enorme treno di strada ferrata che passi senza fine le sale fuggono gli oggetti si confondono se ci fosse un treno di strada ferrata pigliereste il treno e quando arrivate in fondo dareste la testa per uno scudo che m'hanno fatto sentire il freddo d'una notte di gennaio e l'angoscia della miseria senza tetto e il daniele tra i leoni di sollecitati da mille voci in cento lingue in mezzo al frastuono d'un mare in tempesta e ai fremiti d'impazienza del mondo e infine ricordarsi che ne uscì quasi inaspettatamente quel meraviglioso caravanserai di cento popoli sterminata mille ornamenti mille gingilli mille richiami vistosi capricciosi ciarlataneschi sporgono dondolano si rizzano da tutte le parti luccicano a tutte le altezze c'è un viaggio però soggiunse che farò sicurissimamente un viaggio in italia quando gli domandai ansiosamente quando avrò finito nana rispose probabilmente la ventura primavera che interrogano il volto smorto del bimbo infermo sgomentati da un presentimento tremendo e con questa tristezza nel cuore esco dall'esposizione delle belle arti ma mi venne un altro pensiero appena fui fuori ritorniamo nel cuore della città percorriamo la rete inestricabile delle piccole vie piene di rumori smaglianti di vetrine e affollate di memorie il cui esempio mette il furore del lavoro nelle generazioni seguenti e infine che enorme quantità si ritrovi là di lavoro non finito di prove di abbozzi di materiale sciupato dagli uni ma non inutile il genio dice è blocco bisogna accettarlo intero o respingerlo intero l'opera del genio è un tempio in cui si deve entrare col capo scoperto e in silenzio on ne e le scuole i ponti e le slitte tutta l'olanda umida e grigia nella quale termina il mondo e la visione faticosa svanisce ma a trent'anni non si piange più a trent'anni si domina la commozione senza soffocarla e si parla l'entusiasmo trabocca altero di sè stesso in parole ardite e virili c'eran tutti parevano note d'un registro di questura scritte in linguaggio laconico e liberissimo come quello del romanzo eppure sì quando ci esprime cento volte l'idea che abbiamo afferrata alla prima quando ci mostra lentamente e ostinatamente una per una le mille faccette d'una pietra ch'egli crede un tesoro e ch'è un diamante falso tutte le feste son fraterne una festa non è festa se non perdona a qualcuno le disse con un accento inesprimibilmente soave di pietà e di preghiera che suscitò nella folla e ai blocchi di nikel si alzano i trofei di pelliccie circondati di teste d'orsi di lontre e di castori nell'altra sala guardo intorno se c'è il pasini per gridargli salve o fratello del sole il suo forte e splendido oriente è là vagheggiato da cento occhi pensierosi e scrive delle lettere piene di sentimento ha un cuore affettuoso sotto una corazza d'acciaio spiegò poi meglio il concetto che ha del pubblico parlando della vendita dei libri a parigi e il girarrosto gigantesco della casa baudon che vi arrostisce venti capretti per volta poi le meraviglie della pazienza umana i coltellini microscopici egli è uno di quegli scrittori poderosi che si presentano alla posterità insanguinati scapigliati ed ansanti portando sul proprio stemma i titoli delle loro opere come nomi di battaglie vinte o di disastri gloriosi o di sublimi follie magnifico colle sue belle colonne di marmo scuro dai capitelli dorati e fra il belgio aristocratico e la danimarca pensierosa fa capolino timidamente come una prigioniera la piccola grecia bianca e gentile i gran panciotti spettorati e le camicie ricamate badando sempre ai piedini e alle code in mezzo a un mormorìo sordo diffuso nera di curiosi che girano lentamente coll'andatura stracca e gli occhi languidi guardando da tutte le parti senza saper dove battere il capo ebbene alla scarpetta d'esmeralda all'agonia d'eponina a tutte le creature del mondo arcano sfolgorante immenso che uscì dal suo capo al suo esilio alle sue sventure ai suoi settantasette anni presse pieno d'ingegno e molto stimato in un angolo c'era un gruppo di giovani che discorrevano fitto ridendo elegantemente belle fronti occhi vivi capigliature poetiche atteggiamenti d'attori corretti i nembi di cavallette gli armenti innumerevoli i viali deserti fiancheggiati da monumenti titanici di pietra e le foreste senza fine e le immense valli solitarie su cui sorge appena l'aurora della vita umana hugo d'altri non mi ricordo ebbene ebbi la consolazione di vedere che giovani e vecchi francesi e stranieri si presentavano presso a poco nel medesimo stato in cui mi trovava io al momento di passare la soglia ma di qui s'intravvede già nelle sale vicine l'arte e la splendidezza d'un popolo più fine e più opulento qui decorazioni d'appartamenti principeschi pulpiti e seggioloni di cori ricacciata giù sdegnosamente a subire le ultime violenze qui lavorano delle braccia di gigante là delle dita di fata che la francia e il mondo s'affannano a raccogliere e a commentare fate dunque i censori addosso a questo colosso strillate contro i suoi operai si capisce che aveva la descrizione in capo formulata prima d'essere fatta e che se la sentiva sonar dentro cadenzata e misurata come un'arietta a cui dovesse ancora trovare le parole agli ascensori delle torri alla cascata del trocadero rappresentarsi la rete infinita di strade ferrate che coprì quello spazio durante i lavori di costruzione non dimentica nulla e dà vita ad ogni cosa e non c'è cosa dinanzi a cui il suo pennello onnipotente s'arresti nè i mucchi di biancheria sudicia nè i vomiti dei briachi nè la carne fradicia nè i cadaveri disfatti qui lo spettacolo è degno d'un'ode di vittor hugo sul primo momento par di essere sotto una delle immense tettoie arcate delle stazioni di londra di cui si vanno illuminando le finestre dei piani superiori lasciando vedere scorci di sale luccicanti e ombre di donne che guizzano dietro le tende di trina ci fa uscire col mal di capo dall'alcova profumata di renée e ci fa stare un'ora in una bottega da salumaio in compagnia della bella lisa dal seno saldo e immobile che pare un ventre in mezzo la svizzera c'è tutta verde fresca nevosa vigorosa ricca e contenta ginevra ha mandato i suoi orologi flaubert non occorre dire è l'arte medesima spinta più in là più minuziosa più cruda più vistosamente colorita e anche più faticosa del taine ritrae specialmente nell'analisi i gibus s'alzano e s'abbassano da sè manine di cera suggellano le lettere i trofei rotano gli automi vi chiamano le scatole musicali vi ricreano gli espositori v'apostrofano o vi spiegano un allargarsi e un restringersi di sedie che sembravan vive per le operazioni oculistiche un girar di tavole anatomiche un aprirsi di dentiere un alzarsi di ferri minacciosi e feroci in loggie aeree in scale esterne e in gradinate fra aiuole di fiori e zampilli di fontane quella fila di villini di reggie nelle ultime sale i divani son tutti occupati dai visitatori spossati si vedono delle famiglie intere di buoni provinciali sfiniti sbalorditi istupiditi per quanto mi soffiassi dentro non riuscivo a sollevare una scintilla e salii le scale con una indifferenza che mi costernava sono istupidito mi domandavo o son malato ed ora che cosa dirò qualche cosa in un altro romanzo metterà la descrizione d'una morte per combustione spontanea d'un bevitore altri l'han fatta domandai alla governante con una voce da tenore sgolato se stava là vittor hugo mi rispose di sì con un'indifferenza anche lei che mi fece gran meraviglia e in quei momenti vedete come per uno spiraglio dietro di lui deruchette guillormand mademoiselle lise don cesare di al finito il tormentato alla varietà la confusione al capriccio la follia al primo entrare la vista rimane offesa nessuno l'interrogava senza dire mon matre mon cher matre uno disse grand matre non vidi mai uno scrittore celebre circondato da uno stuolo d'ammiratori che somigliasse come quello al corteo d'un monarca è un popolo frivolo ma in cui una parola nobile e risoluta trova sempre un eco c'è sempre una via aperta e sicura per arrivare al suo cuore si gridò allo scandalo come si grida a parigi per educazione ma si lesse il libro avidamente e quel nome esotico di zola suonò per qualche tempo da tutte le parti ma non fu nemmen quello un successo come egli aspettava o desiderava qui non si fa nulla disse smettendo per la prima volta il pugnale ma riafferrandolo subito nulla se non si fa chiasso bisogna essere discussi maltrattati sanguinosi tristi superbi bel quadro semplice e solenne dell'oederstrom concepito da un'anima di poeta e sentito da un cuor di soldato ha tutto per combattere e per vincere ha l'audacia la forza e le armi ha il genio e la pazienza è nato poeta e s'è fatto e ottenne finalmente il suo intento coll'assommoir cominciarono a pubblicarlo in appendice nel bien public ma dovettero lasciarlo a mezzo tante furono lo proteste che lanciarono gli abbonati contro fra l'amicizia più espansiva che profonda degli europei meridionali o quella profonda ma chiusa dei nordici preferite la sua calda e forte ad un tempo e piena di giocondità e di delicatezze solo di tratto in tratto si grattava la fronte con un dito movimento che gli è abituale e dicono che anche discutendo di letteratura in crocchio ristrettissimo e toccando le quistioni più ardenti parla colla medesima semplicità provando una immensa dolcezza nel cuore e vedendo davanti a me in confuso una testa bianca che mi pareva enorme e due pupille fisse nelle mie che pigliavano a grado a grado una espressione di curiosità e di benevolenza è forse unica nei suoi romanzi la scena desolante e sublime del monsieur écoutez donc di gervaise quando s'offre a chi passa moribonda di fame e quando si sfama piangendo sotto gli occhi cominciano a sfilare i teatri il circo olimpico il lyrique la gatè les folies i caffè eleganti i grandi magazzini le trattorie signorili e la folla va pigliando un aspetto più schiettamente parigino si vedeva però già in quei romanzi uno scrittore imperterrito ch'era risoluto a farsi largo a colpi di gomito e che aveva il gomito di bronzo si prova un disinganno come al vedere la città la mattina per tempo mentre è ancora scarmigliata e insonnita com'è brutta parigi in quell'ora e della vita varia piena appassionata tumultuosa d'una metropoli enorme nelle prime sale intravvedo i quadri sentimentali leccati del delle sale successive non conservo che una reminiscenza vaga di mari in tempesta di steppe illuminate dalla luna di tramonti solenni sopra immense solitudini di neve e paesaggi tristi di finlandia e d'ukrania e senti gli urrà degli eserciti di marengo e di waterloo quel palazzo enorme e magnifico su cui sventolano tutte le bandiere della terra un liquorista d'amsterdam fa colle sue bottigline un altare da cattedrale e un profumiere di rotterdam gli fa zampillare davanti una fontana d'acqua di colonia questo per attirare gli sguardi e i quattrini la grande strada s'abbassa si rialza si stringe riceve dalle grandi arterie dei popolosi quartieri vicini ondate di cavalli e di gente desinare benissimo a due lire e settantacinque e anche il desinare è uno spettacolo per chi si ritrova impensatamente come accadde a noi in una trattoria vasta e rischiarata come un teatro un dentista opera l'estrazione della carie con uno strumento a vapore si può andare ad assistere alla fabbricazione delle sigarette di francia a veder fare la carta dalla fabbrica darblay noi giardino delle feuillantines lo vedo sedicenne quando scriveva in quindici giorni per guadagnare una scommessa le pagine ardenti di bug jargal penso a quando comprò il primo scialle a sua moglie coi denari oggi a suoi piedi umili domani presi dal furore di morderla e di insultarla e poi daccapo a chiederle perdono affascinati ma sentirete ogni giorno e fu per qualche momento una scena muta ma piena di vita e di poesia di cui serberò il ricordo e sentirò la gentilezza per sempre avevo inteso dire che uno straniero a parigi non si accorge quasi che ci sia l'esposizione baie tutto conduce il pensiero all'esposizione allora si ritornò in piazza della concordia si restò un momento in contemplazione davanti a quella meraviglia di via di rivoli rischiarata per la lunghezza di due miglia come una sala da ballo a fare i biroldi a lavorar da ferraio a stirar le camicie a trinciare i polli a saldar le grondaie a servire la messa a dirigere una parigi che l'ha fatta l'ammazza si pensa sì che c'è laggiù in fondo alla grande città uno smisurato palazzo posticcio che contiene molte bellissime cose gli orologi dei minatori della california i trofei delle ascie di boston i congegni elettrici le carte monetate le vetrine irte di ferro e le mitragliatrici formidabili nei padiglioni delle colonie francesi una creola vi dà l'ananasso una mulatta vi dà il banano un negro la vaniglia e nella sezione delle colonie inglesi il misterioso vino di costanza del capo di buona speranza e l'enigmatico vino del romitaggio della nuova galles ma anche nei suoi smarrimenti è grande anche in quelle pagine affaticate tormentate astruse in cui volendo esprimere in aria di sfida e di minaccia e restò qualche momento immobile in quell'atto col viso infocato in mezzo a un silenzio profondo fu veramente bello e terribile come un canto dei suoi chtiments e un brivido corse per la platea aveva davanti un grande tavolino coperto di carte e di libri disposti con ordine e sparso di molti piccoli oggetti luccicanti di forma graziosa come il tagliacarte vedrete che famoso colpo di scopa ci daremo dentro in ogni sua parola si sente il suo carattere fortemente temprato non solo alle resistenze ostinate ma agli assalti e vi andò man mano registrando le parole e le frasi che trovava nei libri e che raccattava per la strada scrivendo assommoir prima di trattare un soggetto scorreva la parte corrispondente del dizionario da un'altra parte altri sobborghi enormi affollati sulle alture come eserciti pronti a discendere pieni di tristezze e di minaccie da nozze da morte pei ministri per le commedianti e pei putti meraviglie d'eleganza e di gusto dinanzi a cui si vedono dei sarti di provincia immobili ora par d'essere in una reggia ora in un museo ora in una chiesa ora in un'accademia la francia si prese in spazio la parte del leone ma seppe mostrarsene degna il luogo aperto e verde i visi le voci i colori danno a quel tramestìo l'aspetto più di un divertimento che di un lavoro mi pareva che il pubblico pagante dovesse completare il disastro andai al teatro a ora tarda e salendo le scale interrogai un artista a lui stesso pareva che il soggetto non fosse interessante lasciò indovinare insomma che nemmeno dopo il suo grande successo non era quello il romanzo a cui teneva di più qual è dunque gli domandai a questa specie di guerra dicono perchè non ha spirito egli ha risposto acerbamente a questa critica dire che un uomo di genio non ha spirito è una gran consolazione per i moltissimi uomini di spirito che non hanno genio vittorie nuove dell'arte come lo smalto a fondo d'oro e il rosso ottenuto mirabilmente busti e statue paesaggi figurine fiori ritratti d'un colorito fresco e possente che paiono pitture e se non riuscirà nel suo intento noi assisteremo almeno a uno di quegli sforzi potenti e avremo da lui uno di quei capolavori sbagliati che non destano minor meraviglia dei grandi il kandevassy famoso del valore di tre milioni di lire abbagliante e perfido come la pupilla fissa d'una fata che nello stesso punto vi arda il cuore e vi danni l'anima il gentiluomo è stato in italia senza dubbio ma per poter causer italie colla bella signora nel vano della finestra dopo desinare e tutti questi ricordi lontani evocati là vicino a lui mi commovevano e ripetevo tra me ed ora l'ho conosciuto lo conosco sono nella sua casa di toro spalle larghe mani corte e grosse e una carnagione rossigna da cui traspira la salute e la forza tutta la sua persona ha qualcosa di poderoso e d'atletico ultima è la vasta sala della germania magnifica e triste nella quale si avverte appena entrati il vuoto enorme lasciato dal kaulbach ma è una pittura poderosa ringiovanita a tutte le sorgenti vive una di quelle mille espressioni convenzionali di amabilità o di gaiezza che si usano dalle persone più fredde per dar colore alla conversazione e fanno uno strano senso dopo le due casette semplici e quasi melanconiche della scandinavia le arcate teatrali d'italia un arco d'anfiteatro immenso che corona l'orizzonte e schiaccia intorno a sè tutte le altezze dalla parte opposta a una grande distanza rappresentatevi memorie tutte obliquità e svolti maliziosi che preparano le grandi vedute inaspettate dei quadrivi pieni di luce e delle vie monumentali chiuse in fondo da una mole magnifica che sovrasta alla città come una montagna di granito cesellato mentre vittor hugo parlava a bassa voce con un suo vicino io attaccai discorso con un signore accanto a me un uomo sulla cinquantina d'una bella fisonomia d'artista jeu de patience che egli vorrebbe ricondurre alla forma antica alla comicità di buona lega la quale consiste tutta nei tipi e nelle situazioni e non in quello spirito sempre amabile e allegra quando sediamo a cena cogli amici stanchi ma contenti di sentirci la nostra preda nella testa e nel cuore e ci cominciano a scoppiettare intorno le arguzie e gli aneddoti non frequenta la società se non quando ci deve andare per studiarla e quando non ci va con questo scopo si secca non va che dall'editore charpentier che ha una splendida casa e dà delle feste splendide a cui interviene anche il gambetta l'orgoglio del vecchio esercito d'africa non brilla più nei loro grandi occhi neri come cambia i volti una guerra perduta qua e là si vede pure qualche faccia color di rame e qualche vestimento arlecchinesco dei paesi confinanti colla china lo vedo assistere nel teatro francese dopo mezzo secolo dalla prima rappresentazione al trionfo clamoroso dell'hernani salutato dai primi scrittori e dai primi artisti della francia come il loro principe rieletto e riconsacrato la sua stessa credenza in dio quella ch'egli chiama la suprema certezza della sua ragione è forse piuttosto un'aspirazione potentissima del suo cuore e un pascolo immenso della sua immaginazione smisurata nessuno gli contesta il genio nessuno parlandone cogli stranieri si mostra incurante od ostile all'omaggio che gli vien reso e anche chi l'odia ne è altero in verità non ricordo d'aver mai visto al mondo un viso più indipendente faceva un solo movimento di tratto in tratto dilatava le narici e stringeva i denti ed è l'accusa che gli si fa d'avere un immenso orgoglio certo è che egli sente altissimamente di sè e non lo nasconde tutti sanno quello che disse ancor giovane all'attrice mars son tutte goccie indistinte dell'onda inesauribile a cui non sovrastano che i giganti e si capisce da che molle formidabili debba prendere impulso l'ambizione della gloria per sollevarsi su questo pandemonio il grande fiume i vasti parchi i mille tetti i cento torrenti umani che serpeggiano nel recinto immenso inondato dalla luce dorata e calda del tramonto la mente si apre a mille nuovi pensieri ci s'era poi rimesso di mala voglia il cuore non gliene diceva bene di più un amico di cui egli faceva gran conto letto il manoscritto gli aveva presagito un mezzo fiasco come per una grandissima sala scivolando sull'asfalto senza rumore come sopra un tappeto i bottegai stanno dietro alle colossali vetrine con una dignità di gran signori come se non aspettassero che avventori milionari per quanto si stia volentieri a parigi viene un giorno in cui la città diventa antipatica passata la febbre dei primi giorni quando si comincia a entrare un po addentro a quella vita tumultuosa ne ha già nella mente come una visione mille scene abbozzi confusi pagine lucidissime catastrofi tremende e avventure comiche e descrizioni sfolgoranti che gli ribollono dentro senza posa e sono l'alimento vitale dell'anima sua separate qualche volta da una specie d'intercalare messo là perchè il lettore ripigli rifiato e divise in parti quasi uguali come quella dei fiori del parco nella faute de l'abbé mouret quella del temporale nella dallo strepito d'una grandine di petardi e dal rimbombo lontano del cannone non è una similitudine da antologia ma dà un'idea della cosa e in ogni cosa quella nitidezza cristallina quella perfezione disperata delle minuzie quella finezza aristocratica di colori la cura scrupolosa con cui raccoglie o fa raccogliere tutte le sue minime parole e gli atti più insignificanti della sua vita quando vuol fare il modesto riesce all'effetto opposto debbano affacciarsi improvvisamente a tutte quelle finestre e a tutte quelle porte e correre lungo le balaustrate castellani inglesi e borgomastri fiamminghi girolamiti del portogallo e sacerdoti dell'elefante bianco ora che ci ritorno composto a nobile quiete perchè guai a chi viene a parigi troppo giovane senza uno scopo fermo colla testa in tumulto e colle tasche vuote egli non spende profonde a piene mani sperpera i tesori inesauribili della sua potenza espressiva col furore d'un giuocatore forsennato le carrozze si fermano le cocottes dai lunghi strascichi discendono fra due ali di curiosi e spariscono come freccie nelle porte delle trattorie lo stiletto sottile dell'ironia sfugge dalle sue mani di colosso egli non è atto che a dare i grandi colpi di mazza che sfracellano il casco e la testa poi vi riconcilierete colla città in una bella giornata d'autunno assistendo a una di quelle sue espansioni clamorose di gioia che rasserenano le anime più fosche da ogni parte del mondo come all'uomo caduto sopra una via rimangano aperte cento altre vie solo che si rassegni ad abbassare d'un piccolissimo grado le sue pretensioni alla gloria si accendono i primi lumi il grande banchetto comincia da tutte le parti tintinnano e scintillano i cristalli e le posate sulle tovaglie bianchissime distese in vista di tutti zaffate d'odori ghiotti escono dai grandi restaurants e ghiotti di ciondoli dio buono quel povero paul de kock che a settantaquattro anni scrive venti pagine per provare che non gl'importa nulla di non aver ricevuto la legion d'onore e ha quasi voglia di piangere dalla galleria delle macchine francesi si viene in un lunghissimo viale tutto vermiglio di rose e di là ma non c'è un lettore ragionevole il quale pretenda da me la descrizione dei così detti annessi del palazzo del campo di marte sete di tutti i colori e di tutti i disegni antiche e nuove fra cui risplendono quelle ricamate d'oro e d'argento che piglieranno la via dell'oriente per esser tagliate in caffettani e in calzoncini per le belle donne improvvisamente un alito d'aria montanina vi porta una vaga fragranza d'italia e vi ritrovate in mezzo a mille cose e a mille colori famigliari al vostro sguardo l'ultima idea a cui è arrivato per una successione d'idee ma ci fa seguire tutto il processo intimo del suo pensiero ci fa contare e toccare prima tutte le pietre con cui innalzerà l'edifizio chateaubriand allora non siete voi che l'avete difeso nella vostra discussione col signor stava facendo una difesa del bouton de rose curiosissima nella quale si rivela il suo carattere meglio che in un epistolario di cinque volumi sfumature di sentimenti che credevamo ribelli al linguaggio umano egli abbraccia colla mente tutto l'universo ha se si può dire due anime che spaziano contemporaneamente in due mondi tra gli espositori si vedono i visi radianti dei fortunati che hanno trovato là gloria e fortuna e troneggiano sui loro banchi in mezzo alla folla dei curiosi e dei compratori rigorosi sempre eguali respirate vi ritrovate nel mondo reale benedite la logica riacquistate la vostra dignità d'uomini e di lettori poi vittor hugo ci guardò tutti l'un dopo l'altro benevolmente tutti gli tenevan gli occhi addosso nessuno fiatava egli parve un po imbarazzato e sorrise la gente si aggruppa intorno alla statua equestre di carlo magno davanti al tempietto classico delle porcellane di sévres ai piedi dell'altissimo trofeo del canadà che s'innalza all'estremità del vestibolo in una stanza già disegnata e dipinta si sposta il lume egli interrompe il racconto per dirci dove guizza e in che cosa si frange nella nuova direzione divagazioni o piuttosto corse furiose di cui non si vede la meta e che fanno presentire a ogni passo un precipizio ma egli vuol condurvi là dove vuole scaccheggiati di tutti i colori d'arlecchino coperti d'iscrizioni e di figure grottesche tappezzati di giornali d'ogni paese e di ogni forma che danno al vasto boulevard l'apparenza bizzarra e simpatica d'una grande fiera letteraria carnovalesca osservate che è intollerabilmente brutta l'uniforme dei gendarmi poi via via pigliate in tasca l'impiegatessa cogli occhiali e coi baffi che vi domanda il nome la patria e la professione per vendervi un biglietto pel e così il povero zamoïcis non può più venir a godere del trionfo delle sue belle scene di monaci e di pazzi come nelle sale austriache non può più affacciarsi il cermak la sua mano è rimasta incontaminata fra tutte le sozzure in cui sguazzò la sua penna egli non ha mai prostituito l'arte sua della prima visita sono diciassette pinacoteche in una successione di padiglioni che si estendono da un'estremità all'altra del campo di marte il mondo intero qui si può dire propriamente lo rimette in mano a voi con un colpo di mano da prestigiatore hanno spirito ce lo cantano in tutti i tuoni ed è vero mi fece passare per un corridoio spinse leggermente il battente d'una porta e mi disse sottovoce entrate signore il signor vittor hugo è là cosa che deve sconcertare alquanto i critici che vogliono ad ogni costo veder gl'indizii dell'indole d'un grande scrittore anche nelle prime manifestazioni dell'ingegno adolescente bisogna camminare a zig-zag a passetti respingendo dolcemente gomiti e toraci fra una selva di cilindri e di gibus fra i soprabiti neri le e altre coppie che hanno portato i loro amori all'esposizione si servono di due capannine avvicinate per farsi qualche carezza di contrabbando è un divertimento poi nelle sale studiare i varii tipi dei visitatori un giorno in cui siete stufi di bisticci di blague d'intingoli di tinture di réclame di voci fesse di sorrisi falsi arrivati in fondo alla pagina v'è un pensiero che ci fa balzare in piedi e gridare no per dio hanno torto una frase che ci s'inchioda nel cervello e nel cuore per tutta la vita una parola sublime che ci compensa di tutto dai quali abbassando lo sguardo si ritrovano le portantine delle dame i bottoni dei mandarini le scarpette ricurve vi appare infinitamente lontana e per tutto trovate un popolo che più si studia più rivela dei difetti ma in cui ogni difetto ha per riscontro una qualità ammirabile e così dicendo scrollò e levò in alto come un leone la sua testa possente e fissò gli occhi fulminei in fondo alla sala col quale tratterà a ferro rovente una nuova piaga di parigi poi un altro romanzo le lotte dell'ingegno per aprirsi una strada nel mondo da cui si sentivano i suoni fragorosi delle orchestre gli applausi e le risate delle vaste platee trincanti e le voci in falsetto delle cantatrici di canzonette e cosa seguirà adesso e pensando ch'era possibile ch'egli non mi volesse ricevere mi sentivo salire delle ondate di sangue alla testa di che bisogna concludere proprio che scrivendo nell'esaltazione della fantasia egli cangi quasi di natura o che parli di freddo proposito quell'altro linguaggio perchè lo creda più alto e più efficace e a poco a poco ci persuadiamo che molte che credevamo malattie colpevoli non sono là che efflorescenze d'un sangue troppo ricco forza ci trovarono del bello e ci presentirono del meglio ma non sospettarono che ci fosse sotto un romanziere di primo ordine vedete disse in fine io sono un uomo tutto di casa non son buono a nulla se non ho la mia penna il mio calamaio quel quadro là davanti agli occhi questo panchettino qui sotto i piedi mentre un tale gli raccontava un aneddoto comico d'un fiaccheraio di parigi egli dà in una risata così fresca e così allegra mostrando tutti i suoi denti uniti piccoli e bianchi visse in mezzo alla povera gente abitò in parecchie di quelle case operaie che descrisse poi maestrevolmente nell'assommoir in una fra le altre dove stavano trecento operai dei più miserabili studiò il vizio e la fame conobbe ah governante adorata bisogna ch'io risalga a vent'anni fa quando dopo aver aspettato per tre ore immobile davanti a una porta una parola che doveva darmi tre mesi di libertà e di piaceri o tre mesi di schiavitù e il giustiziere formidabile del povero henri regnault quadro splendido e triste che serve di coperchio a un sepolcro e in fine le gigantesche e tragiche tele di re favolosi dell'asia le superstizioni di tutti i secoli le leggende più bizzarre di tutti i paesi i paesaggi più tetri della terra i mostri più orribili del mare i fenomeni più spaventosi della natura e abbraccia a ogni leggerissimo cambiamento di direzione mille bellezze mille sorprese mille minuzie pompose una varietà infinita di tesori di ghiottonerie mandarini e sultane e ateniesi del tempo di pericle e gentildonne italiane del quattordicesimo secolo e fatte le loro riverenze automatiche rientrare alla battuta dell'ultim'ora la via è lunghissima gli alberghi dei principi e dei cresi le botteghe di cui si apre la porta colla mano tremante per tutto un lusso aristocratico ad aspettare una ricompensa immediata dai miei lavori da dieci anni pubblico dei romanzi senza tender l'orecchio al rumore che fanno cadendo nella folla quando ce ne sarà un mucchio la gente che passa sarà ben forzata a fermarsi come se volesse dire ho capito sei uno dei tanti e soggiunse con un accento benevolo credo però che sia svegliato posso domandargli quando la potrà ricevere e senza darmi tempo di rispondere disparve in mezzo a un roteggio intricato vertiginoso feroce che sbricciolerebbe un titano come un gingillo di vetro i visitatori entrano per venti porte i viali i vestiboli le gallerie i passaggi traversali e il labirinto infinito delle sale del campo di marte è tutto un brulicame nero in cui c'è da fare a non perdersi questi tre soli fatti mi bastavano il rimanente era tutto trovato preparato e come già scritto per disteso nella mia mente ma questo terzo fatto non riuscivo a raccappezzarlo passai varii giorni agitato e scontento una mattina improvvisamene mi balena un'idea il dorè v'ha messo una delle sue mille visioni d'un mondo arcano in cui si riconosce appena qualche forma vaga di cose e di creature terrene mazzettino environnés come dice il dumas d'une légére atmosphère de perruquier senza spalle senza petto senza testa senza sangue un'altra folla silenziosa e immobile annunzia nella medesima sala le miniature meravigliose del meissonnier più in là sorridono le patrizie eleganti del cabanel e infine ci si dice che è una pazza presunzione la nostra di credere che a noi messi in luogo suo non darebbe punto al capo la gloria di primo poeta d'europa certo non bisogna avere in sè cagioni di grandi dolori perchè è tremendo per chi è in terra sentirsi passare addosso quell'immensa folla che corre ai piaceri ma che s'impadronisce anche di coloro che detestano la città sin dal primo giorno ed è inutile tentar di fuggire a quel turbinìo d'idee e di discorsi ai quali succedono le ceramiche in cui brilla un riflesso pallido dei mari boreali e i mille oggetti scolpiti dai contadini norvegi nelle veglie interminabili delle notti d'inverno che castra il pensiero che fa dir tante goffaggini e sacrificare così spesso la ragione la dignità e l'amicizia a un succés di cinque minuti mila esemplari al giorno tre milioni di lettori che vi fa l'effetto d'un urlo nell'orecchio alzate gli occhi al cielo allora ma non c'è di libero nemmeno il cielo al di sopra del più alto tetto del quartiere dal dolce pensiero che si scapperà fra quindici giorni poi facciamo una corsa di due ore in carrozza descrivendo un immenso zig-zag sulla destra della senna il quale fa sentire la sua superiorità con una vanteria colossale sballata tanto dall'alto che vi passa al di sopra della testa ogni momento vi vien la voglia di dirgli ma leviamoci i guanti una volta la sua natura corrisponde al suo modo di vestire che anche quando è modesto ha qualche piccolissima cosa che tradisce la ricercatezza effeminata del è da vendere prima che il butti in aria ogni cosa con un gran colpo di scopa uno spettacolo unico al mondo veramente immenso splendido e bruttino che innamora di scoppii di scricchiolamenti di gemiti e d'ululati si sente la voce profonda delle moltitudini le grida eccitatrici della lotta e l'urrà formidabile della vittoria umana di quanto difetta il suo romanzo in orditura di tanto abbonda in verità non ci si vede la mano del romanziere che sceglie i fatti che li accomoda per congegnarli è perchè le somme linee delle opere sue sono veramente d'un genio l'abuso ch'egli fa d'un concetto sublime alla lettura v'offende il terzo giorno la critica comincia il suo lavoro di strangolamento una prima scarica di articoli furibondi ferisce la commedia al cuore ecco qui monsieur hardy per esempio l'architetto del palazzo del campo di marte ecco là monsieur duval direttore dei lavori idraulici e i signori bourdais e davioud architetti del palazzo del trocadero ma l'anima dell'artista vi sente l'anelito del titano che lotta con una potenza sovrumana e assiste a quegli sforzi poderosi con un sentimento di stupore e di rispetto come a uno di quegli spettacoli in cui un uomo rischia la vita eppure si c'erano oltre a queste delle note estratte dalla réforme sociale en france del le play dall'hérédité naturelle del dottor lucas e da altre opere di cui si valse per scrivere il suo romanzo scrolla ci umilia ci travolge nella sua fuga precipitosa senza dar segno d'avvedersi che noi esistiamo balziamo rapidissimamente fra i più opposti sentimenti che può suscitar la lettura e frangiati su cui spenzolano dalla vlta le enormi lanterne fantastiche simili a tempietti aerei d'oro e di corallo fra le pareti coperte di grandi stendardi di seta gialla ornati di caratteri cabalistici di velluto nero mentre parlava tutti stavano intenti mi fece senso il tuono più che rispettoso quasi timido con cui gli rivolgevano la parola anche coloro che parevano suoi famigliari e lo lasciate fuggir solo dov'è andato è caduto ah eccolo là sull'altura colla fronte dorata dal sole ha vinto e ha ragione e la magnifica esposizione dei sigari di cuba d'ogni grandezza e di ogni forma dorati stemmati odorosi veri lavoretti darte profusi al batticuore che avevo provato la prima volta che m'era caduto sotto gli occhi un suo informe ritratto in litografia all'immensa distanza che sentivo tra lui e il mio desiderio di conoscerlo da marsiglia fu chiamato a parigi per le fortificazioni qui si ammogliò e qui nacque emilio zola che rimase a parigi fino all'età di tre anni poi la famiglia andò a stabilirsi a aix dove francesco zola lavorò alla costruzione d'un gran canale le trattorie che s'aprono sulla strada in forma di tempietti e di teatri luccicanti di specchi si succedono senza interstizii gli uni congiunti agli altri come una sola bottega sterminata di quella vanità vigliacca che spinge uno scrittore a dichiararsi nella prefazione d'un romanzo infame capace di tutte le turpitudini e di tutti i delitti di eliogabalo e di nerone ma fino a un certo segno hanno un ricchissimo corredo di proposizioni e di giri di frase arguti svelti elasticissimi con cui se la cavano dalle strette più difficili e tagliano la parola a uno spirito più profondo ma meno destro cori prodigiosamente scolpiti che si riflettono nei palchetti intarsiati e negli specchi colossali in mezzo ai bronzi e ai pianoforti la eccessiva frequenza delle aberrazioni e delle cadute vi stanca i lampi di genio non bastano più a compensarvi dei continui sacrifizii che deve fare il vostro altre macchine colossali come quelle da maglie fanno movimenti strani e misteriosi d'apparenza quasi umana con una certa grazia languida d'ondulazioni femminee dove davamo una capatina e cento nei discorsi del nostro crocchio d'amici e torniamo a casa con una retata di notizie e d'idee ciascuna già bollata d'un giudizio arguto e come battuta in moneta spicciola da potersi spendere immediatamente di cui rimane avvilito per tutta la vita ebbene mi duole il dirlo e lo dico per castigarmi io feci la stessissima figura di quel sarto anzi una figura cento volte più trista l'ospedale e il macello fra cui andava e veniva in quella terribile sera la povera stiratrice straziata dalla fame la gran casa del marescot era tracciata quando s'è osservato tutto ciò il soggiorno di parigi riesce caro ed utile solo per veder lavorare quella macchina immensa per vedere come essa leviga perfeziona trasforma spreme la tenacia ferrea della sua natura le simpatie tetre della sua immaginazione i suoi fornati i suoi feretri i suoi spettri le sue ire i suoi odii tutta l'ombre la vasta macchia bruna dei giardini imperiali inghirlandati di lumi in fondo a cui nereggiano le rovine delle tuilerie e dalla parte opposta il viale maestoso dei campi elisi chiuso dall'arco altissimo della stella gli alberi il viavai rapidissimo delle carrozze e della folla s'intravvedono appena è il primo soffio impetuoso e sonoro della vita di parigi e si riceve a occhi socchiusi non si comincia a veder nettamente che nel mi compensarono di non aver potuto continuare la conversazione a quattr'occhi un signore venne innanzi e dopo di lui a intervalli di pochi minuti vari altri di età diversa i quali vedevano tutti vittor hugo per la prima volta che cosa volete sono disgrazie che possono capitare a tutti vi ricordate del sarto letterato dei promessi sposi che dopo aver studiate mille belle cose da dire al cardinal federigo per farsi onore arrivato il momento non sa dir altro che un si figuri è una lunghissima fila di piccoli fornelli di macchinette vibranti di fiammelle di gaz di teste chine di mani in moto di gente che interroga e di gente che spiega d'iscrizioni di fantocci di piccole gale e di piccoli vezzi fra le due file degli alberi è un andirivieni di carrozze di grandi carri di carrozzoni tirati da macchine a vapore e ci abituiamo a considerarla quasi come una forma utile della vita come una grande e terribile scuola che chiude un tesoro infinito d'esperienze e d'idee e fa scattare la molla di mille ingegni potenti le condizioni della sua vita lo spinsero da quella parte quando ha fatto per quella via un lungo cammino quando ha speso in quella forma d'arte un gran tesoro di forze e v'ha riportato dei trionfi e s'è persuaso che non andrà mai innanzi la sua immagine è da per tutto il suo nome suona ad ogni proposito si parla già di lui come d'una gloria consacrata dai secoli e gli si prodigan già quelle lodi smisurate e solenni che non si concedono che ai morti fra cui s'incrociavano gli sguardi curiosi i cenni e le interrogazioni conoscendo ciascuno in quella folla moltissimi nomi e pochissimi visi ed essendo desiderio di tutti di completare in quella bella occasione le proprie conoscenze prese in mano un tagliacarte fatto a pugnale colla guaina e lo ritenne finchè durò la conversazione sguainandolo e ringuainandolo continuamente con un gesto vivace una sola cosa è fuor di dubbio ed è che non si può rifiutare a quest'uomo il titolo augusto e solenne di genio è mio dovere d'aggiungere però che non vidi mai sul suo viso nemmeno un lampo che esprimesse compiacenza vanitosa dell'ammirazione che lo circondava è vero d'altra parte che c'è abituato da cinquant'anni poi il suo discorso pieno fino a quel punto di collere sorde si raddolcì sull'argomento dell'amnistia e allora la sua voce mutò suono e parve quella d'un altro e quelle nobili parole e ce ne mostrò uno con alterezza non ricordo in che anno ma ancora assai giovane lasciò il servizio militare e si mise a far l'ingegnere civile queste parole presso a poco mi parve di sentire dal cupo fondo della mia umiliazione e non osai più aprir bocca studia man mano che ha da scrivere un romanzo per quel romanzo tutte le quistioni che v'hanno attinenza come faceva george sand legge continuamente forzato dalle esigenze imperiose della polemica ha sulla punta delle dita carnovale son questi i boulevards si dice con un senso di rammarico davanti a quel miserabile spettacolo e così dopo qualche mese di vita parigina si dice questa è parigi la corruzione medesima enorme e splendida finisce per sedurci come un vasto e svariatissimo campo di studio più di quello che ci respinga per la sua o mettervi fra le labbra un sigaro di nuovo genere che invece d'un nuvoletto di fumo vi caccia in bocca un bicchierino di cognac ne avete abbastanza ma voi volete fumare ebbene ci sono i sigari avvelenati della repubblica un drappello di giovani che vanno a cercar fortuna a parigi la vita giornalistica la vita letteraria l'arte la critica la miseria in abito decente casa c'è stato strappato via appena arrivati dalla prima ondata di quel mare enorme e non lo vediamo più che come un punto nero molto lontano da noi che in quelle pagine tanto bersagliate c'era qualche cosa contro cui si sarebbero rintuzzate eternamente le punte delle loro freccie soltanto benchè non si veda mai a traverso le pagine del suoi libri il suo viso intero si intravvede però la sua fronte segnata da una ruga diritta questa voce che sento è la sua egli è qui a un passo da me ma è proprio vero e aprivo gli occhi e dicevo eccolo lì il mio caro e terribile hugo non è mica un sogno per dio egli non è come il dumas figlio legato da un'invincibile simpatia ai suoi mostri di donne a cui dice infami ad alta voce o care a poi soggiunse no addio a rivederci non è vero non so mi par d'aver fatto la bestialità di rispondere a valle della senna in una chiarezza un po velata come in un vasto polverio luminoso a tre miglia da noi le architetture colossali e trasparenti del campo di marte che belli slanci vertiginosi dello sguardo da belleville a così prima d'aver fatto la tela del romanzo avevo già concepita la descrizione di un pranzo nella bottega di gervaise e quella della visita al museo del louvre avevo già studiate le mie bettole studia l'inflessione della voce pensa continuamente a giustificare l'ammirazione che presuppone in voi e ha sempre un po della civetteria della donna e della vanità dell'artista e di minuto in minuto lo spettacolo si ravviva il via vai delle carrozze somiglia alla fuga disordinata delle salmerie d'un esercito potete voltargli le spalle ma non potete fare un passo senza mettere il piede sulla sua ombra ma è difficile credere che la ripugnanza dell'indole o la disparità del gusto e delle idee o l'odio di parte possano tanto in un uomo e di qui nasce il fatto strano ch'egli ha più ammiratori ardenti delle sue creazioni che lettori fedeli dei suoi volumi e che moltissimi ammiratori suoi alle tuileries alla concordia ai campi elisi che vi portano ciascuna una voce della gran festa di parigi che vi chiamano e che v'attirano da sette parti come le entrate maestose quasi sempre leggendo si prova un seguito di sensazioni acri di piacere di piccole scosse e di sorprese che lasciano l'animo incerto tra i bambù della martinica e i piedi d'elefante della cocincina tra i vegetali del senegal e i lavori dei deportati della nuova caledonia tirate davanti da un servitore spinte per la spalliera dai mariti fiancheggiate dai ragazzi matrone poderose le cui rotondità sporgono da tutte le parti fuori del piccolo veicolo corrugando le sopracciglia e socchiudendo gli occhi per aguzzare lo sguardo e sorridendo leggerissimamente come se si compiacesse dell'effetto che mi produceva e mi dicesse in cuor suo guardami via raffinano travasano disegnano dipingono scrivono in ogni parte freme una vita meravigliosa ed orribile di mostri di cento bocche e di cento mani che irrita i nervi introna le orecchie e confonde l'immaginazione mi sentii improvvisamente vuoto asciutto e freddo mi parve che comparendo davanti a vittor hugo non avrei sentito la menoma scossa nè trovato una parola da dire e ne rimasi atterrito i suoi gouffres il bagno la cloaca la corte dei miracoli il carnefice il rospo la putredine la deformità la miseria o care a fior di labbra egli mette il vizio alla berlina nudo brutalmente senza ipocrisia e senza pietà e standone tanto lontano che non lo sfiora neanche coi panni o accese della luce d'una glorificazione teatrale che le trasfigura così javert gymplaine triboulet simoudain gilliat giosiana ursus quasimodo la sua fama non di meno andava allargandosi benchè lentamente in russia dove si tien dietro con simpatia a tutte le novità più ardite della letteratura francese era già notissimo san gallo e appenzel hanno riempito una vasta sala dei loro ricami insuperabili davanti a cui s'accalca una folla meravigliata nel quale la tranquillità sublime dell'uomo in cospetto di quel gruppo di belve fameliche ma affascinate soggiogate schiacciate da una forza sovrumana e invisibile è resa con una potenza che mette in cuore lo sgomento misterioso del prodigio lontano all'orizzonte a traverso a brume violacee leggerissime contorni incerti di vasti sobborghi fumanti dietro i quali non si vede più ma s'indovina ancora parigi il famoso de forcade diceva del manzoni a tavola il a du talent quasi vi domanderebbero ma che proprio si può nascere in italia pare una sola smisurata sala d'un museo enorme dove gli ori le gemme le trine i fiori i cristalli de la critique com'egli disse c'était du massacre gli negavano l'ingegno l'originalità lo stile persino la grammatica c'era chi non lo voleva nemmeno discutere poco mancò che non gli si facessero delle provocazioni personali per la strada e coprono dei porci salati una magnificenza di teatrini d'altari di troni di biblioteche pieni di ghiottumi così graziosamente disposti e decorati che il gran pittore delle halles di parigi il grande successo dell'assommoir fece ricercare gli altri romanzi e si può dire che lo zola diventò celebre allora la sua celebrità vera non data che da tre anni scrivo quasi senza correggere perchè son mesi che rumino tutto e appena scritto metto le pagine da parte e non le rivedo più che stampate e posso calcolare infallibilmente il giorno che finirò e un passo più là siete nell'esposizione seducente delle profumerie splendida di mille colori dove chiudendo gli occhi sognate in un minuto secondo tutti i peccati mortali di parigi e ci riesce ugualmente difficile rappresentarcelo benevolo e rappresentarcelo truce io mi ricordo d'aver passato molte ore giovanotto all'ombra d'un giardino con un suo libro tra le mani cercando di dipingermelo coll'immaginazione e che lavorava già in quella maniera venticinque anni prima ch'io fossi nato mi sentii annichilito intanto vittor hugo parlava di molte piccole occupazioni che sovente gli portavan via la giornata senza che quasi se n'accorgesse e diceva con voce stanca ma bonariamente e un piccolo trionfo riportato là in quella terribile arena ci pare il primo trionfo legittimo della nostra vita e ogni giorno sentiamo d'acquistare qualche cosa e par che spieghi più benevolmente dell'usato in mezzo alle due parigi che la guardano la sua maestà regale e materna qui il mio compagno non potè resistere alla tentazione di ntre dame e salimmo sulla cima d'una delle due torri una delle mostre più belle è quella dei cristallami in una vastissima sala bianca e azzurrina che attira gli sguardi da tutte le parti è una foresta di cristallo inondata di luce un palazzo di ghiaccio traforato la lingua sua non gli basta egli toglie ad imprestito il gergo della plebe la lingua furfantina delle galere il balbettio informe ed illogico dei bambini tempesta la sua prosa di parole straniere di cento popoli la via quattro settembre lucente di mille fiammelle e sette file continue di carrozze che vengono dai due boulevards e dalle cinque strade incrociandosi furiosamente sulla piazza e una folla che accorre e una folla che qui è un labirinto di sale e di gallerie che vi conducono dal perù all'uraguay dall'uraguay a venezuela a nicaragua al messico a san salvador tutti questi vittor hugo della critica o della calunnia col berretto frigio o colle corna dell'orgoglio satanico erano spariti dalla mia mente vidi sparsi per tutto il mondo nei loro studi pieni di luce aperti sulle campagne solitarie sui giardini sul mare e sulle vie rumorose fatti pochi passi si arriva nello scompartimento dei gioielli che è un solo enorme scrigno che contiene ottanta milioni di lire in perle e in diamanti che non è però della sua tarchiutura ma si trattano coi guanti reciprocamente per non destare sospetti lo zola però non si vale e par che non si curi della sua celebrità plasencia in cui guizza un lampo degli ardimenti del goya ma c'è una parete dinanzi alla quale il cuore si stringe povero e caro fortuny bel fiore di siviglia sbocciato al sole di roma colorite d'una curiosità benevola delle cose vostre oh poveri italiani com'è conciato a parigi il vostro povero amor proprio allora fu pubblicato tutto intero in un giornale letterario e prima che fosse finito cominciarono quelle calde polemiche che divennero ardenti dopo la pubblicazione del volume e che saranno ricordate sempre come una delle più furiose battaglie letterarie dei tempi presenti un terzo a chiedere la licenza di dedicare un'opera un quarto un bel giovane belga con una lunga cicatrice sul viso si trovava nei miei stessissimi panni veniva mosso dalla ammirazione non per altro che per veder vittor hugo tutte cose che sulle prime fanno girare un po il capo ma poi si scrollano le spalle e si tira via senza badarci dicendo corbellerie corbellerie collindifferenza d'un franco chi non ammira nessuna delle sue opere partitamente ammira ed esalta la vastità grandiosa dell'edifizio che formano tutte insieme che a tutti apre le braccia e profonde ridendo baci oro ed idee e rinfiamma in tutti i cuori col suo soffio giovanile il furore della gloria e l'amore della vita e componendo e ricomponendo cento volte il suo viso e la sua persona senza trovar mai una figura che m'appagasse il suo spettro di forme incerte mi stava sempre davanti quest'uomo era un enimma per me ma s'ha ben altro da fare che difender parigi mentre ci agitiamo fra le sue braccia il tempo vola un'aria calda e molle come di teatro si spande pregna d'odor di sigari d'avana dell'odore acuto dell'assenzio che verdeggia in diecimila bicchieri sui marciapiedi non c'è una riga d'ombra ci si ritroverebbe una spilla tutti i visi sono rischiarati si vede la propria immagine riflessa da tutte le parti si vede tutto delle quali si vedevano a traverso i cespugli le nudità opulente e gli abiti zingareschi in mezzo allo splendore dei palchi scenici inquadrati fra le piante dell'assommoir s'era parlato pure a questo proposito della curée per la cui protagonista renée la celebre attrice sarah bernard aveva manifestato una gran simpatia ma dei suoi romanzi uno solo finora è l'amor proprio ferito in un'altra gloria che s'afferra tutto alla gloria presente per compensarsi della passata ed esalta con tutte le sue forze il primato che le rimane v'è una botte francese che contiene quattrocento ettolitri una ungherese che ne contiene mille e quella della fabbrica di champagne che è capace di settantacinque mila bottiglie gli imitatori cadranno miserabilmente sulle sue orme sfiancati ed egli rimarrà solo dov'è giunto sull'ultimo confine dell'arte sua ritto a filo sopra un precipizio com'è bello quando s'è stanchi del tumulto della grande città la sera andare sull'altra riva della senna in una strada silenziosa a ritrovare la piccola famiglia tranquilla che vive come in una isoletta in mezzo a quel mare turbolento là abbiamo tutto di prima mano siamo all'avanguardia tra i primi dell'esercito umano a veder la faccia della nuova idea che s'avanza le calcagna dell'errore che fugge darte profusi a miriadi davanti ai quali il fumatore italiano estenuato dai patimenti passa sospirando e fremendo tutta questa doppia galleria dei prodotti alimentari è ammirabile per varietà e per ricchezza liberarvene alzate gli occhi oh dio passa una carrozza dorata di réclame coi servitori in livrea che vi propone dei cilindri al ribasso e stiracchiando un poco si può anche ottenere a un prezzo ragionevole un curiosissimo diamante tagliato in forma di una lanterna a gaz e incastonato in un candelabro d'oro microscopico ch'è una vera bellezza come il suo genio ha i capelli irti e fitti la barba intera e corta bianchissima gli occhi lunghi e stretti un po obliqui come i fauni il che dà al suo viso un aspetto un po strano parlò prima della sua famiglia la madre di suo padre era candiota e suo padre francesco zola di treviso dopo la pubblicazione dell'assommoir egli ricevette dal veneto parecchie lettere di parenti lontani che non conosceva tutti e quattro sogliono fare colazione insieme una volta al mese e ogni volta nasce fra loro una discussione di quel genere che li tiene inchiodati a tavola per mezza giornata il teatro però esercita anche sullo zola un'attrazione irresistibile e inebriante come su tutti gli scrittori moderni ai quali nessuna gloria letteraria pare bastevole se non è coronata da un trionfo sulle scene via a traverso all'esposizione brillante delle armi nelle sale della scultura dei metalli che è un vasto museo d'orologi monumentali di bronzo di statue d'argento di grandezza umana le loro facce esprimevano tutte una viva emozione e tutti più o meno spiccicavano le parole con molta fatica ma capii da certi lampi de suoi occhi e da certi suoi stringimenti di labbra che quello dev'esser stato un periodo tremendo della sua vita che affetta la superbia minacciosa d'un castello imperiale fra il lungo porticato austriaco e la faccia nera e fantastica della china s'alza la spagna arabescata e dorata dei califfi e allora tutti gli entusiasmi sopiti si ridestano tumultuosamente egli v'afferra di nuovo vi soggioga siete suoi rivivete in lui per un altro periodo della vostra vita tra due guancie impiastrate un mezzo naso la bellezza è tutta nelle carrozze chiuse o nei salotti inaccessibili alla luce del sole non ci sono che le acciughe le stufe colossali le piramidi nere di bottiglie sferiche i pattini i cordami e i grandi mucchi di fiammiferi svedesi non tentò assalì tutti i campi dell'arte e v'irruppe tempestando rovesciando sfracellando lasciando da ogni parte le traccie di una battaglia e di gioielli in fondo alla quale si drizza sul cielo stellato la mole nera della colonna vendme l'avenue dell'opéra inondata di luce elettrica voi siete molto amabile con me signore faceva seder tutti e stava a sentire l'un dopo l'altro i loro discorsi balbettati e imbrogliati poi nell'esposizione dei giocattoli dove tutto move strepita salta canta tintinna da far disperare tutti i bebés dell'universo ha un grande ingegno non c'è che fare bisogna pure rassegnarsi a dirlo e a lasciarlo dire egli è ancora a parigi il lion du jour e non ha che un rivale il daudet l'aria che dovrà respirare la sua professione le sue abitudini fin le più insignificanti occupazioni a cui dedicherà i ritagli della sua giornata aggiungete una infinità di medaglie d'onore e di documenti d'ogni sorta esposti dai venditori molti dei quali mettono persino in mostra le fotografie e le lettere di complimento dei loro clienti altri s'aiutano con mezzi meccanici e malgrado ciò egli è uno scrittore morale si può affermarlo risolutamente emilio zola è uno dei romanzieri più morali della francia e fa davvero stupore che ci sia chi lo mette in dubbio è triste come un uomo senz'affetti e senza speranze in cento pagine ci mostra cento faccie e come versa dalla parte opposta grandi nomi celebrità sventrate capolavori parole immortali ossa rotte armi gemme l'esposizione è diventata un enorme ateneo internazionale che ci dà per venti soldi tutto lo scibile umano quella che attira più gente a tutte le ore è l'esposizione delle belle arti e in fine le stranezze i ghiribizzi dell'ingegno umano del genere dell'ago di refe d'emilio praga questi avrebbe potuto fare alla sua amante in quella certa poesia tutte quest'altre domande l'azione poi che esercitò su di lui il balzac è immensa e visibilissima in tutte le sue opere egli l'adora è suo figlio e se ne gloria ci si prova una certa soggezione non par di passare in un luogo pubblico tanta è la nitidezza e la pompa la folla stessa vi passa con una certa grazia contegnosa come lo spettacolo più bello è quello che presenta la gente a certe ore il recinto dell'esposizione è più popolato di molte grandi città l'uomo insomma in cui avevo vissuto una gran parte della parte più bella della mia vita che m'aveva trasfuso nelle vene il suo sangue e delle cui opere mi ero fatto ossa nervi e cervello questo era il vittor hugo che mi vedevo davanti tanto inesperto è in quell'arte e tanto è abituato a passar la misura in ogni cosa come quando comincia una lettera un oscuro lavoratore e allora tuonò un ultimo applauso più caldo più fragoroso e più persistente del primo accompagnato da uno scoppio di grida d'entusiasmo che lo costrinsero a soffermarsi mi si affacciarono alla mente i mille artisti di cui avevo visto le opere sconosciuti e famosi giovani che mandaron là la loro prima ispirazione e vecchi che ci lasciarono l'ultima per gettare l'oscurità su quello in fondo al cuore forse più caro che ha perduto è nondimeno prodigioso il vedere questa città un olandese espone un tempio di stearina che può contenere venti persone colle sue statue e colle sue gradinate e un francese costruisce un tempio di cristallo sorretto da sei colonne e circondato da una balaustrata le sue prime letture furono walter scott e vittor hugo lessi i due autori insieme disse ma senza sentir gran fatto la differenza perchè non capivo ancora nè lo stile nè la lingua di vittor impariginati quell'orientalume ritinto quell'africa da comparsa quell'asia da camera ottica tutta quella barbarie ripulita inverniciata e messa in vetrina col nastrino rosso al collo e quell'inesauribile folla una dama del velasquez senza gorgiera era quella mademoiselle drouet attrice potente che rappresentò per la prima volta lucrezia borgia nel al teatro della porte saint martin riandate rapidamente tutte le sue creazioni esse lasciano l'impressione d'un'enorme epopea di frammenti che risale da caino a napoleone il grande un certo difetto di sveltezza al suo stile che è in ispecial modo apparente nei suoi ultimi libri egli ha un po come si dice in francia le che si serva di noi nuovi a quel mondo per fare i suoi esperimenti in anima vili e la disinvoltura del giovanotto artisticamente pettinato un po maligno e sempre lì coll'arco teso per coglier a volo il ridicolo che fan pensare alle ricchezze d'una di quelle regine insensate delle leggende arabe dai capricci immensi e inesorabili che stancano le bacchette onnipotenti dei genii alcune innocentissime parole di argot scoppiarono nel teatro come bombe i muri minacciavano di crollare non si capiva più nulla signore io son venuto a parigi per vedervi sono di bruges non avevo il coraggio di presentarmi mio padre mi scrisse che vi si parano dinanzi improvvisamente e vi fissano in volto i loro occhi trasognati come fantasime lo spettacolo è ancora variato e rallegrato da un gran numero di signore che girano su poltrone a ruote o su carrozzine da bimbi da tutto il suo linguaggio spezzato in affermazioni altiere e in giudizii assoluti come se ogni sua proposizione fosse un decreto da incidersi sul bronzo o nel marmo per le generazioni avvenire che mi ha fatto sospirare per un anno di dove t'è uscito quello spaventoso mazzeppa di cui vedo perpetuamente la fuga come l'hai sognata la fidanzata del nella quale si vedono gli appassionati senza quattrini cogli occhi fuor della testa qui c'è la varietà e la ricchezza d'un industria fiorente piena di speranze e d'ardimenti a cui sorride la fortuna imitazioni dell'antico tradizioni ringiovanite prova una feroce voluttà nel provocare il pubblico gli insuccessi non gli passano nemmeno la prima pelle avanti e i vasi moreschi e i ricami di seta dei chiostri antichi e gli svelti fantaccini di espartero e di prim che drizzano i loro graziosi cappelletti là si vede la materia informe sparire nel ventre tenebroso di quei colossi riapparire in alto dopo qualche momento già mezzo lavorata e come portata in trionfo e poi rinascondersi pieno di libri e di carte e dorato da un raggio di sole dava l'immagine d'un bellissimo quadro che rappresentasse l'ingegno la fortuna e la forza ma a queste professioni di fede irremovibile e a queste bandiere sventolate con tanto furore ci credo poco uno scrittore si trova a scrivere in una data maniera perchè la sua indole la sua educazione accompagnando il mio pensiero al suono dolce e grave della sua voce e pensavo alle letture di notre dme fatte di nascosto dietro i banchi della scuola alle tante volte che avevo baciato i volumi delle contemplazioni principi ed operai donne e giovanetti entusiasti ardenti vanno a visitarlo ogni sua apparizione in pubblico è un trionfo ed è lo stess'uomo che fa vibrare sovrumanamente le corde più delicate dell'anima l'autore del revenant su cui milioni di madri singhiozzarono l'autore di quel celeste idillio di di quella santa agonia di jean valjean che strazia l'anima e di quei versi meravigliosi in cui triboulet spande piangendo l'immensa ed umile tenerezza del suo amore di padre no e vorrei vedere il michetti quel caro viso di scapigliato di genio per stringergli la guancia tra l'indice e il pollice e dirgli che adoro le gambine pazze delle sue bagnanti e l'azzurro favoloso della sua marina ed ecco finalmente per scolpire gli eroi della sventura un ferro più rovente per segnare la fronte di chi fa soffrire una mano più delicata per accarezzare la fronte di chi soffre egli è il grande assalitore e il grande difensore e ne provo un'altra subito nella sala vicina incontrando il viso onesto e benevolo del monteverde il quale mi accompagna fino alla frontiera d'italia e di là vo innanzi nelle sale della pittura straniera dove il cielo si rannuvola e l'aria si raffredda la facoltà descrittiva che è la sua dominante non può arrivare più in là sulla via che egli percorre nè il culto della verità nuda avere un sacerdote più intrepido e più fedele dalle mie risposte monosillabiche e dal mio sguardo fisso che io divorava che non al senso di quello che io dicevo e mi guardava con una cert'aria affettuosa il vastissimo spazio non basta più alla moltitudine nera elegante nervosa sensuale profumata piena d'oro e d'appetiti che cerca con tutti i sensi tutti i piaceri ma anche in quei punti come quasi ad ogni pagina nell'atto stesso che protestiamo furiosamente questo è troppo c'è un diavolo dentro di noi che ride e strepita e se la gode mattamente a nostro dispetto da saltimbanchi quella pompa da bazar la fontanella misera l'albero tisico il muro nero l'asfalto fangoso e appena fuori del centro meraviglia domandai se avrebbe potuto ricevermi mi rispose che era ancora a letto io rimasi là senza parola scombussolato l'idea di aver da fare un'altra volta l'ascensione di quella montagna mi sgomentava i più ne dubitano ma il tempo non potrà far di più che spolparlo la sua ossatura colossale rimarrà diritta come un enorme albero sfrondato sull'orizzonte della storia letteraria del secolo e legioni d'ingegni voleranno colle penne cadute dalle sue ali qui è la pompa suprema è la metropoli della metropoli la reggia aperta e perpetua di parigi a cui tutto aspira e tutto tende alte e basse sbiadite annerite sformate sulla sommità da un orribile disordine di camini altissimi che paiono la travatura di edifizi non finiti la porta bruscamente aperta e richiusa per la quale intravvediamo il prodigio un gran coup dans la poitrine come direbbe lo zola che ci toglie per un momento il respiro e ci lascia rotti e sgomenti grasso non molto alto ritto come una colonna pallidissimo e la sua pallidezza apparisce anche maggiore per effetto della barba e dei cappelli neri che gli stanno ritti sulla fronte come peli di spazzola non basta a render nemmeno una pallida idea di quel non so che di immane e di mostruoso che ha nel capo in quelle pagine i freddi pedanti trovano con gioia una presa assai facile alla critica che distrugge e deride alle mille cose là raccolte su cui è caduta la lacrima dell'operaia e stillato il sudore del forzato ai tesori conquistati a prezzo di vite innumerevoli alle vittorie conseguite dal lavoro accumulato di dieci generazioni lo scrittore che aveva mille volte schiacciato il mio misero orgoglio d'impiastrafogli facendomi provare non so che voluttà acre e salutare nell'umiliazione che mi acquietava l'anima il parodi gli domandò ex abrupto come faceva a fare il romanzo era proprio un toccarlo sul vivo sguainò quasi tutto il suo pugnaletto lo ricacciò con forza nel fodero e cominciò a parlare speditamente animandosi a grado a grado e dov'è un altro paese democratico in cui gli scrittori coprano d'un ridicolo così sanguinosamente ingiurioso intere classi della cittadinanza dove l'epiteto di che lupanare ah sì tocca davvero alle altre grandi città d'europa a gridare allo scandalo le ipocrite nella piccola città di provincia dove avevo letto il suo primo libro a un giorno che ancora ragazzo avevo fatto ridere mio padre domandandogli e se comparisse tutt'a un tratto vittor hugo mentre noi siamo a tavola che cosa faresti a diciott'anni venne a parigi a cercar fortuna e qui cominciò per lui una serie di prove durissime fu per qualche tempo impiegato nella casa disse che mentre scriveva quel romanzo era le mille miglia lontano dal prevedere il chiasso che fece era stato costretto a interromperlo per una malattia della sua signora un saluto all'antico lottatore un buon augurio al settuagenario un addio all'uomo che molti non avrebbero mai più riveduto egli rispose con un lungo sguardo e quel puzzo perpetuo di marchand de vin e di cosmetici quegli spicchi di case quelle conosco soltanto il mio protagonista il mio rougon o macquart uomo o donna che è una conoscenza antica mi occupo anzi tutto di lui tutte le comunicazioni del pensiero la parola sfuggevole la sfumatura la mezza intenzione il sottinteso l'accento il cenno tutto coglie a volo mille persone riunite hanno un'anima sola per comprendere e per sentire il filo d'erba i suoi personaggi non agiscono quasi la maggior parte non sono necessarii a quella qualsiasi azione che si svolge nel romanzo campanili v'è una gara di bizzarrie architettoniche spinta a un segno che fa ridere un mercante di stoffe fabbrica un castello di materasse l'orologiaio vicino innalza una piramide di duemila casse d'orologi giovanetto che m'aveva fatto pensare e lottare da uomo il poeta di cui le strofe fulminee m'eran sonate nel cuore sul campo di battaglia come grida eccitatrici d'un generale lontano o andare nel chiosco olandese dove tre belle frisone rosee col casco dorato vi fanno sentire il curasò o coraggiosi spadaccini irresistibili che hanno tutti i doni di dio mme une venne a parlare delle critiche che si fecero all'assommoir anche parlando egli sceglie sempre la frase più dura e più recisa per esprimere il proprio pensiero accennando a una scuola che non gli va a genio disse e un non so che di voluttuoso spira nell'aria mentre la notte di parigi carica di follie e di peccati prepara le sue insidie famose quello è davvero il momento in cui la grande città s'impadronisce di voi e dice questo con una sicurezza e con una semplicità che non vien nemmeno in capo di accusarlo di presunzione e in ciò si rivela appunto la sua natura italiana meno inverniciata della francese come si rivela nelle sue critiche dolci la francia vi offre il palazzo di fontainebleau e delle cattedrali gotiche di zucchero e dei mazzi gustosissimi di rose e di violette che sembran colte un'ora prima si disegna nell'azzurro in sottili e altissimi caratteri di ferro il nome d'un artista delle nuvole che vuol farvi la fotografia per mezzo del mio caro amico parodi ebbi l'onore di conoscere lo zola e di passar con lui parecchie ore in casa sua un re che visita l'esposizione in stretto incognito e sentirvi intorno qua e là un mormorio sommesso da vestibolo di corte c'è da cavarsi tutti i gusti rialza la fronte sfolgorante di gloria e di gioia e se ne va beato per una settimana e poi questa mania universale di fair de è serissimo quasi cupo pare un viso che non abbia mai riso non solo ma che non possa ridere e i suoi occhi guardano la gente con un'espressione che mette inquietudine gli si direbbe hugo fatemi la grazia di guardare da un'altra parte e volevamo andare sino in fondo ma più s'andava innanzi più quel baccanale notturno s'allargava e s'allungava dietro a ogni gruppo d'alberi saltava fuori un nuovo teatro e una nuova luminaria è stato lì sul punto d'aggiungervi il suo e che non lo fece non per modestia ma per salvare come suol dirsi le convenienze a fare una enorme buffonata ritto sulla tavola e a impietosirsi per il piccolo mendicante che domanda un pezzo di pane alla porta nelle sale del bullier in mezzo al turbinio di trecento ragazze che ballano tutte insieme cantando a una voce perruque blonde invece d'un grido contro la corruzione ci esce dal cuore un inno ardente alla gioventù e alla vita di banchieri bindoli di preti bricconi di sgualdrinelle di bellimbusti di mascalzoni e di sudicioni d'ogni tinta e d'ogni pelo ma ora le contese per quello che riguarda lui almeno in francia sono quasi affatto cessate la sua età le sue sventure la sua immensa fama la vitalità poderosa delle sue opere rinvigorita da recenti trionfi le torri del trocadero si vedono effigiate da tutte le parti come se mille migliaia di specchi le riflettessero e l'immagine del campo di marte vi si presenta per mille vie e sotto mille forme su fondo d'oro i salotti arredati di mobili di porcellana i quadri di seta ricamati a uccelli e a fiorami le intarsiature d'avorio di lacca e di bronzo e mille piccole meraviglie innominabili stende davanti a noi a perdita d'occhi brulicante di carrozze e nera di folla divisa in tre parti da due enormi ghirlande di verzura che la riempiono d'ombra e di freschezza deve tutto a sè stesso è passato per tutte le prove è coperto di cicatrici la battaglia è la sua vita vuole la gloria ma strappata a forza e accompagnata dal fragore della tempesta poi mi parlò delle sue abitudini egli ha le abitudini più semplici di questo mondo disse non lo avete mai incontrato sull'imperiale dell'omnibus di via tenta da tutte le parti il proprio concetto e accumula metafore su metafore paragoni su paragoni e ricorre inutilmente al suo misterioso linguaggio di tenebre e di luce d'ombre e d'abissi di inconnu e di insondable e tutta la sua fortissima e ricchissima lingua ma circondato e ingombro dei ruderi ch'egli disdegna di spazzare il suo lavoro è uno strano accoppiamento di pazienza da musicista e di furia da pittore ispirato egli scrive come il goya dipingeva qui la strada larghissima s'allarga ancora le case s'innalzano le vie laterali s'allungano la maestà di parigi comincia ad apparire e così andando innanzi tutto cresce di proporzioni e i suoi primi romanzi furono quei quattro arditissimi fra cui thérèse raquin ora un po dimenticati che vennero definiti da un critico letteratura putrida l'espressione di un sentimento diverso della vita e come un soffio d'aria d'un altro cielo e d'un altro secolo che bisbiglia nomi d'imperatori e di poeti e porta il suono di musiche lontane piene di pensieri e di memorie pour se faire la main la giornata non gli basta per mettere sulla carta tutto quello che gli ribolle nella testa e nel cuore ma il buon dio gli darà lunga vita ed egli ci darà ancora venti volumi portato fuor del mio nido son finito ecco perchè non ho passione per viaggiare quando arrivo in una nuova città mi segue sempre la medesima cosa mi chiudo nella mia camera d'albergo e un leggiero stupore continuo dalla prima all'ultima pagina come allo svolgersi d'una serie di vedute d'un paese nuovo son romanzi che si fiutano che si assaporano a centellini come bicchieri di liquore la folla immensa e sparsa che viene dal ponte dai boulevards dai boschetti dai quais dai teatri e brulica confusamente da tutti i lati della piazza d'una santa comunione e l'aneddoto della fille aux cheveux carotte si sente in dovere di levare un grido d'indignazione e dove s'è mai vista una letteratura più spasimante per il blasone qui comincia ad apparire parigi la via larghissima la doppia fila degli alberi le case allegre tutto è nitido e fresco e da tutto spira un'aria giovanile consolatore vittor hugo i v'è uno scrittore in francia salito in questi ultimi anni a un tal grado di gloria e di potenza che nessun'ambizione letteraria può aver mai sognato d'arrivare più alto per chi verrà e di creazioni pregevoli in tutti i campi ma condannate a morire dove sorgono perchè schiacciate dall'abbondanza del meglio egli vede tutto per non so che prisma meraviglioso a traverso il quale per contro il lettore vede sempre lui ma mi consolai presto vittor hugo ricominciò a parlare ed io socchiudendo gli occhi e guardando in alto per essere un po solo con me stesso cominciai a riandare tutte le belle emozioni di cui ero debitore a quell'uomo e ricconi dieci per una crazia non si vedono nè faccie superbe nè sorrisi di vanità soddisfatta microscopici colle loro belle guaine che stanno in cento e quattro dentro un nocciolo di ciliegia i tappeti orientali fatti di sei mila frammenti il cassettone spagnuolo composto di tre milioni e mezzo di pezzetti di legno che è la manìa di fingerla per vanagloria mentre non s'ha nè la forza nè il modo di goderla nella sua tremenda pienezza a quellhomére hogu nègre che fa uno spicco così pittoresco nell'elenco nominativo della banda di patron minette nei miserabili mi fu detto poi ch'era un collaboratore della l'audacia pazza e la pedanteria fradicia c'è ogni cosa ma sopra tutto una ricchezza grande d'invenzione e di pensiero che rivela l'aiuto potente d'una letteratura immaginosa e popolare d'un sentimento drammatico vivo e diffuso strada colle belle esposte sul marciapiede che alzano lo stivaletto ad altezze vertiginose e mille restaurants dove si gettano i da un'altra parte c'era un crocchio d'uomini maturi quasi tutti d'alta statura fra cui alcune belle teste grigie dai profili arditi nelle quali mi parve di riconoscere quell'impronta particolare d'austerità e di tristezza forzato dalla sua mano è il vizio stesso che dice sputate e passate i suoi romanzi come dice egli stesso sono veramente morale in azione lo scandalo che n'esce non è che per gli occhi e per gli orecchi prima a cento lire il mese poi a cento cinquanta poi a duecento poi fu collaboratore del figaro dopo poco tempo perdette quel posto e rimase sul lastrico arrivato a questo punto lo zola tagliò corto un popolo di statue candide uno sfolgorìo diffuso di cristalli un luccichio di sete e di musaici un riso di colori e di forme davanti a cui tutti i visi si rischiarano tutti i cuori s'allargano e tutte le bocche dicono vittor hugo uscì per un momento poi tornò vicino al camminetto e mi sedette accanto la conversazione s'era rotta in molte conversazioni il momento non poteva essere più opportuno letti i romanzi suoi pare che in tutti gli altri anche nei più veri ci sia un velo tra il lettore e le cose e che ci corra la stessa differenza che fra visi umani gli uni ritratti in una tela e gli altri riflessi in uno specchio non lo dite per la grandezza della corruzione ma per la sua insolenza ognuno ha il suo impiccato all'uscio ci s'intende ma est modus in e non s'è ancora arrivati in fondo che s'è già fatto cento volte col pensiero il giro del globo e s'è sazii ma ogni cambiamento di sezione fa l'effetto di una rinfrescata alla fronte ci son molti algerini arabi mori negri s'incontrano delle brigatelle di spahi ravvolti nei loro grandi mantelli bianchi ma non son più le faccie baldanzose del in una parte il lavoro si presenta sotto l'aspetto d'una distruzione furiosa fra denti enormi di ferro e artigli d'acciaio che stritolano e sbranano con un fracasso d'inferno in cui si sente un suono confuso di lamenti umani che care accoglienze vi ricevete che schietta giovialità trovate a quella mensa signorilmente modesta e come vi riposa il vostro spirito poichè insomma non c'è che una commozione profonda e visibile che giustifichi l'audacia di quelle visite quando la commozione manca par che si vada là per curiosità e la pura curiosità in quei casi è sfrontatezza parte io io credo esprimendo quello che penso di vittor hugo d'esprimere presso a poco quello che ne pensano tutti i giovani del mio tempo non c'è nessuno di noi certamente che non si ricordi dei giorni in cui divorò giovanetto i primi volumi è un invincibile amore delle proporzioni armoniche che qualche volta può generare prolissità ma che spesso costringendo il pensiero ad insistere sul suo soggetto renda l'opera più profonda e più completa fra questi due enormi edifizi teatrali raffiguratevi quel gran fiume e quel gran ponte e a destra e a sinistra del fiume un labirinto indescrivibile d'orti e di giardini di roccie e di laghi tutto anche il divertimento richiede previdenza e cura ogni passo ha il suo scopo ogni giornata ci si presenta fin dallo svegliarsi divisa e ordinata in una serie di occupazioni cento interrogazioni mi corsero in un punto alle labbra e cominciai arditamente signore vittor hugo si voltò cortesemente mi mise una mano sopra un ginocchio e mi guardò in atto la conversazione cadde ancora una volta sui romanzi e lo zola soddisfece parecchie mie vivissime curiosità i suoi personaggi son quasi tutti ricordi conoscenze sue d'altri tempi alcuni già abbozzati nei contes perchè non sente e non esprime la vita come essi la sentono e la esprimono è come se i magri volessero mettere al bando dell'umanità i grassi e i linfatici i nervosi lo zola se ne indispettì e gettò allora un guanto di sfida a parigi pubblicando quella famosa curée in cui è manifesta la risoluzione di levar rumore a ogni costo quello splendido e orrendo saturnale di mascalzoni in guanti bianchi ora par che attraversi un triste periodo dio voglia che ne esca e che noi sentiamo ancora per molti anni la sua voce potente che commosse già la giovinezza dei nostri padri girando fra il codice penale e l'ospedale o il monte di pietà e la taverna a traverso a tutte le passioni e a tutti gli abbrutimenti fitti nel fango fino al mento in un'aria densa e grave parlò per prima cosa della lingua italiana mi rincresce disse di non poter leggere libri italiani noi altri francesi in questo siamo proprio da compiangere non sappiamo nessuna lingua ma io l'italiano lo dovrei sapere ci son certi ingredienti e un certo meccanismo per distillare quello spirito che una volta scoperti è finita come delle botte di riserva degli schermitori la senna luccicava come una sciarpa d'argento da un capo all'altro di parigi rigata di nero dai suoi trenta ponti che parevan fili tesi tra le due rive e punteggiata appena dai suoi cento battelli che parevano foglioline natanti vive tutto collo scrittore in quel momento e in quel luogo e vi prova una illusione piacevolissima che non gli lascia desiderare null'altro con questa facoltà di dar rilievo a ogni menoma cosa e lavorando come fa ordinato e paziente la maison dorée in cima ai sogni dei dissipati di tutta la terra contraffatti i suoi modi ripetute le sue risate ricalcati i suoi scherzi adorati i suoi capricci tutte le nuove macchinette sono in movimento gli album colossali si aprono le carte geografiche si spiegano i mappamondi girano mille strumenti suonano da ogni parte c'è uno spettacolo una scuola o una conferenza in tempi in cui pareva finito si rialzò tutt'a un tratto trasfigurato con opere piene di nuove forze e di nuove promesse su tutte le vie della letteratura mise l'impronta dei suoi passi giganteschi e la menoma sosta produce una piena stiamo quarant'otto ore in casa è come starci un mese in una città italiana uscendo troviamo cento nuove cose nei luoghi soliti ma un nuovo spettacolo cancella subito questa impressione violenta la ricchezza dei legni scolpiti delle vetrine annunzia il paese delle grandi foreste il tentativo riuscì il fiaccheraio ci rivolse uno sguardo inquieto ma ci lasciò salire e si diresse rapidamente verso i boulevards dovevamo andare fino al boulevard degli italiani ossia diritti al centro di parigi passando per la più ammirabile delle sue strade vecchie patrizie paralitiche e putti meravigliosamente biondi e rosati dei paesi nordici che formano tutti insieme in quel labirinto di vie fiancheggiate da case di vetro una specie di corso in burletta degno della matita del cham una montagna di pelliccie una selva di penne un palazzo di corallo e i prodotti chimici e le pelli e che so io verso la fine la stessa stanchezza vi in alcuni punti c'era detto servirsi del tale una persona conosciuta dall'autore tutto scritto in caratteri grossi e chiari e con ordine ero ben certo che stava là eppure restai un po meravigliato nel sentirmi rispondere si signore al secondo piano collaccento della più fredda indifferenza perchè i suoi cento aspetti di scrittore ci fanno domandare ogni momento a quale di essi corrisponda il suo aspetto d'uomo sarà il viso dell'hugo che ci fa inorridire o quello dell'hugo che ci fa piangere non fu uno dei suoi discorsi più felici ma non è qui il luogo di giudicarlo lesse lentamente ad alta voce spiccando con arte perfetta ogni frase ogni parola ogni sillaba i giornalisti notano i disegnatori schizzano le discussioni fervono i curiosi cercano i visi illustri i nuovi arrivati si ritrovano le celebrità dell'esposizione passano fra le scappellate e gli inchini e qui si ritrovano le sue dighe e i suoi canali le sue stanzine piene di comodi le sue grosse massaie le sue tavole apparecchiate i mercati che li nasconde l'un dietro l'altro per sorprenderci e che prepara un grande effetto con mille piccoli sacrifizi della verosimiglianza e della ragione il racconto va da sè sotto la mole delicata e triste della cattedrale le due isole piazze nereggianti di formiche lo scheletro del futuro htel de ville simile a una grande gabbia d'uccelli e la réclame smisurata e insolente e così in tutti i campi della vita trovate là con un sentimento misto di rammarico per voi e di ammirazione per parigi l'originale di mille cose di cui in casa vostra non avevate visto che il che vi dà una scossa alle fibre siete entrati in una vasta sala decorata selvaggiamente di reti e di cordami enormi in mezzo ai prodotti delle colonie francesi tra le lancie e le freccie tra gli uccelli strani e sono gli occhi d'un giudice glaciale o d'un duellante più forte di voi che voglia affascinarvi collo sguardo in quei momenti mettetegli col pensiero un turbante bianco sul capo è un vecchio sceicco mettetegli un casco è un vecchio soldato oppure a leggere i vecchi processi per stregoneria esposti nel padiglione del ministero degl'interni di francia intanto dei maestri spiegano i nuovi metodi d'insegnamento tutti gl'inventori di qualche cosa hanno il loro circolo sono mille piccole botteghe linde e ridenti che fanno a soverchiarsi le une le altre a furia di colori quasi tutti parlavano quando entrò vittor hugo tutti tacquero egli sedette vicino al camminetto sopra un sofà e gli altri gli formarono intorno un grande semicerchio allora potei vederlo e sentirlo bene la gente sparsa per la sala formava un quadro assai curioso il primo che mi diede nell'occhio per la macchia stranissima che formava in quel quadro come certe parole bizzarre in una bella pagina dell'hugo fu un mulatto di forme colossali e poi la popolazione non è nuova son tutte figure conosciute che fanno sorridere è gervaise che s'affaccia alla porta della bottega col ferro in mano è messe in rilievo dalle tende purpuree dietro alle quali salta fuori inaspettatamente la facciata rustica del giappone colle sue grandi carte geografiche piene di pretensione scolaresca qui proprio si prova per qualche momento una sensazione che somiglia a quella dell'hasciss quella rosa di strade sfolgoranti che conducono che quel ritornello eterno di tutte le canzonette la bella donnina il teatro e la cenetta ci s'è piantato nella testa tirannicamente e tutti i nostri pensieri gli battono le ali dintorno egli è gentile senza dubbio ma d'una gentilezza che vi tiene in là come la mano leggiera d'una ragazza che non vuol essere toccata vada per lo spagnuolo siete sazii sdegnati qualche volta nauseati sentite il bisogno di riposarvi da quella tortura ritornate con piacere ai vostri scrittori qui la strada diventa piazza il marciapiede diventa strada la bottega diventa museo il caffè teatro l'eleganza fasto lo splendore sfolgorìo la vita febbre tutto è dominato e guasto dalla mania della pose pose nella letteratura pose nella religione pose nell'amore pose anche nei più grandi dolori in modo che non par possibile altrimenti e sembra una esposizione semplice del vero non solo per i caratteri ma anche per la natura dei fatti e per l'ordine in cui si succedono lo scatenamento feroce della folla l'ha rialzato e ingrandito ai miei occhi più tardi ci sarà appello i processi letterari sono suscettibili di cassazione i feretri dei suoi figli lo vedo in quelle sue veglie febbrili ch'egli descrisse così potentemente quando di lontano nel silenzio della notte sentiva squillare il corno di silva ed echeggiare il grido di gennaro e d'omnibus altissimi carichi di gente che sobbalzano sul selciato ineguale con un fracasso assordante ma è un movimento diverso da quello di londra eccessiva e piena di civetteria e di superbia che sbalordisce ed abbaglia come un immenso tremolìo di punti luminosi ed esprime appunto la natura della grande città opulenta e lasciva che lavora per furore di godimento e di gloria ah vittor hugo superbo vittor hugo comunardo vittor hugo energumeno vittor hugo matto che baie del vizio egli fa sentire il puzzo non il profumo le sue nudità son nudità di tavola anatomica che non ispirano il menomo pensiero sensuale non c'è nessuno dei suoi libri neanche il più crudo di memoria in memoria di secolo in secolo accompagnati come da una musica dall'immenso respiro di parigi povero e caro nido della mia famigliuola dove sei poi il mio amico mi disse ridiscendiamo nellinferno e tornammo a tuffarci nell'oscurità dell'interminabile scala a chiocciola dove un rintocco inaspettato della grande campana di luigi non è più un andirivieni di gente è un ribollimento un rimescolìo febbrile come se sotto la strada divampasse una fornace o infinitamente triste come nelle nevi della russia o solennemente lugubre come nel naufragio dei si va innanzi fra la mostra splendida dell'orologeria viennese e i ricchi mobili improntati del gusto del cinquecento e del gusto nuovissimo sposati graziosamente e ogni sorta di ricordi della loro vita varia e avventurosa somigliante a quella degli avi loro che vestirono la divisa di tutti i principi e versarono sangue per tutte le bandiere non c'è sventura al mondo su cui non abbia fatto versare delle lagrime egli è il patrocinatore amoroso e terribile di tutte le miserie spedienti brutali inverosimiglianze sfrontatamente accumulate fili di racconti pazzamente spezzati e riannodati che dice quello che pensa che racconta quello che è senza nessun riguardo di nessunissima natura come se parlasse a sè stesso alla buon'ora fin dalle prime righe si sa con chi s'ha da fare che vi dà un filo di speranza quattro maledettissimi zeri che paiono quattro bocche spalancate che vi sghignazzino in faccia è un continuo supplizio di tantalo non c'è che un solo conforto che va all'ufficio fantasticando una gratificazione è pipelet che legge la gazzetta è frédéric che passa sotto le finestre di bernerette la sartina del murger è la merciaia del kock è il gamin di vittor hugo o il poi senza saper nulla del goujet che immaginai in seguito pensai di valermi dei ricordi d'un'officina di fabbro ferraio dove avevo passato delle mezze giornate da ragazzo e che è accennata nei contes scrisse poco tempo fa a un suo ammiratore d'italia on ne m'a pas in capo a pochi giorni ci troviamo nelle condizioni d'ogni buon borghese parigino scambiamo cioè per dottrina e per spirito nostro tutta la dottrina e tutto lo spirito che ci corre intorno tanto sentiamo nel serra serra di quella moltitudine che si rimescola e dice il fatto suo alla critica alla sua maniera la critica francese manca dintelligenza nientemeno non ci sono in tutta la francia che tre o quattro uomini capaci di giudicare un libro un peso enorme ch'egli solleva lentamente e rimette lentamente per terra facendo quanto è in lui per dissimulare lo sforzo all'età della leva però non era ancora nè francese nè italiano e poteva scegliere fra le due nazionalità ma ero nato qui disse avevo qui molti ricordi e molti legami che fa socchiudere gli occhi lascio ad altri la descrizione dei grandi lampadarii dalle miriadi di prismi dei candelabri e dei vasi cesellati e una memoria confusa di amori divini di lotte titaniche di miserie inaudite di morti orrende viste come a traverso a una bruma paurosa rotta qua e là da torrenti di luce mille immagini rammentano la dolce tristezza dei bei laghi coronati di montagne irte di pini e bianche di neve in mezzo ai prodotti delle miniere di falum voi non potete immaginare mi rispose la fatica che mi costò quel benedetto abate mouret per poterlo descrivere all'altare andai parecchie volte a sentire tre o quattro messe di seguito a cacio per cacio e il pranzo di gervaise boccone per boccone nella stessa maniera procede riguardo alle occupazioni dei suoi personaggi più stringersi il legame che v'unisce a lei e si sente più che mai quando si parte la sera che si passa per l'ultima volta rapidamente in mezzo a quell'immenso splendore dei boulevards a cui succede tutt'a un tratto la mezza oscurità lugubre sul ponte di costantinopoli si vede sfilare tutto l'oriente qua tutto l'occidente le solite gonnelle sono come smarrite in quel pelago sentono come i fumi d'un vino traditore che salgono a grado a grado alla testa un'irritazione voluttuosa efficacia grande di parecchi suoi romanzi consiste quasi intera in quest'arte i suoi romanzi son fatti a maglia una maglia fittissima di piccoli episodi formati di dialoghi rotti e di descrizioni a ritornello due file di fornaci fiammanti le botteghe gettano dei fasci di luce vivissima fino a metà della strada e avvolgono la folla come in una polvere d'oro da tutte le parti piovono raggi e chiarori diffusi delle signore vestite in gala dei soldati italiani delle contadine di danimarca delle lavandaie malesi delle guardie civili di spagna e annamiti e indiani e cafri e ottentotti che rivelavano un fino gusto artistico tutta la sala indicava l'agiatezza elegante dello scrittore parigino in voga in una parete c'era un suo grande ritratto a olio di quando aveva ventisei anni e mi ricordai di quello che avevo inteso dire che in non so quale occasione comparendo lui all'accademia tutti gli accademici caso rarissimo si alzarono in piedi e il mio vicino continuò è una strana cosa veramente l'arte sua egli non ci presenta il lavoro fatto il risultamento netto ed ultimo dei suoi sforzi sotto i vostri piedi sull'asfalto c'è un avviso a stampatello che vuol farvi mangiare alla casalinga in via della chaussée d'antin camminando un'ora si legge senza volerlo un mezzo volume abbracciare tanti e così gentili e così provocanti sono i bustini da verginelle da matrone da belle trentenni nervose e da maschiette sono come lui grandi poeti o grandi sognatori statue a cui ha stampato sulla fronte il suo nome larve dai contorni più che umani che si vedono ingigantite come a traverso le nebbie dei mari polari davanti e dietro di noi i ponti lunghissimi confondono i loro archi d'ogni forma e le strisce nere della folla che brulica dietro ai loro parapetti sotto i battelli stipati di teste s'inseguono frotte di gente scendono continuamente dalle gradinate delle rive disse queste poche parole con una semplicità e una grazia da farsi baciare sulla fronte vittor hugo gli rispose non so che cosa affettuosamente mettendogli una mano sulla spalla il suo viso sfolgorò tutti gli altri in disparte tacevano e ci sono pure delle ammirabili cose per le borse modeste lo zaffiro del rouvenat circondato di diamanti si può avere con un milione e mezzo la mano sinistra del grande poeta raggiunse la destra e la mia mano calda e tremante rimase per qualche momento tra le sue perciò ho preso la risoluzione di non occuparmi mai del soggetto comincio a lavorare al mio romanzo senza sapere nè che avvenimenti vi si svolgeranno nè che personaggi vi avranno parte nè quale sarà il principio e la fine da una parte all'altra della sala o giocan di scherma coi piedi sotto la tavola coll'amico del cuore a puntate pericolose e che genere andate alle ma proprio colla sicurezza di fare un buonissimo affare facciamo un sonnellino sopra uno dei mille divani del campo di marte e poi ritorniamo nel mare magno ho imparato il linguaggio che vi si parla ho in capo una quantità di tipi di scene di frammenti di dialogo di episodi d'avvenimenti che formano come un romanzo confuso di mille pezzi staccati ed informi poichè a parigi la città più teatrale del mondo una vittoria drammatica dà d'un solo tratto la fama e la fortuna che non dà il buon successo di dieci libri di là si ritorna fra i ventagli dipinti da artisti celebri che fanno fresco al viso e al pensiero pas de plaisir comparable a celui de te quitter è davvero un rivolgimento d'idee stranissimo ma segue credo a quasi tutti dalla noia irritata all'entusiasmo ardente come palleggiati dalla sua mano eterne pagine si succedono in cui l'hugo non è più lui ma ci tengono fa pietà e dispetto davvero vedere il vecchio acciaccoso affetto d'incipiente delirium tremens che quando è riuscito nella folla a infilare un giochetto di parole che fa sorridere cinque grulli la discussione ci aspetta a cento varchi ci provoca coll'arguzia colla canzonatura col paradosso collo sproposito e costringe l'uomo più apatico a farsi soldato in quella battaglia non so come la conversazione cadde sul congresso letterario vittor hugo interrogato espose qualcuna delle idee che avrebbe svolte nel suo discorso inaugurale ebbene riconobbi ch'era vero con che piacere intravvidi lontano una mensa splendida coronata di realisti e d'idealisti italiani d'ogni età e d'ogni colore a un uomo come lui si può ben dire quello che si pensa parlò pure del teatro disse che era falsa la notizia data dai giornali che egli avesse incaricato due commediografi di cui non ricordo il nome di fare un dramma dell'assommoir e finalmente che grazie a tutto ciò mille mani che non si sarebbero mai incontrate si strinsero che per un tempo molti odii come in virtù d'una tregua di dio si quetarono si riconoscono al primo sguardo mille piccole raffinatezze di comodità e d'eleganza che rivelano un popolo pieno di bisogni e di capricci per il quale il superfluo è più indispensabile del necessario e che gode la vita con un'arte ingegnosa tutte le facoltà dello spirito vi fa scattare tutte le molle dell'operosità e del coraggio vi accende nel cuore la febbre della battaglia e vi fa uscire di là colla mente piena di disegni audaci e di risoluzioni gloriose guardate in fondo alla strada che a mezzo miglio di distanza c'è una réclame a caratteri titanici del petit davanti a un uomo famoso nel mondo nella grande città che lo festeggia in casa sua in mezzo a una folla di ammiratori per dirgli che cosa voglio vedervi ire dei classicisti gli anatemi dei pedanti gli scherni dei suoi infiniti avversarii e stiamo per dir han ragione ma che altrettanto in una direzione diversa allora alza la sua insegna e dice in hoc signo vinces ma che diverrebbe l'arte se tutti lo seguissero abbiamo già dinanzi un altro ideale di vita da quello che avevamo arrivando più facile allo spirito più difficile alla borsa verso il quale la nostra coscienza ha già fatto prima che ce n'accorgiamo mille piccole transazioni codarde che gli caddero fra le mani è stata senza dubbio per tutti una emozione nuova profonda confusa indimenticabile tutti ci siamo domandati tratto tratto interrompendo la lettura che uomo è i tubi di ferro congiunti in forma di organi titanici o di chiesuole di stile gotico le marmitte in obelischi egizii i cilindri di rame in colonnati babilonesi le funi telegrafiche in campanili tutto è aperto trasparente messo in vista come in un grande mercato signorile all'aria libera lo sguardo penetra fin nelle ultime sale delle botteghe straricche alle mille ambizioni che vi si fondano alle idee infinite che scaturiranno dai confronti ai nuovi ardimenti che nasceranno dai trionfi ai racconti favolosi che si ripeteranno fin sotto le capanne delle più remote colonie qui davvero bisogna ammirare l'inesauribile fecondità dell'immaginazione umana l'esposizione dei mezzi d'esposizione egli si considera al di sopra d'ogni confronto possibile con qualunque scrittore contemporaneo non piglia infatti alcuna parte in quella guerra continua che si movono gli scrittori di francia a motti arguti e maligni gli altri o giudicano con tutti i pregiudizii letterarii degli sciocchi o sono pretti impostori ha questo gran difetto come gli diceva un amico che quando parla con un imbecille gli fa capire immediatamente che è un imbecille difetto dice una barca vera con remi e timone da portar sotto il braccio al lago di como un portamonete che tiri delle pistolettate la carta dell'europa in un fazzoletto pur c'è un'uscita e intanto passo passo arrivate sulla piazza dell'opéra c'è ancora lo zola imberbe con una lagrima negli occhi e un sorriso sulle labbra appena turbato da una leggera espressione di tristezza non tiene affatto a questi racconti e s'arrabbia coi critici che che cosa dirne non ci manca che il teatrino di guignol è un grande broeck assai più bello senza dubbio e più svariato di quello d'olanda una bella enciclopedia figurata per i ragazzi studiosi proprio da far domandare se lunghissime zitelle inglesi che ci stanno tutte raggruppate colle ginocchia aguzze all'altezza del mento signoroni decrepiti che godono là probabilmente l'ultimo piacere della vita persino le venditrici di giornali dei chioschi sono atteggiate a una certa altezza letteraria par che tutti siano compresi della sovranità del luogo aggruppano le loro bizzarre architetture variopinte schiacciate dall'edifizio elegante ed altiero dell'america del sud più in qua signoreggia il palazzo del belgio severo e magnifico se mi metto a tavolino per cercare un intreccio una tela qualsiasi di romanzo sto anche lì tre giorni a stillarmi il cervello colla testa fra le mani ci perdo la bussola e non riesco a nulla si entra nel boulevard bonne nouvelle e cresce ancora il formicolìo il ronzìo lo strepito la pompa dei grandi magazzini che schierano sulla strada le vetrate enormi l'ostentazione della in mezzo a un popolo immenso e tumultuoso fra gente di ogni paese fra i capolavori delle arti e delle industrie di unta la terra fra mille spettacoli mille pompe o mille seduzioni ebbene tutto questo non è per voi che una cosa secondaria la sua voce è ancora gagliarda e sonora benchè nei lunghi periodi s'affievolisca un poco e gli sfugga qualche volta in note acute e stridenti si gira per un pezzo in mezzo ai cristallami purissimi alle ceramiche alle orerie ai mobili a oggetti d'arte improntati delle ispirazioni di tutti i tempi o di tutti i popoli come la natura obbliosa della grande città che non lasciando addormentar nessuno sopra un solo trionfo obbliga tutti a ripresentarsi continuamente alla gara produca quelle vite meravigliosamente operose quelle vecchiaie ostinatamente battagliere quei boulevards famosi così sfolgoranti poche ore prima non sono più che uno stradone irregolare fiancheggiato da case misere la fronte si alza l'occhio divampa la voce vibra l'anima grandeggia che cos'abbia detto non so qualcuno mi suggeriva nell'orecchio rapidamente delle parole ardenti che io ripetevo colla voce tremante e sonora scrittori che si lascino venire così ingenuamente l'acquolina sulle labbra al suono di un titolo gentilizio e che mettano più stemmi e più boria aristocratica nelle loro creazioni ma dopo la prima corsa quando si son riconosciuti gli edifizi lo spettacolo muta significato allora da ognuna di quelle facciate esce un'idea di che egli riprende il suo aspetto pensieroso e tetro come se meditasse la catastrofe d'uno dei suoi drammi sanguinosi e più si guarda meno si può credere incontro nondimeno assai sovente molte difficoltà alle volte non ci sono più che due sottilissimi fili da annodare una conseguenza semplicissima da dedurre e non ci riesco e mi affatico e m'inquieto inutilmente l'occhio non trova spazio dove riposare da ogni parte brillano i nomi illustri nel regno dei piaceri e della moda i titoli dei restaurants celebrati da nuova york a pochi i personaggi d'ossa e di carne che abbiano la nostra statura e la nostra voce e così la sua cattedrale di notre dame convertita da lui in un monumento enorme e formidabile come una montagna delle alpi vuoi un pendolo che ti faccia vento un orologio fatto con un girasole da cui esca un ragno ad acchiappare una mosca un mobile che ti si trasformi sotto le mani a tuo piacere in bigliardo in scrivania in scacchiera e in tavola da mangiare che frammischiano alla loro patria dal rozzo fianco alle cascate alle gole ai ghiacciai agli uragani delle alpi bankok coi suoi strumenti d'una musica dell'altro mondo e colle maschere mostruose dei suoi attori drammatici cambodge ah un solo immenso applauso tempestoso ostinato interminabile fece tremare il teatro sul viso di vittor hugo passò un lampo un lampo solo ma che rivelò tutta l'anima sua subito dopo riprese il suo aspetto abituale di gravità daremo insieme un'occhiata al teatro prima di voltarci verso il palco scenico siamo discesi alla stazione della strada ferrata di lione alle otto della mattina con un tempo bellissimo in mezzo a uno sterminato giardino ardente che fa pensare all'accampamento illuminato di un esercito di trecento mila uomini ma quando si è arrivati nel centro della piazza eppure s'ingannano quelli che argomentano da questa sua asprezza di carattere ch'egli non abbia cuore tutti i suoi amici intimi lo affermano in casa colla sua famiglia è un altro zola ha pochi amici ma li ama fortemente non è espansivo ma servizievole tratta tutti quei grandi da pari a pari tutti i genii d'altra parte è una sua idea sono uguali la regione dei genii è la regione dell'eguaglianza egli parla di dante come d'un fratello il più degli altri quadri tradiscono i pittori scappati di casa che hanno rifatta la pelle a parigi a dusseldorf a monaco a roma e preso il colore ma dilavato della nuova patria i chioschi di siam le terrazze persiane i bazar di egitto e del marocco e innumerevoli edifizi di pietra di marmo di legno di vetro di ferro di tutti i paesi di tutte le forme e di tutti i colori il movimento è notevolmente maggiore che nei tempi ordinarii la nostra carrozza è costretta a fermarsi ogni momento per aspettare che la lunga fila che la precede si metta in moto ma si ripiglia immediatamente ricca e severa colle arcate del chiosco di belem e colle mura dell'abbazia di bathala fra i modelli dell'antica architettura portoghese sopravvissuta al terremoto famoso negli splendidi vasi moreschi nella via delle nazioni all'ombra delle capannette di paglia molta gente fa colezione sulle ginocchia come per viaggio e i bimbi vanno a prender acqua alle fontane del giappone e dell'italia e subito dopo la francia che ha messo il mondo a soqquadro la storia la leggenda la mitologia il cristianesimo l'epopea napoleonica e la vita mondana il ritratto la miniatura e il quadro smisurato e pare un uomo il quale essendo stato offeso dal mondo se ne vendichi strappandogli la maschera e mostrando per la prima volta com'è in gran parte odioso e schifoso un giorno arriva finalmente in cui tutt'a un tratto un entusiasmo a cui volete un'eco un dolore che domanda un conforto un bisogno istintivo di strano o di terribile vi risospinge verso quei libri quei sobborghi immensi e uniformi quegli spazii interminabili che non sono nè città nè campagna sparsi di casoni solitarii e tristi e quei giardinetti da asilo infantile e quei villaggi da già il sapore dell'antico racconto francese non si sente più non si capiscono più quei tipi io avrei dovuto mettere un avviso a stampa sulla schiena dei miei personaggi e poi non è l'aquila che si libra sull'ali è il masso che erompe dal vulcano tocca le nubi e ricasca la sua arte è quasi tutta qui e la decorazione da opéra comique della piazza della concordia e le facciate dei teatrini rococò e le torri in forma di clarini giganteschi e le cupole fatte sul modello del berretto dei trasportati per i fiumi immensi e fra le tempeste degli oceani come a un sacro pellegrinaggio alle mille speranze che li accompagnarono torcete il volto stizziti ah disgraziati la spalliera della seggiola vi raccomanda un guantaio non resta altro rifugio che guardarsi i piedi dunque no non resta neppure questo rifugio formare uno spettacolo che rapisca l'immaginazione a primo aspetto non si raccapezza nulla nè i confini della piazza nè le distanze nè dove si sia nè che cosa si veda è uno sterminato teatro aperto il più cocciuto nemico bisogna che rompa in uno scoppio d'ilarità e che spalanchi il cuore alla benevolenza perchè sotto quella fanciullaggine del parigino in fondo c'è necessariamente della bontà come sotto una bella spuma un buon vino ai quali si potrebbe dire come la messalina del cossa a silio siete tanto corrotti che non sopportate la grandezza del vizio bell'e fatto poichè si parlava di quel romanzo non potei trattenermi dall'esprimergli la mia viva ammirazione posto bisognava impedire e d'altra parte era giusto che io espiassi le quarantadue edizioni dell'assommoir e le diciasette edizioni della page d'amour schiacciamolo si son detti e l'han fatto che meditano e notano qui c'è la splendida esposizione libraria della francia prima fra tutte dove gli editori espongono sulle pareti come titoli di nobiltà gli elenchi interminabili degli autori illustri a cui prestarono i tipi non movono un pelo senza uno scopo regolano l'arte della seduzione col termometro per non sciuparla e la fan salire d'un grado alla volta e hanno una tariffa per grado il sangue poi e così avanti fin che non abbia studiato tutti gli aspetti di quella parte di mondo in cui suole agitarsi la vita d'una donna di quella fatta i tappeti in piramidi che toccan la vlta la glicerina modellata in busti d'uomini celebri il sapone fuso in colonne monumentali d'apparenza marmorea alla prima occhiata riconosco le mie belle amiche dei venticinque anni ecco la chitarra di figaro ecco i pugnali di toledo ecco le mantiglie insidiose più tardi quando cominciò a leggere pensando i suoi tre scrittori prediletti furono il musset il flaubert e il potete mangiare della marmellata del canadà e intingere in un bicchiere del famoso sant'uberto di vittoria dei biscotti che hanno attraversato l'atlantico e per ogni binario correrà un episodio e si riannoderanno tutti alla stazione principale e tutto il romanzo avrà il colore dei luoghi e vi si sentirà come e ammirai la dolcezza di modi di vittor hugo a ognuno andava incontro e gli stendeva la mano con un atto cordiale e semplice avevo fissato di far morire un beone della morte di cui muore coupeau non sapevo però chi sarebbe stato la vittima e anche prima di cercarla andai all'ospedale di sant'anna a studiare la malattia e la morte come un medico poi assegnai a che mandano riflessi di tutti i metalli e di tutte le perle fra cui brilla da ogni parte il widerkomme verde stemmato e coronato annunzia la boemia e poi la leggerezza è vero ma i gravi pensieri di altri popoli ci rammentano un po i pensieri di quel tal poeta tedesco canzonato dall'heine quei pensieri celibi eravamo nel suo studio una bella sala piena di luce decorata di molti quadri a olio da cui s'indovinava l'uomo che ama molto la casa e che vive molto solo e tenuto in gran conto ma questo non gli bastava egli aveva bisogno d'un successo clamoroso e durevole che lo sollevasse d'un balzo e per sempre dalla schiera degli scrittori di talento che si salutano confidenzialmente con un atto della mano poi gli ridiscendeva sul viso come una visiera la sua tristezza e intanto io spiavo l'occasione di potergli dir qualche cosa in un cantuccio tutti sono prostrati col ventre a terra davanti a questa enorme cortigiana madre e nutrice di tutte le vanità della vanità smaniosa di piacerle prima fra tutte di ottenere da lei a qualunque costo almeno uno sguardo storia letteraria è una delle più curiose di questi tempi i suoi primi lavori furono i contes à ninon scritti a ventidue anni e pubblicati molto tempo dopo vertiginosamente il calore e il palpito della vita di tutti per quanto si viva in disparte la grande città ci parla nell'orecchio continuamente quello che dà l'impulso ai grandi ardimenti e se ammessa la indole artistica di vittor hugo sia possibile concepire un vittor hugo modesto è più lungo d'un terzo della navata maggiore di san pietro e l'arco della stella potrebbe ripararsi sotto le volte dei suoi padiglioni senza urtarvi la fronte qui si comincia a sentire il ronzio profondo della folla di dentro che somiglia a quello d'una città in festa e quello smisurato arsenale di armi pacifiche le bandiere grandi come vele di nave che spenzolano dalla vlta gonfiate dall'aria commossa dalle ruote innumerevoli si vedeva che lo zola ci s'era divertito per ore e per ore dimenticando forse anche il romanzo tutto immerso nella sua finzione come in un proprio ricordo e il laurens strappa un sospiro presentando insieme nel suo nobilissimo marceau la bellezza l'eroismo e la morte andando innanzi trovo quella meravigliosa curvatura di schiene che ha fatto sorridere il mondo dalla svezia all'italia e dalla repubblica di san salvador alla russia un grande stato maggiore di poeti di romanzieri di dotti d'uomini di stato di pubblicisti e d'editori fra cui spiccava il viso fine e sorridente del viva che vi tocca a ingoiare in tutte le case poi vi ristucca quel desinare a bocconcini numerati e classificati l'affollamento maggiore è sotto le grandi arcate delle belle arti e intorno al padiglione della città di parigi che drizza i suoi sei frontoni imbandierati nel mezzo del campo di marte il veder passare tutti questi popoli ognuno dei quali mostra con amore e con alterezza i suoi soldati i suoi re le suo belle donne i suoi bimbi le sue cattedrali le sue montagne poteva aver letto un paio di pagine quando diede improvvisamente in una grande risata e voltandosi verso il suo vicino disse ah caro mio c'è qui una descrizione d'un pranzo di nozze che è una vera meraviglia ma parigi è per la gioventù per la salute e per la fortuna e dà loro quello che nessun'altra città al mondo può dare bisunti con uno scartafaccio sotto il braccio sognatori di tutti i paesi venuti a parigi in questa grande occasione a tentare il terno della gloria e della ricchezza con una invenzione meccanica o un capolavoro letterario dal caffè al museo dalla sala da ballo all'ufficio del giornale e la sera quando la grande città ci ha detto e dato tutto quello che le abbiamo domandato ad ogni movimento che si facesse tra le scene seguiva un rimescolìo profondo in tutto il teatro era bello e consolante vedere una curiosità così ardente in quella gran folla così varia di sangue e pensare che chi la provocava era un vecchio poeta cui l'allegrezza eguaglia tutte le età e tutte le condizioni e una folla innumerevole non è più che una sola immensa radunata di amici spensierati e felici e agli sposi di giudizio un letto chinese di legno di rosa intarsiato d'avorio che costa poco più di una villetta passabile sulle rive del lago di como e di porco pretto sputato senza giri di frase le riviste teatrali della fin dell'anno lo rappresentarono nei panni d'uno spazzaturaio che andava raccattando le immondizie colla fiocina per le vie di parigi vita s'ingegnò di campare scribacchiando qua e là ma ne cavava appena tanto da reggersi e non tutti i giorni fu quello il tempo in cui fece quegli studi tristi e profondi sul popolo parigino che appariscono particolarmente nell'assommoir e nel ventre de con quelle quattordici benedette parole o governante dell'anima mia vi e dalle nove e mezzo della mattina alle nove e mezzo della sera fui re di francia e provate una smania irresistibile di correre ai campi aperti e all'aria pura di sentir l'odore della terra di rinverginarvi l'anima e il sangue nella solitudine faccia a faccia colla natura di quel comicissimo villanaccio incappucciato che predica la religione con un linguaggio da facchino ubbriaco gli venne dall'aver letto in un giornale di provincia in atto di profondo scoraggiamento qui c'è un'alcova misteriosa tutta bianca azzurrina e rosea rischiarata da una luce languidissima in cui vi sloghereste le braccia di traslati di modi di forme nuove dell'arte profusa da lui circola vive e fruttifica in tutte le letterature d'europa egli è da mezzo secolo argomento continuo di discussioni ardenti e feconde è come un velo continuamente sventolato davanti al pensiero che intorbida la vista delle anime potete mai sapere che cosa rimpiatti un uomo dietro quello scherzo eterno ma ci son ben altri veli tra il parigino e voi e il vostro sangue si rimescola tutta quell'enorme città non vi parla che di quell'uomo le torri della cattedrale sono popolate dei fantasmi della sua mente i sergents de ville si pigliano impunemente colla folla delle licenze manesche di cui basterebbe una mezza fra noi a provocare un sottosopra solo di tratto in tratto la sua fronte si rischiarava ma tornava subito a corrugarsi come se il pensiero ostinato e implacabile che l'aveva lasciato libero un momento si fosse daccapo impadronito di lui finito l'ultimo discorso si alzò e s'avviò per uscire lo credereste che mi sono intoppato qui e che non andai più avanti per vari giorni dopo vari giorni feci un altro passo gervaise è giovane è naturale che si rimariti si rimarita sposa un operaio alla ros in mezzo ai cannoni che fulmineranno il terzo esercito di don carlos ma è una visione fuggitiva passano i pirenei passano le alpi uno scintillio diffuso di cristallami nè i superbi cosacchi del brandt nè la profonda tristezza del battesimo dell'hoff nè il comicissimo riso dei soldati e delle nutrici del werner nè la madre e il padre ammirabili un momento immobile mi sentivo poco bene se la governante m'avesse guardato in viso m'avrebbe offerto un bicchiere d'acqua animo dissi poi a me stesso sollevai una tenda feci un passo innanzi e mi trovai in faccia a raccontare delle barzellette col proposito espresso credo di rallegrarlo ma ci riuscivano di rado di tratto in tratto egli girava lo sguardo intorno e lo fissava su di me o sul giovane belga a sinistra il ponte della concordia che sbocca in faccia al palazzo del corpo legislativo imbiancato da un torrente di luce elettrica dall'altra parte fra quegli amori annidati nei legumi e nelle penne di pollo in mezzo a quello strano intreccio di rivalità bottegaie e di congiure repubblicane m'è sempre parsa una delle più originali e delle più felici invenzioni dell'ingegno francese egli rimarrà saldo e superbo sopra una sommità solitaria e quanto più la letteratura nel suo paese e in tutta europa s'affonderà nello scetticismo è bravo chi si ricorda di cambodge e dopo la favola vien la barzelletta gli stati putti i nani della festa che si rizzano l'uno sulle spalle dell'altro in via delle nazioni quell'ingenuità gentile d'immaginazione femminea che è l'impronta propria e indimenticabile dell'arte sua l'etoile a veder fuggire in tutte le direzioni come una corona di raggi le grandi vie che dividono in una rosa di quattordici allegri quartieri triangolari la decima parte di parigi ogni palmo di spazio disputato da mille contendenti invece del cammino la corsa invece della controversia la mischia e in questa mischia perpetua buttato via tutto il bagaglio superfluo è arrivato a quel punto culminante della gloria oltre il quale non si può più salire che morendo la sua casa è come una reggia scrittori ed artisti di tutti i paesi bandita dal teatro una guerra politica dopo rotta nelle assemblee e proseguita in esilio l'una contro il classicismo l'altra contro un'imperatore tutt'e due vinte da lui e voltandovi vedete tre grandi vie divergenti che v'abbagliano come tre abissi luminosi la via della pace tutta smagliante d'ori una certa fierezza poderosa e rude di cose utili annunzia l'esposizione degli stati uniti non so se rallegrata o rattristata da una musica fra i quali si vedono qua e là delle faccie scarne e pallide ma piene di vita su cui lampeggia una volontà di ferro e un'ambizione implacabile chi sa operai oscuri oggi forse inventori gloriosi domani e ha lavato con uno strofinaccio di tela greggia la faccia imbellettata della verità ha fatto il primo romanzo popolare che abbia veramente l'odore del popolo ha aggredito quasi tutte le classi sociali altri s'affaticarono inutilmente tutta la vita per levarsi dalla fronte l'impronta ch'egli v'aveva stampata la pittura la scultura e la musica s'impadronirono delle creazioni della sua mente una sensualità immensa e morbosa costituisce il fondo di tutta quella vita e si rivela nelle lettere nella musica nell'architettura nelle mode nel suono delle voci negli sguardi persino nelle andature godere tutte queste cose o sapute prima o intese dire fanno lungamente esitar lo straniero che vuol andare a battere alla sua porta è quello che m'ha fatto penare di più per mettere insieme i pochissimi fatti su cui si regge avevo in mente di fare un romanzo sull'alcoolismo non sapevo altro avevo preso un monte di note sugli effetti dell'abuso dei liquori e tu tempera i dolori fortifica gli affetti rasserena le anime prodiga le sante alterezze dispensa i riposi fecondi affratella gli uomini pacifica il mondo sublime amico e divino consolatore fino ai comptoirs lontani dei lunghi caffè bianchi e dorati e nelle stanze alte dei restaurants principeschi e la visione faticosa svanisce usciti di qui è bene scappare se si può a prender le doccie nella più vicina casa di bagni le lotte più intime del cuore della fanciulla e della coscienza dell'assassino profondità segrete dell'anima che sentivamo in noi ma in cui l'occhio della nostra mente non era mai penetrato dinanzi a cento altri quadri passo frettolosamente spinto dall'impazienza di arrivare all'italia dove trovo una folla sorridente che amoreggia colle statue sento uno che brontola e dire delle case di vetro degli archi trionfali delle specie di colossali trionfi da tavola carichi di oggetti che potrebbero stare in mezzo a una piazza la casa tutto considerato non mi parve una casa da poeta milionario c'era però nella decorazione una predominanza di rosso cupo e di rosso sanguigno che armonizzava col genio del padrone tutte le immagini sparse che se ne ritrovano nelle nostre città più floride ma non si riuscirà mai chi non l'abbia visto nè a rappresentarsi lo spettacolo di quella fiumana vivente che scorre senza posa tra quelle due interminabili pareti di cristallo che vi pare una persona viva ed è un grosso fantoccio colorito e vestito di tutto punto che vi fa restare a bocca aperta ci sono dei selvaggi del perù degli indigeni d'australia colle loro grandi capigliature lanose dei guerrieri medioevali provocata dalla furia di quella vita dallo sfolgorio dagli odori dalla cucina afrodisiaca dagli spettacoli eccitanti dalla forma acuta in cui ogni nuova idea ci ferisce e non è passato un mese e ne segue la rovina respirai il romanzo era fatto detto questo aperse un cassetto prese un fascio di manoscritti e me li mise sotto gli occhi gravità s'avvicinò alla ribalta a passi un po incerti circondato dal suo illustre corteo si mise accanto a un tavolino e cominciò a leggere il suo discorso scritto a caratteri enormi sopra grandissimi fogli dal bosco di boulogne a pantin da courbevoie al bosco di vincennes saltando di cupola in cupola di torre in torre di colosso in colosso e i periodi enormi cascano sui periodi enormi a valanghe oscuri e pesanti o i piccoli incisi sui piccoli incisi fitti e rabbiosi come la grandine mettetegli una corona è un vecchio re vendicativo e inesorabile ha non so che dell'austerità d'un sacerdote e della tetraggine d'un mago ha una faccia leonina quando apre la bocca par che ne debba uscire un ruggito per cui il motto arguto detto da uno la mattina girando con rapidità meravigliosa diventa proprietà di mille la sera e ciascuno è sempre ricco di tutta la ricchezza circolante e ogni opera sua porta l'impronta di questa sua doppia natura chi non ha fatto mille volte quest'osservazione in alto v'è quel suo eterno ciel bleu sonora di sentirsi aggregato anche per poco molecola viva al grande corpo intorno a cui tutto gravita intanto egli coglie a volo mille nonnulla il carro che passa la nuvola che nasconde il sole il vento che agita la tenda il riflesso d'uno specchio un rumore lontano e il lettore stesso dimenticando ogni altra cosa i chioschi variopinti si fanno più fitti le botteghe più splendide i caffè più pomposi i terrazzini e le righinette delle case si coprono di cubitali caratteri dorati il primo giorno a parigi parigi giugno eccomi preso daccapo a quest'immensa rete dorata in cui ogni tanto bisogna cascare volere non era un applauso al discorso era un applauso alle orientali e alla leggenda era un tributo di gratitudine al poeta dei grandi affetti pigliate dunque sul serio le loro prefazioni piene di smorfie di puerilità di spacconate di imposture la vanità si rientra nella nebbia del settentrione in mezzo a un popolo ben coperto e ben pasciuto che trinca fuma e lavora col corpo e coll'anima in pace la bella testa ardita di edmondo about e la figura simpatica di jules simon bersagliati da mille sguardi ma la grande curiosità era di vedere vittor hugo la gente di casa entrerà la mattina nella stanza e non troverà più che la pipa e une poignée de quelque chose poi scriverà un romanzo che avrà per soggetto il commercio i grandi magazzini come il louvre e il bon marché e le legature delicate e magnifiche del rossigneux dinanzi a cui la mano si slancia prima al portamonete e poi si alza a dare una grattatina rassegnata alla barba alla svizzera tien dietro la danimarca che ricorda al mondo le sue glorie guerriere colla battaglia d'isted del sonne e colla battaglia navale di lemern del mastrand ma è bello è commovente potete spendere fino all'ultimo centesimo credendo sempre di fare economia ma quanta varietà di oggetti e di spettacoli nello spazio di quindici passi vedete una corona di diamanti un mazzo spropositato di camelie egli s'impensierì io pure avevamo indosso per giunta due spolverine che c'ingrossavano spietatamente come fare non c'era che da tentare di produrre un po d'illusione avvicinandosi a una carrozza a passo di contraddanza e interpellando l'uomo con una voce in falsetto e che lasciano l'alito forte e il palato insensibile ai dolciumi a ciò contribuisce in gran parte il suo stile solido sempre stretto al pensiero pieno d'artifizi ingegnosissimi accortamente nascosti sotto un certo andamento uniforme le iscrizioni di fuoco che splendono sui frontoni dei teatri il movimento rapidissimo delle innumerevoli fiammelle delle carrozze che sembrano miriadi di lucciole mulinate dal vento e colla borsa in mano come affamati in cerca di alimento il delitto clamoroso il re che passa l'astro che si spegne la gloria che sorge la solennità scientifica il libro nuovo il nuovo quadro e strappi a tutti quel tributo anticipato di gloria che concorre mirabilmente a farla diventare realtà che impulso strapotente sia alle forze umane la certezza dell'improvviso giornata mettendomi a studiare queste cose mi balena subito alla mente una serie di descrizioni che possono trovar luogo nel romanzo e che saranno come lo pietre miliari della strada che debbo percorrere in un'altra parte il mostro mansueto accarezza la materia prigioniera la palleggia la lambisce la liscia delicatamente lentamente in silenzio come se facesse per gioco mi fermai qualche minuto in mezzo al ponte di jena per cercare una similitudine che rendesse ai miei lettori futuri un'immagine fedele di quello spettacolo e forse in cuor suo sorriderà di queste affermazioni e quando qualcuno lo coglierà in contraddizione risponderà ingenuamente que voulez vous il faut bien avoir il popolo sovrano nelle feste pubbliche è fermato a tutti i varchi a furia di sentinelle e di barricate scacciato malmenato con una brutalità che persino l'aristocratico figaro il giornale che concilia con tanto garbo la descrizione nell'aria limpida e odorosa di una bella notte d'estate allora si sente tutta la bellezza di quel luogo unico al mondo e non si può a meno di là dalla danimarca s'apre un nuovo infinito orizzonte dinanzi al quale il visitatore si arresta e gli balenano alla mente i pampas sterminati le tempeste di sabbia è però una celebrità singolare la sua un immenso pubblico lo ammira ma d'un'ammirazione in cui c'è un po di broncio e un po di diffidenza e lo guarda di lontano come un orso male addomesticato poi cominciò a leggere il balzac e anche questa è strana il balzac l'annoiò gli pareva lungo pesante poco interessante ma aperse all'arte nuovi spiragli per cui si vedono nuovi orizzonti e insegnò colori colpi di scalpello sfumature forme mezzi d'ogni natura da cui potranno trarre un vantaggio immenso altri mille ingegni l'amarezza del giovinetto che si sente umiliato al suo primo entrare nel mondo una specie di delusione d'amor proprio che si esprime in occhiate pietose e stizzose sulla miseria del proprio bagaglio in mezzo a visi esotici a oggetti strani a combinazioni inaspettate di colori a prodotti bizzarri d'industrie enigmatiche che mandano profumi sconosciuti e destano a poco a poco oltre la curiosità un'ammirazione accresciuta un lungo lavorìo paziente che prepara un effetto inatteso egli non ha riguardi per noi mentre prepara ci strapazza e ci provoca è un lavoratore sprezzante e brutale non bada nè alle nostre impazienze nè alle nostre censure traverso ai suoi bellissimi boschi per i sobborghi ridenti della senna dove trovate l'allegria delle feste campagnole e nei suoi vasti giardini in mezzo a un formicolìo immenso di fanciulli il vostro amico intimo per desinare faccia a faccia con voi in casa propria si mette il nastro all'occhiello il ricco negoziante di telerie vi annunzia col viso radiante come un trionfo della casa che avrà a pranzo un sotto prefetto dègommé i esposizione varia e tumultuosa che conduce il pensiero a salti d'oggetto in oggetto dalle rive della vistola alla muraglia della china e lascia quasi sgomenti dinanzi all'immagine dell'impero smisurato e deforme forza infatti è la dote preminente dello zola e chiunque voglia definirlo dice per prima cosa è potente ognuno dei suoi romanzi è un grand tour de force ed egli è ancora pieno di vita di forza d'idee di disegni ed annunzia ogni momento la pubblicazione d'un'opera nuova dato uno sguardo al vestibolo m'affacciai subito con viva curiosità alla porta interna che dà sulla via delle nazioni sì è un po una cosa da teatrino ma bella un grazioso scherzo combinato da venti popoli ingegnosamente mezzo c'è poco da obbiettare a chi le lacera senza remissione non si sa che cosa opporre a chi n'è entusiasta appassionato distruggetele col ragionamento ma ci si pensa quasi con dispetto come a un importuno che voglia contendervi e turbarvi il godimento di parigi il primo giorno l'immagine delle torri del trocadero m'era odiosa così al campo di marte di tratto in tratto si vede una faccia giapponese un negro un turbante un cencio orientale ma è subito travolto dal fiotto nero della folla in e poi un'ora in un crocchio d'amici colti ed amabili al caffè tortoni e in fine a letto un capitolo d'un nuovo romanzo del gli domandai se era mai stato presente a una battaglia disse di no e questo mi fece gran meraviglia perchè nella descrizione del combattimento fra gl'insorti e le truppe imperiali nella è strana veramente l'apparizione di questo romanziere in maniche di camicia dal petto irsuto e dalla voce rude che dice tutto a tutti in piena piazza si legge e par di stare alla finestra e di assistere ai mille piccoli accidenti della vita della strada perciò quasi tutti i romanzieri in confronto suo fanno un po l'effetto di giocatori di bussolotti il passato e il presente le visioni dell'avvenire le battaglie le feste i martirii le grida d'angoscia e le risate pazze tutta la grande commedia umana con l'infinita varietà delle scene tra cui si svolge un grande lume rischiarava in pieno il suo viso e io non potevo saziarmi di guardarlo tanto mi pareva singolare il viso di vittor hugo infatti per me è ancora un problema è un viso che ha due fisonomie quando è serio stando a metà si vede appena in fondo confusamente la facciata rossa e bianca dei paesi bassi e la ricchissima porta claustrale del portogallo accanto alla quale i piccoli stati africani ed asiatici alcune facciate par che abbiano un senso politico la svizzera slancia innanzi bruscamente con una specie d'insolenza democratica il suo enorme tetto bernese accanto alla mole giallastra della santa russia la mano che scrisse notre dame e la légende des siècles strinse la mia e subito dopo provai un secondo sentimento forse più dolce del primo in cui si dibatta fra le catene una legione di dannati o di pazzi ma anche l'uomo lavora un gran numero di donne cuciscono colle macchinette intorno alle grandi macchine vigilano degli operai so che avevo un bell'eccitarmi e richiamare alla mente tutti i pensieri e tutti i sentimenti della mattina ogni sforzo era inutile il primo effetto che produce in specie dopo la lettura d'altri romanzi è come quello che si prova all'uscire da un teatro caldo e profumato ricevendo nel viso il soffio fresco dell'aria aperta il quale dà una sensazione viva di piacere anche quando porta un cattivo odore e una ceramica superba che riproduce i grandi capolavori della pittura nazionale le trine di malines riempiono della loro grazia aerea ed aristocratica una sala affollata di signore che gettan lampi dagli occhi vi mandavano su un eco della battaglia di magenta oh bella e tremenda peccatrice esclamate allora io t'assolvo e a rischio della dannazione dell'anima t'amo a ogni tratto vedete schierate tutte le faccie illustri della francia non c'è città che in questo genere d'esposizione eguagli parigi che è sonato da poco mezzogiorno o che manca un'ora circa al tramonto nota tutte le ombre tutte le macchie di sole tutte le sfumature di colore che si succedono d'ora in ora sulla parete non è una strada per cui si passa è una successione di piazze una sola immensa piazza parata a festa dove rigurgita una moltitudine che ha addosso l'argento vivo i papà tutti in acqua le mamme che soffocano le ragazze ingobbite i piccini morti di sonno proprio da farsi domandare ma chi v'ha consigliato di venire all'esposizione disgraziati per prima cosa entrai nell'immenso palazzo coperto delle sezioni straniere e mi trovai in mezzo al magnifico disordine dell'esposizione d'inghilterra egli è per consenso quasi universale il primo poeta vivente d'europa ha quasi ottant'anni è nato il secondo anno del secolo le in mezzo ai grandi ritratti alla velasquez e alla van dyck che danno al luogo l'aspetto grave e magnifico d'una reggia qui vorrei baciare in fronte il munkacsy che dipinse quella divina testa del milton che sia quello stesso hugo di mezzo secolo fa magro biondo gentile al quale gli editori e i direttori di teatro che andavano a cercare a casa l'autore dell'ernani dicevano fateci il favore di chiamar vostro padre ci troncano i nervi e ci sentiamo tornar su gli ultimi resti della timidità e della zoticaggine del collegio delle fragranze che escono dalle botteghe di fiori di muschio di vesti profumate di capigliature femminili un odore proprio dei boulevards di parigi misto di grand'albergo e d'alcova che dà alla testa sotto un capanno di gelsomini nel giardino della mia casa paterna ai versi suoi che solevo declamare sotto la tenda di notte in mezzo al silenzio degli accampamenti medito sul suo temperamento sulla famiglia da cui è nato sulle prime impressioni che può aver ricevute e sulla classe sociale in cui ho stabilito che debba vivere e tutto pare invecchiato logoro e pieno di pentimenti e di tristezze a cui sembra che vogliano sfuggire le rare carrozze che passano rapidamente come peccatrici sorprese dall'alba e dalla vergogna dopo l'ultima orgia del carnovale continuò egli lavora ogni giorno lavora sempre dalla mattina quando si leva fino alle quattro dopo mezzogiorno è a tavolino il suo cervello è sempre in attività la creazione per lui è un bisogno e anche quando non si sente ispirato lavora ha combattuto su tutte le arene è salito su tutte le sommità ed è sceso in tutte le bassure e questo è ammirabile in lui che per quanto sia disceso non s'è mai abbassato che lasciano le traversie della vita politica e che rammenta un po la fierezza pensierosa dei vecchi capitani di bastimento c'erano due sole signore sedute vicino al camminetto coi suoi padiglioni moreschi coi suoi archi bizantini colorito e decorato come una reggia indiana da cui precipita un torrente d'acqua in mezzo a una corona di statue dorate sentire i sospiri amorosi e le esclamazioni irresistibili di meraviglia che suonano dinanzi a quelle vetrine s'entra nelle sale delle trine dove c'è il lavoro di cinquecento mila mani di donna sarebbe per sè sola una cosa da sbalordire figuratevi dei grandi chioschi di legno scolpiti leggieri che paiono di carta o di paglia delle vetrine cesellate per la mostra dei fili di scozia che costano mille sterline l'una le immagini nuove e potenti pullulano a miriadi sotto la sua penna e le idee gli erompono dal capo armate impennacchiate sfolgoranti e sonanti qualche volta offuscate dalla ricchezza e schiacciate dal peso dell'armatura si prova lo stesso piacere che a sentir parlare un uomo infinitamente schietto anche quando sia brutale un uomo che esprime come dice otello la sua peggiore idea colla sua peggiore parola che descrive quello che vede che ripete quello che ascolta si perdono allo sguardo in una lontananza vaporosa dove pare che cominci un'altra metropoli ripasso per quelle smisurate spaccature di parigi che si chiamano il boulevard haussman il boulevard malesherbes il scalette a chiocciola quelle scatole di botteghe quelle stie di teatri quella réclame o sinceramente o malignamente dicono di preferirli ai suoi romanzi a un tale che gli espresse tempo fa questo giudizio rispose vi ringrazio ma se venite a casa mia vi farò vedere certi miei componimenti di terza grammatica che vi piaceranno anche di più e di traslati proprii di tutte le letterature e si fabbrica superbamente un linguaggio suo tutto colori e scintille pieno d'enimmi e di licenze di laconismi potenti e di delicatezze inimitabili e c'erano gli ammiratori fanatici ma erano assai di più gli avversati acerrimi la brutalità inaudita di quel romanzo parve una provocazione una ceffata a parigi una calunnia contro il popolo francese exemples d'audace egli ha mostrato le altezze a cui il genio può salire e ha rischiarato i precipizii in cui il genio rovina ha fatto pensare trovi là il modo d'esercitarsi con vantaggio proprio e comune come a ogni ingegno si formi subito intorno spontaneamente un cerchio d'intelligenze colte ed amiche che lo aiutano a estrinsecarsi e a salire genii e veramente quando si pensa che son tutti doni spontanei di principi o di popoli ci si crede senz'alcun dubbio ma si guarda intorno involontariamente con una vaga idea di trovar là a piedi della statua equestre del principe di galles fu convertito da lui stesso in un dramma nel quale è riuscita una fortissima scena la descrizione di quella tremenda notte nuziale di teresa e di laurent fra cui s'interpone il fantasma schifoso del marito annegato leggendo le opere sue accade qualche volta che arrivati a un certo punto lo squilibrio delle facoltà la continua prevalenza della fantasia sfrenata sulla ragione di lussuria anelanti e semivive o i donnoni che scoppian nel busto immobili dietro ai comptoirs come grosse gatte con quei faccioni antigeometrici che non dicono il bellissimo nulla e sui due marciapiedi passano due processioni non interrotte s'entra nel boulevard saint martin è un altro passo innanzi sulla via dell'eleganza e della grandezza che milioni d'uomini accorsi qui si rispanderanno per tutta la terra portando un tesoro di nomi cari prima ignorati di nuove ammirazioni di nuove simpatie di nuove sperante i pochi curiosi che si arrischiano si divertono sinceramente l'effetto cresce ad ogni rappresentazione gli artisti rinfrancati recitano con un accordo maraviglioso è un mio antico desiderio e domandò infatti quali erano i mesi propizii per fare un viaggio in italia colla famiglia è inutile che io dica se lo scongiurai di non cambiar proposito in mezzo a quel verde e a quell'oro accanto a quel turbinio fragoroso di cavalli e di ruote in quella strada ampissima di cui non si vede la fine poi alcuni si congedarono e vittor hugo fece entrar gli altri nel salotto accanto stringendo la mano a tutti mentre gli passavano davanti poi mi caddero sotto gli occhi gli schizzi dei luoghi fatti a penna accuratamente come un disegno d'ingegnere ce n'era un mucchio tutto l'assommoir disegnato le strade del quartiere in cui si svolge il romanzo colle cantonate e coll'indicazione delle botteghe non appartiene a nessuna consorteria non sta a parigi che l'inverno l'estate va in campagna per lavorare tranquillo una volta stava all'estremità dell'avenue clichy luogo opportunissimo per studiare il popolo dell'assommoir senza guardar nè indietro nè ai lati il suo studio è la sua cittadella nella quale egli sì sente sicuro e scorda il mondo tutto assorto nelle graves jouissances de è un osservatore profondo è un pittore strapotente è uno scrittore meraviglioso forte senza rispetti umani brusco risoluto ardito un po di malumore e poco benevolo ma non si sa altro e non riesce tutto a danno suo od altrui questo difetto poichè deriva dal conoscere profondamente le cose proprie dall'amarle anche d'un amore eccessivo e dal credere che il mondo intero ne faccia la medesima stima i visi pacati i costumi semplici le feste patriarcali di un popolo grave e paziente industrioso ed economo che ispira l'amore del lavoro tranquillo e della vita oscura e raccolta tiro fuori i miei libri e leggo per tre giorni filati senza mettere il naso fuor dell'uscio il quarto giorno m'affaccio alla finestra e conto le persone che passano il quinto giorno riparto il nuovo scandalo le grida di stupore e le alte risate di parigi si succedono così rapidamente che non c'è neppur il tempo di voltarsi a dare uno sguardo a ogni cosa e rende ogni cosa con una così meravigliosa evidenza che cinque anni dopo la lettura ci ricorderemo dell'apparenza che presentava una tappezzeria verso le cinque di sera quando e mi ci metto tranquillamente metodicamente coll'orario alla mano come un muratore scrivo ogni giorno quel tanto tre pagine di stampa non una riga di più e la mattina solamente da principio si rimane sopraffatti e per quanto si possegga la lingua non si trova più la parola ai pranzi in special modo verso la fine quando tutti i visi si colorano non si ardisce slanciare il proprio la corruzione ingioiellata l'intrigo politico l'armeggio del prete ambizioso la freddezza crudele dell'egoismo bottegaio l'ozio la ghiottoneria tutto quanto v'ha di più orribile e di più immondo sopra la terra il campo della sua creazione non ha confini di musei e d'officine in mezzo alle quali una piccola città barbaresca alza i suoi minareti bianchi e le sue cupole verdi e i tetti chinesi per quelle splendide pagine in cui descrisse i rapimenti religiosi del giovane prete dinanzi all'immagine della vergine pagine degne davvero d'un grande poeta un effetto simile lo proviamo noi pure l'ingrandimento delle proporzioni di tutte le cose ci dà a poco a poco un altro concetto delle cose stesse la lingua si snoda ed anche parlando il linguaggio proprio riusciamo a trovare di più in più facilmente in quella conversazione che è sempre una gara di destrezza la formola più breve e più lucida del nostro pensiero e come ci studiano si preparano per i pranzi vanno alla conversazione col repertorio già scelto e ordinato e conducono il discorso a zig zag a salti a giravolte a sgambetti il primo impulso a scrivere verso i quattordici anni era in umanità scrisse fra le altre cose un romanzo sulle crociate che conserva ancora e mise in versi dei lunghi squarci di prosa del si scagliarono contro l'autore tutte le litanie delle ingiurie da quella di nemico della patria a quella d ebbene vanno in collera di sopra l'artista mi rispose sorridendo ma no signore tutti i frizzi sono gustati e poi egli rivela l'animo suo candidamente in un'occasione in cui non volle lasciar rappresentare un suo dramma perchè un altro aveva trattato lo stesso soggetto disse non voglio esser paragonato ci son poi le ore fisse per lo studio e per le esperienze scientifiche e allora i visitatori accorrono e s'affollano in quei dati punti qui nella sezione francese si comunicano al pubblico le opere della biblioteca del corpo insegnante egli ha tutto sentito tutto compreso e tutto detto ha le disperazioni tremende e le rassegnazioni sublimi non v'è dolore umano a cui non abbia detto una parola di conforto nell'orchestra c'erano dei signori che si mostravano reciprocamente le chiavi c'era poi un'altra ragione io sono romanziere questo basta riuscendo nel teatro avrei occupato troppo posto e guardatevi bene dal tossire perchè possono mettersi a tossire tutti e mille insieme per tre quarti d'ora mentre m'abbandonavo a questi pensieri sentii tutt'a un tratto che tutti s'alzavano e salutavano m'avvicinai anch'io a vittor hugo gli presi la destra con tutt'e due le mani e e per descrivere il temporale della page d'amour per descrivere il temporale mi asciugai parecchie volte tutta l'acqua che dio ha mandata osservando parigi dalle torri di ntre dame al periodo in cui si vede roseo e a quello in cui si vede nero ne succede un terzo che è un ritorno verso il primo il periodo in cui si comincia a vivere pacatamente in un cerchio d'amicizie scelte e provate e stetti là trepidante come se quel suono dovesse aver messo sottosopra mezza parigi finalmente nello stesso punto sentii l'impressione d'un pugno nel petto e vidi spalancarsi la porta morto lui la società fallì e alla stretta dei conti pagati i creditori non rimase alla vedova che un piccolissimo capitale il figliuolo emilio provò perciò la strettezza fin da ragazzo ed ebbe una giovinezza poco lieta parigi stessa vi offre mille scampi ai suoi pericoli e mille rimedi alle sue febbri dopo le notti ardenti vi slanciate con un piacere inesprimibile e poi ripigliano la loro impassibilità di idoli da cui li smuove soltanto la voce dei compratori si vedon dei mercanti orientali in turbante che strascicano le loro ciabatte in mezzo a tutte quelle meraviglie e gridare un viva sonoro davanti all'enorme splendida tumultuosa temeraria tela del makart tutta irradiata dal viso bianco di carlo v su cui brilla un pensiero vasto come il suo regno ed è infatti un'arte tranquilla paziente metodica che non manda grandi lampi ma che rischiara ogni cosa d'una luce eguale da tutte le parti ardimentosa ma guardinga nei suoi ardimenti fatto con uva secca ci avete il vino di schiraz nella sezione di persia il vino di corinto accanto all'acqua delle benchè avviati per un'altra strada ad una meta affatto diversa e non c'è da temere che derivi da lui una scuola eccessiva e funesta poichè mi trovai dinanzi una governante una bella donna vestita con garbo in un angolo dell'anticamera due servitori lucidavano dei candelieri d'argento sempre sicura dei fatti propri che s'alza poco ma non casca mai e procede a passo lento ma per una via direttissima verso un termine che vede chiarissimamente qui si trattengono soltanto gli specialisti la maggior parte dei visitatori non ci va che per rinfrescarsi la testa all'aria libera ma là ebbene farà ancora il critico teatrale emilio zola perdio se lo farò ancora e più ardentemente di prima potete andarne sicuri si vedeva un gran movimento di teste canute e di teste giovanili di begli occhi pieni di pensiero di visi che s'avvicinavano e si sorridevano di chiome nere che si chinavano dinanzi alle chiome bianche di mani che si cercavano e si stringevano me lo rappresento grave e triste in mezzo alla folla dinanzi ai cento sepolcri illustri su cui fece sentire la sua parola piena di maestà e di dolcezza lo vedo per le vie di parigi in mezzo alla moltitudine riverente costernato e invecchiato seguire e si può mettere in dubbio se questo difetto sia a deplorarsi che forse una più vasta immaginazione avrebbe dimezzato da un altro lato la sua potenza distraendo una parte delle sue forze dalla descrizione e dall'analisi nella sezione greca o birra della danimarca che ha fatto il giro del mondo o se preferite i vini vino di champagne che si fa sotto i vostri occhi tutti i vini della spagna in bottigline graziose da mezza lira che vi vende una bella ragazza di le lanterne porporine degli omnibus le grandi sale ardenti aperte sulla strada le botteghe che somigliano a cave d'oro nel musset non si vede chiaramente che cosa abbia attinto se non è il sentimento di certe finezze voluttuose della vita signorile ch'egli esprime però senza compiacenza da artista profondo ma freddo del allora mi riman da fare quello che per me è più difficile legare con un solo filo alla meglio tutte quelle reminiscenze e tutte quelle impressioni sparse contemplare parigi di volo dall'alto all'aria fresca della mattina lo ispira in quel momento colsi a volo una frase di vittor hugo che mi rimase impressa lacadémie diceva qui est morti di fame c'era pure la pianta della bottega di gervaise stanza per stanza coll'indicazione dei letti e delle tavole in alcuni punti cancellata e corretta no mai parole più dolci preghiere più soavi grida d'amore più appassionate slanci d'affetto e di generosità più nobili e più potenti sono usciti da un cuore di poeta come imparò in special modo dai dizionari d'arti e mestieri quella ricchissima terminologia d'officina e di bottega che è nei suoi romanzi popolari di chiostri di palazzine dei quali non si riconosce subito nè la nazionalità nè lo stile non destano da principio che un senso di confusione piacevole come il frastuono allegro d'una festa si chiamava il libro una sudicieria da prendere colle molle un aborto mostruoso un azione da galera e dissi forte a me stesso ma tu sei matto e rimasi profondamente assorto per qualche minuto nella contemplazione d'un gatto che dormiva sopra una finestra del pian terreno la salle est superbe e si smascella dalle risa ed era vero non si sentiva una disapprovazione il successo era enorme io rimasi là per tutto un atto ad ascoltare quelle risa e soffocavo e vini di porto e di madera imbottigliati nel a cento lire la bottiglia compresi i documenti storici debitamente legalizzati quei monumenti selvaggi di cordami e di reti le piramidi delle zappe che servirono a dissodare i deserti del nuovo emisfero i trofei degli strumenti per la pesca dei grandi cetacei dei mari polari i tronchi giganteschi delle foreste vergini e pensando queste cose andavo cercando una frase molto significante con cui cominciare il discorso nel caso che il destro si presentasse la fortuna m'assistè l'homme d'affaire del balzac è l'operaio dello zola eccoli tutti come ci accorgiamo che anche lontani le mille miglia si viveva nella immensa cinta di parigi la sua stessa prodigalità nella lode tradisce l'uomo che crede di gettarla tanto dall'alto da non aver da temere l'orgoglio che ne potrà nascere se anche crescesse smisurato dopo di lui parlarono molti altri terminando tutti i loro discorsi con un saluto riverente al grande maestro ma egli non diede segno alcune di commozione e i flagellati si sentirono riaprire le ferite antiche con uno spasimo non mai provato compiendo quest'ufficio si è forse spinto qualche volta di là dall'arte ecco disse come faccio il romanzo non lo faccio affatto lascio che si faccia da sè io non so inventare dei fatti mi manca assolutamente questo genere di immaginazione fortunatamente per me mentre apriva la bocca per interrogare entrò gente allora assistetti a una scena o piuttosto a una serie di scene tra amene e commoventi che mi diedero un'idea di cosa dev'essere la giornata di vittor hugo nella stessa sala dove lo schiavo avvelenato del sylvestre agonizza sotto gli occhi di nerone impassibile e il davide del ferrier solleva la testa mostruosa del gigante e in fondo strepita e ride il grande baccanale del duval e altri cento artisti gareggiano con una varietà stupenda di paesaggi pieni di poesia di marine melanconiche di teste adorabili di fanciulli di qua le pietre preziose della siberia i grandi blocchi di malachite dell'ural gli orsi bianchi e la volpe azzurra le stufe enormi e in fatto di lingua ci fa grazia appena di quelle pochissime parole assolutamente impronunziabili che i ragazzi viziosi cercano di soppiatto nei vocabolari vien sempre in mente quella sentenza del rénan il mondo è uno spettacolo che dio dà a sè stesso per carità non facciamolo tutto d'un colore se non vogliamo annoiarci anche noi penso ai torrenti di vita che uscirono dal suo petto all'amore immenso che profuse alle ire selvaggie e agli odii implacabili che provocò e che gli infuriarono nell'anima ricorro la sua vita da quando giocava ragazzo sotto gli occhi di sua madre e a dispetto di qualche capello grigio arrossiamo ma poi dalla cassettina dei liquori spiccia anche per noi uno zampillo dell'eloquenza argentina dei conviti che fanno brillare i caratteri dorati e i rivestimenti lucidi delle facciate come se tutto fosse fosforescente i chioschi che si allungano in due file senza fine rischiarati di dentro coi loro vetri di mille colori simili a enormi lanterne chinesi piantate in terra io detesto i bons mots e il pubblico li adora questa è la grande ragione per cui non ci possiamo intendere secondo il bisogno triviale tecnico accademico vaporoso brutale solenne così che lette le sue opere non par d'aver sentito parlare la lingua di un solo popolo e d'un solo secolo e ogni cosa essendo ancora chiusa e velata da un po di nebbia non si vede che un grande spazio solitario e grigio nel quale non si riconoscono più a primo aspetto i luoghi più noti le mie trepidazioni di quel giorno le mie inquietudini dei giorni innanzi i miei terrori di fanciullo le mie veglie di giovanetto le mie febbri di uomo le mie umiliazioni di scrittore ebbero un grande compenso e cacciò il libro nella valigia con un atto di sdegno e di disprezzo rimase qualche minuto sopra pensiero poi riaperse la valigia riprese il libro e ricominciò a leggere sui tavolini esterni dei caffè sulle tende ricamate delle botteghe sulle gradinate marmoree dei teatri al boulevard saint martin succede il boulevard spreme stritola l'inesauribile materiale d'ingegno di ricchezza di gioventù d'ambizione di coraggio che la francia e il mondo gettano continuamente fra le sue ruote formidabili da una parte c'eran quattro sofà disposti a semicircolo un po discosti l'un dall'altro intorno a un camminetto di marmo sul camminetto un antico specchio sulle pareti nessun quadro nelle sculture in legno nelle belle stuoie di lisbona e nelle innumerevoli figurine d'argilla dipinte che rivelano tipi foggie e costumi e vi fanno vivere un'ora nella città di vittor hugo è così dolce così affabile con tutti egli ha il cuore d'una fanciulla e i modi d'un bambino tutto quello che v'è di aspro e di terribile nei suoi libri è uscito dalla sua grande immaginazione non dal suo cuore tanto va a far un giro per parigi nell'omnibus che passa per la sua strada in specie quando ha bisogno di scrivere ritrovarsi così in mezzo al popolo rivedere tanti luoghi pieni di memorie per lui e meccanici e artefici di tutti i paesi vestiti trascuratamente osservano notano si caccian per tutto fra gli stantuffi e le ruote a rischio della vita la sua corporatura gagliarda era messa meglio in evidenza dal suo vestimento era in babbuccie senza colletto e senza cravatta con una giacchetta ampia e sbottonata il suo metodo è quello seguito dal taine nello studio sopra il balzac procede come lui ordinato serrato cadenzato a passi eguali e pesanti dal che deriva a giudizio di alcuni coronata di semprevive a un prezzo da convenirsi trovate il chiosco dei vini di sicilia e il chiosco dei vini di guiro tutti i vini d'australia nella capanna da minatore eretta dal governo di d'illusioni e d'enimmi che restano conflitti nella memoria come le formule misteriose e sinistre di uno scongiuro o per appendere il ciondolo italia alla catenella delle sue cognizioni e farlo saltellar nella mano nei momenti d'ozio con quelle solite formule che ogni francese possiede sul paesaggio sul quadro e sull'albergo cominciavo ad aprirmi una strada amavo il luogo dove avevo sofferto scelsi per patria la francia questa è la sua prima vita d'uomo le grandi iscrizioni d'oro corrono lungo tutti i rilievi delle facciate come i versetti del corano sulle pareti e il braccio renitente del bambino e tutti pensano e nessuno parla e chi s'è già allontanato o si sofferma o ritorna come tirato indietro a forza dal filo tenace d'un pensiero che cara soddisfazione ne potrebbe cavare un quadro meraviglioso per uno dei suoi romanzi avvenire in quegli elenchi ch'egli fa ad ogni pagina dei genii di tutti i tempi e di tutti i paesi da giobbe al voltaire si capisce si giurerebbe che arrivato all'ultimo nome e prova poi un sentimento di profonda meraviglia quando arriva alla fine e riconosce voltandosi indietro che ha fatto un immenso cammino persino le pareti dei tempietti dove non s'entra che per forza parlano offrono raccomandano ci sono in tutti gli angoli mille bocche che vi chiamano e mille mani che v'accennano è una rete che avvolge tutta parigi e tutto è economico era già celebre cinquant'anni sono quando alessandro dumas diceva ai suoi amici parlando di lui nous sommes tous flambés e non aveva inteso che il dramma marion arriviamo finalmente sulla senna che largo e sano respiro e come è sempre bella questa grande strada azzurra che fugge riflettendo i colori allegri delle sue mille case galleggianti fra le due alte rive coronate di colossi di pietra tutti i donatori scamiciati e legati e si pensa pure qualche volta se in tutto quel tratto di vestibolo pieno di tesori e i eppure ecco un problema per gli scrutatori del cuore umano verso sera un'ora prima d'andare tutt'a un tratto mi si fece dentro come un silenzio mortale allora un torrente di luce scorre su tutto il romanzo un flot de lumière coule sur tout le roman vedo tutto e tutto è fatto riacquisto la mia serenità son sicuro del fatto mio non mi resta più a fare che la parte tutta piacevole del mio lavoro mutare esse offrono mille parti scoperte alla critica d'un fanciullo e presentano mille aspetti irresistibili all'ammirazione dell'uomo essa non ci bada più di quello che gli elefanti dei suoi giardini zoologici badino ai fanciulli che portano sul dorso nei giorni di festa e poi non son queste le ultime impressioni di parigi a un museo di pipe splendide in mezzo a mucchi di saponi del danubio dell'apparenza di formaggi e di frutti fra i tessuti di vetro e i prodotti delle miniere d'ungheria e s'incalzano e s'affollano confusamente le assurdità le vacuità le iperboli pazze e le pedanterie vittor hugo pedante questa è la mia occupazione più importante studiare la gente con cui questo personaggio avrà che fare i luoghi in cui dovrà trovarsi di dove l'hai cavato quasimodo rivelami dunque uno dei tuoi mille segreti parlami di fantina parlami del rozze in atto di dire non c'è più mentre i pannilini ancora freschi fanno comprendere che l'han portato via poco prima e su quella desolazione scende per la finestra aperta il raggio allegro dell'alba che lo svegliava ogni giorno è una gara di sfarzo e di appariscenza che tocca la follia v'è la pulizia olandese la gaiezza d'un giardino e tutta la varietà di colori d'un bazar orientale è curioso che quasi tutti coloro che vedono il ritratto dello zola dicono questo viso non mi riesce nuovo ha il viso rotondo un naso audace gli occhi scuri e vivi che guardano con una espressione scrutatrice fieramente e poi l'oreficeria e la ceramica dall'impronta bizantina fra cui brillano i grandi piatti di mosaico a fondo d'oro nuova gloria di mosca e sotto dei mari neri e tempestosi tenebre su tenebre la sua eterna ombre i suoi abmes i che lasciano un'impressione indelebile come la madre megarese del rallis quella povera moglie di pescatore seduta nella sua povera stanza che tien le mani incrocicchiate e gli occhi fissi sopra una culla vuota fatta di quattro tavole rozze qui osservo una cosa singolare la gente che entra con un sorriso sulle labbra si ferma e corruga la fronte e vicino alle stazioni file di viaggiatori a piedi che s'inseguono colla valigia in mano come se uno l'avesse rubata all'altro non c'è un momento di riposo nè per l'orecchio nè per l'occhio nè per il pensiero che costa venticinque mila napoleoni un profumiere inglese consacra una palazzina ai suoi cosmetici e alle sue boccette insolente d'un mercante d'abiti fatti che sfondava gli occhi a mille e duecento metri di distanza qua e là le grandi macchie dei cimiteri dei giardini e dei parchi isole verdi in quell'oceano pipa egli descriverà tutto e dicendo questo corrugò le sopracciglia e gli lampeggiarono gli occhi come se vedesse in quel punto lo spettacolo orrendo senza preamboli naturalissimamente come se parlasse d'un altro non c'è da dire se stavo inteso con tutta l'anima alle sue parole parlando con quello della variante mi fece strabiliare si trattava se non sbaglio d'una scena del roi s'amuse egli se la ricordava verso per verso quando il vecchio ateo jeanbernat dà un carico di legnate al frataccio archangias al lume della luna e mi prese tutt'a un tratto così terribile bisogno di ridere che dovetti mordermi le labbra a sangue per non scoppiare appena s'ebbe ripreso fiato all'albergo si tornò sui boulevards davanti al cafè riche attirati come farfalle al lume senz'accorgercene strano è un'architettura interminabile di bottiglie che s'alzano in torri in scale a chiocciola in gradinate multicolori e scintillanti una moltitudine di tempietti splendidi d'oro e di cristalli che potrebbero coprire delle statue di numi parigi è un oceano ma un oceano in cui la calma perde e la burrasca salva come si può scuotere altrimenti l'indifferenza di questa enorme città tutta intenta ai suoi affari e ai suoi piaceri ad ammassar quattrini e questa è la parte dell'esposizione dove si ricevono le impressioni più vive quanti occhi rossi ho veduti quante espressioni di pietà di dolore d'orrore e quanti bei sorrisi di bei volti che mi rimasero nella memoria come un riflesso dei quadri affratellati almeno una sera per onorare un grande ingegno e un carattere forte e sincero e intanto egli continuava a discorrere in piedi vicino alla porta in quell'ora il movimento è tale da non poterne dare un'idea le carrozze passano a sei di fronte a cinquanta di fila a grandi gruppi a masse fitte e serrate che si sparpagliano qua e là verso le vie laterali dagli squilli delle trombe marine e dalle note solenni degli organi lontani che portano in quell'inferno la poesia della speranza e della preghiera a poco a poco s'impadronisce di voi vi fa vibrare la benevolenza ch'egli dimostra a tutti gli stranieri è ispirata in gran parte da un sentimento di commiserazione e i suoi odii contro di essi non sono profondi appunto perchè considera i suoi nemici abbastanza puniti dalla sorte allora smetto di pensarci perchè so che è tempo perduto passano due tre quattro giorni una bella mattina finalmente mentre fo colazione e penso ad altro tutto a un tratto i due fili si riannodano la conseguenza è trovata tutte le difficoltà sono sciolte allegri forse con un po d'ostentazione per darsi l'aria di gente che si sente benissimo al suo posto nel cuore della civiltà occidentale e infatti hanno già preso tanto l'aria di casa che quasi nessuno vorreste volare di palco scenico in palco scenico di ballo in ballo di giardino in giardino di splendore in splendore e profondere l'oro lo champagne e i bons mots e vivere dieci anni in una notte a questo scopo egli converge perciò tutti i suoi sforzi la sua grande ambizione è di fare un assommoir teatrale finora non lavorò si può dire che per prepararsi a questa gran prova non ebbe successi notevoli cadde più d'una volta vi si sprofonda e vi lavora con tutta l'anima sua il dialogo procede senza scopo la scena si svolge senza vincoli e perciò son sempre l'uno e l'altra verissimi da qualunque lato si guardi apparisce in lui qualcosa di strano e di non chiaramente esplicabile l'uomo non emerge netto dallo scrittore si stende la mano a toccarlo e invece della carne umana di candelabri di lampade e di lanterne da vestiboli di reggia a cui tien dietro in una doppia fila senza fine di saloni aperti come teatri la mostra meravigliosa del mobilio kumysy venuto dalle steppe dell'ural o l'acqua igienica della neva o la colebiaka d'erbaggi e di pesce o qualche altro pasticcio russo turco condito con vin di cipro nel quale chi vorrà passargli innanzi a ogni costo cadrà a capofitto ma non si può pronunciare su di lui li vedete vivere ciascuno per conto proprio e ciascuno v'interessa principalmente per sè medesimo poco o punto per quello che ha che fare cogli altri di qui nasce la grande efficacia dello zola per vedere il mostro ottima cosa che mette i pensieri in calma bisogna almeno dominarle queste mostruose città provocante e sfacciato che dice spendi spandi e godi e nello stesso tempo suscita e umilia i desiderii e l'hugo è di nuovo là ritto e gigante sul piedestallo che vacillava questa è la sua grande potenza lo scatto improvviso la parola impreveduta che ci rimescola il lampo inaspettato che illumina la vasta regione sconosciuta il popolo parigino lo leggeva con passione perchè ci trovava il suo boulevard la sua buvette la sua bottega la sua vita dipinta le pareti coperte di terre cotte di porcellane di lave smaltate di cammini altissimi e d'ogni sorta di decorazioni colossali che promettono alla nuova ceramica uno splendido avvenire di conquiste sull'architettura quello che deriva logicamente naturalmente inevitabilmente dal carattere e dalla situazione dei miei personaggi faccio il lavoro d'un commissario di polizia che da qualche indizio voglia riuscire a scoprire gli autori d'un delitto misterioso certi stati d'animo in fatti brevi ma deliziosi sono specialissimi di quella vita come è passare in carrozza per una delle strade più splendide e più rumorose verso sera sotto un bel cielo azzurro lavato di fresco da un temporale di primavera suscitata e disciplinata dal suo pensiero con un fremito d'alterezza in cui tutto l'essere suo si rinvigorisce e s'innalza quel solo modo che ci è possibile collo sguardo salimmo sulla punta del tetto della torre di sinistra dove quasimodo delirava a cavallo alla campana e ci afferrammo all'asta di ferro non c'è forse altro romanziere moderno che si rimpiatti più abilmente di lui nelle opere proprie letti tutti i suoi romanzi non si capisce chi sia e che cosa sia non vedete che gli trapela la dolcezza dal viso guardatelo lo guardai in quel momento appunto era così accigliato e così fosco che non avrei osato sostenere il suo sguardo è vero risposi per sempre e fosse condannata da dio al supplizio d'una festa eterna e di là trasportammo le nostre salme all'albergo ecco come passò il nostro primo giorno a parigi come per rispetto al luogo o perchè la gran luce impone un certo riserbo v'è una specie di silenzio signorile andate innanzi innanzi sempre in mezzo a un incendio tra una folla immobile e una folla seduta lantier egli ci fa sentir tutto inesorabilmente aprendoci le narici a forza coll'asticciuola della penna e descrive il parco del paradou fiore per fiore il mercato di sant'eustachio pesce per pesce la bottega di ma spariti dalla memoria i particolari errati o eccessivi il concetto vi resta incancellabile e più s'appura col tempo più vi pare che ingrandisca e ingrandisce davvero la grande macchina da ghiaccio getta il suo furioso soffio gelato in mezzo agli aliti di fuoco delle macchine da gaz altre lavorano i diamanti altre lacerano e torcono il metallo come una pasta altre lavano rose al palais royal e lo trovò a tavolino con davanti un mucchio di fogli scritti che cosa fate gli domandò vous comprenez rispose je ne veux pus lcher ma pièce guardava il tutto un pioppo alto e slanciato chiassoso a giorni come un biricchino era il mio nido dove immobilmente io galoppava con guidon selvaggio e con astolfo o mi vedea presente limperatore chi sei donde vieni presente tuttora mi vedi mi sai e lacrimi tacitamente chi sei trema ancora la porta per lassente la madia che odora serbò la vivanda più buona e lo accoglie lo sguardo che ignora col bacio che sa ma perdona tutto il cielo è color rosa rosa e oro e tutto il cielo sulla testa le riluce alza gli occhi dal lavoro una lagrima un sorriso sotto il cielo rosa e oro chini gli occhi chino il viso ella cuce cuce cuce un bubbolìo lontano rosseggia lorizzonte come affocato a mare nero di pece a monte stracci di nubi chiare tra il nero un casolare unala di gabbiano irto il rosaio dondolerà lento senza una bacca ma tu di bacche brillerai nel lutto del grigio inverno alïavano mute con volo nero agile di pipistrello e tuttora gemea lassïolo che già spincionava il fringuello tra i pinastri era lalba che i rivi mirava discendere giù lultima cova tu canti sommesso mentre sallunga lombra taciturna nel tristo campo quasi ermo cipresso ella ricerchi tra que bronchi unurna cui tremolando cercano coi lenti viticci i tralci a foglie color rame mentre su loro tremolano ai venti anche le rame tu cerchi un vero il tuo pensier somiglia un mare immenso nellimmenso mare una conchiglia dentro la conchiglia una perla un gran silenzio sono a messa bene gesu trema maria si accosta al fuoco ma ecco un suono un rantolo che viene di su sempre più fievole e più roco sono passate ma la testa alzava dalla sua pietra intento il pellegrino a quella voce e tra la nebbia cava riprese il suo bordone e il suo destino tranquillamente seguitò il cammino dietro lo squillo che vanìa laggiù salì pensoso la romita altura ove ha il suo nido laquila e il torrente e centro della lontananza oscura sta sapïente ed ora invidii i mandorli che indora lalba negli orti od i cipressi gracile e selvaggio dimenticàti col tuo riso allieti tu trovatello in un eremitaggio danacoreti è vero che non sè più soli sì si diranno vero ver che liete grida che voli sul far dellalba quando tutto ancora sembra dormir dietro le imposte unite sembra e non è prendo un sasso tra mille a quando a quando lo netto arroto taglio lustro affino chi mi sia non importa ecco un rubino vedi un topazio prendi unametista lombra ogni sera prima entra nellombra nellombra ove le stelle errano sole e il rovo arrossa e con le spine ingombra tutti i sentieri e cadono già roggie le foglie intorno porta uuh uuuh uuuh getta lancora amor mio non unonda in questa baia quale assiduo sciacquìo fanno lacque tra la ghiaia non ammirare se in un cuor concesso al male senti a quando a quando un grido buono un palpito santo ogni cipresso porta il suo nido delle fate scrive la nonna ammira ara bel bello guida laratro con la mano lenta voce velata dalla sepoltura voce nuova eppur nota ad ascoltarla o mio luigi o anima compagna come ti vedo abbrividire al vento che ti percuote allacqua che ti bagna quel sul cipresso questo su lalloro al bosco lungo il chioccolo dun rivo nellombra mossa dun tremolìo doro e covano sul musco e sul lichene fissando muti il cielo cristallino con improvvisi palpiti se viene un ronzio dape ed or sospeso il ticchettio dellago guardano donne verso la marina seguendo un fiocco di bambagia vago che vi sostina fa un incanto nella mente carne è fatto ecco lun pane tra il gracchiare delle rane sciala il mago sapïente sorge e beve alle due fonti chiara beve acqua nelluna ma nellaltra un dolce vino passa uno squillo tremulo di tromba che tra la nebbia nel passar saluta squillo che viene doltre lombra muta doltre la nebbia ampie ali aprono imagini grifagne nellaria vanno tacite chimere simili a nubi per il ciel profondo il sole immenso dietro le montagne cala altissime un canto a tratti nemergea di chiare lente parole teli che a notte biancheggiar sul fieno vidi con occhio credulo dincanti ne prati al plenilunio sereno napoleone udia tra i fieni allor allor falciati da grilli il verso che perpetuo trema udiva dalle rane dei fossati un lungo interminabile poema bilp bilp e per le nebbie rare quando alla prima languida dolciura lolmo già sogna di rigermogliare lasciano a branchi la città sonora e vanno come per la mietitura alla campagna dove si lavora vedeste azzurro scendere il ruscello fuori dei monti fuor delle foreste e quelle creste aereo castello tagliare in cielo un lembo piu celeste era colore di viola il colle presso la chiesa mentre la sua voce tintinna canta a onde lunghe romba ruzza uno stuolo ed alla grande croce tornano a bomba dovevi o madre pia dirlo a dio padre che non potevi e ti lasciasse e in tanto te la guarisse dio quella tua vena che ci si ruppe nel tuo cuore o madre or mapprestate quel che già chiedevo funebre panno o tenui mani doro però che i morti chiamano e chio devo esser con loro racconta al sole i buoi fumidi stanno fissando immoti la sua lenta fola come far sacca si dové quellanno delle lenzuola mani doro di cui lopra alterna sommessamente suona senza posa mentre vi mira bionde la lucerna silenzïosa levano bianche mani a bianchi volti non altri udendo il pianto disusato sollevi il capo attonito ed ascolti posa ogni morto e nel suo sonno culla qualche figlio de figli ancor non nato nessuno i morti miei gemono nulla fischia un grecale gelido che rade copre un tendone i monti solitari a notte il vento rugge urla poi cade e tutto è bianco e tacito al mattino nuovo e dai bianchi e muti casolari il fumo sbalza qua e là turchino brolo egli cantò la cobbola giuliva parve un picchierellar trito di stelle nel ciel di sera che ne tintinniva le campagne addolcì quel tintinnio e i neri boschi fumiganti doro giace e guarda sopra i monti sparge il lume della luna getta larti al ciel turchino baldacchino di mirabile lavoro chei trapunta a stelle doro dormono i corvi dentro i lecci oscuri qualche fiaccola va pei cimiteri dentro i palazzi dentro gli abituri al buio accanto ai grandi letti neri dormono nere e piccole le culle e qualche cosa già nellaspro cardo chiuso ascondevi come lavo buono che nellirsuta mano cela un tardo facile dono e sembra marzo come rassomiglia bacca a bocciuolo alba a tramonto nelle tenui trine luna si stringe al roseo vespro quando laltro i suoi fiori candide stelline apre alitando vien per la strada un povero che il lento passo tra foglie stridule trascina nei campi intuona una fanciulla al vento fiore di spina da un ermo santuario che sa di morto incenso nelle grandi arche vuote di tra un silenzio immenso mandi le tue tre note spirito solitario ma quel mio sogno al raggio dunaurora nuova mapparve e sparve in un baleno che il ciel non era torbo più né ancora tutto sereno e nella notte nera come il nulla a un tratto col fragor darduo dirupo che frana il tuono rimbombò di schianto rimbombò rimbalzò rotolò cupo e tacque e poi rimareggiò rinfranto e poi vanì gli dice il santoancora un po fa cuore mormorail pane è tanto che laspetto langelo diceor viene il salvatore sospiraun panno pel mio freddo letto ultimo solo rivedo i luoghi dove un giorno ho pianto un sorriso mi sembra ora quel pianto rivedo i luoghi dove ho già sorriso oh come lacrimoso quel sorriso figlia ella dolce ella grave ella pia corregge conforta consiglia a lui preme i capelli labbraccia pensoso gli dice che hai a lui cela sul petto la faccia confusa gli dice non sai tra i loro tronchi che mai niuno vede di là dellerto muro e delle porte chhanno obliato i cardini si crede morta la morte anchessa pur via e via per linfinita sponda passar vedevo i cavalieri erranti scorgevo le corazze luccicanti scorgevo lombra galoppar sullonda la neve allora poi che il cibo manca alla città dai mille campanili scendono alla città fumida e bianca a mendicare dalla lor grondaia spiano nelle chiostre e nei cortili la granata o il grembiul della massaia il bricco versa e sfrigge la campana col vento or savvicina or sallontana la madonna con una mano al cuore geme una mamma figlio mio che muore e piano piano col suo bimbo fiso nel ceppo torna alluscio apre savvia è qui allora in un tempo assai lunge felice fui molto non ora ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza dallora ma nobil vite alcuna gloria è spesso pur di quel gramo se per lui loscuro paiol borbotta con suo lieve scrollo e il core allegra al pio villan che desso trova odorato il tiepido abituro mentre a fumanti buoi libera il collo bambini già maccoglieva in quelle ore bruciate sotto ombrello di trine una mimosa che fioria la mia casa ai dì destate co suoi pennacchi di color di rosa e sabbracciava per lo sgretolato muro un folto rosaio a un gelsomino brusìo della cena il disco grandissimo pende rossastro in un latte dopale e intaglia le case ed accende i lecci nel nero viale che fumano come foreste di polvere gialla e vermiglia poi luno appassì come rosa che in boccio appassisce nellorto ma laltra la piccola sposa rimase del piccolo morto tu piccola sposa crescesti ma da quel nido rondini tardive tutti tutti migrammo un giorno nero io la mia patria or è dove si vive gli altri son poco lungi in cimitero era busso ricciuto o biancospino da cui dorata trasparia la sera cè un campanile tra una selva nera che canta bianco linno mattutino tu pio castagno solo tu lassai doni al villano che non ha che il sole tu solo il chicco il buon di più tu dai alla sua prole ha da te la sua bruna vaccherella tiepido il letto e non desìa la stoppia altro il savio potrebbe altro non vuole pago se il ciel gli canta e il suol gli odora suoi nunzi manda alla nativa aurora a biondi capi intreccia sue corone pur lamerei la negra terra infida sol per la gioia di toccarla appena fendendo al ciel non senza acute strida ora quel cielo sembra che mirrida mentre vado così grondon grondoni se poi col dardo come fil di sole lucido e retto bàttesela al piede oh il poeta gioiva ora si duole una fanciulla cuce ed accompagna cantarellando dalla nera altana un canto che salzò dalla campagna quando nel cielo tacque la campana salzò da un olmo solo in una piana da un olmo nero che da sé stornella orma sognata dun volar di piume orma di un soffio molle di velluto che passò lombre e scivolò nel lume pallido e muto ed i cipressi sul deserto lido stavano come un nero colonnato rigidi la povera famiglia può piangere nessuno al suo lamento può dire altro è mio figlio altra è mia figlia aspettano oh che notte di tempesta piena dun tremulo ululo ferino non sode per le vie suono di pesta voglia oh risposegli nulla al rosignolo nulla tu devi delle sue cantate ei lha per nulla e dà per nulla solo si lascoltate e poi non gracidate tutti spargesti i cardi irti e le fronde fragili e tutto portò via festante la grama turba nudo con le monde rame o gigante stavi e vedevi tu la vite e il melo vestiti doro e porpora al riflesso già delle nevi che hanno le campane che squillano vicine che ronzano lontane e un inno senza fine or doro ora dargento nellombre mattutine piange o convitato della vita è lora brillino rossi i calici di vino tu né bramoso più né sazio ancora lascia il festino sorgeva presso il vecchio muro presso il vecchio busto dun imperatore col tronco svelto come di cipresso slanciato avanti sopra il muro al sole dava la chioma pareva spettro da quellarche uscito bianco la barba e gli occhi dun turchino vuoto infinito come il tuo fiore e io credea vedere occhi di cielo dallo sguardo fiso più danacoreti allo svoltar tra nere ombre improvviso lenta lenta nella soffitta è solo è nudo muore stille su stille gemono dal tetto trema uno stelo sotto una farfalla odi e dice la rosa alba oh chi mi svelle son mesta come un colchico dal ciocco tanto mi germinò di femminelle erano come punte tenerine di sparagio poi fecero lo stocco buttano anchesse e sarmano di spine oh scruta intorno glignorati abissi più ti va lungi locchio del pensiero più presso viene quello che tu fissi ombra e mistero silenzio infinito a maria io non so se più madre gli sia la mesta sorella o più figlia fior del poeta industrïa te dapi schifa e tu schifi lape te sdegna piccola e regale fiore dacanto nel mio giardino là nel canto oscuro dove ora il pettirosso tintinnìa col gelsomino rampicante al muro cè la gaggìa e or che ottobre dentro la vermiglia foresta il marzo rende morto al suolo intorno era un odore sottil di vecchio e forse di vïole io sognava una corsa lungo il puro frigido loro di capelli sparsi una fanciulla ancora al vecchio muro tremava il lauro che parea slanciarsi e quando fui del corpo tuo vestito quandebbi nel mio cuor tutto il tuo cuore allor sei morta e son ventanni un giorno una lanosa foglia molle di gomma e la sera piano piano passa il prete pazïente salutando della mano ciò che vede e ciò che sente e mentre aereo mi poneva in via con lippogrifo pel sognato alone o risonava nella stanza mia muta il dettare di napoleone passarono sopra la luna che tacita sembra che chiami io vedo passare un velo una breve ombra ma bianca di sciami si ognuno con tra i rami un nido addormentato e sopra tanta vita addormentata dentro i cipressi in mezzo alla brughiera sonare ecco una stridula risata di fattucchiera e così guarda o saggio tu nel dolore cupo fiume errante passa e le mani reca dal passaggio sempre più sante ha tre giacinto grappoli sogno dun dì destate quanto scampanellare tremulo di cicale stridule pel filare moveva il maestrale le foglie accartocciate scendea tra gli olmi il sole in fascie polverose ciocche dellacacia mentre con lieve strepito perenne geme tra il caprifoglio una fontana trema un trotto tranquillo e sallontana per le fatate rilucenti ardenne lungo la strada vedi su la siepe ridere a mazzi le vermiglie bacche nei campi arati tornano al presepe tarde le vacche chi sei che venisti coi lieti tuoi passi da me nella notte non so non ricordo piangevi piangevi io sentii per il viso mio piangere fredde dirotte le stille dallocchio tuo fiso su me racconta al fuoco sfrigola bel bello un ciocco dolmo in tanto che ragiona come a far erba uscisse con rondello buovo dantona in pianto siedono lungo il fosso al solleone fuor dello stormeggiante paesello passa un trotto via via tra il polverone una pesta un alterco uno stornello la notte cera non cera il mattino questo ti resterà dormi bambino lenta la neve fiocca fiocca fiocca senti una zana dondola pian piano veduta e vi rivedo o gattici dargento brulli in questa giornata sementina e pigra ancor la nebbia mattutina sfuma dorata intorno ogni sarmento un murmure un rombo son solo ho la testa confusa di tetri pensieri i desta quel murmure ai vetri che brontoli o bombo che nuove mi porti sembra un vociare per la calma fioco di marinai chad ora ad ora giunga tra l fievole sciacquìo della risacca quando stagliate dentro loro e il fuoco le paranzelle in una riga lunga dondolano sul mar liscio di lacca non son felici sappi ma serene il lor sorriso ha una tristezza pia io le guardoo mia sola erma famiglia sempre a gli occhi sento che mi viene quella che ti bagnò nellagonia non terminata lagrima le ciglia e sembra che salga che salga poi rompa in un gemito grave e londa sospira tra lalga e passa una larva di nave il cielo geme immobile lontano e luomo pensa non sorgerò più pensa un occhiata quale passeggero vana ha gettata a passeggero in via è la sua vita di sfinge chi questo nuovo pianto in cuor mi pone verso occidente o dolce madre aurora da te lontano la mia vita è corsa sui rami nudi i fiori suoi ti pone tra verdi e gialli piccoli comera la tua fiorita morta illusïone di primavera dl vento allora sentii che non cera che non ci sarebbe mai più la tenebra vidi più nera più lugubre udii la bufera io vedo vedo vedo un camposanto oscura cosa nella notte oscura odo quel pianto della tomba pianto docchi lasciati dalla morte attenti pianto di cuori cui la sepoltura lasciò ma solo di dolor viventi v dava moglie la rana al suo figliolo or con la pace vostra o raganelle suon lo chiese ad un cantor del brolo pupilla aperta uomo che vegli nella stanza illuminata chi ti fa vegliare dolore antico o giovine speranza ignora egli esita avanti la pura tua fronte ricinta dun nimbo piangendo lantica sventura tentenna il suo capo di bimbo or tu canto divino sceso con lombre nel mio cuor cadenti dove sei di tramonti ora pensosa là sur un torvo giogo dapennino qualchelce nera lo ripete ai venti prega oggi per me siede sopra una pietra del cammino a notte fonda nel nebbioso piano e tra la nebbia sente il pellegrino le foglie secche stridere pian piano un vol di maggiolino dal cielo roseo pullula una stella una campana parla della cosa col suo grave dan dan dalla badia bianche le fratte bianchi erano i prati queto fumava un bianco casolare sfogliava il mandorlo ali di farfalle ma tu ma tu lami lo vedi lo chiami la senti da lunge la fretta dei taciti piedi tu lami egli tama tuttora ma egli col capo non giunge al seno tuo nuovo che ignora sei tu ogni anno a te grido con palpito nuovo tu giungi sorrido tu parti mi trovo due lagrime amare di più venia come un volo di spetri gridando ad ogni émpito più un fragile squillo di vetri seguiva quelli ululi tetri uuh uuuh uuuh giorno intiero erano in fiore i lilla e lulivelle ella cuciva labito di sposa né laria ancora aprìa bocci di stelle né sera chiusa foglia di mimosa germoglia la scabra vite che il lichene ingromma spunta da un nodo una lanosa foglia molle di gomma ho nellorecchio un turbinìo di squilli forse campani di lontana mandra e tra lazzurro penduli gli strilli della calandra serba la madre ai poveri miei figli non manchi loro il pane mai né il tetto né chi li aiuti né chi li consigli un padre o dio che muore ucciso ascolta vïola a francesco pellegrini quando sfioriva e rinverdiva il melo quando sapriva il fiore del cotogno il greppo azzurro somigliava un cielo visto nel sogno brullo io te vidi si parlano i bianchi villaggi cantando in un lume di rosa dallombra de monti selvaggi si sente una romba festosa cercavo quelli occhi un cipresso co quali chiedeva perdono di vivere desserci anchesso cercavo ero giunto e si rimira il suo candido petto e le rincresce avere a dormir sola solo là dalla siepe è il casolare nel casolare sta la bianca figlia la bianca figlia il puro ciel rimira e trema ancor de palpiti divini che lhanno scosso nella dolce sera quando dalla grandabside severa uscia lincenso in fiocchi cilestrini lassù la lodola apparita ecco giulietta e piange al suo balcone il vento fa forza nellimpannata nevica su le candide montagne nevica ancora lieto è lavo e breve augura e dice tante più castagne quanta più neve del paesello non ti rincrebbe dun infermo arbusto che mosso anchegli da dolcezza estiva con le sue foglie come cuori al fusto lento saliva non ti forse già sono su laltar lì presso a chieder acqua or chè mietuto il grano per il granturco e nel pregar sommesso meridïano guardando i gigli alcuna ebbe un fugace ricordo a quel tumulto aereo risponde dal cuore un fioco scampanìo sì lieve come stormeggi dietro macchie fonde candida pieve otto nove anche un tocco e lenta scorre lora ed un altro un altro uggiola un cane un chiù singhiozza da non so qual torre è mezzanotte un doppio suon di pesta sode che passa nel chiuso non cera altra voce rammento che il cupo stridore dun fuco ronzante a una croce e qualche fruscio di virgulto al passo del vecchio che aveva le chiavi e dun tratto un singulto di lei di maria che piangeva qui quelleco ed anche quel polverio di ditteri che danza parlano dallazzurra lontananza nei giorni afosi nelle vitree sere male lanello nella mano sua benedicente lanello brillava lontano egli alzò quella mano morente quando partisti come son rimasta come laratro in mezzo alla maggese i due bimbi ma tu sognavi chera di natale udivi i suoni duna cennamella cigola il lungo e tremulo cancello la via sbarra ritte allo steccato cianciano le comari in capannello qua mura derme castella e tremula verzura eccoti giunto al fragoroso mare ed ecco i flutti verso te balzare su dallinterminabile pianura in larghe file un mistero mammina bianca sopra il letto bianco tu dormi chi sul volto ti compose quel dolor pago e quel sorriso stanco ed il mio nuovo piccolo vagito taddolorava più del tuo dolore poi tra il dolore sempre ed il timore o dolce madre mhai di te nutrito una minaccia stridula seguita forse da brevi pigolii sommessi dal palpitar di tutta quella vita dentro i cipressi dopo sementa presso labituro il casereccio passero rimane e dal pagliaio dentro il cielo oscuro saluta le migranti oche lontane i fili di metallo a quando a quando squillano immensa arpa sonora al vento nel suo gracile dito il tesoro raggiò di benedizïone una macchia avea preso quelloro di ruggine presso il castone io ti coglieva sotto i vecchi tronchi nella foresta dun convento oscura o presso larche tra vilucchi e bronchi lungo la mura solo tra larche errava un cappuccino io sentii che accostavi le labbra al mio labbro a baciarmi e invano volli io levar gravi le palpebre gravi due marmi lo so non era nella valle fonda suon che sudia di palafreni andanti era lacqua che giù dalle stillanti tegole a furia percotea la gronda di tra un silenzio candido di trine parla il mistero in suono di vagito da prendi unametista dal glauco e pingue cavolo si toglie e fugge allolmo la pampinea vite ed a sé tra le branche inaridite tira il puniceo strascico di foglie il gatto è fuori ruzzano i monelli del giardiniere torvo aggrondato il candido palazzo formicolare a piedi suoi li mira e sì necheggia un cupo a quel rombazzo battito dira ah ricordano un peso le braccia ricordano un peso i ginocchi grave due sono i bimbi uno piange ma dorme il più piccolo ancora ella versa dal cuor che si frange le lagrime dora e dallora ma no ché sente sospirare il mare gemere sente le capanne nere vè dentro un bimbo che non può dormire piange e le stelle passano pian piano anchio ricordo ma passò stagione quelle bacche a gli uccelli della frasca invidiavo e le purpuree more e lala i cieli i boschi la canzone i boschi antichi ove una foglia casca muta per ogni battito di cuore non trasandata ti creò per vero la cara madre tal lungo la via tela albeggia onde godi in tuo pensiero presso è la festa e ognuno a te domanda candidi i lini poi che in tua balìa è il cassone odorato di lavanda la neve videvitt la neve il gelo ei di voi rondini ride bianco in terra nero in cielo vè di voi chi vide vide videvitt torna via dalla maestra la covata e passa lenta cè del biondo alla finestra tra un basilico e una menta è maria che cuce e cuce per chi cuci e per che cosa un lenzuolo un bianco velo non puoi così se fissi mai limmoto astro nei cieli solitari ardente se guardi il sole occhio che vedi un vòto vortice un niente che darguti galletti ha piena laia e spessi nella pace del mattino delle utili galline ode i richiami zeppo il granaio il vin canta nel tino in paradiso stavano neri al lume della luna gli erti cipressi guglie di basalto quando tra lombre svolò rapida una ombra dallalto qual sogno antico in anima severa fuggente sempre e non ancor fuggito e già locchio dal cielo ora si toglie dal cielo dove un ultimo concento salì raggiando e dileguò nellaria niente vergine bianca sopra il bianco letto ti prese il sonno a mezzo la preghiera tu hai le mani in croce sopra il petto cilestrini sincurva in una luminosa arcata il ciel sovresso alle colline estreme il carro e fermo e spia lombra che sale il suo primo il suo morto è sparito con lei che nellombra lo reca piange laltro ella node il vagito col bianco stupore di cieca dolce sentirla dautunno a tarda notte se il libeccio soffia con lunghi fremiti sonori muto è il palazzo sode un cicaleccio di tra gli allori un cicaleccio donde acuti appelli salzano come strilli di piviere le lenzuola al camino ove scoppia la mortella tra la stipa o chio sogno o veglio teco mangio teco radicchio e pimpinella poi seguì la sua corsa e il suo destino così che intorno per la valle e il monte ancor la notte il trotto ne rintrona stia bene san lorenzo io lo so perché tanto di stelle per laria tranquilla arde e cade perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla e nella riva oscura questa si frange e in quella in alto appare tituba e croscia e là donde tu lieto di sasso in sasso al piè duna betulla sgorghi sonoro tra le brevi sponde il sole si mostrava a finestrelle il sol dorò la nebbia della macchia poi si nascose e piovve a catinelle poi tra il cantare delle raganelle guizzò sui campi un raggio lungo e giallo vedeste lerba lucido tappeto e sulle pietre il musco smeraldino tremava il verde ciuffo del canneto sbocciava la ninfea nellacquitrino tra rane verdi e verdi raganelle al cuore come tetra la sizza che combatte gli alberi brulli e fa schioccar le rame secche e sottile fischia tra le fratte e più triste si rinnova il pianto più stridula più gelida più scura scroscia la pioggia dentro il camposanto no babbo vive vivono chi parla al sol che brilla in mezzo a gli umidicci solchi anche lolmo screpolato muove medita il vecchio rame pei viticci nuovi pur nuove festino splendano daurea luce i lampadari fragri la rosa e il timo dellimetto sorrida in cerchio tuttavia di cari capi il banchetto e dai remoti campanili intorno unondata di riso empie la villa mimosa quandella rise rise o rondinelle nere improvvisa ma con chi di cosa rise così con gli angioli con quelle nuvole doro nuvole di rosa sciama con un ronzio dapi la gente dalla chiesetta in sul colle selvaggio e per la sera limpida di maggio vanno le donne a schiera lente lente e passano tra lalta erba stridente e pare una fiorita il lor passaggio aspettano laurora capanne e stolli ed alberi alla luna sono od un tempio dellantico anubi fosca rovina il cielo salza e tutto trascolora passano stelle e stelle in lenta corsa emerge dallazzurro la grandorsa e sta nellarme fulgido orïone ed ora che gelata la tramontana soffia e che traspare già dalle porte chiuse la fiammata del focolare ora che il verno spoglia le foreste e le tue foglie per le vie disperde o vecchio ornello te ricopre e veste ledera verde cuore dal selvaggio rosaio scheletrito penzola un nido come a primavera ne prorompeva empiendo la riviera il cinguettio del garrulo convito or vè sola una piuma che allinvito del vento esita palpita leggiera prima il sonante nembo coi velari tutto ascondeva delle nubi nere poi tutto il sole disvelò del pari bello a vedere cè per vie lontane un rotolìo di carri che sarresta di colpo tutto è chiuso senza forme senza colori senza vita brilla sola nel mezzo alla città che dorme una finestra come una pupilla aperta lontana sì ma io sentia nel cuore che quel lontano canto era damore ma sì lontana che quel dolce canto dentro nel cuore mi moriva e quando taci e par che tutto dorma nel cipresseto trema ancora il nido dogni vivente ancor nellaria lorma cè del tuo grido il rombo delle pie laudi nellaria palpita ancora un lieve odor dincenso sperdesi tra le mente e le ginestre la le attende a valle tacito il villaggio con le capanne chiuse e sonnolente ma la chiesetta ancor nellalto svaria tra le betulle e il tetto dun intenso rossor sfavilla nel silenzio alpestre giallo stupìano i rondinotti dellestate di quel sottile scendere di spille era un brusìo con languide sorsate e chiazze larghe e picchi a mille a mille spirito solitario dovè campo il brusìo della maretta quando rabbrividivi ai libeccioli ti resta qualche fior derba cornetta i fioralisi i rosolacci soli tu tieni a gli orecchi le mani tu piangi ed è festa domani din don dan din don dan tu pensi oh ricordo la pieve quanti anni ora sono io mi rivedo in un branchetto arguto di biondi eguali su per lappennino opaco delci o snelle vi saluto torri durbino pregarono anchessi la notte dei morti per quelli che tacciono sotto i cipressi passarono o cupo tinnito di squille dagli ermi castelli o fiume dallinno infinito di lassù la lodola perduta nellaurora si spazia e di lassù canta alla villa che un fil di fumo qua e là vapora di al rifiorir dellanno i fiori nuovi a qualche vizzo frutto sorrideranno e te col tempo stupirà cresciuta quella che allalba svolta già leggiera col suo stornello e risalirà muta forse una sera e se ha figlioli in nome lor perdona che sia felice fagli le vie piane dagli oro e nome dagli anche loblio tutto ma i figli miei mangino il pane sei morto non vedi mio piccolo cieco ma mettile ai piedi ma portale teco ma diglielo a dio che mamma ha filato sei notti e sei dì sudato vegliato per farti oh così le scarpe davvio venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù veniva una voce dai campi chiù le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte sentivo il cullare del mare sentivo un fru fru tra le fratte pei vetri un lume trascorrea leggiero e nitrivano fervidi i cavalli a uno squillo che uscia giù dalle valli apria le imposte il maggiordomo austero e nel fosso stridea la fragorosa saracinesca rintrona sappie forse lo sai nel camposanto la bimba dalle lunghe anella doro e laltra che fu lultimo tuo pianto sappi chio le raccolsi e che le adoro una rovina bianca e solitaria là dove azzurra è lacqua come laria il mare nella calma dellestate ne canta tra le sue larghe sorsate te sovente al tempo delle more odono i bimbi un pispillìo secreto come dun nido che ti sogni in cuore secco è il pruno e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno e vuoto il cielo e cavo al piè sonante sembra il terreno sbarra il ceppo la pupilla crocchia e brilla e il vegliardo al crocchiar balza nella rotta oscurità gira lento gli occhi solo solo solo non i miei morti stretti tutti insieme insieme tutta la famiglia morta sotto il cipresso fumido che geme stretti così come altre sere al foco urtava come un povero alla porta il tramontano con brontolìo roco piangono in te vivono i fauni ridarelli chhanno le sussurranti aure in balìa vive la ninfa e i passi lenti spia bionda tra le interrotte ombre i capelli di più su più su dove serene brillano le stelle sul mar di nebbia sul fumoso mare in cui tallunghi in pallide fiammelle tu lento carro e tu stella polare passano squilli come di fanfare passa un nero triangolo di gru al lume della luna ogni ranocchia gracidò quanta spocchia quanta spocchia uno la gente di sua gente vide laltro non sé ma luno visse quello che laltro un sogno dombra un niente vermiglia sannuvola in rosa e celeste quel botro color di conchiglia qua lampi di vetri qua lente cantate qua grida confuse là placido il muto orïente nellombra dei monti si chiuse ma spesso io vidi lape legnaiola celare il corpo che riluce quale nera viola dentro il tuo duro calice e rapirti non so che buono che da te pur viene come le viti di tra i sassi e i mirti di tra larene tornano quindi ai campi a seminare veccia e saggina coi villani scalzi e videvitt venuta doltremare trovano te che scivoli che sbalzi rondine e canti e maccennavi un campo glauco o fiore di cavolo cappuccio e cavolfiore e la madre disse al piccoletto figlio così fatto è lassù tutto un giardino il bimbo dorme e sogna i rami doro gli alberi doro le foreste doro mentre il cipresso nella notte nera scagliasi al vento piange alla bufera e il tuo cuore il tuo cuore orrida trebbia lacqua i miei vetri e là ti vedo lungo di nebbia nera tra la grigia nebbia forse una sera so perché sempre ad un pensier di cielo misterïoso il tuo pensier savvinca sì come stelo tu confondi a stelo vinca pervinca mosto che cupo brontola e tra nere ombre sospira e canta san martino allor che singultando nel bicchiere sdrucciola vino sue corone vedeste al tocco suo morte pupille vedeste in cielo bianchi lastricati con macchie azzurre tra le lastre rare morte qualche bacca sui nudi ramicelli del biancospino trema nel viale gelido il suol rintrona andando quale per tardi passi il marmo degli avelli ma non sai la gioia scilp della neve il giorno che dimoia a sogna un nuvolo di bimbi che cinguetta il ceppo al foco russa roco dorme anchesso a tutti i nocchi sogna grappoli e corimbi più brevi i giorni e lombra ogni dì meno sindugia e cerca irrequieta al sole e il sole è freddo e pallido il sereno i due bimbi si rizzano uno a stento indolenzito grave laltro il primo alza il corbello con un gesto lento e in quel dellaltro fa cader bel bello il suo tesoro daccattato fimo e quello va più carico e più snello tu dormi intorno al languido origliere tutto biancheggia intorno a te le cose fanno piccoli cenni di tacere e tutto albeggia e tutto tace il fine è questo è questo il cominciar dun rito silenzio intorno solo alle ventate odi lontano da giardini ed orti di foglie un cader fragile è lestate fredda dei morti culla e piange con quelli occhi suoi piange per gli altri morti e per se nulla e piange o dolce madre anche per noi e dice forse non verranno ebbene pietà laria brulica di bianco la terra è bianca neve sopra neve gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco cade del bianco con un tonfo lieve i solchi ho nel cuore i sussulti dun pianto sognato parole sospiri avanzati ai singulti un solco sul labbro che duole fiore di carta rigida dentato petali di fini aghi che snello sorgi dal cespo come un serpe alato da un capitello fiore che ringhi dai diritti scapi con bocche tue di piccoli ippogrifi don dan din don dan a severino sempre un villaggio sempre una campagna mi ride al cuore o piange severino a monte larcobaleno cantava al buio daia in aia il gallo e gracidò nel bosco la cornacchia unombra di nave che sfuma nel grigio ove muore quel grido che porta con sé nella bruma dei cuori che tornano al lido al lido che fugge che scese già nella caligine via mentre sul capo al soffio di un sospiro ronzano i fili tremuli di rame è sul mio capo uneco di pensiero lunga né so se gioia o se martoro che pallida fugace stupì tre note chiuse nellorgano tre sole in un istante effuse tre come tre parole chella ha sepolte in pace e lunghi e interminati erano quelli chio meditai mirabili a sognare stormir di frondi cinguettio duccelli risa di donne strepito di mare un altro cimitero forse vaccolse e forse voi chiamate la vostra mamma nudi abbrividendo sotto le nere sibilanti acquate e voi le braccia dallasil lontano a me tendete siccome io le tendo figli a voi disperatamente invano farfalla odi sorella come note al core quelle nel vespro tinnule campane empiono laria quasi di sonore grida lontane così dissi in quel lampo senza fine i chiamai muto esangue a uno a uno dalla più grandicella alle piccine spariva a gli occhi il mondo fatto vano in tutto il mondo più non era alcuno udii voi soli singhiozzar lontano dice ché il passero saputo in cor già gode e il tutto spia dai rami irti del moro e il pettirosso nelle siepi sode il suo sottil tintinno come doro monache dl sogliano dal profondo geme lorgano tra l fumar de cerei lento cè un brusio cupo di femmine nella chiesa del convento con un dondolio lento implori o voce doro nel cielo sonnolento tra il cantico sonoro il tuo tintinno squilla voce argentina adoro adoro dilla dilla la nota doro londa pende dal ciel tranquilla il paese ove andando ci accompagna lazzurra vision di san marino sempre mi torna al cuore il mio paese cui regnarono guidi e malatesta cui tenne pure il passator cortese re della strada re della foresta avessi tu provato di quellora ultima il freddo e or questabbandono gemendo a noi ti volgeresti ancora ma se vivete perché morti cuori solo è la nostra tomba illacrimata solo la nostra croce è senza fiori bufera è mezzanotte nevica alla pieve suonano a doppio suonano lentrata va la madonna bianca tra la neve spinge una porta lapre era accostata un bimbo piange il piccol dito in bocca canta una vecchia il mento sulla mano la vecchia canta intorno al tuo lettino cè rose e gigli tutto un bel giardino nel bel giardino il bimbo saddormenta la neve fiocca lenta lenta lenta quindi una stridula bocca e al piccol volgo impera sì che in pace tra un grande acciottolìo bruchi la sussurrante famigliola quella notte i tuoi vecchi un dolor pio soffocheranno contro le lenzuola ma ma tu piangi come non ti vidi piangere mai nel dolce viso attento ma se lo so con che dolce lamento chiedevi al cielo e con che fiochi gridi che ti lasciasse giorno già gli occhi materni io penso a vuoto il caro viso già mi si scolora mamma e più non ti so ma nel soggiorno freddo de morti nel tuo sogno immoto dove si vede il grappolo dargento splendere al sole grappolo verde e pendulo che invaia alle prime acque fumide dagosto quando il villano sente sopra laia piovere mosto acqua io prendo un po di silice e di quarzo lo fondo aspiro e soffio poi di lena ve la fiala come un dì di marzo azzurra e grigia torbida e serena crescono già nere lombre più grandi dun più grande mondo la domenica dellulivo hanno compiuto in questo dì gli uccelli il nido oggi è la festa dellulivo di foglie secche radiche fuscelli sullonda cessato il vento poi non di galoppi il suono udivo né vedea tremando fughe remote al dubitoso lume ma voi solo vedevo amici pioppi brusivano soave tentennando lungo la sponda del mio dolce fiume quali note par che tinnino nellinfrangersi del cuore paion umide di lagrime paion ebbre di dolore oh qual colpa macchiò lanima di codeste prigioniere qual dolor poté precorrervi la fiorita del piacere quante oh le nubi passate le foglie cadute le lagrime piante quanto o pia si morì da che dormi tu pura di vite create a morire tu vergine dormi le mani sul petto incrociate uomini e fiere in casolari e tane tacciono tutto è chiuso un contadino socchiude luscio del tugurio al cane piangono io vedo vedo vedo stanno in cerchio avvolti dallassidua romba aspetteranno ancora aspetteranno questa se gli olmi ingiallano la frasca cerca i palmizi di gerusalemme quelli allor che la foglia ultima casca restano ad aspettar le prime gemme vedo nel cuore vedo un camposanto con un fosco cipresso alto sul muro e quel cipresso fumido si scaglia allo scirocco a ora a ora in pianto sciogliesi linfinita nuvolaglia o casa di mia gente unica e mesta o casa di mio padre unica e muta dove linonda e muove la tempesta o camposanto che sì crudi inverni hai per mia madre gracile e sparuta oggi ti vedo tutto sempiterni e crisantemi grandi occhi sotto grandi archi di ciglia guardano il cielo empiendosi di raggi là dove laria allumina vermiglia boschi di faggi fa il villano mannelle in suo pensiero e il canto del cuculo ha nellorecchio al cader delle foglie alla massaia non piange il vecchio cor come a noi grami andiamoci a mimmi lontano lontano dan don oh ma dimmi non vedi chho in mano il cercine novo le scarpe davvio lontane tumultuanti dun vocìo sonoro di rote ferree e querule campane là genti vanno irrequïete e stanche cui falla il tempo cui lamore avanza per lungi e lodio un raggio soffio su gli ulivi virb disse una rondine e fu giorno un giorno di pace e lavoro che luomo mieteva il suo grano e per tutto nel cielo sonoro saliva un cantare lontano la vergine maria piange un sorriso tace il bambino aspetta sino a sera alluscio guarda coi grandi occhi fiso la notte cade lombra si fa nera egli va desolato in paradiso o madre il cielo si riversa in pianto oscuramente sopra il camposanto piede ode un suono lontano di squilla son due gli occhi grave apre vede uno piange ma laltro sorride dun bianco sorriso di cieco un cielo io faccio con un po di rena e un po di fiato ammira io son lartista io vo per via guardando e riguardando solo soletto muto a capo chino sposa getta quellarma che tincanta spera lultima volta aspetta ancora aspetta che il gallo canti per la città nera erano in ciel due sole nuvole tenui rose due bianche spennellate in tutto il ciel turchino siepi di melograno fratte di tamerice il palpito lontano duna trebbïatrice langelus argentino dovero sonavano a festa come ora per langiolo il nuovo angioletto nel cielo volava a quellora ma tu lo volevi al tuo petto con noi nella piccola zana gridavi e lassù la campana din don dan din don dan perdona ella cuce nellombra romita non sode che lago e lanello ecco lago fra le agili dita ripete stia caldo sia bello è forse io non odo non sento che il fiume passare portare quel murmure al mare dun lento vegliardo la tremula voce che intuona il rosario e che pare che venga da sotto una croce da sotto un gran peso da lunge sale sale con lombra il suon duna cascata che grave nel silenzio sacro geme con un sospiro eternamente uguale la nonna ammira ecco il campetto bianco di grano nero in lunghe righe esso tuttocchi con il suo falsetto a una a una miete quelle spighe alle prese col destino veglia un ragazzo che con gesti rari fila un suo lungo penso di latino il capo ad ora ad ora egli solleva dalla catasta dei vocabolari come un galletto garrulo che beva cantano a sera intorno a lei stornelli le fiorenti ragazze occhi pensosi mentre il granturco sfogliano e i monelli ruzzano nei cartocci strepitosi vino che rosso avanti il focolare brilla al fischiare della tramontana che giunge come un fragoroso mare e sallontana simile a sogno cieco ella guarda ella pensa lo vide così quando e ha come leco dun gran pianto nel cuore la traccia di lagrime morte negli occhi occhi dopo forse è una buona vedova quandella facea limbastitura e il sopramano venne il suo bimbo e chiese la novella poi singhiozzi e gocciar rado di stille di stille doro in coppe di cristallo sera dottobre non piangere sarebbe così bello questo mondo odorato di mistero sarebbe la tua via come un sentiero con lerba intatta allombra il gallo canta fuggono le larve fuggirà fuggirà la maledetta maga che con fatali occhi tapparve verrà tua madre morta col suo mesto viso col mormorìo della sua prece la pupilla umida e pia ricerca gli altri visi a uno a uno e forma unaltra lagrima per via piangono e quando un grido chesce stretto in un sospiro mormora nessuno cupo rompe un singulto lor dal petto dopo lacquazzone passò strosciando e sibilando il nero nembo or la chiesa squilla il tetto rosso luccica un fresco odor dal cimitero viene di bosso le culle nel ciel dorato rotano i rondoni avessi al cor come ali così lena e si figge alla terra in cui le foglie putride stanno mentre a onde il vento piange nella campagna solitaria la dolce dormire con nel sogno il canto dellusignuolo e sian sotto la gronda rondini nere dolce avere accanto chi vi risponda sul far dellalba quando voi direte pian piano fragile passa fra cartocci il vento uno stormo di passeri sinvola nel cielo è un gran pallore di viola canta una sfogliatrice a piena gola amor comincia con canti e con suoni e poi finisce con lacrime al cuore mormorìo dellonde sospira e piange e bagna le lenzuola la bella figlia quando rifà il letto morte lo squillo acuto del tuo riso unico muove lombra che ci occulta silenzïosa e desta allimprovviso squillo sussulta e per lo scialbo cielo nero il cipresso per te i tuguri sentono il tumulto or del paiolo che inquïeto oscilla per te la fiamma sotto quel singulto crepita e brilla sentivo nel cuore un sussulto comeco dun grido che fu sonava lontano il singulto chiù su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento squassavano le cavallette finissimi sistri dargento lo sa la figlia del pastor che vuoto un legno fende e lieta pasce quanto miele le giova il tuo nettare ignoto fiore dacanto ancora tutto sereno non ammirare se in un cuor non basso cui tu rivolga a prova un pungiglione senti improvviso cè sottogni sasso lo scorpïone pace o pampinea vite aureo saccoglie il sol nel lungo tuo grappolo mite aurea la gioia e dentro le brunite coppe ogni cura in razzi doro scioglie ma ciondolare già comincia una testina due sonnecchiano cammina che cammina e le son tutte arrivate sono in collo delle fate tremulo la bella fiamma che scoppia scoppia con gioia stridula la scorza de rami tuoi co frutti tuoi la grata pentola brontola madri i nidi lasciano soli pigolare al vento sera per mamma tavrei qui lo sento viva lo so perdonami sorridi bianche ai dirupi pendono le capre laquila passa nera e solitaria sibila lerba inaridita sapre sotto il piè laria come mutato sembra che tu sia un bimbo ignudo pieno di sgomento che chieda a notte al canto della via vivono vive non udite in questa notte una voce querula argentina portata sino a noi dalla tempesta vivono de miei fiori color dalba dalba rosata e tu non giovi o ruta mettono un boccio una corolla scialba subito aperta subito caduta mentre il villano pone dalle spalle gobbe la ronca e afferra la scodella e bue rumina nelle opache stalle la sua laborïosa lupinella ma non sadira il giovinetto alloro il leccio il pioppo tremulo ed il lento salice a prova corrono con loro cantano al vento rosa di macchia partire o madre come sei partita tu non dovevi con quelli occhi in pianto con quella bimba che parlava appena mia cena nellorto a massa o blocchi di turchese alpi apuane o lunghi intagli azzurri nel celestino allorlo del paese ritornava una rondine al tetto luccisero cadde tra spini ella aveva nel becco un insetto la cena de suoi rondinini al soffiar delle raffiche sonanti laulente fieno sul forcon marreco e visito i miei dolci ruminanti poi salgo e teco o vano sogno è unalba cerula destate non una randa in tutto quel turchino pur voci reca il soffio del garbino con ozïose e tremule risate sono i puffini su le mute ondate pende quel chiacchiericcio mattutino poi nellorto vedessi a primavera come il ciclame e lulivella odora i gerani vedrai messi al coperto dal gelo qualche foglia ha la cedrina ricordi lerba che piaceva a te che porta via tutto le chiese che suonano lavemaria le case che su per la balza nel grigio traspaiono appena e lombra del fumo che salza tra forse il brusìo della cena egli immobile attonito addita le bambole al cielo lontano e tu cielo dallalto dei mondi sereni infinito immortale oh dun pianto di stelle lo inondi questatomo opaco del male gira gli occhi dovè la famigliuola e ha sui labbri il suo sorriso blando ma piange oh sì son quello il tuo giovanni la via fatta il trascorso dolore maccenna col tacito dito improvvisa con lieve stridore discende al silenzio infinito la vita che tu mi desti o madre tu non lamo non piangere è uno sforzo così mesto viverla senza te questa tua vita ad ogni gioia è tanto dolor questo subito ricordar te seppellita madre seppellita che gli altri lasci oggi per me parliamo io devo dirti cosa da molti anni chiusa dentro e non piangere come più lieta la tua vista quando un poco accenni delle rosee dita e la greggia savvia scampanellando esce il bifolco e rauco i bovi incìta ripete io ti vedo al rio sottile di tra vaghe brume guarda il bove coi grandi occhi nel piano che fugge a un mare sempre più lontano migrano lacque dun ceruleo fiume parlan duno chè un altro scrivo scrivo del vin che costa un occhio e ce nè stato del governo di questo mal cattivo del piccino del grande chè sui venti del maiale che mangia e non ingrassa ha tre giacinto grappoli la vite bevi del primo il limpido piacere bevi dellaltro loblio breve e mite e più non bere chè sonno è il terzo e con lo sguardo acuto nel nero sonno vigila da un canto sappi il dolore e alto grida un muto pianto già pianto in tanto essi pregano al lume del fuoco via via la corteccia schizza arida mormora il fiume con rotto fragore di breccia e da terra una grave salmodia si leva una preghiera al lor cospetto il nostro pane gemono via via il nostro il nostro tu gesù lhai detto e sono mute grida di speranza e di dolore e gemiti e preghiere qui quel ronzìo le cavallette sole stridono in mezzo alla gramigna gialla i moscerini danzano nel sole si vedono opache le vette è pace e silenzio tra i monti un breve squittir di civette un murmure lungo di fonti la casa è serrata ma desta ne fuma alla luna il camino non filano o torcono è festa scoppietta il castagno il paiolo borbotta sul desco cè il vino cui spilla il capoccio da solo rose al verziere rondini al verone dice e laria alle sue dolci parole sibila dali e lirta siepe fiora fondo cupo unomega fissa la morte costellazïone lugubre che in un cielo nero brilla breve parola chiara visïone leggi o pupilla oh fossi io teco e perderci nel verde e di tra gli olmi nido alle ghiandaie gettarci lurlo che lungi si perde dentro il meridiano ozio dellaie ad ettore toci quando di maggio tu le dolci sere imbalsamavi co tuoi fiori ornello nei cartocci strepitosi nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi che pare dimenticato tra il vapor leggero a un po dauretta scricchiola il canneto fruscia il castagno e forse una fanciulla sogna a quellombre al mormorìo dellonde ti prese tra i due ceri e le corone quel sonno in mezzo agli ave della sera tu dici ancora quella orazïone tieni il rosario tra le mani pie il ceppo occhi di brace apre e tace ecco pendulo lo sciame dal grande albero improvviso su su il vecchio nel cor teme guarda e geme ogni bimbo al suo fiore alza la mano e scivola e va lontano dallargine posa il meriggio su la prateria non ala orma ombra nellazzurro e verde un fumo al sole biancica via via fila e si perde bello ella prega un lungo alito davemarie con un murmure lene ella prega ed uneco soave ripete sia buono stia bene le ventate soffiano di schianto e per le vie mulina la bufera passano bimbi un balbettio di pianto passa una madre passa una preghiera e le ginestre la scabra vite che il lichene ingromma come di gialla ruggine germoglia spuntar vidi una lucida di gomma piccola foglia i riconosco o due sottili torri vi riconosco o memori cesane folte di lazzi cornïoli i borri e davellane vaga lo stuolo delle rosee bocche pe clivi o miei fratelli dice margherita la pia fanciulla che sotterra al verno si risvegliò dal sogno della vita o miei fratelli che bevete ancora la luce a cui mi mancano in eterno gli occhi assetati della dolce aurora vecchi tuoi felici ancora i tuoi fratelli e più quando a te piaccia chi sua ti porti nella sua dimora o reginella dalle bianche braccia ma quale ma dove egli sia non sa né la terra né il cielo si sente un galoppo lontano più forte che viene che corre nel piano la morte la morte la morte nessuno dice e si rinnova il pianto e scroscia lacqua un impeto di vento squassa il cipresso e corre il camposanto o figli geme il padre in mezzo al nero fischiar dellacqua o figli che non sento più da tanti anni lavemaria dittamo nato allumile finestra donde pel corpusdomini sorrisi alla soave tra fior di ginestra e fiordalisi processïone miete e le spighe restano pur quelle miete e lega coi denti le mannelle e le mannelle di tra i denti suoi parlano come noi meglio di noi voi sì forse in quellora madri dormite sognate biondo nelle vostre teste non un fil bianco bianche nel giardino sono sì quelle chora vi tendeste fascie di lino queste bimbe queste vergini che offesero dio santo che perdòno ne sospirano con sì lungo inno di pianto manda lorgano i suoi gemiti tral fumar de cerei lento così singhiozza giacomo poi geme quando sola restò la nidïata iddio lo sa come vi crebbi insieme se con pia legge lumili vivande tra voi divisi e destinai de pani il più piccolo a me chero il più grande se ribevvi le lagrime ribelli per non far voi pensosi del domani di lontane plaghe sembrano cupe e fredde onde di vento dalle plaghe inaccessibili cupo e freddo il vento romba già sottentra ai lunghi gemiti il silenzio della tomba il terren sollo rade la rondine e vanisce in alto vitt videvitt per gli uni il casolare laia il pagliaio con laereo stollo ma per l altra il suo cielo ed il suo mare ora è là come in croce che tende quel verme a quel cielo lontano e il suo nido è nellombra che attende che pigola sempre più piano di lino nel mio villaggio dietro la madonna dellacqua presso a molti pii bisbigli sorgono sopra lesile colonna verde i miei gigli guardi la vostra casa sopra un rivo sopra le stipe sopra le ginestre ed entri leco dun gorgheggio estivo dalle finestre e in fine guardandosi attorno qui disse quelluomo a sogliano la torre sonò mezzogiorno stridevano gli usci i camini fumavano tutti lontano sudiva un vocio di bambini canzone d aprile fantasma tu giungi tu parti mistero venisti o di lungi ora le nevi inerti sopra i monti e le squallide pioggie e le lunghe ire del rovaio che a notte urta le porte e i brevi dì che paiono tramonti infiniti e il vanire e lo sfiorire e i crisantemi il fiore della morte cantare il giorno ti sentii felice cantavi la tua voce era lontana lontana come di stornellatrice per la campagna frondeggiante e piana grondon grondoni al santo monte non verrai belacqua io non verrò landare in su che porta e cadono lore giú giù con un lento gocciare nel cuore lontane risento parole di morti che brontoli o bombo che avviene nel mondo silenzio infinito ma insiste profondo solingo smarrito quel lugubre rombo e le e a on di perenni fiumi passar londa che tu non preghi volto alla corrente pura e le mani tuffi nella monda acqua lucente dice il poeta tale alcuno comincia un suo rispetto trema nellaurea notte ogni parola e sfiora i bossi quasi arguta spola laura con un bruire esile e schietto ci ha cosa ci ha vane domande quello che stringe niuno saprà mai te lha portato langelo il suo dono nel sonno sempre lo stringevi un dono e già le prime pioggie fischiano ed il libeccio ulula e squilla e il tuo nido il tuo nido ulula forte il vento e turta e ti percuote a lungo tu sorgi e resti simile alla morte un piccolo infinito scampando ne ronza e vibra come duna festa assai lontana dietro un vel doblio là quando ondando vanno le campane scoprono i vecchi per la via la testa bianca e lo sguardo al suoi fisso rimane ceppo sbracia e crepita improvviso il bricco versa e sfrigola via via quel rantolo è finito o maria stanca bianca tu passi tra la neve bianca eppure in un bel dì daprile sopra quel nero vidi roseo fresco vivo dal muro sporgere un sottile ramo di pesco figlio dignoto nòcciolo dallora sei tu cresciuto tra gli ignoti morti questanno oh questanno la gioia vien teco già lodo o minganno quelleco delleco già todo cantare cu pietoso tu di lor tessesti lungo i torrenti allorlo dei burroni una fredda ombra che gemé di mesti cannareccioni ché lega già il pero fiorisce il cotogno laggiù di cincie e fringuelli risuona la ripa sei tu tra gli ornelli sei tu tra la stipa ombra anima sogno vi schiudea le gemme questo vento che queste foglie gialle ora mulina e io che al tempo allor gridai cammina ora gocciare il pianto in cuor mi sento e lui qui mi disse non vede io vidi tra il grigio becchino e noi vidi un nero al mio piede di terra ah scavata il mattino certo eri di quelli che amai ma forse non so che sei morta né so come unombra darcano tra lumida nebbia leggiera io senta in quel lungo lontano saluto di vaporiera tintinni a invisibili porte che forse non saprono più e cera quel pianto di morte chiù tra le serene costellazïoni vanno e la nebbia delle lande strane vanno incessanti a tiepidi valloni a verdi oasi ad isole lontane a dilagate cerule fiumane vanno al misterïoso timbuctù a adolfo cipriani penso a livorno a un vecchio cimitero di vecchi morti ove a dormir con essi niuno più scende sempre chiuso nero dalti cipressi morte che passi per il ciel profondo passi con ali molli come fiato con gli occhi aperti sopra il triste mondo addormentato e già per ogni ripa erano colte tutte le vïole e tu lasciavi ai cesti ed alla stipa tutto il tuo sole e pio castagno i rami dalla bruma ancora appena e dal nevischio vivi a mano a mano duna lieve spuma verde coprivi lascia argentei il cardo al leggiero tuo alito i pappi suoi come il morente alla morte un pensiero vago ultimo lombra dun nome sai ella serba nel pallido viso negli occhi che sfuggono intorno ah per quando egli parte il sorriso le lagrime per il ritorno ecco sospira lacqua alita il vento sul mare è apparso un bel ponte dargento ponte gettato sui laghi sereni per chi dunque sei fatto e dove meni vera quel vecchio odore e quella vecchia pace il lauro no sarchiava lì vicino fiore un ragazzo pieno di bontà gli domandai del lauro e fiore chino sopra il sarchiello faceva ombra sa vedeste in mezzo a nuvole di cloro rossa raggiar la fuga de palazzi lungo la ripa ed il tramonto doro dalle vetrate vaporare a sprazzi a larghi fasci a tremule scintille al campo dove roggio nel filare qualche pampano brilla e dalle fratte sembra la nebbia mattinal fumare arano a lente grida uno le lente vacche spinge altri semina un ribatte le porche con sua marra pazïente che mai diceva il querulo aquilone che muggia nelle forre e fra le grotte ma tu dormivi sopra il tuo carbone a mano a mano lungo lo stradale venìa fischiando un soffio di procella bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì dun tratto come un occhio che largo esterrefatto saprì si chiuse nella notte nera così più non verrò per la calura tra que tuoi polverosi biancospini chio non ritrovi nella mia verzura del cuculo ozïoso i piccolini romagna solatia dolce paese cui regnarono guidi e malatesta dormi o angelo o angelo déstati destati mormora il cuore tra la culla e una bara sarresta la mano sua rigida muore lacca o bel clivo fiorito cavallino chio varcai co leggiadri eguali a schiera al mio bel tempo chi sa dir se lera dolmo la tua parlante ombra o di pino solitaria la glauca luna lista lorizzonte scopre i campi nella notte occulti e il fiume errante in suono di singulti londa si rompe al solitario ponte meni come un rombo darnia suona tra il cricchiar della mortella nonna è detta la corona nonna or dì la tua novella ella dice ellè pur buona la più lunga la più bella sola e nuova tu saresti anche allamello anche al frullo dun passero ciarliero ma rasentando il muto cimitero ti fermeresti pallida al cancello quando su le strade volano foglie cui persegue il cuore simili a sogno quando tutto cade stingesi e muore muore anche un sogno che sognai uno stormo di gabbiani nel turchino biancheggiare e sul poggio più lontani i cipressi neri stare mare mare dolce là dal poggio azzurro il tuo urlo e il tuo sussurro ma non per me non per me piango io piango per questa madre che tra lacqua spera per questo padre che desìa nel fango per questi santi o fratel mio che vivi di cui morendo io ti dicea ma era grossa la lingua e forse non udivi o memorie ombre di sogni per il cielo si sente un galoppo lontano è la che viene che corre nel piano con tremula rapidità deh gola doro e occhi di berilli piccoletta del cielo alto sirena ecco tu più non voli più non brilli più non canti e non basti alla mia cena di lassù largamente bruni farsi i solchi mira quella sua pupilla lontana e i bianchi bovi a coppie sparsi qualche zolla nel campo umido e nero luccica al sole netta come specchio laltro e come a fior dacqua un improvviso vanir di bolla donde un cerchiolino sapre ogni volta e scivola nel viso vissero quanto le pupille fisse chiedono oh solo nellombra che porta quei gridi chi passa laggiù ohl solo nellombra già morta per sempre chi batte alla porta ad ogni soffio del rovaio che romba le fascie si disvincolano lente e da un tugurio triste come tomba giunge una nenia lunga pazïente ha fortuna tra gli argini su cui mucche tranquillamente pascono bruna si difila la via ferrata che lontano brilla là nelle stoppie dove singhiozzando va la tacchina con laltrui covata presso gli stagni lustreggianti quando lenta vi guazza lanatra iridata lodo ora scorre libero nessuno può risvegliarsi tanto è notte il vento è così forte il cielo è così bruno nessuno udrà or qual nhai grazia tu presso la gente due fuchi udii ronzare sotto un moro fanno queste api quel lor miele il primo diceva e niente più beate loro e laltro per un attimo fui nel mio villaggio nella mia casa nulla era mutato stanco tornavo come da un vïaggio stanco al mio padre ai morti ero tornato mani doro che leggiere andando rigasi il lin miracolo a vederlo qual seccia arata nellautunno quando chioccola il merlo tal quando passa il grave carro avanti del casolare che il rozzon normanno stampa il suolo con zoccoli sonanti sbuca il can dalla fratta come il vento lo precorre rincorre uggiola abbaia io so di te che immensa virtù possiedi ne chiomanti capi cespo lanoso ed olezzante mensa ricca dellapi te con la freccia tremolante al dosso cerca nei monti il daino selvaggio farmaco certo forse una pieve ne cilestri monti la sagra annunzia ad ogni casolare onde si fece a placidi tramonti lungo parlare bubbola e tuona sola va la reginella ecco un lume una stellina ma lontanamente appare via conviene andare andare va e va si amavano i bimbi cugini pareva un incontro di loro l incontro di due lucherini volavano nell abbracciarsi i tòcchi cadevano e loro mescevano i riccioli sparsi quei poveri vecchi bisbigli sonora una romba raggiunge col trillo dei figli de figli oh i morti e passa lombra dello stormo nero e passa lombra dello sciame doro sono città che parlano tra loro città nellaria cerula lontane eternamente uguale già li vedevo gli occhi tuoi soavi seguirmi sempre per il mio cammino chinarsi mesti sul mio capo chino volgersi al mio dubbiar dubbiosi e gravi se il pianto piansi in me di sei fratelli se al sibilar di questi truci venti al rombar di questacque io suscitava la buona fiamma deriche e sarmenti e io quando vedea rosso ogni viso e più rossi i più piccoli tremava sì del mio freddo ma con un sorriso e cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene il vento soffia e nevica la frasca e tu non torni ancora al tuo paese solo e cielo e terra si mostrò qual era la terra ansante livida in sussulto il cielo ingombro tragico disfatto di rosa presso il rudere un pezzente cena tra le due fontane pane alterna egli col pane volti gli occhi alloccidente stelle doro maffaccio alla finestra e vedo il mare vanno le stelle tremolano londe vedo stelle passare onde passare un guizzo chiama un palpito risponde non muove i labbri un tremito leggiero ma non scorrono più le avemarie e tu contemplerai sempre un mistero ingigantisce agli occhi suoi nel lume pulverulento il salice e lontano svaria su lerbe un gregge a mano a mano e par la mandra dellantico nume man mano intrecciavi i capelli man mano allungavi le vesti crescevi sottocchi che negano ancora ed i petali snelli cadevano il fiore già lega cui tenne pure il passator cortese re della strada re della foresta sono più di trentanni e di queste ore mamma tu con dolor mhai partorito e sparge nella via maestra messe di fiordalisi e lauree ciocche della ginestra nella via bianca il novo drappo svaria coi rosolacci e le sottili felci e par che attenda nella solitaria ombra dellelci sera lassiuolo dovera la luna ché il cielo notava in unalba di perla ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla noi mentre il mondo va per la sua strada noi ci rodiamo e in cuor doppio è laffanno e perchè vada e perchè lento vada aggiungi alla lor vita o benedetto quella che un uomo non so chi mha tolta perdona alluomo che non so perdona se non ha figli egli non sa buon dio paranzelle in alto mare bianche bianche io vedeva palpitare come stanche o speranze ale di sogni per il mare volgo gli occhi e credo in cielo rivedere paranzelle sotto un velo nere nere come col dolor tuo mi consolavi come o cuore vivente oltre il destino come al tuo collo ti tornai bambino piangendo il pianto che su me versavi cu cu odoravano i fior di vitalba per via le ginestre nel greto alïavano prima dellalba le rondini nelluliveto dai sogni oh brevi della gioia desto io mi ritrovo a piangere infinitamente con te morire così presto o miei fratelli nella notte oscura quando il silenzio vopprimeva e vana lombra formicolava di paura io veniva leggiera al vostro letto dormite vi dicea soave e piana voi dormivate con le braccia al petto lugubre rombo lalba per la valle nera sparpagliò le greggi bianche tornano ora nella sera e sarrampicano stanche una stella le conduce un piano deserto infinito tutto ampio tuttarido eguale qualche ombra duccello smarrito che scivola simile a strale non altro essi fuggono via da qualche remoto sfacelo ecco la cigolante banderuola gli embrici roggi del loquace tetto e di saluti sonano le gronde e il chiuso dove il cielo è vaporato da un rosseggiar di peschi e dalbicocchi venne ai suoi piedi ella contò del topo del mago alla costura egli pian piano lultima volta le sussurrò dopo quellanno per anni che poi fuggirono che fuggiranno non puoi mio pensiero non puoi portare con te che quellanno un giorno fu quello chè senza compagno chè senza ritorno la vita fu vana parvenza sì prima sì dopo quel giorno mario racah certo il signore e la chiomata moglie partì pe campi ché già il tordo zirla muto tra unampia musica di foglie povero bimbo di tra i libri via appare il bruno capo tuo scompare come dun rondinotto quando spia se torna mamma e porta le zanzare scarpe davvio per te lha serbato soltanto per te povero angiolo ed eccolo o pianto lo vedi un rosicchiolo secco moriva sul letto di strame tu bimbo dormivi sicuro o bianco tempio che credei vedere nel chiaro giorno dove sei vanito due barche stanno immobilmente nere due barche in panna in mezzo allinfinito e crisantemi a ogni croce roggia pende come abbracciata una ghirlanda donde gocciano lagrime di pioggia sibila tra la festa lagrimosa una folata e tutto agita e sbanda sazio ogni morto di memorie posa per chi vaga in mezzo alla tempesta per chi cammina cammina cammina e non ha pietra ove posar la testa pietà pei figli che tu benedivi in questa notte che non mai declina orate requie o figli morti ai vivi ma se lo so fioccava senza fine e tu tra i ceri con la morte accanto sentendo gli urli della tramontana parlavi ancora delle due bambine cui non potevi non potevi in tanto cucire i piccoli abiti di lana è la gloria e piedi e mani vuole e là non sapre che al pregar la porta e qui star dietro il sasso a me non duole ed ascoltare le cicale al sole e le rane che gracidano acqua acqua sur una fratta o forse è un biancor dale un corredino ride in quel marame fascie bavagli un piccolo guanciale la morte non è pasqua dovo per oggi contai di darteli i piedi è pasqua non sai è pasqua non vedi il cercine novo quanti quel roseo campanil bisbigli udì quel giorno o strilli di rondoni impazïenti a glinquïeti figli or nel silenzio del meriggio urtare là dentro odo una seggiola una gonna frusciar dun tratto tu sorgi e triste su la mensa ingombra delle morenti lampade lo svolo lugubre lungo triste errar nellombra ultimo solo e io direi del sonno delle larve che sognano ali e delle siepi tetre chhanno nel sonno grappoli di fiori pianger ti lascierei di ciò che sparve indi sorrideremmo anche alle pietre bianche là tra cipressi e sicomori unaltra voce tu fratello ascolta dolce triste lontana il tuo ruggiero in cui babbo moristi unaltra volta parlano i morti non è spento il cuore né chiusi gli occhi a chi morì cercando a chi non pianse tutto il suo dolore le tue due figlie o sconsolato dicono ora in ginocchio un po di bene forse un corredo cuciono che preme per altri tutto il giorno hanno agucchiato hanno agucchiato sospirando insieme e solo a notte i poveri occhi smorti hanno levato a un gemer di campane o carrettiere che dai neri monti vieni tranquillo e fosti nella notte sotto ardue rupi sopra aerei ponti che pianto che fame ma cera un rosicchiolo duro ma ella guardava lunghe ore guardava il suo bimbo e morì di pianto di fame damore e guarda il rosicchiolo è qui venti o vecchio bosco pieno dalbatrelli che sai di funghi e spiri la malìa cui tutto io già scampanellare udia di cicale invisibili e duccelli un vegliardo austero mormora dallaltar suoi brevi appelli dietro questi sacciabattano delle donne i ritornelli ma di mezzo a un lungo gemito da invisibile cortina salza a vol secura ed agile una voce di bambina o mio padre di sangue una sera la macchia volevi lavare o fratello che pianto fu tera caduto lanello nel mare maria diceè finito il tuo dolore oh mamma io voglio e dormire al suo petto lagrima a goccia a goccia la bufera nella soffitta il santo veglia assiso langelo guarda smorto come cera tutti e tutto il buon piovano benedice santamente anche il loglio là nel grano qua ne fiori anche il serpente ogni ramo ogni uccellino sì del bosco e sì del tetto nel passare ha benedetto ma sì la vita mia non piangere ora non è poi tanto sola e tanto nera cantò la cingallegra in su laurora cantava a mezzodì la capinera i canarini cantano la sera per la mia cena piccola e canora un punto così passeggero che in vero passò non raggiunto ma bello così che molto ero felice felice quel punto lunga pazïente gemmea laria il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore e del prunalbo lodorino amaro senti nel cuore sulla soglia tra il nembo degli odori pingui un mendico brontola altri tordi cera una volta e altri cacciatori dice e il cor sè beato mezzogiorno dal villaggio a rintocchi lenti squilla da borghi sparsi le campane in tanto si rincorron coi lor gridi argentini chiamano al rezzo alla quiete al santo desco fiorito docchi di bambini è tacito è grigio il mattino la terra ha un odore di funghi di gocciole è pieno il giardino immobili tra la leggiera caligine gli alberi lunghi lamenti di vaporïera la sera non freme dun grido dun volo io siedo invisibile e fosco ma un cantico di capinera si leva dal tacito bosco e il cantico allombre segrete per dove invisibile io siedo con voce di flauto ripete io ti vedo soave allora un canto sudì di madre e il moto di una culla talor si spenge un desiderio e brilla una speranza come nel cielo oceano profondo dove ascendendo il pensier nostro annega tramonta unalfa e pullula dal fondo cupo unomega e ora io tremo nella bara sola il dolce sonno ora perdei per sempre io senza un bacio senza una parola e voi fratelli o miei minori nulla voi che cresceste mentre qui per sempre io son rimasta timida fanciulla che rivivo alfine or che trovai ah le due parti del tuo cuore infranto ora quellocchio più che mai materno no tu con gli altri al freddo allacqua stai con gli altri solitari in camposanto in questa sera torbida dinverno il vinto siede prova unaltra volta coi nocciuoli di sperpera li aduna e dice forse al grande olmo che ascolta e poi si dica che non ha fortuna ai primi freddi quando il buon villano rinumerò tutti i suoi bimbi al fuoco e con lui lungamente il tramontano brontolò roco e tu quei cardi in mezzo alle procelle spargesti sopra lerica ingiallita e li schiudevi per pietà di quelle povere dita o figli figli vi vedessi io mai io vorrei dirvi che in quel solo istante per unintera eternità vamai in quel minuto avanti che morissi portai la mano al capo sanguinante e tutti o figli miei vi e poi fa afa troppo timo frulla un tratto lidea nellaria immota canta nel cielo il cacciator la vede lode la segue il cuor dentro gli nuota un odorato e lucido verziere pieno di frulli pieno di sussurri pieno de flauti delle capinere nellaie acuta la magnolia odora lustra larancio popolato doro io quando al belvedere era laurora venivo al piede duno snello alloro suona dintorno il doppio dellentrata voce velata malata sognata manina chiusa che nel sonno grande stringi qualcosa dimmi cosa ci alla finestra appare curïoso un gentil viso di donna losteria della pergola è in faccende piena è di grida di brusio di sordi tonfi il camin fumante a tratti splende e nel cielo di perla dritti uguali con loro trama delle aeree fila digradano in fuggente ordine i pali qual di gemiti e dululi rombando cresce e dilegua femminil lamento ma non sia raso stridulo non sia puro amïanto sia di que sinceri teli onde grevi a voi lasciò la pia madre i forzieri teli a cui molte calcole sonare udì san mauro e molte alate spole la sera fra il sussurrìo lento dellacqua che succhia la rena dal mare nebbioso un lamento si leva il tuo canto o sirena ticchettio dellago una fanciulla la tua mano vola sopra la carta stridula simpenna gli occhi cercano intorno una parola e nel mare è rimasto nel fondo del mare che grave sospira una stella dal cielo profondo nel mare profondo lo mira quella macchia sadopra a lavarla il mare infinito ma dove il mar che lo chiama e dove il fonte chesita mormorando tra i virgulti il fiume va con lucidi sussulti al mare ignoto dallignoto monte spunta la luna era spirato il nembo del mio male in un alito un muovere di ciglia e vidi la mia madre al capezzale io la guardava senza meraviglia libero inerte sì forse quandio le mani al petto sciogliere volessi ma non volevo ed al sospiro dellavemaria quando nel bosco dalle cime nude il dì sesala il cuore in una pia ombra si chiude entra nella capanna la cucina e piena dun sentor di medicina un bricco al fuoco sode borbottare piccolo il ceppo brucia al focolare io gettai un grido in quel minuto e poi mi pianse il cuore come pianse e pianse e quel grido e quel pianto era per voi oh le parole mute ed infinite che dissi con qual mai strappo si franse la vita viva delle vostre vite dopo tanto cè sempre qualche occhiello il topo è morto sè smarrito il mago il bimbo dorme sopra lo sgabello tra le ginocchia al ticchettio dellago quando nella macchia fiorisce il pan porcino lo scolaro i suoi divi ozi lasciando spolvera il badïale calepino chioccola il merlo fischia il beccaccino anchio torno a cantare in mio latino ahi ma solo al tramonto mappare su lorlo dellombra lontano e mi sembra in silenzio accennare lontano lontano lontano silenzio della tomba come unarca daromi oltremarini il santuario a mezzo la scogliera esala ancora linno e la preghiera tra i lunghi intercolunnii de pini e la stella che vede ne parla al cielo infinito ah in vano muore sfugge alla morta pupilla già il bimbo che geme al suo piede unalba si sentia di due fringuelli chiaro il francesco mio la capinera già desta squittinìa di tra i piselli tu più non ceri o vergine fugace netto il pedale era tagliato dolce fiume te sovente o tra boschi arduo maniero popolai di baroni e di vassalli mentre i falchetti udia squittio su gialli merli e radendo il baluardo nero per lor ripresi il mio coraggio affranto e mi detersi lanima per loro hanno un tetto hanno un nido ora mio vanto e lamor mio le nutre e il mio lavoro ecco la falce doro allorizzonte due nere guglie a man a man dipinge indi non so che candido una fronte bianca di sfinge e nel silenzio del mattino azzurro cercano in vano il solito sussurro mentre nellaia là del contadino trebbiano nel silenzio del mattino dovè campo il tuo mare ampio e tranquillo col tenue vel di reste ai pleniluni di caldo sempì quella mano o mio padre di sangue lanello lo tenne sul cuore mia madre o mia madre poi lebbe il fratello mio grande o mio piccolo padre a lei sorgono intenti gli alti cipressi dalla spiaggia triste movendo insieme come un pio sussurro sostano biancheggiando le fluenti nubi a lei volte e impresse nel pensiero lorma che lascia il sogno che soblia unorma lieve che non sa se sia spento dolore o gioia che non fu ed ecco quasi sopra la sua tomba siede tra linvisibile caduta rosa di macchia che dallirta rama ridi non vista a quella montanina che stornellando passa e che ti chiama rosa canina è la sorella che morì lontano che in questa notte povera bambina chiama chiama dal poggio di sogliano chiama oh poterle carezzare i biondi riccioli qui tra noi fuori del nero chiostro de sotterranei profondi onde tra i pioppi tinti in color rosa suona un continuo scalpicciar per via passa una lunga e muta compagnia con fasci di trifoglio e lupinella presso i miei morti brulli i pioppi nellaria di vïola sorgono sopra i lecci sfavillando come oro miei ché a deporne i tuberi in quel canto del suo giardino fu mia madre mesta daltri è il giardino di mia madre è tanto nulla piú resta hanno pensato invidïando ai morti ora in ginocchio pregano maria al suon delle campane alte lontane per chi qui giunse e per chi resta in via là pei nudi solchi trilla trilla il grillo lucciole vanno per i solchi bruni e nella sera con ansar di lampo cercano il grano nel deserto campo mentre tuttora là dalla riviera romba il mulino nella dolce sera se sottil mano i fiori tuoi non coglie non ti dolere della tua fortuna le invidïate rose centofoglie colgano a una a una al freddo sibilar del vento che larse foglie a una a una stacca volevo udivasi un fruscio sottile assiduo quasi di cipressi quasi dun fiume che cercasse il mare inesistente in un immenso piano io ne seguiva il vano sussurrare sempre lo stesso sempre più lontano rosei pendono nellaria solitaria bianchi i bimbi tra il fogliame su su a quel roseo sorriso vanno di lui segue un rosso rigo il vïaggio dittamo blando per la mia ferita lavete o balze degli aerei monti dove nellalto piange la romita culla dei fonti sorridi a questo sbatter dusci è certo ida tua che sfaccenda oggi in cucina e maria maria prega oggi per me cuce cuce o mamma o mammina hai stirato la nuova camicia di lino non cera laggiù tra il bucato sul bossolo o sul biancospino su gli occhi tu tieni le mani perchè non lo sai che domani din don dan din don dan non so ché quando a te sappressa il vano desio per entro il cielo fuggitivo te vedo incerta visïon fluire so chor sembri il paese allor lontano lontano che dal tuo fiorito clivo io rimirai nel limpido avvenire le campane mi dissero dovero piangendo mentre un cane latrava al forestiero che andava a capo chino le orecchie scrolla e volgesi a guardare ché tardi tra finire andar bel bello intridere spianare ed infornare sul desco fumerai pan di cruschello sentivo una gran gioia una gran pena una dolcezza ed unangoscia muta mamma è là che ti scalda un po di cena povera mamma e lei non lho veduta e le due barche sembrano due bare smarrite in mezzo allinfinito mare e piano il mare scivola alla riva e ne sospira nella calma estiva e dintorno a questa ronzano tutte a volo unite e strette e la seguono e rincorrono voci daltre giovinette per noi prega o santa vergine per noi prega o madre pia per noi prega esse ripetono o maria maria maria ma voce più profonda sotto lamor rimbomba par che al desìo risponda la voce della tomba e il bosco alzava al palpito del vento una confusa e morta salmodia mentre squillava grave dal convento ecco dietro la traccia dun fievole sibilo dale io la inseguo per monti per piani nel mare nel cielo già in cuore io la vedo già tendo le mani già tengo la gloria e lamore anche il falco anche il falchetto nero in mezzo al ciel turchino anche il corvo anche il becchino poverino che lassù nel cimitero raspa raspa il giorno intiero quando la rana chiede quanto deve se quattro chioccioline o qualche foglia dappio o voglia un mazzuolo di serpillo o voglia un paio di bachi o ciò che voglia più bello il fiore cui la pioggia estiva lascia una stilla dove il sol si frange più bello il bacio che dun raggio avviva occhio che piange da qual profonda cavità mha scosso il canto dellaereo cuculo fiorisce a spiga per le prode il rosso pandicuculo è del fior duva questa ambra che sento o una lieve traccia di vïole vïola errai per i botri solinghi la cincia vedeva dai pini sbuffava i suoi piccoli ringhi argentini io siedo invisibile e solo tra monti e foreste stampano una bruna orma le nubi su la campagna e più profonda e piena la notte preme le macerie strane chiuse allo sguardo dove alla catena uggiola un cane e la parola te la dà la muta lampada che sussulta onde la penna la via riprende scricchiolando arguta st un rumore ai labbri ti si porta la penna un piede dondola che cosa acqua rimbomba dondola cassetta gira coperchio intorno la bronzina versa tramoggia il gran dalla bocchetta spolvero svola nero da una fratta lasino attende già dalla mattina presso la risonante cateratta lo vuole a stella a stella essa contare ma il ciel cammina e la brezza bisbiglia e quegli canta e il cuor piange e sospira e lanima in quellombra di ricordi apre corolle che imbocciar non vide e lombra di fior dangelo e di fior di spina sorride una sera il bimbo era freddo di neve il bimbo era bianco di cera allora sonò la campana al sole al fuoco sue novelle ha pronte il bianco vecchio dalla faccia austera che si ricorda solo ormai del ponte quando non cera sospira giorno darrivi il tuo san benedetto ecco una prima rondine che svola e trova i pioppi nella valle sola la grande pieve il nido piccoletto razzano i vetri locchio del coretto nereggia sotto un ciuffo di vïola e il tuo sogno la terra ecco scompare la neve muta a guisa del pensiero cade tra il bianco e tacito franare tu stai gigante immobilmente nero un vel di pioggia vela lorizzonte ma il cimitero sotto il ciel sereno placido olezza va da monte a monte larcobaleno ma laltro non crebbe dal mite suo cuore ora senza perché fioriscono le margherite e i non ti scordare di me vien dal lido solatìo vien di là dalla giuncaia lungo vien come un addio un cantar di marinaia tra le vetrici e gli ontani vedi un fiume luccicare via via con fragore interrotto si serra la casa tranquilla è chiusa nel bianco salotto la tacita lampada brilla o pare che attenda nella via tranquilla sotto questampio palpito sonoro uno dai neri monti su cui brilla porpora e oro calma estiva pace grida la campana ma lontana fioca là un marmoreo cimitero sorge su cui lombra tace e ne sfuma al cielo nero un chiarore ampio e fugace bianche braccia quella sera i tuoi vecchi odi ti chiama la cara madre al fumo della bruna pentola con irrequieta brama rissano i bimbi frena tu severa quinci una mano trepida anche un uomo tornava al suo nido luccisero disse perdono e restò negli aperti occhi un grido portava due bambole in dono ora là nella casa romita lo aspettano aspettano sasso radicchiella dallocchio celeste dianto di porpora sai sai vilucchio di pia la vedeste libellule tremule mai ella dorme da quando raccoglie nel cuore il soave oblio ma poi vedendo sotto il fascio greve le montanine tergersi la fronte tu che le sai da quando per la neve scendono il monte ecco sopra il tetto della scuola si sfrangia un orlo a fiocchi rosei quando lieve come un sospiro entra poi sola bianca le mani al cuore ristà ansando voci soavi voi tinnite a festa da così strana e cupa lontananza che là si trova il desiderio e resta qua la speranza i biondi capi i neri occhi stellanti volgono alla finestra ad ora ad ora attendon esse a cavalieri erranti che varcano la tenebra sonora parlan damor di cortesie dincanti così parlando aspettano laurora la vuoi vecchio un gran bosco nevato ai primi languidi scirocchi per la tua faccia un gatto nero un fosco viso di sfinge tapre i suoi verdi occhi le pasce il piccol re re degli uccelli ed altra gente piccola e vocale sodono a sera lievi frulli dale via quando giunge un volo di monelli qui pontò i piedi e salzò sulle penne quellippogrifo qui stallò lalfana brigliadoro dallindia sericana in questo trebbio il lungo error sostenne che qui labbeverava il paladino e meditava al mormorio del fonte senza piegar la ferrea persona era quello per certo il paese azzurrino suo monti una selva un castello poi monti più su san marino il nel chiuso una croce noi soli tre sera non cera altro fiore che loro di due girasoli dormi vergine in pace il tuo lene respiro nellaria lo sento assonare al ronzio delle andrene coi brividi brevi del vento ma tondi gli occhi sgranano i bimbetti cui trema intorno il loro ciel sereno strillano al crepitar de mortaretti mamma li stringe allodorato seno sono tanti anni ma quei gigli ogni anno escono ancora a biancheggiar tra folti cesti dortica ed ora ora saranno forse già còlti lhai detto cè sopra il mare tutto abbonacciato il tremolare quasi duna maglia in fondo in fondo un ermo colonnato nivee colonne dun candor che abbaglia ti pregherà che tu lo serbi questo povero dono chella un dì ti fece è ben altro semina col suo piccolo marrello il campo è bianco nera la sementa dinverno egli ara la sementa nera dinverno spunta sfronza a primavera fiorisce ed ecco il primo tuon di marzo rotola in aria e il serpe esce dal balzo venite intanto che la pioggia tace se vi fui madre e vergine sorella ditemi margherita dormi in pace chio loda il suono della vostra voce ora che più non romba la procella io dormirò con le mie braccia in croce una preghiera si muove il cielo tacito e lontano la terra dorme e non la vuol destare dormono lacque i monti le brughiere che salìan non viste le infinite scalèe del tempio azzurro dorme il vecchio avanti i ciocchi buovo dantona errai nelloblio della valle tra ciuffi di stipe fiorite tra quercie rigonfie di galle errai nella macchia più sola per dove tra foglie marcite spuntava lazzurra vïola figli morti stanno avvinti al padre invendicato siede in una tomba io vedo io vedo in mezzo a lor mia madre solleva ai morti consolando gli occhi e poi furtiva esplora lombra culla due bimbi morti sopra i suoi ginocchi sembrandogli sempre di tornar nella medesima via e a furia di domandare trovò la casa del suo nuovo protettore tirò il campanello s'affacciò alla porta un grosso uomo biondo arcigno che aveva l'aria d'un fattore e che gli domandò sgarbatamente con pronunzia straniera e ci sono due altri pure sempre svegli e attenti quel cocciuto di stardi che si punge il muso per non addormentarsi e quanto più è stanco e fa caldo e tanto più stringe i denti e spalanca gli occhi che par che si voglia mangiare il maestro per consolarlo della più grande delle sventure son presso a poco le sue parole amico tu non vedrai mai più tua madre su questa terra si rimise a sedere e prese una delle mie mani fra le sue e di me domandò mio padre sorridendo non si ricorda nessuna monelleria di dopo aver cercato un poco ne aperse uno sfogliò molte carte tirò fuori un foglio ingiallito e lo porse a mio padre era un suo lavoro di scuola di quarant'anni fa nel mezzo c'erano tre guardie municipali dietro alle guardie due uomini che portavano una barella i ragazzi accorsero da ogni parte anche ripensavo al mio maestro di seconda così buono che rideva sempre con noi e piccolo che pareva un nostro compagno e mi rincresceva di non vederlo più là coi suoi capelli rossi arruffati benché la cucina non fosse rischiarata che da una piccola lucerna a olio posta sull'angolo d'un tavolo accanto al seggiolone pure la povera nonna aveva visto subito in che stato miserando si trovava il nipote ma mio padre mi fece quasi un rimprovero di quella parola e mi disse non considerare l'esercito come un bello spettacolo tutti questi giovani pieni di forza e di speranze patria ciò detto se n'andò e il maestro disse sorridendo dunque coraci tu sei il deputato della calabria e allora tutti batterono le mani ridendo e quando fummo nella strada con la schiena in fuori curva sotto il fumo e le fiamme che fuggendo dalla stanza le lambivan quasi la testa la folla gettò un grido di raccapriccio essa mi rinforzava sempre gli elle e i ti e le ultime righe son tutte sue aveva imparato a imitare i miei caratteri e quando io ero stanco e avevo sonno terminava il lavoro per me santa madre mia domani verranno a casa mia derossi coretti e nelli lo voglio dire anche a lui che venga e voglio fargli far merenda con me regalargli dei libri metter sossopra la casa per divertirlo parliamo di nostra madre della nostra casa di quei bei giorni tanto lontani o enrico tu troverai sempre tua sorella con le braccia aperte sì caro enrico e perdonami anche il rimprovero che ti faccio ora un altro ruzzolò giù per la scaletta ridiscendendo in platea si sentiron delle grida ma non s'era fatto male ne passaron d'ogni sorta dei visi di birichini in quel momento entrò in fretta il maestro col viso rosso e disse a bassa voce e presto con la voce allegra bravi finora va tutto bene tirino avanti così quelli che restano bravi ragazzi coraggio sono molto contento e che tutte queste buone qualità avrebbero preso doppia forza nel suo cuore per quel santo scopo di trovar sua madre ch'egli adorava si aggiunse pure che un comandante di piroscafo amico d'un suo conoscente avendo inteso parlar della cosa è impossibile non invidiarlo non sentirsi da meno di lui in ogni cosa ah io pure come votini l'invidio e provo mamma derossi sorrise e rispose no grazie non voglio nulla farò sempre quello che posso per crossi ma non posso accettar nulla grazie lo stesso e le bandiere abbrunate degli ottanta reggimenti dell'esercito d'italia portate da ottanta ufficiali schierati sul suo passaggio poiché l'italia era là in quegli ottanta segnacoli che e in quella del lato opposto che è sopra il portone d'entrata stavano pigiate un gran numero di ragazze delle scuole pubbliche e molte ragazze militari coi loro bei veli celesti rimasi mortificato perché m'aveva fatto quello sgarbo la rappresentazione terminò il padrone ringraziò il pubblico e tutta la gente s'alzò affollandosi verso l'uscita io ero confuso tra la folla e stavo già per uscire quando mi sentii toccare una mano dal maestro da mio fratello o da altri e domanda a dio che ti dia la forza di mettere in atto il tuo proposito signore io voglio essere buono nobile coraggioso gentile sincero ma derossi ridisse di no scrollando il capo e allora timidamente essa levò dalla cesta un mazzetto di ravanelli e disse accetti almeno questi che son freschi da portarli alla sua mamma il direttore aveva intorno delle donne tutte affannate perché non c'era più posto per i loro figliuoli e mi parve ch'egli avesse la barba un poco più bianca che l'anno passato ci avevo il banco giù nel portone almeno poteva scrivere sul banco ora me l'han levato nemmeno un poco di lume da studiare senza rovinarsi gli occhi tu devi studiare la tua scuola è una cosa molto più importante delle mie fasce avrei rimorsi di rubarti un'ora ti ringrazio ma non voglio e non parlarmene più egli studia perfin nei brani di giornale e negli avvisi dei teatri e ogni volta che ha dieci soldi si compera un libro s'è già messo insieme una piccola biblioteca e in un momento di buon umore si lasciò scappar di bocca che mi condurrà a casa a vederla tu fai ancora il restìo ma senti pensa un po che misera spregevole cosa sarebbe la tua giornata se tu non andassi a scuola a mani giunte a capo a una settimana domanderesti di ritornarci roso dalla noia e dalla vergogna cosa s'impegnò di fargli aver gratis un biglietto di terza classe per l'argentina e allora dopo un altro po di esitazione il padre acconsentì il viaggio fu deciso e si scrive la lezione sulle unghie per leggerla di nascosto c'è poi un signorino carlo nobis che sembra molto superbo rifacendo appuntino la scrittura di suo padre e scriveva di buona voglia contento con un po di paura e le fasce s'ammontavano tossire non l'amava più dunque non c'era più dubbio ora egli era morto nel cuore di suo padre ah no padre mio disse tra sé il ragazzo col cuore stretto dall'angoscia ora è finita davvero io senza il tuo affetto non posso vivere le mani gli tremavano dall'ira e la ruga diritta che ha in mezzo alla fronte era così profonda che pareva una ferita povero maestro tutti ne pativano derossi s'alzò e disse signor maestro non si affligga noi le vogliamo bene e allora egli si rasserenò un poco e disse riprendiamo la lezione ragazzi il tamburino sardo il capitano ripiegò il foglio e disse bruscamente fissando negli occhi al ragazzo le sue pupille grigie e fredde davanti a cui tutti i soldati tremavano tamburino si vedevano tra la folla molte donne di servizio mandate dalle padrone con le candele e anche due servitori in livrea con una torcia accesa e un signore ricco padre d'uno scolaro della maestra aveva fatto venire la sua carrozza foderata di seta azzurra non sapeva più a che santo votarsi pregava ma perché fate in codesto modo volete farmi rimproverare per forza poi batteva il pugno sul tavolino e gridava con voce di rabbia e di pianto silenzio silenzio silenzio dei buoni ragazzi son le mie memorie quelle quando morirò l'ultima occhiata la darò lì a tutti quei monelli fra cui ho passata la vita i darai il ritratto tu pure non è vero quando avrai finito le elementari tutto t'è costato pensieri privazioni dispiaceri fatiche e io non fatico ah no è troppo ingiusto e mi fa troppa pena che s'andarono a sedere sui seggioloni rossi sul davanti del palcoscenico la banda cessò di suonare s'avanzò il direttore delle scuole di canto con una bacchetta in mano la ragazza sedette sul mucchio di corde accanto al ragazzo si guardarono dove vai le domandò il siciliano la ragazza rispose a malta per napoli poi soggiunse vado a ritrovar mio padre e mia madre che m'aspettano io mi chiamo giulietta faggiani al panno nero da una parte ci avevano attaccato la medaglia e tre menzioni onorevoli che il ragazzino s'era guadagnate lungo l'anno portavan la cassa garrone coretti e due ragazzi del cortile è il figliuolo del padrone lo stesso che vedemmo fare i giochi a cavallo l'anno passato in un circo di piazza vittorio emanuele è cresciuto avrà otto anni uno le offerse uno spicchio d'arancia morsicchiato un altro una crostina di pane una bimba le diede una foglia un'altra bimba le mostrò con grande serietà la punta non rispose lo afferrarono si svincolò lo chiamaron per nome era già nell'acqua il fiume era gonfio il rischio terribile anche per un uomo ma egli si slanciò contro la morte con tutta la forza del suo piccolo corpo e del suo grande cuore e le maschere dei carri trincavano e cantavano apostrofando la gente a piedi e la gente alle finestre che rispondevano a squarciagola e si tiravano a furia arancie e confetti non pareva più una creatura umana aveva i capelli sciolti la faccia sformata le vesti lacere si slanciò avanti mettendo un rantolo che non si capì se fosse di gioia d'angoscia o di rabbia la processione si mise in ordine lentamente e si mosse andavan prime le figlie del ritiro della concezione vestite di verde poi le figlie di maria tutte bianche con un nastro azzurro poi i preti e dietro al carro i maestri e le maestre non è questa disse stentando a metter fuori la voce la bottega di francesco merelli francesco merelli è morto rispose la donna in italiano il ragazzo ebbe l'impressione d'una percossa nel petto quando morto è il più grande della classe ha quasi quattordici anni la testa grossa le spalle larghe è buono si vede quando sorride ma pare che pensi sempre come un uomo e macilenta che subito mi parve d'aver già visto altre volte con quel medesimo fazzoletto turchino che aveva in capo siete voi quella del giornale così e così a precossi piace il tuo treno egli non ha giocattoli non ti suggerisce nulla il tuo cuore subito io afferrai a due mani la macchina e i vagoni e gli misi ogni cosa sulle braccia dicendogli deformi dai tronchi e dai rami scontorti in atteggiamenti non mai veduti quasi d'ira e d'angoscia una vegetazione scura rada e triste che dava alla pianura l'apparenza d'uno sterminato cimitero sonnecchiava mezz'ora e quante volte pensando a questo entra nella tua camera mentre dormi e sta là col lume in mano a guardarti e poi fa uno sforzo e stanco e triste com'è torna al lavoro e neppure sai che spesso egli ti cerca e sta con te ed un uomo alto e baffuto ravvolto in una specie di mantello a quadretti bianchi e neri con due grandi stivali dirigeva il lavoro il ragazzo s'avvicinò a questo e gli fece timidamente la sua domanda dicendo che veniva dall'italia e che andava a cercare sua madre il nel quadrato del principe umberto e dicono che ha tre medaglie c'è il piccolo nelli un povero gobbino gracile e col viso smunto c'è uno molto ben vestito che si leva sempre i peluzzi dai panni e si chiama votini perché derossi dopo che ha fatto quella scoperta del calamaio e del prigioniero numero ha preso a benvolere il suo figliuolo crossi quando il maestro dice a uno che non ha disposizione alla musica quegli ne prova un grande dolore ma si mette a studiare disperatamente ah se udiste la musica là dentro se li vedeste quando suonano colla fronte alta col sorriso sulle labbra accesi nel viso e vispo che metteva allegrezza a vederlo felice te egli mi disse ah no coretti no sei tu il più felice tu perché studi e lavori di più perché sei più utile a tuo padre e a tua madre io che son stato nel quadrato se l'ho visto da vicino allora mi par giusto di vederlo da vicino adesso e dico generale è stato mio comandante di battaglione per una buona i quali avvicinandosi a grado a grado disposti in forma di semicerchio rispondevano vigorosamente ai sessanta soldati italiani comandavano due ufficiali subalterni e un capitano un vecchio alto secco e austero coi capelli e i baffi bianchi sii forte e buono resisti al dolore disperato e volgare abbi la tranquillità dei grandi patimenti nelle grandi anime è ciò che essa vuole ah una caduta soltanto disse tra sé e respirò il tamburino infatti riprese a correre di tutta forza ma zoppicava un torcipiede pensò il capitano come un cannello di pasta ch'egli avesse modellato con le mani e intanto il suo figliuolo ci guardava con una cert'aria altera come per dire vedete come lavora mio padre e combinammo d'andarci insieme garrone derossi ed io stardi pure sarebbe venuto ma siccome il maestro ci diede per lavoro la descrizione del monumento a cavour egli ci disse che doveva andar a vedere il monumento per far la descrizione più esatta c'era fra gli altri un ragazzo di undici anni mal vestito solo che se ne stava sempre in disparte come un animale selvatico guardando tutti con l'occhio torvo e poco dopo due battaglioni di fanteria italiana e due cannoni occupavan l'altura il capitano coi soldati che gli rimanevano si ricongiunse al suo reggimento combatté ancora e fu leggermente ferito alla mano sinistra da una palla rimbalzante chiamandola cento volte per nome oh mia madre madre mia aiutami vienmi incontro che muoio oh povera madre mia che non ti vedrò mai più povera madre mia che mi troverai morto per la strada e giungeva le mani sul era la voce del capitano i marinai si slanciarono alle pompe ma un colpo di mare subitaneo percotendo il bastimento per di dietro sfasciò parapetti e portelli e cacciò dentro un torrente lui il maestro gli disse ieri hai avuto dei grandi doni da dio non hai altro da fare che non sciuparli e per di più è grande bello con una gran corona di riccioli biondi lesto che salta un banco appoggiandovi una mano su superbi la mia maestra morta ad entre noi eravamo al teatro vittorio emanuele la mia povera maestra moriva è morta alle due sette giorni dopo ch'era stata a trovar mia madre quella povera gente s'ammazza a lavorare e fa così cattivi affari quel ragazzino gli piaceva tanto che cosa si poteva fare per loro era tanto contento quando andò via che dimenticò di rimettersi in capo il berretto a cencio e arrivato sul pianerottolo per mostrarmi la sua gratitudine mi fece ancora una volta il muso di lepre andava innanzi un ragazzo che portava la croce poi un prete poi la cassa una cassa piccola piccola povero bimbo coperta d'un panno nero e c'erano strette intorno le ghirlande di fiori delle due signore infine vennero gli alunni delle scuole serali elementari e allora cominciò a esser bello a vedere di tutte le età ne passavano di tutti i mestieri e vestiti in tutti i modi uomini coi capelli grigi ragazzi degli opifici operai con grandi barbe nere ed era una meraviglia a vedere come sotto ai colpi rapidi e precisi del martello il ferro s'incurvava s'attorceva pigliava via via la forma graziosa della foglia arricciata d'un fiore non riesce alla prima si riposa un po e poi si ritenta non riesce ancora un altro po di riposo e poi daccapo e avanti ma tranquillamente senza affannarsi senza montarsi la testa lesti un piccolo morto udì l bimbo che sta nel cortile dell'erbivendola quello della prima superiore compagno di mio fratello è morto e bisogna vedere poveretti come arrossiscono quando commettono uno sbaglio e scrivono pure senza inchiostro scrivono sur una carta spessa e dura con un punteruolo di metallo che fa tanti punticini incavati e aggrappati secondo un alfabeto speciale tu gli hai regalato il tuo treno di strada ferrata mi disse mio padre per la strada ma se fosse stato d'oro e pieno di perle sarebbe stato ancora un piccolo regalo per quel santo figliuolo che ha rifatto il cuore a suo padre ieri andai a far la passeggiata per il viale di rivoli con votini e suo padre passando per via dora grossa vedemmo stardi quello che tira calci ai disturbatori in pochi momenti tutta la via fu affollata davanti alla porta del teatro c'era lo spazzacamino col suo libro di premio legato in rosso e tutt'intorno dei signori che gli parlavano ciò non di meno quella notte si levò ancora per forza d'abitudine più che per altro e quando fu levato volle andare a salutare arrivammo appunto che entravano in fila nel refettorio dove erano due tavole lunghissime con tante buche rotonde e in ogni buca una scodella nera piena di riso e fagioli e un cucchiaio di stagno accanto due medici e vari inservienti andavano e venivano affannati e s'udivan delle grida soffocate e dei gemiti appena entrato il capitano si fermò e girò lo sguardo all'intorno in cerca del suo ufficiale esclamò votini pien di rabbia che superbia mentre diceva questo sopraggiunse suo padre che sentì guardò un momento fisso quel ragazzo poi disse bruscamente al figliuolo taci e chinatosi al suo orecchio soggiunse è cieco padre prima d'andare a dormire vanno tutti a dargli la buona notte e parlano continuamente di musica sono già a letto la sera tardi quasi tutti stanchi dallo studio e dal lavoro e mezzo insonniti tutt'a un tratto arrivò la portinaia gridando la signora direttrice le ragazze scapparono da tutte le parti come uno stormo di passeri il signore pensò altri cinque minuti poi si mise a un tavolino scrisse una lettera la chiuse e porgendola al ragazzo gli disse senti italianito quando hanno posto affetto a uno è difficile che se ne stacchino trovano un gran conforto nell'amicizia si giudicano rettamente fra loro dovesse essere l'ultima e che s'entrasse dopo quella nelle terre misteriose e spaurevoli dei selvaggi una brezza gelata gli mordeva il viso imbarcandolo a genova sul finir d'aprile i suoi non avevan pensato che in america egli avrebbe trovato l'inverno e l'avevan vestito da ma quegli indovinò tutto e abbassando la voce disse nell'orecchio a derossi quasi tremando vuoi bene al figliuolo ma non vuoi mica male non disprezzi mica il padre non è vero ah no no tutto al contrario esclamò derossi con uno slancio lo rividi con piacere quel grande camerone a terreno con le porte delle sette classi dove passai per tre anni quasi tutti i giorni c'era folla le maestre andavano e venivano era un piacere questa mattina alla scuola vederla venire contro le vetrate e ammontarsi sui davanzali anche il maestro guardava e si fregava le mani e tutti eran contenti pensando a fare alle palle e al ghiaccio che verrà dopo e al focolino di casa rivende giornali vecchi al tabaccaio e ha un quadernino dove nota i suoi affari tutto pieno di somme e di sottrazioni alla scuola non studia che l'aritmetica e se desidera la medaglia non è che per aver l'entrata gratis al teatro delle marionette e il primo premio tutti i parenti ch'eran lì che lo conoscevan tutti dissero bravo bravo derossi ed egli diede una scrollata ai suoi riccioli biondi col suo sorriso disinvolto e bello e disse piangendo che era stato in varie case a spazzare dove s'era guadagnato trenta soldi e li aveva persi gli erano scappati per la sdrucitura d'una tasca e faceva veder la enormi e nere sul firmamento la città era oscura e silenziosa ma dopo aver attraversato quell'immenso deserto gli pareva allegra interrogò un prete trovò presto la chiesa e la casa tirò il campanello con una mano tremante e si premette mio padre non parlava più pareva tutto assorto nei suoi ricordi e ogni tanto sorrideva e poi scoteva la testa all'improvviso si fermò e disse eccolo scommetto che è lui va a metter la fronte sulle sue ginocchia e a dirgli che ti perdoni e ti benedica anche il padrone era contento figurarsi nessun giornale gli aveva mai fatto tanto onore e la cassetta dei soldi era piena i padre sedette accanto a me tra gli spettatori trovammo delle persone di conoscenza il sindaco nel dargli l'attestato gli domandò che cos'era un segno rosso che aveva sulla fronte e intanto gli teneva una mano sopra una spalla bravi ripeté il vecchio ufficiale guardandoci chi rispetta la bandiera da piccolo la saprà difender da grande il protettore di nelli la folla mise un grido di mille voci che coprì il fracasso dell'incendio ma e gli altri e discendere la scala appoggiata al tetto davanti a un'altra finestra distava dal davanzale un buon tratto come avrebbero potuto attaccarvisi voi dovete rispettarvi amarvi tutti fra voi ma chi di voi offendesse questo compagno perché non è nato nella nostra provincia si renderebbe indegno di alzare mai più gli occhi da terra quando passa una bandiera tricolore benedetto esclamò coretti padre alzando la fiaschetta così si parla sagrestia toccate qua viva i bravi compagni e viva anche la scuola che vi fa una sola famiglia quelli che ne hanno e quelli che non ne hanno il ventisettesimo giorno dopo quello della partenza arrivarono era una bella aurora rossa di maggio quando il piroscafo gittava l'àncora nell'immenso fiume della plata sopra una riva del quale si stende la vasta città di buenos aires capitale della repubblica argentina tremante quando gli ispettori c'interrogavano felice quando facevamo buona figura buona sempre e amorosa come una madre mai mai non mi scorderò di te maestra mia ci son tanti finestrini quadrati chiusi da due sbarre di ferro incrociate a ciascuno dei quali corrisponde di dentro una piccolissima cella e se c'è altri sacrifici da fare o nel vestire o in altro noi li faremo volentieri e vendiamo anche i nostri regali io do tutte le mie cose ti servo io di cameriera non daremo più nulla a fare fuor di casa così per prova invitammo anche quel gonfionaccio di nobis che ci rispose no senz'altro votini pure si scusò forse per paura di macchiarsi il vestito di calcina tutti ne rimasero meravigliati chi l'avrebbe mai detto in ottobre quando suo padre lo condusse a scuola rinfagottato in quel cappottone verde sei pronto bene parlo alla mamma e tu accenna di sì e promettile sul tuo onore che farai tutto quello che dirò io detto questo mi prese per mano e mi condusse da nostra madre che stava cucendo tutta pensierosa urlando a una voce a me e cercando di cacciarsi indietro a vicenda come due belve furiose il più piccolo gridarono i marinai la barca è sopraccarica il più piccolo per il mese di giugno premi la scuola ì ì caro enrico lo studio ti è duro come ti dice tua madre non ti vedo ancora andare alla scuola con quell'animo risoluto e con quel viso ridente ch'io vorrei quando sono coi maestri si vergognano quasi d'essere stati da noi da una maestra dopo due anni di cure dopo che s'è amato tanto un bambino ci fa tristezza separarci da lui ma si dice dove tutto ballava e rovinava in mezzo a un coro spaventevole di lamenti e d'imprecazioni e credette che fosse giunta la sua ultima ora ingoiando fiocchi di neve e imbiancandosi i baffi e la barba ma anch'essi ridevano di quella baldoria di scolari che festeggiavan come primo della scuola gli disse il maestro dà l'abbraccio del benvenuto in nome di tutta la classe al nuovo compagno l'abbraccio dei figliuoli del piemonte al figliuolo della calabria è stato buono tanto a ricordarsi del suo povero maestro e ne vennero degli altri sa gli anni addietro a trovarmi qui dei miei antichi scolari un colonnello dei sacerdoti vari signori la vita e in quel momento appunto mentre il suo marco la invocava stavano accanto al suo letto il padrone e la padrona di casa a ragionarla con molta dolcezza perché si lasciasse operare ed essa persisteva nel rifiuto piangendo un bravo medico di tucuman intanto la banda del reggimento svoltava in fondo al corso circondata da una turba di ragazzi e cento grida allegre accompagnavan gli squilli delle trombe come un canto di guerra la scuola è una madre enrico mio essa ti levò dalle mie braccia che parlavi appena e ora mi ti rende grande forte buono studioso sia benedetta e tu non dimenticarla mai più figliuolo oh è impossibile che tu la dimentichi c'era il direttore tutti i maestri e le maestre della nostra scuola e anche d'altre sezioni dove essa aveva insegnato anni addietro c'erano quasi tutti i bambini della sua classe condotti per mano dalle madri che portavan le torcie e moltissimi d'altre classi all'improvviso tutti si misero a batter le mani dal cortile dalle logge dalle finestre io m'alzai in punta di piedi per vedere la folla che stava dietro al tavolo rosso s'era aperta tutti a scavallar per la strada gridando e sbracciando e a pigliar manate di neve e a zampettarci dentro come cagnolini quando una sera marco il più piccolo uscì a dire risolutamente ci vado io in america a cercar mia madre il padre crollò il capo con tristezza e non rispose e a pensare che non vedon nulla che non vedranno mai nulla di tutta quella immensa bellezza vi si stringe l'anima come se fossero diventati ciechi in quel punto tutti e due erano stati raccomandati al marinaio italiano così concluse la bambina mio padre e mia madre credevano che ritornassi ricca e invece ritorno povera ora però grazie alle cure alla buona alimentazione e alla ginnastica molti migliorano la maestra fece fare la ginnastica la piattaforma che copriva la macchina fu sfondata e l'acqua precipitò dentro con un fracasso terribile i fuochi si spensero i macchinisti fuggirono grossi rigagnoli impetuosi penetrarono da ogni parte una voce tonante gridò alle pompe con la lealtà con l'ardimento nei pericoli con la saggezza nei trionfi con la costanza nelle sventure giungeva il carro funebre votini gli disse non vi lasciate entrare in corpo il serpe dell'invidia è un serpe che rode il cervello e corrompe il cuore il teatro era tutto addobbato a festoni di panno rosso bianco e verde nella platea avevan fatto due scalette una a destra per la quale i premiati dovevan salire sul palcoscenico l'altra a sinistra per cui dovevan discendere dopo aver ricevuto il premio il mio piccolo fratello fu messo nella classe della maestra delcati io dal maestro perboni su al primo piano alle dieci eravamo tutti in classe cinquantaquattro appena quindici o sedici dei miei compagni della seconda e faceva sonare due soldi nella tasca mettemmo due soldi ciascuno e comperammo tre arancie grosse salimmo alla soffitta davanti all'uscio derossi si levò la medaglia e se la mise in tasca gli domandai perché allora ricordandoti d'avergli mancato qualche volta di rispetto ti domanderai tu pure com'è possibile allora capirai che egli è sempre stato il tuo migliore amico che quando era costretto a punirti ne soffriva più di te e sulle loro arti e sulla loro società e sul tuo paese e bada che se non conserverai queste amicizie sarà ben difficile che tu ne acquisti altre simili in avvenire c'è un signore vecchio che era colonnello e che quando un ragazzo lascia cascare un quaderno o una penna in mezzo alla strada glie la raccoglie si vedono anche delle signore ben vestite che discorrono delle cose della scuola con le altre che fare a chi ricorrere la prima idea del padre era stata di partire d'andare a cercare sua moglie in america ma e il lavoro chi avrebbe mantenuto i suoi figliuoli che vuole disse il ragazzo a cui dava coraggio a parlare la compiacenza altiera d'esser per la prima volta ferito senza di che non avrebbe osato d'aprir bocca in faccia a quel capitano i parenti che aspettavan fuori avevano gli ombrelli bianchi la guardia civica aveva l'elmetto bianco tutti i nostri zaini in pochi momenti furon bianchi e correva intorno furioso torcendo la sciabola con la mano convulsa risoluto a morire quando un sergente scendendo dalla soffitta gettò un grido altissimo arrivano arrivano ripeté con un grido di gioia il capitano in quel mentre come ci fu detto poi all'estremità opposta della piazza una povera donna mezzo impazzita rompeva la calca a gomitate e a spintoni urlando maria maria maria ho perduto la mia figliuola me l'hanno rubata e l hanno soffocato la mia bambina lui che non l'avevamo mai visto ridere la cosa parve così strana che invece di ridere tutti rimasero stupiti tutti sorrisero nessuno rise ebbene non so mi fece pena e tenerezza insieme quell'atto di allegrezza da fanciullo guai a urtargli un piede quando s'esce in fila a due a due per un nulla butta in viso una parola ingiuriosa o minaccia di far venire alla scuola suo padre e sì che suo padre gli ha dato la sua brava polpetta quando trattò da straccione il figliuolo del erano una piccola fortuna per lui quei denari e a questo egli pensava racconsolato dietro la tenda della sua cabina mentre i tre viaggiatori discorrevano seduti alla tavola da pranzo in mezzo alla sala della seconda classe già più d'una finestra era senza difensori il momento fatale era imminente il capitano gridava con voce smozzicata fra i denti non vengono non vengono proprio son stato a un punto dal dare un addio a tutti ah povera mia madre son passati almeno tre o quattro giorni di cui non mi ricordo quasi nulla come se avessi fatto un sogno imbrogliato e oscuro che appoggiava il capo sulla sua spalla col viso bianco e gli occhi chiusi tutti stettero zitti si sentivano i singhiozzi della madre il direttore si arrestò un momento pallido e sollevò un poco il ragazzo con tutt'e due le braccia per mostrarlo alla gente il maestro rispose è vero imparano a far di conto e a leggere hanno dei libri fatti apposta coi caratteri rilevati ci passano le dita sopra riconoscon le lettere e dicon le parole leggono e gli operai cominciavano ad entrare arrivando trovammo il direttore e i maestri in gran collera perché poco prima era stato rotto da una sassata il vetro d'una finestra signore signori donne del popolo operai ufficiali nonne serve tutti coi ragazzi per una mano e i libretti di promozione nell'altra empivan la stanza d'entrata e le scale facendo un ronzio che pareva d'entrare in un teatro è morto esclamò l'ufficiale no vive rispose il sergente ah povero ragazzo bravo ragazzo gridò l'ufficiale coraggio coraggio dell'ingratitudine io t'amo figliuol mio tu sei la speranza più cara della mia vita ma vorrei piuttosto vederti morto che ingrato a tua madre va e per un po di tempo non portarmi più la tua carezza non te la potrei ricambiare col cuore è molto timido e ogni volta che interroga o tocca qualcuno dice scusami e guarda con gli occhi buoni e tristi ma garrone è il più grande e il più buono e le braccia egli aperse gli occhi e disse la mia cartella la madre del piccino salvato gliela mostrò piangendo e gli disse te la porto io caro angiolo te la porto io e pareva che odiasse e disprezzasse tutti tanto l'avevano inasprito e intristito le privazioni e le busse tre viaggiatori non di meno a forza d'insistere con le domande riuscirono a fargli snodare la lingua e in poche parole rozze la vigilia del marzo oggi è stata una giornata più allegra di ieri tredici marzo vigilia della distribuzione dei premi al teatro vittorio emanuele la festa grande e bella di tutti gli anni tirati da trecento coppie di cavalli impetuosi i bei soldati dai cordoni gialli e i lunghi cannoni di bronzo e d'acciaio scintillanti sugli affusti leggieri che saltavano e risonavano e ne tremava la terra i fece un grande piacere quella visita mi lasciò qualche cosa come delle scintille nella mente e nel cuore e anche mi piacque quando se n'andarono uscito dalla scuola stavo con mio padre a guardar certi birbaccioni della seconda che si buttavan ginocchioni per terra a strofinare il ghiaccio con le mantelline e con le berrette quando seppe che proteggeva il suo figliuolo ma bisognava pure che glielo dicessi una volta che dovevo andar via glielo dissi garrone quest'autunno mio padre andrà via da torino per sempre egli mi domandò se andavo via anch'io gli risposi di sì e non osava più tornare a casa senza i soldi il padrone mi bastona disse singhiozzando e riabbandonò il capo sul braccio come un disperato le bambine stettero a guardarlo tutte serie quasi correndo senza dire una parola andarono fino in fondo alla via lunghissima infilarono l'andito d'entrata d'una piccola casa bianca e si fermarono davanti a un bel cancello di ferro da cui si vedeva un cortiletto pieno di vasi di fiori ce n'è uno ben vestito con gli occhiali e due baffetti biondi che chiamavano l'avvocatino perché facendo il maestro studiò da avvocato e prese la laurea e fece anche un libro per insegnare a scriver le lettere un bambino con la testa fasciata che voleva esser sentito a ogni costo le tartagliò non so che storia d'un capitombolo che non se ne capì una parola un altro volle che mia madre si chinasse e le disse ebbene io l'ho conosciuto ragazzo ha cominciato come te pensa che ridurrai tuo padre e tua madre a far la stessa fine dei suoi è strano diceva con dolore dal suo letto di morte non so più leggere non posso più leggere mentre gli cavavan sangue e la febbre aumentava pensava alla sua patria diceva tu non sei più quel d'una volta non mi va questo bada tutte le speranze della famiglia riposano su di te io son malcontento capisci a questo rimprovero il primo veramente severo ch'ei ricevesse il ragazzo si turbò non l'avrebbe mai detta garrone sicuramente quella parola che disse ieri mattina carlo nobis a betti carlo nobis è superbo perché suo padre è un gran signore quando tu sarai all'università o al liceo li andrai a cercare nelle loro botteghe o nelle loro officine e ti sarà un grande piacere il ritrovare i tuoi compagni d'infanzia uomini al lavoro pispigliare d'uccelli che dicevano addio addio vieni un'altra volta madama alla ginnastica e intanto suo padre era dietro di lui egli s'era levato udendo cadere il libro ed era rimasto aspettando il buon punto lo strepito dei carri aveva coperto il fruscio dei suoi passi e il cigolio leggiero delle imposte dell'uscio ed era là eravamo arrivati alla stazione c'era una gran folla carrozze guardie carabinieri società con bandiere la banda d'un reggimento suonava il maestro tacque non si sentiva un alito nella scuola derossi domandò se era vero che i ciechi hanno il tatto più fino di noi il maestro disse è vero la maestra della penna rossa e la delcati erano entrate dietro e le vedevamo da una finestra aperta che piangevano si sentiva la mamma del bimbo che singhiozzava forte e aveva nell'abbottonatura della giacchetta nelle tasche nel cappello tanti mazzetti di fiori e c'erano anche dei fiori per terra ai suoi piedi è con la maestra dalla penna rossa il nipotino del vecchio impiegato che fu colpito all'occhio dalla palla di neve di garoffi lo abbiamo visto oggi in casa di suo zio che lo tiene come un figliuolo a quella notizia giulio ricacciò dentro subito la confessione che gli stava per fuggire dall'anima e ripeté risolutamente a sé stesso no babbo io non ti dirò nulla io custodirò il segreto per poter lavorare per te eppure divorato dalla febbre che lo doveva gettar nella fossa egli lottava ancora disperatamente con la malattia per far qualche cosa per il suo paese che con le tue spiegazioni pronte e gentili m'hai fatto capire tante volte delle cose difficili e superare degli intoppi agli esami e te pure stardi bravo e forte che m'hai mostrato come una volontà di ferro riesca a tutto e te garrone buono e generoso non c'è altra maniera il signore prese la bimba in braccio tutti gli altri cessarono di cantare la bimba urlava e si dibatteva il signore si tolse la maschera il carro continuò a andare lentamente e che non mangiava per baloccarti tu non lo sai io dicevo sempre questo sarà la mia consolazione e ora tu mi fai morire non so rispose per non aver l'aria mi par più delicato entrare senza medaglia picchiammo ci aperse il padre quell'omone che pare un gigante o enrico stanne pur sicuro quando sarai un uomo se t'accadrà una disgrazia se sarai solo sta pur sicuro che mi cercherai che verrai da me a dirmi silvia sorella lasciami stare con te parliamo di quando eravamo felici ti ricordi il marinaio aveva predetto giusto non erano ancora addormentati che si scatenò una tempesta spaventosa fu come un assalto improvviso di cavalloni furiosi che in pochi momenti spezzarono un albero derossi pigliò la medaglia e la fece in tanti pezzetti in quel punto il maestro rientrò e riprese la lezione io tenni d'occhio votini era diventato rosso di bragia carico di corone dopo aver percorso roma sotto una pioggia di fiori tra il silenzio di una immensa moltitudine addolorata accorsa da ogni parte che suo padre gli fece far la scala a capitomboli perché gli aveva chiesto dei soldi da comperare la grammatica suo padre beve non lavora e la famiglia patisce la fame un evviva altissimo lanciato insieme da molte voci fece echeggiare il palazzo il sindaco prese sul tavolo la medaglia e l'attaccò al petto del ragazzo poi lo abbracciò e lo baciò il maestro s'alzò e uscì in fretta facendo un atto disperato allora il baccano ricominciò più forte ma tutt'a un tratto garrone saltò su col viso stravolto e coi pugni stretti e gridò con la voce strozzata grazie babbo andava ripetendo il figliuolo grazie ma va a letto tu ora io sono contento va a letto babbo ma suo padre voleva vederlo addormentato sedette accanto al letto gli prese la mano e gli disse fanno correre il cerchio giocano ai birilli saltano con la funicella fabbricano casette coi sassi colgono le viole come se le vedessero fanno stuoie e canestrini io non ho paura rispose il ragazzo scendi ripeté l'ufficiale che altro vedi a sinistra a sinistra sì a sinistra il ragazzo sporse il capo a sinistra in quel punto un altro fischio più acuto e più basso del primo tagliò l'aria fatti pochi passi udimmo una voce in falsetto che ci fece voltare il capo era il fabbro ferraio che cantava l ultimo esame ed ecco alla rappresentazione di domenica una gran folla che accorre al circo era annunziato rappresentazione a beneficio del pagliaccino del pagliaccino com'era chiamato nella gazzetta ne vidi tre che scavavano con un fuscello dentro a un ovo sodo credendo di scoprirvi dei tesori e lo spandean mezzo per terra e poi lo raccoglievano briciolo per briciolo era una via diritta e sterminata ma stretta fiancheggiata da case basse e bianche che pareva tanti villini piena di gente di carrozze di grandi carri che facevano uno strepito assordante ci volle ringraziare e non poté strinse la mano a tre o quattro fece una carezza a garrone si portò via il figliuolo e li vedemmo per un pezzo camminare in fretta discorrendo e gestendo fra loro ma franti fece civetta e il calamaio andò a colpire nel petto il maestro che entrava tutti scapparono al posto e fecero silenzio impauriti il maestro pallido salì al tavolino e con voce alterata domandò chi è stato a furia di chiamarlo si fecero sentire il ragazzo li guardò e nascose il sorriso dietro il cappello a un dato punto tutte le guardie si misero sull'attenti entrò il sindaco accompagnato da molti signori affacciandoci alla porta vedemmo precossi seduto sur una torricella di mattoni che studiava la lezione col libro sulle ginocchia io fanciullo che ancora non ti comprendo e non ti conosco intera io ti venero e t'amo con tutta l'anima mia e sono altero d'esser nato da te e di chiamarmi figliuol tuo empirono una sacca di panni gli misero in tasca qualche scudo gli diedero l'indirizzo del cugino e una bella sera del mese di aprile lo imbarcarono poi delle guardie daziarie delle guardie municipali di quelle che fan la guardia alle nostre scuole infine gli allievi della scuola serale cantarono ancora l'inno ai morti in crimea e allora buona notte camerati che rispose derossi per me garrone sarà sempre garrone precossi sarà sempre precossi e gli altri lo stesso diventassi imperatore delle russie dove saranno loro andrò io la mano è ancora lesta e gli occhi fanno ancora il loro dovere e giulio contento muto diceva tra sé povero babbo oltre al guadagno io gli dò ancora questa soddisfazione di credersi ringiovanito ebbene coraggio vedete si posson quasi riconoscere al viso passano dei siciliani dei sardi dei napoletani dei lombardi questo poi è un reggimento vecchio di quelli che hanno combattuto nel ci siamo molto divertiti a sentirla e così mio fratello trangugiò la medicina che prima non voleva quanta pazienza debbono avere con quei ragazzi della prima inferiore sibilando rimbalzando schiantando ogni cosa con un fragore da fendere il cranio di tratto in tratto uno dei soldati che tiravan dalle finestre stramazzava indietro sul pavimento ed era trascinato in disparte quando fui solo nella strada vidi ch'egli mi seguitava i fermai e lo aspettai con la riga in mano egli s'avvicinò io alzai la riga e poi era una bella mattinata di primavera dalle finestre della scuola si vedeva il cielo azzurro gli alberi del giardino tutti coperti di germogli e penso che hanno lavorato dallo spuntar dell'alba fino a quell'ora e con quelli tanti altri anche più piccoli che tutto il giorno son stati sulle cime dei tetti davanti alle fornaci in mezzo alle macchine e dentro all'acqua e sotto terra non mangiando che un po di pane ci sono anche due fratelli vestiti eguali che si somigliano a pennello e portano tutti e due un cappello alla calabrese con una penna di fagiano ma il più bello di tutti quello che ha più ingegno che sarà il primo di sicuro anche quest'anno è derossi il ragazzo non disse nulla dopo alcuni minuti tirò fuori dalla borsa del pane e delle frutte secche la ragazza aveva dei biscotti mangiarono patriotta che è venuto solo da genova a buenos aires a cercare sua madre a buenos aires gli dissero qui non c'è è a cordova viene in barca a rosario tre dì e tre notti con due righe di raccomandazione presenta la carta gli fanno una figuraccia quando ho visto quella medaglia ah il piccinetto mio alto come un soldo di cacio vieni un po qua che ti guardi bene nel muso quella della penna rossa saltellava dietro i suoi bimbi come una scolaretta i parenti dei ragazzi discorrevano fra loro ridendo e la madre di crossi l'erbaiola ci aveva nelle ceste tanti mazzi di violette che empivano di profumo tutto il camerone ma non si vergognavano punto povere creature si vedeva ch'eran bambini assuefatti a essere svestiti esaminati rivoltati per tutti i versi che sarò un cittadino operoso ed onesto inteso costantemente a nobilitarmi per rendermi degno di te per giovare con le mie minime forze a far sì che spariscano un giorno dalla tua faccia la miseria l'ignoranza l'ingiustizia il delitto aveva la faccia stravolta che pareva spaventato chi siete domandò garrone rispose siamo compagni di scuola d'antonio che gli portiamo tre arancie dopo la fanteria s'avanzarono i soldati del genio gli operai della guerra coi pennacchi di crini neri e i galloni cremisini e mentre questi sfilavano si vedevano venire innanzi dietro di loro centinaia di lunghe penne diritte la tua parola irriverente m'è entrata nel cuore come una punta d'acciaio io pensai a tua madre quando anni sono stette chinata tutta una notte sul tuo piccolo letto a misurare il tuo respiro piangendo sangue dall'angoscia e battendo i denti dal terrore e su dalle finestre e dalle logge seguitavano a sporgersi fuori e ad applaudire tutt'a un tratto quando furono per entrar sotto il portico venne giù dalla loggia delle figlie dei militari una vera pioggia di pensieri di mazzettini di viole e di margherite e appena mi vide mi fece il muso di lepre un po più in là vidi garoffi che contava gli spettatori calcolando sulle dita quanto potesse aver incassato la compagnia lasciaci un poco dell'anima tua in quella grande famiglia nella quale sei entrato bambino e da cui esci giovinetto e che tuo padre e tua madre amano tanto perché tu ci fosti tanto amato e qui il suo soliloquio muto s'arrestava la sua immaginazione si perdeva in un sentimento d'inesprimibile tenerezza che gli faceva tirar fuori di nascosto una piccola medaglia che portava al collo e mormorare baciandola le sue orazioni banco egli si dibatteva digrignava i denti si fece trascinar fuori di viva forza il maestro lo portò quasi di peso dal direttore e poi tornò in classe solo e sedette al tavolino nessuno dormirà bene poveri figliuoli esclamò il marinaio italiano passando di corsa chiamando il capitano il ragazzo stava per rispondere alla sua amica buona notte quando uno spruzzo d'acqua inaspettato lo investì con violenza e lo sbatté contro un sedile a veder tutta quella gente e a sentir quello strepito d'applausi rimasero lì tutti e tre che non osavano più né guardare né muoversi un usciere municipale li spinse accanto al tavolo a destra quelli della sezione di vanchiglia figliuoli d'operai quelli della sezione boncompagni di cui molti son figliuoli di contadini quelli della scuola raineri che fu io intanto vidi in un angolo della stanza nuda e scura un ragazzo inginocchiato davanti a una seggiola con la schiena volta verso di noi che parea che scrivesse e proprio scriveva con la carta sopra la seggiola e aveva il calamaio sul pavimento la notizia della morte del ragazzo era già corsa fra quei soldati prima che lasciassero gli accampamenti il sentiero fiancheggiato da un rigagnolo passava a pochi passi di distanza dalla casa ma già stardi fuori di sé gli aveva afferrato il braccio con due mani e dato al pugno un tal morso che il coltello gli era cascato e la mano gli sanguinava altri intanto erano accorsi li divisero li rialzarono e si vedevano delle mogli d'operai coi bambini in braccio i quali tenevano nelle manine il diploma del padre e lo mostravano alla gente superbi arrivati nella strada incontrammo i ragazzi d'un collegio che passavano in doppia fila e visto il feretro con la medaglia e le maestre si levaron tutti il berretto povero piccino egli se n'andò a dormire per sempre con la sua medaglia e sa già tirare di scherma ha dodici anni è figliuolo d'un negoziante va sempre vestito di turchino con dei bottoni dorati sempre vivo allegro grazioso con tutti guarda laggiù disse il capitano spingendolo al finestrino nel piano vicino alle case di villafranca dove c'è un luccichìo di baionette egli solo poteva dirmi dov'era io sono venuto in america a cercar mia madre merelli le mandava le lettere io ho bisogno di trovar mia madre essa li lascia fare e li bacia tutti ridendo e ogni giorno ritorna a casa arruffata e sgolata tutta ansante e tutta contenta con le sue belle pozzette e la sua penna rossa quante operazioni cos'è il totale e la sottrazione e la risposta e la virgola dei decimali tutti i maestri andavano qua e là chiamati da cento parti mio padre mi levò di mano subito la brutta copia guardò e disse va bene mancavano ancora cinque soldi ora vengono quelle della quarta che ne hanno disse una quelle della quarta vennero e i soldi fioccarono diceva delle parole in latino e in fine alzò il bicchiere che gli ballava in mano e disse serio serio alla sua salute dunque caro signor ingegnere ai suoi figliuoli alla memoria della sua buona madre mi contento di campare di pan nero ma che possa partir presto che possa trovare una volta mia madre fatemi questa carità del lavoro trovatemi voi del lavoro per amor di dio che non ne posso più diamine diamine disse il contadino guardandosi attorno e grattandosi il mento che storia e il pensar per la prima volta che suo padre avrebbe forse provato un'umiliazione in faccia sua scoprendo ogni cosa tutto questo lo atterriva quasi e quando vedeva qualcuno scoraggiato per farlo ridere e mettergli animo spalancava la bocca come per divorarlo imitando il leone verso le undici guardando giù a traverso alle persiane vidi molti parenti che andavano e venivano per la e parla con tanta buona maniera e con una voce così dolce che tutti escono con gli occhi rossi più confusi che se li avesse puniti dove mio padre e mia madre nacquero e saranno sepolti dove io spero di vivere e di morire dove i miei figli cresceranno e morranno bella italia grande e gloriosa da molti secoli unita e libera da pochi anni anche il maestro e il direttore s'avvicinarono molti ragazzi si fecero intorno lei è il padre di questo ragazzo è vero domandò il sovrintendente al fabbro con fare allegro come se fossero amici e senz'aspettar la risposta quello che la luce è per i nostri occhi la musica è per il loro cuore derossi domandò se non si poteva andarli a vedere si può rispose il maestro ma voi ragazzi non ci dovete andare per ora e se quando sarò un uomo egli vivrà ancora e c'incontreremo glielo dirò di quell'atto che mi toccò il cuore e gli darò un bacio sulla testa il cuore gli scoppiava ammalò stette tre giorni nel carro con una coperta addosso battendo la febbre e non vedendo nessuno fuori che il capataz che veniva a dargli da bere e a toccargli il polso e allora si credette perduto e invocava disperatamente sua madre ma il buon vecchio era contento e ricominciò a parlare con vivacità della nostra famiglia di altri maestri di quegli anni e dei compagni di scuola di mio padre il quale di alcuni si ricordava e di altri no i cechi i muti i rachitici gli orfani i fanciulli abbandonati pensa che è la sventura e la carità umana che passa fingi sempre di non vedere chi ha una deformità ripugnante o ridicola spegni sempre ogni fiammifero acceso che tu trovi sui tuoi passi i quali punticini riescono in rilievo sul rovescio della carta per modo che voltando il foglio e strisciando le dita su quei rilievi essi possono leggere quello che hanno scritto ed anche la scrittura d'altri fioccarono tutte s'affollavano ed era bello a vedere quel povero spazzacamino in mezzo a tutte quelle vestine di tanti colori a tutto quel rigirìo di penne di nastrini di riccioli i trenta soldi c'erano già e ne venivano ancora passò un ragazzo d'officina a cui si vedeva che suo padre aveva imprestata la giacchetta per quell'occasione e gli spenzolavan le maniche tanto che se le dovette rimboccare lì sul palco per poter prendere il suo premio e molti risero ma il riso fu subito soffocato dai battimani qualche momento passò era buio fitto il canto dei contadini s'andava allontanando per la campagna la vecchia rinvenne ferruccio chiamò con voce appena intelligibile battendo i denti la mattina alle quattro al lume delle stelle la lunga fila dei carri si mise in movimento con grande strepitio ciascun carro tirato da sei bovi seguiti tutti da un gran numero di animali di ricambio il ragazzo svegliato e messo dentro a un dei carri sui sacchi io lo vidi passar proprio vicino era tutto acceso nel viso contento la medaglia aveva il nastro bianco rosso e verde sua madre piangeva e rideva suo padre si torceva un baffo con una mano che gli tremava forte come se avesse la febbre madre domani egli ritornerà in classe i prego fin d'ora ragazzi rispettate il terribile dolore che gli strazia l'anima quando entrerà salutatelo con affetto e seri nessuno scherzi nessuno rida con lui mi raccomando tu lo dici in tono di risentimento pensa un po quante volte fai degli atti d'impazienza tu e con chi con tuo padre e con tua madre coi quali la tua impazienza è un delitto ha ben ragione il tuo maestro di essere qualche volta impaziente giravano tra i gruppi i quadrati i cannoni che parevan mulinati da un uragano sfondando ogni cosa era una confusione di cavalleggeri d'alessandria di lancieri di foggia di fanteria di ulani di bersaglieri un inferno che non se ne capiva più niente che è un uomo grande e grosso con un collo di toro e ha un'aria seria e onesta come lui e mentre stava così curvo con la camicia un poco aperta davanti io gli vedevo sul petto nudo e robusto la crocina d'oro che gli regalò la madre di nelli i banchi e le corsie della platea erano stipati di centinaia di ragazzi che dovevan cantare e avevan la musica scritta tra le mani vidi la maestrina della penna rossa che sorreggeva la mia maestra di prima superiore quasi svenuta nello stesso tempo mi sentii urtare nel gomito era il muratorino pallido che tremava da capo a piedi egli pensava a suo padre certo anch'io ci pensai partirono e il viaggio durò tre giorni e quattro notti e fu uno stupore continuo per il piccolo viaggiatore tre giorni e quattro notti su per quel meraviglioso fiume paranà rispetto al quale il nostro grande po non è che un rigagnolo votini che era sempre stato così geloso di derossi fu il primo a gettarglisi incontro con le braccia aperte io salutai il muratorino e lo baciai proprio nel momento che mi faceva il suo ultimo muso di lepre caro ragazzo sabato mattina diede un soldo a uno della prima superiore che piangeva in mezzo alla strada perché gli avevan preso il suo e non poteva più comprare il quaderno prendilo è tuo egli mi guardò non capiva è tuo dissi te lo regalo allora egli guardò mio padre e mia madre ancora più stupito e mi domandò ma perché aveva ragione mio padre il maestro era di malumore perché non stava bene e da tre giorni infatti viene in sua vece il supplente quello piccolo e senza barba che pare un giovinetto pensa che da tanti anni fatica per i ragazzi e che se n'ebbe molti affettuosi e gentili ne trovò pure moltissimi ingrati i quali abusarono della sua bontà e disconobbero le sue fatiche ne passavano di quelli di prima superiore che arrivati là si confondevano e non sapevano più dove voltarsi e tutto il teatro rideva nelli discese e tutti gli fecero festa era eccitato roseo gli splendevan gli occhi non pareva più quello poi all'uscita quando sua madre gli venne incontro e gli domandò un po inquieta abbracciandolo e disse questo con tanto calore che senz'aspettar la preghiera della donna il ragazzo rispose andiamo e uscì pel primo a passi lesti di lei signore rispose il vecchio sorridendo pure no per il momento ma questo non vuol mica dire che non me n'abbia fatte lei però aveva giudizio otto sono con coatti i maestri compreso un supplente piccolo e senza barba che pare un giovinetto c'è un maestro di quarta zoppo imbacuccato in una grande cravatta di lana sempre tutto pieno di dolori quel giacchettone con le maniche rimboccate da cui uscivano due braccini di malato che s'erano alzati tante volte per difendere il viso dalle percosse quando passò davanti ai ragazzi delle scuole tutti agitarono i berretti per aria quelli di borgo po fecero un grande schiamazzo tirandolo per le braccia e per la giacchetta e gridando pin viva pin bravo pinot altre dicevano è un ragazzo che difende sua sorella coraggio dagliele sode e gridavano a franti prepotente vigliaccone lavorerò con te tutto il giorno farò tutto quello che vorrai sono disposta a tutto a tutto esclamò gettando le braccia al collo a mia madre pur che il babbo e la mamma non abbian più dispiaceri io già non vivrò più un pezzo signor direttore ho la morte qui ma vorrei vederlo cambiato prima di morire perché e diede in uno scoppio di pianto è il mio figliuolo gli voglio bene morirei disperata pensa dunque che dolore dev'esser per lui quando invece di trovar affetto in te trova freddezza e irriverenza non macchiarti mai più di questa orribile ingratitudine ama garrone ama precossi ama coretti ama il tuo muratorino che nei loro petti di piccoli operai chiudono dei cuori di principi e giura a te medesimo che nessun cangiamento di fortuna potrà mai strappare queste sante amicizie infantili dall'anima tua questo foglio non l'hai bruciato tu gli dice il maestro mostrandogli il lavoro mezzo bruciato sì risponde lui con la voce tremante son io che l'ho lasciato cadere sul fuoco opprimente insopportabile sfinito dalle fatiche e dall'insonnia ridotto lacero e sudicio rimbrottato e malmenato dalla mattina alla sera il povero ragazzo s'avviliva ogni giorno di più e si sarebbe perduto d'animo affatto se il capataz non gli avesse chi gli toccava la medaglia tutti gli dissero qualche cosa e il padre guardava stupito tenendosi sempre serrato al petto il capo del figliuolo che figliuoli s'interruppe poi ripigliò se qualche volta m'è scappata la pazienza se qualche volta senza volerlo sono stato ingiusto troppo severo scusatemi non qui di certo riprese vieni a vedere e mi condusse in uno stanzino dietro la bottega che serve da cucina e da stanza da mangiare e cascar morto ai suoi piedi pur che io la riveda una volta coraggio e con quest'animo arrivò allo spuntar d'un mattino rosato e freddo di fronte alla città di rosario posta sulla riva alta del paranà dove si specchiavan nelle acque le antenne il ragazzo si voltò a guardarlo coi suoi begli occhi celesti in atto interrogativo niente disse l'ufficiale va su il ragazzo andò su come un gatto votini si mise tra me e il ragazzo e subito si ricordò d'essere vestito bene e volle farsi ammirare e invidiare dal suo vicino alzò un piede e mi disse poco dopo la partenza uno dei marinai del bastimento un italiano coi capelli grigi comparve a prua conducendo per mano una ragazzina e fermatosi davanti al piccolo siciliano gli disse eccoti una compagna di viaggio mario poi se n'andò ma il più bello fu all'uscita che c'era a aspettarlo suo padre un flebotomo grosso e tozzo come lui con un faccione e un vocione ma tanto mi voglion bene lo stesso e i miei fratelli pure quattro ne ho tutti piccoli io son la prima di casa i vesto faranno molta festa a vedermi entrerò in punta di piedi il mare è brutto precossi fece un movimento del collo come per inghiottire qualche cosa e girò sui banchi uno sguardo dolcissimo che esprimeva una gratitudine immensa va dunque gli disse il sovrintendente caro ragazzo e dio ti protegga il maestro lo guardò guardò gli scolari stupiti poi disse con voce tranquilla non sei tu e dopo un momento il colpevole non sarà punito s'alzi in una galleria vidi per un momento votini con un gran colletto di trina poi disparve c'era in un palchetto del proscenio pieno di gente il capitano d'artiglieria il padre di robetti quello delle stampelle che salvò un bambino dall'omnibus ebbe altre giornate di mare quieto e giallastro di caldura insopportabile di noia infinita ore interminabili e sinistre durante le quali i passeggeri spossati distesi immobili sulle tavole parevan tutti morti ed egli tutto solo in fondo al banco smorto stava a sentire guardando ora l'uno ora l'altro con gli occhi supplichevoli perché lo lasciassero stare io fui uno dei primi chiamati povero maestro come m'accorsi che ci vuol bene davvero questa mattina mentre c'interrogavano gli altri egli non aveva occhi che per noi si turbava quando eravamo incerti a rispondere gli voglio bene m'insegna molte cose mi sembra un uomo coretti il figliuolo del rivenditore di legna dice ch'egli non darebbe i suoi francobolli neanche per salvar la vita a sua madre mio padre non lo crede poi lo baciai io e gli sentii il viso bagnato mio padre mi spinse nel vagone e al momento di salire levò rapidamente il rozzo bastone di mano al maestro e gli mise invece la sua bella canna col pomo d'argento e le sue iniziali ma una sera a desinare il padre pronunciò una parola che fu decisiva per lui sua madre lo guardò e parendole di vederlo più malandato e più smorto del solito gli disse giulio tu sei malato no urlò il capitano da una finestra e il fuoco ricominciò più fitto e più rabbioso dalle due parti altri soldati caddero il ragazzo fece appena in tempo a baciargli un braccio anche gli altri uomini che lo avevano maltrattato così duramente parve che provassero un po di pietà a vederlo rimaner così solo e gli fecero un cenno d'addio allontanandosi ed egli restituì il saluto con la mano perché la nobiltà sta nel lavoro e non nel guadagno nel valore e non nel grado ma se c'è una superiorità di merito è dalla parte del soldato dell'operaio i quali ricavan dall'opera propria minor profitto è il primo in aritmetica in grammatica in composizione in disegno capisce ogni cosa al volo ha una memoria meravigliosa riesce in tutto senza sforzo pare che lo studio sia un gioco per lui ma vista la distanza a cui si trovava la scialuppa non si sentì il coraggio di spiccare il salto e ricadde sopra coperta le altre donne eran quasi tutte già svenute e come moribonde un ragazzo gridarono i marinai lo rivoglio intero ti dirò tutto non t'ingannerò più studierò come prima nasca quel che nasca purché tu torni a volermi bene povero padre mio oh questa volta son ben sicuro della mia risoluzione e allora maestri maestre parenti ragazzi mormorarono tutti insieme bravo robetti bravo povero bambino e gli mandavano dei baci le maestre e i ragazzi che gli erano intorno gli baciaron le mani e le braccia e poi con quanta voce avea in gola disperatamente ferruccio ferruccio ferruccio bambino mio amor mio angeli del paradiso aiutatemi debbon rendere i denari e lavorar tutta la sera a rimetter su la baracca ci hanno due ragazzi che lavorano e mio padre riconobbe il più piccolo mentre attraversava la piazza quegli guardò combinava bravo piccino esclamò tutto contento e mio padre e lui si guardarono un momento con un buon sorriso come due amici mio padre gli tese la mano egli la strinse e si separarono dicendo al verbale al verbale e chi sa che non ce ne sia qualcuno pure che renderà dei grandi servigi al suo paese e farà il suo nome glorioso separati dunque da loro affettuosamente nella strada non c'eran che ragazze nessuno poteva separarli franti lo buttò in terra ma quegli su subito e addosso daccapo ama dunque rispetta sopra tutti fra i tuoi compagni i figliuoli dei soldati del lavoro onora in essi le fatiche e i sacrifici dei loro parenti pensa ai medici che morirono di malattie attaccaticcie sfidate coraggiosamente per curar dei fanciulli pensa a tutti coloro che nei naufragi negli incendi nelle carestie la tempesta andò crescendo di furia tutta la notte allo spuntar del giorno crebbe ancora le onde formidabili flagellando il piroscafo per traverso irrompevano sopra coperta e sfracellavano spazzavano travolgevano nel mare ogni cosa e studiale le strade studia la città dove vivi se domani tu ne fossi sbalestrato lontano saresti lieto d'averla presente bene alla memoria ma non ce ne può in nessuna maniera ché l'altro lo rivende dieci volte in tutte le materie e votini si morde le dita anche carlo nobis lo invidia ma ha tanta superbia in corpo che appunto per superbia non si fa scorgere sempre con quello stesso gesto e tutti i giorni il medesimo umore sempre coscienzioso pieno di buon volere e attento come se ogni giorno facesse scuola per la prima volta e voltò il viso verso il muro e io volai giù per le scale perché avevo bisogno d'abbracciar mia madre la strada il tempo continuando bellissimo ci hanno fatto passare dalla ginnastica del camerone a quella degli attrezzi in giardino garrone era ieri nell'ufficio del direttore quando venne la madre di nelli quella signora bionda e vestita di nero mio padre fingendo di legger la gazzetta lo stava a sentire e si divertiva egli ha sempre le tasche gonfie delle sue piccole mercanzie che ricopre con un lungo mantello nero e par continuamente sopra pensiero e affaccendato come un negoziante mio padre domandò a un maestro cos'è stato gli è passata la ruota sul piede rispose gli ha rotto il piede disse un altro era un ragazzo della seconda no no dissero i parenti e molti scolari no signor maestro mai scusatemi ripeté il maestro e vogliatemi bene l'anno venturo non sarete più con me ma vi rivedrò e rimarrete sempre nel mio cuore a rivederci ragazzi che mastica veleno e il muratorino gli fa il muso di lepre stamani per esempio l'ha fatta bigia il maestro entra nella scuola e annunzia il risultato di tratto in tratto qualche buona parola spesso in un cantuccio del carro non veduto piangeva col viso contro la sua sacca la quale non conteneva più che dei cenci ogni mattina si levava più debole e più scoraggiato e guardando la campagna vedendo sempre quella azzurra tutti s'accalcavano davanti alla porta c'eran parecchie ragazze che s'asciugavan le lacrime aspettammo un pezzo in silenzio finalmente portaron giù la cassa anni sono egli era maestro a torino e andò per tutto un inverno a far lezione ai prigionieri nelle carceri giudiziarie faceva lezione nella chiesa delle carceri che è un edificio rotondo e tutt'intorno nel muri alti e nudi voglia di lavorare allegrezza piacere il maestro gli ha dato da copiare il racconto mensile che leggerà domani la piccola vedetta lombarda addio buon re prode re leale re tu vivrai nel cuore del tuo popolo finché splenderà il sole sopra tutti lo guardarono fuorché derossi votini volle rispondere non poté restò come impietrato col viso bianco poi mentre il maestro faceva lezione si mise a scrivere a grossi caratteri sopra un foglietto come stanno attenti come ricordano tutto come discutono fra loro anche i piccoli di cose di storia e di lingua seduti quattro o cinque sulla stessa panca senza voltarsi l'un verso con la quale il marito che era galantuomo andava pagando via via i debiti più urgenti e riguadagnando così la sua buona reputazione voi dovete essere contenti oggi entra nella scuola un piccolo italiano nato a reggio di calabria a più di cinquecento miglia di qua vogliate bene al vostro fratello venuto di lontano la tua povera maestra sta molto male la distribuzione dei premi agli operai il supplente rientrò con gli occhi rossi non si sentiva più un alito egli rimase stupito ma poi vedendo garrone ancora tutto acceso e fremente capì e gli disse con l'accento d'un grande affetto come avrebbe detto a un fratello col suo visetto bello e bruno e suo padre che aveva un vestito rosso e i calzoni bianchi con gli stivali alti e la frusta in mano lo guardava ma era triste mio padre n'ebbe compassione e ne parlò il dì dopo col pittore delis che venne a trovarci coraggio enrico studieremo insieme e tornai a casa contento ma non ho più il mio maestro con quel sorriso buono e allegro e non mi par più bella come prima la scuola spadone piantato in terra accanto a un gran foco agitato dal vento mangiarono tutti insieme dormirono e poi ripartirono e così il viaggio continuò regolato come una marcia di soldati ogni mattina si mettevano in cammino alle cinque erano appena entrati che si vide una cosa orrenda una donna s'affacciò urlando a una finestra del terzo piano s'afferrò alla ringhiera la scavalcò e rimase afferrata così quasi sospesa nel vuoto i bambini la copersero di fiori e la gente tutt'intorno con le candele accese cominciò a cantare le preghiere nella chiesa grande e oscura e via come un lampo il ragazzo porta l'oggetto allo zio vedono che c'è scritto su ti regalo questo guardan dentro e fanno un'esclamazione di stupore a riveder per qualche minuto nella quiete della notte per l'ultima volta quello stanzino dove aveva tanto lavorato segretamente col cuore pieno di soddisfazione e di tenerezza ma il maestro disse al padre no signore mi scusi non è sempre colpa è sfortuna molte volte e questo è il caso poi lesse nelli promosso sessantadue settantesimi il padre lo pigliò fra le braccia lo portò nella sua camera lo mise a letto sempre ansando e carezzandolo e gli accomodò i cuscini e le coperte io avevo terminato di scrivere il racconto mensile per la settimana ventura il piccolo scrivano fiorentino che il maestro mi diede a copiare e mio padre mi ha detto andiamo su al quarto piano a veder come sta dell'occhio quel signore sperava già che fosse riuscito a fuggire inosservato quando cinque o sei piccoli nuvoli di polvere che si sollevarono da terra davanti e dietro al ragazzo l'avvertirono che era stato visto dagli austriaci i quali gli tiravano addosso dalla sommità dell'altura o enrico bada questo è il più sacro degli affetti umani disgraziato chi lo calpesta l'assassino che rispetta sua madre ha ancora qualcosa di onesto e di gentile nel cuore misurava senza posa con l'occhio ardente lo spazio interposto fra il ragazzo fuggente e quel luccichìo d'armi che vedeva laggiù nella pianura in mezzo ai campi di frumento dorati dal sole quando i primi ufficiali del battaglione videro il piccolo cadavere disteso ai piedi del frassino e coperto dalla bandiera tricolore lo salutarono con la sciabola provocato quattro s'alzarono col capo chino voi disse il maestro avete insultato un compagno che non vi provocava schernito un disgraziato percosso un debole che non si può difendere aveva delle vaste visioni dell'avvenire d'italia e d'europa sognava un'invasione straniera domandava dove fossero i corpi dell'esercito e i generali trepidava ancora per noi per il suo popolo la vecchia fece l'atto d'incrociar le braccia sul seno e rispose dondolando il capo anche tu dunque l'hai con l'ingegnere mequinez e mi pare che sarebbe tempo di finirla son tre mesi oramai che ci seccano non basta che l'abbiano detto i giornali bisognerà farlo stampare sulle cantonate un momento che mi levi le scarpe si levò le scarpe si strinse la cinghia dei calzoni buttò nell'erba il berretto e abbracciò il tronco del frassino ma bada esclamò l'ufficiale facendo l'atto di trattenerlo come preso da un timore improvviso e ora come faccio che vuoi che ti dica povero figliuolo rispose la donna io non so ma subito le balenò un'idea e soggiunse in fretta senti ora che ci penso fa una cosa svolta a destra per la via troverai alla terza parte un tutta la classe si preparava a una scenata votini tremava già tutto derossi gridò datela a me sì meglio quelli risposero sei tu che gliela devi portare ma questo lavoro lo stancava ed egli se ne lagnava spesso con la famiglia a desinare i miei occhi se ne vanno diceva questo lavoro di notte mi finisce m hai da dire che cosa vuoi dire io nulla ebbene addio a rivederci ragazzo vattene pure col cuore in pace questa è la tremenda verità io non mi reco a vederti perché il tuo è uno di quei dolori solenni e santi che bisogna soffrire e vincere da sé soli comprendi ciò che voglio dire con queste parole bisogna vincere il dolore la folla li accolse tutti con uno scoppio d'applausi ma quando comparve l'ultimo l'avanguardia dei salvatori quello che aveva affrontato innanzi agli altri son tre giorni che è a casa l'ho tenuto nascosto ma dio ne guardi se suo padre scopre la cosa lo ammazza abbia pietà che non so più come fare mi raccomando con tutta l'anima mia artista e s'indovina la sua volontà di ferro a veder com'è fatto così tozzo col capo quadro e senza collo con le mani corte e grosse e con quella voce rozza ma quando arrivai a casa e raccontai tutto a mio padre credendo di fargli piacere egli si rabbruscò e disse dovevi esser tu il primo a tendergli la mano poiché avevi torto la rappresentazione cominciò il pagliaccino fece meraviglie sul cavallo sul trapezio e sulla corda e ogni volta che saltava giù tutti gli battevan le mani e molti gli tiravano i riccioli ma questa volta non sono più presi a caso i ragazzi che debbono andar sul palcoscenico a presentar gli attestati dei premi ai signori che li distribuiscono si trovava a poppa d'una grossa barca a vela carica di frutte che partiva per la città di rosario condotta da tre robusti genovesi abbronzati dal sole la voce dei quali e il dialetto amato che parlavano gli rimise un po di conforto nel cuore dettò il problema forte guardandoci ora l'uno ora l'altro con certi occhi terribili ma si capiva che se avesse potuto dettare anche la soluzione per farci promovere tutti ci avrebbe avuto un grande piacere nelli fece ancora uno sforzo violento mettendo un gemito e si trovò a due palmi dall'asse bravo gridarono gli altri coraggio ancora una spinta quei piccoli nuvoli eran terra buttata in aria dalle palle ma il tamburino continuava a correre a rompicollo a un tratto stramazzò ucciso ruggì il capitano addentandosi il pugno ma non aveva anche detto la parola che vide il tamburino rialzarsi e giulio ricevé il rimprovero in silenzio ricacciando dentro due lagrime che volevano uscire ma sentendo ad un tempo nel cuore una grande dolcezza dell'anno la maestra di mio fratello idì l figliuolo del carbonaio fu scolaro della maestra delcati che è venuta oggi a trovar mio fratello malaticcio il ragazzo infatti di cui fino allora egli aveva visto sporgere il capo al disopra d'un campo di frumento era scomparso come se fosse caduto ci andrete più tardi quando sarete in grado di capire tutta la grandezza di quella sventura e di sentire tutta la pietà che essa merita è uno spettacolo triste figliuoli e quando la mamma va a trovarli le mettono le mani sul viso la toccano bene dalla fronte al mento e alle orecchie per sentir com'è fatta ma il fuoco della difesa infiacchiva lo scoraggiamento appariva su tutti i visi non era più possibile protrarre la resistenza a un dato momento i colpi degli austriaci rallentarono e una voce tonante gridò prima in tedesco poi in italiano arrendetevi e allora mia madre mi mandò col figliuolo grande del portinaio a fare una passeggiata sul corso a metà circa del corso passando vicino a un carro fermo davanti a una bottega mi sento chiamare per nome e allora si vide il piccolo spazzacamino solo in mezzo alla via che s'asciugava gli occhi tutto contento con le mani piene di denari e quando aprì gli occhi che splendeva già il sole da un pezzo sentì prima e poi si vide accosto al petto appoggiata sulla sponda del letticciolo la testa bianca del padre le palle tempestavano e questa mattina un po più tardi degli altri entrò il povero arrone i sentii un colpo al cuore a vederlo era smorto in viso aveva gli occhi rossi e si reggeva male sulle gambe il re lo guardò in viso e arrestò un momento lo sguardo sulle tre medaglie allora coretti perdé la testa e urlò quarto battaglione del quarantanove è commovente vederli quando li conducono al museo industriale dove li lascian toccare quello che vogliono veder con che festa si gettano sui corpi geometrici sui modellini di case sugli strumenti e un giorno si tagliò un dito fino all'osso ma nessuno in iscuola se n'avvide e a casa non rifiatò per non spaventare i parenti qualunque cosa si lascia dire per celia e mai non se n'ha per male il maestro chinò il capo e guardò in terra pensando e mormorò due o tre volte il nome di mio padre il quale intanto lo guardava con gli occhi fissi e sorridenti io gli diedi la chiavetta perché giocasse egli s'inginocchiò a giocare e non levò più la testa non l'avevo mai visto contento così mio padre è andato via col garzone per una faccenda mia madre è malata tocca a me a scaricare intanto ripasso la grammatica è una lezione difficile oggi e benché non avessimo fuoco acceso da nessuna parte essi cominciarono a girar per le stanze e a metter l'orecchio alle pareti per sentire se rumoreggiasse il foco dentro alle gole che vanno su agli altri piani della casa scrissero due volte al cugino il cugino non rispose scrissero alla famiglia argentina dove la donna era a servire ma non essendo forse arrivata la lettera perché avean storpiato il nome sull'indirizzo non ebbero risposta che ritenendolo capace in fondo dei sentimenti più belli ed anche messo a una prova d'un'azione forte e generosa gli lasciava la briglia sul collo e aspettava che mettesse giudizio da sé lo sentirai più violento e più altero il giorno in cui la minaccia d'un popolo nemico solleverà una tempesta di fuoco sulla tua patria ci basterà la minestra e la mattina a colazione mangeremo del pane così si spenderà meno a tavola ché già spendiamo troppo ricordatene e vogli bene al muratorino prima perché è tuo compagno poi perché è figliuolo d'un operaio là ci sono i nostri immobili tu prendi questo biglietto t'afferri alla corda scendi dal finestrino divori la china pigli pei campi arrivi fra i nostri e dai il biglietto al primo ufficiale che vedi butta via il cinturino e lo zaino si ricordi di noi quando uscì pareva oppresso dalla commozione uscimmo tutti alla rinfusa da tutte le altre classi uscivan pure e prima di dar la seconda stette qualche momento a sentire il maestro e il direttore che gli parlavano a voce bassa tutti domandavano a chi darà la seconda il sovrintendente disse a voce alta fa ch'io senta qualche volta quel buon augurio provocato meritato da te togli tratto tratto un soldo dalla tua piccola borsa per lasciarlo cadere nella mano d'un vecchio senza sostegno d'una madre senza pane d'un bimbo senza madre proprio davanti all'aia si drizzava un frassino altissimo e sottile che dondolava la vetta nell'azzurro l'ufficiale rimase un po sopra pensiero guardando ora l'albero ora i soldati poi tutt'a un tratto domandò al ragazzo i funerali di ittorio manuele ad uest oggi alle due appena entrato nella scuola il maestro chiamò derossi il quale s'andò a mettere accanto al tavolino in faccia a noi andava dinanzi a noi un carro magnifico tirato da quattro cavalli coperti di gualdrappe ricamate d'oro e tutto inghirlandato di rose finte sul quale c'erano quattordici o quindici signori mascherati da gentiluomini della corte di francia i perdono la mia maestra di prima superiore giovedì la mia maestra ha mantenuto la promessa arrivato là non ho che a cercare la bottega del cugino ci sono tanti italiani qualcheduno m'insegnerà la strada trovato il cugino e trovata mia madre io compisco tredici anni a natale disse la ragazza dopo cominciarono a discorrere del mare e della gente che avevano intorno per tutta la giornata stettero vicini barattando tratto tratto qualche parola i passeggieri li credevano fratello e sorella e il maestro che l'ha già capito lo interroga sempre io però voglio bene a precossi il figliuolo del fabbro ferraio quello della giacchetta lunga che pare un malatino dicono che suo padre lo batte la casa era bassa dal tetto non si vedeva che un piccolo tratto di campagna bisogna salir sugli alberi disse l'ufficiale e discese dicono che sua madre è malata dagli affanni ch'egli le dà e che suo padre lo cacciò di casa tre volte sua madre viene ogni tanto a chiedere informazioni e se ne va sempre piangendo io gli vorrei bene a votini benché sia un po vanesio e si rilisci troppo ma mi fa dispetto ora che gli son vicino di banco veder com'è invidioso di derossi e vorrebbe gareggiare con lui studia paesi vedili con l'immaginazione che vanno vanno per i vicoli dei villaggi quieti per le strade delle città rumorose lungo le rive dei mari e dei laghi dove sotto un sole ardente dove tra le nebbie tutto vestito di scuro con una cintura di marocchino nero intorno alla vita il direttore dopo aver parlato nell'orecchio al maestro se ne uscì può esser che si vergogni a vederti che fai la carità alla sua mamma non lo chiamare ma in quel momento crossi si voltò io rimasi imbarazzato egli sorrise e allora mia madre mi diede una spinta perché corressi a abbracciarlo che dice mai esclamò mio padre lei sta bene è ancora vegeto non deve dir questo eh no rispose il maestro vede questo tremito e mostrò le mani questo è un cattivo segno i prese tre anni fa quando facevo ancora scuola c'era un verde un'ombra un fresco andavamo rivoltoloni nell'erba mettevamo il viso nei rigagnoli saltavamo a traverso alle siepi tiene in braccio il bimbo piccolo trasporta cerchi cavalletti sbarre corde pulisce i carrozzoni accende il fuoco e nei momenti di riposo è sempre appiccicato a sua madre il tamburino si levò il cinturino e lo zaino e si mise il biglietto nella tasca del petto il sergente gettò la corda e ne tenne afferrato con due mani l'uno dei capi il capitano aiutò il ragazzo a passare per il finestrino col compagno che tentava d'avvinghiarlo e più volte sparì sotto e rivenne fuori con uno sforzo disperato ostinato invitto nel suo santo proposito stette a guardar il convoglio fin che si perdette nel polverìo rosso della campagna e poi si mise in cammino tristamente una cosa per altro lo riconfortò un poco fin da principio dopo tanti giorni di viaggio a traverso a quella pianura sterminata alzò il viso a quelle parole e subito balzò in piedi gettando un'esclamazione di meraviglia voi qui era il vecchio contadino lombardo col quale aveva fatto amicizia nel viaggio la meraviglia del contadino non fu minore della sua ma il ragazzo non gli lasciò e tu sei responsabile delle tue azioni a lei più di prima dipende da te dalle opere tue d'incontrarla di rivederla in un'altra esistenza tu devi dunque per amore e riverenza a tua madre diventar migliore e darle gioia di te grazie ha detto il vecchio va pure a dire a tuo padre e a tua madre che tutto va bene che non si dian più pensiero ma garoffi non si moveva pareva che avesse qualcosa da dire ma non osava il ragazzo non aveva più né padre né madre il padre operaio gli era morto a liverpool pochi dì prima lasciandolo solo e il console italiano aveva rimandato lui al suo paese a palermo dove gli restavan dei parenti lontani le vide la macchia di sangue sul petto si ricordò il lampo di un'idea divina gli passò sul viso il più piccolo gridarono in coro i marinai con imperiosa impazienza noi partiamo così va bene disse il fabbro e lo rimise in terra così va bene davvero precossi esclamò mio padre contento e detto a rivederci al fabbro e al figliuolo mi condusse fuori il ragazzo rimase ritto sull'orlo del bastimento con la fronte alta coi capelli al vento immobile tranquillo sublime e la morte il muratorino ma l muratorino è venuto oggi in cacciatora tutto vestito di roba smessa di suo padre ancora bianca di calcina e di gesso mio padre lo desiderava anche più di me che venisse come ci fece piacere domanda sempre che cos'ha al bambino che piange raccogli il bastone al vecchio che l'ha lasciato cadere se due fanciulli rissano dividili se son due uomini allontànati non assistere allo spettacolo della violenza brutale che offende e indurisce il cuore il quale dopo avergli insegnato a fare i giochi a furia di pugni di calci e di digiuni se l'era portato a traverso alla francia e alla spagna picchiandolo sempre e non sfamandolo mai del dolore di cui ti son cagione ti compenso altrimenti per la scuola studierò sempre abbastanza da esser promosso quello che importa è di aiutarti a guadagnar la vita e di alleggerirti la fatica che t'uccide altri trentamila ragazzi vanno come te a chiudersi per tre ore in una stanza a studiare ma che pensa agli innumerevoli ragazzi che presso a poco a quell'ora vanno a scuola in tutti i paesi gli scolaretti della a superiore e tutti gli altri e in fine la folla la gente s'affacciava alle finestre e sugli usci e a vedere tutti quei ragazzi e la corona dicevano è una maestra e mio padre rispose è perché ha carattere ed io soggiunsi in un'ora che son stato con lui non ha pronunciato cinquanta parole non m'ha mostrato un giocattolo non ha riso una volta eppure ci son stato volentieri ci saranno stati venti intorno a un batuffoletto alto così che aveva in mano un cartoccino di zucchero tutti a fargli cerimonie per aver il permesso d'intingere il pane seconda rimasi stupito a non vedergli più il berretto di pel di gatto e la maglia color cioccolata questa volta era vestito come un signorino votini rimase avvilito senza parola con gli occhi a terra poi balbettò i rincresce non lo sapevo ma il cieco che aveva capito tutto disse con un sorriso buono e malinconico oh non fa nulla e presa la penna si mise a scrivere con la sua bella calligrafia c'è nessuno s'udì gridare in quel momento dalla bottega fate vedere che anche i vostri piccoli cuori s'accendono che anche le vostre anime di dieci anni s'esaltano dinanzi alla santa immagine della patria chi c'è domandò il ragazzo raccogliendo il fiato a fatica nessuno rispose chi c'è ridomandò ferruccio agghiacciato dalla paura ma aveva appena pronunciato quelle parole che tutt'e due gettarono un grido di terrore in silenzio il ragazzo calabrese ao eri sera mentre il maestro ci dava notizie del povero robetti che dovrà camminare con le stampelle molti dei premiati avevan la moglie e i figliuoli in platea e c'eran dei bambini che quando vedevan passare il padre sul palco scenico lo chiamavan per nome ad alta voce e lo segnavan con la mano ridendo forte e anche nelli lo guardava con meraviglia e con affetto stropicciando la falda del suo grembialone di tela nero e sorridendo con quegli occhi chiari e melanconici allora la ragazza rimasta fino a quel momento quasi fuori di senso alzò gli occhi verso il fanciullo e diede in uno scroscio di pianto addio mario gli gridò fra i singhiozzi con le braccia tese verso di lui addio addio addio anche ero contento perché il muratorino sta meglio e perché ieri sera passando il maestro disse a mio padre va bene va bene aveva i capelli tagliati corti e ricciuti un fazzoletto rosso intorno al capo e due cerchiolini d'argento alle orecchie mangiando si raccontarono i fatti loro votini balzò in piedi con un fremito e guardò il ragazzo nel viso aveva le pupille vitree senza espressione senza sguardo vuol che le dia una stretta io alla fascia signor capitano porga un momento il capitano porse la mano sinistra e allungò la destra per aiutare il ragazzo a sciogliere il nodo e a rifarlo rientrando nella stanza da mangiare m'accorsi che non c'era più il quadro che rappresenta rigoletto il buffone gobbo l'aveva levato mio padre perché nelli non lo vedesse io che ho sciupato tutti i miei per lui ad ogni nuovo libro che compera è una festa a lisciarlo a metterlo al posto e a riprenderlo per guardarlo per tutti i versi e a covarselo come un tesoro da altre strade diritte e lunghissime ma c'era poca gente e al chiarore dei rari lampioni incontrava delle facce strane d'un colore sconosciuto tra nerastro e verdognolo e alzando il viso a quando a quando vedeva delle chiese d'architettura bizzarra che si si lanciaron subito su e un minuto dopo si vide come un fantasma nero saltar sui coppi tra il fumo era il caporale arrivato il primo in iscuola traffica sempre fa ogni giorno vendite d'oggetti lotterie baratti poi si pente del baratto e rivuole la sua roba compra per due e smercia per quattro gioca ai pennini e non perde mai tutti stavamo in ammirazione in un'ora egli aveva imparato a mente quasi tre pagine che deve recitare dopo domani per l'anniversario dei funerali di re vittorio sera s'incominciava a impaurire aveva inteso dire in italia che in quei paesi c'eran dei serpenti credeva di sentirli strisciare s'arrestava pigliava la corsa gli correvan dei brividi nelle ossa a volte lo prendeva una grande compassione di sé e piangeva anche il calabrese era contento il maestro gli assegnò il posto e lo accompagnò al banco poi disse ancora ricordatevi bene di quello che vi dico uscimmo tutti dai banchi zitti zitti il ragazzo che s'era rizzato sul banco s'accostò al maestro e gli disse con voce tremante signor maestro mi perdoni il maestro lo baciò in fronte e gli disse va figliuol mio voi vedete là qualche volta dei ragazzi seduti di contro a una finestra spalancata a godere l'aria fresca col viso immobile che par che guardino la grande pianura verde e le belle montagne azzurre che vedete voi oh tu non puoi ancora sentirlo intero quest'affetto lo sentirai quando sarai un uomo quando ritornando da un viaggio lungo dopo una lunga assenza e affacciandoti una mattina al parapetto del bastimento vedrai all'orizzonte le grandi montagne azzurre del tuo paese allora tutti dissero va ragazzo va torna a casa e mio padre mi tirò fuori della folla e mi disse strada facendo enrico caro garrone basta guardarlo in viso una volta per prendergli affetto tutti i più piccoli gli vorrebbero essere vicini di banco sa bene gli austriaci s'erano avvicinati ancora si vedevano giù tra il fumo i loro visi stravolti si sentiva tra lo strepito delle fucilate le loro grida selvagge una mattina perché aveva tardato a portar l'acqua in assenza del capataz uno degli uomini lo percosse e allora cominciarono a farlo per vezzo quando gli davano un ordine a misurargli uno scapaccione dicendo insacca questo vagabondo porta questo a tua madre ma mio padre gli tagliava la carne gli rompeva il pane gli metteva il sale nel tondo per bere bisognava che tenesse il bicchiere con due mani e ancora gli batteva nei denti gli domandò il capitano stupito ma brusco bravo hai fatto il tuo dovere ho fatto il mio possibile rispose il tamburino sei stato ferito disse il capitano cercando con gli occhi il suo ufficiale nei letti vicini io dicevo tra me ecco il primo giorno ancora nove mesi quanti lavori quanti esami mensili quante fatiche avevo proprio bisogno di trovar mia madre all'uscita e corsi a baciarle la mano essa mi disse sta a un'ora di strada ferrata di qui a condove nel paese della nostra antica giardiniera della villa di chieri coretti padre ci porgeva le porzioni di salsicciotto su delle foglie di zucca e allora cominciammo a parlare tutti insieme dei maestri dei compagni che non avevan potuto venire e degli esami e quando si ritrovò al tavolino col lume acceso e vide quelle fasce bianche su cui non avrebbe scritto mai più quei nomi di città e di persone che oramai sapeva a memoria fu preso da una grande tristezza noi tornammo a batter le mani e allora egli guardò nella strada io mi voltai da quella parte e a traverso alle piante che copron la cancellata del giardino vidi sua madre che passeggiava sul marciapiede senz'osar di guardare con la schiena rivolta verso la campagna bada gli disse la salvezza del distaccamento è nel tuo coraggio e nelle tue gambe si fidi di me signor capitano rispose il tamburino spenzolandosi fuori oh in quel momento io gli avrei gettato ai piedi tutti i miei giocattoli e tutti i miei libri mi sarei strappato di bocca l'ultimo pezzo di pane per darlo a lui mi sarei spogliato per vestirlo mi sarei buttato in ginocchio per baciargli le mani era in un piccolo letto di ferro aveva la barba lunga si mise una mano alla fronte per vederci meglio ed esclamò con la sua voce affettuosa oh enrico pochi giorni dopo la battaglia di solferino e san martino vinta dai francesi e dagli italiani contro gli austriaci in una bella mattinata del mese di giugno un piccolo drappello di cavalleggieri di saluzzo andava di lento passo per un sentiero solitario verso il nemico i par davvero che quel buon augurio debba conservarsi in buona salute per molto tempo e ritorno a casa contento e penso oh quel povero m'ha reso assai più di quanto gli ho dato ebbene porta sempre un lungo grembiale di tela nera lucida sua madre è una signora piccola a bionda vestita di nero e vien sempre a prenderlo al finis perché non esca nella confusione con gli altri e lo accarezza poi la maestra comandò le mani in alto e allora fu bello vedere scattar su tutti quei braccini che mesi fa erano ancor nelle fascie e agitarsi tutte quelle mani piccole che parevan tante farfalle bianche e rosate giulio ebbe una scossa ma il discorso si fermò lì e il lavoro notturno andò innanzi senonché a rompersi così il sonno ogni notte giulio non riposava abbastanza sono quando arrivai cominciavano a uscire tutte allegre per le vacanze d'ognissanti e dei morti ed ecco una bella cosa che vidi a un tratto il ragazzo cadde in ginocchio con le mani giunte e cogli occhi al cielo la ragazza si coperse il viso quando rialzò il capo girò uno sguardo sul mare il bastimento non c'era più il quale poi quattro anni dopo essendo già nel ginnasio rilesse il manoscritto e v'aggiunse qualcosa di suo valendosi della memoria ancor fresca delle persone e delle cose non lo vedremo mai più il suo berrettino rosso stava bene in quattro giorni morì l'ultimo si sforzò ancora di levarsi per fare il suo lavorino di nomenclatura e volle tener la sua medaglia sul letto per paura che glie la la gente vide e capì subito e parecchi accorsero coi pugni alzati ma garrone si fece in mezzo gridando i mettete in dieci uomini contro un ragazzo temo dei suoi compagni voleva dire temo che lo burlino ma nelli rispose non mi fa nulla e poi c è arrone i basta che ci sia lui che non rida milioni lo benedissero e lo benediranno è morto il mondo intero lo piange tu non lo comprendi per ora ma leggerai le sue gesta udrai parlar di lui continuamente nella vita e via via che crescerai egli lo copiava questa mattina ed era commosso da quel fatto eroico tutto acceso nel viso cogli occhi umidi e con la bocca tremante non lo dica maestro non lo pensi disse mio padre in ogni modo lei ha fatto tanto bene ha impiegato la vita così nobilmente il vecchio maestro inclinò un momento la testa bianca sopra la spalla di mio padre e mi diede una stretta alla mano perché in quei momenti lo comandava lui il battaglione mentre c'era in mezzo e non il maggiore ubrich sagrestia intanto si vedeva nel salone dell'arrivo e fuori un gran rimescolio di signori e d'ufficiali addio rispose il ragazzo levando la mano in alto la barca s'allontanava velocemente sopra il mare agitato sotto il cielo tetro nessuno gridava più sul bastimento l'acqua lambiva già gli orli della coperta la nonna mise un respiro nonna disse ferruccio sempre in ginocchio stringendola alla vita cara nonna mi volete bene non è vero era grande semplice e buono odiava tutti gli oppressori amava tutti i popoli proteggeva tutti i deboli non aveva altra aspirazione che il bene rifiutava gli onori disprezzava la morte adorava sabato io t'osservavo dalla finestra questa sera quando tornavi da casa del maestro tu hai urtato una donna bada meglio a come cammini per la strada e si mise a leggere sorridendo ma a un tratto gli si inumidirono gli occhi io m'alzai domandandogli che cos'aveva io guardavo certe fotografie attaccate alla parete vedi egli mi disse son tutti ragazzi che m'han dato i loro ritratti da più di vent'anni in qua egli faceva lezione passeggiando per la chiesa fredda e buia e i suoi scolari stavano affacciati a quelle buche coi quaderni contro le inferriate non mostrando altro che i visi un tratto generoso si diede a conoscere appunto questa mattina garrone quando entrai nella scuola un poco tardi ché m'avea fermato la maestra di prima superiore per domandarmi a che ora poteva venir a casa a trovarci e soggiunse enrico noi andremo a vederlo e per tutta la sera non parlò più che di lui il nome del suo maestro elementare gli richiamava alla memoria mille cose di quand'era ragazzo dei suoi primi compagni della sua mamma morta la trovammo coi suoi ragazzi ci fece molta festa ci diede notizie di suo marito che deve tornare dalla grecia dov'è a lavorare da tre anni e della sua prima figliuola che è nell'istituto dei sordomuti a torino e ora e nvidia dì nche il componimento sulla patria chi l'ha fatto meglio di tutti è derossi e votini che si teneva sicuro della prima medaglia e poche ore dopo il piccolo morto ebbe i suoi onori di guerra al tramontar del sole tutta la linea degli avamposti italiani s'avanzava verso il nemico e per lo stesso cammino percorso la mattina dal drappello di cavalleria suo padre uscì a dire con molta allegrezza sapete che in questo mese ho guadagnato trentadue lire di più che nel mese scorso a far fasce rispose il padre singhiozzando e coprendogli la fronte di baci ho capito tutto so tutto son io son io che ti domando perdono santa creatura mia un giorno andò a chiedere informazioni al maestro e il maestro gli chiese sì fa fa perché ha intelligenza ma non ha più la voglia di prima sonnecchia sbadiglia è distratto ma tu non farai così piccino ha detto poi alzandosi con gli occhi umidi e baciando mio fratello tu non la volterai la testa dall'altra parte non è vero non la rinnegherai la tua povera amica c'erano gli uscieri del municipio con la sottoveste azzurra e le calze bianche a destra del cortile stava schierato un drappello di guardie civiche che avevano molte medaglie e accanto a loro un drappello di guardie c'era gran tumulto davanti al portone la folla gridava brucian vivi soccorso i pompieri arrivò in quel punto una carrozza ne saltaron fuori quattro pompieri i primi che s'eran trovati al municipio e si slanciarono dentro alla casa alle dieci in punto mio padre vide dalla finestra coretti il rivenditore di legna e il figliuolo che m'aspettavano sulla piazza e mi disse eccoli enrico va a vedere il tuo re porta i libri a castellina legati con una cigna di cuoio rosso ha un coltello col manico di madreperla che trovò l'anno passato in piazza fra i quali l'italiano gli altri a stento riuscirono a riafferrarsi alle corde e a risalire dopo questo i marinai medesimi perdettero ogni coraggio due ore dopo il bastimento era già immerso nell'acqua fino all'altezza dei parasartie uno non mi riconoscerà più certamente non importa io riconoscerò lui quarantaquattro anni son passati quarantaquattro anni enrico andremo a vederlo domani quello che teneva la vecchia corse alla porta dell'orto a vedere se c'era nessuno e disse dallo stanzino con una voce che parve un fischio vieni il municipio quest'anno ha voluto che i dieci o dodici ragazzi che porgono i premi siano ragazzi di tutte le parti d'italia presi nelle varie sezioni delle scuole pubbliche abbiamo venti sezioni con cinque succursali settemila alunni nessun altro poté metter fuori la voce il terrore li aveva agghiacciati tutti molto tempo passò così in un silenzio di sepolcro tutti si guardavano coi visi bianchi qua e là spenzolavano enormi bandiere di vari colori con su scritto a grossi caratteri l'annunzio di partenze di piroscafi per città sconosciute ah no non lo dire babbo gridò il figliuolo scoppiando in pianto e aprì la bocca per confessare ogni cosa ma suo padre l'interruppe dicendo tu conosci le condizioni della famiglia sai se c'è bisogno di buon volere e di sacrifici da parte di tutti un ufficiale venne a dirgli ansando che i nemici senza interrompere il fuoco sventolavano un panno bianco per intimare la resa non si risponda egli gridò hanno un concetto chiaro e profondo del bene e del male nessuno s'esalta come loro al racconto d'un'azione generosa o d'un fatto grande in un caso simile avresti il coraggio di fare il tuo dovere di andar a confessare la tua colpa io gli risposi di sì ed egli dammi la tua parola di ragazzo di cuore e d'onore che lo faresti in guerra portava una camicia rossa era forte biondo bello sui campi di battaglia era un fulmine negli affetti un fanciullo nei dolori un santo come sempre un signore del municipio ch'era con noi e li conosceva tutti li indicava a mia madre quel piccolo biondo è il rappresentante di venezia il romano è quello alto e ricciuto senti figliuolo ogni tua azione buona ogni tuo moto d'affetto per coloro che ti amano ogni tuo atto cortese per i tuoi compagni ogni tuo pensiero gentile è come uno slancio in alto verso quel mondo poi disse a noi affannosamente andate andate ragazzi grazie andate che volete far qui grazie andatevene a casa il ragazzo aveva richiuso gli occhi e pareva morto i ragazzi restarono un momento come sconcertati ecco l'italia disse una voce sul palco riconobbi subito coraci il calabrese vestito di nero e suo padre è fuggito in svizzera per disperazione pensa a quel tristo soggetto che tuo padre si vergogna di rendergli il saluto sempre in giro con dei scellerati peggio di lui fino al giorno che cascherà in galera a un tratto il vecchio alzò il viso con gli occhi spalancati e disse lentamente alberto bottini il figliuolo dell'ingegnere bottini quello che stava in piazza della consolata quello rispose mio padre tendendo le mani fai in questo momento pensi al tuo figliuolo pensi al tuo marco che ti è tanto vicino povero marco s'egli avesse potuto vedere in quale stato si trovava sua madre in quel punto avrebbe fatto uno sforzo sovrumano per camminare ancora e arrivar da lei qualche ora prima e s'affezionano di più ai loro maestri riconoscono il maestro al passo e all'odore s'accorgono se è di buono o cattivo umore se sta bene o male nient'altro che dal suono d'una sua parola mercoledì ha voluto finire il suo anno di scuola la mia povera maestra se n'è andata tre soli giorni prima che terminassero le lezioni mentre questo si diceva uno dei pompieri si fece fuori della finestra mise il piede destro sul davanzale e il sinistro sulla scala e così ritto per aria abbracciati ad uno ad uno gli inquilini che gli altri gli porgevan di dentro ricambiare col cuore il mio compagno oretti dì io padre mi perdonò ma io rimasi un poco triste di palestro di san martino di castelfidardo ottanta veli neri caddero cento medaglie urtarono contro la cassa ma una mattina saltò su garrone e disse il primo che tocca nelli gli do uno scapaccione che gli faccio far tre giravolte franti non gli badò lo scapaccione partì l'amico fece le tre giravolte e dopo d'allora nessuno toccò più nelli entrò col direttore poco prima del finis e sedette accanto al maestro interrogò parecchi poi diede la prima medaglia a derossi tutti gli altri sensi si raffinano in loro appunto perché dovendo supplire fra tutti a quello della vista sono più e meglio esercitati di quello che non siano da chi ci vede e che le volea far cambiare in bottoni d'argento ma il ragazzo non guardò neppure le nappine votini allora si mise a far girare sulla punta dell'indice il suo bellissimo cappello di castoro bianco addio grazie addio rispose il maestro prendendo con le sue mani tremanti una mano di mio padre e stringendosela sul cuore che serbava in vita un piccolo innocente sono innumerevoli enrico questi morti ogni cimitero ne racchiude centinaia di queste sante creature parole di quand'era partita da genova e l'atto con cui soleva accomodargli le coperte sotto il mento quando era a letto e quando era bambino che alle volte se lo pigliava fra le braccia dicendogli sta un po qui con me e stava così molto tempo col capo appoggiato sul suo egli mi ripeté ci rivedremo fuori ed io ci rivedremo fuori ma pensavo a quello che mio padre m'aveva detto una volta se hai torto difenditi ma non battere quello che sarebbe morto se uno avesse dovuto morire la folla lo salutò come un trionfatore gridando e stendendo le braccia con uno slancio affettuoso d'ammirazione e di gratitudine un popolo ignorante ripete il primo sudicio aggiunse il secondo la esclamò il terzo e voleva dir ladro ma non poté finir la parola entrammo a gran fatica il grande camerone era affollato di parenti e di ragazzi che i maestri non riuscivano a tirar nelle classi e tutti eran rivolti verso la stanza del direttore e s'udiva dire povero ragazzo povero robetti per far dispensare il figliuolo dai nuovi esercizi ogni parola le costava uno sforzo e parlava tenendo una mano sul capo del suo ragazzo egli non può disse al direttore ma nelli si mostrò così addolorato di essere escluso dagli attrezzi ma non uscite di qui senza mandare un saluto a quelli che faticano tanto per voi che hanno consacrato a voi tutte le forze della loro intelligenza e del loro cuore che vivono e muoiono per voi di sale fin dove arrivava la vista e da ogni parte e sempre pianura solitudine silenzio rarissimamente incontravano due o tre viaggiatori a cavallo seguiti da un branco di cavalli sciolti che passavano di galoppo come un turbine i giorni eran tutti oh mi ricordo bene la sua signora madre era una così buona signora lei il primo anno è stato per un pezzo nel primo banco a sinistra vicino alla finestra guardi un po se mi ricordo vedo ancora la sua testa ricciuta senza staccar lo sguardo dal ragazzo che già era nel piano ma che più non correva e parea che si trascinasse stentatamente ma va ma corri diceva il capitano stringendo i denti e i pugni e la lunghezza dell'italia quadruplicata non raggiunge quella del suo corso il barcone andava lentamente a ritroso di quella massa d'acqua smisurata quando uscimmo dalla classe vedemmo che anche tutti gli altri erano allegri tutti camminavano in fila pestando i piedi forte e canticchiando come alla vigilia d'una vacanza di quattro giorni le maestre scherzavano che penserà a farti proseguire il viaggio fino a cordova dove troverai la famiglia mequinez e tua madre intanto piglia questo e gli mise in mano qualche lira va e fatti coraggio qui hai da per tutto dei compaesani non rimarrai abbandonato adios mattina del mese di dicembre era un rimescolamento un gran chiasso di ragazzi e di parenti che dicevano addio ai maestri e alle maestre e si salutavan fra loro la maestra della penna rossa aveva quattro o cinque bambini addosso e una ventina attorno che le legavano il fiato figliuolo marco mio gli disse il padre dandogli l'ultimo bacio con le lacrime agli occhi sopra la scala del piroscafo che stava per partire fatti coraggio parti per un santo fine e dio t'aiuterà suonarono crossi non venne perché gli è finalmente arrivato il padre dall'america dopo sei anni mia madre baciò subito precossi mio padre le presentò garrone dicendo il pagliaccino dopo aver scambiato qualche parola col suo babbo fece ancora un esercizio ritto sul cavallo che galoppava si travestì quattro volte da pellegrino da marinaio da soldato da acrobata e ogni volta che mi passava vicino mi guardava non ho più che voi al mondo non ho più altro affetto altro pensiero che voi voi dovete essere i miei figliuoli io vi voglio bene bisogna che vogliate bene a me vogliono che il maestro li tocchi quando gli incoraggia e li loda e gli palpan le mani e le braccia per esprimergli la loro gratitudine e si voglion bene anche fra loro sono buoni compagni mi pare impossibile che non siate tutti felici pensate ci sono circa ventisei mila ciechi in italia ventisei mila persone che non vedono luce capite un esercito che c'impiegherebbe quattro ore a sfilare sotto le nostre finestre detto questo l'accompagnò al banco vicino a me io non osavo di guardarlo egli tirò fuori i suoi quaderni e i suoi libri che non aveva aperti da molti giorni sedete gli disse il maestro i compiango siete un ragazzo senza cuore tutto pareva finito così ma il muratorino che è nel primo banco voltò la sua faccia tonda verso nobis che è sempre malaticcio e che pure studia tanto suo padre rientra in casa ubriaco d'acquavite e lo batte senza un perché al mondo gli butta in aria i libri e i quaderni con un rovescione gettala in mare gridarono i marinai mario afferrò giulietta alla vita e la gettò in mare la ragazza mise un grido e fece un tonfo un marinaio l'afferrò per un braccio e la tirò su nella barca non lasciarti più mai quaggiù nulla si sostituisce a una buona madre nei dolori nelle consolazioni che la vita può darti ancora tu non la dimenticherai mai più che cessò tutt'a un tratto poi dopo un pezzo lo strepito d'una fila di carri che passavano lentamente poi un silenzio profondo rotto a quando a quando dal latrato lontano d'un cane e scriveva scriveva lascio o figliuol mio quando sentirai la sua voce per l'ultima volta e anche molto tempo dopo quando piangerai solo nella sua stanza abbandonata in mezzo a quei libri ch'egli non aprirà mai più voltandosi verso il ragazzo disse allegramente arriviamo in buon punto entrarono in uno stanzone dov'eran varie tavole e molti uomini seduti che bevevano parlando forte il vecchio lombardo s'avvicinò alla prima tavola e dal modo come salutò i sei avventori precossi si vergognava un poco a mangiare e garrone gli ficcava in bocca il meglio della sua parte di viva forza coretti era seduto accanto a suo padre con le gambe incrociate e vidi nello stesso tempo un uomo barbuto che guardava in faccia franti il quale sorrideva ancora allora l'uomo gli cacciò in terra il berretto con un ceffone dicendo scopriti il capo malnato quando passa un ferito del lavoro questa mattina ci diedero gli esami verbali alle otto eravamo tutti in classe e alle otto e un quarto cominciarono a chiamarci quattro alla volta nel camerone dove c'era un gran tavolo coperto d'un tappeto verde e intorno il direttore e quattro maestri fra i quali il nostro fuori cùrvati nella discesa disse ancora il capitano afferrando la corda insieme al sergente non dubiti dio t'aiuti in pochi momenti il tamburino fu a terra altri invece li rinvoltavano stretti nel grembiulino e ci picchiavan su per far la pasta ce n'erano anche che non mangiavano per veder volar le mosche e alcuni tossivano e spandevano una pioggia di riso tutto intorno un pollaio pareva e sentivo che gli volevo bene e mi dicevo coraggio ma la parola scusami mi restava nella gola egli mi guardava di traverso di tanto in tanto e mi pareva più addolorato che arrabbiato ma allora anch'io lo guardavo bieco per mostrargli che non avevo paura e quando c'è un malato in una classe tutte lo sanno quando un malato sta meglio tutte si rallegrano e appunto questa mattina c'erano otto o dieci signore e operai che stavano attorno alla madre di crossi era serio per l'età sua i ricordo la grande affezione che le aveva la sua signora madre ma è stato ben buono ben gentile a venirmi a trovare come ha potuto lasciare le sue occupazioni per venire da un povero vecchio maestro di sapere cos'è accaduto alla mia famiglia e i padroni a dirle di no che si facesse coraggio che alle ultime lettere mandate a genova direttamente avrebbe ricevuto risposta che si lasciasse operare che lo facesse per i suoi figliuoli ma quel pensiero dei suoi che vuoi il ragazzo disse il nome del padrone il padrone rispose il fattore è partito ieri sera per buenos aires con tutta la sua famiglia il ragazzo restò senza parola poi balbettò ma io non ho nessuno qui sono solo ah il mio povero caffè che scappa via gridò all'improvviso e corse al fornello a levare la caffettiera dal fuoco è il caffè per la mamma disse pareva diventato più alto serio un po pallido ritto appiccicato contro il pilastro la carrozza arrivò davanti a noi a un passo dal pilastro evviva gridarono molte voci evviva gridò coretti dopo gli altri ma franti pure s'era inferocito fece gambetta stardi cadde ed egli addosso arrenditi no arrenditi no lo sentirai come una gioia divina se avrai la fortuna di veder rientrare nella tua città i reggimenti diradati stanchi cenciosi terribili il calabrese che non aveva mai toccato neve se ne fece una pallottola e si mise a mangiarla come una pesca crossi il figliuolo dell'erbivendola se n'empì lo zaino e il muratorino ci fece scoppiar da ridere il muratorino guardava guardava e tremava sempre più forte e mio padre se n'accorse e gli disse vattene a casa ragazzo va subito da tuo padre che lo troverai sano e tranquillo va e pronuncia sempre con riverenza questo nome maestro che dopo quello di padre è il più nobile il più dolce nome che possa dare un uomo a un altro uomo egli non sentì il maestro irritato ripeté coretti allora il figliuolo del carbonaio che gli sta accanto di casa s'alzò e disse ha lavorato dalle cinque alle sette a portar fascine è sempre in lite con qualcheduno si porta a scuola degli spilloni per punzecchiare i vicini si strappa i bottoni dalla giacchetta e ne strappa agli altri e li gioca una palla di neve sempre nevica nevica seguì un brutto caso questa mattina con la neve all'uscir dalla scuola è tuo padre che t'ha battuto gli dicono i compagni ed egli grida subito non è vero non è vero per non far disonore a suo padre io rimasi male la rabbia mi sbollì mi pentii no coretti non poteva averlo fatto apposta è buono pensai i ricordai di quando l'avevo visto in casa sua come lavorava come assisteva sua madre malata il feretro portato dai corazzieri passò e allora si chinarono tutte insieme in atto di saluto le bandiere dei nuovi reggimenti le vecchie bandiere lacere di goito di pastrengo di santa lucia di novara di crimea e una guardia ed altri correvano qua e là minacciando e domandando chi è chi è stato sei tu dite chi è stato e guardavan le mani ai ragazzi se le avevan bagnate di neve garoffi era accanto a me sul davanti del palco c'era una fila di seggioloni rossi e dalla spalliera di quel di mezzo pendevano due coroncine d'alloro in fondo al palco un trofeo di bandiere da una parte un tavolino verde con su tutti gli attestati di premio legati coi nastrini tricolori dopo aver passata quasi tutta la giornata seduto sopra un mucchio di travi e come trasognato in faccia a migliaia di bastimenti di barconi e di vaporini addio passeggiate a rivoli ecco la bella amica dei ragazzi ecco la prima neve fin da ieri sera vien giù a fiocchi fitti e larghi come fiori di gelsomino nessuno ha il diritto di avvilirlo tutti stettero zitti domanda perdono disse il direttore a garoffi garoffi scoppiando in pianto abbracciò le ginocchia del vecchio e questi cercata con la mano la testa di lui gli carezzò i capelli vide il numero dovette fermarsi per riprender respiro e disse tra sé o madre mia madre mia è proprio vero che ti vedrò a momenti bisognava che li tirassero dentro a forza e alcuni scappavano dai banchi altri al veder andar via i parenti si mettevano a piangere e questi dovevan tornare indietro a consolarli o a ripigliarseli e le maestre si risposi di sì eccolo qua disse mio padre io mi voltai di scatto i due pompieri terminata la visita attraversavan la stanza per uscire grida sempre con la sua voce argentina che par che canti picchiando la bacchetta sul tavolino e battendo le mani per impor silenzio la madre restò lì come incantata la folla proruppe in applausi il signore si rimise la maschera i suoi compagni ripresero il canto e il carro ripartì lentamente in mezzo perché è sempre vestita di scuro con un grembiale nero e ha un viso piccolo e bianco i capelli sempre lisci gli occhi chiari chiari e una voce sottile che par sempre che mormori preghiere stringeva le mani che gli porgevano ma non guardava nessuno ad ogni saluto rimaneva serio con la sua ruga diritta sulla fronte voltato verso la finestra e guardava il tetto della casa di faccia lo guardò un pezzo guardò il ritratto che tien sul tavolino e tornò a guardare il ragazzo tirandoselo fra le ginocchia e facendogli alzare il viso quel ragazzo somigliava tutto al suo figliuolo morto il direttore disse va bene e allora l'uomo fece un atto impetuoso come per mettergli un braccio intorno al collo ma non osò e invece gli prese con due dita uno dei riccioli biondi lo allungò e lo lasciò andare poi si mise la mano sulla bocca e si baciò la palma guardando derossi il ragazzo chinò il viso verso di lui e facendosi portavoce della mano rispose due uomini a cavallo sulla strada bianca a che distanza di qui mezzo miglio movono non l'ho fatto apposta diceva singhiozzando garoffi mezzo morto dalla paura non l'ho fatto apposta due o tre persone lo spinsero violentemente nella bottega gridando la fronte a terra domanda perdono e lo gettarono a terra vedi gente no saran nascosti nel grano in quel momento un fischio di palla acutissimo passò alto per l'aria e andò a morire lontano dietro alla casa scendi ragazzo gridò l'ufficiale t'han visto non voglio altro vien giù in un momento di supremo pericolo cedettero all'infanzia l'ultimo tozzo di pane l'ultima tavola di salvamento l'ultima fune per scampare alle fiamme e spirarono contenti del loro sacrificio è ginnastica altro che la spinta delle braccia avanti voglio che mio padre trovi tutte queste legna segate quando torna a casa sarà contento il male è che dopo aver segato faccio dei t il sangue gli diede un tuffo se suo padre si svegliava certo non l'avrebbe sorpreso a commettere una cattiva azione egli che essa accarezza e consola cara ragazza fra tutte le creature umane che si guadagnan la vita col lavoro non ce n'è una che se la guadagni più santamente di te figliuola mia a io a madre sua madre era andata due anni prima a buenos aires città capitale della repubblica argentina per mettersi al servizio di qualche casa ricca e guadagnar così in poco tempo tanto da rialzare la famiglia la quale per effetto di varie disgrazie era caduta nella povertà e nei debiti il maestro mi mandò a portare al direttore il programma della lezione mezz'ora prima del finis ed io ero nell'ufficio quando entrò una signora bionda e vestita di nero la un grido di gioia e affrettò il passo come se avesse riacquistato in un punto tutto il vigore perduto ma fu una breve illusione le forze lo abbandonarono a un tratto e cadde sull'orlo d'un fosso sfinito ma il cuore gli batteva dalla contentezza qualche volta l'aveva sentito scoccati i dodici colpi al pendolo aveva sentito immediatamente il rumore della seggiola smossa e il passo lento di suo padre ma il più bravo è coretti povero coretti che si leva alle cinque per aiutare suo padre a portar legna alle undici nella scuola non può più tenere gli occhi aperti e gli casca il capo sul petto e nondimeno si riscuote io sedetti da una parte del sofà silvia sedette dall'altra e subito disse senti mamma ho da parlarti abbiamo da parlarti tutti e due ma anche precossi io stimo ed è troppo poco il dire che lo stimo precossi il figliuolo del fabbro ferraio quello piccolo smorto che ha gli occhi buoni e tristi e un'aria di spaventato così timido che dice a tutti scusami raggiunse e afferrò in tempo il disgraziato che già era sott'acqua e lo tirò a galla lottò furiosamente con l'onda che li volea travolgere mi ricordo di quando andavo a scuola da lei parla sempre parla perché i ragazzi non si distraggano e non sta un momento seduta n'ero ben sicuro che sarebbe venuta perché non si scorda mai dei suoi scolari un buffone gobbo fece il muso di lepre è impossibile trattenersi dal ridere a vedergli fare il muso di lepre ci mettemmo a giocare coi legnetti egli ha un'abilità straordinaria a far torri e ponti che par che stian su per miracolo chiesa quando tacquero tutti applaudirono poi tutti zitti la distribuzione dei premi stava per cominciare già s'era fatto innanzi sul palco il mio piccolo maestro di seconda col suo capo rosso e i suoi occhi vispi che doveva leggere i nomi dei premiati ma tu devi ricordarla amarla rattristarti della sua morte in un modo degno di lei o amico ascoltami la morte non esiste non è nulla non si può nemmeno comprendere noi gli passammo tutti davanti io l'invitai a venir a casa giovedì con garrone e crossi altri lo salutarono chi gli faceva una carezza allora ogni amarezza ogni dispetto mi va via dal cuore e mi vergogno d'aver provato quei sentimenti vorrei essergli sempre vicino allora vorrei poter fare tutte le scuole con lui la sua presenza la sua voce mi mette coraggio povero direttore egli è sempre il primo al suo posto la mattina a aspettare gli scolari e a dar retta ai parenti e quando i maestri son già avviati verso casa guardare era sempre lo stesso spettacolo le stazioni della strada ferrata eran solitarie come case di eremiti e quando il treno si fermava non si sentiva una voce gli pareva di trovarsi solo in un treno perduto abbandonato in mezzo a un deserto gli sembrava che ogni e tirò avanti e furono altri due mesi di lavoro di notte e di spossatezza di giorno di sforzi disperati del figliuolo e di rimproveri amari del padre il delirio cresceva la morte gli era sopra ed egli invocava con parole ardenti il generale garibaldi col quale aveva avuto dei dissensi e venezia e roma che non erano ancor libere armi stravaganti tamburelli crotali berrettini rossi e bottiglie parevan tutti pazzi quando la nostra carrozza entrò nella piazza era un bel ragazzo di viso ardito con gli occhi grandi e celesti coi capelli biondi e lunghi era in maniche di camicia e mostrava il petto nudo lasciandogli accanto il ragazzo che guardava noi con quegli occhioni neri come spaurito allora il maestro gli prese una mano e disse alla classe e ritornò al suo lavoro dicendo vediamo un po se mi riesce di finire il periodo e scrisse le borse da viaggio gli zaini per i soldati c'è stardi nella mia classe che avrebbe la forza di fare quello che fece il piccolo fiorentino questa mattina ci furono due avvenimenti alla scuola senta signor crosetti rispose mio padre vivamente io mi ricordo la prima volta che la mia povera madre m'accompagnò alla sua scuola a me piace mi diverte abbiamo giocato a fare il mercato coi pesi e le bilancie egli sa il prezzo giusto di tutte le cose conosce i pesi e fa dei bei cartocci spedito come i bottegai in modo da poterlo strozzare se urlava e tenendo il coltello fra i denti e la lanterna da una mano cavò di tasca con l'altra un ferro acuminato lo ficcò nella serratura frugò quando non combatté lavorò per vivere o si chiuse in un'isola solitaria a coltivare la terra egli fu maestro marinaio operaio negoziante soldato generale dittatore l'assassino menò il colpo ma con un movimento rapidissimo gettando un grido disperato ferruccio s'era lanciato sulla nonna e l'aveva coperta col proprio corpo l'assassino fuggì urtando il tavolo e rovesciando il lume che si spense va con questa lettera alla boca è una piccola città mezza genovese a due ore di strada di qua tutti ti sapranno indicare il cammino corse in punta di piedi dietro di stardi e per provocarlo diede una strappata alla treccia di sua sorella una strappata così forte che quasi la gittò in terra riversa la ragazzina mise un grido suo fratello si voltò e diceva i nomi giusti per ordine rapidissimamente come se leggesse sulla carta e a vederlo così con quella testa alta tutta riccioli biondi con gli occhi chiusi tutto vestito di turchino coi bottoni dorati diritto e bello come una statua si sentiva dire da tutte le parti al nuovo anno ai venti d'ottobre a rivederci ai santi noi pure ci salutammo ah come si dimenticavano tutti i dissapori in quel momento e franti con la sua faccia tosta e anche robetti il figliuolo del capitano d'artiglieria quello che salvò un bambino dall'omnibus e che ora cammina con le stampelle poi lo adagiò col capo sull'erba s'alzò e stette a guardarlo anche il sergente e i due soldati immobili lo guardavano ritto in mezzo alla scuola col capo basso davanti al piccolo betti non rispose allora il padre lo prese per un braccio e lo spinse più avanti in faccia a betti che quasi si toccavano e gli disse domandagli scusa da una parte pendevan dei pennelli un piccone e un crivello da calcina sui piedi del malato era distesa la giacchetta del muratore bianca di gesso il povero ragazzo era smagrito bianco bianco col naso affilato e respirava corto poi ho cominciato a migliorare ogni giorno è venuto il muratorino che m'ha rifatto ridere per la prima volta col suo muso lepre e come lo fa bene ora che gli s'è allungato un po il viso per la malattia poveretto poi gli diedi a vedere degli album di caricature ed egli senz'avvedersene imitava le smorfie di quelle facce così bene che anche mio padre rideva egli non era così quando era uno scolaro studioso e un figliuolo di cuore ma egli sta male esclamò la mamma non me ne importa più rispose il padre che ricordavano le migliaia di morti i torrenti di sangue le nostre più sacre glorie i nostri più santi sacrifici i nostri più tremendi dolori e tra per il dolore e per la fatica dimagrava e scoloriva e sempre più era costretto a trasandare i suoi studi e capiva bene che avrebbe dovuto finirla un giorno e ogni sera si diceva questa notte non mi leverò più ah signor capitano disse rapidamente accennandogli il tamburino ecco un caso disgraziato una gamba che si sarebbe salvata con niente s'egli non l'avesse forzata in quella pazza maniera un'infiammazione maledetta bisognò tagliar lì per lì gli appennini che s'allungano sino al mar jonio i fiumi che corrono di qua e di là le città bianche i golfi i seni azzurri le isole verdi fronte la madre di ranti ao a otini è incorreggibile ieri alla lezione di religione in presenza del direttore il maestro domandò a derossi se sapeva a mente quelle due strofette del libro di lettura il signore era commosso si vedeva che quelle grida gli andavano all'anima tutti gli altri offrivano alla bimba arancie e confetti ma quella respingeva tutto sempre più spaventata e convulsa cercate la madre gridava il signore alla folla cercate la madre pensa che a te non manca nulla ma che a loro manca tutto che mentre tu vuoi esser felice a loro basta di non morire pensa che è un orrore che in mezzo a tanti palazzi per le vie dove passan carrozze e bambini vestiti di velluto ci siano delle donne e non ci hanno mica colpa molti di non sapere poveri ragazzi che non hanno avuto molto tempo da studiare e son stati trascurati dai parenti ma c'era la provvidenza sentite abbiamo un anno da passare insieme vediamo di passarlo bene studiate e siate buoni io non ho famiglia la mia famiglia siete voi avevo ancora mia madre l'anno scorso mi è morta son rimasto solo ma il maestro gli prese il capo fra le mani e gli disse baciandolo sui capelli non ti rimprovero figliuol mio non è mica il sonno della pigrizia il tuo è il sonno della fatica stavo scrivendo le proposizioni è venuta gente a comprare i son rimesso a scrivere eccoti il carro questa mattina ho già fatto due corse al mercato delle legna in piazza venezia non mi sento più le gambe e ho le mani gonfie starei fresco se avessi il lavoro di disegno scaccia un monello di scuola ma si ribeve le lacrime e va in collera coi parenti che fan digiunare i bimbi per castigo è giovane e grande la maestra delcati e vestita bene bruna e irrequieta che fa tutto a scatto di molla un branco di ragazzi appena sboccati sul corso si misero a tirar palle con quella neve acquosa che fa le palle sode e pesanti come pietre molta gente passava sul marciapiedi un signore gridò smettete monelli non parla a nessuno non gioca con nessuno è sempre lì al banco coi pugni alle tempie fermo come un masso a sentire il maestro il povero ragazzo trema tutto quando lo vede nella strada ma tanto gli corre incontro sorridendo e suo padre par che non lo veda e pensi ad altro povero precossi egli si ricuce i quaderni stracciati infine dio non permise che una così generosa prodezza fosse inutile il nuotatore fanciullo strappò la vittima al fiume gigante e la recò a terra e le diè ancora con altri i primi conforti non restai che con due nipoti contadini ora vivo di qualche centinaio di lire di pensione non faccio più nulla le giornate mi par che non finiscano mai c'era il padre di precossi col suo camiciotto turchino scappato allora dall'officina ancora tutto nero nel viso c'era la madre di crossi l'erbaiola la madre di nelli vestita di nero che non poteva star ferma ma subito due braccia vigorose lo rimisero in piedi e una voce risoluta disse no signori era il nostro direttore che avea visto tutto poiché ha avuto il coraggio di presentarsi soggiunse ti do la mia parola padre mio le maestre sabato garoffi stava tutto pauroso quest'oggi ad aspettare una grande risciacquata del maestro è lui che mandò l'esercito piemontese in crimea a rialzare con la vittoria della cernaia la nostra gloria militare caduta con la sconfitta di novara è lui che fece calare dalle alpi centocinquantamila francesi a cacciar gli austriaci dalla lombardia e avventò le mani come due artigli per afferrar la figliuola il carro si fermò eccola qui disse il signore porgendo la bimba dopo averla baciata e la mise tra le braccia di sua madre che se la strinse al seno come una furia e garrone mangiava del pane in silenzio ma non ci attacca mica più quei morsi allegri d'una volta povero garrone dopo che ha perduto sua madre e seguitò a lavorare di forza ma la fatica accumulandosi alla fatica gli riusciva sempre più difficile di resistervi la cosa durava da due mesi il padre continuava a rimbrottare il figliuolo e a guardarlo con occhio sempre più corrucciato passarono tutti davanti al sindaco che li baciò in fronte uno per uno mentre un signore accanto a lui gli diceva piano e sorridendo i nomi delle città un uomo ritto sul carro gli porgeva una bracciata di legna per volta egli le pigliava e le portava nella bottega di suo padre dove in fretta e in furia le accatastava mario si riscosse si rialzò ti senti meglio domandò la ragazza non ho più nulla rispose dormi bene disse giulietta buona notte rispose mario e discesero per due scalette vicine nei loro dormitori a un certo punto della strada sentimmo da una finestra molte voci di ragazzi che leggevano insieme compitando il vecchio si fermò e parve che si rattristasse ma fu un momento subito lo ritrovammo ansante con gli occhi umidi che chiamava per nome il figliuolo tenendo la mano in alto li gettarono al morto in pochi minuti il ragazzo fu coperto di fiori e ufficiali e soldati gli mandavan tutti un saluto passando bravo piccolo lombardo addio ragazzo a te biondino evviva il padre di nobis corrugò la fronte e arrossì leggermente poi domandò al figliuolo hai detto quella parola il figliuolo la mattina si levava stanco e la sera facendo il lavoro di scuola stentava a tener gli occhi aperti una sera per la prima volta in vita sua s'addormentò sul quaderno animo animo gli gridò suo padre battendo le mani al lavoro bisogna vedere con che cura gli apre con quelle sue mani corte e grosse soffiando tra le pagine paiono ancora tutti nuovi quanti ne son passati caro signore io chiudo gli occhi e vedo visi dietro visi classi dietro classi centinaia e centinaia di ragazzi ora son senza famiglia non ho più figliuoli no maestro gli disse mio padre ripigliando il cammino lei ce n'ha ancora molti figliuoli sparsi per il mondo che si ricordano di lei come io me ne son sempre ricordato coretti corse fuori a parlar con l'uomo poi tornò ora non posso più tenerti compagnia mi disse a rivederci domani oh ferruccio povero figliuol mio rispose quella mettendogli le mani sul capo che spavento devi aver avuto oh signore iddio misericordioso accendi un po di lume no restiamo al buio ho ancora paura come sopra una ghirlanda di rose vive e finalmente riuscì in salvo sulla strada tutta coperta di briciole e di macchie sgualcita e scarmigliata ma era grazioso facevano una bella figura le due file delle bambine tutte coi capelli legati sul cocuzzolo con tanti nastrini rossi verdi azzurri egli rispose con espansione la ringrazio la ringrazio ma pareva incerto mio padre gli prese tutt'e due le mani e lo ripregò sconfinata e implacabile come un oceano di terra diceva tra sé oh fino a questa sera non arrivo fino a questa sera non arrivo quest'oggi muoio per la strada e le fatiche crescevano i mali trattamenti raddoppiavano in piazza san carlo tutta decorata di festoni gialli rossi e bianchi s'accalcava una grande moltitudine giravan maschere d'ogni colore passavano carri dorati e imbandierati della forma di padiglioni di teatrini e di barche e per un po di tempo aveva mantenuto coi suoi una corrispondenza regolare com'era stato convenuto fra loro il marito dirigeva le lettere al cugino che le recapitava alla donna e questa rimetteva le risposte a lui dicendo scritta da un alunno di terza non voglio dire che l'abbia scritta propriamente lui tal qual è stampata egli notava man mano in un quaderno come sapeva quello che aveva visto sentito pensato nella scuola e fuori ed è in mezzo a due ragazzi che mi son simpatici il figliuolo d'un fabbro ferraio insaccato in una giacchetta che gli arriva al ginocchio pallido che par malato e ha sempre l'aria spaventata e non ride mai traverso a boschi e a torrenti su per sentier solitari delle montagne soli a coppie a gruppi a lunghe file tutti coi libri sotto il braccio n'è ancora abbastanza della gramigna del tuo paese a rosario vattene un po a mendicare in italia e gli chiuse il cancello sulla faccia il ragazzo restò là come impietrato poi riprese lentamente la sua sacca ed uscì col cuore angosciato con la mente possono da un giorno all'altro esser chiamati a difendere il nostro paese e in poche ore cader sfracellati tutti dalle palle e dalla mitraglia ogni volta che senti gridare in una festa viva l'esercito viva ma non è mica offeso domandò la donna ansiosamente derossi le disse no no sorridendo e se ne andò mentre essa esclamava tutta contenta oh che buon ragazzo non ho mai visto un bravo e bel ragazzo così e pareva finita e quello strepito sonoro e confuso che rimescolò il sangue di tutti fu come il suono di mille voci umane che dicessero tutte insieme calò dal vaporino in una barca che portava il nome di andrea doria fu sbarcato al molo salutò il suo vecchio amico lombardo e s'avviò a lunghi passi verso la città garrone gli mise un'arancia sul cuscino accanto al viso l'odore lo svegliò la pigliò subito ma poi la lasciò andare e guardò fisso garrone son io disse questi garrone mi conosci e allora giulio riprese animo e disse in cuor suo no povero babbo io non cesserò d'ingannarti io farò degli sforzi più grandi per studiar lungo il giorno ma continuerò a lavorare di notte per te e per tutti gli altri fece l'iscrizione congedò padre e figlio e restò pensieroso che peccato che se ne vada ripeté mio padre e allora il direttore prese la sua domanda di riposo la fece in due pezzi e disse rimango e alla monachina avevan mezzo strappato il cappello e ficcato una dozzina di mazzetti tra i bottoni del vestito nero e nelle tasche molti facevano festa a robetti che proprio quel giorno aveva smesso per la prima volta le stampelle poi lo accompagnò fino al palchetto del proscenio dov'era il capitano suo padre e questi lo sollevò di peso e lo mise dentro in mezzo a un gridìo di bravo e d'evviva garoffi matto dalla contentezza perché gli han restituito il suo album con l'aggiunta di tre francobolli della repubblica di guatemala ch'egli cercava da tre mesi e stardi che ebbe la seconda medaglia stardi primo della classe dopo derossi ragazzo poi s'avvicinò alla casa levò dalla finestra la bandiera tricolore e la distese come un drappo funebre sul piccolo morto lasciandogli il viso scoperto povero marco egli aveva il cuor forte e preparato alle più dure prove per quel viaggio ma quando vide sparire all'orizzonte la sua bella genova hai visto passare degli austriaci no da tre giorni l'ufficiale stette un poco pensando poi saltò giù da cavallo e lasciati i soldati lì rivolti verso il nemico entrò nella casa e salì sul tetto e lo portaron così fino alla cantonata dove s'imbatterono in un signore con la barba nera che si mise a ridere il calabrese disse è mio padre e allora i ragazzi gli misero il figliuolo tra le braccia e scapparono da tutte le parti mentre lavoravi per me nascondendomi sempre le tue tristezze e cercando in tutte le maniere di rendermi lo studio facile e la vita bella ma egli disse o schiatto o riesco e si mise per morto a studiare di giorno di notte a casa in iscuola a passeggio coi denti stretti e coi pugni chiusi paziente come un bove vedendolo triste non gli rivolgevan mai la parola la notte dormiva sopra coperta e si svegliava ogni tanto bruscamente stupito della luce limpidissima della luna che imbiancava le acque immense e le rive lontane e allora il cuore gli si serrava e fa ogni specie di facce spaventevoli ma non castiga mai nessuno anzi sorride sempre dentro la barba senza farsi scorgere sedemmo tutti e tre mio padre e il maestro si guardarono per qualche momento in silenzio bottini esclamò poi il maestro fissando gli occhi sul pavimento a mattoni dove il sole faceva uno scacchiere tu la guardasti e non le desti nulla e pure ci avevi dei soldi in tasca senti figliuolo non abituarti a passare indifferente davanti alla miseria che tende la mano e tanto meno davanti a una madre che chiede un soldo per il suo bambino e se non fosse morta la mia maestra sarebbe passato bene io ripenso a quello che sapevo l'ottobre scorso e mi par di sapere assai di più risentir dopo morte la voce di mia madre ritrovare i miei bambini rivedere il mio enrico il mio enrico benedetto e immortale e stringerlo in un abbraccio che non si scioglierà mai più mai più in eterno andrò a pigliar l'acqua e la biada per le bestie farò tutti i servizi un poco di pane mi basta i faccia un po di posto signore il capataz tornò a guardarlo e rispose con miglior garbo non c'è posto e poi noi non andiamo a ma quello che gli sta più a cuore è la sua collezione di francobolli questa è il suo tesoro e ne parla sempre come se dovesse cavarne una fortuna i compagni gli danno dell'avaraccio dell'usuraio io non so fra i quali derossi quello che ha sempre il primo premio i parve così piccola e triste la scuola pensando ai boschi alle montagne dove passai ogni tratto di cammino voltandosi a destra e a sinistra egli vedeva due altre vie che fuggivano diritte a perdita d'occhio fiancheggiate pure da case basse e bianche e piene di gente e di carri e benché paia sempre che brontoli con quel vocione è una voce che viene da un cor gentile si sente il carbonaio e il signore e ancora discorrono a bassa voce di opere di maestri di strumenti d'orchestre ed è un castigo così grande per essi l'esser privati della lettura o della lezione di musica ne soffrono tanto dolore che non s'ha quasi mai il coraggio di castigarli in quel modo poi quando escono corre come una bambina dietro all'uno e all'altro per rimetterli in fila e a questo tira su il bavero a quell'altro abbottona il cappotto perché non infreddino eran vari giorni che l'erbivendola guardava derossi e pareva gli volesse lasciar gli occhi addosso perché è una buona donna che vive tutta per il suo ragazzo il ragazzo gli disse grazie senza trovar altre parole uscì con la sua sacca e congedatosi dalla sua piccola guida si mise lentamente in cammino verso la boca e quelli delle fabbriche di vetro che stanno tutto il giorno immobili col viso chinato sopra una fiamma di gas e si levan tutti più presto di noi e non hanno vacanze coraggio dunque e anche in questo è il primo di tutti derossi e poi l'aiuta a rimetter la roba nello zaino e a infilarsi il cappotto per questo nelli gli vuol bene e lo guarda sempre e quando il maestro lo loda è contento come se lodasse lui facendo echeggiare la piazza di squilli acuti di tromba che sembravan grida d'allegrezza ma la loro fanfara fu coperta da uno strepito rotto e cupo che annunziò l'artiglieria di campagna e allora passarono superbamente seduti sugli alti cassoni e m'ha detto guai se tu parli ma io non ho paura e il direttore disse che franti sarà scacciato per sempre intanto badava agli operai che entravano a due a tre insieme e n'eran già entrati più di duecento ma che gli importava ora ch'era vicino a sua madre con la sua sacca alla mano scese insieme a molti altri italiani in un vaporino che li portò fino a poca distanza dalla riva quando non ce ne sarà più darò una scappata dallo speziale le legna sono scaricate alle quattro metterò la carne al fuoco come avete detto e quando passerà la donna del burro le darò quegli otto soldi tutto andrà bene non vi date pensiero aveva già portato sulle spalle una mezza carrata di legna la mattina presto eppure galoppò per tutta la casa osservando tutto e parlando sempre arzillo e lesto come uno scoiattolo e se n'andò di corsa il capitano corrugò le grandi sopracciglia bianche e guardò fisso il tamburino ristendendogli addosso la coperta robetti al disopra delle teste in fondo alla stanza piena di gente si vedeva l'elmetto d'una guardia civica e la testa calva del direttore poi entrò un signore col cappello alto e tutti dissero è il medico egli gittò sul pavimento un petardo che scoppiò facendo rintronar la scuola come una fucilata tutta la classe ebbe un riscossone il maestro balzò in piedi e gridò franti fuori di scuola poi si misero a mangiare ah che ameno spettacolo uno mangiava con due cucchiai l'altro s'ingozzava con le mani molti levavano i fagioli un per uno e se li ficcavano in tasca ed eran venuti avanti un uomo e una donna l'uomo teneva per mano un ragazzo era quello che aveva salvato il compagno l'uomo era suo padre un muratore vestito a festa vieni qua garoffi confuso che non ci vedeva più s'è avvicinato al letto forzandosi per non piangere e il vecchio l'ha carezzato ma egli non poteva parlare in barca nei paesi intersecati da canali a cavallo per le grandi pianure in slitta sopra le nevi per valli e per colline bravo il piccolo dicevano intorno che ha difeso sua sorella ma stardi che si dava più pensiero del suo zaino che della sua vittoria si mise subito a esaminare uno per uno i libri e i quaderni nessuno rispose il maestro gridò un'altra volta alzando ancora la voce chi è allora garrone mosso a pietà del povero crossi si alzò di scatto e disse risolutamente son io marco diventò pallido come un morto e s'appoggiò con una mano alla cancellata vediamo vediamo disse allora il signore mosso a compassione aprendo la porta vieni dentro un momento vediamo un po se si può far qualche cosa e allora si svegliava soffocando un grido nondimeno passato lo stretto di gibilterra alla prima vista dell'oceano atlantico riprese un poco d'animo e di speranza tese l'orecchio la pioggia scrosciava il rumore si ripeté la nonna lo sentì pure cos'è domandò la nonna dopo un momento turbata la pioggia mormorò il ragazzo il nostro maestro assistente era coatti quello con la barbaccia nera che fa la voce del leone e non castiga mai nessuno c'erano dei ragazzi bianchi dalla paura quando il maestro dissuggellò la lettera del municipio e tirò fuori il problema non si sentiva un respiro ma egli s'alzò tutto rosso con la voce che tremava dallo sdegno non è vero non è vero mio padre non mi batte mai ma poi durante la lezione e così fanno delle composizioni e si scrivono delle lettere fra loro nella stessa maniera scrivono i numeri e fanno i calcoli se questo movimento cessasse l'umanità ricadrebbe nella barbarie questo movimento è il progresso la speranza la gloria del mondo ed egli ha sempre il suo ritratto davanti agli occhi sul tavolino della direzione e se ne voleva andare dopo quella disgrazia aveva già fatto la sua domanda di riposo al municipio e la teneva sempre sul tavolino aspettando di giorno in giorno a mandarla pensa ai ragazzi muti e ciechi che pure studiano e fino ai prigionieri che anch'essi imparano a leggere e a scrivere pensa la mattina quando esci che in quello stesso momento nella tua stessa città quel tempo splendido gli parve di buon augurio era fuor di sé dalla gioia e dall'impazienza sua madre era a poche miglia di distanza da lui tra poche ore l'avrebbe veduta ed egli si trovava in america nel nuovo mondo e aveva avuto l'ardimento di venirci solo suo padre cominciò a osservarlo poi a impensierirsi e in fine a fargli dei rimproveri non glie ne aveva mai dovuto fare giulio gli disse una mattina tu mi ciurli nel manico eh da un pezzo rispose la donna da mesi fece cattivi affari scappò dicono che sia andato a bahia blanca molto lontano di qui a quel grido il ragazzo siciliano e la sua compagna ch'eran rimasti fino allora come pietrificati da uno stupore sovrumano ridestati improvvisamente dal violento istinto della vita si staccarono a un punto solo dall'albero e si slanciarono all'orlo del bastimento ed egli per lunghe ore stava appoggiato al parapetto a guardar quel mare senza fine sbalordito pensando vagamente a sua madre fin che gli occhi gli si chiudevano e il capo gli cascava dal sonno serie intanto s'erano avvicinate altre ragazze grandi e piccole povere e signorine con le loro cartelle sotto il braccio e una grande che aveva una penna azzurra sul cappello cavò di tasca due soldi e disse vuole te vieni subito ah santo iddio se fosse un buon segno a rivederci disse garrone a noi io rimango e si lanciò in casa col padre il vecchio lo guardò stupito poi disse i fa troppo onore non so quando mio scolaro mi scusi il suo nome per piacere guardie ragazzi soldati donne alla rinfusa tutti si spingevano avanti e s'alzavano in punta di piedi per vedere il ragazzo quelli che eran sul passaggio gli toccavan la mano appena entrato nella scuola vedendo un ragazzo con un occhio bendato s'avvicinò al banco e gli domandò che cos'aveva bada agli occhi ragazzo gli disse e allora derossi gli domandò un terzo fischio rabbioso passò in alto e quasi ad un punto si vide il ragazzo venir giù trattenendosi per un tratto al fusto ed ai rami e poi precipitando a capo fitto colle braccia aperte delle amicizie voglio dire fuori della classe a cui appartieni e così vivrai in una classe sola e l'uomo che pratica una sola classe sociale è come lo studioso che non legge altro che un libro era l'album famoso con la sua collezione di francobolli che il povero garoffi aveva portato la collezione di cui parlava sempre su cui aveva fondato tante speranze e che gli era costata tante fatiche faceva pena a sentirlo ma il rumore cresceva sempre franti gli tirò una frecciuola di carta alcuni facevan la voce del gatto altri si mio padre era contento e ogni tanto mi metteva un braccio intorno al collo e mi parlava come a un amico guardando la campagna povero crosetti diceva è lui il primo uomo che mi volle bene e che mi fece del bene dopo mio padre perché ha un'amarezza nel cuore dei dispiaceri che a tutti gli uomini toccano nel mondo e cerca te come un amico per confortarsi e dimenticare e ha bisogno di rifugiarsi nel tuo affetto per ritrovare la serenità e il no no non è morto le dicevan da tutte la parti ma essa non ci badava e si strappava i capelli quando sentii una voce sdegnata che disse tu ridi era la madre di robetti che avevan mandato a chiamare un'altra signora le corse incontro e le gettò le braccia al collo singhiozzando era la madre del bambino salvato due signore madri di due compagni di scuola del morto avevano portato due ghirlande di fiori alle cinque in punto ci mettemmo in cammino in fondo e tutto intorno si vedevano andare e venire maestri e maestre che mettevano in fila i premiati e c'era pieno di parenti che davan loro l'ultima ravviata ai capelli e l'ultimo tocco alle cravattine ieri mattina appena entrato nella scuola il maestro ci disse al povero garrone è toccata la più grande disgrazia che possa colpire un fanciullo gli è morta la madre sì essa ha ben ragione a rammentarmi i ragazzi che lavoran nei campi sotto la sferza del sole o tra le ghiaie bianche dei fiumi che accecano e scottano e non dovevano ritornare che la mattina dopo mancava poco alla mezzanotte la donna che veniva a far dei servizi di giorno se n'era andata sull'imbrunire in anche nelli ieri guardava i soldati povero gobbino ma con un'aria così come se pensasse io non potrò esser mai un soldato egli è buono studia ma è così magrino e smorto e respira a fatica quando mio padre lo invitò a venir domani a casa nostra egli aveva la bocca piena di neve e non osando né sputarla né mandarla giù stava lì ingozzato a guardarci e non rispondeva tremanti dalla commozione estatici quasi ad ascoltar quell'armonia che rispandono nell'oscurità infinita che li circonda come sentireste che è una consolazione divina la musica abbracciarlo io l'abbracciai egli s'alzò e mi prese per mano eccomi qui diceva in quel mentre sua madre alla mia sola con questo ragazzo il re che s'era già voltato da un'altra parte si rivoltò verso di noi e fissando coretti negli occhi stese la mano fuor della carrozza in rosario gli parve d'entrare in una città già conosciuta erano quelle vie interminabili diritte fiancheggiate di case basse e bianche attraversate in tutte le direzioni al disopra dei tetti da grandi fasci di fili telegrafici e telefonici che parevano enormi ragnateli tutti parevano contenti persino stardi a un certo momento il fabbro si mise a picchiar più forte la donna a cantar più alto nome v'amo tutte di un solo affetto e con pari gratitudine torino valorosa genova superba dotta bologna venezia incantevole dopo un'ora di lavoro molti cominciavano a affannarsi perché il problema era difficile uno piangeva crossi si dava dei pugni nel capo badate compariranno sul palcoscenico tutti e dodici insieme accoglieteli con un grande applauso sono ragazzi ma rappresentano il paese come se fossero uomini e io lo guardavo com'era bello e nobile con che piacere gli avrei detto sul viso francamente derossi tu vali in tutto più di me tu sei un uomo a confronto mio io ti rispetto e ti ammiro mia madre come m'aveva promesso mi condusse ieri dopo colazione all'asilo infantile di corso valdocco per raccomandare alla direttrice una sorella piccola di precossi io non avevo mai visto un asilo e franti giù calci e ceffoni e stardi sotto a capate e a pedate una donna gridò dalla finestra bravo il piccolo fa come le gazze dice derossi tutto quello che trova penne logore francobolli usati spilli colaticci di candele tutto raccatta gridò levandosi in piedi e cacciando giù l'ultimo sorso e se avrete da far dei quadrati anche voi badate di tener duro come noi altri ragazzi letto l'ultimo il maestro si alzò e disse ragazzi questa è l'ultima volta che ci troviamo riuniti siamo stati insieme un anno e ora ci lasciamo buoni amici non è vero i rincresce di separarmi da voi cari figliuoli i piccoli eran disinvolti gli uomini un po imbarazzati la gente batteva le mani ai più vecchi e ai più giovani ma nessuno rideva tra gli spettatori come facevano alla nostra festa si vedevano tutti i visi attenti e seri mio padre e derossi ci divertì molto egli sa la geografia come un maestro chiudeva gli occhi e diceva ecco io vedo tutta ci mettemmo a giocare io tirai fuori tutte le cose mie precossi rimase incantato davanti al treno della strada ferrata con la macchina che va da sé a darle la corda non n'aveva visto mai divorava con gli occhi quei vagoncini rossi e gialli che ci voleva bene come un padre e non ce ne perdonava una era venuto su da contadino a furia di studio e di privazioni un galantuomo mia madre gli era affezionata e mio padre lo trattava come un amico com'è andato a finire a condove da torino ma capite bene il significato di quella parola pensateci un poco ciechi non veder nulla mai non distinguere il giorno dalla notte non veder né il cielo né il sole né i propri parenti nulla di tutto quello che s'ha intorno e che si tocca e si sentiva da tutte le parti un bisbiglio un brulichìo che pareva d'essere in una piazza entrò il maestro si fece un grande silenzio aveva in mano l'elenco e cominciò a leggere subito non c'era che stardi che non ci badasse tutto assorto nella lezione coi pugni stretti alle tempie che bellezza che festa fu non sono poche le donne coraggiose che fanno un così lungo viaggio per quello scopo e che grazie alle grandi paghe che trova laggiù la gente di servizio ritornano in patria a capo di pochi anni con qualche migliaio di lire tutti lo sapevano e li aspettavano guardando curiosamente dalla parte donde dovevano entrare anche il sindaco e gli altri signori e il teatro intero taceva lo guardò fisso e gli disse con voce triste e affettuosa lei vuol bene al mio figliuolo perché gli vuole così bene e noi ti promettiamo che ci vedrai sempre contenti ad un modo non è vero enrico io risposi di sì sempre contenti ad un modo ripeté silvia chiudendo la bocca alla mamma con una mano suo padre è macchinista della strada ferrata egli cominciò tardi le scuole perché fu malato due anni è il più alto e il più forte della classe alza un banco con una mano mangia sempre è buono vincere quello che il dolore ha di meno santo di meno purificatore quello che invece di migliorare l'anima la indebolisce e l'abbassa ma l'altra parte del dolore la parte nobile quella che ingrandisce e innalza l'anima quella deve rimanere con te parevan piuttosto due fratelli che padre e figlio a vederli così vicini tutti e due rossi e sorridenti con quei denti bianchi il padre trincava con gusto vuotava anche le barchette e i bicchieri che noi lasciavamo ammezzati e diceva il figliuolo si slanciò verso di lui ed egli gridò qua piccino che ho ancora calda la mano e gli passò la mano intorno al viso dicendo questa è una carezza del re avrei detto se fossi stata sola non mi movo più di qui voglio consacrare la vita a voi servirvi farvi da madre a tutti fino al mio ultimo giorno e lui a certi lo dava ed ad altri pregato bene non imprestava che il dito da succhiare intanto mia madre era venuta nel giardino e accarezzava ora l'uno ora e qui che l'avrei potuto vedere non s'è mai dato il maledetto caso che mi trovassi in città quando egli veniva quando si dice le combinazioni abitate da un popolo pieno d'ingegno di coraggio vogliategli bene in maniera che non s'accorga di esser lontano dalla città dove è nato fategli vedere che un ragazzo italiano in qualunque scuola italiana metta il piede ci trova dei fratelli con una mano piena di fiori e gli occhi gonfi di lacrime contenta come se fosse uscita da una festa e si sentiva ancora il vocìo di dentro come un gran pispigliare ancora le generazioni vedranno in alto la sua testa luminosa di rendentore di popoli coronata dai nomi delle sue vittorie come da un cerchio di stelle e ad ogni italiano risplenderà la fronte e l'anima pronunziando il suo nome e intanto dava un colpo di scopa alle foglie secche e ai fuscelli che coprivano l'ammattonato ma dove lo fai il lavoro coretti gli domandai mentre quegli badava a dirgli scusami scusami e poi ricominciò a correre garoffi non perdeva il suo tempo per via coglieva delle erbe da insalata delle lumache e ogni pietra che luccicasse un po se la metteva in tasca pensando che ci fosse dentro dell'oro o mia madre le diede tutto quello che aveva nella borsa baciò il ragazzo e quasi piangeva quando uscimmo e aveva ben ragione di dirmi guarda quel povero ragazzo com'è costretto a lavorare tu che hai tutti i tuoi comodi anche il piccolo precossi salì svelto benché impacciato da quel giacchettone che gli dà alle ginocchia e per farlo ridere mentre saliva tutti gli ripeteano il suo intercalare scusami scusami procedeva su due file un grosso battaglione di bersaglieri il quale pochi giorni innanzi aveva valorosamente rigato di sangue il colle di san martino il ragazzo scivolò lentamente di sopra alla nonna e cadde in ginocchio e rimase in quell'atteggiamento con le braccia intorno alla vita di lei e il capo sul suo seno e sempre eguale egli vedeva davanti a sé una catena di montagne altissime azzurre con le cime bianche che gli rammentavano le alpi e gli davan come un senso di ravvicinamento al suo paese erano le ande la spina dorsale del continente americano e aveva ben ragione di guardare tutti con l'occhio torvo due anni prima suo padre e sua madre contadini nei dintorni di padova l'avevano venduto al capo d'una compagnia di saltimbanchi il che colavano fra le dita come latte e filavan giù dentro alle maniche ed esse non se n'accorgevano mica correvano e s'inseguivano con le mele e i panini attaccati ai denti come i cani così dice mia madre mia madre m'aspettò sotto il portone io salii solo e incontrai per le scale il maestro della barbaccia nera e intanto continuava quella musica leggiera e gentile di violini e i ragazzi seguitavano a passare quelli della sezione della consolata quasi tutti figli di mercatini tutti lo guardarono ed egli disse semplicemente il mio sangue l'asilo infantile gli s'aggiunse la paura la fantasia già turbata gli si stravolse i tre uomini lo fissavano sempre uno di essi mosse verso di lui allora egli smarrì la ragione e correndogli incontro con le braccia aperte gridò non ho nulla sono un povero ragazzo e si tiravano dei biascicotti di carta con gli elastici delle calze il supplente afferrava per un braccio ora l'uno ora l'altro e li scrollava e ne mise uno contro il muro tempo perso che non soffre né caldo né sonno vivo sempre allegro coi suoi riccioli biondi com'era d'inverno e studia senza fatica e tien desti tutti intorno a sé come se rinfrescasse l'aria con la sua voce lepre egli si chiama antonio rabucco e ha otto anni e otto mesi lo sai figliuolo perché non volli che ripulissi il sofà così buono coi ragazzi che quando entrano tutti tremanti in direzione chiamati per un rimprovero non li sgrida ma li piglia per le mani e dice tante ragioni che non dovevan far così e che bisogna che si pentano e che promettano d'esser buoni sai enrico a quali morti dovreste tutti dedicare un pensiero in questo giorno voi altri ragazzi a quelli che morirono per voi per i ragazzi per i bambini e non s'era punto rimessa colla buon'aria di cordova ma poi il non aver più ricevuto risposta alle sue lettere né dal marito né dal cugino il presentimento sempre vivo di qualche grande disgrazia l'ansietà continua in cui era vissuta incerta tra il il ragazzo non aveva più che una gamba la gamba sinistra gli era stata amputata al di sopra del ginocchio il troncone era fasciato di panni insanguinati in quel momento passò un medico militare piccolo e grasso in maniche di camicia ma sorridevano per dissimulare l'affanno ah enrico voi altri che non pregiate la salute e vi sembra così poca cosa lo star bene io pensavo ai bei ragazzi forti e fiorenti e allora corsero tutti a mettere il viso tra i ferri della cancellata per vederla passare e a cacciar le braccia fuori per salutarla offrendo ancora tozzi di pane bocconcini di nespola e croste di formaggio e gridando tutti insieme addio è venuto a vedere un po lavorare non è vero eccolo servito sul momento e dicendo questo sorrideva non aveva più quella faccia torva quegli occhi biechi dell'altre volte garrone era la prima volta che veniva perché è un po orso e poi si vergogna di lasciarsi vedere che è così grande e fa ancora la terza andammo tutti ad aprir la porta quando suonarono il ragazzo lo seguì correndo su per una scala di legno ed entrò con lui in una soffitta nuda dove vide il capitano che scriveva con una matita sopra un foglio appoggiandosi al finestrino e ai suoi piedi sul pavimento c'era una corda da pozzo che spargesti tanta luce d'intelletti divini sul mondo e per cui tanti valorosi moriron sui campi e tanti eroi sui patiboli madre augusta di trecento città e di trenta milioni di figli vuoi essere di quelli che portano gli attestati dei premi alle autorità domani al teatro il calabrese rispose di sì sta bene disse il direttore così ci sarà anche un rappresentante della calabria e sarà una bella cosa le stampelle franti fece una risata in faccia a un soldato che zoppicava ma subito si sentì la mano d'un uomo sulla spalla si voltò era il direttore mille volte enrico quando già sarai uomo forte provato a tutte le lotte tu la invocherai oppresso da un desiderio immenso di risentire un momento la sua voce e di rivedere le sue braccia aperte per gettarviti singhiozzando per darne un barlume almeno a tutti quei poveri fanciulli per i quali il sole non ha luce e la madre non ha viso invece di rallegrarsi di quei saluti pareva che ne soffrisse poi guardava noi l'uno dopo l'altro attento dettando discese a passeggiare in mezzo ai banchi sguardo e giulio se n'avvedeva e ne soffriva e quando suo padre voltava le spalle gli mandava un bacio furtivamente sporgendo il viso con un sentimento di tenerezza pietosa e triste a voi altri che studiate il vino vi fa male sono i rivenditori di legna che n'han bisogno poi pigliava e scoteva per il naso il figliuolo dicendoci ragazzi vogliate bene a questo qui che è un fior di galantuomo son io che ve lo dico e tutti ridevano fuorché garrone basta ho fatto quello che ho potuto son contento ma guardi lei con licenza signor capitano che perde sangue infatti dalla palma mal fasciata del capitano colava giù per le dita qualche goccia di sangue un piroscafo francese partì da barcellona città della spagna per genova e c'erano a bordo francesi italiani spagnuoli svizzeri e intanto i premiati passavano l'un dopo l'altro davanti a quei signori seduti che porgevano gli attestati e a ciascuno dicevano una parola o facevano una carezza quanto più lo conosco tanto più gli voglio bene e così segue a tutti gli altri fuorché ai prepotenti che con lui non se la dicono perché egli non lascia far prepotenze e pregava poi migliorò grazie alle cure del capataz e guarì ma con la guarigione sopraggiunse il giorno più terribile del suo viaggio il giorno in cui doveva rimaner solo da più di due settimane erano in cammino quando arrivarono al punto dove dalla strada di accorse subito un brigadiere di polizia e gli disse qui non si può stare son del quarto battaglione del rispose coretti toccandosi la medaglia il brigadiere lo guardò e disse restate che il ricordo di questo giorno così glorioso per te così felice per tuo padre e per tua madre ti mantenga per tutta la vita sulla via della virtù e dell'onore addio e piangeva dirottamente singhiozzando due o tre ragazze della seconda gli s'avvicinarono e gli dissero che hai che piangi a quella maniera ci andammo all'uscita delle quattro pioveva a catinelle per la strada garrone si fermò e disse con la bocca piena di pane cosa si compera che fai generosi e buoni tutti quelli che ti conoscono e anche voi precossi e coretti che m'avete sempre dato l'esempio del coraggio nei pentimenti e della serenità nel lavoro dico grazie a voi dico grazie a tutti gli altri il capitano aspettò che tutti tacessero e disse freddamente rassegniamoci una sola donna gettò un grido pietà ieri sera dopo la scuola andammo tutti insieme alla casa della morta per accompagnarla alla chiesa c'era già nella strada un carro mortuario con due cavalli e molta gente che aspettava parlando a bassa voce scuola il numero dì idi una scena commovente ieri sera eran vari giorni che l'erbivendola ogni volta che passava accanto a derossi lo guardava lo guardava con una espressione di grande affetto dissi addio a tutti gli altri fu bello vedere il povero nelli come s'avviticchiò a garrone che non lo potevan più staccare tutti s'affollarono intorno a garrone l'ufficiale lo vedeva appena tanto era piccino lassù guarda dritto e lontano gridò l'ufficiale il ragazzo per veder meglio staccò la mano destra dall'albero e se la mise alla fronte che cosa vedi domandò l'ufficiale il ragazzo correva rapido un tratto poi rallentava il passo zoppicando poi ripigliava la corsa ma sempre più affaticato e ogni tanto incespicava si soffermava preceduto da una legione di generali e da una folla di ministri e di principi seguito da un corteo di mutilati da una selva di bandiere dagli inviati di trecento città da tutto ciò che rappresenta la potenza e la gloria d'un popolo c'è dei giovani di sedici o diciott'anni robusti e allegri che portano la cecità con una certa disinvoltura con una certa baldanza quasi e se lo interrogano quando il maestro parla la prima e la seconda volta non risponde la terza volta tira un calcio e ha daccanto una faccia tosta e trista uno che si chiama franti che fu già espulso da un'altra sezione accanto a un ragazzo vestito modestamente che pareva stanco e pensava col capo basso un uomo che doveva essere suo padre andava e veniva sotto gli alberi leggendo la gazzetta ci sedemmo ché non ha tempo di rilisciarsi ma un poco più scolorita che l'anno passato con qualche capello bianco e tosse sempre dei visi di spaventati di quelli rossi in viso come ciliegie dei piccini buffi che ridevano in faccia a tutti quanti e appena ridiscesi in platea erano acchiappati dai babbi e dalle mamme che se li portavano via quando venne la volta della nostra sezione miste di veneto di spagnuolo e di francese egli raccontò la sua storia non erano italiani quei tre viaggiatori ma capirono e un poco per compassione un poco perché eccitati dal vino gli diedero dei soldi celiando e stuzzicandolo perché raccontasse altre cose e poi che festa gli avevo fatto in casa mia e come era piaciuto a mio padre quanto avrei dato per non avergli detto quella parola per non avergli fatto quella villania e pensavo al consiglio che m'avrebbe dato mio padre hai torto sì e allora domandagli scusa delle ruote e delle sale di legno e per giunta essendosi levato il vento una terra fina rossiccia e grassa che avvolgeva ogni cosa penetrava nel carro gli entrava sotto i panni gli empiva gli occhi e la bocca gli toglieva la vista e il respiro e passando in cucina domandò alla cuoca quanto ci fanno pagare le legna il miriagramma ché suo padre le dà a quarantacinque centesimi che cosa sono i nostri dolori la nostra morte stessa a confronto delle fatiche degli affanni formidabili delle agonie tremende di quegli uomini a cui pesa un mondo sul cuore allora tutto rosso dalla rabbia tu sì che l'hai fatto apposta mi disse e alzò la mano il maestro vide la ritirò ma soggiunse t'aspetto fuori non m'hanno uccisa mormorò la vecchia con voce soffocata no siete salva disse ferruccio con voce fioca siete salva cara nonna hanno portato via dei denari ma il babbo aveva preso quasi tutto con sé per quella buona creatura la mia entrata nella scuola era come l'entrata nel mondo la prima di una lunga serie di separazioni necessarie e dolorose con gli occhi sul problema e coi pugni alle tempie e poi fece tutto in cinque minuti il maestro girava tra i banchi dicendo alma alma i raccomando la calma e non ci separammo che in piazza dello statuto dopo aver combinato di trovarci tutti insieme domenica per andare al vittorio emanuele a veder la distribuzione dei premi agli alunni delle scuole serali e sì disse tra sé è vero così non si può continuare bisogna che l'inganno finisca ma la sera di quello stesso giorno a desinare nell'ultimo assalto alla baionetta la giornata finì con la vittoria dei nostri ma il giorno dopo essendosi ricominciato a combattere era una donna che veniva a comprar fascinotti eccomi rispose coretti e saltò di là pesò i fascinotti prese i soldi corse in un angolo a segnar la vendita in uno e sapessi che hai conservato la vita perché ti sei nascosto alla morte io tuo padre che t'accolgo con un grido di gioia quando torni dalla scuola io t'accoglierei con un singhiozzo d'angoscia e non potrei amarti mai più e morirei con quel pugnale nel cuore e ha cartella quaderni libro tutto sgualcito stracciato sporco la riga dentellata la penna mangiata le unghie rose i vestiti pieni di frittelle e di strappi che si fa nelle risse a quelle parole mi venne da piangere china la testa egli mi disse io chinai la testa sul cappezzale egli mi baciò sui capelli poi mi disse va oh prega preghiamo amiamoci siamo buoni portiamo quella celeste speranza nell'anima adorato fanciullo mio lei parla troppo forte ha soggiunto mia madre si affanna troppo coi suoi ragazzi è vero si sente sempre la sua voce egli non se l'aspettava quella medaglia e non ci voleva credere bisognò che il maestro lo assicurasse e allora si mise a ridere di gusto e diede una manata sulla nuca al figliuolo dicendo forte ma bravo ma bene caro zuccone mio va sfilarono pei primi gli alunni delle scuole serali di disegno orefici scalpellini litografi e anche dei falegnami e dei muratori grazie senza lasciar parlare il direttore e s'avviò verso l'uscio asciugandosi gli occhi e dicendo affollatamente figliuol mio mi raccomando ed era tutto contento perché suo padre ha scritto dall'america che lo aspettassero di giorno in giorno oh le belle due ore che abbiamo passate insieme che ci stavano intorno si capiva ch'era stato in loro compagnia fino a poco innanzi erano rossi in viso e facevan sonare bicchieri vociando e ridendo camerati disse senz'altro il lombardo restando in piedi e presentando marco c'è qui un povero ragazzo ebbene è vano ma non ha mica cattivo cuore votini per tutta la passeggiata non rise più la prima nevicata ma quegli non voltò la testa è d'argento dorato gli domandai no rispose è d'oro ma non sarà tutto d'oro dissi ci sarà anche ma il ragazzo sollevatosi appena dal cuscino impallidì e dovette riappoggiare la testa basta basta disse il capitano guardandolo e ritirando la mano fasciata suo padre mi disse è un pezzo d'uomo un gigante che stenta a passar per le porte ma buono e chiama sempre il figliuolo muso di lepre il figliuolo invece è piccolino e la persona di servizio che avevano la donna mia madre la donna di servizio era mia madre hanno condotto via anche mia madre la signorina lo guardò e disse non so lo saprà forse mio padre che li ha conosciuti quando partirono aspettate un momento domandò mia madre sì signora son io ebbene v'abbiamo portato un poco di biancheria e quella a ringraziare e a benedire che non finiva vedendo che mio padre lo guardava il maestro gli disse quel calamaio lì mi è prezioso se sapesse signore la storia di quel calamaio e la raccontò che singhiozzava buoni propositi ma ha destato un rimorso quella medaglia data a precossi io che non ne ho ancora guadagnata una io da un po di tempo non studio e sono scontento di me e addio garrone addio a rivederci e lì a toccarlo a stringerlo a fargli festa a quel bravo santo ragazzo e c'era suo padre tutto meravigliato che guardava e sorrideva essere immersi in una oscurità perpetua e come sepolti nelle viscere della terra provate un poco a chiudere gli occhi e a pensare di dover rimanere per sempre col suo mantello lungo ritto sulla soglia col capo chino che non aveva coraggio di entrare chi è domanda il malato marco diede una strappata al campanello comparve una signorina qui sta la famiglia mequinez non è vero domandò ansiosamente il ragazzo ci stava rispose la signorina pronunziando l'italiano alla spagnuola ora ci stiamo noi egli si mise a ridere tu sei matto rispose ci vorrebbe altro lui umberto era uno solo noi eravamo come le mosche e poi sì che ci stette a guardare uno per uno sboccammo sul corso vittorio emanuele c'era molta gente che s'avviava alla stazione che forse s'era fatto male attorno a una macchina eppure s'ingegnava di scrivere adagio adagio ma quel che mi piacque di più fu di vedere al posto del muratorino proprio nello stesso banco e nello stesso cantuccio suo padre ma ferruccio non rispose più il piccolo eroe il salvatore della madre di sua madre colpito d'una coltellata nel dorso aveva reso la bella e ardita anima a dio gli avrei gridato grazie dieci volte in faccia a tutti e quando gli altri maestri mi dissero sta bene va pure gli scintillarono gli occhi dalla contentezza mano il carbonaio fece un gesto risoluto come a dire non voglio il signore non gli diè retta e il suo figliuolo disse lentamente con un fil di voce senza alzar gli occhi da terra con gli occhi umidi come per dirgli che quel bacio era per lui poi prese il figliuolo per mano e se n'andò a passi lesti sfilavano ancor gli alpini che corse un fremito nella folla e i bersaglieri l'antico dodicesimo battaglione i primi che entrarono in roma per la breccia di porta pia bruni lesti vivi coi pennacchi sventolanti passarono come un'ondata d'un torrente nero i compagni del suo piccino morto andò in un canto e ruppe in singhiozzi con tutt'e due le mani sul viso e il direttore lo pigliò per un braccio e lo condusse nel suo ufficio e il sindaco gli parlava tenendolo per una mano dopo lo spazzacamino venne un cuoco poi passò a prender la medaglia uno spazzino municipale della scuola raineri il maestro lo lasciò dormire e continuò a far lezione per una mezz'ora poi andò al banco da coretti e piano piano soffiandogli nel viso lo svegliò a vedersi davanti il maestro si fece indietro impaurito molti le andavano intorno anzi addosso a chiederle un bacio col viso in su come se guardassero a un terzo piano aprendo e chiudendo la bocca come per domandare la cioccia passarono dei contadini dei facchini questi erano della scuola buoncompagni della scuola della cittadella passò un lustrascarpe che mio padre conosce e il prefetto gli diede un diploma e sempre il suo pensiero febbrile rivolava allo stato alle nuove provincie italiane che s'erano unite a noi alle tante cose che rimanevan da farsi qualche nuvoletto di polvere si levò ancora qua e là intorno al ragazzo ma sempre più lontano egli era in salvo il capitano mise un'esclamazione di trionfo il signor mequinez è andato a stare a tucuman il ragazzo fece un gesto di disperazione poi diede in uno scoppio di rabbia è una maledizione dunque io dovrò morire per la strada senza trovare mia madre io divento matto m'ammazzo dio mio come franti che è molto più alto e più forte di stardi pensava o non rifiaterà o gli darò le croste ma stardi non stette a pensare vedi gli uomini delle classi superiori sono gli ufficiali e gli operai sono i soldati del lavoro ma così nella società come nell'esercito non solo il soldato non è men nobile aiutatemi fate che ogni sera quando mia madre mi dà l'ultimo saluto io possa dirle tu baci questa sera un fanciullo più onesto e più degno di quello che baciasti ieri c'eran dei falegnami dei fochisti con la faccia nera dei muratori con le mani bianche di calcina dei garzoni fornai coi capelli infarinati e si sentiva odor di vernice di coiami di pece d'olio odori di tutti i mestieri la catena immensa che si stende dalla terra del fuoco fino al mare glaciale del polo artico per cento e dieci gradi di latitudine ed anche lo confortava il sentire che l'aria si veniva facendo sempre più calda e questo avveniva perché risalendo verso allora il drappello irruppe a baionette basse fuor della porta i nemici vacillarono si scompigliarono diedero di volta il terreno rimase sgombro la casa fu libera tutti essi portano in tasca dei pezzi di regolizia dei bottoni dei turaccioli di boccetta del mattone tritato c'era vicino all'entrata dei cavalli in piedi il maestro di ginnastica quello che è stato con garibaldi e in faccia a noi nei secondi posti il muratorino col suo visetto tondo seduto accanto a quel gigante di suo padre era già pieno di gente si vedeva in fondo un tavolo col tappeto rosso e delle carte sopra e dietro una fila di seggioloni dorati per il sindaco e per la giunta cos'aveva egli mi passò un braccio intorno alla vita e stringendomi al suo fianco mi disse guarda questo foglio vedi queste sono le correzioni della mia povera madre quanti ne dovremmo dare ai loro sepolcri tanto siete amati o fanciulli pensa oggi a quei morti con gratitudine e sarai più buono e più affettuoso con tutti quelli che ti voglion bene e che fatican per te coretti pure un giorno ch'egli sorrideva con disprezzo del suo berretto di pel di gatto gli disse va un poco da derossi a imparare a far il signore ieri si lamentò col maestro perché il calabrese gli toccò una gamba col piede ferruccio non era rientrato in casa che alle undici dopo una scappata di molte ore e la nonna l'aveva aspettato a occhi aperti piena d'ansietà inchiodata sopra un largo seggiolone a bracciuoli sul quale soleva passar tutta la giornata e spesso anche l'intera notte e c'era vicino a noi un gruppo di ragazzi del popolo tra i dieci e i diciott'anni che ridevano e parlavan forte e si capiva ch'erano tutti di borgo po compagni o conoscenti di quello che doveva aver la medaglia figliuolo maggiore d'un impiegato delle strade ferrate il quale avendo molta famiglia e poco stipendio viveva nelle strettezze suo padre lo amava ed era assai buono e indulgente con lui indulgente in tutto fuorché in quello che toccava la scuola uscirono nel giardino e si sparpagliarono tirando fuori le loro provvigioni pane prune cotte un pezzettino di formaggio un ovo sodo delle mele piccole una pugnata di ceci lessi un'ala di pollo e poi assicurò silvia che aveva capito male che non eravamo mica ridotti come essa credeva per fortuna e cento volte ci disse grazie e fu allegra tutta la sera fin che rientrò mio padre a cui disse tutto e non poteva accadere altrimenti oltre che per altre ragioni anche per questa che con l'idea di salvare il decoro dei suoi ché le pareva di macchiarlo a far la serva la buona donna non aveva dato alla famiglia argentina il suo vero nome tavolino pigliandosi il capo fra le mani affannato con un'espressione così stanca e afflitta che faceva male a vederlo dopo trent'anni che faccio scuola esclamò tristamente crollando il capo nessuno fiatava e ti vergognerai proverai tristezza di non avergli voluto bene d'esserti portato male con lui ama il tuo maestro perché appartiene a quella grande famiglia di cinquantamila insegnanti elementari sparsi per tutta italia e perché precossi aveva paura delle vacche ché da piccolo è stato cozzato ogni volta che ne passava una garrone gli si parava davanti andammo su fino a santa margherita e poi giù per le chine a salti a rotoloni a scortica mele è uno del quadrato del dicevano è un soldato che conosce il re è il re che l'ha riconosciuto è lui che gli ha teso la mano io vedo bene che mio padre è di malumore e vorrebbe dirmelo ma gli rincresce e aspetta ancora caro padre mio che lavori tanto ma triste e si capisce che qualche volta in segreto debbono piangere ancora ah figliuoli miei pensate che alcuni di essi hanno perduto la vista in pochi giorni che altri l'han perduta dopo anni di martirio non sarò un soldato codardo no ma ci andrei molto più volentieri alla scuola se il maestro ci facesse ogni giorno un racconto come quello di questa mattina rispetta la strada l'educazione d'un popolo si giudica innanzi tutto dal contegno ch'egli tien per la strada dove troverai la villania per le strade troverai la villania nelle case ma il maestro non è comparso e poiché mancava anche il supplente è venuta a far scuola la signora cromi la più attempata delle maestre che ha due figliuoli grandi e ha insegnato a leggere e a scrivere a parecchie signore ogni volta che uno grande alza la mano su di uno piccolo il piccolo grida garrone e il grande non picchia più e derossi che glie l'aiuta e gli fa far bella figura derossi che è un signore e il primo della scuola le pare un re un santo a lei anche lì ci sono dei doveri se misuri i tuoi passi e i tuoi gesti in una casa privata perché non dovresti far lo stesso nella strada che è la casa di tutti ricordati enrico e disse al maestro in faccia a tutti ci abbia molta pazienza perché è molto duro di comprendonio tutti gli davan della testa di legno da principio e al riveder davanti a sé la lunghissima via che si perdeva lontano nella pianura sconfinata si sentì fuggire un'altra volta il coraggio gettò la sacca sul marciapiede vi sedette su con le spalle al muro e chinò il viso tra le mani senza pianto in un atteggiamento poi soggiunse con dolcezza andiamo nobis cambiate modi siate buono e cortese coi vostri compagni vedete ci sono dei figliuoli d'operai e di signori il più glorioso degli uomini che l'addolori e l'offenda non è che una vile creatura che non t'esca mai più dalla bocca una dura parola per colei che ti diede la vita io ti condurrò un giorno agli esercizi dei pompieri e ti farò vedere il caporale robbino perché saresti molto contento di conoscerlo non è vero stava al suo capezzale egli diceva con affanno ho molte cose da dirvi sire molte cose da farvi vedere ma son malato non posso non posso e si desolava sotto senz'esser veduto intanto garrone derossi coretti dicevano su su nelli forza ancora un tratto coraggio quello che ha sempre il primo premio derossi s'alzò vieni qua disse il maestro derossi uscì dal banco e s'andò a mettere accanto al tavolino in faccia al calabrese giura che se fra quarant'anni passando in una stazione di strada ferrata riconoscerai nei panni d'un macchinista il tuo vecchio garrone col viso nero ah non m'occorre che tu lo giuri son sicuro che salterai sulla macchina e che gli getterai le braccia al collo premiati s'aspettava che entrassero i dodici ragazzi per porgere gli attestati i giornali l'avevan già detto che sarebbero stati ragazzi di tutte le provincie gli operai pigliavano in braccio i bambini le donne si facevan dare i libri e i quaderni e andavano a casa così la strada fu per qualche momento piena di gente e di rumore ora sboccava in vaste distese d'acque dell'aspetto di grandi laghi tranquilli poi daccapo fra le isole per i canali intricati d'un arcipelago in mezzo a mucchi enormi di vegetazione il ragazzo intascò ogni cosa ringraziando a mezza voce col suo fare burbero ma con uno sguardo per la prima volta sorridente e affettuoso poi s'arrampicò nella sua cabina tirò la tenda e stette queto pensando ai fatti suoi voresistu mi disse agradir sti confeti del pagiazzeto io accennai di sì e ne presi tre o quattro alora soggiunse ciapa anca un baso ah io non vidi mai mia madre così contenta come a sentir quelle parole non ci baciò mai in fronte a quel modo piangendo e ridendo senza poter parlare l'uomo si fece largo verso il carro dei signori uno di questi si chinò e quell'altro disse forte prenda questa bimba ha perduto sua madre nella folla la tenga in braccio la madre non può essere lontana e la vedrà tu mi devi giurare che questo non accadrà mai più fin ch'io viva ogni volta che a un rimprovero di tuo padre ti correrà una cattiva risposta alle labbra pensa a quel giorno che verrà immancabilmente quando egli ti chiamerà al suo letto per dirti enrico io ti lascio dove trovare i denari per pagarsi il viaggio poteva lavorare ma come a chi domandar lavoro chieder l'elemosina ah no essere respinto insultato umiliato come poc'anzi no mai mai più piuttosto morire i raccomandò a lei con la voce che le tremava e poi andandosene mi salutò ancora per lo spiraglio dell'uscio con gli occhi pieni di lacrime infinita io t'amo di più lavoro con più ardore soffro con più forza perdono con tutta l'anima e penso alla morte serenamente oh dio grande e buono mamma babbo enrico non ti vedrò mai più noi ci rivedremo in un'altra vita dove chi ha molto sofferto in questa sarà compensato provò a pigliarlo con le buone ed egli se ne fece beffe gli disse delle parole terribili ed egli si coprì il viso con le mani come se piangesse e rideva dei visi sparuti e accigliati delle barbe arruffate e grigie degli occhi fissi d'omicidi e di ladri ce n'era uno fra gli altri al numero che stava più attento di tutti e studiava molto e io a gradi dì n cinque giorni che passarono dalla festa nazionale il caldo è cresciuto di tre gradi ora siamo in piena estate tutti cominciano a essere stanchi ultimo racconto mensile parecchi anni or sono una mattina del mese di dicembre salpava dal porto di liverpool un grande bastimento a vapore combinazioni s'è fatto il suo catalogo è come un bibliotecario sempre sta attorno ai suoi libri a spolverarli a sfogliarli a esaminare le legature e gli debbono voler bene si capisce perché è vestito così da povero figliuolo ma ben riparato dal freddo coi panni ben rammendati con la cravatta annodata bene dalla mano di sua madre a ventisette trasse dall'acque di marsiglia un giovanetto che s'annegava a quarant'uno scampò un bastimento dall'incendio sull'oceano egli combatté dieci anni in america per la libertà d'un popolo straniero poi riafferrò il ragazzo alla strozza e lo risospinse di là dove l'altro teneva ancora agguantata la vecchia convulsa col capo arrovesciato e la bocca aperta marco rispose di sì ebbene la donna di servizio genovese è andata con loro lo so di certo dove sono andati a cordova una città il ragazzo mise un sospiro poi disse con rassegnazione allora andrò a cordova lui ce n'andremo il prossimo autunno dovrai entrare in una scuola nuova questo ti rincresce non è vero perché son certa che tu l'ami la tua vecchia scuola dove per quattro anni due volte al giorno hai provato la gioia d'aver lavorato dove hai visto per tanto tempo nonna rispose il ragazzo la vecchia fece uno sforzo per parlare ma il terrore le paralizzava la lingua stette un pezzo in silenzio tremando violentemente poi riuscì a domandare non ci son più no combatté in tre guerre contro gli austriaci per la liberazione della lombardia e del trentino difese roma dai francesi nel liberò palermo e napoli nel oh il mio povero tonino il mio povero tonino così bravo e buono e dio che ce lo vuol prendere chétati le gridò il muratore disperato chetati per amor di dio o perdo la testa cassa quando videro infilar la cassa dentro al carro alcuni bambini si misero a pianger forte e uno cominciò a gridare come se capisse soltanto allora che la sua maestra era morta e gli prese un singhiozzo così convulso che dovettero portarlo via allora quelli ristettero e una guardia civica pigliò garoffi per mano e lo condusse aprendo la folla a una bottega di pastaio dove avevano ricoverato il ferito io tornai subito in classe ad aspettare mio padre c'erano ancora quasi tutti i sedetti accanto a garrone non ero allegro punto pensavo che era l'ultima volta che stavamo un'ora vicini non glielo avevo ancor detto a garrone verso settentrione egli si andava avvicinando alle regioni tropicali a grandi distanze trovava dei piccoli gruppi di case con una botteguccia e comprava qualche cosa da mangiare incontrava degli uomini a cavallo vedeva ogni tanto delle donne e dei ragazzi seduti in terra dalla voce d'una persona si fanno un'idea della statura noi giudichiamo l'animo d'un uomo dall'occhio essi dalla voce ricordano le intonazioni e gli accenti per anni poi domandò al ragazzo e tu vai a stare coi tuoi parenti sì se mi vorranno rispose non ti vogliono bene non lo so lo ha forse colto una palla di striscio pensò il capitano e notava tutti i suoi movimenti fremendo e lo eccitava gli parlava come se quegli avesse potuto sentirlo votini invece si tradisce si lamenta dei punti a casa sua e dice che il maestro fa delle ingiustizie e quando derossi risponde alle interrogazioni così pronto e bene me m'accorsi che piangeva salii e lo dissi a mia madre ho incontrato la mia maestra andava a mettersi a letto rispose mia madre che avea gli occhi rossi e poi soggiunse con grande tristezza guardandomi fisso e per mostrarci la sua contentezza ed esilararci uscendo in fretta fece mostra d'inciampare e di trattenersi al muro per non cadere ma seguitò ad accompagnarlo con gli occhi trepidando perché era un affar di minuti se non arrivava laggiù il più presto possibile col biglietto che chiedeva immediato soccorso o tutti i suoi soldati cadevano uccisi o egli doveva arrendersi e darsi prigioniero con loro in quel mentre un ragazzo dietro di lui si rizzò sul banco e si mise a fare la marionetta egli si voltò tutt'a un tratto il ragazzo risedette d'un colpo e restò lì col capo basso ad aspettare il castigo buono era piuttosto che tristo ma caparbio e difficile molto anche quando aveva il cuore stretto dal pentimento a lasciarsi sfuggire dalla bocca quelle buone parole che ci fanno perdonare capataz gli accostò al viso una lanterna e lo guardò poi disse sta bene il ragazzo gli baciò la mano stanotte dormirai in un carro soggiunse il capataz lasciandolo domattina alle quattro ti sveglierò buenas noches ma guai se gli dicono non è vero quando afferma una cosa getta fuoco dagli occhi allora e martella pugni da spaccare il banco e il viaggio non finiva mai mare e cielo cielo e mare oggi come ieri domani come oggi ancora sempre eternamente e accanto alla barella camminava una donna con un bimbo in braccio che pareva pazza e gridava di tratto in tratto è morto è morto è morto dietro alla donna veniva un ragazzo che aveva la cartella sotto il braccio e singhiozzava era appena arrivato che sentirono uno scalpitìo precipitoso accompagnato da un urrà formidabile e videro dalle finestre venir innanzi tra il fumo i cappelli a due punte dei carabinieri italiani la vita è vita e segue la legge della vita il progresso tu avevi ieri una madre in terra oggi hai un angelo altrove pobre nio esclamò il signore guardandolo in aria di pietà povero ragazzo è a centinaia di miglia di qua cordova una tempesta di soldi e di mezze lire si rovesciò sulle loro teste e sulle loro spalle e saltellò sul tavolo e il figliuolo sapeva che con suo padre in quelle cose era inutile insistere e non insistette ma ecco che cosa fece egli sapeva che a mezzanotte in punto suo padre smetteva di scrivere e usciva dal suo stanzino da lavoro per andare nella camera da letto il sindaco tutto bianco con una gran sciarpa tricolore si mise al tavolino in piedi tutti gli altri dietro e dai lati la banda cessò di suonare il sindaco fece un cenno tutti tacquero nell'uscir dalla scuola passando davanti a derossi votini ch'era un po confuso lasciò cascar la carta asciugante derossi gentile la raccattò e gliela mise nello zaino e l'aiutò ad agganciare la cinghia votini non osò alzare la fronte quanti ne morirono e quanti ne muoiono di continuo pensasti mai a quanti padri si logoraron la vita al lavoro a quante madri discesero nella fossa innanzi tempo consumate dalle privazioni a cui si condannarono per sostentare i loro figliuoli nel banco davanti al mio c'è un ragazzo che chiamano il muratorino perché suo padre è muratore una faccia tonda come una mela con un naso a pallottola ma fu un breve sollievo quell'immenso mare sempre eguale il calore crescente la tristezza di tutta quella povera gente che lo circondava il sentimento della propria solitudine tornarono a buttarlo giù il figliuolo gli disse un giorno babbo fammi lavorare in vece tua tu sai che scrivo come te tale e quale ma il padre gli rispose no figliuolo e quando s'esce ci pare un'eccezione la nostra un privilegio quasi non meritato di veder la gente le case il cielo oh non c'è nessuno di voi ne son certo che uscendo di là non sarebbe disposto a privarsi d'un po della propria vista la buca fu aperta si vide il caporale levarsi la tracolla e calarsi giù gli altri pompieri sopraggiunti lo seguirono nello stesso momento un'altissima scala porta mia madre glie l'ha detto e la salute cara maestra lei non si riguarda abbastanza eh non importa ha risposto col suo sorriso allegro insieme e malinconico regnava un silenzio profondo per lunghi tratti le rive e le acque solitarie e vastissime davan l'immagine d'un fiume sconosciuto in cui quella povera vela fosse la prima al mondo ad avventurarsi quegli occhi buoni e tristi che sfuggivano i suoi ma che lasciavano indovinare una storia di patimenti poi gli disse con voce piena di affetto attaccandogli la medaglia alla spalla bada gli disse il direttore schernire un soldato quand'è nelle file che non può né vendicarsi né rispondere è come insultare un uomo legato è una viltà non è mica ricco non può comprar molti libri ma egli conserva con gran cura i suoi libri di scuola e quelli che gli regalano i parenti e tutti i soldi che gli danno li mette da parte e li spende dal libraio in un numero così grande non si stentò a trovare un ragazzo per ciascuna regione italiana si trovarono nella sezione torquato tasso due rappresentanti delle isole un sardo e un siciliano portando nelle mani sanguinanti dai geloni un pezzo di legno per riscaldare la scuola ci sono centinaia di scuole quasi sepolte fra la neve anche là è stato bravo ma io l'ho sempre in mente come l'ho visto allora in mezzo a noi con quella faccia tranquilla e son sicuro che se ne ricorda anche lui del quarto del alle ragazze del popolo che vanno a scuola la domenica dopo aver lavorato tutta la settimana ai soldati che metton mano ai libri e ai quaderni quando tornano spossati dagli esercizi in platea trovai subito quel caro faccione di garrone e il piccolo capo biondo di nelli che stava stretto contro la sua spalla un po più in là vidi garoffi col suo naso a becco di civetta che si dava un gran moto per raccogliere gli elenchi stampati dei alla vostra mio buon maestro rispose mio padre stringendogli la mano e in fondo alla stanza c'era l'albergatore ed altri che guardavano e sorridevano in una maniera e con una voce gaia e il riso quasi d'un giovane e mio padre lo guardava lo guardava con la stessa espressione con cui lo sorprendo qualche volta a guardar me in casa quando pensa e sorride da sé è stato molto contento di veder mio padre ci ha fatto sedere e ha detto che stava meglio che l'occhio non era perduto non solo ma che a capo di pochi giorni sarebbe guarito fu una disgrazia ha soggiunto mi duole dello spavento che deve aver avuto quel povero ragazzo firenze napoli bologna palermo e a ognuno che passava tutto il teatro batteva le mani poi corsero tutti al tavolino verde a pigliar gli attestati il maestro cominciò a leggere l'elenco dicendo le sezioni le classi e i nomi lo guardava sempre e pareva che volesse dirgli qualcosa e si vergognasse ma ieri mattina finalmente si fece coraggio e lo fermò davanti a un portone e gli disse io li conosco già quasi tutti i parenti dei ragazzi a vederli sempre lì c'è una nonna curva con la cuffia bianca che piova o nevichi o tempesti viene quattro volte al giorno a accompagnare e a prendere un suo nipotino di prima superiore e quelle fosforescenze notturne che fanno parer l'oceano tutto acceso come un mare di lava non gli facevan l'effetto di cose reali ma di prodigi veduti in sogno ebbe delle giornate di cattivo tempo durante le quali restò chiuso continuamente nel dormitorio e di sbarrare precipitosamente le porte dopo aver lasciato alcuni morti e feriti pei campi sbarrate le porte i nostri accorsero a furia alle finestre del pian terreno e del primo piano e cominciarono a fare un fuoco fitto sopra gli assalitori io stavo copiando ieri sera una parte del racconto mensile dagli appennini alle ande che il maestro ci ha dato a copiare un poco a tutti tanto è lungo poi mi destai come da un sonno lunghissimo e capii che stavo meglio vedendo mio padre e mia madre che sorridevano e sentendo silvia che canterellava oh che triste sogno è stato era già avanzato negli anni il padre e il troppo lavoro l'aveva anche invecchiato prima del tempo non di meno per provvedere ai bisogni della famiglia oltre al molto lavoro che gl'imponeva il suo impiego tutto ciò che è bene sopravvive cresciuto di potenza alla vita terrena quindi anche l'amore di tua madre essa t'ama ora più che mai voglio vincere il sonno la sera saltar giù presto la mattina martellarmi il cervello senza riposo sferzare la pigrizia senza pietà triste nessuno l'ha più visto ridere dice mia madre dopo che gli è morto il figliuolo ch'era volontario è un bell'originale egli conta sempre i soldi che ha in tasca conta sulle dita lesto lesto e fa qualunque moltiplicazione senza tavola pitagorica e molte madri che accompagnavano i figliuoli fin nei banchi per guardare se c'era inchiostro nel calamaio e per provare la penna e si voltavano ancora di sull'uscio a dire oraggio ttenzione i raccomando la banda musicale stava in platea sotto il palco i maestri e le maestre riempivano tutta una metà della prima galleria che era stata riservata a loro e disparve al nostro sguardo così con la mano in alto onvalescenza giovedì non hai capito perché enrico non ti lasciai entrare per non mettere davanti a quei disgraziati lì nel mezzo della scuola quasi come in mostra un ragazzo sano e robusto troppe occasioni hanno già di trovarsi a dei paragoni dolorosi e gli fece un muso di lepre così bello e così buffo che tutta la classe diede in una sonora risata il maestro lo sgridò ma fu costretto a mettersi una mano sulla bocca per nascondere il riso quando veniva a aspettare il figliuolo alla porta perché ora è malata molti si misero a ridere forte allora crossi perse la testa e afferrato un calamaio glie lo scaraventò al capo di tutta forza quando viene un padre nella scuola a fare una partaccia al figliuolo egli ne gode quando uno piange egli ride trema davanti a garrone e picchia il muratorino perché è piccolo tormenta crossi perché ha il braccio morto schernisce precossi che tutti rispettano mio padre vuole che ogni giorno di vacanza io mi faccia venire a casa uno de miei compagni o che vada a trovarlo per farmi a poco a poco amico di tutti domenica andrò a passeggiare con votini quello ben vestito che si liscia sempre e che ha tanta invidia di derossi i faccia il favore di metterli vicini disse il signore al maestro il maestro mise betti nel banco di nobis quando furono al posto il padre di nobis fece un saluto ed uscì per due giorni stette accucciato come un cane a prua non mangiando quasi oppresso da un gran bisogno di piangere ogni sorta di tristi pensieri gli passava per la mente nessuno te la piglierà più povero ragazzo addio addio ci ricorderemo sempre di te alla sezione baretti dormi in pace bambino tutto è tuo tutto quello che mi vedo intorno in casa tutto quello che tocco tutto quello che mi veste e che mi ciba tutto quello che mi ammaestra e mi diverte tutto è frutto del tuo lavoro ed io non lavoro e garoffi quello del naso a uncino e dei francobolli che era tutto occupato a far l'elenco dei sottoscrittori a due centesimi per la lotteria d'un calamaio da tasca gli altri cicalavano e ridevano sonavano con punte di pennini piantate nei banchi al lavoro con tutta l'anima e con tutti i nervi al lavoro che mi renderà il riposo dolce i giochi piacevoli il desinare allegro al lavoro che mi ridarà il buon sorriso del mio maestro e il bacio benedetto di mio padre io darei volentieri questo po di vita che mi resta per vederti tornar buono obbediente come a quei giorni quando ti conducevo al santuario ti ricordi ferruccio che mi empivi le tasche di sassolini e d'erbe e io ti riportavo a casa in braccio addormentato sono i due più allegri della classe derossi e coretti mio padre ne rimase innamorato coretti aveva la sua maglia color cioccolata e il suo berretto di pel di gatto è un diavolo che sempre vorrebbe fare rimestare sfaccendare aveva poco mancò che gli rispondessi la riverisco come a un uomo io lo dissi poi a mio padre a casa non capisco stardi non ha ingegno non ha belle maniere è una figura quasi buffa eppure non m'ha fatto veder altro in un'ora aveva male agli occhi dal gran leggere a un certo momento passò nella stanza suo padre che è grosso e tozzo come lui con un testone come il suo e gli diede due o tre manate sulla nuca dicendomi con quel vocione è grazia se lo posso mandar a scuola ché il municipio gli dà i libri e i quaderni povero luigino che studierebbe tanto volentieri povera donna che sono ma era un fuoco d'inferno una grandine di palle di piombo che di fuori screpolava i muri e sbriciolava i tegoli e dentro fracassava soffitti mobili imposte battenti buttando per aria schegge di legno e nuvoli di calcinacci e frantumi di stoviglie e di vetri e intanto lavorava ed era contento dei fatti suoi anche per la speranza che la moglie sarebbe ritornata fra non molto tempo perché la casa pareva vuota senza di lei e girando liberamente per i corridoi e pei dormitori non si direbbe mai che son quegli sventurati che sono bisogna osservarli bene come sul mare uggiosi e interminabili ma il tempo era bello senonché i peones come se il ragazzo fosse stato il loro servitore obbligato diventavano di giorno in giorno più esigenti alcuni lo trattavano brutalmente con minacce tutti si facevan pensa a tutti quei morti in questo giorno enrico pensa alle tante maestre che son morte giovani intisichite dalle fatiche della scuola per amore dei bambini da cui non ebbero cuore di separarsi e mentre passava tra i banchi le baciavano le mani e le braccia perché senton tanta gratitudine per chi li benefica e sono molto affettuosi per far gli sdruccioloni più lesti quando vedemmo venir d'in fondo alla strada una folla di gente a passo affrettato tutti seri e come spaventati che parlavano a voce e il piccolo precossi col suo camiciotto di fabbro ferraio teneva sotto il braccio una pagnotta di due chilogrammi s'andò in omnibus fino alla gran madre di dio e poi su alla lesta per i colli che venendo a scuola per via dora grossa e vedendo un bimbo della prima inferiore sfuggito a sua madre cadere in mezzo alla strada a pochi passi da un omnibus che gli veniva addosso era accorso arditamente l'aveva afferrato e messo in salvo e n'aveva già un grosso fascio per farne qualche suo traffico che sapremo domani vicino alla porta c'era il venditor di legna con sua moglie vestiti a festa insieme al loro ragazzo che ha un terzo premio di seconda ma il ragazzo pareva che lo facesse per punto non degnò d'uno sguardo nemmeno il cappello votini che si cominciava a stizzire tirò fuori l'orologio l'aperse mi fece veder le rote e votini pure se ne accorse il maestro uscì per pochi minuti subito i vicini di derossi s'alzarono per uscir dal banco e venire a presentar solennemente la medaglia di carta a votini son già più di due anni che raccoglie francobolli e n'ha già delle centinaia d'ogni paese in un grande album che venderà poi al libraio quando sarà tutto pieno intanto il libraio gli dà i quaderni gratis perché egli conduce molti ragazzi alla sua bottega era la società che le strappava per la prima volta il figliuolo per non renderglielo mai più tutto intero era commossa ed io pure anni s'accorgono se in una stanza c'è più d'una persona anche se una sola parla e le altre restano immobili al tatto s'accorgono se un cucchiaio è poco o molto pulito le bimbe distinguono la lana tinta da quella di color naturale e non sapendo più che rispondergli perché aveva torto gli disse forte tuo padre è uno straccione betti arrossì fino ai capelli e non disse nulla ma gli vennero le lacrime agli occhi e tornato a casa ripeté la parola a suo padre era un bravo ragazzino aveva guadagnato la medaglia la settimana scorsa voleva bene a mio fratello e gli aveva regalato un salvadanaio rotto mia madre lo carezzava sempre quando lo incontrava coretti padre tentò di entrare sotto il porticato ma gli fu impedito allora pensò di cacciarsi in prima fila nella folla che facea ala all'uscita e aprendosi il passo coi gomiti riuscì a spingere innanzi anche noi noi diamo un genovese e un calabrese te coraci col piemontese saranno dodici è bello non vi pare saranno i vostri fratelli di tutte le parti d'italia che vi daranno i premi lunedì egli ci avrebbe dettato la descrizione della festa in luogo del racconto mensile poi rivoltosi a garrone che stava col capo basso gli disse garrone fa uno sforzo e scrivi anche tu quello che io detto le porte delle classi erano aperte rimasi meravigliato quando cominciarono le lezioni a vedere come tutti stavano attenti con gli occhi fissi e non si capisce dice mia madre è così mite e timida con quel filo di voce sempre eguale che appena si sente e non grida non s'adira mai eppure tiene i ragazzi quieti che non si sentono i più monelli chinano il capo solo che li ammonisca col dito nobis può fare il paio con franti non si commossero né l'uno né l'altro questa mattina davanti allo spettacolo terribile che ci passò sotto gli occhi veniva giù verso di noi per la viottola un vecchio piccolo con la barba bianca con un cappello largo appoggiandosi a un bastone strascicava i piedi e gli tremavan le mani è lui ripeté mio padre affrettando il passo appena entrato si levò il cappello a cencio ch'era tutto bagnato di neve e se lo ficcò in un taschino poi venne innanzi con quella sua andatura trascurata d'operaio stanco e gli è un grande dolore il vedere che voi altri non ve n'accorgete o ne abusate rispetta ama il tuo maestro figliuolo amalo perché tuo padre lo ama e lo rispetta perché egli consacra la vita al bene di tanti ragazzi che lo dimenticheranno che le madri portano in giro come in trionfo superbe della loro bellezza e mi sarei prese tutte quelle povere teste me le sarei strette tutte sul cuore disperatamente ma no egli ribatté e per costringere il ragazzo a guardare gli mise l'orologio davanti al viso e gli disse di tu guarda non è vero che è tutto d'oro il ragazzo rispose secco non lo so che stava col viso basso e fattogli alzare il viso lo fissò negli occhi e gli disse tu sei un'anima nobile garrone colto il momento mormorò non so che parole nell'orecchio al maestro e questi voltatosi verso i quattro colpevoli disse bruscamente tutto il resto fiammeggiava e quel piccolo tratto era coperto di neve e di ghiaccio e non c'era dove aggrapparsi è impossibile che passi gridava la folla di sotto il caporale s'avanzò sull'orlo del tetto la mamma ci guardò meravigliata e silvia cominciò il babbo è senza denari è vero che dici rispose la mamma arrossendo non è vero che ne sai tu chi te l'ha detto dicendogli la conservi per mia memoria il vecchio tentò di renderla e di riprender la sua ma mio padre era già dentro e aveva richiuso lo sportello che insultavano intimavan la resa minacciavan l'eccidio qualche soldato impaurito si ritraeva dalle finestre i sergenti lo ricacciavano avanti e che se verrà giorno in cui dovrò dare per te il mio sangue e la mia vita darò il mio sangue e morrò gridando al cielo il tuo santo nome e mandando l'ultimo mio bacio alla tua bandiera benedetta pur ch'io torni a vedervi tutti e due tranquilli di buon umore come prima in mezzo alla vostra silvia e al vostro enrico che vi vogliono tanto bene che darebbero la loro vita per voi egli non aperse bocca povero padre mio ma questa mattina sedendo a tavola provai insieme un gran piacere e una gran tristezza io trovai sotto il tovagliolo la mia scatola e silvia ci trovò il suo ventaglio il quale se li è ingessati lavorando e quello che si fa lavorando non è sudiciume è polvere è calce è vernice è tutto quello che vuoi ma non sudiciume il lavoro non insudicia ora tu stai per separarti dai tuoi maestri e dai tuoi compagni e io debbo darti una notizia triste la separazione non durerà soltanto tre mesi ma sempre tuo padre per ragioni della sua professione deve andar via da torino e noi tutti con lui nude e tetre come spelonche dove i ragazzi soffocano dal fumo o battono i denti dal freddo guardando con terrore i fiocchi bianchi che scendono senza fine io non so non osavo scherzare con lui non mi pareva vero che avesse solamente un anno più di me e quando mi disse a rivederci sull'uscio con quella faccia che par sempre imbronciata tutto quello che gli accadde da quel momento fino alla sera del giorno appresso gli rimase poi nella memoria confuso ed incerto come una fantasticheria di febbricitante e poi sentii come una mano che mi desse uno spintone nelle spalle e mi trovai tra le sue braccia egli mi baciò e disse mai più baruffe tra di noi non è vero mai più mai più risposi e ci separammo contenti poi disse e io che lo credevo morto da vent'anni sapete che è ancora vivo il mio primo maestro elementare vincenzo crosetti di fronte alla porta della scuola dall'altra parte della via stava con un braccio appoggiato al muro e colla fronte contro il braccio uno spazzacamino molto piccolo tutto nero in viso col suo sacco e il suo raschiatoio alzò un grosso martello e cominciò a picchiare spingendo la parte rovente ora di qua ora di là tra una punta dell'incudine e il mezzo e rigirandola in vari modi famiglia e si levava pensando che una qualche notte suo padre si sarebbe svegliato e l'avrebbe sorpreso o che pure si sarebbe accorto dell'inganno per caso contando le fasce due volte le accerto che me ne ricorderò fin che avrò vita mio padre diede il braccio al maestro questi prese per mano me e discendemmo per la viottola spose di vent'anni uomini nel fior delle forze vecchie ottuagenarie giovinetti martiri eroici e oscuri dell'infanzia così grandi e così gentili che non fa tanti fiori la terra è un bel ragazzo un bel visetto rotondo e bruno di monello con tanti riccioli neri che gli scappan fuori dal cappello a cono è vestito da pagliaccio ficcato dentro a una specie di saccone con le maniche bianco ricamato di nero e ha le scarpette di tela spezzata in sette stati e oppressa da stranieri e da tiranni era risorta in uno stato solo indipendente e libero dopo un regno di ventinove anni ch'egli aveva fatto illustre e benefico col valore maledizione gridò l'ufficiale accorrendo il ragazzo batté la schiena per terra e restò disteso con le braccia larghe supino un rigagnolo di sangue gli sgorgava dal petto a sinistra eh non esce mica subito disse una guardia ora gli fanno un discorso coretti padre non stava più nella pelle ah quando ci penso disse io lo vedo sempre là sta bene tra i colerosi e i terremoti e che so altro il carbonaio rimase qualche momento sopra pensiero guardando i due ragazzi vicini poi s'avvicinò al banco e fissò nobis con espressione d'affetto e di rammarico come se volesse dirgli qualcosa e nobis pure e quando fu lassù prese un'impostatura da imperatore ma votini sdrucciolò due volte nonostante il suo bel vestito nuovo a righette azzurre fatto apposta per la ginnastica una brutta cosa accadde questa mattina già il primo e il secondo giorno avevan fatto chiasso nella scuola perché il supplente ha una gran pazienza e non fa che dire state zitti state zitti vi prego mio padre m'accennò il più piccolo che aveva i galloni e mi disse stringi la mano al caporale robbino il caporale si fermò e mi porse la mano sorridendo con una grande pacatezza ragionando col buon senso d'un uomo altri ci sono andati diceva e più piccoli di me una volta che son sul bastimento arrivo là come un altro prendila portala per mia memoria caro ragazzo per memoria della mamma di nelli che ti ringrazia e ti benedice mio una medaglia ben data ao uesta mattina venne a dar le medaglie il sovrintendente scolastico un signore con la barba bianca vestito di nero avevamo anche delle barchette di cuoio e dei bicchieri di latta garrone portava una zucca con dentro del vino bianco coretti la fiaschetta da soldato di suo padre piena di vino nero io cercai in platea suo padre e sua madre e vidi che ridevano coprendosi la bocca con una mano poi passò derossi tutto vestito di turchino coi bottoni luccicanti con tutti quei riccioli d'oro svelto disinvolto con la fronte alta io ti domando scusa della parola ingiuriosa insensata ignobile che dissi contro tuo padre al quale il mio si tiene onorato di stringere la mano che le spediva a genova aggiungendovi qualche riga di suo guadagnando ottanta lire al mese e non spendendo nulla per sé mandava a casa ogni tre mesi una bella somma entrò il direttore con un nuovo iscritto un ragazzo di viso molto bruno coi capelli neri con gli occhi grandi e neri con le sopracciglia folte e raggiunte sulla fronte mia in una soffitta ì eri sera con mia madre e con mia sorella silvia andammo a portar la biancheria alla donna povera raccomandata dal giornale io portai il pacco e vedeva a traverso al fumo pei campi le divise bianche degli austriaci che venivano avanti lentamente la casa era posta sulla sommità d'una china ripida e non aveva dalla parte della china che un solo finestrino alto giovedì questa mattina io avevo finito di copiare la mia parte del racconto dagli appennini alle ande e stavo cercando un tema per la composizione libera che ci diede da fare il maestro ma non mi pare la pioggia esclamò impallidendo va a vedere ma soggiunse subito no resta qui e afferrò ferruccio per la mano egli si riscosse e si rimise al lavoro ma la sera dopo e i giorni seguenti fu la cosa medesima e peggio sonnecchiava sui libri si levava più tardi del solito studiava la lezione alla stracca pareva svogliato dello studio caro figliuol mio fortunato che nel giorno dei morti non hai ancora da piangere nessuno ecco qui questo non è solamente un buon ragazzo questo è un galantuomo e un gentiluomo ed egli abbassò la sua grossa testa rapata sorridendo di nascosto con me quella della penna azzurra raccoglieva tutto e contava a voce alta otto dieci quindici ma ci voleva altro allora comparve una più grande di tutte che pareva quasi una maestrina e diede mezza lira e tutte a farle festa i parve che somigliasse un poco a coretti nel viso ma più rosso suo padre e sua madre tenevan gli occhi fissi sul tavolo tutti gli sorridono e lo pigliano per una mano o per un braccio quando va attorno a raccogliere i lavori con quella sua maniera graziosa ne vide una davanti a sé che gli diede una scossa al sangue la raggiunse la guardò era una negra e andava andava affrettando il passo egli non rispose e senz'alzar la testa dal banco mise la sua mano nella mia e ve la tenne un pezzo all'uscita nessuno gli parlò d'interrogarlo e gli raccontò rapidamente i casi suoi ora son senza soldi ecco bisogna che lavori trovatemi voi del lavoro da poter mettere insieme qualche lira io faccio qualunque cosa porto roba spazzo le strade posso far commissioni anche lavorare in campagna e i premiandi principiarono a salire e a sfilare erano appena saliti i primi quando si sentì di dietro alle scene una musica leggiera leggiera di violini che non cessò più per tutta la durata dello la scialuppa a mare gridò il capitano una scialuppa l'ultima che restava fu gettata all'acqua e quattordici marinai con tre passeggieri vi scesero il capitano rimase a bordo discenda con noi gridarono di sotto poi quando scese cominciò a fare il giro del circo col cappello da pagliaccio tra le mani e tutti ci gettavan dentro soldi e confetti io tenni pronti due soldi ma quando fu in faccia a me invece di porgere il cappello lo tirò indietro mi guardò e passò avanti i pare l'altro giorno che avevo lo zaino sulle spalle e il fucile tra le mani in mezzo a quel tramestio la mattina del giugno quando s'era per venire ai ferri umberto andava e veniva coi suoi ufficiali mentre tonava il cannone lontano in un momento tutto il giardino fu coperto di bricioline come se ci avessero sparso del becchime per uno stormo d'uccelli mangiavano in tutte le più strane maniere come i conigli i topi i gatti rosicchiando leccando succhiando stacca quella che va a santiago dell'estero il capataz gli annunciò che dovevano separarsi gli diede qualche indicazione intorno al cammino gli legò la sacca sulle spalle in modo che non gli desse noia a camminare e tagliando corto come se temesse di commuoversi lo salutò quelli che saranno ufficiali del genio e dell'artiglieria circa trecento vestiti di nero passarono con una eleganza ardita e sciolta di soldati e di studenti diplomi e medaglie in un canto della platea vidi il muratorino seduto accanto a sua madre e da un'altra parte c'era il direttore e dietro di lui la testa rossa del mio maestro di seconda eran venuti alle mani secondo il solito e per giunta aveva giocato e perduto tutti i suoi soldi e lasciato il berretto in un fosso ha viso il maestro malato ao eri sera uscendo dalla scuola andai a visitare il mio maestro malato e ti benedica in campagna ì l mio buon padre mi perdonò anche questa volta e mi lasciò andare alla scampagnata che si era combinata mercoledì col padre di coretti il rivenditor di legna crescere d'essere stata per tanti anni la tua più fida compagna ma tu scrivimi una buona parola sopra questo stesso quaderno e io ripasserò a leggerla prima di sera io stesso vedi dovrei raddoppiare il mio lavoro io contavo questo mese sopra una gratificazione di cento lire alle strade ferrate e ho saputo stamani che non avrò nulla ieri passava un reggimento di fanteria e cinquanta ragazzi si misero a saltellare intorno alla banda musicale cantando e battendo il tempo colle righe sugli zaini e sulle cartelle e chi piange perché ha comprato un quaderno numero due invece di numero uno cinquanta in una classe che non san nulla con quei manini di burro e dover insegnare a scrivere a tutti bottini s'alzò e avvicinatosi al tavolino aperse un cassetto lungo che conteneva molti piccoli pacchi tutti legati con un cordoncino e su ciascuno c'era scritta una data di quattro cifre nelli cominciò a arrampicarsi stentava poverino faceva il viso pavonazzo respirava forte gli colava il sudore dalla fronte ma questa mattina si passò la misura si faceva un ronzìo che non si sentivan più le sue parole ed egli ammoniva pregava ma era fiato sprecato nella prima giornata della battaglia di custoza il luglio del una sessantina di soldati d'un reggimento di fanteria del nostro esercito bene ma derossi non lo guarda neppure quant'è lungo e garrone quando gli riportarono che nobis sparlava di lui rispose ha una superbia così stupida che non merita nemmeno i miei scapaccioni quanto deve aver faticato povero stardi il maestro glielo disse questa mattina benché fosse impaziente e di malumore quando diede le medaglie bravo stardi chi la dura la vince come un povero fanciullo senza protezione e senza conforto come ti ricorderai allora d'ogni amarezza che le avrai cagionato e con che rimorsi le sconterai tutte infelice quei luoghi in cui lo sguardo di sua madre s'era posato la notte uno dei barcaiuoli cantava quella voce gli rammentava le canzoni di sua madre quando l'addormentava bambino l'ultima notte all'udir quel canto singhiozzò il barcaiuolo una disgrazia ti potrebbe toglier tuo padre mentre sei ancora ragazzo fra due anni fra tre mesi domani ah povero enrico mio come vedresti cambiar tutto intorno a te allora scusi tanto lei signorino che è così buono che vuol tanto bene al mio figlio mi faccia la grazia d'accettare questo piccolo ricordo d'una povera mamma e tirò fuori dalla cesta degli erbaggi una scatoletta di cartoncino bianco e dorato cielo io m'inginocchio davanti a voi come quando ero bambino e vi ringrazio vi ringrazio con tutta la tenerezza che mi avete messo nell'anima in dodici anni di sacrificio e d'amore coretti era contento questa mattina perché è venuto ad assistere al lavoro d'esame mensile il suo maestro di seconda coatti un omone con una grande capigliatura crespa la distribuzione dei premi ma erso le due il teatro grandissimo era affollato platea galleria palchetti palcoscenico tutto pieno gremito migliaia di visi dove chi ha molto amato sulla terra ritroverà le anime che ha amate in un mondo senza colpe senza pianto e senza morte ma dobbiamo rendercene degni tutti di quell'altra vita e allora tutto sarebbe finito naturalmente senza un atto della sua volontà ch'egli non si sentiva il coraggio di compiere e così continuava dunque ferruccio disse la vecchia asciugandosi gli occhi me lo prometti che sarai buono che non farai mai più piangere la tua povera nonna un nuovo rumor leggiero la interruppe quasi egli tese l'orecchio col respiro sospeso non sentì rumore origliò alla serratura dell'uscio che aveva alle spalle nulla tutta la casa dormiva pulite un poco il frontespizio a questo bestione di babbo e allora precossi coprì di baci il viso nero di suo padre fin che fu anche lui tutto nero ho avuto un bel correre gobbo m'han visto subito arrivavo venti minuti prima se non mi coglievano per fortuna che ho trovato subito un capitano di stato maggiore da consegnargli il biglietto ma è stato un brutto discendere dopo quella carezza ma il maestro crollò il capo come per dire non ci rivedremo più sì sì ripeté mio padre a rivederci e quegli rispose alzando la mano tremola al cielo lassù mille italiani son morti per la patria felici morendo di vederlo passar di lontano vittorioso migliaia si sarebbero fatti uccidere per lui di poterla ripercorrere tutta col pensiero la tua città la tua piccola patria quella che è stata per tanti anni il tuo mondo dove hai fatto i primi passi al fianco di tua madre provato le prime commozioni aperto la mente alle prime idee trovato i primi amici c'eran molti parenti questa mattina c'era fra gli altri il rivenditore di legna il padre di coretti tutto il ritratto del suo figliuolo svelto allegro coi suoi baffetti aguzzi e un nastrino di due colori all'occhiello della giacchetta ma se non guarissi più vedi di fortificarti nell'aritmetica che è il tuo debole fa uno sforzo non si tratta che d'un primo sforzo perché alle volte non è mancanza di attitudine è un preconcetto è come chi dicesse una fissazione e su cui teneva una mano aveva il viso bruno e i capelli neri e ondulati che gli scendevan quasi sulle spalle era vestito meschinamente con una coperta lacera sopra le spalle e una vecchia borsa di cuoio a tracolla e si vedevan qua e là delle persone immobili come statue istupidite con gli occhi dilatati e senza sguardo delle facce di cadaveri e di pazzi sua madre gli mandò un bacio col ventaglio stardi promosso con sessantasette settantesimi ma a sentire quel bel voto egli non sorrise neppure e non staccò i pugni dalle tempie l'ultimo fu votini che era venuto tutto ben vestito e pettinato promosso e intanto sorreggeva la madre del ferito che si copriva il viso con le mani uscirono adagiarono il ragazzo nella carrozza la carrozza partì e allora rientrammo tutti nella scuola in silenzio era la prima volta che doveva separarsi da me per due ore e lasciarmi fuori di casa in altre mani che quelle di mio padre nelle mani d'una persona sconosciuta insomma c'era un bimbo che si teneva appuntato un grissino sul petto e lo andava ungendo con una nespola come se lustrasse una sciabola delle bambine spiaccicavano nel pugno delle formaggiole molli siamo andati in piazza castello a veder la rassegna dei soldati che sfilarono davanti al comandante del corpo d'esercito in mezzo a due grandi ali di popolo e visto un ragazzo che aveva il viso tutto rosso di bollicine smise di dettare gli prese il viso fra le mani e lo guardò poi gli domandò che cos'aveva e gli posò una mano sulla fronte per sentir s'era calda eterna t'amo patria sacra e ti giuro che amerò tutti i figli tuoi come fratelli che onorerò sempre in cuor mio i tuoi grandi vivi e i tuoi grandi morti disprezza le differenze di fortuna e di classe sulle quali i vili soltanto regolano i sentimenti e la cortesia pensa che uscì quasi tutto dalle vene dei lavoratori delle officine e dei campi il sangue benedetto che ci ha redento la patria il maestro disse vieni giù ma egli no si sforzava s'ostinava io m'aspettavo da un momento all'altro di vederlo ruzzolar giù mezzo morto povero nelli passava una compagnia d'alpini con le trombe passarono due carabinieri a cavallo di galoppo era un sereno che smagliava la madre si mise una mano sugli occhi il padre teneva il mento sul petto il sindaco strinse la mano a tutti e due e preso il decreto della decorazione legato con un nastro lo porse alla donna poi si rivolse al ragazzo e disse io non sono invidioso di quelli che guadagnano la prima medaglia con le protezioni e le ingiustizie era un biglietto che voleva mandare a derossi sarà molto cambiato dopo quarantaquattro anni appena arrivati a condove andammo a cercare la nostra antica giardiniera di chieri che ha una botteguccia in un vicolo povero figliuolo rispose la donna io non so posso domandare al ragazzo del cortile egli conosceva il giovane che faceva commissioni per merelli può darsi che sappia dir qualche cosa i fa tristezza ora a pensare che un giorno ci separeremo con derossi con qualche altro continueremo a far gli studi insieme forse ma tutti gli altri e il figliuolo minore in special modo che amava moltissimo sua madre si rattristava non si poteva rassegnare alla sua lontananza ma trascorso un anno dalla partenza dopo una lettera breve nella quale essa diceva di star poco bene di salute non ne ricevettero più e allora mario con una voce che non parea più la sua gridò lei è più leggiera a te giulietta tu hai padre e madre io son solo ti do il mio posto va giù ed egli sa combinar bene i colori mette i volumi bianchi accanto ai rossi i gialli accanto ai neri gli azzurri accanto ai bianchi in maniera che si vedan di lontano e facciano bella figura e si diverte poi a variare le combinazioni a un suo cenno tutti i ragazzi della platea s'alzarono in piedi a un altro cenno cominciarono a cantare erano settecento che cantavano una canzone bellissima settecento voci di ragazzi che cantano insieme coretti disse forte l'istituto dei ciechi è in via nizza voi dite ciechi ciechi disse il maestro così come direste malati e poveri o che so io i quali risposero agitando le mani i cappelli i fazzoletti tutti ritti in piedi e commossi dopo di che la banda sonò ancora una volta e il pubblico mandò un ultimo saluto fragoroso ai dodici ragazzi di tutte le provincie ai ventinove anni più fortunati e più benedetti della sua storia fu un momento grande e solenne lo sguardo l'anima di tutti trepidava tra il feretro e le bandiere mio padre disse il suo nome alberto bottini e l'anno che era stato a scuola da lui e dove e soggiunse lei non si ricorderà di me è naturale ma io riconosco lei così bene hai visto i miei stivali da ufficiale lo disse per farli guardar da quell'altro ma quegli non gli badò allora abbassò il piede e mi mostrò le sue nappine di seta e mi disse guardando di sott'occhio il ragazzo che quelle nappine di seta non gli piacevano e e provo quasi vergogna io che in tutto quel tempo non ho fatto che scarabocchiare di mala voglia quattro paginuccie ah sono scontento scontento enrico io m'avvicinai al letto egli mi pose una mano sulla spalla e disse bravo figliuolo hai fatto bene a venir a trovare il tuo povero maestro son ridotto a mal partito come vedi caro il mio enrico mandati sopra un'altura a occupare una casa solitaria si trovarono improvvisamente assaliti da due compagnie di soldati austriaci che tempestandoli di fucilate da varie parti appena diedero loro il tempo di rifugiarsi nella casa per salir più facile s'eran tutti impiastrati le mani di pece greca colofonia come la chiamano e si sa che è quel trafficone di garoffi che la provvede a tutti in polvere vendendola un soldo al cartoccio e guadagnandoci un tanto l'aveva imbarcato su quel piroscafo dandogli una lettera per il questore di genova che doveva rimandarlo ai suoi parenti ai parenti che l'avevan venduto come una bestia petto per comprimere i battiti del cuore che gli saltava alla gola una vecchia venne ad aprire con un lume in mano il ragazzo non poté parlar subito chi cerchi domandò quella in spagnuolo l'ingegnere mequinez disse marco che si presentarono al proscenio schierati con le mani intrecciate sotto una pioggia di mazzetti di fiori dice che appena finite le scuole metterà su un negozio un commercio nuovo che ha inventato lui è stato tutto contento ché gli ho dato dei francobolli esteri e m'ha detto appuntino quando si rivende ciascuno per le collezioni i giorni che si succedevano vuoti e monotoni gli si confondevano nella memoria come accade ai malati gli parve d'esser in mare da un anno e ogni mattina svegliandosi provava un nuovo stupore di esser là solo in mezzo a quell'immensità d'acqua in viaggio per ed io dicevo tra me mi difenderò ma non batterò ma ero scontento triste non sentivo più il maestro infine arrivò il momento d'uscire la ragazzina era stata condotta a londra l'anno avanti da una zia vedova che l'amava molto e a cui i suoi parenti poveri l'avevan concessa per qualche tempo fidando nella promessa d'un'eredità vestiti in mille modi parlanti in mille lingue dalle ultime scuole della russia quasi perdute fra i ghiacci alle ultime scuole dell'arabia ombreggiate dalle palme e d'un guizzo stardi si rimise in piedi avvinghiò franti alla vita e con uno sforzo furioso lo stramazzò sul selciato e gli cascò con un ginocchio sul petto ah l'infame che ha il coltello gridò un uomo accorrendo per disarmare franti trovai dei ragazzi cresciuti ingrassati al pian terreno dove s'eran già fatte le ripartizioni c'erano dei bambini delle prime inferiori che non volevano entrare nella classe e s'impuntavano come somarelli anche le maestre uscivan dalla scuola di corsa ridendo anche la mia maestra di prima superiore poveretta correva a traverso al nevischio riparandosi il viso col suo velo verde e tossiva arrivata allora s'appoggiò al cornicione della casa davanti alle finestre da cui uscivano fiamme e urli da pazzi ma si credeva che fosse tardi nessuno si salva più gridavano i pompieri bruciano è finita son morti e così fecero mio padre scrisse un articolo bello e pieno di scherzi che diceva tutto quello che noi vediamo dalla finestra e metteva voglia di conoscere e di carezzare il piccolo artista e il pittore schizzò un ritrattino somigliante e grazioso che fu pubblicato sabato sera è venuta oggi a casa nel momento che stavo per uscire con mia madre per portar biancheria a una donna povera raccomandata dalla gazzetta non avevo mai visto come è bella una scuola serale c'eran dei ragazzi da dodici anni in su e degli uomini con la barba che tornavano dal lavoro portando libri e quaderni ora sono tre giorni che sta lavorando attorno a una lettera di otto pagine con ornati a penna nei margini per l'onomastico di sua madre che spesso viene a prenderlo ed è alta e grossa come lui e simpatica allora disse il vecchio mi permetta caro signore mi permetta e fattosi innanzi abbracciò mio padre la sua testa bianca gli arrivava appena alla spalla mio padre appoggiò la guancia sulla sua fronte ah questo è certamente il caso più strano di tutto l'anno mio padre mi condusse ieri mattina nei dintorni di moncalieri a vedere una villa da prendere a pigione per l'estate prossima dopo venne un vecchio con la testa calva e la barba bianca passarono dei soldati d'artiglieria di quelli che venivano alla scuola serale nella nostra sezione io debbo morire al mio posto rispose il capitano incontreremo un bastimento gli gridarono i marinai ci salveremo discenda lei è perduto mia sorella silvia uscendo dalla sua sezione vide tutto e tornò a casa piena di spavento ecco quello che accadde franti col suo berretto di tela cerata schiacciato sur un orecchio ventisette giorni durò il viaggio ma gli ultimi furono i migliori il tempo era bello e l'aria fresca egli aveva fatto conoscenza con un buon vecchio lombardo che andava in america a trovare il figliuolo coltivatore di terra vicino alla città di rosario cordova egli ripeteva quel nome cordova come il nome d'una di quelle città misteriose delle quali aveva inteso parlare nelle favole ma poi pensava mia madre è passata di qui ha visto queste isole quelle rive e allora non gli parevan più tanto strani pioveva tirava vento ferruccio e la nonna ancora levati stavano nella stanza da mangiare tra la quale e l'orto c'era uno stanzino ingombro di mobili vecchi e lui non può patir nessuno e finge di disprezzar sopra tutti derossi perché è il primo e garrone perché tutti gli voglion bene il sergente tirò su la corda e disparve il capitano s'affacciò impetuosamente al finestrino e vide il ragazzo che volava giù per la china c'era scritto in testa alberto bottini dettato tre aprile io padre riconobbe subito la sua grossa scrittura di ragazzo ieri sera andai alla sezione femminile accanto alla nostra per dare il racconto del ragazzo padovano alla maestra di silvia che lo voleva leggere settecento ragazze ci sono lo stuzzicavano colle righe gli buttavano in faccia delle scorze di castagne e gli davan dello storpio e del mostro contraffacendolo col suo braccio al collo quando io vedo te che preghi mi pare impossibile che non ci sia nessuno che ti guardi e ti ascolti io credo allora più fermamente che c'è una bontà suprema e una pietà infinita io credetti che garoffi cascasse in terra vieni gli disse risolutamente garrone io ti difendo e afferratolo per un braccio lo spinse avanti sostenendolo come un malato un signore alto con tutta la barba nera molto serio che viene quasi ogni giorno ad accompagnare il figliuolo ieri mattina nobis si bisticciò con betti uno dei più piccoli figliuolo d'un quella immagine dolce e buona avrà sempre per te un'espressione di tristezza e di rimprovero che ti metterà l'anima alla tortura diede ancora dei buoni consigli li baciò tutti e se n'andò singhiozzando ora nessuno la rivedrà mai più ricordatevi di lei figliuoli il piccolo precossi che era stato suo scolaro nella prima superiore chinò la testa sul banco e si mise a piangere quando arrivava una maestra e diceva avanti e quelli avanti tre o quattro passi e giù un'altra cucchiaiata e avanti ancora fin che arrivavano al proprio posto dopo aver beccato a scrocco una mezza minestrina la seconda medaglia l'ha meritata questa settimana l'alunno pietro precossi meritata per i lavori di casa per le lezioni per la calligrafia per la condotta per tutto vorrei vedere che tu non andassi a cercar coretti e precossi dovunque fossero tu ci andrai e passerai delle ore in loro compagnia e vedrai studiando la vita e il mondo quante cose potrai imparare da loro che nessun altri ti saprà insegnare che scortecciava un piccolo ramo con un coltello per farsene un bastoncino da una finestra della casa spenzolava una larga bandiera tricolore dentro non c'era nessuno tutti parevan fuor di sé dall'allegrezza perfino precossi il figliuolo del fabbro quello pallidino che non ride mai e robetti quello che salvò il bimbo dall'omnibus poverino che saltellava con le sue stampelle ricombatté per roma nel lottò nel contro i tedeschi in difesa della francia egli aveva la fiamma dell'eroismo e il genio della guerra combatté in quaranta combattimenti e ne vinse trentasette l'inverno voi festeggiate l'inverno ma ci son dei ragazzi che non hanno né panni né scarpe né fuoco ce ne son migliaia i quali scendono ai villaggi con un lungo cammino è morto a settantacinque anni era nato a nizza figliuolo d'un capitano di bastimento a otto anni salvò la vita a una donna a tredici tirò a salvamento una barca piena di compagni che naufragavano strada circondarono coraci lo presero per le gambe lo levaron su e cominciarono a portarlo in trionfo gridando viva il deputato della calabria non dovresti aver cuore di farmi soffrire di far piangere la mamma della tua mamma così vecchia vicina al suo ultimo giorno la tua povera nonna che t'ha sempre voluto tanto bene che ti cullava per notti e notti intere quand'eri bimbo di pochi mesi allora il maestro andò in collera vostro padre vi darà torto come fece altre volte e poi non c'è che il maestro in iscuola che giudichi e punisca va su sempre diritto leggendo i nomi delle vie a tutte le cantonate finirai con trovare la tua il ragazzo lo ringraziò e infilò la via che gli s'apriva davanti uno squadrone lanciato ventre a terra e un balenìo fulmineo di lame mulinate per aria calate sui capi sulle spalle sui dorsi dovunque il guardo io giro immenso iddio ti vedo derossi rispose di no e votini subito io le so in casa non rimaneva che la nonna paralitica delle gambe e ferruccio un ragazzo di tredici anni era una casetta col solo piano terreno posta sullo stradone a un tiro di fucile da un villaggio poco lontano da forlì città di romagna non riesco a pestarmela nella testa mio padre ha detto che sarà qui alle sette per darvi i soldi disse poi all'uomo del carro il carro partì vieni un momento in bottega mi disse coretti era da aspettarsela franti cacciato dal direttore volle vendicarsi e aspettò stardi a una cantonata dopo l'uscita della scuola quand'egli passa con sua sorella che va a prendere ogni giorno a un istituto di via dora grossa gli uomini s'alzarono in piedi le signore si misero a sventolare i fazzoletti e il povero ragazzo si fermò in mezzo al palcoscenico sbalordito e tremante e quel trafficone di garoffi tutto affaccendato a fabbricare ventagli di carta rossa ornati con figurine di scatole di fiammiferi che vende a due centesimi e pensare che ora son nel periodo migliore della loro malattia ché quasi non soffron più ma chi può dire quello che soffrirono durante il primo deformarsi del corpo quando col crescere della loro infermità vedevano diminuire l'affetto intorno a sé poveri bambini poi c'è il direttore alto calvo con gli occhiali d'oro con la barba grigia che gli vien sul petto tutto vestito di nero e sempre abbottonato fin sotto il mento e quando lo guardo mi fa un sorriso con gli occhi socchiusi come per dirmi ebbene enrico siamo amici ma fa ridere grande e grosso com'è tutti rabbrividirono e stettero a guardar col respiro sospeso passò un immenso evviva salì al cielo il caporale riprese la corsa e arrivato al punto minacciato e tratto tratto egli smetteva la penna per fregarsi le mani e poi ricominciava con più alacrità tendendo l'orecchio e sorrideva e per un nulla si commove e allora parla con grande tenerezza ma almeno i bimbi le si affezionano le ha detto mia madre molti sì ha risposto ma poi finito l'anno la maggior parte non ci guardan più proponiti quindi fin d'ora di conservarti quei buoni amici anche dopo che sarete divisi e coltivali fin d'ora di preferenza appunto perché son figliuoli mio padre mi condusse nei primi posti accanto all'entrata avevano affisso la gazzetta il circo era stipato molti spettatori avevano la gazzetta in mano e la mostravano al pagliaccino che rideva e correva or dall'uno or dall'altro tutto felice il padre di precossi il fabbro ferraio pallido come al solito col viso torvo coi capelli negli occhi col berretto per traverso malfermo sulle gambe era un sottosopra da non descriversi quando improvvisamente entrò il bidello e disse signor maestro il direttore la chiama poi lentamente quasi non avvedendosene e fissandolo sempre alzò la mano al capo e si levò il cheppì signor capitano esclamò il ragazzo meravigliato cosa fa signor capitano per me per un momento non si sentì altro che il respiro affannoso di tutti e quattro e lo scrosciar della pioggia la vecchia metteva dei rantoli fitti e aveva gli occhi fuor del capo quello che teneva il ragazzo gli disse nell'orecchio dove tiene i danari tuo padre vestito da soldato con la medaglia al valore che guadagnò nel nel quadrato del principe umberto lo stesso viso del figliuolo con quegli occhi vivi e quel sorriso così allegro tornammo nella cucina e si vedeva che provava piacere a respirar l'aria del giardino che veniva per le finestre aperte piena d'un buon odor fresco di terra e di foglie che faceva pensare alle passeggiate in campagna c'è un capataz un commerciante che parte domattina per tucuman con le sue carretas e i suoi bovi va a vedere se ti vuol prendere offrendogli i tuoi servizi ti darà forse un posto sur un carro va subito il ragazzo afferrò la sacca era quasi mezzogiorno non incontrammo nessun altro in pochi minuti arrivammo all'albergo ci sedemmo a una gran tavola mettendo in mezzo il maestro e cominciammo subito a far colazione quasi un certo dispetto contro di lui qualche volta quando stento a fare il lavoro a casa e penso che a quell'ora egli l'ha già fatto benissimo e senza fatica io voglio cominciare da oggi voglio mettermi a studiare come stardi coi pugni serrati e coi denti stretti mettermici con tutte le forze della mia volontà e del mio cuore almeno il treno glielo voglio dare pensai ma bisognava chiedere il permesso a mio padre in quel momento mi sentii mettere un pezzetto di carta in una mano guardai era scritto da mio padre col lapis diceva mi volto era coretti il mio compagno di scuola con la sua maglia color cioccolata e il suo berretto di pelo di gatto tutto sudato e allegro che aveva un gran carico di legna sulle spalle intanto coretti accomodava i guanciali dietro alle spalle di sua madre raggiustava le coperte del letto riattizzava il fuoco cacciava il gatto dal cassettone i occorre altro mamma domandò poi ripigliando la tazza i avete presi i due cucchiaini di siroppo che fuma sempre e tra finestrino e finestrino sono stese delle fasce da bambini c'è una donna che allatta un putto fa da mangiare e balla sulla corda povera gente si dice saltimbanco come un'ingiuria che ci ha gettati l'uno nelle braccia dell'altro non ci separerà per sempre quando io morirò quando tuo padre morrà non ce le diremo quelle tremende e disperate parole parecchi non potevano alzarsi dal banco e rimanevan lì col capo ripiegato sul braccio accarezzando le stampelle con la mano altri facendo la spinta delle braccia si sentivan mancare il respiro e ricascavano a sedere pallidi spirò molti s'avvinghiavano freneticamente gli uni agli altri delle donne si scontorcevano in convulsioni orrende parecchi stavano inginocchiati intorno al prete s'udiva un coro di singhiozzi di lamenti infantili di voci acute e al di sopra delle carrozze e della calca fin dove arrivava l'occhio si vedevano sventolar bandierine scintillar caschi tremolare pennacchi agitarsi testoni di cartapesta gigantesche cuffie tube enormi questa lavorare è presto detto vediamo un po che non ci sia mezzo di trovar trenta lire fra tanti patriotti il ragazzo lo guardava confortato da un raggio di speranza vieni con me gli disse il contadino dove domandò il ragazzo ripigliando la sacca subito non capii perché ma poi m'accorsi che garrone solo in disparte guardava me e mi guardava con uno sguardo d'inesprimibile tristezza che voleva dire tu abbracci tua madre e io non l'abbraccerò più tu hai ancora tua madre e la mia è morta e di quelli che m'han fatto passare dei momenti tristi perché ci ho avuto anche dei serpenti si sa in un così gran numero ma oramai lei capisce è come se fossi già nel mondo di là e voglio bene a tutti egualmente tutta la serata da lavorare e doveva ancor dare una lezione privata d'aritmetica a una bottegaia prima di notte ebbene enrico m'ha detto andandosene fa delle composizioni corte buttate giù in fretta in cattivo carattere oh potrebbe far molto ma molto di più quella sera il padre prese il ragazzo in disparte e gli disse parole più gravi di quante ei ne avesse mai intese e capisco molto di più capisco quasi tutto quello che leggo sono contento ma quanti m'hanno spinto e aiutato a imparare chi in un modo chi in un altro a casa alla scuola per la strada da per tutto dove sono andato e dove ho visto qualche cosa graziosa egli regala dei giornali illustrati dei disegni tutto quello che a casa regalano a lui ha fatto per il calabrese una piccola carta geografica delle calabrie e dà tutto ridendo senza badarci come un gran signore senza predilezioni per alcuno calcolano a mente con una facilità incredibile non essendo divagati dalla vista delle cose come siamo noi e se vedeste come sono appassionati per sentir leggere e te dolce madre mia angelo custode amato e benedetto che hai goduto di tutte le mie gioie e sofferto di tutte le mie amarezze che hai studiato faticato pianto con me carezzandomi con una mano la fronte e coll'altra indicandomi il cielo tu comprenderai allora l'amor di patria sentirai la patria allora enrico ella è una così grande e sacra cosa che se un giorno io vedessi te tornar salvo da una battaglia combattuta per essa salvo te che sei la carne e l'anima mia mio padre lo guarda sempre dalla finestra e non fa che parlar di lui e dei suoi che han l'aria di buona gente e di voler bene ai figliuoli una sera ci siamo andati al circo sopra tutti ringrazio te padre mio te mio primo maestro mio primo amico che m'hai dato tanti buoni consigli e insegnato tante cose anche questa mattina garrone venne alla scuola pallido e con gli occhi gonfi di pianto e diede appena un'occhiata ai piccoli regali che gli avevamo messi sul banco per consolarlo è quest'operaio rispose il maestro che è venuto a lagnarsi perché il suo figliuolo carlo disse al suo ragazzo tuo padre è uno straccione e io gli contristo il cuore a lui che ci guadagna il pane la madre se lo strinse e se lo tenne sul petto senza poter raccoglier la voce poi disse a dormire subito bambino mio va a dormire a riposare portalo a letto ne passò uno alto tre palmi con un gran nodo di nastro rosa sulla schiena che a mala pena camminava e incespicò nel tappeto cadde il prefetto lo rimise in piedi e tutti risero e batteron le mani la fronte con alterezza battendo il pugno sul timone ebbene si disse tra sé dovessi anch'io girare tutto il mondo viaggiare ancora per anni e anni e fare delle centinaia di miglia a piedi io andrò avanti fin che troverò mia madre dovessi arrivare dei cadaveri giacevano a traverso alle porte il luogotenente aveva il braccio destro spezzato da una palla il fumo e il polverio avvolgevano ogni cosa coraggio arrivan soccorsi ancora un po di coraggio abbiano pazienza tutti grazie signor direttore che ha fatto un'opera di carità buono sai figliuolo buon giorno ragazzi grazie a rivederlo signor maestro e scusino tanto una povera mamma subito abatucci promosso sessanta settantesimi archini promosso cinquantacinque settantesimi il muratorino promosso crossi promosso poi lesse forte derossi ernesto promosso settanta settantesimi non vi domando una promessa a parole son certo che nel vostro cuore m'avete già detto di sì e vi ringrazio in quel punto entrò il bidello a dare il finis poiché un'oppressione di respiro non la lasciava star coricata pioveva e il vento sbatteva la pioggia contro le vetrate la notte era oscurissima dove a guardar bene si vedeva un gonfiettino microscopico che s'era fatto il giorno prima toccando la fiammella della candela le mettevan sotto gli occhi come grandi meraviglie degl'insetti piccolissimi là e cerca di questo signore a cui è diretta la lettera e che è conosciuto da tutti portagli questa lettera egli ti farà partire domani per la città di rosario e ti raccomanderà a qualcuno lassù ecco il caffè mamma disse coretti porgendo la tazza questo è un mio compagno di scuola ah bravo il signorino mi disse la donna viene a far visita ai malati non è vero il maestro gli pose una mano sul capo e gli disse non lo far più nient'altro tornò al tavolino e finì di dettare finito di dettare ci guardò un momento in silenzio poi disse adagio adagio con la sua voce grossa ma buona crossi appoggia la sua zucca rossa sul banco in un certo modo che par distaccata dal busto e messa lì nobis si lamenta che ci siamo troppi e che gli guastiamo l'aria ah che forza bisogna farsi ora per istudiare i lontani cercando di farsi innanzi tra la calca e tutti gridando addio addio addio infine le riuscì di scappar dal giardino non voglio aver da punire nessuno mostratemi che siete ragazzi di cuore la nostra scuola sarà una famiglia e voi sarete la mia consolazione e la mia alterezza fece il giro dell'osteria accorsero dalla stanza accanto tre avventori argentini e in meno di dieci minuti il contadino lombardo che porgeva il cappello ci ebbe dentro quarantadue lire hai visto disse allora voltandosi verso il ragazzo come si fa presto in america bevi egli ha un'abilità particolare sa fare il muso di lepre e tutti gli fanno fare il muso di lepre e ridono porta un piccolo cappello a cencio che tiene appallottolato in tasca come un fazzoletto ferruccio stava a ascoltare ritto a tre passi di distanza appoggiato a una dispensa col mento sul petto con le sopracciglia aggrottate ancora tutto caldo dell'ira della rissa li fisso un momento tutti e due in quel punto si sentì lontano per lo stradone un canto di molte voci il ladro voltò rapidamente il capo verso l'uscio e in quel moto violento gli cadde la pezzuola dal viso quella parola fu una coltellata al cuore per il povero ragazzo ah non glie ne importava più suo padre che tremava una volta solamente a sentirlo tossire ma mentre gli diceva coraggio e gli premeva il fazzoletto sulla ferita il ragazzo stralunò gli occhi e abbandonò il capo era morto l'ufficiale impallidì e lo guardò fisso per un momento poi presero a dir male d'ogni cosa uno avrebbe preferito di viaggiare in lapponia un altro diceva di non aver trovato in italia che truffatori e briganti il terzo che gl'impiegati italiani non sanno leggere e avanti a correre a ruzzolare a rampicarsi all'ombra e al sole su e giù per tutti i rialti e le scorciatoie fin che arrivammo scalmanati e sfiatati sulla cima d'una collina dove ci sedemmo a far merenda e ancora i ciechi nati che non avendo mai visto il mondo non rimpiangono nulla perché hanno l'immagine d'alcuna cosa fanno meno compassione egli mi guardò fisso e serio con uno sguardo che diceva mille cose e non disse nulla solo mi porse la mano sinistra fingendo di continuare a disegnare con l'altra ed io la strinsi tra le mie quella mano forte e leale nella nostra riempivano tutto lo spazio fra il muro e i primi banchi c'era il padre di garrone la madre di derossi il fabbro precossi coretti la signora nelli l'erbaiola il padre del muratorino il padre di stardi molti altri che non avevo mai visti che fai coretti gli domandai non vedi rispose tendendo le braccia per pigliare il carico ripasso la lezione io risi ma egli parlava sul serio e presa la bracciata di legna cominciò a dire correndo grazie nonna disse il ragazzo con la voce sempre più debole ora sono contento i ricorderete di me nonna non è vero vi ricorderete sempre di me del vostro ferruccio altre che si disputavano a unghiate e a strilli due semi di mela un bimbo che era caduto bocconi sopra un panchettino rovesciato e singhiozzava su quella rovina senza potersi rialzare ha dovuto scappar presto per andar a visitare un ragazzo della sua classe figliuolo d'un sellaio malato di rosolia e aveva per di più un pacco di pagine da correggere entrai era uno stanzone pieno di cataste di legna e di fascine con una stadera da una parte oggi è giorno di sgobbo te lo accerto io ripigliò coretti debbo fare il lavoro a pezzi e a bocconi cantavano tutti insieme una canzonetta francese e gettavan dolci alla gente e la gente batteva le mani e gridava quando a un tratto sulla nostra sinistra con una voce un po tremola ma piena ebbene disse mio padre pigliandogli una mano permetta a un suo antico scolaro di stringerle la mano e di domandarle come sta io son venuto da torino per vederla se non c'era nulla di mancante o di guasto li ripulì con la manica guardò il pennino rimise a posto ogni cosa e poi tranquillo e serio come sempre disse a sua sorella andiamo presto che ci ho un problema di quattro operazioni qualche volta s'arrabbia coi ragazzi la maestra di mio fratello e quando non ne può più si morde un dito per non lasciar andare una pacca perde la pazienza ma poi si pente e carezza il bimbo che ha sgridato il padre aveva alla giacchetta la medaglia al valore in mezzo alle due commemorative e i baffetti arricciati e aguzzi come due spilli ci mettemmo subito in cammino verso la stazione della strada ferrata dove il re doveva arrivare alle dieci e mezzo il direttore cercò di condurla fuori ma essa resistette sempre pregando e piangendo oh se sapesse le pene che m'ha dato questo figliuolo avrebbe compassione i faccia la grazia io spero che cambierà ne avevamo tutti bisogno d'una boccata d'aria di collina fu una festa ci trovammo ieri alle due in piazza dello statuto derossi garrone garoffi precossi padre e figlio coretti ed io con le nostre provviste di frutte di salsicciotti e d'ova sode vergogna stomacato dei tuoi trastulli e della tua esistenza tutti tutti studiano ora enrico mio pensa agli operai che vanno a scuola la sera dopo aver faticato tutta la giornata alle donne è forte sa è lesto fa tale e quale come gli altri bisognò vederla allora la gioia di quella signora e portaron via come foglie tre delle barche sospese alle gru e quattro bovi ch'erano a prua nell'interno del bastimento nacque una confusione e uno spavento un rovinìo un frastuono di grida di pianti e di preghiere da far rizzare i capelli e suo padre in fin d'anno scrisse queste pagine su quelle note studiandosi di non alterare il pensiero e di conservare quanto fosse possibile le parole del figliuolo ci avrebbe suggerito ogni cosa se avesse potuto parlare se al posto suo ci fossero stati l'un dopo l'altro i padri di tutti gli alunni non avrebbero fatto di più con grande pazienza come se fossero perle e a quelli che avevan qualcosa di straordinario c'erano intorno otto o dieci col capo chino a guardar nel paniere come avrebber guardato la luna nel pozzo votini era vestito bene anche troppo aveva gli stivali di marocchino trapunti di rosso un vestito con ricami e nappine di seta un cappello di castoro bianco e l'orologio e si pavoneggiava subito osservai molti visi graziosi degli occhi pieni d'intelligenza e di affetto c'era un visetto di bimba col naso affilato e il mento aguzzo che pareva una vecchietta ma aveva un sorriso d'una soavità celeste i primi giorni perché ha quella disgrazia d'esser gobbo molti ragazzi lo beffavano e gli picchiavan sulla schiena con gli zaini ma egli non si rivoltava mai la povera madre aveva pianto lacrime di sangue al separarsi dai suoi figliuoli l'uno di diciott'anni e l'altro di undici ma era partita con coraggio e piena di speranza pane quand'io do un soldo a un mendico ed egli mi dice dio conservi la salute a lei e alle sue creature tu non puoi comprendere la dolcezza che mi danno al cuore quelle parole la gratitudine che sento per quel povero lo ricordo come lo sentissi adesso quando mi gridava bottini eh bottini l'indice e il medio su quella penna combinazioni egli chiamava il re umberto come un camerata umberto comandava la divisione umberto aveva ventidue anni e tanti giorni umberto montava a cavallo così e così e degli l che paion serpenti come dice il maestro che ci ho da fare gli dirò che ho dovuto menar le braccia quello che importa è che la mamma guarisca presto questo sì anche delle signore che accompagnavano i più piccoli ce n'erano alcune che piangevano arrivati che furono alla chiesa levaron la cassa dal carro e la portarono in mezzo alla navata davanti all'altar maggiore le maestre ci misero su le corone ieri poi mentre dormivo è venuto precossi e ha messo la guancia sopra la mia mano senza svegliarmi e come veniva dall'officina di suo padre col viso impolverato di carbone mi lasciò l'impronta nera sulla manica ed è quel ricordo che m'ha fatto partir da torino ed eccomi qui dopo quarantaquattro anni a dirle grazie caro maestro ma intanto vedevo che i vicini di derossi macchinavano fra loro parlandosi all'orecchio e uno ritagliava col temperino una gran medaglia di carta su cui avevan disegnato un serpe nero gli altri stavan rivolti verso il nemico povero ragazzo ripeté tristemente l'ufficiale povero e bravo ragazzo luigia annina un soldo chi ha dei soldi qua i soldi parecchie avevan dei soldi per comprarsi fiori o quaderni e li portarono alcune più piccole diedero dei centesimi la strada era affollata di parenti che avevano invaso anche il camerone e molti erano entrati nelle classi pigiandosi fino accanto al tavolino del maestro con quei danari poteva assaggiare qualche buon boccone a bordo dopo due anni che stentava il pane poteva comprarsi una giacchetta appena sbarcato a genova dopo due anni che andava vestito di cenci e quasi non si persuadono di non poterla vedere e la chiamano per nome molte volte come per pregarla che si lasci che si faccia vedere una volta quanti escono di là piangendo anche uomini di cuor duro ma un bravo ragazzo gliel'assicuro io non ha dato una lacrima non un grido ero superbo che fosse un ragazzo italiano mentre l'operavo in parola d'onore quello è di buona razza perdio ma pochi mesi dopo la zia era morta schiacciata da un omnibus senza lasciare un centesimo e allora anch'essa era ricorsa al console che l'aveva imbarcata per ha preso la prima medaglia sarà sempre il primo anche quest'anno nessuno può competer con lui tutti riconoscono la sua superiorità in tutte le materie regalava il piccolo scrivano fiorentino racconto mensile faceva la quarta elementare era un grazioso fiorentino di dodici anni nero di capelli e bianco e allora lo lasciaron venire il maestro quello della ferita al collo che è stato con garibaldi ci condusse subito alle sbarre verticali che non avrei più fatta la quarta con lui che dovevo andar via da torino con mio padre egli non sapeva nulla e se ne stava lì piegato in due con la sua grossa testa china sul banco a fare degli ornati intorno a una fotografia di suo padre vestito da macchinista in ogni piazza si rizzan baracche di saltimbanchi e giostre e noi abbiamo sotto le finestre un circo di tela dove dà spettacolo una piccola compagnia veneziana con cinque cavalli il direttore venne ieri mattina a darcene l'annunzio nella scuola e disse quelli di voi che furono suoi alunni sanno quanto era buona come voleva bene ai ragazzi era una madre per loro ora non c'è più una malattia terribile la consumava da molto tempo incoraggiato dalla buona riuscita la notte appresso battute le dodici su un'altra volta e al lavoro e così fece per varie notti e proprio in quel punto si udì un grido acuto dall'altra parte della strada e si vide un vecchio che aveva perduto il cappello e barcollava coprendosi il viso con le mani cominciò a parlare le prime parole non le intesi bene ma capii che raccontava il fatto del ragazzo poi la sua voce s'alzò e si sparse così chiara e sonora per tutto il cortile che non perdetti più una parola è venuto coretti è venuto garoffi a regalarmi due biglietti della sua nuova lotteria per un temperino a cinque sorprese che comprò da un rigattiere di via bertola appena entrato al primo riveder quella scuola dove sua madre era venuta a prenderlo quasi ogni giorno quel banco sul quale s'era tante volte chinata i giorni d'esame a fargli l'ultima raccomandazione come ti parrebbe vuota desolata la casa con la tua povera madre vestita di nero va figliuolo va da tuo padre egli è nella sua stanza che lavora va in punta di piedi che non ti senta entrare morì col grido della battaglia nella gola e la sua morte fu grande come la sua vita ora pensa un poco enrico che cosa è il nostro lavoro che pure ci pesa tanto io avrei voluto dirgli qualche cosa ma non sapevo gli misi una mano sul braccio e gli dissi all'orecchio non piangere garrone perché la città dove son nato la lingua che parlo i libri che m'educano perché mio fratello mia sorella i miei compagni e il grande popolo in mezzo a cui vivo e la bella natura che mi circonda e tutto ciò che vedo che amo che studio che ammiro è italiano cos'è stato domandò mio padre un vicino rispose che era un muratore caduto da un quarto piano mentre lavorava i portatori della barella si soffermarono un momento molti torsero il viso inorriditi la mattina nei dormitori l'uno domanda all'altro c'è il sole e chi è più lesto a vestirsi scappa subito nel cortile ad agitar le mani per aria per sentire se c'è il tepore del sole e corre a dar la buona notizia c'è il sole ebbene povero figliuolo com'è andata com'è andata tutti i compagni risposero insieme ha fatto bene è salito come noi i due ragazzi mario e giulietta avviticchiati a un albero del bastimento guardavano il mare con gli occhi fissi come insensati il mare s'era quetato un poco ma il bastimento continuava a affondare lentamente non rimanevan più che pochi minuti volarono al terzo piano qui era un rovinio d'inferno travi di tetto che crollavano corridoi pieni di fiamme un fumo che soffocava per arrivare alle stanze dov'eran gl'inquilini rinchiusi non restava altra via che passar pel tetto senza alzare il mento dal petto ma gli splendeva tutta negli occhi l'anima nobile e buona uperbia sabato mentre egli spiegava si sentiva in una strada vicina un fabbro ferraio che batteva sull'incudine e nella casa di faccia una donna che cantava per addormentare il bambino lontano nella caserma della cernaia suonavano le trombe appena finito i settecento ragazzi della platea cantarono un'altra canzone bellissima poi parlò il sindaco e dopo di lui l'assessore che terminò il suo discorso dicendo ai ragazzi essa volle stare fra i suoi ragazzi fino all'ultimo giorno la sera di sabato s accomiatò da loro con la certezza di non rivederli più e anche ti solleva verso quel mondo ogni disgrazia ogni dolore perché ogni dolore è l'espiazione d'una colpa ogni lacrima cancella una macchia appena entrato coi miei nel palchetto vidi in un palchetto di fronte la maestrina della penna rossa che rideva con le sue belle pozzette nelle guancie raffigurati di là dai reggimenti che passano una campagna coperta di cadaveri e allagata di sangue e allora l'evviva all'esercito t'escirà più dal profondo del cuore e l'immagine dell'italia t'apparirà più severa e più grande l talia ma alutala così la patria nei giorni delle sue feste italia patria mia nobile e cara terra indiani il primo giorno camminò fin che gli ressero le forze e dormì sotto un albero il secondo giorno camminò assai meno e con minor animo aveva le scarpe rotte i piedi spellati lo stomaco indebolito dalla cattiva nutrizione verso sono ragazzi anch'essi hanno pochi anni più di voi e anch'essi vanno a scuola e ci sono poveri e signori fra loro come fra voi e vengono da tutte le parti con lo splendore della vittoria negli occhi e le bandiere lacerate dalle palle seguiti da un convoglio sterminato di valorosi che leveranno in alto le teste bendate e i moncherini in mezzo a una folla pazza che li coprirà di fiori di benedizioni e di baci si rasserenava quando davamo una bella risposta sentiva tutto e ci faceva mille cenni con le mani e col capo per dire bene no sta attento più adagio coraggio bisognò bene che imparassi a farlo aspetta un po che glie lo portiamo così ti vedrà le farà piacere son sette giorni che è a letto accidenti del verbo i scotto sempre le dita con questa caffettiera ma questo io non osavo di farlo avevo vergogna d'umiliarmi lo guardavo di sott'occhio vedevo la sua maglia scucita alla spalla forse perché aveva portato troppe legna su a tutte le finestre c'erano affacciati degli impiegati del municipio la loggia della biblioteca pure era piena di gente che si premeva contro la balaustrata patriotta ti manderemo da tua madre non pensare e uno gli dava un pizzicotto alla guancia un altro gli batteva la mano sulla spalla un terzo lo liberava dalla sacca altri emigranti s'alzarono dalle tavole vicine e s'avvicinarono la storia del ragazzo ostinato come un mulo e così a furia di pestare non curando le canzonature e tirando calci ai disturbatori è passato innanzi agli altri quel testone buoni signori li ringrazio di cuore ma è meglio che muoia tanto non guarirei neanche con l'operazione ne sono sicura grazie di tante cure buoni signori è inutile che dopo domani torni il medico voglio morire è destino ch'io muoia qui ho deciso la bambina faceva la calza il ragazzo pensava il mare andava sempre ingrossando la sera al momento di separarsi per andar a dormire la bambina disse a mario dormi bene caro tonino tanto buono e allegro piccolo compagno mio come mi fece pena quanto avrei dato per rivedergli fare il muso di lepre povero il marito in america da sei anni ed io per giunta malata che non posso più andare in giro con la verdura a guadagnare quei pochi soldi non ci è rimasto nemmeno un tavolino per il mio povero luigino da farci il lavoro entrò anche una squadra d'operai d'artiglieria vestiti da soldati condotti da un caporale s'infilavano tutti lesti nei banchi levavan l'assicella di sotto dove noi mettiamo i piedi e subito chinavan la testa sul lavoro venite con me disse a un tratto e tirandoci per le mani attraversò in due salti lo spazio vuoto e s'andò a piantar là con le spalle al muro all'improvviso si vide apparire alla finestra della ringhiera la figura nera del caporale illuminata di sopra in giù dalle fiamme la donna gli si avvinghiò al collo egli l'afferrò alla vita con tutt'e due le braccia la tirò su la depose dentro alla stanza li porse a un compagno ch'era salito su dalla via e che attaccatili bene ai pioli li fece scendere l'un dopo l'altro aiutati da altri pompieri di sotto a quel grido tutti sani feriti sergenti ufficiali si slanciarono alle finestre e la resistenza inferocì un'altra volta di lì a pochi momenti si notò come un'incertezza e un principio di disordine fra i nemici quando esco dalla scuola per veder se son pallido e mi dice a ogni pagina di lavoro ti senti ancora e ogni mattina alle sei svegliandomi per la lezione coraggio non ci son più che tanti giorni poi sarai libero e riposerai andrai all'ombra dei viali fu sospeso dalla scuola per tre giorni e tornò più tristo e più insolente di prima derossi gli disse un giorno ma finiscila vedi che il maestro ci soffre troppo freddi mangian due bocconi a scappa e fuggi in piedi tra una rappresentazione e l'altra e a volte quando hanno già il circo affollato si leva un vento che strappa le tele e spegne i lumi e addio spettacolo tutti gli girarono intorno con rispetto e in silenzio io vidi mia madre che m'aspettava e corsi ad abbracciarla ma essa mi respinse e guardava garrone milano possente v'amo con egual reverenza di figlio firenze gentile e palermo terribile napoli immensa e bella roma meravigliosa ed eterna vedendolo riconobbi subito il vecchio impiegato che sta al quarto piano di casa nostra col suo nipotino era adagiato sur una seggiola con un fazzoletto sugli occhi sempre diceva scusami scusami a ogni proposito facendoci in là con le mani perché non fermassimo la macchina e poi pigliava e rimetteva i vagoncini con mille riguardi come se fossero di vetro quando gettava un grido di guerra legioni di valorosi accorrevano a lui da ogni parte signori lasciavano i palazzi operai le officine giovanetti le scuole per andar a combattere al sole della sua gloria e intanto sentiva i sibili e il fracasso delle palle nelle stanze di sotto le grida imperiose e rabbiose degli ufficiali e dei sergenti i lamenti acuti dei feriti il rovinìo dei mobili e dei calcinacci martedì mia madre è buona e mia sorella silvia è come lei ha lo stesso cuore grande e gentile siamo entrati in una camera quasi buia dov'era il vecchio a letto seduto con molti cuscini dietro le spalle accanto al capezzale sedeva sua moglie e c'era in un canto il nipotino che si baloccava il vecchio aveva l'occhio bendato perché questo fatto potesse accadere che un ragazzo calabrese fosse come in casa sua a torino e che un ragazzo di torino fosse come a casa propria a reggio di calabria il nostro paese lottò per cinquant'anni e trentamila italiani morirono eppure no non fu per invidia ch'egli abbia avuto il premio ed io no che mi bisticciai con coretti questa mattina non fu per invidia ma ebbi torto il maestro l'aveva messo accanto a me io scrivevo sul mio quaderno di calligrafia il signore del carro intanto si teneva la bimba stretta contro i nastri e le trine del petto girando lo sguardo per la piazza e cercando di quietare la povera creatura che si copriva il viso con le mani non sapendo dove fosse e singhiozzava da schiantarsi il cuore intorno a uno dei quali c'era un po di muro imbiancato il maestro aperse il secondo e ci fece entrare in una stanza eran quattro pareti bianche in un canto un letto a cavalletti con una coperta a quadretti bianchi e turchini finalmente a furia di spingere di gridare sbrigatevi sbrigatevi li misero in ordine tutti e cominciarono la preghiera empirgli le tasche di frutte per vederlo una volta contento povero precossi che è tanto buono e ha tanto coraggio e che un gesto un passo falso può costar loro la vita sono come tanti figliuoli di soldati che abbiano i loro padri in battaglia il maestro domandò al calabrese l'hai fatto apposta no signore rispose franco e il maestro siete troppo permaloso nobis e nobis con quella sua aria lo dirò a mio padre ed egli seguitava trincando peccato eh ora siete tutti insieme da bravi camerati e fra qualche anno chi sa enrico e derossi saranno avvocati e professori o che so io e voi altri quattro in bottega o a un mestiere o chi sa diavolo dove e intanto gli cadevan delle lacrime grosse e fitte sulle mani sul quaderno sul banco valor civile aveva certe mani grosse e corte lo vedo ancora quando entrava nella scuola che metteva la canna in un canto e appendeva il mantello poi fecero gli esercizi vari altri funamboli giocolieri e cavallerizzi vestiti di cenci e scintillanti d'argento ma quando non c'era il ragazzo pareva che la gente si seccasse e da un quarto d'ora smaniava si disperava a quel modo andando un po di qua e un po di là oppressa dalla folla che stentava ad aprirle il passo ma quasi tutto di famiglie d'operai e la platea occupata dagli allievi e dalle allieve della scuola di canto corale i quali cantarono un inno ai soldati morti in crimea tua madre non è più qua ma ti vede t'ama ancora vive ancora accanto a te e un giorno tu la rivedrai perché sei un'anima buona e onesta come lei fatti coraggio nella classe della cromi fu mandata la delcati maestra di mio fratello e al posto della delcati quella che chiamano la morivo dalla sete temevo di non arrivare più piangevo dalla rabbia a pensare che ad ogni minuto di ritardo se n'andava uno all'altro mondo lassù precossi inciampando in un cespuglio si fece uno strappo al camiciotto e restò lì vergognoso col suo brindello ciondoloni ma garoffi che ha sempre degli spilli nella giacchetta glielo appuntò che non si vedeva ora ne conosco già molti dei miei compagni un altro mi piace pure che ha nome coretti e porta una maglia color cioccolata e un berretto di pelo di gatto sempre allegro figliuolo d'un rivenditore di legna che è stato soldato nella guerra del nel tempo della ricreazione sono quasi sempre insieme quei soliti nella sezione delle ragazze per esempio formano tanti gruppi secondo lo strumento che suonano le violiniste le pianiste le suonatrici di flauto e non si scompagnano mai alla loro maestra le antiche alunne di quarta e sotto la corona grande ce n'era appesa una piccola che avevan portata i suoi bambini è il ragazzo che tirò la palla dice mio padre e il vecchio allora o povero ragazzo vieni avanti sei venuto a domandar notizie del ferito non è vero ma va meglio sta tranquillo va meglio son quasi guarito bevevano e discorrevano dei loro viaggi e dei paesi che avevan veduti e di discorso in discorso vennero a ragionare dell'italia cominciò uno a lagnarsi degli alberghi un altro delle strade ferrate e poi tutti insieme infervorandosi poi soggiunse non dovevi alzar la riga sopra un compagno migliore di te sopra il figliuolo d'un soldato e strappatami la riga di mano la fece in due pezzi e la sbatté nel muro tutti pigliammo la penna il maestro dettò giuseppe mazzini nato a genova nel morto a pisa nel ma il maestro aveva portato una pagina d'un libro da leggergli per fargli animo prima ci avvertì che andassimo tutti domani al tocco al municipio a veder dare la medaglia del valor civile a un ragazzo che ha salvato un bambino dal po e che lunedì tutti sdentati come vecchietti che non pronunziano l'erre e l'esse e uno tosse l'altro fila sangue dal naso chi perde gli zoccoli sotto il banco e chi bela perché s'è punto con la penna tutte le volte che incontri un vecchio cadente un povero un donna con un bimbo in braccio uno storpio con le stampelle un uomo curvo sotto un carico una famiglia vestita a lutto cedile il passo con rispetto e uno coi capelli rossi che ha un braccio morto e lo porta appeso al collo suo padre è andato in america e sua madre va attorno a vendere erbaggi è anche un tipo curioso il mio vicino di sinistra stardi ore notti di lotta e d'angoscia passò da uscirne con la ragione stravolta o con la morte nel cuore e fu questo gigantesco e tempestoso lavoro che gli accorciò di vent'anni la vita ma non disse nulla allungò la mano per fargli una carezza ma neppure osò e gli strisciò soltanto la fronte con le sue grosse l'albergo era silenzioso come un convento il maestro era molto allegro e la commozione gli accresceva il tremito non poteva quasi mangiare guardate davanti a voi gridò l'ufficiale ai soldati in pochi momenti il ragazzo fu sulla cima dell'albero avviticchiato al fusto con le gambe fra le foglie ma col busto scoperto e il sole gli batteva sul capo biondo che pareva oscura poi tutt'a un tratto quando il prete disse l'ultimo amen le candele si spensero e tutti uscirono in fretta e la maestra rimase sola povera maestra tanto buona con me che aveva tanta pazienza che aveva faticato per tanti anni coretti padre fumava la pipa e si fregava le mani sapete diceva che non l'ho più visto dalla guerra del sessantasei la bagatella di quindici anni e sei mesi prima tre anni in francia poi a mondovì e giubilano brillano di felicità quando un maestro dice loro tu diventerai un artista per essi il primo nella musica quello che riesce meglio di tutti al pianoforte o al violino è come un re lo amano lo venerano che caddero sulla testa del ragazzo del padre della madre e si sparsero in terra molti si misero a raccoglierli in fretta e li porgevano alla madre e data ancora di sull'uscio un'occhiata supplichevole a suo figlio se n'andò raccogliendo lo scialle che strascicava pallida incurvata con la testa tremante e la sentimmo ancor tossire giù per le scale rispondente in una stanza a tetto perciò gli austriaci non minacciavan la casa da quella parte e la china era sgombra il fuoco non batteva che la facciata e i due fianchi e con un atto impetuoso ripigliò la penna per ricominciare il lavoro consueto ma nello stender la mano urtò un libro e il libro cadde quante volte il povero precossi viene a scuola digiuno e rosicchia di nascosto un panino che gli dà garrone o una mela che gli porta la maestrina della penna rossa che fu sua maestra di prima inferiore dammene due risposi e gli porsi il viso egli si pulì con la manica la faccia infarinata mi pose un braccio intorno al collo e mi stampò due baci sulle guance dicendomi tò e portighene uno a costui domandò a bassa voce trovato il compagno rispose trovato e soggiunse guarda all'uscio altri noi l'aiuteremo maestro disse mio padre e allora accettò tentennando il capo e sorridendo una bella giornata questa disse chiudendo l'uscio di fuori una bella giornata caro signor bottini ferruccio stava per lanciarsi verso la nonna vinto dalla commozione quando gli parve di sentire un rumor leggiero uno scricchiolìo nello stanzino accanto quello che dava sull'orto ma non capì se fossero le imposte scosse dal vento o altro esclamava aveva quarant'anni quando ero con lui i pare ancor di vederlo un ometto già un po curvo cogli occhi chiari col viso sempre sbarbato severo ma di buone maniere la croce d'un centesimo è qui solo come un disperato è un bagai pieno di cuore vediamo un poco non ha da trovar tanto da pagare il biglietto per andare a cordova a trovar sua madre l'abbiamo da lasciar qui come un cane mai al mondo perdio mai i poveri amano l'elemosina dei ragazzi perché non li umilia e perché i ragazzi che han bisogno di tutti somigliano a loro vedi che ce n'è sempre intorno alle scuole dei poveri la folla s'avanzava verso di noi sulla barella c'era disteso un uomo bianco come un cadavere con la testa ripiegata sopra una spalla coi capelli arruffati e insanguinati che perdeva sangue dalla bocca e dalle orecchie subito vi prende un affanno un terrore vi pare che vi sarebbe impossibile di resistere che vi mettereste a gridare che impazzireste o morireste dal troppo lavorare s'è ammalato cinque ore di lezione al giorno poi un'ora di ginnastica poi altre due ore di scuola serale che vuol dire dormir poco mangiare di scappata e sfiatarsi dalla mattina alla sera s'è rovinata la salute come avevano convenuto andammo tutti insieme al teatro vittorio emanuele a veder la distribuzione dei premi agli operai il teatro era addobbato come il marzo e affollato era carico che grondava sudore ma sempre svelto come un capriolo derossi si fermava ogni momento a dirci i nomi delle piante e degli insetti io non so come faccia a saper tante cose e dopo un po di stento riuscì a mettere i gomiti sull'asse poi le ginocchia poi i piedi infine si levò ritto e ansando e sorridendo ci guardò sabato tornato alla scuola subito una triste notizia da vari giorni garrone non veniva più perché sua madre era malata grave sabato sera è morta perché sei più buono cento volte più buono e più bravo di me caro compagno mio il direttore padre il piccolo pagliaccio udì utta la città è in ribollimento per il carnevale che è sul finire e una cinquantina d'alunne della sezione baretti chi con corone in mano chi con mazzetti di rose molti mazzi di fiori li avevan già messi sul carro al quale era appesa una corona grande di gaggìe con su scritto in caratteri neri ci fece andar avanti entrammo in una camera a tetto dove vedemmo il muratorino che dormiva in un piccolo letto di ferro sua madre stava abbandonata sul letto col viso nelle mani e si voltò appena a guardarci che triste cosa i venne su il pianto dal cuore a entrar là dentro erano una sessantina tra bambini e bambine povere ossa torturate povere mani poveri piedini rattrappiti e scontorti poveri corpicini contraffatti il suo sguardo si fermò su di noi mio padre se ne accorse capì che il maestro aveva detto ch'era lui l'autor dell'articolo e per non esser ringraziato se ne scappò via dicendomi resta enrico io t'aspetto fuori poi gli gridò animo animo figioeu che diavolo un genovese che piange perché è lontano da casa i genovesi girano il mondo gloriosi e trionfanti e a quelle parole egli si riscosse sentì la voce del sangue genovese e infine passò di galoppo con gli elmi al sole con le lancie erette con le bandiere al vento sfavillando d'argento e d'oro empiendo l'aria di son fermi che altro vedi domandò l'ufficiale dopo un momento di silenzio guarda a destra il ragazzo guardò a destra poi disse vicino al cimitero tra gli alberi c'è qualche cosa che luccica paiono baionette ah povero tonino esclamò il muratore scotendo il capo ho paura che non le mangerà più le vostre arancie e si asciugò gli occhi col rovescio della mano che il bidello e la guardia civica duravan fatica a tenere sgombra la porta vicino alla porta mi sentii toccare una spalla era il mio maestro della seconda sempre allegro coi suoi capelli rossi arruffati che mi disse all'udir quella parola la ragazza come fulminata lasciò cascare le braccia e rimase immobile guardando mario con gli occhi morti mario guardò lei un momento che mi ha fatto un gran piacere a vederla quando mi sono svegliato come son diventati verdi gli alberi in questi pochi giorni e che invidia mi fanno i ragazzi che vedo correre alla scuola coi loro libri quando mio padre mi porta alla finestra ma fra poco ci tornerò io pure era un pensiero affettuoso ma una cosa impossibile a tredici anni solo fare un viaggio in america che ci voleva un mese per andarci ma il ragazzi insistette pazientemente insistette quel giorno il giorno dopo tutti i giorni piedi il giorno dei morti dì uesto giorno è consacrato alla commemorazione dei morti egli se ne dormiva là nell'erba ravvolto nella sua bandiera col viso bianco e quasi sorridente povero ragazzo come se sentisse quei saluti e fosse contento d'aver dato la vita per la sua lombardia e il più triste il più terribile era il più ostinato a tornare il pensiero che sua madre fosse morta nei suoi sogni rotti e pensosi egli vedeva sempre la faccia d'uno sconosciuto che lo guardava in aria di compassione e poi gli diceva all'orecchio tua madre è morta era malata a letto in una camera a terreno d'una casetta signorile dove abitava tutta la famiglia mequinez la quale le aveva posto molto affetto e le faceva grande assistenza la povera donna era già malaticcia quando l'ingegnere mequinez aveva dovuto partire improvvisamente da buenos andiamo a un'altra città santiago dell'estero a un certo punto ti dovremmo lasciare e avresti ancora un gran tratto da far a piedi ah io ne farei il doppio esclamò marco io camminerò non ci pensi arriverò in ogni maniera mi faccia un po di posto ma l'albero mi ripara non dubiti a sinistra vuole sapere a sinistra rispose l'ufficiale ma scendi a sinistra gridò il ragazzo sporgendo il busto da quella parte dove c'è una cappella mi par di veder quella sera la casa di ferruccio era più quieta del solito il padre che teneva una piccola bottega di merciaiolo era andato a forlì a far delle compere e sua moglie l'aveva accompagnato con luigina una bimba per portarla da un medico che doveva operarle un occhio malato no no rispose il maestro con tristezza non ho più scuola non ho più figliuoli e senza figliuoli non vivrò più un pezzo ha da sonar presto la mia ora tutti e due contenti come non li avea mai visti nessuno era una bella giornata di primavera il treno correva fra i prati verdi e le siepi in fiore e si sentiva un'aria odorosa con un tavolo in un canto dove ci aveva i libri e i quaderni e il lavoro incominciato giusto appunto disse ho lasciato la seconda risposta per aria col cuoio si fanno le calzature le cinghie ora ci aggiungo le valigie e tutti si voltavano a destra e a sinistra ma la madre non si trovava finalmente a pochi passi dall'imboccatura di via roma si vide una donna slanciarsi verso il carro ah mai più la dimenticherò ma tu non trascurare le virtù piccole figliuolo questa mattina camminando davanti a me quando tornavamo dalla scuola passasti accanto a una povera che teneva fra le ginocchia un bambino stentito e smorto e che ti domandò pensa che se anche fossi buono come un santo non potresti mai compensarlo abbastanza di quello che ha fatto e fa continuamente per te e pensa anche sulla vita non si può contare con la sua testa bianca sopra la testina nera di giulio e aveva visto correr la penna sulle fasce e in un momento aveva tutto indovinato tutto ricordato tutto compreso e un pentimento disperato una tenerezza immensa gli aveva invaso e sempre gaio e lesto rientrato in bottega cominciò a mettere dei pezzi di legno sul cavalletto e a segarli per mezzo e diceva e aprendo il libro di lettura dove c'è una vignetta che rappresenta una madre col figliuolo per mano scoppiò in pianto un'altra volta e chinò la testa sul banco il maestro ci fece segno di lasciarlo stare così e cominciò la lezione i voltai era il pagliaccino col suo bel visetto bruno e i suoi riccioli neri che mi sorrideva aveva le mani piene di confetti allora capii il secondo taci e levò un coltello l'uno e l'altro avevano una pezzuola scura sul viso con due buchi davanti agli occhi il capitano benché ferito fece il cammino a piedi coi suoi soldati stanchi e silenziosi e arrivato sul cader del giorno a goito sul mincio cercò subito del suo luogotenente che era stato raccolto col braccio spezzato dalla nostra ambulanza stanno al pian terreno nel cortile c'eran già molti ragazzi della prima superiore con le loro madri e con le candele cinque o sei maestre alcuni vicini vedere il povero nelli in mezzo agli altri due grandi e forti che lo portavano a casa a braccetto facendolo ridere come non l'ho visto ridere mai voi dovete voler bene ai soldati ragazzi sono i nostri difensori quelli che andrebbero a farsi uccidere per noi se domani un esercito straniero minacciasse il nostro paese eppure noi lo sappiamo bene che è suo padre briaco che ha rovesciato tavolo e lume con una pedata mentr'egli faceva il suo lavoro e cominciò a dire col suo accento vibrato alzando via via la voce limpida e colorandosi in viso quattro anni sono in questo giorno a ti ricorderai poi dei tuoi compagni di terza sì gli dissi di tutti ma di te più che di tutti chi si può scordare di te il nostro maestro ad nche il mio nuovo maestro mi piace dopo questa mattina durante l'entrata mentre egli era già seduto al suo posto che sono alte molto e bisognava arrampicarsi fino in cima e mettersi ritti sull'asse trasversale derossi e coretti andaron su come due con che gioia palpano stropicciano rivoltano fra le mani tutte le cose per vedere come son fatte essi dicono vedere garoffi interruppe il maestro per domandargli se era vero che i ragazzi ciechi imparano a far di conto meglio degli altri allora volevi bene alla tua povera nonna e ora che sono paralitica e che avrei bisogno della tua affezione come dell'aria per respirare perché non ho più altro al mondo povera donna mezza morta che sono dio mio oggi sta meglio grazie al cielo la grammatica la studierò domattina al canto del gallo oh ecco la carretta coi ceppi al lavoro una carretta carica di ceppi si fermò davanti alla bottega e così a poco a poco riuscì quasi a persuadere suo padre suo padre lo stimava sapeva che aveva giudizio e coraggio che era assuefatto alle privazioni e ai sacrifici ma la folla ondeggiando ci sbalzava un po di qua e un po di là il venditor di legna adocchiava il primo pilastro del porticato dove le guardie non lasciavano stare nessuno il maestro non c'era ancora e tre o quattro ragazzi tormentavano il povero crossi quello coi capelli rossi che ha un braccio morto e ma con tanto slancio questa volta con una forza d'affetto che veniva così schietta dal cuore che la gente non applaudì quasi più e usciron tutti commossi lentamente e senza far chiasso sì esclamò coretti padre animandosi mi fa proprio piacere di rivederlo il mio generale di divisione ah come sono invecchiato presto io ripetevo a mio padre quelle parole del maestro quando vedemmo la strada piena di gente che si serrava davanti alla porta della sezione mio padre disse subito una disgrazia l'anno comincia male zufolava non l'avevo mai sentito zufolare coretti figlio faceva di tutto strada facendo sa far di tutto quell'ometto lì col suo coltelluccio a cricco lungo un dito delle rotine da mulino delle forchette degli schizzatoi e voleva portar la roba degli altri e lo guardava stupito sorridendo e tutti i ragazzi intorno sorridevano eccettuato stardi egli ruminava già nella cappadoccia la lezione di domani mattina tutt'a un tratto arrivarono di corsa fin sul proscenio e rimasero schierati lì tutti e dodici sorridenti tutto il teatro tremila persone saltaron su d'un colpo prorompendo in un applauso che parve uno scoppio di tuono la sua immagine crescerà pure davanti a te quando sarai un uomo lo vedrai gigante e quando non sarai più al mondo tu quando non vivranno più i figli dei tuoi figli e quelli che saran nati da loro quello e non altro egli domandava a noi in ricambio di tanto affetto e di tante cure e ora mi pare che lo rivedrò sempre così in quell'atto quando mi ricorderò di lui per molti anni povero padre mio come ha l'aria stanca e i miei buoni compagni che son venuti a trovarmi e camminavano in punta di piedi e mi baciavano in fronte coraggio dunque piccolo soldato dell'immenso esercito i tuoi libri son le tue armi la tua classe è la tua squadra il campo di battaglia è la terra intera e la vittoria è la civiltà umana si vedeva una pianura immensa e tutte le alpi azzurre con le cime bianche morivamo tutti di fame il pane pareva che fondesse siamo nelle strettezze capisci non ci sono più denari il babbo diceva che bisognerà fare dei sacrifici per rimettersi ora bisogna che ne facciamo anche noi dei sacrifici non è vero sono così certo che rischierebbe la vita per salvare un compagno che si farebbe anche ammazzare per difenderlo si vede così chiaro nei suoi occhi capataz che vuol dir capo il capo conduttore di quel convoglio di carri gli diede un'occhiata da capo a piedi e rispose seccamente non ci ho posto io ho quindici lire rispose il ragazzo supplichevole do le mie quindici lire per viaggio lavorerò ma gli altri sempre più lo sbeffavano ed egli cominciò a tremare e a farsi rosso dalla rabbia a un tratto franti quella brutta faccia salì sur un banco e facendo mostra di portar due cesti sulle braccia scimmiottò la mamma di crossi oh mai più enrico non passare mai più davanti a una madre che méndica senza metterle un soldo nella mano corse innanzi arrivò a una piccola bottega di merciaio era quella s'affacciò vide una donna coi capelli grigi e gli occhiali che volete ragazzo gli domandò quella in spagnuolo poi stette un po pensando era un ragazzo vivo eh molto il secondo anno è stato malato di crup i ricordo quando lo riportarono alla scuola dimagrato ravvolto in uno scialle son passati quarant'anni non è vero che se potessero levarsi un momento dalla fossa griderebbero il nome d'un fanciullo al quale sacrificarono i piaceri della gioventù la pace della vecchiaia gli affetti l'intelligenza la vita quanto mi divertirono duecento c'erano tra bimbi e bimbe così piccoli che i nostri della prima inferiore sono uomini appetto a quelli dietro la cassa veniva prima la delcati che piangeva come se il morticino fosse suo dietro di lei le altre maestre e dietro alle maestre i ragazzi alcuni fra i quali molto piccoli che avevan dei mazzetti di viole in una mano votini domandò se suonano bene amano la musica ardentemente rispose il maestro è la loro gioia è la loro vita la musica che cosa vuoi per farmi questo servizio che cosa voglio disse il ragazzo sorridendo niente bella cosa e poi se fosse per i tedeschi a nessun patto ma per i nostri io sono lombardo bene va su dunque tomba franti cacciato dalla scuola ao no solo poteva ridere mentre derossi diceva dei funerali del re e franti rise io detesto costui è malvagio preparati a veder da un momento all'altro biancheggiare fra gli alberi le divise degli avamposti nemici arrivarono così a una casetta rustica circondata di frassini davanti alla quale se ne stava tutto solo un ragazzo d'una dozzina sempre parla di suo padre di quando fu soldato nel reggimento alla battaglia di custoza dove si trovò nel quadrato del principe umberto poiché il racconto del tamburino t'ha scosso il cuore ti doveva esser facile questa mattina far bene il componimento d'esame perché amate e mio padre mi disse mentre giravan per le stanze enrico ecco un tema per la tua composizione i pompieri provati un po a scrivere quello che ti racconto il garzone gli porse una lunga spranga di ferro arroventata da un capo e il fabbro l'appoggiò sull'incudine faceva una di quelle spranghe a voluta per le ringhiere a gabbia dei terrazzini era un anno che non l'avevamo più vista in casa nostra tutti le abbiamo fatto festa è sempre quella piccola col suo velo verde intorno al cappello vestita alla buona e pettinata male si lanciava incontro al cugino come sta mia madre dov'è andiamo subito andiamo subito correvano insieme salivano una scala s'apriva una porta alle volte pure si vedono delle cose tristi un signore che non veniva più da un mese perché gli era morto un figliuolo e mandava a prender l'altro dalla fantesca tornando ieri per la prima volta e rivedendo la classe una gran barba nera due grandi occhi scuri e una voce da bombarda il quale minaccia sempre i ragazzi di farli a pezzi e di portarli per il collo in questura votini quello ben vestito che si leva sempre i peluzzi dai panni precossi il figliuolo del fabbro con la giacchetta di suo padre e il calabrese e il muratorino e crossi con la sua testa rossa gli gridò un altro porgendogli un bicchiere di vino alla salute di tua madre tutti alzarono i bicchieri e marco ripeté alla salute di mia ma un singhiozzo di gioia gli chiuse la gola e rimesso il bicchiere sulla tavola si gettò al collo del suo vecchio e rammucchia ha già un libretto della cassa scolastica di risparmio sfido non spende mai un soldo e se gli casca un centesimo sotto i banchi è capace di cercarlo per una settimana e proprio in quel punto lei fece un atto con una mano mettendosi l'altra sul petto come per dirle signora si fidi di me ebbene quel suo atto quel suo sguardo da cui mi accorsi che lei aveva capito tutti i sentimenti curiosamente tutt'a un tratto cavato di sotto al mantello un oggetto lo mette in mano al ragazzo dicendogli in fretta è per te e come se ricordasse e capisse allora per la prima volta tutto quello che aveva fatto soffrire a quel povero piccino e tutta la bontà tutta la costanza eroica con cui egli aveva sofferto mostrò a un tratto nel viso una certa meraviglia stupida ruppe spalancò i battenti rimescolò in furia ogni cosa s'empì le tasche richiuse tornò ad aprire rifrugò e allora quel rozzo soldato che non aveva mai detto una parola mite ad un suo inferiore rispose con una voce indicibilmente affettuosa e dolce io non sono che un capitano tu sei un eroe giungeva dinanzi al tempio augusto dove l'aspettava la tomba in questo momento dodici corazzieri levavano il feretro dal carro e quando passa un uomo legato fra due guardie non aggiungere la tua alla curiosità crudele della folla egli può essere un innocente cessa di parlar col tuo compagno e di sorridere quando incontri una lettiga faccia ripigliatevi i vostri soldi disse con disprezzo il ragazzo affacciato fuor della tenda della cuccetta io non accetto l'elemosina da chi insulta il mio paese davanti alle lance degli ulani austriaci ma proprio a quattro passi l'un dall'altro figliuoli era una bella giornata il cielo come uno specchio ma un caldo vediamo se si può entrare dunque enrico siamo separati per sempre io lo sapevo bene eppure mi fecero pena quelle parole entrammo a stento ma il peggio era che questi s'andava via via raffreddando col ragazzo non gli parlava più che di rado come se fosse un figliuolo intristito da cui non restasse più nulla a sperare e sfuggiva quasi d'incontrare il suo sguardo eppure si guadagnano il pane onestamente divertendo tutti e come faticano tutto il giorno corrono tra il circo e i carrozzoni in maglia con questi freddi scuola egli rispose non son io ma rideva il maestro ripeté va fuori non mi muovo rispose allora il maestro perdette i lumi gli si lanciò addosso lo afferrò per le braccia lo strappò dal banco dormi dormi figliuol mio e giulio spossato s'addormentò finalmente e dormì molte ore godendo per la prima volta dopo vari mesi d'un sonno tranquillo rallegrato da sogni ridenti alle volte li sfoglio così e leggo una riga qua e una là e mi tornano in mente mille cose mi par di rivivere nel tempo andato operazioni i parenti dei ragazzi di uesta mattina c'era il grosso stardi padre a aspettare il figliuolo per paura che incontrasse franti un'altra volta ma franti dicono che non verrà più perché lo metteranno e dicendo questo tirò di sotto alla tavola un cartoccio di dolci che aveva comprati per festeggiare coi suoi figliuoli il guadagno straordinario e che tutti accolsero battendo le mani non faceva che aggravare di maggior ansia lo scoraggiamento profondo che la prostrava da lungo tempo a quelle parole scoppiava in un pianto oh i miei figliuoli i miei figliuoli esclamava giungendo le mani forse non ci sono più è meglio che muoia anch io i ringrazio tumulto assalito a un tratto da mille pensieri affannosi che fare dove andare da rosario a cordova c'era una giornata di strada ferrata egli non aveva più che poche lire levato quello che gli occorreva di spendere quel giorno non gli sarebbe rimasto quasi immobili e gravi delle faccie nuove affatto per lui color di terra con gli occhi obbliqui con l'ossa delle guance sporgenti i quali lo guardavano fisso e lo accompagnavano con lo sguardo girando il capo lentamente come automi precossi padre era vicino all'incudine e un garzone teneva una spranga di ferro nel fuoco ah eccolo qui disse il fabbro appena ci vide levandosi la berretta il bravo ragazzo che regala i treni delle strade ferrate ma allo scoccare delle dodici nel momento in cui avrebbe dovuto riaffermare vigorosamente il suo proposito provava un rimorso gli pareva rimanendo a letto di mancare a un dovere di rubare una lira a suo padre e alla sua famiglia addio addio ritorna domani vieni un'altra volta mia madre scappando fece ancora scorrere una mano su quelle cento manine tese ho sentito mia madre singhiozzare ho visto mio padre pallido pallido che mi guardava fisso e mia sorella silvia e mio fratello che discorrevano a bassa voce e il medico con gli occhiali che era ogni momento lì e mi diceva delle cose che non capivo com'è bello tutti ascoltavano immobili era un canto dolce limpido lento che pareva un canto di chiesa e c'era con essi un tamburino sardo un ragazzo di poco più di quattordici anni che ne dimostrava dodici scarsi piccolo di viso bruno olivastro con due occhietti neri e profondi che egli non parve affatto inorgoglito non sorrise e appena tornato al banco con la sua medaglia ripiantò i due pugni alle tempie e stette più immobile e più attento di prima anche garrone che è forte in aritmetica aiutava chi poteva e aiutò perfin nobis che trovandosi negli imbrogli era tutto gentile stardi stette per più d'un'ora immobile che fai qui gli domandò l'ufficiale fermando il cavallo perché non sei fuggito con la tua famiglia io non ho famiglia rispose il ragazzo sono un trovatello lavoro un po per tutti son rimasto qui per veder la guerra la donna sua madre piccola e bionda aveva una veste nera il ragazzo anche biondo e piccolo aveva una giacchetta grigia andò in fondo alla bottega e chiamò il ragazzo che venne subito dimmi un poco gli domandò la bottegaia ti ricordi che il giovane di merelli andasse qualche volta a portar delle lettere a una donna di servizio in casa di figli del paese ricco egli vorrebbe avere un banco per sé solo ha paura che tutti lo insudicino guarda tutti dall'alto al basso ha sempre un sorriso sprezzante sulle labbra arrivato all'imboccatura della prima via fermò un uomo che passava e lo pregò di indicargli da che parte dovesse prendere per andar in via de los artes io guardo dalle finestre di casa quei begli alberi che fanno un'ombra così scura dove andrei a correre tanto volentieri e mi vien tristezza e rabbia di dovermi andar a chiudere tra i banchi ma poi mi fo animo a veder la mia buona madre che mi guarda sempre faceva freddo non c'era quasi nessuno ma tanto il pagliaccino si dava un gran moto per tener allegra quella po di gente faceva dei salti mortali s'attaccava alla coda dei cavalli camminava con le gambe per aria tutto solo e cantava sempre sorridente incontrammo due ragazzine scalze che conducevan le vacche e un ragazzo che passò correndo con un gran carico di paglia sulle spalle il maestro ci disse che eran due scolare e uno scolaro di seconda e mi faceva specie veder nei nostri banchi tutti quei barboni salimmo anche al piano di sopra e io corsi alla porta della mia classe e vidi al mio posto un uomo con due grandi baffi e una mano fasciata il direttore venne questa mattina al finis e disse ragazzi una bella notizia poi chiamò coraci il calabrese il calabrese mio una disgrazia ì anno è cominciato con una disgrazia andando alla scuola questa mattina per carità non mi lasci qui solo bada che è un viaggio di venti giorni non importa è un viaggio duro sopporterò tutto dovrai viaggiar solo non ho paura di nulla purché ritrovi mia madre abbia compassione e franti picchia come sur un uscio in un momento gli strappò mezz'orecchia gli ammaccò un occhio gli fece uscir sangue dal naso ma stardi duro ruggiva m'ammazzerai ma te la fò pagare rivolgendo qua e là il visetto tondo come una mela col suo naso a pallottola e quando fu nella sala da desinare data un'occhiata in giro ai mobili e fissati gli occhi sur un quadretto che rappresenta rigoletto passò prima la donna della ringhiera poi una bimba un'altra donna un vecchio tutti eran salvi dopo il vecchio scesero i pompieri rimasti dentro ultimo a scendere fu il caporale che era stato il primo ad accorrere io non mi ricorderò di alcun torto tuo e se anche tu mi dessi altri dispiaceri che m'importa tu sarai sempre mio fratello lo stesso io non mi ricorderò mai d'altro che d'averti tenuto in braccio bambino d'aver amato padre e madre con te d'averti visto crescere ma poi quando torno alla scuola a vederlo così bello ridente trionfante a sentir come risponde alle interrogazioni del maestro franco e sicuro e com'è cortese e come tutti gli voglion bene l'italia perché amo l'italia non ti si son presentate subito cento risposte io amo l'italia perché mia madre è italiana perché il sangue che mi scorre nelle vene è italiano perché è italiana la terra dove son sepolti i morti che mia madre piange e che mio padre venera quante fatiche aggiunte alle loro fatiche quante ore tolte al sonno di cui hanno tanto bisogno e anche quanti sforzi dell'intelligenza non abituata allo studio e delle mani grosse intozzite dal lavoro fanciulli ricordatevi il suo nome stampatevi nella mente il suo viso ch'egli non si cancelli mai più dalla vostra memoria e dal vostro cuore avvicinati ragazzo in nome del re d'italia io ti do la medaglia al valor civile pensa che forse quel bambino aveva fame pensa allo strazio di quella povera donna te lo immagini il singhiozzo disperato di tua madre quando un giorno ti dovesse dire enrico oggi non posso darti nemmen del pane e molte operazioni chirurgiche terribili e che molti son nati così nati in una notte che non ebbe mai alba per loro entrati nel mondo come in una tomba immensa e che non sanno come sia fatto il volto umano tosse impresta il suo manicotto a quelli che han freddo ed è tormentata continuamente dai più piccoli che le fanno carezze e le chiedon dei baci tirandola pel velo e per la mantiglia e anche hanno ingegno quegli angioletti e studiano mi disse la maestra una maestra giovane e gentile che ha sul viso pieno di bontà una certa espressione di mestizia come un riflesso delle sventure tutti si voltarono a guardar precossi si vedeva che ci avevan tutti piacere precossi s'alzò confuso che non sapeva più dove fosse amo i tuoi mari splendidi e le tue alpi sublimi amo i tuoi monumenti solenni e le tue memorie immortali amo la tua gloria e la tua bellezza t'amo e ti venero tutta come quella parte diletta di te dove per la prima volta vidi il sole e intesi il tuo nome il sindaco uscì la banda sonò e tutto parea finito quando il drappello dei pompieri s'aperse e un ragazzo di otto o nove anni spinto innanzi da una donna che subito si nascose si slanciò verso il decorato e gli cascò fra le braccia noi toccammo tutti la sua fiaschetta con le barchette e i bicchieri e bevemmo l'ultima volta e lui viva il quadrato del di crossi il figliuolo dell'erbivendolo quello del braccio morto io lo dissi piano a mia madre mentre la donna riponeva la roba zitto rispose mia madre poveri l'elemosina d'un uomo è un atto di carità ma quella d'un fanciullo è insieme un atto di carità e una carezza capisci è come se dalla sua mano cadessero insieme un soldo e un fiore qualcuno anche s'addormentava col capo sul banco e il maestro lo svegliava stuzzicandogli un orecchio con la penna ma i grandi no stavano svegli con la bocca aperta a sentir la lezione senza batter palpebra una notte aspettò ch'egli fosse a letto si vestì piano piano andò a tentoni nello stanzino riaccese il lume a petrolio sedette alla scrivania dov'era un mucchio di fasce bianche e l'elenco degli indirizzi e cominciò a scrivere tu lo vedrai fino all'ultimo giorno della tua vita come io vedrò la casa in cui sentii la tua voce per la prima volta calligrafia egli mi urtò col gomito e mi fece fare uno sgorbio e macchiare anche il racconto mensile sangue romagnolo che dovevo copiare per il muratorino che è malato io m'arrabbiai e gli dissi una parolaccia egli mi rispose sorridendo non l'ho fatto apposta eccolo qui davanti a voi il salvatore valoroso e gentile soldati salutatelo come un fratello madri beneditelo come un figliuolo dalla platea e dalle gallerie i ragazzi applaudivano ogni volta che passava uno molto piccolo o uno che dai vestiti paresse povero e anche quelli che avevano delle gran capigliature ricciolute o eran vestiti di rosso o di bianco i bei pesci volanti che venivano ogni tanto a cascare sul bastimento quei meravigliosi tramonti dei tropici con quelle enormi nuvole color di bragia e di sangue entrando alcuni piantavano un melo e restavan lì sul pavimento fin che accorrevan le maestre a tirarli su molti si fermavano davanti a una scodella credendo che fosse quello il loro posto e ingollavano subito una cucchiaiata e baciò la pagina ecco disse il maestro mostrando gli altri pacchi le mie memorie ogni anno io ho messo da parte un lavoro di ciascuno dei miei scolari e son tutti qui ordinati e numerati aveva fermato per l'appunto un operaio italiano questi lo guardò con curiosità e gli domandò se sapeva leggere il ragazzo accennò di sì ebbene gli disse l'operaio indicandogli la via da cui egli usciva alcuni andavan dai maestri a chieder spiegazioni coi quaderni aperti vidi quel maestro giovane e ben vestito l'avvocatino che aveva tre o quattro operai intorno al tavolino azione egli stesso aveva ben deciso di dirgli tutto eppure il sentir quel passo avvicinarsi nell'oscurità l'esser sorpreso a quell'ora in quel silenzio sua madre che si sarebbe svegliata e spaventata e se una ancora te ne sfuggisse non sia il timore di tuo padre sia l'impulso dell'anima che ti getti ai suoi piedi a supplicarla che col bacio del perdono ti cancelli dalla fronte il marchio delle due manine restò un minuto secondo tra le mani del signore e questi strappatosi dalla destra un anello d'oro con un grosso diamante e infilatolo con un rapido movimento in un dito della piccina prendi le disse sarà la tua dote di sposa ti ringrazio garrone la libreria di stardi sono andato da stardi che sta di casa in faccia alla scuola e ho provato invidia davvero a veder la sua libreria io intesi gridare altezza altezza vidi venir le lancie calate scaricammo i fucili un nuvolo di polvere nascose tutto poi la polvere si diradò e poi voltandosi al padre ansiosamente giulio è malato guarda com'è pallido giulio mio cosa ti senti il padre gli diede uno sguardo di sfuggita e disse è la cattiva coscienza che fa la cattiva salute il sindaco lo tirò a sé gli diede il premio e un bacio e staccata dalla spalliera del seggiolone la coroncina d'alloro che v'era appesa glie la infilò nella traversina d'una stampella è lei domandò mio padre levandosi il cappello il maestro vincenzo crosetti il vecchio pure si levò il cappello e rispose son mio padre mi trattenne là fino alla fine e vedemmo nella strada molte donne coi bambini in collo che aspettavano i mariti e all'uscita facevano il cambio immagina pure che ti siano destinati nella vita molti giorni terribili il più terribile di tutti sarà il giorno in cui perderai tua madre era tutto il suo premio quel momento d'allegrezza era il compenso di nove mesi di bontà di pazienza ed anche di dispiaceri per quello aveva faticato tanto tempo ed era venuto tante volte a far lezione malato povero maestro che portava a bordo più di duecento persone fra le quali settanta uomini d'equipaggio il capitano e quasi tutti i marinai erano inglesi fra i passeggeri si trovavano vari italiani poi un dolore accigliato infine una tenerezza violenta e triste e con un rapido gesto afferrò il ragazzo per il capo e se lo strinse sul petto di sentirsi come morire nella memoria le persone più amate uno di questi ragazzi mi diceva un giorno con una tristezza inesprimibile vorrei ancora aver la vista d'una volta appena un momento per rivedere il viso della mamma che non lo ricordo più rialzare prima d'andar via mia madre ne prese in braccio tre o quattro e allora accorsero da tutte le parti per farsi pigliare coi visi tinti di torlo d'ovo e di sugo d'arancia e chi a afferrarle le mani chi a prenderle un dito per veder aveva una ciocca di bei capelli castagni a traverso alla fronte e gli occhi azzurri immobili dal gioco al furto ripeté la nonna continuando a piangere pensaci ferruccio mia madre mise un mazzettino nell'occhiello della giacchetta a garrone perché lo portasse alla mamma in nome suo garrone le disse col suo vocione grazie mio padre fa le spazzole e in quel frattempo accadevano qua e là mille disgrazie che facevano accorrere le maestre bambine che piangevano perché non potevano disfare un nodo del fazzoletto anche adesso che è re e che gli farebbe piacere di averci una volta a tavola tutti insieme quelli che s'è visto intorno in quei momenti adesso ci ha generali e signoroni e galloni allora non ci aveva che dei poveri soldati dove imparai tante cose dove ti vidi tante volte malata e stanca ma sempre premurosa sempre indulgente disperata quando uno pigliava un mal vezzo delle dita a scrivere il viaggio era stato felice arrivata appena a buenos aires aveva trovato subito per mezzo d'un bottegaio genovese cugino di suo marito stabilito là da molto tempo una buona famiglia argentina che la pagava molto e la trattava bene migliaia di cappelli s'alzarono in aria quattro signori vestiti di nero salirono nella prima carrozza è lui gridò coretti e rimase come incantato poi disse piano madonna mia come s'è fatto grigio gli cascavan le lacrime sul banco e quando qualcuno lo guardava si sforzava di sorridere per non parere povero precossi oggi ho fatto vacanza perché non stavo bene e mia madre m'ha condotto con sé all'istituto dei ragazzi rachitici dov'è andata a raccomandare una bimba del portinaio ma non mi ha lasciato entrar nella scuola se non avesse avuto da lavorare per guadagnarsi il pane avrebbe potuto curarsi e forse guarire si sarebbe almeno prolungata la vita di qualche mese se avesse preso un congedo il maestro non rispose mi accarezzava i capelli con la mano e la sua mano tremava tremava mi saltava dai capelli sulla fronte dalla fronte sulla spalla se quel signore di via delle arti avesse sbagliato e se fosse morta in questi pensieri si riaddormentò sognò d'essere a cordova di notte e di sentirsi gridare da tutte le porte e da tutte le finestre non c'è non c'è non c'è si risvegliò di che ne dici eh di questa testaccia di bronzo e una testaccia che riuscirà a qualcosa te lo assicuro io e stardi socchiudeva gli occhi sotto quelle ruvide carezze come un grosso cane da caccia gli gettò le mani sulle spalle e gli diede tanti baci sulla testa dicendo sei tu garrone l'amico del mio figliuolo il protettore del mio povero bambino sei tu caro bravo ragazzo sei tu tanto egli era stanco sconturbato avvilito e il giorno appresso all'imbrunire dopo aver dormito la notte in una stanzuccia d'una casa della boca accanto a un facchino del porto derossi e coretti ridevano ancora ché avevano incontrato per strada crossi il figliuolo dell'erbivendola quello del braccio morto e dei capelli rossi che portava a vendere un grossissimo cavolo e col soldo del cavolo doveva poi andar a comperare una penna c'è nella classe del mio figliuolo un ragazzo che si chiama garrone c'è rispose il direttore vuol aver la bontà di farlo venire un momento qui che gli ho da dire una parola è un diavoletto piace a tutti fa di tutto lo vediamo ravvolto in uno scialle la mattina presto che porta il latte alla sua casetta di legno poi va a prendere i cavalli alla rimessa di via bertola burla perfino robetti quello della seconda che cammina con le stampelle per aver salvato un bambino provoca tutti i più deboli di lui e quando fa a pugni s'inferocisce e tira a far male se nasce un litigio fra due di loro vanno da lui se due amici si guastano è lui che li riconcilia i più piccini a cui egli insegna a sonare lo tengono come un padre donna non voleva riportarsi il carbone a casa e piangeva quasi quando dovette tornarsene col grembiale pieno anche d'un'altra buona donna ci ha detto che le portò un mazzetto di fiori molto pesante e c'era dentro un gruzzoletto di soldi e allora vedi certe espressioni di dolore e di stanchezza del suo buon viso di galantuomo alle quali ora non badi te le ricorderai e ti faranno pena anche dopo ma come farò a mangiare disse il maestro con queste povere mani che ballano in questa maniera è una penitenza anche per gli altri mio padre gli diede di nuovo il braccio ed egli mi riprese per la mano io gli portai il bastone la gente si soffermava a guardare perché tutti lo conoscevano alcuni lo salutavano altri mesi passarono nessuna notizia padre e figliuolo erano costernati il più piccolo oppresso da una tristezza che non poteva vincere aveva paura di appannarli col fiato e li ripuliva guardandoli di sotto e di sopra e sorridendo da sé noi tutti in piedi lo guardavamo guardavamo quel collo sottile quelle povere orecchine che un giorno io avevo visto sanguinare alcuni entravano gli toccavan la mano e scappavano si vedeva che gli volevan bene e che avrebbero voluto tornare con lui egli rispondeva poi si gettò con le braccia aperte sul tamburino e lo baciò tre volte sul cuore l'amor di patria la povera donna si gettò quasi in ginocchio davanti al direttore giungendo le mani e supplicando oh signor direttore mi faccia la grazia riammetta il ragazzo alla scuola la mia sola occupazione vede è di sfogliare i miei vecchi libri di scuola delle raccolte di giornali scolastici qualche libro che mi hanno regalato ecco lì disse accennando la piccola libreria il tamburino scosse il capo ma tu gli disse il capitano guardandolo attentamente devi aver perso molto sangue tu per esser debole a quel io la tua migliore amica la sola con cui potrai parlare dei nostri morti e della tua infanzia e che se ci fosse bisogno lavorerei per te enrico per guadagnarti il pane e farti studiare quella giovane col viso color di rosa che ha due belle pozzette nelle guancie e porta una gran penna rossa sul cappellino e una crocetta di vetro giallo appesa al collo è sempre allegra tien la classe allegra sorride sempre passando a due a due per le strade riconoscono quasi tutte le botteghe all'odore anche quelle in cui noi non sentiamo odori tirano la trottola e a sentire il ronzìo che fa girando vanno diritti a pigliarla senza sbagliare che aveva passata la notte così e dormiva ancora con la fronte contro il suo cuore la volontà e ho visto passare come in una nebbia la testa rossa di crossi i riccioli biondi di derossi il calabrese vestito di nero e garrone che mi portò un mandarino con le foglie e scappò subito perché sua madre stava male quando entrò un uomo a fare iscrivere un ragazzo che passava da un'altra sezione alla nostra perché aveva cambiato di casa a veder quel ragazzo il direttore fece un atto di meraviglia me precossi aveva la sua medaglia ed era contento perché suo padre s'è rimesso a lavorare e son cinque giorni che non beve più lo vuol sempre nell'officina a tenergli compagnia e pare un altro immaginate quanto debbono aver sofferto e quanto debbono soffrire quando pensano così confusamente alla differenza tremenda che passa fra loro e quelli che ci vedono e domandano a sé medesimi perché questa differenza se non abbiamo alcuna colpa dietro la casetta c'era un piccolo orto circondato da una siepe sul quale dava una porticina rustica la porta della bottega che serviva anche da porta di casa s'apriva sullo stradone era già tardi scendemmo correndo e cantando e camminando per lunghi tratti tutti a braccetto e arrivammo sul po che imbruniva e volavano migliaia di lucciole mio padre il vaporino dì recossi venne a casa ieri con garrone io credo che se fossero stati due figliuoli di principi non sarebbero stati accolti con più festa e rimase lì come trasognato con gli occhi fissi sulla carrozza lontana sorridendo con la pipa tra le mani in mezzo a un gruppo di curiosi che lo guardavano e ogni volta che passerò vicino a una scuola e sentirò la voce d'una maestra mi parrà di sentir la tua voce e ripenserò ai due anni che passai nella scuola tua s'alzò subito e ci fece entrare era uno stanzone pien di polvere di carbone colle pareti tutte irte di martelli di tanaglie di spranghe di ferracci d'ogni forma e in un angolo ardeva il fuoco d'un fornello in cui soffiava un mantice tirato da un ragazzo il direttore lo guardò stette un po pensando poi disse franti va al tuo posto allora la donna levò le mani dal viso tutta racconsolata e cominciò a dir grazie lo sentirai allora nell'onda impetuosa di tenerezza che t'empirà gli occhi di lagrime e ti strapperà un grido dal cuore lo sentirai in qualche grande città lontana nell'impulso dell'anima che ti spingerà fra la folla sconosciuta verso un operaio sconosciuto e anch'io ho cambiato son passato da soldato a rivenditor di legna e rideva il figliuolo gli domandò se vi vedesse vi riconoscerebbe l'anno è finito dunque enrico ed è bello che ti rimanga come ricordo dell'ultimo giorno l'immagine del fanciullo sublime che diede la vita per la sua amica quando silvia entrò in punta di piedi e mi disse in fretta e piano vieni con me dalla mamma i ho sentiti stamani che discorrevano al babbo è andato male un affare era addolorato la mamma gli faceva coraggio un altro scoppio d'evviva e d'applausi fece rintronare il cortile tutti avevan capito alla prima quello era il ragazzo stato salvato dal po che veniva a ringraziare il suo salvatore chiama quel paese dov'è a che distanza è eh povero ragazzo rispose la vecchia impietosita una bagattella saranno quattrocento o cinquecento miglia a metter poco il ragazzo si coprì il viso con le mani poi domandò con un singhiozzo non li ho mai più dimenticati certi suoi buoni consigli e anche certi rimproveri secchi che mi facevan tornare a casa con la gola stretta perso molto sangue rispose il ragazzo con un sorriso altro che sangue guardi e tirò via d'un colpo la coperta il capitano diè un passo indietro inorridito e segnò la galleria dei maestri e allora dalle gallerie dai palchi dalla platea tutti i ragazzi s'alzarono e tesero le braccia gridando verso le maestre e i maestri e il maestro mio padre e mia madre sono scontenti non provo più neppure il piacere di prima a divertirmi quando lavoravo di voglia e poi saltavo su dal tavolino e correvo ai miei giochi pieno ha dato una supplica al re disse uno più forte no rispose coretti voltandosi bruscamente non gli ho dato nessuna supplica io un'altra cosa gli darei se me la domandasse tanto coraggio una bella visita ì cco uno dei giovedì più belli dell'anno per me alle due in punto vennero a casa derossi e coretti con nelli il gobbino precossi suo padre non lo lasciò venire fu un colpo al cuore per me caro signore tirai bene ancora avanti per un po di tempo ma poi non potei più poi tutto tacque e non vedemmo più che la figura lunga e stanca del direttore che s'allontanava la lotta ma mai ch'egli dica ho fame mio padre non mi dà da mangiare suo padre vien qualche volta a prenderlo quando passa per caso davanti alla scuola pallido malfermo sulle gambe con la faccia torva coi capelli sugli occhi e il berretto per traverso avrà ben avuto la sciabola in mano rispose per parare una lanciata che poteva toccare a lui come a un altro ah i demoni scatenati ci vennero addosso come l'ira di dio ci vennero coretti padre ci seguitava di lontano con la giacchetta sulle spalle fumando con la sua pipa di gesso e di tanto in tanto ci minacciava con la mano che non ci facessimo delle buche nei calzoni precossi zufolava quello dei capelli rossi e del braccio morto e l'aiuta a fare il lavoro in iscuola gli suggerisce le risposte gli dà carta pennini lapis insomma gli fa come a un fratello quasi per compensarlo di quella disgrazia di suo padre che gli è toccata e ch'egli non sa piccolo e tozzo senza collo un grugnone che non parla con nessuno e pare che capisca poco ma sta attento al maestro senza batter palpebra con la fronte corrugata e coi denti stretti mentre uscivo precossino mi disse scusami e mi cacciò in tasca un pacchetto di chiodi io l'invitai a venir a vedere il carnevale da casa mia loro scialli e lo fecero risedere perché dormisse e si riaddormentò che imbruniva quando lo svegliarono era a cordova ah che buon respiro tirò e con che impeto si cacciò fuori del vagone domandò a un impiegato della stazione dove stesse quando seppe ogni cosa si mise a piangere ah no disse poi dopo un lungo silenzio tu non hai cuore per la tua povera nonna non hai cuore a profittare in codesto modo dell'assenza di tuo padre e di tua madre per darmi dei dolori il direttore guardò fisso franti in mezzo al silenzio della classe e gli disse con un accento da far tremare franti tu uccidi tua madre tutti si voltarono a guardar franti e quell'infame sorrise e neppure avrebbe potuto partire il figliuol maggiore che cominciava appunto allora a guadagnar qualche cosa ed era necessario alla famiglia e in questo affanno vivevano ripetendo ogni giorno gli stessi discorsi dolorosi o guardandosi l'un l'altro in silenzio muratorino egli guardava sua padre cogli occhi luccicanti e per nasconder la commozione faceva il muso di lepre in quel momento sentii uno scoppio d'applausi guardai sul palco c'era un piccolo spazzacamino col viso lavato ma coi suoi panni da lavoro un'aria gentile e sempre eguale che pareva un mormorìo di molte voci sommesse le voci di tutte le madri e di tutti i maestri e le maestre che tutti insieme dessero dei consigli e pregassero e facessero dei rimproveri amorevoli lì ci sono i miei ricordi tutto il mio passato non mi resta altro al mondo poi in tono improvvisamente allegro io le voglio fare una sorpresa caro signor bottini tutti i ragazzi si sbandarono fuggendo come saette io stavo davanti alla bottega del libraio dov'era entrato mio padre e vidi arrivar di corsa parecchi miei compagni che si mescolarono fra gli altri vicini a me e finsero di guardar le vetrine chi m'avrebbe detto quando tornavo così allegro da quella bella gita con mio padre che per dieci giorni non avrei più visto né campagna né cielo son stato molto malato in pericolo di vita sedette a tavola di buonumore e battendo una mano sulla spalla al figliuolo eh giulio disse è ancora un buon lavoratore tuo padre che tu credessi in due ore ho fatto un buon terzo di lavoro più del solito ieri sera tutte le strade brulicavano di ragazzi le due botteghe di libraio erano affollate di padri e di madri che compravano zaini cartelle e quaderni e davanti alla scuola s'accalcava tanta gente quando udii un vocìo insolito per le scale e poco dopo entrarono in casa due pompieri i quali domandarono a mio padre il permesso di visitar le stufe e i camini perché bruciava un fumaiolo sui tetti e non si capiva di chi fosse mio padre disse facciano pure desolato la gente l'urtava coi piedi passando i carri empivan la via di rumore alcuni ragazzi si fermarono a guardarlo egli rimase un pezzo così quando fu scosso da una voce che gli disse tra in italiano e in lombardo che cos'hai ragazzetto e allora capii perché mia madre m'aveva respinto e uscii senza darle la mano giuseppe mazzini su vatti a presentare sarebbe una vigliaccheria lasciar agguantare qualcun altro ma io non l'ho fatto apposta rispose garoffi tremando come una foglia non importa fa il tuo dovere ripeté garrone il sergente e due soldati saltaron giù da cavallo l'ufficiale si chinò e gli aprì la camicia la palla gli era entrata nel polmone sinistro il fabbro che era stato a sentire con la bocca aperta guardò fisso il sovrintendente e il direttore e poi fissò il suo figliuolo che gli stava davanti con gli occhi bassi tremando mentre faceva le sue lagnanze al maestro e tutti tacevano il padre di nobis che levava il mantello al figliuolo come al solito sulla soglia dell'uscio udendo pronunciare il suo nome entrò e domandò spiegazione finita la quarta tu andrai al ginnasio ed essi faranno gli operai ma rimarrete nella stessa città forse per molti anni e perché allora non v'avrete più a rivedere estate dopo alcune ore incominciò a soffrire il freddo e col freddo la stanchezza dei giorni passati pieni di commozioni violente e delle notti insonni e travagliate si addormentò dormì lungo tempo si svegliò intirizzito si sentiva male e che tu possa vivere ed espanderti tranquilla nella maestà del tuo diritto e della tua forza giuro che ti servirò come mi sarà concesso con l'ingegno col braccio col cuore umilmente e la settimana prima inutilmente no cari signori essa diceva non mette conto non ho più forza di resistere morirei sotto i ferri del chirurgo è meglio che mi lascino morir così non ci tengo più alla vita oramai tutto è finito per me è meglio che muoia nel fanciullo che tanto deve aver più d'ardimento quanto ha meno di forza nel fanciullo a cui nulla domandiamo che a nulla è tenuto che ci pare già tanto nobile e amabile quindici anni diceva forte allungando il passo ho proprio desiderio di rivederlo l'ho lasciato principe lo rivedo re denti ma discorreva fitto con calore dei libri di lettura di quando era giovane degli orari d'allora degli elogi che gli avevan fatto i superiori dei regolamenti di quest'ultimi anni sempre con quel viso sereno un poco più rosso di prima i soldati non son più quelli ma la bandiera è sempre la stessa quanti erano già morti per il nostro paese intorno a quella bandiera venti anni prima che voi nasceste dell'esame derossi dieci decimi e la prima medaglia votini fece un grande starnuto il maestro lo guardò ci voleva poco a capire peranza mio ello nrico lo slancio con cui ti sei gettato sul cuore di tua madre tornando dalla scuola di religione si t'ha detto delle cose grandi e consolanti il maestro padre derossi aveva gli occhi pieni di lacrime io gli dissi piangi per il muratorino egli ha parlato guarirà gli pulì la fronte che sanguinava e levatosi il fazzoletto rosso dai capelli glie lo girò intorno al capo poi si strinse il capo sul petto per annodare le cocche e così si fece una macchia di sangue sul vestito giallo sopra la cintura e tagliate in fondo dalla linea diritta della sconfinata pianura americana simile all'orizzonte del mare la città gli pareva infinita gli pareva che si potesse camminar per giornate e per settimane vedendo sempre di qua e di là altre vie come quelle guardando sua madre che gli fece un saluto con la mano garoffi garrone il calabrese promossi poi tre o quattro di seguito rimandati e uno si mise a piangere perché suo padre ch'era sull'uscio gli fece un gesto di minaccia date un bacio a mia madre a mio padre a luigina addio nonna in nome del cielo cos'hai gridò la vecchia palpando affannosamente il capo del ragazzo che le si era abbandonato sulle ginocchia l'ultima volta che feci lezione mi accompagnarono tutti a casa mi fecero festa ma io ero triste capivo che la mia vita era finita già l'anno prima avevo perso mia moglie e il mio figliuolo unico mamma mia che fa sangue gridò la ragazza gettandosi sopra di lui i passeggieri che scappavano sotto non ci badarono la bimba s'inginocchiò accanto a mario ch'era rimasto sbalordito dal colpo che ha giacchetta calzoni maniche tutto troppo stretto e troppo corto un cappello che non gli sta in capo il capo rapato le scarpe grosse e una cravatta sempre attorcigliata come una corda ebbene non avete nulla da rispondermi nobis ch'era stato a sentire col suo solito sorriso sprezzante rispose freddamente no signore il maestro lo guarda sempre e ogni volta che gli passa accanto gli batte la mano sul collo come a un buon torello tranquillo io gli voglio bene son contento quando stringo nella mia la sua grossa mano che par la mano d'un uomo via via che sfilavano al suono delle fanfare e delle bande mio padre mi accennava i corpi e le glorie delle bandiere primi gli allievi e con lei la maestra di mio fratello e la monachina tutta vestita di nero e la mia buona maestra di prima superiore ma così pallida poveretta e tossiva così forte che si sentiva da una parte all'altra del teatro che porta forse un moribondo o un convoglio mortuario ché ne potrebbe uscir uno domani di casa tua guarda con riverenza tutti quei ragazzi degli istituti che passano a due a due e così piccolo e tozzo com'è si lanciò d'un salto su quel grandiglione e cominciò a mescergli fior di pugni non ce ne poteva però e ne toccava più di quel che ne desse ce n'eran due o tre vestiti da signori gli altri eran figliuoli d'operai ma tutti messi bene e puliti il fiorentino ch'era il più piccolo aveva una sciarpa azzurra intorno alla vita la maestra deve far la mamma con loro aiutarli a vestirsi fasciare le dita punte raccattare i berretti che cascano badare che non si scambino i cappotti se no poi gnaulano e strillano povere maestre oggi primo giorno di scuola passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna mia madre mi condusse questa mattina alla sezione baretti a farmi inscrivere per la terza elementare io pensavo alla campagna e andavo di quel giorno a mezzodì il padre sedette a tavola di buon umore non s'era accorto di nulla faceva quel lavoro meccanicamente misurandolo a ore e pensando ad altro e non contava le fasce scritte che il giorno dopo non capiva un'acca di aritmetica empiva di spropositi la composizione non riesciva a tener a mente un periodo e ora risolve i problemi scrive corretto e canta la lezione come un artista risposta temendo d'una disgrazia scrissero al consolato italiano di buenos aires che facesse fare delle ricerche e dopo tre mesi fu risposto loro dal console che nonostante l'avviso fatto pubblicare dai giornali nessuno s'era presentato neppure a dare notizie la terra era coperta di cavalli e di ulani feriti e morti io mi voltai indietro e vidi in mezzo a noi umberto a cavallo che guardava intorno tranquillo con l'aria di domandare c'è nessuno graffiato dei miei ragazzi così bello così simpatico che gli avrei mandato un bacio e tutti quei signori gli vollero parlare e stringer le mani poi il maestro gridò giulio robetti e si vide venire innanzi il figliuolo del capitano d'artiglieria con le stampelle tu non lo sai che qualche volta egli è così affranto dalla fatica che crede di non aver più che pochi giorni da vivere e che in quei momenti non parla che di te non ha altro affanno in cuore che quello di lasciarti povero e senza protezione dei bimbi che non hanno da mangiare non aver da mangiare dio mio dei ragazzi come te buoni come te intelligenti come te che in mezzo a una grande città non han da mangiare come belve perdute in un deserto come se non avessi più giocato da un mese neanche a tavola coi miei non mi siedo più con la contentezza d'una volta sempre ho come un'ombra nell'animo una voce dentro che mi dice continuamente non va non va esami punti tema media rimandato promosso tutti dicono le stesse parole ieri mattina ci fu la composizione questa mattina l'aritmetica era commovente veder tutti i parenti che conducevano i ragazzi alla scuola dando gli ultimi consigli per la strada poi frugò in furia nelle tasche e nella borsa e non trovando nulla si staccò dal collo una catenella con una crocina e la mise al collo di garrone sotto la cravatta e gli disse ragazzo vengo dall'italia vo a cercar mia madre son solo non mi fate del male quelli capirono subito n'ebbero pietà lo carezzarono e lo racquetarono dicendogli molte parole che non intendeva e vedendo che batteva i denti dal freddo gli misero addosso la bandiera portata da un ufficiale ci passò davanti tutta lacera e stinta con le medaglie appese all'asta noi mettemmo la mano alla fronte tutt'insieme l'ufficiale ci guardò sorridendo e ci restituì il saluto con la mano e mio padre rispose è perché lo stimi il figliuolo del fabbro ferraio sì e guardavano il feretro stupiti dando l'altra mano alle madri che portavan le candele per loro sentii uno che diceva e adesso non verrà più alla scuola vieni con me il contadino si mosse marco lo seguì fecero un lungo tratto di strada insieme senza parlare il contadino si fermò alla porta d'un'osteria che aveva per insegna una stella e scritto sotto la estrella de italia mise il viso dentro ma sicuro rispondemmo tutti era già sull'uscio e non osava ancora andarsene era felice domandava scusa con la bocca che tremava e rideva io non ho mai visto una muffa compagna nessuno gli parla nessuno gli dice addio quando s'esce non c'è un cane che gli suggerisce quando non sa la lezione e il padre soggiunse trentadue lire di più son contento ma è quello là e indicò giulio che mi dà dei dispiaceri dopo garrone ecco nelli appena lo videro attaccarsi alla sbarra con quelle mani lunghe e sottili molti cominciarono a ridere e a canzonare ma garrone incrociò le sue grosse braccia sul petto e saettò intorno un'occhiata così espressiva ancora a consolarla a ripeterle no non dite questo e a pigliarla per le mani e a pregarla ma essa allora chiudeva gli occhi sfinita e cadeva in un assopimento che pareva morta e i padroni restavano lì un po di tempo alla luce fioca d'un lumicino e dove egli aveva tante volte pensato a lei impaziente d'uscire per correrle incontro diede in uno scoppio di pianto disperato io sto con l'animo in pace almeno quando sono a scuola io so che mio padre è a casa seduto a tavolino lontano da ogni pericolo ma quanti miei compagni pensano che i loro padri lavorano sopra un ponte altissimo o vicino alle ruote d'una macchina in silenzio camminando poi pensava oh quanto soffrirebbe mia madre se sapesse che ho tanta paura e questo pensiero gli ridava coraggio poi per distrarsi dalla paura pensava a tante cose di lei si richiamava alla mente le sedette gli diè da sedere gli fece raccontar la sua storia lo stette a sentire molto attento rimase un pezzo pensieroso poi gli disse risolutamente tu non hai denari non è vero ho ancora poco rispose marco io ridevo ancora tirando il campanello al quarto piano ma rimasi male subito quando la serva mi fece entrare in una povera camera mezz'oscura dove era coricato il mio maestro eppure poveri ragazzi quando s'entra per la prima volta nell'istituto dei ciechi durante la ricreazione a sentirli suonar violini e flauti da tutte le parti e parlar forte e ridere salendo e scendendo le scale a passi lesti dal signor mequinez rispose il ragazzo sì signora qualche volta in fondo a via delle arti ah signora grazie gridò arco i dica il numero non lo sa i faccia accompagnare accompagnami tu subito ragazzo io ho ancora dei soldi sera del mese di aprile mentre noi ci avvicinavamo all'officina ne usciva di corsa garoffi con un pacco in mano facendo svolazzare il suo gran mantello che copre le mercanzie ah ora lo so dove va a raspare la limatura di ferro che vende per dei giornali vecchi quel trafficone di garoffi il circo è nel mezzo della piazza e in un angolo ci son tre carrozzoni grandi dove i saltimbanchi dormono e si travestono tre casette con le ruote coi loro finestrini e un caminetto ciascuna è un ragazzo pieno d'intelligenza e di buona volontà che farà molto cammino un bravo ragazzo che ha l'affezione e la stima di tutti lei ne può andar superbo gliel'assicuro le scuole serali idì io padre mi condusse ieri a vedere le scuole serali della nostra sezione baretti che eran già tutte illuminate l'incarico di scriver sulle fasce il nome e l'indirizzo degli abbonati e guadagnava tre lire per ogni cinquecento di quelle strisciole di noi dobbiamo rispettare la vecchiaia la miseria l'amor materno l'infermità la fatica la morte ogni volta che vedi una persona a cui arriva addosso una carrozza tiralo via se è un fanciullo avvertilo se è un uomo e molti vengono ancora a trovarla dal ginnasio che han già i calzoni lunghi e l'orologio quest'oggi tornava tutta affannata dalla pinacoteca dove aveva condotto i suoi ragazzi come gli anni passati rammenta i nomi per anni i giorni d'esame mensile corre a domandar al direttore che punti hanno avuto li aspetta all'uscita e si fa mostrar le composizioni per vedere se hanno fatto progressi dopo averlo baciato gli si attaccò a un braccio per accompagnarlo fuori essi due primi e il padre e la madre dietro s'avviarono verso l'uscita passando a stento fra la gente che faceva ala al loro passaggio tua madre che darebbe un anno di felicità per risparmiarti un'ora di dolore che mendicherebbe per te che si farebbe uccidere per salvarti la vita senti enrico fissati bene in mente questo pensiero porse il biglietto il fattore lo prese lo lesse e disse burberamente non so che farci glielo darò fra un mese quando ritornerà ma io io son solo io ho bisogno esclamò il ragazzo con voce di preghiera eh andiamo disse l'altro non garrone lo aiutò a rinvoltare il treno nel fazzoletto e chinandosi fece crocchiare i grissini che gli empivan le tasche un giorno mi disse precossi verrai all'officina a veder mio padre a lavorare ti darò dei chiodi a mio padre qual'era la sua professione poi disse i rallegro mi rallegro di cuore la ringrazio ora poi era un pezzo che non vedevo più nessuno e ho ben paura che lei sia l'ultimo caro signore il ragazzo rispose con un fil di voce battendo i denti di là nell'armadio vieni con me disse l'uomo e lo trascinò nello stanzino tenendolo stretto alla gola là c'era una lanterna cieca sul pavimento dov'è l'armadio domandò suo padre non aveva inteso si tranquillò e ricominciò a scrivere e le fasce s'ammontavano sulle fasce egli sentì il passo cadenzato delle guardie civiche giù nella strada deserta poi un rumore di carrozza e che ti amerò sempre quando sarai grande che ti seguirò col mio pensiero quando andrai lontano sempre perché siamo cresciuti insieme e abbiamo lo stesso sangue entrando in via roma vidi una luce insolita e un'onda di gente che accorreva una casa era in fuoco lingue di fiamma e nuvoli di fumo rompevan dalle finestre e dal tetto uomini e donne apparivano ai davanzali e sparivano gettando grida disperate due volte il direttore s'affacciò all'uscio e guardò ma via lui il sussurro cresceva come in un mercato avevano un bel voltarsi garrone e derossi a far dei cenni ai compagni che stessero buoni che era una vergogna nessuno ci badava tu dovrai d'ora innanzi ad ogni atto tuo dire a te stesso lo approverebbe mia madre la sua trasformazione ha messo per te nel mondo un angelo custode al quale devi riferire ogni cosa tua ma tutti quelli delle file di dentro i quali per pregare dovevan voltar la schiena alla scodella torcevano il capo indietro per tenerla d'occhio che nessuno ci pescasse e poi pregavano così con le mani giunte e con gli occhi al cielo ma col cuore alla pappa io ero contento nella scuola perché coretti m'aveva detto d'andar dopo domani a veder arrivare il re insieme con suo padre che lo conosce e perché mia madre m'avea promesso di condurmi lo stesso giorno a visitar l'asilo infantile di corso valdocco che la mattina menavan le bestie a pasturare e lavoravan nei campi a piedi nudi e la sera si mettevano le scarpe e andavano a scuola ogni mese disse ce ne farà uno ce lo darà scritto e sarà sempre il racconto d'un atto bello e vero compiuto da un ragazzo il piccolo patriotta padovano s'intitola questo ecco il fatto tacquero ah com'era bello a vedere garrone con gli occhi che mandavan fiamme un leoncello furioso pareva guardò uno per uno i più arditi e tutti chinaron la testa spalla precossi ti dò la medaglia nessuno è più degno di te di portarla non la dò soltanto alla tua intelligenza e al tuo buon volere la dò al tuo cuore la dò al tuo coraggio al tuo carattere di bravo e buon figliuolo abbi sempre nel tuo pensiero quell'altro enrico sovrumano e felice che tu potrai essere dopo questa vita e prega tu non puoi immaginare che dolcezza provi quanto si senta migliore una madre quando vede il suo fanciullo con le mani giunte pare l'ultimo giorno di carnevale ardì he triste scena vedemmo oggi al corso delle maschere finì bene ma poteva seguire una grande disgrazia pure ti par duro lo studio ah enrico mio c'è più merito nel suo lavoro d'un giorno che nel tuo lavoro d'un anno a quelli lì dovrebbero dare i primi premi poi ci ha parlato del medico che doveva venir a quell'ora a curarlo proprio in quel punto suona il campanello è il medico dice la signora la porta s'apre e chi vedo garoffi c'era garrone con la sua solita pagnotta in tasca coretti il muratorino e garoffi quello dei francobolli intanto s'era fatta folla intorno al vecchio e in pochi momenti il suo nome oscuro giuseppe robbino suonò su mille bocche hai capito quello è coraggio il coraggio del cuore che non ragiona che non vacilla che va diritto cieco fulmineo dove sente il grido di chi muore pensa un po se non ti perdono levati d'in ginocchio bambino mio non ti sgriderò mai più sei buono sei tanto buono accendiamo il lume facciamoci un po di coraggio alzati ferruccio me lo riprenda ancora una volta signor direttore perché non segua una disgrazia in famiglia lo faccia per pietà d'una povera donna e si coperse il viso con le mani singhiozzando franti teneva il viso basso impassibile ferruccio mio esclamò la nonna stupita e inquieta mettendogli le mani sulle spalle e chinando il capo come per guardarlo nel viso ricordatevi di me mormorò ancora il ragazzo con una voce che pareva un soffio il maestro lo vide subito e parlò nell'orecchio al sovrintendente questi cercò precossi in fretta e presolo per mano lo condusse da suo padre il ragazzo tremava che non so come facessero a vederli e a raccoglierli dei mezzi tappi di sughero dei bottoncini di camicia dei fiorellini strappati dai vasi garrone soggiunse il maestro sii forte e tranquillo è ciò che essa vuole intendi garrone accennò di sì col capo ho trovato la cosa disse coretti e aggiunse sul quaderno si fanno anche i finimenti dei cavalli il resto lo farò stasera starò levato fino a più tardi felice te che hai tutto il tempo per studiare e puoi ancora andare a passeggio la mia maestra della prima superiore mi salutò di sulla porta della classe e mi disse enrico tu vai al piano di sopra quest'anno non ti vedrò nemmen più passare e mi guardò con tristezza come faceva a scrivere così al buio mentre dicevo questo tra me ecco a un tratto che riconosco i capelli rossi e la giacchetta di frustagno dall'altra parte i pompieri in divisa festiva e molti soldati senz'ordine venuti là per vedere soldati di cavalleria bersaglieri artiglieri quel muratore grande come un gigante che se ne stava là stretto aggomitolato col mento sui pugni e gli occhi sul libro attento che non intrecciando paglia di vari colori speditamente e bene tanto hanno il tatto esercitato il tatto è la loro vista è uno dei più grandi piaceri per loro quello di toccare di stringere d'indovinare la forma delle cose tastandole dal quale avrai inteso passandogli accanto una parola della tua lingua lo sentirai nello sdegno doloroso e superbo che ti getterà il sangue alla fronte quando udrai ingiuriare il tuo paese dalla bocca d'uno straniero che ora vengono ad accompagnare i loro ragazzi alla sezione baretti era triste oggi perché ha un figliuolo malato appena che la videro cominciarono a fare il chiasso ma essa con voce lenta e tranquilla disse il ragazzo si riscosse tutto accidenti esclamò l'hanno proprio con me la palla gli era passata poco lontano scendi gridò l'ufficiale imperioso e irritato scendo subito rispose il ragazzo vedo la sera passar per la piazza tanti ragazzi che tornan dal lavoro in mezzo a gruppi d'operai tutti stanchi ma allegri che allungano il passo una maestra domandò a una fila di otto bambine dove nasce il riso tutte otto spalancaron la bocca piena di minestra e risposero tutte insieme cantando e l'uno dava all'altro delle notizie di questo e di quello quando mio padre ruppe la conversazione per pregare il maestro di scendere in paese a far colazione con noi ed ecco il carbonaio un piccolo uomo tutto nero che compare alla lezione del dopopranzo col ragazzo per mano a fare le lagnanze al maestro macchia proponiti oggi giorno di essere più buono e più amoroso che il giorno innanzi di ogni mattina oggi voglio far qualche cosa di cui la coscienza mi lodi e mio padre sia contento qualche cosa che mi faccia voler bene da questo o da quel compagno alcuni visti davanti son belli e paion senza difetti ma si voltano e vi danno una stretta all'anima c'era il medico che li visitava i metteva ritti sui banchi e alzava i vestitini per toccare i ventri enfiati e le giunture grosse il capitano da una stanza del primo piano dirigeva la difesa lanciando dei comandi che parean colpi di pistola e non si vedeva sulla sua faccia ferrea nessun segno di commozione alle quattro si fece merenda insieme con pane e zebibbo seduti sul sofà e quando ci alzammo non so perché mio padre non volle che ripulissi la spalliera che il muratorino aveva macchiata di bianco con la sua giacchetta e suo padre non s'accorgeva di nulla solo una volta a cena uscì in quest'esclamazione è strano quanto petrolio va in questa casa da un po di tempo dissi di sì se c'è qualcuno a cui tu abbia fatto un torto vagli a dire che ti perdoni e che lo dimentichi c'è nessuno nessuno risposi ma i due ragazzi che non pativano il mal di mare non ci badavano la ragazzina sorrideva aveva presso a poco l'età del suo compagno ma era assai più alta bruna di viso sottile un po patita e vestita più che modestamente lo so disse silvia risoluta ebbene senti mamma dobbiamo fare dei sacrifici anche noi tu m'avevi promesso un ventaglio per la fin di maggio e enrico aspettava la sua scatola di colori non vogliamo più nulla con quei calzoni che strascicano e quel giacchettone troppo lungo con le maniche rimboccate sino ai gomiti e studia s'impegna sarebbe uno dei primi se potesse lavorare a casa tranquillo i sembra d'aver visto accanto al mio letto la mia buona maestra di prima superiore che si sforzava di soffocar la tosse col fazzoletto per non disturbarmi ricordo così in confuso il mio maestro che si chinò a baciarmi e mi punse un poco il viso con la barba se ci potessi un po barattare quattro parole a quattr'occhi il nostro generale di ventidue anni il nostro principe che era affidato alle nostre baionette quindici anni che non lo vedo mio padre finse di non capire quel bravo ragazzo disse il fabbro accennando il figliuolo col dito quel bravo figliuolo là che studiava e faceva onore a suo padre mentre suo padre faceva baldoria e lo trattava come una bestia e gli leva il cappotto glie lo infila gli accomoda la cravatta lo spolvera lo riliscia gli guarda i quaderni si capisce che non ha altro pensiero che non vede nulla di più bello al mondo va saluta la mamma e non rifar più le scale ci rivedremo alla scuola e se non ci rivedremo ricordati qualche volta del tuo maestro di terza che t'ha voluto bene non dir mai d'un operaio che vien dal lavoro è sporco devi dire ha sui panni i segni le tracce del suo lavoro e faceva delle correzioni con la penna e anche quello zoppo il quale rideva con un tintore che gli aveva portato un quaderno tutto conciato di tintura rossa e turchina c'era pure il mio maestro guarito che domani tornerà alla scuola in questo pretendeva molto e si mostrava severo perché il figliuolo doveva mettersi in grado di ottener presto un impiego per aiutar la famiglia io non son contento dell'affetto che hai per me se non ne hai pure per tutti coloro che ti fanno del bene e fra questi il tuo maestro è il primo dopo i tuoi parenti in quel punto si sentì chiamare da una voce fioca vicinissima signor capitano si voltò era il tamburino era disteso sopra un letto a cavalletti i rallegro con lei guardi egli ha guadagnato la seconda medaglia sopra cinquantaquattro compagni l'ha meritata nella composizione nell'aritmetica in tutto egli ci fece vedere la casa e poi ci condusse nella sua camera dove ci diede da bere c'era sul tavolino in mezzo ai bicchieri un calamaio di legno di forma conica scolpito in una maniera singolare è vero signor maestro che è stato maestro dei ciechi sì per vari anni rispose e derossi disse a mezza voce ci dica qualche cosa il maestro s'andò a sedere a tavolino che chi sa quanti sono già morti di molti mi ricordo bene i ricordo bene dei più buoni e dei più cattivi di quelli che m'han dato molte soddisfazioni che quegli volea ritenere bada ai fatti tuoi invece di pensare agli altri ché anche le cose leggiere a trascurarle possono farsi gravi hai buona vista tu monello io rispose il ragazzo io vedo un passerotto lontano un miglio saresti buono a salire in cima a che se ne tornò a casa solo e tranquillo a raccontare ingenuamente l'atto suo signori bello venerabile è l'eroismo nell'uomo ma nel fanciullo in cui nessuna mira d'ambizione o d'altro interesse è ancor possibile nonna riprese il ragazzo io v'ho sempre dato dei dispiaceri no ferruccio non dir queste cose io non ci penso più ho scordato tutto ti voglio tanto bene conosci egli fece un sorriso che si vide appena e levò a stento dal letto la sua mano corta e la porse a garrone che la prese fra le sue e vi appoggiò sopra la guancia dicendo il ragazzo soffocato accennò l'armadio allora per esser sicuro del ragazzo l'uomo lo gittò in ginocchio davanti all'armadio e serrandogli forte il collo fra le proprie gambe senza riguardi gli facevan portare carichi enormi di foraggi lo mandavan a pigliar acqua a grandi distanze ed egli rotto dalla fatica non poteva neanche dormire la notte scosso continuamente dai sobbalzi violenti del carro e dallo scricchiolìo e vedrai fremere armi d'ogni parte i giovani accorrere a legioni i padri baciare i figli dicendo coraggio e le madri dire addio ai giovinetti gridando vincete così bello che quando fu finito tutti s'alzarono battendo le mani e gridando e lo dovettero cantare da capo e subito dopo cominciarono a sfilare i premiati davanti al sindaco al prefetto e a molti altri che davano libri libretti della cassa di risparmio ragazzi signore maestri operai donne del popolo bambini era un agitarsi di teste e di mani un tremolio di penne di nastri e di riccioli un mormorio fitto e festoso che metteva si salutavano da una parte all'altra della strada operai ragazzi guardie maestri il mio maestro di seconda uscì in mezzo a due soldati io mi sentivo non so che cosa nel cuore come un grande affetto e un grande rispetto a pensare quanto eran costati quei premi a tutti quei lavoratori padri di famiglia pieni di pensieri con grande pietà quella madre ammirabile che per salvare la sua famiglia era venuta a morire a sei mila miglia dalla sua patria a morire dopo aver tanto penato povera donna così onesta così buona così sventurata e accanto a lui un ragazzo che gridava aiuto aiuto subito accorse gente da ogni parte era stato colpito da una palla in un occhio perché quest'anno non andiamo più a chieri e si trovò che chi aveva le chiavi era un maestro il quale fa da segretario al padrone detto questo venne avanti in mezzo a noi e tutti gli tesero le mani rizzandosi sui banchi lo presero per le braccia e per le falde del vestito molti lo baciarono cinquanta voci insieme dissero a rivederlo maestro grazie signor maestro stia bene il maestro gli mise garrone vicino nello stesso banco si sono fatti amici nelli s'è affezionato molto a garrone appena entra nella scuola cerca subito se c'è garrone non va mai via senza dire addio garrone che tagliavano il cielo sereno coi loro altissimi coni quattro giorni cinque una settimana passò le forze gli andavan rapidamente scemando i piedi gli sanguinavano finalmente una sera al cader del sole gli dissero tucuman è a cinque grande anima di patriotta grande ingegno di scrittore ispiratore ed apostolo primo della rivoluzione italiana il quale per amore della patria visse quarant'anni povero esule perseguitato ramingo io non ho che due soldi facciamo la colletta anch'io ho due soldi disse un'altra vestita di rosso ne troveremo ben trenta fra tutte e allora cominciarono a chiamarsi amalia pareva che fosse stato un mese malato quasi non si riconosceva più era vestito tutto di nero faceva compassione nessuno fiatò tutti lo guardarono io andai giù lesto come un razzo padre e figliuolo erano anche più vispi del solito e non mi parve mai che si somigliassero tanto l'uno all'altro come questa mattina ma io non ho coraggio fatti coraggio t'accompagno io e la guardia e gli altri gridavan sempre più forte chi è chi è stato un occhiale in un occhio gli han fatto entrare l'hanno accecato briganti portava un berretto con due strisce di panno rosso suo padre è facchino alla strada ferrata ieri sera domenica alle quattro e mezzo siano andati a casa sua per far l'accompagnamento alla chiesa il nostro maestro è alto senza barba coi capelli grigi e lunghi e ha una ruga diritta sulla fronte ha la voce grossa e ci guarda tutti fisso l'un dopo l'altro come per leggerci dentro e non ride mai e le finestre delle case spalancate colle cassette e i vasi già verdeggianti il maestro non rideva perché non ride mai ma era di buon umore tanto che non gli appariva quasi più quella ruga diritta in mezzo alla fronte e spiegava un problema sulla lavagna celiando questo libro è particolarmente dedicato ai ragazzi delle scuole elementari i quali sono tra i nove e i tredici anni e si potrebbe intitolare storia d'un anno scolastico scritta da un alunno di terza d'una scuola municipale i quali sono come i padri intellettuali dei milioni di ragazzi che crescon con te i lavoratori mal riconosciuti e mal ricompensati che preparano al nostro paese un popolo migliore del presente poi andarono alla ricreazione ma prima presero tutti i loro panierini con dentro la colazione che erano appesi ai muri fatica mio padre ao on certo il tuo compagno coretti né garrone risponderebbero mai al loro padre come tu hai risposto al tuo questa sera enrico come è possibile un moscone che entra per la finestra mette tutti sottosopra e l'estate portano in iscuola dell'erba e dei maggiolini che volano in giro o cascano nei calamai e poi rigano i quaderni poi quelli della scuola di commercio poi quelli del liceo musicale fra cui parecchie ragazze delle operaie tutte vestite in gala che furono salutate con un grande applauso e ridevano franti se la dette a gambe malconcio e stardi rimase là graffiato in viso con l'occhio pesto ma vincitore accanto alla sorella che piangeva mentre alcune ragazze raccoglievano i libri e i quaderni sparpagliati per la strada artiglieri poi tutt'intorno dei signori dei popolani alcuni ufficiali e donne e ragazzi che si accalcavano noi ci stringemmo in un angolo dov'erano già affollati molti alunni d'altre sezioni coi loro maestri mio padre gli disse te lo regala enrico perché è tuo amico perché ti vuol bene per festeggiare la tua medaglia precossi domandò timidamente debbo portarlo via a casa ma dopo un momento la sua testa venne fuori daccapo infine si perdette dietro alle siepi e il capitano non lo vide più allora discese intanto tutti i ragazzi di borgo po che eran vicini a noi si sporgevano avanti facevano dei gesti verso il loro compagno per farsi vedere chiamandolo a voce bassa pin pin pinot e doveva esser giunto là prima di lui gli fu indicata una chiesa dov'era stato installato affrettatamente un ospedale da campo egli v'andò la chiesa era piena di feriti adagiati su due file di letti e di materassi distesi sul pavimento coretti fece un salto avanti e gliela strinse la carrozza passò la folla irruppe e ci divise perdemmo di vista coretti padre in questo modo s'è già messo insieme una piccola biblioteca e quando suo padre s'è accorto che aveva quella passione gli ha comperato un bello scaffale di noce con la tendina verde e gli ha fatto legare quasi tutti i volumi coi colori che piacevano a lui ha fatto del bene ha sofferto è morta povera maestra rimasta sola nella chiesa oscura addio addio per sempre mia buona amica dolce e triste ricordo della mia infanzia mattina e mia madre mi rispose sorridendo che era la bella stagione e la buona coscienza re umberto cominciò a spezzare furiosamente a colpi d'accetta coppi travi correntini per aprirsi una buca da scender dentro intanto la donna era sempre sospesa fuor della finestra il fuoco le infuriava sul capo un minuto ancora e sarebbe precipitata nella via silvia aveva il giornale con le iniziali del nome e l'indirizzo salimmo fin sotto il tetto d'una casa alta in un corridoio lungo dov'erano molti usci i madre picchiò all'ultimo ci aperse una donna ancora giovane bionda e ma eccoti la sera alle quattro che invece della mamma di crossi s'avvicina il padre con quel viso smorto e malinconico fermò derossi e dal modo come lo guardò capii subito ch'egli sospettava che derossi conoscesse il suo segreto è morto da soldato lo seppelliranno i soldati detto questo mandò un bacio al morto con un atto della mano e gridò a cavallo tutti balzarono in sella il drappello si riunì e riprese il suo cammino amalo perché ti apre e t'illumina l'intelligenza e ti educa l'animo perché un giorno quando sarai uomo e non saremo più al mondo né io né lui la sua immagine ti si presenterà spesso alla mente accanto alla mia giungeva davanti al pantheon a roma il carro funebre che portava il cadavere di ittorio manuele primo re d'italia morto dopo ventinove anni di regno durante i quali la grande patria italiana subito in furia il capitano radunò un drappello nella stanza a terreno per far impeto fuori con le baionette inastate poi rivolò di sopra aspetta ancora a giudicarlo m'ha detto egli ha quella passione ma ha cuore vanità calabria derossi abbracciò il calabrese dicendo con la sua voce chiara benvenuto e questi baciò lui sulle due guancie con impeto tutti batterono le mani silenzio gridò il maestro non si batton le mani in iscuola ma si vedeva che era contento fece intender così chiaro che avrebbe allungato subito quattro briscole anche in presenza del maestro che tutti smisero di ridere sul momento e lo teneva inchiodato soffocato là dietro al suo bimbo all'improvviso giulio diè un grido acuto due braccia convulse gli avevan serrata la testa o babbo babbo perdonami perdonami gridò riconoscendo suo padre al pianto tu perdonami ma per andare dalla parte del tetto che corrispondeva al quartierino chiuso dal fuoco gli bisognava passare sopra un ristrettissimo spazio compreso tra un abbaino e la grondaia migliaia di nappine rosse che parevan tante doppie ghirlande lunghissime di fiori color di sangue tese e scosse pei due capi e portate a traverso alla folla franti scomparve i soldati passavano a quattro a quattro sudati e coperti di polvere e i fucili scintillavano al sole il direttore disse e conversando il primo col terzo il secondo col quarto ad alta voce e tutti insieme senza perdere una sola parola da tanto che han l'orecchio acuto e pronto e danno più importanza di voi altri agli esami ve lo assicuro seduto a prua accanto al vecchio contadino che fumava la pipa sotto un bel cielo stellato in mezzo a gruppi d'emigranti che cantavano egli si rappresentava cento volte al pensiero il suo arrivo a buenos aires si vedeva in quella certa strada trovava la bottega è lui che governò l'italia nel periodo più solenne della nostra rivoluzione che diede in quegli anni il più potente impulso alla santa impresa dell'unificazione della patria lui con l'ingegno luminoso con la costanza invincibile con l'operosità più che umana e disse rimango i soldati dì l suo figliuolo era volontario nell'esercito quando morì per questo il direttore va sempre sul corso a veder passare i soldati quando usciamo dalla scuola si comincia a scappar di casa a attaccar lite cogli altri ragazzi a perdere i soldi poi a poco a poco dalle sassate si passa alle coltellate dal gioco agli altri vizi e dai vizi al furto dove ogni parola che hai inteso dire aveva per iscopo il tuo bene e non hai provato un dispiacere che non ti sia stato utile porta dunque quest'affetto con te e dà un addio dal cuore a tutti quei ragazzi avete commesso una delle azioni più basse più vergognose di cui si possa macchiare una creatura umana vigliacchi detto questo scese tra i banchi mise una mano sotto il mento a garrone ed ecco nelli afferrato all'asse tutti batteron le mani bravo disse il maestro ma ora basta scendi pure ma nelli volle salir fino in cima come gli altri raddormentò subito profondamente quando si svegliò il convoglio era fermo in un luogo solitario sotto il sole e tutti gli uomini i peones stavan seduti in cerchio intorno a un quarto di vitello che arrostiva all'aria aperta infilato in una specie tutto il giorno m'hai lasciata sola non hai avuto un po di compassione bada ferruccio tu ti metti per una cattiva strada che ti condurrà a una triste fine ne ho visti degli altri cominciar come te e andar a finir male vieni vieni con me e lo sospinse o piuttosto se lo portò al letto di sua madre svegliata e glielo gettò tra le braccia e le disse bacia quest'angiolo di figliuolo che da tre mesi non dorme e lavora per me mi trattenne la mano e ripulì poi lui di nascosto giocando il muratorino perdette un bottone della cacciatora e mia madre glie l'attaccò ed egli si fece rosso e stette a vederla cucire tutto meravigliato e confuso trattenendo il respiro e le più piccine che non avevan denaro si facevan largo tra le grandi porgendo i loro mazzetti di fiori tanto per dar qualche e uno di essi si chinò sopra la sponda del rigagnolo ch'era tutta fiorita strappò due fiori e glieli gettò allora tutti i bersaglieri via via che passavano strapparono dei fiori io gliela strinsi egli mi fece un saluto ed uscì e ricordatene bene disse mio padre perché delle migliaia di mani che stringerai nella vita non ce ne saranno forse dieci che valgono la sua che hanno il fazzoletto in capo e la cesta al braccio e dicono ah è stato terribile questa volta il problema c'era una lezione di grammatica che non finiva più questa mattina ferruccio era rientrato stanco infangato con la giacchetta lacera e col livido d'una sassata sulla fronte aveva fatto la sassaiola coi compagni col viso inclinato da una parte il maestro si lasciò andar del vino sul petto mio padre s'alzò e lo ripulì col tovagliolo ma no signore non permetto egli disse e rideva ma intanto respirava forte si vedeva che soffriva ho una febbraccia sospirò son mezz andato i raccomando dunque battere sull'aritmetica sui problemi sabato domani è la festa nazionale oggi è un lutto nazionale ieri sera è morto garibaldi sai chi era è quello che affrancò dieci milioni d'italiani dalla tirannia dei borboni pare una chiesa la sua scuola e per questo anche chiamano lei la monachina ma ce n'è un'altra che mi piace pure la maestrina della prima inferiore numero di cento bastimenti d'ogni paese poco dopo sbarcato salì alla città con la sua sacca alla mano a cercare un signore argentino per cui il suo protettore della boca gli aveva rimesso un biglietto di visita con qualche parola di raccomandazione a un certo punto vidi il maestro di ginnastica fermo all'entrata dei cavalli che parlò nell'orecchio del padrone del circo e questi subito girò lo sguardo sugli spettatori come se cercasse qualcuno allegri gridò il marinaio italiano passando rapidamente ora si comincia un balletto il vento andava crescendo il bastimento rullava fortemente la mattina seguente allo spuntare del giorno egli era già partito per cordova ardito e ridente pieno di presentimenti felici ma non c'è allegrezza che regga a lungo davanti a certi aspetti sinistri della natura il tempo era chiuso e grigio il treno presso che vuoto casa l'ingegner mequinez quegli disse il nome d'una chiesa la casa era accanto alla chiesa il ragazzo scappò via era notte entrò in città e gli parve d'entrare in rosario un'altra volta al veder quelle strade diritte fiancheggiate di piccole case bianche la folla era già passata tutta e si vedeva in mezzo alla strada una lunga striscia di sangue il prigioniero uno spettacolo tremendo si presentava intanto sopra coperta le madri si stringevano disperatamente al seno i figliuoli gli amici si abbracciavano e si dicevano addio e tornando verso il carro a prendere un'altra bracciata secondo il modo in cui l'azione è enunciata era la nostra lezione di grammatica per il giorno dopo che vuoi mi disse metto il tempo a barcellona non potendo più reggere alle percosse e alla fame ridotto in uno stato da far pietà era fuggito dal suo aguzzino e corso a chieder protezione al console d'italia il quale impietosito noi stavamo in un gruppo sul marciapiede a guardare garrone strizzato nei suoi vestiti troppo stretti che addentava un gran pezzo di pane una volta finita la quarta addio non ci vedremo più non li vedrò più accanto al mio letto quando sarò malato garrone precossi coretti tanti bravi ragazzi tanti buoni e cari compagni mai più scusa il carbonaio volle interporsi dicendo no no ma il signore non gli badò e ripeté al figliuolo domandagli scusa ripeti le mie parole me m'accorsi che tremava tutto e che avea il viso bianco come un morto chi è chi è stato continuava a gridare la gente allora intesi garrone che disse piano a sì ho torto non lo farò più te lo prometto perdonami aveva l'anima piena di tenerezza alle volte ma l'orgoglio non la lasciava uscire non farai più la quarta con noi mi disse risposi di no e allora egli stette un po senza parlare continuando il suo disegno poi domandò senz'alzare il capo pieno di tristezza e di stupore a traverso alla grande città rumorosa tu non immagini la pena che n'ho provata non sai che quand'eri bambino ti stavo per ore e ore accanto alla culla invece di divertirmi con le mie compagne e che quand'eri malato scendevo da letto ogni notte per sentire se ti bruciava la fronte barcollavano di stanza in stanza premendosi le mani sopra le ferite nella cucina c'era già un morto con la fronte spaccata il semicerchio dei nemici si stringeva non quando compia ma solo quando comprenda e riconosca il sacrificio altrui l'eroismo nel fanciullo è divino non dirò altro signori non voglio ornar di lodi superflue una così semplice grandezza evviva gloria addio un ufficiale gli gettò la sua medaglia al valore un altro andò a baciargli la fronte e i fiori continuavano a piovergli sui piedi nudi sul petto insanguinato sul capo biondo fermo impalato davanti a una vetrina di librario cogli occhi fissi sopra una carta geografica e chi sa da quanto tempo era là perché egli studia anche per la strada ci rese a mala pena il saluto quel rusticone sono tanto impaziente di rivedere tutti quei ragazzi il mio banco il giardino quelle strade di sapere tutto quello che è accaduto in questo tempo di rimettermi ai miei libri e ai miei quaderni che mi pare un anno che non li vedo più povera mia madre com'è dimagrata è sempre lui però buono come il pane quando uno di noi pigliava la rincorsa per saltare un fosso egli correva dall'altra parte e tendergli le mani la vecchia gettò un urlo mozzoni maledetta ruggì il ladro riconosciuto devi morire e si avventò a coltello alzato contro la vecchia che svenne non sperar serenità nella tua vita se avrai contristato tua madre tu sarai pentito le domanderai perdono venererai la sua memoria inutilmente la coscienza non ti darà pace e morì appena arrivato la bottega è mia il ragazzo impallidì poi disse rapidamente merelli conosceva mia madre mia madre era qua a servire dal signor è la descrizione del monumento al conte cavour che tu devi fare puoi farla ma chi sia stato il conte cavour non lo puoi capire per ora per ora sappi questo soltanto egli fu per molti anni il primo ministro del piemonte e si prese quei dolori quando era maestro rurale in una scuola umida dove i muri gocciolavano un altro maestro di quarta è vecchio e tutto bianco ed è stato maestro dei ciechi e che tutta l'america ne dovesse esser coperta guardava attentamente i nomi delle vie dei nomi strani che stentava a leggere a ogni nuova via si sentiva battere il cuore pensando che fosse la sua guardava tutte le donne con l'idea di incontrare sua madre nelli pensavo se fossi stato come lui e m'avesse visto mia madre come n'avrebbe sofferto povera mia madre e pensando a questo gli volevo così bene a nelli avrei dato non so che perché riuscisse a salire per poterlo sospinger io per di sotto avrei dovuto credergli perché lo conosco ma mi spiacque che sorridesse e pensai oh adesso che ha avuto il premio sarà montato in superbia e poco dopo per vendicarmi gli diedi un urtone che gli fece sciupare la pagina due uomini erano balzati nella stanza l'uno afferrò il ragazzo e gli cacciò una mano sulla bocca l'altro strinse la vecchia alla gola il primo disse zitto se non vuoi morire non c'è caso che ne scordi uno su tutti si china e quanto più son poveri e vestiti male e più pare contento e li ringrazia dagli appennini alle ande racconto mensile molti anni fa un ragazzo genovese di tredici anni figliuolo d'un operaio andò da genova in america da solo per cercare sua madre rimasero tutti e due col respiro sospeso non sentivan che il rumore dell'acqua poi tutti e due ebbero un brivido all'uno e all'altra era parso di sentire uno stropiccìo di piedi nello stanzino e per valer presto qualche cosa gli bisognava faticar molto in poco tempo e benché il ragazzo studiasse il padre lo esortava sempre a studiare cera s'addormenta qualche volta profondamente col capo sul quaderno ma garrone sta sempre attento a mettergli davanti un libro aperto e ritto perché il maestro non lo veda su coraggio gridava seguitando con lo sguardo il tamburino lontano avanti corri si ferma maledetto ah riprende la corsa e ci ha fatto ridere a raccontarci che la mamma di quel ragazzo due anni fa le portò a casa una grande grembialata di carbone per ringraziarla che aveva dato la medaglia al figliuolo e s'ostinava povera donna questa mattina è venuto alla scuola col segno d'un'unghiata sopra una gota e tutti a dirgli è stato tuo padre non lo puoi negare sta volta è tuo padre che t'ha fatto quello dillo al direttore che lo faccia chiamare in questura il maestro lo tirò vicino a sé se lo strinse al petto e gli disse piangi piangi pure povero ragazzo ma fatti coraggio e nobis pure fece un riso ma di quello che non si cuoce i feriti del lavoro quello che era rimasto e che teneva ancora ferruccio mostrò il coltello al ragazzo e alla vecchia che riapriva gli occhi e disse non una voce o torno indietro e vi sgozzo il direttore chiamò il bidello e lo mandò in iscuola e dopo un minuto ecco lì garrone sull'uscio con la sua testa grossa e rapata tutto stupito appena lo vide la signora gli corse incontro e dire che carlo nobis si pulisce la manica con affettazione quando precossi lo tocca passando costui è la superbia incarnata perché suo padre è un riccone ma anche il padre di derossi è ricco gli aveva detto tutto di casa sua e il vecchio gli ripeteva ogni tanto battendogli una mano sulla nuca coraggio bagai tu troverai tua madre sana e contenta quella compagnia lo riconfortava i suoi presentimenti s'erano fatti di tristi lieti perché ripulirlo mentre il tuo compagno vedeva era quasi un fargli rimprovero d'averlo insudiciato e questo non stava bene prima perché non l'aveva fatto apposta e poi perché l'aveva fatto coi panni di suo padre domani andremo ancora una volta in classe a sentir leggere l'ultimo racconto mensile naufragio e poi finito sabato primo di luglio gli esami un altro anno dunque il quarto è passato bisognava vedere derossi che moto si dava per aiutarli come s'ingegnava per far passare una cifra e per suggerire un'operazione senza farsi scorgere premuroso per tutti che pareva lui il nostro maestro s'affacciava di tanto in tanto alla porta della classe qualcuno dei suoi scolari dell'anno scorso per salutarlo s'affacciavano passando e lo salutavano buongiorno signor maestro buon giorno signor perboni mia sorella veda erché nrico dopo che nostro padre t'aveva già rimproverato d'esserti portato male con coretti hai fatto ancora quello sgarbo a me non sarà detto questo gridarono tutti insieme battendo il pugno sul tavolo un patriotta nostro vieni qua piccolino ci siamo noi gli emigranti guarda che bel monello fuori dei quattrini camerati bravo venuto solo hai del fegato bevi un garrone fu l'ultimo che abbracciai nella strada e soffocai un singhiozzo contro il suo petto egli mi baciò sulla fronte poi corsi da mio padre e da mia madre mio padre mi domandò hai salutati tutti i tuoi compagni e aiuta quanti può all'esame e nessuno ha mai osato fargli uno sgarbo o dirgli una brutta parola nobis e franti soltanto lo guardano per traverso e votini schizza invidia dagli occhi ma egli non se n'accorge neppure che s'ammucchiano senza posa sulle loro capanne lontane minacciate dalle valanghe voi festeggiate l'inverno ragazzi pensate alle migliaia di creature a cui l'inverno porta la miseria e la morte sai quanti uomini si piantarono un coltello nel cuore per la disperazione di vedere i propri ragazzi nella miseria e quante donne s'annegarono o moriron di dolore o impazzirono per aver perduto un bambino sobbalzo atterrito e vide in fondo al vagone tre uomini barbuti ravvolti in scialli di vari colori che lo guardavano parlando basso tra di loro e gli balenò il sospetto che fossero assassini e lo volessero uccidere per rubargli la sacca al freddo al malessere non è vero soggiunse voltandosi verso la classe che egli la merita anche per questo sì sì risposero tutti a una voce fate una cosa figliuoli disse il direttore fate il vostro saluto di scolari con la mano alla fronte quando passano i tre colori non vogliamo che si sprechino i soldi saremo contenti lo stesso hai capito la mamma tentò di parlare ma silvia disse no sarà così abbiamo deciso e fin che il babbo non avrà dei denari non vogliamo più né frutta né altre cose crossi s'alzò e disse piangendo i picchiavano e m'insultavano io ho perso la testa ho tirato siedi disse il maestro s'alzino quelli che lo han provocato coatti quello che spaventa tutti e non punisce nessuno egli mi guardò con gli occhi larghi e fece la voce del leone per celia ma senza ridere e allora addio disse mio padre con la voce commossa dando un ultimo sguardo alla scuola e mia madre ripeté addio e io non potei dir nulla hai fatto bene a venirmi a trovare buona passeggiata felice te e strettami la mano corse a pigliar il primo ceppo e ricominciò a trottare fra il carro e la bottega col viso fresco come una rosa sotto al suo berretto di pel di gatto di nitriti il bel reggimento genova cavalleria che turbinò su dieci campi di battaglia da santa lucia a villafranca come è bello io esclamai intanto per mostrarti che non sono in collera con te vedendo che eri stanco ho copiato per te il racconto mensile sangue romagnolo che tu dovevi copiare per il muratorino malato cercalo nel cassetto di sinistra del tuo tavolino che cosa ho da aggiungere dopo gli zaini per i soldati ci vuole qualche altra cosa e non la trovo vieni dalla mamma aperse un uscio entrammo in un'altra camera piccola c'era la mamma di coretti in un letto grande con un fazzoletto bianco intorno al capo torino poi c'insegnò la strada per andar dal maestro che è conosciuto da tutti uscimmo dal paese e pigliammo per una viottola in salita fiancheggiata di siepi fiorite la scuola boncompagni diede un piccolo fiorentino figliuolo d'uno scultore in legno c'era un romano nativo di roma nella sezione tommaseo veneti lombardi romagnoli se ne trovarono parecchi un napoletano ce lo dà la sezione monviso figliuolo d'un ufficiale chiamansi accidenti del verbo le sue variazioni secondo il numero secondo il numero e la persona e poi buttando giù la legna e accatastandola secondo il tempo secondo il tempo a cui si riferisce in questo momento l'italia dava l'ultimo addio al suo re morto al suo vecchio re che l'aveva tanto amata l'ultimo addio al suo soldato al padre suo pensa a questo figliuolo quando passi davanti a quell'immagine di marmo e dille gloria in cuor tuo la banda in fondo al cortile sonava piano piano un'aria bellissima che pareva il canto di tante voci argentine che s'allontanassero lente giù per le rive d'un fiume a mia madre non importava nulla del vestito e continuò a baciarli e quelli sempre più a serrarlesi addosso i primi con le braccia tese come se volessero arrampicarsi ben fatto davvero gli disse mio padre e soggiunse dunque si lavora eh la buona voglia è tornata è tornata sì rispose l'operaio asciugandosi il sudore e arrossendo un poco e sa chi me l'ha fatta tornare la maestra delcati venne sabato sera tutta afflitta a dar la notizia al maestro e subito garrone e coretti si offersero di aiutare a portar la cassa ed io ringrazio tutti ora ringrazio te per il primo mio buon maestro che sei stato così indulgente e affettuoso con me e per cui fu una fatica ogni cognizione nuova di cui ora mi rallegro e mi vanto ringrazio te derossi mio ammirabile compagno quando si frugò nelle tasche e non ci trovò più uno dei due gruzzoli in cui aveva diviso il suo piccolo tesoro per esser più sicuro di non perdere tutto gliel'avevan rubato non gli restavan più che poche lire con un sorriso come per fare una picca a derossi ma fu piccato lui invece che non poté recitare la poesia perché entrò tutt'a un tratto nella scuola la madre di franti affannata coi capelli grigi arruffati non come un ragazzo che voglia salvare un altro ragazzo ma come un uomo come un padre che lotti per salvare un figliuolo che è la sua speranza e la sua vita così per chiasso s'intende ma non mica per ischerno tutt'altro anzi per fargli festa di cuore ché è un ragazzo che piace a tutti ed egli sorrideva ma se lo dico io esclamò coretti trionfante è una parola magica quel quarto del quarantanove non ho diritto di vederlo un po a mio comodo il mio generale e poteva anche portandoli a casa farsi accogliere da suo padre e da sua madre un poco più umanamente che non l'avrebbero accolto se fosse arrivato con le tasche vuote allora sì che mi divertii passarono molti che conoscevo passò coretti vestito di nuovo da capo a piedi col suo bel sorriso allegro che mostrava tutti i denti bianchi eppure chi sa quanti miriagrammi di legna aveva già portati la mattina si dà delle manate nella nuca domanda il permesso d'uscire per lavarsi il viso si fa scrollare e pizzicottare dai vicini ma tanto questa mattina non poté reggere e s'addormentò d'un sonno di piombo il maestro lo chiamò forte coretti tutta fradicia di neve spingendo avanti il figliuolo che è stato sospeso dalla scuola per otto giorni che triste scena ci toccò di vedere e allora rivedeva quella faccia sconosciuta che lo guardava in aria di pietà e gli ripeteva all'orecchio tua madre è morta e a quella voce si risvegliava in sussulto per ricominciare a sognare a occhi aperti e a guardar l'orizzonte immutato salutai precossi salutai garoffi che mi annunziò la vincita alla sua ultima lotteria e mi diede un piccolo calcafogli di maiolica rotto da un canto accanto al muratorino c'è garoffi un coso lungo e magro col naso a becco di civetta e gli occhi molto piccoli che traffica sempre con pennini immagini e scatole di fiammiferi il povero ragazzo era lacero e malaticcio gli avevan dato una cabina nella seconda classe tutti lo guardavano qualcuno lo interrogava ma egli non rispondeva eppure la più parte diceva il direttore per non arrivar troppo tardi non eran nemmeno passati a casa a mangiare un boccone di cena e avevano fame i piccoli però dopo mezz'ora di scuola cascavan dal sonno eravamo entrati nella stazione il treno stava per partire addio maestro disse mio padre baciandolo sulle due guancie abbiate la bontà di venir con me disse il maestro e senza parlare si voltò e riprese il cammino verso casa sua in pochi minuti arrivammo a un'aia davanti a una piccola casa con due usci l'erbivendola a domandarle notizie d'un povero bimbo della classe di mio fratello che sta di casa nel suo cortile ed è in pericolo di vita pare che li faccia tutti eguali e tutti amici la scuola come fa sempre egli si rannuvola china la testa finge di non sentire o si sforza di ridere ma ride verde e siccome tutti lo sanno così quando il maestro loda derossi tutti si voltano a guardar votini ci son dei padri e delle madri che conoscono per nome tutti i compagni dei loro figliuoli ci son delle ragazze della scuola vicina degli scolari del ginnasio che vengono a aspettare i fratelli garoffi è andato fino alla porta ma là s'è fermato e s'è volto indietro verso il nipotino che lo seguitava e lo guardava curiosamente ed essendo entrate nella sala in quel momento alcune signore tutti e tre per farsi vedere gli diedero ancora del denaro gridando piglia questo piglia quest'altro e facendo sonar le monete sulla tavola ancora vengono le mamme a lagnarsi come va signorina che il mio bambino ha perso la penna com'è che il mio non impara niente perché non dà la menzione al mio che sa tanto perché non fa levar quel chiodo dal banco che ha stracciato i calzoni al mio piero e un gran trepestio di gente di cavalli di carri la testa gli si confondeva credette quasi di rientrare a buenos aires e di dover cercare un'altra volta il cugino andò attorno per quasi un'ora svoltando e risvoltando alcuni scendevan sotto nelle cabine per morire senza vedere il mare un viaggiatore si tirò un colpo di pistola al capo e stramazzò bocconi sulla scala del dormitorio dove spirò milioni e milioni tutti a imparare in cento forme diverse le medesime cose immagina questo vastissimo formicolìo di ragazzi di cento popoli questo movimento immenso di cui fai parte e pensa prese il foglietto adagio adagio come se facesse per distrazione lo appallottolò di nascosto se lo mise in bocca lo masticò per un poco e poi lo sputò sotto il banco molti generali passarono ore terribili sul campo di battaglia ma egli ne passò di più terribili nel suo gabinetto quando l'enorme opera sua poteva rovinare di momento in momento come un fragile edifizio a un crollo di terremoto bene derossi si fece color di fuoco nel viso egli avrebbe voluto rispondere gli voglio bene perché è stato disgraziato perché anche voi suo padre siete stato più disgraziato che colpevole noi gli gridammo evviva sulla faccia come matti sacro dio che momento ecco il treno che arriva la banda suonò gli ufficiali accorsero la folla s'alzò in punta di piedi e avete espiato nobilmente il vostro delitto e siete un uomo di cuore ma gli mancò l'animo di dirlo perché in fondo egli provava ancora timore e quasi ribrezzo davanti a quell'uomo che aveva sparso il sangue d'un altro ed era stato sei anni in prigione finitela siete bestie abusate perché è buono se vi pestasse le ossa stareste mogi come cani siete un branco di vigliacchi il primo che gli fa ancora uno scherno lo aspetto fuori e gli rompo i denti lo giuro anche sotto gli occhi di suo padre eroicamente immobile nei suoi principii e nei suoi propositi giuseppe mazzini che adorava sua madre e che aveva attinto da lei quanto nella sua anima fortissima e gentile v'era di più alto e di più puro così scriveva a un suo fedele amico lombardia i poveri ad are la vita per il proprio paese come il ragazzo lombardo è una grande virtù intanto mio padre guardava quei muri nudi quel povero letto un pezzo di pane e un'ampollina d'olio ch'eran sulla finestra e pareva che volesse dire povero maestro dopo sessant'anni di lavoro è questo tutto il tuo premio guaritemi la mia mente s'oscura ho bisogno di tutte le mie facoltà per trattare dei gravi affari quando era già ridotto agli estremi e tutta la città s'agitava gira ancora intorno alla scuola a vedere che i ragazzi non si caccino sotto le carrozze o non si trattengan per le strade a far querciola o a empir gli zaini di sabbia o di sassi piangendo egli odia la scuola odia i compagni odia il maestro il maestro finge qualche volta di non vedere le sue birbonate ed egli fa peggio io non sentii mai tanta contentezza come questa mattina a veder mia madre che mi aspettava nella strada e glielo dissi andandole incontro sono contento cos'è mai che mi fa così contento questa mattina il tamburino un po pallido ma saldo sulle gambe salito sopra un tavolino allungava il collo trattenendosi alla parete per guardar fuori dalle finestre ma non essendo stato lesto a ritirare il piede la ruota dell'omnibus gli era passata su è figliuolo d'un capitano d'artiglieria mentre ci raccontavano questo una signora entrò nel camerone come una pazza rompendo la folla che bella gita feci ieri con mio padre ecco come ieri l'altro a desinare leggendo il giornale mio padre uscì tutt'a un tratto in una esclamazione di meraviglia e le diceva tra sé ti rivedrò un giorno cara madre arriverò alla fine del mio viaggio madre mia e camminava camminava in mezzo ad alberi sconosciuti a vaste piantagioni di canne da zucchero a praterie senza fine sempre con quelle grandi montagne azzurre faticare soffrire anche ammalarmi ma finire una volta di trascinare questa vitaccia fiacca e svogliata che avvilisce me e rattrista gli altri animo al lavoro i pompieri arrestati per isbaglio al secondo piano dagli inquilini atterriti avevan già sfondato un muro e s'eran precipitati in una camera quando cento grida li avvertirono al terzo piano al terzo piano che ogni giovedì li conduceva tutti a un museo e spiegava ogni cosa povera maestra è ancora dimagrita ma va il muratorino se n'andò voltandosi indietro a ogni passo e intanto la folla si rimise in moto e la donna gridava da straziar l'anima è morto è morto è morto egli è nato in una terra gloriosa che diede all'italia degli uomini illustri e le dà dei forti lavoratori e dei bravi soldati in una delle più belle terre della nostra patria dove son grandi foreste e grandi montagne ma è sempre viva s'accalora sempre quando parla della sua scuola ha voluto rivedere il letto dove mi vide molto malato due anni fa e che ora è di mio fratello lo ha guardato un pezzo e non poteva parlare i ragazzi ciechi giovedì il maestro è molto malato e mandarono in vece sua quello della quarta che è stato maestro nell'istituto dei ciechi qualunque cosa gli domandino matita gomma carta temperino impresta o dà tutto e non parla e non ride in iscuola se ne sta sempre immobile nel banco troppo stretto per lui con la schiena arrotondata e il testone dentro le spalle la barca si mosse e fece appena in tempo a scampare dal movimento vorticoso delle acque prodotto dal bastimento che andava sotto e che minacciò di travolgerla coperto fino al petto da una rozza tenda da finestra a quadretti rossi e bianchi con le braccia fuori pallido e smagrito ma sempre coi suoi occhi scintillanti come due gemme nere sei qui tu gli italiani furono oppressi malgrado la valorosa resistenza dal numero soverchiante degli austriaci e la mattina del ventisei dovettero prender tristamente la via della ritirata verso il mincio vuoi ancora bene alla tua maestra ora che risolvi i problemi difficili e fai le composizioni lunghe m'ha baciato m'ha ancora detto d'in fondo alla scala non mi scordare sai enrico pensa a quel malanno qui del paese a quel vito mozzoni che ora è in città a fare il vagabondo che a ventiquattr'anni è stato due volte in prigione e ha fatto morir di crepacuore quella povera donna di sua madre che io conoscevo in cima a quell'albero io in mezzo minuto ci salgo e sapresti dirmi quello che vedi di lassù se c'è soldati austriaci da quella parte nuvoli di polvere fucili che luccicano cavalli sicuro che saprei quanto più s'avanzavano e tanto più quel mostruoso fiume lo sgomentava ah ferruccio continuò la nonna vedendolo così muto non una parola di pentimento mi dici tu vedi in che stato mi trovo ridotta che mi potrebbero sotterrare fermavano alle nove ripartivano alle cinque della sera tornavano a fermarsi alle dieci i peones andavano a cavallo e stimolavano i buoi con lunghe canne il ragazzo accendeva il fuoco per l'arrosto dava da mangiare alle bestie ripuliva le lanterne portava l'acqua da bere dopo di lui vedo venire un uomo grande come un gigante che mi pareva d'aver già veduto altre volte era il padre del muratorino che prendeva il secondo premio che potrebbe costar la vita a qualcuno rispondi sempre con gentilezza al passeggiero che ti domanda la via non guardar nessuno ridendo non correre senza bisogno non gridare povera amica mia madre godo n presenza della maestra di tuo fratello tu mancasti di rispetto a tua madre che questo non avvenga mai più enrico mai più e intanto cantavano cantavano con certe vocine esili dolci tristi che andavano all'anima e la maestra avendoli lodati si mostraron contenti e dove sono andati i mequinez domandò marco col batticuore sono andati a cordova cordova esclamò marco dov'è cordova il bidello saltato fuori aveva acciuffato un ragazzo che passava ma allora s'era presentato stardi che sta di casa in faccia alla scuola e aveva detto non è costui ho visto coi miei occhi è franti che ha tirato ed egli viene a scuola coi lividi sul viso qualche volta col viso tutto gonfio e gli occhi infiammati dal gran piangere ma mai mai che gli si possa far dire che suo padre l'ha battuto essa ha lasciato i suoi pochi libri ai suoi scolari a uno un calamaio a un altro un quadernetto tutto quello che possedeva e due giorni prima di morire disse al direttore che non ci lasciasse andare i più piccoli al suo accompagnamento perché non voleva che ogni specie di cose minuscole e bisogna che la maestra li frughi ma nascondon gli oggetti fin nelle scarpe e non stanno attenti e ogni volta che appare a una cantonata così alto e nero stormi di ragazzi scappano da tutte le parti piantando lì il giuoco dei pennini e delle biglie ed egli li minaccia con l'indice da lontano con la sua aria amorevole e triste era una pietà a certi comandi vederli distender sotto i banchi tutte quelle gambe fasciate strette fra le stecche nocchierute sformate delle gambe che si sarebbero coperte di baci no enrico disse egli col suo buon sorriso facendo in là la riga con la mano torniamo amici come prima io rimasi stupito un momento e che pur troppo fra tutti gli date più amarezze che soddisfazioni pensa che il più santo uomo della terra messo al suo posto si lascerebbe vincere qualche volta addio mio buon maestro addio figliuolo rispose il maestro mentre il treno si moveva e dio la benedica per la consolazione che ha portato a un povero vecchio a rivederci gridò mio padre con voce commossa e non fu mica un caso è lui proprio che la prima sera che venne alla scuola disse al direttore signor direttore mi faccia il piacere di mettermi al posto del mio muso di lepre perché sempre chiama il suo figliuolo a quel modo il suo grande dolore capisci non era di sentirsi mancare la vita era di vedersi sfuggire la patria che aveva ancora bisogno di lui e per la quale aveva logorato in pochi anni le forze smisurate del suo miracoloso organismo una piccola bandiera tricolore è simbolo dell'italia altrettanto che una grande bandiera non è vero applauditeli calorosamente dunque anche viene spesso il capitano d'artiglieria padre di robetti quello delle stampelle che salvò un bimbo dall'omnibus e siccome tutti i compagni del suo figliuolo passandogli davanti gli fanno una carezza egli a tutti rende la carezza o il saluto come se fossero contenti di quella festa che si faceva al maestro del loro paese alle due passate uscimmo e il maestro ci volle accompagnare alla stazione al tocco eravamo col maestro davanti al palazzo di città per veder dare la medaglia del valor civile al ragazzo che salvò il suo compagno dal po sul terrazzo della facciata sventolava una grande bandiera tricolore entrammo nel cortile del palazzo i contadini messa fuori la bandiera erano scappati per paura degli austriaci appena visti i cavalleggieri il ragazzo buttò via il bastone e si egli non rispose e continuava a piangere ma di che cos'hai perché piangi gli ripeterono le ragazze e allora egli levò il viso dal braccio un viso di bambino grazie figliuolo rispose la donna povero figliuolo va egli pensa a tutto volle che pigliassi un pezzo di zucchero e poi coretti mi mostrò un quadretto il ritratto in fotografia di suo padre quando gli fummo vicini ci fermammo il vecchio pure si fermò e guardò mio padre aveva il viso ancora fresco e gli occhi chiari e vivi ora leggete questo libro ragazzi io spero che ne sarete contenti e che vi farà del bene ora bisogna che nelli finalmente abbia detto tutto a sua madre e degli scherni dei primi giorni e di quello che gli facevan patire e poi del compagno che lo difese e che gli ha posto affetto perché ecco quello che accadde questa mattina badava non c'era che stardi che stesse quieto coi gomiti sul banco e i pugni alle tempie pensando forse alla sua famosa libreria e ci lavora tutto serio con la pazienza di un uomo fra una torre e l'altra mi disse della sua famiglia stanno in una soffitta suo padre va alle scuole serali a imparar a leggere sua madre è biellese guardava intorno a sé pensieroso i passeggieri il bastimento i marinai che passavan correndo e il mare inquieto avea l'aspetto d'un ragazzo uscito di fresco da una grande disgrazia di famiglia il viso d'un fanciullo l'espressione d'un uomo bravi ragazzi disse uno dietro di noi ci voltammo a guardare era un vecchio che aveva all'occhiello del vestito il nastrino azzurro della campagna di crimea un ufficiale pensionato bravi disse avete fatto una cosa bella madre se non trovo lui vado dal console cercherò la famiglia argentina qualunque cosa accada laggiù c'è del lavoro per tutti troverò del lavoro anch'io almeno per guadagnar tanto da ritornare a casa stradone tutt'intorno si stendeva la campagna solitaria vasti campi lavorati piantati di gelsi mancava poco alla mezzanotte il cielo fitto di stelle splendidissime non gli era mai parso così bello egli le contemplava adagiato sull'erba per dormire e pensava che forse nello stesso tempo anche sua madre le guardava e diceva o madre mia dove sei dei ricchi e dei poveri e tutti si voglion bene si trattan da fratelli come sono perché non fate anche voi come gli altri i costerebbe così poco farvi benvolere da tutti e sareste tanto più contento voi pure v'ho sempre dato dei dispiaceri continuò ferruccio a stento con la voce tremola ma vi ho sempre voluto bene i perdonate perdonatemi nonna sì figliuolo ti perdono ti perdono con tutto il cuore ha visto come si fa il signorino mi domandò il fabbro quand'ebbe finito mettendomi davanti la spranga che pareva il pastorale d'un vescovo poi la mise in disparte e ne ficcò un'altra nel fuoco e davanti alla porta si schieravano le carrozze coi servitori vestiti di rosso coretti domandò a suo padre se il principe umberto aveva la sciabola in mano quand'era nel quadrato in un altro un tavolino con una piccola libreria quattro seggiole e una vecchia carta geografica inchiodata a una parete si sentiva un buon odore di mele io che son stato vari anni fra loro quando mi ricordo quella classe tutti quegli occhi suggellati per sempre tutte quelle pupille senza sguardo e senza vita e poi guardo voi altri e tutti lo guardavano e dicevano purché non ci sia una palla anche per lui ero a mille miglia dal pensare che di lì a poco me gli sarei trovato tanto vicino accanto a noi c'era il fabbro precossi che guardava pure il lavoro del suo figliuolo un po inquieto e non si raccapezzava si rivolse a mio padre i vorrebbe favorire il totale mio padre lesse la cifra scappò e tornò poco dopo con suo padre un signore alto con la barba grigia questi guardò fisso un momento quel tipo simpatico di piccolo marinaio genovese coi capelli biondi e il naso aquilino e gli domandò in cattivo italiano tua madre è genovese prima volta gli esami ma ccoci finalmente agli esami per le vie intorno alla scuola non si sente parlar d'altro da ragazzi da padri da madri perfino dalle governanti il sergente raccolse a fianco del morto le scarpe il berretto il bastoncino e il coltello stettero ancora un momento silenziosi poi l'ufficiale si rivolse al sergente e gli disse lo manderemo a pigliare un bel viso ardimentoso e severo di siciliano se ne stava solo vicino all'albero di trinchetto seduto sopra un mucchio di corde accanto a una valigia logora che conteneva la sua roba dei ciechi bambini appena entrati nell'istituto son capaci di star tre ore immobili in piedi a sentir sonare imparano facilmente suonano con passione ha qualcosa che mette ribrezzo su quella fronte bassa in quegli occhi torbidi che tien quasi nascosti sotto la visiera del suo berrettino di tela cerata non teme nulla ride in faccia al maestro ruba quando può nega con una faccia invetriata quando lo prese il delirio educate l'infanzia esclamava fra gli aneliti educate l'infanzia e la gioventù governate con la libertà ed egli lo minacciò di piantargli un chiodo nel ventre ma questa mattina finalmente si fece scacciare come un cane mentre il maestro dava a garrone la brutta copia del tamburino sardo il racconto mensile di gennaio da trascrivere poco prima di mezzogiorno arrivò mio padre e alzò gli occhi alla mia finestra caro padre mio a mezzo giorno tutti avevamo finito e fu uno spettacolo all'uscita tutti incontro ai ragazzi a domandare a sfogliare i quaderni a confrontare coi lavori dei compagni lavoro egli sta in una soffitta della nostra casa dall'altra scala la portinaia racconta tutto a mia madre mia sorella silvia lo sentì gridare dal terrazzo un giorno rispettate i miei capelli bianchi io non sono soltanto una maestra sono una madre e allora nessuno osò più di parlare neanche quella faccia di bronzo di franti che si contentò di farle le beffe di nascosto ma c'è dei ragazzi ciechi da pochi mesi che si ricordano ancora di tutto che comprendono bene tutto quello che han perduto e questi hanno di più il dolore di sentirsi oscurare nella mente un poco ogni giorno le immagini più care e poi venne su lenta grave bella nella sua apparenza faticosa e rude coi suoi grandi soldati coi suoi muli potenti l'artiglieria di montagna che porta lo sgomento e la morte fin dove sale il piede e da cui torceva lo sguardo con ribrezzo in quel malessere inquieto in mezzo a quel silenzio tetro della natura la sua immaginazione s'eccitava e volgeva al nero era poi ben sicuro di trovarla a cordova sua madre e se non ci fosse stata oggi intanto è venuto a casa garoffi quello lungo e magro col naso a becco di civetta e gli occhi piccoli e furbi che par che frughino per tutto è figliuolo d'un droghiere passava in mezzo a lunghe isole già nidi di serpenti e di tigri coperte d'aranci e di salici simili a boschi galleggianti e ora infilava stretti canali da cui pareva che non potesse più uscire lunedì al tocco ci ritrovammo tutti per l'ultima volta alla scuola a sentire i risultati degli esami e a pigliare i libretti di promozione nessuno il mio amico arrone dì on furon che due giorni di vacanza e mi parve di star tanto tempo senza rivedere garrone pareva un teatro tutti discorrevano allegri guardando a ogni tratto dalla parte del tavolo rosso se comparisse nessuno la banda musicale suonava piano in fondo al portico sui muri alti batteva il sole era bello e intanto centinaia di ragazze della sezione vicina passavano strillando e galoppando su quel tappeto candido e i maestri e i bidelli e la guardia gridavano a casa a casa ti farai uomo girerai il mondo vedrai delle città immense e dei monumenti maravigliosi e ti scorderai anche di molti fra questi ma quel modesto edifizio bianco con quelle persiane chiuse e quel piccolo giardino dove sbocciò il primo fiore della tua intelligenza è anche maestra di disegno delle ragazze e mantiene col proprio lavoro sua madre e suo fratello in casa del ferito così ora egli tira un cordoncino la tenda verde scorre via e si vedono tre file di libri d'ogni colore tutti in ordine lucidi coi titoli dorati sulle coste dei libri di racconti di viaggi e di poesie e anche e non diceva mai nulla a sua madre per non darle quel dolore di sapere che suo figlio era lo zimbello dei compagni lo schernivano ed egli piangeva e taceva appoggiando la fronte sul banco ma si capisce dall'espressione risentita e fiera dei visi che debbono aver sofferto tremendamente prima di rassegnarsi a quella sventura ce n'è altri dei visi pallidi e dolci in cui si vede una grande rassegnazione ecco caro signor bottini disse quello che mi fa pena è sentir la voce dei ragazzi nella scuola e non esserci più pensare che c'è un altro l'ho sentita per sessant'anni questa musica e ci avevo fatto il cuore il tamburino si mise la mano alla visiera il capitano disse tu hai del fegato gli occhi del ragazzo lampeggiarono sì signor capitano rispose pigliava ancora qua e là dei lavori straordinari di copista e passava una buona parte della notte a tavolino da ultimo aveva preso da una casa editrice che pubblicava giornali e libri a dispense li segue fin nella strada perché non s'accapiglino supplica i parenti che non li castighino a casa porta delle pastiglie a quei che han la tosse centosessanta ne scrisse una lira allora si fermò rimise la penna dove l'aveva presa spense il lume e tornò a letto in punta di piedi tutti luccicanti di seta col parruccone bianco un cappello piumato sotto il braccio e lo spadino e un arruffio di nastri e di trine sul petto bellissimi e poi se sapessi quante volte il maestro va a far lezione malato solo perché non ha un male grave abbastanza da farsi dispensar dalla scuola ed è impaziente perché soffre coraggio coraggio muratorino tu guarirai presto e tornerai alla scuola e il maestro ti metterà vicino a me sei contento ma il muratorino non rispose la madre scoppiò in singhiozzi alcuni avranno delle disgrazie perderanno presto il padre e la madre altri moriranno giovani altri forse verseranno nobilmente il loro sangue nelle battaglie molti saranno bravi e onesti operai padri di famiglie operose e oneste come loro invece quello che c'insegna la ginnastica è un tipo di soldato è stato con garibaldi e ha sul collo la cicatrice d'una ferita di sciabola toccata alla battaglia di milazzo i ricordai di quando l'avevo visto nella soffitta al letto del figliuolo malato e cercai subito il figliuolo in platea povero muratorino eccola qui disse garrone e infatti si vedeva poco lontano la bandiera che veniva innanzi al di sopra delle teste dei soldati impazienti di arrivar a casa a mangiare e parlano forte ridendo e battendosi sulle spalle le mani nere di carbone o bianche di calce ché credeva di perderti ed io temevo che smarrisse la ragione e a quel pensiero provai un senso di ribrezzo per te tu offender tua madre che sorpassavano le teste degli spettatori erano gli alpini i difensori delle porte d'italia tutti alti rosei e forti coi capelli alla calabrese e le mostre di un bel verde vivo color dell'erba delle loro montagne a quelle date ore gli stessi ragazzi gli stessi maestri gli stessi parenti e tuo padre o tua madre che t'aspettavano sorridendo la tua vecchia scuola dove ti s'è aperto l'ingegno dove hai trovato tanti buoni compagni e ieri mattina alle nove eravamo alla stazione della strada ferrata di susa io avrei voluto che venisse anche garrone ma egli non poté perché ha la mamma malata tre signore un prete una compagnia di suonatori il bastimento doveva andare all'isola di malta il tempo era oscuro in mezzo ai viaggiatori della terza classe a prua c'era un ragazzo italiano d'una dozzina d'anni piccolo per l'età sua ma robusto lasciati soli per ore ed ore nell'angolo d'una stanza o d'un cortile mal nutriti e a volte anche scherniti o tormentati per mesi da bendaggi e da apparecchi ortopedici inutili salvato tutt'e due si slanciarono nella stanza e s'udì un grido disperato oh giulio mio bambino mio in quel momento si fermò una carrozza davanti alla porta e poco dopo comparve il direttore col ragazzo in braccio allo scoccar delle due la banda sonò e salirono nello stesso tempo per la scaletta di destra il sindaco il prefetto l'assessore il provveditore e molti altri signori tutti vestiti di nero tutti e tre ci scoprimmo il capo la carrozza veniva innanzi lentamente in mezzo alla folla che gridava e agitava i cappelli io guardai coretti padre i parve un altro poi prese un'arancia sul tavolino da notte e me la mise in mano non ho altro da darti disse è un regalo da malato io lo guardavo e avevo il cuor triste non so perché bada eh riprese a dire io spero di cavarmela con un fracasso d'inferno tutti e tre s'alzarono furiosi guardando all'in su e ricevettero ancora una manata di soldi quando vide dalla sponda il compagno che si dibatteva nel fiume già preso dal terrore della morte egli si strappò i panni di dosso e accorse senza titubare un momento gli gridarono t'anneghi appena il calabrese fu seduto al posto i suoi vicini gli regalarono delle penne e una stampa e un altro ragazzo dall'ultimo banco gli mandò un francobollo di svezia allora il signore porse la mano al carbonaio il quale gliela strinse con forza e poi subito con una spinta gettò il suo ragazzo fra le braccia di carlo nobis ed è così gentile di maniere non importa che sia nato e cresciuto fra le legna egli l'ha nel sangue nel cuore la gentilezza come dice mio padre perché gli rincresceva di lasciare i fanciulli ma l'altro giorno pareva deciso e mio padre ch'era con lui nella direzione gli diceva che peccato che se ne vada signor direttore dopo di loro sfilò la fanteria la brigata aosta che combatté a goito e a san martino e la brigata bergamo che combatté a castelfidardo quattro reggimenti compagnie dietro compagnie il mare infuriava sempre orrendo il bastimento rullava pesantemente a un dato momento il capitano tentò di lanciare in mare una barca di salvamento cinque marinai v'entrarono la barca calò ma l'onda la travolse e due dei marinai s'annegarono tutti stettero zitti un momento e poi un'altra volta scoppiarono gli applausi da tutte le parti il ragazzo guardò su alle finestre e poi alla loggia delle figlie dei militari teneva il cappello fra le mani sembrava che non capisse bene dove fosse che le bandiere si rialzarono alteramente verso il cielo e re vittorio entrò nella gloria immortale della tomba ma non eravamo a metà delle scale che lo sentimmo gridare garrone garrone risalimmo in fretta tutti e tre garrone gridò il muratore col viso mutato t'ha chiamato per nome due giorni che non parlava t'ha chiamato due volte ma la sua vanità doveva capitar male questa volta dopo aver corso un bel pezzo su per il viale lasciandoci molto addietro suo padre che andava adagio ci fermammo a un sedile di pietra e che non t'ha mai fatto piangere che per farti del bene e allora ti pentirai e bacierai piangendo quel tavolino su cui ha tanto lavorato su cui s'è logorata la vita per i suoi figliuoli ora non capisci egli ti nasconde tutto di sé fuorché la sua bontà e il suo amore dorato derossi arrossì tutto e rifiutò dicendo risolutamente la dia al suo figliuolo io non accetto nulla la donna rimase mortificata e domandò scusa balbettando non pensavo mica d'offenderlo non sono che caramelle poi toccò a garrone che salì masticando pane come se niente fosse e credo che sarebbe stato capace di portar su un di noi sulle spalle da tanto ch'è tarchiato e forte quel toretto ha bisogno di qualche servizio domandò garrone no buon figliuolo grazie rispose il muratore andatevene a casa e così dicendo ci spinse sul pianerottolo e richiuse o mia buona maestra mai mai non ti scorderò anche quando sarò grande mi ricorderò ancora di te e andrò a trovarti fra i tuoi ragazzi a un certo punto fu visto il capitano fino allora impassibile fare un segno d'inquietudine e uscir a grandi passi dalla stanza seguito da un sergente dopo tre minuti ritornò di corsa il sergente e chiamò il tamburino facendogli cenno che lo seguisse pieni d'arlecchini e di guerrieri di cuochi di marinai e di pastorelle era una confusione da non saper dove guardare un frastuono di trombette di corni e di piatti turchi che lacerava le orecchie che ha ottantaquattro anni vedo qui che il ministero gli ha dato la medaglia di benemerenza per sessant'anni d'insegnamento ses san tan ni capite e non son che due anni che ha smesso di far scuola povero crosetti c'era anche nelle seggiole dei primi posti poco lontano da noi il povero robetti quello che salvò il bimbo dall'omnibus con le sue stampelle fra le ginocchia stretto al fianco di suo padre capitano d'artiglieria che gli teneva una mano sulla spalla tutti i pensieri di mia madre quello sguardo che voleva dire coraggio quell'atto che era un'onesta promessa di protezione d'affetto d'indulgenza io non l'ho mai scordato m'è rimasto scolpito nel cuore per sempre il maestro s'interruppe e prestò l'orecchio poi disse lentamente guardando per la finestra il cielo che sorride una madre che canta un galantuomo che lavora dei ragazzi che studiano ecco delle cose scusami stardi sbuffava diventava rosso come un tacchino stringeva i denti che pareva un cane arrabbiato ma anche a costo di scoppiare sarebbe arrivato in cima e ci arrivò infatti vedemmo un uomo sollevare sopra le teste della folla una bambina di cinque o sei anni una poverella che piangeva disperatamente agitando le braccia come presa dalle convulsioni il più vecchio di tutti così bianco che par che abbia in capo una parrucca di cotone e parla in un certo modo come se cantasse una canzone malinconica ma bene e sa molto giulio tu vedi ch'io lavoro ch'io mi logoro la vita per la famiglia tu non mi assecondi tu non hai cuore per me né per i tuoi fratelli né per tua madre si fa imprestare i libri per studiare la lezione si riattacca i brindelli della camicia con degli spilli ed è una pietà a vederlo far la ginnastica con quelli scarponi che ci sguazza dentro scappando e dopo due minuti si trovò in un vasto cortile rischiarato da lanterne dove vari uomini lavoravano a caricar sacchi di frumento sopra certi carri enormi simili a case mobili di saltimbanchi col tetto rotondo e le ruote altissime era il suo tesoro povero ragazzo era metà del suo sangue che in cambio del perdono egli regalava oh di quello lì son sicura quello lì mi vorrà bene ma passano le vacanze si rientra alla scuola gli corriamo incontro o bambino bambino mio e lui volta il capo da un'altra parte qui la maestra s'è interrotta ferruccio taceva egli non era mica tristo di cuore tutt'altro la sua scapestrataggine derivava piuttosto da sovrabbondanza di vita e d'audacia che da mal animo e suo padre l'aveva avvezzato male appunto per questo che bella giornata come sarei rientrato in casa contento se non avessi incontrato la mia povera maestra la incontrai che scendeva le scale di casa nostra quasi al buio e appena mi riconobbe mi prese per tutt'e due le mani e mi disse all'orecchio addio enrico ricordati di me io ti domando scusa della parola ingiuriosa insensata ignobile che dissi contro tuo padre al quale il mio si tiene onorato di stringere la mano io rimango c'è ancora un posto gridarono allora i marinai rivolgendosi agli altri passeggieri una donna una donna s'avanzò sorretta dal capitano vieni qua disse il sovrintendente precossi saltò giù dal banco e andò accanto al tavolino del maestro il sovrintendente guardò con attenzione quel visino color di cera quel piccolo corpo insaccato in quei panni rimboccati e disadatti il pittore ebbe un'idea scrivi un bell'articolo sulla gazzetta gli disse tu che sai scrivere tu racconti i miracoli del piccolo pagliaccio e io faccio il suo ritratto la gazzetta la leggon tutti e almeno per una volta accorrerà gente hanno tutti perduto i bei colori rosati della primavera i colli e le gambe s'assottigliano le teste ciondolano e gli occhi si chiudono il povero nelli che patisce molto il caldo e ha fatto un viso di cera a un'immensa pianura priva d'ogni segno d'abitazione egli si trovava solo in un vagone lunghissimo che somigliava a quelli dei treni per i feriti guardava a destra guardava a sinistra e non vedeva che una solitudine senza fine sparsa di piccoli tutto quel lunghissimo viaggio gli pareva allora che fosse passato in un nulla gli pareva d'aver volato sognando e di essersi svegliato in quel punto ed era così felice che quasi non si stupì né si afflisse ci ho tante cose nuove nella mente riesco a dire e a scrivere meglio d'allora quello che penso potrei anche fare di conto per molti grandi che non sanno e aiutarli nei loro affari ma a ratitudine sao l tuo compagno stardi non si lamenta mai del suo maestro ne son certo il maestro era di malumore era impaziente attrezzi d'aver quella umiliazione di più vedrai mamma diceva che farò come gli altri sua madre lo guardava in silenzio con un'aria di pietà e di affetto poi osservò con esitazione da principio non ci badai credevo che sarebbe passato ma invece restò e andò crescendo venne un giorno che non potei più scrivere ah quel giorno quella prima volta che feci uno sgorbio sul quaderno d'un mio scolaro centinaia di ragazzi sapevano il fatto la voce si sparse in un attimo scoppiò una salva d'applausi e di grida che fece tremare il teatro il muratorino moribondo ì l povero muratorino è malato grave il maestro ci disse d'andarlo a vedere e come va la scuola come vanno i compagni tutto bene eh anche senza di me ne fate di meno benissimo è vero del vostro vecchio maestro io volevo dir di no egli m'interruppe via via lo so che non mi volete male e mise un sospiro e in parte aveva indovinato in parte gli aveva fatto confessare le sue scapestrerie essa amava con tutta l'anima quel ragazzo e allora gli prese un vago terrore di cader malato e di morir per viaggio e d'esser buttato là in mezzo a quella pianura desolata dove il suo cadavere sarebbe stato dilaniato dai cani e dagli uccelli di rapina come certi corpi di cavalli e di vacche che vedeva tratto tratto accanto alla l'uno a tirarle la catenella dell'orologio l'altro a volerla acchiappare per le trecce badi dicevano le maestre che le sciupan tutto il vestito quando la cassa uscì dal cortile si sentì un grido disperato dalla finestra era la mamma del bimbo ma subito la fecero rientrar nelle stanze non lo sai tu che offendi tua sorella che se una sventura tremenda ci colpisse ti farei da madre io e ti vorrei bene come a un figliuolo non sai che quando nostro padre e nostra madre non ci saranno più tutti i passeggieri più morti che vivi s'erano rifugiati nella sala grande a un certo punto comparve il capitano capitano capitano gridarono tutti insieme che si fa come stiamo c'è speranza ci salvi un giorno sul finire della lezione egli fece cenno al maestro che s'avvicinasse al finestrino e gli annunziò con tristezza che la mattina dopo sarebbe partito da torino per andare a scontare la sua pena nelle carceri di venezia una grandezza superba un disordine prodigioso di forme colossali lo spettacolo più maestosamente terribile che gli avesse mai offerto la natura vegetale ancora una parola mi scusi disse il giardiniere sul pianerottolo ma mio padre l'interruppe e gli affari bene rispose grazie a dio qualche soldo l'ho portato ma volevo domandare come va l'istruzione della mutina dica un po finalmente arrivò al letto vicino il medico era un vecchio alto e curvo col viso grave prima ch'egli si staccasse dal letto vicino il ragazzo si levò in piedi e quando gli s'avvicinò si mise a piangere il medico lo guardò bravo piccerello gridò l'assistente il padre rimase perplesso guardando il ragazzo poi guardò il malato chi è domandò e gli diceva con accento quasi di gioia coraggio coraggio tata guarirai ce n'andremo torneremo a casa con la mamma ancora un po di coraggio ma non solo parla gli disse la maestra la vostra figliuola sa scrivere sa far di conto conosce il nome di tutti gli oggetti usuali sa un poco di storia e di geografia ora è nella classe normale quando avrà fatte le altre due classi saprà molto molto di più e accennò alla bimba che aprisse la bocca nella stessa maniera la bimba obbedì allora la maestra le fece cenno che mettesse fuori la voce cara buona signora disse a gran fatica singhiozzando lei manderà quei pochi denari e le mie povere robe alla mia famiglia per mezzo del signor console io spero che sian tutti vivi il cuore mi predice bene in questi ultimi momenti io rimasi lì senza parola egli credette che non volessi accettare e mi guardò come per dire sei anni di patimenti non sono dunque bastati a purgarmi le mani il padre l'abbracciò impetuosamente e poi in fretta e in furia per accertarsi meglio la affollò di domande come si chiama la mamma e andando avanti nelle tenebre le parlava le diceva le parole che le avrebbe mormorate all'orecchio tra poco son qui madre mia eccomi qui non ti lascerò mai più fuor di sé dalla contentezza a sentirla come se fosse una voce che venisse dal cielo poi domandò alla maestra il signor direttore sarebbe permesso di ringraziarlo il direttore non c'è rispose la maestra ma c'è un'altra persona che dovreste ringraziare poi seguono dei momenti di silenzio in cui si direbbe che l'edifizio è vuoto e non par possibile che ci sian dentro settecento ragazzi poi si senton degli scoppi rumorosi d'ilarità provocati dallo scherzo d'un maestro di buon umore la bimba sentito con le mani il movimento della gola e del petto della maestra riaperse la bocca come prima e pronunziò benissimo e nello stesso modo la maestra le fece dire c e d sua moglie desolata di quella notizia non potendo moversi di casa perché aveva una bimba inferma e un'altra al seno aveva mandato a napoli il figliuolo maggiore tutte le teste sono rapate si vedono gambe nude e colli nudi cappellini di paglia d'ogni forma con dei nastri che scendon fin sulle schiene camicie e cravattine di tutti i colori da altre finestre vengono fuori dei versi dei nomi d'uomini grandi e buoni dei frammenti di sentenze che consiglian la virtù l'amor di patria il coraggio torneremo a casa insieme e io ti starò sempre accanto sul bastimento stretto a te e nessuno mi staccherà mai più da te nessuno mai più fin che avrai vita il ragazzo si voltò a guardare il suo malato ma vieni o non vieni gli domandò il padre stupito il ragazzo diede ancora uno sguardo al malato il quale in quel momento aperse gli occhi e lo guardò questa disse la maestra è una di quelle a cui insegniamo i primi elementi ecco come si fa voglio farle dire e state attento la maestra aperse la bocca come si apre per pronunciare la vocale parecchi sono vestiti da marinai ma il più bello è il muratorino che ha messo su un cappellone di paglia che gli dà l'aria d'una mezza candela col paralume pochi momenti dopo ricomparve col medico assistente e con un infermiere che portava una lanterna è all'ultimo momento disse il medico il ragazzo afferrò la mano del malato questi aprì gli occhi lo fissò e li richiuse il giorno dopo di buon mattino con la sua sacca sulle spalle curvo e zoppicante ma pieno d'animo marco entrava nella città di tucuman una delle più giovani e delle più floride città della repubblica argentina gli parve di rivedere cordova rosario buenos aires le ore i giorni passavano ed egli era sempre là col suo tata attento premuroso palpitante ad ogni suo sospiro e ad ogni suo sguardo coraggio ragazzo rispose la suora ora verrà il medico e s'allontanò senza dir altro dopo mezz'ora sentì il tocco d'una campanella e vide entrare in fondo al camerone il medico accompagnato da un assistente che mai non ha detto né inteso una parola al mondo e grazia che s'è trovato un signore caritatevole che ha fatto le spese dell'istituto ma tanto prima degli otto anni non c'è potuta andare son tre anni che non è in casa va per gli undici adesso a momenti lo prendeva un grande stupore ma subito l'anima sua si rilanciava verso sua madre ed era sfinito coi piedi che facevan sangue solo in mezzo a quella formidabile foresta dove non vedeva che a lunghi intervalli delle piccole abitazioni umane ma si riprese subito e gridò pazza di gioia tempestandogli il capo di baci come sei qui perché sei tu come sei cresciuto chi t'ha condotto sei solo non sei malato sei tu marco non è un sogno dio mio parlami triste poesia dì u cominci a comprendere la poesia della scuola enrico ma la scuola per ora non la vedi che di dentro tutti e tre la guardarono con un'espressione singolare e si scambiarono alcune parole a bassa voce le parve che il medico dicesse alla signora meglio subito la malata non capiva la ragazza che gli aveva guardato attenta le labbra cercando anche di vedergli dentro alla bocca rispose francamente sì so no contenta che sei tor na to che non vai via mai più quando una mano leggiera gli toccò una spalla ed ei si riscosse era una monaca che cos'ha mio padre le domandò subito è tuo padre disse la suora dolcemente sì è mio padre son venuto che cos'ha e non lo perdette più d'occhio un minuto e il malato lo guardava lo guardava e muoveva ancora le labbra tratto tratto con un grande sforzo come se volesse dir qualche cosa chiariva egli rivedeva il suo viso intero e netto come da lungo tempo non l'aveva visto più lo rivedeva vicino illuminato parlante vestita anch'essa di rigatino rossiccio col grembiale grigio la quale si arrestò sull'uscio e arrossì poi chinò la testa ridendo aveva il corpo d'una donna e pareva una bambina un contadino come voi rispose l'assistente venuto di fuori entrato all'ospedale lo stesso giorno che c'entraste voi lo portaron qui ch'era fuor di senso e non poté dir nulla forse ha una famiglia lontana dei figliuoli ci son stato io un mese fa disse un giovane che era accorso al grido marco lo guardò con gli occhi grandi e gli domandò precipitosamente impallidendo avete visto la donna di servizio del signor mequinez dell'ingeniero mequinez domandò il bottegaio alla sua volta dell'ingegnere mequinez rispose il ragazzo con un fil di voce la famiglia mequinez disse il bottegaio non è a tucuman un grido di disperato dolore come d'una persona pugnalata fece eco a quelle parole perché faccia figura anche i più poveri e molti vengono alla scuola senza cappello come scappati di casa alcuni portano il vestito bianco della ginnastica c'è un ragazzo della maestra delcati che è tutto rosso da capo a piedi come un gambero cotto salirono due branche di scale andarono in fondo a un largo corridoio e si trovarono in faccia alla porta aperta d'un camerone dove s'allungavano due file di letti vieni ripeté l'infermiere entrando avete faticato troppo per guadagnarveli pover uomo i saremo tutti grati lo stesso no io lo lascio rispose il giardiniere intestato e poi si vedrà ma la maestra gli rimise la moneta in tasca senza lasciargli il tempo di respingerla egli guardava il ragazzo sempre più fissamente e con un'espressione crescente di dolcezza non voleva più prender bevanda o medicina che da lui e rialzato il viso stette a aspettar la risposta la ragazza lo guardò pensierosa e non disse nulla il padre rimase turbato da due anni va a aiutarla a vestirsi ogni mattina la pettina le insegna a cucire le accomoda la roba le tien buona compagnia luigia come si chiama la tua mamma e che sforzo deve far col petto e con la gola per metter fuori la voce il giardiniere non capì e stette a bocca aperta non ci credeva ancora dimmi gigia domandò alla figliuola parlandole all'orecchio sei contenta che tuo padre sia ritornato uscirà di qui che sarà in grado di prendere una professione ci abbiamo già dei sordomuti che stanno nelle botteghe a servir gli avventori e fanno i loro affari come gli altri tutto inzuppato d'acqua e infangato con un involto di panni sotto il braccio si presentava al portinaio dell'ospedale maggiore di napoli e domandava di suo padre presentando una lettera in tre mesi egli aveva imparato a leggere e a scrivere e leggeva continuamente e quanto più imparava tanto più pareva che diventasse buono e che fosse pentito del suo delitto e allora essa ricadeva in un abbattimento mortale piangeva con le mani nei capelli grigi gemeva come una bambina mettendo un lamento prolungato e mormorando di tratto in tratto oh la mia genova la mia casa tutto quel mare grazie signor dottore è destinato così i lasci morir tranquilla il medico scoraggiato desistette nessuno parlò più allora la donna voltò il viso verso la padrona e le fece con voce di moribonda le sue ultime preghiere aveva un grosso fagotto fra le braccia è un po invecchiato ma sempre rosso in viso e gioviale mio padre voleva che entrasse ma egli disse di no e domandò subito facendo il viso serio come va la mia famiglia come sta gigia ma tutto era inutile la donna sentendosi esausta di forze non aveva più fede nell'operazione essa era certissima o di morire nulla di nuovo rimase un po pensieroso poi disse continuate come prima allora il ragazzo si fece coraggio e domandò con voce di pianto detta lentamente comperò cinquanta metri di stoffa a lire quattro e cinquanta il metro li rivendette più in là è la maestrina della penna rossa che legge ad alta voce allora pietro micca con la miccia accesa il signor mequinez tentò di tirar marco in una stanza lontana ma fu impossibile egli parea inchiodato al pavimento cosa c'è domandò cos'ha mia madre cosa le fanno verso sera avvicinandogli il bicchiere alle labbra il ragazzo credette di veder guizzare sulle sue labbra gonfie un leggerissimo sorriso il ragazzo lo guardò un momento e poi si gettò ai suoi piedi singhiozzando grazie dottore ma il dottore lo rialzò d'un gesto dicendo levati sei tu eroico fanciullo che hai salvato tua madre bene fino a pochi giorni fa rispose mia madre giorgio tirò un gran sospiro oh sia lodato iddio non avevo il coraggio di presentarmi ai sordomuti senz'aver notizie da lei in capo a pochi minuti il ragazzo scomparve zoppicando con la sua sacca sulle spalle dietro agli alberi folti che fiancheggiavan la strada e il padre di crossi ci guardò attentamente con uno sguardo benevolo ma in cui traluceva un'espressione d'inquietudine e di sospetto che ci mise freddo nel cuore e pensò alla morte vide suo padre morto sua madre vestita di nero la famiglia nella miseria e stette molto tempo così nascere con quella disgrazia dire che non mi son mai sentito chiamar padre da lei che lei non s'è mai sentita chiamar figliuola da me poi si ode un improvviso strepito sordo un batter di libri e di cartelle uno stropiccio di piedi un ronzìo che si propaga di classe in classe e dal basso voi qui giorgio era giorgio il nostro giardiniere di chieri che ora ha la famiglia a condove arrivato allora allora da genova dov'era sbarcato il giorno avanti di ritorno dalla grecia dopo tre anni che lavorava alle strade ferrate eravamo appunto arrivati entrammo subito nel parlatorio ci venne incontro un custode sono il padre di gigia voggi disse il giardiniere la mia figliuola subito subito sono in ricreazione rispose il custode vado a avvertir la maestra e scappò ed è un ridere a vedergli fare il muso di lepre là sotto coretti anche ha smesso il suo berretto di pel di gatto e porta un vecchio berretto di seta grigia da viaggiatore ma non mi riconosce esclamò il ragazzo in tuono desolato ti riconoscerà domani forse speriamo bene fatti coraggio è malato molto come sta domandò affannosamente il ragazzo l'infermiere lo guardò senza rispondere poi disse vieni con me e in quella maniera passò il secondo giorno e il terzo e il quarto in una vicenda di miglioramenti leggieri e di peggioramenti improvvisi il suo viso diventava color violaceo il suo respiro ingrossava gli cresceva l'agitazione gli sfuggivan dalla bocca delle grida inarticolate il quale in un impeto di collera aveva scagliato una pialla contro il suo padrone che da un pezzo lo perseguitava e l'aveva ferito mortalmente al capo e per questo era stato condannato a vari anni di reclusione il mio marco che è ancora così piccolo alto così tanto buono e affettuoso voi non sapete che ragazzo era signora se sapesse non me lo potevo staccare dal collo quando son partita singhiozzava da far compassione singhiozzava e allora da tutti i parenti comincia la pioggia delle domande hai saputo la lezione quanto t'ha dato del lavoro che cos'avete per domani quand'è l'esame mensile rimase un momento sopra pensiero poi si staccò bruscamente dalla ragazza tornò indietro frugandosi con una mano nella sottoveste e gridò come un furioso ebbene sono un povero diavolo ma ecco qui lascio venti lire per l'istituto un marengo d'oro bell'e nuovo camminava allora attraverso a una foresta vastissima di alberi giganteschi mostri della vegetazione dai fusti smisurati simili a pilastri di cattedrali che intrecciavano a un'altezza meravigliosa le loro enormi chiome inargentate dalla luna c'era su scolpita una penna a traverso a un quaderno e scritto intorno al mio maestro ricordo del numero ei anni o di non sopravvivere che poche ore dopo d'aver sofferto invano dei dolori più atroci di quelli che la dovevano uccidere naturalmente il medico badava a ridirle io l'ho lasciata che era come un povero animaletto povera creatura io ci credo poco già a questi collegi ha imparato a fare i segni mia moglie mi scriveva bene impara a parlare fa progressi che ai piedi di quegli alberi parevan nidi di formiche e qualche bufalo addormentato lungo la via era sfinito ma non sentiva la stanchezza era solo e non aveva paura la suora che s'era allontanata un momento tornò con un mazzettino di viole tolte da un bicchiere sulla finestra e lo porse al ragazzo dicendo non ho altro da darti tieni questo per memoria e d'esami com'è bello tutto questo com'è grande e che immensa promessa è pel mondo la sordomuta io rimasi senza parola con gli occhi fissi su crossi e allora derossi risolvette il problema e lo passò sotto il banco a crossi gli diede un foglio di carta vagamente in quella mezza oscurità egli vedeva miriadi di tronchi di tutte le forme ritti inclinati scontorti incrociati in atteggiamenti strani di minaccia e di lotta alcuni rovesciati a terra come torri cadute tutte d'un pezzo cuore l'infermiere di tata racconto mensile la mattina d'un giorno piovoso di marzo un ragazzo vestito da campagnuolo eran parole buttate via no essa rispondeva con la voce fioca ho ancora coraggio per morire ma non ne ho più per soffrire inutilmente il ragazzo si fece animo e lo seguitò gettando sguardi paurosi a destra e a sinistra sui visi bianchi e smunti dei malati alcuni dei quali avevan gli occhi chiusi e parevano morti dove ammalatosi improvvisamente aveva appena fatto in tempo a scrivere un rigo alla famiglia per annunziarle il suo arrivo e dirle che entrava senza madre povero bambino lui che m'amava tanto che aveva tanto bisogno di me senza madre nella miseria dovrà andare accattando lui marco marco mio che tenderà la mano affamato moribondi l'accorrere improvviso delle suore di notte i pianti e gli atti di desolazione dei visitatori che uscivano senza speranza tutte quelle scene dolorose e lugubri della vita d'un ospedale che in qualunque altra occasione l'avrebbero sbalordito e atterrito e la maestrina della penna rossa ha sempre la sua penna rossa e un nodo di nastri rosa al collo tutti sgualciti dalle zampette dei suoi scolari che la fanno sempre ridere e correre il ragazzo avrebbe voluto domandar altro ma non osò il medico passò oltre e allora egli cominciò la sua vita d'infermiere ma con espressione così viva di dolore mi guardò che tesi subito la mano e presi l'oggetto eccolo qui guardammo attentamente il calamaio pareva stato lavorato con la punta d'un chiodo con lunghissima pazienza marco lacero e polveroso era là ritto sulla soglia trattenuto per un braccio dal dottore la donna urlò tre volte dio dio dio mio in quel punto parve al ragazzo di sentirsi stringere la mano m'ha stretta la mano esclamò il medico rimase un momento chino sul malato poi s'alzò la suora staccò un crocifisso dalla parte coi lucciconi agli occhi ansando come se avesse fatto una gran corsa e sclamò ah com'è cresciuta come s'è fatta bella oh la mia cara la mia povera gigia e allora egli si rassegnò crollando il capo e poi rapidamente mandato un bacio con la mano alla maestra e alla ragazza grande e ripreso il braccio della sua figliuola si slanciò con lei fuor della porta dicendo vieni vieni figliuola mia il mese di maggio è quello sei anni egli diceva che suo padre era in america era invece in prigione crossi era piccolo al tempo del delitto non si ricorda sua madre lo ingannò egli non sa nulla non ci sfugga una sillaba di questo una buona ragazza così povera la mia gigia è un onesto operaio un povero padre di famiglia che glielo augura di tutto cuore la ragazza grande accarezzava la piccola sempre tenendo il viso basso e sorridendo e il giardiniere continuava a guardarla come una madonna l'uomo si voltò lo guardò un momento gittò un grido anch'egli cicillo e si slanciò verso di lui il ragazzo cadde fra le braccia di suo padre soffocato le suore gl'infermieri l'assistente accorsero e rimasero lì pieni di stupore la suora e un infermiere li seguivano cominciaron la visita fermandosi a ogni letto quell'aspettazione pareva eterna al ragazzo e ad ogni passo del medico gli cresceva gli scolari son già vestiti da estate è bello ora veder l'uscita delle classi com'è tutto diverso dai mesi scorsi le capigliature che toccavan le spalle sono andate giù poi disse a suo padre mol to mol to buona il custode uscito a un cenno della maestra ritornò quasi subito con una sordomuta bionda robusta di viso allegro poi cambiando tono improvvisamente no taci aspetta e voltandosi verso il medico a precipizio presto subito dottore voglio guarire son pronta non perda un momento conducete via marco che non senta pensieroso derossi strinse la mano a crossi in modo da farsi vedere e gli disse forte a riverderci crossi e gli passò la mano sotto mento io feci lo stesso ma facendo quello derossi diventò color di porpora io pure è il figliuolo del malato disse la suora è arrivato questa mattina dal suo paese il medico gli posò una mano sulla spalla essa capisce dai movimenti della vostra bocca quali sono le parole che voi dite ecco la cosa ma non sente le vostre parole e neppure quello che essa dice a voi le pronuncia perché le abbiamo insegnato lettera per lettera come deve atteggiar le labbra e muover la lingua io lascio qui il fagotto e scappo a pigliarla tre anni che non la vedo la mia povera figliuola tre anni che non vedo nessuno dei miei mio padre mi disse accompagnalo eppure una cosa lo consolava malgrado che peggiorasse a lui sembrava che il malato andasse riacquistando lentamente un poco d'intelligenza mentre credevamo che ridesse di gioia tutt'a un tratto si mise a piangere ma era gioia anche quella animo gli disse la maestra avete motivo di rallegrarvi non di piangere vedete che fate piangere anche la vostra figliuola siete contento dunque cercò il padrone era sparito non restavan più che le due infermiere e l'assistente si sentiva nella stanza vicina un rumore affrettato di passi un mormorio di voci rapide e sommesse e d'esclamazioni rattenute e il ragazzo era così tutto assorto nelle sue cure che appena sbocconcellava due volte al giorno un po di pane e un po di formaggio che gli portava la suora e non vedeva quasi quel che seguiva intorno a lui i malati moribondi e cicillo ricominciò a far l'infermiere non piangendo più ma con la stessa premura con la stessa pazienza di prima ricominciò a dargli da bere ad accomodargli le coperte a carezzargli la mano a parlargli dolcemente per fargli coraggio via vistolo irremovibile non s'opposero più dio t'accompagni gli dissero bada alla via per la foresta buon viaggio italianito un uomo l'accompagnò fuori di città gli indicò il cammino gli diede qualche consiglio e stette a vederlo partire e le donne le afferavan le mani la palpavano pregando la facevano tornare in sé a poco a poco e le parlavan di dio e di speranza la maestra sorrise e disse a bassa voce alla ragazza chi è quest'uomo che t'è venuto a trovare e la ragazza con una voce grossa strana stuonata quella mise fuori la voce ma invece di e pronunziò o no disse la maestra non è questo e pigliate le due mani della bimba se ne mise una aperta sulla gola e l'altra sul petto e ripeté e sempre tenendosi le due piccole mani sul petto e sulla gola avete capito ora domandò il padre aveva capito ma pareva più meravigliato di quando non capiva crederà che sia un dei suoi il vostro il malato guardava sempre il ragazzo il padre disse a cicillo resta delle fatiche durate della ferrea costanza spiegata gli facea alzare la fronte tutto il suo forte e nobile sangue genovese gli rifluiva al cuore in un'onda ardente d'alterezza e e guardava il maestro con gli occhi pieni di rispetto e di gratitudine era un giovane con la barba nera più disgraziato che malvagio un ebanista non potendo far altro accomodava le coperte al malato gli toccava ogni tanto la mano gli cacciava i moscerini si chinava su di lui ad ogni gemito e quando la suora portava da bere le levava di mano il bicchiere o il cucchiaio e lo porgeva in sua vece ditemi una parola ma il malato dopo averlo guardato attentamente chiuse gli occhi tata tata che avete sono il vostro figliuolo cicillo vostro il malato non si mosse più e continuò a respirare la figliuola di giorgio le corse subito incontro la prese per un braccio come una bimba e la tirò davanti a suo padre dicendo con la sua grossa voce ca te rina giordano ed esaltandosi tutt'a un tratto gridò giungendo le mani il mio marco il mio bambino la vita mia ma girando gli occhi pieni di pianto vide che la padrona non c'era più eran venuti a chiamarla furtivamente dove dove gridò marco saltando su come un resuscitato a una quindicina di miglia di qua continuò l'uomo in riva al saladillo ora tutti lascian vedere quello che portano dei ventagli fatti con mezza gazzetta dei bocciuoli di canna delle freccie da tirare agli uccelli dell'erba dei maggiolini che sbucano fuor delle tasche e vanno su pian piano per le giacchette con qualche soldo ad assistere suo padre il suo tata come là si dice il ragazzo aveva fatto dieci miglia di cammino alle otto di quella mattina il medico di tucuman un giovane argentino era già al letto della malata in compagnia d'un assistente a tentare per l'ultima volta di persuaderla a lasciarsi operare e con lui ripetevano le più calde istanze l'ingegnere mequinez e la sua signora parte e morto gridò il ragazzo va figliuolo disse il medico la tua santa opera è compiuta va e abbi fortuna che la meriti dio ti proteggerà addio allora la maestra si voltò al custode e gli disse chiamatemi una bimba della classe preparatoria il custode tornò poco dopo con una sordomuta di otto o nove anni entrata da pochi giorni la malata fissò sull'uscio gli occhi velati aspettando dopo alcuni minuti vide comparire il medico con un viso insolito poi la padrona e il padrone anch'essi col viso alterato ma c'è una giornata di marcia gli dissero tutti insieme sei stanco devi riposare partirai domattina impossibile impossibile rispose il ragazzo ditemi dove si passa non aspetto più un momento parto subito dovessi morire per via grazie rispose il ragazzo pigliando il mazzetto con una mano e asciugandosi gli occhi con l'altra ma ho tanta strada da fare a piedi lo sciuperei la malata dilatò gli occhi preparatevi proseguì la padrona a vedere una persona a cui volete molto bene la donna alzò il capo con un scatto vigoroso e cominciò a guardare rapidamente ora la signora ora l'uscio con gli occhi sfolgoranti e tiratala a sedere in disparte cominciò a interrogarla e quella a rispondere ed egli rideva con gli occhi lustri battendosi i pugni sulle ginocchia e pigliava la figliuola con le mani guardandola agitato senza riposo tra una speranza che gli allargava l'anima e uno sconforto che gli agghiacciava il cuore il quinto giorno improvvisamente il malato peggiorò ripetete la domanda tenendo bene il vostro viso davanti al suo il padre guardandola bene in faccia ripeté sei contenta che tuo padre sia ritornato che non se ne vada più via lo abbracciò lo guardò fisso lo ribaciò in fronte e partì il ragazzo tornò accanto al letto e l'infermo parve racconsolato la notte il ragazzo dormì sopra due seggiole in un angolo del camerone e la mattina riprese il suo ufficio pietoso quel giorno parve che gli occhi del malato rivelassero un principio di coscienza anni derossi scattò a quelle parole e cominciò a guardare ora me ora crossi il figliuolo dell'erbivendola che era nel banco davanti con la schiena rivolta a noi tutto assorto nel suo problema il giardiniere diede un passo indietro e gridò come un matto parla ma è possibile ma è possibile parla ma tu parli bambina mia parli dimmi un poco parli e di nuovo l'abbracciò e la baciò sulla fronte tre volte ma non è coi gesti che parlano signora maestra non è con le dita così ma cosa è questo no signor voggi rispose la maestra non è coi gesti quello era il metodo antico qui s'insegna col metodo nuovo col metodo orale nello stesso momento entrò nel camerone un uomo con un grosso involto alla mano seguito da una suora il ragazzo gettò un grido acuto e rimase inchiodato al suo posto detto questo si mise sotto il braccio il suo involtino di panni e a lenti passi rotto dalla stanchezza se n'andò l'alba spuntava dalla classe vicina esce come un cinguettio di cento uccelli che vuol dir che il maestro è andato fuori un momento vo innanzi e alla svoltata del canto sento uno scolaro che piange e la voce della maestra che lo rimprovera o lo consola e allora il mequinez piano tentando sempre di condurlo via ecco senti ora ti dirò tua madre è malata bisogna farle una piccola operazione e scritto il problema d'aritmetica dell'esame mensile raccontai al mio compagno tutta la storia del prigioniero e del calamaio e come il calamaio era fatto con la penna a traverso al quaderno e quell'iscrizione intorno sei anni veniva da un villaggio dei dintorni di napoli suo padre partito di casa l'anno addietro per andare a cercar lavoro in francia era tornato in italia e sbarcato pochi dì prima a napoli poi rivolgendosi al morto addio e mentre cercava un nome da dargli gli rivenne dal cuore alle labbra il dolce nome che gli aveva dato per cinque giorni addio povero tata e sempre più spesso faceva quel movimento forzato delle labbra come se volesse pronunciare una parola e lo faceva così spiccato qualche volta che il figliuolo gli afferrava il braccio con violenza sollevato da una speranza improvvisa ma le sue labbra non si muovevano povero tata quanto era mutato il figliuolo non l'avrebbe mai riconosciuto gli s'erano imbiancati i capelli gli era cresciuta la barba aveva il viso gonfio d'un color rosso carico ti parrà molto più bella e più poetica fra trent'anni quando ci verrai a accompagnare i tuoi figliuoli e la vedrai di fuori come io la vedo aspettando l'uscita io giro per le strade silenziose intorno all'edifizio e porgo l'orecchio alle finestre del pian terreno chiuse dalle persiane insegnano a parlare in quella maniera domandò dopo un minuto di riflessione guardando la maestra hanno la pazienza d'insegnare a parlare a quella maniera a poco a poco a tutti quanti a uno a uno per anni e anni ma loro sono santi sono pianto che cos'ha mio padre fatti animo figliuolo rispose il medico rimettendogli una mano sulla spalla ha una risipola facciale è grave ma c'è ancora speranza assistilo la tua presenza gli può far del bene e ci pensavo ancora questa mattina quanto lontano dall'immaginare la sorpresa che m'aspettava alla scuola entrato appena nel mio nuovo banco accanto a derossi dio eterno no non voglio morire il medico chiamatelo subito venga mi tagli mi squarci il seno mi faccia impazzire ma mi salvi la vita voglio guarire voglio vivere partire fuggire domani subito il medico aiuto aiuto molti di quei piccoli portano dei mazzetti di fiori alle maestre anche le maestre son tutte vestite da estate di colori allegri fuorché la monachina che è sempre nera ma dicevo io che cosa vale che impari a parlare lei se io i segni non li so fare come faremo a intenderci povera piccina quello è buono per capirsi fra loro un disgraziato con l'altro come va dunque come va il portinaio data un'occhiata alla lettera chiamò un infermiere e gli disse che conducesse il ragazzo dal padre che padre domandò l'infermiere il ragazzo tremante per il timore d'una trista notizia disse il nome l'infermiere non si rammentava quel nome ma loro sono angeli del paradiso ma non c'è al mondo una ricompensa per loro che cosa ho da dire ah mi lascino un poco con la mia figliuola ora me la lascino cinque minuti per me solo e non s'accorgeva intanto che sulle cime degli alberi giganteschi andava morendo la luce argentina della luna nella bianchezza delicata allora gli sgorgò dall'anima un torrente di parole no tata aspetta ecco non posso c'è quel vecchio da cinque giorni son qui i guarda sempre credevo che fossi tu gli volevo bene e una cosa nuova seguiva in lui che mentre fino allora aveva portata nella mente un'immagine della madre oscurata e sbiadita un poco da quei due anni di lontananza in quei momenti quell'immagine gli si chiariva come non lo sapevate ma io non sapevo niente rispose il giardiniere trasecolato tre anni che son fuori o me l'avranno scritto e non l'ho capito con un grembiale grigio è più alta di me piangeva e teneva suo padre stretto al collo con tutt'e due le braccia suo padre si svincolò e si mise a guardarla da capo a piedi come al diffondersi improvviso d'una buona notizia è il bidello che gira ad annunziare il finis e a quel rumore una folla di donne d'uomini di ragazze e di giovanetti si stringono di qua e di là dalla porta a aspettare i figliuoli i fratelli i nipotino alla voce carezzevole del ragazzo pareva che un'espressione vaga di gratitudine gli brillasse un momento nelle pupille e una volta mosse un poco le labbra come se volesse dir qualche cosa e figliuola si guardarono un momento e poi si slanciarono l'uno nelle braccia dell'altro mettendo un grido la ragazza era vestita di rigatino bianco e rossiccio i farà la grazia di scrivere che ho sempre pensato a loro che ho sempre lavorato per loro per i miei figliuoli e che il mio solo dolore fu di non rivederli più qua il braccio a tuo padre gigia mia la ragazza ch'era tornata con una mantellina e una cuffietta gli diede il braccio e grazie a tutti disse il padre di sull'uscio grazie a tutti con tutta l'anima mia tornerò ancora una volta a ringraziar tutti e un'espressione di dolcezza straordinaria passava a quando a quando nei suoi occhi che sempre più si rimpiccolivano e s'andavano velando cadere l'involto abbandonò la testa sulla spalla del malato afferrandogli con una mano il braccio che teneva disteso immobile sopra la coperta e benché dubitasse sovente di non esser capito pure parlava perché gli pareva che anche non comprendendo il malato ascoltasse con un certo piacere la sua voce quell'intonazione insolita di affetto e di tristezza marco si slanciò avanti essa protese le braccia scarne e serrandolo al seno con la forza d'una tigre scoppiò in un riso violento rotto da profondi singhiozzi senza lagrime che la fecero ricader soffocata sul cuscino mercoledì marco il genovese è il penultimo piccolo eroe di cui facciamo conoscenza quest'anno non ne resta che uno per il mese di giugno anni e sotto in piccoli caratteri studio e speranza il maestro non disse altro ce n'andammo non ci son più che due esami mensili ventisei giorni di lezione sei giovedì e cinque domeniche si sente già l'aria della fine dell'anno gli alberi del giardino fronzuti e fioriti fanno una bell'ombra sugli attrezzi della ginnastica oggi vi potete pigliar con voi la vostra figliuola disse la maestra se me la piglio rispose il giardiniere me la conduco a condove e la riporto domani mattina si figuri un po se non me la piglio nei momenti che non delirava però si capiva che il suo più terribile strazio non erano i dolori del corpo ma il pensiero della famiglia lontana smorta disfatta col viso mutato si cacciava le mani nei capelli con un atto di disperazione che passava l'anima e gridava una persona soggiunse la signora impallidendo arrivata or ora inaspettatamente chi è gridò la donna con una voce strozzata e strana come di persona spaventata il maestro ritirò la mano era bagnata di lacrime dopo d'allora non lo vide più passarono sei anni gli levò di mano l'infermiere di tata il racconto mensile che il maestro gli aveva dato a ricopiare per ricopiarlo lui in sua vece da una finestra sento la voce d'una maestra che dice ah quel taglio di t non va figliuol mio che ne direbbe tuo padre alla finestra vicina è la grossa voce d'un maestro che detta lentamente il medico interrogato scrollò il capo come per dire che era finita e il ragazzo s'abbandonò sulla seggiola rompendo in singhiozzi mentre dagli usci delle classi schizzan fuori come zampillando nel camerone i ragazzi piccoli a pigliar cappottini e cappelli facendone un arruffìo sul pavimento e anche le povere madri che non sanno leggere aprono i quaderni guardano i problemi domandano i punti solamente otto dieci con lode nove di lezione e s'inquietano e si rallegrano e interrogano i maestri e parlan di programmi e d'esami poi si chinò sul malato gli tastò il polso gli toccò la fronte e fece qualche domanda alla suora la quale rispose il giorno della partenza quando gli aveva dato l'ultimo addio sul bastimento le speranze che aveva fondato la famiglia su quel suo viaggio la desolazione di sua madre all'arrivo della lettera lo assistette tutto quel giorno lo assistette tutta la notte gli restò ancora accanto il giorno seguente ma il malato s'andava sempre aggravando jenovesa l'ho vista marco ruppe in un singhiozzo convulso tra di riso e di pianto poi con un impeto di risoluzione violenta dove si passa presto la strada parto subito insegnatemi la strada e la gente che passa si sofferma a ascoltare e tutti rivolgono uno sguardo di simpatia a quell'edificio gentile che racchiude tanta giovinezza e tante speranze soltanto mi fa pena di veder garrone col lutto e la mia povera maestra di prima che è sempre più smunta e più bianca e tosse sempre più forte cammina curva ora e mi fa un saluto così triste a tremare a un tratto un grido acutissimo come il grido d'un ferito a morte risonò in tutta la casa il ragazzo rispose con un altro grido disperato mia madre è morta il medico comparve sull'uscio e disse tua madre è salva ma l'operazione è sicura ma la vostra salvezza è certa purché ci mettiate un po di coraggio ed è egualmente certa la vostra morte se vi rifiutate io pensavo a tutt'altro che a quel disgraziato disse il maestro quando ieri l'altro mattina mi vedo capitare a casa uno sconosciuto con una gran barba nera già un po brizzolata vestito malamente il quale mi dice qui ogni ragazza piccola è data in cura a una compagna più grande che le fa da sorella da madre la vostra è affidata a una sordomuta di diciassette anni figliuola d'un fornaio che è buona e le vuol bene non potevo finirlo meglio che con la visita di questa mattina il mese di maggio udiamo una scampanellata corriamo tutti sento mio padre che dice in tuono di meraviglia pareva che lo sapesse che non avrebbe mai più rivisto sua madre povero marco povero bambino mio credevo che mi scoppiasse il cuore ah se fossi morta allora morta mentre mi diceva addio morta fulminata fossi il giardiniere non poteva più né parlare né star fermo guardava i quadri alle pareti senza veder nulla la porta s'aperse entrò una maestra vestita di nero con una ragazza per mano tornerò a casa domani lasciami star qui un altro po non va mica bene che lo lasci vedi in che maniera mi guarda io non so chi sia ma mi vuole morirebbe solo lasciami star qui caro tata guardava tutte le donne che passavano con una speranza affannosa di incontrar sua madre avrebbe voluto interrogar tutti e non osava fermar nessuno la grandezza della foresta ingrandiva l'anima sua la vicinanza di sua madre gli dava la forza e la baldanza d'un uomo la ricordanza dell'oceano degli sgomenti dei dolori sofferti e vinti e allora cominciò a riconfortarsi a sperare e con la speranza d'essere inteso almeno confusamente gli parlava gli parlava a lungo della mamma delle sorelle piccole del ritorno a casa e lo esortava a farsi animo con parole calde e amorose e poi una voce forte due sole parole arrivederci suora che lo fecero balzare in piedi con un grido strozzato nella gola quando gli caddero gli occhi sopra un insegna di bottega su cui era scritto un nome italiano c'era dentro un uomo con gli occhiali e due donne egli s'avvicinò lentamente alla porta e fatto un animo risoluto domandò i saprebbe dire signore dove sta la famiglia entrato all'ospedale quando domandò l'infermiere il ragazzo diede uno sguardo alla lettera cinque giorni fa credo l'infermiere stette un po pensando poi come ricordandosi a un tratto ah disse il quarto camerone il letto in fondo con la pelle tesa e luccicante gli occhi rimpiccioliti le labbra ingrossate la fisionomia tutta alterata non aveva più di suo che la fronte e l'arco delle sopracciglia il malato non si scosse il ragazzo si rialzò e guardò il padre e ruppe in pianto un'altra volta allora il malato gli rivolse uno sguardo lungo e parve che lo riconoscesse respirava con affanno tata tata mio disse il ragazzo son io non mi riconoscete sono cicillo il vostro cicillo venuto dal paese che m'ha mandato la mamma guardatemi bene non mi riconoscete un istante dopo gittò un grido altissimo balzando a sedere sul letto e rimase immobile con gli occhi spalancati e con le mani alle tempie come davanti a un'apparizione sovrumana arrivato in fondo al camerone l'infermiere si fermò al capezzale d'un letto aperse le tendine e disse ecco tuo padre il ragazzo diede in uno scoppio di pianto sono una testa di legno io o figliuola mia tu mi capisci dunque che ti dico ma no buon uomo disse la maestra la voce non la sente perché è sorda ma che son morta con coraggio rassegnata benedicendoli e che raccomando a mio marito e al mio figliuolo maggiore il più piccolo il mio povero marco che l'ho avuto in cuore fino all'ultimo momento il malato lo guardava qualche volta ma non dava segno di riconoscerlo senonché il suo sguardo si arrestava sempre più a lungo sopra di lui specialmente quando si metteva agli occhi il fazzoletto e così passò il primo giorno uscimmo nella strada il padre di crossi era là un po in disparte un uomo con la barba nera già un po brizzolata vestito malamente con un viso scolorito e pensieroso la figliuola scappò a vestirsi dopo tre anni che non la vedo riprese il giardiniere ora che parla a condove subito me la porto ma prima voglio far un giro per torino tutti di sugli usci si voltavano a guardar quel povero ragazzo stracciato e polveroso che mostrava di venir di tanto lontano ed egli cercava fra la gente un viso che gl'ispirasse fiducia per rivolgergli quella tremenda domanda inarticolate l'enfiagione si faceva mostruosa alla visita della sera il medico disse che non avrebbe passata la notte e allora cicillo raddoppiò le sue cure erano le quattro della sera e allora appunto il ragazzo s'era abbandonato a uno di quegli impeti di tenerezza e di speranza quando di là dalla porta più vicina del camerone udì un rumore di passi il bottegaio e le donne s'alzarono alcuni vicini accorsero che c'è che hai ragazzo disse il bottegaio tirandolo nella bottega e facendolo sedere non c'è da disperarsi che diavolo i mequinez non sono qui ma poco lontano a poche ore da tucuman dove marco mio non è nulla i racconterai ancora un bacio va eccomi qui dottore marco fu portato via i padroni e le donne uscirono in fretta rimasero il chirurgo e l'assistente che chiusero la porta t'hanno condotto al letto d'un altro e io che mi disperavo di non vederti dopo che mamma scrisse l'ho mandato povero cicillo da quanti giorni sei qui com'è andato questo imbroglio un vecchio operaio venuto di fuori domandò operaio sì rispose il ragazzo sempre più ansioso non tanto vecchio venuto di fuori sì votini ha una specie di vestimento alla scozzese tutto attillato crossi mostra il petto nudo precossi sguazza dentro a un camiciotto turchino da fabbro ferraio dopo ogni breve assopimento riaprendo gli occhi sembrava che cercasse il suo piccolo infermiere il medico ripassato due volte notò un poco di miglioramento e sciolto il mazzolino sparpagliò le viole sul letto dicendo le lascio per ricordo al mio povero morto grazie sorella grazie signor dottore è la stagione delle ciliegie delle farfalle delle musiche sui viali e delle passeggiate in campagna molti di quarta scappano già a bagnarsi nel po tutti hanno già il cuore alle vacanze ogni giorno si esce dalla scuola più impazienti e contenti del giorno innanzi dio mio dio mio morire tanto lontana morire senza rivederli i miei poveri figliuoli che rimangono senza madre le mie creature il povero sangue mio e quella notte il ragazzo lo vegliò fin che vide biancheggiare alle finestre il primo barlume di giorno e comparire la suora la suora s'avvicinò al letto diede un'occhiata al malato e andò via a rapidi passi la mia povera mutina è lei signora la maestra le dica un po che mi faccia pure i suoi segni che qualche cosa capirò e poi imparerò a poco a poco le dica che mi faccia capire qualche cosa coi gesti josefa le disse la padrona con la voce tremante ho una buona notizia da darvi preparate il cuore a una buona notizia la donna la guardò attentamente una notizia continuò la signora sempre più agitata che vi darà una grande gioia le donne che l'assistevano perdevan la testa la padrona accorreva di tratto in tratto sgomentata tutti cominciarono a temere che se anche si fosse decisa a lasciarsi operare il medico che doveva venire la mattina dopo sarebbe arrivato troppo tardi il giardiniere afferrò la mano alla maestra e gliela baciò due o tre volte dicendo grazie grazie cento volte grazie mille volte grazie cara signora maestra e mi perdoni che non le so dir altro non ha più da restar che per poco mormorò l'assistente resta ripeté il padre tu hai cuore io vado subito a casa a levar di pena la mamma ecco uno scudo pei tuoi bisogni addio bravo figliuolo mio a rivederci e ballettando tutt'in giro fin che il bidello li ricaccia dentro a uno a uno e finalmente escono in lunghe file battendo i piedi tutti i più piccoli con qualche cosa addosso di rosso o d'azzurro una mostra un orlo una nappina un cencino di color vivo appiccicato pur che sia dalla mamma gli regalò dei pennini gli accarezzò la spalla mi fece promettere sul mio onore che non avrei detto nulla a nessuno e quando uscimmo dalla scuola mi disse in fretta ieri suo padre è venuto a prenderlo ci sarà anche questa mattina fa come faccio io un medico passerà bene a far la visita pensava egli mi dirà qualche cosa e s'immerse ne suoi pensieri tristi ricordando tante cose del suo buon padre oh marco mio il mio povero marco dove sarà ora la povera creatura mia era mezzanotte e il suo povero marco dopo aver passato molte ore sulla sponda d'un fosso stremato di forze e un nuovo affetto una tenerezza indicibile gli cresceva gli cresceva nel cuore facendogli correre giù pel viso delle lacrime dolci e quiete andando innanzi per le vie riprovò l'agitazione febbrile che lo aveva preso a buenos aires guardava le finestre e le porte di tutte le case i guarda io gli do da bere mi vuol sempre accanto ora sta molto male abbi pazienza non ho coraggio non so mi fa troppo pena ah la brava ragazza esclamò il padre e allungò la mano per carezzarla ma la tirò indietro e ripeté ah la buona ragazza che dio la benedica che le dia tutte le fortune tutte le consolazioni che la faccia sempre felice lei e tutti i suoi mio padre sorrise e rispose non vi dico nulla vedrete voi andate andate non le rubate un minuto di più uscimmo l'istituto è vicino strada facendo a grandi passi il giardiniere mi parlava rattristandosi ah la mia povera gigia il ragazzo non poteva raccogliere la voce oh cicillo mio esclamò il padre dopo aver fissato uno sguardo attento sul malato baciando e ribaciando il ragazzo cicillo figliuol mio come va questo aveva un bel viso ovale d'un bruno pallido gli occhi pensierosi e due grosse labbra semiaperte che lasciavan vedere i denti bianchissimi la maestra rise poi disse buon uomo non vi risponde perché non ha visto i movimenti delle vostre labbra le avete parlato allora piangendo il ragazzo prese una seggiola sedette e stette aspettando senza levar gli occhi dal viso di suo padre quella notte fu tremenda per la povera inferma essa aveva dei dolori atroci che le strappavan degli urli da rompersi le vene e le davan dei momenti di delirio rivedeva i movimenti più sfuggevoli dei suoi occhi e delle sue labbra tutti i suoi atteggiamenti tutti i suoi gesti tutte le ombre dei suoi pensieri e sospinto da quei ricordi incalzanti affrettava il passo ti spiegherò tutto vieni con me no rispose il ragazzo impuntandosi voglio star qui i spieghi qui l'ingegnere ammontava parole su parole tirandolo il ragazzo cominciava a spaventarsi e a tremare il giardiniere rimase stupito daccapo pareva che gli si confondessero le idee un'altra volta guardò la figliuola e si grattò la fronte il suo viso domandava ancora una spiegazione ma per tutto il tragitto da moncalieri a torino io non potei più levarmi dal capo quel prigionero affacciato al finestrino quell'addio al maestro quel povero calamaio lavorato in carcere che diceva tante cose e lo sognai la notte e dando un gran colpo sul tavolino vi lasciò il marengo no no brav'uomo disse la maestra commossa ripigliatevi il vostro denaro io non lo posso accettare ripigliatevelo non tocca a me verrete quando ci sarà il direttore ma non accetterà nemmeno lui statene sicuro il ragazzo stentò a spiccicar quattro parole per dar notizie della famiglia oh come sono contento balbettò come sono contento che brutti giorni ho passati e non rifiniva di baciar suo padre ma non si muoveva vieni dunque gli disse il padre arriveremo ancora a casa stasera andiamo e lo tirò a sé come si chiama la tua sorella piccola a de laide come si chiama questo collegio dei sor do muti quanto fa due volte dieci venti e garoffi ora che ha dovuto lasciare il mantellone che nascondeva il suo commercio gli rimangono scoperte bene tutte le tasche gonfie d'ogni sorta di carabattole da rigattiere e gli spuntan fuori le liste delle lotterie come quella d'un selvaggio che parlasse per la prima volta la nostra lingua ma pronunciando chiaro e sorridendo rispose è mi o erano quelle stesse vie diritte e lunghissime e quelle case basse e bianche ma da ogni parte una vegetazione nuova e magnifica un'aria profumata una luce meravigliosa un cielo limpido e profondo come egli non l'aveva mai visto neppure in italia zitto disse poi a bassa voce pigliandomi per un braccio non sai crossi mi disse avant'ieri d'aver visto di sfuggita un calamaio di legno tra le mani di suo padre ritornato dall'america un calamaio conico lavorato a mano con un quaderno e una penna con la mia mutina a braccetto che tutti la vedano e condurla dalle mie quattro conoscenze che la sentano ah la bella giornata questa si chiama una consolazione in un luogo dove stanno costruendo una grande fabbrica da zucchero un gruppo di case c'è la casa del signor mequinez tutti lo sanno ci arriverai in poche ore è lei signore il maestro tale dei tali chi siete gli domando io sono il carcerato del numero mi riponde m'ha insegnato lei a leggere e a scrivere sei anni fa se si rammenta all'ultima lezione m'ha dato la mano ora ho scontato la mia pena e son qui a pregarla che mi faccia la grazia d'accettare un mio ricordo una cosuccia che ho lavorato in prigione la vuol accettare per mia memoria signor maestro e coperti d'una vegetazione fitta e confusa che pareva una folla furente che se li disputasse a palmo a palmo altri raccolti in grandi gruppi verticali e serrati come fasci di lancie titaniche di cui la punta toccasse le nubi è cresciuta mi dica un po è cresciuta è di buon umore ora vedrete ora vedrete gli risposi affrettando il passo ma dov'è quest'istituto domandò mia moglie ce l'accompagnò ch'ero già partito i pare che debba essere da queste parti altri guardavan per aria con gli occhi grandi e fissi come spaventati parecchi gemevano come bambini il camerone era oscuro l'aria impregnata d'un odore acuto di medicinali due suore di carità andavano attorno con delle boccette in mano ma per non pregiudicare la situazione ha detto in fretta eh già già vedremo sicuro intanto ecco signora marchesa prenda questa boccetta e faccia delle inalazioni mattina e sera versando poche gocce del contenuto in una catinella d'acqua bollente capii allora perfettamente che il signor stanislao doveva avere nel suoi interrogatori intimiditi i ragazzi in un modo addirittura feroce con chi sa quali minacce se avessero rivelato una parola da una parte a piè di una scala c'eran due pentoli pieni di tinta a olio in uno la tinta rossa e nellaltro la tinta verde e c'era anche un bel pennellone grosso come il mio pugno che momento i pareva d'essere in un sogno e quando ritornai in me io ero solo appoggiato al portone dell'istituto chiuso tito barozzo non c'era più queste sono cose che fanno piacere a un ragazzo e io voglio dimostrare a mio cognato quanto gli sono riconoscente per tutto quello che fa per me perciò ho deciso di fargli un regalo e non avendo neppure un soldo ho pensato di ricorrere al signor venanzio che è tanto ricco e di chiedergli in prestito un paio di lire pensaci hai detto proprio la verità l'ho detta e la sostengo allora vieni a far rapporto dal signor direttore difatti mi condusse nell'ufficio di direzione dove dietro a una scrivania piena di libri stava il signor stanislao pare impossibile che sia così difficile a un ragazzo che si presenta in una bottega coi suoi bravi quattrini di comperare quel che più gli pare e piace eppure al primo negozio ove mi sono presentato a chiedere una cassaforte si son messi a ridere e siccome io insistevo mi hanno detto da un lato accanto al lume acceso appoggiato alla parete il cuoco col faccione verde pieno di bitorzoli vòlto verso di noi guardava con gli occhi languidi e lacrimosi il ritratto stamani era anche più nero di iersera e me ne ha dette di tutti i colori perché gli buttai nel caminetto la sua vecchia cartella tutta strappata e scarabocchiata mettendogli invece sulla scrivania una cartella nuova tutta dorata che è una bellezza e questa è la gratitudine per avere avuto il gentile pensiero di fargli un regalo e uscì impettito con passo militare quando ritornò poco dopo mi disse sorridendo tu hai fatto bene a riferirmi quel che avevi visto ma fortunatamente la cosa sta come aveva raccontato il nostro cuoco e puoi mangiar tranquillo la tua brava scodella di minestra alla casalinga così accompagnato dall'impiegato mi avviai verso la villa elisabetta e non vi so dire come rimase la zia bettina quando si vide capitar dinanzi uno straccione così sudicio com'ero io e peggio ancora un conto da pagare di sedici lire e venti e più la mancia all'impiegato che glielo portava sebbene nessuna delle disposizioni testamentarie qui contenute lo interessino ma io desidero la sua presenza perché avendolo conosciuto di persona amo che in queste mie disposizioni il giovinetto stoppani trovi un efficace ammaestramento sulla vanità delle umane ricchezze e un nobile esempio verso il prossimo quante cose e quali ho da scrivere stamani ma tutto ora consiglia la massima prudenza e non posso perdermi in descrizioni e in considerazioni oziose ma bisogna che mi sbrighi a registrare i fatti nudi e crudi che notte e che botte o e il ono e e febbraio ieri sera nulla di nuovo poco dopo il direttore la direttrice e il cuoco erano seduti attorno al solito tavolino con le mani unite e stavano aspettando silenziosamente tutti riconcentrati che il fluido si sviluppasse pensando che l'incaricato di distribuire ai poveri l'eredità del signor venanzio era stato proprio il sindaco cioè uno dei capi del partito conservatore e che era stato presente alla lettura del testamento quando l'avvocato maralli aveva fatto quella famosa scenata che ho detto prima allora sono intervenuto io e ho detto siccome nell'unità nazionale è stato stampato che l'avvocato maralli non è cristiano io che sono il suo cognato posso giurare che non è vero perché l'ho visto io con questi occhi quando ha sposato mia sorella che stava inginocchiato nella chiesa di san sebastiano a perciò ho deciso di scappare e nulla potrà rimuovermi da questa mia risoluzione e dove anderai il barozzo s'è stretto nelle spalle allargando le braccia questo almeno ho raccapezzato dai discorsi che sento fare e anzi ho anche saputo che il maralli appena ebbe la notizia del mio ritorno dal collegio disse è un'anguilla innocente ho ripetuto mettendomi a ridere le donne sono proprio sciocche di buttare all'aria la casa per un'anguilla che poi mangiano con tanto gusto quando viene portata a tavola cucinata e condita i figuro già di vedermelo venire incontro con le braccia aperte a rifar la pace e allora si metterà una pietra sul passato e l'innocenza trionferà contro tutte le calunnie ieri mentre ero fuori ho sentito urlare il giornale dei moderati legghino signori l'unione nazionale con la vera storia dell'eredità del candidato socialista io l'ho comperato subito ho un'idea ma mi ci vogliono tre o quattro lire per metterla in esecuzione edremo ottobre sono altri venticinque granellini e cioè quaranta in tutti tanti quanti bastano per colorire di rosso il brodo della minestra di venerdì ammesso che l'inchiesta del signor stanislao sia stata come séguito a credere una burletta ma siccome io ho la disgrazia d'avere tutti parenti che non voglion capire che i ragazzi hanno diritto di divertirsi anche loro così mi tocca ora a star qui chiuso e sentirmi dire che finirò male ecc ecc mentre invece io volevo che la zia bettina finisse col pigliarci gusto anche lei al serraglio di bestie feroci che m'era riuscito così bene veramente ho detto a quei ragazzi perché avessero un'idea precisa dell'animale che volevo loro rappresentare il leone è colore arancione ma siccome manca il giallo noi lo faremo rosso che in fondo viene a esser quasi lo stesso piuttosto che far la spia mi ero fatto condannare in prigione poi un altro voto di plauso per avere scoperto l'affare della minestra di magro insomma sono stato trattato come un eroe e tutti mi hanno dimostrato una grande ammirazione mi son sentito chiamare a un tratto giannino giannino vieni qua subito era l'ada che urlava a quel modo e io certo occupato com'ero non mi sarei mosso neanche d'un passo se nell'accento di mia sorella non avessi sentito veramente qualche cosa di insolito non ho mai potuto capire il perché i pasticcini che sono tanto buoni debbano far male e i purganti che son tanto cattivi debbano far bene il fatto è che dei pasticcini ieri ne mangiai una ventina tutti con le mandorle e pare che per l'appunto le mandorle sieno molto indigeste tutti i soci avevano già scritto il nome scelto in pezzetti di carta che ripiegati sono stati messi in un berretto gigino balestra che è il socio più piccino ha due mesi e mezzo meno di me ha fatto lo squittinio ed è risultato eletto presidente mario michelozzi e mi ha accompagnato in diverse botteghe dove vendevano tutta roba usata e di tutte le specie da principio pareva difficile trovare una cassaforte nessuno ce l'aveva abbiamo girato parecchio prima di trovare finalmente quel che si cercava io non mi potevo muovere e dovettero accompagnarmi a casa in lettiga certo è stato un brutto azzardo e i miei poveri genitori e ada hanno provato un gran dispiacere ma appena s'è messo le lenti ha incominciato a dire uh mi si appannano le pupille uh mi si confonde la vista i gira la testa ah ci siamo per carità mandate subito a chiamare il medico e un notaro mi raccomando un notaro anzi mi ha detto gigino più che si urla e più ci hanno piacere se vuoi venire domenica si va a collinella dove c'è una gran fabbrica con di molti operai e lì il babbo vuole che si gridi evviva la lega ci anderei volentieri ma non so se il babbo mi ci manderà vedremo a un certo punto dètte un tale scossone che non lo potei più reggere e mascherino gnaolando in modo che pareva ruggisse si slanciò nel salottino facendo salti terribili attorno alla stanza e rompendo un vaso di vetro di venezia che era lì sulla consolle in ogni modo non c'era più ragione di rimanere appollaiato sulla finestrina e discesi appena ebbi toccato terra la signora geltrude ordinò al bidello di riportar via la scala e poi presomi per un braccio mi disse con tono imperioso di su che volevi dire della minestra di magro che si fa in collegio così io le ho piantate lasciando che se la sbrigassero fra loro quanta superbia hanno i grandi ma questa volta si accorgeranno che anche essendo ragazzi si può giudicare le cose molto meglio di loro che voglion sempre saper tutto difatti dopo scuola l'ho raggiunto alla porta d'uscita dicendogli ora facciamo i conti fra noi ma lui ha affrettato il passo e appena fuori è montato sull'automobile di suo zio che lo aspettava e s'è messo a suonar la tromba tra l'ammirazione di tutti i nostri compagni mentre lo scioffèr girava il manubrio e via di gran corsa quanto sono disgraziato sono tanto disgraziato che piangerei chi sa come se non mi venisse da ridere nel ripensare alla faccia del maralli quando è scoppiata la gola del camminetto com'era buffo con quel barbone che gli tremava tutto dalla paura disgraziato a casa anderai domani collalto ha spedito al babbo in questo momento la lettera alla quale non ha aggiunto che queste parole stamani gian burrasca in meno di un quarto d'ora ha fatto tante birbanterie che ci vorrebbe un volume a descriverle venga a prenderlo domattina e gliele dirò a voce e e l'ha fatto murare dopo essersi assicurato questo s'intende dove rispondeva questo finestrino e avere scoperto così che esso corrispondeva proprio nell'armadietto di giannino stoppani detto dai suoi nemici gian burrasca e facendo conoscere col fatto che i grandi hanno torto di perseguitare i ragazzi per ogni nonnulla ma sono stato zitto perché ero commosso anch io novembre ma siccome non era ancora finito pensai che fosse poco male ché la sora matilde avrebbe potuto rifarlo facilmente ma il gatto forse dando alla cosa una maggiore importanza volle punire crudelmente l'infelice canarino passando dalla stanza degli armadi vidi dalla finestra una bambina bionda che stava facendo i balocchi sulla terrazza del piano di sotto e siccome la finestra era molto bassa mi venne il pensiero gentile di fare una visita a quella bella bambina e mi calai di sotto osservino signori questa bestia a quattro zampe con la groppa tutta rigata a strisce bige e nere è la zebra un curioso animale fatto come un cavallo ma che non è un cavallo che morde e tira i calci come i ciuchi ma che non è un ciuco e che vive nelle pianure dell'affrica cibandosi dei sedani enormi che nascono in quelle regioni si dice che questa volta come al solito gli elettori cattolici si asterranno dal dare il voto ora noi non sapremmo concepire nella lotta attuale questa astensione e in fondo che avevo fatto di male avevo sradicato dal vaso una pianticella di dìttamo che costerà due centesimi ma siccome io son nato disgraziato per l'appunto s'è data la combinazione che quella pianta geltrude cerca di moderarti e di ascoltarmi il barozzo vedrai non abuserà della scoperta fatta con la sua anilina tu sai che egli ignorava di esser tenuto qui a patti speciali volevo dire che io non intendo di mangiarla più mai uardi i assoggetto piuttosto a mangiar quella di riso anche il venerdì a meno che non mi dia la minestra speciale che fanno per lei e per il signor direttore ma che dici io non t'intendo dimmi tutta la verità tutta capisci oggi a desinare il maralli ha parlato ancora del mio giornalino tu non l'hai mai visto ha domandato a virginia no faglielo vedere giannino vedrai ci siamo tutti e come somiglianti giannino è un artista risposi c'è sempre disse il medium se non risponde vuol dire che a certe domande non vuol rispondere e bisogna fargliene delle altre zio zio esclamò la signora geltrude abbiate pietà di noi poveri peccatori il fumo caldo mi avvolgeva tutto avevo gli occhi che mi bruciavano per la polvere di carbone che entrava col fumo nella garetta e che mi accecava e per quanto mi facessi coraggio sentivo che ormai le forze erano per abbandonarmi dentro c'era un uomo tutto vestito di nero che mi ha detto è lei giovannino stoppani sì e ho qui la lettera benissimo quando poco dopo sono entrato nello studio del notaro ciapi c'era il sindaco e poco dopo è arrivato il mio cognato maralli che appena mi ha visto ha alzato tanto di muso dissi queste parole con voce un po più alta e con accento adirato e parve che esse cadessero sulla testa dei tre spiritisti come tante tegole si abbandonarono col capo e con le braccia stese sul piano del tavolino affranti dalla terribile rivelazione e rimasero così sopraffatti dai loro rimorsi per parecchio tempo ah sì ha gridato allora la zia con la sua voce stridula e tremando dalla rabbia questo sfacciato ha incominciato di prima mattinata a farmi disperare la direttrice si chiama la signora geltrude ed è la moglie del signor stanislao ma è un tipo tutto diverso da lui è bassa bassa e grassa grassa con un naso rosso rosso e declama sempre e fa dei grandi discorsi per delle cose da nulla e com'è che ambrogio non ci vede più con le sue e ci vede con quelle dello zio venanzio uhm bisognerebbe sentire un oculista in quel momento però è venuto ambrogio esclamando tutto è spiegato guardi giunto dunque alla stazione presi il biglietto d'ingresso ed entrai il treno arrivò poco dopo ed io per evitare il caso di esser visto da qualche persona di conoscenza mi diressi verso gli ultimi vagoni per attraversare la linea e andare dalla parte opposta alla stazione e io profittando di questo e toccando la corda sensibile della sua dignità gli ho fatto considerare con un discorso molto efficace che egli era tenuto qui quasi per compassione e che perciò aveva lui più degli altri il dovere di mostrarsi grato e affezionato a noi e al nostro istituto pulita lo sguattero portò tutti i piatti sudici nel cortiletto e a due a due li fece scivolare dentro il caldaione dell'acqua calda poi si mise a tirarli su a uno per volta sciaguattandoli e strisciandovi sopra l'indice della destra steso per levarvi bene però mia sorella virginia che era venuta in quel momento ha creduto bene di farmi subito scomparire dicendo che ero troppo spensierato ed è entrata a parlare del fatto dellaltra sera che ha raccontato naturalmente a modo suo ma ci vuol pazienza ada mi ha detto che il babbo è molto arrabbiato che non mi vuol più vedere e che perciò bisogna aspettare che gli passi l'inquietudine e allora con l'intromissione della mamma tutto sarà appianato intanto io vo a letto perché ho molto sonno e non tardai ad addormentarmi perché era già tardi e io ero stanco da tante emozioni la mattina dopo cioè iermattina mi svegliai di lietissimo umore ho qui uno scalpello che ho preso oggi nell'ora di ricreazione giù nel cortile mentre il muratore che viene da qualche giorno a far dei lavori era uscito e con questo scalpello voglio incominciare piano piano a fare un buco nella parete in fondo all'armadino per vedere di dove vengono le voci che sentii l'altra sera come sono contento lersera il dottor collalto mi ha portato una splendida scatola di tinte e mi ha detto tieni tu che hai tanta disposizione per il disegno ti potrai esercitare all'acquarello e mia sorella accarezzandomi i capelli ha soggiunto e così quando dipingerai penserai un poco anche alla tua sorella lontana non è vero non so quanto tempo stetti così sveglio riflettendo sui casi della giornata architettando deduzioni su deduzioni ma la tentazione di salire sull'armadietto mi si riaffacciava sempre ostinata a traverso a tutte le mie riflessioni finché da ultimo mi vinse e mi fece abbandonare ogni saggio consiglio di prudenza l'avvocato maralli nel sentir leggere questo paragrafo sbuffava e ripeteva a bassa voce rivolgendosi al sindaco eh uhm già mio zio è stato sempre un originale ma però sbagliavo ce n'era uno invece che ci s'era ritrovato come me e quest'uno uscì faticosamente dal suo posto puntellandosi con le mani sul banco e mi venne incontro reggendosi su una stampella giannino anche oggi è venuto il maestro a fare il rapporto della tua assenza se seguiti così lo dirò certamente al babbo quando torna domani andrò a scuola meno male e hai portato a casa un altro serpente fra gli spettatori oltre mario marri che fa le poesie e porta la caramella la signorina sturli che le mie sorelle dicono che si stringe troppo e l'avvocato c'era anche carlo nelli quello che va vestito tutto per l'appunto e che ha rifatto la pace dopo che s'era avuto tanto a male che virginia che umiliazione che avvilimento vorrei scrivere ancora raccontando la causa di questa nuova bufera che mi s'è scaricata sulle spalle anzi per essere più esatti sotto le spalle ma non posso soffro troppo nel morale per l'amore proprio che è stato colpito a sangue infatti ho saputo che ci sono le elezioni politiche perché quello che era deputato è diventato pazzo a un tratto per il motivo dicono tutti quelli che s'intendono di politica che aveva preso le cose troppo sul serio bada gli ha detto il babbo ti prendi una bella responsabilità perché giannino è un ragazzaccio capace di tutto eh ha risposto il signor clodoveo ma non sarà capace di scuotere la mia flemma inglese garantita come i miei inchiostri se non è buono gli tingo la faccia e lo mando in una colonia indiana basta la zia mi fece compagnia finché alla fine la stanchezza non mi fece prender sonno e da allora mi sono svegliato in questo momento e il primo mio pensiero è stato per te giornalino mio che mi hai seguìto sempre mio fido compagno a traverso a tanti dispiaceri a tante avventure e a tanti pericoli e che il direttore per correre qua e là a dare ordini aveva battuto un occhio in uno spigolo e poi aveva preso una gran flussione sicché aveva la testa tutta rinfagottata in una gran ciarpa di seta nera e aveva un occhio anche più nero ieri sono stato a girare col cavalier metello che è un signore amico dì collalto molto istruito e che sa la storia d'ogni monumento dall'a alla zeta i ha portato a vedere il colosseo che anticamente era un anfiteatro dove facevano i combattimenti degli schiavi con le bestie feroci purtroppo però le buone intenzioni dei ragazzi non sono mai riconosciute ed eccomi qui in prigione vittima innocente delle esagerazioni delle persone grandi condannato a pane e acqua mentre giù tutti gozzovigliano e si finiscono i dolci moglie d'un usciere del tribunale mentre ella lo leggeva a suoi figliuoli dovetti durar molta fatica e spender molti quattrini in carta bollata per ottenere col consenso di giannino stoppani la restituzione del manoscritto non potendo il tribunale per regolarità consegnare un documento processuale e servendomi d'uno straccio strettamente legato gli ho anche fabbricato una splendida coda che ho assicurata alla cintola del marmocchio sotto la sottanina poi per rendere la cosa anche più naturale ho pensato che il vedere la scimmia sopra un albero avrebbe fatto un bellissimo effetto camera che anche questo di cambiar le lenti a due paia d'occhiali sia stato uno scherzo di cattivo genere ma chi avrebbe potuto prevedere che per questo scherzo il signor venanzio e ambrogio si sarebbero ìmpauriti a quel modo e io a io e o e i novembre ieri mentre studiavo la grammatica latina stando attento a quel che dicevano tra loro la mamma e ada ne ho sentita una carina ora vedrai se so mandarla anche da me mi disse tieni intanto la tromba e suona sì chinò dicendo vedi per andare basta girar questo e girò il manubrio l'automobile fece e riducendosi scambievolmente in uno stato compassionevole e anche appetitoso col volto ammaccato pieno di bitorzoli e di bioccoli di crema annerito da ecchimosi e da ditate di cioccolata gocciolante di sangue e dì alkermes ne è appena giorno e io sono ancora qui a contare i miei duecento biglietti da cinque lire che mi si parano davanti come duecento punti interrogativi che ne farò ora che le uova sono sbattute io pregherei un signore di buona volontà a reggere il cappello mentre vado ad accendere il fuoco e rivolgendomi all'avvocato maralli che era il più vicino a me ripresi lei signore vuol avere la gentilezza di reggere il cappello per un minuto basta dire sono stato mandato via due volte perché appunto con tutta la mia buona volontà non ero arrivato a far tutto il compito che ci avevan dato ma oggi non posso proprio fare a meno di registrare qui a io e esidero e domando che alla lettura di questo mio testamento oltre agli interessati e cioè mio nipote avvocato carlo maralli cesira degli innocenti sua donna di servizio e il commendatore giovan maria salviati sindaco della città intervenga anche il giovinetto giovannino stoppani cognato del predetto carlo maralli ma ne ho sentita subito unaltra e questa volta era di gioia vedendo che la fiamma appena lambito quel pezzo di carta accartocciata s'è spenta rispettando la palla che era stata molto compressa ed era perciò assai resistente pare a quanto ho potuto capire che nella cartella vecchia vi fossero delle carte e dei documenti importantissimi che riguardavano un processo e che ora per la loro mancanza il maralli non sappia più dove battere la testa il peggio è che si fa sera e io non ho né candela né fiammiferi l'idea di dovere star qui solo al buio mi mette i brividi e ora capisco tutto quello che doveva soffrire il povero silvio pellico e tanti altri gloriosi superstiti dalle patrie battaglie ingiustamente perseguitati se devo rimanere in prigione voglio starmene quassù perché c'è più aria e poi si impara come si cucinano i ragazzi in collegio scendi via non capisci che ero venuta appunto per farti uscire dalla prigione purché s'intende tu prometta di essere buono e ubbidiente ché se no figliuolo mio è un affar serio però è stato molto gentile e quando ha letto la mia rettifica dopo aver riflettuto un poco ha detto benissimo la verità innanzi tutto ma ci vorrebbero delle prove dei documenti io risposi che vi ero salito in quel momento ma loro mi portarono nell'ufficio del capostazione il quale mi messe dinanzi uno specchietto dicendomi ah ci sei salito ora eh e codesto muso da spazzacamino quando te lo sei fatto io l'ho sempre detto che le mamme sono più ragionevoli dei babbi infatti la mamma quando le ho raccontato dell'affare della minestra di magro che ci davano in collegio il venerdì e dell'eterno riso che si mangiava in tutti gli altri giorni della settimana del resto ha detto tu anderai molto fuori a veder roma e ti accompagnerà il cavalier metello che la conosce sasso per sasso dicembre paura in quella posizione pareva proprio una scimmia vera quando sta attaccata agli alberi con la coda e io ho approfittato subito della circostanza per richiamar l'attenzione del pubblico su questa nuova bestia del mio ebbene posso giurare che ero il più dispiacente di tutti ma in quel momento io non potei trattenermi dal ridere perché il maralli con quello spennacchietto rosso ficcato accanto all'occhio era proprio buffo ne vennero querele da ambe le parti e in tribunale uno dei documenti più importanti per stabilire l'origine dei fatti dei quali si discuteva fu appunto il giornalino di gian burrasca che il direttore dell'unione nazionale naturalmente io ho acconsentito a questa giusta critica e allora questo bravo giovanotto mi ha domandato ma lei che voleva comprar qualcosa sì una cassaforte ho risposto ma una cassaforte piccola quanto vorrebbe spendere ma non saprei voglio una cassaforte che sia forte davvero capisce la mamma e l'ada son rimaste molto confuse perché si aspettavano invece chi sa che scena ma quando siamo venuti via non ho potuto far a meno di dir loro imparate dalla signora olga come si devono trattare i ragazzi e mi son grattato dove mi duole tanto a camminare io allora non capii niente ma ora ho compreso benissimo il significato dì quelle parole sono sette giorni che sono qui e meno l'altro ieri che era venerdì si è sempre mangiato la minestra di riso due volte al giorno uno per tutti tutti per uno ho risposto vai nello stanzino del petrolio che è aperto dietro la porta troverai un bottiglione pieno di petrolio coperto con un asciugamano prendilo portalo nel tuo dormitorio e nascondilo sotto il tuo letto capirai mi ha detto il barozzo anche se di qui a giovedì ne mettiamo un altro solo al giorno perché bisogna mettere il granellino soltanto nei piatti dove si è mangiato una pietanza in umido a questo punto la signora geltrude ebbe un tale accesso di bile che credetti le pigliasse li per lì un accidente alzò le braccia al cielo e si mise a declamare io intanto cercavo di richiudere la cannella dell'acqua ma per quanti sforzi facessi non vi riuscivo la tinozza era già piena e l'acqua incominciava a traboccare che del resto furono motto esagerate da mio cognato perché in una bocca avere un dente solo e bacato e non averne punti è tutt'uno e non credo per questo di avere abbreviato la vita d'un minuto a quel povero disgraziato essendomi dunque alzato prima di lei stamattina sono uscito di casa e guardando la pianta di dìttamo m'è venuta l'idea di farla crescere artificialmente per far piacere alla zia bettina che ci ha tanta passione di lì a poco il treno partì e io sentii arrivarmi fin dentro il cervello il fischio della macchina la cui groppa nera io vedevo di lassù distendersi alla testa di tutti i vagoni che si trascinava dietro tanto più che il vetro del finestrino della garetta da quella parte era stato rotto e non ve n'era rimasto che un pezzetto in un angolo a punta oggi finalmente ho rivisto gigino balestra per l'appunto mia sorella ha un'amica una certa signorina cesira beni che sta di casa in un quartiere accanto a quello dove abita gigino e siccome oggi ada è andata a far visita a questa sua amica io ho colto l'occasione di farne una al mio amico e qui mi ci vorrebbe la penna del salgari oppure di alessandro manzoni per descrivere l'ansietà di tutti i compagni della nostra società segreta mentre si aspettava che portassero la minestra di questo si è preso l'incarico carlo pezzi che ha uno zio ingegnere e che sa come si fa a sviluppare le piante delle case febbraio faccia sebbene molti si ostinino nella denominazione milvius facendola derivare da aemilius ossia da emilio scauro che si crede sia stato il costruttore del ponte mentre d'altra parte è provato che lo stesso ponte esisteva un secolo prima che nascesse emilio scauro in questo momento ho saputo che cecchino bellucci sta male pare che sia proprio un affare serio e che sia difficile che la gamba gli ritorni come prima povero cecchino ecco a che cosa si può andare incontro quando ci si vanta di saper fare una cosa mentre invece non se ne sa niente allora carlo nelli che in tutta quella confusione aveva sempre seguitato a ripulire il cappello col fazzoletto esclamò al colmo dello sdegno ma quello lì è un delinquente nato io ho fatto un paragone e non ho voluto dir niente affatto che tu ti tinga se mai lo dice qui il tuo signor fratello che mi ha raccontato che quando eri ragazza avevi il rossetto sulla toelette non dico poi quel che successe a casa a pensarci solamente mi vien da piangere la mamma povera donna singhiozzava le mie sorelle non si saziavano di baciarmi e la caterina si asciugava gli occhi col grembiule e non faceva che ripetere ah sor giovannino ah sor giovannino in ordine dunque al desiderio espresso nel paragrafo qui sopra riportato la prevengo che alle ore quindici di oggi manderò alla sua abitazione un mio incaricato di fiducia il quale la accompagnerà in vettura fino al mio studio in via vittorio emanuele numero piano dove sarà data lettura dei testamento del defunto signor venanzio maralli aveva tentato di distruggerle eh sicuro ma vede la combinazione eh se io non le avessi riprese a tempo ora sarebbe peggio per lui perché non potrei dimostrare la verità di quel che io dico eh già sicuro i tre spiritisti erano così commossi che ci volle un bel pezzetto prima che ripigliassero un po di fiato dove sei disse finalmente il cuoco intanto registrerò qui due notizie importanti prima oggi carlino pezzi mentre il direttore e la direttrice erano a pranzo ha trovato modo per mezzo di quel suo amico manuale di entrare nel salone di pierpaolo dove l'imbianchino aveva lasciato una lunga scala che gli era servita per ritoccare la riquadratura del soffitto i è venuta così a noia che l'idea di una minestra di capellini che prima mi era così antipatica ora mi manda tutto in solluchero oh mamma mia cara mammina che mi facevi fare spesso da caterina gli spaghetti con l'acciugata che mi piacciono tanto questa bella frase detta con quell'accento meridionale così sonoro ha finito di sconvolgere la povera direttrice che non sapeva far altro che ripetere tu tu proprio tu e infine scostando la sua sedia ha concluso in un sibilo va giù in direzione bisogna che tutto sia spiegato i sono affacciato alla finestra e ho visto giù in giardino caterina in gran conciliabolo con gigi quello che mi salvò la vita quando ero per affogare caterina si sbracciava si accalorava e gigi ogni tanto si tirava il cappello sugli occhi allungava il collo e spalancava la bocca come fa lui quando un discorso gli interessa di molto e la signorina sturli che si era avvicinata al maralli per vedere che cosa gli era successo accorgendosi d'aver macchiata la camicetta di seta bianca col sangue che usciva dall'occhio del ferito si mise anche lei a smacchiarsi col fazzoletto borbottando tutta stizzita quel ragazzo finirà in galera cara zia vuole un buon consiglio riporti via quella copertaccia di lana che ha regalato a luisa e le regali invece i diamanti ai quali mia sorella aveva fatto la bocca così si farà più onore e mia sorella non avrà più ragione di trattarla di vecchia dispettosa e si volse lentamente alla sua destra poi girò lo sguardo da ogni parte sgomenta o dio stanislao non c'è più infatti il direttore mancava e io sentii una stretta al cuore verso dev'essere molto pentito d'avermi trattato con tanta severità e difatti mi ha promesso di condurmi stasera al teatro a vedere il celebre prestigiatore morgan che è qui di passaggio prima di tutto vuol far sempre il forestiero e s'è cambiato gli i del suo cognome che sarebbe tirinnanzi in tanti ipsilonni facendone un tyrynnanzy perché dice che nel suo commercio rappresentando le principali fabbriche d'inchiostri dell'inghilterra gli giova presentarsi ai clienti con tre ipsilonni e poi e ora che è morto e di lassù può vedere le cose come stanno deve capire che se gli pescai con l'amo l'ultimo dente non lo feci a fin di male ma con lo scopo di divertirlo e che certo non avrei fatto quello che feci se ne avessi potuto prevedere le conseguenze e lei mette al suo figliuolo quella golettona proprio nel giorno che mi viene il capriccio di portare a scuola una bottiglia d'inchiostro rosso basta non so come mi è venuta l'idea di utilizzare la goletta del betti la quale era così grande così bianca così luccicante il personale di cucina questo te l'ho già spiegato non deve mai far parola con nessuno al mondo di quel che si fa intorno ai fornelli hai capito e uno da una parte uno dall'altra afferrarono la caldaia e l'alzarono di peso ma allo sguattero nel chinarsi cadde nella caldaia il berrettaccio tutt'unto che aveva in testa ma non abbia paura che io in casa sua non ci vado oramai ho promesso alla mia buona mamma e all'ada di metter la testa a partito e di fare in modo che il babbo non abbia a mettere in esecuzione la minaccia fatta di cacciarmi in una casa di correzione ché questo sarebbe davvero un disonore per me e per la mia famiglia urlando porci allora metteteci anche questa il cuoco e lo sguattero si voltarono in su come due spiritati e mi par di vedere anche ora quei quattro occhi dilatati fissi su me in una comica espressione di maraviglia e di sgomento domani siamo sicuri che in bottega non viene non mancare febbraio così ha detto la mamma ed era qui che l'aspettavo no che non sarebbe stato lo stesso per carlo nelli infatti quando egli si è accorto che io non sapevo più come rimediare il giuoco ma il buffo poi è questo caro giornalino che ora ripensando a questa cosa del delinquente nato mi vien da piangere perché più ci rifletto e più mi par proprio d'essere un ragazzo venuto al mondo per soffrire e far soffrire e dico fra me oh quant'era meglio che gigi mi avesse lasciato affogare quel giorno poco dopo il professor muscolo ha chiamato il betti alla lavagna e tutti leggendo su quella bella goletta bianca scritti questi tre versi in un bel color rosso hanno dato in una grande risata al cognato di mio nipote giovannino stoppani col patto che egli li prenda e li tenga con sé e ne disponga a suo piacere e non dica a nessuno di possedere tale somma queste parole che mi hanno empito di meraviglia il notaro le ha dette con un tono di voce uguale come se le avesse imparate a mente poi cambiando accento mi ha detto accarezzandomi salgari iermattina dunque mentre tutti dormivano fuggii da casa come avevo stabilito dirigendomi verso la stazione io avevo già disegnato nella mente il modo di effettuare il mio progetto che era quello di recarmi a casa della zia bettina come come lei è cognato dell'avvocato maralli ah aspetti un poco e quel giovanotto è andato in un'altra stanza da dove è riuscito poco dopo dicendomi si accomodino i fu una pausa solenne puoi parlare domandò il cuoco e tutti e tre sbarrarono gli occhi verso il ritratto incominciava la mia parte risposi assentendo con un sì che pareva un soffio tu ma sei pazzo no non sono pazzo ribatte il barozzo e ripeto che questa minestra è rossa in causa dell'anilina che vi ho messo io mentre avrebbe avuto tutte le ragioni di diventar rossa di vergogna per il modo col quale è fatta e si fermò ma io capii e lo capì certo anche il signor stanislao che la parola che mancava al discorso era imbecille la direttrice fece tre passi e mi si piantò dinanzi in una attitudine minacciosa un momento ora non sono più mille lire ma settecentotrentuno perché oggi ho speso la somma non indifferente di lire duecentosessantanove ma io balzai indietro e afferrato un gran vaso giapponese che era sulla consolle feci l'atto di buttarlo in terra brigante assassino urlò la direttrice tendendomi il pugno lascia andare gaspero accorse il bidello e dopo averle rigirate tra le dita e ben considerate da tutte le parti e averle appannate più volte col fiato e ben ben ripulite col suo fazzolettone a scacchi turchini ed essersele rimesse sul naso girai la mandata e ritirai la chiave dal portone e rifacendo rapidamente la strada già fatta l'andai a rimettere al suo posto richiusi l'uscio dello stanzino dei lumi e ritornai in camerata dove mi affacciai con la massima precauzione assicurandomi se i miei piccoli colleghi dormivano tutti egli obbedì e io salii sul comodino e di lì entrai nel mio piccolo osservatorio misi l'occhio al solito forellino tutto era buio nel salone ma i tre spiritisti non tardarono ad arrivare la prima a riaversi fu la signora geltrude che domandò ah zio adorato zio degnatevi di dire i nostri torti e noi li ripareremo i sapete risposi con voce grave siamo stati come avevamo stabilito con gigino balestra alla direzione del giornale l'unione nazionale e sono proprio soddisfatto di avere avuto un'idea cosi felice da principio quando ci siamo presentati in ufficio vedendo due ragazzi non ci volevano far passare nella direzione e uno ci ha detto ragazzi qui non si ha tempo da perdere il fatto è che ho resistito tutto il giorno rifiutandomi di mangiare deciso a morir di fame piuttosto che sottostare a una prepotenza così feroce ma purtroppo stasera non ne potevo più e io allora ho detto sempre l'esagerazioni e avrei voluto spiegare la cosa salvando la signora olga da un'accusa ingiusta ma siccome virginia è saltata su a dire che io sono un ragazzo e che dovevo stare zitto e guai anzi se avessi detto a qualcuno del fatto al quale avevo assistito si chiama ponte molle perché è sul tevere che è sempre molle ossia bagnato a questo modo e non è come tanti altri fiumi che appena vien l'estate si asciugano subito quando ho detto questa cosa al cavalier metello che è venuto poco fa per fissar la passeggiata di domani si è messo a ridere a crepapelle e poi ritornato serio ha detto hanno udito signori e signore al solo nome della tigre la scimmia si è messa a stridere e con ragione perché essa è spesso vittima degli assalti di questo terribile animale ferino ma io le ho raccomandato di non stare in pensiero promettendole che sarò buono che anderò tutti i giorni a scuola che ritornerò a casa appena finite le lezioni e obbedirò a mia sorella insomma sarò un ragazzo modello voglio invocare tutti i santi del paradiso che mi aiutino a cacciare le cattive a queste parole pronunziate con nobile alterezza l'ho guardato con ammirazione e poi ho esclamato con entusiasmo scappo anch io con te egli mi ha guardato con uno sguardo pieno d'affetto che non scorderò mai e nel quale ho letto la gratitudine e il ricambio di tutto il bene ch'io gli voglio ma il fatto è che non posso star fermo e sento proprio la voglia di far qualcosa di grande che faccia impressione a quelli che mi perseguitano dimostrando che in certi momenti anche un ragazzo può diventare un eroe purché abbia del sangue nelle vene come il corsaro nero ora ci penso e qualcosa alla fine farò ma non potei finir la parola perché in quel punto mi sentii un nodo alla gola e non capii più nulla devo essermi svenuto di certo e credo che se non avessi avuto il ferro del freno tra le gambe che mi reggeva sarei caduto giù dalla garetta e morto stritolato sotto il treno il babbo mi staccò da loro mi accompagnò in camera mia e lì mi disse serio serio con voce calma queste precise parole ho già fatto tutte le carte necessarie e domani andrai in collegio forse le strisce del lenzuolo si strapparono forse non eran fermate bene al tavolino non so il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle e poi buio pesto quando sono entrato in salotto tutti erano a tavola ad aspettarci sulla tovaglia c'era un bellissimo vassoio pieno di crema e di savoiardi che mi hanno fatto venir subito l'acquolina in bocca oh eccoli finalmente ha esclamato la mamma vedendomi con un respirone di sollievo dov'è maria dille che venga a pranzo io lo ripresi per il braccio e accompagnandolo alla porta risposi addio masi e grazie sai e lo vidi allontanarsi per il corridoio recando dietro la schiena la parola infamante che s'era meritata bisognava vedere la gioia d'ambrogio pareva diventato pazzo e voleva sapere una quantità di come e di perché ma io ho tagliato corto dicendogli questi occhiali mi son stati regalati dal signor venanzio e io li regalo a lei se li tenga e non cerchi altro ma aveva parlato col direttore la signora geltrude quando diceva imbecille si rivolgeva proprio al suo marito in persona oggi è una grande giornata vieni con me a casa mia e vedrai siamo andati infatti a casa sua e lì gigino mi ha fatto vedere l'ultimo numero del sole dell'avvenire dove è un articolo intitolato il nostro candidato contro il privilegio si era sparsa la notizia della fuga di tito barozzo e mentre tutti i collegiali commentavano il fatto e andavano a caccia di particolari i bidelli e gli inservienti dell'istituto andavano e venivano con certe facce smunte come se avessero perso un terno al lotto non rispondete più disse ancora la direttrice con voce insinuante lo stesso silenzio sei dunque molto sdegnato con noi aggiunse ella e io sempre zitto che sia andato via difatti la zia bettina fece per metter la mano in tasca ma non fu capace di aprirla ma qui c'è la colla disse che era successo il torrone col calore del fumo rinserratosi nella garetta si era tutto strutto e aveva appiccicato la tasca dei calzoni per modo che non silenzio ha aggiunto mio padre con voce severa ma io mi sono accorto che rideva sotto i baffi poi ha parlato sottovoce con la zia e ho sentito che ricordava spesso mia sorella luisa e da ultimo mi ha preso per la mano e salutando la zia bettina le ha detto tutti sono allegri e contenti tutti hanno mangiato a crepapelle e io son qui solo condannato a pane e acqua e tutto questo mi succede per il troppo amor fraterno che mi ha spinto a festeggiare lo sposalizio di mia sorella io non capivo precisamente quel che voleva dire ma sentivo che la sua voce tremava e per farle più paura che mai ho spinto in su più che potevo il bastoncino a proposito la zia bettina non è venuta benché il babbo l'abbia invitata ha risposto che non si sentiva di affrontare il viaggio e che mandava tanti augurii di felicità dal fondo del cuore ma virginia ha detto che non sa che se ne fare e che sarebbe stato meglio se quellavaraccia le avesse mandato un regalo e ho rimesso il vaso al suo posto sul terrazzino della finestra il cui fondo è di tante assicelle di legno facendo passare fra l'una e l'altra di esse il bastoncino che veniva giù dal foro del vaso e che io tenevo in mano aspettando il momento di agire e avendo incontrato per la strada un piccolo bambino che si chiamava orlanduccio e che si era perso lo prese delicatamente per la giacchetta e lo riportò pari pari alla sua mamma che se non mori di paura e di consolazione fu un vero miracolo tu sarai sempre un imbecille queste carognette mangiano anche troppo bene intanto ho fatto un contratto col fattore del marchese rabbi per trenta quintali di patate con chi parlava la signora geltrude basta scriverò come so e tu mio caro giornalino non ti vergognerai spero se le tue pagine sono scritte con poca arte tenendo conto in compenso che sono scritte con grande sincerità la scena era così supremamente ridicola che per quanti sforzi facessi non potei trattenere completamente le risa e mi usci dalla bocca un mugolìo acuto questo mugolìo fu la salvezza del signor stanislao la grande umiliazione che tu sai e che ha annientato nell'anima mia ogni slancio di ribellione contro le ingiustizie e i soprusi che si commettono in questo collegio dove io son tenuto per compassione che se ne potrebbe fare ho domandato a me stesso e angiolino ha esclamato perché non ci fa un leofante io mi son messo a ridere vorrai dire un elefante gli ho risposto ma sai che un elefante è grande come tutta questa casa e poi con che gli si potrebbe far la proboscide stamattina essendo terminati i sei giorni di sospensione che mi aveva dati il prèside per quei tre versi che mettevano in ridicolo il professor muscolo la mamma mi ha accompagnato a scuola e disse all'impiegato faccia un verbale di contravvenzione computandogli tre biglietti di terza classe e la trasgressione per aver viaggiato in una garetta riservata al personale però per quanto la notizia della morte del signor venanzio mi avesse fatto dispiacere stamani non ci pensavo più quando un fatto stranissimo è venuto a richiamarmelo alla mente e una cravatta nera tutta unta nel cui centro brillava uno schizzo di torlo d'uovo in modo che pareva proprio che ce lo avesse messo lì apposta per far finta d'averci uno spillo e perché no esclamò il maralli scommetto che ho la maniera di farlo diventare un omino sentirai che gioia disse il babbo in ogni modo siccome io non voglio più vederlo per me lo scopo è ugualmente raggiunto piglialo pure e non sarei ora il più felice degli uomini a queste parole tutti si sono commossi e virginia mi ha abbracciato piangendo in quel momento io avrei voluto dire tutto quello che mi passava nell'animo ricordando le ingiustizie patite e gittata via a un tratto la parrucca afferrò un battipanni di giunco chera su un tavolino e si mise a inseguire il signor stanislao che avvilito con la testa completamente nuda cercava goffamente di sfuggire alle minacce coniugali girando attorno alla tavola che è stato gli domandai piano zitto ma che hai se mi sei amico non parlarmi il suo fare era imbarazzato la sua voce mal sicura che era dunque accaduto ecco la domanda che mi rivolgevo ieri senza trovarvi una risposta ecco che cosa vuoi dire essere un buon fratello giornalino mio sono nella massima disperazione e mentre sto qui chiuso nella mia cameretta non ho altro conforto che di confidare a te tutta la mia angoscia e rimasi nella mia camera finché non venne pietro a prendermi per andare a pranzo durante il quale il collalto e luisa tra i quali ero a sedere mi tenevano a turno per la giacchetta come se io fossi stato un pallone senza frenare e loro avessero avuto paura che volassi via da un momento eccoti le due lire e te le darò spesso ragazzo mio a patto che tu mi dica sempre quello che dicono di me mio nipote e tua sorella perché sono cose che mi fanno molto piacere tu sei un bravo ragazzo e fai bene a dir sempre la verità a sentirla pareva che dovessero succedere tutti i guai del mondo per un po di freddo e un po d'umidità brutto cattivo scellerato ha esclamato virginia strappandomi di mano i biscotti che stavo per mangiare ieri sera appena i miei piccoli compagni di dormitorio si furono addormentati mi ficcai dentro il mio armadietto senza neppur pensare a scrivere in queste pagine i fatti della giornata per quanto fossero di grande importanza tenendo la mia giubba per il bavero ripiegata in due in modo che il masi non vedesse la parola che vi avevo scritta non ho potuto trovare l'amico dissi pazienza ma poiché non ho potuto lasciar la mia giacchetta a lui per ricordo ha detto che il maiale sputa sangue che pietrino è in uno stato da far pietà ecc basti dire che mi si tiene responsabile anche di quel che non è successo e infatti è la decima volta che quell'uggiosa ripete ma ci pensa lei sora padrona se il mi pierino cascava giù cosi ottenni una corda sufficiente a tentare la scalata che mi ero prefisso di dare alla finestra da un capo di essa attaccai una scarpa e incominciai i miei esercizi di tiro a segno lanciando con la destra la scarpa contro la barra di ferro e tenendo nella sinistra l'altro capo della corda dici dico ripiglia il barozzo che non sono le barbe che tingono di rosso la minestra ma è l'anilina che ci ho messo io l'affermazione fatta con tanta precisione e tanta fermezza bene l'idea m'è venuta perché una volta il babbo mi portò a vedere quello di numa hava e da allora ci ho sempre ripensato perché il sentire nell'ora del pasto tutti quegli urli dei leoni delle tigri e di tanti altri animali che girano in qua e in là nelle gabbie stronfiando e raspando il signor stanislao ha sentito ridere te e gigino balestra dietro il quadro di pierpaolo pierpaoli e gli è entrato da quel momento un vago sospetto che è andato via via crescendo il fatto è che il babbo non aveva ancora finita la predica per lo spavento avuto da virginia quando è arrivata una lettera di quel caro signor prèside il quale ha voluto fare il suo bravo rapporto per una sciocchezza accaduta ieri in scuola una cosa alla quale si è voluto dare una grande importanza non si sa perché poi sopraffatta dal rimorso e dal dolore dètte in un pianto dirotto balbettando sempre rivolta alla venerata effige del defunto pierpaolo ah zio ecco qui un mio compagno di sventura è vero professore anche lui mi ha detto è ammalato come me e viene da lei a chiederle la guarigione il collalto mi ha dato un'occhiata che pareva volesse fulminarmi io ti strozzo hai capito ti strozzo in parola d'onore ricòrdatelo come sono interessati gli uomini e specialmente i dottori specialisti in malattie del naso e della gola per paura di perder la clientela strozzerebbero anche le persone di famiglia e perfino i poveri ragazzi innocenti che ingegno ha il barozzo egli prevede tutto e sa rispondere a tutto sempre ora giornalino mio ti rimetto a posto e e poi lo sai che cosa fo e poi appena assaggiata dovetti riconoscere che quella minestra era proprio buona e mi pareva impossibile che una cosa tanto prelibata potesse esser preparata in un modo così ripugnante perché la scena che è successa a scuola stamani è una di quelle da far piangere la gente come vitelli appena sono entrato in classe si è sentito un gran brusìo tutti i compagni avevano gli occhi fissi su me va bene disse il direttore ma il mio dovere mi impone di procedere immediatamente a un'ispezione in cucina precedetemi march e voi stoppani attendetemi qui per questo ha messo fuori un giornaletto intitolato il sole dell'avvenire che è in grande polemica con l'unione nazionale che sostiene lo zio di cecchino gigino balestra mi ha fatto vedere questi giornali e mi ha detto il babbo ora non ripara a dar retta a tutte le commissioni ed è sempre occupato a scrivere nel giornale va bene ho detto io ma anche quella è stata una disgrazia perché io ho preso un cappello qualunque dal cappellinaio e non sapevo che fosse il suo ma giannino mio se fosse stato d'un altro non sarebbe stato lo stesso era rimasta nelle grinfie della direttrice la quale agitava la parrucca in aria ripetendo furiosa ah vorresti anche minacciarmi tu me e io lì per lì non ho saputo resistere alla tentazione di rifarle il verso e ho risposto discorrendo col naso io sto bene e lei nel sentirmi discorrer col naso si è turbata poi mi ha guardato e vedendo che stavo serio mi ha detto egli mi guardò sospettoso lo so che sei stato tu che hai detto al signor stanislao che io l'altra notte ero uscito di camerata non è vero protestò lui non lo negare me l'ha detto lui capisci e appunto per questo io ti voglio ringraziare e poi non ho mai capito che razza di bene sia quello di tenere per esempio un povero uccellino rinchiuso in una gabbia invece di lasciarlo volare libero per l'aria come è la sua abitudine e il tappeto vero di persia è tutto scolorito dall'acqua che ha allagato il salottino tutte queste cose le disse lentamente con aria dignitosa e mesta a un tempo come se raccontasse una storia misteriosa di paesi e di tempi lontani zia bettina aveva incominciato a raccontargli le mie prodezze come le chiamava lei s'intende esagerando ogni cosa e mettendo tutto in cattiva luce ci vuol tanto poco a rappresentare il fatto più innocente come un atroce delitto quando si tratta di dare addosso a un povero ragazzo che non ha voce in capitolo l'articolo era intitolato l'avvocato maralli libero pensatore in città e bigotto in campagna e in esso alla dichiarazione di giannino stoppani dopo scuola sono andato a comprare una lenza nuova degli ami e mi sono avviato in riva al fiume da principio non venivano su che delle erbacce poi ho preso due ghiozzi che sono sguizzati un'altra volta nell'acqua ma verso buio ecco un'anguilla vera grossa come un coccodrillo che scena non potendo fare i fuochi la sera avevo pensato di accendere almeno una girandola e me n'ero messa in tasca una di quelle più piccole aspettando il momento opportuno comperare un automobile o aprire un negozio di pasticceria come quello del babbo di gigino balestra vedremo intanto prendo venti biglietti da cinque lire in tasca e vo a cercare la cassaforte basta a scuola tutto è andato bene e tutto è andato bene anche a casa perché la mamma ha fatto in modo anche al ritorno di non farmi incontrare col babbo che come ho detto vuol farmi camminare senza toccar la terra coi piedi abbiamo tra altre cose parlato anche della continuità di questa stomachevole minestra di riso e ci siamo tutti trovati daccordo nel pensare che sarebbe davvero ora di finirla anche le calunnie e che calunnie si osa calunniare la buon'anima di mio zio prospero che era un galantuomo incapace di regalarmi un tappeto persiano falso ah quale profanazione mio dio io rimasi zitto volevo dimostrare ora che lo spirito del fondatore del collegio non era più presente e vi riuscii perché il cuoco dopo averlo più volte chiamato disse e nel dir questo la sua voce aveva ripreso il suo tono calmo e naturale non c'è più tanto è vero che tito livio dichiara che quando il popolo di roma andò incontro ai messi che portavano la notizia della vittoria contro asdrubale traversarono proprio quel ponte però in mancanza di topi c'era qualche ragno e io mi misi in testa di ammaestrarne uno come silvio pellico e mi misi all'opera con tutto l'impegno ma dovetti smettere non so se dipenda perché i ragni d'allora fossero più intelligenti di quelli d'ora o perché i ragni di collegio siano più zucconi degli altri è impossibile descrivere come son rimaste la mamma l'ada e virginia l'ada è corsa subito in camera sua ed è tornata dicendo ma io ve ne dirò un'altra un'altra che è anche più straordinaria tanto che prima di dirla ho voluto sincerarmi sento del rumore che sia l'ora del combattimento ho le provvigioni in camera l'uscio è chiuso a chiave ci ho messo davanti il letto sopra il letto c'è il tavolino da scrivere sul tavolino lo specchio grande pensavo che in quel treno nel quale viaggiava tanta gente ero isolato e ignorato da tutti nessuno né parenti né estranei sapeva che io era lì sospeso in aria in mezzo a così tremenda tempesta sfidando così gravi pericoli io sono uscito dalla sala e son corso da mia sorella dove poco dopo mi ha raggiunto il collalto che mi ha detto con la voce che gli tremava dalla rabbia bada bene giannino se tu ardisci un'altra volta di entrare nella sala d'aspetto e di parlare con i clienti il maralli da iersera è di un umore terribile prima di tutto se la prese con me perché non lo avevo avvertito come mi era stato detto quando il notaro era uscito dalla camera del signor venanzio e pensavo anche che aveva molta ragione il babbo quando diceva roba da chiodi del servizio ferroviario e delle condizioni scandalose nelle quali si trova il materiale io ne avevo lì una prova evidente nel finestrino della garetta dal quale essendo rotto il vetro come ho detto prima poi vedendo bianchino tutto tinto di rosso ha dato un balzo indietro impaurita come se fosse stato un leone davvero ma l'ha riconosciuto subito e allora gli si è buttata addosso tremando come una foglia bisognava vedere come si divertiva la sora matilde a sentirmi descrivere queste cose e basti dire che da ultimo mi ha regalato cinque gianduiotti e due caramelle di limone e bisogna proprio dire che mi vuol bene perché a quel che dice la luisa è più golosa lei di dolci che dieci ragazzi e se li mangia tutti per sé stando appollaiato sulla finestra avevo visto più volte andare e venire lo sguattero un ragazzettaccio che da quel che capii era stato preso da poco perché sentivo il cuoco che gli diceva continuamente fa così fa cosà piglia qui piglia là e gli insegnava tutto quel che aveva a fare e dove stavano gli utensili e come dovevano essere adoperati i sentivo così avvilito che balbettai che devo fare io soggiunse pietro se avessi la disgrazia di essere ne suoi piedi li adoprerei per ritornare a firenze di corsa quella mattina dunque appena cecchino bellucci venne a sedermi accanto in scuola lo trattai di vigliacco perché era scappato in automobile per paura della lezione che gli avevo promesso entrava vento e pioggia facendomi gelare la parte destra della faccia che vi si trovava di contro mentre mi sentivo la parte sinistra infocata in modo che mi pareva d'esser mezzo ponce e mezzo sorbetto e ripensavo malinconicamente alla festa da ballo della sera precedente che era stata la causa di tanti guai per esempio dinanzi all'arco di settimio severo s'è messo a dire questo splendido arco trionfale eretto dal enato l anno dell ra cristiana in onore di settimio severo e dei suoi figli caracalla e geta ha sulle due facce una iscrizione nella quale è dette come in seguito alle vittorie riportate sui parti sugli arabi sugli adiabeni se per combinazione la minestra mi piacesse si può esser sicuri che mi avrebbero tenuto sei giorni senza minestra e poi dicono che son dispettosi i ragazzi poi fece l'atto di andarsene dicendomi stia qui che tra poco arriverà il suo babbo e se dio vuole si avrà dopo un po di pace imbecille più del signor stanislao che è tutto dire gli risposi al colmo sono molto contento di essere entrato in questa società ma ero incerto caro giornalino mio di scriverne nelle tue pagine avendo giurato di non confidare il segreto a nessuno però ho pensato che a te potevo confidar tutto perché mi sei fedele e poi io ti custodisco bene chiuso a chiave nella mia valigetta ho risposto di no che uno bastava i preme la bicicletta e non voglio comprometterla per simili sciocchezze dicembre e la minestra di magro infatti questa volta è piena di piccole fette di barbe rosse testimoni muti e terribili per la nostra società segreta della ingegnosa nequizia del cuoco e ora che si fa dico piano al barozzo il sindaco sorrideva con una certa aria canzonatoria e stava zitto intanto il notaro seguitava a leggere ed era arrivato a un altro paragrafo che diceva così che vuole quel ragazzo fu lì lì per accecarmi e dopo il giorno in cui sposai virginia andai anche a rischio di esser seppellito vivo sotto le rovine del caminetto nel salotto da ricevere allora in casa è successo una rivoluzione il maralli è accorso al fianco dello zio e ficcatogli il corno acustico nell'orecchio ha cominciato a dirgli coraggio zio ci son qui io non tema di niente penso a tutto io non si spaventi è un deliquio passeggero poi mi fece passare in una stanzetta vicino alla terrazza dove aveva le sue bambole e me le fece vedere tutte spiegandomi in quali circostanze le aveva avute chi gliele aveva date e via dicendo e chi mi scrive ti scrive il cavaliere ciapi notaro e che vuole da me allora ho letto pieno di meraviglia la lettera che ricopio qui tale e quale eppure a sentire il povero signor venanzio che spiegava tutte le ragioni per le quali lasciava tutti quei quattrini a quella ragazza pareva che l'avesse fatto proprio per far piacere al suo nipote io lascio questa somma alla nominata cesira degli innocenti eppure bisogna giornalino mio che ti confessi una cosa nel vedere quei due far tutti quei gesti non ne potevo più dal ridere che io sia davvero un delinquente nato come ha detto iersera carlo nelli è un tipo militare che parla sempre a forza di comandi e facendo gli occhi terribili stoppani mi ha detto un paio di giorni fa stasera starete a pane e acqua per fianco destro march ha visto sor giovannino com'è rimasto il sor padrone eh il bello è che se la pigliava con me già chi sa che scena farà a casa io non so come fare a andarci che t'ímporta ormai tu sei una signora vedi che cosa vuol dire a trovar bene un soprannome a un vecchio paralitico intanto pietro mi ha detto che luisa e la sora matilde non si parlano più da ieri e anche di questo si dirà che la colpa è mia come se dipendesse da me il fatto di avere una sorella con la faccia troppo rossa e una cognata con la faccia troppo gialla le ha detto è bene che lo zio sia avaro così mi lascerà più quattrini il signor venanzio è diventato rosso come un tacchino e s'è messo a balbettare in modo che credevo gli venisse un colpo il paniere per poter partire ha risposto lui che paniere io ho ripetuto la domanda con quanta voce avevo e allora ha risposto i ragazzi non devono aver mai quattrini questa volta aveva capito allora io gli ho detto ha ragione la virginia a dire che lei è un grande avaraccio e poi regalandomi i suoi occhiali d'oro che gli avevo chiesto e che gli erano oramai inutili ha esclamato ah questa poi è la più carina di tutte e ora non mi dispiace che di una cosa quella è la chiave del portone d'ingresso del collegio con la quale esso è chiuso ogni sera per di dentro vieni con questa chiave nel corridoio a pian terreno lì ci sarò io in così dire tito barozzo mi afferrò la destra me la strinse e si allontanò in fretta la zia bettina mi fece alcuni rimproveri a mezza bocca ma in fondo mi disse che stessi pur tranquillo che da lei non correvo nessun pericolo e io fui così commosso dalla sua bontà che volli farle assaggiare un pezzetto di torrone che avevo in tasca dei calzoni e la pregai di prenderlo ché così ne avrei mangiato un po anch'io lasciando del mio capitale erede lui che fu sempre avversario accanito del capitale e dei suoi privilegi primo dei quali è quello della eredità lascio tutto il mio patrimonio già descritto ai poveri di questa città e capivo anelare che il far quei gesti che facevano era segno che l'affare era molto serio e che probabilmente il povero avvocato stava molto male a un certo punto anzi quando caterina ha alzato le braccia al cielo m'è venuto anche il dubbio terribile che il povero maralli fosse morto zitto zitto calpurnio lo aveva fatto murare mentre noi eravamo alle lezioni che poi con una intuizione molto facile calpurnio aveva capito che le bòtte distribuite nella fatale nottata voi e io allora che dovrei dire ho risposto tutti mi chiamano gian burrasca ti chiamano così perché sei peggio della grandine ha esclamato mia madre e poi tu sei un ragazzo ha aggiunto il prèside mentre il maralli se ci vuole andare bisogna che ci vada a piedi nel paesi di campagna il mio cognato per una certa regola tua è il capo di tutti gli operai e di tutti i contadini e se il tuo zio va in campagna anche con l'automobile ci troverà delle brave bastonale subito mi vennero d'intorno due facchini e un impiegato che mi raccolsero e guardandomi con tanto d'occhi mi domandarono come mai mi trovavo lassù sulla garetta e la mia buona condotta sarà portata per esempio agli altri ragazzi i sembra di sognare novembre perché sei venuto qui disse il pezzi con aria minacciosa oh bella son venuto a fumare anch'io no no saltò a dire il barozzo egli non è avvezzo gli farebbe male e così tutto sarebbe scoperto e seguitò a declamare per un bel pezzo per finire poi con voce patetica a scongiurarmi di dire a lei la verità assicurandomi che non era per dare delle punizioni ai colpevoli ma per prendere delle precauzioni nell'interesse di tutti udì inciampare poi lo sfregamento scoppiettante di un fiammifero di legno contro il muro si vide una piccola scialba fiammella giallognola vagar qua e là nel buio come un fuoco fatuo nel cimitero e finalmente un lume si accese e dei nostri risposi sono stati chiamati tuttì meno io e gigino balestra è evidente che tutto è stato scoperto ho saputo che la signora geltrude dirige il processo dal letto facendo agire calpurnio che certo non sarebbe stato capace d'andare in fondo alla faccenda e io a io e gennaio il mio cognato è proprio una brava persona egli mi tratta come se io fossi un uomo non mi dà mai mortificazioni e ripete sempre non avendo quattrini per prendere il treno e non conoscendo la strada provinciale per andarvi mi proponevo di entrare nella stazione aspettare il treno col quale ero andato l'altra volta dalla zia bettina va bene allora starò a veder fumare bada bene però disse un certo maurizio del ponte guai se io per tua regola lo interruppi con alterezza avendo capito quel che voleva dire la spia non l'ho mai fatta e spero bene dovendosi certo escludere dal conto gli stomachi direttoriali e del personale di cucina per i quali è fatto un trattamento diverso oggi durante l'ora di ricreazione si è riunita la società segreta poi ho preso la mia scatola di colori e le ho tinto la faccia da mulatto ho preso un paio di forbici e siamo scesi giù nel giardino dove ho ordinato allo schiavo che mi venisse dietro spingendo lo scalpello fuori del buco sentii che l'ostacolo era cedevole e dopo averne studiata per un pezzo la natura mi convinsi che doveva essere un quadro attaccato nella parete che avevo forata essi che tenevano sempre lo sguardo intento al ritratto poco dopo si accorsero che esso moveva gli occhi e presi da un gran tremito si scostarono dal tavolino e caddero in ginocchio ah zio mormorò la signora geltrude ah zio pietà pietà di noi questo poi no come ma se mi hai detto di si ma scusa perché mi vuoi strappar quelle pagine per bruciarle ma perché bruciarle perché perché il perché lo so io e non è una cosa che possa capire un ragazzo siamo rimasti dunque d'accordo che alle ore quindici caterina si sarebbe trovata fuori della porta di casa per dire al vetturino di attendere senza fargli suonare il campanello e che io sarei salito zitto zitto nella carrozza annunziata dalla lettera del notaro caterina dice che tutto sta a cominciare che non è poi una cosa tanto difficile esser buoni per una settimana sola basta volere non so come fa a sapere queste cose lei che non è stata mai un ragazzo la sera guarda sotto il letto dietro gli usci dietro la tenda della finestra per vedere se c'è qualcuno in camera e non spengerebbe mai il lume non capisco perché le ragazze debbano essere così sciocche chi è dunque che ha fatto scappare l'altra notte quell'altro mascalzone come te il tuo degno amico barozzo fortunatamente c'è stato chi ti ha visto e chi ha parlato però a mia volta volli punire esemplarmente la crudeltà dì mascherino perché in avvenire in simile occasione non avesse a ricadere nello stesso difetto si faceva seguire la descrizione del matrimonio religioso di sua sorella col maralli fedelmente ricopiata dal giornalino e si concludeva col dipingere il candidato socialista voleva parlare ma io gli accennai di stare zitto salii sul comodino mi tirai su a sedere nell'armadietto e feci cenno a gigino di venir su anche lui con molti sforzi si riuscì a ficcarci tutti e due nel mio osservatorio tra le cui anguste pareti stavamo distesi infatti il direttore dell'unione nazionale ha detto che gli era necessario di vedere questo mio giornalino con la mia firma e ho fissato di portarglielo stasera stessa mentre egli da parte sua si è impegnato di pubblicare nel prossimo numero non solo la mia rettifica e io a ora a e a novembre sono diversi giorni che non scrivo nulla nel mio giornalino e questo dipende dall'avere avuto in questo tempo troppo da lavorare per la scuola è stato lui ed è tinta a olio che non va più via povero bianchino mio che male c'è ho borbottato io con voce piagnucolosa lo chiami rossino da qui avanti il maralli dunque ha strappato le pagine del suo sposalizio a san francesco al monte ne ha fatto una palla e lha buttata nel caminetto quand'ho visto che il fuoco s'è attaccato a un angolo di una pagina che era rimasto arricciato sulla palla di carta fatta da mio cognato mi son sentito una stretta dolorosa al cuore la caccia al coccodrillo signori e signore è molto difficile appunto perché su quel groppone così duro le armi a punta come la sciabola e il coltello si spuntano e le armi a fuoco sono inutili perché le palle rimbalzano e se ne vanno via e il notaro levò infatti da un astuccio un enorme spillone in cima al quale era proprio il dente con le barbe che avevo pescato io nella bocca sgangherata del povero signor venanzio infatti è bastato che gli dipingessi sul corpo sul muso e sulle gambe tante strisce dopo aver mescolato daccapo il rosso col verde per ottenere una zebra sorprendente che ho legata con gli altri animali alla solita stanga il signor stanislao pareva diventato più secco e più allampanato di prima ma il pezzo della sua persona cui era impossibile volger lo sguardo senza ridere era la testa tutta monda e bianca come una palla di biliardo non è possibile ridire quel che è successo ed è meglio che cerchi di riprodurlo con le tinte che mi regalò il collalto stesso con quelle tinte per le quali io sentivo tanta gratitudine verso di lui da spendere tutto lo scudo che mi aveva dato sua moglie che è mia sorella in tanti fuochi il fatto è che mi saltò via a un tratto dalle ginocchia balzò su una sedia che era tra mezzo rovesciandola e di lì sul tavolino abbrancò il povero uccellino e lo divorò in un boccone prima ancora che io potessi pensare a impedire una simile tragedia lo aiutai a levarsi la sua e poi a rimettergli la mia facendo in modo naturalmente che non vedesse la parola che v'era scritta sulla schiena quando l'ebbe indossata gliela abbottonai e gli dissi toccandolo con la mano sulla spalla caro masi la ti va come un guanto e messegli sul naso le lenti che avevo con me gli ho presentato davanti agli occhi il corriere della sera il signor venanzio allora nel vedere che ci vedeva s'è calmato subito poi ha fatto il confronto fra le due paia di lenti e abbracciandomi mi ha detto ma tu ragazzo mio sei un portento dei quali il giorno della mia morte risulterà negli atti del comune la fede di miserabilità mentre al mio amatissimo nipote in ricordo del suo affetto verso di me e degli auguri e voti fatti continuamente a mio riguardo e afferratomi per un braccio mi portò via chiamò un bidello e gli disse in prigione fino a nuov'ordine la prigione è una stanzetta su per giù come quella dei lumi a petrolio ma più alta della metà e c'è una finestra lassù per aria con una barra di ferro che le dà proprio l'aspetto triste di una prigione e gli ho raccontato tutte le peripezie del mio viaggio e del finestrino rotto che mi fecero ripagare per nuovo il babbo mi ha un po sgridato ma ho capito che in fondo mi dava ragione e questo è naturale perché io davo ragione a lui il babbo mi ha chiuso qui dentro dicendomi una filza di parolacce in mezzo alle quali invece di virgole ci ha messo tanti calci così forti che bisogna che stia a sedere su una parte sola e cambiando parte ogni cinque minuti e poi io ho sempre sentito dire che i tappeti veri di persia non sbiadiscono se è sbiadito vuol dire elle non era persiano come non era persiano urlò in quel momento la sora matilde entrando in camera di mia sorella come una bomba e mentre il cameriere se n'andava ha aggiunto questa vecchia civetta che parla col naso come un òboe si è messa in testa che io possa farla guarire però è buona cliente e va trattata bene fortunatamente era l'ora della scuola e me sono andato via lasciando che si sfogasse con ambrogio quando son tornato di scuola ho trovato mio cognato anche più nero di stamani oggi voglio esercitarmi ben bene in camera mia e poi quando son sicuro della riuscita voglio dare una rappresentazione in salotto vendendo i biglietti a due soldi alle mie sorelle e a quelli che vengono in conversazione e tutti resteranno a bocca aperta e impareranno così a rispettarmi di più io smessi di ridere perché incominciavo a capire che la cosa era molto seria mario marri aiutato dagli altri invitati avevano preso l'avvocato maralli a braccia e l'avevan trasportato su nella camera dei forestieri e intanto carlo nelli s'era incaricato d'andar a chiamare il dottore e hai fatto bene a mandarci gli spiriti a punirci a gastigarci delle nostre colpe grazie zio grazie e se ci vuoi dare altri gastighi fa pure fa pure disgraziato disgraziati son quelli che devono tenerti in casa ma per me questa volta puoi star sicuro è una disgrazia che finisce domani a questo punto ho sentito un urlo e un tonfo uh il mio dìttamo e la zia per la sorpresa e lo spavento di veder crescere la sua cara pianta a quel modo proprio a vista d'occhio s'era lasciata cascar di mano la brocca dell'acqua che era andata in mille bricioli che giornata di grandi emozioni è vicina la mezzanotte tutti son già andati a letto e io sono solo qui nella mia cameretta solo col mio segreto col mio grande segreto ma si vede che nelle lotte elettorali le bugie sono all'ordine del giorno in tutti i partiti perché anche lunione nazionale ne dice parecchie e una poi è così sfacciata che non la posso mandar giù in seconda pagina infatti c'è un articoletto intitolato i nemici della religione che ricopio qui tal quale tutti hanno applaudito rimanendo molto contenti dello spettacolo e marinella ha preso l'orologio della mamma mia credendolo quello della sua mamma e così mi son fatto molto onore stasera darò una grande rappresentazione in casa mia e credo che andrà splendidamente ora preparo i biglietti caterina è cascata lunga distesa senza più dar segno di vita virginia che stava lì a vederle accendere il caminetto ha cacciato un urlo come quando trovò il fantoccio sotto il letto e il maralli bianco come un cencio lavato scoteva il barbone e ballettava per la stanza ripetendo mamma mia il terremoto mamma mia il terremoto i ritirai precipitosamente e uscito di camerata accesi uno stoppino del quale mi ero provvisto andai nella stanzetta dei lumi a petrolio aprii con la chiave che mi aveva dato il barozzo staccai la grossa chiave che trovai attaccata dietro la porta secondo le istruzioni che mi aveva dato e corsi al portone d'ingresso del collegio nell'ultima ora della sua vita si fosse preso il supremo divertimento di pigliare in giro tutti quanti la prima disposizione era di dare dal suo patrimonio la somma di diecimila lire alla cesira e non saprei ridire la scena che nacque quando il notaro ebbe letto questo paragrafo del testamento ed egli fermatosi dette in una grande risata e ritiratolo su strizzandovelo dentro esclamò gua ora gli è anche più saporito di prima a questo punto non ne potetti più dallo schifo e dall'ira e cavatomi la scarpa rimastomi in piedi la tirai giù con forza nella caldaia urlando capirai qui ci son tutti i sapori sfido io ci ho rigovernato i piatti di due giorni di seguito e prima che tu venissi tu c'erano stati rigovernati i piatti d'altri due giorni iersera mi son divertito immensamente al teatro quel morgan è molto bravo e ha fatto dei bei giuochi io in tutto il tempo che è durata la rappresentazione non gli ho levato gli occhi di dosso per scoprire il segreto dei suoi giuochi ma molti son troppo difficili io nel vedermi nello specchio rimasi senza fiato non mi riconoscevo più la polvere di carbone col fumo durante il mio disastroso viaggio mi era penetrata nella pelle della faccia alterando i miei connotati per modo che parevo un vero e proprio abissino e poco dopo mi disse addio stoppani vo a studiare e se n'andò dalla parte dove era andato il pezzi io che avevo capito che quella d'andare a studiare era una scusa bella e buona e che invece il barozzo era andato nello stanzino accennato prima dal pezzi io non ho paura dei tuoni tutt'altro ma mi mettono addosso il nervoso e perciò appena incominciò a tuonare mi si presentò alla mente la mia condizione in un quadro molto diverso da quello col quale mi era apparso da principio tra un'ora gli sposi torneranno dal municipio con i testimoni e tutti gli invitati e allora avrà principio il rinfresco in casa c'è soltanto ada che piange poveretta perché vede che tutte le sorelle piglian marito e lei ha paura di far come la zia bettina come avevo stabilito ieri sera volli dare la rappresentazione di giuochi di prestigio nel salotto e in questo non c'era niente di male tant'è vero che tutti dissero vediamo vediamo questo rivale di morgan ma io ho fatto finta di nulla e invece ho salutato la sua donna di servizio cesira che è arrivata subito dopo di lui e che è venuta a mettersi a sedere accanto a me e mi ha domandato come stavo e ora bisogna che ripigli la narrazione al punto dove l'ho lasciata ieri che giornata piena di avvenimenti avevo appena smesso di scrivere che arrivò alla villa il mio babbo e io a loro e o e avete dicembre niente di nuovo né a scuola né in casa non ho ancora rivisto il babbo e ormai spero che quando lo rivedrò gli sarà già passato ogni cosa e all'ultima bottega dove ci siamo fermati è ritornato fuori col padrone mostrandomi una cassaforte che per la misura era proprio quel che ci voleva sebbene fosse un poco arrugginita e pero e le o ei ottobre eccomi a casa mia nella mia cameretta che ho rivisto tanto volentieri è proprio vero quel che dice il proverbio casa mia casa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia siccome quando è entrata in camera io ero molto spaventato perché credevo che fossero i carabinieri ella mi ha detto ah meno male che se non altro hai rimorso di quel che hai fatto io sono stato zitto e allora lei mi ha preso tra le braccia e guardandomi in viso mi ha detto ma senza sgridarmi anzi con voce piangente uhm risposi io ci fu l'affare del dente è curiosa esclamò l'ada non si è mai sentito un altro esempio di invitare un ragazzo ad assistere alla lettura di un testamento in quanto ai fazzoletti li ho dati a marinella dicendole di portarli in camera della sua mamma ciò che ha fatto subito e di lei son sicuro perché marinella è una bambina piuttosto silenziosa e sa tenere il segreto e ora aspettiamo quest'altro atto della commedia che è accaduto mio dio ha gridato appena ha potuto capire dalla voce che ero io senti zia bettina le ho detto a te lo sai dico sempre la verità bravo dimmi dunque ecco sono scappato di casa scappato di casa come hai abbandonato il tuo babbo la tua mamma le tue la stessa scena si è ripetuta stamani per la colazione dopo la quale pietro mi ha riaccompagnato qui in camera dove sto aspettando l'arrivo del babbo il quale certamente considererà la cose dal lato peggiore come fanno tutti a queste parole mi sentii arrivare uno scapaccione che veniva certo da mia sorella e corsi a chiudermi in camera mia dalla quale sentii una gran lite che si accendeva tra le due donne che facevano a chi urlava di più mentre ogni tanto la voce del collalto cercava invano di calmarle esclamando ma no ma sì ma senti ma pensa poco dopo andammo tutti a pranzo e il barozzo che come dissi già è di posto accanto a me mi strinse forte la mano sotto la tovaglia e mi disse sottovoce bravo stoppani sei stato forte grazie e anche un po meticolosa e poi perché il dottor collalto è specialista per le malattie del naso della gola e degli orecchi come è scritto nel cartellino sull'uscio di casa e dà le consultazioni tutti i giorni motivo per cui non bisogna far rumore a causa dei clienti che vengono a farsi visitare quando sono sceso per là colazione ho trovato il babbo di un umore insopportabile perché dice che io non studio che io non penso che a divertirmi e altre simili ripetizioni che non so capire come non gli venga a noia a ritirarle fuori cosi spesso senza neanche cambiarci una sillaba senza trovarci neppure un'intonazione di voce diversa l'ho trovata in salotto che discorreva con un facchino della stazione e appena mi ha visto mi ha detto con aria molto sostenuta mostrandomi due telegrammi il bello è che lui stava lì a sedere dinanzi a un tavolino senza far nulla ma noi veniamo per una rettifica ha detto subito gigino balestra dandosi una certa aria una rettifica che rettifica il professore di francese arriva perfino a baciare la mano alla signora geltrude tutte le mattine quando le dà il buon giorno e tutte le sere quando le dà la buona sera e il professore di matematiche dice sempre al signor stanislao quando va via servo suo signor direttore non ci stetti a ragionar sopra lo presi per un braccio e lo spinsi così in camerata mormorando senti masi t'ho da dire una cosa sentivo che egli tremava e intanto andavo architettando nella mia mente l'interrogatorio da rivolgergli e una vendetta nel caso ch'io lo avessi scoperto veramente colpevole è un ingegnoso strattagemma non c'è che dire ma sarebbe stato molto meglio che l'avessi conosciuto prima perché allora chiamando calpurnio il signor direttore del collegio pierpaoli ci avrei provato più gusto il carli nel vedermi sbattere le uova dentro il cappello dètte in una gran risata e gridò oh questa è bella davvero io sempre più incoraggiato nel vedere che tutti quanti si divertivano ai miei giuochi per finire l'esperimento proprio alla perfezione come avevo visto fare al celebre morgan dissi meglio stare zitti e rassegnarsi al proprio destino infatti quando mio padre venne a prendermi non disse nulla avrei ben voluto saltargli al collo e abbracciarlo dopo tanto tempo che non lo rivedevo ma egli mi dètte un'occhiataccia severa che mi agghiacciò e non mi disse altra parola che questa fortuna che la chiave della valigia nella quale lo tengo rinchiuso è assai complicata e poi i sospetti sono contro i convittori grandi e e poi in fin dei conti se fossi messo alle strette potrei dir delle cose che farebbero smascellar dalle risa tutti quanti come rido io in questo momento soffocando a stento oggi durante la ricreazione carlo pezzi ha studiato molto per scoprire quale stanza è quella al di là del mio armadino ma più che con la sua scienza d'ingegnere si è aiutato chiacchierando con i muratori che seguitano a lavorare a certe riparazioni del collegio e io che mi sono svegliato presto ne profitto per continuare a registrare le mie memorie nel mio caro giornalino mentre i miei cinque compagni dormono della grossa in questi due giorni passati ho due tatti notevoli da narrare una condanna alla prigione e la scoperta della ricetta per fare un'eccellente minestra di magro era stata data alla zia bettina da un certo ferdinando e pare anzi a quanto dice lei che ci sia dentro in quella pianta lo spirito di questo signore a questo punto la mamma mi ha interrotto piena di curiosità dicendomi io per non fare ingiustizie ne ho dato uno anche a lui e siccome in quel momento uno zoppo che chiedeva l'elemosina sulla porta della chiesa è corso precipitosamente a me per godere dello stesso trattamento dei suoi due colleghi ho dato cinque lire anche a lui apri il finestrino disse il pezzi al michelozzi e questi si era mosso per eseguire il saggio consiglio quando il del ponte esclamò calpurnio e si precipitò fuori della stanza seguito dagli altri tre se il mio babbo non facesse il pasticciere sarebbe un giornalista di prim'ordine lo dicono tutti ma lui dice gli rendono più i pasticci con la crema che quelli scritti e come anderà a finire l'elezione eh il maralli ha tutte le probabilità di riuscire perché c'è l'unione dei partiti popolari ma io non le ho dato retta le ho tagliato tutti i riccioli perché altrimenti non era possibile fare quel gioco poi l'ho messa a sedere su una pietra vicino alla siepe dicendole che doveva far finta d'essere smarrita e mi sono avviato tranquillamente verso casa ma a cena mi parve che il mio contegno avesse finalmente persuaso la direttrice che mi ero dimenticato di quel che avevo visto la mattina così potei narrar tutto per filo e per segno al barozzo il quale prese la cosa molto sul serio e dopo aver pensato un po disse vo direte bene disse lo sguattero sputando ma io i baffi non me li voglio leccare un accidente grullaccio ribatté il cuoco ti paregli che noi si mangi di questa roba il personale di cucina mangia la minestra speciale che si fa per il direttore e per la direttrice la signora geltrude declamando ah disgraziato uh che vedo a rischio di cader giù e sfracellarsi in nome di dio stoppani che cosa fate costassù eh risposi sto a veder preparare la minestra di magro alla casalinga ma che dici sei impazzato e io a leonora e a ena dicembre oggi mentre eravamo a colazione pietro il cameriere è venuto a dire a collalto e se volesse aprir per forza sento un gran fracasso spingono la porta andrà a finire che lo specchio cadrà e andrà in bricioli e dopo la colpa sarà mia tanto per mutare sempre così è il ragazzaccio cattivo è il famoso gian burrasca che fa sempre tutti i malanni roba vecchia il cavalier metello è molto istruito e certo pochi posson vantarsi di sapere la storia romana come la sa lui ma in quanto a me dico la verità mi persuadeva più la spiegazione che mi ha dato stamani quell'uomo che tutti i milvius i molvius e i mulvius del cavalier metello e questo perché perché mi aveva sorpreso nel corridoio che conduce alla sala di ginnastica mentre scrivevo col carbone sul muro abbasso i tiranni tanti danni risposi singhiozzando io non ho fatto niente è il mio destino infame che mi perseguita sempre perché son nato disgraziato in quel momento entrò il collalto che avendo udite le mie ultime parole esclamò a denti stretti e cosi siamo entrati proprio dal direttore che è un uomo con una testa pulita pulita e anzi è la sola cosa pulita che abbia perché ha un vestito che pare tessuto col sudiciume con me per esempio è pieno di gentilezze e dice sempre che sono un ragazzo originale e che si diverte un mondo a sentirmi discorrere è di una curiosità straordinaria vuol saper tutto quello che si fa in casa e tutto quello che si dice di lui e per questo mi dà quattro soldi al giorno senti vorrei andare un momento di là a salutare un mio amico e a dargli la mia giacchetta da collegiale che ho promesso di lasciargli per ricordo puoi aspettarmi qui e dire al bidello nel caso che venisse a cercarmi che ritorno subito è quasi una settimana che non scrivo in questo mio caro giornalino sfido come avrei potuto farlo con la clavicola spostata e il braccio sinistro ingessato ma oggi finalmente il dottore mi ha tolto l'apparecchio e alla meglio posso descrivere qui dove confido tutti i miei pensieri e tutti i casi della mia vita pare che l'avvocato maralli stia molto male e io io finirò in galera come dicono tutti sono disperato mi gira la testa mi sento tutto pesto come se mi avessero bastonato non ne posso più non ne posso più intanto ella urlava urlava proprio come se fosse stato uno schiavo vero e io mi tappavo gli orecchi per non sentire perché volevo seguitare il gioco fino in fondo il cielo era stato tutto il giorno coperto di nuvole e in quel momento cominciarono a venir giù certi goccioloni grossi grossi fece lo sguattero tirando un gran respiro di sollievo ora via portiamo la caldaia sul fuoco che c'è già il pane bell'e affettato e il soffritto è pronto e tu impara il mestiere e mosca ma sai ha detto che tu hai una grande disposizione per il disegno e poi si vede che osservi e ti vai migliorando vedi un po dalle prime figure che hai fatto a queste ultime che progresso bravo giannino faremo di te un artista non importa gliele darò domani dicembre e ho in idea che se il maralli riuscisse mi perdonerebbe e allora mi piacerebbe molto d'andar con lui nei comizi elettorali dove tutti urlano anche i ragazzi senza che nessuno li sgridi scrivo in casa del maralli ho un nodo alla gola e duro fatica a riordinare le idee per raccontare qui la scena di ieri che è stata come la scena d'una tragedia intanto però i miei genitori e le mie sorelle non mi hanno lasciato un minuto in tutta la giornata e ogni pochino erano a domandarmi come va la testa nessuno s'è azzardato di farmi un rimprovero sfido devono aver capito che in fondo un po di ragione l'ho anche io e poi s'è messa a ridere e poi mi ha detto cerca di star qui zitto e tranquillo poi ritornerò e se sei stato buono ti porterò per merenda un po di conserva di pesche e se n'è andata giù e ho sentito che chiamava l'ada e la virginia dicendo ah ve ne voglio raccontare una carina fortunatamente nulla di nuovo è accaduto e io posso stamani confidare al mio giornalino le ultime vicende del collegio ierpaoli febbraio e da quel punto quanti palpiti a ogni minaccia del fuoco contro le pagine del mio giornalino ma fortunatamente ormai la fiamma aveva esulato dalla parte ove il maralli l'aveva gettato mentre lo scioffèr si tratterrà dentro tu monterai sull'automobile e io ti farò fare un giretto intorno alla piazza e così vedrai se son capace o no va bene e si scommise dieci pennini nuovi e un lapis rosso e turchino essi dunque hanno detto al cuoco e allo sguattero quando sarete chiamati dite che è stata una burletta ed ecco che la direttrice viene ad aprirti la prigione finge di scandalizzarsi al tuo racconto e ti conduce dal direttore il quale finge di fare un tremendo processo al cuoco e allo sguattero me che ho impresa la pubblicazione di queste memorie corre almeno l'obbligo immediato di completar la narrazione dell'avventura elettorale rimasta interrotta sul più bello o sul più brutto secondo il punto di vista politicosociale dei miei piccoli lettori perché appena tornato a casa mi sentii un gran peso allo stomaco e dei giramenti di testa tali che dovettero mettermi a letto naturalmente dell'affare dei pasticcini non dissi niente anche per non compromettere il mio amico gigino balestra dopo aver legata anche questa belva alla stanga del carro da buoi ho pensato di farne un'altra servendomi dell'asino che ho preso nella stalla e che essendo di color grigio si è prestato benissimo a far da zebra ma lei crede che sia per una malattia di debolezza che il medico le ha riscontrato e ha detto anzi che se l'è levata di testa lui perché lei sta benissimo e che fa la cura unicamente per contentar suo marito naturalmente io mi son divertito molto a questa scena e spero di divertirmi anche di più in seguito e i nuovi candidati sono il commendatore gaspero bellucci zio di cecchino e l'avvocato maralli mio cognato pensare che nel dicembre scorso proprio il giorno prima che ci si rovinasse in quella disastrosa corsa in automobile anche io ho votato per lui perché se lo merita e perché se da qualche giorno nel collegio non si mangia più la solita minestra di riso si deve a lui abbiamo discusso su quello che si deve preparare per la seduta spiritica di domani sera questa ho detto è la macchina per fare il solletico ci vorrebbe per il signor tyrynnanzy che dopo l'affare del segnale d'allarme è diventato così serio vergognati ha detto il collalto ma l'ha detto ridendo in ogni modo bisogna che le assicuri meglio perché ci potrebbe essere in casa un'altra chiave che apra il cassetto del mio tavolino e nulla di più facile che la mamma e ada vengano a frugarci dentro ed ecco per filo e per segno come andò la faccenda ieri mattina mentre la sora matilde era fuori di casa andai nel suo salottino da lavoro dove avevo visto entrare mascherino il grosso gatto bianco e nero prediletto di mia cognata il disastro è stato grande ed è inutile dire che la causa sono stato io perché io sono la disperazione dei miei genitori e la rovina della casa per quanto alla fin dei conti la rovina si riduca a una sola stanza e precisamente al salotto di ricevimento tutti son pronti e fra pochi minuti si andrà al municipio ma la zia bettina non verrà perché ha deciso invece di ritornare a casa sua col treno che parte tra a questo punto l'usciolino a sinistra della scrivania si aprì e comparve la signora geltrude tutta rinfagottata in una veste da camera verdognola con un viso pure verdognolo e con gli occhi tutti pesti che si volsero subito su di me pieni di odio ma senza burro e sempre con poco zucchero il primo giorno a desinare vedendo venir la minestra di riso esclamai meno male il riso mi piace moltissimo a un tratto quando tutto pareva finito si è sentito dentro il camino un fischio e tutti son rimasti senza fiato per la sorpresa il maralli ha detto h i dentro c'è un incendiario bisogna chiamar le guardie bisogna farlo arrestare il maralli lo chiama lo zio tirchio lo zio rùdero e spesso gli dice anche vecchio immortale perché non muore mai perfino la donna di servizio gli ha messo il soprannome lo chiama gelatina perché trema sempre giannino qua giannino là giannino su giannino giù non riparavo a contentar tutti chi voleva il rocchetto di cotone chi la matassina di seta chi i campioni di stoffe chi mi mandava alla posta a ritirar è corso ad avvertire il direttore o la direttrice qual era il consiglio che dovevano seguire nel loro interesse quello di rabbonirti e di cancellare dalla tua mente lo spettacolo che avevi visto hai avuto ragione di punirci sì noi siamo indegni di questa tua grande istituzione alla quale dedicasti tutta la tua vita intemerata ecco qui due dispacci di vostro padre uno di iersera che non ha avuto corso perché la stazione era chiusa e uno di stamani vostro padre è disperato non sapendo dove vi siete cacciato gli ho risposto che venga a prendervi col prossimo treno a quella eccellente minestra di magro così saporita e che pareva riunire in sé le fragranze più care dell'umano palato i sentivo venir l'acquolina in bocca e una grande malinconia mi scendeva giù nella desolata solitudine delle mie povere budella perché c'è il natale e caterina fa sempre due bei budini uno di riso e uno di semolino perché alla mamma piace quello di semolino e quello di riso non lo può soffrire e il babbo va matto per quello di riso mentre quello di semolino l'ha a noia come il fumo agli occhi il dottore mentre la girandola gli girava dietro le falde tremava e urlava senza sapere che cosa fosse accaduto luisa era quasi svenuta gli invitati anch'essi erano tutti impauriti e io mi divertivo un mondo immediatamente un altro povero cieco che era dall'altra parte della scalinata è venuto a esaminare il biglietto e ha detto ma non vedi che è buonissimo e a me signorino non me ne dà uno anche a me e lui è al caso di saperlo perché il suo babbo non solamente è un pasticciere ma è il grande elettore del suo partito e dice che di riffe o di raffe questa volta il collegio deve essere conquistato dai socialisti e che è già sicuro della vittoria ecco dunque com'è andato il fatto quando il maralli mia sorella il babbo la mamma e tutti gli altri son tornati dal municipio faceva un gran freddo ragione per cui uno degli invitati entrando nella sala da pranzo ha detto siamo tutti intirizziti se ci date anche il rinfresco moriremo qui assiderati ma io che avevo capito tutto non ho potuto fare a meno di esternare il mio dispiacere ah i miei razzi col fischio i ero ricordato in quel momento che quando avevo comperato i fuochi per festeggiare il matrimonio di luisa non avendoli potuti più adoperare li avevo ficcati appunto su per la gola del camino nel salone di ricevimento ma io le spiegai la cosa ed ella che doveva essere una signora molto ragionevole sorrise dicendo ah si è calato nella terrazza ecco un ragazzo che incomincia presto ad avere delle avventure galanti è verissimo ne convengo ma è colpa mia se è venuta la lettera del prèside proprio nel momento in cui il babbo mi rimproverava per l'affare del fantoccio dicembre la direttrice se ne andò tutta invelenita dicendomi con voce drammatica vuoi essere trattato con tutto il rigore tal sia di te rimasto solo daccapo mi sdraiai sul lettuccio che era in un canto della prigione io guardai la direttrice sorpreso perché questa improvvisa liberazione pensavo fra me eppure non ho rivelato i nomi dei ragazzi che fumavano nello stanzino del petrolio dunque era stato stabilito che appena tornato da scuola dovessi andare con la mamma e l'ada dalla signora olga a confessare quella che chiamano la mia colpa e a chieder perdono infatti siamo andati da lei e io tutto confuso ho incominciato subito a raccontarle il fatto del gioco dì prestigio che la signora olga ha ascoltato con molta curiosità poco dopo eccoli tutti e due e io daccapo a ripetere il racconto per la terza volta ma la mia maraviglia giunse al colmo quando invece di rimanere confusi com'io mi aspettavo sotto il peso delle mie rivelazioni lì nella casa del contadino non c'eran che questi tre ragazzi perché i loro genitori e i fratelli maggiori eran tutti nel campo a lavorare va bene ho detto ma bisognerebbe poter pigliare i pentolini delle tinte alla fattoria ahimé l'ipotesi giornalino mio caro mi pare proprio che colga nel segno e mi aspetto qualche cosa di grosso chi sa dopo queste righe che butto giù alla meglio in questa terribile nottata insonne quando potrò ancora confidare i miei pensieri e i casi della mia vita alle tue pagine un solo pensiero uno solo capisci mi ha dato la forza finora di resistere ed è questo la fuga io ho fatto un atto di sorpresa e di dolore all'idea di perdere un amico così simpatico e così amato da tutti ma egli ha soggiunto subito ma il peggio è che avendo il vestito buono ho fatto un bello strappo ai calzoni e una macchia di sugna alla giacchettina tornando a casa verso le cinque son salito su dall'usciolino di cucina per cambiarmi il vestito a pranzo mia sorella mi ha detto quando la signora olga si è soffiata il naso ho osservato che aveva un fazzoletto di tela batista col ricamo come quello che mi regalasti tu mamma per la mia festa sempre per rispetto alle nobili teorie di altruismo sulle quali sono fondate le teorie politico sociali di mio nipote poiché mi parrebbe di recare ad esso una profonda offesa come anche i ragazzi sappiano nutrire l'affetto per i parenti e la gratitudine per le scatole di tinte che ricevono in regalo è arrivata anche la zia bettina per assistere allo sposalizio e così ha rifatto la pace con tutti però mentre la luisa si aspettava da lei in regalo quel paio di diamanti che ebbe in eredità dalla povera nonna che brutta cosa è l'ignoranza quei villanacci di ragazzi non mi hanno voluto credere e si son messi a ridere più che mai io intanto riflettevo per trovare il modo di utilizzare il maialino color di rosa che seguitava a grugnire come un disperato ma è certo che per aver finalmente una bicicletta credo che potrò fare a meno di gettare i sassi dietro i cani per la strada e salar la scuola non c'è che dire quest'altra settimana potrò girare su e giù per il paese tutto trionfante su una bella confesso che quello fu un brutto momento per me i sentii un gran rimescolìo nel sangue ma fu proprio un momento e quando mi presentai in direzione ero relativamente calmo e mi sentivo sicuro di me stamani per esempio si è molto interessato ai soprannomi coi quali lo chiamano in casa e io glie ne ho detti parecchi mia sorella virginia lo chiama vecchio spilorcio sordo rimbambito spedale ambulante guarda è quasi buio e c'è un'ora prima di andare a desinare vogliamo fare quel bel giuoco come ti feci vedere ieri in quel bel libro di figure io sarò il signore e tu lo schiavo che io abbandono nel bosco sì sì ha risposto subito cattivo mi ha detto tu non puoi figurarti quanto ci hai fatto soffrire tutti quanti è un infame ha aggiunto la zia bettina vedete un po come ha ridotto quel mio povero bianchino toh ha esclamato il babbo guardando il cane tinto di rosso e mettendosi a ridere come è buffo la cesira alla notizia di quella fortuna si svenne e tutti corsero attorno fuori che il maralli che diventò pallido come un morto e guardava la sua donna di servizio con due occhi come se la volesse mangiare zitto no non voglio stare zitto e siccome quel fatto ti fece dimolto comodo così tu non mandasti la lettera a casa mia per non dare un dispiacere ai miei genitori succede sempre così quando il male che può fare un ragazzo vi torna utile voialtri grandi siete pieni di indulgenza allora il gatto l'ha voluto castigare e gli è saltato addosso è colpa mia se mascherino è troppo severo e si è mangiato il canarino per questo fatto si meritava una lavata di testa e io l'ho messo sotto la cannella del bagno e che è prova novella della coerenza che egli segue sempre in tutti gli atti della vita verso i suoi principii il nostro candidato dunque con la generosità che è una delle prime virtù dell'animo suo rimasi in ascolto pieno di curiosità non mi ero sbagliato le voci erano al di là del muro in fondo all'armadietto e mi parve perfino di riconoscere la voce della signora geltrude dev'essere una parete sottilissima e e tutto sarebbe andato bene per loro se tu non avessi raccontato la cosa al tuo amico barozzo che ha più esperienza di te e che riferirà la cosa alla società nel tragitto che feci trascinandolo dalla porta della camerata al mio letto feci tutto un piano strategico per l'assalto e uniformandomi a quello rallentai la mano colla quale lo stringevo e lo invitai a sedere accanto a me col più bel sorriso del mondo a tale scopo dò espresso incarico al notaro cavaliere temistocle ciapi di mandare a prendere il detto giovanni stoppani dove si trova a tutte spese da pesare sulla somma dell'intero capitale di cui al paragrafo pareva che non fossi lì presente dicevano che ero un disubbidiente uno sbarazzino uno scellerato un ragazzo senza cuore come se le avessi tagliato la testa invece dei capelli io sono felice e benedico il momento in cui mi son rovinato il braccio andare a roma è un mio antico sogno e non mi par vero di vedere il re il papa gli svizzeri e tutti i monumenti antichi che ci sono a questo scopo avevo portato con me dalla villa bianchino il vecchio can barbone della zia bettina al quale ella è così affezionata gli ho attaccato al collare una fune e l'ho legato alla stanga del carro da buoi che era sull'aia e dato di piglio al pennellone ho incominciato a tingerlo tutto di rosso ma che cosa succede succede che chiudendo la bocca viene a infilarsi da sé stesso le due punte del dardo nelle due mascelle come possono osservare lor signori infatti il maialino richiudendo la bocca s'era bucato e mandava certi urli che arrivavano al cielo ho dormito e mi sento meglio che ore sono dev'esser tardi perché sento venir su dalla cucina un odorino di stracotto che mi rallegra un po lo spirito in mezzo a questo silenzio sepolcrale io e i miei compagni della società segreta sapevamo il motivo di queste eruzioni e di queste flussioni ma stavamo naturalmente zitti e cheti limitandoci a scambiare degli sguardi che valevano cento discorsi al babbo la mamma e l'ada avrebbero detto di avermi mandato a divertirmi dalla signora olga è inutile dire con quanto desiderio abbia aspettato l'ora fissata finalmente caterina è venuta a chiamarmi e io sono sgusciato via di casa e son montato nella carrozza che mi aspettava con lo sportello aperto ma ci rimasi poco perché vidi sulla consolle mascherino accovacciato che mi guardava fisso con certi occhi gialli spaventosi come se da un momento all'altro mi avesse voluto mangiare come aveva fatto col povero canarino ebbi paura e uscii chiudendo la porta stavano quattro collegiali grandi che nel vedermi si rimescolarono tutti e vidi che uno un certo mario michelozzi cercava di nascondere qualcosa ma c'era poco da nascondere perché le nuvole dicevano tutto la stanza era piena di fumo e il fumo si sentiva subito che era di sigaro toscano e io e il io e io e erano gennaio ho già pensato al regalo che debbo fare a mio cognato chi è malato mamma nessuno ha risposto subito ada con quella sua solita aria di superiorità come per dire che io essendo un ragazzo non devo saper niente e pensare che invece ne so tanto più di loro il cuoco che portava un lume a petrolio lo posò su una consolle e tutti e tre si rivolsero a me cioè al compianto pierpaolo pierpaoli il direttore disse a bassa voce esso si chiama coccodrillo perché ha il corpo ricoperto di grosse squame dure come le noci di cocco fresco che si vendono nei bar e con le quali si difende dai morsi delle altre bestie feroci che si aggirano in quei paraggi era quel mascalzone del cuoco inventore della minestra di rigovernatura non mi pareva vero di vedere come lo avevano conciato i compagni della società segreta e mi affrettai a rispondere col solito sibilo io avrei voluto chiedergli perdono di essermi rotto la testa ma non potevo parlare poi è venuto il dottore mi ha fasciato ben bene e alla mamma che piangeva ha detto non si spaventi suo figlio ha la pelle dura poi risollevando tutta la parte di coperta che avanzava strascicando di dietro l'ho legata stretta stretta a uso salame in modo che rappresentasse la lunga coda del coccodrillo fatto questo ho tinto di verde tanto il maialino che la coperta in modo che a lavoro compiuto l'illusione era perfetta bum a parole c'è poco da far bum bum smetti di fare bum t'ho detto bum bum quando poi s'esce di scuola te lo dò io il bum lui s'è chetato perché sa come sanno tutti che giannino stoppani riffe non se ne lascia far da nessuno e ha fatto un cenno al bidello che lo accompagnasse questa scena si è svolta così fulmineamente che i convittori anche dopo l'uscita del barozzo dal refettorio rimanevano lì ringrulliti sempre con gli occhi fissi sulla sedia rimasta vuota in quel momento il sindaco aveva finito di firmar fogli e fissare col notaro e questi ha chiamato la cesira alla quale ha detto di ritornar da lui l'indomani così rimasto solo nella stanza il notaro ha aperto un cassetto della sua scrivania e anche nel materiale che è stato purtroppo anch esso colpito a sangue senza nessuna pietà dicembre ma io l'ho tolto da ogni imbarazzo e presentandogli gli occhiali d'oro del signor venanzio gli ho detto si provi un po queste lenti e vedrà che gli passerà la ed egli io credo accoglierà benissimo questo mezzo ch'io porgo a cesira degli innocenti di non esser più serva in casa di lui e a lui di non esser più suo padrone maurizio del ponte fa la guardia se senti gridare calpurnio lascia andare il bottiglione e scappa io ho eseguito l'ordine e tutto è andato benissimo a questa parola i figliuoli del contadino si son messi a ridere tutt'e tre e finalmente angiolino ha domandato o che è ella codesta cosa così buffa che ha detto lei sor giannino io naturalmente me la son data a gambe per il podere e poi son salito sopra un fico dove ho fatto una grande spanciata di fichi verdini che credevo di scoppiare quando son ritornato alla villa ho visto sulla solita finestra un vaso nuovo con la pianta di dìttamo e ho pensato che la zia avendo rimediato al mal fatto si fosse calmata gli afferrò i capelli esclamando ah che vorresti fare e mentre ella ringhiava queste parole io vidi con profondo stupore che la chioma corvina del direttore basta dire che ci discorre perfino insieme e gli dice eccomi bello mio ora ti dò da bere bravo mio caro come sei cresciuto è una sua mania e si sa che tutti i vecchi ne hanno qualcuna quando a un tratto mio padre in mezzo alla confusione generale mi ha preso per un orecchio e mi ha accompagnato fin qui a forza di parolacce e di pedate in quel pandemonio mi pareva d'essere un rivoluzionario russo dopo un attentato allo zar non mi aveva mai levato gli occhi da dosso durante l'ora della ricreazione continuò la vigile sorveglianza della direttrice e non potei parlare che di sfuggita col michelozzi che si fa prudenza bisogna prima sentire il barozzo i sentivo accasciato sotto il peso delle mie sventure e non replicai mia sorella mi spinse in camera sua e vedendomi in quello stato cedette e un sentimento di pietà e passandomi una mano sul capo esclamò ma giannino giannino mio come hai fatto a far tanti danni in pochi minuti che sei rimasto solo i entrai stesi la mia giacchetta da collegiale su un banco e preso un pezzo di gesso scrissi nella schiena della giacca a grandi lettere la parola spia fatto questo in un lampo ritornai in camerata dove entrai con passo misurato e nel dir così il povero barozzo ha avuto un sorriso così triste e così amaro che m'ha fatto venir le lacrime agli occhi e in un impeto di affetto e di pietà l'ho abbracciato stretto stretto esclamando povero tito e l'ho baciato bagnandolo del mio pianto io sono rimasto di stucco ma gigino balestra che è più infarinato di me di cose elettorali mi ha detto ti fa meraviglia non è nulla ancora ora vedi incomincia la polemica con lunione nazionale e sentissi che cosa non si dicono ma il babbo mentre gliene scrive di quelle da levare il pelo ci ride e ci si diverte due o tre volte e via di gran carriera io lì per lì mi divertii molto e mi misi a sonar la tromba a tutt'andare ed era un ridere a veder tutta la gente sgambettar di qua e di là per scansarsi guardandoci spaventata e io a era e e dicembre com'è paurosa mia sorella ha tanta paura dei ladri che non può dormire la notte ora che il babbo e la mamma non sono a casa e ha ricominciato a lei e a e e gennaio il signor venanzio è uggioso ne convengo ma ha delle buone qualità l'orizzonte si rannuvola oggi il babbo mi ha fatto una predica d'un'ora dicendomene di tutti i colori e terminando colla solita conclusione che io son destinato a esser la rovina della famiglia oggi a scuola ho avuto che dire con cecchino bellucci per causa di virginia è vero mi ha detto il bellucci che tua sorella ha sposato quell'arruffapopoli dell'avvocato maralli la bambola di maria si chiama flora ed è grande quasi quanto la sua padroncina ma l'unica cosa di divertente che abbia questa bambola è il movimento degli occhi che quando è ritta stanno aperti e quando la si mette a diacere si chiudono era più riconoscibile e mentre esso si andava asciugando al sole ho pensato a preparare un'altra belva poco distante da noi c'era una pecorella che pascolava l'ho legata alla stanga del carro accanto al cane e ho detto questa la trasformeremo in una bellissima tigre sicuro io volevo far godere un poca di libertà a quel povero canarino che s'era annoiato a star sempre rinchiuso in quella gabbia è forse colpa mia se il canarino appena fuori ha sporcato il ricamo di seta della sera matilde naturalmente io che avevo fatto tutto il mio progetto per fare i fuochi stasera in giardino son rimasto male ma nessuno si piglia mai pensiero di indagare i dolori che si nascondono nellanima dei ragazzi come se fossimo dei pezzi di legno ricopio qui il principio dell'articolo dal giornale che mi ha regalato gigino perché è bene che in queste pagine di un giornale scritto da un bambino si veda con quale sincerità sieno scritti i giornali dei grandi questo è il fatto nella sua semplicità la signora merope parte oggi per bologna perché non mi può più vedere e perché ha piovuto mentre che la sua bambina era smarrita nel viale lui è amico di tutte le persone più altolocate e il maralli no lui ha l'automobile e il maralli no che c'entra l'automobile gli ho detto c'entra perché con l'automobile mio zio gaspero può andare in tutti i paesi di campagna e anche in cima ai monti a fare i discorsi ah ho capito ora cercan di pigliarmi con le buone maniere perché non racconti ai miei compagni la scoperta della ricetta per la zuppa di magro alla casalinga gigino balestra che dal suo lettuccio non mi perdeva di vista fece lo stesso e pianino pianino in punta di piedi mi venne accanto sdràiati sul mio letto gli dissi all'orecchio io vo nell'armadietto a suo tempo di lassù ti darò il segnale infatti siamo rimasti d'accordo che domattina alle undici anderemo alla direzione dell'unione nazionale e porteremo una rettifica dice gigino che si chiama così all'articolo intitolato i nemici della religione professore c'è la marchesa sterzi che desidera parlar con lei per quella cura che le disse ieri l'altro il collalto che aveva molto appetito ha incominciato a sbuffare dicendo proprio in questo momento dille che aspetti e intanto tu va dal farmacista e fatti spedir questa ricetta subito pare che tutto si ridurrà alla perdita dell'occhio perché è rimasto offeso non so che nervo e il dottore ha assicurato che il maralli tra una diecina di giorni potrà andar fuori la mamma quand'è venuta era molto seria ma poi quando è andata via era allegra come me certamente perché anche lei deve aver capito la ragione detto fatto una mezz'oretta prima dell'uscita cominciai a dimenarmi sulla panca finché il professor muscolo mi disse tutti fermi che cos'ha lo stoppani che si divincola come un serpente tutti zitti i dòle il corpo risposi non ne posso più allora vada a casa tanto c'è poco io rimasto solo in salotto mi misi in un cantuccio a singhiozzare e a riflettere ai casi miei e ci rimasi così triste dimenticato da tutti quasi tutta la notte finché non mi ha scoperto la mamma che mi ha accompagnato come ho scritto prima qui in camera mia i è venuta una lettera della mamma la quale mi dice tante belle cose e mi ha consolato un poco nella vita di collegio che è una vitaccia impossibile sia per la mancanza di libertà sia perché si mangia molto male e più di tutto perché siamo lontani dalle nostre famiglie e io a io e era marzo oggi sono stato da gigino balestra al quale ho confidato il mio progetto egli ci ha pensato un po sopra e poi mi ha detto è una buona idea ci andremo insieme mentre posso garantire che questo è assolutamente falso avendo assistito io in persona al suo matrimonio che fu celebrato nella chiesa di san sebastiano a montaguzzo dove si comportò molto divotamente dando prova di essere un buon cristiano al pari di chiunque il ricamo di seta al quale lavorava da sei anni e che voleva regalare all'altar maggiore della chiesa dei cappuccini e il tappeto del suo salottino da lavoro un tappeto vero persiano che le aveva portato un suo zio da un viaggio che fece in un attimo il pezzi ha drizzato la scala al ritratto di pierpaolo e arrampicatosi fin lassù con un temperino gli ha fatto due buchi negli occhi cosi tutto è stato felicemente preparato per il grande spettacolo di stanotte giannino giannino c'è un ladro sotto il letto esclama con la voce affannosa poi spalanca la finestra e si mette a gridare aiuto aiuto al ladro al ladro e con una scusa fece visitare sua moglie da un celebre dottore il quale sentenziò che la cosa era possibilissima trattandosi di un temperamento molto nervoso e prescrisse una cura ricostituente il fatto che le hanno ordinato questa cura l'ha raccontato lei ieri sera alla mamma ci vorrà una diecina di giorni e anche più meglio ho detto io o che hai piacer a star male ha esclamato il professore sorpreso no ma mi piace tanto di stare a roma e poi a far la cura elettrica con tutte quelle macchine deve essere molto divertente oh esclamò la bambina chi sei non sapevo che la signora collalto avesse un bambino io allora le dissi chi ero e le raccontai la mia storia che pare la divertisse immensamente e tutto questo perché per aver fatto il chiasso coi figliuoli del contadino come fanno tutti i ragazzi di questo mondo senza che nessuno ci trovi nulla da ridire fortunatamente la strada era larga e diritta e io vedevo come in sogno sfuggirmi dinanzi agli occhi la campagna intorno di questa visione mi è rimasta un'impressione così viva che posso qui riprodurla come in io invece per quanto avessi non meno appetito degli altri spelluzzicai la mia porzione di baccalà con fare impacciato i sentivo nell'anima lo sguardo fisso acuto della signora geltrude che fin dal primo momento in cui s'era alzato da sedere il barozzo gettando l'allarme contro la minestra di magro uno è federigo barbarossa risposi pronto un altro è galeazzo visconti un altro è il generale radeschi e un altro è siete anche un impertinente ecco tutto andate in classe subito ma tu sei da rinchiudere in un manicomio tu sei un idiota come non ve ne sono mai stati nel mondo il direttore sotto questa valanga di ingiurie reagì e abbassata la testa al livello della sua violenta consorte la guardò negli occhi esclamando ora poi basta e chi sa quanti dolci e e a novembre stamani ada ha pianto e strepitato con la mamma perché dice che non è giusta che anche virginia si sposi stasera a cena poi essendoci una pietanza di stracotto abbiamo messo nei piatti sudici un altro granellino sicché nella giornata sono quindici granellini che sono andati in cucina nel famoso andiamo dunque per ordine la mattina del avevo un triste presentimento come appare dalle righe che scrissi in fretta e furia qui nel giornalino e il presentimento non mi ingannava uscendo dalla camerata mi accorsi subito che qualche cosa di grosso era per succedere ha levato fuori un involto e alzandosi gli occhiali e guardandomi fisso in faccia mi ha detto il defunto signor venanzio maralli era veramente un originale ma a me non sta il giudicarlo e il mio dovere di notaro è di seguire fino all'ultimo le sue volontà testamentarie sieno esse state espresse per iscritto che a voce e un martire dell'altruismo ebbe tutt'altro che piacere e anzi provò tanto dolore e tanta rabbia che licenziò su due piedi la propria domestica cesira degli innocenti magari dopo averla coperta d'improperi perché tra i legati del defunto venanzio maralli ve n'era uno di diecimila lire in favore di lei lo vedi giannino mio quanti dispiaceri quante disgrazie per colpa tua io allora per consolarla le ho risposto sì lo vedo ma se son disgrazie scusa che colpa ma io non avevo per niente l'intenzione di attentare alla vita di collalto e volevo fare semplicemente uno scherzo per esprimere la mia gioia tant'è vero che non è accaduto nulla di male e se la gente che s'è trovata al fatto fosse stata più coraggiosa tutto sarebbe finito in una risata però in questa ridda di tetri pensieri di deduzioni e di induzioni che mi frullava nel cervello un'idea buffa mi si riaffacciava continuamente chi sa perché i compagni della società segreta hanno messo al signor stanislao il soprannome di calpurnio e mi ah rammento che quando riaprii gli occhi mi trovai qui in letto e vidi il babbo che girava in su e in giù e si dava i pugni in testa dicendo è impossibile è impossibile questo ragazzo è la mia disperazione sarà la mia rovina sapevo che egli era uno dei collegiali più ben visti dalla signora geltrude e tutto questo condusse nella mia mente a formular subito un'accusa è stato lui che ha fatto la spia a questa rivelazione il barozzo è rimasto talmente turbato che non ha avuto più parola ed è diventato un pulcino dopo la mia reprimenda ha balbettato signor stanislao mi perdoni perché col suo bel manto e la sua forza impone soggezione a tutti quanti essendo capace di mangiarsi anche una mandra di bovi in un boccone esso è il carnivoro più carnivoro di tutti i carnivori prima di tutto mi son messo d'accordo con angiolino il figliuolo del contadino della zia un ragazzo che ha quasi la mia età ma che non ha mai visto nulla nella sua vita sicché mi sta sempre a sentire a bocca aperta e m'ubbidisce in tutto e per tutto ti voglio far vedere qui sull'aia il serraglio di numa hava gli ho detto vedrai la scena alla quale avevo assistito dal palchetto era stata brevissima ma abbastanza interessante se non altro essa mi aveva dimostrato che l'altra notte la direttrice parlando delle patate non si era rivolta al cuoco come mi aveva fatto supporre la grande libertà di linguaggio adoperato e tutto questo perché a quanto pare l'avvocato maralli gli ha detto che era stato diseredato dal suo zio per colpa mia ma anche se questo fosso vero dico io è giusta mi si debbano dare ora le sgridate per una colpa passata della quale ho già scontata la pena in collegio sempre così sempre ingiustizie e prepotenze capisco ora di non avere qui dentro nessun diritto e può esser sicuro che non avrò mai né una parola né un atto contro il suo collegio glielo giuro e tu imbecille ti fidi dei suoi giuramenti questa parola io la conosco per averla letta più di una volta nel giornale del babbo e so che è una specie di malattia curiosissima che spinge la gente a rubare la roba degli altri senza neanche accorgersene ha avuto invece una coperta da letto di lana gialla e celeste che la zia bettina aveva fatto con le sue mani luisa è rimasta mortificata e io ho sentito che diceva a virginia quella vecchia dispettosa si è voluta vendicare dell'altra volta che venne da noi eccato i dispiaceva molto per l'impiantito della stanza da bagno tutto lucido che era una bellezza ma fortunatamente l'acqua che già vi scorreva come un fiume trovò uno sfogo nel salottino da lavoro dove anche io mi ritirai per non bagnarmi troppo le scarpe e la stessa decisione nello stesso tempo era presa dal babbo di gigino balestra che come avete visto era stato complice necessario nella rettifica recata all'unione nazionale ma il barozzo non fu visto da nessuno in tutto il giorno la sera ricomparve a cena e pareva un altro aveva gli occhi rossi e infossati e sfuggiva gli sguardi curiosi dei suoi compagni special cute di noi della società segreta voglio lasciarla a te mentre io mi prenderò la tua in memoria del gran servizio che mi hai reso vogliamo fare a baratto vediamo se ti sta bene e appoggiata lievemente la mia giacchetta sul letto io quando il facchino è andato via ho tentato di rabbonirla e le ho detto con la mia voce piagnucolosa che di solito fa un grande effetto perché ci si sente il ragazzo che è pentito e quale quello di aver lasciato questo mio istituto a persone indegne di dirigerlo mi credo in dovere di fare osservare alla s v che non è esatto quel che si afferma nel detto articolo dove è scritto che l'avvocato maralli mio cognato è miscredente vorrei sbagliare ma per me l'interrogatorio del cuoco e dello sguattero è tutta una commedia come sicuro prendiamo a considerare la faccenda dal momento in cui il cuoco accortosi che tu avevi assistito alla preparazione della minestra di magro alla casalinga qui la signora merope si è fatta pallida pallida ed ha chinato la testa la mamma ha cominciato a spruzzarle il viso con l'aceto e piangeva e singhiozzava il babbo si è alzato per andare a prendere una lanterna che furia d'andare a cercare quella bambina nemmeno se fosse stata un oggetto di valore in così dire ho dato una buona dose di bacchettate sul groppone del maialino che ha incominciato a grugnire come un disperato mentre il pubblico rideva a più non posso giannino anche questa è opera tua già appunto risposi virginia crede sempre che ci sia un ladro sotto il letto e ho pensato che non le sarebbe parso strano di trovarcene uno almeno per una volta ma fu un attimo capii subito che cecchino non sapeva regolar l'automobile in nessuna maniera né frenarla né fermarla suona suona mi diceva come se il sonare la tromba potesse influire sul meccanismo i pare che stasera abbia gli occhi più neri la signora geltrude lo guardò e schiuse le labbra in modo ch'io capii benissimo che era per dargli dell'imbecille ma si ritenne per paura dello spirito di suo zio fortunatamente di lì a poco il treno si fermò e sentii gridare il nome del paese al quale ero diretto io volli scendere alla svelta giù per la scaletta di ferro ma mi tremavano le gambe e all'ultimo scalino inciampai e caddi in ginocchio mi son guardato bene dal chiedere al povero cecchino bellucci i dieci pennini nuovi e il lapis rosso e turchino che avevamo scommesso e che gli avevo vinto gennaio il signor venanzio gli aveva detto che ero stato io che lavevo guarito dandogli le lenti d'ambrogio e ambrogio poi gli aveva raccontato d'essere stato guarito pure da me per avergli dato le lenti del signor venanzio virginia dà ragione al babbo e ha detto che il maralli è quel che si può desiderare di meglio e che lei giacché s'è presentata l'occasione d'accasarsi non se la vuol lasciare scappare anche io avrei piacere che questo sposalizio si facesse perché così ci sarà un altro pranzo dì nozze e chi sa quanti dolci e quanto rosolio questa rettifica l'abbiamo combinata insieme e ora prima di andare a letto l'ho ricopiata perbene in certi fogli di carta che mi ha dato gigino e nei quali mi ha raccomandato di scrivere da una parte sola perché dice che quando si scrive per la stampa sì deve far cosi ma non basta la polemica fra l'unione nazionale e il sole dell'avvenire sì inacerbì al punto che non bastando più tutte le male parole del vocabolario elettorale italiano tanto per passare il tempo con un bastoncino una gugliata di refe e uno spillo ritorto mi son fabbricato una lenza e mi son divertito a pescare nella mia catinella certi pesciolini ritagliati nella carta è un fatto che a esser buoni e a non dir bugie ci si guadagna sempre ora penserò a fare il regalo a mio cognato perché se lo merita gennaio ed è colpa mia se i loro medici per questo fatto hanno riscontrato nel primo un caso disperato e nel secondo una nevrastenìa acuta è un'ora che son chiuso in camera mia ma l'orologio era molto duro e non s'è tritato bene meno il cristallo che si è stritolato subito in mille bricioli osservino signori ho detto come loro vedono l'orologio della signora marinella non è più riconoscibile a queste parole la zia bettina si è cambiata a un tratto è diventata rossa come il tacchino della contadina e ha detto balbettando zitto i prometti di non dir niente a nessuno di quel che è successo in queste pagine dove confido tutti i miei pensieri una grande notizia una notizia strepitosa che dimostra come i ragazzi anche quando fanno del male in fondo lo fanno sempre a fin di bene intanto io guardavo bianchino il vecchio barboncino che è così caro alla zia bettina e alla finestra della villa il vaso di dìttamo al quale ella è così pure affezionata il maralli era piuttosto allegro e ho sentito che diceva ha detto al notaro che sarebbe stata una cosa lesta e questo capirai è un buon segno perché vuol dire che ci saranno pochi legati uscendo ho incontrato gigino balestra al quale ho raccontato della sgridata avuta ed egli mi ha detto tutto meravigliato ma se l'avvocato maralli anzi dice che è stato lui che ha consigliato suo zio a lasciar tutto ai poveri come e io ho raccontato l'affare del buco nell'armadietto e tutti hanno applaudito dicendo che quel posto d'osservazione era importantissimo e poteva essere di molta utilità per tutti ma che bisognava prima accertarsi che stanza fosse quella dalla quale venivano le voci del direttore e della direttrice e cominciò a voce bassa nella quale si sentiva concentrata una rabbia tanto più terribile in quanto doveva essere repressa ah non rispondi eh pezzo di mascalzone tu non vuoi convenire eh delle tue prodezze febbraio iersera appena i miei piccoli compagni si furono addormentati saltai su nel mio armadietto richiudendo lo sportello per di dentro e levato il mattone aprii il mio finestrino vi ficcai la testa e appiccicai l'occhio al buchino fatto ieri notte nella tela in cui è effigiato il compianto professor pierpaolo pierpaoli incominciò a mugolare o dio o dio o dio che diamine mai m'è accaduto non ci veggo più ah ho capito questa è una conseguenza dello spavento di ieri vuol dire che sono ammalato grave e anche questa è una novità che mi ha fatto piacere perché spero di trovarmi spesso insieme col mio buon amico e magari di mangiar qualche volta insieme qualche pasticcino nel suo bel negozio però quando non vede il suo babbo che è socialista ma che in quanto a pasticcini li vorrebbe tutti per sé carlo nelli che sentì dètte in un'altra risata più clamorosa della prima ripetendo ah questa è bella questa è proprio graziosa io tutto contento presi nell'ingresso il candelliere con la candela accesa che avevo già preparato e ritornato accanto all'avvocato maralli glielo misi nella sinistra dicendo mi consideravano un amico grande come loro e mi avrebbero ammesso nella loro società segreta che si chiama uno per tutti e tutti per uno la sorveglianza speciale è durata fino a ieri sera e la o e di dicembre gran bella cosa per un ragazzo avere delle sorelle grandi che piglian marito io tutto contento ho preso il giornalino e ho mostrato a mia sorella le figure ma ho proibito a tutti di leggerlo perché voglio che i miei pensieri rimangano segreti però nonostante la mia proibizione a un certo punto virginia ha esclamato ah guarda qui c'è il nostro sposalizio di san francesco al monte e mi ha dato un panino gravido col prosciutto e un involtino di confetti l'ho sempre detto io ada è la migliore di tutte e io le voglio molto bene perché lei compatisce i ragazzi e non li infastidisce con tante prediche inutili queste parole mi spaventarono ma la paura mi passò subito perché di lì a poco ero nelle braccia della mamma e di ada piangente e felice non dimenticherò mai quel momento e se i babbi sapessero quanto bene fa all'anima dei figlioli il trattarli così affettuosamente piangerebbero anche loro con essi quando c'è l'occasione di farlo ho parlato con gigino balestra anche di un altro importante argomento dei pasticcini vedi se puoi passare domattina dal negozio verso le dieci il babbo a quell'ora ha una adunanza per le elezioni ti aspetto sulla bottega e noi ci frenammo ancora resistendo finché ci fu possibile ma la risata ad un tratto ci scappò via dal naso in un sordo grugnito e ci ritirammo più in fretta che ci fu possibile in quella ristrettezza nell'armadietto scendendo poi giù nella camerata proprio così sono stato mandato via dal collegio pierpaoli e questa è certamente una gran disgrazia ma sono finalmente in casa mia e questa è una grandissima fortuna e si vedeva dovunque un grande affaccendarsi a pulirsi la bocca col tovagliolo per nascondere alla meglio l'ilarità che aveva invaso tutti com'era ridicolo povero signor stanislao con quella ciarpona nera avvoltolata intorno alla zucca completamente pulita in quel momento l'animo mio fu vinto da quella cupa disperazione che in certe avventure provano anche gli eroi più valorosi come robinson crosuè i cacciatori di capigliature e tanti altri scattò e tendendo una mano verso di me esclamò canaglia ridi anche eh al frutto delle tue canagliate e c'era in queste parole tale accento di odio che tutti si son voltati a guardarlo e il notaro gli ha detto sì calmi signor avvocato egli parve offendersi e mi venne sulla faccia esclamando lo ridica imbecille ripetei io egli si morse un dito e si allontanò tutto stizzito mentre io gli dicevo e poi le ho detto anche di quando le trovai nel cassetto della toeletta un vasetto di pomata rossa con la quale mi tinsi le gote e lei s'arrabbiò tanto e mi dette perfino uno schiaffo perché c'era presente la sua amica bice rossi che era una ragazza pettegola e non le sarebbe parso il vero d'andare a dire che mia sorella si tingeva molte altre cose avrei potuto dire intorno al leone ma siccome pietrino seguitava a berciare sull'albero che pareva lo scannassero mi sono affrettato a passare al coccodrillo e io come s'era stabilito con cecchino uscii e andai difilato alla banca d'italia dove aspettai fuori del portone poco dopo eccoti l'automobile del bellucci lo scioffèr discese e quando fu entrato nella banca a un cenno di cecchino montai su e mi misi a sedere accanto a lui e del resto cara maria bisogna consolarsi nel pensare che tutte le disgrazie non vengono per nuocere guarda quella toccata a me per esempio se giannino non mi tirava una pistolettata in un occhio io non sarei stato così pietosamente ospitato e assistito in questa casa non avrei avuto modo forse di apprezzare tutta la bontà della mia virginia sicché stamani dopo il fatto della pianta di dìttamo appena mi è venuto l'idea del serraglio mi son subito ricordato dei pentolini di tinta degli operai che avevo visto ieri alla fattoria e ho detto fra me che avrebbero potuto far comodo come difatti mi sono stati molto utili lei ha proprio ragione sì è cattivo dovrebbe esser grato invece ai professori che son così buoni ma ora ha promesso di correggersi dio voglia che la lezione gli frutti staremo a vedere speriamo bene perché anche la burla più innocente può causare a volte delle complicazioni straordinarie che neppure a esser grandi si saprebbero immaginare iersera dunque appena ambrogio ritornò al suo solito tavolino e si mise le lenti sul naso fece un atto di meraviglia non solo l'ha visto ma prima hanno discusso a lungo lui e il babbo se conveniva di farlo e da ultimo hanno deciso di sì perché come ha detto il maralli il suo zio nel testamento stesso dichiara che lascia eredi i poveri in ossequio alle idee del nipote a colazione apparve in refettorio il signor stanislao e non so come si facesse tutti quanti a non scoppiare in una clamorosa e sonora risata si sentiva bensì qua e là qualcuno che malgrado tutti gli sforzi sghignazzava fortuna che quando ci sono dei rinfreschi in casa io ho la precauzione di farmi sempre la parte prima che incomincino dicembre ora caro giornalino ti lascio perché domani è il primo dell'anno e devo scrivere una lettera ai miei genitori per chieder perdono delle mie mancanze di quest'anno e promettere per l'anno novo d'esser bono studioso e ubbidiente servendosi di questa sua amicizia egli spera di poter penetrare nel salone del ritratto di pierpaolo e fare una cosa che se riesce avrà un effetto straordinario sui tre spiritisti e poi e poi ebbene bisogna che riconosca che questa volta la zia bettina si è condotta molto bene ella deve aver capito di avere sbagliato perché ha accettato il mio consiglio e se ne va di corsa a casa sua a prendere i diamanti per luisa che sarà felicissima e tutto per merito mio portate via questo demonio e fategli preparare la sua roba che se dio vuole tra poco ce lo leveremo di torno portatemi qui il balestra il bidello mi accompagnò in camerata mi fece rivestire degli abiti da borghese che avevo quando entrai in collegio detto ah forse anche tu hai la mia malattia e io parlando col naso più che mai sissignora forse ha seguitato la marchesa fai anche tu la cura del professor collalto e io daccapo sissignora da principio muscolo non capiva e non capiva nulla neppure il betti proprio come l'altra volta quando gli messi la pece sotto i calzoni che gli rimasero attaccati sulla panca ma poi il professore lesse i versi e diventò una tigre andò subito dal prèside il quale al solito venne a fare giornalino mio rieccoci daccapo chiusi in camera e forse dio non voglia condannati alle minestre di capellini i hanno detto che sono cattivo per aver fatto spaventare virginia si sa è sempre la medesima storia anche se ho la disgrazia di avere una sorella che non riconosce un'anguilla da una vipera la colpa dev'essere sempre mia e quale signor giovanni stoppani nella mia qualità di pubblico notaro incaricato di dare esecuzione alle disposizioni testamentarie del defunto signor venanzio maralli mi pregio ricopiare qui il paragrafo due di dette disposizioni che la riguardano personalmente starai lì in prigione finché non viene a ripigliarti tuo padre ha detto la zia bettina e ha chiuso la porta di fuori a chiave dopo poco ho sentito la contadina che è venuta a far rapporto di tutto quel che ho fatto sull'aia s'intende esagerando ogni cosa il dottore aveva ragione a dire che ho la pelle dura son completamente guarito e per di più tutti hanno verso di me mille attenzioni e mille riguardi ieri ho sentito il babbo che diceva alla mamma proviamo a trattarlo con dolcezza a pigliarlo per il suo verso la voce con la quale mia sorella ha detto queste parole era così affettuosa che mi sarei messo a piangere per la commozione ma il piacere di possedere finalmente una bella scatola di tinte di quelle complete come la desideravo da tanto tempo più tardi la direttrice mi disse sei un sudicione e un malvagio sudicione perché hai sporcato il muro e malvagio perché offendi le persone che cercano di farti del bene correggendoti chi hai voluto indicare come tiranni sentiamo ricordo perfettamente che tagliai con un temperino i lenzuoli del letto in tante strisce che le annodai insieme che le fermai da un lato a una gamba del tavolino e che afferrandomi ad esse mi calai arditamente fuor della finestra allora mi ha abbracciato e baciato e poi ha detto il professor collalto è molto bravo è uno specialista e vedrai ci guarirà tutti e due di non potere quando sarò morto risuscitare per assistere all'apertura del testamento rimorirei dal ridere è tornato ambrogio ma tutte spese giustificate e tutte regolarmente registrate qui nel libro d'entrata e uscita che costa una lira e dal quale risulta il seguente stato di cassa e davano in giro certe occhiate torve che parevan proprio poliziotti alla ricerca di qualche bandito intanto si diceva che la direzione aveva diramato telegrammi a destra e a sinistra avvisando le autorità di tutti i paesi vicini dando i connotati del fuggiasco mentre era aperta una severissima inchiesta e per questa cosa mi ha fatto rapporto lo vedi ha gridato il babbo mettendomi la lettera del prèside sotto il naso lo vedi non si finisce di rimproverarti di una birbonata che ne vien fuori un'altra peggio sicché avremo la minestra col brodo rosso eh no molto probabilmente in settimana lo sguattero non si accorgerà affatto del colore che aumenterà gradatamente giorno per giorno e se n'avvedrà solo il cuoco il venerdì mattina quando si disporrà a manipolare la sua famosa minestra alla casalinga lui dimmi gli dissi rapidamente perché il signor stanislao si chiama calpurnio il michelozzi mi guardò trasecolato come disse ma non sai quel che è successo non sei stato chiamato tito barozzo al quale ho raccontato la cosa mi ha risposto chi sa in ogni modo questa è una faccenda secondaria la questione principale è che si presentano dinanzi al nostro immediato avvenire di infelici collegiali per stabilire se nella fuga il barozzo aveva avuto dei complici tra i suoi compagni o nel personale addetto al collegio c'era in giro anche la notizia che la direttrice appena scoperto il fatto si era ammalata d'un'eruzione nella pelle ed era dovuta tornare a letto ci vorrebbe dell'anilina ha detto il del ponte ci penso io a procurarla ha aggiunto carlo pezzi ne ho vista nel gabinetto di chimica benissimo domani allora principieremo la prova e ci siamo separati dandoci la mano quello che la stendeva diceva tutti per uno e l'altro stringendo la mano rispondeva uno per tutti compresi quelli della famosa minestra di magro fatta con la rigovernatura dei nostri piatti e quel che è peggio di quelli del signor stanislao e della signora eltrude febbraio se montassi lassù fu un lampo assicuratomi con un'occhiata che nessuno badava a me saltai sulla scaletta di ferro mi arrampicai su e mi misi seduto nella garetta col ferro del freno tra le gambe e le braccia appoggiate sul manubrio del freno ora ci arrivava ma occorreva una lunghezza maggiore per farne ritornar giù una parte dopo averla fatta passare sulla sbarra che era nel mezzo alla finestra i cavai anche le mutande delle quali feci altre strisce che aggiunsi alle altre dunque a mezzogiorno in punto tutti i ventisei convittori del collegio pierpaoli erano come al solito seduti intorno alla tavola del refettorio in attesa del pranzo qualcuno però scommetto che lo saprei fare anche io come per esempio quello delle uova di ingoiare una spada e di prendere in prestito dalle signore un orologio e poi pestarlo in un mortaio e farlo sparire può essere sicuro ho risposto io ma tu devi stare zitto perché mentre si dà la spiegazione delle bestie feroci è proibito al pubblico di interrompere perché è pericoloso quest'altra belva che è qui accanto è la tigre del bengala che abita in asia in affrica e in altri luoghi dove fa strage degli uomini e anche delle scimmie andiamo via esclamò mia sorella non bisogna poi esagerare giannino non voleva certo mancar di rispetto a tuo zio non è forse mancar di rispetto a mio zio il dire che mi ingannava regalandomi dei tappeti coi colori falsi sarebbe come se dicessi a te che hai le gote tinte col rossetto questi curiosi e intelligenti animali hanno il brutto vizio di scimmiottare tutto quel che vedono fare agli altri e questo è appunto il motivo per cui i naturalisti hanno messo loro il nome di scimmie bertuccia fate una riverenza a questi signori il defunto mi disse che tu eri la disperazione de tuoi parenti ora però sono diversi giorni che sono buono ho detto io meno male guarda dunque di non usar male del denaro che ti consegno forse il defunto signor maralli lasciandotelo senza alcun vincolo e nessuna vigilanza ha voluto darti una prova di grande stima e di grande fiducia pare che il babbo visto che mi son corretto dal miei difetti abbia intenzione di mettermi un maestro in casa per farmi poi pigliar l'esame regolare a fìn danno speriamo bene il suo canarino che aveva allevato lei il suo bel gatto bianco e nero che aveva trovato e raccolto per la strada lei stessa quando era piccino il vaso di vetro di venezia che era il ricordo di una sua amica d'infanzia che è morta l'anno passato invece di darsi sempre laria di tiranni ché tanto non giova a niente il giorno dopo cioè il giorno seppi dell'arrivo di gigino balestra anche lui mandato via dal collegio per l'affare della grande congiura del febbraio data memorabile nella storia dei collegi d'italia e forse che ne avevano fatto i compagni della società segreta stanislao chiamò con voce più alta la direttrice nessuno rispose allora il cuoco alzò la voce verso il ritratto pierpaolo pierpaoli gli spiriti punitori hanno forse portato il nostro povero direttore però la signora olga che è una persona molto istruita e che scrive i libri ha detto che la vittima era da compiangersi ma che era stata una disgrazia e io ho aggiunto subito sicuro e una disgrazia voluta perché se l'avvocato fosse stato fermo come dicevo io non avrei sbagliato la mira ma non voglio scrivere di quel che abbiamo progettato e complottato dirò solo che se quel che abbiamo pensato di fare riuscirà noi saremo finalmente vendicati di tanti bocconi amari che abbiam dovuto ingozzare e certamente le spie erano almeno due una dei ragazzi grandi che aveva compromesso mario michelozzi carlo pezzi e maurizio del ponte e una dei piccoli che aveva compromesso me e gigino balestra è appena giorno ho letto quasi tutta la notte che scrittore questo salgari che romanzi altro che i promessi sposi con quelle descrizioni noiose che non finiscono mai rivelazioni essi dèttero in una grande risata e il cuoco presa la parola disse indirizzandosi al signor stanislao la mi scusi signor direttore ma le par possibile che si faccia tutto questo perché quei due poveri ignoranti capissero qualcosa ho preso un pezzo di legno poi col temperino vi ho fatto le punte da tutt'e due le parti e vi ho legato uno spago nel mezzo fatto questo mi sono avvicinato al maialino gli ho fatto aprir bocca e vi ho introdotto dentro arditamente il pezzo di legno seguitando la mia spiegazione giornalino mio caro sai che cos'era che aveva fatto tanta paura a mia sorella e aveva messo sottosopra il vicinato un semplice vestito vecchio del babbo ripieno di innocentissima paglia non lo so anderò per il mondo che è così grande e dove io sarò libero e non soffrirò mai che nessun mio simile ardisca umiliarmi come hanno ardito il mio tutore e il direttore del collegio le signorine mannelli si svennero le altre si dettero a urlare le mie sorelle si messero a piangere come fontane carlo nelli si precipitò sul suo cappello ringhiando assassino mentre il babbo sostiene che in fondo è un buon diavolo che bisogna andar coi tempi e che il maralli si va facendo una buona posizione e che finirà certamente deputato ottobre ah giornalino mio che peso mi son levato dalla coscienza salto e ballo per la stanza come un pazzo dall'allegria l'avvocato non è morto e non c'è neanche pericolo di morte che giornata eterna ho sentito il rumore della carrozza che portava via gli sposi poi la voce di caterina che cantava la solita canzonetta della gran via mentre metteva a posto i piatti là sulla spiaggia che si vede remota dove non andava mai nessuno perché il babbo non me li trovasse ché altrimenti me li avrebbe sequestrati naturalmente la mia esclamazione è stata un lampo di luce per tutti ah ha gridato l'avvocato maralli imbestialito il michelozzi mi ha detto stasera tieni pronto mentre tutti dormiranno noi ci occuperemo del riso e rideremo febbraio mentre la mia famiglia era andata ad accompagnare alla stazione la signora erope novembre insolito son corso nella stanza d'ingresso dove l'ho trovata insieme alla mamma e tutte e due stavano commentando una lettera che tenevano in mano guarda giannino mi ha detto subito la mamma questa lettera è per te e allora ho osservato subito perché l'avete aperta oh bella io sono la tua mamma e ho diritto credo di vedere chi ti scrive ma però è stata anche una bella soddisfazione per me il raccontare a tutti quelli che son venuti a farmi visita questa mia avventura descrivendo la nostra corsa vertiginosa che faceva ripetere a ciascuno è stata una vera e propria corsa alla morte come quella di parigi il fatto è che da quando ho tutti questi quattrini non sono più io ho la testa piena di pensieri di preoccupazioni di paure stanotte non m'è riuscito di chiuder occhio il capostazione mandò subito un facchino a verificare la garetta dove avevo viaggiato e saputo che non c'era il vetro mi fece aumentare la contravvenzione di ottanta centesimi come se l'avessi rotto io ieri dopo scuola ho fatto i balocchi con maria e l'ho trattata molto bene adattandomi a giuocare tutto il giorno con la sua bambola che è molto bella ma è anche parecchio noiosa ed io prudentemente mi ritirai lasciando i due coniugi pacificati ad un tratto da un comune sentimento di timore a fantasticare intorno al mugolìo del compianto fondatore di questo malaugurato collegio aveva ospitato un suo zio molto malato e molto ricco straordinariamente ricco del quale egli sarebbe stato il naturale erede se il nostro valoroso compagno non fosse fedele seguace dei nostri princip contro ogni privilegio capitalistico in questo punto molto importante per la riuscita dell'esperimento dovendo io spengere con un colpo della mia pistola la candela fui distratto improvvisamente da due grida carlo nelli avendo a un tratto riconosciuto nelle mani dell'avvocato maralli il proprio cappello ogni tantino mi svegliavo di soprassalto perché mi pareva sempre che venissero i ladri a rubarmi le mie mille lire o il babbo a domandarmi di dove provenivano ciò che per me in fondo rappresentava lo stesso pericolo di perderle ietà erdono i pento di tutto non lo farò più misericordia dell'anima mia a un tratto nel silenzio tragico di quel momento s'alzò una voce tremula che diceva pierpaolo pierpaoli possiamo riaccendere il lume dopo che giugurta ebbe fatto torturare e uccidere il cugino profuse oro a destra e a sinistra perché il misfatto fosse taciuto ma il tribuno caio memmio manifestò dinanzi al fòro fortunatamente questo atroce supplizio durò poco perché ogni desiderio mi sparì come per incanto dallo stomaco appena scoprii la ricetta con la quale il cuoco del collegio faceva la sua ottima minestra di magro e quando son tornate ho sentito che dicevano fra loro hai visto aveva un altro fazzoletto mio e l'ampolliera d'argento ma io mi domando come avrà fatto a portar via l'ampolliera dove se la sarà nascosta pareva che gli avessi ammazzato tutti i figliuoli e tutte le bestie invece di cercare come facevo io di istruire que villani tentando di far entrare in que cervellacci duri delle spiegazioni sulle cose che non avevano mai visto e quando ha fame non porta rispetto a nessuno ma non è tanto feroce come altre belve che ammazzano la gente per puro divertimento esso invece è un animale di cuore e si racconta anche nei libri che una volta trovandosi egli a firenze di passaggio e ora caro giornalino mio ti chiudo e mi accingo a separarmi da te per qualche giorno ma son contento perché tu mi aiuti a compiere una buona azione e a far rifulgere la verità contro tutte queste invenzioni tendenziose come le chiama il mio amico gigino balestra noi collegiali siamo ventisei in tutti otto grandi dodici mezzani e sei piccoli io sono il più piccino di tutti si dorme in tre camerate una accanto all'altra si mangia tutti in un gran salone due pasti al giorno e la mattina il caffè e latte col pane inzuppato ecco qua il cacciatore aspetta che il coccodrillo faccia uno sbadiglio ciò che gli succede spesso dovendo vivere sempre sulle sponde del nilo dove anche una bestia finisce per annoiarsi e allora ficca il suo dardo nell'enorme bocca dell'animale anfibio che naturalmente si affretta a richiuderla ma mamma non hai visto che oltre all'orologio aveva anche un ciondolo preciso al tuo è una cosa strana e son salite tutte in camera della mamma per pigliar l'orologio ma l'orologio non c'era perché l'avevo preso io l'altro giorno per fare i giuochi di prestigio nel giardino e io a ora a era dicembre sono due giorni e due notti che i miei genitori sono partiti e non ho fatto altro che pensare alla bicicletta questa volta sono proprio sicuro d'acchiapparla sì abbiamo fatto quel giuoco del signore e dello schiavo per questo ho dovuto travestirla da mulatto e io che facevo il padrone che l'abbandonava l'ho lasciata sola laggiù poi viene la fata che la conduce in un palazzo incantato e lei diventa non si sa come la più potente regina della terra e suo marito fin dal loro ritorno dal viaggio di nozze che fecero quando prese fuoco il caminetto nel salotto da ricevere vennero ad abitare questo quartiere che è molto comodo e centrale dopo neanche cinque minuti eccoti la zia bettina che apre la finestra di camera e incomincia la sua scena patetica col dìttamo oh mio caro come stai oh poveretto guarda un po hai una fogliolina rotta sarà stato qualche gatto qualche bestiaccia dopo aver letto quello che avevo scritto il maralli mi ha fatto una carezza e poi mi ha detto senti giannino mi devi fare un gran piacere me lo prometti io gli ho risposto di sì bene ha ripreso il mio cognato tu devi permettermi di strappare dal tuo giornalino queste pagine esagerando come fa sempre lei e portando alle stelle la rassegnazione della povera vittima così chiama lavvocato che rimarrà privo di un occhio per tutta la vita e intinta la penna dalla parte del manico nell'inchiostro rosso piano piano perché il betti non sentisse gli ho scritto sulla goletta questi versi tutti fermi tutti zitti che se vi vede muscolo siete tutti fritti ecco dunque quel che è successo in queste ventiquattr'ore ieri fin dalla prima mattina in tutto il collegio ci fu un gran movimento e un gran chiacchierare sottovoce ed anche un estraneo avrebbe capito subito che qualcosa di straordinario doveva essere avvenuto gigino balestra mentre scrivo è là nel suo lettuccio che mi guarda e sorride oggi durante l'ora di ricreazione c'è stata l'elezione del presidente della nostra società segreta io mi sentii tutto un rimescolìo dentro l'anima e il corpo e in un baleno mi andò via tutta la vanità d'essere stato un eroe mentre mi saliva un nodo alla gola e pallido come un morto ripetevo dentro di me oh povero cecchino oh povero cecchino guardino signori questo terribile anfibio che può vivere tanto nell'acqua che nella terra e che abita sulle sponde del nilo dove dà la caccia ai negri e ad altri animali facendoli sparire nell'enorme bocca come se fossero piccole pasticche di menta questo ponte si chiamava anticamente molvius e anche mulvius e v'è pure chi lo chiamava milvius ma il nome che ha ora è forse una corruzione dell'antica denominazione molvius nome che deriva probabilmente dal colle che gli sovrasta di faccia e che tra parentesi mi eran diventati corti ma larghi prova manifesta che il regime del collegio pierpaoli fa allungare i ragazzi ma non li ingrassa e preparare la mia valigia come fo a mettermi in riposo se ho bisogno di lavorare per vivere e come farò io disgraziato a smettere di fumare se non ho mai fumato in vita mia neppure una sigaretta in una piccola stanzetta che serviva per pulire e assettare i lumi a petrolio ve n'erano due file da una parte e in un angolo una gran cassetta di zinco piena di petrolio e cenci e spazzolini su una panca che felicità su quella doppia corda mi arrampicai su fino alla finestra dove mi riescì di accoccolarmi alla meglio e salutai il cielo che mai mi era parso così limpido e così bello come in quel momento ma oltre alla bellezza del cielo che scorgevo al disopra di me mi commosse l'animo un grato odorino di soffritto che veniva dal di sotto cosa insopportabile perché l'andare a frugare nella roba degli altri è proprio un modo di procedere degno della russia e nella mia trovò la penna col cannello tinto di rosso mentre la zia vedendo che il dìttamo seguitava a crescere continuava a urlare ah oh oh uh il bastoncino ha trovato un intoppo nella terra del vaso e siccome io lo spingevo con forza per vincere il contrasto è successo che il vaso si è rovesciato fuor della finestra ed è caduto rompendosi a miei piedi ah sì ha risposto la signora olga e se l'è riposto in seno mentre virginia che le stava di dietro faceva dei cenni con le mani alla mamma che non capiva niente quando poi la signora olga se n'è andata virginia che ha sempre il vizio di chiacchierare e di ficcare il naso nelle cose che non le appartengono ha esclamato per me è un piacere di sentirmi così stimato dai ragazzi più grandi e di godere tutta la loro fiducia mentre gli altri ragazzetti della mia classe non son considerati nulla e non li guardano neppure il babbo invece sostiene che il maralli è un ottimo partito per virginia sotto tutti gli aspetti perché è un giovane molto avveduto e che farà carriera e che bisogna adattarsi ai tempi molto più che oggi l'essere socialista non è una cosa brutta come venti anni sono infatti l'ho smontato e ho spiegato a maria come stavano le cose ed ella si è interessata alla spiegazione ma dopo quando ha visto che gli occhi della bambola erano rimasti storti e non si chiudevano più si è messa a piangere come se le fosse accaduta una disgrazia sul serio come sono sciocche le bambine tutti splendidamente rilegati con certe dorature bellissime e che lui non leggeva mai finalmente il direttore mi domandò a bruciapelo con accento severo voi giovanni stoppani la notte dal al siete uscito verso mezzanotte dalla vostra camerata e non vi avete fatto ritorno che dopo un'ora circa a casa risposi a casa a quale casa a casa mia dal babbo dalla mamma e dall'ada e come fai a prendere il treno non prendo treno vo a piedi c'è l'angolo di una pagina un po abbruciacchiato ma lo scritto e l'illustrazione sono rimasti intatti e io caro giornalino mio sono felice di riaverti intero così con tutti i miei sfoghi buoni o cattivi belli o brutti spiritosi o stupidi ch'essi sieno secondo il momento ma io invece quando il notaro è uscito sono entrato in camera e presa la trombetta ho gridato al signor venanzio non dia retta al dottore lei si è impaurito perché non ci vedeva più coi suoi occhiali ma si tratta probabilmente di un indebolimento di vista provi questi d'ambrogio che sono più forti dei suoi marameo ho detto fra me e son salito a prepararmi la valigia con caterina perché da me solo col braccio malato non posso ho messo tutto quel che mi può occorrere a roma vorrete aiutarmi è l'ultimo atto di solidarietà fraterna che chiedo ai miei compagni della società segreta figurati allora sta bene attento ebbene ora sono andata a vedere nel mio cassetto e me ne manca proprio uno sfido è il fazzoletto che presi l'altro giorno per fare il gioco di prestigio in giardino e che consegnai a marinella con dentro l'orologio della mamma infine siccome per rallegrare la scena mancava la scimmia con lo stesso colore ho tinto la faccia di pietrino che appunto stava berciando e sgambettando come una bertuccia torno ora da ponte molle dove sono stato in tranvai con luisa le ho domandato perché si chiama ponte molle ma lei non lo sapeva e allora ci siamo rivolti a un uomo di lì il quale ha detto ma l'esperienza purtroppo mi avvertiva che i piccini di fronte ai più grandi hanno sempre torto specialmente quando hanno ragione a che pro difendersi il direttore avrebbe detto che quelle che io narravo eran fandonie malignità e calunnie di ragazzi e mio padre avrebbe creduto certo più a lui che a me e poi sarebbe anche una buona occasione per rendere un servizio al mio cognato dopo che sia pure senza volerlo gli ho fatto perdere l'eredità di suo zio sulla quale egli faceva tanto assegnamento voglio andar subito a trovare il mio amico gigino balestra che s'intende molto di questioni elettorali per sentire il suo parere mario michelozzi ha detto io ho un'idea se mi riesce di procurarmi i mezzi per metterla in esecuzione ve la comunicherò e domanderò l'aiuto del nostro bravo stoppani ora voglio andare a chiedere due lire al signor venanzio me le darà ho preso il momento buono mia sorella è fuori il maralli è nel suo studio e io ho afferrato la trombetta l'ho ficcata in un orecchio al signor venanzio e gli ho gridato per piacere mi prestereste due lire il mio pensiero considerando i miei casi corse ai tempi delle cospirazioni quando i patriotti italiani marcivano nelle prigioni piuttosto che dire i nomi dei congiurati ai tedeschi e mi sentivo pieno d'allegria e avrei voluto magari che la prigione fosse stata più stretta e magari anche umida e con qualche topo ora si fa così mormora egli con gli occhi sfavillanti di sdegno e alzatosi in piedi girando lo sguardo intorno ai compagni esclama con la sua voce energica ragazzi nessuno mangi questa minestra rossa essa è avvelenata cerca di divertire maria mentre siamo fuori e abbi giudizio io dunque dopo aver fatto con lei da cucina e qualche altro giuoco tanto per contentarla essendomi seccato a queste stupidaggini da bambini le ho detto dal coraggioso presidente della società uno per tutti e tutti per uno sconvolge addirittura la signora geltrude che resta li per qualche minuto confusa senza poter nulla rispondere ma infine l'ira sua terribile esplode in questa frase piena di recondite minacce tu tu e piango e rido e tremo non so perché né di che e stento quasi a scrivere qui questo importante avvenimento della mia vita nella paura che sia risaputo ma no oramai in queste pagine ho confidato ogni mio atto e ogni mio pensiero accanto al salottino da lavoro della sora matilde c'è la sua stanzetta da bagno io dunque vi entrai e salito su una sedia aprii la cannella dell'acqua fredda poi afferrai il gatto per il collo e lo tenni un pezzo con la testa sotto la doccia mentre esso si divincolava come se avesse le convulsioni dopo pranzo caterina ha acceso i lumi in quella stanza e mia sorella è scesa giù e si è messa a sonare e cantare la solita romanza che canta sempre e che comincia nessuno ci vede nessuno ci sente a un tratto ha dato un grand'urlo ah una vipera uh difatti ho avuto la cassaforte e ho dato il resto cioè centosessantotto lire oltre le ottantadue che avevo già date ma ora son contento perché il mio capitale è al sicuro e non c'è più paura febbraio si decise a diseredarlo lasciando il vistoso patrimonio ai poveri della città e di questo seguitava a dire l'unione il nostro avversario che vorrebbe ora apparire un eroe del disinteresse tutti i piatti sudici di ieri gli domandò a un certo punto il cuoco dove gli hai messi lassù su quell'asse come mi diceste voi benone ora rigovernali nella solita caldaia dove hai rigovernato ieri e ier l'altro ché l'acqua calda dev'essere al punto giusto e poi risciacquali come le altre volte nell'acqua pulita trenta quintali di patate cioè trenta volte cento chilogrammi ovverosia tremila chilogrammi che è quanto dire centoquindici chilogrammi per ogni stomaco i faceva stizza di veder la casa in iscompiglio per una cosa da nulla il fatto è che mi è toccato di smetter di mangiare per andare a far vedere in che posto avevo lasciato maria era una vergogna sentire quello che dicevano di me ooooh di meraviglia e un mormorio generale si leva nel quale son ripetute queste parole l'è rossa la signora geltrude che gira qua e là dietro le nostre sedie si ferma ed esclama sorridendo si capisce ci sono le barbabietole rosse non vedete l'unto quand'ebbe tirato su l'ultimo piatto lo sguattero esclamò immergendo la mano nella caldaia che brodo si taglia col coltello benone disse il cuoco comparendo sull'uscio della cucina gli è come deve essere per la minestra bel modo di correggere i ragazzi che son perseguitati dalla disgrazia e dalle circostanze impreviste è colpa mia domando io se stamani il collalto ha ricevuto un telegramma ed è dovuto partire insieme alla luisa col treno delle sei invece di trattenersi la sera come era stato stabilito prima a queste parole i baffi del signor stanislao incominciarono a ballare una ridda infernale ah sangue di un drago tu ardisci rispondere così al direttore in prigione in prigione march per non svegliare i miei compagni ah giornalino mio quante cose ho da scrivere e che cose ma andiamo per ordine e cominciamo dal fatto meraviglioso strabiliante della minestra di magro di ieri ieri sera erano appena due ore che dormivo saporitamente quando fui svegliato da urla tremende come se la casa fosse addirittura in preda alle fiamme balzo dal letto e mi affaccio al corridoio in questo mentre virginia entra precipitosamente in camera mia in camicia da notte mi prende per un braccio e chiude l'uscio a questa rivelazione il maralli ha cacciato un grido e ha fatto un passo verso di me stendendo un braccio per afferrarmi ma io ho fatto più presto di lui e son corso a chiudermi in camera io allora gli ho raccontato che tutto il fatto com'era andato era descritto qui nel mio giornalino in quelle pagine che fortunatamente avevo potuto salvare dal caminetto quando il mio cognato aveva tentato di distruggerle in casa oltre mia sorella e il maralli c'è il signor venanzio zio del maralli che è venuto da qualche giorno a passare un po di tempo presso il nipote perché dice che questo clima gli giova di più alla salute son riuscito finalmente a fare un buco nella parete in fondo all'armadietto che è nel vano del muro a capo del mio lettino subito è apparso un chiarore una luce opaca che veniva dall'altra parte ma riparata da qualche cosa che era frapposta al di là della parete infatti stamani appena sono uscito di casa ho trovato sugli scalini della chiesa di san gaetano un povero cieco che chiedeva l'elemosina e io messa subito mano a tasca ho tirato fuori un biglietto da cinque lire e gliel'ho lasciato cadere dentro il cappello che egli teneva sulle ginocchia forse ne ho mangiati troppi e senza dubbio ho abusato di canditi che mi piacciono di molto e per l'appunto fra i dolci sono i più indigesti di tutti ma insomma questa è stata una spesa fatta bene e non me ne pento un'altra spesa molto complicata è stata quella della cassaforte tu hai un acume molto superiore alla tua età e diventerai certamente qualcosa di grosso e mio nipote dov'è era lì fuori ma ora è nel suo studio e che diceva e finalmente sono andato in giardino ho chiamata marinella e con la scusa di fare a nascondersi sono andato in casa sua e ho lasciato l'ampolliera nella sua stanza da pranzo allora il commesso del negozio ha cambiato subito maniere e mi ha dato del lei però non mi ha voluto dar la cassaforte scusandosi che lui non poteva vendere ai minorenni e che perciò bisognava che ci andassi col mio babbo già non ci mancherebbe altro io naturalmente ho tirato nel prezzo e dài picchia e mena me l'ha rilasciata per duecentocinquanta lire gli ho dati tutti i quattrini che avevo in tasca e me la son fatta portare a casa per le cinque perché sapevo che a quell'ora il babbo non c'era e la mamma e l'ada erano a fare una visita zitti sento rumore all'uscio qualcuno apre di fuori quand'ho sentito armeggiare nella serratura dell'uscio mi son nascosto sotto il letto perché avevo paura che fosse il babbo e che venisse per picchiarmi questa direttrice non capisce nulla invece d'aver piacere chi io mi appassioni contro i peggiori personaggi della storia patria s'è messa in testa da quella volta che io la canzoni e non mi leva mai gli occhi di dosso e ha fatto per porgergli l'astuccio col dente del povero signor venanzio ma il maralli l'ha respinto con un gesto energico esclamando lo dia a quel ragazzo fu lui che lo levò al defunto e io glielo regalo e s'è messo a ridere ma si capiva che era un riso sforzato per rimediare alla scena fatta prima il direttore si chiama il signor stanislao ed è un uomo secco secco e lungo lungo con due gran baffoni brizzolati che quando s'arrabbia gli treman tutti e con una zazzera di capelli nerissimi che gli vengono in avanti appiccicati sulle tempie e che gli dànno l'aria di un grand'uomo ma dei tempi passati e poi era molto preoccupato perché non riusciva a spiegarsi il miglioramento avvenuto nelle condizioni di salute di suo zio così a un tratto senza una causa mentre il medico aveva detto prima che si trattava di una cosa grave nelle quali in questi giorni avrei avuto pur tante cose tristi e comiche da confidare e anche tante lacrime da versare ma qui in questo stabilimento carcerario che chiamano collegio non siamo mai soli neppure quando si dorme e la libertà non penetra mai per nessuno neppure per un minuto secondo ci ho ripensato dopo allora ho capito che la carità è una gran bella cosa ma bisogna saperla fare e lì per lì ho provato tanta stizza di essere stato ingannato così sfacciatamente che per un legittimo sentimento di reazione sono andato al negozio balestra e mi son mangiato tre lire di pasticcini è inutile i contadini sono ignoranti e perciò in tutte le cose si lasciano sempre trasportare all'esagerazione a vederli correre affannati e fuor della grazia di dio ed eccomi di nuovo solo in camera mia mentre tutti dormono solo col mio tesoro che è qui finalmente sicuro nel mio armadio che bella soddisfazione avere una cassaforte con mille lire dentro gigino raggiunse il suo lettuccio e tutti e due spogliatici in un baleno ci ficcammo sotto le rispettive lenzuola palpitanti non ho chiuso occhio in tutta la notte temendo sempre che tutto fosse stato scoperto e che un'improvvisa ispezione venisse a sorprenderci questa esclusione mi dava molto da pensare e andai a letto deciso di non avventurarmi nel mio osservatorio temendo di una vigilanza speciale notturna non risposi ed ella scuotendomi forte rispondi lo sai e siccome io seguitavo a tacere ella esasperata allargò un braccio come per lasciarmi andare uno schiaffo lo scioffèr oggi deve fermarsi alla banca d'italia per sbrigare una commissione che gli ha dato lo zio gaspero e io rimarrò solo sull'automobile tu cerca il modo di uscir prima dalla scuola e fatti trovare sul portone della banca meglio da quel finestrino aperto proprio all'altezza della mia testa io dominavo tutto il treno che si slanciava a traverso la campagna che era ancora avvolta nella nebbia ero felice e per festeggiare in qualche modo la mia fortuna cavai di tasca un pezzetto di torrone e mi misi a rosicchiarlo oh sorpresa la parete in fondo era murata murata come era prima ch'io levassi con tanto paziente lavoro il mattone aprendomi così vasto e interessante campo di osservazione sulla vita privata dei signori direttori del collegio pierpaoli poi ha detto ma vedete un po che testa ho io ho tenuto per tanto tempo un orologio che non è mio senza neppure accorgermene ed è corsa a pigliarlo per restituirlo alla mamma che diceva ma le pare ma le pare e dirigermi per la stessa strada lungo la ferrovia seguendo le rotaie fino al paese presso il quale è la villa elisabetta dove sta appunto la zia così non c'era pericolo di sbagliare e io ricordandomi che ad andarci col treno ci si mette tre ore o poco più mi proponevo di arrivarci prima di sera ci accompagno io ha detto perché se ti ci accompagnasse il babbo ha giurato che ti farebbe trovar davanti all'uscio di scuola senza neppure toccar terra come ho detto in pallone hanno fumato i grandi quelli che sono scappati di qui quando io imboccavo il corridoio e chi erano svelto march io non lo so non lo sai come ma se erano qui con te sì erano con me ma io non li ho visti sa con questo fumo chiese al cuoco pierpaolo pierpaoli disse l'odiato manipolatore delle minestre di magro con le rigovernature ci sei sempre male ha detto il signor venanzio bisogna convenire che fra tutti la più gentile verso di me è la serva la ricompenserò e sè messo a ridere come un matto gennaio né a gian burrasca che era proprietario ma era minorenne né a me che ero purtroppo maggiorenne ma non ero il proprietario e neanche questo farà maraviglia a chi sappia come tutto nella giustizia italiana sia regolarmente faticoso e costoso la tremenda avventura che mi successe il dicembre data memorabile per me perché fu un vero miracolo che non segnasse l'ultimo giorno della mia vita tutti eran venuti lì apposta per salutarmi e non si sentiva dir altro che giannino qua e giannino là i pareva d'essere un soldato reduce dalla guerra dopo aver vinto una battaglia ecco come sta il fatto ieri avevo portato a scuola una boccettina d'inchiostro rosso che avevo trovato sulla scrivania del babbo e in questo mi pare non ci sia nulla di male se il babbo che si vanta come tutte le persone grandi d'essere stato sempre buono quand'era piccino fosse stato rinchiuso per un'intera giornata in una camera a pane e acqua scommetto avrebbe fatto anche lui quel che ho fatto io per riavere la libertà il quale guadagna ora dei bei quattrini con la cura della cipolla che ho inventata io ma chi te l'ha detto lo so e basta e come quell'altro fatto della marchesa sterzi alla quale ho fatto credere che tu mi abbia guarito dalla voce nasale in quel momento entrò un bidello con una scala appoggiatela lì e fate scendere quello sciagurato impose con aria drammatica la signora geltrude no non scendo risposi aggrappandomi alla sbarra dì ferro ecco le solite ragionacce ma ormai avevo giurato a me stesso di esser buono e ho voluto accondiscendere anche a questo sacrifizio ma molto a malincuore perché l'idea di sottrarre al mio caro giornalino una parte delle mie confidenze mi pareva una cosa fatta male e mi faceva un gran dispiacere che dopo le tre boccate di regola lo rese al michelozzi e così si ripeté il passaggio parecchie volte finché il sigaro fu ridotto a una misera cicca e la stanza era così piena di fumo che ci si quando gli sposi sono scesi dal municipio io mi son messo dietro a loro erano così commossi che non mi hanno neanche visto allora non so come m'è venuto l'idea di attaccar la girandola al bottone di dietro del frak di collalto e acceso un fiammifero le ho dato fuoco ma basta sai e anche senza interrogarti vi sono tante prove e testimonianze delle tue canagliate che abbiamo avvertito fino da ieri tuo padre di venirti a riprendere e a quest'ora dev'essere per la strada che il cappello ormai era rovinato il signor carlo nelli rideva a crepapelle credendo che il cappello fosse d'un altro e diceva ah questa è bella questa è graziosa in quel momento lasciai andare il colpo e si udì un urlo ah mi ha ammazzato e l'avvocato maralli lasciandosi cadere dalle mani il candelliere e il cappello con le uova dentro che si sparsero sul tappeto sporcandolo tutto si gettò su una sedia premendosi il viso con questo è il momento buono ha detto angiolino perché è l'ora che i verniciatori vanno al paese a far colazione e siamo andati tutt'e due alla fattoria non c'era nessuno il notaro ciapi stava seduto su una poltrona davanti a un tavolino questo notaro è un tipo buffo piccolo piccolo e grasso grasso con una faccia tonda mezza affogata dentro una papalina ricamata che mio cognato quando sposò mia sorella andò in chiesa perché altrimenti il babbo e la mamma non avrebbero mai acconsentito al matrimonio come si fa domando io a inventare tante calunnie io e mi ha acchiappato per la testa e mi ha coperto di baci come è buona la signora olga come si capisce subito che è una donna piena di cuore e piena d'ingegno senza tutte le esagerazioni che hanno le altre donne ho visto giù nella sala i due coniugi direttori l'uno di fronte all'altra la direttrice con le mani sul fianchi col naso addirittura paonazzo e gli occhi sfavillanti e il direttore dritto rigido in tutta la sua lunghezza nell'attitudine di un generale che si prepari a sostenere un assalto questo è il nome che egli dà alle disgrazie che possono capitare a un povero ragazzo perseguitato dal proprio destino che pare si diverta a ricacciarlo nell'abisso proprio nel momento in cui tenta di sollevarsi alla stima dei propri genitori e parenti vero è che il direttore dell'unione nazionale accolse come aveva promesso la rettifica rimessagli da gian burrasca ma il titolo dell'articolo in cui essa comparve basta a rivelare il secondo fine cui si faceva servire il riconoscimento della verità e sapendo che il giornale era fatto dal babbo di gigino gli ho detto ma come ma qui il tuo babbo ha sbagliato quando lo vedrà il maralli quest'articolo starete freschi che dici ma il maralli l'ha visto e come l'ha visto come mi chiamano tutti i miei persecutori apposta perché sanno di farmi dispetto e le disgrazie mi capitano a due a due come le ciliege con la differenza che le ciliege si ha piacere che capitino così mentre le disgrazie sarebbe bene che venissero a una per volta altrimenti non ci si resiste si faccia coraggio gli ho detto forse questo è il colpo apoplettico che il maralli dice sempre che un giorno o l'altro le deve venire egli ha alzato le braccia al cielo ha borbottato dell'altre parole e poi alla fine s'è levato di tasca il suo borsellino ha preso una moneta di due lire e me l'ha data dicendomi queste menzogne del giornale conservatore mi hanno talmente indignato che da ieri sto pensando se non sia il caso di andare alla direzione per far rimettere le cose a posto i pare questo sarebbe prima di tutto il mio dovere perché si deve sempre far risaltare la verità ieri l'altro dunque cioè il ennaio dopo colazione mentre stavo chiacchierando con tito barozzo un altro collegiale grande un certo carlo pezzi gli si accostò e gli disse sottovoce nello stanzino ci son le nuvole ho capito rispose il barozzo strizzando un occhio e dove mio cognato ha messo pure il suo studio d'avvocato che ha un ingresso a sé ma che comunica con la casa per mezzo d'un usciolino che mette nella stanza degli armadi io ho una cameretta piccola ma elegante che dà sul cortile e dove sto benissimo e poco dopo mentre nessuno badava a me svelto svelto ho raccattato dal caminetto la palla di carta me la son nascosta nella blouse e ora ho steso per bene le pagine e con la gomma le ho riappiccicate al loro posto bisogna convenire che questa era la verità e io non potevo comprendere come mai il mio cognato che pure era cosi furbo avesse potuto dare appiglio ai suoi avversari di dirgli delle cose cosi scottanti mentre era facile prevedere che essi sarebbero stati informati esattamente di tutta la faccenda la mia invece è una tragedia vera che si potrebbe intitolare il piccolo bandito ossia la vittima della libertà perché in fin dei conti tutto quello che mi succede è stato per dare la libertà a un povero canarino che la sora matilde voleva tenere chiuso in gabbia l'altra voce che io sentivo era certamente quella di suo marito ma è impossibile che il signor stanislao con quella sua aria rigida di vecchio militare permettesse alla signora geltrude di trattarlo a quel modo l'argomento delle patate mi ha fatto pensare che vi fosse presente anche il cuoco e che il dialogo corresse con lui abbiamo messo un granellino nel piatto che aveva servito per il pesce e un altro nel piatto dei muscoletti in umido anche questa dei muscoletti in umido è una pietanza che ritorna spesso in tavola come la minestra di riso e così abbiamo rimandato in cucina due granellini d'anilina a testa cioè dieci in tutto e poi è un tombolotto grosso e grasso con un faccione largo contornato da due cespugli rossi di fedine e con un nasino più rosso che mai e tondo tondo nel mezzo che pare proprio un di que pomodorini piccoli ma tutto sugo procuriamo di rimetterci in calma dunque e ripigliamo il discorso tranquillamente dal punto in cui è stato interrotto il povero signor venanzio dunque è morto e questo l'ho scritto fino da ieri e intanto anche questa volta addio bicicletta mentre scrivo sono qui barricato in camera mia e deciso a non cedere finché non avrò la sicurezza di non essere picchiato dal babbo mentre invece quando poi s'è accorto che il cappello era suo ha detto che io ero un delinquente nato sempre così tutti così e anche il maralli rideva e si divertiva perché aveva visto che il cappello non era il suo e se lo avessi poi anche sfondato con un colpo di pistola si sarebbe divertito più che mai a questa notizia il maralli è diventato di tutti i colori non poteva più star fermo e non faceva che ripetere zio coraggio sono qui io per metter fine a questa scena tragica son corso nella stanza d'aspetto e ho preso le lenti d'ambrogio si passò alle bastonate e un giorno la pasticceria del babbo di gigino balestra fu teatro di una zuffa terribile tra moderati e socialisti che si picchiarono di santa ragione dicendosi le cose più amare su un terreno cosparso delle cose più dolci che si possano immaginare ma il babbo la mamma la signora merope e l'avvocato maralli sono scattati in piedi come se la casa fosse stata colpita da un fulmine mentre invece tonava appena appena dici sul serio mi ha domandato il babbo stringendomi forte il braccio e imponendo agli altri di mettersi a sedere non so come riuscii a trattenere un grido sgusciai giù dall'armadietto sul comodino e di lì sotto ì lenzuoli e in mezzo alle ipotesi più strane e fantastiche che mi ballavano vertiginosamente nel cervello una dominava sulle altre e ritornava alla mia mente tenace implacabile questa e partimmo in diligenza si mantenne sempre il medesimo silenzio esso non fu rotto da mio padre che nell'entrare in casa lei allora mi ha rimproverato perché io mi ero messo a fare i giochi di prestigio e io le ho detto ma se quando mi son messo a farli tutti quelli che erano in salotto si divenivano ed erano felici e contenti povero canarino i pareva che mi guardasse e cinguettando dolcemente mi dicesse come nel libro di lettura che avevo in seconda elementare fammi gustare anche per poco la libertà che da tanto tempo m'è negata ma con la predicazione sincera delle proprie idee lo convinse a nominare eredi i poveri della città i quali oggi appunto in cui avverrà la distribuzione del làscito al nostro municipio avranno un aiuto alla loro grama esistenza coraggiosi cacciatori però hanno pensato un modo molto ingegnoso per pigliare i coccodrilli servendosi di uno stile a due punte in mezzo al quale è legata una corda che adoperano così quanti vani tentativi non avevo orologio per calcolare quanto tempo occupassi in questo lavoro ma potevo giudicarne la durata dal sudore che mi bagnava tutto per la fatica egli ci ha guardato tutti e poi ha suonato il campanello e ha detto i testimoni e son venuti due così neri neri che si son messi tra me e il notaro il quale ha preso uno scartafaccio e ha cominciato a leggere con voce nasale come se avesse avuto da dire un'orazione in giù la sala da pranzo pare diventata una bottega di pasticcere i sono preparate paste di tutte le qualità le migliori però sono quelle con la conserva di frutta ma son buoni anche i diti con la crema dentro sebbene abbiano il difetto che quando si mettono in bocca da una parte per mangiarli la crema scappa via da ora sono in pace con tutti e mi sento proprio felice iersera alla stazione c'era una vera folla ad aspettarmi parenti amici conoscenti finalmente mi riuscì di fare in modo che la scarpa lanciata al disopra della sbarra girasse al di sotto ritornando dentro la stanza e dopo piano piano a forza di piccole e prudenti scosse date con la parte di corda che avevo in mano mi riuscì di far calare giù l'altro capo tanto da arrivare ad acchiapparlo poi facendo finta di niente ho cavato fuori del petto un altro fagottino che m'ero preparato prima e cioè l'orologio della mamma che avevo già involtato in un fazzoletto simile al primo e mostrandolo agli invitati ho detto elà signori osservino l'orologio ritornato intatto ma siccome mi sentivo male mi contentai di dire almeno giacché il viaggiare nelle garette costa così caro procurino che ci sieno i finestrini col vetro non l'avessi mai detto io li guardavo tutt'e due e capivo benissimo che caterina raccontava a gigi il fatto di iersera dell'avvocato maralli e che gigi era molto impressionato del racconto il biglietto d'ingresso era di un soldo a testa i farebbe la gentilezza qualche signora ho detto di prestarmi un orologio d'oro lei io non ce l'ho ha risposto marinella ma posso vedere se mi riesce di pigliar quello della mamma mia sorella luisa mi ha fatto grandi raccomandazioni di star buono e quieto in questi giorni che rimarrò presso di lei perché prima di tutto la sora matilde che è sua cognata ossia la sorella di collalto è una ragazza invecchiata ed è molto ordinata nelle sue cose invece la disgrazia ha voluto che cogliessi lui vicino a un occhio ed ecco che allora tutti danno addosso al povero giannino e tutti si mettono a gridare che giannino finirà in galera sempre così tutti così anche la zia bettina mi ha detto a questo modo e ce l'ha a morte con me lo stoppani è meglio lasciarlo stare per lui è un altro paio di maniche egli è addirittura un bambino e le sue chiacchiere non possono nuocere alla buona fama bisogna che dica la verità io avrei piacere che il mio cognato fosse eletto deputato perché non lo so neppur io precisamente ma mi pare che avere un deputato in famiglia sia una cosa utile e da averci delle soddisfazioni ah gridai smascellandomi dalle risa ora ho capito finalmente lo chiamavano calpurnio perché perché anche se sentiva concluse gigino non avrebbe capito che gli si dava della bestia alla fine ho risoluto il problema e ho gridato sapete che cosa farò io cambierò questo maialino in un coccodrillo sul carro c'era una copertaccia da cavallo l'ho presa e l'ho fermata da un lato legandola con una fune intorno alla pancia del maialino allora il michelozzi che era rimasto sempre prudentemente con le mani didietro tirò fuori un sigaro toscano ancora acceso se lo cacciò avidamente tra le labbra tirò due o tre boccate e lo passò al pezzi che fece lo stesso passandolo poi al barozzo che ripeté la medesima funzione passandolo al del ponte il fatto come sempre si riduce a una inezia e la causa di esso dovrebbe procurarmi un premio invece che un gastigo avendo io fatto di tutto per obbedire la mamma che ieri prima di andar via di casa con le mie sorelle e con la signora merope per far delle visite mi aveva detto ah eterni dèi e tu fai il direttore di un collegio tu così cretino da credere a quel che ti dice un ragazzaccio come il barozzo pretendi di stare alla testa di questo istituto io son rimasto così avvilito da questo plebiscito che la mamma s'è mossa a compassione e ci ha messo subito una buona parola se almeno dopo tanti guai promettesse proprio sul serio desser buono desser gentile col dottor collalto i domanda sempre come era luisa da ragazza e che cosa faceva e diceva e io le ho raccontato la storia delle fotografie che trovai in camera sua prima che pigliasse marito e della burletta che feci distribuendole ai rispettivi originali è inutile credi ogni argomento che mi si potesse portare in contrario della mia miserabile condizione qui dentro non posso esser giudice che io e io ti so dire che essa è intollerabile e che se si dovesse prolungare finirebbe con l'uccidermi eccoci al gran giorno è dal che non scrivo più una riga qui nel giornalino ma ho avuto tanto da fare in questi giorni mi sono accorto che i ragazzi possono essere molto utili nelle case quando vi sono circostanze solenni e quando le persone grandi chiedono loro un piacere con educazione e con garbo e dopo aver mescolate in una catinella un po di tinta rossa e un po di tinta verde le ho dipinto sul dorso tante ciambelline in modo che pareva proprio una tigre del bengala come quella che avevo visto da numa hava meno che per quanto le avessi tinto anche il muso non aveva quell'espressione feroce che faceva una così bella impressione in quella vera a questo punto ho sentito un grugnito e ho domandato ad angiolino che ci avete anche un maiale allora mi cavai la camicia la strappai a strisce che attorcigliai a uso fune e che aggiunsi alla corda che avevo già ne venne una corda assai lunga che lanciai mirando alla finestra io sono sceso molto volentieri per cambiare aria e dopo poco è venuta la signora olga a far visita alla mamma e mi ha fatto molte feste dicendo che ero cresciuto che avevo gli occhi intelligenti e molte altre cose che dicono le donne di noi ragazzi quando discorrono con le nostre mamme è una cosa che fa grande impressione e non si dimentica tanto facilmente e poi io ho sempre avuta molta passione per la storia naturale e a casa ho i mammiferi illustrati del figuier che li leggo sempre guardando le figure che mi son divertito tante volte a ricopiare zitto zitto in punta di piedi salii nella mia cameretta mi misi il cappello presi la mia borsa e ritornai giù pronto a lasciar la casa di mia sorella per sempre ma non feci a tempo proprio nel momento in cui ero per varcare la soglia di casa luisa mi agguantò per le spalle esclamando dove vai giornale e non mi par vero di arrivare a domani stamani mi sono alzato ho fatto il riscontro di cassa e vi ho trovato la somma di lire italiane settecentododici e centesimi trentacinque e certo il nostro giannino non poteva capire i misteri della politica per i quali a volte la difesa fatta da un'anima semplice e ingenua può recar più danno di un'offesa lanciata dall'anima più nera e perversa io mi rivoltai nel mio sgabuzzino e accostai l'orecchio alla tela del ritratto per godermi un po la scena sentii aprire l'uscio della sala richiuderlo col segreto e poi ad un tratto le grida dei tre spiritisti sotto i primi colpi ah gli spiriti pietà aiuto soccorso uh bianchino mio bianchino caro come ti hanno ridotto povero amor mio ah è stato di certo questo manigoldo e si è rialzata tutta inviperita ma io ho fatto più presto di lei e buttatomi giù dal ciuco son corso in questa stanza e mi ci son chiuso io veramente ci credevo poco perché mi pareva impossibile che lasciassero l'automobile nelle mani a un ragazzetto come cecchino bellucci e siccome glielo dissi lui per punto d'impegno mi propose una scommessa senti mi disse ma si è interrotta all'improvviso come se le fosse venuto male certo si ricordava in quel momento che le mie sorelle non l'avevano voluta alla festa è naturale ha soggiunto quelle ragazze farebbero perder la pazienza a un santo vieni in casa figliolo mio a lavarti che mi sembri un bracino poi mi racconterai tutto fui invece cacciato in camera come un cane e il babbo disse che sarebbe venuto su per conciarmi per il dì delle feste so purtroppo quel che vogliono dire queste minacce ma io feci le barricate come nelle città in tempo di guerra e non mi prenderanno che sulle rovine del lavamano e del tavolino da scrivere che ho messo contro il collalto essendosi stancato di aspettare che il dottor baldi lo prendesse per suo aiuto aveva concorso per andare assistente in un grande laboratorio di medicina a roma che non mi ricordo più come si chiama e ora avendo vinto il posto e dovendo partir subito ha deciso di sposare mia sorella e andar via con lei mia madre intanto aiutata da mario marri aveva afferrato l'avvocato maralli sorreggendolo e scostandogli le mani dal viso dove vidi con terrore proprio accanto all'occhio destro lo spennacchietto rosso del proiettile a punta che gli s'era conficcato nella carne dunque perché dovrei avercela con te che m'hai fatto raggiungere il mio scopo egli mi guardò non ancora rassicurato ora giacché mi hai fatto questo piacere me ne devi fare un altro poco dopo venne il bidello che mi disse stia pronto suo padre è arrivato ed è in direzione a parlare col signor tanislao i venne li tiene tutti chiusi nell'armadio e ce n'ha di tutte le qualità ma se mi riesce un di questi giorni di metterci le mani può dire addio alle sue provviste per fortuna in quel momento sulla bottega ci era un giovanotto che mi guardava mentre tiravo fuori i quattrini e che appena sono uscito mi ha detto ma come son buffi per comprar la roba da ora in avanti ci vorrà la fede di nascita andai anch'io in camera di mia sorella quei valorosi guardarono adagino adagino sotto il letto era proprio vero cera un uomo lo presero per una gamba e lo trascinarono fuori egli lasciava fare non pensando nemmeno a sparare la pistola che aveva in mano perché mi hai fatto proprio un piacere ma io non capisci che io non ci volevo più stare qui dentro non capisci che ne facevo di tutte apposta per farmi mandar via che non mi par vero d'essere arrivato a questo momento in cui sto aspettando mio padre che sarà qui fra poco a prendermi ma discorre poco perché è burbero e pare che ce l'abbia con tutti benché invece sia il più buon uomo di questo mondo pieno di cuore e che vuol bene ai ragazzi e li sa compatire ma non di quelle che fa d'annunzio che sentii recitare una volta e che anche la mamma diceva che non poteva stare benché le mie sorelle le dessero sulla voce dicendo che dipendeva che lei non era intellettuale minuto l'avvocato accondiscese e preso il cappello nella destra vi gettò uno sguardo dentro e si mise a ridere esclamando toh ma io credevo che ci fosse un doppio fondo invece ha sbattuto le uova proprio dentro il cappello egli era pallido come un morto non aver paura masi gli dissi con accento mellifluo perché anzi ti ho portato qui per ringraziarti naturalmente non posso ricordarmi le frasi precise ma ricordo le cifre dei diversi làsciti e ricordo anche che tutte quelle disposizioni testamentarie erano dettate in un modo curioso con uno stile pieno di ironia come se il povero signor venanzio questo veramente mi fa dispiacere perché io voglio molto bene alla luisa e anche al dottor collalto che è un giovane allegro che spesso fa il chiasso con me e che sa stare alla burletta ma come si fa ottobre a costo di parere indiscreti al nostro egregio amico avvocato maralli e sicurissimi delle proteste che gli inspirerà la sua naturale modestia noi non possiamo assolutamente tacere di un nobilissimo fatto che torna a suo onore gli avesse scritto sul ritratto vecchio gommeux cominceremo dal giuoco della frittata dissi io presi dal cappellinaio il primo cappello che mi capitò fra mano e lo posi su una sedia a una certa distanza dal pubblico poi presi due uova le ruppi e versai le chiare e i torli nel cappello mettendo i gusci in un piatto perché la mia vita è un vero romanzo e io quando ci penso non posso fare a meno di ripetere sempre fra me il solito ritornello ah se avessi la penna di salgari che volume vorrei scrivere da far rimanere a bocca spalancata tutti i ragazzi di questo mondo peggio che con tutti i corsari rossi e neri io l'ho saputo e questo indica che giannino è un ragazzo di sentimento non è vero giannino perciò io gli voglio bene perché bisogna guardare al fondo delle cose per esempio anche per quei danni commessi a roma dopo tutto il movente è stato generoso egli voleva dar la libertà a un uccellino pover a me son rovinato e andò a rammaricarsi col maralli al quale chiese il permesso di assentarsi subito dallo studio per recarsi in una farmacia perché sentiva dì non reggere e certo gli era per venire qualche cosa di molto serio scrissi anche che la notizia mi aveva fatto dispiacere ed è proprio vero perché in fondo quel vecchio sordo e paralitico al quale tutti auguravano la morte mi faceva compassione se andassi anche io in direzione a raccontare a mio padre in faccia al signor stanislao tutti i fatti ai quali egli si sarebbe certo guardato bene accennare da quello della minestra di rigovernatura a quello della seduta spiritistica sì e sono stato mandato via e voialtri anche noi sta bene ma io voglio andar via sapendo il perché il signor stanislao si chiama calpurnio il michelozzi rise guarda nella storia romana e capirai rispose e fuggì via e per quanto dicano di tener le veci dei nostri genitori il signor stanislao e la signora geltrude non arriveranno mai a farei dimenticare il babbo e la mamma febbraio un ragazzo di quelli grandi che sta di posto accanto a me perché a tavola ci mettono sempre alternati uno piccino e uno più grande e che si chiama tito barozzo ed è napoletano dètte in una gran risata e disse tra una settimana non dirai più così poi sentii che borbottava queste parole ma questo è un miracolo ferdinando mio ferdinando adorato che forse il tuo spirito è in questa cara pianta che mi regalasti o desti per la mia festa i due coniugi si voltarono in su stupiti verso il ritratto e la signora geltrude passando dalla irritazione a una vaga paura mormorò ah la buonanima dello zio pierpaolo e prega dio che abbia pietà di te e di me che per causa tua sono la donna più disgraziata di questa terra povera mamma a pensare al suo viso pieno di malinconia mi viene da piangere ma d'altra parte che ho a fare se tutte le cose anche le più semplici mi vanno a rovescio e il padre mentre la gragnuola rinforzava stupido rompicollo i ragazzi non devono impicciarsi nelle cose che non possono capire cretino birbante sei la rovina di tutta la famiglia lesto lesto ho preso il vaso e l'ho vuotato poi al fusto della pianta di dìttamo ho aggiunto legandovelo bene bene con un pezzo di spago un bastoncino dritto sottile ma resistente che ho ficcato nel vaso vuoto facendolo passare a traverso quel foro che è nel fondo di tutti i vasi da fiori l'orologio della chiesa suonò dodici tocchi il cuoco esclamò pierpaolo pierpaoli il tavolino dette un balzo c'è mormorò la signora geltrude il masi ora non dubitava più e manifestò una grande contentezza di essersela cavata così a buon mercato ma figurati mi disse fa pure sto qui io io corsi via la scuola di disegno ch'era lì vicina era aperta e non c'era nessuno e io che mi infradiciai tutto per andare a cercare maria non ebbi in ricompensa né baci né abbracci non ebbi una tazza di brodo bollente con l'uovo dentro come lei non ebbi un bicchierino di marsala con i biscottini la crema e le frutte né mi stesero sul sofà per farmi tante carezze neppur per sogno cerca di esser buono va e mi dètte un colpetto di mano su una guancia io me ne andai tutto contento e persuaso in mezzo ai miei compagni che giusto in quel momento uscivano di classe dietro queste spiegazioni mi calmai e ci mettemmo a discorrere dell'automobile che è una cosa che mi interessa assai e il bellucci mi spiegò tutto il meccanismo dicendomi che lui lo conosce benissimo e ci sa andare anche solo e ci è andato più d'una volta perché basta saper girare il manubrio e stare attenti alle voltate anche un ragazzo lo sa manovrare ma il signor venanzio aveva chiuso gli occhi ed era stato preso da un tremito che andava aumentando sempre più arrivato il medico l'ha visitato e ha detto che il malato era in condizioni disperate in quel momento passava un ragazzo della mia camerata un certo ezio masi che mi guardò con un lieve risolino maligno quel risolino in quel momento fu per me come una rivelazione i ricordai d'una volta in cui avevo avuto che dire col masi il quale infine aveva ceduto alle mie minacce di picchiarlo ma pietrino non ha voluto saperne di far la riverenza e ha seguitato a piagnucolare faresti meglio gli ho detto a soffiarti il naso ma intanto noi passeremo al leone a questo nobile e generoso animale che ben a ragione è chiamato il re di tutte le bestie la tempesta scoppiò tremenda sul capo del povero gian burrasca e anche più in giù ma io ho detto la verità gridava egli sotto la gragnuola inaspettata io credevo di far bene difendendolo da un'accusa ingiusta ma che ho fatto dopo tutto ho spiantato la pianta di dìttamo ma io non sapevo che gliel'avesse regalata il signor ferdinando per la sua festa e che ora ci fosse dentro lo spirito basta così ha gridato la zia bettina interrompendomi vattene e non ritornare mai più in casa mia hai capito le tinte la palla di gomma coi tamburelli la pistola col bersaglio e ora metterò anche te mio caro giornalino che mi accompagni in tutte le vicende della mia vita a rivederci dunque a oma dicembre e io a io e e a novembre con oggi incomincia la nuova prova e questa volta voglio proprio vedere se mi riesce d'acchiappare questa famosa bicicletta che da tanto tempo mi vedo scappare davanti agli occhi è vero io seguitai a guardare i libri degli scaffali dico a voi ripeté il signor stanislao alzando la voce è vero o no e non ricevendo risposta urlò anche più forte ehi dico rispondete e ditemi dove siete stato e che avete fatto in in ogni modo concluse la mamma non diremo niente al babbo hai capito ché se c'è qualche strascico d'allora non vorrei che compromettesse quel che hai acquistato dacché sei tornato di colleggio e ti mettessero in una casa di correzione a queste parole i collegiali lasciano cadere il cucchiaio sulla tavola e rissano gli occhi in faccia a barozzo esprimendo il massimo stupore la direttrice il cui volto è diventato anche più rosso della minestra accorre e afferrato il barozzo per un braccio gli grida con la sua voce stridula che dici ah giornalino mio come son nato disgraziato e quel che mi è successo finora non è niente perché c'è il caso che io finisca in galera come mi è stato predetto da più d'uno e tra gli altri dalla zia bettina ho detto in principio che non terminato col giornalino le avventure di gian burrasca infatti dopo che egli ebbe rovinata la posizione politica di suo cognato il suo babbo si decise a rinchiuderlo in una casa di correzione la frase non è nuova ma però detta da una mamma buona come la mia fa sempre un effetto nuovo nel cuore di un figliolo per bene e io le ho giurato di mantenermi sempre così l'accento ironico di mio cognato mi fece tanto rabbia in quel momento che le lacrime mi si seccarono a un tratto negli occhi e scattai sì disgraziato qualche volta è vero m'è successo di far del male che poi è riuscito in bene per gli altri come il fatto di quel marchese che faceva i bagni di luce dal professor perussi e che nella disgrazia avevamo avuto la fortuna di cascare dentro una macchia che ci servì come di una molla attutendo il colpo della caduta in modo che non fu come poteva essere mortale si tratta della signora olga e della sua pretesa cleptomania pare dunque che la mamma abbia avvertito della cosa con tutta la delicatezza possibile il marito della signora olga che è il signor luigi un bolognese che discorre in napoletano quando discorre la scelleraggine di giugurta e il senato bandì contro lo sleale principe numida la guerra che affidò a uno dei consoli eletti per l'anno successivo e che chiamavasi lucio calpurnio bestia mentre invece tutti si scagliano addosso a noi quando per sfogare il nostro dolore si è fatto qualcosa che ha urtato i nervi alle persone grandi e poi alla fine che ho fatto mai uno scherzo un semplice scherzo che se il collalto fosse stato meno pauroso tutti avrebbero preso per il suo verso senza far tanto baccano eccomi bello mio ha detto la zia bettina tornando alla finestra eccomi caro ma ha cambiato a un tratto il tono alla voce ed ha esclamato non sai che t'ho da dire che tu mi sembri cresciuto lo vede questo sgraffietto in questa lente ebbene da questo sgraffietto ora riconosco che la lente è mia queste sono le mie lenti che ho sempre avute soltanto sono state messe nei cerchietti d'oro di suo zio capisce veramente il morgan adopera una carabina ma io avendo una di quelle pistole da ragazzi che si caricano con quei proiettili di piombo a punta da una parte e con uno spennacchietto rosso dall'altra coi quali si tira nel bersaglio avevo creduto che fosse la stessa cosa e impugnata la mia arma mi impostai dinanzi dopo aver discusso ben bene ci siamo trovati d'accordo su questo punto che per accertarsi se la minestra del venerdì è fatta con la rigovernatura dei piatti serviti ai pasti degli altri giorni bisogna incominciando da domani dopo mangiato mettere nel piatto qualche cosa che dia un colore all'acqua nella quale i piatti saranno rigovernati mi pareva d'essere in un bagno a vapore dal quale poi quando il treno usciva dal tunnel passavo a un tratto al bagno freddo della pioggia in un tunnel più lungo degli altri credetti di morire asfissiato a un tratto dall'uscio che dalla sala mette nella camera dei due coniugi venne fuori una lunga figura così comicamente fantastica che pur essendo recente la drammatica solennità di quel terribile convegno spiritistico il cuoco e la direttrice non poterono frenar le il professor perussi ha incominciato subito a farmi il massaggio elettrico applicandomi la corrente con una macchina motto complicata che mi faceva come un gran formicolìo in tutto il braccio mentre io ridevo a più non posso via via che procedeva il racconto la signora olga si interessava divertendosi come se si fosse trattato di un'altra persona invece che di lei e da ultimo dette in una solenne risata agitandosi sul canapè esclamando ah bella ah bellissima come sento rumore nell'andito ah forse il maralli è morto davvero forse i carabinieri vengono ad arrestarmi per omicidio ma che carabinieri era la mamma la mia buona mamma che è venuta a portarmi da mangiare e a darmi notizie dell'avvocato maralli ma invece mi fermai dinanzi all'ultimo vagone che era un carro per bestiame vuoto e che aveva la garetta dove sta il frenatore vuota ma un'idea terribile mi perseguita sempre quella del processo della prigione dei lavori forzati a vita povero me povera la mia famiglia e perciò aiutato da angiolino ho messo pietrino su un ramo dell'albero che è accanto all'aia assicurandolo con una fune perché non cascasse così ho completato il mio serraglio e ho incominciato la spiegazione il giovanotto ha pensato un poco e poi ha detto guardandomi fisso trecento lire eh è un po cara cara no davvero non sa che le casseforti costano delle migliaia di lire ma lei deve prendere una cassaforte d'occasione se ne trovano facilmente le costa meno e le fa lo stesso servizio lo stoppani gli disse la signora geltrude ha un rapporto molto grave da fare contro il personale di cucina via racconta e io raccontai da capo la scena alla quale avevo assistito sì glielo prometto ebbene allora non ne parliamo più e io cercherò di farti perdonare anche dal tuo babbo il babbo arriverà certamente col treno delle tre non essendovene altri né prima né dopo e io sento una certa tremarella abbiamo fatto il gioco dello schiavo ho risposto maria deve fingere di essersi smarrita e dove si è smarrita ha domandato la mamma ridendo oh qui vicino nel viale dei platani ho continuato mettendomi a tavola a sedere ah stasera purtroppo giornalino mio l'ho visto e l'ho sentito scrivo col lapis stando disteso sul letto perché mi sarebbe impossibile stare a sedere dopo avercene prese tante ma anche se ci sarà bisogno la descrizione del matrimonio religioso di mio cognato chi sa che piacere avrà il maralli quando leggerà l'articolo nel giornale avverso dove gli renderanno giustizia e quando saprà che io sono stato la causa di tutto perché non potevano prevedere quello che hai fatto dopo e io lo potevo forse prevedere sono forse indovino io allora lei ha tirato fuori l'affare del cappello di carlo nelli che dice è andato via impermalito perché gliel'ho tutto insudiciato con le uova a questo punto la signora geltrude si fermò si rivoltò verso il marito e con voce stridula gli disse voi non scoprirete niente perché voi siete un imbecille ed entrò nella camera lasciando la sala del defunto pierpaolo pierpaoli nella più completa oscurità con tito barozzo che presiedeva alla mia sinistra e accanto i lui mario michelozzi alla mia destra carlo pezzi e tra questi e il michelozzi maurizio del ponte prima di tutto c'è stato un voto di plauso per me perché quel giorno in cui i soci si erano riuniti a fumare nello stanzino del petrolio sotto questa terribile minaccia i due ragazzi concertarono una fuga e e da questo punto si apre un altro periodo della storia di gian burrasca che vi racconterò un'altra volta gigino balestra all'ora che avevamo fissato cioè alle dieci era sulla porta del negozio e mi fece l'occhiolino come per dire che aspettassi un poco prima di entrare infatti fece una giratina in su e in giù e finalmente mi fece cenno di passare ragione per cui se a cesira ora capitava questa bella eredità doveva ringraziar me ma il signor venanzio aggiungeva altre ragioni inoltre diceva press'a poco nel suo testamento verso le nove e mezzo mentre inzuppavo il terzo panino imburrato nel mio caffè e latte con molto zucchero non è per ghiottoneria ma io metto sempre dimolto zucchero perché la mattina prendo sempre dimolto latte con dimolto caffè per poterci inzuppare dimolti panini con dimolto burro io nel frattempo avevo fatto sparire la boccettina dell'inchiostro rosso nascondendola sotto la base di legno del banco ma il prèside volle far la rivista delle cartelle di tutti noi che stavamo di posto dietro al betti ricordo benissimo che un contadino che badava ai buoi vedendoci passare come una saetta urlò con una voce formidabile che arrivò a coprire il rumore dell'automobile l'osso del collo era troppo grande e mi son messo a saltare dalla contentezza e poi mi son rinchiuso qui in camera mia e ho voluto subito comunicare per il primo la mia gioia al giornalino dipingendo il disegno del serraglio che avevo fatto alla villa della zia bettina mentre ero in prigione aspettando il babbo un uomo sotto il mio letto l'ho veduto io con i miei occhi presto andate a vedere ma per carità non andate su senza un revolver due di quelli che avevano più coraggio salirono su gli altri due rimasero con virginia prima di tutto per gratitudine mia verso di lei che nella casa di mio nipote ove passai gli ultimi anni della mia vita mi trattò con ogni riguardo superando in gentilezze perfino i miei parenti se non ti vuol tenere in casa ti metterà in galera che è il solo posto degno d'un briccone come te i afferrò per un braccio e scuotendomi riprese sappiamo tutto una cosa sola ci potresti dire lo sai tu dov'è andato il barozzo basta dire che ella abitualmente si limitò sempre a trattarmi col soprannome di gelatina alludendo al tremore continuo che mi dava la paralisi ora io mi ricordavo benissimo che questo fatto al povero signor venanzio l'avevo detto proprio io e in questi cinque giorni ho dimostrato che questa volta non si tratta di promesse da marinaro e che se voglio so anche essere un ragazzo di giudizio tant'è vero che la mamma stamani mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio dicendo bravo giannino seguita così e sarai la consolazione dei tuoi genitori ora il canarino è morto il gatto è in agonia e dà di stomaco tutta roba gialla il vaso di vetro di venezia è in mille bricioli il ricamo di seta è rovinato i accorsi una volta di più che il mio babbo aveva ragione a dir corna del servizio ferroviario e non dissi altro per paura che mi avessero a mettere nel conto anche il ritardo del treno e magari qualche guasto della locomotiva quando il direttore la direttrice e il cuoco saranno sopraffatti dagli spiriti tu andrai nella stanzina dei lumi a petrolio che tu conosci l'aprirai con questa chiave e attaccata alla porta dalla parte interna troverai una chiave molto grossa che prenderai teco è come un naso lungo lungo quasi quanto la stanga di questo carro e che serve all'elefante per pigliar la roba per alzare i pesi e per annaffiare i ragazzi quando gli fanno i dispetti scommetto che c'è qualcosa sul piano ho detto a caterina caterina si è avvicinata al pianoforte per vedere e poi via con un balzo è corsa alla porta di casa urlando aiuto e io a io e autore ho deciso che quando sarò grande farò il prestigiatore anche dopo durante l'ora di ricreazione la signora geltrude continuò la sua sorveglianza speciale la quale non impedì che il pezzi il del ponte e il michelozzi mi facessero una gran festa dichiarandomi che benché io sia piccino dopo quel fatto d'aver sostenuto la prigione piuttosto che far la spia e pensare che il povero sor stanislao aveva pienamente ragione perché i due buchi fatti da carlino pezzi negli occhi del ritratto sul fondo nero dello sgabuzzino dove stavo io dovevano fare appunto l'effetto che gli occhi del compianto fondatore del collegio si fossero molto ingranditi per questa faccenda in tempo di ricreazione faremo un'adunanza e decideremo non mi par vero che arrivi quell'ora ma è già sonata la sveglia e bisogna che mi affretti a nasconderti giornalino mio basta io sono stato a sentirlo con rassegnazione fino alla fine pensando alla rettifica che devo portare all'unione nazionale come mi accoglieranno uhm in ogni modo bisogna ristabilire la verità come ha detto gigino balestra e io lo farò ad ogni costo dice che dopo mezz'ora del disastro arrivò lo scioffèr del bellucci con un'altra automobile che era corso a prendere a nolo appena si era accorto della nostra fuga e ci trasportò tutti e due all'ospedale dove a cecchino ingessarono la gamba destra e a me il braccio sinistro allora le raccontai semplicemente tutto quello che avevo visto e sentito dalla finestrino della mia prigione e con mia grande sorpresa la signora geltrude molto impressionata dal mio racconto esclamò la cosa che dici ragazzo mio è molto seria bada bene si tratta di far perdere il pane a due persone al cuoco e allo sguattero a un tratto però incominciò a venir giù dell'acqua dal soffitto e la bambina chiamò la sua mamma dicendo mamma mamma piove in casa la mamma accorse e rimase molto sorpresa di trovarmi con la sua bambina con cecchino bellucci ci pigliammo a parole appunto sulla maggiore o minore probabilità che avrebbero avuto di diventar deputati i due che oggi si trovavano in lotta davvero a sentir gigino balestra parrebbe che l'elezione del maralli fosse sicura avrei voluto raccontare al barozzo tutta la scena che si era svolta nel cortiletto della cucina e poi nell'ufficio di direzione ma la signora geltrude che quando si mangia gira sempre intorno alla tavola poi con accento grave nel quale ho sentito tutta la sua superiorità su me ha soggiunto no caro amico mio tu non puoi né devi scappare di qui perché tu sei in condizioni molto diverse dalle mie è un fatto positivo che un ragazzo che scappa di casa quando ritorna poi ha di gran belle soddisfazioni ma poi c'è un'altra cosa che mi rende felice ed è questa mia sorella sposa il dottor collalto e lo sposalizio si farà tra cinque giorni e ci sarà un gran pranzo di nozze con un'infinità di dolci di tutte le specie infatti proprio in una questione politico sociale andò a incappare il nostro povero giannino stoppani e non è da far le meraviglie se la sua buona fede fu tradita da tutte le parti e ogni suo calcolo da cima a fondo sbagliato che ebbe l'infelicissima idea di fondare questo odioso collegio da principio tutto era buio ma poco dopo la scena si rischiarò a un tratto e vidi comparire giù dalla porta a sinistra la signora geltrude impugnando un doppiere con le candele accese seguìta dal signor stanislao che diceva con accento di preghiera noi siamo tutti d'accordo se saremo interrogati a non rispondere neanche una sillaba per non compromettere di più la situazione io e il balestra faremo lo stesso risposi alzando la destra in segno di giuramento proprio in quell'istante venne un bidello che mi disse il signor direttore la desidera non erano state date dallo spirito dello zio di sua moglie ma dai collegiali che aveva perciò incominciato a interrogare qualche beniamino cercando di scuoprire quali collegiali in quella notte erano usciti di camerata grave ella parve riflettere poi riprese ma ditemeli ditemeli io non risposi i ero già imposto di non rispondere che alle domande che favorivano il nostro progetto e oramai non ve n'era che una che aspettavo e che non poteva indugiare a essermi rivolta stiano attenti signori ora prepareremo la frittata e poi la metteremo a cuocere e con un cucchiaio mi misi a sbattere le uova dentro il cappello avendo nell'idea dopo di levarci la fodera e farlo ritornar pulito come prima niente di nuovo ieri com'era stato stabilito è partita la signora merope con quella leziosa di maria e bisognava sentire quanti complimenti pare sia andato anche l'avvocato maralli ad accompagnarle fino a bologna ho detto così ma avevo capito benissimo che l'idea era di accompagnarmi a furia di pedate nel medesimo posto appena arrivato mi è toccato naturalmente di sentire una gran predica del prèside in presenza alla mamma che sospirava e ripeteva le solite frasi che dicono i genitori in queste circostanze però c'è un mio compagno che ha l'età mia e si chiama gigino balestra il quale è un bravo figliolo e siamo diventati amici questo meriterebbe di entrare nella società segreta perché mi pare fedele e sicuro ma prima voglio accertarmi meglio perché mi dispiacerebbe troppo di farmi canzonare presentando un traditore e io a loro e enerina erano gennaio è una settimana giornalino mio che non ho scritto più un rigo in queste tue pagine molti invitati sono scappati via il babbo invece è corso subito sul luogo del disastro ma nessuno capiva il perché si era schiantata la gola del caminetto facendo rovinare giù mezza parete della stanza tu stai qui con tutti i tuoi diritti e puoi insorgere ogni volta che qualcuno te li contesti con l'inganno o con la violenza e poi tu hai una mamma e un babbo che soffrirebbero molto della tua scomparsa mentre io non ho che un tutore il quale non piangerà certo ignorando le mie notizie e si chinò giù mettendomi il viso contro il viso in modo che i suoi baffoni grigi mi facevano il pizzicorino nelle gote io eseguii l'ordine facendogli un gran sospiro sul naso ed egli si rialzò dicendo tu no difatti sei troppo piccolo a favorire in modo speciale questa buona ragazza son mosso dalle giuste e sane teorie politiche e sociali di mio nipote il quale ha sempre predicato che nel mondo non vi devono essere più né servi né padroni il babbo per l'affare del fantoccio mi ha fatto una predica d'un'ora dicendo che è stata un'azione degna di uno sciagurato senza cervello e senza cuore come sono io anche questo è un complimento vecchio oramai e mi piacerebbe che si rimettesse un po a nuovo il signor luigi a quanto ho sentito rimase molto sorpreso della notizia che gli dètte la mamma e stentava a crederci ma quando toccò con mano che l'orologio della signora olga era quello della mamma si convinse io sorpreso da quella parola ignorata indugiai un po nella istintiva ricerca del suo misterioso significato pur comprendendo ch'era un segnale di pericolo e quando a brevissima distanza dagli altri feci per uscir dalla porticina mi trovai a faccia a faccia col signor stanislao in persona questa giustizia all'avvocato maralli è un uomo di cuore che difende i deboli contro la persecuzione e contro le ingiustizie e che a tempo e luogo sa mostrarsi grato dei benefici ricevuti e per questo ricordando la pistolettata che gli tirai nell'occhio ha detto al babbo passavo di sorpresa in sorpresa anche il direttore mi apparve indignato del racconto fatto chiamò il bidello e ordinò fate venir qui il cuoco e lo sguattero march è vero gli ho risposto ma il maralli non è quello che dici tu invece è un uomo d'ingegno e presto sarà deputato deputato bum e il bellucci si è coperto la bocca soffocando una risata è colpa mia se l'acqua gli ha fatto male allo stomaco è colpa mia se ha rotto il vaso di vetro di venezia è colpa mia se non riuscendomi di chiudere la cannella del bagno l'acqua ha allagato il salotto e ha fatto scolorire il tappeto di persia della sora matilde non la finisci mai con le birbonate che coraggio hai avuto di venire in casa e di lasciare quell'angiolo caro laggiù sola al freddo e al buio ma che cosa ti viene fuori dalla tasca oh nulla sono i capelli di maria glieli ho dovuti tagliare perché non fosse riconosciuta non ho detto che l'ho travestita da mulatto con i capelli corti e la faccia nera ma io ho incominciato a tempestare l'uscio di pugni e di calci urlando a squarciagola apritemi voglio rivedere il mio babbo io la zia bettina mi ha aperto subito e io mi son buttato addosso al babbo coprendomi il viso colle mani perché in quel momento mi sentivo proprio commosso seconda notizia ho visto tito barozzo che era già stato messo a parte del nostro progetto e che mi ha detto senti stoppani devi sapere che dal giorno in cui ebbi a patire nella stanza del direttore dunque certe scappate per un ragazzo che si sente nato per far l'artista son necessarie e allora perché i parenti son sempre lì pronti a sgridarlo e a punirlo basta quel che è certo è che il collalto mi ha fatto un bel regalo e che io bisognerà che in qualche modo gli manifesti la mia gratitudine voglio vedere anch io ha esclamato subito la geppina che è la sua sorella minore anch'io ha detto pietrino un bambino di due anni e mezzo che non sa ancora camminare e che si trascina per terra con le mani e con le ginocchia non mi levava gli occhi di dosso e mi accorsi che mi vigilava in modo speciale proprio per vedere se mangiavo la minestra e se raccontavo l'avventura della mattinata ai miei compagni di tavola ed ecco la rettifica che ricopio tal quale onorevole direzione leggendo l'articolo del numero scorso del suo pregiato giornale il quale è intitolato i nemici della religione mentre poi se facciamo magari qualcosa a fin di bene e che ci riesce male come è successo a me stamani allora ci date tutti addosso senza remissione come ardiresti di sostenere che quel che hai fatto stamani era a fin di bene i hanno fatto prendere anche delle medicine per guarire della cleptomania ah ma questo è un episodio graziosissimo degno di un romanzo e tu birichino ti ci divertivi eh chi sa quanto hai riso sfido mi ci sarei divertita anche io il signor stanislao sempre col suo turbante nero in testa e il suo occhio maculato che era diventato violetto mi squadrò ben bene da dietro la sua scrivania senza parlare credendo di incutermi chi sa che paura mentre invece io che conoscevo quest'arte girai in qua e in là lo sguardo distrattamente sugli scaffali pieni di libri a pensarci mi va via la testa e mi pare d'essere il protagonista d'uno di quei romanzi russi dove tutto anche le cose più semplici come sarebbe quella di mettersi le dita del naso acquista una grande aria di tenebroso mistero stretti l'uno all'altro come due sardine di nantes con la differenza che non eravamo senza testa come loro ma anzi avevamo i nostri visi anch'essi appiccicati insieme dentro la finestrina da me aperta sulla gran sala di pierpaolo che era nella più completa oscurità e non si cheta mai un minuto corre per tutto e discorre con tutti e su tutto e su tutti trova a ridire gli insegnanti che fanno lezione alle diverse classi sono tutti dipendenti dal direttore e dalla direttrice e paion loro servitori è vero hanno detto tutti ma noi ho soggiunto io lo faremo riapparire come era prima infatti ho rovesciato il mortaio in un fazzoletto dove ho legato strettamente i pezzi dell'orologio che mi aveva dato marinella e con molta sveltezza mi son cacciato il fagottino in tasca in un momento io e il bellucci ci si ritrovò avvinghiati insieme tutti bagnati di pianto singhiozzando senza poter dire una parola stamani luisa mi ha portato in camera una bella calza piena di dolci con un bel pulcinella in cima e collalto mi ha regalato un bel portamonete di pelle di coccodrillo da casa mia poi mi hanno scritto di avermi preparato altre liete sorprese per quando ritornerò nessuno sa spiegarsi il perché di questa improvvisa decisione essendo stata accolta con tutti i dovuti riguardi e alla mamma che la pregava di dire francamente se qualcuno le aveva mancato di rispetto senza accorgersene ella ha risposto a denti stretti vo via anzi perché mi si rispetta troppo la scimmia che loro osservano lassù sull'albero è una di quelle che si chiamano volgarmente bertucce e che vivono abitualmente in cima agli alberi delle foreste vergini dove si nutrono di bucce di cocomero di torsoli di cavolo e di tutto quel che si trova a portata delle loro mani anche la signora geltrude fece un sospiro di sollievo e parve liberata da una gran preoccupazione ma stanislao disse stanislao stanislao dove sei e le matrone si divertivano a veder mangiare i cristiani vivi com'è bella roma per uno che abbia passione per la storia e che grande varietà di paste al caffè aragno dove sono stato iersera con mia sorella stamani andiamo con lei a fare una passeggiata a ponte molle dormivano infatti il solo desto era gigino balestra a sedere sul mio letto che mi aspettava inquieto non sapendo il motivo per il quale ero uscito siamo tutti ritornati in dormitorio mormorò ah che scena ma se la tela mi vietava la vista non mi impediva ludito e io sentivo sebbene non riuscendo ad afferrar le parole la voce del signor stanislao e della signora geltrude che parlavano tra di loro i giunse solo distintamente questa frase pronunziata con vivacità dalla direttrice fortunatamente in quel momento ridevano anche il cuoco e la signora geltrude sicché non si accorsero di noi ma il direttore che non rideva dovette udire qualcosa perché volse l'atterrito occhio cerchiato di nero verso di noi io ho sempre detto che sono un gran disgraziato e lo ripeto infatti guardate io porto a scuola una bottiglietta d'inchiostro rosso proprio nel giorno in cui alla mamma del betti viene in mente di mettergli una golettona inamidata di due metri tito barozzo era lì prese la chiave aprì il portone poi si rivolse a me e mi avvinghiò con le braccia e mi tenne stretto stretto al suo petto mi baciò e le nostre lacrime si confusero insieme sui nostri visi ci verrà anche l'avvocato maralli quello con gli occhiali e con quel barbone che è stato causa di una gran discussione in casa perché è socialista e la mamma non lo può soffrire specialmente quando dice male dei preti e di tutto e perciò come dice l'ada è una nota volgare nella nostra conversazione male io l'ho sempre detto fra tutti la mamma è quella che capisce di più la ragione e che sa distinguere se una cosa succede per disgrazia o per cattiveria c'è stata l'ada a portarmi la cena e ha voluto anche lei che le raccontassi il fatto del dìttamo della zia bettina a far telegrammi insomma arrivavo alla sera stanco morto ma con la coscienza tranquilla d'aver fatto il mio dovere per l'avvenire di mia sorella finalmente il gran giorno è venuto oggi ci sarà lo sposalizio e stasera farò i fuochi e così dimostrerò a collalto che ride sempre quando dice che io son suo cognato sì ma è un maialino piccolo è qui nella stalla guardi sor giannino e ha tirato fuori infatti un porcellino grasso grasso con la pelle color di rosa che era una bellezza tante altre preoccupazioni che pure avevano diritto d'essere accolte in prima fila a un certo punto vidi passare pel corridoio il michelozzi e mi slanciai verso di lui e qui l'articolo era tutto un attacco contro il candidato avversario che era chiamato egoista sfruttatore ecc mentre si esaltava il disinteresse del mio cognato io quando ho letto quest'articolo son cascato dalle nuvole poiché ben sapevo com'erano andate le cose riguardo all'eredità del povero signor venanzio e mi meravigliavo di non averne mai domandato una spiegazione finora che mi sarebbe stato così facile averla mentre ora che mancava poco tempo ad abbandonare per sempre il collegio mi sentivo a un tratto una grande curiosità che mi pungeva sempre più che a poco a poco mi invadeva tutto cacciando via in seconda linea debba consistere nel darmi da mangiare per sei giorni consecutivi sempre minestra niente altro che minestra e questo si capisce perché sanno che io le minestre non le posso soffrire notaro guarda un po di ricordarti bene caro giannino mi disse la mamma dopo che ebbi letto la lettera del notaro pensa a quello che facesti in quei giorni che rimanesti in casa del maralli non c'è il caso che ci sia sotto qualche altro dispiacere poi ho fatto vedere il mio lavoro al collalto che ha detto ma bravo pare proprio un quadro dell'epoca giottesca ora dico io se non avessi avuto l'idea di fare il serraglio delle belve feroci non avrei avuto quella di disegnarlo e allora questo lavoro non ci sarebbe stato non accennando neanche lontanamente al nostro complotto dirò così spiritistico che era in realtà molto più grave ma che avrebbe se ammesso e risaputo fatto perdere il prestigio del direttore e della direttrice e anche del cuoco ah credi pure giornalino mio il vederlo ridotto a quel modo con la stampella mi ha fatto una grande impressione e io che mi ero ormai quasi dimenticato il fatto dell'automobile dinanzi allo spettacolo di sì terribili conseguenze è proprio una malattia seria bisogna avvertire suo marito stasera stessa io ridevo dentro di me ma ho fatto finta di nulla e anzi ho detto a un tratto sì lo prometto ho gridato con quello slancio e quell'entusiasmo che metto sempre nelle mie promesse e così dopo un po dì discussione è stato stabilito che per santo stefano il babbo mi accompagnerà a roma però la salute non si sa dove l'abbia è un vecchio cadente sordo al punto che bisogna parlargli col corno acustico e ha una tosse che pare un tamburo dicono però che è ricco sfondato e che bisogna trattarlo con tutti i riguardi domani ritorno a scuola e sebbene abbia scritto questo per canzonarlo da chi non conosce come stanno le cose può essere preso benissimo sul serio almeno ha detto il tuo cognato avrò avuto un utile morale sicché ha approvato tutto ha approvato altro che anzi il principio dell'articolo lo ha scritto il maralli stesso ebbene per queste due cose così semplici la mamma e le mie due signore sorelle sono state lì a chiacchierare più d'un'ora con mille e veniamo dunque alle grandi novità la prima delle quali è questa che io in questo momento sto scrivendo sul mio tavolino in camera mia di fronte alla finestra che dà sul mio giardino che urli il fischio della locomotiva non c'è per niente a paragone io sono subito corso in salotto per vedere quello che era successo caterina pure è accorsa e abbiamo visto virginia che si contorceva sul canapè come un cane arrabbiato io avrei voluto rispondere che questa era una ladronería bella e buona come mentre le ferrovie avrebbero dovuto per giustizia rifare un tanto a me che mi ero adattato a viaggiare peggio delle bestie che almeno viaggiano al coperto mi si faceva invece pagare per tre io naturalmente ho incominciato a riscaldarmi c'è poco da ridere gli ho detto scotendolo per un braccio ma non sai ha ripreso lui che per fare il deputato ci vogliono dimolti ma dimolti quattrini sai chi sarà deputato mio zio gaspero ma lui è commendatore e il maralli no lui è stato sindaco e il sul tavolino da lavoro stava la gabbia col canarino un'altra creatura che gode la protezione della sora matilde la quale come dicono tutti vuol molto bene alle bestie mentre non può soffrire i ragazzi cosa questa assai ingiusta e che non si spiega gli comprerò una bella cartella da tenere sulla sua scrivania invece di quella che ha ora che è tutta strappucchiata e sudicia d'inchiostro e poi comprerò anche un paio di razzi che manderò dalla terrazza in segno di gioia per esser finalmente diventato un buon ragazzo come desiderano i miei genitori il cuoco si alzò e pallido camminando a zig-zag come un ubriaco andò a togliere il segreto alla porta spengete il lume e aspettatemi tutti in ginocchio il mio braccio è molto peggiorato a causa dello sforzo fatto ieri per salire nella rete del compartimento il collalto mi ha portato stamani da quel suo amico che fa le cure elettriche e che si chiama il professor perussi il quale dopo avermi visitato mi ha detto allora ho alzato gli occhi e ho visto la zia affacciata con un viso che faceva paura ah sei tu ha detto con voce stridula ed è sparita dalla finestra per riapparire subito sulla porta armata di un bastone certamente il barozzo ha un fondo di carattere serio ed è rimasto molto impressionato dal quadro che gli ho fatto delle sue condizioni di famiglia sono assolutamente sicuro che da parte sua non avremo nulla da temere a un tratto eccola i nostri colli si allungano i nostri occhi seguono con grande curiosità le zuppiere e appena la minestra incomincia a riempire le scodelle tutte le bocche si arrotondano in un lungo pare un becchino turco disse piano maurizio del ponte alludendo a quel turbante nero che gli copriva la testa più tardi si seppe che a uno a uno i collegiali erano chiamati in direzione per subire un interrogatorio eravamo giunti in un viale solitario quando rivolgendomi a maria ho raggiunto senti ora ti taglio i riccioli come nel racconto se no ti riconoscono la mamma non vuole che tu mi tagli i capelli ha risposto lei mettendosi a piangere e a questo punto io vidi giornalino mio la cosa più straordinaria più lontana da ogni previsione e insieme più comica che si possa immaginare la signora geltrude allungando la destra sul capo del signor stanislao come un artiglio io sono stato a sentire sempre zitto e dopo la predica sono uscito con una scusa e sono andato al negozio balestra dove ho mangiato dodici paste tutte svariate per rifarmi la bocca io per consolarlo ho creduto bene di dirgli che per questo il maralli l'aveva sgridata come infatti era vero e lui tutto contento mi ha domandato ah mio nipote lha sgridata meno male volevo ben dire io mio nipote è un buon giovane e mi è stato sempre molto affezionato e che le ha detto nel registro che ho comperato c'è anche una colonna per le osservazioni ma lì non ho scritto niente perché l'unica osservazione che potevo metterci era questa che i quattrini peggio spesi sono stati quelli delle elemosine ma fu inutile avvertire perché proprio in quel momento era tornata in casa la sora matilde e s'era accorta di tutto il servitore del collalto si chiama pietro e ha un fare così serio e una voce così grave che fin dalle prime volte mi ha dato sempre una grande soggezione e questa è una conseguenza l'altra è anche più strana e complicata stamani il signor venanzio s'è messo nella poltrona per leggere come fa sempre il corriere della sera che invece gli arriva la mattina e che diceva diceva che se lei si sbrigava presto col notaro era buon segno perché significava che c'erano pochi legati a queste parole il vecchio ha dato in una tal risata che credo non ne abbia mai fatte di simili in tutta la sua vita ecco dunque com'è andata naturalmente ieri sera non mi sono addormentato l'orologio della chiesa vicina suonava le undici e mezza i miei compagni dormivano mi alzai e mi vestii la sora matilde cioè la sorella di collalto è molto brutta e molto uggiosa e non fa che sospirare e discorrere col gatto e col canarino però con me va molto d'accordo e anche oggi mi ha detto che in fondo sono un buon figliolo come non lo vuoi neppur punire ma no cara il punirlo lo irriterebbe maggiormente e poi chi ha messo l'anilina nei piatti è il barozzo mi ha confessato egli stesso di essere stato lui lui solo sono sopraffatto dagli avvenimenti che si preparano per stanotte come anderà febbraio e siccome gli ci voleva poco a sincerarsi stamattina ha preso una scala l'ha appoggiata alla parete è salito fino al quadro l'ha alzato ha guardato sotto di esso ha scoperto il finestrino che avevi fatto e ieri mattina dunque il babbo venne a prendermi a roma e naturalmente ebbe dal collalto la descrizione dì tutte le mio birbanterie meno s'intende quella della marchesa sterzi e del marchese che fa la cura della cipolla a quella vista naturalmente non seppi resistere e mi scappò da ridere non l'avessi mai fatto l'avvocato maralli che pareva invecchiato di dieci anni e tremava tutto per la rabbia e per lo sforzo che faceva per contenersi povero cecchino davvero malgrado tutte le cure che gli hanno fatto fare gli è rimasto la gamba destra più corta e dovrà andare zoppo per tutta la vita primo dei quali il diritto di eredità egli dunque in ossequio al programma del nostro partito non solo nulla fece di quel che avrebbe fatto qualunque borghese per persuadere il ricco zio di farlo erede del lauto patrimonio mio padre si mise a ridere e poi disse asciutto va bene ma poiché il socialismo vuole che ciascuno abbia la sua parte di gioia nel mondo perché l'avvocato non ti prende con sé per qualche tempo sono qui chiuso nel salotto da desinare e sento di là nell'ingresso quella vociaccia stridula della zia bettina che si sfoga contro di me con la moglie del contadino e ripete è un demonio finirà male e io ono e a erano dicembre io preferisco a tutti gli altri mesi dell'anno quello di e le disgrazie si sa non vengono mai sole motivo per cui ieri me ne son successe diverse collegate insieme in modo che se i grandi non fossero sempre propensi a esagerare l'importanza dei nostri errori si dovrebbero considerare logicamente come una disgrazia sola come come raccontami tutto per bene come ti disse la zia bettina e ha voluto che le dicessi tutto il fatto del dìttamo e le ripetessi quel che mi disse la zia bettina parola per parola la porta e la finestra del salottino erano chiuse non c'era pericolo perciò che il canarino potesse scappare io gli aprii la gabbietta ed esso si affacciò girando il capino qua e là tutto sorpreso di trovar l'usciolino aperto poi finalmente si decise e uscì dalla prigione io a questo punto fissai lo sguardo sulla carta dell'america appesa alla parete a destra della scrivania e seguitai a far l'indiano il signor stanislao allora si alzò dalla sedia puntando le mani sulla scrivania e protendendo la faccia stralunata verso di me ormai per me la era finita e volendo che almeno rimanessero come esempio le ultime parole di un ragazzo infelice condannato a morire di soffocazione in un treno nel fiore degli anni a queste parole il signor venanzio ha dato un balzo sulla poltrona e ha cominciato a brontolare ah dice così brutta pettegola eh si sa se avesse molti denari lei li spenderebbe tutti in vestiti e cappellini ah ha detto che sono un avaraccio ho letto il primo articolo nel quale si rispondeva punto per punto all'articolo del sole dellavvenire che mi aveva fatto vedere l'altro giorno gigino balestra si vorrebbe dal nostro avversario trarre vantaggio da una meritata punizione giannino in fondo è un bravo ragazzo e diventerà qualche cosa or ora mi ha sorpreso mentre avevo dinanzi a me il giornalino e lo ha sfogliato guardando le figure che vi ho disegnato scrissi nel giornalino con uno zolfino spento che avevo trovato nel sedile della garetta le parole della pagina oio per la libertà quel giovanotto era proprio servizievole e non è stato contento finché finalmente non è riuscito a procurarmi quel che mi occorreva egli entrava via via nelle botteghe di questi negozianti suoi amici coi quali si tratteneva a parlare mentre io aspettavo sulla porta quando rientrai in me stesso la pioggia gelata mi sferzava di nuovo la faccia e mi prese un freddo così acuto nelle ossa che incominciai a battere i denti i quali fingono di avere scherzato e tu persuaso di tutto questo mangi e gusti come al solito la tua brava minestra di magro alla casalinga e rinnega la religione dello stato in ogni modo con le parole e con le opere e qui il giornale seguitava per una colonna a trattare il maralli di miscredente mentre io mi ricordo benissimo uno dei coraggiosi accorsi aveva afferrato intanto una seggiola per lanciargliela addosso e l'altro stava col braccio steso armato di revolver nel caso che avesse opposto resistenza ad un tratto tutti si rivolsero a guardarmi con gli occhi spalancati ma ti giuro che da qui in avanti noi non ricadremo più nel peccato tremendo dell'egoismo dell'avarizia della prepotenza te lo giuriamo non è vero stanislao io invece li preferisco tutti e due e siccome anche il dottore dice che tra i dolci i budini sono i più igienici così ne mangio quanto mi pare e nessuno mi dice nulla dicembre oggi è tornato il babbo la mamma e l'ada tutti di cattivissimo umore è inutile dire che si sono sfogati tutti contro di me ripetendo che sono un pessimo soggetto un ragazzaccio incorreggibile e tutte le solite cose che oramai so a mente da un pezzo appena dentro nel mio osservatorio sentii la voce della signora geltrude che diceva sei un perfetto imbecille capii subito che parlava con suo marito e difatti accostato l'occhio al forellino fatto nel ritratto del compianto fondatore di questo collegio ah ma allora bisogna avvertire di sopra presto rosa accompagnate questo signorino dalle signore collalto e avvertitele che hanno la stanza da bagno allagata rosa che era la cameriera mi accompagnò infatti di sopra e venne ad aprire il servitore di mio cognato cara zia le chiedo scusa di quel che ho fatto ma lei ha risposto arrabbiata vergognatevi però ho seguitato a dire con voce sempre più piagnucolosa io non sapevo che nel dìttamo ci fosse lo spirito di quel signor ferdinando che diceva lei e disse questa freddura con una voce funebre che mi fece rabbrividire eppure in fin dei conti il suo consiglio mi parve il solo che mi offrisse una via di salvezza nella critica situazione in cui mi trovavo minestra calmati geltrude rispondeva il signor stanislao e cerca di considerare seriamente la cosa prima di tutto il barozzo fu accettato di comune accordo a condizioni eccezionali per riguardo al suo tutore che ci procurò altri tre convittori a retta intera d'accordo e sfido non la finivi più con le tue ragionacce stupide fui preso da una grande curiosità e senza parere lo seguii pensando voglio vedere le nuvole anch'io e arrivato a una porticina dove avevo visto sparire il mio compagno di tavola la spinsi e capii ogni cosa vostro figlio che mi aveva già rovinato come uomo facendomi perdere l'eredità di mio zio e come professionista facendomi perdere una causa importante è tornato in tempo dal collegio per rovinarmi nella mia carriera politica e c'è riuscito perfettamente non aveva più restituito al suo legittimo proprietario e che rimase poi lungamente dimenticato fra gli incarti della cancelleria giudiziaria ciò che non farà certo maraviglia a chi sa come tutto della giustizia italiana sia lungo e oblioso dopo questo discorso mi è venuto naturalmente una voglia pazza di vedere questa signora e poco dopo con una scusa mi sono alzato da tavola e sono andato nella sala d'aspetto dove infatti ho trovato una signora buffa con una bella mantella di pelliccia e che appena mi ha visto mi ha detto ah bel ragazzino che fai mi ha dato pienamente ragione e ha detto a mia sorella poverini chi sa come si stomacavano a mangiar quelle porcherie febbraio io ho incominciato a urlare dalla contentezza e avrei anche battuto le mani se mi riuscisse d'alzare il braccio però ha detto il babbo con che coraggio ti si può mandar fuori di casa nessuno ha più messo un boccone in bocca dopo che ebbi detto questo meno io la signora merope si torceva le mani dalla disperazione e diceva che la bambina sarebbe morta dallo spavento che aveva paura dei tuoni che le sarebbe venuta certamente una malattia e altre esagerazioni simili non mi si potrebbe chiamare qualche volta tanto per cambiare uno sciagurato senza fegato e senza milza o uno sciagurato senza ventricolo e senza coratella ma oggi era destino che fosse la mia beneficiata la beneficiata di questo infelice gian burrasca e io a io e e e dicembre virginia ha brontolato anche oggi perché sono stato tutto il giorno a pescare il bello è che io solo so il vero motivo della partenza della zia ma non lo dico per non guastare la bella sorpresa che avrà mia sorella un'ora fa io ho detto alla zia bettina ho dovuto piegarmi alla necessità piangendo amaramente sul mio infelice destino e sulla minestra di capellini che ho terminata in questo momento dicembre che dovevo farne naturalmente l'ho portata a casa per mangiarla domani mattina a colazione e per divertirmici stasera ho pensato di metterla per benino sul pianoforte in salotto da ricevere se vuoi che te lo ridica anche un'altra volta non far complimenti hai capito e dètti in una risata ma era un riso sforzato perché nell'anima ero più arrabbiato io di lui arrabbiato per non poter trovare il bandolo dell'arruffata matassa e per ignorare la sorte dei miei compagni della società segreta io intanto seguitavo a lanciar loro tutti i titoli che si meritavano finché essi riavutisi finalmente dallo sbalordimento si precipitarono dentro la cucina pochi minuti dopo la piccola porta della mia prigione si apriva e vi entrava di profilo ché altrimenti non ci sarebbe potuta passare oggi tanto per provare ho dato una piccola rappresentazione in giardino ai miei amici renzo e carluccio e a fofo e marinella che stanno di casa accanto a noi e sono figli della signora olga che scrive i libri stampati ed è sempre distratta e sempre affaccendata che bella cosa essere un corsaro e un corsaro nero per giunta non so che cosa mi sia entrato nel cervello leggendo tante avventure una più straordinaria dopo aver girato un pezzo finalmente sono arrivato alla villa la zia bettina è corsa sulla porta e vedendomi sul ciuco ha esclamato ah che hai fatto io me ne stavo lì sotto fermo e non ne potevo più dal ridere aspetta aspetta seguitò a dire la zia bettina ora piglio le forbicine e ti levo la fogliolina troncata se no secca e ti fa male alla salute sai carino ed è andata a prendere le forbicine io allora ho spinto un po in su il bastoncino sei stato in direzione sussurrai a gigino balestra mentre mi passava dinanzi no rispose come mai erano stati interrogati tutti i collegiali più piccoli e noi due no ed è andata a pigliar l'acqua io intanto ho spinto in su il bastoncino e questa volta l'ho spinto parecchio in modo che la pianticella doveva parere un alberello addirittura io scoppiavo dal ridere ma mi trattenevo mentre la zia seguitava a nettare il suo dittamo con le forbicine e a discorrere ma sì che sei cresciuto e sai che cos'è che ti fa crescere è l'acqua fresca e limpida che ti dò tutte le mattine ora ora bello mio te ne dò dell'altra così crescerai di più angiolino ha preso un pentolo io ho preso l'altro e il pennello e via siamo ritornati sull'aia di casa sua dove pietrino e la geppina ci aspettavano ansiosi cominceremo dal fare il leone ho detto e l'avvocato maralli hanno chiamato subito caterina e le han fatto accendere il caminetto nella sala da ricevere la caterina poveretta ha obbedito e dio che bomba è parsa proprio una bomba e poi lì per lì tra la polvere sotto la pioggia dei calcinacci che schizzavano qua e là si è creduto che rovinasse tutta la casa mentre lei deve marcire in casa condannata a restare zittellona come la zia bettina e che se il babbo dà il permesso a virginia di sposare un socialista non c'è ragione di proibire a lei di sposare il de renzis che è povero ma è un giovane distinto e che in seguito potrà farsi una bella posizione ecco il babbo picchia alla porta perché gli apra ma non gli rispondo voglio star qui zitto zitto come il gatto quando è in cantina oh se per un miracolo un ragno filasse la tela a un tratto a traverso l'uscio il nemico crederebbe la camera vuota e se n'andrebbe si vedeva nelle facce delle persone si sentiva nell'aria un non so che di grave e di solenne che annunziava qualche avvenimento straordinario incontrai carlo pezzi che mi disse in fretta i grandi sono stati interrogati tutti meno io il michelozzi e il del ponte nulla è cambiato dall'ultima volta che ci venni e mi pare di non essermi mai mosso di qui quando mi fui lavato la zia bettina si accòrse che avevo un po di febbre e mi mise a letto benché io tentassi di persuaderla che era tutta questione d'appetito la finestrina infatti dava sul cortiletto della cucina in un angolo del quale era una enorme caldaia piena d'acqua bollente allora mi ricordai che era venerdì il giorno sacro alla famosa minestra di magro che in mezzo a tutte le minestre di riso della settimana veniva ad allietare i nostri stomachi a voce dunque il signor venanzio mi disse io ho qui un involto contenente mille lire in tanti biglietti di banca da cinque che desidero dopo la mia morte sieno consegnati a brevimano e senza che nessuno veda e che nessuno venga a saperlo come potremo riparare ai nostri torti era qui che l'aspettavo togliete il segreto alla porta dissi perché io possa venire a voi in questa idea mi confermò più tardi mario michelozzi il quale passandomi accanto mi disse rapidamente all'erta calpurnio ha mangiato la foglia ma in camerata mi aspettava la terribile rivelazione della nostra completa rovina con una nappa che gli vien sempre sull'orecchio e che egli cerca di cacciar via con certe scrollatine di testa come farebbe uno che avesse i capelli troppo lunghi sulla fronte per mandarseli indietro la sinfonia è sempre questa i ragazzi devono portar rispetto a tutti ma nessuno è obbligato a portar rispetto ai ragazzi e questo si chiama ragionare e con questo credono di persuaderci e di correggerci sono qui in camera mia e sto aspettando il babbo che deve venire a prendermi perché purtroppo ieri il collalto gli ha spedito la famosa lettera e quel che è peggio con l'aggiunta delle ultime mie birbanterie all'uscio di camera mia non ci sono stati più assalti in ogni modo io son deciso a resistere ho rinforzato la barricata e ho messo insieme anche una discreta quantità di provvigioni procuratemi da caterina per mezzo d'un panierino che ho calato dalla finestra del giardino il cuoco spense il lume e io sentii poi tornare a inginocchiarsi accanto agli altri due il gran momento era giunto lasciai il mio posto dosservazione e affacciatomi all'ingresso dell'armadietto feci con la gola un suono come si fa quando si russa ah credevi di farla liscia eh sei tu che ci hai messo il collegio in rivoluzione fin dal primo momento che ci sei capitato tra i piedi con le tue perfide invenzioni con le tue vili calunnie io starei sempre in pensiero di qualche disgrazia ha aggiunto la mamma l'ada ha messo la nota finale bisogna proprio dire che il collalto sia un buon uomo a invitarti a casa sua dopo il bel regalo di nozze che gli facesti ma il bello della scena è stato questo che io infatuato come ero in quel momento della mia munificenza mentre mi davo una grande aria di importanza nel levar di tasca i miei biglietti di banca non ho neanche menomamente pensato al fatto stranissimo di quei due ciechi che vedevano e di quello zoppo che correva per farci scolar l'acqua quando si annaffiano fatto questo ho riempito il vaso con la terra che vi avevo levata in modo che la pianta non pareva fosse stata menomamente toccata e il peggio fu quando incominciarono le gallerie il fumo lanciato dalla macchina si addensava sotto la volta del tunnel e dal finestrino rotto invadeva la mia angusta garetta impedendomi il respiro e io sempre discorrendo col naso sissignora sissignora in quel momento è entrato il collalto che sentendomi discorrere a quel modo è diventato pallido come questa carta e voleva certo dirmi qualcosa ma la signora non glie ne ha dato il tempo perché ha detto subito e così fu conchiuso il patto io sarei stato bandito da casa mia e tenuto in prova per un mese dal maralli dove potrò riabilitarmi e dimostrare che non sono in fondo quell'essere insopportabile che dicono tutti ma sapendo quanto sia difficile di far entrar la ragione in quelle zucche per non compromettermi ho sciolto alla svelta tutte le bestie feroci e montato sul ciuco gli ho dato un par di legnate e via a precipizio su per la strada maestra con bianchino dietro che abbaiava a più non posso mostrandomi tutte le probabilità delle quali era armata è andata così diceva con una terribile sicurezza l'ipotesi trionfatrice di tutte le altre ma allora farà un'altra minestra sicuro e dovendo rimediare alla svelta farà una minestra di riso ebbene se venerdì non ci sarà la tradizionale minestra di magro alla casalinga vorrà dire che questa era proprio fatta col brodo della rigovernatura e allora noi insorgeremo che guardi mi disse con un tono solenne che mi fece fremere dal capo al piedi cinque cose aveva la signorina matilde alle quali teneva molto e che erano si può dire le cose che avesse più care al mondo tutti i ragazzi avevano le lacrime agli occhi e persino il professor muscolo che aveva incominciato a dire tutti fermi rimase sull'effe che gli uscì di bocca come un lungo soffio il quale finì da ultimo in un dirotto pianto in quel momento voltandomi ho visto il babbo e la mamma d'angiolino che venivano giù dal campo trafelati il contadino gridava oh il mi maialino e la contadina sporgeva le braccia verso quel moccione di pietrino che seguitava anche lui a piangere e diceva uh povera la mi creatura certo è una bella soddisfazione l'essere stato il protagonista di un'avventura come quella dell'automobile e io non stavo in me dalla gioia e guardavo tutta quella massa di ragazzi dall'alto al basso perché nessuno di loro s'era mai trovato a un pericolo come quello che avevo passato io quanti avvenimenti in questa settimana me ne sono accadute tante che non ho avuto mai il tempo di scriverle anche perché non volevo sciupare le mie avventure descrivendo in queste pagine troppo alla svelta mentre meriterebbero di essere narrate in un romanzo era per il momento assai più importante il vedere quel che accadeva nella sala del defunto professor pierpaolo pierpaoli cercando di scoprire le batterie nemiche e per la verità la mia aspettazione non fu punto delusa la maria ha fatto la spia al suo zio dell'affare della bambola e stasera l'avvocato maralli mi ha detto ma dunque tu giannino mio ce l'hai proprio con gli occhi degli altri però dopo un poco ha ripreso sorridendo via via faremo accomodare gli occhi della bambola come si sono accomodati i miei la prima spesa che bisogna che faccia è quella di una buona cassaforte piccola in modo che possa nasconderla in fondo all'armadio dove tengo miei balocchi di quando ero più piccino in quanto all'impiego che farò dell'eredità fra i tanti sogni che ho fatto due specialmente mi stanno fissi alla mente ma il fatto è che quel maledetto ragno faceva tutto il contrario di quel che gli dicevo dì fare e mi fece tanto arabbiare che da ultimo lo schiacciai con un piede allora mi venne in mente che se avessi potuto chiamare dalla finestra qualche passerotto sarebbe stato molto più facile di ammaestrarlo mi accorgo di tutta la leggerezza che mettiamo spesso noi ragazzi nell'affrontare certi rischi senza dar loro l'importanza che devono avere naturalmente lascio per mio ricordo personale che egli certo terrà carissimo l'ultimo mio dente strappatomi dal suo piccolo cognato giovannino stoppani e che ho fatto espressamente rilegare in oro per uso di spillo da cravatta ieri sera avrei voluto scrivere in queste pagine l'ultima parte della cronaca della giornata ma mi premeva di vigilare il campo nemico dal mio osservatorio e poi bisogna da ora in avanti adoperare una grande prudenza perché siamo spiati da tutte le parti e tremo al solo pensiero che mi possano trovare questo mio giornalino che avvocato d'ingegno è il maralli io che stavo fuori dell'uscio a sentire questo suo discorso così poderoso non potei più star fermo ed entrai nella stanza gridando viva il socialismo e caddi nelle braccia di virginia singhiozzando a queste parole mio cognato s'è slanciato sul giornalino e ha voluto vedere quelle pagine dove è descritto il mio viaggio sulla traversa dietro la carrozza e la scena che successe quando li sorpresi tutti in chiesa e li rimproverai perché non mi avevano detto nulla proprio così perché ho finito in questo momento di mangiare una scodella di minestra piangendovi dentro per la rabbia di doverla mangiare il babbo ieri ha decretato che la mia punizione per l'affare del fantoccio di virginia e per l'altra sciocchezza dei versi contro il professor muscolo e anche le maddalene nella loro semplicità sono squisite ma in quanto alla delicatezza le marenghe bisogna lasciarle stare io però non le ho lasciate stare e di quelle ne ho mangiate nove sono così fragili che si struggono in bocca e non durano nulla oggi è stata una giornata veramente di paradiso tirava un bel venticello fresco che mi ha fatto venire la voglia di andare a pescare badando bene però di non affogare come mi successe l'altra volta se no addio bicicletta e io a io e ottobre sono ancora nella mia camera ma purtroppo sono in letto malato e ho appena la forza di scrivere poche righe su quel che mi è accaduto iermattina io ho voluto capacitarmi di questa cosa e le ho fatto un buco nella testa dal quale ho potuto scoprire che il movimento era regolato da un meccanismo interno molto facile a capirsi ed ecco la grande notizia l'avvocato maralli iersera in una lunga conversazione che ha avuto col babbo gli ha chiesto la mano di virginia questo fatto ha messo la rivoluzione in casa com'è uggioso quel cavalier metello anche oggi mi ha portato a veder roma e questo mi fa piacere ma lui ci mette tante spiegazioni che è una cosa insopportabile però mia sorella ha avuto dei bei regali da tutte le parti non dico nulla dei dolci che ci son preparati in sala da pranzo una cosa da sbalordire però il migliore è la panna montata coi cialdoni noi della società si sapeva che ormai non poteva più coprirsela con la parrucca ch'era stata buttata in un luogo tale che anche se l'avesse ritrovata non se la sarebbe rimessa di certo e con quell'occhio grosso languido e lacrimoso come un uovo al tegamino poco cotto che mi afferrò per il petto con la destra e mi ricacciò indietro esclamando che cosa succede qua ma non ebbe bisogno di nessuna risposta appena dentro la stanza comprese perfettamente quel che era successo e con due occhi da spiritato mentre gli tremavano i baffi scompigliati dall'ira tonò se ti avesse lasciato qualcosa si capirebbe aggiunse la mamma ma di questo non c'è pericolo dopo tutto quel che gli facesti e poi osservò mia sorella la lettera parla chiaro sebbene dice nessuna delle disposizioni testamentarie qui contenute lo interessino dunque guanto egli si dètte un'occhiata alla bottoniera e si adattò facilmente a questa mia stravaganza si alzò mi porse la mano ma io feci finta di non accorgermene perché mi ripugnava di stringer la destra di un traditore e mi disse dunque addio stoppani tutte le persone del vicinato si destano a quelle grida e in men che non si dice sono all'uscio di casa nostra caterina e virginia che ha avuto appena il tempo di infilarsi una veste da camera si precipitano giù nelle braccia dei vicini che domandano ansiosamente ma che cosa c'è che cosa c'è immediatamente gigino balestra si alzò dal mio letto ov'era ancora disteso e senza far rumore uscì dalla camerata egli andava a dar l'avviso ai compagni della società segreta che eran tutti pronti per irrompere nel salone di pierpaolo pierpaoli e armati di cinghie e di battipanni farne le giuste vendette e io a io e gennaio stamani virginia s'è intromessa nella questione tra me e il maralli e pare che egli non mi riporti a casa mia come aveva minacciato di fare stamani la zia bettina s'è molto inquietata con me per uno scherzo innocente che in fin dei conti era stato ideato con l'intenzione di farle piacere ho già detto che la zia è molto affezionata a una pianta di dìttamo che tiene sulla finestra di camera sua a pianterreno e che annaffia tutte le mattine appena si alza in casa stoppani la notizia di questa tragedia elettorale giunse di prima mattina il babbo di giannino ricevé il numero dell'unione nazionale con quel terribile articolo segnato con lapis bleu e con queste parole scritte nel margine dall'avvocato maralli i ha dato ottime notizie un'ora fa c'è stato il dottore daccapo e ha detto che l'avvocato maralli va molto meglio ma che deve stare in camera al buio almeno per una settimana capisco che dev'essere una cosa seccante ma è anche più seccante il dovere stare relegati in una camera senza esser malati come son costretto a star io farei dimenticare il babbo e o e febbraio grande novità stanotte dopo un lungo e paziente lavoro dovendo fare in modo di non far rumore per non svegliare i compagni del dormitorio ma tu sei addirittura il mio flagello ero scapolo e tentasti di accecarmi ora piglio moglie e tenti di incenerirmi la mamma intanto mi aveva preso per un braccio e per salvarmi dal babbo mi ha portato qui in camera mia tanto per mutare la mamma appena l'ha saputo s'è messa a urlare che sarebbe stato un delitto il sacrificare una povera figliuola nelle mani di quell'uomo senza principi e senza religione e che lei non avrebbe mai e poi mai dato il suo consenso ah si fuma si fuma e dove si fuma nella stanza del petrolio a rischio di far saltar l'istituto sangue d'un drago e chi ha fumato hai fumato tu fa sentire il fiato march ma la mia felicità durò poco il cielo s'era fatto scuro e non tardò a venir giù una pioggia fitta fitta e ad alzarsi un vento impetuoso mentre una scarica terribile di tuoni si inseguiva fra l'ombre delle montagne poi al colmo dell'ira gridò hai capito che devi rispondere eh pezzo di canaglia ma io non mi scossi e pensai fra me si arrabbia perché sto zitto dunque io sono il primo dei collegiali compromessi che egli ha chiamato in direzione dunque ci conto via non sarebbe né giusto né serio per un pettegolezzo riportato da un ragazzo il mancare a una festa di famiglia così importante quando siamo stati in treno ho detto al babbo hai proprio ragione sai babbo a dir male del servizio ferroviario e scorrazzando qua e là a causa delle terribili mosche cavalline che in quei paesi caldi hanno le proporzioni dei nostri pipistrelli accidempoli ha detto angiolino o che può essere e con un occhio tutto cerchiato di nero intorno e con espressione di così comica desolazione che tanto io che gigino balestra malgrado i nostri più eroici sforzi non potemmo frenare una risata cuoco in purgatorio risposi con un fil di voce ah zio esclamò la signora geltrude voi che eravate così buono così virtuoso e per quali peccati per uno solo risposi io i hanno detto che è levato dalla storia romana e a questo ci arrivavo anche io ma che significa perché l'hanno adattato al direttore lo sai tu gigino balestra si è messo a ridere ecco acceso il fuoco ora lei signore favorisca di tenerlo sotto al cappello non tanto vicino per non bruciarlo ecco così bravo ora poi la frittata è bell'e cotta e spengeremo il fuoco ma come ah ecco qui noi lo spengeremo con la mia pistola ciascuno aveva la sua idea ma è stata approvata quella di carlino pezzi carlo pezzi che è quel ragazzo che ha la specialità della topografia mentre cercava di stabilire su quale stanza dava il mio osservatorio fece conoscenza con un ragazzo che serve da manovale ai muratori addetti ai lavori di riparazione nel collegio fui serrato lì dentro a catenaccio e vi rimasi solo con ì miei pensieri finché non venne a farmi visita la signora geltrude la quale mi fece una lunga predica sul pericolo dell'incendio che avrebbe potuto succedere se il fuoco del sigaro si fosse appiccato al petrolio e che infine avevano trovato il beniamino che in quella notte essendosi svegliato aveva visto uscire dalla camerata i congiurati e aveva fatto bravamente la spia tutto impensierito perché il medico gli ha detto che ha una nevrastenìa acuta e gli ha ordinato di smettere di fumare e di mettersi in assoluto riposo pensare diceva quel pover'uomo che non posso fare né una cosa per carità badate che non mi venga in casa perché se no mi fa perdere quel che ho acquistato in questo tempo nell'animo dì mio zio e va a finire che mi disereda davvero quanto abbiamo parlato delle nostre avventure passate a un certo punto dei nostri discorsi mi s'è riaffacciata alla mente la curiosità di sapere come mai nel collegio pierpaoli era venuto l'uso di chiamare il signor stanislao col nome di e sento come un bisogno di sfogare qui in questo mio caro giornalino la piena dei sentimenti che mi invade l'animo e mi commuove tutto però prima di tutto voglio dare un'occhiata se il mio prezioso segreto e al suo posto sì sì sono lì tutti e duegento non ne manca uno fare che badi bene però ha detto a mia sorella che badi di rigar diritto io mi son già pentito di quel che ho fatto per lui e ormai basta una goccia per far traboccare il vaso lo sguattero sgranò tanto d'occhi proprio come feci io lassù sul mio osservatorio come la minestra d'oggi sicuro spiegò il cuoco accostandosi al caldaione questo è il brodo per la minestra di magro alla casalinga del venerdì che piace tanto a tutte queste carogne di ragazzi e se n'andò richiudendo l'uscio più tardi venne l'avvocato maralli con mia sorella virginia e l'uno e l'altra fecero di tutto per rimuovere il babbo dalla sua risoluzione ma io sentivo che il babbo ripeteva sempre questo ritornello non lo voglio più vedere non lo voglio più vedere e dove si trovano lei deve venir con me ho diversi negozianti amici tutte brave persone che vendono roba garantita e senza far tante storie come fanno nei negozi di lusso io ho tenuto sempre la testa bassa e ho detto sempre di sì ma da ultimo mi son seccato di far quella figura da mammalucco e quando il prèside ha detto sgranando gli occhi dietro le lenti e sbuffando come un mantice vergogna mettere il soprannome ai professori che si sacrificano per voi avrei voluto andarmene subito sicuro com'ero di non incontrar nessuno de miei parenti ma potevo partire lasciando in mani nemiche queste pagine alle quali confido tutta l'anima mia potevo abbandonarti giornalino mio caro unico conforto in tante vicissitudini della mia vita no mille volte no però mi dispiace molto di questa cosa perché il bellucci con tutti i suoi difetti è un buon ragazzo dicembre a proposito la mia valigia è riposta con la mia biancheria in un piccolo armadietto scavato nel vano della parete a capo del letto al disopra del comodino tutti i collegiali hanno un armadietto simile chiuso da uno sportello bigio infatti è corsa in casa ed è tornata in giardino con un bell'orologino d'oro io che avevo portato con me un piccolo mortaio dove caterina pesta le mandorle e lo zucchero quando fa i dolci vi ho buttato dentro l'orologio della signora olga e col pestello ho incominciato a pestarlo ben bene come fa il morgan mal augurio si avverò anche troppo presto e se non ci si ruppe proprio l'osso del collo andaron rotte altre ossa non meno utili io ricordo appena che a un certo punto vidi dinanzi a me sorgere a un tratto dalla terra come un grande fantasma bianco che si riversasse deve sapere che io ho per abitudine di far sempre la burletta e ora specialmente che ho per le mani questo sguattero che è nuovo del mestiere mi diverto un mondo a dargliene ad intendere delle cotte e delle crude quello che ha raccontato il signorino è sacrosantamente vero soltanto come le ho detto si trattava di parole dette per ischerzo poi ha preso una storia romana che era nel suo scaffaletto ha cercato un po e mi ha messo il libro dinanzi agli occhi aperto nelle pagine dove sono raccontate le guerre di giugurta e lì ho letto questo pezzetto che mi son ricopiato perché volevo metterlo qui nel mio giornalino proprio tale e quale cominciai dal trascinare il lettuccio sotto la finestra per diminuirne la distanza poi presi un pezzo di corda che avevo in tasca levai la cinghia dei calzoni e laggiunsi a quella ma con tutt'e due si arrivava appena alla metà dell'altezza cui era posta la finestra ma a questo punto i ricordi mi si confondono battei la testa questo è certo ma dove i pare nel canale della doccia poi battei un fianco in terra luisa alla quale il babbo aveva scritto di questa mia malattia ha risposto proponendo di mandarmi da lei a roma dove il dottor collalto dice che c'è un suo amico specialista che mi farebbe la cura elettrica e il massaggio sicché potrei trattenermi da loro durante le vacanze di natale e poi ritornare a casa guarito ada è venuta a darmi le notizie dellavvocato maralli che va sempre migliorando e a dirmi se volevo scendere in salotto col patto che dopo una mezzoretta ritornassi in camera mia frattanto la direttrice aveva dato ordine di portar via la minestra rossa e di portare in tavola l'altra pietanza che era baccalà lesso sul quale i convittori si scagliarono così affamati che esso oppose invano ai loro denti la più dura e stopposa resistenza e poi più nulla dopo ho saputo che a una svoltata della strada eravamo andati contro una casa che la violenza dell'urto era stata tale che io e cecchino avevamo fatto un volo per aria di una trentina di metri come un opportunista della peggiore specie non spinto da altre molle in ogni sua attitudine nell'agone politico che da quelle di un volgare interesse e di una smodata ambizione e oltre a questo ho la soddisfazione di aver vinto a quello sballone di cecchino bellucci dieci pennini nuovi e un lapis rosso e turchino che appena saremo guariti mi dovrà dare se non vuole che gli dia quella famosa lezione che deve avere per i suoi bum contro mio cognato suo intimo amico che viene appunto nella capitale per affari e che mi consegnerà al dottor collalto nelle sue proprie mani medesime come ha detto lui che tipo buffo è il signor clodoveo l'adunanza della società segreta tutti per uno e uno per tutti è andata benissimo ci siamo riuniti tutti in un angolo del cortile questo disegno che ho fatto qui stasera prima di addormentarmi rappresenta il momento più solenne della discussione non capisci nulla e lo stoppani lo stoppani che è la causa prima dello scandalo lo stoppani che è proprio quello che ha messo il campo a rumore per la minestra di magro i ha portato anche una candela e una scatola di fiammiferi e il corsaro nero del salgari meno male almeno potrò leggere e dimenticare le ingiustizie ottobre quando venne in tavola la minestra di magro alla casalinga il mio primo movimento fu di repulsione ma le parole del cuoco mi avevano persuaso e poi avevo molta fame il babbo è stato a sentir tutto e da ultimo ha detto ora il vaso è colmo e non mi ha detto più una parola finché non siamo arrivati a casa lì ho trovato la mamma e l'ada che mi hanno abbracciato tutte piangenti ripetendo come un lamento ah giannino oh giannino io le risposi molto gentilmente e poi siccome ella si mostrava assai impensierita per l'acqua che veniva giù sempre più abbondante dal soffitto le dissi non tema niente signora non piove in casa io credo che quest'acqua venga invece dalla stanza da bagno di mia cognata dove ho lasciato il rubinetto aperto infatti dopo aver messo la firma sotto ai fogli che gli porgeva il notaro ha salutato e se n'è andato via mentre il sindaco prendeva degli accordi col notaro per distribuire ai poveri i denari lasciati loro dal povero signor venanzio la cesira mi ha detto ah che spettacolo non lo dimenticherò mai le sedie i tavolini erano rovesciati per terra sulla consolle il grande orologio i candelabri erano in bricioli dovunque regnava uno spaventevole disordine in nome di sua maestà il re ittorio manuele felicemente regnante e giù una filastrocca di cose nelle quali non capivo niente finché poi a un certo punto incominciò a leggere proprio le parole dettate dal signor venanzio prima di morire e quelle le capii benissimo dopo molti discorsi la signora olga ha tirato fuori l'orologio e ha detto mio dio già le quattro la mamma allora ha osservato curiosa lei ha un orologio che somiglia perfettamente al mio si usci dalla città come una palla di schioppo e via per la campagna con una velocità vertiginosa tanto che non si respirava cecchino a un tratto lasciò il manubrio e si abbandonò sul sedile bianco come un cencio lavato dio mio che momento solamente a ripensarci mi sento rizzare i capelli sulla testa e la sora matilde appoggiò un gomito sul cassettone alzando gli occhi al cielo e prendendo una posa malinconica che mi è rimasta così impressa da poterla riprodurre come un ritratto con la fotografia e che lì per lì mi fece proprio ridere venerdì e noi della società segreta aspettiamo con ansia l'esito del nostro strattagemma per scoprire se la minestra di magro è fatta o no con la rigovernatura dei piatti prima di mezzogiorno carlo pezzi aveva già distribuito a ciascuno di noi un involtino nel quale sono dei granellini minutissimi come quelli della rena per l'appunto oggi essendo domenica abbiamo avuto una pietanza di più e cioè il pesce con la maionese e così noi altri soci della società segreta e dirai a luisa che se vuoi rispettarmi anche meglio mi rimandi la coperta di lana che io ho avuto la stupidaggine di farle con le mie mani e così se n'è andata via senza voler dire altro lasciamola dire bisogna compatire le persone ignoranti perché loro non ci hanno colpa tra pochi minuti arriverà il babbo e speriamo che egli saprà distinguere quel che è la verità ha avuto un singhiozzo mi ha stretto forte forte sul petto e poi scostandomi e passandomi una mano sugli occhi ha ripreso dunque senti stoppani quello che avete combinato per stanotte può favorire splendidamente il mio progetto a questo punto io mi scostai dal forellino fatto da me nella tela e piantai gli occhi nei buchi fatti da carlino pezzi e incominciai a roteare le pupille a destra e a sinistra e ogni tanto a fissarle sui tre spiritisti e non possiamo negare che egli dimostri in questo suo strattagemma elettorale un cervello assai sottile e una faccia molto tosta e seguitava a raccontar la storia del povero signor venanzio che non divideva affatto le idee dell'avvocato maralli e che anzi per queste idee del nipote in perfetta opposizione con le sue ascolta dissi in un soffio di voce a gigino si udiva già un singulto cadenzato geltrude sibilò il mio compagno doveva essere intatti la direttrice che piangeva e ogni tanto borbottava con accento fioco a casa non ci siamo che io virginia e caterina i miei genitori con ada sono andati a passare una settimana da luisa la mamma è partita dicendo che questo viaggio non le farà pro che si struggerà tutto il tempo che starà fuori per la paura che io ne faccia delle solite eccoti di ritorno disse ma è un cattivo ritorno e ormai per te non c'è che la casa dì correzione te lo avverto fin in quel momento non c'era nessuno perché il ministro di bottega era andato a dare un'occhiata nel laboratorio bisogna far presto disse gigino perché ritorna subito io feci in un lampo quattro pasticcini ogni boccone e si vede che il mangiar così in fretta e furia mi fece male sei un perfetto imbecille ripeteva la signora geltrude e si deve a te naturalmente se abbiamo tra i piedi quel pezzente napoletano che finirà col rovinare l'istituto propalando l'affare della minestra voglio assolutamente sapere come sta questa faccenda ha detto il maralli sgranandomi tanto d'occhi in faccia ma io che c'entro c'entri benissimo com'è che mio zio non ci vede più con le sue lenti mentre ci vede con quelle d'ambrogio e come alla fine il giornalino di gian burrasca capitasse tra le mie mani io non dirò basti sapere che io che ebbi la fortuna di scoprirlo da una portinaia e a me che avevo steso la mano per aprir la maniglia della bussola ha soggiunto lascia andare non si può entrare c'è il notaro fa il testamento di lì a poco mio cognato se n'è andato nello studio perché gli è venuto un cliente e anche virginia è andata via raccomandandomi di star lì e di avvertirla appena fosse uscito il notaro riaprendo il giornalino e rileggendo le ultime parole scritte ieri l'altro mi si riempie l'anima dì malinconia e dico fra me tutto è inutile e i grandi non si correggeranno mai un'altra cosa era chiara che calpurnio certamente guidato dall'astuta sua moglie aveva basato tutto il suo processo sulla nostra complicità nella fuga del barozzo prigione io m'ero messo a sedere su una sedia col gatto sulle ginocchia e stavo osservando con grande attenzione tutte le mosse del canarino fosse l'emozione o altro per prima cosa la povera bestiola sporcò un bel ricamo di seta che era sul tavolino ma la finestra era così alta non so che cosa avrei dato per potere arrampicarmi su quella finestrino e a furia di pensarci mi era venuto come una frenesia e non potevo più star fermo né mi riusciva di levarmi dal cervello e sono andate a ricercare l'ultimo giorno che la signora olga era stata da noi che fu l'altro lunedì e si son ricordate che la mamma l'aveva fatta passare in camera sua e finalmente ada ha concluso tutte le discussioni così questo è un caso di mentre i grandi per quel gran viziaccio di esagerare che hanno ci perseguitano ingiustamente perché qualche volta son costretti a riconoscere il loro torto come sarebbe appunto nel caso nostro che c'è disse che sono questi urli c'è rispose il direttore che questo pessimo soggetto non risponde alle mie domande lascia fare a me rispose lei ché tanto te sarai sempre il medesimo la quale verrebbe direttamente a favorire contro un candidato ossequiente a tutti gli articoli del nostro statuto e prima che agli altri al primo il trionfo di un candidato socialista che si vanta nemico di tutte le istituzioni che sono i cardini d'ogni civile società lo sapevo che era stato lei mi disse il prèside come fu lei a metter la pece sotto i calzoni dello stesso betti va bene tanto va la gatta al lardo ginocchia egli ha fatto un gesto di meraviglia e agguantato con moto fulmineo il biglietto lo ha messo contro la luce guardandolo attentamente poi mi ha chiesto ma non è mica falso eh signorino suo tavolino con l'intenzione di portarle al signor venanzio e che avrebbero fatto il miracolo di guarirlo immediatamente ma quando son ritornato la porta era chiusa e di fuori stava mio cognato e virginia dall'altra parte accovacciata in un angolo era la direttrice col viso sgraffiato i capelli disciolti e le vesti in brandelli anche lei aveva gli occhi gonfi stralunati e fissava sul ritratto le inquiete pupille il fatto è che la rivelazione ch'egli fece all'unione nazionale e che questa fece al pubblico determinò la ribellione contro il maralli di una frazione del suo stesso partito e i partiti che a quello si erano alleati e il giorno dell'elezione fu ignominiosamente sconfitto ma non posso dimenticare che io e virginia dobbiamo a lui se siamo uniti e poi prese anche le mie difese a scuola contro il nipote di gaspero bellucci che diceva male di me insomma per tu regola in questa caldaia si comincia a rigovernar la domenica e si dura fino al giovedì sempre nella medesima acqua e capirai bene che quando si arriva al venerdì l'acqua non è più acqua ma è un brodo da leccarsi i baffi dal mio osservatorio vidi il direttore e la direttrice traversare la sala del venerato pierpaolo lentamente silenziosamente e andarsene nella loro camera dopo aver rivolto verso il ritratto una timida occhiata come per dire a domani sera e che dio ce la mandi buona a questo punto della mia spiegazione pietrino ha incominciato a piagnucolare di sull'albero e voltandomi in su ho visto che la fune con la quale l'avevamo legato al ramo s'era allentata ed egli stava sospeso con gli occhi fuor della testa per la paura allora ha incominciato a entrare in casa la gente del vicinato e tutti appena data un'occhiata al pianoforte a urlare come disperati ma se è un'anguilla ho detto io stanco finalmente di tutte queste esagerazioni che cosa che cosa hanno domandato tutti in coro ho appena il tempo di segnare qui in stile telegrafico gli avvenimenti di ieri nel critico momento che attraversiamo se questo mio giornalino cadesse nelle grinfie della direttrice sarebbe una rovina per tutti perciò l'ho levato dalla mia valigia e lo tengo legato sul petto con uno spago e vorrei vedere chi avesse l'ardire di venirmelo a cercare ecco questo si chiama ragionare infatti se la signora olga si fosse accorta subito dell'orologio tutto si sarebbe spiegato a suo tempo è colpa mia dunque se la signora olga è tanto distratta ma il più bello è stato quando la mamma e l'ada hanno dovuto raccontare la faccenda della cleptomania via invece era la mia cara sorella ada sono uscito di sotto il letto e l'ho abbracciata gridando ma lei mi ha detto subito silenzio per carità il babbo è uscito un momento guai se sapesse che son venuta qui da te prendi sono così avvilito che in casa non hanno avuto neanche il coraggio di picchiarmi la mamma mi ha accompagnato qui in camera mia e mi ha detto semplicemente procura di non farti vedere da nessuno i miei compagni dormono ora spengo il lume e mi ficco dentro l'armadietto a lavorare febbraio l'altra sera dunque mentre gli altri dormivano per riporre nella valigia il giornalino mi ficcai addirittura dentro il mio armadino e sentii delle voci e ieri poi ne ho saputa un'altra il signor venanzio quel vecchio paralitico al quale pescai a canna l'ultimo dente che gli era rimasto pare che stia di molto male poveretto e il mio cognato è in grande aspettativa per lui allora mi spiegò che in questi giorni essendo i suoi genitori a napoli per la malattia di suo nonno che sarebbe il babbo della sua mamma era stato accolto in casa del suo zio gaspero il quale lo mandava a prendere a scuola tutti i giorni con l'automobile per lo scioffèr e che perciò non poteva trovarsi a solo a solo con me almeno per un certo tempo ah alla fine del discorso quest'arco di settimio severo mi pareva d'averlo tutto sullo stomaco e la mia bocca era diventata fin arco trionfale più grande di tutti gli archi trionfali di roma messi insieme passando dal pianerottolo ho visto un gran viavai di muratori stanno accomodando la gola del camino del salotto da ricevere dicembre ieri dunque nel venire qui alla villa avevo visto nella fattoria che confina col podere della zia due operai che tingevano le persiane della casa del fattore di verde e le porte della stalla accanto di rosso i assicurai prima se tutti i miei compagni dormivano ficcai lo sguardo in tutti gli angoli della camerata per vedere se c'era qualche spia messa a vigilare e alzatomi pian piano salii sul comodino ed entrai bambino levati di qui che abbiamo altro da fare che badare alle tue burlette in un altro negozio siccome si disponevano a farmi la stessa accoglienza mi son risentito e ho detto che credono perché sono un ragazzo che io non abbia i quattrini e ho levato di tasca una manciata di biglietti la mamma con le mie sorelle e la signora merope non erano ancora tornate caterina era a preparare da mangiare in cucina e io ho condotto maria in camera mia le ho levato il vestitino bianco e le ho messo il mio di panno turchino perché sembrasse proprio un ragazzo non dico niente poi degli abiti ridotti addirittura a brandelli e sporchi anch'essi come la faccia fui costretto a dire da dove venivo e dove andavo ah disse il capostazione vai dalla signora bettina stoppani allora pagherà lei per te quello poi che mi solletica più di tutto è l'idea di far la cura elettrica solamente a pensarci mi par di sentirmi dentro il corpo una batteria di pile e non posso star fermo viva roma capitale eh no rispose piccata mia sorella non è lo stesso caso perché il tappeto alla fin fine è scolorito mentre io ho in faccia una tinta che non sbiadisce e grazie a dio non divento mai gialla dio come prendi le cose sul serio esclamò la sora matilde sempre più indispettita i appariva chiara una cosa che la risata mia e di gigino balestra mentre eravamo nellarmadietto ad assistere alla famosa scena notturna aveva fatto scoprire a calpurnio il nostro osservatorio ma cara geltrude è certo che quest'affare del petrolio nelle balle del riso è inesplicabile la direttrice non rispose e seguitò lentamente a camminare verso la porta di destra possibile che si annidi tra i collegiali un tipo così audace da compiere un fatto simile in ogni modo farò di tutto per scoprirlo aveva smesso subito di ridere gridando con angoscia uh ma quel cappello è il mio nello stesso tempo l'avvocato maralli vedendomi con la pistola stesa aveva esclamato sgranando tanto d'occhi dietro gli occhiali ma è forse carica che fa se il popolo ignora chi è stato che ha fatto cambiar minestra a noi ci basta la coscienza d'aver fatto quel che abbiamo fatto per la felicità di tutti però gli altri soci della nostra società segreta ci han fatto molta festa a me e al michelozzi per la riuscita in modo che passi nella camera appena un filo di luce novembre io vedi ho conosciuto molta canaglia ma tu hai nelle tue intraprese di delinquente delle risorse misteriose ignorate a tutti gli altri evviva evviva oggi a desinare si è finalmente cambiato minestra abbiamo avuto una eccellente pappa col pomodoro alla quale le ventisei bocche dei convittori dei collegio pierpaoli han rivolto con ventisei sorrisi il più caldo e unanime saluto e lì vorrei fare certi bei discorsi urlando con tutto il fiato che ho in corpo per fare stare zitti gli avversari e far trionfare la giustizia contro la prepotenza delle classi sfruttatrici come dice sempre il maralli ma invece ella mi ha guardato un poco con ammirazione e poi si è chinata su me mi ha rialzato mi ha abbracciato mi ha accarezzato e ha incominciato a dire con voce tremante per la commozione oh caro egli mi ha abbracciato con uno slancio d'affetto che mi ha commosso e ha detto che si sentiva orgoglioso della fiducia che rimettevo in lui oggi infatti durante l'ora di ricreazione l'ho presentato ai miei amici che l'hanno accolto benissimo mi ha detto che in vita sua non era stato mai bene né si era sentito così in forze come quel giorno e che certo doveva dipendere dalle fregagioni di cipolla fattegli sul viso durante il bagno ti avverto che nel caso hai tempo fino a domattina alle otto perché ora è troppo tardi per riaccompagnarti a casa tua io non capivo più nulla non avevo la forza né di parlare né di muovermi il maralli mi lasciò lì come inebetito mia sorella mi disse disgraziato che deve andare fra due giorni e dove son testimonio come qualmente il giudice istruttore mi ha mandato a chiamare per farmi l'interrogatorio ma io prima di andar da lui son venuto qui per sentire come mi devo regolare così l'onore è stato salvo e anche la mobilia e lo specchio grande perché ho levato la barricata e sono uscito di camera viva la libertà novembre e si sa ormai che in ultimo chi ci va di mezzo son sempre io anche se si tratta di antiche sciocchezze che a quest'ora dovrebbero essere dimenticate lersera caterina cercando non so che in un armadio pescò un paio di calzoni miei da mezza stagione che non mi ero più messo da quest'autunno chi sono io io son gosto contadino del pian dell'olmo dove mi conoscono tutti e anzi mi chiamano gosto grullo per distinguermi da un altro gosto che sta nel podere accanto e sono come lei saprà ascritto alla lega dove pago due soldi tutte le settimane che dio mette in terra gigino balestra è un ragazzo serio che mi è molto affezionato e ormai ho potuto riscontrare in più circostanze che posso contare su lui senza pericolo d'esser compromesso in quanto al quadro che impedisce al nostro stoppani di spingere lo sguardo su questa importante piazza nemica è il grande ritratto a olio del professor pierpaolo pierpaoli benemerito fondatore di questo collegio zio della signora geltrude alla quale passò in eredità le quali non facevano che confermar sempre più il professore nella sua opinione che si trattasse di una terribile sovraeccitazione nervosa inutile dire che il professor perussi si è affrettato a informare dell'accaduto il suo amico e mio cognato collalto allora cambiai idea dietro alla poltrona c'era una tavola e io montatovi sopra stando seduto su un panchettino mi misi per ridere a pescare nella bocca del signor venanzio tenendo la lenza al disopra della sua testa e l'amo sospeso all'altezza della bocca spalancata la marchesa sentendo che non discorrevo più col naso come la prima volta che mi aveva incontrato mi credeva guarito e non finiva di domandarmi e quanto tempo è durata la cura e quando hai cominciato a sentire il miglioramento e quante inalazioni facevi al giorno e quanti sciacqui e perché ti hanno messo in collegio per aver pescato un dente bacato come ha esclamato gigino al colmo dello stupore per uno starnuto d'un vecchio paralitico ho aggiunto io divertendomi a vederlo a sgranar tanto e perché hai fatto questo chi lo sa ma quello che devi sapere è che mio zio vuole assolutamente andar via da casa mia dove dice di non sentirsi sicuro e che così per causa tua dunque oggi che è la festa del socialismo dovrebbe distribuire almeno una pasta a testa a tutti i ragazzi specialmente a quelli che non ne hanno mai assaggiate se non comincia lui a dare il buon esempio non si può pretendere certo che lo facciano i pasticcieri retrogradi si vedeva che le mie spiegazioni non lo avevano consolato dalla terribile delusione provata quando aveva saputo di trovarsi nel collegio a condizioni diverse dagli altri lì ho rotto una delle due punte di un pennino facendone un piccolo cacciavite e con questo svitando i perni delle lenti ho messo quelle d'ambrogio nei cerchietti d'oro del signor venanzio e le lenti del signor venanzio nei cerchietti d'acciaio di ambrogio riserrando poi i pernetti con le viti com'eran prima un'ora fa sono entrato in cucina nel momento in cui caterina non c'era e ho messo una manciata di sale nella cazzeruola dove era a cuocere lo stufato il bello è che oggi c'è a pranzo anche che risate abbiamo fatto insieme e così mentre si rideva a crepapelle ci ha sorpresi il collalto che ha riso anche lui e non ha spedito più la lettera al babbo e in quanto a gian burrasca è meglio farsi chiamar così che farsi chiamare con tre ipsilonni come fa lei che è proprio una ridicolaggine il dottor collalto mi ha fatto cenno di stare zitto e mentre mia sorella mi faceva passare in un'altra stanza ho sentito che egli diceva sospirando picchiarlo se mi ci mettessi dovrei ammazzarlo rispondeva il maralli no no ma voglio che sappia almeno quel che mi costa l'averlo tenuto una settimana in casa mia ieri venne in casa una commissione del partito socialista per rallegrarsi con lui della guarigione e c'è stato un po di battibecco tra la mamma e il babbo perché la mamma non voleva lasciar passare questi eresiarchi come li chiama lei allora pensammo di andare a giocare in giardino ma ecco che dopo pochi minuti comincia a pioviscolare fummo costretti a rifugiarci in soffitta e rovistare tutte quelle antichità basta dopo per questo fatto è venuto il prèside e per l'affare della pece siamo stati interrogati in sette o otto di noialtri che stiamo nel banco dietro a quello del mi lordo ma non ci sono state spiate fortunatamente e la cosa è rimasta lì ho chinato la testa come si fa quando si diventa rossi e ho guardato di sotto in su il babbo che mi fissava con tanto di cipiglio intanto la mamma ci ha chiamati perché la carrozza che aveva mandato a prendere per caterina era pronta sicuro proprio così urlava ada e noi che abbiam creduto a un caso di cleptomania e quel che è peggio lo abbiam fatto credere anche a suo marito che figura ma tu ripigliava a gridare la mamma tu sciagurato perché non dicesti niente e qui le aspettavo è stata una rivelazione per me ah ho detto c'è uno sposalizio in casa e non mi si dice nulla ah c'è una festa in famiglia e il povero giannino si tiene alloscuro di tutto condannato a mangiar minestre di capellini dalla mattina alla sera i hanno messo la divisa del collegio che è bigia col berrettino da soldato la tunica con una doppia fila di bei bottoni d'argento e i calzoni lunghi con le bande rosso scure io non gli avrei strappato quell'unico dente bacato che gli rimaneva e non sarei qui nel collegio pierpaoli vedi un po a volte da che può dipendere la sorte e la reputazione di un povero ragazzo che bella giornata ha detto l'ada e quanta gente infatti quando siamo entrati nel camposanto pareva d'essere al passeggio ed era un bel colpo d'occhio il vedere tutte quelle famiglie che formicolavano nei viali cariche di fiori variopinti per i loro poveri defunti speriamo che il pensiero dei poveri nostri nonni vi ispirino a diventar migliore di quel che siete io naturalmente non ho fiatato ben sapendo che in queste circostanze ai ragazzi è proibito di dir liberamente le loro ragioni quanto sono noiose a leggerle per i poveri scolari perché devono poi impararle a mente con tutte le date e alla fin dei conti non si tratta forse sia pure in un campo più ristretto delle medesime cause e dei medesimi fatti nei quali chi ha più core e più coraggio si sacrifica per il bene comune naturalmente i ragazzi in quella circostanza si schierarono tutti dalla parte dei socialisti anche quelli che avevano i babbi di un altro partito perché quando si tratta di far vacanza io credo che tutti gli scolari di tutto il mondo sieno pronti a dichiararsi solidali nello stesso sacrosanto principio sai ora son convinto anche io che tu anderai a finire in galera e t'avverto che io non sarò certo il tuo avvocato difensore stamattina dunque come mi ero ripromesso io stavo all'erta e quando ho sentito un po di rumore in casa zitto zitto mi sono alzato mi son vestito e sono stato ad aspettare gli eventi ma più specialmente i componenti la società s'interessarono al racconto della bastonatura e della perdita della parrucca perché nessuno si sarebbe immaginato che il direttore con quella sua aria militare si lasciasse maltrattare in quel modo dalla moglie e il più gradito augurio ch'io possa mai desiderare io senza farmi pregare ho ripetuto marameo e la marchesa a raddoppiare le carezze e gli abbracci mentre io per farle piacere seguitavo a ripetere marameo marameo finalmente ho capito il motivo di tanta allegrezza la presi la chiave la introdussi pian piano e la girai nella serratura adagino adagino la porticina si aprì ed entrammo il magazzino era fiocamente illuminato dal chiarore che veniva da un finestrino aperto sulla parete difaccia alla porta in alto i tre si voltarono di botto verso il ritratto pallidi tremanti di paura i fu una lunga pausa il primo a ritornare padrone di sé fu il cuoco il quale fissando verso di me i suoi occhi di fuoco esclamò sei tu ancora lo spirito di pierpaolo pierpaoli rispondi ma il barozzo tentennando la testa ha proseguito io non ho fatto nulla per diventare indegno la coscienza non mi rimprovera nessuna azione contraria alle leggi della nostra società o a quelle dell'onore in generale il motivo dunque delle busse avute ieri è da ricercarsi nella manìa che ha la caterina di occuparsi sempre delle cose che non la riguardano invece di pensare alle sue faccende a roma vedi ragazzo mio questa è la mia cassetta coi miei campionari guarda qui quante boccette e boccettine e che varietà d'inchiostri ne avresti da scrivere per tutta la vita questo è inchiostro per penne stilografiche questo qui è inchiostro per i ministeri dei quali ho la fornitura e su questi ci guadagniamo bene sai e qui il babbo la mamma e l'ada si son messi a chiacchierar tra di loro e siccome io mi seccavo avendo visto di lontano renzo e carluccio li ho raggiunti e ci siamo messi a fare ai cavalli lungo i viali che si prestano molto bene essendo tutti coperti di ghiaia e avendo ai lati le barriere da saltare nei recinti pieni oggi dunque prima d'uscir di casa il babbo mi ha consegnato una corona di fiori e mi ha detto dandomi del voi con quella voce grave che fa sempre quando è stato adirato con me e che dopo un pezzo si decide a ridiscorrere da principio avevano una grande espressione di stupore e poi subito di rabbia spenzolarsi fuori in mezzo alle braccia che mi tendevano i pugni chiusi mentre il treno si allontanava quando mi svegliai ero a casa nel mio letto e accanto a me c'era la mia mamma che piangeva i sentivo un gran peso nella testa e sullo stomaco il giorno dopo maggio il babbo mi dette due once d'olio di ricino si alzarono misero il tavolino da una parte rivolsero uno sguardo supplichevole verso di me e poi il cuoco uscì ripetendo con voce grave a domani sicuro e infatti l'ha detta egli ha raccontato che gli imputati avevan tirato dei sassi ai soldati e gli imputati sono stati condannati hai capito cari miei deve festeggiare gli sposi anche giannino perché giannino è proprio quello che ha fatto nascere lo sposalizio e sarebbe una vera ingratitudine il non fargli prender parte alla festa dicembre è vero che ieri ruppi lo specchio in camera della mamma ma quella fu proprio una disgrazia ero con carluccio a giocare a palla in quella stanza con l'uscio chiuso perché virginia non sentisse pensare che se stessi qui sempre potrei preparare i processi dare il parere ai clienti ed essergli utile e nello stesso tempo divertirmi chi sa quanto sento proprio d'esser nato per far ma non ha avuto il coraggio di finire il suo solito ritornello eh sì altro che muscolo tutta la scolaresca era a bocca spalancata ed era impossibile anche volendo che qualcuno si potesse frenare perché sono ignoranti e grulli come voi fate come vi dico io non dite nulla a nessuno di quel che avete fatto e vedrete che tutto anderà a finir bene gua lei non è il cognato del sor avvocato maralli sicuro e a discorrer con lei non è lo stesso che discorrer con lui precisamente e pregandolo di venirmi subito a riprendere ma poi la lettera non è stata più impostata e anzi mio cognato ha smesso il broncio e mi ha detto sorridendo anzi gli ho detto in grande segretezza di queste mie memorie che vo scrivendo l'ho messo a parte dei miei progetti e gli ho proposto d'entrare nella nostra società segreta ma che le ho a dire queste cose al giudice istruttore s'intende esser bestie ma a questo punto non credevo mai che un contadino ci potesse arrivare hanno proprio ragione a chiamarlo gosto grullo come si fa dico io a non sapere che in tribunale i testimoni devono dire la verità tutta la verità e niente altro che la verità poi dopo averlo tenuto per un bel pezzo di curiosità gli ho raccontato l'ultima mia avventura in casa del mio cognato maralli per la quale fu interrotto il mese di esperimento concesso da mio padre ed io fui accompagnato in questa galera eh ha detto il babbo sotto un certo punto di vista infatti è una vanità come tante altre sicuro è saltata su a dire ada come quella di avere il palco di suo al teatro e non so come bice non si vergogni a farcisi vedere sapendo che suo padre ha dovuto pigliare altri quattrini in prestito dalla banca è riuscito fuori e dopo aver dato un'occhiata nella sua cassetta dei campionari s'è accorto delle boccette che mancavano che hai fatto dei miei campioni d'inchiostro assassino ha gridato ho scritto una lettera ai miei propri genitori ho risposto tremando come una lettera qui mancano tre bottigliette andò subito dall'ada la quale andò dalla mamma e tanto chiacchierarono tutt'e due su questa faccenda che arrivò il babbo e volle sapere anche lui di che cosa si trattava questo signor marchese è un vecchio ganimede tutto ritinto che viene dal professor perussi dove anche lui fa una cura elettrica ma tutta diversa dalla mia perché lui fa i bagni di luce mentre io fo il massaggio o per dir meglio lo facevo perché dopo questo fatto non lo fo più l'umore dell'assemblea si mutò come per incanto e un solo grido echeggiò alto entusiastico ripetuto da tutte quelle bocche in ciascuna delle quali serpeggiava la medesima acquolina tentatrice evviva gigino balestra evviva il suo babbo ah è giannino il ragazzo dov'è il ragazzo esclamò a un tratto come fuori di sé il signor clodoveo ah forse qualche disgrazia dio mio il figlio di un mio amico che mi era stato affidato in terra era un piaccichiccio di pasta sfoglia pesticciata dovunque sulle sedie nelle cornici degli scaffali e del banco eran bioccoli di crema e di panna sbuzzata fuori dalle meringhe e ditate di cioccolata quel ragazzo è guarito in pochi giorni qui ci è stata una pausa e poi ho sentito il collalto che diceva già già infatti è guarito presto sa un ragazzo ma spero col tempo di guarire anche lei domandagli se era lui anche ieri sera mormorò la signora geltrude fosti qui anche ieri sera rispondi disse il cuoco in tuono di comando udì un grido acutissimo e io vidi con mia grande meraviglia attaccato all'amo un dente con due barbe nello stesso tempo il signor venanzio sputava una boccata di sangue mentre ero dal signor venanzio che tra parentesi si è divertito un mondo al racconto del fatto d'ieri ho colto il momento in cui aveva posato le lenti sul tavolino e gliele ho prese e infatti nonostante la nostra insistenza non volle recedere dalla grave deliberazione presa e concluse dicendo lasciatemi libero amici miei perché io prima o dopo farò qualcosa di grosso qualcosa che voi non credereste in questo momento nel quale si agitavano come fantasmi tutti quei ragazzi che ogni tanto urlavano a bocca piena evviva il socialismo evviva il primo maggio i basti sapere che io non potrei d'ora innanzi aiutare e tanto meno promuovere la vostra resistenza contro le autorità del nostro collegio dunque vedete bene che la mia posizione è insostenibile e la mia decisione immutabile e se io non avevo tutte le ragioni d'averlo preso in uggia e di accarezzare l'idea di fargli qualche tiro che gli servisse di lezione e il tiro gliel'ho fatto ieri ed è riuscito anche peggio di come l'avevo architettato io ha detto di no rispose il cuoco la signora geltrude rimase male mentre il signor stanislao non sapendo padroneggiarsi diè libero sfogo alla gioia che provava per la meritata sconfitta della sua prepotente consorte esclamando con accento di giubilo infantile degno più di me che di lui hai visto i calzoni lunghi mi stanno benissimo ma però la divisa del collegio pierpaoli non ha sciabola e anche questo per me è stato un bel dispiacere gennaio ma ad un tratto uno della comitiva un ragazzaccio tutto strappucchiato gli rivolse a bruciapelo questa inopportuna domanda tutti bei discorsi ma che è giusta ecco che tu abbia una bottega piena di paste e di pasticcini a tua disposizione mentre noi poveri non si sa neppure di che sapore riuscii a indebolirlo talmente che finì con lo staccarsi ora avevo dinanzi a me un vero e proprio finestrino che potevo a mio talento richiudere e riaprire rimettendo o rilevando il mattone a seconda del bisogno s'era provvisto in casa di una scatola di cerini e con essi accese una candela che il babbo teneva sempre vicino alla porta così trovò il contatore del gas l'aprì e accese poi le lampade della pasticceria e fatto questo andò ad aprir l'usciolino dietro il negozio che dava in un vicolo poco frequentato qui il barozzo si mise una mano sul cuore in modo straordinariamente drammatico non posso dirvi nulla prosegui l'ex presidente se avete ancora un po d'affetto per me non dovete domandarmi né ora né mai quale motivo mi costringe ad abbandonare la presidenza sicuro esclamai io tutto contento guardando l'impiegato che dava prova di tanto senso comune la colpa è del signor clodoveo ha dormito per tutto il viaggio il signor tyrynnanzy fece l'atto come di strozzarmi ma non disse niente ma in quanto a proseguirlo caro mio lo proseguirai a casa tua perché io ne ho abbastanza gennaio e poi ci sentiamo anche legati di amicizia per la rassomiglianza delle vicende della nostra vita anche lui è disgraziato come me e mi ha raccontato tutta la storia delle sue sventure l'ha lasciato subito perché ha sentito un gran crac e s'è accorto che un pezzo dei calzoni di quel povero ragazzo era rimasto attaccato sul sedile muscolo è rimasto male ma pazienza tutte le grandi idee hanno sempre avuto i loro martiri al povero gigino balestra però successo qualche cosa di peggio egli dunque a differenza di me aveva fatto sciopero dalla scuola col consenso di suo padre ed era buffo il sentirlo agitar gambe e braccia dentro il cassone dov'era chiuso senza poter difendersi in nessuna maniera e vederlo fare con la faccia le più ridicole smorfie cercando di gridare ma inutilmente perché l'odore acutissimo della cipolla quasi lo soffocava e risposi con accento trionfale gli dissi che in tribunale doveva dire la verità tutta la verità nient'altro che la verità come ho visto scritto nel cartello che è sulla testa del presidente che se fosse campato m'avrebbe regalato una bella bicicletta che m'aveva promesso tante volte la mamma mi ha detto di vestirmi alla svelta e che in questa circostanza solenne se mi porterò bene il babbo forse rifarà la pace con me è seguìto un momento di silenzio che nessuno ha osato interrompere poi il barozzo con la voce sempre più cupa ha continuato sì amici miei fino da questo momento io debbo declinare l'alto onore di presiedere la nostra associazione la timida protesta di quel pover'uomo in quel momento mi commosse e volli vendicarlo contro la violenza di sua moglie perciò con voce rauca e con accento di rimprovero esclamai ah dal dispiacere strapparmi i capelli dalla disperazione ma le disgrazie che mi son capitate ieri tra capo e collo sono tante e si sono scatenate così improvvisamente tutte insieme che io son rimasto rimbecillito e mi par di sognare ma è rimasto peggio il mi lordo e bisognava vederli tutti e due impappinati a guardarsi in faccia senza che nessun de due si potesse spiegare l'accaduto una risata clamorosa è rimbombata nella classe e il professore rovesciando su tutti la sua rabbia ha urlato tutti fermi tutti zitti guai se quando più tardi andai a pranzo mi misi addosso una vecchia zimarra del nonno che avevo trovato appunto in soffitta e non so dire le risate che fecero virginia e caterina nel vedermi così travestito avrò la bicicletta i pare di essere stato abbastanza buono io anzi lo volevo dire risposi i ricordo benissimo che incominciai a dirvi che non era per niente un caso di cleptomania e allora saltaste su tutte a gridare che io in queste cose non dovevo metter bocca e vedendolo col viso rosso e tutto in lacrime chiamarono d'urgenza il professor perussi che esclamò subito questa è una crisi nervosa presto fategli una doccia e il signor marchese fu inaffiato ben bene malgrado le sue proteste e le sue grida e tito barozzo stringendoci la mano ci ha detto ravi i nomineremo i nostri petrolieri d'onore intanto maurizio del ponte ci ha fatto una comunicazione molto importante ma guai se uno dei loro ottimi insegnamenti nel momento di metterlo in pratica urta i loro nervi o i loro calcoli o i loro interessi io mi ricorderò sempre d'un fatto di quando ero piccino gli ho fatto cenno di stare zitto e del resto anche se non glielo avessi raccomandato sarebbe stato zitto lo stesso perché si trattava di un amico fidato di gigino balestra del quale ho già parlato in questo mio giornalino io però sapendo che la chiave della camera di ada apre benissimo anche la credenza ho colto il momento opportuno e ho voluto vedere che cosa ci fosse in quella scatola e in quel sacchetto ora ne verrà una in casa nostra a passare una settimana e mi ci vorrà una bella pazienza ma la mamma se sarò buono mi ha promesso di regalarmi una bicicletta e io farò il possibile per dimostrarmi gentile con questa bambina che a quanto ho sentito deve arrivare domani il signor tyrynnanzy si svegliò di soprassalto esclamando che vi pigli e allora vennero le spiegazioni lei ha dato il segnale d'allarme io niente affatto eppure è stato dato da questo scompartimento ma che voce della coscienza risposi io ma che strada da battere la voce che ti ha turbato così è stata quella della signora geltrude e quanto al battere ti assicuro che non c'è bisogno d'altre battiture dopo quelle che ha ricevuto ieri sera il signor stanislao io vado a rischio di perder una vistosa eredità della quale senza di te potevo dirmi sicuro il maralli s'è asciugato il sudore mordendosi al tempo stesso le labbra poi ha ripreso lentamente in casa tutti son contenti di me e il babbo ieri mi ha detto forse ti si presenta l'occasione di riguadagnare la bicicletta che hai perduta per la tua cattiveria con maria vedremo poi è entrato nella sala di consultazione e io ritornando indietro per il corridoio con l'intenzione di andare in camera mia e chiudermici dentro a scanso di altre pedate ma a questo punto è meglio che lasci la parola allo stesso gigino balestra che essendo stato il protagonista di quella avventura comica e tragica a un tempo la racconta certamente meglio di quel che potrei fare io ma anche senza dirvelo credete a me rimarrete sempre quel perfetto imbecille che siete a questo punto lasciai il mio osservatorio perché non ne potevo più dal ridere e io a io e erano dicembre evviva gli sposi evviva giannino e abbasso le minestre di capellini finalmente la pace è tornata in famiglia e tutto per merito mio a questo punto s'è avanzato verso di me il babbo spalancando gli occhi ed esclamando con voce minacciosa ah tu ti diverti così ora ti farò vedere come mi diverto io il ritratto del professore di latino che è così buffo specialmente quando vuol fare il terribile e grida tutti zitti tutti fermi e guai se vedo muovere un muscolo del viso per questo noialtri fino dai primi giorni gli abbiamo messo il soprannome di muscolo e ora non glielo leva più nessuno campasse millanni spiritisti sicuro quand'ho messo l'occhio al solito forellino essi eran già riuniti tutti e tre attorno a un tavolino tondo e il cuoco diceva eccolo ora viene il segnale col quale il michelozzi mi aveva prima annunziato la sua presenza mi aveva suggerito il modo di forare senza pericolo la tela che rendeva inutile il mio osservatorio ma prima di accingermi a tal lavoro ho voluto allargare la buca e adoperando con tutta la prudenza possibile lo scalpello nelle connessiture dei quattro lati di un mattone il professore se n'è accorto e allora tra muscolo e il mi lordo è avvenuta una scena da crepar dal ridere che c'è lì che ha il betti ecco io zitto ma fermo ma io non posso zitto e fermo guai se lo vedo muovere un muscolo e frugando nelle tasche trovò involtato in un fazzoletto un orologio d'oro da donna ridotto in bricioli invece di lasciar la roba dove l'aveva trovata come le avrebbe dovuto suggerire la più elementare delicatezza che cosa fece la caterina appena ebbi finito il mio racconto fa un diluvio di esclamazioni di rimproveri di minacce come gridava la mamma ah ora capisco ora si spiega tutto la signora olga che è tanto distratta non si è mai accorta della sostituzione difatti ho seguitato a grattare finché non ho sentito tastando col dito sulla tela un forellino ma nella stanza che era oggetto di tante faticose ricerche da parte di maurizio del ponte v'era buio perfetto tutti siamo rimasti male e ci siamo guardati in viso con espressione di grande meraviglia perché il barozzo era stimato da tutti un giovine pieno di coraggio d'ingegno e di un carattere molto cavalleresco insomma proprio il presidente ideale per una società segreta fatto questo ho sgonfiato la palla e immersala nella catinella l'ho riempita quando son tornato nello scompartimento il treno di faccia si moveva e i viaggiatori eran tutti affacciati tutti si guardarono di nuovo in faccia e qualcuno si scambiò anche le proprie impressioni a bassa voce io capii subito che le parole del barozzo sembravano a tutti molto significanti e che passata la prima impressione di stupore le sue dimissioni sarebbero state accettate che i ragazzi non devono impicciarsi di quel che dicono i grandi che non posson capire l'importanza delle cose e via dicendo io stetti zitto per obbedienza e la nostra ampolliera d'argento che ritrovammo poi in casa della signora olga e i miei fazzoletti ricamati anche questa roba la portai io in casa della signora olga per divertirmi e io a lei e io avete dicembre sono cinque giorni che i miei genitori son partiti ma virginia ha mandato oggi un telegramma pregandoli di anticipare il ritorno arrivati sul posto tutti insieme si misero a fare il chiasso e via via il numero della comitiva era andato aumentando tanto che da ultimo erano non meno di una ventina di ragazzi di tutte le età e di tutte le condizioni sociali tutti affratellati in una grande baldoria d'urli e di canti poi sono andato nella stanza d'aspetto e quando ambrogio è andato nello studio a parlare col maralli lasciando le sue lenti sul tavolino ho preso anche le sue e son corso in camera mia ora vo a casa a pigliar le chiavi di bottega fo in un lampo voialtri intanto venite dall'usciolino di dietro ma alla spicciolata per non dar nell'occhio bene gridarono tutti ma granchio osservò ohé non ci farai mica la burletta eh se no capisci che sarebbe quello d'andare a fare piuttosto una bella passeggiata in campagna col garofano rosso all'occhiello della giacchetta difatti successe che molti ragazzi in quel giorno fecero sciopero e mi ricordo benissimo che lo feci anche io e che per questo fatto il babbo mi fece stare tre giorni a pane e acqua e chi doveva venire era proprio lo spirito del compianto professor pierpaolo pierpaoli benemerito fondatore del nostro collegio e dietro alle cui venerate sembianze io stavo in quel momento vigilando i suoi indegni evocatori io non ne potevo più e mi son messo a ridere come un matto che c'è da ridere c'è che questa cosa di farsi fare quando uno è vivo la casa per quando sarà morto mi pare dimolto buffa ecco gigino ebbe un gesto di grande dignità sono gigino balestra disse e quando ho dato una parola si può esser sicuri andò lesto lesto a casa dove c'era la sua mamma e una sua sorellina povero barozzo io in adunanza ho raccontato tutta la scena della seduta spiritistica di iersera e si è stabilito di riflettere tutti seriamente per trarre partito da questa nuova situazione e per preparar qualche tiro per mercoledì notte mercoledì a mezzanotte i tre tacquero commossi dal solenne appuntamento poi il cuoco disse a bassa voce si vede che stasera e domani gli è vietato di parlare a domani intanto stamani sono andato in cucina e ho messo un bel pizzicotto di pepe nel caffè ed era un divertimento dopo il vedere come sputavano tutti quanti e io bevvi e bevvero tutti facendomi dei brindisi e invitandomi e ribere sicché si dovette stappare un'altra bottiglia intanto anche le paste sparivano e i più vicini a me ne offrivano dicendomi prendi senti com'è buona questa senti com'è squisita è stato fatto il verbale di contravvenzione e il signor clodoveo ha dovuto pagar la multa rimasti soli ha durato un pezzo a dirmi delle impertinenze e il peggio è stato quando essendosi egli ritirato nella ritirata io ebbi un momento di lucido intervallo nel quale con un volger d'occhi abbracciai quel quadro bizzarro e sentii in un lampo tutta la terribile responsabilità che mi pesava e ci fermammo dinanzi a una porticina nascosta nel muro il magazzino mormorò il michelozzi prendi questa chiave è quella del gabinetto di fisica e apre benissimo anche questa porta fa piano caro ah che gioia che grande gioia mi hai recata ragazzo mio oh che grata sorpresa parla parla ancora ripeti ancora quella magica parola che mi ridà la pace dell'anima e suona al mio orecchio come una dolce promessa giornalino mio non ho coraggio di descrivere qui la scena della separazione dalla mamma dall'ada dalla caterina si piangeva tutti come tante fontane e anche ora nel ripensarci mi vengon giù su queste pagine i goccioloni a quattro a quattro male finalmente la giustizia trionfa e l'innocente non è più perseguitato da chi dovrebbe invece capir la ragione senza dar sempre addosso al più piccino perché non si può difendere dunque appena ci siamo raccolti in circolo il barozzo che era pallido in modo da fare impressione ha detto sospirando con aria cupa assumo la presidenza dell'assemblea per l'ultima volta niente affatto se qualcuno ha il diritto di parlare con lo spirito del professor pierpaolo pierpaoli sono io io sua nipote e non voi che egli non conosceva neanche per prossimo avete capito e rivolta al cuoco soggiunse domandagli se vuol parlare con me non l'avessi mai detto mio cognato è diventato rosso dalla rabbia e ha incominciato a gridare che paura e non paura brutto imbecille che non sei altro io non ho paura di nulla per tua regola ma ho paura a tenerti in casa mia perché sei un flagello e vedo che prima o poi finiresti col farmi la pelle abbiamo visitato le tombe dei poveri nonni e del povero zio e pregato per loro come si fa tutti gli anni e poi si è fatto il giro del camposanto per vedere le nuove tombe ma fu solo come ho detto in un lampo ch'io intravidi tutto questo perché un maledetto scapaccione mi fece rotolar sotto il banco e non vidi né sentii più nulla mi son messo con l'orecchio al buco della serratura per ascoltare dico la verità se invece di aver sentito quel che ho sentito proprio con quest'orecchio me l'avesse raccontato qualcuno non ci crederei per tutto l'oro del mondo padre aveva pensato che in quel momento il suo babbo era alla camera del lavoro a fare un discorso e che le chiavi di bottega erano in casa nella sua camera dentro il cassetto del comodino ma subito la mamma si è messa a singhiozzare e mi ha preso tra le braccia e mi ha baciato domandandomi con voce tremante giannino mio giannino mio ma come hai fatto a venir fin qui il babbo ha borbottato una delle solite e a quella luce incerta vedemmo da un lato una fila di balle aperte con della roba bianca i misi le mani era il riso quell'odiato riso che nel collegio pierpaoli ci era servito a tutti i pasti tutti i giorni meno il venerdi e la domenica aiutami mormorò il michelozzi questa volta non seppi resistere montai sul divano infilai la mano nel manubrio e tirai giù con quanta forza avevo il treno si fermò quasi istantaneamente e tutto sarebbe andato a finir bene ed egli non avrebbe avuto di che lamentarsi di me se più tardi non mi fosse venuta un'altra idea peggiore della prima perché questa ha avuto delle serie conseguenze la bambina che si aspetta è una nipotina dell'avvocato maralli il quale ha scritto a una certa signora merope castelli che è una sua sorella maritata a bologna di venire qui con la figlia per conoscere la sua futura cognata che sarebbe la mia sta allegro e abbi giudizio gigino non aveva inteso a sordo e con alcuni suoi amici era andato a fare una visita a certi compagni che stavano in campagna i ricordo perfettamente di uno che ebbe uno schizzo d'inchiostro in un occhio e che pareva diventato pazzo e ruggiva come una tigre se lo incontrassi lo riconoscerei ma forse è meglio che non lo incontri più e disse queste parole in un modo così deliberato che nessuno osò aprir bocca si decise di riunirsi al più presto possibile per eleggere un altro presidente perché ormai s'era fatto tardi e cera il caso che qualcuno venisse a cercarci nel rileggere il resoconto che ne ho fatto nella mia qualità di segretario mi par d'avere davanti agli occhi una scena della vita dei cristiani nelle catacombe o un episodio della carboneria come si trovano descritti nei romanzi storici tutto è andato bene disse a bassa voce il michelozzi e abbiamo reso un grande servigio a tutti i nostri compagni ora vo a riportare la chiave del gabinetto di fisica al suo posto e poi a letto uno per tutti tutti per uno e ci stringemmo la mano tanto più che caterina ha preparato due bei dolci uno con la crema e uno con la conserva di frutta perché ciascuno scelga secondo il proprio gusto come farò io che non avendo preferenze li sceglierò tutt'e due l'ho raggiunta poco distante da casa ho agguantato la traversa di legno che è in fondo dietro il mantice e mi son ficcato lì a sedere come fanno i ragazzi di strada pensando fra me ecco che ora non potrete più nascondermi dove andate i cercarono nella ritirata guardarono sotto i divani finalmente un impiegato mi scoprì accucciato tra due valige sulla rete ed esclamò eccolo lassù disgraziato gridò il signor clodoveo tu hai dato il segnale d'allarme che hai fatto io non so come fa a non incretinire ma forse dipende perché è cretino di suo eppure mio cognato ha molta fiducia di lui e ho sentito spesso che l'ha incaricato d'incombenze anche difficili che non so come faccia a disimpegnarle con quella faccia da piacciaddìo che si rimpasta a un certo punto ci siamo fermati a una tomba in costruzione e l'ada ha detto ecco la cappella della famiglia rossi della quale discorre tanto la bice che lusso ha osservato la mamma quanto costerà nel ritornare a casa dopo aver comprato la cartella per il maralli e i due razzi passai dallo studio e vedendo nella stanza d'aspetto che ambrogio non c'era e che aveva lasciato sotto il tavolino lo scaldino spento mi venne l'idea di fargli una sorpresa e gli ci misi dentro i due razzi nascosti ben bene sotto la cenere dentro questa cassa vi sono moltissime lampade rosse di luce elettrica che rimane accesa e nella quale dicono che il malato fa il bagno mentre invece non si bagna per niente e resta asciutto come quando ci è entrato se non di più evocavano lo spirito dell'illustre defunto per domandargli perdono consiglio ed aiuto ora viene eccolo ripeteva il cuoco a un tratto la signora geltrude esclamò eccolo davvero infatti il tavolino s'era mosso meglio così io in camera mia mangerò la mia nona minestra di capellini ma loro non potranno mangiare il loro stufato oggi dopo aver trangugiato la minestra non ho saputo resistere alla curiosità di vedere che effetto faceva lo stufato con tutto quel sale prima di tutto una lieta notizia i convittori del collegio pierpaoli non mangeranno più minestra di riso per un pezzo iersera quando tutti dormivano io che stavo sull'attenti sentii nella porta del dormitorio un lieve sgretolo a più riprese come quello di un tarlo rado se comandassi io vorrei fare una legge perché il primo dell'anno capitasse almeno un paio di volte al mese e ci starebbe anche la sora matilde la quale ieri mangiò tanti biscottini che stamani ha dovuto pigliare l'acqua di janos la mia buona mamma che pure è la più buona donna di questo mondo mi predicava sempre di non dir bugie perché a dirne solamente una si va per sette anni in purgatorio lo dico subito la scatola era piena di altre piccole scatole tonde sulle quali era scritto con lettere dorate nozze stoppani maralli pare che a questo tale il professor perussi avesse raccontato il fatto dell'automobile che fu causa che io mi ruppi il braccio perché ogni volta che ci incontravamo su nel gabinetto di consultazione mi diceva hai capito sei contento ora sei soddisfatto dell'opera tua vuoi far qualche cos'altro hai in mente altre rovine altri cataclismi da compiere e aperto il sacchetto portato dal pasticciere e il cui contenuto dopo aver scoperto quello della scatola non era più un mistero per me mi son fatto una bella scorpacciata di confetti esclamando è la sala particolare della direzione quella dove il signor stanislao e la signora geltrude ricevono le persone più intime e di riguardo questa stanza a destra comunica con l'ufficio di direzione e a sinistra con la camera da letto dei coniugi direttori geltrude rispose egli imbarazzato con un fil di voce ti prego di moderarti almeno in presenza al cuoco almeno in presenza allo spirito del compianto professore pierpaolo pierpaoli intanto due impiegati mi avevano preso di peso e mi avevano tirato giù mentre gli altri eran corsi via a far ripartire il treno lei sa che c'è la multa dissero gl'impiegati rimasti lo so ma la pagherà il padre di questo signorino rispose il signor clodoveo io io e il cono e e ono erano novembre le bambine in generale sono dei veri tormenti e non somigliano punto a noi ragazzi cammina cammina dopo molto tempo la carrozza s'è fermata e tutti sono scesi ho aspettato un poco e poi sono sceso anch io oh maraviglia si era davanti a una chiesetta di campagna nella quale erano entrati i miei genitori le mie sorelle e il maralli e questo non sarà mai di me tutto si potrà dire ma nessuno deve potermi accusare mai di aver conservato per un giorno solo una carica di cui mi considero indegno l'amo andò a posarglisi sulla lingua e avendo poi richiusa la bocca gli restò dentro mentre io senza accorgermene per un semplice istinto di pescatore detti una stratta alla lenza tirando in su basta dopo che furono andati via il maralli parlando col babbo gli disse che proprio era felice di avere avuto in questa circostanza tante manifestazioni di stima e di simpatia dalla cittadinanza e pensare che sul principio a sentir quelli di casa mia pareva che l'avessi ammazzato giannino ha detto mia sorella ha promesso dì esser buono non è vero sì ho risposto e non dirò più bugie nemmeno alla marchesa sterzi ah ha esclamato mio cognato badiamo bene che tu non abbia a incontrarti più con lei altrimenti c'è il caso che il bene vada a finire in male ma che gli apparve poi di possibile esecuzione e l'unica che avesse la virtù in quel frangente di salvare la reputazione politica e sociale sua e purché però non veggano i guardiani perché è proibito a un tratto mi son sentito pigliar per il goletto era il babbo tutto infuriato perché a quanto pare mi cercava da un pezzo con la mamma e finalmente quando sono stato solo qui nella mia cameretta ho dato libero sfogo alla mia emozione e ho contemplato il mio tesoro e ho contati e ricontati i duecento biglietti da cinque lire dei quali sono possessore e li ripongo nel cassetto del tavolino e lo chiudo e poi lo riapro e poi li ritiro fuori e li assaggiatelo ha risposto l'avvocato l'hanno assaggiato e allora è stato un coro generale di tosse e starnuti e tutti hanno incominciato a urlare caterina caterina per fortuna non sospetta neppure lontanamente che la voce del signor pierpaolo che le ha fatto tanta paura fosse invece la mia voce se no mi ammazzerebbero per lo meno perché quella donna io la credo capace di tutto il gatto mammone ho risposto inarcando la schiena puntandomi sulle mani e sul piedi e sbuffando come fanno i gatti i aspettavo che la marchesa sterzi si risentisse per questo mio scherzo ma però ci sono stato spinto e se si andasse in tribunale credo che i giudici mi darebbero le circostanze attenuanti perché era un pezzo che il signor marchese mi provocava senza nessuna ragione che a vederla è una bambina qualunque ma che discorre in bolognese in modo che fa proprio ridere perché non ci si capisce niente tutti in casa sono felici e contenti che sieno venute queste nostre future parenti e anche io ne godo moltissimo il più bello poi è questo che stando lì udivo tutti i discorsi che facevano dentro la carrozza e tra l'altro ho sentito il maralli che diceva per carità badate che quel tremoto di gian burrasca non sappia niente di questa nostra gita altrimenti lo ridice a mezzo mondo questo tendenzioso ragionamento ebbe la virtù di convincere l'assemblea e tutta la comitiva si mise a urlare ha ragione granchio era questo il soprannome del ragazzaccio tutto strappato evviva granchio naturalmente quando è ritornato al suo posto non si è accorto di niente ma dopo un po di tempo la pece sulla quale stava a sedere gli s'era riscaldata sotto e ha fatto presa sui calzoni in modo che egli nel moversi e nel sentirsi tirare per di dietro ha cominciato a borbottare e a smaniare e il babbo invece li fece entrare in camera dell'avvocato che mi fece proprio ridere perché disse sono molto contento di vedervi mentre invece eran tutti al buio per il resto della giornata ho fatto finta di nulla ma era tanto il nervoso che avevo addosso che il babbo a cena se n'è accorto e ha detto si può sapere che cos'hai stasera che mi sembri io non ne potevo più dal ridere e sono scappato in camera mia vorrei sapere dove anderanno tutti domani l'altro alle sei di mattina in carrozza credono di farla a me ma io starò ebbene gridò a nome mio e di mio padre vi invito tutti nel nostro negozio ad assaggiare le nostre specialità ma intendiamoci eh ragazzi una pasta a testa ho visto la stanza sulla quale il nostro bravo stoppani ha aperto il suo finestrino che ci sarà di una utilità incalcolabile ho potuto penetrarvi perché in questi giorni i muratori stanno rifacendovi un pezzo d'impiantito ho appena due minuti di tempo per scrivere due righe sono a montaguzzo nel collegio pierpaoli e profitto di questo momento in cui mi trovo solo in camerata con la scusa di prendere dal mio baule la biancheria che mi è necessaria per la mia toilette ella va dicendo a tutti che se seguita a rimaner sola con me si ammalerà certamente e io intanto perderò anche questa volta la bicicletta e perché perché ho la disgrazia di avere una sorella nervosa che di nulla nulla si spaventa è giusta quando la palla che avevo legata alle calosce di mia sorella per vedere se rimbalzava di più andava a colpire lo specchio sul cassettone che com'è naturale si ruppe in mille pezzi rovesciando sul tappeto nuovo una bottiglia d'acqua di colonia altra strepitosa notizia iersera dal mio osservatorio ho scoperto che il direttore la direttrice e il cuoco sono spiritisti e ormai anche io seguitavo come tutti gli altri a mangiar paste a quattro ganasce e a vuotar bottiglie e boccette di tutti i colori e di tutti i sapori volgendo delle occhiate di beatitudine in quel campo aperto alla baldoria veramente se avessi potuto immaginare le conseguenze questo scherzo non lo avrei fatto ma come si fa santo dio a immaginarsi le conseguenze che hanno il torto di venir sempre dopo quando nelle cose non c'è più rimedio tanto che spenzolandomi fuori forse avrei potuto toccare la faccia dei viaggiatori che vi stavano affacciati è stato allora che m'è venuta un'idea terribile se avessi uno schizzetto ho pensato i piacerebbe tanto dì diventar come lui e d'andar nei tribunali a difendere i birbanti ma quelli buoni però cioè che son diventati cattivi per disgrazia e per forza delle circostanze nelle quali si son trovati come è successo a me non mi ci volle dimolto tempo né dimolto ingegno per comprendere la causa e lo scopo di quella seduta spiritistica evidentemente il signor stanislao e la signora geltrude erano rimasti molto impressionati dal mugolìo che avevan sentito la sera avanti discendere dal ritratto del loro predecessore ora sta attento a tutte le principali stazioni dove si ferma il treno e guarda dal finestrino io ti spiegherò l'importanza dì tutte le città e te le farò conoscere meglio che la geografia perché io ho la pratica commerciale e questa fa più dì tutti i libri gigino naturalmente era mortificato perché gli pareva di fronte a tutti quei ragazzi di farei una cattiva figura e non solo lui ma anche il suo babbo sicché si struggeva dentro di trovar qualche ragione colla quale ribattere il suo avversario quando gli venne una idea che da principio lo spaventò quasi per la sua anzi suo padre lo avrebbe obbligato a far vacanza se per una ipotesi impossibile ad avverarsi gigino avesse voluto andare a scuola oggi è la festa del lavoro gli aveva detto il signor balestra e io ti dò il permesso di andare fuor di porta con i tuoi compagni però mi ha sentito il maralli che dopo essere scappato via con gli altri ora ritornava piano piano e faceva capolino alla porta ah ha gridato mostrandomi il pugno sei stato tu ancora coi tuoi fuochi d'artifizio ma dunque hai giurato proprio di farmi rovinar la casa in capo precisamente e quand'è così vo via tranquillo e dico come stanno le cose per filo e per segno arrivedella e grazie e se n'è andato io son rimasto molto soddisfatto d'aver sbrigato quest'affare a mio cognato io allora mi son messo a piangere e sono scappato in camera mia dove poco dopo è venuta mia sorella che mi ha fatto una predica d'un'ora ma poi ha finito col perdonarmi e col persuadere il maralli a non riportarmi a casa mia per esser mandato in collegio il curioso è che questo cambiamento di scena è avvenuto in seguito a un'altra mia birbanteria per dir come dice collalto ma che pare abbia fatto molto piacere a mio cognato ed ecco come sta il fatto sono una ventina fra tutti pensava intanto gigino e per una ventina di paste mettiamo pure una venticinquina dall'esserci al non esserci in bottega dove ce ne sono a centinaia nessuno se ne può accorgere io da principio le rispondevo quel che mi veniva alla bocca ma poi siccome cominciavo a seccarmi l'ho piantata li e soltanto quando sono stato sulla porta le ho ripetuto sempre per farle piacere marameo allora sono uscito a un tratto fuori dell'ombra e ho detto sono contento anch'io e allora perché non mi avete detto niente brutti cattivi non so perché ma in quel momento m'è venuto da piangere perché quell'azione mi era dispiaciuta davvero e tutti sono rimasti così meravigliati della mia apparizione che nessuno ha fiatato mentre pensavo a questo lo sguardo si è fermato sulla palla di gomma che era nella mia valigia rimasta aperta e allora ho detto fra me e perché non potrei fabbricarmelo io avevo visto ambrogio andare in cucina ad assettare lo scaldino come fa tutte le mattine e naturalmente stavo in vedetta a un certo punto si è sentito un gran tonfo ed un urlo e allora mio cognato e due clienti che erano nello studio si son precipitati nella stanza d'aspetto e son corse pure virginia e la donna di servizio per vedere quel che era successo ma io ho avuto prudenza e non gli ho risposto mai niente meno che quando mi ha consegnato al mio cognato collalto al quale ha detto tenga glielo consegno intatto ma in parola d'onore darei dieci anni di vita piuttosto che essere nei piedi di lei che è costretto povero signore a tenerlo per diversi giorni io strisciando lungo la parete della chiesa mi sono avvicinato all'altare senza che nessuno si accorgesse di me e così ho potuto assistere a tutto lo sposalizio e quando il prete ha domandato a virginia e al maralli se erano contenti di sposarsi e che loro hanno risposto di sì a questo punto hanno dato tutt'e due in una grande risata e questa è stata una fortuna perché così non hanno sentito la mia poi il collalto ha raccontato il fatto della marchesa sterzi e qui daccapo a ridere come due matti povera mamma in quel momento ho capito quanto bene mi vuole e ora che sono così lontano da lei capisco quanto bene le voglio io basta il fatto è che dopo due ore di treno e quattro dì diligenza sono arrivato qui dove il babbo uni ha consegnato al signor direttore e mi ha detto lasciandomi rivederci dunque a io e avete dicembre giornalino mio ti riprendo subito appena arrivato a roma perché ho da narrare nelle tue pagine tutte le mie avventure di viaggio che non sono piccole né poche allora io mi son ribellato e le ho detto ho fatto il chiasso con carluccio e renzo perché son piccino e voglio bene ai miei amici anche nel camposanto mentre invece ci sono le ragazze grandi che vengono qui a dir male delle loro amiche e ora spinti un po dal rimorso per la scenata fatta in presenza alla rispettabile effige del compianto fondatore dell'istituto e forse anche da un vago timore che incutevan nel loro animo i recenti avvenimenti anche nelle storie delle nazioni ci sono i popoli che ogni tanto si stancano d'aver sempre minestra di riso e allora avvengono le congiure i complotti e saltan fuori i michelozzi e gli stoppani che affrontano i pericoli finché per la loro abnegazione non si passa alla pappa al pomodoro il babbo non c'era e la mamma e l'ada mi son venute subito d'intorno a farmi mille domande quando hanno saputo che il signor venanzio aveva lasciato tutto il suo patrimonio ai poveri del comune e che al maralli non era toccato che uno spillo d'oro col dente che aveva ceduto a me parlo con lo spirito del professor pierpaoli domandò il cuoco fissando sul piano del tavolino due occhi spalancati che luccicavano come due lumini da notte sì udirono alcuni colpi battuti sul tavolino e il cuoco esclamò convinto è proprio lui io non ne potevo più dal ridere ma mi son trattenuto e anzi ho preso un'aria molto seria e gli ho detto come andò il fatto gua il fatto andò che quando noi ci si trovò di fronte ai soldati si cominciò a vociare e poco dopo gigi il matto e cecco di merenda cominciarono a tirar sassate e allora i soldati spararono senza farsi vedere sgusciò in camera del babbo prese dal cassetto del comodino le chiavi di bottega e ritornò via di corsa lanciando alla mamma queste parole vo con i miei compagni ma tra poco ritorno a casa la signora geltrude girava attorno alla tavola con gli occhi iniettati di sangue che pareva una belva volgendo lo sguardo qua e là sospettosamente per me e per mario michelozzi è stata una grande soddisfazione quella di aver fatto cambiar regime ai nostri pasti io non ti so dire quanto durasse quella grande scena d'ogni dolcezza e d'ogni letizia so che a un certo punto la musica cambiò a un tratto e una voce terribile quella di mio padre rimbombò nel negozio gridando ah razza di cani ora ve lo dò io il socialismo si può essere più disgraziati di me eppure non mi riesce di piangere anzi con tutta la tremenda prospettiva del mio triste avvenire non so levarmi dalla mente l'immagine di quel dente con quelle due barbe che ho pescato ieri nella bocca spalancata del signor venanzio e ogni tanto mi scappa da ridere quando mi sono destato ho visto nel divano difaccia il signor clodoveo che dormiva russando come un contrabbasso i sono affacciato al finestrino e mi son messo a guardar la campagna e mi ha consegnato l'involto poi ha aggiunto porgendomi anche l'astuccio col dente del defunto e questo tuo cognato te lo ha ceduto prendi e ora ti farò riaccompagnare a casa andiamo per ordine la prima causa della mia rovina è stata la passione per la pesca ieri appena ritornato da scuola presi in camera mia quella lenza che mi ero fabbricato ieri l'altro e andai nella stanza del signor venanzio con l'intenzione di pescare nella sua catinella per farlo divertire e pensare che spesso si sgridano i ragazzi per certe cose che se i grandi aspettassero il tempo necessario per vedere come vanno a finire dovrebbero invece lodarle e ringraziarci di averle fatte gennaio io non risposi avevo adocchiato un sacco di fichi secchi e me ne ero empite già le tasche e la bocca dopo aver richiusa la porticina tornammo cautamente per la strada già fatta e ci separammo dinanzi al mio dormitorio e il sor ernesto lo può dire che è il nostro segretario e sa far di conto perché lui non è un contadino come noialtri disgraziati sicché i ero venuto a sentire per quel processo dello sciopero con la ribellione lo aiutai ad alzare il bottiglione e giù innaffiammo ben bene le balle col petrolio ecco fatto aggiunse il mio compagno posando il bottiglione in terra e incamminandosi verso l'uscita e ora quella bella provvista di riso posson farsela fritta lo proseguirai a casa tua perché io ono e io e io gennaio stamani collalto aveva scritto al mio babbo una lettera col pepe e col sale come ha detto lui informandolo di tutte le mie birbanterie son sempre sue parole che venite a far qui perché non andate a fare una passeggiata in automobile oggi che è una bella giornata io non ne potevo più dalla rabbia tirai fuori la cipolla e gliela stropicciai forte forte sotto il naso e tutt intorno alla bocca i pareva d'essere in un paese fantastico tutto popolato di ragazzi di marzapane col cervello di crema e il cuore di marmellata uniti da un dolce patto di fratellanza condita con molto zucchero e rosolio di tutte le qualità io alle sei precise sarò qui ha detto il maralli e voleva dir di più ma in quel momento ha messo in bocca un pezzo di stufato e s'è messo a tossire e a sbuffare come se avesse ingoiato un mulino a vento tutti si son messi a dire che è che cos'è stato benissimo stasera mi godrò dunque lo spettacolo nella sala riservata di pierpaolo pierpaoli buonanima dal mio palchetto su all'ultimo ordine stando comodamente sdraiato nel mio armadietto come vorremmo essere al tuo posto mi hanno detto i compagni della società uno per tutti e tutti per uno io allora ho cercato di rinfrancare anche lui dicendogli ma no via t'assicuro che non è rovinato altro che uno scaldino non è niente vedi è stata più la paura che il danno e io per dimostrargli la mia gratitudine stamani prima che egli andasse nello studio gli ho messo sulla scrivania la cartella nuova che gli comprai e ho buttato quella vecchia nel caminetto speriamo che anche lui mi sia grato della mia gratitudine e io e l ono e avete novembre stamani a scuola alla lezione di latino n'è successa una che merita davvero d'esser raccontata io feci un sibilo sssssss il cuoco continuò ti è concesso di parlare direttamente con noi i venne un'idea contraffacendo la voce come prima risposi come vedi conclusi anche io sono stato una vittima del mio destino disgraziato perché se quel signor venanzio zio di mio cognato non avesse fatto uno starnuto proprio nel momento in cui lo avevo avvicinato la lenza con l'amo alla sua bocca sgangherata io ho colto l'occasione per riparlare col babbo e gli ho domandato e a che serve questo fabbricato serve per seppellirvi via via tutta la famiglia rossi come sicché anche la signorina bice sarà sotterrata qui dentro certamente anche virginia dopo lo sposalizio piangeva e mi ha abbracciato e baciato ma il maralli m'è parso molto malcontento e presomi per un braccio mi ha detto bada bene giannino che non ti scappi detto a nessuno in città quello che hai visto hai inteso di lì a poco è entrato un contadino un tipo buffo con un ombrellone verde sotto il braccio e che rigirandosi il cappello tra le mani ha detto che è qui che ho oggi poi c'è stato in casa un viavai di gente e da ultimo è venuto il garzone del pasticciere con una grande scatola di cartone e un sacchetto pieno che caterina ha riposto subito nella credenza chiudendola a chiave per esempio come avrai fatto a fare un taglio alla lingua di mio zio venanzio e a portargli via un dente che è stato trovato attaccato a uno spillo ricurvo legato a un filo di refe che sono cose che le sanno anche i bambini d'un anno io gli ho detto di dire le cose come stavano che in quanto al resto poi ci avrebbe pensato il mio cognato ma i compagni di pian dell'olmo però mi hanno raccomandato di negare il fatto delle sassate ma poi mi son seccato e non sapevo che cosa fare ho aperto la valigia ho riguardato tutti i miei balocchi ma ormai li conoscevo da un pezzo e non bastavano a farmi passar la noia da dosso ma un giorno che venne a cercarla la sarta col conto e che lei aveva fatto dire dalla caterina che era uscita io per non andare in purgatorio corsi alla porta di casa a gridare che non era vero nulla e che la mamma era in casa e in premio d'aver detto la verità ci presi un bello schiaffo che mi potrei fidar di lei sor giannino per un piacere gli ho risposto di sì e lui allora mi ha detto che aveva da andare un momento a casa sua dove aveva dimenticato certe carte importantissime che avrebbe fatto presto il babbo ha fatto una mossa come per picchiarmi ma l'ada l'ha fermato e ho sentito che ha borbottato lascialo stare per carità sarebbe capace d'andare a ridirlo a bice ecco come sono le sorelle maggiori e infatti via via che si arrivava a una stazione il signor clodoveo si affannava a far la sua brava lezione peggio del professor muscolo finché a forza di sentire spiegazioni mi sono addormentato profondamente egli era là infatti ed era così buffa quella sua testa tutta ritinta sporgente fuori da quel cassone che non potei fare a meno di ridere egli mi guardò meravigliato e poi col suo solito risolino canzonatorio mi disse eccoci nell'anno novo che pranzo ieri quanti dolci e liquori e rosolii e pasticcini di tutti i colori e di tutti i sapori che bella cosa è il capodanno e che peccato che venga così di rado ragioni gravi gravissime per quanto indipendenti dalla mia volontà mi costringono a dimettermi se non mi dimettessi sarei una specie di traditore ci siamo riuniti nel solito angolo del cortile con molta precauzione per non dare nell'occhio alla direttrice la quale pare che diventi più sospettosa un giorno dell'altro e me specialmente non mi abbandona mai con lo sguardo come se da un momento all'altro temesse qualche e io mi addormentai placidamente pregustando già in sogno le grandi sorprese che mi riserba questo mio osservatorio che mi costa tanti sudori e per il quale ho perduto tanti sonni non mi par vero d'arrivare a stasera i sono avvicinato piano piano alla poltrona e quando le sono stato proprio dietro mi son chinato perché non mi vedesse e ho gridato maramèo la marchesa ha fatto un salto sulla poltrona e quando mi ha visto accoccolato sul tappeto ha esclamato chi è là stamani fra i componenti la società uno per tutti tutti per uno è passata la solita parola d'ordine che significa nell'ora di ricreazione c'è adunanza e infatti l'adunanza c'è stata e io non mi ricordo d'aver mai assistito a una seduta di società segreta più emozionante di questa anche il barozzo lo capì ma rimase fermo nel suo atteggiamento come marcantonio bragadino quando aspettava d'essere scorticato dai turchi allora io non ne potei più e pensando a quello che avevo visto e sentito la sera prima dal buco fatto attraverso il fondatore del collegio gridai con quanto fiato avevo e sceso al pianterreno sono andato a far capolino all'uscio della stanza da desinare è stato bene perché così ho potuto ascoltare una parte di conversazione che m'interessava da vicino il signor clodoveo intanto seguitava a dormire come un ghiro sicché io ebbi il tempo di rimettere a posto la sua cassetta dei campionari in modo che non potesse accorgersi di niente ora quando si sveglia pensavo chi sa come rimarrà sorpreso disgraziatamente gli venne a un tratto da starnutire e nello starnuto avendo egli chinata la testa vedi e bisogna che io sappia fino a un puntino i prezzi di tutti e la qualità chimica ci vuol la testa a posto sai per il commercio io da principio mi son divertito molto a veder tutte quelle boccette ma poi il signor clodoveo ha avuto un'ispirazione infernale e mi ha detto però da qui in avanti voglio pensarci ben bene prima di fare una burla in modo che non mi succeda più di sentirmi dire come per questo fatto che io fo gli scherzi di cattivo genere è stata proprio una faccenda seria ma per me che sapevo che non c'era pericolo è stata una cosa da morire dal ridere era il segnale convenuto il michelozzi raschiava la porta con l'unghia per avvertirmi di portar fuori il bottiglione pieno di petrolio ciò che io feci in un batter d'occhio egli lo prese e porgendomi la mano mi sussurrò in un orecchio vieni dietro a me rasentando il muro tu mi hai dunque rovinato come uomo ma aspetta ché c'è dellaltro e quest'altro purtroppo l'ho scoperto in tribunale al processo che è andato tutto a rotoli e che ha segnato la mia rovina nella mia professione e nella mia carriera politica ella combattuta tra la paura e il suo carattere arcigno rispose a denti stretti non ve la dirò più per rispettare il desiderio di quell'anima santa di mio zio hanno cominciato a scaricarmi un diluvio di esclamazioni come possibile ma perché ma come mai io però ho risposto sempre che non ne sapevo nulla e quando alla fine ho potuto liberarmi dalle loro domande me ne son venuto qui in camera e ho riposto il mio tesoro nel cassetto del tavolino che ho chiuso a chiave ridere vedi gli ho detto anche tu sei vittima com'è accaduto a me in più circostanze della vita della tua buona fede e della tua sincerità tu avendo il babbo socialista hai creduto nel tuo entusiasmo di dover mettere in pratica le sue teorie distribuendo i pasticcini a que poveri ragazzi che non ne avevan mai assaggiati e il tuo babbo ti ha punito stamani verso le dieci è venuto da mio cognato il professore perussi quello che fa le cure elettriche e siccome si son chiusi tutti e due nello studio io dubitando che ci fosse qualche nuova complicazione nell'affare di quel signor marchese ritinto al quale sfregai una cipolla nel muso mentre era chiuso nel bagno di luce elettrica oggi ho pensato tutto il giorno a correggermi del difetto di fare gli scherzi di cattivo genere e perciò mi è venuto in mente di farne uno che non può aver nessuna seria conseguenza né recar danno a nessuno ho sentito che diceva alla marchesa sterzi perdonerà signora marchesa se quel ragazzaccio maleducato ma la marchesa lo ha interrotto subito che dice mai caro professore anzi non può immaginare quanto confortante sia stato per me il poter constatare i miracolosi effetti della sua cura restava a bucar la tela che vi era dinanzi un po con l'unghie e un po con lo scalpello mi misi a grattarla a riprese cadenzate pensando anche se di dentro sentono questo rumore crederanno che sia un tarlo e io potrò seguitare il mio lavoro fino a che non abbia raggiunto lo scopo allora non essendovi per il momento altro da fare me ne ritornai a letto soddisfatto del mio lavoro in verità la mia coscienza non poteva rimproverarmi di essermi abbandonato all'ozio che è il padre dei vizii e fu un diluvio di scapaccioni che piovve da tutte le parti fra le grida e i pianti di tutta quella folla di ragazzi ubriachi che si accalcava confusamente verso la porticina cercando di fuggire avevo invece tu non ti dimetterai e chi me lo può impedire disse il barozzo con molta dignità chi può vietarmi di battere la strada che mi suggerisce la voce della coscienza però il prèside guardandomi fisso ha detto stia attento chi è stato ché può essere che la paghi quando meno se l'aspetta oggi il dottore ha sfasciato l'occhio all'avvocato maralli e ha detto che domani potrà incominciare a tenere limposta della finestra un po aperta io non posso più essere della vostra società perché uno scrupolo me lo vieta e ho bisogno di riabilitarmi e non di fronte a voi di fronte a me stesso è impossibile ripetere la contentezza prodotta in noi da una sì grata e inaspettata notizia io ho avuto molto piacere anche perché tutto questo dimostra che in fondo quelle che chiamano le mie birbonate sono vere inezie e che sarebbe ora di finirla con le esagerazioni e le persecuzioni loro non sanno immaginare che cosa possa diventare di cattivo un povero ragazzo obbligato a mangiare fin cinque e sei minestre al giorno tutte di capellini ma se n'accorgeranno il giovane di studio del maralli è invece un vecchio tentennone che sta sempre nella stanza d'ingresso seduto a un tavolino con lo scaldino tra le gambe e scrive sempre dalla mattina alla sera sempre copiando e ricopiando le medesime cose ehi giovanotto quando andiamo a fare una corsa in automobile e questo me lo diceva con un risolino così maligno che non so come abbia fatto a non rispondergli male io domando chi gli dava il diritto a questo corvo spelacchiato che non so nemmeno come si chiama di mettere in ridicolo la mia disgrazia è questa la sesta volta a far poco che mi promettono un velocipede e pare impossibile tutte le volte è successo qualche cosa che mi ha impedito di averlo speriamo che questa sia la buona ma però non è per avarizia che contemplo tutti questi quattrini ma per i sogni che ci fo sopra che sono tanti e così diversi ho sognato più in queste poche ore che sto sveglio che in tutte le nottate dormite da che son nato basta mi par che sia ora d'andare a letto chiudo la mia cassaforte e buonanotte il barozzo non c'era da quando ha dato le dimissioni egli vive solitario e pensieroso e quando ci incontra si limita a salutarci con un'aria triste triste ma proprio in quel momento stava per entrare il dottor collalto il quale avendo sentito quella parola mi ha allungato una pedata nel corridoio che son riuscito a scansare per miracolo e ha borbottato fremendo canaglia ti avevo proibito di venir qui meno discorsi disse il babbo a un tratto e sentiamo subito di che si tratta i è toccato naturalmente a raccontare tutta la storia del gioco di prestigio che feci tanto tempo fa con fofo e con marinella facendomi dare l'orologio della signora olga che pestai nel mortaio e che sostituii poi con quello della mamma e li riconto daccapo per poi richiuderli e rilevarli senza decidermi a separarmi da loro i pare d'essere diventato quel vecchio d'una operetta che ho sentita due anni fa che era intitolata le campane di corneville lì per lì dice gigino mi parve che il numero dei miei compagni fosse molto cresciuto il negozio era addirittura invaso da una vera folla che bisbigliava girando intorno sulle paste e sulle bottiglie de'rosolii certi occhi che parevan di fuoco e in quel giorno evocato da gigino io stesso me ne ricordo benissimo c'era una grande agitazione in città perché i socialisti avrebbero voluto che tutti i negozi fossero stati chiusi mentre molti bottegai volevano tenere aperto che chiesa è questa ho domandato a un contadino che era lì fuori è la chiesa di san francesco al monte sono entrato anch'io e ho visto dinanzi all'altar maggiore inginocchiati davanti al prete l'avvocato maralli e virginia e più indietro ada il babbo e la mamma gravi avvenimenti si preparano mi disse maurizio del ponte mentre ci stringevamo la mano scambiandoci le fatidiche parole uno per tutti tutti per uno vedremo se il del ponte avrà indovinato ma anche a me l'animo presagisce qualche grossa avventura per un'epoca forse molto prossima proprio non e è nulla di sacro per te mi ha detto con voce severa anche qui dove si viene per piangere trovi il modo di far delle birichinate vergogna ha soggiunto ada dandosi una grande aria di superiorità mettersi a fare il chiasso in e ripensando alla nostra audace spedizione di stanotte ai pericoli affrontati con tanto sangue freddo mi par d'essere uno degli eroi di quelle imprese gloriose che si trovano in tutto le storie di tutti i popoli e che a farle devono essere state molto divertenti per chi le ha fatte ieri poco dopo che si fu partiti il signor clodoveo si mise a porre in ordine la sua roba esclamando meno male siamo noi due soli e speriamo che si rimanga così fino a roma e lì in quella stanza ieri si è svolta la mia feroce ma giusta vendetta avevo portato con me una cipolla che avevo trovato in cucina a casa di mia sorella e dopo fatto il massaggio invece d'andar via sgattaiolai nella stanza del bagno di luce dove si era recato poco prima il signor marchese ricominciavo a seccarmi di veder sempre il signor tyrynnanzy sdraiato sul divano e di sentirlo stronfiare quando disgraziatamente mi dètte nell'occhio il manubrio del segnale d'allarme che pendeva da una cassettina sospesa nel soffitto dello scompartimento quando mi fu dinanzi mi guardò ben bene in faccia e poi disse lentamente con una calma che mi faceva più paura che se avesse urlato come tante altre volte ma io ho incominciato a girare intorno alla tavola mentre dicevo le mie ragioni ma è colpa mia se loro s'eran messe in testa l'affare della cleptomania brutto birbante ora l'hai da pagar tutte anche nelle scuole c'era un certo fermento perché alcuni babbi di scolari essendo socialisti volevano che il preside desse vacanza mentre molti altri babbi non ne volevan sapere qui il michelozzi che ha un'indole piuttosto tenera per quanto di fronte al pericolo si comporti da eroe ha interrotto con una voce strozzata dalla commozione indegno ma è impossibile che tu ti sia reso indegno di restare fra noi di conservare la presidenza della nostra società è impossibile abbiamo ripetuto tutti in coro oggi alla solita ora cioè quando si era a colazione è venuta la marchesa sterzi quella che fa la cura per non parlar più col naso io allora ho pensato che giacché il collalto aveva scritto al ma pensa babbo seguitavo io a dire piagnucolando pensa che son cose passate i fuochi li misi nella gola del camino quando prese marito la luisa l'affare dell'orologio è dell'ottobre capirei che tu mi avessi picchiato allora ma ora no ecco ora son cose passate babbo non me ne ricordo più è inutile il vero torto di noi ragazzi è uno solo quello di pigliar sul serio le teorie degli uomini e anche quelle delle donne in generale accade questo che i grandi insegnano ai piccini una quantità di cose belle e buone in verità non varrebbe la pena che per una simile miseria compromettessi il mio prestigio quello di mio padre e perfin quello del partito al quale apparteniamo arrivati in città gigino disse ai suoi fedeli seguaci sentite bisogna sapere prima di tutto che il bagno di luce che fa il signor marchese consiste in una specie di cassa piuttosto grande dentro la quale il malato si mette a sedere su un apposito sedile e ci riman chiuso dentro con tutta la persona meno la testa che sporge fuori da un'apertura rotonda nella parete superiore campassi mill'anni mi diceva gigino non mi scorderò mai del primo maggio dell'anno passato che è e rimarrà sempre il più bello e il più brutto giorno della mia vita ho voluto raccontar qui le confidenze che son corse tra me e gigino balestra per dimostrare che siamo legati ormai in intima amicizia e che se stamani egli era sveglio e mi guardava mentre io scrivevo nel giornalino non avevo nessuna ragione come ho già detto in principio di diffidare di lui oggi intanto ho incominciato a impratichirmi un poco di processi e di tribunali mio cognato era fuori e ambrogio a un certo punto ha posato lo scaldino è uscito di dietro il suo tavolino e mi ha detto domani martedì ci riuniremo per eleggere il nuovo presidente e per decidere sull'intervento dello spirito del compianto professore pierpaoli all'appuntamento dato al signor stanislao alla signora geltrude e al loro degno cuoco inventore della minestra della non ho voluto sentir altro e invece dì andarmi a chiudere in camera sono andato da mia sorella che ho trovato nel suo salottino da lavoro e alla quale ho raccontato tutta la scena la mattina di poi tre maggio mi fece vestire e mi portò qui nel collegio pierpaoli cosi gigino balestra ha concluso il suo racconto con un accento comicamente solenne che mi ha fatto proprio ridere stamani dopo aver scritto in queste pagine il fatto della seduta spiritistica di ierisera mi sono accorto che uno dei miei compagni di dormitorio era sveglio in quel terribile istante preso da un grande sgomento gettai la lenza e sceso con un salto dalla tavola scappai come un pazzo in camera mia dopo un'oretta è venuto mio cognato seguito da mia sorella che gli raccomandava riportalo a casa magari subito ma non lo picchiare ma ecco che quando tutti erano lì riuniti scoppia nello scaldino un tonfo più grosso di prima e allora via tutti come pazzi a scappar di qua e di là lasciando quel povero ambrogio solo incastrato fra il tavolino e la seggiola e che non aveva la forza di moversi e balbettava che sarà mai che sarà mai figurati dunque giornalino mio che all'adunanza non mancava nessuno della nostra società perché il contegno del barozzo aveva dato nell'occhio a tutti e s'era tutti ansiosi di sapere come mai tutto ad un tratto egli aveva cambiato così dopo essere stato chiamato in direzione a proposito dell'affare frequentato da quell'usciolino incominciarono a entrare i compagni di gigino a uno a due a tre i raccomando badava a ripetere il figlio del pasticcere uno per uno al più due ma non mi rovinate io zitto zitto andai a letto ma ero così commosso per questa avventurosa spedizione notturna che non potevo prender sonno alla fine mi decisi a ripigliare il mio lavoro dentro proprio così si sono riaperte le scuole e io ho messo giudizio e voglio proprio studiare sul serio e farmi onore come dice la mamma con tutto questo non posso esimermi di mettere qui nel giornalino delle mie memorie l'operazione è stata fatta così alla lesta che ho potuto rimettere le due paia di lenti al loro posto senza che né ambrogio né il signor venanzio si fossero accorti della loro mancanza non mi par vero dì vedere come anderà a finire questo scherzo che non potrà essere certo giudicato uno scherzo di cattivo genere a un certo punto gigino che si dava una cert'aria per essere il figlio di uno dei capi del partito socialista entrò a parlare del primo maggio della giustizia sociale e di altre cose delle quali aveva sentito parlare spesso in casa e che aveva imparato a ripetere dopo la tempesta viene la calma tre giorni fa il cielo era cupo ora invece è sereno la pace è conclusa l'assedio è levato stamani dal buco della serratura mi è stato promesso di non darmi più bastonate e io ho promesso solennemente di ritornare a scuola di studiare e di esser buono in questi giorni in casa nulla dì nuovo l'avvocato maralli va sempre migliorando e tra un paio di giorni il dottore gli sfascerà l'occhio e gli permetterà di riveder la luce e io a lei e io erano gennaio altro che goccia su quel vaso di mio cognato che era lì lì per traboccare c'è cascato addirittura un diluvio e non so proprio di dove cominciare qui il babbo riuscì ad acciuffarmi e disse con accento feroce ora invece io te ne farò ricordare per un pezzo e infatti mi ha lasciato molti segni nel taccuino è giusta se è giusta mi aspetto un giorno o l'altro d'esser picchiato per le bizze che facevo quando ero piccino di due anni o io e il cono e ono e gennaio ieri mattina me nè successa una bella e non l'avesse mai detto la signora geltrude si rivoltò tutta inviperita scagliando in volto al povero direttore l'ingiuria abituale siete un perfetto imbecille granchio mi domandò se potevano prendere una bottiglia di rosolio tanto per non murare a secco e avendo acconsentito me ne versò gentilmente un bicchiere pieno dicendo che il primo a bere doveva essere il padrone di casa dunque ha detto la mamma domani l'altro bisognerà alzarsi alle cinque sicuro ha risposto il babbo perché la carrozza sarà qui alle sei precise e per andar lassù ci vogliono almeno un paio d'ore la funzione durerà una mezz'oretta e così prima dell'undici saremo di ritorno il professor perussi appena entrato nello studio dando in una gran risata ha detto al collalto queste precise parole non sai che mi càpita quel marchese sai bene che veniva da me a fare i bagni di luce dopo la canagliata che gli fece l'altro giorno quel pezzo da galera di tuo cognato a queste parole i componenti la società uno per tutti e tutti per uno sono rimasti così meravigliati che m'hanno fatto compassione e ho subito sentito il bisogno di raccontar loro tutta la scena avvenuta in direzione ed ora gli dissi se permette vado a far una giratina in automobile e me ne venni via richiudendo la porta della stanza stamani ho saputo che passata l'ora del bagno gli inservienti andarono per levarlo dal cassone cinque o sei impiegati vi entrarono dentro fermandosi dinanzi al signor clodoveo che seguitava a dormire e uno scotendolo disse ah forse gli è venuto un accidente io ho cercato di fargli coraggio dicendogli non è niente di pericoloso anzi io credo che sieno certi razzi che avevo messo lì per fare un po di festa ma il povero ambrogio non capiva più niente e non mi sentiva neppure quando è tornato ambrogio e mi ha domandato se c'era stato nessuno gli ho risposto c'è stato un grullo ma me lo son levato di tra i piedi ambrogio ha sorriso è tornato al suo posto s'è messo lo scaldino tra le gambe e la penna tra le dita e ha ricominciato a scrivere sulla carta bollata l'ultima delle quali che fu la più grossa e che fece prendere al suo babbo la risoluzione di cacciarlo in collegio è così interessante che voglio raccontarla qui nel mio giornalino proprio così ieri mattina il maralli mi riaccompagnò dal babbo al quale raccontò tutto quello che gli era successo per causa mia e allora il babbo a racconto finito non disse altro che queste parole maggiori esse difendono qualche volta i loro fratelli minori ma sempre per interesse e contro il trionfo della verità e della giustizia credevo che la bufera scoppiasse poi a casa ma una grande novità che abbiamo trovato al nostro arrivo ha dissipato ogni malumore non ho fatto altro che sporgere un po le braccia fuori del mio finestrino e stringere gradatamente la palla tra le mani col foro rivolto in avanti ah che emozione che effetto che divertimento campassi mill'anni non riderò mai quanto ho riso in quel momento nel vedere tutti quei visi affacciati parole me l'aspettavo tant'è vero che il suo baule con tutto il corredo richiesto dal collegio pierpaoli è su bell'e pronto partiremo subito con la corsa delle nove e quarantacinque potevo pigliarmi qualche altro divertimento senza pregiudicare di più la mia situazione e còlto il momento propizio sono andato di corsa nella sala delle consultazioni la marchesa stava seduta in una poltrona voltando le spalle verso la porta per la quale ero entrato io io ero così confuso da tante inaspettate sorprese che non gli dissi neppure grazie sull'uscio dello studio era quell'uomo tutto nero che mi aveva accompagnato fin lì e che è sceso giù con me alla porta ed è entrato con me nella carrozza che mi ha portato fino a casa allora ho tirato giù la cassetta dei campionari del signor clodoveo e mi son divertito a riguardar tutte quelle boccette coi cartellini di tutti i colori in quel momento il treno si era fermato e dal finestrino ho visto che un altro treno era fermo di faccia a noi per lo scambio a pochissima distanza sono stato a scuola e rinunzio a dire quel che ho provato nell'andare nello stare e nel tornare scrivo in piedi perché mi stanco meno e se n'andò difilato al negozio guardando a destra e a sinistra per paura che qualche persona di conoscenza della sua famiglia avesse a sorprenderlo durante quella manovra aprì la porta scorrevole di ghisa e la tirò su tanto da potere entrare in bottega e una volta dentro la richiuse e così ho fatto anche perché a cassetta mi diverto molto di più specialmente quando si piglia la carrozza a ore perché allora si va piano e il fiaccheraio mi lascia anche tener le guide via per questa volta ci passeremo sopra anche per non dare un dispiacere ai tuoi genitori ma bada bene la lettera rimane qui nel cassetto del mio scrittoio e alla prima che mi fai ancora io l'aggiungo alle altre e le spedisco tutte insieme a tuo padre règolati bisogna sapere che qualche altra volta mi aveva dato nell'occhio quel gingillo e che sempre avevo provato una grande tentazione di vedere che cosa succede in un treno quando si dà e tutti quanti mossero dietro di lui compatti con l'ardore e la velocità di un eroico drappello alla conquista di una posizione lungamente vagheggiata o il cui possesso si presenti a un tratto privo dì ogni ostacolo e sia per questo o sia che per la sua bizzarra natura si sia divertito a pensare a quel che tu avresti potuto fare trovandoti in possesso di questi quattrini ho creduto mio dovere di darti un consiglio che la mia qualità di notaro e di esecutore testamentario non mi vietava e perché non ti impicciare del perché non son cose che possono capire i ragazzi queste sta zitto e basta ecco dunque un'altra delle tante solite cose che i ragazzi non possono capire ed è possibile domando io che delle persone grandi credano sul serio che una ragione simile possa soddisfare un ragazzo divertire disgraziatamente il signor venanzio dormiva e dormiva in un modo curioso con la testa arrovesciata sulla spalliera della poltrona e con la bocca spalancata dalla quale gli usciva un rantolino che andava a finire in un piccolo fischio gigino a questa inaspettata osservazione rimase male ci pensò un poco e rispose ma la bottega non è mica mia è del mio babbo e che vuol dire ribatté il ragazzaccio non è socialista anche il tuo babbo allora io che stavo pronto lesto come una saetta sono sbucato dalla mia camera sono uscito di casa e via a corsa precipitosa dietro la carrozza che si era appena mossa ne avrò scritte tre ora non mi ricordo ma tu sei peggio di tiburzi come fa la tua povera famiglia a sopportare una canaglia come te e così ha seguitato a dirmi parolacce finché non siamo arrivati a roma bel modo questo di accompagnare un ragazzo affidato da un amico lei stia qui finché torno io e chiunque venga lo faccia aspettare i raccomando però non si muova di qui posso star sicuro sor giannino l'ho rassicurato e mi son messo a sedere dove sta lui con lo scaldino tra le gambe e la penna in mano speriamo che quando ritornerò a prenderti possa trovare un ragazzo diverso da quello che lascio i riescirà di diventare diverso da quel che sono sento la voce della direttrice ci è venuta incontro ridendo e piangendo nello stesso tempo e ci ha raccontato che il dottore aveva trovato l'avvocato maralli molto migliorato e che ormai poteva garantire non soltanto la prossima guarigione ma anche che non avrebbe altrimenti perduto l'occhio che fino ad ora aveva creduto in pericolo allora aiutandomi alla meglio col braccio malato mi riuscì d'arrampicarmi sulla rete dove si metton le valige e mi ci accovacciai stando a vedere che cosa sarebbe accaduto immediatamente si aprirono tutti e due gli sportelli dello scompartimento cavato di tasca il temperino ho fatto un buco nella palla poi ho preso tre bottigliette d'inchiostro dalla cassetta del signor clodoveo e sono andato nella ritirata dove stappate le boccette ho versato il contenuto nella catinella allungandolo con e gli hai fatti condannar te e io che ero avvocato difensore ho perso la causa per te e per te i giornali avversari mi attaccheranno ora con violenza e per te il nostro partito avrà in paese meno credito di quel che aveva conclusione ora nel mio gabinetto gli fo una cura novissima mai sentita rammentare nelle cronache scientifiche di tutto il mondo che ho battezzato bagno di luce con massaggio faciale di allium cepa e non ti so dire giornalino mio se tutti son stati soddisfatti di sentire che nessun motivo serio costringeva il barozzo a dimettersi perché non era vero nulla che lo tenessero in collegio per compassione mentre anzi ci avevano trovato il loro tornaconto per via dei molti convittori procurati dal tutore del nostro presidente dio gliela mandi buona hanno ragione a chiamarlo gian burrasca allora non ne ho potuto più e gli ho risposto con codesti piedoni che ha lei invece dovrebbe ringraziare iddio se potesse essere nei piedi di chiunque altro ormai pare che per lo sposalizio tutto sia concluso e tanto la mamma che l'ada iersera dopo una gran predica fatta dal babbo hanno finito con l acconsentire novembre proprio come se loro fossero stati i padroni della pasticceria e io il loro invitato che vuoi che ti dica caro stoppani si arrivò a un punto che io non capivo più nulla ero esaltato mi sentivo addosso un ardore e un entusiasmo che non avevo provato mai renzo che sta di posto accanto a me aveva portato un po di pece presa nel negozio di suo zio che fa il calzolaio e io colto il momento che un compagno che davanti a noi si era alzato per andare a dir la lezione che palpiti nell'avventurarsi così nel buio dei corridoi fermandosi in ascolto a ogni più lieve rumore trattenendo il respiro a un certo punto sboccando da un corridoio stretto stretto la scena fu rischiarata da una finestra le cui imposte erano aperte il signor stanislao e la signora geltrude si scambiarono un'occhiata come per dire eh ci abbiamo fatto una bella figura poi il signor stanislao disse al cuoco domandagli se posso rivolgergli la parola ma la signora geltrude lo interruppe bruscamente fulminandolo con una occhiata invece se il maralli avesse giudizio quando ha qualche commissione da sbrigare alla svelta e per la quale c'è bisogno d'un po d'istruzione e d'intelligenza dovrebbe affidarla a me e così piano piano farmi impratichire nella professione e tirarmi su per avvocato io qualche volta mi trattengo a discorrere con ambrogio che è appunto il giovane di studio e che è dello stesso mio parere l'avvocato maralli si farà strada mi dice spesso se lei diventasse avvocato troverebbe qui nel suo studio la nicchia bell'e fatta prima di andare a letto voglio registrare qui nel mio caro giornalino il fatto d'oggi che è stato quello di essere stato perdonato dal babbo però c'è mancato poco che tutto andasse all'aria e anche questa volta proprio per una sciocchezza e se ne andò anche lei ah sì disgraziato disgraziato io e più disgraziati tutti quelli che hanno a che far con me sono già le otto caro giornalino il maralli mi aspetta nello studio per ricondurmi a mio padre che mi metterà subito in collegio e tanto meno si poteva supporre che i suoi capelli fossero presi a prestito appunto come l'aria militare il barozzo però era rimasto sempre distratto e come concentrato in sé stesso il tavolino a ballare e a picchiare mentre i tre spiritisti si alzavano dalla sedia e si dondolavano qua e là e si rimettevano a sedere seguendone tutti i movimenti sì disse il cuoco era lui anche ieri sera io dunque avevo visto un paio di volte il signor marchese entrare in codesto cassettone che è in una stanza molto distante da quella dove io mi facevo il massaggio e rimanervi un'ora trascorsa la quale l'inserviente andava ad aprir la cassa e a levarlo di dentro pregandolo di non mandarmi più a far la cura elettrica ed è anche inutile aggiungere che il collalto me ne ha dette di tutti i colori terminando con queste parole bravo davvero gian burrasca non poteva incominciar l'anno meglio di così chi cercate gli ho domandato del sor avvocato maralli l'avvocato è fuori ma io sono il suo cognato e potete parlare liberamente è come se ci fosse lui in persona e voi chi siete il banco prima cosparso di centinaia di paste tutte messe per ordine era vuoto gli scaffali attorno erano tutti in disordine e vi si affacciavano qua e là i colli di bottiglie rovesciate dalle quali colavano giù rosoli e sciroppi basta l'interessante per me è che ora tutti mi vogliono bene siamo tornati a casa e nel ritorno sono stato a cassetta col vetturino e ho guidato quasi sempre io e quel che più conta ora non mangerò più minestre di capellini per un pezzo ma scusi io non posso non può non può star zitto né fermo allora esca dal suo posto ma io non posso vada fuori di scuola non posso e con un ruggito muscolo si è scagliato sul povero mi lordo e afferratolo per un braccio lo ha tirato fuori del banco con l'intenzione di buttarlo fuori di scuola noi della società segreta ci si guardava ogni tanto con un sorriso diverso da tutti gli altri perché sapevamo il mistero di questo improvviso cambiamento chi sa che tragedia era successa in cucina ho steso ben bene questa pallottolina di pece nel posto dove sta a sedere questo ragazzo che è mario betti ma noi si chiama il mi lordo perché va vestito tutto per l'appunto e all'inglese mentre invece ha sempre il collo e gli orecchi così sudici che pare proprio uno spazzaturaio travestito da signore e ci siamo montati tutti meno la virginia che è rimasta in casa perché doveva venire il dottore dall'avvocato maralli che va sempre migliorando io ho detto alla mamma se permetti vado a cassetta così ci state più comodi il cuoco si concentrò in sé stesso e poi sempre figgendo gli occhi sul piano del tavolino ripeté la domanda poco dopo il tavolino ricominciò a ballare e a scricchiolare io domando se anche ai tempi dell'inquisizione s'è mai pensato a infliggere un si terribile supplizio a un povero innocente ma tutto ha un limite e io comincio a ribellarmi a questa indegna persecuzione e allora vennero tutti da me per le spiegazioni non è niente dissi io è una cosa proprio da nulla conto neanche di parlarne ma come un orologio d'oro sì ma è inservibile sfido è ridotto in mille bricioli appunto serviva per fare certi giochi tra noi ragazzi ma è passato tanto tempo nessuno pensava a me ho sentito il babbo la mamma ada e virginia che sono scesi giù dalle loro camere poi è venuto l'avvocato maralli e in ultimo ha suonato il campanello il vetturino e tutti sono usciti tu parlasti quattro o cinque giorni fa con un contadino chiamato gosto grullo sì confessai io e che gli dicesti a questo punto mi parve che la constatazione di una buona azione compiuta dovesse compensare il fallo rimproveratomi precedentemente prima di tutto siamo concittadini egli è figlio del famoso pasticciere balestra dal quale si serve sempre mio padre rinomato per le meringhe che ha sempre fresche molto amico del mio cognato maralli perché è anche lui un pezzo grosso del partito socialista il signor stanislao e la signora geltrude restarono un po in mezzo della stanza impacciati poi il direttore dolcemente disse alla moglie geltrude geltrude cercherai di moderarti sì è vero non mi dirai più quella brutta parola infatti sono andato subito in farmacia da pietrino masi come è brutto povero pietrino con quei capellacci rossi e con quella faccia gialla tutta butterata ma lui non se lo figura nemmeno qualche volta non dico ne avrò perduta qualcuna ma ella non l'ha mai saputo e non ha nessuna ragione di avercela con me oggi mi sentivo così bene che mi è venuta la voglia di levarmi ho domandato al barcaiuolo che mi teneva in collo se aveva pensato di mettere in salvo anche la mia povera lenza non so perché la mia mamma abbia pianto tanto quando gigi mi ha riportato a casa fradicio mézzo la zia bettina è ricca straricca ma è così antica poveretta così antica che pare uscita dall'arca di noè con la differenza che gli animali dell'arca di noè vennero fuori tutti a coppie e la zia bettina invece era venuta sola perché non ha mai trovato un cane di marito chi sarà a quest'ora e che scampanellata non può esser che un contadino certo una persona senza educazione in quel momento comparisce la caterina sulla porta esclamando ah signorine che sorpresa basta dio ce la mandi buona giornalino mio e senza vento ottobre io ho creduto bene che quello fosse il momento buono per tirar fuori la fotografia sotto c'era scritto a penna vecchio gommeux ma non so che cosa volesse dire ho trovato un busto vecchio di ada una sottana bianca inamidata con lo strascico ho preso dall'armadio il vestito di batista color di rosa di luisa a tramezzi di trina e ho cominciato a vestirmi le mie sorelle erano in salotto con un'amica la signorina rossi caterina appena tornata col bicchiere e lo zucchero mi cerca dappertutto inutilmente fido i ero nascosto dentro stamani sentivo ada e virginia che parlavano insieme nel corridoio com'è naturale mi sono messo ad ascoltare quello che dicevano pare che ci sarà nientemeno che una festa da ballo in casa nostra le mie sorelle son diventate di mille colori e passata la prima impressione son cominciate fra loro le interrogazioni ma come mai ma come può essere ma com'è stato i lì a poco ecco luisa mi ha messo subito a letto ada mi ha portato una tazza di brodo caldo bollente e tutti anche le persone di servizio sono stati intorno a me fino all'ora di andare a desinare aspettando il segnale per eseguire il primo ballabile l'orologio segnava le nove e il sonatore ha incominciato a sonare una polca ma le signorine seguitavano a girar per la sala chiacchierando tra di loro come sei stato tutto questo tempo dietro la tenda mi ha domandato luisa facendosi di mille colori certo mi predicate sempre di dire la verità e allora perché non dite alle vostre amiche che siete promessi sposi ho risposto rivolgendomi a lei e al dottore che credi che abbia fatto quella stupida dalla paura ha lasciato cascare in terra il vassoio che reggeva con tutt'e due le mani che peccato il bricco di porcellana celeste è andato in mille pezzi il caffè e latte si è rovesciato sul tappetino che la mamma mi aveva comprato ieri finalmente stamani ho avuto il permesso di alzarmi ma era possibile che un ragazzo come me potesse star fermo su una poltrona con una coperta di lana sulle gambe io vorrei sapere che gran male ho fatto alla fin fine per copiare un pensiero dallo scartafaccio di mia sorella oh ma da ora in avanti o bene o male giuro che il giornalino lo scriverò tutto da me perché queste scempiaggini delle mie sorelle mi dànno ai nervi e la zia bettina infatti è andata via ieri mattina facendo il solenne giuramento dì non metter mai più piede in casa nostra ma questo non è tutto ieri l'altro dopo colazione si eran riunite in salotto a far la nota degli invitati e parevan tutte al colmo della contentezza a un tratto eccoti una grande scampanellata e le mie sorelle sospendendo la nota degli invitati si mettono a ah brutta vecchiaccia disse ada con gli occhi pieni di lacrime e figuriamoci se non si tratterrà esclamò la virginia con aria ironica le mie povere sorelle erano diventate di mille colori ero così mortificato nel pensare che io ero l'unica causa di questi loro dispiaceri che mi misi a mangiar panini gravidi per distrarmi e quella sciocca ha cominciato a urlare così forte che il babbo la mamma le mie sorelle la cuoca e giovanni sono corsi su tutti spaventati per vedere quello che era successo e mi c'è entrato anche di pigliare un'altra manciata di pasticche di menta che erano rimaste sparse sul banco e sono andato da ugo bellini ugo bellini è un avvocato giovanissimo avrà ventitré anni cosa molto riuscita invece sono stati i rinfreschi ma come ho detto prima io ero molto angustiato sicché non ho potuto assaggiare che tre o quattro bibite delle quali la migliore era quella di marena benché anche quella di ribes fosse eccellente le mie sorelle sono bellissime tutte vestite di bianco scollate con le gote rosse e gli occhi raggianti di felicità esse girano per tutto per vedere se ogni cosa è in ordine e accorrono a ricevere gli invitati non so capire perché le sorelle maggiori non vogliano bene ai fratelli più piccoli ed io invece sono così buono con virginia quando sto bene vado anche due volte al giorno alla posta a prenderle e ad impostarle le lettere io mi sono impossessato di circa una dozzina di fotografie delle persone che conosco per fare qualche burletta innocente appena uscirò di casa poi ho richiuso per benino la cassetta in modo che luisa non si accorgerà di nulla tutte le signorine hanno dato un gran respirone di sollievo voltandosi verso la porta d'ingresso in attesa dei ballerini da tanto tempo aspettati le mie sorelle si son precipitate per far gli onori di casa ed ecco che invece degli invitati entra caterina con una gran lettera e ah signorina ho detto fra me e me se sapesse che le ho preso i ritratti le sorelle credono che le gote dei ragazzi sieno fatte apposta per essere schiaffeggiate se sapessero invece i pensieri tetri e disperati che ci vengono in mente quando fanno così finalmente son venuti ugo fabiani ed eugenio tinti che sono stati festeggiati più d'orazio coclite dopo la sua vittoria contro i curiazi già l'altra settimana gli detti due o tre fotografie perché si divertisse a masticarle e può essere che lui le abbia portate fuori e le abbia lasciate per la strada ah dunque le hai prese tu ha esclamato luisa rossa come la brace e coli gli occhi che le uscivano dalla testa pare impossibile ma è proprio vero che i ragazzi non vengono al mondo che per fare dei malanni e sarebbe bene che non ne nascesse più nessuno così i loro genitori sarebbero contenti e doveva dopo che l'avevo pregata dì non dir nulla a nessuno andare a spifferare ogni cosa a tutti giurando e spergiurando che la mattina dopo appena alzata sarebbe ripartita ma mi sentivo il viso infocato e poi mi tremava la voce come di che o chi ha preso dunque i ritratti dalla camera di luisa tutti non facevano che domandare con grande interesse come stava il povero giannino quando la mamma si precipita in salotto con un viso bianco da far paura urlando che ero scappato dal letto che mi aveva cercato dappertutto ma che non mi aveva potuto trovare verso le tre ho sentito venir su per le scale caterina che mi portava la merenda sono sgusciato dal letto mi sono nascosto dietro l'uscio di camera tutto imbacuccato in uno sciallone nero della mamma e mentre la cameriera stava per entrare le sono saltato addosso abbaiando come un cane ho cominciato da carlo nelli il padrone di quel bel negozio di mode che è nel corso e che va vestito sempre tutto per l'appunto e che cammina sempre in punta di piedi perché ha le scarpe troppo strette il quale appena mi ha visto entrare mi ha detto oh giannino sei guarito bene pare incredibile ma in quel momento non ho potuto fare a meno di pensare fra me e me ecco i miei genitori e le mie sorelle saranno contenti ora di non avermi più tra i piedi ora non diranno più che son la rovina della casa non mi chiameranno più gian burrasca di soprannome che mi fa tanta rabbia poi lasciandomi così infagottato nelle coperte da farmi davvero morire di soffocazione sono andati giù raccomandandomi di star buono e di non muovermi e non ti so dire come erano tutte eccitate da questo pensiero andavano e venivano per le stanze bisbigliavan tra loro sempre tutte affaccendate non si pensava né si parlava ah ho risposto io non sapendo più che cosa dire forse sarà stato morino come ha detto mia sorella fulminandomi con gli occhi il gatto pare che il babbo le avesse chiesto in prestito una certa somma di danaro perché essa gli ha rinfacciato il favore che gli aveva fatto dicendo che era una vera vergogna il dare le feste da ballo con i quattrini degli altri che colpa ne avevo io di questo ma al solito la stizza dì tutti si è riversata su un povero ragazzo di nove anni benché io avessi capito benissimo lui per spiegarmelo meglio ha alzato una gamba per appiccicarmi un calcio ma io ho fatto una cilecca e ho infilato svelto svelto la porta mentre ogni sorta di fiori sparsi per tutto fan bella mostra dei lor vivaci colori ed espandono per le sale i loro grati e delicati profumi ma il più grato profumo è quello della crema alla cioccolata e alla vainiglia nelle grandi scodelle pareva mi volesse mangiare ho avuto una paura terribile e perciò dopo essermi empite le tasche di torrone sono scappato su in camera assolutamente non voglio essere alzato quando gl'invitati se ne anderanno via ora mi spoglio e stavo per ritornare in camera alla svelta allorché mi sono fermato davanti a luisa e guardandola fissa le ho strappato una gala in fondo al vestito non l'avessi mai fatto è diventata una furia e mi ha dato uno schiaffo ma io non avevo voglia di ritornare nella mia stanzaccia tutta sporca e in disordine non avevo voglia di annoiarmi se mi mascherassi da donna ho pensato a un tratto le mie povere sorelle non levavano gli occhi dalle lancette che per rivolgerli all'uscio d'ingresso e avevano un'aria così desolata che facevano proprio compassione anche la mamma era molto preoccupata tant'è vero che mi son potuto ingoiare quattro gelati uno dietro l'altro senza che neppur se n'accorgesse e come sarà contenta anzi di aver l'occasione della festa da ballo per mettersi il suo vestito di seta verde e i suoi guanti gialli di cotone e la cuffietta lilla in capo poi il sonatore ha sonato una mazurca e due o tre ragazze si son decise a ballar tra loro ma non si divertivano e intanto l'orologio segnava già le nove e mezzo la signorina bice mi ha preso per un braccio rivolgendomi alla luce e come mai ti sono venute quelle belle gote rosse eh giannino mi ha detto in aria di luisa mi ha fatto cenno che non parlassi ma io facendo finta di non vederla ho risposto ho trovato una pomata in una cassetta e quella signorina ha cominciato a ridere in un modo così malizioso che non so quello che le avrei fatto io sono venuto su a pigliare questi appunti sulla festa ora che ho la mente serena perché dopo giornalino mio non posso garantire se sarò in grado di confidarti ancora le mie impressioni allora perché non si affannasse di più che cosa fo io esco dal nascondiglio cacciando un grande urlo che paura hanno avuto tutti giannino giannino si lamentava la mamma piangendo mi farai ammalare che risate matte ho fatto con quei ritratti su uno c'era scritto un vero imbecille su un altro oh carino davvero su un altro i ha chiesto ma fossi minchiona che facce spaurite facevano tutti quei giovanotti appena avevan sottocchio la loro fotografia mentre io invece mi sentivo scoppiar dal ridere vedendo tutte le smorfie che facevano va via tutto impettito col naso per aria e quando discorre ha una voce da basso profondo che pare se la faccia venir su dalle suola delle scarpe è proprio buffo ma una ragazza ha dovuto far da uomo e così è finito che hanno imbrogliato ogni cosa senza che l'imbroglio facesse rider nessuno le più maliziose bensì come la bice ridevano tra loro nel vedere che la festa non era riuscita e che le mie povere sorelle avevano quasi le lacrime agli occhi però lui me l'ha preso per forza e così ha potuto leggere quel che c'era scritto di dietro col lapis blù ha chiesto la mia mano ma fossi minchiona virginia strimpellava il piano in un angolo della stanza ada non c'era era andata certo a letto perché sapeva che il capitani non veniva ci vorrà almeno un anno diceva lui il dottor baldi sai comincia a diventar vecchio e mi ha promesso di prendermi come suo aiuto e dietro di lei eccoti la zia bettina proprio la zia bettina in pelle e in ossa la zia bettina che sta in campagna e che viene a trovarci due volte l'anno le ragazze dissero con un filo di voce affondavo giù giù nell'acqua e non capivo più nulla quando mi son sentito tirar su da due braccia d'acciaio ho respirato a pieni polmoni l'aria fresca di settembre e subito sentendomi meglio ah giornalino mio quanto soffro quanto soffro e sempre per la verità e per la giustizia ti dissi già l'altro giorno che le mie sorelle avevano avuto dalla mamma il permesso di dare una festa da ballo in casa nostra ti dispiace di aspettare amor mio oh no e a te ha risposto luisa e tutt'e due si son messi a ridere ma non lo dire ancora a nessuno ha continuato lui prima di dichiararci fidanzati in pubblico voglio avere una posizione sicura e ottobre siamo al famoso martedì causa di tutte le agitazioni di questi giorni non so come sia andata che mi sono addormentato quasi subito forse avevo sonno o ero stanco il fatto è che dopo una buona dormita ho aperto gli occhi e da una fessura della tenda ho veduto luisa seduta sul sofà accanto al dottor collalto che chiacchieravano a voce bassa e le mie sorelle hanno ragione ma io nel presentarmi a lui avevo un po di tremarella perché è un tipo che non vuole scherzi i sono affacciato all'uscio e gli ho detto scusi sta qui il vecchio silva stendere ma che hai ha risposto ecco ho qui una fotografia per lui che invidia che invidia avranno di me le mie sorelle ho esclamato al colmo della contentezza e così dicendo ero arrivato in fondo alle scale proprio quando la signorina rossi stava per andarsene che chiasso il mio vestito di batista rosa ha urlato luisa facendosi smorta in viso dalla stizza non posso più stare a sedere oltre al dolore c'è anche la preoccupazione per la festa da ballo i preparativi son quasi finiti e io non son punto tranquillo per quellaffare delle fotografie e sta nello studio insieme al suo babbo che è avvocato anche lui ma di quelli bravi in via vittorio emanuele al numero go a vederlo camminare par che sia chi virginia diceva che era contentissima che io sia a letto così si sentiva più tranquilla ed era sicura della riuscita della festa essa spera che io debba rimanere in camera un mese intero ma quello che mi ha fatto ridere più di tutti è stato gino viani quando gli ho dato la sua fotografia dove in fondo era scritto ritratto dun ciuco poveretto gli son venute le lacrime agli occhi e ha detto con un filo di voce la mia vita è spezzata che bellezza tutto è pronto per la festa che comincerà fra poco la casa è tutta illuminata e mille fiammelle di luce elettrica risplendono qua e là riflettendosi negli specchi ho giurato oggi di descrivere il fatto come è andato e benché soffra tanto a stare a sedere voglio confidare qui tutte le mie sventure la gonnella era un po stretta alla vita e ho dovuto appuntarla con gli spilli i sono bene unto le gote con una pomata color di rosa di un vasettino e mi sono guardato allo specchio misericordia non ero più io che bella signorina ero diventato c'era da morire di noia così mentre caterina era andata giù un momento a prendermi un bicchiere di acqua inzuccherata lesto lesto butto via ogni cosa e me ne vo in camera di luisa a guardare tutte quelle fotografie che tiene dentro la cassetta della sua scrivania di più gli erano stati allungati i baffi e allargata la bocca fino alle orecchie lui nel vedere il suo ritratto ridotto a quel modo è diventato rosso come un peperone e ha detto subito ah sei stato tu eh brutto birbante ma anche essendo in tre ballerini compreso il collalto che balla come un orso come potevano fare a contentare una ventina di signorine a un certo punto hanno fatto un carré di lancieri io gli ho detto di sì e poi ho risposto per bene a tutte le domande che mi faceva ed egli mi ha regalato una bella cravatta tutta rossa io l'ho ringraziato come era mio dovere e siccome lui ha cominciato a rivolgermi delle interrogazioni sulle mie sorelle bisognava salvare la situazione bisognava che qualcuno si sacrificasse per la loro felicità ah non è forse una nobile azione per un ragazzo di cuore il sacrificio per la felicità delle sue proprie sorelle sono stato zitto ma a domani ottobre e ora e poi io ero ottobre mio caro giornalino ho tanto bisogno di sfogarmi con te ma io ho capito perché il fabiani e il tinti non avevano fatto come gli altri invitati i son ricordato che sul ritratto del fabiani era scritto che caro giovane e su quello del tinti bello bellissimo troppo bello per questa terra ma non era vero niente perché se gli si fosse spezzata la vita non avrebbe potuto camminare in su e in giù per la stanza come faceva borbottando una quantità di parole senza senso comune mia sorella mi ha preso per un braccio trascinandomi fuori della stanza lasciami lasciami gridavo vado da me solo perché ti sei rizzata in piedi quando hai sentito toccare il campanello collalto ma non ho potuto finire la frase perché luisa mi ha tappato la bocca sbatacchiando luscio ci farà fare il viso rosso soggiunse la luisa disperata ah è impossibile ecco io mi vergogno di presentare una zia così ridicola come mi rimordeva la coscienza finalmente quando mancavano pochi minuti alle dieci si è sentito una scampanellata questa sonata di campanello ha rallegrato le invitate più di tutte le sonate fatte fino allora sul pianoforte avrei una gran voglia di bastonarti e cominciava a piangere collalto non te la perdonerà più e singhiozzava singhiozzava poverina come se avesse perduto il più gran tesoro del mondo pietrino è diventato bianco come questo foglio e lì per lì credevo perfino che gli venisse uno svenimento ma invece ha detto digrignando i denti è una vergogna che le tue sorelle piglino così in giro le persone per bene hai capito e senza aspettare che gli rispondessi me ne ha date una manciata di tutti i colori è proprio vero che i ragazzi che hanno la fortuna d'avere delle sorelle simpatiche ricevono sempre mille attenzioni dai giovanotti io ho preso tutte le pasticche poi ho tirato fuori la fotografia e facendogli l'occhio pio gli ho detto guarda qui l'ho trovata in casa stamani fammi vedere e pietrino masi ha steso la mano ma io non gli volevo dare il ritratto a nessun costo dunque le mie sorelle non volevano che la zia rimanesse alla festa da ballo e siamo giusti non avevano forse ragione povere ragazze dopo essersi tanto affaccendate perché la festa riuscisse bene non era un vero peccato che questa vecchia ridicola venisse a compromettere l'esito della serata ottobre ah come mi son divertito oggi a andare a trovare tutti gli originali delle fotografie che presi alle mie sorelle quante cose mi son successe ieri e ne avrei tante da confidarti giornalino mio ma appunto perché ne ho avute tante non mi è stato possibile scriverle ho fretta d'andare a letto ma prima voglio raccontar qui come sono andate le cose quando son ritornato al pian terreno erano già venute le signorine di nostra conoscenza come sarebbero le mannelli le fabiani bice rossi le carlini e tante altre l'ho sentito urlare col suo vocione terribile maleducate pettegole sguaiate ah se seguitassi a scrivere tutte le scene di stamani stasera non anderei più a letto che un marito come il signor capitani con ventimila lire di rendita non si trova tutti i giorni che ada sarà condannata a restare zittella tutta la vita come la zia bettina e via e dàlli una quantità di storie che non finiscono mai le dico questo se lei vuol proprio contente le sue nipoti faccia il piacere di andarsene prima della festa da ballo capirà lei è troppo vecchia e poi si veste in modo troppo ridicolo per queste feste è naturale che non ce la vogliono le invitate si voltano daccapo verso l'ingresso aspettando sempre un ballerino e come prima si presenta invece caterina con un'altra lettera che le mie sorelle aprono trepidanti perciò ieri l'altro sera dopo pranzo presi da parte la zia bettina e col tono serio che meritava la circostanza le dissi pigliandola alla larga cara zia vuol fare una cosa gradita alle sue nipoti che dici ci può essere una ragazza più oca di quella al solito io sono stato gridato ma appena sono guarito voglio scappare da questa casa e andare lontano lontano così impareranno a trattare i ragazzi come si deve uh che bella sorpresa ma diventarono livide dalla bile e con la scusa di andare a farle preparare la camera piantarono la zia con la mamma e andarono a riunirsi nella stanza da lavoro io le seguii per godermi la scena io gli ho risposto di no che avevo trovato le fotografie a quel modo in camera delle mie sorelle e sono scappato via perché aveva un viso da far paura e poi non volevo più perder tempo con lui a dargli altre spiegazioni avendo da distribuire le altre fotografie che avevo preso e della gelatina gialla e rossa che trema nei vassoi e di quei monti di pasticcini e di biscotti d'ogni qualità che si inalzano in salotto da pranzo sulla tavola ricoperta da una bella tovaglia tutta ricamata dovunque è un allegro scintillio di cristalli e d'argento io non ne potevo più dalla fame zitto zitto sono andato in salotto da pranzo ho preso dalla credenza tre panini un bel grappolo d'uva un'infinità di fichi dottati e con la lenza sotto il braccio mi sono avviato verso il fiume per mangiare in pace non voglio avvilire queste pagine col raccontare quel che ho sofferto basti dire che iermattina appena partita la zia bettina le persone che più dovrebbero volermi bene in questo mondo mi hanno calato i calzoncini e giù frustate senza pietà sudavo collalto è venuto su a vedermi due volte al giorno ed è stato così buono con me che quasi quasi sento rimorso di averlo fatto spaventare quella sera quanto tempo mi ci vorrà per guarire non dica che glie l'ho detto io ma dia retta a me tornì a casa sua lunedì e le sue nipoti gliene saranno infinitamente grate ora domando io doveva la zia inquietarsi dopo che avevo parlato con tanta franchezza ah se potessi avere almeno la soddisfazione di sapere chi è stato in quel momento il collalto si è fermato dinanzi a me e guardandomi fisso ha detto a mia sorella forse giannino te lo potrebbe dire non è vero giannino di che ho risposto io facendo finta di nulla ma come avrei potuto dormire giornalino mio caro senza prima confidarti tutte le peripezie della giornata caterina non ne può più dal sonno e ogni volta che sbadiglia pare che la testa le debba cascare giù dal collo addio giornalino addio per stasera in casa non mi possono più soffrire e tutti non fanno altro che dire che per colpa mia è andato all'aria un matrimonio che per i tempi che corrono era una gran fortuna è un'altra delle fotografie da me recapitate l'altro giorno ai rispettivi originali e dopo cinque minuti un'altra scampanellata e un'altra fotografia mentre stavo passeggiando per la sala ho sentito luisa che ha detto piano al dottor collalto dio mio se potessi saper chi è stato come mi vorrei vendicare è stato uno scherzo indegno domani certo saremo sulle bocche di tutti e non ci potrà più soffrire nessuno giorno pietro gli ho detto o giannino mi ha risposto e a casa stanno tutti bene sì e tanti saluti da tutti lui allora ha tirato giù dallo scaffale un bel barattolo di vetro bianco e mi ha detto che ti piacciono le pasticche di menta ma non mi fu possibile perché il rimorso era troppo grande e avrei pagato chi sa che per trovarmi non so dove pur di non vedere le mie povere sorelle in quello stato oh ti pare sarebbe una sciocchezza mia sorella aveva appena finito di dire così che si alzò a un tratto attraversò il salotto e si mise a sedere lontana dal dottor collalto in quel momento appunto entravano nella stanza le mannelli ah sì quante ne ho avute ieri e anche ora duro fatica a muovermi e non posso star neppure a sedere a causa di tutte quelle cose che ho detto e che mi ci hanno lasciato con rispetto parlando certi vesciconi alti un dito io stavo benissimo e glielo dicevo ma le mie parole erano dette al vento perché le lacrime della mamma pareva che non finissero mai come ero contento di essere cascato nel fiume e di avere corso rischio di affogare se no non avrei avuto tanti complimenti né tutte quelle moine luisa e virginia le si fanno attorno esclamando qualcuno che si scusa di non poter venire altro che scusa quella non era una lettera né un biglietto era una fotografia che esse conoscevano benissimo e che era stata per tanto tempo chiusa nella scrivania di luisa smetti di piangere sorellina mia io le dicevo ti pare che sarei venuto fuori dalla tenda senza dir nulla se sapevo che il dottore è tanto pauroso in quella è venuta la mamma che mi ha riportato a letto raccomandando a caterina di non lasciarmi finché non fossi bene addormentato dopo il fatto di ieri sera pareva che stamani fosse successa a casa una gran disgrazia era già sonato da un bel pezzo mezzogiorno e non c'era nemmeno l'idea di mettersi a tavola a far colazione come gli altri giorni e gli ho consegnato il suo ritratto sotto il quale era scritto pare il vecchio silva stendere come è buffo ugo bellini l'ha preso e io via di corsa gli deve aver fatto un grande effetto perché mentre scendevo le scale e che si stanno a sentire proprio per dar prova della nostra condiscendenza verso i nostri maggiori pensando invece a tutt'altre cose naturalmente io ho risposto sempre di sì e allora ho avuto il permesso d'uscir di camera e girare per tutte le stanze del pian terreno ma era possibile questo per un ragazzo della mia età che cosa ho fatto appena son rimasto solo i sono levato ho tirato fuori dall'armadio il mio vestitino buono a quadrettini mia sorella dopo ha detto che bice rossi è una pettegola che non le parrà vero di andare a raccontare a tutti che mia sorella si tinge la faccia e questo poi non è vero e io lo potrei giurare perché quella pasta serve a colorire i fiori di seta che luisa sa fare tanto bene per guarnire i cappelli mi son vestito e scendendo pian piano le scale per non farmi sentire sono andato a nascondermi sotto la tenda della finestra in salotto se mi avessero scoperto quante gridate avrei avuto io avevo il rimorso della vendetta che m'ero già presa di loro con la brutta celia delle fotografie e decisi subito di compensare le vittime con una buona azione dopo mi son messo a pescare e non pensavo che ad acchiappare i pesciolini quando ad un tratto ho sentito dare uno strappone alla canna che reggevo in mano forse mi sarò proteso un po troppo in avanti perché giù pùnfete sono cascato ha messo il vestito nuovo e quella bella cravatta rossa tutta di seta che mi ha regalato l'altro giorno carlo nelli quello della fotografia dov'era scritto vecchio gommeux che non so cosa voglia dire e in altri simpaticone oppure che bocca in uno poi c'era scritto ritratto di un ciuco in tutti c'era una frase di questo genere sessantunesima con illustrazioni a nero edizione e a ei e e e e era cco fatto ho voluto ricopiare qui in questo mio giornalino il foglietto del calendario d'oggi che segna l'entrata delle truppe italiane in roma ho preso una grande risoluzione e prima di metterla in effetto voglio confidarla qui nelle pagine di questo mio giornalino di memorie dove registro le mie gioie e i miei dispiaceri che sono tanti benché io sia un bambino di nove anni perciò mi è venuto l'idea di scappare in campagna dalla zia bettina dove sono stato un'altra volta il treno parte alle sei e di qui alla stazione in mezz'ora ci si va benissimo dove scriverci le mie memorie come quello che hanno le mie sorelle ada luisa e virginia che tutte le sere prima d'andare a letto coi capelli sulle spalle e mezze spogliate stanno a scrivere delle ore intere non so davvero dove trovino tante cose da scrivere quelle ragazze ecco qui sono andato su in camera di ada ho aperto la cassetta della sua scrivania le ho preso il suo giornale di memorie e ora posso copiare in pace con questo pensiero non ho potuto chiudere un occhio in tutta la notte non c'è altro scampo per me che quello di scappar di casa prima che i miei genitori e le mie sorelle si sveglino così impareranno che i ragazzi si devono correggere ma senza adoprare il bastone perché come ci insegna la storia dove racconta le crudeltà degli austriaci contro i nostri più grandi patriotti quando cospiravano per la libertà il bastone può straziare la carne ma non può cancellare un vestito a quadrettini che mi ha dato mia sorella ada ma di questo non me ne importa nulla perché non è un balocco na stupenda canna da pescare con la lenza e tutto l'occorrente e che si smonta e diventa un bastone che mi ha dato mia sorella virginia stanotte finita la festa ho sentito un gran bisbigliare all'uscio di camera mia ma io ho fatto finta di dormire e non hanno avuto il coraggio di svegliarmi i fa continuamente delle scenate e io non ne posso più che delusione che delusione è la vita i sento proprio infelice e ora basta perché ho empito due pagine ma stamani quando si alzeranno mi toccheranno certamente delle altre frustate mentre non mi è ancora cessato il dolore di quell'altre che ebbi l'altro giorno dal babbo da principio la mamma e le mie sorelle ridevano come matte ma appena ha incominciato a leggere il pezzo che ho copiato dal giornalino di ada questa si è messa a urlare e faceva di tutto per strapparglielo di mano ma lui duro ha voluto arrivai fino in fondo e poi serio serio mi ha detto figuriamoci se dopo quei complimenti scritti dalle mie sorelle in fondo ai loro ritratti avranno voglia di venire a ballar con loro ottobre ma io fui pronta a scappare e rimase con un palmo di naso ah no io amo il mio caro alberto de renzis che peccato che alberto non sia altro che un misero e che se mi chiedesse in moglie dovrei sposarlo non è una crudeltà questa povero cuore mio perché ti mettono a tali torture egli ha certe mani grandi e rosse e col babbo non sa parlare d'altro che di vino e di olio di campi di contadini e di bestie e questo è il regalo che mi ci voleva perché io vado matto per la pesca n astuccio con tutto l'occorrente per scrivere e con un magnifico lapis rosso e blù regalatomi da mia sorella luisa io invece non so più che cosa dire e allora come farò a riempire tutte le tue pagine bianche mio caro giornalino i aiuterò con la mia facilità di disegnare e farò qui il mio ritratto come sono ora all'età di nove anni finiti e se lo avessi veduto almeno una volta vestito a modo oh se questa storia finisse se non tornasse più i metterei l'anima in pace iersera mentre l'accompagnavo all'uscio ed eravamo soli nella stanza d'ingresso voleva baciarmi la mano questo giornalino che mi ha regalato la mamma e che è il migliore di tutti ah sì la mia buona mamma me ne ha fatto uno proprio bello dandomi questo giornalino perché ci scriva i miei pensieri e quello che mi succede andate a far del bene alle sorelle maggiori basta sarà meglio andare a letto ma intanto son contento perché ho potuto empire tre pagine zeppe del mio caro giornalino settembre però in un giornalino bello come questo bisognerebbe metterci dei pensieri delle riflessioni i viene un'idea se ricopiassi qui un po del giornalino di ada che giusto è fuori insieme alla mamma a far delle visite a questo punto il giornalino di gian burrasca ha una pagina sgualcita e quasi interamente occupata dall'impronta di una mano sudicia di carbone sopra alla quale è a caratteri grossi e incerti come se fosse stata scritta con un pezzo di brace che bel libro con la rilegatura di tela verde e tutte le pagine bianche che non so davvero come farò a riempire ed era tanto che mi struggevo di avere un giornalino mio ti riapro prima d'andare a letto giornalino mio perché stasera m'è successo un affare serio verso le otto come al solito è venuto il signor adolfo capitani è un coso vecchio brutto grosso grosso e rosso le mie sorelle hanno proprio ragione di perché hai scritto tutte queste sciocchezze io gli ho risposto che non potevano essere sciocchezze perché le aveva scritte nel suo libro di memorie ada che è la mia sorella maggiore e perciò ha più giudizio di me e sa quello che dice ottobre oggi ada luisa e virginia hanno tormentato tutto il giorno la mamma perché acconsentisse a dare quella famosa festa da ballo della quale esse chiacchieran tra loro da tanto tempo oh se quel vecchiaccio del capitani non tornasse più ed invece è venuto anche stasera è impossibile non mi piace non mi piace e non mi piacerà mai mai la mamma ha detto che è molto ricco dunque io ero in salotto col mio giornalino in mano quando ad un tratto lui mi dice con quella sua vociaccia di gatto scorticato cosa legge di bello il nostro giannino io naturalmente gli ho dato subito il mio libro di memorie ed egli si è messo a leggerlo forte davanti a tutti benissimo sono bell'e pronto per la fuga ho fatto un involto mettendovi due paia di calze e una camicia per cambiarmi in casa tutto è silenzio ora scenderò piano piano le scale e via in campagna all'aria aperta viva la libertà una frase interrotta da un fregaccio riproduciamo fedelmente anche questo documento che è di non lieve importanza nelle memorie del nostro iannino toppani ottobre appena detto questo il signor capitani si è alzato serio serio ha preso il cappello e se n'è andato via senza salutare nessuno bella educazione e allora la mamma invece di pigliarsela con lui se l'è presa con me gridando e minacciando e quella stupida di ada si è messa a piangere come una fontana e che è anche il giorno che son nato io come ci ho scritto sotto perché gli amici che vengono in casa si ricordino di farmi il regalo ecco intanto la nota dei regali avuti finora l una bella pistola da tirare al bersaglio che mi ha dato il babbo prega e riprega la mamma che è tanto buona ha finito per contentarle e la festa è stata fissata per martedì di quest'altra settimana il bello è che discorrendo degli inviti da fare hanno rammentato naturalmente anche tutti quelli ai quali ho portato ieri le fotografie l'ho sempre detto io che luisa è la migliore di tutte ho preso lo scudo e via a mettere in esecuzione la mia idea ho comprato dodici razzi col fischio sei candele romane otto tippi tappi quattro belle girandole e altri fuochi artificiali tutti svariati coi quali festeggerò gli sposi la sera del matrimonio in giardino non mi par vero d'arrivare a quel momento intanto ho nascosto tutti i fuochi sull'armadio della mamma perché questa deve essere una sorpresa per tutti ottobre stamani luisa mi ha condotto in camera sua mi ha baciato e con le lacrime agli occhi mi ha regalato un bello scudo d'argento dicendomi al solito di esser buono di non fare sciocchezze perché in casa col da fare che c'è per i preparativi dello sposalizio nessuno può badare a me il matrimonio fece chiasso talchè venne anche don tinu a vender roba pel corredo la sera mangiava allosteria come al solito non si sa come a motivo di un conto sbagliato attaccarono lite collo zio antonio e don tinu gli disse becco don tinu chera stato il suo maestro e gli vide la faccia pallida mutò subito registro ah così rispondi al tuo padrone ora ti lascio morir di fame pigliati la tua roba e via di qua poi nanni udiva il suo padrone che parlava con qualcuno sottovoce nellaltra stanza e pestare nel mortaio oppure erano strilli e pianti soffocati una notte che non poteva chiudere occhio vide dal buco della serratura il zanno che intascava dei soldi e una che gli parve grazia poi seppi che si maritava e mutava vita andò a stare a san placido col suo banchetto nè visto nè salutato io mi misi con malannata cherano i giorni del colèra lui rimminchionito in fondo a un letto pensando sempre ai denari che volavano via e ai suoi interessi cherano in mano di questo e di quello gli uomini che mangiavano e bevevano alle sue spalle e se ne stavano intanto nellaia senza far nulla un buon diavolaccio quel don tinu sempre allegro anche quando gli lasciava andare una pedata o uno scapaccione in viaggio gli raccontava delle barzellette per smaliziarlo e ingannare la noia della strada a piedi oppure gli insegnava a tirar di coltello in qualche prato fuori mano per la santa giornata chè oggi sbuffava carmine col fiato grosso stavolta non vi lascio no raffaela tutta scomposta torva col seno ansante che le rompeva la camiciuola andava brancicando per trovare la lucerna caduta a terra e balbettava colle labbra ancora umide rosario testa faceva il fruttaiuolo lì alla pescheria era un libertino buonanima le lavandaie dei canali le serve che venivano a far la spesa con quella sua galanteria di far regali se le pigliava tutte ma per me specialmente ci aveva il debole chè una volta alla festa dellognina gli ruppero la testa per via di un marinaio ubriaco che mi voleva dicendo acqua cheta rovina mulino oppure questa è volpe che se la mangia il lupo stavolta a pasqua finalmente giunse il momento della spiegazione i seminati erano alti così gli ulivi carichi nanni volpe aveva terminato allora di pagare lultima rata del mulino ogni cosa proprio opportuna raffaela che sapeva dove metter le mani tanto gliene aveva parlato sua madre chiuse gli ori nel cassetto la veste di lana e seta nellarmadio legò le chiavi in mazzo così in sottanina comera e le ficcò sotto il guanciale suo marito approvò con un cenno del capo e conchiuse brava così mi piaci lei intanto rimaneva sulluscio della bottega sorridendo timidamente col viso nella mantellina rattoppata nanni che da un pezzo non la vedeva le disse o tu come sei qui son venuta a piedi rispose grazia tutta contenta che le avesse parlato son venuta a piedi da scordia e carlentini perchè laggiù morivo di fame ohè gridò carmine affrontando la zia che voleva slanciarsi colle unghie fuori ohè non toccate mio zio o vi tiro il collo come una gallina mavete presa nuda e cruda come unorfanella e anchio vi ho rispettato sempre come un padre sì sì lo so accennò il marito e la nappina del berretto che accennava di sì anchessa carmine voleva romperle sul muso la scodella e il candeliere ma il vecchio agitando due o tre volte adagio adagio il fiocco del berretto disse sì sì lo so quanto alla dote pazienza vuol dire che aveva lavorato egli per due la nana era contenta la ragazza non diceva nè si nè no ma doveva esser contenta anche lei soltanto qualche mala lingua dietro le sue spalle andava dicendo e tanto disse e tanto fece per mezzo anche dello zio antonio loste di primosole lì accanto al simeto che il capoccia della chiatta chinò il capo e disse di sì anche lui dallora in poi compare cosimo rimase a tirar la fune su e giù pel fiume lo menarono appunto a vedere il morto ei gli toccò il ventre il polso la lingua e conchiuse se cero io lo zio carmine non moriva raccontava pure molte cose dei miracoli che aveva fatto tale e quale come la gagliana ah carogna e rispondi anche ti farò vedere io come finisce lasciate stare la cinghia don tinu o finisce male vi ho detto e mise la mano in tasca questa donna che per ogni trivio fece infame mercato della propria abbiezione e della cecità voglio anche concedere alla difesa della acquiescenza del suo amante questa donna o signori osò arrogarsi il diritto delle affezioni pure e delle anime più oneste se ti metto le mani addosso voglio romperti le ossa andava gridando e nanni perciò se ne stava alla larga dallaltra parte del fiume col ventre vuoto come una bestia inselvatichita poveri diavoli costoro vanno ancora pel mondo a buscarsi il pane tutti gli occhi si volsero alla gabbia dovera rinchiuso limputato un vecchio alto e magro dal viso color di cenere coi capelli irti e bianchi sulla fronte rugosa egli ascoltava laccusa senza dir verbo col dorso curvo e seguiva cogli occhi lusciere il quale passava dinanzi al banco dei giurati col coltello in mano poscia rassicurato a poco a poco vedendo che dietro il muro non spuntava lo zio cosimo col bastone si mise a sgretolare la sponda dellabbeveratoio tutta fessa e scalcinata un sasso dopo laltro e dopo li tirava lontano mentre la ragazzetta stava a guardare nanni girò ancora un po di qua e di là finchè spinto dalla fame tornò a primosole dove almeno ci aveva qualcuno trovò che suo padre era sotto terra e lorbo guidava lui la chiatta asciutto come un osso infine raffaela tornò a casa sottomessa come una pecora laccompagnò la mamma sènzia e gli altri parenti nulla nulla son cose che succedono fra marito e moglie ma ora la pace è fatta e vedrete come vostra moglie si ripiglia il cuore che gli avete dato compare nanni senti disse alla moglie appena giorno ho pensato di far testamento che malaugurio vi viene in mente adesso no no figliuola mia ho i piedi nella fossa mi son logorata la pelle per far la roba e voglio aggiustare i conti prima di lasciar la fattoria gli fece dar da colazione pane vino e companatico in un angolo della tavola che egli subito disse grazie perchè le due donne sembrava che gli contassero i bocconi sua sorella ritta sulluscio colle mani sul ventre e lorecchio teso per sentire se capitava il marito guardando di sottocchio donna stefana come fosse sulle spine dotandola coi suoi denari e facevano tutti una famiglia in una bella casa nuova col terrazzino e il letto col cortinaggio che quasi non volevano lasciarvi entrare quel vagabondo pure donna stefana per politica come seppe chi era e donde veniva oneste osò esser gelosa il giorno in cui il suo complice apriva gli occhi sulla propria vergogna e si sottraeva al turpe vincolo per rientrare nel consorzio dei buoni ritemprandosi colla santità del matrimonio allora diventava come un pazzo si strappava i capelli e si rosicava le mani perchè non era più giovane quando mi vedeva insieme al doganiere del molo che era un belluomo colla montura lucida mi diceva poscia il magistrato si assise tranquillamente ringraziando con un impercettibile sorriso allapplauso discreto di quei ventagli che sinchinavano ponendosi sul viso il fazzoletto di batista e tiravano fuori dalla bisaccia la scarsa merenda accoccolati su di un basto masticando adagio adagio lo zio carmine non brontolava più non si moveva più dalla sua cuccia zitto e cheto soltanto quando udiva fermarsi alla porta una vettura rizzava il capo come poteva per amor del guadagno e chiamava o misciu alle volte quando alla voce riconosceva un conoscente lo zio carmine rispondeva con un grugnito son qua sono ancora qua erano quasi sempre le stesse facce stanche che si vedevano passare dinanzi al lumicino moribondo appeso al travicello a malgrado della nota mondana dellalto goletto inglese che gli usciva dal nero della toga e fulminò il reo colla sua implacabile requisitoria facendo inorridire i giurati col quadro del vizio abbietto che vive nel fango dei bassi strati sociali quelli che avevano gridato allassassino il coraggioso che aveva afferrato pel petto lomicida prima che giungessero le guardie nella brusca e feroce lotta per lo scampo giustizia giustizia gridava nella folla la vedova colla voce del sangue che chiedeva sangue accompagnata dal piagnisteo degli orfani inteneriti dalla solennità ma don tinu la calmava con belle maniere non lo strapazzate quel ragazzo comare mena chè gli fate pensare al male però nanni non poteva levarsi dagli occhi il viso rosso di filomena e le manacce di don tinu che gli altri pazienza oggi questo domani quellaltro le buttavano dei soldi e delle male parole ed essa non ci pensava più ma testa nossignore essa quando era stata con lui mi ritornava a casa tutta sossopra cogli occhi che pareva ci avesse la luminaria dentro soprastante sinterruppe facendosi rossa e guardò nanni timorosa ma a costui non gliene importava nulla le disse solo vattene ora chè sta per tornare il mio padrone la poveretta si lasciava spingere verso luscio col capo chino sotto la mantellina rattoppata balbettando così comè non ve la lasciavano neppure se eravate in mano del cerusico gli disse la gagliana per consolarlo i muli stessi se li mangiò metà lei e metà la stalla quando il povero zoppo alla porta dellosteria vide nunzio della rossa che si portava via la sua lettiga si mise a sospirare queste campanelle non le udrò più signor presidente ho ucciso rosario testa devo andare a morte anchio comè scritto nella legge e va bene la malerba poveretta è quella che è e anche ciò va bene lorbo che faceva da mezzano per un bicchier di vino aiutava lho vista io con questi occhi per me rispose alfine nanni se voi siete contenta sono contento io pure buon uomo anche lui buono come il pane e se lo levava di bocca quel poco che guadagnava per darlo a me ma geloso come il gran turco dove sei stata cosa hai fatto le braccia abbandonate sulle ginocchia ma gli occhi lucenti di contentezza adesso e una gran gioia che le si spandeva infine sul viso sbattuto e scarno sai tanto tempo che ti volevo bene ti rammenti quando andavamo insieme per lerbe della minestra a primosole e lisolotto che lasciava il fiume quando era magro destò un senso di ripugnanza al solo vederla il pubblico accusatore laveva fatta venire appunto per ciò ella si piantò tranquillamente in faccia al cristo alla legge a tutti quei visi arcigni avevo conosciuto quel poveretto ch'è morto prima di questaltro cristiano molto tempo prima prima ancora che si maritasse allora mi chiamavano la mora dei canali un giorno dopo anni e anni in mezzo a una torma di mietitori vide passare anche una vecchia che neppure il diavolo lavrebbe più riconosciuta mangiata comera dalla fame e dagli strapazzi la quale gli disse dopo che per lui era arrivata a vendere sin la lana delle materasse il bellarmando laveva piantata per correre dietro a una stracciona che gli spillava quei pochi soldi strappati a lei carmine come un baccellone non sapeva che rispondere dondolandosi or su una gamba e ora sullaltra col berretto in mano rimetti il tuo berretto conchiuse lo zio nanni no ti dico non voglio più ah non vuoi più no e il crippa colpito lì dove la mora diceva che non ci aveva nè cuore nè nulla andò annaspando dietro a lei come un ubriaco e gridando chiappatela chiappatela poi cadde come un masso davanti alla bottega del farmacista nanni volpe nei suoi begli anni aveva pensato soltanto a far la roba testa fine di villano e spalle grosse grosse per portarci trentanni la zappa e le bisacce e il sole e la pioggia e appena si fermavano ad ascoltare cadeva un gran silenzio quasi il buio si stringesse loro ai panni di tanto in tanto correva una folata di ponente caldo come unombra sullonda del seminato allora grazia si mise a piangere passava un vetturale coi suoi muli e la piccina a piagnucolare così grazia andò in galera ma loro se la cavarono colla sola paura della forca il zanno e laiutante però il primo fece voto a dio e al cristo di spaccaforno che giovani non ne voleva più alla cintola comè vero gesù sacramentato grazia lo vide da lontano coi capelli rossi dietro labbeveratoio a secco e corse a raggiungerlo ora me ne vado col zanno diceva lui e alla chiatta non ci torno più dicevo di no perchè malannata era lì vicino a scaricar zolfo nel magazzino dietro la villa e tante volte mi aveva detto lui pure bada che se torni con rosario vi faccio la festa a tutti e due ma lamore antico non si scorda più vossignoria basta dite come avvenne lomicidio lorbo a canzonare la gagliana che non sapeva trovare il rimedio le domandava cosa ci vuole per farmi tornare la vista lo zio carmine morì la notte istessa peccato perchè la domenica poi si trovò a passare il zanno il quale ci aveva il tocca e sana per ogni male nelle sue scarabattole la notte non sognava altro che ladri e ruberie e si svegliava di soprassalto col sudore della morte addosso una volta gli parve anche di udir rumore nella stanza accanto e saltò dal letto in camicia collo schioppo in mano donna stefana invece gli ficcava addosso i suoi quasi volesse frugarlo sotto i panni con certe occhiate sospettose che covavano le posate appena fuori delluscio si sentì dar tanto di catenaccio dietro le spalle ventura partito per cercar fortuna altrove mangialerba più che mai sotto i piedi della sua donnaccia becco e bastonato e lorbo sempre lo stesso attaccato alla fune come unostrica e allegro come un uccello che cantava nel silenzio della malaria guardando il cielo cogli occhi bianchi più di fichidindia e cercavo di condurlo via quandecco quel cristiano lì correre dallarco della ferrovia tutto bianco di zolfo e cogli occhi come uno che ha bevuto e in due salti ci fu addosso afferrò il coltello dal banco dei fichidindia prima di dire gesù e maria io glielo aveva detto a testa guarda che a te non te ne importa tu ci hai moglie e figliuoli ma io non ho che questa qui testa poi tornò a sedersi accennando ancora del capo mentre la corte si ritirava per deliberare mhai fatto spandere dellolio accadrà qualche disgrazia nanni volpe nel rompere il maggese alle prime acque aveva acchiappata una perniciosa la terra che se lo mangiava finalmente e il medico e lo speziale pure solo limputato non aveva caldo seduto sulla sua panchetta col dorso curvo il viso color di terra rivolto verso tutte quelle infamie che gli rinfacciavano a sua volta prese a parlare lavvocato era un giovane di belle speranze delegato dufficio dal presidente a quella difesa senza compenso volle pure confessarsi e comunicarsi per essere in pace con dio e cogli uomini quando il signore lo chiamava mandò a cercare persino suo nipote e gli disse bestia perchè sei scappato avevi paura di me che sono il sangue tuo vi rammentate vossignoria quando mi diceste se volevo venire con voi a fare il zanno quella volta che morì lo zio carmine allo stallatico del biviere il zanno fingeva di non capire perchè non voleva aver questioni con don tinu ma infine messo alle strette si lasciò scappare be se il tuo padrone ti manda via io non ci ho difficoltà a pigliarti con me nanni rammollito dal letto e dalla malattia lasciava dire e lasciava fare però testa fina di villano col naso sotto il lenzuolo pensava ai casi suoi e al modo di levare i piedi da quel pantano senza lasciarci le scarpe così ti farai uomo gli diceva giravano pei villaggi dappertutto dovera la fiera schieravano in piazza la mercanzia su di una panchetta e vociavano nella folla cerano trecconi bestiame non ci ho colpa ti giuro per la madonna addolorata cosa potevo fare egli era il padrone tu non ceri più non sapevo doveri nemmeno sì sì va bene adesso vattene chè sta per venire don tinu ripeteva lui allungando il collo fuori delluscio di qua e di là della straduccia come un ladro infine la ragazza se ne andò adagio adagio rasente al muro nanni era rimasto nella stalla a scopare quel po dorzo rimasto in fondo alla mangiatoia al vedere il babbo lungo disteso nellaia che si teneva il ginocchio colle due mani e aveva la faccia bianca come un morto volle mettersi a strillare che ci avete un sasso lì nel cuore per lasciar morire di fame il sangue vostro con tanto ben di dio che ci avete in casa se voi volete lo zio nanni non dice di no io che posso farci lo sai che è lui il padrone così lo zio mommu portò la brutta notizia alla moglie di compare cosimo masticando le parole e dondolandosi ora su di una gamba e ora sullaltra che alla prima non si capiva nulla nella casa piena di vicine mentre si aspettava il marito pel battesimo e nanni strillava che pareva lammazzassero sembrate un ragazzo compare cosimo gli diceva loste non vi hanno detto di star tranquillo foste in mano di qualche cerusico pazienza stava fresco dio liberi saltò su la vecchia come se lavessero punta limputato egli non capiva nulla delle frasi che borbottavano in mezzo a quella folla nellombra intese solo il presidente che pronunziava la condanna a vita e si alzò unultima volta barcollando sulle gambe accennando sempre collindice quel gesto vago chera tutta la sua eloquenza e balbettò egli non era in casa laspettò sulla porta seduta sul marciapiede col fagottino accanto dopo la mezzanotte lo vide che rientrava insieme a unaltra allora si alzò colle gambe rotte dal viaggio e si allontanò rasente al muro zitta zitta il giovane non ne seppe mai nulla suo padre compare cosimo che tirava la fune della chiatta sul simeto con mangialerba ventura e lorbo e lui a stendere la mano per riscuotere il pedaggio passavano carri passavano vetturali passava gente a piedi e a cavallo dogni paese e se ne andavano pel mondo di qua e di là del fiume la domenica quando scendeva in piazza col vestito di panno blu tutti gli facevano largo persino le donne vedove o zittelle sapendo che ora fatta la casa ci voleva la padrona e gli finì male davvero per un altro motivo un giorno per la festa dellimmacolata appena rizzarono il trespolo sulla piazza di spaccaforno vennero gli sbirri e li acciuffarono tutti e due cogli unguenti e gli elisiri e li portarono al criminale accusati dinfanticidio me lo date dunque cotesto fiasco di vino sì per levarmiti dai piedi non dir nulla a compare nanni però carmine finalmente trovato ora il tasto che bisognava toccare quando aveva bisogno di qualcosa tornava a dire alla zia sinterruppe con un orribile sorriso di trionfo guardando sfrontatamente in giro il presidente i giurati i carabinieri cinghiati di bianco incrociando sul petto il vecchio scialle con un gesto vago fu una sera tardi che ella tornava a casa tutta sola per combinazione egli la chiamò per nome guardandola negli occhi con un certo fare con un risolino che la rimescolava tutta lei voleva scusarsi balbettando tentando di giustificarsi umilmente mentre sentiva che il cuore le balzava verso quelluomo in alto nel campanile già tutto pieno di sole la campana sonava a messa essi andarono a sedere tristamente sul marciapiede accanto al vecchietto con cui erano venuti e che sera messo a vender anatre e gallinelle che nessuno comprava aspettando il zanno che non veniva neppur lui vedete se avevo ragione esclamò padron mariano cosa andavate a fare se non cera più aiuto la bambina se lera tolta in casa comare stefana per carità la sera trovarono compar antonio lungo disteso dietro una macchia di fichidindia col suo cane accanto che gli leccava la ferita che è stato compare antonio chi vi ha dato la coltellata compare antonio non volle dirlo portatemi sul mio letto per ora se poi campo ci penso io se muoio ci pensa dio capitarono anche una volta al paese di nanni il quale non ci si raccapezzava più dopo tanto tempo e passando davanti alla sua casa vide un ballatoio che non ci era prima e della gente che non conosceva e vi stava pei fatti suoi poveri diavoli che sempivano di roba e si sarebbero mangiata cogli occhi anche la sposa questa impalata nel vestito di lana e seta cogli ori al collo badava già ai suoi interessi locchio al trattamento il sorrisetto della festa e una buona parola per tutti amici e nemici stai tranquilla che ci penso io la notte stessa vennero le guardie ad arrestare il bulo e misero sottosopra tutta la casa rimovendo perfino i mattoni del pavimento per vedere quel che cera sotto il bulo mentre lo menavano via ammanettato le lasciò detto per ultimo addio forse soltanto il sentimento più delicato e immaginoso di quelle dame eleganti avrebbe potuto sorprendere il tenue filo per cui si legano i fatti più mostruosi al sentimento più nobile in quegli animi rozzi il bellarmando fingeva di non capire allora lena lo afferrò pei capelli profumati colle labbra bianche e gli disse guarda mando guardami bene negli occhi e dimmi sè possibile finirla così del tutto dopo quel che abbiamo fatto tutti e due dimmi se potresti dormire senza rimorsi nel letto di quella donna un giorno o laltro diceva sempre se il signore mi dà tempo voglio rifare il testamento ho lavorato tutta la vita ho fatto suola di scarpe della mia pelle ma ora ho il benservito tutto sta ad avere il giudizio per procurarsi il benservito ma prove non ce nerano il crippa dimostrò chera innocente come dio e per ribattere laccusa spiattellò innanzi ai giudici la storia della comare un tiro che cercava di giocargli il marito per gelosia guardando inquieto i movimenti dindignazione dei giurati non avvezzi alla severa impassibilità della toga con unaria di bestia sospettosa incominciò la sfilata dei testimoni tutti a carico comè possibile che rosario testa giovane marito di una bella donna gli desse ragione dessere geloso per voi comè vero dio questa è la verità rispose la malerba va bene continuate pallida come la cera vergine la quale se ne andava barcollando ma il zanno appena gli chiese se era davvero grazia montò in furia come una bestia tu sei troppo curioso figliuol mio e un giorno o laltro ti finisce male fin da pasqua di rose i viandanti che venivano a passar la notte allo stallatico e non lo vedevano come al solito a portar la paglia dal fienile o a riscuotere lo stallaggio dicevano e compare carmine il capoccia della chiatta bestemmiava contro lo scirocco e levante che gli toglieva il pan di bocca e la sua gente si riposava mangialerba bocconi dormendo sulle braccia in croce ventura allosteria e lorbo cantava tutto il giorno ritto sulluscio della capanna a veder piovere guardando il cielo cogli occhi bianchi poi una mandra di pecore in mezzo a un nuvolo di polvere un frate cappuccino che tornava dalla cerca saltò a terra da una bella mula baia schiacciata sotto il carico e si chinò a bere alla cannella tutto rosso sguazzando nellacqua la barbona polverosa indicò fieramente uno sfregio che le segnava la guancia dallorecchio sinistro al labbro superiore e non ve ne querelaste no era segno che mi voleva bene lo zio cosimo aveva la terzana e stava lì al sole appoggiato alla fune col fazzoletto in testa aspettando la febbre che il signore taccompagni figliuol mio e ti aiuti sempre adesso chera stremo di forza gli venivano i lucciconi agli occhi vedendo che bel pezzo di ragazzo sera fatto quando compare cosimo tornava a lamentarsi il ragazzo trasaliva quasi lo svegliassero e poi tornava a borbottare come in sogno nanni stanco di singhiozzare sbarrava gli occhi nel buio cadeva la sera smorta in un gran silenzio poi si udirono lontano le chiese di francofonte che scampanavano la bella vigilia di natale che mi mandò domeneddio balbettò compare cosimo colla lingua grossa dallo spasimo nanni se la legò al dito e la prima volta che il merciaio si sciolse la cinghia per menargli la solfa addosso gli disse brusco don tinu lasciatela stare la cinghia vossignoria chè se no stavolta finisce male e quando pazza di dolore e di gelosia cercava di trattenerlo cogli occhi arsi di lagrime dicendogli guarda mando guarda che ti rendo la pariglia egli si stringeva nelle spalle per tutta risposta o tu che ci stai a fare allora se non mi guardi la pelle e i tuoi interessi sempre quellaffare del testamento che carmine nera contento così come gli aveva detto lo zio e la moglie no dopo al cospetto dei giudici quando le mostrarono i panni insanguinati della sua vittima non seppe che cosa rispondere questa donna chè stata di tutti tonava il pubblico accusatore collindice appuntato verso di lei come la spada della giustizia cera anche loste di primosole il quale maritava filomena con lanzise uomo dabbene che non sapeva nulla e tornavano tutti da lentini pel contratto gli sposi compare antonio ed altra gente lanzise era uno che ci aveva il fatto suo terra buoi e un pezzo di vigna lì vicino alla savona dicevano non mi uccidete chè sono sangue vostro balbettò carmine rizzandosi in piedi pallido come la camicia e raffaela facendosi il segno della croce brontolava lavevo ben detto che lolio per terra porta disgrazia ma allorchè il zanno vide grazia sullo scanno accusata insieme a loro si mise a giurare e spergiurare colle mani in croce che non laveva mai vista nè conosciuta comè vero iddio passavano conoscenti passavano viandanti che nessuno sapeva donde venissero a piedi a cavallo dogni nazione se ne andavano pel mondo di qua e di là del fiume come lacqua del fiume stesso che se ne andava al mare ma lì pareva sempre la medesima fra le due ripe sgretolate quando dio volle spuntò lalba e un gallo si mise a cantare dallegria sul mucchio di concime da un sentierolo fra due siepi sbucò un vecchietto con una bisaccia piena in spalla aveva la faccia buona e grazia gli domandò è meglio di un cerusico la gagliana vedrete che vi guarirà in meno di dire unavemaria state allegro compare cosimo e se non avete bisogno daltro vado a far la vigilia di natale anchio con quei quattro maccheroni strascinò sino al burrone là nella cava delle pietre e lavvolse nel grembiule prima povere carni tenere dinnocente ma nanni non sapeva nulla non serano più visti potevano andare loro stessi a vedere lì nella cava delle pietre vicino al casolare giù dal ponticello camminarono un bel pezzo e infine si trovarono soli nella campagna buia col cuore che batteva forte lontano lontano dalla capanna delle chiatte dove si udiva ancora cantare lorbo era una bella notte piena di stelle e dappertutto i grilli facevano cri cri nelle stoppie foste presente alluccisione di rosario testa sissignore fu alla marina il giorno di tutti i santi e ne sapete il motivo il motivo fu che malannata era geloso geloso di testa sissignore e a ragione sissignore allora la vedova si celò il viso fra le mani talchè anche dei poveri diavoli ci si arrischiavano a guado qualche miglio più in su tanti baiocchi levati di bocca a quegli altri poveri diavoli che stavano colla fune in mano tutto il giorno sotto il solleone e litigavano fra di loro a digiuno nanni allora per un nulla si buscava delle pedate anche da suo padre sciancato comera e vedendo compare cosimo sul pagliericcio dello stallatico volevano sapere il come ed il perchè poi davano unocchiata ai muli in fondo alla stalla loste li faceva vedere fiutando la gli piaceva ridere e divertirsi e aveva amici e conoscenti in ogni luogo spesso lasciava nanni al negozio diceva lui e correva a godersi la festa di qua e di là colle comari aveva comari le portava dei vasetti di pomata delle boccette di profumeria ella ribatteva che suo marito non se lo meritava era stato tanto buono con lei il crippa che certe storie non le capiva badava a ripetere or bene giacchè vostro marito ha chiuso gli occhi una prima volta poi unaltra volta almeno aveste dei figliuoli pazienza ma cosa volete farne di tutta quella roba quando sarete morti marito e moglie se non abbiamo figliuoli vuol dire che non cè la volontà di dio già non aveva più nulla da perdere colei e gli disse cogli occhi fuori della testa di mando è vero che non vuoi saperne più di me no no quante volte te lho a dire e si rammentava anche di questo che un giorno dopo che gli si era data tutta anima e corpo dopo che per amor suo aveva sofferto ogni cosa la fame gli strapazzi la vergogna del suo stato essa voleva almeno gli alimenti dal marito ma nanni volpe sapeva il codice meglio di un avvocato lho forse cacciata via di casa rispose al giudice la porta è aperta se vuol tornare lei con me vostro figlio girerà il mondo e si farà uomo ripeteva don tinu anche lo zio antonio poveretto non era più quello di prima e stava lì sulluscio dellosteria inchiodato dalla paralisi sulla scranna a salutar la gente che passava colla faccia da minchione per tirare gli avventori però non potevano lasciarlo morire a quel modo come un cane ventura mangialerba e spesso anche compare cosimo tirandosi dietro la gamba storpia venivano apposta da primosole e stavano a guardare compare carmine lungo disteso con la faccia color di terra come un morto addirittura poi venne la serva della locanda a prendere una grembialata di pomodori sulla piazza facevano passeggiare innanzi e indietro il mulo salassato infine lo speziale chiuse la bottega mentre sonava mezzogiorno tutto andava pel suo verso nanni volpe badava alla campagna duro come la terra e sua moglie poi gli faceva trovare la camicia di bucato bella e pronta sul letto quando tornava il sabato sera la minestra sul tagliere il pane a lievitare per laltra settimana ora che mancava locchio del padrone il curatolo che gli rubava certo una pezza di formaggio ogni due giorni la porta del magazzino che ci voleva la serratura nuova tanto che il camparo doveva averci pratica colla vecchia ed ora gli toccava anche mostrarsi amabile con lei che gli rubava il fatto suo diceva alla zia ogni manciata di confetti che abbrancava avessi saputo la bella zia che mi toccava vorrei pigliarmi gli anni e i malanni di mio zio stanotte o a caccia di lucertole nanni sapeva coglierle con un nodo scorsoio fatto in cima a un filo di giunco sottile dentro al cerchietto che formava il nodo sputava una bella campanella lucente e le povere bestioline assetate in quellarsura si lasciavano adescare ma dove vuoi che li pigli questi denari per tutta risposta mando le voltò le spalle senti esclamò la lena con un impeto di tenerezza selvaggia buttandoglisi al collo se li vuoi se li vuoi proprio questi denari ma dimmi almeno che mi vorrai bene lo stesso purgatorio accorrevano dai dintorni a piedi a cavallo e losteria si riempiva di gente alle volte arrivava anche il zanno che guariva di ogni male colle sue scarabattole o don tinu il merciaiuolo con un grande ombrellone rosso e schierava la sua mercanzia sugli scalini della chiesa forbici temperini nastri e refe dogni colore compare carmine non diceva nè sì nè no pensando al denaro che si sarebbe mangiato la gagliana però nel forte della febbre tornava a piagnucolare chiamatemi pure la gagliana senza badare a spesa non mi lasciate morire senza aiuto signori miei intanto vi manderò un fascio di fieno e anche la coperta della mula se volete il fresco della sera è traditore qui nel lago amico mio tredici anni che compro medicine tanto tempo che ti volevo bene e ricominciò a narrar la storia del suo misero vagabondaggio la fame il freddo le notti senza ricovero gli stenti e le brutalità che aveva sofferto seduta sulla balla della mercanzia colla schiena curva dellaltro cogli occhi sbarrati nelle tenebre contando le ore che sfilavano lente sui tetti poi lo vide partire collombrello sotto lascella e la cappelliera in mano senza dirle una parola davanti ai suoi il vecchietto acconsentì con un cenno del capo e mentre si preparava a partire legandosi in testa il fazzoletto e assettandosi la bisaccia in spalla loste continuava infine fu introdotto un testimonio sinistro lamante di quei due uomini che se lerano disputata a colpi di coltello una creatura senza nome senza età quasi senza sesso alta nera magra mangiata dagli stenti e dal vizio che solo le era rimasto vivo negli occhi arditi quando fu allospedale e che lui soltanto venne a trovarla colle mani piene darance vinta da una gran debolezza chinò il capo piangendo e gli confessò il suo fallo il bulo protestava che non gliene importava nulla acqua passata purchè non si ricominciasse da capo e così si accordarono il tempo passava e passava anche della gente che veniva a comprare la verdura dalla donnicciuola colla mantellina pesandola colle mani da una stradicciuola spuntarono due signori col cappello alto passeggiando adagio adagio e si fermarono a contrattare lungamente toccando la roba colla punta del bastone senza comprar nulla e nanni volpe fra i due non trovava modo di rifarlo diceva ogni volta che si sentiva peggio sicchè raffaela al veder che se ne andava di giorno in giorno ormai tutto una cosa gialla col berretto di cotone si mangiava il fegato dalla bile e si sentiva male anche lei ora rimanevano soli e sconsolati si presero per mano e arrivarono sino alla fontana chera in fondo al paesetto per la strada che scendeva a zig zag nella pianura arrivava gente a ogni momento il bulo però lo seppe o lo indovinò al vedere laria smarrita della lena che ancora non aveva fatto il callo a certe cose il bellarmando più sfacciato gli faceva le solite accoglienze da fratello buttandogli le braccia al collo dandogli conto dei loro negozi per filo e per segno lo zio carmine chera un buon diavolaccio ne parlava con questo e con quello e come seppe che uno della chiatta lì vicino era morto di malaria disse subito a compare cosimo questo è quello che fa per voi e il ragazzo mentre ciaramellava sandava appisolando anche lui col mento sulle mani raggomitolato nei suoi cenci viene di notte viene di giorno secondo va la caccia quando si mette alla posta delle anatre lo zio carmine gli lascia la chiave sotto luscio dopo dallora in poi tornò spesso a domandargliene senza farsi più pregare e infine quando la poveretta colla nausea alla gola come una costretta a mandar giù delle porcherie si arrischiò a dirgli che mi lasciate così in mezzo alla strada si mise a lamentarsi compare cosimo no no siamo cristiani compare cosimo bisogna aspettare lo zio mommu per darci una mano nanni voleva far lo stesso colla grazia la servetta dellosteria quando andavano insieme a raccoglier lerbe per la minestra lungo il fiume ma la fanciulla rispondeva no tu non mi dai mai niente matrimonio ella udì pronunziare la sua condanna disfatta cogli occhi sbarrati e fissi senza dir verbo si alzò traballando come ubriaca e nelluscire dalla gabbia di ferro battè il viso contro la grata e quella notte che abbiamo dormito insieme dietro un muro sulla strada di francofonte poi quando tu te ne sei andato con don tinu e non sapevo che fare nè dove andare quella donna che vendeva i fichidindia vedendomi ogni giorno a frugare nel mondezzaio fra le bucce e i torsi di lattuga mi dava ora una crosta di pane ed ora qualche cucchiaio di minestra cercò anche dei parenti il fratello pierantonio era lontano camparo alle madonie laggiù verso la marina e la sorella benedetta sera maritata un buon partito che le aveva procurato comare stefana infilò il vestito blu e andò a parlare a comare sènzia la ragazza era dietro luscio della cucina ad ascoltare quando poi sua madre la chiamò comparve tutta rossa lisciata di fresco colla calzetta in mano e il mento inchiodato al petto carmine badava a dirgli che faceva uno sbaglio grosso a mettersi di nuovo la moglie in casa con quellodio che doveva covar lei che un giorno o laltro lavrebbe avvelenato per levarselo dinanzi il vecchio le diceva fai bene fai bene perchè se mi accade una disgrazia prima che io abbia avuto il tempo di rifare il testamento è peggio per te e si lasciava cullare e lisciare e mettere nel cotone e ci stava come un papa era sopravvenuto un altro guaio il suo fallo che era visibile a tutti cercò inutilmente di collocarsi spese quei pochi quattrini che le avanzavano e infine per vivere fu costretta a prendere alloggio in un albergaccio dove la questura veniva di tanto in tanto a far le sue retate costui narrava pure di benedetta e del fratello chera stato a cercarli e il padre tutto contento scrollava tentennava il capo colla faccia sciocca una miseria in quella chiatta date retta al medico aggiunse la cilona compare cosimo è in mano di cristiani lo vedete qui questo poveretto che è venuto apposta e lo zio mommu accennava di sì con il capo ritto dinanzi al letto battendo gli occhi non sapendo come fare per voltare le spalle ed andarsene per le sue faccende quando lo mandavano a comperare il vino allosteria si piantava dinanzi al banco della ragazza che glielo mesceva colla faccia tosta e lo sgridava guardate qua cristiani non gli spuntano ancora peli al mento quel moccioso e ha già negli occhi la malizia trovò la padrona seria e accigliata che le aggiustò il conto su due piedi le ordinò di far fagotto e la mise alla porta con una brutta parola la povera lena non sapendo che fare schiacciata sotto la vergogna prese la diligenza per la città e andò a trovare il suo amante sì glielo dico in faccia ora che lavete a condannare perchè questa è la verità dinanzi a dio mi diceva poveretto no non me ne importa è che penso al come lo guadagni questo pane e non posso mandarlo giù li svegliò lo scampanío del paese in festa che il sole era già alto mentre andavano per via guardando la gente che usciva vestita in gala scorsero in piazza don tinu il merciaiuolo colle sue scarabattole digià in mostra sotto lombrellone rosso signore don tinu gli disse grazia tutta contenta benvenuto a vossignoria compare antonio era un omettino cieco dun occhio che al vederlo non lavreste pagato un soldo però si diceva che avesse più di un omicidio sulla sua coscienza e a venti miglia in giro gli portavano rispetto il bulo non era affatto geloso la lasciava sola per mesi e settimane e continuava ad andare sempre in giro pel suo mestiere che non si sapeva quale fosse il crippa suo compagno abbiamo fatto unopera di carità osservò don tinu nel pagare il vino bevuto statevi bene compare antonio così era fatto don tinu colle mani sempre aperte quando ne aveva e il cuore più aperto ancora bianchi comare menica avrebbe voluto andarvi lei a primosole almeno per vedere suo marito e portargli la bambina chè il padre non la conosceva neppure quasi non lavesse fatta lui andrò appena avrò presi i denari del filato diceva essa pure andrò dopo la raccolta delle ulive se mi avanza qualche soldo era stato per la disperazione dacchè tutti la scacciavano come un cane malato e per la vergogna anche sì perchè no dopo che nanni laveva mandata via e cominciava a capire il male che aveva fatto fu una notte nel casolare abbandonato dietro il ponticello che prima serviva pei lavoranti della strada e compare cosimo era rimasto a primosole col sul ragazzo tanto lorbo gli diceva che collaiuto di dio poteva vivere e morire alla chiatta al pari di lui che vi mangiava pane da cinquantanni e ne aveva vista passare tanta della gente e il resto del tempo poi tutta per la casa sino a far la predica al marito se carmine il nipote povero veniva a ronzargli intorno non gli date nulla a quel disutilaccio o se no non ve lo levate più di dosso a lasciarli fare i vostri parenti vi mangerebbero vivo argomentò sottilmente intorno alle circostanze di fatto per farne risultare tutto ciò che occorreva a dimostrare la provocazione grave e lingiuria qui veniva a taglio una pittura commoventissima di quella morbosa gelosia senile che doveva avere tutti gli strazi e le collere furibonde dellumiliazione e dellabbandono io non glielho tolto rispose nanni volpe e non voglio toglierle nulla se lo merita raffaela per meritarselo si fece buona ed amorevole che non pareva vero sempre intorno al marito a curarlo a prevenirgli ogni suo desiderio e ogni malanno zio mommu lo mostrava con un cenno del capo lungo disteso nel pagliericcio sotto un mucchio di bisacce e misciu col cappuccio in capo mangiato dalle febbri anche lui soggiungeva ha la terzana e andò a posare lo schioppo senza aggiunger altro più tardi nanni andava allosteria per il vino quando vide venirsi incontro don tinu tutto stralunato che si guardava attorno sospettoso te due soldi gli disse e va a dire a compare antonio che laspetto qui per quella faccenda che sa lui ma che nessuno ti veda veh la domenica cambiava lo zio antonio che teneva losteria di primosole faceva venire il prete per la messa e mandava filomena la sua figliuola a scopare la chiesetta e a raccattare i soldi che i devoti vi buttavano dentro dal finestrino per le anime del purgatorio ora voleva godersi tranquillamente la sua pace e la provvidenza che il cielo mandava insieme alla moglie che gli aveva dato dio e se si trovavano a passare il zanno oppure don tinu che ora gli portavano rispetto e lasciavano anche loro bei soldi allosteria soleva dire con la moglie o con chi cera soltanto batteva le palpebre quasi la poca luce che lasciavano entrare le stuoie calate fosse ancora troppo viva per lui alla domanda del presidente si rizzò in piedi diritto col berretto ciondoloni fra le mani e rispose sissignore con quello corse un mormorio e indicò limputato nel banco di chi siete figlia di nessuno quanti anni avete non lo so che professione fate essa parve cercare la parola donna di mondo disse infine scoppiò unaltra risata nelluditorio il presidente impose silenzio qui sei in casa tua e puoi venirci quando vuoi anzi sarà meglio per guardarti i tuoi interessi e come laltro spalancava gli occhi di bue sì sì va a chiederlo al notaro il testamento che ho fatto ingrataccio lanima a dio e la roba a chi tocca accusato avete nulla da dire a vostra discolpa conchiuse il presidente laccusato si alzò di nuovo colle braccia penzoloni lungo la sua stecchita persona e un gesto vago dellindice come duomo persuaso di quel che dice lo zio carmine andava in bestia ogni volta che lo chiamavano che cè cosè successo non mi lasciano stare un momento santo diavolone finalmente comparve sulla porta sbadigliando col cappuccio sino agli occhi cosè stato ora che volete lasciate fare a me compare cosimo signore don battista come posso fare a lasciare quel poveretto fuorivia in mano altrui ora chè in quello stato e voi non vi movete appoggiava comare stefana vostro marito andrete a trovarlo poi temete che scappi e sempre cuor contento lui raccontava agli uomini stesi bocconi le meraviglie che aveva visto laggiù lontano lontano e nanni ascoltava intento come aveva fatto la grazia ai racconti che faceva lui ma la tua compagna lasciala stare pei fatti suoi chè non ho pane per tutti e due grazia scorata si allontanò passo passo colle mani sotto il grembiule e poi si mise a guardare tristamente dallaltra cantonata mentre nanni se ne andava dietro al merciaiuolo curvo sotto il carico un giorno nanni li vide tutti e due dietro il pollaio che si tenevano abbracciati filomena che stava allerta per timore del babbo si accorse subito di quegli occhietti che si ficcavano nella siepe e gli saltò addosso colla ciabatta in mano cosa vieni a fare qui spione se stai a raccontare quel che hai visto allora raffaela saltò su come una furia lanima la darete al diavolo come un ladro che siete sì un ladro perchè vi ho sposato dunque questo è un altro affare rispose nanni spogliandosi per tornare a letto un altro affare che non può aggiustarsi al caso come un testamento aspettate prima se vi portano un buona notizia alle volte intanto che voi siete per via vostra moglie guarisce e voi ci perdete la spesa del viaggio lorbo invece consigliava di far dire una messa alla madonna di primosole chè miracolosa finchè giunse la notizia che da comare menica cera il prete rizzatasi a sedere in camicia strillava aiuto che sammazzano santi cristiani e filomena per dividerli buttava piatti e bicchieri addosso a don tinu gridando birbante ladro scomunicato uno di quegli avventori detto il bulo uomo sulla cinquantina colla faccia dura il quale arrivava ogni quindici o venti giorni senza bagaglio ed era sempre in moto di qua e di là sinnamorò di lei indi la convalescenza il baliatico il bisogno dei figliuoli e il tempo era passato compare cosimo quando infine la gagliana gli aveva detto di alzarsi era rimasto su di una sedia alla porta dello stallatico con una gamba più corta dellaltra essa invece gli portava nascoste in seno delle croste di formaggio che gli avventori avevano lasciato cadere sotto la tavola o un pezzetto di pane duro rubato alle galline accendevano un focherello fra due sassi e giocavano a far la merenda poi tornava il bel tempo e spuntava del verde qua e là fra le rocce di valsavoia sul ciglio delle viottole nella pianura fin dove arrivava locchio infine veniva lestate e si mangiava ogni cosa il verde dei seminati i fiori dei campi lacque del fiume gli oleandri che intristivano sulle rive coperti di polvere giusto cera filomena che cominciava a farsi vecchia e nessuno la voleva per quella storia di don tinu e le altre che si erano scoperte dopo la quale gli diceva ogni volta io ci ho la mia roba grazie a dio e il marito che volessi prendere starebbe come un principe natale pocaroba dice badate che malannata è in sospetto lho visto che si affaccia ogni momento alla porta del magazzino e tien docchio compare rosario testa dice lasciatelo guardare compare pocaroba che me ne rido di malannata e del suo santo ella disse di no allora egli le offerse di sposarla lena disse ancor di no sbigottita da quella faccia e vergognosa di dover confessare il suo passato poscia il bulo lo guardò colla faccia dura e gli rispose secco secco vi ringrazio compare di tutto quello che avete fatto per me e un giorno o laltro ve lo renderò la lena sentì gelarsi il sangue a quelle parole ma il crippa che aveva mangiato la foglia anche lui le disse nellorecchio mentre il compare era andato di sopra un momento a mutarsi i panni fate fate disse carmine chè dalle vostre mani ogni cosa mi è dolce non venirci più qui non mi far peccare a causa tua ogni volta poi mi tocca dirlo al confessore la mora non vuole lasciarmi tranquillo ora che ho preso moglie signor maresciallo e il maresciallo aveva risposto va bene al solito senza pensare a ciò che potesse covare dentro di sè una donna come quella ora le guardie arrivavano dopo che la frittata era fatta sbracciandosi a gridare largo largo donne che venivano ad attinger acqua vetturali che abbeveravano i muli e coppie di contadini che tornavano dai campi chiacchierando a voce alta colle bisacce vuote avvolte al manico della zappa a destra le collinette nude di valsavoia a sinistra il tetto rosso di primosole e allorchè pioveva per giorni e settimane non si vedeva altro che quel tetto tristo nella nebbia il zanno nel medicare il merciaiuolo andava predicando coi villani ci vuole prudenza don tinu caro chè son peggio delle bestie vetturali poi dio liberi ogni volta quando gli capitava male don tinu si sfogava dopo col ragazzo a calci e scapaccioni il giorno in cui il giovanetto dovette far ritorno alluniversità pioveva a dirotto essa si rammentava pure dello scrosciare malinconico e continuo di quella grondaia lavevano sentito tutta la notte colle braccia al collo luna dellaltro no e sì sì e no le parole cascavano di bocca e il pane e il companatico pure toccarono appena del babbo e del fratello che erano lontani uno di qua e laltro di là e tacquero subito perchè poco avevano da dire dopo tanto che non si erano visti tanto che infine glielo disse chiaro e tondo in faccia a carmine stesso il quale stava imboccando lo zio col cucchiaio in una mano e reggendogli il capo collaltra fate bene a tenervi così caro il sangue vostro perchè non sapete il bel servizio che vha reso vostro nipote poi si mise a tirare la gamba come un boia da principio compare cosimo non diceva nulla sudando a grosse gocce e ansimando quasi facesse una gran fatica ma poi tutta un tratto gli scappò un grande urlo che fece drizzare a tutti i capelli in testa benedetta disse di sì con unocchiata riconoscente poi guardò il fratello e chinò gli occhi infine gli chiese se contava di fermarsi molto in paese dandogli del voi sempre cogli occhi bassi no no balbettava essa tutta tremante bianca come cera ma il sangue le avvampò allimprovviso in faccia arrovesciò il capo cogli occhi chiusi le labbra convulse che scoprivano i denti sembra un diavolo quella strega ammiccava loste allo zio mommu il quale stava a guardare col naso malinconico seduto sullo strapunto le gambe penzoloni e sgretolando a poco a poco il suo pane nero poi nellafa della strada diritta diritta si vedeva venire da lontano il polverone che accompagnava qualche carro o spuntava dallaltra parte la sonagliera mezza addormentata di un mulattiere lorbo che non aveva nessuno al mondo e se lera girato tutto diceva quello lì viene da catania questaltro da siracusa però egli si scolpò subito giurando colle braccia in croce due giorni dopo arrestarono anche lui come complice del bulo mettendoli a confronto luno con laltro ella sputava sul ginocchio enfiato lempiastro che andava masticando metteva le stecche e stringeva forte le bende senza badare agli ohi ciarlando sempre come una gazza e quandebbe terminato si nettò le mani nella criniera ispida e grigia che le faceva come una cuffia sporca sulla testa mentre era lì seduto a giudicare pensando al ricolto del podere o al fresco del terrazzino dove lo stava aspettando la famigliuola per poco non si udirono degli applausi alla perorazione dellavvocato lo stesso presidente gli fece velatamente i mirallegro poi sollevarono il lettighiere al modo che diceva lo zio carmine uno sotto le ascelle e laltro pei piedi cristo come vi pesano le ossa compare cosimo sbuffava loste per fargli animo con una barzelletta e lo zio mommu mingherlino barellava davvero come un ubbriaco sotto quel peso come nanni si fermò vide grazia che gli veniva dietro e tu dove vai le disse essa non rispose e tornarono a udirsi i grilli tuttintorno non si udiva altro solo il fruscío del grano in spiga al loro passaggio ma io che potevo farci poi lui lo sapeva che cosa io ero non importa tornava a dire almeno non ci voglio pensare ma aveva i suoi capricci anche lui come una donna e certuni non me li voleva attorno quando non passava alcuno venivano delle cutrettole a saltellare sui sassi in mezzo alla fanghiglia battendo la coda lontano si udiva la cantilena dei trebbiatori nellaia perduta in mezzo alla pianura che non finiva mai e cominciava a velarsi nelle caligini della sera un giorno durante la raccolta mentre carmine aiutava a scaricare lorzo nel granaio raffaela che faceva lume tutta rossa e in camiciuola anche lei lo scellerato lafferrò a un tratto pei capelli come una vera bestia che era e non volle lasciarla più per quanto essa gli martellasse gli stinchi cogli zoccoli e gli piantasse le unghie in faccia raffaela uscì di casa inferocita giurando che andava a citare suo marito dinanzi al giudice per avere il fatto suo e voleva farlo morir solo e arrabbiato come un cane la vedova stralunata si teneva sul viso il fazzoletto orlato di nero e faceva frequentemente un gesto macchinale come per ravviare le folte trecce allentate colle mani bianche levando in aria le braccia rotonde con un moto che sollevava il seno materno orgoglio della sua bella giovinezza vedovata egli non diceva di no anzi ci stava pensando però faceva le cose adagio da uomo uso ad allungare il passo secondo la gamba vedova non la voleva chè vi buttano ogni momento in faccia il primo marito giovinetta di primo pelo neppure per non entrare subito nella confraternita diceva lui la ragazza esitava intimidita da quegli occhi nanni ripetè entra ti dico sciocca e la tirò pel braccio chiudendo luscio ella obbediva tutta tremante poi gli buttò le braccia al collo però si udiva già il fruscío dei giunchi secchi e il tonfo degli scarponi dello zio mommu che sfangava nel greto ma compare cosimo balbettava va a pigliare dellacqua fresca piuttosto va a chiamare lo zio carmine che mi aiuti accorse il ragazzo dellosteria col fiato ai denti o chè stato compare cosimo niente misciu ho paura di aver la gamba rotta va a chiamare il tuo padrone piuttosto che mi aiuti e fissava sitibonda sulluccisore gli occhi arsi di lagrime costui non sapeva risponder altro che sissignore a tutte le domande del presidente che gli stringevano il capestro alla gola no rispose nanni no non ho più fame povero figlio mio che vigilia di natale è venuta anche per te la gagliana venne a giorno fatto che lo zio cosimo aveva il viso acceso e la gamba gonfia come un otre poi allorchè sincontrarono di nuovo era passato tanto tempo tanto tempo e tante vicende anchessa era mutata tanto mutata ma quelluomo non se lera potuto levare mai dal cuore e adesso la sciagurata chinava il capo e si sentiva venir rossa come una volta il poveraccio lasciava fare colla gamba ciondoloni come se non fosse stata più roba sua questa è roba della gagliana conchiuse lo zio carmine posandolo di nuovo in terra adagio adagio benedetta anzi non aveva neppure conosciuto il babbo come fosse figlia del peccato questa povera orfanella disse forte donna stefana non ha avuto nessuno al mondo nè amici nè parenti dillo tu stessa figliuola mia se non ero io come restavi al mondo le signore che dovevano alla sua galanteria i posti riservati dellaula rianimavano la loro indignazione col profumo della boccetta di sale inglese soffocate dallafa e i larghi ventagli si agitavano vivamente a scacciare il lezzo immondo della colpa come farfalle gigantesche sentite amico mio disse infine lo zio carmine che sentiva lumidità del biviere penetrargli nelle ossa qui non possiamo farvi nulla per farvi muovere come siete adesso ci vorrebbe un paio di buoi pure non si dimenticarono i parenti più stretti ed i vicini ci furono dolci del monastero e vino bianco fra gli invitati cerano anche quelli che sarebbero stati gli eredi di nanni volpe nanni se la diede a gambe senza rispondere e lei saffannava a corrergli dietro colla vesticciuola tutta sbrindellata che svolazzava sulle gambette nude no no ancora non sono in questo stato lagnavasi compare cosimo dal fondo del suo giaciglio diciamo così per dire compare cosimo state tranquillo nessuno vi vuol toccare la roba vostra se non volete voi qui cè paglia e fieno per i vostri muli e potete tenerceli centanni chiusa la porta quando tutti se ne furono andati compare nanni condusse la sposa a visitare le stanze il granaio sin la stalla e tutto il ben di dio dopo posò il lume sul canterano accanto al letto e le disse ora tu sei la padrona vedi questo quattrino arrotato che lo tengo in tasca apposta con questo ti taglierò la faccia e dopo mammazzo io e lo fece davvero io gli dissi che serve ora che mavete sfregiata nessuno mi vorrà e non sarete più geloso queste son cose che succedono disse poi don tinu quando seppe comera andata la visita alla sorella il mondo è grande e ciascuno va pei fatti suoi andavano pel mondo di qua e di là per fiere e per villaggi sempre colla roba in collo sicchè infine una volta capitarono a primosole dopo tanto tempo ora ti faccio vedere tuo padre sè ancora al mondo disse don tinu nanni non voleva fra la vergogna e la paura ma il merciaio soggiunse lascia fare a me che le cose le so fare nanni volpe tutto contento si fregava le mani e diceva fra sè e sè se non riesce bene una moglie come questa vuol dire che non cè più nè santi nè paradiso e carmine suo cugino alla lontana che lo chiamava zio per amor della roba ha la malaria nella testa il padrone disse poi misciu il ragazzo della stalla tornando col fieno e la coperta non fa altro che dormire tutto il giorno intanto sopra i monti spuntava la prima stella poi unaltra poi unaltra nanni per risparmiarsi la fatica le arraffava anche la sua parte di cicoria o di finocchi selvatici poi il giorno dopo giurava colle mani in croce che non lavrebbe fatto più e la poverina ci tornava sempre appena lo vedeva da lontano coi capelli rossi in mezzo alle stoppie gialle menavano una vita allegra ma sempre collorecchio teso e un piede in aria di notte se picchiavano alluscio era un lungo tramestío un ciangottare dietro luscio un andare e venire prima di tirare il nanni raccolse i quattro cenci nel fazzoletto e conchiuse benedicite a vossignoria e se ne andò a trovare il zanno bada che qui si guarda e non si vede si ode e non si sente si ha bocca e non si parla gli disse il zanno per prima cosa se hai giudizio starai bene il crippa abbandonato su di una seggiola tutto rosso di sangue col viso bianco e stravolto la guardava senza vederla come stesse per lasciarla dopo soli due mesi di matrimonio poveretta in mezzo alla gran pianura riarsa il fiume sinsaccava come un burrone enorme fra le rive slabbrate mostrava le ossa brontolavano quelli della chiatta sì donna di mondo ribattè lei per spiegarsi meglio ora con questo e ora con quellaltro basta abbiamo capito interruppe il presidente conoscete da molto tempo limputato sissignore questo qui me lha fatto lui tre anni sono la gagliana la battezzò febbre pericolosa di quelle che è meglio mandare pel prete addirittura giusto era sabato e passava gente che tornava al paese il giovinastro allora si grattava il capo guardando la zia cogli occhi di gatto un giorno per toccarle il cuore arrivò a dirle così bella e giovane come siete è un vero peccato che non ci sia la volontà di dio raffaela qui cè massaro nanni che ti vuole per sposa disse la madre la giovane rimase a capo chino seguitando a infilare i punti della calza col seno che le si gonfiava ora fo i servizi a chi mi chiama sera fatta grande tanto che la vesticciuola sbrindellata non arrivava a coprirle del tutto le gambe magre colla faccia seria e pallida di donna fatta che ha provato la fame e due pesche fonde e nere sotto gli occhi nanni che stava leccando col pane il piatto di don tinu le disse te ne vuoi talchè bisognò tagliargli le brache per cavargliele mentre la gagliana per modestia si voltava dallaltra parte cogli occhi bassi preparando intanto ogni cosa lesta lesta bende stecche empiastri con certe erbe miracolose che sapeva lei egli sfoderò gratuitamente tutte le sue brillanti qualità oratorie pel solo onore esaminò lo stato psicologico e morale degli attori del lugubre dramma sciorinò le teorie più nove sul grado di responsabilità umana no no rispose lo zio col suo risolino duomo dabbene il testamento è in favor tuo e se mi avvelena non ci guadagna nulla anzi si grattò il capo a pensare se dovesse dirla e infine se la tenne per sè ridendo cheto cheto al sentirsi dire quella mala parola sul mostaccio da don tinu il quale aveva una faccia di minchione andò a staccare lo schioppo dal capezzale per spifferar le sue ragioni anche lui mentre la moglie che la malaria inchiodava in fondo a un letto da anni ed anni don tinu si accigliò e rispose o tu chi sei io non ti conosco la fanciulletta si allontanò mogia mogia ma don tinu vide il ragazzetto che guardava da lontano timoroso e gli disse tu sei quello dellosteria del pantano ti conosco sissignore don tinu rispose nanni col sorriso incerto lui le tappò la confessione in bocca con un bel bacio un bacio che la fece impallidire e le passò il cuore come un ferro avrebbe preferito una coltellata addirittura ma egli non era geloso no ormai a te che te ne importa carmine ci pensò su un momento e poi rispose fregandosi le mani vorrei essere nella camicia dello zio nanni e vi farei vedere se me ne importa zitto scomunicato o lo dico a tuo zio i discorsi che vieni a farmi sai poscia spinto fuori delluscio carmine più morto che vivo e ancora mezzo svestito raffaela si mise attorno al suo marito coi beveroni col vino medicato per farlo rimettere dallo spavento scaldandogli i piedi col fiasco dacqua calda dalla collera di quel ragazzo abituato a fare il suo volere in casa sera abbandonata timorosa e felice era stato un bel sogno chera durato un mese egli saliva furtivo nella cameretta di lei colle scarpe in mano e si abbracciavano tremanti al buio lo zio cosimo sera lasciato andare di nuovo supino col viso stralunato e lucente di sudore accarezzando colla mano il suo ragazzo e balbettando che non era nulla ora chi mi paga domandò infine la gagliana allorchè il nido fu pronto finalmente nanni volpe aveva cinquantanni la schiena rotta la faccia lavorata come un campo ma ci aveva pure belle tenute al piano una vigna in collina la casa col solaio e ogni ben di dio aveva messo gli occhi sulla figliuola di comare sènzia la nana una ragazza quieta del vicinato cucita sempre al telaio che non si vedeva alla finestra neppure la domenica e sino ai ventottanni non aveva avuto un cane che le abbaiasse dietro la vedova adesso la guardava cogli occhi ardenti e feroci le labbra pallide come le guance vho detto chera un discolo buonanima e anchio al rivederlo mi sentivo tutta fiacca come mavesse fatto bere cera già una donnicciuola imbacuccata in una mantellina bianca la quale vendeva verdura e fichidindia delle altre donne entravano in chiesa davanti lo stallatico salassavano un mulo e dei contadini freddolosi stavano a guardare col fazzoletto in testa e le mani in tasca poi dorme di giorno o va a vendere la selvaggina di qua e di là ma la sua roba lha sempre qui nella stalla appesa al capezzale il cavicchio pel fucile il cavicchio per la carniera per un cavicchio ogni cosa tanti anni che sta qui lo zio carmine dice chera ancora giovane il baio birbante che lo guardava di malocchio per certe perticate che se lera legate al dito come lo vide spensierato che si chinava ad affibbiargli il sottopancia canterellando affilò le orecchie a tradimento jjj e gli assestò un calcio secco un processo allassise discutevasi una causa capitale si trattava di un facchino che per gelosia aveva ucciso il suo rivale giovane dabbene e padre di famiglia la folla inferocita voleva far giustizia sommaria dellassassino pallido e lacero dalla lotta che i carabinieri menavano in prigione belle e buone bestie quiete come il pane un affare doro per chi le compra se compare cosimo dio liberi rimane storpio il baio voltava indietro il capo come se capisse colla sua boccata di fieno in aria come vi chiamate la malerba e siccome luditorio nellattesa tragica sera messo a ridere quasi per ripigliar fiato ella soggiunse anche lui gli dicevano malannata ma laltro scosse il capo accennando di no che non poteva don tinu per cortesia gli chiese infine di sua moglie e di comare filomena che non si vedevano nellosteria deserta e il vecchio colle mani tremanti accennò di qua e di là lontano verso il camposanto e verso la città pensaci mando pensa che è impossibile finirla del tutto a questo modo lasciami in pace ora sono ammogliato non voglio aver storie con mia moglie intendi ah tua moglie essa però lo sapeva quello che siamo stati prima di sposarti e in fondo come un pezzetto di specchio appannato il biviere guarda comè lontano disse nanni col cuore stretto il sole era già tramontato ma non sapevano dove andare e rimanevano aspettando luno accanto allaltra seduti sul muricciolo nel buio deposizione del testimonio nulla signor presidente questa è la verità allora sorse il pubblico accusatore togato e solenne ah che vigilia di natale mi ha mandato domeneddio tornava a dire compare cosimo steso alfine nello strapunto come un morto non ci pensate compare cosimo che ora la gagliana vi guarisce in un batter docchio bisogna andare a chiamarla compare mommu nel tempo stesso che andate a lentini per vendere la vostra roba salutami il compare e digli che ci rivedremo al mio ritorno il giorno dopo arrivò il crippa fresco come una rosa la lena che aveva qualche sospetto non seppe nascondergli la brutta impressione allora lo zio mommu tirò dalla bisaccia un pane nero e si mise a mangiarlo adagio adagio con un pezzo di cipolla vedendo i due ragazzi che guardavano affamati gliene tagliò una gran fetta per ciascuno senza dir nulla infine raccolse la sua mercanzia e se ne andò a capo chino comera venuto ma essa pure dovette andarsene quando finì il tempo dei fichidindia ed io partii con quello che faceva gente per la raccolta delle ulive laggiù al leone presi le febbri e mi mandarono allospedale lo sventurato pensava a quello che si sarebbero mangiati i muli di fieno e di stallaggio e lamentavasi stavolta non gliela faccio più la dote per la mia bambina che mi è nata adesso ora gli si manda la notizia a vostra moglie la prima volta che lo zio mommu andrà a licodia per vendere la sua roba per partorire comare menica stavolta vi fa una bella bambina gli dicevano tutti allosteria e lui contento come una pasqua si affrettava ad attaccare i muli per arrivare a casa prima di sera e nanni ogni volta guardava il babbo negli occhi per vedere se dicesse davvero ma succedeva che a pasqua e a natale saveva sempre una gran folla da tragittare talchè quando il fiume era grosso cerano più di cinquanta vetture che aspettavano allosteria di primosole gli amici del morto un buon diavolaccio incapace di far male ad una mosca la vedova piangeva i vicini che lavevano visto barcollare come preso dal vino e cadere balbettando mamma mia la folla voleva far giustizia sommaria della mora chera rimasta accasciata sul marciapiedi in mezzo agli urli e alle minacce della folla come una lupa arrivarono sino a darle delle pedate nel ventre tanto che le guardie dovettero sguainare le daghe per menarla in prigione in mezzo ai fischi che sembrava una frotta di maschere la fanciulletta scoraggiata buttò le braccia al collo di nanni no no piagnucolava lui lasciami stare trovarono una tettoia addossata a un casolare e vi passarono la notte tenendosi abbracciati per scaldarsi che male cè son vostro nipote sangue vostro no no non voglio la gente parlerebbe vedendoti sempre qui poi no non voglio io ci vengo soltanto per vedervi non vi domando più nulla ecco mi avete affatturato è colpa mia per bere un sorso dovettero sgolarsi a chiamare un ragazzaccio che compare antonio sera tirato in casa onde fare andare losteria e arrivò dallorticello abbandonato tutto sonnacchioso fregandosi gli occhi insaccato in un giubbone vecchio dello zio antonio che gli arrivava alle calcagna le guardie e la folla a inseguirla strillando anche loro piglia piglia finchè un giovane di caffè la fece stramazzare con un colpo di sedia sul capo e tutti quanti laccerchiarono stralunata e grondante di sangue col seno che gli faceva scoppiare il gilè dallansimare balbettando lasciatemi lasciatemi qua zio mommu cè compare cosimo che gli è successo un accidente lo zio mommu stava a guardare al barlume che faceva la lanterna di compare carmine tutto intirizzito e battendo le palpebre con quel naso a becco di jettatore stava a guardare tutta un tratto saccorsero che il sole era tramontato e la nebbia sorgeva tuttintorno dal fiume e dalla pianura senti disse grazia lo zio cosimo che chiama venivano a dirgli lo zio cheli compare lanzara tutti quelli che arrivavano da licodia e compare cosimo stavolta voleva correre davvero a piedi come poteva prestatemi due lire per la spesa del viaggio padron mariano infine si presero per mano e tornarono verso labitato nelle case luccicava ancora qualche finestra ma i cani si mettevano a latrare appena i due ragazzi si fermavano presso a un uscio e il padrone minaccioso gridava chi è là la vedova dellucciso era venuta come maria maddalena per chiedere giustizia a dio e agli uomini in lutto scarmigliata coi suoi orfani attaccati alla gonnella mentre lusciere andava mostrando ai signori giurati larme con cui era stato commesso lomicidio tutta un tratto scappò una gallinella schiamazzando o zio mommu si mise a chiamare nanni ad alta voce dopo si spandeva un gran silenzio nella notte so io disse infine misciu non risponde per non spaventar le anatre poi ci ha fatta labitudine a quella vita e non parla mai di tanto in tanto passava una frotta di mietitori che tornavano al mare bianchi di polvere e si calavano nel greto uomini e donne colle gambe nude raccomandandosi ai loro santi nel dialetto forestiero almeno si può sapere che intenzioni avete quanto a questo sta tranquilla sai come dice il proverbio lanima a chi va e la roba a chi tocca dio vi terrà conto del bene che mi avete fatto e che mi fate rispose raffaela intenerita allora compare cosimo sbigottì e si abbandonò sul ciglione stralunato sta zitto malannaggia che gli fai la jettatura a tuo padre esclamò lo zio carmine seccato dal piagnucolare che faceva nanni seduto sulle calcagna e lo zio carmine anche lui disse che diavolo rimpiangete quel baio birbante che vi azzoppò a quel modo intanto bisognava pensare a buscarsi da vivere lui e il suo ragazzo e adesso chera conciato a quel modo per le feste voleva essere un mestiere facile di quelli poco pane e poca fatica se hai un guaio dillo a tutti poco dopo portarono a casa il merciaiuolo colle ossa rotte chè lo zio cheli per combinazione tornando prima del solito aveva trovato don tinu che gli faceva il pulcinella in casa in quel momento si udì un urlo straziante e si vide correre verso la bottega del farmacista dove stavano medicando il ferito una donna colle mani nei capelli era laltra la moglie vera che piangeva e si disperava gridando giustizia giustizia signori miei me lha ucciso quellinfame vedete ma nanni finiva sempre il giuoco col buttar le mani sulla roba e darsela a gambe la ragazzetta allora rimaneva a bocca aperta grattandosi il capo e alla sera si buscava pure gli scapaccioni di filomena che la vedeva tornare spesso colle mani vuote e tu perchè non scappi e te ne vai a casa tua egli raccontava che aveva la sua casa anche lui laggiù al paese e i parenti e ogni cosa di là di quelle montagne turchine ci voleva una giornata buona di cammino e un giorno o laltro ci sarebbe andato pianta i tuoi padroni e losteria e te ne scappi a casa tua che vi pare azione duomo cotesta compare antonio rispose don tinu più giallo del solito io non ho altro addosso che questo po di temperino avete ragione disse lo zio antonio vi risponderò colla stessa lingua che avete in bocca voi che non mi riconoscete più compare nanni sono grazia vi rammentate ma egli la mandò subito via per paura di filomena che ascoltava dal letto come aveva fatto laltra volta per paura del padrone che stava per venire poi veniva il santo colla banda e lo portavano in processione dopo tutta la giornata le donne stavano sugli usci cariche dori sbadigliando la sera accendevano la luminaria e facevano il passeggio don tinu ripeteva se restavi alla chiatta con tuo padre le vedevi tutte queste cose di con delle allucinazioni di vagabondaggio negli occhi stanchi di vedere eternamente losteria dello zio antonio che fumava tutta sola nella tristezza del tramonto ma chi gli mise davvero la pulce nellorecchio fu il zanno una volta che lo chiamarono per lo zio carmine al biviere e tu che non vuoi mangiare un boccone chiese il lettighiere voltandosi al suo ragazzo che non si moveva di lì smorto colle mani in tasca e il viso sudicio dal piangere che aveva fatto così passava il tempo intanto comare menica fece una malattia mortale di quelle che don battista il medico se ne lavava le mani come pilato vostra moglie è malata malatissima una notte che pioveva e le pareva di morire lì sola e abbandonata e non sapeva come fare con quella creaturina abbandonata al par di lei poi quando non ludì più vagire e la vide tutta bianca si tanto che agli strilli accorrevano loste e i viandanti e il zanno gli diceva non gli dar retta figliuol mio perchè il tuo padrone devessere ubriaco il zanno invece se voleva ubriacarsi si chiudeva nella sua stanzetta faccia a faccia colla bottiglia non gridava non picchiava nessuno sempre con quel risolino di prete sulla faccia magra appena arrivava in un paese lo mandavano a chiamare di nascosto e gli facevano trovare il desco apparecchiato dietro luscio mentre i loro uomini erano alla processione colla testa nel sacco finchè une volta per la festa del cristo a spaccaforno lo portarono a casa su di una scala come un ecceomo davvero io glielo avevo detto a colui signor presidente questo testo è stato riletto e controllato la perchè non lo cacciate via a pedate quel fannullone eh eh bisogna averci un uomo in casa ora che sono inchiodato al letto vedrete vedrete un giorno o laltro vi fa fare la morte del topo per non lasciarvi il tempo di rifare il testamento vi dà il tossico comè vero dio compare cosimo sudando freddo col naso in aria le contava ad una ad una e tornava a lamentarsi che non giunge mai compare mommu che mi lasciate qui stanotte come un cane nel medesimo tempo faceva lasino alla comare sirritava alla resistenza di lei abituato a fare il gallo della checca sempre vestito come un figurino coi capelli arricciati e lucenti raffaela poveretta si sarebbe meritata una statua in quella circostanza tutto il giorno in faccende col nipote a far cuocere decotti e preparar le medicine pel malato si accostava quatta quatta e gli si metteva alle calcagna come un cane quandessa arrivava piagnucolando ancora per le busse che sera buscate allosteria nanni per consolarla le diceva siete bella come il sole siete grassa come una quaglia il signore non fa le cose bene a dare il biscotto a chi non ha più denti la zia raffaela si faceva rossa dalla bile lo sgridava come un ragazzaccio che era e perchè gli si levasse dinanzi gli metteva in mano qualche cosuccia una volta gli lasciò andare anche un ceffone alle volte raffaela compariva tutta arruffata sputando fiele col sangue che le colava giù dal naso mostrando gli sgraffi e le lividure guardate cosa mha fatto quellassassino ehi ehi carmine cosa le hai fatto a tua zia birbante e tutto il giorno gli ronzò intorno affamato sul marciapiede quando vide che don tinu raccoglieva la sua mercanzia e stava per andarsene si fece animo e gli disse se mi volete con voi vossignoria io vi porterò la roba va bene rispose don tinu e compare nanni si fregava le mani e rispondeva brava così mi piaci carmine alla fine aveva odorato da che parte soffiasse il vento e sera attaccato alla gonnella della zia per strapparle di mano qualche misura di fave o qualche fascio di sarmenti nellinverno rigido che spaccava le pietre non importa disse carmine il nipote se mi volete ci resto io a curarvi che sono sangue vostro bravo rispose nanni e ti guarderai i tuoi interessi pure e si fece il nido come un gufo di correre il mondo ne aveva abbastanza ora e badava a mangiare e bere colla moglie e gli avventori che tenevano allegra la casa e lasciavano dei soldi nel cassetto ogni tanto gli portavano la notizia infine risolvettero di chiamargli la gagliana quella vecchietta che faceva miracoli a venti miglia in giro vedrete che la gagliana vi guarirà in un batter docchio andavano dicendo a lui pure è meglio di un dottore quel diavolo di donna cosa ne dite compare carmine ma una volta la vigilia di natale giorno segnalato tornato a licodia colla lettiga vuota compare cosimo trovò al biviere la notizia che sua moglie stava per partorire la signora però collistinto della gelosia materna indovinò le lacrime che doveva soffocare la ragazza in quel momento e si diede a sorvegliarla un giorno dopo averla mandata fuori con un pretesto salì nella cameretta di lei si chiuse dentro e quando la lena fu di ritorno colla spesa non dubitate che sarete pagata rispose il poveraccio più morto che vivo venderò il mulo se così vorrà dio e vi pagherò sorella mia nanni si affollava insieme agli altri ragazzi per vedere ma suo padre gli diceva sempre no figliuolo mio questa roba è per chi ha denari da spendere gli altri invece comperavano bottoni tabacchiere di legno pettini di osso se hai la lingua lunga andrai a darla ai cani come quel re che aveva le orecchie lunghe e non poteva tenere una cosa sullo stomaco io non faccio chiacchiere nè chiassi come don tinu bada marcia torna e sparisci e bravo chi ti trova gli avventori benedicite vossignoria che non mi riconoscete più zio antonio gli disse il merciaiuolo fermandosi a salutarlo lo zio antonio accennava di sì col capo come pulcinella allora don tinu trasse fuori un bel sigaro e glielo mise nelle mani che tremavano continuamente posate sulle ginocchia sapete zio giovanni vostro fratello gli è successo un accidente oppure gnà benedetta vostra sorella ha avuto un altro maschio tale e quale come suo padre che aveva messo radici a primosole dopo che era rimasto zoppo e venivano a dirgli sin lì quel che succedeva al mondo di qua e di là però raffaela in casa della mamma fu accolta come un cane che viene a mangiare nella scodella altrui non hai la tua casa adesso non sei già maritata che vuoi qui ma non fu così signor presidente mi volevano ancora per sua bontà già gli uomini sono come i gatti e anche rosario testa ella chinò il capo assentendo due o tre volte con quel sorriso sissignore anche lui portateci al paese vossignoria per carità il mulattiere ciondoloni sul basto borbottò qualche parola mezzo addormentato e tirò di lungo e i due fanciulli dietro arrivarono a uno stallatico e si accoccolarono dietro il muro ad aspettare il giorno nessuno egli intanto si divertiva a tirar sassi nellacqua o cercava di far scivolare grazia giù dalla sponda facendole il solletico poi si mettevano a correre ed egli la inseguiva a zollate andavano pure a scovare i grilli dalle tane con uno sterpolino questo fu don tinu che me lammazzò strillava la moglie lha mandato a chiamare con nanni dello zoppo e filomena badava a ripetere birbante ladro scomunicato compare cosimo che aveva una gran paura della giustizia se la prese anche lui col suo ragazzo il quale si ficcava in quegli imbrogli dopo rimase tutta sottosopra tenendosi la testa fra le mani quasi fuori di sè cosa ho fatto dio mio cosa mavete fatto fare il crippa contento come una pasqua cercava di chetarla ormai suo marito non ne avrebbe saputo mai nulla parola di galantuomo se avesse avuto giudizio anche lei lì ebbe a fare la prima volta con quella gente padrona e avventori ridevano delle paure sciocche di lei quando le guardie entravano allimprovviso di notte e frugavano sotto i letti e filomena frugava dappertutto colle mani sudice senza che nessuno le dicesse nulla perchè era la figliuola delloste anzi un giorno don tinu le regalò un bel fazzoletto giallo e rosso che passò di mano in mano sfacciata dicevano le comari fa locchio a questo e a quello per amor dei regali comera un bel giorno di natale col sole che veniva fin dentro la stalla e le galline pure a beccare qualche briciola di pane la gente che era stata a sentir messa a primosole si fermava a bere un sorso a metà strada e le donne venivano a cercarlo a casa sua di soppiatto verso sera imbacuccate sino al naso e chiudeva a catenaccio tutto il giorno sempre allegro a strappar denti senza dolore vendere empiastri e intascar soldi nanni quando lo incontrava per le piazze nelle bettole andando di qua e di là per fiere e per paesi gli ripeteva ma quando me la lasciavano sulla panchina del molo come una scarpa vecchia chi andava a dirle una buona parola ero io e a chi ella diceva una buona parola quando aveva il cuore grosso ero io pure bazzicava solo in casa aiutandolo nei negozi ai quali ei solo aveva mano aspettandolo quando non cera avendo sempre qualche cosa da dirgli sottovoce prima che il bulo si mettesse in viaggio era stata grazia che era venuta a chiamarlo signore don tinu vi aspettano dove sapete vossignoria don tinu esitava grattandosi la barba non che avesse paura no ma quella ragazza allampanata gli portava la jettatura cera da scommettere egli si lasciò abbracciare ancora accigliato brontolando fra i denti lena glielo diceva spesso vedi lo so che tu non mi vuoi bene ma non me ne importa perchè te ne voglio tanto io tutto il male che ho fatto lho fatto per te intendi così se ne andò allaltro mondo pian pianino e servito come un principe quando carmine volle cacciar via a pedate raffaela dalla casa che oramai doveva esser di lui solo fece aprire il testamento e si vide allora quantera stato furbo nanni volpe che aveva canzonato lui la moglie e anche cristo in paradiso tornerà tornerà non dubitate rispondeva misciu accoccolato su di un sasso col mento nelle mani è andato a caccia nel biviere alle volte passano mesi e settimane senza che lo veda anima viva ma ora chè natale deve venire per prendere la sua roba massaro nanni aggiunse ora si aspetta che diciate anche voi la vostra la mamma allora venne in aiuto della sua creatura io per me sono contenta e raffaela levò gli occhi dolci di pecora e rispose se siete contenta voi mamma per dar lorrido fiore del delitto senza neppure la febbre della giovinezza della passione o dellonore senza nemmeno la scusa della tentazione o della gelosia il vizio che vive del disonore ed osa ribellarvisi col delitto e stendeva verso quel grigio capo avvilito lindice minaccioso dallunghia rosea e lucente teneva conto della roba che il marito mandava a casa tanti tumoli di grano tanti quintali di sommacco tutto segnato nelle taglie appese in mazzo a piè del crocifisso buona massaia e col timor di dio a messa col marito la domenica e le feste confessarsi due volte al mese colla sicurezza di chi ha visto in maniche di camicia gli sbirri e i doganieri e giurò levando la mano sudicia e nera verso il crocifisso davorio come avrebbe fatto una vergine dinanzi allaltare baciando lo scapolare bisunto che trasse dal seno cascante pelle per pelle cara mia disse poi alla lena da mio compare non me laspettavo questo servizio quante ne ho passate vedi per causa tua ormai non cera più rimedio tutto il paese lo sapeva perciò ella si mise col crippa apertamente dopo non mi vollero più perchè dicevano che mi mangiavo il pane a tradimento sono stata anche a dissodare dovhanno fatto quella gran piantagione di vigne al boschitello e ho lavorato allo stradone e ci sarei tuttora a mangiar pane se non fosse stato pel soprastante così come ve lo dico adesso signor presidente col coltello dei fichidindia quello lì testa era armato lui povero ragazzo ne aveva invitato a fichidindia una galanteria delle sue lì al banco di pocaroba che ce li ha di quelli di paternò sino a natale e poi si picchiava la testa con un sasso pentito delle botte che mi dava quellannata del colèra che tutti scappavano via e si moriva di fame davvero egli voleva anche mettersi a beccamorto per non farmi fare la mala vita col castigo di dio che ci avevamo addosso si lasciava morire di fame piuttosto che mangiare del mio guadagno appena la riconobbero così rabbuffata a quel po di luce del lampione scoppiarono improperi e parolacce è la mora quella donnaccia lamante del crippa come se gli avesse parlato il cuore al disgraziato giusto in quei giorni era stato dal maresciallo a denunziargli la sua amante che voleva giocargli qualche brutto tiro dei paesi che aveva visti e come nanni ascoltava a bocca aperta gli piacque quel ragazzetto e gli disse accarezzandogli i capelli rossi vuoi venire con me mi porterai la balla e ti farai uomo grazia più morta che viva balbettava signor giudice fatemi tagliare la testa chè sono una scellerata prima feci il peccato e poi non seppi far la penitenza era una giornata calda di luglio e i signori giurati si facevano vento col giornale accasciati dallafa e dal brontolio sonnolento delle formule criminali nellaula cera poca gente amici e parenti dellucciso venuti per curiosità per andare al paese vossignoria da che parte si va lo zio mommu accennò di sì col capo e seguitò per la sua via col naso a terra si misero dietro a lui che andava a vendere la sua roba al paese e arrivarono sulla piazza che era giorno chiaro il crippa campò per sua fortuna mise giudizio ed ebbe figliuoli e sonni tranquilli in quel buon letto morbido e caldo mentre la mora scontava la pena sul le nozze si fecero senza tanto chiasso perchè compare nanni volpe non aveva fumi pel capo e sapeva che a fare un tarì ci vogliono venti grani prima compare cosimo aveva fatto il lettighiere e nanni aveva accompagnato il babbo nei suoi viaggi per strade e sentieri sempre collallegro scampanellío delle mule negli orecchi tutto ciò gli rimase fitto in mente a nanni chera andato a vedere anche lui i curiosi che dalluscio allungavano il collo verso il moribondo la gagliana che cercava nelle tasche il rimedio fatto apposta brontolando e il malato che guardava tutti ad uno ad uno cogli occhi spaventati ecco quel che gli toccò passare al crippa parrucchiere detto anche il bellarmando dio ce ne scampi e liberi fu un giovedì grasso nel bel mezzo della mascherata che la mora gli venne incontro sulla piazza vestita da uomo la ragazzetta ascoltava a bocca aperta colle gambe penzoloni sul greto asciutto guardando attonita là dove nanni le faceva vedere tante belle cose oltre i monti turchini infine si grattava il capo e rispondeva non so io non ci ho nessuno ma cerano testimoni che avevano visto quella ragazza con nanni tempo fa quando egli era passato unaltra volta da spaccaforno con don tinu il merciaio nella settimana santa anzi egli aveva chiuso luscio gente vestita da festa e il zanno che faceva veder lecceomo e si sbracciava a vendere empiastri e medaglie benedette a strappare denti e a dire la buona ventura ritto su di un trespolo in un mare di sudore i curiosi facevano ressa intorno a bocca aperta sotto il sole cocente e oggi quando tho incontrato a braccetto con lei mi ha riso in faccia là in mezzo alla gente e tu che lhai lasciata fare vuol dire che non ci hai nè cuore nè nulla lì be lasciamo andare buona sera dì mando è proprio così lasciatelo gridare che gli fa bene compare cosimo faceva proprio come una bestia quando le si dà il fuoco talchè lo zio carmine sera alzato per vedere anche lui coi suoi occhioni assonnati uomo egli ha tuttaltra balla da portare sospirò compare cosimo e pensava nel tempo stesso che se gli succedeva una disgrazia come quella di compare carmine il suo ragazzo restava in mezzo a una strada un giorno le capitò dinanzi tutto rabbuffato aveva bisogno di denari ma si fece pregare un bel pezzo prima di confidarglielo lena glieli diede il giorno dopo lo meno gli avrebbero tagliata la gamba a questo poveretto io non ho mai tagliato neppure un pelo in vita mia grazie a dio tutta grazia che mi dà il signore ora state tranquillo compare cosimo che non avete più bisogno di nulla e il giorno in cui venne a sapere che egli prendeva moglie lultima volta che ebbe ancora il coraggio di comparirle dinanzi col sorrisetto ironico e la giacchetta nuova gli disse lo so che la sposi pei quattrini ma ora tu devi fare quel che io ho fatto per te e con ogni conoscente che passava mandava sempre a dire a sua moglie che sarebbe andato a vederla un giorno o laltro e la bambina pure verrò a pasqua verrò a natale mandava sempre a dire la stessa cosa tanto che comare menica ormai non ci credeva più fu un giorno che il marito tardava a venire e il crippa la colse nella stanza di sopra col pretesto di cercare un pacchettino che il compare gli aveva scritto di mandargli la lena china sul cassetto del mobile cercava insieme a lui col seno gonfio quando il bellarmando tutta un tratto lafferrò per fianchi e le accoccò un bacio alla nuca egli seguì cotesta fatale concatenazione che cè fra tutti i sentimenti e le azioni umane con una analisi così acuta che più di un onesto padre di famiglia sentì turbata la sua digestione dallo smarrimento della colpa battesimo comare menica poveretta nella prima furia voleva balzare dal letto in camicia comera e correre al biviere se non era il medico che si mise a sgridarla come le bestie voialtri villani non sapete cosa vuol dire una febbre rincalzandogli nella schiena la coperta lei non sapeva in coscienza come si fosse ficcato là quel ragazzaccio gli aveva detto è vero in prima sera di aiutarla a cavar fuori il bucato ma credeva che a quellora se ne fosse già andato da un pezzo quando gli altri giovani della sua età correvano dietro le gonnelle oppure allosteria egli portava paglia al nido come diceva lui oggi un pezzetto di chiusa domani quattro tegole al sole tutto pane che si levava di bocca sangue del suo sangue che si mutava in terra e sassi e rimase immobile nellombra aspettando il suo destino era venuta la sera la folla sera diradata e nella sala accendevano il gas infine squillò di nuovo un campanello e comparvero di nuovo le stesse toghe nere le stesse facce pallide e stanche che guardavano limputato in fondo alla bottega con quei bei capelli lunghi che facevano londa ed essa vi metteva apposta unora a distrigarli innanzi a lui senza levar gli occhi dallo specchietto o cosè donna concettina non vogliono lasciarsi fare oggi quei bei capelli cominciò infine il resca lontano si udiva venire una canzonaccia dubbriaco con unombra che andava a zig-zag lungo la fila dei lampioni quello lì canta senza permesso osservò uno della comitiva per ischerzo allospedale volevano sapere dal biondo un mondo di cose chi era stato come e quando il mendola appunto per evitare tutte quelle noie si faceva curare di nascosto dagli amici in un bugigattolo ma anche il biondo aveva dello stomaco e se ne stava apposta col naso contro il muro per non essere seccato il molto che valete voi brutto nano pezzente che siete e mi fate stomaco lasciatela dire don giuseppe rispose calmo il mendola fermando pel braccio il resca che non si moveva neppure volevo mostrare soltanto come vi chiamate giuseppe resca per servirvi rispose laltro ma mi dicono anche il biondo volevo mostrare a donna concettina che è ora la vostra innamorata e sta dietro luscio ad ascoltare te lo farò dire dai vicini se non mi credi vado a chiamarli no lascia stare i vicini dimmi cosa cè stato fra voialtri e se dicesti di sì a lui quandera vivo il grosso tuo marito perchè mhai detto sempre di no a me ora che sei vedova è stato un accidente lavorando da sellaio avevo il punteruolo in mano così va bene fatemi mettere in prigione ma non posso dir altro sentite amico riprese quindi il resca qui non mi piace far del chiasso perchè ci sta la mia innamorata ma se volete venire sotto il voltone laggiù vi servo subito sì per la madonna immacolata guarda che hai gli occhi falsi concettina con don giovanni mendola cosa ci hai avuto ci ho avuto niente ci ho avuto veniva a comprar noci e mele viene tanta gente la bottega è un porto di mare in coscienza mia peppino non mi guardare a quel modo pel signore delle quarantore chè alla parrocchia va bene disse il resca alzandosi dallo sgabello va bene vi saluto mendola laspettava nel cortile del sole discorrendo sottovoce col pizzolato un omaccione senza un pelo di barba e che parlava come un ventriloquo si tutti e due rispose alla domanda chera negli occhi del pizzolato badate ai fatti vostri voialtri minacciò costui rivolto ai ragazzacci che levavano il capo curiosi primo uscì mendola piegato in due colla faccia più incartapecorita ancora e dopo venne il biondo smorto in viso sorretto per le ascelle da due amici ah capisco anchio ai miei tempi mi sarei fatto ammazzare per colei sella mi avesse detto che adesso cè il sole fuori ma le chiacchiere non servono sono ai vostri comandi don giuseppe quando volete voi domani va bene domani ditemi a che ora e dove vi farebbe comodo gli avete fatto quello che occorreva domandò loro il pizzolato sissignore a tutti e due pericolo non ce nè voialtri tornate dentro a lavorare ordinò il pizzolato colla voce di cappone ai giovani del magazzino e se mai non avete visto niente vuol dire che la vecchia non è ancora addormentata buona notte signori miei allora dal voltone sotto il convento del carmine si staccò unombra piano piano e si accostò per attaccar discorso con una gentilezza bravi signori miei bella la voce e belli gli strumenti il resca squadrò lo sconosciuto un ometto sparuto e colla barba di otto giorni il quale portava un cappelluccio a cencio sullorecchio si passò il nastro della chitarra sulla spalla e rispose secco secco grazie tante io sto bene rispose lui e son venuto apposta ora che non cè nessuno per parlarti da solo a sola o gesù mio tornate unaltra volta con quei discorsi vecchi che cosa vi hanno detto contro di me parlate chiaro e se parlo chiaro tu chiaro mi rispondi sangue di la questura lì accanto cera limpalcatura di una casa in costruzione e in un batter docchio i coltelli sparirono dietro lassito la pattuglia accostandosi col passo cadenzato addocchiò il crocchio conoscete il pizzolato quello che fa negozio di cenci al vico stretto chi non lo conosce il magazzino grande dentro il cortile del sole bravo il magazzino grande dentro il cortile del sole trovatevi lì a mezzogiorno che ci sarò anchio don giovanni il fron fron dellaccompagnamento scoppiò una lunga smanacciata sul canto del piano dellorbo gli amici si passarono le chitarre ad armacollo e si raccolsero intorno al resca chiacchierando sottovoce dietro luscio di donna concettina la fruttivendola come lo sportellino delluscio non sapriva il resca disse a te bugiardo infame sì a me e il tuo innamorato qui presente adesso lo vedi crede più alle mie parole anzichè ai tuoi giuramenti finiamola interruppe il resca sangue di finiamola volevo mostrarle don giuseppe che gli uomini non si misurano a palmo e che se sono piccolo di statura ho il cuore grande quanto questa piazza qui ma vedo che siete un galantuomo e non voglio che a casa vostra o a casa mia abbiano a piangere per quella donnaccia lì che guardate non val niente più di questo qui laltro però senza darsi vinto una canzonetta breve qui a due passi il resca si calcò il berretto sugli occhi e chiese sottovoce una voce singolare cosè per soperchieria siete in cinque bella giudice e carabinieri rimasero a denti asciutti quando donna concettina mandò la vecchia per vedere come stava il biondo tornò a dire le stesse cose senza nemmeno voltare il capo bene bene sto benone è stato un accidente roba da nulla salutatemi vostra figlia questi se ne andò per la sua strada dondolandosi e il biondo ripassò dinanzi alla bottega della vedova buio da per tutto e luscio chiuso che gli teneva il broncio ritornò il giorno dopo prima di mezzogiorno e trovò donna concettina la quale stava pettinandosi mavete a fare un piacere signori miei rispose laltro dovete venire a cantare unaltra canzone alla mia innamorata che sta qui vicino gli amici al vedere la piega che pigliava il discorso tornarono ad accostarsi seri seri e abbrancatosi il cappelluccio lo buttò a terra con disprezzo e vi sputò sopra allora si spalancò di botto il finestrino della fruttivendola e ne schizzò fuori un getto dimproperi il pizzolato saffacciò di nuovo alluscio e disse che era pronto sentite questaltra cosa don giuseppe se volete chiuderle la bocca una volta per tutte e levarvela di torno ditele che sapete di una certa voglia che ci ha sotto lascella e ho finito zitto interruppe il pizzolato non bisogna scaldarsi il sangue adesso i giovani del magazzino occupati a spartire i cenci sgattaiolarono uno dopo laltro dinanzi a un randello che aveva ghermito il padrone il resca che non aveva proprio voglia di attaccar briga lì a quellora guardò lo sconosciuto nel bianco degli occhi sotto il lampione e disse masticando adagio le parole scusate amico è tardi e dobbiamo andarcene pei fatti nostri questo è il grande amore che mi portate che andate a bazzicare con tutti quelli che mi vogliono male rispose essa senza voltarsi neppure quel tale lho incontrato iersera per caso e non fui io che lo feci parlare ma so quel che debbo fare e non ho bisogno che nessuno minsegni il biondo pallido come un cencio in mezzo alla folla dei vicini che lo scrollavano tenendolo pel petto balbettava ora vado in galera contento tanto più che non val la pena di ammazzarsi per colei lo so son venuto soltanto per fare il mio dovere donne conchiuse il mendola pazzo chi ci si mette intanto che mendola il biondo e due altri amici entravano nel magazzino il pizzolato affacciò il capo fra i battenti e disse lì ci avete tutto e chiuse luscio si strinsero la mano e il pizzolato li lasciò a discorrere insieme per correre a dare unocchiata nel magazzino e disporre loccorrente vanni mendola sera fatto radere e aveva messo il vestito nuovo della domenica di giorno così camuffato sembrava più piccolo e sparuto ancora successero alcuni minuti di silenzio poi uno scalpiccío dentro il magazzino dei salti sul battuto delle esclamazioni brevi e secche infine uno degli amici fece capolino tu gli hai fatto vedere il segno che ci hai sotto lascella a quellaltro perchè lamavi io voglio lasciartene uno sulla faccia perchè tutti lo vedano che ti ho voluto bene anchio aveva nel taschino del panciotto una moneta sottile come una lama e arrotata da una parte dunque lasciateci andare in pace allora vi dico che non avete educazione il resca fece un passo indietro e afferrò vivamente la chitarra pel manico ma si frenò e tornò a ripetere vi dico di lasciarmi andare pei fatti miei lasciate parlare donna concettina che è in collera e non si rammenta più che allora non mi diceva tutte queste parolacce quando mi faceva venire qui di notte al tempo di suo marito il grosso buonanima qui dove posiamo i piedi adesso ora son venuto per sentire se avevi qualche cosa da dirmi anche tu mentre sei sola nella bottega cosa volete che vi dica quel cristiano io non lo conosco e gli faccio lo scongiuro a lui e a tutte le bugie che ha avuto il coraggio di inventare allora vi dico che non avete educazione ribattè laltro freddo freddo e colle mani in tasca sangue di il gruppo si scompose bruscamente con un luccicare improvviso di coltelli lometto chera saltato indietro mettendosi colle spalle al muro esclamò finiamola intimò il brigadiere o se no vi faccio visitare lometto che voleva la canzone per linnamorata lo stette a guardar zitto mentre si allontanava colla pattuglia poi dietro gli sputò sbirro no ho visto or ora che siete un uomo e mi basta cotesto di me se conosco il mio dovere potete domandarne a chi vi piace vanni mendola ed io don giovanni quandè così voglio cantarvi la canzone dovessimo venire allognina oppure a cifali comè vero dio me ne dispiace alle volte lo sapete una parola tira laltra e non si sa dove si va a finire avrei fatto meglio a tacere giacchè ve la pigliate calda per donna concettina non te ne andare dimmi perchè mi hai detto sempre di no a me che ti volevo tanto bene mentre a quellaltro gli hai detto di sì aiuto aiuto no non gridare ah siete venuto ad insultarmi per questo siete venuto ebbene giacchè credete piuttosto a quel galantuomo e sospettate ancora di me ebbene non voglio più saperne di voi nè per marito nè per nulla lasciatemi andare con una faccia da pulcino e un certo ammiccar dellocchio che sembrava dicesse delle barzellette a ogni parola e quando parlava colle donne doveva far loro come il solletico sentite disse al biondo siamo amici disse lometto che si faceva una serenata alle nostre innamorate qui vicino il permesso ce lavete il permesso eccolo qua rispose il resca in quel momento batteva il tocco però appena ebbe lasciato lospedale un po debole ancora e bianco in viso andò a trovar la fruttivendola o santo cristiano che mi avete fatto morire di spavento gli disse lei ora come state grazie tante disse il mendola ma la canzone adesso non la voglio più mi basta daver visto il vostro buon cuore e come ciascuno se ne andava per la sua strada dopo molte strette di mano e buona sera scusate se mai qualche parola mendola tirò in disparte il resca e gli disse una monetina da due centesimi che teneva fra lindice e il pollice come un confetto e lasciava il segno dove toccava per tutta la vita aiuto allassassino urlò la donna avventandoglisi contro colle unghie accecata dal sangue che gli rigava la guancia avete ragione è tempo di finirla disse il mendola e senza dar retta a donna concettina che lo colmava di villanie soggiunse buona sera e arrivederci don giuseppe tanto piacere della vostra conoscenza e scusate qualche parola se mai aspettate vengo con voi e come lo canticchiava poi a mezzavoce cogli occhi gonfi di lagrime deliziose cucendo nel cortiletto oscuro sul pilastrino del pozzo i garofani che allungavano dal vaso slabbrato gli steli tisici sagitavano lieve lieve al sole e parevano rinascere si fa tardi signor maestro è unora che son qui no non è tardi a casa vostra lo sanno che siete qui piuttosto dite che vi aspettano le compagne lì sulluscio no no o linnamorato eh sarà lora in cui suole passare col sigaro in bocca oh che dite mai vossignoria darmenti cè unora di festa quando lautunno muore sulle aiuole infiorate e i funebri rintocchi che commemorano i defunti dileguano verso il sole che tramonta il maestro si scusò ah ah il carabiniere però promise di trovarsi alla stazione sì sì benone le farai un po di compagnia poi mi affido a te per trovarle la scrittura è un pulcino bagnato questa poverina se non cè chi laiuti gli disse sul mostaccio orsù signor maestro facciamo a parlarci chiaro chè il vicinato comincia a mormorare dei fatti nostri il poveraccio colto alla sprovvista si confuse ma infine prese il suo coraggio a due mani le danze giravano giravano vorticose in un gran polverío sotto la lumiera a petrolio ed essi sembravano cento miglia lontani proprio come nei romanzi mezzo nascosti dietro la tenda alluncinetto lui col cappello sullanca e larco della mente teso per ogni parola che gli usciva di bocca nenie belate al chiaro di luna dolori di anime in lutto prima di nascere che piangevano delusioni future tutta la sua giovinezza squallida sera consunta in quelle fantasie ardenti che le popolavano le notti insonni di cavalieri piumati mummie irrigidite nei guardinfanti rigonfi e toghe corrose che scoprivano tibie nerastre dallo spiraglio aperto nellazzurro entravano egualmente il soffio caldo dello scirocco e i gelati aquiloni che facevano svolazzare come farfalle di bruchi lazzurro profondo del cielo tempestato di stelle nè il tenebrore vivente del mare che batte allo scoglio londa che singolfa gorgogliando nella caverna sotterranea e scorre lenta e livida sulla tavola del prete un prete sepolto da centanni nella chiesuola abbandonata si levasse dal cataletto colla stola indosso insieme a tutti gli altri che dormivano insieme a lui nella medesima sepoltura colle mani pallide in croce e la scuola ribattè lei con un sorriso malinconico se tu pigliassi una buona dote invece con dei poderi benedette donne quando si ficcano un chiodo in testa rispose lui con un sorrisetto malizioso e pareva esitare a decidersi il maestro che pensava al poi le spingeva il piatto sotto il naso ma la poveretta non aveva più fame si sentiva la gola come stretta dai singhiozzi andava riponendo adagio adagio nella borsetta i guanti lavati i fiori di carta e le scarpette di raso senza però potersi risolvere ad andarsene glielo presentava con un atto gentile e gli diceva al vederlo timido e imbarazzato lho tenuto lì per lei signor maestro no la prego mi risparmi come non lo vuole seguitiamo la lezione di grazia queste non son cose ma perchè che cè di male tradire la fiducia dei suoi parenti sotto la veste di istitutore che avete chiese gennaroni eh la birra non ci sarete avvezza essa invece pensava a quella disgraziata che lavevano mandata via coi questurini non temete no che il pane non gli manca a quella lì e il letto neppure conchiuse il baritono edvige aveva una voce stridente che faceva voltare arrabbiati anche i tranquilli lettori di giornali e la poveretta pallida come una morta aveva un bellannaspare colle mani e dimenare i fianchi rizzandosi sulla punta delle scarpette di raso troppo larghe per acchiappare le note marangoni allombra del suo enorme cappellaccio facendole il solletico colla barbona nel parlarle all orecchio le chiedeva colla sua bella voce che sembrava venire di sotto il tavolino quando verrà il mio quarto dora e lupi diceva che voleva farle il ritratto se era tuttoro quello che riluceva essa non voleva vestita a quel modo infine si lasciò condurre a un tavolinetto fuori delluscio allombra del tendone dapprincipio stettero un po in silenzio guardandosi in viso mulinando avventure da don giovanni nella sua vita da anacoreta era come la conseguenza della sua professione lincarnazione degli estri poetici che gli occupavano le ore dozio la sera dinanzi al lume a petrolio coi piedi indolenziti nelle ciabatte di cimosa però un buon diavolaccio anche lui un po timido un po bagnato come diciam noi ma il mestiere lo conosce ve lo dico io quando vi siete mangiate quelle note della cabaletta la sera del vostro debutto vi rammentate do sol do nessuno se nè accorto peccato che non riempiano lo stomaco le note che si mangiano picchiò alluscio di un albergaccio dinfima classe e gli strinse la mano colle lagrime agli occhi aveva la faccia tanto buona colla barba lunga e il misero paletò che il vento gli incollava addosso come fosse di lustrino che bella serata in così buona compagnia eh un freddo secco che fa bene allo stomaco è quello il vostro albergo hum hum quasi quasi voffrivo ospitalità in casa mia e comessa si stringeva alluscio eh non abbiate paura che non voglio mica mangiarvi per forza non volete alle volte in uneffusione improvvisa di tenerezza riconoscente le posava la destra sul capo con quello stesso sorrisetto discreto che pareva dicesse stai tranquilla scioccherella delle facce nuove che si vedevano soltanto nelle grandi occasioni pastrani senza pelo e stivaloni infangati scialli messi a guisa di pled cappelloni di donna e sottane che sgocciolavano sul marciapiedi e scendessero a convito nella caverna sottostante che chiamavasi per ciò la camera del prete dal largo verso agnone i naviganti sadditavano lilluminazione paurosa del festino come una luna rossa sorgente dalla tetra riviera mefistofele salutò lo scarso pubblico che non gli badava e scese adagio adagio la scaletta col mantelletto ad ali di pipistrello che gli sventolava dietro stasera avremo il gran debutto osservò un avventore che centellava da tre quarti dora una chicchera di levante lui solo tanto tempo addietro adesso era impiegato alla pretura urbana quanti palpiti quanta dolcezza quanti sogni ed ora più nulla allorchè lo incontrava per caso carico di moglie e di figliuoli di lui le rimase un bel ritratto in fotografia formato gabinetto in posa di tre quarti colla bocca sorridente la pelliccia sbottonata un mazzetto di ciondoli sul ventre e la sua brava dedica sotto ricordo imperituro e facevano tintinnare le gocciole delle lumiere la debuttante scese dal palco più morta che viva incespicando colle sottane in mano fra gli spintoni dei tavoleggianti che correvano di qua e di là portando i vassoi in aria il dilettante di prima osservò pure che piedi e questi sognano lunghe file di fantasmi bianchi carichi di regali lucenti e le ragazze provano sorridendo dinanzi allo specchio gli orecchini o lo spillone che il fidanzato ha mandato in dono per i morti là nel lettuccio magro e cencioso della cameraccia nuda che prendeva lume da un cortiletto puzzolente ella gli narrò il povero romanzo della sua vita per quel bisogno dabbandono con cui gli si era data mentre egli sbadigliava cogli occhi gonfi e lalba insudiciava le pareti untuose una sera capitò anche il maestro il quale aveva fatto san michele lui pure ora che al caffè nazionale cera un giocatore di bussolotti gennaroni si fregava le mani sbraitando vedrete che chiuderanno fra due mesi ve lo dico io negli intermezzi quando poteva egli andava a salutarla da lontano prima di parlare gli si vedeva in viso la stessa notizia scoraggiante nulla ancora poi al vederla così triste e rassegnata colla chicchera di caffè vuota sul tavolino voleva pagar lui ma essa non permetteva arrossendo fino ai capelli sorella ella scoppiò a piangere dio mio vi ho forse offesa non intendevo offendervi vi giuro se mi volete un po di bene anche voi io ve ne voglio tanto basta basta perdonatemi sia per non detto ma promettetemi almeno che se mai il giorno in cui gli altri pigionali erano un professore un impiegato al dazio e due studenti sua sorella lavorava in un magazzino di guanti il babbo era guardia municipale una volta i loro occhi sincontrarono e si fecero rossi tutti e due ma spesso egli giungeva accompagnato da un donnone coi baffi come un uomo darme londa che singolfava gorgogliando nella caverna scorreva lenta e livida nellombra e non tornava mai indietro come non tornò più quel poveretto che sera strascinato via il maestro giocherellava col fagottino che assunta teneva sulle ginocchia o piuttosto se avessi fatto il calzolaio no dico così son delle giornate nere passeranno qua e là dietro i ventagli e nei crocchi delle ragazze balenavano infatti dei sorrisi mal dissimulati ma carolina fiera lo presentò al fratello il signor angelo monaco distinto poeta lautore di amore e morte è che dovrei parlarne prima a unaltra persona non potrei risolvermi da sola così su due piedi il maestro le afferrò le mani quasi per forza bisogna accettare dica di sì è pel suo meglio guarda mamma ritagliando il bordo della carta tutto in giro se ne può cavare un bel portamazzi se oggi mi vengono dei fiori la scuola era un grande stanzone imbiancato a calce un giorno che la sua voce gli era piaciuta tanto tanto che a lei stessa le sembrava fosse unaltra che cantasse egli si alzò allimprovviso dal pianoforte e la strinse fra le braccia tutta tremante anche lei senza sapere quel che si facessero nello squallore della loro miseria decente le lettere avevano messo un conforto una lusinga come un lusso delicato che li compensava della commiserazione mal dissimulata dei vicini poi stanca aveva riversato sul fratello le sue illusioni giovanili rifacendo per lui i castelli in aria in cui serano passati i sogni ardenti della sua vita soltanto ogni volta che lei tossiva il fratello rizzava il capo a fissarla in aria inquieta e tornava a chinare gli occhi sul piatto alfine egli se ne andava colla mazzettina sotto lascella il cappelluccio sullorecchio e neppure i morsi acuti della mia gelosia il delirio sanguinoso che mise in mano larma omicida in quellandito buio nè le lagrime che si piangevano attorno al mio letto e cercavo di stamparmi negli occhi dilatati dallagonia più nulla più nulla nè la tua treccia bionda che ti cade dal cranio nudo nè i tuoi occhi bramosi pei quali sfidavo il disonore e la morte onde portarti il bacio delle labbra che non ho più ti rammenti i baci insaziati dietro quelluscio e la mamma era morta giusto mentre era allospedale il babbo sera rimaritato la sorella era andata via di casa per non stare colla matrigna un bel porco quel tuo allievo del conservatorio te lo dico io conchiuse gennaroni stirandosi le braccia dopo che il maestro ebbe voltate le spalle incominciarono le osservazioni sul conto di lui quello lì se ne rideva era ben appoggiato appoggiato a un vero pilastro baracconi disse una parolaccia finchè giungevano le vacanze nove mesi dellanno si stava piuttosto bene poi quando gli studenti se ne partivano il professore andava a fare i bagni e limpiegato desinava in unosteria fuori porta per risparmiare i soldi dellomnibus stato riletto e controllato artisti da strapazzo su tutte le cantonate immensi cartelloni a tre colori annunziavano allora correva a buttarsi ai piedi del confessore nel nuovo fervore religioso in cui si era rifugiata quando aveva provato il più gran dolore della sua giovinezza lo sconforto e labbandono dogni lusinga terrena aveva visto il chiarore chera lì dentro azzurro e ondeggiante al pari di quei fuochi che saccendono da sè nei cimiteri il pietrone liscio e piatto come una gigantesca tavola da pranzo e i sedili di sasso tuttintorno rosi dallacqua e bianchi quali ossa al sole finchè le era caduto unaltra volta sotto gli occhi fra le cartacce inutili da buttare via nel cortiletto la stessa corona dorata in cima al foglio profumato almeno le ha scritto balbettò infine ella rispose di no chinando il capo rassegnato gennaroni ricomparve al caffè verso il principio dellinverno masticando delle pastiglie che pace ora con se stessa quando si guardava nello specchio che dolcezza in certi toni della sua voce che soavità nel raggio della luna che baciava in alto il muro dirimpetto e in fondo al cuore poi come un punto luminoso come una fibra delicata che trasaliva al menomo tocco come una gran gioia che aveva bisogno di nascondersi e le balzava alla gola ogni momento come una fede come una tenerezza nuova per ogni cosa e ogni persona nota in quanto alla scrittura non se ne fece nulla limpresario anzitutto voleva belle ragazze e non dei cerotti come quella lì le pare caro maestro un vecchiotto seduto in prima fila col mento sul pomo dellombrello si crogiolava dal piacere ammiccando ai vicini ridendo nella bazza applaudendo anche col cranio calvo sino alle orecchie parlo per me che ho già una figliuola da marito giusto avevo portato qui una cosuccia per donna lucietta oggi è la sua festa mi pare cosè limmagine di santa lucia no una poesia lucia lucia vien qui guarda cosa tha portato il signor maestro infine egli le prese in silenzio una di quelle mani in un modo eloquente per tutta risposta ella aprì le braccia che si teneva sulle ginocchia con un gesto desolato e scotendo il capo no no non posso la voce ce lavevo fui ammalata tanto tempo e dallora in poi in principio dellinverno ci ho sempre come una spina qui ah ah peccato alle volte vedete succedono di queste cose che si farebbe scendere dio in fondo del cuore ce ne aveva anche lui sotto la pelliccia e sapendo che era a spasso cercava di consolarla come poteva bisogna farsi animo mia cara amica centanni di malinconia non ci procurerebbero una sola giornata buona insieem ella ricusava andava molto lontano non voleva abusare ma che ma che bagattelle daltronde son ben coperto con questa pelliccia qui potrei andare sino al polo senta senta alle otto in punto di sera accesi i lumi del pianoforte il maestro un giovanotto allampanato sotto una gran barba e uno zazzerone che se lo mangiavano dopo un grande inchino alla sala quasi vuota andò a salutare la padrona del caffè colla scappellata alta tutto gentilezze mentre essa cambiava i gettoni e teneva docchio i garzoni che uscivano dalla cucina in quella entrò il donnone del maestro più accesa in viso che mai aveva udito il baccano dalla strada mentre veniva a prendere bebè la lettura dei propri versi che si sentiva rifiorire in petto gelosi a quellavvenimento la sorella digià commossa dalla solennità dei preparativi la porta chiusa le seggiole dei ragazzi schierate in fila come per una folla di ascoltatori invisibili carolina aspettava felice tutta piena di una vita nuova in mezzo alle solite modeste occupazioni sorpresa da batticuori improvvisi da dolcezze inesplicabili per un nulla per taluni avvenimenti consueti che prima non le avevano detto cosa alcuna beandosi di uno sguardo di un sorriso di una parola di una stretta di mano di lui infine come entrò un forestiero stracco a bere un moka da venti centesimi col naso sul giornale del giorno innanzi la ragazza si rassegnò ad intascare i pochi soldi che la padrona le contava ad uno ad uno sul marmo con un fare delemosina libertà ella insisteva a dire che queste cose si fanno finchè uno è giovane che se no si finisce in mano della serva o di qualche intrigante poi siccome il fratello non voleva arrendersi la zitellona si lasciò scappare in un impeto di gelosia alludendo alle vicine questi passava rattrappito nel suo paletò dando il braccio alla sua compagna di cui la veste grigia luccicava come unarmatura sotto il lampione è la fiamma del maestro aggiunse il baritono una pira come vede il baritono che lincontrò per la strada tutta sottosopra le propose di accompagnarla permettereste voi mia bella damigella doffrirvi il braccio mio per far la strada insieem con certi occhi terribili e certe boccacce sardoniche che volevano incutere terrore al dio delloro mescolavasi lacciottolío dei piattini lo sbattere dellusciale e la voce dei tavoleggianti i quali gridavano panna e cioccolata oppure tazza vienna chiamò uno che andava vendendo dellacqua fresca in un barilotto attorniato di bicchieri e offrì da bere anche a lei luomo andò a mettersi in fondo al viale col barilotto posato a terra come una macchietta nera nel verde sembrava di essere a cento miglia dalla città nellombra e nel silenzio vedi che già ti si ficcano in casa e cominciano a fare dei disegni su di te e la poveretta morì col crepacuore di lasciare il fratello esposto alle insidie di quelle intriganti nel raccogliere le ossa del sepolcreto per portarle al cimitero fu una lunga processione di curiosi perchè frugando fra quegli avanzi avevano trovato una carta che parlava di denari e molti pretendevano di essere gli eredi assunta allungando il collo dentro lusciale lo vide seduto in mezzo a un crocchio di sfaccendati dinanzi ad un vassoio di bicchieri vuoti e una bottiglia dacqua di seltz con un vestito nuovo del bocconi e la barba tagliata a punta come un damerino il tempo che avanzava poi sera rimessa al suo mestiere dorlatrice con lei non mi vergogno guardi anche lui fece delle vaghe confidenze le cose non gli erano andate sempre bene la stagione morta si portava via quelle poche lezioni accennò pure di aver cambiato alloggio del resto i suoi abiti parlavano per lui il maestro laiutava gennaroni tornando a casa li trovò in quelle faccende bravi bravi glielhai detto in fondo era davvero un buon diavolaccio penetrato sino al cuore dalla dolcezza con cui assunta sera rassegnata altro di stanco che il vestito mangiato dal sole e dalla spazzola sulle spalle un po curve sapevano pure che era un gran cacciatore di donne da circa quarantanni dacchè andava su e giù per le strade mattina e sera al pari di una chioccia coi suoi pulcini vai vai disse la poveretta respingendolo colle mani tremanti i ragazzi aspettano e fu tutto ella non aggiunse una parola non gli mosse un lamento lultima volta che la vide angelo la trovò così afflitta così chiusa nel suo dolore che ne indovinò il motivo egli da lontano inchiodava uno sguardo fatale su quella ragazza sola e dimenticata in un cantuccio al par di lui una domenica infine le si fece presentare vedrete che verrà la vostra festa bisogna tentare unaltra volta in unaltra piazza ben inteso peccato che non abbiate voce avete provato se vi vanno le canzonette allegre per quelle si fa anche a meno della voce capisco capisco lemozione la paura ma bisogna aver la faccia tosta mia cara e sputar fuori le vostre note pensando che quanti stanno ad ascoltarvi sono tutti una manica di cretini se no non si fa nulla però vorrei sapere chi è quel boia che vi ha messo in questo mestiere senza voce come siete intanto il sole sormontava il tetto di faccia alla finestra come una polvere doro in mezzo a cui balenava il volo dei passeri schiamazzanti dietro luscio passava lo scampanellare delle capre vado pel latte diceva don peppino sì rispondeva lei collo stesso moto stracco del capo chiuso in fondo da un tramezzo che arrivava a metà dellaltezza e al di sopra lasciava un gran vano semicircolare e misterioso il quale dava lume a un bugigattolo che vi era dietro ci dorma su si faccia animo chè quanto potrò lo farò ben volentieri per lei oh signore comè buono niente niente una mano lava laltra se non ci aiutiamo fra di noi il male è che non posso far molto infine ella disse è qui così terminò anche quel romanzo ella ne sentì prima un gran sollievo ma nello stesso tempo un dubbio uno sconforto amaro vedendo dileguarsi anche le ultime illusioni che aveva collocate sul fratello assunta balbettava cercando di nascondere un fagottino che portava fattasi di brace in viso il maestro cercava le parole anche lui almeno un vermuttino qui a due passi al solito caffè così buona così giudiziosa povera ragazza tutto lopposto del tuo carabiniere eh egli voleva anche abbracciarla dinanzi al maestro strizzava locchio a costui perchè li lasciasse soli sì un pezzo che ci conosciamo di vista almeno quando lei stava in via del carmine il terrazzino col basilico si rammenta si diventa vecchi don peppino ora abbiamo i capelli bianchi ripiegavano un lembo del tappetino per non insudiciarlo e sedevano a far colazione in silenzio luno di qua e laltra di là del tavolino tagliando ad una ad una delle fette di pane sottili masticando adagio e come unaltra volta un bigliettino profumato visto alla sfuggita sul tappetino della scrivania scomparso subito misteriosamente che laveva fatta almanaccare un mese turbandola anche mentre stava chiuso nel cassetto col suo odore sottile alcuni dei vecchi mancavano il tenore un basso rimorchiatovi da poco dal silvani e due o tre altri di cui i rimasti dicevano corna attraverso lusciale si udiva come un brontolío sordo di rivoluzione nello stanzone vuoto giusto voleva presentarle lamico che era con lui temistocle marangoni il primo basso del mondo un uomo di mezza età tutto capelli e barba con un cappellone a cono drappeggiato in un mantello grigio e che sembrava che parlasse di comella aveva fatto un gran vuoto in quel bugigattolo per quanto poco spazio vi avesse occupato in vita e il fratello vi si sentiva come perduto in una gran solitudine in una gran desolazione nelle ore che i ragazzi gli lasciavano libere no signore unaltra volta egli non osava insistere ma avrebbe voluto che lei lo considerasse come un vero amico come un fratello le confidava i suoi piccoli guai anche lui per incoraggiarla me lo indicarono laggiù perchè spendessi meno mi rincresce per lei no no è che maspettano a casa sanno lora pressa poco mi toccherà inventare qualche storiella ma lei non pensi a questo deve aver altro in testa lei poveretta subendo sotto altra forma le stesse calde allucinazioni che le erano rimaste di tante bizzarre letture nelle quali si era consunta la sua giovinezza dietro il tramezzo della scuola comera morto il geranio che aveva agonizzato dieci anni nel cortiletto senza sole e lattesa di quella domenica di quel ballonzolo periodico in mezzo alla polvere e al puzzo di petrolio dove sapeva di rivedere colui che da otto giorni aveva preso tanta parte nel suo cuore e nella sua vita poi erano corsi in folla allagenzia come pazzi in paese straniero in mezzo a gente di cui non conoscevano la lingua e che si fermava sorridendo al passaggio di quella turba affamata la stessa linea sottile delle labbra smunte gli stessi occhi appannati quasi stanchi di guardare perennemente dal fondo dellorbita incavata lo sbaraglio delle seggiole scompagnate per la scuola e sotto linfluenza di tutto quel medio evo la preoccupazione dolorosa della sua disavvenenza e della sua povertà manifestavasi in modo grottesco con ricciolini artificiosi sulla fronte la mattina prima delle sette si vedeva passare il maestro dei ragazzi mentre andava raccogliendo la scolaresca di casa in casa con la mazzettina in una mano un bimbo restío appeso allaltra e dietro una nidiata di marmocchi che ad ogni fermata si buttava sul marciapiede come pecore stracche seduta in un cantuccio della cucina fra i lazzi degli sguatteri e il fumo delle casseruole la debuttante aspettava scorata la sua sentenza ed anche la cena chera compresa nellonorario alla tavola comune insieme al cuoco il baritono i camerieri ed il maestro ancora in cravatta bianca assunta non volle altro che un caffè di quattro soldi egli invece ordinò un giornale un giornale qualunque tanto seguitavano a discorrere con un senso invincibile di malinconia che pure aveva la sua dolcezza una sera che ne usciva barcollante incontrò il baritono arturo gennaroni sempre impellicciato che le fece un gran saluto cerimonioso levando in alto il cappello come se volesse dire evviva sì sì una bella ragazza come siete è naturale chi non si innamorerebbe al vedere quegli occhi e quel sorriso e quel visetto furbo ma cosa gli salta in mente adesso e un giorno sarrischiò anche a dirle nel vano delluscio tutto illuminato dalla luna incominciò timidamente una ouverture di propria fabbrica mentre il caffè-concerto nazionale andavasi popolando a poco a poco dopo montò sul tavolone un pezzo duomo vestito tutto di rosso come un gambero cotto la faccia rimminchionita di uno chè invecchiato insegnando il b-a-ba e cercando sempre linnamorata col naso in aria alle quali aveva visto invecchiare dei visi amati o scomparirne per andare a maritarsi egli solo sempre lo stesso portando una instancabile giovinezza dentro di sè dedicando alle figliuole il sentimento che aveva provato per le madri a poco a poco assunta gli narrò che sera acconciata colla padrona stessa della casa pensava alle spese riguardava la biancheria teneva docchio la pensione e ci aveva in compenso vitto e alloggio è vero che non posso far molto son forestiero come lei e non sono stato sempre fortunato ma vedrà che il buon tempo giungerà anche per lei diavolo diavolo dovè andata a scovarlo questalbergo così lontano già lambito da ombre funebri e come se la dolcezza di quellistante di tregua gli si fosse comunicata affranto dallangoscia che aveva trascinato insieme ai suoi ragazzi da un capo allaltro della città lei non balla domandò infine io stia tranquilla non ballo neppur io sa il detto di quel tale non capisco perchè cotesto lavoro non lo facciano fare dai domestici ed è vero infatti provi a tapparsi le orecchie per vedere limpressione grottesca è vero è vero ben coperto dal pastrano mentre sua sorella carolina rattoppava le calze dallaltro lato del tavolinetto anchessa con un libro aperto dinanzi agli occhi delle sciocchezze ma non sapeva da che parte incominciare egli sembrava sulle spine ogni volta cherano insieme guardava intorno con aria inquieta evitando dincontrarla nelle vie frequentate scappando subito con un pretesto se cera gente perdonatemi mormorò poscia ella scosse il capo dolcemente e rispose con un filo di voce no sono tanto felice la luna dal finestrino baciava la parete dirimpetto tacita al silenzio improvviso il maestro si destò seconda colla borsetta ad armacollo e le mamme dietro cariche di fagotti e di scatole di cartone gennaroni disse alla sua amica tienti un po in disparte come tu fossi col maestro era sempre col naso in aria agitando la mazzettina a guisa di uno zimbello come un vero uccellatore in cerca di uninnamorata senza ombra di male una che lo guardasse ogni volta che passava e tirasse fuori il fazzoletto quando egli si soffiava il naso niente di più carolina andava a rifare il lettuccio piatto del fratello dallaltra parte della cortina rialzandola tutta sulla funicella per dare aria alla stanza come era solita dire e si dava a strascicare la scopa per la scuola adagio adagio movendo le seggiole una dopo laltra la sera era venuta prima che se ne fossero accorti una sera tepida e dolce assunta stava col capo chino col seno gonfio le mani pallide e venate dazzurro sulle ginocchia come ascoltando le parole che lui non osava pronunziare angelo monaco prese a frequentare la casa del maestro attratto dalla simpatia che vi trovava lusingato da quellammirazione fervida da quellamore timido e profondo di cui la sua vanità era riconoscente in modo da simulare alle volte un ricambio dello stesso sentimento meglio meglio ha riposato il poveraccio al trovare quella buona notizia sulla soglia le afferrò la mano tremante e la baciò oh donna mena che consolazione essa gli fece segno di tacere e lo condusse in punta di piedi a veder linferma che riposava con una gran dolcezza sul viso le narrò a poco a poco tutta la sua vita proprio come a una sorella oggi una cosa domani laltra il fallimento dello zio che sera preso cura di lui orfano la vocazione strozzata dal bisogno il pane trovato con mille stenti qua e là tutta la sua giovinezza scolorita scoraggiata senza gioie senza fede senza amore le disse con una lunga frase ingarbugliata che aveva ambito lonore di far la sua conoscenza perchè nella festa era lunica persona con cui si potesse scambiare due parole lo sentiva glielavevano detto sapeva anche che era una distinta cultrice delle lettere le trine polverose e i riccioloni cadenti dai crani gialli i fiori già secchi di lagrime si agitavano pel sotterraneo come vivi e andavano a posarsi su altre labbra rose dal tempo dove il lupi beveva a piccoli sorsi un caffè caldo schizzando la testata di un giornale davanti al garzone in maniche di camicia che gli si buttava addosso per vedere col ventre sul tavolino se lo chiamava vicino quando poteva farlo da solo a solo lo accarezzava lo interrogava gli faceva qualche regaluccio insignificante attratta e ripugnante nello stesso tempo della sua grazia infantile ella provava un senso strano di simpatia di commiserazione e di rancore per quel fanciulletto esile e pallido che la dama bionda era venuta a cercare e che supponeva fosse il complice innocente della loro tresca colla chiave che sera levata di tasca aveva aperto un usciolino sgangherato nellandrone buio prima daccendere un fiammifero se la strinse sul costato come nel melodramma di tre quarti un braccio sulla spalla e laltro sotto lascella donna mena la vedova del merciaio con tutti gli ori addosso come se andasse a nozze e lagatina del falegname lesta di mano e sempre allegra che riempiva della sua gaia giovinezza la povera casa triste allora era un giovinetto smunto con grandi occhi pensosi che stavano a guardare i vortici delle danze dal vano di un uscio come dallalto da cento miglia lontano le ragazze lo canzonavano anche un po perchè non ballava mai lo chiamavano il poeta allo svoltare di unaltra via essa alzava gli occhi e si guardava intorno balbettando dove andiamo dove andiamo come fuori di sè gennaroni le diceva adesso delle parole dolci e sonore che la stordivano vieni meco sol di rose intrecciar ti vo la vita pareva che avesse a dirgli una cosa importante dai silenzi improvvisi che le soffocavano la parola in gola dalle occhiate lunghe che posava su lui dai rossori fugaci che passavano sul pallore del viso disfatto egli per la prima volta la baciò con unocchiata dineffabile tenerezza carolina carolina chiamava il fratello e sottovoce le disse allorecchio bada che tutti ti guardano sei sempre con colui chi è le lasciava cadere sul capo chino dallalto del suo colletto inamidato la confidenza che il trionfo più ambito per uno scrittore è quello di una parola una parola sola dencomio dincoraggiamento che venga da una persona pardon sinterruppe a un tratto tirandosi bruscamente indietro fiasco completo amici miei peccato che siate venuti tardi essi per cortesia tornavano a pregarlo che narrasse ma baracconi fratello stava col naso nel bicchiere tutto intento a godersi il trattamento da lì a un po se ne uscì fuori seguito dagli amici che gli facevano codazzo silvani persino lo tirò in disparte sul marciapiedi opposto supplicandolo sottovoce con tutta la persona umile facevano coro per sdebitarsi collamico battendo in terra coi tacchi e coi bastoni vociando basta basta mettendosi a sghignazzare il baritono infine vedendo che il maestro non osava prendere le sue parti quasi fosse inchiodato al pianoforte prese ad andare dal falegname tutte le sere attratto da una gratitudine dolce e malinconica verso la ragazzona che aveva avuta tanta carità per la sua povera morta assunta si sentì come un tuffo nel sangue appena vide entrare il maestro e avrebbe desiderato che egli non si accorgesse di lei nel suo cantuccio presso la stufa il poveraccio era così disfatto e scombussolato che non sapeva nemmeno come rispondere a tutti coloro che gli facevano ressa intorno la macchina a vapore vi fuma tutto il giorno nel cielo azzurro e limpido e largano vi geme in mezzo al baccano degli operai quando rimossero lenorme pietrone posato a piatto sul piedistallo di roccia come una tavola da pranzo un gran numero di granchi ne scappò via e poi son cose che abbiamo passate tutti quanti la va così per noi altri artisti oggi fame domani fama non parlo per me chè non posso lagnarmi grazie a dio mhanno sempre voluto bene da per tutto guardate questo anello di brillanti e queste catenelle doro oro di ventiquattro carati garantito la quale scorgevasi anche dallabbandono di tutta la persona dalla treccia allentata che le si allungava sul collo allora perchè perchè ci siamo taciuti soffiandosi il naso gemendo sempre colle trecce arruffate il viso consunto gli occhi già stanchi salutando il fratello con un sorriso triste dincurabile come ti senti oggi carolina le chiedeva il fratello meglio rispondeva lei invariabilmente la ragazza lo guardava quasi impaurita con grandocchi spalancati e tutta bianca nel raggio della luna non dimenticherò mai questora che mi avete concesso agata nè questo nome mai divisi lontani ma ricorderemo entrambi lo covava cogli occhi da lontano nascosta dietro la tenda quasi egli portasse alla scuola nei sereni lineamenti infantili un riflesso delle seduzioni tentatrici della mamma inquieta se lo scolaretto mancava qualche volta almanaccando tutto un romanzo domestico dai menomi atti del ragazzo inconsapevole una volta era stata una rosa che essa aveva sorpreso nel portapenne della scrivania e sera sfogliata senza che lei osasse toccarla lasciandole un grande sconforto a misura che le foglioline si sperdevano nella polvere annunziavano caffè-concerto nazionale questa sera debutto di madamigella edvige gran successo del giorno senza aumento sul prezzo delle consumazioni bisogna vedere se possedete qualcosaltro di bello figliuola mia perchè la voce se nè andata be be se avete di questi scrupoli non ne parliamo più ella tornava indietro così avvilita che il maestro si fece animo per dirle e dove corre signora edvige voleva sfuggirmi non è mica in collera con me spero ella si scusava di non aver udito perchè credeva che non dicesse a lei io mi chiamo assunta ma sul cartellone la padrona del caffè pretendeva che quel nome non facesse è vero è vero anche il mio è un nome di guerra per riguardi di famiglia sa bene i pochi avventori mattutini del caffè-concerto nazionale già avvezzi ai grandi successi non degnavano neppure di unocchiata il lenzuolo bianco verde e rosso sciorinato dietro il banco sul capo della padrona lo stesso carattere elegante con cui un ragazzo si faceva scusare dalla mamma non so quale mancanza un giorno infine il romanzo sembrò disegnarsi gli sarebbe bastato di sapere che in qualche luogo vicina o lontana aveva unanima sorella talchè lungo la perenne via crucis di tutti i giorni egli aveva delle immaginarie stazioni consolatrici delle invetriate che soleva sbirciare dacchè svoltava la cantonata e che avevano senso e parole soltanto per lui col fez come un turco e le tasche piene di bottigline di marsala per le quali ebbe a dire agli amici che volevano fargli festa adagio adagio miei cari questi qui sono campioni voialtri non mi darete certo delle commissioni eh municipale ella ne fece una malattia mortale durante la quale la mamma sola veniva a trovarla di nascosto un giorno le disse piangendo che lui se nera andato via lontano in grecia in turchia molto lontano insomma era svanita lultima speranza sai carolina sta per ammogliarsi no senti coraggio coraggio guarda che io ho lì i ragazzi perdonami se ti ho fatto dispiacere toccava a me a dirtelo sono tuo fratello il tuo peppino e traboccarono frasi sconnesse lamore che eguaglia la poesia chè profumo dellanima i tesori daffetto che si cristallizzano nelle anime timide la divina voluttà di cercare il pensiero e il volto dellamata nel raggio della luna a unora data andiamo andiamo pago io temistocle dei soldi grazie a dio ce nè sempre qui veniteci anche voi bella assuntina chissà che non troverete il fatto vostro sul tavolato in mezzo al gran fumo della sala il male che la rodeva da anni e anni la inchiodò infine nel letto il povero maestro non ebbe più unora di pace sempre in faccende anche nei brevi istanti che la scuola gli lasciava liberi scopando accendendo il fuoco rifacendo i letti correndo dal medico e dallo speziale il basso gongolava come se si fosse trattato di lui e picchiava sul tavolino per ordinare altra birra ogni conoscente che entrava nel caffè lo invitava a prendere qualche cosa facendo segno collombrello chiamando ad alta voce tienti sulla tua sai gennaroni fatti tirar le orecchie prima di essa teneva gelosamente custoditi in belle copie tutte a svolazzi e maiuscole ornate i versi del fratello e quando egli si era lasciato vincere alfine dallindifferenza generale dalla stanchezza dellumile e faticoso impiego che doveva fare delle lettere per guadagnarsi il pane erano reticenze discrete silenzi pudichi imbarazzi scambievoli per un cenno per una parola per unallusione lontana che cadesse nel discorso mentre sedevano a tavola luno di qua e laltra di là di un lembo del tappetino ripiegato tutto lanno i pescatori che stavano di giorno al sole sugli scogli circostanti colla lenza in mano non vedevano altro che lo spumeggiare della marea quando sinternava muggendo nella camera del prete e il chiarore verdognolo che ne usciva colla risacca ma non osavano gettarvi lamo da cui pendevano appesi ai chiodi i costumi stinti da teatro aveva amato un giovane che usciva dal conservatorio con due o tre spartiti pronti e intanto sera messo a dozzina in casa loro per sessanta lire al mese tutto compreso allospedale appena fu guarita non vollero lasciarla il babbo aveva giurato che non lavrebbe più ricevuta in casa sua un avventore della guantaia dove lavorava sua sorella le aveva procurato una scrittura di corista al politeama e tuttin giro la tristezza delle pareti bianche macchiate in un canto dalla luce scialba della finestra polverosa che dava nel cortiletto di buon mattino appena il falegname accanto principiava a martellare il fratello sentendosi vincere dalle lagrime conchiuse per tagliar corto non è tempo di parlarne adesso però essa ritornava spesso sullo stesso argomento se trovassi una bella giovinetta ricca istruita di buona famiglia che facesse per te la giovinetta però chinava il capo per la commozione col cuore tutto aperto a quelle confidenze che cercavano avidamente la simpatia di lei egli pure trascinato dalla sua foga eccitato dalle sue frasi medesime si abbandonava cominciava a sbottonarsi a scendere fino ai suoi piccoli guai il giorno dopo le scrisse una lettera tutta fremente da un rigo allaltro damore e di disperazione la prima in cui le parlasse damore per dirle che il suo era fatale e doveva immolarlo sullaltare dellobbedienza filiale ed ora che la povera morta non ne aveva più bisogno risparmiava anche quei due soldi di latte i baffetti incerati tirando in su il colletto della camicia infilandosi con precauzione i guanti neri che puzzavano dinchiostro seguíto passo passo dalla sorella che si ostinava a passargli straccamente la spazzola addosso ma assunta gli faceva segno di non andarsene cogli occhi gonfi di lagrime non lavrebbe dimenticata no finchera al mondo del resto le montagne sole non sincontrano oro di coppella comè vero iddio sghignazzava gennaroni il tenore invece non parlava daltro che di scritture e di telegrammi che aspettava di cabale che gli montavano contro tutti i giorni di gente a cui voleva rompere il muso e la chiesuola era ancora bianca nellazzurro appollaiata come un gabbiano in cima allo scoglio altissimo che scendeva a picco sino al mare che cagnara eh ma la colpa non è tua poveretto ci ho gusto per quella carogna della padrona la quale pretendeva di averne le tasche piene di musica seria lei e il suo pubblico come se non glielo avessimo fatto noi questo pubblico e non le avessi fatto guadagnare più quattrini che non abbia capelli nella parrucca quella strega agli amici che le facevano locchietto gennaroni fra burbero e scherzoso soleva dire da cedere con ribasso per liquidazione avevano preso a frequentare un caffeuzzo oscuro annesso al teatro una specie di succursale dellagenzia dove bazzicavano soltanto gli artisti a spasso essa non laveva mai visto a quel mondo allora colla gola stretta da unangoscia vaga si fece animo per interrogarlo voleva sapere egli partirà stasera col diretto deve imbarcarsi a genova domani disse infine il maestro chi glielha detto lui stesso lo sanno tutti della sua ambizione che toccava il cielo di tratto in tratto quando gli pareva che la ragazza chinasse il capo stanco sotto tutto quellio implacabile le accoccava un complimento come un cocchiere fa schioccare la frusta nelle salite uno dopo laltro aveva prima impegnato i pochi oggetti che avessero qualche valore gli orecchini il braccialetto dargento dorato la poca roba destate fino il baule dove la teneva tanto non poteva più andarsene infine chinando il capo gli disse perchè non ci pensi ad accasarti no no rispose lui scrollando il capo sì ora che sei in tempo devi pensarci finchè sei giovane poi quando sarai vecchio e solo come farai era stata una crisi terribile la prima lotta colla morte che già abbrancava la preda linferma tornata in sè guardava il lume le pareti bene ella si intenerì piuttosto per lei aveva fatto anche troppo per tanto tempo al caffè poi non le riescì di mandar giù un solo boccone mentre egli mangiava per due e cercava di tenerla allegra la sera si metteva a sonare al buio pratico comera della tastiera ed essa stava ad ascoltare più che poteva dietro luscio quella bella musica che le penetrava al cuore come una dolcezza e le lunghe ore dei giorni interminabili ingannate al caffè il solo rifugio con una tazza di birra dinanzi le notti terribili dinverno le camicie portate tre settimane il mozzicone di sigaro raccattato di nascosto lei irradiata da quella prima lusinga che le veniva da un uomo con una nuova dolcezza negli occhi attraverso i ricciolini è un poema no un romanzo storico oibò signorina per chi mi piglia sa il detto di quel tale chi ci libererà dai greci e dai romani erravano laggiù pel mare tempestoso coi capelli irti dorrore al sibilo del vento nel sartiame nè un senso di pietà per le povere donne che aspettavano sulla riva sferzate dal vento e dalla pioggia il maestro che aveva seguito il vaneggiare della sorella verso il verde ed il sole collallucinazione perenne che era in lui le chiese affettuosamente ora che viene lautunno saresti contenta dandare in campagna una voce dal fondo della sala gridò presto un bicchier dacqua e tutto luditorio scoppiò a ridere carlo v invece se la cavava magnificamente avendo le signore dalla sua pei suoi effetti di polpa sotto le maglie di colore incerto e le sue note alte che assordavano perfino i camerieri un regalo dei miei ammiratori di odessa tutta volpe di siberia una bestia che vende cara la sua pelle questa qui vale cinquecento lire eh eh comincia presto linverno questanno non cè male nè vero buona notte maestro le pagine volavano volavano con un fruscío quasi di foglie secche dautunno nel gran silenzio della notte tutti i rumori della via erano cessati uno dopo laltro la luna alta si affacciava al finestrino domandava perdono per la dolce colpa che lei non aveva commesso faceva la penitenza del peccato immaginario che era nella sua casa ah fossio quel tale lei signor maestro che dice mai lemozione lo prendeva alla gola mentre la ragazza per rispetto non osava ritirare la mano che le aveva afferrata amico le domandava ridendo se le capitava di dargli le sculacciate qualche volta laltra continuava a ridere scrollando le piume del cappello no no era così buono il poveretto proprio come un fanciullo a lasciarlo fare se lo sarebbero mangiato vivo certe sgualdrinelle che sapeva lei anchessa aveva avuto la sua primavera scolorita di ragazza senza dote e senza bellezza quando rimodernava ogni festa principale lo stesso vestitino di lana e seta e architettava pettinature fantastiche dinanzi allo specchietto incrinato i ritratti del maestro e di sua sorella somiglianti come due gocce dacqua malgrado i baffetti incerati delluno e la pettinatura grottesca dellaltra gli stessi pomelli scarni che sembravano sporgere fuori della cornice ivi non giungevano gli strilli provocanti delle ragazze sorprese nel bagno nè il canto bramoso dei giovani nè le querele delle lavandaie nè il pianto dei fanciulli abbandonati intanto dava una mano anche lui per aiutarla correndole dietro dal cassettone al letto su cui era il baule colle braccia piene di roba voleva che andassero tutti e tre insieme a desinare al caffè lultima volta e finir la giornata bene portava sotto il palettò spelato da un capo allaltro della città strascinandosi dietro la scolaresca la sacra fiamma dei versi quella che fa cantare le giovinette al chiaro di luna sul veroncello e doveva farle pensare a lui venivo a portarle una buona notizia un mio amico che è incaricato di formare una compagnia pel cairo mha promesso di scritturarla ma non saprei così lontano no no bisogna risolversi piuttosto bisogna accettare una modesta famigliuola padre madre e figliuoli in abbondanza era venuta a solennizzare la festa al caffè ridendo saporitamente solo la maggiore una ragazzina magra e nera come un tizzone dimenticava persino il sorbetto per ascoltare la cantatrice sgranando degli occhi enormi seria seria il basso scrollava le spalle e il capo colla barba dura come una spazzola infine volse unocchiata sprezzante verso il maestro il quale sera fatto pallido al vederlo e non laveva salutato e cavò fuori il borsellino scantonando seguito dal ballerino piegato in due nè la bestemmia del marinaio che stringe ancora le alighe secche nelle falangi disperate nè la preghiera del prete che implora il perdono dei falli umani il giovanotto alzò le spalle con un sorriso sdegnoso peccato egli ebbe un lampo negli occhi per la risposta che gli balenava in mente pronta e azzeccata un lampo che illuse la poveretta mi basta questa parola sua guardi e le occhiaie vuote farsi più nere e profonde quasi il dito della morte vi avesse scavato fino alla sorgente delle lagrime là non giungeva nemmeno il mormorio delle preci recitate allaltare in suffragio dei defunti che dormivano sotto il pavimento della chiesuola questultimo un gran buon diavolo malgrado la sua barbona cercava di confortarla come poteva la sala era tanto sorda chissà una seconda volta quando fosse stata più sicura dei suoi mezzi infine se lo prese sotto il braccio e se lo portò via gli altri se nerano andati pure ad uno ad uno il basso protestò che correva a vedere se era giunto il telegramma e piantò lì il bicchierone vuoto su di una pila di piattelli ella non se ne dava per intesa aveva fatto lì il nido come una rondine una che non era neanche buona a stirargli i solini o a fargli uno stufatino con patate le camicie di flanella la scatola dei polsini le pantofole slabbrate la pipa nella quale egli soleva fumare il berretto di pelo che teneva in casa i costumi da teatro appesi ai chiodi ogni oggetto che toglieva dal solito posto si sentiva staccare pure dal seno qualche cosa dinanzi a quelle pareti nude egli che se nera accorto infine le diceva di tanto in tanto le piace dice davvero voleva pure che assunta gli cantasse la sua musica piccolezze donna lucietta scuserà lardire bello bello grazie tante guarda che bel foglio mamma sembra un merletto son cose leggiere proprio un ricamino in versi come ci vogliono per una bella ragazza qual è lei piccolezze sa grazie grazie ecco bartolino è mezzora che il signor maestro taspetta la luna vi entrava tacita dallo spiraglio aperto nella roccia e andava a posarsi uno dopo laltro su tutti quei cadaveri stesi in fila nei cataletti sino in fondo al sotterraneo tenebroso dove faceva apparire per un istante delle figure strane dalla finestra una vociaccia assonnata rispose brontolando vengo vengo bellora di tornare a casa anche lui in quel momento la guardò negli occhi solo un istante i vetri della sua finestra saccendevano al tramonto quasi un faro pei naviganti mentre la notte sorgeva dal precipizio e scendono in silenzio nella camera del prete recando nelle falangi scricchiolanti le ghirlande avvizzite col ghigno beffardo di tutte le cose umane nelle bocche sdentate banco egli aprì la bocca due o tre volte per farle una domanda che non osava poi strappò un ramoscello che pendeva e si mise a sminuzzarlo in silenzio assunta più di una volta sera mossa per andarsene senza averne la forza ha qualcuno che laspetti nossignore nessuno almeno ci avrà qualche conoscente qui neppure signore sono arrivata la settimana scorsa da alessandria con una lettera pel dirvelo se avete bisogno di denaro forestiera come siete senza amici senza aver altri conoscenti non son ricco è vero ma quel poco che ho no no non vi offendete è un imprestito vedete come tra fratello e sorella allora dietro la finestra appannata vedevasi salire la fiamma del focolare annidato sotto quattro tegole sporgenti dal muro e il fumo denso che stagnava nel cortiletto cieco in fondo allo stanzino la sorella del maestro intanto cominciava a tossire dallalba levante il successo del giorno grugnì il vicino chera sempre lì a quellora colla coppa di vienna vuota dinanzi un mucchio di giornali sotto la mano e la moglie addormentata accanto carlo v offrì cavallerescamente la mano ad elvira per montare sul palco malfermo e lì nella gran sala piena di fumo il duetto incominciò ahimè una vera delusione pel pubblico e pel caffettiere assunta rimaneva sbalordita colla tazza a metà piena il cappellino di paglia e la eterna cappa grigia che la facevano sembrare più misera nelluscire barcollava perchè non aveva preso altro tutto il giorno quasi il chiasso le avesse dato alla testa la poveretta cercò una seggiola brancolando no no non può essere non mi ha detto nulla stamattina ancora glielo dirà poi quandè il momento di partire a che scopo tormentarla avanti tempo e non bisogna far tante smorfie cara mia colle smorfie non si mangia e non aver neppure dei grilli in capo io come mi vedete ho fatto i primi teatri del mondo potete dimandare a chi volete di arturo gennaroni una domenica verso la fine di luglio il maestro incontrò assunta che usciva dalla bottega di un calzolaio essa avrebbe voluto evitarlo ma laltro già le si accostava col cappelluccio di paglia ritinto in mano come va tanto tempo che non ci siamo più visti a tossire dallalba egli andava a prendere le scarpe appoggiate allo stipite delluscio luna accanto allaltra coi talloni in alto e si metteva a lustrarle amorosamente mentre faceva bollire il caffè ritto innanzi al fuoco col bavero del pastrano sino alle orecchie la mattina prima di giorno accendeva il fuoco si lustrava le scarpe spazzolava il vestito sempre quello e andava a bere il caffè nel cortiletto seduto sulla sponda del pozzo tutto solo e malinconico col bavero del pastrano sino alle orecchie covandolo con uno sguardo quasi materno accompagnandolo dall'uscio con un sorriso rassegnato di zitellona che credeva tutte le donne innamorate di suo fratello laltro seguitava a stordirla chiacchierando soffiandole sul viso le sue parole calde e il fumo del sigaro stringendole forte il braccio sotto la pelliccia dei visi sconosciuti in mezzo ai quali andava e veniva tutto il giorno della donna enorme che si era portato il maestro sotto il braccio intirizzita dalla tramontana coi ginocchi che le si piegavano sotto di poeti tisici e biondi di avvenimenti bizzarri e romanzeschi in mezzo ai quali sognava di vivere anche mentre scopava la scuola o faceva cuocere il magro desinare nel cortiletto cieco che serviva da cucina ma ogni santo ha la sua festa vedrete che verrà la vostra festa anche per voi chiacchierava chiacchierava con una certa bonomia che gli proveniva in quel momento dallo stomaco pieno dalla pelliccia calda dal bicchierino di cognac e anche dalla vicinanza di quella giovane simpatica che sentiva tremare di freddo sotto il suo braccio nella via deserta poi come la scorse cogli occhi addosso a lui andò a salutarla domandandole come stava se aveva trovato qualche cosa nel tempo che non serano più visti pur troppo anche lui non aveva trovato nulla se no glielo avrebbe fatto subito sapere tutta di bianco come un fantasma sotto la polvere damido e la veste di raso del rigattiere che braccia magre osservò un dilettante malgrado i guanti lunghi e duri di benzina e nelloro del tramonto che scappava dal comignolo del tetto e scintillava sui vetri di quella finestra dove si vedeva alle volte un fanciulletto biondo in una scranna a bracciuoli immobile per delle ore donna mena la merciaia gli faceva trovare il suo aloardo già belle ripulito a furia di scapaccioni e il maestro amorevole e paziente si trascinava via il monello che strillava e tirava calci sapeva già come se gliela avessero confidata tutta la curiosità che doveva suscitare la sua persona i palpiti che destava una sua occhiata le fantasie che si lasciava dietro il suo passaggio troppo scrupoloso però per abusarne quellatto per la prima volta il maestro la fissò in un certo modo che diceva daver capito ogni cosa e glielo disse nellocchiata ingenua e desolata che le posò in grembo tirava vento e cominciavano a cadere i primi goccioloni della pioggia sentite cara assunta adesso dovreste fare una bella cosa venirvene a casa mia a scacciare insieme la malinconia avete visto come fanno gli altri ciascuno colla sua ciascuna ci avete il vostro ciascuno voi ad un tratto la sorella svegliandosi lo chiamò quasi lo sentisse là e per la prima volta egli accendendo il lume si trovò imbarazzato dinanzi a lei insieme a unaltra donna poscia vendette le polizze dei pegni alla posta lultima speranza degli sventurati in paese straniero le rispondevano invariabilmente due volte al giorno una altri nella sala vociavano picchiavano colle mazze ed i pugni sui tavolini facevano un chiasso indiavolato accompagnando il ritornello interrompendolo con esclamazioni da trivio gennaroni ripeteva ditemi poi se questa è arte ditemi se non è vera porcheria parola gennaroni vi conduceva la sua amante di prima sera per risparmiare il lume la faceva sedere nel suo cantuccio lì vicino alla stufa dove nessuno andava a disturbarla giacchè il garzone del caffè era avvezzo a non seccar la gente se prima non lo chiamavano e si metteva a giocare a scopone oppure se ne andava pei suoi affari temistocle lì poteva dirlo il basso agitava il barbone per attestarlo anche a lui gli avevano rubato la scrittura quel porco di gigi lotti una scrittura di seimila franchi viaggio intero pagato col pretesto che la conferma al telegramma non era venuta ma gli voleva rompere il muso la prima volta che lincontrava alla birreria poi tornò al suo posto trionfante facendosi largo nella folla ah ah ve lo dicevo io ora tornano a pregarmi mi hanno offerto carta bianca hanno bisogno di me per fare andare la baracca le offerse anche di farle una sigaretta per scioglierle quel gruppo alla gola storia disterismo alla stazione cera tutta la compagnia che partiva con lui dei poveri diavoli che litigavano coi facchini due o tre prime parti che pigliavano i posti di seconda essa allora sorrideva scotendo il capo con una grazia giovanile che la faceva tornar bella no no ve lo giuro mai allora chinavano il viso malinconici e appena il vento sollevava i funebri lenzuoli stesi da mani smarrite dangoscia su caste membra amate occhi inquieti di rettili immondi guardavano furtivi nelle ossa nude lalba vi cresceva in un chiarore smorto che al fuggire delle ombre sembrava far correre un ghigno sinistro sulle mascelle sdentate il giorno lungo della canicola indugiava sotto le arcate verdognole con un brulichío furtivo di esseri immondi in mezzo allimmobilità di quei cadaveri bene donna mena anche quella poveretta laveva previsto non ho voluto decidermi mai a fare questo passo perchè amavo troppo la mia libertà ma ora che vi ho conosciuta meglio se volete un palombaro che sera arrischiato a penetrarvi nuotando sottacqua uno che non badava a dio nè al diavolo pel bisogno che lo stringeva alla gola e i figliuoli che aspettavano il pane soltanto tornando a casa serrava a chiave luscio per scopare la scuola rifare il letto e tutte le altre piccole faccenduole per le quali non aveva più nessuno che laiutasse mentre rifacevano tutti i giorni la stessa conversazione vuota e insignificante del giorno innanzi ripetendo le stesse frasi monotone che compendiavano la loro esistenza scolorita ed uniforme a voce bassa con una certa timidezza vergognosa vorrei che fosse verso il giardino della strada non so che farmene oramai ho sempre desiderato di vedere il cielo stando in letto e del verde degli alberi come per esempio averci una finestra là dove cè ora la cortina una finestra che guardasse nei campi birreria gennaroni intanto che il suo amico si sfogava chiedeva ad assunta cosa avrebbe fatto della sua serata si voleva andare al concerto del caffè nazionale sentirebbero che porcherie lui se le sarebbe godute mezzo mondo e si sarebbe fregate le mani magari se quella carogna della padrona fosse venuta ginocchioni a supplicarlo e ad offrirgli doppia paga mi lasci andare mi lasci andare buona sera linferma appoggiata a un mucchio di guanciali chiacchierava adagio adagio col fratello seduto accanto al letto ancora col cappello in testa e la mazzettina fra le gambe un giorno lo rammentava sempre con una dolce confusione interna una giovinetta alla quale andava a dare lezioni di bello scrivere a domicilio volle regalargli per la sua festa un bel fiore chera in un vasetto sulla scrivania rosa o garofano non si rammentava pel turbamento che gli aveva fatto velo alla vista sino a quella del convito a quellora tutti gli scheletri si levano ad uno ad uno dalle bare tarlate coi legacci cascanti sulle tibie spolpate colla polvere del sepolcro nelle orbite vuote come un raggio di sole che avesse abbarbagliato maestro e discepoli la povera zitellona per molti giorni ancora alla stessa ora aveva aspettata la bella seduttrice nascosta dietro la tenda del tramezzo col cuore che le batteva forte il domani di san stefano erano tutti lì dalle sette davanti la porta del caffè sotto la pioggia collombrello aperto ansiosi guardandosi in cagnesco fra di loro il garzone stesso così prudente di solito veniva ogni momento a strofinare il marmo del tavolino con un cencio vedendo che non ordinava nulla fino il maestro a poco a poco scoraggiato di portarle sempre la stessa cattiva nuova non si era fatto più vedere la poveretta rispondeva di tanto in tanto con unocchiata umile e riconoscente a quelle buone parole il baritono intanto con un pastrano peloso gettato sul giustacuore di carlo v e un tovagliuolo al collo divorava in silenzio artisti bisogna nascere osservò infine a bocca piena egli chinava il capo arrossendo come sorpreso sul fatto e giurava di no facendo una scrollatina di spalle gongolando dentro di sè con un sorrisetto di vanagloria che gli tremolava sulle labbra due ragazzacci che parlavano forse di tuttaltro si misero a sghignazzare allora essa salutò umilmente tutti e savviò sulla porta un cameriere in giubba stava spengendo i lumi e staccava il cartellone del concerto canticchiando gran successo del giorno trecce spioventi sulle spalle sgonfi medioevali ai gomiti del vestito e gorgiere inamidate che è lultimo figurino quello le aveva chiesto un giorno la più elegante e la più crudele delle sue compagne più tardi prima del desinare tornava rimorchiando aloardino tutto inzaccherato lo lasciava sulluscio del negozio e ripigliava per mano il bimbo con cui era venuto la mattina le ore scorrevano e non sapevano risolversi a lasciarsi ah se ci fossimo conosciuti prima esclamò infine il maestro ella alzò gli occhi su di lui si fece rossa e li chinò di nuovo egli stesso pareva così turbato che non si accorse del suo imbarazzo lei lei qui come ha saputo gennaroni stesso siamo stati insieme ella avvampò in viso cercando macchinalmente i bottoni della camiciuola narrava la leggenda che la caverna sotterranea per un passaggio misterioso fosse in comunicazione colla sepoltura della chiesetta soprastante e che ogni anno il dì dei morti nellora in cui le mamme vanno in punta di piedi a mettere dolci e giocattoli nelle piccole scarpe dei loro bimbi però tenendosi accosto invariabilmente lo scolare che stava più vicino di casa sicchè ogni mamma poteva credere che il suo figliuolo fosse il preferito poco per volta il maestro le disse che laveva amata sì proprio tante volte quel segreto gli era spirato sulle labbra essa lo sapeva accennando col capo che teneva chino in aria di rassegnazione dolorosa ma dopo averci pensato su finì col dire non mi vendo no e abbottonò il soprabito con dignità se ho da fare una scelta se mai è inutile conchiuse finalmente amo troppo la mia libertà to il maestro ben trovato so so briccone so che me lhai portata via traditore dico per scherzo sai non sono in collera con te gli è arrivata chiese scusandosi il padrone di casa che girava collannaffiatoio mi dispiace sa facevo perchè si soffoca dalla polvere non le pare il poeta continuava dicendo che era proprio una fortuna dincontrarsi in mezzo a tanta volgarità invadente il poveraccio non si diede vinto ancora continuò ad arrabattarsi come un disperato per lei correndo di qua e di là raccomandandola a quanti conosceva ma ciascuno pensava ai propri casi in quel momento ogni giorno mattina e sera tornava a passare il maestro dei ragazzi con un fanciulletto restío per mano gli altri sbandati dietro il cappelluccio stinto sullorecchio le scarpe sempre lucide i baffetti color caffè un giorno il fanciulletto tutto contento le disse dopo le vacanze non vengo più a scuola ella gli chiese il perchè balbettando la mamma dice che ora son grande andrò in collegio come ho dovuto sembrarle spregevole dica no no era destino anchio però sentivano entrambi una gran dolcezza nel dirsi tutto ciò seduti accanto sullo stesso banco anchegli le sembrava cambiato da qualche tempo la trattava con una dolcezza affettuosa e quasi triste con un riserbo discreto e pietoso un giorno finalmente al momento di uscire insieme ai ragazzi col cappelluccio in testa e la mazzettina in mano la chiamò in disparte dietro la cortina rossa ornato di corone dalloro di carta che pendevano malinconiche la padrona scrollava il capo ostinatamente stringendosi nelle spalle laltra insisteva sempre a mani giunte facendosi rossa quasi piangendo no grazie sto lontano assai diamine diamine anchio sono aspettato a casa ma non posso lasciarla andare sola come un cane vuol dire che affretteremo il passo davvero non vorrei abusare no no spicciamoci piuttosto anche per me è tardi tese larco delle sopracciglia e le scoccò lultima frecciata insomma labito non fa il monaco ma il buon gusto dice la persona comera bello il valzer che sonavano in quel punto come lera rimasto in cuore tutta la notte che vi facevano un gran consumo di virginia ai ferri e dacqua fresca sparlando dei colleghi assenti portandovi le prime notizie dei fiaschi sempre a caccia di cinque lire e giocando alle carte sulla parola il largo viale ombroso era deserto di tanto in tanto solo qualche coppia dinnamorati che passeggiavano sotto i platani cercando i sedili più remoti anchessi laltro scrollava il capo minaccioso come a dire vedrete vedrete poi si alzava in piedi e faceva le presentazioni in regola romolo silvani primo ballerino augusto baracconi primo tenore assoluto e suo fratello ernesto lupi distinto pittore e una sera che si sentiva peggio torno a parlargliene ancora collinquieto cicaleccio proprio del suo stato no lasciami dire ora che ho un po di fiato non posso permettere che ti sacrifichi per tenermi compagnia tutta la tua giovinezza coi baffi stinti le scarpe infangate il viso più incartapecorito ancora le vicine mosse a compassione venivano a dare una mano ora luna ed ora laltra sconvolta sino alle viscere e come violentata da un delizioso segreto da un turbamento strano in cui si mescevano una tenerezza nuova pel fratello un senso di vaga gelosia e una contentezza un orgoglio segreto non siamo mica dei piccioni per far sempre lo stesso paio specie uno come me che ha da girare il mondo ora che mi son dato al commercio non cè altro per guadagnar quattrini te lo dico io tutto il resto roba da pezzenti costava cinquantacinque centesimi al giorno tre soldi di pane e latte la mattina trentacinque centesimi il desinare la sera poi doveva spendere altri sei soldi per andare al caffè nazionale dove era quasi certa di vedere il maestro la sola persona che conoscesse nella città letto colle piccole mani in croce perchè i buoni morti lascino dei buoni regali ai loro piccoli parenti che non conobbero tanto tempo è passato insieme alle bufere della notte e al soffio daprile colle ore che scorrono uniformi e impassibili anchesse sul campanile della chiesuola in mezzo al crocchio allegro e civettuolo delle altre ragazze ella portava sempre come la visione dolorosa della sua figura grottesca e se ne stava in disparte per vergogna dicevano le une per orgoglio dicevano le altre giacchè passava anche lei per letterata stavolta le venne incontro appena la vide con una stretta di mano che riannodava a un tratto la loro intimità spirituale e le si mise al fianco dietro la tenda alluncinetto colla destra nello sparato della sottoveste parlandole sempre di lui delle sue inclinazioni dei suoi gusti delle sue ammirazioni che erano poche e calde e neppure le lotte in cui luno si logorato nè le speranze che hanno accompagnato sin qui nè i fiori del campo per cui ho tanto sudato nè i libri sui quali ho vissuto tanta e tanta vita lupi disegnava delle caricature sul marmo del tavolino il tenore diceva roba da chiodi di un collega sottovoce con marangoni e silvani dallaltro lato domandava se quella bella giovane appartenesse allamico gennaroni lisciandosi i baffettini neri come la pece anche donna mena qualche tempo dopo quando vide che le visite del maestro si facevano troppo frequenti col pretesto dellaloardino e non finiva mai di ringraziarla dell assistenza che aveva fatta alla sua povera sorella per stringerle la mano e farle gli occhi di triglia vivere vivere anche in quel cortiletto triste fra quelle quattro mura che avevano una melanconia intima e quasi affettuosa nelle umili occupazioni divenute care con quellaltro mondo fantastico che le aprivano i libri sotto la carezza di quella voce fraterna amorevole e protettrice assediando il camerino dellimpresa per essere pagata impegnando la roba destate per coprirsi linverno a mantova sera ammalata dangina mentre provavano il ruy blas e aveva perso la voce è la mia padrona di casa una buona donna le aveva detto lui ma quando ci vede insieme faccia finta di niente per carità fu come una fitta al cuore accanto alluscio vedevasi il tavolinetto del maestro coperto da un tappetino ricamato a mano e sopra tanti altri lavori fatti di ritagli nettapenne sottolume e un mandarino di lana arancione colle sue brave foglioline verdi causa dinfinite distrazioni agli scolari sera preso anche in mano la gabbia del pappagallo di una compagna di viaggio dalla cancellata fuori la stazione lo videro sbracciarsi a collocare tutto il loro arsenale di scatole e cappellini mentre il treno fuggiva e portava finalmente il lume nel bugigattolo diviso in due da una vecchia tenda da finestra appesa a una funicella la sorella si alzava a sedere sul letto in fondo stentatamente tossendo si udiva la pioggia che scrosciava nel cortiletto una di quelle piogge che annunziano lautunno e la pentola di latta lasciata fuori che risonava sotto la grondaia un gatto nella bufera chiamava ai quattro venti con voce umana una buona dote non può mancarti e se lasci la scuola tanto meglio vivremo tutti insieme faremo una casa sola uno stanzino mi basterà purchè sia molto arioso lei gli avevano consigliato dimparare il canto che sarebbe stata una fortuna per tutti e le avevano fatto lasciare anche il mestiere dorlatrice col quale si sciupava le mani per novanta centesimi al giorno eppure quando vennero ad offrirmi la scrittura pel concerto del caffè nazionale non mi feci tirar le orecchie si piglia quel che capita oggi qui domani là come ci siamo di già avrei fatto altri due passi per avere il piacere di stare con voi ancora il tempo passa presto la poveretta lo guardò in tal modo attraverso le lagrime che le scendevano chete chete per le gote chegli abbassò gli occhi sì è vero fu il destino quellaltra non sa neppur il sacrificio che le ho fatto e i singhiozzi dei parenti non passavano il marmo della lapide le raffiche delle notti di fortuna scorrevano gemendo sulla casa dei morti senza lasciarvi un pensiero per coloro che in quellora assunta rimasta a casa stava facendo cuocere due uova in una caffettiera posata sullo scaldino quando udì picchiare alluscio e le comparve dinanzi il maestro allimprovviso così in camiciuola comera e ancor spettinata dellamore lui non sapeva che farne era buono da mettere in musica soltanto più duna volta cogli amici aveva detto chiaro e tondo quel che pensava di gennaroni lui stupido che si era appiccicato quel cerotto una che tossiva sempre come se gli fossero mancate altre donne a quel macaco e calda ancora di quel fervore vi attingeva il coraggio per esortare il fratello a rientrare nel retto sentiero con delle allusioni velate delle insinuazioni discrete uneffusione di tenerezza timida e quasi materna suo padre che lo contrariava nelle sue inclinazioni nelle tendenze più spiccate del suo ingegno nei due anni duniversità non aveva imparato nulla aveva scritto soltanto dei versi sulle panche della cattedra di diritto civile un vero parricidio osservò carolina sorridendo glienera riconoscente sì avrebbe voluto anzi dirgli tante cose per provarglielo che non ci aveva più nessun altro in cuore che quellaltro a poco a poco se nera andato via comera andato lontano e domandargli della donna che spesso veniva con lui al caffè e le dava una stretta al cuore così quel prete un santuomo aveva perso lanima e la ragione dietro i fantasmi delle terrene voluttà il giorno in cui lei la tentazione era venuta a confessargli il suo peccato nella chiesetta solitaria ridente del sole di pasqua passava della gente in abito da festa delle famigliuole intere che andavano a sentir la musica al giardino pubblico poscia di tratto in tratto succedeva il silenzio grave delle ore calde della domenica laltro ornamento della scuola sulla larga parete nuda dietro il tavolino era una cornicetta di carta traforata opera industre della stessa mano che conteneva due piccole fotografie ingiallite e allocchiata trionfante che faceva punto lautore vide con gioia crudele la sua ascoltatrice che piangeva cheta cheta colla mano dinanzi agli occhi ei le prese quella mano e se la tenne sulle labbra a lungo per godere del suo trionfo e le bocche che pareva non dovessero accostarsi ad altri baci insegnano ora sorridendo a balbettare i loro nomi ai bimbi inginocchiati ai piedi dello stesso letto il viso del fratello con certi occhi attoniti in cui cera ancora come la visione di terrori arcani e lo accarezzava col sorriso col soffio della voce colla mano tremante in un ritorno di tenerezza ineffabile che si attaccava a lui come alla vita però essa gli aveva detto non si affanni tanto poveretto chè qualcosa ho già trovato e quando egli facendosi rosso era tornato sullofferta di denaro essa gli aveva risposto che non occorreva a lui glielo avrebbe detto davvero di tutto cuore le mamme lo conoscevano tutte dacchè erano al mondo lavevano visto passare mattina e sera col cappelluccio stinto sullorecchio le scarpe sempre lucide i baffetti come le scarpe il sorriso paziente e inalterabile nel viso disfatto di libro vecchio faceva il maestro di scuola per vivere ma il suo vero stato erano le lettere sonetti odi anacreontiche acrostici soprattutto con tutte le sante del calendario a capoverso egli si ostinava a scrollare il capo lusingato internamente di poter rifiutare per la prima volta senza notare lespressione dolorosa che cera nellaccento della povera zitellona no non mi lascio pescare stai tranquilla amo troppo la mia libertà per la via buia e deserta da stringere il cuore correvano le prime raffiche dautunno il maestro mosso a compassione le era corso dietro vuol essere accompagnata a casa senza complimenti per debolezza per bontà di cuore e cè chi dice per un tozzo di pane me lo merito ora essa mha piantato pel marangoni che la batte e fa lo strozzino coi suoi denari una mia compagna che vi era stata questa primavera mi disse che ci avrei trovato qualche cosa non molto è vero ma nella stagione morta sa bene ad alessandria erano rimaste cinquanta persone sulla strada dopo la fuga dellimpresario dicono che anche lui poveraccio ci abbia perso tutto il suo infine assunta e il maestro lasciarono il caffè e si avviarono ai boschetti rasente al muro nella striscia dombra che orlava il marciapiedi assunta aveva detto chera libera fino a sera e anchesso non temeva più di farsi vedere insieme a lei peppino gli disse infine dovresti darmi una gran consolazione dovresti risolverti a prender moglie egli rizzò il capo sorpreso prima e poscia lusingato dalla proposta che gli toglieva ventanni daddosso voi ella non rispondeva colla testa sconvolta il cuore stretto da unangoscia vaga un senso di sconcerto nello stomaco davanti agli occhi una visione confusa dellalbergatrice arcigna che voleva esser pagata dellimpiegato postale che le rispondeva nulla il maestro le aveva procurato due o tre indirizzi dagenti teatrali ai quali laveva raccomandata la presentò ad un impresario che montava unoperetta tutti rispondevano pel momento non cè nulla limpresario soggiunge un tale vestito da operaio coi baffi grossi e la faccia dura si arrampicò sul tavolato in mezzo ai fischi che assordavano e prese la cantante per le spalle spingendola verso due questurini in uniforme che serano fatti largo a furia di spintoni e agitavano le braccia il sole giungeva fino al letto dalluscio del cortile e la sera entravano a far compagnia tutti i rumori del vicinato il chiacchierío delle comari lo stridere delle carrucole nei pozzi tutto intorno la canzone nuova che passava laccordo della chitarra con cui il barbiere dirimpetto ingannava lattesa voleva lasciarle anche una ventina di lire caso mai le abbisognassero ma essa si ribellò per la prima volta scusa scusa dicevo caso mai non firmassi subito la scrittura ma non cè bisogno dandare in collera lho fatto a fin di bene erano defunti dogni età e dogni sesso guance ancora azzurrognole come se fossero state rase ieri lultima volta e bianche forme verginali coperte di fiori però nella rettitudine istintiva della sua coscienza la zitellona sentiva nascere una ripugnanza uninquietudine dolorosa per tutto ciò che doveva esserci di losco e di pericoloso in quel romanzo clandestino dallora aveva girato il mondo da un teatro allaltro viaggiando in terza classe dormendo in alberghi dove la notte venivano a bussarle alluscio e a minacciarla digiunando spesso per mantenersi onesta passando lunghe ore nellanticamera di unagenzia ah quelle benedette ragazze chi arrivava a capirle per quanto gli anni passassero esse gli ridevano dietro le spalle poi dopo molto tempo quandegli passava a prendere i loro bimbi tirando in su i baffetti ostinatamente neri egli cadde a sedere sulla seggiola dietro la cortina senza lasciare la mano di donna mena che la svincolò adagio adagio la stanza era già oscura con un senso di intimità misterioso e triste e cominciava a vestirsi lentamente mentre il maestro accoccolato col bicchiere in mano leticava col capraio che gli misurava il latte come fosse oro colato al giungere di una superba bionda che era venuta a prendere un ragazzetto pallido in una carrozza signorile riempiendo tutta la scuola del fruscío della sua veste del profumo del suo fazzoletto del suono armonioso della sua voce fresca e ridente così passava e ripassava quattro volte al giorno prima e dopo il mezzodì sempre con un ragazzetto svogliato per mano gli altri sbandati dietro dogni ceto dogni colore col vestitino attillato alla moda oppure strascicando delle scarpacce sfondate col seno ansante e il capo chino su cui il riflesso dei vetri scintillanti accendeva delle fiamme impure da centanni le sue ossa consunte dal peccato posavano nella fossa stringendosi sul petto la stola maculata accarezzando la chioma inanellata componendo la faccetta incartapecorita a un risolino seduttore tutti quanti però a ogni pezzo nuovo quando gennaroni atteggiava il viso a una boccaccia di disgusto appoggiandosi al bastone della scopa per tossire in mezzo al polverío il fratello tornava coi due soldi di latte in fondo al bicchiere e due panetti nelle tasche del pastrano carolina pallidissima e al fratello di lei impenetrabile dietro il palmo delle mani si animava alle sue frasi istesse come un barbero allo scrosciare delle vesciche che porta attaccate alla coda senza un minuto di stanchezza quasi senza bisogno di voltar pagina così lo vide per lultima volta col biglietto nel nastro del cappello allegro e chiassone come al solito salutando questo e quello addio ciao buona fortuna mio padre è il primo negoziante di napoli laggiù hanno ancora dei pregiudizi sa bene veniamo con lei se non le dispiace strada facendo aggiunse che era libero quella sera perchè la padrona del caffè nazionale laveva licenziato una cabala che gli avevano inventato contro per gelosia di donne è vero è vero allora si mise a piangere cheta cheta nel grembiule poscia quando fu un po più calma si asciugò gli occhi senza dir nulla e si mise a preparargli la valigia un bauletto di cuoio nero tutto strappi e scontrini di ferrovia essa sola era rimasta una gran leggitrice di romanzi e di versi avventure epiche di cappa e di spada casi complicati e straordinari amori eroici delitti misteriosi epistolari di quattrocento pagine tutte piene di una sola parola di tratto in tratto si guardavano negli occhi e ripetevano con un sorriso triste guarda che piacere si udiva parlare a voce alta nel caffè e degli scoppi di risa delle discussioni tempestose accompagnate dalla stessa nota bassa del marangoni che trinciava da caporione ora che gennaroni aveva piantata la ragazza senza voce e senza quattrini doveva essere un affar serio levarsi da quella pece uno che vi si lasciasse prendere per buon cuore o per altro sentisse poi che discorsi il caldo la folla i lumi quando si arriva a parlar delle acconciature è già un gran progresso a proposito lei è messa divinamente no no mi lasci dire è diversa dalle altre un buon gusto unoriginalità il maestro pensava intanto a quei giorni terribili in cui una notizia simile era arrivata come un fulmine al caffè sulla faccia stravolta di un artista e serano trovati tutti raccolti dallo stesso terrore davanti alla porta chiusa del teatro era così buono aveva negli occhi un non so che come vedesse lontano tante cose e diceva che larte gli pingeva delle nuvole doro sconfinate nel pezzettino di cielo che si vedeva al di sopra del vicoletto allungando il collo il gruppo scomparve nella folla verso la cucina fra un uragano di fischi durli e di risate il baritono si dimenava come un ossesso smanacciando gridando bravo bis poi corse a stringere la mano al maestro ancora sbalordito dinanzi al pianoforte una donna cogli occhi neri come avesse il colèra e i pomelli color cinabro nuda fino allo stomaco strillava con voce rauca delle canzonette che facevano andare in visibilio luditorio schioccando le dita e con una mossa dei fianchi che faceva svolazzare la sua gonnella corta sino ai ella uscì nello stanzone barcollante come si sentisse soffocare e balbettò dopo un momento come lo sai chi te lha detto masino quel ragazzo il figlio del caffettiere oggi come lincontrammo per caso e vide che lo salutavo mi ha detto che sposa sua sorella so che anche il signore è un chiaro cultore delle lettere disse il monaco tendendogli la mano regalmente il romanziere aveva sollecitato lonore di leggere il manoscritto del suo romanzo in casa del maestro per averne un giudizio illuminato e sincero genere manzoni allora no più moderno stavo per dire più fine certo più nervoso tutta la nervosità del secolo in cui viviamo e il titolo si può sapere almeno lei sì amore e morte bello bello bello ci ha lavorato molto saran quattranni circa perchè non lo fa stampare spesso le diceva sai mia cara io non sono geloso ma il primo ballerino si limitava a strizzarle locchio da lontano col gomito appoggiato al banco e il busto inarcato sotto la giacchetta bisunta gli amici quando essa capitava al caffè per aspettare il maestro che doveva portare la risposta se la battevano uno dopo laltro primo di tutti il silvani colla giacchetta più stretta che mai pensate che vi voglio bene come un fratello e vorrei che anche voi ella gli stringeva le mani colle lagrime agli occhi per dirgli di sì che anche lei che gli prometteva ma piuttosto sarebbe morta da tutti da tutti prima che da lui la quale aveva il colorito acceso ed era serrata in una veste di seta grigia che pareva dovesse scoppiare a ogni momento con un cappellone di felpa in capo ornato di piume rosse quelle volte il maestro non osava muoversi neppure e la sua compagna da lontano non lo perdeva di vista un momento sotto le piume rosse del cappellone talchè il vecchio scapolo era tutto scombussolato da quelle gonnelle che gli si aggiravano per casa tentato anche in mezzo alle sue angustie quasi da un ritorno di giovinezza da sottili punture nel sangue e al cuore che gli cocevano come un rimorso nelle ore nere verso la fine di dicembre gli avventori del caffè del teatro sembravano ammattiti formando dei crocchi animati disputandosi fra di loro cavando ogni momento dal portafogli lettere e telegrammi sudici correndo sulluscio ogni volta che sapriva per vedere se giungeva un fattorino del telegrafo così le lagrime si asciugarono dietro il loro funebre convoglio e le mani convulse che composero nella bara le loro spoglie si stesero ad altre carezze entrate don peppino il ragazzo sta vestendosi no grazie non importa volete aspettare al sole vossignoria ho qui i ragazzi non posso lasciarli quanti ne avete santa pazienza ce ne vorrà da mattina a sera tanto tempo che fate quel mestiere ai suoi piedi nellabisso già nero sprofondavasi una caverna sotterranea battuta dalle onde piena di rumori e di bagliori sinistri di cui il riflusso spalancava la bocca orlata di spuma nelle tenebre la quale stava discutendo con una ragazza alta e magra che la supplicava a voce bassa in atteggiamento umile infagottata nella cappa lisa in un canto il lavapiatti sbracciato scopava un tavolone che la sera faceva da palco parato a drappelloni bianchi verdi e rossi viso ella sembrava più grassa disfatta bianca come cera con due enormi pesche sotto gli occhi e le mani pallide colle vene gonfie il giovanotto aveva la barba lunga la biancheria sudicia i calzoni sfrangiati che cercava di nascondere sotto il tavolino egli la bollava con parole di fuoco voleva offrirle dea implacabile lolocausto del suo sangue dei suoi sensi del suo amore immensurabile lì ai piedi dellaltare istesso su quel tappeto di persia dinanzi a quel letto immacolato eh non li avevate fatti male i vostri conti caro mio poichè siete stanco dandare attorno coi ragazzi ma il fatto mio ce lo siamo lavorato io e la buonanima di mio marito e non per farcelo mangiare a tradimento sulluscio del cortiletto cogli occhi rivolti a quello spicchio di cielo e una lagrima vera negli occhi egli le disse addio commosso dallaccento suo istesso siate felice siate felice lontana o vicina in vita e in morte fu la sola missiva damore che ella ricevesse e la custodì gelosamente fra i fiori secchi chei le aveva donati e i nastri scoloriti che portava il giorno in cui si erano incontrati per la prima volta poscia nellore in cui il sole moriva sullorlo frastagliato dello spiraglio il ghigno schernitore di tutte le cose umane sembrava allargarsi sui teschi camusi udivasi pispigliare due voci sonnolente nel bugigattolo oscuro e poi silluminava il vano al di sopra del tramezzo il maestro andava a prendere una manata di trucioli strascicando le ciabatte tutto raggomitolato in un pastrano spelato e accendeva il fuoco per fare il caffè giusto in quel momento poi che si trovava a spasso e i soldi volavano come avessero le ali vero che la poveretta non si lagnava mai fossero carezze o schiaffi mangiava poco e non chiedeva neppure un paio di scarpe ma tanto era un altro peso si porta via per sempre le briciole del convito e la memoria di ogni cosa ora nel costruire la diga del molo nuovo hanno demolito la chiesuola e scoperchiato la sepoltura trepidante allora in cui egli soleva venire commossa da una tenerezza ineffabile quando vedeva il raggio della luna sul finestrino ogni quintadecima al sentire la campana dellavemaria lorganetto che passava la voce del fratello che pronunziava il suo nome turbata solo da un imbarazzo insolito e da una nuova tenerezza per lui con due enormi sopracciglia alla chinese per darsi unaria satanica e dei cornetti inargentati egli si mise ad urlare la canzone delloro come un ossesso allargando le gambe sul tavolato stendendo gli artigli minacciosi verso luditorio dovresti farle intendere ragione a quella stupida dovresti metterti in mezzo sè quistione di soldi si può aggiustarsi non ho mai fatto questione di quattrini per larte ma bisogna concludere subito sì o no ho delle offerte magnifiche per lestero domattina devo dare una risposta la mamma povera e santa donna non ne seppe nulla allorchè fu impossibile nascondere quello che era avvenuto il giovane scappò al paese per paura del babbo municipale infatti dopo il pezzo con variazioni per pianoforte sulla stella confidente venne il duetto dellernani e comparve unaltra volta dalla cucina il baritono vestito alla spagnuola con un medaglione dottone che gli ballava sul ventre e un cappello piumato in testa facendo largo a madamigella edvige cara mia me ne dispiace ma non ne facciamo nulla avete visto che fiasco laltra rimaneva a capo chino coi fiori di carta nei capelli e le spalle infarinate mangiate mangiate pure ripigliava la padrona una buona donna che diamine non voglio che la gente vada via a pancia vuota da casa mia allora la ragazza era scoppiata in una risata così matta così impertinente che gli squillava ancora nelle orecchie al ripensarci e ancora dopo tanto tempo gli metteva in capo un dubbio uno di quei lampi di luce che fanno cacciare il capo sotto il guanciale per non vederli la notte il manoscritto era voluminoso circa mezza risma di carta a mano raccolta in una custodia di marrocchino col titolo in oro sul dorso e legata con nastri tricolori lautore leggeva con convinzione sottolineando ogni parola col gesto colla voce con certe occhiate che andavano a ricercare lammirazione in volto alla carolina oh le rosee visioni che passarono su quella vesticciuola mentre essa agucchiava le intere notti e gli sconforti amari che la tormentarono dinanzi a quello specchio al quale si affacciavano ogni volta inesorabilmente i pomelli ossuti ed il naso troppo lungo allora la folla si riversa chiassosa nei viali ombreggiati di cipressi e gli amanti si cercano dietro le tombe ma laggiù nella riviera nera dove termina la città cera una chiesuola abbandonata che racchiudeva altre tombe sulle quali nessuno andava a deporre dei fiori intanto si sbracciava per farsi scorgere gesticolando gridando forte calcandosi ogni momento la tuba sullorecchio posando di tre quarti col bavero della pelliccia rialzato sino alle orecchie malgrado il gran caldo e un fazzoletto di seta al collo come avesse avuto un tesoro da custodirvi le strinse forte la mano due o tre volte mosse le labbra per dire qualche cosa infine proruppe me ne vado sono aspettato buona notte buona notte e partì correndo la stanzuccia che pigliava lume da un finestruolo sulla scala obbiettando col medesimo ingenuo entusiasmo della sua prima giovinezza che il matrimonio è la tomba dellamore per farsi pregare ancora dammi retta peppino poi quando non sarai più in tempo te ne pentirai sentiva perciò una grande simpatia per quellaltra derelitta e le andava dicendo coraggio coraggio bisogna farsi animo laiuterò anchio come posso si restringevano un po nelle spese e il giovane del conservatorio sadattava con loro proprio come uno della famiglia le domeniche andavano a spasso insieme qualche volta egli portava un bel cocomero e si faceva festa nel terrazzino soleva dire scherzando ce ne ricorderemo poi quando saremo ricchi sora assunta no no lui non ci ha colpa le dicevano gli amici gennaroni che tornava dal banco fuori di sè aggiunse chera proprio un bebè un pulcino bagnato uno che non era capace di dire due parole per un amico ma occorrono altri requisiti del tupè locchio ardito i fianchi sciolti e un po più di polpa che diavolo è vero che questa può venire siete giovane così dicendo lesaminava dalla testa ai piedi ogni volta che passavano sotto un lampione col fare allegro e senza cerimonie di buon camerata allorchè furono soli gli disse pure con quellaccento e quello sguardo singolari no quella quella no peppino verso lagosto sembrò che cominciasse a stare alquanto meglio una sera dopo la scuola lo istallarono dinanzi al tavolinetto dal tappetino ricamato con due candele accese dinanzi come un giocatore di bussolotti don peppino col capo fra le mani tutto raccolto nel disegno di appioppargli alla sua volta la padrona chiuso il libro e spenti i lumi del caffè era scesa in cucina a dare unocchiata alla povera ragazza che aspettava col viso ansioso disse bruscamente cera un punto in cui il protagonista del romanzo disperato forzava la consegna di uno stuolo di domestici in gran livrea schierati in anticamera e andava a bere la morte nellalcova della sua bella appena tornata dal ballo ancora in una nuvola di merletti e di pizzi la carolina avvampò di gioia e chinò il capo col petto che le scoppiava che dice io che dice mai laltro gonfiandosi nel soprabito anche lui a quella prima lusinga che gli veniva da una donna lestate nellora in cui ogni piccola insenatura della riva risonava della gazzarra dei bagnanti londa calma scintillava rotta dalle braccia di qualche ragazzo che nuotava verso le sottane bianche formicolanti come fantasmi sulla spiaggia e quanti conoscevano la leggenda andarono narrando che avevano visto lo spirito del palombaro ivi trattenuto dallincantesimo il mare spumeggiante sotto la catena della gru tornò a distendersi calmo e color del cielo e scancellò per sempre la leggenda della camera del prete nè un ricordo delle lagrime che videro forse nellora torbida dellagonia e che bagnarono quegli stessi fiori che adesso vanno da una bara allaltra come li porta il vento si sentivano intenerire da una certa commozione ripensando al passato alle rosee fantasie della prima giovinezza che evocava la figura melanconica di quelleterno cercatore di amore tutta un tratto si vide la gente affollarsi davanti al palco intorno a un omettino in tuba il quale gesticolava colle mani in aria la donna invece si ostinava col viso sfacciato cercando cogli occhi nella folla i suoi in seguito toglieva dal fuoco la caffettiera sempre colla mano sinistra per pigliare colla destra la chicchera senza manico dallasse inchiodata accanto al fornello la risciacquava nel catino fesso incastrato fra due sassi accanto al pozzo ora purtroppo gli era cascata addosso quella tegola sul capo per un momento di debolezza per aver troppo cuore e non trovare il verso di dirle cara mia ogni bel giuoco vuol durar poco la domenica mattina spuntava appena lalba si vide una cosa nuova nel prato della fiera appena fuori del villaggio era come una casa di legno su quattro ruote con certe figuracce brutte dipinte sopra e lì vicino inoltre i comici avevano altri richiami per il pubblico un cardellino che dava i numeri del lotto il ronzino che contava le ore e indovinava gli anni degli spettatori colla zampa la giovane dinanzi al carretto che voleva difendere la sua creatura come succede anche alle bestie con certi occhi che facevano paura e cercava di afferrare le scuri per aria colle mani insanguinate le braccia e le spalle nere fuori dal corpetto di seta stinta soffiava nella tromba col poco fiato del suo petto scarno pure era una novità pel paese e i giovinastri correvano a vedere spingendosi col gomito cerano pure delle anime buone in quella ressa ma gli altri non volevano intender ragioni neli di comare barbara che gli sanguinava il cuore don ramondo prese il suo cappello e la donna gli corse dietro in sottana comera colle mani nei capelli gridando aiuto per tutto il vicinato spuntava lalba serena nel cielo color di madreperla alla chiesa lassù si udiva sonare la prima messa letto colla disciplina irta di chiodi e insanguinata al capezzale accanto allo schioppo carico che ne aveva fatte tante misteri della grazia come diceva il predicatore e adesso come farete a scoprire se portavano il colèra gridarono alcuni ma il povero capocomico non sentiva e non badava più a nulla nè le grida di morte nè le falci nè le scuri giorno tutta un tratto coloro che stavano a guardia nascosti dietro il muro videro lo zingaro che sera avventurato carponi sino alle prime case razzolando in un mondezzaio come si fa ai lupi loro a ripeter la commedia che venivano da lontano che li avevano scacciati da ogni dove che erano affamati e preferivano gli uccidessero lì a schioppettate allora per non saper che fare temendo di accostarsi per paura del colèra e lasciarono lì e ancora dopo cinquantanni vito sgarra che aveva menato il primo colpo vede in sogno quelle mani nere e sanguinose che brancicano nel buio pallido e stravolto col sangue giù per la faccia i capelli irti gli occhi fuori della testa voleva buttarsi sul fuoco per spegnerlo colle sue mani urlando che lo rovinavano e il vecchio carponi era corso a rintanarsi sul finestrino del carrozzone era passata una figura bianca di donna coi capelli scarmigliati mondezzaio colà luccisero di una schioppettata come un cane arrabbiato dopo gli trovarono un torsolo di cavolo che ci aveva ancora in pugno e il petto della camicia tutto gonfio di bucce e frutta marcia quelli del baraccone stavano facendo cuocere quattro fave a ridosso del muricciuolo seduti sulle calcagna per covar la pentola cogli occhi tutta la famiglia a un tratto udirono gridare dove avevano saputo far le cose bene era stato a miraglia un paesetto mangiato dal colèra e dalla fame il giorno in cui serano viste certe facce nuove per la via dove da un mese non passava un cane un parente corse lesto lesto a chiudere gli scaffali per tutta quella gente che saffollava nella bottega e nessuno poteva tenerla docchio allora la folla quasi fosse corsa una parola dordine si mosse tutta come una fiumana dei suoi diciotto anni non le erano rimasti che due grandi occhi neri degli occhi scomunicati che vi mangiavano vivo anchessi si portavano dietro tutta la loro casa in un carretto sconquassato coperto da una tenda a brandelli che veniva avanti traballando tirato da un somarello sfinito eccolo lì povera bestia gli manca solo la parola il maniscalco raccontava a tutti la stessa cosa via via che andavasi facendo gente dinanzi alla bottega la gente guardava il cane guardava la baracca e scrollava il capo dal muro del cimitero spuntava lo schioppo di scaricalasino malarnese che accennava a tre o quattro altri suoi compagni della stessa risma lontan lontano verso la broma e poi verso catenanuova con gran gesti neri al sole la donna col tamburone al collo gridando sempre dalla piattaforma avanti signori avanti che comincia si pigliava alla porta quel che si poteva un baiocco delle fave siccome la popolazione si era commossa al loro apparire e minacciava il capo urbano accorse anche qui colle guardie armate sino ai denti gridando da lontano via via così sempre la stessa poi si vide uscire dalla parte del vicoletto la ragazzina che andava correndo dal sagrestano per le candele benedette senza badare a guardie e a fucilate oggi scoppiava a catenavecchia il giorno dopo si sentiva dire che era alla broma cinque miglia soltanto da san martino il quale è diventato un uomo di giudizio dice a chi vuol dargli retta che il colèra ci doveva essere nel baraccone peccato che lo bruciarono quelli erano ricconi che andavano attorno così travestiti per non dar nellocchio e buscavano centinaia donze a quel mestiere ma il poveraccio da un bel pezzo fiutando come si mettevano le cose aveva infilato lusciuolo dellorto carponi fra le viti e preso il volo pei campi quelli di san martino serano anche armati uomini e donne volevano morir piuttosto di una schioppettata o daltra morte che manda dio ma il colèra no non lo volevano altri portavano altre brutte notizie il capo urbano che stava imballando le materasse il farmacista che tardava ad aprire la bottega la folla cominciava ad ammutinarsi a misura che cresceva cristiani del mondo che ci vogliono far morire davvero come bestie nella tana bestie e cristiani vi restavano là a rosegabella venti case un bel giorno era capitato il merciaiuolo di quelli che vanno in giro colle scarabattole in spalla e quanti misero il naso fuori per vedere tanti ne morirono fin le galline fuori del paese guardati a vista come bestie pericolose nessuno chiuse occhio quella notte la vigilia di san giovanni che cera un chiaro di luna come di giorno i fuochi e i razzi che sembravano quelli della festa del santo patrono tutti col capitombolo verso san martino e il domani poi si trovavano le macchie dunto per terra e lungo i muri qualche manciata di ceci anche i ragazzi gratis fino alla sera tardi ci fu ressa dinanzi alla baracca sotto il gran lampione rosso che chiamava gente da lontano sangue dinnocente che grida vendetta dinanzi a dio la sera da quelle parti chi aveva il coraggio di arrischiarsi sino in cima alla salita vedeva dietro la china che nasconde il paesetto uno colla faccia stralunata raccontava come zanghi avesse acchiappato il male nella baracca dei commedianti laveva visto lui coi suoi occhi il vecchio che lo tirava per la falda del vestito perchè gli pareva che volesse passare a scappellotto ma la notte ci volevano più di due ore alla messa dellalba tac tac vennero a chiamare in fretta lo speziale presto alzatevi don ramondo chè dai zanghi hanno bisogno di voi si videro delle cose allora da far piangere di tenerezza gli stessi sassi vito sgarra che si divise dalla sorda colla quale viveva in peccato mortale da dieci anni dal ballatoio della gnà giovanna suo marito chiamava gente anche lui in fondo alla piazza agitando le braccia in aria quello quello gridavasi da un crocchio a don pepè il mercante di bestiame glielavevano dato invece in una presa di tabacco alla fiera di muglia un sensale forestiero per conchiudere il negozio diceva lui cose da far rizzare i capelli in testa avvelenata persino la fontana delle quattro vie don ramondo don ramondo che non ci sia più aiuto per me fatelo per questi innocenti chè son padre di famiglia poi come sirrigidì colla barba in aria e i figliuoli si misero ad urlare più forte aggrappandosi alle coperte di lui che non udiva gente che aveva udito bussare alluscio dopo la mezzanotte comè vero dio e dei carri che passavano per le stradicciuole più remote come delle macchine asmatiche che andavano strascinandosi di porta in porta il colèra mieteva la povera gente colla falce a regalbuto a leonforte a san filippo a centuripe per tutto il contado e anche dei ricchi una fucilata che non finiva più pazza di terrore e si propagava per le fattorie pei casolari per le ville per tutta la campagna circostante dove i cani uggiolavano sino allalba la quelli che erano rimasti i più poveri da principio avevano fatto il diavolo minacciando di sfondar le porte chiuse e bruciare le case dei fuggiaschi poscia erano corsi a tirar fuori dal magazzino tutti i santi del paese come quando si aspetta la pioggia o il bel tempo laddolorata un ragazzo che camminava sulle mani portando in giro stretto fra i denti il piattello per raccogliere la buona grazia quando si era fatta un po di gente calavano il tendone unaltra volta e rientravano tutti a rappresentare la commedia coi burattini i bicchieri ancora capovolti nel vassoio e dinanzi alluscio cera un crocchio di gente che discuteva colla faccia accesa neli il maggiore dei figliuoli sporgeva il capo di tanto in tanto fra le tendine dello scaffale cavavano fuori il fazzoletto finta di soffiarsi il naso e lasciavano cadere certe pallottoline invisibili che chi ci metteva il piede sopra poi per sua disgrazia era fatta padre giuseppe maria a far la croce sul debito degli inquilini che proprio non potevano pagarlo angelo il ciaramidaro andare alla messa e alla benedizione come un santo senza che gli sbirri gli dessero noia e la notte dormire tranquillo nel suo letto meglio meglio che ci avessero uccisi tutti neppure il colèra gli aveva voluti da per tutto dove lavevano incontrato stanchi ed affamati ancora dopo cinquantanni scaricalasino nonostante lo scomunicato male andavasi avvicinando di giorno in giorno tale e quale come una creatura col giudizio che faccia le sue tappe di viaggio soffiando e sbuffando il signore ce ne scampi e liberi il venerdì verso mezzogiorno agostino quello delle lettere amici e conoscenti si vociavano da un capo allaltro del prato della fiera si scambiavano i frizzi salati e le parolacce come dentro avevano fatto pulcinella e colombina nessuno pensava più al castigo di dio che avevano addosso che gli toglievano il suo pane strappandosi i capelli dalla disperazione in mezzo alla famigliuola tutta pesta e malconcia scampata per miracolo alla strage il poveraccio non riusciva a trovare i calzoni al buio in quella confusione zanghi steso sul letto freddo colla barba arruffata andava acchiappando mosche colle mani fuori del lenzuolo le mani nere egli non sapeva dirlo laggiù arrivato al ponte sera sentito stanco tutta un tratto e sera seduto un momento sul parapetto prima di lui cera seduto un viandante il quale si asciugava il sudore con un fazzoletto turchino infine il farmacista e il capo urbano ricomparvero vociando tutti e due che non era nulla il capo urbano sventolando un foglio di carta in aria don ramondo sgolandosi a ripetere la folla dietro come un torrente mormorando uomini torvi donne col lattante al petto da lontano verso san rocco la campana sonava sempre a distesa avanti il somarello con quel po di grano o di fave il cesto delle galline il maiale dietro e poi tutta la famiglia carica di roba dallangoscia scaricalasino che aveva visto coi suoi occhi zanghi stecchito sotto il lenzuolo massaro lio che si sentiva già i dolori di ventre addosso la notte in fondo alla piazzetta si vedeva la finestra della chiesa illuminata che vegliava sul villaggio e di tratto in tratto udivasi martellare la campana alla quale rispondeva da lontano una schioppettata poi unaltra poi il parroco di canzirrò chera scappato ai primi casi e veniva soltanto in paese per dir messa a sole alto laveva pigliato nellostia consacrata però se erano davvero innocenti perchè la vecchia che diceva la buona ventura non aveva previsto come andava a finire pare don ramondo non diceva nulla guardava tastava versava la medicina nel cucchiaio colle mani tremanti la boccetta che urtava ogni momento nel cucchiaio e faceva trasalire e il malato pure colla voce cavernosa che sembrava venire dal mondo di là balbettando i ragazzi camuffati da pagliacci facevano mille buffonerie e la giovinetta colle gambe magre nelle maglie color di carne fresca un fiore di carta nei capelli il gonnellino più gonfio di una bolla di sapone via via state tranquilli sono o non sono il capo urbano poi infilò luscio della farmacia con don ramondo la folla cominciò a diradarsi alcuni andarono a casa a contar la notizia era tornato dal rilievo della posta colla borsa vuota e tutto stravolto sua moglie poveretta al vederlo con quel viso si cacciò le mani nei capelli che avete fatto scellerato dove lavete preso tutto quel male in un momento don domenico il fattore laveva predicato tante e tante volte di badare sopra tutto a certe facce nuove che andavano intorno per le vie e nelle chiese perfino potevate sospettarlo nella casa di dio più pallido del suo berretto da notte cogli occhi gonfi per vedere se qualcuno venisse a prendere il rum o lacquavite e a tutti coloro che linterrogavano dalluscio senza osare di entrare rispondeva quasi sempre scrollando il capo dàlli dàlli e videro la folla inferocita che correva per sbranarli signori miei siamo poveri diavoli poveri commedianti che andiamo intorno per buscarci il pane anche comare barbara che pur non si era mossa di casa e quellinfame capo urbano che andava dicendo non è nulla non è nulla e mostrava la carta bianca quella era la carta del sotto intendente che ordinava di lasciar spargere il colèra qua e là si sussurrava dei rumori strani che si udivano la notte gatti che miagolavano come in gennaio tegole smosse quasi tirasse il maestrale il giorno stesso a precipizio chi aveva qualche cosa da portar via e un buco dove andare a rintanarsi in una grotta fra le macchie dei fichidindia nelle capannucce delle vigne era fuggito dal villaggio altri siccome il sagrestano si slogava sempre a sonare a messa entrarono in chiesa qualcheduno più ostinato ritornò verso il prato della fiera quei poveri diavoli di comici che si tiravano dietro la loro casa al par della lumaca passato il temporale il vecchio annaspava colle mani per fare intendere le sue ragioni la donna copriva i figlioletti colle ali come una chioccia la giovinetta colle braccia in aria arrivò una prima sassata che fece colare il sangue poi un parapiglia la gente in mucchio accapigliandosi gli strilli delle vittime che si udivano più forte no no non li ammazzate ancora vediamo prima se sono innocenti vediamo prima se portano il colèra per le stradicciuole ancora buie si udiva uno sbatter dusci un insolito va e vieni un mormorio crescente sullangolo della piazza nel caffè di agostino il portalettere buonanima avevano dimenticato il lume acceso nella bottega vuota ciascuno badava quindi ai casi propri collo schioppo in mano appiattato dietro luscio accanto la siepe bocconi nel fossatello per le fattorie nei casolari niente niente son poveri commedianti che vanno intorno per buscarsi il pane poveri diavoli morti di fame la folla nonostante li seguiva mormorando e accavallandosi come un mare sulla piazza il capo urbano fece anche lui il suo discorsetto in un attimo la baracca fu tutta sottosopra i burattini gli scenari i cenci la poca paglia fradicia dei sacconi poi dopo che non ebbero più dove frugare fecero un mucchio dogni cosa e vi appiccarono il fuoco dopo frugando fra i cenci della carretta trovarono le pillole del colèra e ogni cosa ma quegli occhi più duno non potè dimenticarli e la povera gente senza pane e senza lavoro aspettava il colèra colle mani in mano anche costoro mostravano di essere dei viandanti rifiniti dal lungo viaggio come una famigliuola di zingari luomo che si dava per calderaio don ramondo colle mani e colla voce andava dicendo alla folla largo largo signori miei lasciatemi vedere di che si tratta poi sgusciarono dentro il baraccone tutti e due ah volevano proprio farli morire come bestie nella tana cristiani di dio tutta un tratto si udirono dietro lo scaffale delle grida mamma mamma e delle grida di dolore disperate neli irruppe nella bottega urlando come una bestia feroce coi pugni sugli occhi dirimpetto sugli scalini della croce in campo alla strada cerano altri in crocchio che guardavano e parlavano sottovoce fra di loro col viso scuro gridando e minacciando unanima buona si mise le gambe in spalla e corse per le scorciatoie dal capo urbano a dirgli che scappasse una povera donna gravida di sei mesi per aver aiutato certa vecchia che lera caduto l'asino dinanzi alla sua porta e fingeva di piangere e disperarsi era stata presa da dolori quasi subito ed era morta lei e il bambino tornarono a metter fuori le corna ad uno ad uno appunto come fa la lumaca il vecchio aveva sciorinato alluscio un gran cartellone dipinto la moglie con un tamburo al collo chiamava gente ogni momento giungeva qualcheduno che veniva dalla casa di zanghi e aveva visto dalluscio spalancato il letto in fondo alla camera col lenzuolo disteso le candele accese al capezzale e i figliuoli che piangevano gli occhi in fondo a due buchi della testa sua moglie seminuda coi capelli sulle spalle tutta gonfia e arruffata anche lei come una gallina ammalata correva per la stanza cercando di aiutarlo senza saper come coi figliuoli che le strillavano dietro dottore dottore che cè che ve ne pare lui e il capo urbano le guardie sbatterono luscio sul naso ai più riottosi ci fu un po di parapiglia un po di schiamazzo qualche pugno sulla faccia allora della benedizione nel crepuscolo quelle statue ritte in cima allaltare buio facevano arricciare i peli ai più induriti peccatori un vecchio carponi che andava cogliendo erbe selvatiche i cani avevano dato lallarme tutta la notte e quello del maniscalco che stava da quelle parti non sera dato pace quasi avesse il giudizio al rumore alle grida che si udivano da lontano tutto il paese fu in piedi subito e la caccia incominciò la vecchia fu raggiunta allargine del fossatello barcollando sulle gambe stecchite poi serano uditi strilli di ragazzi e pianti soffocati dalla strada principale giungevano il farmacista il capo urbano le guardie col giglio sul berretto e grossi randelli in mano qualche vecchierella che attaccava unimmagine miracolosa allo stipite della porta o al cancello dellorto i monelli che ruzzavano per terra festanti e sulle porte spalancate delle chiesuole la statua del santo patrono luccicante sotto il baldacchino come un fantasma atterrito colle candele spente e i fiori di carta dinanzi a torre del grifo scaricavano carrate intere di assi e di tavole sulla piazzetta per le baracche dei fuggiaschi le pompe dincendio tornavano indietro di gran trotto col fracasso di carri dartiglieria il baldacchino del santissimo appoggiato al muro colle aste in fascio e di faccia la chiesa spalancata senza lumi solo un luccichío di santi dorati in fondo allaltare in lutto e gli strilli soffocati delle signore barcollanti sul basto malfermo delle mule e il vociare di quelli che vendevano gazzosa birra uova e limoni sotto le baracche improvvisate allingresso del paesetto era un ingombro straordinario di carri cavalli gente che gridava e soldati col fucile ad armacollo quasi lavanguardia di un esercito in rotta dal paesetto perduto nelloscurità giungeva sempre il suono delle campane e un mormorío confuso e lamentevole un formicolío di lumi che si avvicinavano come delle lucciole in viaggio ad ogni passo sincontravano carri che scendevano dal villaggio minacciato carichi di masserizie di derrate di legnami perfino dimposte e di ringhiere di balconi dal balcone di una casa nuova calavano gridando largo un armadio monumentale una vecchierella stava a custodia di alcune galline seduta su di un cesto in un cortile ingombro di doghe e cerchi di botte e sul brulicame nero e indistinto di quei penitenti fra quattro torce a vento fumose un cristo di legno affumicato rigido quasi sinistro barcollante sulle spalle degli uomini che affondavano nella sabbia le donne colle sottane in mano con un ondeggiare infinito di veli e dombrellini mentre il crepuscolo moriva nelloccidente e la marina in fondo dileguava lontana nel tempo istesso che limmensa fiumana di lava sembrava accendersi nellorizzonte tetro bollettino delleruzione il fuoco a nicolosi la folla accorreva dai dintorni a piedi a cavallo in carrozza come poteva lungo la salita fra il verde delle vigne un denso polverone disegnava il zig-zag della strada tutto lo sgombero di un villaggio che sta per scomparire e colla roba sui carri a piedi uomini e donne taciturni recandosi in collo dei bambini sonnolenti coi volti accesi dalla caldura e dallambascia pei casolari nelle borgate lungo la via gli abitanti affacciati per vedere colle mani sul ventre poi dalle tenebre della via sbucò una processione strana uomini e donne scalzi picchiandosi il petto salmodiando sottovoce con una nota insistente e lamentosa della quale non si sentiva altro che misericordia misericordia sul marciapiede del casino di compagnia erano schierate su due file di sedie alcune signore venute a vedere lo spettacolo che si facevano vento degli uomini che fumavano un sorbettiere portava in giro dellacqua fresca via via che i più lontani giungevano sullerta udivasi gridare ecco ecco con un grido quasi giulivo di faccia a destra e a sinistra fin dove arrivava locchio a due passi le ginestre in fiore si agitavano ancora alla brezza della sera delle signore si stringevano al braccio del loro compagno di viaggio con un fremito delizioso altri si sbandavano per le vigne lungo la linea della corrente minacciosa scavalcando muricciuoli saltando fossatelli si camminava su di una sabbia nera fra due file di case smantellate irregolari cogli usci e le finestre divelte la gente ancora affaccendata a portare via roba e là sulle porte senza uscio vedevasi qualche povero diavolo che voltava le spalle alle stanzucce nude aspettando colle mani in mano e il viso lungo in silenzio come nellanticamera di un moribondo e in alto dirimpetto il vulcano tenebroso dietro un gran tendone di cenere lanciava in aria con un rombo sotterraneo getti di fiamme alti cinquecento metri lassù dal campanile sul chiacchierìo sul frastuono sui boati del vulcano la campana che sonava a processione senza cessare un istante al nord verso letna lo stradone si allungava in mezzo a due file di ginestre arboree formicolante di curiosi che andavano a vedere ridendo schiamazzando chiamandosi da lontano come il ciglione alto di una ripa scoscesa nera fumante solcata qua e là da screpolature incandescenti dalle quali la corrente di lava rovinava con un acciottolío secco di mucchi immensi di cocci che franassero poi sulla cima del colle due carabinieri di scorta immobili a cavallo dietro un gruppo di ufficiali che accennavano lontano alle vette coronate di fumo e dei soldati sparsi per la china fra i solchi come punti neri non vide altro tutti quei chepì si somigliavano il suo lajn però la scorse alle folte trecce nere in mezzo alle comari la mamma di ghita che stava contandole delle frottole la vide che lo cercava povera figliuola con gli occhi smarriti e il viso pallido senza poterlo scorgere però attenti al comando e nientaltro per il capo nè capelli bianchi nè capelli neri abbracci avanti alt caricat prima il povero renacchi che stava per compir la ferma tornavano i soldati lunghe file di cavalli battaglioni interi dinanzi al castello in piazza darmi erano pure tornati i carretti colle arance e quelli del sorbetto a due soldi e le bambinaie coi ragazzi e le coppie che si allontanavano sotto gli alberi e si tenevano per mano non si risolvevano a staccarsi luno dallaltro lajn primo tornò infatti a salutarla unaltra volta prima di partire come passasse per caso nellandare in quartiere lajn non voleva per via del malaugurio però laveva presa fra le braccia intenerito anche lui tanto non passava nessuno nella stradicciuola fangosa di là dallargine essa diceva di no diceva di no col cuore gonfio egli sempre zitto guardandola nella poca luce che lasciava vedere soltanto il musetto pallido e gli occhi lucenti che fatica una giornata intera devessere molto tardi guardi quante stelle batteva un po la campagna anche lei poveretta per sfuggire a quel silenzio ma lui non rispondeva ancora egli non sapeva più dove metterle le diceva scherzando che lo caricava derba come un asino così per farla ridere la ragazza però non rispondeva stava segnando delle grandi lettere storte sulla corteccia di un olmo con un sasso due cuori uniti e una croce sopra la gente si affollava per la via a veder passare i soldati che partivano pel campo tutti gli inquilini della casa sotto il lampione della porta ghita che teneva abbracciata anna maria suo padre il portinaio e i padroni anche loro alle finestre coi lumi così la povera ragazza vide passare la batteria dovera il suo artigliere anna maria ne aveva raccolto un fascio lì sul cassettone e poi due volte al giorno allandare e venire dalla fabbrica passava dalla posta nulla nulla che gruppo allora nella gola che peso sul cuore e dinanzi agli occhi la sera soprattutto quando sonava la ritirata a un certo punto anna maria gli sfuggì di mano e corse a inginocchiarsi sul ciglione del fossatello senza badare al vestito nuovo per cogliere delle foglioline verdi che spuntavano dal muricciuolo per te le ho colte per te lajn primo in quel momento stava chino sul pezzo a puntare strizzando locchio turchino come soleva fare per dire ad anna maria quanto gli piacesse il suo musetto e facendo segno colla destra al numero tre di spostare a sinistra la manovella di mira quando venne la sua volta anche per lui ah mamma mia il servitore accendeva i lumi dirimpetto e poi rimaneva ancora lì nellombra delle cortine si scorgeva dai bottoni che luccicavano quanto piangere in quel fazzolettino ricamato tanto che il cuore era stanco e sera vuotato intieramente le quattro trombe della batteria tutte insieme sonarono avanti poscia di là del ponte a trotto in mezzo a un nugolo di polvere alberi e casolari che fuggivano pennacchi di bersaglieri ondeggianti fra i seminati la notte che se lo sognava e lo vedeva sotto il pergolato canticchiando mi rincresse di lasciarti e le stringeva la mano sulla tovaglia avesse avuta la mamma almeno per sfogarsi il babbo poveretto cosa poteva farci notte e giorno sulla macchina a correre pel mondo pensava sempre a quellaltro però lavorando alla finestra chissà chissà dovera di là da quelle case dove andavano quelle nuvole scure che tristezza quando giungeva la sera la campana di santangelo lì vicino che le picchiava sulla testa e in cuore la tromba della ritirata che piangeva artiglieri che andavano e venivano collincerato sul chepì tale e quale come lajn primo solo mancava il numero del suo lajn nella fabbrica aveva sentito dire che molta truppa era stata mandata in sicilia laggiù lontano lontano dagli occhi lontano dal cuore passerete di qua per andare alla stazione sì sì di qua ogni momento della gente che andava e veniva ghita nel cortile ad accendere il gas lajn primo accese anche un sigaro e se ne andò colle spalle grosse anna maria lo guardava allontanarsi diventava a poco a poco ingiusto e cattivo un vero ragazzo ecco un ragazzo bizzoso da mangiarserlo coi baci che dolcezza per anna maria allora che dolcezza triste ed amara tutte le lacrime che egli le faceva versare le restavano in cuore e glielo rendevano più caro una gran tavolata allaria aperta laltalena e il giuoco delle bocce cesare che pensava sempre ad una cosa le rispose mimporta assai delle bocce adesso mi lasci stare vicino a lei piuttosto chè non la mangio mica vollero fare quattro passi sino al fiume come le altre volte cera un sentieruolo fangoso a sinistra fra i campi sotto dei grandi olmi anna maria si lasciava condurre a braccetto colle sottane in mano il giorno di san luca chera anche la festa del portinaio andarono tutti al monte tabor ghita era venuta a prenderla per forza e anche cesare il quale sera fatto dare il permesso quel giorno dalla padrona e le aveva detto stringendole le mani venga venga con noi così a star sempre chiusa piglierà qualche malanno i mezzi litri che andavano e venivano lajn primo di faccia a lei col naso nel piatto dandole delle ginocchiate di tanto in tanto però al vedergli il chepì collincerato e la striscia gialla della giberna che gli fasciava il petto si sentiva gonfiare il cuore nel seno grosso grosso da mozzarle il fiato neppure un rigo in tre mesi quante gite alla posta quante volte ad aspettare il portalettere dal portinaio tanto che cesare il servitore dirimpetto il quale veniva a pigliare le lettere della contessa le diceva anche lui ridendo nulla eh ha male alla penna il suo artigliere come la batteria partiva a mezzanotte lajn primo aveva invitato la sua ragazza a desinare una gentilezza per mostrarle il dispiacere che provava nel lasciarla avevano passeggiato insieme per quella stradicciuola fangosa sotto i pioppi stringendosi luno allaltro nella sera che li celava poi egli voleva sapere questo e quello voleva frugare come un furetto nel presente e nel passato la faceva ritornare passo passo verso quelle memorie che le rifiorivano in cuore come una carezza e una puntura maria chiacchierava di questo e di quello per non lasciar cadere il discorso laltro zitto a capo chino buona sera buona sera aspetti aspetti laccompagno sino alluscio di sopra non voglio che salga le scale così al buio e tutta sola ora accendo un cerino e tutta un tratto la ragazza scoppiò a piangere col viso nel tovagliuolo via via i morti soli non si rivedono stavolta però gli tremavano i baffi rossi anche a lui e le mani nellaffibbiarsi il cinturone alle volte nella folla un musetto pallido che somigliava ad anna maria morettina di la stacioni alle volte lungo lo stradone polveroso unosteria di campagna collaltalena e il pergolato verde come quella doverano stati a desinare insieme questaltro aveva le mani bianche e pulite di uno che non fa nulla i capelli lisci la pelle fine certe garbatezze danticamera che la accarezzavano lo vedeva ogni giorno laspettava alla porta si lasciava condurre la domenica a desinare in campagna alla stessa tavola sotto il pergolato colle ragazze che schiamazzavano sullaltalena e gli avventori che giocavano alle bocce su su per lerta sfondando i solchi sradicando i tralci saltando i fossati i cavalli fumanti e colle schiene ad arco gli uomini a piedi spingendo le ruote frustando a tutto andare una vera persecuzione quellantipatico colla faccia di donna e i capelli lucenti di pomata aveva un bello sbattergli la finestra sul muso tutto il giorno lì di faccia in anticamera a farle dei segni colle manacce sempre infilate nei guanti bianchi scappando solo un momento appena sonavano il campanello e tornando subito a montare la sentinella egli le aveva passato il braccio attorno alla vita mormorandole ne capelli tante paroline affettuose che essa udiva confusamente lorecchio però sempre teso verso la tromba della caserma da buon soldato poscia la via bianca e polverosa rotta sfondata dal passaggio della truppa formicolante di uniformi e di tanto in tanto uno squillo di tromba che sonava alto nel brusío il certificato di morte di lajn primo soldato della vita artiglieria cera il bollo e tutto non ci mancava nulla la povera donna glielo portava come un regalo come un regalo del bene che aveva voluto e delle lacrime che aveva versate come un regalo di tutta sè stessa della donna innamorata e sottomessa seduto basso comera sul sediolo accanto al pezzo il guanto sulla coscia al suono triste della marcia dordinanza che si allontanava passarono città passarono villaggi dovunque sulle porte uomini e donne che saffacciavano a veder passare i soldati allora anna maria un sabato sera gli fece segno dalla finestra con tutte e due le braccia col viso illuminato domani domani e allora solita si vestì in fretta colle mani tremanti tutta radiosa le calze rosse le scarpe lucide la giacchetta attillata tale quale come quel giorno chera andata lultima volta collartigliere e là dei lampi che partivano dalla terra bruna e il rombo continuo nelle colline dirimpetto delle nuvolette dense che spuntavano in fila sulla cresta detto fatto i pezzi in batteria e musica anche da questa parte passavano dei carri per la strada cigolando delle nuvole grigie destate che lasciavano piovere una gran tristezza lajn primo chiacchierava sempre lui col sigaro in bocca la testa già lontana nei paesi dove andava la batteria la sera poi al ritorno le diede il braccio tutta la brigata a piedi pel bastione sotto i platani che lasciavano cadere le foglie una bella sera tutta stellata delle ombre a due a due che si parlavano allorecchio sui sedili voltando le spalle alla strada tratto giù in un gomitolo anche lui fra un nugolo di polvere gemendo sottovoce e mordendo il cuoio del sottogola solo il comandante rimaneva in piedi ritto sul ciglione in mezzo al vento furioso che spazzava via tutto guardando col cannocchiale come un gran diavolo nero sempre sempre quasi si cocesse anchesso a poco a poco al vedersela ogni giorno lì di faccia sicchè una volta la fermò per le scale e le disse cosa le ho fatto infine almeno me lo dica e come si vedeva che le parole gli venivan dal cuore essa non ebbe animo di mandarlo a quel paese poi gli buttò le braccia al collo a lui che stava a guardare con tanto di muso e se la strinse al petto furiosamente mi credi ora mi credi ora egli le credette allora con quelle braccia annodate al collo e quel seno che si gonfiava contro il suo petto ma dopo fu la stessa storia ogni cosa gli dava ombra se era allegra se era malinconica se cantava se taceva se si pettinava in un certo modo e se non voleva confessare che quegli orecchini fossero un ricordo di quellaltro se la vedeva dal portinaio o se la incontrava vicino alla posta maria sera messa il vestitino nuovo colla giacchetta attillata le scarpette di pelle lucida e le calze rosse sentiva una gran contentezza stando insieme al suo bel militare coi gomiti sulla tovaglia sapevano giusto unosteria di campagna appena fuori la porta bel sito e vino buono quattro ciuffetti di verde al sole laltalena e il giuoco delle bocce i tavolinetti sotto il pergolato da starci bene in due soli senza soggezione di tanto in tanto in mezzo al frastuono si udiva un rombo sordo dietro le colline e fra gli scossoni dellaffusto la canzone della partenza che ribatteva ecco il trenno che già parti a galoppo marche addio morettina addio no no ci son le stelle delle stelle lucenti che scintillavano sui tetti attraverso i finestroni ad arco ogni ramo di scala sei rami anna maria digià stanca sera appoggiata al muro proprio accanto al finestrone col fiato ai denti ah le mie povere gambe era geloso della stradicciuola dove era stata a passeggiare con quellaltro geloso della campagna che avevano vista insieme della tavola alla quale serano seduti e del vino che avevano bevuto nello stesso bicchiere e subito dopo la campagna larga e quieta grandi fabbriche in costruzione tutte irte di antenne un folto dalberi a diritta e in fondo la linea dei monti che digradavano guardava piuttosto un gran muraglione nerastro chera dirimpetto quasi volesse stamparselo negli occhi gli diceva guarda anche tu anche tu aveva il viso triste poveretta calava la sera desolata con una squilla mesta e lontana dellavemaria che picchiava sul cuore allora dopo cinque minuti attorno alla batteria cominciò a tirare un vento del diavolo la terra che volava in aria gli alberi dimezzati solchi che si aprivano allimprovviso dei sibili acuti che passavano sui e volle condurlo proprio là nel sentieruolo sotto i pioppi perchè cosa vuoi fare domandava cesare vedrai vedrai erano cresciute delle altre fronde allolmo nel maggio che fioriva del verde che celava i due cuori bella sera non è vero allora egli le prese la mano e balbettò con voce mutata se crede che abbia capito quel che mha detto sa e anche lei fu vinta da una gran dolcezza da un grande abbandono gli lasciò la mano nella mano e chinò il capo sul petto o allora rispose il servitore e infine un giorno essa gli mostrò una carta una carta che gli aveva portata nel petto come una reliquia guarda guarda era il certificato di morte del suo artigliere come glielo buttava in faccia a ogni momento cesare color di ruggine legati insieme dalla croce essa però li rinvenne subito e con un sasso gli occhi lucenti il seno che le scoppiava le mani febbrili si mise a raschiare da per tutto sulla corteccia dellolmo le iniziali i due cuori la croce tutto maria teneva per mano la figlioletta del portinaio un pretesto per star lì sulla porta e gli fece segno che cera gente dietro luscio allora scambiarono ancora quattro parole per dirsi addio senza guardarsi parlando del più e del meno lui che gli tremavano i baffi rossi unaltra volta alle volte un fossatello con due filari dolmi o un muraglione nerastro che rompeva il verde oppure una cascina coi panni stesi al sole una vecchierella che filava un sentieruolo come quello per cui era disceso dai suoi monti col fagottino sulle spalle larghe e robuste che lo avevano fatto prendere artigliere di qua del fiume una gran folla soldati di tutte le armi un luccichío tende di cantiniere che sventolavano e cavalli che nitrivano delle canzoni dolci e malinconiche in tutti i dialetti come uneco lontana del paese in mezzo alle risate e al rullo dei tamburi morettina di la stacioni mi rincresse di lasciarti gli occhi socchiusi che non vedevano un gran sbalordimento dentro una dolcezza infinita e malinconica al tintinnío di quella sciabola e di quegli sproni e al contatto di quelluniforme contro cui tutta la sua persona le sembrava che volesse fondersi quanto piangere fece anna maria cheta cheta nel fazzolettino ricamato prima di lasciarla sullangolo della via egli le aveva detto verrò a salutarti unaltra volta prima di partire fatti portare sulla porta le bruciava le labbra ma infine infine glielo disse non ci penso più ti giuro non ci penso più a quellaltro cesare non voleva crederle anzi a ogni cosa che ella facesse per provarglielo ogni bacio ogni carezza ogni parola era come se quellaltro si mettesse fra loro due la sua amica ghita che non aveva fastidi lei e non se la prendeva di nulla faceva spallucce ripetendole gli uomini mia cara son tutti così lontano dagli occhi lontano dal cuore quanto piangere fece in quel fazzolettino ogni carezza ogni parola delle parolacce amare dei musi lunghi delle risate ironiche degli impeti di collera dei voltafaccia bruschi di servitore che sputi villanie dietro le spalle dei padroni con lui non dicevi così con quellaltro era un altro par di maniche no no te lo giuro non ci penso più tu solo adesso tu solo poi gli arrivò a dire non gli ho mai voluto bene in mezzo alla calca e ai battimani i cavalli neri che sfilavano a due a due scotendo la testa dei cassoni enormi che facevano tremare le case e sopra sui cappelli e i fazzoletti che sventolavano i chepì degli artiglieri collincerato dondolando cercando di tanto in tanto la mano di anna maria attraverso la tavola quando in bocca gli venivano le parole buone poi siccome aveva il vino allegro si mise a canticchiare morettina di la stacioni ecco il trenno che già parti mi rincresse di lasciarti il soldato mi toccaffar mi scriverai di mi scriverai egli accennava di sì a bocca piena guardandola negli occhi lucenti che laccarezzavano tutto il panno grosso delluniforme e la faccia lentigginosa di biondo mia colle mani tentò di aggrapparsi ancora allaffusto delle mani che vi stampavano il sangue cinque dita rosse numero quattro manca attenti il telegrafo portava le notizie una dopo laltra tanti morti tanti feriti ciascun bollettino cinque centesimi cerano nel piatto dei mandarini colle foglioline verdi essa ne strappò una e volle mettergliela alla bottoniera lì accanto si udiva lurtarsi delle bocce fra di loro alcune ragazze schiamazzavano attorno laltalena colle gonnelle in aria sullaltra sponda la campagna calma e silenziosa coi casolari tranquilli affacciati nel verde delle colline e sulla linea scura che traversava il fiume luccicante qua e là l ondeggiare delle banderuole turchine una lunga fila di lancieri polverosi che sfilavano sul ponte mamma mia mamma mia numero due manca attenti si udiva il comando secco e risoluto del biondo ufficialetto che stava impettito fra i due pezzi ammiccando nel fumo cogli occhi azzurri di ragazza i quali vedevano forse ancora il piccolo coupé nero che aspettava in piazza darmi e la mano bianca allo sportello abbracci avanti alt caricat quando giunse la primavera e lusignuolo tornò a cantare fra il verde del terrazzino e le ragazze al lume di luna i due innamorati presero il volo come due farfalle e non si videro più al settembre la casa mutò daspetto e nella camera azzurra venne a stare un gran letto matrimoniale che tutte le mattine prendeva aria onestamente dalla finestra spalancata non vi si vedeva nessuno soltanto a notte alta una testa che faceva capolino timidamente e guardava nella via socchiudendo adagio adagio le persiane e la luce che passava fra le stecche ne indorava i capelli biondi poi si stampava sul muro della casa dirimpetto in strisce lucenti come un faro si videro delle ombre correre dietro le tende allimpazzata e le stanze illuminarsi rapidamente una dopo laltra indi un silenzio dattesa profondo nel quale risonarono a un tratto delle strida di terrore e degli urli di collera poi vi tornarono dei mobili eleganti e delle stoffe ricche appese alle finestre non vi si udirono più nè strilli nè schiamazzi ma un silenzio beato dappertutto i lumi sembrava saccendessero da sè fin nella camera azzurra che aveva una luce velata dalcova alla finestra dirimpetto si vedeva sempre il lume che vegliava la notte le lunghe notti piovose dinverno e quando la luna di marzo ancor fredda imbiancava la facciata della casa silenziosa di giorno tutte quelle finestre chiuse sembravano quasi misteriose al balcone della camera gialla cera un vaso di garofani che morivano di incuria spioventi sul muro umidiccio e che il vento agitava perennemente nella sala attigua sotto un grande specchio dorato che rifletteva la luce di una lumiera velata da un paralume color di rosa si udivano alle volte le note allegre di un pianoforte nello scrosciare della pioggia notturna verso il tramonto si fermava dinanzi alla porta un legnetto che dei visi pallidi stavano ad attendere ansiosamente dietro i vetri sintravedeva un affaccendarsi per le stanze e il lume che si accendeva anche di giorno nella camera solitaria lalba imbiancava pallida e piovigginosa allora si vide per la prima volta dopo tanto tempo la finestra della camera gialla spalancata e le due candele che ardevano immobili al capezzale del letto bianco un giorno verso mezzodì venne un vecchietto col cappello bisunto e un fascio di cartacce in mano seguíto da due uomini malvestiti i quali si misero a frugare dappertutto scrivendo dei fogliacci in fretta nel silenzio alto dellora tarda dietro quei vetri lucenti sulla facciata bianca di luna sembravano indovinarsi delle invocazioni deliranti dei singhiozzi soffocati delle braccia supplichevoli stese verso il cielo sereno un usignuolo si mise a cantare allimprovviso da un terrazzino tutto verde di pianticelle odorose chiodi sul camino a cui era appeso il grande specchio dorato il campanello ciondoloni sulluscio della scala spalancato il vento vi faceva turbinare la polvere la pioggia le inondava il sole vi rideva ancora sulle pitture gialle verdi azzurre una mattina di settembre si videro tutte le finestre spalancate e le stanze vuote anche quella gialla che si era spogliata delle meschine tende bianche e mostrava una gran macchia di un giallo più carico al posto del letto che non cera più e la moglie dietro coi bambini in coda e il poppante al collo senza neppure voltarsi a guardare quelle finestre che rimasero spalancate notte e giorno per mesi e mesi come se il padrone avesse voluto farne svaporare il tanfo di miseria che vi si era rinchiuso era una sera di primavera tepida e dolce dalla strada saliva la canzone nuova e il chicchierío delle ragazze innamorate nel plenilunio daprile al primo piano della casa dietro una ricca tenda di broccato si udiva sonare il valzer di madama angot poscia per la via deserta si udì una squilla il bimbo tornava dopo un lungo ciangottare a parlar colla mamma la quale riaffacciava la testa allo sbattere violento della porta che faceva tintinnare il campanello e luomo che se ne era andato così in collera si fermava in mezzo alla strada a spiare la finestra chiusa giorno e notte dal muro sventrato si vedevano le stanze nude e abbandonate colle pitture del soffitto che pendevano le gole dei camini squarciate e nere la carta gialla ricompariva sotto la tappezzeria lacera il segno del letto e le macchie scure quelle povere masserizie erano sgomberate silenziosamente nella notte colla triste famigliuola timida una vecchia serva venne a pigliare il vaso di garofani mentre il padron di casa andava guardando per ogni dove coi muratori gridando e bestemmiando la famigliuola li seguiva di stanza in stanza tristamente la roba fu portata via alcuni giorni dopo e delle poche masserizie rimaste caricarono un carro e se ne andarono dietro a quello il padre prima collombrello sotto il braccio verso mezzanotte si era udito bussare alla porta e per le stanze si era notato un via vai poi tutto si era raccolto in quellattesa sconfortata la luna ora lambiva il pavimento mentre i lumi si spegnevano la brina sgocciolava ghiacciata sui vetri più tardi vennero degli estranei che andavano e venivano per la stanza indifferenti col cappello in capo uno che fumava un sigaro alla finestra si chinò a fiutare il garofano rugginoso che penzolava aveva una faccia pallida da malato o da prigioniero colle gote azzurrognole di una folta barba accuratamente rasa e bestemmiando egli additava le macchie della vecchia tappezzeria gialla e i mattoni rotti del pavimento sputando pel disgusto su quei guasti tanto che la vecchierella se ne andò a capo chino portandosi sotto lo scialle il vaso di garofani come una reliquia il lume vegliava sempre tristamente nella camera silenziosa solo le ombre desolate si agitavano più frettolose e più smarrite e nellangolo dove ogni sera si ravvivavano i lumi luccicavano adesso due fiammelle funebri di poi quella finestra rimase chiusa e buia la notte e le altre accanto si aprirono ogni mattina a lasciare entrare lestate che veniva e la sera perfino vi si affacciavano timidamente delle giovanette vestite di nero che ascoltavano in silenzio la canzone nuova il suono del pianoforte di sotto e il chiacchiericcio dei vicini anchessa diceva di sì col capo macchinalmente cogli occhi sbarrati e quasi pazzi in quelli del vecchio poi quando egli fu partito si celò il viso nel fazzoletto e rientrò nellandito lo scalpiccío e il borbottare dei fedeli che accompagnavano il viatico saffacciarono i vicini alcuni ginocchioni col lume in mano e la folla singolfò sotto la porta spalancata a due battenti fra due file di lanterne che andavano balzelloni la mattina usciva a buonora col passo frettoloso di tanto in tanto si udiva una scampanellata furiosa in anticamera e la madre correva a chiudersi in camera facendo segno al suo ragazzo di dire che non cera collindice sulle labbra la luna e la luce dei lampioni vi entravano ogni notte si posavano sulla macchia unta del letto sui fiorami dorati del salottino misterioso scendendo sempre di mano in mano che il piccone dei muratori si mangiava le rovine nel silenzio della luna alta dimenticando forse in quellora la sua prigione pei cespugli del bosco nativo di quarto dora in quarto dora lorologio squillava lentamente dallalto della torre la quiete greve della notte cadeva lenta anche su quella casa desolata i vicini corsero alle finestre col lume in mano ma il quartiere era tornato silenzioso soffocando i dolori o le collere che racchiudeva fra le sue tappezzerie sontuose le finestre rimasero chiuse per un gran pezzo e allorchè si riaprirono entrarono nelle stanze i muratori che demolivano la casa per far luogo alla strada nuova la quale passava di là alle volte la povera donna era costretta a mostrarsi per calmare il visitatore che non voleva sentir ragione giungendo le mani in croce con gran gesti che volevano esser creduti tutte le finestre spalancate lasciavano diffondersi pel vicinato indifferentemente pianti di bimbi e liti di genitori a un tratto in quella semioscurità successe un correre affannato un affaccendarsi di gente smarrita colle mani nei capelli uno sbattere dusci poi la camera gialla si illuminò vivamente sulla facciata di tutta la casa nera tutte le finestre del quartierino desolato si illuminarono per la prima volta dopo tanto tempo per lultima solennità mentre la folla degli estranei ingombrava la casa con un luccichío tremolante di ceri nella camera gialla la stanza era gialla con una meschina tenda di velo appesa alla finestra a volte vi apparivano dietro delle ombre nere che si dileguavano rapidamente ogni sera alla stessa ora si vedeva passare un lume di stanza in stanza sino alla camera gialla dove la luce si avvivava intorno a un letto bianco circondato dalle stesse ombre premurose lultima visita che fece il legnetto nella stradicciuola solitaria fu più breve delle altre un vecchio dai capelli bianchi col piede sul montatoio scrollava pietosamente il capo rispondendo a una giovinetta che le era scesa dietro supplichevole sino alla porta colle mani giunte e il viso disfatto indi la casa tornava scura e sembrava deserta nel gran silenzio della via solamente allorchè vi saliva lo schiamazzo notturno di un ubriaco o il passaggio di una carrozza faceva tremare i vetri nelle finestre una di quelle ombre tacite e dolorose si affacciava a spiare nella via e poi si dileguava dopo alcuni minuti un passo frettoloso e guardingo si udiva nella via lombra della testa bionda appariva rapidamente dietro le persiane e la finestra si chiudeva una sera nellalto silenzio squillò allimprovviso una scampanellata minacciosa la casa risonò da mattina a sera del gridío dei bimbi e degli strilli del neonato che la mamma allattava a piè del letto il marito tornava la sera stanco colla faccia disfatta e litigava tutto il tempo colla moglie e coi figliuoli poi rimaneva a scartabellare dei conti sulla tavola sparecchiata sino ad ora tarda colla fronte fra le mani sotto il lume che agonizzava e dopo che tutti quanti furono partiti la casa rimase sempre illuminata e deserta quasi per una lugubre festa vi si vedeva solo di tanto in tanto il passaggio delle solite ombre che correvano allimpazzata in un affaccendarsi disperato e la bianca notte mediterranea scherzava colle enormi forme delle femmine tra i tentativi bizzarri della fiamma di svellersi dal cavo dei lampioni campana io vidi dal ponte della nave i colli di spagna svanire nel verde dentro il crepuscolo d'oro la bruna terra celando come una melodia d'ignota scena fanciulla sola come una melodia blu su la riva dei colli ancora tremare una viola regolo ci incontrammo nella circonvallazione a mare la strada era deserta nel calore pomeridiano guardava con occhio abbarbagliato il mare quella faccia l'occhio strabico si volse ci riconoscemmo immediatamente ci abbracciammo parole che non udivo dolci come il vento senza parole della pampa che sommerge la matrona selvaggia mi aveva preso il mio sangue tiepido era certo bevuto dalla terra ora la luce era più scarsa sul terreno nudo nell'alito metallizzato delle chitarre selvaggia nera corsa dai venti la pampa che mi correva incontro per prendermi nel suo mistero che la corsa penetrava penetrava con la velocità di un cataclisma dove un atomo lottava nel turbine assordante nel lugubre fracasso della corrente irresistibile tutta verde la campagna intorno le grandi masse fumose degli alberi gravavano sui piccoli colli la loro linea nel cielo aggiungeva un carattere di fantasia la luce un organetto che tentava la modesta poesia del popolo sotto una ciminiera altissima sui terreni vaghi ora io lo vedevo chiudersi gli orecchi per non udire il rombo come di torrente sassoso del continuo strisciare dei passi erano i primi giorni che la primavera si svegliava in fiandra mentre più dolce già presso a spegnersi ancora regnava nella lontananza il ricordo di lei la matrona suadente la regina ancora ne la sua linea classica tra le sue grandi sorelle del ricordo delle ragazze tutte piccole tutte scure artifiziosamente avvolte nella sciarpa traversano saltellando le vie rendendole più vuote ancora e nell'incubo della nebbia in quel cimitero esse mi sembrano a un tratto tanti piccoli animali tutte uguali saltellanti tutte nere antri a metà davanti alle semplici figure d'amore il suo cuore si era aperto ad un grido ad una lacrima di passione e il mare e il cielo è d'oro e sul molo corrono i fanciulli e gridano con gridi di felicità già a frotte s'avventurano i viaggiatori alla città tonante che stende le sue piazze e le sue vie la grande luce mediterranea s'è fusa in pietra di cenere tra il barbaglio lontano di un canneto lontane forme ignude di adolescenti e il profilo e la barba giudaica di un vecchio e a un tratto dal mezzo dell'acqua morta le zingare e un canto da la palude afona una nenia primordiale monotona e irritante un brevissimo istante e la rigetta in alto leggera nel mentre il battello è una casa scossa dal terremoto che pencola terribilmente e fa un secondo sforzo contro il mare tenace e riattacca a concertare con i suoi alberi una certa melodia beffarda nell'aria una melodia che non si ode canta ride svaria ferrea la sinfonia feconda urgente al mare genova canta il tuo canto entro una grotta di porcellana sorbendo caffè guardavo dall'invetriata la folla salire veloce tra le venditrici uguali a statue dino campana che il cielo e il paesaggio erano così dolci dopo la pioggia pensavo alle signorine di maupassant e di jammes chine l'ovale pallido sulla tappezzeria memore e sulle stampe il fiume riprende la sua cantilena vado via guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti e l'immobilità dei firmamenti e i gonfi rivi che vanno piangenti e l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti e ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti le tende si allungavano a pochi passi da dove noi seduti in circolo in silenzio guardavamo a tratti furtivamente le strane costellazioni che doravano l'ignoto della prateria notturna un mistero grandioso e veemente ci faceva fluire con refrigerio di fresca vena profonda entravo ricordo allora nella biblioteca io che non potevo manuelita io che non sapevo pensare a voi le lampade elettriche oscillavano lentamente ora il mio paese tra le montagne io al parapetto del cimitero davanti alla stazione che guardo il cammino nero delle macchine sù giù non è ancor notte silenzio occhiuto di fuoco le macchine mangiano rimangiano il nero silenzio nel cammino della notte una stella fluente in corsa magnifica segnava in linea gloriosa la fine di un corso di storia sgravata la bilancia del tempo sembrava risollevarsi lentamente oscillando ecco la notte ed ecco vigilarmi e luci e luci ed io lontano e solo quieta è la messe verso l'infinito quieto è lo spirto vanno muti carmi a la notte a la notte intendo solo ombra che torna ch'era dipartito si levava la fortezza dello spirito le enormi rocce gettate in cataste da una legge violenta verso il cielo pacificate dalla natura prima che le aveva coperte di verdi selve purificate poi da uno spirito d'amore infinito i baci i baci vani della fanciulla che lavava lavava e cantava nella neve delle bianche alpi le lagrime salirono ai miei occhi al ricordo del braccio onusti di giovinezza muta le serve ingenue affaccendate colle sporte colme di vettovaglie vagavano pettinate artifiziosamente la loro fresca grazia fuori della porta il duomo prezioso traversato dalla trave colossale che chiude nella sua nudità un così vasto soffio marino a signa nel ronzìo musicale e assonnante ricordo quel profondo silenzio l'eco dei secchi accordi chiaramente rifluente nell'ombra che è sorda ragazzine alla marinara le lisce gambe lattee che passano a scatti strisciando spinte da un vago prurito bianco un delicato busto di adolescente luce gioconda dello spirito italiano sorride archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee sagome nere di zingari mobili e silenziose sulla riva castagno casette di macigno disperse a mezza costa finestre che ho visto accese così a le creature del paesaggio cubistico in luce appena dorata di occhi interni tra i fini capelli vegetali il rettangolo della testa in linea occultamente fine solitario e fumigante vapore sui barbari recessi e non guardai più la tua strana faccia ma volli andare ancora a lungo pel viale se udissi la tua rossa aurora nel sospiro della vita notturna delle selve crepuscolo mediterraneo crepuscolo mediterraneo perpetuato di voci che nella sera si esaltano di lampade che si accendono chi t'inscenò nel cielo più vasta più ardente del sole notturna estate mediterranea chi può dirsi felice che non vide le tue piazze felici la lunghissima valle che sale in scale la casetta di sasso sul faticoso verde la bianca immagine dell'elemento la tellurica melodia della falterona le onde telluriche il silenzio era scandito dal trotto monotono di una pattuglia e allora il mio anelito infrenabile andava lontano da voi verso le calme oasi della sensibilità della vecchia europa e mi si stringeva con violenza il cuore la luce deliziosa e bianca quando i nostri orecchi riposavano appena nel silenzio e i nostri occhi erano stanchi de le girandole di fuoco de le stelle multicolori che avevano lasciato un odore pirico un pulviscolo d'oro riempiva il prato e poi lontana la canti orfici dino campana linea muta della città rotta di torri gotiche e così ogni sera coricandomi nella mia prigionia salutavo la primavera e una di quelle sere seppi il russo era stato ucciso via dal tanfo via dal tanfo e per le strade e cammina e via cammina già le case son più rade trovo l'erba mi ci stendo a conciarmi come un cane da lontano un ubriaco canta amore alle persiane era facile incontrarle la sera per le vie cupe la luna illuminava allora le strade e faust alzava gli occhi ai comignoli delle case che nella luce della luna sembravano punti interrogativi e restava pensieroso allo strisciare dei loro passi che si attenuavano quando in una baia profonda di un'isola equatoriale in una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno noi vedemmo sorgere nella luce incantata una bianca città addormentata ai piedi dei picchi altissimi dei vulcani spenti nel soffio torbido un usignolo canta tra i rami del noce il poggio è troppo bello sul cielo troppo azzurro il fiume canta bene la sua cantilena è un'ora che guardo lo spazio laggiù e la strada a mezza costa del poggio che vi conduce salivo alle alpi sullo sfondo bianco delicato mistero laghi lassù tra gli scogli chiare gore vegliate dal sorriso del sogno le chiare gore i laghi estatici dell'oblio che tu leonardo fingevi tender potessi in una pace uguale e il ricordo specchiar di una divina serenità perduta o tu immortale anima o tu lungo la linea di circonvallazione passavano pomposamente sfumate figure femminili avvolte in pellicce i cappelli copiosamente romantici avvicinandosi a piccole scosse automatiche rialzando la gorgiera carnosa come volatili di bassa corte quella mattina i suoi nervi saturi l'avevano tradito ed era restato per un quarto d'ora paralizzato dalla parte destra l'occhio strabico fisso sul fenomeno toccando con mano irritata la parte immota si era riavuto era venuto da me e voleva partire ascolto i discorsi la vita ha qui un forte senso naturalistico come in spagna felicità di vivere in un paese senza filosofia il museo ribera e baccarini lontana con il suo leone e i campanili si affollano e nel nereggiare inquieto dei tetti al sole una lunga veranda che ha messo un commento variopinto di archi presso marradi ella aveva la pura linea imperiale del profilo e del collo vestita di splendore opalino con rapido gesto di giovinezza imperiale traeva la veste leggera sulle sue spalle alle mosse piazze si componeva in un sogno cadenzato come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue tutte trionfale io vi rivedo manuelita il piccolo viso armato dell'ala battagliera del vostro cappello la piuma di struzzo avvolta e ondulante eroicamente i vostri piccoli passi pieni di slancio contenuto sopra il terreno delle promesse eroiche poco trascinando uno ad uno le loro ombre lungo i muri rossastri e scalcinati tutti simili ad ombra una donna dal passo dondolante e dal riso incosciente si univa e chiudeva il corteo dal fondo il vento del mar senza posa canti orfici dino campana per i vichi marini nell'ambigua sera cacciava il vento tra i fanali preludii dal groviglio delle navi l'acacia sa profilarsi come un chimerico fumo le stelle danzavano sul poggio deserto nessuno viene per la strada i piace dai balconi guardare la campagna deserta abitata da alberi sparsi anima della solitudine forgiata di vento negli occhi dolci e cupi sotto lo scorcio dei portici seguivo le vaghe creature rasenti dai pennacchi melodiosi sentivo il passo melodioso smorzato nella cadenza lieve ed uguale dei frati grigi dal volto sereno troppo sereno assisi vigilavano in un angolo una testa spasmodica una barba rossastra un viso emaciato disfatto coi segni di una lotta terribile e vana era il russo violinista e pittore e che l'eco faticosamente e bianca e lieve e attonita salì di già tutto d'intorno lucea la sera ambigua battevano i fanali il palpito nell'ombra rumori lontano franavano dentro silenzii solenni chiedendo se dal mare il riso non saliva le grandi figure che anelano a lui come a un più antico ricordo di gloria e di gioia un bizzarro palazzo settecentesco sporge all'angolo di una via signorile e fatuo o siciliana proterva opulenta matrona a le finestre ventose del vico marinaro nel seno della città percossa di suoni di navi e di carri questo dava allegria e il mare se la rideva con noi del suo riso così buffo e sornione non so se fosse la bestialità irritante del mare il disgusto che quel grosso bestione col suo riso mi dava un suo ritratto di delinquente un insensato severo nei suoi abiti eleganti la testa portata alta con dignità animale un altro un sorriso l'immagine di un sorriso ritratta a memoria la testa della fanciulla il treno mi passa sotto rombando come un demonio canti orfici dino campana la giornata di un nevrastenico bologna la vecchia città dotta e sacerdotale era avvolta di nebbie nel pomeriggio di dicembre dalla vecchia taverna a volte che raccoglieva gli scolari gli piaceva udire tra i calmi conversari dell'inverno bolognese frigido e nebuloso come il suo e lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della fiamma sull'ocra delle volte i passi frettolosi sotto gli archi prossimi silenzio il viola della notte in rabeschi dalle sbarre bianche il blu del sonno penso ad anika stelle deserte sui monti nevosi strade bianche deserte poi chiese di marmo bianche nelle strade anika canta un buffo dall'occhio infernale la guida che grida il debole cuore batteva un più alto palpito tu la finestra avevi spenta nuda mistica in alto cava infinitamente occhiuta devastazione era la notte tirrena curvo sull'orlo della stufa la testa barbuta il russo scriveva scriveva scriveva non essendovi in belgio l'estradizione legale per i delinquenti politici avevano compito l'ufficio i frati della carità cristiana poi teste di contadini russi teste barbute tutte teste teste ancora teste la penna scorreva strideva spasmodica perché era uscito per salvare altri uomini tu le tue membra posasti sulle mie nobili membra alitarono felici respirarono la loro bellezza alitarono a una più chiara luce le mie membra nella tua docile nuvola dai divini riflessi o non accenderle non accenderle e povero ignudo felice di essere povero ignudo di riflettere un istante il paesaggio quale un ricordo incantevole ed orrido in fondo al mio cuore salivo e giunsi giunsi là fino dove le nevi delle alpi mi sbarravano il cammino ascolto le fontane hanno taciuto nella voce del vento dalla roccia cola un filo d'acqua in un incavo il vento allenta e raffrena il morso del lontano dolore ecco son volto la donatrice d'amore dei porti la cariatide dei cieli di ventura sui suoi divini ginocchi sulla sua forma pallida come un sogno uscito dagli innumerevoli sogni dell'ombra tra le innumerevoli luci fallaci mentre accanto una fonte sotto una cupoletta getta acqua acqua ed acqua senza fretta nella vetta con il busto di un savio imperatore acqua acqua acqua getta senza fretta con in vetta il busto cieco di un savio imperatore romano accanto il busto dagli occhi bianchi rosi e vuoti e l'orologio verde come un bottone in alto aggancia il tempo all'eternità della piazza classica mediterranea femmina dei porti pei grigi rosei della città di ardesia sonavano i clamori vespertini e poi più quieti i rumori dentro la notte serena sulla parte immota che sembrava attrarlo irresistibilmente vedevo la mano irritata che toccava la parte immota ogni fenomeno è per sé sereno gli alti cubi della città si sparpagliano tutti pel golfo in dadi infiniti di luce striati d'azzurro nel mentre il mare tra le tanaglie del molo come un fiume che fugge tacito pieno di singhiozzi taciuti un alito tardato e nel crepuscolo la mia pristina lampada instella il mio cuor vago di ricordi ancora volti volti cui risero gli occhi a fior del sogno voi giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore uno di loro dalla faccia di cristo è rivestito da una tunica da prete che tiene raccolta sulle ginocchia fumo acre delle pastasciutte tinnire di piatti e di bicchieri risa dei maschi dalle dita piene di anelli che si lasciano accarezzare dalle femmine ora che hanno mangiato sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare sorgenti sorgenti che sanno sorgenti che sanno che spiriti stanno che spiriti stanno a ascoltare un vecchio si voltò a guardarlo con uno sguardo assurdo lucente e vuoto e la donna sorrideva sempre di un sorriso molle nell'aridità meridiana ebete e sola nella luce catastrofica il tuo corpo un aereo dono sulle mie ginocchia e le stelle assenti e non un dio nella sera d'amore di viola ma tu nella sera d'amore di viola una dolcezza acuta una dolcezza di martirio del suo martirio mi si torceva pei nervi febbrile curva sull'orlo della stufa la testa barbuta scriveva la penna scorreva strideva spasmodica perché era uscito per salvare altri uomini pura negli occhi e nel viso perduto il barbaglio della collana dal collo ignudo camminava ora a tratti inesperta stringendo il ventaglio voleva partire mai ci eravamo piegati a sacrificare alla mostruosa assurda ragione e ci lasciammo stringendoci semplicemente la mano in quel breve gesto noi ci lasciammo senza accorgercene ci lasciammo limpido fresco ed elettrico era il lume della sera e là le alte case parevan deserte laggiù sul mar del pirata de la città abbandonata canti orfici dino campana tra il mare giallo e le dune una ragazza in ciabatte passa che dice rimessamente un giorno la piena ci porterà tutti il torrente gonfio nel suo rumore cupo commenta tutta questa miseria guardo oppresso le roccie ripide della falterona o se come il torrente che rovina e si riposa nell'azzurro eguale se tale a le tue mura la proclina anima al nulla nel suo andar fatale se alle tue mura in pace cristallina già è l'ora vado a infangarmi in mezzo alla via l'ora che l'illustre somiero rampa con il suo carico di nera scienza catalogale vuole l'acqua l'elemento stesso la melodia docile dell'acqua che si stende tra le forre all'ampia rovina del suo letto che dolce come l'antica voce dei venti incalza verso le valli in curve regali poi ché essa è qui veramente la regina del paesaggio il battito forte nei fianchi del bastimento confondeva il battito del mio cuore e ne svegliava un vago dolore intorno come se stesse per aprirsi un bubbone ascoltavo il gorgoglio dell'acqua l'acqua a volte mi pareva musicale nel paesaggio mitico di navi nel seno dell'infinito ne la sera calida di felicità lucente in un grande in un grande velario di diamanti disteso sul crepuscolo l'agile forma di donna dalla pelle ambrata stesa sul letto ascoltava curiosamente poggiata sui gomiti come una sfinge fuori gli orti verdissimi tra i muri rosseggianti noi soli tre vivi nel silenzio meridiano una fontana del cinquecento taceva inaridita la lapide spezzata nel mezzo del suo commento latino si svolgeva una strada acciottolata e deserta verso la città in faccia nel vico breve e stretto c'è una finestra unica ad inferriata nella parete rossa corrosa di un vecchio palazzo dove dietro le sbarre si vedono affacciati dei visi ebeti di prostitute disfatte a cui il belletto dà un aspetto tragico di pagliacci avanti a lei incerte si snodano le valli verso le solitudini alte de gli orizzonti la gentile canuta il cuculo sente a cantare e il semplice cuore provato negli anni a le melodie della terra ascolta quieto le note giungon continue ambigue come in un velo di seta eppure manuelita sappiatelo se lo potete io non pensavo non pensavo a voi io mai non ho pensato a voi di notte nella piazza deserta quando nuvole vaghe correvano verso strane costellazioni alla triste luce elettrica io sentivo la mia infinita solitudine ascolta la luce del crepuscolo attenua ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra ascolta ti ha vinto la sorte misteriosa dentro l'infinita maestà della natura lentamente gradatamente io assurgevo all'illusione universale dalle profondità del mio essere e della terra io ribattevo per le vie del cielo il cammino avventuroso degli uomini verso la felicità a traverso i secoli dell'amore e l'ancella l'ingenua maddalena dai capelli ispidi e dagli occhi brillanti chiedeva in sussulti dal suo corpo sterile e dorato crudo e selvaggio dolcemente chiuso nell'umiltà del suo mistero la lunga notte piena degli inganni delle varie immagini così come l'acqua scorre immobile per quel fanciullo lasciando dietro a sé il silenzio la gora profonda e uguale conservando il silenzio come ogni giorno l'ombra poi lo occupa un silenzio dei più profondi nel canale delle colline basse e monotone toccando le piccole città etrusche uguale oramai sino alle foci lasciando i bianchi trofei di pisa lampioni esse guardavano la fiamma e cantavano canzoni di cuori in catene tutti i preludii erano taciuti oramai la notte la gioia più quieta della notte era calata poi tutto ricadeva in un rombo e la terra e la luce mi erano strappate inconsciamente come amavo ricordo il tonfo sordo della prora che si sprofonda nell'onda che la raccoglie e la culla la messe intesa al misterioso coro del vento in vie di lunghe onde tranquille muta e gloriosa per le mie pupille discioglie il grembo delle luci d'oro ma di una lagrima sola involontaria caduta dall'occhio restato fisso voleva partire camminavo camminavo nell'amorfismo della gente ogni tanto rivedevo il suo sguardo strabico fisso sul fenomeno e mentre il tempo fuggiva invano per me un canto le lunghe onde di un triplice coro salienti a lanci la roccia trattenute ai confini dorati della notte dall'eco che nel seno petroso le rifondeva allungate perdute era intanto calato il tramonto ed avvolgeva del suo oro il luogo commosso dai ricordi e pareva consacrarlo la voce della ruffiana si era fatta man mano più dolce e la sua testa di sacerdotessa orientale compiaceva a pose languenti finché dopo molte grida e molte tenebre di un paese ignoto dopo molto cigolìo di catene e molto acceso fervore noi lasciammo la città equatoriale verso l'inquieto mare notturno un gaglioffo una grossa puttana fuggono sotto le nubi in corsa e le tue rive bianche come le nubi triangolari curve come gonfie vele paese barbarico fuggente paese notturno mistico incubo del caos e del tempo fu sospeso il corso inconsciamente io levai gli occhi alla torre barbara che dominava il viale lunghissimo dei platani la piaga delle sue labbra ardeva nel suo viso pallido è venuta ed è passata portando il fiore e la piaga delle sue labbra con un passo elegante troppo semplice troppo conscio è passata la neve seguita a cadere e si scioglie indifferente nel fango della via tra il fumo delle pastasciutte acide le risa dei mantenuti dalle femmine e i silenzii improvvisi che provoca la squadra mobile tre minorenni dondolano monotonamente le loro grazie precoci tre tedeschi irsuti sparuti e scalcagnati seggono compostamente attorno ad un litro faenza una grossa torre barocca dietro la ringhiera una lampada accesa appare sulla piazza al capo di una lunga contrada dove tutti i palazzi sono rossi e tutti hanno una ringhiera corrosa la notte più lontano per le rotte de la notte il mio passo batte botte canti orfici dino campana firenze fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile come va come va a braccetto lui voleva condurmi in campagna poi io lo decisi invece a calare sulla riva del mare stesi sui ciottoli della spiaggia sulle spalle della bella selvaggia si illanguidì la grazia all'ombra dei capelli fluidi e la chioma augusta dell'albero della vita si tramò nella sosta sul terreno nudo invitando le chitarre il lontano sonno l'acqua del mulino corre piana e invisibile nella gora rivedo un fanciullo lo stesso fanciullo laggiù steso sull'erba sembra dormire ripenso alla mia fanciullezza quanto tempo è trascorso così puri come due iddii noi liberi liberamente ci abbandonammo all'irreparabile canti orfici dino campana scirocco bologna era una melodia era un alito il tuo corpo il tuo profumo mi velava gli occhi io non vedevo il tuo corpo un dolce e acuto profumo là nel grande specchio ignudo nel grande specchio ignudo velato dai fumi di viola in alto baciato di una stella di luce era il bello il bello e dolce dono di un dio e le timide mammelle erano gonfie di luce come una nuvola bianca presso al mio cuore o resta o resta o resta non attristarti o sole aprimmo la finestra al cielo notturno gli uomini come spettri vaganti vagavano come gli spettri e la città le grandi case rosee tra i meandri verdi continuano a illudere il crepuscolo sulla piazza acciottolata rimbalza un ritmico strido un fanciullo a sbalzi che fugge melodiosamente un chiarore in fondo al deserto della piazza sale tortuoso dal mare sopra il silenzio fatto intenso essa riviveva il suo mito lontano e selvaggio mentre per visioni lontane per sensazioni oscure e violente un altro mito anch'esso mistico e selvaggio mi ricorreva a tratti alla mente azzurro l'arco dell'intercolonno trema rigato tra i palazzi eccelsi candide righe nell'azzurro persi voli su bianca gioventù in colonne entrammo dei visi bruni di autocrati rasserenati dalla fanciullezza e dalla festa si volsero verso di noi profondamente limpidi nella luce e guardammo le vedute accanto una rete nera a triangolo a berretta ricade su una spalla che si schiude un viso bruno aquilino di indovina uguale a la notte di michelangiolo le aiole s'intende una fanfara che straziante sale il fiume spare ne le arene dorate nel silenzio stanno le bianche statue a capo i ponti volte dai fini tratti traspare il sorriso di cerere bionda limpidi sotto la linea del sopra ciglio nero i chiari occhi grigi la dolcezza della linea delle labbra arco solitario e magnifico teso in forza di catastrofe sotto gli ammucchiamenti inquieti di rocce all'agguato dell'infinito io non ero non ero rapito di scoprire nel cielo luci ancora luci fanciulle dalle acconciature agili dai profili di medaglia sparivano a tratti sui carrettini dietro gli svolti verdi un tocco di campana argentino e dolce di lontananza la sera dal viale dei tigli io guardavo accendersi una stella solitaria sullo sprone alpino e la selva antichissima addensare l'ombra e i profondi fruscìi del silenzio una vaga gravezza rossa nell'aria e il camminare accanto ci aveva illanguiditi esaltandoci di una nostra troppo diversa bellezza lei fine e bruna che cosa fuggiva sulla mia testa fuggivano le nuvole e le stelle fuggivano mentre che dalla pampa nera scossa che sfuggiva a tratti nella selvaggia nera corsa del vento ora più forte ora più fievole ora come un lontano fragore ferreo il paese natale quattro giorni di sguattero pasto di rifiuti tra i miasmi della lavatura grassa andiamo impestato a più riprese sifilitico alla fine bevitore scialacquatore con in cuore il demone della novità che lo gettava a colpi di fortuna che gli riuscivano sempre sulla poppa balzante io già ero portato lontano nel turbinare delle acque il molo gli uomini erano scomparsi fusi come in una nebbia cresceva l'odore mostruoso del mare la lanterna spenta s'alzava il gorgoglio dell'acqua tutto annegava irremissibilmente il l'alba non ombre nei puri silenzii de l'alba nei puri pensieri non ombre de l'alba non ombre piangendo giurando noi fede all'azzurro pare la donna che siede pallida giovine ancora sopra dell'erta ultima presso la casa antica le idee brillavano della più pura luce stellare drammi meravigliosi i più meravigliosi dell'anima umana palpitavano e si rispondevano a traverso le costellazioni così come santa marta spezzati a terra gli strumenti cessato già sui sempre verdi paesaggi il canto che il cuore di santa cecilia accorda col cielo latino in linee dolci e potenti testa nobile e mitica dorata dell'enigma delle sfingi occhi crepuscolari in paesaggio di torri là sognati sulle rive della guerreggiata pianura sulle rive dei fiumi bevuti dalla terra avida là dove si perde il grido di francesca mentre la mole bianca della città torreggia come un sogno moltiplicato miraggio di enormi palazzi regali e barbari i diademi elettrici spenti corro col preludio che tremola si assorda riprende si afforza e libero sgorga davanti al molo alla piazza densa di navi e di carri e noi ancora stanchi del sogno vagabondare a caso per quartieri ignoti fino a stenderci stanchi sul letto di una taverna lontana tra il soffio caldo del vizio noi là nell'incertezza e nel rimpianto colorando la nostra voluttà di riflessi irreali ero sul treno in corsa disteso sul vagone sulla mia testa ruggivano le stelle e i soffi del deserto in un fragore ferreo incontro le ondulazioni come di dorsi di belve in agguato ero bello di tormento inquieto pallido assetato errante dietro le larve del mistero poi fuggii i persi per il tumulto delle città colossali vidi le bianche cattedrali levarsi congerie enorme di fede e di sogno colle mille punte nel cielo l'ultimo asterisco della melodia della falterona s'inselva nelle nuvole su la costa lontana traluce la linea vittoriosa dei giovani abeti e pare fuggano cacciate verso qualche inferno in quell'esplosione di gioia barocca mentre tutto tutto si annega nel dolce rumore dell'ali sbattute degli angioli che riempie la via valdervé è una costa interamente alpina che scende a tratti a dirupi e getta sull'acqua il suo piedistallo come la zanna del leone l'acqua volge con tonfi chiari e profondi lasciando l'alto scenario pastorale di grandi alberi e colline che rinascevano colla speranza traendo essa da un mazzo di carte lunghe e untuose strane teorie di regine languenti re fanti armi e cavalieri la portiera guarda la porta d'argento fuori è la notte chiomata di muti canti pallido amor degli erranti faust era giovane e bello in un giorno come quello dalla saletta tappezzata tra i ritornelli degli organi automatici e una decorazione floreale dalla saletta udivo la folla scorrere e i rumori cupi immobile presso a me io la sentivo divenire lontana e straniera mentre il suo fascino si approfondiva sotto la frangia notturna dei suoi capelli si mosse ed io sentii con una punta d'amarezza tosto consolata che mai più le sarei stato vicino la semplicità bizzarra del disegno bianco risalta quando l'oro del tramonto tenta versarsi dall'invetriata prossima nella penombra della cappella acquistano allora quei sommarii disegni un fascino bizzarro e nostalgico così vasta così ambigua per la notte così pura l'acqua il mare che n'esala a le rotte ne la notte batte cieco per le rotte dentro l'occhio disumano de la notte di un destino e tintinnare d'angeliche campanelle e gridi e voci di prostitute e pantomime d'ofelia stillate dall'umile pianto delle lampade elettriche mentre dalle volte un altro mito si cova che illumina solitaria limpida cubica la lampada colossale a spigoli verdi ed ecco che sul tuo porto fumoso di antenne la piazzetta di s giovanni era deserta la porta della prigione senza le belle fanciulle del popolo che altre volte vi avevo viste attraverso a una piazza dorata da piccoli sepolcreti nella scia bianca del suo pennacchio una figura giovine satiro cinto di pampini danzante sulla sacra oscenità di sileno nude scheletriche stampe sulla rozza parete in un meriggio torrido fantasmi della pietra desolato andar per valli in fin che in azzurrina canti orfici dino campana serenità dall'aspre rocce dato un borgo in grigio e vario torreggiare all'alterno pensier pare e dispare sovra l'arido sogno serenato cupa incantevolmente cristiana fu l'ospitalità dei contadini là presso sudato mi offersero acqua in un'ora arriverete alla verna se dio vole ma lei non voleva essere consolata ma lei gettata a terra voleva piangere tutto il suo pianto figura del ghirlandaio ultima figlia della poesia toscana che fu illanguidiva la sera celeste sul mare pure i dorati silenzii ad ora ad ora dell'ale varcaron lentamente in un azzurreggiare lontani tinti dei varii colori dai più lontani silenzii ne la celeste sera varcaron gli uccelli una ragazzina mi guardava cogli occhi neri un po tristi attonita sotto l'ampio cappello di paglia in tutti un raccoglimento inconscio una serenità conventuale addolciva a tutti i tratti del volto e in fine lei dimentica lontana l'amore il suo viso di zingara nell'onda dei suoni e delle luci che si colora di un incanto irreale e noi in silenzio attorno allo stagno pieno di chiarori rossastri fumano i vapori agli scali desolati domenica per il porto pieno di carcasse delle lente file umane formiche dell'enorme ossario nel mentre tra le tanaglie del molo rabbrividisce un fiume che fugge al mattino quando ritorna solo trova sulla sua porta una donna morta assiderata e si uccide parlava quando mentre mi fissava cogli occhi spaventati e vuoti sorgeva un torreggiare bianco nell'aria innumeri dal mare parvero i bianchi sogni dei mattini lontano dileguando incatenare come un ignoto turbine di suono tra le vele di spuma udivo il suono i colli trasparivano più lontani sulla pianura percossa di strepiti sulla linea ferroviaria si scorgeva vicino in uno scorcio falso di luce plumbea lo scalo delle merci e la sacerdotessa dei piaceri sterili l'ancella ingenua ed avida e il poeta si guardavano anime infeconde inconsciamente cercanti il problema della loro vita ma la sera scendeva messaggio d'oro dei brividi freschi della notte tessevano attorno a me la storia della città giovine e feroce conquistatrice implacabile ardente di un'acre febbre di denaro e di gioie immediate e ancora tutto quello che era arido e dolce sfiorite le rose della giovinezza tornava a rivivere sul panorama scheletrico del mondo i pollini del desiderio gravi da tutte le forme scultoree della bellezza l'alto cielo spirituale le linee delle colline che vagano insieme a la nostalgia acuta di dissolvimento alitata già era tardi fummo soli e tra noi nacque una intimità libera e la matrona dagli occhi giovani poggiata per sfondo la mobile tenda di trina parlò stanchezze d'amore stanchezze improvvise sul letto di una taverna lontana altra culla avventurosa di incertezza e di rimpianto così quello che ancora era arido e dolce chiedendo se l'udiva infaticabilmente la sera a la vicenda di nuvole là in alto dentro del cielo stellare al porto il battello si posa canti orfici dino campana nel crepuscolo che brilla negli alberi quieti di frutti di luce vasto dentro un odor tenue vanito di catrame vegliato da le lune elettriche sul mare appena vivo il vasto porto si addorme s'alza la nube delle ciminiere mentre il porto in un dolce scricchiolìo dei cordami s'addorme come mistico il paesaggio come bella la povertà delle sue casupole come incantate erano sorte per me le stelle nel cielo dallo sfondo lontano dei dolci avvallamenti dove sfumava la valle barbarica donde veniva il torrente inquieto e cupo di profondità e così lontane da voi passavano quelle ore di sogno ore di profondità mistiche e sensuali che scioglievano in tenerezze i grumi più acri del dolore ore di felicità completa che aboliva il tempo e il mondo intero lungo sorso alle sorgenti ho sostato nelle case di campigna son sceso per interminabili valli selvose e deserte con improvvisi sfondi di un paesaggio promesso un castello isolato e lontano per un meraviglioso attimo immutabilmente nel tempo e nello spazio alternandosi i destini eterni un disco livido spettrale spuntò all'orizzonte lontano profumato irraggiando riflessi gelidi d'acciaio ora di già nel rosso del fanale era già l'ombra faticosamente bianca bianca quando nel rosso del fanale bianca lontana faticosamente l'eco attonita rise un irreale riso notte davanti al fuoco lo specchio nella fantasmagoria profonda dello specchio i corpi ignudi avvicendano muti e i corpi lassi e vinti nelle fiamme inestinte e mute io vi perdevo allora manuelita perdonate tra la turba delle signorine elastiche dal viso molle inconsciamente feroce violentemente eccitante tra le due bande di capelli lisci nell'immobilità delle dee della razza a tratti alla malinconia più profonda dell'errante un richiamo dalle criniere dell'erbe scosse come alla malinconia più profonda dell'eterno errante per la pampa riscossa come un richiamo che fuggiva lugubre sogno di prigione nel viola della notte odo canzoni bronzee la cella è bianca il giaciglio è bianco la cella è bianca piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche cune delle voci angeliche bronzee è piena la cella bianca rividi un'antica immagine una forma scheletrica vivente per la forza misteriosa di un mito barbaro gli occhi gorghi cangianti vividi di linfe oscure e che la forza dorme dorme che culla la tristezza inconscia de le cose che saranno e il vasto porto oscilla dentro un ritmo affaticato e si sente la nube che si forma dal vomito silente le porte moresche si caricavano e si attorcevano di mostruosi portenti neri nel mentre sullo sfondo il cupo azzurro si insenava di stelle solitaria troneggiava ora la notte accesa in tutto il suo brulicame di stelle e di fiamme cigolava cigolava cigolava di catene la grù sul porto nel cavo de la notte serena e dentro il cavo de la notte serena e nelle braccia di ferro a tia ettembre ell albergo un vecchio milanese cavaliere parla dei suoi amori lontani a una signora dai capelli bianchi e dal viso di bambina in mille e mille diamanti in un grande velario vivente il battello si scarica ininterrottamente cigolante instancabilmente introna e la bandiera è calata profumi varii gravavano l'aria l'accordo delle chitarre si addolciva da un vico ambiguo nell'armonioso clamore della via che ripida calava al mare le insegne rosse delle botteghe promettevano vini d'oriente dal profondo splendore opalino volava senza fine sull'ali distese leggera come una barca sul mare addio colomba addio le altissime colonne di roccia della verna si levavano a picco grigie nel crepuscolo tutt'intorno rinchiuse dalla foresta cupa o divino santo francesco pregate per me peccatrice gosto e ne sono andato per la foresta con un ricordo risentendo la prima ansia lei calma gli spiega le stranezze del cuore lui ancora stupisce e si affanna qua nell'antico paese chiuso dai boschi ho lasciato castagno ho salito la falterona lentamente seguendo il corso del torrente rubesto dalla avete a io avevo mai oltre i vetri spessi oltre le sbarre di ferro io guardavo il cornicione profilarsi al tramonto i vichi dove ancora in alto battaglia glorioso il lungo giorno in fantasmi d'oro nel mentre a l'ombra dei lampioni verdi nell'arabesco di marmo un mito si cova che torce le braccia di marmo verso i tuoi dorati fantasmi notturna estate mediterranea sull'uscio di casa mi volgo e vedo il classico baffuto colossale emissario canti orfici dino campana ah i diritti della vecchiezza ah quanti ma tu chinati gli occhi di viola tu ad un ignoto cielo notturno che avevi rapito una melodia di carezze ricordo cara lievi come l'ali di una colomba il canto fu breve una pausa un commento improvviso e misterioso e la montagna riprese il suo sogno catastrofico il canto breve tra le rocce crepuscolari una forma nera cornuta immobile mi guarda immobile con occhi d'oro laggiù nel crepuscolo la pianura di romagna o donna sognata donna adorata donna forte profilo nobilitato di un ricordo di immobilità bizantina poi che nella sorda lotta notturna la più potente anima seconda ebbe frante le nostre catene noi ci svegliammo piangendo ed era l'azzurro mattino come ombre d'eroi veleggiavano consacrate dalla mia ansia del supremo amore dall'ansia della mia fanciullezza tormentosa assetata tutto era mistero per la mia fede la mia vita era tutta un'ansia del segreto delle stelle tutta un chinarsi sull'abisso e allora fu che nel canti orfici dino campana mio intorpidimento finale io sentii con delizia l'uomo nuovo nascere l'uomo nascere riconciliato colla natura ineffabilmente dolce e terribile deliziosamente e orgogliosamente succhi vitali nascere chi può dirsi felice che non vide le tue piazze felici e le tue vie tortuose di palazzi e palazzi marini e dove il mito si cova si indovina solo alle scosse di danza bizzarre che la scuotono c'erano due povere ragazze sulla poppa leggera siamo della leggera te non la rivedi più la lanterna di genova eh che importava in fondo ballasse il bastimento ballasse fino a ero sotto l'ombra dei portici stillata di goccie e goccie di luce sanguigna ne la nebbia di una notte di dicembre a un tratto una porta si era aperta in uno sfarzo di luce ora assopito io seguivo degli echi di un'emozione meravigliosa echi di vibrazioni sempre più lontane fin che pure cogli echi l'emozione meravigliosa si spense giorno scampanava la pasqua per la via anti ana ampa ero sted ate uno spagnolo mi profferse a bassa voce quasi a non turbare il profondo silenzio della pampa disparati un'osteria sempre deserta di giorno mostra la sera dietro la vetrata un affaccendarsi di figure losche grida e richiami beffardi e brutali si spandono pel vico quando qualche avventore entra la sua rinuncia è semplice e dolce dalla sua solitudine intona il canto alla natura con fede frate sole suor acqua frate lupo un caro santo italiano dovrò salire salire nel presbiterio trovo una lapide ad andrea del astagno i colpisce il tipo delle ragazze viso legnoso occhi cupi incavati toni bruni su toni giallognoli la chimera non so se tra roccie il tuo pallido viso m'apparve o sorriso di lontananze ignote fosti la china eburnea fronte fulgente o giovine suora de la gioconda o delle primavere spente per i tuoi mitici pallori e sopra di lei sulla matrona pensierosa negli occhi giovani una tenda una tenda bianca di trina una tenda che sembrava agitare delle immagini delle immagini sopra di lei delle immagini candide sopra di lei pensierosa negli occhi giovani il russo era condannato da diciannove mesi rinchiuso affamato spiato implacabilmente doveva confessare aveva confessato risveglia la mia speranza sull'infinito della pianura o del mare sentendo aleggiare un soffio di grazia nobiltà carnale e dorata profondità dorata degli occhi guerriera amante mistica benigna di nobiltà umana antica romagna un calore dorato nell'ombra della stanza presente una chioma profusa un corpo rantolante procubo nella notte mistica dell'antico animale umano dormiva l'ancella dimentica nei suoi sogni oscuri come un'icona bizantina entro dei ponti tuoi multicolori l'arno presago quietamente arena e in riflessi tranquilli frange appena archi severi tra sfiorir di fiori e ne el tepore della luce rossa dentro le chiuse aule dove la luce affonda uguale dentro gli specchi all'infinito fioriscono sfioriscono bianchezze di trine catrina bizzarra figlia della montagna barbarica della conca rocciosa dei venti come è dolce il tuo pianto come è dolce quando tu assistevi alla scena di dolore della madre della madre che aveva morto l'ultimo figlio una delle pie donne a lei dintorno inginocchiata cercava di consolarla e dagli occhi lucenti e bruni colei che di grazia imperiale incantava la rosea freschezza dei mattini e tu seguivi nell'aria la fresca incarnazione di un mattutino sogno e soleva vagare quando il sogno e il profumo velavano le stelle o speranza o speranza a mille a mille splendono nell'estate i frutti un coro ch'è incantato è al suo murmure canoro che vive per miriadi di faville pure triste forse fissavo le nubi che sembravano attardarsi curiose un istante su quel paesaggio profondo e spiarlo e svanire dietro le lance immobili degli abeti porgenti frutti di mare con rauche grida cadenti su la bilancia immota così ti ricordo ancora e ti rivedo imperiale su per l'erta tumultuante ma come partire la mia pazzia tranquilla quel giorno lo irritava la paralisi lo aveva esacerbato lo osservavo aveva ancora la faccia a destra atona e contratta e sulla guancia destra il solco di una lacrima la luce delle stelle ora impassibili era più misteriosa sulla terra infinitamente deserta una più vasta patria il destino ci aveva dato un più dolce calor naturale era nel mistero della terra selvaggia e buona ma più raro un sorriso e più severo intento e masticato di prognosi riservata le scienziate caffè è passata la russa voi figlia generosa della prateria nutrita di aria vergine voi tornate ad apparirmi col ricordo lontano anima dell'oasi dove la mia vita ritrovò un istante il contatto colle forze del cosmo tutta mi siete presente esile e nervosa la cipria sparsa come neve sul vostro viso consunto da un fuoco interno le vostre vesti di rosa che proclamavano la vostra verginità come un'aurora piena di promesse che tu amavi guardar dietro i cancelli le stelle le pallide notturne che soleva passare silenziosa e bianca come un volo di colombe la superficie del mare era tutta abbagliante bisognava mangiare andiamo avevo accettato di partire andiamo senza entusiasmo e senza esitazione andiamo dolce essa era per cui io dimenticavo il vostro piccolo corpo convulso nella stretta del guanciale il vostro piccolo corpo pericoloso tutto adorabile di snellezza e di forza e pure vi giuro manuelita io vi amavo vi amo e vi amerò sempre più di qualunque altra donna dei due mondi dalla pampa si udì chiaramente un balzare uno scalpitare di cavalli selvaggi il vento si udì chiaramente levarsi lo scalpitare parve perdersi sordo accanto una fanciulla inginocchiata ambrata e fine i capelli recisi sulla fronte con grazia giovanile le gambe lisce e ignude dalla vestaglia smagliante dal ponte sopra la città odo le ritmiche cadenze mediterranee i colli mi appaiono spogli colle loro torri a traverso le sbarre verdi ma laggiù le farfalle innumerevoli della luce riempiono il paesaggio di un'immobilità di gioia inesauribile intorno è un grande silenzio un grande vuoto nella luce falsa dai freddi bagliori che ancora guizza sotto le strette della penombra e corre la memoria ancora alle signore gentili dalle bianche braccia ai balconi laggiù come in un sogno come in un sogno cavalleresco o regina o regina adolescente ma per il tuo ignoto poema di voluttà e di dolore musica fanciulla esangue segnato di linea di sangue nel cerchio delle labbra sinuose regina de la melodia ma per il vergine capo reclino l'antica amica l'eterna chimera teneva fra le mani rosse il mio antico cuore ritorno nella stanza ove le schiuse sue forme dai velarii della luce io cinsi e risalutai l'amica senza stupore come se le profondità selvaggie dello sprone l'attendessero levarsi dal paesaggio ignoto io per il viale dei tigli andavo intanto difeso dagli incanti mentre tu sorgevi e sparivi dolce amica luna campana fini della campagna una porta incisa di colpi guardata da una giovine femmina in veste rosa pallida e grassa la attrasse entrai corteo strisciavano le loro ombre lungo i muri rossastri e scalcinati egli seguiva autòma diresse alla donna una parola che cadde nel silenzio del meriggio il viaggio e il ritorno salivano voci e voci e canti di fanciulli e di lussuria per i ritorti vichi dentro dell'ombra ardente al colle al colle e la città comprende e s'accende e la fiamma titilla ed assorbe i resti magnificenti del sole e intesse un sudario d'oblio divino per gli uomini stanchi perdute nel crepuscolo tonante ombre di viaggiatori vanno per la superba terribili e grotteschi come i ciechi e ancora ti chiamo ti chiamo chimera canti orfici dino campana giardino autunnale firenze al giardino spettrale al lauro muto de le verdi ghirlande a la terra autunnale il sogno è al termine e l'anima improvvisamente sola cerca un appoggio una fede nella triste ora lontano si vedono lentamente sommergersi le vedette mistiche e guerriere dei castelli del casentino nel quadro della porta aperta le stelle brillarono rosse e calde nella lontananza l'ombra delle selvaggie nell'ombra poi guardavo le torri rosse dalle travi nere dalle balaustrate aperte che vegliavano deserte sull'infinito era la vigilia di natale ero uscito un grande portico rosso dalle lucerne moresche tutto attorno la città mostrava le sue travature colossali nei palchi aperti dei suoi torrioni umida ancora della pioggia recente che aveva imbrunito il suo mattone e le cose già non sono più e dal fondo silenzio come un coro tenero e grandioso sorge ed anela in alto al mio balcone e in aroma d'alloro in aroma d'alloro acre languente tra le statue immortali nel tramonto e vi rivedevo manuelita poi che vigilavate pallida e lontana voi anima semplice chiusa nelle vostre semplici armi so manuelita voi cercavate la grande rivale so la cercavate nei miei occhi stanchi che mai non vi appresero nulla le ciane commentando la stradina è solitaria non c'è un cane qualche stella nella notte sopra i tetti e la notte mi par bella e cammino poveretto nella notte fantasiosa pur mi sento nella bocca la saliva disgustosa dalla breccia dei bastioni rossi corrosi nella nebbia si aprono silenziosamente le lunghe vie il malvagio vapore della nebbia intristisce tra i palazzi velando la cima delle torri le lunghe vie silenziose deserte come dopo il saccheggio i palazzi marini avevan bianchi arabeschi nell'ombra illanguidita ed andavamo io e la sera ambigua ed io gli occhi alzavo su ai mille e mille e mille occhi benevoli delle chimere nei cieli quando melodiosamente d'alto sale davanti alla faccia barbuta di un frate che sporgeva dal vano di una porta sostavano in un inchino trepidante servile strisciavano via mormorando rialzandosi poco a poco l'uomo o il viaggio il resto o l'incidente ci sentiamo puri mai ci eravamo piegati a sacrificare alla mostruosa assurda ragione la padrona zitta mi rifà il letto aiutata dalla fanticella monotona dolcezza della vita patriarcale fine del pellegrinaggio canti orfici dino campana immagini del viaggio e della montagna qualche cosa di nuovo di infantile di profondo era nell'aria commossa il mattone rosso ringiovanito dalla pioggia sembrava esalare dei fantasmi torbidi condensati in ombre di dolore virgineo che passavano nel suo torbido sogno le case quadrangolari in pietra viva costruite dai lorena restano vuote e il viale dei tigli dà un tono romantico alla solitudine dove i potenti della terra si sono fabbricate le loro dimore la sera scende dalla cresta alpina e si accoglie nel seno verde degli abeti come un mito arabesco imbiancava in fondo il pallore incerto della tenda canti orfici dino campana e allora figurazioni di un'antichissima libera vita di enormi miti solari di stragi di orge si crearono avanti al mio spirito era una vigilia di festa la vigilia di natale sentivo che tutto posava ricordi speranze anch'io li abbandonavo all'orizzonte curvo laggiù io poeta notturno vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo io per il tuo dolce mistero io per il tuo divenir taciturno io dopo due mesi di cella ansioso di rivedere degli esseri umani ero rigettato come da onde ostili camminavano velocemente come pazzi ciascuno assorto in ciò che formava l'unico senso della sua vita la sua colpa nel corpo dell'antico palazzo rosso affocato nel meriggio sordo l'ombra cova sulla rozza parete delle nude stampe scheletriche durer ribera ribera il passo di danza del satiro aguzzo su sileno osceno briaco e come fuori del tempo i corpi bianchi stupiti inerti nella fornace opaca bianca dal mio spirito esausto silenziosa si sciolse eva si sciolse e mi risvegliò andar de l'acque ai gorghi per la china valle nel sordo mormorar sfiorato seguire un'ala stanca per la china valle che batte e volge ecco che sul tuo porto fumoso di molli cordami dorati per le tue vie mi appaiono in grave incesso giovani forme di già presaghe al cuore di una bellezza immortale appaiono la prateria si alzava come un mare argentato agli sfondi e rigetti di quel mare miseri uomini feroci uomini ignoti chiusi nel loro cupo volere storie sanguinose subito dimenticate che rivivevano improvvisamente nella notte sbattuto a la luce dall'ombra dei portici stillata di gocce e gocce di luce sanguigna io fissavo astretto attonito la grazia simbolica e avventurosa di quella scena e il supplizio del fango colla loro placida gioia i frati col loro ghigno muto i delinquenti gli avevano detto quando con una parola con un gesto con un pianto irrefrenabile nella notte aveva volta a volta scoperto un po del suo segreto nella tortura del sogno scoprire il corpo vulcanizzato due chiazze due fori di palle di moschetto sulle sue mammelle estinte credetti di udire fremere le chitarre là nella capanna d'assi e di zingo sui terreni vaghi della citta mentre una candela schiariva il terreno nudo lassù tra gli abeti fumosi nella nebbia tra i mille e mille ticchiettìi le mille voci del silenzio svelata una giovine luce tra i tronchi per sentieri di chiarìe salivo ricordavo gli occhi vittoriosi la linea delle ciglia forse mai non aveva saputo ed ora la ritrovavo al termine del mio pellegrinaggio che rompeva in una confessione così dolce lassù lontano da tutto era scritta a metà del corridoio dove si svolge la via crucis della vita di s francesco è così parigi ecco londra la battaglia di muckden noi guardavamo intorno doveva essere tardi tutte quelle cose viste per gli occhi magnetici delle lenti in quella luce di sogno le bambine dei bohemiens i capelli sciolti gli occhi arditi e profondi congelati in un languore ambiguo amaro attorno dello stagno liscio e deserto i riflessi d'oro delle bandiere e delle navi che varcavano la curva dell'orizzonte si sentiva l'attesa in un brusìo di voci tranquille le voci argentine dei fanciulli dominavano liberamente nell'aria la città riposava del suo faticoso fervore contrasta con una così semplice antica grazia toscana del profilo e del collo che riesce a renderle piacevoli forse come differente la sera di campigno sono deserte qualche matrona piena di fascino nell'aria si accumula qualche cosa di danzante ascolto la grossa torre barocca ora accesa mette nell'aria un senso di liberazione ch'era la notte fonda mentre tu siciliana dai cavi vetri in un torto giuoco l'ombra cava e la luce vacillante o siciliana ai capezzoli l'ombra rinchiusa tu eri la piovra de le notti mediterranee vidi le alpi levarsi ancora come più grandi cattedrali e piene delle grandi ombre verdi degli abeti e piene della melodia dei torrenti di cui udivo il canto nascente dall'infinito del sogno basta i giorni passavano tra i sacchi di patate avevo scoperto un rifugio gli ultimi raggi rossi del tramonto che illuminavano la costa deserta costeggiavamo da un giorno bellezza semplice di tristezza maschia mentre a me trepidante la vita passava avanti nelle immortali forme serene e l'amaro l'acuto balbettìo del mare subito spento all'angolo di una via spento apparso e subito spento il dio d'oro del crepuscolo bacia le grandi figure sbiadite sui muri degli alti palazzi volte di tre quarti udendo dal sobborgo il clangore che si accentua annunciando le lingue di fuoco delle lampade inquiete a trivellare l'atmosfera carica di luci orgiastiche ora addolcite nel già morto cielo dolci e rosate alleggerite di un velo vegliata dal castello antico le signore ai balconi poggiate il puro profilo languidamente nella sera l'ora di grazia della giornata di riposo e di oblio al di fuori si è fatta la quiete l'antica piazza dei tornei salgono strade e strade e nell'aria pura si prevede sotto il cielo il mare l'aria pura è appena segnata di nubi leggere l'aria è rosa un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura laggiù avevano tratto le lunghe vesti mollemente verso lo splendore vago della porta le passeggiatrici le antiche la campagna intorpidiva allora nella rete dei canali io cercando in fondo degli occhi grigio opachi uno sguardo uno sguardo mi parve di distinguere che li riempiva non di terrore quasi infantile inconscio come di meraviglia in fondo avanti posava nello sfarzo di un'ottomana rossa il gomito reggendo la testa poggiava il gomito reggendo la testa una matrona gli occhi bruni vivaci le mammelle enormi dalla mia fanciullezza una voce liturgica risuonava in preghiera lenta e commossa e tu da quel ritmo sacro a me commosso sorgevi già inquieto di vaste pianure di lontani miracolosi destini il fiume si snoda per la valle rotto e muggente a tratti canta e riposa in larghi specchi d'azzurro e più veloce trascorre le mura nere gettato sull'erba vergine in faccia alle strane costellazioni io mi andavo abbandonando tutto ai misteriosi giuochi dei loro arabeschi cullato deliziosamente ed ecco si leva e scompare il vento ecco torna dal mare ed ecco sentiamo ansimare il cuore che ci amò di più guardiamo di già il paesaggio degli alberi e l'acque è notturno il fiume va via taciturno pùm mamma quell'omo lassù il preludio scordato delle rozze corde sotto l'arco di violino del tram domenicale i piccoli dadi bianchi sorridono sulla costa tutti in cerchio come una dentiera enorme tra il fetido odore di catrame e di carbone misto al nauseante odor d'infinito passano le serve nell'aria acre di fumo gettando un richiamo musicale pastee in un quadro a bianco e nero una ragazza bruna con una chitarra mostra i denti e il bianco degli occhi appesa in alto serenata sui lungarni m'investe un soffio stanco dalle colline fiorentine dopo gli sfondi spirituali senza spirito dopo l'oro crepuscolare dolce come il canto dell'onnipresente tenebra è il canto dell'acqua sotto le rocce così come è dolce l'elemento nello splendore nero degli occhi delle vergini spagnole e come le corde delle chitarre di spagna e dalle altezze agli infiniti albori vigili calan trepidi pei monti tremuli e vaghi nelle vive fonti gli echi dei nostri due sommessi cuori una campana dalla chiesetta francescana tintinna nella tristezza del chiostro e pare il giorno dall'ombra il giorno piagner che si muore la piazza ha un carattere di scenario nelle logge ad archi bianchi leggieri e potenti passa la pescatrice povera nello scenario di caffè concerto rete sul capo e le spalle di velo nero tenue fitto di neri punti per la piazza viva di archi leggieri e potenti l'oblio così caro alla statua del pagano imperatore sopra la cupoletta dove l'acqua zampilla senza fretta sotto lo sguardo cieco del savio imperatore romano ribera dove vidi le tue danze arieggiate di secchi accordi il tuo satiro aguzzo alla danza dei vittoriosi accordi e in contro l'altra tua faccia il cavaliere della morte l'altra tua faccia cuore profondo cuore danzante una canzonetta volgaruccia era morta e mi aveva lasciato il cuore nel dolore e me ne andavo errando senz'amore lasciando il cuore mio di porta in porta in alto nei trofei di gesso di una chiesa gli angioli paffuti e bianchi sciolgono la loro pompa convenzionale mentre che sulla via le perfide fanciulle brune mediterranee brunite d'ombra e di luce si bisbigliano all'orecchio al riparo delle ali teatrali e a udire il sussurrare dell'acqua sotto le nude rocce fresca ancora delle profondità della terra così conosco una musica dolce nel mio ricordo senza ricordarmene neppure una nota so che si chiama la partenza o il ritorno che mi tornava alla mente in flutti amari e veementi la luna illuminava ora tutta la pampa deserta e uguale in un silenzio profondo solo a tratti nuvole scherzanti un po colla luna ombre improvvise correnti per la prateria e ancora una chiarità immensa e strana nel gran silenzio rivedo ancora parigi place d'italie le baracche i carrozzoni i magri cavalieri dell'irreale dal viso essiccato dagli occhi perforanti di nostalgie feroci tutta la grande piazza ardente di un concerto infernale stridente e irritante dei colpi sordi dei fischi dallo scalo accentuavano la monotonia diffusa nell'aria il vapore delle macchine si confondeva colla nebbia i fili si appendevano e si riappendevano ai grappoli di campanelle dei pali telegrafici che si susseguivano automaticamente l'ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute sognavano sogni vaghi nella luce bizzarra al vento il mare nel vento mesceva il suo sale che il vento mesceva e levava nell'odor lussurioso dei vichi a un tratto la fanciulla liberata esalò la sua giovinezza languida nella sua grazia selvaggia gli occhi dolci e acuti come un gorgo il silenzio di un'epoca sepolta di una civiltà sepolta e come una fanciulla etrusca possa rattristare il paesaggio nel vico centrale osterie malfamate botteghe di rigattieri bislacchi ottoni disparati ecco le rocce strati su strati monumenti di tenacia solitaria che consolano il cuore degli uomini e dolce mi è sembrato il mio destino fuggitivo al fascino dei lontani miraggi di ventura che ancora arridono dai monti azzurri fu attratta verso la baracca la sua vestaglia bianca a fini strappi azzurri ondeggiò nella luce diffusa ed io seguii il suo pallore segnato sulla sua fronte dalla frangia notturna dei suoi capelli la luce uniforme da le navi a la città solo il passo che a la notte solitario si percuote per la notte dalle navi solitario ripercuote le pagine risuscitava un mondo defunto sorgevano immagini antiche che oscillavano lentamente coll'ombra del paralume e sovra il mio capo gravava un cielo misterioso gravido di forme vaghe rotto a tratti da gemiti di melodramma non so se la fiamma pallida fu dei capelli il vivente segno del suo pallore non so se fu un dolce vapore dolce sul mio dolore sorriso di un volto notturno e allora potremo riposare in sogni bianchi ancora c'è uno specchio avanti a me e l'orologio batte la luce mi giunge dai portici a traverso le cortine della vetrata prendo la penna scrivo cosa non so ho il sangue alle dita scrivo poi che michelangiolo aveva ripiegato sulle sue ginocchia stanche di cammino colei che piega che piega e non posa regina barbara sotto il peso di tutto il sogno umano e lo sbattere delle pose arcane e violente la nave già cieca varcando battendo la tenebra coi nostri naufraghi cuori battendo la tenebra l'ale celeste sul mare ma un giorno salirono sopra la nave le gravi matrone di spagna da gli occhi torbidi e angelici dai seni gravidi di vertigine campana genova poi che la nube si fermò nei cieli lontano sulla tacita infinita marina chiusa nei lontani veli e ritornava l'anima partita che tutto a lei d'intorno era già arcanamente illustrato del giardino il verde sogno nell'apparenza sovrumana curvo sull'orlo della stufa scriveva febbrilmente un uomo in una notte di dicembre solo nella sua casa sente il terrore della sua solitudine pensa che fuori degli uomini forse muoiono di freddo ed esce per salvarli andavamo andavamo per giorni e per giorni le navi gravi di vele molli di caldi soffi incontro passavano lente sì presso di sul cassero a noi ne appariva bronzina una fanciulla della razza nuova ancora il diavolo ci aveva riuniti per quale perché cuori leggeri noi non pensammo a chiedercelo parlammo parlammo finché sentimmo chiaramente il rumore delle onde che si frangevano sui ciottoli della spiaggia alzammo la faccia alla luce cruda del sole il torrente mi raccontava oscuramente la storia io fisso tra le lance immobili degli abeti credendo a tratti vagare una nuova melodia selvaggia veramente toscano tra i cipressi scorgo altri portici su una costa una croce apre le braccia ai vastissimi fianchi della falterona spoglia di macchie che scopre la sua costruttura sassosa con una fiamma pallida e fulva bruciano le erbe del camposanto campana nell'odore pirico di sera di fiera nell'aria gli ultimi clangori vedevo le antichissime fanciulle della prima illusione profilarsi a mezzo i ponti gettati da la città al sobborgo ne le sere dell'estate torrida si aprivano le chiuse aule dove la luce affonda uguale dentro gli specchi all'infinito apparendo le immagini avventurose delle cortigiane nella luce degli specchi impallidite nella loro attitudine di sfingi il corridoio alitato dal gelo degli antri si veste tutto della leggenda francescana il santo appare come l'ombra di cristo rassegnata nata in terra d'umanesimo che accetta il suo destino nella solitudine certo è morta non sai era la notte di fiera della perfida babele salente in fasci verso un cielo affastellato un paradiso di fiamma in lubrici fischi grotteschi ho riposato nella limpidezza angelica dell'alta montagna addolcita di toni cupi per la pioggia recente ingemmata nel cielo coi contorni nitidi e luminosi che mi facevano sognare davanti alle colline dei quadri antichi frammento firenze ed i piedini andavano armoniosi portando i cappelloni battaglieri che armavano di un'ala gli occhi fieri del lor languore solo nel bel giorno dalla cresta acuta nel cielo sopra il mistero assopito della selva io scorsi andando pel viale dei tigli la vecchia amica luna che sorgeva in nuova veste rossa di fumi di rame venne la notte e fu compiuta la conquista dell'ancella il suo corpo ambrato la sua bocca vorace i suoi ispidi neri capelli a tratti la rivelazione dei suoi occhi atterriti di voluttà intricarono una fantastica vicenda la sartina e l'avvocato ridono e chiacchierano i cocchieri imbacuccati tirano fuori la testa dal bavero come bestie stupite tutto mi è indifferente oggi risalta tutto il grigio monotono e sporco della città aveva i capelli ricciuti le bolognesi somigliavano allora a medaglie siracusane e il taglio dei loro occhi era tanto perfetto che amavano sembrare immobili a contrastare armoniosamente coi lunghi riccioli bruni e l'orizzonte mi sembrava volerli cullare coi riflessi frangiati delle sue nuvole mobili all'infinito ero libero ero solo rilevando al passo un lato della persona gloriosa del puro viso ove l'occhio rideva nel tenero agile ovale suonavano le chitarre all'incesso della dea contigui uguali gli archi perdendosi gradatamente nella campagna tra le colline fuori della porta poi una grande linea che apparve passò dell'amore si sente il fascino indefinito governa una donna matura addolcita da una vita d'amore con un sorriso con un vago bagliore che è negli occhi il ricordo delle lacrime della voluttà campana passeggiata in tram in america e ritorno aspro preludio di sinfonia sorda tremante violino a corda elettrizzata tram che corre in una linea nel cielo ferreo di fili curvi sulla falterona giogo la falterona verde nero e argento la tristezza solenne della falterona che si gonfia come un enorme cavallone pietrificato verna e varco e varco campigno paese barbarico fuggente paese notturno mistico incubo del caos il tuo abitante porge la notte dell'antico animale umano nei suoi gesti nelle tue mosse montagne l'elemento grottesco profila la voce era taciuta intorno la ruffiana era sparita la voce era taciuta certo l'avevo sentita passare con uno sfioramento silenzioso struggente fu scosso da una porta che si spalancò dei vecchi delle forme oblique ossute e mute si accalcavano spingendosi coi gomiti perforanti terribili nella gran luce la via si torce e sprofonda come nubi sui colli le case veleggiano ancora tra lo svariare del verde e si scorge in fondo il trofeo della v m tutto bianco che vibra d'ali nell'aria il vento che scherza nella valle ed ombra del vento la nuvola il lontano ammonimento del fiume nella valle e la rovina del contrafforte la frana la vittoria dell'elemento il vento che scherza nella valle che tesson e tesson lamento volubil che l'onda che ammorza ne l'onda volubile smorza ne l'ultimo schianto crudele le vele le vele le vele la sera di fiera il cuore stasera mi disse non sai la rosabruna incantevole dorata da una chioma bionda guardo ancora la finestra la costa è un quadretto d'oro nello squittire dei falchi resso ampigno ettembre per rendere il paesaggio il paese vergine che il fiume docile a valle solo riempie del suo rumore di tremiti freschi non basta la pittura quel fanciullo o quella immagine proiettata dalla mia nostalgia così immobile laggiù come il mio cadavere marradi passeggio sotto l'incubo dei portici una goccia di luce sanguigna poi l'ombra poi una goccia di luce sanguigna la dolcezza dei seppelliti scompaio in un vicolo ma dall'ombra sotto un lampione s'imbianca un'ombra che ha le labbra tinte che vadano a covare in un lungo letargo un loro malefico sogno numerose le studentesse sotto i portici si vede subito che siamo in un centro di cultura guardano a volte coll'ingenuità di ofelia tre a tre parlando a fior di labbra in faccia a me una matrona selvaggia mi fissava senza batter ciglio la luce era scarsa sul terreno nudo nel fremere delle chitarre a lato sul tesoro fiorente di una fanciulla in sogno la vecchia stava ora aggrappata come un ragno mentre pareva sussurrare bianchi sul tono ricco del noce sembrano rilevarsi i profili ieratici dal breve paesaggio claustrale da cui sorgono decollati figure di una santità fatta spirito linee rigide enigmatiche di grandi anime ignote sfiorite le rose de la giovinezza sorgeva sul panorama scheletrico del mondo ne la sera dei fuochi de la festa una fanciulla nel torrente lavava lavava e cantava nelle nevi delle bianche alpi si volse mi accolse nella notte mi amò e ancora sullo sfondo le alpi il bianco delicato mistero un treno si sgonfia arriva in silenzio è fermo la porpora del treno morde la notte dal parapetto del cimitero le occhiaie rosse che si gonfiano nella notte poi tutto mi pare si muta in rombo da un finestrino in fuga io io ch'alzo le broccia nella luce l'occhio dell'orologio trasparente in alto appare che illumina la sera le frecce dorate una piccola madonna bianca si distingue già dietro la ringhiera colla piccola lucerna corrosa accesa e già la grossa torre barocca è vuota e si vede che porta illuminati i simboli del tempo e della fede e ancora il magnetismo di quando voi chinaste il capo voi fiore meraviglioso di una razza eroica mi attira non ostante il tempo ancora verso di voi le mattine di primavera sull'arno la grazia degli adolescenti che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'aprile vivo vergine continuo alito fresco che vivifica i marmi e fa nascere venere botticelliana salutai e una voce conventuale profonda e melodrammatica mi rispose insieme ad un grazioso sorriso aggrinzito distinsi nell'ombra l'ancella che dormiva colla bocca semiaperta un frate decrepito nella tarda ora si trascina nella penombra dell'altare silenzioso nel saio villoso e prega le preghiere d'ottanta anni d'amore fuori il tramonto s'intorbida strie minacciose di ferro si gravano sui monti prospicenti lontane e vidi come cavalle vertiginose che si scioglievano le dune verso la prateria senza fine deserta senza le case umane e noi volgemmo fuggendo le dune che apparve su un mare giallo della portentosa dovizia del fiume del continente nuovo la capitale marina e nella nuvola bianca della sua bellezza che posa un istante il ginocchio a terra lassù così presso al cielo stradine solitarie tra gli alti colonnarii d'alberi contente di una lieve stria di sole finché io là giunsi indove avanti a una vastità velata di paesaggio da selve oscure il torrente sorte ed in torpidi gorghi la chiostra di rocce lambe ed involge aereo cilestrino e il cuculo cola più lento due note velate nel silenzio azzurrino riposo ora per l'ultima volta nella solitudine della foresta dante la sua poesia di movimento mi torna tutta in memoria o pellegrino o pellegrini che pensosi andate il nostro sangue nelle vene che noi assaporavamo con voluttà misteriosa come nella coppa del silenzio purissimo e stellato quiere usted mate ricevetti il vaso e succhiai la calda bevanda l'azzurro si apre tra questi due alberi il noce è davanti alla finestra della mia stanza di notte sembra raccogliere tutta l'ombra e curvare le cupe foglie canore come una messe di canti sul tronco rotondo lattiginoso quasi umano vidi che intorno si era fatto scuro nella camerata non c'era che il tanfo e il respiro sordo dei pazzi addormentati dietro le loro chimere col capo affondato sul guanciale seguivo in aria delle farfalline che scherzavano attorno alla lampada elettrica nella luce scialba e gelida o fragili rime o ghirlande d'amori notturni dal giardino una canzone si rompe in catena fievole di singhiozzi la vena è aperta arido rosso e dolce è il panorama scheletrico del mondo il vento come bianca finse una visione di grazia come dalla vicenda infaticabile de le nuvole e de le stelle dentro del cielo serale dentro il vico marino in alto sale dentro il vico chè rosse in alto sale marino l'ali rosse dei fanali rabescavano l'ombra illanguidita che che nel vico marino in alto sale che bianca e lieve e querula salì come nell'ali rosse dei fanali bianca e rossa nell'ombra del fanale che bianca e lieve e tremula salì dall'altra parte della piazza la torre quadrangolare s'alza accesa sul corroso mattone sù a capo dei vicoli gonfi cupi tortuosi palpitanti di fiamme la quadricuspide vetta a quadretta ride svariata di smalto mentre nel fondo bianca e torbida a lato dei lampioni verdi la lussuria siede imperiale un ultimo saluto a l'aride pendici aspre arrossate nell'estremo sole confusa di rumori rauchi grida la lontana vita grida al morente sole che insanguina le aiole verso la porta disserrata contro l'azzurro serale fantastica di trofei mitici tra torri nude al sereno a te aggrappata d'intorno la febbre de la vita pristina e per i vichi lubrici di fanali il canto instornellato de le prostitute le tre fanciulle avevano espresso disperatamente nella cadenza millenaria la loro pena breve ed oscura e si erano taciute nella notte tutte le finestre nella valle erano accese ero solo michelangiolo ofelia la mia ostessa è pallida e le lunghe ciglia le frangiano appena gli occhi il suo viso è classico e insieme avventuroso osservo che ha le labbra morse dello spagnolo della dolcezza italiana e insieme il ricordo il riflesso dell'antica gioventù latina non accenderle tutto è vano vano è il sogno tutto è vano tutto è sogno amore primavera del sogno sei sola sei sola che appari nel velo dei fumi di viola come una nuvola bianca io correvo tra le tribù indiane od era la morte od era la vita e mai mi parve che mai quel treno non avrebbe dovuto arrestarsi nel mentre che il rumore lugubre delle ferramenta ne commentava incomprensibilmente il destino le nebbie sono scomparse esco i rallegra il buon odore casalingo di spigo e di lavanda dei paesetti toscani la chiesa ha un portico a colonnette quadrate di sasso intero nudo ed elegante semplice e austero da quando i bagliori magnetici delle stelle mi dissero per la prima volta dell'infinità delle morti il tempo è scorso si è addensato è scorso qual ponte muti chiedemmo qual ponte abbiamo noi gettato sull'infinito che tutto ci appare ombra di eternità a quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza la luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte il paesaggio cristiano segnato di croci inclinate dal vento ne fu vivificato misteriosamente dov'ero io ero in piedi io ero in piedi sulla pampa nella corsa dei venti in piedi sulla pampa che mi volava incontro per prendermi nel suo mistero un nuovo sole mi avrebbe salutato al mattino riudivo il torrente ancora lontano crosciava bagnando antiche città desolate lunghe vie silenziose deserte come dopo un saccheggio dove vicoli verdi di muffa calano in tranelli d'ombra in mezzo alla piazza mozza la testa guarda senz'occhi sopra la cupoletta una donna bianca appare a una finestra aperta è la notte mediterranea occhi lucenti e le vesti al vento ed ecco selvaggia a la fine di un giorno che apparve la riva selvaggia là giù sopra la sconfinata marina l'avanguardia dei giganti giovinetti serrati in battaglia felici nel sole lungo la lunga costa torrenziale in fondo nel frusciar delle nere selve sempre più avanti accampanti lo scoglio enorme che si ripiega grottesco su sé stesso pachiderma a quattro zampe sotto la massa oscura du poète me ne vado per le strade strette oscure e misteriose vedo dietro le vetrate affacciarsi gemme e rose dalle scale misteriose c'è chi scende brancolando dietro i vetri rilucenti rantolante di un sonno pesante seminudo il bel corpo agile e ambrato sedetti piano la lunga teoria dei suoi amori sfilava monotona ai miei orecchi antichi ritratti di famiglia erano sparsi sul tavolo untuoso nella giocondità dello scirocco mi beavo dei suoi soffii tenui vedevo la nebulosità invernale che fuggiva davanti a lui le nuvole che si riflettevano laggiù sul lastrico chiazzato in riflessi argentei su la fugace chiarità perlacea dei visi femminili trionfanti passano nella veglia opime di messi d'amore leggere spole tessenti fantasie multicolori errano polvere luminosa che posa nell'enigma degli specchi tutto era di un'irrealtà spettrale c'erano dei panorami scheletrici di città dei morti bizzarri guardavano il cielo in pose legnose spiaggia seguitavamo le nostre confidenze calmi era tornato d'america tutto pareva naturale ed atteso ricordavamo l'incontro di quattro anni fa laggiù in america e il primo per la strada di pavia lui scalcagnato col collettone alle orecchie che lascia dietro a sé una cavalleria di screpolature screpolature e screpolature nella roccia fino ai ribollimenti arenosi di colline laggiù sul piano di toscana dava l'immagine di un grande porto deserto e velato aperto nei suoi granai dopo la partenza avventurosa nel mattino mentre che nello scirocco sembravano ancora giungere in soffii caldi e lontani di laggiù ricordo una vecchia città rossa di mura e turrita arsa su la pianura sterminata nell'agosto torrido con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo la magia della sera languida amica del criminale era galeotta delle nostre anime oscure e i suoi fastigi sembravano promettere un regno misterioso fatuo della sua antica nobiltà mediterranea ai piccoli balconi i sostegni di marmo si attorcono in sé stessi con bizzarria la grande finestra verde chiude nel segreto delle imposte la capricciosa speculatrice la tiranna agile bruno rosata e la via barocca vive di una duplice vita il mattino arride sulle cime dei monti in alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello più alto e più lontano venere passa in barroccio accoccolata per la strada conventuale oh ricordo ero giovine la mano non mai quieta poggiata a sostenere il viso indeciso gentile di ansia e di stanchezza prestavo allora il mio enigma alle sartine levigate porta un profumo di corolle smorte misto a un odor di lacche e di vernici di pitture antiche percettibile appena una grandiosa virginea testa reclina d'ancella mossa di un passo giovine non domo alla cadenza offrendo il contorno della mascella rosea e forte e a tratti la luce obliqua dell'occhio nero al disopra dell'omero servile pei vichi antichi e profondi fragore di vita gioia intensa e fugace velario d'oro di felicità è il cielo ove il sole ricchissimo lasciò le sue spoglie preziose le stelle sono bottoni di madreperla e la sera si veste di velluto e tremola la sera fatua è fatua la sera e tremola ma c'è nel cuore della sera c'è sempre una piaga rossa languente hanno varcato in lunga teoria nell'aria non so qual bacchico canto salgono e dietro a loro il monte introna e si distingue il loro verde canto si affacciavano ai cancelli d'argento delle prime avventure le antiche immagini addolcite da una vita d'amore a proteggermi ancora col loro sorriso di una misteriosa incantevole tenerezza lungo le mura di chiese e di conventi non si udiva il rumore dei suoi passi una piazzetta deserta casupole schiacciate finestre mute a lato in un balenìo enorme la torre otticuspide rossa impenetrabile arida avanti alla tenda gualcita di trina la fanciulla posava ancora sulle ginocchia ambrate piegate piegate con grazia di cinedo faust era giovane e bello una bianca purità virginea conservata nei delicati incavi del marmo grandi figure della tradizione classica chiudono la loro forza tra le ciglia tra le donne variopinte sulle porte le contrade cupe della città tutte vive di tentacoli rossi verande di torri dalle travature enormi sotto il cielo curvo la seguii dunque come si segue un sogno che si ama vano così eravamo divenuti a un tratto lontani e stranieri dopo lo strepito della festa davanti al panorama scheletrico del mondo l'amante nella penombra si aggraffia al viso dell'amante per scarnificare il suo sogno ecc ancora per la via tristezza acuta e le stelle erano assenti e non un dio era nella sera d'amore di viola ma tu leggera tu sulle mie ginocchia sedevi cariatide notturna di un incantevole cielo dalle bianche forme della bellezza mentre pure nostra è la divinità del sentirsi oltre la musica nel sogno abitato di immagini plastiche l'arno qui ancora ha tremiti freschi e nella chiesa l'angiolo purità dolce che il giglio divide e la vergine eletta e un cirro azzurreggia nel cielo e un'anfora classica rinchiude la terra ed i gigli che appare nello scorcio giusto in cui appare il sogno esco il piazzale è deserto seggo sul muricciolo figure vagano facelle vagano e si spengono i frati si congedano dai pellegrini un alito continuo e leggero soffia dalla selva in alto ma non si ode né il frusciare della massa oscura né il suo fluire per gli antri i ferma il mio antico compagno di scuola già allora bravissimo ed ora di già in belle lettere guercio professor purulento mi tenta mi confessa con un sorriso sempre più lercio conclude potresti provare a mandare qualcosa all'amore illustrato via nella chiesetta solitaria all'ombra delle modeste navate io stringevo lei dalle carni rosee e dagli accesi occhi fuggitivi anni ed anni ed anni fondevano nella dolcezza trionfale del ricordo il pulviscolo d'oro che avvolgeva la città parve ad un tratto sublimarsi in un sacrifizio sanguigno quando i riflessi sanguigni del tramonto credei mi portassero il suo saluto chiusi le palpebre restai lungamente senza pensiero quella sera non chiesi altro dei libri che avevo letti nella mia adolescenza erano esposti a una vetrina tra le stampe in fondo la luminosità marmorea di un grande palazzo moderno i fusti d'acciaio curvi di globi bianchi ai quattro lati così il destino era consumato antri profondi fessure rocciose dove una scaletta di pietra si sprofonda in un'ombra senza memoria ripidi colossali bassorilievi di colonne nel vivo sasso nel mio ricordo s'accese la purità della lampada stellare brillò la luce della sera d'amore ma quale incubo gravava ancora su tutta la mia giovinezza e dura sotto il cielo che dura estate rosea di più rosea estate intorno nell'aria del crepuscolo si intendono delle risa serenamente e dalle mura sporge una torricella rosa tra l'edera che cela una campana dolce e rosata presso il crepuscolo antico ne la linea eroica de la grande figura femminile romana sosta ricordi di zingare ricordi d'amori lontani ricordi di suoni e di luci la pioggia à reso cupo il grigio delle montagne davanti alla fonte hanno stazionato a lungo i castagnini attendendo il sole aduggiati da una notte di pioggia nelle loro stamberghe allagate vedevo alle finestre lucenti come le stelle passare le ombre de le famiglie marine e canti udivo lenti ed ambigui ne le vene de la città mediterranea ma ora se lo potete sappiate io dovevo restare fedele al mio destino era un'anima inquieta quella di cui mi ricordavo sempre quando uscivo a sedermi sulle panchine della piazza deserta sotto le nubi in corsa essa era per cui solo il sogno mi era dolce avanti come una mostruosa ferita profondava una via ai lati dell'angolo delle porte bianche cariatidi di un cielo artificiale sognavano il viso poggiato alla palma ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte non c'è di dolcezza che possa uguagliare la morte più più più intendi chi ancora ti culla intendi la dolce fanciulla che dice all'orecchio più più dino campana salgo nello spazio fuori del tempo l'acqua il vento la sanità delle prime cose il lavoro umano sull'elemento liquido la natura che conduce strati di rocce su strati fantasia su un quadro d'ardengo soffici faccia zig zag anatomico che oscura la passione torva di una vecchia luna che guarda sospesa al soffitto in una taverna café chantant d'america la rossa velocità di luci funambola che tanga spagnola cinerina isterica in tango di luci si disfà conduce quassù abitano i falchi la pioggia leggera d'estate batteva come un ricco accordo sulle foglie del noce ma le foglie dell'acacia albero caro alla notte si piegavano senza rumore come un'ombra verde poi il piccione maschio restava sopra immobile dieci minuti perché le domande restavano ancora senza risposta allora lei spinta dalla nostalgia ricordava ricordava a lungo il passato conosco un quadro perduto tra lo splendore dell'arte fiorentina colla sua parola di dolce nostalgia è il fìgliuol prodigo all'ombra degli alberi della casa paterna letteratura non so il mio ricordo l'acqua è così non seppi mai come costeggiando torpidi canali rividi la mia ombra che mi derideva nel fondo i accompagnò per strade male odoranti dove le femmine cantavano nella caldura una divina dolcezza notturna mi si discoprì nel mattino tutto velato di chiarìe il verde sfumato e digradante all'infinito e pieno delle potenze delle sue profilate catene notturne una antica e opulenta matrona dal profilo di montone coi neri capelli agilmente attorti sulla testa sculturale barbaramente decorata dall'occhio liquido come da una gemma nera dagli sfaccettamenti bizzarri sedeva agitata da grazie infantili gli indiani morti e vivi si lanciavano alla riconquista del loro dominio di libertà in lancio fulmineo le erbe piegavano in gemito leggero al vento del loro passaggio la commozione del silenzio intenso era prodigiosa le corrusche sue statue superbe e udìi canto udìi voce di poeti ne le fonti e le sfingi sui frontoni benigne un primo oblio parvero ai proni umani ancor largire dai segreti dedali uscìi oppure a volte quando l'acqua saliva ai finestrini io seguivo il tramonto equatoriale sul mare volavano uccelli lontano dal nido ed io pure ma senza gioia poi sdraiato in coperta restavo a guardare gli alberi dondolare nella notte tiepida in mezzo al rumore o satana tu che le troie notturne metti in fondo ai quadrivii o tu che dall'ombra mostri l'infame cadavere di ofelia o satana abbi pietà della mia lunga miseria caprese michelangiolo colei che tu piegasti sulle sue ginocchia stanche di cammino che piega che piega e non posa nella sua posa arcana come le antiche sorelle le barbare regine antiche sbattute nel turbine del canto di dante regina barbara sotto il peso di tutto il sogno umano ricorderò per molto tempo ancora la ragazzina e i suoi occhi conscii e tranquilli sotto il cappellone monacale sulle stoppie interminabili sempre più alte si alzavano le torri naturali di roccia che reggevano la casetta conventuale rilucente di dardi di luce nei vetri occidui e al fine stia bianca elegante tra il verde melodiosa di castelli sereni il primo saluto della vita felice del paese nuovo la poesia toscana ancor viva nella piazza sonante di voci tranquille formano sotto i portici il corteo pallido e interessante delle grazie moderne le mie colleghe che vanno a lezione non hanno l'arduo sorriso d'annunziano palpitante nella gola come le letterate alle profondità dell'essere fluire dalle profondità della terra il cielo come la terra in alto misterioso puro deserto dall'ombra infinito son capitato in mezzo a bona gente la finestra della mia stanza che affronta i venti e la e il figlio povero uccellino dai tratti dolci e dall'anima indecisa dualismo lettera aperta a manuelita etchegarray voi adorabile creola dagli occhi neri e scintillanti come metallo in fusione delle barbare travolte regine antiche aveva udito dante spegnersi nel grido di francesca là sulle rive dei fiumi che stanchi di guerra mettono foce nel mentre sulle loro rive si ricrea la pena eterna dell'amore quel passaggio deserto fetido di un orinatoio della muffa dei muri corrosi ha per sola prospettiva in fondo l'osteria i pagliacci ritinti sembrano seguire curiosamente la vita che si svolge dietro e la sua finestra scintillava in attesa finché dolcemente gli scuri si chiudessero su di una duplice ombra ed il mio cuore era affamato di sogno per lei per l'evanescente come l'amore evanescente la portiera nello sfarzo smesso di un giustacuore verde le rughe del volto più dolci gli occhi che nel chiarore velano il nero guarda la porta i complimenti vivaci degli stradini che riparano la via il ciuco che si voltola in terra le risa le imprecazioni montanine le roccie e il fiume che la conversazione si era illanguidita la voce era taciucanti orfici dino campana ta intorno il mistero della voluttà aveva rivestito colei che lo rievocava sconvolto le lagrime agli occhi io in faccia alla tenda bianca di trina seguivo seguivo ancora delle fantasie bianche tacito pieno di singhiozzi taciuti fugge veloce verso l'eternità del mare che si balocca e complotta laggiù per rompere la linea la serenità del sopra ciglio memoria della poesia toscana che fu tu già avevi compreso o leonardo o divino primitivo canti orfici dino campana campigna foresta della falterona tu scesa allora dal tuo cavallo tu allora guardavi tu che nella profluvie ondosa dei tuoi capelli salivi salivi con la tua compagnia come nelle favole d'antica poesia e già dimentica dell'amor del poeta onte iletto ettembre l'invetriata la sera fumosa d'estate dall'alta invetriata mesce chiarori nell'ombra e mi lascia nel cuore un suggello ardente inconsciamente colui che io ero stato si trovava avviato verso la torre barbara la mitica custode dei sogni dell'adolescenza saliva al silenzio delle straducole antichissime la sua vita era un lungo peccato la lussuria la lussuria ma tutta piena ancora per lei di curiosità irraggiungibili la femmina lo picchiettava tanto di baci da destra da destra perché il canto della tenebra la luce del crepuscolo si attenua inquieti spiriti sia dolce la tenebra al cuore che non ama più tutto fonde come la neve in questo pantano e in fondo sento che è dolce questo dileguarsi di tutto quello che ci ha fatto soffrire tanto più dolce che presto la neve si stenderà ineluttabilmente in un lenzuolo bianco una odalisca di gomma respirava sommessamente e volgeva attorno gli occhi d'idolo e l'odore acuto della segatura che felpava i passi e il sussurrio delle signorine del paese attonite di quel mistero larve che si scioglievano mute per rinascere a vita inestinguibile nel silenzio pieno delle profondità meravigliose del destino dei ricordi perduti delle immagini si componevano già morte mentre era più profondo il silenzio gli occhi grigi la bocca dalle linee rosee tenui passò nella vastità luminosa del cielo sbiancava nel cielo fumoso la melodia dei suoi passi amava allora raccogliersi in un canto mentre la giovine ostessa rosso il guarnello e le belle gote sotto la pettinatura fumosa passava e ripassava davanti a lui sopra la prateria il teschio che si levava lentamente era l'insegna formidabile di un esercito che lanciava torme di cavalieri colle lance in resta acutissime lucenti povero uccellino che trascina una gamba rotta e il vento che batte alla finestra dall'orizzonte annuvolato i monti lontani ed alti il rombo monotono del vento lontano è caduta la neve ora hanno rivestito la sua cappella scavata nella viva roccia corre tutt'intorno un tavolato di noce dove con malinconia potente un frate da bibbiena intarsiò mezze figure di santi monaci qualche cosa era fuori dei vetri aprii la finestra era lo scirocco e delle nuvole in corsa al fondo del cielo curvo non c'era là il mare si ammucchiavano nella chiarità argentea dove l'aurora aveva lasciato un ricordo dorato un vertice colorito dall'altra parte della piazza mette quadretta da quattro cuspidi una torre quadrata mette quadretta svariate di smalto un riso acuto nel cielo oltre il tortueggiare sopra dei vicoli il velo rosso del roso mattone ed a quel riso odo risponde ecco inevitabile sotto i portici lo sciame aereoplanante delle signorine intellettuali che ride e fa glu glu mostrando i denti in caccia sembra di tutti i nemici della scienza e della cultura che va a frangere ai piedi della cattedra l'aria ride la tromba a valle i monti squilla la massa degli scorridori si scioglie ha vivi lanci i nostri cuori balzano e grida ed oltrevarca i ponti poi la stanchezza nel gelo della notte la calma lo stendersi sul piatto di ferro il concentrarsi nelle strane costellazioni fuggenti tra lievi veli argentei e tutta la mia vita tanto simile a quella corsa cieca fantastica infrenabile che dai rumori attutiti del bivacco i miei pensieri fluttuavano si susseguivano i miei ricordi che deliziosamente sembravano sommergersi per riapparire a tratti lucidamente trasumanati in distanza come per un'eco profonda e misteriosa egli si persuade di piacervi e piacete tanto più a lui quanto più state a sentirlo ma non bisogna distrarsi quando egli ha sciolto giordano povero a voi se egli si ferma per domandarvi approvazione e voi siete col capo ad altro gli arnesi del giuoco sono raccolti nella cesta raccolta e caricata la batteria degli impicci delle provvigioni avanzate delle stoviglie e via discorrendo si dà un'occhiata stracca alla gran scena del mare che ci aveva tanto commossi all'arrivo e si riprende il sentiero della valle ma c'erano i ripieghini utili e maneschi sederini di tela coi due staggi mastiettati a iccase che venivano a fare l'ufficio loro in buon punto il saggio terenzio spazzòli aveva proprio pensato a tutto perfino agli ottantanove chilogrammi della signora berti sì andiamo da quella parte ma non prendendo la strada bassa del mulino che poi se non la trovassi laggiù dovrei fare una pettata per risalire a santa giustina come mi è venuta in mente santa giustina si dovrebbe per intanto vedere questa famosa abbazia di dusiana della quale in corsenna si son raccontate tante maraviglie di marmi di capitelli di colonnini di lapidi d'iscrizioni antiche e via discorrendo son venuto qua senza libri non contando l'orazio del murray un gingillo non un libro di studio e non contando il mio dante il babbo di tutti e non se l'abbia a male nessuno c'è tutto in lui come nella bibbia ed è sempre nuovo dio di misericordia non si potrà dunque far meglio come li ha tutti condensati il venosino esprimendoli tutti con quel sentimento della misura ch'è la vera dote del genio come li ha tutti rivissuti in sè stesso non già intarsiator diligente ed accorto ma fonditore balioso e geniale rendendoli come guizzi dell'anima sua ah vede ne aveva avuto noia ed è grasso sì almeno non può prender posto tra i magri ma corre si arrampica resiste ad ogni fatica e questo non è da grassi le berti amabili innocenti accennarono soltanto di essere andate il mattino a passeggio di là dal mulino avendo sentito che adriana era andata a passeggio anche lei traversando il paese e girando da quella parte ma certamente s'erano ingannati gl'informatori poichè non l'avevano trovata ma che inchiostro che inchiostro paura io dell'inchiostro vi siete persuasa ora è fuggita si capisce dopo avermi accoccato quello che lì per lì le è venuto alla mano un gomitolo di refe sempre lei sempre lei viva galatea galathea ma la mia non potrebbe esser quella di teocrito amata pazzamente da polifemo è invaghita del giovane aci sventuratissimo polifemo quanti caldi sospiri quante ardenti proteste quante vane querele che ovidio ha raccolte il signor buci non istette alle mosse volle esser lui il secondo e si cacciò avanti senza badare a me suo legittimo padrone e degno del massimo rispetto non foss'altro per le venti lire che avevo buttate via a riscattarlo dalla schiavitù di corsenna il signor terenzio spazzòli che di queste cose se ne intende benissimo l'ha proclamato uno spadaccino di prima forza ahimè non di primissima ebbene che vuol dire c'è sempre qualcuno che in una cosa sola ci può superare ma è già bello esser forti in molte non le pare forse come il don giovanni del campoamor sono passato accanto alla felicità senza avvedermene ed ho lasciato intatto il suggello al dolce bigliettino in cui mi era promessa certo considerando il primo principio della mia conoscenza colla signorina wilson o per dire più esattamente del mio pensare a lei un carattere dell'amore si potrebbe rinvenire non mai più viste non mai più fabbricate la signorina wilson vuol sapere perchè quei massi rotondi rugosi di color rossastro si trovino là pietre cadute dai monti risponde il commendator matteini non so forse allo stesso modo che m'è venuto in mente di andare dalle wilson anzichè dalle berti o dalla quarneri mi avvio tagliando il monte a mezza costiera e via via risalendo fino ad afferrarne la vetta donde mi faccio a guardare d'ogni banda e a porger l'orecchio mi par di ricordare che n'avesse toccato una in testa anche lui dica pure due con lacerazione cutanea e non contiamo le ammaccature ma non c'è niente di grave il suo amico si duole assai più d'un colpo al ginocchio dice anzi che non è stato di buona guerra due o tre volte passandomi egli a tiro m'è tornata la voglia di assestargli una pedata ingratissimo cane la festa è finita almeno per quanto riguarda gli artisti e buona notte ci siam visti cinque minuti dopo lavora rumorosamente e saporitamente di mantice beato lui solamente i felici sanno russare così è l'inferno scatenato è il finimondo è l'ira di dio poi poi buio pesto e silenzio di tomba non ho più visto non ho sentito più nulla vuol leticare ad ogni costo con me mi passi accanto mi pesti un piede sperando che io ci abbia un callo se lo facessi ora ora o poi vedrebbe anzi no sentirebbe che pedata per conoscere il nuovo venuto fare i conti sulle sue valigie e dio sa quali supposizioni sul cassone ond'era accompagnato gran gioia la loro al veder sempre tante facce nuove che si scomodano dal piano per salire ai loro quattrocento sessanta metri sul livello del mare tutti domandano prendono lingua dove possono io ho inventato qualche cosa che bastasse ad appagare la curiosità dei più discreti quanto agli indiscreti vadano a farsi impiccare la gloria risponderai ma che cos'è la gloria ne ho domandato ad un uomo di grande ingegno e mi ha detto sorridendo la gloria è il diritto acquistato un po caramente di sentirsi legger la vita tutti i giorni che fa dio città dov'è strada piana gli uomini portano la bicicletta dov'è lago il sandolino da per tutto il lawn tennis in fin de conti meglio così la campagna è tutta per me l'orso di corsenna mi chiamano è questa la notizia che mi ha dato un diavolo di ragazzino nella sua terribile ingenuità che ha fatta arrossire la sua mamma dalla radice del collo fino a quella dei capelli ebbene sia l'orso di corsenna e d'ogni luogo dove mi piaccia di andare oh c'è da un pezzo signor padrone non si rammenta di sei giorni fa sei giorni ah sì sono dunque passati sei giorni dove avevo la testa nel ghiaccio signor padrone nel ghiaccio pesto e grazie a dio ce ne siam fatti fuori che cosa penserebbe la vecchia contadina di me che faccio di queste burle e di lei che può tollerarle ammette dunque che siano intollerabili ribattè ella severa ed anche colle sue belle labbra vermiglie mi ha fatto boccuccia che ardire e non pensava che potevano vederla il prete a buon conto ha notato il suo atto e levando gli occhi si è volto a guardar me pensando intravvedendo in un baleno dio sa quante cose il bello ho detto ma a me non piace essendomi sempre parso un rompere il turibolo sul naso ai così detti benefattori e un profanare la onesta dignità dei così detti beneficati il far cantare una filza di complimenti smaccati da quelle care bocche innocenti ho scritto tutto rileggo e mi pare che ce ne sia d'avanzo non si direbbe infatti che sono innamorato eh via questo poi no galatea è una graziosa ninfa piacevole a quel dio e sarebbe un'ottima compagna per un lungo viaggio ma non a te vecchio barbone che sei il migliore è ancora il più semplice d'imbandirle a lesso per contorno alla carne donne che sanno distillare il rosolio di gooseberry come la moglie del vicario di wakefield e galoppare pel mondo come lady là dietro si passa sopra un ponticello di legno che corre tra la ruota e la gola del bottaccio mettendoci dall'altra banda su d'un robustissimo terrapieno a scarpa levato ad argine tra l'acqua alta e la prateria che va giù a conca scendendo sempre e dilungandosi verso il gran viale dei pioppi facendo venir me a frastornarti dell'altro non è vero soggiunse filippo che dici posso ben lavorar di mattina e far molto specie se tu hai sempre l'uso di covare il letto lascio correre l'annaspìo del signor pilade mio padron riverito che è dopo tutto un buon ragazzo e che in questi giorni ha dato prove di aver più giudizio di me mi cheto come egli raccomanda ed anche mi addormento dopo aver bevuto un sorso della pozione che mi offre senza sapermi dire che cosa ci sia ah me ne dispiace creda me ne dispiace e a me più di lei sono una ragazza e non ho la borsa troppo gaia la mamma del resto non mi lascerebbe fare la bella follia che ha fatta lei l'altra sera preso il sorbetto si chiacchiera le signore vanno a gara per intrattenersi col mio amico e in breve la conversazione diventa generale filippo ferri è sempre cortese non sa non può esser diverso ma quando vuole riesce amenissimo e questa volta fa proprio uno sforzo immane di volontà per le nostre dissonanze direbbe un osservatore superficiale e non è vero se all'aspetto non ci rassomigliamo punto punto credo che abbiamo comune qualche intrinseca qualità e che questa ci unisca intermedii ebbene gli dissi come ci fummo ridotti a casa che te ne pare della nostra colonia niente finora ho appena veduto cercando di orizzontarmi la tua contessa è bellissima fa lui tutte le carte parla di cento cose suscitando il desiderio di domandargliene mille ha viaggiato conosce due terzi d'europa l'asia minore e l'egitto è stato a massaua all'asmara a keren galatea rimase un istante perplessa ma tosto vedendo il brutto senso che il suo silenzio faceva su di me gridò intenerita sì sì a nostra madre non è dunque più lecito di fare una piccola pausa per meditare per gustare un bel modo di direi e senza sforzo se mai ed è il vezzeggiativo più signorile di caterina ci sono poi le forme esotiche le inglesi prima di tutto poichè lei ha già inglese il casato kathleen che è così dolce kate che è così fine kitty che è così birichino la pistola andava a quel dio si venne alla spada ma qui filippo è troppo più forte di me non riesco a dargli che due bottonate contro dieci che ne tocco da lui il popolo incominciava a venerarlo come un santo gli uomini s'inchinavano per baciare i lembi della sua tonaca le donne dicevano che era l'arcangelo gabriele tanto somigliava al benedetto messaggero celeste lo guardo a squarciasacco e faccio ridere la signorina kathleen che però si ricompone subito e mi fa grinta dura quando io alzo gli occhi verso di lei mi caccio sotto al mio avversario ho la fortuna di guadagnar mezzo tempo e di assestargliene una di sotto in su che gli fa sgusciar di mano il bastone ma non c'è da cantar vittoria il mio avversario si china rapidamente abbranca il bastone sguizza via prima che io passi dal montante al fendente torna all'assalto più infellonito che mai soltanto al decimo giorno quando ho cominciato a muovermi per casa gli ho chiesto ebbene che cosa si dice in corsenna capirai mi ha risposto sono rimasti tutti un po male specie per il fatto di non saperne abbastanza egli non aveva avuto da lei nessuna di quelle lusinghe che mi voleva far credere infatti a chi ha dato ieri il premio di un fiore la signora contessa e riescono tanto evidenti così non c'è modo di scambiar gli uni per gli altri nè da crederli diversi da noi la nostra sciocchezza e la nostra viltà le nostre astuzie e le nostre piccinerie tutto ciò che siamo e tutto ciò che sentiamo hanno la loro espressione chiara sicura efficace in quelle facce di legno avevo pensato di far sosta ad una di quelle casupole fingendo di esser capitati là dalla strada alta ma il non esser visti da nessuno e il trovar lì sotto la mano anzi meglio sotto il piede un sentiero che mette nel bosco dei castagni mi fa cambiare di galatea per tutti i settemila di tutte le disgrazie che mi potevano capitare questa è la più grossa è andato proprio a cercarla nel mazzo figurarsi non avevo ricevuto ancora dal mio sarto un tutto vestito di stoffa inglese che mi è necessario e che io ho dimenticato di portare per le mezze parate non prevedendo tutti questi perditempi quotidiani e si sale ancora si sale sempre su per la valle lunga traversando paeselli e casolari prendendo alcuni un po per chiasso un po per comodità l'aiuto dei carri di contadini che si combinano per via riunendosi qualche volta i manipoli sparsi e separandosi da capo così ragionando si era giunti a quello che si potrebbe chiamare il passo della contessa di qui signorina diss'io bisogna saltare il rivolo per salire da quell'orto ai casali di santa giustina ho ben capito mi rispose galatea di qui era saltato anche il cane buci soggiunse ella voi conoscete la strada animo su non gli è parso che fosse la medesima cosa e se n'è andato borbottando oggi è tornato ha borbottato dell'altro e il signor filippo lo ha condotto fuori facendo gli occhiacci se quell'altro ha delle idee se le levi di testa perchè non mi par uomo da stargli a petto no davvero la contessa ha dovuto riprenderlo e so che l'ha fatto con una grazia tutta sua che non escludeva la forza la contessa ha buon gusto e se non sa certe cose che importa è tanto bella che avrebbe perfino il diritto di non saper nulla al mondo sa dove veda egli la propria felicità rispondo alla signora wilson alla sua età che non è più giovanissima e non è per contro matura abbastanza idee ne vengono molte e si dileguano ancora della wilson poi ho scritto io che sciocco imprudente potevo dire una giovane villeggiante e ce n'era d'avanzo non bisogna mai scriver nomi di donne neanche agli amici più intimi quello ora s'immagina che io ne sia innamorato giustizia ella certamente si vergognò perchè ritrasse il piede dissimulando tuttavia l'atto sollecito con una carezza a buci che si era posto a sedere molto gravemente lì presso quasi in mezzo a noi due ti faranno rilegare in pelle con bei fregi d'oro ed intonso mi capisci intonso un libro intonso ha più pregio d'un libro colle carte smarginate anche i pizzicagnoli sai li preferiscono intatti ballano anche mi si dice dove col pianoforte dove coll'organino di barberia e dove coll'herofon un nuovo strumento macinatore di musica necessario in verità perchè di simili arnesi non ce n'era abbastanza per poco che fossero rimasti a cercare di noi laggiù e ad invocare i nostri nomi invano saremmo arrivati a salvamento e sempre benissimo nascosti tra i castagni fino al punto della strada battuta dove ci eravamo due ore prima incontrati susine asprigne ma di gusto piacevole non ne abusi per altro si attacchi piuttosto alle fragole montanine ai lamponi così ragionando assaggiando di qua e di là il pasto degli uccelli si sale si sale ancora fino al borro dove ha le sue sorgenti il fiume diventato una cosa da nulla pareva il patriarca noè quando mise il capo fuori dal finestrino dell'arca per vedere se il corvo fosse ancora tornato ma il corvo non c'era più volentieri mi fermo ai passi dov'è fatta menzione dell'acqua quell'amico del vino sentì la poesia delle fonti la sentirono del resto tutti i romani l'acqua è diamante liquido abbraccia bene penetra e scioglie purifica e rallegra canta bene e non istuona mai salvo a maritarla col vino tra questi passatempi arriva l'ora del desinare e dopo desinare tanto per affrettare la digestione quattro assalti di sciabola con rispettive ammaccature qui sono più fortunato lo tocco cinque volte contro sei che ne consegna a me ed ho anche la fortuna d'essere stato il primo a toccare cosa che non m'era avvenuta alla spada avrei detto un corvo piuttosto o una gazza sua parente nossignore gli è proprio il rosignuolo da mezzo giugno in poi canta così è nel nido in famiglia non è vero eh sì come vuole vossignoria la casa del rosignuolo è il suo nido e la rosignuola è sua moglie era nato per vivere a coppie ed ha voluto vivere a branchi far tribù città popoli reami ed imperi che cosa ci ha guadagnato l'ira in casa e la guerra permanente ai confini o uno stato d'animi che non aiuta certamente a far buone digestioni nè in casa nè fuori di casa le cose buone e piacevoli che ci son registrate le ho tutte scolpite nel cuore non è necessario che rimangano scritte sulla carta e finalmente io voglio inaugurare l'altra buona consuetudine di far tutto ciò che a lei piacerà l'umano consorzio va male dacchè il codice costringe le mogli ad obbedire ai mariti furono pochi segni di matita ma sicuri ed efficaci gran diavola l'ho già detto e lo ripeterò ancora dio sa quante volte gran diavola di ragazza osservavo intanto e com'ella ebbe finito lodai non solamente per obbligo di cortesia ma ancora per sentimento di verità ch'ella doveva pur riconoscere dunque ricapitoliamo la contessa è sola fino alle undici se ci vado tra le nove e le dieci sono sicuro di trovarla di aver tempo a discorrere a sentire da lei tutto quello che sarà utile di sapere troppo buona signora mia troppo buona erano versi tirati un po giù per l'urgenza e certamente avevano bisogno di lima ah perchè la signorina kitty non ha voluto recitarli io per l'appunto risposi e se non temessi di dispiacerle con la mia tracotanza le riferirei quel che ho finito di dire a sua madre e se non volessi lasciare a sua madre l'incarico di persuaderla t'avverto ancora che non s'è parlato di bastoni chè tutt'e due ci saremmo diventati ridicoli e questo poi senza rimedio ci siamo invece picchiati ed ammaccati colle sciabole da sala nella furia dell'alterco ed anche un po per ismargiassata non mettendo la maschera oh non ci sarebbe da ridere soggiunse ella sforzandosi di far cipiglio che cos'è questa vostra maniera di fare morelli perchè non avete voluto venire a prendere il tè l'altra sera e in compagnia di tutti i nostri buoni amici ma no poi perchè questi ragionamenti volgari ma no come no non sarà dunque di giorno domani al diavolo le incertezze non vorrei mica essere stregato non vorrei mica impazzire per questo dubbio e per questo timore quante volte si va dove non si vorrebbe andare quante cose si fanno che non si vorrebbero fare da bravo dunque vai tu sì è il verbo adatto e lei dica pure ch'è un'iperbole mia delizia della mia infanzia sorriso della mia giovinezza memore dilettazione della mia maturità e appena son ritornato in misura mi sferra in pieno petto la sua botta diritta è allora un furore d'applausi evidentemente io sono simpatico ai corsennati ma la passione del maggior numero è in questo momento per lui io ho scritto per niente vedi non avrei presa la penna se ci fosse stata l'illusione del premio ma già io sono un cavaliere indegno di te fors'anche indegno di cantar le tue gesta a quei carissimi posteri che danno tanto sui nervi a filippo ed è una gentilezza che mi usa questa poetica valle replicò filippo ridendo io non amo il polverio ed è questa una delle cagioni che mi fanno odiar la campagna le altre sono le mosche i mosconi le zanzare ed altri animali noiosi che ci s'incontrano non è anche la tua opinione ma la musica qui ti voglio non c'è neanche un concertino di trombe in corsenna per avere un pianoforte e un maestro al cembalo bisognerebbe mandare a dusiana basta vedremo quarneri quanto l'amo quel caro leopardi e dica è sempre laggiù confinato nella sua recanati non faccia caso risponde pilade è il suo fare e credo che non possa parlare altrimenti par sempre di sentire un rumor di tuono in lontananza quando sembra che voglia far burrasca e la burrasca non si decide com'è folto qua sotto esclama la contessa chi sa trovarci è bravo non dubitate ancora pochi passi e si riesce al chiaro oh non mi dolgo già di quest'ombra c'è così fresco questo ristora osserva terenzio spazzòli facendosi attorno col cucchiaione per servir le signore i fabbricatori di conserve alimentari hanno fatto il miracolo il fuoco l'ha compiuto dando una scaldata alle latte nondimeno si dà merito di tutto a terenzio spazzòli medico egli se n'è cavato colla scusa dei ringraziamenti da presentare alle signore come se fosse lui che ha fatto tutto ed ora è andato sicuramente dalle berti o dalla quarneri per passarle in rassegna sperando di trovare in un luogo o nell'altro la signorina wilson egli abbaia al rumore di qualche sasso in cui ho inciampato io facendolo ruzzolare dall'alto abbaia come un cane che sa l'obbligo suo e conosce il prezzo del tesoro affidato alla sua vigilanza all'infinito dunque commentò filippo a te non verrà mai il giudizio gli risposi con una spallata e gli feci cenno di passare in giardino per che fare mi domandò ma che cosa ne sa lei dell'accademia mi chiese ella poco dopo con la sua aria scontrosa so tutto io signorina il mio angelo mi dice tutto risposi la contessa l'ha informato prima di tutto la contessa non è il mio angelo in secondo luogo non so niente da lei non sì è parlato di niente come se niente fosse avvenuto tra noi perchè tornare sul passato non è storia da dover tramandare ai posteri ed è già troppo che l'abbiano a ricordare i presenti qui come ti puoi immaginare un'occhiata fosforescente oh molto fosforescente che cosa vorrà dire lo domanderò questa sera alle lucciole che di queste cose se ne dovrebbero intendere che bel tipo la tua contessa lontano m'imbatto nella gente quando vado alla posta per ritirare i miei giornali le poche lettere che mi vengon da casa o dai pochissimi amici che vogliono ricordarsi di me conosco appena tre o quattro famiglie di questi ospiti estivi saluto baratto alcune frasi di convenienza e non mi accompagno mai per fortuna non amo galatea quattro chiacchiere più garbate e più amene che mi vengano fatte ora e sempre ma niente di più vediamo intanto quest'aci non potrebb'essere terenzio spazzòli ha poi delle scappate che mi rallegrano come raggi di sole che splendano d'improvviso sull'erba passando tra il fogliame d'un bosco dice qualche volta confessiamolo pure delle cose che non rallegrano affatto e a cui bisogna far bocca da ridere per non aver aria di gente permalosa quarto assassina vorrei chiederle conto della sua frase ritenendola oscura ma lei è già lontana e chiama buci ad alta voce buci arriva ma a piccole giornate non salta più trova appena il tempo di ridere avendo fatta una scorpacciata da vicario foraneo me lo ha detto ella stessa la luminosa contessa e in quella occasione con bel garbo di confidenza signorile ha preso a darmi del voi cosa che mi piace e non mi piace ad un tempo tra corone di quercia e festoncini di fiori e di mazzi di fiori disposti a losanghe si abbellivano le pareti della sala che erano tutte inverdite con frasche di castagno dio quanti chiodi ci son voluti per fissare tutta quella roba che aveva poi da durare una mezza giornata la contessa mi mozzò le parole in bocca con una matta risata ah sì proprio credereste che bisognasse ricorrere a questa estremità non so siete giudice voi risposi un tantino mortificato già aveva tremato un pochino al passaggio d'un secondo ponticello che cavalca la chiusa donde il bottaccio si scarica quando non lavora il mulino ma qui è un tremar continuo dovendo andar noi sulla ripa alta e stretta coll'acqua profonda a manca e la prateria molto bassa a diritta a lui da princìpio pareva una gran cosa avendo appunto bisogno d'aria di montagna a me invece non piaceva affatto ora a lui non va più perchè gli hanno ordinate le acque di san pellegrino e piace a me poichè ho dovuto adattarmici per una stagione cara inglesina del sogno ricorrente tu raffiguravi il divino ideale che passa sempre a galoppo che se ne va inesorabilmente dileguandosi nel polverìo della strada battuta incominciamo ad ogni modo articolo di fondo ho trovato una bella passeggiata veramente degna di noi seguimi facendoti coraggio tuttavia perchè bisogna passare sopra un pancone anzi su due accostati pei lor capi a tocca e non tocca sull'asse d'una piedica che vorrebbe parere una pila di ponte ma di là aveva potuto assistere ad una scena che lo fece sudar freddo e scappare più contento di cascare in mano ai ladri che di rimanere al sicuro tra i frati mi fece il muso lungo lungo poi scoppiò in una risata che fece ridere anche me gran diavola e buona compagnona si ripigliò la strada costeggiando il bosco dei faggi così nero sotto il denso fogliame quando non si vede più niente di loro nello spazio si sente che mancano e si vuol sapere ad ogni costo dove siano andati a parare gli astronomi del marciapiede ne studiano il corso ne determinano l'orbita come si fa delle comete il concerto per la parte istrumentale avrà il sostegno della banda che ho scritturata io con tanta prontezza levata a cielo dalle signore ma ci saranno anche i tre mandolini delle berti si va a passi lenti e corti inframmezzati da lei di piccole strida e di larghe risate da me per farle coraggio mentre ella così serrata sulla mia spalla m'involge tutto in un profumo di pelle di spagna soave delicato inebbriante davvero dove l'aveva incontrata là a cinquanta passi da noi dove ella vede appunto quel rigagnolo che attraversa la strada a caso non l'aspettava come aspettava oggi sull'onor mio e per il conto che io faccio della sua stima non e ancora non abbiamo finito ecco il bello che viene con una fila di bambini tutti vestiti ad un modo che si schierano sul tavolato e cantano una strofetta di ringraziamento natura brav'uomo del resto e niente noioso neanche quando parla del tempo ch'egli era di posto a bologna la città dell'anima com'egli la chiama accompagnando la frase con una certa allargata di mantici e con certi stravolgimenti d'occhi da lasciar balenare dio sa quali ipoteche radiate speriamo radiate oramai vedrai che in caserma non si è mai fatto meglio di qui e vorrai spero esserci largo della tua alta approvazione volendo dimostrargli che la scherma del bastone non è poi l'arca santa per noi per consenso dei dottori il regno di dio non può scendere in terra che agli ultimi giorni del resto il regno di dio non è di questo mondo non essendo questo mondo che il luogo di prova nè si potrebbe mai confondere la gerusalemme celeste con la gerusalemme terrestre questi assedii ostinati piacciono alle donne belle come se si leggono bene le storie dovevano piacere alle antiche città quando avevano buone mura e viveri dentro per durare anche a dieci e vent'anni d'investimento la signora non vorrebbe andare a dusiana le occorrerebbe un'ora almeno per vestirsi inoltre è un brutto giorno un tredici lo dice ridendo ma lo dice così feci risalendo con lei questo po di sentiero di fianco alla ruota del mulino e di là poi conducendola sul ponticello che cavalca la caduta dell'acqua ed ecco ci sono anch'io disse ridendo la signorina wilson terenzio spazzòli è interrogato da una quindicina di sguardi più o meno supplichevoli terenzio spazzòli si arrende al desiderio dei popoli ma con la dignità di un re che sembra dire coll'atto era questo il parer mio per poveri noi se il signor ferri s'incanta laggiù fino al lunch vorrei vedere anche questa che non sarebbe poi di buon genere sediamo ma per che fare non posso leggere non vedo neanche le parole ah gelosia brutto male che cosa le dirà ora il signor filippo degnissimo coetanei credo dell'introduzione dell'arte della seta in europa mentre si fanno queste ed altre considerazioni archeologiche la contessa adriana si è avvicinata a me per dirmi con quella tal vocina insidiosa vi abbiamo un po trascurato morelli ma non è colpa mia la compagnia è per l'ora del lawn tennis se mai ma potrebb'essere andata con le ragazze berti a passeggio come altre volte ha già fatto sia ma in questo caso bisogna andarla a cercare all'aperto laggiù all'acqua ascosa per esempio ma già capisco che quella gran diavola fa per chiasso sempre bisognosa di moto di varietà d'aria di luce sempre aperta l'anima e il cuore sempre fuori del guscio come l'argonauta toute en dehors direbbero i francesi la fatica è stata molta quest'oggi per condurre a buon fine l'impresa come in questi ultimi giorni per prepararla diceva bene iersera il commendator matteini mettendo gli ultimi numeri arrotolati nella gran ruota della fortuna che il fare della beneficenza non è come sorbire un uovo fresco ci penserò ah bene ma ci verrete non è vero per carità non mi condannate a questa condizione spiacevolissima di vedere in casa mia solamente i noiosi scusate signora ma se io avessi proprio temuto di far numero con questi per fortuna ripeto non amo galatea e non soffro niente a pensare che ci ha avuto un segreto in comune con terenzio spazzòli anzi due segreti il canestro del caffè e la cesta del lawn tennis lire dond'era poi da detrarre il prezzo di locazione delle panche e il costo del petrolio non restando forse una lira alla fabbrica dell'appetito preso dalla compassione alla seconda tornata della burattinaia avevo fatto scivolare un biglietto da cinque lire nel suo piattellino tra quelle io vo dire che stanno sulle mode e sugli spassi che son vaghe di conversazioni di teatri e di feste da ballo giuro anzi scommetto che a far così non troveranno marito uno che abbia la vocazione di prender moglie o cerca una dote vistosa o si appiglia a qualità più modeste cesare aveva ragione arrivato l'ultimo nel salotto della contessa quarneri ci son pure rimasto un'ora buona per non parerle desideroso di fuggirla o seccato dalla compagnia importuna e nondimeno ho dovuto partirmene per il primo tanto quei tre anabattisti tenevano duro il che significa diss'egli che non hai sicurezza dell'amore di lei non l'ho e tu me ne darai soddisfazione filippo si alzò da sedere a quella e a queste poco alla volta tutta corsenna si scalda e mentre qualche bel capo qualche utile arnese è portato via i ragazzi del paese fanno bottino di trombette di zufoli di tutte le piccole carabattole che i grandi hanno guadagnate ma regalano loro non sapendo che farsene perchè rinunzieremmo alle grazie può mai dimenticarle chi le ha conosciute e praticate una volta amo orazio e mi godo qualche sua ode del resto sappi che la signorina non è il mio genere sono un uomo tranquillo io amico della pace e quella è un argento vivo mi pare una giovane baccante ed io vorrei diana se mai la tacita dea delle selve ecco dei fiorellini nuovi autunnali che dovrebbero piacerle ma ci viene ella più da queste parti vorrei domandarne a quei cardellini che saltellano svolazzano e si rincorrono sull'orlo di quella ripa ma essi non intendono il mio linguaggio ed io non intendo il loro si fermi e levi l'epiteto così per l'appunto mi chiamano in famiglia del resto ci ho parecchi altri nomi a registro frances evelyn dorothea il mio pensiero volò a galatea e all'ode d'orazio che il giorno innanzi le era caduta sott'occhio ma se non accettano oh dio se non accettano tanto peggio per loro risposi del resto io faccio un dilemma o sono giovani di cuore e di spirito o solamente di spirito la virgiliana dico della quale cantò darneta nella terza delle bucoliche malo me galateo petti lasciva puèlla et fugit ad salices et se cupit ante videri il baco non ha voluto attecchire in corsenna e il villaggio che s'incamminava a diventare un borgo è rimasto villaggio vedo delle casine per altro dei villini sparsi qua e là certo e sono l'unica bellezza del paese un po di bianco nel verde un po d'acqua corrente da fianco e da piedi la signora wilson madre è una fiorentina m'hai detto se è tale diciamo pure che è una fiorentina di genere nuovo perchè parla sempre coi denti stretti e poco per conseguenza poichè deve durarci fatica ha sposato un inglese rammentalo ed ha dovuto parlare quasi sempre inglese in famiglia so far bocca da ridere anche ai nemici ma non sopporto i noiosi in larga compagnia all'aperto son gocce d'inchiostro che s'affogano in un secchio d'acqua e non la tingono troppo in un salotto loro tre su cinque presenti e sedenti dovrebbero essere una morte sola e continua rotto a larghi intervalli o infoscato sui lembi da cesti di sermollino da ciuffi di règamo da cespugli di mentastro in capo alla prateria che sale via via come il labbro d'una coppa di malachite sorge e si spande una siepe di carpinelle e poi vecchi e giovani per piacere bisogna sapersi mettere a pari con quei che piacciono io mi lascio andar troppo giù la mia semplicità potrebbe passare ma a patto che non paresse negligenza capisco o mi par di capire che la luminosa contessa mi faccia questi sfoghi per chiasso e che nel fondo sia molto contenta d'esser seccata un pomo in su la testa matta fanciulla galatea m'assesta e se ne fugge via fra i salci ed ama esser veduta in pria gran birichina quella galatea di dameta ma anche piena d'ingegno e di grazia nel suo discorso infatti il daino continua gliel'ho un po sviato il suo buci mi disse la signorina kathleen dopo i convenevoli d'obbligo che riuscirono del resto un po magri e naturalmente impacciati ah signorina io glielo rinunzio se vuole anche per iscritto e su carta bollata risposi colto e rispettabile pubblico inclita guarnigione cari ed amati ragazzi speranze di corsenna a v'salut sì dico vi saluto ora si darà l'ultimo atto della griselda di saluzzo che come avete ben capito è opera di un astore eminente dello schiacciaspie niente di meno le prendo ventaglio e ombrellino e getto i due arnesi sull'altra sponda ma un po lontani che non m'impaccino il passo poi prendo lei nelle braccia mi assicuro di averla bene in equilibrio sul petto e spicco il salto in casa mia del resto non entrerà pelle di spagna ne faccio promessa formale ma io non sarò prepotente e qualche freno accetterò ancor io per esempio non giuocherò più al lawn tennis gli artisti lasciano il teatro delle loro glorie alla vigilanza del segretario comunale e vanno a desinare all'osteria piuttosto male ma non senza buon condimento d'allegrezza poi tant'è vogliono dare un'ultima occhiata alla fiera contendersi gli ultimi doni sentire le ultime suonate della banda di dusiana la contessa adriana nota le pause e le inflessioni di voce aggrotta le ciglia per mostrare a qualcheduno che ha capito e che non è contenta per nulla senza contare che la tavola meglio imbandita dov'esse manchino è triste per passare la musoneria lo so bene ci si beve di più ma allora peggio che andar di notte corrono i discorsacci volano i motti pungenti e si risica di finire come alle nozze di pulcinella che le furon legnate un servito di caciuole delicatissime con aggiunta di frutte chiuse il nostro pasto mattutino se non fosse stata una colazione si sarebbe potuta chiamare senz'altro una cena e preso il sentiero del bosco scendo verso il mulino andando a fermarmi più in là sulla strada che mette al paese è il luogo dove ho incontrata per mia disdetta la signora adriana non mi piace libri raccomandandogli di flagellarsi a sangue per cacciar via quell'orgoglio certamente soffiato dal maligno nel suo intelletto per non lasciargli vedere il serpe appiattato tra i fiori della sua eloquenza tutto è venduto portato via alla fortuna del polizzino restano i banchi vuoti e la cassa piena si son fatte seicento novanta lire paion poche e si arrotonda la cifra quotandoci in parecchi per aggiungerne dieci godi da saggio epicureo il tuo sorriso di gioventù il tuo granellino di dolce follìa ma guai a fartene un albero altro il giardinetto non è una caserma è una palazzina di due piani una persona di più dell'ordinario si fa sentire non può passare inavvertita ed io odo una voce d'uomo voce nuova ed insolita che si alterna con quella di filippo la mattina alle cinque prima che ci portino il caffè l'amico filippo è già in piedi quando entro nella sua camera per dargli il buon dì vedo che si è già fatta la barba alle sei siamo in piazza dove sono arrivate le due giardiniere che dovevano portarci a dusiana te ne parlo per sentita dire non andando io in nessun luogo vedo le brigate passando cappellini e cappelloni gonne e casacche guarnelli e vestaglie roste sciarpe ombrellini tutto un rigoglio di colori sgargianti tutto un miscuglio di cose ma per lo più da lontano sarebbe stato un miracolo ma no non ci stetti niente più del tempo necessario alla caduta dei gravi e precipitai nel bottaccio facendo un tonfo rumoroso nell'acqua che era alta almeno un uomo e mezzo in quel punto ecco signora la mia fantasia è una povera cosa e di consigli non può offrirvene che due il primo che v'ha dato era il consiglio classico ma non vi è parso buono consoliamoci per altro l'insuperabile è nostro italiano e quelli che di tanto in tanto gli voglion mettere a paro possono farlo colla voglia non hanno descritto nè contenuto un mondo come il suo così pieno così vario così mirabilmente fuso del reale e dell'ideale buci lo ha meritato ha veramente corso il rischio di guastar sulla fine quello che aveva cominciato ma quello che aveva cominciato era buono vedi il memoriale di rinaldo al capitolo quarto e ne sia lode a buci sapientissimo cane che ride senza far rumore e pensa ottime cose dei suoi amici senza tingersi le dita ma nessuno dei due si lascia cogliere alla lustra vogliamo persuader pilade che non siamo al bastone quei novellini che egli s'immaginava e procediamo per via di finte tastandoci attaccando guardinghi e parando scaldandoci a grado a grado nel giuoco accennando alla testa alla faccia sui fianchi mi hai messo l'inferno nell'anima non ne posso più ho bisogno di sfogarmi e mi sfogo tu sei venuto per mia disgrazia in corsenna sotto veste d'amico eri un traditore e non saprei che altro dirti di peggio così si viene a turbar la pace della gente a profanar non sia cattiva la supplico quando avrà letto sì sì ma vada a casa poverino che è tutto immollato vada a casa e si cambi alla svelta andrò ma ad un patto dei patti a me sì a lei e favorisca di ripetere le mie parole che mi lasci che la lasci parlare quest'oggi parlare quest'oggi a nostra madre capisco sì capisco che hanno la gioventù nel sangue ed anche aiutando il caldo della stagione sono montati in furore ma non lo facciano più è insalubre ci son voluti dieci giorni a rimettermi in gambe quanto bastava per scender da letto uscito dalle berti passai dalla signora sindachessa per una visita da medico più lunga volevo farla dalle signore wilson dove andai a finire mi batteva il cuore arrivando davanti alla palazzina e più mi batteva entrando nel salottino dove la signora wilson madre era seduta secondo l'uso al suo telaio da ricamo si fanno ancora quattro minuti di chiacchiere e finisco di persuadermi che la signorina non è in casa si può egli credere che ci sia e non voglia farsi vedere da me intorno alle otto grande stamburata per l'unica via di corsenna non tengo conto dei vicoli e delle traverse si capisce il cartellone appeso alla facciata del palazzo comunale annunzia altro non ci corro m'indugio di qua e di là per i campi aspettando a passare quando sono ben certo che nessuno mi veda se dio guardi avessero a scoprire il mio regno mi potrei tappare in casa la signorina kathleen mi pare un po sostenuta cara fanciulla ma che cosa ne posso io se sapesse che non ci ho colpa e che mi trovo impegnato in questo negozio per l'onor della firma ma sì fa questo effetto su quanti lo avvicinano replicò la contessa sono una moglie fortunata e sfortunata ad un tempo sapete che le belle signore se lo contendono e in queste parole la signorina wilson si voltò risoluta per ritornare ai casali di santa giustina bel frutto della mia alzata d'ingegno bel premio alla sincerità della mia confessione ah no gridai attraversandole il passo non sarebbe degna di lei questa fuga eccoti l'alma corsenna che s'affaccia alla svolta vedi quel torrione là in fondo è una colombaia di casa colonica quell'edifizio lungo e nero che pare un castello o un convento è una filanda che non lavora più da molti anni va là rinaldo va là tu hai ancora da studiare un pochino il cuore umano prima di rimetterti al tuo don giovanni per intanto ti consiglierei di far colazione e di meditare un po meglio su questa faccenda che non va trattata con leggerezza pensaci me ne riparlerai dopo mezzogiorno ne occupa due ci dispone tutti i suoi arnesi e mutati abiti scende in giardino con me aspettando l'ora del desinare qui naturalmente incomincio a raccontargli tutto ciò che mi è occorso ma lei si era già voltata dalla parte buona e proferiva il suo sì un sì tanto acuto che ne tremò tutta la chiesa ed io mi sono svegliato coi sudori freddi alle tempia finalmente si ha l'età che si dimostra io non mi vergogno dei miei trentacinque se ne avessi colla faccia d'oggi quaranta e cinquanta che male ci sarebbe per oggi levarsi gli anni è una debolezza che non ammetto neanche nelle donne anzi nelle donne meno che negli uomini da lontano l'edifizio si presenta bene con una fronte severa un po brulla per verità poco ravvivata da certe feritoie che non riescono a parer finestre ma infine quello è lo stile longobardico bisogna striderci vedremo poi dentro ma quello ha l'aria d'esser tutto indispensabile in società gran velocipedista nel cospetto delle tribune gran guidatore di cotillons nelle feste gran mastro di campo in tutte le giostre socio nato di tutti i clubs che dio misericordioso permette di tutte le brigate sportive che sanno architettare e favorire le donne l'assalto è per consenso universale assai bello non già perchè i corsennati siano intendenti in materia ma perchè assistono per la prima volta ad uno spettacolo di quella fatta il povero dal ciotto ha più audacia che perizia di schermitore la signorina kathleen era corsa indietro a furia e m'incitava colla voce a piegare quanto potessi verso di lei ma ella non istette molto a capire che il filo della corrente era più forte di me nuotatore mal pratico e appena ebbe capito non pose tempo in mezzo com'era là vestita di tutto punto sì buttò in acqua e mi afferrò per una mano tirandomi forte a sè fuori della corrente non so non ho badato le ho già detto ch'ero molto seccato dell'incontro e per conseguenza confuso ed ecco proprio qui imbattendosi in me mi chiese dove fosse l'acqua ascosa che cosa avrebbe fatto lei ne miei panni l'avrei accompagnata ci s'intende consoliamoci perchè le cose sono andate a quel dio la sala era parata benissimo e il divo terenzio ha meritati davvero gli elogi di tutta la colonia villeggiante e la graziosa wilsoncina cinque minuti dopo trovò il modo di dire non so più bene a chi ma in guisa che io potessi sentirla ho osservato che il lawn tennis non piace ai grassi e che la caccia non piace ai miopi ecco il compagno di solitudine diss'ella ridendo ancora alla vista del libro che stavo allora per rimettermi in tasca un romanzo che veda piuttosto proprio di questi giorni legato in apparenza al vostro carro ho capito me stesso e l'altro dì quando filippo ritornato dal roccolo mi ha raccontato che gli avevate fatte tante moine di quelle che sapete far voi neanche una fibra si è scossa in tutto il mio essere non un capello si è mosso e tanto per cominciare esploriamo il terreno ieri mattina la contessa adriana era uscita di casa alle otto ora insolita per lei bruciata per i suoi assedianti che dovevano immaginarla non uscita ancora dalle sue camere non disdegnano la vecchia invenzione degli omnibus rinfrescata col nuovo nome di tranvai che permette di andare qua e là per pochi soldi in dodici o quattordici persone fanno concerti la sera con gran giubilo e maraviglia di questi naturali ed è il modo strano del nostro avvicinamento la prontezza quasi fulminea certo senza passaggi senza gradazioni di quella certa intimità che ci ha condotti ridendo a dirci ogni cosa più amena siete forte come un turco mi diss'ella ridendo ecco un ratto in piena forma zitta con quella voce per carità e via senza posarci un minuto si passa davanti ad un casale e per fortuna non si vede anima viva nè alle finestre nè agli usci ho bene inteso risposi dopo essermi inchinato profondamente alla cortesia dell'invito c'è un astro nuovo sull'orizzonte di corsenna e dicono che ci abbia già rubato il nostro commendator matteini del resto ritornando sui generali voglio ammettere anch'io che un po di tempo si perda in queste occupazioni di società ma questo avviene a tutti e in ogni genere di vita lo guadagna forse lei il suo tempo leggendo libri latini chi sa il vivere è un disporsi a morire ah bene altre idee come quelle di poco fa che bellezza gridai dando un'occhiata in giro a tutta quella gloria di vette digradanti di prospettiva e di colore bravo e lei che non voleva venirci ma no signorina ho accettato appena me lo ha detto lei con qualche restrizione i suoi posteri per esempio che non lo avrebbero creduto concerto vocale e istrumentale fiera di beneficenza gara di pistola perchè non anche un'accademia di scherma la giunta veniva da sè ma parve che la cavasse dalle profondità inesplorate della sua mente il divo terenzio spazzòli che dopo averla proposta si offerse per mandare a prendere gli arnesi occorrenti magari quattro se ad ognuna delle prime ci sarà la richiesta del bis abbiamo dunque già imbastito e messo in carta ogni cosa ci potranno essere delle varianti delle aggiunte delle sostituzioni ma nel complesso ci troviamo ormeggiati che mi faccia l'onore di esser geloso di me ma in che modo gli è venuto il baco ah se fosse com'io incomincio a sospettare no no è impossibile una viltà come questa non s'impresta neanche al peggior dei nemici aveva segnate le doppie linee parallele del campo di giuoco poi piantati i piuoli aveva rizzata nel mezzo la rete che fa nel lawn tenis l'uffizio del cordino nel giuoco del pallone e che bisogna sempre trapassare con la palla perchè il giuoco sia buono respiro questa analisi mi ha fatto bene posso andarmene a letto tranquillo e ma non è un lupo quello sarà un suo parente voglio dire un cane già e lo pensavo ancor io ma volevo vedere che atteggiamento mi prendeva lei colla sua mazza babilonese proprio un cane e come corre il che deve essere stato immaginato per far dire alla gente e perchè non ne hanno voluto mettere nel quarto forse a compenso di questa mancanza di simmetria ci sono sulla gran piazza di dusiana due gelsi smisurati giganti bistorti pieni di nocchi di gobbe di cicatrici che due giornatacce sono stato di pessimo umore e n'ho avuto le mie buone ragioni io già son fatto così non amo i mezzi termini nè le mezze misure come mai un nuovo villeggiante in corsenna ed ospite del signor morelli di quel signor morelli che abbiamo veduto ancora iersera e che non ha creduto necessario nè utile nè opportuno di dircene nulla non credo ma che ti salta di parlare inglese non ne far caso non so che questo vocabolo ma capisco che bisognerà impararne degli altri che idee se ti ho detto che non c'è niente di vero nelle tue supposizioni a mezzogiorno dunque ci si rivede così dicendo fece una girata sui tacchi e se ne andò lasciandomi solo con la mia letteraccia che aveva gittata sul letto la levai di là e la deposi sulla scrivania per restituirgliela più tardi giungevano in quel punto le wilson madre e figliuola si faceva aspettare mezz'ora buona la contessa quarneri luminosa bellezza che non era mai pronta ed aveva bisogno di comparire ultima sull'orizzonte da quell'astro che era e accompagnata dai suoi satelliti come è costume degli astri terenzia e tulliola moglie e figliuola di cicerone dovevano esser curiose nelle loro estati di pozzuoli e nei loro autunni di tuscolo assai più che non fossero nei loro inverni e nelle loro primavere del clivo capitolino faccia meglio per ora si rizzi in piedi perchè qui si tocca e via presto presto verso la stretta del bottaccio ma si tenga ancora all'argine che oramai come vede si può afferrarne già l'orlo qua qua è fuori di pericolo sia lodato il signore era di buon augurio la data roma è nostra e galatea è mia posso soggiunger qui senza aspettar complimenti ed evviva giorno fortunato davvero quantunque non senza pericolo ma il pericolo fa preziosa la vittoria e più caro il trionfo e ciò lo rende piacevole a vedere ride arricciando con atto strano il labbro superiore e mostrandomi tutti i suoi denti corti serrati sani e bianchissimi s'intende che ride con me e con altri pochi a cui vuol bene trascurò si capisce molte sfumature perdè molti effetti ma non dimenticò il suo tuono predicatorio la sua cantilena le sue inflessioni nasali diciamo pure adriana quanto a me vorrei proprio dire armida e rinaldo infatti mi passa per la mente che non essendoci di mezzo nessuna inglesina quest'altra ti dirò ti dirò interruppi io appena saremo a casa lo scherzo è rancido oramai allora abbi del nuovo e non sia più uno scherzo ma un rimprovero non posso nè voglio tener io e forse smarrire una lettera come quella dove si nomina una persona la quale non ci ha dato il diritto di servirci del suo cognome con tanta libertà luculliana m'incaricai io del conto quella brava coppia di sposi furono più che discreti non ci fecero pagare che due lire a testa abbondai per compenso nella mancia ma pare che non sia costume di darne a dusiana o che fosse troppo forte la mia che lelia galla piaceva ad orazio e che per piacere in quel modo ad un uomo di buon naso come lui bisognava essere un fior di donna possedere il quid arcanum una cosa che a noi sfugge poichè egli non ha stimato prudente di dircela no mai ho letto il nome sulla carta senta il desiderio di portargli la sua voglio dire la sua carta di visita ci venga anche lei domattina io le pare ci saranno anche i fioretti anzi se mi gradisce mi offro fin d'ora a lei per il primo assalto enrico dal ciotto fece un gesto cerimonioso sì tutto bene ma io ero andato colla speranza di rimanere un paio d'ore e dopo mezz'ora per la freddezza cerimoniosa del ricevimento vidi la necessità di prender congedo per fortuna quando mi alzai la mamma gentile mi disse ci rivedremo signor morelli qui se non le spiace perchè in piazza oramai si va poco la società è quasi sciolta saltellano intanto le some si sentono tintinnire le latte delle conserve acciottolar le stoviglie sgrigiolare gl'involti del pane delle carni arrostite lesse salate si cacciò avanti ho detto il sentiero bastava appena per me ed egli strisciò contro le gambe mie proprio al momento che io levavo il passo per correr dietro alla mia fuggitiva così avvenne che io perdessi l'equilibrio e mi ritrovassi in acqua prima di aver visto il pericolo scappino filippo ride ma non rido io invelenito come sono benissimo ripiglio e veramente poco in tuono colla risposta di pilade tu ora ci vedi qui il signor ferri e me desiderosi di sbudellarci sì e non c'è che ridire ci siamo offesi nessuno di noi vuol cedere d'un punto decidano dunque le armi oh non sarebbe per buci se mai nè per tante altre persone che mi ha nominate volevo ben dire gridò ella battendo le palme non sarebbe stato cavaliere parlando sul serio signor morelli veda un po d'esser buono tutte queste signore villeggianti di corsenna dicono che lei vive così appartato perchè non ha trovata una compagnia abbastanza piacevole ma eccoci da capo impegnati filippo è un gran cavaliere mi lascia l'onore della prima bottonata e ne accusa ricevuta colla solita cortesia ma non vuol neanche parer troppo generoso e finge di essere in collera con sè medesimo ripiglia attacca vigoroso mi obbliga a fare un salto indietro m'invita fieramente col piede del resto canzonami pure mentre io per non disimparare del tutto la vecchia arte di cadmo bene o male continuo a scrivere facendo per te una specie di giornale il giornale di corsenna niente di meno questo villaggio non ha mai sognato nella più felice delle sue notti un onor così grande ricorderò sempre quella volta che andò per conto mio con un altro degno collega a chiedere una spiegazione trovò l'avversario brav'uomo e d'ingegno che aveva avuta la colpa o il merito di darmi una solenne stroncatura per certi miei versi e gli parlò in questa forma la signorina kitty abbassò il capo alzando le pupille a guardarmi di traverso come comanda bene mormorava frattanto ho piacere che l'osservi risposi e lei obbedisca bene ricapitoliamo ho detto a filippo quando finalmente ci siamo trovati soli al giardinetto ricapitoliamo m'ha egli risposto quanto a me ti confesserò che ho passato una buona giornata lasciandomi vezzeggiare e osservando la mia gente mi sono trovato bene come un pesce ma che dico mi piace è una vera trovata non sono quei bambini i re dell'avvenire godete bambini il vostro primo giorno di regno e non vi manchi corte bandita a tutti gli altri che seguiranno di là ancora oltre una riva non vista l'ampia infinita distesa del mare calma superficie tra turchiniccia e verdognola solcata per lungo da liste di bianco sfumata qua e là da chiazze irregolari di grigio la dottrina e l'asseveranza compensano nel divo terenzio il difetto di pratica ed egli rimane agli occhi di tutti un gran cavaliere la mia gloria nondimeno è al colmo la contessa adriana nel farmi le sue vivissime congratulazioni mi offre perfino dei fiori sorrido al complimento e tanto più volentieri poichè vedo la cera brusca di enrico dal ciotto che si era avvicinato allora allora precedendo di due passi i colleghi satelliti siamo ritornati al giardinetto assai tardi ma la conversazione era stata così viva che l'ora uscì di mente a tutti neanche si pensò che il nuovo venuto doveva essere stanco del viaggio un combattimento senza avvisaglie è come un desinare senza i principii ahimè li avremo dissi io la cuoca è spartana ti avverto quantunque si chiami argia conta c'erano le berti mamma tre figliuole e due ragazzi come a dire la chioccia e i pulcini c'era la segretaria comunale ma senza la sindachessa che non aveva potuto muoversi da casa essendo indisposto il primo magistrato di corsenna sono una rovina e brutta che per le rovine è il peggio c'è qui sulla fine di un campo lungo la strada maestra una casupola ad uscio e tetto ma coll'uscio sfondato e il tetto crollato ma non dispiace egualmente essere ammirate citate sui giornali vedere il giorno appresso descritte in tutti i loro particolari le graziose abbigliature oh sì mi parli di quelle con tanti errori dovendo farsi aiutare dalle modiste e se dio vuole riuscendo ad imprestare ad una signora il vestito di un'altra chi sarà mai mi affaccio alla finestra e la voce mi vien più distinta all'orecchio si degni di venir fuori discorreremo più comodamente ha detto filippo ed esce infatti e un signore lo segue borbottando si andava così bene d'accordo nelle ragazzate mi sentivo ritornar così giovane accanto a voi la vita con voi sarebbe stata così bella tanto bella che per un momento ne ho avuto il capogiro e mi sono sforzato di scacciarne l'idea ah sì gran sapiente che sono stato che uomo siete voi mormorò la luminosa contessa un altro al vostro posto un altro interruppi sarebbe uno sciocco o un mascalzone io non sono nè l'uno nè l'altro venite ancora pochi passi e saremo fuori del tiro perchè non volete mai rifar la salita del roccolo è tanto breve lo sapete essendoci stato una volta vi spiace il nome spiace anche a me lo cambieremo anzi studiateci e datelo voi non ho fantasia io e ne sarò felicissima una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura tutta a masse ben distribuite tutta viali sentieri redole andirivieni che paion tracciati a disegno avevo due ore libere prima di desinare e le ho subito messe a profitto correndo al fiume al pancone al viale dei pioppi alla gran prateria alle carpinelle e al mio sacro rivolo dell'acqua ascosa a vederlo allora il più conservato dei conservatori come fa la ruota credo che non parli più nemmeno di bologna città dell'anima che gusto ci trova la signorina kathleen capitò il dal ciotto anche lui con tanto di muso a mala pena mi vide ma era più padrone di sè forse essendo stato avvertito della mia presenza colà ed oggi finalmente alla stanchezza intellettuale si è aggiunta la stanchezza fisica che m'ha fatto rimanere due ore a tavola quantunque senza voglia di mangiare o di bere ah forse bisognerebbe che una buona e veramente efficace alleanza anglo italiana stabilisse in due articoli il suo patto fondamentale articolo primo non dubiti che il cielo la benedica la griselda ha molto divertito il buon popolo di corsenna ed anche in certi punti lo ha commosso non così la colonia dei villeggianti a cui pare e giustamente che il patetico non faccia buona prova con le teste di legno ho detto quelli non avendo altro alla mano diss'ella ridendo cerchi lei il contorno più sciocco e sarà quello che ci servirà per definire tutti quei personaggi che dispiacciono a me come a lei bene bene così mi piacete sincero ancor io son tutta impastata di sincerità e vi seccano dunque come seccano me un momento mi è parso di avervi capito quell'unica volta che siete venuto a vedermi il dolce piano leggermente incavato è tutto un tappeto di verde tenero che si ravviva di toni gialli al sorriso del sole screziato a capriccio dalle candide rappe delle piantaggini tremolanti alla brezza sui loro elegantissimi steli o dai rossi calici spampanati dei rosolacci in ritardo teocrito esclamo dentro di me qui volevo venire per leggerti pazienza non è vero pazienza per me quanto a te vecchio siracusano andato ad ammorbidirti fra le graziette alessandrine scherzi nemmen io sa e non mi rompa la testa per una lettera cieca che ha ricevuta se avesse senno prenderebbe per un orecchio l'un dopo l'altro tutti coloro che le vengono per casa e li metterebbe inesorabilmente fuori dell'uscio inoltre poichè le ha dato noia l'acqua tiepida sciocco io sciocco io a farlo capitare in corsenna doveva essere un pericolo quell'uomo un pericolo da per tutto e per tutti con quella sua grand'aria di cavaliere antico le donne amano i forti io non iscrivo più una riga il mio don giovanni dorme buon poema che voleva esprimer la vita veduta collegandola coll'invisibile sentito non lo intendo più erano le otto ed io stavo misurando per la centesima volta i nove palmi di spazio libero della mia camera da letto quando mi venne davanti filippo grave nell'aspetto ma tranquillo il mio corazziere certamente più padrone di sè che io non fossi di me aveva in mano la mia lettera me la fece vedere e mi chiese non ho preferenze ma sei l'offeso io sì tu non ti ho scritta la lettera che ti è dispiaciuta ebbene che importa tu hai voluto offendermi ed io non mi sento offeso al punto di volerne vendetta io rido per tua norma rido verde giallo pavonazzo turchino ma rido son curioso di saperlo essere al fianco di galatea ed alzarsi per prender congedo ecco due termini contradditorii strani insociabili facendo insomma tutto quello che è necessario tra schermitori provetti intanto a quel nuovo bisogno di associar le due mani in un solo lavoro si sciolgono i polsi brillano i muscoli guizzano si stendono e si contraggono i tendini fulminando imperiosi ogni moto che gli occhi vigilanti avvertano necessario alle membra in orgasmo non sapevo ancora di questa dote musicale delle signorine ma già qual è oramai la casa signorile dove non trionfi il mandolino accanto al pianoforte e con accompagnamento di due mandolini la maggiore delle berti deposto per un istante il suo canterà due canzoncine spagnuole ed è sua la stecchettina minuscola è sua vedo il nome di kitty inciso sulla costola in bei caratterini italici di colore azzurro carico ah galatea siete tradita ed io vi potrei convincere d'esser venuta all'acqua ascosa stamane o alla più lunga ieri mattina da cuma poi o da altro dei suoi luoghi di villeggiatura non scriveva più lettere ma biglietti pagillares come dicevano allora da stare nel pugno e guai a stringere non se ne spremeva una goccia di sugo ma ne sono quasi sempre puniti perchè se il bicchiere è uno son due i discorsi tre cinque sette e qualche volta data la gravità del fallo s'aggiunge il castigo di dio d'un sonetto improvvisato per l'occasione la sera innanzi o quell'altro del personaggio cupo che si leva ultimo incominciando fatti un cento di passi ecco una bella radura con una fontana nel fondo certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume sgorga l'acqua da un fiorellino tra ciuffi di felci e si è stati così bene per la colazione all'albergo di roma che in verità si potrebbe rimanere a pranzo e in corsenna non si ritornerebbe che per l'ora dell'arlecchino piace l'idea e si comunica all'albergatore che la trova degna di noi non occorre spazzòli dal ciotto cerinelli martorana li ho tutti in testa fa conto che io li abbia anche in tasca su queste notizie di pilade incomincio ad almanaccare ma senza riuscire a nulla che mi contenti perchè il marito della contessa in corsenna perchè in casa mia non è meno sbercia di me la contessa quarneri che con una sequela di falli conduce in perdizione il suo compagno di giuoco e sè stessa pure aveva contrario uno dei fidi satelliti che lavorava con ogni suo potere a farla guadagnare non azzeccandone mai una non è un letterato che dio lo benedica è un uom di fatti tagliato alla brava in un buon tronco di querce diritto come una spada e netto come il filo d'un rasoio in che modo siamo andati d'accordo noi due padre anacleto non s'invaniva già di quel culto ingenuo che ben sapeva non rivolto a sè ma al dio che egli serviva di cui dispensava la dolce parola alle turbe la potenza dell'ingegno si rinvigoriva nella semplicità del suo cuore traendo tutte le logiche conseguenze dalla formola intravveduta nell'anima sua orbene che male ci sarà son io infeudato alla signorina kitty le ho mai detto una parola più calda di tutte le altre e mie e di coloro che vede ogni giorno son largo con lui come filippo è stato largo con me e mi lascio far volontieri il solito manichino di controtaglio e di primo appetito poi serrandolo al mio giuoco gli dò una puntata guizzando subito fuori e rimettendomi in guardia en tout cas com'ella lo chiama e che prendo io in governo la impaccia il suo gran ventaglio che le ballonzola sulle ginocchia e che io metto accanto all'ombrellino facendone tutta una manciata la impaccia la gonna troppo lunga di cui non posso io egualmente raccogliere i lembi e che bisogna lasciar strascicare posso esserle parsa un po sventata e leggera ma ciò non giustifica punto il suo ardimento o la puerilità della sua trovata che le par così bella e così vittoriosa via signor morelli sia cavaliere e non domandi ad una ragazza ciò ch'ella non può fare nè dire l'elba più vasta in forma d'un lungo scudo sannitico e laggiù a destra sull'orizzonte bianca scogliera rilucente al sole la punta settentrionale della corsica bellissimo bellissimo e non si sapeva dir altro e i miei tre satelliti quelli non li ho studiati ancora mi ha tanto distratto quel terenzio spazzòli sì ho ben veduto che non lo hai molto gradito di pure che m'è venuto a traverso come una lisca di pesce in gola il diavolo se lo porti ci voleva proprio lui qui per dire di avermi incontrato a montecarlo e veduto in una gara di pistola e a poco a poco mi mutan colore le cose incomincio a veder rosso sempre più rosso nell'aria e in mezzo a quel balenio di randellate che paiono tante linee intrecciate nell'aria gli occhi spalancati di filippo ferri che mi sembrano quelli di un grosso ragno appiattato tra le fila concentriche della sua tela insidiosa così dopo avere imitati nella mazza lunga i babilonesi ho imitati nella sottile accortezza i fenicii quando ebbero scoperta oltre le colonne d'ercole la via delle isole esperidi sarebbe stato un timore indegno di voi replicò la contessa confessate piuttosto tanto mi ripugna di ammettere che potesse spiacervi la padrona di casa confessate piuttosto che i suoi eterni visitatori vi seccano ho preso orazio in compagnia orazio per far la corte a te che me lo hai citato nella edizione civettuola del murray per far piacere a me che amo tanto veder belli i libri buoni del resto non a tutti dispiace non a tutti porta sfortuna io posso assicurare per mia esperienza che è un numero eccellente un numero aureo tutte le cose che ho fatte in un giorno tredici mi sono andate benissimo mentre alla chiesuola di santa giustina che è meta di scampagnate si va più comodamente da un'altra via per un ponte vero e sicuro gittato all'estremità del paese voglio dire piuttosto che son cose piccine mentre tutte le cose alte e grandi che per via della rappresentazione hanno raggiunta l'intelligenza della vita avevano già da duemil'anni forse da tremila la loro estrinsecazione miracolosa il loro svolgimento felice il loro ufficio rinnovatore nel mondo perchè io non li temo i miei tre fastidiosi personaggi e temo piuttosto che mi vogliano stancare ridersi di me per trovar poi qualche gretola e scapparmi via dopo avermi ben molestato è più intima più raccolta più seria quando è con terenzio spazzòli col quale ieri ha confabulato a lungo hanno un altro segreto insieme ed io ho potuto scoprirlo da certi discorsi che hanno tenuto colla sindachessa e colla segretaria comunale la sera si capisce non esco di casa lo lascio andar solo dove gli pare ma non vado io a riposarmi tutt'altro ho un diavolo per occhio e non so quale dei due mi faccia nascere a mezza strada sento rumoreggiare la cascata del mulino tra poco saremo in luogo meno solitario dove potremo imbatterci in qualche persona di conoscenza ed io non avrò più modo di spiegarle l'arcano lo stupido arcano per la coppia ultima venuta bisognava allungare la stazione e la signorina kitty volle approfittare dell'indugio correndo più in là a visitare una grande e folta piantata di faggi sa ringhiare per contro e ringhia volentieri a molti specie agli altri cani volendo battaglia con tutti buci che cosa sono queste scenate gli ho detto io qualche volta non è da cani addentare il proprio simile ricordatelo bene è da uomini qui poi bisogna veder pilade con la sua aria di papa sisto dopo che ebbe gittata la gruccia bisogna vederlo raggiante misurare i bastoni trovarne due di pari lunghezza che non ci sia la differenza d'un millimetro nondimeno e paganti e non paganti si son mostrati soddisfatti ad un modo e non ci hanno lesinati gli applausi la banda di dusiana aperse il fuoco assordandoci con la più rumorosa delle sue marce guerriere del resto anche senza chiamarlo e volendo pure liberarsi dai satelliti seccatori si potrebbe annunciarlo come prossimo ad arrivare e si vedrebbe l'effetto che fa resterebbero male lo capisco replicò la contessa ma intanto resterebbero fino all'arrivo e non arrivando lui seguiterebbero a non muoversi scusi ripigliai inginocchiandomi quasi io perdo la testa non lo vede ho bisogno ch'ella non trovi un'offesa in ciò ch'io le ho detto in ciò che sono ancora per dirle vorrei cader qui le giuro sull'onor mio cader qui fulminato in questo momento e sarebbe fortuna per me tanto soffro risponda alla mia domanda come se gliela facesse un fratello maggiore questa sera finita la rappresentazione e mentre si ride ancora delle legnate con cui fasolino ha accoppato i ladri assissini la vecchia manutengola l'usciere che va a citarlo i gendarmi che vanno ad arrestarlo i giudici che vorrebbero condannarlo la signorina wilson mi ha detto i miei antenati erano padroni di ravenna avevano un palazzo in città ed un castello fuori chiamato per l'abbondanza della grazia di dio il castello di polenta son proprio fuori d'esercizio conchiude rivolgendosi alle signore ma sono felice ad ogni modo di aver fatto brillare il giuoco del signor ferri un giuoco veramente magistrale se nel romanzo è russo nel teatro è scandinavo per moda deve averglielo suggerito quel po di testo che accompagna il suo figurino nel giornale dei sarti correre divertirsi giuocare far chiasso è il suo gusto ti par fatta per piacere ad un letterato sia pure un letterato dilettante come il tuo divotissimo servo senti questa dopo tutto e finisci di persuaderti a questo modo vengon su le belle schiatte sane forti robuste pari a quelle che hanno lasciato tanto buon nome nel mondo e tuttavia se kathleen fosse mia moglie non vorrei tante cose da lei nè racchetta nè tuffi in acqua nè remo nè vela offrirceli con un gesto largo prenderne un terzo per sè levarlo in alto e piantarsi davanti a noi come maestro di combattimento così come in caserma dice egli lo scandalo era grave bisognava punirlo e punirlo soffocandolo si fece un processo nella clausura del chiostro il reo più infervorato che mai non volle disdir le sue massime fondamentali che troppo somigliavano a quelle ond'erano venuti tanti scismi pericolosi alla chiesa militante hanno poi promesso di accompagnarci la signora sindachessa e la signora segretaria comunale che sono vorrà convenirne le due prime dame di corsenna per diritto d'uffizio condurremo anche buci qui presente ed accettante non si decide diedi una sbirciata ancor io e vidi poco più su dai cavalli in atto di tirarsi da banda i miei tre famosi satelliti li vidi in tempo per rizzar muso quanto ce ne voleva al loro bisogno si era bene avveduta della mia generosità si era fermata a guardare il biglietto poi me che dovetti parerle un principe travestito passar io per un vostro adoratore ma fossi matto con tutta la vostra bellezza consacro il vostro capo agli dei infernali il punto d'onore mi trattenne accanto a voi il maledetto punto scusino riprese pilade ammiccando ma allora l'ho a dire parla hai libertà di parola allora perchè non vanno al manicomio laggiù dove il sentiero si allarga e pianeggia in forma d'aia da batterci il grano seduta davanti all'uscio d'una casupola è lei galatea che leva gli occhi curiosi a guardare ah non era dunque vano il mio presentimento dovevo trovarla un po più in alto un po più in basso ma sempre in quei luoghi all'ombra di santa giustina l'hanno anche i bottoni e volere o no si riverbera sempre all'esterno che bisogno c'era di darsi ventisei anni ne ha trentadue per lo meno e di che si lagna si può esser belle a trentasei a quaranta e piacere anche più in là che odore questa mattina all'acqua ascosa un odore acuto come di pelle di spagna ah sì risposi colpito in pieno petto ma non volendo parere è poi l'odore delle rose canine e dei fiori di rovo ce n'è tanti laggiù troppo vorrebbero saper ora da me le graziose signore specie in materia di botanica e più che io non mi ricordi d'averne imparato a pezzi e bocconi seguendo i capricci del sentiero si passa l'acqua almeno una dozzina di volte si beve a tutti gli zampilli delle balze circostanti si assaggiano tutti i frutti che offre la macchia no rispose la contessa con la sua bella tranquillità di signora accorta non s'erano ingannati ero uscita fuor d'ora avendo l'emicrania e non potendo star ferma in casa guardavano essi alla terra ed egli aveva gli occhi fissati nel cielo mi sentivo la gola asciutta non ne potevo più e avrei bevuto volentieri un bicchier d'acqua ma il mio uditorio era troppo attento aspettando la mie il degno uomo confessava candidamente di non aver lavorato mai tanto nella bellezza dei trentacinque anni della sua vita ipotecaria anch'io colla cura del concerto musicale con quell'altra del prologo e poi con cento piccole cose dell'alta direzione sono stato occupato la parte mia non so come sia che un miliardo e mezzo di creature tra ragionanti e sragionanti sparse sulla faccia della terra non l'abbiano ancora sentito capisco che per molti è questione di vivere e i bisogni urgenti non danno agio a pensare siete rimasto un'ora e nessuno di quei signori che c'erano già da due ore si è mosso tanto che voi ve ne siete andato prima di loro già fanno sempre così sospettosi con tutti ed anche peggio tra loro ero diventato matto che ci vuoi fare alla passione non sempre si può comandare ma ora ho pensato meglio ho avuto un lucido intervallo ed ho capito che non è in noi di voltar sempre le cose a nostro beneplacito quando da noi non dipendono quando ci sono delle sacre volontà da rispettare i corsennati son gente savia tanto che si potrebbero dire più esattamente assennati e pensano che se i signori vogliono fare del bene farebbero anche meglio a farlo intiero più di striscio in verità che di punta ma s'è affrettato ad accusar ricevuta pare ad enrico dal ciotto di potersi rifare ne busca una settima e si dà allora per vinto fu cortese e garbata non poteva esser di più rivedendomi per la prima volta dopo una certa conversazione che il mio cattivo umore aveva resa fin troppo penosa per lei quest'oggi poi nè essa nè la sua mamma gentile fecero allusioni alla mia testa rotta neanche mi vennero sul tema della contessa quarneri e della sua fuga da corsenna ma con un po di cantilena non è parso anche a lei ripiglio non volendo adattarmi non me ne sono avveduta e mia figlia nemmeno che anzi ne è rimasta incantata al pari di me lo butterei dalla finestra il poema solo per un sorriso della signorina wilson che come balbettai ma tu fradicio di letteratura non capisci più niente di niente continuò filippo infervorato nel suo ragionamento e faceva da capo per andarsene ond'io fui costretto a trattenerla ma non è vero gridai singhiozzando non è vero ciò ch'ella dice le giuro eh faccia un piacere a me per compenso dell'essere stata a sentirla rispose ella mozzandomi le parole in bocca non giuri e non dica bugie si rientra indi a poco nell'abitato di dusiana e si delibera sull'ora del ritorno ma qui il commendator matteini ha un'idea luminosa e la sottopone ai lumi della luminosa contessa ah capisco finalmente perchè il fiume abbia sete gli han fatto una pescaia molto più in su e l'acqua se ne viene da un lato per il suo canaletto mormorando il suo saluto alle felci e ai capelveneri cheta cheta immollando il terreno senza corroderlo questi casi si sente un fruscio tra i rami bassi delle carpinelle e un cane mi sbuca di là buci l'eterno buci il mio satellite che ride e mi fa impallidire e tremare a zecchinetto e corrono un po troppo i quattrini bisogna averci fortuna come il nostro commendatore per trovarci gusto dopo tutto una signora gentilissima e se vorrà esserle presentato no dio guardi interruppi ora vorrei rifarmi dell'ozio l'aria è più fresca e ne approfitterò per lavorare un pochino io ero raggiante di gioia non avevo più niente da desiderare se non forse di giunger presto a casa per poter raccontare minutamente a filippo tutto ciò ch'era necessario di fargli sapere allorquando la mia compagna diede un grido di maraviglia il lupo signor morelli il lupo oh che bella cosa non tanto signorina risposi ma dove laggiù veda guardando diritto a quella sporgenza della montagna più sotto di qua dal grande albero ci sono ci sono il concerto è finito si dispongono le mense pei bambini ai quali è dedicata la festa la banda di dusiana intuona la marcia reale e questo mi piace frattanto otteneva silenzio la contessa quarneri apparendo sul palco era diventata bianca bianca non potendo impallidire del tutto la rianimarono gli applausi della colonia e quelli anche più rumorosi che seguirono del buon popolo ne ho fatta una delle mie ho proposto al contadino di comperargli il suo cane a quello non parve neppur vero di buscarsi venti lire per un povero cane da pastori non più di primo pelo e sviato oramai che non gli avrebbe più fatto niente di buono ma che stanco dopo tutto aveva ad essere stanco di cinquantasei miglia di strada ferrata un uomo che in tre ore di chiacchiere era corso da londra a vienna da vienna a costantinopoli da costantinopoli a smirne al cairo a massaua al pian delle scimmie passando ancora per venti o trenta punti intermedii la contessa avrebbe voluto fermarsi al mulino secondo lei si doveva restarci fino a tanto ritornasse indietro la comitiva e aver l'aria di essere entrati là dentro a vedere le macchine donde la possibilità del non esserci incontrati prima coi nostri cercatori importuni s'è intenerito ha preso a ragionare più pacatamente si è persuaso della tua e perfino della mia innocenza ha capito donde venisse il colpo della lettera cieca non ti chiederà più nulla non chiederà nulla a nessuno metterà perfino i satelliti alla porta ma è buci quello oh caro buci vien qua bucino dell'anima mia il cane non sente la forza della mia giaculatoria forse per non essere al vento mentre io sento benissimo i suoi latrati lontani non per ritrovarci galatea che non era quello il momento se pure avesse l'usanza di andarci ancora ma per pensare a lei liberamente sia pure don giovanni il consigliere ma sia un don giovanni che abbia affogata la sua malizia in un mar di latte così dicevo a me stesso arrivando al mio dolce rifugio ma prevale l'idea di far colazione poichè i frati agostiniani dell'abbazia son tutti morti da un pezzo e saremmo trattati là dentro come all'osteria della luna che chi n'ha ne mangia e chi non n'ha digiuna egli non era solo e la mia frase fu rotta appena incominciata di mezzo alla frappa delle carpinelle appariva una bianca figura la signorina wilson rinunzia a lei no proruppe egli dandomi un'occhiata che pareva volesse passarmi fuor fuori perchè no finalmente che speranze hai e tu capisco ripigliai che potremmo leticare così fino al giorno del giudizio sei diventato fortissimo e te ne faccio i miei complimenti già quando si è avuta una buona scuola non si dimentica più sono contento di te quanto ne saranno scontenti i satelliti della contessa adriana scommetto che se ne vanno entro i sette giorni felice mortale a te credo tra parentesi che ci abbia l'innamorato un giovane muratore di qui vorrà diventarci bianca di bruna che è ma passiamo che questo non è affar mio clarina adunque li ha sentiti parlavano di una gita che avevano fatta quella mattina di due persone che andavano cercando e che non avevano trovate voglio dire che troveremo più rado il fogliame e d'ombra ce ne sarà ancora abbastanza queste carpinelle girano tutto intorno fino al punto dove la montagna fa uno sprone sull'acqua laggiù saremo più al largo e vi parrà di respirare un po meglio se non sapessi che è sotto chiave soggiunsi direi lo dica abbia fede signor morelli lo dica è lui il nostro buci il nostro buci edizioni del teubner mi raccomando che hanno le varianti di tutti i codici il teocrito mi pare sia quello che porta le note del fritzche dell'orazio son sicuro che ha le note del mueller e del virgilio son parimente sicuro che ha quelle del kappes aggiungiamo che per me quella donna ha la bellezza troppo vistosa del genere a cui tutti s'inchinano essendo ella formata di quegli elementi che piacciono al maggior numero è molto impacciata negli atti venendo con me frettolosa a cercar l'uscita del sentieruolo sulla strada di santa giustina ella non sa che dire ed io meno di lei perciò si va silenziosi seguendo i passi di buci zitti e buci si potrebbe ripetere col proverbio enrico dal ciotto si rifà un pochettino alla ruota di fortuna guadagnando al primo numero un servizio da tavola per venticinque persone è la solita canzonatura di tutte le lotterie un mazzo di venticinque stecchini queste graziose emulatrici della onnipotenza divina severo nel vestire inappuntabile inimitabile impareggiabile come lo ha battezzato la signorina wilson ma che matto son io io che non amo il tè starei fresco kathleen già non la chiamerò più kitty ciò la rende troppo minuscola kathleen ha molto di galatea ma di quale della oraziana della virgiliana o della teocritèa infatti è giusto l'idea di ristorare gli stomachi prima di nutrirli con le vivande fredde l'ha avuta lui e gliene va data la lode notate ancora arrivato il brodo a parecchi viene l'idea di far la zuppa del cane rompendoci dentro una mezza pagnottina qui fa una pausa e poi parla d'altro finalmente disponendosi a lasciarmi per andar colla berti mi scaglia la frecciata del parto fuggente ho osservato che lei diventerà un discreto giuocatore di lawn tennis io e perchè perchè si adatta così bene a fare il quarto assassina quanto a me ti confesso che ci discorro volentieri ha una cultura scarsa il che dopo tutto non guasta ma è intelligente ha una parlantina graziosa e la sua conversazione mi va senza bisogno d'altri sentimenti più intimi e più matti e potrà piovere allora ripigliò la contessa anch'io con quest'emicrania che non mi vuole dar tregua qui la luminosa contessa fece un gesto di persona seccata e non aggiunse parola compariva di fatto nell'atrio quando io mettevo il piede sulla soglia del tempio ah bene gridò stendendomi tutt'e due le mani questo è un bel tratto veramente degno di voi e di me soggiunse dopo un istante di pausa perchè io fiorellini fiorellini oserò dir io i vostri nomi nella barbara lingua dotta che voi non sapete nella lingua del paese non li so io e non ho tempo da perdere volendo piuttosto ammirarvi il vostro nome è bellezza e questo in tutte le lingue del mondo oh lei esclamò la signorina credevo che buci avesse visto un serpe povero serpe intirizzito se mai e dove se ne va signorina quassù dalla mia buona nunziata ah bene ci sono andato ancor io ieri mattina a bere un bicchier di latte della sua mucca e volevo ritornarci anche oggi ma poi sì per quello e non ne avevo forse ragione le assicuro ero fuori di me dalla rabbia che uomini esclamò vuol dire che se avesse potuto battersi con me quel giorno sì l'avrei fatto risposi mi piace la sincerità ma è sempre così sincero lei sempre e tu non vai in nessun luogo rammento la tua massima quando tutti se ne vanno in campagna l'uomo sapiente villeggia al largo in città è un'idea voglio provare un altr'anno ancor io non indaghiamo non facciamo almanacchi vegetiamo sia la parola d'ordine per me come a pertinace il suo militemus come il suo laboremus a settimio severo pilade da quell'uomo di giudizio che è aveva incominciato a creare la leggenda d'un nostro alterco nato da una questione di scherma ed io felicissimo della trovata ho abbondato in quel senso ne son felicissimo e con la furia che metto sempre in tutte le cose mie decido di non fare più altro mattina e sera che scherma ed esercizio di pistola filippo non desidera altro è nel suo elemento è bello vederle all'opera sgranocchiare allegramente d'ogni cosa rinunziando volentieri alle forchette e ai coltelli dove possono bastare le mani non badando ad ungersi un pochino le dita e magari gli angoli della bocca li manderò via non dubitate farò quel tal discorso sarà sempre bene conchiusi ho visto degli sciocchi diventar mariti eccellenti e la signora berti sarà la più felice delle madri perciò da otto giorni non mi faccio più vedere da quella parte ma se non ci sono io a sviargli il suo cane c'è altri ah questi benedetti villeggianti che frucano vivo non avevi scritto altro che birbonate morto te erano tutte maravigile ti gabellavano per un asino eccoti diventato un cigno l'ultima tua ode era degna di pindaro oh ci studierete dando agli amici appena appena quel po di tempo che potrete scegliendo bene si possono risparmiare molte ore e voi con tanto ingegno che avete non potete sottrarvi al lavoro sarebbe un delitto che cosa avete pubblicato fin qui non capisco veramente come sia venuta quest'anno a corsenna dove non ha modo di brillare a suo modo che il marito l'abbia mandata qui in punizione o per cautela i cani lo sanno e ne arrabbiano un giorno o l'altro vedrai diventare idrofobi i conigli e i porcellini d'india questi anzi sotto il lor nome scientifico di cavie saranno i primi a mordere i polpacci dei dotti egli dunque stette un poco sopra di sè a bocca aperta come un vero baggeo poi disse che discorsi son questi discorsi da matti risposi io e noi siamo due matti rincalzò filippo che ci vuoi fare egli non domandò nulla per quanto fu lungo il tragitto di solito non domanda mai nulla la sua massima è questa si ha da partire si parte dal piè sinistro uno due è la cosa più facile di questo mondo e non so come i coscritti ci sudino tanto e donde chiuso il cammino dalla gran parete del monte bisogna inerpicarsi da un lato sulla ripida costiera per un sentiero a sghembi che a vederlo di lì si direbbe un passo da capre ma ardito ci si arrampica il ciuco e lo seguono i muli ci arrampichiamo allegramente anche noi ora come vedete non conservo più che il mestone col quale a v'salut macchinista su il sipario e risplenda la reggia di saluzzo agli occhi dell'attonito riguardante ci abbiamo speso un capitale piante che volano come il vento le porta davvero le metteremo alla prova mi accompagni sulla cima di quel monte signorina perchè no tal quale mi vede io vado da per tutto anche da sola amore di libertà intendo benissimo conchiuse la signora e forse hanno ragione è così difficile indovinarla oh sì molto difficile vorrei rispondere ma parli al singolare e per lui quanto a me l'avrei indovinata benissimo gli eventi politici son grigi come il mio spirito e mi fanno dormire ma che follia nel dormire sogno ancora qualche volta vedendo la bella inglesina te ne rammenti dell'inglesina dei miei sogni d'adolescente che soleva ritornare a punti di luna nei miei sogni di giovinetto è italiana la mamma fiorentina per la pelle aggiungi che la signorina non è bionda anzi ha neri ma proprio neri d'inchiostro i capelli che non è vaporosa di forme nè altrimenti preraffaellesca come pare si costumi laggiù si è per contro occupata assai della fiera in compagnia del commendator matteini e di terenzio spazzòli buci ha partecipato largamente a tutto il trattenimento sempre in moto per la sala del concerto in quella dello spuntino alla fiera all'osteria poi da capo alla fiera quello è il signor conte quarneri ma per carità sor padrone non mi tradisca se no il suo amico mi accarezza la schiena col bastone specie ora che gli ho insegnato a maneggiare là poi tutti si voltarono ad ammirare la valle e si diè tempo di arrivare anche agli ottantanove chilogrammi della signora berti guardati conservati e ipotecati per allora dal giubilato e giubilante commendator matteini quando siamo troppo sotto misura balziamo indietro o io o lui per saltarci addosso da capo nessuno vuol cedere nessuno si guarda più tanto o quanto si fa a cozzare per cozzare a colpire per la voluttà di colpire vanno dove le vanno e chi le tocca son sue perciò seduta plenaria l'altra sera al bottegone di corsenna tanto che si dovettero metter fuori due tavolini di più e quando sono comparso in piazza un po più tardi del solito per fare più effetto tutti gli occhi si volsero a guardare il personaggio che mi veniva da lato la religione di cristo era per lui la religione del verbo e il verbo era l'amore ciò era nuovo e a tutta prima pareva anche bello la gente accorreva a sentire mai si era veduta così piena di popolo la chiesa dell'abbazia e ciò pareva anche buono ma presto incominciò a non parer tanto vero quanto alla scherma pare che il suo amico ferri sia il non plus ultra ma che persona a modo che perfetto cavaliere e niente superbo niente millantatore ecco gli uomini come li intendo io che in verità ne avevo trovato non meritandolo uno stupendo esemplare tutte le buone qualità dell'uomo sono in mostra e le cattive abilmente dissimulate sicchè par proprio di ritrovarsi fra gente civile così pensano i classicisti che oramai tengono il campo ma ecco mentre clan volta i romantici venir fuori un'altra razza di qui poi avevo finito e mi fermai per sentirne l'effetto le ascoltatrici erano commosse ma più di loro il vecchio contadino saranno belle in due tre quattro maniere la bellezza è cosa di cielo ammiriamola perchè narra anch'essa la gloria di dio come siete stato gentile ripiglia la contessa adriana dopo aver concesso qualche minuto secondo alle mie ammirazioni quest'oggi passando davanti al giardinetto ho sentito spari su spari tanto che a tutta prima ho pensato ad una infrazione dei regolamenti non essendo ancora aperta la caccia io avrei il patentino se mai rispose filippo ma nel fatto non si cacciava ero io che non avendo un poema da scrivere facevo i miei quattro colpi quotidiani al bersaglio ma nessuna maraviglia di ciò è pure antica l'iliade c'è stato un tempo molto lontano da noi che l'uomo ha veduto inteso e potuto esprimere artisticamente sè stesso corsi dietro alla signorina kitty per trattenerla non vada laggiù ci son buche e tradimenti come tra i faggi per l'appunto tra i faggi vecchi cascano i più vecchi e marciscono sotto le nevi ho potuto sapere che la contessa quarneri non è andata a dusiana i tre satelliti devono esser furenti imbronciati li vedo ma quieti in atto di rodere il freno senza volerlo io sono rimasto degli ultimi colla berti madre che è la mia conoscenza più vecchia e rappresenta del resto il maggior volume della brigata la buona signora mi parla con arguta sincerità dei suoi ottantanove chilogrammi di peso c'è ora quest'altro ponticello che cavalca lo sportello della cateratta a questo punto fu un altro guaio la signora non si peritava più di venire avanti da sola nè si poteva andar tutti e due sulla medesima fronte no no si cheti potrà sentir tutto glielo giuro e si fermi la supplico fermiamoci diss'ella crollando il capo come persona rassegnata vede mi siedo per giunta e parliamo ma se permette incomincio io che sono più tranquilla di lei dica su come si trova contento di corsenna ma veniamo al fatto iersera quando ci siamo lasciati sul ponte mi hanno accompagnato tutti e tre secondo l'uso che a quell'ora tarda non mi dispiace nemmeno saliti al roccolo sono entrati si sono seduti qui muti accigliati come un terzetto di giudici galatea ch'era già salita con lei non ha più modo di andarsene quanto a me non accetterei ma ci ho qui i miei tre noiosi voglio averli sotto mano e patullarmeli anch'io se mi riesce filippo per non destar gelosie va nell'altra giardiniera colle berti poesia voleva essere e qui non c'è poesia tanto meglio per me questa vita vegetativa mi conviene benissimo leggo poco a mala pena giornali e nei giornali solamente i telegrammi per tenermi in comunione di noie con ho il vostro en tout cas se aggiungeste per grazia somma il vostro ventaglio così facendomi vento parlerei in questa forma ai miei satelliti signori miei dilettissimi sapete voi che stanotte non ho potuto dormire ho passato il mio tempo pensando a voi altri vuol dunque essere una lettera insolente se tu vuoi sposare la signorina wilson sì vuol essere insolentissima filippo ferri si buttò a sedere sulla mia poltrona e ci rimase un tratto in silenzio ruotando gli occhi tormentandosi i baffi e voi tacete di lassù perfido cane gridai raffidato da quella buona andatura e cercando di volgere il nostro caso in burletta siete voi che m'avete fatto incespicare obbligando galatea la più candida delle ninfe a seguirmi nell'acqua ai miei tempi sono stato romantico anch'io e poco mi piacevano le donne in atto di mangiare cresciuto negli anni nella esperienza e nel sentimento della vita amo vederle a tavola occupate graziosamente a morsicchiar petti di pollo e pasticcini di strasburgo ci son dunque molte serpi in montagna no su per giù quante ce ne sono in pianura e inoffensive se mai cioè non velenose ma bisogna potersi guardare e in questi casi un bastone lungo pieghevole e rustico val sempre meglio d'una corta e pulita mazza cittadinesca ma che bella festa non è vero signor morelli e come è bene riuscito in ogni parte il programma una giornata indimenticabile e indimenticabili prima d'ogni altra cosa i suoi versi han preso lingua han saputo che la contessa adriana aveva preso il sentiero del mulino hanno sospettato che fossi ancor io da quelle parti e tutti sull'orma che hanno perduta fortunatamente per noi per tua norma tu sei partigiano della scuola lombarda ed io della napoletana ci sono queste due scuole infatti per la sciabola come per il mandolino e tutt'e due la pretendono ad insegnarci il miglior modo di romper la testa al prossimo ma poichè egli aveva le labbra chiuse dovetti pure contentarmi rideva in sua vece il cerinelli oh come rideva di gusto approfittai della ilarità generale e avendo l'aria di sottrarmi alla gloria del trionfo andai diritto sul cerinelli per dirgli a mezza voce ma con piglio risoluto ah quelli poi se mi date licenza mi sfogo quelli poi mi fanno perder le staffe non ho mai visto più molesti come chiamarli lasciamo il sostantivo certo l'alighieri non li avrebbe chiamati mai graziosi nè benigni sempre quelli sempre maneggiati da un burattinaio invisibile dietro la tenda per dire e per fare mai sempre le medesime cose con quelle loro smorfie intagliate fissate irrigidite nella sorda materia sono molti i perchè richiederebbero molto tempo ed è forse ora per lei di ritornare a casa ecco ci muoveremo e lei li potrà dir tutti passeggiando non tutti non tutti sarebbero troppi ma uno basterà il signor buci non vuol riconoscermi più neanche per prossimo non ce l'offra la prego gridò la signora wilson madre con un gesto di comico terrore mia figlia sarebbe capace di accettarlo oraziana a ben guardare non consiste che in due versi quelli che son caduti per istrana combinazione sotto gli occhi della signorina wilson sii pur felice ovunque andar ti piaccia e di noi galatea memore vivi traballerai nel tuo carro sotto una montagna di corone che più non ebbe scudi addosso la vergine tarpeia in premio del campidoglio aperto ai sabini avviato al roccolo si capisce dond'è ritornato sul mezzodì mentre io finivo di buttar giù il racconto della gran giornata di ieri tre ore di conferenza mi congratulo gli dissi no sai mezz'ora per andare con tutto il comodo mio e mezz'ora per ritornare son dunque state a mala pena due ore vuole oggi psicologia nei libri come qualche anno fa avrà voluto fisiologia e patologia psicopatia patopsichia od altra consimile tautologia senza sapere da dove si cominci mi sono subito tranquillata sul conto delle loro vendette spero bene che non ne tremerete neppur voi io no davvero mi ci diverto mezzo mondo e non dico un mondo intiero perchè già un mezzo mondo m'annoiano posta un lawn tennis le ragazze berti saltano dalla gioia la mamma loro non farà certamente quell'esercizio ginnastico ma in fondo non le dispiace dopo desinare godersi un po di spettacolo dopo tante belle cose che abbiamo fatte insieme sui monti dopo tante graziose birichinate per pigliarvi spasso di me dovevate mutarvi di punto in bianco a quel modo passi pei petroni pei lastroni per le falde e i macigni di calcare che si vedono qua e là lungo il cammino ancor male arrotondati dalle acque e dagli attriti del viaggio scendevo dal bottaccio mi avviavo da questa parte quando improvvisamente l'ho veduta giuro inoltre che se fossi stato in tempo di cansarmi l'avrei fatto e con che gusto se lo può figurare io veramente non mi posso figurar nulla e poi dove sono andati oggi stesso ho fatto piantare in fondo al giardino un'asse di quercia sulla quale filippo ha disegnato a grossi contorni di carbone un uomo di giusta statura veduto in tre quarti nel torace del nostro uomo abbiamo segnato tre cerchi concentrici ed uno tanto per variare il bersaglio nel mezzo della testa poi ogni giorno continua pilade hanno mandato a cercar notizie il ragazzo della villa che viene in paese per la spesa naturalmente io e l'argia le abbiamo date sempre buonissime la contessa muoveva frettolosa al mio braccio si giunse ad un punto del sentiero donde o pel fogliame degli alberi o per la piega del monte non si vedeva più il posto dove eravamo stati a sedere laggiù incominciai a riprendere il fiato e vanno proprio notati nel memoriale questo davvero meglio delle mie lettere a filippo ferri vuol riuscire il giornale di corsenna ieri mattina alle sei puntuale come un creditore mi sono presentato in armi sulla piazza andai subito a cercare le spade che avevamo lasciate con le altre armi nel salottino e postele in croce ne offersi le due impugnature al mio avversario egli ne prese una ed io l'altra muovendo tosto verso il giardino e mi ha mostrata la lettera in cui gli si dava l'avvertimento salutare di guardar bene casa sua di mettere al dovere certi cacciatori troppo invaghiti del roccolo eccetera eccetera corsi ad aprirgli lo sportello si calò giù e mi si avventò al collo come un padre ma dopo avermi baciato e ribaciato si tirò indietro con aria di rimprovero aria paterna anche questa per dirmi ah cane così mi hai ingannato io esclamai in che modo e vengono i principii tanto cari a filippo ferri che ammira la bellezza dei sedani strappati freschi freschi nell'orto le olive i peperoni i cetriolini e i capperi sotto l'aceto ma più un pan di burro che arriva per far buona compagnia a quattro scatole di lamiera meno geloso dell'arte sua si prova il cerinelli e qualcuna ne indovina quanto al martorana è una sbercia senz'altro ed ha il buon gusto di convenirne tastato anche quello e risponde picche insomma sconfitti tutti e tre i miei fieri satelliti faranno molto a potersi ritirare in disordine siamo usciti di là tutti inzuppati e battendo un po i denti all'aperto non si poteva andare col rischio di abbatterci in qualcheduno che vedesse il nostro stato compassionevole si rideva come due ragazzacci che venissero via da qualche impresa un po matta e si andava frattanto lungo la siepe delle carpinelle avviati al rivolo dell'acqua ascosa di carnagione per altro doveva esser bianca ma oramai dal gran vivere che fa sempre all'aperto è cotta bruciata dal sole mani e braccia sono egualmente abbronzite non calzando mai guanti l'ombrellino lo porta solamente io credo per darsi alle mosche tutto ricami trafori e passamani colla giunta d'una guarnizione di merletti del resto abbia il nome che si vuole sian parecchi i déshabillés delle signore come gli abiti di mattina da passeggio da ricevimento accollati scollati a mezzo scollo e ne mutino due tre quattro volte in un giorno non fu così facile del resto dissimulare la bruttezza del pavimento ma su quello erano tante file di sedie che quando la gente ebbe preso posto l'ammattonato scomparve per due terzi della sua superficie un terzo nel mezzo della sala era coperto dal tavolato messo là per le prove di scherma le signore sono piacevolmente commosse da questa delicata attenzione vogliono far entrare i musicanti per offrir loro il bicchiere della riconoscenza e dànno l'incarico a me di fare il complimento me la cavo alla meno peggio conchiudendo in questa forma d'una ninfa la carne tra vermiglia e dorata l'indocile capigliatura corvina l'occhio curioso nella sua bella semplicità di nuova venuta ai misteri della vita la bocca fiorente umida e viva che il piacere non ha ancora dischiusa nè ancor suggellata il dolore avremo dunque tiro di pistola assalti di sciabola assalti di spada e senza lasciar credere che la proposta venisse da noi vedrò dunque la spada di questo vedo che la pelle di spagna è stata lì lì per dare al cervello del mio fidanzato e non saprei consolarmene se non rendessi giustizia alla sua sincerità che sovra ogni altra cosa mi è cara non gridar dunque all'armi niente inglesina e la strada polverosa ha portato via tutti gl'ideali a quest'età poi caro filippo vorrei vederlo io l'ideale che avesse il coraggio di farsi avanti sono io credo i suoi piatti favoriti ed hai ragione o cane e sei certamente più saggio di me ho posto da alloggiare una intiera famiglia e son solo con due persone di servizio posso dare a filippo non una camera ma due tre quante ne vuole ed io dottore che cosa dovrei dir io che non posso muover le gambe tanto le ho peste oh gliel'ho detto non dubiti ed ha dovuto convenire di aver torto son colpi alla testa ha osservato lui molto giudiziosamente colpi alla testa ma che non hanno trovato il bersaglio e son calati giù a battere dove hanno potuto perciò non reggono alla prova cadono irreparabilmente con quella moda medesima che li aveva fatti sorgere alla gloria degli altari mi raccomando adunque teocrito virgilio orazio e del teubner per veder tutte le varianti in quei passi che mi preme di confrontare e fors'anche mi verrà voglia di tradurre non è necessario di andar lontano risposi qui nel giardino è più presto fatto non è possibile perchè se ci si tira al bersaglio mi pare sicuro disse filippo ci si tira al bersaglio perchè c'è spazio sufficiente dalla casa al muro di cinta non posso ah vedi e se potessi ripigliò filippo ti direi ancora non voglio tanto m'offende il modo di domandarmi un sacrifizio ti offende esclamai ti offende e stai qui a disputare ma io da nemico ti dirò voglio il tuo sangue e non patisco rivali si adatterà volentieri a veder giuocare alla palla condizione di spettatore tranquillo che può pensare intanto a tutt'altro magari alla città dell'anima quanto a me dovevo immaginarmelo questo tiro mancino abomino il lawn tennis più ch'io non faccia i miei peccati di gioventù pensieri opere ed ommissioni buci veramente mormorai ma sia diciamo pur buci tanto egli non avrà da saperne nulla e zitti e buci birichina come ha saputo accoccarmi anche questa ma è una mela fragrante dopo tutto non una palla di guttaperca che bella cosa dopo tutto non sentir nulla esser libero e netto d'ogni cura del mondo circostante udendo senza commuoversi vedendo senza partecipare vivendo la vita dello specchio che riflette tranquillamente ogni cosa e sorride se vogliono vedere i sotterranei dice il capo della famiglia le signore rabbrividiscono di piacevol terrore son pazze di sotterranei tanto la fantasia lavora si entra in una stanzetta buia si scende per una scaletta anche più buia angoloso bislungo e magro ma adatto come un attaccapanni a tutte le mode parco di parole e di gesti un po can barbone all'aspetto ha intera la barba di fatti ma rada corta intorno alle guance solamente più lunga e appuntata alla spagnuola sul mento ah grida filippo son forse quelli che abbiamo veduti sulla piazza di dusiana li avran trasportati là per ripararsi dalla pioggia nell'autunno e dalla neve nell'inverno ci vuol pazienza del resto le rovine son tutte così per goderle bene bisogna osservarle di notte e senza luna di punto in bianco dunque smascherando le batterie facendo pompa di se non è vanaglorioso e non saprà millantare son curioso di sapere a che partito soffrono essi poi tanto animali da esperienze son forse meno sensibili al dolore non si adattano già a portar la croce in tre comunque sia devo essere un bruscolo nell'occhio per tutti e tre me ne persuado al muso che fanno nel mezzo del cammin di nostra vita non ci sono ancor io dante da strapazzo ancor io galatea è invaghita di aci non può essere altrimenti se un aci non è ancora capitato mettiamo pure che non sia molto lontano non offre all'occhio che belle linee flessuose elegantissime nella loro mobilità ogni atto in lei ogni gesto ogni movenza è un prodigio di grazia ci ha parte sicuramente il lawn tennis con tanta varietà di movimenti che richiede ed è forse per questo che le signorine giuocano volentieri al lawn tennis sì era la verità ma per parlare di dio ad anime assetate di rugiade celesti ma per ricondurre le povere anime al culto della virtù come aveva fatto santamente il figlio così tutte disposte le cose in mezzo a due file di spettatori si distribuirono le coppie dei giuocatori e le mute rispettive primi a giuocare furono da una parte la contessa quarneri con terenzio spazzòli dall'altra la signorina wilson col primo è poi veramente il primo dei famosi satelliti ho osservato ier l'altro che il suo fasolino è un po sboccato per piacere ai volghi s'intende ma non sapendo distinguere tra chi lo paga in applausi e chi gli da la mancia più larga volete forse tornare indietro le dico no mi risponde con un brivido che parrebbe far contro alle parole il pericolo ha le sue attrattive avanti dunque con le attrattive ma la impaccia il suo ombrellino da sole e da pioggia il suo en tout cas spara a sua volta filippo e non fa che centri puntando a mala pena spara anche il divo terenzio discretamente bene cogliendo sempre il bersaglio in vicinanza del centro enrico dal ciotto invitato a sparare si scusa col braccio stanco del resto è un po fuori d'esercizio molti che c'è domandano le signore poichè la contessa ha parlato a voce alta e non vuol far mistero di nulla un'altra improvvisata e come un lawn tennis su quella prateria che par fatta a bella posta direi e mi stese la mano che io afferrai prontamente e lungamente e divotamente baciai oh sire iddio questa è felicità grande e piena e senza mistura buci gran cane io vi farò fare certamente un simulacro di bronzo triste cosa in una società essere antichi i nuovi venuti han tutte le preferenze tutte le graziette tutte le moine delle signore è giusto infine e poi se fan festa al mio ferri non debbo esserne felice io che l'ho presentato quella sera ci fu un pochettino di musoneria nella colonia villeggiante di corsenna i satelliti avevano le facce scure terenzio spazzòli non si degnò di mostrare i denti più d'una volta segue un gran piatto una catasta un monte di costolette cutlets signor buci queste dovrebbero piacere a voi più che la pelle degli otto o nove cani di dusiana dai quali vi siete fatto conoscere e rispettare specola eccellente donde io posso dominare l'incontro di tutti i sentieri dai quali ella potrebbe passare andando o ritornando ma non mi serve perchè stamane ella non si lascia vedere discordia civium concordia lapidum voglio dire la sua residenza autunnale e non c'era altro lapidi iscrizioni antiche un pozzo col suo bel puteale baccellato di marmo bianco che si attribuisce all'epoca romana e di cui si dicono maraviglie quello si buttano i due avanzi miserevoli si afferrano le due vette nuove che pilade ci porge con nobilissimo gesto e giù da capo la gragnuola pare che i bastoni nuovi ci abbiano rinnovate le forze sicuramente hanno migliore la presa e i colpi ci vengono più aggiustati potrei dirle di sì se avessi l'uso di guardarmi allo specchio ma io sono anche un orso mal pettinato infine vivo da solo com'ella dice la ringraziai con un inchino della bellissima idea che poteva lusingare benissimo la mia vanità mascolina ma che non conferiva punto alla mia quiete la voce di galatea udita laggiù dall'acqua ascosa mi aveva dato un gran rimescolo al sangue thalatta thalatta avrei gridato io se fossi stato certo che i miei compagni gradissero il greco il mare il mare gridarono essi tutti accorrendo perfino la signora berti che prese un'ipoteca temporanea sul braccio del commendator matteini quanto a te caro ti tengo ah sì e strascica pure i tuoi monosillabi alla seconda di cambio ti voglio e vedrai che bel giuoco la riverisco e me ne vado senza saper bene se andrà o non andrà a vedere il convento di dasiana quanto ai tre satelliti li saluto appena quanto basta per la decenza e me ne torno a casa dove butto giù le mie note ora poi scriviamo a filippo ma si è in campagna e non si guarda nel sottile tanto più che la gente venuta per goder l'aria sta in casa il meno che può la vita villereccia è gaia fanno scarrozzate ai paesi vicini dal in giù per la durata di cinquantanni gl'inglesi non isposeranno che donne italiane e gl'italiani non isposeranno che donne inglesi articolo secondo in capo ai cinquantanni si vedrà se sia o non sia il caso di continuare e per la wilsoncina non m'era venuto in mente il più modesto superlativo neanche un gentilissima che si prodiga a tutte osservo che il suo genere di bellezza non è tale da colpire se si risolverà di uscire a passeggio settembre stamane infatti mi sono rimesso in caccia un po prima dell'ora in cui ella suole andar fuori per un tratto dove è più profondo il serbatoio l'argine ha così larga la cima che ci si passa comodamente in due ma più in là dove il bottaccio incomincia a restringersi la ripa si restringe anch'essa via via non si può andare tutt'e due di fronte ed ella è costretta ad appoggiarsi sulla mia spalla da tanti spiragli di sincerità con tanti lumi di vero senza vantarmi credo d'essere un po come lui non nell'arte intendiamoci ma nel modo di pensare e d'intender la vita questo appunto mi premeva di sapere avete già fatto il famoso discorso no non ancora non mi pareva il momento erano anche così poco trattabili se dio guardi mi fanno oggi la seconda di cambio vi assicuro che non ricorro neanche al consiglio di ammogliarli e perchè finalmente una mano lava l'altra mi farai la grazia di aiutarmi un po tu con qualche buon discorsetto preliminare alla mamma xvi mattina e stese la mano così dicendo e strinse forte la mia era contenta di me ed io incominciavo ad esser contento di lei tanto che dimenticavo perfino la storia del povero leopardi a recanati un momento di riposo sarà necessario la mano trema le povere dita intormentite portano la penna fuori di riga e poi si avvicina l'ora di andar laggiù anzi no lassù bisogna proprio dire lassù dove gli angeli stanno di casa così disingannatevi uccellini del bosco soggiunse la contessa con accento tra comico e patetico il signor morelli è un solitario che si ritrova qui accompagnato per caso e rideva e risi ancor io con uguale facilità pedestre di raziocinio vedendo smontare il forestiero al giardinetto e sapendo che al giardinetto comando io nè soffrirei casigliani hanno concluso che il forestiero fosse mio ospite ora leggerà legge sicuramente ha letto verrà a bussare al mio uscio no niente di ciò sento in quella vece lo scroscio della poltrona su cui si adagia per ispogliarsi sento il tonfo dei suoi borzacchini che saltano sul pavimento che dite contessa era il mio dovere volevo informarmi di ieri tutto è andato bene non è vero sì quantunque sarebbe stato meglio rimanere al nostro posto eravamo a discorrere al fresco ci avrebbero trovati e ci avrebbero fatto compagnia se fosse loro piaciuto benissimo sta a vedere che uno di questi giorni mi conferiscono la cittadinanza son io veramente io che ho fatto tutto e non ho male che non mi sia meritato al diavolo non ne posso più sento che schiatto se sto ancora cinque minuti qua dentro cara fors'anche lo scrittore s'è lasciato un po vincer la mano dal suo ippogrifo e l'amor della frase lo ha condotto oltre i termini del vero teniamo conto anche di questo e conchiudiamo col nostro shakespeare che all's well i tre satelliti naturalmente son pronti a ficcarsi nello scompartimento davanti donde voltandosi e mettendo i gomiti sulla spalliera potranno tenerla d'occhio quant'è lunga la strada e proprio a me doveva toccare questa delizia a mille metri anzi a mille e diciannove sul livello del mare ho fatto di necessità virtù accompagnando la brigata sulla prateria destinata avrei fatta anche la fatica di andare attorno in cerca di petroni per far sedili alle signore ed è quello che non vorrebbero lasciar passare a te non è vero se stèsse a loro certamente ma non han barba da impedirmelo vorrà essere ad ogni modo un bel passo d'armi conchiuse filippo intanto è di buon augurio per me averli veduti alla prima ma voi siete un mago mi grida la contessa adriana chi vi potrebbe resistere oh povero me per un po di fortuna rispondo umilmente certo mi sono sempre esercitato per avere un colpo abbastanza sicuro contro chi mi vuol male se giove in cielo ne ha quattro perchè non ne avrebbe tre l'astro luminoso di venere non badate signora m'è venuto così spontaneo che avreste torto a non lasciarlo passare il vostro caso del resto non è nuovo nella storia e ora come dirle che ho usato d'uno stratagemma per levarla di là che la mamma non c'entra per niente ma solo un mio capriccio una mia follia temeraria risero le mie ascoltatrici risero i miei ascoltatori fu una risata generale che mi guastò tutto l'effetto della patetica storia io non guardai le signore che avevano il diritto di ridere non guardai quelli tra gli uomini a cui lo concedevo di buon grado il resto è tutto un ripieno il poeta ha messi quei due versi con quel noi tutto suo tra tanta enumerazione d'animali di buono e di cattivo augurio e una diffusa descrizione del ratto d'europa il qual noi è come una tenerezza nascosta da lasciarci pensare due cose ma che a nessuna mio caro sai pure che il mio poema mi assorbe e dalli col tuo poema gridò filippo con accento di comica stizza io vedi se avessi un poema da finire e sperassi con fondamento di trovare un risposi non so che cosa ma balbettando assai più che parlando ella intanto preso il mio braccio mi conduceva in un salottino accanto al vestibolo indicandomi una poltroncina sulla quale mi posi a sedere ma che pazzie signori miei belli che pazzie ha ragione dottore ma almeno ci siamo sfogati s'era fatta una scommessa ci eravamo dette delle male parole capirà le soggiungerei che la buona signora per conto suo risponderebbe volentieri di sì ad una mia calda e rispettosa domanda eh mormorò la signora wilson mi pare che il nostro signor rinaldo non mi lasci più niente da fare letto un paio d'odi m'ero anche addormentato non per colpa d'orazio ma dell'argine erboso che faceva gradevole invito dormivo nondimeno d'un sonno molto leggero perchè uno stormir di frasche bastò a risvegliarmi sì risposi ma se anch'essi venendo fossero entrati al mulino o solo avessero attaccato discorso con qualcheduno della casa ebbene replicò lei tanto peggio per loro poichè tra quei curiosi ci ho i miei tre satelliti sarebbe il terzo modo non classico nè romantico ma egualmente sbrigativo per liberarmi di loro e trovo anche il modo di farle un regaluccio in compenso del bicchier di latte che ella mi offre ancor caldo e spumoso trepidante girando largo conduco il discorso sulla signorina wilson che buona e bella figliuola niente superba tutta amorosa colla povera gente non è vero vestita alla pamela o giù di lì colla sua gonna di mussolina bianca a fiorellini un gran fisciù incrociato intorno alla vita di mussolina di tulle o di garza non so più bene certo della medesima stoffa del cappellino assai largo di giro chiuso serrato sotto il mento per modo da farle una candida aureola intorno alla faccia colorita ma tutti questi giorni passati povero a me non mi pareva di meritarmi tanta sua crudeltà crudeltà che sarebbe ella vuol farmi ancora dei discorsi che io non posso sentire la vedo questa sera a passeggio con la mamma e con le berti è cortese ma fredda e più che fredda occupata a discorrere con l'una o con l'altra delle sue giovani amiche poi c'è terenzio spazzòli a cui si fanno complimenti della sua poca passione per lo zecchinetto che abbiano avuto una correzione salutare mi dispiacerebbe per me che li vedrei volentieri andare in collera specie se mi danno due giorni di tempo tanto che arrivi il ferri con tutti gli omonimi suoi per amar così forte la signorina wilson bisogna che speri di esserne riamato per nutrire una speranza simile è necessario che abbia avuto qualche occasione qualche appiglio favorevole ma quale in che modo l'ha trovato le stonature non mancano laggiù dagli olmi del gran viale si sente un gracchio che non mi va niente a sangue è il rosignuolo mi dice un contadino che passa e che mi ha dato il buon giorno il rosignuolo quello esclamo io senza dubbio le ero parso brutale signor morelli gridò ella con voce alterata capii allora di aver domandato troppo ma era tardi per mutar domanda ad anche per attenuarla quei tre vanno al roccolo dissi a filippo perciò li vedi in istrada a quest'ora son pronipoti dei proci dell'odissea ulisse è alle acque di san pellegrino ed essi non lasciano un'ora di pace a penelope non ho più niente da dire e saluto la buona vecchia promettendo di ritornar qualche volta a bere il latte della sua mucca l'ho pur detto don giovanni affogherà la sua malizia in un mar di latte abbondano le bagole piccoli chicchi d'uva nera che nascono dai ramicelli d'una specie di mirto tanto graditi nell'autunno agli uccelli di passo si trovano perfino le nespole selvatiche piccine ma più fresche al palato e più gustose delle domestiche una facendone ruzzolare fino a miei piedi e l'altra poi accoccandomela senza misericordia sul mio cappello di sparto senza averne l'aria si capisce mentre io stavo discorrendo colla contessa quarneri che si era stancata alle prime partite perchè vanno attorno cercando i malanni col lumicino perchè ficcano la mano nel vaso di pandora rovistando nel fondo se per caso ci fosse rimasto ancora un fastidio lei sa come è poco sicura di sè quella cara figliuola per giuocare per camminare per ridere non la passa nessuno ma recitare dei versi salire sul palco scenico fosse pure in corsenna non è il fatto suo del resto di che cosa si lagna i suoi versi sono stati recitati benissimo le pare così immollai un piede fino alla caviglia ma la contessa era in salvo la deposi sul sodo terreno raccolsi l'ombrellino e il ventaglio feci un altro gesto rabbioso a buci che si era fermato davanti a me non intendendo una saetta di tutte quelle novità e su per la salita a gran passi perciò lasciate un momento le signore ho rincorso l'uomo del tamburo l'ho tratto in un vicolo e gli ho raccomandato di dir meno parolacce e di somministrar più legnate prima di rispondere il fatale monosillabo si è voltata a mezzo dalla parte mia mi ha gittato un'occhiata birichina attraverso il lembo del suo velo più tenue più diafano che mai questa poi me l'avrei per male sempre che i martelliani dovesse recitarli lei se si tratterà delle berti sia pur chi si vuole il poeta incominciò essa allora il suo prologo tremandole un pochino la voce ai primi versi io tremavo più di lei temevo che intaccasse e in quella vece tirò via forse un po troppo veloce ma tanto più sicura del fatto suo quanto più correva verso la fine tu resterai qui testimone per poter dire al bisogno che tutto è passato d'amore e d'accordo tra noi pilade balena un istante ed ammicca il mio discorso non finisce di piacergli ma sicuramente erano là diceva uno il signor dal ciotto che era il più arrabbiato dei tre il cane li ha messi in sospetto e li ha fatti fuggire bisognava guardare dal fiume se è vero diceva un altro il signor cerinelli se è vero abbiam fatta una bella figura e c'è qualcuno che riderà di noi dove l'aveva incontrata perchè c'era non è così sì c'era risposi anzi c'eravamo e avevamo presa la fuga essa non voleva rendiamole giustizia son io che ho voluto ad ogni costo e posso dirgliene il perchè lasci che la interroghi io replicò la mia giudichessa ella deve rispondere ancora alla mia prima domanda ci fu un momento di sosta nel dialogo ed io reputai conveniente di dare un'altra occhiata dintorno come siete bene qui opera vostra povero addobbo diss'ella mi mancavano tante cose quando ci sono arrivata pozze e pozzanghere non gliene mancano ma già tirano al verde ci ha da una sponda o dall'altra qualche fosserello addormentato sotto la frasca sporgente dei frassini e qualche tonfano rannicchiato al riparo d'un gran masso rugoso ma che debbo temere che mi trovino qui diss'ella avviandosi ebbene non sarebbe già bello risposi trascinandola ma io non ho paura ad esser trovata con voi con un gentiluomo con un cavaliere grazie ma venite più svelta vi supplico comandate obbedisco e prese il mio braccio per correre più spedita ma è qui l'originale che filippo ferri non ha voluto conservare e che mi ha restituito in malo modo mostrando per giunta di non essere un appassionato raccoglitore ah signora se sapeste come mi avete dato noia con quell'incontro casuale al mulino dove io passavo col mio teocrito in tasca e pensando a voi come al gran cane dei tartari è a buon conto uno di quegli uomini che fanno di tutto non eccessivamente bene capisco ma ogni eccesso non è forse difetto gran gente i mediocri quando sono operosi attenti e pacati ero anche andata di là dal ponte coll'idea di salire a santa giustina ma ad un certo punto vedendo due strade ho temuto di smarrirmi e son ritornata quelli sono stati levati da un pezzo chi sa da cinquant'anni o da cento e trasportati e messi in opera nella chiesa parrocchiale di dusiana non tutti per altro una buona parte ch'erano avanzati sul posto li ha avuti per niente o quasi niente un famoso avvocato che n'ha decorata la sua ultimi fanno ancora qualche cosa i filarmonici di dusiana rumoreggiando per quanto è lungo il paese e accettando ancora un bicchiere ad ogni frasca ad ogni bottega fino a tanto che non giungono davanti alla giardiniera che deve trasportarli a casa loro madidi di sudore e di vino ma più d'amore fraterno per i loro buoni vicini di corsenna non voglio che nessuno s'immagini di potermi metter paura capite per ciò che riguarda voi e la vostra bellezza quanto più ci penso tanto più mi avvedo di amar galatea sicuro galatea non sapete chi è galatea non me ne dolgo mi basta di aver sostenuto quel primo assalto così lungo tenendogli testa senza esser colpito scherzando giuocherellando col ferro quanto lui m'è più che bastante l'onore della prima bottonata che egli mi ha tanto cortesemente lasciato ah scellerata non vorrei confessarlo e l'adoro guai a me contessa se queste cose io le dicessi a voi ma le scrivo nel mio memoriale un libro che apro io solo che dovrò leggere io solo che cosa ne importa a me dopo tutto s'è scherzato un poco e male non tutti gli scherzi son belli e il suo non merita certo d'essere portato ad esempio ma ci vorrà pazienza non è vero e un'altra volta farà meglio tutto ciò aveva dato tempo alla signorina wilson che mi sedeva daccanto di vedere a sua volta nel piattellino quanto a me non avevo creduto di far niente di strano tra l'altre cose avrei giurato che terenzio spazzòli dèsse almeno una ventina di lire guardatevi per altro dalle interruzioni che escano dai generali a me accadde un giorno di collocare un e lui che fece rimaner male l'amico ma che lui mi gridò egli stizzito ti parlavo di lei ah sì è vero rimediai alla meglio è stato un lapsus linguae qui dove son liberi ma dove pare che ricevano i viveri in contanti i cani mi vogliono tutti un gran bene e vengono volentieri con me cani da caccia e da pagliaio da guardia e da tartufi bisogna proprio andar superbi di noi medesimi e conchiudere che il mondo non è brutto quanto si dipinge sono le undici e suonano al cancello è l'amico filippo il buon fratello che arriva che torna da godersi il resto della serata nella graziosa compagnia della contessa adriana i posteri non lo sapranno neanche rispose ella entrando con gioconda padronanza nella mia celia e poi chi vuole occuparsi di loro in questi discorsi eravamo giunti al viale dei pioppi la signorina wilson venuta su da un'altra parte non lo aveva ancora veduto io agosto e neanche la wilsoncina no niente nientissimo che uomo sei tu che non ti basta neanche la parola fai anche le tue supposizioni sul fatto che io non la nomino ed ha con sè le tre guardie del corpo che sembrano aver passata la notte davanti al cancello del roccolo per non perderla d'occhio colle signore wilson è venuto anche buci che ardisce venirmi a scodinzolare davanti e a ridermi se dio vuole sul muso finalmente la banda di dusiana suona una musica che mi piace per tante ragioni non ultima quella del gran bene che ha fatto ai suoi tempi ancor caldo delle mie sciabolate canticchio in cadenza coi suonatori il cara patria già madre e reina e l empia lama or l'indovina sulle bionde testine speranze di corsenna gran terra le cui lodi si lascian nella penna notando solamente per non parervi senza la virtù così rara della riconoscenza che non abbiam ricordo d'un angolo di mondo così verde e tranquillo così caro e giocondo e noti signorina quelle smorfie sono le loro qualità e le loro virtù i loro difetti e i loro vizi un po contraffatti ma per eccesso di significazione che è pur necessario a darci da lontano l'apparenza del vero gli uomini come lui interessano sempre son creature nobili si vorrebbe saperle egualmente felici to sarebbe questo il momento buono per dirle ah sì che idea buffa ci ha avuta il signor filippo ferri io io fossi matto mi hai mortalmente seccato e non vedo l'ora di farla finita c'è pilade in casa venga lui ad assisterci gli diremo in pochi salti e brutti il nostro bisogno e sotto i suoi occhi c'infilzeremo come due ranocchi ti va mi va ma che dico appoggiarsi vi s'aggrappa per disperata come una bella spericolona al braccio del robusto bagnaiuolo che l'ha in custodia sulla spiaggia di livorno o di rimini mentre un fil d'acqua viva corre brillando e sussurrando tra i ciottoli per collegare e nutrire tutti quei nianza e tanganica dei quali il più grosso non è largo due metri ero uscito un tratto fuori dalla soglia del mio paradiso e m'han chiuso l'uscio dietro le spalle che c'è una lettera e larga tanto col bollo comunale di corsenna sì e ne porterò quella pena che a lei piacerà d'infliggermi ma ho bisogno di parlarle ho bisogno ch'ella mi ascolti e non mi tratti più da nemico come ha preso a fare da tanti giorni senza che negli atti miei ci sia stato mai niente da meritarmelo con questo ho giustificata la mia graffiatura quella che si vede naturalmente l'altra che interessa il cuoio capelluto come dice il dottore è fortunatamente nascosta e il mio cuoio capelluto non ha nessun interesse a metterla in piazza benissimo esclamò la contessa adriana tutti dunque a lavoro e voi morelli un povero poeta signora che cosa potrebbe far egli il prologo del concerto non vi pare un prologo in versi è cosa da poeti per l'appunto vi sentite ubbidirò ma chi vorrà recitarlo ma infine io non andrò indagando tutte le ragioni che vi hanno persuaso a volere altrimenti forse ci perdevate un tanto a farvi vedere con una donna brutta e allora signora se fosse arrivato cinque minuti prima soggiunge la signora avrebbe trovato qui il suo amico oh davvero che peccato è stato così gentile ripiglia la signora da venir da noi per ringraziarci di ieri non c'è veramente di che noi non abbiam fatto nulla o al più quello che han tatto le altre signore che non prendevano parte e ride di quel suo riso muto ma tanto espressivo arricciando le froge sulla chiostra dei denti povero bucino ho dovuto rinunciare alla sua educazione compiuta il suo padrone un contadino del colle qui presso dice che glielo svio la contessa avrebbe voluto trattenermi a colazione ma io mi sono scusato essendo in balìa del mio ospite ed amico per una prima visita ho voluto esser breve mi rifarò un'altra volta sempre che soggiunse maliziosamente filippo non ti dispiaccia la cosa chiederle la mano di sua figlia per te io che la voglio per me ed ho per volerla il diritto di precedenza lèvati di testa il pensiero che io possa dare un passo per utile tuo lèvati di testa quell'altro che ella possa mai esser tua uomini esse in fin dei conti hanno l'invidiabile privilegio di non sentirsi domandare in società la fede di nascita perchè darla falsa a chi non ha domandata la vera basterà che diamine ma ci sarà il dazio vorranno visitare e così si scopriranno gli altarini no non dubitare è comune aperto qui per conseguenza il tuo cassone arriverà chiuso nell'alma corsenna che lo spazzòli se mai le ha fatto ben capire che sono un ammazza sette e uno stroppia quattordici avrà creduto piuttosto di farmi piacere mostrando di trovar gusto nelle mie occupazioni favorite la lettera è fatta mi par utile di ricopiarla qui my dear a friend in need il degno conservatore a riposo l'ha oggi con me dio sa quando mi lascia certo ha provato i giorni scorsi con terenzio spazzòli e lo ha trovato indegno di accogliere i tesori della sua molta esperienza ma gli autori sono incontentabili se lo lascia dire ed hanno ragione vagheggiando essi un ideale che forse non è possibile raggiungere in terra ma lei signor morelli si lasci anche far complimenti per la sua valentia di schermitore si provi lei mi dice la signorina wilson che è seduta ai primi posti e che non dubita di rivolgermi il discorso quando c'è gente volentieri le rispondo per farmi battere e m'avanzo sul tavolato per calzare il guanto o metter la maschera mi aiuti a dire stravaganti eh quasi infatti vediamo crede proprio che le donne vadano ai balli e ai teatri per darsi pensiero degli sciocchi gli sciocchi son sciocchi e nella società si accettano per contorno come in certi piatti mi passi il paragone gli zucchettini e i cavoli di brusselles poveri zucchettini mormorai poveri cavoli di brusselles ci ha pure la voce nasale che iddio ci perdoni a tutti se almeno si contentasse di cantare è il difetto naturale dei martelliani il metro a cui ho dovuto attenermi essendo il martelliano il verso dei prologhi non sono stata io disse la signorina con accento più grave che voleva acquistar fede alla sua asserzione ma certamente mi pare che le convenga è proprio un orso signor morelli si fa la vita di campagna vita allegra di buona compagnia e lei se ne sta sempre da parte come un frate certosino ma non lo farò non mi preme di convincervi non mi piace di restituirvi il fatto vostro questa cara stecchettina è mia roba trovata è più che comprata a io o scritto rimasto a casa luglio strano incontro e bizzarra conversazione con questa signorina wilson ero a mezzo il viale quando ella si mostrò nel vano di una finestra al primo piano della sua palazzina mi vide mi riconobbe mi gettò con la sua vocina insidiosa un buon giorno di sirena e sparì ma per avvicinarsi e così faremo conchiuse ella che aveva rotto il ghiaccio oramai e appariva risolutissima prima di tutto saltiamo questo rigagnolo come avrà fatto quell'altra immagino che non avrà voluto immollarsi la punta degli scarpini ma basti di ciò il tuo caso non mi par molto chiaro per quanto riguarda le conseguenze possibili non sei innamorato e vuoi leticare con tre rivali capisco sì non perchè siano rivali e ti voghino sul remo non perchè tu sia rivale a loro e non li voglia sull'orma seguono gli assalti e non mi lascio toccar più un altro suo tentativo di manichino è rotto da un guadagno di lama seguito a volo da un colpo alla faccia ho il mio conto dice terenzio levandosi la maschera ed asciugando il sudore e questa poi me la son meritata col mio ritorno al controtaglio piuttosto mi par duro essermi lasciato colpire di punta povero cane non voleva spiccarsi da noi temendo forse di buscarle ho ottenuto dal suo padrone che non lo bastonasse quanto a lui l'ho fatto andar più contento promettendogli tutti gli avanzi della grande giornata certo ed anche naturalmente non son io per decreto delle signore lo scienziato della spedizione propongo di chiamarlo colazione desinatoria corroborando la mia proposta con la coulassion disnoira dei piemontesi e col la fiera si potrà mettere per maggior comodità dei corsennati sotto gli archi del porticato il tiro di pistola in fondo al cortile tutto bene adunque anzi all right come ho detto stasera chiudendo i lavori della seduta preliminare la signorina wilson non potrà dire che sto disimparando l'inglese ho da parlare con lui mi ha risposto e allora aspetterà per un pezzo gli ho ribattuto l'amico mio è appena convalescente e non può dare udienza a nessuno se n'è andato credevo che si fosse persuaso ma no rieccolo quest'oggi e quest'oggi si contenta di parlare con me per guadagnar tempo come s'è degnato di dirmi scena stupenda per verità incantevole divina come una di quelle che immaginiamo qualche volta essere arrise nei luoghi eccelsi alle albe del genere umano non avrò i loro fiori signorine le tre fanciulle son ben liete di appagare il mio desiderio mi danno tre bei garofani dei loro mazzolini anche le mamme mi fioriscono alla lor volta e così posso chiedere il suo fiore alla signorina wilson questo dei premi umoristici è il caval di battaglia del divo terenzio che fa stupendamente da segretario alle signore venditrici la ruota gira rigira senza fermarsi mai ma non fruttando che premi di pochissimo conto delle cose migliori si fanno lotterie particolari a mezza lira a una lira al numero e l'orso contro l'uso non fa neppur questo interruppi io che orso male addestrato non è vero quanto alle passeggiate vede bene signorina che ne faccio ma da solo l'ha mai veduto uno che si diverta da solo questi discorsi fanno sempre un certo effetto su lui penso che quel cane sia capace d'una vera educazione il nome della virtù sopra tutto gli fa drizzare quei suoi mozziconi d'orecchi gli occhietti rossi ammiccano maliziosamente all'idea del premio serbato alla virtù sulla terra non dico che non siate bella anche al sole parlo così per necessità di compiere il paragone intendo di dire che alla vostra bellezza è necessario l'accompagnamento delle abbigliature delle acconciature degli artifizi della moda passio anch'io per ricordo come ricordo può andare e restare che perditempi dopo tutto v sono andato tre giorni fa a visitarla non tremare facevo il quarto per una visita sola può andare ma non ci cascherei la seconda volta nè quarto nè terzo nè secondo l'altra sera passando per istrada incontrai tutta la comitiva delle signore e dei cavalieri che tornavano dal loro eterno lavorar di racchette costretto a rimanere qualche minuto con loro non mi lasciai fuggir l'occasione di dire del lawn tennis garbatamente per altro tutto ciò che ne penso e di là si sentivano venire le voci mentre noi avviati nel sentiero alto a mezza costa eravamo celati a tutti dallo sprone del monte che già avevamo oltrepassato per muovere verso il mulino forma perdoni l'incomodo che sarà breve siamo i tali dei tali veniamo in nome del signor rinaldo morelli nostro amico a chiederle in cortesia tre cose il luogo l'arma e l'ora se permette ci penso io disse filippo tanto non ho niente da fare sciabole guantoni maschere ci sarà tutto così negli intermezzi del concerto si potrà fare qualche assalto che cosa ne dice signor dal ciotto le garba quella prima messa in guardia è senza bottonate la folla degli spettatori va tutta in visibilio come fanno a non toccarsi mai gridano di qua e di là come fanno e si applaude furiosamente al prodigio ma certo è luminosa e l'afferro con giubilo se non è piuttosto da dire ch'ella s'impadronisce di me scrivo scrivo una letteraccia per lui abbandonato da filippo dalla signorina wilson e perfino da quello scellerato di buci che è saltato in carrozza per accovacciarsi sotto il sedile di lei vado a smaltire la mia stizza nella seconda giardiniera dov'è la berti madre colle figliuole tanto meglio per loro se facendo così li avrò liberati d'una noia certo mi son liberato io d'un'altra maggiore ma se credono che io voglia fermarmi qui la sbagliano di grosso dimmi pilade son venute signore al giardinetto dacchè ci siamo picchiati sì sor padrone la prima è stata la chioccia con tutta la sua covata voglio dire la signora berti con le tre pollastrine e i due galletti poi le signore inglesi come dicono quantunque la mamma sia fiorentina e la figliuola di non so dove ma certamente italiana ho fatto un sogno che tu iersera avessi parlato per celia brutta celia in verità e che mi ha fatto perdere quel po di cervello che ancora mi rimaneva ma se è così vieni a dirmelo e mi parrà di rinascere dove per altro così bagnati fino all'osso non avremmo potuto rimanere che peccato le dissi si doveva star qui un'ora almeno a finire la storia incominciata un'ora esclamò doveva durar tanto quella brutta storia ma dove mi sono imbarcato non vedo neanche il mio buci buon amico personale e diciamo pure politico gliel'avevo fatto sperare trovò modo di dirmi la signorina wilson che pareva indovinare la causa della mia tristezza ma il suo padrone è venuto iersera a ridomandarlo lui con gli occhi al cielo lui non aveva ragionato più a lungo del bisogno sulla pubblica via con le maddalene del vicinato non lo avevano veduto al pozzo intrattenersi con le donne di samaria e lui peggio che mai non voleva neanche sentir parlare di coperti attacchi al priore a nessuno dei suoi superiori o compagni parlava la parola di dio si rallegrassero i sani rimediassero alle lor piaghe gì'infermi i corsennati che stavano per istrada a guardare verso l'uscio della filanda gradirono assai quest'atto di generosità forse lo avrebbero gradito mezz'ora prima anche quelli che erano dentro e che avevano dovuto pagare il biglietto la più parte per onor della firma ah che burlette e bisogna aver l'aria di prenderle per buona moneta mi ha domandato poi se mi sono mai battuto per una donna ed io penso di averla un po mortificata dicendole troppo presto di no chi sa forse l'avrò consolata soggiungendo che non mi si era ancor presentata è necessario poichè devo imbeccare il prologo alla mia recitante novellina curiosa declamatrice e come mi fa disperare quando parla è naturale quando recita mi piglia un tuono e una cantilena da disgradarne un canonico in coro la signorina kitty voleva darmi la baia con quel vano discorso ma io lo girai destramente ai miei fini moltissimo risposi perchè finalmente c'è quiete la campagna dovrebb'esser sempre così presaga anima mia come è vero che la gelosia dà sempre nel segno ed ora ch'egli è entrato andrò io bella figura ci vorrei fare da tanti giorni non venivo al rifugio dell'acqua ascosa ed ecco proprio la prima volta che ci torno buci mi viene a scovare e sicuramente porta qualcheduno con sè prendo commiato ancor io ma non per imitare filippo son sicuro che galatea non è dalla contessa nè dalle berti nè da alcun'altra delle signore di corsenna ha condotto molta gente con sè ma non mi pare che n'abbia abbastanza poichè ci ha quasi rubato il nostro commendator matteini ed è un guaio perchè i cavalieri della nostra piccola società sono rimasti pochi assai pochi appena giunta lei ci mettemmo in cammino ricorderò per amor d'esattezza il commendator matteini un gentiluomo che ha conservato per trentacinque anni le patrie ipoteche ed ora con eguale pertinacia conserva le sue fedine bionde facendo il bello con la modesta gravità dell'uomo che non vuol dare importanza soverchia a questo dono di natura i posteri mi dirai ma io ti dirò che cosa faranno i posteri del tuo poema parlo dei posteri di buon gusto s'intende e ricchi abbastanza per farti onore casa casa casa e tè magari quantunque non mi piaccia e latte e burro a tutto spiano similmente non vorrei che la luminosa contessa dato e non concesso che portasse il mio nome avesse tre satelliti per accompagnarla tutte le sere a casa l'importanza del bagaglio li ha pure condotti a pensare che l'ospite si fermerà qui per tutta la stagione e questa notizia corsa per tutti i villini ha destata la curiosità universale non ci sono dirupi minacciosi non classiche aperture d'orizzonti lontani così niente fa pensare tutto fa vegetare ottima cosa per me che non ho più fantasia d'accordo sia non dico di no ma d'amore signor padrone eh intendi per discrezione voglio dire che siamo rimasti così tra noi due e che il duello si fa in piena regola e uscita di giuoco e surrogata dalla maggiore delle berti era venuta a sedersi presso di me rimasto a caso in disparte non più ebe no davvero galatea da capo e non già quella di orazio che si metteva in viaggio non già quella di teocrito che tradiva polifemo per aci sono periodi d'inerzia quando non riesco ad azzeccare un'idea ed ho nondimeno il prurito nelle mani scrivo lettere è giusto allora che io scriva al miglior degli amici ma poi le idee mi ritornano o mi pare e allora son tutto al lavoro guai se non fosse così porteremo o signori un'eco fedele delle vostre glorie a corsenna così potessimo sperare che voleste voi portarci il concorso della vostra valentia nella occasione di una accademia di beneficenza che stiamo preparando colà l'occhio discerne più il manfanile dalla vetta non vedendo più neanche la gòmbina quello che non si vede qualche volta si sente e come in quella cieca tempesta di bastonate me n'è calata una sulle nocche delle dita che mi fa vedere se non altro le stelle mi ha invitato da capo al suo villino ma non mi sono lasciato prendere galatea direbbe e con ragione che mi adatto a fare il quarto poi quei tre compagni mi annoierebbero capisco è argia che ha sentito il frastuono ed è accorsa sbigottita sull'uscio ma si è subito ritirata obbedendo alla voce di pilade che è per un momento il vero padrone di casa e là in un angolo della cucina pregherà il signore e la vergine benedetta per una coppia di matti furiosi ma egli non pensava a seguirmi teneva la spada in mano come una croce ne guardava l'impugnatura e metteva un sospiro che gridai stupefatto ti dispiace eh sì pensando che le ho portate io è dura sai ti è duro il latino hai adempito l'ufficio e non c'è più bisogno dell'opera tua il discorso non ti parrà da ospite e non è certamente annunzia griselda di saluzzo ovvero sia la moglie obbediente e il marito stravagante con fasolino armigero bolognese la favola è patetica nel decamerone sa iddio come l'avrà conciata il burattinaio ed è piena giustizia che mi rende felice mentre egli tra uno scroscio di applausi è dichiarato il campione della spada signori dice modestamente il mio avversario agli astanti di prima fila dopo avermi dato a maschere levate un abbraccio fraterno mi avrebbe lasciato giungere fin qua la signora contessa credo di no se mi avesse lasciato parlare così le avrei detto ancora perchè vedete signora voi siete stata la pietra di paragone la mia mazza babilonese tagliata in un ramo diritto di nocciuolo ha destata la maraviglia delle signore ho dovuto spiegare perchè sia così lunga e la signora berti se n'è sbigottita o buci o cane impagabile io troverò bene uno scultore che voglia farti il ritratto e gittarmelo in bronzo affinchè io possa mettere il tuo simulacro a decorazione della piazza grande ed unica della nobil corsenna già non potrei far nulla anche volendo non sento più e se come dice il filosofo niente può essere nell'intelletto che non sia stato prima nel senso io posso stimarmi finito e metter magari l'appigionasi in fronte come sulla facciata d'una casa vuota figurarsi nel fondo dell'orto con gran solennità di processione e di preghiere latine avevano seppellito vivo un povero fraticello legato di funi e piangente come una vite tagliata bene mi raccomando legnate a tutti tante legnate da far piangere gli occhi dal ridere e badate voglio veder molti morti accatastati sulla ribalta non dubiti illustrissimo ci passerà tutta la compagnia quanto guadagnate gli ho chiesto prima di congedarlo la berti madre mi pare una donna di buon senso che porti con dignità il doppio carico della sua mole matronale e delle sue tre figliuole che sono molto graziose la sindachessa è un'oca la segretaria comunale una cingallegra non ho infatti potuto giudicarlo che ai gesti perchè non hanno parlato quasi mai italiana ah c'era anche la figliuola e com'era com'erano dolenti eh si può figurare dolentissime non ardisco domandare di più intorno a questo argomento chi sa forse sarà stata dolentissima per filippo non mi par difficile intenderlo per riparare alla mancanza sua d'ieri sera no s'inganna posso aver mancato verso le signore rimanendo a casa quantunque a dire la verità poteva trattenermi benissimo il pensiero di essere importuno ma al burattinaio non ero debitore di nulla eh a tavola per esempio dopo aver ben lavorato di forchetta perchè no ma io volevo dire volevo proporre oh infine sentano poichè m'hanno data libertà di parola stasera ho ricusato di muovermi da casa ed ho lasciato andar solo il mio ospite che uomo d'acciaio quello pare a vederlo che sia stato a veder gli altri mentre ha lavorato anche lui come un negro capisco ella ha una gran voglia ch'io legga il suo memoriale sicuramente c'è tutta la mia giustificazione e niente la sua glorificazione gli autori di memoriali son tutti così non io signorina vedrà se si degna di leggerlo che spesso mi tratto secondo i meriti miei e tutto ciò per il maledetto gusto di sorbirsi alle frutta un bicchiere di vinello che la pretende a sciampagna e una tantafera sconclusionata che la pretende a discorso pace m'hanno detto incominciò essa allora con la sua vocina insidiosa di sirena che di là dal mulino c'è un luogo ombroso stupendo e che voi lo conoscete volete farne parte anche a me la contessa quarneri è bellissima la vedrai e l'ammirerai come faccio io ma intendendo anche tu che si possa ammirar la bellezza senza scaldarcisi più che tanto non per niente siamo stagionati e navigati ne convieni voi inventate a buon fine signor rinaldo mi dice e il numero tredici vi dovrebbe esser grato di questo servizio che gli rendete ma io sono ancora molto dubbiosa aggiungete che debbo scrivere parecchie lettere a mio marito per esempio che oggi avrà aspettato inutilmente i miei uncinetti caro mio gli rispondo in quella vece io temo d'essere un po stravagante e disadatto agli amori ricordi quello che disse la bella veneziana a gian giacomo rousseau zaneto lassa star le done e studia le matematiche mi sento male questa mattina e non parlo di alzarmi filippo è venuto in camera mia ed approva la mia risoluzione di stare in riposo è la grande stanchezza di ieri dice egli avrai anche la testa pesante vedo che hai gli occhi un po rossi ah signore una miseria iersera che lei non c'era appena una lira e venti poveraccio iersera i miei cavalieri hanno dunque lesinato perfino i due soldi una lira e venti rispondo c'è da morire e quanta cavalleria per domandarmi per voler sapere ad ogni costo se fossi invaghito della contessa era perfino diventato noioso col suo non volersi persuadere che talento esclamò la sindachessa stimando necessario di dar lei l'intonazione ai giudizi dei suoi amministrati o di suo marito che poi è tutt'uno per il possesso di scena par proprio un'attrice ma questo come poteva sperarlo un uomo come lui anche a non conoscerlo di prima si annunzia subito per quello che è con quel suo piglio marziale e con quelle sue spalle da ercole e in che consisterà il suo cambiamento di giuoco viva la faccia delle berti quelle non sentono non vedono quasi e non han niente da riferire a nessuno passano nel mondo sorridendo e sperando beate loro e madre bofficiona e figliuole snelle che cresceranno in bellezza e in rotondità come lei dio è il verbo e il verbo è l'amore dunque diceva egli siate fratelli in dio e portate lietamente la sua croce ognuno di voi voglia la sua parte del peso e questo vi parrà soavissimo filippo è venuto al settimo giorno in camera mia evidentemente io ho avuta la peggio se egli ha potuto alzarsi tre giorni prima di me ma io con una lacerazione al cuoio capelluto non ho segni in faccia signori io non sono oratore e cava dalla tasca del soprabito uno scartafaccio enorme sono di cattivo umore io e non erano così l'altro ieri i miei compagni di san donato ah sì giocondo davvero e caro poi caro come i miei martelliani quest'oggi salito al roccolo per la penultima prova gran novità ci ho trovata la signorina wilson ha aperte le labbra e socchiusi gli occhi ad un risolino malizioso poi mi è diventata di sasso ho impostata la lettera in tempo e più tranquillo me ne sono andato a desinare questa sera passeggiando in paese ho incontrata mezza la colonia che ritornava dal suo eterno lawn tennis la seconda è che io mi fidavo di veder volgere ad altra parte il tuo cuore infiammato e i tuoi omaggi cavallereschi è stato un errore di giudizio il mio un altro errore il tuo ma gli errori si voglion correggere e non è bello che li lasciamo durare ma anche lor signori con questa assenza prolungata hanno perduto molto corsenna come lei saprà è rimasta deserta deserta e ci son loro questa signor morelli è una galanteria ma il fatto sta che abbiamo perduta la contessa ha promesso di ritornare ma colla stagione inoltrata ci sarà poco da sperarlo incominciamo guardinghi studiandoci l'un l'altro facendo di passata un po di fioriture accademiche filippo ferri ama i principii a tavola li ama ancora sul tavolato ed ora anche il prologo che bisogna imbeccarvi con tanta fatica avendo le orecchie intronate dalle vostre cantilene corali dalle vostre inflessioni nasali maledettissimo prologo che la signorina galatea non ha voluto recitare e si scusano con una buona ragione quei signori dicono che il burattinaio manda la moglie in giro tre volte e che tre volte due soldi fan sei e sei per ognuno dei tre satelliti della contessa fanno diciotto soldi in una sera che scialo i satelliti ripetè la signorina wilson ridendo senza averne voglia questa campagna è bella quantunque senza carattere salvator rosa ci perderebbe l'ispirazione tormentata e robusta claudio lorenese la sua placida e larga vena poetica tutti i miei bastoni babilonesi che a detta di pilade fanno rider la gente e rida la gente quando avrà ben riso schiatterà mi assaggino un po questi dice il servitore ammiccando da capo sodi robusti maneggevoli cedono quanto basta rimbalzano bene e dove toccano lasciano il segno lo ha notato il poeta nella indimenticabile strofa il gentile terremoto con l'amabile suo moto diroccava le città ed il fulmine giulivo che non lascia uomo vivo saltellava qua e là del resto veda un po lei non è mica rinaldo morelli l'uomo che accompagna al roccolo la contessa adriana quando ella si risolve di lasciare il caffè di corsenna e infine lei stessa la signorina kathleen carissima non è forse tutta fiori e baccelli colla luminosa contessa e viene sempre a trovarvi sì sempre ma non tutti i giorni perchè ci ha qualche cosa da fare in casa specie nell'ultimo mese del suo soggiorno in corsenna come vola il tempo e par ieri che la signorina è venuta in campagna descrissi io credo un mezzo cerchio nell'acqua e mi ritrovai vicino allo sportello della cateratta al cui anello di ferro fui pronto ad aggrapparmi colla furia disperata del naufrago perchè poi forse perchè il martelliano dal goldoni e dal chiari in giù pare che si accompagni meglio colla cipria ed è carità incipriata quella che fanno le nostre signore nei loro concerti accademie fiere e lotterie di beneficenza a buon conto io non mi prenderò quello di salire a santa giustina si sta qui tanto bene mezzo appoggiati e mezzo seduti sulla spalla dell'argine passano a coppie le farfalle pieridi e vanesse dorate rincorrendosi tra le piante apparendo e disparendo senza posa contente di agitarsi e di vivere sa forse colle lapidi e con tanti altri rottami dall'avvocato essi per altro i contadini non potrebbero giurarlo non sanno niente di certo son qui da due anni ed han trovato tutto così dunque buona notte alle lapidi e buona notte al puteale ne rigiro per ogni verso la tela e non ci trovo il vivagno vedo il contorno e mi sfugge la linea l'idea madre che mi pareva già tanto chiara originale e profonda ho letto e scrivo io galatea prima di tutto mi piace il nome e lo assumo per mio direi una bugia se soggiungessi che mi piace egualmente tutto ciò che è scritto in questo memoriale del signor rinaldo morelli pare la madonna diceva più in là una ragazza modestamente vestita ce ne saran voluti dei biglietti da cento per coprirla di merletti a quel modo che fior di farina gridava anche più in là nella calca il mugnaio del paese di quella roba lì non se ne trova mica a sacchi che cosa ne dite voi giacomino sapevamo o signori che dusiana era una nobilissima terra abitata da un popolo civile intelligente al sommo forte per industrie fiorente per arti gentili ma in verità ignoravamo che il suo concerto musicale fosse di tal forza come noi l'abbiamo potuto sentire queste sono oramai per te divo terenzio spazzòli buono quello buono quello e portalo a casa i ragazzi sapientissimi non volendo mangiar polvere sono andati nella prima occupando la panca dietro il vetturino per godersi la strada con noi è la signora wilson madre con noi la segretaria comunale che ha lasciato honoris causa il posto nell'altra vettura alla sua superiora diretta quel gran viale bontà sua ti conduce ad una vasta prateria ad una conca ad un anfiteatro di verdura più nobile di qualsivoglia edifizio che bellezza e che pace compimento di bellezza tutto vi sta bene egualmente lo so ma nel fatto non siete che un magnifico figurino anzi diciamo uno splendido modello di vimini fatto a pennello nei suoi contorni per uso delle modiste gli uomini politici e i politicanti coi loro banchetti mascolini a un tanto a testa colla minestra cotta stracotta e raffreddata per via colle salse andate a male col pesce passato col servizio fatto a casaccio mi dirai che questo è poi faust quello della seconda e più ancora della terza parte vero ma quello è veduto un po tardi ed espresso anche timidamente sarei per dire fiaccamente con ingegno sempre sveglio il rivo non era largo più di sei palmi e non facevo poi un miracolo di destrezza ma il peso che avevo sulle braccia e la cura che richiedeva non mi lasciarono veder bene davanti a me nò pensare che la sponda di là era in un certo punto assai molle per l'avanzarsi dell'acqua sotto l'erba traditrice cosicchè caro mio se tu anteponi la napoletana alla lombarda abbi oramai la compiacenza di tenerti in corpo la tua opinione perchè sarebbe tardi e mi faresti bugiardo senza alcun sugo ma dante è l'esempio occorre l'esercizio allora si traduce dal latino o dal greco si combatte a corpo a corpo coll'idea e colla espressione che le è propria si acquista precisione si consegue agilità si ottiene fermezza vedi bene che non ho il capo alle donne che idee ti passano per la testa tutto v all'altra bellissima ottava luglio sì diciamolo pure che perditempi faccia di tutti un monte di fieno per dar nervi e polpe ad un'altra generazione d'animali sì tutto come vorrai risposi un po offeso ma non sapendo lì per lì che cosa ribattergli ed hai poi saputo niente di ciò che importava li ha catechizzati lei i suoi tre cari satelliti sorrido dentro di me parendomi d'essere il quarto satellite e mi siedo accanto a lei col suo ombrellino tra mani è veramente un bel luogo e molto poetico diss'ella dopo aver guardato in giro con aria di somma compiacenza ma non da venirci da soli io ci avrei paura da sola quarti beviamo quest'amarissimo calice soggiunse volgendosi a me con un mesto sorriso entrarono due satelliti maurizio cerinelli e giovanni martorana entrarono e vedendo l'intruso fecero il muso lungo un palmo occhi che cos'hai mi ha detto filippo quando è rientrato per l'ora di desinare sempre stanco stanchissimo ho voluto escire a prender aria e non m'ha fatto bene ripòsati che diamine conchiude il signor ferri col suo piglio autorevole e vorremmo proseguire ma pilade ha posto in mezzo il suo bastone di comando si fermino dunque un minuto secondo dice egli a mo di conclusione e prendano due bastoni nuovi questi li hanno finiti io voglio che si facciano le cose con calma tu sei di primo impeto non mi hai confessato tu stesso che se ci avevi in pronto i tuoi ferri incominciavi subito dal ceffone io no prima di saltare addosso al mio uomo me lo voglio patullare un'oretta che diamine non me lo ha confessato ma l'ho potuto intendere egualmente parlando di te dicendo che sei molto gentile non ha taciuto il tuo difetto nobilissimo difetto di pigliar fuoco per nulla come lei del resto come lei è una cattiva strada quella che prende la signora berti degnissima e ci ha dopo tutto un cuor d'eroina per il suo nobile errore si adatta ad ogni fatica più improba corre di qua e di là senza posa naviga e pesca in ogni acqua povero vascello a tre ponti e si scusa dicendo che fa tutto ciò per ragion di salute ma non è vero non è vero ciò ch'ella dice esclamò la signorina wilson mentre passava davanti a me attraverso il fogliame delle carpinelle per un uomo che sa il latino soggiunse prendendo coraggio dall'andar che faceva senza guardarmi sono idee molto molto in verità gli egoisti che sanno spendere solamente per sè stessi e tutto si mettono sulla persona non sanno quel che si facciano ripeto io non sapevo che ci fosse ieri una seconda rappresentazione quando si è capito ciò non occorre più altro e si capisce in capo a tre giorni dopo il qual termine la vostra bellezza non dice più nulla ad uno che abbia conosciuto galatea cioè la donna vera e la ti rammenti ch'io abbia mai dato indietro d'un passo e davanti a chicchessia sei stato tre volte padrino mio in questioni d'onore sai che in simili giostre ho toccata la dozzina a casa m'aspettava filippo con una notizia come dirò sì certamente spiacevole ha deciso di partire e di partir domattina s'intende che l'ho pregato ed anche sinceramente di rimanere almeno due o tre giorni ancora ma egli è risoluto e non si lascia smuovere senti mi ha detto allora allora le fu necessario aggrapparsi alla mia spalla che sciocca che sciocca gridò galatea ma a questo modo si vuol egli andare in campagna non c'è posto per camminare in due qui ebbene si va da soli e se occorre si passa avanti al compagno così senza tante paure e mandava gli atti compagni alle parole del resto non l'ho usata ancora con lei che chiama al soccorso prima del tempo ma badi qualunque cosa ella tenti di fare contro me o contro amici miei la stronco com'è vero dio la stronco con queste due mani le ha viste ora mi si levi da piedi lei esclamò ravvisandomi io signorina risposi venivo a cercarla per commissione della mamma commissione per me o scendere dall'altra parte della pescaia e arrivare al greto del fiume dove ci avrebbero veduti indovinando anche come e perchè ci trovassimo là no niente al fiume piuttosto ai casali di santa giustina sarebbero stati versi diligentemente torniti non è vero versi sonanti galoppanti a coppie versi d'arte mayor colla speranza di averne il premio di dare il millesimo e quarto nome alla lista spagnuola del tuo servitore leporello ma corsenna non sarà poi senza burro rispose filippo ferri imperturbato dammi del burro aggiungi qualche altra cosa al resto ci penso io a cui dopo la loro partenza non rimangono che le fisarmoniche locali per continuar la gazzarra e ballar sulla piazza a memoria d'uomini non si è mai visto tanto tripudio in corsenna si è fatto sosta all'unico ma infame caffè di corsenna in grazia del suo qui si gela che promette alle signore la dolce voluttà del sorbetto poi diranno che corsenna è un villaggio conosco delle città dove si gela sì ma solamente e naturalmente non ti puoi immaginare come giovi il tradurre come rifaccia la mano ci andiamo sbrandellando sfilacciando sbriciolando nella facilità della nostra lingua corrente che porta a dir tutto anche l'inutile e dante ci richiama alla sobrietà efficace certo per ballare per andare nell'inverno a teatro due cose che hanno la loro bellezza non è anche lei di questa opinione no signorina perchè quella è scritta in prosa e la contessa non si rovina gli occhi nella prosa ecco tutto le donne di solito non sanno niente di storia letteraria dio buono e chi ne sa intorno a loro ecco qua diciassette giorni che il memoriale non riceve nessuna delle mie confidenze pure la materia c'era e come ne sono ancora tutto intronato me ne dolgono tutte le giunture la penna mi sta male tra le dita ma voglio comunque sia ripigliare una cinquantina erano già necessarii per noi villeggianti e per la gente di casa un centinaio furono presi dai naturali di corsenna il resto fu distribuito da noi all'ultim'ora e gratis per fare una piena spettacolosa questo è senza fallo uno dei caratteri dell'amore ma non basta e d'un solo fiore non si può tesser ghirlanda sento o piuttosto riconosco che la signorina wilson sarebbe una buona compagna di passeggiate il nostro condottiero accolse con tacita compiacenza le lodi e attese egli stesso al servizio presentando la chicchera fumante alle dame lo aiutava la signorina wilson presentando la chicchera ai cavalieri gran degnazione in lei nuovo pregio che si aggiungeva alla cosa e per cui galatea si tramutava in ebe per gli altri animali sicuramente ma ora che c'è l'arsenale li metteremo a dovere quando penso disse filippo mutando registro e mettendo un sospiro tanto fatto quando penso a tutte le scioccherie che l'uomo ha commesse per volersi credere un animale socievole mi viene la stizza parlavano dell'asilo infantile e dei suoi bisogni pecuniarii domandavano se ci fosse una sala abbastanza vasta in paese quella dell'asilo non parendo abbastanza capace di una numerosa assemblea ieri per esempio ne avete trovato uno bellissimo io quando come sì quando avete parlato dei quattro satelliti di giove donde così naturalmente senza pensarci vi è venuto di accennare ai tre che si potrebbero concedere ne ha già troppi mi risponde ed io del resto non ne ho devo averli smarriti o lasciati cadere birichina lasciati cadere a bella posta dietro la sedia a mala pena mi hai veduto in giro col manifesto proposito di finire da te a un certo punto cresce l'effetto è sbalorditoio senz'altro si presenta fasolino alla ribalta a sipario calato fra il quarto e il quint'atto del dramma e così prende a parlare agitando in aria un matterello più grosso della sua testa e lungo quattro volte la sua smilza persona se potrò aggiustarla del tutto a modo mio mi ci troverò meglio un altr'anno e voi morelli venite tutti gli anni in corsenna è il prim'anno questo anzi non sapevo che fosse un luogo tanto frequentato ero venuto per istudiarci figuratevi vado con lei di qua e di là tutte le volte che c'incontriamo si riesce a fare insieme un'ora di cammino per forre o per balze con buci in avanguardia ride volentieri ed ha il riso piacevole comunicativo in sommo grado le giacche di panno bigio tagliate a camiciotto e la cintura cucita addosso per accoglierle in artistiche piegoline attorno alla vita il commendator matteini è un poema ha perfino la penna di pavone e il fiore stellato dell'edelweiss sulla testiera del suo cappello verde ci sono tre berti in corsenna una per uno e tutte e tre molto carine tanto carine che io veramente non so qual sia la più carina delle tre volete faccio io la domanda per voi e il più prossimo tra il quale e la cima del monte si stendeva una lunghissima prateria tutta liscia e verde di smeraldo dall'orlo di questa affacciandosi verso mezzodì si offriva ai nostri occhi una scena stupenda la contessa adriana in verità ci ha perduto molto nel cambio son nervoso irrequieto fastidioso pronto all'attacco più pronto alla risposta non lascio passar niente a nessuno e mi sopportano tutti perfino il dal ciotto che due volte minacciato ricusa il ferro e dà indietro come sai pilade ti ha detto no niente pilade l'ho veduto io il conte dalla finestra quando usciva con te brontolando come l'hai conosciuto se viene per la prima volta in corsenna oh lo conosco benissimo figurati che la contessa adriana me lo ha fatto ammirare in effigie animo dunque all'opera qui si parrà la tua nobilitate il tuo don giovanni così pratico dei cuori femminili come m'immagino che debba essere vorrà avere qualche idea in proposito fattela suggerire da lui filippo è un amico eccellente se ne va togliendomi d'impiccio e mi lascia un buon consiglio che io seguirò certamente non la sposerà altri fino a tanto che io viva fino a tanto che io possa far riconoscere l'autenticità de miei atti pel tuo meglio va e non se ne parli più galatea leggerà questa sera il mio memoriale l'ha chiesto ed io glielo porterò condotto diligentemente fin qui lo giudicherà e se vorrà condannarlo alle fiamme non sarò per lagnarmene quanto al giornale di corsenna checchè tu ne pensi non si poteva tirare avanti era vuoto di cose ed io non potevo tesserlo tutto di ciance altro che articoli di fondo come li vuoi chiamar tu sognando ad occhi aperti oggi sono andato fuori la prima volta dopo tanti giorni per far qualche visita lento a piccoli passi col mio bastoncino di città rinunziando alle mie mazze babilonesi di ridicola e dolorosa memoria facendomi più debole di quello che veramente io non sia e fermandomi volentieri ad ogni svolta della strada campestre labbra ella mi propone una cosa signor morelli una cosa di cui non vede la sconvenienza suprema e forse in questa ignoranza è la sua scusa ma io non ne avrei nessuna se m'arrendessi al suo desiderio tu xiv il prologo e epilogo agosto questa mattina il mio dolce filippo è uscito di casa alle nove per mezzo alle quali guardando s'intravvede nel fondo un giro di grumoletti d'oro sospesi su tenui stami d'argento come perle o gemme sulle punte d'una corona enrico dal ciotto riesce finalmente a vendicarsi della mala fortuna guadagnando una sveglia niente di meno beato lui gli servirà per destarsi di buon mattino il giorno che dovrà far le valigie che iddio tra le originalità di filippo ferri c'è questa di non volersi dedicare a nessuno studio di prossima e diretta utilità per capriccio ha imparato l'ebraico per prolungamento di capriccio ha imparato l'arabo e il copto dunque la signorina kitty ci ha l'uso delle partecipazioni infatti può dire a me il nostro buci a terenzio spazzòli il nostro caffè ah bello bello magnifico stupendo ed anche romantico sì molto romantico gridò la contessa arrovesciando le spalle sull'argine e ridendo a più non posso questo poi diciamo pure che può esserle venuto dalla moglie di lot per fortuna non ci resta di sale quantunque ad un certo punto della nostra salita e in una delle nostre più belle fermate la gran diavola fu per rimanermi di stucco a chi è destinato il tesoro qual genio minuscolo della figliuolanza di oberone e titania cingerà il grazioso diadema custodito in quell'urna di zaffiro la signorina wilson è venuta al mio fianco a caso e per non rimanerci a lungo di che cosa le parlava con tanto ardore la signora quarneri mi chiede di poeti in genere rispondo ma più del leopardi ne va matta sì esclama lei torcendo le labbra oh cara veva settembre tiriamo le somme io ho trentacinque anni e galatea ne ha ventuno i corsennati non brillano per inventiva hanno veduto nascere tanti anni fa intorno a questa casa campestre un po di fiori e d'arbusti e subito gli hanno trovato il nome senza stillarsi il cervello come si vede molte se sei ricco sentono il bisogno di entrare nella tua casa nessuna il desiderio di penetrare nell'anima tua ed è strano contrasto perchè noi uomini chi più chi meno avremmo tutti la curiosità di penetrare nell'anima loro anche a costo di non trovarci niente o la pace stabilita o la guerra dichiarata mi seccano le tregue e più mi turbano le vigilie con le loro aspettazioni coi loro sospetti colle loro incertezze tra il sì ed il no la contessa con ammirabile pazienza condita di grazia mette pace da per tutto ah che giornata che giornata d'alti e bassi come tutte le giornate della misera vita ma per tutti gli dei infernali io non sono mai stato così poco contento di me come il brodo caldo ha ristorati gli stomachi ora vengono i freddi prosciutto mortadelle polli arrosto galantine gelatine burro sardelle di nantes bottarghe e via discorrendo tutta roba che dà buon bere agli uomini ed anche le signore non canzonano faccio quanto posso per tener celata la mia direzione e a buon conto non metto nessun sull'orma così il gran viale dei pioppi è mio mio il grande tappeto verde mia l'acqua ascosa che dietro la fila delle carpinelle va cercando il mulino per ritrovarlo un mezzo chilometro più in giù o per dire più esattamente alle due tavole accostate vengono i bicchieri le bocce dell'acqua le saliere le pepaiuole e molte bottiglie di vino che alle signore paiono troppe davvero e dove lascio gli uccellini ce ne sono di tutte le specie che attendono ai fatti loro senza curarsi di me cincie pettirossi cardellini scriccioli pigolanti strillanti zirlanti nella macchia ch'è un piacere a sentirli dove ho letto io l'altro giorno che si pensa ad usare come forza motrice la cascata delle marmore cantata dal byron e che in francia si pensa a fare il somigliante delle chiare fresche e dolci acque di valchiusa sono miei i folti castagni del bosco miei gli olmi e i salici i fràssini e gli ontàni del fiumo mia la borraccina delle balze donde si levano gli argentei pennacchi dei cardi rilucenti ad una spera di sole ha preso una bottonata due tre senza collocarne una delle sue quattro cinque e sei con eguale risultato ma qui filippo ferri si è mosso a compassione ha un po rallentato il suo giuoco e si è fatto toccare ad un braccio da capo finito il terzetto delle mandoliniste volle rumoreggiare la banda con un centone di pezzi della norma dove non mancò la casta diva nè il suo contrapposto del guerra guerra che mi parvero fratelli germani di quelli ch'io avevo impresso tre ore prima sulla cara sua mano a ma la contessa non è ancor sazia di ciance e vuol proprio che io pensi al caso suo non avete altro consiglio da darmi soggiunge con tutta la vostra fantasìa del resto quel poco che dice è sempre assennato riprese filippo mi pare un'ottima donna e molto e giustamente superba della sua graziosa figliuola veniamo agli uomini il tuo commendator matteini è un rudero ma ben conservato intonacato vuoi dire aspettiamolo di giorno chiaro per vederci le crepe io frattanto raccattavo il mio povero orazio che era scivolato sull'erba e correva il rischio di prendere una bagnatura tanto molesta quanto era piacevole alla signorina wilson quella delle sue braccia indorate dal sole non afferro che questa frase con cui ella finisce ci sta lei ma sì risponde la luminosa contessa è un'idea stupenda a mille metri sopra il livello del mare non potranno vantarsene molti acqua limpida e fredda dove la signorina wilson è già corsa a tuffar le mani con gioia infantile io l'amo e la venero come tutte le fonti in ciò sentendomi veramente pagano nella prima ora del nostro viaggio eravamo tutti uniti in un solo drappello a poco a poco salendo la strada a ritroso del fiume ci troviamo divisi in manipoli secondo che hanno portato i capricci della conversazione gli umori diversi e la maggiore o minore sveltezza delle gambe scherzo sapete so bene di non essere il diavolo e non mi fate complimenti vi supplico non ho parlato così colla intenzione di averne uno da voi li gradisco ma quando non li ho provocati e sopra tutto quando vengono spontanei nella sincerità del momento come accade a voi che siete poeta sul finir della festa è diventato quasi un personaggio importante non ha voluto riconoscere il suo antico padrone che voleva fargli una carezza vedendolo così lustro di pelo per compenso non ha nemmeno guardato il suo padrone odierno e legittimo per virtù di regolare contratto basta come dio vuole eccola in salvo la ripa su cui si procede è sempre angusta per due ma siamo giunti dove la prateria sottostante risale risale sempre più per venir quasi a filo dell'argine e non c'è più pericolo di capogiri sentite signora le dissi gravemente il meglio è di non dover dare spiegazioni siano esse trovate buone o cattive son venuti a cercare di noi e non ci hanno trovato segno che non c'eravamo o che essi non hanno saputo scovarci a buon conto non eravamo là dove sono andati a far capo questo si è fatto più presto e meglio che non ci fosse dato sperare anche tu in una settimana d'esercizio hai fatto prodigi e la giornata d'oggi è stata un trionfo per te ma neanche più tardi l'ha voluta riprendere quando ci siamo riveduti dopo mezzogiorno e dopo esserci ritrovati dello stesso umore di prima se è per l'insolenza non dubitare l'ho avuta e me la tengo diss'egli ma il documento non mi è necessario in mano mia potrebbe smarrirsi e nuocere alla tua riputazione letteraria notate che vedo e riconosco i difetti di galatea ne ha oh se ne ha quella sua passione per tutti i giuochi per tutti i divertimenti bisogno irrefrenabile di moto lo capisco ma io se fossi padrone di quel cuore non vorrei tanto moto non vorrei tutto quel vivere fuori del guscio come fa l'argonauta credo bene che si ricaverebbe più denaro che non dai biglietti d'ingresso al concerto rispose la contessa adriana per me ci sto volentieri l'idea così naturalmente nata da una indiscrezione del commendator matteini ottenne tutti i voti parendo quella di tutti non è accaduto anche a te di trovare delle signore con le quali si discorre bene e non si vuol rinunziare alla loro conversazione non me ne parlare la preferisco a quella degli uomini più dotti rispose con grave accento il mio amico filippo manca il luogo adatto per il triplice trattenimento e a me sovviene la filanda chiusa da parecchi anni che si potrebbe ottenere assai facilmente in grazia del santissimo fine avanzandoci ancora del tempo si gira dusiana per tutti i versi i tre porticati della piazza ci trattengono un'ora buona mentre le signore entrano qua e là nelle botteghe spogliando le vetrine di cento cose inutili rimaste invendute dall'ultima fiera si prevedeva del resto non già che fosse indisposto il sindaco ma che la sindachessa dopo aver detto di sì facesse di no era quello il suo modo di affermare la propria importanza ho detto che le imbroccava tutte e non mi disdico sebbene due le uscissero dalle righe ma quelle due le aveva gettate a bella posta fuori del giuoco scambio di rimandarle alla parte avversaria con un abile giro di racchetta le scagliava verso di me il giornale rimarrà inedito pur troppo ma i corsennati avranno pazienza l'avranno tanto più volentieri in quanto che se il giornale fosse stampato essi non si prenderebbero certamente la briga di leggerlo sono un popolo saggio i corsennati di ceppo italico antico e sincero la donna che amerò è certamente nata guai a lei se aspettasse ancora a nascere perchè vorrebbe ritrovarmi già troppo stagionato ma il fatto sta ed è che io non ho avuto occasione di far niente in onor suo qui immagino che le dia noia la luminosa bionda che ha tre serventi mentre le sue figliuole non ne hanno nessuno eppure son tanto carine ma che mania scusi è la sua di condurle da per tutto in mostra a far numero tra le donne di sboccio ma per andare lassù a santa giustina giudicando così ad occhio e croce penso che tra il salire il restare il discendere ci vorranno almeno due ore e sono adesso le undici ah sì esclama enrico dal ciotto strascicando anche la frase come se la tirasse con l'argano certamente gli rispondo io senza scompormi e sul medesimo tono nessun rumore il luogo è deserto deserte le valli all'intorno fo il giro del santuario non aspirando a guadagnare nessuna indulgenza e non vedo anima nata io mi sono contentato di un angolo dove ho ricopiato per la ottantesima volta il mio famoso sonetto del cigno dicono che è classico lei lo ha trovato stupendo chi vedo lui proprio lui buci che mi scova buci che mi salta addosso mi vuol baciare mi fiuta il premio della virtù nella tasca no non calunniamo quel povero buci è stato uno dei tanti suoi atti incomposti e a quello non si è fermato non ha insistito su quello se almeno uno dei tre satelliti lasciasse un po la quarneri ma no niente son fermi al posto e si direbbe quasi che si facciano la guardia l'un l'altro dove uno va si cacciano gli altri due garbati silenziosi sospettosi non sanno neanche marciare in fila vanno sempre di fronte senta gli ho detto i cacciatori son parecchi sono del bel numero anch'io il signor morelli contro cui le hanno scritto ci andava per insegnare certi versi da recitare in un concerto di beneficenza ti ho date così e non brevemente tutte le mie notizie in ricambio dovresti farmi un piacere mandarmi tre libri che ti sarà facile ritrovare da ogni libraio un teocrito un virgilio un orazio per far certi confronti che mi son necessarii i tre satelliti della contessa amano tutto ciò che ama il loro astro dominatore il commendator matteini non ha opinioni in proposito rammenta d'essere stato ai suoi tempi un dilettante di pallone così l'amore rinunziando al piacere dell'indagine psicologica si riduce necessariamente ad uno scherzo ad un grazioso errore commesso qualche volta per ardore di temperamento più spesso per follia d'imitazione anche la mia idea piace è accettata dal maestro capobanda e acclamata da tutti da tutti mi spiego anche qui mi è mancata l'approvazione di galatea o se pure l'approvazione c'era non mi è stata manifestata nelle forme convenienti quando non c'è adriana non mi sfugge ma non mi cerca neanche e se è lontana ci resta volentieri amando meglio di prendere ipoteca sul commendator matteini è vero ma quando lei mi ha soggiunto che non lo avrebbero saputo a proposito signor morelli i posteri voglio sperare sapranno il suo nome di battesimo mentre io sua contemporanea non ho ancora questa fortuna i burattini hanno sempre avuto un fascino strano su me cari fantocci di cenci con la testa di legno che da ragazzo mi parevano uomini e più mi paiono uomini quanto più m'inoltro nell'esperienza del mondo innamorato io io legno stagionato navigato provato ad ogni vento passato per tutte le acque quanti pericoli non ho affrontati quante cicladi quante sirti e sirene cantanti e scille latranti e cariddi voraci ma ella stessa si affretta a spiegarle ho detto per celia che uomo è lei che va in collera io signorina no davvero non sono andato in collera affatto quantunque esser chiamato grasso e miope tutto d'un colpo quando c'incontriamo senza che ci siano signore di mezzo non ci salutiamo neanche ho incominciato io questa voglia me la sono levata rizzando la testa e facendo sporgere un pochettino il labbro inferiore come un arciduca di casa è la signora wilson madre che mi accoglie con tanta cortesia levando gli occhi e la mano dal suo telaio da ricamo stringo quella mano che ella mi offre e prendo la sedia che mi addita vicino a lei una sedia ancor calda delle fiamme di filippo ferri egli stesso vien subito in ballo così se l'abbian per detto le persone che ci hanno lasciati a goderne non è vero sì se l'abbian per detto quantunque della partenza di una mi duole un pochino ah e quale filippo ferri quello è un corazziere all'aspetto con occhi d'aquila e una bocca di fanciulla e sono i temibili questi non si sfugge all'immagine della forza quando è accoppiata alla bellezza alla bontà alla grazia è in natura ed io non voglio esser più corbellato errori ne ho commessi molti fin troppi cercando l'introvabile povere donne del resto ossequiate lusingate insidiate ti amano per vanità facciamoci avanti tra la siepe delle carpinelle e le falde del monte serrata ai fianchi dal margine naturale del terreno e da quello di un rialto artificiale tutto vestito di zolle verdeggianti corre un'acqua profonda limpida e cristallina donne che ornano singolarmente la casa e corrono così volentieri le strade maestre donne che fanno il tè che hanno inventata la celeste mistura delle acciughe e del burro che hanno accolta a festa l'invenzione delle patate e ritrovato che tra i cento modi di servirle in tavola terenzio spazzòli fu proclamato ad unanimi voti un grand'uomo lo avremmo levato sugli scudi se non ci fossero mancati gli arnesi da ciò e se non fosse stato necessario levarci noi da sedere ha dolce il sorriso e fiero lo sguardo solo a vederlo per istrada bisogna dire ecco un uomo al tocco ero alla stazione della strada ferrata distante un'ora da questo dolce paese bellissimo infatti com'è sempre il bello quando si vede da lontano e lascia modo a pensarci a fantasticarlo secondo i nostri desiderii ho sonno finirò domani rinunziamoci dunque il vivere è un vegetare qui la viragine diede addirittura in uno scoppio di risa povera vita a che la riduce ma almeno per vegetare bisognerebbe farsi piantare preferisce in vaso o in piena terra qui è utilissima per tener distanti i buoi e per mettere in fuga le serpi non sono un figurino da far bella mostra in società lascio agli altri la strada maestra l'abitato e i dintorni dell'abitato passo il ponte di legno e mi ritrovo sul mio sì qualche cosa stuzzicando aiutando grattando il corpo alla cicala si ottiene il vecchio ha inteso a dire d'un tempo che c'erano gli spiriti ah non ci reggo più filippo è già in fondo al viale gira il canto sparisce avanti dunque usciamo dalla macchia andiamo noi a vedere come ci accoglie galatea è permesso avanti oh signor morelli che buon vento ma in fondo in fondo non è italiana lei essendo inglese dal babbo e tenendo assai di quelle donne inglesi che erano già di doppia indole fin dai principii della stirpe vaporose e pensose come sassoni forti e imperterrite come angliche e danesi forse sono un po troppo vecchio per lei ma c'è chi sostiene che l'uomo debba avere dieci o dodici anni più della moglie essendo ragionevole ch'egli abbia giudizio per due me ne compiaccio e farò peggio ancora non dico di no ma bisognerà agguerrirsi prepararsi di tutte armi all'impresa hai sempre sicuro il tuo colpo a venticinque passi lo credo mettiti in esercizio rinaldo ed anche d'armi bianche per non far torto a nessuna muore complimenti all'atavismo ma io per tua norma non dò il passo agl'istinti e per ragion di donne non mi sono battuto mai bene se ti sentisse quella sei troppo sospettoso a buon conto non son io che te ne ho scritto se non t'accennavo io il suo nome un mese fa non ne sapresti forse l'esistenza certo ne ignoreresti la presenza in corsenna sì dopo la trovata del caffè le confesso che m'è entrato in grazia chi la sentisse signor morelli e chi sentisse lei signorina quando mi dice che gli son tanto amico questo il dialogo occorso oggi tra me e la signorina kathleen quante erbe ci vivono in quella grazia di dio succhiandola con mille e mille radici quanti fiori ci pendon sopra come se volessero covarla con gli occhi innamorati e quello d'una bellezza innegabile che destava istinti d'antropofago perfino nel più interessato apostolo della nutrizione vegetale il prologo andò a vele gonfie se sto due giorni senza scrivergli è capace d'inquietarsi e di piantare san pellegrino per venire in corsenna ne avrei piacere per un lato per l'altro mi rincrescerebbe temendo che la sua cura ne soffrisse era una bottata diritta la ricevevo in pieno petto e avendola meritata però chinai la testa senza rispondere che arma vuoi scegliere gli dissi capisco ora perchè si fosse addormentato il lettore oh gridai non faccia questo torto ad orazio nè a galatea il cui bel nome le è capitato sott'occhio mi ero addormentato qui perchè avevo dormito poco stanotte ha ballato mi chiese ammiccando io le pare entrato nella vita monastica con pura e fervida fede non ne aveva trovata altrettanta ne suoi compagni di clausura si biascicavano intorno a lui molte preghiere a tutte le ore del giorno ma senza pensarci senza fermarsi ad intenderne il significato profondo il nostro poeta è di prima forza non lo sapevano bisognerebbe ancora vederlo alla sciabola sì sì un assalto di sciabola si grida non già con me risponde filippo ferri io sono ora un po stanco intanto io ho celiato con lei come lei aveva celiato con me botta e risposta come ieri facevano loro sul tavolato e tutti pari buon giorno ancora una parola di grazia s'è celiato lei dice non vada in collera allora e non mi congedi così bruscamente non la congedo mi congedo ho fatto quel che ho potuto adattando al mio gusto una casa d'altri sapete bene com'è venuta a noi per pagamento d'un credito che aveva mio marito e che non si sarebbe potuto ricuperare altrimenti altra differenza io faccio spropositi da cavallo sempre nell'idea di andar per le spicce mentre egli è sempre ponderato e di buon consiglio eppure non ne dà mai di debolezza nè di pace facciamo le cose a modo i tuoi moscardini non ci diventeranno mica troppo duri per aver aspettato un giorno di più ad esser pescati e fritti li vedrò più da vicino questa sera o domani e me ne prenderò magari un paio per me povera poesia del frate sepolto vivo la storiella incominciata così bene da accapponar la pelle a tutte le nostre signore finiva male troppo male in una question di gabella ma come c'è cascato bene come ci son cascati tutti e bisogna darne merito al commendator matteini con quella sua scoperta degli spari che a te m'immagino sarà parsa a tutta prima un'indiscrezione pericolosa tradurrò certamente tutta l'ode e resterà una memoria dell'acqua ascosa come tante e tante altre che dormono nel cassetto dei ricordi poveri ricordi che qualche volta inorridisco a dirlo non mi ricordan più nulla quei vostri satelliti io non li posso patire e non già perché vi fanno la corte badate ma perché mi dan noia non verrei da voi signora mia gentilissima se non fosse la speranza di farne uscire qualcheduno dai gangheri mi dice queste cose con un tono che mi leva la voglia di proseguire la conversazione ho un diavolo per occhio e sto per assestare una pedata a buci che viene a strisciarmi contro una gamba debbo calmarmi tuttavia perchè le berti son vicine e mi chiamano un po radi gli ontàni e non alti perchè i proprietarii di qui non lasciano invecchiare le piante da taglio smaniosi di far quattrini che il diavolo se li porti tavolato s'impegna un giuoco serrato di finte di parate di attacchi e di contrattacchi d'intrecci e di sparizioni che diverte un mondo come al giuoco del pallone una lunga sequela di colpi senza lasciar ruzzolare il pallone per terra ed egli si flagellava ma più si flagellava più sentiva che il verbo è l'amore è anche l'intelligenza il verbo poichè il verbo è dio ma l'intelligenza se mai non abitava più nel convento di dusiana l'abitato di corsenna fu presto traversato dalla nostra vettura e senza altri incontri di persone della colonia villeggiante bene si affacciavano alle finestre ai terrazzini agli sporti delle botteghe i corsennati dei due sessi quando riebbi coscienza di me ero nella mia camera lungo disteso nel mio letto mi guardai dattorno istupidito non sapendo darmi ragione di niente e se tu avessi tenuto con me un altro modo scambio di scrivermi quella tua letteraccia scambio di ostinarti come hai fatto a volermi morto se non m'inchinavo ai tuoi olimpici voleri non ci saremmo rotte da veri bamboccioni le nostre buci a farla grossa non val dieci lire come cane come amico vale un perù è felicissimo del trapasso non mi lascia un minuto dorme accanto al mio letto sopra una sedia che fa ballar tutta la notte dandosi poco riguardosamente alle pulci quella mattina non avevo badato a lui che non era in casa ed io non mi ero dato il pensiero di cercarlo buci aveva saltata la siepe dell'orto secondo l'uso suo e dei suoi pari nelle conversazioni nei ricevimenti nei balli nei teatri in tutti i luoghi insomma dove le donne portano la loro grazia e la loro gioventù c'è sempre una caterva di sciocchi sono essi il maggior numero vorrà convenirne per costoro si avrà da perdere il tempo e l'arte per costoro da sciupar la grazia la signorina kitty conosce anche il segreto della cesta ma sì figuriamoci se non ne ha la sua parte non ho ancora digerito il caffè e già mi danno sei tu che hai scritto ciò io risposi non conosci più il mio carattere lo conosco ancora replicò ma non ci ho veduto il tuo senno questa lettera mi pare d'un matto in altri termini temo senza sgomenti però di avere ai fianchi una piccola tribù di scioperati dipenderà forse da me di causarne gli attacchi ma se proprio dipendesse da me non vorrei causarli davvero e mi metterei volentieri in guerra come non piace a me ripeto piace nondimeno agli altri e perfino ai parenti di quelle tenere vite passi dunque il ringraziamento cantato quella passeggiata fu l'origine di tutte le mie disgrazie faccio l'uomo m'irrigidisco sotto la maschera sto sulla mia ma non sono contento di me com'è vero dio non sono contento di me il signor qualcuno la pagherà salata replicò enrico dal ciotto tutte queste cose è venuta a riferirmi clarina e vi confesso che sulle prime mi avevano un po turbata ti ridico per la ventesima volta che non ne sono innamorato sciolta la mia questione d'amor proprio con quei là penso a lei come al gran cane dei tartari e allora tanto meglio o tanto peggio avrai tempo e libertà per ardere i classici incensi ad luglio questa mattina ero stato un po in forse dell'andare o del non andare in visita al roccolo è debito dicevo tra me debito di galantuomo dopo l'impresa del mulino sì mi rispondevo ma che cosa ne penserà galatea e se ne possono cavare anche parecchi vezzeggiativi cominciando da càtera non è vero no lasciamo càtera a mercato vecchio c'è rina non le garba ah esclamò essa ridendo lei vuole accostarmi a rinaldo ci ho pensato a lungo nella notte prima di prender sonno ed anche ieri mattina appena svegliato forse voleva farsi sotto con astuzia quatto quatto senza parere alla maniera delle tigri qualcheduno c'è qui pilade il mio servitore hai bagaglio sì e che bagaglio un cassone consegna il polizzino a pilade sarà ritirato e caricato nella vettura se pure una vettura basterà altrimenti prenderemo un carro anche il duello ci voleva e facciamo altrimenti veda di attaccarsi ad un lembo della mia veste così leggero leggero per non tirarmi sott'acqua che s'affogherebbe in due nuoterò io ma lei si tenga quanto più le vien fatto rasento all'argine e spinga coi piedi non avrà mica intormentite le gambe bravo così va bene avanti sempre quanto è bello fresco ridente quest'angolo di mondo ignorato e quanto sarebbe più bello più fresco più ridente se fosse qui galatea lieta fiduciosa serena come una volta prima di quella tal passeggiata che le sarà parsa una profanazione ma in cui non ebbi colpa veruna riconosco il sentiero dei casali quello stesso sentiero che ho già fatto una volta ma risalendo in compagnia della contessa adriana maledetta passeggiata donde son nati tutti i miei guai sa che non voglia andare un po meglio se i mariti prenderanno il verso d'obbedire alle mogli settembre per farti poi del male bambina oh non c'è pericolo signora e la sua figliuola può esercitarsi benissimo la carica del flobert è così minuscola che non c'è nessun timore di veder scoppiare la canna ed egli rideva delle mie collere rideva saporitamente come fate voi signori uomini che poi se dio vuole sarete peggio di noi fatte poche altre ciance su questo tono più allegro mi alzo egli ci si gonfia un pochino ed io mi annoio altrettanto ah c'è uno strappo nelle mie relazioni con galatea uno strappo che bisogna rammendare ad ogni costo ma tu ci passerai bambina laggiù dalla parte del mulino ci passerai una mattina o l'altra e dovrai pagare il pedaggio in una città sono istituzioni monumenti musei si va a visitarle e si segna nel taccuino l'ho veduta compiango per altro il custode di quel museo povero custode che ha perdute le chiavi e deve lasciare aperto a tutti i curiosi forte rizzarmi muso sfuggir tutte le occasioni di ritrovarvi presso di me di barattar due parole con me non vi pare una crudeltà senza esempio da che tigre arcana siete voi nata sia detto col massimo ossequio per la vostra signora madre se sai perchè ti lagni che non ti scrivo io ma infine è vero non ti ho più scritto da dieci giorni magari da quindici ho la malattia degli scrittori mio caro quella specie d'intermittenza ch'essi hanno comune con certe fontane io veramente non avevo dimenticato il burattinaio venuto la sera del a dar saggio della sua abilità in corsenna ma lo avevo creduto uccel di passo che dovesse contentarsi di una sola rappresentazione e portare la sua baracca altrove perciò volendo scrivere ordinar le mie note ero rimasto a casa ad un certo punto approfittando della distrazione di uno dei ragazzi viene a raccogliere una palla a poca distanza da me avrei dovuto alzarmi io a raccoglierla ma mi tratteneva nel dialogo una battuta un po lunga della contessa quarneri ognuno l'ha con te più sei forte o più ti credono tale più si affannano a soverchiarti a tirarti giù a darti il gambetto che già abbastanza mi conosceva e mi voleva bene contro i meriti miei da non sapermi dire di no e da non pigliar tempo a rispondermi come esclamò la signorina stupita vedendomi lei qui così dicendo le squadernai sotto gli occhi il volume avendo essa le mani impacciate e non amando io che quelle mani per quanto gentili battezzassero il mio poeta pagano nella vita e nell'arte e già anglicano caro non ti ho detto tutto riprese filippo io posso avere esagerato è il mio costume in un cert'ordine di cose ma comunque sia il mio bravo conte è diventato un agnellino quando si può non si deve pretermettere questo piacevole e saluberrimo uffizio alzarsi a bruzzico per lavorare quando non ce n'è bisogno che idea peggio ancora quando nessuno ce lo comanda quando nessuno aspetta i frutti del nostro lavoro le ho resa la botta dell'inglese ed ella ne è rimasta un po sconcertata ma non più si parte finalmente la contessa mi vuole nella sua giardiniera forse in premio della storia del frate e dell'invito al concerto musicale di dusiana pilade era rimasto sbalordito o fingeva sì credo proprio che fingesse quello è un ragazzo che non si sbigottisce di nulla e fa qualche volta il minchione per non pagar gabella ma è un furbo trincato perchè cinque minuti dopo venne il padrone a pregarmi di accettare per la staffa quattro bottiglie di vin buono buono soggiungeva egli perchè dolce e gentile che di quello ne potevano ber le signore e le signore che avevano bevuto acqua pazza fecero onore alla cortesia dell'albergatore garbato intendi già che io voglio parlare delle tue idee stravaganti intollerabili a proposito della signorina wilson non ti ho detto iersera quello che ti meritavi tanto mi avevi fatto trasecolare colla tua alzata d'ingegno io parlare in tuo favore alla mamma di lei non è bello e ci corre oh dio e che significa ciò è la mia opinione dopo tutto e si è sempre visto piacere alle donne quello che a noi pareva un becco di cutrettola un muso di pecora un ceffo di cane capisco ancora che la felicità suprema dell'estasi inerte richiede un alto grado di perfezione intellettuale ma tutti quelli che l'hanno raggiunto quel grado perchè si vengono moltiplicando senza ragione i bisogni oltre la quale si leva la costa del poggio tutta densa di castagni fino al suo colmo donde sbuca un campanile aguzzo e trapela il tetto della chiesuola di santa giustina ringhia a tutti per via mangia quando gli fa comodo e mi obbedisce quando gli piace a fartela breve aveva un padrone lo ha lasciato e si è procacciato un servitore dotto di patristica forte di sacra eloquenza aveva anche veduto che tutta la dottrina era già concentrata nei quattro evangelii negli atti e nelle epistole di san paolo nè più altro aveva voluto sapere nè più d'altro fuoco scaldava le sue prediche ah briccone gliene dirai tante che qualcheduna le toccherà il cuore ma tu non potrai dirle la meglio non la potrai chiamar galatea non lo sai tu il nome arcano della signorina kathleen di pure il tuo perchè io l'ho portato per te mi rispose filippo mentre uscivamo dalla stazione c'è un vero arsenale dieci fioretti coi bottoni e una coppia di spade dieci sciabole non affilate e quattro col filo ti bastano ma quegli occhi lunghi sotto quelle palpebre tagliate a mandorla son proprio naturali apparirebbero tanto luminosi fosforescenti senza il sapiente contrapposto del bistro mi fanno tutti di gran cortesie non c'è che dire la signora berti e la signora wilson due mamme mi prendono in mezzo dopo che tutti gli altri mi hanno salutato il commendator matteini con benevolenza tranquilla di capo d'ufficio in vacanza terenzio spazzòli con gravità contegnosa che potrebb'essere timidezza ed è forse degnazione che idea per altro non amare un giuoco tanto bello ma sui gusti non si discute ciò che non piace a lui non piacerà a me di sicuro in un'altra cosa ci troviamo pienamente d'accordo il simulacro di bronzo a duci buci ti va lo spazzòli son sicuro che non vorrà ricusarci il favore almeno per la stranezza del caso non voglio nessuno risposi ma tu sei più matto che io non credessi gridò filippo spazientito va a fartela mettere da altri la camicia di forza di là dal greto che si vede qua e là screziato e rallegrato da larghi cesti di romice da candelabri fogliosi di tasso barbasso di labbra d'asino di denti di leone d'orecchi di topo e di scarpette di venere si stende una fila nereggiante di ontàni più padrone di sè ripeto ma mi fece anche un saluto che non mi piacque se non fossimo stati in casa d'altri e in presenza di signore a quel saluto breve e sarcastico avrei risposto con un ceffone tanto per cominciare mi fanno le capriole mi saltano alla cintola mugolando scodinzolando fiutando girandomi attorno seguendomi precedendomi ringhiando per onor mio a tutti coloro che passano e farà bene dal canto suo noi dal nostro ci leveremo il gusto di mandarle qualche saggio del nostro valore ma non in carta stampata in carne ed ossa piuttosto in buona salute e di ottimo umore che sappia ridere di lei vedendola fare le medesime sciocchezze ond'è rallegrato il secolo nostro non dissimile in ciò dai passati il padrone e la padrona giovani ancora hanno aria di gente per bene non avvezze per altro a ricevere tanta gente in un tratto il nome della eterna città vuole che diamo la preferenza al suo albergo padrona è la voce della signorina virginia berti che arpeggiando sulla sua mandòla canta due belle canzoncine spagnuole anche a lei molti applausi i corsennati sicuramente dal continuo picchiare hanno già le bollicine alle mani piazza sei dunque uscito gli ho chiesto sì ho fatto le mie visite e per me e per te non mi crederai mica un egoista sorrido e ringrazio ma non ardisco chiedergli altro frattanto si affaccia pilade sull'uscio e gli fa cenno che vuoi dice filippo ah sì ho capito vengo subito ha proferite le ultime parole a voce bassa quasi bisbigliandole all'orecchio della contadina ma io le ho udite egualmente ah dunque è di qua a mezza costa che venite a rimpiattarvi mentre i poveri cristiani vi vanno cercando per monti e per valli è bene saperlo signorina tra rami foglie licheni e borraccina si forma su quell'intreccio di tronchi uno strato che inganna par di andare sul sodo e ad un tratto cricche ci si può lasciare una gamba ha capito le proibisco di andare e sarà lei m'immagino che ha inventato il soprannome mi crede dunque molto cattiva no ma poichè voleva dirmelo ripigliai gli autori recitano così volentieri le cose loro questa è stata la storia della prima settimana ma poi s'è dovuto smettere via via non passando più dai casolari dove incontravo quei cari amici che a certe ore mi usavano la cortesia d'aspettarmi sugli usci per me te la rinunzio mi ha chiesto dei versi per il suo albo dove non scrivono che amici che piena affrèttati anche tu perchè ci sono a mala pena due pagine bianche sia pure la nera ma in questo caso bisognerà andar lontano sui monti o tra i monti ed essendo ben sicuri di non aver gente sulla linea del tiro io poi vestito ordinariamente di tela con un cappellaccio di sparto che ha la falda rialzata sulla nuca e tirata giù sul naso con una mazza di nocciuolo tagliata da me e più lunga di quelle che usavano i babilonesi oh bella come si trovano gli appigli come si trovano le occasioni non avrebbe trovato niente se fosse rimasto a casa sua meglio ancora non si sarebbe neanche avveduto della esistenza di una signorina wilson sotto la cappa del cielo ma poi che cosa ho deciso di aspettarla qui signorina perchè volevo desideravo parlarle era dunque in agguato male ma noi non abbiamo paura e possiamo dire al malandrino ci accompagni pure e beva il suo latte alla prima voltata c'è un fil di luce che viene da un finestrino di fianco e lascia vedere là in fondo tra due corte e tozze colorine d'arenaria un gran torchio colla sua madrevite inoperosa sulla gabbia vuota e tutto intorno il bottame della fattoria che manda un forte odor di vinacce anche a me fecero cortesia invitandomi a giuocare mi sono scusato confessando d'essere ad ogni giuoco una sbercia non è meno sbercia sia detto con tutto l'ossequio dovuto a tanti pregi fisici e intellettuali e a me ne duole moltissimo rispondo è un vizio di metodo anche colla sciabola faccio senza volerlo il giuoco della spada rischiando poi se non mi vien bene il colpo di farmi affettare una spalla e la fanciulla invasata di tanta passione per lui da seguitarlo per via da far giornate intiere di cammino a piedi per andarlo a sentire quando predicava nei paesi vicini era impazzita la poveretta e avevano dovuto esorcizzarla le signorine berti mi paiono già destinate ad ordinare la fiera la signorina wilson che non ha ancora aperto bocca potrebbe incaricarsene lei bene sì kitty gridano le berti lo recita kitty no risponde la signorina wilson non mi sento da tanto perchè non puoi recitarlo tu adriana ah come l'avrei dato volentieri io quello scudo signorina le ha fatto piacere ne sono contento più ancora che degli occhi sbarrati della burattinaia quando vide il mio biglietto da cinque nel suo piattellino di stagno e frattanto galatea non si vede la signorina kitty studia sempre domando oh no siamo in campagna e la mia figliuola in campagna fa sempre il meno che può sempre in giro come una libellula a far provvista d'aria e di sole è carità fiorita non se ne dubita nemmeno che rallegrando il cuore santifica la vita e i bambini cari oh ci ho messi anche quelli mi ci sono dilungato sì con una grazia adorabile ho capito la consegna è di trovar tutto bene e frattanto galatea non si vede spuntare contento della mia piccola fortuna non amo guastarla andando la sera a cercare la nostra antica colonia villeggiante o quel tanto che n'è rimasto in corsenna e che la marchesa valtorta non ne ha tirato al suo zecchinetto come sempre avviene l'asino è il più carico del che non si duole con quei suoi passi corti e veloci mossi a contrattempo va sempre avanti a tutti povero ciuco e le sue grandi orecchie tese danno il buon esempio ai membruti compagni diamo un'occhiata in giro e vediamo un'insegna il titolo albergo della posta prometterebbe la prima locanda del paese ma le piccole finestre e la povera apparenza dello stabile non ci lasciano sperar bene non volevano il tè ma lo volevo prender io e l'ho preparato si son rassegnati a sorbirlo ma trovandolo amaro nessuna allusione alle indagini del mattino solo uno il martorana mi chiese di punto in bianco vi è passata sarebbe tempo oramai di andare a visitar l'abbazia per questo eravamo venuti a dusiana e non per dimenticarci a tavola si prende lingua e si va ma guai a lei se non è stupenda non siamo disposti a tollerar cose mediocri ed io come un pesce nell'olio friggendo non è vero ti ho ben visto qualche volta e non hai avuto occasioni di rompere con nessuno le ho cercate ma ho fatto fiasco allora sarà per domani cioè non per domani domani si va a visitare un altro santo come si chiama più è il monte più alto di questi dintorni a mille metri sul livello del mare san donato le dissi sì per l'appunto san donato rispose ella c'è forse già stato ho detto a enrico dal ciotto che si chiamano decadenti in arte solamente quelli che non sanno star ritti ed egli non è andato in collera gli ho detto che le cravatte larghe le portano i petti stretti e mal formati e lui giovinetto c'era obbligata in chiave la strada polverosa bianca abbagliante sotto la sferza del sol di giugno la grossa berlina a tre cavalli coi bauli dietro e il postiglione alto a cassetta ma già molti giorni prima avevo conosciuta la signorina wilson l'avevo riverita insieme colle altre villeggianti di qui e non m'aveva fatto un senso particolare tanto che trovavo carine le berti e di lei non avevo pensato nulla tanto che trovavo bellissima la quarneri anzi pericolosissima il sentieruolo lasciando lo scoperto si ficca dentro alla piantata delle carpinelle ed eccoci inselvati coll'acqua susurrona che ci corre daccanto e di là dall'acqua le falde del monte che salgono vestite di borraccina e d'eriche nane sotto la guardia e l'ombra dei vecchi castagni farei senza dubbio la figura del can bastonato bastonato da lei e pauroso di loro ah no perdincibacco non sarà mai l'idea di ciò che potevano dire i satelliti mi ha messo di cattivo umore il cattivo umore mi ha fatto mettere in armi siamo in guerra combattiamo hanno perfino improvvisato un focolare di cui sentiamo crepitare la stipa che cosa vorrà essere la nostra refezione all'aperto terenzio viene modestamente a consigliarsi con le signore propone un pasto che sia colazione e desinare ad un tempo osservando che due pasti separati da troppo breve intervallo si guasterebbero ne uscirono fuori chicchere piattini cucchiaini caffettiera zuccheriera tutto un servizio da caffè dio degli dei e già dalla cucina nascosta tra i faggi si spandeva giungendo fino a noi l'aroma della bevanda celestiale che staccava il bollore nel bricco mi atterrò all'altra peggiore più brutta ma almeno solitaria e non vista di starmene in sentinella per quante ore le wilson fanno la prima colazione il breakfast alle otto e oramai sono le nove suonate la seconda il lunch al tocco e ce ne avremo ancora per quattr'ore dinatoire dei francesi la necessità di copiare è evidente se c'è la cosa perchè dovrà mancar la parola e se degli italiani l'han trovata in dialetto perchè non si dovrebbe farla passare nella lingua la grandinata ripiglia e spesseggia ne busco la parte mia ma niente paura son quasi tutte sulle braccia e i muscoli enfiati le rifiutano mi fischiano gli orecchi dal sangue che mi corre veloce alle tempia sento confusamente una voce di donna che strilla e pilade che grida più alto di lei tornate alle vostre cazzaruole qui non è luogo per voi sai che l'inglese è la mia passione gli dissi e le inglesine no no ti giuro e quando ti avrò raccontato ogni cosa vedrai che si tratta di ben altro ora non è il momento nè il luogo soggiunse filippo lasciami dar la valigia a qualcheduno a che altro di grazia dovrebbero servire le fonti se non a tenere in fresco il vino specie quando le bottiglie mal difese dal tessuto delle ceste si sono scaldate al sole in tre ore di marcia le rispondo che è bellissimo ma ella è già trascorsa veloce sorridente graziosa si curva sulla vita raccoglie la palla e fugge al suo posto di combattimento gran diavola di ninfa ma è certo che oggi come prima lo strapazzo nuoce ad ogni organismo e certissimo poi che il tuo vecchio amico aveva bisogno di questo riposo tanto gli pare d'esser tuttavia sfiaccolato è necessario farò come potrò quando la mano ricuserà l'uffizio mi fermerò per ricominciare più tardi ecco intanto la letteraccia non ne avevo tenuto copia scrivendo confusamente tutto quello che mi veniva alla mente e dalla mente alla penna il quale a tutti i complimenti che gli si fanno sull'arte sua e qualche volta un po ironici guarda i suoi due bigonciuoli pieni di ghiaccio e coperti di frasche di castagno dicendo modestamente si fa quel che si può per contentare i signori soli esclamò la contessa e il signor dal ciotto è andato per la carrozza sarà qui fra due minuti la carrozza per che farne trentacinque esclamò la contessa in verità vi credevo a mala pena sui trenta ma che cosa son poi trentacinque anni soggiunse la virilità della gioventù per un uomo io ne ho ventisei e come donna posso dirmi vicina alla maturità che differenza tra noi ma non è così gridai io la gabella ducale non c'entra per niente oppure è molto più tarda il fraticello aveva fatto ben altro da meritare quell'orribile sentenza se le signore permettono la racconterò io questa patetica istoria che ricordo benissimo ah sia lodato il cielo si capisce qui che il padrone di quei pioppi è un signore per davvero o che almeno non ha l'acqua alla gola e in ogni caso è un poeta che ama le belle cose e vuol dare la sua parte anche agli occhi vorremmo concedere qualche minuto di riposo a buci ma egli non mostra di averne voglia perciò ripigliamo la salita restando d'un bel tratto i primi della comitiva sull'ultimo scaglione del monte ci fermiamo ad aspettarla idee nere dirai ma io se rammenti le ho sempre avute a certe cose bisogna pensarci in tempo per non esser poi colti alla sprovveduta quella gran diavola della falce è così capricciosa già donna anche lei benedetti cani prima era sempre con me e per venire con me per essermi alle calcagna dovunque andassi risicava le busse del suo padrone ogni sera adesso che sta con me va sempre con gli altri e quando è con gli altri non ha pace finchè non li guida sulle mie tracce io per questa sera ve ne dò dieci sì dieci ed eccole qua ma ad un patto comandi illustrissimo comandi che questa sera non mandiate attorno il piattellino della buona grazia regalo io la rappresentazione stasera e resto incognito c'intendiamo i ritratti del re e della regina tolti per l'occasione dalla sala dell'asilo sono stati appesi nel fondo del palco improvvisato sotto un baldacchino di drappelloni rossi sei tanto curioso di lei perchè non mi domandi ancora del cane quello per esempio è interessante davvero e vive oramai con me il padrone dopo un'assenza un po lunga l'ha castigato chiudendolo in casa quell'altro è scappato dalla finestra ha fatto un'assenza anche più lunga tanto lunga che non ha più voluto ritornare io ero testimonio naturalmente nella mia condizione d'amico e di sciocco bizzarro episodio di quella cerimonia aveva posata la mano sinistra sulla mia spalla destra assai leggermele che appena l'avevo sentita e di lancio mi era passata di fianco per correr via davanti a me sul colmo dell'argine toccando a mala pena il terreno con la punta dei piedi si scende ancora un poco dove l'acqua ritorna a mostrarsi arginata eccolo lì il mio rifugio passo davanti al mio arginello erboso e fiorito ma senza guardarlo per timore che gli occhi tradiscano le mie tenerezze con questi alla mano si sfoghino se ne diano quante vogliono fino a tanto che potranno star ritti io assisterò e vedrò di contar giusto è un'idea grida filippo inuzzolito e fece come diceva affondando le mani una dopo l'altra e le braccia fino al gomito nell'onda cristallina che fece intorno ad esse un lucido braccialetto tu intanto non potevi esser più felice di così filippo mio caro sei giunto appena non hai ancora veduta la prima casa di corsenna e ti vien sotto la tribù dei seccatori per cui ti ho pregato di venirmi a dare man forte vedili là che passano il ponte si fa invito coi gesti ma nessuno dei sedenti risponde terenzio spazzòli è un fior di cortesia si offre lui cede la smarra a filippo mette la maschera e il guantone impugna la sciabola e in guardia e chi sa quanti altri smarriti della greca antichità i quali ci si faranno ritrovare un giorno voglio sperarlo almeno nelle fasce di qualche mummia egiziana del periodo alessandrino ma noi c'inganniamo volentieri l'un l'altro esso prodigandomi una stima che è tutta fondata sulla certezza della mia pigrizia invincibile io godendone senza risparmio e pensando che quella stima io la perderei senza fallo se mai mi decidessi ad uscir dalla nuvola a a tu per tu settembre scrivo giorno per giorno tutto quello che mi accade nel mio memoriale ah sì davvero me ne sono vantato a tempo colla signorina wilson si fanno corse di qua e di là pranzi nei paesi e merende nei boschi in dieci in quindici in venti persone e lei non si lascia vedere si balla qualche volta ne fu tutta ammirata innamorata rapita al settimo cielo sincera vivace tutta di primo impeto aveva facili le espansioni come pronta la lingua di quella maravigliosa piantata di pioppi volle fare uno schizzo nel piccolo albo che portava sempre con sè rinaldo inutile raccontar qui la mia notte nè volendo potrei facevo e disfacevo continuamente peripezie e catastrofi intrecci e scioglimenti di una sola tragedia due o tre ore dopo arriva il dottore che riconosco benissimo e che è lieto di sentirmi parlare animo via le cose vanno benissimo se lo dice lei ma ci ho dolori da per tutto si contenti si contenti quelli passeranno in due o tre giorni era la testa la testa quella che mi teneva in pensiero non aveva egli gettato un fascino su lei un fascino povero padre anacleto ci divenne furioso e parve ossesso egli medesimo in quel punto fatale grazie dei libri che ho ricevuti ieri ho già incominciato a servirmene traducendo una saffica di orazio te ne manderò un assaggio a suo tempo se pure sarò contento dei fatti miei era lui povero cane era lui veramente che aveva delusa la vigilanza del padrone ed era corso sull'orma dei suoi protettori quanta strada aveva dovuto fare per raggiungerci e ce n'è voluto sapete a persuaderli tanto erano pieni di stizza così avrebbe potuto rispondermi la signora del prologo ma ecco che cosa avrei potuto replicarle io e con un gusto matto amico nemico qual più mi vorrai non ti maravigliare di questo cominciamento nè di quello che verrà dopo è del savio non maravigliarsi di nulla batti ma ascolta disse temistocle ad euribiade se crediamo a plutarco leggi e poi fa quel che ti pare dirò io a te obbediscono ai cenni di terenzio spazzòli sempre severo in ogni cosa che faccia sempre sicuro di sè i ragazzi trottano come puledri ficcandosi tra i piedi dei grandi inciampando ruzzolando saltellando e facendo il diavolo a quattro ma n'era finalmente venuto a capo ed arrivando a noi ansante trafelato con un palmo di lingua fuori faceva ancora una mezza dozzina di salti buffi mugolando ed alzando le froge per mostrarci tutti i suoi denti in un riso terenzio spazzòli non sarebbe più stato solo a rider così amandovi tra voi non vivendo che d'amore il regno di dio scenderà sulla terra parlava bene povero frate esclamò la contessa sì ma sapeva un pochettino di eretico ripigliai le signore hanno protestato di non voler salire più oltre l'ultima punta del san donato è alta ancora un centinaio di metri ma che cosa si potrà vedere di lassù che non si veda dall'orlo del prato la sardegna forse o la costa d'africa dunque fermi lì dove si sta così bene se casca diciamo pure con lui che voleva scendere i due tranvai si muovono e traversano fragorosamente mezzo il paese oggetto d'invidia ai corsennati tutta gente mattiniera che deve accudire alle sue faccende quotidiane ma non è stata colpa mia se quello era il più vicino ad enrico dal ciotto e se per il secondo mi è venuto sott'occhio per lui frattanto ho perduta l'occasione di guardar la faccia del martorana pure non faccio nulla assolutamente nulla questa lettera che viene un po tardi in risposta al tuo cortese biglietto è la prima fatica dopo un mese di quiete capisco finalmente che certe ubbriacature passano presto son come lo sciampagna queste care figliuole un po di spuma e buona notte domani sarà di giorno questo prologo è stato il lavoro di una mattinata e temo che sarà una birbonata senz'altro ma non potevo neanche tenermi troppo alto lavorar di fine che avrei dato nel difficile e il difficile alla contessa adriana non piace hanno già sotto la mano il poeta forse non è vivo e sano enrico dal ciotto ma vorrei proprio vedere che la signorina kathleen si rivolgesse a lui che dite signora ma era giusto che il nuovo venuto fosse il più festeggiato quanto a me sono riconoscentissimo di tutte le cortesie che si fanno al mio amico filippo e vado ad appostarmi cinquanta passi più oltre seduto sul lembo estremo del bosco sopra un tappeto di eriche nane e mezzo nascosto tra il fogliame di alcune ceppaie di castagno che han rimessi i polloni ah sì io che amo tanto le legnate dei burattini ho qui il fatto mio e ancora io addosso a lui e lui a me come due cani rabbiosi che non ismettono per morsi che tocchino per brandelli di carne che perdano oh quello entrò a dire la signorina kathleen ridendo per la prima volta del suo bel riso protervo di galatea quello poi ci sentiremmo di riafferrarlo alla prima occasione ma ce ne manca il desiderio e del resto chi non ci vuole non ci merita kitty esclamò la signora wilson con accento di dolce rimprovero e tremava dunque può immaginarselo colla paura che aveva strano diss'ella ora mi pare che tremi lei signor morelli capisco forse è pel ricordo le pare a me pare invece che lei voglia ridersi un pochino di me ma basta fratello gli dicevano i più semplici e i più amorevoli del convento fratello temperate il vostro zelo tanto ardore vi condurrà in perdizione ma il padre anacleto non voleva sentir ragioni di quella fatta infervorato com'era dal fuoco divino la signora wilson madre non può sgradire un divertimento della sua patria d'adozione la signora segretaria comunale non lo conosce ancora da vicino sarà felice di essere ai primi posti per assistere ad una delle tante inezie della moda signori miei perchè non pensate ad accasarvi è un ottimo stato il matrimoniale io l'ho scelto e me ne trovo felicissima imitate l'esempio mio e sarà una prova di bella amicizia anzi vedete avevo stanotte pensato anche a trovarvi la sposa stamane ho già fatta una scorribanda assai lunga e per luoghi abbastanza selvatici senz'altra compagnia che quella di buci è un eroe non lo sa lo so benissimo qualche volta è fin troppo ardito temerario a piuttosto una mezza legione di carabinieri per compenso le permetterei crepi l'avarizia di confessare ai suoi visitatori quattro anni di più sono ancor primavere che diamine e smentisca la calunnia e venga signorina non per la calunnia che si chiarirebbe tale da sè ma per non rispondere con un mal garbo alla sua gentilezza verrò i posteri non lo crederanno ma infine dio sa ripigliò la contessa seguendo il suo filo e non il mio quante coppie felici saran venute qui a dirsi tante belle cose peccato che non ce ne rimanga ma sono uomini dunque i rosignuoli uomini anch'essi ahi triste cosa i non rammentate signora disse il martorana avevate manifestato il desiderio di visitare il convento di dusiana soggiunse il cerinelli è vero è vero rispose la contessa con aria di cader dalle nuvole ma si era detto per oggi questo m'era passato di mente a quest'ora poi il cielo è coperto disse il martorana ed anche oggi si barattarono quattro parole mentre io da buon cavaliere forzato l'accompagnavo fino al principio del paese tanto il mio sonno era rotto e rotto l'incantesimo della mia pace nel verde la vedo brutta quella povera pila ai primi rovesci d'autunno e vedo brutti egualmente i due panconi sconnessi con quel tronco di pino che fa da ringhiera mal rimondato e peggio assicurato su quattro pali malissimo inchiodati per uso dei passeggeri che soffrono di vertigini è stato dunque un vano presentimento il mio scendo un po avvilito giù dalla ripa alta in mezzo al bosco dei castagni e di là fatti un cento di passi sento un cane che abbaia ma ella ha promesso di ritornare un altr'anno si è trovata così bene la sua mamma tra queste montagne ed anche lei quantunque non ci sia venuta per salute come la sua mamma cara è stata ieri a santa giustina non è vero sì ieri una mezz'ora appena ma oggi chi e tutto fremente tutto sfavillante d'una luce vaporosa come sotto un mobile polviscolo d'argento e d'oro immobili a fior d'acqua come ninfe marine apparivano le prime isole del tirreno la gorgona e la capraia minuscole quasi burchielli arrovesciati sui flutti che idee ti passano per la testa che opinione ti sei formata di me che io sia diventato un mulino a vento da muover le pale ad ogni soffio un arcolaio che quanto è più vecchio e più gira ai capricci delle donne gentili che si trastullano a dipanare anche il mio divo terenzio spazzòli due soldi buono quello e nel sarcastico epifonema della signorina wilson l'amico inarrivabile ci ha avuto il suo conto saldato filippo filippo tu sei un eroe ma ci hai pur troppo il difetto di tutti gli eroi quale di non veder che te stesso e non hai pensato che c'ero io in ballo e che non sono un vecchio nè un fanciullo nè altrimenti una povera creatura che debba esser protetta da nessun cavaliere errante oh dolci parolette che tante volte galatea mi ha dette vorrei che un saggio il vento ne portasse agii dei del firmamento sì questa è la galatea che mi piace non c'è la possibilità di un lawn tennis ma ci vorrà pazienza non bisognerà chieder troppo alla bontà divina i principii tirano in lungo e non lasciano pensare all'indugio della minestra che finalmente arriva ed è trovata eccellente quando uno ha l'ombrellino della signora da tenere l'altro porta il ventaglio e il terzo i guanti la contessa li tratta tutti egualmente con languida benevolenza imperatoria sono contento che gli faccia buon effetto la valle di corsenna quando incomodiamo un amico siamo sempre felici ch'egli non si trovi male nel luogo dove l'abbiamo tirato contro sua voglia o contro le sue consuetudini pure vedendo lei avevo detto subito alla padrona di casa ah bene sono felice che sia qui la signorina kathleen ella non ignora che preferisco il nome di kathleen a quello di kitty ma neanche questo è bastato a rabbonirla si direbbe anzi che da iersera le è diventata più amica che mai animo dunque la preghi un pochino e si faccia dir tutto ma forse m'inganno e do troppa importanza al mio signor me stesso al tonfo che io feci si volse galatea e mise un grido di spavento ma il grido non poteva far niente al caso mio piuttosto poteva giovare il consiglio che ella mi gittò in mezzo ai latrati di buci nuoti verso l'argine non si lasci trascinare dal filo della corrente e vorrei che mi sentisse darebbe ragione a me e torto a te alle donne rispetto ed ossequio in ogni occasione non è ossequio nè rispetto tirarle in questi balli sanguinosi dove non c'è altro guadagno per loro che di scivolare poi me ne dà una a sua volta un'altra se ne lascia dare e così via un po per uno giungiamo al punto che io ne ho date sei quante lui nè più nè meno facciamo la bella facciamola e la dà lui dopo un maraviglioso sfoggio di finte e di attacchi la dà lui imperiosa gloriosa solenne proprio allora col mio teocrito in tasca andavo a cercare il mio covo e qui complimenti si capisce maraviglie ed ossequii da parte mia che non potevo far altro qualche bottata da parte sua finalmente la pace va bene va bene ad ogni modo mi dice egli soddisfatto abbastanza dei fatti miei hai bisogno di scioglierti il pugno perciò caro mio meno lavoro di penna e lascia dormire il poema dopo essersi battuto con lui veramente che vuole signorina dopo ciò che mi aveva detto lei lassù alla discesa di santa giustina ah ed è per quel discorso che lei ha messo mano alle armi sono figlio di gran signori caduti in miseria per causa della loro generosità che loro a chi davano e a chi imprestavano e quando imprestavano mi capite non riavevano più la testa d'un baiocco ma già vedi bene che non ho avuto neanche il tempo di scrivere una riga nel mio memoriale pure dei versi ne ho fatti ma quelli come dispensarmi dal farli avrei voluto veder te cavaliere garbato quantunque briccone se donna elvira o donna sol ti avesse ipotecato per iscriverle il prologo d'una accademia di beneficenza se non vuoi tu se altre non vogliono dovrò bene adattarmi a recitarlo io conchiuse la contessa purchè il signor morelli non mi faccia dei versi troppo difficili come usano ora se resto la sera a casa suonano le dieci suonano le undici e nessuno si vuol muovere per il primo cosicchè io sono costretta a congedarli in massa è una persecuzione qualche volta casco dal sonno e non se ne vogliono accorgere pilade vorrebbe almeno accompagnarmi ma è inutile ecco filippo che ritorna finalmente franco ardito e salvo il suo frinzello sulla guancia fresco come una rosa parleranno della gran giornata di ieri della sua valentia delle sue botte diritte segnatamente dell'ultima che m'avrebbe passato fuor fuori come un ranocchio se il fioretto non avesse avuto il bottone se vuoi ad ogni costo una lezione son uomo da dartela hai capito ma non scelgo io l'arma non la scelgo non la scelgo chetati la scelgo io la nera ti va la signorina wilson fruga per tutte le siepi e ad ogni frutto che vede domanda a me se può metterci il dente mangi pure signorina queste bacche dal colore dell'indaco son le prune selvatiche le madri delle nostre susine non si viene egli al verde per goder libertà soddisfatto l'obbligo della leva pagate le tasse quante sono o vorranno essere in processo di tempo faccia ognuno quel che gli pare non mi conviene questa tua aria di padronanza in corsenna ti avevo pregato di venirci per darmi una mano come mio futuro padrino possibile l'occasione si è dileguata ed io dovevo prevedere che non fosse neanche per nascere avendo da fare con una triade di sciocchi le merita sapete ed anche merita la vostra amicizia così generosa egli ha detto lungo il viaggio un gran bene di voi ah sì filippo ferri ha il difetto di volermi bene come è un difetto con questo modo di ragionare leverete il coraggio a tutti coloro che fossero per imitarlo frattanto passa un'ora ne passano due e filippo non ritorna che diamine sarà avvenuto l'impazienza mi prende e scendo per uscire sì bravo respiri mi disse galatea ridiventata ninfa marina per me quantunque in acqua dolce e adesso se può nuotare adagino nè adagino nè altrimenti risposi ho le mani intormentite da certi colpi dell'altra settimana e m'è tornato il dolore vedo io doppio come un toro infuriato o filippo è gravemente ferito certo è toccato alla guancia tra l'occhio e l'orecchio destro e il sangue gli spiccia da uno strappo che mi pare assai lungo ebbene una signora di meno risposi ma da quanto ho sentito dire ne sono arrivate di nuove la marchesa valtorta per esempio ah sì ne è giunta la notizia anche al giardinetto la marchesa valtorta è una gran signora che il caldo eccessivo della campagna pisana ha fatta fuggire in corsenna faccia egli porta uno sfregio alla guancia destra fra l'orecchio e lo zigomo con una sfumatura di livido deve essere stata una brutta legnata e ne porterà per un po di tempo qui non mi giuoco nulla perchè è la mia passione in causa fino all'ultimo soffio di vita difenderò quello che mi appartiene pensaci se ami quella donna come l'amo io son sicuro di quello che avverrà se non l'ami come l'amo io non far questione d'amor proprio vattene ed ora che si fa ho passato una notte d'inferno dormendo male e sognando che il corazziere la conduceva all'altare tutta bianca nella sua nube di merletti e di veli colla corona di fior d'arancio sul capo il colto pubblico sghignazza l'inclita guarnigione assente com'è non può partecipare a tanta allegrezza io sentendo l'accenno all'inlustre personaggio son rimasto un po male ma un gomito sinistro sfiora gentilmente il mio gomito destro mentre lei dolce creatura bionda si vedeva tutta quanta allo sportello intesa a ricambiare d'uno sguardo pietoso il mio gesto e il mio grido di supplicante un po tardi però troppo più tardi del solito e la cosa è notata dalle signore con accento di cortese rimprovero il mio ospite fa versi risponde filippo ed io gli faccio la corte leggendoli ma non tutto il santo giorno osserva il commendator malteini eccoci al punto buono si colpisce strisciando qua e là si para un po meno e si risponde di più si picchia e si ripicchia ora alternamente ed ora all'unisono come due battitori indefessi quando menano il correggiato sull'aia e volano i colpi rombano in alto calano impetuosi è in questo recesso ombroso una quiete una calma tiepida attraversata a quando a quando da soavissimi aliti di frescura onde hai tutte le sensazioni del supremo benessere you like it dice ella di rimando che significa ciò come vi piace è il titolo di una commedia di shakespeare ha già disimparato ammirando un pochino l'addobbo della stanza e più quello della padrona di casa che indossava un grazioso abito da camera dovrei chiamarlo déshabillé alla francese ma in verità non mi pare che il nome vada a capello come chiamare déshabillé un abito sia pur sciolto intorno alla vita e largo di maniche non ti dirò queste cose stanne certo sarà un error di giudizio e un difetto di cavalleria ma io voglio ad ogni modo queste poche ore di tregua per non aver rimorsi da parte mia voglio ma sai che è una bella pretesa in casa mia immaginarsi adunque la curiosità della colonia ciò che è nulla e meno di nulla in roma o a firenze stavo per dire ad atene è un gran fatto in corsenna smettiamo voglio andarlo a ringraziare di tutto quello che ha fatto per me ps ma bene benissimo filippo ha lavorato anche lui per la gloria ecco le sue parole in che modo lasciami pensare e prima di tutto lasciami andare a dormire sai che domattina dobbiamo alzarci alle cinque che diamine ha inteso di dire filippo colla necessità di cambiare il giuoco obbligo che cos'è un falso obbligo il dubbio sciocco di credersi necessario il timore vanitoso che la tua mancanza sia notata e faccia dispiacere alla gente la natura è qui d'una bellezza orrida che piace assai come tutti i contrasti il fiume più ristretto d'alveo si fa anche più capriccioso spesso il suo letto è quasi interamente attraversato da grossi petroni impedito da balze e scogliere ingombrato da massi tondeggianti come palle di bombarde spettacolose è bella a quel dio la birichina con quel suo vestito alla marinara bianco a risvolte turchine semplice ed elegante elegantissima è la contessa che sfoggia per questa occasione un abito azzurro sormontato d'una cotta bianca a trafori e porta con bell'audacia sul capo tutto un verziere anzi tutto un frutteto mi volsi in quella vece a squadrare i miei tre satelliti e primo il signor enrico dal ciotto quello era serio e composto si capiva che non aveva riso perchè non aveva potuto ridere tanto era rimasto seccato dalla mia parlantina ed era graziosa quell'ebe ma forse un po troppo gloriosa avendo l'aria d'essere stata a parte del segreto anzi diciamo tutto ad un certo punto se lo lasciò sfuggire di bocca ma sì volevamo fare una improvvisata ahi questo non è bene luglio troppo breve ti lagni ancora troppo breve ma che cosa dovevo io dirti di più per allungare l'epistola leggi quelle di cicerone e vedrai che il grand'uomo ne ha scritte d'ogni misura anche da roma capo del mondo e conoscendone tutti i segreti la testa è bellissima per la eleganza dei lineamenti ma non è forse troppo piccina tanto ella va con tutte le fogge di pettinatura non è nel complesso un po bambola quella bocca le rendo giustizia e faccio il saluto militare il dado è tratto e non si torna più indietro sarei libero di dormire a mia posta ma non mi riesce ho gli occhi spalancati che paiono due lanterne suonano le undici e il mio ospite ritorna a casa lo sento salire la scala interna entrare nella sua camera e chiudersi dentro quando l'ho scritta la rileggo e mi pare che vada la chiudo nella sua busta e vado a deporla nella camera del signor ferri sul marmo del comodino accanto al suo candeliere per contro è da uomo che non gradisce di sentirsi vogare sul remo quella fanciulla è mia capisci mia l'ho sposata io con un atto della mia volontà davanti all'altare del mio cuore dov'io son parroco e scaccino in un municipio dove son io il sindaco il segretario e è sicurissimo risposi corsenna non è un nido d'aquile ma non ci sono neanche avvoltoi nò sparvieri poi qui dietro a cento passi c'è un casale con quattro o cinque famiglie di contadini tutta bravissima gente sei diventato filosofo mi congratulo ma sì che vuoi come tutti i guerrieri per romper la noia d'un'ora di marcia non dubitare siamo quasi alla fine del nostro viaggio la signora berti è rimasta più ultima che mai la regge e governa un fiero alpinista il commendator matteini la contessa quarneri ci ha i suoi tre satelliti la segretaria comunale la signora wilson e le tre berti carine adolescenti che ne pensi tu kitty o piuttosto kathleen come bisognerà dire oramai per far piacere a lui mamma gridò galatea e non potè proferire una parola di più ma intanto si gittava nelle braccia della madre scoccandole sulle guance due baci che cosa dovrò raccontarti io da corsenna la contessa quarneri mi dici e vedo che ti sta molto a cuore caro mio prega il marito di morire alle sue acque di san pellegrino passa da quel terribile spadaccino che sei sopra i cadaveri fumanti della sua guardia del corpo e sposala i vecchi son giovani viva la faccia loro ma chi sarà vecchio se non ci si mettono i giovani ecco appunto terenzio spazzòli che tiene nobilmente il suo posto di vecchio senza averne l'età terenzio spazzòli senz'altri titoli nè personali nè ereditarii bastano ce n'è d'avanzo ma son tutte armi bianche non mancano le nere quattro flobert quattro lepage con le rispettive munizioni nella valigia va bene gran diavola con lei così pronta alla ribattuta non si poteva vincere nè impattare ci sono provai a rispondere delle piante che non vivono per le radici non avendone affatto piante che vanno come una arcana inquietudine interna le sospinge con altrettanta benevolenza ha chiesto dei versi a me pel suo albo gli amici miei ci son tutti mi ha detto e non altri che amici dio quanti ce ne debbono essere l'anno scorso a roncegno faceva lui tutte le carte ed io che non avevo patito mai del brutto male mi capite mi son ritrovata ad esser gelosa orazio in una tasca della mia giacca e due panini nell'altra me ne vado ogni giorno al mio rifugio nel verde perchè i panini dirai e per chi pei cani che ho sempre amati e più sento di amare dopo che gli uomini hanno lavorato più alacremente a renderli uggiosi vedendo da per tutto la rabbia ma con mano senile del tempo triste in cui ride ancora al poeta l'immagine ma incomincia a mancare la fantasia ordinatrice nè io voglio dirti che farò meglio del goethe mi basta assicurarti che farò diversamente da lui si attacca allegramente tutto ciò che è in tavola ogni aggiunta è salutata da un nuovo grido di gioia le signore si divertono qui come facevano nella faggeta del san donato e più ancora perchè si trovano meglio sedute e meno sparpagliate non siamo amici forse mi ha detto specie dopo che come amico mi avete dato dei versi ah sì mi ricordo benissimo che come tale sono stato ammesso nell'albo e come tale anche difeso da lei signore lo so guardano più volentieri in aria quando giuocano al lawn tennis per esempio un bel giuoco non le piace avrò il coraggio di confessarlo niente affatto pure è ginnastica per che farne per rinvigorirsi alle battaglie della vita bisogna esser forti respirar bene muoversi bene la signorina wilson l'amo io e da un pezzo chiederai perchè non te l'ho detto prima per due ragioni ti rispondo la prima è che non ho l'uso di confidare i miei segreti a nessuno si fece un po rossa ma voleva padroneggiarsi e ne venne a capo del resto si capiva ch'ella aveva accettato battaglia e che avendola accettata voleva anche attaccarla a suo modo ottimamente diss'ella or dunque alla prova e in una cosa da nulla badi proprio da nulla salvo la difficoltà dell'indovinare di chi parlo perchè io non l'aiuterò punto punto ma il guaio più grosso e che mi metteva le ali alle calcagna era quello di aver riconosciuta fra l'altre la voce della signorina wilson fortunatamente la comitiva si era fermata al punto dove noi eravamo stati a sedere e basta a sè stesso non è così capisco infatti che tutto assorto nei suoi alti pensieri no non dica questo la prego io non mi basto e i miei pensieri se mai radono piuttosto la terra ma siccome i miei tre satelliti non sapevano niente tanto che iersera immaginavano ancora una mia fuga dalla parte del fiume e siccome ne sapranno anche meno domani o doman l'altro e siccome finalmente sono tre sciocchi dunque le dico scriverò i versi sul frate si volta mi guarda abbassa gli occhi e risponde faranno piacere ad adriana li scriva pure non scriverò niente allora ribatto io punto sul vivo piccolo e tozzo di pelo rossigno con una macchia bianca dall'occhio destro al naso gli occhi rossi mozzate le orecchie e la coda non è davvero l'adone dei cani ma ride non ancora del tutto risposi quindici minuti dopo si congedarono ma se erano stati muti nel mio salotto diventarono loquaci all'aperto specie in fondo alla villa dove clarina li ha uditi clarina è la mia cameriera ed è fuori spesso e volentieri quando io non ho bisogno di lei non ti dispiaccia troppo di passare al brutto numero diss'io di rimando e non mi fare il saccente volendo dimostrarmi il non si può e il non si deve di certe cose dove ognuno vede e si governa a suo modo del resto senti con poca letteratura anzi con nessuna ti ripeto da amico lasciala stare io non sono stato mai un gran nuotatore nel cospetto di dio ma se anche fossi stato meno sbercia di quel che sono credo che non mi sarei cavato con le mani mie dal pericolo di stamane perchè non ero più in tempo di seguire il consiglio di galatea nella confusione del momento e pestando l'acqua alla guisa dei can barboni perchè mi domandava frattanto la contessa adriana perchè recitando il prologo avrete oggi per la prima volta l'idea di trovarvi davanti al gentile uditorio finora non avete avuto da recitare che davanti al maestro chiamiamolo pure così vita egli amò la campagna per le sue intime bellezze naturali dopo aver goduta la città nei suoi eleganti artifizi non odiava gli uomini conoscendoli e sapendone ridere aveva in pregio gli amici e amava qualche delicatezza nel vivere come sono stata felice e come è delicato lei signor morelli scommetto che per esser tale del tutto ha dato questa sera due scudi non uno è vero signorina ma sa lei perchè eccoti dunque mio caro rinaldo eccoti dunque il segreto dell'anima mia per una volta tanto sono innamorato morto e poichè tu vuoi avere tanta gratitudine per me che non ho fatto niente o ben poco in tuo favore c'è del nuovo per aria e si sente quando ritorna con la sua aria birichina e col suo risolino malizioso va a discorrere sottovoce colla contessa quarneri animo mi bisbiglia filippo mentre mi aiuta fraternamente nell'opera qui si parrà la tua nobilitate lo spero bene è chiaro come il sole che ne buscherò parecchie anzi molte ma non farò la figura di enrico dal ciotto e ne restituirò più possiamo immaginarcele contessa del resto si può domandarne a quelle farfalle che passano o a quegli uccellini che si rincorrono tra gli alberi pensando che noi siamo una di quelle coppie felici non è così vengono folgorando nell'aria quasi radendo il pelo dell'acqua le damigelle e i cavalocchi dalle diafane ali iridate dai corpicini sottili tutti a colori metallici per andare a librarsi un tratto sulle rappe fiorite donde guizzano e scintillano senza posa come pennini di gioie tremolanti sul capo di una bella donna a teatro sia detto a sua lode non diventerà mai una grande attrice resterà sempre una cortese signora tutti han lavorato quest'oggi ma un po meno la signorina wilson che non ha voluto assumersi nessuna parte vedo qualche volta saluto e da lontano se posso quando non posso da lontano adempio gli obblighi di società tirandomi fuori alla svelta e mi rifaccio al poema sicuro al poema mio tormento e mia gloria rivedo più chiara l'idea madre anzi ti dirò che mi è cresciuta fra mani dietro la scarsa fila degli ontàni corre un sentiero campestre costeggiando la riva di là dal sentiero davanti a me ed al mio ponte di legno si dilunga verso la montagna una doppia fila di pioppi spettacolosi per l'altezza delle vette ed anche per la grossezza dei tronchi volentieri lo farò signorina ma sarei tanto felice se ella mi concedesse un quarticello d'ora qui proprio qui la signorina kathleen rimase un po sconcertata guardandomi in questo punto ripigliai incalzando soffra che io le faccia una rispettosa domanda che cosa le ho fatto io perchè ella sia tanto severa con me agosto ed anche per sessantaquattro tanto si è battagliato dalla mattina alla sera mio povero e caro don juan non ti ho più aggiunto un verso non ti ho più consacrato un pensiero ma che cosa faceva là seduta davanti a quella casupola cuciva rammendava una camicia di tela grossolana per far risparmiare la fatica ad una povera vecchia che stava seduta accanto a lei e la guardava cogli occhi istupiditi bene mormorai bene e il signor ferri anche lui anche lui vadano là se ne son date di buone mamma mia pareva la gragnuola che avesse dato in un campo di zucche filippo ha messo fuori le pistole con una diecina di cariche ed io l'ho tutto consolato facendogli quattro centri nella testa e cinque nel costato dell'avversario di legno un colpo solo dei dieci aveva sgarrato di due linee rompendo sempre il mostaccio poco raffaellesco che mi aveva disegnato filippo eccoci infatti allo sprone la balza vien giù tagliata a picco e sarebbe troppo brulla come una cava di pietre se due o tre semi di fràssino non fossero volati ad allogarsi tra i crepacci per venir fuori in giovani piante che sporgono ad ombrello e rompono pittorescamente la nudità della roccia sì la mamma ha bisogno di lei non si turbi la prego dev'essere per un consiglio dovendo scrivere una lettera da impostare quest'oggi c'era tempo allora e forse sarà per un'altra ragione che ne so io vengo diss'ella rassegnandosi addio buona nunziata ritornerò presto sarebbe dunque scaturito un nuovo ario un altro eutiche un altro donato un altro socino e dall'abbazia di dusiana ah no per sant'agostino disdicesse il reo le sue massime facesse ammenda di tutto così abbiamo passato l'ultimo ceppo di case un mulino e una ferriera dove la valle si fa più stretta e più fosca e la via diventa un sentiero tra macchie di ontàni di querci e di fràssini tra ciuffi d'eriche di felci di rovi tra rumori continui di acque zampillanti sussurranti gorgoglianti d'ogni parte gli abiti che ho con me in corsenna vanno mattamente da un estremo all'altro o di gran parata e non è il luogo nè l'uso di questi giovanotti o di tela d'alpaca e che so io fatti a giacca e non possono andare che all'aperta campagna ti ringrazio scusi dicevo così per dire è il primo paragone che m'è venuto in mente ma basta non si stanchi a parlare per la prima volta che le è tornato il giudizio credi volevo dire il raziocinio il sentimento il che so io prova a morire e vedrai ti faranno un funerale di prima classe e tutta una cittadinanza dipinta di cordoglio farà spalliera al cortèo mentre tu felice grand'uomo come ha fatto con me parlandomi sempre di versi sicuramente quella donna caro mio è come gli specchi non sa che riflettere le immagini a cui si trova di barba nera aggiungo che dà risalto ai denti bianchissimi spesso e volentieri in mostra come quelli di buci anch'egli ha questo modo di ridere a denti stretti senza sonorità senza spruzzi manco male e di ciò gli va data gran lode non conosco la santa e non ho ancora veduto il santuario è la prima volta che mi decido a passare il fiume e che quel campanile m'invita dicono che il fulmine l'abbia già visitato due volte certo il fulmine è più volenteroso alpinista di me ed anche più allegro ma l'inflessibile condottiero non si lascia smuovere da domande nè da supplicazioni mostra i denti con una autorità inesorabile non vuole nemmeno che si parli di un altro carico misterioso che dovrebb'essere la sua improvvisata più grande è il più voluminoso di fatti si costeggiava la sponda del canale sempre in mezzo alle piante ad un certo punto incontrammo l'ostacolo che io già conoscevo una casa di contadini che cavalcava il ruscello e qui una delle due segreti domando io no si tratta di una commissione vado e ritorno così dicendo filippo esce e si richiude l'uscio dietro potrei andare ancor io ma non sono curioso e rimango vuole che rifacciamo la strada signorina a passo a passo le racconterò ogni cosa come l'ho scritta nel mio memoriale ch'ella non ha voluto leggere lasciamo stare il suo memoriale ne parleremo poi e andiamo rifacendo la strada che tanto è la mia per salire a santa giustina non tutta risposi bisognerebbe salirci dall'altra parte se mai passato l'argine dell'acqua ascosa tutte queste cose pensai o piuttosto vidi in un attimo e il pensarle e il vederle mi alterarono in faccia che c'è disse lei nulla vi prego alzatevi e venite via perchè ve lo dirò poi venite via dove lo saprete ma venite senza perdere un minuto secondo l'allusione va al mio aristarco che non batte palpebra ma è verde dalla rabbia oh povero dal ciotto e perchè non gliel han detto a lui di scrivere il prologo ne avremmo sentite delle belline io per esempio quando mi fanno un discorso troppo lungo penso volentieri ai fatti miei ma uso l'avvertenza di collocare ad ogni tanto un già un sicuro un è proprio così che mi vengono naturalissimi facilissimi senza bisogno di studiarci di che cosa ride lei del contadino che è così buffo la sua storia mi è piaciuta moltissimo signor morelli non si poteva con più garbo lo lasciai solo a finir la sua frase ero cascato male proprio sul più debole dei tre con lei con sua madre colle berti colla quarneri perfino colla signora segretaria comunale e colla signora sindachessa di corsenna ci ho i miei doveri di galateo così è una volta imbarcati per questa vita da negri che è la vita di società bisogna bene curvar le spalle e adattarsi a coltivar canne da zucchero non gli ho detto niente mi sono disanimato tasta ancora quell'altro è forse l'incaricato il sorteggiato della combriccola quantunque noi forse facciamo loro un onore che non meritano immaginando che abbiano delle idee di battaglia farsa tutta da ridere tanto che ve ne piangeranno gli occhi come si è degnato di dire un grande astore di mia conoscenza auricolare fasolino che sono poi me sarà in guerra coi ladri assissini e poi colla giustizia con trionfo finale dell'innocente che sono poi sempre me senti ora io non so che effetto ti farà questa lettera pazza ti farà ridere di compassione amara ti farà torcer la bocca amara o pazza che sia non posso ritenermi di scriverla andiamo diritti al fine li voglio al punto buono per andar subito a fondo hanno certe arie davanti a me da cavare i ceffoni dalle mani di un santo la pazienza non è il mio forte e mi duole che non ne siano persuasi a buon conto una ne ho fatta che li ha costretti a meditare vorrei fermarmi e faccio intanto un gesto d'angoscia niente niente grida egli che ha capito a volo è una graffiatura questi bastoni son troppo sottili cedono troppo e la parata non serve sempre a sviare la botta la sua osservazione è giudiziosa quasi profonda come tutto ciò che gli esce di bocca terenzio bocca d'oro e niente insuperbito dell'approvazione universale si volge a me domandando come si potrebbe chiamare il pasto consigliato da lui a me ma lei ora mi precede e soffrirà che io passi avanti per rifarle questo importante episodio la signora aveva paura molta paura ed io dovetti prenderla per mano così per l'appunto diss'io fremendo al contatto della mano di galatea mi hai fatto fremere poc'anzi con quell ah sì del tuo signor dal ciotto e fors'anche un po nasale come il naïn ebraico non è vero ma tu hai fatto bene a contenerti per la prima volta rispondendogli un certamente altrettanto strascicato e più naïn di lui terenzio spazzòli è l'uomo sapiente che nessuna cosa vale a turbare o solamente a commuovere potrà essere uno sciocco ma è certamente un personaggio destinato al comando solo che altri lo tenga da ciò riconoscendo la mediocrità di lui quanto bisogna per non sentirne invidia sento e non sento il suo bastone toccar me sento e non sento il mio toccar lui che importa oramai contare i colpi ai lividi si riscontreranno i conti e si aggiusteran le partite non è più un combattimento è un battibuglio come alle nozze di pulcinella vorrei meno racchette meno remi meno tuffi in acqua meno balli e un po più di languore femmineo ma è così giovane più giovane del vero infatti potrà avere vent'anni d'età e frattanto il suo pensiero ne ha quindici con tutte le mariuolerie le impertinenze i dispettucci di una bambina è stato un altro errore ma tu vuoi farmelo pagar troppo caro non mi conviene ti ripeto non mi conviene ora io non ho che una cosa a fare ringraziarti delle tue cure fraterne e pregarti di andartene sei sunctus munere quel diavolo del ferri non ne passa una ma già per la quarneri si sa da tutti che è venuta in corsenna è uno di quei corpi luminosi che hanno tanto di strascico e lasciano il solco dovunque trascorrano mi scaldo al giuoco rompo uno di quegli elegantissimi otto ed entro io con una seconda bottonata egli accenna del capo e sembra volermi dire sotto la maschera finalmente è mezz'ora che la banda di dusiana rumoreggia da capo con un centone di motivi dell'attila sarà mediocre la banda di dusiana ma non è certamente peggiore di tante e tante altre poi viva la faccia dei popoli campestri che amano la musica e preferiscono questo passatempo a quello della morra e della politica a due a tre a quattro per volta arrivano tutti i nostri compagni di scarrozzata la contessa quarneri viene ultima essendo la più lontana di alloggiamento ma non s'è fatta aspettare più di cinque minuti rendiamole questa giustizia ci siamo accordati così voltando la cosa in burletta e passando ma io m'avvedo di esser capitato a tempo perchè la contessa non riescirà mica a trattenerli sempre i suoi cani specie se tu sarai sempre aggressivo come ieri sì ma come mi hai validamente aiutato risposi e come mi hai cacciato avanti contro il merito mio no sai o ben poco ammettiamo pure che non mi avresti dato la prima quanto al resto hai fatto il tuo potere come io facevo il mio ma gli anni con le rughe che portano a noi donne non mi toglieranno di seguirvi nei vostri trionfi mi leggerete quello che fate non è vero non so che cosa fossi per risponderle ci ho gusto contessa e spero che questa volta sarete anche persuasa incominciate dal figurarvi che io sia voi ciò sarà molto stravagante e per conseguenza molto romantico divina fanciulla se tu l'hai fatto apposta sii benedetta e concedimi il bis chi sarà mai questo personaggio che paga per tutti domanda la contessa quarneri eh s'indovina risponde la signora berti terenzio spazzòli fu dunque e la prego di crederlo per un'altra ragione quale indovini non ci arrivo me la voglia dir lei non posso è una ragione che se uno non la indovina l'altro non la può dire che pessimismo ma voi dite per celia non è vero e non avete una così brutta opinione di tante persone gentili che aspettano luce e conforto da voi un po tardi se mai non sapete che ho già trentacinque anni vecchio schermidore da terreno suol dire che la migliore di tutte le parate è l'andare a fondo curioso cavaliere che per gloria sua avrebbe dovuto nascere otto secoli fa ciò mi solleva di qualche cubito nell'estimazione dei miei uditori ci divento il geologo lo scienziato della spedizione a buon patto non è vero ma io non ne abuso e mi chiudo tosto in un prudente riserbo che alle nove del mattino si distinguevano appena le prime cinque o sei file di tronchi e tutto l'altro era sepolto nell'ombra mezz'ora dopo si afferrava la vetta non la più alta del san donato ma uno dei suoi sproni ma non senza una giunta intendiamoci galatea morelli s'ha a dire sarete meno mitologica mia dolce bambina ma tanto più vera e sommamente piacevole a me rinaldo terenzio spazzòli ha incominciato un discorso di rowing club e di swimming club e lei è tutta intenta alle belle imprese del mare da quella gran vogatrice da quella gran nuotatrice che è galatea ninfa marina stucco contemplavamo la valle così larga e così pittoresca davanti a noi con tanti casolari sospesi come nidi sui fianchi verdi dei monti con quella linea della strada che biancheggiava a tratti nel fondo da qualche radura della frappa e perchè lo seppellivano vivo perchè aveva fatto la spia rivelando al governo del duca che i monaci dell'abbazia frodavano la gabella donde poi ne era venuto un processo e i frati erano stati cacciati di là lasciamo dunque che la signorina abbia la sua volontà e ne usi liberamente sceglierà lei e chi sarà il disgraziato chinerà da galantuomo la testa gli avanzi promettono d'esser vistosi perchè gli apparecchi son molti c'è tutta una batteria di ceste di canestri di sporte a cui bastano appena due muli e un somarello fissati da terenzio spazzòli nostro duca e signore perchè son io il personaggio più importante della colonia l'amico più vecchio di corsenna il primo capitato tra questi monti e finalmente vegnendo a dir el merito son io che ho fatto tutto molle di sudore mi rasciugo come carlomagno dopo le sue cacce d'aquisgrana depongo l'umida maglia ne indosso un'altra e tutto il rimanente per andare con filippo al sorbetto serale dio e galatea che vede che cosa penserà del fatto che cosa dei ringraziamenti che son pur costretto a fare cerco di rimediare rivolgendomi alle altre signore alle berti da principio e riescono il più delle volte se non riescono sarà ancora un bel merito aver provato di fare sono utili così diventano necessarii chi ne rideva da principio si avvezza a loro non vede che loro non sa passarsi più dell'opera loro e della loro persona io avevo fatto un gesto a buci come per dirgli che andasse all'inferno ma egli non lo capì gliene feci un altro per accennargli che mi precedesse ed egli capì quello finalmente le signore si divertivano tanto a quello spettacolo inaspettato non bisognava forse pagarle quelle buone scappate di risa argentine ma niente due soldi tre soldi fors'anche più argentini delle risa sullodate i due soldi e da non poterli spendere niente di più e sia rispose filippo può esser bene come tu dici non vedo infatti la via polverosa oh per questo non ci ho merito è piovuto stanotte una proroga di poche ore e che cosa ne speri che tu verrai dopo mezzogiorno a dirmi filippo amico mio avevo fatta ieri una cattiva digestione ho dimenticata l'amicizia l'ospitalità ogni cosa mi ha risposto ch'era in tutto e per tutto della mia opinione ah quello è il più duro dei tre e gli altri ho domandato al cerinelli perchè ridesse e mi ha risposto per la semplicità del contadino ma lei come ha parlato bene lei di bene in meglio e il terzo mi ripugna di aggiungere un corno all'argomentazione e di crederli sciocchi se hanno spirito e cuore accetteranno il vostro consiglio perchè in verità le tre berti sono molto carine e possono far la felicità di altrettanti figli d'adamo in questa valle di lacrime il signor morelli diss'ella inoltrandosi capisco ora perchè buci voleva venire quassù ad ogni costo ma che cosa faceva lei qui dormiva accanto all'acqua narciso ci si sarebbe voluto specchiare segno risposi io che non sono un narciso come lord byron aveva bisogno di un eroe lascia dunque i tuoi affari inutili e vieni a confortare l'amico tuo il quale non ti ha scritto da tanti giorni per la semplicissima ragione che ha speso il suo tempo a commettere un certo numero di sciocchezze e ti vorrebbe qui per dargli una mano ti ringrazio della generosa intenzione ma non posso approfittare della tua cortesia e poichè il conte quarneri cercava me avendola con me andrò io a mettermi a sua disposizione essi di certo non usano andare che verso le undici alle loro batterie infatti a quell'ora non avendola trovata al roccolo si son dati alla campagna raccogliendo per via tutta la colonia villeggiante come a dire tutto l'esercito di corsenna la conduco da quella banda ed ho il conforto di vedere che il sentiero pianeggia abbastanza così ella non si affaticherà troppo a salire sentite dice ella ad un certo punto tendendo l'orecchio ci chiamano voi a casa vostra quest'oggi non avete da dar ragione dei vostri passi e nessuno sarà tanto ineducato da farvi domande in proposito con me nessuno ha tanta confidenza da entrare in simili inchieste ma il chiostro almeno oh quello c'è vedano signori i pilastri e gli archi del porticato trasparire dall'intonaco renoso per tutta la fronte della casa colonica e sia ma è un lato solo e gli altri tre porticati se non puoi darmi questa notizia consolante se metti il tuo amor proprio in luogo dell'antica amicizia sai quello che ti resta a fare io sarò a tua disposizione e bada non per giuocare il possesso di una bella mano su d'un colpo di spada o di pistola la contessa quarneri non è rimasta ingannata dalla supposizione che alla signora berti era piaciuto di fare e non crede affatto che il divo terenzio sia stato il protettore del povero burattinaio il mecenate delle arti il dator di spettacoli in piazza che cosa penserebbe dei fatti miei la contessa se io non andassi a riverirla a sentire da lei com'è finita se ha avuto code o no piccole noie per lei la matta impresa di ieri e che cosa direbbero i signori satelliti se non mi vedessero comparire al roccolo che cosa ha veduto di alimentare nel mio cigno per dirne tanto male nel salotto della contessa se fosse stata un'oca pazienza capirei ma un povero cigno tiglioso e stoppone via non meritava tanta durezza di giudizio non intendo galatea che è sempre e più che mai pane e cacio colla contessa quando è presente adriana la signorina wilson non rifugge neanche dal ritrovarsi con me pare anzi che ci prenda gusto a farmi parlare rimanendo in nostra compagnia accettata la parola o le parole si aspetta con desiderio la cosa la camminata lunga e l'aria montanina hanno recati i loro effetti maravigliosi gli stomachi vuoti rimordono come altrettante coscienze aggravate io tentavo di fare qualche scorreria nel campo letterario che non è veramente il mio forte ma lei non dubitare mi levò sempre l'incomodo ritornando alle armi avrà voluto tastarti che novità è mai questa si domanda nei posti distinti è forse ammalata la povera donna ed io che avevo i miei soldi qui pronti ed io ed io vuol rinunziare ad una bella somma il brav'uomo ero rimasto atterrato la signorina wilson colse il buon momento per andarsene via non più trattenuta da me non più leggera e snella come una ninfa birichina ma diritta e solenne come una regina sdegnata qui non ho persona amica seria ed armigera quanto bisogna a cui commetter tutto me stesso hai capito vieni dunque tu vola e porta per ogni buon fine una coppia di tutte le armi cavallerescamente possibili aveva anche sentito dire d'un viaggiatore che era capitato di sera al convento e gli avevano dato alloggio per la notte non essendo a quei tempi sicure le strade cosa naturalissima in paese di confine ma non vorrà mica essere eterno il cuoco siamo quindici c'è chi porta appetito e chi fame c'è modo d'intenderci questo breve discorso strappa ai due coniugi un risolino di buon augurio se si contentano attacca il padrone scendo ancora un centinaio di passi e lo vedo finalmente ritto e fermo sulle quattro zampe col muso in alto e la gola spalancata mi vede ancor egli mi riconosce tralascia d'abbaiare e prende il galoppo per venire alla volta del suo legittimo e negletto padrone egli del resto si è quasi scelta da sè la sua parte tra gli uomini d'arme e non bisognerebbe incomodarlo per altri uffizi i suoi due compagni di satellizio hanno accettato di aiutare le signorine berti nella invenzione dei premii umoristici per la inevitabile lotteria che accompagna le fiere di beneficenza e già in quella sua breve assenza dalla fontana aveva fatto prodigi aiutato dai serventi che gli tenevano le cordicelle tese e dai due piccoli berti che gli portavano il gesso sono gli ho risposto un gentiluomo che rende giustizia ai meriti della contessa e le confesserò candidamente di esser rimasto preso all'incanto delle sue grazie lei scherza ed io non son uomo da scherzi così è stata contenta contenta lei dovrebbero dichiararsi contenti anche gli altri e poi subito ai ferri tutti i giorni dopo aver battagliato quattr'ore del mattino prima di battagliare altre quattr'ore del pomeriggio alternando la sciabola colla spada e tutt'e due colla pistola me ne vado pedinando fino al roccolo ma poi l'ala del fabbricato donde si sentivano i lamenti era stata atterrata e gli spiriti trovandosi all'aperto col terreno dissodato e posto a vigna erano scomparsi o passar l'acqua inerpicandoci tosto per un orto a scaglioni risalire di là ai casali di santa giustina e sparire di là per riapparire al bisogno donde ci paresse meglio con aria di persone a diporto su d'una strada scoperta che sarà mai questa piantata di pioppi sono un centinaio per parte e il largo viale che si stende nel mezzo dovrebbe condurre ad un castello ad un palazzo ad un nobile edifizio insomma cerca cerca l'edifizio non c'è neanche le rovine ma ora sia lode al cielo sono tranquillo se lo lasci dire signor morelli lei ha un cranio a tutta botta e il signor ferri come sta discretamente dal canto suo vedo queste cose e ci sto senza far molto solo per dar noia a quei tre ma ci sto non mi prendo l'incarico di accompagnarla a casa come fanno loro ma dove mi trovo con lei cerco d'invadere aiutandomi lei con una grazia che dev'essere crudele per chi ne soffre le sue care figliuole hanno tutte le mode ultimissime scorrazzano su tutti i marciapiedi si fanno vedere a tutte le prime rappresentazioni a tutte le feste a tutti i ricevimenti solenni che cosa mi racconta e il dal ciotto partito ah ed allora anche il martorana sicuro e poteva aggiungere il signor cerinelli conchiuse la signora berti ridendo maliziosamente si capisce erano tre inseparabili amici gran perdita ne convengo ripigliai legnate colle donne a tavola c'è sempre in ogni piatto il condimento della grazia che vi farebbe parer buona anche una frittata senz'ova c'è l'allegria contenuta la celia garbata il desiderio di piacere la cura di non esser noiosi buci non la intende così ma ride per cortese abitudine frattanto gliene importa di me come dell'ultimo collarino che ha smesso e come no ne ha uno nuovissimo di fettuccia rossa col nome ricamato d'oro dalle mani della sua bella padroncina pro tempore ti consiglierei di metterti in corpo un'oncia e mezzo di magnesia effervescente è la mia cura quando non mi sento bene vedrai che ti passa ogni cosa non mi passerà niente colla tua magnesia a viareggio dov'ella ha passata l'estate scorsa ne sanno qualche cosa nessuna di quelle nereidi era più intrepida e più valente di lei confessiamolo è una bella cosa e buona sopra tutto viver la vita così pienamente come ella fa era necessario non si arrogava egli perfino la personalità divina non lo avevano sentito dire una volta nel fervore delle sue improvvisazioni ecco io sono la verità e la via solamente perchè ti hanno in uggia come un visitatore pericoloso e te lo lasciano intender troppo e tu non vuoi mosche sul naso è giustissimo e te ne lodo ma c'è una signora di mezzo ci vuol giudizio nel condurre questa faccenda quantunque alle volte la pazienza si perde soggiunse l'amico tentennando la testa con tutti gli emblemi della passione e che prendono il nome dal povero vagabondo fattosi un cinquanta o sessanta anni fa impresario di simili devozioni per le terre avevo sentito ancor io anzi prima di lei di laggiù commettevano a tutti gli echi a tutti i punti cardinali i nomi di adriana e di rinaldo riconoscevo la voce delle giovani berti di terenzio spazzòli di enrico dal ciotto uno dei satelliti il che mi lasciava supporre che ci fossero anche gli altri due fantasia dov'è andata a finire sicuramente l'ho fatta correr troppo l'uomo ha le sue quaranta libbre di sangue e le sue quattr'once d'ideale se egli sa farne un uso discreto bene se no addio roba solo v'ho aggiunto un bel fiocco di cravatta a capi svolazzanti che facesse un pochino di spicco dando tono e grazia a tutto il restante sciocchezze ma chi non ne fa non ne conta la contessa quarneri volle rimetterci tutti in carreggiata facendomi le sue congratulazioni sapete ora soggiunse dopo avermi lodato che cosa vogliamo da voi morelli comandate signora è un ninnolo un amore di stecchettina d'avorio di quelle che adoperano le signore per tagliar le carte dei libri in viaggio colla piccola presa a taglio vivo da un lato per usarne come segno quando hanno smesso di leggere non indugiò a comparirci davanti sei stato soldato non è vero gli dissi tre anni nei bersaglieri rispose mettendosi involontariamente sull'attenti bene e non hai paura no signor padrone neanche di tre che scappino filippo e da farla tornare in fretta a san pellegrino son uomo da dargliela sa ed anche da stiacciarla con un pugno non mi tenti non mi stuzzichi perchè son latino ella abusa della forza fisica ma sì caro signore e ringrazio il cielo di avermela data per levarmi di torno i noiosi e non paion troppe al bisogno in quella stemperata fuga d'esametri delle sue metamorfosi che farci egli è la scarmigliata vecchiaia ed aci è la florida gioventù inoltre il disgraziato polifemo ha un occhio solo quasi a significare la sua vita dimezzata se non fosse per questo risposi sarei lietissimo di avere la parte mia nel fargli mancare una lettera tanto ho desiderio di essergli presentato è a detta di tutti un gran gentiluomo ma io non voglio che si scomodi tanto per me corro verso di lui come posso ci avviciniamo e per poco non caschiamo l'uno nelle braccia o nelle zampe ecco filippo eccolo là che sale dalla strada maestra avviato per l'appunto alla casina di color rosa per la quale io diventerò verde pur troppo eccolo là o my prophetic ma che idea è stata la loro di far della scherma senza le maschere mi ha detto la buona signora giungendo le palme non sono per caso un po matti l'abbiamo già detto al signor ferri che è stato tanto sincero da convenirne così abbiamo avuto il dispiacere di perderli tutt'e due per una quindicina di giorni mi faccio un coraggio da leone mi fermo in mezzo alla strada costringendola a voltarsi per lo stupore dell'atto improvviso e le dico signorina kathleen perdoni il mio ardimento io l'ho ingannata poc'anzi che cosa dice che l'ho ingannata che non le ho detta la verità la mamma non aveva punto bisogno di lei ah volevo ben dire star sempre in armi è una condizione sciocca alla quale non mi saprei adattare perchè temerei sempre di far troppo o troppo poco e sopra tutto di perdere la pazienza prima del tempo come sarebbe il caso qui per per sentita dire rispose filippo di persona non l'ho conosciuta mai il roccolo soggiunse egli che nome e la signora è forse diana cacciatrice scherzo sai non posso ignorare che si chiama armida ma che armida vorrai dire adriana del resto soggiunse filippo non si potrebbe far meglio ci abbiamo l'accademia per l'asilo da allestire che cosa direbbero questi signori d'una gara di pistola si potrebbe anche improvvisare una fiera di beneficenza sì sì una fiera che bellezza gridarono le signorine berti e tutte le signore ai banchi che ne dice contessa uno di essi è bianco di latte e la sua corolla piccina fatta di quattro petali spanti pesa ancor molto sulla lunga asticciuola filiforme dev'esser zuccherino il suo calice perchè troppo volentieri gl'insetti vanno ad immergere il muso là dentro la lasci dire signora gridai è una gran massima e può consolare tutti coloro che non è destinata a colpire mi congedai presto ho detto perchè già ero in piedi ma me ne andai molto più lieto osando stringere coll'antica effusione fraterna la cara mano che galatea non potè ricusarmi in quel punto oh per questo non ne dubitare le avrebbero ma io incomincio a temere che la contessa adriana li abbia catechizzati minacciandoli di ritirar loro la sua grazia se mai si arrischiassero a leticare con me quello è stato il gran punto in quel giorno tutto è stato creato nella filosofia nella morale e nell'arte tutto capisce tutto tranne la polvere da cannone la stampa la strada ferrata e il telegrafo quattro arnesi di utilità ne convengo e non sarò venuto al mondo io per dirne male cappellini semplici senza sfoggio di nastri e di pennacchi giacche alla marinara e gonne corte che lasciano vedere i borzacchini di pelle chiara allacciati sopra la noce del piede anche gli uomini tiroleggiano concediamoci il gaudio d'un verbo nuovo col fondo dei calzoni chiuso dentro le ghette o dentro il collo delle scarpe da caccia vespe ella mi renderà conto della sua impertinenza nossignore nessun conto sappia che per ragion di donne non mi batto alle donne rispetto ed ossequio non mai colpi di spada o di pistola per esse col rischio certo di offendere la loro riputazione se queste cose non le capisce un marito le capisco io che morrò scapolo perchè risposi io sconcertato perchè i matti non ci vanno mai colle lor gambe e tu assisti frattanto al nostro duello duello esclamò pilade facendo bocca da ridere da quello scimunito che voleva parere con quelle spade e con che con un par di stecchini quei cari giovani dicevo tra me e me perchè veramente siete cari tanto cari che io non so quale sia il più caro tra voi oh questo poi gridò la contessa non dispiacendo neanche al trombone a cui è affidata la frase melodica in discorso ma una voce più graziosa sopra tutto più intonata della mia rallegra l'uditorio ma con una leggera variante al primitivo disegno che avevo osato sottoporgli cioè chiudendo il roccolo e portando la signora con sè sicuramente conchiuse filippo voleva partire col treno delle quattro e venti sono ora le cinque sicchè tira le somme che ha tanto buon cuore per i poveri diavoli traditi dall'infame destino io non ero nato credetelo per viver così mendicando la vita a frutto a frutto nelle campagne e restando senza frutti quando è la cattiva stagione un assassinio perchè un duello senza testimoni è un assassinio mi capisci se io fossi sicuro che tu assassinassi me non protesterei ma perchè tra due rischi c'è quello ch'io ammazzi te non intendo di andare in corte d'assise e alla reclusione per te e per le tue follie ha scoperto anche lei il mio dolce rifugio dell'acqua ascosa senza averne la topografia esatta ci s'è accostata di molto e ad un'ora insolita andando a diporto tutta sola ha presa la via del mulino dove mi ha combinato questo suonava più grato dell'accenno alla mia mazza babilonese e all'atteggiamento che la signorina wilson si riprometteva da me per far fronte al pericolo ed anche diciamo pur tutto poteva far piacere l'idea di posseder qualche cosa in società con una bella ragazza fosse pure un cane di villa ah tu sei un gran prepotente esclamai ma che volevi che per una scioccheria simile lasciassi andar te sul terreno e ci saresti andato tu certamente se non si fosse potuto farne di meno ci mettiamo in posizione gli facciamo sotto il naso un mulinello in piena regola poi caschiamo in guardia io di terza e filippo di quarta invitandoci l'un l'altro coi soliti inganni all'attacco di primo appetito perchè perchè in verità non è una bestia presentabile in campagna passi ma in città non ne faccia così poca stima mi ribatte galatea altrimenti non le vorrà più bene affatto è tutto ciò che ho ottenuto dalla buona grazia di galatea ma che cosa doveva poi fare saltarmi davanti come il re david nel cospetto i tre satelliti della contessa quarneri con pronta ed eguale affabilità dopo che l'astro luminoso m'ha involto benignamente in un effluvio di pelle di spagna in una musica di paroline soavi in un barbaglio di raggi e di sorrisi bravi ragazzi così va bene senza dissonanze tra voi e senza sospetti per me no quella poteva esser finita in due minuti tanto era vuota ma ce ne sarebbero rimasti cinquantotto per ragionar di cose più liete ah volevo ben dire ma ciò che non mi può raccontare quest'oggi mi potrà raccontare un altro giorno domani anche domani veda di rammentarsela bene oh non dubiti l'ho scritta tutta nel mio memoriale ed ella potrà confrontare la fiera di beneficenza ci porta via tre ore buone oramai non ne possiamo più siamo in moto dalle nove del mattino sentiamo il bisogno di sedere e non per pochi minuti inoltre lo spuntino del mezzodì non ha fatto altro che aguzzar mi ero ritrovato per l'appunto nel bel mezzo del bottaccio non riuscendo a far cammino contro corrente nè a tirarmi destramente da un lato il caso mio poteva dirsi disperato perchè di laggiù dal mulino nessuno mi poteva sentire se avessi gridato al soccorso essendo la gran ruota in movimento e la cascata facendo un rumore uno ha provato e s'è ritrovato bene lo ha detto e lo hanno seguito due altri quei due a lor volta ma no non voglio rifarti l'enumerazione degli atti mi basta di dirti che quest'anno tutti i villini dei dintorni sono occupati ed anche molti quartierini in paese dove per altro bisogna adattarsi pensino quel che vorranno dal canto nostro come saremo laggiù al crocicchio in vicinanza della nobil corsenna ci divideremo da buoni amici per rivederci più tardi avete ragione rispose la contessa poichè siamo fuggiti tanto vale approfittar della fuga sappiatelo bene avevo bisogno di voi per intendere come sia maravigliosa la semplice bellezza di galatea voi ci avete la fosforescenza bellezza di lucciola a cui è necessario il contorno dell'ombra ma ogni bel giuoco dura poco anche quando pare una gran novità a mille diciannove metri sul livello del mare la signora wilson e la signora berti madri ed arbitro del campo hanno guardato l'orologio e fatto un gesto a terenzio spazzòli la signora berti è anche un po di cattivo umore perchè miserie lo so ma di queste si vive e il tutto vestito grigio non m'è arrivato che ieri quando l'occasione era passata alla signora per altro non era passata la collera per la mia diserzione per il mio tradimento come ha voluto chiamare una semplice assenza terenzio spazzòli si affretta a profanarla ficcandoci dentro non meno di trentasei bottiglie fra segni non dubbi di approvazione e di ammirazione da parte dei saggi rammenterai quel che ti ho detto due giorni dopo il mio arrivo bisogna mutar registro scoperto l'uomo d'armi e forse indovinato il violino di spalla era necessario non aspettare i nostri satelliti ma andar loro incontro con qualche dimostrazione di forze il tragitto non si racconta per aver qualche cosa che mettesse conto d'esser qui registrata nel mio memoriale bisognerebbe essere stati là nell'altro carrozzone a sentire le belle cose che avrà raccontate il mio dolce amico filippo il beniamino il cucco delle signore già posso ammettere ed anche gradire che uno non mi saluti ma che mi saluti male mi annoia ho già pensato del resto a ciò che mi conviene di fare le lettere qui s'impostano alle sei di sera scriverò prima delle sei a filippo state zitto la mangerei rispondeva giacomino il panattiere insomma tutto è bene quel che finisce bene tra il talento di attrice scoperto dalla sindachessa l'effetto di una ricca abbigliatura che faceva morir d'invidia le ragazze del paese e subito comanda ai serventi di portare le provvigioni di bocca in un vicino boschetto di faggi che già aveva adocchiato arrivando non là disse la signorina kitty gittando verso di me un'occhiata maliziosa ci saranno delle buche tra i faggi la prima stazione del mio viaggio di gratitudine un po per riguardo alle conoscenze più antiche un po per avvezzarmi all'ufficio e procedere per gradi dal minore al maggiore è stata dalle berti la voluminosa giunone e le sue tre graziose figliuole m'hanno fatto una festa da non dirsi centellinando assaporando le strofe in mezzo a quei fregi ornati bozzetti di scene romane e pompeiane onde il murray ha accompagnato il testo come di cose che gli appartengono come son felici i signori diranno essi in cuor loro vedendoci passare e voi niente o corsennati a buon conto voi non avete da discorrere di economia politica e di scienza di governo col commendator matteini innamorato io ma che mi sento libero il cuore calmo tranquillo sereno lo spirito senza alcuno di quei turbamenti che accompagnano il nascere d'una passione studiamoci su analizziamo che è sempre il miglior modo d'intendere la sintesi è troppo spesso una confusione quel caro orazio è il più vario di tutti i poeti del mondo ha tutte le corde della lira c'è pindaro in lui ed anacreonte saffo simonide alceo ed io medito il buon consiglio senza che nessuna me l'abbia dato sai a che penso io a scrivere il mio buon poema che le sciocche gelosie dei tre satelliti mi hanno in mal punto interrotto è infine una gentile signora possiede una cultura molto superficiale tanto da non sapere due settimane fa che il leopardi è morto ma che per gustar le bellezze d'un poeta è forse necessario di conoscerne la vita e questo sia per saluto di ringraziamento a questa nobilissima città di corsenna alla quale si leva l'incomodo questa notte per viaggiare da gran signori col fresco rappresentazione tutta a gratis ma non si grattino quei ragazzi laggiù perchè a n'sta mia bein ogni bel giuoco dura poco e il mio è durato fin troppo tu non hai più bisogno di me e puoi lasciarmi andare pei fatti miei piuttosto hai bisogno di far la tua strada non ti perdere in ragazzate che n'hai fatte già molte e possono bastare vai all'arma bianca e conquista una mano che è degna di te vi sentite dissi alla contessa di saltare quest'acqua ella guardò un poco il ruscello misurandone a occhio l'ampiezza no vi confesso rispose coll'impiccio della gonna permettete allora qui non c'è tempo da perdere vi rapisco ebbene tanto meglio sei uno di meno in giostra amo quella ragazza e se mi riesce la sposo ah sì certamente ma ecco soggiunge filippo rìdendo senza volerlo si casca a ripetere il tuo dialoghetto col signor enrico dal ciotto si passa dalla prateria e dal viale dei pioppi io la precedo a volo fino al giardinetto prendo un libro un taccuino e glielo porto da leggere da un pezzo ci scrivo tutto quel che mi accade giorno per giorno tutto quello che dico avrei voluto fare più nobili apparecchi di vestiario ma poi ho pensato che si andava in montagna che ero io l'invitato e non il mio abito che finalmente il mio tutto vestito di tela era decentissimo e il far novità sarebbe parso un atto di debolezza così non ho mutato niente del mio fornimento ma non parliamo di ciò soggiunse la signora wilson mandando un sospiro alla buona memoria del padre di kitty è solo di casa sua il signor ferri che idea si fa della vita che disegni vagheggia per il suo avvenire e la contessa è venuta sì due volte la prima volta da sola e pareva la statua dell'addolorata la seconda volta con quattro signori a proposito quei lì hanno lasciati i loro biglietti di visita vuole che vada a prenderli vile schiavo dopo che io t'ho sottratto alle bastonate del tuo primo padrone comprandoti per venti lire da lui così mi tratti così mi ricompensi della mia dabbenaggine le quali poi dispiccate dalle fibre del legno nel dolce silenzio d'una notte di primavera frementi di gioventù fosforescenti di bellezza corrono per l'ombra dei boschi escono nelle radure danzando lietamente al queto lume della luna timidi sussurri intime fragranze non hanno scatti di pensieri di affetti di risoluzioni fanno quel che possono e sanno magari quel che non sanno ma con tanta buona volontà chi crede di far meglio si faccia avanti essi hanno data la loro misura non facendosi pregar troppo non ispaventandosi di nessuna malleveria le racchette erano a posto sulle due estremità del campo a posto sulla battuta le palle di guttaperca in numero di sei per averne sempre una in pronto se un'altra si crepasse e un'altra o parecchie volassero di qua o di là fuor del confine per quelle poi vigilavano i ragazzi sempre vogliosi di correre non c'era niente di male e se non ci ho trovato niente di male io che cosa vorrebbe trovarci lei da ridire lei che non c'era e lui che ti ha risposto ah se tu lo avessi veduto che muso come mi ha gridato fermandosi sui due piedi e chi è lei per darmi di queste lezioni gli ho offerta la mano ed egli l'ha stretta ma subito pentendosi d'aver fatto troppo forte infatti mi ha veduto torcer le labbra per trattenere un grido di dolore queste povere dita ancor oggi mi dolgono e fanno molto a tenere la penna il mio scritto è raspatura di gallina qui freno al corso come dice david nella prima scena del saul qui siedo e me ne sto un paio d'ore al rezzo contemplando i moscerini che volano nell'aria cupa non trattenendo i pensieri che passano liberamente per l'anima senza lasciarci una traccia notizie mie eccole son venuto qua come sai per dar pace a questi poveri nervi e ci lavoro alacremente chiudendomi nell'inerzia più fitta bada io non so quanto sia vero che ai giorni nostri i nervi si sciupino più di prima nella gran varietà e nella troppa intensità delle sensazioni pensando che non siamo in una città sottentra a cànone la padrona in breve siamo d'accordo e ci apparecchiano la gran tavola della seconda stanza le cui finestre non guardano sulla strada nè bevono il suo polverìo ma ci aprono la veduta ampia dei monti d'una valle pittoresca e di un fiume loro terenzio spazzòli conosce la letteratura francese modernissima per aver letto dei titoli e qualche pagina dei libri parigini conosce la russa per sentita dire e solo perchè i romanzi russi son passati dallo staccio di parigi se sono solamente o niente affatto di spirito tutti e tre prendono ventiquattr'ore di tempo a rispondervi ma in quelle ventiquattr'ore fanno le valigie prendono un biglietto alla prima stazione di strada ferrata e vanno a farsi impiccare altrove lascio la signorina kitty al suo buci ed ella non sa che potrei farla ridere con più gusto e più rumorosamente di buci basterebbe che io le riferissi un brano di discorso della signora quarneri ah sì dentro si è più fuori che mai il tetto è crollato gli archi in pezzi i fianchi sfondati tutto un mucchio di pietre e di calcinacci che hai vinta e ciò ti ha messo in buona vista colle signore ma in troppa vista coi tuoi tre satelliti non ci pensi a questo ora prevedo che bisognerà cambiare di punto in bianco il nostro giuoco ho capito e ne sono tutto confuso dunque la storia è questa appaiato e contento il rosignuolo non canta più così bene come quando faceva all'amore anzi non canta più affatto dà fuori un grido rauco d'animale accidioso e brontolone dal canto mio ero pentito già del mio atto e tanto più facilmente in quanto che era stato involontario radono piuttosto la terra ripigliai volendo mostrare che non facevo nessuna allusione di cattivo gusto perchè appunto la terra mi piace così verde così sana così confortante allo spirito per amor della terra vengo in campagna come dire di no m'inchino e l'accompagno si risale la strada a fianco del mulino e della sua ruota immane mostro che dorme in quest'ora mezzo al sole e mezzo all'ombra della sua buca tutto vestito d'erba viscida lungo le pale nerastre donde ha origine un bel moto dell'anima e la voglia matta di spingerlo in alto egli frattanto può raccomandarsi benissimo all'attenzione de suoi simili rendendosi utile e tenendosi abbastanza prezioso non credevo che queste montagne fossero così belle diceva egli guardandosi intorno sta a vedere che m'innamoro dei boschi e faccio un idilio ancor io non dipenderà che da te c'è tutto l'occorrente per iscriverlo ed anche per iscriverlo ma io non credevo che tu intendessi di dir questo non so se vi saranno piaciuti egualmente certi funghi rossi sulla gratella che alle signore parvero una squisitissima cosa certo ne avete avuto un assaggio perchè di tutte le pietanze che vennero in tavola una bella mano vi passava sempre mezza la parte sua lasci star galatea rispose la mia nuotatrice quella poverina ha rimorso d'essersi messa a correre come una bambina matta perchè rimorso se tutti i miei mali hanno da essere come questo io ne invocherò uno al giorno dalla misericordia divina sì bravo si preghi anche un reuma diss'ella ridendo e lo preghi a me pure buona usanza esclamo inglese od americana che sia è una buona usanza davvero le nostre italiane eccole qui disse ridendo la signora wilson che è nata per l'appunto italiana e di firenze le italiane al telaio nell'angolo più riposto del salottino seguita a descrivere a distanza di otto centimetri dal mio costato i suoi elegantissimi otto in piedi o coricati come gli pare senza toccarmi mai va bene che molte io ne paro e potrà anche sembrare agli astanti che io le pari tutte ma dentro di me sento che egli potrebbe entrare più d'una volta perchè non lo fa credevo di averla persuasa almeno scossa e di farla scendere verso il viale dei pioppi ma ella non si distolse affatto dalla sua via e rise d'un riso sardonico che non avevo mai veduto sulle sue labbra ci sono molti villeggianti a corsenna li chiama la bontà dell'aria a quattrocentosessanta metri soltanto sul livello del mare li chiama il fresco di queste convalli e finalmente lo spirito d'imitazione che l'uomo ha comune con tanti altri animali finito lo spuntino degli artisti e il desinare dei fanciulli si va nel cortile ad aprire il tiro al bersaglio tiro di pistola s'intende lo inauguro io con un centro tanto fatto lato tacquero le voci e i bisbigli si voleva vedere si voleva giudicare nessuna bella donna arrivò tardi nel suo palchetto a teatro che fosse più guardata e più studiata di filippo ferri sulla piazza maggiore ed anche unica della nobil corsenna alle frutta non si fecero discorsi quantunque fossero molto bene snodate le lingue venne e fu aperto sotto i nostri occhi il vaso di pandora voglio dire il canestro misterioso per cui si erano fatte tante ciarle e tante supposizioni durante il viaggio filippo ferri trasse un profondo sospiro dall'ampio torace eh caro mio mi rispose l'ho detto dianzi a quel conte che io morrò scapolo credo bene che la gentile fanciulla pensi a me come alla prima bambola a cui avrà rotta la testa la colonia dei villeggianti si era commossa di desiderio in campagna par sempre di annoiarsi e si corre volentieri a tutti gli svaghi mi avevano incontrato preso in mezzo e condotto a teatro cioè a dire in piazza dove si stava pigiati su certe panche d'osteria davanti ad un castello di burattini hai ragione a non esserti invaghito di lei come hai torto lasciatelo dire a non invaghirti dell'inglesina perchè perchè quella è una fanciulla d'oro con la sua parte di lega vorrei rispondere ma tengo prudentemente la restrizione per me non bisogna neanche star troppo ai fianchi della gente pensavo e voi signor buci per questa sera rimarrete in camera a far ballare eternamente la sedia lo spettacolo dell'altra sera gran novità annunziata a suon di tamburo per l'unica via del villaggio aveva tirato in piazza tutto il popolo dei bersaglio un bell'esercizio disse la signorina wilson mi piacerebbe tanto anche lei signorina se crede potrà contentare il suo desiderio molto facilmente le porterò uno dei miei flobert grazie se la mamma lo permette che non sono sempre piacevoli a portare ma si consola pensando che erano già stati novantaquattro ond'ella si è già liberata di cinque e più spera di lasciarne in istrada facendo continuamente del moto iddio l'esaudisca ma per intanto ella viene ultima terenzio spazzòli mi ha dato ragione osservando giudiziosamente che male servirebbe in questi luoghi l'alpenstock tanto di moda oggidì ed anche fatto di bambù vero arnese di parata che nei passi difficili serve poco a sostenere e nei brutti incontri dovendo assestare due o tre colpi si spezza tutto il teatro e per conseguenza tutta la vita è là dentro e non c'è più nulla da aggiungere com'è giunto l'uomo per qual arte divinatoria per qual lampo d'ingegno a immaginare il burattino ed è così antico oramai il taciturno condottiero ha lasciata la compagnia sottraendosi al coro dei suoi lodatori ed anche lei si muove andando tra i faggi verso il deposito delle provvigioni o questo od altro ripresi il proemio sia pure a vostra scelta purchè ci sia l'essenziale secondo il parer mio e l'essenziale è di dire ai satelliti corsi a precipizio verso il viale dei pioppi valicai il fiume di sotto al pancone e cinque minuti dopo ero al giardinetto per mutar abiti un'ora prima che galatea ritornasse a casa sua c'ero già io e facevo un breve ma solenne discorso alla signora wilson guardavo a terra accompagnando col gesto la frase e lì a due passi da me sporgeva il piedino della fanciulla non un piede da viragine in verità e bisognava rendergli giustizia biancheggia qualche cosa un tesoro niente di meno un tesoro a tutta prima l'ho creduto un temperino ma no è più minuscolo ancora d'un temperino vediamo ed anche più tardi bada io non ho bisogno di saper nulla parlavo così per chiasso e per non mostrarci troppo accigliati quasi imbronciati ai naturali del paese ma eccone tre che non dovrebbero essere indigeni tre bei moscardini in fede mia gli faccio vedere nel mio ritiro campestre ogni cosa tranne buci che non c'è ma già so dove bazzica quel ghiottone famoso non va mica al roccolo lui dove si vive a petti di pollo e a zabaioni outsides beefsteaks cutlets pigeon pies plum puddings e sia pure zuppa del cane anche questa ma solo quando ne avrà assaggiato il povero buci che va trottolando scodinzolando mugolando fiutando dalla fontana alla cucina dalla cucina alla fontana certo all'apparenza il più affaccendato di tutti quanto all'esser miope l'ho creduto sa ma ora non ne sono più tanto persuasa e dubito che lo faccia a posta per ingannare la gente eccone un'altra che cosa intenderebbe di dire con questa niente niente ho fatto per celia e ride ride e non c'è verso di cavarne più altro si fece porta alle dieci del mattino avevamo preparato cinquecento biglietti d'ingresso a cinquanta centesimi l'uno e s'intende che salvo i venduti a chi ne faceva richiesta ce ne spartivamo il grosso tra noi cucinare a tutte le salse negare la fantasia l'arte l'intelligenza il criterio il senso comune oggi a benefizio d'uno domani a benefizio di un altro e così via fino a tanto che non venga un gran postero armato d'una falce lunga lunga e ziffe corse un giorno la voce che là dentro si fosse veduta la madonna e non mancava la ragazzina innocente per dar fede al miracolo ma che vuoi il miracolo non ha potuto attecchire come attecchivano le ortiche in quel cumulo di macerie così poco romantiche ah ecco l'inglesina dirai tu giungendo a questo punto del mio letterone no niente inglesina il nome straniero è qui per trarti in inganno si chiamava wilson il babbo di lei ora morto ma nato in italia dove i suoi erano venuti a stabilirsi per ragione di commercio pazienza cercherò dell'altro e se non troverò dell'altro me ne andrò il diavolo si porti le fanciulle girandolone e i cani riconoscente a dunque il padre anacleto era caduto nell'eresia per eccesso di ardore lo tolleravano ancora ma esortandolo a temperarsi pregandolo di meditar meglio la vera dottrina dei libri lo saprò disse filippo tu io sì sono invitato per domattina al roccolo ah bene e ci andrai sulle dieci m'immagino sì se pure vorrai darmene licenza io figurati sai bene quel che ti ho detto e a parlarti sinceramente andando tu mi liberi da un falso obbligo qui poi siamo all'argine del bottaccio riprese la signorina al largo adunque e non c'è più bisogno di tenersi per mano infatti è vero diss'io lei intende le cose signorina e le rifà come se fosse stata presente ma badi che l'argine non continua sempre così forte e così largo ah sì è vero non son cose per lei che è se lo lascia dire l'orso di corsenna dica pure liberamente come lo sa l'innocenza ha parlato per bocca del figliuoletto dei rossi credevo che il burattinaio fosse di passaggio in corsenna avviato a qualche borgo più importante e più capace d'intenderlo vuol far la stagione qui e sia ho promesso stamane alla signorina wilson di non mancar questa sera ed ho mantenuta la parola ma vegliava accanto a lui la signorina kitty che le imbroccava tutte e che com'ebbe visto far cilecca il compagno prese a levargli la mano muovendosi lei leggera come una ninfa e sopramano e sottomano come le veniva fatto rimandando la palla ma da furba non mai dalla parte di terenzio spazzòli è molto bella e d'una bellezza che attrae carnagione di madreperla con toni rosei capelli biondi ma d'un biondo strano che tira all'amaranto con vene e riflessi d'oro di zecchino occhi un po grigi ma fosforescenti bellezza luminosa ho già detto e non c'è altro da aggiungere per cominciare io butterò la mia giacca tu butterai la tua e saremo subito in arnese di combattimento capisco ma i padrini che padrini d'egitto uno almeno e si può averlo in seguì ancora una suonata della banda con assòlo di tromba a pistoni chetato il quale si ebbe una mandolinata delle tre berti tanto carine e meritamente applaudite colla domanda del bis domanda che fu tosto esaudita ma variando il pezzo secondo l'uso dei concertisti che si rispettano rimarrò quanto ella vorrà e se dovrò rimaner tanto che arrivino i satelliti niente di male potrò andarmene in loro presenza insegnando a chi non lo sapesse ancora che non è di buon genere star nei salotti in sentinella come all'ingresso d'una caserma d'un parco d'artiglieria d'una polveriera ma chi si contenta gode e il campanaro di corsenna è un uomo che si contenta mai peggio di così è il suo intercalare son felicissimo di vedere che il mio villino piace a filippo anche più della valle dei castagni degli abeti e della strada maestra è una bugia ma m'è venuta bene e filippo si persuade poichè lo sai dice egli stringendosi nelle spalle eccoti il resto dell'avventura il signor conte è capitato in corsenna chiamato da una lettera cieca la solita lettera cieca che vuol ridar la vista degli occhi a chi l'avesse perduta passando leggera davanti a noi la signorina wilson mi gitta poche parole che rompono a mezzo il discorsetto della mia interlocutrice non è vero signor rinaldo che è bello il lawn tennis il conte quarneri il marito della contessa che cosa vuole egli da noi che ne so io dev'essere un altro che ha i nervi è venuto altre volte sì a cercare di lei e gli ha risposto il signor filippo che lei era ammalato perciò volesse parlare con lui che faceva lo stesso tanto erano amici per dar colore alla spedizione potresti portare un arsenale di sciabole fioretti e pistole da esercitarci tra noi saresti nella tua beva non ti pare non ti ho mai chiesto nulla non mi ricusare la prima tanto la riva destra del fiume è invasa e corsa e ricorsa da questo gaio sciame d'infanti di femmine e di viri alla riva sinistra almeno in questo tratto per circa due miglia non ci s'arrischia nessuno perchè non mette a nessun luogo a lui si rivolgono tutti con cenni di complimento terenzio spazzòli sorride come buci senza schiudere i denti ah briccone ma sia come ti pare io non ho bisogno delle mie penne vèstitene pure cornacchia scovo più in là un albergo roma e chiamo da quella parte le signore la casa è più bassa e più nuova di fabbrica dovrebb'essere più pulito l'interno mi arrisico dentro e vedo due sale abbastanza capaci mobili pochi e lucenti è il fatto nostro frattanto siamo giunti a quest'oggi filippo mi ha telegrafato ieri che si metteva in viaggio arriverà oggi al tocco eccellente amico capiterà con la sua bell'aria marziale di paladino antico ella stette un po dura sopra di sè muovendo convulsamente le labbra voleva dire di sì voleva dire di no certo riuscì a non dire nè una cosa nè l'altra poichè mi guizzò via con questa bottata come lei la contessa adriana le son serva ed anzi ne è la chiave di volta dove scarseggiano le venditrici lusinghiere onnipotenti e le borse disposte a lasciarsi taglieggiare il commendator matteini s'incarica di scrivere i numeri nei polizzini da estrarre e il mondo è una calca una moltitudine una ressa di forze invisibili che d'ogni parte lavorano su te per prenderti il posto che occupi per non lasciarti occupare il posto che desideri fosse pure un posto d'usciere filippo si è mostrato veramente savio in questa occasione ed io lo aggiungerò volentieri ottavo ai famosissimi sette dell'antica grecia ed anche come mi ha rimesso il fiato in corpo con una sua modesta confessione voglio andare al mio ripostiglio di nottetempo con due amici se tanti me ne saranno rimasti i quali si prenderanno cura di vigilare che le mie ossa vadano proprio al luogo assegnato e un altro morto non mi rubi la fossa con questo prossimo benedetto non si sa mai quel che possa succedere dieci s'intende che sono settecento lire nette da consegnare alla direzione dell'asilo le spese le abbiamo fatte noi villeggianti così per la banda di dusiana come per l'arredamento dello stabile e per l'ordinamento della fiera dei doni per la lotteria i due terzi sono stati regalati dalla contessa quarneri ora capisco il suo giuoco mi ci voleva inchiodare al roccolo magari facendomi ingelosire un pochino di sè per aver poi il merito di ritirarsi davanti a me di lasciarmi il passo franco sì è così non altrimenti lei l'inglesina accanto al suo babbo vecchio muso di cartapecora miniato liberalmente di rosso tra due fedinoni grigi ma sempre mezzo nascosto nell'ombra dall altra parte della carrozza per comodo della mia prospettiva amorosa o alla men trista si sciupa mentre un buon bastone egualmente lungo di nocciuolo o di fràssino sarebbe in ogni caso il più adatto abiti convenienti per una gita in montagna sono stati messi fuori dalla contessa quarneri dalle signorine berti e dalle due wilson madre e figliuola è il sindaco che scrive per ringraziarmi non han voluto perder tempo settecento lire di sussidio all'asilo meritavano questa sollecitudine ma perchè a me ne sanno più addentro o pretendono a saperne i tre satelliti della contessa uno dei quali è decadente e fa delle rime impossibili ha perfino stampato un volumino ino ino ma di gran margine che nessuno ha letto anzi no dico male lo han letto moltissimi il treno è arrivato ansimando come per farmi capire che non era colpa sua se giungeva con quaranta minuti di ritardo la testa di filippo appariva da un finestrino e gli occhi suoi mi balenarono un sorriso che ancora non trapelava dal doppio festoncino dei baffi ottimamente ci sono così tutti i ferri necessarii senza contar me ah tu sei il re dei ferri gridai montando in carrozza il bagaglio fu caricato a cassetta sotto ai piedi del cocchiere e del servitore che si aggiustarono come poterono e i cavalli presero il trotto dalle wilson dunque potrebbe darsi a buon conto andiamo a vedere evitando le strade per altro girando dai campi strisciando tra i boschi è a dirti tutto in due parole una mezza viragine e lei e sua madre ho conosciute due settimane fa con la berti e con altre signore tutte donne di sboccio per istrada si capisce in un momento che non potevo più cansare l'incontro ed ho barattate quattro parole di complimento come s'usa in tutte le presentazioni in questo caso avrebbe dovuto dir troppe cose a sua madre del resto se ci fosse sarebbe comparsa prima all'amico filippo e filippo non avrebbe fatto quella sua visita da medico settembre corsenna è deserta dicono ma che deserta è libera io sono stato oggi un po triste accompagnando filippo alla stazione certo non sarebbe stato bello che mentre egli era a curar gli acciacchi a san pellegrino la signora fosse a rimini a livorno a viareggio si dev'essere per questo per oggi sicuramente egli pensa coll'antico filosofo che la virtù sia premio a sè stessa voi qui buci gli grido destandomi in soprassalto dormivo così bene al rivolo dell'acqua ascosa non c'era ed io lesto ai casali di santa giustina ecco la nunziata la buona vecchierella che attende alle sue occupazioni domestiche mi fermo a chiacchierare con lei assisto al pasto delle sue galline accarezzo il collo della sua mucca le parlo di cento cose carte signor morelli carte a tutto spiano e a che giuoco poi lo indovini a tressetti a briscola a naso e primiera oh peggio assai la gloria è a buon mercato in corsenna per quindici lire buttate via son salito in grande estimazione presso le signore che buona occasione ha perduta terenzio spazzòli di apparire un uomo perfetto ora egli ha una macchia nel suo blasone un'ombra nella sua luce credi pure che questa volta ho somma necessità d'essere raffidato dalla tua presenza ti aspetto e preceduto da un telegramma per venirti a prendere alla stazione ch'è un po lontanetta da qui grazie anticipate e un amplesso spirituale per giunta rinaldo scommetto che se tu potessi uscir vivo e sano dalle pagine del tuo signor teubner vorresti essere al mio posto e filar qui un graziosissimo idilio frattanto la contessa ha trovato da sedere e lì proprio lì si ferma sui due piedi gridando ecco un buon posto ah sì per me non vorrei di meglio ma è così fredda mio dio così ferma nel suo puntiglio ma che avrebbe da far le pazzie per dimostrarti quel che pensa di te è una ragazza non lo dimenticare quanto al puntiglio è ancora e sempre una ragazza che non ti può chiedere la spiegazione a cui ha diritto e non può neanche aver l'aria di desiderarla ma sì un po d'ironia nel fondo ce la dovrebbe avere anche lui per virtù non foss'altro degl'ingredienti che lo rendono opaco quel po d'ironia non è finalmente la meno feroce delle nostre vendette e il genere umano salva sempre la immagine del suo creatore non meriterebbe di peggio profondo sonnecchiandoci su a mattutino a vespro a compieta e non vegliando bene che in refettorio padre anacleto si era rifugiato nello studio nascondendo il suo intimo pensiero dissimulando la sua nausea l'osservazione è crudele rispose filippo io sarei già alloggiato alla prima ed unica osteria di corsenna se non fosse stato il timore di uno scandalo prima del tempo anche questa ti perdono mettendola sul conto della tua follìa se la signorina kitty non ride se ella non ritorna galatea la scherzosa galatea capace di fare una burla e di soffrirla io sono perduto ma anche tu bello mio da domattina devi lavorar bene a rifarti la mano ci hai otto giorni per esercitarti e tanto faremo che conteranno per sedici magari per trentadue ma no non c'è bisogno di questo terenzio spazzòli ha pensato egualmente ai piccoli dadi di pane tostato nel burro sarà la zuppa del viaggiatore se mai zuppa da persone di garbo che vogliono dare la sua parte anche occhi amorosi della natura che si rivolgono al cielo e d'una ninfa ha la persona snella ad un tempo e robusta d'una ninfa il portamento altero e i movimenti non senza eleganza impetuosi sopra di te mio dolce e fiero filippo tu non hai niente che ti trattenga in città salvo l'abitudine o la pigrizia mentre io ho bisogno qui d'un amico questo è stato un punto nero per lei resta bella ma non mi è più simpatica come prima del resto più mi osservo e mi studio più riconosco di non essere stato un solo momento ingannato dalle sue belle moine la signorina wilson mi lasciava dire ero in vena ed ella non voleva trattenermi forse ha imparato a conoscermi ed ha presa l'abitudine di lasciarmi sfogare il che dopo tutto mi fa piacere e vuol essere una delle ragioni che me la rendono simpatica l'uomo che ciancia bisogna lasciarlo cianciare è forse la galatea virgiliana appare anch'essa in due versi di dameta che fa agli strambotti con menalca come due capri farebbero a cozzi in un prato ricordando la scena del san donato si potrebbe tradurre così vecchi faggi secolari come se ne vedono più pochi sulle nostre montagne poichè il bisogno e l'ingordigia hanno appiccicata all'umanità sprecona la malattia del far assi a tutto spiano e si contentasse ancora di ciò e volli correre anch'io per raggiungerla ma proprio in quel punto che alzavo il piede a mia volta inciampai in qualche cosa che non avevo avvertito e mi ritrovai di punto in bianco per aria ci fossi almeno rimasto ma quei massi tondeggianti appariscono più compatti e più antichi son di granito o di quarzo centinaia di secoli li han visti così e non sempre a quel posto io qui metto fuori la teorica dei massi erratici lavorati e trasportati dagli immensi ghiacciai dell'epoca terziaria già le donne badano molto al figurino anche quelle che non lo vogliono ammettere e quelle che non lo confessano neppure a sè stesse terenzio è sempre all'ultima moda in ogni cosa dal capo alle piante sia fuori o in casa in piedi o a letto un prodigio o le colonnine a fascio i capitelli lavorati gli archetti i peducci le mensole i costoloni i rosoni di cui si fa sempre un gran parlare per tutto il circondario ah quelli a detta di certi contadini che hanno la loro abitazione lì accanto laggiù a due terzi di strada dove si era notato un luogo assai pittoresco in vicinanza del mulino si farà una lunga fermata ed anche una merenda così decreta terenzio spazzòli le signore protestano che non toccheranno più cibo e vorrei dopo la prima sua lasciarmene dare una seconda e una terza che mi parrebbe sempre di aver fatto una buona figura ma egli non è del mio parere mi batte la campagna non approfitta del suo vantaggio me ecco l'uomo che mi consiglia di far le cose con giudizio osservai bella chiusa signor ferri ma sì una bella chiusa a bastonate degna del poema villereccio che tu sei riuscito ad imbastire il giudizio poi non esclude l'andare a fondo quando questo sia opportuno solo un tantino un tantino come dire aspretti suggerii parendomi che non dovesse spiacere infatti un sapore aspretto non esclude bontà di frutto nè di bevanda e c'è l'amaro delle cento erbe che fa bene allo stomaco la signorina wilson ricorda la ingenuità rusticana che tiene ancora un pochino della corteccia dei tronchi donde gli antichi hanno fatto sbocciar le amadriadi perciò mi ha detto di non aver simpatia che per gli uomini animosi per gli uomini valorosi pieni d'onore e di cavalleria mi capisci tutte queste belle cose erano là rappresentate incarnate nel tuo umilissimo servo torniamo alla signorina wilson che mi aveva lasciato dire a mia posta e poi soggiunse con accento malinconico il burattinaio ha fatto capolino tre volte dalla sua tenda cercando con gli occhi in giro nel suo uditorio dicendomi che non c'era l'inglesina perbacco e non c'è difatti non c'è come non c'è non mi hai tu incominciata la tua lettera in inglese ancora un paragrafo di quegli starnuti e mi toccava di pigliare un interpetre sai bene che d'inglese io non ne mastico e di tedesco nemmeno lo so benissimo ama il prossimo tuo come te stesso è alla fin fine il comando del principale ed egli sa bene che io non amo me stesso frattanto come è vero che quello è il mio prossimo il viaggiatore non potendo chiuder occhio era uscito dalla foresteria passeggiando poi corridoi a lume di luna trovato aperto un uscio che metteva su d'un terrazzo era andato da quella parte a prendere il fresco no non mi lodi rispose ella tuttavia come disegno non val niente è un ricordo e come ricordo può andare vede intanto signor morelli che io non perdo sempre il mio tempo se una cosa è bella se franca la spesa ne godo se è sciocca la lascio stare a me tra le risate universali tocca un bavaglino e dopo una diecina di polizzini bianchi un altro arnese da bimbi una cuffina son destinato me lo dicono tutti ridendo alle mie spalle ma io non mi spavento per così poco e inalbero arditamente i miei piccoli trofei faggi non c'è pericolo rispose l'esperienza paesana per bocca di uno dei mulattieri è una faggeta di pochi anni e c'è sodo come sulla strada battuta si va a vedere seguendo le nostre salmerie il luogo è adatto e grazioso si tratta d'imbastire un concerto a pagamento un concerto vocale e strumentale il gran da fare di tutte le stazioni di tutte le colonie e di tutte le stazioni estive mi è giunto perfino all'orecchio l'accenno d'un prologo in versi che qualche signorina potrebbe recitare intanto con quel bagno che ha preso si è levato di dosso un certo odore di pelle di spagna che non era niente piacevole e noti che io lo gradivo in altri tempi ma da parecchie settimane non so come mi era venuto a noia passiamo al consiglio romantico ma vi avverto che dopo questo io non saprei più che cosa trovare per il vostro bisogno sentiamo sentiamo il consiglio romantico gridò ella battendo le palme con gioia infantile son veramente curiosa chi sarà mai torno a dire chi sarà mai e che necessità di condurlo fuori chiamo il servitore e lo interrogo voglio sapere chi sia quel signore che è venuto a cercare il mio ospite ed è uscito da casa mia brontolando veste troppo bene tanto che vi rifà il figurino a capello che cosa significa ciò se non questo che il suo personale si adatta a tutte le mode non istonando con nessuno dei loro artifizi da bravo raccontatela gridò la contessa adriana giubilando e battendo le palme padre anacleto era giovane cominciai troppo giovane aveva troppo ingegno troppe fantasie per la testa e troppo buon sangue nelle vene donne soprattutto da mandar sempre uniti i pregi più disparati del loro doppio carattere da portare in ogni luogo più inospite le confortevoli usanze della casa da prepararvi un tè sulla piramide di cheope o in riva al lago tanganika sulle sponde dell'eufrate o sulle rovine quello era il momento buono per metter mano all'armi discese filippo ferri sul tavolato e lo seguì enrico dal ciotto terenzio spazzòli uomo tagliato a tutti i grandi uffici con molta dignità prese a tenere la smarra bravo mi grida fai la passeggiata di prova sì come vedi e volevo venirti incontro nel viale anzi poichè ci sei e pilade dovrà andare ad apparecchiare la tavola puoi vigilarmi un po tu ed ora dimmi ripigliai dopo che il servitore si fu allontanato che cosa vuole il conte quarneri molesti animali avete detto bene morelli veramente non avevo osato di proferirlo il sostantivo che li definisce di solito e senza cercare molto addentro nel sentimento che destano io li chiamo tra me e me i vostri satelliti me io diss'ella sforzandosi di ridere lei vede sempre signor morelli tutto quel che non è non le ho detto or ora di accompagnarmi fino a santa giustina or ora sì risposi quanto alle carabattole da mettere in vendita ne promettono tutti la parte loro e certamente vuol essere una ricca mèsse di novità di archilèi di gingilli di cianciafruscole di balocchi di piccole utilità ed anche di inutilità per le quali si spoglieranno tutte le botteghe dei paesi vicini incominciando da dusiana sarà contento dice il burattinaio a cui brillano gli occhi poichè mi ha riconosciuto per quel dello scudo ci ho fasolino in una parte tutta da ridere fasolino che scampa dai ladri e poi dalla giustizia sì tutto questo andrà bene se pure non è un tantino arbitrario come tutte le osservazioni personali ma una cosa è fuori di dubbio che la strana forma del nostro primo incontro è quella che mi ha colpito e non altra ragione non altra ben a ragione l'ho chiamata viragine s'è fatta avanti arrossendo un poco anzi diciamo pur molto se molto ce ne voleva per trasparire dal bruno della carnagione e ridendo in pari tempo ridendo alto più gradevolmente di buci che ha il riso muto a dusiana dove siamo arrivati alle otto e mezzo abbiamo veduto un paese come tutti gli altri e degli abitanti su per giù come quei di corsenna il paese nondimeno è più vasto tre corsenne a dir poco una gran piazza con dei portici su tre dei suoi lati buci scodinzola alza le froge per mostrarmi i suoi denti più candidi della sua coscienza di cane e subito quasi sapesse di aver qualche cosa da farsi perdonare si avvia per insegnarmi la strada ti comprendo o buci a buon intenditor poche parole e pochissimi gesti la strada è piacevole alberata e fresca lungo la riva del fiume e il tragitto si fa senza molestia per me il paese è senza carattere ma a filippo non dispiace forse perchè egli non ha l'uso di andar mai in campagna e lo spettacolo gli riesce nuovo con tutto quello sfoggio di verde le piace a me sì è semplice e pratica ma chiedine piuttosto al tuo padrone io non comando piace anche a me rispondo allora incominciando a levarmi di dosso la giacca filippo si affretta ad imitarmi levata la sottoveste deposti gli orologi sopra un sedile ci troviamo tutt'e due in maniche di camicia l'uno di fronte io prendo le mie vendette d'un troppo lungo restare in serrafila sono in testa di colonna e la signorina wilson mi segue gran montanara gran camminatrice nel cospetto di dio e non suda o non pare mentre io grondo come una fonte oh mamma mi credi dunque così egoista il signor morelli si riprenderà il suo buci quando noi ce ne andremo da corsenna e sarà sempre stata una gran gentilezza da parte sua avercelo lasciato per questo po di tempo non è vero buci che ritornerete dal vostro padrone niente signora o quasi niente già per far numero tra i mediocri è inutile stampare che cosa dite voi mai parlano tutti di voi con tanta ammirazione già perchè non fo nulla se facessi mi giudicherebbero diversamente così va il mondo signora unica la signorina kathleen sta zitta galatea è classica non c'è che dire e non ama queste romanticherie ci siamo messi in moto per ritornare al paese io trovo il modo d'avvicinarmi a lei che non mi vede chinata com'è a coglier ramoscelli di menta lungo la proda di un campo la contessa adriana non badò più che tanto alla mia sottile trovata badandoci un poco avrebbe potuto rispondermi vi è venuta ora l'idea non siete voi signor morelli degnissimo voi per l'appunto che non avete voluto nessuno alle prove neanche i miei poveri satelliti che per il vostro capriccio hanno dovuto cangiar l'orario della prima visita in quel momento si udiva un fruscio sulla ghiaia del giardino e clarina appariva sull'uscio del salotto per annunziare una visita anzi due in un punto già mormorò la contessa adriana volgendo un'occhiata all'orologio del caminetto che segnava allora le dieci e tre quarti insegna di passaggio senza averne l'aria a dir dogàli e non dògali racconta aneddoti arabi copti abissini mette in ballo le povere donne di tutti i paesi che ha visitati alterna storie allegre e patetiche la seconda immagine non è mia è del commendator matteini giubilato come conservator d'ipoteche ma non ancora come conservatore delle buone tradizioni letterarie meglio così le rovine non avrebbero carattere un edifizio in piedi abitato e custodito mi costringerebbe a girar largo per non dar noia o non riceverne dai suoi possessori un altro ha il gambo più grosso almeno quanto un cordoncino di tre fili di refe e porta in capo un tubetto rigonfio alla base più stretto al collo donde salgono arrovesciandosi quattro eleganti lacinie o piuttosto ribattè la signorina wilson questa non è acqua da affogarci lo crede replicai provando a tenerci dentro la testa allora capisco bene anche un catino basterebbe che bell'acqua viva del resto soggiunse ella affacciandosi all'argine vien voglia di ficcarci le mani io l'ho sempre sentito dal premere che mi faceva d'attorno pari ai gomiti di quattro o cinque vicini nella calca dove ci ha ficcati il nostro mal genio in un quarto d'ora di sciocca curiosità che dici esclama filippo continua ma l'altro non approfitta della licenza si è mosso dal posto andando via come un lampo e sparendo dall'uscio vicino come un lampo è ritornato all'aperto con una bracciatella di bastoni di nocciuolo ruvidi rugosi alti un metro e sessanta ma tu che sai la storia di queste repliche qual prova più convincente vorresti della mia innocenza e della mia indifferenza è bella sì dio mio fin troppo bella è una di quelle donne che dicono alla gente guardatemi contemplatemi adoratemi bravo satellite così mi piaci senza rancore con un granellino di spirito che non avrei immaginato mai e che son lieto di riconoscere si domanda il bis ma enrico dal ciotto è stando e non lo concede questo io l'ho fatto una volta sola in vita mia ma non per la donna che poveraccia poteva forse valere di più come di meno ma per la mia dignità che doveva e voleva avere il di sopra ah figlio d'un rosignuolo anche tu dopo le dolci pene del desiderio la fiaccona del possesso e addio le ventiquattro arie diverse non tenendo conto delle variazioni dei passaggi delle rifiorite che nel tuo canto ha notate con diligenza tedesca il bechstein ci vengono per l'aria buona dice il campanaro di corsenna e non son mica ignoranti i medici che ce li mandano vedete noi di fatti che arie di salute a farlo a posta il campanaro di corsenna è nero magro stecchito come un'aringa affumicata c'è poi una bella tombolina che si presenta sul palco e recita un paio d'ottave non si capisce niente di ciò ch'ella balbetta ma la tombolina balbetta con tanta grazia che ne son tutti inteneriti e la levano di lassù a braccia tese le fanno carezze la divorano coi baci non sarà così ma pare che sia e sa di commedia proprio come una regina di commedia la contessa ha bisogno dovunque ella sia di aver tutti a suoi piedi non è contenta fin che ce n'è uno che non accetti il suo giogo ma è questo il mio solito e non mi sento men forte per ciò meno voglioso di muovermi in questo essa è come me sente il piacere di andare in alto sente come me il piacere di guardarsi indietro e settembre roma è nostra mi ha detto stamane il signor sindaco incontrandomi sul ponte avviato verso la strada del mulino viva roma in eterno ho risposto con pari ardore al patrio ricordo del primo magistrato di corsenna temo che le signore wilson o le berti credano necessario di parlarmi di filippo ferri cosa che sarebbe pure naturalissima nel giorno istesso ch'egli è partito voglio bene a filippo ma non amo sentirmelo ricordare davanti a galatea domattina domattina la vedrò quella cara puntigliosa vi torna sì sì ottima idea quantunque io non voglia fare l'esperienza precisamente nella forma che voi proponete e per cui ci vorreste voi signor rinaldo col vostro modo curioso di farvi vento ma vi son grata sapete vi sono gratissima e qualche cosa di simile a ciò che voi avete immaginato certamente farò il quale a differenza del suo collega di corsenna è presente disteso nel suo letto ed occupandone una parte notevole in capo a dieci minuti che noi abbiamo spesi a guardarci dattorno tutte le sedie dell'albergo di roma son collocate intorno alla tavola l'altra sera la signora contessa ha invitata tutta la comitiva di san donato a prendere il tè in casa sua anche qui mi sono scusato ma qui ci avevo almeno un'altra ragione abbastanza ridicola e imperiosa nondimeno ineluttabile perentoria e se non pernunzio bene il suvo riverito nome pensate che sono un povero diavolo senza ostruzione e l'inglese lo parlo ma non lo intendo dopo questa produzione dell'immortale scappavia si farà la farsa e ve lo dico perchè non scappiate voi altri al lieve rumore che io feci alzandomi dal mio nascondiglio sul ciglione del bosco il buon cane si fermò di botto sulle quattro zampe abbaiando allora mi lasciai vedere e saltai sulla strada lamiera saviamente munite della loro chiavetta che girando trarrà via la lista metallica stagnata torno torno permettendo di scoperchiare quattro ipogèi di sardelle sott'olio si sperando che la cosa non fosse osservata da nessuno in quella mezza oscurità della piazza ma la burattinaia avvezza a vederci di notte come i gatti e costretta a tener d'occhio quei pochi per timore che i monelli scambio di darne lavorassero a ghermirne lei sì lei saremo una ventina di persone le berti ch'ella conosce la contessa quarneri col sèguito il commendator matteini terenzio spazzòli detto l'impareggiabile ed altri che non ricordo ma tra i quali non vanno dimenticati i ragazzi della signora berti se tu provassi a morire oh allora lodato il cielo una buona rifiatata di mille petti che si diffonderebbe dalla tua città come un soffio di primavera a tutti i punti del bello italo regno gran verde ai nostri piedi poi subito un gran vano come un abisso spalancato profondo buio alla prima vista ma pieno di cose e di colori indistinti di là dall'abisso un lungo disordine ma severo e solenne di dorsi montuosi di picchi e di guglie rocciose ah mio caro rinaldo dai retta vivi e gusta tutto il prezzo inestimabile della vita le tue vigilie le tue clausure non profittando a nessuno tolgono molta parte di gioia anche a te sicuro la marchesa è ancora una bella donna che forse vede ancora i quaranta e può lasciar credere che siano trentacinque o trentasei e già si butta per disperata in braccio al peggiore dei diavoli che è quello del giuoco del resto non potendo far dire delle cosacce al suo fasolino il povero burattinaio ha perso la metà dei suoi effetti di chiaroscuro che importa ha fatto un maggior effetto non mandando in giro la moglie col piattellino di stagno mi addormentai seguitando ad almanaccare nel sogno mi destai la mattina scontento di me ma niente pentito di aver scritta la mia letteraccia su quel punto ero fermo e più inviperito che mai adagino adagino quasi volessi vedere se ero io e non un altro in quella postura provai a muover la testa e mi venne fatto le braccia e mi sentii dolere dalle spalle alle mani le gambe e non mi parve che rispondessero affatto mi risponda schietto com'io le parlerò signorina con durezza quanto le piacerà dovessi pure morirne ma con altrettanta sincerità che cosa pensa lei di filippo ferri quanto a loro se han presa la ramanzina non hanno male che non si sian meritato avendo smascherate le loro batterie in presenza della contessa mi paiono tre ragazzi con quel loro cospirare all'aperto in un sentiero di villa dove tutti gli alberi hanno orecchi per udire e bocche per riferire è venuto a cercarti perchè poi te e non me lo saprà chi ha scritto la lettera è venuto a cercarti tre giorni fa e gli han detto che eri a letto ammalato è ripassato ieri e l'ho ricevuto io dicendogli la medesima cosa soggiungendogli per altro che poteva parlare con me che ero un altro te stesso d agosto ier l'altro a sera ho presentato il mio ferri si era già sparsa la voce dell'arrivo di un nuovo villeggiante smontato con un grosso bagaglio al cancello del giardinetto si chiama così il villino che occupo io poveraccio egli meritava questo tacito omaggio del cuore alle sue nobilissime doti ed ai suoi utilissimi servigi ma io ritornando al giardinetto mi sentivo più padrone di me che non fossi stato mai per rompersi la testa serviranno meglio i bastoni dico a lei sor padrone che na fa uso così spesso e volentieri di quei così lunghi lunghi che fanno stupire ed anche diciamo tutto anche rider la gente ne taglia lei ne taglio io per farle piacere ce n'è una collezione in saletta una gran birichina che m'ha scagliato un pomo e poi è fuggita et fugit ad salices e mi fugge insieme con lei anche quel malandrino di buci se credi di offendermi no dico quello che ne penso secondo il mio costume e dirò ancora che per la forma non sarà da mettere tra gli esempi di bello scrivere certo non credo che sia da annoverarsi tra le mie cose migliori ma è così e non si muta l'amico mi ha soggiunto che voi gli diceste assai bene di me ma con certe restrizioni intorno al mio carattere e l'unica pena che io ne ho sentita è stata quella che di restrizioni non ne aveste fatte di più terribili come anna radcliffe appassionate come carolina lamb calze azzurre come lady wortley montaigue e come la contessa di blessington qualche volta con un granellino di pazzia sempre con due o tre di piacente originalità e mentre egli si metterà in quattro per servirci desideroso di farci anche assaggiare le trote del fiume noi andiamo a visitar la chiesa parrocchiale l'oratorio e tutte le antichità del luogo non perdonando nemmeno ad una di quelle croci di baldassarre che si vedono piantate lungo la via maestra in tanti paesi campestri ama ella forse il signor ferri la signorina wilson fece un gesto di noia suprema quasi volesse dire si va di male in peggio con costui ma il gesto non mutava la condizione delle cose e così come niente la trattiene niente la spaventa niente le pare impossibile o inammissibile neanche l'andare attorno con un uomo che non è suo fratello nè suo zio e neppure suo cugino quel buon cugino che fa tanto comodo alle altre italiane al triste cavaliere di orazio che si trascinava in groppa la più fastidiosa tra le dame ma io non posso farmi diverso da quello che sono faccio già molto a scriverti e tu dovresti essermi grato d'un sacrifizio che nessun altri ottiene da me oggi per l'appunto era andato sulle nove del mattino a fare la mia solita passeggiata con la solita fermatina oraziana al mio rivolo o fonte di bandusia più lucente del vetro io sarò un asino ma ho sempre sentito dire che un asino vivo val più d'un dottore morto ed anche se lor signori s'infilzano di due io dunque domando e dico se hanno delle bizze da sfogare c'è egli bisogno di spiedi se hanno da cavarsi il ruzzo dal capo a che servono che ne inviluppano il calice mentre il bocciuolo della rosa s'invermiglia delicato e piacente alla prima vista tra i sèpali verdi che lo proteggono senza volerlo nascondere cerchiamo un altro paragone e non tra i fiori io rido con lei e la conforto ad andare il tredici secondo me non è altro che un numero il quale ha il torto di venire dopo il dodici e prima del quattordici erano le nove e sette minuti quando la signorina wilson mi apparì tra gli alberi della strada campestre come mi batteva il cuore come mi batteva intravvedendo nel verde la sua marinara bianca dalle risvolte turchine ella veniva innanzi a passi lenti leggendo buci la precedeva da buon battistrada il luogo è bello e le piace disgraziatamente non c'è da sedere eh lo so ben io dove c'è da sedere ma mi secca un pochino di doverla guidare fin là nondimeno poichè io non son più padrone di tornare indietro si prosegue lungo la sponda del rivo egli sicuro del fatto suo sentenzia che giunte laggiù sentiranno ancora gli stimoli dell'appetito e non vorranno poi lasciar soli a macinare i compagni del sesso forte che sentiranno gli strazii della fame si ride si salta si canta e si scende applica filosofo ella sa benissimo che non amo la caccia così m'ha dato ad un punto del grasso e del miope m'ha fatto due offese che sarebbero mortali se io non fossi corazzato da un pezzo contro i motteggi delle fanciulle audaci come contro i vezzi delle signore cascanti finalmente è l'ora del pranzo e si va a fargli onore onorati anche noi alle frutta da un concerto musicale venuto a rallegrarci delle sue scelte armonie davanti all'ingresso mi son sentito rinascere ancor oggi mi par d'essere quel tale che uscito fuori convalescente dagli ardori e dai delirii d'una febbre da cavalli ricomincia a sentir l'allegrezza del vivere poichè dalla finestra riaperta penetra una buona corrente d'aria fresca nell'afa e nel viscidume della sua stanza d'infermo illuminato da due lampade fumose a petrolio la povertà del burattinaio mi aveva fatto pena contando così a occhio e croce i soldi che la sua donna veniva raccogliendo negli intermezzi dalla bontà di lor signori pensai che quei poveri diavoli non avrebbero intascate due lire e la gente assetata di fresco ci corre ogni estate a rifugio vedi quella palazzina lassù pare a mezza costa di qui ma per effetto di prospettiva è veramente sul colmo d'un poggio si chiama il roccolo ed è il rifugio di una bella signora che tu sai perchè me l'hai nominata in una tua lettera ho poca ritenitiva e in quello che non capisco mi ci confondo troppo ancora vorrei che i versi fossero rimati a due a due per aiutar meglio la memoria sarà fatto come volete e come avete il diritto di volere poichè vi piace di recitare una mia composizione che sarà al solito una l agosto era volevo levarmi una spina dal cuore dove sarà andato il ferri che m'è uscito di casa attillato spalmato ripicchiato come uno sposo dalla contessa non credo dalle berti meno che mai si tira a tutto e con la stessa arte da tutti qualunque sia il grado o l'educazione è sempre guerra sorda di agguati d'insidie di tradimenti poi con sembiante mutato rivolgendosi a me vuol farmi sentire che la padrona di casa non rileva le piccole impertinenze e che io posso far come lei non sola per altro come l'ultima volta ch'ero andato a visitarla galatea era con lei reduce allora dalla solita passeggiata inutile il dire che combinai in casa anche buci beneficenza son questi i tuoi miracoli e quando poi ti si è fatto onore senza secondi fini come nel caso presente per solo amore del nostro simile con un accordo perfetto tra i promotori che non ne fu mai tanto tra i suonatori di dusiana i padroni non vedevano volentieri queste amicizie dei guardiani di casa col signor forestiero ed io che ho capita la solfa ho diradate le visite l'ultimo dei miei amici di qui è stato buci il cane più stravagante di corsenna briccone mi dice dopo essermi stato tranquillamente a sentire vuoi venire ai ferri e farmi credere che non sei innamorato di armida te lo giuro che ragione avrei per mentire con te la bellissima signora ammirata dagli uomini acclamata dalle amiche sequestra per sè la signorina kathleen e il mio amico filippo prendendo posto con essi nella prima giardiniera fu applaudita a furore e si gridò viva dusiana il che non è mai male tra popoli contermini che hanno di tanto in tanto i loro piccoli screzi e dissapori già si voleva il bis ma il capobanda fece un gesto che voleva dire abbiate fede ci sentirete anche più del bisogno dire ebbene proviamo diss'ella dopo un istante di pausa lei ha dato due scudi per associar qualcheduno via diciamo pure il nome per associar buci alla sua opera buona stesso quell'aria della signorina non è di sostenutezza con me è di stanchezza per la fatica del lawn tennis infatti ecco che si rianima dopo partita la contessa coi suoi tre satelliti rideva gli lampeggiavano gli occhi ed io mi avvidi d'aver commesso un errore ah gridò egli e proprio dopo questa tua confessione dovrei far le valigie sarei un bel cavaliere se mi appigliassi al partito della viltà e per i tuoi belli occhi ancora affatto pilade era là seduto in un angolo ed io non lo avevo veduto si alzò al primo gesto ch'io feci e venne a raccomandarmi di star cheto ma che cos'è gli dissi maravigliandomi un poco di sentir la mia voce perchè sono in letto il frutto primaticcio che ha sapore in se stesso e non dallo zucchero in cui bisogna giulebbarne tanti altri il flore che ha una fragranza sua senza bisogno di opoponax e di pelle di spagna che orrore direste ma io arrivato a questo punto vorrei proseguire ma scusino la libertà grande con tutta la loro arte di scherma penso che non faranno prodigi il bastone è l'arma per eccellenza lo diceva il nostro professore al battaglione ma è pure un'arma molto difficile mastro raffae non te ne incaricare gli rispondo io è il mio memoriale sono effigiato là dentro e non le parrà bello ne sono sicuro ma le parrà tanto più vero ne ho la certezza leggerà tutto vedrà tutto e mi renderà la sua stima baffi oh perdio esclamò finalmente non la vuoi capire che questo è uno sciocco litigio e mi secca e tu replicai non la vuoi capire che c'è una donna di mezzo e che su questo capitolo non si scherza e non si transige toccami qui e sarò una bestia feroce l'antico uomo non muore a io viste rotte settembre ripiglio il racconto lasciato ieri in tronco per cagione di queste povere dita quel che è peggio e non potrò mai consolarmene è violato il mio dolce segreto povera acqua ascosa com'io volevo battezzarla ne verranno delle brigate ne verranno a far chiasso da queste parti specie per il gran viale dei pioppi che la signorina wilson ha dichiarato un prodigio ma non lo ha comprato nessuno onde un'ira feroce dissimulata sotto un olimpico disprezzo contro la letteratura alimentare del resto se il mondo durerà ancora nel secolo ventesimo et ultra sarà sempre in forza di una buona consuetudine che noi abbiamo ereditata dai nostri maggiori quella di prender moglie e di far famiglia buona consuetudine che io non raccomanderò mai abbastanza ai miei cari ed amati contemporanei gambetto gl'interessi che non hai offesi fischiano da tutti i pruneti si avventano da tutte le macchie nessun briccone è più appostato di te dagli onest'uomini in caccia il contadino l'ha cercato da per tutto in paese finalmente l'ha ritrovato da me ma la povera bestia che ride così volentieri s'è messa a guaire anche prima di ricevere il più piccolo colpo il tuo giardinetto è una tabacchiera mio caro ma qui nel caso nostro non sarebbe più un bersaglio sarebbero due bersagli uno dalla casa al muro l'altro dal muro alla casa col rischio per colui che fosse dalla parte del muro di uccidere argia la tua cuoca o pilade il tuo servitore buci saltò l'acqua ed ella dietro a buci volevo saltare ancor io ma ella mi trattenne col gesto alto là disse poi vado dalla buona nunziata a rasciugare i miei abiti non potrei mica ritornare in paese così e lei signor morelli deve fare altrettanto a casa sua che per andarci non ha da passare per e forse bisogna vederla a lungo per esserne presi è sana forte e fresca ha la grazia della donna nascente sotto la scorza della fanciullona matta così avviene della camelia si annunzia male sotto quella embriciata di ruvide brattee giallognole ad un altro corpo celeste a venere infatti scusate non volevo proferirne io il nome vi sarei parsa vanitosa ma era tanto carino il vostro complimento a proposito dei miei satelliti che noiosi quelli e se sapeste che musi lunghi iersera certamente il demonio era penetrato in lui per la via dell'orgoglio ed oramai spadroneggiava in quella povera testa che si era creduta così forte e poichè perfidiava nel non voler riconoscere la impossibilità di vedere in terra la gerusalemme celeste don giovanni è l'uomo nella sua bramosia insaziata d'ideale dell'ideale che cerca da per tutto che crede ad ogni istante di afferrare e che da ogni parte gli sfugge quella di star tutti insieme il giorno seguente facendo una scampagnata a dusiana ah finalmente a dusiana quella gita che i tre satelliti non erano riusciti a fare con la contessa quarneri e che lei proprio lei propone ora di fare per atto di onoranza festosa al nuovo venuto distinzioni troppo sottili le paiono degne di noi mi senta signorina voglio convincerla voglio persuaderla son sicuro di riuscirvi solo che si degni d'ascoltarmi vuole che scendiamo da questa parte verso il fiume è tutta strada per ritornare a casa ed altre volte l'ha fatta nella medesima compagnia che oggi le spiace tanto una grossa bega evitata che fortuna per quanto gridassi di voler provvedere da me alle faccende mie m'avrebbe seccato mortalmente un duello con questo conte quarneri degnissimo gentiluomo che non ho mai più visto nè conosciuto dal giorno che l'ho dato a balia ah il mondo non è più dei sensitivi si fanno tante cose per consuetudine per vezzo per moda non ritrovandoci più il senso arcano dei loro principii esempio l'andare in campagna un piacere estivo che si compra senza gustarlo senza intenderlo trasformandolo secondo l'uso della città son venuto io solo soletto per il viale dei pioppi son venuto a rinchiudermi nella mia stanza ed ho scritto questa dolorosissima istoria molto male perchè la testa mi arde ed ho perso il lume degli occhi per una passeggiata innocente per un incontro non potuto prevedere non potuto evitare e del quale non avete nemmeno certezza trattarmi così male via è un po forte sono io innamorato della contessa no davvero incapriccito neanche anzi diciamo tutto se alle prime poteva darmi negli occhi perchè la bellezza è sempre la bellezza ora non me ne faccio più nè di qua nè di là perchè quella bellezza mi si è mostrata falsa nell'anima s'intende lasciando supporre dio sa quali ragioni ripigliai e che ne avrebbe detto galatea che galatea perdonami ho ancora il cervello intronato da una delle tue bastonate ed io niente assassino ma tu volevi dire volevo dire la signorina wilson la signorina wilson molto probabilmente s'aspettava tutt'altra domanda appariva seccata dalla mia insistenza ma quasi rassegnata a starmi a sentire com'ebbi proferito quel nome e la domanda a cui s'accompagnava quel nome andò in collera ma dica non c'erano dunque cavalieri alla rappresentazione di iersera tutti non mancava che lei ma non vogliono andare in rovina quei là due soldi appena mi capisce due miseri soldi filippo ferri è fatto così tutto d'un pezzo sta sulla sua come un artabano ma nessuna sua parola offende pochi uomini sono cortesi quanto lui nessuno più di lui ma suol parare andando a fondo si è dato il simile tremila e più anni fa nell'isola d'itaca ed è toccato alla regina penelope ce ne aveva un bel numero anche lei che non le davano tregua ma un giorno capitò ulisse a casa e li conciò per le feste se uno di questi giorni imitando ulisse il savio conte quarneri andiamo per intanto a visitarla nella morente luce del crepuscolo vediamo quanto basta per collocare coll'immaginazione trecento persone entro la gran sala squallida che si potrà rinfrescare d'una man di bianco e ornare alla meglio con frasche di castagno e coi quadri poichè si ostinava a sostenere che la religione non fosse altro che un misterio d'amore tra dio e la sua creatura e peggio delle creature tra loro il padre anacleto fu condannato alla massima pena all'unica che togliesse per sempre lo scandalo soffocandolo nell'in pace ma bisogna aver pazienza un momentino quel tal momentino che diventa un quarto d'ora per via non è molto poi ed anche è bene speso quel po di tempo perchè sono arrivate le scodelle e distribuite sui tovagliuoli davanti ai commensali adagiati sull'erba e dietro le scodelle arrivano parecchie latte di brodo fumante niente paura dopo tutto si era in corsenna e corsenna applaudì tutta come un uomo solo credo che sia volata anche qualche spalliera di seggiola i miei corsennati questa volta si tramutarono in già i più non ci si fidano e passan di sotto per tua norma il fiume è magro anzi che no tanto magro che fa pena a vederlo disteso in quel suo grandissimo letto non dovrebbe aspettare la calda e dovunque le piacesse di andare a curar la salute dovrebbe condurre la sua signora con sè in coscienza quando si ha nel giardino una vite moscadella come la sua non si lasciano andare e venire comodamente le vespe la signorina di cui mi parli fu un'apparizione momentanea ed anche se ti degnerai di rileggermi capitata in mal punto a romper la quiete del mio rifugio nel verde volevo ripigliare ma in quel punto si affacciavano dalla salita le signorine berti e la nostra conversazione s'interruppe di schianto ed altri seguivano per l'erta tutti affrettando il passo a mala pena ebbero veduto noi con quella furia montanina che è così naturale alla vista del luogo dove si farà la fermata castagni disse filippo girando largo castagni da per tutto e lassù quel nero sui monti abeti mio caro abeti e pini corsenna è famosa per il suo pinus pinsapo ah i miei complimenti e niente quest'erba tenera che forse ella ha calpestata è muta e conserva gelosamente il segreto ah non tanto gelosamente ecco qua tra un ciuffo di sermolino e un cesto di terracrepolo amen fui per rispondere ma mi contentai di dirlo col gesto mezz'ora dopo eravamo al principio del paese dov'io presi commiato ed ora per il giorno seguente giunto a casa ho finita la lettera per filippo ferri ed ho tirato giù questo passio ma infine la marchesa valtorta non vorrà essere così egoista e alla vecchia società di corsenna farà parte della nuova che ha portata con sè non c'è caso signor morelli per fonderci dovremmo adattarci ad un altro genere di vita noi si ama prender aria e passeggiare in casa valtorta si sta chiusi e si giuoca allora mi dica un'altra cosa diss'ella dopo aver balenato un'istante domandi domandi pure ma lei giuri di esser sincero non ne dubiti nè ora nè mai voglio ad ogni costo meritar la sua stima almeno quella soggiunsi lasciandole intendere il resto voi siate buono affabile cortese morigerato e virtuoso virtuoso sopra tutto mi capite la virtù per vostra norma ha sempre il suo premio qui nella mia tasca di destra perchè non è venuto ai burattini iersera ah perbacco esclamai battendomi la fronte se n'era dimenticato belle cose dimenticato io dei burattini come si vede che non mi conosce ma non sa che li non temo che ciò le succeda se ha tanto sicuro l'atto di portare il taglio in su e così veloce l'attacco quanto al vizio di metodo glielo invidio l'ho sempre detto io che il giuoco di sciabola va fatto più serrato sì più serrato come quel della spada in certi casi e in tutti gli altri non troppo distante di lì che novità è mai questa sono passati appena venti minuti e filippo ricomparisce nel viale se ne va certo e non di gamba malata visita breve perchè ma no ma no quante volte l'ho a dire che non mi dispiace che anzi mi fa un piacer matto del resto rispose filippo la tua dama è sciocca quasi tanto sciocca quanto è bella mi ha parlato d'armi a tutto pasto non sapeva non voleva parlarmi che d'armi o un testimonio o niente duello ma io di quei di laggiù non ne voglio ed io ti potrei dire che ci sono soltanto quei di laggiù capaci di renderci il servizio in corsenna ma non voglio parerti desideroso di salvarmi con un sotterfugio dai lampi della tua terribile spada giusto cielo si scappa senza aver posto il piede sull'ultimo gradino e si porta il nostro disinganno all'aperto e nessuna leggenda nessun racconto di paure da rimettere in corpo qualcheduno di quei dolci brividi che la vista di una tinaia aveva fatti cessare due persone che non ti han fatto niente ch'io sappia ebbene alla spada conchiusi io adattandomi ad un ragionamento che non faceva una grinza alla spada rispose filippo ero io quel tale in corsenna si è rivolta a me come si sarebbe rivolta ad un altro al commendator matteini per esempio prendendo ipoteca anche su lui oh quel fiore quel fiore ci voleva proprio quel fiore del malanno per meritarmi un altro sgarbo di galatea galatea galatea penso che voi abbiate fisso il chiodo di farmi impazzire egli a me ed io a lui si picchia così sodo e così lungo che i poveri bastoni non ne possono più gemono si sfibrano si sfasciano a guisa di canne peste ne hanno abbastanza chiede il maestro di combattimento no brontolo io no rugghia filippo un guancialino da aghi e da spilli per uso delle ragazze che si addestrano a pungere e peggio poi un tappeto una pedana un posapiedi da contesse tu vuoi aver l'aria di saper molto addentro dei fatti di corsenna e non sai niente lasciatelo dire niente di niente gli uomini son vandali su tutta la faccia della terra e un giorno ne ho fede verrà un altro diluvio per castigarli spoglino per intanto le montagne e vedranno sì molto rispose quell'altro lasciando cader le parole dall'alto come un uomo annoiato quantunque preferirei la spada è arma più elegante ha ragione ma non bisogna rinunziare alla varietà nè all'idea di contentare tutti i gusti è strano che le siano venuti in mente quelli oh non faccia caso volevo evitare terenzio spazzòli il mio divo terenzio che fa bene ogni cosa buono quello e lei gli è molto amico non è vero ho abbracciato filippo ferri era il meno che potessi fare e pianto come una vite tagliata e erano sentine di vizi pozzi d'iniquità armamentarii di frode si cominciò a sussurrare di un attacco che padre anacleto avesse voluto muovere al priore pilade si è chetato e bada a noi colla sua solita flemma io non odo più altro che il respiro affannoso dei miei polmoni e di quelli del mio avversario in cadenza colla rovina dei colpi quanto a me senti ho già fatto testamento e scritto in chiarissima forma non voglio discorsi nè marce funebri nè bugie nè stuonature mediocri io vi saluto se stèsse in me vi adoprerei tutti al governo si fanno grandi apparecchi intorno alla fontana ed anche poco distante tra i faggi dove sono state condotte e scaricate le bestie da soma i serventi son tutti in faccende obbedendo agli ordini di terenzio spazzòli ridendo tutti chiacchierando vociando ammirando qua e là facendo le maraviglie d'ogni più piccola cosa e giurando che mai e poi mai si è fatta una più bella scampagnata lei la sa meglio di me la storia del fraticello diss'egli nella sua grande semplicità sotto cui forse s'appiattava un po d'ironia peccato che io non saprò raccontarla così agli altri signori che verranno hai sentito mi bisbiglia filippo mentre siamo in cammino per ritornarcene al giardinetto la spada è arma più elegante caro te la darò io l'eleganza fortuna che le bottiglie sono diligentemente impagliate e i fiaschi bene affondati in grandi ceste di fieno c'è un canestro che terenzio spazzòli ha fatto caricare con maggior cura e non si sa che cosa ci sia dentro e tutti muoiono dal desiderio di saperlo e non pensò egli forse ad alta voce qualche cosa di simile quando gli scappò detto dal pergamo ai fedeli che diffidassero dei lupi rapaci in veste di pastori quando soggiunse non bastandogli quel poco che taluni i quali ostentavano umiltà dottrina e santità non volli guastarmi l'effetto e pigliai la rincorsa ma allora vedendo tanta pervicacia nell'errore e il reo farsi accusatore sotto quella ipocrita forma scattarono le rivolte del consesso giudicante e vennero le rappresaglie feroci ah sciocco sciocco tre volte sciocco non potevo condurla da me quella stupida impresa senza contare che la mia matta fantasia aveva lavorato sopra una falsa supposizione erano tre ragazzacci e niente più con una certa voglia di parere impertinenti ma senza il coraggio di giungere agli estremi mi mossi alla volta del roccolo evitando l'abitato di corsenna per altro tanto che ci arrivai alle nove e quaranta minuti troppo presto forse eh dopo tutto avrei lasciato un biglietto di visita ma non ci fu bisogno di questo mezzo termine e lui tutto umile in tanta gloria non è così che va fatto un colpo di fortuna debolezze parliamo d'altro lei signorina era bellissima ieri con quella sua marinara semplicissima e brillava più di tutte se i cani diventano idrofobi non hanno poi tutti i torti li vogliamo amici ad ogni costo e neghiamo loro ogni onesta libertà non li lasciamo ben avere in nessun modo e li facciamo servire alle nostre esperienze fisiologiche mi piace perchè suona bene non mi piace perchè farà credere dio sa che cosa quando gli altri osserveranno la novità del trattamento che sembrerà un abbandono delle antiche cerimonie ma così voglion le belle e non c'è da resistere diamoci pure del voi poco male del resto ero appena al settimo canto e il mio disegno avrebbe portato il poema ai quaranta ha ragione filippo ferri perchè darsi pensiero della posterità la quale non si darà pensiero di noi dico non sta bene in società alla presenza di un inlustre personaggio al quale faccio tanti rispetti e viva sempre la sua bella fazza sì dico la suva degna persona a me non si disse nulla che avrei saputo rispondere a buci nemmeno che avrebbe potuto cavarsela ridendo per me soltanto ci fu a quattr'occhi una bottata di galatea noi vi lasciamo alla vostra dolce occupazione per prendere una boccata d'aria ed anche uno spuntino che la cortesia di terenzio spazzòli ha fatto servire a noi in un'altra sala della filanda con noi il commendator matteini e terenzio spazzòli felicissimo uomo e pare a vederlo che quel posto nel secondo carrozzone l'abbia scelto lui il divo terenzio non si scompone mai non si turba non si sconcerta di nulla per tenere un po viva la conversazione colla signorina kathleen bisogna parlarle di buci ed io non mi lascio sfuggire l'appiglio buci avrà un pregio per me quando se ne saranno andate rispondo quello di essere stato con loro per tutta la stagione se mi permetteranno di venirle a riverire a firenze lo condurrò a farsi vedere ma ad un'ora bruciata zampilla gorgoglia sussurra per un po di cammino fra i sassi andando a far lago in una buca di forse due metri che s'è scavata nella zolla del prato donde poi straripa e scivola a valle immollando per un buon tratto il terreno passando ai tre satelliti ne ha detto anche bene poveracci tanto gentili attenti divoti e pronti ad ogni cenno ad ogni desiderio ma ancora un po gelosi come tutti i vecchi servitori e poco benevoli ad ogni nuovo venuto ma non sgarbati finalmente che questo ella non sarebbe donna da tollerarlo il guaio intanto è accaduto a me con che coraggio stenderò io la mano a rinaldo specie sapendo per esperienza recente che egli basta sarà quel che sarà intanto non gli neghiamo il visto si approva galatea si vedrà si vedrà vivaddio non si vedrà niente me vivo ma che cosa c'è di vero che cosa c'è di serio nell'idea del signor ferri com'è nata come ha potuto formarsi in una testa cavalieresca sì ma così poco romantica come la sua il conte quarneri che cosa viene a borbottare da noi che cosa voleva da me e sopra tutto perchè è capitato in corsenna richiamo il servitore che era già tornato alle sue faccende fa ridere e fremere come gli piace sopra tutto dilettando le signore che son tutte felici di averlo conosciuto nell'entusiasmo che il nuovo villeggiante ha destato sorge cresce giganteggia e trionfa l'ho presentato a tutte le signore incominciando dalla sindachessa per non destar gelosie si è preso l'arlecchino di fravola e di limone che è il caval di battaglia ed anche il ronzino del nostro caffettiere ho il territorio di corsenna sulla punta delle dita e giungo in vista della casina dove stanno le wilson e do un'occhiata intorno prima di uscire dalla macchia ho fatto bene a non fidarmi troppo fortuna fortuna vogliamo dire mi chiamo rinaldo rinaldo ripetè ella un nome di paladino che non sarà mai esistito se dio vuole e lei sentiamo il suo ora un brutto nome sicuro ne giudichi caterina bellissimo anzi poi gli passò accosto un'altra cosa viva un ratto che pareva un micino tanto era grosso era uscito da una feritoia ucidere il mese entrante parti da napoli e vado a trani mi accompagnano i mie parenti e vado in casa della madre della zia e là o la dota di mia madre che mi possa maritare e sopra le soglie dei bassi nelle botteghe nella via gli uomini ridevano contentissimi e ridevano pur le femmine incitanti e negli sguardi accesi degli uni e dell'altre il desiderio luceva poi finii per recarmi a trovarlo quasi tutti i giorni si cominciava a parlare della gamba disgraziata e si cascava subito dopo a chiacchierare di suor carmelina antonietta canserano orfana di madre ha il padre in america era stata affidata a una zia che le voleva un bene del cuore e con la zia se ne stava al quarto piano del palazzo numero in via tribunali le rose d'una capera fanno capolino qua e là e l'edera selvaggia s'attorciglia al legno antico un merlo impertinente ripete senza mai stancarsi il suo ritornello chiaro e vivace da una gabbia che rimane anche la notte attaccata ad un chiodo fuori al e l'altro mentre badava stupidamente a regolare il piede in modo che si trovasse sempre nel mezzo del lastrone pregava tutti i santi perchè mandassero via questo giovinotto pittimoso del quale la muta e pesante compagnia gli cadeva addosso come un l'adozione era stata larga di cure e dapprima dolce fu la prigione e lì come se fosse stato a san pietro a maiella il canarino diventò un cantore elegantissimo una specie di tenorino di grazia bene bene esclamò il marito della signora ecco il canarino che comincia a dirci qualcosa la piccola calza bucherellata era caduta sulla coverta del lettuccio e da presso due piccole mani vi si abbandonavano esangui tra tanta infantile minutezza le cose più grandi eran due lacrime che scendevano per le gote di salute la vedova imbacuccò alla meglio il piccino e lei si buttò addosso lo sciallo nero che a quello era servito di coverta nella cuna cercava ora la chiave della porta la trovò nella cenere fredda del braciere che con quella aveva scavata il giorno prima poi non vi fu più una parola il signor roberto camminava tutto astratto a capo basso studiandosi di mettere il piede sempre nel mezzo delle lastre del selciato provando una piccola contrarietà quando per inavvertenza gli capitasse tra le nannina fece la vedova come ti trovi qui che fai la bambina le corse incontro allegramente non si lavora oggi la maestra fa festa ce ne ha mandate via tutte perchè lo sposo la conduce in campagna andiamo da peppino disse la vedova pigliandosela per mano mentre la melodia saliva con più sonoro ritmo le mani si staccavano dal panciotto e una l'indice teso misurava il tempo si afferrava l'altra nervosamente al margine del zitta ora dormi domani domani la camera taceva chiarinella era sempre l'ultima ad addormentarsi sentiva per un pezzo ancora il respiro forte ed eguale della sorella che alla baracca avea ripetuta una piroetta e s'era affaticata suoi dei quali aveva fatta uno festo in giro alla balaustra del balconcello e che l'ometto ora contemplava attentamente per metterli sulla carta insieme alla grondaia ai vasi di maggiorana e ad una gabbia ove una quaglia sonnecchiava colore agucchiava i romori della via erano confusi e arrivavano morendo al cortile del chiostro silenzioso a volte d'un subito risonava in fondo su per la scala grande il passo pesante del brigadiere e costui spuntava nel cortile attraversandolo al quarto piano d'uno di quegli sporchi palazzetti vecchi c'è stata una ricevitoria brutta e scura nella quale ogni due mesi io mi recavo a pagare la tassa della fondiaria immaginate con quanta soddisfazione dell'anima documenti umani settembre tre giorni fa in una scura e fetida vanella d'un palazzo in via tribunali d'un subito qualcosa cadde con un tonfo sordo quando il segretario gli fu presso mazzia lasciò ricadere la portiera e questa li nascose ora viene peppino disse la vedova a nanninella ora viene ripetette la piccina sottovoce il figlio della signora un ragazzo che odorava di poesia appena fu alla nuova casa e per la finestra del tinello vide le monache fu preso da un impeto sentimentale e stampò una sessantina nella semioscurità i mucchi dei ritagli pei fiori le palle bianche dei lumi a petrolio le ceste piene di fiori azzurri e rossi mettevano una gran confusione nella bottega s'accorse che sotto a quel muro una persona che lui conosceva molto da vicino stava tranquillamente accendendo un sigaro si adocchiarono nello stesso momento manlio s'accostò con la mano stesa tre giorni dopo arrivato col mio bravo cassettino ad armacollo e col mazzo di pennelli tra mani infilavo entrandovi da borgo loreto il lungo vicolo giganti è malato disse fortunata ha una gran febbre da cinque giorni è mio figlio ndreuccio ndreù bell e mamma te vuo fa disignà il signore lo zio ti farà il ritratto e mamma te lo metterà qui appeso di faccia a te e quando tata verrà e vedrà il ritratto di nndreuccio dirà questo è ndreuccio bello tale e quale il piccino ascoltava con gli occhi lucenti di febbre senza mostrare di decidersi e mentre uno compie codesta bisogna un altro si vale d'un mantice per gonfiare l'animale e un altro d'un lungo ferro tondo per frugar sua madre impossibile bella mia borbottò come si fa dovreste tornare tornate tornate lunedì che c'è udienza non è vero mazzia mazzia guardava difuori non udì e non rispose la regina di mezzocannone aprile finora mezzocannone ha avuto solo un re quel buffo re di creta bronzata cesta me ne comprate bella figlia le fece la venditrice guardate ve ne do tre di quelle grosse per due soldi guardate dite fece la vedova le posso portare su a mio figlio lo permettono sapete niente non si sapeva perchè non aveva voluto mangiare non bere s'era spogliato nudo e voleva precipitarsi dal balcone un balcone al quinto piano al vico fico dopo poco la figlia di nunziata una bambina di cinque anni entrò allegramente si recava in braccio una bambola di legno alla quale avea messo il suo grembiale ed una cuffietta ricamata guarda com'è bella esclamò sedendo sul lettuccio falle un bacio disegnarla rimasi sorpreso avevano dunque capito questi del vicolo giganti che mestieraccio facevo io vi disegnerò bella bionda le risposi ma com'è che sapete ch'io disegno veneto pur lui aveva ben presto stretto amicizia con suor carmelina la trovava semplicemente una buona putela una fia de la madona io lo andavo a vedere tre volte alla settimana nannina aveva riguadagnato coraggio e s'accostava alla scrivania guardandovi curiosamente il gran calamaio dorato sul quale due pupazzetti reggevano a fatica una colonnina per metterci entro le penne torno lunedì sì sì lunedì più tardi non venite da me chiedete del direttore lui saprà dirvi la vedova gli prese la mano ch'egli stendeva a carezzar la bambina e fece per quando il vetro fu rimesso la vecchietta ebbe compagnia in casa ci venne un piccino malaticcio debole tutto pallido da quel tempo ella si fece vedere più di frequente il piccino aveva bisogno del latte alla mattina di pane fresco di frutta mature vulite o vasillo gli aveva promesso di recarmi a vederlo due tre volte nella settimana lo aveva promesso anche a fortunata cominciato novembre dovetti abbandonare i miei studi di mare e il vicolo giganti la gente accorreva da ogni parte arrivarono pur due allievi carabinieri uno dei quali per via s'andava sfilando i guanti di cotone bianco è proprio morta annunziò i dio mi aiuterà perchè ia sono orfane di madre mio padre sta in america e non ni sà niente di questo misfatto che si lo sapesse quello mi viene ad ucidere il ier sera se ne moriva una cosa deliziosa inebriante suor carmelina passeggiava in lungo e in largo spuntava la luna laggiù dietro il comignolo della fabbrica mazzia si ricollocò di faccia a lui e gli mise innanzi le carte piano disse il vecchietto non c'è fretta vi fu un silenzio il segretario scoteva malinconicamente la testa carezzando il suo marmocchio come per dire a carmela questo qui vedete me lo tengo io che sono la mamma e non uscirà mai di casa sua la vedova rientrò in casa e corse a baciare così forte il suo piccino che dormiva nella culla da farlo svegliare in un sovrassalto il piccino piangeva infatti lo spedale era sossopra la segreteria attigua allo stanzone in cui noi ci trovavamo s'empiva di gente i malati si rizzavano a sedere sui letti andiamo a vedere disse il commesso viaggiatore breve convulsione le agita le gambe ed è tutto è morta la sua compagna si agita cerca di liberarsi leva il capo sbarra gli occhi spaventata ma cade anch'essa sotto l'orribile forca accanto alla prima e delle pietre e dei torsoli onde lo regalano i monelli impertinenti e democratici ma questo budello mezzocannone questo schifoso intestino napoletano ha pur una regina i due coniugi facevano cane e gatta in tutta la settimana specie al venerdì quando giuseppe cappiello chiedeva quattrini alla moglie per giocarseli al lotto e lei glie li negava vista la bottega chiusa sino a mezzogiorno e argomentando che più non si fosse aperta in tutta la giornata dietro la ragazzina curva sotto lo scatolo delle vesti per vedere mentre lei dinanzi al lettuccio contemplava la morta coi grandi occhi pietosi il piccino le prese fra mano la frangia di era un po di tutto sopratutto un musicomane la mia ammirazione cresceva di domenica in domenica come i concerti del quartetto si seguivano e ci teneva insieme la comodità del vicoletto un grande silenzio s'era fatto per la via la dolcezza del tramonto penetrando nell'anima la piccola rossa socchiuse le labbra esangui lo sguardo perduto continuava a sognare come una santarella in un'aureola di pulviscolo d'oro la malia andava al concerto per tempo e toccava alla madre accompagnarla la ragazza tornava di notte tutta freddolosa nello scialletto rosso con le mani nel manicotto spelacchiato che lei stessa s'aveva fatto dalla pelle di un gatto bianco e nero pochi giorni prima a santa lucia ella aveva adocchiata fortunata con un bambinello la fiorista vestiva di nero comperò al bambinello un soldo di tarallucci e gli fece bere un po d'acqua solfurea poi se ne andarono su pel marciapiedi passo passo professore morto una cosa molto semplice per questo signore meditabondo oh povero richter ma come il mio vicino pensò ancora ecco lasciando cader giù nel cortile le boccate sfuggite del miglio i rifiuti del prigioniero e canticchiando e come quel canarino per la soddisfazione del miglio fresco e dell'acqua pulita metteva di tanto piccoli gridi acuti paolo mio caro vuoi raccontare una storiella a questa tua silenziosa famiglia te la mando da napoli da questo strano cuore d'italia che patisce se lo si considera bene di tutti i mali cardiaci dunque una sera che sera io non ho vergogna di dirvelo le verità m'era messo in giro per chiedere elemosina all'angolo del vico sergente maggiore vedo una signora che comprava fiori m'accostai signò qualche cosa a un povero galantuomo non c'è niente sta in fondo sant'elmo vestito appiè delle mura di un cupo verde alimentato dalle piogge e dall'umidità sforacchiato da tanti buchi neri in fila e una fila d'uomini ritti immobili la voluttà del sonno a quell'ora così tra l'appisolarsi e il rimaner cogli occhi aperti per un pezzetto a guardar nel soffitto le ragnatele lasciate in pace stette un'ora buona in forse se dovesse uscire o rimanersene a casa ora che il tempo minacciava io pensavo al mio vecchio amico richter al mio povero vecchietto musicomane e quando è morto psst fece weber chieggo scusa signor dopo cominciava la musica si levò in piedi si scappellò e si mise ad ascoltare con religiosa attenzione egli posava su quel piedestallo e sorrideva contentissimo aveva parlando un certo ammiccar d'occhi malizioso pel quale gli si arricciavano le gote e spaventò i sorci che frugavano tra i cocci sparsi e le immondizie e i rifiuti di quelle ruine borghesi ond'escono continuamente a turbare i pranzi delle immonde bestie le improperie delle serve e i pianti dei piccini impertinenti che svegliava goffe risate per tutto il pozzo questa la vita del cortile una volta solamente il canarino uscì dalla sua malinconia una delle fantesche ripuliva la gabbia d'un altro canarino alla vita della mattina piena di movimento di voci di strepiti che il tempo uggioso avea resi come sordi e sfiniti succedeva adesso dopo un paio d'ore d'ozio snervante l'impaziente rivoluzione della sera chi ella volse lo sguardo al lettuccio confusa allora m'accorsi che nel lettuccio c'era qualche cosa un piccino due grandi occhi azzurri mi guardavano spaventati una testina bionda come quella di fortunata si levava dal capezzale intenta si fermò presso alla scrivania aggiustò un quaderno sotto un libro e tossì due o tre volte sentite bella mia la vedova s'era levata traendo indietro la seggiola sentite non si può parlare a quest'ora coi ragazzi io ve lo avevo detto qualcuno de quali perfino veniva a sbatter l'ali intorno alla gabbiuzza dove il povero canarino tremava di terrore la bestiola di sotto l'arco della finestra non vedeva che i muri grigi del cortile dagli angoli ch'erano scale di polverose ragnatele a nnincurabile venite llà nun è niente nun avite paura il vecchietto si mise a galoppare dietro alla carrozzella con gli occhi pieni di lacrime ansimando chiamando sarrafì sarrafì sarrafì alla regola la regola rispose il mio amico celiando impone il silenzio alle suore specie coi giovanotti malati specie alle suore giovani senti caro mio ma quei vicoli le stradicciuole la piazzetta del mercato ancora dormivano intanto saliva lentamente dall'estremo lembo del mare un chiarore infocato di sole e il riverbero ne colorava dirimpetto le case su per la marina quando tornate domani certamente certamente addio piccino e mi chinai su di lui per fargli un bacio egli mi mise la mano sulla faccia respingendola che hai gli disse fortunata su fagli un bacetto e soggiunse sottovoce dategli un soldo un malato il numero un vecchio colono da melito si levò a sedere sul letto e si sberrettò con una grande reverenza mormorando qualcosa la suora gli rispose con un piccolo moto del capo il calzolaio s'era chinato sul corpo inerte della vecchia che quasi sbarrava la strada sicchè una vettura da nolo poco lontano s'era dovuta fermare il cocchiere le redini in mano s'era levato in piedi sulla serpe e guardava ancora senza capir nulla al giorno dopo arrivarono gli stessi sconosciuti e vuotarono la bottega tutta quanta i monelli del vicinato s'impadronirono dei ritagli delle carte colorate e li sparsero per tutta la via dopo un altro mese un pittore di stanze prese il posto della ma nello spiazzato innanzi alla gran massa del palazzo reale tutti i lumi s'eran data la posta come ogni sera e assieme ai fanali grandi a cinque rami di sotto alle colonne del peristilio i tappeti sono cadaveri ancor palpitanti di vitelli di vacche di bovi smisurati i carnefici appena caduto l'animale sotto il coltello pugnale di questi la luce si allargò lucevano disotto le vetrate alle finestre luceva lo zinco delle serre alle terrazze delle palazzine al rione amedeo finalmente tutta una stesa di cielo diventò azzurra a quel nido altri nidi si destavano all'alba e un pigolio continuo succedeva sino a quando l'appetito dei piccoli colombi non era soddisfatto i colombi grandi tubavano all'ombra empiendo il cortile della dolcezza dei loro amori mai sola protestava bettina voi sapete il mondo com'è cattivo ma in fondo era per questo che alle cenette dopo il teatro ci andava anche lei mentre le vetrate s'accendevano tra quella gran pennellata rosea che di tutte le case confondeva le linee bizzarre in cima altissima una cupoletta s'arrotondava sul cielo indeciso tutta infiammata di verde come uno scarabeo di maiolica nessun altro si ni e approfittato di mè non fa niente deve arrivare una lacrima avanti a dio che ti deve pagare perchè ia non sone una cattiva giovane cosa che gli accapponò la pelle s'alzò guardando all'orologio sul pancone del principale erano le nove gli amici non sarebbero più venuti e lentamente con le labbra strette infilò la porta che riusciva sulla piazzetta innanzi al ma via io non mi voglio fare delle lodi ero contento ecco ero contento della mia settimana in tutti quei giorni il mio piccolo amico s'era più stretto a me con tutte le ingenue espansioni infantili con le quali la fanciullezza trattiene una mano carezzante e un dolce amore pietoso a un momento mentre uno spilungone di maestro di musica batteva sconciamente sui tasti del pianoforte egli sentì il colpo secco e la vibrazione per un secondo d'una corda che si spezzava facendo zin e da quanto tempo ella aveva abbandonato il mondo e venezia bella tutte queste monacelle benedete hanno il loro piccolo dramma chiuso in core e un mistero nascoso nell'anima nei foderi di un canterano che gemevano come se nascondessero l'anima della vecchia in un baule nello stipetto o muro le vicine dimenticarono il bambino soltanto com'entrò lì dentro anche graziella la sarta che luceva da tutte e due le facce pallido come la luna e faceva venir la malinconia malgrado vi fossero sopra due grandi ali dorate come quelle degli angioli a lato dell'altare maggiore un ometto sbucò a un tratto nella crocevia della dogana fumava certo suo mozzicone in punta alle labbra passando la palma di una mano sul cocuzzolo e con il pollice e l'indice dell'altra acconciando delicatamente sotto i mustacchi il mozzicone quando rimisi la tela appoggiata al muro e stavo per licenziarmi lui mi fece con la sottile vocina vulite o vasillo io gli detti un altro soldino questa volta ebbi due piccoli baci su tutte e due le guance mi volsi uscendo dentro alla gabbietta c'era un canarino giallo le suppellettili mutavan posto alla casa nuova la gabbiuzza fu appesa nel tinello che dava in un giardino di rimpetto dietro certe grate fitte si vedevano confusamente soggoli biancheggianti c'era un antico monastero e come la rivendugliola le sorrideva le gridò passando noi andiamo da peppino torniamo più tardi chi è fece la vedova voltandosi marianna disse la bambina è il vecchietto dopo una rumorosa soffiata di naso pigliatevi lì una sedia quella nell'angolo brava sedete pure il mistico matto era dimenticato le femmine gridavano con la rossa le braccia tese nzurateve nzurateve e quest'altra stanzetta ove tu seguiti in un paese lontano dal mio a innamorarti delle farfalle e degli scarabei verdi riscintillanti a raccogliere pazientemente e ad ordinare famiglie di crittogame o di fanerogame tra fascicoli di carta ricamata d'un moccichino che scappa fuori dalla saccoccia in petto la mantiglia sul braccio e l'ombrellino in mano son quelle che ieri han bevuto fortemente il sangue vivo vivo ora guardatele vivo solo e tranquillo in questa mia stanza dalla quale esco a prima ora di mattina per trovarmi all'istituto e un po a sera col tempo buono per avvelenarmi con una chicchera di caffè ora che è guarito me ne vado a venezia le ho risposto vado a rivedere mio papà e la mamma beato lei che ci ha tutti e due e lei che volete vi dica fece il colombo con gli occhi bassi sono cose che accadono io son qui di rimpetto se mai e se ne andò ammalinconito pur lui lui di faccia a un borghese che batteva il tempo col cucchiaino nel vassoietto si sentiva un formicolio nelle mani gli avrebbe voluto buttar la chicchera in faccia pioveva sempre allo stesso modo lui si mise a camminar dritto avanti a sè non sapendo che via pigliare per tornare a casa più presto ora a piccoli passi ora affrettandoli per trovarsi subito fra le sue quattro mura s'udiva dal lettuccio il respiro uguale della bimba che dormiva con una manina sul petto che sere lui raccontava i suoi progetti si animava facendo mille castelli in aria l'acqua cade e si spande e allaga per buon tratto la via commista a nuovi rivoletti di un'altra fontanella che più in su è posta sul pendio accanto alla bottega di un torniere una fontanella municipale tutto questo faceva andare e venire dal cortile alle botteghe della via la vecchietta frettolosa che per mostrarsi così tenera del bimbo almeno gli doveva molto voler bene carmela la serva pochi giorni dopo la comparsa del bambino un'altra volta la serva chiamò fuori nella via gaetanella la quale era occupata a riasciacquare i piatti clelia la capite dev'esser morta appena se ne vedeva la croce scura sovrastante dal mare in calma arrivavano rumori indeterminati voci a stesa indefinibili poi daccapo si rifaceva il silenzio se scrivo a vincenzino volete che gli dica che v'ho incontrata ella rispose no per carità il marinaio la guardò fece spallucce e continuarono a camminare in silenzio buttando sul marciapiedi bucce di castagne e di mele dal canestro dei rifiuti me ne vado disse la serva buongiorno se ripassate e voi chiamatemi andremo a vedere insieme subitamente nella bottega della fiorista scoppiò un alterco la voce stridula della vecchia si levava alta e le rispondevano le bestemmie di don peppe cappiello distintamente una frase di donna maria arrivò alla strada nun è overo nun è overo bettina guai grossi il marito se n'era andato a palermo sopra un legno di florio e chissà quando tornava denari niente a natale soltanto avea mandato trenta lire sparite via come il fumo cadere del sole mentre la gente si sveglia dal torpore della giornata il vico si rianima di moto e di voci la capera s'affaccia sbadigliando al suo balconcello e incorona per poco la balaustra delle bianche braccia e si contemplò abbozzato appena senza meraviglia di non riconoscersi come consciente dello sviluppo che poi avrebbe avuto il dipinto lo lascio qui dissi a fortunata mettetelo in un cantuccio con la faccia al muro e badate di non toccarlo pende da un balconcello un fanaletto verde sul quale è scritto qualcosa in bianche lettere albergo del pavone un letto vi costa quattro soldi dal balconcello certo non si può aver sott'occhio un felice orizzonte vi dirò pure non senza una certa mortificazione che avendo per una radicata superstizione napoletana ripassati i numeri nel mio taccuino quando scesi dalla casa abbandonata me gli andai a giocare al lotto e come io la interrogavo con gli occhi non sapendo che cosa mi stesse per capitare addosso ella soggiunse prestamente ebbene ecco io non volevo esser disegnata proprio io perdonatemi e chi intenta il piccino mormorò lei ma come m'accostavo al lettuccio il piccino fu preso da gran terrore ricacciò il capo sotto le coltri e si mise a urlare la bottega della fiorista rimase chiusa per un mese un bel giorno arrivò don procolo fumando fece aprire rimase un pezzetto a rovistare e a parlare con due uomini sconosciuti a tutto il vicinato cacciò in una cesta alcune masserizie e le coprì con un mucchio di fiori improvvisamente nel vicolo una finestretta si schiuse senza rumore poi si schiuse una porta una donna sporse la testa venne fuori coi piedi nudi nelle pantoffole usate a volte chinando la testa passava il gomito sulla fronte per trarne indietro una banda di capelli che le veniva sugli occhi non voleva metter fuori la mano dallo scialletto la piccola rossa le labbra strette gli occhi intenti le bianchissime mani ravvicinate trapassa con l'ago la trama e non ne stacca l'attenzione per ore ed ore è la prima dalla parte dell'uscio costui era un uomo in su i quaranta scriveva per i giornali era tenuto in molta stima nel suo paese e godeva d'una certa fama di serietà che peppino mio figlio che ho messo a scuola all'albergo dei poveri quando selletta è morto buon'anima sua è stato lui che me l'ha raccomandato diceva mettilo lì perchè impara l'arte e non toglie pane alla casa disegno ella mi disse che passavano sempre per quella via de giovanotti i quali andavano a disegnare le barchette e il mare e i pescatori ognuno di loro portava sotto il braccio un cassettino come il mio nelle mani i pennelli e in testa un cappelluccio a cencio come il mio ora i disegnatori li conoscevano subito al lunedì di buon'ora mi trovai al vicolo giganti fortunata ritta sulla soglia di casa sua lavorava all'uncinetto sorridendo mi aveva visto da lontano nella controra afosa tre o quattro di loro non avendo a far altro si mettevano in contemplazione dei dipinti della banca inginocchiati come innanti ad una immagine di santa lucia benedetta questi toreadores del macello cominciano a menar di gran colpi di mazze sulle reni e sul ventre delle bestie perchè la pelle se la vedova col capo fece cenno di sì i due parlottavano ancora dietro la portiera ma non si capiva nulla di quel che dicessero a un tratto riapparve il vecchietto pareva molto turbato e veniva innanzi lentamente con lo sguardo sulla vedova donna bettina le portava nell'involtuccio la vestina di veli il corpetto rosso a frangia dorata e le scarpine piccole piccole come quelle di cenerentola letto ella stessa ci aveva lasciato cader dentro sorridendo un piccolo anello d'oro un paio di profumate giarrettiere di seta era stata befana a sè stessa prevedendo che la befana avrebbe lasciata vuota la calza nelle case de poveri quella non e voi l'andate a trovare sono tre settimane che non lo vedo e questo gli farà piacere lasciatemi andare bella mia buongiorno e tirò via col bambino in collo trascinando per la mota della viuzza un lembo della gonna lacera lui rise fortemente ella in quel momento passava e si volse le donne hanno questo di particolare che anche da lontano con la coda dell'occhio appurano quello che dite e se parlate di loro il piccino lo avevano dimenticato sotto la porta del cortile egli sedeva al sommo della scala diruta nel suo seggiolino con le manine sui bracciuoli sulle ginocchia aveva la ciambelletta di gaetanella mangiucchiata mezza ella sorrideva sempre parlava sempre sottovoce pronunciava s la z e tratto tratto diceva a malati benedeto benedeto da dio tutta la giornata rimaneva sola la chiudevano in casa e portavano via la chiave abbandonandola a tutti quei pensieri a tutte quelle paure che hanno i bambini quando non si vedono accosto nessuno inzuppava cadde sul lastrico come uno straccio e non si mosse più il calzolaio mormorò l'ha ammazzata apparve sulla soglia della bottega don peppe aveva gli occhi pieni di sangue il labbro inferiore pendeva immobile guardò la vecchia stesa lì presso par la cresta merlettata del castello dietro il quale impallidisce freddamente il cielo come negli antichi acquarelli de trittici olandesi ebbene paolo mio dopo questo io non ho che o troppo poco ancora o tante tante cose a dirti intorno seguita la strage tra un continuo romore di battiture di tonfi sordi di catene che si sciolgono d'argani che rizzano i cadaveri ancor palpitanti delle povere bestie e se non chiacchierassero migrando a non lontane nidiate gli uccellini freddolosi la bottega dell'incisore parrebbe antica quando intorno le capitassero muri grigi e stemmi onorati da vanti di toghe o di corazze vi fu un silenzio la serva aveva portata via la gabbia il povero canarino disilluso ricadde in malinconia e non avendo a far altro si rimise a contemplare i muri del cortile in una giornata di novembre fu tale lo scrosciar della pioggia furiosa e così spaventevoli furono i lampi la vedova arrossiva cacciò lentamente la mano nel grembiale di nannina perdonatemi balbettò io gli avevo portato gli volevo lasciare queste mele perdonatemi date qua disse il vecchio le vetrate erano spalancate e la musica passava ma la facevano misteriosa certe bianche tendine occupanti di dentro tutto il vano e pur di dentro fermate sulle assi d'un telaio accostandomi alle finestre m'avvicinavo pur al vecchietto m'hanno detto che beppe va soldato e che vi han vista pianger di nascosto spuntò subitamente un giovanotto con le mani in saccoccia e uno scartafaccio sotto l'ascella a un tratto girò sui tacchi spinse l'uscio che donna maria aveva socchiuso ed entrò l'uscio si richiuse il calzolaio di faccia che passava lo spago per una suola si lasciò cascare le mani e lo spago sulle ginocchia e si mise a guardare perchè la poverina era ancor viva respirava lentamente a fatica gli occhi socchiusi pieni di lacrime la storia di questa fanciulla è breve ed è la solita storia lei dapprima avea pianto con la testa sotto alle lenzuola tutta raggranchita non osando gridare a non spaventarsi peggio provava timori strani stropicciando una cocca del grembiale sull'anello lucente bello bello faceva donna bettina di sulle spalle della figliuola il re è orribile la regina è incantevole il re si chiamava al tempo suo alfonso ii d'aragona ma la regina ella vive e regna in fin della stradicciuola come si chiama la regina le vicine erano diventate pallide a un tratto risuonò un grido femminile terribile l'uscio si spalancò venne fuori donna maria che voleva parlare e non poteva agitava le braccia barellando un flotto di sangue le spicciava dalla gola ferita tutto lo scialle se ne par nata muta diceva bettina quando ne parlavano no no è la malattia stateci attenta sapete non si scherza s'è fatta magra come uno spillo che v'ha detto il medico quale medico quella ragazza s'era buttata da un terrazzo al quarto piano ove era salita per sciorinare i panni si chiamava antonietta canserano aveva diciotto anni era molto bellina quel corpo inerte rimase lì tre ore muta spalancato l'uscio sparse le camere di trucioli e di pezzetti di carta lacerata i miei passi svegliavano un'eco breve e vibrante ancora sull'usciolino d'una delle stanzucce si vedeva un'addizione il vecchietto sospirava si guardava le mani scarne dondolava il capo a un tratto guardò in su al balconcello della sala di medicatura un inserviente preparava filacce presso alla balaustra parlando col cuoco che disotto gesticolava e rideva allungandosi lo sguardo arrivava sino al principio della scesa del gigante laggiù il verde cupo degli alberi si fondeva col cielo tutto d'un pezzo nero come il carbone stette un momento in forse se dovesse risalire o tirar via facendone a meno tanto era un'acqueruggiola minuta che non faceva male e poi rifar daccapo settanta gradini era una cosa che lo seccava abbastanza napoli marzo carissimo paolo io non ho qui a napoli con chi sfogare certe mie piccole pene che mi pare abbiano tutta la buona intenzione di rimanersene meco alloggiate in questa cameretta mia solitaria tentate di impadronirvi di quella bianca mano fremente cercate di interrogare quella lacrima fuggono si chiudono nelle piccole stanzucce a vetri evitano di ricomparirvi innanti vergognose e si tenne in casa soltanto il marmocchio che le succhiava la vita appeso tutta la santa giornata al petto vizzo delle vicine parecchie e furono le più attempate dissero zin passò un mese un felice mese di pruove e di concerti non mancammo mai e una scia d'argento solca sul cammino lentissimo della lumaca un muretto nell'orto mentre tutto questo ch'è poesia dolcissima nell'aria buona o dolce succede lontano dalla città romorosa che luceva attorno alla veste graziella si volse questo è il piccino di donna nena spiegò gaetanella rocco il figlio della figlia e la madre dov'è chiese graziella l'altra benedì l'aria con la mano l'indice e il medio ritti così in quella triste serata umida e tetra in quello scompiglio nervoso che infuriava nel suo morale tormentandogli il fisico a scosse dolorose egli solo solo nella sua amarezza in quella oscurità fitta della cameretta si mise così lui pareva che si fosse messo a pensare a cose molto serie nessuna curiosità lo sguardo di lui scendeva lentamente da lunghe contemplazioni del soffitto al volto della madre e vi si posava chiamando i passanti invitandoli alla platea solitaria di questo teatro improvvisato e pei gradini diruti scendevano subitamente figurine femminili allegri cavalierini in galanterie era un romore di stivalini saltellanti che faceva voltare il mio amico la guardia di pubblica sicurezza gli avea fatto certo segno disperato poi la gente fu cacciata e il portone chiuso e chisto è nato disse il guardaporta tornando al vecchietto qua o là dei chiarori scialbi si facevano nel lontano ove il sole all'estremo lembo in fine della collina di posillipo rompeva a fatica le nuvole vi fu un momento in cui la luce si allargò oramai trenta giorni di spedale mi hanno abituato a tutta questa roba ne ho sentiti d'urli un inferno caro mio ciò che succede ora qualche cosa di strano succedeva quando no andava rovistando per la casa se trovasse qualche cosa da rosicchiare e strepitava dicendo che se no sarebbe andata via un bel giorno col primo venuto che era una vita infame e così non poteva durare donna bettina diceva il medico ha detto che è pazzo ma guarirà la vecchia piangeva tutte le comari si sono intenerite e anche la capera del suo balconcello pieno di rose intorno alla vecchia s'era radunata gran gente quando la madre di peppino se n'è andata i commenti duravano ancora ma dio mio non dovete venire qui fece il vecchio la penna levata questo non è parlatorio dio mio ah santa pazienza innanzi a questa piccola contrarietà ebbe un momento di immensa disperazione si gettò bocconi sul lettuccio mordendo nella furia il cuscino torcendo le lenzuola nel che certo gli diventava una grande voluttà in agonia il cappello dalle tese spianate gli veniva sugli occhi e lui lasciava stare diceva alla vedova nunziata fusco una bionda grassetta con in collo un bambino biondo grassotto come lei dite voi piagnucolava carmela come avrei potuto fare con tre angioletti attorno sono tre bocche sono e poi nanninella voi sapete torna a sera dalla sarta e la notte m'è compagnia impara l'arte a un tratto di sopra la nenia del siciliano interrompendosi faceva tornare la vecchia distratta al suo lavoro il cortile si rifaceva silenzioso al secondo anno da quando donna nena era venuta a stare lassù in una mattina di febbraio ella uscì come così per venti minuti di cammino tornando a poco a poco ciascuno alle sue idee nere quasi non accorgendosi più della loro vicinanza non aprirono bocca attaccate per le corna ai pali dei cavalletti enormi alle forche bruttate di sangue rappreso continuano a dondolare la testa inquieta lasciando mescolare al sangue per terra i fili argentei della bava ond'hanno tutto umido il muso subitamente un carnefice s'accosta così m'hanno detto eccellenza mormorò la vedova mortificata ho incontrato per le scale un giovane e m'ha insegnata la porta ma non è qui non è qui insisteva il vecchietto e poi bella mia non è ora questa di parlatorio la vedova rimase muta ora tutte le fruste schioccavano qualche signore dal marciapiedi di faccia voltava gli occhi a destra e a manca aspettando che spuntasse una carrozzella di passaggio per risparmiare un paio di soldi che tanto si sa poi quando lui fu sotto alla porticella e le afferrò le mani l'idillio in quell'alba fresca di agosto fu provocante si parlavano così accosto e sotto voce che appena il sibilo di una consonante passava nel nel giorno della epifania nunziata entrò a vederla e le spuntarono le lacrime agli occhi lei poverina le sorrise le mostrò senza parlare l'arancia che aveva nascosta sotto alla coperta sul appena dall'ultimo gradino mettevo piede nel vicoletto dissi tra me e me ecco uno che certamente crogiuola i guai suoi il vicolo era pieno di buon sole e di silenzio improvvisamente fu pieno di musica come mai pensavo tornando indietro colpito deliziosamente crede di essere il guardaporta di palazzo reale ha conservato un accento calabrese e la insolenza dei soldati borbonici certo ha dovuto servire nell'esercito di spalle serafina fu scesa a braccia e collocata in vettura con le guardie fu levato il soffietto e nessuno più vide niente ma ella aveva visto il vecchietto una mano venne fuori tra serpa e soffietto e chiamò il vecchio accorreva dalla vettura uscì una voce femminile commossa commessure manlio non vedeva l'ora di toglierselo d'accosto ora una collera sorda lo irritava contro quest'uomo che perdeva duecento lire come se niente fosse e se ne andava passeggiando in una serata come quella poi quando la malattia la ridusse che non poteva più muoversi rimase lì nel suo cantuccio istupidita e indifferente come se niente più la allora suor carmelina s'avanzò pallidissima ma senza il più piccolo tremito accostò alla ferita le labbra e succhiò rigettando il sangue e il veleno forbendosi le labbra bianche col gran moccichino scuro a quadroni impossibile commovere quest'acquaiolo malinconico nella stanzetta che già andava accogliendo dolci penombre lo specchio luceva in un cantuccio la capera ha dovuto spesso mirarvisi di quello che il figlio di lei peppino facesse stando a vender acqua rispose ognuno che volete che faccia vende l'acqua diciteme a verità insisteva la vecchia ma ch'è stato allora quella raccontò che il figlio aveva dato di volta tutte l'altre vie del quartiere gli operai dal lavoro le femmine dalla fabbrica dei tabacchi le rivettatrici dalle botteghe dei calzolai i cenciaiuoli ambulanti con la gerla piena di stracci e di cappelli vecchi e in cima la lanterna ingrandiva smisuratamente spandendosi c'era poi sopra l'insegna di un magazzino il grande orologio di riccio dopo un mese uscì dallo spedale e il dottore venne a trovarmi al caffè per annunziarmelo un vero miracolo ma di suor carmelina io non ho mai osato dimandare non so perchè se ella il cortile deserto era triste sotto l'arcata tutta bianca di calce girava intorno il sedile di peperino qua e là fiorente d'una selvaggia vegetazione la quale pigliava radici tra le screpolature e le commessure della pietra buonasera signor roberto buonasera manlio come va eh disse lui facendo spallucce son seccato l'altro passando il sigaro nell'angolo delle labbra fece per vi fu un altro momento di silenzio poi lentamente quello del sigaro mormorò con un risolino forzato come mi vedete ho perduto poco fa duecento franchi ah fece manlio senza commuoversi come se non avesse capito bene cominciava a dolergli la testa gli occhi in quella nebbia che il fumo dei sigari spandeva nel locale chiassoso gli s'intorbidivano e gli diventavan piccoli e continuavo soto el ponte de rialto fermaremo la barcheta o venezia benedeta no te voglio più lassar avessi veduto com'ella rallentava il passo per sentire sparso di polvere d'iris e odoroso di buon cioccolatte cari amici in questo vicoletto al rione si sogna e che buon sole che buona musica amici miei e vi tornai ancora il professore otto richter non mi aveva tutto narrato di sè la sua piccola figura da racconto una si posò sul davanzale della finestra e un colombo se la venne a pigliare oh dite amico gli chiese il canarino dalla sua gabbia siete di questi paraggi voi vi pare rispose il colombo gli dentro vi si abbandonava un giovanotto che aveva buttato un braccio al collo della guardia la quale lo sorreggeva guardandolo un sottil filo di sangue gli scendeva sulla camicia bianca dal cera esse accostano alle pallide labbra il bicchiere colmo di quello spumante vin delle vene e bevono d'un fiato socchiusi gli occhi la mano che leggermente trema diventò un'altra cappello tolto anella pegnorate vesti vendute che mestiere frate mio che mestiere gesù ora piangeva pianamente con lo sguardo a terra con le mani strette sul stese la mano staccò la piccola calza dalla spalliera del letto e vi guardò entro il suo cuoricino batteva forte ma nella calza non c'era niente malia si lavava canticchiando le belle spalle bianche nude assalite dai come l'altra non diceva nulla cristinella si seccò aperse la bocca rosea con un lungo sbadiglio e si allungò sul lettuccio nel sole lui dondolava quel piede a poco a poco la scarpetta ne cadde allora il piccino sorrise tutto solo molto contento contemplò per un pezzetto il piede libero poi non avendo altro a fare si rimise a mangiar la ciambella dov'è chiese timidamente la vedova su al secondo piano prima porta a destra ultima camera parlando saliva a un tratto la vedova non lo vide più ma sentì la sua voce dall'alto mentre saliva anche lei manlio leggendole si commoveva ora la solitudine che fra tutte le sue vaghe aspirazioni di fanciullo nervoso era stato sempre il desiderio più intenso lo spaventava rimettendogli innanzi agli occhi il ricordo di certe sere calme d'inverno quando la pioggia batteva non le hai mai domandato perchè s'è fatta suora mai e perchè non me lo avrebbe detto parla poco ma con te che sei compaesano suo potrebbe far a quadroni scuri sulla spalliera d'una seggiola due guardie di pubblica sicurezza leggevano insieme un libretto di nuove canzoni napolitane comentando il brigadiere era salito in sala di medicatura per raccogliere la deposizione di serafina diceva il vecchietto al quest'altra s'interruppe strinse le labbra battè col palmo della mano sul manico del paniere con un'aria desolata capite eh sospirò la rivendugliola che ha fatto chiese gaetanella come tant'altre via disgraziata disse la serva manlio un bel nome di cui doveva la romanità severa alla madre buona e intelligente che s'era ridotta in provincia a seguire il marito e c'era rimasta perchè lui contava di raggranellare il suo po di sostanza dopo una settimana avevo finito ero contento il ritratto m'era venuto somigliante non pure quanto assai giusto di colore e d'intonazione il bianco dei cuscini col sole ma via io pure andava guardando con boccacce che certo nella smorfia erano meraviglia e ammirazione quando lasciava il cocuzzolo la mano gesticolava segnando in aria la viuzza taceva presa da quella malinconica pace delle stradicciuole napoletane ove ogni casa nasconde e cova un dolore peppino battimelli continuava a meditare tempo fa capitò nel vico la mamma una vecchia chiese conto a tutto il vicinato pensai a lei al piccino per tutta la via pensai che sarebbe stato molto meglio se non avessi conosciuto nessuno di tutti e due tornato alla dimane con una bella giornata di sole ricominciai il mio lavoro il modello mi si dimostrava più amico arrivava perfino a sorridermi ni approfittasti di mè così si deve approfittare i dio di tè se tu sei negato infaccio ai miei parenti non può negarlo innazi al tribunale di dio perchè io come tu mi sei lasciato così io sto fatemi la finezza gli chiese una volta il canarino sapreste voi perchè così spesso mi cadono le penne io ne sono assai preoccupato il colombo lo guardò malinconicamente che volete vi dica la guardia arrivò correndo con una mano sull'elsa della daga per la via gridava ferma ferma don peppe ebbe allora un istintivo impeto di salvazione fece un passo guardando innanzi a sè nella via lunga e libera ove addirittura il vicolo delle fate terminava all'angolo sulla cantina maranese un ramo fronzuto s'affacciava tutto verde di sotto all'insegna donna nena laggiù nel cortile infilava l'ago sceglieva tra i ritagli rimaneva un pezzetto con lo sguardo perduto nella fuga degli archi le labbra mormoravano dal pugno chiuso le dita si spiegavano una dopo l'altra cantava come no vi pare son mele non sono cannoni pigliatele dove le volete mettere qui disse la bambina aprendo il grembiale mettetele qui le porto io si mise a sedere sul primo gradino d'uno di quei palazzetti e cominciò a sgorbiare sulla carta il balconcello di gennaro auriemma armiere che in quel punto schiacciava un bel sonno senza mai poter supporre che ventura toccasse ai poponi suoi che la guardava dal suo seggiolino appiè del letto per un momento l'avevano lasciata sola mentre dava gli ultimi tratti rientrate le vicine col ramoscello dell'olivo e l'acqua benedetta trovarono la vecchia basita il piccino la guardava ridendo balbettando viaggio le vicine ridevano rideva nannina fiocca la innamorata del calzolaio quando gli passò accosto gli dette uno spintone bel core che hai senti le fece dietro il calzolaio presto lo farai anche tu il viaggetto nannina si volse grattandosi la coscia per allontanare il malagurio amico al dopopranzo suor carmelina m'ha fatto presente d'una manata di confetti abbiamo chiacchierato a lungo lo spedale s'era messo a dormire dove se ne va siccome in questa vita i pensosi sono per lo più i disgraziati io che lo aveva visto dall'alto della scala piantato lì a quel modo e me lo ritrovavo nella stessa posizione core mio fece lei zitto via zitto oggi andiamo a trovare peppino era venuto l'inverno a un tratto con giornate buie e rigide la casa di selletta stringeva il cuore che il canarino tutto solo nella gabbia credette che l'ultimo giorno della sua vita fosse arrivato dal lampeggiare continuo era tutto illuminato il cortile i ferri della gabbia pareva come se volesse tirar giù il panno stinto finita la musica il vecchietto levò il capo sorrideva me gli trovai faccia o faccia egli seguitava a sorridere seguitava ad armeggiar con la mano mormorando l'ultima frase musicale solenne mi feci animo e gli chiesi scusi con innanzi ed ai lati alcune lampade accese il gigantesco cristo è vivo e terribile la via è sempre affollata vi sale e scende il commercio di porto della marina con le mani nelle saccocce dei calzoni e la lunga pipa in bocca qualche passero ch'era venuto saltellando sui ferri della balaustra ad affacciarsi nel pozzo per riattizzare il fuoco andiamo da peppino ripeteva al marmocchio chiudendo l'uscio la viuzza trafficata dai piccoli venditori e dal vicinato in movimento pareva allegra chiacchierare dove andate chiese alla vedova una vicina avete vista la buona giornata e andate a spasso andiamo da peppino disse carmela mettendo in tasca la chiave peppino chi per questa si scende in un solitario vicolo e si esce così passando sotto un potente arco a chiaia nel quartiere elegante dalla pace al romore dalla tranquillità delle cose e delle persone a un movimento che vi rimette dal sogno nella realtà sagome indeterminate e linee verticali subito cancellate dal fumo di quel mozzicone che sempre più si raccorciava di certo era qualche pittore mattiniero che a un momento cavati di saccoccia un albo e la matita in una di queste fermate che una donna sui trent'anni piccola bionda come tutte le figlie del mare mi chiamò sulla soglia di casa sua nella via e mi chiese sorridendo se volessi disegnarla vien qua ho qualcosa da narrarti su quella tale persona ci mettemmo a sedere sotto un finestrone onde una gran luce pioveva nella sala erano le nove della mattina e lo spedale faceva la sua che prometteva schumman wagner boccherini beethoven la sala era certamente affollata ma qui nel vicoletto al fresco come si stava meglio e senza pagare il biglietto per le aperte finestre uscivano il susurro degli intervenuti lo strepito delle seggiole smosse stropicciava lo spazzolino sui denti che aveva bianchi e piccoli si nettava le unghie con molta pazienza alla mattina sotto l'uscio prima di mettersi a lavorare richter egli pareva un vecchio passero solitario turbato da una folla accorrente di uccellini chiassoni si ricantucciava e non si moveva più qualche piccola signorina lo indicava sorridendo certo il mio amico richter impressionava era una figura originale che si dice chiese gaetanella rocco a carmela la serva la quale passava sul marciapiedi e parlava sola come al solito carmela si volse e tornò indietro il vento le penetrava di sotto lo sciallo di cui svolazzava un lembo l'altro ella teneva fra mano accostandolo di tanto in tanto alla faccia ma la gente si stringeva più intorno a suor carmelina che da presso il ragazzetto l'interno di guardia un rosso dai piccoli occhi neri scintillanti ci venne incontro stropicciandosi le mani gridandoci avete visto avete visto e campeggiava serenamente in cielo noi altri si chiacchierava aspettando accosto a me era seduto un uomo occhialuto dalla piccola e incolta barba nera un forestiero era successo questo il figliuolo del giardiniere un bel ragazzetto biondo era stato morso dal cane del guardiano il cane era idrofobo palesava tutti i segni del male e lì per lì fu ammazzato contribuenti sloggiarono i gravi registri che chiudono tanti segreti di ristrettezze e di privazioni sloggiò un cassiere malinconico insieme ad un piccolo gatto grigiastro il quale annusava specie le gambe dei salumai che venivano a pagare la ricevitoria se n'andò e la casa rimase vuota non so come io gli abbia rivolta la parola ne so più perchè certo è che il mio vicino tra una domanda e una risposta brevi sempre mi disse che egli era tedesco ch'era professore di lingua tedesca e che avrebbe desiderato di esser conosciuto in un giornaletto letterario il povero canarino poeta pur lui era stato tolto piccoletto al nido e più non ricordava dove e come ricordava senza precisione certo aggrovigliamento di rami e di fronde una fiorita stesa di piano un gran pezzo di cielo azzurro niente più laggiù in piazza s ferdinando i cocchieri del posto bestemmiavan sottovoce la testa insaccata fra le spalle il tappetino della vettura sulle ginocchia strette che divertimento ah il giovanotto se c'era fissato domenica scorsa bestemmiando gesù lui che non ha mai bestemmiato in un impeto frenetico ha afferrato un coltello e si voleva ammazzare poi ha strappato la gran chiave all'uscio di casa e si è dato in capo e s'è ferito di quelle che i giornali illustrati tedeschi mettono in una novella semplice e buona vivificata dalla matita di un artista di spirito parecchie volte lo incontravo in quei paraggi con una valigetta appesa a una mano l'eterna ombrella nell'altra il giardino si svegliava all'alba con questi discorsi di uccelli con le loro querele peripatetiche con ronzii d'insetti invisibili e voli di bianche farfalle il canarino ebbe da tutta questa vita che gli ricordava indefinitamente il bosco in luglio il colombo grigio si ricordò della conoscenza ma in quella mattina avea avuto tanto da fare e s'era così impensierito di certi muratori che erano venuti a mettere scale pei muri presso i nidi che la visita dovette farla a sera quando i muratori se ne andarono quando c'era di sotto peppino battimelli la capera lo salutava picchiando col secchio di latta sulla balaustra peppì bonasera lui rispondeva con gli occhi levati bonasera forse gli sorrise ma le tese larghe della cornetta c'impedirono di vedere a un posto della sala si chinò raccolse la buccia d'un'arancia e per l'aperto finestrone la buttò giù nel cortile poi sparve lo staio sulle orecchie e vanno a chiaia senza sporcare i cuscini con lo palme delle mani sulle cosce ma intanto con quel tempo e con quella scarsezza il posto s'arrendeva lasciandosi fare pieno d'un gran chiacchierio che s'intrecciava fra i letti arrivava con gl'inservienti usciva dalla stanza delle suore per l'uscio socchiuso che vi credete che ia mi ho dato a cattive strade nè questo non lo farò mai mio caro non fa niente che mi sei levato l'onor mio o fatto ridere ai miei parenti come non gliela spedi era scritta col lapis niente di più umano di più anima di più cuore di questa lettera scorretta e inelegante è una cosa splendida corrado weber professore di lingua tedesca chieggo scusa balbettava il poveruomo io solo a napoli solo solo così si vive signor lavorando sei contento mi disse lamico or l'hai vista sei contento e tu non ti commovi io allora un marmista ch'era arrivato l'ultimo un grosso uomo barbuto con tra le mani il martello e uno scalpello chiese subitamente a don peppe che s'incamminava perchè l'avete ammazzata neh don pe lui rispose leggermente china da un lato la testa angelica gli occhi nel vuoto sognava le altre sommessamente chiacchieravano la principale preparava i lumi ancora più su non so aspettiamo qualcuno che ce lo dica sentivano zufolare su per la scala una voce d'uomo s'avvicinava canticchiando serva sospirò anche gaetanella chinandosi a riattizzare il fuoco infine il piccino è rimasto a donna nena alla nonna clelia le avrà dato un po di danaro per mantenerlo non si vede mai lei non comparisce mai glie l'ha messo nelle mani e buonanotte donna nena lo chiama er ragazzo era morta donna nena la romana una vecchia che non faceva male a nessuno e che leggeva le lettere alle vicine della via senza occhiali era venuta da roma era veneziana tutta piena di quella dolcezza de modi e dell'anima onde quei del veneto son pieni come era divenuta monaca nessuno me lo seppe dire si trova lì dentro è risuscitato lui rispose lentamente tutto serio beethoven morto assai tempo qui società quartetto concerto forestiere lei allemand di germania il mio sguardo scese subito alle scarpe del buon uomo due scarpe punto eleganti dal tomaio piatto basso enorme dalla punta quadrata dalle suola doppie tre dita vere scarpe nordiche lentamente entrò nel palazzo ove abitava e si mise a salir le scale quando fu in casa senza togliersi il soprabito umido buttò sulla tavola il cappello a cencio provando uno strano batticuore un'emozione nuova otto soldi al museo diceva il signore datemi mezza lira e l'altro duro otto soldi il cocchiere ci pensava un pezzo prima di decidersi a pigliarlo per quella miseria ma intanto le vicine sempre maliziose e maldicenti ne trassero molte congetture tra le quali questa che nella notte i cappiello avessero subitamente sloggiato e portato via il pò di mobilia per non pagare il padrone di casa selciato si macchiava di tante chiazze nere onde saliva un tanfo di polvere cacciata via dall'acqua la viuzza faceva toletta ma dopo aspettando che vi arrivassero da quasi tutti i racconti dolci di tenerezze meteorologiche è la verità la conoscenza accadde in aprile a ogni modo otto richter lo conobbi così io scendevo lentamente per quella tale scaletta spedale ciò brava la ragazza e cantavo roba del suo paese cantavo eccola ma appena la suora appariva in fondo alla sala un grido infantile risuonò un grido che ci fece trasalire sulla faccia a destra il mare un pescatore accoccolato sopra uno scoglio ha preso all'amo un pesce più grande di lui e lo tira su con la lenza in fondo il vesuvio in eruzione è giorno ma il pittore se n'è scordato se il signor segretario disse mazzia vuol favorire un momento che c'è si levò poggiando le mani sui bracciuoli della sua seggiola cercando in saccoccia il moccichino di seta rossa ripeteva camminando che c'è mazzia pertutto penombre ed oscurità fitte facce smunte e scolorite in cui solamente palpitano i neri e vivi occhi napoletani pieni di desiderii e di curiosità quest'altro credette di aver trovato finalmente qualcuno col quale potesse chiacchierare nelle ore di noia lo chiamò allora due volte zizì zì zì zì quello rispose allegramente zì zì alcune volte gli occhi luccicano si velano d'una lacrima le mani bianche fremono la bocca freme il respiro ansioso gonfia il petto coverto dalla tonacella ma andate a chiedere loro perchè addio ciao grazie la notte della befana era fredda ma chiara e stellata un grande silenzio s'era fatto nella viuzza solitaria il canterano da foderi cigolanti in fondo ai quali ammucchiò tutto un tranquillo epistolario amoroso la fiamma d'un impiegato alla ferrovia poi quella di don peppe come un urlo me l'ha ditto a me succedette un gran romore come di seggiole rovesciate il calzolaio s'alzò impensierito poco dopo accorse la serva che avea lasciate aperte le vetrate della finestra meno male esclamò i vetri non si sono rotti e chi l'avrebbe sentito il padrone guardate quadrettino rifece la punta della matita cercò una pagina bianca e lì per lì cominciarono a passare all'albo le bombole le stradicciuole rimanevano deserte e silenziose l'ometto tutto solo e intento in quella sua posizione di scimmietta era strano che parve fossi io che le portassi la mala notizia il ritratto del piccino era accapo al letto tra un ramo di olivo e la palma benedetta accompagnandomi fin alla porta fortunata mormorò tra i singhiozzi mi disse che voleva vedervi dimandava sempre del pittore i singhiozzi la soffocavano troppo abbronzò una camicia dimenticandovi su il ferro rovente l'impiegatuccio guardò nella bottega della fiorista e ci vide il pittore di stanze oramai è grandicella per peppino voi dite che lì all'albergo è brutto non è vero l'altra diceva sentite me ne sarebbe mancato il coraggio voi non lo vedete più peppino bambina è andata a comprare qualcosa cammina disse la vedova arrivarono stanche la bambina non ne poteva più cercarono il sole presso alla grande scala dell'albergo ove quello batteva tutto sulla facciata e gli gridò con la voce argentina prima tu prima tu ribatteva il calzolaio minacciandola con lo stivale il tempo s'era fatto grigio colombo gli è qui che son nato guardate laggiù accosto alla grondaia vedete voi quel buco tutto nero lì ho fatto il nido e questa penna che vi è caduta se permettete la metto al lettuccio dei miei piccini dite vi dispiace era la via così silenziosa a quell'ora che si sentiva bene un fruscìo di una foglia secca su pei lastroni asciutti mossa da una folata di venticello era l'alba avete saputo chiose la stiratrice dopo un silenzio ah fece lui picchiando sul manico del ferro col pometto del bastoncello sì so tutto doveva finire così con quella madre e don peppe quella sera aveva l'aria d'uno cui è capitato un guaio e piccolo piccolo com'era col gran cappello su gli occhi il bavero del soprabito alzato faceva quasi che questi erano il riso della casa e che proprio ci voleva un core assai duro per allontanarli e un coraggio via un coraggio come fate a rimaner tutta sola ancora parlarti di me delle mie incoerenze dei contrasti che s'agitano e s'accapigliano in quest'anima mia inquieta delle aspirazioni de sogni a quali tengo dietro col cuore tremante non voglio nel caffè c'era una piccola orchestra che di colpo si mise a sonare un walzer fritto e rifritto un'antipatia di musica frettolosa e saltellante che mise una gaiezza stupida fra i consumatori francamente io vorrei trovarmi qui in questo tuo letto con gli stessi dolori con gli stessi dolori con la stessa gamba impacchettata con la stessa mania di volere e di non poter uscir a vedere il sole a veder camminar la gente per via a vedere le carrozze a camminare non c'è dirimpetto eh una scala e in capo alla scala un immane cristo in croce rifatto dagli ultimi furori religiosi dopo il colera nella notte le prime visite che feci alla via mosse da ragioni affatto lontane dall'interesse artistico me la resero sempre più antipatica sino a pochi anni fa a momenti credeva di sentir battere alla porta quello scemo orribile a cui venivan le convulsioni nella strada e che una volta le era corso appresso urlando fortunata poverina era magruccia pallida con molto nero sotto gli occhi la frangetta i grossi cerchi dorati alle orecchie un neo presso al mento prima vede la giovane donna poi vede la monaca imagina sempre un sacrifizio si appassiona e s'intenerisce l'amico un commesso viaggiatore al quale una caduta avea quasi spezzata la gamba sinistra stando in bolletta s'era salvato cadde dunque qualcosa i sorci fuggirono con gran terrore e si rintanarono era caduto il corpo d'una giovinetta una bionda esso rimase lì una vecchia suora inforcati gli occhiali scriveva in un gran libro squadernatole innanti sulla tavola ieri cominciò il mio amico al il cielo è grigio come la veste d'una monacella di questua si leva da una terrazza di faccia a me e vi si disegna a carbonella il palo del telegrafo irto di capovolti interrogativi che irraggiano a destra e a manca fili neri i quali si vanno lontanamente a perdere una volta levò la manina s'atteggiò pronunziò quei brevi vocaboli incomprensibili che sono della incoscienza infantile e delle bocche che non sanno parlare la ciambella fu mangiata tutta il piccino aveva fame raccolse perfino le miche cadutegli nel maggio v'ho detto i signori della casa sloggiarono la primavera sospirava più forte con gli spasimi dei fiori col susurro delle piante in amore e nell'aria salivano odori soavissimi e freschi soffi di zeffiri vendendo dei fondi che da assai tempo lacerava a furia di liti l'ostinato accanimento di tre eredi fra i quali egli era primo dietro sulla predella i due becchini si bisticciavano le gambe penzoloni donna nena se ne va a roma esclamò ridendo un calzolaio ch'era uscito a vedere dalla sua bottega con uno stivale fra mani la facezia ebbe successo fra quanti guardavano donna nena se ne andava a roma buon viaggio prono la faccia nel fango un braccio steso le gambe stese una fine caviglia spuntava di sotto alla gonnella un piccolo piede arcuato la calza bianca è morta or ora gemette ah gesù io sono così fatta che ci penserò tutta la giornata e voi andate a vederla gaetanella impassibile guardava la serva mettendo fuori il capo di su il paravento di legno via fatevi cuore è bambino e guarirà ha il suo babbo è vero è andato via è marinaro è partito per pescare il corallo con tutta la paranza e torna di qui a un mese signorino mio pel piccino va pazzo se sapeste quanto durò quella vita n'anno poi fu come una caduta come uno che cade da una terrazza all'ultimo piano e si trova a terra povera figlia stette malata due mesi e perdette tutto io aveva fame e la fame capite non conosce educazione insistetti allora lei si voltò per dirmi seccata che me ne andassi non mi guardò neppure era lei sarrafina glielo aveva promesso da un anno quando giurava si metteva la mano nera sul petto gli occhi lucevano ell'era così felice così felice di quel piccolo uomo arso dal sole delle parole sue tanto calde tanto franche e aspettava in certe ore in certi momenti il vicoletto vi parla di tante strane e misteriose cose fu in questo vicoletto che conobbi il professore otto richter era una lieta mattina primaverile vi giuro amici miei così non dico pel convenzionalismo che infiora il rione è elegante il corso è tutto polveroso per la via larga e assolata il rione è severamente pulito qui un palazzo grifeo che ha un'aria d'antico e una salda costruzione di pietra grigia e nuda ha esclamato la capera ridendo la rossa che ha intorno una nidiata di marmocchi ha levate le braccia gridando a tutti i maschi del vico e questo questo trattato veleni veleni che faccia feci ma il vecchietto si affrettò a soggiungere battendo in petto la mano aperta io anche un poco medico un po medico un poco poeta un poco pittore egli e procuravo di non far romore era così assorto poverino l'ombrella era passata sotto l'ascella le mani strette premevano l'ultimo bottone del panciotto ch'era in cima carezzato dalla barba rossiccia del solitario uditore a volte i coniugi cappiello tornarono alla bottega che potevano essere le sette e mezza donna maria senza nessuno salutare della via ficcò la gran chiave nella toppa aperse la porta e sgusciò dentro di colpo si guardarono si tesero le mani contemporaneamente stringendosele si erano fermati per un secondo addio disse il signor roberto addio rispose manlio una sera era qui la regina si dava in onore di lei un concerto al quartetto il vicoletto era pieno eravamo in parecchi amici nella più grande aspettazione per un programma non ho saputo nulla rispondere nulla dire a confortarla tutto ieri ella è rimasta in sala a sera per le finestre entra un gran profumo di zagare dal giardino in maggio il sole che lo allagava tutto invogliava donna nena a uscire dalla sua celletta la piccola vecchia andava a sedere sotto le colonne sulla pietra grigia del parapetto e poggiava i piedi sui piuoli d'una seggiola sconquassata ch'era deposito di straccetti d'ogni colore era morto così e si batteva in fronte male di cervello tre giorni non più poi morto dopo un momento cavò da un enorme portafogli la sua carta e me la porse c'era su scritto a mano al sessantacinque la si poteva tenere per napolitana le vicine conoscevano un po la sua storia ma nessuna aveva potuto entrar troppo addentro in certi particolari che la vecchia sapeva a tempo scartare lassù a s pasquale al corso donna nena sta bene vuol dire che un bel giorno ripasso e vi disegno quando al più presto possibile bella bionda io non mi chiamo bella bionda mi chiamo fortunata volete passare lunedì passerò dunque mio caro ricordati di mè che mi sei levato l'onor mio così che io quella sera ero una stupita non capiva che cosa era il mondo e tu dolcissimo chi siete che volete fece il vecchio levando gli occhi dalle sue carte ed esaminando la vedova e la bambinella la vedova non sapeva che dire a volte la coglieva la sete scendeva a tentoni cercando il bicchiere sulla scanzia a cui le sue piccole braccia magre appena arrivavano certe mattine la veniva a vedere la nunziata una vicina che le avea dato latte quando bettina non ne aveva mormorò la bambina allo sbocco di via del duomo sul marciapiedi incontrarono la rivendugliuola che teneva bottega accosto alla loro la vedova non la vide in quel momento rincappucciava il bambino la vide nanninella a guardare sospettosamente infine quand'ebbe finito il ratto se ne andò ripassando innanzi all'ometto lui non lo vide e seguitò a schizzar bombole in santa pace tutti luminosi d'anima una pietà grande queste povere donne pallide questi lavoratori di metalli dallo sguardo lento dalla pelle sudata traspirante il veleno delle ebollizioni di piombo o di rame appena entrati nel macello come il visitatore si va accostando allo scannatoio ode un rapido succedersi di colpi sordi i quali danno la precisa idea di una gran quantità di tappeti sciorinati e battuti da servitori invisibili a un invisibile terrazzo e soggiunse entusiasmato bellissimo stupendo suor carmelina ha succiato il veleno la piccola suora era diventata grande era accorsa al grido del piccino lo aveva trovato piangente gli aveva chiesto che fosse successo il piccino e quando c'era don procolo accosto a fortunata seduto in mezzo ai fiori di organsino in mezzo ai fasci d'erba artificiale la mamma di fortunata dalla parte loro chiudeva metà dell'uscio le vicine dicevano che chiudeva anche un occhio qui finestre archiacute che riflettono a sera nelle terse vetrate il gran chiarore della luna la quale di rimpetto s'affaccia sul mare e vi bagna la sua pallida immagine in uno studio d'incisione sotto il palazzo grigio si fonde e si cesella in silenzio nel lontano per un vicoletto che vi sbucava una larga striscia di sole tratteneva i passanti i quali si fermavano apposta in quel po di caldo a chiacchierare tanto debolmente che appena lui potette seguirne i rintocchi manlio si decise ad uscire dopo aver leggiucchiate le prime pagine di un romanzo nuovo di cui si era annoiato a morte fra le cinque e le sei di sera s'era buttato sul letto volendo gustare per la prima volta dopo un mese la bettina in tutta la giornata tornò a casa due volte e poi riescì per accompagnare malia che faceva venere in orfeo a notte la piccina che sonnecchiava udì una voce maschile su per le scale e la voce di malia diceva malia don procolo badava alle balle di tela giù in dogana nelle ore di pomeriggio l'innamorato della fiorista passava per via del duomo la sigaretta tra le labbra e un bastoncino di bambù o il loro copioso sudore di bestie affaticate si compie di questi giorni la frettolosa bisogna dello sgombero ed è un transito incessante di cose che parlano un viaggio di segreti trabalzanti su pel rotto selciato napoletano le vacche entrano malinconicamente nell'ammazzatoio piegano fino a terra la testa annusano il sangue e si volgono intorno un primo leggero fremito inconsciente increspa loro la pelle gli occhi grandi e dolci s'inumidiscono valeva la pena d'interessarmi a questo fanciullo nella luce fredda era una testa d'un sol tono di colore senza rossi senza rilievo accentuato pallida caratteristica l'odore acre delle piante quella malinconia dei ricordi che si dice tornano nel tempo della disgrazia n'ebbe singhiozzi di rimpianti e di desideri che gli rompevano il canto nella gola e gli cominciarono a cadere le penne gli trasse il seggiolino a bracciuoli fin presso alla porta del cortile che metteva per le scale rose dal tempo sul corso poco dopo il carrozzone si portò via la vecchia per tutto il corso il cocchiere zufolava con le redini sulle ginocchia col vento secco di faccia tutto questo è fatto con grandissima rapidità l'ammazzamento durando tutta la giornata e dovendo i beccai sbarazzarsi in un giorno fin di ottocento animali e prima ancora avea governato un negoziuccio di commestibili la vedova carmela chiuse un suo maschietto all'albergo dei poveri la bambinella mandò a imparar di cucire da una sartina c'era una luna bianca che faceva capolino di su il belvedere delle monache buona sera disse il colombo come state sentite che bell'aria fresca ahimè disse il canarino se sapeste amico mio una strana inquietitudine lo prese quasi gli venne paura che da un momento all'altro così solo com'era in quel silenzio in quella oscurità avesse a mancargli la vita quando si levò cercando tentoni i fiammiferi le mani gli tremavano e durava fatica a tirar su a diciassett'anni aveva conosciuto un piccolo marinaio bruno e atticciato si chiamava vincenzino un cuor d'oro il marinaio a momenti avrebbe terminata la sua ferma sarebbe tornato a napoli l'avrebbe sposata vi levate presto voi la mattina questa non è ora di parlatorio ma via può accadere che vi facciano vedere il bambino andate su dal segretario mazzia sparì dietro una portiera il vecchietto raggiustò sul naso gli occhiali soffiò nelle mani e mise sulla scrivania una tabacchiera poi un bel giorno la ricevitoria sloggiò sloggiarono rimossi in fretta e furia i cancelletti di legno dai bastoni unti dalle mani dei poveri contribuenti saliva un gran vocio dal cortile e gl'inservienti s'urtavano accorrendo suor carmelina scomparve che sarà qualche resezione di ginocchio qualche incisione alla spalla una disarticolazione un bottone di fuoco che arrostisce la carne ecco or io mi sono solo solo rincantucciato presso alla mia finestra e guardo per le vetrate nella via deserta ove son tutte chiuse le botteghe e taciti e frettolosi i rari passanti con le buone parole co sacrificii e la pazienza lui si era fitto in capo di spuntar la faccenda e le cose andavano bene era in quest'ora ancor tutto caldo di sole il vicoletto il diavolo del terzo peccato alitava sulle facce sudate passando improvvisamente tra quello scoppio di oh fece a un tratto adocchiava una tettoia sotto la quale si ammonticchiavano bombole d'acqua solfurea accosto a una fontanella un quadrettino caspita figlie ne tengo tre peppenella peppenè e chiamava una ragazzetta ch'era fuori nella via a giocare trase viene ccà siente quella è una benchè per levare il capo come faceva a guardar in su alle finestre al cielo ai muri dei palazzetti si trovasse l'impiccio della tesa larga davanti agli occhi lasciandosi trasportare gesticolando sottovoce e la brava donna sorrideva contemplandolo tutta pensosa e le maglie della calza scappavano nella luce che sopravveniva apparivano chiari e scuri nuovi mettendo lui in certe indecisioni che lo tenevano lungamente a guardare e a mormorare mentre l'albo rimaneva aperto sopra un ginocchio e la punta della matita gli solleticava la cute fra i capelli scappava spaventato con un piccolo grido donna nena levava il capo dai suoi ritagli teneva dietro con gli occhi socchiusi al volo dell'uccellino le mani abbandonate sulle ginocchia mangiato dal tempo e dalle intemperie nel naso e nelle mani e negli occhi nero storto e contraffatto come un esopo bersaglio continuo delle invettive delle serve le quali vanno ad attingere egli certamente è presente ancora all'esecuzione della sua musica il suo spirito aleggia intorno e la musica trema con divino ed infinito sospiro di sentimento la melodia culla pioveva sempre ma la pioggia non batteva ai vetri con lo stesso ritmo dolce delle lunghe serate in famiglia nè alcun lume nella stanzuccia poteva mostrargli la faccia pallida e sorridente della madre e in fondo nella penombra il lettuccio della piccola sorella e ne discutevano a gran voce cercai fortunata era lì in casa a lavorare all'uncinetto accosto alla tavola sulla quale si raffreddava la minestra in un piatto quando mi vide si levò pallidissima levò le braccia in atto disperato e si mise a piangere signo è muorto è muorto della quale si faceva il conto che il tempo cattivo dovesse romper le abitudini difatti entrando nel caffè ove gli amici erano soliti a raccogliersi accanto alla gran tavola di marmo trovò ch'essa era deserta e andò a sedervi aspettandoli era fortunata che pativa di curiosità a ogni cinque minuti si levava per venire a guardare di sopra alle mie spalle per esclamare quando si vedrà qualche cosa ci vuole ancora molto tempo lo fate ridendo verrà bene dopo la prima seduta il piccino volle vedere un po anche lui dei tristi giorni e il padrone di casa che mi spediva messaggi e tutte le mie pratiche e le mie speranze quasi rovinate nei primi di dicembre in un sabato il tempo era bello uscii tornai al vicolo giganti tutto pieno di centinaia di femmine che aspettavano l'estrazione dei numeri del lotto ci vado più tardi disse gaetanella ancora ho la casa sossopra iersera è arrivato il fratello di mio marito il caporale di cavalleria da qualche giorno però il mio umore è ridiventato nero pel tempo perverso che mette ovunque un silenzio di malinconia e nelle povere anime sofferenti uno sgomento indefinibile una lunga e nervosa tristezza che a momenti si vorrebbe mutare in tante calde lacrime piante tacitamente sai guardare il sole no io sì guarda e si mise a fissarlo ma gli occhi le si empirono di lagrime allora dopo averseli asciugati riprese la bambola o scese dal piace a voi signor dio mio una così deliziosa cosa a chi non piace la musica di beethoven amici miei gli è che non sapevo persuadermi come lì dentro ci fosse proprio lui finalmente si seppe il fatto la vanella si empì di gridi femminili l'orrore era grande e il sangue quanto sangue laggiù tra i cocci e i rifiuti nel fango su per la nera poltiglia luccicante chi l'ha visto più e fortunata chi ne sa più nulla l'impiegatuccio dopo aver accesa la sigaretta con un fiammifero della scatola di graziella se ne andò lentamente tutto pensoso ma la stiratrice gli aveva mentito per compassione e non gli volle dire che gli anni e i dispiaceri sogliono far di questi scherzi passò un mese i piccini del colombo s'eran fatti grandi e strillavano sporgendo dalla buca le testine ancora spelate don procolo non ci badava gran che ma la ragazza serbava per così dire le manine nette pel suo innamorato vero che nessuno conosceva negli ultimi giorni dell'anno chiarinella non la si riconosceva più si lamentava tutta la notte piangendo sola con la testa abbandonata che aveva fatto il fosso nel cuscino si guardò intorno come smarrito nessuno parlava il ragazzo di stella farina era corso a chiamare la guardia di pubblica sicurezza di piantone all'angolo del vicolo le lampade a bomba rischiaravano la piazza deserta e silenziosa ove pareva che andasse a morire nell'immensità del vuoto tutto il romorio di toledo in questa brutta serata di marzo come sonarono le sette all'orologio di piazza dante mi ha morso il cane subito dopo si sentì gridare badate badate il cane è idrofobo il giardiniere gli aveva spaccato il cranio con un colpo di bastone ma il povero ragazzo mostrava il braccio nudo sanguinante e nessuno sapeva trovar modo di soccorrerlo naturalmente non vinsi nulla la sfortuna mia essendo grande come la provvidenza del buon gesù in verità quando mi trovo per cose mie per gusto mio particolare a scendere per una era un impiegatuccio a mille e duecento con lineamenti di un'antipatica regolarità biondino magro malaticcio molto pulito fortunata lo adorava nella sera del due sere fa dopo un momento di silenzio camminando sempre disse dove andate a casa che brutto tempo fece l'altro senza guardarlo in faccia tempo canaglia rispose manlio coi denti stretti esclamò lui come spaventato lasciate stare bella mia addio addio buona giornata erano uscite il vecchietto rimase impiedi presso la porta ascoltava il rumore delle ciabatte della vedova su per la scala la vocetta della bambina che interrogava lo dirà il direttore lunedì mormorò io no di certo non voglio ricominciare la giornata a questo modo asciugati gli occhiali se li piantò sul naso tossì soffiò nelle mani e riprese la penna ah sui muricciuoli del vicoletto spuntavano fiorellini gialli e tutte lo creste n'erano vestite una striscia d'ombra sotto quei muriccioli e in mezzo al vicolo un accampamento di sole saliva la musica fino al rione il bacile di latta si empiva di spuma candida fiocchi di neve ne cadevano intorno ancora il sole non era arrivato alla stanzuccia ma per le vetrate appariva il cielo azzurro limpidissimo sul quale la befana aveva nella notte ripassata la sua scopa nascoso il pugnaletto nella destra guardingo leva la mano il pugnale s'abbassa colpisce tra le corna penetra rapidissimo fin nel cervello e riappare fumante il carnefice dà un balzo e si scosta la vacca cade fulminata una sola un fruscio d'abiti serici di tanto in tanto un accordo di violino un suono rauco di tromba una voce che chiamava il vicoletto fu a un momento tutto illuminato dalla luna che si liberava dall'impiccio di certe nuvole impromettenti un piccino fece il vecchio sorridendo carino proprio figlio vostro sissignore nanninella s'era avvicinata a guardare il fratellino togliendosi alle contemplazioni del calamaio stese la mano per le pareva che non dovesse stendere le gambe perchè qualcuno un mago un essere spaventoso le avrebbe afferrato i piedini tirandola non metteva fuori la testa chissà si sarebbe trovato di faccia un volto mostruoso con gli occhi spalancati che la guardavano di sopra alla spalliera del io dunque per andare a dipingere alla riva passavo pel vicolo giganti guardando qua e là curiosamente e persino fermandomi a contemplare con meraviglia di forestiero e curiosità d'artista qualche interno pittorico pieno d'ombre e di mistero tentò di mettersi a scrivere pensando che questo dovesse distrarlo compilando in mente rannicchiato sulla seggiola innanzi al tavolino una lettera alla mamma piena di tenerezze e di sfoghi ma quando cercò intorno a che simmo arrivate come fosse veleno a casa seguitò la vecchia peppino nominava sempre l'acqua di serino un'ingiunzione municipale che ordina agli acquafrescai di non vendere acqua che non sia di serino aveva colpito per lui giorni addietro flato impossibile mormorò com'ebbe acceso il lume e gli tornò lanimo impossibile questa è vita che non può durare si vestì e scese mettendo il piede nella strada si ricordò di non aver preso il paracqua le ombre scendevano rapidamente dalle basi rotonde de fanali di cui la fiamma a gasse si dondolava leggermente fra i vetri appannati la striscia nera della colonnina si proiettava ad angolo su i marciapiedi egli se ne stava laggiù nel vicolo all'ombra piantata la punta di un ombrello nel terriccio le mani sul manico di madreperla a gruccia con le spalle al muro gli occhi a terra il vecchietto m'aveva l'aria di star meditando ora è molto lontano chiese a un tratto quando furono nella via larga di foria lì in fondo disse la vedova vedi quegli alberi lì guarda dirimpetto a noi è lì com'è lontano ieri un acquafrescaio del vico marconiglio è stato spedito all'ospedale dei matti era un giovane pallido un po grasso muto e pensoso la valigetta s'empiva di frutta di erbaggi di latticinii d'un po di tutto il mio amico richter entrava frettolosamente nella bottega d'un pastaio faceva di cappello con quella cortesia ch'è tutta tedesca alle quattro era venuta giù un po d'acquerugiola fina e diaccia che filtrava i brividi nell'ossa e a guardarla si sarebbe detto che fosse bigia come il cielo e piagnucolosa come un'ostinazione di bimbo io avevo ben riconosciuta la pastorale ricordate voi amici ah perchè la musica non si può scrivere e leggere come la parola lei dice che la musica è di beethoven feci ridendo e sta bene ma com'è la vedete così ora perchè lei è nata con la mala sorte come me due anni fa avreste dovuto vederla era un fiore tutti si voltavano per la via grembialetto pareva soddisfatto poi si mise a guardare innanzi a sè i fili del telegrafo che dal parapetto della via di faccia declinavano e scomparivano fra le case e mentre nel pigliar l'aire dava una strappannata al panciere lui ritto in serpa mangiandosi la lingua scoteva la mano all'aria due volte e spiegava le dita a mostrare ai compagni quanti soldi pigliasse la gran parte di queste bevitrici si compone di un elemento assai borghese sono modistine sartine fioriste e simili escono dall'ammazzatoio con le punte delle scarpette coi tomai alti macchiati la bambina già ne avea posate due sulla scrivania accanto al bel calamaio lui prese la terza e la mise presso alle altre perdonatemi lardire mormorava la vedova via fece lui dolcemente avrebbe voluto che i compagni avessero indovinata la sua solitudine in quella sera avrebbe voluto che fra essi uno solo almeno avesse pensato a farsi trovare per tenergli compagnia i grandi occhi azzurro scuro lucevano tra i riccioli della piccola bocca puerilmente il labbro inferiore saliva sull'altro in una smorfietta sdegnosa hai tu mai visto qualche pallido bambino malaticcio dipinto da rubens manlio gli tenne dietro stringendoglisi accosto gli pareva che quegli non gli avesse detto addio per stare un po assieme e intanto già s'annoiava della compagnia qui la prosa cittadina va trascinando per le vie cenci e magre suppellettili borghesi sciorinati al sole di maggio tra il polverio le bestemmie dei facchini delle solite e però di state e di verno la via è sempre lubrica i pochi fanali che vengono fuori uscendo come dalle finestre abitava da tre anni nel cortile del monastero in una stanzuccia rimpetto al pozzo pareva in quella immensa quiete una badessa sopravissuta alle sue monache bandite per sempre a far posto ai carabinieri in caserma questo pensava manlio in quella sera di marzo smaniando sul letto che scricchiolava voltandosi da tutte le parti come se fosse sulle spine all'ultimo mentre l'oscurità empiva la stanzuccia e lui non vedeva altro se non di faccia il vano della porta anche più nero dell'ombra ella tornò sola a casa della zia per la strada del chiatamone un marinaio amico del suo marinaio l'aveva incontrata come sola se lo sapesse vincenzino lasciate che v'accompagni ella tremava come una foglia non rispose una sola parola la lasciai così che piangeva silenziosamente sul limitare della casuccia con le braccia penzoloni gli occhi a terra veramente quel dolore di giovane madre mi faceva male ora ho chiesto alla vecchia se clelia abbia più rivisto il piccino s'è messa a piangere la vecchia ho capito tutto passarono sette mesi morì pure donna nena spegnendosi a poco a poco nella sua celletta col ragazzo infine si fece coraggio venne fuori e cercò rapidamente in un monticello di sudiciume la testina che aveva movimenti veloci frugava in furia levandosi dai rifiuti dai torsoli dalle bucce e ti prego fatelo una lettera ecco mio care queste semplice parole mi à detto e mi sono svegliato ed ia ti sono scritta non aveva inchiostro e ti sono scritto con un lapiso aprì la tabacchiera tirò su una gran presa e allungò le braccia sulla scrivania ah buon dio di pace e d'amore sospirò pensate alle privazioni alla mancanza dell'aria del sole alla mancanza del cibo sano della carne che costa troppo e vi spiegherete la mancanza dei globuli rossi e all'ultimo è arrivata a piazza francese e l'hanno fatto chesto me pare nu suonno ma chi glie l'ha fatto doie cumpagne pe gelusia arrivò in quel momento una vettura l'eterna ombrella sotto il braccio lo vedevo poi qua a là per le vie per le stradicciuole di napoli frettoloso parlante a se stesso forse si recava alle sue lezioni di tedesco poi non lo vidi più scompaiono tante persone ogni giorno in questa napoli e tante ne compaiono di nuove ta antonietta questa lettera fu sequestrata presso una signora amica dell'antonietta essa doveva spedirla a quel tale banconcello disotto c'era la banca battimelli niente di più primitivo della pittorica decorazione di questa banca sulla faccia di mezzo una larga via una signora ed un signore a braccetto con alle calcagne un cagnolino la mattinata umida e malinconosa senza raggio di sole moriva tristamente nelle ultime luci fredde e annebbiate dell'imbrunire a rumori che nel giorno l'aria spessa e pesante aveva ecco noialtre ci affezioniamo ai nostri malati così da volerceli tenere assai tempo con noi ogni malato guarito si porta un po del nostro dispiacere immagina le volevo tirare un cuscino molto per bene con occhiali d'oro con un bell'anello al dito indice sedeva presso la sua scrivania firmando certe carte che un impiegato gli metteva innanzi una dopo l'altra asciugando le firme sopra un gran foglio di carta rossa nella camera c'era la stufa che vi spandeva un tepore dolcissimo lei lei al solito s'è fatta rossa mi ha detto davvero è proprio guarito dico io sicuro cosa c'è le dispiace ha fatto un muso dice come avete detto che si chiama vostro figlio soggiunse dopo un momento il vecchietto del quale ora la voce si raddolciva peppino giuseppe selletta parve meravigliato allora graziella che un tempo gli aveva stirate pur le camice lo salutò con un sorriso come state non vi siete fatto più vivo sono stato ad arona finora disse per l'impiego ma il ragazzetto era perduto tutto questo lo sapemmo e lo vedemmo in un momento un brivido ci corse per l'ossa e il coraggio di avvicinarci all'infelice ci mancò ah signorino mi disse fortunata presso la porta il piccino è molto malato dice il medico che l'ha visto ch'egli ha male ai polmoni il primo figlio signorino mio e le lagrime lo lucevano agli occhi è una sventura grande avete visto com'è serio questi tintori che si movono nell'oscurità sotto un lumicino che pende dal soffitto un lumicino rosso quasi infernale e i bambini che trascinano i piedi nudi per la mota i piccoli piedi indolenziti mio buon linneo calmo e tranquillo quest'altra stanzetta è ancora troppo piena di me or le tue piante e i tuoi scarabei non mi sentono più non più la vecchia spinetta canta loro le semplici arie della nostra montagna nelle beate dolcissime sere lunari eh fece il colombo sento io sento quando avrete figli anche voi arrivederci arrivederci e quasi ogni giorno lo stesso colombo veniva a pigliarsi una penna caduta la faccia diventava una ruga sola parlava a bassa voce e poi seppi pure da lui ch'egli era a napoli da tempo che abitava nel torrione di s martino che in tutta la santa giornata girava nella città dando lezioni di lingua tedesca voi non conoscete bisogna premettere che fortunata cappiello ha bottega di fiorista in via del duomo e oltre a questo ha un padre ed una mamma i quali non sono mai stati in tenerezze anzi per dirla con le vicine di fortunata ho anni diciotto ho ancora se tu tieni coscienza se tu hai cuore vieni dal mia zia a napoli e venitemi ad onorare se poi non credete fate come ti piace e ti prego di non dir niente ai miei parenti di questa lettera vi saluto e sono tua la penombra si diradava in fondo ai vicolucci nel lontano appariva chiaramente la tortuosità delle stradicciuole si dileguavano panche e carrettini abbandonati e laggiù la vettura entrò nel cortile con dietro una folla di gente curiosa il vecchietto anche lui si accostò inorridendo il guardaporta afferrò la fune della campanella dispiace anzi disse il canarino fortunato d'esser materasso ma sentite verrete voi a tenermi compagnia qualche volta perchè no disse il colombo ma di questi giorni non posso ho i piccini udite voi come chiamano il canarino non udiva nulla subito arrischiando timidamente con una dolcezza di parole che nascondevano la severità dei piccoli ammonimenti nei quali tremava inconsapevole il suo grande amore di madre lontana chiano chiano veniva da piazza francese da una delle due suburre napolitane aveva denti e capelli splendidi una mano piccolissima gli occhi grandi azzurri pieni di lacrime lucevano si chiamava serafina laggiù una tavola un lettuccio due o tre seggiole zoppicanti sentite disse lei appoggiandosi col dosso alla tavola e giuocando col gomitolo io vi volevo chiedere un favore come il signore s'impazientiva e faceva per voltargli le spalle e allora con un santa pazienza lo chiamava sentite andiamo salite dal posto i compagni stavano a guardare seguendo con gli occhi il battibecco indovinandone le offerte e le transazioni una cometa s'era impigliata tra i fili la carta lacerata svolazzava un brandello fu strappato ai fili e portato via dal vento lungamente il piccino ne seguì la sorte con gli occhi sbadigliando poi chinò a poco a poco la testa da un lato e s'addormentò ragazzo è alla lezione disse mazzia secco secco e si rimise a guardare di fuori per la vetrata ecco disse il vecchietto risollevato è alla lezione qui si è molto severi o dal buio al sole chi sa dove chi sa dopo che amari rimpianti e scompare or sopra uno di questi carretti scricchianti tra molte scatole da cappelli e un mucchio di cuscini viaggiava una gabbietta quando fu sul pianerottolo dette una occhiata alla donna e alla bambina e tirò innanzi continuando far pianger sì begli occhi è gran peccato signore signore a poco a poco le bestie immonde riapparivano de piccoli musetti dei piccoli occhietti spaurati spuntarono pei buchi la ragazza rimaneva immobile sono carmela selletta eccellenza volevo vedere se è possibile io ho qui mio figlio ha sette anni giuseppe selletta finalmente accettò nascondendo il soldo e la manina nella quale lo aveva lasciato cadere sotto la coltre fortunata gli acconciò due cuscini dietro la testa si mise a sedere appiedi sul letto e ricominciò il suo lavoro di uncinetto seguendo curiosamente i miei preparativi guarda io mi son messo a canticchiare de venezia lontan do mila mia no passa dì che no me vegna a mente el dolce nome de la patria mia el linguagio e i costumi de la zente fra tutto lo impensieriva ora come un intuito delle disillusioni che gli toccherebbe a sopportare indovinava le aspettative insoddisfatte cui da un momento all'altro si troverebbe di contro nella sua piccola vita serale ma lo disse poverino con una cert'aria pareva mortificato tedesco professore certo conosceva il mio amico otto richter otto richter borbottò cercando nella memoria poi fece ah richter dunque morto e chiedeva due chilogrammi di vermicelli e in un'ora egli si era provvisto di tutto il mangiabile e il cucinabile così tornava a s martino e di lì scendeva per andare a udir la musica in villa nazionale i fiori artificiali quelli pei borghesi di foria e pei negozianti di quartiere pendino sono strillanti e il colore vivo s'attacca alle mani fortunata pareva la per un momento la sua veste passò lungo la fila dei letti senza romore senza toccarli lambendo i larghi quadroni di marmo del pavimento la signora maria scriveva al figliuolo ogni settimana lettere piene di cuore e di rimpianti promettendo a rassicurarlo che sarebbe tornata subito siccome in questo mondo chi pensa ai casi suoi e mette le cose a posto è chiamato accorto così quando dopo la morte di selletta spazzino il quale prima aveva fatto il la conoscete voi questa siciliana del gentile minuettista come sorrideva il vecchietto in tutta la durata dei sospiri del settecento agli scherzi dei violini rievocanti tutto un passato dolce rispose beethoven col braccio levato misurò ancora quattro o cinque battute e canticchiò un'altra volta le note molto grande soggiunse con le labbra allungate in una smorfia dammirazione molto grande questa sinfonia monumento oh a un posto di mezzocannone presso un caffettuccio ove si giuoca a carte una bottega di ricamatrici intorno al telaio come attorno al una tavola seggono quattro o cinque povere ragazze curve sui ghirigori d'argento o d'oro tra l'altro poco ci vede per una congiuntivite che gli arrossa tutto intorno le palpebre sarà stato per aver continuamente avuto sott'occhi gente insanguinata ieri questo cerbero digeriva il pranzo trattenendosi a parlottare il suo amico divenne un pezzo del muro di faccia ove un ragno intesseva comodamente la sua tela nell'estate quando un po di sole fece la spia nel cortile la tela ne fu tutta illuminata e il ragno vi passeggiò di lungo e di largo con una grande boria di padron di casa dimani mamma ti compra un soldo di latte hai sentito ti farò compagnia non ci vado al teatro sì sì pregava lei non ci andare fammi compagnia senti mamma quella balbettava lasciandosi vincere dal sonno un braccio di donna nena fuori della coperta era steso rigidamente verso di lui la mano pareva indicasse fatto sta che occupate a rovistare per la celletta curiosando dappertutto ma certo il signor potito se l'avesse ricevuta ne avrebbe riso coi compagni per gli orrori di grammatica un furiere è istruito ier l'altro la canserano si precipitò dal terrazzo oggi doveva arrivare si mise in cammino scendendo per toledo con le mani in tasca e la testa china tutto pensoso che si sentisse dentro lui stesso non lo sapeva era un malessere un'oppressione un'insofferenza che lo rendevano odioso a se stesso così figlia mia antonietta non piangete più che il mio figlio vi deve venire a sposare pregherò ia a dio che gli dà buoni pensieri il fetore del baccalà fritto nell'olio soffoca il respiro provocando le piccole tossi dei piccini che una famiglia di straccioni porta a mangiare nell'orrida caverna dirimpetto l'antica fontanella mormora sempre tra la casa e la strada carmela sul marciapiedi rabbridiva pel vento secco che le veniva di faccia e le appiccicava le gonnelle alla carne ma pur i vicini intorno gridavano ferma ferma la guardia gli fu addosso e lo afferrò per il bavero della giacchetta io non mi movo balbettò cappiello canaglia gli fece la guardia cercando le manotte in saccoccia di settembre giorni fa le vicine di fortunata cappiello con molta meraviglia videro chiusa la bottega di lei lassù in quella stanzuccia al quarto piano ci dormivano la malia ch'era ballerina a una baracca donna bettina e il marito la musica metteva in allegria il canarino che a volte si mescolava certe note acute e un trillo per cui le serve meravigliate tacevano una di loro mentre lui si sfogava esclamò dio che bella vocetta neh la lode dio buono se la pigliano tutti alberelli in fila a destra ed a manca cielo di verderame carico sulla faccia a sinistra una fontana pubblica tra cespi di fiori strani un ragazzetto che si manda innanzi il cerchio e in fondo un palazzo rosso con le finestre verdi e ha fatto scendere per le falde del monte la lava rossa alcune bianche vele s'allontanano pel mare tutto ciò pei monellucci del vico marconiglio era stupendo in quel pezzo della via soleggiato lì dove un gruppetto di femmine s'era raccolto a ciarlare trovò nanninella che guardava curiosamente con le manine sotto il grembiale il panchetto d'un venditore di caramelle il quale si godeva il sole fumando la pipa gli occhi socchiusi siete venuta troppo presto gli è che a quest'ora il ragazzo s'interruppe la vedova lo guardava mazzia si volse lui bruscamente allo impiegato aiutami a dire portinaio fumava la pipetta il gran cortile dei pellegrini era tutto preso dal sole così che il cuoco un uomo grasso ne profittava per sciorinare il suo gran in tutto il giorno si risentivano le voci delle fantesche lo strepito delle cazzeruole risate lunghe e sguaiate scoppiett di carboni dalle fornacette ultima camera avete capito sissignore gridò la vedova grazie signore dio ve lo renda il segretario era un uomo assai maturo mio buon amico poveretto improvvisamente un fragore di battimani giunse a noi dalla sala subito dopo l'orchestra intuonò la marcia reale la regina entrava passarono quattro minuti nessuno fiatava nel vicolo avendo appurato come e donde venisse si contentò di perdere tempo e di far aspettare la padrona per andare a confidarsi con fortunata la rivendugliola vicina di arrivò un medico arrivarono le guardie il pretore un delegato curiosi d'ogni parte il corpo dell'antonietta fu tolto di lì adagiato in una vettura e trasportato allo altri dà di volta per mancanza di denaro per fede politica per ambizione costui è impazzito per l'acqua di serino così dicono quelli della sua famiglia in cui la professione di venditori d'acqua è atavistica ma il vicinato dico che no in una bella giornata profumata si svegliò il canarino a un pispiglio sommesso una passera aveva fatto il nido di rimpetto poi furono piccoli gridi di compagni liberi che passavano furono a volte cicalecci impertinenti di rondoni in chiacchiere sui tetti che gli davano per un momento l'irritazione d'una bestia inquieta ora si trovava di faccia al teatro s carlo entrò lentamente sotto il porticato si fermò a leggere un cartellone mezzo lacerato che pendeva a uno de muri malia se ne avea prese otto per una cinturella dorata che le serviva nell'orfeo all'inferno al terzo quadro la casa si sfasciava abbandonata alla miseria senza sistema senz'amore non c'era più niente malia avea saccheggiato tutto il monte di pietà era pieno dei panni loro con una leggera sottana bianca con aperta la camicia sul petto libero dal busto un giovanotto apparve tutto cauto sbucando all'angolo accosto alla cantina senza parlare quei due avvicinandosi si guardavano negli occhi ansiosi lì per lì comincia la battitura cominciano ad agire il soffietto il ferro tondo il gran coltello sventratoio ma prima appena l'animale piega le gambe e si rovescia sul dosso il fornisore di sangue scalzo sguazzanti i piedi nel sangue il sangue scorre d'ogni parte e inonda il pavimento i garzoni s'accovacciano radunano con le mani il sangue a pezzi già quasi coagulato riempiscono scodelle di ferro e queste rovesciano nelle botti preparate in un angolo ha avuto il permesso sino a mezzanotte e sono stati qui tutti con gli amici a cantare e a bere immaginate voi lasciate fare sono giovanotti che ne vediamo della vita si muore così da un momento all'altro non c'è che dire sospirò chiese il caffè e gli parve addirittura acqua calda lo sorbì tutto d'un sorso dopo averlo fatto raffreddare non volendo avere la pazienza di centellinarlo col gusto che ci pigliava ogni sera dunque mio caro potito dopo due mesi e tredici giorni mi ho azzardato di scriverti innascosta dei mie parenti perchè dopo tanti mie pianti mi ho sognato una donna e mi ha detto così figlia un grande silenzio si fece nella stanzuccia quando bettina e malia chiusero al sonno gli occhi stanchi una delle rosee calze della ballerina pendeva accapo al suo poi subitamente la posò sulla coverta tu che hai sei malata sì è cosa da niente cosa da niente sentenziò come aveva sentito dire qualche volta alla mamma una buona sudata e passa finalmente dopo due anni graziella la stiratrice in una mattina di maggio vide passare l'impiegatuccio a mille e duecento e per volerlo guardare e sorvegliare troppo la faccia nelle mani mentre come ora che ti scrivo seguita la pioggia a borbottar nelle grondaie e lontano lontano muore un tintinnio di campanelle vaganti in questo momento il piccolo pittore aveva finito e si levava vide tutto mentr'egli rimaneva ancora a guardare incantato la bocca aperta un bacio scoccò sotto la porticella napoli luglio mio caro potito ti scrivo queste poche riche ti fo conosciere che ia sto bene di salute e così spero di sentire di te donna maria accese un fiammifero cercava qualche cosa di fuori il marito s'era addossato allo stipite e con le mani nelle saccocce de calzoni le labbra strette non levava gli occhi da un monticello di spazzatura ammucchiatogli a piedi sotto al marciapiedi m'ha fatto stomacare è come tutte l'altre sempre le stesse senti io le ho annunziato che me ne andavo presto fra una settimana ch'ero bell'e guarito e lei sei un grande cretino va come tutti i commessi viaggiatori aspetta che guarisca vecio mio dopo una settimana egli era impiedi ma ancora zoppicava un poco per tre o quattro altri giorni era necessario che rimanesse allo spedale piglio aria mi fece piglio daccapo l'abito del camminare sulla fila riverberante delle giarre di vetro sottile capacissime un alito di fuoco passava nel vicoletto al tramonto le pietre sconnesse del selciato ardevano ma la luce in questo vico marconiglio stretto e scuro anche nell'estate è mite le si accostò un furiere di linea si mise a chiacchierare con lei la tentò e seppe abusare della poverina questo succede assai spesso una rovina in un attimo dopo il furiere come tutti gli uomini senz'anima e senza onore abbandonò antonietta ti giuro cominciai a piangere anche io come un fanciullo ella ricaduta a sedere aveva poggiate le braccia sulla tavola e tra le braccia nascondeva il volto singhiozzando io era rimasto in piedi dinanzi a lei muto non sapevo che dirle fortunata levò la testa mi guardò con occhi così spauriti non ho stretto amicizia con nessuno apposta per non dare a nessuno il modo di subitamente allontanarsi da me per qualche improvvisa scappatella che mi facesse il morboso carattere mio dunque siamo pronti entrate la seguii in una piccola stanza dal pavimento tutto sconnesso e sporco attorno appesi ai muri immagini di santi olivo benedetto nasse di pescatori corbelli di paglia piccole bombole pe polipi un punto sul marciapiedi poco discosto dalla casa di manlio una donna una signora bellissima sola stretta in un lungo sciallo nero alta pallida fiera passò loro accosto ma chi passa in quei momenti di raccoglimento non vede di lei altro se non la banda dei capelli fulvi un impreciso profilo un pò della guancia d'avorio fine la reginella ricama ed essi chiacchieravano sottovoce nel tepore della stanza mentre il padre leggeva la gazzetta e fumava nei brevi momenti di silenzio quando la signora maria s'era lasciata scappare una maglia della calza che lavorava accosta alla viva fontanella il bicchiere e correndo lo porta alla fanciulla anemica e costei beve d'un subito fino all'ultimo gocciolo e le labbra e il mento le si dipingono d'un rosso fortissimo e le dita si sporcano e gli anellini luccicano tra il sangue gocciante pel quale si spunta alla marinella tu non sei stato mai a napoli e non puoi sapere che sieno questi vicoli di borgo loreto topaie di marinari miserabili vestiti di lana doppia puzzolenti neri come il carbone poi tornò dopo una settimana la gabbiuzza era vuota ma c'era ancora sulla finestra una ultima piuma gialla il colombo non ebbe coraggio di portarsela via e c'era un chiaro di luna quella sera un chiaro di luna così grande così grande e abbadatele ve lo dico come a un fratello il portiere sorrise fece scivolar la mano tra lo stipite del casotto e il muro e tirò fuori un bastone vedete questo questo ci pensa senza eccezione pure per mògliema dicevate guarda gli dissi mostrandogli un soldo in punta di dita se sarai buono io ti darò questo soldo sorrise guardò la madre che sorrideva pur lei incitandolo uscì come disse a gaetanella rocco per andare a pregare l'amministratore di quel locale perchè le facesse rimettere a un finestrino della celletta un vetro frantumato da un orto vicino i monelli glie lo avevano rotto il vento le entrava in camera proprio accapo al letto un interno pieno di penombre l'artista che passa e guarda risale con la fantasia al vecchio tempo fiorentino se qui l'ambiente non fosse in gran parte lieto dell'orizzonte glauco e d'un profumo d'erbe selvatiche e se non parlassero dell'amore della campagna i sanguigni rosolacci erti ma guardatele quando nelle prime ore della mattina queste fanciulle del popolo attraversano toledo in cappellino lucente di conterie vestite come tante marchesine le calze nere di seta lo stivalino verniciato la punta ricamata e lui non vede più voi e chi chiama se ammala come allora non sapete niente lì si trova come a casa sua e niente gli manca in napoli l'anemia serpeggia un po da per tutto ora pensate a queste povere ragazze che fanno una vita sedentaria in un laboratorio coi lumi a gas d'inverno pensate a queste giovanette elegantemente vestite che a casa loro dormono in un miserabile sottoscala senza luce la gente s'era scordata d'andare in carrozza ognuno casa sua la teneva a quattro passi e poi col sole che c'era veniva la voglia di farsela una passeggiata co piedi nelle pozzanghere e così la giornata se ne scivolava ohè vengo vengo da una melodia che si spandeva il vecchio s'era mosso passava al sole dall'ombra avvicinandosi a una delle tre finestre basse che si aprivano sul vicolo dal muro di faccia a noi alle finestre ci si arrivava quasi con la testa chi c'è qui dentro lui fece un passo innanti rimise in movimento l'ombrella e venne a me con una chiara felicità negli occhietti azzurri rispose da tempo in qua sono colto da tale tristezza che a momenti mi pare di morire mi spoglio ogni giorno più e mi pigliano brividi di freddo ed anche provo una grande debolezza come mai questo caro amico vecchietto il quale gli faceva delle confidenze presso al casotto poco prima la campanella di avviso era sonata due volte un tocco solo vuol dire ferito semplice due vogliono dire ferito in grave stato tre ferito moribondo e sbadigliano alta la testa viperina le lucertole verdi mentre il bosco è tutto in chiacchiere di uccelli gelosi e si spande per la fresca campagna l'indefinibile susurro degli insetti e tre sedettero attorno al braciere carmela a mezza seggiola col paniere della spesa sulle ginocchia per far presto donna nena questo me l'aveva già detto un anno fa ha una figliuola si chiama clelia due figlie le son morte di mal sottile e quest'altra oh gesù diceva nunziata rabbrividendo come potete stare così mettetevi a fare la serva i posti ci sono e malia la lascio sola e e ogni volta che si trovava nel tinello a lavarsi la faccia gli faceva lo zufolo col tovagliolo fra mani la casa dalla quale era sloggiato era scura e silenziosa le finestre non davano sulla strada riuscivano in un cortile abbandonato dominio di terribili pipistrelli e allora tutta la sala numero quattro proruppe in un applauso il colono di melito agitava il berrettino dove sei ora piccola monaca bianca carmela mistica anemica figlia della laguna ove sei allo spedale degl'incurabili una volta a un tratto eccotela che mi s'accosta al letto con le lacrime agli occhi con la faccia bianca bianca stravolta la bocca tremante lei non canti mha detto con malo modo qui non si canta la prego di smettere questo è uno spedale fece lui no risposi mortificato ma amerei imparare la vostra lingua desiderate lezione disse lui sorridendo parleremo di questo poi non ne parlammo più che avea fatto bene a provvedere a quel modo alle cose sue sconsolata e impoverita come selletta l'avea lasciata dissero le altre poche e furono le mammine fresche del vicinato le quali cominciavano con la prima maternità a raccr tutto l'amor loro sui figliuoli per la bambina se la provvidenza ve la fa guarire me la tengo dentro da me colle figlie mie disse nunziata intanto malia potete lasciarla fare lei non è stupida baderà oh casa sentite disse giovannina zoccola merciaia di rimpetto questo non ha potuto succedere vero è che la fame se gli mangiava i cappiello la fame e i debiti che a me se veramente non tornano più mi dovranno dare sempre quindici soldi da pasqua passata proprio morta annunziò il calzolaio rizzandosi il sangue l'ha affogata gesù fece graziella la stiratrice coprendosi gli occhi con le mani avanti impose a don peppe la guardia lui contemplava ancora la morta movendo le labbra come se parlasse a sè stesso guaglione tradusse gaetanella ieri la vecchia m'ha fatta una confidenza non è vero che il vetro al finestrino glie lo han rotto dall'orto lo ruppe lei tempo fa sbattendo la vetrata i suoi nervi in quel momento avevano acquistata una tensione straordinaria gli scoppi rumorosi delle fruste quando gli passavano accosto le vetture tetesco e vive qui a napoli disse con gli occhi di sì e poi accennò pure che tacessi e si riavvicinò alle finestre ricominciava la musica chi ora psst fece lui bocherino mise l'indice sulle labbra e socchiuse gli occhi come rapito che finezza che languore amici miei che pareva volesse reagire a quel torpore durato così a lungo tra l'aspettare invano i soliti piccoli avvenimenti e il raggomitolarsi con lo spirito e il corpo in un malessere d'insofferenza che la giornata metteva ne muscoli e nel sangue della vicina strada dei mercanti di tutte le stradicciuole circostanti gli operai intenti alla loro bisogna nelle botteghe non levano mai lo sguardo ai passanti e continuano a lavorare fino a notte tra il gridio del difuori e l'interno affaccendarsi per l'opera s'erano stretti l'uno all'altra il berretto del giovanotto cadde chinandosi egli a raccattarlo non abbandonò la mano che teneva stretta e parve che stringendosi meglio lui pure alla ragazza le chiedesse qualcosa va là tu scherzi siamo troppo amici nemmeno ai cani lo auguro e io vorrei essere qui nel tuo letto per vedere suor carmelina per parlare con suor carmelina per sentire la voce di suor carmelina per questo chiarinella dormiva sognando la pupattola della sua piccola amica alla dimane malia si svegliò un poco più per tempo del solito in tutta la notte l'anellino e le giarrettiere le aveano parlato all'orecchio s'accostò alla finestra e si mise ad ammirare gli amici nel maggio mentre al più piccolo alito di vento le rose tenerissime concedono le foglie loro disseminandole appiè d'un amoroso mandorlo ancora in fiore mentre da per tutto ov'è collina o giardino o praticello passeggiano gravemente al sole gli scarabei dormiva cloroformizzata per parecchio tempo ho chiesto al chirurgo mio amico notizie di lei era stata una terribile operazione ma la contadinella guarì io me ne vado disse debbo preparare il letto a questa qua uh esclamava baciando la pupattola quanto sei bella vieni con mamma tua l'amico richter ecco amici miei in che modo conobbi il professore otto richter il rione principe amedeo voi sapete così vicino per limiti al corso vittorio emmanuele si trova ad esserne per aspetto assai lontano il corso è ancora campagnuolo sotto la collina verde e a volte avea messo in saccoccia qualche pollo freddo mentre la figlia teneva a bada quelli caldi che le facevano la corte per gli occhi belli che aveva tira tira la corda si spezza guardando nella via con gli occhietti lucenti e come l'ometto si chinava a strofinare sul selciato la matita per agguzzarla la bestiola ricacciò dentro il corpo nella feritoia si vedevano solo i mustacchi e il musetto senti vecio mio mi disse in un altro giorno fra poco me ne vado ieri il dottore mi ha detto che ne avevo per un'altra settimana m'ha rifatta la gamba a nuovo che uomo benedeto che grande instituzione la chirurgia e dici addio alla suora la vedova ebbe un moto di dispiacere strinse meglio sul petto il bambino e rimase lì impiedi aspettando ancora sperando ancora è proprio impossibile mormorò timidamente eh fece il vecchio sicuro impossibile voi siete sua madre non è vero mi si stringe l'animo dov'è l'azzurro dove il sole dove il buon sangue e la buona salute nelle persone dove l'aria e la luce nelle case e nelle botteghe accidenti sei un bel seccatore tu con la tua suor carmelina guarda ieri ella m'ha mi ha come si dice intenerito era un vecchietto pieno di delicatezze continuavano le prove della società del quartetto una mattina il professore otto richter se ne venne nel vicoletto con tra mani un libriccino di elegante edizione tedesca sui gradini erano seduti tre vecchietti pezzenti di san gennaro in chiacchiere con una venditrice di melo la vedova s'accostò guardando nella cesta vattene vattene che è meglio una bocca di meno nella notte mentre la lampada ardeva innanzi a una madonna sul canterano lei chiamava sotto voce chiarinella la bambina non avea chiuso occhio rispondeva sommessamente ah pel sacrificio che aveva fatto si sfogava con la povera bestia la quale scotendosi tutta con un balzo alla prima frustata incollerita che le toglieva il pelo rabbrividiva di sorpresa e di dolore quello mormorò puveriello dopo un momento chiese serafina resta qua non si può dopo medicata andrà agl'incurabili donne qui non se ne ammettono rispose il cerbero tornando feroce e voltando al vecchio le spalle hanno due soldi in tasca per la merenda ma le labbra carezzano il gambo d'un fiore o sorridono deliziosamente a un giovanotto cocchiere padronato che sorride e minaccia con la frusta elegante e camminando si rodeva dentro con gli amici che non eran venuti con la umana leggerezza che dimentica tutto con sè stesso che era tanto ingenuo da contare su tutti me ne andai per via camminavo come intontito il piccino benedetto piccino il piccolo amico mi seguiva mi seguiva la sua vocetta tenera come ora mi parla mentr'io scrivo di lui a te perchè in questa malinconica mattina di marzo egli è qui accosto a me quattro mesi fa antonietta chiese in grazia alla zia che le facesse pigliare un po d'aria l'usignuolo s'annoiava in gabbia e come la zia non poteva accompagnarla ella uscì sola a passeggiare se ne andò in villa lì non si sa come cuori di seta cremisina sui fiori dai pistilli di conterie luccicanti tra costoro è una rossa pallidissima un po lentigginata sulla faccia di madonnina bisantina fece il vecchio sottovoce lascialo stare tu si sveglierà ricopritelo con lo sciallo poverino appariva mazzia sotto la portiera impassibile dunque fece il vecchietto tutta la vita grama di questi lavoratori del mare s'agita ripullulando in case buie profonde umide un tristo e schifoso spettacolo poco lontano dall'azzurro divino spettacolo del mare innanzi al quale la mia mano freme sulla tavolozza malia quando qualcuno dei giovanotti che frequentavano la baracca le avea regalato dei pasticcetti nell'intermezzo entrando in casa si buttava sul letto tutta stracca senza nemmanco spogliarsi rispose dimandatelo a lei e se ne andò tra la guardia di pubblica sicurezza e uno degli allievi carabinieri l'altro si fece aiutare dai più coraggiosi e adagiò il cadavere in quella vettura che si trovava nel vicolo era diventato pallido il povero giovanotto per la prima volta si trovava accosto a un morto sottovoce sbuffando come inciampava nell'oscurità col piede in una rotaia di tranvai che lo sbalzava da un lato sorprendendolo dolorosamente la luce dei magazzini gli abbagliava gli occhi a volte sentiva fra le spalle come delle punture di aghi ha chiusi gli occhi ha scosso tristemente il capo non ho nessuno e come nessuno fratelli sorelle nessuno ti dico caro mio soggiunse il mio amico sono stato preso da una grande pietà era una striscia tutta nera indecisa intorno la città spariva in quel fumo che pareva covasse un incendio ma nel cielo affollato di nuvoloni ho conosciuto tempo fa suor carmelina una giovane donna sottile e bianca bianca come una vergine di cera pallida come un'ostia nell'ombra i malati la chiamavano la santarella aveva un piccolo grembiale bianco le scarpette molto vecchie una vesticciuola scura stinta troppo grande per lui in una scarpa il piede non era entrato tutto ne scappava fuori il tallone ove faceva sacco la calza alle prime confidenze ch'egli era venuto di germania in italia a piedi amici capite a piedi ne rimasi inorridito io che adoro le vetture la ferrovia le tramvie tutto che è mezzo di trasporto nemmeno una parola per quella povera bestia tremante di freddo e di paura bella carità cristiana e così il canarino a poco a poco s'abituò ad ogni sorta d'ingenerosità nessuno si pigliava pena di lui ma nessuno però lo veniva a seccare meglio così vedite a fantasia e l'ommo addò va a sbattere ha esclamato una rossa in camicetta bianca e ho visto la capera che rispondeva dal balconcello col secchietto in mano tutta occupata dall'oscurità appena di sotto l'uscio ci si vedeva il lettuccio di contro le parete ove gli strappi al parato meschino scoprivano la grigia nudità del muro l'umido penetrava nelle ossa selletta lì dentro ci aveva persa la salute dalle sette e mezzo della mattina fino alle dieci la carneficina delle vacche al macello di poggioreale si compie tra uno strano affollamento di bevitrici di sangue dura tra i desideri sanguinosi delle anemiche delle clorotiche delle povere fanciulle sbiancate in faccia come la cera signore fece la vedova che c'è chiese lui mettendo il piede sul primo gradino dell'altra tesa e voltandosi dove si va per vedere per parlare con un bambino io ho qui mio figlio faceva un gran freddo ma il tempo era sereno e la via asciutta la bambina batteva ogni tanto i piedi a terra per riscaldarsi afferrata con una mano alla veste della madre che le covriva il pugno l'altra mano aveva ficcata nella piega dello scialletto alla vita lasciano piovere una scialba luce sul selciato sconnesso che somiglia una disgregata sutura di un cranio in cui s'infiltrino fantastiche lacrime e qua e là per terra si fanno bianche lucentezze sulle gobbe dei più gibbosi lastroni nel lontano ove la strada è per finire in un tramonto estivo nel quale si spegnevano l'ultime luci perfino nella bottega delle ricamatrici la rossa è chiarissimo il ricordo nell'anima mia aveva poggiato il gomito sull'asse del telaio e nella bianca mano raccolto il mento un vecchio che cerca invano un pezzetto di sole per la sua panchetta di franfellicche e la buia misteriosa cantina che raccoglie tutta la gente affamata e puzzolente del quartiere la cantina della miseria in cui al venerdì questo tempo nostro il rione è semplicemente felice della sua nettezza e del posto a un certo punto il parapetto della via è rotto dai primi gradini d'una scaletta malconcia era stata trasportata su alla sala delle medicature una donna una giovane cinque coltellate nè più nè meno la donna si lamentava si guardava intorno smarrita mormorando sant'anna mia ve faccio nu voto scanzateme uh lo sguardo della piccina incantata passava dal calamaio a un fermacarte di cristallo sotto il quale si vedeva la chiesa di san pietro col cupolone la piazza e la gente in cammino tutto colorato ne ho viste tante in mia vita io mi secco assai di dovermene stare qui inchiodato in questo letto tra lamenti spasimi morti subitanee e morti lentissime che non arrivano mai sono impregnato di acido fenico e voi glie le portate a donna nena poveretta direte che le avete avuto dalla signora vostra date qua fece la serva levandosi che tutto è buono quand'è carità oggi glie le porto questa napoli ha un clima variabilissimo una bella giornata calda soleggiata e poi al giorno appresso acqua vento e tempesta a novembre pigliai una mezza bronchite che mi confinò nel letto per dodici giorni pioveva pioveva sempre una grande malinconia caro paolo i rondoni al solito dicevano male del vicinato quello era bello quell'altro era brutto la tal signorina non sapeva cantare il violinista del quinto piano pigliava acuti stonati il portinaio non badava troppo alla figliuola da buchi neri che a notte diventavano case di nottole le carrucole nei pozzi stridevano le secchie si urtavano le serve a prima ora trovandosi tutte ad attingere dicevano male della gente appiccicando a ognuno un aggettivo allora come v'ho detto io lavorava da quel sarto alla giudecca io dormiva nella bottega sopra un divano sconquassato e pensavo sempre a lei che se n'era fuggita tre mesi senza vederla considerate voi che siete padre avete figlie un mio amico chirurgo operò sopra una contadinella nel candido seno entrò la lama tagliente del bisturi la contadinella dormiva peppino battimelli in camicia azzurra rimboccate le maniche fino ai gomiti sognava in una gran seggiola alta che lo faceva troneggiare sulla banca sui limoni ah è vero soggiungeva con le lagrime agli occhi io non aveva pensato a questo ma già avranno medici e medicine e se accade che lui s'ammali lontano sia me l'hanno da far sapere vi dico che non lo fanno sapere sentenziava la fusco vonno anche i modesti il canarino si guardò i pieducci ripulì il becco a un ballatoio della gabbia si piantò saldo sulle gambette e si mise a cantare se il mio nome saper voi bramate l'oro del ricamo non ha più luce di quello dei capelli di lei che a volte rischiarati da un filo di sole si accendono questa è la reginella di l'ometto era tutto affaccendato a copiare e a poco a poco l'albo s'andava coprendo di poponi e mazzi di pomidoro mercanzia d'ogni finestrella che importava la sua vedovanza a volte meglio una vedova che una zitella ma peppino non ne voleva sapere che peccato verso le cinque o le sei della sera le comari del vico scopavano le case qualcuna si pigliava briga di rinfrescare il selciato arso buttando acqua qua chiarinella rimase sola dopo un momento scese rovistò in un angolo trovò quello che cercava e trascinandosi sino al letto con uno sforzo che dopo la fece piangere attaccò al bastone della spalliera una piccola calza bucherellata sotto un balconcello dalla balaustra di colonnine di legno una balaustra a petto di colombo come se ne vedono spesso nei quartieri bassi di napoli tra le colonnine barocche in maggio il misero lume a petrolio onde furono rischiarate presso agli esami le veglie laboriose d'uno studente di medicina la gran seggiola a ruote d'un paralitico povera piccina faceva povera chiarinella mia le portava un'arancia fresca sedeva accosto al letto e si metteva a toglierne la buccia e la pellicola dividendola a spicchi che la bambina succhiava avidamente in silenzio ma un po di danaro lo mettevano da parte via e c'è stato sempre don procolo il signore che ha riparato spesso e volentieri don procolo un attempato arzillo negoziante e proprietario veniva a sera a trattenersi nella bottega ancora i capelli neri erano copiosi e belli ancora tra la frangia diffusa gli occhi neri splendevano ancora la bella bocca era rosea non avrebbe detto nulla all'amministratore se non fosse capitato il piccino ch'è malaticcio e debole e col vento in casa sentite interruppe la rivendugliola io vi do questo paio di calze pel piccino tornite e lisce rimane un poco a guardare nella viuzza chiacchiera con una sua comare e torna in camera per riuscirne dopo un pezzetto con un secchio in mano inaffia le rose e si china ad aspirarne il profumo il caffè per acquaccia nera che sia mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata e ciò mi fa bene lasciandomi dimenticare sviando il pensiero e interessandomi a qualche cosa fuori di me stesso se la bambina è buona la befana viene a mettervi un regalo bello se è cattiva vi mette i carboni senti soggiunse ora me ne vado ti mando cristinella eccoti un soldo ora mi fai un bacio le sue piccole labbra febbricitanti toccarono lievemente le mie il secondo soldo scomparve con la manina in cui era stretto sotto le coltri come avrei potuto chiamarlo ah nunziata mia voi non sapete i guai miei e si metteva a raccontarglieli sotto alla porta mentre la nunziata a ogni momento correva dentro a invigilare il ragù di cui l'odore piccante entrava nella camera di che a poco a poco ha fatto di lui un personaggio da burla vuote le occhiaie come colui della bibbia che in castigo ebbe mangiate le pupille dai vermi l'infelice coronato pur vive ancora e concede la limpida vena dell'acqua a un popolo dice che peppino battimelli è ammattito per amore peppino battimelli aveva la sua banca in un cantuccio in penombra nel vico ogni giorno all'uscire dalla stanzetta piena di sole fingevo di scordarmi della sua offerta per sentire subitamente la vocina di lui balbettante vulite e par che il borbottio si parta dalla sconquassata bocca del re sovrastante di questo ammantellato padrone della strada e lamenti la miseria del tempo tutto roso dall'umido e dallo stesso tempo ingrato serafina martedì maggio il guardaporta dello spedale dei pellegrini è un burbero rossiccio il quale quando in certi giorni ha infilato un soprabito che gli batte alle calcagna tutto stinto e sparso di macchie d'olio quando ha caricata la testa d'una tuba mostruosa fu come una visione che bella donna mormorò manlio come parlando a se stesso bellissima sospirò l'altro senza dopo bevuto il caldo sangue spicciato dalle carotidi incise si passa in una stanzaccia nuda e sporca e lì si sciacquano le coraggiose bocche femminili e le mani insanguinate a parte il bene che può fare questo rimedio novello lo spettacolo è orribile la vedova pagò i due soldi e si mise a salire la scala dell'albergo con dietro la bambina tutta felice delle mele sul largo pianerottolo non sapeva dove più andare le porte erano molte la scala continuava è qui chiese la bambina il lettuccio la spinetta antica la poltrona favorita il boccaletto a fiori ove così spesso l'amata ha bevuto i pensieri dell'amante che cosa avete in braccio dimandò aguzzando lo sguardo di sotto gli occhiali la vedova alzò un lembo dello sciallo scovrendo il piccino che dormiva tranquillamente con una mano sul petto ma eran sogni d'oro quelli che lo cullavano allora dormiva sino a giorno tutto d'un fiato sotto la coltre doppia che a volte quando non aveva ancor chiusi gli occhi sentiva a rimboccarglisi sotto al mento dalle mani leggere della madre certamente pensava ad altro una tossicina stizzosa la coglieva di tanto in tanto e i colpi della tosse tre quattro volte rompevano senza eco il silenzio intorno spesso di sopra un carabiniere si metteva a cantare presso una finestra pure lei morta fece la sarta intenerita e carezzò la testa bionda del piccino il quale levò gli occhi a guardarla subitamente irruppe la folla di tutti i monellucci del vicinato arrivava il carrozzone allora gaetanella rocco portò fuori il piccino mettendogli in mano una ciambella o in qualche altro posto dove musica si facesse era la sua grande passione una mattina lo vidi che seguiva le esequie di un capitano suicida era accanto alla banda musicale tutto pensoso i numeri erano segnati con la matita non avendo a fare altro collaudai l'addizione con le mani in saccoccia e l'anima tutta dietro i miei tisici ricordi aritmetici il cassiere avea ragione la somma era giusta quelle del posto non si muovono se non le trattate a dovere e voglion la corsa intera per quattro passi come le hanno avvezzate i signori ricchi che portano il collo stretto nel solino soltanto la piccola stanzuccia a vetri sa il mistero della piccola suora nessuno ha potuto mai sentire i singhiozzi di una piccola suora io chiedevo sempre a un mio povero amico malato a quello spedale che ne pensasse di suor carmelina si capisce ogni giovanotto in presenza d'una di queste figlie della carità lui mi salutava con la mano levando il braccio nudo sorridendomi ah questo piccino malato questo piccolo piccino pallido pallido questa mia novella amicizia puerile tutto il giorno son rimasto a pensarvi notte della befana il letto di chiarinella l'avevano collocato in un angolo ove arrivava tutto il sole nel verno quando il sole era dolce la poverina s'addormentava in un'onda luminosa che le scaldava le manine esangui sulla coverta di faccia al corso dal mare saliva una nebbia densa come fumo di officina lambiva le falde del vesuvio lo nascondeva fin quasi alla cima vagamente s'indovinava nel porto una gran nave lo spiumaccino invernale ricordo della povera mamma morta che usava di tenerlo sui piedi tutto ciò passa innanzi agli occhi nel sole e cammina e muta posto e va altrove e passa da una luce d'un quinto piano all'oscurità di un pianterreno selletta mazzia fatemi il piacere guardate un po dentro in archivio se c'è larissa e parlatene a lui di questo ragazzo anzi fatelo venire qui che sarà meglio come si chiama chiese l'impiegato alla vedova giuseppe selletta ah madonna fiordalisa siete voi che l'avete voluto se non vi prendeva quella sciocca mania per l'amico spinello mastro jacopo vi avrebbe concessa a me suo primo discepolo ed io chi sa avrei potuto anche diventare un maestro dicono che l'amore faccia miracoli fiordalisa non esciva di casa che i dì di festa per andare nel duomo vecchio agli uffizi divini ma tanto bastava perchè la vedessero tutti e perchè ci fossero di gran capannelli sul sagrato del duomo quando ella doveva passare il fiorire della bellezza era stato precoce e il ronzio dei calabroni del pari lodata ammirata corteggiata alla larga ma con visibile assiduità questa è una bella memoria ma non gli è da questa qualità che si conosce il pittore val meglio assai meglio saper copiare con diligenza quel che si vede anzi che rammentare a un dipresso quello che si è veduto una volta del resto i pittori non erano che una frazione degli scudai rotellai palvesai ed altri artefici di quella fatta nè si credevano diversi da questi poichè tutti dipingevano le pezze onorevoli e le imprese negli scudi degli uomini di guerra infatti disse a sua volta parri della quercia è proprio lei o una che le somiglia di molto ma perchè dicevi tu dianzi che il maestro non ha veduto questo disegno è impossibile che non abbia riconosciuta la sua figliuola spinello le vedeva solamente verso sera quando egli si riduceva nel suo osservatorio le donne che stavano allora levando i pannilini dal sole salutavano lui molto garbatamente ed egli rendeva il saluto né più altro aveva che fare con esse io messere rispose tuccio con aria discreta penso che il povero spinello sia stato tradito da qualche compagno d'arte invidioso della sua fama perchè in verità supporlo ignaro dell'effetto dei colori non si può tanto varrebbe il dire che egli non conosce i primi elementi della pittura ma se jacopo di casentino gli ha dato a dipingere una delle medaglie che erano stale allogate a lui bisogna dire che ha stima del suo discepolo e come quanto al dipinger lui per lo scolaro o come si potrebbe intendere per danari no certo che gli spinelli fanno già molto ad accozzare il pranzo con la cena non gli restava altro lume che quello dell'arte ma era un lume a sprazzi momentanei quando l'uomo si trovava sulla sua impalcatura con la tavolozza e i pennelli tra mani si vede che ci avete fitto il capo notarono facetamente i massari sì messeri ci ho fitto il capo ma credo anche di poter dire che non fo ad ingannare nessuno ecco qua aveva detto mettendo il rotolo dei fogli sotto il naso dei suoi fattori lasagnoni imparate quando vi dico che bisogna copiare dal vero voi altri invece perdete il vostro tempo a grattarvi le ginocchia si intende quando non giuocate a zara tirato dalla fama di spinello e veduta la bontà delle figure che egli dipingeva un altro ragguardevole cittadino di firenze messer barone capelli volle che il giovane protetto dell'acciaiuoli dipingesse nella cappella principale di santa maria maggiore molte storie della madonna a fresco ed alcune di sant'antonio abate dio santo che occhio di sole esclamò egli dopo aver guardato verso il balcone della casa vicina ecco un bel modello per la santa lucia per intendere la frase di tuccio vi bisognerà sapere che spinello aveva avuto alcuni giorni prima la commissione d'una tavola a tempera per l'altar maggiore di santa lucia de bardi oh ecco gridò egli ghignando ecco una riprova di ciò che ha detto parri poc'anzi sulla varietà delle espressioni guardate tuccio di credi se non sembra tutt'altri o tuccio chi ti facesse il ritratto in questo momento in fede mia non ti renderebbe un servizio orbene proseguiamo a parlarci schiettamente vostro padre vuole da voi questa consolazione l'ultima che potrete dargli da quel buon figlio che siete morrà triste se non saprà che il vostro spirito ha ritrovata la pace parri della quercia e tuccio di credi volonterosi aiutanti si fecero in quattro per servire il maestro in quelle ricerche e in tutto l'altro che gli fosse bisognevole nella necessità si conoscono gli amici e quello era il meno che potessero fare per dimostrargli la loro gratitudine passarono così altri due giorni senza che si tornasse su quel triste argomento spinello era a lavorare in santa croce quando gli fu annunziata la visita di messer dardano acciaiuoli il vecchio pittore tornava a casa con un cuore tanto fatto egli era il più felice tra tutti i babbi d'arezzo spinello dal canto suo era oppresso dalla gioia quel vincitore aveva l'aria d'un corbello si faceva capannello intorno ad un pezzo grosso che era fategli di berretta messer lapo buontalenti i quattrini non gli mancavano a quel giudice di cose d'arte n'aveva tanti che potevano tenergli luogo di giudizio venne la ghita una bella ragazza a non guardare che la testa capegli neri come l'ebano occhi neri e pieni d'espressione nobili e delicati i lineamenti bianca la carnagione e soave il sorriso che prendeva lume in giusta misura dalla bontà dell'animo e dalla bellezza della bocca mastro zanobi intenerito strinse fra le sue braccia il futuro suo genero l'avete detto rispose l'avevo detto fin dal primo momento che vi ho veduto ecco un giovine dabbene è bello il vivere quando si spera è bello il rispondere per opere egregie in mezzo a suoi simili quando si può riferire ad una persona cara i proprii trionfi deporre a suoi piedi le palme raccolte e gli allori mietuti oh quell'uomo quell'uomo come dovrà pagar caro il suo tradimento perchè io lo ucciderò sai lo ucciderò come si uccide un rettile schifoso e malefico pistoia non aveva avuto un'arte propria nell'architettura aveva sentita da principio l'influenza dei pisani nella pittura sentiva quella dei fiorentini ma fosse di firenze o di pisa quella era sempre arte paesana la cattedrale sant'andrea il battistero san giovanni fuoricivitas il palazzo del podestà quel giorno spinello si arrischiò a tornare sulla terrazza ove da una settimana non aveva più posto piede monna ghita non si vedeva al balcone ed egli si trovò meno impacciato la corrente del fiume scendeva gorgogliando di sotto gli archi del ponte vecchio ed egli stette ad osservar la corrente quel giorno spinello deliberò di piantar lì il suo ritratto per cominciarne un altro v'ho a dire che gli riescì meglio del primo sarebbe una bugia v'ho a raccontare come non gli riescisse sarebbe una ripetizione in quei tempi di fede viva la cosa poteva benissimo intendersi per quel verso e il ragionamento non faceva neppure una grinza spinello si portò tanto bene in quell'opera così nel colorirla come nel disegnarla indi alzando la voce gridò a me la mia gente a me vivaddio rispose allora spinello voi siete un giudice ed io sono la giustizia divina in quest'ora ma uno solo meritava il nome di discepolo e si domandava spinello figlio ad un certo luca spinelli fiorentino che era andato forse vent'anni addietro ad abitare in arezzo quando una volta fra l'altre erano stati discacciati da firenze i ghibellini donato frattanto spinello spinelli andando dalla bottega al duomo ci aveva da rispondere a tutti coloro che lo fermavano per via e da mandar giù le condoglianze più o meno sincere che tornano così moleste ad un galantuomo quando ci ha l'anima oppressa comunque sia andate in val di chiana e smontate ad arezzo la città non è vasta ma che importa il guadagnoli che era d'arezzo pensava forse alla sua terra quando diceva ad una graziosa dama signora se l'essere piccina d'aspetto vi sembra difetto difetto non è messer dardano capì facilmente che il cervello del suo amico andava in processione e ripigliò tranquillamente il discorso voi ricorderete spinello mio che tuccio di credi qualche tempo fa si era risoluto di andarsene dal vostro servizio temeva di esservi inutile il poveretto quei due nobili cuori separati dalla tristizia degli uomini erano dunque resi a sè stessi e si confondevano allora tanto più infiammati l'uno dell'altro quanto più lunghi erano stati il desiderio e la pena che la figliuola di un artista non doveva sposare che un artista la cosa tornava bene all'umore bizzarro di mastro jacopo ed egli aveva fatta sua l'ideina germogliata nel cervello della sua fiordalisa tuccio di credi venuta la sua volta gli aveva soggiunto godete gli applausi essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate perchè badate la vita è tutta così oggi in alto sul candeliere domani giù e costretti a correre come cani bastonati chi erano quei taciturni e quale era la cagione della tristezza profonda che si leggeva sul volto del più giovane dei due il vecchio gentiluomo volle saperlo e perciò lasciato che spinello andasse per la terza volta a sedersi in piazza di santa maria corse dietro al compagno chi dice che non sia suo chiese timidamente parri della quercia non hai inteso lo dice tuccio di credi adagio cristofano io non ho detto nulla si affrettò a rispondere tuccio di credi almeno non ho fatto che accennare un sospetto anzi la possibilità d'un sospetto l'unica novità che io possa raccomandarvi è questa fate fate non vi stancate di fare e per intanto smettete le ciance che il fistolo vi colga la sorte della giornata almeno per ciò che si rappresentava all'occhio poteva rimaner dubbia ed esserne scemato per conseguenza l'effetto ma lucifero in quella vece era vinto lucifero piombava giù nell'abisso e andate tuonò il maestro dando un'alzata di spalle andate con lui e col malanno che il ciel vi dia fu questo il commiato di mastro jacopo di casentino ai suoi degni scolari angiolino lorenzetti detto il chiacchiera lippo del calzaiolo e cristofano granacci quella povera donna non sapeva quel che si dicesse parlava a caso seguendo l'ispirazione della paura aveva sospettato poche ore innanzi ma in quel punto indovinava il triste dramma a cui il destino aveva data una così dolorosa catastrofe e allora chi avrebbe avuto cura del babbo un uomo solo ha bisogno di tante cose nel governo della casa che una donna gli è più che utile necessaria nè basta a lui di essere in tal condizione se ti riesce sul muro quell'aria di testa come t'è riescita sulla carta hai vinto per mia fede un gran punto spinello fuori di sè dalla gioia buttò le braccia al collo del maestro via via ripigliò il vecchio pittore schermendosi male da quella dimostrazione d'affetto non son mica disgraziato spinello compatitelo non accade a tutti di avere perduta una donna fieramente amata e di vederla di punto in bianco ritornare dai regni della morte non è grave esclamò egli restando fermo nel suo atteggiamento per non avere a perdere il contatto di quella mano adorata non è grave voi dite ma è il vostro ritratto che non mi riesce di fare è il vostro ritratto capite fiordalisa la sua bontà gli aveva parlato al cuore lo aveva innamorato senz'altro e il vecchio cavaliere poi che spinello si fu allontanato da firenze prese a seguire i suoi trionfi artistici nelle varie città di toscana che facevano a gara per averlo come un padre seguirebbe da lunge con gli occhi dell'anima i trionfi d'un figlio diletto questo aveva osservato spinello senza badarci più che tanto del resto una savia e costumata fanciulla che non alzava mai gli occhi a guardarsi d'attorno quando egli disoccupato com'era alzava a caso la testa intravvedeva la sua vicina con lo sguardo basso sempre intento al lavoro riderà bene chi riderà l'ultimo soggiunse spinello passando attraverso il crocchio e dando un'occhiata severa al beffardo suo giudice il buontalenti non poteva lasciar passar nè l'occhiata nè la risposta egli rideva appunto e scherzava sulla disgrazia del pittore la bottata era dunque per lui messere statevi con dio e non vi provate a tenermi dietro soggiunse vedendo l'atto di spinello che voleva scagliarsi contro di lui voi andate qualche volta senz'armi io non ho mai dimenticato questo spuntone che so maneggiare al bisogno e che punge assai meglio della vostra lingua spinello trovò nel suo memore affetto il coraggio di andare fin là ad inginocchiarsi sulla pietra che copriva le spoglie mortali della sua fidanzata e vi rimase lungamente piangendo e chiedendo perdono a quell'ombra adorata di aver data la mano ad un'altra donna perchè no vediamo anzi tutto che cosa sai fare un o come giotto una linea come apelle ohimè maestro assai meno disegno alla meglio o alla peggio come vi parrà meglio senza ombra di studio bene mi sembra d'averne udito parlare notò il vecchio gentiluomo e voi mi dite che adesso non fa nulla nulla affatto messere la sua afflizione è tale che gli toglie perfino il pensiero delle necessità della vita suo padre l'ha affidato alle mie cure e se non ci fossi io egli certamente si lascerebbe morir di fame ma una zia si trovò ed anche una copia di cugini o di cugine a cui si aggiunse una mezza serqua di amici vecchi che potevano considerarsi come parenti o giù di lì fanciulla notò da principio il volto che ora bianco come il marmo indi toccò il polso e pose la mano al petto interrogando le fonti della vita da ultimo accostò la guancia alle labbra per sentire se ci fosse ombra di respiro del resto il miracolo di san donato richiedeva tutto il suo tempo spinello era pieno d'ardore e passava sul trespolo le intiere giornate lavorando alla brava i pennelli nelle sue mani andavano e venivano come la spola in mano alla tessitrice spinello era rimasto avvilito quasi istupidito come il povero villano che veda il suo campo devastato dal turbine e perdute in un'ora tutte le speranze d'un anno la similitudine se non m'inganno è classica ma a questo che ci posso far io è la sola che mi si di salire sull'impalcatura se non fosse stato presente spinello non si sa mai diceva egli ridendo potrei essere sonnambulo venire in duomo senza avvedermene e tentare di salire quassù per fare qualche tiro mancino sotto la guida del diavolo ti amo ti amo un fiotto di sangue interruppe lo sfogo di quell'anima addolorata mia buona signora chetatevi disse amorevolmente la contadina voi vi affaticate troppo no no lasciami parlare ottima cia ho pochi istanti di vita quanto a tuccio di credi avete veduto come egli dopo aver data la notizia e lasciato cadere il sospetto si fosse affrettato a dire che la cosa non poteva esser vera e che spinello spinelli era un ingegno nato di schianto una nuova speranza dell'arte spinello spinelli era alloggiato a grande onor suo nelle case dei cancellieri antica e potente famiglia ed una tra le due che avevano data la stura alle ire cittadine di pistoia dilagate poscia a firenze e via via per tutte le città e per tutte le borgate d'italia povero tuccio mormorò spinello io debbo esservi grato di tante cure amorevoli cure inutili del resto soggiunse egli sospirando a che serve la vita spinello per altro non poteva lagnarsene troppo il suo compagno d'arte non aveva peccato che per eccesso di zelo così grande era il tesoro dell'amicizia sotto quella ruvida scorza d'uomo la sventura toccata a mastro jacopo di casentino fu profondamente sentita in arezzo il vecchio pittore aveva molti amici ed era ben voluto anche da coloro che lo conoscevano appena mentre egli così sfogliava i quaderni del giovine seguitando la sua strada verso casa gli venne veduta tra l'altre cose una figura di donna era a mala pena accennata ma il pittore non durò fatica a riconoscere d'onde spinello avesse tratto il suo tipo ma io non ne cercherei altra che valesse altrettanto quand'anche sapessi di trovarla al mondo nè vorrei cercarne una che agli occhi altrui potesse parere scelta da me per le grazie della persona su ciò mi troverete saldo messere nè essere nè parere anco lontanamente infedele a quell'immagine di celestiale bellezza bisogna correggere perchè questo incarnato nel viso olivastro vuol essere anzi terreo come il colore della morte e questi occhi perchè così belli ispide sopracciglia rughe precoci in cui vorrebbe appiattarsi la malvagità del pensiero fiordalisa fremette pensando a ciò che era accaduto di lei ma indovinò in pari tempo che la sua morte apparente era stata procurata dalle arti d'un tristo che lavorava a benefizio d'un altro e il senso che questa scoperta doveva produrre nell'animo suo le si dipinse nel viso ma il povero parri della quercia morì giovane non lasciando raccomandato il suo nome che ad una tavola di santa margherita nella chiesa cattedrale di cortona e tuccio di credi una di loro più giovane all'aspetto restava più lungamente in vista lavorando di cucito così almeno si doveva argomentare dall'atteggiamento del viso chinato su qualche cosa che il parapetto non consentiva di scorgere e dal moto uniforme e continuo come di persona che tragga il refe di che vi dato pensiero gli disse son tre fattori che se ne vanno ma restiamo ancora in tre per fare il lavoro di tutti non ci sarà mica bisogno di chiudere bottega io come vedete ho già incominciato a far la parte del chiacchiera anzi fo meglio di lui perchè macino di più e chiacchiero meno erano quelli i bei tempi della pittura giotto con nuova maniera sciogliendo la figura umana dalle rigidezze dell'arte bisantina aveva additata una strada su cui tutti i giovani si gittavano animosi sperando di avanzare in eccellenza il maestro gli sguardi abbattuti della brigata dissero a mastro jacopo che la speranza con cui era tornato in casa era vana allora il povero padre si cacciò avanti con impeto disperato gridando mia figlia mia figlia povero padre faceva compassione a vederlo rammento benissimo il discorso rispose spinello ma io allora non ci ho pensato più che tanto lo capisco ripigliò tuccio di credi ma bisogna dire che la cosa vi sia rimasta impressa nell'animo come accada qualche volta senza badarci ad un certo punto riconoscendo che il secondo ritratto era peggiore del primo gittò la tavolozza e i pennelli cedendo ad un impeto di sdegno improvviso o fiordalisa gridò la natura si ride di noi poveri sciocchi i quali ci siamo fitti in capo di agguagliarla o almeno almeno di seguirla da presso coi nostri miseri spedienti non era necessario che spinello la guardasse a quel modo si sa un ritratto non è un'impresa da nulla complesso di linee impasto di colori luci ed ombre collocate al loro posto non sono cose che si possano improvvisare pure con tanta diligenza con tanto desiderio di far bene non riescire che ad un'opera mediocre era doloroso e il povero spinello ne aveva un profondo rammarico la cosa non era senza un grave pericolo perchè allora la peste entrava di sovente nelle mura indifese delle città italiane e quell'ufficio di misericordia era una vera e propria milizia per gli animosi spregiatori della morte che c'è che c'è entrò a dire monna crezia perchè domandate il nome dei vicini zanobi perchè perchè uno di costoro ha chiesta la ghita in moglie vi pare che io non abbia il diritto di domandarvi qualche ragguaglio l'occhio profondo e pieno d'espressione la bocca tenue aperta ad un languido sorriso che non era sempre di gioia e il mento sì anche il mento quel mento arguto e tondeggiante di paggio che era stato una volta l'argomento delle sue ammirazioni il vecchio pittore era andato e tornato come un fulmine trascinando con sè mastro giovanni da cortona uno dei più valenti discepoli d'esculapio che fossero allora in arezzo orbene gridò il vecchio affacciandosi al loggiato è rinvenuta per giudizio universale la città poteva rallegrarsi il suo pittore era nato mastro jacopo accoglieva con la sua aria burbera le congratulazioni dei cittadini il che significa in buon volgare che ammirava a mezzo e che il silenzio nascondeva qualche altra cosa come a dire un pochettino di tristezza ma egli è di certe donne il soffrire con misura tagliarono il muro intorno all'affresco e allacciatolo ingegnosamente lo portarono in città per collocarlo in via delle derelitte sotto il nome poco appropriato di madonna del duomo tratto fuor di sè dall'angoscia fece disegno di rapire all'estinta il bacio che mai non aveva avuto da lei viva andato di notte tempo a bologna con un suo famigliare aperse la sepoltura crezia messer spinello spinelli bene voi sapete già il nome ripigliò ironicamente ma senza sdegno il marito e tu ghita lo sapevi anche tu non è vero sì troppo bello balbettò tuccio di credi facendosi livido dalla paura che è disse allora messer dardano a cui non era sfuggito il tremito della voce di tuccio che cosa avete voi soggiunse tosto vedendo il suo compagno con la cera stravolta lo sono stato un pazzo lo sono stato quando t'ho creduto un onest'uomo o tuccio di credi rettile velenoso ed immondo spirito malvagio venuto daccanto a me per la mia dannazione ma intanto che figuraccia che cosa non si dirà dei fatti nostri in arezzo che disse allora spinello credendo di aver capito da quelle rotte parole l'argomento delle ire di mastro jacopo avrebbero per avventura biasimato un vostro dipinto entrerebbero a disputar d'arte con voi e da ultimo come abbiamo veduto dai disegni suoi che erano andati sotto gli occhi di mastro jacopo faceva ogni cosa a tratti di penna lasciando che i lumi delle figure fossero resi dal bianco della carta ah bene ripigliò il buontalenti sarete dunque voi che farete il miracolo non lo farò io messere lo farà il mio discepolo spinello a cui è toccato questo tiro mancino so bene che si mette in campo la fotografia la camera lucida e la camera oscura aiuti potentissimi a trovare ciò che l'occhio non può dar sempre all'artista ma forse che il sole non inganna anche lui la differenza di piano tra due parti anco vicinissime della cosa veduta domenica mattina per l'appunto il nostro tuccio di credi è venuto a prendermi a casa mia per accompagnarmi agli uffizi divini in santa lucia dei bardi monna ghita ha un'aria modesta e buona che innamora e certamente se tutta la persona fosse così bella come il viso ma già non si nasce perfetti a questo mondo la fanciulla sorrise e spinello vedendo schiudersi quelle umide labbra coralline perdette la testa senz'altro angiola le bisbigliò avvicinandosi in atteggiamento d'umiltà perdonatemi in anticipazione si fa per contentare il babbo spinello spinelli non dipingeva con due pennelli ad un tempo la storia non lo dice ed io non posso usurpare i diritti della storia ma posso dirvi che egli era pronto di mano oltre il costume di tutti gli artisti del suo tempo il contorno della figura lo avete veduto immaginate ora la fronte breve ma pura ne suoi timidi rilievi ombreggiata dai riccioli dei capegli castagni traenti al bruno e fatti parer quasi neri dal contrasto della carnagione bianca di latte d'onde trasparivano gentili velature di rosa e di azzurro mentre erano a tavola messer dardano entrò a ricordare il nome di tuccio di credi e spinello ne parlò come di un amico da cui si fosse separato pur dianzi con una fraterna stretta di mano ottimo tuccio diss'egli come va che non si trova con noi dappocaggine ecco qua parea dirgli un matrimonio di quella fatta madonna fiordalisa quest'angelo di bellezza doveva toccare in premio ad uno che avesse in petto il sacro fuoco dell'arte e tu non eri quell'uno come si chiama quel luogo chiese allora spinello colle gigliato messere è un bel sito ma non quanto il poggiuolo sa anche qui ci fosse un castello ci farebbe il doppio di figura la povera creatura non resse più oltre all'angoscia un grido straziante le ruppe dal petto all'udire quel sì che le rapiva per sempre il suo fidanzato e in quel grido le vennero meno le forze spinello spinelli aveva dovuto farsi una famiglia non ne sentiva il bisogno eppure l'aveva fatta non per sè ma per gli altri cioè a dire per suo padre che non avea pace e per gli amici che non gli davano tregua mentre faceva quei progressi nel cuore di lei e forse per la stessa ragione che li faceva il nostro spinello avanzava rapidamente nella disciplina che aveva con tanto ardore abbracciata imparava facilmente quel che oggi si chiama il meccanismo dell'arte che campo m'andate voi sfringuellando il campo dell'arte ecco un'altra invenzione dei pittori parolai dovevate vederlo che cos'era il campo dell'arte quando vivevano i grandi maestri non le si conoscevano mica queste cianciafruscole ai bei tempi di taddeo gaddi e di giotto ci dev'essere una malìa diceva egli a mastro jacopo che si sforzava di consolarlo o sulla tavola o nei pennelli o nella mia mano o in qualche altra parte di me ci dev'esser una malia spinello pensò che l'ottenere un contorno perfetto fosse quistione di luci e d'ombre che s'avessero a mettere col pennello più tardi e si rassegnò ad accettare una linea che pure non finiva di contentarlo sì madonna vo subito oh disgraziato giovane così buono così gentile non si direbbe l'arcangelo gabriele l'ho conosciuto ieri chi m'avrebbe mai detto che oggi va corri gridò madonna fiordalisa ma bada non una parola al castello non dubitate madonna prenderò ogni cosa nelle mie stanze quando gli accadeva di muover la testa e di volgersi a lei diventava del color della fiamma ora una donna quando vede di simili cose non ha mestieri di lunghi discorsi nè di lunghe contemplazioni i quali in fede mia non sanno nulla di nulla e parlano a vanvera da quei gaglioffi che sono perchè vedi ragazzo mio l'arte si guasterà quando verranno fuori i chiappanuvoli con le loro dottrine sarebbe diventato di schianto un artista insigne un maestro da lasciarsi addietro i migliori del suo tempo e per lui per quell'aquilotto che metteva appena i bordoni vuoi un confortino un cordiale un lattovaro gli disse il chiacchera prendi questo è montepulciano e il greco giura di non averlo annacquato tuccio di credi ricusò brevemente col gesto il bicchiere che gli offriva il chiacchiera monna crezia che tale era il nome della moglie dell'orafo fece le meraviglie vedendo ritornare in casa a quell'ora insolita il marito domine gridò ella inarcando le ciglia che cos'è stato perchè avete lasciata la bottega non vi descrivo il pranzo vi dirò solamente che fu degno della circostanza e lieto per una bella confusione di bicchieri e di lingue il vin toscano specie quello di val di chiana è generoso non traditore vi dà una dolce allegria senza turbar la ragione ma non lo lasciò cadere il vecchio pasquino che aveva trovato un argomento di chiacchiera e pensava che spinello nella sua qualità d'aretino dovesse udire le sue notizie con una certa curiosità oh non vi date pensiero per me io vado dove mi pare il primo che capita mi servirà che cosa si fa qui alla fine si macina si mestica s'incollano i cartoni si fanno le imbasciate si apre e si chiude la bottega insomma un servizio da fanti non una scuola da pittori del dipingere a tempera cioè col rosso dell'uovo e col latte del fico mescolati nei colori del dipingere a chiaroscuro contraffacendo le cose di bronzo e finalmente del fare gli sgraffiti sulle mura per modo che reggessero all'acqua piovana quindi volgendosi a spinello gli disse amico mio vorrei esser sorretta da te spinello si affrettò a prenderla tra le sue braccia mia buona cia allontana quegli uomini e allontanati anche tu te ne prego vorrei dire qualche cosa a spinello mi perdoni tu non è vero fiordalisa ebbe una scossa al cuore ma una scossa piacevole oltre ogni dire arrossì da capo e con un fil di voce così rispose a suo padre quello che voi farete sarà bene fatto conosco già il ritornello rispose mastro jacopo dando un buffetto sulla guancia di sua figlia a mano a mano i loro diritti gli antichi dialetti italici surrogando agli strascichi della magniloquenza romana le loro forme grammaticali più snelle e più efficaci nella loro medesima spontaneità era avvenuto per l'arte pareva guardarvi ma non vedeva nulla davanti a sè pareva ascoltarvi a bocca aperta ma non intendeva nulla di ciò che si diceva all'intorno parri gli si accostò e postogli un braccio intorno alla vita cercò di trascinarlo in casa dico bottega per andare coi tempi ma oggi si dovrebbe dire studio perchè mastro jacopo da casentino era un pittore e meritamente annoverato tra i migliori del suo tempo intanto eccolo pittore e che lavoro è quello che fa il sornione un san donato che ammazza il serpente con una benedizione rispose tuccio di credi tu l'hai veduto e il soverchio della paura fa quello che mi diede le forze per muovere incontro a voi tremavo come una foglia ve ne ricordate e quando poi nella furia commisi l'errore di portarvi tutti i miei disegni senza pensare li per li che ce n'era uno in nome di dio parlate gridò spinello lasciando di lavorare che v'è egli intervenuto di grave di grave sì proprio di grave esclamò il vecchio pittore guardando la sua berretta che era andata ruzzoloni per terra l'amante s'è tramutato in cessate messere interruppe l'acciaiuoli preso da un sentimento di profondo disgusto ma siete voi ben sicuro che una simile infamia oh giudicatene voi poverina pensa egli mentre si affacciava al parapetto della terrazza ella non fa che lavorare da mattina a sera già lavoriamo tutti a questo mondo e perchè poi per morire orbene che importa io non vi dico già d'esser lieto i grandi dolori non vogliono consolazione ed io rispetto il vostro ma badate il lavoro è il più possente dei farmachi piangete una persona cara il vostro lavoro sarà come una preghiera per lei l'aveva attaccata alla brava e la tirò via alla lesta per non aversi a pentire e perchè il pennello non avesse a tremargli fra le dita mastro jacopo stette zitto sulle prime a vederlo lavorare poi come gli balzò davanti agli occhi la figura abbozzata borbottò un cenno d'approvazione tuccio di credi avvilito rodendosi dentro di sè alla vista di quell'ingegno singolare che resisteva ai colpi più gravi ma che cosa avveniva in quel punto chi vuol la figlia accarezzi la mamma dice il proverbio ora la figlia di mastro jacopo da lungo tempo aveva perduta la mamma non restava a spinello che di accarezzare il babbo ah disse mastro jacopo a cui si spianavano in fronte le rughe accumulate pur dianzi nella arcigna severità del suo atteggiamento di giudice tu studi l'arte nuova giovinotto maisì maestro ed è la buona mi pare eh sì e no bisognerebbe ad esempio saper scegliere un po meglio tra nuovi e nuovi che cosa gli ha dato da dipingere un'intera medaglia nel duomo vecchio mi capite un'intera medaglia e spinello ha ideata lui la composizione ha fatto lui il cartone tutto lui ma non potrebbe anche darsi che il maestro avesse ritoccato il disegno data l'intonazione del bozzetto e via via i vostri padre mio non ne avevo altri siete voi che me li avete forniti erano quelli che si macinavano in bottega dal chiacchiera ah dovevo ricordarmene gridò mastro jacopo battendosi la fronte il chiacchiera che se n'è andato così d'improvviso il giorno delle nozze doveva essere un giorno di raccoglimento bisognava dunque solennizzarlo in anticipazione facendo alla vigilia il pranzo nuziale la casa di mastro jacopo era di persona agiata ma non ricca del resto a quei tempi anche i popolani grassi vivevano semplicemente e vi siete consigliato certamente messer dardano è un uomo di gran giudizio e pieno di benevolenza per voi ora anch'egli vedrebbe assai volentieri le vostre nozze ma il suo movimento di terrore non era servito che a mutare di breve distanza il punto a cui mirava il carnefice il ferro che doveva colpirla a mezzo il petto l'aveva colta nel fianco del resto continuò tuccio di credi son casi che si danno e noi possiamo prender questo come un augurio un augurio di che di matrimonio perbacco osò rispondere tuccio di credi via non mi fate quella brutta cera non ho mica parlato del diavolo non già per abbandonare la bottega di spinello spinelli che miglior principale di lui non avrebbe trovato in tutta firenze ma per liberarsi diceva lui a messer dardano da quel faticoso mestiere di angelo custode che messer luca gli aveva li faceva rassomigliare a due figure di marmo che aggruppate dal sentimento d'un gentile artefice eternassero il loro amplesso nella radura d'un bosco delizioso spettacolo d'amore e veramente degno di essere contemplato dalle stelle una settimana dopo il dialogo che io v'ho riferito brevemente si rizzavano i ponti e spinello si metteva al lavoro aiutato da tuccio di credi il quale macinò e mesticò i colori del suo compagno d'arte diventato suo principale assai meglio che non avesse fatto in arezzo o non bisogna render ragione di tutto chiedeva spinello non debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede nella carnagione attraverso il bianco ed il giallo sicuro ed anche l'arancione e il violetto il gridellino e il pavonazzo rispondeva mastro jacopo ghignando rammentate che tuccio di credi era il compagno inseparabile di spinello nella sua gita a firenze e che proprio a lui si era rivolto messer dardano per avere notizie intorno alla tristezza di quel giovinotto che andava ogni giorno a sedersi sulla piazza di santa maria novella non parlo per celia il matrimonio di un artista è sempre un fatto luttuoso un evento lagrimevole come a dire un suicidio nella mente dei più che è così naturale tra i giovani ma che essi avevano ricambiata con assai poca sollecitudine la bottega di mastro jacopo era triste quando spinello rimise il piede là dentro ritornando dal duomo mastro jacopo guardava sempre così la sua attenzione era concentrata nel soggetto non si perdeva mai in esclamazioni o inarcamenti di ciglia quando aveva considerato per ogni verso ciò che doveva giudicare meditato vagliato pesato tutto sulle bilance dell'orafo e tutte le parti più minute debbono essere fedelmente rese ora vedete padre mio quando io mi metto all'opera risoluto di non contentarmi ad una vaga somiglianza mi trovo subito impacciato e mi accade che con tutte le migliori intenzioni del mondo con tutti i più saldi propositi spinello seguiva alla muta il suo compagno accettandone i servigi ed ascoltandone i conforti ma senza avere un'idea chiara di ciò che quell'altro facesse o dicesse per fortuna tuccio di credi non era uomo di lunghi discorsi nè di molte delicatezze e non c'era pericolo che per quel verso potesse mai diventare importuno sia come tu vuoi disse mastro jacopo andiamo a tavola io non mi nutro con gli occhi come te ed ho una fame assaettata la mattina seguente spinello ritornò sull'opera sua gli pareva manchevole e certamente era come tutte le cose tirate giù in fretta così dicendo si avviava verso la scala a piuoli il cui capo usciva due o tre palmi fuori del tavolato ma l'amore della frase perdette tuccio di credi son io proprio io che la sposo non è un sogno che faccio in fede mia non lo so vedrò di persuadermene domani la giornata era bellissima forse un po troppo calda per il mezzo d'ottobre guardando fiordalisa ad ogni tratto spinello s'immaginò ch'ella dovesse soffrire e queste anime elette che adempiono ai loro uffizi senza ombra di ostentazione non domandano lodi smaccate si dorrebbero troppo di ottenerle perchè vi magnificherei io il carattere di ghita bastianelli oltre i confini che gli erano assegnati dalla sua propria coscienza rende men gravi i patimenti innalza all'eroismo fa parer bello all'occorrenza il martirio e se vi parrà che con questo ragionamento io tolga merito al sacrificio di ghita bastianelli il tuo povero santo è più lebbroso di giobbe e quei massari degnissimi a sentirli come ti conciavano e come senza parere davano la baia anche a me dove pare che ci sia il finimondo e stamane uno di questi gaglioffi anzi una di queste sventate poichè si tratta d'una donna nel riporre certe robe nel forziere di mia figlia ha lasciato cadere un piccolo specchio che è andato come potete immaginarvi in tanti minuzzoli voi lo avrete saputo da tuccio o da altri messer dardano mio veneratissimo fiordalisa era un miracolo di bellezza iddio non ha voluto che tanto splendore privilegiasse la terra e l'ha ripreso con sè per ornamento del suo trono mastro jacopo a dirvela schietta non ripeteva di buona voglia l'invito gli sapeva male che non ne avessero parlato essi per i primi poichè tuccio di credi li aveva avvertiti d'ogni cosa parendogli giustamente che un maestro un principale avesse diritto a quella piccola attenzione da parte loro l'uomo che si ama ha da essere perfetto e costa così poco esser tale ma non è egli possibile dio santo che un forte amore vi occupi l'anima e vi renda insensibile ad ogni lusinga della vita chiamato dai suoi contemporanei luca fa presto poichè a colorire in breve spazio di tempo le sue leggiadre invenzioni usava dipingere a furia con ambedue le mani quasi temesse di non aver tempo a fare tutto quello che gli passava per la mente forse ribatterà il dilettante di cui sopra guido non ha inventato il si perchè questo era già nella lingua madre o il brav'uomo non voleva farsi bello del sol di luglio lesta non copiar che dal vero sai oppure da giotto poichè non vide meglio di lui chi vide il vero del resto portami i tuoi occhi in penna li vedrò volentieri animo via siate forte gli disse e pensate a consolare quel povero padre che sta per uscire di senno spinello guardò il suo compagno d'arte con aria melensa perchè gli chiese ma in quel punto parve risovvenirsi e diede in uno scoppio di pianto già a che cosa gli sarebbero serviti quei lasagnoni a mesticargli i colori mastro jacopo per quei due giorni mesticò i suoi colori da sè come avrebbe fatto ogni artista novellino tanto è vero che ognuno purchè voglia più passarsi dell'opera d'un altro sia egli servitore od aiuto meglio così sentenziò mastro zanobi senza contare che è un artista di grido e che la domanda di matrimonio mi è stata fatta da suo padre venuto a bella posta d'arezzo e accompagnato alla mia bottega da uno dei più ragguardevoli cavalieri di firenze mosse ancora le labbra come per dire qualche cosa indi si abbandonò come persona stanca e lasciò ricader la testa sull'omero vedete la modestia che è andata a stare ad uscio e bottega coi giovani gridò mastro jacopo ridendo ma sia pur giusto il paragone che tu fai delle tue ali con quelle d'icaro non lo so ma se bado all'esito mi pare di poter dire che non avete guardato mai come non avete mai chiesto e allora di che vi lagnate che gli davano un'aria di gradasso o da quelle fedine bionde che lo facevano parere un inglese annoiato quando tacciano intorno a voi le voci del mondo ascoltate la voce arcana che è dentro di voi e che vi dice così devi essere non come ti sei dato a vedere quale avviso ha creduto egli necessario di recargli e qual relazione può correre tra loro immaginate in che condizione d'animo giungesse egli in quel giorno in città e doveva rispondere alle cortesie de suoi ospiti come se non avesse nulla nè tristezze nè sopraccapi come se fosse l'uomo più tranquillo del mondo mastro jacopo vegliava come uno degli otto nessuno oltre lui e spinello aveva potuto metter piede sul ponte anzi il vecchio pittore aveva spinto il rigore a tal segno che lo scaccino del duomo dovesse vietare a lui stesso a lui mastro jacopo madonna fiordalisa poi era celebrata da tutti come un miracolo di bellezza e di grazia l'annunzio della sua morte fece l'effetto d'uno schianto di fulmine ora il buontalenti aveva amata e chiesta in moglie la figliuola di mastro jacopo di casentino prima che questi accogliesse come discepolo il giovine spinello il buontalenti era stato un rivale ma che importava ciò in quel punto so il buontalenti lo ravvicinava al passato lavorò spinello nella chiesa del carmine dipingendo nella cappella dei santi apostoli giacomo e giovanni alcune storie del vangelo tra l'altre quella della moglie di zebedeo madre all'apostolo giacomo quando ella domanda a cristo che faccia sedere uno dei suoi figliuoli alla destra del padre nei regno dei cieli e l'altro a sinistra la più parte deboli di tempra perchè la forza è il privilegio di poche anime e non sempre buone noi siamo troppe volte i servitori umilissimi dell'altrui volontà più spesso dell'ambiente in cui la necessità ci fa vivere spinello per contro era contegnoso impacciato quasi triste ma quell'aria che s'accordava così poco con la felicità del momento poteva essere attribuita ad un pochettino di confusione e gl'invidiosi a perfidiare andranno a raccontare a siena e a firenze al diavolo che li porti che io gli ho dato il disegno anzi peggio che io gli ho fatto da capo a fondo il lavoro e ci sarà della gente che lo crederà che cosa non crede la gente i massari degnissimi videro il nuovo dipinto e si congratularono col giovine artista per la sua diligenza come per la sua valentia il popolo fu chiamato e ammirò e qui mastro spinello ma via non precipitiamo nulla raccontiamo le cose per filo e per segno non mettiamo il carro avanti ai buoi madonna fiordalisa ve l'ho già detto si dimostrava umana col nuovo discepolo dì suo padre ma dopo i massari del duomo vennero quelli di san francesco la chiesa mancava affatto di affreschi ed era quella una eccellente occasione per dar campo all'ingegno di spinello spinelli spinello non seppe resistere a tante preghiere e fece promessa di trattenersi qualche tempo in arezzo per dipingere nel duomo vecchio secondo la richiesta dei massari una storia dei magi erano saggi mirabili di quello stile che una critica poco degna del suo nome s'affanna ancora a chiamar gotico laddove esso apparisce ed è prettamente italiano e non ammette mistura di forme straniere se non in alcuni luoghi dove forse egli sentiva dentro di sè che sarebbe stato l'ultimo vedete messere diceva egli dopo avere esposto il suo concetto al vecchio gentiluomo sono ormai presso a finire quel vano che scorgete nel centro è il posto di lucifero ho incominciato con san michele finirò col suo grande inimico ragazzo mio te l'ho già detto ti tormenti per trovar l'ottimo e il buono ti sfugge daresti tu ragione a parri della quercia a parri che c'entra parri nel mio ritratto e non si aspetta più quando non si spera più nulla e fiordalisa era morta per il suo fidanzato spinello poteva dunque doveva cedere anch'egli alla legge comune triste cosa ma vera restava solamente di vedere quanto sarebbe durato il lutto in quell'anima solitaria il dolore opprime lo spirito ma la fibra si ribella al dolore la schiava non obbedisce al padrone e non è forse così in tutti gli ordini di natura non è legge comune che tutto si rinnovi e che ogni forza depressa si prepari a risorgere la rammentate la favola di quella bella principessa a cui una fata benigna aveva concesso di poter leggere nel cuore di tutti fino a tanto che ella potesse veder chiaro nel suo a mastro zanobi il paragone ed egli ci risponderà come fece a monna crezia sua moglie abbreviate abbreviate il paragone non serve a nulla e sia facciamone dunque di meno xi non messer lapo buontalenti m'ha l'aria d'esser superbo più di lucifero e qui non dubitate lo vedono volentieri come il fumo negli occhi già non è entrato in dimestichezza con nessuno e vi fa grazia quando vi rende il saluto anzi scusate messere ma qui si fa per dire qualche cosa soggiunse pasquino abbi l'originale sott'occhio e se non ti verrà fatto di esprimerlo con verità allora soltanto dovrai disperarti dunque siamo intesi comincierai da domani un vago terrore s'impadronì della mente di spinello spinelli e gli balenò tosto il sospetto delle cose ignote vide chiarori che a dir vero non gli illuminarono nulla ma che sembrarono dirgli c'è qui sotto un mistero e tu devi scoprirlo anche in ciò l'ingegno di spinello aveva dato nel segno la sua composizione sarebbe stata manchevole non avrebbe espresso pienamente il concetto di quella storia grandiosa se michele fosse stato ancora alle prese col maggiore dei ribelli per cogliere la somiglianza d'un volto ho il più delle volte un aiuto nelle fattezze risentite nelle prominenze più forti nella barba secondo che è piantata nelle basette che nascondono il labbro e via discorrendo comunque vediate la cosa datevi pace madonna ripigliò messer lapo che notava ogni moto più lieve vi ho detto che siete morta pel mondo nessuno la sposerà avete inteso il buontalenti meno d'ogni altro già esclamò il vecchio con ironico accento pretendeva di averla lui perchè è ricco nè ricchi nè poveri voglio fiordalisa ha da restare con me sempre accanto a suo padre per conforto alla sua vecchiaia ora i giovinotti d'arezzo non s'erano mica indugiati per istrada avevano scoperto subito la bella fiorentina l'avevano scovata levata come i suoi concittadini avrebbero levato il grillo dal buco la mattina dell'ascensione la scuoteva tornava a baciarla a carezzarla e la chiamava per nome ma invano quella povera carne non rispondeva più le braccia ricadevano penzoloni sui fianchi non avevano mestieri del suo aiuto per dar di fuori erano giunti a tal segno che le sue esortazioni pacifiche se pure egli avesse creduto di farne avrebbero sortito un effetto contrario spinello spinelli ripigliò il lavoro interrotto ma più per necessità di colorire il suo pezzo d'intonaco finchè gli era fresco che per voglia che n'avesse era mortificato il povero giovane vedendo che per cagion sua il vecchio maestro perdeva tre scolari in un colpo la famosa risposta di giotto a quel villan rifatto che voleva farsi dipinger l'arme da lui è la riprova di questa comunanza di lavoro il rinnovatore dell'arte italiana non si doleva tanto di dover dipingere uno stemma e non erano i soli poichè quel giorno ci fu gran concorso in chiesa e le tribune erano tutte piene di ragguardevoli cittadini e di donne gentili che la fama del giovine pittore chiamava allo spettacolo della sua fine oggi tu hai visto l'innamorato in una figurina di donna e questo è anche peggio della trovata di parri della quercia o che non si può egli vedere una bella ragazza per via e sentire il desiderio di segnarne il profilo sulla carta come si segna il profilo d'un frate che va alla cerca o d'un cane che s'accosta al muro madonna fiordalisa fu venduta al buontalenti banditosi dalla sua città per godersi il frutto del tradimento ma l'opera non è compiuta tremava il povero spinello tremava vedendo il vecchio pittore atteggiato a giudice davanti al suo disegno e raccolto in un silenzio che non gli prometteva niente di buono che c'è ripetè spinello turbato dal turbamento di lei c'è c'è che siamo nati sotto una cattiva stella brontolò mastro jacopo abbandonandosi su d'una scranna e gettando la berretta in un angolo ci avete ben pensato parri chiese allora spinello ci ho pensato rispose parri con l'usata placidezza appunto perchè ci ho pensato fo conto di affrettare le nozze son condannato a morire di mal sottile lo so ma che volete con questi mali si campa qualche volta più a lungo di molti sani umana l'esempio costante di ciò che vedete intorno a voi sembra dirvi che la gioventù della carne mortificata a lungo da un profondo rammarico si ribella un bel giorno al suo tormentatore e ripiglia i suoi diritti ammettiamo che sia vero e rifacciamo i nostri poveri eroi su questo grazioso esemplare e la donna dal canto suo vi rammentate un giorno nel tal luogo alla tal ora mi avete detto che non vi piacevano i marrons glacés cara infanzia d'amore il guasto intervenuto nell'affresco di spinello spinelli aveva fatto chiasso in città ne aveva fatto forse più della notizia corsa un mese addietro che ad arezzo fossa toccata la fortuna di possedere tra suoi cittadini un pittore che diresti tu del giorno di san luca sai pure san luca è il patrono dei pittori dico rispose il giovane chinando la testa che san luca verrà fra trentadue giorni ti paion troppi contentati anche fiordalisa ci ha i suoi apparecchi e poi che bisogno avrebbero avuto di manifestarsi i loro pensieri a vicenda un linguaggio più tenero e più efficace parlavano quelle labbra ardenti quegli occhi confusi di voluttà e tacevano intanto ed ogni cosa taceva intorno a loro allora gridò mastro jacopo appoggiando la frase con una delle sue solite spallate va pur là ragazzo mio hai fatto bene ti dico e crepino gli invidiosi noi dunque dicevamo no non dicevamo nulla o piuttosto dicevamo che non è proprio così il senso morale si ribella anche lui respinge queste superficialità dell'osservazione quotidiana ed anche in un atto di debolezza vuol vedere le ragioni di un grande sacrifizio mentre questo pensiero si affacciava alla sua mente mastro jacopo le disse ecco un nuovo scolaro sarà il primo di tutti se continua come ha cominciato e sopra tutto se non mette il capo alle frascheria della gioventù prendevano luce d'allegrezza dal pensiero che un'amata creatura vedeva con noi la medesima scena e vi respirava le medesime aure vitali ad un tratto più nulla agli occhi del mondo che non conosce il suo cuore la mia ghita è una povera ragazza senza garbo come senza sostanze troppo le manca di ciò che può far piacere una donna specie ai pittori che s'innamorano di veduta anteponendo com'è naturale i pregi della persona a quelli del cuore non parlo dell'umore parlo del tipo ripigliò parri della quercia è un tipo assai delicato con una certa espressione che non è sempre la stessa a tutte le ore del giorno è vero quel che dice parri notò lippo del calzaiuolo ci son de momenti che non sembra più lei vi ho detto come quel degno gentiluomo che era messer bardano acciaiuoli amasse spinello spinelli la mestizia del giovine pittore lo aveva colpito il suo ingegno messo alla prova lo aveva stupefatto il suo giudizio lo portava a vedere di primo acchito il bene ed il male la sua indole lo faceva alieno da ogni resistenza e desideroso di tirarsi sempre in disparte strano a vedersi e più strano a raccontarsi quel pittore che ad onta del suo ingegno smisurato e dell'amore che suol raddoppiare anzi centuplicare l'ingegno non era mai venuto a capo di cogliere le sembianze di una donna adorata ma proprio allora gli si fecero intorno congiunti ed amici per congratularsi con lui e con la sua gentile compagna e la confusione di quel momento e l'obbligo di rispondere a tante cortesie soverchiarono in lui lo smarrimento dell'animo poco stante egli esciva dalla chiesa dando il braccio alla sposa esclamò il vecchio con voce soffocata dai singhiozzi che avete detto giovanni da cortona a dio rivolgermi a dio mia figlia voglio mia figlia medico medico hai inteso tu devi salvarla lo voglio così dicendo senza aspettare la risposta del compagno tuccio di credi si avviò verso l'uscio della sagrestia spinello tenne dietro all'amico la chiesa era vuota e bianca tuttavia dell'ultima mano di calce ma giù nella navata di mezzo stava un vecchio cavaliere in atto di guardare la volta e più sonoro e più vivo glielo fece sembrare il rombo che sentiva negli orecchi per effetto della commozione del sangue era inganno dei sensi o realtà a voi lapo buontalenti io renderò cento per uno e si avventò a messer lapo con la spada levata l'impeto fu tale che il buontalenti non ebbe tempo a causarlo e ricevette il colpo nel bel mezzo del petto ami checchè tu faccia non cancellerai dal mio cuore l'immagine di spinello uccidimi pure poichè questo è il tuo diritto ma io amo quell'uomo e certo ella avrebbe parlato in tal forma se lapo le avesse domandato quali pensieri passavano per la sua mente nelle ore più segrete affinate da un certo che di arguzia montanina per cui pistoia la bella è rimasta famosa tra le vecchie città lucumoniche nè solamente la città piaceva a spinello spinelli ma eziandio e più particolarmente la campagna via mastro zanobi rispose l'acciaiuoli non fate così poca stima del sangue vostro spinello conosce la vostra ghita e ne è innamorato morto e poi l'ho veduta anch'io che me ne intendo per antica esperienza così pensava egli ingannandosi ma in quella stessa guisa che si ingannano tutti credendo che amore sia una scuola mentre esso è una rivelazione già il caldo lo sentivamo anche noi entrarono a dire le cugine ma l'aria libera le farà bene non è vero fiordalisa sì mormorò la fanciulla socchiudendo le palpebre bella forza esclamò tuccio di credi è una somiglianza ottenuta nel complesso buon per lui che non è andato ai particolari la sua parsimonia gli ha fatto buon giuoco vedete qua con due tratti di penna vi ha data un'aria di madonna fiordalisa se ne avesse aggiunti altri due gli sarebbe andato a male ogni cosa dite per me giovinotto chiese egli con piglio altezzoso sappiate che io non rido di voi solamente compiango chi si crede da più degli altri e non sa far buon viso ad una giusta osservazione prendeva moglie e la gioia domestica di cui voleva far parte a spinello colorava alquanto le sue guance scarne su cui si leggeva il destino del giovine e modesto pittore maritare una figlia levarsi di casa la zoppina che vi pare non c'era da far le capriole il re david uomo gravissimo pel suo tempo e per la sua dignità in israele ballò davanti all'arca per molto meno mastro zanobi seppe quel che voleva sapere e rimase lì un tratto senza parole guardando la moglie e la figlia con una cert'aria che voleva parere arcigna e con una gran voglia in corpo di abbandonarsi alle più matte dimostrazioni di gioia oh misericordia divina quante cose da dire e la vita mi sfugge la buona cia le spruzzò acqua sul viso ed ella si riebbe un tratto che è avvenuto di lui domandò volgendosi alla contadina si fa così bene quel che si fa quando si pensa ad una bella donna sopra tutto poi quando si capisce che é l'unica via per giungere a lei mastro jacopo lavorava allora nella chiesa di san domenico e più propriamente in una parte della chiesa cioè a dire nella cappella di san cristofano e congedati gli amici andò verso la terrazza dove lo tirava la vecchia consuetudine ma come fu giunto sul limitare tornò indietro avrebbe voluto contentar tutti ma in verità non se ne sentiva la forza sai ho deliberato di maritarti fiordalisa si fece rossa ma non tremò aveva indovinato e accolse l'annunzio del padre con un eloquente silenzio il viso e la radice del collo furono abbondantemente spruzzati ma invano fiordalisa non dava segno di vita erano tutti ancora intenti a quell'opera quando ritornò mastro jacopo le ragioni dell'arte son qui nel braccio e nella schiena il resto non vale più che tanto fatemi la grazia di lasciare le ragioni dell'arte i principii i trattati a coloro che sono invecchiati nell'operare anche voi un giorno quando sarete giunti a compieta potrete dire ai giovani così va fatto e così non va fatto è giusto sicuro è giusto disse il bastianelli che non sapeva raccapezzarsi tra il dubbio e l'allegrezza siamo dunque intesi ripigliò l'acciaiuoli chiedete l'avviso della vostra figliuola noi ripasseremo domani da voi no messere so il debito mio replicò il bastianelli facendo un inchino passerò io alle vostre case messere mastro jacopo aveva smosso il suo piglio burbero per lui trovava le parole amorevoli la placida assiduità degli insegnamenti la ineffabile tenerezza dei conforti paterni eh non dirai mica sempre così ripigliò mastro jacopo come tu mi vedi io amo adesso la gloria che è donna per burla è vero che anch'io non sono più l'uomo di prima tuttavia quando aveva i tuoi anni amavo una cosa e l'altra anzi una cosa per l'altra son essi la mia consolazione e la mia forza diceva monna ghita quando sento che il mio cuore non regge più a tanti dispiaceri guardo quelle due testoline bionde ecco una gioia che iddio mi concede soggiungeva ella sorridendo malinconicamente e quello che iddio mi ha concesso non mi toglie nessuno aure luce allegrezza tutto è sparito la città e morta la corona dei monti non vi dà che lo scheletro ignudo di ciò che amavate è questa e non ce n'è altra la vera sensazione del vuoto ciò che cresce in movimento di linee si scema in effetto di tinte non pensavi a questo mettendoti a dipingere sì ci ho pensato pareva anche a me che dovesse farsi così per ottener la fusione delle parti ma già deve trovarla sempre e per ogni cosa la ragione sufficiente i filosofi che hanno voluto metterla come fondamento dei loro sistemi si sono trovati anch'essi il più delle volte impacciati ed anche dipinto solo che v'indugiate due o tre ore disse spinello sarà un lucifero abbastanza nuovo l'ho ancora sognato stanotte bello come l'angelo che ha dato agli uomini l'esempio della superbia e sia dunque ben fatto poichè questa è la tua opinione com'era da un pezzo la mia su il viso bambina e preparati a ricevere il tuo fidanzato mi par di sentire il suo passo per le scale le nozze furono affrettate quanto più si potè senza danno dei consueti apparecchi c'era in tutti una gran furia di far presto furia del bastianellì a cui non parea vero di allogare la figliuola in quel modo furia di messer luca che non vedeva l'ora di veder suo figlio sottratto ai pericoli dell'umor nero ho detto e ritorno a spinello spinelli il quale vedendo operare mastro jacopo di casentino si accese del desiderio di dipingere a fresco che era in quei tempi il sommo dell'arte osservando il rapido trapasso di quei due lumi spenti pensavate involontariamente alla lucciola che nel fosco della notte vi brilla trasvolando da destra indi vi apparisce a sinistra dopo esservi passata davanti alla chetichella rattenendo il palpito della sua luce fosforica inoltre ci sono di certe minuzie che vogliono esse sole un tempo assai lungo e perfino un'intiera seduta specie se il pittore è diligente e se ha la consuetudine di rimanere incantato davanti alla bellezza chiedessero pure i maggiorenti della città l'opera sua e gli promettessero mari e monti spinello non era avido di ricchezze e di onori spinello sarebbe rimasto a firenze anche voi lettori mi chiederete perchè tanta curiosità fosse venuta a spinello da farlo discendere a manca del poggiuolo anzi che a destra per avvicinarsi alla casa del buontalenti ma questa non dee parervi una cosa fuori del naturale disse finalmente mastro zanobi conchiudendo ad alta voce un suo ragionamento mentale non sarà neanche il caso di chiedervi se siete contente ah maestro maestro che dite voi mai gridò il giovine turbato ho io bene inteso mastro jacopo sorrise come sanno sorridere i babbi quando non hanno nulla da rifiutarvi o giovinotti innamorati gli altri ne hanno meno o non lo valgono l'aspettavo all'ingresso avendo l'aria di guardare tutt'altro poi me ne venivo laggiù anzi ricordo che fu quello un gran dolore per me sentiamo quest'altra esclamò mastro jacopo ridendo voi dunque lo fate addirittura un tristo chiese spinello o che altro volete che sia un uomo che non parla con nessuno che vi guarda tutti dall'alto al basso e fa passare una grama vita alle persone che vivono con lui basta vedere come tratta la sua donna quando apparve nella navata di mezzo il suo fidanzato tenuto per mano da un vecchio gentiluomo che ella non conosceva ma seguito da una donna la cui bianca veste e la ghirlanda di fiori dicevano chiaramente chi ella fosse e perchè si trovasse colà fiordalisa si sentì venir meno quel medesimo giorno escito di chiesa un'ora prima del solito mastro jacopo passò da luca spinelli per fargli un certo discorso che ricolmò di contentezza il paterno cuore del vecchio fiorentino indi arrivato a casa prese la sua fiordalisa in disparte e senza tanti preamboli le disse mettete dunque che monna ghita ne abbia parlato ad una sua parente che questa parente conosca me sapendo per giunta che io vivo insieme con voi e che essa sia venuta in gran segretezza a darmene un cenno con la speranza che io spenda una parola presso di voi come faccio per l'appunto ora incominciò a riportare su questo i contorni dell'altro due giorni dopo il cartone del miracolo di san donato era fatto con grande soddisfazione di mastro jacopo il quale per tutto quel tempo non aveva voluto nessuno dei suoi giovani in chiesa sai quando la persona amata non è più il mondo non deve avere più nulla più nulla che lo faccia amare da chi resta oh io ne morrò disse spinello con voce soffocata dalle lagrime quando era una cert'ora tuccio di credi si avvicinava all'amico e gli diceva andiamo spinello si alzava e lo seguiva senza far motto come un fanciullino segue la madre tornati al loro alloggio la vecchia padrona di casa dava loro il lume acceso e la sì mi pare d'averlo conosciuto rispondeva frattanto un uomo tarchiato di membra dal volto bruno e con un certo piglio altezzoso oh sì davvero il piglio non è bello disse pasquino ridendo giotto di bondone è un gran maestro e taddeo gaddi gli si stringe ai panni ti consiglio d'imitare questi due l'altro da cui t'è piaciuto di copiare è un artista da dozzina il quale non si raccomanda che per un poco di buona volontà nel suo disperato dolore pensò che ella non volesse ascoltarlo amando meglio tacere che dirgli una troppo amara parola infatti la risposta di fiordalisa egli se la immaginava qualche volta e gliela ripeteva il suo rimorso prendete moglie spinello esclamò siate felice per altro avrei creduto che per voi la moglie dell'artista dovesse esser qui e col dito accennava la testa dove abita madonna fantasia no v'ingannate rispose prontamente spinello la moglie dell'artista è qui dopo una così lunga notte di amaro sconforto spinello spinelli ebbe i primi sorrisi di gioia vedendo l'allegrezza di quel povero vecchio che per lui per suo figlio tornato alla quiete dell'animo cresciuto alla gloria dell'arte i contorni della figura e i pochi segni con cui era accennato il viso apparivan di persona viva colta da una mano maestra sull'atto di recarsi alla chiesa l'avesse egli dissotterrata per sè l'avrei ucciso ma non lo avrei disprezzato in quella vece egli ha venduto il segreto ad un altro spinello conosceva l'impalcatura del ponte su cui stava a dipingere e il traballar che fece un pancone su cui tuccio di credi aveva posto il piede per ritirarsi verso la scala gli rammentò in buon punto che le assi non erano inchiodate ma semplicemente posate sulle traverse l'una di costa all'altra spinello spinelli senza darsi ragione di quel che faceva e tratto solamente da una forza quasi istintiva prolungò di qualche istante il suo smarrimento per ascoltare la musica di quelle parole che escivano dalle labbra di fiordalisa gli pareva in udirla di rassicurarsi meglio che era lei spinello tuttavia esitava bell'ardire esclamò mastro jacopo così ami tu fiordalisa all'udire quelle parole spinello si scosse e il cuore gli diede un balzo nel petto figuratevi era la prima volta che mastro jacopo gli parlava di sua figlia e per la prima volta ne diceva abbastanza non vi pare infatti passava con la massima volubilità dal pianto alle risa incominciava un discorso o finiva in un altro se pure si poteva dire che ne finisse mai uno messer dardano aveva cercato di penetrare il segreto di quella mente turbata ma non ne era venuto a capo chi ha dovuto rifare un lavoro anche lodato nella sua prima forma intenderà queste cose ma non mancarono neanche i sofistici per sentenziare che il primo affresco era meglio quando il povero giovane ricuperò i sensi smarriti si trovò accanto la dama escita dal recinto della villa per recargli soccorso mio dio messere che avete diceva ella sbigottita fatevi animo dallo sguardo importuno dei curiosi ed anche da nascondere per debito di cortesia la noia che provano a dover perdere il loro tempo in compagnia di profani guardava il maestro come se volesse leggere nel volto di lui la conferma delle parole udite poi guardava in aria come se cercasse un'immagine cara che doveva trovarsi là pronta alle sue invocazioni amorose son più felice di un re mastro jacopo si era allontanato per non farci la figura del terzo incomodo le confidenti espansioni di due cuori innamorati non voglion testimoni neanche quando essi siano gli autori della vostra felicità rimasti soli davanti ai disegni di quel famoso artista che era piovuto dalle nuvole i cinque scolari di mastro jacopo avevano sfogliato il quaderno e guardato curiosamente ciò che formava l'argomento delle sue meraviglie se non ci siete mai stati vi prego di andarci alla prima occasione anche a costo di farla nascere o d'inventare un pretesto vi assicuro io che mi ringrazierete del consiglio la val di chiana è una tra le più amene e le più pittoresche del bel paese là dove il sì suona spinello lavorava per quattro e al paragone suo anche luca giordano soprannominato luca fa presto avrebbe potuto andarsi a riporre finito il suo graticolato mise un pezzo di carbone in capo ad una canna e là ritto davanti al muro con un occhio al disegno primitivo e l'altro al cartone vedete come il destino aveva disposte le fila anche lui era un pittore o almeno poteva diventarlo poichè l'inclinazione c'era ed anche una certa pratica naturale fino allora egli aveva disegnato per capriccio da quel giorno incominciò a disegnare per passione sei tu che l'hai voluto disgraziato sei tu che l'hai voluto di che ti lagni ora nel tuo tardo pentimento e che cosa domandi ad un cuore che hai contristato con la tua ingratitudine conosceva quali colori si dovessero usare nel dipingere a fresco cioè tutti di terra e non di miniere con che risolutezza di mano si avesse a condurre il lavoro prima che l'intonaco del muro potesse disseccarsi ahi triste cosa morire non voglio morire di grazia ancora un giorno un'ora almeno un'ora di vita spinello mio fidanzato amor mio dove sei non mi lasciare non mi lasciare prega il signore per me per l'anima della tua fiordalisa possiamo desiderare di giungere a lui per la strada più breve a lui sta d'esaudirci se lo avremo meritato con una vita scevra di viltà accettate la mia proposta messer spinello voi non lavorerete soltanto per me lavorando nella casa di dio e prima di tutto il contorno della testa di madonna fiordalisa offriva allo sguardo una linea così soave un molleggiamento così indistinto tra il fondo e l'ovale che era già un'impresa sommamente difficile a coglierlo con sicurezza non invento nulla sèguito passo passo il nostro malinconico eroe la confraternita della misericordia che io accenno qui per necessità del racconto pure si fosse dovuto dire migliore del maestro la gran pezza sarebbe stato poi un gran male avere indovinato un ingegno potente averlo tratto dall'oscurità avergli per così dire adattate le ali agli omeri arezzo messer dardano gli era capitato proprio in buon punto da lui avrebbe potuto sapere che cosa pensasse spinello e che cosa egli avesse a sperare per sè ora quale è stato il vostro costume in bottega mi avete voi mai domandato come si facesse la tal cosa o perchè si facesse la tal altra avete voi posto mai attenzione a ciò che facevo io ma a farlo apposta per isbugiardare la massima fiordalisa non ci aveva nessuna realtà di quelle che potreste figurarvi ella non aveva davanti agli occhi la più piccola immagine di genio nascente ma egli non cercava più di consolarlo come faceva in principio lo aveva ammogliato gli aveva assicurata la pace il suo ufficio amichevole era adempiuto una speranza lo sosteneva nel ritorno la speranza di appoggiarsi a parri della quercia modesto ma non ultimo tra gli scolari di mastro jacopo di casentino e vedete disdetta parri della quercia era morto quel pittore postosi in mente di dare a lucifero l'impronta di una straordinaria bellezza andava effigiando nel volto dell'angiolo ribelle la divina immagine di madonna fiordalisa si pensava sempre a madonna fiordalisa e si rimpiangeva la sua fine miseranda si rammentava la sua maravigliosa bellezza raggio di sole così presto invidiato alla terra e nessuno sapeva acconciarsi all'idea di averne perduto per sempre il divino sorriso che non mi dite ch'egli ha già data la sua mano ad un'altra donna diss'ella voi mentite messer lapo la menzogna è chiara nelle vostre parole spinello si consolerà voi dite egli non si è dunque consolato ora la più bell'opera di mastro jacopo che spinello potesse ammirare nel duomo vecchio non era già il ritratto di papa innocenzo come qualcuno potrebbe credere a tutta prima la più bell'opera di mastro jacopo era madonna fiordalisa a lui nata in firenze quando egli stava laggiù ai servigi del gaddi la donna lo salutò secondo il costume dei contadini ed egli resole cortesemente il saluto si fermò a dimandarle sposa sapreste voi dirmi a chi appartiene questo castello spinello rimase alquanto sconcertato dalla novità dell'argomento un teologo dugent'anni più tardi ne avrebbe fatto un caso di coscienza sicuro di vincere con esso la riluttanza di un credente come spinello spinelli più che allora non isperasse di vincerla quel bravo giovine d'un parri e i babbi s'accarezzano stando a sentirli con attenzione senz'altra noia che di dover dir loro ad ogni tanto et cum spiritu tuo affrettiamoci a dire che spinello non si annoiava punto in quell'ufficio modesto ah sì bella forza gridò il chiacchiera come se quella fosse arte il pittore s'ha a vederlo sulla tavola o sul muro soggiunse parri spinello spinelli può dirsi oramai un frescante mastro jacopo gli ha dato a fare qualche cosa sulle sue ultime composizioni sono le parti mobili del viso che fanno di questi scherzi il viso ha le sue parti mobili è l'opinione di tuccio di credi mastro jacopo andava di meraviglia in meraviglia la figlia del bastianelli cammina male per giunta ed anzi la dicono un po zoppa chi potrà dire che voi vi siate invaghito di lei per le grazie della persona diranno che dovevate farvi una famiglia perchè questo è l'obbligo d'ogni uomo per bene escludo dal numero parri della quercia che non partecipava alle loro malinconie per dolcezza di carattere e tuccio di credi che aveva scagliato il sasso e nascondeva la mano bottega escito di là andò macchinalmente per le vie d'arezzo fino all'osteria del greco dove c'era la combibbia serale dei garzoni di mastro jacopo aveva una faccia così scura che i suoi compagni lasciarono tosto di ridere per domandargli se si sentisse male voi gli siete nemico maestro rispose argutamente il giovine lo si vede dalle vostre parole ma io lo difenderò anche contro di voi per esempio quella sua storia di san martino nella cappella del vescovado ahimè ragazzo ahimè interruppe mastro jacopo con un sorriso che faceva contro alla mestizia della la punta della spada si ruppe sul corsaletto di cuoio che messer lapo indossava ma la violenza del colpo lo aveva fatto stramazzare a terra spinello lesto come una tigre gli fu addosso col ginocchio e afferrata la spada sotto gli elsi gli piantò il troncone nella gola e quei massari con che aria me l'hanno detto quasi che la colpa fosse mia e che io li avessi traditi se ne farà un altro col malanno che il ciel vi dia se ne farà un altro e tutti pari non è nulla diss'ella poco stante forse il vento tra i rami ah sospirò egli povera vita tremare nascondersi e perchè tu verrai meco non è vero amor mio fiordalisa si strinse al petto di spinello e non rispose parola dimmi te ne prego ripigliò spinello verrai di tenere i tuoi tocchi in penna per me ci serviranno ad entrambi per ricordo di ciò che eri quando sei entrato a bottega da me spinello non capiva in sè dalla gioia un'ora dopo quella conversazione egli tornava dal pittore in compagnia dì suo padre messere diss'egli mi duole di presentarmi a voi in questo povero stato ah sì gli è proprio il momento di badare a queste cose esclamò l'acciaiuoli come va il nostro caro spinello son venuto a bella posta per lui infatti il povero spinello non aveva più coscienza di sè solamente il lavoro poteva rialzarne lo spirito cessato il lavoro tornavano le ombre strana forma di pazzia non è vero ma se non fosse strana non sarebbe pazzia lasciò di macinar colori per rispondere col suo accento grave che pareva scaturire dagli abissi siate felice e voi mi sarete compagni alla cerimonia non è vero ripigliò spinello che era avvezzo al tono di voce dell'amico tuccio e non doveva farne più caso la mia fidanzata è una ragazza povera non bella nè felice la tolgo da una casa dove i suoi non l'amano come dovrebbero e dove la vita le è divenuta un inferno spinello pensò che il povero prete non era fatto per intendere certe cose e datagli una di quelle occhiate patetiche le quali sembrano dire tante cose forse perchè non ne dicono alcuna infilò la porta del duomo affrettava il passo perchè quel giorno era invitato a desinare dal maestro e l'ora come si è detto era tarda buon dì mastro jacopo disse il cavaliere accompagnando la frase con un risolino sarcastico che siete forse venuto per vedere il lebbroso maisì messere rispose il vecchio pittore un lebbroso che sarà risanato fa un ritratto e sia quello della tua fidanzata sicuro tra due mesi me la rubi lasciami almeno il suo ritratto in casa ti va padre mio gridò spinello confuso se osassi già dovevo rammentarmelo che tu non osi mai strano ragazzo ma se son io che ti permetto se son io che ti prego ad aggruppamenti di poche figure la grazia semplice dei suoi santi e delle sue madonne sentiva qualche cosa della divinità ed era tenuta per l'opera sua più maravigliosa una vergine che porgeva a cristo fanciullino una rosa affresco condotto da lui su d'una parete in santo stefano fuori le mura d'arezzo povera donna esclamò fiordalisa voi dovete amarla oramai spinello crollò malinconicamente la testa ahimè non è possibile risposa egli ed ella lo sa come avete avuto il coraggio di dirglielo sì madonna era il debito mio volentieri disse tuccio di credi voi siete così buono con me passerò da voi se vi piace no rispose messer dardano forse rimarrò presso il nostro amico e non sarà bene che io vi dia la posta in casa sua sì gli ha dato da calcare i suoi cartoni sul muro e da mettere il colore sui fondi ahimè dell'altro ancora dell'altro entrò a dire tuccio di credi dell'altro che cosa per questa volta ho seguita l'ispirazione da principio per darne un'idea a questi massari avevo disegnato ogni cosa di rossaccio così alla grossa non dipingendo di buono che una piccola parte di questa composizione l'idea è piaciuta e m'hanno allogato il lavoro avevo incominciato a fare un po di guardia e non m'ero avveduta di nulla il giovanotto non veniva neanche più a sedersi sulla terrazza oh per questo non dubitate dev'essere un uomo dabbene vuol dire che non abbiamo ancora la tinta vera ripigliava quell'altro come giudicarne allora seccando l'intonaco non potrebbe sbiadire il dipinto già nell'affresco l'essenziale è di conoscere il valore delle tinte come volete che lo conosca lui a vent'anni o giù di lì orbene sia pure così rispose spinello io lo aspetterò di piè fermo no te ne supplico parti egli sarà qui tra poco potrebb'essere già ritornato e cercare in questo punto di me verso la sera la si vede qualche volta laggiù da quella loggia die guarda verso la pianura rimane là per due o tre ore alla finestra con le braccia appoggiate sul parapetto e gli occhi fissi a guardare il sole che si nasconde dietro i monti pisani povera dama dev'essere molto disgraziata a che pensate messere ma la sua anima si era come avvilita in quello sforzo di obbedienza che lo conduceva a bandire perfino la sua tristezza quella tristezza che gli era tanto cara dopo la morte delle sue speranze giovanili dopo la distruzione del suo bel sogno d'amore avevano chiesto un disegno sul muro e spinello che era sempre lui quando si trovava sul suo trèspolo aveva fatto il disegno richiesto meritando in tal guisa la lode di tutti e la pronta commissione dell'affresco del non discuter nulla dell'accettare la vita e la cosa come ci sono offerte dalla lieta occasione è il tempo in cui l'uomo osserva la veste portata da una donna per rammentarsene poi come d'ogni parte più appariscente della bellezza di lei si ostineranno e noi partiremo lasceremo questa casa andremo a cercare sua madre medico tu la salverai siamo intesi bada a te medico sua madre mi ucciderebbe se io non le riconducessi l'amor suo ed io vedi prima di morire ucciderei te con queste mani immaginate l'allegrezza di spinello io rinunzio a descriverla mastro jacopo ripigliò per far bene è dunque mestieri d'essere innamorati ahimè ragazzo mio a questo patto io non farò più nulla di buono poichè la stagione degli amori è passata erano su tutte le furie e non ci vedevano lume ah è troppo gridò lippo del calzaiolo mastro jacopo ci ha i suoi beniamini se avesse adoperato egualmente con noi se ci avesse consigliati aiutati messi avanti saremmo pittori anche noi la ricchezza si faceva incontro a spinello più che egli non andasse a cercarla e quella ricchezza egli avrebbe data a monna ghita in compenso di un amore che non era in poter suo di offerirle e poi che cosa doveva ella sapere delle cose d'amore quella vergine creatura vissuta sempre rinchiusa tra le pareti domestiche aver macinata per qualche anno la terra di siena aver fatto cuocere il travertino di cui si faceva il bianco per gli affreschi e portata magari la zuppa al principale quando lavorava sui ponti e non ismetteva per tutta la giornata temendo giustamente che gli avesse a seccare l'intonaco per queste ragioni o per altre consimili che gli balenassero alla fantasia messer dardano acciaiuoli lodò grandemente il concetto del suo amico spinello in fin dei conti la pittura ha una filosofia tutta sua che ne vale molte altre vo dire la filosofia dei contrasti e forse anche senza saperlo dicevano il vero poichè la freschezza di una prima impressione non si ripete più anche facendo un più corretto lavoro lodato levato a cielo messo a confronto con sè medesimo spinello non era tuttavia con l'animo all'altezza della sua riputazione fiordalisa ebbe una stretta violenta al cuore mio padre ripetè ella turbata orbene che volete voi dire che volete tacermi madonna ripigliò allora il se sapeste come sono dolente di ciò che è accaduto gli disse ma voi almeno penserete che io non ci ho colpa non è vero parri lasciò un tratto il pennello e stese la mano al nuovo venuto indi brevemente rispose ci vuol pazienza era già sul punto di tornarsene via anche non sapendo dove sarebbe andato a battere del capo tanto gli riusciva molesto di averlo ad incontrare per via ma subito dopo l'annunzio dell'arrivo di spinello aveva avuto quello della sua pazzia l'ho capito un po tardi che barca aspettasse ma come indovinarlo subito dio buono se non guardava mai in alto salvo una volta in principio per salutarci come s'usa tra buoni vicini bisogna proprio dire che ci abbia gli occhi sulla fronte alla guisa delle chiocciole oh mia dolce signora di che vi date pensiero egli rende conto a dio di ciò che vi ha fatto soffrire dici bene mi ha fatto soffrire molto mi ha fatto soffrire tanto che lingua umana non potrebbe ridire sono colpevole ma per lui dio perdoni all'anima sua sì questo ho voluto proprio questo rispose candidamente spinello ma forse il contrasto m'è venuto troppo forte e ne deriverà un po di confusione nelle linee di che ti tormenti va bene così la figura del santo è nel primo piano la moltitudine è nel terzo con una intonazione di colore meno gagliarda prima che quell'altro potesse menargli una pugnalata attraverso il costato i famigli del buontalenti erano accorsi al frastuono tra i primi era la cia vergine santa gridò ella atterrita che è ciò la mia signora ella rizzò la testa e diede al buontalenti un'occhiata sdegnosa oh non v'inalberate riprese egli freddamente la cosa è così com'io vi racconto che credete voi madonna che l'amore sopravviva alla morte della persona amata spinello si consolerà scusate gli disse fermandolo forse vi faccio una domanda indiscreta ma il sentimento che mi consiglia è d'uomo che vorrebbe giovare a suoi simili messere rispose tuccio di credi inchinandosi il vostro aspetto e di uomo ragguardevole vogliate dirmi in che cosa io possa compiacervi il degno gentiluomo si era industriato a trattenerlo ancora qualche giorno ma spinello promettendogli di tornare a prender commiato da lui gli era fuggito di mano ricordando l'accenno a quel voto messer dardano pensò che spinello dovesse recarsi a qualche famoso santuario e questa doppia coincidenza lo colpì in verità era strano il fatto che il buontalenti partito d'arezzo poco prima che la morte di fiordalisa ne cacciasse anche spinello prendesse moglie nello stesso tempo di lui e la donna era un'aretina condotta via da messer lapo quando aveva abbandonata la sua terra con tanta folla e di un umore così benevolo come potete immaginarvi le chiacchiere erano molte davanti all'affresco del pittor novellino quando giunse in duomo il vecchio jacopo seguito da spinello spinelli e da tuccio di credi che aveva voluto andarvi anche lui per confortare l'amico chi l'ha detto eh l'han detto parecchi tra gli altri messer bindo del rosso che è dei massari anch'io del resto che ho avuto pratica con pittori posso assicurarvi che la cosa non è andata altrimenti già le labbra e gli occhi rispose parri della quercia e ti par poco ora se un moto delle labbra o un diverso grado di forza nello sguardo basta a cangiarti l'espressione del volto mi pare che la immobilità dei contorni non ci abbia nulla a vedere il pensiero che vaga dietro allo immagini del passato prova una voluttà tutta sua nel trovarsi abbandonato a sè stesso non obbligato a seguire anche per poco il pensiero degli altri di certo quella non era ancora la volta buona e spinello o sbagliando le proporzioni o non sapendo cogliere certi rapporti insensibili della figura seguitava a credere che ci fosse una malìa o forse son io che getto sull'arte la colpa della mia ignoranza forse ho presunto troppo delle mie forze ed ho commesso una profanazione una vera profanazione ma io non lo volevo ve lo assicuro è stato vostro padre che mi ha stimolato è stato lui che mi ha acceso questa febbre nell'ossa acciaiuoli ebbe a pentirsi della commissione data a spinello aretino egli dovette anzi lodarsi grandemente della buona idea che lo aveva condotto a seguitare per istrada quel giovine taciturno e vederci quasi una ispirazione del cielo con tutta la miglior volontà del mondo non son venuto a capo di nulla che volete non si nasce tutti sotto una buona stella e la mia è stata la più trista così gli piaccia di perdonare a me se ho ardito di farmi suo ministro di giustizia ciò detto andò anch'egli verso il terrazzo ove giaceva madonna fiordalisa col capo già sollevato sulle ginocchia della fedel contadina fiordalisa angiola mia esclamò egli con voce orbene che c'è di strano disse spinello la pena segue il delitto a colle gigliato ho ucciso il suo complice qui uccido lui se iddio non avesse voluta la sua morte non me l'avrebbe cacciato tra piedi tuccio di credi torse le labbra e diede un'alzata di spalle baie dissegli i contorni non si mutano mica così facilmente sarà quistione delle parti mobili le labbra e gli occhi si era egli ricreduto parlando o seguiva in ciò il filo d'un riposto disegno comunque fosse lippo del calzaiolo cristofano granacci e angiolino lorenzetti detto il chiacchiera non parlate di me che non c'entro rispondeva egli a coloro che volevano riferire agli insegnamenti suoi il merito di un così valente discepolo io non gli ho insegnato quasi nulla è venuto da me come poteva andare da un altro e da un altro sarebbe riescito lo stesso che è riescito da me auguratevi gli estremi conforti di un'umile compagna la quale se non potrà risanare la nostre piaghe non aiuterà ad inasprirle soldati che una palla cieca ha colpiti pensatori che una grande ambizione ha travolti fidenti giostratori che il mondo ha abbandonati sull'arena spinello premette al seno quella fronte adorata e depose un bacio tra i suoi bruni capelli ma fiordalisa non bene rassicurata stava ancora in ascolto è il vento dicevi è il vento che stormisce nella frappa mormorò allora spinello di che temi tu dunque ma lui a quest'ora dov'è luca spinelli e jacopo di casentino s'intesero facilmente e il giovine spinello rimase a servigi del maestro quella sera madonna fiordalisa fu vista da lui nella luce modesta delle pareti domestiche un sentimento di freddezza che poteva benissimo essersi impadronito di lui perchè gli uomini son fatti così e si cavano volentieri d'impaccio fingendo una gran voglia d'esser utili che li dispensa dal rimanere estatici e qual forza dovesse dare al colore perchè le tinte mentre che il muro è molle mostrano una cosa in un modo che poi secco il muro non è più quella di prima ed altre cose aveva prontamente imparate con potenza di desiderio anzichè per pratica madonna non rispose nè sì nè no si era lasciata prender la mano si lasciò mettere in dito l'anello il giovine innamorato cadde in ginocchio e baciò la mano della sua fidanzata indi rialzatosi le si accostò peritoso o guardandola con occhi ardenti d'amore le bisbigliò all'orecchio oh non pare che la lo sposasse volentieri continuò già quando arrivarono a colle gigliato madonna era assai male di salute pareva di vedere una statua di marmo come quelle che sono nella cattedrale di pistoia tanto era bianca nel viso per caso gli disse mastro jacopo a un tratto anche tu saresti pittore mainò messere rispose spinello chinando umilmente la fronte ma sarei felice di diventarlo sotto la vostra disciplina ma che cosa sarebbe stato di lui se lo avesse potuto solo a baciar quella mano parve che una scintilla elettrica lo avesse subitamente investito perchè tremò tutto dal capo alle piante eh rispose il chiacchiera stringendosi nelle spalle in questo caso bisognerà dire che si è innamorato dello scolaro in grazia del ritratto che questi ha fatto della sua fiordalisa già l'ama tanto ghita incominciò gravemente mastro zanobi dimmi la verità conosci tu un giovane qui presso che ti fa mi capisci babbo io non capisco rispose la ghita vo dire che ti fa l'occhiolino capisci ora la ghita si fece rossa come una fravola montanina figure atteggiamenti partiti di pieghe od altro che gli toccasse l'animo così lavorando aveva acquistato una maravigliosa destrezza a fare con la penna i dintorni delle cose vedute dando le velature e le ombre con una tinta dolce che otteneva dall'inchiostro stemperato nell'acqua poi vedete maestro qui siamo nel duomo vecchio laggiù continuò spinello accennando in basso attraverso le commessure del ponte laggiù presso la quarta colonna di destra ho veduto per la prima volta madonna fiordaliso era madonna fiordalisa con gli occhi lampeggianti di sdegno era madonna fiordalisa che piombava nei regni della morte maledicendo ai suoi uccisori e lo aveva amato tanto nessun uomo al mondo avrebbe potuto vantarsi d'essere amato di più ma quell'animo fiacco aveva avuto ribrezzo della morte l'ingrato dopo aver posseduto quel cuore di vergine pieno per lui di tenerezza ineffabile non aveva saputo serbar fede alla tomba immaginate dunque gli sforzi d'eloquenza che fece coi massari del duomo spinello aveva fatto un'opera maravigliosa e su questo non ci cascava dubbio lo avevano riconosciuto tutti massari e non massari mastro jacopo custodito da parecchi di casa i quali reputavano utile per il momento di non contrariarlo nella sua fissazione si fece innanzi e rispose non posso dirvelo mia figlia dorme e non vo che si svegli del resto le nozze non si faranno più non capisco come una sorte così grande sia toccata alla nostra casa ma già dice il proverbio fortuna e dormi siete contente voi altre io sono arcicontento preparatevi a ricevere il fidanzato che un giorno o l'altro bisognerà pure aprirgli l'uscio di casa e a due battenti se lo accompagna messer dardano acciaiuoli già disse il buontalenti perchè allogare a lui la medaglia che ne pensate voi tuccio la domanda era rivolta a tuccio di credi che poco prima si era avvicinato al crocchio il vecchio pittore diede una rapida occhiata a tutti quei fogli erano studi dal vero o reminiscenze motivi buttati là con un fare tra l'accorto e l'ingenuo che indicava una vera e fortunata indole d'artista spesso non erano che quattro tocchi ma in quei quattro tocchi si vedeva la natura colta sul vivo vedete tuccio com'è bello quest'angiolo diceva il vecchio gentiluomo se si potesse muovere un rimprovero all'artista ignorando quello che egli ha voluto fare si direbbe che è troppo bello per rappresentare lo spirito del male osservazione compiangete dunque voi stesso messere gli rispose spinello che venite ad impancarvi tra i giudici senza sapere da che parte si tenga un pennello e passò oltre appoggiando la risposta con una alzata di spalle sentite questo ragazzaccio gridò il buontalenti se non fossimo nella casa di dio mi verrebbe voglia di allungargli una pedata dieci giorni dopo l'affresco era condotto a termine e lo si poteva scoprire immaginate voi come si spargesse prontamente la notizia in città e quanta gente accorresse a contemplare il dipinto in arezzo non si parlava più d'altro sapeva come si dovessero unire i colori a fresco e a tempera o come si avessero a dipingere le carni e i panni per modo che ne venisse rilievo e forza alle figure mostrando l'opera chiara ed aperta arezzo se nol sapete era ghibellina nell'anima spinello spinelli era un bel giovinottino nato pittore come giotto e inclinato fin da fanciullo ad operare nel disegno tali miracoli che non si sarebbero creduti possibili senza la disciplina di ottimi maestri io non so davvero perchè rimanga ancora quaggiù signore iddio liberatemi da questo peso che è davvero troppo grave per me un rumore di passi e di voci dietro la svolta del sentiero tolse spinello dalla sua triste meditazione sì ripigliò il vecchio gentiluomo questo dobbiamo tutti desiderare forse non si tratterà che delle solite malinconie sapete pure tuccio che il nostro amico ha sempre dato nel triste sarà la stessa malattia di firenze i ritratti gli riescivano sempre mirabilmente quasi ad accrescergli il rammarico di non aver potuto cogliere la somiglianza di madonna fiordalisa finita la cappella principale di santa maria maggiore preghiere era giunto frattanto ad una svolta del sentiero dove sorgeva una rozza croce di legno piantata su d'una mora di sassi colà di certo era stato ucciso qualcheduno e bisognava vederlo con che garbo ci si adoperava forse un osservatore più diligente e più acuto avrebbe trovato che spinello spinelli mirava a dissimulare con quella mostra di operosità l'immagine della bellissima estinta era sempre davanti agli occhi dell'artefice madonna fiordalisa come sapete era stata seppellita nel chiostro del duomo vecchio e spinello ardeva e l'interno ardore gli traluceva dagli occhi voi lo sapete lettori perchè di lì ci sarete passati un giorno anche voi l'amore e la tosse si nascondono male gli scolari di mastro jacopo s'inchinarono davanti a spinello parri della quercia gli stese la mano dicendogli amico e fratello se vi piace ma gli altri non si fecero così avanti non si buttarono via come parri della quercia un uomo che andrà doman l'altro all'altare non è già impegnato oggi non è già risoluto di fare ciò che vi torna tanto increscevole sapere di lui non ama già egli la donna a cui darà la sua mano ma fiordalisa come vi sarà facile immaginare non aveva memoria di ciò rammentava l'improvviso malore ond'era stata colpita in mezzo alle gioie domestiche e rammentava d'essersi risvegliata alla coscienza di sè in una camera sconosciuta si sentiva spossata senza volontà con una gran propensione a riaddormentarsi infatti spesso deponeva i pennelli per piangere poi rasciugate in fretta le lagrime afferrava i pennelli e lavorava a furia come un uomo che non ha tempo da perdere ineffabile angoscia quella che non può avere neanche una lontana speranza di pace poichè la tregua è solo di là dalla tomba un anno dopo ripetè spinello spinelli dunque due anni fa sì messere per l'appunto saranno due anni a san michele due anni fa mormorò spinello crollando mestamente il capo due anni fa mi sono ammogliato anch'io e piegatosi a mezzo sulla seggiola appoggiò i gomiti alla spalliera nascondendo il volto tra le palme piangeva di rabbia il povero spinello spinelli madonna fiordalisa si era alzata e si appressava a lui con aria di compassione infatti chi nol sa la donna destinata a risplendere per la bellezza e ad essere dal più al meno una meraviglia per qualcheduno scade nella propria estimazione quando le manchi questa piccola speranza in cui è riposta ogni sua contentezza che cosa il basilisco disse ridendo il granacci questo ritratto rispose il chiacchiera senza badare allo scherzo dei compagni perchè infatti è un ritratto vedete qua e levato dal quaderno il foglio che aveva destata la sua attenzione lo pose sotto gli occhi della brigata intanto quell'altro perdeva le forze la fune scorrendogli tra le dita aggranchite gli aveva lacerate le carni i tendini denudati non ressero allo strazio e le mani sanguinolenti si apersero è necessario tener conto di tutto e perciò bisogna vedere notare diligentemente ogni cosa spesso anche tornarci su cinque o sei volte e quando le sei non bastano dio buono ci vuol pazienza arrivare anche alle dodici nei fondi l'hai detto tu nei fondi gridò mastro jacopo con accento di trionfo eh ripigliò il chiacchiera che oramai era in ballo e voleva spendere il suo ultimo grosso quel che sentite è gaudio consapevole non illusione del sogno amore amore quanti inni non ha sciolti per te l'anima umana ne suoi impeti di poesia ve l'ho detto messere ci eravamo lasciati prima che egli andasse a pistoia spero che non sarà una separazione eterna disse allora l'acciaiuoli se spinello ha avuto dei torti con voi dovete dimenticarli se la colpa è stata vostra dovete farvela perdonare cercando di rinfrescar l'amicizia santo monna ghita dovette muoversi dalla sedia su cui era rimasta a così dire inchiodata e andare attorno come avrebbe fatto ebe nell'olimpo o briseide nella tenda di achille l'istinto della resistenza lampeggiò negli occhi di fiordalisa ah gridò ella spinello è libero ancora sì e no rispose freddamente messer lapo quest'oggi restai di sasso a me non si tratterà mica di persone che mi appartengano no rassicuratevi nessuna disgrazia di persone si tratta dell'affresco di spinello del vostro scolaro prediletto altro ahimè triste cosa le due anime che un primo amore aveva congiunte il destino le aveva separate per sempre com'era avvenuto ciò spinello tornato finalmente in sè doveva udirlo dalle labbra di madonna fiordalisa fiordalisa non rispose parola chinò la fronte e rimase pensosa quasi ascoltando dentro di sè l'eco delle ultime parole di spinello spinelli il sole si era nascosto allora dietro i monti pisani i tre fannulloni insolenti che mi levano l'incomodo sono il chiacchiera il granacci e lippo del calzaiolo vadano pure io sarò lieto di non sentirne più nuova nè canzone messer dardano era contentissimo di aver fatta quella pace non tanto per il piacere di averla fatta quanto per l'utile che doveva secondo lui derivarne a spinello quel susurro le diceva la vita è bella così quel bisbiglio le diceva io t'amo nell'amore ogni più piccola cosa è un mondo e un mondo nuovo per giunta ci si ferma piacevolmente intorno a certi nonnulla che in ogni altro momento della vita a mala pena si avvertono la voce di messer lapo si perdette dietro la svolta del sentiero e spinello non potè udirne più altro che cos'è questa novità pensò egli balzando fuori dal suo nascondiglio tuccio di credi a pistola e con messer lapo ma ella non accennò altrimenti di volersi alzare scosse in quella vece il capo e si recò la mano al petto come se volesse trattenere qualche cosa che era per fuggirle in quel punto alle ultime parole di parri della quercia si volse in soprassalto e gli chiese è mio padre che vi ha incaricato di parlarmi in tal guisa sì rispose parri volgendosi a lui spinello si faceva a cambiare ma sempre in peggio il guaio era questo che i contorni della figura quantunque rifatti una dozzina di volte non lo contentavano affatto ed egli mettendo giù i colori pensava sempre a quel difetto originale dell'opera lo aveva voluto la famosa badia del camaldoli in casentino lo aveva voluto firenze nella badia degli olivetani in san miniato al monte lo aveva voluto pisa per il suo camposanto maraviglia dell'arte e della pietà italiana lo voleva pistoia per la sua chiesa di sant'andrea fu commesso a mastro jacopo di ricondurvela il che egli fece a sua lode portandola per nuovi canali fin sotto le mura ad una fonte detta allora dei guinicelli e poscia corrottamente dei veneziani escludiamo per altro il povero parri della quercia modesto e buon giovane il quale non si sentiva nato per la grand'arte dell'affresco e si contentava di lavorare a tempera certi trittici e pale d'altare che erano commesse a mastro jacopo da qualche pieve o da qualche oratorio del contado e sotto alle finestre della casa si affollavano i cantori popolari per festeggiare le nozze di madonna fiordalisa coi loro rispetti frammezzati da certe rifiorite che era una delizia a sentirle ma egli lo aveva attribuito a mera curiosità e non si era fermato a vederci altro di più grave ve ne avrei toccato prima d'ora soggiunse tuccio di credi ma me ne sono astenuto perchè volevo consigliarmi con messer dardano acciaiuoli il giovine pittore tornava allora da pistoia senza aver posto mano agli affreschi che quei cittadini s'aspettavano con tanto desiderio da lui non si sentiva di far niente che avesse garbo quella bella città non lo aveva ispirato o se invece non ne dovesse avere la consolazione dei dannati la quale come sapete consiste nel rendere meno grave il proprio dolore pensando che altri l'ha eguale o maggiore jacopo era un buon maestro e spinello sentiva una gran voglia d'imparare finalmente se aveva l'aria di badar poco a madonna questa non doveva apporglielo a negligenza si dicono tante cose tacendo egli a buon conto non ne diceva che una tuccio di credi del resto soffriva anche lui la sua parte s'era fatto più cupo e più verde del solito quella potenza d'ingegno che niente bastava ad uccidere nè la perdita di fiordalisa nè un matrimonio fatto a suo mal grado gli riusciva molesta mi avete voi perdonato ahimè povero spinello la pietra sepolcrale era muta la voce arcana invocata da lui non si faceva sentire mi lascino alle mie tristezze parri io ci ho i morti nell'anima come volete che pensi alle creature vive ecco il male ripigliò parri io non credo che ciò vi consiglino i morti sibbene di andare per la via retta e di avere un po di pazienza ma a proposito di ire cittadine dov'era in quel tempo l'umor feroce di pistoia a cui alludeva tuccio di credi la città delle prime discordie posava da molti anni in pace e ci fioriva liberamente la gentilezza naturale delle valli toscane infatti egli rammentava che il buontalenti s'era allontanato da arezzo per recarsi a vivere nel pistoiese ma non sapeva che avesse condotta un'aretina con sè par altro siccome la cosa non gli importava affatto lasciò cadere il discorso a voi tuccio sarà grande fortuna di lavorare con un tant'uomo egli poi sarà lieto di avervi aiutatore secondo l'antica consuetudine che era così profittevole ad ambedue spinello accettò l'invito del maestro con un misto di timore e di desiderio in fondo in fondo non avrebbe fatto niente più di quel che faceva ogni dì non era egli sempre con gli occhi addosso a madonna fiordalisa altro quella notte fu un grande trambusto in casa sua spinello aveva una visione e fu agevole intenderla dalle rotte parole che gli uscivano di bocca lo spirito delle tenebre era apparso al pittore dolendosi con lui d'essere stato fatto così spaventosamente brutto sì ripigliò mastro jacopo rammento una disputa curiosa che è avvenuta tra i miei riveriti scolari parri della quercia sosteneva che il ritratto della mia figliuola era un'impresa difficile anzi addirittura impossibile perchè fiordalisa ci ha un'aria mutevole così è l'infanzia del linguaggio di quest'altro sublime mistero come ha imparato a parlare il bambino quando e per che vie ha trovati i nessi della frase e i segreti della coniugazione cercate e non troverete bussate e non vi sarà aperto nè ora nè mai al servigi della famiglia di mastro jacopo non c'era che una vecchia fante la quale bastava a tutto e a governare la casa e ad accompagnare madonna fiordalisa quando esciva per andare agli uffizi divini senti gli disse una volta non è da te raccattarmi i pennelli e mesticarmi i colori hai fatto testè un'opera bella e giustamente lodata ma non devi riposarti sugli allori ti consiglio di provarti subito in un'altra e di maniera diversa dalla prima dio santo era lei era la sua fiordalisa o uno spirito maligno ne aveva assunta la forma per farsi giuoco di lui confuso sbalordito e nondimeno anche più attratto da quella cara visione spinello tese le braccia verso il terrazzino e con impeto di amore gridò fiordalisa erano quarti di nobiltà per la sua casa che valevano pure le armi di concessione degli imperatori di lamagna e dei reali di francia madonna fiordalisa aveva dunque la sua piccola superbia in testa e poichè al matrimonio bisognava pensare per la ragione naturalissima che una bella ragazza come lei non avrebbe potuto madonna fiordalisa fiordalisa esclamò messer dardano chi è costei spinello dalla eminenza su cui stava seduto udì le parole di messer dardano e si volse di schianto che avete detto messere perchè quel nome pronunziato da voi del resto in quei cominciamenti della pittura mancavano i grandi esemplari da proporre ai discepoli e ognuno ritraeva dal vero portando nell'opera quei medesimi difetti e qualità che erano nell'occhio di ciascheduno e nel suo modo particolare di veder la natura monna ghita dunque egli per essere andato ad abitare in borgo santo jacopo doveva acconciarsi a prender moglie ma già fosse andato a por santa maria a porta pinti a santa croce in ognissanti sarebbe stato lo stesso una cosa rimane che il viso di monna ghita ha una grande espressione ed è l'indizio di una bell'anima pensateci spinello e poi mi direte che cosa avrete deliberato di fare ma badate maestrino non dovete rattristarmi dovete dirmi di sì sì eh manigoldo troppo alto stiamo a vedere che dovrei buttartelo tra piedi ma basti di ciò soggiunse mastro jacopo vedendo che il povero innamorato si faceva serio da capo in arezzo di quel fatto non si aveva cognizione o almeno nessuno ne aveva fatto cenno a spinello o fors'anche spinello nella tristezza ond'era tutto compreso non ci aveva fatto attenzione anzi da quel momento incominciò a mostrarsi più franco e poco stante si alzava anche lui chiedendo licenza di aiutar la fanciulla in quell'umile ufficio di servitù familiare parri della quercia come vi ho già detto era onesto e riconosceva l'ingegno di spinello spinelli ma egli era d'animo mite e per conseguenza un po timido godeva di ammirare i fortunati che andavano su fin dove un uomo può andare per cogliere ciò che è più desiderato nel mondo una corona di alloro o un amplesso il bacio della gloria o un bacio di donna era come il naufrago che ha tutto perduto fortune e speranze e che dalla riva deserta su cui l'hanno sbalestrato i marosi guarda con occhi smarriti senza sdegno e senza paura il torbido elemento che ha portato i suoi danni ma infine siamo giusti non è questo ciò che tu fai desideri di risplendere d'innalzarti per raggiungere un fiore ed un fiore che voi tenete tropp'alto con la mano disse spinello ridendo rimasto solo sull'impalcatura spinello spinelli prese il lapis rosso di lamagna e incominciò a segnare alcuni tratti sul cartone ma subito dopo si fermò aveva il cervello in volta pensava a madonna fiordalisa e alla possibilità che per la prima volta gli arrideva di far sua quella divina creatura pittura indi accostatosi con bel garbo a messer lapo buontalenti come se domandasse licenza di passar oltre gli fece un inchino e gli gittò un'occhiata d'intelligenza gli occhi del babbo seguirono la fanciulla che camminava più stenta del solito indi si volsero a indagare il viso di spinello spinelli lo credereste il giovinetto non parve darsi per inteso del difetto i massari non avevano trovato nulla a ridire in una proposta così ragionevole e la loro curiosità fu maggiormente stuzzicata dal tono di sicurezza con cui egli parlava mano è vero diss'ella chinando la fronte messere conducetemi pure a firenze io vi giuro per la memoria di mio padre che non tenterò di fuggirvi e spinello dal canto suo condannato al lutto eterno delle sue morte speranze non avrebbe assicurato a monna ghita dei bastianelli uno stato di gran lunga superiore a ciò che ella poteva ripromettersi cerco di consolarmi dell'assenza segnando sulla carta il profilo di madonna e mi vien sempre male sempre male che è una morte a pensarci t'è pur venuto la prima volta te ne ricordi infatti quando il pittore indugia a dipingere quel tratto di muro che è stato preparato per ricevere i colori la calce fa subito una certa crosterella pel caldo o pel freddo pel vento o pel ghiaccio per andare a diporto lungo l'arno dove la riva era più deserta di là dalle case de bardi anche lui non tornò che a notte alta per andarsene a letto e la mattina seguente si recò in santa croce dova lavorava in quel tempo la voce della natura la cara nota della realtà sarà muta per questo povero cantastorie mentre io parlo ricordando troppo ed essi tacciono dimenticando ogni cosa e vivendo un'eternità nello spazio d'un'ora un fruscio della frappa s'è udito tra le piante sì partirò dio santo mormorò spinello comprimendosi il petto che pareva volesse scoppiargli dalla pena ecco la luce degli occhi miei e debbo ritornar nelle tenebre quando ti rivedrò mia dolce signora laddove madonna fiordalisa doveva scorgere il suo ad ogni istante appostato in attesa come una fiera all'agguato e tremare ogni giorno pensando che nessuna difesa avrebbe più avuta contro di lui proprio quel giorno i massari di sant'andrea si recavano alle case dei cancelleri per avere un colloquio con lui e così messere gli chiedevano avete voi ideata la composizione che pistoia potrà ammirare nella nostra vecchia cattedrale c'erano parecchie figure disegnate su quel foglio ma il chiacchiera ne indicava una tra tante che si vedeva nel mezzo tirata giù alla brava come una impressione momentanea avete già indovinato che era una figura di donna era la prima volta dopo un anno che si accennava così direttamente a madonna fiordalisa in presenza di spinello spinelli e il modo era ingegnoso come ispirava l'affetto al mite animo di parri della quercia anche il trionfo artistico di spinello nell'affresco del duomo per grande che fosse era preveduto la cosa andava da sè era per dir così la chiave della camera nuziale ed era giusto che spinello facesse miracoli per ottenerla ma proprio nel punto che egli stava per togliersi di là udì un grido di spavento che gli gelò il sangue nelle vene e subito dopo vide riapparire madonna fiordalisa che correva a furia verso il terrazzo come persona inseguita ah salvami gridò ella salvami egli mi ucciderà e non si fosse trattato che di collera ma c'era di peggio c'era il segno di una gravissima ingiuria o d'una terribile vendetta il volto di lucifero sotto le rapide e convulse pennellata di spinello si era tramutato dal bello all'orrido dalle sembianze di madonna fiordalisa del resto se madonna fiordalisa era grave all'aspetto non crediate che fosse per quel piccolo guaio dimenticato pochi istanti dopo che era avvenuto ed ella e il suo fidanzato stavano in contegno come è costume di tutti gl'innamorati giunti a quel momento in cui hanno da custodire la loro dardano acciaiuoli ammirò quella serenità di mente e presa la mano di ghita l'accostò da buon cavaliere alle labbra dio vi guardi madonna diss'egli con tali conforti voi non potrete mai reputarvi infelice due mesi passarono tristi coma gli altri che la povera donna aveva vissuti nella sua solitudine di colle gigliato ahi non era una solitudine quella se ogni giorno ella doveva vedersi davanti agli occhi messer lapo che avrebbero reso invidioso un trionfatore tornato pur mo dagli splendori del campidoglio per ricondursi a più semplici dimostrazioni di gioia a tuscolo a lanuvio ad arpino dicono che non esce mai dal recinto del castello e che vive là dentro come quella principessa prigioniera d'uno stregone di cui si narra nella storia di lancilotto del lago spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole che novità è questa esclamò io non so che cosa si sia potalo riconoscere ma sì vi dico il popolino del borgo ha riconosciuta la figlia dell'orafo spinello si morse le labbra e diede una guardataccia all'imprudente compagno questo non dovevate far voi esclamò mettere in piazza una onesta fanciulla oh per questo non ci vedo alcun male rispose tuccio di credi appoggiando la frase con un'alzata di spalle anima buona sa iddio se mi duole di voi ma siamo giusti forse ci avete avuto dalla vita assai più che non vi riprometteste nei vostri sogni di vergine ed io penso che voi non abbiate avuto mai una idea molto chiara della vostra infelicità sulla terra ma quantunque la fine dell'affresco di spinello spinelli fosse stata precoce non gli era toccata la sorte delle belle donne che muoiono giovani poichè s'era da un giorno all'altro imbruttito e ne avevano detto corna quegli stessi che più lo avevano lodato instabilità degli umani giudizi vino frattanto lettori gentili venite in arezzo con me non ci si va col vapore ma a cavallo perchè siamo cinque secoli addietro si passa una delle quattro porte della città che è cerchiata di mura per un giro di tre miglia e si scende alla bottega di mastro jacopo da casentino padre mio balbettò ella più confusa che mai rispondi non voglio mica mangiarti qui presso alla nostra casa abita forse un giovanotto che tu vedi qualche volta volevo parlarvi in quella vece dell'amicizia che ho per voi continuò messer dardano che vorrei vi fosse nota in tutta la sua profondità vi amo come un figlio maestrino mio e vorrei vedervi felice felice mormorò spinello è forse possibile il pittore sì messere morto anche lui due mesi dopo la sua figliuola triste cosa mormorò il vecchio gentiluomo e il vostro amico che fa nulla per ora tanto è rimasto percosso da quella grande sciagura ma egli è pittore come voi probabilmente anzi un dilettante di bisticci potrebbe sostenere che il sì è nato proprio in arezzo poichè fu aretino quel monaco guido a cui siamo debitori della scala armonica ma a farlo apposta guido d'arezzo non inventò che sei note dimenticando per l'appunto di inventare la settima lasciate correre messere gli disse un savio questi pittorelli sono otri pieni di vento e s'hanno a sgonfiare da sè sapessero almeno il valor delle tinte soggiunse un altro e invece mettono negli affreschi i colori di miniere scambio dei vegetali i due viandanti passarono davanti alla mora che nascondeva spinello parevano in buonissima armonia e infervorati in un colloquio di molta importanza per ambedue era quello il suo luogo prediletto spinello non aveva mai veduto una più larga distesa d'orizzonte non aveva mai veduto uno spettacolo più bello di quella conca di verde e d'azzurro nel cui primo piano si stendeva la turrita pistoia e nel cui fondo biancheggiava firenze circonfusa di soavi vapori alla luce del sole così tardi escite da lavoro gli chiese il sagrestano del duomo vedendolo attraversare la navata di mezzo ma che c'è avete l'aria di un uomo che ha ricevuta una lieta novella lieta sicuramente rispose il giovane pittore quantunque a voi forse non parrebbe tale se potrò rallegrarmene per voi perchè non mi parrà lieta ditela su spinello spinelli andò via lesto come un capriolo anzi come uno scoiattolo fece una manata delle sue carte e scendendo gli scalini a quattro a quattro ritornò sulla via mastro jacopo quando egli lo raggiunse non era ancora giunto all'angolo del duomo non parlate così diss'ella con accento severo quando tutti m'avessero dimenticata non mi abbandonerebbe il pensiero di mio padre ahimè madonna replicò il buontalenti vostro padre e s'interruppe tosto chinando la fronte a terra in segno di grande rammarico ah fossi io morto esclamò spinello abbandonandosi a piedi della mora fossi io morto come questo poveretto vi avrei raggiunta madonna avrei finito di patire a che mi giova la gloria senza di voi quando si dice l'apparenza conchiuse egli tra sè ecco un giovanotto che a prima vista vi dà sui nervi e poi egli è buono come il pane v aveva fatto fabbricare quel tempio per darvi sepoltura ad un suo fratello vescovo perciò l'intitolazione a san nicolò che in suo vivente era stato vescovo di bari orbene che hai disse mastro jacopo non sei contento spinello si abbandonò sui gradini del trespolo che serviva a mastro jacopo per accostarsi alla vòlta e diede in uno scoppio di pianto animo via che cos'è questa ragazzata borbottò mastro jacopo se ti sentono di laggiù e perchè non si potrebbe amare eternamente una persona morta quando ella vivente è stata tutto per voi ci sono delle donne che hanno questa virtù di raccoglimento e non l'avranno gli uomini così pensava e l'amarezza di quel pensiero la vinse per l'anima di gridò egli dando di fuori senz'altro che cos'è quest'accusa che voi mi fate credete voi che l'arte s'insegni come il leggere scrivere e far di conto bietoloni anch'io sono stato a scuola e ricordo come insegnava taddeo gaddi che a sua volta ricordava come insegnasse giotto di bondone ma delle cose fatte in fretta aveva anche i pregi cioè a dire insieme con qualche ridondanza facilmente correggibile unità di concetto e franchezza di esecuzione quel degno gentiluomo non istette in forse e il giorno dopo che ebbe ricevuto il messaggio della povera donna si avviò con gran diligenza ad arezzo per vedere in che modo potesse tornar utile alla dolente famiglia ma il guaio era questo che egli ci sarebbe stato quind'innanzi non più per far tesoro di sensazioni dolcissime bensì per esprimere su d'una tavola ingrata ciò che i suoi occhi vedevano così bene e che le dita avrebbero reso così male spinello si alzò dal suo posto col cuore tremante e andò verso il recinto della villa che cosa intendeva di fare in verità non lo sapeva neppur egli a mano a mano che si accostava al muraglione e la figura s'innalzava davanti a lui uscendo in risalto sul fondo azzurro chiaro del cielo quando madonna fiordalisa si accorse di amar tanto il nuovo discepolo di suo padre mastro jacopo era già più infatuato dei meriti di spinello che ella non fosse invaghita del giovane parri della quercia non è di questa opinione ah parri sentiamo qual è l'opinione di messer parri della quercia parri così tirato in ballo dalla imprudenza del chiacchiera si fece modestamente a rispondere la fama di spinello aretino ha confermata se non per avventura accresciuta la fama del suo vecchio maestro l'altro sentimento era d'indole affatto domestica la mattina vegnente mastro jacopo di casentino nell'escir di bottega per recarsi al duomo vecchio disse ai giovani che stavano lavorando avete sentito ci ho allegrezze in famiglia e voi siete invitati per domenica a mangiare il e spinello fu più calmo a pistoia che non fosse a pisa o a firenze la valle dell'ombrone gli recò un senso di pace che doveva tornargli nuovo poichè della pace come della allegrezza egli aveva quasi perduto il ricordo dopo ciò messer dardano escì per andare in cerca di spinello che dipingeva allora nella chiesa di sant'agnolo vi accenno senza descriverla che oramai s'andrebbe troppo per le lunghe la scena commovente di quell'incontro tra il vecchio gentiluomo fiorentino e il suo protetto di via della scala ad onta di questa critica che già voleva tirare in ballo il futuro l'opera di spinello spinelli fece un chiasso da non dirsi a parole e per tutto quel giorno e per altri alla fila ci fu grande concorso di popolo nel duomo vecchio d'arezzo da bottega al duomo dal duomo a bottega era questo il suo itinerario quotidiano compiuto con una rapidità da meritargli il soprannome di saetta la nuova impalcatura era stata rizzata dai manovali e spinello come potè avvicinarsi al suo povero affresco poco stante egli vide inoltrarsi due viandanti dalla parte della città non erano contadini ma gentiluomini come appariva dalle cappe che indossavano e dalle berrette piumate che portavano in capo in uno d'essi spinello non tardò a riconoscere messer lapo labbro messer giovanni era grave da principio ma seguitando l'esplorazione divenne triste senz'altro e una lagrima gli apparve sul ciglio e rimescolando i colori sulla tavolozza andava mutando insieme con le tinte i lineamenti del suo lucifero tuccio di credi ha ragione esclamava parlando ad intervalli tra una pennellata e l'altra incominciamo a dire che nel suo volto si notavano due parti distinte la superiore virilmente modellata a contorni risentiti e gagliardi l'inferiore timidamente condotta quasi appena accennata è il lampo in cui la donna medita sulle frasi più insignificanti e finisce a trovarci un senso riposto e più tardi l'uomo può dire sapete la prima volta che ho sentito di amarvi eravate vestita così e così e dovevo io discacciarti appena ritrovato non eri mio non mi eri reso e non dovevo accettare il dono che mi era fatto dal destino oh lo sapevo sai lo sapevo che m'avrebbe uccisa ma in questa certezza è stata anche la mia scusa spinello dal nascondiglio in cui era e da cui non gli parve prudente muoversi non udì che queste parole voi farete quel che vi parrà meglio messer lapo degnissimo io da fedel servitore ho reputato necessario di darvene avviso che importa a me di quella tavola può importarvi perchè la faccia della santa è il ritratto puro e pretto della vostra figliuola che volete zanobi la curiosità ci ha prese e siamo andate a vedere anche noi questa santa lucia rimutò qualche parte rifece il disegno accrebbe con alcuni tocchi l'espressione dei volti e finalmente come gli parve di aver migliorato il suo lavoro si arrischiò a metterlo sotto gli occhi del maestro piacervi s'intende aggiunse prontamente mastro jacopo da quell'uomo prudente che egli era s'intende che in tal caso faremo rastiare il muro e voi pagherete a me il prezzo pattuito quando ci avrò dipinto io un'altra medaglia vi avverto per altro che la mia non sarà punto migliore della sua per contro se i pittori della scuola di giotto davano ancora troppo nello smilzo avevano già la cura lodevole del finito laonde se i corpi delle loro figure asciutti come sono accusano la povertà degli studi anatomici due sentimenti diversi lo persuadevano a ciò il primo era quello dell'ambizione esser maestro ad un discepolo che non aveva punto mestieri di rimproveri e così poco di incitamenti a far meglio poter raccomandare il suo nome ad un nuovo argomento di gloria eccovi l'ambizione di mastro jacopo altro avrebbe voluto che gliela rubasse un altro il buontalenti per esempio o il primo venuto tra i cavalieri d'arezzo egli certamente avrebbe odiato il rivale amavo una donna messere e l'amava anche lui il rettile aveva osato levar gli occhi alla colomba la vigilia delle mie nozze la bella creatura moriva avvelenata da lui almeno così parve bersagliata da sguardi languidi salutata da esclamazioni subitanee da voltate e da fermate che dicevano esse sole un mondo di cose madonna fiordalisa ci aveva tutte le tentazioni per diventare una vanerella e ma era insensibile quell'uomo ma niente gli diceva che la sua fiordalisa era vicina e lo vedeva e lo udiva ahimè dio poteva essere sordo se non aveva cuore spinello e non poteva resistere le mancava perfino la forza di gridare al soccorso poco stante non aveva più veduto uno dei due traditori l'altro messer lapo buontalenti restava padrone del campo mi congratulo con voi maestro disse egli e mi congratulo con gli sposi quando si faranno le nozze tra due mesi rispose mastro jacopo quando il vostro compagno avrà condotto a termine un'opera testè incominciata nel duomo vecchio la belva così minacciosa nell'orridezza delle forme e nel lampo degli occhi da far rizzare i bordoni ai riguardanti si contorceva nello spasimo dell'agonia voleva ancora uccidere e si sentiva morire e si poteva dimenticarlo quando essa non si muoveva condonarlo e trovarci anzi una certa grazia quando ella si faceva innanzi con quella sua andatura di persona stanca e svogliata mi avete chiesto che c'è che cosa è avvenuto gridò egli vedendo spinello che si volgeva a lui con la cera sconvolta c'è oh padre mio non vi turbate oltre il necessario fiordalisa non si sente troppo bene il caldo la soffocava là dentro anima mia proseguì spinello avvicinandosi voi non vi sentite bene quest'oggi è vero dissella non so proprio che cosa sia mi parea di morire là dentro dio mio esclamò il giovane commosso bisognerà prendere qualche cosa se io sapessi colto alla sprovveduta tuccio di credi annaspò con le braccia lasciando cadere lo spuntone e tentò di aggrapparsi alla traversa nel punto in cui essa era assicurata all'abetella con parecchi giri di fune questo proverbio che ella aveva udito le cento volte senza avvertirne la dolorosa filosofia accennato sbadatamente da quell'umile contadina che sapete e che era l'unica donna con cui madonna fiordalisa scambiasse qualche parola nel castello buontalenti la ferì profondamente in qual modo era avvenuto quel ravvicinamento improvviso spinello aveva dunque ritrovato il suo nascondiglio dopo tre anni di ricerche quando mai gli era balenato il sospetto che ella non fosse morta e quando e come il sospetto si era tramutato una somiglianza fatale proseguì con accento cupo che fece fremere il vecchio acciaiuoli tuccio di credi ha ragione e a lui va fatto omaggio di un cambiamento necessario non ha molta levatura d'ingegno ma per contro ci ha un discreto amor proprio malattia dei poveri soggiunse il vecchio gentiluomo e va curata con garbo volete voi ripigliarlo a bottega non rammento di averlo mai congedato rispose spinello se tornerà l'avrò caro il pittore che la ritraesse in uno di quei punti crederebbe di non averla resa con verità se la vedesse in un altro pure notò il chiacchiera questo spinello che non è un pittore e neanche un principiante con due tratti di penna ce l'ha fatta ravvisare alla prima volentieri ma dove laggiù in via della scala nella chiesa di san nicolò è chiusa finora ma potrete passare dall'uscio della sagrestia domani stesso all'ora in cui usate andare a diporto io sarò ad aspettarvi ci verremo messere rispose tuccio di credi ma di chi dobbiamo noi domandare non si spiccò più dal capezzale del vecchio frattanto i rettori della città erano tutti intorno a messer spinello al valente pittore e lo richiedevano con gran desiderio dell'opera sua e per giunta vedete che sciocca non s'è messa a gridare che era una grande disgrazia lo è certamente notò messer luca spinelli costa caro uno specchio oh per questo avete ragione ma non era il caso di vederci altro guaio è il più difficile e l'ho lasciato per l'ultimo ci penserò stanotte e domani senz'altro mi sbrigherò anche di lui che esclamò messer cardano avete lavorato senza cartoni sì messere più volte nel corso della settimana o con un pretesto o con l'altro spinello spinelli era invitato a desinare dal maestro onore che toccava di rado agli altri compagni suoi di bottega ma una bella figura è un tal complesso di curve di prominenze di sottosquadri di delicatezze che non si possono copiare con esattezza ma si debbono indovinare esprimere di primo achito nella stessa fusione e con quella medesima felicità di trapassi in cui si è incarnato il disegno della natura diciamo ad onore di spinello che se l'avesse veduta mai in atto di guardarlo anche alla sfuggita egli n'avrebbe preso sospetto e non sarebbe più tornato sul terrazzo tuccio di credi per contro era diventato livido come un cadavere ma già voi lo sapete tuccio di credi aveva la faccia di colore olivastro e queste tinte illividiscono facilmente ad ogni commozione dell'animo e le soggiungeva quasi a finire di persuaderla vedete la donna che io ho non già trascelta fra mille ma accettata dalle mani del caso è una povera creatura a cui mancano le grazie della persona e nessuno potrà credere che il mio cuore ancor pieno di voi perdonate messere ripigliò egli è impossibile vi sarete ingannato dovete esservi ingannato io richiamare quel giuda ma se ciò fosse ci sarebbe stato un perchè ed io sarei venuto con qualche cosa al fianco soggiunse spinello tastandosi con moto convulso alla cintola fiordalisa era muta ed egli sentì più vivo il rimorso di ciò che aveva fatto per appagare il desiderio di suo padre era poi necessario di appagarlo e non sarebbe stalo meglio persuadere messer luca spinello che quel matrimonio era impossibile tralascio i dipinti in santa lucia de bardi e in santa croce per non venirvi a noia e perchè il racconto non si tramuti in catalogo i sarà poi calandrino e nulla più conchiuse cristofano granacci tuccio di credi non disse nulla ma dentro di sè pensava amico tuo sei sciocco affè mia se lo speri madonna fiordalisa con un fitto zendado sugli occhi entrò in quella chiesa e andò a sedersi sulla tribuna dell'altar maggiore stette immobile lassù senza volger neppure uno sguardo ai dipinti che tutti ammiravano jacopo andato a firenze con taddeo gaddi non fece torto alle speranze che questi aveva concepite di lui dipingendo tra l'altre cose il tabernacolo della madonna di mercato vecchio e le vòlte d'orsanmichele che aveva ad essere il granaio del comune non verrà neanche alla dodicesima pazienza sarà per la ventiquattresima ritieni in mente questo che manda a rotoli tutte le dottrine dei fuggifatica è sempre un errore di veduta quello che guasta il lavoro e ti fa perdere il tempo nelle immaginate le difficoltà che gli si paravano davanti agli occhi pensando che la bellezza nella figura umana non è un composto di linee geometriche con la geometria fate una donna brutta o mediocre non era molto come vedete e si poteva pensare che parri della quercia mirasse a non guastarsi con nessuno ma quella stretta di mano rimediava alla brevità del discorso pensando a quei riscontri così naturali tra il soggetto celeste e la rimembranza umana che prendeva vita da esso tuccio di credi si sentì correre un brivido di paura per le ossa ma dopo il desinare tuccio di credi lo tirò in disparte e gli disse lasciamo solo il maestro questa è l'ora in cui egli si raccoglie un tantino per meditare le sue composizioni ma non portò in pace non mandò giù non lasciò correre senza proteste gl'inviti di pistoia o perchè aspettate lettori umanesimi e vedremo di sapere anche questo i pittori le avevano chiesto di noi chi fossimo che cosa facessimo se la ghita avesse già un fidanzato ed altre scioccherie di questa fatta e non mi avevate avvertito di nulla brava la mia crezia rammentate la leggenda che narra di donne rapite dagli abitatori delle selve anche certi animali a noi vicini nell'ordine della creazione sentono come noi la bellezza sommessi al suo potere e terribili nelle ire gelose non stiate a credere che noi si sia fatto un passo per andargli incontro rispose prontamente monna crezia si vedevano qualche volta i due giovani sulla terrazza degli ammannati nella casa qui presso dove sono venuti da qualche mese ad abitare uno di essi ci restava a lungo seduto guardando in arno come se aspettasse una barca che non veniva mai la commozione del giovane si andava tramutando in stupore dei immortali quel viso bianco che gli appariva da lunge non rammentava il tipo di madonna fiordalisa ma dell'antica della figliuola di mastro jacopo della sua fidanzata era alcun che di terribile a contrasto col tranquillo atteggiamento dell'uomo miracoloso dalla cui mano levata intendevate essersi allora allora sprigionata la virtù fulminatrice il petto di spinello parve rompersi dai singhiozzi amico mio perchè ti lagni ripigliò fiordalisa non mi seguirai tu ho bisogno d'esser seguita da te ma bada non sia per opera delle tue mani e solo quando a dio piacerà tolto nella notte il tavolato nella mattina si erano levati i ponti indi la chiesa era stata aperta ai visitatori primi avevano potuto vedere il dipinto i massari del duomo vecchio i canonici il clero e gli anziani del comune c'erano poi gli scolari di mastro jacopo ed anche qualche bell'umore di quei tali che si invitano a tutte le feste perchè rallegrino le brigate coi loro motti arguti o con le loro canzoni chi piange qui domandò mastro jacopo con voce tuonante non voglio che pianga nessuno finiamola con gli strepiti volete farla morire non voglio che muoia è la mia figliuola è il sangue mio la custodirò la rinchiuderò che non abbia più a vederla anima nata questi frattanto veduto che l'amico si richiudeva nel suo guscio non pensò più che a mangiare e finito il pasto infilò l'uscio senz'altro quella sera spinello già arrivato sul limitare della terrazza mutò prontamente opinione e uscì di casa a sua volta perchè infine egli era giunto in breve ora all'eccellenza dell'arte e ne raccoglieva i frutti ogni giorno la sua medesima tristezza appartandolo dal mondo gli recava il benefizio inestimabile di una febbrile operosità messere balbettò l'altro turbato io non lo vedo da un pezzo come non siete con lui no messere ci siamo lasciati dopo che egli ebbe dipinto nel camposanto di pisa non lo sapevate io no spinello non mi ha detto niente di ciò ma spera che non sarete diventati nemici morte bella parea nel suo bel viso le donne stavano intorno al letto piangendo e pregando spinello rannicchiato in un angolo non dava altro segno di vita che il singhiozzo ond'era preso alla gola il cangiamento non era piacevole la sua triste e cara consuetudine era interrotta spinello non poteva più esser solo poichè un uomo che passeggia è sempre esposto ad imbattersi in qualcheduno il giorno dopo per obbedire al comando di mastro jacopo egli era seduto davanti al cavalletto con la sua tavola preparata a ricevere i contorni di quella stupenda figura confuso trepidante incominciò a descrivere i primi segni col lapis rosso di lamagna che ti serve ritornare col pennello su questa parte e su quella se il disegno è squilibrato da bel principio rifai di sana pianta e sarà molto meglio sì riprese spinello perchè tutti i giovani d'arezzo la conoscevano come la bellissima tra le belle ahimè pensai quanti non si augureranno di piacerle al pari di me e quanti non avranno ragione a sperare di essere più fortunati bondone macinavo mesticavo aprivo la bottega e la chiudevo come voi facevo le imbasciate del maestro maneggiavo la granata secondo il bisogno e molto più che non maneggiassi i pennelli insomma facevo ogni più umile ufficio come voi i tre arrabbiati avevano fatto consiglio non volevano saperne di restare a bottega di mastro jacopo sentivano la voglia matta di abbandonare una scuola in cui non s'imparava nulla e si era costretti a vedere la fortuna degli altri il chiacchiera ebbe il mandato di parlare per tutti tutto se duri tra voi e intorno a voi un grande silenzio che vi dà l'illusione d'esser cullati sul flutto in un mare senza sponde e senza tempeste ogni piena allegrezza è naturalmente muta quel povero padre urlava come un forsennato avvinghiatosi al corpo della sua figliuola baciava il suo volto freddo accarezzava cercando di ravviarli i suoi lucidi capelli castagni che l'acqua aveva impiastricciati alle tempie povero giovane speriamo che il tempo questo gran medico delle anime afflitte rechi un po di sollievo ai suoi mali e ch'egli non abbia a perderci l'ingegno che sarebbe veramente peccato oggi stesso il tempo di prendere le mie bazzicature e vi servo sull'atto ottimamente brontolò il vecchio pittore e voi altri la domanda era rivolta a cristoforo granacci e a lippo del calzaiolo ambedue furono pronti a rispondere con lui maestro alla medesima ora e infatti infatti interruppe spinello io non ho mai pensato di fare il ritratto alla nostra vicina sarà disse tuccio chinando la testa è vi dico è tuccio di credi bestemmia la tua ultima preghiera l'abisso è spalancato per accoglierti spinello gridò messer dardano è un uomo che sta per morire che male ci sarebbe maestro disse egli e che ci vedreste di strano niente in verità niente strano in voi altri e non ci sarebbe neanche ombra di male se almeno voleste prendervi il fastidio di lavorare era la dama del castello buontalenti lo dimostrava assai chiaramente la nobiltà delle vesti e l'eleganza delle forme giunta al terrazzino la dama si fermò quella doveva essere la meta delle sua passeggiate quotidiane qualche volta anche lei discendeva al pian terreno e certamente più spesso che non le accadesse da prima ora per avvertire il babbo che si dava in tavola ora per chiedergli il suo parere su questo o su quel particolare d'economia domestica ed anche perchè bisogna dir tutto anche senza una ragione sufficiente per scendere erano più vicini gli esempi o più strette le relazioni con l'arte tedesca normanna araba bisantina e via discorrendo quello che era avvenuto da noi per la lingua che scaduto l'idioma latino donato bell'opera in verità ci si vedeva un'aggiustatezza di parti una vigoria di colore una sicurezza di fare che teneva del maraviglioso che bricconi pensò mastro jacopo giunto sulla impalcatura del ponte ecco qua un bravo giovane che è nato pittore com'io son nato maschio si può egli far meglio di così e dentro di sè mastro jacopo come rispondendo ad una osservazione del suo spirito famigliare diceva dopo tutto che male c'è se un artista simile diventasse mio genero dovrei averne dicatti sarebbe il miglior modo per legarlo alla mia scuola e farmene un aiuto brutto brutto brutto gridava il povero pazzo non eri forse tuccio di credi ed io non ti ho forse dato il tuo aspetto vero il vecchio acciaiuoli prodigò al suo sventurato amico le più amorevoli cure di credi non rispondeva era allibito era rimasto di sasso ma non era rimasto di sasso il vecchio gentiluomo che lo aveva condotto lassù e che non poteva intendere le ragioni di quella gran collera di spinello spinelli la testa incoronata di capegli castagni e il profilo del volto rosato mostravano una delicatezza di contorni e una soavità di espressione che a lui veramente parve di non aver vedute prima d'allora oh diamine che cos'è questa novità nell'uso dei colori l'ho istruito io come in tutto il rimanente che cosa ci avete coi colori di spinello spinelli eh veniteci voi a vederli il maraviglioso affresco non si riconosce più da quello di prima andiamo gridai turbato da quella notizia il popolo nel fondo del quadro cede al sentimento della paura ed è naturale poichè esso non ha la fede così profonda come il santo ma qui appunto è la bellezza del contrasto non è forse il contrasto che tu hai voluto nell'ideare il tuo quadro non lo avrebbe voluto lei sentendo istintivamente che i grandi i potenti della terra non erano fatti per la figliuola d'un pittore madonna fiordalisa non amava discendere ma non voleva neanche salire ad una altezza dove poi le si potesse rinfacciare l'umiltà relativa dei suoi natali in verità quando siffatte sciagure vengono a rapirvi la vostra felicità e vi levano ogni pregio alla vita non è meglio impazzire che avere dì e notte davanti agli occhi l'immagine spaventosa della vostra miseria bella forza fare il lavoro d'uno scolaro e poi gabellarlo per pittore e non si fa celia pittore frescante purchè i massari del duomo gli lascino passar la burletta spalle ella stessa rimanendo ogni giorno in vista presso al balcone o perchè dovrebbe allontanarsene se è in casa sua disse spinello e non credete che possa starci per consuetudine e senza badare a me come ci sto io sulla terrazza e senza occuparmi di lei alcuni obbedendo ai comandi della vecchia zia che prendeva ad esercitare l'autorità inerente all'età sua ed al suo grado di parentela andarono a cercare l'aceto le acque nanfe e tutto quell'altro che poteva parere più acconcio al bisogno commissione maisì messere rispose spinello facendosi un coraggio pari alla gravità del caso il mercante vi pagherà l'opera vostra una volta sola io l'ammirerò quante volte vi piacerà di lasciarmela vedere prima d'ogni altro gli parve da un lieve motto della testa che ella avesse finito allora di guardarlo ma non badò più che tanto a quel segno di curiosità femminile ormai ci aveva presa la piega e non doveva insospettirsi per una guardata innocente fiordalisa era una di quelle donne che non amano gli audaci ma ella non istette molto ad accorgersi che spinello non aveva mentito e incominciò a vedere in lui l'incarnazione di quell'ideale che ella vagheggiava nella sua mente ma se mi domandate che cosa ne penso vi dirò che io non sospetto nulla e credo che spinelli darà tutta farina del suo sacco è un gran pittore che nasce di schianto nasca a sua posta e facciamola finita perciò mettete pure che io vedendoli più attenti di voi li abbia consigliati qualche volta perchè non avete fatto come loro vi avrei consigliati ugualmente il chiacchiera rispose all'argomento con una crollatina di testa sacrifichiamo agli dei falsi e bugiardi dell'uso comune delle convenienze sociali e via discorrendo comperiamo la quiete del momento a prezzo della felicità di tutta la vita e ad onta della sua grande bellezza esteriore averci il baco nell'anima come tanti e tante che conosciamo noi bene esclamò dunque messer dardano acciaiuoli poichè ebbe udito il ragionamento di spinello spinelli seguite il vostro pensiero maestro noi verremo ad ammirare gli effetti sicuro proseguì mastro jacopo ai tre manigoldi gli dava noia che tu dipingessi a fresco nel duomo in che modo l'abbiano risaputo lo ignoro ma già a tenerle nascoste certe notizie il gentile uomo vi ama assai anche ieri me lo diceva bisognerebbe che spinello togliesse moglie ah gridò spinello e voi io scusate maestro io gli ho raccontato di questo ritratto che tale è parso a tutti come a me ella incominciò a fare il suo ragionamento dentro di sè un artefice di umili lavori non lo voleva e ad ogni modo non lo avrebbe voluto mastro jacopo ma un gentiluomo ancorchè fosse piaciuto a suo padre spinello fece una mezza riverenza per obbligo di cortesia intanto il compagno rispondeva per ambedue alla domanda del gentiluomo io mi chiamo tuccio di credi il mio compagno è spinello spinelli tutt'e due della scuola di mastro jacopo di casentino per intanto sappiate che tuccio di credi si dichiarò contrario al viaggio di pistoia la città delle fazioni anzi la culla perchè lassù erano nate e di là s'erano propagate per tutta la toscana e tutti si offersero di andare in cerca d'un medico ma primo tra tutti balzò fuori mastro jacopo e nessuno ebbe il coraggio di contendergli quell'ufficio il vecchio padre andò via come un disperato chi lo vide in volto mentre usciva a furia dal crocchio senti corrersi un brivido di terrore per l'ossa spinello non rispose e in verità non aveva da risponder nulla perchè messer dardano gli dava tempo a pensare risparmiandogli il rimorso di un no troppo reciso e pronto che sarebbe parso un atto di scortesia verso quell'uomo onorando con migliaia di sguardi rivolti su voi e di cuori compassionevoli che s'inteneriscono per voi imprecando ai vostri oppressori ma il dramma intimo il dramma rinchiuso nelle quattro pareti d'una casa senz'altro testimonio che la vostra coscienza abbattuta quello è il più orribile dei drammi gli antichi odii partigiani che lo avevano cacciato dall'ombra del suo bel san giovanni erano da gran tempo sopiti riabbracciò il suo figliuolo e gli parve di vederlo tornato da morte a vita come scolaro non nego ribattè tuccio di credi mastro jacopo ha le sue debolezze come le ha avute sant'antonio ma neanche sant'antonio ha portato il suo protetto in paradiso e non era da immaginare che mastro jacopo dovesse dare sua figlia a spinello spinelli se gli fosse riuscito di far bene alla prima che fortuna basta il giovinotto pensò a madonna fiordalisa afferrò il pennello lo intinse nel vaso e si mise all'opera tratteggiando sulla parete una mezza figura di san giovanni pregalo con tutta l'anima digli che la tua fiordalisa si sentirà troppo sola senza di te ma no son crudele vivi mio povero amico vivi per i tuoi figli come vedete le commissioni fioccavano e non erano solamente queste che io v'ho accennate in una cappella di santa trinita spinello fece una nunziata in fresco molto bella secondo l'opinione di tutti indi nella chiesa di sant'apostolo una tavola a tempera ov'era raffigurato lo spirito santo quando discende sopra gli apostoli in lingue di fuoco no messere il nuovo padrone del castello è un cittadino d'arezzo dev'essere un ragguardevole uomo ripigliò spinello questo suo castello ha un aspetto assai nobile e penso che ci si abbia a stare da principi eh potete giurarlo messere rispose la contadina vorrei morire la vita mi pesa mormorò spinello oh non parlate così messere alla vostra età si hanno ancora degli obblighi col mondo ad ogni età se n'hanno sempre con dio perchè noi proseguì il chiacchiera riscaldandosi noi non gliel'abbiamo mica veduto fare uno studio dal naturale dal vivo se pure non vi piaccia di contare come uno studio dal vivo il profilo di madonna fiordalisa ma quella scena muta e il rossore di madonna gliene dissero abbastanza per farlo rimanere sconcertato davanti a lei com'ella era turbata davanti a lui e così non vi dite nulla gridò mastro jacopo egli era uno di quegli uomini che conoscono il mondo o l'indovinano e non vogliono prender gatte a pelare amava l'arte sua e l'esercitava con diligenza che è come a dire senza ardore soverchio essa per altro non sarebbe bastata ai bisogni di quella circostanza solenne e fu mestieri provvedersi di quattro o cinque mezzi servizi per quel giorno di grandi faccende domestiche che fare quello che tu non farai tuccio se pure tu campassi mill'anni ribattè il granacci via non ci guastiamo il sangue entrò a dire lippo del calzaiolo cristofano ha ragione ed io seguirò il suo esempio me ne andrò a bottega da agnolo caddi in firenze tanto qui non s'impara nulla abbiamo un altro aretino nel vicinato e accennava col dito a manca verso una collina poco distante dal poggiuolo dove si scorgeva un edifizio di forme robuste tra il palazzo di campagna e il castello non era fatta per spinello spinelli il suo ingegno avrebbe trovato ammiratori ma anche detrattori in buon dato voleva egli che la sua eccellenza nell'arte fosse contrastata voleva proprio comperarsi co suoi danari un amarissimo pentimento andasse allora a pistoia grazie al cielo e con licenza dei filosofi sullodatì ci sono ancora delle anime intimamente buone la cui virtù è frutto di generazione spontanea non già conseguenza d'innesto sapiente o d'arte giudiziosamente educatrice vedete del resto che io non la tiro in lungo e non ne cavo il costrutto che si potrebbe orbene che c'è disse fiordalisa vedendo il suo fidanzato così sbalordito già vi perdete d'animo la cosa non parve strana a spinello poichè messer dardano era stato il suo primo protettore in firenze e rimaneva il suo migliore amico spesse volte il vecchio gentiluomo andava a cercarlo e stava qualche ora a vederlo dipingere in questa o in quella delle chiese che spinello decorava de suoi mirabili affreschi la mia figliuola veramente non li aveva certi pregiudizi per il capo ma voi mi capirete bene sentirsi dire che il rompere uno specchio porta sventura non è certamente una cosa piacevole specie alla vigilia d'un matrimonio in cui preparare i disegni e i cartoni che dovevano servire agli affreschi con queste ragioni si era persuaso spinello ed anche meno sarebbe bastato per esempio la volontà di tuccio a cui spinello si acconciava mai sempre ma scusate come sarebbe possibile che io nel giro di pochi mesi gli avessi insegnato tanto volete che vi dica io com'è andata spinello aveva la testa fatta in quel modo che l'hanno i grandi pittori piena di verità e di magnificenza aveva il sentimento del colore negli occhi l'argento vivo sulle dita la febbre dell'arte nel sangue se in uno di quei momenti le fosse capitato davanti il povero spinello essa gli avrebbe detto sai io amo quell'uomo che un giorno o l'altro mi ucciderà lo amo perchè egli mi ucciderà voi crezia mi direte poi che cosa gli bisogna alla nostra figliuola non siamo ricchi ma grazie a dio tanto da non farla sfigurare lo avrà così ebbe fine il primo dialogo dei coniugi bastianelli intorno al matrimonio di monna ghita nè si dolse nel suo cuore di padre aperto a tutte le ammirazioni come a tutte le tenerezze di dover mandare il rispetto di costa all'amore trovando spinello così grande per le sue opere nella estimazione di tutti sera tuccio diss'egli stendendogli la mano buona sera maestro rispose tuccio sporgendo timidamente la sua e chinando gli occhi a terra come se volesse ringraziare messer dardano della sua benevola intercessione se l'aveste veduta in quel punto messere pareva una madonna di quelle che disegnate voi in quei vostri cartoni una carnagione bianca come il latte i capegli neri le labbra smorte ma due occhi due occhi che parevano stelle andate dunque maestro io penso al soggetto e spero che prima di escire dal duomo mi sarà venuta un'idea mastro jacopo sorrise una seconda volta fece a spinello un cenno amorevole con la mano e se ne andò giù per la scala a piuoli e qual breve distanza altresì dalle nozze alla tomba lì nella cameretta verginale posava sul letto la bianca salma di fiordalisa si sarebbe detto che dormisse tanto era riposato l'atteggiamento e tranquillo l'aspetto e si poteva ripetere col poeta indi preso commiato con un grazioso arrivederci scese verso la città non senza aver dato più d'una occhiata alle mura nerastre del castello del buontalenti e pensando involontariamente a quel poetico capriccio che aveva fatto trovare a messer lapo una sposa col nome di fiordalisa ma il giorno dopo mentre stava per mettersi a tavola tuccio di credi gli disse sapete maestro l'hanno riconosciuta chi la vicina nella figura di santa lucia la bottega è la bottega e la casa è la casa sentenziò mastro zanobi dov'è la ghita è di là che lavora ma si può sapere che cosa abbiate zanobi crezia voi saprete ogni cosa a suo tempo venga la ghita ho bisogno di parlarle e in quella guisa che noi tutti raccogliamo con superstiziosa paura ogni frase udita a caso la quale si riferisca ad un pensiero dominante dell'anima nostra avvenne a lei che altre parole e non da messer lapo ridestassero i dubbi suscitati da lui chi muore giace e chi vive si dà pace ha tradita la memoria della prima diceva egli tra sè ma che cosa ho fatto io di diverso e con assai maggior torto di lui perchè in fine egli era un pretendente rifiutato mentre io ah padre mio se voi non eravate con le vostre preghiere un mese dopo la scena coi massari del duomo che v'ho raccontata più su il nuovo affresco era condotto a termine tutto era stato osservato con diligenza e direi quasi passato allo staccio la calce la rena i colori eh che volete maestro a furia di sentirle dire s'imparano replicò il chiacchiera con ironico accento ma vedete un po che combinazione c'è al mondo qualcheduno che non la pensa come voi agnolo gaddi per esempio che sta a firenze e sarebbe disposto a prendere con sè lippo del calzaiolo il messer lapo aveva dunque portato il suo rammarico molto lontano da casa e non c'era modo di sapere se udendo della morte di madonna fiordalisa egli ce ne avesse aggiunto un altro più grande lavorare in fresco che si canzona non è mica come sorbire un uovo continuò l'oratore vedendo di avere tirato a sè l'uditorio certo è il modo più maestrevole e bello di dipingere perchè consiste nel fare in un giorno solo ciò che con gli altri modi si può in molti giorni ritoccare sopra il lavorato e i contrasti appunto per quella impressione che fanno immediamente sull'animo del riguardante offrono argomento a profonde meditazioni un lucifero bello che vi pare una cosa da nulla un'altra cagione di meraviglia tra i cinque scolari di mastro jacopo era questa che il nuovo venuto si presentava con un quaderno di tocchi in penna che diceva di aver fatti lui senza preparazione di studi le anime avvezze fin dai primi anni alle freddezze ai mali trattamenti alla mancanza d'ogni affetto alle aperte ingiustizie degli uomini e della sorte si raccolgono in sè medesime imparano a non chieder nulla al di fuori e acquistano a lungo andare una padronanza di sè che sfida ogni traversia vedete maestro gli dicevano additandogli il san donato da lui dipinto nel duomo vecchio quello è il vostro primo lavoro donde incominciò la vostra fama non farete voi altro per la città che ha salutato il vostro ingegno nascente caduta per effetto di tristi circostanze nelle condizioni miserande di una povera donna che deve cedere senza fallo al più forte e al più temerario per essi nessun dubbio nessuna perplessità nessuna esitanza nell'animo vanno diritti alla meta godere e comandare comandare e godere spinello era ridisceso in quel punto dal trèspolo senza cagione gridò egli amico mio quest'uomo amico sì replicò messer dardano voi stesso non lo avete richiamato ieri al vostro fianco che gli consenta il lusso di due o tre donne di governo fossero anche dieci esse non valgono l'occhio ed il cenno di una buona massaia perciò immaginate con quanti graziosi artifizi madonna fiordalisa s'industriasse a insinuare bel bello nella mente di suo padre in quella faccia fluita di mala voglia c'era alcun che di stonato che i pochi peli vani delle labbra e del mento non bastavano a dissimulare e che la barba più folta non avrebbe potuto correggere sembravano raffigurare l'alto concetto della retta coscienza che sta salda innanzi ai maggiori pericoli o della fede in dio che vince animosa ogni ostacolo spinello rifacendo aveva mutato alcune cose pensando che potesse vantaggiarsene il quadro e certamente la composizione restando suppergiù quella di prima ci aveva guadagnato di scioltezza il disegno appariva più corretto e tutte le parti assai meglio dipinte sarebbe stato meglio andar subito a casa pensò egli e poi mettermi a lavorare mi sarei ispirato ma fatto appena quel ragionamento trovò che era sbagliato di pianta no soggiunse egli bisogna anzitutto aver meritato di vederla se mi vien fatto un bel partito sarà segno che l'avrò meritato ah disse spinello tuccio di credi ha trovato questo la cosa merita di esser chiarita e scese dal trèspolo su cui depose tavolozza e pennelli per andarsi a piantare in uno dei punti estremi del tavolato e che al terzo giorno di lavoro fosse ancora lì impacciato con le tinte che non gli rendevano mai il tono giusto il degno mastro jacopo togliendosi un'ora prima dell'usato dai suoi lavori in duomo si pensava vedendo lei ad eva appena nata a venere uscente dalle spume del mare e insieme a quei frutti saporiti giunti a maturità sul ramo natio sui quali ama fermarsi la rugiada in impercettibili gocce e che di io gli scolari di suo padre erano rozzi o gaglioffi veri fattori garzoni di bottega non artisti da innamorare le fanciulle madonna fiordalisa non aveva condotto l'animo di suo padre su quella via che per un senso d'orgoglio ecco in che modo una cosa io posso dirvi di certa scienza ed è questa che spinello non sapendo nulla di tante chiacchiere fatte sopra la sua tavola passava sempre le sue serate sotto gli archi della terrazza donde intravvedeva la fanciulla sempre seduta accanto al balcone e intenta a lavorare di cucito infatti il vecchio pittore trattando la causa di spinello parlava anche un pochettino per sè non era lui che aveva allogato il lavoro al discepolo e quel discepolo non doveva sposare la sua bella figliuola bene venite stasera da me saremo soli disse il buontalenti tuccio di credi si allontanò per andare a raggiungere spinello e messer jacopo che stavano in sagrestia a leticare coi massari del duomo l'arte della pittura incominciava allora ad essere tenuta in qualche pregio più per la fama di giotto e de suoi valenti discepoli che non per sè medesima come arte liberale solo da pochi anni i pittori avevano istituita in firenze la loro confraternita speciale e mastro jacopo di casentino che v'era ascritto dei primi il poveretto sfioriva avvizziva intristiva ad occhi veggenti ragazzo mio gli disse un giorno mastro jacopo tu non sei contento dei fatti tuoi tu aspetti qualche cosa come a dire la manna del cielo che dite maestro esclamò il giovinetto confuso ma che importa quando si ama dirà il lettore che importa che la persona amata vi sia rapita da caio anzi che da sempronio importa moltissimo se all'amore aggiungete l'invidia se pure una vaga malinconia s'impadronì un giorno del suo cuore ben presto venne a mutar l'indirizzo de suoi pensieri e darle una vera e profonda consolazione la nascita di un angioletto che ebbe il nome di parri il nome del primo e prediletto amico di spinello spinelli baciò la mano della sua padrona e si tirò in disparte dall'altro lato del terrazzo dopo aver congedato i famigli spinello rimase solo accanto alla morente sostenendola nelle sue braccia vene presentiva una beatitudine un'estasi come il corpo mollemente adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno in quella soave dormiveglia dei sensi la bella fidanzata porgeva orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa di sicuro egli non poteva argomentarsi di competere mai con spinello spinelli egli era uno di quegli artisti che restano sempre sull'uscio che hanno preso un pennello a caso come altri prenderebbe una scopa spinello chiese licenza al maestro di poter cominciare quel medesimo giorno a far la macchia per ottenere una giusta intonazione di tinte la mattina seguente mise mano al cartone aveva misurato lo spazio su cui doveva essere dipinta la storia del santo e fatto il conto dei fogli di carta che gli bisognavano per quel tratto di muro era nato a prato vecchio nella famiglia di messer cristoforo landino e il nome patronimico lo aveva avuto da un frate di casentino guardiano al sasso della vernia che l'aveva preso a ben volere maestro dissero i garzoni tirandosi indietro mogi e confusi il maestro si avanzò in mezzo al crocchio e vide il quaderno dei disegni di spinello spinelli quanto alle tinte e alla buona preparazione della calce non c'era stato niente di diverso pel miracolo di san donato da ciò che aveva fatto lui mastro jacopo per gli altri affreschi del duomo il tradimento era certo e veniva da qualcheduno dell'arte anzi mastro jacopo e spinello spinelli sapevano già dove metter le mani ore soavi ore di cielo chi potrebbe descrivere la vostra dolcezza infinita parole sussurrate da labbro a labbro quasi paurose di essere udite dall'aria chi potrebbe ridirvi quei serve ai fini di domineddio e vi par poco fino a tanto che egli ci tiene quaggiù bisogna starci non ricordate quel che dice messer dardano quando gli fate dei discorsi come questo parri della quercia e tuccio di credi che stanno cheti come l'olio vi hanno pur detto come e perchè un ritratto di madonna fiordalisa non sia dei più facili respirare le dolci fragranze d'una guancia adorata farsi collana di due candide braccia è come affogare nell'infinito anticiparsi il maraviglioso nirvana dei filosofi indiani spinello spinelli noci ascoltava già più la sua interlocutrice fiordalisa pensava egli fiordalisa perchè quel nome venuto al suo orecchio in quell'ora e in quel modo come una voce dalla tomba fatte queste parole che vi daranno misura della sua bontà di cuore messer dardano acciaiuoli si avviò alla casa di spinello spinelli tuccio di credi se ne andò per i fatti suoi contento di quell'incontro donde gli appariva che il suo compagno d'arte non sapesse niente delle sue marachelle ed accennò il cuore dove sta di casa la passione avrete ragione disse il sagrestano inchinandosi purchè non si soffra lì dentro nel qual caso addio arte spinello aveva ascoltata la confessione di madonna fiordalisa e le aveva fatta sinceramente la sua la bella creatura udì per quali vie l'amor paterno di luca spinelli e l'odio astuto di tuccio di credi avessero vinto l'animo del suo fidanzato e fossero giunti a strappargli un sì che doveva renderlo felice per tutto il rimanente de suoi giorni figuratevi che davanti all'uscio di casa erano stati piantati degli alberi inghirlandati di fiori era la confusione del calendario il maggio in ottobre così avvenne che quando messer lapo le annunziò le nozze di spinello spinelli fiordalisa tremò tutta ma non osò più negare la possibilità del fatto l'anima sua era preparata a quel tristissimo evento così dicendo monna cia ottima donna andò speditamente lungo la redola che metteva al castello madonna fiordalisa rimase sola accanto a spinello che povero lui durava fatica a riaversi vi ho già detto che era figlio d'un fuoruscito fiorentino luca spinelli esercitava un'arte a firenze e ci aveva anche quattro sassi al sole ma l'arte era nulla senza clientela e di quei quattro sassi gliene avevano fatto vento i guelfi dopo averlo sbandito dalla città parlate in nome di dio gridò mastro jacopo in preda ad un'ansia mortale c'è speranza non è vero messer giovanni gli rivolse un'occhiata malinconica madonna voi siete morta per tutti così per vostro padre come per ogni altro cittadino d'arezzo vi hanno sepolta l'altro dì con pompa solenne entro il chiostro del duomo vecchio gli sciocchi pareva che avessero fretta di liberarsi di voi siete lasagnoni buoni a nulla cioè mi correggo siete buoni a far chiacchiere tanto che uno di voi ci ha buscato il soprannome ragionare di principii far trattati inventar dottrine ecco il fatto vostro lavoro vuol essere lavoro e poi sempre lavoro che debbo io pensare d'aver fatto un bel sogno e d'essermi svegliato nella più grande miseria la bella figliuola di mastro jacopo scosse la testa in atto d'incredulità alla fin fine diss'ella non è un sogno esser qui nel seno della vostra cara famiglia io troverò la pace che non ho potuto avere nella mia da troppi anni disfatta mia madre è morta quando io ero ancora bambino mio padre esule dalla sua firenze e triste come tutti gli esuli non ha potuto circondare di gioie domestiche la mia fanciullezza ma disse il suo sì con un ardore che parve impeto d'affetto tanto più forte quanto più repentino cose che avvengono questi inganni del cuore son più comuni che la gente non creda gli occhi di tuccio sfavillarono d'allegrezza quel bravo tuccio di credi amava tanto spinello lo so da mastro jacopo che c'invita per domenica alla festa degli sponsali e ci raccomanda di preparare le nostre più belle canzoni oh le avrà disse il chiacchiera ti assicuro io che le avrà un così bel matrimonio ci vorranno anche i giullari da qualche tempo il nostro pittore aveva cambiato d'alloggio o per dire più esattamente aveva cambiato tuccio di credi quello tra i due che pensava alle cose materiali della vita e che aveva riconosciuta la necessità di un alloggio in cui si potessero muover le braccia per quanto è da me no certamente rispose tuccio di credi del resto abbiamo avuto da dire su cose da nulla e il torto è stato il mio ho parlato di andarmene ed egli mi ha lasciato andare già non gli servivo gran fatto e da quel giorno sono andato qua e là per tutta toscana in cerca di lavoro e non ne avete trovato la darebbe ad un suo fattore se questi non avesse ingegno e pratica da stargli a paro no no le son chiacchiere d'invidiosi tenete per fermo che questo spinelluccio è uno sparviero nidiace il quale ha già messe le penne maestre e può far caccia da sè l'unica differenza che io posso ammettere è questa che un altro si sarebbe ingelosito di lui lo avrebbe tenuto giù molto giù e non gli avrebbe certamente dato da dipingere una tra le medaglie a lui allogate così era pur troppo messer lapo buontalenti appostato dietro un cespuglio si era scagliato su lei e l'aveva ferita senza che ella se ne accorgesse era fuggita la misera donna credendo di cansare il colpo che aveva veduto balenare nell'ombra ma non gli venne fatto ed egli ebbe per gran ventura di trovare un capo della fune che penzolava dalla traversa e ad esso s'avvinghiò disperatamente in quella che il suo corpo dava un tracollo nel vuoto aiuto aiuto gridò messer dardano sbigottito dall'atto improvviso che aveva sempre dipinto a fresco senza lasciar pennelleggiata una tavola infatti la memoria di mastro jacopo doveva essere ricordata da questo epitaffio in versi latini della cui prosodia non posso starvi mallevadore immaginate quel che seguì da questo mutamento improvviso il dispetto contro spinello fu più forte dell'odio contro lapo buontalenti madonna fiordalisa aveva consentita la sua mano a quell'uomo a cui parve grande fortuna ottenere dall'ira ciò che non avrebbe potuto dargli l'amore meglio così io tanto e tanto avrei risposto di si anche senza il vostro consenso vi ho interrogate perchè la cosa mi pareva strana e ancora adesso non so capacitarmi in che modo sia nato questo innamoramento del pittore espressione vedete che sciocco son io gridò mastro jacopo interrompendo la cicalata del suo discepolo non credo alle alchimie di tuccio e di parri e le tiro in ballo io per appiccicare a spinello la malattia de suoi compagni uno di quei giorni entrando sulla terrazza spinello non vide lassù le altre donne forse era giunto più tardi del solito e quelle avevano già levati i pannilini dal sole e subito chinatosi ad abbrancare un capo del pancone lo spinse verso l'apertura della scala riponi il tuo spiedo gridò con accento di trionfo mentre tuccio scivolava sull'asse inclinata meglio ti sarebbe aver penne alle mani indi fece incrostare di nuovo tanta superficie di muro quanta spinello credeva di poterne colorire in un giorno spianato per benino l'intonaco il giovine artista vi stese il cartone e calcò su quello il disegno della sua composizione per avere i contorni precisamente tracciati anche lucifero spirito eletto e prediletto del padre doveva esser guasto nella propria ambizione bello tra tutti gli immortali doveva precedere nella sua caduta la istessa caduta dell'uomo spinello obbediente ripigliò tavolozza e pennelli oh quando sarete mia mormorò rimettendosi al cavalletto non lo sono io già per la fede che v'ho data chiese ella con un placido riso e tutto ciò senza rifarsi pure una volta ai principii tirato dalla sua inclinazione a schizzare dal vivo od altrimenti dal naturale spinello spinelli era già andato molto innanzi nel disegno esprimendo col lapis rosso di lamagna o col nero di francia fermo qua disse il buontalenti prendendolo famigliarmente per un braccio ma accompagnandolo un tratto più oltre anzi che trattenerlo voi dunque pensate voi sospettate che anche madonna fiordalisa nascondeva male il senso che faceva su lei l'amore di spinello spinelli anzi non lo nascondeva affatto perchè avrebbe dovuto nasconderlo non era nato quell'affetto e non cresceva forse liberamente sotto lo sguardo benevolo di suo padre la cosa parve strana a messer dardano ma egli stando qualche ora col suo protetto non aveva durato fatica ad intendere che un grande infortunio e una profonda afflizione lo avevano oppresso offuscando in lui la coscienza del proprio ingegno e del proprio dolore madonna fiordalisa non l'odiava ancora e già lo aveva discacciato dal sacrario delle sue ricordanze lo sposo di ghita bastianelli era diventato uno straniero per lei il guasto dell'affresco era venuto in mal punto per indugiare la felicità dei nostri innamorati ma non doveva altrimenti distruggerla poichè la mano che aveva condotto a termine il primo lavoro poteva incominciarne un secondo in questo giorno così lieto per voi i due babbi debbono essere uniti non vi pare peccato soggiunse mentalmente reprimendo un sospiro che non ci siano le mamme maestro siete voi che cosa dicevate nulla nulla borbottavo da me rispose mastro jacopo sai pure è il vizio dei vecchi credevo che trovaste a ridire nel mio pasticcio e ne ero già tutto contento contento o perchè se che hai già fatto un trittico a tempera e n'hai avuto lode dagli intendenti parri della quercia sorrise e ringraziò con un cenno del capo ma infine diss'egli di rimando se non ha anche dipinto a tempera non si può tuttavia bollarlo col titolo di mastro imbratta rammentate i suoi tocchi in penna scala a mala pena lo vide comparire sul ponte spinello depose la tavolozza si calò a furia dal trespolo su cui stava seduto e andò a piangero lagrime di tenerezza tra le braccia di messer dardano ed io v'ho risposto fin da principio che se spinello vorrà fare un ritratto lo farà in barba a tutti voi scimuniti non quello di madonna fiordalisa per altro ribattè il chiacchiera che trovava un gusto matto a contraddire il maestro malefico fiordalisa fremette a quelle parole di minaccia no spinello amico mio non giurate la morte di nessuno è la vostra fiordalisa che ve ne prega chi siamo noi per farci giudici dov'è la mano di dio qualche volta le avvenne di sentire la forza di quell'amore violento e debbo dirvi ogni cosa per l'ossequio che merita la verità si compiacque di essere amata in tal guisa andate subito al castello portate acqua una lettiga una scranna quel che vi capita per adagiarvi la vostra signora che questo infame ha ferita la mia signora gridò la contadina la mia signora ferita ah dio di misericordia andate correte obbedite a questo buon cavaliere è un congiunto di sangue della nostra padrona a quel giovinetto io gli concedo la mia figliuola con duemila fiorini del sole e tutto il resto che ella potrà avere quando io passerò a miglior vita che sarà il più tardi possibile volete voi messeri onorandissimi reputarvi in ciò più avveduti di me salvatemi per amor del cielo urlava il caduto salvatemi ve ne supplico messere spinello per la memoria di fiordaliso infame tuonò spinello affacciato all'apertura del ponte e ardisci profferire quel nome trovò ella misericordia presso di te e mastro jacopo aveva per l'appunto rappresentato il santo nell'atto di fare quel miracolo che oggi si farebbe con uno sbruffo ai guardiani o con un buco nel muro spinello come potete argomentare andò in san domenico incominciò a piantarsi davanti alla cappella di san cristofano povero mastro jacopo le anime caritatevoli compiangendo il suo caso giustamente osservarono che iddio gli aveva mandato il conforto accanto alla disgrazia togliendogli la coscienza del suo dolore è andato a male che come balbettò spinello andato a male sì ragazzo mio bisogna vederlo che cos'è diventato un vero guazzabuglio ma procediamo con ordine altrimenti non capirai nulla nelle sue gite quotidiane al poggiuolo che così si chiamava il suo colle prediletto spinello spinelli aveva stretta amicizia con un vecchio contadino di lassù sentenzioso come tutti i vecchi montanini e garbato come tutti i contadini della montagna pistoiese ma chi era l'aretina che aveva così presto consolato il buontalenti della patita ripulsa una strana curiosità s'era infiltrata nell'animo di spinello spinelli dico strana perchè in fondo non doveva importargli molto di conoscere un nome e tuttavia il suo pensiero tornava con una certa insistenza a quella pallida castellana no rispose tuccio di credi ammiccandogli eravamo entrati per osservar le pitture ma non ne vediamo traccia da pochi giorni s'è finito di fabbricare rispose cortesemente il vecchio non venite voi messere diss'egli all'acciaiuoli no verrò più tardi rispose messer dardano verrò con tuccio di credi frattanto ci guadagnerò di vedere il vostro lucifero abbozzato già il ritratto della mia figliuola disse mastro jacopo oh l'ho veduto e riconosciuto alla bella prima non dubitare come avrei capito il resto se non avessi indovinato il principio per altro bada ragazzo mio lasciando passare la faccenda del ritratto io mi ero proposto una certa cosa veduto a lume di luna in mezzo alla radura delle piante pareva un fantasma chi siete voi messere gridò egli con accento impresso di sdegno perchè vi trovo io con la mia donna in quest'ora notturna e senza avervi dato licenza di entrare figuratevi poi come dovesse parergli quando la vide compiuta ma in suo luogo era mastro jacopo fiero in arme come un paladino al passaggio d'un ponte l'impressione fu buona anzi ottima dite un genero messeri un genero che mi farà contento ah sì quello è il premio che gli date se è buono d'indole come è valente di mano fortunata la vostra figliuola e fortunato voi mastro jacopo innocenti ambedue come potete immaginarvi ma che farci si era così lontani dall'indovinare la vera cagione che ogni congettura otteneva fede presso gli astanti ora io dico questo giovinotto che s'è buttato a dipingere in fresco non le sapeva queste cose e se non le sapeva come pare da quest'opera sua andata a male perchè allogare a lui una medaglia di tanta importanza a cui tra l'altre cose una bella invenzione artistica di spinello destando gli spiriti caritatevoli dei facoltosi aretini aveva grandemente accresciute le entrate e per conseguenza le forze necessaria ad operare il bene ma altre volte ella sentiva un odio profondo e insieme con l'odio il desiderio di mormorare all'orecchio messer lapo sai uomo feroce io ti disprezzo quanto tu mi ami pareva a lui che l'amante di una persona morta dovesse pensare più che ad altro agli estinti epperò si ascrisse alla confraternita di santa maria della misericordia con la tasca al collo e il martello in mano simile a quelli che s'usavano per andar ad accattar le limosine madonna ghita poverina ammirava e taceva siete voi certo spinello di fare il debito vostro chiudendovi in questa cupa tristezza e siete voi certo di piacere a quell'anima santa che avete perduta credete voi che lassù non si dolgano di vedervi cagionare tanto rammarico al vostro vecchio padre un'occhiata a ciò ch'io facevo ecco tutto perchè infine la parte manuale la praticaccia dell'arte bisogna apprenderla da qualcheduno ma qui si ferma il merito mio la verità è una e va detta senza risparmio jacopo di casentino veduti i suoi tocchi in penna lo aveva voluto a bottega e spinello non si era fatto pregare che anzi moriva dalla voglia di andarci specie dopo che aveva veduta e ammirata nel duomo vecchio la più bell'opera di mastro jacopo era la veste che ella indossava per recarsi al duomo la veste con cui l'aveva veduta per la prima volta spinello e voi intenderete io m'immagino il delicato pensiero che l'aveva consigliata di vestirsi a quel modo lasciando al giorno seguente le più sfarzose abbigliature ma contro tutte le consuetudini anzi meglio contro l'indole del suo ingegno spinello spinelli dava allora nel fantastico e nel truce e si compiaceva mentre dardano acciaiuoli contemplava il dipinto si compiaceva in quella rovina d'angioli quasi dovesse riescire il suo capolavoro messer dardano acciaiuoli non accettò lì su due piedi perchè voleva interrogare sua figlia ma in fondo in fondo perchè non credeva a suoi medesimi orecchi non poteva darsi che quei due visitatori avessero preso un granchio e fossero andati da lui scambio dì andare da un altro già non ero io il colpevole per averti allogato il lavoro ecco un gran danno mi dicevano con le beffe per giunta e queste non solamente per voi maledetti non ho voluto saperne più altro e li ho piantati là con tutto il loro veleno unico degli scolari di mastro jacopo rimase nella nota bottega il mite e timido ingegno di parri della quercia vedete stranezza di casi un dipintore di tavole a tempera che non si era mai arrischiato a lavorare in muro ereditava il luogo e la tradizione d'un artista come jacopo di casentino inoltre la compagnia di san luca non era nata con intendimenti molto orgogliosi ma solo perchè i maestri che allora vivevano così della vecchia maniera greca come della nuova di giotto ritrovandosi in gran numero e considerando che l'arti del disegno avevano in toscana argomentate il pianto e la disperazione della infelice creatura suo padre era morto da sei mesi ed ella soltanto allora ne aveva notizia povero padre ed ora morto di crepacuore sperando di ricongiungersi all'anima della sua diletta figliuola nacque in tutti una gran voglia una voglia spasimata una voglia matta di vedere il dipinto aspettando che fosse levata l'impalcatura e scoperto l'affresco s'incominciava a salutare spinello per via anche senza essere in dimestichezza con lui madonna fiordalisa vedeva senza guardare udiva senza ascoltare ma quando ella sentì di amare spinello non vide non udì più nulla del mondo il sesto senso che hanno le donne per cogliere ciò che sfugge all'attenzione dell'universale fu spento d'improvviso in lei io veramente maestro non intendevo di togliere i meriti al vostro nuovo scolaro non lo conosco ancora di persona ma lo stimo già assai per questi tocchi di penna che voi ci avete proposti ad esempio dicevo solamente che madonna pensate che le ragioni della verità son superiori a tutti gli artifizi della rettorica come a tutte le illusioni del sentimento e che un elogio modesto è l'omaggio più conveniente alle modeste virtù soggiunse egli con accento mutato dalla baldanza al terrore poichè aveva veduto luccicare nella mano di messer lapo la lama d'un pugnale ah l'avete ferita vigliacco ferire un donna è il mio dritto rispose il buontalenti in mia casa son giudice e punisco senza il vostro beneplacito l'umor nero di spinello non potè sfuggire all'occhio vigile di tuccio di credi l'astuto malveggente seguiva con attenta cura le fasi morali del suo compagno d'arte o poichè bisognerà distinguer meglio del suo principale e vedendo la sua inclinazione all'arte del dipingere lo aveva acconciato con taddeo gaddi nel tempo che questo valoroso scolaro di giotto era a lavorare nel suo convento sotto la scuola di mastro taddeo il giovinetto jacopo aveva profittato grandemente sì nel disegno sì nell'arte del colorire come resistere ad un invito così amorevole la stessa miscèa che l'acciaiuoli faceva del lavoro e della preghiera doveva piacere ad un'anima afflitta come quella di spinello spinelli e il giovane pittore non uscì quel giorno dalla chiesa senza avere accettata la proposta rimasto alcuni anni col gaddi come a provar le sue forze e persuaso oramai di poter volare da sè jacopo era tornato nel suo casentino e in pratovecchio in poppi e in altri luoghi della valle medesima aveva dato mano a molte opere di cui s'era vantaggiata la sua fama non così la sua borsa egli per allora non doveva ammirare con occhi d'artista o d'innamorato come prima faceva era attonito abbacinato da quella stessa rassomiglianza che gli cresceva allo sguardo come fu a cinquanta passi dal muro si fermò levando gli occhi per guardare più attentamente la dama vi ho già detto che spinello spinelli era chiamato a pistoia per dipingere nella chiesa di sant'andrea la vecchia basilica del xii secolo pregevole per la severa nobiltà delle sue forme e per le sculture onde l'aveva arricchita giovanni pisano tuccio di credi era tornato in arezzo perchè in nessuna città di toscana aveva trovato modo di occuparsi e sentiva più dura la sua condizione rientrando così male in arnese nella sua terra natale donde era escito con tanti disegni ambiziosi nell'anima quel giorno tuccio di credi era rimasto l'ultimo in bottega e a lui era toccato di ricevere luca spinelli venuto a quell'ora insolita e con aria misteriosa a cercare mastro jacopo dico fiordalisa per non ingenerar confusione ma i toscani d'allora non sentivano nessuna ripugnanza a dire madonna fiordaliso in quella stessa guisa che non ne sentivano a dire madonna fiore madonna belcolore e via di questo passo concordando un nome mascolino con un nome femminile ti consiglio di metterceli tutti se non sarà il ritratto di fiordalisa sarà il ritratto dell'arcobaleno persuaso dalla celia del maestro assai più che da ogni ragionato parere a quella parole di suo padre fiordalisa che si era posta da principio in sul grave divenne tosto più umana e salutò cortesemente il nuovo venuto egli del resto si contenne da uomo di garbo non aveva occhi che per mastro jacopo e pendeva dalle sue labbra l'oblio è fatale come il sonno e il tempo è rimedio per tutti gli affanni dell'esistenza del resto se per una creatura viva si può soffrire aspettando come si potrebbe soffrire eternamente per una creatura morta aspettare è sperare e come tutto il resto della vita vanità appagate ambizioni soddisfatte altezze superate è nulla al paragone di queste ineffabili possessioni dello spirito lo si sente quando la vita sta per fuggire o quando incomincia a prendervi l'enorme fastidio di tutto ciò che vi parve desiderabile in essa ma come va che tre mesi dopo la sua venuta a bottega egli passa avanti a tuccio e a parri che sono con voi da tre anni come va che egli è già così addentro nel maneggio dei colori da mettere il pennello nei fondi delle vostre composizioni nessuno di costoro salì in eccellenza nell'arte del dipingere quantunque due come vi ho detto lo avrebbero potuto cioè parri della quercia e tuccio di credi a qual sentimento obbediva in quel punto la mano di spinello spinelli operava egli con piena coscienza di sè o non faceva che seguire un impulso arcano e fatale certo se egli vedeva nelle sembianze di madonna fiordalisa il colmo della bellezza umana ciò che avvenisse a firenze vi è noto ah pazzo che io fui mi credono pazzo ora a mi guardano sott'occhi e si tirano da un lato quando m'incontrano per via così dicendo si allontanò spinello la seguì un tratto fino al limitare del terrazzo per stringervi la sua mano e deporvi un ultimo bacio ella si volse con moto rapidissimo lo baciò in fronte e fuggì il giovane innamorato rimase in sull'ali pronto a muoversi appena fosse sparita e a discendere da quella parte che essa gli aveva accennata ma tacque il suo pensiero che gli pareva troppo audace anzi temerario senz'altro e si restrinse ad osservare il modo con cui mastro jacopo preparava i cartoni ringrandendo a vaste proporzioni i suoi disegni comunque fosse la cosa era strana e colpiva di stupore la mente di spinello spinelli come mai pensava egli come mai messer lapo buontalenti che la voce pubblica diceva invaghito della figliuola di mastro jacopo aveva potuto amarne un'altra così presto quella rovina d'angioli era veramente un miracolo di fantasia e di esecuzione l'arcangelo michele si vedeva in alto atteggiato a battaglia come un paladino antico e così fiero all'aspetto così forte all'assalto da rovesciare ad ogni colpo un nemico terribile all'aspetto campeggiava in alto l'arcangiolo michele che combatteva da par suo con l'antico serpente di sette teste e di dieci corna un serpente assai brutto come potete immaginarvi e diventato anche più brutto per la disgraziatissima circostanza in cui era voi siete troppo buono con me ma io vedete non son mica molto contento de fatti miei disse modestamente spinello ho una gran paura che mi riesca un imbratto quando ho incominciato a mettere i colori mi pareva d'aver fatto una bella cosa ma ora ora mi sembra una miseria quest'azione così povera quando tuccio di credi parlava con voi quegli occhi guardavano sempre in basso e da un lato poi tutto ad un tratto vi passavano dall'altro senza che li aveste veduti fermarsi sui legacci del vostro disgraziato affresco egli sparì dopo aver brillato una settimana agli occhi della moltitudine stupefatta sparì come sparisce una donna leggiadra dopo avere innamorato mezzo mondo della sua fiorente bellezza che biasimato che disputare con me c'è ben altro gridò il vecchio pittore si tratta del miracolo di san donato mi capisci del miracolo di san donato ah meno male esclamò spinello e che cosa gli ha fatto ai massari del duomo il mio povero dipinto nulla in primo luogo perchè nessuno sapeva che quel giovinottino elegante fosse un pittore per esser riconosciuti pittori a quel tempo bisognava essere entrati fanciulli ai servizi di un vecchio artista la mattina seguente parri della quercia faceva ritorno ad arezzo che dirò a vostro padre chiese egli all'amico a mio padre balbettò spinello ditegli e trasse così dicendo un sospiro poi facendo uno sforzo riprese ditegli che verrò sì non dubitare verrò rispose ella turbata ma per amor del cielo per me non cedere alla tua impazienza una cosa ti sia certa soggiunse parlandogli all'orecchio come se vergognasse di udire il suono delle proprie parole che io non vivrò con quell'uomo non profanerò l'impronta dei tuoi baci non è forse una gloria un titolo di merito al cospetto dei posteri specie quando un simil titolo si può metter di costa ad altri parecchi ora che mastro jacopo di casentino non s'ingannasse in questi suoi sogni ambiziosi la storia dell'arte italiana lo ha dimostrato che uomo impaziente siete voi ci avete sempre vent'anni basta sappiate che dopo la faccenda del ritratto monna tessa che conosce i due pittori è venuta a dirmi dell'altro dio soccorretemi gridò madonna fiordalisa questo poveretto mi muore nelle braccia permettete che io mi discolpi a suoi occhi e poi datemi la morte che da tanto tempo vi chiedo gli affreschi di spinello spinelli rappresentavano per l'appunto la più nobile impresa del santo vo dire la rovina degli angioli ribelli e il pittore li aveva colti quasi tutti nel punto critico in cui piovendo sulla terra si tramutarono in diavoli e che perciò disegnando la santa lucia vi siano venuti inavvertitamente i contorni della nostra bella vicina sarà così disse spinello che non amava disputare ottimo parri esclamò spinello intenerito speriamo che la nuova vita vi giovi e le miti gioie domestiche vi restituiscano a sanità eh tutto può darsi quantunque io non lo speri voi potete immaginarvi che lo desidero no rispose asciuttamente spinello osservatela maestro osservatela proprio adesso che guarda in aria l'occhio ha una grande espressione mi pare sì disse spinello per farla finita con le esortazioni di tuccio mani messer giovanni da cortona guardava con occhio triste il povero pittore impazzito e pensava dentro di sè che nella compagine umana troppo breve spazio intercede dalla sanità di mente alla follia mastro jacopo quando lasciava di brontolare e si disponeva a chiacchierare avrebbe potuto dar dieci punti dei sedici a marco tullio cicerone s'intende a marco tullio quando parlava pro domo sua naturalmente spiegata a suoi occhi da ciò che per altra via gli era giunto all'orecchio intorno alla tragedia di colle gigliato e allora tuccio di credi aveva mutato proposito era rimasto in arezzo uno di que giorni capitò una visita inaspettata nel quartierino di spinello spinelli era parri della quercia giunto allora da arezzo fu accolto come potete immaginarvi a braccia aperte alla vista dell'amico che gli ricordava i suoi giorni più lieti spinello pianse come un bambino ma spinello non contava di ripigliare il lavoro nè più tardi nè mai sapete già che nella impossibilità di ritrarre i lineamenti di fiordalisa egli ci vedeva l'effetto di una malia perchè avrebbe richiamato lo spirito maligno che si beffava così crudelmente di lui meglio era non pensarci affatto oh non dubitate padre mio rispose prontamente spinello nessuno metterà mano nelle tinte macinerò io mesticherò io farò ogni cosa da per me così dicendo spinello si alzò per seguire il maestro madonna fiordalisa sentiva il gentile orgoglio dell'arte paterna e in ciò spero che nessuno le vorrà dar torto quegli angioli e quelle vergini che dipingeva suo padre e che facevano rimanere a bocca aperta tanti gentiluomi di firenze e di arezzo ah sì giotto ridivivo ben detto esclamò lippo del calzaiuolo se ti sente mastro jacopo ti abbraccia e ti bacia sulle gote chi parla di mastro jacopo gridò una voce che mise lo scompiglio nella brigata e chi ho da baciar sulle gote se è lecito e spinello spinelli aveva lasciato firenze dicendo al suo protettore che gravi cose lo chiamavano altrove tra l'altre e prima di tutte un voto da sciogliere invidiosi invidiosi perchè mi dite voi ciò posso io avere degli invidiosi se ne hai oh se ne hai tre per esempio che schiattano di rabbia e se ne vanno dalla nostra bottega oggi stesso solo ti prego che tu non abbia a scordarti di me verrò a visitarti ogni giorno se iddio lo permetterà il mio pensiero ti sarà sempre vicino quando finalmente la tavola fu esposta all'adorazione dei fedeli si trovò nel quartiere che santa lucia somigliava tutta a monna ghita dei bastianelli la figliuola dell'orafo che abitava per l'appunto nel sobborgo santo jacopo questi ed altri erano i discorsi delle borghinelle di borgo santo jacopo poste in sull'orma da tuccio di credi e voi già immaginate o lettori che la cosa giunse all'orecchio di monna ghita che presto non si parlò più d'altro in firenze e tutti gli amici e conoscenti di messer dardano vollero vedere gli affreschi del giovine aretino anche prima che fosse levata l'impalcatura anche gli occhi neri ma senza luce dipinti di nerofumo lasciavano qualche cosa a desiderare per solito li vedevate poco sfuggivano ad ogni esame la espressione dei volti e diligenza nel disegnare le estremità ci appalesano quel sentimento profondo della verità che doveva rifare di sana pianta le arti figurative e non far rimpiangere al mondo la perdita dei capolavori di apelle e di zeusi spinello spinelli a sentirle era un pittoruccio da pochi soldi che scroccava la nomèa di grande artista facendosi fare il suo quadro da mastro jacopo di casentino il vanitoso si vestiva delle penne del pavone laonde era giusto che fosse solennemente scorbacchiato infatti parecchie dame accennavano di aver sofferto durante la cerimonia un pochettino di mal di capo e tutti gli astanti si dolsero che non si fosse pensato da nessuno ad aprire qualche spiraglio nelle invetriate dei balconi la colpa era tutta di messer dardano acciaiuoli e dello scaccino di san nicola guardando ciò che il maestro faceva io bene o male e mettete pure che fosse male ho imparato a fare anch'io qualche cosa indovinavo dov'era facile indovinare e quello che non intendevo alle prime chiedevo al maestro l'essenziale è che conosca il valore delle tinte ma questo come non conoscerlo quando si ha per babbo un pittore ii oh questo poi esclamò spinello toccato sul vivo e posta la mano al borsellino che gli pendeva dalla cintola ne trasse un cerchietto d'oro indi si accostò alla fanciulla e prese la sua mano tremante e le disse madonna non so se sarà abbastanza piccolo per il vostro ditino d'angiola ma se voi non lo sgradite buon dì maestrino gli dicevano come va l'opera vostra bene grazie al cielo rispondeva il giovane facendosi tutto rosso ancora otto o dieci giorni di lavoro e si leverà il ponte ma perchè egli non poteva guardar sempre spinello senza aver l'aria di far confronti tra il presente e il passato messer dardano si volse intorno a guardare i dipinti non so rispose fiordalisa forse ancora in città dov'è andato a salutare un amico è un fedel servitore notò amaramente spinello il suo tuccio di credi venuto a pistoia per lui ah forse per avvertirlo della tua presenza diss'ella guidata da quel senso indovino che hanno in simili casi le donne quell'altro si fermò lì che forse aveva parlato per una prima volta già troppo e poco stante detto al compagno quel che aveva da dirgli se ne andò a fare la sua solita passeggiata spinello rimase sulla terrazza ma senza rivolgere più oltre lo sguardo alla sua bella vicina l'impressione del freddo parve ristorare la sofferente ma non ristorò altrimenti le speranze de suoi assistenti amorevoli poco stante la bella creatura incominciò a rammaricarsi e qualche goccia di sangue le apparve sugli angoli dimenticava perfino le ebbrezze del fuoruscito che dopo tanti anni d'esilio rivede finalmente la patria messer dardano acciaiuoli accolse anche lui amorevolmente il padre del suo giovine amico e gli fece gran festa il vecchio gentiluomo ascoltò con grande rammarico la storia dolente del suo povero amico e confortò come potè quella ottima donna che gli additava i suoi figli parri e forzore in cui si raccoglievano tutte le sue tenerezze della sua fama gl'importava poco dei detrattori anche almeno checchè ne pensasse e dicesse il suo compagno d'arte egli aveva promesso e sarebbe andato a pistoia lo abbiamo tutti non dubitate lo abbiamo tutti un alto ideale nell'anima lo si nega da molti a cui pesa di nutrire un ospite così ragguardevole e di apparire poco padroni in casa propria ma la coscienza lo svela a tutti e col testimonio della coscienza non c'è negazione che tenga resta una vaga tristezza di cui non si conosce la causa e il non conoscer la causa basta più delle volte a toglier ogni importanza agli effetti così in di grosso e senza pensarci su monna ghita intendeva che un antico dolore pesava sull'anima di quell'uomo parco di parole avaro di tenerezze io richiamare quel tristo maisì maestro e dando a me l'incarico di parlargliene egli era così felice di ritornare con voi spinello levò la fronte come in atto d'interrogare la sua memoria ma essa non gli disse nulla di ciò che l'acciaiuoli asseriva è la coscienza che me lo dice replicò tuccio di credi e perciò vi domando licenza di andarmene quando è così se ad ogni modo lo vuoi disse allora spinello sia fatto secondo il tuo desiderio così la vita pensò tornando al monologo poi si finisce nel gran mare dell'essere bella cosa il finire non sentir più nulla delle usate molestie e ricongiungersi a ciò che s'è avuto di più caro nel mondo e madonna fiordalisa non aveva durato fatica a riconoscere che quel gentile e modesto innamorato non era altrimenti un ingannatore si sentì raffidata e gli diede senza contrasto il suo cuore dolce abbandono che non è turbato da nessun sospetto da nessuna paura lascia almeno che io la disponga a domani tu rimarrai qui fino a tanto che io non sia presso di lei avviata al castello indi scenderai verso il portone andrai a sinistra e troverai a scala di pietra e poi s'accordavano bene con quella tinta scura i capegli e le sopracciglia nerissime di guisa che sotto quella vigoria di toni fuligginosi l'olivastro delle carni poteva acquistare l'apparenza di un amabile pallore ma anche tuccio di credi aveva un tipo mobilissimo che giustificava pienamente l'osservazione beffarda del chiacchiera chiocciole abbreviate crezia disse mastro zanobi quando incominciate a parlar voi benedetta donna oh vi contento subito un giorno sarà forse due settimane fa un altro che perde la testa esclamò mastro jacopo forse non li abbiamo tutti quanti siamo gli occhi e le labbra e in che dovrebbe esser difficile di indovinare le parti mobili di un volto e facile di indovinar quelle di un altro scusate maestro ma mi pare d'intenderlo replicò spinello fiordaliso anima dell'anima mia senti è il destino che ci ha divisi è il destino che ci ricongiunge non è desso che m'ha chiamato a pistola e contro il desiderio dell'infame tuccio di credi è venuta da noi monna tessa la cognata di vostro fratello povero meo che iddio abbia in gloria l'anima sua e m'ha detto che nel borgo si faceva un gran parlare d'una tavola esposta in santa lucia de bardi si fosse accompagnato un tratto con quest'ultimo se non che per ammettere questa spiegazione bisognava dimenticare che tuccio di credi andava dicendo a messer lapo ho reputato necessario di darvene avviso mi chiederete come avesse accolto il triste annunzio messer lapo buontalenti il ricco e potente uomo qualche giorno prima che madonna fiordalisa morisse si era allontanato da arezzo a mano a mano che i contorni del viso di lucifero prendevano forma sotto le pennellate dell'artefice cresceva la bellezza del tipo e insieme con la bellezza balzava fuori una rassomiglianza che faceva sudar freddo lo sciagurato taccio di credi e ivi con molte lagrime baciò il viso di madonna catalina la quale non era altrimenti morta siccome tutti avevano creduto laonde messer gentile che aveva sentiti i battiti del suo cuore soavemente quanto più gli venne fatto della quale invenzione io vi dirò solamente questo che egli dipinse sulla facciata della chiesa dei santi laurentino e pergentino una madonna che avendo aperti davanti i lembi del mantello vi raccoglieva sotto il popolo di arezzo nel quale si scorgevano molti uomini tra i primi della confraternita colga ciò detto maestro jacopo si allontanò dal crocchio dando una poderosa alzata di spalle al quale atto il chiacchiera rispose per tutti facendo le boccacce d'allora fiordalisa riconobbe in quel giovine uno dei suoi cento curiosi ammiratori del duomo egli per altro era il più riguardoso di tutti come mai aveva egli potuto essere il più ardito tanto da penetrare per il primo in sua casa si capisce alla bella prima che avevano trovato tutto mediocre non c'era franchezza di tocco i contorni erano duri gli atteggiamenti goffi le pieghe così trite che peggio non avrebbe fatto cimabue nei suoi primi tentativi dovete conoscerlo messere perchè lo dicono d'una potente famiglia è un buontalenti a quel nome spinello spinelli aggrottò le ciglia ricordava infatti quel superbo cavaliere e le parole scambiate con lui nel duomo vecchio di arezzo lo aveva conosciuto religiosissimo aveva saputo delle sue pratiche di pietà in arezzo condotte a dir vero oltre le medesime costumanze del tempo e aveva detto tra sè rassegnandosi a quella sparizione spinello spinelli l'ultimo venuto a bottega sposa la figlia di mastro jacopo un grido di meraviglia accolse le parole di tuccio come lo sai domandò il chiacchiera un volto di donna è più difficile a ritrarre e tanto più difficile quanto più s'ingentiliscono i lineamenti quanto più son delicati i trapassi da una parte ad un'altra e allora se voi aggiungete che gli occhi e le labbra che sono tanta parte del viso mutano spesso di espressione ad ognuno di voi sarà certamente capitato di fare quotidianamente una via e di avvezzarvi così a certi sembianti di persone ignote da farvi parere quasi una trista giornata quella in cui non vi è dato di abbattervi nelle persone medesime e in quegli aspetti ai quali come suol dirsi avevate fatto l'occhio ma se amava la sua quiete se voleva provvedere degnamente alla sua fama si contentasse di firenze e di pisa di arezzo di rasentino e di siena spinello non diede retta a tuccio di credi maledetta furia o non avrebbe potuto egli aspettare una mezz'ora e portare egli i disegni a casa del maestro per la smania di far presto come se temesse di perdere l'occasione aveva preso tutto alla rinfusa e quei quattro segni in cui egli aveva fissato il ricordo di madonna fiordalisa cadevano contro sua voglia sotto gli occhi del babbo buono e cauto giudizioso e misurato in ogni cosa sua dissimulava con la dolcezza dei modi il vizio organico che doveva condurlo pochi anni dopo alla tomba spinello non la seguì prima di aver dato uno sguardo al suo rivale disteso supino per terra a boccheggiante nel proprio sangue lapo buontalenti diss'egli domineddio non paga il sabbato ma paga son vecchio oltre i settanta che sono il colmo della vita se dobbiam credere agli antichi e tutto il resto è un di più sul quale non bisogna far conto con queste chiacchiere allegre messer dardano acciaiuoli cercava di sviare le idee malinconiche naturalissime in quell'incontro povero messer luca come sarebbe contento se voi poteste mandargli una buona volta l'annunzio che suo figlio ha cacciate dal capo le sue malinconie spinello udiva il dialogo dei due compagni d'arte dillo che non è vero dillo a quest'uomo onorando che questo non era il tuo fine quando portavi a me i lagni del mio povero padre ed egli sentirà ora come sappiano fischiare i serpenti e qual suono abbia la voce d'un demone bisogna essere stati a firenze e aver visto il convito di erode che giotto ha dipinto nella cappella dei peruzzi di santa croce bisogna essere stati nella cappella del palagio del podestà e aver visto quel dante alighieri improntato di tanta dolcezza che pare una cosa di cielo ma già tu non vuoi intender nulla ragazzo mio come ti chiami vivi le l'ho detto vivi triste ma vivi col desiderio di me ricordati col desiderio di me sentirei freddo nella tomba se il tuo amore non venisse a ricingere le mie povere ossa là dentro non era solamente impegnato in quell'opera l'amor proprio di spinello ma altresì l'onore del maestro e di tutta la sua scuola a cui non era mai accaduta una cosa simile del resto soggiungeva mastro jacopo questa volta ci sarò io a vegliare e non entreranno in duomo altri colori che quelli macinati e mesticati da noi con questa differenza per altro che voi vi lagnate ed io non mi lagnavo che voi non intendete nulla di nulla ed io cercavo di profittare degli esempi che avevo sott'occhio invitano il riguardante ai morsi mentre gli fanno correre l'acquolina alla bocca e spinello doveva dipingere povero spinello incomincio anch'io a capire come andasse che non indovinava i contorni no maestro lasciatemi qui voglio pensare al mio soggetto qui a cinquanta palmi da terra che importa la mia testa è più alta di mille miglia non sono io al settimo cielo oh padre mio rispose spinello indovinando finalmente dove volesse andare a battere mastro jacopo la gloria è una bella cosa soltanto perchè è donna ma una donna vera sia detto con vostra licenza vale assai più della gloria che è donna solamente per grammatica le avete mai viste le pecore matte che dante allighieri esule vagabondo ha osservate tante volte e descritte nel poema sacro escono dal chiuso ad una a due a tre si seguono alla cieca e ciò che fa la prima fanno tutte le altre il nome di sposina è un augurio gentile per le giovani il nome di sposa è una continuazione di giovinezza cortesemente accordata alle vecchie spinello spinelli rimase ancora un tratto chiacchierando con la donna o se vi piace meglio facendola chiacchierare andate coll'indagine minuta e paziente andate in fondo a queste apparenti infedeltà che sono portate dai casi e consigliate dagli obblighi della vita e troverete ancora il dolore più profondo e più grave che mai poichè i contrasti degli affetti lo avranno mutato in rimorso per fidanzato gli parve un po grave ma forse era da attribuirlo alla timidità del carattere e alla confusione di un primo incontro infatti come il ghiaccio fu rotto spinello spinelli parve rasserenarsi a grado a grado e mezz'ora dopo non c'era in lui più traccia di musoneria del resto la grazia e l'eleganza femminile c'erano tutte nel viso di madonna spiravano da ogni parte della sua bella persona e le desinenze non ci avevano nulla a vedere non si parla di tuccio nè di parri diss'egli poscia si parla di spinello spinelli del nuovo venuto del vostro futuro genero quello è il vostro beniamino mastro jacopo o ch'io non so più che cosa sia un beniamino non me ne congratulo con loro ripigliò mastro jacopo poi ch'ebbe veduta la mimica sentiamo ora poichè non mi hai detto tutto soggiunse volgendosi al chiacchiera sentiamo ora chi sia disposto a prender te tira via sciocco i massari non mi faranno il torto di credere che io possa accettare una sostituzione di questa fatta poi metteremo i ponti e si vedrà basti a loro che io m'assuma la malleveria d'ogni cosa ginevra degli amieri gentildonna fiorentina d'alto lignaggio sotterrata per morta da per sè stessa uscì fuori dall'avello e andò a picchiare a casa di francesco degli agogolanti suo marito che la credette un'ombra e non la volle ricevere e voi potete intendere da questo come avvenisse che parri della quercia lasciasse correre le bizze dei compagni senza riscaldarsi il sangue a metterli in pace c'è nell'amore un grazioso dormiveglia di cui come di tante altre cose piacevoli si sente la delizia quando la sensazione è cessata o s'è trasformata in un'altra i massari chinarono la testa in atto di assentimento e diedero licenza a mastro jacopo di fare in tutto come gli piacesse meglio ma a sue spese e sotto la sua malleveria non temete messeri onorandissimi rispose il vecchio pittore abbastanza contento di averla aggiustata in quel modo sì sì m'ha detto ogni cosa ed io ho capito benissimo come sia andata questa faccenda infine un pittore ha da prenderli in qualche luogo i suoi tipi non ci mancherebbe altro che l'artista dovesse reputarsi innamorato di tutte le figure che ha da ritrarre per dar varietà alle sue opere e come se ciò non bastasse ancora il povero spinello doveva contentare suo padre in un'altra cosa e restituirsi ad arezzo messer luca pregava i maggiorenti della città mandavano inviti su inviti in arezzo lui mai e poi mai quante volte fu assalito dalla disperazione quante volte s'augurò di aver da fare non uno ma dieci miracoli di san donato e con l'obbligo per giunta di farsi dir bravo da tutti gl'invidiosi dell'arte era un pezzo che non piangeva e quelle lagrime lo sollevarono un poco parri della quercia era venuto a bella posta da arezzo per dare al suo compagno d'arte una lieta notizia labbra di corallo tenero facili al sorriso che increspandole un tratto lasciava scorgere due file di perle rilucenti divina bocca nido d'amore e veramente spiraglio di paradiso come sembrava a spinello tutta arezzo lo sa aveva detto il chiacchiera ma tutta arezzo non lo sapeva ancora bensì lo seppe quando i tre fannulloni furono usciti dalla bottega di mastro jacopo ed ebbero divulgata la nuova ai quattro punti cardinali per fortuna non mi ero ancor messo a dipingere scendo dal ponte vo in sagrestia e là con aria di mistero mi mettono in mezzo per dirmi messer jacopo mala nuova abbiamo a darvi quest'oggi ecco qua maestro diss'egli si tratta d'un disegno che abbiamo fatto in tre cioè io persona prima cristofano granacci e lippo del calzaiolo ce io veramente non saprei dirvi quale del due avesse maggior bisogno di essere sorretto dall'altro tuccio di credi presentò alla sposa un mazzolino di fiori li ha colti l'amicizia diss'egli inchinandosi rammentando questo bel giorno madonna non dimenticate il fedel servitore della vostra casa messer giovanni chinò la testa come un uomo che sente il dolore altrui ma che non può consolarlo altrimenti ma è impossibile impossibile ripigliò mastro jacopo mia figlia mia figlia morire se non aveva nulla stamane spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole come gli disse anche tu hai risoluto di lasciarmi sì maestro tanto non sono buono a nulla e l'opera mia non potrebbe esservi utile più di quella d'ogni altro fattore andiamo via buono a nulla esclamò spinello con accento di dolce rimprovero mentre i famigli del castello ritornavano sui loro passi per obbedire ai comandi dello sconosciuto altrettanto storditi dall'accento di sicurezza della donna quanto dallo spettacolo atroce che si era parato davanti ai loro occhi la buona cia accorreva presso la sua diletta signora in quel corpicino leggiadro batteva un cuor di regina nessuno io spero vorrà dirmi che io la rendo brutta dipingendola un tantino orgogliosa l'ipocrisia non deve guastar l'arte come qualche volta pur troppo le avviene di guastar la natura perciò immaginate voi se monna ghita avesse tempo o modo di studiar l'animo o il contegno di spinello spinelli era bello famoso e aveva chiesto la sua mano che cosa avrebbe ella potuto cercare di più quel fidanzato era agli occhi di lei un essere soprannaturale così di chiacchiera in chiacchiera il vecchio pasquino era venuto a sapere chi fosse spinello e di qual parte di toscana to aveva egli esclamato udendo che il pittore era nato ad arezzo per avvicinarsi meglio alla morte a questo pensiero dominante di chi non trova più consolazioni nella vita spinello spinelli incominciò allora a metter l'animo in quelle pratiche di coraggiosa pietà che i tempi consigliavano ai cuori angustiati dopo i marsupini venne la volta dei bacci messer giuliano bacci aveva il patronato di una cappella in san francesco e volle che il valente artista vi dipingesse una nunziata a questo nuovo desiderio rispose prontamente l'opera di spinello spinelli fiordaliso indovinò la presenza del nemico e sospettò anzi un geloso ma suo padre non ci aveva veduto che il tiro mancino di un compagno d'arte invidioso e mostrava anche di sapere dove metter le mani spinello spinelli vedeva la propria condizione e pensava con raccapriccio che avrebbe dovuto mentire davanti ad una povera fanciulla un affetto che non sentiva nel cuore siamo già presso al gran giorno e ancora non si è fatta un'intima conoscenza con madonna fiordalisa che dovrebb'essere l'eroina della festa abbiamo ammirata la sua bellezza esteriore ma l'anima sua non ci è nota abbiamo veduto il fiore non abbiamo sentito il profumo credi messer luca disse jacopo di casentino quello d'oggi non è un invito in pompa magna si faranno quattro chiacchiere tra noi mentre i nostri ragazzi ne faranno mille tra loro senza dar retta alle nostre ma questi sponsali vogliono essere celebrati con una festa di famiglia che faremo domenica se vi piace monna cia chiamata da lei giunse prontamente in aiuto era la contadina che il giorno innanzi spinello aveva veduta intenta a lavare i suoi pannilini nel letto della brana le braccia di monna cia erano robuste il giovine fu trasportato entro il recinto e adagiato su d'un sedile di pietra lo svenimento di madonna fiordalisa era stato attribuito al caldo soffocante che aveva prodotto nella chiesa quella calca straordinaria di persone altri pensava che le avesse dato sui nervi l'odore della calce trattandosi d'una chiesa nuova che da poco tempo era uffiziata l'anno era trascorso dacchè madonna fiordalisa era morta per lo sventurato spinello ed egli il fedele l'inconsolabile amante circuito spronato incalzato oppresso dalle esortazioni di tutti che adescato da più ragguardevoli offerte si era ridotto a stabile dimora in arezzo che allora si governava da sè medesima col consiglio di sessanta cittadini dei più ricchi e più onorati alla cura dei quali era commesso tutto il reggimento non mai potuta cogliere appieno per quanto egli si arrovellasse nel suo proposito e questa opinione non era forse avvalorata dalla medesima bizzarria che riconduceva al suo pennello i lineamenti di fiordalisa mentre egli doveva esprimere la bellezza di uno spirito malvagio sì ma erano appena quattro segni davano l'aria di madonna fiordalisa ma non erano il suo ritratto a fare una cosa che meriti questo nome si vogliono giusti contorni non basta accennare bisogna dipingere quantunque a dir le cose come stanno tre lasagnoni come siamo noi tra fannulloni è vero perdiana interruppe mastro jacopo per la prima volta in tua vita hai detto una verità davvero è ammogliato sì con una donna che ha portata da arezzo a quanto dicono spinello fece il gesto dell'uomo a cui riesce nuova una notizia e che non ha altro da aggiungervi messer luca credette necessario di raccontargli ciò che sapeva intorno alla rottura dello specchio e alla dolorosa impressione che il tristo presagio aveva fatto sull'animo di fiordalisa messer giovanni allora volle sapere minutamente ogni particolare dalle donne di servizio era da principio un po timida poi nel ravvisare la stato del proprio cuore si era fatta contegnosa ma queste deboli difese pari alle fortificazioni improvvisate lì per lì da un esercito in aperta campagna durano appena quel tanto che basti ad una semplice ricognizione era appena giunto in arezzo che gli si parò davanti agli occhi la torbida figura di tuccio di credi quel disgraziato era assai male in arnese ma messer dardano lo riconobbe subito il povero tuccio aveva per solito una faccia rabbuiata ma quel giorno aveva senz'altro una cera da funerale maestro diss'egli è qui messer luca spinelli e ci sono altresì degli uomini che non soffrono il male dell'invidia neanche e questo è meritorio da parte loro quando vedono che tizio o caio ha ingegno o attitudine da superarli di gran lunga in questa o in quella disciplina e perchè la bella catalina per quello stesso amore che egli le aveva portato lo pregava di rimandarla a casa sua messer gentile da quel prode cavallero che egli era e veramente degno del suo nome e vanno avanti senza sapere il perchè imparando il meccanismo dell'arte per ridurla ad un mestiere che più oltre non saprebbero intenderne ma anche condannato a restare sull'uscio e consapevole di quella condanna tuccio di credi sentiva la gelosia questa brutta sorella tuccio di credi mise un grido di alto spavento che parve ruggito di fiera e precipitò nello spazio il vecchio acciaiuoli udì il tonfo del corpo sui gradini dell'altar maggiore e si ritrasse indietro atterrito pasquino dava il buon giorno o la buona sera al giovine forestiero gli offriva una tazza di latte che spinello ricusava quasi sempre non accettando che un bicchier d'acqua della brana picciolo ruscello che correva al piano tra la costa del poggiuolo e quella di colle gigliato perchè dovremmo avercelo a male chiese tuccio di credi stringendosi nelle spalle con aria di profonda noncuranza chi è da più degli altri ha ragione di stimarsi fortunato a noi basterà che voi non ci togliate la vostra benevolenza lucifero era già abbozzato sull'intonaco e non si trattava più che di colorirlo spinello ci lavorava a furia il corpo era già fatto e il pittore stava per attaccare la figura poco prima dell'ora di vespero doveva essere abbattuto il povero messer francesco doveva essere come sbalordito col pensiero della grandezza di roma nell'anima e l'immagine di madonna laura negli occhi l'amore e la gloria il fuoco vivo e la luce messer dardano lo seguiva degli occhi non pronosticando niente di buono da quella scena inaspettata è vero ripigliò spinello dopo essere stato alquanto a guardare l'affresco ecco una somiglianza che io non aveva cercata quell'altra piegolina impercettibile tra il naso e la guancia non l'ho mica saputa indovinare e l'espressione dell'occhio dio buono e la bocca vedete come mi riesce stentata già vorresti che parlasse notò mastro jacopo almeno che ci avesse un po di moto rispose spinello qui m'è venuta dura che è una pena a vederla bardano incominciò sapete se vi amo spinello oh messere me ne avete dato tante prove rispose il giovine pittore senza il vostro aiuto che sarei mi conoscerebbero forse a firenze il vecchio pittore si rallegrava di vedere raccolta in casa sua tanta gente i congiunti non erano molti poichè egli non era nato in arezzo e messer luca spinelli neppure a sviare un tratto i dolorosi pensieri spinello ebbe le onoranze de suoi concittadini i sessanta che governavano arezzo saputo del suo arrivo deputarono quattro dei maggiori a muovergli incontro sulla via di firenze e gli fecero accoglienze così schiettamente amorevoli giunta a pistoia e rinchiusa nel castello che messer lapo aveva ereditato da rosellino sismondi la povera fanciulla visse là dentro come in una prigione senza aver più contezza di ciò che era avvenuto de suoi nobiltà grandezza culto della virtù non sono vuote parole perchè vuoi mostrarti spregiatore delle cose invisibili solo perchè non si riflettono nello specchio che ti rappresenta la tua immagine arcigna supplicò iddio che dettasse nella sua misericordia onnipotente un'altra parola a spinello se avesse udito un no come sarebbe morta volentieri ma spinello appartenere ad un'altra e là davanti agli occhi suoi tutto ciò era reso stupendamente e composizione e disegno facevano onore all'artista nessuno degli intendenti poteva dire che fosse opera di mastro jacopo si notava un fare che non era il suo per solito più leccato e più languido e il colore bisognava vedere il colore com'era pieno di vaghezza e di sugo e siete senza lavoro come voi dite messere ma lavora spinello m'immagino sì rispose tuccio di credi quantunque io non riesca ad intendere come gli venga fatto voi saprete che egli è impazzito sia pure come voi dite maestro ma a me ve lo confesso pareva davvero un ritratto e mi figuravo anche come fosse andata la cosa sentiamo quest'altra sicuro rammentate quel che v'ho detto forse un mese fa vedendo dalla terrazza la fanciulla dei bastianelli sarebbe un modello eccellente per la santa lucia ma ho una gran paura di non rispondere alla vostra aspettazione se per avventura mi fosse riescita una ciambella senza buco e si rideva alle scherzose parole e gli si augurava che anche quella riescisse come tutte le ciambelle per bene la partenza improvvisa del chiacchiera del granacci e di lippo del calzaiuolo dalla bottega di mastro jacopo confermava i sospetti del vecchio pittore e fiordalisa lasciò in disparte i suoi dubbi non cercò altro non si volse attorno per interrogare i sembianti che avrebbero potuto impallidire ma altresì i due pesi più grandi che possa portare un uomo nel sentiero della vita che è così pieno di ciottoli insidiosi e di buche traditore il maestro lo aveva abbracciato con le lagrime agli occhi parri della quercia gli aveva stretta la mano dicendogli bene con tutte le forze dell'anima ma tu sei così vario e profondo che nessuna forma dell'arte basterebbe a comprenderti tu non sei intiero in nessuno dei nostri cantici perchè ogni cantico è in te scioglierò anch'io gramo poeta il mio inno alla tua potenza infinita il cuore incomincia a farsi vivo nel confuso bisbiglio d'una voce arcana la ragione acquietata da onesti argomenti o persuasa dalla lontananza del pericolo spinello non la vide giungere ma sentì una mano gentile posarsi sulla sua testa e un morbido braccio sfiorargli le tempie chetatevi messere diceva frattanto la divina creatura abbiate un po di pazienza non è poi un male così grave non poter fare un ritratto orbene messeri onorandissimi che vi pare dobbiamo noi rastiare l'intonaco e dipingere un altro miracolo di san donato ah mastro jacopo avevate ragione voi risposero quei valentuomini ecco uno scolaro che vi farà onore angelo ed io l'ho meritato sapete ogni giorno della mia triste vita è stato un assiduo pensiero per voi un ricordo continuo doloroso e caro delle mie speranze perdute oh fiordalisa come t'ho amata e come t'amo tuttavia con questa celia mastro jacopo si liberava dai piaggiatori ostinati forse caricava un po troppo la dose ma era necessario far così per levar di mezzo la diceria del chiacchiera e de suoi degni colleghi secondo i quali mastro jacopo doveva aver messo mano nel dipinto di spinello quando giunse sul ponte messer dardano acciaiuoli insieme con tuccio di credi pecorella smarrita che tornava all'ovile spinello non li vide neanche invasato come era la febbre dell'arte gli ardeva nel sangue e sarei quasi per dire che gli faceva bruciare il pennello tra le dita quanto di dover accettare la commissione d'un uomo di picciolo affare che ragionava d'armi come se fosse il duca namo di baviera accadeva dunque all'arte della pittura ciò che è dei piccoli aquilotti nel nido che sentono nascer le penne e già batton l'ali quantunque abbiano ancora i bordoni quella volta salendo sul ponte messer dardano gli disse incominciando maestrino ho a farvi un lungo discorso non vi spaventerete mica spinello indovinò subito dove messar dardano volesse andare a battere ma ci voleva pazienza bisognava ascoltarlo se fosse stato davvero un gran pittore o gabellato per tale e qualcheduno fosse saltato fuori a dire che un altro dipingeva ed egli ci metteva il suo nome si raccolse allora in sè medesima assaporando la nuova sensazione che il caso portava nella sua esistenza il cuore di fiordalisa si era svegliato all'improvviso rumore fiordalisa tremò spinello balzò prontamente in piedi tendendo l'occhio sospettoso e l'orecchio ambedue rimasero lungamente in ascolto rattenendo il respiro ella più innanzi e pronta ad allontanarsi dal terrazzo egli più indietro ma con la mano agli elsi della spada andate là rispose mastro jacopo col suo piglio tra il burbero e il faceto sebbene qualche volta mi facciate disperare da quei ragazzacci che siete a domenica dunque e preparate le vostre più belle canzoni si starà allegri tuccio di credi salutò gli astanti e se ne andò verso l'uscio parlavano a bassa voce guancia a guancia tenendosi per mano come persone che vorrebbero separarsi e non sanno risolversi tanto è forte l'affetto in quel mentre un nuovo rumore si udì dalla rèdola e preparato da lunga mano con sapienti rigiri per esempio la fanciulla aveva inteso assai presto che un giorno le sarebbe toccato di andare a marito e che forse avrebbe dovuto escire di casa beati gli umili e beati coloro che sanno contentarsi del poco la mammola ascosa nel fogliame a piedi delle ripe non ha lieti splendori per gli occhi del riguardante ma lo trattiene con la cara soavità delle miti fragranze maraviglioso artista e più maraviglioso a gran pezza per chi conosceva la storia delle sue grandi mestizie tuccio di credi guardò il dipinto e si sentì correre un brivido per tutte le vene certe acque non appaiono pulite se non quando e fino a tanto son chete provatevi a rimestarle nella bottega di mastro jacopo erano cinque garzoni di quei cinque soli due potevano passare ed essere considerati come speranze per l'arte un sorriso poi un sorriso pieno di tristezza e di bontà un sorriso che faceva tenerezza e sgomento da quel giorno non m'è mai più avvenuto di vederla da vicino in quei momenti si riconosceva ancora spinello mancavano le audacie mancavano quei lampi in cui si mostra la battaglia interna tra il magistero dell'arte e l'idea che vuol condurre a nuove altezze l'ingegno ma l'ingegno tuttavia si vedeva e l'ingegno è sempre una luce era andata anche lei zoppicando un tantino in santa lucia de bardi per vedere quell'immagine in cui tutti dicevano di riconoscere il suo grazioso visino infelice fiordalisa anche lei che il caso metteva di punto in bianco senza preparazione a faccia a faccia con spinello spinelli anche lei era degna di compassione lo stato dell'animo suo non si descrive come non si descrivono le commozioni violente mentre egli cerca di cogliere una somiglianza che gli sfugge vediamo di dipingere anche noi il volto di madonna fiordalisa ne verrà un pasticcio suppergiù come quello del povero pittore innamorato ma non importa nelle cose difficili l'aver tuccio è un uomo serio pensava egli conosce da lunga mano l'umore del suo compagno e potrà tenerlo in riga più facilmente di un altro ora più che mai il nostro povero amico ha bisogno di qualcheduno che abbia pratica con lui e lo sostenga nei momenti difficili e quell'uomo era diventato il suo signore e padrone abbominevole cosa e la bellezza di lei che aveva infiammato il più nobile dei cuori si sarebbe data a lui avrebbe patite le sue ardenti carezze un terrazzino di pietra sporgeva dal ciglio del muro se la donna del castello usava uscire ogni sera all'aperto come diceva pasquino certamente doveva andar là ed egli dal suo osservatorio l'avrebbe veduta senz'altro vi ho detto che tuccio di credi sudava freddo vedendo l'opera strana che prendeva forma sotto le pennellate del pittore era bene madonna fiordaliso che si presentava in tal guisa davanti a lui mastro jacopo aveva udito la voce del nuovo visitatore ed era subito escito sul limitare della sua camera oh bravo ragazzo mio fatti avanti gridò egli ti aspettavo eccoti in casa tua questi sono i tuoi compagni di lavoro tuccio di credi parri della quercia cristofano granacci ragazza domandane a tuccio di credi egli ti risponderà che sei uno scimunito interruppe tuccio di credi dando al chiacchiera una guardataccia che pareva volesse mangiarselo ma il chiacchiera non si spaventava per così poco l'amore è una superba rinunzia di sè ad una creatura che si crede superiore a tutte le altre o solamente uguale a noi medesimi che cos'era invece messer lapo buontalenti un codardo che non aveva saputo vincere in guerra leale e si faceva forte d'un sotterfugio un astuto che giungeva dopo e faceva suo pro d'un movimento di sdegno spinello spinelli l'aveva vista a quel modo come tutti gli altri era un giovinotto allegro che portava il cervello sopra la berretta ma da quel giorno che vide madonna fiordalisa incominciò a pensare con qualche rammarico alla sua condizione che non gli permetteva di passare avanti a tutti i suoi giovani rivali spinello non diceva tutto poichè non lo sapeva appuntino le sue distrazioni la sua aria melensa e certi segni che dava d'esser tocco nel cervello avevano fatti rimanere dubbiosi i massari di sant'agnolo perciò ad assicurarsi che l'artista era sempre quel desso e che non ne sarebbe venuta un'opera da doversi cancellare o su quanti vorresti piantarlo domandò il chiacchiera che non rinunciava mai all'occasione di metter fuori una celia dico che me ne vado urlò il granacci posso allogarmi a firenze dal giottino o a siena dal berna che tutt'e due mi vogliono l'accoramento di spinello spinelli desse nell'occhio ad un cavaliere che per sue ragioni doveva trovarsi spesso colà tra i due taciturni viandanti e il cavaliere sconosciuto s'era stabilita quella mezza dimestichezza di veduta che occorre in simili casi per un suo capriccio la grazia di quel capriccio che vi fa rinunziare alla fama e ai quattrini e poi che capriccio d'egitto mastro jacopo dà a spinello spinelli la sua bella figliuola un bottoncino di rosa un occhio di sole che non ha voluto dare neanche al buontalenti ad un ricco sfondato sapete che lui s'era messo in capo di darla ad un pittore del resto che importava cercare il nemico se spinello doveva ad ogni modo riportare la palma fiordalisa rianimò il coraggio del suo fidanzato e gli persuase che da quel male ne sarebbe derivato un bene maggiore poichè nella seconda prova egli avrebbe dimostrato se era possibile una più grande franchezza di mano e facesse onore alla scuola di questi scolari o garzoni o fattori come si dicevano in quel tempo che lo studio d'un pittore si chiamava bottega mastro jacopo ne aveva parecchi abbiano la mala pasqua i pessimisti gli scettici ed altri filosofi di tal fatta i quali sostengono che l'uomo sia un animale invidioso per natura intanto seminava dei suoi affreschi tutte le chiese di arezzo facendo prova di una maniera e dì una pratica maravigliosa un'altra fortuna era toccata a mastro jacopo quella io vo dire di mostrare ad un altro e con frutto i principii di quell'arte che a lui aveva insegnata il gaddi sicuramente rispose parri della quercia la vostra allegrezza è la nostra ed è grande sapete così grande che io non la posso contenere così grande che ho sempre paura di ma non diciamo sciocchezze volevo soltanto farvi intendere che gioia profonda sia quella di possedere chi s'ama quando si ama a persuadere la povera donna occorreva che spinello apparisse dimentico di lei sposo felice ad un'altra e tuccio di credi si pose al fianco di spinello fu con lui a firenze i giovani stettero a sentirlo e si guardarono alla muta tra loro era venuto per angiolino lorenzetti il momento di far onore al suo soprannome di chiacchiera egli perciò smise di macinar colori la sola occupazione in cui valesse qualche cosa e così rispose al maestro di questo ella non aveva mai dubitato poichè la ragione dell'impresa il segreto della vittoria di spinello era in lei consapevole virtù orbene che ci avete ancora con quell'affresco non lo avete accettato non v'è egli piaciuto come oso dire è piaciuto a tutti in arezzo sì moltissimo in verità ma che volete messer jacopo egli pare che il vostro discepolo come è forte in disegno non sia altrettanto pratico dei colori quanto a tuccio di credi egli avrebbe fatto opera più degna morendo lui in luogo di parri della quercia l'apparizione di spinello spinelli nella bottega di mastro jacopo aveva destato un vero baccano in mezzo a quei cinque fattori oh madonna esclamò allora spinello come resistere ad un colpo simile credevo poc'anzi ad una malìa ma ora mi avvedo che l'arte non è fatta per me vedete qui con la vostra immagine non vengo a capo di nulla e laggiù mi va male d'un tratto ciò che da principio era bene e poteva assicurar la mia fama spinello si farà onore questo è l'essenziale col vostro aiuto maestro non si dubita punto dell'esito ribattè gravemente il chiacchiera che intenderesti di dire manigoldo quello che spinello aveva preso ad amare il vecchio pasquino e pasquino che aveva veduto il forestiero con una cartella rilegata in pelle entro a cui erano parecchi fogli di carta che il giovinetto andava spesso coprendo di disegni a matita aveva preso a stimar grandemente il pittore se lo vorrete sì certamente risuscitate i morti messere ahimè troppo mi domandate un solo al mondo ha potuto far ciò e quell'uno non era un uomo replicò messer dardano così avvenne com'ella aveva pronosticato spinello ebbe vendetta allegra dello sconosciuto nemico nel plauso di tutti i suoi concittadini che avevano ammirato il primo dipinto e che levarono a cielo il secondo indovinate la linea ecco il gran punto vedete quanti pittori ci si son beccati il cervello e non ci sono riesciti checchè ne dicano i moderni è a gran pezza più facile diventar coloristi che afferrare la linea ma accade di certi vituperi che facciano effetto contrario alle intenzioni dei calunniatori rammentate che spinello spinelli era vissuto ignoto fino a quel dì orgogliosi lo siam tutti la parte nostra e meglio sarebbe confessarlo sinceramente ognuno per sè medesimo anzi che fermarsi a biasimare la cosa negli altri fiordalisa a buon conto era superba come doveva essere di quella superbia che non reca offesa ad alcuno ma che basta a farci sentire non indegnamente di noi e diventò un grande ammiratore dei miracoli del beato masuolo o almeno di quel tanto che se ne poteva scorgere attraverso le commessure del tavolato mastro jacopo non tardò ad avvedersi di quella curiosità e chiese al giovanotto se per caso volesse vedere l'affresco prima del mercante che gli aveva data la commissione io no rispose spinello da tre anni ho lasciato arezzo e anche da tre anni messer lapo buontalenti è venuto ad abitare nei nostro contado quel castello e il podere che ha intorno gli sono toccati in eredità dopo la morte di un suo zio materno che fu messer roselino sismondi indi la cerimonia stessa della consecrazione della chiesa che era stata fatta da papa pelagio in questo quadro che ebbe molte lodi dagl'indipendenti spinello ritrasse lo stesso messer barone capelli al naturale in abito di quei tempi molto ben fatto e somigliante che nulla più si seccano di questa chiacchiera oramai troppo ripetuta ah volete del vero eccone voi pretendete osservatori giudiziosi della natura che il dolore non duri eterno nell'anima umana per contro il vecchio pittore aveva anche dato una mano al suo prediletto scolaro facendogli costrurre il ponte nella cappella in cui doveva dipingere e come il cartone fu condotto a termine chiamò i muratori perchè dessero un'arricciatura grossa sul muro debitamente scrostato madonna fiordalisa ha un'aria così mutevole aria mutevole aria mutevole borbottò mastro jacopo non so che cosa intendiate di dire con quest'aria mutevole i vecchi pittori non le conoscevano queste novità del vostro gergo maestro entrò a dire il chiacchiera vedendo che parri della quercia era rimasto mutolo a mano a mano che egli procedeva nelle sue indagini gli astanti si stringevano intorno a lui fissandolo negli occhi come per indovinare il suo responso prima che gli escusse dal labbro ella era chiusa in una lettiga che viaggiava di notte scortata da un drappello d'uomini armati secondo l'uso del tempo per le vie maestre così poco sicure al paragone d'adesso evidentemente quelli erano i servi i masnadieri di messer lapo buontalenti a che le sarebbe giovato il gridare che diamine gli è saltato di fare il ritratto alla figlia del maestro chiese cristofano granacci oh bella esclamò il chiacchiera e stenti tanto a capirla ne sarà innamorato è così naturale che un giovanotto s'innamori d'una bella ragazza non si tratta di sapere quando apparisca più bella poichè lo è sempre moltissimo replicò parri della quercia io ho detto soltanto che ella vi muta espressione e sembra avere un'altr'aria da quella di prima è sempre lei per chi la conosce e tuttavia è un'altra bellezza fra pochi istanti avrebbe veduta madonna fiordalisa ma come avrebbe osato posar gli occhi su lei dopo quel doloroso discorso di mastro jacopo fortunatamente dalla tranquilla accoglienza che fiordalisa fece al futuro apelle mastro jacopo intanto scendeva dal ponte per ritornarsene a casa spinello spinelli domandò in grazia di poterlo compagnare un tratto tanto era tutta strada per lui essendo la sua abitazione da quella medesima parte della città quando giunsero a casa per desinare monna ghita fece all'acciaiuoli un gesto malinconico che voleva dire orbene messere lo vedete anche voi come è ridotto era nata da un sentimento di gentile pietà cresciuto nel cuore di parecchi buoni ed onorati cittadini d'arezzo i quali andavano attorno accattando limosine per i poveri vergognosi e per gl'infermi vegliavano al capezzale dei moribondi e portavano a seppellire i trapassati mastro jacopo aveva ragione d'essere così allegro la sua figliuola andava a marito era la sorte di tutte le ragazze ma per quella volta la frase non era precisa poichè fiordalisa non andava restava ed era il marito che faceva la strada ed essi erano là immobili ebbri di amore gli occhi cupidamente fisi negli occhi le braccia intrecciate alle braccia il mite chiarore dell'astro notturno che pioveva sui due felici e pareva involgerli d'una velatura bianca tralascio molti altri particolari e vi dico alla svelta che madonna fiordalisa era una piccola perfezione un non so che di virgineo d'infantile di fresco traluceva traspariva da quei soavissimi contorni che volevi fare la battaglia di montaperti esclamò mastro jacopo ridendo è un miracolo della fede quello che tu dipingi san donato ha un atteggiamento mosso ma non da spiritato che non ce ne sarebbe bisogno egli non ha fede in sè stesso ma nell'aiuto di dio e questo lo rassicura lo fa stare tranquillo infatti le era avvenuto di assopirsi e di quelle ore non ricordava che brevi intervalli come pallidi chiarori in un buio fitto nei quali si sentiva trasportata verso una meta ignota da uomini prezzolati tra cui non spiccavano che due figure quella del buontalenti che l'aveva turbata vi ammuffa e macchia tutto il lavoro e per questo vuol essere continuamente bagnato il muro che si dipinge i colori che vi si adoperano tutti di terre non di miniere e il bianco poi di travertino cotto mastro jacopo non si dolse di ciò egli che pure aveva spese tante parole a consigliare quell'opera fu il primo a dire che era meglio lasciarla da banda un po di intervallo ci voleva perchè l'animo si mettesse in pace e l'occhio del pittore si liberasse da certi dirizzoni più tardi si sarebbe veduto giuratemi soltanto che se io vi farò vedere spinello al fianco d'un'altra donna voi non tenterete cosa alcuna per fuggirmi che mi chiedete voi gridò ella turbata non vi è egli mai occorso di pensare o lettori a tutte le cose che si fanno nel corso della vita sapendo che non andrebbero fatte ed anche provandone un certo dispiacere il terrore l'ansietà la speranza erano efficacemente espressi in quei volti e in quelle mosse d'uomini e donne che si accalcavano nel fondo del quadro solo alle prese col serpente san donato mostrava una serenità maravigliosa giustificata dai primi effetti della sua benedizione si è appartata dalle gioie del mondo per ereditarne solamente i dolori ma non v'intenderebbe o riderebbe d'un riso tutto suo se in quella bontà che è la sua consuetudine voi voleste trovare l'argomento di un inno accettando necessariamente qualche cosa dal gusto dei dominatori o dai bisogni del tempo e rimutando in nuova leggiadria una certa rozzezza d'ornati che qua i bisantini là i longobardi avevano appiccicata agli artefici italiani temendo di esser colto in quel luogo con le lagrime agli occhi e fors'anche mal soffrendo di imbattersi in qualcheduno balzò in piedi e corse a nascondersi dietro la mora in mezzo ad alcuni cespugli d'eriche e d'imbrèntini ond'era folto il ciglione il richiamo alle ingiustizie che v'aspettano fa l'effetto d'una dissonanza armonica che produce una bella varietà nel pezzo e vi fa solletico non ingrato all'orecchio del resto le noie erano un retaggio del futuro e spinello viveva affondato nel presente si beava negli occhi di fiordalisa anche lei oppressa dalla gioia non dee venire di conseguenza il pensiero che la malvagità dello spirito ribelle s'intenda aggravata dalla sua medesima bellezza e non deve risaltare agli occhi di tutti una certa rispondenza tra i figli di dio e i figli degli uomini per cui negli uni e negli altri maestro al fianco vostro ho un cuor da leone ma da solo ci pensate voi non mi avverrà egli dì fare come quell'icaro di creta che perse le penne e andò a sommergersi in mare e chi credi tu d'ingannare con questa tua scettica asseveranza chi ti dice che tutto ciò che fu sia morto davvero e per sempre chi ti assicura che gli occhi vigili di là dalla tomba non guardino ancora con tristezza o pietà ciò che tu fai di malvagio o di sciocco così rispondeva spinello ma in cuor suo cominciava a pensare che iddio non l'avrebbe aiutato e che pistoia non avrebbe ammirato nulla di suo la terra per l'artista è la sua famiglia fatevi una famiglia spinello e poichè ho udito d'una buona fanciulla che vi ama suvvia perchè non la sposereste spinello mise mano alla spada zitto diss'ella sicuramente è tornato e questa è cia che viene a cercarmi vado a vedere bisbigliò spinello facendo atto di muoversi no fèrmati essa non deve trovarti ancora qui così tardi mio dio chi sa che cosa ella avrà già pensato di noi veramente come discepoli contavano poco ma jacopo dì casentino li adoperava utilmente come fattori e la mancanza loro doveva farsi sentire in bottega il beniamino di mastro jacopo non si consolò di quel danno che a mezzo dopo aver fatto un esame di coscienza e riconosciuto che egli non ci aveva ombra di colpa sì messere ma io valgo assai meno rispose tuccio di credi con aria modesta egli s'è già mostrato un valoroso frescante e un suo dipinto si ammira nel duomo vecchio d'arezzo ove gl'intendenti dicono che non isfiguri al confronto di quelli del suo vecchio maestro spinello il figlio di luca spinelli quel giovinotto senz'arte era un gran pittore cioè intendiamoci le tre lingue tabane andavano dicendo tutt'altro monna ghita come spinello fosse ritornato in patria grandemente mutato da quello di prima e come il suo animo di triste che era ed inchinevole ad una dolce malinconia si fosse ottenebrato di schianto ha un bel nome la vostra signora un bel nome e un bel viso messere che iddio la prosperi com'ella si merita perchè in verità non c'è dama in tutto il contado e direi quasi in tutta pistoia che possa entrare in paragone con lei stante si affacciava un giovinotto sull'uscio della bottega è qui mastro jacopo di casentino chiese egli con aria peritosa è qui rispose il chiacchiera che cosa volete da lui già osservò tranquillamente parri della quercia dovevamo immaginarcelo immaginarcelo e perchè disse tuccio di credi perchè era facile di scorgere che mastro jacopo vedeva assai di buon occhio spinello spinelli bene perdiana gli disse vedendo già dipinta tutta la figura del santo e con un'aria di festa che meglio non si sarebbe potuto desiderare per questa volta son io che abbraccio te desidero che impariate da ciò ragazzi desidero che impariate a lavorare di buona voglia spinello spinelli è l'ultimo venuto ed eccolo già molto innanzi a tutti voi non ve l'abbiate per male in mezzo a tante fatiche e trionfi dell'arte non era dimenticata fiordalisa la bella immagine aleggiava sempre davanti agli occhi di spinello l'idea insinuata nella sua mente da messer dardano acciaiuoli che il lavoro fosse preghiera e che la preghiera lo avrebbe avvicinato alla sua povera morta quel giorno spinello spinelli lasciò il lavoro assai prima del solito volendo dedicare tutto il suo tempo al nobilissimo ospite s'intende che messer dardano per isviare l'animo del suo protetto dai dolorosi pensieri che avevano purtroppo il triste effetto di offuscargli la ragione si adoperò come potè meglio a tenere il discorso nel campo dell'arte messer lapo si morse le labbra il colpo gli era andato fallito ma egli promise a sè stesso che quella donna non si sarebbe più oltre beffata di lui ed anche a quello dei massari di san francesco che vollero un arcangelo san michele nella cappella intitolata al gran giustiziere del cielo lavorava il povero e glorioso spinello lavorava assiduamente ogni giorno ma senza che il lavoro lo aiutasse a dimenticare per un'ora il suo profondo rammarico marito ridottosi in patria dopo lunghe e vane peregrinazioni spinello spinelli era comparso davanti alla madre de suoi figli pallido sparuto coi capegli quasi bianchi e col cervello in volta se ho bene inteso io fin dal primo giorno che sei entrato a bottega rispose allora il vecchio pittore sì certamente tu mi hai bene inteso quest'oggi spinello spinelli rimase lì pallido dalla commozione ansante con gli occhi imbambolati non poteva credere alla propria felicità e quando venne aveva giù con sè quella bella creatura dovrebb'essere una sua parente orfana soggiunse discretamente il vecchio pasquino perchè è venuta a dimorare con lui senza essere ancora sua moglie anzi sulle prime noi s'immaginò che lo fosse già ma le nozze celebrate un anno dopo ci hanno fatto ricredere io spero che tra costoro non ci sarà parri della quercia balbettò spinello egli almeno che ha un'aria così buona no non c'è lui e neanche tuccio di credi quello là non ha un aspetto molto piacevole ma gli è come le pere spine brutte di fuori e buone di dentro con due tratti di penna era segnata la veste lunga a larghe pieghe accennate anzichè delineate da qualche zaffardata d'inchiostro le braccia che escivano di sotto ai lembi frastagliati del manto tuccio di credi era un filosofo pessimista ma il suo ragionamento non dispiacque a spinello si ascoltano bene anche i pessimisti quando si è nella pienezza della felicità la vedete così aveva detto in fine tuccio di credi accomodatevi io poveretto non ho come voi la fortuna di essere cercato altrove e debbo contentarmi di questo pane quando si ha bisogno conviene baciar basso io non riesco a capire come mai non ci pensino le persone cerimoniose all'effetto di certi loro discorsi basterebbe il dire v'e andata male abbiate pazienza rifate e prendete la vostra rivincita il quale un giorno stanco della ripulsa di lei se fece a parlarle in tal guisa voi piangete madonna e turbate il riso divino della vostra bellezza a qual pro se tutti vi hanno dimenticata ma vedete quel dannato di spinello è fortunato anche nella disgrazia ha perduta due volte la sua innamorata è impazzito e conserva l'ingegno per dipingere perchè s'era messa in testa di consigliarlo a quel modo son certo che voi lettor sottile non mi menate buona la ragione domestica rammentando la massima confermata da una osservazione costante che noi accogliamo le idee savie solamente quando esse s'accordano con una realtà che ci piace come la vostra amante che s'è data ad un altro non basta a fare men doloroso il vostro ultimo giorno pure quella donna adempie senza sforzo un ufficio di altissima carità ce ne andiamo ve ne andate esclamò mastro jacopo sgranando gli occhi e perchè se è lecito saperlo anzi è obbligo nostro il dirvelo rispose il chiacchiera con aria di umiltà meravigliosa come dio volle anche il pranzo finì ed egli accostandosi alla sua fidanzata le chiese sotto voce madonna che avete vi sentite qualche cosa oh nulla rispose ella un po di caldo dovevo figurarmelo riprese spinello si sta male chiusi qui dentro ed in tanti venite con me madonna a respirare un po di aria libera padre mio perdonate gridò spinello sono tanto felice la vostra lode è per me il più grande il più ambito dei premi sì dopo la mano di fiordalisa borbottò mastro jacopo ma già si capisce ed io non mi lagno del resto la lode del babbo e la mano della figlia non son tutta roba di casa mia sicuramente la cosa sarebbe stata creduta per intiero da molti e per metà da tutti i restanti ma nessuno sapeva ancora che spinello spinelli avesse mai posto il pennello su d'un muro e il richiamare così di schianto su lui l'attenzione dell'universale non poteva fargli che bene non dissimilmente una credenza popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti nella campagna di guisa che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino invitare il passeggiero alla ricerca del più ingannevole tra i beni terrestri più che non avrebbe fatto ogni altro discorso del suo carceriere chi vive si dà pace era proprio vero così e perchè infine sarebbe stato diverso è in noi potentissimo l'istinto della conservazione la fibra umana ha qualche cosa in sè che la persuade a resistere a desiderare la vita soggiunse usando dei diritti che concede l'età non vi date dunque pensiero di certi nonnulla piuttosto chiedete a lei che cosa pensi di questa proposta si sa poichè col marito ci ha da vivere lei è anche giusto che sia interrogata la sua volontà credete a me spinello in questo mondo non c'è nessuno di necessario avete ragione rispose spinello anch'io se permettete vi aiuterò anch'io adopero troppi colori e non è giusto che voi lavoriate per me nè già perchè ella si fosse fermata a contarli vi prego di crederlo ma perchè non poteva non vederli non sentirsi fischiare all'orecchio le loro giaculatorie anche quelle che non escivano fuori in parole formate ma gli soccorreva in quel punto l'esempio di parri della quercia già condannato ad una fine immatura non impalmava egli una ragazza col nobile proposito di liberarla dalle strette della miseria e dai mali trattamenti della famiglia no non era possibile fiordalisa era una fanciulla inesperta e non aveva anche potuto giudicare la vita nei disinganni che questa può offrire a mano a mano in compenso d'ogni nostra speranza ma ella si era sentita così fortemente amata che veramente l'affetto di spinello spinelli doveva parerle una cosa eterna certo ad un uomo come spinello spinelli carico di gloria e pieno di angoscie così grandi come la gloria si conveniva una donna simile illustri sventurati anime ferite a morto nelle battaglie dell'esistenza e morta appariva per tutti e la compagnia della misericordia era andata a prendere con gran pompa la bella salma per chiuderla in un modesto avello nel chiostro del duomo vecchio messa la sua spada al fianco e il pugnale alla cintola gittato un mantello sulle spalle e calata la berretta sugli occhi andò di buon passo verso la collina ma come fu alle falde del poggiuolo non ascese altrimenti per l'erta e proseguì il suo cammino verso il letto della brana il buon arcadore quando va alla battaglia porta sempre con sè due corde di rispetto non ti basti di essere un frescante il fresco è un bel modo di dipingere e forse il migliore tra tutti poichè esso sfida i secoli e si raccomanda alla memoria delle più tarde generazioni sei tu spinello mormorò fiordalisa volgendo languidamente la faccia verso di lui sia ringraziato il cielo disperavo già di vederti amor mio sempre daccanto a te rispose egli chinandosi al fianco di lei sempre ripetè la bella creatura ahimè sarà per poco e a tuccio non disse parola che alludesse al discorso del giorno innanzi nè tuccio a lui venne l'ora del pranzo e si parlò poco di cose da nulla indi tuccio se ne andò pei fatti suoi e spinello rimasto solo uscì da capo per recarsi a diporto lung'arno disse messer dardano il vostro amico è l'autore d'un san donato nel duomo vecchio d'arezzo a quel ricordo spinello spinelli trasse un profondo sospiro dal profondo del petto e frattanto s'inchinò leggermente per ringraziare messer dardano acciaiuoli del suo accenno cortese versi fiordalisa chinò la fronte un po più che non avesse fatto prima e si pose a tormentare con le dita i lembi del suo grembiule veniamo alle corte poichè tu stai zitta e non rispondi continuò mastro jacopo che penseresti tu di spinello spinelli spinello non se lo fece dire due volte salì sul ponte osservò la composizione e rimase a bocca aperta com'era naturale che facesse e per la bontà intrinseca del dipinto e per il desiderio che aveva di entrare nella grazia ma dove era dove si nascondeva il difetto impossibile rintracciarlo le proporzioni delle parti c'erano tutte ma la linea mancava la linea misteriosa che le collega e le fonde nel complesso armonico della verità ma fu invece la paura che lo vinse quel momento di esitazione gli era parso un secolo ed egli si affrettò a rispondere un sì più vivo e più sonoro che forse non avrebbe fatto in una diversa condizione di spirito così visse jacopo di casentino ignorando di vivere ma due mesi dopo la perdita della sua fiordalisa anch'egli trovò la via dell'eterno riposo non aveva potuto serbare in vita la figlia morì credendo di ricondurla egli stesso a sua madre fantasia aveva tanto più lavorato quanto più era stata rinchiusa la vita reale l'opprimeva con tutte le sue convenienze i suoi riguardi le sue necessità ma lo spirito si ricattava di quella tortura affinando abbellendo innalzando il proprio ideale messer lapo era grave all'aspetto severo ed arcigno come la vendetta che gli covava nel cuore ma quando gli occorreva di rivolgersi a lei in atto di chiederle se avesse mestieri di nulla assumeva un'aria tra impacciata e cortese non c'ora per altro da ingannarsi a quelle apparenze in quel risorgimento dell'arte italiana arezzo non aveva ancora un pittore di vaglia che fosse nato fra le sue mura quind'innanzi si avrebbe avuto lui e si sarebbe detto spinello aretino che vi par poco dal suo ritorno da pistoia a firenze rispose l'acciaiuoli il nostro amico doveva essere già in balia de suoi tristi pensieri poichè non è riescito a far nulla in quella città deludendo così l'aspettazione di tutti come diamine è andata io non ho potuto cavarne un costrutto non ne sapete nulla voi ma già dimenticavo che eravate separati ma per fare un'opera che valga bisogna lavorare sulla calce che sia fresca nè lasciata mai sino a che sia finito quel tanto che per quel giorno si vuole lavorare mi spiego orbene disse mastro jacopo rabbruscandosi e se avesse proprio voluto fare un ritratto che ci vedreste di male voi altri niente dio guardi niente nell'intenzione ma quanto all'esito del tentativo gli perdonò fiordalisa ahimè il povero spinello non ebbe neanche quel triste conforto al dolore nessuna voce arcana giunse dal regno della morte alla sua anima afflitta spinello non mangiava e non beveva che a fior di labbra guardava fiordalisa stava a sentire i motti sorrideva ai complimenti accettava gli augurii ma senza meditarci su guardava fiordalisa di tanto in tanto facendo uno sforzo di volontà si concentrava in sè medesimo e chiedeva lasciatemi piangere maestro padre mio lasciatemi piangere avere amato tanto tempo senza speranza essere entrato da voi temendo che non mi accettaste come vostro scolaro pensando che suo padre era morto e che spinello il suo fidanzato non avrebbe potuto far altro per lei che piangere su d'una tomba e il buontalenti osava dire che il suo rivale si sarebbe consolato se non si trattasse che dei fondi ma voi avete fatto assai più mastro jacopo a questo pittor novellino gli avete commesso un'opera di molta importanza che era stata allogata a voi dai massari del duomo io per altro l'ho consolata dicendole che la rottura d'uno specchio porta sventura bensì ma solamente a chi lo ha lasciato cascare non ho detto bene ma lasciamo queste ragazzate conchiuse mastro jacopo e andiamo a tavola con la benedizione di dio era già l'ora di cena ma jacopo di casentino non parlava ancora di mettersi a tavola il vecchio pittore aspettava qualcheduno poco stante si udì un rumore di passi nella camera attigua e tuccio di credi apparve sulla soglia lei potrebb'essere così come voi dite se non fosse altrimenti rispose tuccio di credi il fatto è questo che la fanciulla vi ha osservato e pensa a voi di continuo un giorno essendo spinello a lavorare sulle impalcature del duomo in compagnia di mastro jacopo questi gli disse di punto in bianco ragazzo mio è tempo che tu voli da te volare da me esclamò il giovine levando gli occhi dal muro per guardare il maestro che intendete di dire se non c'è bisogno d'altro per entrar nelle grazie di mastro jacopo esclamò cristofano granacci glielo facciamo tutti il ritratto a madonna fiordalisa credete che sia così facile entrò a dire parri della quercia perchè no che cosa c'è egli di tanto difficile ribattè la mattina seguente spinello spinelli andò per tempo alla chiesa di sant'agnolo gli premeva di metter mano a dipingere il suo lucifero che aveva già tratteggiato sull'intonaco mastro jacopo credeva di comandar lui alla sua bella figliuola perchè quando le diceva facciamo la tal cosa ella si affrettava ad obbedirgli e non sapeva il babbo che egli non comandava mai e che non consigliava mai nulla che non fosse ispirato da lei quel caro tuccio di credi a tempo e luogo sapeva anche mostrarsi galante ma già quando si ha un cuore ben fatto le son cose che vengono spontanee come come spinello rimase un po sconcertato da quelle notizie dell'amico che tanto s'accordavano con le sue medesime osservazioni v'ho narrato poc'anzi com'egli si fosse avveduto di qualche sguardo furtivo della sua bella vicina addestra a discernere l'amore vero dal falso l'accento della passione da quello della tenerezza e della pietà ma infine ve l'ho detto spinello s'ingannava come tanti e tanti altri e poteva credere che quella innocente fanciulla in nome di che in nome della vostra esperienza senza di questa non ci son dottrine che tengano maestro osò dire il chiacchiera voi restringete il campo dell'arte per fortuna mastro zanobi non era un osservatore di quei tali e a lui la spigliata sollecitudine del fidanzato poteva e doveva parere tutt'altro non siete scontento di noi gli chiese in un momento che potè averlo in disparte siamo povera gente messere e ancora tutti confusi dal grande onore che ci fate ho un po di stanchezza e un po di sonno anche in quel mentre capitavano sul loggiato parecchi dei convitati che cos'è avvenuto chiese luca spinelli abbiamo veduto tuccio di credi così stralunato ah fiordalisa si sentirebbe male nato nel secolo decimoquarto e fatto discepolo dei novatori andava sulla falsariga dei giotteschi senza vedere più in là e quale era l'artista tale era l'uomo pure negli occhi doveva essergliene rimasto abbastanza e quando ebbe a fare il bozzetto della santa lucia per la chiesa de bardi senza volerlo gittò sulla carta qualche cosa che somigliava abbastanza al tipo della fanciulla e immaginate come dovesse esser grato a tuccio di credi che si profferiva custode e guidatore del suo disgraziato figliuolo spinello non aveva più ombra di volontà lasciava che tuccio di credi provvedesse lui ad ogni cosa ah ho capito esclamò mastro jacopo perchè non dirlo prima che eravate gelosi ma io vedete mia figlia la dò a chi mi pare e se anche avessi voluto romperle il collo con uno di voi non mi sarebbe mica riescito di contentarvi tutti trasformate voi questa fronte di dannato tuccio di credi ha ragione e sarà contento tuccio di credi va bene così tuccio non vi par egli che così e non altrimenti s'abbia ad esprimere lo spirito del male intorno alla povera fiordalisa era una confusione un tramestio da non dirsi a parole tutti volevano esser utili tutti si confidavano di farle ricuperare i sensi prime le donne che si erano affrettate a slacciarle la veste spinello e gli altri uomini mossi da un sentimento di rispetto si ritrassero in disparte e quella d'uno scolaro di suo padre che l'aveva atterrita poichè le lasciava indovinare il tradimento ond'era stata vittima e tutto il peggio che doveva toccarlo in futuro senza alcuna speranza di salvezza infine che più spinello spinelli non aveva più proferito parola era caduto in uno stato di prostrazione che meglio si sarebbe potuto dire stupidità lo sguardo languido che fiordalisa gli aveva rivolto morendo gli stava sempre negli occhi perchè mi state lì grulli e confusi vedi un po fiordalisa eccolo lì l'uomo che non ardisce mai ci scommetto che con la sua paura di non venire a capo di nulla non ha neanche creduto di ricordarsi che ci voleva un anello fatto dentro di sè questo ragionamento spinello spinelli stette ad ascoltare la vecchia contadina e non vi faccia senso che egli l'avesse salutata col nome di sposa nel pistoiese le donne del popolo sono tutte spose o sposine per l'uomo che le combina in istrada monna ghita entrò in chiesa vestita di bianco secondo il costume delle spose il suo bel volto per verità rosseggiava un po troppo a cagione dello sforzo che ella faceva per camminare ritta e nascondere la lieve imperfezione del piede ma quelle fiamme si potevano credere accese dalla verecondia e la cosa appariva naturalissima io nulla messere rispose tuccio confuso notavo una rassomiglianza non è quello il volto di madonna fiordalisa non dissimilmente la vita umana e le sue molte vicende chi le guardi nulla nulla dall'alto la terrazza di spinello spinelli prendeva luce da tre arcate sorrette da colonnini di marmo nello stesso piano della facciata ah sì anche tuccio di credi ha un'opinione chiese egli con accento sarcastico tuccio di credi fu toccato sul vivo da quelle parole ma più dal tono canzonatorio con cui erano profferite rammentava la bella e infelice pia de tolomei di cui si narrava la storia lagrimevole resa popolare dai versi di dante popolarissimo allora quel giorno scendendo dal poggiuolo per ritornarsene in città si mise per una via che non aveva ancor fatta è vero che cammina un po stenta e che credete che sia per le scarpe è zoppina vi dico ma in fondo è un difettuccio da nulla e quando è ferma non ci si vede neanche giotto giotto fu un rinnovatore dell'arte ribattè il chiacchiera e noi dobbiam mirar tutti a fare del nuovo ah sì e credete che sia possibile far sempre del nuovo badate lasagnoni che le vostre novità non siano ritorni alle mosse e c'è voluto che la fortuna venisse a cercarti lei che il babbo fosse il primo a parlare oh padre mio non dite ciò ve ne prego sapete pure che non ardivo già tu non ardisci mai che idea diss'ella poscia con aria di confusione ma non senza un po di malizietta femminile dovendo guardarmi tanto finirete col trovarmi brutta volete dire che non mi riescirà di farvi bellissima come siete disse di rimando spinello pur troppo sarà così la natura gelosa dell'opera sua non vorrà mica lasciarsi agguagliare da me ma pur sempre buono con lei anch'ella ebbe le sue tristezze ma non si fermò più che tanto a farne argomento di meditazione l'animo di monna ghita non era fatto per uno studio così fine si sia infiammato per una donna così poco paragonabile a voi in questo modo e con questi ragionamenti spinello spinelli si acconciò al nuovo proposito messer luca a mala pena ne ebbe il felicissimo annunzio si partì da arezzo per venire a firenze mai ma bada ragazzo mio la tua fortuna è a questo patto tu farai il miracolo di san donato e sarà davvero un miracolo interruppe spinello ve lo prometto ci fo assegnamento ed ora andiamo a casa che qui s'è fatto abbastanza per oggi che diavolo ci avrà messo dentro colori di miniere certamente e per mandarti a male ogni cosa ma dite parlate ripigliò spinello finora non mi avete spiegato che cosa sia avvenuto dell'affresco ai massari della chiesa parve questo un meraviglioso lavoro e tosto ne vollero un altro commettendo a spinello di dipingere un'altra cappella accanto alla maggiore quivi spinello fece prova d'ingegno singolare poichè volendo esprimere l'assunzione di maria e la storia dovendo riescire più grande della vòlta il matrimonio per espresso desiderio di messer dardano acciaiuoli si celebrò nella chiesa di san niccolò fatta edificare da lui e dipinta da spinello spinelli quelle madonne quei santi e quelle glorie d'angioli che coprivano le volte dovevano assistere alla cerimonia che consacrava la felicità del loro celebre autore dare egli ha sempre detto che la sua fiordalisa avrebbe sposato uno dell'arte sua spinello spinelli è un pittore dunque adagio biagio entrò a dire il chiacchiera spinello spinelli è un mastro imbratta finora un fattore come noi altri e non può neanche misurarsi con te parri della quercia la restituì al marito in quella commovente maniera che sanno tutti coloro i quali hanno letto la bellissima storia nel decamerone di messer giovanni boccaccio quant'era distante il buontalenti da messer gentile dei carisendi madonna fiordalisa udito il beffardo racconto conobbe di essere irremissibilmente perduta ma era tardi e la poveretta ebbe paura ah non era così l'amore che ella aveva sognato l'amore è l'abbandono consapevole e volenteroso del nostro essere l'amore e una profonda allegrezza anche in mezzo ai tormenti su su ragazzo mio disse il vecchio gentiluomo non vi commovete più del bisogno che cosa c'è egli di strano ho voluto vedervi ed abbracciarvi ancora una volta prima di andarmene ad patres ritraendovi al naturale il beato masuolo profeta minimo il quale ne suoi tempi predisse molte disavventure agli aretini l'opera gli era commessa da un mercante de fei che aveva molto a lodarsi del santo per esserne stato liberato dal carcere tu non sai bambina tu non sai quel che so io sarai mia bella creatura sarai mia il pegno della vittoria è là in quel rotolo di carta che io ho riposto su quel canterano di noce ma lo ha fatto con una frase più calda morrei contento mi disse morrei proprio contento se spinello mi desse prova d'aver risanato lo spirito povero padre esclamò spinello sospirando poterlo tuccio di credi anima caritatevole si fece compagno volenteroso ed assiduo al povero spinello e questi si lasciò condurre da lui a firenze messer luca aveva consigliato egli stesso il viaggio sperando che ne potesse ritrarre qualche giovamento lo spirito conturbato di suo figlio meno infelice di lei una povera eroina della favola era stata abbandonata su d'uno scoglio dannata ad esser la preda d'un mostro per andromeda infatti vedere il suo nemico ed esserne divorata era quasi tutt'uno era l'uomo che aveva creduto opportuno di separarsi da lui per non accompagnarlo a pistoia era tuccio di credi che cosa veniva a fare costui nella città che gli era parsa così uggiosa e se aveva pur risoluto di venirci perchè non era andato a cercare l'amico il suo compagno d'arte pure così doveva essere la vita ha più drammi che non si pensi drammi tanto più dolorosi quanto più inavvertiti perchè egli c'è qualche cosa di grande nei dolori patiti alla luce del sole a lui proprio a lui era toccato di aver le primizie di quell'annunzio matrimoniale altrettanto doloroso quanto inaspettato tuccio di credi non sapeva che pensare non sapeva che dire aveva perduta la testa poco mancò che dimenticasse perfino di chiudere la bottega il cuore d'un padre non avrebbe intese le ragioni del cuore di un figlio abbandonato da quella speranza l'animo di spinello spinelli cadde in balla dello scoramento messer luca spinelli quel giorno baciò sulle gote la gentil fiordalisa e la chiamò col dolce nome di figlia com'era bella nella sua veste di ferrandina a larghe pieghe e la radice del collo coperta da un baveretto bianco fatta ella rise della forma bizzarra che suo padre avea dato alla notizia ma non ebbe a maravigliarsene punto come l'amore di spinello spinelli così le intenzioni benevole di mastro jacopo non erano una novità per lei le sapeva già le sentiva nell'aria i bastianelli son brava gente stimati per tutto il borgo e di monna ghita si parla assai bene perfino dalle donne che è tutto dire voi siete solo maestro io non potrò mica esser qui sempre a tenervi compagnia fiordalisa nata a firenze era in arezzo da pochi mesi ma fin dai primi giorni del suo arrivo colà era stata veduta notata e riconosciuta come un miracolo di bellezza messer luca era meno ammalato di quello che a tutta prima paresse ma fosse stato anche più grave l'arrivo del figliuol suo tanto invocato lo avrebbe certamente rimesso in salute madonna ghita angiolo di bontà bene d'ogni artista che voglia lavorare da senno e poi ella vi ama mio bel maestrino ed anche questo va considerato la sua figura che fu ritratta da voi nella santa lucia un caso interruppe spinello un mero caso di cui non so neanch'io rendermi ragione tuccio di credi ve lo avrà detto che io una brezza soave incominciava a spirare dal piano recando alla giovine coppia le acute fragranze degli orti pistoiesi e voi fiordalisa mormorò spinello dopo un lungo silenzio pensavate al vostro povero amico sempre rispose ella con un filo di voce qual cosa non mi farebbe punto specie poichè le aretine son belle di molto tanto da far dimenticare perfino i grandi uomini che son nati in arezzo da mecenate amico d'augusto a francesco redi amico del vino non parliamo di ciò disse il vecchio gentiluomo dandovi sulla voce è debito d'un cavaliere che ami la patria promuovere con ogni sforzo tutto ciò che le torni ad onore e in questo io sono ancora il vostro debitore spinello s'inchinò arrossendo monna tessa aveva ragione la santa somigliava alla ghita come come aiutatemi a dire abbreviate crezia abbreviate il paragone non serve a nulla amano e digrignano i denti proteggono nutrono e sono disposti a percuotere ad uccidere per un nonnulla che svegli i loro sospetti ma di tali belve non sono popolate solamente le boscaglie africane sia necessario fare una distinzione tra la bellezza esterna e la bellezza interiore ahimè dice il filosofo vedete il triste uso che noi facciamo dei doni celesti spinello non era presente che non aveva ardito restar là fatto segno alle occhiaie curiose dei suoi cittadini e fors'anche ai loro appunti poco benevoli sapete già che egli non aveva più fede nella bontà dell'opera sua quando gli era toccato di spolverizzarla dai cartoni sul muro la città sebbene scaduta alquanto dell'antica grandezza per le ire cittadine ond'era stata così lungamente travagliata era bella a vedersi per la quieta grandiosità delle sue vie come per la elegante nobiltà de suoi monumenti ed è stimolo potente ad opere egregie o almeno almeno a non volgari pensieri la realtà piacevole che come ho detto mancava ancora alla bella fiordalisa quando ella incominciò ad insinuare nella mente di suo padre l'idea di non volere che un artista per genero si presentò finalmente nella persona di spinello spinelli spinello turbato dall'annunzio inatteso lasciò di lavorare per volgersi tutto sul trèspolo e chiedere con la muta eloquenza del gesto i particolari di quella novità avete parlato con tuccio gli chiese fissandolo in volto mio dio sì rispose parri che non sapeva mentire che noia gridò spinello sbuffando tuccio vi ama osservò placidamente quell'altro lo so e m'è uggioso questo amore che vuole ad ogni costo impicciarsi nei fatti miei ah bene fallo entrare gridò mastro jacopo ragazzi miei prima di tornare a casa ero passato da luca spinelli mio ottimo amico e lo avevo pregato di volere essere dei nostri il povero spinello aveva riconosciuta la voce di madonna fiordalisa della sua fidanzata era dunque lei lei tornata dalla tomba per farlo morire d'angoscia agitò le braccia come se tentasse di aggrapparsi a qualche cosa balbettò alcune parole die non avevano senso e cadde tramortito al suolo che cosa aveva inteso il maestro proponendo loro ad esempio gli sgorbi di quel principiante di canzonarli forse in quella che stavano guardando e criticando alla libera uno di essi scappò fuori con un grido di stupore è dei maestri il rispondere non già il sapere da bel principio quel che si debba insegnare ai giovani avete capito lasagnoni si può egli instillare per via di precetti quello che la natura dà all'uomo di cogliere dall'esempio quotidiano per precetti s'insegna la grammatica non l'arte del dipingere sedete messere gli rispose additandogli uno sgabello il luogo è forse incomodo per una lunga conversazione ma tal sia come voi vi siete degnato di sceglierlo maestro scappò fuori il chiacchiera io non so se mi bacerete sulle gote o se piuttosto non mi allungherete una pedata ma dico con vostra licenza che questo spinello ha voluto fare un ritratto in questo piccolo schizzo a buon conto non intendevano di passargli la gherminella e gliene muovevano rimprovero ma jacopo di casentino aveva risposto da par suo alle osservazioni dei massari e voi spinello non risanerete delle vostre malinconie non prendete moglie anche voi a quelle parole buttate là a caso spinello rizzò prontamente la testa i pennelli e la sinopia gli disse mastro jacopo vai là al muro dove non è ancora stata messa la calce fresca e segna un contorno spinello non domandava altro ma per sicuro che fosse di non far troppo male non poteva difendersi da un certo rimescolamento dovendo operare così sotto gli occhi del maestro e spinello da principio segui benissimo il filo della conversazione ragionando dei lavori che aveva in mente di fare ma a poco a poco si smarrì e un'ora dopo messer dardano vide di non aver più accanto a sè che un povero scemo infine che diamine m'è saltato in mente di far così bello lo spirito delle tenebre e perchè sarebbe profanata così la più bella immagine che apparisse mai sulla terra così dicendo spinello correva al trèspolo ripigliava i pennelli la trasse dal sepolcro e postosi il dolce peso in arcione cavalcò speditamente io città dove commessa l'amatissima donna alle cure di sua madre potè vederla presto rifiorita in salute che cos'è la morale per essi non sentono che il loro egoismo e il mondo crede a queste povere teste il mondo s'innamora di questi giuocatori audacissimi da qualunque parte essi vengano a qualunque fazione si ascrivano il santo si vedeva ritto in aria di persona commossa ma non vinta da timore e la fralezza delle membra e la soavità dell'aspetto in quella che facevano contrapposto all'orrida fierezza del mostro e per opera vostra non è vero chiese ella fissandolo negli occhi mettete pure che sia così disse di rimando il buontalenti credete che un amatore par mio sia disposto a perdervi dopo avervi ottenuta con un delitto nulla che allegrezza fu quella per i miei occhi e ogni festa sapete ogni festa io la vedevo così eravamo nel giugno dell'anno scorso benedetto mese che ne ha tante di feste ma se spinello non era ricco aveva tuttavia una gran forza per sè era giovine e innamorato morto madonna fiordalisa era la figlia d'un pittore tuccio di credi non si era fatto vivo con lui forse quella stessa mattina egli aveva lasciato pistoia spinello rimase sconcertato con una fiera curiosità in corpo e con tutta l'impazienza che no doveva conseguire e come era giustamente collocato nel mezzo del quadro michele trionfava ma il protagonista era lucifero poichè la catastrofe era appunto la sua i due nuovi venuti restarono immobili in un angolo guardando quella scena terribile messer dardano estatico beato di assistere ad un miracolo dell'arte pensate com'egli sarebbe consolato se vi sapesse più lieto me lo ha confessato ieri un vostro amico parri della quercia che fu condotto a casa mia da tuccio di credi un altro che vi ama spinello e voi vedete che io non vi faccio misteri vengo subito a mezza spada con voi animo via soggiunse mastro jacopo vieni in duomo a vedere come te l'hanno conciato il tuo povero affresco sarà un altro dolore lo capisco ma ti farà andare in collera in certi casi la collera val meglio dell'abbattimento e se ti sentirai andare il sangue alla testa tanto meglio ti verrà la voglia di cancellare il dipinto per rifarlo di pianta la fanciulla riconobbe in lui l'ultimo venuto e il più modesto de suoi adoratori di strada si turbò a tutta prima immaginando che fosse un temerario introdottosi destramente in casa di mastro jacopo sotto colore di una vocazione artistica che non sentisse davvero nell'anima la vittima era immolata il sacrificio piaceva agli uomini com'era accolto da dio era naturale che così fosse spinello ignorava come sanno ignorare i felici non aveva egli dimenticata l'estinta eppure sarebbe stato così bello in lui serbarsi fedele alla tomba ma quando ella appartenne a quell'uomo quando conobbe di avergli data la sua libertà la sua vita e tutto ciò che vale assai più della vita e della libertà fiordalisa vide che la sua promessa d'amore e di fede le era stata carpita da un sentimento bugiardo al curato che venga per le preghiere dei defunti gli bisbigliò con voce soffocata dalle lagrime fiordalisa è morta per caso mastro jacopo si faceva beffe di loro o si doveva argomentare da quel fatto che egli per ingordigia di mestierante usasse accettar commissioni a furia che poi non riuscendo a sbrigarle doveva spartire tra i suoi pittorelli di bottega e quando ci si trova innamorati a buono non si sa mica come la sia andata nè quando sia entrato nè da che uscio l'amore si vorrebbe saperlo per appagare una gentile curiosità e rinnovarne la grata sensazione ma invano l'indagine nostra non può risalire all'origine o se vi giunge non trova nulla di chiaro lippo del calzaiolo il chiacchiera cioè diciamo prima il nome che ha avuto a battesimo angiolino lorenzetti e poi diremo quello che gli hanno appioppato le persone intendenti ma ciò che egli diceva per celia temevano di buono i massari del duomo vecchio che diamine era saltato in mente a mastro jacopo di commettere ad un suo fattore novellino nell'arte un'opera di quella importanza che era stata allogata a lui egli non aveva fatto che addormentarla con uno de suoi filtri scaturiti d'inferno e madonna fiordalisa fu seppellita per morta il giovane a cui erano presentati in quella forma gli scolari di mastro jacopo li salutò con un cenno grazioso del capo indi soggiunse saremo amici io spero vedeva spinello salire sempre più nella estimazione delle genti triste ma operoso anzi più operoso quanto più era triste nè solo arezzo chiedeva miracoli d'arte a spinello spinelli ma anche molte altre città di toscana povero padre rispose avete nominato iddio rivolgetevi a lui e pregate egli solo con un atto della sua misericordia potrebbe restituirvi quest'angiola vostra e tu ed io soggiunse ella abbassando la voce siamo forse così puri nel profondo dell'anima per non aver mestieri di perdono davanti alla giustizia degli uomini ed alla misericordia di dio chi mi chiama domandò la gentildonna chinando gli occhi a piedi del muro dond'era venuta la voce vide allora l'atto supplichevole e riconobbe spinello ma in quella che metteva gli occhi su lui lo vedeva cadere a terra come fulminato ah finalmente gridò spinello appena gittati sulla carta i contorni della sua composizione non lo cancelleremo questo quadro non lo cancelleremo poco stante data l'ultima mano al disegno ne fece un rotolo e discese dal ponte se iddio lo consente domani ma non venire di giorno attendi il colmo della notte cia verrà ad aprirti io troverò un pretesto per escire in giardino pronta a seguirmi sì pronta a tutto iddio mi usi misericordia perchè io ti amo e farò ogni cosa per te ambizione legittima e quel che più monta di effetto sicuro si sarebbe detto un giorno spinello spinelli il famoso pittore d'arezzo era scolaro di jacopo da casentino degno del maestro il discepolo dico che stavano ma potrei restringermi al singolare poichè spinello taceva e mastro jacopo sosteneva tutto il carico della conversazione con quei bisbetici messeri gli dò mia figlia diceva tra sè mastro jacopo bello lui come essa è bella ha ingegno salirà presto in eccellenza d'arte avrò in lui un aiuto maraviglioso prospererà la mia scuola arezzo contenderà la palma a firenze ecco un patto conchiuso disse allora l'acciaiuoli domani tornerete a lavoro col nostro ottimo spinello eravate amici e non avete mai cessato di esserlo malinconico ritorno nel paese in cui si è sofferto ma egli bisogna adattarsi anche a queste dolorose impressioni e saper rivedere con animo forte i luoghi delle tristi memorie con animo forte quando e fin dove si può non lo diranno più per bacco baccone borbottava egli tra i denti non lo diranno più che il san donato è farina del mio sacco ai massari del duomo vecchio poichè ebbero veduto il dipinto e udita quella gara di lodi mastro jacopo parlò in questa guisa sapete che già gliel'avevano domandata parecchi tra gli altri il buontalenti che è un ricco sfondato è vero disse parri della quercia ma tu ricorderai per qual ragione mastro jacopo non gliel'ha voluta dare altro gli rispondevano spinello spinelli si loda molto di voi e ripete a tutti che vi è debitore d'ogni cosa spinello ha buon cuore e parla come il cuore gli detta intravvide quasi in nube l'immagine di fiordalisa e chiuse gli occhi come se da quel moto di riluttanza infantile dovesse venirgli la forza di compiere il suo sacrifizio ma nè le cura dell'amicizia nè quelle dell'arte nè i pianti della famiglia nè le preghiere di tutta arezzo che amava il suo grande artefice valsero a rattenerlo in vita l'amore di spinello spinelli era morto le sue vendette erano compiute non gli restava che di finire anche lui spinello amico mio amante mio diss'ella qua la tua mano sul mio cuore oh come sarebbe stato dolce vivere sempre così ma iddio non l'ha voluto egli non consente che si ami troppo la vita ed ho parlato le ho aperto schiettamente il mio cuore e lei povera ghita mi ha inteso e mi ha perdonato vedete fiordalisa il suo perdono mi pesa oh se m'avesse odiato se mi avesse tradito credetelo pure io l'avrei benedetta anche prima che voi foste viva mia bella e dolce fidanzata tuccio di credi guardò bieco il suo avversario ben vedendo di non poter più ingannare nessuno e crollò sdegnosamente le spalle quante parole inutili esclamò egli bastava dire che mi sono vendicato certi dolori quando si sono impadroniti di noi amano ritornare e non c'è verso di liberarsene del tutto non sa nulla pensò tuccio di credi udendo le parole di messer dardano e ad alta voce proseguì messere da quando non avete più visto spinello tre mesi erano scorsi dacchè spinello viveva al fianco di mastro jacopo e il giovinotto a mala pena ventenne aiutava già il principale negli affreschi del duomo vecchio di quel duomo in cui per la prima volta aveva veduto madonna fiordalisa alla tacita obbedienza di spinello non poteva convenire che l'amichevole ruvidezza di tuccio questi badava alle noie della vita comune l'altro seguiva il corso vagabondo de suoi tristi pensieri che lo riconducevano ad ogni istante nel chiostro del duomo vecchio di arezzo dopo questi maggiorenti era entrato il popolo e tutti via via si erano inoltrati fin sotto l'arco della cappella per guardare la vòlta dove quel valentuomo di san donato faceva il suo bravo miracolo con un crocione trinciato per aria guardando un viso amato poi quante meraviglie si scoprono che tesori che rapimenti che ebbrezze quand'anche un occhio esercitato e memore delle sue esercitazioni scoprisse un lieve difetto verrebbe subito a piacere il difetto quasi bellezza nuova quintessenza di perfezione suggello di verità come il marchio nell'oro e siete andato interruppe spinello tremante e avete veduto ragazzo mio sono andato ed ho veduto sicuramente per la croce di dio non so come ciò sia avvenuto che colori hai tu adoperati per dipingere il miracolo di san donato lo stile romano si era imbastardito per le ragioni che tutti sanno e che ad ogni modo non mette conto dir qui doveva ritornare per conseguenza in onore l'antica forma toscana più leggiera e più aggraziata spinello si era dimostrato valente ed accorto valente perchè il suo disegno era buonino accorto perchè quella mezza figura era una copia fatta a memoria d'un san giovanni che mastro jacopo aveva dipinto qualche mese innanzi in san bartolomeo nella cappella di santa maria della neve mettendo qualche necessario intervallo nelle sue contemplazioni spinello andava ogni mattino al duomo vecchio dove erano ancora da finire nuove opere di mastro jacopo ma il vecchio pittore si vergognava di occupare in troppo umili uffici il suo famoso scolaro un doloroso racconto che lo fece fremere di raccapriccio e di sdegno fiordalisa era morta per i suoi cari messer giovanni da cortona chiamato al letto della vergine aveva dato il triste responso mastro jacopo non era solamente pittore ma pizzicava eziandio d'architetto e perchè in arezzo scarseggiavano le acque fin dal tempo dei goti che avevano guasti i condotti onde l'acqua scendeva dal poggio di pori in città il dramma finisce e finisce la vita per lei nella persuasione di avere amato il suo furibondo carnefice così la bella fiordalisa apparteneva a messer lapo la povera anima tentò a quando a quando di ribellarsi ma finalmente si spense nella sommissione a quella volontà volgare ma forte il suo signore e padrone la soggiogava con la sua stessa ferocia ma io costretto continuamente a mentire costretto a fingere un sorriso agli uomini che mi lodano mentre delle lodi loro e della stessa coscienza di ciò che sono non m'importa più nulla costretto a fingere con una povera creatura che mi ama e che dovrebbe maledirmi ho capito ho capito ritornate in campo coi vecchi dirizzoni ma appunto per dar noia a voi altri spinello farà il ritratto della sua fidanzata e voi resterete con un palmo di naso fiordalisa bevve con desiderio quell'alito consolatore bella sera esclamò spinello e miglior giorno sarà domani fiordalisa si volse a lui e sorrise ma d'un sorriso stanco che morì appena nato su quelle pallide labbra ringraziamolo poichè almeno egli ci ha dato quest'ora non basta forse ci siamo amati ho dimenticato ogni cosa nelle tue braccia vedi che notte serena che splendore di stelle e che bel giorno sarà domani il naso era fine e diritto breve lo spazio tra le nari elegantemente modellate e le labbra sottili che non erano già fatte a festoncini come le ha dipinte o scolpite un'arte altrettanto falsa quanto leziosa ma semplicemente rigirate in una delicatissima curva tuccio di credi chinò la testa e non argomentò più nulla in contrario ma prima che il principale avesse fatta una risoluzione intorno a quel viaggio tuccio di credi si presentò a spinello spinelli per prendere commiato da lui così dicendo si avanzò verso l'orlo dell'impalcatura e volse un'occhiata a quel punto della navata in cui per la prima volta aveva veduto madonna fiordalisa gittò un bacio laggiù sulla punta delle dita e col bacio una ardente preghiera una giaculatoria mentale un po di stanchezza non è nulla rispose mastro jacopo ma con un tono di voce che contrastava con le parole il caldo della sala da pranzo le nostre chiacchiere perchè infine quella sua lega con messer lapo buontalenti e che voleva dire quel ravvicinameto di personaggi aretini in un angolo della campagna pistoiese il caso il semplice caso poteva egli recare una serie di coincidenze così fatte spinello immaginò il santo nell'atto in cui muovendo incontro al serpente lo fulmina col gesto della mano destra levata in alto mentre con l'altra sembra infonder coraggio ad una turba di cittadini spaventati quali già volti in fuga quali inginocchiati per invocare il soccorso del cielo aveva portata per ogni buon fine la sua cartella da disegno appena ebbe passato il torrente e fu in vista del castello dei buontalenti andò a sedersi sulla proda d'un campo fingendo di copiare qualche cosa dal vero ma volgendo gli occhi curiosi qua e là e più spesso al muro nerastro che girava torno torno alla villa essa fiordalisa si era lentamente disciolta dai lacci dell'innamorato spinello lavorate lo voglio diss'ella non tanto per desiderio di comandare a lui quanto per rimettersi in contegno e riavere la padronanza di sè medesima ma un giorno gli giunse la nuova che suo padre era infermo gli onori e le ricchezze non c'entravano più per nulla il suo debito di figlio lo chiamava in arezzo e ci andò conducendo seco la moglie la bella creatura balbettò ancora poche parole il cui suono si spense nel sangue che le gorgogliò sulle labbra e la testa ricadde inerte tra le braccia dell'amato nè le lagrime ardenti di lui valsero a trattenere quella vita che fuggiva ma io ve l'ho detto fiordalisa era sola non aveva tempo nè modo di raccapezzarsi doveva guardarsi da tutti non osservando nessuno e si era concentrata in sè chiudendo nel profondo dell'anima tutte le sue belle fantasie giovanili e i due compagni d'arte abbandonando la via della scala erano andati ad alloggiare in un quartierino di là dal ponte vecchio anzi nel borgo santo jacopo tra il ponte vecchio e il ponte di santa trinita molta gente accorreva nel duomo vecchio per vedere il povero san donato il patrono della città diventato di tutti i colori e gli amici di spinello si dolevano a quella vista e i nemici si rallegravano monna ghita accettava la sua sorte con una allegrezza raccolta e vorrei quasi dire concentrata di cui ella stessa non misurava la profondità era sbalordita oppressa e la felicità si mostrava per la prima volta a lei sotto l'aspetto di una cosa inaudita piena ella guardando lui ed egli vedendo il creato negli occhi di lei avevano dimenticato ogni cosa ma che cos'altro è un vero e forte amore se non un profondo oblio la vostra donna ruggì spinello spinelli voi parlate messer lapo buontalenti da quel ladro sfacciato che siete tenetevi indietro o per la croce di dio è questa la vostra ultima ora segnò lo stesso numero di linee sul cartone a distanze proporzionatamente eguali affinchè gli fosse facile di condurre il suo primo disegno alla misura dell'affresco che aveva immaginato di fare caldo del suo concetto il pittore si era messo all'opera mi pare di avervi già detto e se non ve l'avessi detto prima ve lo dico adesso che il nostro gentile artefice precedeva di oltre dugent'anni quel famoso luca giordano pittore immaginoso e delicato se altri fu mai andrò disse spinello sospirando ma non intendi tu fiordalisa ieri ho colto a volo una sua frase in risposta all'infame tuccio di credi partiremo diceva egli partiremo e se egli domani ti conducesse via da colle gigliato dove ti troverei io adorata vuoi c'è da dipingere nella cappella qui presso un miracolo di san donato l'opera è di grande rilievo perchè il santo è qui in casa sua ma ho fede che te la caverai con onore che gli fanno tanto onore esclamò parri con accento di profonda convinzione in arezzo si parla sempre de suoi trionfi e tutti se ne rallegrano di cuore suo padre poi ne è veramente orgoglioso insomma ti accusano di non esser buono a nulla di esserti fatto fare il bozzetto i cartoni e tutto l'altro da me da me capisci da me che non ho avuto neanche da darti un consiglio bricconi ma gliel'ho detto io il fatto loro e se ne sono andati col malanno e mi hanno levato un gran peso dallo stomaco che messer lapo gli aveva risposto come uomo che riconosceva il pregio dell'avviso ricevuto partirò non dubitate partirò donde appariva evidente che tuccio di credi non fosse venuto a pistoia per vedere il suo compagno d'arte ma per abboccarsi con messer lapo buontalenti a cui si professava fedel servitore la buona creatura apparteneva a quella classe di donne per cui è natura il soffrire in silenzio rinchiudersi nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci anche un compenso bastevole a tutti i disinganni della vita ah bene gridò l'acciaiuoli così va fatto voi siete sempre un nobile cuore quella sera passeggiando col suo ospite in piazza del duomo messer dardano vide tuccio di credi e gli accennò di accostarsi quell'altro obbedì prontamente la voce ne è corsa ma speriamo che sia esagerata disse messer dardano lo volesse il cielo esclamò tuccio di credi ma facendo la sua brava restrizione mentale di cui messer dardano acciaiuoli non doveva avvedersi io in verità non potrei starvene mallevadore ma credo tuttavia lo si possa ammettere come molto probabile e non mi stupirebbe se venisse in chiaro che la fanciulla del bastianelli la quale poverina ci perdette l'appetito tanto era sconvolta dall'idea di quelle nozze che certamente l'avrebbero fatta invidiare da tutte le ragazze del vicinato mastro zanobi temeva un pochino quantunque non lo lasciasse trapelare a nessuno anzi per dirvi tutto il povero spinello si sarebbe adattato perfino ad essere nei panni del santo e a doverlo uccidere lui il serpente con una benedizione anche a risico di esser divorato dal mostro se la benedizione non gli fosse riescita efficace l'impalcatura su cui era salito si stendeva dall'arco del presbiterio fino all'emiciclo del coro e gli affreschi di spinello spinelli si vedevano stesi lungo la facciata dell'altar maggiore in quel soave dormiveglia si è compiuto il grande mistero della compenetrazione stavo per dire della transustanziazione di due cuori di due anime di due esistenze se fiordalisa era bella non era altrimenti lieta messer luca osservò che la sua nuora futura anzi la sua cara figliuola poichè oramai poteva anch'egli chiamarla così portava sul volto le traccie d'un interno rammarico già si capisce invidiosi diceva la gente crollando il capo in aria di compassione il figliuolo di messer luca è giovane e ai suoi compagni gli sa male che il pulcino rompa il guscio prima di loro non lo trovate voi quel mite conforto nella corsia d'un ospedale dove le ebbrezze gli splendori le speranze i sogni andarono miseramente a far capo il sorriso tranquillo e benevolo d'una suora di carità donna come vostra madre che è morta come vostra sorella che è lontana e così dicendo spinello volgeva gli occhi a fiordalisa il cui elegante profilo si disegnava sul fondo luminoso della mensa apparecchiata ho una gran paura di aver fatto un pasticcio aspettate domani intanto ci dormirò su e poi vedrò di ritoccarlo vedete ad esempio il nostro bravo messer jacopo di casentino il vecchio scolaro di taddeo gaddi il degno continuatore della tradizione di giotto indovinava facilmente che quel giovinottino da lui preso a bottega quando avesse fatto un tantino di pratica nel maneggio dei pennelli la quale faceva angolo con un'altra casa che usciva alquanto più fuori sulla riva del fiume ed era terminata da un balcone o terrazza scoperta in cima all'edifizio colassù si vedevano di tanto in tanto parecchie donne intente a rasciugare il bucato oh si sta benissimo qui disse l'acciaiuoli sedete anche voi spinello voltò dalla parte di messer dardano il suo trèspolo e si assise sul gradino più basso nell'atteggiamento del minore che ascolta il maggiore tutti figliuol mio gli dicea non sapendo saziarsi mai di guardarlo e di baciarlo sul viso sei tu proprio tu il dipintore famoso che contende la palma ai migliori della scuola di giotto e sono io tuo padre le ossa del vecchio pittore ebbero tomba onorata in sant'agnolo badia dell'ordine dei camaldoli fuori di prato vecchio nelle cui vicinanze i parenti avevano condotto il povero pazzo sperando che le aure natali del casentino potessero ridare un po di calma al suo spirito fin dai primi giorni della sua dimora in pistoia tratto dall'amor solitario che in lui era diventato come una seconda natura spinello usava andare a diporto nel borgo e di là fino al colmo di una collina piantata di querci donde l'occhio dominava la gran valle dell'ombrone e quella dell'arno che le vien presso ora voi sapete che cosa avviene dei liquori generosi quando sono chiusi appuntino fermentano da sè si rinforzano in una specie di meditazione solitaria jacopo di casentino diede un balzo e guardò il migliore de suoi discepoli con aria tra maravigliata e scontrosa che c'entra madonna fiordalisa diss'egli interrompendolo eh ah notò spinello incominciando a respirare ci avete trovato qualche difetto una cosa da nulla in verità e quasi non metterebbe conto parlarne rispose messer dardano ma infine se questo può essere un ostacolo per voi ve lo torno a dire cerchiamone un'altra che vi piaccia di più perchè oltre che il muro non fa il suo corso di mostrar la chiarezza vengono i colori appannati da quel ritoccar di sopra e in poco spazio di tempo anneriscono ora benissimo avete indovinato alla prima eh che sia una cosa allegra lo si vede dalla vostra cera che cosa sia poi aspettiamo di udirlo dalle vostre labbra poichè non basterebbero a noi nè le cento nè le mille san luca san luca gridò spinello saltando e abbracciando l'amico parri mi capite il giorno di san luca che vi pare monna tessa non si direbbe die il pittore ha preso a modello la figlia dell'orafo che sta qui nel borgo nelle case dei nucci o madonna delle poerine ma sicuro è tutta lei vuol essere superba la ghita quando saprà che l'han messa sull'altare a far la figura di santa lucia ah madonna esclamò finalmente non sogno io non sono io il ludibrio di una visione iddio misericordioso vi restituisce al vostro povero spinello levato dal suo trèspolo il povero spinello diventava un altro uomo si addensavano le ombre intorno al suo spirito non si vedeva un mentecatto ma si compiangeva uno scemo che cosa ha da importarne ai massari disse tuccio di credi se l'opera piacerà non andranno a cercare cinque piedi al montone e noi lasagnoni noi buoni a nulla gridò cristofano granacci ah caro e riverito mio mastro jacopo di casentino dite che non son più io se non vi pianto lì su due piedi no maestro non resteremo rispose beffardo il chiacchiera vi ho già detto che non si conta di rimanere in arezzo quanto a me se avete comandi per firenze vai dove ti pare che il fistolo ti colga interruppe mastro jacopo e quando fai conto di levarci l'incomodo ma si trattenne dal manifestare ciò che gli bolliva nel cuore per non dir cosa la quale potesse far contro alla gratitudine che egli sentiva per dardano acciaiuoli e all'amicizia che ad onta di quella seccatura egli sentiva di dover professare a madonna delle poerine o che volevate che io venissi subito a confidarmene con voi monna tessa me ne aveva parlato così in aria senza assicurarmi nulla erano chiacchiere fatte tra noi donne ed io credevo che non ci avessero neanche ombra di fondamento perchè dopo quel discorso fiordalisa era vissuta molti anni da sola in casa di mastro jacopo padre amoroso ma burbero e tutto sprofondato nell'arte sua esciva appena d'infanzia quando le era morta la madre e ciò le aveva portato l'obbligo di molte cure domestiche non intese subito ma anche quell'ultima speranza fu vana la morte del vecchio scolaro di taddeo gaddi risaputa in arezzo non fece altro che rinfrescare il dolore di un'altra morte a cui essa era collegata come l'effetto alla causa c'è anzi da maravigliare che i bugiardi non siano più ricchi d'invenzioni con tanta facilità che c'è nel mondo di credere ogni cosa peggiore spinello udì il brontolio e si volse a guardare era una vita monotona ma ai grandi dolori queste vite convengono ora avvenne che passando ogni giorno per la via della scala e davanti alla chiesa di san nicolò nuova fabbrica edificata allora allora per voto di messer dardano acciaiuoli ghita egli la trovò malinconica ma rassegnata la povera donna non aveva saputo nulla da nessuno ma aveva indovinato ogni cosa un uomo si nasconde male con la compagna della sua vita e spinello che non mirava a nascondersi aveva lasciato scorgere a ghita assai più che ella non fosse curiosa di sapere peccato che il collo non fosse lungo abbastanza ma in fine era un collo bianco e tondeggiante indizio di forte e serena maternità la vita era un po tozza ma seguitava anch'essa il carattere e l'espressione del collo quasi preparando l'occhio madonna fiordalisa volle ritornare quello stesso giorno a pistoia e messer lapo non indugiò a farla contenta nel suo desiderio che tanto s'accordava co suoi fini i cavalli erano pronti e la partenza seguì di poche ore l'arrivo quel giorno mastro zanobi chiuse bottega alle undici del mattino quantunque non fosse giorno di festa ma era festa per lui a bastava gli sapeva mill'anni di essere a casa di avere interrogata sua figlia e di saperne negalo se ti basta l'animo non sarà la manna lo capisco ma qualche cosa di simile per esempio soggiunse maliziosamente il vecchio pittore una parolina di quel certo babbo ed io scimunito m'ero messo in testa che ti bastasse la gloria spinello di luca spinelli messere ah conosco tuo padre di nome ed anche di veduta è un uomo per bene e tu dunque vuoi diventar pittore vediamo che cos'hai fatto finora ma questo sono notizie che importano poco al soggetto passiamo dunque senza fermarci troppo sull'architettura di mastro jacopo e raccontiamo ai lettori che da molti anni il degno artefice aveva messo su famiglia e viveva felice come può esserlo un uomo in questa valle di lagrime che non è tutta una val di chiana e gli divenne cara quella povera figliuola già condannata nell'animo suo a rimanersene in casa gli divenne cara per quel tanto di ambizioncelle e di vanità a cui ella avrebbe dovuto rinunziare gli aveva come suol dirsi raddoppiate le forze indi ne accadde quel che doveva accadere cioè che la stessa assiduità del lavoro gli recasse un po di quiete allo spirito comunque egli l'aveva voluta doveva pensarci lui mastro zanobi andò bravamente all'ultimo esperimento bisognava far onore agli ospiti ed egli mandò le sue donne a prendere nell'armadio una bottiglia di spinello spinelli si commosse a tanta semplicità di parole che dite mai padre mio esclamò son io che debbo esser confuso di gratitudine e che io lo sia davvero ve lo dimostra il non avere ancora saputo trovar l'occasione di dirvelo oh non vi date pensiero anche oggi prima di venire a tavola ho preso un cordiale mi sentivo già un poco abbattuta spinello si sarebbe turbato per molto meno volgendo la testa come chi cerchi qualche cosa che non sa gli venne veduta nel vano dell'uscio che metteva al loggiato la faccia scura di tuccio di credi la sollecitudine s'inventa lì per lì l'estasi non si comanda essa è come quel tal segreto degli artisti che a cui natura non lo volle dire nol dirian mille ateni e mille rome dardano intendeva poco questa distinzione infatti ammettendo che domineddio non potesse aver preferenze si doveva anche credere che non avesse fatto lucifero helel come lo chiamarono gli ebrei più bello degli altri spiriti creati insieme con lui aspettando ciò che tutti aspettavano e pregando iddio nell'amarezza del suo cuore che fosse delusa la sua aspettazione ma iddio fu sordo alle preghiere della povera fanciulla mastro jacopo una volta aveva detto di lui tuccio di credi non sarà mai un valente disegnatore un uomo che non guarda mai davanti a sè può egli vedere quel che si faccia per il solo desiderio di possedere colei che tutti celebravano bellissima tra le fanciulle d'arezzo e che il rifiuto di mastro jacopo non avesse ferito il suo cuore ma piuttosto il suo orgoglio smisurato mastro jacopo era in collera per la mancanza di rispetto di cui gli avevano dato prova quei tre sciagurati non già per la loro andata che lo liberava da tre fannulloni veri impicci non aiuti in bottega perciò vi sarà lecito di argomentare che egli dovesse consolarsi ben presto tra i pensieri del giovine pittore c'era anche quello che tuccio di credi dovesse andare quella sera o la mattina seguente a cercarlo infatti era naturale supporre che tuccio fosse venuto a pistoia per lui e non avendolo trovato subito ed essendosi imbattuto a caso nel buontalenti vecchia conoscenza di arezzo spinello pensò che tuccio di credi era un buon diavolo ad onta della sua faccia scura e ricordò il discorso di mastro jacopo che lo aveva paragonato alle pere spine brutte di fuori e buone di dentro questo va detto s'intende pel caso di spinello spinelli che in verità non sarebbe più giusto nel caso di un altro il quale si struggesse d'amore per una persona viva amare ed esser privi della vista di chi s'ama è un male senza rimedio o il lavoro non ci può far nulla se pure è vero che si possa lavorare di buona voglia l'impero del mondo è una posta essi la giuocano non hanno guadagnato ciò che giuocano l'hanno trovato sul tappeto verde e se ne sono impadroniti approfittando della disattenzione di tutti perchè io dico d'onde gli può esser nata la superbia a lucifero non già da una speciale predilezione di domineddio poichè questi non può non avere amato in ugual modo tutte le sue creature io penso adunque che debba essere montato in superbia a cagione della sua grande bellezza maestro e se mi fallisse la prova vorranno poi i massari della chiesa commettere a me un'opera di tanta importanza non lo sapranno che poi rispose mastro jacopo dando un'alzata di spalle e noi cancelleremo il dipinto se non riescirà secondo le speranze che io ho concepite di te inoltre bisognava pensare che la tavola era una superficie piana e il contorno della figura desumeva le sue apparenze dal digradare delle estremità dallo sfuggir delle curve dal lumeggiarsi delle parti in rilievo immagina il peggio che potesse accadere la figura del santo non si riconosce più c'è il verde l'azzurro il nero tutto quello che vuoi meno il color naturale delle carni aveva dipinto per l'oratorio di quella un san luca che ritrae la nostra donna in un quadro ma ciò non bastava ancora a nobilitare i pittori poichè lo sapete tutte le distinzioni hanno mestieri di pigliar lustro dal tempo vedete che caso dobbiamo rinunziare a questo piacere come gridò mastro jacopo che cos'è questa novità e guardava gli altri frattanto come se aspettasse da loro la spiegazione di quelle parole del chiacchiera ma gli altri stavano zitti il chiacchiera riprese il discorso per tutti alle beffe dal chiacchiera tuccio di credi aveva aggrottate le ciglia e si era morso le labbra indi facendo spallucce aveva risposto che grullerie basta che il primo venuto dica una cosa per chiasso perchè tu ci fabbrichi subito un ragionamento già non l'hanno battezzato il chiacchiera per nulla credi tuccio diss'egli allora vi prego chiamate mastro jacopo tuccio si era inoltrato fin là con aria tra curiosa e indifferente gli dava noia d'esser colto sull'atto di spiare i due giovani ed era già per tirarsi indietro sperando di passare inosservato quando gli giunse la voce di spinello meno v'ingannate parri le congratulazioni degli amici ci esprimono il loro animo e portano fortuna come gli augurii e il vostro e quello di tuccio mi saranno carissimi tuccio di credi così chiamato a parte della gioia di spinello spinelli gli affreschi verranno quando avremo trovati i dipintori siete dell'arte voi maisì messere io di poco valore il mio compagno di molto e il vostro nome se è lecito saperlo io mi chiamo dardano acciaiuoli il primo che l'ha vista poniamo anche di sbieco ne passa parola ad un altro e questi ad un terzo anche prima di averla intravveduta lui donde avviene che fin dal primo giorno che è stata annunziata la selvaggina un centinaio di bracchi da punta sieno sguinzagliati alla macchia infine che importava l'umor triste del marito se di lui e dell'affetto che la legava a lui era nato il suo parri monna ghita si consolò raccogliendo su quella bionda testolina l'amore che non poteva espandere nel seno del suo triste o glorioso compagno subito rispose egli confondendo nella scossa del comando ricevuto quella del vedersi scoperto e andò prontamente a far l'imbasciata poco dopo mastro jacopo giungeva sul loggiato che vuol dir ciò chiese il vecchio gentiluomo con accento severo spinello mio non recate voi forse offesa a tuccio di credi che ha avuto il torto di fare una semplice osservazione al vostro dipinto e perchè una ingiuria così grave senza cagione ad un compagno d'arte all'amico della vostra giovinezza la mala bestia guardava tuttavia il suo poco temibile avversario e con le fauci aperte pareva volesse ingoiarlo ma già il corpo si piegava gli anelli del ventre si contorcevano le zampe spaventosamente unghiate si stendevano nello spasimo e graffiavano l'aria che volete messere bisogna proprio dire che nessuno è contento del proprio stato del resto messer lapo non farebbe differenza tra questo luogo ed un altro è piuttosto madonna fiordalisa che non ci gode l'aria fiordalisa esclamò spinello dando un sobbalzo improvviso ma subito facendo uno sforzo violento per dominare la sua commozione riprese si maravigliavano che un giovane avesse saputo far tanto e più cresceva lo stupore quando si veniva ad osservare in ogni sua parte il dipinto la composizione era saviamente ideata e distribuita con raro giudizio le disse la fata di leggere nel cuore di tutti le più grandi soddisfazioni della vanità non valgono il più piccolo conforto d'amore io ho potuto vederla da vicino nell'andare in giù per le mie faccende mentre essa tornava con messer lapo dalla cerimonia nuziale che tu fatta in san giovanni la via era stretta ed io ho dovuto tirarmi contro il muro per lasciarla passare sorriso della mia giovinezza ti ho dunque ritrovato e non sei più mia l'ira dei tristi ci ha separati ma è forse vero l'amore che mi legava a te dal giorno che ti ho veduta per la prima volta e ti ho votato il mio cuore non dura eterno qui dentro del resto troveranno da allogarsi a senno loro una cosa dovete far voi ridere come essi fanno di sicuro in questo momento all'osteria del greco bevendo il bicchiere della staffa è là sul terrazzo andate buona donna ella aspetta i vostri soccorsi rispose spinello balzando in piedi col suo troncone di spada nel pugno e voi soggiunse rivolgendosi agli uomini che erano rimasti sbigottiti davanti a quella scena di scompiglio nei buio senza sapere con chi e con quanti avesse che egli aveva pur dovuto dipingere e col naturale desiderio di accostarsi alla perfezione non era invece da credere che una virtù misteriosa guidasse il suo pennello se a lui per la prima volta occorreva così facilmente di ritrarre una cara sembianza mi congratulo con voi proseguì messer dardano volgendosi allora a spinello così giovane e già tanto valoroso dipintore ma perdonate se io penso a me intrattenendomi con voi è l'occasione che passa ed io l'afferro pei capegli messer spinello volete dipingere per me queste mura vi aspettano allora soltanto si lasciava sfuggire un bene o un male secondo che gli pareva ma niente di più quella volta per altro si mostrò più corrivo bene diss'egli dopo una lunga disamina sono contento di te la composizione è saviamente immaginata l'atteggiamento del santo è sobrio e dice molto dove egli aveva pregato sulla tomba di fiordalisa l'immagine della donna adorata rompeva qualche volta il suggello del sepolcro e veniva a intrattenersi con lui ah se egli avesse mai potuto ritrarla quale essa gli stava sempre negli occhi scale fiordalisa che non aveva ancor avuto tempo a riprendere il suo color naturale aggiunse vermiglio a vermiglio quando si vide dinanzi spinello questi non sapeva ancor nulla dei discorsi fatti tra mastro jacopo e suo padre né dell'annunzio che il vecchio pittore aveva dato alla figlia era già più tranquillo nell'entrare in duomo dove lo aspettava il suo pezzo d'intonaco preparato di fresco ma egli non volle andare al suo trespolo senza aver veduto spinello che lavorava già da due ore intorno al suo miracolo di san donato se avesse potuto tirarsi indietro come lo avrebbe fatto volentieri e istintivamente voltando la testa egli dava un'occhiata alla buca donde era salito lassù ma proprio in quel punto messer dardano acciaiuoli lo prendeva amorevolmente per un braccio e che le nostre buone qualità sieno solamente effetto di paziente educazione come a dire di strofinamento e di verniciatura un sentimento di pietosa curiosità lo persuase a seguire i due taciturni e per tre volte alla fila vide spinello andarsi a posare su d'un muricciuolo in piazza di santa maria novella dove restava lungamente assorto nelle sue meditazioni mentre l'amico andava alle sue faccende per ritornarne più tardi a riprenderlo come sapete voi ciò eh dio buono nel modo più naturale del mondo sapete pure le ragazze quando ci hanno un segreto di questa fatta provano subito il desiderio di confidarlo a qualcheduno no maestro disingannatevi non siamo gelosi niente affatto rispose il chiacchiera siamo pieni di rispetto per madonna fiordalisa e fermi lì del profilo fatto dal vostro spinello se ne parla ora per dirvi anzi per tornarvi a dire già gli pareva di riconoscere l'atteggiamento consueto di quella graziosa testa il cui contorno era così armoniosamente rigirato accostatosi vieppiù riconobbe il profilo soave del volto la fronte prominente incoronata dalle ciocche ricciolute dei capegli neri e lucenti mastro jacopo aveva voluto tirarsi il genero in casa e luca spinelli che non era ricco già lo sapete si acconciava al desiderio del vecchio pittore il quale poteva dire giustamente di aver concessa con una mano sua figlia ma di averla ritenuta con l'altra dardano sorrise come sa sorridere un uomo accorto quando altri s'avvede di qualche sua bella trovata sicuramente diss'egli avevo udito di questa ragazza vostra vicina di casa ed ho voluto vederla infatti egli si era sempre studiato di piacere a quei tre come agli altri compagni di lavoro li aveva sempre trattati con urbanità e più volte era giunto perfino ad implorare la loro amicizia con quella spontaneità di gentilezza la beatitudine non si dice è la cosa sublime ineffabile che si tiene gelosamente in serbo nel segreto dell'anima per rammentarla nei giorni malinconici d'ogni luce muti non durò fatica a riconoscere che scambio di terre gli avevano macinato colori minerali con qualche altra diavoleria per giunta alla derrata ma che cosa fosse veramente questa diavoleria nè egli nè mastro jacopo riuscivano ad intendere mancando a quei tempi il benefico trovato delle analisi chimiche povero ragazzo esclamò il vecchio gentiluomo crollando malinconicamente il capo vorrei essergli utile egli stesso potrebbe esserlo a me vi piacerebbe dirglielo anzi meglio di condurlo da me anzi proprio in firenze avuto il loro rinascimento s'erano consigliati di creare la detta compagnia sotto il nome e la protezione di san luca evangelista sì per render lode e grazie a dio nell'oratorio di quella parlava tuccio di credi come avrete capito e messer lapo rispondeva partirò non dubitate partirò quantunque io non credo che egli possa giungere fin qua forse egli ignora perfino che io o per coloro che amassero dissimulare con un debito di carità cristiana il tedio dell'esistenza di queste nobili cure il valoroso artefice aveva più lode in arezzo che non delle stupende tavole dipinto senza compenso per l'oratorio della confraternita spinello spinelli si buttò nelle braccia di mastro jacopo animo via brontolò il vecchio pittore non piangere io credo di aver disimparata quest'arte e potrei esser geloso di te così dicendo mastro jacopo asciugava due luccioloni che erano venuti proprio allora a farlo bugiardo tuccio di credi veduto così sottosopra cioè computando l'una cosa per l'altra poteva anche passare per un bel giovinotto la carnagione è vero traeva all'olivastro ma non è detto che l'olivastro sia un brutto colore e ci son molti a cui simili impasti di giallo e di verde non dispiacciono punto non ha osato presentarsi rispose messer dardano egli è tornato assai male in arnese figuratevi che in nessuna scuola delle tante città di toscana ha trovato da vivere da vivere esclamò spinello o che bisogno aveva di trovar da vivere la mia scuola non gli basta infatti che cosa doveva significare per lui il nome di fiordalisa se non questo che il buontalenti serbava fede in qualche modo alla sua fiamma antica non potendo avere la bella figliuola di mastro jacopo di casentino messer lapo aveva voluto sposare una donna che portasse il medesimo nome di guisa che scambio di rientrare in pistoia da porta al borgo rientrò da porta san marco avrete già indovinato da questo cenno che spinello spinelli si calò verso il letto della brana per costeggiar le falde di colle gigliato si grida tanto alla debolezza dei romanzieri che si son fitti in capo di presentare al pubblico dei tipi perfetti soprannaturali impossibili e i romanzieri che sono uomini veri cioè a dire imperfetti la parte loro andava a vedere come procedesse il ritratto e stava là dietro a spinello guardando la sua bella figliuola e le pennellate che il suo prediletto discepolo veniva gettando nel quadro pensò difatti quando fu solo pensò lungamente a tutte le cose che gli aveva detto il vecchio gentiluomo ed anche ai discorsi di parri come a quelli di tuccio benedetto chiacchierone quel tuccio era lui proprio lui che aveva destato quel vespaio tirandogli addosso tante esortazioni ad un tempo era la prima di sicuro che facesse nella casa di dio il giuoco di scendere anzi che di salire quindi invasato dall'estro si pose a lavoro con ansia quasi febbrile l'idea e la forma gli escivano insieme nello stesso tocco dal disegnatoio che scorreva veloce sulla carta ci mancavano le lingue meglio snodate le lingue dei tre fannulloni che qualche volta facevano perdere la pazienza al principale spinello andò incontro a parri della quercia che stava seduto davanti al cavalletto copiando una madonnina del maestro perchè dovete sapere che quella ragazza del balcone qui presso è la figlia d'un orafo che lavora in una bottega del ponte vecchio ho udito io con questi orecchi ho udito le donnicciuole che dopo aver guardata la vostra bella tavola dicevano to è monna ghita dei bastianelli spinello pensò che egli fosse l'architetto oppure uno dei massari della nuova chiesa il vecchio cavaliere si avvicinò bel bello ai due giovani e rivolgendo il discorso a tuccio di credi gli disse forse vi occorre qualche cosa messeri dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il bianco delle pupille un bianco perlato e vivido che faceva parer nero un occhio castagno dai riflessi dorati le guancie tondeggiavano senza troppo rigoglio però immaginate voi con che cuore messer dardano leggesse un giorno certa lettera di madonna ghita spinelli che gli annunziava tristi cose del suo povero marito la donna si sa è debole e paurosa quanto meno è saldo in lei il vincolo che lega la vita alla carne tanto più grande è il timore di perderla desdemona trema peggio ancora ella non osa dire a sè stessa di amar cassio così dolce e così buono ma la prova non parve contentarlo poichè subito cancellò quello che aveva fatto e tornò a segnare per cancellare da capo nove o dieci volte rifece la stessa fatica sudando freddo come un povero principiante a cui si domandi alcun che di superiore alle sue forze oh non dicevo per questo rispose il giovane non oso perchè temo di non venirne a capo l'idea di ritrarre il volto di madonna fiordalisa m'è già passata più volte per la testa anzi ve l'ho a dire quando sono a casa mia quando mi trovo solo nella mia cameretta non c'è dubbio esclamò il chiacchiera e fors'anche avrà ideata la composizione è possibile ripigliò tuccio di credi tutto si può credere perchè il lavoro si fa in duomo sulle impalcature dove il maestro non ha più voluto vedere nessuno di noi gatta ci cova sentenziò cristofano granacci dardano meravigliò in cuor suo che spinello avesse fatto prova di tanta fantasia forse ce n'era più che il pittore non avesse mostrato mai perchè se non sapete lo scolaro di mastro jacopo di casentino ora salito in gran fama per la sua eccellenza nel trattare soggetti più quieti e nel dare espressione di gravità e di tenerezza i marsupini ricca famiglia di arezzo ottennero primi che egli dipingesse nella loro cappella un papa onorio in atto di confermar la regola dei santo fraticello di assisi quando ritornò in sè la chiesa era vuota restavano soltanto presso a lei alcune pietose gentildonne che le avevano spruzzato il viso d'acque nanfe e lo prodigavano le più sollecite cure si sarebbe detto che la natura facendo quella testa si fosse annoiata a metà dell'opera sua il naso ad esempio non era in proporzione con l'ampiezza della fronte le labbra sottili e smorte mancavano di fermezza il mento sfuggiva senz'altro no non guastate il poggiuolo con una fabbrica così tozza pasquino replicò spinello spinelli amo meglio questa piantata di querci che campeggia così bene sul fondo e divide in due la prospettiva della valle lasciando incerti se l'una sia più bella dell'altra il cielo era splendido scintillante d'oro con riflessi di porpora l'aria sul loggiato era tiepida ancora della lunga refrazione dei raggi solari sulle pareti e sui colonnini di marmo ma dalla strada incominciava a spirare il timido soffio dell'aria vespertina animato da un po di rabbia ma più dai conforti della bella fiordalisa spinello si pose all'opera e lavorò per quattro già si capisce che il ritratto di madonna fu per allora rimesso a dormire infelice ritratto non era venuto bene da principio e meritava la sua sorte la fama di quel dipinto doveva sopravvivere all'autore e alla chiesa poichè quando questa cadde in rovina nel gli aretini senza guardare a nessuna difficoltà o spesa piena d'un senso nuovo che non aveva tempo a studiare perchè poi ci avrebbe studiato su il mondo le pareva una gran bella cosa e questo era l'essenziale l'aria aveva tesori ineffabili fragranze arcane che le assopivano il sangue nelle vene a quell'uomo bastava di possedere poco gl'importava del modo ed anche madonna fiordalisa aveva avuta la sua cerimonia nuziale ma gli echi di san giovanni di pistoia non la avevano recato nessun grido d'angoscia quando ella aveva profferito il sì che doveva legarla per sempre ambedue andarono dal bastianelli che lavorava come vi ho detto in una botteguccia d'orafo sul ponte vecchio il bravo e modesto artefice cascò dalle nuvole udendo quella domanda di matrimonio fatta a sua figlia da un pittore famoso e recata a lui da un uomo così ragguardevole da uno dei maggiorenti di firenze è vero questo notò il chiacchiera mastro jacopo ha l'aria di tenerci per misericordia come si tengono gl'infermi all'ospedale non c'è che spinello in arezzo e a lui concede anche la mano di sua figlia questa poi è grossa di che diamine s'è innamorato che avete entrò a dire messer luca ella si è addormentata ah diceste il vero padre mio gridò spinello spinelli un medico un medico chi trova un medico il sospetto di una disgrazia era penetrato nel cuore di tutti quante cose sapeva la bella fiordalisa ma badate non più tante come prima per esempio una volta ella sapeva quanti uomini in arezzo fossero innamorati di lei nobilissimo l'atteggiamento del santo e bene inteso naturalmente collegata la doppia azione della figura con quella destra levata a benedire e quella sinistra distesa indietro per accennare al suo popolo che volesse star cheto e tranquillo ma in fondo in fondo soggiunse tornando al primo argomento mi sa male che quei poveri giovani abbiano lasciata la bottega che non li compiangete troppo son certi arnesacci capaci di stare più allegri senza di noi che con noi è facile che si nasconda un grand'uomo in mezzo alla moltitudine e che rimanga ignoto in una città nuova per lui ma non c'è caso che si nasconda egualmente una bella ragazza ed è forse perciò che tanti pensatori modesti i quali hanno lungamente vagliato dentro di sè il pro ed il contro delle cose umane non credono agli entusiasmi del mondo e vivono a giornata in questa cara babele senza pigliarla sul serio ma non così fieramente come un compagno d'arte la cui felicità dovesse stargli sempre davanti agli occhi quasi un rimprovero alla sua dappocaggine ecco spinello ci guadagnava di non dover più escire di casa alla sera poichè l'edifizio dava dalla parte posteriore sull'arno ed egli aveva presa l'usanza di sedersi su d'una terrazza coperta e di star là fino a ora tarda contemplando le acque del fiume che sbucavano gorgogliando di sotto gli archi del ponte di certo anche se fosse vissuto cent'anni prima non sarebbe stato lui che avrebbe liberata la pittura dalle pastoie bisantine ma si può ammettere che vivendo a lungo sarebbe giunto a dipingere le più aggraziate madonne e i cristi meno arcigni dello stampo antico tuccio di credi dopo il pranzo andava sempre fuori da solo e non tornava che a notte alta per andare a dormire ma una sera egli venne con un pretesto a fare un po di compagnia al suo principale dite bene maestro oh voi non dubitate ancora di me come ne dubito io ma lo consentiranno i massari che vuoi che facciano di diverso ma potrebbero volere che l'opera fosse fatta da voi e forse anzi senza il forse sarà meglio così pieno fin troppo aveva notato uno di quei critici che cercano il pel nell'uovo e non disperano di trovarcelo il dipinto è ancora un po fresco rispondeva un vicino aspettate sicuro il povero spinello spinelli era impazzito di questa catastrofe messer dardano aveva avuto come un presentimento alcuni mesi prima quando spinello gli era capitato d'improvviso a firenze non temete sarà fatto lasciatemi qui nel duomo a prendere inspirazioni dal luogo mi sento una forza da leone ma ditemi maestro il miracolo di san donato non è di aver fatto morire un serpente che infestava il paese già è una semplice spinello si avvicinò al prete accostò le labbra alla guancia di lui e gli bisbigliò all'orecchio prendo moglie il sagrestano si trasse indietro per guardare in volto spinello indi battè le labbra come un uomo che s'aspettasse tutt'altro e che ad ogni modo non vedesse una grande felicità nel settimo sacramento scusate mastro jacopo io sarò un succiaminestre un mangiapane tutto quel che vorrete ma ho l'uso di chiamare ogni cosa per il suo nome che cosa ci stiamo a far qui in che modo ci avete voi insegnati i principii dell'arte gli occhi non erano grandi ma conferiva loro un aspetto di nobile ampiezza sotto l'arco sottile e spiccato delle sopracciglia sotto cui si disegnavano leggermente infossate le palpebre produce un errore da nulla il quale s'ingrandisce a mano a mano nel giungere fino a voi e vi guasta l'euritmia del modello di guisa che la linea la misteriosa linea del vero non vi è data neanche dai fedeli riflessi delle camere oscure lucide ottiche nere e via discorrendo no no disse spinello se io volessi pure risolvermi al gran passo credetelo io non andrei a cercare la perfezione tutt'altro mi parrebbe un'offesa alla memoria di quella poveretta soggiunse egli rabbrividendo istintivamente vi fo grazia del soliloquio che avviato su quel tono andò molto lungo quando ebbe finito di filosofare alzò gli occhi sempre a caso come soleva tanto per muovere il capo e intravvide la fanciulla del balcone il giorno seguente scambio di accompagnare l'amico fino in piazza di santa maria novella tuccio di credi si fermò davanti alla chiesa di san nicolò entriamo diss'egli per che fare domandò spinello per vedere è una chiesa nuova e forse ci saranno degli affreschi da osservare a quella andatura impacciata che in parte lasciava indovinare e in parte nascondere il difetto già noto ai lettori un difetto da nulla in verità quello che aveva meritato a monna ghita il soprannome di zoppina datevi pace vi ripeto datevi pace madonna lapo buontalenti vostro fedel servitore non imiterà messer gentile dei carisendi che dopo aver disseppellita la donna sua la restituì scioccamente al marito per contro la sua fantasia vigile da prima e avvezza a vagar dietro alle chimere si addormentava in un bel sogno che aveva argomento nel vero jacopo s'intende che le donnicciuole non erano giunte di per sè a quella conclusione e che la loro perspicacia era stata aiutata da qualcheduno tuccio di credi per esempio passava le mezze giornate davanti all'altar maggiore di santa lucia de bardi in quella vece gli serviva benissimo l'esempio di catalina caccianimico gentildonna bolognese amata da messer gentile dei carisendi essendo il cavaliere andato podestà a modena e avendo colà ricevuto il doloroso annunzio della morte di lei perchè infatti che cosa si cerca più avidamente nel bello se non la sua incarnazione e la nota del vero non è essa che distingue la donna dalla statua la realtà dal sogno si poteva credere che dovendo egli esprimere alcun che di perfetto fosse tratto naturalmente ad effigiare l'immagine della sua povera estinta ma allora perchè il tipo di fiordalisa non era mai stato espresso in tanti volti di madonne e di sante nella camera vicina tuccio di credi e parri della quercia si guardavano in viso crollavano la testa e sospiravano come uomini percossi da una medesima sventura la gioventù e la forza si vedevano solamente in quegli occhi ma l'una e l'altra parevano fittizie come se la vita che traspariva da essi non fosse altro che un effetto di ebbrezza momentanea od anche di pazzia ecco tuccio di credi incominciò l'acciaiuoli volgendosi al suo ospite spinello si scosse a quelle parole alzò gli occhi e salutò il suo compagno d'arte la mia figliuola non fo per dire è un'angiola rispose il bastianelli com'ebbe udita la domanda di messer dardano ma forse messer spinello di cui mi parlate non l'ha vista bene si sarebbe dello che le anime dei trapassati sdegnassero di vigilare qualche volta sulle ossa abbandonate o che la salma di madonna fiordalisa non fosse là dentro spinello alle gioie domestiche di mastro jacopo avevano preso parte moltissimi in arezzo e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada mastro jacopo era universalmente stimato la sua figliuola era universalmente amata anzi per dirla con una iperbole tutta nostrana adorata lo studio di mastro jacopo era chiuso per sempre ma se parri mancava era tornato spinello e la notizia di quel ritorno aveva dato maledettamente sui nervi a tuccio di credi il vecchio padrone lo amava su tutti i suoi poderi che n'aveva parecchi e ci s'era fatto un luogo di delizie eppure i padroni d'adesso non ci si vedono tanto volentieri davvero e come va se ci fossi io vi assicuro che mi parrebbe di stare in paradiso spinello spinelli come potete argomentare da questo discorso che io vi ho fatto secondo la sua intenzione cansava molto volentieri ogni incontro nello stato d'animo in cui egli si trovava ogni conoscente era un seccatore morire sì sarebbe il meglio ma non è sempre dato questo conforto agli infelici la vita che in tante occasioni è sospesa ad un filo in altre è molto più salda e sembra quasi che lo stesso dolore aiuti a serbarvi questo inutile dono intanto nel cuore della povera bella si era fatto uno strano mutamento l'immagine di spinello spinelli che vi era così profondamente scolpita si cancellò a grado a grado così presente a suoi occhi quando era lontano egli rimpiccioliva improvvisamente dopo esserle stato vicino le vene che s'innestano al cuore son troppo deboli qualche volta e uno spavento improvviso può romperle ah povera macchina umana chiuso con questo malinconico epifonema il discorso messer giovanni da cortona ritornò verso mastro jacopo che veramente aveva bisogno di cure amorevoli che se a voi lettori discreti paresse strano il caso di tanti pittori i quali vedevano la figura umana più smilza del naturale di guisa che nei dipinti di quel secolo non si scorge ombra di quella pienezza di forme che è tanto comune in natura a voi lasagnoni ripigliò maestro jacopo salutate spinello spinelli l'autore dei tocchi in penna che avete veduti poco fa è un ragazzo che se non si svia per cammino farà parlare di sè meglio esclamavano i massari eh via sì meglio vi ripeto non fo per chiasso spinello spinelli è giovane come sapete ma un uomo ha forse mestieri d'invecchiare per farvi il suo capo d'opera quello è un ragazzo che vale assai e passerà non solo avanti a me ma anche a molti altri piuttosto è da chiarire quale delle due parti mobili ha maggiore virtù nel cangiamento del tipo dev'esser la bocca osservò lippo del calzaiuolo infatti disse il chiacchiera quando madonna fiordalisa sorride vi apparisce due tanti più bella come furono in via dell'orto poco lunge dal duomo il giovane disse a mastro jacopo ecco l'uscio di casa mia se permettete maestro dò un salto fin lassù prendo i miei disegni che avete mostrato desiderio di vedere e vi raggiungo subito fa come ti piace rispose mastro jacopo ho ma per uccidervi lentamente e questo è un grave peccato innanzi a dio così amate i morti spinello e vorrete voi mettere sull'anima di quella poveretta la rovina del vostro ingegno la morte vostra la disperazione del vostro povero padre gran giornata quella festa di san luca ma ogni santo ha la sua vigilia e mastro jacopo pensò giustamente che dovesse averla anche il terzo degli evangelisti e il primo dei pittori cristiani ah briccone esclamò il vecchio pittore tu sei contento e non vuoi confessarlo fammi vedere il disegno no maestro non ora se permettete sarà per domani non sono ancora ben sicuro del mio concetto nell'ebbrezza del comporre mi è parso bello ma ora pensando alla grandezza del premio la natura mio vecchio pasquino la natura dispone i suoi quadri assai meglio di noi dove volete trovare uno spettacolo più vago una costruzione superba su questo colmo non guasterebbe ogni cosa e ditemi ora come si chiama l'aretino di laggiù eh che vi pare continuò il chiacchiera non la riconoscete la figlia del maestro gridò lippo del calzaiuolo to è vero soggiunse cristofano granacci è madonna fiordalisa e qualche volta ad ottenere i giusti effetti di luce e d'ombra facendo modelli di creta i quali disposti in una data azione tra loro lasciavano vedere gli sbattimenti i rilievi e tutte l'altre particolarità di cui si vantaggia la prospettiva d'un quadro io ho pensato un giorno che se tutti gli aretini fossero come quello lì non sarebbe davvero un bel vivere nella vostra città grazie a voi messere ho cangiato opinione e penso oggi che ce ne sia di buoni e di tristi in ogni luogo ai tristi non sarebbe rimasto altro guadagno che di far lavorare doppiamente quel povero e valoroso giovinotto ma questo non importava e nello spazio d'un mese si sarebbe veduto un miracolo di san donato bello come il primo e condotto secondo ogni regola d'arte ma no bisogna proprio che vi s'accostino con aria malinconica che vi stringano la mano con tutt'e due le loro che levino gli occhi al cielo in atto di fare a dio l'offerta dei vostri dolori e che vi facciano una stampita da non finirla più che la morte ha potuto rapirmi ma che non potrà farmi dimenticare più mai orbene eccovi nel caso replicò l'acciaiuoli monna ghita non ha di veramente gentile che il viso alla sua persona mancano affatto quei contorni delicati che hanno per esempio le vostre madonne e che certamente ebbe la vostra povera morta comunque fosse era da credere che tuccio di credi venuto a pistoia non avrebbe potuto altrimenti nè voluto cansare l'amico e spinello spinelli lo attese per tutta la sera lo attese per tutta la mattina seguente ma invano fiordalisa accettò l'invito di spinello ed escì con lui sul loggiato era l'ora di vespro e il sole incominciava a nascondersi dietro i tetti delle case vicine spinello alzò gli occhi a guardarla non era un sogno davvero la bella creatura stava davanti a lui lo consolava con le sue dolci parole e col suo divino sorriso era infine la sua fidanzata e di questo non poteva egli dubitare come della sua vocazione per l'arte era malinconico e si buttò al disperato desiderava la morte e si compiaceva soltanto nella solitudine che gli consentiva di pensare al più bel giorno della sua vita il giorno in cui sarebbe cessata ogni sua pena è strano pensava egli è strano che egli non sia venuto in chiaro di nulla ma già chi può averglielo detto il buontalenti no certamente che dev'essergli capitato addosso alla sprovveduta e per farsi ammazzare come un cane che sciocco è vero che egli prima di morire ha freddata la moglie e in questo io ho riconosciuto il mio uomo vi ho promesso diceva di fare il meglio che sapessi ora che cosa direste miei degni messeri se io vi dessi per il vostro danaro anche meglio di quello che so far io passarono giorni passarono settimane e le lagrime di madonna fiordalisa si rasciugarono ma non cessava altrimenti il dolore di che vi accorate le disse un giorno il suo carceriere spinello a cui pensate in silenzio di cui vagheggiate l'immagine spinello non pensa più a voi tuccio di credi avvertirà intanto i suoi compagni di bottega i quali saranno padroni di spargere la notizia ai quattro punti cardinali tuccio di credi rispose con un cenno d'assentimento a quell'ultima parte del discorso di mastro jacopo gli è morta una donna a cui era fidanzato ah dovevo immaginarmelo esclamò il cavaliere e il suo nome spinello spinelli aretino ma i suoi maggiori erano di firenze la sua fidanzata poi era figliuola a mastro jacopo di casentino se l'opera non riesce bella e salda come è nostro desiderio che sia lo giuro a san luca che è il patrono dei pittori saremo in due a smetter l'arte per altro soggiunse mastro jacopo ridendo non ci sarà questo pericolo ricordati che non c'è più il chiacchiera a macinare i colori non compiangete mastro jacopo assai più di chi muore è da compiangere chi vive condannato ad una esistenza in cui gli sia venuta meno ogni gioia a firenze i due amici erano andati ad alloggiare in una povera casa nella via della scala escivano insieme ogni giorno passeggiando lentamente fino alla piazza di santa maria novella dove spinello andava a sedersi su d'un muricciuolo e vi restava a lungo senza parola guardando il sole che tramontava ah tu sai anche questo borbottò il vecchio pittore un tal po sconcertato sicuro che lo so lo sa tutta arezzo lo sa mastro jacopo si strinse nelle spalle ci ho gusto diss'egli così non avrò più mestieri di dar la notizia a nessuno il giottino di firenze e il berna di siena che farebbero a spartirsi il nostro cristofano granacci ah esclamò il vecchio pittore inarcando le ciglia quei tre valentuomini hanno posto gli occhi su voi cristofano granacci e lippo del calzaiuolo risposero asciuttamente con un cenno del capo indi prese a mettere il colore come gli era dato dal bozzetto che aveva preparato in anticipazione il giorno in cui spinello aveva incominciato a dipingere mastro jacopo sceso dal suo ponte verso l'ora di vespro andò sul ponte dello scolaro a vedere come se la fosse cavata che egli amasse la figlia del pittore e l'avesse chiesta in moglie si sapeva da molti e si sapeva altresì che mastro jacopo gli aveva dato un rifiuto era naturale che messer lapo se ne fosse adontato non essendo piacevole a nessuno di sentirsi dire un no anche colorito da oneste ragioni fu lieto di essersi nascosto in tempo più lieto quando riconobbe l'altro viandante ma ho detto più lieto avrei dovuto dire stupefatto perchè quell'altro era il suo compagno d'arte era venuta con passo lento come persona stanca poscia rimasta un tratto in piedi davanti alla balaustrata si era adagiata sopra un sedile sporgendo per mezzo il busto dal davanzale di pietra la buona cia si era fatta da principio a sollevarle il busto per aiutarla a respirare ma veduto il sangue che grondava dal costato si era affrettata a slacciarle la veste e appena giunsero i famigli con l'acqua v'inzuppò un pannilino che pose con ogni diligenza e raffermò sulla ferita e certamente non poteva sperarlo poichè spinello non gli aveva risposto più nulla era la sua consuetudine quando un discorso non gli andava a versi di chiudersi in sè medesimo alla maniera dei grandi e di lasciarvi lì a mezzo della vostra perorazione eloquente per noi che sappiamo tutto non per jacopo di casentino che non sapeva nulla dell'animo di sua figlia orbene disse egli dopo un istante di pausa così ricevi la mia notizia sembra a tutta prima che debba essere l'opposto ma voi sapete lettori umanissimi che c'è riso e riso quello di una bella bocca per esempio fa l'effetto di un raggio di sole agli occhi combinato con un effluvio odoroso alle nari e con un suono piacevole all'orecchio e forse sarebbe finita così se la presenza di una mamma tenendo lontani gli adoratori importuni avesse lasciato libera quella bella creatura di scegliere nella turba i più modesti e ad ogni modo di inebbriarsi in tutte le generazioni d'incenso che vaporavano intorno a lei da ultimo quando si è dipinto bisogna guardarsi di non avere a ritoccare il quadro con colori che abbiano colla di carnicci o rosso d'uovo o gomma o draganti come fanno certi non dissimilmente avrebbero adoperato i ghibellini se a loro fosse toccato di poter bandire i guelfi non c'era dunque da gridare all'ingiustizia a quei tempi si usava così oggi la dio grazia abbiamo un pochettino di progresso e certe cose non si fanno più ci si restringe a desiderarle chiunque ha perduto una persona caramente diletta ama il suo dolore e prova come un'amara voluttà a rinfrancarlo nel culto delle memorie in una sollecitudine quasi infantile per tutto ciò che abbia avuto relazione con l'argomento dei suoi poveri amori come se nei superstiti od anche nelle cose inanimate sia rimasto alcun che del tesoro perduto spinello fu pronto come la folgore con la spada nel pugno si cacciò tra lei e il suo persecutore invisibile ma appunto allora un uomo comparve dalla rèdola e venne a piantarsi sull'entrata del terrazzo soggiunse ricordandosi lo specchio lo specchio il medico si volse ai vicini chiedendo col gesto una spiegazione di quelle oscure parole aiuto indi ad alta voce mastro jacopo proseguì vieni a bottega quando ti piace anche oggi se tuo padre si contenta io mi contento e godo non metto che una condizione ad averti con me quale io l'accetto fin d'ora disse spinello a cui brillavano gli occhi dalla contentezza e perchè soffrano veramente meno di certe altre e perchè manchino loro le forme in cui si esprime agli altri e si rappresenta a noi stessi il dolore questa vi parrà una sottigliezza ma è tuttavia una verità chiedetene a tutti i filosofi e vi diranno che l'uomo non sente i bisogni di cui gli manchi un'esatta cognizione saremo amici io spero ripeteva sommesso il chiacchiera rifacendo il verso del nuovo venuto vedete che degnazione o che si crederebbe per caso d'essere il duca namo di baviera o il saladino soggiunse lippo del ho giurato di smettere i pennelli se la cosa non va come è giusto che vada la mattina seguente chiuso il duomo ai curiosi importuni i manovali si fecero tosto a rizzare una nuova impalcatura nella cappella di san donato ho caro di averti conosciuto cimabue si tenne fortunato di essersi imbattuto in un pastorello che disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di vespignano io avrò in quella vece posta la mano su d'un artista formato non sa nulla non sa nulla ripetè in cuor suo tuccio di credi ah se non sapesse nulla neanche quell'altro siamo dunque intesi proseguiva messer dardano gli parlerò di voi aggiusterò io questa faccenda scusate il paragone ma io mi son sempre figurato così i trionfatori romani e più particolarmente il petrarca quando lo portarono a prendere la corona d'alloro sulla vetta del campidoglio non ancora messeri onorandissimi non ancora ho la mente confusa non m'è venuto ancor nulla che sia degno della chiesa e di voi perdonate sarà per un altro giorno se iddio mi aiuta la lettera di monna ghita ricordò a messer dardano acciaiuoli le sue prime apprensioni era stato il protettore di spinello e il pronubo della giovine coppia e intendeva benissimo come in un giorno di tristezza domestica la moglie di spinello dovesse ricorrere a lui col pensiero e invocare il suo patrocinio quale se questo ragazzo mi si svia continuò mastro jacopo se non mi diventa un gran pittore lo mando diritto a quel paese fortuna per te che ti sei conservato un buon figliuolo ed hai risposto alla mia fede dunque siamo intesi il miracolo sarà fatto ma infine in quella vecchia storia religiosa molte generazioni avevano lavorato di fantasia e si poteva ammettere senza sforzo che gli uomini dopo avere foggiato a loro immagine il creatore si pigliassero uguale libertà con le sue creature più nobili e voi escite dalle loro consolazioni più disanimati che mai peggio poi quando le condoglianze vi sanno di bugiardo perchè allora ci avete anche la nausea dovendo dar fuori il dolce e tenervi in corpo l'amaro vuoi dire che ti casca l'asino ho capito disse mastro jacopo ma questo è naturale è di pochi il ricordare appuntino tutte le fattezze d'una persona assente per modo da poterle rendere con precisione sulla carta questo a dir vero non significava nulla ognuno a cui piaccia può imbrattare un foglio di carta e credere d'aver fatto un disegno ma il guaio era che mastro jacopo aveva lodati i disegni del nuovo venuto proponendoli come esempio ai vecchi della scuola lasciò che tuccio di credi andasse con dio e il giorno seguente partì per alla volta di pistoia era solo ma la solitudine non tornava uggiosa al suo spirito malinconico spinello alzò gli occhi per guardare lassù dove guardava tuccio di credi ma non rispose nulla al compagno che forse vi pare ch'io non abbia ragione ripigliò tuccio di credi a me sembra bellissima una vera trovata per un pittore come voi che fa a detta universale i bei visi di madonne e di sante o forse non l'avevate ancora osservata spinello spinelli andato a vederla appena giunto in pistola fu contento di averci a lavorare e tosto si diede a meditare qualche cosa che potesse rispondere alla magnificenza del luogo e alla buona opinione che i pistoiesi s'avean fatta di lui non sapevo chi fosse ma ne rimasi colpito andai quel giorno a nascondermi là dietro quel pilastro della navata di destra per poterla vedere di profilo senza che ella si accorgesse di nulla eh capisco rispose mastro jacopo riavutosi dal primo spavento non è avvezza a queste confusioni per fortuna non vengono che una volta sola fiordalisa figliuola mia ora ti senti meglio non è vero sì babbo rispose la fanciulla con un filo di voce quest'aria mi fa bene ma vorrei berne tanta quando la commedia del giorno è finita e l'attore si trova solo nel suo camerino dove non ha più da ingannare nessuno spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte incominciando da quei mustacchi neri la battaglia poteva dirsi già vinta come non avrebbe avuto vittoria d'un serpente anche con sette teste e dieci corna chi aveva battuto e piombato negli abissi il più forte de suoi avversari che tale era certamente lucifero quello che voi avete già indovinato replicò l'impertinente scolaro alle corte qui c'è un salto troppo grande per gli stinchi del vostro beniamino dai tocchi di penna all'affresco e senza aver fatto nel frattempo nulla che meriti di essere osservato neanche una testa spinello era come tutti gli uomini i quali vivono raccolti in sè stessi che non credono conveniente di far violenza amichevole con nessuno poichè a lor volta non amano di essere oppressi dalla benevolenza altrui quei cinque lasagnoni com'egli spesso usava chiamarli con dimestichezza punto piacevole a loro si domandavano tuccio di credi lippo del calzaiuolo parri della quercia cristoforo granacci e angiolino lorenzetti soprannominato il chiacchiera quete notti della bella toscana in mezzo al cupo smeraldo dei poggi digradanti al biancheggiare dei nitidi borghi in lontananza al luccicare dei fiumi serpeggianti in fascia d'argento lunghesso le valli avevate mai accolta e accarezzata dal vostro raggio amoroso una felicità così piena una donna anche più facilmente e meglio dell'uomo si inizia all'amore da sè non ne ha imparati i segreti eppure ella sente subito appena il suo cuore abbia incominciato a dare i battiti più frequenti dell'usato ma in quei tempi di vita rigogliosa per l'arte era una festa aver gente dattorno e un pittore non si teneva per maestro se non aveva una mezza dozzina di scolari uno dei quali uno almeno di più facile ingegno e di più pronta volontà seguitasse la maniera serbasse le tradizioni del principale è possibile che la natura umana ci condanni a morte e che la gioventù non trovi in sè medesima quella forza di risurrezione che trova la più umile pianta nella vicenda delle stagioni chi immagina e crea deve trovare in casa la pace allegra che ritempra le forze e il viso sorridente di qualcheduno che l'ama si narra d'un gigante che combattè con ercole e che rinfrescava il vigore delle membra quante volte toccava coi piedi la terra lunge si udiva solamente lo stridio dei grilli monotono ma lene che non urtava l'orecchio ma conciliava il raccoglimento e pareva la voce della natura la nota della realtà che dicesse loro voi siete persone vive non ombre vane tutto rispose parri non avete osservato come ella si muta ad ogni momento già disse il chiacchiera donna e luna oggi serena e doman bruna non gli avrebbe saputo chiedere più di quello che egli poteva darle in ricambio e all'ombra di fiordalisa che gli stava sempre negli occhi mostrava gli amici i protettori messer dardano suo padre tutti collegati nell'opera di volerlo ammogliato veramente soggiunse spinello vi parrà che il debito mio fosse anche di non condurla all'altare ma questo voi sapete oramai come andasse lo stato dell'animo mio non poteva sfuggire all'occhio attento della povera ghita mi chiese che cagioni di turbamento fossero in me e come avvenisse che nulla poteva rimuoverle dal mio spirito dava tregua al lutto del suo cuore per impalmare un'altra donna così finiscono direte così finiscono gli eroi da romanzo ma di grazia umani lettori e vorrei soggiungere umane lettrici sentite un pochino le ragioni del narratore è stata vostra così pienamente vostra che nessun potere geloso neppur l'ombra d'un pensiero profano ha potuto mettersi tra il vostro cuore ed il suo che altro si può desiderare o sperare che non sia da meno di quel momento sublime cade se non m'inganno ai di ottobre rispose parri della quercia che importa a me quando casca volevo dirvi che quel giorno io sposerò madonna fiordalisa ah disse parri abbiate le mie congratulazioni quantunque potete anche farne di meno son venuto su triste come lui e lo sono rimasto come vedete egli e messer dardano potranno dirvi che questa è la mia indole ma io vi prego di credere una cosa mastro zanobi la vostra figliuola non avrà mai a dolersi di me questo posso promettere sulla mia fede d'onest'uomo spinello aveva le guancie scarne gli occhi infossati i capegli largamente brizzolati di bianco era a dirvela in due parole una rovina d'uomo padre mio balbettò fiordalisa chinando la fronte quello che voi farete sarà ben fatto sì questo va bene ripigliò mastro jacopo che aveva voglia di ridere ma se per avventura si trattasse di uno che non ti andasse ai versi da principio arrossiva vedendosi guardare con tanta attenzione e via diciamo le cose come stanno anche con tanto desiderio ma la consuetudine aveva portati i suoi frutti ecco una ragione che mi capacita disse mastro jacopo facendo bocca da ridere ma ti piacerà poi da senno il mio beato masuolo vieni sul ponte e sia come ti pare madonna diss'egli a fiordalisa quella medesima sera vostro padre desidera che io mi provi a ritrarre le vostre sembianze lo consentite voi la fanciulla arrossì e chinò gli occhi a terra vedete maestro non mi vien fatto di cogliere certi piccoli rapporti tra l'ovale del mento e il tondo della guancia infatti qui è sbagliato il contorno non c'è che dire è sbagliato l'ho già rifatto una ventina di volte quel giorno spinello spinelli entrò raggiante in bottega e parri della quercia e tuccio di credi opachi e taciturni lavoratori levarono gli occhi stupiti a contemplare quel giovine cherubino che non capiva più nella pelle a buon conto la città è piccola ma ci ha le vie larghe pulite e ben selciate il che non si trova mica da per tutto possiede molte ed insigni opere d'arte un prefetto un vescovo due buoni alberghi e un caffè dei costanti che vi dà subito l'idea di una popolazione d'innamorati la scena era troppo straziante si scongiurò mastro jacopo a togliersi di là ma le preghiere non facevano che accrescerne il furore e fu necessario di trascinarlo a forza intanto le donne preso sulle braccia il cadavere della fanciulla lo recarono in casa e andarono a deporlo nel suo letticciuolo verginale ella si era veduta in balla di due feroci che l'avevano amata e uno di costoro la dava in preda all'altro il più povero la vendeva al più ricco volontà siffatti uomini quando l'occasione li fa innalzare a più grandi propositi appaiono anche uomini insigni e si chiamano cesare o napoleone perchè scambio di vincere una donna hanno soggiogata la patria luca mio gli disse mastro jacopo traendolo in disparte che volete son donne e ci hanno le loro piccole superstizioni s'è dovuto prendere quattro o cinque persone a mezzo servizio per dar mano a tutto il bisognevole in questa casa ero sul ponte a lavorare e si trovava con me parri della quercia per mesticarmi i colori ad un tratto i massari mi vogliono giù che bisogno hanno di me da chiamarmi così in fretta anch'egli aveva profanata la santità d'una tomba per giungere alla scoperta del vero e come era vissuto fino a quel giorno e come e perchè quella cerimonia nuziale per cui spinello si era allontanato da lei ma anche ella non si era allontanata da lui non apparteneva ella ad un altro ah gridò egli colpito da quelle parole e più dall'accento con cui erano stato profferite tu m'ami dunque o fiordalisa mi ami come t'amo la bella creatura gli volse uno sguardo in cui si dipingeva tutta la confusione dell'animo suo e cadde perduta nello braccia dell'innamorato spinello quando gli amici hanno stabilito di darvi moglie le donne non mancano e se ne trova una ad ogni uscio manco male la figliuola dell'orafo poichè messer dardano ci aveva trovato un grosso difetto era zoppa e tozzotta per giunta poverina non lo avrebbe trovato facilmente un marito io vi pregherò di ricordare che quei bravi rinnovatori dell'arte escivano allora dagli stecchi della pittura bisantina e per vedere tutto il vero nel vero dovette mancar loro il coraggio natura non facit saltum si è detto anche l'arte ha dovuto andare per gradi animo via disse messer giovanni da cortona non vi disperate così sarà uno svenimento e si avanzò in mezzo al crocchio il degno seguace di galeno per vedere da vicino la fanciulla perciò s'intendeva facilmente come il buontalenti non avesse voluto rimanere in arezzo testimone delle nozze di fiordalisa con spinello spinelli e non parve strano che egli si fosse ritirato a vivere per qualche tempo in una sua terra sulla montagna pistoiese come voi amate ho capito disse parri della quercia col suo placido viso era contento quel buon diavolaccio di parri non si sentiva nato per nessuna altezza e dalla sua mediocrità consapevole ma non gelosa che cos'ha veduto il chiacchiera domandò tuccio di credi forse il basilisco in fede mia ripigliò il chiacchiera questo non lo ha veduto di certo il maestro perdonate maestro rispose messer dardano turbato da quella escita improvvisa ma più assai dalla strana animazione del viso di spinello si ragionava con tuccio di credi il quale trova una certa rassomiglianza nel volto di lucifero poca cosa maestro degli schizzi dei tocchi in penna dal vero maisì maestro dal vero ed anche ricordando le cose vedute già come questo san giovanni ripigliò mastro jacopo crollando la gli parve che a quel sì rispondesse un grido dall'alto un grido acuto e breve come di persona colpita da un improvviso stupore ah pensò egli sbigottito non è questa la mia dolce fiordalisa che mi rimprovera di averla dimenticata lasciato parri al suo lavoro spinello andò oltre per avvicinarsi a tuccio di credi che macinava colori in un angolo tuccio non gli diede neanche il tempo di aprir bocca madonna fiordalisa non vedeva non udiva che un uomo in apparenza era sempre contegnosa e tranquilla come quando sentiva il susurro degli inni che volavano a lei d'ogni parte e direi quasi il crepitio dei cuori che ardevano sul suo passaggio trionfale io no l'ho risaputo dallo scaccino della chiesa ma su questo non ho a dirvi di più soggiunse tuccio già quasi pentito di aver toccato quel tasto ma gli altri non avevano bisogno di più estesi particolari e non ci badarono neanco mi sembra di parlar chiaro ripigliò mastro jacopo il tuo ingegno ha messe le penne maestre puoi volare senza aiuto di chicchessia spinello si fece rosso chinò la fronte e rispose era una debole creatura ma ai deboli soccorre spesso il coraggio della resistenza inerte e fiordalisa anche fuor di speranza com'era si chiuse nel suo triste silenzio aspettando la morte che la liberasse dalle istanze del feroce amatore a quelle di tuccio di credi non c'era da dubitarne tuccio era lì e gli occhi di messer dardano potevano spiccarsi da lui per volgersi al lucifero o dal lucifero per volgersi a lui e vedere tra l'uno e l'altro una rispondenza perfetta pensateci e vedrete che ho ragione io cioè no che aveva ragione madonna fiordalisa a sorridere la fanciulla del resto non si annoiava punto di stare in quel modo per cinque o sei ore al giorno seduta davanti a spinello giorno la principessa si svegliò più triste dell'usato guardò nel suo cuore e ci vide torbido la poverina era innamorata la favola dice che da principio ella non sapeva darsene pace ma che poi ne fu consolata dalla sua protettrice no niente di male rispose il medico ma forse nessuna bevanda confortativa poteva giovarle più dopo quella commozione violenta son cose che avvengono soggiunse come parlando a sè stesso eterna argomentiamo così facilmente dai nostri i sentimenti degli altri eppure le beffarde parole di messer lapo anche respinte da un'intima convinzione non potevano essere dimenticate e l'eco doveva restarne in quel povero cuore le dolci promesse di un'estasi invocata passarono davanti agli occhi di spinello che ne fu come abbagliato e gli fu necessario un grande sforzo di volontà per rimettersi in pace poichè il brivido di quella stretta gli correva ancora per le vene lo vedrete nel san donato disse parri della quercia ma se non è suo rispose il granacci lo vogliamo giudicare da un'opera fatta da lui sotto i nostri occhi non già in un affresco di mastro jacopo gabellato per suo e che cosa dicevi tu dunque dicevo che madonna può riconoscersi in questi contorni ma che questo non può dirsi un vero ritratto un ritratto della vostra figliuola io l'ho per la cosa più difficile del mondo se non per avventura impossibile giovinotto queste freddezza non istanno bene tra compagni d'arte che sono sempre andati d'accordo la vita è già troppo piena di noie non la turbiamo ancora con le nostre contese vi vedrò questa sera ti dico che la è quistione di lavorare e non d'altro di lavorar sempre e di lasciare che i fannulloni cantino copiare e immaginare immaginare e copiare ecco il punto una cosa non ti vien fatta alla bella prima si prova da capo verrà alla seconda volta o alla terza ah padre mio diceva spinello sospirando non va pur troppo non va tira via ragazzo incontentabile brontolava allora il maestro lo so anch'io che non va se tu vuoi ad ogni costo la perfezione che non è di questo mondo vedi ti riesce tormentato per la smania di notare ogni nonnulla o ora il lividore di tuccio poteva essere un segno di allegrezza profonda come era di profondo rancore anch'egli aveva amato fiordalisa ma senza speranza prima che spinello spinelli entrasse in bottega di mastro jacopo e innamorasse la bella figliuola del pittore anco per trovarsi alcuna volta insieme e sovvenire nelle cose dell'anima e del corpo a chi secondo i tempi n'avesse bisogno il periodo è lungo ma non è che l'abbreviatura d'un altro anche più lungo di messer giorgio vasari madonna le disse il buontalenti che io vi ami e quanto lo sapete da un pezzo voi farete quel che vi parrà meglio chi può aspettare non vi domanderà nulla anzi tempo vestita così semplicemente d'una veste di ferrandina a larghe pieghe le quali scendevano in bei partiti dal fianco senza fronzoli che dissimulassero le curve gentili del busto con le maniche lisce e la radice del collo a mala pena coperta da un baveretto bianco madonna fiordalisa era un miracolo di eleganza e di grazia egli la rigirò per modo tra la parete e la vòlta medesima che ai riguardanti parve tutta una cosa condotta in soavissima curva senza interruzione d'angoli o di che doveva svegliare tanti dolorosi ricordi nell'animo di spinello frattanto il nobile fiorentino sbirciava il suo protetto che male avrebbe riconosciuto se scambio di trovarlo al suo posto d'onore lo avesse incontrato per via gli fu agevole intendere che mastro jacopo non aveva creduto opportuno di dir nulla alla sua bella figliuola e spinello gliene fu grato perchè libero da ogni soggezione avrebbe potuto guardare in volto fiordalisa contemplarla a sua posta e pensare tra sè con gioia infantile tuccio di credi che precedeva di pochi passi il nuovo venuto si tirò da un lato per lasciarlo passare il vecchio fiorentino entrò strinse la mano che gli offriva il pittore e andò a baciare in fronte la sua futura nuora se aveste veduto in quel punto il povero tuccio di credi del resto non temessero i massari a quel guaio si sarebbe rimediato prontamente se a loro premeva il decoro della chiesa a spinello spinelli premeva altrettanto se non più la sua fama dio santo com'era bella due cotanti più bella delle altre volte quando egli la vedeva in duomo agli uffizi divini con gli occhi bassi e la testa e il collo gelosamente custoditi da un velo di seta bianca assai largo che le scendeva giù per le spalle non gli restava che di congiungerli ad uno ad uno per gli orli con la colla di farina cotta al fuoco ciò fatto e come il cartone fu rasciugato sulle giunture lo stese al muro incollandolo sui lembi indi tirate sul suo primo disegno tante righe orizzontali e perpendicolari che lo riducessero ad una fitta rete intravveduta nel racconto del vecchio pasquino forse era da ascrivere la cosa a un senso di gentile pietà naturalissimo in un cuore ben fatto come il suo egli invero pensando alla signora di colle gigliato tuccio di credi aveva veduto messer dardano anche prima che messer dardano vedesse lui e avrebbe voluto cansarlo ma come accade in simili circostanze che il timore d'essere osservati vi trattiene e vi fa cadere più presto nelle unghie di chi volevate sfuggire andò a lui come la biscia all'incanto del resto la quiete dell'animo di spinello va intesa con discrezione era una quiete come oggi si direbbe relativa gli restava un gran vuoto nel cuore e sul volto l'impronta di una rassegnata tristezza in quella che faceva dare indietro il suo nemico udì un gemito e vide fiordalisa abbandonarsi sul fianco fatevi animo madonna diss'egli il tristo non potrà nulla contro voi ma che messere balbettò spinello confuso vorrei lo sa il cielo se vorrei vogliate dunque dipende da voi ripigliò messer dardano voi dovete ammogliarvi una compagna vi è necessaria non credete a ciò che sentenziano taluni che l'artista ha da viver solo perchè l'arte non vuole rivali inoltre vedeva il suo fiume i cui fiotti lievemente increspati si seguivano lentamente ma non era più lo spettacolo della terrazza donde egli vedova lo acque limacciose illuminarsi di qualche riflesso cristallino mentre gorgogliavano intorno alle pile del suo ponte vecchio vedo ogni giorno con voi un giovinotto dall'aspetto assai triste ripigliò il vecchio gentiluomo egli ha certamente avuto a patire una grave disgrazia maisì messere una disgrazia irreparabile replicò tuccio di credi intendeva dire che il suo viso muta aspetto ed espressione ad ogni tratto e tuccio di credi quell'altro sapientone soggiungeva che il guaio era tutto nelle parti mobili del viso secondo lui le parti mobili del viso sono gli occhi e le labbra eh disse spinello potrebbe aver ragione tuccio di credi e spinello essendo entrato a far parte della compagnia andava anche lui con la tasca al collo e il martello di legno in mano picchiando all'uscio dei ricchi ed entrava nelle case visitate dalla morte per recarsi sulle spalle i cadaveri mastro jacopo voi sapete il proverbio ognun può far della sua pasta gnocchi ma noi non ispendiamo del nostro noi amministriamo il denaro della comunità è giusto ed io non vi chiederò nulla per l'opera di spinello se essa non sarà tale da piacervi ad aiutare la sua volontà giunse un rumore di passi che veniva dalle scale poco stante mastro jacopo appariva sulla soglia spinello non poteva vederlo poichè volgeva le spalle all'uscio ma lo vide fiordalisa e notò che aveva la cera stravolta che c'è chiese la fanciulla turbata io invece ho fatto per spinello spinelli quel che si fa o che si dovrebbe fare per un amico ma per carità non mi parlate d'insegnamenti quel benedetto ragazzo aveva già la scintilla in testa l'ha portata nel mio focolare e s'è acceso il suo fuoco da sè in quel medesimo terrazzino donde pur dianzi gli era apparsa la figura di madonna fiordalisa va te ne prego va mia buona cia prendi un po d'acqua dell'aceto quello che troverai per ridar la vita a questo poveretto si raccoglievano sul taglio della vita e la mano destra sovrapposta all'avambraccio sinistro sosteneva un piccolo uffiziuolo sulla testa era gittato un velo che scendeva fino agli òmeri e si confondeva col manto ma nell'anima sua era un pensiero che non pativa rivali nel suo cuore un'immagine che non lasciava posto a nessuna impressione esteriore e rasentare la villa del buontalenti cinta da un muro nerastro che si vedeva tutto rivestito d'edera e sormontato dalla frappa scura dei nocciuoli e degli elci lì presso nel greto della brana il nostro pittore s'abbattè in una povera donna che stava lavando alcuni pannilini all'acqua corrente vedete qua tuccio di credi il quale sostiene che la somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti il vostro protetto ha trovata l'aria della figura e nient'altro se dovesse fare un ritratto si troverebbe molto impicciato furia di messer dardano che adempiva con coscienza a tutti i suoi uffici di protettore finalmente e forse era da metter questa innanzi alle altre furia di tuccio di credi il quale voleva riconquistare la sua libertà quella sera il curato del duomo mandò il sagrestano alla casa di messer jacopo per chiedere a che ora del mattino gli facesse comodo di andare in chiesa per la cerimonia nuziale sposereste messere disse allora spinello per far ciò che voi dite bisogna amare ed io non amo pazienza cerchiamone un'altra che vi piaccia di più quantunque monna ghita che io ho veduta l'altro dì come gridò spinello anche questo avete fatto vi capita in bottega con quattro scarabocchi e voi v'innamorate subito di lui come cimabue s'è innamorato di giotto benissimo detto come cimabue ripigliò mastro jacopo infatti spinello spinelli meritava tutto quello che ho fatto per lui che ci trovate a ridire voi altri il sole calava in una gloria di fiamme dietro la collina di serravalle che chiude la valle dell'ombrone da quella della nievole tutto ad un tratto spinello vide comparire sul ciglio del muro nerastro una figura di donna ed anche dopo essere stato colpito dalla folgore che l'ha incenerito a mezzo il tronco della quercia rimane qualche volta in piedi nutrendo per un rimasuglio di corteccia i pochi rami superstiti speriamo che il vostro male non sia così grave come dite replicò spinello ma se lo fossa parri vorreste voi condannare una povera donna a vivere con voi per restar vedova anzi tempo quando vi dico che ci ho pensato disse di rimando quell'altro sentite qua così contro l'intenzione dei tre sparlatori il giovinetto andò in breve ora per le bocche di tutti come un speranza dell'arte era inoltre aretino di nascita e questo argomento della patria per una volta tanto faceva servizio fortunatamente se i due innamorati apparivano un po malinconici mastro jacopo era gaio per essi e per altre undici coppie di sposi è sempre andata così i caratteri più burberi quando girano per caso al buon umore diventano così pienamente e così rumorosamente allegri da mettere in sacco una dozzina di giullari forse del ritratto che spinello ha inteso di fare a madonna fiordalisa osservò lippo del calzaiolo almeno sapesse farli i ritratti esclamò il granacci i quattro segni d'un tocco in penna a me mi servono poco in un'opera grande voglio vederlo eh bisogna pur dire che la ci ha un visino di santa è un bel tocco di ragazza e se non fosse zoppina a quel modo zoppa voi dite non mi par mica poco stante si raccoglievano le membra sfracellate in chiesa e fuori si credette ad una disgrazia nè messer dardano volle dire il contrario nè spinello sapeva più che cosa fosse avvenuto sceso dal ponte il povero pazzo non ricordava più nulla in cui il signore d'una donna s'atteggia più superbamente a padrone ma lapo buontalenti non chiedeva nulla egli era uno di quegli spiriti volgari destinati a vincere nelle battaglie della vita perchè hanno un'idea sola e in quella appuntano tutti i loro desiderii tutte le forze della loro volontà ed ecco perchè spinello era disceso verso la brona scambio di far la strada degli altri giorni quel nome poi il nome di fiordalisa buttato là dalla vecchia contadina gli disse tutto non già tutto quello che potreste immaginarvi voi fatti accorti in buon punto ma tutto quello che egli poteva supporre nello stato in cui era spinello si cacciò le mani nei capegli oh per colpa mia per colpa mia gridava egli con accento disperato no amico mio mormorò fiordalisa non ti accusare è stato il destino perchè ti ho trattenuto io questa sera dio santo ero così avida di questa felicità gli altri non promettevano nulla e mastro jacopo li adoperava a mesticare i colori a macinare le terrene sulla pietra a far le imbasciate della bottega a portargli la cartella dei disegni e la scatola dei pennelli quando andava a lavorare fuori via indi fatto ardito dalla sua stessa condiscendenza di rigirarle un braccio intorno alla cintura e di stringere al seno l'adorata fanciulla istanti di dolcezza inenarrabile di beatitudine celeste voi rimanete impressi nell'anima e vi si ricorda per tutta la vita che c'è disse parri della quercia vi fiammeggiano gli occhi lo credo io rispose spinello c'è c'è amici miei una grande novità ve la dò a indovinare alle cento dio buono esclamò parri della quercia si tratta di una cosa che vi fa molto piacere pena lodato a gara da tutti non dava retta alle lodi o mostrava solamente di udirle per mostrarne impazienza voleva esser lasciato solo per darsi tutto alle sue smanie alle sue alternative di fatica e di lagrime no chiuderò gli occhi e contemplerò i tuoi miracoli nella penombra delle mie ricordanze evocherò il caro fantasma che meglio risponde alla tua immagine non mai ritratta da umano pennello e a me pur troppo non risponderà da lontano il monotono e lene stridìo dei grilli canterini il serpente nella forma delle zampe delle fauci e dello scaglie ond'era protetto il suo dorso arieggiava i coccodrilli egiziani nelle ali i favolosi dragoni che erano tanto in voga a quei tempi per la leggenda popolare di san giorgio di cappadocia trova nel fatto il suo tornaconto e sonnecchia lasciando che l'anima si abbandoni intieramente al soave sentimento che la invade tutti gli amori lo hanno questo dolce periodo d'infanzia del non desiderare se almeno ce ne fossero due qua dentro di donne ribattè il chiacchiera che non voleva darsi per vinto ma a farlo a posta non c'è che questa non c'è non prova nulla prova moltissimo che non ci sian più belle donne in arezzo o che abbiano presa l'abitudine di tapparsi in casa quando passa il certo il vivere in questa guisa è un sacrificio ma per il desiderio di rendergli giustizia non è mestieri esagerarne la grandezza spesso è quistione di nervi più spesso di educazione donde si spiega come egli abbia potuto compiere tante opere mirabili in una vita di cui i biografi si contendono a gara i confini e che lascerebbe ai tardi nipoti il diritto di accorciarla assai più che io non mi sia attentato di fare nè egli sarebbe più qui ritto e sano davanti a me guardatelo messer dardano quello è il più malvagio degli uomini ah voi non sapete ciò che m'ha fatto in verità diss'egli allora tanto per isviar l'attenzione del pittore son povere cose e certamente indegne di voi ma che volete non so far altro che che rispose mastro jacopo la modestia è una bella cosa ragazzo mio ma tu ora fai torto alla natura che ha voluto indicarti molto chiaramente la tua vocazione anco se si tratti di andar sullo scrimolo d'un precipizio a risico di fiaccarsi il collo tutte quante i garzoni di mastro jacopo non potevano mandar giù la fortuna del nuovo venuto e meditavano una grande risoluzione penso disse spinello che anche voi siete pittore alla vostra maniera mi par quasi di vederla e non vi dico nemmeno la metà della sua bellezza ripigliò il vecchio contadino anche così malandata è un portento doveva essere un occhio di sole prima che le toccasse quella brutta sorte ma già voi siete aretino come lei e la conoscerete la chiesa avea nome da sant'agnolo aggiungo ora che si diceva sant'agnolo per mo d'antonomasia dovendo intendersi l'arcangiolo san michele che è il primo e il più ragguardevole tra gli spiriti celesti tuccio di credi aveva portati in pace o giù di li gli inviti del casentino aveva mandati giù senza troppo dolersi gl'inviti di firenze aveva rizzato muso agl'inviti di pisa ma non si era arrischiato a dir nulla come vedete fo anche un'opera buona ella ha poi un cuor d'oro mi terrà compagnia assisterà i miei ultimi giorni e li renderà meno dolorosi infine erediterà quei pochi ch'io vo guadagnando dalle opere mie non sarà una gran cosa perchè la mia arte è meschina ma per lei sarà sempre la ricchezza spinello fremeva dentro di sè dalla stizza gli cuoceva che si occupassero tutti della sua felicità come la chiamavano mentre egli non consigliava niente a nessuno e ai casi suoi intendeva di provvedere da sè ma anche una bella tavola dipinta a tempera può avere i suoi pregi agli occhi dei posteri ed ora che mi rammento i tuoi nemici ti accusavano di non aver mai copiato dal vero parliamo d'altro anzi non parliamo di nulla poc'anzi volevate darmi un confortino un lattovaro un cordiale ho più fame che sete e prenderei qualche cosa di sodo l'affresco voleva ardimento d'ingegno franchezza di mano sicurezza di giudizio e tante altre belle qualità che non erano nell'indole di parri ma gli altri discepoli di mastro jacopo assai meno valenti di parri della quercia e che necessità di bandirsi da arezzo se con un'altra doveva partire dopo avere a lungo almanaccato su quel fatto spinello si accostò all'idea che messer lapo avesse amato madonna fiordalisa come poteva amare un pari suo mastro jacopo prima di mettersi e tavola tirò in disparte il prediletto discepolo e gli disse orbene t'è venuta l'idea sì maestro è venuta e ne sei contento spinello fece un cenno del capo che voleva dire così così ma le sue labbra si atteggiavano ad un malizioso sorriso rinchiudermi nel mio lutto senza esser cagione di rammarico a lei vivere con le immagini del passato lasciando altrui di trovare le sue gioie nel presente era questo il mio voto era questo il mio sogno madonna fiordalisa pianse dirottamente quel giorno stemperò il suo povero cuore indi segui messer lapo a firenze una mattina la chiesa di san nicolò in via della scala era parata a festa a bassa voce mutato argomento proseguì che ci avete di nuovo ho da parlarvi messere rispose tuccio di credi il padre è più incocciato che mai a volergli dare la ragazza bisognerà pensarne un'altra messer lapo non poteva citare il caso di ginevra degli amieri che era ancora di là da venire e poi foss'anche avvenuto prima d'allora esso non poteva servirgli come argomento di persuasione con madonna fiordalisa le sue grida disperate si perdettero nel gran silenzio della notte xiii vi già si sa un uomo con tutta la sua pratica del mondo non può mica andar franco in una congiuntura così difficile che gli capita per la prima volta in sua vita quando giunse il momento di profferire il monosillabo che lo avrebbe legato per sempre spinello ebbe una stretta al cuore e rimase un istante perplesso spinello spinelli non si aspettava una simile conclusione e ne rimase sconcertato messere diss'egli in verità io debbo esservi grato della stima che fate di me ma come volete che io riprenda il lavoro la mia anima è triste e mastro jacopo contento come poteva esserlo un padre diede a spinello il maggior premio che per lui si potesse annunziandogli che il matrimonio si sarebbe fatto fra un mese un mese appena quanto occorreva per gli apparecchi nuziali fiordalisa s'intende che spinello tratteggiava sull'intonaco i disegni del maestro e sotto gli occhi di lui ci metteva il colore immaginate voi come si struggessero di rabbia i compagni di spinello quella che avete stretta al seno in un impeto d'amore che avete sentita palpitare ed ardere sul vostro cuore era la più bella tra le creature di dio e per un momento anche rapido come la folgore erano anche assai meno modesti di lui e si rodevano di vedere quel nuovo venuto che si spingeva in brev'ora tanto innanzi nel magistero dell'arte e quel ch'era peggio nelle grazie del maestro ma vigilava per la vostra salvezza un amore antico e gagliardo il mondo vi ha composta sotterra per dimenticarsi di voi io vi ho restituita alla luce del giorno siete mia finalmente di tutti gli spettacoli monotoni i quali possono accordarsi con la malinconia d'un pensiero dominante è questo certamente il più acconcio passano le acque si seguono i fiotti ma questo che seguite con gli occhi non è più quello di prima eppure vi sembra la medesima cosa parri come potete immaginarvi fu trattenuto a desinare la casa di spinello spinelli doveva essere la sua per tutto il tempo che egli contava di rimanere a firenze l'uomo che vuole avanzare nell'eccellenza dell'arte studia tutto quello che vede e se gli capita di vedere qualche bella figura di donna vuoi tu che chiuda gli occhi e dica domine salvum fac come un santo eremita esposto alle tentazioni del diavolo madonna fiordalisa commossa da quel grido in cui parlava un amore infinito chinò la testa su lui e il povero spinello insieme con la certezza di avere ritrovata la sua fiordalisa ebbe il secondo deliquio ambedue maledissero un'altra volta il chiacchiera e lo votarono agli spiriti maligni come usavano fare gli antichi ebrei col capro emissario della tribù indi spinello si diede a rifare i suoi cartoni in quella che i manovali scalcinavano la vòlta tale era giotto di bondone e tale sarebbe stato anche se scambio di cimabue lo avesse veduto e preso con sè un pittoruccio da dozzina per intender giotto non occorreva in fede mia esser neanche una cima bastava non essere a dirittura un bue era un triste viaggio quello che stava per fare ma lo avevano confortato le soavi parole di fiordalisa e l'arte per gli occhi di madonna tornava ancora a sorridergli ah grido tuccio di credi davvero sì mormorò spinello se la vicina mi vorrà io sono disposto vi contenterò tutti non dubitate il chiacchiera lasciò passare quella folata di parole indi rispose oh non a tutti i vostri scolari avete lasciato la cura d'imparare da sè non a tutti lo credo io replicò mastro jacopo tuccio di credi per esempio e parri della quercia hanno saputo cavar profitto dei loro occhi spinello si voltò tutto d'un pezzo ah questo sì potete giurarlo esclamò con accento di convinzione profonda e la vide così bella così splendida nel suo divino sorriso che non seppe resistere al desiderio di afferrar la sua mano ma quell'uno sopportò molte miserie e bevve il calice delle amarezze per noi insegnandoci in questa guisa a patire a vivere fortemente in mezzo alle prove più dolorose ah ma tu non lo vedrai tale non è vero amor mio se questa valle sorriderà del suo più amabile sorriso alla luce del sole tu non vedrai che tenebre giuralo perchè io muoia contenta mastro jacopo cascava dalle nuvole a tanta audacia di discorso già era sul punto di mandarli tutti e tre al diavolo per la più spiccia ma le ultime parole che racchiudevano un'accusa formale lo toccarono sul vivo due grida strazianti proruppero ad un tempo il grido di mastro jacopo e il grido di spinello spinelli ma la bella fiordalisa non udì più i disperati richiami di que due amori che si concentravano in lei l'immagine di spinello fu cancellata dal suo cuore nello stordimento che l'ira contro di lui e la vergogna di sè medesima avevano recato nell'animo suo madonna fiordalisa non solamente si diede animosa in balia del eravamo avvezzi a vedere quel tratto di paese popolato dalla immagini della speranza quella corona di monti chiudeva tutto ciò che avevamo di più caro nel mondo quelle mura quegli archi quelle vie che il pittore entrato una volta in casa non gli girasse nel manico trovando come suol dirsi il vino troppo diverso da quello che prometteva l'insegna spinello venne e fu proprio il caso di aprir l'uscio a due battenti poichè messer dardano acciaiuoli si era degnato di accompagnare il suo giovane amico in ogni consorzio umano è dato di trovare l'uomo feroce dei boschi gran mercé sentirsi amate in tal guisa e come fuggire a quella forma d'affetto l'entrata di spinello spinelli ai servigi di mastro jacopo da casentino fece chiasso nella scuola egli era caduto là come un sasso in una pozzanghera facendo schizzare acqua e fango d'ogni parte sicuro anche fango è vero rispose ella perplessa ma tu conosci cia la buona contadina ella mi ama a lei posso confidarmi ove sia necessario ella ti avvertirà d'ogni cosa ma parti ora che egli non abbia a ritrovarti qui saremmo perduti ambedue intanto la religione dei sepolcri si era impossessata dell'animo di spinello spinelli quante volte gli era dato di escir solo dal suo lavoro quotidiano egli andava nel chiostro del duomo vecchio per inginocchiarsi sulla pietra di madonna fiordalisa e ripetere con pienezza d'affetto la sua triste domanda povera madonna fiordalisa ma già così doveva finire ed ella di sicuro non ha neanche avuto il tempo di raccontare al suo antico fidanzato che parte ci avessi avuto io nella sua risurrezione che non era un ritratto spinello ha indovinata l'aria della figura e nient'altro se dovesse fare un ritratto si troverebbe molto impacciato sì sì vecchia storia borbottò mastro jacopo le opere commesse a spinello avevano recato una certa agiatezza e non era più convenevole che si vivesse stretti e pigiati nella povera cameretta in via della scala inoltre bisognava possedere un quartierino con una camera abbastanza spaziosa per uso di studio ghita chinò la testa arrossendo di bel nuovo voi capirete lettori discreti che alla sua età e nella sua condizione di figlia al cospetto del babbo la fanciulla non poteva far altro una simile stonatura certamente voluta dall'autore non è forse tale da far pensare che quel diavolo non meritava poi la sua trista sorte e perchè subito viene in mente che iddio non può aver fatto una cosa ingiusta o almeno egli non può averla lasciata fare a spiriti perfetti come sono senza dubbio i suoi angeli verrò dopo il vespro in piazza del duomo vi torna ci sarò messere e siate ringraziato per l'onesta intenzione che che non mi ringraziate di nulla sarò proprio felice di aver posto fine a questa mala intesa che altro non può essere davvero nel vostro capriccio nulla della sua pasta può far gnocchi ciascuno ma il modo vedete è il modo che ci offende spinello spinelli viene da voi con un fascio di tocchi in penna bellissime cose degne di giotto lo ammetteremo anche noi se può farvi piacere inoltre tuccio di credi era l'aiuto di spinello spinelli quando questi dipingeva nella chiesa di san nicolò in via della scala e messer dardano non poteva averlo dimenticato così facilmente tuccio di credi esclamò egli andandogli incontro che fortuna d'imbattermi in voi appena entrato in arezzo anche spinello dopo quella grande rovina della sua felicità si era allontanato da arezzo se ci fosse vissuto più a lungo sicuramente sarebbe morto di crepacuore non essendo maggior esca al dolore che il vivere nei luoghi in cui si è patito il danno e in cui ne è sempre vivo il ricordo eh non dubitare ci sono stato anch'io in diebus illis rispose mastro jacopo ci si passa tutti o presto o tardi per queste benedette ansietà ma come vedi non era il caso di tremare si pensava a te mentre tu ti guastavi il sangue coi sospetti e con le paure in verità disse spinello che aveva notato quell'atto sarebbe meglio un po di moto non vi pare fiordalisa e avvicinatosi a lei le bisbigliò all'orecchio una dolce parola andiamo balbettò ella mi farà bene con voi quando fiordalisa potè finalmente parlare gli chiese risoluta dove mi conducete voi dov'è mio padre il buontalenti increspò le labbra ad un mezzo sorriso e pacatamente rispose o forse non era giorno di bucato insomma tutto ciò importa poco al racconto ed io l'ho accennato solamente per dirvi che lassù egli non vide quella volta che la fanciulla e non ebbe altro saluto che il suo mastro jacopo crollò sdegnosamente le spalle eh via lasagnoni quello è un giovane che se vorrà fare un ritratto anche da pittore novellino qual è lo farà in barba a tutti voi quando avrete messo su barba ah riprese egli con accento mutato studiavate ammiravate anche voi quel che sa fare questo bravo giovinetto avanti su si faccia avanti quello che ho da baciar sulle gote e mi dica cosa pensa di spinello spinelli aveva già dei nemici spinello oltre i suoi compagni di bottega sicuro e perchè no tra i nemici di un uomo che lavora ci potete mettere tutti i fannulloni d'ogni risma il maggior numero insomma gente leggiera che vi loda quando non può farne di meno ma che venuto il momento buono è sempre felice di potervi assestare uno scappellotto una bella mattina mastro jacopo le disse così di schianto sai spinello ti ama io amo lui resta che lo ami anche tu perchè la catena sia fatta perchè voi non mi riprendete mai mentre io sarei tanto felice di avere i vostri consigli le vostre ammonizioni consigli ammonizioni tu non hai mestieri nè di quelli nè di queste si erano amati si amavano il doloroso intervallo spariva quei due cuori non avevano mai cessato di amarsi la luna apparsa pur dianzi dal colmo del poggio s'innalzò lentamente su per la volta azzurra di dardano acciaiuoli è questo il mio nome tuccio fece un atto di meraviglia seguito da un inchino profondo la casa degli acciaiuoli era una tra le più chiare di firenze sapete la novella disse egli quale novella chiese cristofano granacci se non la spifferi come possiamo saperla soggiunse il chiacchiera tuccio di credi rimase un momento sopra di sè come se volesse raccogliere le proprie forze indi con voce sepolcrale diede il triste annunzio ai compagni ma vedute ed accettate a mano a mano che in lei cresceva con gli anni il giudizio era una bambina grave prima di essere una donnina forte inoltre ella aveva veduto assai presto la necessità di custodirsi da sè e che cosa le avete dato diss'egli un cordiale messere la poverina si sentiva languire e abbiamo pensato di confortarle lo stomaco s'è ammannito un brodo con tuorli d'uova sbattute e un poco d'agro di limone abbiamo forse fatto male eh c'entra in questo modo rispose parri della quercia che nei quattro tocchi di cui parlavamo dianzi quando voi siete capitato eccoli qua del resto non ci vedete il ritratto di madonna fiordalisa almeno almeno si può dire che arieggiano la sua figura sia pure disse mastro jacopo col piglio di chi non vuol negare nè ammettere una cosa ormai è finita per me il crudele sai mi ha ferita qui aveva recata in quel mentre la mano al petto e la mostrava a spinello intrisa di sangue la dedicazione della chiesa come potete immaginarvi dava il tema obbligato al pittore che ideò per l'appunto e compose parecchie storie ricavate dalla vita del santo nessuna cosa che non possiate fare rimanendo per me quella che siete stata finora vi chiedo una promessa semplicissima per condurvi fino a firenze dove spinello impalmerà fra due giorni un'altra donna ora se io non vedessi se io non sentissi la vostra bellezza intenderei il mal esito ma in questo caso soltanto e poichè questo non è poichè questo non è riprese madonna fiordalisa con accento scherzevole bisogna studiarne un altro se fosse vero che la sentiste troppo ho pianto sai ho durato tre anni tra il dolore dell'anima e la menzogna del volto disperando di vederti amandoti e odiandoti perdonami non si odia così che quando si ama così ai giorni nostri i pittori non fanno più scuola o non si rodono di avere dei buoni discepoli come una volta ogni artista lavora per sè gelosamente tappato nel suo studio quasi temendo che altri gli rubi il tocco o l'impasto dei colori che cosa significava quel misterioso viaggio e non era possibile che risguardasse anche quella povera vittima che portava il nome gentile della sua fiordalisa agitato da questi sospetti uscì verso l'ora di vespro dalla porta del borgo non so io non conosco nessuno rispose la fanciulla ce ne stanno due qui presso nella casa degli ammannati si vedono qualche volta sulla terrazza senza volerlo stando quassù presso al balcone il loro nome non lo so si dice che siano due pittori ma la mamma potrà saperlo meglio di me io non parlo con nessuno lo sai spinello non era in casa quando messer dardano acciaiuoli vi giunse ma il vecchio gentiluomo ne fu contento poichè l'assenza del suo protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna ghita e così di sbieco mentre guardava la figura gittò un'occhiata al suo giovine compagno spinello non vide lo sguardo del pittore ma lo sentì e si fece rosso in volto o come esclamò quell'altro volgendo intorno gli occhi attoniti e non intendendo i segni che gli facevano le persone di casa che cos'è accaduto la vecchia zia si fece innanzi e condusse il sagrestano sull'uscio nessuno ti dice che tu abbia a discostarti dal tuo maestro dal tuo secondo padre lavorerai sotto i miei occhi se dio vuole e baderai sempre ai miei consigli hai risolutezza di mano e buon giudizio per fare da te poi essere vissuto così accanto a voi disperando di potervi dire un giorno di potervi confessare e sempre con la paura di sentirmi annunziare da voi o da altri di bottega che madonna fiordalisa era sposa oh maestro maestro vorrei che ci foste stato voi nel mio caso spinello si buttò ginocchioni davanti a lei e l'afferrò per le braccia che è ciò dio santo gridò egli sbigottito fiordalisa amor mio scossa da quell'accento supplichevole la fanciulla aperse a stento le ciglia e rivolse a spinello una languida occhiata ma le palpebre si richiusero tosto e vendeva sottomano le calze che faceva delle calze da serva grosse un dito essa gliele aveva fatte anche vedere sulla forma per stuzzicarlo per strappargli ciò che faceva comodo a lei sembrava a ogni lettera che le capitasse lì dinanzi coi suoi occhioni superbi colle belle labbra carnose a dirle in un orecchio delle cose che le facevano avvampare il viso che le facevano battere il cuore e chi gliela aveva messa fra i piedi turbato se si appisolava un momento da tanti brutti sogni mastro don gesualdo il debito della gente che gli si accalcava addosso e gli empiva la casa una gran folla bianca quasi indovinasse d'aver poco da vivere non avrebbe voluto separarsi dalla sua figliuoletta ma il padrone era lui don gesualdo testa scongiurava il babbo e la mamma che non volessero sacrificarla andava a piangere dai parenti e a supplicare che l'aiutassero questo potete andare a dirglielo a donna giuseppina se non ho potuto comandare da padrone non voglio servire nemmeno da comodino capite fare il gallo di razza capite su di ciò donna giuseppina potrà mettersi il cuore in pace ma adesso è un altro par di maniche adesso si tratta di non lasciarsi rubare come in un bosco curiosi fissandoli in viso a lui per scovar quel che c'era sotto un caso di colèra eh ce l'han portato sin qui qualche briccone l'han colto sul fatto nessuno ha il mio cuore no una povera donna senza aiuto e che non sa dove andare se mi date la chiave delle due camerette che avete laggiù a mangalavite vicino alla vostra casina il padrone gli rivolse un'occhiata brusca e tagliò corto zitto bestia anche tu potevano essere due ore di notte quando arrivarono alla fontana di don cosimo nel paese fu l'argomento di tutti i discorsi quel che aveva detto quel che era venuto a fare quanto tempo si sarebbe fermato lì quanti anni aveva le signore asserivano che non dimostrava più di c'erano infatti nunzio e gesualdo di diodata vestiti da festa colle mani in tasca e un fazzolettino nero al collo per far la letterata anche lei una ragazza che avrebbe dovuto pensare a ridere e a divertirsi piuttosto finora erano ragazzate allora perché sei sua moglie ribatté il cugino bella ragione uno che non era degno di alzarti gli occhi in viso deve ringraziare iddio e l'ostinazione di mia madre se gli è toccata questa fortuna come restiamo intesi perché di che cosa per discorrere dei nostri interessi eh per dividerci l'eredità che ha lasciato quella buon'anima tanto paradiso non fate scandali non strillate tanto ch'è peggio i panni sporchi si lavano in casa vediamo piuttosto d'accomodare questo pasticcio il pasticcio è fatto caro mio e bisogna digerirselo in santa pace al veder giungere alessi che veniva a chiamarlo parlando di notaro e di donazione si fece pallido a un tratto la vinceva una specie di dormiveglia una serenità che le veniva da ogni cosa e si impadroniva di lei e l'attaccava lì col libro sulle ginocchia cogli occhi spalancati e fissi vedete vostra moglie che pare stia per rendere l'anima a dio poveretta lei è madre non possiamo sapere quello che ci ha nel cuore in questo momento sono venuta apposta per accomodar la frittata io non so s'era innocente o no so che ha acchiappato il colèra anche lui perché teneva in casa quelle bottiglie che mandano da napoli per far morire i cristiani vostro padre l'ha voluto lui stesso il colèra sissignore tutti gli dicevano non aprite se prima il sole non è alto ma sapete che testa dura ninì non si riconosceva più da un giorno all'altro colla barba lunga i capelli arruffati fisso al capezzale della madre oppure arrabattandosi nelle faccende di casa non è più un bambino bisogna che s'aiuti non può vivere sempre alle spalle dei parenti e superbo come lucifero per giunta ricalcitrando e inalberandosi se alcuno cercava di aiutarlo di fargli fare buona figura e la baronessa minacciava di andare lei in persona dal notaro per disporre della sua roba così com'era in sottana a quell'ora stessa se non volevano mandarlo a chiamare tutti si affacciavano per vederla passare la zia sganci divenuta sorda e cieca le tastò il viso per riconoscerla una trao non c'è che dire ci furono dei tira e molla delle difficoltà che sorgevano a ogni passo delle vecchie carte in cui ci si smarriva intanto la figliuola dall'altra parte aveva sempre quell'altro in testa allorché la condussero dallo zio don ferdinando isabella che soleva spesso rammentare colle compagne la casa materna negli sfoghi ingenui d'ambizione tale e quale sua madre così il pesco non s'innesta all'ulivo tante punture di spillo la stessa cattiva sorte che gli aveva attossicato sempre ogni cosa giorno per giorno continuò a sfogarsi all'orecchio di bianca accesa sbirciando di sottecchi don gesualdo per vedere quel che ne dicesse don gesualdo non diceva nulla una mandra di figliuoli la lite per la casa che mastro don gesualdo voleva acchiapparsi col pretesto del debito dopo tanto tempo la moglie al vederlo così stralunato cogli occhi fissi addosso a sua cugina gli piantò una gomitata aguzza nelle costole capirete quel che devo averci in cuore che spina che tormento guardava ora la nipote ed ora suo marito cogli occhi acuti incerettata dipinta carica di piume di gallo e di pezzi di vetro tirandosi dietro la prova innocente della birbonata di don ninì una bambinella ch'era un amore ci si struggeva l'anima la disgraziata e lui doveva rodersi il fegato e mandar giù la bile per non far di peggio dei pettegolezzi e delle critiche che non finivano più intorno a quel matrimonio fatto come di nascosto della gente era andata a far visita ai margarone e in casa alòsi per vedere se la sposa era rossa o pallida adesso sciorinava in piazza tutte le porcherie dell'alòsi che se vi mandava a regalare per miracolo un paniere d'uva voleva restituito il paniere non ci vedremo più tutti se ne vanno non avremo per chi sonare messa e mattutino anche mastro nunzio s'era rifiutato ad andare col figliuolo fareste anche un'opera di carità fareste don gesualdo non diceva né sì né no a riscuotere ciò che le spettava se il seduttore non voleva vedersela comparire dinanzi all'altare essa giungeva apposta da modica sputando fiele i due merciai non si videro più prima di sera cominciarono a sfilare le vetture cariche che scappavano dal paese dopo l'avemaria non andava anima viva per le strade l'intermittenza dolorosa della ragione annebbiata ch'era negli occhi di don ferdinando ah hai capito finalmente il cuore mi dice che se voi don gesualdo trovaste di collocarlo in alcuno dei vostri negozi fareste un affare ciolla non si apriva ancora parlava del tempo dell'annata del fermento che aveva lasciato in paese la compagnia d'arme dei guai che erano toccati a lui poi andò a confidare di porta in porta al caffè nella spezieria di bomma è partita anche una lettera per don corradino sciocchezze da riderci sopra o prenderli a scappellotti tutt'e due la signorina che mettevasi alla finestra per veder volare le mosche e il ragazzo che stava a strologare da lontano di cui vedevasi il cappello di paglia al disopra del muricciuolo o della siepe zacco soggiunse ch'era un innesto le due famiglie che diventavano una sola però don gesualdo tenendo la bambina sulle braccia rimaneva alquanto imbroncito il canonico lupi che andò in nome del baronello a chiedere dilazione al pagamento trovò don gesualdo peggio di un muro appena manca un momento il padrone assassini nemici salariati martino il lume accendi martino per mungere le pecore solo di tanto in tanto si cacciava la mano nei capelli quasi sentisse lì un gran smarrimento un gran dolore non poteva muoversi né parlare per togliergli la roba siccome aveva minacciato no no non lo farà son cose che si dicono in un momento di collera vorrei vederla me l'hai fatta grossa questa non me la meritavo ci siamo tolto il pan di bocca io e tua madre per farti ricca no no lasciatela dire infine volle che si abbracciassero lì nella stanza dove erano rimasti poveri orfanelli la quale si dibatteva e strillava che volevano farla morire di colpo per scialacquare la sua roba mastro don gesualdo sì lui se lo mangia il fatto mio la baronessa era tornata sul balcone a prendere aria senza dargli retta per cavargli di bocca il rimanente egli nicchiò ancora un poco disponendosi ad andarsene almeno dovevate tacere per riguardo a vostra moglie villano mastro don gesualdo siete la vergogna di tutto il parentado ninì narrava a tutti la stessa cosa asciugandosi gli occhi e soffiandosi il naso gonfio quasi suonasse la tromba appena vide giungere anche il notaro neri non si mosse più dal capezzale della mamma domandando al medico ogni momento casa limòli senza accorgersi di nulla domandava sottovoce a donna bellonia quando la maritiamo quella bella figliuola i nipoti erano già partiti colla roba insieme agli altri inquilini e un gatto abbandonato s'aggirava miagolando per la fattoria come un'anima di purgatorio quelli che non potevano proprio o si seccavano a spendere l'osso del collo pel buon piacere di mastro don gesualdo si lasciavano scappare contro di lui certe allusioni e certi motteggi dove va a ficcarsi il diavolo che la bambina di mastro don gesualdo va proprio a nascere in casa trao ci saranno tutti i parenti una pace generale siete parente anche voi in fondo era la cameretta dello zio sordida affumicata col soffitto sconnesso e cadente non posso non posso ai piedi del confessore aprì il suo cuore tutto il peccato mortale in cui era ma lui no insomma andava raccontandone di cotte e di crude corsero anche delle sante legnate al caffè dei nobili ciolla gli stava alle calcagna per raccogliere i pettegolezzi e portarli in giro alla sua volta ladri no eh ho paura di quelli del colèra piuttosto no di giorno che diavolo bestia che sei non temere qui stiamo cogli occhi aperti la baronessa allora spiattellò la domanda che le bolliva dentro è vero che tuo marito gli presta dei denari sottomano l'hai visto venire qui da lui di che ne sai ecco come siam noi lo sapete quello che ci vuole a mantenere una famiglia intera col marito confinato in letto rosaria tirò la funicella e si mise a borbottare che vuole adesso quel cristiano a momenti è ora d'accendere il fuoco ma intanto si udiva lo schiamazzo degli animali nel cortile e i passi di ciolla che saliva adagio ma lasciatemi la mia figliuola fino a quando avrò chiuso gli occhi no rispose il marito non ha neppure compassione di te quell'ingrata ci siamo ammazzati tutti per farne un'ingrata sì tenetemi qui in luogo di razia i servirò colle mie mani non mi mandate via vogliono maritarmi per forza in peccato mortale i due giovani sgattaiolarono mogi mogi a quella sfuriata mentre nanni si cacciava fra le macchie per godersi la scena da lontano vuol dire che voialtri non vi vogliono per parenti l'isabellina che rispondeva già come una grande ribatté mio padre me li comprerà lui i confetti ci siamo guastati coi rubiera perché ci devono tanti denari tu sei nata bene per parte di madre lo so anch'io ma vedi tua madre cos'ha dovuto fare e tuo zio don ferdinando e io stesso siamo tutti nati dalla costola di adamo figliuola mia la corte era angusta ingombra di sassi e di macerie si arrivava per un sentieruolo fra le ortiche allo scalone sdentato barcollante soffocato anch'esso dalle erbacce un gran signore capisci per ora non dirne nulla colle tue compagne qui nel monastero sai creperebbero d'invidia la verità era che don ninì aveva dovuto pigliarsi l'alòsi per salvare quel po di casa che don gesualdo voleva espropriargli è per non morir di fame dove andavano appena avrebbe chiusi gli occhi il vecchio nel cortile c'erano anche le mule cariche di roba don gesualdo afferrò pel vestito bomma il quale stava per andarsene anche lui forchetta cogli anni la capitana aveva preso anche i vizii del paese occupavasi dei fatti altrui ora che non aveva da nasconderne dei propri avanti avanti bella figliuola vogliamo vedere quella bella faccia siamo qui noi soli in famiglia hai visto cercano di te solo quando ne hanno bisogno ma del resto non gli importa di sapere se sei morta o viva lascia fare a me che la risposta gliela mando coll'usciere a tuo cugino cosa vuoi che ti dia l'alìa o donninga vuoi che mi spogli io per empire il gozzo a voialtri che non avete fatto nulla ho figli la roba non posso toccarla dopo un pezzetto mastro nardo che ci aveva pensato su fece l'orazione del morto poveretto ha lavorato tanto per tirare su i figliuoli per lasciarli ricchi sicuro una lettera per fuori regno me l'ha fatta vedere il postino in segretezza non so che dicesse ma non mi parve scrittura della cirmena avrei pagato qualche cosa per vedere che c'era scritto piuttosto così ciolla si persuase ad andarsene finalmente sfogandosi a brontolare colla serva com'è allegra la tua padrona ho piacere sì l'allegria fa buon sangue e fa vivere lungamente diavolo ho altro pel capo adesso non vedi che ha già i capelli bianchi ch'è una mummia sei pazza egli pure era invecchiato floscio anche tuo padre t'aspetta a braccia aperte è un buon uomo poveraccio un cuor d'oro uno che s'è ammazzato a lavorare per farti ricca sua madre stessa glielo avrebbe detto se avesse potuto parlare si vedeva dal modo in cui gli guardava le mani col sangue agli occhi ogni volta che veniva a prendere le chiavi appese allo stipite dell'uscio ci avete a pensar voialtri che vi tocca pagar le spese io fo quello che ho fatto sempre se no crepo egualmente la baronessa per rispondere al saluto gli domandò facendo un sorrisetto agrodolce che fate lì i stimate la casa volete comprarla io no io no signora mia quanti ricordi per la povera madre la quale pregava inginocchiata dinanzi a quell'altare coi gomiti sulla seggiola e il viso fra le mani si udì una voce sconosciuta in mezzo al chiacchierìo della sua gente dal cancello s'affacciò il camparo stralunato facendogli dei segni vengo vengo aspettate un momento allora ripensava a quel giovinetto che non si vedeva quasi mai che stava chiuso nella sua stanzetta a fantasticare ma non disse nulla si mise a passeggiare per la stanza asciugandosi tratto tratto col fazzoletto il fiele che ci aveva in bocca lì egli era al sicuro dal colèra come un re nel suo regno guardato di notte e di giorno a ogni contadino aveva procurato il suo bravo schioppo aveva il cuore grosso anche lui poveraccio e se sfogavasi a quattr'occhi colla moglie alle volte per discorrere non si rifiutava però a fare ciò ch'era debito suo mio figlio ha la sua roba ed io ho la mia se ha fatto delle sciocchezze mio figlio pagherà se può pagare io no però pagherà lui col fatto suo con quelle cinque stanze che avete visto ma lui zitto poi tornava a discorrere sottovoce col marito che aspettava tranquillamente accoccolato sullo scalino dormicchiando nei caffè e nelle spezierie non si parlava d'altro tutti addosso a lui perch'era ricco e pigliando le difese dei suoi parenti che non avevano nulla infine delle sciocchezze sciocchezze di gioventù no no perdonate ribatté canali vorrei veder voi stessa invece potresti sposare un gran signore e s'è vero che quel giovane ti vuol tanto bene dovrebbe esser contento lui pel primo quello si chiama amore anche santo stava zitto come un ragazzo che ne ha fatta una grossa fortuna che c'era lei a dire il fatto suo poi rifletteva che ciascuno al mondo cerca il suo interesse e va per la sua via così aveva fatto lui con suo padre così faceva sua figlia così dev'essere un padre deve aprire gli occhi per sapere a chi dà la sua creatura non dico per vostro figlio un buon giovane un cuor d'oro il male è che s'è lasciato abbindolare circondato da falsi amici bene bene intanto fammi questo piacere parlane a tuo marito in questo momento proprio non posso mèndola di seconda mano le quali dovevano contentarsi delle cipolle e delle olive nere che passava il convento a merenda si rifacevano parlando delle ricchezze che possedevano a casa e nei loro poderi addio se ti ricordi di me se pensi ancora a me dovunque sarai eccoti l'ultima parola di isabella che amasti tanto io non so niente il fatto è che i morti fioccano come le mosche donna marianna sganci peperito accanto alla mamma margarone come uno sposo facendo scivolare di tanto in tanto un'occhiata languida e sentimentale verso la ragazza lisciandosi i baffoni novelli che non volevano piegarsi don gesualdo era un galantuomo un buon cuore non l'avrebbe fatta una porcheria non scappate sentite qua non è vero non siete un galantuomo signori miei a me sembra morto di cent'anni scoppiò allora la tragedia don gesualdo capì subito e non se lo fece dire due volte andavano in silenzio lungo il muro quasi ci vedessero al buio a un certo punto l'orbo accennò delle pietre sparse per terra una specie di breccia fra le spine che coronavano il muro ehi don gesualdo ehi nanni che c'è compare nanni non rispose mettendosi a camminare accanto alla mula poi quando fu sola a un tratto con un gesto disperato si strappò la gorgierina che la soffocava il nome stesso che le aveva dato maritandosi a una trao bel guadagno che ci aveva fatto la piccina diceva sempre io son figlia della trao io mi chiamo isabella trao la indi accorgendosi che teneva ancora l'ago in mano se lo mise in tasca vergognoso sempre con quel gesto che sembrava meccanico ecco vostra nipote balbettò la sorella con un tremito nella voce donna lavinia la maggiore volse indietro un'occhiata brutta ah siete qui disse il barone siete sempre presente come il diavolo nelle litanie voi la signora capitana fece osservare a don mommino neri il quale era diventato un rompicollo dopo la storia della prima donna vedrai che quando avrai messo in collegio la tua bambina sarai contenta tu pure è come strapparsi un dente non posso lasciar la casa rispose ho tanto da fare vedi quanti buchi se viene il colèra bisogna tapparli tutti no non ci andate avete ragione guardatevi da quell'uomo non vi dico altro vostro figlio è una bestia non vi dico altro pei dirupi ogni grotta le capannuccie nascoste nel folto dei fichidindia erano popolate di povera gente scappata dal paese per timore del colèra nere guardava gesualdo che si affannava intorno al farmacista speranza la quale strillava e singhiozzava aiutando il marito ne preparativi della partenza che si può fare don arcangelo comandate tutto quello che si può fare per mio padre tutto quello che ho non guardate a spesa tutte che cicalavano e si davano un gran da fare per dar nell'occhio ai signori forestieri il duca s'era tirato dietro lo zio balì onde sembrar più giovane la cirmena allora si mise a dimostrare che un ragazzo di talento poteva arrivare dove voleva segretario fattore amministratore di una gran casa da palermo giunsero dei regali magnifici dei gioielli e dei vestiti che asciugarono a poco a poco le lagrime della sposa uno sfoggio di grandezze che la pigliava come una vertigine che chiamava un pallido sorriso fin sulle labbra della mamma nunzio stava male davvero la morte gli aveva pizzicato il naso e gli aveva lasciato il segno delle dita sotto gli occhi tutta la notte poi era un calpestìo irrequieto un destarsi improvviso di muggiti e di belati uno scrollare di campanacci un sito di stalla e di salvatico che non faceva chiudere occhio ad isabella quando avrai il cuoco in cucina la carrozza che t'aspetta e le tue buone rendite garantite nell'atto dotale potrai darti il lusso di pensare alle altre cose piuttosto la lascio ai poveri ai conventi voglio far testamento voglio far donazione chiamatemi il notaro subito moriva pallido sulla rupe brulla di cui le forre sembravano più tristi ed ella aspettava ancora aspettava sempre isabella cadde ginocchioni dinanzi al letto della mamma che trovava così mutata singhiozzando e domandandole perdono appena tornò dalla santa messa quel giorno segnalato trovò la casa sottosopra sua moglie colle mani nei capelli le serve che correvano di qua e di là infine gli narrarono l'accaduto nardo sotto la tettoia insellava in fretta e in furia la mula baia di don gesualdo dinanzi al rastrello del giardino nanni l'orbo e parecchi altri ascoltavano a bocca aperta oh disse il marchese salutando don bastiano ch'era rimasto un po grullo siete ancora qui bene bene ah questa è bella questa l'avete detta giusta don roberto ciolla le andava dietro fingendo di ridere anche lui spiandola di sottecchi indispettito che se la prendesse così allegramente e anche lui adesso che la roba passava per le sue mani comprendeva finalmente i dispiaceri che aveva dato alla povera donna terre tua zia speranza fila stoppa per conto di chi la paga e i suoi figliuoli vanno scalzi a casa tua c'è stato l'usciere per fare il pignoramento e che lo zio marchese andava spampanando da per tutto solo don gesualdo borbottava di nascosto si aspettavano gran cose per quello sposalizio la capitana mandò un espresso a catania dal primo sarto morirai qui in questa specie d'ergastolo ci consumerai i tuoi begli anni corrado rimarrà in esilio ad arbitrio della polizia finché vorrà tuo padre egli ha le braccia lunghe adesso nipote sul lettuccio disfatto c'era ancora la vecchia palandrana di don diego che stava rattoppando l'avvolse in fretta insieme a un fagotto d'altri cenci e la cacciò nel cassettone ah sei tu bianca che vuoi quando si entra in una sala di ballo scollacciata coperta di brillanti tutti che domandano chi è quella bella signora e si sente rispondere la duchessa tale o la principessa tal'altra che giuoco giochiamo canonico mio sono più di nove anni che non vedo né frutti né capitale ora mi serve il mio denaro e voglio esser pagato un presepio del bongiovanni che pigliava un'intera tavola tutto ciò che avevano le figlie dei primi signori la sua figliuola ma proprio non poteva pagare in quel momento son galantuomo ho di che pagare infine tuo marito sarà pagato sino all'ultimo baiocco ma in questo momento proprio non posso nemmeno a chi vuoi bene gioveresti se ti ostini tuo cugino ha bisogno d'aver la testa quieta di lavorare in pace per guadagnarsi da vivere onestamente le ragazze devono stare allegre hai inteso tua madre dice che hai tempo di crescere su dunque allegra un uccelletto spaventato fuggì con uno strido acuto la spianata era deserta in un'ombra cupa c'era un muricciuolo coperto d'edera triste una piccola vasca abbandonata nella quale imputridivano delle piante acquatiche anche la zia cirmena quando aveva visto che non era bastata nemmeno la fuga a cavare i denari della dote dalle mani di don gesualdo s'era stretta nelle spalle faceva del bene a tutti tutti che si sarebbero fatti ammazzare per guardargli la pelle in quella circostanza grano fave una botte di vino guastatosi da poco e attaccata alla sua roba come un'ostrica ostinandosi a vivere per non pagare il debito intanto ingrossava d'anno in anno dandogli le informazioni che voleva accompagnandolo di stanza in stanza spiegandogli dove erano stati aperti gli usci che mettevano in comunicazione il nuovo col vecchio mentre bianca parlava col cuore stretto egli seguitava a volgere intorno gli occhi sospettosi pensando a no interruppe burgio no parole che scappano nel brucio cognato intanto bisognava pensare a seppellire il morto senza un cane che aiutasse a pagarlo tant'oro un che ve ne sembra dottore riacquisterà la parola col tempo col tempo rispose infine il medico seccato diamine credete che sia stato come fare uno starnuto non un uccello non un ronzìo non un alito di vento solo un fruscìo fuggì spaventato fra le stoppie all'affacciarsi che fece burgio sbadigliando e stirandosi le braccia e se domeneddio l'aveva gastigato giusto nei figliuoli che voleva mettere al mondo secondo la sua legge dandogli una bambina invece dell'erede legittimo che aspettava ma essa l'aveva sempre lì nella ruga sempre fissa fra le ciglia nella faccia pallida nelle labbra strette che non dicevano una parola negli occhi grigi e ostinati dei lassù lassù nella luce d'argento le pareva di sollevarsi in quei pensieri quasi avesse le ali e le tornavano sulle labbra delle parole soavi questa è bella io non sono il confessore di vostro figlio mèndola irruppe nella camera narrando fra le risate la scena che aveva avuta con quell'orso di don ferdinando il quale non voleva venire a far la pace col cognato un mondo di chiacchiere come una lanterna magica nella quale passavano delle gran dame del lusso e delle feste nell'andarsene baciò la mano a donna bianca limòli egli aveva sulla punta delle dita tutto l'almanacco delle famiglie nobili dell'isola arrivò anche a confidare che la sua era originaria del paese con quel pezzente dargli la mia figliuola piuttosto la faccio morire tisica come sua madre commediante e forestiera capisci lui non ci vede più dagli occhi spende l'osso del collo rimasero ancora un pezzetto lì fuori a tenersi il broncio poi don gesualdo propose di condurseli tutti a mangalavite c'erano lì fra le foglie secche accanto al muricciuolo dove lui s'era messo a sedere tante volte dei brani di carta abbruciacchiati umidicci che s'agitavano ancora quasi fossero cose vive voltandosi di tanto in tanto a guardare giù nella stradicciuola deserta e tre si lasciò scappare rosaria vedendo ciolla che ripassava con quella faccia da usciere vociando così forte che sembrava in collera fra le risate be pigliateli se vi piacciono potrete camparci su lo zio marchese ne lodò gli occhi degli occhi blù che erano due stelle degli occhi che vedevano il peccato disse il marchese il quale aveva sempre pronta la barzelletta via via isabella è una sciocchezza capisci è una sciocchezza guastarsi il sangue non voglio guastarmi il sangue ho tanti altri guai ci ho il cuore grosso la zia baronessa che aveva il cacciatore colle penne i cugini del babbo che possedevano cinque feudi l'uno attaccato all'altro nello stato di caltagirone la baronessa continuava a ridere e ciolla le teneva dietro tutti e due guardandosi in viso cogli occhi soli rimasti serii che volete ciascuno fa il suo interesse vuol dire che il barone rubiera ci ha trovato il suo vantaggio a sposare la signora alòsi ci è più rimedio del resto sul giovane non avete che dire di buona famiglia don gesualdo stavolta le perse il rispetto addirittura con tanto di bocca aperta quasi volesse mangiarsela prima tocca alla maggiore è naturale ma poi ricordatevi che ci son qua io per fare il sensale gratis et amore ben inteso siamo amici vecchi impenetrabile ricambiava anche gli abbracci e i saluti affettuosi della zia sforzandosi di sorridere con una ruga sottile fra le ciglia la sua anima errava vagamente dietro i rumori della campagna il pianto del chiù l'uggiolare lontano le forme confuse che viaggiavano nella notte tutte quelle cose che le facevano una paura deliziosa i cenci vanno all'aria signora mia e chi ha fatto il danno invece se la passa liscia benedetta voi che ve ne state in casa a badare ai vostri interessi al parlatorio lo chiamavano il signor trao quando volle saperne il perché isabella si fece rossa la stessa storia del collegio di maria anche lì stava zitto non lagnavasi perché non era un minchione e non voleva far ridere i nemici ma intanto gli tornavano in mente le parole di suo padre gli stessi rancori le stesse gelosie quella donna è capace di tutto don ninì ripreso interamente dall'amor della roba non si lasciò commuovere neppure dalla scena dello svenimento burgio più calmo metteva buone parole diceva che non era quello il momento col morto ancora caldo tappava la bocca alla moglie cacciava indietro il cognato santo il quale aveva aperto tanto timida con quegli occhi tristi e quel sorriso pallido che voleva dire tante cose nelle più umili parole figlia figlia mia e la figliuola con un vestito nuovo fatto venire apposta da palermo la folla si apriva per lasciarli passare senza bisogno di spintoni dei curiosi guardavano a bocca aperta lo stesso duca domandò chi fossero scossa da sussulti nervosi ah me la volete uccidere dunque non vi basta non vi basta me la volete uccidere i galantuomini rammentandosi il bel soggetto ch'era il ciolla quello ch'era stato in castello colle manette sedici anni prima spesso costringeva corrado a venire anche lui la sera per tenere allegra la brigata tu che sai fare tante cose coi tuoi libri colle tue chiacchiere porterai un po di svago ma so che c'è per aria il progetto di farti sposare un gran signore saresti principessa o duchessa altro che donna tal di tali dopo un po di tempo tornò a bussare all'uscio delle donne e siccome non aprivano subito lo sfondò con un calcio bianca allora si rivoltò inferocita simile a una chioccia che difende i pulcini con un viso che nessuno le aveva mai visto fu come un urto al petto per la povera madre dopo tanto tempo quando udì fermarsi la lettiga dinanzi al portone figlia mia figlia mia colle braccia stese le gambe malferme precipitandosi per la scala io non ci ho il pelo nello stomaco come tanti altri non so tener rancore sapete che mi sono sbracciata sempre pei parenti i avete messo sulla strada col colèra con un orfanello sulle spalle aveva lo stesso sorriso e le medesime maniere cortesi per tutti i seccatori dai quali fu tosto assediato fin dal primo giorno così voleva che marciasse la sua figliuola imparare le belle maniere leggere e scrivere ricamare il latino dell'uffizio anche e ogni cosa come la figlia di un barone il cognato burgio serrava l'uscio a chiave e caricava sul basto i pochi panni che aveva raccolti in un fagottino speranza non rispose subito all'invito del fratello se ho fatto tanto per lei voglio almeno sapere a chi lo dò il sangue mio adesso che ti parlo è già nato chi deve godersi il frutto delle mie fatiche senza dirmi neppure grazie palmento sissignore dov'è alloggiata donna sarina col nipote se i cani sono stati zitti dicevo fra di me va bene adesso taci di lassù potrebbero udirti ninì aveva sperato di tenere segreto il negozio ma sua madre da un po di tempo non si dava pace vedendolo così mutato dispettoso sopra pensieri col viso acceso e la barba rasa ogni mattina il lusso meschino della zia sganci la sua casa medesima fredda e malinconica il palazzo cadente dei trao che aveva spesso rammentato laggiù con infantile orgoglio il messo ch'era venuto a chiamarlo dalla salonia l'aspettava in cima al sentiero insieme a mastro nardo che tirava la mula zoppicando raccattando in furia i ferri da calza e gli occhiali infilando il paniere al braccio senza salutar nessuno guardate s'è questa la maniera così si ringraziano i parenti della premura io me ne lavo le mani come pilato la roba tua sentite quest'altra allora vuol dire che nostro padre buon'anima non ha lasciato nulla lo fa pel tuo meglio cerca il tuo vantaggio tutte quante si maritano come vogliono i genitori il confessore stesso tirava fuori la volontà di dio portata a fatica da quattr'uomini colla testa pendente da un lato il faccione livido la lingua pavonazza che usciva a metà dalle labbra bavose gli occhi soltanto vivi e inquieti le mani da morta agitate da un tremito continuo carrozze cavalli palco a teatro tutte le sere gioielli e vestiti quanti ne vuoi con quel bel visetto so io quante teste farai girare in una gran città una volta che vi servono quelle due stanzuccie se avete i vostri motivi anche subito su due piedi colèra o no se ne pentiva cercava di farseli perdonare colla pazienza colle cure amorevoli standole sempre intorno sorvegliando l'inferma e la gente che veniva a farle visita si guardava le mani esili e delicate candide anch'esse come la luna con una gran tenerezza con un vago senso di gratitudine e quasi di orgoglio andava a trovare la sua ragazza a palermo quando poteva quando i suoi affari lo permettevano anche una volta all'anno isabella s'era fatta una bella fanciulla un po gracile ancora pallidina ogni festa ogni capo d'anno come la piccola isabella riceveva altri regali più costosi un crocifisso d'argento un rosario coi gloriapatri d'oro un libro da messa rilegato in tartaruga per imparare a leggere il signor duca colla parlantina sciolta discorreva un po di tutto di agricoltura col padrone di casa di mode con le signore di famiglie antiche col marchese limòli non m'hai visto ancora uscir dai gangheri gliel'insegno io a passeggiar di sera sotto le mie finestre a certi cavalieri un fracco di legnate se don ferdinando raso di fresco con un vestito nero del cugino zacco che gli si arrampicava alla schiena figliuoli miei so che ce l'avete con me a causa del colèra ma io sono innocente ve lo giuro su quest'ostia consacrata doveva tenere gli occhi aperti su ciascuno che andava e veniva sulle serve sui fogli di carta che mancavano sulla figliuola la quale aveva l'aria di chi ne cova una grossa pallida soltanto fra le erbacce del sentiero pel quale lui doveva venire dei fiori umili di cardo che luccicavano al sole delle bacche verdi che si piegavano ondeggiando mollemente e dicevano un giorno poi fu una vera festa per lui quando si vide arrivare in paese la signora aglae che veniva insieme al signor pallante a fare uno scandalo contro il barone rubiera la vergogna andate là che avete ragione a parlare di vergogna voi mezzana ci avete tenuto mano anche voi siete la complice di quel ladro poi tutta la notte non chiuse occhio alzandosi ogni momento per correre ad origliare se sua madre strillava ancora spaventato all'idea che udissero i vicini e gli venissero in casa colla giustizia e il notaro maledicendo in cuor suo la prima donna razze di serpi sono cime di birbanti se lo mangiano in un boccone quello scomunicato di mio figlio ma prima l'ha da fare con me no no non voglio nulla non ho bisogno di nulla vattene ora vattene vedi ho tanto da fare ma visto che non era il momento cacciò indietro la bile e voltò la cosa in scherzo anche a lei le piacciono le canzonette come passatempo colla chitarra adesso che siamo in villeggiatura non dico di no e la cavalcata dei suoi che si allontanavano in fila uno dopo l'altro di già come punti neri nella campagna brulla che s'andava oscurando ah una trao si vede subito quantunque abbia l'aria un po sofferente povera signora il marchese limòli ringraziava lui con un cenno del capo e lo presentò alla nipote la rubiera allora volle accomiatarsi masticando un sorriso coi fiori gialli che le fremevano sul cappellino intanto che le signore barattavano baci ed abbracci il marchese si rivolse al capitano una volta dietro al medico il quale veniva per la ragazza egli vide capitare una faccia che non gli piacque una vecchia del vicinato che portava la medicina del farmacista questa è la ricompensa borbottò alessi un'altra volta ci vò davvero dal notaio finalmente per amore o per forza riescirono a mettere in letto la baronessa bel mestiere alla vostra età i farò arrestare insieme a lui donna sarina dei miei stivali donna cosa dovrebbero chiamarvi speranza se ne andò da una parte ancora sbraitando e don gesualdo dall'altra colla bocca amara tormentato anche da quell'altra pulce che la sorella gli aveva messo poi dei giorni sempre uguali in quella tebaide un sospetto continuo una diffidenza d'ogni cosa dell'acqua che bevevasi della gente che passava col tempo confidò alla moglie lasciali tranquilli loro non pagano né frutti né capitali e col tempo quelle terre serviranno per la dote d'isabella a me basterebbe un pezzo di pane e formaggio vuol dire che ho lavorato per buttare ogni cosa in bocca al lupo il mio sangue e la mia roba avete ragione si lasciò scappare be be se si parla soltanto del pezzo di terra ch'è sotto la fontana se non fate come il riccio che poi allarga le spine una commediante la conosci dicono che ha i denti e i capelli finti deve avergli fatta qualche malìa la rubiera che seguiva da un pezzetto quel va e vieni di sotto gli occhiali si chinò infine a fissare il ciolla in certo modo che diceva chiaro che fate e che volete sua moglie ebbe un bel piangere e disperarsi il padrone era lui sentite gli disse bianca colle mani giunte io ho poco da penare e se si lasciava adesso portar via l'amante era segno che ci dovevano essere state le sue buone ragioni prima o poi no ribatteva peperito fuori della grazia di dio né prima né poi dell'altra gente beneficata da lui la sorella di gerbido che faceva la portinaia giacalone che veniva a portare i regali della zia cirmena e faceva passare i bigliettini dalla ruota per le scale dal pollaio sull'uscio della legnaia tutta la gente di casa s'affollava per vederlo passare lo facevano per pochi baiocchi per piacere per niente per inimicizia congiuravano tutti quanti contro di lui per rubargli la figliuola e la roba come se lui l'avesse rubata agli altri la notte non chiudeva occhio almanaccando dove il suo ragazzo potesse trovare i denari per tutti quei fazzoletti di seta e quelle boccettine sono infine il sangue suo morirebbe d'accidente lei per la prima se dovesse lasciare la sua roba a questo e a quello dio liberi una donna incinta che s'era lasciata aiutare da uno sconosciuto mentre portava un carico di legna al di lontano sembrava che l'aria libera lo stormire delle frondi il sole caldo le accendessero il sangue penetrassero nelle sottili vene azzurrognole lo fanno apposta per farci stare in angustie per lasciarci la spina dentro non parlo di tuo fratello poveraccio quello non capisce ma mio padre spesso la sera scendeva adagio adagio dal lettuccio perché la mamma non udisse senza accendere la candela e si metteva alla finestra fantasticando guardando il cielo che formicolava di stelle donna agrippina macrì e le cugine zacco saettavano occhiate di fuoco sul cappellino elegante d'isabella e sui salamelecchi che le faceva il duca di leyra no rispose lei i viene di tanto in tanto l'aveva anche don diego ti rammenti non è nulla bianca bianca non far così che ti rovini la salute non giova a nulla don gesualdo partì subito a rompicollo per caltagirone voleva l'ordine d'arresto voleva la compagnia eh i figliuoli bisogna pigliarseli come dio li manda maschi o femmine se si potesse andare a sceglierli al mercato a don gesualdo non gli mancherebbero i denari per comprare il maschio una moglie che vi squagliava fra le mani che vi faceva gelare le carezze con quel viso con quegli occhi con quel fare spaventato come se volessero farla cascare in peccato mortale ogni volta lo sai l'appalto della strada la gabella mastro nunzio voleva snocciolare la litania dei rimproveri intanto che ci si trovava nanni lo fece notare al padrone il sangue è sangue avete da ridirci tutti e due hanno voluto portare il lutto alla buon'anima di vostro padre per rispetto senza secondi fini da quel giorno ci fu un casa del diavolo mattina e sera don gesualdo prese isabella colle buone colle cattive per levarle dalla testa quella follìa si sbracciava ad aiutare in cucina col vestito rimboccato alla cintola a far cuocere un buon brodo di ossa per sua nipote bianca a preparare qualche intingolo per isabella che non mangiava nulla voleri di dio quella bambina stessa che aveva voluto nascere nella casa materna il canonico lupi dei vecchi fucili a pietra nascosti sotto terra fin dal o dal e teneva dei mastini capaci di divorare un uomo apposta nossignore appunto vi ho chiamato qui fuori dobbiamo parlare da solo a solo per quel che ho da dirvi qui nel giardino siamo aspettati bisogna chinare il capo per amore o per forza del resto non avete altri figliuoli almeno sapete di farla una signorona come della bava di lumaca sissignore quella bestia dello speziale continua a predicare di scopar le case di pigliarsela coi maiali e colle galline per tener lontano il colèra fingeva anche lui di guardarsi intorno sospettoso quasi vedesse da per tutto le mani lunghe di mastro don gesualdo la capitana aveva un bel fare un bel cercare di non darsi vinta dicendo che quella era la moda di sposarsi adesso soltanto vossignoria potete aiutarli senza mettere mano alla tasca ecco loro vorrebbero a mezzadria quel pezzo di terra ch'è sotto la fontana come don luca il sagrestano e sua moglie grazia portavano in casa trao le sue imbasciate amorose era ridotto a passare in rivista le ricette del medico e la carta delle pillole che mandava bomma era un bell'uomo magro elegante un po calvo gentilissimo si cavava il cappello anche per rispondere al saluto dei contadini lì da quella parte pel sentiero non c'è bisogno di far sapere a tutto il vicinato se vo o se rimango e voialtri badate alle vostre faccende don gesualdo si mostrava arrendevole non che ci fosse obbligato no la legge lui la conosceva ma per buon cuore luna bianca luna bella che fai luna dove vai che pensi anche tu e dei quadrati d'ortaggi polverosi al di là del muro tagliati dai viali abbandonati che affogavano nel bosco irto di seccumi gialli un vero usuraio quel notaro sottile avido insaziabile don gesualdo avrebbe preferito mille volte trattare il negozio faccia a faccia col genero vestendosi in tutta fretta per andare al battesimo del cugino motta sì ci andrò sentiremo cos'è è meglio sapere la verità dei casolari nerastri qua e là l'estremità del paese sulla collina in fondo sembravano sorgere lentamente dalla caligine deserti e silenziosi dei cani che abbaiavano delle lettere che giungevano un mucchio di paglia umida in permanenza dinanzi al cancello per affumicare tutto ciò che veniva di fuori quando volete finirla è uno scandalo i vostri figliuoli stessi che vi osservano vergogna ma sei pazza rispose lui vedete osservò la zia rubiera a quest'ora c'è già pel mondo chi deve portarvi via la figliuola e la roba don gesualdo rimasto solo colla moglie tracannò di un fiato un gran bicchiere di acqua fresca senza dir nulla quello che dicono tutti mastro don gesualdo crede d'essere furbo ma stavolta se mai ha trovato uno più furbo di lui la zia cirmena infatuata rispondeva a coloro che auguravano la nascita di un bel maschiotto più tardi che già le femmine sono come la gramigna e vi scopano poi la casa del bello e del buono per andare a maritarsi essa udendo che tornava gente gli domandò infine apertamente ditemi la verità v'ha fatto chiedere del denaro in prestito eh gliene avete dato allorchè incontrava il cavalier peperito gli faceva un certo visetto malizioso che la ringiovaniva di vent'anni dei sorrisi che volevano indovinare molte cose piantò lì dov'era la povera aglae lunga distesa sul pavimento come all'ultimo atto di una tragedia e pallante che le tirava giù il vestito sulle calze per correre a casa senza cappello isabella almeno doveva possedere tutto ciò che mancava a lui essere signora di nome e di fatto se la zia s'ingegnava lei di aprir gli occhi alla gente sul valore del suo nipote corrado e gli rubava gli scartafacci e andava a sciorinarli lei stessa in mezzo al crocchio dei cugini motta degli estranei don gesualdo tentennava insospettito da una parte d'esser preso così alla sprovvista e cedendo nel tempo istesso suo malgrado quel piagnisteo durò la giornata intera inutilmente il marito per consolarla le diceva che don gesualdo non li avrebbe abbandonati erano tutti figli suoi orfanelli bisognosi suo nipote l'accompagnava raramente preferiva rimanersene in casa a far l'orso e a pensare ai casi suoi o ai suoi morti chissà don gesualdo fuori dei gangheri tagliò corto a quei discorsi sciocchi scusate donna sarina mia moglie non capisce più niente diventano tutti così nella sua famiglia doveva toccare a me di tanto in tanto correva una fucilata pazza per le tenebre lontano giungevano sin laggiù delle grida selvagge neanche quel giovane poveretto ne ha e allora se ti tocca scopar la casa se lui deve tirare il diavolo per la coda sarà un affar serio intendi vengono le quistioni i pentimenti i musi lunghi egli però non le disse nulla temeva che i sorci ballassero mentre non c'era il gatto mentre la moglie l'aiutava a infilarsi gli stivali andava facendole certe raccomandazioni lui paonazzo dalla collera colla schiuma alla bocca non ci vedeva dagli occhi non vedeva lo stato in cui era la poveretta nascevano altre guerricciuole altri dispettucci delle alleanze fatte e disfatte a seconda di un dolce e di un'immagine data o rifiutata vede quello che farebbe al caso suo e allora mette in opera tutti i mezzi per arrivarci ciascuno come può lontano tanto tempo che non s'erano visti lui non aveva faccia di comparirle dinanzi in parola d'onore non cercava di scolparsi sentite se avete pure qualche vestito smesso di vostra figlia di quelli proprio che non possono più servirle già lei è una signora ma saranno sempre buoni per noi poveretti quasi ci avesse nascosto il suo segreto da confidarle anche lei s'erano regalato a vicenda un libriccino di memorie colla promessa di scrivervi sopra tutti i loro pensieri più intimi vennero le visite ai parenti bianca era tornata in forze per portare in trionfo la sua figliuola in casa sganci in casa limòli non me la doveva lasciare questa spina lui non sapeva di quell'altro dispiacere che doveva procuragli la figliuola il pover'uomo l'avrebbe aiutata sottomano anche a fare uno sproposito anche a rompersi il collo avrebbe tradito il marito per la sua creatura ninì pel bisogno scese anche all'umiliazione d'andare a pregare la cugina bianca dopo tanto tempo la prese appunto da lontano si vedeva però ch'era turbato balbettava grossi goccioloni gli colavano dalla fronte donna sarina s'ostinava ad aver paura piantandosi su due piedi frugando di qua e di là cogli occhi curiosi il letto in disordine i vestiti sudici i capelli spettinati le carezze stesse di lei i manicaretti cucinati dall'amico pallante gli si erano mutati in veleno dacché gli costavano cari la cirmena diventò verde s'aggiustò il vestito sorridendo pigliandola con disinvoltura bene bene ho capito oramai per amore o per forza mastro don gesualdo s'era ficcato nel parentado e bisognava fare i conti con lui don gesualdo meno la paura dei razzi che si vedevano la notte e il sospetto di ogni viso nuovo che passasse pei sentieri arrampicati lassù sui greppi a quella certa voce interna che gli andava ripicchiando dentro tutti gli argomenti messi fuori da compare nanni per persuaderlo per amor dei denari tutto ciò che narravasi nella bottega di sua madre in ogni caffè in ogni spezieria di porta in porta bianca non arrivava a capacitarsi come andarsene via nel fitto del colèra perché cos'era stato peperito allorché giunsero alla salonia trovarono che tutti gli altri inquilini della fattoria caricavano muli ed asinelli per fuggirsene crocchio ella attaccò il discorso serio e ora come restiamo intesi tutti quanti si guardarono in faccia a quell'esordio tutti si guardarono negli occhi isabella si alzò senza dire una parola ed uscì dalla stanza ah borbottò don gesualdo ah con una bella sera stellata il cielo tutto che sembrava formicolare attorno a budarturo sulla distesa dei piani e dei monti che s'accennava confusamente scusatemi nipote mia se vi ricevo in questo tugurio ci son nato che volete spero di morirci ma egli non si lasciava illudere no era villano ma aveva il naso fino di villano pure e aveva il suo orgoglio anche lui musi lunghi imbruttiscono te e lui mia cara perché poi con qual costrutto se tuo padre ha detto di no sarà di no che non lo sposerai giunta il pover'uomo era ridotto a farsi da sè l'esame di coscienza dei genitori quella ragazza aveva preso i soli difetti massaro fortunato tormentava la nappa della berretta e santo sgranò gli occhi don gesualdo però non aveva capito l'antifona col viso in aria cercava il verbo i denari che aveva speso per farla educare come una signora le compagne in mezzo alle quali aveva voluto farla crescere le larghezze e il lusso che seminavano la superbia nel cuore della ragazzina ma io non sarò sciocco no io lo so quello che vuol dire e se ne andò infuriato a sognare come lei laggiù dietro quel monticello la stessa luna doveva scintillare sui vetri della sua finestra la stessa dolcezza insinuarsi in lui come due basilischi se volete dirmi qualche cosa salite pure nulla nulla rispose ciolla e intanto s'avviava verso il portone gesualdo stava seduto dall'altra parte col mento fra le mani in fondo allo stanzone si udiva il russare di santo che avrebbero fatto piangere i sassi don gesualdo ci s'addormentava sopra a quei discorsi la mamma parlava poco anche lei sempre senza fiato sempre fra letto e lettuccio imbastendo alcuni sacchi di canovaccio che rosaria poi le cuciva alla meglio accoccolata sullo scalino aguzzando gli occhi e le labbra perché l'ago non le sfuggisse dalle manacce ruvide dalle sale buie che s'intravedevano in lunga fila abbandonate e nude per le strisce di luce che trapelavano dalle finestre sgangherate gesualdo che l'aveva lasciata sfogare un pezzo tentennando il capo cogli occhi gonfi le disse infine hai ragione non ho fatto mai nulla per voialtri hai ragione di lagnarti della buona misura ma gesualdo il quale aveva già la casa piena di gente e sapeva che non gli avrebbe mai fatto chinare il capo se aveva detto di no se ne andò colle spalle e il cuore grossi le nimicizie di fuori le discordie le lotte d'interessi e di vanità passavano la clausura occupavano le ore d'ozio si sfogavano fin là dentro in pettegolezzi in rappresaglie in parole grosse del refe sudicio un fazzoletto di cotone posto ad asciugare al sole correva subito a nasconderli poi si mise a sedere sulla sponda del lettuccio fissando cortile coll'aria misteriosa finchè il padrone andò a sentire quel che diavolo volesse dandogli una buona strapazzata per cominciare t'ho detto tante volte di non lasciarti vedere da queste parti che diavolo se lo fai apposta lì a due passi si imbatterono in canali che andava dai margarone e aveva visto da lontano i baciamani fra la strada e il terrazzo i guadagni sono stati di voi solo per comprare delle belle tenute quelle che volete appropriarvi perché avete dei figliuoli non gli piaceva di lasciarsi aprir le vene per uno che doveva venire da palermo a bersi il sangue suo di dove volete che venga dunque dalla luna caro mio queste son parole al vento sapete com'è infine don gesualdo le mise le mani sulle spalle guardandola fissamente nel bianco degli occhi ci stava come un papa fra i suoi armenti i suoi campi i suoi contadini le sue faccende sempre in moto dalla mattina alla sera sempre gridando e facendo vedere la sua faccia da padrone spiantato la margarone non aveva più voluto saperne sposava donna giuseppina alòsi più vecchia di lui perché non aveva trovato altro stirando macchinalmente le due cocche del grembiule a un tratto ebbe uno sbocco di sangue cos'è cos'è qualcosa alle gengive ti sei morsicata la lingua talchè don gesualdo stretto da tutte le parti tirato pei capelli si lasciò aprir le vene e mise il suo nome in lettere di scatola al contratto nuziale quei volumetti tenuti nascosti sotto la biancheria in collegio all'ombra dei noci vicino alla sorgente in fondo al viale che saliva dalla casina c'era almeno una gran pace un gran silenzio un momento di svago un'ora di buonumore come il bicchiere di vino a un pover'uomo che ha lavorato tutto il giorno là neppur quello la rubiera che stimò il momento propizio e non voleva perdere l'occasione lo tirò a quattr'occhi vicino al letto mentre si udivano in fondo al corridoio mèndola e don ferdinando i quali litigavano ad alta voce e tutti corsero a vedere la desolazione delle forre dove non poteva giungere il raggio della luna la festa delle rocce che s'orlavano d'argento lassù a budarturo disegnandosi nettamente nel gran chiarore come castelli incantati quel servo di dio non capiva nulla badava solo a raccomandarle di non cascarci più e le metteva il cuore in pace coll'assoluzione la poveretta arrivò a scappare in casa dello zio trao onde buttarsi nelle sue braccia l'altro sensale il marchese limòli non aveva saputo badare nemmeno ai suoi interessi voleva intromettercisi il canonico lupi protestando l'amicizia antica ma lui rispose perché loro ogni cristiano che mandano al mondo della verità si pigliano dodici tarì dal re e l'arciprete bugno ha avuto il coraggio di predicarlo dall'altare sebbene non dicesse nulla guardando il morto che guardava lui colla coda dell'occhio appannato poi gli baciò la mano e gli coprì la faccia col lenzuolo ne avete fatta tanta della carità e fate anche questa che così vuol dio guarda cosa diavolo t'è venuto in mente qui c'è mia moglie e mia figlia adesso quelle che non avevano né casa né poderi tiravano in ballo il parentado nobile il capitano giustiziere ch'era fratello della mamma anzi è per vostro amore che vogliamo farvi confessare e comunicare prima di chiudere gli occhi nella furberia di lui che fingeva di non guardarla come chi passa e ripassa in una fiera dinanzi alla giovenca che vuol comprare senza darle neppure e gli fecero sapere anzi che destava dei sospetti con quelle gite e volevano fargli la festa al primo caso di colèra eh disse lui la festa motta compitando accalorandosi come un sensale che fa valere la merce mentre don gesualdo andava appisolandosi a poco a poco e diceva di sì col capo sbadigliando abbiamo il colèra sulle spalle il sangue non è acqua infine non possiamo lasciare quel povero vecchio solo in mezzo al colèra i pare che la gente avrebbe motivo di sparlare dei fatti nostri eh e alla nipote che lo scongiurava di andar con lei a mangalavite hai paura di non trovarmi più no no non temere il colèra non sa che farsene di me isabella invece s'era fatta pallida come un cadavere ma non si mosse non disse nulla una vera trao col viso fermo e impenetrabile rosaria venne a bussargli all'uscio di buon mattino don ninì signor barone venite a vedere la padrona ha perso la parola io ho paura se vedeste certo certo rispose in quel punto don gesualdo i figliuoli bisogna pigliarseli come vengono zacco a conferma mostrò le sue ragazze schierate in fila come tante canne d'organo modeste e prosperose di giorno in giorno era un senso nuovo che sorgeva in lei dai versi che leggeva dai tramonti che la facevano sospirare avranno fatto il contratto da qualche notaio forestiere il notaro sghembri di militello dicono ma via non c'è motivo poi di mettersi in quello stato per una cosa simile avete una faccia che non mi piace tanto più che grazie a dio la dote non le sarebbe mancata perché bianca non prometteva di dargli altri eredi dopo la sera non si fece altro che parlare di lui in cucina fin le serve e mastro nardo il quale sgranava gli occhi canali fece un certo viso e fermò la baronessa per salutarla menando il discorso per le lunghe sgranandole in faccia due occhi curiosi io e mio marito appena chiude gli occhi nostro padre non sono ancora morto no si lamentò il vecchio dal suo cantuccio speranza cominciò a urlare e a graffiarsi la faccia santo svegliato di soprassalto si dava dei pugni in testa fregandosi gli occhi piangendo come un ragazzo il più turbato di tutti però era don gesualdo prudente da uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua in bocca prima di lasciarsi scappare una minchioneria andrò lontano nelle feste in mezzo alle pompe della capitale dovunque sarò nessuno vedrà il pallore sotto la mia corona di duchessa io mangio colle mani figliuol mio arrossiresti di tuo padre a tavola sono uno zotico non sono da mettermi insieme ai signori no no è meglio pensarci prima meglio crepar di colèra che di bile non voleva che la ragazza così giovane così inesperta senza sapere ancora cosa volesse dire esser povero o ricco s'avesse a scaldare il capo per tutte quelle frascherie lui il fare del nipote che le teneva il sacco con quell'aria ritrosa di chi si fa pregare per mettersi a tavola di chi vuol vender cara la sua mercanzia a un miglio di distanza ma sapeva leggere nelle pedate fresche nelle rose canine che trovava sfogliate sul sentiero nell'aria ingenua di isabella che scendeva a cercare le forbici o il ditale quando per combinazione c'era in sala il cugino scrisse ai suoi amici ne parlò alle persone che potevano aiutarlo in simili faccende il canonico lupi il notaro neri don bastiano infatti era lì nel salotto vestito in borghese con abiti nuovi fiammanti che gli rilucevano addosso raso di fresco seduto sul canapè però se ci avete il testamento non dico allora tiratelo fuori e si vedrà visita impallidendo ogni volta che la mamma tentava di snodare lo scilinguagnolo dinanzi agli estranei sentiva una gran tenerezza al pensare che la povera paralitica che il portone era chiuso a chiave da lì a un po medico barbiere parenti curiosi la casa si riempì di gente proprio il sogno di quella notte a donna sarina ridendo ad alta voce spingendola per le spalle quasi volesse mandarla via come fa il sensale nel conchiudere il negozio gemeva sputava e lamentavasi ch'era amara come il veleno ch'era morto che non vedevano l'ora di levarselo dinanzi infine perché non lo seccassero voltò il naso contro il muro e non si mosse più un vero gastigo di dio un affare sbagliato sebbene il galantuomo avesse la prudenza di non lagnarsene neppure col canonico lupi che glielo aveva proposto una cosa che tutti alzavano il capo trasalendo e si facevano la croce al vedere quegli occhi che luccicavano nel buio fra le travi del tetto e i buchi del muro e donna bianca che aveva fatto quel gran matrimonione la sua figliuola sarebbe arrivata chissà dove però le trattative tiravano in lungo mastro don gesualdo cercava difendere la sua roba vederci chiaro in quella faccenda don gesualdo che era don gesualdo rimase a bocca aperta a quel discorso stupefatto cercava le parole balbettava burgio si decise ad aprire l'uscio era una giornata fosca il cielo coperto un gran silenzio per la pianura smorta e sassosa bomma che teneva conversazione aperta nella spezieria per far comodo a don corrado la gurna il quale mettevasi subito a telegrafare appena la ragazza saliva apposta sul campanile bene interruppe la zia questo è un altro discorso ah vi sembra un altro discorso ecco saltò su donna sarina pigliandosela a un tratto col nipote e si metteva a sbraitare contro quella bambina che le rubava l'eredità del fratello sarà un battesimo strepitoso c'è la casa piena tutta la nobiltà ninì allora scese a dar tanto di chiavistello al portone e si mise la chiave in tasca minacciando di rompere le ossa al garzone se fiatava gli stessi parenti di lei glielo dicevano tu non hai parole per ringraziare dio e tuo marito lascia fare a lui ch'è il padrone e cerca il meglio della tua figliuola quando era contento della sua giornata prima di coricarsi mettendosi il berretto da notte in maniche di camicia a quattr'occhi con lei mostravasi proprio quel che era bonaccione a marineo avevano assassinato un viandante che andava ronzando attorno all'abbeveratoio nell'ora calda lacero scalzo di bricconi ce ne son sempre gli hanno carpito qualche firma la baronessa lo piantò lì in quella testolina che portava ancora le trecce sulle spalle nasceva un brulichìo quasi uno sciame di api vi recasse tutte le voci e tutti i profumi della campagna di là dalle roccie di là da budarturo nei piccoli paesi c'è della gente che farebbe delle miglia per venire a portarvi la cattiva nuova una mattina la baronessa stava seduta all'ombra della stoia sul balcone soffiando e sbuffando cogli occhi a terra quasi cercasse le parole cercando le maniere che ci volevano per far capire la ragione a quelle teste dure poi sai io sono avvezzo ad esser padrone in casa mia sono un villano non so starci sotto le scarpe della moglie no speranza mostrò burgio allettato anche lui dalla malaria tu sai com'è fatta tua zia che testa dura ne abbiamo avuti dei dispiaceri per quella testa dura ma infine non può campare eternamente poveretta com'è ridotta tornò poco dopo che sembrava un altro stravolto col cappello di paglia buttato all'indietro asciugandosi il sudore donna sarina voleva sapere a ogni costo cosa fosse avvenuto fingendo d'aver paura don gesualdo aprì la finestra per dirgli un sacco di male parole bestia ne fai sempre delle tue bestia gli amici lo calmarono poveraccio lasciatelo fare è un modo d'esprimere la sua allegria che vuoi farci è la mia croce se sapevo tanto piuttosto don gesualdo badava a chiacchierare col cugino zacco tutti e due col cuore in mano amiconi sentite don gesualdo io non ho peli sulla lingua volevo parlarvi di quello scapestrato di mio figlio aiutami tu bianca don bastiano si teneva sulle generali lodando il paesaggio il clima gli abitanti sottolineando le parole con certi sguardi espressivi rivolti a donna fifì colà ci fu una scena terribile fra madre e figlio lui da prima cercava di negare poi montò su tutte le furie si lagnò di esser tenuto come uno schiavo peggio di un ragazzo senza due tarì da spendere la sola che dovesse dar retta alla zia era lei isabella soffocando gli sbadigli dopo quelle giornate vuote alle sue amiche di collegio disseminate anch'esse di qua e di là non sapeva proprio cosa scrivere capitava udivasi ovunque la sua voce che faceva tremare la casa nardo dove sei stato sino ad ora t'avevo detto di portarmi quelle forbici alla vigna dio ve la faccia godere cent'anni una casa come questa una vera reggia vasta quanto un convento sarebbe un peccato mortale se riuscissero a smembrarvela i vostri nemici monastero bianca s'era confessata e comunicata ascoltò la messa ginocchioni sentendosi mancare sentendosi strappare un'altra volta dalle viscere la sua creatura che le si aggrappava al collo e non voleva lasciarla balì di leyra e il marchese limòli poi avevano intavolato un altro discorso così a fior di labbra tenendosi sulle generali era occupatissimo ad incollare delle striscie di carta a tutte le fessure delle imposte con un pentolino appeso al collo arrampicato su di una scala a piuoli andarono intanto incalzavano le voci di colèra a catania c'era stata una sommossa giunse da lentini don bastiano stangafame insieme a donna fifì la quale pareva avesse già il male addosso verde una vampa nel cuore che la mordeva che le saliva alla testa che l'accecava che la faceva delirare vederlo a qualunque costo domani non lo vedrò più più più e come volesse aiutarsi ancora in quello stato come cercasse di annaspare colle mani gonfie e grevi come cercasse di chiamare aiuto coi suoni inarticolati che s'impastavano nella bava vischiosa la signora capitana stecchita nel suo eterno lutto che la ringiovaniva e la faceva chiamare ancora la bella vedovella da dieci anni dacché era morto suo marito voleva correre dal giudice dal sindaco mettere sottosopra tutto il paese far venire la compagnia d'arme da caltagirone farli arrestare tutti e due figliuola e complice il notaro neri gli faceva anche l'avvocato contrario gratis et amore per le questioni vecchie e nuove che erano state fra di loro il panico poi non ebbe limiti allorché si vide scappare la baronessa rubiera paralitica su di una sedia a bracciuoli poiché nella portantina non entrava neppure tanto era enorme quasi dovesse nascondere le carezze che faceva alla sua creatura le mani tremanti che le cercavano il viso gli occhi turbati che l'osservavano attentamente che hai sei pallida non ti senti bene ciascuno a casa sua ecco la parola giusta donna sarina ciascuno a casa sua aspettate che vi accompagno eh eh che c'è anche corrado è della costola d'adamo ma i baiocchi li tiene tuo padre se non vuol darvene andrete a scopar le strade tutti e due e dopo un mese vi piglierete pei capelli farlo impiccare nella pubblica piazza quel birbante farlo squartare dal boia fargli lasciare le ossa in fondo a un carcere quell'assassino quel briccone in galera voglio farlo morire tutti e due il viso smorto e istupidito un istante mentre bianca gli parlava all'orecchio supplichevole quasi le spuntassero le lagrime egli di curvo che era si raddrizzò così che parve lo zio marchese uomo di mondo che ne sapeva più di tutti sulle chiacchiere raccolte a casaccio prese a quattr'occhi don gesualdo vuole voialtri siete giovani tutti e due e avete gli occhi chiusi non vedete altro che una cosa sola bisogna vedere anche quello che verrà poi la pentola da mettere al fuoco le camice da rattoppare sarà un bel divertimento infine cosa domandavano del lavoro lui che poteva tanto un affare di coscienza avrebbe fatto un buon negozio anche verso la pasqua giunse in paese il duca di leyra col pretesto di dar sesto ai suoi affari da quelle parti chè ne avevano tanto di bisogno la piccola alimena arrivò a nascondersi nella scala del campanile una domenica per vedere se era vero che il padre d'isabella portasse la berretta tante piccole cose che l'attraevano a poco a poco e la facevano guardare attenta per delle ore intere una fila di formiche che si seguivano da tutti cercava aiuto fin dal suo confessore come una pazza desolata lavando dal piangere le pietre del confessionario e che volete benedicite cominciò ad attaccar discorso lui e si fermò su due piedi appoggiandosi al muro di rimpetto col cappello sull'occipite e in mano il bastone che sembrava la canna dell'agrimensore aspettando bianca dalla tenerezza piangeva cheta cheta suo marito ch'era rimasto ginocchioni come gli aveva detto la macrì col naso contro il muro si alzò per calmarla quando si è giovani pare che al mondo non ci debba essere altro che quello tuo padre ha preso la via storta ma se lui si ostina a non darti nulla ma non lo dite agli altri glielo dirò anzi voglio rinfacciarlo a tutti quanti se campo talché le compagne lasciarono passare il trao ma don gesualdo dovette lasciarlo passare anche lui e farsi chiamare così per amore della figliuola quando andava a trovarla meglio meglio rosaria tornando di sopra vide la padrona in uno stato spaventevole frugando nei cassetti e negli armadi colle mani che non trovavano nulla gli occhi che non ci vedevano la schiuma alla bocca don ferdinando apparve sulla soglia in maniche di camicia giallo ed allampanato guardando stupefatto attraverso gli occhiali la sorella e la nipote non sentiva le spine non sentiva i sassi del sentiero fuori mano che aveva preso per arrivare di nascosto sino a lui ansante premendosi il petto colle mani trasalendo a ogni passo spiando il cammino con l'occhio ansioso bianca cercava di scusarsi suo marito era il padrone faceva tutto di testa propria lui non voleva che gli mettessero il naso nelle sue cose speranza che vedeva sfumare la sua parte dell'eredità se si parlava di buon cuore se la pigliava col marito e coi figliuoli i quali non sapevano difendersi don gesualdo che c'è stato vossignoria lassù alle volte per far quattro passi l'erba sulla spianata è tutta pesta come ci si fosse sdraiato un asino le rare lettere ricevute in cima a una canna attraverso il fumo e per solo svago il chiacchierìo della zia cirmena la quale arrivava ogni sera colla lanterna in mano e il panierino della calza infilato al braccio don gesualdo guardò dove diceva l'orbo e si sbiancò subito in viso a un tratto lui era ignorante uno che non sapeva nulla ma capiva che quelle belle cose erano trappole per acchiappare i gonzi marina di leyra le mandava ogni settimana delle paginette stemmate piene zeppe di avventure di confidenze interessanti la stuzzicava la interrogava chiedeva in ricambio le sue confidenze la stessa guerra implacabile ch'era stato obbligato a combattere sempre contro tutto e contro tutti e lo feriva sin lì nell'amore della sua creatura siete stata da donna bellonia eh avete fatto bene un'amicizia antica come la vostra peccato che si vedeva in fondo l'uscio del salotto buono spalancato tolte le fodere ai mobili un'aria di cerimonia insomma col sorriso semplice e buono che le avevano insegnato i genitori pei negozi spinosi don gesualdo stava a sentire tranquillamente don ninì stava bisticciandosi colla sua aglae in quella stanzaccia di locanda che per lui era diventata un inferno dal momento in cui s'era messo sulle spalle il debito e mastro don gesualdo guanciale pregava iddio di darle forza e si consolava alla meglio pensando che soffriva in penitenza dei suoi peccati don gesualdo che aveva tante altre cose per la testa tanti interessi grossi sulle spalle dunque niente visite finché torno e gli occhi aperti sulla tua figliuola sai come sono le ragazze quando si mettono in testa qualcosa sei stata giovane anche tu sarebbe bella che gli mantenesse l'amante a don ninì gli parrebbe di fare le sue follie di gioventù anche lui la baronessa dal gran ridere andava tenendosi ai mobili per non cadere sei stata una buona moglie docile e obbediente tutta per la casa non me ne pento dico solo acciò ti serva d'ammaestramento adesso le margarone che spendevano allegramente per azzimarsi quasi fossero ancora di primo pelo fecero molte compere anzi non trovandosi denari spiccioli quei galantuomini dissero che sarebbero ripassati a prenderli il giorno dopo io no tornò a dire più forte vedendo che lei s'era rimessa a cucire allora la rubiera si chinò di nuovo verso la stradicciuola cogli occhiali lucenti ed entrambi rimasero a guardarsi un momento così invano la prima donna gli si avvinghiò al collo discinta senza badare al pallante che accorreva dalla cucina né ad alessi il quale spalancava gli occhi e si fregava le mani ecco vostro cognato gli disse la zia sganci entrando nella sala insieme a don gesualdo motta ora dovete abbracciarvi fra di voi e non tenere in corpo il malumore con quella creaturina che c'è di mezzo donna sarina a che giuoco giochiamo lasciatemi badare agli affari di casa mia santo e santissimo e la mise bel bello sulla sua strada di là dal ponticello la sganci che aveva combinato il negozio stava zitta colle amiche le quali andavano apposta a farle visita don gesualdo ne sapeva forse più degli altri ma stringevasi nelle spalle e se la cavava con simili risposte e finirla pulitamente con donna sarina e tutti i suoi senza dar campo di parlare alle male lingue rimbeccando la zia cirmena che s'era messa a far la sapiente anche lei a parlare col squinci e linci il viatico che non glielo date razza di porci che lo fate morire peggio di un cane non sono ancora morto piagnucolò di nuovo il moribondo lasciatemi morire in pace prima si parlò del battesimo e della gente che c'era stata ma ciascuno pensava intanto ai fatti suoi chiacchierando del più e del meno cercando le parole col sorriso distratto in bocca l'altra rispose con un'occhiataccia che donna agrippina colse al volo m'è giovata assai serpi sono non vi dico altro ci siam messa la vipera nella manica vedrete poi se ne sfogava spesso con bianca la sera quando chiudeva usci e finestre e si vedeva al sicuro salviamo tanta gente dal colèra chiuso da tant'anni nell'armadio a muro della sala grande che serviva di cappella la sala stessa era ancora parata a lutto qual'era rimasta dopo la morte di don diego non t'ho sempre detto che sarai la padrona tutto quello che vuoi esclamò infine gesualdo no non vi ho chiesto l'elemosina non accetteremmo nulla se non fosse pel bisogno grazie a dio e dei canarini di lana le contava delle storielle le portava da leggere le poesie che scriveva suo nipote corrado di nascosto nel panierino della calza son fresche fresche di ieri hai ragione piangi pure che hai ragione sfogati con me che capisco queste cose un brucio una cosa che sembra di morire che te ne pare non è da ridere lo zio rubiera che pensa a mettere insieme la dote della tua figliuola egli aveva di queste uscite buffe alle volte da solo a solo con sua moglie fu il due febbraio giorno di maria vergine c'era un gran concorso di devoti quell'anno alla festa perché non pioveva adesso il veleno ce lo portano le bestie del signore che non hanno malizia avete inteso vossignoria roba da accopparli tutti quanti sono medici preti e speziali finì in parapiglia il barone dovette mettersi a gridare e a fare il diavolo perché non si accapigliassero seduta stante invece di noi soli no non ci andremo per non fare arrossire i parenti nobili non ci abbiamo che vedere noi nessuno ci ha invitati al battesimo di mia nipote si vede che non è sangue nostro e bianca guardava isabella la quale teneva i grand'occhi sbarrati nell'ombra assorta e le si mutava a ogni momento l'espressione del viso delicato quasi delle ondate di sangue la illuminassero tratto tratto il giorno dopo ricevendo le visite di condoglianza vestito di nero colla barba lunga appena donna sarina ebbe fatto l'elogio del morto e del vivo asciugandosi gli occhi rimboccandosi le maniche per correre in cucina ad aiutare in quello scompiglio ricca vedi com'è ridotta poveraccia se chiude gli occhi è un cadavere addirittura ma sei il sangue nostro la nostra creatura e ti abbiamo perdonato ora non se ne parli più quando uno ha fatto la minchioneria è meglio starsi zitto e non parlarne più per non darla vinta ai nemici una sera finalmente la sorprese alla finestra con un tempo da lupi ah continua la musica che fai qui a quest'ora a prendere il fresco per l'estate t'insegno io a contar le stelle c'è un dio lassù sentite ciò che volete togliere di bocca a questi innocenti c'è già chi se lo mangia alla vostra barba andate a vedere la sera sotto le vostre finestre che passeggio il marchese che doveva essere il padrino si era messa la croce di malta don luca venne a dire che il canonico era pronto e le signore passarono in sala con un gran fruscìo di seta lui non voleva lasciarsi mangiar vivo neanche un baiocco il suo denaro se l'era guadagnato col sudore della fronte la vita intera nulla non so i son sentita male bene hai fatto bene sta tranquilla che agli affari ci penso io serpi nella manica sono i parenti gli sposi vestiti da viaggio i genitori i testimoni quattro candele e nessun altro nella meschina chiesetta di sant'agata dove s'era maritata bianca per l'appunto quelle cinque stanze lì tutto il resto è roba vostra nessuno può metterci le unghie nella roba vostra finché campate la povera gente che era costretta a rimanere in paese stava a guardare atterrita nelle chiese avevano esposto il sacramento tacquero allora vecchi rancori e si videro fattori restituire il mal tolto ai loro padroni dei viali tenuti come tante sale da ballo aveva provata qui un'altra delusione aveva trovato dei sentieri alpestri dei sassi che facevano vacillare le sue scarpette la rubiera senza dir altro asciugavasi le labbra col fazzoletto ancora appiccicoso di dolciume mentre i parenti toglievano commiato nell'andarsene ciascuno aveva una parola d'elogio sul modo in cui erano andate le cose gesualdo motta sotto la firma del genero che pigliava due righe alvaro filippo maria ferdinando gargantas di leyra tuo zio parla pel tuo bene non lo trovi un parente affezionato come lui senti certo certo voi siete una donna di giudizio donna sarina e cogliete le parole al volo rammenti che figliuol d'oro docile amoroso ubbidiente adesso si rivolterebbe anche a sua madre per quella donnaccia forestiera tagliando corto a quelle chiacchiere sconclusionate che vi tiravano gli sbadigli dalle calcagna un giorno presenti tutti quanti sputò fuori il fatto suo e cucitevi la bocca ehi senza suonar la tromba e andar narrando quel che mi succede di qua e di là poi salì di sopra colle gambe rotte bianca appena lo vide con quella faccia si impaurì donna sarina cirmena impaurita tenne la lingua a casa anche lei intanto il marchese lavorava sottomano a cercare un marito per isabella lì suo fratello stesso desiderava di giorno il pane e di notte le coperte sarebbe morto di stenti se i suoi parenti non l'avessero aiutato con bella maniera senza farglielo capire ma l'amore alla roba no il giudizio di capire chi le voleva bene e chi le voleva male il giudizio di badare ai suoi interessi no don gesualdo era andato in chiesa anche lui a pregare iddio che gli togliesse quella croce d'addosso invece il signore doveva aver voltati gli occhi dall'altra parte quella mattina che vuoi mia cara io ho fatto il possibile ma senza denari non si canta messa corrado non ha nulla tu non hai nulla neppure se tuo padre si ostina a dir di no alberi verso l'avemaria tornavano gli armenti negli ovili addossati al casamento branchi interi di puledri e di buoi che si raccoglievano nei cortili immensi don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina in collegio dolci libri colle figure immagini di santi noci col bambino gesù di cera dentro la sera poi si riposava seduto in mezzo alla sua gente sullo scalino della gradinata che saliva al viale dinanzi al cancello in maniche di camicia ma non disse nulla guardò la figliuola che si era appoggiata tutta tremante alla sponda del lettuccio col viso gonfio le trecce allentate quella che chiamavano la casina a mangalavite era un gran casamento annidato in fondo alla valletta non sono rientrati ancora i puledri me li farà storpiare quell'animale di brasi gli darò ora il fatto suo appena torna di santoro avete terminato di mietere i sommacchi lassù cosa diavolo avete fatto dunque tutta la giornata ed era abituato a vederla sempre così con quel viso non ci badava neppure qualche volta che la vedeva alzarsi più smorta più disfatta del solito le diceva per farle animo una cosa che stringeva il cuore una rovina ed un'angustia che umiliavano le memorie ambiziose le fantasie romantiche nate nelle confidenze immaginarie colle amiche del collegio quello se si è messo in testa di ficcarvisi in casa a poco a poco da qui a cent'anni come fa il riccio don ferdinando fuggì via spaventato gli altri che assistevano al battesimo corsero al balcone coi ceri in mano persino il canonico in cotta e stola invece spuntò il giorno del giudizio universale ciolla era andato a ricorrere dal giudice che gli avevano avvelenate le galline bianca da ginocchioni com'era alzò il viso attonito svegliati come diavolo sei diventata tale e quale tuo fratello don ferdinando sei avete ragione io sono il tiranno ho il cuore e la pelle dura io sono il bue da lavoro se m'ammazzo a lavorare è per voialtri capite i porto un paragone a modo vostro per farvi intendere ragione la grandine che vi casca a mandare alla fiera la giovenca che si è rotte le corna e chiudere gli occhi sul prezzo solo il marchese sembrava che pigliasse un grande interesse ai discorsi del capitano quasi non fosse fatto suo poi sbirciando il viso rosso di donna giovannina che stava a spiare dall'uscio socchiuso la chiamò a voce alta le illusioni di cui era piena la bizzarra testolina della fanciulla tornata in paese coll'idea di rappresentarvi la prima parte bada alla casa bada alla ragazza io vo e torno il tempo d'arrivare alla salonia per mio padre che sta poco bene gli occhi aperti finché non ci son io intendi santo col viso sudicio guardava or questo e or quello come aprivano bocca no s'ostinava speranza è morto ora mio padre non c'è nessuno che pensi a noi la mente che correva lontano le cadeva addosso una malinconia dolce come una carezza lieve che le stringeva il cuore a volte un desiderio vago di cose ignote una cosa che il povero don ninì ci perdeva delle nottate intere senza poter chiudere occhio alle volte e alla scadenza capitale e usura rappresentavano una bella somma la gente di casa un po colle minacce un po col denaro furono messi a tacere poco dopo giunse come un fulmine da caltagirone l'ordine d'arresto per corrado bianca era rimasta senza fiato al primo vederlo senza parole facendosi ora pallida e ora rossa non sapeva che dire balbettava sudava freddo aveva una convulsione nelle mani che cercava di dissimulare e dietro il baronello invecchiato di vent'anni curvo grigio carico di figliuoli colla moglie incinta ancora e gli altri figli del primo letto empivano la strada dove passavano uno sgomento bianca non aveva parole per ringraziare iddio quando paragonava la casa in cui il signore l'aveva fatta entrare con quella in cui era nata se ha una febbre da cavallo non si muore di colèra con la febbre non me ne importa s'è una perniciosa borbottò infine giacalone i medici già son pagati per questo le zacco invece poiché la maggiore contegnosa non aveva preso nulla dissero tutte di no una dopo l'altra mangiandosi il vassoio cogli occhi i ringrazio grazie tante canonico i è bastato una volta sola non voglio abusare tutti miravano alla sua roba fra tutte quelle piccine in tutte le famiglie succedeva lo stesso diavoleto che mastro don gesualdo aveva fatto nascere nei grandi e nel paese era figlia unica don gesualdo per amore o per forza avrebbe dovuto darle una bella dote e colle sue numerose relazioni era certo di procurarle un bel partito poi tutta la notte rumori sul tetto e dietro gli usci e le macchie d'unto che si son trovate qua e là a giorno fatto gravi chi spiegava la cosa in un modo e chi in un altro il baronello quelli che s'affrettarono a fargli i mirallegro onde tirargli di bocca la verità vera se li levò dai piedi in poche parole si vedevano degli occhietti già lucenti d'alterigia e di gelosia dei visetti accesi dei piagnistei che andavano poi a sfogarsi nell'orecchio delle mamme in parlatorio nessuno saprà quel che mi porto nel cuore sempre sempre ricordati ricordati è vero che adesso era diventato giudizioso tutto dedito agli affari ma sua madre sepolta viva nel seggiolone non lo lasciava padrone di un baiocco si faceva dar conto di tutto non si riconosceva più tanto che lo stesso don gesualdo rimase sconcertato ora cercava di pigliarla colle buone vinto da uno sconforto immenso spine sissignore che vuol dire saltò su compare nanni pigliandolo subito in parola quello solo mezza salma di terra in tutto la baronessa era ancora lì dove aveva cominciato a spogliarsi appoggiata al cassettone piegata in due quasi avesse la colica gemendo e lamentandosi mentre le usciva bava dalla bocca alla finestra dei margarone laggiù in fondo al di sopra dei tetti c'era pure dell'altra gente che faceva capolino ogni momento la madonna l'avrebbe aiutata la madonna la madonna non diceva altro con una confusione dolorosa nelle idee la testa in fiamme il sole che le ardeva sul capo gli occhi che le abbruciavano allora lasciò cadere le braccia e si mise a passeggiare innanzi e indietro per la camera picchiando le mani una don ferdinando era malato coll'asma non poteva parlare non capiva nulla del resto faceva dei gesti vaghi colla mano scarna e chiamava in aiuto grazia come un bambino sbigottito da ogni viso nuovo che vedesse ognuno che avesse bisogno correva da lui per domandargli in prestito quel che gli occorreva lui colle mani aperte come la provvidenza m'hai visto finora colla bocca dolce ma adesso ti fo vedere anche l'amaro ti faccio arar diritto come tiro l'aratro io i saluto vi saluto borbottò don ferdinando e gli voltò le spalle ma gli altri parenti che avevano più giudizio facevano buon viso a don gesualdo donna agrippina rispose che a quel modo non le pareva nemmeno un sagramento povera isabella la cirmena masticava altre cose fra i denti come sua madre vedrete che sarà fortunata perché è figlia di sua madre ma intanto osservava di sottecchi le arie languide di donna fifì la quale sembrava struggersi sotto le occhiate incendiarie di don bastiano stangafame signor don gesualdo venite qua se permettete ho da parlarvi nanni l'orbo continuando a chiamarlo dall'aia affettava di non poter mettere il piede nel cortile isabella vi rammentate è stata in collegio a palermo egli fissò sulla ragazza quegli occhi azzurri e stralunati che fuggivano di qua e di là e mormorò non è per la roba no gli rispose il genero burgio accostandosi al letto e chinandosi sul malato come parlasse a un bambino la quale fingeva di guardare fuori dal balcone cogli occhi pieni di poesia e chinava il capo arrossendo a ciascuno di quei complimenti quasi fossero a lei dedicati ma son galantuomo mi pare mia madre da qui a cent'anni non ha a chi lasciare tutto il suo che vuoi farci pazienza chi primo nasce primo pasce ci sarà donna fifì colla mamma a ricevere le visite eh don bastiano eh il capitan in mezzo a quelle furie capitò la zia cirmena col libro da messa in mano il sorriso placido vestita di seta egli infine prese la parola un po turbato anche lui cogli occhi gonfi ché il sangue infine non è acqua e il cuore non l'aveva di sasso sciorinando lo scialle per accingersi alla partenza guardando di qua e di là cogli occhi torvi infine spiattellò quel che aveva sullo stomaco era diventata come una gatta che gli si vogliano rubare i figliuoli col pelo irto tale e quale la schiena incurvata dalla malattia e gli occhi luccicanti di febbre provò un senso di sorpresa di tristezza di delusione al rivederla entrava chi voleva dal portone sconquassato soltanto se permettete vado prima a salutare mia nipote non so cosa potrebbero pensare se me ne andassi zitta zitta le male lingue sapete no non ho peli sullo stomaco non mi pareva vero dopo d'averti allevata come una figliuola sono una bestia son rimasta una contadina tale e quale mia madre buon'anima col cuore in mano più sfacciato che gli rompeva le tasche chiedendogli i confetti a piè della scala si sfogò sì va a vedere va a vedere come s'è storta fin la trave del tetto ora ch'è nata una bambina in questa casa massaro fortunato toccò pure degli altri tasti il gastigo di dio che avevano sulle spalle l'ora che si faceva tarda intanto mastro nardo tirò fuori la mula dalla stalla isabella saliva correndo colle braccia aperte anche lei mamma mamma e poi avvinghiate l'una al collo dell'altra la madre sballottando ancora a destra e a sinistra la sua creatura come quand'era piccina era morta la stessa notte all'improvviso senza neanche dire cristo aiutami colla pancia piena di fichi che pagava i debiti del fratello santo all'osteria di pecupecu anche santo lo citava per avere la sua quota aveva fatto parte della società anche lui quel fannullone tutte delle prime famiglie ciascuna che portava nell'educandato l'alterigia baronale da ogni angolo della sicilia l'orgoglio di quello che aveva saputo guadagnarsi colle sue mani tutto opera sua quei lenzuoli di tela fine in cui dormivano voltandosi le spalle i margarone partirono subito per pietraperzia tutti ancora in lutto per don filippo morto dai crepacuori che gli dava il genero don bastiano stangafame ogni volta che gli bastonava fifì se non mandava denari egli non le disse nulla se la prese per mano come una bambina e se la portò a casa lei si lasciava condurre come una morta col cuore morto senza vedere inciampando nei sassi le faceva male al cuore sì dopo asciugatisi gli occhi rifatto il letto rassettata la casa nel tempo che mastro nardo preparava le cavalcature e aspettavano seduti in crocchio un giorno era arrivato persino nanni l'orbo con tutta la sua masnada strizzando l'occhio tirandolo in disparte per dirgli il fatto suo ci pensava su badava alle conseguenze badava alla sua figliuola anche russando con un occhio aperto saremmo stati freschi mio figlio ed io quasi quasi se lo meritava scomunicato nemico di sua madre stessa tu col nome di tua madre e coi quattrini di lui puoi rappresentare la prima parte anche in una grande città quando vorrai non qui in questo buco qui mi sembra di soffocare anche a me soltanto da lei don ferdinando non voleva accettare checchessia mentre don gesualdo non gli avrebbe fatto mancar nulla col cuore largo quanto un mare coi ritratti velati e gli alveari coperti di drappo nero torno torno per i parenti venuti al funerale com'era l'uso nelle famiglie antiche gli diceva me ne vo a stare da mio fratello io e la mia figliuola che vi pare cogli occhi di brace non l'aveva mai vista a quella maniera mamma mamma mia don ninì atterrito ancora gonfio dal sonno andava strillando per le stanze dandosi dei pugni sulla testa correndo al balcone e disperandosi mentre i vicini bussavano e tempestavano un fiore di un'altra pianta in poche parole roba fine di signori che suo padre stesso quando andava a trovarla provava una certa suggezione dinanzi alla ragazza la quale aveva preso l'aria delle compagne in mezzo a cui era stata educata ma l'altro gli aveva già voltato le spalle salutava le signore con una parola gentile per ciascuna accarezzava paternamente donna giovannina che teneva ancora il broncio che c'è che c'è cosa vuol dire e cadente e l'ombra di don ferdinando che andava e veniva silenzioso simile a un fantasma chi è grazia entra che faceva che pensava un brivido di freddo la sorprendeva di tratto in tratto come gli alberi stormivano e le portavano tante voci da lontano donna bellonia andava facendogli li occhiacci sebbene il marchese fingesse di non badarci poi gli disse sottovoce cosa dite bene di ciò non mi darei pensiero non è la prima e l'ultima suo padre buon'anima era fatto anch'esso così ma sinora gli ho impedito di commettere qualche sciocchezza indietro se la prese con tutta quella gente che sembrava ammutinata comare lia che aveva lasciato d'impastare il pane sua figlia accorsa anche lei colle mani intrise di farina che c'è che c'è voi mastro nardo andate avanti colla mula i raggiungerò per via tutti le dicevano che possiamo farci se tuo padre non vuole lui è il padrone lui deve mettere fuori i denari della dote sospettosi a callari s'era trovato un cadavere dietro una siepe gonfio come un otre l'aveva scoperto il puzzo la sera dovunque si vedevano dei fuochi d'artifizio una pioggia di razzi tale e quale la notte di san lorenzo lascialo stare in pace almeno perché adesso alle lettere che scrive ai parenti ogni giorno tutte che piangono guai e vorrebbero denari in conclusione è un affare serio le fiorissero nei colori del viso le gonfiassero di sospiri il seno nascente sotto il pettino del grembiule vedi quanto ti giova la campagna diceva il babbo vedi come ti fai bella tutti perciò volevano vedere la bambina un fiore una rosa di maggio la zia rubiera abbracciava bianca come una mamma che abbia ritrovata la sua creatura asciugandosi gli occhi col fazzoletto diventato una spugna siepe ronzando intorno alla casina nascondendosi fra le piante don gesualdo aveva dei buoni occhi immenso dall'amarezza di tanta ingratitudine che gli saliva alla gola colle ossa rotte il cuore nero come la pece sai come si chiama tuo padre mastro don gesualdo sai cosa succede a casa tua che hanno dovuto vendere una coppia di buoi per seminare le terre era già inteso v'avevo detto di sì allora quando ho detto una parola e andò a deporre la figliuola fra le braccia della moglie che le zie si rubavano a vicenda fu come un colpo d'accidente dovettero mandare in fretta e in furia pel barbiere e cavargli sangue la gnà lia si buscò uno schiaffo tale da fracassarle i denti bianca più morta che viva scendeva le scale ruzzoloni quasi per fuggirsene anche lei dalla paura bianca imbarazzata da quell'esordio colla figliuoletta in grembo sembrava una statua di cera saprete le chiacchiere che corrono di ninì con quella comica delle vigne polverose delle stoppie riarse che l'accecavano delle rocce a picco sparse di sommacchi che sembravano della ruggine a quell'altezza e dove il tramonto intristiva rapidamente la sera ora è sotto terra i rammentate vossignoria quando è rovinato il ponte a fiumegrande e voleva annegarsi ecco cos'è il mondo oggi a te domani a me la vedete è quella lì che ve ne sembra eh di vostra nuora siete contenta proprio come le avesse lasciata la jettatura don diego trao morendo e sulla parete sudicia vedevasi sempre l'ombra del berretto del vecchio gigantesca che non dava segno di vita adagio egli entrò col cappello in testa ossequioso ripetendo deo gratias deo gratias lodando l'ordine che regnava da per tutto in quella casa il marchese nel tempo istesso andava a far visita alla nipotina la pigliava colle buone col giudizio che ci vuole per toccare certi tasti di tutto ciò che egli possedeva una bricconata adducendo che quei beni erano stati acquistati coi guadagni della società di cui era a capo motta allorché il babbo ve la condusse trovarono la zia speranza che filava canuta colle grinze arcigne c'erano dei mattoni smossi dove inciampavasi un ragazzaccio scamiciato il quale levò il capo da un basto che stava accomodando si armarono sino ai denti e si misero a perlustrare il paese se mai gli tornava il ghiribizzo di voler pescare nel torbido la parola d'ordine era sparargli addosso senza misericordia al primo allarme don gesualdo rideva più forte poi vedendo che la baronessa diveniva rossa come un peperone rispose scusate scusate se mai perché non lo domandate a lui a un certo punto l'orbo propose di mandare a chiamare diodata perché dicesse la sua don gesualdo allora per levarsi quella noia massaro fortunato venite qua venite chiamò in quel punto la moglie colla voce alterata gesualdo chino sul lettuccio del genitore lo chiamava scuotendolo godendosi il fresco e la libertà della campagna ascoltando i lamenti interminabili e i discorsi sconclusionati dei suoi mezzaiuoli alla le camere del palmento siete il solo parente a cui ricorrere voi don gesualdo sì sì rispose lui eh avrete poco da spendere non c'è nulla da fare sono venuto tardi la china non giova più una perniciosa coi fiocchi caro voi e il capo della casa chi era stato sinora aveva avuto le mani in pasta don gesualdo vendere comprare ora ciascuno doveva avere la sua parte è inutile basta guardarlo un momento per saper con chi avete da fare dirà magari delle sciocchezze adesso ma è il modo in cui le dice ogni parola come se ve la mettesse in un vassoio raccontò qualche fatterello della società narrò aneddoti del tempo in cui era a palermo la corte la regina carolina gli inglesi lo zio marchese dal canto suo provvide a quello che c'era di meglio da fare con prudenza ed accorgimento prima di tutto andò a prendere subito la nipote e l'accompagnò al monastero di santa teresa raccomandandola a una sua parente gesualdo egli era buono amorevole a modo suo non le faceva mancare nulla medici speziali tale e quale come se gli avesse portato una grossa dote scavalcò il chiuso nanni l'orbo coll'acciarino accese un zolfanello e andarono seguendo le pedate passo passo sino alla casina e le occhiate lunghe della cuginetta i silenzi ostinati quel mento inchiodato sul petto quella smania di cacciarsi coi suoi libri in certi posti solitari un bel giorno infine mentre le monache erano salite in coro che c'erano le quarant'ore la ragazza si fece aprir la porta dai suoi complici e spiccò il volo vedeva anche nella faccia ladra di nanni l'orbo nel fare sospettoso di lui nell'aria sciocca che pigliava quando rizzavasi fra i sommacchi mettendosi la mano sugli occhi per guardar laggiù e infine donna giuseppina alòsi la quale aveva delle belle terre al sole aveva dato l'ipoteca don gesualdo ottenuta la sua brava iscrizione sulle terre non parlò più di aver bisogno del denaro i figliuoli bisogna avvezzarli al giogo da piccoli ciascuno secondo il suo stato lo so io e non ho avuto chi mi aiutasse io quella piccina è nata vestita con un'onda di sangue al volto un abbarbagliamento improvviso dinanzi agli occhi una fitta uno spasimo acuto che la fece vacillare annaspando fuori di sé mèndola i cugini zacco tutti quanti già i tempi erano mutati il paese intero era stato sottosopra ventiquattr'ore e non si sapeva quel che poteva capitare un giorno o andava ficcando il naso da per tutto col viso lungo le braccia ciondoloni dalle maniche troppo corte e s'udirono delle voci un calpestìo precipitoso come di gente che corresse lungo il sentiero che saliva dalla valle si udì un fruscìo di foglie secche dei sassi che precipitarono rimbalzando le portava a prova in mano ancora calde tornò in casa don nicolino scalmanato ordinando alle sorelle di sprangare usci e finestre e non aprire ad anima viva il dottor tavuso fece chiudere anche lo sportello della cisterna nulla nulla gli aveva fruttato quel matrimonio né la dote né il figlio maschio né l'aiuto del parentado e neppure ciò che gli dava prima diodata cessata la paura del colèra appena ritornato in paese don gesualdo s'era vista arrivare la citazione della sorella autorizzata dal marito burgio che voleva la sua parte dell'eredità paterna desiderava fare il suo dovere con don ferdinando trao e visitare il palazzo che doveva essere interessantissimo con la ragazza di sfuggita lasciò cadere il discorso sulle opere allora in voga adesso torna a casa poi si vedrà quando finalmente lo zio marchese condusse dai genitori la pecorella smarrita fu una scena da far piangere i sassi marito le margarone in gran gala verdi rosse gialle svolazzanti di piume di nastri di ricciolini diventati neri col tempo grasse da scoppiare color di mattone in viso ma rosaria mentre veniva a pigliar la tela vide la sua padrona così pallida che stava per chiamare aiuto bestia cosa fai perché rimani lì impalata accompagna don roberto piuttosto sbirciando la casa della baronessa da cima a fondo fermandosi ogni due passi tornando a voltarsi quasi ad aspettare che lo chiamassero altissimo con un'ombra negli occhi chiari un rimasuglio del sangue dei trao che gli colorava il viso scialbo e il prete non ci avesse messo su tanto di croce prima quand'ella aveva detto di sì bianca non ci aveva colpa era il sangue della razza che si rifiutava le pesche non si innestano e don luca il sagrestano che andava e veniva coi candelieri e gli arnesi sacri sotto il braccio speranza ogni momento si affacciava sul ballatoio scuotendo le sottane piantandosi i pugni sui fianchi soltanto la stretta delle braccia esili e l'espressione degli sguardi che correvano inquieti all'uscio dicevano il resto ancora sei giovane certe cose non le capisci il mondo vedi è una manica di ladri egli trovava la sua figliuoletta ancora rossa col petto gonfio di singhiozzi volgendo il capo timorosa di veder luccicare dietro ogni grata gli occhietti maliziosi delle altre piccine isabella fatta più grandicella passò dal collegio di maria al primo educatorio di palermo un altro strappo per la povera mamma che temeva di non doverla più rivedere leyra inguantato con un cravattone di raso che gli reggeva il bel capo signorile giocherellando con un bastoncino sottile che aveva il don gesualdo rideva anche lui faceva buon viso a tutti alla fine arrischiò anche una barzelletta e quando si marita vi lascia anche il nome dei trao la dote no non ve la lascia donna fifì al vedere giungere la rubiera si ringalluzzì superbiosa tubando sottomano col forestiero per farle dispetto lasciate fare a me so quel che ci vuole per lei voialtri trao siete tanti pulcini colla luna un braccio di mare quella zia cirmena una donna che se le si faceva del bene non ci si perdeva interamente siete tutti quanti dei capponi tale e quale mio marito io sola dovrei portare i calzoni qui non mi tengo se non lo mando in galera quel ladro ah isabella mia nipote guardava inquieto per la stanza e di tanto in tanto come vedeva un oggetto dimenticato sul tavolino o sulla seggiola zoppa te ne sei accorta anche tu e non mi dicevi nulla tutte così voialtre donne a tenervi il sacco l'una coll'altra congiurate contro chi s'arrovella pel vostro meglio anche la moglie non sapeva dir altro lasciatela stare non vedete com'è come una sciocca è gridò mastro don gesualdo uscendo finalmente fuori dai gangheri come una che non sa e non vuol sapere cosa diavolo fate che casa appena volto le spalle io che succederà se io chiudo gli occhi era stata uccisa a furor di popolo la gente insospettita stava a vedere facendo le provviste per svignarsela dal paese al primo allarme e spiando ogni viso nuovo che passasse dei fiammiferi spenti delle foglie d'edera strappate dei virgulti fatti in pezzettini minuti dalle mani febbrili di lui nelle lunghe ore d'attesa nel lavorìo macchinale delle fantasticherie sommacchi budarturo brullo e sassoso nel cielo che sembrava di smalto la sola pennellata gaia era una siepe di rose canine sempre in fiore all'ingresso del viale dimenticate per incuria la bile i dispiaceri tutti quegli umori cattivi che doveva averci accumulati sullo stomaco le gorgogliavano dentro le uscivano dalla bocca e dal naso le colavano sul guanciale un'esaltazione vaga un'ebbrezza sottile un turbamento misterioso e pudibondo che provava il bisogno di nascondere a tutti eredi essa dopo il parto non s'era più rifatta in salute anzi deperiva sempre più di giorno in giorno rosa dal baco che s'era mangiati tutti i trao e figliuoli era certo che non ne faceva più e m'è cascato addosso anche quel povero orfanello di corrado la gurna una tragedia a casa sua padre e madre in una notte fulminati dal colèra adesso in mezzo a tanti guai e grattacapi gli toccava pure dover sorvegliare la figliuola e quell'assassino di corrado la gurna che la cirmena per dispetto gli metteva fra i piedi lì in paese a spese lettera urgentissima gli rincresce anche a lui poveretto gli è arrivata fra capo e collo s'era tanto affezionato a questi luoghi anche poco fa mi diceva zia oggi è l'ultima passeggiata che andrò a fare alla sorgente ciolla seguitava a guardare intorno cogli occhi da usciere accennando del capo disegnando colla canna il signor duca andò poi a presentare i suoi omaggi in casa motta don gesualdo si fece trovare nel salotto buono avevano lavorato tutto il giorno a dar aria e spolverare le serve lui e disse piano vedete vossignoria l'altro affermò col capo e scavalcò il chiuso col viso aperto e giulivo le spalle grosse e bonarie l'orecchio teso a raccogliere i discorsi che si tenevano intorno a lui e dietro le sue spalle è questa la tua ragazza me l'hai portata qui per farmela vedere è una signorina non c'è che dire gli hai messo anche un bel nome tua madre però si chiamava rosaria lo sai tua figlia ha la testa sopra il cappello te ne sei accorta abbiamo fatto un bel negozio a metterle in capo tanti grilli chissà cosa s'immagina e gli altri pure donna sarina e tutti gli altri serpi nella manica il giorno della processione del cristo risuscitato ci fu il caffè dei nobili pieno zeppo di signore le zacco con certi cappellini che facevano male agli occhi essa non era contenta sentiva un'inquietezza un'uggia che la facevano rimanere colle mani inerti sul ricamo che la facevano cercare certi posti per leggere i pochi libri tutto dove era stata bambinetta prima d'entrare in collegio ora già fatta grande col cappellino di paglia le belle treccie bionde un fiore stomaco a mangalavite no grazie tante cosa ci verrei a fare se dite che è roba vostra bianca tutta adornata sotto il baldacchino del lettone pallida che sembrava di cera sbalordita da tutta quella ressa non sapeva che rispondere calvo panciuto acceso in viso colle gote ed il naso ricamati di filamenti sanguigni che lo minacciavano della stessa malattia di sua madre il marchese limòli poi gliela cantava su un altro tono figliuola mia quando uno non è ricco non può darsi il gusto di innamorarsi come vuole no vi giuro non so nulla non ci ho colpa che volete da me vedete come son ridotta signori miei guardate un po tutto si compra coi denari al giorno d'oggi ma ricorrerò sino a palermo sino al re se c'è giustizia a questo mondo speranza inconsolabile minacciava di correre al paese per buttarsi nella cisterna di lasciarsi morir di fame cosa ci fo più al mondo adesso ho perso il mio sostegno la colonna della casa e quei bocconi buoni che doveva mangiare in punta di forchetta sotto gli occhi della trao almeno in casa sua voleva comandar le feste dire vorrei vedervici egli allora col suo fare canzonatorio raccolse in mucchio libri e giornali ch'erano sul tavolino e glieli cacciò in grembo era un cane alla catena anche lui pover'uomo infine per togliersi da quell'inferno si decise a mettere isabella in convento lì al collegio di maria come quando era bambina carcerata la gente che la vedeva passare per le strade trafelata e col cappellino di traverso non sapeva che pensare nella piazzetta di sant'agata c'era una gran curiosità come giungevano gli invitati al battesimo in casa trao santo che non si muoveva istupidito i nipoti qua e là per la casa e nel cortile e bomma che gli voltava le spalle scrollando il capo facendo gesti d'impazienza ieri gliele ho prese dal tavolino ora che è uscito a passeggiare è ritroso quel benedetto figliuolo così timido sentite accompagnatemi un momento dai margarone è un pezzo che non ci vediamo infine non è un motivo per romperla con dei vecchi amici una ragazzata sopraggiunse lo zio limòli nonostante i suoi acciacchi pel decoro della famiglia per cercare di metter pace anche lui colle buone e colle cattive la zia cirmena adduceva diversi pretesti strambi forza maggiore ciascuno ha i suoi motivi interessi gravi di casa corrado aveva ricevuto una lettera urgentissima lì dirimpetto era la terrazza dei margarone che tante volte aveva rammentato vasta inondata di sole tutta fiorita piena di ragazze allegre che la sbalordivano allora bambina collo sfoggio dei loro abiti vistosi donna marianna diceva alla rubiera sottovoce che aveva fatto bene a venire anche lei per non dar nell'occhio per far tacere le la gente cattiva i birboni anche l'aiutano ma io non pago no oh questo poi no zia balbettò bianca con tutto il sangue al viso e dichiarò sorridendo che quanto al resto d'affari voleva dire non se n'era occupato mai per sua disgrazia non era il suo forte e aveva pregato il notaro neri di far lui e i verserai per terra tutto il latte così al buio bestia ancora non hanno acceso il lume lassù che fanno recitano il rosario concetta concetta siamo ancora al buio come le parlasse il cuore poveretta il cugino limòli era arrivato a indicarle la signora aglae che scutrettolava tutta in fronzoli la sorella arruffata discinta che sembrava più gialla in quella luce scialba preparavasi a strillare infine burgio dopo un momento azzardò la sua opinione da un pezzo mentre discorreva tendeva l'orecchio all'abbaiare dei cani al diavolìo che facevano oche e tacchini nella corte a un correre a precipizio per sgravio di coscienza come diceva quell'altro fissando i due ragazzoni che seguivano passo passo colle mani in tasca senza aprir bocca poscia ricadeva stanca da quell'altezza con la mente inerte scossa dal russare del babbo che riempiva la casa no no lasciatemi sentire quello che pretendono è meglio spiegarsi chiaro ma la sorella non gli dava più retta seduta su di un sasso fuori dell'uscio borbottando fra di sè non importa non importa aggiunse il marito adesso nessuno ci vede e si mise ad asciugare il lenzuolo col fazzoletto però isabella ne parlava sempre collo zio marchese colla zia mèndola colla zia macrì con tutti i parenti anzi devi metterti in testa che tua figlia non puoi averla sempre vicina quando si marita anderà via dal paese qui non ce n'è uno che possa sposarla colla dote che le darò gli stessi arnesi di cui si servono coloro che sanno di lettere per legarvi le mani o tirarvi fuori dei cavilli in un negozio aveva voluto che la sua figliuola imparasse tutto ciò che insegnavano a scuola perché era ricca e un giorno o l'altro avrebbe fatto un matrimonio vantaggioso un falegname lì al camemi mise insieme alla meglio quattro asserelle a mo di bara e mastro nardo scavò la buca dietro la casa poi santo e don gesualdo dovettero fare il resto colle loro mani ninì ninì mio non mi abbandonare in questo stato malannaggia lasciatemi andare tutti quanti siete i pare che si scherzi fantasticherie s'udiva il martellare di una scure in lontananza poi una canzone malinconica che si perdeva lassù nella viottola che agonìa lunga il sole abbandonava lentamente il sentiero vieni vieni attraversò guardinga il viale che scendeva alla casina col cuore che le balzava alla gola le batteva nelle tempie le toglieva il respiro che avrebbe dato un bel nome alla discendenza di mastro don gesualdo quando si venne poi a discorrere della dote con quest'ultimo fu un altro par di maniche quella sì colà almeno saremo a casa nostra non direte d'averla comperata coi vostri guadagni la fornace del gesso ora biondo ora bruno alle volte colle occhiaie appassite e la piega malinconica che avevano le labbra del cugino tutto adesso impicciolivasi diventava nero povero triste zitta non ti far scorgere dinanzi a coloro bisogna far buon viso tutt'a un tratto scoppiò giù in piazza un crepitìo indiavolato di mortaletti così la gente diceva che don ninì era sempre stato un donnaiuolo e se sposava l'alòsi che avrebbe potuto essergli madre ci dovevano essere interessi gravi denari annebbiavano una strada il barone mèndola che faceva la corte alla zia sganci se la condusse a passaneto e ci prese le febbri povera vecchia l'isabellina prima ancora di compire i cinque anni fu messa nel collegio di maria don gesualdo adesso che aveva delle pietre al sole e marciava da pari a pari coi meglio del paese voi siete un uomo ammodo e alle volte una parola a proposito venne ad aprire donna giovannina con tanto di muso e non poteva star ferma sulla seggiola col seno piatto ansante come un mantice e i piedini irrequieti che dicevano tante cose affacciandosi ogni momento dal lembo del vestito la conversazione languiva e subito spedivano gente ad informarsi se c'erano stati casi di colèra il barone zacco ch'era da quelle parti rispondeva invece che i fuochi si vedevano verso mangalavite don somiglia a te tale e quale quand'eri qui sembrava che cercasse le parole cogli occhi erranti evitando quelli della sorella e della nipote con un tremito leggiero nelle mani la baronessa cercava di scavar terreno anch'essa in aria disinvolta facendosi vento e menando il can tutti che fanno levati di lì e dammi il fatto tuo ognuno cerca il suo guadagno vedi vedi te lo dico se tu non avessi nulla nessuno ti seccherebbe è un negozio capisci dicevano le male lingue un vecchietto grasso e rubicondo che doveva lasciargli l'eredità e intanto faceva la corte alle signore come non sanno farla più al giorno d'oggi osservò la capitana bene bene la rubiera si morsicava le labbra aspettando che il cugino limòli avviasse il discorso sul tema che sapeva sono due bravi ragazzi laboriosi i somigliano don gesualdo se date loro qualche agevolazione pensate infine che non lo fate per degli estranei valletta isabella dalla sua finestra vedeva il largo viale alpestre fiancheggiato d'ulivi la folta macchia verde che segnava la grotta dove scorreva l'acqua le balze in cui serpeggiava il sentiero e più in su l'erta chiazzata di nel paese non si parlava d'altro che del matrimonio di don ninì rubiera un matrimonio di convenienza diceva la signora capitana che parlava sempre in punta di forchetta era santo il fratello di don gesualdo il quale festeggiava a quel modo il battesimo della nipotina scamiciato carponi per terra colla miccia accesa ci si accaloravano fin la portinaia fin le converse che si sentivano umiliate di dover servire senz'altro guadagno anche la figliuola di mastro don gesualdo uno venuto su dal nulla come loro arricchito di ieri scoppiarono delle risate donna agrippina torse la bocca e chinò a terra gli occhioni che dicevano tante cose quasi avesse udito ma io non mi lascio menare pel naso come i tuoi fratelli sai no no chetati non è per rimproverarti l'hai fatto per me allora don ninì rubiera da lontano col cappello in cima al bastone appoggiato alla spalla si morsicava le labbra dal dispetto pensando a quel che era toccato a lui invece donna giuseppina alòsi in moglie il figliuolo colle buone e colle cattive tentava di calmarla non vedete che state poco bene volete ammalarvi per farmi dar l'anima al diavolo siamo tre figliuoli ciascuno la sua parte secondo vi dice la coscienza voi siete il maggiore voi fate le parti e ciascuno di noi piglia la sua senza salutarli mastro nunzio gemeva in letto coi reumatismi sotto una coperta sudicia ah sei venuto a vedermi credevi che fossi morto no no non son morto sentiva quasi piovere dalla luna sul suo viso sulle sue mani una gran dolcezza una gran prostrazione una gran voglia di piangere nulla le stoppie lassù avran preso fuoco v'accompagno è cosa da nulla nell'aia erano tutti in subbuglio con la giamberga dai bottoni d'oro e il solitario al petto della camicia la moglie in gala anche lei poveretta che la veste nuova le piangeva addosso allampanata ridotta uno scheletro fareste un bel matrimonio vedi com'è andata a finire che quel povero giovane ci ha rimesso anche la libertà pel capriccio di tuo padre non ho voluto cambiarlo col palazzo dove pretendeva chiudermi vostro padre io sono avvezzo ad uscir subito in istrada appena alzato no no è meglio pensarci prima la baronessa mèndola voleva sapere cosa dicessero zacco premuroso venne a chiedere dei confetti per don ferdinando a cui nessuno aveva pensato sicuro sicuro è il padrone di casa ora lo svillaneggiavano per mezzo d'usciere gli davano del ladro volevano mettere i sigilli sequestrargli la roba don gesualdo aprì le braccia e i magazzini ai poveri e ai parenti tutte le sue case di campagna alla canziria e alla salonia a mangalavite dove aveva pure dei casamenti vastissimi parlò di riunire tutta la famiglia nell'acqua della sorgente la quale sembrava gemere stillando dai grappoli di capelvenere che tappezzavano la grotta come tante lagrime te vuoi bere disse lui devi aver sete anche tu ella accennò di sì ma il bicchiere le tremava talmente nelle mani che si versò tutta l'acqua addosso non ne nascono più delle padrone di casa come voi signora baronessa ecco ecco siete sempre lì a sciuparvi la vista sul lavoro ne hanno fatta della roba quelle mani delle voci armoniose dei versi che facevano piangere come quelli che fiorivano in cuore al cugino la gurna e i meglio bocconi le primizie che offriva il paese le ciriegie e le albicocche venute apposta da lontano le altre ragazzette guardavano con tanto d'occhi e soffocavano dei sospiri grossi così la minore delle zacco e ma però non muore di colèra e non c'è motivo di spaventare tutto il vicinato come fanno costoro il vecchio stava a sentire cogli occhi inquieti e sospettosi in fondo alle orbite nere invece puoi fare un gran matrimonio sfoggiarla da gran signora in una gran città dopo don gesualdo montò a cavallo lui pure e se ne andò dall'altra parte col cuore grosso dell'ingratitudine che raccoglieva sempre diamine non ci voleva molto anche per la giovannina bisogna mettersi il cuore in pace ma sì ma sì con tanto piacere me lo metto il cuore in pace una civetta avete visto il giuochetto del garofano poteva essere mezzanotte sebbene nessuno s'arrischiasse ad aprire la finestra per guardar le stelle speranza ogni tanto s'accostava al malato in punta di piedi lo toccava lo chiamava adagio adagio santo dio se stai sempre rintanato coi tuoi libri come vuoi far conoscere i tuoi meriti poi quando lui non era presente cantava anche più chiaro alla sua età possiamo andare a vedere è qui vicino i metteremo i segnali sotto i vostri occhi giacché siete qui perché non temiate che vi si rubi i cani poi come fossero alloppiati osservò compare nanni con quel fare misterioso se non ero io che ho l'orecchio fino ora corro da mio padre per cercare d'indurlo a venire con noi tu intanto va da tuo fratello disse a bianca fagli capire che adesso son tempi da mettere una pietra sul passato gli avessi fatto anche un tradimento era stato un ragazzaccio ora aveva aperto gli occhi troppo tardi quando non c'era più rimedio quando si trovava sulle spalle il peso dei suoi errori non si sapeva più chi poteva spendere e chi no una gara fra i parenti a buttare il denaro in frascherie e una confusione generale fra chi era stato sempre in prima fila e chi veniva dopo non ne hanno scialacquata no la baronessa che aspettava coll'orecchio teso cominciò ad essere inquieta intanto rosaria aveva sbarazzato una seggiola del canovaccio che vi era ammucchiato sopra ma per lei c'è chi ha lavorato al sole e al vento capite e se ha la testa dura dei trao anche i motta non scherzano quanto a ciò dietro donna marianna la quale portava la bambina dall'uscio aperto vedevasi un brulichìo di fiammelle don ferdinando in fondo al corridoio fece capolino curioso il vecchio allora ebbe come un ricordo negli occhi appannati nel viso smorto e rugoso tutti i peli grigi della barba ispida parvero trasalire ma con una grazia naturale in tutta la personcina gentile la carnagione delicata e il profilo aquilino dei il colèra ce l'ha portato alla salonia un viandante che andava intorno colla bisaccia in spalla di questi tempi figuratevi c'è chi l'ha visto a sedere stanco morto sul muricciuolo vicino alla fattoria non era allegro neppur lui poveraccio sebbene dovesse far la bocca ridente ai mirallegro e ai salamelecchi però infine con nanni l'orbo più intanto don luca aiutato da barabba e dal cacciatore serviva le granite e i dolci la zia cirmena che aveva portato seco apposta il nipotino la gurna gli riempiva le tasche e il fazzoletto guardandogli le mani per vedere se davvero erano sporche di calcina tirandosi indietro istintivamente quando nel baciarla la pungeva colla barba ispida don gesualdo qui c'è anche roba vostra guardate nunzio e gesualdo come vi somigliano quattro tumoli di pane al mese si mangiano prosit a loro non potete chiudere loro la porta in faccia come la luce di certe stelle le sue amiche marina di leyra un altro viso sconosciuto che marina le faceva sempre vedere nelle sue lettere un viso che ondeggiava e mutava forma venderò la camicia che ho indosso voglio il fatto mio il sangue di mio padre fu peggio ancora la prima volta che il giudice le diede causa persa arrivò anche a congratularsi col marchese limòli il quale aveva pensato al mezzo di non lasciare estinguere il casato alla morte di don ferdinando sicuro sicuro borbottò don gesualdo vorrei che tu vedessi un po quanti guai ci ho in testa ti metteresti a ridere com'è vero dio vedresti che sciocchezza è tutto il resto tu non puoi badare alla tua figliuola colla poca salute che hai e bisogna che quando sarà grande ella sappia tutto ciò che sanno tante altre che sono meno ricche di lei ma dicevasi pure che ci fossero dei gran pasticci delle liti delle ipoteche del notaro neri non poteva fidarsi la mamma e la sorella maggiore fulminarono due occhiataccie addosso alla ragazza la quale rimaneva sull'uscio nascondendo le mani di serva sotto il grembiule vergognosa di esser stata scoperta a quel modo vestita di casa bianca al vederli arrivare a quel modo si mise a tremare come una foglia il marito le consegnò la figliuola con un'occhiata terribile tentennando il capo bianca invece cogli occhi chini si faceva di mille colori non lo riconosco più no nemmeno io che l'ho fatto ma che talento eh come amministratore che so io per soprintendere ai lavori di campagna dirigere una fattoria quel ragazzo varrebbe tant'oro il ma tuo marito non se lo mettono in tasca no fuori nella piazza tutti i vicini erano affacciati per vedere uscire gli invitati in un mese mutarono cinque donne di servizio era un tanghero lui ma non era un minchione come i fratelli trao teneva ogni cosa sotto chiave non lasciava passare un baiocco che potesse aiutare a fargli il tradimento ma non chinava il capo testarda una vera trao colla testa dura dei motta per giunta burgio però stava a vedere da lontano timoroso del contagio e sua moglie piagnucolava che non le bastava l'animo di toccare il morto cosa ho detto una minchioneria nemici ne abbiamo tutti mastro don gesualdo esempigrazia quello non vorrei trovarmelo mischiato nei miei interessi che dicevano invece sì sì a costo di morirne non osava ribellarsi apertamente non si lagnava ci perdeva la giovinezza e la salute non mangiava più fate bene avete ragione tutto ciò che si vede qui è opera vostra non lo dico per lodarvi benedette le vostre mani vostro marito il barone zacco attaccò discorso col cocchiere per scavare cosa c'era sotto mèndola fingeva d'accarezzare i cavalli io zia scusatemi io so parlare col cuore in mano tale e quale come m'ha fatta mia madre ora che siete padre anche voi don gesualdo successe un parapiglia donna sarina sfoderò anche lei la sua lingua tagliente rossa al pari di un gallo parlate da quello che siete non vi par l'ora lasciatemi in pace lasciatemi giunse la sera e passò la notte a quel modo le ragazze per maritarsi non guardano a nulla tu almeno non facevi una pazzia non te ne sei pentita neppur tu è vero a tutt'altro a un tratto andò a chiudere a chiave il cassetto della scrivania ah mia nipote dici fissò di nuovo sulla giovinetta lo stesso sguardo esitante e chinò gli occhi a terra insomma volete capirla vostra figlia dovete maritarla subito datela a chi vi piace ma non c'è tempo da perdere avete capito eh come balbettò il povero padre sbiancandosi in viso sarebbe anche un disturbo per vostra moglie e la figliuola due signore avvezze a stare coi loro comodi barabba e il cacciatore della baronessa mèndola avevano dato una mano a scopare a spolverare a rimettere in gambe l'altare sconquassato tutto quel ben di dio quelle belle terre la canziria la salonia stessa dove avevano i piedi erano forse piovuti dal cielo bianca sbigottita muoveva le labbra smorte senza arrivare a trovar parole don gesualdo invece aveva fatto la bocca a riso come la baronessa scappò in quell'osservazione adesso però ci sono di mezzo i birboni i cattivi compagni senti bianca io la mia figliuola non l'avrei data da battezzare a quel canonico lì pover'uomo isabella ch'era venuta dal collegio con tante belle cose in testa che s'era immaginata di trovare a mangalavite tante belle cose come alla favorita di palermo sedili di marmo statue fiori da per tutto dei grandi alberi gli aveva messi alle calcagna rosaria ed alessi interrogava il fattore e la gente di campagna teneva sotto il guanciale le chiavi del magazzino e della dispensa verde impresciuttita narrando cose che dovevano averle fatto incanutire i capelli in ventiquattr'ore a siracusa una giovinetta bella come la madonna la quale ballava sui cavalli ammaestrati in teatro e andava spargendo il colèra con quel pretesto e il negozio del gesso che avevate in comune e quando avete preso insieme l'appalto del ponte nulla è rimasto alla almeno andatevene nel palmento e non vi fate vedere da queste parti ma tutto quel bene e quella carità gli tornavano in veleno per l'ostinazione dei parenti che non avevano voluto mettersi sotto le sue ali quasi alcuno s'inerpicasse cautamente poi silenzio a un tratto dal buio sul limite del boschetto partì una voce ora si guardavano come due estranei lui e bianca indifferenti ciascuno coi suoi guai e i suoi interessi pel capo patti chiari e amici cari non è vero ho bisogno di quelle due stanze pei miei motivi sinora non vi ho detto nulla ma voi avrete ammirato la mia prudenza eh anche le male lingue dopo tanto tempo avevano dimenticato le chiacchiere corse sui due cugini però invidiavano mastro don gesualdo il quale era arrivato a quel posto sentite vedete andava brontolando col cugino limòli poscia piantò anche lui che non poteva più tenerle dietro i saluto vi saluto e corse dal notaro neri pallida e trafelata per vedere e stava ad ascoltare grattandosi il capo va a vedere se la gallina ha fatto l'uovo disse la padrona e tornò a discorrere col ciolla più affabile del consueto per cavargli di bocca quel che aveva da dire colla risata larga che mostrava i denti grossi e bianchi passandosi anche la lingua sulle labbra quasi gustasse già il dolce del boccone buono da uomo ghiotto della roba facendo la calza vestita di nero enorme in fondo al vicoletto rannicchiavasi la casuccia del nonno motta la baronessa stava lunga distesa sul letto simile a un bue colpito dal macellaio con tutto il sangue al viso e la lingua ciondoloni povera bambina povera bambina il marchese indugiava in anticamera accarezzando la ragazza le aveva preso con due dita il ganascino da canonico ammiccando con malizia guardandosi intorno per dirle sottovoce non era neppure docile e ubbidiente come sua madre gli aveva guastata anche bianca anche costei al vedere la sua creatura che diventava pelle e ossa andarsene cavandosi il cappello per darvi una lisciatina cercando la canna d'india che aveva in mano scusandosi delle chiacchiere colle quali le aveva empito la testa sino a da metterle in testa ancora è troppo giovane quasi quasi ha ancora il vestito corto vedo vedo rispose il marchese sbirciando le calze bianche di donna giovannina tutto senza nascondere nulla i begli occhi azzurri d'isabella gli occhi che diceva lo zio limòli senza volerlo senza guardare neppure sembrava che cercassero quei pensieri donna sarina tutta intenta alla lettura non si accorgeva di nulla badava ad accomodarsi gli occhiali di tanto in tanto chinavasi verso il lume oppure se la pigliava col nipote che scriveva così sottile e tornava a ribattere non posso lasciar la casa sola ho da custodire le carte di famiglia la moglie del sagrestano che vide uscire donna bianca desolata dal portone le corse dietro piangendo santo come un allocco stava seduto sullo scalino dell'uscio senza dir nulla coi lucciconi agli occhi burgio e sua moglie si affrettavano a insaccare un po di grano ma appunto perch'era ricca tanta gente ci avrebbe fatti su dei disegni insomma a lui non piacevano quei discorsi della zia in campagna in un convento bel negozio che mi portate da pari vostra ci vuole una bella faccia tosta i fate ridere con questa bella nobiltà so quanto vale tutti quanti siete e gli occhi le schizzavano fuori assassino figlio snaturato no non me la faccio mangiare la mia roba anche il vecchio motta s'era rifiutato la mattina allorché gesualdo era andato a pregarlo di mettere l'acquasanta alla nipotina seduto a tavola stava mangiando un boccone gli disse di no levando in su il fiasco che aveva alla bocca sicuro avete trovato un galantuomo che se la piglia in buona fede ma non potete pretendere troppo infine da lui che vuoi io non ci ho colpa i condussero dall'avvocato cosa dovevo fare perché l'abbiamo chiesto il consiglio dell'avvocato quello che mi dice l'avvocato io fo sull'olivo ella poveretta chinava il viso arrivava ad offrirlo anzi tutto rosso per ubbidire al comandamento di dio come fosse pagata per farlo ah le canzonette roba che non empie pancia cari miei la zia cirmena si risentì alfine voi pigliate tutto a peso e a misura don gesualdo non sapete quel che vuol dire bianca ritta accanto all'uscio col viso scialbo spalancò gli occhi dove era in fondo un terror vago uno sbalordimento accorato non me ne parlate interruppe alla fine la zia rubiera non sapete quel che costino i maschi quanti dispiaceri lo so io i congratulo i congratulo tanto davvero don bastiano perché di che cosa il capitano sorpreso e imbarazzato cercava una botta di risposta sul più bello mentre la statua dell'evangelista correva balzelloni da gesù a maria e il popolo gridava viva dio resuscitato capitò la carrozza nuova di don gesualdo motta tuo padre non ne capisce nulla poveretto è stato sempre in mezzo ai suoi negozi ai suoi villani un po rozzo anche se vogliamo ma ha lavorato per te per farti ricca fila nanni l'orbo aggiunse soltanto di lì a un po si fece la festa eh e come il padrone continuava a tacere conchiuse l'ho capito alla cera che avete vossignoria chetatevi don gesualdo vostra figlia è in luogo sicuro pura come maria immacolata chetatevi non fate scandali ch'è peggio aprì quegli occhi a stento udendo suo figlio gesualdo che gli stava dinanzi al letto e disse colla voce cavernosa ah sei venuto a vedere la festa finalmente poi tre volte si udì cantare la civetta quando dio volle a giorno fatto dopo un pezzo che il giorno trapelava dalle fessure delle imposte e faceva impallidire il lume posato sulla botte vedi come son sciocchi quelli che piangono e si disperano il discorso gli morì in bocca dinanzi al viso pallido e agli occhi stralunati coi quali lo guardava la figliuola inutilmente bomma che era venuto dalla vigna lì vicino si sgolava a gridare bestie s'è una perniciosa per sentire il notaro non sapeva nulla nulla di positivo almeno sapete don gesualdo è volpe fina son cose queste che si fanno sottomano il marito onde confortarla in quello stato le disse vedi noi ci ammazziamo per fare il suo meglio ciascuno come può ed essa un giorno non penserà neppure a noi così va il mondo che volete darci la limosina qualche salma di grano a comodo vostro di tanto in tanto qualche salma di vino quello che non potete vendere il modo d'assicurarsi il pane per tutta la vita uno che è povero uomo o donna sia detto senza offendere nessuno s'industria come può gira l'occhio intorno gli sfoderava contro le unghie e la lingua volete farla morire di mal sottile la mia creatura non vedete com'è ridotta non vedete che vi manca di giorno in giorno una lucertolina che affacciavasi timida a un crepaccio una rosa canina che dondolava al disopra del muricciuolo la luce e le ombre che si alternavano e si confondevano sul terreno no no sto zitta massaro fortunato se ne parlerà poi chi campa chi campa tutto l'anno vede ogni festa i saluto don gesualdo sarà quel che vuol dio tratta essa conosceva di nome la famiglia dei trao una delle prime laggiù ove il duca suo fratello possedeva dei feudi la duchessina aveva il nome e il parlare alto sebbene stesse in collegio senza pagare da galantuomini no no caro suocero non è la mia partita non me ne intendo quello che farete voialtri sarà ben fatto quanto a me il tesoro che vi domando è vostra figlia tutto quel senso di abbandono di desolazione nella catasta di legna che marciva in un angolo nelle foglie fradicie ammucchiate sotto i noci speranza infine andò a consegnare le chiavi a suo fratello seguitando a brontolare cco i piace che siete venuto così non direte che vogliamo fare man bassa sulla roba diavolo disse zacco che cercava l'occasione di mostrarsi amabile diavolo vorrei vedere anche questa gli altri facevano coro ecco che risorgeva casa trao inutilmente la sorella tornava a pregare e scongiurare non mi lasciate questo rimorso don ferdinando come volete che chiuda occhio la notte sapendovi solo in casa e la sua figliuola aveva dovuto soffrire le stesse umiliazioni a motivo del parentado per fortuna la signorina di leyra che isabella s'era affezionata coi regalucci aveva preso a difenderla a spada tratta mondo di guai l'uno dopo l'altro giunti alla fontana infine disse smontiamo qui eh mastro nardo se ne andrà pel viale colle cavalcature e noi da questa parte per far più presto via non parliamo dei morti le mani le aveva bucate come tutti i rubiera i fondi coperti di ipoteche e la casa la zia cirmena per scusarlo parlava del gran talento che aveva quel ragazzo tutto il santo giorno chiuso nella sua stanzetta col capo in mano a riempire degli scartafacci più grossi di un basto di poesie ecco io ho cinque figliuole e voglio bene a tutte egualmente sicuro rispose limòli è per questo che non volete maritarle l'eredità il testamento la parte di che cosa allora speranza infuriò come di questo si parlava non erano tutti figli dello stesso padre uno poniamo ci mette il casato e un altro quello che sa fare di meglio le belle parole le occhiate tenere ma chi ha giudizio dall'altra parte deve badare ai suoi interessi la guerra si riaccese più viva fra le ragazze quando si maritò don ninì rubiera s'è vero che siete parenti perché tuo zio non ti ha mandato i confetti abbiamo tanta gente sotto le ali e soltanto il sangue nostro è disperso di qua e di là la lettera diceva tante belle cose per mandare giù la pillola lei e il cuginetto che si disperava e penava lontano poi asciugandosi le labbra col dorso della mano gli piantò addosso un'occhiataccia vacci tu al battesimo della tua figliuola è affar tuo io non son nato per stare fra i signoroni toccar con mano che quanto ci metteva il signor genero nell'altro piatto della bilancia fosse tutto oro colato il duca aveva dei gran possessi è vero mezza contea com'era stretta e squallida invece con quell'alto muro lebbroso che l'aduggiava e come era divenuta vecchia donna giovannina che rivedeva seduta in mezzo ai vasi di fiori polverosi inquieto sospettoso domandando a ciascuno che c'è cosa volete fare via vieni a veder tua madre ch'è ancora ammalata poveretta l'ha finita quel colpo sai ch'è di poca salute zio tenetemi qui salvatemi voi non ho altri al mondo sono sangue vostro non mi mandate via roba lo trascinavano fra le liti gli avvocati i procuratori un sacco di spese tanti bocconi amari tanta perdita di tempo tanti altri affari che ne andavano di mezzo i suoi nemici che c'ingrassavano nei caffè e non usciva una fava dalla dispensa senza passare per le sue mani tant'è vero che i guai insegnano a metter giudizio seminato di cocci e di rottami pioveva dalla vòlta scalcinata veniva densa dal corridoio nero al pari di un sotterraneo nel viale o si cacciava carponi fra i fichi d'india o veniva a portargli dei pezzi di carta che aveva trovato vicino alla fontana dei calcinacci scrostati dal sedile facendo il nesci la figlia della ceraiuola ch'era del suo partito aggiunse tante altre storie il baronello era uno spiantato ché ne abbiamo tutti nemici essa che si sentiva impallidire finse di mettersi a ridere una risata da fargli montar la mosca al naso a signoroni voialtri venite a cercarmi soltanto quando avete bisogno di me per chiudere la bocca alla gente no no quando c'è da guadagnare qualcosa non vieni a cercarmi tu bianca disfatta in viso quasi fosse per sentirsi male seguiva ogni suo movimento con certi occhi che sembravano spaventati stringendo al seno la bambina dei contadini venivano a raccontare il giorno dopo di aver sorpreso delle ombre che s'aggiravano furtive sui precipizi la zia cirmena giurava di aver visto dei razzi solitarii e luminosi verso donferrante mentre sua madre poveretta passava da uno svenimento all'altro tanta era la consolazione poi arrivò don gesualdo e stettero zitti tutti quanti si metteva il cuore in pace ma gli restava sempre una spina in cuore tutto ciò che aveva fatto e faceva per la sua figliuola l'allontanava appunto da lui come lo vide da lontano si mise a gridare spicciatevi vossignoria se arriviamo tardi per disgrazia la colpa è tutta mia cammin facendo raccontava cose da far drizzare i capelli in testa aveva dato ricovero a mezzo paese nei fienili nelle stalle nelle capanne dei guardiani nelle grotte lassù a budarturo però siccome il giovane voltava le spalle senza rispondere con la superbia che avevano tutti quei parenti spiantati donna sarina non seppe più frenarsi giunse tardi una lettiga che portava don corrado la gurna vestito di nero col fazzoletto agli occhi i cani abbaiarono tutta la notte poiché ci fate la carità andremo alla canziria non temete così la gente non potrà dire che avete abbandonato vostro padre in mezzo al colèra voi pensate a mandarci le provviste non possiamo pascerci d'erba come le bestie ha altro per disgrazia ma io la mia roba me la tengo per me son contenta che mio figlio si diverta è giovane bisogna che si diverta ma io non pago no la mula sentendo la stalla vicina si mise a ragliare allora abbaiarono dei cani laggiù in fondo comparvero dei lumi in mezzo all'ombra più fitta degli alberi che circondavano la casina bianca volle balbettare qualche parola allora egli si voltò infuriato contro di lei con le mani in aria la bocca spalancata mentre bianca e la figliuola stavano per montare in lettiga giunse la zia cirmena disperata avete visto tutti se ne vanno i parenti mi voltano le spalle beato quel poveretto che adesso è tranquillo sottoterra brontolava ancora ch'era già in viaggio sballottata dall'ambio della cavalcatura colla schiena curva e il vento che le gonfiava lo scialle dietro un'ombra di filiggine che gli tingeva le narici assottigliate gli sprofondava gli occhi e la bocca sdentata in fondo a dei buchi neri gli velava la faccia terrea e sporca di peli grigi allora si alzò come una furia l'altro figliuolo santo con la faccia sudicia di lagrime vociando e pigliandosela con tutti quanti don gesualdo saliva già in fretta pel viale come avesse vent'anni sottosopra isabella se lo vide comparire dinanzi all'improvviso con una faccia che quasi la fece tramortire dallo spavento mutò cera e maniera e congedò tutti bruscamente va bene ne parleremo c'è tempo non si piglia così la gente pel collo santo e santissimo ho detto di sì ora andatevene noi poveretti ci accomodiamo alla meglio andremo alla canziria andremo piuttosto alla fornace del gesso che ha lasciato mio padre il viso stralunato dei trao in cui gli occhi luccicavano come quelli di una pazza sul pallore e la magrezza spaventosa coprendo col suo il corpo della figliuola ch'era stesa bocconi sul letto col viso nel guanciale la zia cirmena che vedeva la ragazza così gracile così pallidina con quelle pesche sotto gli occhi cercava di distrarla le insegnava dei lavori nuovi delle cornicette intessute di fili di paglia delle arance anche tua madre s'è maritata per forza diego non voleva vattene ora se no viene tuo padre a condurti via di qua vattene vattene le zacco stettero otto giorni in casa a cucire però alle nozze non fu invitato nessuno dopo un momento masticò sottovoce quasi a malincuore c'è che son qui per guardarvi le spalle don gesualdo non chiese altro scendevano per la viottola in fila alla moglie che l'aria della campagna faceva star peggio soleva dire per consolarla qui almeno non hai paura d'acchiappare il colèra finché non si tratta di colèra il resto è nulla infine cos'era il palazzetto dei rubiera quelle cinque stanze lì la baronessa fingeva d'abboccare alle lodi le sembrava confusamente di vedere nel gran chiarore bianco oltre budarturo lontano viaggiare immagini note memorie care fantasie che avevano intermittenze luminose sono stato giovane me li son goduti anch'io i begli anni appunto ti dicevo capisco quello che devi averci adesso nel tuo cuoricino il giorno dopo intervenne anche il duca il quale confessò prima di tutto ch'era innamorato della ragazza un vero fiorellino dei campi una violetta nascosta che avete da fare eh dovete vestirvi per andare al battesimo della figliuola di don gesualdo sarà un battesimo coi fiocchi in casa trao non poteva indovinare tutte le stramberie che fermentavano in quelle teste matte i baci mandati all'aria e il sole e le nuvole che pigliavano parte al duetto canali ammiccava di qua e di là guardate un po signori miei che ruota è il mondo nessuno badava più alla processione c'era un bisbiglio in tutto il caffè ed incominciò a discorrere col capitano intanto che le signore chiacchieravano tutte in una volta domandandogli perché la compagnia d'arme fosse partita senza di lui se aveva intenzione di fermarsi un pezzetto se era contento del paese e voleva lasciare le spalline e sto benone io ho la pelle dura e se ne andò col dorso curvo sotto il gran sole ruminando tutti i suoi guai e che adesso voleva appropriarsi tutto lui gesualdo lui che li aveva avuti tutti quanti sulle spalle sino a quel giorno che aveva dovuto chinare il capo alle speculazioni sbagliate del padre ch'era stato la provvidenza del cognato burgio nelle malannate quando in palermo cominciavano già a correre le prime voci di colèra e don gesualdo era corso subito a prenderla bianco di polvere acceso in volto con l'occhio bieco cercando di farla in barba ai cristiani che stavano a guardia da lontano sospettosi così era venuto quel matrimonio ché il barone rubiera prima aveva messo sottosopra cielo e terra per trovare i denari da pagare don gesualdo ma non importa eccomi qua ad accomodare la faccenda ho il cuore buono tanto peggio mio danno ma non so che farci ora bisogna pensare al riparo bisogna maritar quei due ragazzi ora che il male è fatto la rubiera sentivasi scoppiare sotto la mantiglia dopo che si fu voltata indietro a salutare colla mano dalla strada tutti i margarone schierati sul terrazzino prese a borbottare avete capito eh cose scrollando il capo offrendosi graziosamente ad ascoltare le confidenze e gli sfoghi gelosi minacciando il cavaliere col ventaglio come a dirgli ch'era stato un gran discolaccio lui guardava la gente stralunata cercava di abbozzare qualche sorriso balbettando suo marito invece faceva la sua parte in mezzo a tutti quegli amici e parenti e mirallegro e ora che non ci sente per poco salario anche il giovane ha gli occhi chiusi come si dice ancora senza malizia e si contenterebbe di poco e non sapeva dire le sue ragioni santo costretto a trovarsi faccia a faccia con suo fratello don gesualdo cominciò dallo scusarsi e il notaro neri partirono per donferrante era uno squallore pel paese a ventitré ore non si vedeva altri lungo la via di san sebastiano che il marchese limòli per la sua solita passeggiatina del ciolla che vide passare dalla piazza la lettiga si mise a gridare gli sposi ecco la lettiga degli sposi che partono in quel tempo erano capitati due merciai che portavano nastri e fazzoletti di seta andavano di casa in casa a vendere la roba e guardavano dentro gli usci e nei cortili fuori aspettava la lettiga che doveva portarsi via gli sposi fu una delusione e un malumore generale fra i parenti e in tutto il paese don gesualdo la fermò nell'andito senza tanti complimenti sapete donna sarina il servizio che dovreste farmi sarebbe d'andarvene noi non usiamo abbandonare i nostri nel pericolo mio marito non può muoversi e noi non ci muoviamo il barone zacco siccome allora aveva in testa di combinare certo negozio con don gesualdo s'intromise a farla da paciere una domenica riunì in casa sua tutti i motta compreso il marito di comare speranza ch'era una bestia sotto la finestra di donna isabella l'orbo additò in silenzio l'erba ch'era tutta pesta quasi ci si fossero davvero sdraiati degli asini penetrava in lei il senso delle cose la tristezza della sorgente che stillava a goccia a goccia attraverso le foglie del capelvenere lo sgomento delle solitudini perdute lontano per la campagna dunque farai il possibile per indurlo ad accordarmi questa dilazione e tu cosa gli hai detto domandò don gesualdo trovando la moglie ancora agitata dopo quella visita don luca incoraggiava a prendere dicendo è roba fresca sono stato io stesso ad ordinarla a santa maria e al collegio non s'è guardato a spesa che fermentavano nelle piccole teste delle educande alla guerra intestina pigliavano parte anche le monache secondo le relazioni le simpatie il partito che sosteneva oppure voleva rovesciare la superiora un contadino di fuorivia che narrava gran cose accalorato gesticolando mostrando il vestito ridotto in brandelli nulla nulla ripetè don gesualdo v'accompagno a casa vostra non c'è premura nunzio nell'ombra stava zitto e immobile come un pezzo di legno soltanto ogni volta che gli facevano inghiottire a forza la medicina ciascuno com'è nato speranza grugniva delle altre parole che non si udivano bene il ragazzaccio li accompagnò cogli occhi sino all'uscio quando se ne andarono la gente non ha da dire se me ne mandate via in mezzo al colèra siete il padrone ciascuno sa i fatti di casa sua la mamma vicino a lui non osava neppure fare udire il suo respiro come non osava quasi mostrare tutta la sua tenerezza alla figliuola dinanzi al marito giusto ci abbiamo anche dei testimoni vedete la signorina lassù sotto il gran noce in cima l'uscio cadente era appena chiuso da un saliscendi arrugginito e subito nell'entrare colpiva una zaffata d'aria umida e greve un tanfo di muffa e di cantina che saliva dal pavimento istoriato col blasone voleva che ogni cosa passasse sotto i suoi occhi senza poter parlare senza potersi muovere si faceva ubbidire dalla sua gente meglio di prima voleva vederlo l'ultima volta a qualunque costo quando tutti sarebbero stati a riposare dopo mezzogiorno e che alla casina non si moveva anima viva poi tolse in braccio la bambina che vagiva ballottandola per farla chetare portandola in giro per la camera hai visto eh che gente che parenti affezionati rispose lui con un sorriso ebete la notte non me lo soffiano il colèra chiuderò tutte le fessure guarda il marchese domandò a un tratto che n'era di don filippo e gli risposero che era uscito per condurre a spasso nicolino piace rosaria ch'era a ripulire il pollaio quando la sua padrona era tornata a casa udì a un tratto dal cortile un urlo spaventoso come stessero sgozzando un animale grosso di sopra una cosa che le fece perdere le ciabatte correndo a precipizio silenzio s'udiva lo sgocciolare dell'acqua nella grotta lo stormire delle frondi come un mare lo squittire improvviso di qualche nibbio che appariva come un punto nell'azzurro immenso donna fifì aveva condotto il capitano ad ammirare i suoi fiori sul balcone colse un bel garofano l'odorò a lungo socchiudendo gli occhi e glielo porse vedo vedo ripeté il vecchietto uno che ha bisogno d'aiuto col talento che ha peccato e le suggeriva anche dei rimedi per la salute delicata lo sciroppo marziale delle teste di chiodi in una bottiglia le protezioni già non gli mancavano certo certo continuava a ripetere don gesualdo ma non si impegnava più oltre si dava da fare a rimettere le seggiole a posto a chiudere le finestre come a dire adesso andate via voi avete il cuore buono balbettò la moglie sentendosi intenerire voi avete il cuore buono ma don ferdinando non si lasciò persuadere ha perso l'amore ai parenti lontana di casa sua il tradimento glielo fecero lì al collegio che c'è chiese il marchese entrando cosa accade io non so nulla esclamò donna giovannina la quale sembrava sul punto di scoppiare a piangere ci sarà gente di là credo ma io non ne so nulla colèra tutt'intorno udivasi cantare i galli e strillare dei bambini vedevansi dei cenci sciorinati al sole e delle sottili colonne di fumo che salivano qua e là attraverso gli alberi poi considerava ch'era il signore che la puniva che non voleva quella povera innocente nella casa di suo marito e la notte inzuppava di lagrime il guanciale vestita nondimeno all'ultimo momento vi furono lagrime e piagnistei quando accompagnarono l'isabellina al parlatorio del monastero la zia sganci trionfante gli mise sulle braccia la figliuola eccovi isabella trao motta e trao isabella motta e trao corresse il marchese il duca e il balì di leyra fecero un gruppo a parte sul marciapiede del caffè dei nobili colla famiglia di don gesualdo e il marchese limòli tutt'intorno c'era un cerchio di sfaccendati il bene che aveva potuto fare ai suoi parenti l'aveva sempre fatto e voleva continuare a farlo lì un battibecco di prove e controprove che non finivano più non lo sapevi cosa fai dunque così tieni d'occhio tua figlia è questa una madre di famiglia tutto sulle mie spalle ho le spalle grosse ho lo stomaco pieno di dispiaceri e ci stava davvero con prudenza per evitar gli scandali aspettando che terminasse il colèra per scopare la casa quest'ultimo gli scovò finalmente colui che faceva al caso un gran signore di cui il notaro amministrava i possessi alquanto dissestato è vero nei suoi affari ingarbugliato fra liti e debiti ma di gran famiglia voltandosi indietro di tanto in tanto a guardare la fattoria rimasta chiusa e deserta accanto alla buca ancora fresca dicevo a diodata finché manca il padrone bisogna stare coll'orecchio teso per guardargli le spalle allora ho mandato nunzio sul ponticello mentre io con gesualdo arrivavo dalla parte del palmento si udì soltanto la voce di lui una voce d'angoscia disperata che balbettava voi voi qui il raccolto è andato bene disse il marchese a voce più alta perché gli altri lo seguissero dove voleva arrivare io ne parlo per sentita dire eh eh massaro fortunato non possiamo piantar la sposa quasi fosse una trovatella pel decoro della famiglia almeno ah ah sogghignava intanto il marchese non c'è disse con un vocione che sembrava venire di sotterra te l'avevo detto accidenti e se ne andò brontolando dei cani che abbaiavano per tutto il paese don gesualdo si fermò a riflettere dove andiamo vossignoria chiese nardo non mi lasciate solo con la signora capitana alla mia età donna mita sa quel che deve fare è grande e grossa quanto le sue sorelle messe insieme ma sa che deve fare la bambina per non far torto alle altre due don filippo onde far cessare lo scandalo si mise in prima fila insieme a nicolino appoggiandosi al parapetto salutando le signore col sorriso a fior di labbra mentre borbottava sottovoce gesualdo gli lanciò addosso un'occhiata furibonda parla bene lui che non ha nulla da perdere no no vossignoria non dite così che il signore vi gastiga che fa dorme sì sì andate a dormire voi pure andate e l'accompagnò lui stesso in camera sua per liberarsi almeno da quella noia la lotta coi sorrisi falsi o coi visi arrossati dall'ira spumanti bava e minacce la notte sempre inquieta il domani sempre grave di speranza o di timore alla fine proruppe ma è giustizia santo dio è giustizia far tribolare in tal modo un galantuomo che vi vuol tanto bene dare un calcio alla fortuna scusatemi donna bianca io parlo nel vostro interesse egli allora si sentì stringere il cuore da una tenerezza insolita pensando alla casa e ai parenti povera bianca avete visto è buona sì in fondo non lo credevo davvero don filippo tornò a domandare ma che c'è si può sapere ssst zittirono dalla platea un mese che il canonico lupi si arrabatta in questo negozio un va e vieni fra la sganci e la rubiera non me lo dite esclamò peperito tanta carne al fuoco tanti pensieri tante inquietudini tante fatiche la coltura dei fondi il commercio delle derrate il rischio delle terre prese in affitto le speculazioni del cognato burgio che non ne indovinava una poiché era quasi mezzogiorno un sole che scottava da prendere un malanno chi andava per la campagna a quell'ora no no devo passare dal camemi ci vogliono due ore ho tant'altro da fare no no non badate a me mi calmerò voi don camillo andate avanti col lume egli volse le spalle quante chiacchiere infine siamo marito e moglie sì o no donna bianca lo guardò sbigottita col mento aguzzo dei trao che sembrava convulso indi alzò verso il crocifisso gli occhi umidi di lagrime colle labbra pallide serrate in una piega dolorosa ci ho pensato non far rumore ah madonna santissima del pericolo va a chiamare nanni l'orbo lo conosci il marito di diodata il campiere che gli stava alle costole armato sino ai denti gridava come un ossesso signor barone questa non è giornata oggi ci vuol prudenza gesualdo curvo sotto l'acquazzone sfangando sulla riva aiutava a tirare in salvo i legnami dell'armatura che la corrente furiosa seguitava a scuotere e a sfasciare a me santo dio non vedete che si porta anche quelli il notaro ch'era venuto a levar dallo studio certe carte interessanti dovette far di cappello a fra girolamo per entrare con permesso signori miei soltanto il bavero di velluto troppo alto che gli dava noia lei che sembrava più giovane e graziosa in quel vestito candido e spumante colle braccia nude un po di petto nudo la cirmena riprese subito guardando don gesualdo che caldo eh si soffoca c'è troppa gente questa volta la cugina sganci ha invitato tutto il paese un'altra più lunga a don ninì e soggiunse a mezza voce lo conoscevo di già lo vedo ogni sera in platea gesualdo col viso al vento frustato dalla burrasca spronava sempre la mula colle calcagna senza aprir bocca eh che dite don gesualdo non rispondete che non ti casca mai la lingua hanno aperto un finestrino sul mio tetto laggiù quel ladro di canali fortuna che me ne sia accorto lo citerò in giudizio una citazione nera come la pece don luca don luca si udì gridare curiosi che girandolavano a bocca aperta strappando i brandelli di stoffa che pendevano ancora dalle pareti toccando gli intagli degli stipiti vociando per udir l'eco degli stanzoni vuoti levando il naso in aria ad osservare le dorature degli stucchi e i ritratti di famiglia ma voi lasciatemelo dire dovevate tenere gli occhi aperti cugino trao non parlo di vostro fratello don ferdinando ch'è uno stupido poveretto sebbene sia il primogenito no colle fauci strette la bocca amara alzando ogni momento gli occhi su di lei e aprendo le labbra senza che ne uscisse alcun suono senti ninì fammi la carità una parola sola son venuta apposta se non ti parlo qui è finita per me è finita io tutt'a un tratto la piazza sembrò avvampare in un vasto incendio sul quale si stampavano le finestre delle case i cornicioni dei tetti la lunga balconata del palazzo di città formicolante di gente ma lei giurava e spergiurava di non conoscerlo neanche di vista quel barone e gliene importava assai di lui l'udirono mastro cosimo il falegname e quanti erano sul palcoscenico cavaliere s'imbatté col peperito giusto sull'uscio del corridoio oh cavaliere beato chi vi vede s'era inquieti da queste parti parola ninì dalla rabbia avrebbe fatto non so che cosa giurava che voleva spuntarla ad ogni costo ed avere la prima donna non fosse altro per dispetto ah gliela farò vedere a quella strega la polvere spinge la palla intanto per provare cacciano innanzi mastro don gesualdo vedete lì nel balcone dove sono i trao bianca bianca chiamò il marchese limòli mi guastate un affare che stavo combinando i bei negozi che fate voi chi volete che la pigli quella chiusa massaro fortunato dietro al cognato tornava a ripetere diodata guardava anche lei senza dir nulla col cuore grosso passarono le capre belando dal vicoletto donna bianca come sentisse alfine quegli occhi fissi su di lei si voltò colla sua risata sciocca che si udiva per tutta la sala donna giovannina si fece rossa mita sgranò tanto d'occhi e la mamma spinse canali fuori dell'uscio che se non avessi il vitalizio della mia commenda di malta per non crepare di fame sarei costretto a dare uno schiaffo anch'io a tutta la nobile parentela sarei costretto a scopar le strade e se ne andò borbottando compassione accostò la sua seggiola a quella di lui per fargli animo e soggiunse parlate parlate cugino mio quel che si può fare sapete bene siamo parenti i tempi non rispondono la luna doveva essere già alta dietro il monte verso francofonte tutta la pianura di passanitello allo sbocco della valle era illuminata da un chiarore no non posso non ho tempo devo passare dal camemi prima d'andare alla canziria ci ho venti uomini che lavorano alla strada i covoni sull'aia non posso c'è forse caparra signora baronessa non c'è caparra ma c'è la parola in tal caso bacio le mani a vossignoria tutti quei trao affumicati che sembravano sgranare gli occhi al vedere tanta marmaglia in casa loro un va e vieni che faceva ballare il pavimento il tenente che le cortesie della signora capitana avevano messo in vena aggiunse io sono l'autorità ora corro sul palcoscenico per vedere s'è quel che dico io voglio toccare con mano come san tommaso e se ne tornò indietro colle mani in tasca sentite qua mastro lio disse gesualdo tirando in disparte pirtuso pigliandosi l'acquazzone sotto la giacca di cotonina col fazzoletto in testa e le mani nelle tasche volle dire qualche cosa accennava laggiù verso il fiume mentre il vento si portava lontano la voce e sì che non posso fare lo schifiltoso che diavolo gli è saltato in corpo a tua madre di farti sposare quei denti ah zio sei uno sciocco dovresti lasciarle fare il diavolo a quattro quanto le pare e piace a tua madre sei figlio balbettando sissignora infatti sono della commissione bravo bravo bella festa davvero avete saputo far le cose bene e vostra madre ora fanno il quadro degli innocenti soggiunse canali ridendo vado in platea per vederlo di laggiù appena il canonico se ne fu andato su per la scala rotta e scalcinata arrivò il cavaliere dal poderetto montato su di un asinello macilento con una bisaccia piena di fave dietro bianca gli fermò la mano hai ragione siamo due disgraziati mia madre non mi lascia padrone neanche di soffiarmi il naso capisci capisci ti pare che non ci pensi a te ti pare che non ci pensi le maniche rimboccate al disopra dei gomiti coi piedi indolenziti nelle vecchie ciabatte ch'erano anch'esse una grazia di dio la ragazza gli aveva apparecchiata una minestra di fave novelle con una cipolla in mezzo sì credi che non ti voglia più bene uno struggimento un'amarezza sconfinata venivano dall'ampia distesa nera dell'alìa dirimpetto al di là delle case dei barresi e narrava com'era arrivata la compagnia d'arme all'improvviso a quattr'ore di notte il capitano e altri compagni d'arme erano in casa di don gesualdo lassù verso il castello vedevansi luccicare dei lumi la sorella ed il cognato che lo pelavano dall'altra parte una bestia quel cognato burgio bestia e presuntuoso e chi pagava era sempre lui gesualdo quanto a mio figlio ci penserò io non dubitate gli farò fare quel che dico io al signor baronello birbante assassino sarà causa della mia morte l'arciprete bugno ingelosito dei salamelecchi fatti a un altro dopo tutti quegli spari quelle grida quel fracasso che gli parevano dedicati un po anche a lui come capo della chiesa era riuscito a farsi un po di crocchio attorno pur esso discorrendo dei meriti del santo patrono nunzio dall'alto del pilone gli gridava qualche cosa delle grida che le raffiche gli strappavano di bocca e sbrindellavano lontano nulla nulla rispose il marchese salendo adagio adagio son uscito prima per non far vedere ch'ero solo in chiesa di tutti i parenti son venuto a dare è che avete una certa faccia caro mio io sì non ve ne accorgete ma l'avete se fate quella faccia tutti vi metteranno i piedi sopra per camminarvi un pretesto per rompere il negozio degno di quel mastro don gesualdo che vi manda ora che s'è pentito giacalone e vito orlando gli correvano dietro anch'essi scalmanandosi a fargli sentire la ragione ecco io vo prima dalla signora sganci no no non le dico nulla per adesso qualche parola così in aria in via accademica i basta che donna marianna scriva due righe al capitano burgio più pacifico cercava di svignarsela facendo le spalle grosse chinando il testone di bue ecco nessuno si dà pensiero dei guai che ci càpitano io sola mi mangio il fegato pelle per lasciarti vedova don ninì rubiera cercando il cappello s'imbatté nella cugina la quale gli andava dietro come una fantasima stravolta incespicando a ogni passo bada le disse lui bada ci guardano sciocco non ne fai una bene cos'è questo fracasso non è questa la maniera don giuseppe se ne andò brontolando che le si mise dietro quatto quatto rasente al muro la signora capitana fece udire una risatina secca e il baronello rubiera confermò è lui peperito com'è vero dio il marchese prese il braccio di neanche un bicchierino di perfetto amore entrò a dire il canonico con galanteria la zia cirmena si mise a ridere e santo guardò il fratello per vedere cosa dovesse fare un momento cosa devo dire a padre angelino se volete mettervi in grazia di dio prima della festa di san giovanni battista il canonico insisteva anche lui no no restate donna bianca fate gli affari vostri guardano c'è lì don gesualdo bianca bianca le mantiglie di queste signore gridò la zia sganci dalla camera da letto dove s'era ficcato tutto lo stormo dei margarone essa frugava in mezzo al mucchio colle mani tremanti il cugino bianca aiuto aiuto giunse in quel punto trafelato nanni l'orbo giurando d'averli visti lui i ladri in casa trao denari tutti costoro sbraitano per invidia se il barone avesse una figliuola da maritare gliela darebbe a mastro don gesualdo te lo dico io che son vecchio e so cos'è la povertà eh che cosa volle sapere don ferdinando il ciolla era corso dietro al canonico e al notaro neri per la via di san sebastiano e li vide ancora fermi sotto il voltone del condotto malgrado il gran puzzo quasi al buio che discorrevano sottovoce gesticolando stupida tuo fratello così piccolo ha più giudizio di te guarda anche nel palco accanto si udiva un tramenìo la il canonico lupi attraversò il cortile rialzando la sottana sugli stivaloni grossi in mezzo alle erbacce si voltò indietro verso la casa smantellata per veder se potessero udirlo e poi dinanzi al portone guardando inquieto di qua e di là conchiuse se lo lasciano fare di qui a un po si dirà che mastro don gesualdo è il padrone del paese il marchese allora levò un istante la sua testolina di scimmia ma poi fece una spallucciata e rispose con quel medesimo risolino tagliente santo e santissimo contro il mio muro è accatastata volete sentirla sì o no giacalone diceva piuttosto di abbattere la tettoia don luca il sagrestano assicurò che pel momento non c'era pericolo del canonico non ho paura e tutto sorridente poi colle signore ah donna chiara la bella monaca che avete in casa una vera grazia di dio cercò nel borsone il fazzoletto di battista fra la roba di cui era pieno e si asciugò gli occhi poi baciò di nuovo lo sposo asciugandosi anche la bocca con lo stesso fazzoletto e chiamò il servitore che aspettava giù col lampione i sacchi del gesso mezzi vuoti neli neli dov'è quel figlio di mala femmina che ha portato il gesso eh eh pare anche a me giunse in quel mentre il dottor tavuso in fretta col cappello in capo senza salutar nessuno ed entrò nella camera sarà andato in qualche altro posto quando si va a caccia sapete bene tutti i vizi di suo padre buon'anima caccia giuoco divertimenti senza pensare ad altro e senza neppure avvertirmi giù nella stalla trovò il manovale seduto sulla panchetta fradicio di pioggia che faceva asciugare i quattro cenci a una fiammata di strame lo so lo so poveretta per questo t'ho voluto bene a poco a poco seduto al fresco dopo cena con quel bel chiaro di luna si lasciava andare alla tenerezza dei ricordi bella creanza non vedete che c'è una signora prima di voi al confessionario quelle non sono le quattro chiacchiere che avete da portarci voi al tribunale della penitenza discorsi di famiglia cara voi il dottor tavuso gli gridò dietro la zia macrì una parente povera come loro ch'era accorsa per la prima qui vicino alla farmacia di bomma la padrona di casa gli fece animo qui qui c'è posto anche per voi don gesualdo c'era appunto il balcone del vicoletto che guardava di sbieco sulla piazza per gli invitati di seconda mano ed i parenti poveri vedremo quanto a me quel che si può fare ho parlato nel vostro interesse caro don gesualdo don gesualdo scendendo le scale brontolava ancora e appena cessarono le risate alla sortita del marchese si udì donna giuseppina alòsi che faceva le sue confidenze al cavaliere il profilo angoloso dei trao ingentilito dalla pettinatura allora in moda i capelli arricciati alle tempie e fermati a sommo del capo dal pettine alto di tartaruga don ferdinando sognava che il cane nero dei vicini motta gli si era accovacciato sul petto e non voleva andarsene per quanto egli cercasse di svincolarsi e di gridare l'ombrello egli rispose ci vuol altro che l'ombrello amico mio non temete che non ho paura d'acqua e di grandine io l'uscio voi m'aspetterete giù nel portone un momento vado e torno tornò fregandosi le mani ve l'avevo detto non ci vede dagli occhi donna marianna per quella nipote farete un affarone e ogni dieci minuti la vecchia berlina del barone mèndola che scarrozzava la madre di lui sorda come una talpa dal rosario a santa maria di gesù nella casa antica dei la gurna presa in affitto da don gesualdo motta s'aspettavano gli sposi davanti alla porta c'era un crocchio di monelli che il ragazzo di burgio in qualità di parente s'affannava a tener discosti minacciandoli con una bacchettina vedendolo con quella faccia accesa e riarsa bianca di polvere soltanto nel cavo degli occhi e sui capelli degli occhi come quelli che dà la febbre e le labbra sottili e pallide nessuno ardiva rispondergli il capitano in mezzo alla sala coll'indice teso verso di lui sbuffò infine sentitelo perché non ci andate voi un altro po facevano la festa a me pure vostro marito ha corso pericolo della vita donna carolina la signora nell'altra stanza appena furono usciti gli invitati si udì un baccano indiavolato i vicini la gente di casa la zia rubiera s'è dimenticata che siamo al mondo ed anche la zia sganci così brontolando andava passo passo dietro alla sorella chinandosi a raccattar per terra le fave cadute dal grembiule di grazia tenendo d'occhio nel tempo istesso una banda di monelli che irrompevano di tratto in tratto nella chiesa quasi deserta in quell'ora calda inseguiti a male parole dal sagrestano la luna ora discesa sino all'aia stampava delle ombre nere in un albore freddo disegnava l'ombra vagante dei cani di guardia che avevano fiutato il bestiame la massa inerte del camparo steso bocconi dice che il confessore verrà dopodomani a prendere la risposta il confessore domenica aspetta la risposta don ferdinando che aveva udito aprire il portone comparve in quel momento come un fantasma intanto gli altri facevano festa alle signore margarone donna bellonia donna fifì che piacere stasera pazzia buccinavasi persino che onde farle dei regali si fosse fatto prestare dei denari da questo e da quello la baronessa disperata fece avvertire gli inquilini di non anticipare un baiocco al suo figliuolo se no l'avevano a far con lei e terminò la frase all'orecchio di don filippo il quale rispose ehm ehm ti dò uno sgrugno minacciò intanto la mamma sottovoce mangiandosi cogli occhi giovannina ti fo venire adesso il raffreddore ma voi che siete giovine come rimanete non si rovina così una sorella un marito simile non ve lo manda neppure san giuseppe padre della provvidenza sono pazzi a dir di no i vostri fratelli pazzi da legare erano dieci o dodici tarì che gli cascavano di tasca ogni asino morto al poveruomo carico di famiglia santo che gli faceva mangiare i gomiti sin d'allora speranza che cominciava a voler marito la mamma con le febbri tredici mesi ci hai lavorato anche tu nella roba del tuo padrone hai le spalle grosse anche tu povera diodata sono mule troppo giovani appena tolte dall'armento non ci sono avvezze ora usano dei cavalli per la carrozza disse il canonico tutti sulle spalle di gesualdo giacché lui guadagnava per tutti ne aveva guadagnati dei denari ne aveva fatta della roba ne aveva passate delle giornate dure e delle notti senza chiuder occhio ne ho avuto del coraggio signor canonico lo so io quel che mi costa tutto frutto dei miei sudori quello che ho e quando lo vedo a buttarmelo via chi da una parte e chi dall'altra che volete vossignoria il sangue si ribella infine entrò da pecu pecu e si posero a tavola con compare santo avete visto com'è andata a finire ciolla soleva desinare in fretta e in furia col cappello in testa e il bastone fra le gambe per tornar subito in piazza a mangiar l'ultimo boccone i vedrete comparire quando meno ve lo aspettate sono del mestiere anch'io e conosco poi se si è lavorato o no intanto che se ne andava santo gli corse dietro lisciando il collo alla mula tenendogli la staffa portatemi un bicchier d'acqua don anselmo di tanto in tanto dal rosario o dalla via di san giovanni partiva come un'ondata di gente e un brontolìo più minaccioso che si propagava in un baleno i miei figliuoli hanno la roba del loro padre buon'anima donna sarina tornò verso il balcone grande chiacchierando sottovoce colla cugina macrì con delle scrollatine di capo e dei sorrisetti che volevano dire e rimase un po confuso non vedendo altri che il limòli servo servo caro don santo non baciate più nulla ora siamo parenti gli avventori di mastro titta si affacciavano ogni momento sull'uscio della bottega colla saponata al mento nella farmacia di bomma disputavasi colle mani negli occhi se fossi stato come te sarei ancora a trasportare del gesso sulle spalle ti rammenti e tu non saresti qua a giuocare alle piastrelle allora egli tutto contento con un risata larga che gli spianò il viso ed il cuore riprese lascialo cantare non me ne importa adesso di ciolla di lui e di tutti gli altri conti badava a ogni cosa girando di qua e di là rovistando nei mucchi di tegole e di mattoni saggiando i materiali alzando il capo ad osservare il lavoro fatto colla mano sugli occhi nel gran sole che s'era messo allora ma la mano non l'avevano mai stesa però alle volte il bisogno fa chinare il capo anche ad altro la prudenza istintiva che era nel sangue di lei le agghiacciò un momento il sorriso benevolo dovreste tornare a parlargliene coi vostri fratelli mandargli qualche buona parola una risposta più da cristiani verrò io stesso a prenderla dopo mezzogiorno quando don diego e don ferdinando sono in letto donna bianca s'era fermata su due piedi a testa alta con una fiamma improvvisa che parve buttarle in viso la portiera sollevata in quel momento da qualcuno che entrava in chiesa ricca ribatteva il povero don diego che non si risolveva ad andarsene mentre la cugina rubiera aveva tanto da fare essa allora si voltò come un gallo coi pugni sui fianchi in cima alla scala dalla via san sebastiano al disopra dei tetti si vedeva crescere verso la piazza un chiarore d'incendio dal quale di tratto in tratto scappavano dei razzi dinanzi alla statua del santo con un vocìo di folla che montava a guisa di tempesta sì una gran famiglia una gran casa aggiunse la signora capitana ci andai per far visita a donna bianca ho visto anche la bambina un bel visetto quell'apparato sin dall'uscio si mise a balbettare i manda la signora baronessa rubiera dice che non può venire perché le duole il capo manda a salutare la nipote e don gesualdo anche donna giuseppina dopo che il nipotino si fu riavuto alquanto offrì per cortesia la sua boccetta d'odore ai margarone don filippo seguitò a brontolare sottovoce tale e quale come il ragazzo la gurna che ha sett'anni vergogna pentita implacabile egli che l'amava sempre come prima più di prima alla follia era geloso geloso di tutto e di tutti dell'aria del sogno del pensiero don gesualdo era un'impresa grossa un colpo da mandare ruzzoloni c'era troppa carne al fuoco in casa vostra meglio di vostro fratello don ferdinando ed anche di don diego sì guardò intorno cogli occhi di gatto avvezzi a vederci al buio nella chiesa e su per la scala del campanile e aggiunse sottovoce cambiando tono in aria di gran mistero ci fu poi la storia della schioppettata che tirarono al marchese limòli mentre stava a prendere il fresco dopo cena e di don nicola margarone che condusse la moglie in campagna e non le fece più vedere anima viva giù in piazza dinanzi al portone di casa sganci vedevasi un tafferuglio dei vestiti chiari in mezzo alla ressa berretti che volavano in aria e un tale che distribuiva legnate a diritta e a manca per farsi largo rimase lì dietro le spalle di coloro che gli stavano dinanzi alzando il capo a ogni razzo che saliva dalla piazza per darsi un contegno meno imbarazzato l'aia era vasta quanto una piazza dieci muli trottavano in giro continuamente e dietro i muli correvano nanni l'orbo e brasi camauro affondando nella pula sino ai ginocchi ansanti vociando cantando urlando io intanto facevo cuocere la minestra per gli uomini dal monte si udiva gridare la piena cristiani mentre nardo stava sciogliendo l'ultima fune non vorrei che giuocassimo a scarica barile fra di noi caro don gesualdo costui voleva allungare la mano di nuovo ma il canonico aveva già infilato successo s'affacciò don diego invecchiato di dieci anni in un minuto allibito stralunato con una visione spaventosa in fondo alle pupille grige con un sudore freddo sulla fronte la voce strozzata da un dolore immenso fra di loro si danno la mano son tutti parenti voi siete l'estraneo siete il nemico che diavolo il canonico si fermò su due piedi in mezzo alla piazzetta di fronte al palazzo dei trao alto nero e smantellato era tutto il casato dei margarone stavolta donna fifì donna giovannina donna mita la mamma margarone donna bellonia dei bracalanti di pietraperzia nientemeno nessuno l'ha più visto il notaro dicono ch'è nascosto nel monastero di san sebastiano vestito da donna sissignore gli sbirri cercano da per tutto ma qui non avete da temere vossignoria udite udite solo il barone zacco da vero zotico per sfogare la bile che aveva in corpo si diede la briga di rispondere ad alta voce quasi fossero tutti sordi è malata ha mal di testa e intanto faceva segno di no col capo l'albero della famiglia che bagnava le radici nel sangue di un re libertino come portava il suo stemma di rosso con tre gigli d'oro su sbarra del medesimo e il motto che glorificava il fallo della prima autrice una produzione che fu replicata due sere di seguito a caltagirone ohi ohi cos'è adesso e un'altra cosa dovresti andare dalla zia sganci per un po d'olio in prestito diglielo bene che lo vuoi in prestito perché noi non siamo nati per chiedere la limosina giacché la zia non ci ha pensato eh balbettò don filippo rimasto a bocca aperta e con le mani in aria che ti piglia adesso donna bellonia buona sera buona sera non voglio stare a sentire altro esclamò la capitana tutta sorridente tappandosi le orecchie con le manine inguantate no me ne vo davvero mèndola nel voltarsi sorprese pure donna giovannina col fazzoletto al viso ella abbassò subito gli occhi e si fece rossa come un peperone poscia gli si piantò in faccia disperato scuotendogli le mani giunte dinanzi al viso per l'amor di dio per l'anima di mia madre questo si chiama parlare rispose pirtuso vossignoria sa fare e sa parlare e adesso ammiccava coll'occhietto ammammolato un sorrisetto malizioso che gli errava fra le rughe della bazza irta di peli sudici peccato che non sieno venuti tutti gli invitati avrebbero visto che spendete da esare i sorprende per la signora sganci guardando sbadatamente qua e là le cose strane che c'erano nel magazzino vasto quanto una chiesa una volta al tempo dello splendore dei rubiera c'era stato anche il teatro si sarebbe udita volare una mosca la prima donna tutta bianca fuorché i capelli sciolti giù per le spalle come l'aveva pettinata mastro titta faceva accapponar la pelle a quanti stavano a sentirla la roba ce l'avete ora pregheremo il signore di darvi i figliuoli vogliamo vedervi come grazia fra nove mesi il marchese per tagliar corto l'accomiatò va bene buona sera caro don luca interruppe il canonico colla malizia che gli rideva negli occhietti di topo ma stringendo le labbra sottili sissignore come volete chiamarla a un certo punto gli andò coi pugni sul viso cogli occhi che volevano schizzargli dall'orbita quando santo e santissimo non la finisci più peste che ti venga non vuol nulla tornò dicendo il cognato don santo quasi si fosse tolto un gran peso dallo stomaco io per me gliel'ho offerto due salsicciotti magri appesi a un gran cerchio una forma di cacio bucata dai topi delle pere infracidite su di un'asse un orciolino d'olio appeso dentro un recipiente che ne avrebbe contenuto venti cafisi un la camera dell'archivio e ci son le carte di famiglia quella della processione e non ci sarà poi dove affacciarsi quando passa il corpus domini quella del cucù che andavano frugando gli uomini in prima fila il cugino don ferdinando curioso più di un ragazzo che s'era spinto innanzi a gomitate e allungava il collo verso la piazza grande dal cravattone nero al pari di una tartaruga una malattia lunga tutti così quei trao non c'è che fare guarda esclamò il barone che stava da un po attento tromba mastro don gesualdo saremmo arrivati a questo che una trao sposerebbe mastro don gesualdo tu acconsentiresti bianca di tu diresti di sì un momento esclamò il canonico balzando in piedi i pare di sentir gente santo che stava all'erta cogli occhi fissi sul fratello gli fece segno per sapere se era ora d'incominciare il trattamento dopo tanti stenti tanti bocconi amari tante spese fatte si dovrebbe essere così contenti qui due che si volessero bene nossignore neanche questo mi tocca neanche il giorno delle nozze santo e santissimo dimmi almeno che hai la scala sparsa di foglie d'arancio un lume a quattro becchi posato sulla ringhiera del pianerottolo e brasi camauro don bastiano stangafame dall'altro lato col ventaglio in mano e il marito pacifico che guardava e taceva mèndola diede una gomitata a margarone e tutti e due si misero a guardare in aria grattandosi il mento questa è più bella di tutte com'è vero dio donna giuseppina alòsi istintivamente corse con la mano sulle gioie peste maleducato nicolino impaurito sgambettava e cacciavasi verso l'uscio a testa in giù strillando che voleva andarsene un terremoto giù in platea tutti in piedi vociando e strepitando e poi nei momenti ch'esso taceva il cicaleccio delle signore come un passeraio con la risatina squillante della signora capitana che faceva da ottavino don diego don ferdinando si udiva chiamare in fondo alla piazzetta e uno che bussava al portone con un sasso che c'è cosa dice anche il peso adesso la solita rinculata per carpirmi un altro ribasso e la baronessa partì come una furia ti credevo già andata via esclamò donna fifì col sorriso che mordeva bianca rispose soltanto con un'occhiata che sembrava attonita tanto era smarrita e dolente in quel tempo suo cugino si dava gran moto fra le mantiglie e i cappellini a capo vicino a loro nello schianto di quell'ultimo addio senza parole nel vano luminoso del balcone passò un'ombra magra e si udì la tosserella del marchese limòli eh eh ragazzi benedetti voialtri con dei cenni del capo che volevano dire assai va bene va bene non è che questo perché ora come ora siamo un po angustiati vengo vengo seguitò a brontolare la cugina rubiera tornando a staccare dal chiodo la chiave del magazzino vedete quel che ci vuole a guadagnare un tarì a salma con pirtuso e tutti gli altri diodata al vedersi comparire dinanzi il suo antico padrone ansante e trafelato si mise a tremare come una foglia che volete da me a quest'ora per l'amor di dio lasciatemi in pace don gesualdo se torna mio marito il marchese che stava coll'orecchio teso fingeva d'ammirare ancora i mobili e le stanze e tornò a dire belli belli una casa signorile siete stati fortunati di potervi cacciare nel nido dei la gurna eh eh come dio volle finalmente dopo un digiuno di ventiquattr'ore don gesualdo poté mettersi a tavola seduto di faccia all'uscio in maniche di camicia un sacco di farina in fondo a una cassapanca grande quanto un granaio il cestone di vimini che aspettava ancora il grano della rubiera se lasciassi fare a voi quando presi a fabbricare dei mulini mi toccava sentire che era la rovina ora che vi siete persuaso non vorreste far altro lo stesso viso della buon'anima ti rammenti quando si mise a letto per non alzarsi più e il medico non viene neppure perché ha paura di non esser pagato dopo tanti denari che s'è mangiati nell'ultima malattia della buon'anima il notaro neri che non gli piaceva far sapere alla gente i fatti suoi si rivolse alla signora capitana scollacciata ch'era un'indecenza col pretesto che si faceva mandare i vestiti da palermo la quale civettava in mezzo a un gruppo di giovanotti inghiottimi tossì cercò il fazzoletto dentro il cappello aprì la bocca per parlare poi si volse dall'altra parte asciugandosi il sudore il canonico s'affrettò a rispondere guardando sottecchi don diego trao sarà credevo di trovare almeno gli altri parenti mastro nunzio vostra sorella nossignore si vergognano c'è stato un casa del diavolo io son venuto per tener d'occhio il trattamento e le dispute allorché cominciò a speculare sulla campagna mastro nunzio non voleva saperne diceva che non era il mestiere in cui erano nati fa l'arte che sai nunzio disse che era tempo di togliere l'armatura era spiovuto dopo il mezzogiorno no vossignoria disse mastro nardo lasciamo stare ancora sino a domani disse mastro nunzio tu parli così per papparti un'altra giornata di paga c'era un'occhiata di sole che spandevasi color d'oro sul cornicione del palazzo dei trao dirimpetto e donna bianca la quale sciorinava un po di biancheria logora sul terrazzo che non poteva vedersi dalla piazza si confondeva balbettava cercava le parole poscia vedendo che l'altro stava zitto e non si moveva allampanato tacque anch'essa e si mise a guardare in aria a bocca aperta colle mani sul ventre luca sissignore il catafalco le bandiere tante messe quanti preti ci sono ma chi paga andate andate interruppe vivamente la cirmena spingendo per le spalle il sagrestano verso la camera del morto dove cresceva il trambusto davvero infine si appollaiò sul baule cercando qualche frase appropriata che facesse effetto mentre lei bruciava un pezzettino di sughero alla fiamma del lume a olio che fumava tacete esclamò infine il canonico battendo sulle spalle di mastro lio colla manaccia io so per chi comprate è per mastro don gesualdo giacalone accennò di sì strizzando don gesualdo il quale aveva messo al passo la mula camminandogli allato curvo sulla sella un po sbalordito dal gran sole rispose che affare ne ho tanti di quale affare parlate vossignoria tu dall'uscio spalancato a due battenti entrarono poco dopo don giuseppe e mastro titta il barbiere di casa carichi di due gran vassoi d'argento che sgocciolavano e cominciarono a fare il giro degli invitati passo passo come la processione poi andò a raggiungere don filippo margarone nella piazzetta di santa teresa sentite qua ho da dirvi una parola e lo prese per un braccio avviandosi verso casa seguitando a discorrere sottovoce ci volle il fuoco a farvi uscir di casa il cugino zacco voleva anche condurlo al caffè dei nobili narrateci dite come fu nondimeno lo accolse come una regina nel bugigattolo dove c'era un gran puzzo di moccolaia e lo presentò a un omaccione il quale stava frugando dentro il cassone in maniche di camicia e non si voltò neppure il suo povero corpo delicato e fragile nelle braccia di un estraneo le lagrime gli scendevano amare e calde a lui pure lungo il viso scarno che nascondeva fra le mani poi la campana fessa di san vito l'altra della chiesa madre più lontano quella di sant'agata che parve addirittura cascar sul capo agli abitanti della piazzetta alla fine il canonico credette di dover rompere il ghiaccio don santo sedetevi qua avvicinatevi non abbiate timore a me rispose santo che si sentiva dar del don lui pure tutte quelle nudità che arrossivano di mostrarsi per la prima volta dinanzi a tanti occhi e a tanti lumi evviva gli sposi evviva gli sposi sei una buona ragazza buona e fedele vigilante sugli interessi del padrone sei stata sempre il padrone mi ha dato il pane rispose essa semplicemente sarei una appunto vi dicevo badate che c'è uno scalino rotto voglio che mio figlio sposi una bella dote la padrona son io quella che l'ha fatto barone faranno nascere qualche guaio quei due ragazzi borbottò infine anche bianca abbozzò un sorriso a quell'uscita e si scostarono dalla tavola tutti e due per evitare il pericolo baronello l'aggiusterò io non dubitate alla fin fine non è più un ragazzo lo mariterò a modo mio la catena al collo là quella ci vuole che guardate che volete via di qua fannulloni vagabondi voi don liccio papa mettetevi a guardia del portone infine sentenziò ch'erano in pochi per spingerla sulla piattaforma se scappa la leva dio liberi chi si metterà sotto per dar lo scambio alle biette io no com'è vero dio se scappa la leva per tutta la campagna diffondevasi un uggiolare lugubre di cani e subito dal quartiere basso giunse il suono grave del campanone di san giovanni che dava a tutto io ho tanti pensieri pel capo e questo cogli altri sai che ti voglio bene il marito si trova subito sei giovane una bella giovane sì sì bella peccato che il barone zacco abbia già dei sospetti per l'affare della gabella lasciatemi pensare mentre terminava di legarsi il mantello al collo andava raccogliendo le idee colle sopracciglia aggrottate guardando in terra di qua e di là donna agrippina corse in cucina s'aprì l'uscio un'altra volta su di un luccichìo di processione il prete il baldacchino i lanternoni del viatico passarono come una visione il marchese inchinandosi sino a terra il camparo al rumore levò il capo sonnacchioso e domandò che c'è s'è slegata la mula devo alzarmi no no dormite zio carmine ma l'altro non si mosse il malato da prima voleva sapere ogni momento che ora fosse poi verso mezzanotte non domandò più nulla stava cheto col naso contro il muro e la coperta sino alle orecchie signori miei sbraitava ciolla guardate un po un galantuomo che se ne sta in piazza pei fatti suoi i compagni d'arme senza dargli retta lo cacciavano innanzi a spintoni siete uno stupido un imbecille la bella educazione che avete saputo dare a vostra figlia grazie a dio non ci metterò più i piedi a casa vostra e partì infuriato sbatacchiando l'uscio la zia cirmena allora non potè frenarsi ho vista al balcone la cugina sganci credevo che venisse anzi neppure di quel negozio del matrimonio non me ne avete detto nulla e sfilò quest'altro rosario erano pazzi o cos'erano a rifiutare una domanda simile a quella uno sulla strada di farsi riccone come don gesualdo motta detto m'arrabbio colla mia sorte guai e seccature da per tutto dove vado anche tu adesso col piagnisteo bestia credi che se mai ti lascerei in mezzo a una strada senza soccorsi quest'ora mastro don gesualdo andava raccattando i panni tastoni al buio ancora assonnato con un guazzabuglio nella testa tutt'a un tratto gridò il ponte deve essere accaduta qualche disgrazia comparve una donna macilenta colla gonnella in cenci sollevata dalla gravidanza sugli stinchi sottili sudicia e spettinata come se non avesse fatto altro in vita sua che portare avanti quel ventre voi che ci credete eh l'altro non disse né sì né no prudente aspettando il seguito io no io non mi fido di tutti questi fratelli che non mi ha partorito mia madre don diego da principio rimase attonito brontolando mastro don gesualdo siamo arrivati fin lì mastro don gesualdo che vuol sposare una trao un'altra adesso saltò su gesualdo siete ammattito davvero e la cauzione volete che ci perda anche quella per disgrazia la prima donna che doveva tenere gli occhi rivolti al cielo nel declamare s'è scritto lassù dal fato si trovò a guardare nel palco dei margarone donna fifì allora non seppe più frenarsi già s'aveva a fare bagnarci tutti la burrasca è cessata or ora siamo cristiani o porci se mi coglie qualche malanno mia madre non lo fa più un altro agostino no un'indecenza questa produzione io me ne vo per non sentir altro e il vestito della donna avete visto nel chinarsi eh eh rispose don filippo accennando alle sue ragazze un odore di stalla in quella scaletta buia cogli scalini unti e rotti da tutti gli scarponi ferrati del contado lassù in cima un fil di luce e una figura bianca che gli si offrì intera bruscamente con le chiome sparse egli un gran signore diseredato dal genitore a causa di quella passione sventurata aveva amata a lungo pazzamente disperatamente uno di quegli amori che si leggono nei romanzi intanto chiamava don giuseppe barabba che gli portasse un bicchier d'acqua muoio dalla sete donna marianna che bei fuochi eh circa duemila razzi ne ho accesi più di duecento con le mie mani sole guardate che mani signor marchese avanti avanti don gesualdo strillò il marchese limòli con quella sua vocetta acre che pizzicava non abbiate suggezione benissimo conchiuse zacco così mastrodon gesualdo ci ha guadagnato che neppur la sua figliuola è roba sua la barzelletta fece ridere canali che tornava colle tasche piene di bruciate volle che gliela ripetessero egli invece stava per scusarsi che in teatro non era venuto a causa del lutto ma in quella si voltò il signor pallante colle mani sporche di polvere il viso impiastricciato anche lui e una vescica in testa dalla quale pendevano dei capelli sudici poscia le accennò colla mano di accostarsi al letto sto meglio sto meglio povera bianca tu come stai bianca poi si alzò convulsa incespicando qua e là pigliandosela col canonico che metteva in quell'impiccio un padre di famiglia se fate così balbettò il canonico se mi fate anche la jettatura allora più colpi di funicella che pane poi quando il mascalise suo zio lo condusse seco manovale a cercar fortuna il padre non voleva perché aveva la sua superbia anche lui come uno che era stato sempre padrone alla fornace sul viso di lei dolcemente velato dalla semi oscurità errò un sorriso angelico vedete sempre così sempre la stessa devozione il canonico fra gli altri monelli scorse nunzio il nipotino di don gesualdo e gli fece segno d'entrare ammiccandogli ma il ragazzo scappò via come un selvaggio e il canonico sempre sorridendo disse eh cos'è stato lo sapete voi adesso si chiamano nervi malattia di moda i mandano a chiamare per un nulla quasi potessero pagare le visite del medico rispose tavuso burbero le mule tolte allora dall'armento ricalcitravano e sbuffavano tanto che il canonico lupi propose di smontare lì dov'erano e burgio s'era già alzato per scavalcare lo sportello gli occhi come due stelle le belle trecce allentate sul collo la bocca un po larga e tumida ma giovane e fresca don filippo era ancora in casa occupato a rigar la carta per le aste di nicolino che buon vento che buon vento poscia vedendo entrare anche don gesualdo dietro il canonico calò di nuovo gli occhiali sul naso volgevano poi un'occhiata a destra un'altra a sinistra guardavano in aria e ritiravano il capo come la lumaca dopo qualche minuto infine aprivasi il balcone grande stridendo tentennando a spinte e a riprese don gesualdo cominciò subito a sfogarsi narrando i suoi guai il padre che si ostinava a fare di testa sua per mostrare ch'era sempre lui il capo dopo aver dato fondo al patrimonio dalla salita verso la piazza grande e dagli altri vicoletti arrivava sempre gente un calpestìo continuo di scarponi grossi sull'acciottolato di tanto in tanto un nome gridato da lontano viso grattandosi il capo eh eh la chiusa del purgatorio è un affar serio non la vogliono neanche per pascolo nemici allora tutti nemici oh bella perché pei vostri denari caspita perché potete mettere anche voi le mani nel piatto la bianchetta ora mi fa la svogliata anch'essa bisognerebbe mutar di pascolo tutto il bestiame il mal d'occhio sissignore io dico ch'è passato di qui qualcheduno che portava il malocchio ho seminato perfino i pani di san giovanni nel pascolo ora che il santo aveva imboccato la via di casa sua sembrava che la festa fosse per lui donna marianna parlandogli di questo e di quello il canonico lupi battendogli sulla spalla la macrì che gli aveva ceduto persino il posto e siccome continuava a interrogare cogli occhi or questo e or quello donna agrippina rispose sottovoce compunta facendo il segno della croce or ora cinque minuti fa quasi fosse venuta per lo sgombero al primo momento don luca rimase imbarazzato vedendo il fratello di speranza che gli aveva mandato a dire mille improperi con suo marito burgio ma non si perse d'animo per questo e trovò subito il pretesto a mezzogiorno appena suonò la messa grande ciascuno se ne andò pei fatti suoi e rimase solo a vociare santo motta nella piazza deserta se vi seccate borbottò donna fifì giacchè state lì come un grullo volete andarvene io il padrone stette un momento a guardarla così sorridendo anch'esso e le diede un altro scapaccione affettuoso questa non è roba per quel briccone di brasi o per nanni l'orbo no che fate o i offendete un'altra volta più tardi quando potrete ho pensato meglio di mandare mia moglie a prendere la risposta di vossignoria eh caro mio la nascita gli antenati tutte belle cose non dico di no ma gli antenati che fecero mio figlio barone volete sapere quali furono quelli che zapparono la terra col sudore della fronte capite ho da dire una parola a vostra zia piuttosto andate a pigliare un bicchiere d'acqua per bianca che le farà bene tornò a scendere santo motta di lassù fregandosi le mani coll'aria sorridente essa seguitava ad andare verso la porta irresoluta a capo chino don luca alle calcagna di lei accalorandosi toccando tutti i tasti mutando tono a ogni registro entrare ella scorse un corpo lungo e stecchito nel lettuccio basso un mento aguzzo ispido di barba grigiastra rivolto in su e due occhi glauchi spalancati stringendosi sul cuore che gli batteva fino in gola quel corpo delicato che sentiva rabbrividire e quasi ribellarsi e come le sollevava il capo dolcemente si sentì cascar le braccia la baronessa allora sgranò gli occhi le terre del cugino zacco le gabelle che da cinquant'anni si passano in mano di padre in figlio è una bricconata tossì don filippo gravemente dalla platea intimarono pure silenzio giacché s'alzava il sipario donna bellonia allora cavò fuori gli occhiali per leggere il biglietto dietro le spalle di fifì donna giuseppina alòsi abbozzò un sorrisetto alla gomitata che le piantò nei fianchi il barone zacco la signora capitana invece si rizzò sul busto come se sbocciassero allora le sue belle spalle nude dalle maniche rigonfie son come le bestie diss'egli rientrando non dar retta cara bianca un momento si chinava a raccattare i seccumi e le foglie vizze rimescolava la terra con un coccio passava in rivista i bocciuoli nuovi e li covava cogli occhi nulla rispose il marchese il barone zacco che abbaia alla luna poi mentre scendeva insieme a bianca appoggiandosi al bastoncino passo passo le disse in un orecchio senti il mondo adesso è di dalle finestre dal balcone come spirava il vento entravano a ondate vortici di fumo denso che facevano tossire don diego mentre continuava a chiamare dietro l'uscio bianca bianca il fuoco volete sempre fare di testa vostra e non ne indovinate una benedett'uomo rispose gesualdo in collera bene avete ragione lascerò la chiusa non la voglio più che pretendete altro da me non badate a me sono troppo agitata ah quel ciolla ancora com'è vero dio gli tiro addosso un vaso di fiori adesso voglio far la festa anche a lui la prima notte di matrimonio parve migliorare realmente di lì a qualche giorno del buon brodo un po di vino vecchio che mandava la zia sganci l'aiutarono ad alzarsi da letto ancora sconquassato col fiato ai denti aspetta aspetta che piglio un bastone no no gridò nanni dalla strada ce ne andiamo a casa nessuno la tocca brava mi piaci perché sei giudiziosa e cerchi di metter pace in famiglia non sai quel che c'è stato mia sorella specialmente m'hanno fatto andare tutto in veleno anche il giorno delle nozze non dico di no non dico di no oggi non si ha più riguardo a nessuno dicono che chi ha più denari quello ha ragione ripetere nossignore non è vero come potete dirlo compare carmine non ne avete coscienza donna sarina comparve di nuovo sull'uscio colle braccia incrociate senza profferire una parola grazie grazie cara bianca non ho più denti né stomaco sono invalido sto a vedere soltanto non posso fare altro voi non sapete che gastigo di dio è speranza mia sorella voglio finirla ciascuno per casa sua dico bene canonico mio una cum regibus il mio povero fratello una cum regibus va bene va bene gli rispose il marchese limòli non ci pensate e fedele benedicite benedicite ora ricomincia il piagnisteo sbuffò lui non ho un momento di pace questa sera quello che temeva il canonico quello che temeva bianca egli correva al buio senza saper dove con una gran confusione in testa e il cuore che voleva uscirgli dal petto dei cuori che faceva battere ah sì le ho data tutta me stessa me le son data tutta ora che avreste il mezzo di far risorgere il nome dei trao questo si chiama dare un calcio alla fortuna si chiama essere ingrati colla divina provvidenza caro nipote mi sembrate un bambino ma subito si calmò col sorriso indulgente di chi vuol far capire la ragione proprio a un ragazzo va bene va benone i raccomando donna fifì non mi tradite ma che dice ripeté la mamma nicolino cacciò il capo fra di loro e si buscò una pedata non si poteva metter su la macina intanto che pioveva su animo la macina i do una mano mentre son qua io tanti saluti a don diego e a don ferdinando donna bianca imbarazzata voleva andarsene anche lei ma ma il sagrestano la trattenne sagrestano giacché i miei fratelli hanno detto di no una sciocchezza hanno detto avrei voluto condurli per mano alla canziria e fargli vedere se non vale tutti i vostri ritratti affumicati per correre subito da gran tempo ogni giorno alla stessa ora donna giuseppina alòsi che stava al balcone facendo la calza per aspettare la passata di peperito capo senti s'è così se la pigli su quel verso anche tu allora ti saluto e vo a dormire su di una sedia com'è vero dio il signore ve lo renda son cristiano son galantuomo poi te lo meriti dove andresti a finire altrimenti non c'è furia non c'è furia il santo torna ogni anno venite qua donna bellonia lasciamo il posto ai giovani noi che ne abbiamo viste tante delle feste don diego e don ferdinando spinti sbalorditi travolti in mezzo alla folla che rovistava in ogni cantuccio la miseria della loro casa continuando a strillare bianca mia sorella sempre così borbottò costei ch'era furiosa contro la sorella i tocca sempre cedere il posto a me mamma lascialo andare s'è in lutto la commedia potrà vederla dal palcoscenico sogghignò fifì c'era pure una lanterna appesa dinanzi alla porta dello stallatico al poggio e dei soldati che strigliavano più in là nelle vicinanze della piazza grande si udivano di tanto in tanto delle voci un mormorìo confuso dei passi che risuonavano nella notte ma il cognato non si sentiva di fare quella parte infine glielo spinsero dietro a forza lo zio limòli intanto era passato avanti colla sposa e il canonico borbottò all'orecchio di don gesualdo era un parapiglia per tutta la casa speranza la sorella che scendeva a precipizio intanto che suo marito s'infilava le brache santo ancora mezzo ubbriaco ruzzoloni per la scaletta della botola urlando quasi l'accoppassero il bada che perdi il marito le gridò dietro lo zio marchese fra le risate generali ci siamo tutti borbottò sottovoce donna sarina quelle mani piccole che avevano lavorato come le sue e tremavano sotto i suoi occhi quella nuca china che impallidiva e arrossiva tutti quei segni umili di privazioni che l'avvicinavano a lui il baronello non era alla ignazza i aveva lasciato il cane marchese la sera innanzi ed era partito a piedi sissignora così mi ha detto il fattore virtutem a sanguine traho s'era messi gli occhiali appoggiando i gomiti sulla sponda del lettuccio bocconi con gli occhi che si accendevano in fondo alle orbite livide il barone zacco rosso come un peperone rientrò dal balcone senza curarsi del santo sfogandosi col notaro neri tutta opera del canonico lupi ora mi cacciano fra i piedi anche mastro don gesualdo per concorrere all'asta delle terre comunali come vide che seguitava a piangere testarda scappò a bestemmiare di nuovo simile a un vitello infuriato santo e santissimo sorte maledetta sempre guai e piagnistei lasciandovi l'arsura del solleone le rughe precoci dei giorni senza pane il lividore delle notti stanche gli occhi soli ancora giovani in fondo a quelle occhiaie livide essa prese dolcemente dalle mani di lui il piattino che aveva fatto posare sul vaso dei garofani ma tremava così che due o tre volte si udì il tintinnìo del cucchiaino il quale urtava contro il bicchiere dal confessionario rispondeva pacatamente una voce che insinuavasi come una carezza a lenire le angosce a calmare gli scrupoli a perdonare gli errori santo e santissimo sorte maledetta sempre guai e piagnistei masi il garzone corse a svegliare don gesualdo prima dell'alba con una voce che faceva gelare il sangue nelle vene per un po si udì nella profondità del magazzino un gran vocìo sembrava che si fossero accapigliati pirtuso strillava peggio di un agnello in mano al beccaio giacalone e vito orlando vociavano anch'essi per metterli d'accordo e la baronessa fuori di sé che ne diceva di tutti i colori essa sembrava esitante seguitava ad avviarsi verso la porta della chiesa passo passo tenendo gli occhi bassi come infastidita dall'insistenza del sagrestano facciamo del bene donna bianca raccomandiamoci al ignore i ho vista entrare in chiesa mentre andavo qui vicino da don gesualdo motta e ho detto che c'è che c'è interruppe il notaro correndo al balcone per sviare il discorso poiché il barone non sapeva frenarsi e vociava troppo forte don luca il sagrestano andava spegnendo ad una ad una le candele dell'altar maggiore con un ciuffetto d'erbe legato in cima alla canna aspettano anche loro piagnucolò la moglie sempre su quel tono aspettano che suonate mezzogiorno e se ne andò col ventre avanti e capitò nel crocchio dove era la zia cirmena colle altre dame sul balcone grande in mezzo a un gran mormorìo tutte che si voltavano a guardare verso il balcone del vicoletto in fondo alla sala io bianca come una figliuola ti voglio bene mia figlia sei bianca solo come un cane me lo lasciano sulle spalle ho mandato grazia pel dottore a quest'ora sentite laggiù verso la piazza sentite che giornata spunterà domattina dio liberi infastidito prima s'affollarono sulla soglia simili a un branco di pecore poscia dopo nanni l'orbo sfilarono dietro tutti gli altri col sorriso goffo il berretto in mano lo stesso bomma aveva sfrattato gli amici prima del solito per timore dei vetri di tanto in tanto nel terrazzo dei margarone al disopra dei tetti che si accavallavano verso il castello compariva la papalina e la faccia gialla di don filippo quando gli dissero che era la moglie del sagrestano invece la quale veniva a cercarlo per don diego moribondo montò in furia come una bestia te s'affacciò la signora capitana svelta irrequieta guardando sorridente di qua e di là nella strada mio marito non viene ancora il santo non è ancora rientrato rispose don ninì si ode subito il campanone di come come se era cosa intesa se dovete esser soci i miei soci son questi qua ripeté don gesualdo battendo sul taschino i latrati del cane e mentre la baronessa andava alla finestra per vedere chi fosse rosaria gridò dal cortile c'è il sensale quello del grano gli occhi soli che parlavano e dicevano tante cose non guardarmi con quella faccia bianca no non guardarmi così mi tradirei anch'io donna fifì uscì col cappello e la mantiglia stecchita i pare di lasciare il sangue mio nelle vostre mani adesso non ho avuto figliuole non ho mai provato una cosa simile i sento tutta sconvolta rispose subito sopra pensieri a capo chino seguendo passo passo donna bianca che s'avviava a casa per la scalinata di sant'agata insieme allo zio marchese e al fratello don ferdinando sì sì non dico di no è una cosa da pensarci intanto si asciugava il sudore col fazzoletto ho paura che mi giuochino qualche tiro riguardo a quell'appalto delle strade comunali signor canonico vossignoria che vi fate sentire in paese ci avete pensato so poi l'obbligo mio infatti aveva incontrato spesso mommino sul palcoscenico ed anche dinanzi all'uscio della locanda su e giù come una sentinella mommino adesso era tutto gentilezze e sorrisi per lui tu sei buona e bella roba fine roba fine sei essa rannicchiò il capo nelle spalle simile a una colomba trepidante che stia per esser ghermita bianca a tagliar corto la condusse nella dispensa per darle una grembiata di fave don ferdinando sempre dietro cucito alle loro calcagna taciturno guardando in ogni cantuccio sospettoso salivano a braccetto don gesualdo con una spilla luccicante nel bel mezzo del cravattone di raso le scarpe lucide il vestito coi bottoni dorati il sorriso delle nozze sulla faccia rasa di fresco mia sorella non è ricca cugina rubiera non ha la dote che ci vorrebbe le daremo la casa e tutto ci spoglieremo per lei ferdinando ed io don gesualdo andava su e giù per la stalla pallido senza dire una parola senza guardare in viso nessuno aspettando che gl'insellassero la mula la quale spaventata anch'essa sparava calci e masi dalla confusione non riusciva a mettergli il basto delle grosse calze turchine e si udì una bella voce di giovanetta la quale disse signora baronessa eccoli qua è tornato il baronello sento marchese che abbaia laggiù nella stalla di don gesualdo dei trabanti governavano i cavalli e il comandante fumava al balcone in pantofole come in casa sua il fatto è che ciolla il quale si piccava di letteratura ci s'era stillata la quintessenza del cervello chiusi tutti e due a quattr'occhi col baronello nella retrobottega di giacinto io l'avevo indovinato rispose la cirmena ho l'orecchio fine chi aspettate voi il bisogno via via il bisogno fa uscire il lupo ancora su il lupo dal bosco ecco sei tu che fai parlare la gente scappò detto al cugino ch'era sulle spine che te ne importa rispose lei che te ne importa oramai mastro lio stavolta se ne andava davvero dunque signora baronessa posso venire a caricare il grano la baronessa tornata di buon umore rispose ma il canonico gliela tappò con una mano state zitto lasciate dire a me sentite qua don filippo mezzo quattr'ova fresche e due pomidori ch'era andata a cogliere tastoni dietro la casa le ova friggevano nel tegame il fiasco pieno davanti diodata stava zitta in un cantuccio seduta su di un barile e le passò negli occhi a quelle parole un sorriso di cane accarezzato devi aver fame anche tu mangia mangia lassù aiuto ladri cristiani aiuto il fuoco avete il fuoco in casa aprite don ferdinando delle fenditure che scendevano dal cornicione sino a terra le finestre sgangherate e senza vetri lo stemma logoro scantonato appeso ad un uncino arrugginito al di sopra della porta cercando bene troveremo chi la pigli la terra è già preparata a maggese per quest'altr'anno mi costa un occhio vostra sorella fa un casa del diavolo non mi dà pace sapete che castigo di dio vostra sorella si mise a gridare il canonico messo in allegria sventolando il fazzoletto bianca prese il bacio della zia cirmena il bacio dello zio marchese ed entrò sola nelle belle stanze dove non era anima viva il poveraccio tossì si soffiò il naso ma non trovò neppure allora le parole da rispondere infine dopo un laberinto di anditi e di scalette per stanzoni oscuri ingombri di ogni sorta di roba come se tutto il paese dovesse macinarsi le ossa notte e giorno e le mie prima degli altri santo e santissimo veniva dietro adagio adagio contando i sassi nulla dicevamo che bella sera cugino trao l'altro guardò in aria e ripeté come un pappagallo bella sera bella sera don gesualdo stava bianca che se ne andava col cuore stretto ascoltando la parlantina indifferente dello zio accanto al fratello taciturno e allampanato udì quelle ultime parole la notte porta consiglio la notte scura e desolata nella sta lì di faccia a casa mia nella locanda di nanni ninnarò bisogna vedere ogni sera dopo la recita per prudenza mandò la moglie a fare l'imbasciata sotto un pretesto circa a quel discorso che siete intesi con mio marito vossignoria nulla mia sorella lo spavento non entrate nessuno pelagatti inferocito contro nanni l'orbo bel lavoro mi faceva fare un altro po ammazzavo compare santo poscia un urlo che fece trasalire tutti quanti l'uscio fu sbatacchiato con impeto e ne uscì all'improvviso il marchese stravolto un momento dopo si affacciò la zia macrì gridando un medico presto presto tardi essi salutarono un'altra volta inchinandosi goffamente balbettando confusamente in coro urtandosi nell'uscire e se ne andarono con un calpestìo pesante di bestiame grosso deve mantenerli il comune a spese sue coi denari di tutti pago anch'io so io ogni volta che vo e mormorò colla voce d'uomo colle grosse labbra sdegnose sulle quali sembrava veder fremere i peli neri rivolta al chiarore della processione che s'avvicinava al di sopra dei tetti della via come un incendio santo patrono guardatemi voi io non ho paura don alfonso io fo quel che mi pare e piace son qui per far da mamma a bianca giacché non c'è altra parente prossima va bene siete contenti sissignore rispose nanni l'orbo guardando con tenerezza diodata contentoni può dirlo anche lei allegramente ché adesso al terz'atto fanno pace fra di loro lui è ferito soltanto lo salva una ragazza che l'ama di nascosto e viceversa poi si scopre esser sua sorella di latte soltanto la mano colla quale appoggiavasi alla spalliera della seggiola era un po tremante e l'altra distesa lungo il fianco si apriva e chiudeva macchinalmente delle mani scarne e bianche che ha le mani in pasta in tutti gli affari del comune dicono che vuol mettersi anche a speculare sulle terre l'appetito viene mangiando ha un bell'appetito e dei buoni denti ve lo dico io da un lato in una nuvola bianca una schiera di contadini armati di forche colle camice svolazzanti sembrava che vangassero nel grano mentre lo zio carmine in cima alla bica nero di sole continuava a far piovere altri covoni lo vedete che non è uscito di casa neppure per la festa poi forse si vergogna a farsi vedere dalla gente tutti così quei trao degli stupidi gente che si troveranno un bel giorno morti di fame in casa piuttosto di aprir bocca per gli ha fatto anche la dote domeneddio l'aiuta per questo don gesualdo andava spegnendo i lumi poi si voltò tutto di nuovo vestito che diodata non osava nemmeno alzare gli occhi su di lui e conchiuse diodata ci aveva pure messi in bell'ordine tutti i tovagliuoli arrotolati in punta come tanti birilli che portavano ciascuno un fiore in cima essa alzò gli occhi sbigottita faccia a faccia col fratello che sembrava un cadavere dopo che la zia e don ferdinando furono usciti furibondo rovesciandosi in piazza con un'onda di popolo che sembrava minacciosa la signora capitana si tirò indietro arricciando il naso che odore di prossimo viene di laggiù ogni momento andava voltandosi temendo di essere spiati arrivati nella via di san giovanni videro un'ombra che andava in su verso la piazza e il canonico disse piano vedete è uno dei nostri va dove andiamo noi gesualdo da principio si voltò verso di lei inviperito colla schiuma alla bocca poscia mandò giù la bile e si mise a canterellare mentre affibbiava la testiera della mula un'allegria che gli mangiava il fegato canonico i pare che sarebbe tempo d'andarcene un po di prudenza ah ah ah ah chiocciava il canonico bravo sghignazzò il canonico i piace quello che dite buona notte buona notte non ci pensare il borsone infilato al braccio e gli occhi umidi di lagrime come si conveniva alla parte di madre che l'era toccata quella volta eccomi qua don gesualdo eccomi qua e stese le braccia come un crocifisso per buttargliele al collo avete udito il dottore tavuso possiamo parlare perché siamo tutti amici intimi e parenti a certa età le ragazze bisogna maritarle il cugino trao si fece rosso e pallido in un momento signora baronessa siamo poveri è vero ma quanto a nascita mucchi di fave e di orzo riparati dai graticci arnesi di campagna cassoni di biancheria arrivarono nella camera della baronessa imbiancata a calce bisogna confessarle tutto alla zia don ninì allungò il collo verso il vano del balcone guardingo poscia rispose abbassando ancora la voce madonna santa non capite proprio nulla siete un ragazzo tale e quale il mio ragazzo avrebbe più giudizio di voi guardate la coda del cane lunga lunga che non finiva più gli si era attorcigliata al collo e alle braccia al pari di un serpente e lo stringeva soffocandolo gli strozzava la voce in gola quando udì un'altra voce che lo fece balzare dal letto con una gran palpitazione di cuore il signore c'è per tutti non ti lascerei in mezzo a una strada ti dico la coscienza mi dice di no ti cercherei un marito oh quanto a me don eh c'è poco da scialarla in quella casa i piace perché è avvezza ad ogni guaio e l'avrei al mio comando povera bianca son sempre tuo fratello sai il tuo fratello che ti vuol tanto bene povera bianca e vito orlando in mezzo a mucchi di frumento alti al pari di montagne si dimenavano attorno ai vagli immensi come ossessi tutti sudati e bianchi di pula cantando in cadenza mentre gerbido il ragazzo ammucchiava continuamente il grano con la scopa pallida come una morta annaspando colle mani convulse senza profferire parola fissando sul fratello gli occhi pazzi di terrore e d'angoscia ad un tratto si piegò sulle ginocchia aggrappandosi allo stipite balbettando vi ha scoperto per la prima in mezzo alla folla che folla eh mio marito ha dovuto adoperare il bastone per farci largo proprio una bella festa fifì ci ha detto ecco lì il baronello rubiera vicino al palco della musica i nipoti di don gesualdo riprese il sagrestano ammiccando in modo significativo a donna bianca nel tornare indietro stanno lì a farci la spia un tanfo d'olio e di formaggio che pigliava alla gola poi un odore di muffa e di cantina dal rastrello spalancato come dalla profondità di una caverna venivano le risate di alessi e della serva che riempivano i barili il barone mèndola che era stato a confabulare con della gente fuori sul pianerottolo rientrò gesticolando signori miei se sapeste casco dalle nuvole quella è la dote che vi porterebbe donna bianca è denaro sonante per voi che avete le mani in tanti affari mastro don gesualdo tornò a lisciarsi il mento come quando stava a combinare qualche negozio con uno più furbo di lui manderò dalla zia dalla zia sganci s'affrettò ad aggiungere bianca con una vampa improvvisa sulle guance sul volto del fratello era passata un'altra fiamma simile no no non ne voglio e volse le spalle soffiandosi il naso come una trombetta nel fazzoletto sudicio fremendo d'indignazione per tutta la personcina misera dopo aver saettato un'occhiata eloquente a donna giuseppina dolcemente come una carezza come una preghiera tremava tutta colla voce soffocata nella gola ninì signor barone signor barone infine corse dalla padrona trionfante signora signora eccolo che viene ecco i corvi ripassarono gracidando nel cielo implacabile il vecchio allora alzò il viso impolverato a guardarli con gli occhi infuocati quasi sapesse cosa volevano e li aspettasse quel notaro me ne ha fatta una aveva il consenso di massaro sbrendola un contratto bell'e buono e ora dice che non si rammenta sono le mie propine frutti di stola la moglie del sagrestano che non si era accorta della sposa aggiunse un cane si mise a latrare furiosamente zacco spaventato se la diede a gambe colla pistola in pugno e don gesualdo dietro di lui ansante sciocchezze scappatelle di gioventù fu l'occasione la novità le prime donne non vengono mica ogni anno aggiunse il marchese fermandosi a metà della scala ha l'amor proprio dei suoi denari che diavolo la cugina rubiera avrebbe potuto degnarsi non si sarebbe guastato il sangue per così poco lei lo vedete non ho un minuto di libertà sono schiava dell'arte don ninì colse la palla al balzo l'arte una bella cosa era il suo regno il suo altare tutti l'ammiravano tutto quello che dava il paese perché la signora capitana aveva mandato a dire che ci volevano dei fiori quanti candelieri si erano potuti avere in prestito a sant'agata e nell'altre chiese la baronessa ebbe paura di essersi lasciata andare troppo oltre nei suoi occhi che fuggivano quelli lagrimosi del cugino cominciò a balenare la inquietudine del contadino che teme per la sua roba cioè cioè bisogna darle spesso la voce a quella benedetta ragazza perché quando ci ha degli uomini sottomano è un affar serio ma del resto è fidata e bisogna aver pazienza che posso farci una casa piena di roba come la mia buon vento buon vento don diego andate da vostra cugina rubiera lui si fece rosso sembrava che tutti gli leggessero in viso il suo segreto è una bestia rispose vito orlando dimenandosi sempre attorno al vaglio conosco mastro lio è una bestia non torna sì ma sapete come dice l'oste qui si mangia e qui si beve senza denari non ci venire pronti e contanti signora baronessa grazie a dio vedrete che saremo puntuali sul ponte delle fabbriche quest'amicone mio con cui oggi ci troviamo qui a tu per tu però la padrona di casa era tutta cortesie per mastrodon gesualdo il barone zacco corre ancora l'hanno visto prima dell'alba più in là di passaneto figuratevi a casa del diavolo dietro una siepe più morto che vivo sua moglie fa come una pazza là che non me la dai a bere mormorò ciolla fra di sè appena il canonico ebbe voltate le spalle e corse subito alla farmacia don ferdinando stava intento a contare quante persone si vedevano passare attraverso quel pezzetto di strada che intravvedevasi laggiù fra i tetti delle case che scendevano a frotte per la china del poggio maritato colla catena al collo ve lo dico io la mia croce la mia rovina quindi mossa a compassione dalla disperazione muta del poveraccio il quale non si reggeva sulle gambe aggiunse scendendo adagio adagio bomma che teneva cattedra nella farmacia e ciolla che sbraitava di qua e di là degli arruffapopolo stuzzicavano anche i villani con certi discorsi che facevano spalancare loro gli occhi e se ne andò nella stalla mentre speranza gli strillava dietro scappate anche per andare a trovare iodata i pare che non l'abbia vista mezza giornata che vi aspetta quella sfacciata il manovale si mise a correre affannato zoppicando ma il padrone che aveva la testa come un mulino non se ne avvide e gli affidò anche il bastone d'argento del santo da metterlo al capezzale del malato un tocca e sana eppure non giovò neanche quello capite un affare grosso son circa cinquecento salme di terra c'è da guadagnare un bel pezzo di pane su quell'asta stanche e avvinazzate sembravano spegnersi lontano nella vasta campagna solitaria insieme all'acre odore di polvere che dileguava andava sorgendo un dolce odor di garofani passava della gente cantando udivasi un baccano di chiacchiere e di risate nella sala compare cosimo e pelagatti partendo per la campagna due ore prima dell'alba o tornando a notte fatta vedevano sempre il lume alla finestra di don diego e il cane nero dei motta uggiolava per la piazza come un lamento la signora capitana si disponeva ad andarsene prima del tempo in piedi sul davanti del palchetto aveva tolto con mal garbo il guardaspalle al capitan una fila di stanze illuminate che viste così con tutti gli usci spalancati pareva di guardare nella lente di un cosmorama ora ti voglio bene davvero sai ho paura di toccarti colle mani ho le mani grosse perché ho tanto lavorato non mi vergogno a dirlo ho lavorato per arrivare a questo punto bianca era stata presa dalle convulsioni un attacco terribile non bastavano in quattro a trattenerla sul lettuccio don diego sconvolto anche lui pallido come un cadavere colle mani scarne e tremanti cercava di ricacciare indietro tutta quella gente mangia essa mise la scodella sulle ginocchia e si fece il segno della croce prima di cominciare poi disse benedicite a vossignoria per fortuna la cognata stava parlando collo zio limòli e non se ne accorse il marchese dal canto suo era distratto cercando di evitare giacalone e pelagatti che volevano servirlo a ogni costo in un canto sotto quelle quattro tegole rotte era buttato nardo il manovale che s'era rotta la gamba sudando e spasimando volle mettere anch'egli una buona parola nel malumore fra padre e figlio d'accostarsi insomma l'ha stregato scriveva il canonico lupi a mastro don gesualdo proponendogli di fare un grosso mutuo al baronello rubiera no no è il fuoco fuoco in casa trao san giovanni battista gli uomini accorrevano vociando colle brache in mano dove andate vossignoria a quest'ora avete tanti denari e vi date l'anima al diavolo giunse al paese che suonava mezzogiorno mentre tutti scappavano a casa come facesse temporale brontolava ancora allontanandosi all'ambio della mula sotto il sole cocente un sole che spaccava le pietre adesso e faceva scoppiettare le stoppie quasi s'accendessero sicuro riprese il barone ad alta voce perché non capissero le ragazze padrone del campo veramente è il padre nobile quello che avete visto col barbone bianco baronessa poi sgattaiolarono entrambi mogi mogi nella scala si udirono di nuovo le scarpaccie che scendevano a precipizio inseguendosi don diego cadaverico col fazzoletto sulla bocca per frenare la tosse lui duro come un sasso col sorriso amaro sulle labbra sottili e pallide rispondeva eh cose che accadono chi va all'acqua si bagna e chi va a cavallo cade ma sinché non v'è uomini morti a tutto si rimedia chi me l'avrebbe detto non mi vergogno no tu sei bella e buona voglio farti come una regina tutti sotto i tuoi piedi questi piedini piccoli compare lio avete udito affare fatto un buon negozio per don gesualdo pazienza ma è detta quanto a me è come se fossimo andati dal notaio no no urlavano i muratori trattenendo pel braccio don gesualdo che volete annegarvi vossignoria donna chiara macrì così umile e dimessa che pareva una serva sua figlia donna agrippina monaca di casa una ragazza con tanto di baffi un faccione bruno e bitorzoluto da zoccolante e due occhioni neri come il peccato donna sarina si dimenava sulla seggiola per tener la lingua in freno quanto a me disse poi grazie a dio una cosa seria temo d'imbarcarmi in un affare troppo grosso caro canonico quella è sempre una signora poi ho tante cose da sistemare prima di risolvere ciascuno sa i propri impicci bisogna dormirci sopra la notte porta consiglio canonico stavolta toccò a don ninì di farsi scuro in viso ella come lo sapesse socchiuse di nuovo l'uscio sporgendo il braccio e l'omero nudi vedete come ci si asciuga dalla pioggia acqua di dentro e acqua di fuori santo propose di passare il fiasco in giro il marchese che cominciava a farsi un po sordo tendeva l'orecchio gli faceva dei versacci lo intimidiva maggiormente strillando eh che diavolo vuoi state attenti ora si scopre che la sorella di latte è figlia di un altro son cose che succedono osservò canali dall'uscio la processione la processione strillarono i ragazzi pigiati contro la ringhiera gli altri si spinsero innanzi ma la processione ancora non spuntava ecco ecco or ora rovina il tetto sghignazzava santo motta sgambettando in mezzo all'acqua delle pozze d'acqua ad ogni passo fra i mattoni smossi o mancanti bianca bianca supplicavano gli altri abbracciandola spingendola tirandola per le vesti portatela via gridò la zia macrì dall'uscio nello stato in cui è la poveretta succederà qualche altra tragedia la zia sganci e gli altri parenti mandarono il servitore a prender notizie della nipote don diego reggendosi appena sulle gambe sporgeva il capo dall'uscio e rispondeva a ciascheduno poscia vedendo passare il cugino trao il quale se ne andava colla coda fra le gambe la testa infossata nelle spalle barcollando lo fermò sull'uscio cambiando a un tratto viso e maniere il cavaliere peperito che si mangiava con gli occhi le gioie di donna giuseppina alòsi degli occhi di lupo affamato sulla faccia magra folta di barba turchiniccia sino agli occhi approfittò della confusione per soffiarle nell'orecchio un'altra volta e parenti a certa età le ragazze bisogna maritarle nella piazza come videro passare don diego trao col cappello bisunto e la palandrana delle grandi occasioni fu un avvenimento donna sarina gli ribatté sul muso frenando a stento la voce non mi fate lo gnorri don alfonso lo sapete meglio di me deve premere anche a voi che siete della famiglia bisogna farlo per la gente se non per lei i pare un bell'avvenire quello d'invecchiare come voialtri fra tante angustie scusatemi ne parlo perché siamo parenti fo quel che posso anch'io per aiutarvi ma non è una bella cosa infine neanche per voialtri fortunato sissignore grazie a dio sono i prezzi che non dicono ci sarà tanto da fare in campagna nel paese non c'è più nessuno canali son padre di famiglia ma farei volentieri uno sproposito per la prima donna anche il nome ha bello casa bianca sussultava ogni volta col cuore che le scoppiava chinandosi ad ascoltare o fuggiva come spaventata tappandosi le orecchie le stringeva con due dita il ganascino le sollevava a forza il capo che ella si ostinava a tener basso per nascondere le lagrime gli piaceva la peluria color d'oro che le fioriva agli ultimi nodi delle vertebre le cicatrici lasciatele dal vaccinatore inesperto sulle braccia esili e bianche cavaliere peperito esitò alquanto cercando la risposta non sapendo se dovesse mettersi in collera e poi gli sbatté l'uscio sul muso ruminava altro bestiame un'altra striscia d'argento lunga si posava in cima al tetto del magazzino che diventava immenso nel buio bianca udivasi un tramestìo dietro quell'uscio un correre all'impazzata quasi di gente che ha persa la testa poi il rumore di una seggiola rovesciata eravate piccolo così colle brache aperte quando si faceva delle scappatelle insieme a vostro padre allora il voto mi dava noia come vi dà noia adesso quella stadera che portate appesa al fianco tartaruga cogli occhietti grigi e stralunati il mento aguzzo e color di filiggine il gran naso dei trao palpitante il codino ricurvo simile alla coda di un cane sul bavero bisunto che gli arrivava alle orecchie pelose più tardi come si seppe in paese della grossa somma che don gesualdo aveva anticipata al barone rubiera tutti gli davano del matto e dicevano che ci avrebbe persi i denari egli rispondeva con quel sorriso tutto suo tossendo spurgandosi fermandosi a soffiarsi il naso brontolando neppure in chiesa non si può raccogliersi a far le orazioni donna bianca si alzò in piedi segnandosi colle labbra ancora piene di avemarie un correre all'impazzata donna agrippina che cercava l'aceto dei sette ladri gli altri che stentavano a trattenere bianca la quale faceva come una pazza con la schiuma alla bocca gli occhi che mandavano lampi e non si riconoscevano più gli occhi di lui si accendevano sulle trine che le velavano gli omeri candidi e delicati sulle maniche brevi e rigonfie che le mettevano quasi delle ali alle spalle e insieme quel bussare insistente al portone in fondo alla piazzetta di sant'agata e quella voce che chiamava don diego don ferdinando che siete tutti morti ma la cugina fuori di sé non gli dava più retta sembrava un terremoto per tutta la casa gli schiamazzi dal pollaio l'uggiolare del cane le scarpaccie di alessi e di rosaria che accorrevano a rotta di collo arruffati scalmanati con gli occhi bassi silenzio per ora andiamo adagio sapete com'è a chi deve prima attaccare il campanello al gatto e ogni galantuomo non vorrebbe mettere il piede in trappola ma se siamo in tanti c'è anche il barone zacco stasera che soffocava in un busto di raso verde pavonazza sorridente e dietro il papà margarone dignitoso gonfiando le gote brontolando dandosi da fare per preparare la leva le biette i puntelli si voltava indietro per lanciargli delle occhiatacce la minestra per i gatti e arrischiare la roba e la testa io bado ai miei interessi come voi non ho i fumi che hanno tanti altri parenti parentissimi quanto a me volentieri allora mettiamoci d'accordo piuttosto fra di noi enorme crocifisso nero di faccia all'uscio e sotto la cassa della confraternita come una bara da morto nella quale erano i pegni dei denari dati a prestito bomma cominciò a fargli dei segni da lontano ma il notaro finse di non accorgersene accennò al capitano che s'avviava verso il collegio ed entrò in chiesa anche lui dalla porta piccola tanto bene che mi avete fatto vossignoria be be sta allegra tu pure dev'essere un giorno d'allegria questo hai trovato un buon marito anche tu fianco bei tempi bell'uomo vostro padre il cuore e la borsa sempre aperti don marcantonio stangafame dei stangafame di ragusa una delle prime famiglie della contea ma in quel momento entrava il canonico lupi sorridente con quella bella faccia amabile che metteva tutti d'accordo e dietro a lui il sensale col moggio in mano sicuro bisogna far le cose con decoro senza risparmio ma ciascuno vogava al largo quando si parlava di anticipare un baiocco stasera appena è scuro mi farai trovare una cavalcatura laggiù alla masera e mi darai qualche cosa da travestirmi disse don gesualdo che sembrava più smorto alla luce dell'abbaino è permesso si può era il vocione del cacciatore che accompagnava la baronessa mèndola col cappello piumato le calze imbottite di noci sua nanni l'orbo tornò ridendo a crepapelle prima di entrare però bussò al modo che aveva detto tossì si soffiò il naso pure si trattenne un po a discorrere ad alta voce con una vicina che si pettinava sul ballatoio eh marchese eh chi ve l'avrebbe detto ai vostri tempi che sareste arrivato a vedere la processione del santo patrono spalla a spalla con mastro don gesualdo in casa sganci va bene adesso vengo dunque pel farro cosa facciamo mastro lio pirtuso era rimasto accoccolato sul moggio tranquillamente come a dire che non gliene importava del farro le pecore stanno bene grazie a dio e il raccolto pure nanni l'orbo laggiù a passanitello dietro le gonnelle di quella strega un giorno o l'altro se ne torna a casa colle gambe rotte com'è vero dio aspetta aspetta tornò la moglie del sagrestano ansante portando dei candelieri sotto il grembiule suo marito che si affacciò di nuovo all'uscio venne a dire c'è il viatico l'estrema unzione ma non sente con questo po di tegola che m'è cascata fra capo e collo capite che non ho voglia di scherzare adesso il capomastro si intromise per calmarli si vede hai bella cera e un bel vestitino anche semplice ma grazioso donna fifì si chinò fingendo d'osservare la stoffa onde far luccicare i topazii che aveva al collo la cosa rimarrà fra voi e me l'accomoderemo fra di noi i aiuterò anch'io don diego sono madre son cristiana la mariteremo a un galantuomo seccata di aspettare da un gran pezzo in un bagno di sudore e si mise a strillare di lassù ma che fanno c'è qualche altra novità burgio s'offese a quelle parole che volete dire spiegatevi cognato io già lavoro per conto mio non sto alle spalle di nessuno io la signora sganci aveva la casa piena di gente venuta per vedere la processione del santo patrono c'erano dei lumi persino nella scala i cinque balconi che mandavano fuoco e fiamma sulla piazza nera di popolo tacque sopraffatto da uno scoppio di pianto ella più morta che viva scosse il capo lentamente e biascicò no no non è per questo come la tien cara mio fratello santo santo diavolone santo diavolone badate a quest'ora sarei a portar gesso sulle spalle i più tiravano di lungo voltandosi per curiosità dopo ch'erano passati il canonico comparve infine sul portoncino abbottonandosi la sottana facendo di gran risate alle quali il canonico rispondeva atteggiando la bocca al riso anche lui discretamente la baronessa rubiera faceva vagliare del grano lui domeneddio in terra ponti mulini fabbriche strade carreggiabili il mondo sottosopra mette quel diavolo fra poco si andrà in carrozza sino a militello prima dio e don gesualdo motta il marchese impenetrabile rispose solo eh eh caro barone eh eh sapete quanto ha guadagnato nella fabbrica dei mulini mastro don gesualdo entrò a dire il notaro a mezza voce in aria di mistero tre poscia sembrandogli che don diego trao stesse ad ascoltare i loro progetti perché costui aspettava il momento di parlare alla cugina rubiera impresciuttito nella sua palandrana e aveva tutt'altro per la testa il poveraccio il canonico cambiò subito discorso distesa laggiù la signora capitana rientrò dal balcone tappandosi le orecchie colle belle mani candide strillando in falsetto mio marito si picchiano e si abbandonò sul canapè cogli occhi chiusi le signore si misero a vociare tutte in una i divertite qui eh tu ti diverti bianca don ferdinando volse il capo infastidito poi vedendo la cugina cirmena borbottò ah donna sarina buona sera buona sera ah la pigliate su quel verso scusate scusate tanto il canonico mutò subito discorso quasi non gliene importasse neppure a lui aspettando ella si tirò indietro bruscamente quasi avesse ricevuto un urto in pieno petto e s'irrigidì tutta bianca cogli occhi cerchiati di nero parla parla dimmelo qui all'orecchio qui che nessuno ci sente allora rassicurata si rivolse al cugino trao parlando d'altro stavo pensando giusto a voi cugino un po di quel farro voglio mandarvelo a casa no no senza cerimonie siamo parenti la buon'annata deve venire per tutti però don gesualdo non fece una gran festa all'imbasciata amorosa che gli capitava in quel momento vedete don luca ci ho tutta la raccolta nell'aia sono in piedi da stanotte non ho sempre il vento in tasca per trebbiare a comodo mio non la volete l'affitto vi dura altri due anni chi volete che la pigli non son tutti così gonzi voglio che tu sii meglio di una regina se andiamo d'accordo come dico io tutto il paese sotto i piedi voglio metterti tutte quelle bestie che ridono adesso e si divertono alle nostre spalle sì tutti lo dicono la zia mia madre stessa si affacciò un istante donna giuseppina alòsi come cercando qualcheduno e vedendo i due giovani in fondo al balcone rientrò subito nella sala vengo vengo andiamo per di qua voialtri passerete pel cortile quando avrete terminato essa chiuse a catenaccio giacalone e vito orlando dentro il magazzino e s'avviò verso il portone pure vossignoria siete il padrone lo so lo so ne discorro adesso per chiacchierare perché mi sei affezionata cosa fate la cassa da morto fategli accidenti a voi m'avete spaventato non è questa la maniera oggi che ogni galantuomo sta coll'anima sulle labbra entrate entrate don gesualdo benedicite a vossignoria ne comandate volete restar servito poi come udì parlare della chiusa che burgio avrebbe voluto appioppare a un altro di allegro che era si fece scuro in viso nel viso pallido e disfatto nell'atteggiamento umile nelle braccia inerti che si aprivano desolate cosa mi rispondi ninì pazienza ma la spesa per coglier le olive non posso farla proprio non posso se le volete vossignoria farete un'opera di carità vossignoria bisogna vedere quel che ha raccolto alla canziria bisogna vedere ah ah venite di lassù sissignore il padrone ecco il padrone dietro di lui comparve mastro don gesualdo bagnato fradicio tirandosi dietro la mula che scuoteva le orecchie aveva le mani tremanti che stese istintivamente verso di lui quasi a farsene schermo poi si fregò gli occhi reprimendo un sospiro e balbettò come svegliandosi scusate un momento devo vestirmi ciolla ammiccò coll'unico occhio torcendo ancora la bocca di paralitico no canali è ancora lì da bomma che l'aspetta per condurlo dalla cognata la ceraiuola sapete bene pascolo burgio s'affannava a lodarla terre di pianura terre profonde che gli avevano dato trenta salme di fave quell'anno soltanto preparate a maggese per l'anno nuovo che so io se ne vedono di nuove adesso brontolò mastro titta il ragazzo dei margarone ficcava le dita dappertutto avete da dirmi qualche cosa cugino parlate dite pure egli strinse forte le mani l'una nell'altra dentro il cappello e balbettò colla voce roca le labbra smorte e tremanti sempre aver pazienza a questo mondo meglio sudare che tossire tu nino bada che le signore margarone stanno per andarsene vado zio va va se no vedrai che denti non vorrei averli addosso neppur io don ferdinando lo seguiva passo passo attentissimo accostava anche lui il viso scialbo a ciascuna pianta aguzzando il muso aggrottando le sopracciglia che aspettiamo ad entrare signori miei interruppe don gesualdo a quella notizia coraggioso come un leone quando tornarono ad uscire dopo un gran pezzo erano tutti più morti che vivi graziosissimo borbottò il capitan d'arme dal corridoio elegantissimo zacco che giungeva allora al vedere gli uniformi stava per tornare indietro tanta la paura che gli era rimasta da quell'affare della carboneria dunque mastro don gesualdo si slanciò il primo urlando su per la scala gli altri dietro come tanti leoni per gli stanzoni scuri e vuoti a ogni passo un esercito di topi che spaventavano la gente badate badate ora sta per rovinare il solaio le terre della contea se le piglierà tutte lui don gesualdo e poi le mani in pasta da per tutto non si mura un sasso che non ci abbia il suo guadagno lui fu una domenica la festa dell'assunta la sera innanzi era arrivata una lettera da palermo che mise fuoco alla polvere quasi tutti l'avessero letta e dietro di lui don ferdinando che portava l'annaffiatoio giallo allampanato un vero fantasma don diego annaffiava nettava rimondava i fiori di bianca don filippo tronfio e pettoruto se ne stava adesso seduto nel caffè dei nobili insieme al capitano giustiziere e l'avvocato fiscale facendo tremare chi passava colla sola guardatura col pretesto dei fiori per la madonna sì cosa mi dite essa chinò il capo rapidamente nel passare sotto la cortina ed uscì fuori don luca credette di scorgere che volesse frugarsi in tasca e seguitò correndole dietro delle comari stavano alle finestre curiose in cima alla scala don giuseppe barabba spolverava delle bandiere nere bucate e rose dai topi collo stemma dei trao una macchia rossa tutta intignata una bella somma ve lo dico io si è tirato su dal nulla me lo ricordo io manovale coi sassi in spalla sissignore mastro nunzio suo padre non aveva di che pagare le stoppie per far cuocere il gesso nella sua fornace non vi disperate vossignoria piagnucolò nardo dal suo cantuccio finché c'è la salute il resto è niente la padrona di casa gridava a barabba di scendere a dare il catenaccio giù al portone mentre donna bellonia spingeva le sue ragazze in branco nella camera di donna mariannina e il marchese limòli picchiava sulle mani della capitana dei colpettini secchi il notaro neri propose mangiando un pezzo di pane nero e duro dove si trovava sul basto della mula all'ombra di un ulivo lungo il margine di un fosso nella malaria in mezzo a un nugolo di zanzare vengo dalla cugina trao è ancora in casa del fratello poverina non si può muovere ha voluto partorire proprio a casa sua io non ne sapevo nulla giacché sono stato in campagna per badare ai miei interessi io non ho fumi grazie a dio io sono rimasta quale mi hanno fatto mio padre e mia madre gente di campagna gente che hanno fatto la casa colle loro mani invece di distruggerla dell'altra gente gridava anche dalla riva opposta sotto gli ombrelloni d'incerata senza potere farsi intendere indicando verso il punto dove gli uomini tiravano in salvo delle travi figliuolo a un tratto si sentì la bocca amara come il fiele anch'essa non so cugino gli rispose secco secco non so come ci entri io in questi discorsi crepano d'invidia perché i miei affari vanno a gonfie vele grazie a dio non te ne pentirai no di quello che hai fatto sei buona non hai la superbia di tutti i tuoi mai un'ora come quelle che suo fratello santo regalavasi in barba sua all'osteria trovando a casa poi ogni volta il viso arcigno di speranza o le querimonie del cognato o il piagnucolìo dei ragazzi voi che siete madre adesso la cugina aveva tutt'altra faccia anche lei le labbra strette per non lasciarsi scappar la pazienza e una ruga nel bel mezzo della fronte la ruga della gente che è stata all'acqua e al sole per farsi la roba o che deve difenderla don diego scosse il capo amaramente avvilito barcollando come un ubbriaco nell'andarsene sì sì le troveremo un galantuomo i aiuterò anch'io come posso pazienza farò un sagrificio ahi disse bomma ch'era salito su di una sedia per vedere se non rispettano più l'autorità tavuso gli fece segno di tacere mettendosi l'indice attraverso la bocca almeno si metterà in grazia di dio osservò piano la zia macrì la sua figliuola che stava ad ascoltare senza dir nulla fissando in volto a chi parlava quegli occhioni ardenti scosse la tonaca quasi avesse temuto d'insudiciarla fra tante roba ragazzetto gli sembrava di tornarci ancora quando portava il gesso dalla fornace di suo padre a donferrante quante volte l'aveva fatta quella strada di licodia dietro gli asinelli che cascavano per via e morivano alle volte sotto il carico buttate giù le tegole appoggiate la scala al fumaiuolo mastro nunzio in piedi sul tetto della sua casa si dimenava al pari di un ossesso lo speziale invece si lasciò scappare lo so lo so e si picchiò la mano aperta sulla bocca fulminato dall'occhiata severa che gli saettò il dottore ve l'ho detto a cinque onze e venti no in coscienza non posso ci perdo già un tarì a salma benedicite a vossignoria via mastro lio ora che ha parlato la signora baronessa il marchese limòli che discuteva insieme a mèndola e a barabba sui preparativi del funerale conchiuse io inviterei l'arciconfraternita dei bianchi trattandosi di una persona di riguardo accompagnate i miei nipoti trao già siete vicini di casa don ferdinando non ci vede bene la sera sentite qua sentite qua gli disse il canonico zacco non si dava pace fingeva di cercare il lampione nelle cassapanche il peggio è toccato a me si lamentò che ora rimango storpio e non posso più buscarmi il pane uno dei suoi compagni vedendo che non poteva muoversi gli ammucchiò un po di strame sotto il capo viva il santo patrono viva san gregorio magno nella folla laggiù in piazza il canonico lupi il quale urlava come un ossesso in mezzo ai contadini e gesticolava verso i balconi del palazzo sganci col viso in su e un sorriso malizioso le balenò negli occhi quel seccatore di mommino neri era ancor lì appoggiato a una quinta che discorreva col signor pallante già vestito da re colla zimarra di pelliccia e la corona di carta in testa se mi fa avere la soddisfazione che dico io sotto gli occhi medesimi di donna fifì voglio avere la soddisfazione voglio farla morir tisica talché in quell'aria di festa suonò più malinconico il campanello del viatico correvano anche delle voci sinistre si udiva sempre nel buio la voce chioccia di don ferdinando il quale chiamava bianca bianca e don diego che bussava e tempestava dietro un uscio fermando pel vestito ognuno che passava strillando anche lui diego diego dietro alla faccia stralunata di don ferdinando trao apparve allora alla finestra il berretto da notte sudicio e i capelli grigi svolazzanti di don diego gli occhietti grigi come due tarì d'argento sotto le sopracciglia aggrottate dal continuo stare al sole e al vento in campagna bacio le mani signora baronessa il quale sembrava pavonazzo a quella luce incastrato fra lei e donna giovannina mentre mita sgranava gli occhi di bambina per non vedere e nicolino andava pizzicando le gambe della gente per ficcarvi il capo framezzo e spingersi avanti con quella faccia non si va a chiedere un favore aspettatemi qui salgo un momento dal cavalier peperito è una bestia ma l'hanno fatto giurato addolorato cogli occhi quasi umidi anch'esso vedi soggiunse vorrei essere un povero diavolo come santo motta laggiù nell'osteria di pecu pecu povero e contento vostro figlio è tanto ricco mia sorella no invece a quelle parole la cugina rubiera tese le orecchie colla faccia a un tratto irrigidita nella maschera dei suoi progenitori di lui pure don ninì ohè si udì il vocione di su la scala i vuoi fritti o al pomodoro via via perché ti tremano così le mani non sono tuo marito adesso a dispetto degli invidiosi che paura hai senti quel ciolla mi farà fare uno sproposito la chiave serbala tu la zia sganci a quei discorsi da prima scattò come una molla in quel momento si udì uno scalpiccìo di gente di chiesa don luca alzò la voce di botto quasi parlasse a un sordo non son padrone di muovere un dito in casa mia sono padrone da burla allora è meglio finirla in una volta e andava tentando l'acqua col piede volta d'allora in poi s'erano viste raramente insieme le teste canute dei due fratelli dietro i vetri rattoppati colla carta cercando il sole don diego sputando e guardando in terra ogni momento al caso poi ci son qua io farò quello che potrò non ho il cuore di sasso no lo sai vai vai vattene via contenta alle finestre facevano capolino dei visi inquieti dietro le invetriate quasi piovesse il palazzo sganci chiuso ermeticamente e don giuseppe barabba appollaiato sull'abbaino il capitano passando dinanzi alla farmacia fulminò i libertini di un'occhiataccia e borbottò rivolto al principale badate che avete moglie e figliuoli il canonico finse di non capire perché pel ponte no in fede mia i dispiace anzi il marchese si schermì grazie figliuol mio ora mi rovini il vestito bada di là ci sono anche le tinozze coi sorbetti aggiunse don santo bravi i piace la fortuna viene dormendo son venuto io a portarvela intanto la giornata se ne va quante canne ne avete fatto di massicciata oggi vediamo neppure tre canne aggiunse il marchese con la sua tosserella eh eh qualcosa zio ore sette del e barone antonino rubiera sicuro aggiunse mastro titta che stava sull'uscio del palchetto mentre donna fifì compitava la letterina s'è messo anche a fare il negoziante di grano mastro don gesualdo non lo fa più il muratore fa un po di tutto quel diavolo dicesi pure che vuol concorrere all'asta per la gabella delle terre comunali poi udendo colui che gli arrancava dietro con un certo rumore quasi picchiasse in terra col bastone gli disse e tu chi sei cominciava ad albeggiare ma nelle viottole fuori mano che avevano preso non s'incontrava ancora anima viva la casuccia di diodata era nascosta fra un mucchio di casupole nerastre e macchie di fichi d'india dove il fango durava anche bianca bianca gridava lo zio limòli che non poteva tenerle dietro dinanzi al portone spalancato a due battenti si affollavano i ragazzi di burgio e di don luca parla rispose lui tutto quello che desideri voglio che sii contenta tu pure com'era di luglio e faceva un gran caldo si tolse anche il vestito aspettando quante cose ha visto questo magazzino i rammento da piccolo il marchese limòli che recitava adelaide e comingio colla margarone buon'anima la madre di don filippo quella ch'è andata a finire poi alla salonia le liti fra tutti loro quando gli affari non andavano bene costretto a difendere la sua roba contro tutti per fare il suo interesse nel paese non un solo che non gli fosse nemico o alleato pericoloso e temuto piazza colle mani fine e delicate la persona che sembrava più alta e sottile in quella vesticciuola dimessa mentre alzavasi sulla punta dei piedi per arrivare alle funicelle stese da un muro veniva appunto signora cugina e don diego soffocato dalla polvere si mise a tossire scostatevi scostatevi via di qua cugino voi non ci siete avvezzo interruppe la baronessa e per loro c'è ancora della grazia di dio nel magazzino dei rubiera invece di feste e di teatri in quella arrivò il vetturale colle mule cariche don luca il sagrestano era corso davvero ad attaccarsi alle campane la gente in piazza fitta come le mosche dal corridoio riuscì a farsi udire comare speranza se mi son levato il pan di bocca per amore della roba e poi tutto a un tratto ci casca addosso un negozio simile ma questa è l'ultima che mi farà il signor baronello dirimpetto sul marciapiede del caffè dei nobili don anselmo il cameriere aveva schierate al solito le seggiole al fresco ma non c'era altri che il marchese limòli col bastone fra le gambe il quale guardava tranquillamente la folla minacciosa oh vergine santa cominciò a strillare la padrona perdendo un po del suo colore acceso oh maria santissima e dove sarà mai cosa gli sarà accaduto al mio ragazzo le donne salutando sino a terra come in chiesa imbacuccate nelle mantelline questa è diodata disse nanni l'orbo una povera orfanella che il padrone ha mantenuto per carità sono stato anche a cercare del notaro neri se s'ha a scrivere due parole della chiusa del carmine che date a mia moglie pei servizi prestati non che non mi fidi sapete bene per la vita e per la morte ma giunti al portone il canonico si tirò indietro prudentemente un'altra volta tornerò poi adesso vostro cugino ha da parlarvi ah siete qui don gesualdo bene bene don giuseppe chissà dove si sarà cacciato quel vecchio stolido di don giuseppe ma in quella entrava don ninì rubiera un giovanotto alto e massiccio che quasi non passava dall'uscio bianco e rosso in viso coi capelli ricciuti e degli occhi un po addormentati che facevano girare il capo alle ragazze la testolina alquanto piegata sull'omero le palpebre che battevano colpite dalla luce più viva sugli occhi illanguiditi come avesse sonno bianca posò la mano sul braccio del cugino il quale stava per svignarsela anche lui dal balcone vado a celebrare la santa messa la messa di mezzogiorno un capriccio di monsignore sono salito al paese apposta per voi ho fatto questa pettata è caldo eh nardo il manovale quello che ci lasciò la gamba sul ponte non mi riconoscete più vossignoria donna bianca mi ha mandato a svegliare di notte recando uno scartafaccio che andava mostrando a tutti quanti ecco il privilegio il diploma del re martino bisogna metterlo nell'iscrizione mortuaria sarà il caldo saranno tutti quegli uccelli balbettò l'altro un po scombussolato vorrei vedervi nei miei panni signor canonico esclamò infine corpo di giuda la roba serve per queste occasioni carceri malattie e persecuzioni voi l'avete fatta don gesualdo e serve per salvare la vostra pelle nel burrone fra i due monti sembrava d'entrare in una fornace e il paese in cima al colle arrampicato sui precipizi disseminato fra rupi enormi minato da caverne che lo lasciavano come sospeso in aria nerastro ma allorquando la processione di san giuseppe si fermò dinanzi al portone dei trao per l'omaggio tradizionale alla famiglia le finestre rimasero chiuse malgrado il vocìo della folla lui venderò fontanarossa ma le terre del comune non me le toglie mastro don gesualdo né solo né coll'aiuto della baronessa rubiera ti pesa di ti pesa questa vita angustiata povera bianca hai paura per l'avvenire si fregò il mento peloso colla mano ischeletrita seguitando ad ammiccare cercando di rendere furbo il sorriso pallido gli era toccato ricomprargliela due volte la fornace del gesso e continuava a metterlo in quegli impicci e se lui diceva ahi quando era costretto a farsi aprire la vena e a lasciarsi cavar dell'altro sangue per pagare allora il padre gridava che gli si mancava di rispetto massaro carmine il camparo era steso bocconi sull'aia collo schioppo fra le gambe brasi camauro e nanni l'orbo erano spulezzati di qua e di là come fanno i cani la notte quando sentono la femmina nelle vicinanze no no non dico pel ponte ma andiamo di sopra vossignoria non son discorsi da farsi qui in istrada ciascuno la pensa a modo suo poi è lei che deve risolvere se lei dice di sì io per me non mi tiro indietro ma oggi non posso venire e neppure domani be dopodomani poscia ficcandosi in mezzo alla gente a voce più bassa col viso acceso ha mandato mastro don gesualdo in vece sua il futuro socio sissignore la lite s'accese un'altra volta mastro nunzio che strillava e si lagnava di non esser rispettato vedete se sono un fantoccio chi comanda adesso è un prete certo ascenso ah rispose il canonico che si sentiva in causa ah sembrava che non avesse più una goccia di sangue nelle vene tanto era pallida e sbattuta mosse le labbra tremanti due o tre volte gran cose c'è per aria cani e gatti vanno insieme gran cose si preparano tavuso gonfiò le gote e non rispose tu non ne vuoi essa non rispose dopo un po quando il servitore non era più lì si udì di nuovo la voce sorda di lei è vero che ti mariti io infine riprese ci vuol l'aiuto di dio siamo tre bocche da sfamare in casa ti par poco ci vorrebbe anche un po di brodo per diego non mi piace da qualche tempo hai visto la faccia che ha poi si guardò intorno abbassando la voce sembrava che piangessero il morto quando siamo andati a prendere la sposa due gufi tale e quale si rintanavano di stanza in stanza al buio due gufi tale e quale quanti lo incontravano conoscendo la disgrazia che gli era capitata dimenticavano di salutarlo e tiravano via egli guardava bieco e borbottava di tanto in tanto fra di sé poscia voltandosi verso mastro don gesualdo con una faccia tutta sorridente bravo bravo don gesualdo son contentone di vedervi qui non mi ci pescate più parola d'onore ma tacque vedendo entrare mèndola che veniva a far visita vestito in gala colla giamberga verde bottiglia i calzoni fior di pomo soltanto il corvattone nero pel lutto del cugino trao hai voluto venirci tu stessa con questi piedini piccoli nella mia casa la padrona la signora bella mia guarda mi fai dire delle sciocchezze vestito di nero con un mazzolino di rose in mano rimase un po interdetto trovando tanta gente nel corridoio donna fifì gli rivolse un'occhiataccia e tirò sgarbatamente per un braccio il fratellino che gli si arrampicava addosso onde frugargli nelle tasche la signora sganci sorpresa in quel bel modo dinanzi a tanta gente non seppe frenarsi che bestia sei una bestia don gesualdo motta si dice bestia don diego la vide passando davanti la porta del magazzino in mezzo a una nuvola di pula con le braccia nude la gonnella di cotone rialzata sul fianco i capelli impolverati malgrado il fazzoletto che s'era tirato giù sul naso a mo di tettino iddio santo ch'era rimasto a bocca aperta coccoloni dinanzi al pioletto coi quattrini si rizzò in piedi tutto confuso grattandosi il capo sua moglie intanto andava sciorinando la tovaglia che pareva quella dell'altare lui invece per dimostrare la sua gratitudine fingeva di guardare in aria inarcando le ciglia dalla sorpresa basta avere la coscienza netta massaro fortunato sono stato sempre un povero diavolo bacio la mano di chi mi dà pane sulla strada soleggiata e deserta a quell'ora stava aspettando un contadino con un fazzoletto legato sotto il mento le mani in tasca giallo e tremante di febbre la casa della baronessa era vastissima messa insieme a pezzi e bocconi a misura che i genitori di lei andavano stanando ad uno ad uno i diversi proprietari sino a cacciarsi poi colla figliuola nel palazzetto dei rubiera e porre ogni cosa in comune di tratto in tratto soffiava pure qualche folata di venticello più fresco dalla parte di ponente e per tutta la lunghezza della valle udivasi lo stormire delle messi ancora in piedi donna marianna guardava intorno per la stanzaccia squallida crollando il capo gli altri non fiatavano bianca a capo chino don ferdinando aspettando che parlasse suo fratello cogli occhi di barbagianni fissi su di lui lo zio marchese si affrettò a cavare il fazzoletto per asciugarle tutta l'acqua che si era versata addosso il barone mèndola e la zia macrì stavano discorrendo nel vano del finestrone ti piace eh questa bella vita ti piace a te domandava egli masticando a due palmenti ancora imbronciato ci abbiamo appunto mia moglie che par fatta apposta per consegnarle sottomano a donna bianca senza destar sospetti una bella letterina con due o tre parole che fanno colpo sulle ragazze capite vossignoria tu di che te ne pare diodata volse le spalle andando verso il fondo della stalla per dare una manciata di biada fresca alla mula e rispose dopo un momento colla voce roca prima soperchierie quelli di san vito poi che non vogliono tollerare legnate da orbi ci sono state la solita storia di ogni anno ripeté il canonico lupi una porcheria la giustizia non fa nulla per impedire chissà chissà quella pioggerella ch'è caduta ha ridotto la strada una pozzanghera io stavo per rompermi il collo però dicono che fa bene alle vigne eh eh massaro fortunato tua madre non sarebbe molto contenta di sentirsi lesinare gli anni ma è colpa sua ah zio mio credetemi ch'è un brutto impiccio càlmati càlmati consòlati pensando a chi sta peggio di te che era rauca dal gridare strappando i vestiti di dosso alla gente per farsi largo colle unghie sfoderate come una gatta e la schiuma alla bocca dalla scala ch'è laggiù in fondo al corridoio stomaco il baronello gongolante incominciò se sono d'incomodo anch'io e cercò il cappello che aveva in mano oh no voi no rispose lei con premura chinando il capo poscia appena egli lasciò ricadere la portiera uscendo don luca ammiccò e così che devo dire a don gesualdo se mai lo vedo per caso nunzio vedendo smaniare a quel modo il suo figliuolo voleva buttarsi a capo fitto giù nella corrente addirittura per non stare a sentir lui adesso mi dirà ch'è tutta colpa mia vedrete vossignoria egli uscì fuori a prendere il fresco si mise a sedere su di un covone accanto all'uscio colle spalle al muro le mani penzoloni fra le gambe faceva dei gesti in aria dal tetto della sua casa lì dirimpetto giacalone aveva attaccata una carrucola alla ringhiera del balcone per attinger acqua dalla cisterna dei motta mastro cosimo il legnaiuolo salito sulla gronda dava furiosi colpi di scure sull'abbaino marito m'è toccato pagarle di tasca mia le vostre belle speculazioni ma son stanco veh di portare la soma l'asino quand'è stanco si corica in mezzo alla via e non va più avanti diodata svegliata all'improvviso andava cercando il lume tastoni ancora assonnata lo zio carmine fregandosi gli occhi colla bocca contratta dai sbadigli cercava delle scuse la signora sganci mi diceva da un pezzo l'anno venturo voglio che don gesualdo venga in casa mia a vedere la processione il marchese limòli il quale aveva salutato gentilmente il santo patrono al suo passaggio inchinandosi sulla spalliera della seggiola zitto interruppe il canonico se vi fate conoscere alla voce è inutile nascondersi e sudare come bestie successero alcuni istanti di silenzio imbarazzante zacco se ne andò canterellando canali annunziò che stava per cominciare l'ultimo atto la rottura fece chiasso dopo cinque minuti non si parlava d'altro in tutto il teatro poco mancò che la produzione non terminasse a fischi il capocomico se la prese colla prima donna che lo guastava con le prime famiglie del paese i costa vi costa io lo so a chi costa brontolò gesualdo senza voltarsi sulle mie spalle ricadono tutte queste belle imprese lo tirò per la falda nell'anticamera di lì a un po rientrarono a braccetto don filippo tornato un pezzo di zucchero con mastro don gesualdo spalancandogli addosso gli occhioni di bue quasi lo vedesse allora per la prima volta potreste esser la regina del paese invece pensateci bene don gesualdo spiccherebbe di lassù il sole e la luna per farvi piacere non ci vede più dagli occhi sembra un pazzo addirittura è uscito or ora per cogliere quattro fichi d'india qui accanto bestia disse lui ho altro pel capo ci ho la giustizia alle calcagna cominciarono ad abbaiare anche i cani del vicinato vuoi la chiusa del carmine un pezzo che ti fa gola infine compare nardo riuscì a metterli d'accordo sulla chiusa del carmine allorché ricomparve anche don diego parve di vedere lazzaro risuscitato tutto naso colle occhiaie nere seppellito vivo in una vecchia palandrana tossendo l'anima a ogni passo rideva tutto contento colla risata grossolana nell'impeto caldo che cominciava a fargli girare il capo balbettando e anfanando in maniche di camicia ora riposano insieme marito e moglie nella chiesa del rosario pace alle anime loro la baronessa affermava coi segni del capo dando un colpo di scopa di tanto in tanto per dividere il grano dalla mondiglia basta corpo di bacco gridò il capitan d'arme battendo in terra la sciabola sembrami che vogliate burlarvi di me corpo di bacco oggi padre angelino ci ha la trebbia al passo di cava se avete qualche altro peccato da confessarvi c'è l'arciprete bugno sfaccendato buono anche quello un servo di dio don giuseppe barabba si avvicinò in punta di piedi alla padrona e le disse in un orecchio con gran mistero devo portare i sorbetti ora ch'è passata la processione precisamente una mamma non potrà condurre in teatro le figliuole è giusto osservò allora don filippo dovrebbe interessarsene l'autorità guardate e tutt'a un tratto in mezzo al crocchio dei parenti che discorrevano sottovoce si vide capitare don ferdinando strascicando le gambe coi capelli arruffati la camicia aperta il viso di un cadavere il primo mulino che avete costruito in appalto eh coi denari presi in prestito al venti per cento sì signore rispose tranquillamente don gesualdo non chiudevo occhio la notte gesualdo intanto che gli altri si davano da fare mogi mogi misurava il muro nuovo colla canna si arrampicava sulla scala a piuoli pesava i sacchi di gesso sollevandoli da terra carità sissignora tanta salute e diodata non seppe più che dire un cuore tanto fatto don gesualdo seguitò nanni l'orbo accalorandosi vedremo sentiremo in quella entrò canali il quale veniva a cercare margarone sorpreso di non vederlo all'ora solita sera nossignore senza piagnisteo tanta salute a vossignoria e alla vostra sposa anche è che volevo baciarvi la mano per l'ultima volta i tremano un po le gambe una battaglia c'è stata dei condannati a morte uno di quelli che portavano il lanternone dietro il baldacchino disse che il viatico andava dai mai non le sarebbe mancato un pretendente cento volte meglio di lui andava scorbacchiandolo con tutti amiche e parenti poveretti poveretti rispose l'altro agitando la mano dinanzi alla fronte come a dire che coloro non ci avevano più la testa a segno sacco sentite don gesualdo questo non è discorso che venite a farmi adesso a questa maniera allora vuol dire che non conoscete chi vi è amico e chi vi è nemico benedetto dio a quelle occhiaie livide così raggomitolata sembrava proprio una ragazzetta al busto esile e svelto alla nuca che mostrava la pelle bianca dove il sole non aveva bruciato è strano come mi batte il cuore no non è nulla sedete don ninì cercò una sedia colla testa in fiamme il cuore che gli batteva davvero don giuseppe era salito in soffitta per vedere i fuochi dall'abbaino a rischio di precipitare in piazza comparve finalmente col bicchier perché non vi piace più lo stare in casa mia diodata vi avrebbe fatto qualche mancanza no i pare mill'anni d'esser lontano qui però non avete da temere gli sbirri non vengono a cercarvi qui a casa vostra piuttosto guardatevi compare nardo verrà con me al ritorno per segnale busserò tre colpi all'uscio ma se no non aprite neanche al diavolo era un terrore pel paese ma nel salire le scale stava per rompersi l'osso del collo e allora scappò anche a bestemmiare che bestie han fatto un mondezzaio inciampando nei sassi ogni momento come seguitava a sbraitare la baronessa un negozio già conchiuso il canonico lupi per levarselo dai piedi gli disse infine va bene va bene poi ci si penserà il barone mèndola appena santo motta volse le spalle si sfogò infine sì sì e brasi camauro anche e giacalone allorché veniva pel carro tutti d'amore e d'accordo insieme riprese il barone zacco il quale pensava sempre a una cosa e non poteva mandarla giù guardando di qua e di là cogli occhiacci da spiritato ammiccando alle donne per farle ridere quest'altra adesso perché sei venuta tutta bagnata sei guarda come le bestie dalla canziria fin qui a piedi apposta per farmi il piagnisteo come non ne avessi abbastanza dei miei guai voltò il viso pallido e sbattuto e si trasse indietro bruscamente adesso accende il lume riprese don gesualdo fa tutto in casa lei non si ammazzarono a lavorare perché la loro roba poi andasse in mano di questo e di quello capite in quel mentre bussarono al portone col pesante martello di ferro che rintronò per tutta la casa e suscitò un'altra volta lo schiamazzo del pollaio sapete cosa vi dico che mi fate fare uno sproposito tante volte ve l'ho predicato ora lo fo sul serio com'è vero dio l'asino quando non ne può più si corica e buona notte a chi resta don luca entrò a precipizio col fiato ai denti signor don arcangelo don diego trao è in punto di morte il dottore non vuol venire cosa fo bella porcheria me lo lasciano sulle spalle a me solo brontolò don luca tornando nella camera del moribondo poi i vostri fratelli non vorrebbero donna bianca rossa come se avesse avuto sul viso tutto il riflesso della cortina che velava l'altare del crocifisso finse di non capire il canonico ripigliò mutando registro il canonico vedendo che il discorso si metteva per le lunghe volse le spalle i saluto don luca il sagrestano mi aspetta digiuno come me sino a quest'ora e infilò la scaletta pel quartiere alto il barone mise mano alla pistola tutti con un gran batticuore si udirono abbaiare dei cani fermo esclamò il canonico sottovoce afferrando il braccio armato del barone che mirava al buio guardò il palazzo guardò poi il canonico e rispose però caparra in mano eh signor canonico prima voglio vedere come la pigliano i parenti di lei cosa mi dici di fare vedi sono nelle tue braccia come l'addolorata egli allora cominciò a darsi dei pugni nella testa commosso col cuore gonfio anch'esso badando a non far strepito e che non sopraggiungesse nessuno nel balcone quando gli parve proprio di farci una figura sciocca montò in collera ah tu lo vuoi gli diss'ella infine con accento febbrile ebbene ebbene si bussavano tre colpi in un certo modo alla porticina dove si giungeva scendendo tre scalini si attraversava un gran cortile oscuro e scosceso e in fondo c'era uno stanzone buio dove si capiva che stava molta gente a confabulare insieme dal sussurrìo ehi adagio signor capitano sono il marchese limòli e ho ancora degli amici a napoli per farvi scapitanare e tagliare i baffi novelli sapete di che glieli manda lei stessa la cognata soggiunse gesualdo tutto contento con un sorriso di gratitudine per lei faremo crepare gli invidiosi hai visto stasera che non son voluti venire alle nozze quante spese buttate via hai visto che mi mangiavo il fegato e ridevo riderà meglio chi ride mastro don gesualdo però esitava alquanto intimidito in mezzo alla gran sala tappezzata di damasco giallo sotto gli occhi di tutti quei sganci che lo guardavano alteramente dai ritratti in giro alle pareti dalla strada rispose ciolla ripassando col chitarrino amore amore che m'hai fatto fare e degli altri sfaccendati gli andavano dietro facendogli l'accompagnamento coi grugniti datemi la stanga io non ho paura intanto che stiamo a chiacchierare il tempo passa la giornata corre lo stesso eh come se li avessi rubati i miei denari su da quella parte non badate a me che ho la pelle dura i ricordate quel discorso che mi faceste la sera della festa del santo patrono ma se fate le viste di non capire perché sono venuto qui da voi quando vi ho detto per prima cosa i ho detto eccomi qua come volete voi vivi bomma sforzavasi di fare il gradasso tavuso non diceva una parola e il notaro stava soprapensieri anche lui zacco corse ad attaccarsi al braccio di don gesualdo quasi fossero divenuti fratelli davvero moggi tutt'intorno svolazzavano stormi di galline un nugolo di piccioni per aria degli asinelli macilenti abboccavano affamati nella paglia coll'occhio spento roba tacque un momento intenerito poi riprese dopo un pezzetto cambiando tono sai vogliono che prenda moglie donna bianca dice la zia prima che si finiscano grazie mettetelo lì su quel vaso di fiori sapete cosa ho pensato di concorrere pure all'asta vossignoria insieme a qualchedun altro ci starei anch'io no no ho troppa carne al fuoco nulla fifì ha mal di capo rispose don filippo quindi piano alla moglie si può sapere che cosa c'è però era un tintinnìo sommesso di gente povera santo corse ad aprire e si trovò faccia a faccia col sagrestano seguito dalla moglie la quale portava sotto il braccio un tovagliuolo che pareva un sacco era ancora buio lontano nell'ampia distesa nera dell'alìa ammiccava soltanto un lume di carbonai e più a sinistra la stella del mattino sopra un nuvolone basso che tagliava l'alba nel lungo altipiano del paradiso e corradino la gurna il ragazzo della zia trao donna giuseppina lo conduce dove va per servirle di paravento quando aspetta certe visite capite l'hanno mandato apposta da siracusa per romperci le tasche e avere una buona tavola apparecchiata e la carrozza per far quattro passi dopo e la vigna per la villeggiatura e tutto il resto la buona tavola soprattutto vino qua date da bere a don luca sì sì verrò ma quando potrò per ora non posso muovermi cascasse il mondo diodata bada che il vento spinge la fiamma verso l'aia santo e santissimo bianca pure regalò con le sue mani stesse una scatola di confetti al cognato santo per vostra sorella e i suoi ragazzi annaspando grattandosi rabbiosamente il capo con gli occhietti scintillanti che andavano come frugandola tutta da capo a piedi per trovare il punto debole scuotendole dinanzi le mani giunte minaccioso e supplichevole alla bisogna dare un esempio ci pigliavano a calci dove sapete un altro po manica di birbanti un paese come il nostro che prima era un convento di frati al castello al castello don liccio eccovi le chiavi tanto più che la signora aglae non gli aveva lasciato neppur salire la scala della locanda infine gli aveva detto il perché una sera al buio lì sulla soglia mentre pallante era salito avanti ad accendere il lume via entrate un momento disse donna bellonia al baronello i metterete in fondo al palco insieme a fifì giacché siete in lutto nessuno vi vedrà levati di lì giovannina don gesualdo cercava di volgerla in ridere colle labbra smorte bravo canonico adesso si vedrà se siete un uomo il canonico soggiunse state tranquillo che mastro don gesualdo fa tutti i mestieri in cui c'è da guadagnare pirtuso il quale s'era accorto della strizzatina d'occhio di giacalone andò a dirgli sotto il naso il fatto suo questo è tuo cognato disse il marchese a bianca il notaro ripigliò di lì a un momento guardate guardate sembra lo sbarco di cristoforo colombo davanti dall'uscio entrava un venticello fresco ch'era un piacere insieme al trillare dei grilli e all'odore dei covoni nell'aia il suo raccolto lì sotto gli occhi una torre di babele erano accorsi anche altri vicini santo motta colle mani in tasca il faccione gioviale e la barzelletta sempre pronta ma in quel momento portavano bianca svenuta le braccia penzoloni donna agrippina e il sagrestano rossi ansanti e col fiato ai denti quasi fosse morta sbuffò il sagrestano gli pesano le ossa calmarlo oggi ch'è festa lasciatelo stare quel povero ragazzo don filippo don filippo lasciò stare limitandosi a lanciare di tanto in tanto qualche occhiataccia autorevole al ragazzo che non gli badava sentite qua don bastiano e si misero a discorrere sottovoce tirandosi in disparte dalla maddalena scendeva lemme lemme il notaro col bastone dietro la schiena eccola lì disse donna sarina all'orecchio della macrì cascasse il mondo non manca mai avete visto il subbuglio che c'è per le strade poca brigata vita beata conchiuse l'altro don gesualdo li accompagnò sino all'uscio solleticato internamente dai complimenti del canonico il quale non finiva dal dirgli che aveva fatto le cose ammodo notte nipoti miei i dò pure la benedizione che non costa nulla bianca s'era fatta pallida come un cencio lavato essa spalancando quegli occhi neri che illuminavano la stanza mise un dito sulle labbra e fece segno a rubiera d'accostarsi si alzò anche lei con un lieve tremito nei muscoli del mento coi begli occhi turchini che sembravano smarriti incespicando nel vestito nuovo e balbettò zio sentite zio una trao che sposa mastro don gesualdo non me lo dite quando vedo una famiglia illustre come quella scendere tanto basso mi fa male allo stomaco in parola deo gratias deo gratias lo combiniamo questo matrimonio signora baronessa come s'accorse di don diego trao che aspettava umilmente in disparte scusate scusate sbuffò allora donna agrippina macrì arricciando il naso facendosi strada coi fianchi poderosi assettandosi sdegnosa il fazzoletto bianco sul petto enorme fate lo gnorri non ci sentite da quell'orecchio e poi al bisogno quando vi casca la casa addosso mi venite dinanzi con quella faccia è sorprendente l'aria di famiglia che c'è fra di loro avete visto come somiglia a don ninì la bambina di donna bianca che diavolo le borbottò all'orecchio canali che storie andate pescando mastro titta fu chiamato solo pel trattamento e domani poi devo tornare a scopare e rimettere le fodere don giuseppe seguitando a brontolare se ne andò coi bicchieri vuoti don giuseppe venne recando in fascio le bandiere ecco il falegname è avvertito il barone mèndola s'alzò per andare a sentire cosa volesse ma sua sorella è un castigo di dio la zia sganci accompagnando le margarone sino all'uscio disse a mastro don gesualdo che si sprofondava in inchini sul pianerottolo a rischio di ruzzolare giù per la scala don gesualdo fate il favore e se la prendeva anche con suo marito burgio ch'era lì in maniche di camicia voi non dite nulla state lì come un allocco cosa siete venuto a fare dunque come non c'è nessuno ancora esclamò il marchese giunti che furono nella camera nuziale parata come un altare e senza cercare il pelo nell'uovo senza pensare a questo e a quell'altro il signore c'è per tutti anche tu sei una povera trovatella e il signore ti ha aiutato nei vostri panni sicuro mi ci metto voglio farvi vedere e toccar con mano chi vi vuol bene o no no interruppe lei balbettando con un filo di voce no sentite devo dirvi una cosa i ragazzi che strillavano tutti i vicini alle finestre per godersi la scena tanto che gesualdo infine perse la pazienza e allora perché mi trattieni perché non vuoi che mi butti nel fiume perché gesualdo cominciò a strapparsi i capelli a mordersi le braccia a sputare in cielo come fossi libera capite le due grandi al collegio di maria il maschio al seminario in casa ci ho soltanto l'ultimo sarino ch'è meno alto di questo ventaglio quello che stavo dicendo a donna bianca confermò don luca ripreso animo cogli occhietti di nuovo petulanti basta basta ciascuno dispone a suo modo in casa sua ora vi lascio pei fatti vostri santo piuttosto voleva fare una fiammata per asciugargli i panni addosso non importa rispose lui me ne sono asciugata tanta dell'acqua sulle spalle la serva eh la serva della zia rubiera o di qualchedun altro don diego si alzò da letto come si trovava in camiciuola di flanella col fazzoletto in testa le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore sua moglie andrà in carrozza dalla mattina alla sera camminerà sull'oro colato come è vero dio anche padre angelino vi avrà consigliato la stessa cosa che vi dico io ho fatto un buco apposta nell'impannata del granaio che guarda appunto in camera sua però ci sono gli avventiz i devoti spiccioli capite e ordinava bisogna far questo e quest'altro per usare del suo diritto e non confessare che suo figlio potesse aver la testa più fine della sua la zia sganci non volle neppure aprire barabba rispose dietro il portone chiuso con tanto di catenaccio buona donna questi non son tempi di correre di notte per le strade domattina se dio vuole chi campa si rivede bianca già inquieta per suo marito non sapendo che fare aveva mandato a chiamare lo zio limòli il quale giunse sbadigliando e di cattivo umore per fortuna in quel momento giunse un altro congiurato imbacuccato come loro camminando in punta di piedi sui sassi del cortile e ripeté il segnale istesso la zia sganci tornò a dire venite qui don gesualdo v'ho serbato il posto per voi qui vicino ai miei nipoti ma la mamma le metteva sempre innanzi la maggiore donna fifì disseccata e gialla dal lungo celibato tutta pelosa con certi denti che sembrava volessero acchiappare un marito a volo sopraccarica di nastri di fronzoli e di gale come un uccello raro ossequioso abbozzando un sorriso triste facendo l'atto di cacciarsi indietro il berretto che teneva sotto il fazzoletto benedicite signor don gesualdo bianca era cresciuta in mezzo a simili discorsi che aiutavano a passare i giorni tristi aveva veduto sempre quei libracci sparsi sulle tavole sgangherate e per le sedie zoppe così essa non rispose brasi corse colla scopa spazzo via tutto signor marchese butto via ogni cosa no no adesso son passato zitta balbettò don ferdinando mettendo il dito tremante sulla bocca poi poi adesso taci tanta gente vedi mia madre non lo fa più un altro mastro cola ventura eh eh ci vorrebbero dell'altre braccia un martinetto legare poi una carrucola lassù alla travatura del tetto chiarore incerto che saliva dal banco del venditore di torrone il cugino stava appoggiato alla ringhiera fingendo di osservare attentamente l'uomo che andava spegnendo la luminaria nella piazza deserta e il giovane del paratore il quale correva su e giù per l'impalcato della musica allegramente donna fifì disse poi mèndola non vi sono né morti né feriti se non arriviamo a farvi ridere in nessun modo vuol dire ma nessuno rise solo la capitana dandogli un colpetto sul braccio si chinò sorridendo all'orecchio di donna bellonia per confidarle ciò che affermava il tenente poscia appena canali se ne fu andato ora arriva anche peperito non mi piace giuocare a tressetti e ammiccò chiudendo un occhio ho capito lascia fare a me la zia cirmena si era impadronita della sposa e aveva assunta un'aria matronale che la faceva sembrare in collera aspettare donna mariannina seguitava a perorare la causa di don gesualdo dicendo ch'era un affare d'oro quel matrimonio una fortuna per tutti loro congratulandosi con la nipote la quale fissava fuori dalla finestra cogli occhi lucenti di lagrime vuoi e le volse le spalle curvo senza aggiunger altro strascicando le gambe si soffoca aggiunse anali i fate un po di posto guardate lassù quanta gente quasi quasi mi metto in maniche di camicia con due baiocchi di carta rasata giacché a me non mi avete dato nulla veh invano gli amici e i parenti tentarono d'intromettersi onde rappattumare i fidanzati donna giovannina margarone un bel pezzo di grazia di dio anch'essa cinghiata nel busto al pari della mamma si fece rossa come un papavero al vedere entrare il baronello sopraggiunse un'altra visita mommino neri il quale trovando lì rubiera diventò subito di cattivo umore e non aprì bocca appoggiato allo stipite succhiando il pomo del bastoncino la signora aglae teneva sola la conversazione lasciatemi crepare a voi non ve ne importa dite così perché voi non ci avete il sangue vostro in mezzo a quell'acqua lasciatemi crepare come un gattone nero schiodando martellando buttando giù i festoni e le ghirlande di carta i razzi che scappavano ancora di tratto in tratto lontano dietro la massa nera del palazzo di città i colpi di martello del paratore le grida più rare fortunato sissignore se vuol dio saranno tutti a prepararsi per la vendemmia noi soli no donna sarina noi beviamo il vino senza pregare dio per il barone invece strinse forte il braccio di don gesualdo senza dir nulla poi lasciò andare ciascuno per la sua strada bomma in su verso la piazza grande il canonico a piè della scalinata che saliva a san sebastiano l'uscio si spalancò a un tratto e comparve don ferdinando agitando le braccia in aria don luca corse a precipizio successe un momento di confusione delle strida delle voci concitate vedendo il cugino trao inchiodato sull'uscio rimpiccinito nel soprabitone gli porse da sedere entrate entrate cugino trao e compariva don diego curvo macilento col berretto di cotone calcato sino alle orecchie tossendo sputando tenendosi all'inferriata con una mano affari importanti nell'ombra del confessionario biancheggiò una mano che faceva il segno della croce e donna bianca si alzò infine barcollando chiusa nel manto sino ai piedi adesso dal corridoio dalla scala dell'orto tutti portavano acqua compare cosimo era salito sul tetto e dava con la scure sui travicelli andava così facendo visite da un palco all'altro per non pagare il posto non vi scomodate un posticino in un cantuccio voi canali potete andare da donna giuseppina qui accanto che non c'è nessuno tu ci hai l'orologio lì nella pancia pensi solo a mangiare ci vuol la grazia di dio i vicini sono ancora tutti fuori ecco lì i ragazzi di burgio don ferdinando non fiatava neppur lui atterrito che don diego non riuscisse a persuader bianca cosa volete che dica esclamò la zia bella figura m'avete fatto fare colle vostre melenzose la sa a memoria tutto il paese la vostra lettera ebbene cosa vuol dire segno ch'è piaciuta se la sanno tutti a memoria ho conosciuto la mula tanto che vi cerco vossignoria cosa facciamo per quelle quattro olive di giolio io non ho denari per farle cogliere vedete come sono ridotto essa tornò a balbettare qualche parola indistinta che le spirò di nuovo sulle labbra smorte e alzò per la prima volta gli occhi su di lui quegli occhi turchini e dolci che gli promettevano la sposa amorevole e ubbidiente che gli avevano detto don santo precedeva facendo la spiegazione tirando in su ogni momento le maniche che gli arrivavano alla punta delle dita vuoi che lasci la roba dopo la sua morte eh da qui a trent'anni il tempo di crepare di fame intanto mia madre sta meglio di voi e di me e può campare ancora trent'anni è vero rispose il marchese era corsa subito la zia macrì colla figliuola e il barone mèndola che stava lì vicino una va e vieni per la casa un odor d'incenso e di moccolaia una confusione continuava a balbettare soffocato delle parole senza senso era lì dietro quell'uscio meglio m'avesse ucciso addirittura allorché mi puntò le pistole al petto e la mia roba me l'hanno data i genitori forse non mi son fatto da me quello che sono ciascuno porta il suo destino io ho il fatto mio grazie a dio e mio fratello non ha nulla quanto piangere e chiamar santi e cristiani in aiuto mastro nunzio allora suonava il deprofundis sulla schiena del figliuolo con la funicella stessa della soma non c'era anima viva sul terrazzo del collegio una mano ignota aveva spento finanche il lampione dinanzi alla statua dell'immacolata una cosa da fare accapponar la pelle quella sera fifì fifì disse la signora margarone donna fifì dovette seguire la mamma coll'andatura cascante che le sembrava molto sentimentale bianca mia sorella che scherzate rispose mastro don gesualdo rosso come un pomodoro liberandosi con una strappata ci ho la mia casa accanto capite se ne va in fiamme tutto il quartiere don gesualdo sembra impazzito dice che non può mandarla giù che ne farà una malattia com'è vero iddio dopo il primo movimento generale un manovrar di seggiole per schivare la pioggia di sciroppo erano seguiti alcuni istanti di raccoglimento un acciottolìo discreto di piattelli un lavorar guardingo e tacito di cucchiai come fosse una cerimonia solenne precedeva donna giuseppina alòsi la quale attraversò la piazza sporca di carta bruciata e di gusci di fave e nocciuole in punta di piedi colle sottane in mano avviandosi in su pel rosario e subito dopo dalla farmacia scantonò di nuovo l'ombra di brasi camauro anch'esso per amor di quattro spighe diodata gridò dall'uscio ch'era pronto se non avete altro da comandarmi vossignoria vado a buttarmi giù un momento e guardando fisso don gesualdo cogli occhietti acuti di topo che sembrava volessero ficcarglisi dentro come due spilli il viso a lama di coltello che sfuggiva da ogni parte vedete quando sarete entrato nel campo anche voi non temere no rispose lui con la voce grossa all'udir gente nella piazzetta dal portone dei trao che rimbombò come una cannonata uscì correndo don luca gli occhi umidi e tristi che evitavano gli occhi della cugina sissignora ho da parlarvi lei da prima al vedergli quella faccia pensò che fosse venuto a chiederle denari in prestito dal palazzo dei trao al di sopra del cornicione sdentato si vedevano salire infatti nell'alba che cominciava a schiarire globi di fumo denso a ondate sparsi di faville il fatto è che bisogna concertarsi pel funerale adesso vedrete che spuntano fuori i parenti del cognato motta faremo un bel vedere al fianco di burgio e di mastro nunzio motta se ve l'avevo detto esclamò giacalone ansando sul vaglio è mastro don gesualdo il canonico fece un altro segno d'intelligenza alla baronessa e dopo che pirtuso se ne fu andato le disse sì sì rispose questi sottovoce il barone zacco sta per vendere a minor prezzo però mastro don gesualdo ancora non ne sa nulla qualcheduno che andava ancora pei fatti suoi a quell'ora vedendolo così fradicio piovendo acqua come un ombrello gli disse eh don gesualdo che disgrazia don diego non stava né peggio né meglio era lì aspettando quel che dio mandava come tutti i trao senza lagnarsi senza cercare di fuggire il suo destino don liccio papa cercava d'arrestare santo motta perché aveva gridato la mattina e il capitano l'incitava da lontano brandendo la canna d'india ferma ferma la giustizia tutto impolverato e coperto di ragnateli dopo che la padrona e il canonico lupi si furono sgolati a chiamarlo per ogni stanza il canonico lupi ch'era di casa gli diede anche una lavata di capo andrò da loro domattina e fra nove mesi ricordati bene voglio essere invitato di nuovo pel battesimo il canonico lupi ed io noi due soli non ci sarà neppure bisogno della cugina cirmena ninì è pieno di debiti sino al collo e non sa più dove battere il capo la baronessa giura che sinchè campa lei non paga un baiocco ma non ha altri eredi e un giorno o l'altro deve lasciargli tutto il suo il canonico si fece pregare un po e quindi trasse di tasca un fazzoletto che sembrava un lenzuolo intanto la zia cirmena s'empiva il borsone che portava al braccio dov'era ricamato un cane tutto intero e ce n'entrava della roba poi voltandosi verso la moglie che se ne andava barcollando con quell'altro fardello sulla pancia salute e figli maschi quando torna quello del gesso ditegli il fatto suo a quel figlio di mala femmina ditegli a neli che sono del mestiere anch'io che ne riparleremo poi sabato al far dei conti oggi neppure ci ha la trebbia al passo di cava padre angelino giorni di lavoro cara mia bel bello riescì a mandarla via borbottando trascinando le ciabatte agostino mi raccomando l'occhio vivo la parola dolce e l'occhio vivo mastro cola voi che siete capomastro chi vi ha insegnato a tenere il regolo in mano maledetto voi mariano dammi quassù il regolo sul ponte diodata gli andava dietro passo passo con voce umile e sottomessa perché v'arrabbiate vossignoria cosa vi ho detto ed ora che vi si offre la fortuna risponderle con un calcio scusatemi io la direi una porcheria tutt'a un tratto don diego si mise a ridere quasi colpito da un'ispirazione ammiccando dell'occhio fregandosi le mani di qua di qua ma nessuno osava avventurarsi su per la scala che traballava una vera bicocca quella casa i muri rotti scalcinati corrosi tutti corsero da quella parte lasciando don diego che seguitava a chiamare dietro l'uscio della sorella bianca bianca scintillavano lesti lesti ragazzi sul ponte andiamo guadagniamoci tutti la giornata mettetevi un po nei panni del padrone che vi paga l'osso del collo ci rimetto in quest'appalto ci perdo diggià come è vero iddio comune sissignore la cauzione poi gesualdo gli piantò addosso gli occhi grigi e penetranti e riprese ho tanto da fare ah sì la cauzione volete che il comune vi aiuti a ripescarla volete qualche agevolazione per riprendere i lavori vedremo sentiremo don filippo che era rimasto a bocca aperta appena il baronello se ne fu andato si cacciò nel palchetto sbraitando contro la moglie alla sua volta entrò nanni l'orbo torvo colla canna da cogliere i fichi d'india in spalla e gli occhi biechi che fulminavano di qua e di là invano diodata colle braccia in croce giurava e spergiurava agli strilli accorse don filippo che stava passeggiando nel corridoio perché il palco era pieno zeppo che c'è al solito facciamo ribellare tutto il teatro soltanto noi il capitano d'arme accarezzò il ragazzo e disse guardando nel palco dei margarone con certi occhi arditi che bel fanciullo tanto simpatico una bella famiglia quindi balzò in piedi come avesse vent'anni e spalancò in furia la finestra gridando rosaria alessi venite qua per carità si può chiese la vocetta fessa del tirascene dietro l'uscio no no ripeté la signora aglae con tal vivacità quasi fosse stata sorpresa in fallo si alzò andò ad appendere la chiave allo stipite dell'uscio frugò alquanto nei cassetti del cassettone infine vedendo che don diego non aggiungeva altro ma spiegatevi cugino sapete che ho tanto da fare e il canonico viceversa andava raffreddandosi di mano in mano aggrottandosi in viso stringendosi nelle spalle guardandolo fisso di tanto in tanto e scrollando il capo di sotto in su come a dargli nella camera del morto durava intanto il contrasto fra la moglie del sagrestano che voleva farne uscire don ferdinando e lui che si ostinava a rimanere come un guaiolare di cagnuolo e la voce aspra della zia grazia la quale strillava cinque miglia di salita pazienza per amore di don gesualdo che se lo meritava in verità sta per cascare don gesualdo com'essa lo guardava in un certo modo cogli occhi dolorosi che sembrava gli leggessero anche a lui il cruccio segreto in cuore cominciò a gridare per non pensarci quasi fosse in collera nunzio il ragazzo di burgio entrato come un gatto si era arrampicato sulla tavola e s'arrabbattava a calci e pugni anche lui strillando come un ossesso gli altri monelli carponi sotto uscì don luca dalla camera del morto turbato in viso è un affar serio bisognerà portarla via per amore o per forza i dico ch'è un affar serio lo lasciano sulle spalle a me solo corro dal dottore almeno per la ricetta del viatico che diavolo signori miei deve andarsene così un cristiano senza medico né speziale che non ne avete occhi corpo del diavolo l'intonaco che screpola e sbulletta i toccherà poi sentire l'architetto malannaggia a voialtri un sorriso che diceva bisogna pure giacché son venuta valeva proprio la pena di mettersi in gala bianca sembrava un'estranea in mezzo a tutto quel lusso e suo marito imbarazzato anche lui fra tanta gente grazia di ritorno aveva accostato l'uscio messo il lume accanto sul tavolino ed era andata a dare un'occhiata a casa sua il marito si accomodò alla meglio su due sedie la zia cirmena accasciata sul seggiolone col fazzoletto agli occhi piagnucolò io non ci reggo a queste scene sono tutta sottosopra la mula che abboccava anch'essa avidamente nella bica dell'orzo povera bestia un manipolo ogni strappata giù per la china di tanto in tanto si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra ma non me le toglieranno dovessi vendere fontanarossa vedete delle terre che da quarant'anni sono nella mia famiglia tutt'a un tratto sotto i balconi la banda scoppiò in un passodoppio furibondo infine cavò di nuovo il fazzoletto per asciugarsi il sudore se lo passò sulle labbra aride balbettando è accaduta una disgrazia una gran disgrazia che non ne vuoi mangiare pane tu non sai che si tace nei negozi la baronessa dal canto suo mentre il sensale le voltava le spalle ammiccò anch'essa al canonico lupi come a dirgli che riguardo al prezzo non c'era male sentite interruppe il figliuolo con voce sorda lasciatemi in pace anche voi io v'ho lasciato fare voi carrucola donna mariannina signori miei quanta gente quante bellezze poi scoperto anche mastro don gesualdo in pompa magna il vestito di lanetta le faceva delle pieghe sulle spalle magre non diceva nulla stava a guardare i fuochi col viso affilato e pallido come stirato verso l'angolo della bocca dove erano due pieghe dolorose gli occhi spalancati e lucenti quasi umidi continuava a biasciarle delle barzellette salate nell'orecchio che sembrava arrossire dalla vergogna divertendosi alla faccia seria che faceva don filippo sul cravattone di raso ma voi fate l'indifferente scusatemi tanto allora anche per dare una risposta alla signora sganci che ci aveva messo tanto impegno scusatemi è una porcheria ah parlate dell'affare del matrimonio una mano lava l'altra aiutami che t'aiuto dice pure lo spirito santo voi caro don gesualdo avete il difetto di credere che tutti gli altri sien più minchioni di voi andate a chiamargli il prete piuttosto lì al collegio c'è il canonico lupi che s'arrabatta a dir messe e mattutino fin dall'alba per farsi vedere in chiesa cade sempre in piedi colui se ne ride degli sbirri strillò la zia cirmena respingendolo colle mani quasi egli stesse per farle violenza non potete entrare adesso fuori fuori domine salva me amen rispose il sagrestano ho fatto quel che ho potuto solo come un cane due volte dal medico di notte anche dal farmacista lo so lo so così si son fatti mangiare il fatto suo i rubiera e ora vorreste continuare lo pigliate il farro sì o no nunzio guardò infuriato il suo figliuolo annaspando agitando le labbra senza poter proferire altre parole strabuzzando gli occhi per tornare a cercare il posto migliore da annegarsi e infine brontolò il capitan d'arme dal palco dirimpetto credendo di non esser visto dietro le spalle della capitana faceva segno verso di loro col fazzoletto bianco fingendo di soffiarsi il naso don gesualdo infuriato voleva correre col bastone a far cessare quella baraonda ma lo zio marchese lo fermò pel braccio lasciateli fare tanto prima di giungere in piazza di santa maria di gesù uno che andava correndo lo fermò mettendogli la mano sul petto signor don gesualdo dove andate c'è la giustizia a casa vostra compare santo rannicchiò il capo nel bavero di velluto al pari di una testuggine per me non manca io son qui dall'avemaria tutto è pronto proprio quello che aveva detto la zia cirmena una ragazza che vi basiva per un nulla e v'imbrogliava la lingua e le mani gli seccava ecco quel giorno di nozze che non gli aveva dato un sol momento buono eh diodata dormi marmotta nossignore no essa comparve tutta arruffata e spalancando a forza gli occhi assonnati povera bianca in quello stato quanti mesi sono lo sapete sette devono esser sette insomma un affar serio più in là una vecchierella raggomitolata sotto un carrubbio si mise a gridare non potete passare no il fiume badate si grattò il capo un istante e riprese vedi ciascuno viene al mondo colla sua stella tu stessa hai forse avuto il padre o la madre ad aiutarti sono ancora lì tutti e due dietro i vetri della finestra al buio a guardare in piazza dove non c'è nessuno come due mummie addirittura donna bianca nel passare udì quelle parole di tanto in tanto si premeva sulla bocca il fazzolettino di falsa batista ricamato da lei stessa e tossiva adagio adagio chinando il capo me ne torno a casa ora ho quelle quattro fave che m'aspettano burgio non si reggeva in piedi dall'appetito e si mise a brontolare come il cognato volle passare dalla posta sempre misteri maneggi sottomano la baronessa guardava intorno gridando a voce alta e la rubiera e la cugina sganci ora che si fa bisogna avvertire il parentado per le esequie il dottore quello sì deve avere la tremarella addosso a quest'ora e anche il canonico lupi dicono buona sera i muri hanno orecchie al buio calmarli infine quel ch'è stato è stato il morto non torna più colle chiacchiere non si rimedia a nulla piuttosto venite ad asciugarvi tutti e due che arrischiate di pigliare un malanno per giunta così fradici come siete al giorno d'oggi l'interesse va prima della parentela io poi non ci tengo molto alla nostra si sa da chi è nata la baronessa rubiera e poi fa il suo interesse sissignore lo so da gente che può saperlo che c'è chiese diodata spaventata egli colla mano le fece segno di star zitta in quel momento tornò correndo compare nardo la gamba di legno si udiva da lontano sull'acciottolato eccolo eccolo che viene a vossignoria mangiava adagio adagio colla persona curva e il capo chino aveva una massa di capelli morbidi e fini malgrado le brinate ed il vento aspro della montagna ecco ecco si udì in quel momento fra quelli ch'erano affacciati ecco il santo peperito colse la palla al balzo e si cacciò a capo fitto nella folla dietro la signora alòsi bravo bravo tuo marito ha fatto le cose bene non ci manca nulla in questa casa ci starai da principessa non hai che a dire una parola mostrare un desiderio con un moggio di fiori finti in testa il vestito di seta che aveva preso le pieghe come la carta nel cassettone i pendagli di famiglia che le strappavano le orecchie poco dopo ciolla che ingannava il tempo sgretolando delle fave abbrustolite seduto dinanzi alla bottega del sorbettiere vide una cosa che gli fece drizzar le orecchie ho taciuto sinora per aver la quiete in famiglia per mangiare in santa pace un boccone di pane quando torno a casa stanco ma ora non ne posso più anche l'asino quando è stanco si corica in mezzo alla via e non va più avanti sfacciata egli sbatacchiò l'uscio da prima non voleva neppur mangiare digiuno com'era da ventiquattr'ore con tutti quei dispiaceri che gli empivano lo stomaco ne avesse anche cento fin che si marita capite e anche dopo signora baronessa dove s'hanno a scaricare i muli disse rosaria grattandosi il capo avete visto com'è andata a finire ciolla corse a desinare lui pure don liccio papa adesso che non c'era più nessuno si fece vedere di nuovo per le vie con la mano sulla sciaboletta guardando fieramente gli usci chiusi signora baronessa dice che il farro non risponde al peso gridò alessi dalla porta del magazzino largo largo la gente correva verso la masera al disopra della folla si vide il baronello rubiera colla frusta in aria e la testa del suo cavallo che sbuffava spaventato dici di sì anche tu essa accasciata sulla seggiola chinò il capo in silenzio e va bene giacché tu lo vuoi giacché non hai il coraggio di aspettare vado a mettermi vicino al marchese che ha più giudizio di voi ahimè ahimè signora mia il marchese cogli occhietti svegli adesso andava fiutandole da presso il profumo di bergamotta donna bianca invece voleva fare le cose con bella maniera almeno pei riguardi umani infine se si è indotta a questo passo dopo che ciascuno ebbe preso posto nella bella sala cogli specchi si fece silenzio ciascuno guardando di qua e di là per fare qualche cosa ed ammirando coi cenni del capo adelaide dove sei la scena della certosa bisognava vedere tutti col fazzoletto agli occhi tanto che don alessandro spina per la commozione si mise a gridare ma diglielo che sei tu e le buttò anche una parolaccia cosa t'eri messa in capo di niente niente don gesualdo santo e santissimo santo e santissimo prese a gridare lui sbuffando per eh don gesualdo eccovi qua eccovi qua don gesualdo s'era fatta una faccia allegra per quanto poteva colla febbre maligna che ci aveva nello stomaco sopracciglia poscia appoggiavano i gomiti alla ringhiera e rimanevano come due galline appollaiate sul medesimo bastone voltando il capo ora di qua e ora di là a seconda che giungeva la mula di massaro fortunato burgio carica di grano bianca si fece in là timidamente don ferdinando temendo d'esser scomodato volse un momento il capo accigliato e mastro don gesualdo si avvicinò al balcone inciampando balbettando sprofondandosi in scuse il notaro scrollava le spalle guardando sottecchi di qua e di là ciolla tentò di unirsi a loro ma essi lo piantarono lì bomma da lontano non li perdeva di vista dimenando il capo e aprì le braccia voltandosi verso di lui con tale abbandono come offrendosi all'arte lì su due piedi che don ninì balzò giù dal cassone badate esclamò lei a bassa voce rapidamente badate la cugina rubiera era tornata a lamentarsi del figliuolo tale e quale suo padre buon'anima senza darsi un pensiero al mondo della mamma o dei suoi interessi libertino peperito s'era tappate le orecchie l'arciprete bugno ricominciò daccapo una statua d'autore il re dio guardi voleva venderla al tempo della guerra coi giacobini un santo miracoloso la signora capitana poi in gala quasi fosse la sua festa adesso che ci erano tanti militari colla borsa ricamata al braccio il cappellino carico di piume e magari sei forse figlia di barone e i tuoi fratelli adesso mangiano galline e piccioni il signore c'è per tutti hai trovato da vivere anche tu sangue di corpo di esclamò canali che era tornato ad applaudire son maritato son padre di famiglia ma farei uno sproposito sentite cugino ho da parlarvi e seguitarono ad andare a braccetto in silenzio ssst un fischio verso i cappuccini badate a quel che fate pensate alla vostra pelle gli disse il capitano passandogli di nuovo accanto il posto don filippo margarone anche lui gli lasciava cadere dall'alto del cravattone complimenti simili a questi il nascer grandi è caso e non virtù venire su dal nulla qui sta il vero merito poi dei cunei sotto vedete vossignoria a far girare i cunei si sta dai lati e non c'è pericolo bravo ora mi fate il capomastro don diego a quel discorso si faceva rosso e pallido da un momento all'altro aveva la faccia di uno che voglia dire apriti terra e inghiottimi con tutta la nobiltà l'avete visto eh stasera che festa v'hanno fatto i vostri affari andrebbero a gonfie vele anche per quell'affare delle terre comunali è meglio aver l'appoggio di tutti i pezzi grossi don gesualdo e tornò a voltarsi dall'altra parte bianca alzò gli occhi dolci ed umili sulla zia e non rispose la macrì abbozzò un sorriso discreto basta basta se t'ho detto di sì per la chiusa parola di galantuomo davanti a questi testimoni quand'è così giacchè mi dite che siete venuto soltanto per salvare la pelle potete rimanere tutto il tempo che vi piace sono un buon diavolaccio lo sapete e le spuntarono le lagrime don diego avvilito non osava alzare gli occhi ci aveva fissi dinanzi implacabili ciolla la farmacia di bomma le risate ironiche dei vicini le chiacchiere delle comari donna bianca si fece di fuoco è innamorato che volete farci innamorato come un pazzo santo che tornava affamato dal bighellonare in piazza tutta la giornata al trovare il fuoco spento diede nelle furie come un vero animale era così turbato anch'esso che seguitava a cercare il suo cappello lui pure guarda ce l'ho in testa non so nemmeno quello che fo si guardò attorno come un ladro mentre ciascuno cercava la sua roba in anticamera e la tirò in disparte verso il cavaliere peperito onde non stare a bocca chiusa come un allocco in mezzo al crocchio dove l'aveva piantato donna giuseppina per non dar troppo nell'occhio scappò fuori a dire ma essa gli volse le spalle mèndola s'era ficcato nel palco prima di tutti gli altri per veder la scena che aveva detto lui e faceva la spiegazione a ogni parola ma poi si fece animo per non destar sospetti e andò a stringere la mano a tutti quanti sorridendo giallo come un morto venne più tardi un momento il barone mèndola per convenienza e donna sarina cirmena che ficcava il naso da per tutto il canonico lupi da parte della baronessa rubiera così andavano in rovina le famiglie se non ci fossi stata io in casa dei rubiera lo vedete quel che sarebbe rimasto di tante grandezze ancora non ci penso ma un giorno o l'altro bisogna pure andarci a cascare per chi ho lavorato infine non ho figliuoli bada c'è tanta gente esclamò sottovoce il cugino guardando di qua e di là cogli occhi che fuggivano ella gli teneva fissi addosso i begli occhi supplichevoli con un grande sconforto un grande abbandono doloroso in tutta la persona si udiva parlare sottovoce delle risa soffocate anche uno scalpiccìo furtivo due che tornavano indietro dalla parte di santa maria di gesù si fermarono vedendo aprire il balcone e tutti sgattaiolarono di qua e di là il barone zacco i margarone la moglie di mèndola anche tutti i primi signori del paese fa chiasso il vostro matrimonio don gesualdo bisogna far sapere che noi abbiamo diritto di esser seppelliti nelle tombe reali una cum regibus ci avete pensato alle bandiere collo stemma ci avete pensato al funerale sentite sentite l'aggiusteremo fra di noi questa faccenda infine cos'è stato niente di male ne son certa una ragazza col timor di dio e rispose ma la zia l'ha condotto lì vieni qua vieni qua ti troverò un posto io padron mio esclamò nanni a che giuoco giuochiamo questa non è la maniera bestia gridò infine don gesualdo scappandogli la pazienza ho la forca dinanzi agli occhi e tu vieni a parlarmi di gelosia il capitano si accigliò ma l'altro senza accorgersene continuò battendogli familiarmente sulla spalla i conosco don bastiano massaro fortunato più calmo approvava la moglie con un cenno del capo silenzioso seduto sulla panchetta simile a una macina di mulino quest'ultimo allora disse adesso potete andarvene donna sarina non c'è più nessuno laggiù la zia cirmena scattò su come una molla agostino il soprastante annaspando bofonchiando affacciandosi all'uscio per guardare il cielo ancora nuvolo coll'occhio orbo trovò infine la risposta ai miei tempi signora baronessa io ci ho visto la commedia in questo magazzino rispose pirtuso per sviare la domanda v'accomoda benedicite benedicite ma essa colla coda dell'occhio si accorse che il sensale si era fermato a discorrere col canonico lupi il quale sbarazzatosi infine del ciolla se ne veniva su pel vicoletto soltanto allorché furono giunti alla chiusa del carmine volse il capo all'udire lo scalpiccìo di lui nella mota e lo fece montare in groppa il ragazzo colla voce rotta dall'andatura della mula ripeteva sempre la stessa cosa era in un magazzino di grancore giù nelle stradicciuole tortuose verso san francesco che sembravano fatte apposta una casetta bassa che aveva una finestra illuminata per segnale la cugina rispose con un sorriso pallido facendo segno che la vecchia non aveva paura di nulla perché era sorda il fatto è cominciò il barone se volgevano gli occhi in su verso il castello al di sopra de tetti solevano vedere don diego e don ferdinando trao uno dopo l'altro che facevano capolino a una finestra guardinghi a seconda del vento giungevano pure di lassù donde veniva la corrente delle voci che sembravano cadere dal cielo delle grida disperate e un suono di corno rauco ammazzatemi don diego ammazzatemi pure ma non lasciate entrare nessuno qui quello che accadde poi dietro quell'uscio che don diego aveva chiuso di nuovo spingendo nella cameretta la sorella nessuno lo seppe mai non lo avrebbero trattenuto in cento la solita storia di ogni anno disse finalmente il signor capitano dopo che si fu rimesso vuotando d'un fiato un bicchier d'acqua i devoti di san giovanni che danno mano al campanone un quarto d'ora prima la zia cirmena scappò a dire sono pazzi pazzi da legare tutti e due don ferdinando già è stato sempre uno stupido e don diego vi rammentate quando la cugina sganci gli aveva procurato quell'impiego nei mulini chi volete che la sposi senza dote ribatté la cirmena al cavaliere ch'era già lontano poi dopo quello ch'è successo o baronessa la caparra è quella che conta dico bene vossignoria quelli che vanno a portare la loro offerta il figlio del notaro neri ha saccheggiato la dispensa nel tempo che suo padre era fuggiasco salsicciotti reste di fichi secchi pezze intere di cacio portava ogni giorno qualcosa in tasca par d'essere appestati borbottò donna sarina che rientrava col borsone pieno insieme al canonico lupi neppure i suoi fratelli son venuti avete visto passava il tintinnìo dei campanacci il calpestìo greve e lento per la distesa del bestiame che scendeva al torrente dei muggiti gravi e come sonnolenti le voci dei guardiani che lo guidavano e si spandevano lontane nell'aria sonora troppe ne hai date troppe stanno per terminare la zia non ne manda altre prima di natale la sorella voleva andarsene ma lui seguitava a cercare a frugare a passare in rivista la roba della dispensa si chinò anch'esso sul mucchietto di fave covandolo colla persona misurandolo ad occhio palpandolo colle mani e dopo che la sagrestana se ne fu andata come un'anatra reggendo il grembiule pieno sul ventre enorme si mise a brontolare finse di chinarsi per vederci meglio come avesse le traveggole inarcando le ciglia colla mano sugli occhi si fece il segno della croce e scappò in furia verso il balcone grande cacciandosi a gomitate nella folla spaccandosi come compassi ridendo a voce alta guardando fieramente le donne che osavano mostrarsi alle finestre facendo risuonare da per tutto il rumore delle sciabole e il tintinnìo degli speroni quasi ci avessero le campanelle alle calcagna mulini nossignore un trao non poteva vivere di salario di limosina sì possono vivere e bianca sua sorella la sua figliuola il suo sangue che gli aveva mentito che s'era stretta tacita nell'ombra all'uomo il quale veniva a recare così mortale oltraggio ai portandosi in tasca una manciata di lupini o di ceci abbrustoliti d'inverno anche con lo scaldino sotto il tabarro bighellonando dicendo a ciascuno la sua sputacchiando di qua e di là seminando il terreno di bucce avete visto com'è andata a finire sì sì se mi fa la grazia dal seggiolone dove era rannicchiato il marchese limòli sorse allora la vocetta fessa di lui servitevi servitevi pure già son sordo lo sapete santo santo portami qua la mula fagli almeno questo lavoro a tuo fratello agostino voleva trattenerlo a mangiare un boccone ma santo si liberò con uno spintone e prese a correre verso sant'agata la folla fischiava ed urlava dietro allo sbirro che tentava d'inseguirlo il barone mèndola narrava che ogni sera si vedevano le nozze di cana dal suo buco regali sopra regali tanto che la baronessa dovette nascondere la chiave della dispensa appoggiandosi alla canna d'india col pomo d'oro senza voltar nemmeno il capo tenendo per mano l'ultimo dei margarone nicolino il quale strillava e tirava calci perché non gli facevano vedere il santo dalla piazza gli è venuto male al piccolo la gurna disse il barone mèndola dal palco di donna giuseppina capisce come uno grande una seccatura come la mia fila coll'acqua fino al ginocchio si chinavano in avanti tutti in una volta e poi tiravano insieme con un oooh che sembrava un lamento allora le vide il viso rivolto a terra pallido pallido e tutto bagnato perché piangi bestia niente vossignoria così non ci badate e infilò l'uscio della camera nuziale continuando a sbraitare va bene va bene non andate in collera vuol dire che ce ne andremo noi le terre del comune che uscivano di casa zacco dopo quarant'anni un prezzo che non s'era mai visto l'eguale quel mastro don gesualdo aveva le mani troppo lunghe se avevano fatto salire le terre a quel prezzo voleva dire che c'era ancora da guadagnarci su che ci fate adesso lassù state a piangere il morto lasciate lasciate andare gli rispose gesualdo dalla riva facendo una croce per ogni barile di vino contando le tregge che giungevano sgridando diodata disputando col sensale vociando agli uomini da lontano sudando senza voce ha l'impresa del ponte a fiumegrande suo figlio ha sborsato la cauzione tutta in pezzi da dodici tarì sei una margarone alla fin fine lui non cambia certo una margarone con una comica poi se perdono io che sono offeso maggiormente sì bisogna maritarti sei giovane non puoi rimaner così non ti lascerei senza un appoggio ti troverei un buon giovane un galantuomo nanni l'orbo guarda ti darei la dote la ragazza tutta una fiamma gli lanciò un'occhiata di bestia selvaggia non è vero nossignore don gesualdo giovanni appena giunge in chiesa e attacca l'altra festa però la gente cominciava ad andarsene di casa sganci prima si vide uscire dal portone il cavalier peperito che scomparve dietro la cantonata del farmacista bomma un momento dopo spuntò il lanternone che il canonico è rimasto di sale nessuno si sarebbe aspettato quella risposta non è vero il canonico donna marianna anche la baronessa vostra zia tutti che ci avevano posto un grande impegno si sarebbe mosso quel cristo ch'è di legno vedete coi pantaloni a staffe e un panciotto di raso a fiori si affacciò nel pianerottolo infilandosi la giamberga eccomi eccomi sono qui ah signor marchese bacio le mani nulla nulla m'avete fatto sapere non son più nulla un'estranea fuori dalla casa e dal cuore fuori poi mentre il prete infilava l'uscio della sagrestia don luca dovette anche dar la caccia a quei monelli rovesciando banchi e sedie facendo atto di tirare non posso andare a cercar gli eredi di qua e di là per la strada o negli ospizi dei trovatelli vuol dire che i figliuoli che avrò poi se dio m'aiuta saranno nati sotto la buona stella vossignoria siete il padrone ecco interruppe mèndola trionfante ecco capite son maritato tornò a dire canali gesualdo voleva prima buttar fuori sulla piazza tutta quella legna accatastata nel cortile ci vorrà un mese rispose pelagatti il quale stava a guardare sbadigliando col pistolone in mano o saliva dal rosario la ragazza che vendeva ova oppure la moglie del sagrestano attraversava la piazzetta per andare a suonare l'avemaria in cima alla scala comparve anche donna sara cirmena la sola di tutto il parentado della sposa che si fosse degnata di venire sono venuto a veder la festa ora ch'è passata bianca nipote mia bada che l'aria della sera ti farà male no zio rispose lei con voce sorda si soffoca lì dentro pazienza temo che mi cambino la baronessa ho visto il barone a confabulare con quello sciocco di don ninì ieri sera dietro il collegio finsi d'entrare nella farmacia per non farmi scorgere in quel frattempo tornò di corsa il sagrestano ansante con un'aria di gran mistero c'è qui tutto il paese giù in istrada che stanno a vedere allorché finalmente gesualdo arrivò alla canziria erano circa due ore di notte la porta della fattoria era aperta diodata aspettava dormicchiando sulla soglia diodata andò a comprargli del pane e del salame bagnata sino alle ossa al par di lui colla gola secca lì sulla panchetta della stalla dinanzi a una fiammata di strame almeno si inghiottiva in pace un po di grazia di dio sapete che risposta gli hanno dato a don gesualdo motta aveva mandato a fare la domanda formale di matrimonio ieri dopo pranzo col canonico lupi tutti i parenti si danno la voce per quello che devono mandare a pasqua e a natale vino olio formaggio anche del grano la ragazza già è tutta vestita dei regali della zia rubiera mita mita chiamò infine la mamma margarone no no non mi scappate donna bellonia don luca che suonava a tutto andare le campane la folla dalla piazza vociando e gesticolando tutti i vicini alla finestra i margarone stavano a vedere dalla terrazza al di sopra dei tetti dirimpetto suo fratello santo che mangiava e beveva alle sue spalle senza far nulla da mattina a sera col mio denaro capite vossignoria io zio sì vieni qua che bella figurina osservò la signora capitana per adulare il marchese col gran letto nuziale rimasto ancora tale e quale dopo vent'anni di vedovanza dal ramoscello d'ulivo benedetto a piè del crocifisso allo schioppo del marito accanto al capezzale il canonico mutò subito tono e maniere colle labbra strette affettando di tenersi in disparte anche lui per discrezione tutto intento a combinare il negozio del frumento ma le si vedeva una gran voglia di non esser creduta il marchese limòli al solito trovò la parola giusta finché i parenti non si saranno accordati per la dote non se ne deve parlare in pubblico il canonico cercava di troncare il discorso col viso inquieto il sorriso sciocco che non voleva dir nulla eh eh baronessa vostro figlio non è più un ragazzo ha ventisei anni tu mi vuoi baiadera odalisca c'erano dei piatti sudici sulla tavola un manto di damasco rabescato sul letto a poco a poco diradarono anche quelle visite l'ultima volta il dottor tavuso se n'era andato scrollando le spalle i ragazzi del vicinato giuocavano tutto il giorno dietro quel portone che non si apriva più subito dopo comparve sull'uscio dell'anticamera don giuseppe barabba colle mani in aria strangolato dal rispetto signora signora gli affari vostri don diego ah scusate cugino entrate entrate pure fin dall'androne immenso e buio fiancheggiato di porticine basse ferrate a uso di prigione si sentiva di essere in una casa ricca essa stava a vederlo mangiare col viso arrossato dalla fiamma e diceva di sì come voleva lui con un sorriso contento adesso il giorno finiva sereno tetti alti e bassi finestre d'ogni grandezza qua e là come capitava il portone signorile incastrato in mezzo a facciate da catapecchie vent'anni che non andava a letto una sola volta senza prima guardare il cielo per vedere come si mettesse quante avemarie e di quelle proprio che devono andar lassù per la pioggia e pel bel tempo la vecchia senza bisogno di udir altro diritta e stecchita come un fuso andò a prendere il suo posto fra i parenti che al suo apparire s'erano taciuti seduti intorno sui seggioloni antichi col viso lungo e le mani sul ventre ma voi che avete più giudizio e non siete un bambino neppur voi dovevate pensarci voi quando si ha in casa una ragazza lo stesso baronello rubiera che era uscito di buon'ora dalla casa dei margarone s'era fatto accompagnare col lampione ninì ninì strillò dal balcone donna fifì con la vocina sottile quasi il suo fidanzato corresse a buttarsi in un precipizio voleva far ridere anche la sposa metterla un po di buon umore per star meglio insieme in confidenza come dev'essere fra marito e moglie sempre misteri sempre ombrosi e selvatici tutti voialtri trao rincantucciati come gli orsi in questa tana un bel mattino vi troveranno belli e morti all'improvviso che sarà una vergogna per tutto il parentado si capisce la paura avuta le avevano fatto credere d'avere i ladri in casa povera donna bianca è così giovine così delicata spronò la mula che borbottava ancora la sorella sbraitandogli dietro dall'uscio della stalla finché si udirono i ferri della cavalcatura sui ciottoli della stradicciuola nel buio alzatevi don ferdinando questa non è ora di dormire don diego pareva che russasse forte si udiva dall'altra stanza supino cogli occhi aperti e spenti le narici filigginose un viso che non si riconosceva più come vi tratta la festa don giuseppe che volete signor barone tutto sulle mie spalle la casa da mettere in ordine le fodere da togliere i lumi da preparare donna bianca qui può dirlo che mi ha dato una mano bomma predicando in mezzo al solito circolo sull'uscio della farmacia uno sciame di contadini un po più in là alla debita distanza sono andato a trovarlo alla canziria faceva trebbiare il grano don gesualdo ch'è questa la maniera di prendersela ci lascerete la pelle vossignoria e lo tirò in disparte per parlargli sottovoce con calore sono pazzi interruppe il marchese ad alta voce accalorandosi anche lui nel vano dei balconi le teste degli invitati che si pigiavano nere in quel fondo infuocato e in quello di centro la figura angolosa di donna fifì margarone sorpresa da quella luce più verde del solito colla faccia arcigna che voleva sembrar commossa fra girolamo dei mercenari che era seduto all'ombra insieme ad altri malintenzionati sugli scalini dinanzi allo studio del notaro neri come vide passare il barone zacco colla coda fra le gambe gli mostrò la pistola che portava nel manicone rientriamo anche noi disse il baronello per allontanare i sospetti ma bianca non si mosse piangeva cheta nell'ombra e di tanto in tanto si vedeva il suo fazzoletto bianco salire verso gli occhi e rovesciava tutto il danno sulle spalle di lui mastro nunzio che si ostinava ad arrischiare cogli appalti il denaro del figliuolo per provare che era il padrone in casa sua da ogni parte facevano piovere sul soffitto che fumava tegole sassi cocci di stoviglie burgio sulla scala a piuoli sparandovi schioppettate sopra e dall'altro lato pelagatti appostato accanto al fumaiuolo caricava e scaricava il pistolone senza misericordia perché non si fa slacciare dal capitan d'arme disse canali che aveva di tali uscite il barone mèndola il quale stava facendo visita a donna giuseppina alòsi nel palco accanto è la loro passeggiata dopopranzo a trastullarsi con lei dietro lo scaffale che c'è di nuovo don gesualdo andate a benedire il ponte insieme al canonico il cognato tagliò corto come uno che ha molta altra carne al fuoco e non ha tempo da perdere inutilmente insomma mastro lio voglio disfarmene fate voi una cosa giusta con prudenza anche qui anche qui rispose don filippo fingendo di volgerla in burletta ah donna fifì ma lei ch'era seduta dinanzi allo specchio voltando le spalle all'uscio si riscosse udendolo entrare e avvampò in viso indi si fece smorta più di prima e i lineamenti delicati parvero affilarlesi a un tratto maggiormente il tempo s'era abbonacciato entrava un raggio di sole dall'uscio spalancato sulla campagna che ora sembrava allargarsi ridente col paese sull'altura in fondo di cui le finestre la vedete signor barone adesso è finito il tempo delle prepotenze d'ora innanzi siam tutti eguali correva pure la voce dei disegni che aveva fatto fra girolamo non un filo di ombra non un filo di verde colline su colline accavallate nude arsicce sassose sparse di olivi rari e magri di fichidindia polverosi e la signora capitana che non avendo da sfoggiarne metteva in mostra altre ricchezze al sentirsi frugare nelle spalle si volse come una vipera scusate scusate balbettava il notaro cerco il barone zacco la figliuola finse di accorgersi soltanto allora della sua amica oh bianca sei qui che piacere m'avevano detto ch'eri ammalata sì un po adesso sto bene la palla e mandò a regalare salsicciotti caciocavallo un bottiglione di vino empirono la tavola della locanda non si parlava d'altro in tutto il paese il canonico invece di rispondergli si rivolse a donna bianca con un sorriso sciocco sul muso aguzzo di furetto color di filiggine ma non si vide altro che il sagrestano il quale correva a chiamare tavuso lì a due passi una porticina verde colla fune del campanello legata alta perché non andassero a seccarlo di notte picchia e ripicchia infine la serva di tavuso gli soffiò attraverso il buco della serratura esempio un capitaluccio lo ha lo so di sicuro vossignoria darebbe l'appoggio del nome si potrebbe combinare una società fra di noi tre rimpetto alla cantonata di san sebastiano c'era un crocchio di gente si vedevano biancheggiare dei vestiti chiari nel buio della strada altri passavano lentamente in punta di piedi rasente al muro col viso rivolto in su una perla una ragazza che non sa altro casa e chiesa economa non vi costerà nulla in casa non è avvezza a spender di certo ma di buona famiglia i porterebbe il lustro in casa il martellare riprese in coro nell'ampia vallata silenziosa nel polverìo che si levava sulle carni abbronzate sui cenci svolazzanti insieme a un ansare secco che accompagnava ogni colpo neppure il medico voleva no no cosa mi fa il medico tutte imposture per spillarci dei denari il vero medico è lassù quel che vorrà dio del resto mi sento meglio fuori fuori andate a giuocare in piazza nello stesso tempo passava e ripassava vicino a donna bianca che si era inginocchiata a pregare dinanzi alla cappella del sacramento sfolgorante d'oro e di colori lucenti da accecare tossendo esclamò essa facendosi la croce lo so lo so dico per ischerzo bestia tacque un altro po ancora e poi soggiunse don filippo tossì forte donna bellonia rispose che sino a quel momento erano chiacchiere la gente parlava perché sapeva don ninì rubiera un po assiduo con la sua ragazza nulla di serio nulla di positivo rimase solo ciolla che fingeva d'andare pei fatti suoi canticchiando amore amore che m'hai fatto fare donna sarina e il marchese limòli si erano avvicinati anch'essi al balcone don gesualdo disse il notaro neri cavando il naso da una gran sciarpa siete voi i ho riconosciuto al canonico che sembra un cucco poveraccio la baronessa non ha il coraggio di guardarmi in faccia dopo questo bel tiro che vogliono farmi non voglio dire che sia rimasta a casa per non incontrarsi con me che diavolo ciascuno fa il suo interesse e sai cos'ho da dirti che non ne voglio più sapere di questo ponte della disgrazia piuttosto faremo un mulino coi materiali che riusciremo a mettere in salvo un affare sicuro quello la madre non ci arrivò a provare quella consolazione poveretta morì raccomandando a tutti santo che era stato sempre il suo prediletto e speranza carica di famiglia com'era stata lei un figliuolo ogni anno la stessa mula anelava tutta sudata nel salire la via erta un povero vecchio che s'incontrò carico di manipoli sfinito si mise a com'essa gli ispirava confidenza col viso buono stava per sfogarsi del rimanente senza avvedersene quando la zia cirmena venne ad interromperlo dicendogli pensate al sagrestano è lì che aspetta con sua moglie un bel paese un pubblico colto e intelligente bella gioventù anche buona sera disse mommino improntata della diffidenza arcigna dei contadini che le avevano dato il sangue delle vene e la casa messa insieme a pezzo a pezzo colle loro mani mentre la giovinetta attraversava la sala timida col suo vestito di lanetta l'aria umile e imbarazzata delle ragazze povere sì rispose il marchese è di buona razza non grattar troppo colla scopa piuttosto si sente l'odor di stalla udendo delle voci santo motta che aspettava di sopra vestito di nuovo viso donna bellonia prese il piattino dalle mani di bianca inchinandosi goffamente quante gentilezze è troppo è troppo don diego lasciò ricadere adagio adagio le mani della sorella quasi un abisso si scavasse fra di loro allora fa quello che vuoi fa quello che vuoi dalla sala arrivò il suono di una sghignazzata generale subito dopo qualcosa che aveva detto il notaro neri e che non si poté intender bene perché il notaro quando le diceva grosse abbassava la voce io non vorrei è mia madre che si è messa in testa questa cosa anche tu dicono che vogliono farti sposare don gesualdo motta io verde dalla bile e se ne andò mentre l'acqua veniva ancora giù dal cielo come dio la mandava col capo nelle spalle bagnato sino alle ossa il cuore dentro più nero del cielo nuvolo che aveva dinanzi agli occhi don luca tenendo ancora la cotta sotto il braccio litigava colla moglie stecchito nella sottana bisunta quant'era enorme il ventre della donna fece un altro segno coll'indice e il pollice in croce sulla bocca e sbirciando colla coda dell'occhio che rientravano in sala anche bianca e suo marito disse forte come in seguito di un altro discorso mostrando il fazzoletto pieno la serva rassettandosi di nascosto a capo chino soggiunse che il baronello allorché andava a caccia di buon'ora soleva uscire dalla porticina della stalla per non svegliar nessuno alle grida di don luca levò il capo verso il balcone e domandò cosa c'era con un cenno del capo il sagrestano rispose anche lui con un gesto della mano facendo segno di uno che se ne va dio ciascheduno diceva la sua dei vicini venuti per vedere dei viandanti che volevano passare il fiume e aspettavano al riparo con la schiena alla fiammata il fabbricato occupava quasi tutta la lunghezza del vicoletto la baronessa discorrendo sottovoce col canonico lupi s'era quasi dimenticata del cugino il quale veniva dietro passo passo la moglie da mantenere i figli che nasceranno se mi tornano a casa anche gli altri quelli che son venuti prima bisogna mantenerli come fossero miei perché sono il marito di diodata la gente dirà magari che li ho messi al mondo io si voltò ancora indietro esitante guardingo prima d'entrare nel vicoletto temendo che ciolla stesse a spiarlo per fortuna colui s'era fermato a discorrere col canonico lupi diodata sorrise nossignore nessuno ma il padrone ci si divertiva sì sì l'uno o l'altro o tutti e due insieme il canonico intanto governava i suoi uccelli di richiamo se non mi date retta vossignoria è inutile che parli però la baronessa rubiera non è venuta come va che la baronessa non è venuta dalla cugina sganci ci fu un istante di silenzio su viva maria la vita la vita su che fai bestia da quella parte su ci siamo e se ne andò sotto il gran sole tirandosi dietro la mula stanca pareva di soffocare in quella gola del petraio le rupi brulle sembravano arroventate ci si penserà se ci saranno i denari per pensarci io gliel'ho sempre detto vendete metà di casa cugini cari anche una o due camere tanto da tirare innanzi ma nossignore vendere la casa dei allora si rivolse verso don diego con grande enfasi pigliandosela coi tempi nuovi adesso non c'è altro dio un galantuomo alle volte oppure una ragazza ch'è nata di buona famiglia tua vita mea qui starete da principi eh eh son vecchio e la so lunga ci staremmo bene anche noi eh donna sarina eh dice bene il proverbio che la donna è causa di tutti i mali commediante poi con questi occhi uno che voleva scappare dalla finestra di donna bianca e s'è cacciato dentro un'altra volta al vedere accorrer gente bocconi nanni l'orbo eh o brasi camauro chi dei due ti sta dietro la gonnella riprese don gesualdo che era in vena di scherzare è tutta rovinata la cucina non c'è più dove cuocere un uovo bisognerà fabbricarla di nuovo come nessuno gli dava retta fissava in volto or questo ed ora quello col suo sorriso sciocco usciti il pover'uomo esitò ancora prima di aggiungere quel che gli restava a dire fissando la sorella con un dolore più pungente e profondo le risate non finivano più nanni l'orbo pel primo che si teneva i fianchi solo diodata rossa come il fuoco colle lagrime agli occhi s'affannava a ripetere faceva la prima tappa dal calzolaio poi dal caffettiere appena apriva senza prendere mai nulla girava a seconda dell'ombra d'inverno in senso inverso cercando il sole la capitana si levò sulla punta dei piedi il notaro galante proponeva di sollevarla fra le braccia donna bellonia corse a far la mamma accanto alle sue creature e suo marito si contentò di montare su di una sedia per vedere la chiave io non so ha minacciato di rompermi le ossa la colpa non è mia signora baronessa come le pigliasse un accidente alla signora baronessa se torna la sagrestana non gli dar nulla un'altra volta sanguisughe sono le fave stanno per terminare hai visto il busto piatto che anelava come un mantice gli occhi smarriti dietro le nuvole di fumo i denti soli rimasti feroci quasi abbandonandosi spalla a spalla contro il baronello rubiera don gesualdo aveva fatto delle spese mobili nuovi fatti venire apposta da catania specchi con le cornici dorate sedie imbottite dei lumi con le campane di cotone il baronello rubiera il quale stava discorrendo in un cantuccio del balcone grande naso a naso con donna fifì guardandosi negli occhi degli occhi che si struggevano come i sorbetti si scostò bruscamente al veder comparire la cugina scolorandosi un po in viso era un correre a precipizio nel palazzo smantellato donne che portavano acqua ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella confusione come fosse una festa giungevano allora altri parenti in processione compunti coi guanti neri in mezzo al rumore delle seggiole smosse la zia macrì tornò a gridare presto un medico presto allora ditegli che vi comperi delle altre mule aggiunse il canonico ridendo è vero sei alquanto pallida ti sei forse spaventata in carrozza io dico di no invece guardate donna giovannina è grassa quasi quanto la prima donna eppure non si vede un po sì da vicino forse pel busto che stringe troppo no no è meglio star seduti in una bella sedia soffice come questa che andare a buscarsi il pane di qua e di là come i la gurna quando si può buscarselo anche il sacrificio non sapeva ella stessa come mentre il cuore volava lontano sognando altri orizzonti altro ideale ma dopo mai più mai più s'era ripresa vergognosa e compare santo col pretesto di difendere la roba abbrancava quel che poteva e se lo ficcava da per tutto in bocca nelle tasche dentro la camicia erano un po in disparte mentre tutti gli altri si affollavano intorno alla tavola egli allora le disse piano con una certa tenerezza è un pezzo che compare nanni teneva d'occhio a quei baiocchi per non lasciarseli sfuggire aggiunse brasi camauro è nato col berretto in testa sono contento vedi bianca sono contento d'andare magari verso il precipizio per vedere che cominci ad affezionarti a me e alla casa in quella si udì nel corridoio un fruscìo di seta e un rumore di sciabole e di speroni donna giovannina si fece di brace in volto sentendosi addosso gli occhi della mamma la zia cirmena che si era divertita almeno un po si piantò nel bel mezzo della stanza guardando in faccia la gente come a dire ch'era ora d'andarsene carico di figliuoli anche allora saltano fuori le difficoltà denari non ce ne sono i denari che si son persi nel ponte della malora non vorrei che la signora baronessa rubiera avesse a vergognarsi d'avermi per compagno diteglielo pure ha ragione piuttosto ogni stanza che rovina chiudono l'uscio e si riducono in quelle che restano in piedi così faranno per la cucina faranno cuocere le uova qui in sala quando le avranno vendere una o due camere nossignore non si può anche volendo stomaco sissignore eccomi qua rispose con un sorriso che cercò di fare allargare per tutta la faccia scura eccomi qua come volete voi ai vostri comandi però dite la verità voi parlate col diavolo eh la sottana rimboccata il mantello e il nicchio sotto l'ascella le mani sudice di polvere in un mare di sudore che festa eh signora sganci don gesualdo tornò tutto contento leggendo una lettera piena di sgorbi e suggellata colla midolla di pane lo vedete il diavolo che mi parla all'orecchio eh m'ha dato anche una buona notizia e bisogna che torni da mastro lio io entrando nella camera nuziale trasse un sospirone ah se dio vuole è finita ce n'è voluto ma è finita se dio vuole non lo fo più com'è vero iddio se si ha a ricominciare da capo sicuro chi volete che la sposi senza dote non è più una bambina neppure lei è un tradimento bell'e buono cosa farà quando chiuderete gli occhi voi e vostro fratello ma di veder ciò che avete visto stavolta non ve l'aspettate più sogghignava il barone zacco accennando a mastro don gesualdo no no me lo rammento coi sassi in spalla e le spalle lacere rispose infine il padrone cominciava ad albeggiare prima di giungere alla torretta un contadino che incontrarono spingendo innanzi e i buoi accovacciati attorno all'aia legati ai cestoni colmi di fieno sollevavano allora il capo pigro soffiando e si vedeva correre nel buio il luccichìo dei loro occhi sonnolenti come una processione di lucciole che dileguava contenta ella accennò di sì col capo col sorriso breve rallentando il passo per cortesia un bravo uomo un uomo di giudizio quello sì che ve lo può dare un buon consiglio dei ragazzi che si spenzolavano quasi fuori della ringhiera come stessero a rimondar degli ulivi una folla tale che la signora capitana nel palco dirimpetto minacciava di svenirsi ogni momento colla boccetta d'acqua d'odore sotto il naso lasciatemi stare caro don luca che so io dacché il canonico mi portò quella bella risposta sembra davvero malato di cent'anni la barba lunga non dorme e non mangia più badando solo di non incomodare gli altri e tenersi per sé i suoi guai e le sue miserie volse il capo vedendo entrare la sorella quasi un'ombra gli calasse sul viso cameretta misera la notte che si portava via gli ultimi rumori della festa l'ultima luce l'ultima speranza come la visione di lui che se ne andava insieme a un'altra senza voltarsi senza dirle nulla senza rispondere a lei che lo chiamava dal fondo del tutto sudato colle mani un po tremanti si imbacuccò ben bene in uno scapolare per prudenza e scesero in istrada donna sarina gli corse dietro nell'anticamera e si udì il canonico rispondere forte no qui vicino dal capitano credereste fa la sdegnosa anche la capitana lei che non manca mai dove c'è da leccare piatti fa la sdegnosa anch'essa come se non si sapesse donde viene quella gran dama no don luca non sono in collera pel rifiuto dei suoi fratelli venite qua accostatevi ch'è inutile far sapere alla gente i fatti nostri invano il capitan d'arme accarezzandosi i baffi che aveva lasciato crescere da poco le diceva colla voce grossa non temete calmatevi bella signora noi militari siamo galanti col bel sesso dal cielo profondo ricamato di stelle una più lucente lassù che sembrava guardasse fredda triste solitaria verso due ore di notte don gesualdo stava per mettersi a cenare quando venne a cercarlo in gran mistero il canonico travestito da c'era il fior fiore della nobiltà l'arciprete bugno lucente di raso nero donna giuseppina alòsi carica di gioie il marchese limòli con la faccia e la parrucca del secolo scorso andate a trovare vostra moglie piuttosto ve la raccomando non va presa come le altre siamo fatti di un'altra pasta tutta la famiglia rammentandogli un'altra ombra che soleva aspettarlo altra volta alla finestra del palazzo smantellato don ninì se ne andò frettoloso a capo chino portandosi seco negli occhi i ricordi di quella finestra chiusa e senza lume ancora essa non mi ha detto chiaro di sì colla sua bocca ma si vede che tentenna come la pera quand'è matura sono pratico di queste cose perché vedo tutti i giorni in chiesa delle donne che ricorrono al tribunale della penitenza prima e poi padrone egli ci pensò un po su perché quel discorso lo punzecchiava ancora peggio di una vespa e tornò a dire anche tu non hai avuto né padre né madre eppure cosa t'è mancato di nulla grazie a dio con una cacciatora di panno blù la camicia di bucato gli stivali nuovi che dava l'ultimo colpo di scopa nel portone imbiancato di fresco capitò in quel momento il ragazzetto del sagrestano che veniva a fare un'imbasciata di gran premura balbettando imbrogliandosi tornando sempre a ripetere la stessa cosa rosso dalla suggezione c'è il canonico lupi mia moglie qui m'ha detto ch'era montato in carrozza cogli sposi la gnà grazia allora entrò svolgendo adagio adagio il tovagliuolo e ne cavò una caraffina d'acqua d'odore tappata con un batuffoletto di cenci vedete mio fratello santo che sta a guardare se non ci fossi io egli sarebbe sotto sotto la macina al mio posto invece di grattarsi a spingere la macina e la casa tutto sulle mie spalle dice che il conto è lungo e non ci ha l'erba di lazzaro risuscitato poi perché perché non mi lasciate entrare che ho fatto ma le mule tutt'a un tratto abbassarono il capo insieme e infilarono il portone a precipizio morte subitanea esclamò il canonico ricadendo col naso sui ginocchi della sposa il canonico no stava dicendo il notaro mentre s'avvicinavano al balcone discorrendo sottovoce col barone zacco piuttosto la baronessa offrendole un guadagno quella non ha puntiglio non si può far sempre quel che si desidera non sono più padrone come quando ero un povero diavolo senza nulla ora ci ho tanta roba da lasciare signor barone sta per morire vostro cugino don diego solo come un cane non c'è nessuno in casa rimpetto al palazzo nero e triste dei trao splendeva il balcone lucente dei margarone e in quella luce disegnavasi l'ombra di donna fifì dalla parte di sant'agata comparve un momento anche il signor capitano per intimorire la folla ammutinata colla sua presenza si piantò in cima alla scalinata appoggiato alla canna nel vicoletto lì accanto vicino a casa sua trovò diodata che stava aspettandolo colla mantellina in testa rincantucciata sotto l'arco del ballatoio poiché in casa non la volevano speranza principalmente all'uscio che metteva nell'altra stanza era inchiodato un bellissimo sciallo turco macchiato d'olio e dietro lo sciallo turco udivasi il signor pallante che russava sulla sua gelosia poi verso nona bussava al portone il ragazzo di don luca portando un bicchiere di latte di tanto in tanto veniva don giuseppe barabba con un piatto coperto dal tovagliuolo o il servitore del fiscale che recava un fiasco di vino egli per fuggire quella vespa andava cercando in cucina qualcosa da mettere sotto il dente dopo una giornata simile frugava nel cassone del pane speranza sempre dietro come il gastigo di dio cuor d'oro interruppe il canonico generoso caritatevole peccato che e si diede della mano sulla bocca dov'è mio figlio infine cosa t'hanno detto alla vignazza parla stupido alessi dondolandosi ora su di una gamba e ora sull'altra balbettando guardando inquieto di qua e di là ripeteva sempre la stessa cosa sei venuta al mondo da te come dio manda l'erba e le piante che nessuno ha seminato sei venuta al mondo come dice il tuo nome diodata vuol dire di nessuno col bocchino stretto giunse le mani gesummaria maria santissima del pericolo stai fresca borbottò il notaro voltandosi in là stai fresca davvero se aspetti che tuo marito voglia arrischiare no non è nulla lasciatela sola il capitano si mise infine a far piovere legnate a diritta e a manca come veniva sui vicini che s'affollavano all'uscio curiosi no lasciatemi entrare apparve un momento la faccia stralunata di don ferdinando come un fantasma poi l'uscio si chiuse delle braccia amiche la sorreggevano affettuosamente e la zia macrì ripeteva sembrate una giovinetta donna giuseppina parola di cavaliere zitto cattivo soggetto rispose la vedova raccomandatevi piuttosto al santo patrono che sta per arrivare perché l'hai messa a bollire così presto il sole è ancora qui sul limitare l'arciprete fa un casa del diavolo per questa faccenda di suonare mezzogiorno prima dell'ora per stavolta giacché è fatta eccoti la chiave del campanile ma diodata che gli voltava le spalle col petto pigiato contro la ringhiera quasi si sentisse morire dal crepacuore non poté frenare i singhiozzi che la scuotevano dalla testa ai piedi allora il suo padrone scappò a bestemmiare la pianura sotto budarturo come una landa bruciata dal sole i monti foschi nella caligine in fondo dei corvi si levarono gracchiando da una carogna che appestava il fossato perché dovrei averli tutti contro non fo male a nessuno fo gli affari miei eh caro don gesualdo don gesualdo allora infuriato prese a sfogarsi col cognato e venite apposta per darmi la bella notizia mentre stavo a discorrere dei fatti miei sul più bello lo sappiamo le agglomerate cerimonie le melenzose riga io le melenzose ma lei scattò inferocita quasi volesse piantargli i denti in volto al rumore insolito anche don diego aprì un istante gli occhi burgio che era sul ballatoio di casa sua coll'orecchio teso verso la piazza grande dove udivasi quel parapiglia vedendo gente nel balcone dei trao domandò inquieto che c'è di nuovo don gesualdo gridò infine il marchese ristucco con la vocetta fessa voltando le spalle all'arciprete abbiamo fé l'amoroso un mingherlino che lei si sarebbe messo in tasca indietreggiava a passi misurati con una mano sul giustacuore di velluto e l'altra in atto di orrore fra i capelli arricciati farai correre gli sbirri con quel chiasso che vuoi ti darò quello che vuoi voglio l'onor mio don gesualdo l'onor mio che non si compra a denari per di qua per di qua si udì una voce dal vicoletto il fuoco è lassù in cucina mastro nunzio il padre di gesualdo arrampicatosi su di una scala a piuoli la quale vi farebbe imparentare con tutti i pezzi grossi del paese lo vedete adesso di che aiuto vi sarebbe avreste dalla vostra i giurati e tutti quanti anche per l'altra faccenda della gabella poi se volete entrarci insieme a noi sposa diodata narrò allora alla moglie don gesualdo la marito con lui il camparo aggiunse altre informazioni ridendo per godermi i miei denari fra me e me senza invitar nessuno no tacete sento il campanello interruppe donna sarina è un pezzo che suonano mentre voi state a predicare se ne vanno tutti in broda è un pezzo che li ha mandati giacinto ed eran già quasi strutti va bene va bene bianca zia fammi il piacere aiutami un po tu vogliono farmi imparentare con loro per l'appoggio del parentado capisci per non averli tutti contro all'occasione ne volete sentire una nuova seguitò il barone ostinandosi a cacciare il capo nel vano dell'uscio c'è un casa del diavolo dalla capitana fa sorvegliare la locanda dov'è alloggiata la prima donna suo marito stesso poveretto essa si arrestò tutta tremante atterrita colle mani nei capelli guardandosi intorno trasognata a un tratto fissò gli occhi asciutti ed arsi su don ferdinando che annaspava stralunato quasi volesse allontanarla dal letto vuol dire che la colpa è vostra don ninì non parlo del vostro fisico bisognava accompagnarla con qualche regaluccio caro barone la polvere spinge la palla credevate di far colpo per la vostra bella faccia sta un po meglio è più calma vuol esser lasciata sola eh eh mormorò il canonico scuotendo il capo e guardando in giro le pareti squallide della sala i rammento qui becco voleva gridargli dietro il farmacista badate a voi piuttosto ma il dottore lo spinse dentro a forza vai in cucina da questa parte gli rispose il marchese di che ti dieno da bere don gesualdo approfittò di quel momento per raccomandare sottovoce a suo fratello poi si rivolse inviperita a suo marito nera magra al par di un chiodo cogli occhi di carbone tanto di bocca aperta quasi volesse mangiarsi la gente voi non dite nulla a voi non bolle il sangue un gran santo e una gran bella statua i forestieri venivano apposta per vederla degli inglesi s'era risaputo poi l'avrebbero pagata a peso d'oro onde portarsela laggiù fra i loro idoli eccomi con voi pensiamo a quest'affare del ponte prima a salvare la cauzione con un sussidio del comune andremo adesso dal capitano e dai giurati che non ci sarebbero contrari papà mio papà mio proruppe allora donna fifì scoppiando a piangere addosso al genitore se mi volete bene papà mio fatemi bastonare a dovere quella sgualdrina in quel momento tornò il canonico lupi rosso in viso sbuffando asciugandosi il sudore e a prevenire ogni domanda si rivolse subito al padrone di casa sorridendo coll'aria indifferente fece il giro lungo onde evitare la farmacia di bomma dove il dottor tavuso sedeva in cattedra tutto il giorno ma nel salire pel condotto rasente al muro inciampò in quella linguaccia di ciolla ch'era sempre in cerca di scandali una vecchia aspettava accoccolata sui gradini dell'altare simile a una mantellina bisunta posata su di un fagotto di lavandaia e quando destavasi borbottando don luca le dava sulla voce sebastiano da questa parte don gesualdo venite con me e gli fece fare il giro lungo pei cappuccini risalendo poi verso santa maria di gesù per certe stradicciuole buie che non si sapeva dove mettere i piedi scappò a dire infine il canonico gli affari vostri fanno a pugni con gli affari degli altri che diavolo apposta bisogna tirarli dalla vostra a schiudere vagamente nell'avvenire nell'ignoto come una vita nuova un nuovo azzurro il sole di sesta scappava dalle cortine in alto gamba tutt'a un tratto nel silenzio s'udì un rovinìo la campanella squillante di sant'agata che chiamava aiuto usci e finestre che sbattevano la gente che scappava fuori in camicia gridando terremoto san gregorio magno no esclamò la zia cirmena piantandosi dinanzi al nipote quasi ad impedirgli di fare una pazzia non date retta sono ubbriachi canaglia che crepano le gote lucenti la sottana lucente il grosso anello lucente tanto che le male lingue dicevano fosse falso mentre il marchese gli gridava dietro don calogero don calogero dico per dire che diavolo alla mia età prima l'arciprete donna giuseppina alòsi la capitana gli invitati di maggior riguardo il canonico lupi diede una gomitata al barbiere il quale passava dinanzi a mastro don gesualdo senza fermarsi donna bellonia in sottana stava a spiare dalla terrazza verso la piazza grande per incarico del marito spaventata dal tramestìo che s'era udito tutta la notte nel paese e burgio strigliava la mula legata al portone dei pazzi da legare se torno a nascere lo dirò anche a loro voglio chiamarmi mastro alfonso limòli donna sarina prima d'andarsene picchiò di nuovo all'uscio della nipote per sapere come stava fece capolino don diego sempre con quella faccia di cartapesta e ripeté meglio è più calma vuol esser lasciata sola fra poco saremo al buio anche diego che è malato tutta la notte e spalancava gli occhi accennando ancora colle mani e col capo con un terrore vago sul viso attonito certamente certamente si affrettò a rispondere don gesualdo appena potrò i denari servono per spenderli quando ci sono finalmente come vide che montava a cavallo senza darsene per inteso si piantò in mezzo alla strada grattandosi l'orecchio così mi lasci senza domandarmi neppure se ho bisogno di qualche cosa guarda quella carogna i lascia fuori la mula con questo tempo poltronaccio nemico del tuo padrone ah il vostro mestiere perché avevate la fornace del gesso e mi è toccato ricomprarvela due volte anche vi credete un ingegnere ecco il bel mestiere che sapete fare guardate guardate adesso io io stessa con questa destra che tu impalmasti giurandomi eterna fé ve ne andate di già sì non potrete muovervi qui dentro siamo in troppi dallo spuntare del giorno si vide la piazza grande piena zeppa di villani un brulichìo di berrette bianche un brontolìo minaccioso fo lo speziale pesto cremor di tartaro giacché non posso pestar altro non posso ma vedendo passare ciolla ammanettato come un ladro si morse la lingua e chinò il capo sul mortaio ma poi quando il figliuolo lo condusse a veder le terre che aveva comprato lì proprio alla canziria non finiva di misurarle in lungo e in largo povero vecchio a gran passi come avesse nelle gambe la canna un momento un momento interruppe il canonico lupi lasciatemi lavar le mani se non li porto subito aggiunse il servitore a un certo punto barcollò e stava per affondare nella melma spumosa che dilagava santo diavolone che volete lasciarvi anche la pelle urlò il capomastro afferrandolo pel bavero ai due lati della tavola come i giudei del santo sepolcro ci erano pelagatti e giacalone che sembravano di cartapesta così lavati e pettinati prese a tenere a bada il barone mèndola dandogli chiacchiera e tabacco sputacchiando di qua e di là onde cercare di sbirciar quello che succedeva dietro l'uscio socchiuso di donna bianca stringendo le labbra riarse come inghiottisse ogni momento il paese grigio e triste nella pioggia anch'esso lassù in cima al monte col suono del mezzogiorno che passava a ondate trasportato dal vento e si sperdeva in lontananza la signora alòsi tutta affaccendata con la boccettina d'acqua d'odore in mano e il barone mèndola voltando la schiena al teatro scuotendo per le braccia un ragazzetto bianco al par della camicia abbandonato sulla seggiola se ho lavorato anch'io tutta la vita e mi son tolto il pan di bocca per amore della casa intendo che mia nuora vi abbia a portare la sua dote me potete dirlo caro mio riprese il vecchietto malizioso non avete a temere che vi faccia la concorrenza io c'era il letto ancora disfatto nella camera del canonico tutt'in giro alle pareti un bel numero di gabbioline dove il canonico gran cacciatore al paretaio teneva i suoi uccelli di richiamo diego diego fratello mio non fate a quel modo donna bianca disse piano don luca se ci sente ancora il poveretto figuratevi che spavento al battibecco si divertivano anche coloro che non gliene importava nulla il barone zacco poi figuriamoci eh eh marchese voi non la fate la concorrenza eh eh donna fifì non si placava diceva che non voleva saperne più di colui uno sciocco un avaraccio il barone gesualdo brutto affare eh i dispiace sotto si vedeva che gongolava il canonico a tagliar corto rispose lui cosa da nulla il diavolo poi non è così brutto poi come vide don diego si voltò sorridente i saluto cugino trao cosa andate facendo da queste parti soccorsi nossignore non è per me pensavo a quei poveri innocenti anche quest'altra che ci vuoi fare così va il mondo poiché v'è il comune che ci pensa dei garofani e un lume da notte acceso sul canterano dinanzi a un quadrettino della vergine e un profumo d'incenso che svolgevasi da un vasetto di pomata il quale fumava per terra finta che litigano ogni sera sul palcoscenico ma poi a casa bisogna vedere non vi dico altro il canonico si affrettò a risponder lui sissignora poca brigata vita beata dietro di loro saliva alessi colla berretta in mano intimidito da quei lumi e da quell'apparato infatti il dottor tavuso ch'era il capo di tutti i giacobini del paese e stava nascosto nella legnaia tremando come una foglia vide giunta l'ultima sua ora all'udir bussare all'uscio con tanta furia i sbirri la compagnia e un paio di pantaloni che non tenevano più per la decenza senza scarpe ai piedi sissignore la prima cazzuola per incominciare a fare il muratore dovette prestarmela mio zio il mascalise don camillo accendete ch'è ora di andarsene don camillo ehi cosa fate dormite fanno le cose sottomano come se fossero delle sudicerie capiscono anche loro che manipolano delle cose sporche ma la gente poi non è così sciocca da non accorgersi in quel momento veniva dal magazzino il sensale bianco di pula duro perfino nella barba che gli tingeva di nero il viso anche quand'era fatta di fresco voce colla faccia accesa la camicia aperta un fazzoletto di cotone legato al collo un cappellaccio di paglia in testa lo vedete don luca se ho tempo da perdere adesso con un gemito con un lamento d'ammalata affondando il viso nel guanciale bagnato di lagrime calde e silenziose mentre i ho piacere che abbiate toccato con mano se il consiglio che vi ho dato allora era tutt'oro una giovane ch'è una perla avvezza ad ogni guaio che l'avreste tutta ai vostri comandi e di famiglia primaria anche rispose il canonico alzando il capo come un asino che strappi la cavezza poi lasciò stare il nicchio che andava spolverando attentamente e gli fissò addosso anche lui i suoi occhi da uomo che non si lascia mettere nel sacco lì tutti sembravano sulle spine la zia macrì fingendo di guardare nella piazza bianca zitta in un cantuccio e don ferdinando solo che badava a godersi la festa voltando il capo di qua e di là senza dire una parola non ho bisogno di farvi la predica siete un uomo di giudizio povera bianca sono commossa guardate la signora capitana affettava di guardare con insistenza la collana di donna giuseppina alòsi nel tempo stesso che rimproverava il marchese libertino libertino chiamando ad alta voce i conoscenti donna marianna eh eh dev'esserne contento il baronello rubiera baronello don ninì siete contento canali osservò dal palco accanto un po per uno non fa male a nessuno badate a voi piuttosto badate sì sì l'ho visto venire adesso scappo prima che giunga il cavaliere ci ho tante faccende gravi sulle spalle mie e d'altrui andavo appunto da don gesualdo per commissione di vostra zia sapete il grosso affare che hanno insieme colla baronessa canali cacciò anche lui il capo dentro il palchetto state attenti ora c'è la scena in cui s'ammazzano magari borbottò fra i denti fifì eh che cosa che te ne pare ella tacque ancora un momento col viso nelle mani poi rispose con un tono di voce che andò a rimescolargli il sangue a lui pure e pallido donna fifì margarone si tirò indietro dal balcone con una smorfia appena la vide sboccare nella piazzetta dalla salita di sant'agata ah finalmente la buona sorella quanta degnazione peperito su e giù pel rosario canali a braccetto con don filippo verso la casa della ceraiuola don giuseppe barabba portando a spasso un'altra volta il cagnolino di donna marianna sganci colpa vostra ve l'avevo detto non sono imprese per noialtri sbraitava la sorella in camicia coi capelli arruffati una furia tale e quale ne aveva portate delle pietre sulle spalle prima di fabbricare quel magazzino e ne aveva passati dei giorni senza pane prima di possedere tutta quella roba si va in scena aggiunse il vocione del signor pallante spicciati allora essa levando verso don ninì il viso rassegnato con un sorriso triste il canonico lo tirò per un braccio andiamo andiamo volete chiudere la bocca a tutti gli sfaccendati nel salire per la stradicciuola dei margarone la notte non chiudo occhio sono un povero disgraziato la gente mi crede felice e contento guardava giù nella piazza ora spopolata onde evitare gli occhi disperati della cugina che gli passavano il cuore e la tolleravano soltanto in campagna pei servigi grossi appena la ragazza vide il suo padrone ricominciò a piangere e a lamentarsi quasi fosse caduto addosso a lei il ponte voglio vederlo lasciatemi andare bianca in questo momento bianca vuoi ammazzarlo una commozione se ti sente non far così via bianca un bicchier d'acqua presto il capitano gli fece lui pure una bella lavata di capo con le armi da fuoco che scherzate siete una bestia peggio dell'esca vedete sbraitava mastro don gesualdo roba da fare andare in aria tutto il quartiere santo e santissimo e me la mettono poi contro il mio muro perché loro non hanno nulla da perdere santo e santissimo in tal modo seguitava a brontolare passeggiando per l'aia su e giù dinanzi la porta poscia vedendo che la ragazza piangeva ancora cheta cheta per non infastidirlo le tornò a sedere allato di nuovo rabbonito che vuoi santo motta allora usciva dall'osteria di pecu pecu e si metteva a vociare colla mano sulla guancia le terre del comune chi vuole le terre del comune uno due tre e terminava con una sghignazzata e santissimo santo e santissimo in quel momento comparve la zia cirmena in cima alla scala con lo scialle in testa dopodomani dopodomani devo venire anche per l'affare della gabella e ne discorreremo don luca suggerì pure di far precedere due paroline scritte roca vossignoria siete il padrone è vero ma veh che bestia devi aver fame anche tu mangia mangia poveretta non pensar solo alla mula dio essa balbettò qualche parola inintelligibile un gorgoglìo di suoni timidi e confusi e chinò il capo ubbidiente per cominciare a togliersi il pettine di tartaruga colle mani gracili e un po don diego sgambettando più lesto che poteva dietro alla cugina rubiera per gli anditi e gli stanzoni pieni di roba seguitava labbra strette quasi fossero cucite e siccome sua sorella giovialona si voltava a salutare bianca la richiamò con la voce stizzosa giovannina andiamo andiamo meno male questa qui borbottò il baronello altre bestie da soma erano sparse qua e là e dei barili di vino passavano di mano in mano quasi a spegnere un incendio don gesualdo sempre in moto con un fascio di taglie in mano segnando il frumento insaccato presto presto chiamò dal balcone la zia sganci ecco qui il santo il marchese limòli che temeva l'umidità della sera aveva afferrato la mamma margarone pel suo vestito di raso verde e faceva il libertino essa stava litigando con quel ladro del sensale pirtuso che le voleva rubare il suo farro pagandolo due tarì meno a salma accesa in volto gesticolando con le braccia pelose il ventre che le ballava non ne avete coscienza giudeo raddrizzò la schiena facendo un boccaccia ahi ahi se dio vuole è passata anche questa chi campa tutto l'anno vede tutte le feste vedete cosa mi tocca a fare ma che faccia avete gesummaria lo spavento di questa notte eh dalla botola in cima alla scaletta di legno si affacciarono due scarpacce non lo sapete piglieranno in affitto le terre del comune quelle che abbiamo noi da quarant'anni tutti i zacco di padre in figlio una bricconata una combriccola fra loro tre padre figliuolo e spirito santo e gli cuoceva di vedere il sangue suo al comando altrui ci vollero sette anni prima che gli perdonasse e fu quando finalmente gesualdo arrivò a pigliare il primo appalto per conto suo appena vide giungere il padrone cominciò a piagnucolare di nuovo il ponte mastro nunzio vostro padre disse ch'era ora di togliere l'armatura nardo vi è rimasto sotto io non posso mi dispiace monsignore non mi ha data la confessione perché sa che me ne manca il tempo indi aggiunse con un certo risolino lisciandosi il mento duro di barba povera diodata ci hai lavorato anche tu ne abbiamo passati dei brutti giorni sempre all'erta come il tuo padrone don ferdinando stava seduto a piè del letto senza dir nulla simile a una mummia di tanto in tanto andava a guardare in viso suo fratello guardava poi don luca stralunato e tornava a chinare il capo sul petto a me le pistole al petto cugina rubiera la baronessa si asciugava le labbra amare come il fiele col fazzoletto di cotone e un'altra cosa anche i dicevo che voglio far casa da me per conto mio se trovo la moglie che mi conviene ma se non mi date retta vossignoria allora è inutile o se fingete di non capire eh il denaro è scarso per tutti padre mio voi perché avete messo il carro innanzi ai buoi quando non potete tutti così i mettereste sulle spalle un feudo a lasciarvi fare che volete con quel parapiglia che c'è stato nel paese se non era pel viatico che vidi venire da queste parti il marchese indicò l'uscio dell'altra stanza con un cenno del capo e faceva rifiorire le piaghe di sant'agata all'altar maggiore quasi due grosse rose in mezzo al petto allora la penitente risollevavasi ansiosa raggiante di consolazione volgendo un'occhiata al barone il quale finse di non accorgersene rosso al par di un gallo la padrona di casa portava le mantiglie e i cappellini delle signore mentre tutti i margarone in piedi mettevano sossopra la casa per accomiatarsi to bianca sangue di giuda come se li rubassi i miei denari tutti quanti d'intesa per rovinarmi due giorni per tre canne di muro ci ho un bel guadagno in questo appalto eh il canonico con un sorrisetto incredulo andava stuzzicando ora donna sarina ed ora il barone il quale chinava il capo seguitava a grattarsi il mento discretamente fingeva di guardare anch'esso di qua e di là come a dire ed anche insistente e dolorosa la visione netta della sua casa dove un uomo era entrato di notte la vecchia casa che gli sembrava sentir trasalire ancora in ogni pietra all'eco di quei passi ladri don liccio papa dietro che ammiccava al sole con tanto di tracolla bianca attraverso la pancia ma vedendo quel mare di teste se la svignarono subito tutti e due bestia mastro don gesualdo fece così il suo ingresso fra i pezzi grossi del paese raso di fresco vestito di panno fine con un cappello nuovo fiammante fra le mani mangiate di calcina il canonico invece che aveva le tasche sino al ginocchio sotto la zimarra delle vere bisacce poteva cacciarvi dentro tutto quello che voleva senza dare don giuseppe barabba in gran livrea e coi guanti di cotone che annunziava le visite mastro don gesualdo vociò a un tratto cacciando fra i battenti dorati il testone arruffato devo lasciarlo entrare signora padrona allora perché siete venuto vossignoria per non farci venire voi caspita io non fo misteri giuochiamo a tagliarci l'erba sotto i piedi fra di noi che abbiamo qualcosa da perdere ed ecco il bel risultato e se ne andò com'era venuto frettoloso infatuato la zia cirmena borbottò che seccatura ci fosse almeno un'altra uscita il canonico invece curioso volle andare a vedere noi sissignore rispose gesualdo vagamente tante cose si potrebbero fare si potrebbe parlarne si dovrebbe parlarne chiaro amico mio i prendete per un ragazzo un altro po strascinate me pure alla perdizione egli pallido come un morto cogli occhi stralunati i capelli irti sul capo quasi colla schiuma alla bocca rispondeva compare cosimo colla scure da far legna don luca il sagrestano che voleva dar di mano alle campane un'altra volta per chiamare all'armi pelagatti così com'era corso al primo allarme col pistolone arrugginito ch'era andato a scavar di sotto allo strame ma del resto ogni cosa aveva ripreso l'aspetto solito delle domeniche l'arciprete bugno che stava un'ora a leccare il sorbetto col cucchiarino il marchese e gli altri nobili seduti in fila dinanzi al caffè il poveraccio si schermì alla meglio per altro non era socio poveri sì ma i trao non s'erano mai cavato il cappello a nessuno la fabbrica del molinazzo circa duecento salme di gesso che andarono via dalla fornace al prezzo che volle mastro nunzio e la dote di speranza anche perché la ragazza non poteva più stare in casa rispose don gesualdo che si sentiva ribollire in quel punto i denari male spesi c'è tempo c'è tempo ne deve passare prima dell'acqua sotto il ponte che non c'è più diteglielo pure alla signora baronessa essa rispose ch'era contenta chinando il capo più volte giacché aveva un groppo alla gola e non poteva parlare va bene ora vattene via contenta e senza pensare ad altro sai senza pensare ad altro però vedendo il canonico lupi che s'avanzava verso di loro inchinandosi a ogni altare colla destra stillante d'acqua benedetta il nicchio pendente dall'altra mano benedicite signor canonico come va da queste parti cosa vogliono don anselmo che diavolo li piglia oggi lo sapete vogliono le terre del comune signor marchese avete voluto che prendessi l'appalto del ponte per non stare in ozio vedete com'è andata a finire e bisogna tornare da capo se non voglio perdere la cauzione ne videro qui delle feste in questo stesso luogo i rammento pel battesimo dell'ultimo la gurna corradino adesso sono andati a stare a siracusa tutta la famiglia dopo aver dato fondo a quel po che rimaneva il poveretto si lasciò cadere sulla seggiola quasi avesse le gambe rotte sudando come gesù all'orto si cavò allora il cappellaccio bisunto passandosi il fazzoletto sulla fronte quelle che ci hanno lo stemma più grosso sul portone e che arricciano più il naso se torno a nascere voglio chiamarmi mastro alfonso limòli ed esser ricco come voi nipote mio avete ragione m'ha fatto fare dei bei negozi tuo marito la semenza che abbiamo buttato via a donninga la vigna che m'ha fatto piantare dove non nasce neppure erba da pascolo testa fine tuo marito le carte di famiglia le carte della lite e don ferdinando scappò via correndo colle mani nei capelli vociando anche lui e tirò via ostinato come un mulo la baronessa furibonda gli strillò dietro sono azionacce da pari vostro suo fratello volse finalmente il capo verso di lei con un sorriso bonario e malinconico parlo per voialtri per te e per ferdinando ne godrete voialtri almeno quanto a me io sono arrivato un lettone di legno scolpito e sgangherato in un angolo dei seggioloni di cuoio sventrati per farne scarpe una sella di velluto polverosa a cavalcioni sul subbio di un telaio vagli di tutte le grandezze appesi in giro mucchi di pale e di scope si fece il segno della croce mise il piede alla staffa infine di lassù a cavallo che toccava quasi il tetto col capo sputò fuori il fatto suo prima d'andarsene nunzio sull'uscio coi pugni rivolti al cielo lanciava fuoco e fiamme giuda iscariota santo diavolone doveva venire adesso questa grazia di dio il giorno in cui avvenne quel parapiglia nel palazzo di città che le voci si udivano sin nella piazzetta di sant'agata apparve per un istante alla finestra la cima di un berretto bianco tremolante ma appena aprì l'uscio della cucina si videro fuggire delle donne che stavano a guardare dal buco della serratura ho visto ho visto caro parente lasciateli stare non li spaventate il papà brandendo la canna d'india voleva insegnargli l'educazione adesso sogghignò il marchese per calmarlo don ninì lo accompagnò con un sogghigno continuando a suonare la gran cassa sul baule colle calcagna ella se ne avvide e alzò le spalle con un sorriso affascinante sospirando quasi si fosse levato un peso dallo stomaco una cosa che fece schioccare la lingua al canonico mentre la sposa andava salutando col capo a destra e a sinistra palliduccia timida quasi sbigottita c'era un pergolato sul ballatoio e un lume che trapelava dalle imposte logore bussa tu se mai disse don gesualdo ci ha la mano ne parlerei io stesso a ciolla in segretezza senza stare a rompervi il capo vossignoria e vi fa fare una bella figura con un bottiglione di vino poi ve lo chetate il ciolla don luca si lasciò scappare di bocca mentre andava spogliandosi degli abiti ecclesiastici col viso dentro la cotta le braccia in aria la voce soffocata il marchese e il canonico lupi tenevano viva la conversazione don gesualdo approvando coi cenni del capo gli altri ascoltavano la zia cirmena con le mani sul ventre e un sorrisetto amabile che faceva cascare le parole di bocca bianca rispose facendosi rossa è di lanetta un regalo della zia ah ah il baronello ch'era sulle spine propose di rientrare in sala comincia ad esser umido piglieremo qualche malanno quanto alla baronessa rubiera posso dormire fra due guanciali è come se fosse la vostra stessa persona se mi promettete ma badiamo veh per questo dicevo ma voi la pigliate su quel verso scusate scusatemi tanto volevo con quell'affare procurarvi l'appoggio di un parentado che conta in paese la prima nobiltà don gesualdo ci si scaldava lui pure gli occhi accesi dall'afa che gli brillavano in quel discorso temeva però gli intrighi degli avversari tutti pezzi grossi di quelli che avevano voce in capitolo per questo che riposate adesso dovete essere stanchi sangue di giuda bel guadagno ci fo i rovino per tenervi tutti quanti a dormire e riposare corpo di sangue di fuoco mastro don gesualdo il quale si era slanciato furibondo su per la scaletta della cucina tornò indietro accecato dal fumo pallido come un morto cogli occhi fuori dell'orbita mezzo soffocato atroci colle braccia l'uno al collo dell'altro come due fratelli messi in allegria dal vino bevuto una baldoria che fece ridere anche lo stesso don gesualdo poco dopo tornò ad uscire stringendosi nelle spalle gonfiando le gote accompagnato da don ferdinando allampanato che pareva un cucco e mio padre che strepitava perché lasciavo il mestiere in cui ero nato e poi quando presi il primo lavoro a cottimo gridava ch'era un precipizio dicono che sinora ve le siete godute voialtri signori e che adesso tocca a noi perché siamo tutti eguali padroni padronissimi quanto a me non dico di no tutti eguali lo saprò ti sorprenderò con loro nel vallone qualche volta essa sorrideva sempre allo stesso modo di quel sorriso dolce e contento allo scherzo del padrone che sembrava le illuminasse il viso affinato dal chiarore molle un pulcinella il capo della casa signori miei guardate un po gesualdo per finirla saltò di nuovo sulla mula siete una stupida non avete saputo educare le figliuole vedete cosa mi tocca sentirmi dire non dovevate portarmelo in casa quel facchino donna bianca trao inginocchiata dinanzi al confessionario chinava il capo umile abbandonavasi in un accasciamento desolato biascicando delle parole sommesse che somigliavano a dei sospiri alla sfuriata del sagrestano però si rizzò all'improvviso quasi gli avessero dato uno scossone e domandò piano con la voce assonnata di uno che parli in sogno dorme sì dorme andate a dormire voi pure se volete dei volumi gialli logori e polverosi che lo facevano tossire a ogni voltar di pagina sul letto era pure sciorinato un grand'albero genealogico come un lenzuolo signora signora vociò in quel momento don giuseppe barabba facendo dei segni alla padrona no rispose lei prima deve passare la processione accorrevano il signor capitano l'avvocato fiscale tutta la giustizia don liccio papa il caposbirro gridando da lontano brandendo la sciaboletta sguainata evviva voi avete fatto un bel lavoro tanti denari spesi i denari del comune ora ci tocca aspettare chissà quanto prima di vedere un altro ponte o com'era fatto di ricotta sicuro si lasciò scappare incautamente don ninì per dire qualche cosa ah piace anche a voi certamente cioè voglio dire dite dite pure già lo sappiamo io non so nulla mio padre non m'ha insegnato a fare queste cose rispose burgio brontolando io fo come fece mio padre piuttosto se volete venire a prendere un boccone a casa non mi reggo in piedi com'è vero dio allora sorrideva e appuntava il dito scarno e tremante spingendo col gomito il fratello il quale accennava di sì col capo e sorrideva lui pure come un fanciullo un ecceomo andava errando per la stanza stralunato facendo gesti e discorsi incoerenti tossendo tirando il fiato a stento soffiandosi il naso quasi suonasse una tromba perchè perché non volete lasciatemi lasciatemi lasciatemi entrare sì sì disse lo zio marchese è giusto che lo veda lasciatela entrare invece di spiegarsi don diego scoppiò a piangere come un ragazzo nascondendo il viso incartapecorito nel fazzoletto di cotone con la schiena curva e scossa dai singhiozzi ripetendo più in là nel cortile che sembrava quello di una fattoria popolato di galline di anatre di tacchini che si affollavano schiamazzando attorno alla padrona il tanfo si mutava in un puzzo di concime e di strame abbondante egli non rispondeva nel fango sino a mezza gamba andando su e giù per la riva corrosa coi capelli che gli svolazzavano al vento sangue di corpo di voleva mettersi a sbraitare il farmacista in quel momento suonava la campanella della benedizione e quanti erano in piazza s'inginocchiarono chi domandò la margarone che se ne accorse chi don diego o don ferdinando sissignora don diego a poco a poco al dilagar di quel chiarore anche nella costa cominciarono a spuntare i covoni raccolti in mucchi come tanti sassi posti in fila veniva un ronzìo di mosche sonnolenti un odor d'incenso e di cera strutta un torpore greve e come una stanchezza dal luogo e ebbene se non c'è altro mezzo di provarti quanto io t'amo giacché bisogna perdermi ad ogni costo stasera dopo la mezzanotte tutto sangue della povera gente roba del comune voleva dire che ciascuno ci aveva diritto allora tanto valeva che ciascuno si pigliasse il suo pezzetto poi vi siete imparentato con loro uno schiaffo caro mio uno schiaffo che avete dato a tutti quanti sapete cosa ho da dirvi si mise a strillare allora il marchese levando il capo in su poi volse il capo fissandola cogli occhi avidi dal fondo delle orbite che sembravano vuote filigginose il brodo dicevi c'è un po di carne supplicava don diego a mani giunte correndole dietro non fate scandali per carità e tacque soffocato dalla tosse premendosi il petto alzatevi vossignoria ch'è venuto il manovale da fiumegrande e vuole parlarvi subito da fiumegrande a un'altra grande famiglia che si estingue osservò gravemente l'avvocato fiscale scoprendosi il capo la signora capitana saltellando sulla punta delle scarpette per mostrare le calze di seta egli a quelle parole si fermò cogli occhi spalancati tutto tremante voi cugina rubiera no no questo non può essere non ci reggo no borbottò canali e scappò via giusto nel momento che risuonavano gli applausi che comica eh che talento esclamò don filippo smanacciando lui pure appena fuori si imbatterono nel notaro neri che andava ad aprire lo studio e fece il viso di condoglianza a don gesualdo rugginoso sembrava abbandonato senza un'ombra con tutte le finestre spalancate nell'afa simili a tanti buchi neri le croci dei campanili vacillanti nel cielo si mise a scopare colle mani dinanzi all'uscio buttando via le frasche carponi fregandosi gli occhi di tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno col mento rilassato le gambe fiacche il vino generoso e caldo le si vedeva scendere quasi a ogni sorso nella gola color d'ambra il seno ancora giovane e fermo sembrava gonfiarsi senti nessuno ti tocca vattene che fai adesso essa stando due scalini più giù gli aveva presa la mano di nascosto e andava baciandola come un vero cane affezionato e fedele brutto rimedieremo abbiamo salvato i materiali dopo quando furono lontani e il notaio con la chiave nella toppa li guardava ancora ridendo il canonico gli soffiò nell'orecchio a mastro don gesualdo cos'hai ti senti male disse il marchese vedendo la nipote così pallida non è nulla è il fumo che mi fa male non dite nulla zio non disturbate nessuno discorrere sottovoce don filippo allibbiva ad ogni gesto che il notaro trinciava in aria ma si ostinava a dir di no giallo dalla paura l'altro gli strinse forte il braccio attraversando la viuzza della masera per salire verso anche di slacciarla i pare diss'ella allora balzando in piedi infuriata per chi m'avete presa don asino giunse in quel momento il capitano seguito da don liccio papa che sbraitava in anticamera narrando in un lampo le tornarono in mente tante cose alle quali non aveva badato nella furia del continuo da fare qualche mezza parola della cugina macrì le chiacchiere che andava spargendo don luca il sagrestano certi sotterfugi del figliuolo no no in verità nessuno sarino il suo figliuoletto quello alto quanto il ventaglio sapete la canzone non l'ha fatta lui la roba entrate entrate mastro lio lì dal cancello di legno è aperto vostro figlio però lo sapeva che mia sorella non è ricca signora capitana signora capitana così rubate la festa al santo tutti gli voltano le spalle come siete stupidi tutti quanti rispose la capitana gongolante ma bianca mise un grido straziante un grido che fece rimanere lo zio a bocca aperta e scappò per la casa cercando il manto cercando qualcosa da buttarsi in capo per uscire di casa per correre subito le astuzie di ogni giorno le ambagi per dire soltanto vi saluto le strette di mano inquiete coll'orecchio teso non ci reggo no non ci reggo infine dio le diede la forza di ricomparire dinanzi a lui quel giorno in cui don ferdinando le aveva detto che il fratello stava peggio nella cameretta sudicia sdraiato su quel lettuccio che sembrava un canile ma il marito non si può lasciarlo fuori è una disgrazia non dico di no ma bisogna sorbirsi mastro don gesualdo eh sicuro sicuro rispose la zia cirmena essa tremava così che i denti facevano tintinnare il bicchiere quasi fuori di sè fissando addosso alla gente gli occhi spaventati lasciatemi lasciatemi entrare peccato che siate in tanti l'avete indovinata a farvi nominare capitan d'arme quattrocent'onze all'anno per rispondere dei furti campestri è una bella somma come così ve ne andate che c'è di nuovo non vi piace il farro l'altro disse di no col capo anch'esso al pari di don diego trao il quale se ne andava rasente al muro continuando a scrollare la testa come fosse stato colto da un accidente il barone rubiera distinto cultore il signor pallante celebre artista poi volse un'occhiata alla schiena del celebre artista che continuava a rovistare brontolando i dispiace osservò la zia macrì alzandosi per vedere dov'era arrivato il sole i dispiace che si fa tardi e a casa mia non c'è nessuno per preparare un boccone i saluto don gesualdo bravo bravo siete lì poi corse di sopra a precipizio scalmanato rosso in viso col fiato ai denti nient'altro sulle spalle da persona ch'è di casa in casa del buon dio essa dalla soglia si mise a gemere quasi avesse le doglie don luca che non lo suonate mezzogiorno la pentola sta per bollire nipote e rientrò con lei nella sala in quel momento mastro don gesualdo in piedi presso il balcone discorreva col canonico lupi questi perorando con calore sottovoce in aria di mistero stringendoglisi addosso quasi volesse entrargli in tasca col muso don ferdinando mi ha detto balbettò essa timidamente volete un po di brodo il malato da prima fece segno di no guardando in aria supino pare che ne abbia scoperto delle belle il capitan d'arme seccato fu costretto a rimbeccargli perché non badate a quel che succede in casa vostra caro collega no no gridarono di sotto se date aria al fuoco in un momento se ne va tutto il palazzo don diego allora si picchiò un colpo in fronte balbettando signor capitano credevo che fosse il ladro laggiù al buio l'ho visto con questi occhi zitto zitto ubbriacone gli diede sulla voce l'avvocato fiscale piuttosto andiamo a vedere il fuoco cinque mesi di terzana sissignore dio ne liberi vossignoria son ridotto all'osso il giorno senza pane e la sera senza lume sì bianca pallidissima senza levare gli occhi da terra disse di sì col capo lentamente egli agitò in aria le braccia tremanti e non seppe più trovare una sola parola la ragazza ricevette la sfuriata a capo chino e intanto accendeva lesta lesta il fuoco mentre il suo padrone continuava a sfogarsi lì fuori all'oscuro e passava in rivista i buoi legati ai pioli intorno don gesualdo se avete intenzione di farci fare la bocca dolce i pare che sia tempo all'alba ho da dir messa prima d'andare in campagna non feste non domeniche mai una risata allegra tutti che volevano da lui qualche cosa il suo tempo il suo lavoro o il suo denaro incontrarono il marchese limòli che andava a fare la sua passeggiatina solita della sera dal rosario a santa maria di gesù sempre solo e con l'ombrello rosso sotto il braccio avete il fuoco in casa capite gridò loro nell'orecchio santo motta sarà una bella luminaria con tutta questa roba vecchia saperlo il canonico le fa da suggeritore mastro don gesualdo ci mette i capitali e la baronessa poi un bel nulla l'appoggio del nome vedremo poi quale dei due conta di più fra il suo e il mio oh se la vedremo le orecchie pelose e stracche delle mule che ciondolavano fra la folla il cocchiere rannicchiato a cassetta colla frusta fra le gambe accanto al cacciatore gallonato colle calze di bucato che sembravano imbottite di noci don filippo affermò col capo e donna bellonia vista l'approvazione del marito s'arrischiò a dire è vero sarà una bella coppia soggiunse graziosamente la signora capitana don gesualdo con una faccia da funerale brontolò parla sbraita hai ragione adesso hai ragione tu considerate dunque il vostro prossimo vossignoria erano tutti nel corridoio donna fifì masticando un sorriso fra i denti gialli nicolino dietro a canali il quale distribuiva delle bruciate anche donna giuseppina alòsi aveva aperto l'uscio del suo palco per non dar campo alle non ho udito nulla per non violare il suggello della confessione ma padre angelino è un uomo di giudizio vi avrà consigliato di prendere un buon marito di mettervi in grazia di dio ma pirtuso tirava via senza rispondere neppure dicendo a don diego trao che non gli dava retta la baronessa ha un bel dire come se al caso non avrebbe fatto lo stesso lei pure ora che il barone zacco ha cominciato a vendere con ribasso il rumore della festa si dileguava e moriva lassù verso san vito un silenzio desolato cadeva di tanto in tanto un silenzio che stringeva il cuore bianca era ritta contro il muro immobile le mani e il viso smorti di lei sembravano vacillare che si udiva dietro l'uscio il canonico disse è qui e fece il segnale convenuto tutti e due col cuore che saltava alla gola sembrava che si divertisse a fare agghiacciare il sangue nelle vene al prossimo suo quel briccone udivasi infatti un vocìo di comari un correre di scarponi grossi strilli di ragazzi aspettano il rescritto di sua maestà dio guardi un'idea del marchese limòli per far passare il nome dei trao ai collaterali ora che sta per estinguersi la linea mascolina le carte furono nelle mie mani la zia non vuole no non vuole che posso farci essa è la padrona si udiva nella sala la voce del barone zacco che disputava alterato povera bianca sentite fa come una pazza confermò don luca si strappa i capelli il barone mèndola lo interrogò dinanzi a tutti quanti avete pensato a ogni cosa eh don luca già non conto più nulla io non so far più nulla ti ho fatto quel che sei come se non fossi il capo di casa come se non conoscessi il mio mestiere la cugina sganci ha fatto bene a ripararvi non dico di no ma avrebbe dovuto parlarne a noi pure che siamo parenti di bianca al par di lei piuttosto che fare le cose di nascosto scommetto che neppure don ferdinando ne sa nulla se l'avete sbagliato la prima volta questo ponte benedetto è un affar grave non so di che si tratti non sono informato da un pezzo che non me ne occupo tanto da fare non ho tempo di soffiarmi il naso don gesualdo allora smontò dalla mula premuroso tirandola dietro per le redini mentre andava passo passo insieme al prete tutto orecchi a capo chino e col mento in mano lasciatela stare cugina rubiera interruppe don diego con un rimasuglio del vecchio sangue dei trao alle guance sì sì lasciamola stare l'avvocato fiscale ordinò di buttare a terra l'uscio don diego donna bianca aprite cosa vi è successo poi si diedero a strologare i numeri del lotto insieme a donna bellonia ch'era corsa a prendere il libro di rutilio benincasa donna giovannina s'affacciò asciugandosi il viso dormendo due ore quando capitava come capitava in un cantuccio della stalla dietro una siepe nell'aia coi sassi sotto la schiena ora benedetti ragazzi pigliano tutto sul serio il fanciullo pallido con grandi occhi intelligenti e timidi guardava ancora la scena a sipario calato don gesualdo si sfogò infine con lui appuntandogli contro le corna con tutt'e due le mani i stava sulla pancia quel ponte come aveste dovuto spendere di tasca vostra e le cose tornarono ad andare pel suo verso al pari di ciolla giacinto mise fuori i tavolini pei sorbetti don anselmo schierò le seggiole sul marciapiede del caffè dei nobili sì sì va bene sta a vedere ora che devo anche pregarvi come se non l'avessi sulle spalle la vostra chiusa come se il garante non fossi io benone intanto maritatela con lo sposo che vi si offre adesso e poi se diverrete tanti cresi sarà anche meglio don diego rimase interdetto al vedere che la sorella non prendeva la chiave e tornò daccapo anche tu bianca dover celare sempre la febbre dei guadagni la botta di una mala notizia l'impeto di una contentezza e aver sempre la faccia chiusa l'occhio vigilante la bocca seria con quelle labbra senza sangue rispose infine sottovoce i miei fratelli sono padroni tocca a loro decidere abbiamo qualche affare in aria il barone zacco si mise a ridere forte cogli occhi che schizzavano fuori dell'orbita ma l'altro un po stordito dalla ressa che gli si faceva attorno non rispose ecco donna bianca che fa la sua visita alle quarant'ore e dà il buon esempio a me indegno sacerdote giusto qui c'è il signor canonico se avete qualche altro peccato da dirgli donna bianca vedi chi vogliono farmi sposare disse lui una trao e buona massaia anche m'hanno detto la verità e rimase a guardare pensieroso masticando adagio adagio buona tavola soprattutto son vecchio e mi dispiace che il marchesato non possa servirsi in tavola il fumo è buono soltanto in cucina la so lunga c'è più fumo nella cucina che arrosto sulla tavola in molte case fanciullo poi raccontava quello che aveva visto lui oggi ventisette ne sono passati ventisette l'arciprete bugno era insieme col cugino limòli me l'han messo lì alle costole capite un'indecenza ah è quello lo sposo domandò sottovoce donna giuseppina alòsi cogli occhietti che sorridevano in mezzo al viso placido di luna piena ragazzi diodata s'arrampicò sino all'abbaino del granaio per vedere poi nanni venne a dire è il viatico dio liberi va in su verso sant'agata ho visto il canonico lupi che portava il signore cogli occhi a terra una faccia da santo com'è vero iddio si stette a tirare un altro po mastro lio ora strillava e dibattevasi quasi volessero rubargli i denari di tasca la baronessa invece coll'aria indifferente voltandogli le spalle chiamando verso la botola rosaria rosaria aspettando lì davanti al portone insieme al canonico lupi che gli parlava sottovoce nella faccia eh eh don gesualdo che ve ne pare l'altro accennava col capo lisciandosi il mento duro di barba colla grossa mano l'acqua benedetta abbiamo pensato per donna bianca e si misero ad aspettare tranquillamente marito e moglie in mezzo alla sala udì la voce rauca del tisico che strillava anch'esso aiuto abbiamo i ladri in casa aiuto ma che ladri cosa verrebbero a fare lassù sghignazzò uno nella folla sentite cugina disse donna sarina tirando in disparte la macrì don ferdinando sciocco voleva accostarsi per udire lui pure un momento che maniera lo sgridò la zia cirmena senti per l'amor di dio sii cauta nessuno ne sa nulla tuo fratello non sarà andato a raccontarlo ed io neppure sai che t'ho voluto bene più dell'anima mia essa non rispose verbo rosaria rosaria si mise a gridare di nuovo la baronessa verso la scaletta finalmente comparvero dalla botola le scarpaccie e le calze turchine poi la figura di scimmia della serva sudicia spettinata il posto a chi tocca caro amico non bisogna mettersi in testa di dare il gambetto a un paese intero don gesualdo allora perse la pazienza si alzò di botto rosso come un gallo e aprì la bocca per sfogarsi ridendo cinguettando rimorchiandosi dietro don bastiano stangafame il tenente tutti i colleghi di suo marito il quale se ne stava a guardare da vero babbèo colla canna d'india dietro la schiena mentre i suoi colleghi passeggiavano con sua moglie anch'esso sapeva del ponte e sembrava che si divertisse mezzo mondo a prolungare le condoglianze il veleno che gli scorreva sotto il faccione giallo soltanto i fiori che le si agitavano sul capo parlavano per lei ora basta conchiuse il padrone andatevene ch'è tardi eh cosa dite sì un sacrilegio il mastro che fece quel santo dev'essere a casa del diavolo non parlo del santo ch'è in paradiso lo so è un'altra cosa basta la fede son cristiano anch'io che diavolo e me ne vanto gesualdo posando il fiasco mise un sospirone e appoggiò i gomiti sul deschetto tu non mangi la prima volta che bianca gli s'era abbandonata fra le braccia trepidante né quando una margarone aveva chinato il capo superbo mostrandosi insieme a lui in mezzo al mormorìo che suscitavano nella folla fu un vero accesso di pazzia il padrone allora si mise a ridere brava brava come suoni bene la trombetta sorrise anch'essa pulendosi la bocca un'altra volta col dorso della mano tutta rossa tanta salute a vossignoria dal rosario veniva il canonico lupi accaldato col nicchio sulla nuca soffiando forte ah ah don gesualdo andate a mangiare un boccone io no per mia disgrazia sono a bocca asciutta sino a parlò dell'altro affare della gabella che bisognava venire a una conclusione colla baronessa rubiera c'è altre novità il notaro neri ha fatto lega con zacco ho paura che il camparo mogio mogio gli andava dietro per rispondere al caso gnorsì pelorosso sta un po meglio gli ho dato la gramigna per rinfrescarlo agli porri che nome sogghignò il barone mèndola io non saprei come fare a tu per tu don filippo tagliò corto è un'artistona una prima donna di cartello allora si capisce così brontolando tutti e due andarono a cercare pirtuso che stava al fosso laggiù verso san giovanni mastro lio stava mangiando quattro fave coll'uscio socchiuso la testa fine quel mastro don gesualdo si farà ricco ve lo dico io sarebbe un marito eccellente per una ragazza a modo come ce ne son tante che non hanno molta dote oggi non può il confessore e domani neppure domenica piuttosto se gli fate sapere che siete pronta la poveraccia sotto quegli occhi stralunati di don ferdinando che pareva la frugassero tutta sospettosi inquieti perfino don giuseppe barabba a modo suo sbracciandosi a portar delle altre seggiole e a smoccolare i lumi poi dal balcone si mise a fare il telegrafo con qualcuno ch'era giù in piazza gridando per farsi udire in mezzo al gran brusìo della folla dalle vigne e gli oliveti di giolio che si indovinavano confusamente oltre la via del rosario ancora formicolante di lumi dal lungo altipiano del casalgilardo rotto dall'alta cantonata del collegio solaio nanni l'orbo che ce l'aveva sempre con quello della finestra vociando ogni volta eccolo eccolo e nella biblioteca la quale cascava a pezzi fu a un pelo d'ammazzare il sagrestano col pistolone di pelagatti a un certo punto egli interruppe la zia balbettando lasciatemi solo con bianca devo dirle due parole lasciateci soli e ne tirò fuori mucchi di scartafacci e di pergamene le carte della lite quella che doveva essere la gran risorsa della famiglia quando avessero avuto i denari per far valere le loro ragioni contro il re di spagna le mani annerite erano piccole e scarne delle povere mani pel suo duro mestiere mangia mangia devi essere stanca tu pure ponte don gesualdo che disgrazia i sarei contentata d'annegarmi io piuttosto son venuta a vedervi vossignoria con questa spina che dovete averci in cuore poi disse a fifì bada la capitana ti guarda col cannocchiale no non guarda me rispose lei facendo una spallata e l'aveva dato al tenente il quale glielo accomodava sugli omeri nudi in barba al suo superiore adagio adagio facendo il comodo suo senza curarsi di tutti quegli occhi che avevano addosso barone se aspettate alla fine dell'atto quei versi che desiderate leggere li ho lì in fondo al baule no nessuna donna gli aveva data una gioia simile una vampata così calda al cuore e alla testa col sangue mio so io quel che mi costa quando ho lasciato mio padre nella fornace del gesso in rovina che non si sapeva come dar da mangiare a quei quattro asini del carico colla sola camicia indosso sono andato via anche la baronessa rubiera sarebbe stata contenta di vedere come le rispettate la nipote che non siete di quelli che hanno il pugno stretto giacché dovete esser soci fra poco metteremo il mondo a soqquadro anche io non ho paura nel calore della disputa il barone si era addossato all'uscio di un cortile temevano di sporcarsi le mani qui loro che fanno tante porcherie giacalone premuroso corse tosto con una bottiglia per ciascuna mano sì sì vi ascolto che diavolo non ci vuole poi un sant'agostino a capire quel che volete in conclusione si tratta di salvare la cauzione non è così di avere qualche aiuto dal comune e quando i vostri parenti si dimenticano che siete al mondo certe giornate d'inverno come vuol dio basta egli era riuscito a fermare donna bianca piantandosele dinanzi cogli occhi lucenti il viso acceso abbassando ancora la voce nel farle una confidenza decisiva già per ora son discorsi in aria il bene che voglio a te non lo voglio a nessuno guarda su quel capo adesso sciocca sciocca che sei è ancora vivo mandatelo al diavolo vengono a spaventarmi a quest'ora di questi tempi un padre di famiglia andate a chiamare i suoi parenti piuttosto o il viatico ch'è meglio i rimane in tasca tale e quale poiché il territorio è tranquillo una bagattella soltanto pei dodici soldati che vi tocca mantenere due tarì al giorno per ciascuno eh braccia ella si asciugò gli occhi febbrili col viso tuttora contratto dolorosamente ah che gusto aveva ragione la zia cirmena bel divertimento delle occhiatacce malannaggia esclamò santo sempre quella storia e se ne andò sull'uscio accigliato colle mani sotto le ascelle guardando di qua e di là capite seguitava a sbraitare il barone zacco delle terre che pago già a tre onze la salma e gli par poco i manda sua madre apposta comare speranza per sapere tutto quello che facciamo tiene d'occhio la roba colei quasi fosse sua ci ha fatto i suoi disegni sopra quando m'incontra ha l'aria di mangiarmi lupi bianca arrossì senza levare il capo il sagrestano che la guardava negli occhi bassi seguendola passo passo riprese più forte gli hanno detto di no tale e quale come ve lo dico adesso sposi nanni l'orbo a cassetta col cappello sino alle orecchie faceva scoppiettare la frusta come un carrettiere e vociava largo a voi guardatevi dice che forse il canonico lupi non avrà saputo fare l'imbasciata che vorrebbe parlarvi per vedere per sentire sempre in moto sempre affaticato sempre in piedi di qua e di là al vento al sole alla pioggia colla testa grave di pensieri il cuore grosso d'inquietudini le ossa rotte di stanchezza se il sole è caldo tanto meglio arriverò asciutto al camemi spicciamoci ragazzi badate che vi sto sempre addosso come la presenza di dio che c'è cosa succede don diego rispose il sagrestano e fece il segno della croce quasi massaro fortunato avesse potuto vederlo al buio perché non ti sei fatta vedere perché le accarezzava il capo con quella mano scarna e sudicia di malato povero gli era rimasto sulle guance incavate e sparse di peli grigi un calore di fiamma e nel viso colle lagrime amare che gli scendevano fra i peli ispidi e grigi della barba dio perdona ferdinando non sa nulla io don ferdinando il quale tornava in quel momento carico di scartafacci batté il naso nel corridoio buio contro giacalone che andava correndo scusate don ferdinando vado a chiamare il medico per la sorella di vossignoria basta basta conchiuse don luca dicevo per piantare meglio il chiodo ma voi siete il padrone don luca se ne tornò tutto contento con un agnello e una forma di cacio ebbene che volete fare ah che voglio fare la pigliate su quel verso i fate lo gnorri allora sia per non detto ciascuno il suo interesse fratelli carbonari faremo la rivoluzione scusatemi donna bianca parlo nell'interesse di vossignoria i vostri fratelli tengono al fumo perché sono vecchi hanno i piedi nella fossa loro lascia dire a me che lo so roba fine sangue di barone sei di certo ora la pigliava su di un altro tono col risolino furbo e le mani che gli pizzicavano folla don ferdinando scese per comprare l'immagine del santo gonfio d'asma cogli occhi arsi di sonno piegato in due le mani nerastre tremanti così che non trovavano quasi nel taschino i due baiocchi per allorché vi giunse invece li trovò tutti quanti sdraiati bocconi nel fossato di qua e di là col viso coperto di mosche e le braccia stese in quel momento si udì un baccano giù in istrada e corsero in tempo al balcone per vedere arrivare la carrozza degli sposi tanta salute interruppe il sagrestano vedendo la signora sarà una festa per quei ragazzi quando arriveremo a casa cinque figliuoli donna bianca è fra girolamo che non vuol esser visto da queste parti appena si udì richiudere l'uscio nel vano del quale era balenata una sottana bianca il farmacista borbottò col fiato ai denti l'abbiamo scappata bella parola una portantina ficcata sotto la scala che saliva al palco con lo stemma dei rubiera allo sportello e una lanterna antica posata sul copricielo come una corona santo che s'era già alzato tornò a sedere mogio mogio con permesso con permesso disse il canonico un momento vo e torno ci vogliono denari disse piano tornando indietro avete sentito il sagrestano le spese chi le fa la zia macrì finse di non udire discorrendo sottovoce colla cirmena gli altri intanto spingendo facendo leva al portone riuscirono a penetrare nel cortile ad uno ad uno coll'erba sino a mezza gamba vociando schiamazzando armati di secchie di brocche piene queste sono le conseguenze la ragazza si era messa in testa non so che cosa un disonore per tutto il parentado che fa lo vedete che fa grazia grazia no fermatevi non aprite adesso era giorno chiaro il canonico finse di non dar retta lui stavolta ah ecco vostro cognato i saluto massaro fortunato la baronessa infine si asciugò gli occhi e sospirò rivolta al crocifisso sia fatta la volontà di dio anche voi cugino trao questi altri adesso arrivate giusto nel buon momento volete che faccia scendere dio e i santi di lassù sbraitava il procuratore di san giuseppe che dirigeva la processione gli disse vedrete quant'è miracolosa quell'immagine tanta salute e provvidenza a tutti in casa vostra essa aveva l'orecchio altrove pareva guardasse nello specchio lontano lontano a che pensi ancora al ciolla vo a finire in prigione la prima notte di matrimonio il marchese limòli la colse a volo mentre s'allontanava fermandola pel vestito cugina cugina levatemi una curiosità cosa state almanaccando con mastro don gesualdo e gliela fregò sotto il naso scoppiando a piangere di rabbia don ninì da prima rimase sbalordito indi scattò su come una furia cercando il cappello sull'uscio s'imbatté in don filippo che accorreva al rumore sarebbe stata la prima volta è vero erano troppo superbi i cugini trao qualche regaluccio di quelli che aiutano a tirare innanzi vino olio frumento solevano accettarlo dai parenti ricchi lei la cugina sganci il barone mèndola poi aggiunse il marchese questi qua sono militari per modo di dire come io ho fatto il voto di castità perché sono cavaliere di malta nei palchi dirimpetto giù in platea vi fu un ondeggiare di teste delle risate dei curiosi che appuntavano il cannocchiale verso il palchetto dei margarone aspetta aspetta ferma ferma e il signor capitano dietro di lui trafelato come don liccio cacciando avanti il bastone largo largo date passo alla giustizia allo strepito accorsero i vicini lo vedete ripigliò nanni infuriato che figura fo dinanzi a loro padron mio in coscienza quel po che avete dato a costei per maritarla è una miseria in confronto della figura che mi fate fare e le piume gialle del cappellone della baronessa che passavano e ripassavano su quell'ondeggiare di berrette bianche tutt'a un tratto accadde un fuggi fuggi una specie di rissa dinanzi all'osteria e quella calce che se ne va in polvere eh quella calce che non ne avete coscienza di cristiani dio di paradiso anche la pioggia a danno mio ci ho ancora i covoni il manovale a ciascuno che capitava tornava a dire il ponte l'armatura mastro nunzio dice che fu il cattivo tempo ora dove vai a quest'ora la fece entrare nella stalla essa nello staccarsi dal muro lasciò una pozza d'acqua lì davanti all'uscio dove era stata ad aspettare sono ancora in piedi i chiamo mastro don gesualdo finché sono in piedi so aiutarmi un solo un povero diavolo che andava per la stessa strada gli offrì di prenderlo sotto guardò donna giovannina che aveva gli occhi lucenti e siccome peperito stava accarezzando corradino la gurna per far la corte a donna giuseppina dicendo che aveva un'aria distinta tutta l'aria dei trao la capitana aggiunse colla vocina melata furetto l'altro serio col mento nella mano senza dire una parola accennando soltanto col capo di tratto in tratto tale e quale come un ministro sogghignava il barone zacco il canonico conchiuse con una stretta di mano aggiunse giacalone sempre facendo ballare il vaglio ma il sensale riprese il suo moggio e se ne andò senza rispondere la baronessa gli corse dietro sull'uscio per gridargli a cinque e vent'uno v'accomoda come vedete un buon affare se avete coraggio quanto rispose mastro don gesualdo quanto gli occorre al baronello rubiera s'è una cosa che si può fare son qua io don diego dal canto suo seguiva cogli occhi gli ultimi raggi di sole che salivano lentamente verso le alture del paradiso e di monte lauro e rallegravasi al vederlo scintillare improvvisamente sulle finestre delle casipole che si perdevano già fra i campi simili a macchie biancastre il notaro neri che usciva di chiesa insieme al canonico lupi e risalivano verso la maddalena passo passo discorrendo sottovoce mèndola fiutò la burrasca e si alzò per svignarsela il resto lo so buona sera con permesso don filippo sentite canali ciolla che era il confidente di don ninì gli disse poi come siete sciocco quello lì è un pentolaccia si pappano insieme la roba che mandate voi e il figlio di neri guarda grazia quanta roba ce ne sono stati spesi dei denari qui poscia appena don gesualdo volse le spalle aiutò ad insaccare anche lui i vedete li sentite volete che ci piglino la mano i villani e ci facciano la festa la piazza in fondo alla stradicciuola sembrava un alveare di vespe in collera un vecchio soltanto spezzava dei sassi seduto per terra sotto un ombrellaccio col petto nudo color di rame sparso di peli bianchi le braccia scarne gli stinchi bianchi di polvere come il viso che pareva una maschera gli occhi soli che ardevano in quel polverìo e subito dopo un gran colpo al portone sconquassato e dei passi che si allontanarono frettolosi fu giusto quella notte che arrivava la compagnia d'arme una baraonda per tutto il paese la zia macrì e il canonico lupi corsero dietro al medico la zia cirmena che voleva sapere ogni cosa e vi piantava in faccia quei suoi occhialoni rotondi peggio dell'avvocato fiscale rimanevano le ultime nuvole del temporale dei capannelli qua e là dinanzi alla bottega di pecupecu e al palazzo di città gente che guardava inquieta curiosi che correvano e si affollavano al più piccolo rumore che colpa ci ho scappellandosi con soverchio ossequio ma quella poveretta non gli rispose andava quasi correndo trafelata col manto giù per le spalle il viso ansioso e pallido i rammentate la sera dell'immacolata che cadde tanta neve vidi passare il baronello rubiera dal vicoletto qui a due passi intabarrato come un ladro lei chissà chissà perché non è venuta ci dev'essere qualch'altro motivo poi gli affari è un'altra cosa pensateci bene i mancherà un appoggio i avrete tutti nemici allora dal cortile non si vedeva ancora il fuoco soltanto di tratto in tratto come spirava il maestrale passavano al di sopra delle gronde ondate di fumo che si sperdevano dietro il muro a secco del giardinetto fra i rami dei mandorli in fiore nessuno gli rispose allora vedendo quei musi lunghi ripigliò cambiando tono che produzione eh la donna specialmente m'ha fatto piangere come un bambino non è vero mastro don gesualdo non ci ha che fare si mise a vociare il sensale quello non è il mestiere di mastro don gesualdo ma infine come s'accordarono sul prezzo pirtuso si calmò ma quel poco che si può non molto ma quel poco che posso fra parenti parlate pure ma egli non poteva ho da parlarvi dite dite pure ma intanto mentre siete laggiù guardate se torna pirtuso così senza farvi scorgere zitto zitto vado a vedere disse la cirmena e attraversò la sala come un mare di luce nel vestito di raso giallo per andare a fiutare che cosa si macchinasse nel balcone del vicoletto vieni qua non ti dico altro anche voi zia venite a vedere s'arrampicò tutto tremante su di una seggiola per aprire un armadietto ch'era nel muro al di sopra della finestra si vedeva tuttora l'arco dipinto a donne nude e a colonnati come una cappella il gran palco della famiglia di contro con dei brandelli di stoffa che spenzolavano dal parapetto bisogna far presto donna bianca non ce n'è quasi più don ninì allora mise il naso nel piattello fingendo di non badare ad altro don gesualdo per ingraziarselo lo aiutò a scaricar le fave e a legar l'asino alla mangiatoia sotto l'arco della scaletta ma il cavaliere parve un po seccato d'esser stato sorpreso in quell'arnese tutto infangato e col vestito lacero da campagna vado saltò a dire subito santo mettiamo mano si alzò in piedi la sposa si alzarono dopo di lei tutti gli altri e rimasero fermi ai loro posti aspettando a chi toccasse aprire la marcia ci vuole una faccia tosta sissignore la lettera con le melenzose eccola qua pirtuso burgio s'allontanò colla mula discretamente sapendo che l'anima dei negozi è il segreto intanto che suo cognato diceva al sensale di comprargli dei sommacchi quanti ce n'erano al prezzo corrente appena fuori cominciarono a ridere e scherzare fra di loro brasi camauro e pelagatti dandosi degli spintoni nanni l'orbo e compare carmine barattando parolacce e ingiurie atroci no che fate esclamò a un tratto slanciandosi verso compare santo costui persa la pazienza quatto quatto rimboccavasi le maniche del vestito per servire il trattamento sissignore mastro titta e l'altro barbiere suo compagno si son rifiutati con un pretesto vanno soltanto nelle casate nobili quei pezzenti e del resto sentite don diego farò anch'io quello che potrò per bianca sono madre anch'io sono cristiana immagino la spina che dovete averci lì dentro per un po di giorni verso i primi d'agosto era venuto soltanto don ferdinando ad annaffiare i fiori strascinandosi a stento coi capelli grigi svolazzanti sbrodolandosi tutto a ogni passo la tonaca nella cella e pigliarsi una tenuta a passaneto e la figliuola di margarone in moglie la più giovane dell'anticamera per darlo da portare a mastro don gesualdo giacché deve accompagnare donna bianca una dei trao non gli sarebbe passato neppure pel capo di ricevere tanto onore a mastro don gesualdo però costui non poteva udire perché aspettava nella zitto zitto cattiva lingua tutti gli occhi anche quelli delle ragazze si rivolsero al baronello il quale finse di non capire la signora capitana spinse l'uscio del palchetto e mise dentro la sua testolina riccioluta e sorridente no no non vi scomodate son passata un momento a salutarvi vedrai ha buon stomaco mastro don gesualdo da tenersi in serbo per anni ed anni tutto quello che vuole e buone gambe pure per arrivare dove vuole tanto che essa doveva schermirsi col ventaglio e il vecchietto ad ostinarsi no no lasciatemi fare le mie devozioni donna fifì gli rispose con un sorriso civettuolo proprio sotto gli occhi del fidanzato la capitana rise agro anche lei aggrappandosi avidamente alla sponda dell'inginocchiatoio con un accento più fervido appoggiando la fronte sulle mani in croce per lasciarsi penetrare da quella dolcezza delle tregge arrivavano ogni momento dai seminati intorno cariche d'altra messe dei garzoni insaccavano il grano e lo portavano nel magazzino dove non cessava mai la nenia di pirtuso che cantava e viva maria ogni venti moggi dovete pensarci voi non siete più sotto tutela alla fin fine i scaldo il sangue per voi perché sono buon servo della vostra famiglia una gran casata peccato che non sia più quella di prima di ragazza povera avvezza a far di tutto in casa brava brava così mi piaci se andiamo d'accordo come dico io la nostra casa andrà avanti avanti assai te lo dico io vedi disse lui abbiamo tutti gli occhi addosso piglia il sorbetto per amor mio per la gente che ci osserva abbiamo tutti gli occhi addosso per fortuna grazia non aveva di che temere e suo marito l'avrebbe mandata senza sospetto in mezzo a un reggimento di soldati l'andare attorno così tardi in quella tal notte era proprio uno sgomento la sposa gli amici i servitori dinanzi a quegli specchi nei quali si vedeva tutto vestito di nuovo ridotto a guardare come facevano gli altri se voleva soffiarsi il naso e sua sorella donna bianca rincantucciata dietro di lui colle spalle un po curve il busto magro e piatto i capelli lisci il viso smunto e dilavato vestita di lanetta in mezzo a tutto il parentado in gala è andata la ricchezza di casa trao il barone scosse il capo anche lui lisciandosi il mento ispido di barba dura colla mano pelosa e certe giornate donna bianca certe giornate che spuntano a casa vostra basta scusatemi io ne parlo perché ci bazzico sempre ad aiutarvi insieme a mia moglie padrone sempre colle mani attorno a far qualche cosa sempre l'occhio attento sulla mia roba fedele come un cane ce n'è voluto sì a far questa roba ma che aspettano a battezzare cotesta bambina chiese margarone l'arciprete bugno fa un casa del diavolo per quell'anima innocente che corre rischio d'andare al limbo allora prese la parola il capitano giustiziere tu con fifì margarone non è vero chi te l'ha detto tutti lo dicono sono stato ad aspettarvi lì al belvedere sapete la notizia appena quindici salme fecero le fave neanche le spese com'è vero iddio son venuto apposta a dirvelo suonava la messa dell'alba a san giovanni ma il paesetto dormiva ancora della grossa perché era piovuto da tre giorni e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba sì che sorgenti men fallaci e più stabili le sole preci ne reputo il favor di un vostro sguardo è quel che anelo e lo ambisco mercé delle melenzose mie riga ma che dite fra di noi ci sto lavorando a proposito che facciamo per quell'altro affare ci avete pensato che risposta mi date essa vedendosi rivolta la parola si accostò tutta contenta e gli si accovacciò ai piedi su di un sasso col viso bianco di luna il mento sui ginocchi in un gomitolo sapete s'era fatto tardi compare nanni completamente rabbonito propose anche di andare a vedere quel che accadeva fuori voi fate liberamente come se foste in casa vostra don gesualdo una sera tardi i vicini che stavano cenando udirono la voce chioccia di don ferdinando chiamare il sagrestano lì dirimpetto una voce da far cascare il pan di bocca ci fu uno scambio di baci e di sorrisi pungenti fra le signore e donna fifì si lasciò andare anche a stringere la mano che il capitano le stendeva alla moda forestiera con un molle abbandono e pioveva dall'alto un riverbero rossastro che accendeva le facce ansiose dei vicini raccolti dinanzi al portone sconquassato col naso in aria tutt'a un tratto si udì sbatacchiare una finestra e una vocetta stridula che gridava di lassù o chetatevi che il dottore non esce di casa se casca il mondo è più malato degli altri lui bomma giallo al par del zafferano stava pestando cremor di tartaro in fondo alla farmacia solo come un appestato ebbene non hanno fortuna invece uno venuto dal nulla uno come mastro don gesualdo per esempio il canonico riprese a dire come in aria di mistero parlando piano con la baronessa e don diego trao sputacchiando di qua e di là le donne mettevano il lume alla finestra tutto il paese sulla collina che formicolava di lumi come fosse il giovedì sera quando suonano le due ore di notte una cosa da far rizzare i capelli in testa chi avesse visto da lontano no questa non me l'aspettavo dite la verità cugino don diego che non me la meritavo i ho sempre trattati da parenti e quella gatta morta di bianca che me la pigliavo in casa giornate intere come una figliuola ah vedranno mio figlio non ha nulla io non pago di certo c'erano state scene violente fra madre e figlio lui ostinato peggio d'un mulo però non capisco il mistero che vuol farne la cugina sganci siamo parenti di bianca anche noi alla fin fine è quello quello lì tornò a chiedere donna giuseppina col sorriso maligno di prima zio grazie cara bianca ci ho la tosse sono invalido come tuo fratello donna bellonia lì sul balcone suggerì la zia sganci la quale si sbracciava anche lei a servire gli invitati l'arciprete prese tabacco si spurgò tossì infine si alzò e si mosse per andarsene gonfiando le gote il canonico si sbracciava a far dei segni a compare santo e vedendo che non capiva gli soffiò colla voce di petto come in chiesa allorché sbagliavasi la funzione a voi date braccio alla cognata in cuore gli si gonfiava un'insolita tenerezza mentre l'aiutava a spettinarsi proprio le sue grosse mani che aiutavano una trao e si sentivano divenir leggere leggere fra quei capelli fini pure ella sorrise tutta contenta senza alzare gli occhi il padrone le porse anche il fiasco te bevi non aver suggezione un momento un momento esclamò don filippo levando il braccio rimastogli libero mentre coll'altro reggeva nicolino addormentato si udiva un tafferuglio nella piazza strilli da lontano la gente correva verso san giovanni e il campanone che don ferdinando di tratto in tratto si alzava di nuovo in punta di piedi si chinava sul letto simile a un uccello di malaugurio e tornava a domandare piano all'orecchio di don luca cosa ci fai lì con mastro don gesualdo borbottò il marchese rimasto solo colla nipote bianca fissò un momento sullo zio i grandi occhi turchini e dolci la sola cosa che avesse realmente bella sul viso dilavato e magro dei capitolo s'aiutano fra di loro tutti in un gruppo una buona parola alle volte fra di loro non possono dir di no lo lascerebbero morir di fame ma un favore non glielo negano bello bello approvò il marchese una cosa simile non l'ho mai vista e questi qui cosa fanno ci hanno anche la camera pel cucù capite e il barone con quella sfuriata li piantò tutti lì che si sganasciavano dalle risa e aprì l'uscio per farglielo vedere una gran tavola carica di dolci e di bottiglie di rosolio ancora nella carta ritagliata come erano venuti dalla città sparsa di garofani e gelsomini d'arabia in fondo attraverso un uscio socchiuso scorgevasi l'estremità di un lettuccio basso e un formicolìo di ceri accesi funebri nel giorno chiaro bianca non vide altro in mezzo a tutti quei parenti che le si affollavano intorno sbarrandole il passo la zia macrì consigliò lì lì nella sua camera il fatto è riprese il barone mèndola sottovoce tirando in disparte il cugino limòli e donna sarina cirmena ma l'altro fratello don diego cosa ne dice ah don diego sarà a rovistare fra le sue cartacce le carte della lite non pensa ad altro crede d'arricchire colla lite l'altro durò un pezzetto a lamentarsi correndogli dietro chiamando in testimonio dio e i santi piagnucolando bestemmiando e finì per accettare racconsolato tutto a un tratto cambiando tono e maniera don gesualdo non volle sapere di lettera non per risparmiare il vino ma che storie mi andate contando se a lei l'affare gli va allora che bisogno c'è di tante chiacchiere c'era una siepe di teste dei contadini ritti in piedi sulle panche della piccionaia che si tenevano alle travi del soffitto per guardar giù in platea la giustizia ecco qua gli sbirri vociò dal cortile santo motta allora si aprì l'uscio all'improvviso e apparve donna bianca discinta porte e finestre ancora chiuse compagni d'arme per le vie rumore di sciabole e di speroni le signorine margarone in fronzoli e colla testa irta di ciambelle come un fuoco d'artificio correvano ogni momento al balcone gesticolando appena s'accorsero del ciolla se la svignarono in fretta l'uno di qua e l'altro di là il notaro continuò a salire per la stradicciuola sassosa e il canonico scese apposta a rompicollo verso san sebastiano fermando il ciolla come a caso delle ventate di scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro una sete da impazzire il sole che gli picchiava sulla testa come fosse il martellare dei suoi uomini che lavoravano alla strada del camemi sia lodato iddio infine assicurata la macina sulla piattaforma si mise a sedere su di un sasso trafelato ancora tremante dal batticuore asciugandosi il sudore col fazzoletto di cotone lo so lo so per quell'altro ti vergogni a stare con noi dopo la disgrazia che t'è capitata continuava ad accennare del capo con uno struggimento immenso nell'accento e nel viso per la fatica che hai fatto per asciugarti il sudore anche tu attaccati all'abbeveratoio qui fuori dell'uscio ma sentiamo cosa dice me ne vo riprese il barbiere umilmente torno sul palcoscenico perché adesso lei ammazza il primo amoroso e devo pettinarla coi capelli giù per le spalle mastro titta venne a dire infine a don ninì non resiste più vossignoria ha perso la testa la prima donna ogni sera mentre sto a pettinarla non mi parla le ragazze margarone stipate sul terrazzo si rodevano d'invidia specie il tenente ci aveva dei baffoni come code di cavallo e due file di bottoni lungo il ventre che luccicavano da lontano via su viva gesù viva maria un altro po badate badate ah mariano santo diavolone m'ammazzi me l'ha data lui stesso il baronello per consegnarla di nascosto alla prima donna ma per carità son padre di famiglia non mi fate perdere il pane non vorrei che i vostri fratelli vedendomi bazzicare per casa sospettassero che mi manda il canonico dopo vespro spicciò lesto lesto il servizio della chiesa e corse alla canziria bianca mia sorella è capitata una gran disgrazia alla mia povera sorella ah cugina rubiera alla scala a mio figlio ci penso io torno a dirvi voi pensate a vostra sorella l'uomo è cacciatore lo manderò lontano lo chiudo a chiave lo sprofondo non tornerà in paese altro che maritato la cirmena accennò di sì stringendo le labbra sottili cogli occhi rivolti altrove in aria di mistero anch'essa infine non si tenne più è geloso son sua sono stata sua ed aveva confessato tutto a capo chino con la bella voce sonora soffocata solo donna giovannina era rimasta al suo posto inchiodata dal viso arcigno della mamma don ninì che veniva di nascosto per non destar i sospetti della fidanzata don luca vedendo arrivare tanta grazia di dio finse di esser sorpreso nossignore non siamo venuti per i dolci non v'incomodate vossignoria poi il signore ci aiuta avete avuto il fuoco in casa eh dio liberi m'hanno detto che bianca è ancora mezza morta dallo spavento io non potevo lasciare qui scusatemi sì son venuto appunto quindi piantando anche lui gli occhiali in faccia a donna sarina volete che ve la dica le ragazze a certa età bisogna maritarle e paese mastro don gesualdo fece per tirarsi da banda no no non vi scomodate caro voi sentite piuttosto cugina macrì fu lì lì per abortire dallo spavento don gesualdo siamo pronti se volete venire gli amici vi aspettano ma gli tremava la voce al poveraccio a corto d'argomenti rimase un istante quasi sbalordito piantandosi dinanzi a lei per non lasciarla scappare soffocato da tante buone ragioni che aveva in gola balbettando fu una delusione il primo incontro la signora aglae faceva una parte di povera cieca e aveva il viso dipinto al pari di una maschera donna bianca fece segno di no un affare grosso si tratta di pigliare in affitto le terre di tutti i comuni della contea don gesualdo ha il cuore più grande di questa chiesa il sagrestano le rivolse la parola direttamente mentr'essa avviavasi per uscire siete contenta vossignoria un sant'uomo quel padre angelino confessa bene eh v'ha lasciata contenta va bene va bene disse mèndola or ora si pensa a tutto don luca ehi don luca appena il sagrestano affacciò il capo all'uscio si udirono delle strida che laceravano il cuore me l'aspettavo cattiva lingua borbottò la sganci e lo piantò lì senza dargli retta che se la rideva fra le gengive nude sprofondato nel seggiolone come una mummia maliziosa il fratello gesualdo colla bocca amara le andava cantando lascia stare speranza lasciami stare che ne ho abbastanza anche senza la tua predica il notaro neri che per la sua professione sapeva i fatti di tutto il paese e non aveva peli sulla lingua domandò alla signora margarone dunque ce li mangeremo presto questi confetti pel matrimonio di donna fifì figuratevi stanotte quando le campane hanno suonato al fuoco vado a cercarlo in camera sua e non lo trovo mi sentirà gesualdo motta don gesualdo sissignori i pazzi lasciateli stare vedete bene in quale stato vi hanno ridotto un cognato che potrebbe aiutarvi in tutti i modi che vi toglierebbe da tante angustie ah vedremo non dico di no tutto sta ad intendersi e lasciò cadere un'offerta minima seguitando ad andarsene per la sua strada senza voltarsi e voltò le spalle soffiando gravemente tossendo spurgandosi i parenti si guardarono in faccia il canonico per discrezione udì soltanto mastro lio che rispondeva sghignazzando colla bocca sino alle orecchie ah ah siete un diavolo vuol dire che avete parlato col diavolo sapete quel che bisogna vendere e comprare otto giorni prima va bene restiamo intesi dei conigli allungavano pure le orecchie inquiete dall'oscurità misteriosa della legnaia e la baronessa in mezzo a tutto quel ben di dio disse al cugino voglio mandarvi un paio di piccioni per bianca e i conquibus anche assai assai donna bianca assai più di quel che si crede uno che si farà ricco come creso con quella testa fine che ha a braccia aperte la pigliano ve lo dico io fate conto che il fiume torni a rifarvi il ponte meglio di prima e andate a dormirci su donna mita margarone ghiotta senza levare il naso dal piatto barabba e mastro titta in disparte posati i vassoi si asciugavano il sudore coi fazzoletti di cotone in fondo nella nebbia del fiume e della pioggia si scorgeva confusamente un enorme ammasso di rovine come un monte franato in mezzo al fiume e sul pilone rimasto in piedi perduto nella bruma del cielo basso qualcosa di nero che si muoveva stava rimbeccando don bastiano con un sorriso da far dannare l'anima lo so lo so giuramenti da marinaio il capitan d'arme ammiccò a donna bianca la quale passava in quel momento con un'aria che voleva dire anche costei nunzio il quale perdeva anche la fede in quella disdetta ci sputò sopra un paio di volte col viso torvo tutti piangevano e si fregavano gli occhi dal fumo intanto che facevano asciugare i panni umidi sentirla alcuni dall'ansia s'erano anche alzati in piedi malgrado le proteste di quelli ch'erano seduti dietro e non vedevano niente lo stesso canali commosso si soffiava il naso come una tromba vostro figlio ninì la baronessa stavolta rimase lei senza trovar parola con gli occhi che le schizzavano fuori dal faccione apoplettico fissi sul cugino trao quasi volesse mangiarselo povero diego sospirò la zia macrì la cirmena fece ancora alcuni passi nell'anticamera perché non udisse don ferdinando il quale veniva a chiuder l'uscio e soggiunse sottovoce lo sapevo da un pezzo gli chiuse l'uscio sul muso diodata risalì di corsa in quel punto scalmanata colle lagrime agli occhi don gesualdo non vogliono lasciarmi andare pei fatti miei i sentite laggiù compare nanni e tutti gli altri il canonico rispondendo alla scappellata cerimoniosa del marchese ebbe un'ispirazione aspettate aspettate un momento il rumore delle acque si mangiò anche le sue parole furiose il vecchio in alto nella nebbia accennava sempre di no testardo nunzio appoggiato allo stipite dell'uscio stava masticando da un po la sua idea fra le gengive sdentate infine la buttò fuori rivolgendosi verso il figliuolo dovete aver la bocca amara che volete tocca a noi che abbiamo il peso della casa sulle spalle dio sa se della mia pelle ho fatto scarpe dalla mattina alla sera brucia il palazzo capite se ne va in fiamme tutto il quartiere ci ho accanto la mia casa perdio si mise a vociare mastro don gesualdo motta è piaciuta un corno lei dice che gliene importa assai di me oh oh è impossibile la lettera avrebbe sfondato un muro di peperito don filippo margarone mentre rivoltava la conserva di pomidoro posta ad asciugare sul terrazzo l'arciprete bugno nell'appendere al fresco la gabbia del canarino fin coloro che stavano a sbadigliare nella farmacia di bomma il marchese che stava per iscoppiare l'interruppe alla fine ma che sciocchezze chi ve le dà a bere don calogero la prova è che il ragazzo la gurna corradino viene da me per la villeggiatura lui non ci ha colpa povero innocente a un tratto si fermò guardando faccia a faccia il suo amico novello con certi occhi che luccicavano al buio don gesualdo avete sentito quante belle chiacchiere adesso siamo tutti fratelli nuoteremo nel latte e nel miele d'ora in poi don filippo ora che aveva l'appoggio si rivoltò anche lui bisogna fare il passo secondo la gamba mio caro volevate pigliare il cielo a pugni a ogni momento succedeva un falso allarme i ragazzi gridavano eccoli eccoli camauro lasciava la scopa e della gente si affacciava ai balconi illuminati lì a un po tornò a raggiungere don gesualdo con tutt'altro viso un gran diavolo quel marchese povero come giobbe ma è uno che ha voce in capitolo rispose il sagrestano cavando fuori il viso rosso e imbarazzato così per fare quattro passi ci vado ogni anno per la limosina della chiesa don gesualdo è devoto di ravi i piace divertitevi tanto la paga vi corre lo stesso corpo di sangue di la statua è di cartapesta una brutta cosa i topi ci hanno fatto dentro il nido le gioie eh eh non arricchirebbero neppur me figuratevi vetro colorato come tante altre che se ne vedono un fantoccio da carnevale don liccio papa di scorta colla sciabola sguainata gridando largo largo alla giustizia il capitano giustiziere dall'alto del marciapiede del caffè dei nobili sentenziò zitto gli fece segno il marchese zitto che cos'è adesso nella camera di bianca udivasi un gran trambusto delle voci affannose e supplichevoli un tramenìo come di gente in lotta grida deliranti di dolore e di collera allora ribatté la cirmena diventando rossa è una bella porcheria che mastro don gesualdo non si sia fatto neppur vedere mèndola uscì sul pianerottolo per dire a barabba di correre a casa sganci sempre colle mani nei capelli don ninì non era alla vignazza disse lei tranquillamente alessi è ritornato col cane ma il baronello non i ringrazio grazie tante ora che volete da me io ve l'aveva detto quando avete voluto prendere quella chiusa buona soltanto per dar spine col viso raggiante di una dolce serenità don luca vedendo che la vecchia non si risolveva ad andarsene toccò la mantellina colla canna si era dato all'arte per seguirla aveva sofferto in silenzio aveva implorato aveva pianto infine una sera come allora ancora tutta fremente e palpitante delle emozioni che dà l'arte la pietà don gesualdo disse nanni l'orbo facendo capolino dalla cucina son qui i ragazzi che vorrebbero baciar la mano alla padrona se non c'è più nessuno spicciatevi spicciatevi rispose lui infastidito i manovali esitavano girando intorno al pietrone enorme il più vecchio mastro cola tenendo il mento sulla mano scrollando il capo aggrondato guardando la macina come un nemico brontolando ella guardò intorno in aria di mistero colle pupille stralunate in mezzo alle occhiaie nere andò a chiudere l'uscio in punta di piedi e poscia si voltò verso il giovane con una mano sul petto un sorriso pallido all'angolo della bocca non ne facciamo nulla disse il canonico ritornando poco dopo è una bestia crede di fare il cavaliere sul serio deve avercela con voi bisogna trovare la persona rivolgendosi financo a don ferdinando che guardava tutti quanti ad uno ad uno sbalordito battendo sulle spalle di don diego il quale sembrava che non udisse cogli occhi inchiodati sulla sorella e un tremito per tutta la persona il notaro la pigliava allegramente narrava che a palermo avevano fatto il pasticcio avevano ammazzato il principe di aci e s'erano impadroniti di castellammare il confessore riprese a dire la gnà grazia senza che nessuno le domandasse nulla donna bianca voleva confessarsi due o tre muli dalla lunga fila sotto la tettoia allungarono il collo ragliando dei piccioni calarono a stormi dal tetto un cane da pecoraio feroce si mise ad abbaiare strappando la catena mandando baci e sorrisi a tutti quanti sulla punta delle dita colle labbra cucite dal rossetto il seno che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino perchè non dici nulla cos'hai rimase un momento imbarazzato senza saper che dire neppure lui umiliato nel suo bel vestito nuovo in mezzo ai suoi mobili che gli costavano un occhio del capo poi m'ha fatto sudare una camicia ma ora vi dico che la pera è matura un'altra crollatina e vi casca fra le braccia ve lo dico io dovreste correre al paese e scaldare il ferro mentre è caldo brasi camauro giacalone nanni l'orbo una turba famelica piombò sui rimasugli del trattamento disputandosi i dolciumi strappandoseli di mano accapigliandosi fra di loro donna giuseppina alòsi per bacco quella almeno non manca mai l'avrà trattenuta il cavaliere si lasciò scappare il marchese perdendo la pazienza speranza sua sorella verde dalla bile strizzando il seno vizzo in bocca al lattante sputando veleno contro i trao signori miei guardate un po ci abbiamo i magazzini qui accanto don diego stette un po a cercare le parole guardandola fisso negli occhi che dicevano tante cose in mezzo a quelle lagrime di onta e di dolore e poi nascose di nuovo il viso fra le mani accompagnando col capo la voce che stentava a venir fuori una dopo l'altra s'erano svegliate pure le campanelle dei monasteri il collegio santa maria san sebastiano santa teresa uno scampanìo generale che correva sui tetti spaventato nelle tenebre potevate starvene quieto e tranquillo a casa che vi facevo mancare lasciatemi in pace almeno tanto voi non ci avete perso nulla ah non ci ho perso nulla sapevo bene che glielo avresti rinfacciato a tuo padre delle braccia che accennavano lontano il fiume di qua e di là dei rottami straripava in larghe pozze fangose più giù degli uomini messi in fila l'uomo è cacciatore si sa a vostra sorella avreste dovuto pensarci voi o piuttosto lei stessa quasi quasi si direbbe colpa sua chissà cosa si sarà messa in testa magari di diventare baronessa rubiera la vecchia levò il capo istupidito e si fece ripetere due o tre volte la stessa cosa testarda imbambolata sicuro sto per chiudere la chiesa potete andarvene madre mia poi non vorrei fare uno sgarbo al cugino zacco sapete bene siamo nel mondo abbiamo bisogna alle volte l'uno dell'altro intendo mettere avanti un altro mastro don gesualdo motta per esempio diodata ancora un po esitante si pulì la bocca col dorso della mano e s'attaccò al fiasco arrovesciando il capo donna fifì gialla dalla bile non rispose neppure di nascosto dietro il parapetto spiegazzava la lettera con mano febbrile indi la passò alla mamma che balbettava verso un'ora di notte arrivò il marchese limòli facendosi largo colla canna d'india vide il lume vide le foglie d'arancio e disse bravo e il canonico sgranò gli occhi don gesualdo stese la mano verso il crocifisso no dico per l'altro affare quello della gabella poscia pensò al fuoco che avevano avuto in casa alla malattia di bianca era una buona donna infine don diego aveva proprio una faccia da far compassione non volete sentire neppure la predica non volete che mi lamenti tanti denari persi che non li guadagnate i vostri denari voi in cima alla scala don ferdinando infagottato in una vecchia palandrana con un fazzolettaccio legato in testa la barba lunga di otto giorni gli occhi grigiastri e stralunati che sembravano quelli di un pazzo in quella faccia incartapecorita di asmatico ripeteva come è nostra ancora da quella parte non abbiate paura che non muore il papa su su se vi scappa la leva ancora se avessi tenuta cara la pelle ancora la prima donna ringraziava di qua e di là dimenando i fianchi saettando il collo a destra e a sinistra al pari di una testuggine come don ferdinando lo chiamò prima pian piano e tornò a chiamarlo e a scuoterlo inutilmente gli si rizzarono quei pochi capelli in capo e si rivolse al sagrestano smarrito supplichevole che fa ora che fa entrava in quel punto il notaro neri piccolo calvo rotondo una vera trottola col ventre petulante la risata chiassosa la parlantina che scappava stridendo a guisa di una carrucola le afferrò le mani agitando il capo movendo le labbra senza arrivare a profferir parola dimmi la verità bianca perché vuoi andartene dalla tua casa perchè vuoi lasciare i tuoi fratelli avevano acceso un gran fuoco di giunchi e di legna rotte nella capanna pezzi di travi su cui erano ancora appiccicate le immagini dei santi che dovevano proteggere il ponte buon'anima sua e santissimo non si può da questa parte sono rovinato gli altri vociavano tutti in una volta ciascuno dicendo la sua una baraonda da sbalordire bisogna condurre la sposa a giolio per la vendemmia don gesualdo vedrai che vigne bianca certo è la padrona certo voi non dite nulla state lì come un allocco adesso speranza inveiva contro suo marito quando si tratta d'aiutar voi che pure siete suo cognato grazie a dio si tornava a respirare i ben pensanti sul tardi cominciarono a farsi vedere di nuovo per le strade l'arciprete dinanzi al caffè dormivi se te l'ho detto che dormivi e le assestò uno scapaccione come carezza egli invece non aveva sonno si sentiva allargare il cuore gli venivano tanti ricordi piacevoli eh mastro don gesualdo volse un'occhiata in giro su tutta quella gente che rideva e rispose tranquillamente che volete signor marchese ciascuno fa quel che può fate fate amico mio quanto a me non ho di che lagnarmene don mita giovannina tutte insieme si alzarono per calmare fifì circondandola spingendola in fondo verso l'uscio per nasconderla infatti bianca la sera innanzi s'era visto capitare a tre ore di notte il capitan d'arme un bell'uomo colla barba a collana e i baffi alla militare che recava il biglietto degli altri punti neri si movevano per la china e a seconda del vento giungeva il suono grave e lontano dei campanacci che portava il bestiame grosso mentre scendeva passo passo verso il torrente il pane non te lo farà mancare e quando verrà la malannata ricordati che c'è sempre il mio magazzino aperto sei contenta anche tu di tutte quelle belle cose di cui studiava l'effetto colla coda dell'occhio mentre fingeva d'andare in collera allorché il marchese si pigliava qualche libertà soverchia adesso che erano soli diceva lui col suo risolino sdentato di satiro nell'aia la bica alta e ancora scura sembrava coronata d'argento e nell'ombra si accennavano confusamente altri covoni in mucchi nanni l'orbo tornò a gridare in fondo al corridoio eccolo eccolo e si udì lo scoppio del pistolone di pelagatti come una cannonata don ferdinando aspettò un momento la risposta a bocca aperta battendo le palpebre indi tornò nella dispensa a riporre le fave che aveva raccolte da terra poco dopo essa se lo vide comparire dinanzi un'altra volta con quell'aria sbalordita la moglie del sagrestano ne usciva in quel momento arruffata gialla senza ventre e si mise a distribuire scappellotti a diritta e a manca via via di qua che aspettate la festa poscia entrò in chiesa frettolosa delle immagini di santi qua e là appiccicate colle ostie insudiciate dagli uccelli e un puzzo da morire fra tutte quelle bestie mentre i muratori si riparavano ancora dall'acquazzone dentro il frantoio di giolio vasto quanto una chiesa facendo alle piastrelle entrò il ragazzo che stava a guardia sull'uscio addentando un pezzo di pane colla bocca piena vociando vedete nessuno l'avrebbe creduto così duro quel don diego vostro fratello un signore umile e buono che pareva di potersi confessare con lui non parlo di don ferdinando ch'è peggio di un ragazzo poveretto anche lui si sentiva le ossa rotte per giunta sua sorella l'accolse come un cane siete tornato dalla festa avete visto che bel guadagno ma che dice io non ci capisco niente ah non capite non me ne ha scritta mai una così bella l'infame il traditore arrivò al paese dopo mezzogiorno il canonico lupi s'era coricato allora allora subito dopo pranzo vengo vengo don gesualdo gli gridò dalla finestra sentendosi chiamare ninì furibondo andò subito il giorno dopo a cercare ciolla il quale se ne stava pei fatti suoi dopo quelle ventiquattr'ore passate in castello gesualdo lui non diceva nulla con la faccia color di terra seduto su di un sasso le mani fra le cosce penzoloni quindi prese a sfogarsi col manovale zia filomena è tardi oggi è tardi sta per suonare mezzogiorno e il confessore deve andarsene a desinare sì sì ho capito i denari che avesti lunedì te li sei giuocati ho capito ho capito eccoti il resto e divèrtiti alle piastrelle che a pagare poi ci son io il debitore di tutti quanti poscia come svegliandosi da un sogno domandò tu perché non vai più dalla zia rubiera avrebbe mandato un paio di piccioni sapendo che diego non sta bene per fargli un po di brodo bianca divenne di brace in viso e chinò gli occhi e i cani soltanto davano il benvenuto al padrone abbaiando intorno alla fattoria ehi non c'è nessuno roba senza padrone quando manco io le figliuole ancora coi riccioli incartati don filippo che dava consigli da lontano dirigendo le operazioni di quelli che lavoravano a spegnere l'incendio colla canna ma il canonico rientrò dal balcone quasi subito scuotendo il capo no son villani che tornano in paese oggi è sabato e arriva gente sino a tardi mentre la signora capitana per far vedere che sapeva stare in conversazione rideva come una matta chinandosi in avanti ogni momento riparandosi col ventaglio per nascondere i denti bianchi il seno bianco un viso di chioccia istupidita dal covare con due occhietti tondi su di una faccia a punta gialla e incartapecorita e un fazzoletto lacero da malata legato sotto il mento state tranquilli non li perdo i denari il barone è un galantuomo e il tempo è più galantuomo di lui si correvano dietro bisognava far la guardia a loro pure il padrone mi dovrebbe ancora qualche regaluccio per quest'altra custodia che non era nel patto allora scoppiò una risata generale perché compare carmine era molto lepido di solito sicuro una bella compagnia fortuna che sia capitata da queste parti la prima donna specialmente venne pure donna marianna in persona a fargli visita premurosa con un rimprovero amorevole sulla faccia buona come siete in quello stato ed io non ne so nulla siamo in mezzo ai turchi siamo parenti sì o no fra poco seguitando di questo passo non ce ne sarà più del pane nel cassone no e non ci sarà neppure il cassone non ci sarà la casa se ne andrà tutta al diavolo una tosse fioca che non si udiva quasi più e scuoteva dalla testa ai piedi lui e il fratello che gli dava il braccio come andasse facendo la riverenza a ogni vaso di fiori e fu l'ultima volta frattanto giunse donna sarina cirmena scalmanata in un bagno di sudore l'ho saputo or ora balbettò lasciandosi cadere sul seggiolone di cuoio in mezzo ai parenti riuniti nella gran sala la ragazza non rispose egli non badandoci seguitò per avere un appoggio per far lega coi pezzi grossi del paese senza di loro non si fa nulla speranza cominciò dallo sgridare suo marito che aveva legata la mula alla casa del moribondo porta disgrazia ci vorrebbe d'onore perché balbettò peperito facendosi rosso così una produzione come questa che fa correre tutto il paese si diceva come va che il cavaliere essa voleva fare qualche altra obiezione ma il marchese limòli disse il fatto suo lasciate correre cugina cara tanto il morto è morto e non parla più don gesualdo stava mangiando una insalata di cipolle onde prevenire qualche malattia causata dallo spavento prosit prosit don gesualdo a casa vostra ci ho trovato dei forestieri tale e quale come voi qui da me sotto la tettoia cadente erano accatastate delle fascine e in fondo ritta contro la casa del vicino motta dell'altra legna grossa assi d'impalcati correntoni fradici una trave di palmento che non si era mai potuta vendere stai attento dinanzi a tutta questa gente ti metti a sedere e non ti muovi più come vedi fare a me fai tu pure che diavoletto tutto sua madre il marchese sdraiato sulla sedia a bracciuoli accanto alla nipote sembrava un presidente chiacchierando soltanto lui lo stesso don gesualdo al momento di buttarsi proprio in quella faccenda gli vennero in mente tante brutte idee si fece pallido e gli cadde la forchetta di mano finse di precedere donna bianca per sollevare la portiera onde trattenerla ancora un momento lui fa proprio compassione una faccia da malato i parlò tutto il tempo di vossignoria per me non me ne importa io sono uno spiantato padrone padrone quando saran morti tutti quelli che son nati prima di lui e meglio di lui gliel'ha detto tuo fratello c'è stato un casa del diavolo non lo sapevi don giuseppe barabba venne sul balcone portando un piattello su ciascuna mano sì sì hai ragione la bestia sono io io ho la pelle dura ho fatto bene a mandare qui mio fratello per badare ai miei interessi si vede sta a passare il tempo anche lui giuocando sia lodato iddio il barlume fioco del lumicino posato sulla botte rosaria rosaria tornò a gridare la baronessa in tono di minaccia quindi rivolta al cugino trao burgio aveva il viso lungo un palmo aggrottato con tanto di muso nel faccione pendente v'ho visto venire di laggiù cognato ninì guardava intorno inquieto a un tratto scoprendo la cugina bianca rincantucciata in fondo al balcone del vicoletto smorta in viso si turbò smarrì un istante il suo bel colorito fiorente e rispose balbettando barabba corse subito dicendo eccomi eccomi un momento un momento ancora don giuseppe il baronello avrebbe pagato qualcosa di tasca sua per trattenere barabba sul balcone e al borbottìo che durava un pezzo fra di loro in anticamera infine non si tenne più un giorno che quei signori tornavano a ripetere la stessa pantomima ne afferrò uno per la falda prima d'andarsene che cosa sì sì capisco avete ragione poveretta in quella sopraggiunse la nuora infuriata a un tratto si mise a urlare e ad agitarsi quasi fosse colto di nuovo dalla colica quasi fosse giunta l'ultima sua ora e non udisse e non potesse più parlare balbettò solo smaniando ci aveva un cane lì nella pancia che gli mangiava il fegato il cane arrabbiato di san vito martire che lo martirizzava anche lui inutilmente speranza amorevole cercava erbe e medicine consultava zanni e persone che avevano segreti per tutti i mali dice bene il proverbio lontano dagli occhi e lontano dal cuore ci ha rubato la figlia e la dote quell'assassino e continuò a sfogarsi così per un pezzo colla moglie di zacco che era mamma anche lei e accennava di sì quell'altro cruccio nascosto in fondo agli occhi della figliuola e voleva dirle delle altre cose voleva farle altre domande in quel punto aprirle il cuore come al confessore e leggere nel suo dalla via del rosario spuntava una bandiera tricolore in cima a una canna e dietro una fiumana di gente che vociava e agitava braccia e cappelli in aria di tanto in tanto partiva anche una schioppettata invece si trovò di faccia il canonico lupi vestito di corto con un cappellaccio a cencio e il baronello rubiera che se ne stava in disparte scusate don gesualdo non vogliamo disturbarvi ma è un affare serio sentite qua guardando intorno per vedere come l'avrebbero accolta cominciando diggià a fregarsi gli occhi col fazzoletto ricamato scusate perdonate io non ci ho il pelo nello stomaco ho sentito che mia nipote il cuore l'ho qui di carne ehi badate a voi adesso don luca portando la croce dinanzi alla bara ammiccava gentilmente per farsi strada fra la folla e sorrideva ai conoscenti come udiva lungo la via tutti quei gloria che recitava la gente alle spalle di mastro don gesualdo e quanti erano in teatro al baccano uscirono in piazza lasciando la prima donna e il signor pallante a sbracciarsi da soli colle bandiere in mano in un momento si riunì una gran folla che andava ingrossando sempre al par di un fiume ci hanno tutti lo stesso diritto non è vero allora con un po di giudizio anticipando a questo e a quello una piccola somma loro falliscono in capo dei bagni e dei sudoriferi che lo lasciavano sfinito senza forza di muovere il capo vedendo già l'ombra della morte se piglia la malattia di vostra moglie siamo povera gente voi siete tanto ricco ma io non avrei neppure di che pagarle il medico e lo speziale fu un casa del diavolo donna bianca la quale era assai malandata e sputava sangue ogni mattina fece una ricaduta che in quindici giorni la condusse in fin di vita chi ha bisogno venga qui da noi ora è tardi e siamo tutti d'un colore birbanti e galantuomini ehi ehi dico in mezzo a tanti dispiaceri s'era ammalato davvero gli avvelenavano il sangue tutti i discorsi che sentiva fare alla gente don luca il sagrestano il quale gli s'era ficcato in casa quasi fosse già l'ora di portargli l'olio santo guarda che fai sotto la pioggia a capo scoperto è il tuo vizio antico ti rammenti eh ti rammenti sissignore rispose lei semplicemente e continuava ad accompagnare le parole coi cenni del capo no so io quello che vogliono ribattè don gesualdo imbestialito scusate non si tratta soltanto di voi adesso osservò mèndola è che dietro di voi ci siamo tutto il paese cosa però quando se li vedeva dinanzi a lui marito e moglie così tranquilli che nessuno avrebbe sospettato quel che covava sotto si sentiva freddo nella schiena senza aprir bocca i parenti la gente di casa dei vicini anche per curiosità si affollavano all'uscio aspettando la sentenza mentre i dottori confabulavano a bassa voce fra di loro in un canto insomma le solite litanie la solita giaculatoria per cavargli dell'altro sangue finalmente dopo un po di tira e molla s'accordarono sul compenso altre chiacchiere giunsero in segreto sino al povero padre il quale corse a rotta di collo alla villa di carini dov'era confinata la duchessa per motivi di salute ma non si dava pace parevagli che la gente lo segnasse a dito sentivasi montare il sangue al viso quando ci pensava da solo o anche se incontrava quell'infame della cirmena prosit a lei don ninì rubiera nella commozione generale si sentiva venire le lagrime agli occhi e smanacciava più forte degli altri borbottando fra di sé che passava la sera a lamentarsi tenendosi la pancia all'oscuro per risparmiare il lume i volete eh cugino rubiera donna giuseppina dopo il tiro che gli aveva giocato per l'appalto dello stradone scusate giacché volete fare il sordo sapete che avete tanti nemici invidiosi quel che volete intanto non vi guardano di buon occhio dicono che siete peggio degli altri e sulla bocca sdentata teneva fisso un sorriso di povera il sorriso umile di chi viene a sollecitare un favore mentre don ninì cercava le parole girando il cappellaccio fra le mani con quella sciarpa sino al naso che gli dava un aspetto minaccioso come quella bestia di diodata che a chi gli dava un calcio rispondeva grazie dài e dài erano arrivati a scatenargli contro anche loro una sera che li avevano tirati in quelle chiacchiere a due ore di notte per certe stradicciuole fuori mano andarono a svegliare grazia che aveva la chiave del portone e al buio tentoni arrivarono sino all'uscio di don ferdinando e di cui ogni momento vedevasi il guanto di cotone allungarsi a tradimento e togliervi la roba dinanzi l'intimidiva pure la cravatta bianca del genero le credenze alte e scintillanti come altari sin nel tono della voce anche quando voleva fare l'amabile e pigliarvi bel bello aveva qualcosa che vi respingeva indietro e vi faceva cascar le braccia don gesualdo non rispondeva continuava a sbuffare supino il servitore tolse il paralume per vederlo in faccia allora si fregò bene gli occhi e la voglia di tornare a dormire gli andò via a un tratto ohi ohi che facciamo adesso allora don gesualdo non fiatò più giacchè non c'era più speranza si mise a passeggiare in lungo e in largo a capo chino colle mani dietro la schiena don gesualdo si strinse nelle spalle sembrava che davvero non gliene importasse nulla di nulla adesso il barone a poco a poco andò calmandosi in mezzo al coro dei suoi che mormoravano sottovoce contro il canonico dalle finestre dalle arcate del portico che metteva alle scuderie dalla cucina che fumava e fiammeggiava sotto il tetto piena di sguatteri vestiti di bianco prima di tutto bisogna tappare la bocca a nanni l'orbo col giudizio con un po di denaro senza far torto a nessuno ben inteso la giustizia don gesualdo s'era alzato sbuffando gridando ch'era meglio finirla che correva giù a dargliela lui la promessa al ciolla e giacchè lo cercavano era lì pronto a riceverli devo far testamento ho degli scrupoli di coscienza sissignore sono il padrone sì o no ah ah stai ad ascoltare anche tu scusate scusate signori miei disse entrando se disturbo se avete da parlare in segreto me ne vo e si mise a sedere lui pure col cappello in testa ci dovevano essere dei medici pel suo male a saperli trovare a pagarli bene il denaro l'aveva guadagnato apposta lui al suo paese gli avevano fatto credere che rassegnandosi a lasciarsi aprire il ventre ebbene sì sì il mondo sapete bene ha la lingua lunga poi quell'altra storia la morte di suo marito è vero che se lo meritava ma infine è meglio chiudere la bocca alla gente del resto non avete bisogno di nulla ora che ci abbiamo qui la mia ragazza la mamma sorrideva lei pure discretamente in quella sopraggiunse la serva ad annunziare che c'era il barone rubiera con la moglie lui ci vuole una bella faccia tosta don gesualdo s'alzò di botto vacillando coi capelli irti posò la chicchera sul tavolino e si mise a passeggiare innanzi e indietro fuori di sé picchiando le mani l'una sull'altra e ripetendo ma no parliamone insisteva lui sono discorsi serii non ho tempo da perdere adesso il viso gli si andava oscurando il rancore antico gli corruscava negli occhi allora vuol dire che non te ne importa nulla come a tuo marito capite neanche farle vedere la figliuola per l'ultima volta è un porco quel signor duca tre mesi che scrive oggi verremo e domani verremo come se avesse dovuto campar cent'anni quella poveretta la pigliava in parola balbettava accarezzandola come quand'era bambina spiandola di sottecchi intanto col cuore alla gola qui cosa mi manca ho tutto per guarire tutto quello che ci vorrà spenderemo non è vero povera diodata tu sola ti rammenti del tuo padrone affacciò il capo allo sportello cercando forse degli altri ma siccome pioveva lo tirò indietro subito che dissesto quanti danni le conseguenze un'azienda così vasta senza nessuno che potesse occuparsene sul serio infine offrì d'incaricarsene lui per l'interesse che portava alla casa alla signora duchessa dopo un momento allentò le braccia col volto rigido e chiuso colla voce mutata più tardi ra non posso zacco e due o tre altri benintenzionati ch'erano sopravvenuti intanto sudavano a persuaderlo vociando tutti insieme che volete fare contro un paese intero siete impazzito bruceranno ogni cosa tutti coloro che gli erano contro per un motivo o per l'altro soffiavano adesso nel fuoco dicendone roba da chiodi raccontando tutte le porcherie di mastrodon gesualdo un po di colica ho avuto dei dispiaceri domani mi alzerò ma non ci credeva più neppur lui e non si alzava mai era ridotto quasi uno scheletro pelle e ossa lasciatemi andare se no crepo ci aveva come una palla di piombo nello stomaco che gli pesava voleva uscir fuori con un senso di pena continuo di tratto in tratto si contraeva s'arroventava e martellava bestemmie e sorgozzoni lì all'oscuro sul sagrato mastro cosimo intanto s'era arrampicato sul campanile e suonava a distesa i seguiva per la camera con l'occhio inquieto sospettoso diffidente con un certo tono di rancore nella voce cavernosa sforzavasi di mostrarsi più forte sollevandosi a stento sui gomiti tremanti cogli omeri appuntati che sembravano forare la camiciuola da notte si vede che mio suocero poveretto non sa quel che ci vuole a mantenere la figliuola col decoro del nome che porta ah cugino che c'è di nuovo vostra moglie sta bene qui da me lo vedete guai colla pala che c'è mammà i soliti capricci permettetemi cugino zacco devo scendere giù un momento le figliuole a quelle parole guardarono tutte insieme e approvarono col capo il barone s'accostò al letto lui pure dimostrando molto interesse per l'ammalata dimostrava il modo e la maniera accalorandosi nella proposta accompagnando la parola coi gesti fiutando già il sangue cogli occhi accesi nel faccione che gli s'imporporava tutto adesso non aveva più suggezione di nessuno e afferrava chi gli capitava per domandare voglio sapere la verità signori cari per regolare le mie cose i miei interessi non fosse altro per carità cristiana ma via è troppo neanche i suoi parenti possono tollerarlo quell'uomo figuratevi neanche quello stolido di don ferdinando appena don gesualdo fu in istato di poter viaggiare lo misero in lettiga e partirono per la città era una giornata piovosa le case note dei visi di conoscenti che si voltavano appena sfilavano attraverso gli sportelli della lettiga tratto tratto guardava timidamente di sottecchi il cognato che aveva gli occhi gonfi la faccia gialla e ispida di peli e faceva atto d'andarsene impaurito no disse il marchese non potete lasciare la sorella in questo punto siete come un bambino caspita donna agrippina allora li mise fuori tutti quanti don gesualdo dietro a quell'uscio chiuso si sentiva un gruppo alla gola quasi gli togliessero prima del tempo la sua povera moglie in là incontrando nanni l'orbo che stava da quelle parti il cuore gli disse che gerbido aspettasse appunto lui che fate a quest'ora fuori compare nanni gli disse mastro titta venitevene a casa piuttosto che faremo la strada insieme dicono che il comune ci guadagna e ciascuno avrà il suo pezzo di terra allora don gesualdo cavò fuori la tabacchiera fiutando un agguato cioè cioè don gesualdo chiamò la serva dall'uscio un momento vossignoria eh che vogliono che dicono l'assalirono subito i zacco appena don gesualdo entrò nella stanza dell'inferma son io che ho mandato a chiamarvi disse il barone col sorriso furbo oppure gli facevano l'elemosina di una risposta che non diceva niente di un sorrisetto che significava addirittura arrivederci in paradiso buon uomo voi ridete ah cosa volete che faccia non me ne importa nulla vi dico donna giuseppina rimase stupefatta come voi ma lui non rispose chino sulla moglie la quale s'aiutava cogli occhi e con quella povera mano pallida e scarna che diceva per lei no non vi mettete con colui se volete darmi retta una volta sola col fermento che c'era nel paese e si facevano la croce vedendo ancora al mondo don ferdinando con quella palandrana che non teneva più insieme parlate liberamente signori miei tutto ciò che si deve fare si farà gli batteva un po il cuore sentiva un formicolìo come di spasimo anticipato tra i capelli ma era pronto a tutto quasi scoprivasi il ventre perché si servissero pure quasi fosse già roba senza padrone lui poveraccio confinato in letto si rodeva in silenzio non osava ribellarsi al cognato e alla sorella pensava ai suoi guai gente essa voleva narrargli anche i suoi guai biasciando sbuffando e imbrogliandosi con la lingua grossa e le labbra pavonazze spumanti di bava il barone affettuoso tendeva l'orecchio si chinava su di lei eh don margheritino io vi ho visto nascere a me scrivete la ricetta per chi mi pigliate amico caro allora ribattè il dottorino infuriato allora fatevi curare dal maniscalco del resto che poteva farci ne aveva abbastanza dei suoi guai il peggio di tutti stava lui che aveva la morte sul collo quand'egli avrebbe chiuso gli occhi tutti gli altri si sarebbero data pace per un piatto di maccheroni dio liberi ci lasciò la pelle appena mastro titta udì il rumore della schioppettata due minuti dopo disse fra sé rimase di stucco al vederlo così disfatto che puzzava di sepoltura e gli occhi che a ogni faccia nuova diventavano lustri lustri signor don gesualdo son venuta a vedervi perché mi hanno detto che siete in questo stato delle lagrime grosse e silenziose che si gonfiavano a poco a poco negli occhi torbidi e scendevano lentamente giù per le guance floscie bene bene mi congratulo cugina rubiera la testa è sana conoscete ancora la gente ora vi scatenano contro anche i figliuoli vedrete don gesualdo va bene rispose don esualdo i saluto non posso lasciar mia moglie in quello stato per ascoltar le vostre chiacchiere e volse loro le spalle guarire certo siamo qui per cercar di guarirvi il muscio più brutale spifferò chiaro e tondo il solo rimedio che si potesse tentare l'estirpazione del tumore un bel caso un'operazione chirurgica che avrebbe fatto onore a chiunque le chiavi stavano sempre lì appese allo stipite dell'uscio la paralitica li accompagnava cogli occhi senza poter pronunziare una parola una faccia tutti e due da far tendere l'orecchio a chiunque canali diceva a gerbido ma ti fidi poi e gerbido rispose oh le stesse serve scappavano ad una ad una temendo il contagio della tisi persino mena l'ultima che era rimasta pel bisogno quando parlarono di farle lavare i panni dell'ammalata che la lavandaia rifiutavasi di portare al fiume chissà per chi è destinata quella pillola dio liberi pensò fra di sé già i tempi erano sospetti e la gente s'era affrettata a casa prima che suonasse l'avemaria ma osservò don gesualdo se la cosa è come dite io non saprei che farci cosa volete da me donna giuseppina si era perfino trasformata in volto appuntando in faccia a questo e a quello gli occhi come due spilli masticando un sorriso con la bocca nera di lì a un po si udì bussare di nuovo al portone don gesualdo corse in persona ad aprire credendo che fosse il medico o qualchedun altro di tutti coloro che aveva mandato a chiamare allora don gesualdo volse un'occhiata lenta e tenace in giro si soffiò il naso e si lasciò andar giù sul letto supino di lì a un po guardando il soffitto aggiunse con un sospiro va bene facciamo il consulto i pochi amici perciò l'avevano abbandonato onde non esser visti di cattivo occhio e zacco correva davvero un brutto rischio continuando ad andare da lui e a condurgli tutta la famiglia in un momento la casa di don gesualdo fu tutta sottosopra venne anche il barone zacco sospettoso inquieto masticando le parole guardandosi dinanzi e di dietro prima d'aprir bocca nunzio ubbriaco fradicio pretendeva il fatto suo lì su due piedi e gliene disse di tutte le specie a lei e a lui una notte tardi mentre era in letto coi suoi guai aveva udito un'agitazione insolita nel piano di sotto degli usci che sbattevano la voce della cameriera che strillava quasi chiamasse aiuto una voce che lo fece rizzare spaventato sul letto misteriose rispondevano appena a fior di labbra se il povero diavolo si faceva lecito di voler sapere che malattia covava in corpo quasi egli non avesse che vederci colla sua pelle e stavano in piazza tutto il giorno ad aspettare la manna dal cielo m'avete messo in un bell'imbroglio voi don gesualdo a quell'uscita del canonico successe un altro battibecco fra loro due io eh io son io che ho promesso mari e monti lui era un villano non c'era avvezzo a simili vergogne intanto la figlia duchessa gli costava un occhio prima di tutto le terre della canziria d'alìa e donninga ricominciò il baccano nuora e figliuolo la sgridavano a un tempo lei cercava di urlar più forte agitando la testa furibonda accorse anche rosaria col ventre enorme le mani sudice nella criniera arruffata e grigiastra minacciando la paralitica lei pure intanto che siete qui potete fare le vostre meditazioni sulla vita e sulla morte per passare il tempo che commedia questo mondaccio vanitas leggeva in fondo agli occhi di lei un altro segreto un'altra ansietà mortale che non la lasciava neppure quand'era vicino a lui che le dava dei sussulti allorché udiva un passo mentre affilava il rasoio mastro titta allungò il collo per semplice curiosità e vide canali il quale parlava nell'anticamera con gerbido le cugine zacco stavano sedute in giro dinanzi al letto colle mani sul ventre la mamma per rompere il silenzio balbettò timidamente sembra un po più calma da che siam qui noi don gesualdo drizzò le orecchie mettendo da parte un momento i suoi guai indi abbozzò un sorriso svogliato come è vero dio soggiunse il barone rubiera ho visto il progetto sì al palazzo di città don gesualdo pensava intanto quanti bei denari dovevano scorrere per quelle mani tutta quella gente che mangiava e beveva alle spalle di sua figlia sulla dote che egli le aveva dato era un palazzone così vasto che ci si smarriva dentro da per tutto cortinaggi e tappeti che non si sapeva dove mettere i piedi a giorno tornò grazia per aiutare un po sfinita ansando se smuoveva una seggiola fermandosi ogni momento per piantarsi dinanzi a lui colle mani sul ventre enorme e ricominciare le lagnanze contro i parenti di don ferdinando che le lasciavano quel poveretto sulle spalle farle commettere qualche bestialità ah disse don gesualdo ah e guardò donna giuseppina come per chiedere perché non pagasse lei pareva che il barone mettesse buone parole con un terzo che era arrivato allora e il marchese andasse scaldandosi no no è una porcheria a misura che il fiato gli andava mancando a poco a poco acconciavasi pure ai suoi guai ci faceva il callo lui aveva le spalle grosse e avrebbe tirato in lungo mercé la sua pelle dura signori miei non c'è più religione non vogliono più sapere né di cristi né di santi vogliono lasciarci crepare di fame tutti ma ogni cosa deve mettersi da banda in certe occasioni anche ninì poveretto non si dava pace diceva sempre infine vorrei sapere perché allora esclamò il canonico io me ne lavo le mani come pilato anzi vado a chiamarvi ciolla e tutti quanti se volete don gesualdo era ridotto in uno stato che di lui ne facevano quel che volevano lo sapete che ci accusano di aver fatto uccidere nanni l'orbo per chiudergli la bocca voi pel primo i dispiace che m'hanno visto venire con mia moglie l'altra sera dopo un momento sporse il capo dall'uscio dell'anticamera e chiamò a voce alta marchese marchese limòli rimasero a discutere sottovoce nell'altra stanza mastro titta quand'era venuto a cavargli sangue gli cantò il resto colla lancetta in aria vedete se non mettono giudizio certuni va a finir male stavolta la gente non ne può più allora gli si gonfiava il cuore al vedere i passeri che schiamazzavano su quelle tegole il sole che moriva sul cornicione senza scendere mai giù sino alle finestre veniva a trovarlo sera e mattina gli conduceva la moglie e le figliuole vestiti di nero tutti quanti che annebbiavano una strada gli lasciava la sua ragazza per curarlo lavinia ci ha la mano apposta per far decotti don gesualdo siete un uomo non siete più un ragazzo eh sissignore rispose lui con voce ferma calmatosi a un tratto col coraggio che aveva sempre avuto al bisogno sissignore parlate a misura che colui sputava fuori il veleno don gesualdo andava scomponendosi in viso non fiatava stava ad ascoltarlo cogli occhi bene aperti e intanto ruminava come trarsi d'impiccio quando non manca nulla ne conosco tanti altri invece ben nati di buona famiglia cui manca di giorno il pane e di notte la coperta vecchi e malati senza medico né speziale donna lavinia la maggiore delle ragazze s'era alzata premurosa per servirla in quel che occorresse donna marietta l'altra sorella tirò invece il papà per la falda bianca s'era chiusa in un silenzio che le affilò come un coltello il viso smunto mentre donna giuseppina la sgridava come una bimba asciugandole il mento con un fazzoletto sudicio che avete che volete stolida aspettava il consulto il giorno fissato sin dalla mattina raso e pettinato seduto nel letto colla faccia color di terra ma fermo e risoluto ora voleva vederci chiaro nei fatti suoi lui non aveva paura del contagio sciocchezze poi quando si tratta di parenti quella sera aveva sentito dire in piazza che la cugina bianca stava peggio ed era giunto più presto del solito oppure gli rinfacciava di averle messo fra i piedi quell'altra gente oppure non rispondeva affatto col viso rivolto al muro implacabile don gesualdo intanto andavasi calmando col respiro più corto preso da un tremito facendo solo di tanto in tanto qualche boccaccia cogli occhi sempre fissi e spalancati a un tratto s'irrigidì e si chetò del tutto indovinava che teneva degli altri guai nascosti lei e alle volte aveva la testa altrove mentre suo padre stava colla morte sul capo un tratto si fece scuro in viso cacciandosi all'indietro appuntandogli in faccia gli occhi sospettosi ditemi un po vi fidate voi di zacco eh vi fidate ve la fanno a voi capite i saccheggiano la casa e tutto il canonico aggiunse che veniva nell'interesse di coloro che avevano da perdere e dovevano darsi la mano in quel frangente pel bene di tutti se no non ci avrebbe messo i piedi in casa sua bel guadagno che ci abbiamo fatto a cominciare adesso ci hanno preso gusto e ogni po ve ne piantano un'altra per togliervi i denari di tasca viva abbasso morte don gesualdo accasciato sulla seggiola colla chicchera in mano seguitava a scrollare il capo a stringersi nelle spalle pallido come la camicia ridotto un vero cencio va bene lasciamoli fare anzi mettiamo avanti sottomano degli altri pretendenti dei maestri di bottega della gente che non sa cosa farsene della terra e non ne caverà neppure i denari del censo bomma tastandosi soffocando i dolori cercando d'illudersi parevagli di sentirsi meglio infatti voleva curarsi giacché era un affar serio voleva guarire ripeteva le parole stesse dello speziale denari ne aveva vanitatum don gesualdo gli rivolse un'occhiata nera ma non rispose ci aveva ancora dello stomaco per chiudervi dentro i suoi guai e le sue disgrazie senza farne parte agli amici per divertirli gli nascevano dei rimorsi colla bile faceva dei brutti sogni delle brutte facce pallide e irose gli apparivano la notte delle voci degli scossoni lo facevano svegliare di soprassalto in un mare di sudore col cuore che martellava forte ciascuno portava un rimedio nuovo dei decotti degli unguenti fino la reliquia e l'immagine benedetta del santo che don luca volle provare colle sue mani non giovava nulla l'infermo badava a ripetere non è niente e costavano di più per giunta venivano l'uno dopo l'altro dei dottoroni che tenevano carrozza e si facevano pagare anche il servitore che lasciavano in anticamera gli altri gli si rivoltarono contro tutti d'accordo vociando eccitandosi l'un l'altro zacco adesso che aveva capito di che si trattava scalmanavasi più di tutti occhi son padre di famiglia tornò a dire il barone devo difendere i miei interessi scusate se giochiamo a darci il gambetto fra di noi donna giuseppina prese la parola lei scandolezzata la suocera adesso spalancava gli occhi guardandola atterrita rannicchiando il capo nelle spalle quasi aspettando di essere battuta vedete santa pazienza meglio osservò il barone vuol dire che desidera parlarvi a quattr'occhi don ninì allora noi non ci moviamo restiamo a far compagnia alla cugina intanto che voi fate gli affari vostri sentiremo poi cosa è venuto a dirvi quello sciocco aveva una certa ruga fra le ciglia qualcosa negli occhi che a lui vecchio e pratico del mondo non andavan punto a genio stando in piazza dalla mattina alla sera a bociare colle mani in tasca e la bocca aperta aspettando la manna che doveva piovere dal campanile il barone zacco arrivò a passargli un braccio al collo in confidenza confessandogli all'orecchio ch'era con lui contro la canaglia ma pel momento ci voleva prudenza lasciar correre chinare il capo chiamate i migliori medici forestieri don vincenzo capra il dottor muscio di caltagirone chi volete denari non ve ne mancano con le gote gonfie stringeva le labbra quasi per non lasciarselo scappare neppur lei infine lasciamo andare chiacchiera non macina al mulino è parente anche lui dunque torniamo a noi adesso me lo dite adesso capite la ragione me ne congratulo tanto saleni ricominciò la commedia il polso la lingua quattro chiacchiere seduto ai piedi del letto col cappello in testa e il bastone fra le gambe l'idea della morte ora non lo lasciava più si tradiva nelle domande insidiose nelle occhiate piene di sospetto anche nella preoccupazione affannosa di dissimularla in vari modi lo stesso canonico lupi aveva dovuto mettersi la coda fra le gambe e non era tornato a fare il generoso colla roba altrui ora che ciolla e i più facinorosi erano partiti a cercar fortuna in città capo sissignore fate buon viaggio vossignoria si staccò pian piano dalla lettiga quasi a malincuore e tornò a casa fermandosi sull'uscio umile e triste il medico andava e veniva provava tutti i rimedi tutte le sciocchezze che leggeva nei suoi libracci c'era un conto spaventoso aperto dal farmacista poscia in confidenza spifferava anche delle paternali all'amico che diavolo ne fate di quella vecchia non vi conviene di lasciarvela bazzicar fra i piedi colei ora ch'è vedova dopo che l'avete avuta in casa anche da zitella ah non mi capite allora che ci sta a far qui la mia lavinia una zitella siete vedovo finalmente e gli anni del giudizio li dovete anche avere per pigliare una risoluzione e sapere quel che volete fare confessava che aveva errato a fin di bene per impedirgli di far dell'altro male e cercare di cavarne quel poco di buono che si poteva una volta in vita si può sbagliare non digeriva più neanche i bocconi prelibati erano tanti chiodi nelle sue carni i lasciano morir di fame capisci lagnavasi colla figliuola alle volte cogli occhi accesi dalla disperazione lo so rispose don gesualdo l'affitto scade in agosto chi vorrà dire all'asta poi no no né voi né io ce le mangeremo più muoversi sembravagli che gli mancassero le forze d'alzarsi dal letto e andarsene via perché gli toglievano il denaro il sangue delle vene per tenerlo sottomano prigioniero nobili e plebei passato il primo sbigottimento erano diventati tutti una famiglia adesso i signori erano infervorati a difendere la libertà con bandiere e trombette il canonico onde chetare gli altri aveva preso il ripiego di sortire in processione colla disciplina e la corona di spine nella corte vasta quanto una piazza degli stallieri in manica di camicia e coi piedi nudi negli zoccoli cantavano vociavano barattavano delle chiacchiere e degli strambotti coi domestici aizzava contro allo zio i suoi figliuoli che s'erano fatti grandi e grossi e capaci di far valere le loro ragioni un brigante un assassino uno che s'era arricchito mentre tanti altri erano rimasti poveri e pezzenti peggio di prima in fondo a una cisterna in un buco dove diavolo volete ma non è la maniera di compromettere tanti padri di famiglia per causa vostra in casa trao suggerì il canonico vostro cognato vi accoglierà a braccia aperte nessuno sa che c'è ancora lui al mondo e non verranno a cercarvi sin lì don gesualdo comandateci pure di notte e di giorno vo a pigliare mia moglie e ve la porto ma bianca soffriva adesso di un altro male non voleva vedersi diodata per casa si passò la mano sulla fronte per ricacciarli indietro e cambiò discorso parliamo dei nostri affari non ci perdiamo in chiacchiere adesso a un cenno dello speziale burgio e sua moglie andarono a sentire anch'essi in punta di piedi parlate signori miei esclamò allora il pover'uomo pallido come un morto sono io il malato infine voglio sapere a che punto sono una spada a due mani esclamò sottovoce il barone quasi facesse una confidenza e sorridendo di compiacimento una ragazza che in casa vale un tesoro giudiziosa per sua cugina bianca poi si butterebbe nel fuoco giovassero a qualche cosa brontolava don gesualdo io non guardo ai denari spesi per mia moglie ma voglio spenderli perché le giovino e le si veggano in faccia non già per provare i medicamenti nuovi come a quelle parole don gesualdo montò in furia i stanno a tutti sugli occhi i denari che ho guadagnato a che mi servono se non posso comprare neanche la salute tanti bocconi amari m'hanno dato sempre po per uno a tutti coloro che gridano più forte perché non hanno nulla da perdere e minacciano adesso di scassinarvi i magazzini e bruciarvi la casa la zia cirmena portava esempi di guarigioni miracolose tutto sta ad avere fede nei santi e nelle reliquie benedette il signore può far questo ed altro lo stesso don gesualdo allora si mise a piangere come un bambino si udivano delle voci e delle cantilene di villani che lavoravano per la viottola di licodia in fondo passava della gente a piedi e a cavallo il mondo andava ancora pel suo verso mentre non c'era più speranza per lui e si mise a piangere e a singhiozzare piangevano tutti quanti in quell'istante fece capolino dall'uscio donna sarina cirmena scalmanata col manto alla rovescia esitante aveva fatto anche uno sforzo per sollevarsi onde passargli un braccio al collo come non le restasse che lui per attaccarsi alla vita agitando il viso che si era affilato maggiormente quasi volesse nasconderglielo in petto quasi volesse confessarsi con lui uno che aveva i magazzini pieni di roba e mandava ancora l'usciere in giro per raccogliere il debito degli altri a strillare più forte erano i debitori che s'erano mangiato il grano in erba prima della messe l'altro la voltava in burla diceva di non aver paura lui che gli rubassero i denari che non aveva l'aspettava sua moglie con un piatto di maccheroni e tante altre cose un momento vengo con voi esclamò zacco e fingendo di cercare il cappello e la canna d'india s'accostò a don gesualdo nel buio dell'anticamera don gesualdo se c'è giustizia abbandonati in mezzo a una strada se ne lagna anche domeneddio andare a fare i conti con lui sua moglie non la finiva più sembrava che non potesse staccarsi dal letto dell'ammalata rincalzando la coperta sprimacciandole il guanciale mettendole sotto mano il bicchier d'acqua e le medicine fatemi questo piacere compare nanni venite a casa piuttosto il tabacco ve lo darò io e da vostra moglie ci andrete domani non son tempi d'andare per le strade a quest'ora credete a me sono stati i dispiaceri i bocconi amari ne ho avuti tanti vedete me n'è rimasto il lievito qui dentro ah vostra moglie le date retta quando vi accomoda ma cambiò tono subito del resto fate voi fate voi amico mio aspettate don ninì veniamo subito degli altri domestici s'erano affacciati intanto e vollero andare a vedere di lì a un po la camera del morto si riempì di gente in manica di camicia e colla pipa in bocca la guardarobiera vedendo tutti quegli uomini alla finestra dirimpetto venne anche lei a far capolino nella stanza accanto madre ch'era stato un pezzo senza vederla la trovò nella sua camera inchiodata nel seggiolone di faccia al letto matrimoniale accanto al quale era ancora lo schioppo del marito buon'anima e il crocifisso che gli avevano messo sul petto in punto di morte speranza che era presente mentre il fratello s'inteneriva sulla lettera sputò fuori il veleno ecco ora vi guastate il sangue per giunta potreste andarvene all'altro mondo per cui si era tirato addosso l'odio di tutto il paese le buone terre dell'alìa che aveva covato dieci anni cogli occhi sera e mattina le buone terre al sole nessuno è un'idea mia ma vedrete che non m'inganno del resto non me ne importa nulla ho altro pel capo adesso don gesualdo seduto su di una seggiola asciugandosi il sudore colla manica della camicia non diceva più nulla stralunato giù al portone intanto il barone rubiera don nicolino il figlio di neri si sbracciavano a calmare i più riottosi infine tu lavinia vai di là chè ho da parlare col cugino don gesualdo ora che non c'è più la mia ragazza apritemi il cuore cugino mio di sì tutto quello che vogliono adesso non c'è lì il notaio per mettere in carta le vostre promesse un po di maniera un po di denaro meglio dolor di borsa che dolor di pancia pigliavano ogni cosa neanche gli occhi per piangere gli lasciavano finché lo indussero a scappare dalla parte del vicoletto mèndola corse a bussare all'uscio dello zio limòli le prese le tempie fra le mani e le sollevò il viso per leggerle negli occhi se l'avrebbe ubbidito per farle intendere che gli premeva proprio e che ci aveva quel segreto in cuore e mentre la guardava a quel modo gli parve di scorgere anche lui quell'altro segreto nessuno rispose poi si udì frugare nel buio e a un tratto don ferdinando si chiuse dentro col paletto e si mise ad ammonticchiare sedie e tavolini dietro l'uscio continuando a strillare spaventato grazia grazia essa non voleva smaniava per la stanza si cacciava le mani nei capelli diceva che gli lacerava il cuore che gli pareva un malaugurio quasi suo padre stesse per chiudere gli occhi la baronessa approfittò del buon momento per indurre don gesualdo a pigliare un po di ristoro dalle mani stesse di lavinia sì un po di brodo due giorni che non apriva bocca il pover'uomo come poi gli toccò anche il tasto degli interessi mostravasi giudizioso cercava il modo e la maniera d'avere il piacere di tenersi il suocero in casa un pezzo senza timore che gli affari di lui andassero a rotta di collo e fece piangere gli stessi sassi il duca scrisse anche lui un foglietto con una lista nera larga un dito e il sigillo stemmato pur esso nero che stringeva il cuore inconsolabile per la perdita della suocera sarebbe meglio tagliarsela la testa alle volte voleva pagare col tempo sino all'ultimo baiocco senza liti senza altre spese appena chiudeva gli occhi sua madre ma era giusto inasprirgli contro la baronessa un presentimento vedendo gerbido appostato alla cantonata della masera colla carabina sotto gli tornarono in mente le parole di poco prima non credevo poi vedendosi intorno quei visi e quel silenzio abbassò la voce e andò a finire il discorso in un angolo all'orecchio del barone zacco sentite fate male in parola d'onore quella è una proposta seria fate male a non intendervi col barone rubiera signori miei avete ragione si farà tutto quello che volete abbiamo la bocca per mangiare tutti quanti viva viva tutti fratelli una mano lava l'altra domani alla luce del sole maniera religione la roba altrui il santo padre se cominciamo altre grida rispondevano dalla moltitudine lui non dava più retta diceva che di santi e di reliquie ne aveva un fascio lì nell'armadio di bianca insieme alle altre medicine non voleva veder nessuno giacché era condannato voleva morire in pace senza operazioni chirurgiche lontano dai guai avete visto è fatta hanno ammazzato il marito di diodata don gesualdo allora si lasciò scappare la pazienza che ci posso fare io i mancava anche questa che diavolo volete da me soltanto voleva sapere s'era venuto il momento di pensare ai casi suoi non c'era più da scherzare adesso aveva tanti interessi gravi da lasciare sistemati il marchese ch'era tornato arzillo e gaio fra tutto quel parapiglia aguzzando l'udito ficcandosi in mezzo per acchiappar qualche parola corse al balcone sicuro eccolo lì col camiciotto come un bambino vuol dire che si torna indietro tutti infine per la tenerezza si mise a piangere come un bambino basta disse poi ho da dirti un'altra cosa senti la guardò fissamente negli occhi pieni di lagrime per vedere l'effetto che avrebbe fatto la sua volontà amorevole e premurosa è vero ma in certo modo che al pover'uomo sembrava d'essere davvero un forestiero essa alcune volte era pallida così che pareva non avesse chiuso occhio neppur lei ah così a questo punto siamo arrivati che un galantuomo non è sicuro neppure in casa che la roba sua non è più sua eccomi cadrà sansone con tutti i filistei però lo stesso lupo quando lo mettono colle spalle al muro perciò lui doveva ricacciare indietro le parole buone e anche le lagrime che gli si gonfiavano grosse grosse dentro e tenersi per sé i propri guai passava i giorni malinconici dietro l'invetriata a veder strigliare i cavalli e lavare le carrozze legato e impastoiato con un ronzìo nelle orecchie le mani esitanti l'occhio inquieto le fauci strette da tutto quell'apparato dal cameriere che gli contava i bocconi dietro le spalle senti le disse ascolta era turbato in viso ma parlava calmo teneva gli occhi fissi sulla figliuola e accennava col capo essa gli prese la mano e scoppiò a singhiozzare taci riprese vestita di tre colori il casacchino rosso la gonnella bianca e un cappellino calabrese colle penne verdi ch'era un amore le altre dame ogni giorno portavano sassi alle barricate fuori porta coi canestrini ornati di nastri e la musica avanti implacabile nanni l'orbo s'era installato come un papa in casa di don gesualdo mangiava e beveva veniva ogni giorno a empirsi la pancia voglio tornare a casa mia che ci sto a fare qui tanto lo sanno tutti a gran stento lo indussero ad aspettare la sera e dopo l'avemaria quatti quatti burgio e tutti i parenti l'accompagnarono a casa non s'avevano ancora indizii d'ulcerazione l'adesione stessa del tumore agli organi essenziali non era certa ma la degenerescenza dei tessuti accusavasi già per diversi sintomi patologici don gesualdo dopo avere ascoltato attentamente riprese allora don gesualdo si scoraggiò davvero non sapendo dove dar di capo pensò agli amici antichi quelli che si ricordano nel bisogno e mandò a chiamare diodata per dare una mano c'era di nuovo sul cassettone un arsenale di rimedi come negli ultimi giorni di bianca buon'anima egli borbottava tentennando il capo siamo già ai medicamenti che costano cari vuol dire che non c'è più rimedio poi il rombo della tempesta che sopravveniva la sera stessa un'anima caritatevole era corsa a prevenirlo badate don gesualdo ce l'hanno con voi perché siete borbonico chiudetevi in casa il mondo è fatto così che ciascuno tira l'acqua al suo mulino il mulino suo di lui era di riacquistare la salute coi suoi denari c'erano al mondo dei buoni medici che l'avrebbero fatto guarire pagandoli bene la vigna metteva già le foglie i seminati erano alti gli ulivi in fiore i sommacchi verdi e su ogni cosa stendevasi una nebbia una tristezza un velo nero un'altra solennità anche quella la duchessa certi giorni si metteva in pompa magna ad aspettare le visite come un'anima di purgatorio le fece segno di accostarsi ancora di chinarsi su lui supino che esitava e cercava le parole senti ho degli scrupoli di coscienza imbacuccata in un vecchio scialle e colle mani inerti in grembo appena vide entrare il cugino zacco si mise a piangere di tenerezza rimbambita giacalone a cui don gesualdo aveva fatto pignorar la mula pel debito del raccolto l'erede di pirtuso che litigava ancora con lui per certi denari che il sensale s'era portati all'altro mondo gli mancava l'aria lì fra tutti quei ninnoli gli toccava chiedere quasi licenza al servitore che faceva la guardia in anticamera per poter vedere la sua figliuola e scapparsene appena giungeva qualche visita si sapeva da dove era partito il colpo mastro titta aveva riconosciuto gerbido l'antico garzone di don gesualdo mentre fuggiva celandosi il viso nel fazzoletto strega ci s'era mangiata la chiusa e la vigna stuzzicata da ciascuno che avesse avuto da dire con suo fratello andava vituperandolo da per tutto l'aspettava apposta nella strada per vomitargli addosso delle ingiurie dunque riprese don gesualdo questa bella pensata di pigliarci sottomano le terre del comune chi l'ha fatta allora non fu più il caso di fingere mèndola don nicolino lo stesso canonico lupi che s'era cacciato nella baraonda a fin di bene strillavano inutilmente ferma ferma gesualdo stava zitto curvava le spalle adesso che ciascuno gli diceva la sua e chi poteva gli tirava la sassata come sapevasi che sua moglie stava peggio il marchese limòli era venuto a visitare la nipote e ci aveva condotto pure don ferdinando una voce che non l'avrebbe dimenticata in mille anni arruffato scamiciato cogli occhi che luccicavano simili a quelli di un gatto inferocito da don gesualdo con il fazzoletto nero in testa carica di figliuoli di già canuta e curva come una vecchia no no buona donna non abbiamo bisogno di voi badate ai fatti vostri piuttosto ché qui la cuccagna è finita si chiuse in sè stesso a pensare come uscire dal malo passo torvo diffidente voltandosi in là per non lasciarsi scappare qualche occhiata che lo tradisse soltanto ne piantò una lunga lunga addosso a quel galantuomo che se ne andava ma il barone non si dava pace che non ve ne importa grazie tante sapete cosa dicono pure che vogliono levarci di mano le terre del comune dicono che stavolta hanno trovato il modo e la maniera e che né voi né io potremo rimediarci capite quando essa scriveva delle lettere che gli mettevano addosso la febbre l'avvelenavano coll'odore sottile di quei foglietti stemmati lui che aveva fatto il cuoio duro anche alla malaria gli consigliava pure di mettere a frutto il denaro contante se ce ne aveva in serbo caso mai le faccende s'imbrogliassero peggio datelo a mutuo col suo bravo atto dinanzi notaio la quale aveva sentito dire che i suoi ragazzi erano nella baraonda a gridare viva e morte contro don gesualdo anche loro ed era corsa colle mani nei capelli madonna santa che vi fanno fare roso dal baco al pari di una mela fradicia che deve cascare dal ramo senza forza di muovere un passo sulla sua terra senza voglia di mandar giù un uovo allora disperato di dover morire si mise a bastonare anatre e tacchini a strappar gemme e sementi spalle lesinandogli il pane e il vino sissignore l'hanno tutti dimenticato lì nel suo cantuccio come un cane malato si rodeva dentro a misura che peggiorava il sangue era diventato tutto un veleno ostinavasi sempre più taciturno implacabile col viso al muro rispondendo solo coi grugniti come una bestia un momento esclamò allora zacco mettendo da parte ogni riguardo affacciatevi un momento don gesualdo fatevi vedere se no succede qualche diavolo donna giuseppina tornò a discorrere del fermento che c'era in paese della rivoluzione che minacciavano il barone zacco si agitò facendo segno col capo a don gesualdo poscia appena le zacco se ne furono andate ricadde sfinita facendo segno al marito d'accostarsi sentite sentite non le voglio più non le fate venir più quelle donne si son messe in testa di darvi moglie come se fossi già morta suo marito però va al sodo don gesualdo non rispose ma di nascosto rivolto verso il muro si mise a piangere cheto cheto li passava tutti in rassegna amorosamente rammentava come erano venuti a lui uno dopo l'altro a poco a poco le terre seminative i pascoli le vigne li descriveva minutamente zolla per zolla finalmente si persuase ch'era giunta l'ora e s'apparecchiò a morire da buon cristiano isabella era venuta subito a tenergli compagnia egli fece forza coi gomiti e si rizzò a sedere sul letto campanile dicono ch'è il segno di abolire tutti i dazi e la fondiaria perciò or ora faranno la dimostrazione il procaccia delle lettere ha portato la notizia che a palermo l'hanno già fatta e anche in tutti i paesi lungo la strada infine a poco a poco finse di calmarsi bisognava giuocar d'astuzia per uscire da quelle grinfie cominciò a far segno di sì e di sì col capo fissando gli occhi amorevoli in volto alla figliuola allibbita col sorriso paterno il fare bonario e non c'era neppure chi accendesse il lume sembrava quella notte alla salonia in cui aveva dovuto mettere colle sue mani il padre nel cataletto né denari né nulla giovava più due o tre volte in circostanze gravi era stato costretto a lasciarsi cavar dell'altro sangue tutti i suoi risparmi se ne andavano da quella vena aperta le sue fatiche il sonno della notte tutto sì voglio darvi in mano tutto il fatto mio per alleggerirmi il carico i farete piacere anzi nello stato in cui sono voglio spogliarmi di tutto egli faceva un gesto vago e scuoteva il capo come a dire che non gliene importava oramai in quella sopravvenne speranza e fece una partaccia a quella sfacciata che veniva a tentarle il fratello in fin di vita era tornato diffidente temeva che non vedessero l'ora di levarselo di torno per risparmiar la spesa e impadronirsi del fatto suo cercava di rassicurar tutti quanti col sorriso affabile tutto ciò che ingoiava per forza per aggrapparsi alla vita i bocconi più rari senza chiedere quel che costassero gli si mutavano in veleno tornava a rigettarli come roba scomunicata più nera dell'inchiostro amara maledetta da dio la stessa casina colle finestre chiuse la terrazza dove bianca e la figliuola solevano mettersi a lavorare il viale deserto fin la sua gente di campagna che temeva di seccarlo e se ne stava alla larga eh eh cosa vi ho detto or ora infine conchiuse donna giuseppina è meglio parlarci chiaro e darci la mano tutti quelli che abbiamo da perdere come dio vuole come ci avessi il gastigo di dio sulle spalle non ho testa di pensare agli affari adesso no no non voglio che ci pensiate appunto dicevo dovreste rimettervene a una persona di fiducia salvo don gesualdo duro scrollava il capo badava a ripetere no no non mi ci pigliano tutt'a un tratto il barone zacco afferrò don ninì per la sciarpa e lo spinse verso il canapè quasi volesse mangiarselo sussurrandogli nell'orecchio sorrideva tristamente e non diceva nulla era ridotta uno scheletro docile e rassegnata al suo destino senza aspettare o desiderare più nulla e intanto i dolori e la gonfiezza crescevano una pancia che le gambe non la reggevano più bomma picchiandovi sopra una volta disse qui c'è roba nunzio gesualdo figliuoli miei che vi fanno fare nunzio ah madonna santa era diodata gliene importava assai della rivoluzione adesso l'aveva in casa la rivoluzione adesso ma zacco procurava di calmarlo prudenza prudenza questi son tempi che ci vuol prudenza caro amico bianca aveva l'orecchio fino degli ammalati gravi no no non c'è premura interruppe zacco intanto donna lavinia si era alzata per andare a prendere un bicchier d'acqua come si udì suonare il campanello dell'uscio voleva anche correre a vedere chi fosse pensava ad allungarseli piuttosto a guadagnare almeno quelli uno dopo l'altro così come venivano pazienza finché c'è fiato c'è vita e si lasciò scivolare pian piano giù disteso nel letto trafelato non aggiunse altro per allora stette zitto a lasciarli finire di discorrere e vi gridava dietro dal suo gabbione c'è lo stoino per pulirsi le scarpe un esercito di mangiapane staffieri e camerieri che sbadigliavano a bocca chiusa la finestra cominciava a imbiancare suonavano le prime campane nella corte udivasi scalpitare dei cavalli e picchiare di striglie sul selciato il domestico andò a vestirsi e poi tornò a rassettare la camera a migliaia l'anno ne davano irca onze e la salonia dei seminati d'oro della terra che fa miracoli benedetto sia tuo nonno che vi lasciò le ossa la stessa luce dell'alba gli faceva animo poi allorché udì le campanelle della lettiga che portava il muscio e don vincenzo capra si sentì slargare il cuore tanto fatto sforzandosi di tenere aperti gli occhi che le si chiudevano da soli egli che non sentiva nè il sonno nè nulla tornava a brontolare che notte che nottata eterna com'è lunga questa notte vedete cos'è nascer fortunati intanto vi muore nella battista come un principe allora disse il portinaio devo andare a chiudere il portone sicuro eh è roba di famiglia adesso bisogna avvertire la cameriera della signora duchessa trovava delle barzellette ricordando le vecchie storie quanti casi quante vicende chi ve lo avrebbe detto eh don gesualdo lo stesso canonico lupi si lasciò sfuggire un sorrisetto quei mobili sontuosi quelle stoffe quella gente quei cavalli che mangiavano e inghiottivano il denaro come la terra inghiottiva la semente come beveva l'acqua senza renderlo però senza dar frutto bestie animali che non ne mangiate grazia di dio quasi pestavano anche lui nella furia giacalone e i più infervorati proposero di sfondar l'uscio della chiesa e portare il santo in processione per far più colpo sì e no che fra otto giorni si farà la rivoluzione per spaventare i galantuomini i rammentate nel ventuno eh don gesualdo ah che volete la rivoluzione adesso l'ho in casa notte domeneddio appena spuntò il giorno aprì il balcone per chiamare nardo il manovale e mandarlo da tutti i parenti chè bianca poveretta stava assai male se volevano vederla ma lo tenevano lì per smungerlo per succhiargli il sangue medici parenti e speziali lo voltavano lo rivoltavano gli picchiavano sul ventre con due dita gli facevano bere mille porcherie lo ungevano di certa roba che gli apriva dei vescicanti sullo stomaco già ho poco da vivere rimandatemi a casa mia per fare la procura la donazione tutto ciò che vorrete lì conosco il notaro so dove metter le mani ma prima rimandatemi a casa mia tutto quello che vorrete poi e lasciavano detto ciascuno la sua su di un pezzo di carta degli sgorbi come sanguisughe don gesualdo sbigottito non diceva nulla cercava di cogliere le parole a volo infine sono stanco avete capito non voglio rovinarmi per amore di mastro don gesualdo ho moglie e figliuoli dovrei portarmelo appeso al collo come un sasso per annegarmi don gesualdo visto che nessuno fiatava ripigliò a dire chetatevi si tratta della mia pelle devo dir la mia anch'io signori miei sono un uomo non sono un ragazzo se dite ch'è necessaria questa operazione il servizio da caffè i fiori di carta sotto le campane di cristallo l'orologio che segnava sempre la stessa ora vedendo don gesualdo di ritorno gli disse subito i ha fatto chiamare il barone zacco non c'era motivo qui non si fanno misteri isabella minacciava di suicidarsi il genero aveva preso a viaggiare fuori regno e faceva temere di voler intentare causa di separazione per incompatibilità di carattere e tornò su quella birbonata di sminuzzare le terre del comune fra i più poveri in tante briciole un pizzico per ciascuno che non fa male a nessuno essa rideva così che le ballava il ventre dalla bile gli avevano fatto comperare anch'essi un'intera farmacia dei rimedi che si contavano a gocce come l'oro degli unguenti che si spalmavano con un pennello e aprivano delle piaghe vive dei veleni che davano delle coliche più forti e mettevano come del rame nella bocca sangue protestò che l'avrebbe tenuto meglio delle pupille dei propri occhi lui e la sua roba gli schierò dinanzi al letto marito e figliuoli che giravano intorno sguardi cupidi ripetendo colle chiavi alla cintola frugando rovistando mandando il marito di qua e di là pei rimedi e a coglier erbe medicinali come massaro fortunato si lagnava di non aver più le gambe di vent'anni per affacchinarsi a quel modo essa lo sgridava scusate scusate la cugina bianca crederà chissà cosa al sentirci gridare per nulla poi zacco sorrideva bonariamente con la faccia ancora infocata don ninì s'avvolgeva di nuovo la sciarpa al collo sua moglie col sorriso amabile lei pure tolse commiato bene allora asciugavasi quel sudore d'agonia e cercava di dormire voleva che i medici forestieri che aspettava il giorno dopo gli trovassero miglior cera contava le ore gli pareva mill'anni che fossero lì dinanzi al per distrarre un po don gesualdo lo tirò nel vano del balcone e cominciò a parlargli dei loro negozi volete ridere adesso il cugino rubiera dirà all'asta per gli altri due tronchi di strada legge nuova interruppe donna giuseppina con un sorriso agro le terre non si dànno più in affitto il comune le dà a censo ai più poveri un bocconcino per ciascuno saremo tutti possidenti nel paese da qui a un po non lo sapete di tanto in tanto si chinava sul letto della moglie poi tornava a passeggiare nella stanza vicina borbottava fra di sè scrollava il capo si stringeva nelle spalle infine si rivolse a zacco colla voce piena di lagrime i rubiera non spuntavano ancora don gesualdo andò nell'anticamera dove seppe dalla serva che aspettavano nel salotto come avevano sentito che camminavano in punta di piedi e vi servivano senza dire una parola o fare un passo di più con tanta degnazione da farvene passar la voglia eguali poveri tirare pei piedi bue grasso giacalone onde aizzar la folla spinse avanti i due bastardi di diodata ch'erano nella calca schiamazzando son tornato a balia vedete non ho altro da offrirvi a cena la carne non è più pei miei denti né per la mia borsa voi sarete avvezzo a ben altro amico mio che volete farci il mondo gira per tutti caro don gesualdo per non far parlare anche i vicini che li accusavano di avarizia dovettero chinare il capo a codesto chinare il capo a medici e medicamenti il figlio di tavuso avete fatto che siete ricco come un maiale gli urlò infine all'orecchio il canonico che perse la pazienza gli altri allora l'assaltarono tutti insieme colle buone colle cattive dicendogli che se i rivoltosi lo trovavano lì della casa non lasciavano pietra sopra pietra infilandosi i calzoni a casaccio mettendo da parte i suoi malanni a quella voce che gli gridava don gesualdo presto scappate giustizia voi che ci avete mano quello è un imbroglione un arruffapopolo capace di aizzarci contro tutto il paese voi che ci avete mano dovreste chiudergli la bocca insisteva voleva disporre della sua roba come per attaccarsi alla vita per far atto d'energia e di volontà voleva far testamento per dimostrare a sè stesso ch'era tuttora il padrone tirò le cortine del letto spalancò le vetrate e s'affacciò a prendere una boccata d'aria fumando lo stalliere che faceva passeggiare un cavallo malato alzò il capo verso la finestra andava a darle il buon giorno ogni mattina prima della colazione per i morti a natale per la festa di santa rosalia e nella ricorrenza del suo onomastico o dell'anniversario del loro matrimonio il marchese assolutamente voleva sapere cosa cercasse quella gente laggiù eh che cosa vogliono la vostra roba esclamò infine il barone zacco fuori dei gangheri se dite che è necessaria sissignore si farà però lasciatemi dir la mia è giusto parlate ecco una cosa sola voglio sapere prima se mi garantite la pelle siamo galantuomini e i due ragazzacci non possedevano neppure di che pagar da bere agli amici don gesualdo si vide comparire a quell'ora nunzio il più ardito il nome del nonno sì glielo aveva dato ma la roba no benedetta parla come una che vede al di là non fareste nulla di buono con quell'uomo una bestia una banderuola ciò che vi dice vostra moglie in un momento come questo è vangelo don gesualdo ricordatevi bene io mi farei scrupolo a non darle retta in parola lo dicevano tutti il canonico lupi armato sino ai denti il barone rubiera colla cacciatora di fustagno come un povero diavolo essi erano continuamente in mezzo ai capannelli alla mano e bonaccioni col cuore sulle labbra esclamò il barone pavonazzo in viso e cogli occhi fuori dell'orbita ah e non disse altro don gesualdo rideva anche lui macrì colla tonaca color pulce che le sbatteva dietro e nella camera della moribonda si udì un gran trambusto seggiole rovesciate donne che strillavano non vuol dire se siamo in lite al bisogno si vede il cuore della gente gli interessi sono una cosa e l'amore è un'altra abbiamo litigato litigheremo sino al giorno del giudizio ma siamo figli dello stesso sangue l'ho tenuta come una figliuola bianca bianca no zia disse donna agrippina s'aspetta il viatico non la disturbate adesso con pensieri mondani piegato in due a passare la rivista e prendere gli ordini una commedia che durava cinque minuti dopo appena lui voltava le spalle ricominciava il chiasso e la baraonda ci volle del bello e del buono a fargli capire ciò che volevano da lui a quell'ora mastro don gesualdo più morto che vivo gli altri che gli urlavano nell'orecchio uno dopo l'altro vogliono fargli la festa a vostro nipote don gesualdo bisogna nasconderlo che le aveva assegnato in dote e gli facevano piangere il cuore ogni qualvolta tornava a vederle date in affitto a questo e a quello divise a pezzi e bocconi dopo tanti stenti durati a metterle insieme questa non viene da voi esclamò questa è buona questa so di dove viene ah ah capite vedete rispose il barone trionfante non pigliava nulla dalle sue mani no tu no vattene via che sei venuta a fare tu irritavasi contro quegli affamati che venivano a mangiare alle sue spalle spalle come s'affezionasse anche alla roba in quel punto come si risvegliasse in lei un rancore antico una gelosia del marito che volevano rubarle quella cattiva gente venuta apposta a chiuderle gli occhi a impadronirsi di tutto il suo d'una cosa sola non si dava pace che avrebbe potuto crepare lì dove era senza che sua figlia ne sapesse nulla allora nella febbre gli passavano dinanzi agli occhi torbidi bianca diodata mastro nunzio degli altri ancora il canonico si lasciava sfuggire dell'altro ancora in confidenza le stesse messe in suffragio dell'anima avevano lesinato alla poveretta oramai ho capito cos'è levati di lì e dammi il fatto tuo vuol dire che difendete il borbone parlate chiaro il signor duca lui quando usciva di casa a testa alta col sigaro in bocca e il pomo del bastoncino nella tasca del pastrano fermavasi appena a dare un'occhiata ai suoi cavalli ossequiato come il santissimo sagramento le finestre si chiudevano in fretta ci sei stata con tua madre quaranta salme di terreni tutti alberati ti rammenti i belli aranci anche tua madre poveretta ci si rinfrescava la bocca negli ultimi giorni sempre don gesualdo udì che gli dicevano sottovoce compatitelo non conosce gli usi è un uomo primitivo nello stato di natura donna agrippina macrì preparava filacce e parlava d'andare al campo appena cominciava la guerra la signora capitana raccoglieva per la compera dei fucili se un albero ha la cancrena addosso cos'è infine si taglia il ramo adesso invece i medici non volevano neppure operarlo avevano degli scrupoli dei ma e dei capo ah diodata sei venuta a darmi il buon viaggio disse lui essa fece segno di sì di sì cercando di sorridere e gli occhi le si riempirono di lagrime i rovinate la salute è proprio una creaturina di latte dio lodato non bisogna credere a quello che dice ci vuole una pazienza da santi a durarla con lei c'erano persino di quelli che gli voltavano le spalle come si tenessero offesi egli indovinava che doveva essere qualche cosa di grave al viso stesso che facevano i medici alle alzate di spalle scoraggianti alle lunghe fermate col genero come molti avevano messo orecchio al discorso di sfondar usci e far la festa a tutti i santi la marmaglia ora pigiavasi dinanzi ai magazzini di mastro don gesualdo e stavolta risoluta ordinò alla figliuola di prendere il manto e venirsene via lavinia obbedì furibonda anche lei tutt'e due uscendo da quella casa per l'ultima volta fecero tanto di croce sulla soglia il quale tendeva l'orecchio smanioso di sapere quello che facevano della sua roba e anche lui si metteva a strillare dal letto lasciatemi andare a mangalavite ci ho tutti i miei interessi alla malora qui mi mangio il fegato suo ma ella chinava il capo quasi avesse indovinato colla ruga ostinata dei trao fra le ciglia tirandosi indietro chiudendosi in sè superba coi suoi guai e il suo segreto e lui allora sentì di tornare motta bomma perse le staffe che vi fa caspita quello che vi può fare almeno non si dirà che vi lasciate morire senza aiuto io parlo nel vostro interesse non me ne viene nulla in tasca io fo lo speziale non è affar mio una volta attaccò una gran discussione su quest'argomento con canali e andò a finire a pugni adesso che non era più il tempo delle prepotenze e ognuno diceva le sue ragioni guardate un po è diventata cattiva come un asino rosso cosa gli manca eh mangia come un lupo rosaria non la finiva più su quel tono il barone zacco pensò bene di accomiatarsi in quel frangente dunque stasera alla cantata io difendo la mia roba caro voi ho lavorato col mio sudore allora va bene ma adesso non ho più motivo di fare il comodo di coloro che non hanno e non posseggono i due vecchi s'erano messi a sedere dinanzi al letto col mento sul bastone mentre don gesualdo faceva la storia della malattia e il cognato gli voltava la schiena senza dir nulla rivolto alla sorella la quale guardava or questo ed ora e questo va bene ma se torna a fare il camorrista qui da noi lo ricevo come va tal quale vito orlando intanto la casa di don gesualdo era messa a sacco e ruba egualmente in quella rientrò zacco solo col viso acceso sentite don gesualdo un momento una parolina la folla era giunta lì sotto la casa e lo stesso santo allorchè aveva bisogno di denari voltava casacca e si metteva dalla parte di gesualdo a sputare contro di lei gli stessi improperi che aveva diretto al fratello una banderuola che girava a seconda del vento zolla colle qualità buone o cattive gli tremava la voce gli tremavano le mani gli si accendeva tuttora il sangue in viso gli spuntavano le lagrime agli occhi mangalavite sai la conosci anche tu c'era un teatrone poiché s'entrava gratis lumi cantate applausi che salivano alle stelle la signora aglae era venuta apposta da modica a spese del comune era arrivato ad affezionarsi ai suoi malanni li ascoltava i carezzava voleva sentirseli lì con lui per tirare innanzi gesualdo s'era chinato su di lei e accennava di sì col capo il barone vedendo che non era più il caso di misteri parlò chiaro non verrà don ferdinando è diventato proprio un ragazzo non capisce nulla poveretto bisogna compatirlo all'improvviso dal frastuono scapparono degli urli da far accapponare la pelle santo motta malconcio e insanguinato rotolandosi per terra riescì a far fare un po di largo dinanzi all'uscio del magazzino il pensiero della figlia era un altro tormento isabella stava anch'essa poco bene lontano tanto un viaggio che l'avrebbe rovinata per sempre scriveva suo marito la parete scalcinata accanto al letto dove soleva accendere il lume e in quel sudiciume il marchese ci stava come un principe sputando in faccia a tutti quanti le sue miserie decotti lavinia è un diavolo per tener d'occhio una casa lasciate fare a lavinia che sa dove metter le mani dall'altro canto poi faceva il viso brusco se diodata aveva la faccia di farsi vedere ancora lì l'accarezzò anche lui sui capelli lentamente senza dire una parola di lì a un po riprese ti dico di sì non sono un ragazzo non perdiamo tempo inutilmente saltò su il barone cercando il cappello che teneva in testa vedrete che viene a parlarvi di ciò che v'ho detto non ci avete un'altra uscita per non vederlo in faccia quella bestia io direi di mandare a chiamare i suoi parenti eh don ferdinando che ne dite voi zacco fece una smorfia i suoi parenti un viaggio che durò tre ore e gli fece dire cento volte buttatemi nel fosso ch'è meglio ma laggiù dinanzi alla sua roba si persuase che era finita davvero che ogni speranza per lui era perduta al vedere che di nulla gliene importava oramai la povera inferma smarrita in quel parapiglia si lasciò sfuggire con un filo di voce per l'amor di dio non ne posso più vuol vivere apposta per vedere come farà suo figlio a togliersi dal collo il debito e don gesualdo eh ho parlato or ora con vostro marito dei gran progetti che ha don ninì pel capo strada sissignore quella bestia eh eh che ne dite lui che non ha potuto pagarvi ancora i denari della prima donna c'è l'inferno a causa vostra con la moglie che non vuol pagare del suo i figliuoli sì un'altra adesso esclamò entrando i hanno fatto la spia don gesualdo e vogliono stanarvi anche di qua per costringervi a mantenere ciò che ha promesso il canonico ciolla in persona l'ho visto laggiù a far sentinella il muscio abbozzò un sorriso che lo fece più brutto e don vincenzo capra in bel modo cominciò a spiegare la diagnosi della malattia pylori cancer il pyrosis dei greci si chinò all'orecchio di don gesualdo e spifferò il resto bianca l'udì o l'indovinò con gli occhi luminosi che fissavano in volto la gente e cavò di sotto il guanciale la mano scarna e pallida che sembrava quella di una bambina per far segno al marito d'avvicinarsi una pensata seria da uomo con tanto di barba il miglior modo per evitare quella birbonata di dividere fra i nullatenenti i fondi del comune capite allora vuol dire che il mio non è più mio e ciascuno vuole la sua parte dovete perdonare a quegli screanzati che vi hanno offeso ragazzi senza giudizio si son lasciati prendere in mezzo senza sapere quello che facessero dovete perdonare per amor mio signor don gesualdo stavano a guardare col sigaro in bocca e le mani nelle tasche delle giacchette attillate discorrendo di tanto in tanto col guardaportone che veniva dal suo casotto a fare una delle facce accese e stravolte che apparivano confusamente al lume delle torce a vento usci e finestre si chiudevano con fracasso con la faccia lunga sospirando biasciando avemarie voleva pure che restasse la sua ragazza ad assistere la notte se mai donna lavinia acconsentiva di tutto cuore dandosi da fare anche essa premurosa non dico per te hai fatto di tutto non mi manca nulla ma io non ci sono avvezzo vedi i par di soffocare qui dentro no non voglio impicci ho tanti altri fastidi pel capo poi mia moglie ha detto di no avete udito voi stesso il barone stava per montare in furia davvero don ferdinando andava toccando ogni cosa proprio come un bambino curioso infine si piantò ritto dinanzi al letto guardando la sorella che stava facendo i conti con domeneddio in quel momento ciascuno il suo pezzetto come voleva dio e quanti figliuoli ogni galantuomo aveva sulle spalle tante porzioni egli conosceva anche per filo e per segno tutti i maneggi dei pezzi grossi che cercavano appropriarsi le terre e gli balzava alla gola e lo faceva urlare come un dannato e gli faceva mordere tutto ciò che capitava egli rimaneva sfinito anelante col terrore vago di un altro accesso negli occhi stralunati i fido di voi non è un negozio da farsi a occhi chiusi voglio vederci chiaro nel mio affare che discorsi son questi interruppe il muscio dimenandosi sulla seggiola io fo il chirurgo amico mio si tratta di far prendere le terre a gente nostra sottomano disse il barone no no lasciate che gli spieghi io le terre del comune devono darsi a censo eh a pezzi e a bocconi perché ogni villano abbia la sua parte sempre più affamati sempre più divoranti simili a quel male che gli consumava le viscere quante cose si sarebbero potute fare con quel denaro quanti buoni colpi di zappa quanto sudore di villani si sarebbero pagati è giusto è venuto il vostro tempo caro mio siete il campione della mercanzia ma finalmente al sentire che invece volevano accopparlo mutò registro fingendo d'essere inquieto colla vocetta fessa la canziria mangalavite la casa tutto tutto sarebbe passato per quelle mani chi avrebbe potuto difendere la sua roba dopo la sua morte ahimè povera roba chi sapeva quel che era costata e la poveretta stava ad ascoltarlo tutta contenta cogli occhi lustri che penetravano fin dentro per vedere se dicesse la verità sentite ancora un'altra cosa un ragazzotto che non aveva ancora peli al mento e si faceva pagare come un principe però don gesualdo gli disse il fatto suo al vedergli metter mano alla penna per scrivere le solite imposture una procura generale una specie d alter ego don gesualdo si sentì morire il sorriso in bocca non c'era che fare il genero nel viso nelle parole lisciati in fretta con le mani e fermati dal fazzoletto di seta che portava legato sotto il mento le mani corrose e nere delle mani di buona massaia con le quali gesticolava per difendere gli interessi del marito agitandosi nel cappottino seminato di pillacchere che perciò aveva armato santo e mastro nardo il vecchio manovale con sciabole e carabine teneva il portone sbarrato due mastini feroci nel cortile un altro dottorone ch'era peggio di tavuso buon'anima gli piantò in faccia gli occhiacci e rispose burbero allora perché mi chiamate dovette anche pregarlo e scongiurarlo di continuare a fare il comodo suo quantunque non giovasse a nulla ci voleva una pazienza da santi aveva un bel dire suo marito guarda cosa diavolo ti viene in mente adesso anche la gelosia ti viene in mente essa aveva certe occhiate nere che non le aveva mai visto io voglio tornarmene a casa mia a qualunque costo sono risoluto nossignore interruppe il canonico qui siete in casa vostra lei lo assisteva meglio di una serva e lo curava con amore senza guardare a spesa né a fatiche vedendo che nulla giovava arrivò a chiamare il figlio di tavuso il quale tornava fresco fresco da napoli laureato in medicina verso mezzanotte come la poveretta s'era chetata a poco a poco don gesualdo voleva mandarli a riposare no disse il barone non vi lasceremo solo questa notte si udivano da lontano strilli e pianti di donne voci che chiamavano maria santissima santi cristiani don gesualdo era in letto malato quando udì bussare alla porticina del vicoletto che pareva volessero buttarla giù il signor genero scrisse da palermo onde avere notizie precise parlava anche d'affari da regolare e di scadenze urgenti nella poscritta c'erano due righe sconsolate d'isabella la quale non si era ancora riavuta dal gran colpo che aveva ricevuto poco prima quasi il palazzo fosse abbandonato in mano a un'orda famelica pagata apposta per scialarsela sino al tocco della campana che annunziava qualche visita che lui pure cosa vogliono dunque dove andiamo di questo passo mèndola gli spiegò che don gesualdo era il pretesto per dare addosso ai più denarosi ma i parenti ci avevano fatto il callo anch'essi avevano saputo che quella malattia durava anni ed anni e s'erano acchetati così va il mondo pur troppo che passato il primo bollore ciascuno tira innanzi per la sua via e bada agli affari propri il denaro a fiumi un va e vieni una baraonda per la casa tavola imbandita da mattina a sera burgio che non c'era avvezzo correva a mostrare la lingua ai medici come venivano pel cognato vedete disse donna agrippina vedete ora che si è messa in grazia di dio alle volte il signore fa il miracolo le misero sul petto la reliquia della madonna donna agrippina si tolse il cingolo della tonaca per ficcarglielo sotto il guanciale entrò in quel mentre il barone mèndola col fiato ai denti cominciando dallo scusarsi a voce alta i dispiace non ne sapevo nulla premurosa impadronendosi già delle chiavi vigilando su tutto come una padrona no mormorò bianca con la voce rauca no non ho bisogno di nessuno non voglio nessuno dicendo che sarebbe stato inutile anche prima con un male di quella sorta ah rispose don gesualdo fattosi rauco a un tratto ah ho inteso pelle colui invece cominciò a fare una scenata col duca quasi gli si fosse mancato di rispetto in casa sua ci volle del bello e del buono per calmarlo e perché non piantasse lì malato e malattia una volta per sempre pretendeva che don gesualdo dovesse aprire i magazzini alla povera gente se voleva salvare l'anima e il corpo lui ci aveva cinque figliuoli sulle spalle cinque bocche da sfamare e la moglie sei vedendola poi rassegnata ad ascoltare seduta a capo chino accanto al letto cominciò a sfogarsi dei tanti crepacuori che gli avevano dati lei e suo marito con tutti quei debiti le raccomandava la sua roba di proteggerla di difenderla e li guardava in faccia ad uno ad uno allibbita battendo le palpebre che volete fare signori miei azzardò infine timidamente don gesualdo che non si reggeva più in piedi pallido e disfatto proruppe in tono disperato eh che cosa domandò la cirmena ssst ssst interruppe donna agrippina il barone mèndola si chinò all'orecchio di zacco per dirgli qualche cosa l'altro scosse il testone arruffato e gonfio due o tre volte e col capo seguitava a far segno di sì di sì che non s'ingannava col mento aguzzo nell'ombra della gola infossata mentr'egli chino su di lei le parlava come a una bimba sorridendo con gli occhi gonfi però faceva come quegli uccelletti in gabbia i quali provano il canto della primavera che non vedranno il letto le mangiava le carni la febbre la consumava a fuoco lento nient'altro canali tornò a farsi la barba tranquillo come nulla fosse e mastro titta non ci pensò più soltanto la sera non sapeva egli stesso il perché a fare bene conchiuse zacco con una risata bonaria son venuto a fare il figliuol prodigo via siete contenti donna giuseppina era contenta a bocca stretta suo marito guardò prima lei poi il cugino zacco e non seppe che dire ah la stessa canzone della carboneria saltò su don gesualdo infuriato i ringrazio tanto canonico non ne fo più di rivoluzioni su l'alìa e su donninga le belle terre che aveva covato cogli occhi tanto tempo sera e mattina e misurato col desiderio e sognato la notte e acquistato palmo a palmo giorno per giorno togliendosi il pane di bocca chi è si udì belare di dentro una voce asmatica grazia chi è siamo noi don gesualdo vostro cognato vedete signori miei un barone zacco che gli lustra le scarpe e s'inimica coi parenti per lui l'altro chinava il capo contrito i portano in casa la lavinia non vedono l'ora che io chiuda gli occhi lui protestava di no che non gliene importava nulla della lavinia che non voleva più rimaritarsi che ne aveva visti abbastanza dei guai di giorno in giorno e ancora non se ne parlava e chi ne parlava lo facevano uccidere a tradimento per tappargli la bocca e noi ci pigliamo la terra in compenso del credito avete capito bisogna evitare per quanto si può che ci mettano mano i villani quelli non se lo lasciano scappare mai più il loro pezzetto di terra ci lasciano le ossa piuttosto ma la mano di dio arriva tosto o tardi intanto i villani e gli affamati che stavano in piazza dalla mattina alla sera a bocca aperta aspettando la manna che non veniva si scaldavano il capo a vicenda discorrendo delle soperchierie patite guardava sospettoso le mani che scrivevano soltanto per non buttare via il denaro malamente prima di spedire la ricetta prese a parte don margheritino e gli fece osservare che aveva un armadio pieno di vasetti e boccettine comperati per la volete sentirla volete che ve la canti è segno che quello lì ci ha il suo fine per farci rimaner tutti quanti siamo con tanto di naso lo conosco la vigilia dell'immacolata parve proprio che la povera bianca volesse rendere l'anima a dio il marito ch'era andato ad aspettare il medico sulla scala gli disse subito non mi piace dottore stasera mia moglie non mi piace imbandierato ciolla ch'era diventato un pezzo grosso alfine con una penna nera nel cappello e un camiciotto di velluto che sembrava un bambino a quell'età passeggiava su e giù per la piazza guardando di qua e di là come a dire alla gente mal sottile è dio liberi io ho paura e vi saluto tanto dopo che s'erano ingrassati nella sua casa ora tutti l'abbandonavano quasi rovinasse no no c'è tempo simili malattie durano anni e anni però certo premunirsi sistemare gli affari a tempo non sarebbe male guarda insomma conchiuse mèndola queste son chiacchiere e bisogna pigliar tempo intanto voi levatevi di mezzo causa causarum in l'altro scosse il capo come a chiedere che c'era di nuovo e don leopoldo fece segno che il vecchio se n'era andato grazie a dio ah così alla chetichella osservò il portinaio che strascicava la scopa e le ciabatte a un tratto quasi fosse corsa una parola d'ordine la folla s'avviò tumultuando verso il fosso dietro coloro che sembravano i caporioni fiume udivasi un gridìo immenso degli urli che nel buio e nella confusione suonavano minacciosi don niccolino margarone zacco mommino neri tutti i bene intenzionati si sgolavano a chiamare fuori i lumi si buttò a giacere sul letto e rimase solo al buio coi suoi malanni soffocando i lamenti mandando giù le amarezze che ogni ricordo gli faceva salire alla gola c'era il canonico lupi che portava il ritratto di pio nono il baronello rubiera giallo come un morto sventolando il fazzoletto tant'altra gente tutti gridando gesualdo dicevasi ch'erano pieni sino al tetto uno ch'era nato povero come giobbe e adesso aveva messo superbia ed era nemico giurato dei poveretti e dei liberali le grida e lo scampanìo giungevano sino all'alìa sino a monte lauro come delle folate di uragano dei lumi si vedevano correre nel paese alto un finimondo le zacco erano pallide della nottata persa e donna lavinia non si reggeva più in piedi sopraggiunse il marchese limòli insieme al confessore l'avevano collocato in un quartierino al pian di sopra poche stanze che chiamavano la foresteria dove isabella andava a vederlo ogni mattina in veste da camera spesso senza neppure mettersi a sedere arrivava di tanto in tanto una carrozza fiammante passava come un lampo dinanzi al portinaio che aveva appena il tempo di cacciare la pipa nella falda del soprabito e di appendersi alla campana per chetarli in nome di dio parole che si dicono si sa avrei voluto vedervi dinanzi a quelle facce scomunicate il marchese si divertiva senti senti guarda guarda avrebbe voluto distruggere d'un colpo tutto quel ben di dio che aveva accumulato a poco a poco voleva che la sua roba se ne andasse con lui disperata come lui mastro nardo e il garzone dovettero portarlo di nuovo in paese più morto che vivo quanto a me anche la mia pelle se la volete don gesualdo ma diodata è madre di famiglia lo sapete se le capita qualche disgrazia dio ne liberi voi e me non si lamentava neppure non diceva nulla da villano malizioso per non sprecare il fiato per non lasciarsi sfuggire quel che non voleva dire perché mi avete fatto chiamare prese il cappello e se ne andò ma siccome il malato soffriva tutti i tormenti dell'inferno nella lusinga che qualcheduno trovasse il rimedio che ci voleva diceva che mandavano via la gente per non fargliela vedere ho sentito la voce di mio fratello don ferdinando è arrivata una lettera di mia figlia e non hanno voluto darmela l'avete capita finalmente avete visto chi aveva ragione di noi due la moglie gli chiuse la parola in bocca con una gomitata lasciatelo parlare è lui che deve dire ciò che vuole adesso da noi quel ch'è venuto a fare prigioniero sbuffava smaniava urlava di dolore e di collera e poi ricadeva sfinito minaccioso colla schiuma alla bocca sospettando di tutto spiando prima le mani del cameriere se beveva un bicchiere d'acqua guardando ciascuno negli occhi per scoprire la verità di lì a qualche giorno arrivò il duca di leyra chiamato per espresso e s'impadronì del suocero e della casa dicendo che voleva condurselo a palermo e farlo curare dai migliori medici mentre qui gli pareva d'essere all'ospedale curato per carità doveva stare in suggezione anche del genero che veniva ad accompagnare i pezzi grossi chiamati a consulto don gesualdo tornò a sedersi pentito d'essersi lasciato trasportare dal primo movimento grattandosi il capo ma il barone zacco che stava di là coll'orecchio teso non seppe più frenarsi io fo il mio mestiere e non m'impiccio a far scommesse da ciarlatano credete di trattare col zanni alla fiera allora non ne facciamo nulla rispose don gesualdo e gli voltò le spalle andate là bomma che m'avete dato un bel consiglio che diavolo colle armi da fuoco non si scherza aveva il fiato ai denti il cranio rosso e pelato che gli fumava come quando era giovane e balbettava colla voce rotta durò ancora qualche altro giorno così fra alternative di meglio e di peggio sembrava anzi che cominciasse a riaversi un poco quando a un tratto una notte peggiorò rapidamente ninì era uscito per assistere a certo conciliabolo in cui si trattavano affari grossi intanto che aspettava il barone zacco volle fare il suo dovere colla baronessa madre soltanto il ventre era gonfio come un otre nel paese si sparse la voce che era spacciato la mano di dio che l'agguantava e l'affogava nelle ricchezze domani tornate domani chi ha bisogno adesso non c'è nessuno in casa don gesualdo è fuori in campagna ma col cuore è anch'esso qui con noialtri per aiutarvi sicuro ciascuno ha da avere il suo pezzo di pane e il suo pezzo di terra non vi mettete insieme con mio cugino rubiera voi guardate che vi parlo in punto di morte aveva la voce afonica gli occhi che penetravano così lucenti e fissi zacco che si era chinato anche lui sul letto per udire esclamò trionfante scusate signori miei se vi ricevo in questa topaia non è pel vostro merito don gesualdo la bella parentela che avete presa eh glieli ha portati in dote ma i denari vuol tenerseli per sé è predestinato quel povero don ninì e sapete chi comparisce all'asta eh volete saperlo canali figuratevi canali che fa l'appaltatore in società col barone rubiera nel paese ormai si sapeva ch'era tisica tutti così quei trao una famiglia che si estingueva per esaurimento diceva il medico isabella andò a buttarsi ginocchioni ai piedi del letto col viso fra le materasse singhiozzando e disperandosi il genero lo chetava dall'altra parte ma sì ma sì quando vorrete come vorrete non c'è bisogno di far delle scene lo stesso duca si strinse nelle spalle come a dire che non serviva più un terrore più grande più vicino della morte lo colse a testa tacquero tutti ciascuno sbirciando sottecchi il compagno don ninì col naso dentro la sciarpa sua moglie colle labbra strette infine disse che le rincresceva tanto della malattia di bianca proprio il barone zacco non avendo più le gambe di prima faceva piovere delle legnate a chi piglia piglia per far intender ragione agli orbi balbettò grattandosi il capo stette un momento a guardarlo così col lume in mano pensando se era meglio aspettare un po o scendere subito a svegliare la padrona e mettere la casa perché ci facciamo la guerra perché facciamo campare giudici ed avvocati alle nostre spalle cosa sono questi malumori fra parenti per quella miseria che vi devo sì una miseria per voi è una presa di tabacco erano due stanzacce invecchiate con lui nelle quali ogni sua abitudine aveva lasciato l'impronta la macchia d'unto dietro la seggiola su cui appisolavasi dopo pranzo i mattoni smossi in quel breve tratto fra l'uscio e la finestra non gli lasciavano requie da anni ed anni e gli avevano fatto incanutire i capelli con quella lite anche speranza ci si era ridotta simile a una strega abbiamo quell'affare del nuovo appalto caro don gesualdo perché dobbiamo farci la guerra fra di noi dico io a vantaggio altrui giacchè infine siamo parenti sicuro interruppe la moglie siamo venuti per questo come sta la cugina gesualdo sparlandone in ogni bettola e in ogni crocchio stuzzicando anche gli indifferenti con quella storia delle terre comunali che dovevano spartirsi fra tutti quanti delle quali ciascuno aspettava il suo pezzetto ma sua figlia il giorno dopo non gli volle dir nulla sembrava anzi che le sue domande l'infastidissero misuravano fino le parole e i sospiri in quella casa ciascuno chiudendosi in corpo i propri guai soltanto il marito ch'era sempre fuori in faccende occupato dai suoi affari con tanti pensieri e tanti guai per la testa si lusingava di farla guarire appena avrebbe potuto condursela a mangalavite in quell'aria balsamica che avrebbe fatto risuscitare un morto giacché erano lì non potevano fare a meno di salire un momento a veder donna bianca lui e il baronello don ninì si fermò all'uscio col cappello in mano senza dire una parola nella sua campagna s'attaccava alla vita mani e piedi disperato ne aveva passate delle altre s'era aiutato sempre da sé nei mali passi coraggio ne aveva e aveva il cuoio duro anche tirò su svelto a sedere sul letto come uno che si senta proprio meglio salutò quella brava gente con un bel sorriso che doveva rassicurare anche loro appena li vide entrare ma anch'essa ritirava le corna come fa la lumaca stava chiusa parlava di rado anche della mamma quasi il chiodo le fosse rimasto lì fisso accusando lo stomaco peloso dei trao che vi chiudevano il rancore e la diffidenza implacabili casa cogli scialli giù pel dorso le facce lunghe senza salutar nessuno si vedeva ch'era finita la baronessa andava a parlare ogni momento sottovoce col marito fermate fermate e apparve diodata ché voleva salutare don gesualdo l'ultima volta lì davanti il suo uscio però giunta vicino a lui non seppe trovare le parole e rimaneva colle mani allo sportello accennando col capo ve l'ho detto conchiuse il barone avete il purgatorio in terra per andarvene diritto in paradiso indi giunse don ninì a prendere le chiavi della cantina trovando il cugino fece un certo viso sciocco lui stesso si faceva in quattro a disporre e a ordinare nella casa del cugino don gesualdo a ficcare il naso in tutti i suoi affari a correre su e giù con le chiavi dei magazzini e della cantina è giusto disse donna sarina scusatemi don gesualdo dopo che si fu comunicata bianca parve un po più calma l'affanno era cessato e arrivò a balbettare qualche parola ma aveva una voce che s'udiva appena don gesualdo malgrado il malumore che aveva in corpo mosse la bocca a riso come a dire che non si fidava di nessuno bene se sapeste che roba è quell'uomo ciò che diceva di voi prima prima di essere pane e cacio con voi che roba gli scappava di bocca scusate scusate anche per voi allora interloquì donna giuseppina contando miserie una famiglia numerosa sua suocera la baronessa finché viveva lei un intrigante un imbroglione non si fa nulla in paese che non voglia ficcarci il naso lui donna marietta più prudente tirò il babbo per la falda un'altra volta nei primi giorni il cambiamento l'aria nuova forse anche qualche medicina indovinata per sbaglio avevano fatto il miracolo gli avevano fatto credere di potersi guarire senti ho da parlarti intanto che siamo soli ella gli si buttò addosso disperata piangendo singhiozzando di no di no colle mani erranti che l'accarezzavano temendo di perdere le altre pratiche disse chiaro il fatto suo don gesualdo scusate tanto ma la mia pelle vale quanto la vostra che siete ricco non vedete com'è ridotta vostra moglie ora che si sono messi in testa ch'io sia ricco ciascuno se ne giova pei suoi fini la prima volta però che s'arrischiò a fare velatamente queste lagnanze allo stesso medico saleni bene dissero gli altri ringraziate iddio qui nessuno vi tocca fu un colpo tremendo per mastro don gesualdo l'agitazione la bile il malanno che ci aveva in corpo il duca col sorriso freddo isabella con la buona grazia che le aveva fatto insegnare in collegio le tende e i tappeti soffocavano ogni cosa bisogna distrarla tenerle un po di conversazione per fortuna siete in buone mani il dottore sa il fatto suo poi quando si hanno dei mezzi avrebbe voluto pigliarsi anche lei fra le braccia stretta stretta e chiederle piano in un orecchio cos'hai dimmelo confidati a me che dei guai ne ho passati tanti e non posso tradirti per leggervi la sua sentenza costretto a ricorrere agli artifizii per sapere qualcosa di quel che gli premeva chiamatemi quell'uomo dell'altra volta portatemi le carte da firmare ah babbo babbo che parole singhiozzò isabella lo farai eh lo farai anche se tuo marito non volesse delle invernate di stenti mentre c'era della gente che aveva i magazzini pieni di roba dei campi e delle vigne pazienza i signori che c'erano nati ma non si davano pace pensando che don gesualdo motta era nato povero e nudo al par di loro le signore zacco allo strepito s'erano affacciate sull'uscio dell'anticamera successe un istante d'imbarazzo fra i parenti zacco e don ninì si calmarono di botto tornando cerimoniosi il signor duca invece trattava simili negozi per mezzo del notaro neri poiché non erano il suo forte e alla fine quando mastrodon gesualdo s'impennò sul serio sbuffando recalcitrando gli fece dire s'ha da fare la dimostrazione capite gridare che vogliamo pio nono e la libertà anche noi se no ci pigliano la mano i villani dovete esserci anche voi non diamo cattivo esempio santo dio ninì imbarazzato guardava ora lui ed ora la moglie essa infine interloquì troncandogli la parola con un segno del fazzoletto che aveva tirato fuori dalla borsa tanti saluti a donna bianca non vogliamo disturbarla speriamo che la madonna abbia a fare il miracolo don ninì con la bocca coperta grugnì anche lui qualche parola che non potè udirsi ma che non c'è rimedio vossignoria fate tutto ciò che potete non guardate a spesa i denari servono in queste occasioni come avesse giurato di non metterci più i piedi in quel paese maledetto e se lo fosse tolto dal cuore interamente a misura che le mancavano le forze bianca sentiva dileguare anche quella speranza come la vita che le sfuggiva per poco non s'accapigliarono padre e figlio si fece un gran gridare una lite che durò mezz'ora accorse anche diodata coi capelli per aria vestita di nero ah babbo babbo esclamò isabella colle lagrime agli occhi ma egli sentivasi morire di giorno in giorno non poteva più muoversi fece segno al genero di fermarsi lo chiamò dinanzi al letto a quattr'occhi da solo a solo finalmente questo notaro verrà sì o no madonna del pericolo cominciò a strillare speranza vogliono ammazzarmi il fratello squartarlo vivo come un maiale chetatevi allora i galantuomini vociando anche loro spingendo tempestando cacciarono indietro i più riottosi il canonico lupi aggrappato alla inferriata della finestra tentava di farsi udire tutto questo va benone però ditemi se potete guarirmi vossignoria senza interesse pagandovi secondo il vostro merito capra ammutolì da prima e si strinse nelle spalle signor dottore parlate con me sono io il malato infine non sono un ragazzo voglio sapere di che si tratta giacché si giuoca sulla mia pelle non è per risparmiare sarà della roba buona ma il mio stomaco non c'è avvezzo rimandatemi a casa mia voglio chiuder gli occhi dove son nato tutti che vogavano alla larga finanche le serve temevano del contagio zacco era il solo parente che si rammentasse di loro nella disgrazia dacchè avevano fatto società per l'appalto dello stradone tornati amici con don gesualdo era diventato una bestia feroce verde dalla bile la malattia stessa gli dava alla testa minacciava ah la mia roba voglio vederli dopo quarant'anni che ci ho messo a farla cominciano di qua la strage degli innocenti ci farete ammazzare tutti quanti lui s'ostinava furibondo coi capelli irti per vederci chiaro e che non nascessero dei guai la folla durò un pezzo a vociare di qua e di là indi si rovesciò come un torrente giù per la via di san giovanni ah va bene come volete domani a giorno fatto ma il pover'uomo non seppe più frenarsi le parole gli cuocevano dentro e sulle labbra rubiera ora s'è svegliata in tutti quanti la fame del guadagno eh non avevo ragione di dire non ridete ma l'amico non gli dava retta inquieto coll'orecchio sempre teso dall'altra parte indi si alzò e andò a vedere se bianca avesse bisogno di qualche cosa lui che aveva tanti altri guai s'era stretto nelle spalle ma al vedere adesso che facevano sul serio balzò dal letto così come si trovava col fazzoletto in testa e il cataplasma sullo stomaco neppur lei non ci stava bene in quella casa il cuore glielo diceva al povero padre sembrava che fossero in perfetto accordo marito e moglie discorrevano cortesemente fra di loro dinanzi ai domestici il duca passava quasi sempre una mezz'oretta nel salottino della moglie dopo pranzo sé corpo di è ancora un bel pezzo di donna fortuna che non ci sia mia moglie qui ma i rimasti fuori che spingevano senza poter entrare partirono finalmente a strillare viva e morte per conto proprio e tornò a ricoricarsi lugubre avrebbe voluto rispondergli che ce n'erano ancora degli eredi nati prima di lei sangue suo stesso non vedeva l'ora d'andarsene quasi dovesse lasciare il suo male lì in quella casa e in quei poderi che gli erano costati tanti sudori e che gli pesavano invece adesso sulle spalle il genero intanto occupavasi col suo procuratore a mettere in sesto gli affari bene qui ci vuole un consulto non avete mica una spina di fico d'india nel ventre è un affare serio capite non è cosa per la barba di don margheritino o di qualcun altro sia detto senza offenderli qui in confidenza no non potete farne a meno cugina mia sono parenti anch'essi vedrete che vengono apposta onde approfittare dell'occasione finta di farvi una visita piuttosto ce ne andremo noi è giusto chi prima arriva al mulino la serva aveva portato un lumicino nel salotto e in quella semioscurità don ninì sembrava addirittura enorme infagottato nel cappotto con la sciarpa di lana sino alle orecchie una zazzera sulla nuca che non tagliava sino a maggio e si buttò all'indietro col cuore gonfio di tutte quelle cose che si lasciava dietro le spalle la viottola fangosa per cui era passato tante volte il campanile perduto nella nebbia i fichi d'india rigati dalla pioggia che sfilavano di qua e di là della lettiga i quali perdevano il tempo alle finestre col grembialone sino al collo o in panciotto rosso strascicando svogliatamente uno strofinaccio fra le mani ruvide ehi che facciamo adagio signori miei non cominciamo a far porcherie in queste cose si sa dove si comincia e non si sa quella povera canziria che era costata tante fatiche a don gesualdo tante privazioni dove aveva sentito la prima volta il rimescolìo di mettere nella terra i piedi di padrone donninga labbra quel mastrodon gesualdo sempre lo stesso aveva fatto morire la moglie senza neppure chiamare un medico da palermo una trao una che l'aveva messo all'onore del mondo a che l'era giovato essere tanto ricca del signor duca era buon servo da tanti anni sicché prendeva a cuore anche gli interessi di don gesualdo proponeva d'alleggerirlo d'ogni carico finché si sarebbe guarito se credeva investendolo per procura si vedeva la bandiera all'altezza del balcone quasi volesse entrare si udivano degli urli viva morte borbottò il marchese che commedia povera bianca noi restiamo qui per assistere ogni giorno alla commedia eh don ferdinando anche la morte s'è scordata che ci siamo al mondo noi don ferdinando stava a sentire istupidito al baccano il marchese oramai sordo come una talpa s'era buttato un ferraiuolo sulle spalle e stava a vedere dietro l'invetriata del balcone in camicia collo scaldino in mano e i piedi nudi nelle ciabatte quando gli capitò quella nespola fra capo e collo lei il marito i figliuoli mise a rumore tutto il vicinato don gesualdo lasciò il letto sbuffando non lo avrebbero tenuto le catene che volete non lo fate per amore di vostro cognato carcere malattie e necessità si conosce l'amistà lei non aveva suggezione di ciolla e di tutti gli altri della sua risma finiscila se cominciamo così non si fa nulla ansimava perché aveva il fiato corto ed anche per l'emozione guardava intorno sospettoso e seguitava ad accennare del capo in silenzio col respiro affannato badate che non ho peli sulla lingua se a qualcuno salta in mente di venire a seccarmi sotto le mie finestre ci ho molta roba anch'io nello stomaco e non voglio aver dei nemici a credenza come mastro don gesualdo marito e moglie si guardarono negli occhi peccato che con voi ci si rimette il ranno e il sapone gli disse però più di una volta sua moglie infine vedendo che non si veniva a una conclusione con quell'uomo lasciò scoppiare la bomba un giorno che don gesualdo s'era appisolato sul canapè e beveva si ostinava a star meglio si alzava dal letto due o tre ore al giorno si trascinava per le stanze da un mobile all'altro infine si fece portare a mangalavite col fiato ai denti mastro nardo da un lato e masi dall'altro che lo reggevano sul mulo ogni cosa regolata a suon di campanello con un cerimoniale di messa cantata per avere un bicchier d'acqua o per entrare nelle stanze della figliuola lo stesso duca all'ora di pranzo si vestiva come se andasse a nozze santo diavolone domeneddio perdonatemi i fate parlare come un porco don asino siamo qui per salvarvi la vita e non ve lo meritate i sento meglio domani mi alzo mandatemi in campagna che guarirò in ventiquattr'ore gli dicevano di sì per contentarlo come a un bambino domani doman balbettò lui passandosi un lembo del lenzuolo sulla faccia che grondava goccioloni gli altri medici tacevano e approvavano più o meno la proposta del dottor muscio per cortesia poi gli venne una tenerezza ti dispiace eh ti dispiace a te pure la voce gli si era intenerita anch'essa gli occhi tristi s'erano fatti più dolci e qualcosa gli tremava sulle labbra niente io non voglio far niente voglio stare in pace se mi ci lasciano stare ah così stateci pure a comodo vostro ma intanto non è giusto capite bene sono madre ed io pure soggiunse don leopoldo così nel crocchio narrava le noie che gli aveva date quel cristiano uno che faceva della notte giorno e non si sapeva come pigliarlo e non era contento mai la notte non chiuse occhio tormentato da un'ansietà nuova con dei brividi che lo assalivano di tratto in tratto dei sudori freddi delle inquietudini che lo facevano rizzare all'improvviso sul letto coi capelli irti guardando intorno nelle tenebre vedendo sempre la faccia minacciosa di bomma il marchese ch'era sordo come una talpa domandò eh che c'è il finimondo c'era don gesualdo rimase colla chicchera in mano s'udì in quel punto una forte scampanellata all'uscio e zacco corse a vedere mattinata eh don leopoldo e nottata pure rispose il cameriere sbadigliando m'è toccato a me questo regalo i signori del comitato che tornavano stanchi di casa sua dopo un'ora di tira e molla ne contavano delle belle dicevano che non capiva più niente uno stupido l'ombra di mastro don gesualdo un cadavere addirittura che stava ancora in piedi per difendere i suoi interessi pensava alle strade polverose ai bei campi dorati e verdi al cinguettìo lungo le siepi alle belle mattinate che facevano fumare i solchi oramai oramai don gesualdo si alzò di botto colle narici aperte la faccia rianimata a un tratto e si mise a passeggiare per la stanza poi tornando in faccia ai due che s'erano alzati pure sorpresi ho voluto bene anch'io quanto ho potuto come ho potuto quando uno fa quello che può quand'è così giacché pretendono metterci le mani in tasca per forza giacchè mi pagano a questo modo ho fatto del bene ho dato da campare a tutto il paese ora gli fo mangiar la polvere al primo che mi capita non posso adesso tutto andava a rotta di collo per don gesualdo la casa in disordine la gente di campagna lontano dagli occhi del padrone faceva quel che voleva il duca finalmente per chetarlo gli disse che non occorreva poiché non c'erano altri eredi isabella era figlia unica ah rispose lui non occorre è figlia unica sopraggiunse il canonico grattandosi il capo impensierito della piega che pigliava la faccenda durava la baldoria una bella cosa per certa gente quei bricconi s'erano legate al dito le parole di pace ch'egli si era lasciato sfuggire in quel frangente per assistervi adesso ci avete qui noi non vi lasceremo solo non temete tutto ciò che avete bisogno comandate che ne fareste adesso di quella strega i mangerebbe anima e corpo neanche il viatico potreste ricevere con quello scandalo in casa ora che avete dei denari questo è il tempo di spenderli i denari se volete salvar la pelle a quel punto prese la parola anche don ninì il malato chiudeva gli occhi per sfuggire quel supplizio e agitavasi nel letto come al sopraggiungere di un'altra colica talché diodata se ne andò senza poterlo salutare a capo chino stringendosi nella mantellina speranza tornò al fratello tutta amorevole e sorridente lo so di certo sono stato in sagrestia se non ha cuore neppure pel sangue suo non mi fate parlare chè domattina devo dir messa solamente gli scappavano di tanto in tanto delle occhiate che significavano assai al veder la figliuola che gli veniva dinanzi con quella faccia desolata gli riempiva il bicchierino lo incoraggiava a fumare un sigaro lo assicurava infine che gli trovava miglior cera da che era arrivato a palermo e il cambiamento d'aria e una buona cura l'avrebbero guarito del tutto non guardate a spesa posso pagare mio genero lo sa tutto ciò che occorre non saranno denari persi se campo ne guadagno ancora tanti dei denari uno che avesse voluto buttargliele al collo proprio come a un figlio e dirgli te per la buona parola adesso pazienza il resto fai quello che vuoi consumato lentamente dalla febbre roso dai dolori che gli facevano mordere il guanciale a volte per non seccare il domestico che sbadigliava nella stanza accanto reggo c'era già don ferdinando trao al capezzale come una mummia e la zia macrì la quale asciugava il viso alla nipote con un fazzoletto di tela fine la notte passò come dio volle ma il giorno dopo all'avemaria tornò mèndola intabarrato col cappello sugli occhi guardandosi intorno prima d'infilar può allora l'attirò a sé lentamente quasi esitando guardandola fissa per vedere se voleva lei pure e l'abbracciò stretta stretta posando la guancia ispida su quei bei capelli fini non ti fo male di come quand'eri bambina ecco in che stato avete messo la vostra figliuola va bene seguitò a borbottare lui va bene ho capito e volse le spalle tal quale suo padre proprio della gente che sembrava presa a giornata per questo lui invece passava il tempo a contare le tegole dirimpetto a calcolare con l'amore e la sollecitudine del suo antico mestiere quel che erano costate le finestre scolpite i pilastri massicci gli scalini di marmo e si vedeva che parlava sincera la poveretta con quel viso mandando giù per nasconderle le lagrime che a ogni parola le tornavano agli occhi cercando di pigliargli la mano per baciargliela egli ah rispose lui non è questo no signor marchese è che lo stomaco non mi dice l'ho pieno di veleno un cane arrabbiato ci ho scusate don gesualdo io fo l'ufficio mio perché vi siete guastato col canonico lupi per l'appalto dello stradone per una cosa da nulla gli vennero insieme delle altre cose sulle labbra delle ondate di amarezza e di passione quei sospetti odiosi che dei bricconi nelle questioni d'interessi avevano cercato di mettergli in capo il poveretto ch'era ormai l'ombra di sé stesso lasciava fare riapriva anzi il cuore alla speranza intenerivasi alle premure del genero e della figliuola che l'aspettava a braccia aperte gli pareva che gli tornassero già le forze gli erano venuti dei crampi allo stomaco che gli mettevano come tanti cani arrabbiati dentro il barone zacco era il solo amico che gli fosse rimasto e la gente diceva pure che doveva averci il suo interesse a fargli l'amico qualche disegno in testa donna lavinia s'impadronì delle chiavi a quella vista don gesualdo si sbiancò in viso non ebbe il coraggio neppure di chiedere s'era giunta l'ora soltanto cogli occhi lustri interrogava tutti quanti ad uno ad uno per cavargli qualcosa per pelarlo sino all'ultimo una sanguisuga ci s'era ingrassata alle spalle di lui non le bastava ora calavano i corvi all'odor del carname giallo come un morto e la sua ragazza gli faceva da infermiera messa a guardia accanto alla finestra scusatemi cugino sono madre e non posso più tacere infine nardo e quei pochi di casa che gli erano rimasti affezionati pel bisogno si raccomandavano l'anima a dio finalmente il barone mèndola riescì a farsi aprire l'uscio del vicoletto don gesualdo appostato alla finestra col fucile stava per fare un subisso taci taci borbottò rivolto alla figliuola che gli piangeva allato colla faccia cadaverica cogli occhi simili a due chiodi in fondo alle orbite livide aspettava la risposta che gli dovevano infine non c'era da scherzare non ho guardato a spesa signor dottore i ho ancora lì tali e quali se vi pare che possano giovare adesso non gli davano retta neppur quando tornava a balbettare spaventato da quelle facce serie come tafani come vespe pungenti dicevasi in paese che il signor duca vi seminasse a due mani debiti fitti al pari della grandine la medesima gramigna che devastava i suoi possessi e si propagava ai beni della moglie peggio delle cavallette anticamera l'osservavano lo tastavano lo interrogavano quasi avessero da fare con un ragazzo o un contadino lo mostravano agli apprendisti come il zanni fa vedere alla fiera il gallo con le corna oppure la pecora con due code facendo la spiegazione con parole misteriose il povero don gesualdo nei primi giorni s'era fatto animo per contentare la figliuola e s'era messo in gala anche lui per venire a tavola affannato ella pure volse verso l'uscio gli occhi pieni di lagrime don gesualdo alzò la mano scarna e trinciò una croce in aria per significare ch'era finita e perdonava a tutti prima d'andarsene sul vecchio canapè addossato al muro puntellandolo cogli stessi mattoni rotti improvvisarono alla meglio un letto per don gesualdo che non stava più in piedi mentre il marchese continuava a brontolare e donna giuseppina finta maligna aggiunse la zacco ha abbreviato i giorni della suocera non vede l'ora di levarsela dagli occhi andate andate a sentire il resto qui ci siamo noi andateci pure se no vi restano lì fino a domani questo è il sangue vostro questi non vi tradiscono lui combattuto stanco avvilito non ebbe neanche la forza di ribellarsi casa taceranno per adesso poi se arrivano a pigliarsi le terre del comune voi ci mettete subito una bella ipoteca le cose non possono andare sempre a questo modo i tempi torneranno a cambiare e voi ci avrete messo sopra le unghie a tempo sicché il poveraccio dovette mandar giù tutto e rivolgersi alla figliuola per sapere qualche cosa che hanno detto i medici dimmi la verità è una malattia grave di anche lì in quel palazzo di cuccagna era tutto opera sua e intanto non trovava riposo fra i lenzuoli di tela fine sui guanciali di piume soffocava fra i cortinaggi e le belle stoffe di seta che gli toglievano il sole dice che non fa peccato perché è l'inno del papa discorreremo poi bisogna metter mano alla tasca amico mio bisogna spendere e regalare vedete io si contenta di non uscire più di casa pur di non essere costretto a mettere il vestito nuovo che gli ha mandato a regalare il cognato sin che campa avete inteso quello è un uomo di carattere bene riprese zacco un'altra volta so che stasera quei ragazzi vogliono fare un po di chiasso per le strade ci avete appunto in mano le chiavi della cantina per tenerli allegri come egli stesso s'era data pace dopo la morte di suo padre e di sua moglie ciascuno tira l'acqua al suo mulino ne aveva data tanta dell'acqua per far macinare gli altri speranza diodata tutti gli altri un vero fiume venne invece il marito di lei sospettoso guardandosi intorno badando dove metteva i piedi sputacchiando di qua e di là preti e frati col crocifisso sul petto o la coccarda di pio nono e lo schioppo ad armacollo don nicolino margarone s'era fatto capitano cogli speroni e il berretto proprio era risoluto di fare uno sterminio per fortuna irruppe nella stanza il canonico lupi e gli si buttò addosso senza badare al rischio spingendolo e sbatacchiandolo di qua e di là finché arrivò a strappargli di mano lo schioppo vorrei lasciare qualche legato a delle persone verso cui ho degli obblighi poca cosa non sarà molto per te che sei ricca farai conto di essere una regalìa che tuo padre ti domanda in punto di morte se ho fatto qualcosa anch'io per te senza un sasso e sciolte così che le mani vi sprofondavano e le sentivano grasse e calde al pari della carne viva tutto tutto se ne andava in quella cancrena come isabella aveva potuto stringere la penna colle sue mani e firmare tanti debiti già osservò il canonico siamo giusti chi poteva avere interesse che compare nanni non chiacchierasse tanto una bocca d'inferno signori miei la storia di diodata la sa tutto il paese pazienza servire quelli che realmente son nati meglio di noi basta dei morti non si parla si vede com'era nato osservò gravemente il cocchiere maggiore guardate che mani già son le mani che hanno fatto la pappa don nicolino dovette afferrare pel collo un tale che stava per cacciarsi dentro il portone socchiuso approfittando della confusione e della ressa che facevasi attorno a una donna la quale strillava e supplicava il decoro io me ne lustro gli stivali del decoro io mangio pane e cipolle per mantenere il lustro della duchea diteglielo pure al signor genero in pochi anni s'è mangiato un patrimonio una galera quella baracca la povera cugina bianca ci aveva lasciato le ossa col mal sottile zacco la sera stessa andò a far visita al barone rubiera invece di annoiarsi con quel villano di mastro don gesualdo che dicevasi che in casa sua ci fosse un arsenale che la sera ricevesse canali il marchese limòli dell'altra gente ancora per congiurare e un bel mattino si sarebbero trovate le forche in piazza e appesi tutti coloro che avevano fatta la rivoluzione don gesualdo stava zitto sopra pensieri poi siccome il barone aspettava la risposta della cugina bianca col risolino fisso in bocca brontolò per declamare l'inno di pio nono ed altre poesie d'occasione al vederla vestita alla greca con tutta quella grazia di dio addosso e agitava in aria le chiavi della cantina la vecchia che non aveva perduto una parola di tutto il discorso sebbene nessuno badasse a lei si mise a grugnire in una collera ostinata di bambina gonfiando apposta le vene del collo per diventar pavonazza in viso quanto onore donna carmelina entrate pure non vi mangiamo mica e neanche lui non vi mette più le mani addosso di sicuro zitto scomunicato no ho paura poveretto ha cessato di penare essa non aveva bisogno di nulla guardando fisso con quegli occhi di creatura innocente recandosi alla bocca di tanto in tanto il fazzoletto che ricacciava poi sotto il guanciale insieme alla mano scarna poi sopraggiunse speranza strepitando che voleva vedere suo fratello quasi egli stesse per rendere l'anima a dio lasciatemi entrare è sangue mio infine ora ch'è in questo stato mi rammento solo di essere sua sorella zacco e mastro nardo portarono giù intanto dei barili pieni e aiutavano a metter pace mescendo da bere a chi ne voleva mentre il canonico di lassù predicava i denari che spendeva per far andare la baracca i rumori della corte il cameriere che gli tenevano dietro l'uscio a contargli i sospiri insino al cuoco che gli preparava certe brode insipide che non riusciva a mandar giù ogni cosa è che ho tanto da fare laggiù al mio paese signori miei capite non posso mica darmi bel tempo io bisogna che pensi a tutto se no c'è la rovina poi spiegava di dove gli era venuto quel male figlia ah sissignore ora vado a chiamarla rispose il domestico e tornò a coricarsi ma non lo lasciava dormire quell'accidente un po erano sibili e un po faceva peggio di un contrabbasso nel russare scusate non c'entra è che i denari servono sapete i miei denari li ho dati a vostro marito dopo era ricaduto peggio di prima neppure i migliori medici di palermo avevano saputo trovar rimedio a quella malattia scomunicata tal quale come i medici ignoranti del suo paese grazia corpo del diavolo esclamò mèndola qui si fa peggio quella bestia farà correre tutto il paese il canonico rideva sotto il naso scuotendo il capo grazia intanto aveva acceso un mozzicone di candela i due baroni da lontano tenevano gli occhi fissi su di lui come due mastini infine egli scosse il capo no no ditegli al canonico lupi che denari non ne metto fuori più per simili pasticci le terre se le pigli chi vuole io ho le mie parlavano sottovoce fra di loro voltandogli le spalle senza curarsi di lui che aspettava a bocca aperta una parola di vita o di morte quello è un servo di dio che bisogna tenerselo amico ora soffia nel fuoco coi vostri parenti non voglio dir male di nessuno ma vi darà da fare caro don gesualdo gli altri davano addosso ancor essi su quella bestia testarda di mastro don gesualdo che risicava di comprometterli tutti quanti lo mettevano in mezzo lo spingevano verso il muro gli rinfacciavano l'ingratitudine lo volete star zitto volete farmi fare la figura di bugiardo se ho detto che non ci siete per salvarvi la pelle don gesualdo tornò a ribellarsi perchè che ho fatto io sono in casa mia capisco capisco ma infine non mi pare la baronessa che parlava al bisogno si rivolse a don gesualdo con quella faccia di malaugurio chiedendogli se alla duchessa avessero scritto di sua madre che era in quello stato le sole finestre che rimanessero chiuse erano quelle di don gesualdo motta lui il solo che se ne stesse rintanato come un lupo nemico del suo paese adesso che ci s'era ingrassato lagnandosi continuamente che venivano a pelarlo ogni giorno infine seccato da quella canzone che non finiva più andò sonnacchioso a vedere che c'era mia figlia borbottò don gesualdo con una voce che non sembrava più la sua chiamatemi mia figlia come passarono nella stanza accanto che dava sulla strada si udì da lontano un rumore che pareva del mare in tempesta mèndola narrò allora quello che aveva visto nel venire sissignore hanno messo la bandiera sul campanile vino olio formaggio pezze di tela anche sparivano in un batter d'occhio dalla canziria e da mangalavite giungevano fattori e mezzadri a reclamare contro i figliuoli di massaro fortunato burgio che comandavano a bacchetta e saccheggiavano i poderi dello zio ma gli rispondevano con delle mezze parole il barone allungava il muso sua moglie alzava gli occhi al cielo colle mani giunte le ragazze già prese dal sonno stavano zitte sedute nella stanza accanto a quella dov'era l'ammalata la moglie gli fece animo con un'occhiata e cominciò lei abbiamo sentito che la cugina sta male siam corsi subito con ninì infine siamo parenti dello stesso sangue le questioni gl'interessi si sa in tutte le famiglie denari cogli occhi lucenti cercava d'ingraziarsi la sua figliuola stessa sapeva che la roba ahimè mette l'inferno anche fra padri e figli accennava sempre con la mano poiché la voce le mancava quella voce che sembrava venire da lontano gli occhi che si velavano a quando a quando di e poi teneva il sacco al marito e lo incarcerava lì sotto i suoi occhi col pretesto dell'affezione per covarselo pel timore che non gli giuocasse qualche tiro nel testamento c'è un lutto nel paese ninì è un pezzo che mi predica giuseppina mia dobbiamo andare a vedere come sta mia cugina gl'interessi sono una cosa ma la parentela poi è donna giuseppina invece s'era aggobbita aveva il viso floscio e grinzoso nel cappuccio rotondo i capelli di un grigio sudicio mal pettinati messe gli rinfacciavano pure di essere il più tenace a non voler che gli altri si pigliassero le terre del comune ciascuno il suo pezzetto non si sapeva donde fosse partita l'accusa ma ormai era cosa certa piuttosto farti tagliare la mano vedi quando tuo marito torna a proporti di firmare delle carte lui non sa cosa vuol dire spiegava quel che gli erano costati quei poderi l'alìa la canziria diciamola qui fra noi parenti che gli sarebbe mancato un cognato con tanto di cuore come questo qui l'inferma agitò di nuovo in aria quella mano che parlava da sola eh che dice cosa vuole domandò il barone è giusto ci ho pensato su bisogna incaricare qualcuno dei miei interessi finchè guarisco ma adesso coloro non avevano fretta gli promettevano sempre dall'oggi al domani bianca ora stava supina cogli occhi sbarrati il viso come velato da un'ombra donna agrippina preparava l'altare sul comò con la tovaglia damascata e i candelieri d'argento a che gli giovava adesso avere i candelieri terminava chiedendo per lei qualche ricordo della morta una bazzecola una ciocca di capelli il libro da messa l'anellino nuziale che soleva portare al dito speranza premurosa vide giunta l'ora di rivolgersi ai santi e si diede le mani attorno a procurar reliquie e immagini benedette neri pensò che si doveva avvertire subito la figliuola e il genero del pericolo che correva don gesualdo o suonava ad ora insolita la campana che annunziava il duca e dei pallori mortali certi sguardi rapidi in cui gli pareva di scorgere un rimprovero alcune volte l'aveva vista giungere correndo pallida tremante come una foglia balbettando delle scuse dame e degli staffieri in gala sguisciavano frettolosi sotto l'alto vestibolo e dopo dieci minuti tornavano ad uscire per correre altrove a questa è compare nanni che se l'è presa don gesualdo quel giorno aveva avuto degli altri dispiaceri speranza mandava l'usciere giusto quando sapeva di fargli dare l'anima al diavolo ma lui non voleva sentir parlare di denaro diceva che non ne aveva che suo genero l'aveva rovinato che preferiva riceverli a schioppettate quelli che venivano a bruciargli la casa o a scassinargli i magazzini s'era logorata la vita apposta non li aveva guadagnati per far la barba al signor genero perché se li godessero degli ingrati che lo lasciavano crepare lontano lontano dagli occhi lontan dal cuore che diavolo che sciocchezze quindi si sbottonò completamente guardando ogni tanto sua moglie venite in teatro questa sera per la cantata dell'inno fatevi vedere insieme a noialtri ci sarà anche il canonico ma che discorsi son questi scusatemi piuttosto se metto bocca nei vostri affari ma infine siamo parenti questo dico io siamo parenti ed è meglio stare uniti fra di noi di questi tempi don ninì gli stese la mano ma io il cuore non mi dice siamo stati sempre vicini buoni servi della famiglia una gran famiglia il cuore non mi dice no dietro di lei veniva una masnada di figliuoli che mettevano ogni cosa a soqquadro tutti e due a braccetto sorreggendosi a vicenda la morte e l'ignorante osservavano quanti li incontravano a quell'ora per le strade scusate scusate aggiunse lui si chiacchiera per dire qualche cosa per distrarre l'ammalata non si sa di che parlare sapete voi cosa vanno narrando pure i malintenzionati come ciolla non si fanno misteri ripigliò il marito si tratta di metterci d'accordo tutti i bene intenzionati se è bene intenzionato anche lui quel signore tanti pensieri gli venivano adesso tanti ricordi tante persone gli sfilavano dinanzi bianca diodata degli altri ancora quelli non l'avrebbero lasciato morire senza aiuto volle un altro consulto i migliori medici motta com'essa era trao diffidente ostile di un'altra pasta allentò le braccia e non aggiunse altro ora fammi chiamare un prete terminò con un altro tono di voce voglio fare i miei conti con domeneddio don gesualdo continuava a stringersi nelle spalle come uno che non gliene importa nulla oramai tutto per la poveretta ch'era in fin di vita dopo un po giunsero la moglie e le figlie del barone zacco vestite di casa zacco allora cominciò a snocciolare il rosario contro di mastro don gesualdo signore iddio me ne accuso e me ne pento l'ho durata fin troppo con lui i pareva una brutta cosa abbandonarlo nel bisogno in mezzo a tutti i suoi nemici ciascuno correva al suo posto tutti a capo scoperto il guardaportone col berretto gallonato in mano ritto dinanzi alla sua vetrina gli stallieri immobili accanto alla groppa delle loro bestie colla striglia appoggiata all'anca il cocchiere maggiore un signorone coi sassi coi randelli due o tre s'erano armati di un pietrone e davano sulla porta che parevano cannonate si udiva la vocetta stridula di brasi camauro il quale piagnucolava come un ragazzo con certo suono che non le aveva mai udito nella voce rauca essa gli diceva i avete tolto mia figlia anche adesso che sono in questo stato ve lo lascio per scrupolo di coscienza solo e abbandonato come uno che non ha nè possiede chi vi siete trovato accanto nel bisogno ditelo vostra figlia vi manda soltanto belle parole è una vera bricconata vedete don amillo i tirano di queste sassate giusto mentre sono nei guai sino al collo ho seminato bene e raccolgo male da tutti quanti vedete don camillo si strinse nelle spalle per la strada c'era un via vai straordinario e laggiù in piazza udivasi un gran sussurro mastro nardo al ritorno portò la notizia hanno fatto la rivoluzione c'è la bandiera sul campanile don gesualdo lo mandò al diavolo e come le vide gonfiare negli occhi le lagrime malgrado che tentasse di cacciarle indietro infuriò non voleva morire si sentiva un'energia disperata d'alzarsi e andarsene via da quella casa maledetta che volete dire vossignoria balbettò don gesualdo balzando a sedere sul letto coi sudori freddi addosso bomma lo guardò bene in faccia accostò la seggiola si voltò di qua e di là per vedere s'erano soli lì nel cortile o sotto la tettoia ogni cosa gli stringeva il cuore ogni cosa gli diceva che fai che vuoi la sua stessa roba lì i piccioni che roteavano a stormi sul suo capo le oche e i tacchini che schiamazzavano dinanzi a lui la commissione per i poveri il prestito forzoso la questua pei fucili lui lo mettevano in capo lista lo tassavano il doppio degli altri gli toccava difendersi e litigare s'informò della salute gli fece le condoglianze per la malattia che tirava in lungo capiva bene lui un uomo d'affari come don gesualdo costui tornava a parlare della nottata che avevano persa le sue ragazze senza chiudere occhio lavinia che non si reggeva in piedi don gesualdo guardava è vero stralunato di qua e di là ma si vedeva che non gli dava retta guardate cosa ci capita ne ho viste tante ma questa qui non me l'aspettavo pure gli offrì di dividere con lui la scodella di latte in cui aveva messo a inzuppare delle croste di pane speranza volle restare a guardia del fratello giacché trovavasi tanto malato e per miracolo quella notte non gli avevano messo ogni cosa a sacco e ruba se non fossero stati due capponi come il genitore che s'era acquetato subito quando il cognato aveva mandato un gruzzoletto allorché bianca stava male dicendo che voleva fare la pace con tutti quanti e dei guai ne aveva anche troppi certo certo ripeteva il marchese se vi cercano vuol dire che hanno bisogno di voi di me non vengono a cercare sicuro vogliono farvi gridare viva e morte insieme a loro e voi andateci viva voi che avete da farli gridare non è questo soltanto l'affare delle terre non glie ne avete ancora parlato al cugino don gesualdo sì l'affare delle terre comunali adesso quand'era presa dalla tosse si metteva ad ansare sfinita colla bocca aperta gli occhi smaniosi in fondo alle occhiaie che sembravano fonde fonde brancicando colle povere braccia stecchite quasi volesse afferrarsi alla vita il poveraccio spalancò gli occhi assonnati ancora disfatto dalla colica eh che dite che volete io non vi capisco prese a scusarsi dinanzi alla moglie certo i denari se li era fatti prestare in un momento che aveva persa la testa quando si è giovani avrà le sue ore le sue abitudini poi col regime speciale che richiede il suo stato di salute certo certo balbettò don gesualdo stavo per dirvelo sarei più contento anch'io e la tovaglia finissima che s'aveva sempre paura di lasciarvi cadere qualche cosa tanto che macchinava di prendere a quattr'occhi la figliuola e dirle il fatto suo alla vista di quelle facce serie al torcer dei musi alla lunga cicalata del mediconzolo che sembrava recitasse l'orazione funebre dopo che colui ebbe terminato di ciarlare s'alzarono l'uno dopo l'altro e tornarono a palpare e a interrogare il malato appena fu solo cominciò a muggire come un bue col naso al muro ma poi se veniva gente stava zitto covava dentro di sé il male e l'amarezza lasciava passare i giorni ma lì non sarebbero venuti a cercarne dei denari il vecchio accennava di no anche lui guardando intorno con quel sorrisetto agro sulla bocca sdentata con le barzellette sguaiate dei musi beffardi di mascalzoni ben rasi e ben pettinati che sembravano togliersi allora una maschera i cocchieri poi degli altri pezzi grossi delle fattorie dei villaggi interi da fabbricare delle terre da seminare a perdita di vista e un esercito di mietitori a giugno del grano da raccogliere a montagne del denaro a fiumi da intascare don gesualdo s'accorse allora di mastro nardo che l'aveva seguìto sin lì e mise mano alla tasca per regalargli qualche baiocco scusate mastro nardo non ne ho sarà per un'altra volta se torniamo a vederci eh se torniamo a vederci terra ci aggiusteremo tornate domani domani un corno brontolò di dentro don esualdo i pare che vossignoria aggiustate ogni cosa a spese mie canonico un altro sé stesso che affaticavasi e s'arrabattava al sole e al vento tutti col viso arcigno che gli sputavano in faccia bestia bestia che hai fatto ben ti stia la sua famiglia toglieva commiato in fretta e in furia al pari di lui cercando gli scialli rovesciando le seggiole urtandosi fra di loro quasi don ninì stesse per irrompere a mano armata nella camera dinanzi all'osteria di pecu pecu c'era un panchettino con dei tegami di roba fritta che andò a catafascio petronciani e pomidoro sotto i piedi santo motta che stava lì di casa e bottega strillava come un ossesso vedendo andare a male tutta quella roba amari costretto a correr dietro al notaio per accomodare la faccenda e placare il signor genero a furia di denari fu un gran colpo pel poveretto tacque alla moglie il vero motivo per non affliggerla inutilmente tenne tutto per sè bene sospirò infine don gesualdo che vedeva la moglie in quello stato farò anche questa pagherò anche stavolta perché il signor duca ti faccia rivedere la figliuola già son fatto per portare il carico accennando con dei segni e dei versacci alle cameriere che si vedevano passare dietro le invetriate dei balconi oppure facevano capolino provocanti sfacciate a buttar giù delle parolacce e delle risate di male femmine con certi visi da madonna un tarì dopo l'altro piuttosto cavatemi fuori il fegato e tutto il resto in una volta ché li ho fradici dai dispiaceri a schioppettate voglio ammazzarne prima una dozzina a chi ti vuol togliere la roba levagli la vita del resto sapevano da un pezzo come bianca si strascinasse fra letto e lettuccio e non avrebbero mai creduto la catastrofe così prossima intanto la povera madre non sapeva darsi pace e se la pigliava con don gesualdo e con tutti quanti le stavano vicino pure isabella non era felice l'aveva vista in tale stato nella villa sontuosa di carini indovinava ciò che doveva esserci sotto così tornò a galla la storia di nanni l'orbo il quale s'era accollata la ganza di don gesualdo coi figliuoli dei poveri trovatelli che andavano a zappare nei campi del genitore per guadagnarsi il pane e gli baciavano le mani per giunta volete far mettere il paese intero a sacco e fuoco non m'importa di voi bestia che siete ma certe cose non bisogna lasciarle incominciare neppure per ischerzo capite neppure a un nemico mortale il servitore che gli avevano messo a dormire nella stanza accanto l'udì agitarsi e smaniare prima dell'alba ma siccome era avvezzo a quei capricci si voltò dall'altra parte fingendo di quale mèndola s'era messo di buon umore mentre preparavano la stanza frugava da per tutto andava a cacciare il naso nell'andito oscuro dietro nasconderlo egli ammiccava colle palpebre floscie e cascanti accennando di sì mentre abbozzava un sorriso malizioso ah la festa a don gesualdo mamme ne abbiamo una sola se bisognava fare tante storie per arrivare a questo bel risultato è un porco un infame un assassino seguitò a brontolare don gesualdo stralunato colle labbra strette gli occhi accesi che pareva un pazzo non voglio essere d'incomodo no non dico per questo voi ci fate a ogni modo piacere caro mio egli si mostrava proprio un buon figliuolo col suocero tanto che infine dovette tornare ad alzarsi furibondo masticando delle bestemmie e delle parolacce cos'è gli è venuto l'uzzolo adesso vuol passar mattana che cerca poveretta con quegli occhi che volevano far festa a tutti quanti allorché s'udì un vocìo per la strada gente che correva strillando quasi fosse scoppiata la rivoluzione che s'aspettava tutt'a un tratto si udì bussare al portone e una voce che gridava la povera morta se n'era andata alla sepoltura in fretta fra quattro ceri nel subbuglio della gente ammutinata che voleva questo e voleva santo non usciva più nemmeno per andare all'osteria e i nipoti quando tornavano dai poderi si pigliavano pei capelli liti e quistioni fra di loro che facevano a chi più arraffa degli strepiti che arrivavano fin nella camera poi scrisse la solita ricetta le solite porcherie che non giovavano a nulla e se ne andò lasciando nei guai marito e moglie la casa era diventata una spelonca sin dallo scalone di marmo e il portiere un pezzo grosso addirittura con tanto di barba e di soprabitone vi squadrava dall'alto al basso accigliato se per disgrazia avevate una faccia che non lo persuadesse ma però volle stare a sentire la conclusione del discorso di bomma alle volte non si sa mai lo lasciò finire stando zitto tenendosi il mento pensando ai casi suoi infine volle sapere il consulto che mi fa il consulto e sfogavasi a ruminare dei progetti futuri vaneggiando accendendosi in viso delle ultime fiamme vitali con gli occhi velati di lagrime che volevano sembrare di tenerezza ed erano di sconforto farò questo farò e ditemi chiaro la vostra intenzione quanto a me ci avrei tanto piacere ed anche il barone mio marito ma bisogna parlarci chiaro tenute mal coltivate lontane dall'occhio del padrone quasi fossero di nessuno di tanto in tanto gli arrivavano pure all'orecchio altre male nuove che non gli lasciavano requie era diventata tale e quale una bambina sospettosa irascibile capricciosa si lagnava che le mettessero qualche cosa nel brodo che le cambiassero le medicine ogni volta che si udiva il campanello dell'uscio c'era una scena e se cercavano di rassicurarlo dicendogli che non c'era nulla di grave di serio pel momento egli tornava ad insistere ad appuntare gli occhi furbo per scavar terreno e il canonico che se ne intendeva dopo un po fece cenno col capo a don gesualdo come a dirgli di sì ch'era ora io me ne vo disse don ninì rimettendosi il cappello scusatemi tanto io non ci reggo ma il male lo vinceva e gli toglieva ogni illusione in quei momenti di scoraggiamento il pover'uomo pensava a voce alta a che mi serve a che giova tutto ciò neppure a tua madre è giovato adesso era chiuso fra quattro mura col brusìo incessante della città negli orecchi lo scampanìo di tante chiese che gli martellava sul capo nella faccia verde di bile andava e veniva per la stanza cercando pistole e coltellacci risoluto a vender cara la pelle almeno signori miei a che giuoco giuochiamo voleva dire allora se è sempre la stessa musica me ne torno al mio paese almeno laggiù lo rispettavano pei suoi denari e lo lasciavano sfogare se pretendeva di sapere come li spendeva per la sua salute no non c'è tanto da ridere dietro il paravento dev'essere anche il canonico lupi zacco rimase interdetto quel briccone quell'intrigante come lo sapete chi ve l'ha detto fate fate pure il comodo vostro disse donna giuseppina non abbiamo premura aspetteremo la padrona vuol parlare con vossignoria ho inteso ripetè don gesualdo col naso fra le coperte i ringrazio signori miei un nuvolo gli calò sulla faccia e vi rimase una specie di rancore qualcosa che gli faceva tremare le mani e la voce e trapelava dagli occhi socchiusi se lo rammentavano tutti povero bracciante speranza la stessa sua sorella predicava lì di faccia alla bandiera inalberata sul palazzo di città ch'era giunto alfine il momento di restituire il mal tolto di farsi giustizia colle proprie mani speranza e tutti i suoi in collera dacché era venuto il duca a spadroneggiare non si erano fatti più vedere ma nardo aveva voluto accompagnare il padrone sino alle ultime case del paese in via della masera si udì gridare entrare essi invece gli badarono appena erano tutti orecchi per don margheritino che narrava la storia della malattia con gran prosopopea approvavano coi cenni del capo di tanto in tanto volgevano solo qualche occhiata distratta sull'ammalato che andavasi scomponendo in volto diceva che alla duchessa s'era dovuto nascondere la verità per consiglio degli stessi medici visto che sarebbe stato un colpo di fulmine malaticcia com'era anch'essa giusto alla vigilia di mettersi in viaggio per andare a vedere sua madre si guardavano fra di loro e biasciavano mezze parole uno temeva la responsabilità un altro osservò che non era più il caso oramai il più vecchio una faccia di malaugurio che vi faceva morire prima del tempo com'è vero dio s'era messo già a confortare la famiglia no mastro titta devo passare qui dal tabaccaio e poi vo un momento a vedere diodata che è ad assistere la moglie di don gesualdo paese giacché il notaro non rispose neppure e solo con qualche intimo brontolone come s'era fatto coll'età andava dicendo i pare che il signor duca sia ridotto a cercare la luna nel pozzo mi pare che la copriva tutta quanta mostrando in tutta la persona l'incuria e la trascuraggine della signora ricca che non ha bisogno di parere della moglie che ha cessato di far figliuoli e non deve neppure piacere al marito senza poter dire una parola né muovere un dito eh eh suo figlio è una bestia la nuora gli conta i bocconi che mangia com'è vero iddio non vede l'ora di levarsela dai piedi e lei no non vuole andarsene in quella tornò ad uscire il prete strascicando i piedi con una commozione che gli faceva tremar le labbra cadenti povero vecchio una santa disse al marito una santa addirittura don gesualdo affermò col capo col cuore gonfio anche lui il duca per fortuna lo tolse d'impiccio dicendo ad isabella dopo il caffè col sigaro in bocca e il capo appoggiato alla spalliera del seggiolone mia cara d'oggi innanzi credo che sarebbe meglio far servire papà nelle sue stanze sicché sarebbe una porcheria a non farla anche qui da noi infine cosa può costare la banda quattro palmi di mussolina guardate guardate zacco allora andava a vedere chi fosse socchiudendo l'uscio dell'anticamera ogni momento si udiva sbattere il portone tanti scossoni per la povera ammalata a un certo punto zacco venne a dire tutto stravolto subisso eh gridò mèndola entrando trafelato tirate ad ammazzarmi per giunta questa è la ricompensa l'altro non voleva sentir ragione tremava tutto dalla collera maledetto il giorno in cui le aveva fatto imparare a scrivere sembravagli di veder stendere l'ombra delle ipoteche sulle terre che gli erano costate tanti sudori come una brinata di marzo peggio di un nebbione primaverile che brucia il grano in erba appena il domestico chiudeva gli occhi udiva un rumore strano che lo faceva destare di soprassalto dei guaiti rauchi come uno che sbuffasse ed ansimasse una specie di rantolo che dava noia e vi accapponava la pelle sì sì non c'è confronto l'occhio è più sveglio anche la fisonomia è più animata si capisce udendo discorrere intorno a lei quasi stesse per rimboccarsi le maniche e incominciare tanto che il paziente spalancava gli occhi e la bocca e tiravasi indietro per istinto e le donne atterrite scapparono a gemere e a singhiozzare sembrava diventato un bambino non si riconosceva più allorchè diodata sentendo ch'era tanto malato volle andare a visitarlo e a chiedergli perdono per la mancanza che gli avevano fatto i suoi ragazzi la notte della sommossa non me ne intendo i ho curato per amicizia come l'altro tentennava il capo diffidente col sorriso furbo sulle labbra smorte il farmacista mise da banda ogni riguardo morto siete don minchione a voi dico bomma quanti barbassori c'erano in paese tutti sfilarono dinanzi al letto di don gesualdo arrivavano guardavano tastavano scambiavano fra di loro certe parolacce turche che facevano accapponar la pelle chiamatemi mia figlia voglio veder mia figlia ma appena accorse lei spaventata egli non aggiunse altro le povere terre nude che bisognava arare e seminare i mulini le case i magazzini che aveva fabbricato con tanti stenti con tanti sacrifici un sasso dopo gridava comare diodata aprite correte subito andate a vedere che vostro marito si è presa una schioppettata lì nella farmacia diodata corse così come si trovava a testa scoperta urlando per le strade lo tirò nella stalla onde dirgli sottovoce il motivo per cui erano venuti don ninì da lontano ancora imbroncito approvava col capo dalla piazza di santa maria di gesù dalle prime case di san sebastiano i vicini spaventati videro passare una fiumana di gente una baraonda delle armi che luccicavano delle braccia che si agitavano in aria malato scrollando il capo con certo ammiccare sentenzioso certe occhiate fra di loro che vi mozzavano il fiato addirittura ce n'era uno specialmente dei forestieri che stava accigliato e pensieroso e faceva a ogni momento uhm uhm sforzandosi più che potesse di girare il capo a ogni passo che faceva il figliuolo con delle chiazze di sangue guasto che le ribollivano a un tratto nel viso cadaverico soggiunse il canonico andandogli dietro su per le scale scusate non ne sapevo nulla non credevo che fossimo già a questo punto egli veniva ogni giorno insieme a tutta la famiglia la baronessa impresciuttita e ubbidiente le figliuole che empivano la camera stagionate grasse e prosperose che sfidavano le cannonate c'è la quota di vostra moglie ah caspita avete avuto pazienza sino adesso ora basta lì nella camera di donna bianca il letto è ancora tal quale così a poco a poco gli si misero tutti quanti alle costole i nipoti scorazzando per la casa e pei poderi spadroneggiando cacciando le mani giorno venne a fargli visita l'amministratore del duca officioso tutto gentilezze come il suo padrone quando apparecchiavasi a dare la botta ninì stava ancora seduto sul canapè sbuffando dal caldo nella sciarpa di lana col cappello in testa e donna giuseppina si era alzata per osservare al buio le galanterie disposte in bell'ordine sui mobili don ninì approvava coi gesti e con tutta la persona che aveva lasciato cadere sul canapè facendolo scricchiolare e subito intavolò il discorso per cui erano venuti sua moglie volle assolutamente che il cugino sedesse in mezzo fra due fuochi sono quarant'anni che levo pelo e cavo sangue e sono ancora quello di prima io don gesualdo malato giallo colla bocca sempre amara aveva perso il sonno e le regalava dei gioielli ch'essa aveva fatto ammirare al babbo in prova del bene che le voleva il marito ah ah capisco dev'essere costata una bella somma però non sei contenta si vede benissimo che non sei contenta ritornò poi invecchiato di dieci anni pigliandosela colla moglie che non capiva nulla maledicendo in cuor suo la cirmena e tutto il parentado che gli dava soltanto bocconi amari cacciò indietro del tutto il marito e si prese tutto per sé il cugino motta sì il rimedio c'è c'è e stette un po a guardarlo fisso per fare più colpo poscia tenendo stretta la borsa fra le mani gli si accostò con una mossa dei fianchi in confidenza non si capisce una maledetta osservò zacco deve essere un purgatorio per voialtri parenti la paralitica fulminò un'occhiata feroce rizzando più che poteva il capo piegato sull'omero anche lui borbottò donna sarina fingendo di parlare all'orecchio della macrì anche lui il cuore non l'ha cattivo in fondo non capisco però come isabella non sia venuta duchessa o no quindi lo tirò in disparte vicino al canterano dov'era l'orologio fermo parlandogli piano con le mani negli occhi don gesualdo stava zitto lisciandosi il mento con quel risolino calmo che faceva schiattare la gente a palermo c'è un casa del diavolo la rivoluzione vogliono farla anche qui quel briccone di nanni l'orbo doveva farsi ammazzare giusto adesso sembrava una festa mattina e sera con tutte quelle bandiere quella folla per le strade quelle grida di viva e di abbasso ogni momento lo scampanìo la banda che suonava la luminaria più tardi se coloro che sinora si sfogano a gridare pigliano gusto anche a metter mano nella roba altrui siamo fritti il canonico era addirittura fuori della grazia di dio al notaro poi scrisse per chiedere se la defunta buon'anima avesse lasciati beni stradotali si seppe poi da don emanuele fiorio l'impiegato della posta il quale scovava i fatti di tutto il paese e così gli altri si sfogavano in feste e quarant'ore mentre lui andava predicando la fratellanza e l'amore del prossimo però un baiocco non lo mette fuori sbraitava comare speranza alle volte provava anche una certa soddisfazione fra sé e sé sotto il lenzuolo pensando al viso che avrebbero fatto il signor duca e tutti quanti al vedere che lui aveva la pelle dura talché don gesualdo scendeva raramente dalla figliuola ci si sentiva a disagio col signor genero temeva sempre soltanto avrebbe voluto rivedere la figliuola suo marito glielo aveva anche promesso ma siccome erano in dissapore col genero non ne aveva più parlato isabella prometteva sempre di venire da un autunno all'altro ma non si decideva mai una volta che vito orlando pretese di venire a fare una sbravazzata colla pistola in tasca per liquidare certi conti con don gesualdo essa lo inseguì giù per le scale buttandogli dietro una catinella d'acqua sporca ah cosa potete farci scusate credevo che doveste ringraziarmi se vengo subito ad avvertirvi pel bene che vi voglio da amico da parente intanto sopraggiungeva dell'altra gente gli aizzava contro i figliuoli poiché il marito non voleva guastarsi il sangue era buono soltanto per portarsi la pancia a spasso nel paese lui lo zio santo che s'era accomodato col fratello dopo la morte della cognata aiutandolo a passar l'angustia mangiando e bevendo alla sua barba afferrò la stanga per metter pace il povero don gesualdo andò a coricarsi più morto che vivo sì che il barone stesso se ne avvide e mutò discorso domeneddio alle volte ci allunga i giorni per farci provare altri guai parlo della baronessa rubiera poveretta eh vivere per vedersi disfare sotto i propri occhi la roba che s'è fatta il giorno dopo mastro titta era andato da canali a radergli la barba allorché suonarono il campanello e canali andò a vedere colla saponata al mento il marchese si mise a ridere dicendo padroni padronissimi in quel momento passò di furia donna agrippina gli toccava chiudere gli occhi e chinare il capo nanni l'orbo tutto contento del negozio che aveva fatto conchiuse quanto a noi siete padrone anche della nostra pelle don gesualdo diodata badava a quel che c'era da fare e lui correva in piazza a spassarsela a confabulare cogli amici a dir che ci voleva questo e si doveva far quell'altro a difendere la causa della povera gente nella quistione di spartirsi i feudi del comune e le bambinaie che facevano all'amore coi soldati si aggiravano i venditori di lupini di ciambelle o d'altre golerie gli occhi di tuta s'accendevano talvolta e le labbra le s'aprivano a uno strano sorriso eh nino ar fiume tutt'e dua così sollevò le braccia come per buttarlo e lei appresso ma che no rialzò il capo e sorrise guardando la gente che le passava davanti dovreste dimostrarmi però che anche sia necessario voglio dire che conduca a una qualsiasi conclusione prendere una rotta anziché un'altra o anziché a questo porto approdare a quello il bambino si mise a strillare no pro pupo esclamò tuta j'hai levato er pane piagne mo vedi ha fame dàjene armeno un pezzetto era agiata quando il padre era vivo ora morto il padre è povera e ventisei anni nasino ritto e occhi notturni andiamo avanti poi schiuse la mano in cui teneva i due soldi e aggiunse ciò questi du bajocchi soli pe n sordo me lo dai il vecchio scosse il capo dignitosamente du bajocchi manco pe fallo sei ben certo adesso che la signorina anita era un'altra benissimo un'altra la signorina anita è di certo non solo ma anche tante e tante altre amico mio quanti e quanti altri son quelli che la conoscono e che lei conosce il bambino intanto seguitava a strillare be fece tuta te lo levo io un pezzetto allora anche il ragazzo si mise a strillare accorse la madre a cui tuta co la bona grazia spiegò ciò che era accaduto ma poi sentendo in me come avrebbero tremato e pensando che avrei voluto esser io al loro posto perché tremassero loro in vece mia non più contro essi ma mi rivoltavo contro la crudeltà di quella sorte a sta pra creatura no rimbeccò subito il vecchietto con stizza chi sa perché e abbassò gli occhi sul giornale e che perciò grande è solo quando si sente piccolissimo l'uomo e non mai così piccolo come quando si sente grande l'altra cavò fuori di tra i cenci un sacchetto sudicio che le pendeva dalla cintola nascosto sotto la veste e ne trasse un tozzo di pane sembrasti uno sciocco e un villano e purtroppo povero marino su quello scoglio quella sera a godersi zitto zitto in grazia delle tasche vuote il bel chiaro di luna e poi anche lo spettacolo della tua fuga c'era nicolino respi quello del morso e del salvataggio proprio come per farsi vedere da me essa conservava mentr'io me la guardavo la stessa espressione con cui stava sospesa a spiare in un quasi allegro spavento la liberazione il sole era tramontato ma il caldo persisteva soffocante tuta si sbottonò il busto alla gola rimboccò in dentro le due punte scoprendo un po del petto bianchissimo caldo se more come nun serve lo sai nun serve eh sì difatti la vecchia aveva ragione non serviva nicolino si vede perduto sta per affogare con lei nella rabbia per farsi lasciare le dà un morso feroce al collo allora la signorina anita s'abbandona inerte raccontava alla vecchia la sua sventura il marito fin da principio la vecchia le rivolse un'occhiata che poneva i patti della conversazione cioè uno sfogo sì era disposta non per nulla amico mio guarda tu non mi hai parlato del nasino all'insù della signorina anita quel nasino non ti apparteneva quel nasino non era della tua anita erano tuoi gli occhi notturni il cuore appassionato la raffinata intelligenza di lei tenerci agganciati e sospesi a esso alla gogna per l'intera esistenza come se questa fosse tutta assommata in quell'atto solo ora questa ingiustizia appunto stai commettendo tu amico mio contro la signorina anita non aveva nessuno nemmeno là al paese tranne quell'uomo che non voleva più saperne di lei e del resto come tornarci ma allora nessuna via di scampo lo farò per contentarti pur essendo sicuro che non ti contenterò seguo il mio metodo se permetti prima riassumo in breve i fatti poi ti espongo con la franchezza che desideri il mio parere dunque con ordine ora guarda ciascuno per come la conosce le dà è vero una realtà tante realtà dunque amico mio che fanno realmente ardente facilissima loquela colorita affascinante come lo sguardo dei begli occhi cerulei diciamo che il mio amico marino è il giorno e che la signorina anita è la notte contrasto senz'alcuna intenzione come una cosa che è perché è e che voi non potete fare a meno che sia questo il rimedio che vi consiglio amici miei il rimedio che io mi trovai inopinatamente quella notte la maggior parte separate le une dalle altre da vallate spaziose piene di sole e ogni vallata ha il suo ruscello e ogni collina la sua cascata proprio nessuno voleva credere che ella non sapeva più come fare dove andare stentava a crederlo lei stessa ma era proprio così era entrata là in quel giardinetto per cercarvi un po obbedisco a tutte le leggi dello stato e scrupolosamente osservo i miei doveri soltanto ecco io porto come dire una certa elasticità spirituale in tutti questi esercizii be mannaggia a tene dammelo moro de callo er pupo dorme tiramo a campà dio pruvede l'ho fatto e dio m'ha castigato ma patisce pure lui pro innocente e c'ha fatto lui va dio nun fa le cose giuste e si nun le fa lui figùrete noi tiramo a campà capischi a me dalla collera le era andato addietro il latte e ora non ne aveva più neanche per la sua creatura la moglie del sensale le aveva preso gli orecchini e s'era tenuto anche il fagottello con cui era venuta dal paese a cui stava per cader dal capo il cappellaccio unto ingessato evidentemente quel cappellaccio chi sa da quanto tempo così in bilico cado e non cado cominciava a e anch'egli saggio per forza deve riconoscerlo c il commentator ballesi vecchio amico della buon'anima s'intende del babbo d'anita profitto di tutte quelle nozioni scientifiche positive apprese nell'infanzia e nell'adolescenza delle quali voi che pur le avete apprese come me dimostrate di non sapere o di non volere profittare con molto danno v'assicuro della vostra salute si pensava vedendola a uno spaventoso castigo di cui nessuno meglio di me sapeva che la mia povera madre era immeritevole e poi impudente ignorante come un pollo d'india biscazziere donnajolo di su di su amico mio e povera la signorina anita ha anche lei la mamma ma non la mantiene pensa al mantenimento il commendator ballesi il mio amico marino odia naturalmente questo commendatore ballesi testa accesa cuore ardente ma il naso amico mio tu non mi parli del naso alle brune innanzi tutto guardare il naso e segnatamente le pinne del naso io sono sicuro che la signorina anita l'ha un po in su ma cominciai a piangere come un bambino come il bambino che ero stato per quella mia mamma santa di cui sì sì volevo ancora la pietà per il freddo e la stanchezza che sentivo pur avendo or ora finito di desiderar la sua morte no alla signorina anita neppure oh dio lasciami dire lasciami seguire il mio metodo credi amico mio che il tuo caso è vecchissimo il commendator ballesi ha preso in affitto un villino su la spiaggia e la signorina anita è con la mamma ai bagni occupato a roma il commendatore va e viene e quel morso non può dispiacerle perché deve a esso la sua salvezza tutto questo è veramente antefatto eppure no forse è e non è perché tutto sta dove e come si tagliano i fatti come dite e gli affari senza una regola senza un criterio direttivo e la famiglia l'educazione dei figliuoli la buona reputazione in società l'obbedienza che si deve alle leggi dello stato l'osservanza dei proprii doveri gli bastarono tre parole e una risata di lassù che sciocco è vero signorina e saltò giù tu avesti poco dopo la soddisfazione di sorprendere insieme col commendator ballesi arrivato tardi da roma in automobile nicolino respi ci avemo fatto du bajocchi cor pane de la vecchia zitto nino mio mo semo ricchi il bimbo si quietò ero stato tutto quel tempo nell'isola di giamaica dove sono le montagne azzurre dove dal lato di tramontana le spiagge s'innalzano grado grado fino a congiungersi col dolce pendio di amene colline ecco nient'altro che questa certezza d'una realtà di vita altrove lontana e diversa da contrapporre volta per volta alla realtà presente che v'opprime ma così senza alcun nesso neppure di contrasto pensò a quella vecchia strega che le aveva tolto gli orecchini e il fagotto tornare da lei il sangue le montò alla testa guardò il suo piccino che s'era addormentato di nuovo di originale qui non c'è altro che il mio metodo e la spiegazione che ti darò proseguiamo per ordine l luogo e il fatto la spiaggia d'anzio d'estate in una notte di luna bisognerebbe pur tuttavia pensare che questa grandezza dell'uomo allora se mai è solo a patto d'intendere di fronte a quell'infinita grandezza dell'universo la sua infinita piccolezza povera mamma santa che n'aveva perdute di notti per me quand'ero piccino e malato ah strozzato dall'angoscia mi diedi a passeggiare per la camera e vedessi cara vedessi come vedo io la tristezza di certi salici e di certe betulle là d'accordo sì non centrano neanche i salici e le betulle ma ci sono anch'essi cara e tanto tanto tristi attorno ai laghi gelati tra le steppe ma il sonno signori miei non c'è più nessun affetto che tenga quando una necessità crudele costringa a trascurar certi bisogni che si debbono per forza soddisfare n'era uno solo poco discosto ma vi stava seduta una vecchia grassa cenciosa la quale ogni volta che lui si voltava a guardare spalancava la bocca sdentata a un formidabile sbadiglio ne fece due pezzi uno più grosso per sé cacciò l'altro fra gli esili ditini rosei del bimbo che non si volevano aprire pappa nino bono sa na sciccheria pappa pappa lasciata lì senza più nulla di ciò che un tempo era stata neppur la memoria sola carne vecchia carne disfatta che pativa che seguitava a patire chi sa perché lo intravidi quella notte una delle tante tristissime che mi toccò vegliare una lunga eterna agonia quella in cui la mia povera madre per mesi e mesi s'era quasi incadaverita viva come se non ne potesse più dal caldo cercava di scostarsi dalle gambe un ragazzo scontroso giallo come la cera vestito alla marinara e intanto guardava di qua e di là impaziente dov'è dio com'è lontana non si vede più bisogna mandare subito un ajuto per carità una lancia una lancia qualcuno subito in ajuto la cui acqua verdastra stagnava sotto un velo di polvere che si rompeva a quando a quando al tonfo di qualche buccia lanciata dalla gente che sedeva attorno ah se avessi questo o quest'altro ah se potessi esser là e son vani sospiri perché la vostra vita se potesse veramente esser diversa poi vedendo che il ragazzo malaticcio non staccava gli occhi da lei e non voleva cedere ai ripetuti inviti della madre sono impressioni che rimangono marino mio per parecchi giorni la signorina anita appena muove il collo non può negare che nicolino respi morde bene provatevi a non dormire per parecchie e parecchie notti di fila dopo aver faticato tutto il giorno il pensiero dei miei figliuoli che durante l'intera giornata non avevano fatto nulla e ora dormivano saporitamente al caldo mentr'io tremavo e spasimavo di freddo voi dite benissimo ma se intanto qua sulla terra mi fosse morto per esempio un figliuolo eh lo so il caso è grave vede er pupetto viello a vede carino vie il ragazzo spinto violentemente dalla madre s'accostò guardò un pezzo il bambino con gli occhi invetrati come quelli d'un gatto fustigato poi gli strappò dalla manina il tozzo di pane dio come farà adesso la figliuola a ritornare a nuoto da così lontano certo la lena non le basterà oh dio il vecchio stette a seguir con gli occhi tutti quei movimenti prima sorpreso poi aggrondato co la bona grazia signo gli disse tuta ancora sorridente e inchinandosi come se il servizio lo avesse reso a lui e non all'operajo che dormiva sessantasei anni piccoletto fino fino gambette come due dita ma armate da tacchettini imperiosi testa grossa grossi baffi spioventi sotto i quali sparisce non solo la bocca ma anche il mento capisco pensarle piccole grinze della crosta terrestre non è facile ma santo dio domando e dico perché abbiamo allora studiato tanto da piccoli ce ne accorgiamo quando per un caso disgraziatissimo all'improvviso restiamo agganciati e sospesi a un atto solo tra i tanti che commettiamo ci accorgiamo bene voglio dire di non esser tutti in quell'atto e che un'atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo e riparate da stecchi e spuntoni qua e là sconnessi o da un giro di roccia artificiale in cui s'incavavano i sedili tuta si mise a guardar la vasca bassa rotonda che sorgeva in mezzo i persone connotati e condizioni a la signorina anita ventisei anni ne dimostra appena venti va bene ma sono intanto ventisei e sonati du bajocchi vattene disse tuta dando una spallata de che so de carta e di che lo vuoi de seta mbè perché no fece tuta guardandolo con un sorriso di sfida voltando non so perché il capo curvo sul letto di mia madre e intento a spiare davvicino se non fosse morta vidi con orrore in quello specchio la mia faccia sogno d'una tristezza infinita quei poveri alberi sorgenti dalle ajuole rade fiorite di bucce di gusci d'uovo di pezzetti di carta perché la signorina anita poco dopo che i giovani sono partiti è colta da un crampo a una gamba e dà un grido nicolino respi accorre con due bracciate e la sorregge ma la signorina anita è per svenire e gli s'aggrappa al collo disperatamente quietò ella rimase coi due soldi stretti in una mano a guardar la gente che già popolava il giardinetto ragazzi balie bambinaje soldati era un gridio continuo e più grave diventerà ve lo dico io quando comincerete a uscire dal vostro dolore e sotto gli occhi che non vorrebbero più vedere v'accadrà di scorgere che so la grazia timida di questi fiorellini bianchi e celesti che spuntano ora nei prati ai primi soli di marzo per ogni pubblica o privata calamità guardare in su e pensare che dalle stelle la terra signori miei ma neanche si suppone che ci sia e che alla fin fine tutto è dunque come niente hai notato come gli occhi le si velano e le cangiano di colore quando trae qualcuno di questi sospiri silenziosi ha molto sofferto la signorina anita perché molto intelligente e allora di nuovo domando e dico che conforto e che consolazione ci può venire da questa speciosa grandezza se non debba aver altra conseguenza che quella di saperci qua condannati alla disperazione di veder grandi le cose piccole non dico brutto diciamo anzi nasino ma in su e con due pinne piuttosto carnosette che le si dilatano molto quando serra i denti quando fissa gli occhi nel vuoto e trae per le nari un lungo lungo sospiro silenzioso a campà sospirò tuta dio pruvede e andò a sedere di là su l'altro sedile accanto alla vecchia cenciosa con la quale attaccò subito discorso aveva appena vent'anni bassotta formosa bianchissima di carnagione la signorina anita ha strappato parecchi fazzoletti con le mani e coi denti più che sdegno ha provato onta ribrezzo orrore se costantemente ci ricordassimo di ciò che la scienza astronomica ci ha insegnato l'infimo quasi incalcolabile posto che il nostro pianeta occupa non è facile grazie e che forse vi sto dicendo che è facile la scienza astronomica vi prego di credere è difficilissima non solo a studiare ma anche ad applicare ai casi della vita sbadiglio tuta s'appressò sorridente pian pianino in punta di piedi si pose un dito su le labbra per segno di far silenzio poi adagio adagio prese con due dita il cappellaccio al dormente e glielo rimise a posto sul capo be sì volentieri fece tuta tiello cocco magnalo tu ma il ragazzo corse alla vasca e vi buttò il tozzo di pane perché quelle condizioni voi le invidiate perché non sono le vostre e se fossero non sareste più voi voglio dire con codesto desiderio di esser diversi da quelli che siete avevo sentito e respirato con indicibile conforto il tanfo caldo e grasso del letame nelle grandi stalle degli allevamenti ma proprio sentito e respirato questo niente della terra non solo per le sciagure ma anche per questa dolcezza di vivere che pur ci dà il niente assoluto insomma di tutte le cose umane che possiamo pensare guardando in cielo sirio o l'alpha del centauro lo so voi adesso mi rispondete che non è possibile quando una cura prema veramente quando una passione accechi sfuggire col pensiero e frastornarsene immaginando una vita diversa altrove che teneva ancora là rantolante e insensibile a tutto il corpo il solo corpo ormai e anch'esso quasi irriconoscibile di mia madre e pensavo sì sì pensavo che dio forse questo terzo peso gli farebbe sentir più lievi quegli altri due ch'egli non può né oserebbe mai togliersi d'addosso ma c'è chi pensa che in tre sulle spalle di uno non si può star comodamente e di buon accordo vanno e vanno tutti i bagnanti seguono ansiosi dalla spiaggia quella gara prima a occhio nudo poi coi binocoli la mamma a un certo punto non vuole più guardare comincia a smaniare a trepidare nicolino respi è fisso ad anzio per i bagni e per la bisca e dà ogni mattina in acqua e ogni sera al tappeto verde spettacolo delle sue bravure l'hai sorpresa in una realtà diversa da quella che le davi tu e vuoi credere adesso che la sua vera realtà non sia quella bella che tu le davi prima ma questa brutta in cui l'hai sorpresa insieme col commendator ballesi di ritorno dallo scoglio con nicolino e appena la dolcezza di vivere che pur non volendo sentirete ai nuovi tepori inebrianti della stagione vi si tramuterà in una più fitta ambascia pensando a lui che intanto non la può più sentire lo sollevò su le braccia e lo baciò forte forte più volte la vecchia disse l'hai fatto te lo piagni io l'ho fatto si rivoltò la giovane per mia moglie era la suocera per i miei figliuoli moriva una di cui il figlio ero io dico così perché quando morrò io mi veglierà qualcuno di loro si spera il giardinetto pubblico meschino e polveroso in quel torrido pomeriggio d'agosto era quasi deserto in mezzo alla vasta piazza cinta tutt'intorno da alte case giallicce assopite nell'afa tuta vi entrò col bambino in braccio noi in realtà non la sentiamo muovere se non di tanto in tanto per qualche modesto terremoto e le montagne data la nostra statura così alte le vediamo che tutti e due sotto la luna a braccetto inebriati dalla brezza marina storditi dal sommesso perpetuo fragorio delle spume no no cari miei il mio rimedio è un altro non facile certo neanche questo ma possibilissimo tanto che ho potuto io stesso farne esperienza per tua stessa confessione ella ti seguì docile lungo la spiaggia si perdette con te nella lontananza delle sabbie deserte fino al grande scoglio inarenato laggiù laggiù la mamma ha pianto perché ha pianto la mamma per la gioja ha detto ma di gioja ammesso che si pianga si piange poco e poi si ride la mamma della signorina anita ha pianto molto e non ride più luna me n'hai fatto una tale descrizione che non m'arrischio a descriverla anch'io soltanto troppe stelle caro con la luna quasi in quintadecima se ne vedono poche vi si tratteneva da circa un'ora poteva rimanervi fino a sera e poi dove passar la notte con quella creatura in braccio e il giorno dopo e l'altro appresso lap o lop sai è un'ingiuria i lapponi da sé si chiamano sami sudici nani cara mia ti basti sapere tanto è vero che quelli che sono come voi vorreste essere o che hanno quello che voi vorreste avere o che sono là dove voi vi desiderereste da un pezzo difatti quell'uomo voleva liberarsi di lei e per forza l'aveva mandata a roma perché cercasse di allogarsi per balia del resto vi dico che siete incoerenti volete avere di questo nostro pianeta l'opinione ch'esso meriti un certo rispetto te le passo tutte conosco nicolino respi e condivido i tuoi apprezzamenti e la tua indignazione ma non credere con questo che gli dia torto do dunque torto a te certo non è facile valersi opportunamente di quelle nozioni che contrastino ad esempio con le illusioni dei sensi che la terra si muove ecco se ne potrebbe valere opportunamente come di elegante scusa un ubriaco tu non gli hai permesso di fare con te la sua vendetta e allora essa l'ha fatta con nicolino chi sa come piangono adesso quegli occhi notturni e come sanguina quel cuore appassionato e come si rivolta quella raffinata intelligenza voglio dire tutto quello che di lei appartiene a te e tanto fa e tanto dice che alla fine due bravi giovanotti balzano eroicamente su una lancia e via a quattro remi santa ispirazione è da rimpiangere che tu facendo violenza alla tua nativa disposizione non abbia potuto dedicarti alle muse quanto calore nelle tue espressioni e con quale trasparente evidenza in pochi tocchi fai balzar vivi innanzi agli occhi luoghi fatti e persone niente cara non c'entrano per niente affatto ma ci sono e né tu né io possiamo negare che in questo preciso momento sboccano là nel golfo di tutte le cose nostre qua della terra e piccole le grandi come sarebbero le stelle del cielo e non varrà meglio allora per ogni sciagura che ci occorra che sopra di lei così da usurajo voleva pagarsi dei lunghi benefizi tu onestamente nobilmente le hai impedito questa vendetta amico mio ti credo coi capelli lucidi neri spartiti sul capo stirati sulla fronte e annodati in fitte treccioline dietro la nuca gli occhi furbi le brillavano quasi aggressivi si mordeva di tanto in tanto le labbra e il nasino all'insù un po storto le fremeva chi sa che sentimenti che speranze che desiderii vi susciterebbe altri da questi che ora vi suscita per il solo fatto che essa è così ma il ragazzo non si moveva teneva gli occhi fissi su tuta che mangiava il pane anche tuta guardava e osservava intenta la signora e quel ragazzo a un tratto disse ebbene ma che consolazione in nome di dio vorreste voi avere della morte del vostro figliuolo non è meglio niente ma sì niente credete a me ma sapete com'è il tempo della nonnina della cara nonnina era finito da un pezzo s'era guastato per i nipotini il giocattolo della cara nonnina da che l'avevano veduta dopo l'operazione della cateratta con un occhio grosso grosso e vano nella concavità del vetro degli occhiali quando tu marino mio nella magnifica sera di luna arrivasti ad anzio con la morte nel cuore per avere un ultimo abboccamento con la signorina anita già ufficialmente fidanzata al commendator ballesi ella aveva ancora nel collo l'impressione dei denti di nicolino respi strizzando gli occhi miopi come se aspettasse qualcuno e tornava di tratto in tratto a spingere il ragazzo perché si trovasse più là qualche compagno di giuoco una balla di carne che ansimava e si reggeva appena pesante e traballante e obbligava a cure per cui ci voleva un'adorazione come la mia a vincer la pena e il ribrezzo che costavano anche i miei piccini ma volete che non li educhi regolarmente come voi i vostri con un profitto credete non molto diverso di quello che la vostra saggezza riesce a ottenere la vecchia se n'andò strascicando i piedi insieme con l'altra dal bastoncino il giardinetto s'era già un po animato il custode annaffiava le piante ma neppure alle trombate d'acqua si volevano destare dal sogno in cui parevano assorti poi piegazione u credi caro marino d'aver sofferto un'atroce disillusione perché hai veduto all'improvviso la signorina anita orribilmente diversa da quella che conoscevi tu da quella ch'era per te lei signo co la bona grazia si tante vorte je servisse na donna pe fa er bucato o a mezzo servizio no embè ha il biondo del sole nei capelli e il cielo azzurro negli occhi questa negli occhi due stelle e nei capelli la notte i pare che parlando con un poeta non potrei esprimermi meglio di così proseguiamo che le dicesti lo so tutto il tuo amore e tutto il tuo tormento e le proponesti di ribellarsi all'infame imposizione di quel vecchio odioso e di accettare la tua povertà dato che si possa dire che il commendator ballesi abbia davvero un mento folte ciglia sempre aggrottate e un dito spesso nel naso quel dito pensa pensano anche i peli delle sue sopracciglia sei addolorato sei indignato povero marino mio e non vorrei che questa mia risposta ti accrescesse il dolore e l'indignazione ma tu vuoi che io ti esponga francamente quel che penso del tuo caso ma io non dico di porre voi stessi con l'immaginazione altrove né di fingervi una vita diversa da quella che vi fa soffrire questo lo fate comunemente sospirando ah se non fossi così la ripresa del rantolo mi incusse in quel punto un tale raccapriccio di me che mi nascosi quella faccia come se avessi commesso un delitto bruna occhi notturni negli occhi suoi la notte si raccoglie profonda labbra di corallo e va bene lo so c'è anche la malinconia dei filosofi che ammettono sì piccola la terra ma non piccola intanto l'anima nostra se può concepire l'infinita grandezza dell'universo già chi l'ha detto biagio pascal e come un cannoncino carico di pensieri il commendator ballesi le sorti finanziarie della nuova italia sono ne suoi piccoli pugni ferrigni ora non si sa come né perché avrebbe voluto rassettarglielo sul capo o buttarglielo giù con una ditata sbuffava poi volgeva un'occhiata ai sedili intorno chi sa gli avvenisse di scoprirne qualche altro in ombra un sedile in ombra un vecchietto magro perduto in un abito grigio d'alpagà teneva in capo un fazzoletto sul fazzoletto il cappelluccio di paglia ingiallito aveva rimboccato diligentemente le maniche sui polsi e leggeva un giornale ma non potevo guardar più nulla perché mi parevano vivi nella loro immobilità sospesa gli oggetti della camera là lo spigolo illuminato dell'armadio qua il pomo d'ottone della lettiera su cui avevo poc'anzi posato la mano ah credi marino fu assai più dolce per lei l'andata con te allo scoglio che il ritorno da esso con nicolino respi bisogna che tu te ne persuada e ti disponga a imitare il commendatore il quale vedrai perdonerà e sposerà la signorina anita ma non pretendere che ella sia una e tutta per te sarà una e tutta per te sincerissimamente e un'altra per il commendator ballesi non meno sinceramente perché non c'è una sola signorina o signora anita amico mio non sarà bello ma è così vi fanno stizza perché vi sembra che in quelle condizioni da voi invidiate non sappiano esser lieti come voi sareste ed è una stizza scusatemi da sciocchi disperato cascai a sedere davanti alla scrivanietta della più piccola delle mie figliuole la nipotina che si faceva ancora i compiti di scuola nella camera della nonna non so quanto tempo rimasi lì le stava davanti un vecchietto con due ventagli di carta infissi nel cappello altri due in mano aperti sgargianti e una cesta al braccio piena di tant'altri ventaglini alla rinfusa rossi celesti gialli mi ritrovai col trattatello di geografia della mia figliuola sotto gli occhi aperto a pagina sgorbiare nei margini e con una bella macchia d'inchiostro cilestrino su l'emme di giamaica così e procura che nicolino respi mostrando i denti non vada a far visita a quel nasino all'insù di dove sei le domandò la vecchia de core e restò un pezzo come se rivedesse col pensiero il paesello lontano poi si scosse guardò il piccino e disse addo lo lascio qua pe tera pro cocco mio saporito e l'altro piccolo a presentare una nonnina così non c'era più niente di bello e a poco a poco era divenuta anche sorda come una pietra la povera nonnina aveva ottantacinque anni e non capiva più niente nastri da corona mortuaria rimedio la geografia la bussola il timone eh sì volendo navigare doveri con quest'azzurro che si beve liquido oggi per carità e che non bado forse regolarmente ai miei affari la mia famiglia ma sì vi prego di credere mia moglie mi odia regolarmente e né più né meno di quanto vostra moglie odii voi diede i due soldi prese il ventaglino e tirandosi più giù la rimboccatura sul petto cominciò a farsi vento vento vento lì sul seno quasi scoperto la signorina anita è quella e un'altra e anche tante altre perché vorrai ammettere che quella che è per me non sia quella che è per te quella che è per sua madre quella che è per il commendator ballesi e per tutti gli altri che la conoscono ciascuno a suo per conto mio puoi star sicura non son tentato per nulla cara a profittarne ma che diavolo dici sei pazzo io ti sto domandando sì cara tu mi stai domandando non dico di no ma che triste paese la lapponia in quella camera ammorbata dal lezzo dei medicinali mi faceva saltar dalla rabbia come un orso e venir la tentazione di correre a strappar le coperte dai loro lettucci e dal letto di mia moglie per vederli balzar dal sonno in camicia a quel freddo non quel nasino ardito dalle pinne piuttosto carnosette quel nasino fremeva ancora al ricordo del morso di nicolino respi quel nasino voleva vendicarsi dell'odiosa imposizione del vecchio commendator ballesi alzò gli occhi per chiamare la madre del ragazzo ma non la vide più sul sedile parlava là in fondo concitatamente con un omaccione barbuto che l'ascoltava disattento con un curioso sorriso sulle labbra le mani dietro la schiena e il cappellaccio bianco buttato su e poi vi chiudete in un guscio e non pensate neppure a tanta vita che vi sfugge mentre ve ne state tutti sprofondati in un pensiero che v'affligge o in una miseria che v'opprime mondo mondo sospirò la vecchia levandosi in piedi a stento è n gran penà aggiunse scrollando il capo un'altra vecchia asmatica corpulenta che passava di lì appoggiandosi a un bastoncino balia ella non voleva venire capiva ch'era troppo tardi poiché il bambino aveva già circa sette mesi era stata quindici giorni in casa d'un sensale la cui moglie per rifarsi delle spese e per aver pagato l'alloggio aveva osato alla fine di proporle mia moglie per esempio è la lapponia vuole da me una cosa ch'io non le posso dare appena comincia a domandarmela io sono già nel golfo di botnia amici miei e le dico seriamente come se nulla fosse umèa lulèa costretto dalla necessità a esser saggio l'amico marino non può commettere la follia finché durano le presenti condizioni e dureranno per un pezzo di assumersi il fardello di un'altra donna e deve lasciar quella che meno gli peserebbe ma ingannata no non voleva essere ecco marito vero semo sposati co la chiesa ah be co la chiesa e ched'è nun è marito no fija nun serve certo non avrebbe trovato neppure da mettersi per serva la vecchia l'ascoltava con diffidenza perché ella diceva quelle cose come se non ne fosse affatto disperata anzi ripetendo spesso quel suo pe davero sa sorrideva e per non divagar troppo e sistemarvi in qualche modo l'immaginazione che non abbia a stancarvisi soverchiamente fate come ho fatto io da quella mattina era in mezzo alla strada pe davero sa tornare al paese non poteva e non voleva il marito non se la sarebbe ripresa che fare intanto con quel bambino che le legava le braccia il mio amico marino ventiquattro anni due di meno della signorina anita che forse perciò ne dimostra appena venti e poi anche per me che v'assicuro potevo meritarmela un po di considerazione di non farmi stare in piedi anche la notte con tutto quel freddo che cascavo a pezzi dalla stanchezza dopo una giornata di faticosissimo lavoro tiè lo vuoi sì dio te lo paghi s'affrettò a risponderle tuta me lo magno ce credi che so digiuna da stamattina sì lo so tutto questo veramente non c'entra ma ti basti sapere che mentr'io ti tengo così cara essi tengono così poco alla fedeltà coniugale che offrono la moglie e le figliuole al primo forestiere che capita il ragazzo stringeva con le due mani al petto il tozzo di pane senza volerlo cedere neppure alle esortazioni della madre lo vuoi davvero e te lo mangi ninnì disse la signora rossa sotto la luna a braccetto con la signorina anita tu nell'andata e lui nel ritorno più dolce l'andata o il ritorno ed ecco amico mio che viene adesso il punto originale e anche lei anzi lei soprattutto l'illusione d'esser una sempre la stessa per tutti sai da che nasce questa illusione amico mio dal fatto che crediamo in buona fede d'esser tutti ogni volta in ogni nostro atto mentre purtroppo non è così perché tutt'a un tratto il commendator ballesi ha creduto di dover cangiare l'amor paterno per la signorina anita in un amore d'altro genere e l'ha chiesta in isposa non mangia niente sapete niente sono disperata magari lo volesse davvero sarà un capriccio lasciateglielo per piacere ma ella amico mio infiammata sconvolta straziata dalle tue parole non poteva accettare la tua povertà voleva sì invece accettare il tuo amore e vendicarsi con esso anticipatamente quella sera stessa dell'infame imposizione del vecchio con la certezza precisa e tangibile che tutto questo era vero in quella parte del mondo così lontana così vero da sentirlo e opporlo come una realtà altrettanto viva a quella che mi circondava là nella camera di mia madre moribonda avete capito quella volta moriva mia madre e dunque non toccava a loro ma a me ma come dite la nonna già la nonnina la cara nonnina la signorina anita ha bisogno di smorzare la fiamma dello sdegno e s'indugia perciò molto nel bagno non può competere certamente con nicolino respi ma tuttavia da brava nuotatrice una mattina s'allontana in gara con lui dalla spiaggia la signora aveva fretta di ritornare a quell'uomo che l'aspettava di là trasse dalla borsetta due soldi e li diede a tuta dio te lo paghi le disse dietro questa su su sta bono cocco mio te ce crompo la bobona sa inerte egli può sostenerla le forze stanno per mancargli quando la lancia sopravviene il salvataggio è compiuto ma la signorina anita deve curarsi per più d'una settimana del morso al collo di nicolino respi poteva finalmente finir di rantolare finché una volta nel terribile silenzio sopravvenuto nella camera a una momentanea sospensione di quel rantolo non mi sorpresi nello specchio ma proprio veduto tutto col sole che è là su quelle praterie con gli uomini e con le donne e coi ragazzi come sono là che portano con le ceste e rovesciano a mucchi sugli spiazzi assolati il raccolto del caffè ad asciugarsi avevo veduto sotto le acque chiare le mura delle case della città di porto reale sprofondate nel mare da un terribile terremoto le piantagioni dello zucchero e del caffè del grano d'india e della guinea le foreste delle montagne sarai scappato via come un pazzo ma alla signorina anita rimasta sola lì su la sabbia all'ombra dello scoglio non sembrasti un pazzo te l'assicuro io in quella fuga scomposta lungo la spiaggia sotto la luna già il sole stava per tramontare e quasi tutti i sedili erano ormai in ombra in uno lì accanto venne a sedere una signora su i trent'anni vestita di bianco aveva i capelli rossi come di rame arruffati e il viso lentigginoso tra le ragazze che saltavano la corda e i ragazzi che si rincorrevano e i bambini strillanti in braccio alle balie che chiacchieravano placidamente tra loro che a ciascuno dei miei quattro figliuoli e a mia moglie ho assegnato una parte di mondo a cui mi metto subito a pensare appena essi mi diano un fastidio o una afflizione ma un poeta può anche non badare a queste cose che son di fatto un poeta può veder le stelle anche quando non si vedono e viceversa poi non vedere tant'altre cose che tutti gli altri vedono e che non sia poi tanto piccolo in rapporto alle passioni che ci agitano e che offra molte belle vedute e varietà di vita e di climi e di costumi e non per modo di dire la signorina anita una per te una per me una per la madre una per il commendator ballesi e via dicendo pur avendo l'illusione ciascuno di noi che la vera signorina anita sia quella sola che conosciamo noi so che a giorno chiaro dopo un tempo incommensurabile durante il quale non avevo più avvertito minimamente né la stanchezza né il freddo né la disperazione povero anche lui orfano di padre anche lui cose tristi ma care quando si hanno in comune con una persona cara identità che pajono predestinazioni ma l'amico marino orfano e povero com'è ha la mamma e una sorella da mantenere accanto sullo stesso sedile un operajo disoccupato dormiva con la testa tra le braccia appoggiato di traverso di tanto in tanto il vecchietto interrompeva la lettura e si voltava a osservare con una certa ambascia il suo vicino il tuo errore fondamentale sai dove consiste nel credere che pur essendo un'altra per come tu credi e tante altre per come credo io la signorina anita non sia anche tuttora quella che conoscevi tu la vecchia madre come sferzata da questa risposta alla domanda superflua corse curva trascinando un po una gamba ad accendergli in camera il lumino da notte e a preparargli il letto amici o ignoti che dormivano lassù sotto la sua custodia lo aveva promesso a tutte le croci in quel giro notturno la sera avanti e il sentirsi ora qua stordito stralunato come se quello che aveva veduto e sentito lo avesse sognato e la madre dell'annegato che si chiamava tino sparti vero giovane d'oro poveretto sentendola gridar così le aveva subito buttato le braccia al collo e se l'era stretta al cuore forte forte io non so nuotare buttarmi tentare la scaletta d'accesso al fiume era lì a due passi l'ho guardata sai e ho finto di non vederla per questo ora le vicine sentendo dire a marastella penso a mio padre si scambiarono uno sguardo d'intelligenza commiserandola in silenzio un lume acceso nelle case di fronte della passeggiata di ripetta avvolte nell'ombra e stagliate nere nel chiaror lieve e ampio che di là da esse la città diffondeva nella notte il sole tramontava e il cielo era tutto rosso di fiamma e il mare sotto ne pareva arroventato e le vicine dal canto loro ma si sa e poi tutto è abitudine vedrai dopo un pajo di giorni non ti farà più impressione i morti del resto figliuola non fanno male un tratto vide venire a posarsi con un balzo agile e netto là su la tavola massiccia il grosso gatto bigio di casa due occhi verdi immobili e vani e quel corredo della figliuola messo su un filo oggi un filo domani con la pazienza d'un ragno non si stancava di mostrarlo alle vicine e la piconella non sapeva più come rispondergli perché pareva veramente che il tempo si fosse divertito a straziare quel brav'uomo con una incredibile raffinatezza di crudeltà in uno stato da far compassione finanche alle panche della chiesa erano già undici domeniche undici dall'otto dicembre che il pover uomo diego bronner si guardò addosso il vestito e tornò a sorridere già è vecchio per questo tutti mi guardano potrebbe lui solo lui solo per ragioni d'ordine pubblico proibire ormai la conferenza andate subito dal prefetto visto che non piove e due disse ma come se facesse per giuoco per un dispetto alle guardie notturne che avevano tolto di là il primo madre tutt'e due urlanti con le braccia levate tra il vento e la spruzzaglia dei cavalloni in capo alla scogliera del nuovo porto su cui i cadaveri dei tre annegati erano stati tratti dopo due giorni di ricerche disperate comprendeva e compativa aveva coscienza che la sua persona triste invecchiata imbruttita non poteva ispirare alla sposa né affetto né confidenza si sentiva anche lui il cuore pieno di lagrime all'improvviso si girò verso il viale ritraendo le gambe scese dalla spalletta dell'argine e si recò là sui ponte si tolse il cappello e lo posò allo stesso posto di amorosa con industriosa e paziente ferocia cacciando le granfie di tra le gretole l'aveva tratto fuori e se l'era mangiato la vecchia madre gli prese una mano e gliela carezzò egli le fe cenno di sì col capo e le sorrise buona notte mamma ecco perché si riammogliava e che te n'importa le aveva risposto la madre questo anzi deve affidarti pensa da uomo sennato e non ho gridato non mi son mosso ero nell'ombra degli alberi e ci sono rimasto spiando se nessuno avesse veduto e l'ho lasciato affogare sì allora il vicario capitolare monsignor lentini che dal lunedì al sabato di quella dodicesima settimana aveva dovuto fare altre sei prediche su la ss immacolata ma come guizzavano ora quei riflessi dei lumi nell'acqua nera rivolse paurosamente lo sguardo al parapetto del ponte vide il cappello lasciato lì da quell'ignoto il ma ora il bronner percepiva appena tutto questo s'era portato con sé come uno scenario lo spettacolo di quel cielo corso da quelle nuvolette basse e lievi giunta si riammogliava poveretto più per forza che per amore dopo un anno appena di vedovanza perché aveva bisogno d'una donna lassù che badasse alla casa e gli cucinasse la sera il giorno otto dicembre tutta parata d'ori e di gemme col manto azzurro di seta stellato d'argento dopo le solenni funzioni in chiesa era condotta sul fercolo in processione per le erte vie di dopo undici settimane un'altra settimana di prediche su la ss immacolata in quel momento il pover uomo non poteva pensare ad altro e a questo pensiero si sentiva proprio levar di cervello adesso erano appunto per questo per esser egli rimasto lì in quell'attimo come quelle cose presente e assente lassù sul breve spiazzo innanzi al cancello gl'invitati si trattennero un poco prima di prender commiato a esortare marastella a far buon animo qualche domenica era aggiornato sereno e allora la piconella era corsa tutta esultante a darne l'annunzio al suo monsignor vicario il sole il sole monsignor vicario il sole e il sagrestano della cattedrale dàgli a sonare a festa le campane din più presenti di lui perché lui anzi nascosto nell'ombra degli alberi era veramente come se non ci fosse ma il suo orrore lo sconvolgimento e si dovesse rimandare a un'altra domenica e di domenica in domenica talvolta per più mesi di seguito ora questo prolungamento d'ospitalità per se stesso non sarebbe stato niente se la ss immacolata non avesse goduto e poi quel ratto e poi la ricchezza che glien'era derivata non erano valsi a dar credito alla dimostrazione ch'egli voleva fare che il suo cioè era stato un sacrifizio eroico forse ora ch'era vecchio e cadente aveva paura di bagnarsi anche lui e di prendere un malanno seguendo a capo scoperto il fercolo sotto la pioggia nel silenzio attraverso la porta semichiusa giunse il canto lontano d'un contadino che ritornava spensierato alla campagna in america là oh il suo figliuolo era tanto bravo sapeva tante cose scriveva prima anche nei giornali in america là e io potrò anche ricevere a letto fra un'ora con un febbrone da cavallo l'annunzio della proibizione così la ss immacolata ritornò senz'alcun disordine alla chiesa di s francesco se non che quasi ogni anno avveniva che il trasporto quella seconda domenica non si potesse fare per il cattivo tempo tra le vecchie casupole screpolate pigiate quasi l'una sull'altra su su fino alla cattedrale in cima al colle e lì lasciata la sera ospite del patrono s gerlando e pareva che la luna dall'alto le passasse in rassegna il bronner stette un pezzo col volto in su a contemplar quella fuga che animava con così misteriosa vivacità il silenzio luminoso di quella notte di luna riuscì a promuovere una tale agitazione che monsignor vescovo fu costretto veramente a rispondere con una fierissima pastorale e nell'invito sacro e che lo paravamo da antico romano con gli occhiali d'oro a stanghetta sul naso rincagnato quando lo han veduto là con quel faccione rosso brozzoloso sì sì ma vedi stavo a cucire vuoi che t'accenda il lumino da notte dio me lo domandi ogni sera s'era anche tutto incicciato tanto ispida e forte aveva radicata la barba in quelle gote cave che or gli davano l'aspetto d'un vecchio capro scorticato in un angolo della stanzuccia addobbata alla meglio per l'avvenimento della giornata vedendo pianger la madre scoppiò in singhiozzi anche lei si misero in via pareva un mortorio anziché un corteo nuziale e nel vederlo passare la gente affacciata alle porte alle finestre o fermandosi per via sospirava povera sposa questo oltre a tutte le altre spese che gravavano sul capitolo per quella permanenza spese e fatiche lui pazzescamente s'interruppe s'accostò allo scaffale dei libri ne trasse uno guarda questo solo rimorso con quei denari comprai una mattina da un rivendugliolo questo libro qua no non piangeva per il padre povera ragazza o forse piangeva sì pensando che il padre vivo non avrebbe accettato per lei quel partito che alla madre vecchio non ha ancora quarant'anni non ti farà mancare mai nulla ha uno stipendio fisso un buon impiego cinque lire al giorno una fortuna ah sì bell'impiego bell'impiego che della libertà del culto avevano in animo di tentare i liberali di montelusa nemici della fede e un invito sacro a tutti i fedeli della diocesi perché la ventura domenica no mi pareva è già tardi non voglio che tu m'aspetti lo sai te l'ho detto tante volte lasciami rincasare quando mi fa comodo sparso per tutto il paese con molto rumore l'annunzio di quella conferenza si sarebbe facilmente indotto il vescovo a pubblicare un'indignata protesta contro la patente violazione lo squillo aereo argentino della campanella sonata da don lisi per annunziar l'ave fu come il segnale della partenza per gli invitati io io gliel'ho fatta radere io s'affrettò a intromettersi sopravvenendo tutta scalmanata donna nela la sorella dello sposo grassa e impetuosa con qualunque tempo piovesse o non piovesse si raccogliessero nella piazza della cattedrale a difendere da ogni possibile ingiuria la venerata immagine della ss immacolata e cominciò a dargli manacciate su le maniche per scuoterne via la sfarinatura delle paste ch'egli reggeva ancora nei due cartocci era già tardi questa era la paura sua più grave tendeva di tanto in tanto l'orecchio per sentire che cosa egli facesse di là se si fosse coricato se già dormisse e tutt'in giro alla piazza erano stati disposti i mortaretti ecco sopravvenire in gran furia dal mare fra lampi e tuoni una nuova burrasca volesse rimanere nella cattedrale uno e due mesi a loro marcio dispetto e che essi ogni anno pregassero a mani giunte il cielo che non piovesse almeno la domenica che si doveva fare il trasporto gli ho veduto posare il cappello sul parapetto del ponte poi l'ho visto scavalcare quietamente poi ho udito il tonfo nel fiume deve dirlo la sposa dov'è guarda lisi te lo dicevo io piange hai ragione figliuola mia riaprendo gli occhi risollevandosi dopo quel momento d'orribile angoscia la quiete profonda della città dormente vegliata dai fanali gli parve un sogno il cappello di quell'ignoto sul parapetto del ponte non c'era più forse eran passate di là le guardie notturne e se l'erano preso recava sotto lo scialle alcune bottiglie e parve entrando che ingombrasse tutta quanta la stanzuccia con quell'abito di seta verde pisello che frusciava come una fontana una prova che egli non poteva essere come quel gatto là che compiuto uno scempio un momento dopo non ci pensava più l'altra prova che gli uomini alla presenza d'un fatto le si aprisse dentro come un vuoto delizioso di sogno sentì un lontano tremulo scampanellio di grilli una fresca inebriante fragranza di fiori rispose don lisi con un sorriso squallido che gli tremava smarrito sulle larghe e livide labbra nude ma non s'era solamente raso don lisi ebbe un momentaneo terrore di quegli occhi e aggrottò le ciglia urtato pochi giorni addietro quel gatto era riuscito a far cadere dal muro di quella saletta una gabbia col cardellino di cui sua madre aveva cura amorosa al suono festivo delle campane nell'aria chiara tutti i montelusani uscirono a inebriarsi del voluttuoso tepore del primo sole della nuova stagione togliendo a pretesto i deplorati disordini delle scorse domeniche quegli urli quei fischi quelle minacce del popolo per impedire il trasporto della ss immacolata dalla cattedrale alla chiesa di s francesco spingevano la tracotanza fino a spedirne tre o quattro ogni sabato sul far della sera tra i più sfrontati era come si vede anche un'intollerabile irriverenza monsignor partanna avrebbe dovuto farla cessare a ogni costo tanto più ch'era notorio a tutti che quei fratelloni della congregazione nella frenesia di far denari comunque per cui si sentiva come una spina nel cuore si poteva esser certi che né per quel giorno sarebbe piovuto né più per mesi o polacco che fosse pazzo crapulone capitato a roma per la sciagura di tante oneste famiglie giovinastri si sa invitati a casa da questo forestiere riccone e scostumato avevano fatto pazzie giurare là risero tutti giudici presidente finanche i carabinieri ma è la verità dopo aver vagato a lungo per il quartiere addormentato dei prati di castello rasentando i muri delle caserme sfuggendo istintivamente il lume dei lampioni sotto gli alberi dei lunghissimi viali scese e cercando l'ombra s'avviò rapidamente verso casa diego che hai nulla mamma che ho non volevano sciuparsi gli abiti di seta con cui si paravano per quella processione dando uno spettacolo di sacrilega vanità atteggiate tutte come la ss immacolata questa proposta di monsignor landolina fu accolta e approvata unanimemente dai canonici del capitolo solo quel sant'uomo del vicario monsignor lentini di niente di niente si sa incalzò la madre che è forse una bambina più che paura le comincerà tanto da fare adesso è vero è vero tirava su le esequie e su tutto proprio quando un canonico e i deputati della congregazione sorvegliavano nella cattedrale la ss immacolata avrebbe dovuto rimanere dalla sera del giovedì alla mattina della domenica due giorni e mezzo e fischi e urli e invettive sotto il palazzo vescovile finché monsignor vescovo per rimettere la calma non aveva fatto annunziare da uno de suoi segretarii che la processione era rimandata alla domenica seguente tempo permettendo non potevano restare impassibili come le cose per quanto come lui si forzassero non solo a non parteciparvi ma anche a tenersene quasi assenti e s'era finanche aperta la porta di ferro su la scalinata presso il seminario donde la ss vergine soleva uscire ogni anno e dal seminario erano arrivati a due a due in lungo ordine i seminaristi parati coi camici trapunti la statua della ss immacolata custodita tutto l'anno dentro un armadio a muro nella sagrestia della chiesa di s francesco me la farò ricrescere disse chìrico interrompendo la sorella e guardando triste la giovane sposa sembro vecchio lo stesso e per giunta più brutto ma sono rimasto lì come di sacco ho visto un uomo buttarsi nel fiume tu invece di buttarsi ginocchioni presso il cadavere del padre era rimasta come impietrita davanti a un altro cadavere mormorando con le mani incrociate sul petto sarà finito sarà finito come se con gli occhi chiusi vedesse quell'infelice dibattersi nella lotta disperata col fiume padrona mia e di tutto continuò don lisi lei deve già saperlo avrà qui uno che la rispetterà e le vorrà bene come la sua stessa mamma e non deve aver paura di niente di tenere per la ventura domenica una conferenza contro le feste religiose in genere contro le processioni sacre in ispecie non gridava glielo diceva così piano e con tanto tremore nella voce che la povera mamma si sentiva strappare il cuore tuttavia ora a costui doveva senza dubbio piacere che senza rischio di guastarsi coi segreti amici gli si offrisse un'occasione per riconquistar la stima degli antichi compagni il prestigio perduto di tribuno gridare troppo tardi ormai raggomitolato nell'ombra tutto tremante lasciò che la sorte atroce di quell'uomo si compisse pur sentendosi schiacciare dalla complicità del suo silenzio con la notte e domandandosi di tratto in tratto noi rubavamo senza saperlo o meglio sapendolo e credendo di scherzare non ci pareva una truffa erano i denari d'un pazzo schifoso che ne faceva getto così lei maraste maraste che fai le vicine le furono tutte intorno premurose ciascuna a dir la sua allegra oh che fai oggi non si piange sai come si dice cento lire di malinconia non pagano il debito d'un soldo e andava lì in quella casa con quei compagni per abbrutirsi per uccidere in sé per affogare nel bagordo un sogno sì era sveglio ancora che faceva si alzò e in punta di piedi s'accostò all'uscio a origliare poi si chinò per guardare attraverso il buco della serratura leggeva per ben cinque domeniche su undici s'era ripetuta questa scena quell'undicesima domenica appena la piazza fu sgombra tutti i canonici del capitolo irruppero furenti nella casa del vicario capitolare monsignor lentini fluente trasse un lungo sospiro e tornò a guardare in cielo un po infastidito della presenza di quell'ignoto che gli turbava il triste piacere di sentirsi solo qua disse il chìrico indicando una bassa rustica tomba su cui era murata una lapide che ricordava il naufragio e le tre vittime del dovere e del fiume con quei riflessi dei fanali lo spettacolo di quelle alte case nell'ombra là dirimpetto stagliate nel chiarore della città e di quel ponte con quel cappello il tremore della figlia lei lo capiva era perché dal cancello aveva intraveduto l'interno del camposanto tutte quelle croci là su cui calava l'ombra della sera ma egli qua era nell'ombra degli alberi pensò che colui dunque non avrebbe potuto scorgerlo e quasi per accertarsene si voltò di nuovo a guardare più distinto più chiaro veniva dalle campagne vicine il tremulo canto dei grilli e da lontano il borboglio continuo del mare presso un fanale imbasato sul parapetto del ponte scorse un uomo in ombra non comprese dapprima che cosa colui stesse a far lì silenziosamente don lisi andò ad accendere il lume nella cameretta a sinistra dell'entrata volse intorno uno sguardo per vedere se tutto era in ordine e rimase un po incerto se andare o aspettare che la sposa si lasciasse persuadere dalla madre a entrare don lisi chino su la fossa della prima moglie singhiozzava nunzia nunzia mi senti forse per amore della ss vergine i canonici della cattedrale avrebbero sopportato in pace e sottrazione e spese e fatiche se nel contadiname di montelusa non si fosse radicata la credenza che la ss immacolata perché qua lo capiva il suo diego ora non avrebbe trovato più da collocarsi e nel triste ozio che da sette mesi lo divorava si sarebbe perduto per sempre avrei potuto ma già era inutile troppo tardi sparito non c'era nessuno nessuno io solo un raffreddore una costipazione un attacco di gotta un improvviso abbassamento di voce visto che non piove il mèola recalcitrò inferocito a un tratto rise orribilmente si vide là appostato come un gatto dietro il fanale e il topo era il suo cappello una tavola liscia massiccia per tagliarvi le stoffe con un grosso pajo di forbici il gesso il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda il suo sogno giovanile poiché le tristi necessità della vita gl'impedivano d'abbandonarsi a esso come avrebbe voluto e hai visto che bella cameretta bianca pulita piena d'aria chiudi porta e finestra la sera accendi il lume e sei a casa tua una casa come un'altra che vai pensando e scortata e difesa da tutti i fedeli della diocesi la ss ospite rientrerà nella sua sede e più quei mezzi signori della congregazione che non contenti di tener desta nell'animo dei contadini quella sconcia credenza del loro dispetto per la vergine mèola marco mèola il feroce tribuno anticlericale che quattr'anni addietro aveva giurato di salvar montelusa da una temuta invasione di padri liguorini aveva ormai perduto ogni popolarità giusto in quel tempo accadeva che i contadini per i loro seminati non fossero mai paghi dell'acqua che il cielo mandava la madre non se ne sapeva ancora dar pace anche lui pensava tuttora allo scempio di quel cardellino ma il gatto eccolo là del tutto ignaro del male che aveva fatto e una bella giornata di maggio aveva invitato alcune vicine lei poveretta a una scampagnata lassù sull'altipiano sovrastante il paese alla fine marastella si lasciò persuadere a entrare la madre chiuse subito la porta quasi per isolar la figlia nell'intimità della cameretta lasciando fuori la paura del luogo vino donnacce s'ubriacavano ubriaco quello voleva giocare a carte e perdeva se l'era procacciata da sé con le sue mani la rovina immobili le foglie degli alberi del viale lungo l'argine solo nel gran silenzio s'udiva un lontanissimo zirlio di grilli non un grido nessuno si guardò attorno silenzio quiete nessuno aveva veduto nessuno udito e quell'uomo intanto affogava e lui non si moveva annichilito lei magari ne sarebbe morta ma il suo figliuolo avrebbe ripreso la vita avrebbe dimenticato cancellato il suo fallo di gioventù di cui erano stati cagione i cattivi compagni quel russo osò invitare i colleghi a considerare se non fosse imprudente sollevar disordini anche dall'altra parte andare a stuzzicar quel vespajo quella visita lassù nella bella giornata di maggio era rimasta nell'anima di marastella come una visione consolatrice durante gli undici mesi del fidanzamento soldo penso a mio padre disse allora marastella con la faccia nascosta tra le mani morto di mala morte sett'anni addietro doganiere del porto andava coi luntri di notte in perlustrazione abbiamo troppo tardato colpa sua di lisi me la rado non me la rado due ore per risolversi di un po non ti sembra più giovane così con quei pelacci bianchi il giorno delle nozze fiori che non appassiscono mai e qui tutt'intorno campagna se sporgi un po il capo dal cancello vedi tutto il paese ai tuoi piedi ne senti il rumore le voci una notte di tempesta bordeggiando presso le due riviere il luntro s'era capovolto e poi era sparito coi tre uomini che lo governavano era ancora viva don dan ché certo la ss immacolata quella mattina prima di mezzogiorno se ne sarebbe andata via se non che quando già alla piazza della cattedrale era cominciata ad affluir la gente per la processione qua e lo buttò su la scrivania era la corona d'olivo selvaggio del ruskin nella traduzione francese non l'ho aperto nemmeno i fissò lo sguardo aggrottando le ciglia ho patiti tanti io per lei piango di gioja non ve ne fate e s'asciugava le lagrime mamm'anto con una cocca del fazzoletto nero che teneva in capo annodato sotto il mento credi tutto finito hai ventisei anni chi sa quante occasioni ti offrirà la vita per riscattarti ah sì una proprio questa sera sghignò egli va bene gli dissero quei due amici se pioveva ma visto che non piove visto che non piove tuonò il mèola il signor prefetto della provincia che fa le parve di sentire un singhiozzo di là e chiamò diego silenzio rimase un pezzo con l'orecchio teso e gli occhi intenti d'aspettare marastella piangeva scongiurandola tra le lagrime di riportarsela giù in paese con sé per carità per carità vado a richiudere il cancello che è rimasto aperto marastella non si mosse dall'angolo in cui s'era ristretta lisi chìrico si recò lentamente eppure me lo spazzolo bene prima d'uscire mi aggiusto non so mi sembra che potrei passare per un signore qualunque per uno che possa ancora indifferentemente partecipare alla vita avesse veduto e lo accusasse quattro camìce quattro lenzuola quattro sottane quattro insomma di tutto vero marastella chinò più volte il capo affermando ma appena mamm'anto e le due vicine si mossero per andar via ruppe di nuovo in pianto si buttò di nuovo al collo della madre aggrappandosi e del resto neppure un centesimo ne rimaneva poi nelle nostre tasche ne facevamo getto anche noi come lui con lui a tutti parve più bianco udendo la campanella quel muro del camposanto forse perché l'aria s'era fatta più scura bisognava andar via per non far tardi e tutti presero a licenziarsi con molti augurii alla sposa e cercavamo tutti di coprirci le vergogne con un lembo della toga dell'avvocato difensore e che risate il pubblico vuoi che la gente per esempio si dimentichi che il russo noi quel cagliostro lo chiamavamo luculloff in presenza di tutti come per farla sua sua e di lui del figlio morto chiamandola con alte grida figlia figlia e in fondo i pezzi grossi del clero montelusano ai quali non era mai andata a sangue quella promessa del loro vescovo di far tornare i padri liguorini se non amici apertamente avevano di nascosto tanto non c'era pericolo che si bagnasse sotto il magnifico baldacchino sorretto a turno dai seminaristi di più robusta chiamò a raccolta per la ventura domenica non solo tutti i fedeli di montelusa ma anche quelli dei paesi vicini piova pure a diluvio concludeva l'invito noi siamo sicuri volete entrare disse don lisi alle donne dalla soglia del cancello ma subito mamm'anto con una mano gli fece segno di star zitto e d'aspettare tutta la gente di mare la memoria di questo naufragio e ricordavano che marastella accorse con la madre andiamo non c'è bisogno di lanternino c'è la lanterna del cielo e andarono per i vialetti inghiajati tra le siepi di spigo fiorite i vedi sono vecchia ormai più della morte che della vita che speri che farai sola domani senz'ajuto in mezzo a una strada quando un alito d'aria schiuse un poco silenziosamente quella porta ancora con le mani sul volto ella non se n'accorse le parve invece che tutt'a un tratto chi sa perché la madre stette un pezzo a guardare anche lei quel libro misterioso poi gli chiese dolcemente perché non lavori perché non scrivi più come facevi prima ma neanche a farlo apposta quella dodicesima domenica recò dopo tanta e così lunga intemperie il riso della primavera amore mio amore mio ah come ti sei ridotto mamm'anto i parenti del giovane annegato la gente accorsa erano restati a quell'inattesa rivelazione e tutti i pendagli e tutti i lagrimoni degli orecchini e delle spille e dei braccialetti ciondolanti a ogni passo ma monsignor vescovo non se ne voleva dar per inteso e veramente la vista degli oggetti familiari parve confortasse alquanto marastella su levati lo scialle disse mamm'anto aspetta te lo levo io ora sei a casa tua solo donna nela la sorella del chìrico più rubiconda che mai non era commossa diceva d'aver assistito a dodici sposalizii e che le lagrime alla fine come i confetti non erano mancati mai dovremmo metterci a fare i distratti tutti quanti per lasciarmi vivere distratto io distratti gli altri che è stato niente sono stato tre anni in villeggiatura anche dopo quella scappata anzi appunto per quella scappata seguitato a veder di buon occhio marco mèola quasi per vergogna di che ah egli lo sapeva bene di che rise d'un brutto riso disse buona notte mamma e andò a chiudersi in camera come mai in quei giorni gli era potuto venire in mente di comprare quel libro s'era proposto di non leggere più di non più scrivere un rigo massime dopo il pranzo e le abbondanti libazioni ci vogliono i suoni s'è mai sentito uno sposalizio senza suoni dobbiamo ballare mandate per sidoro l'orbo chitarre e mandolini strillava tanto che il fratello dovette chiamarsela in disparte i sono trovata sola sola diceva tutto con queste mani che non me le sento più io sotto l'acqua io sotto il sole lavare al fiume e in fontana spettacolo d'anime ignude gracili e sudicette vergognose di mostrarsi in pubblico come i tisici alla leva monsignor vescovo avrebbe dovuto ordinare che il ritorno della ss immacolata alla chiesa di san francesco non andasse mai oltre la seconda domenica dopo la festa comunque fosse il tempo piovesse o non piovesse dormi tranquillo eh gli raccomandò la madre commossa dalla carezza a quella mano che egli s'era lasciata fare e asciugandosi gli occhi per non guastarsi questa tenerezza angosciosa se n'uscì un suicidio così riaprì gli occhi riaffondò lo sguardo nel bujo nulla l'acqua nera si doveva andar prima al municipio per non fare aspettar l'assessore poi in chiesa e il festino doveva esser finito prima di sera don lisi zelantissimo del suo ufficio si raccomandava tenuto su le spine specialmente dalla sorella intrigante con tanto d'occhi perché nulla le fosse detratto di quanto le spettava affinché più splendida anche coi frutti di quella prebenda potesse ogni anno riuscire la festa in suo onore capisco ma alla fine si arrese la trovata di monsignor landolina ebbe un effetto di gran lunga superiore a quello che gli stessi canonici del capitolo se ne e sotto il cupo borbogliare delle acque nere del fiume in cui con un tremolio continuo serpentino si riflettevano i lumi dell'argine opposto a richiudere il cancello stava per rientrare quando se la vide venire incontro come impazzita tutt'a un tratto dov'è dov'è mio padre ditemelo voglio andare da mio padre e quando parve a lui che il giorno inchinasse al tramonto pregò la suocera di disporre tutto per la partenza lo sapete debbo sonare l'avemaria lassù c'è anche lo sparti aggiunse vedendo cader marastella in ginocchio innanzi alla tomba singhiozzante tu piangi qua io andrò più là non è lontano il guajo è là è là aggiunse accennando i giornali su la scrivania abbiamo offerto un tale spettacolo che via sarebbe troppa modestia presumere che la gente se ne sia potuta dimenticare no no riprese subito marastella per tenerlo lontano lasciatela pure aperta non ho paura e allora balbettò don lisi sentendosi cader le braccia dopo circa un'ora diego bronner era di nuovo seduto sull'argine del fiume al posto di prima con le gambe penzoloni continuava per il cielo la fuga delle nuvolette lievi basse cineree andò dall'altra parte del fanale per vedere l'effetto del suo cappello solo là su la cimasa illuminato come diego diego per carità scongiurò la madre ubriaco lo ubriacavamo noi tu no anch'io va là con gli altri era uno spasso e allora venivano le carte da giuoco e che potevi fare tu solo figlio mio è bastato lo spavento che ti sei preso e quest'agitazione vedi tremi ancora va va a letto va a letto è molto tardi non ci pensare la seguiva il marito magro come don lisi taciturno e imbronciato ho fatto male seguitò quella liberandosi dello scialle ed era su tutte le labbra un liquido sorriso di beatitudine e in tutte le membra un delizioso languore un'accorata voglia d'abbandonarsi in cordiali abbracci fraterni don lisi accorse per richiudere la porta ma subito allora marastella rabbrividendo e restringendosi nell'angolo tra la porta e il muro gli gridò per carità non mi toccate e rimase un pezzo chinato sul parapetto col collo proteso a contemplarlo come se lui non ci fosse più a un tratto udì un rumor di passi sul vicino ponte margherita e si volse a guardare il rumore dei passi cessò il sagrestano dàgli di nuovo a sonar tutte le campane per scongiurarla sul fermento della folla che s'era messa intanto a protestare indignata perché sotto quella incombente minaccia del tempo i canonici volessero mandar via a precipizio la madonna paura s'asciugava ancora le lagrime quando don lisi chìrico si presentò su la soglia con due grossi cartocci su le braccia quasi irriconoscibile notte silenzio argine alberi lumi senza gridare ajuto come se non ci fosse il primo riso e con tale dolcezza che ogni turbolenza cadde d'un tratto come per incanto dagli animi qui era l'intoppo mamm'anto lo aveva capito fin da principio nella qualità dell'impiego del chìrico a essa s'era richiamata col pensiero nelle ore di sconforto specialmente al sopravvenire della sera quando l'anima le si oscurava e le tremava di paura egli lo avesse cacciato via da quella tavola sgarbatamente non ne avrebbe mica capito il perché ed ecco già due prove contro di lui quella sera marastella restò presso la porta che la madre uscendo aveva raccostata e con le mani sul volto si sforzava di soffocare i singhiozzi irrompenti con un filo di voce chiamò attorno a sé i canonici del capitolo e domandò loro se non si potesse in qualche modo impedire lo scandalo ormai inutile di quella conferenza anticlericale del gli vide posare come un involto su la cimasa a piè del fanale involto no era il cappello e ora che possibile ora scavalcava il parapetto possibile che aveva il soffitto basso basso di tela fuligginosa qua e là strappata e con lo strambello pendente in cui le mosche s'eran raccolte e dormivano a grappoli dai vivi devi guardarti e tu che sei più piccola di noi ci avrai tutte qua a una a una questa è la casa grande e tu sarai la padrona e la buona guardiana e poi accarezzava un sogno che pur sarebbe stato la sua morte metter tanto da parte lavorando e risparmiando da mandare il figlio lontano in america prima di lasciar la casa marastella aggrappata al collo della madre scoppiò di nuovo a piangere a piangere che pareva non la volesse finir più non se la sentiva non se la sentiva di andar lassù sola con lui questa con dolce violenza si sciolse dalle braccia della figlia le fece le ultime raccomandazioni d'aver fiducia nello sposo e in dio e andò via con le vicine piangendo anche lei rinunziare rimandare ah no perdio si pretendeva troppo da lui ora ch'era riuscito a riacciuffare il favore dei liberali di ecco quei maledetti giornali ancora il resoconto del processo come mai come mai s'era dimenticata di distruggerli quei giornali comperati nei tremendi giorni del processo l'uomo è uomo asinaccio e non è né bello né brutto sentenziò allora la sorella stizzita guarda intanto l'abito nuovo lo incigni adesso peccato don lisi chìrico dal cancello del piccolo bianco cimitero che sorge lassù sopra il paese col mare davanti e la campagna dietro scorgendo la comitiva delle donne le aveva invitate a entrare le guance esangui e flaccide striate da venicciuole violette e quegli occhi stanchi che subito sotto lo sguardo di lui così stranamente spietato le s'abbassavano ecco dietro gli occhiali canto brav'uomo sì quel don lisi chìrico che le volevano dare per marito non lo negava ma quasi vecchio e vedovo per giunta egli la seguì con gli occhi quasi con rancore ma com'ella scomparve dietro l'uscio trasse un sospiro di pietà per lei più egli si fermò in mezzo alla stanza sorrise e disse brava come se non pensandoci più io per questo poi non dovessero più pensarci gli altri ebbene a lungo andare e a furia di sentirselo ripetere i canonici della cattedrale in verità s'erano presi a dispetto non propriamente la vergine ma quegli zotici come se fosse intronato s'erano avventati contro lui più che contro gli altri i fischi gli urli le minacce della folla ma non era intronato per questo il povero vicario capitolare dio che ha contato le mie lagrime e sa la vita mia m'ha dato forza e salute tanto ho fatto che l'ho spuntata e ora posso morire e la vedeva non più come sua madre ma come una povera vecchia qualunque quale essa era per sé con quel grosso porro accanto alla pinna destra del naso un po schiacciato eh già sicuro riconobbero subito i canonici così il rimedio non andrebbe sciupato i due fidati amici dell'altra volta furono rimandati in gran fretta dal mèola dio perché così pallido e stravolto quella notte bere non beveva o almeno dal fiato non si sentiva ma se fosse ricaduto in mano dei cattivi compagni che lo avevano rovinato o fors'anche di peggiori stolidaggine no mi diverto rispose egli stirando le braccia si alzò si mise a passeggiare per la stanza stracciali buttali via te ne prego supplicò la madre a mani giunte perché vuoi straziarti ancora non ci pensare più piano piano come toccasse l'ostia consacrata la bella biancheria capo per capo e le vesti e gli scialli doppii di lana quello dello sposalizio con le punte ricamate e la frangia di seta fino a terra eccomi perché no è giusto ti ci conduco le rispose egli cupamente ogni sera io faccio il giro prima d'andare a letto obbligo mio questa sera non lo facevo per te come mi guardano tutti gli altri no diego ti giuro guardavo ti guardavo perché dovresti passare dal sarto ecco le vicine la lodavano la commiseravano a gara ma la figlia marastella già parata da sposa con l'abito grigio di raso una galanteria e il fazzoletto di seta celeste al collo dal paese sottostante saliva un vocio incessante indistinto come d'un tumulto lontano e quelle onde di voci rissose vanivano contro il muro bianco grezzo che cingeva il cimitero perduto lassù nel silenzio non poteva il mèola darsi per ammalato e rimandar la conferenza ad altro tempo all'anno venturo magari per la seconda domenica di pioggia dopo l'otto dicembre via via pagliacciate scavalcò il parapetto si sentì drizzare i capelli sul capo sentì il tremito delle mani che si tenevano rigidamente aggrappate le schiuse ma ormai per consuetudine parendo troppo breve questo tempo si lasciava stare per quella prima domenica dopo la festa e si aspettava la domenica seguente per ricondurla con una nuova e più pomposa processione alla chiesa di s francesco piange la figlia nel lasciare la madre piange la madre nel lasciare la figlia si sa un altro bicchierotto per sedare la commozione e andiamo via ché lisi ha fretta e poco gl'importava che il povero vicario capitolare monsignor lentini fosse ridotto quell'anno per le tante prediche una al giorno sempre su lo stesso argomento fino alla sera avanti s'era buttato ginocchioni a piangere come un bambino davanti a una crocetta di quel camposanto per licenziarsi dalla sua prima moglie la dannazione del ricordo in sé e il non poter sperare che gli altri dimenticassero ecco queste due prove una dannazione e una disperazione e intanto ripuliva gli occhiali che a ogni sospiro le s'appannavano lei prima d'andare a letto voleva finire quel lavoro la pensioncina che il marito le aveva lasciato non bastava più ora che diego aveva perduto ma poi ho scorto lì sul parapetto del ponte sotto il fanale il cappello e sono scappato via impaurito per questo mormorò la madre che cosa il mèola qua ci vuole il mèola amici miei bisogna ricorrere al mèola vedi che cos'è pare un giardino con tanti fiori aveva detto mamm'anto a marastella dopo la visita al camposanto e han saputo come noi lo trattavamo che gli strappavamo i coturni dai piedi e lo picchiavamo sodo sul cranio pelato e che lui sotto a quei picchi sodi rideva sghignava beato popolarità perché pur essendo vero da una parte che il giuramento era stato mantenuto non era men vero dall'altra che i mezzi adoperati e le arti che aveva dovuto usare per mantenerlo che modo nuovo di guardare avevano acquistato da un pezzo in qua i suoi occhi guardava sua madre ritornata or ora dall'avergli apparecchiato il letto di là e acceso il lumino da notte non doveva pensarci più ora sarebbe stato tutto di quest'altra padre e marito insieme ma le nuove cure per la sposa non gli avrebbero fatto trascurare quelle che da tant'anni si prendeva amorosamente di tutti coloro a ogni costo a ogni costo bisognava trovare un rimedio contro quella soperchieria brutale il povero vicario capitolare si reggeva la testa con le mani e guardava tutti in giro come se fosse intronato la padrona aggiunse don lisi timidamente con un sorriso mesto e affettuoso lo senti riprese mamm'anto per incitare il genero a parlare ancora erano invece le donne dei contadini le femmine dei popolo o come ripetevano i reverendi canonici del capitolo le sgualdrinelle le sgualdrinelle che avevano paura di bagnarsi e dicevano la vergine parliamo d'altro ma non vedi non vedi come mi guardi anche tu io esclamò la madre come ti guardo quasi quasi non pareva più lei quel giorno così tutta vestita di nuovo e faceva una curiosa impressione a sentirla parlare come sempre l'uscio egli si voltò di scatto come per paura che vuoi ancora in piedi e tu fece la madre vedi mi fai rimpiangere ancora la mia la più fiera tempesta non smorzerà d'un punto il vostro sacro e fervidissimo ardore piova pure a diluvio domenica ventura la ss immacolata uscirà dalla nostra gloriosa cattedrale lassù sotto la luna nella frescura tutta impregnata dell'odore del fieno verde falciato da poco se vuoi che passi riprese don lisi avvilito profondamente amareggiato dopo dodici domeniche di permanenza alla cattedrale il giorno di febbrajo e il giubilo del popolo fu quell'anno veramente straordinario per la sconfitta nelle misere condizioni in cui era rimasta sembrava ora una fortuna quanto aveva dovuto lottare mammm'anto per vincere l'ostinazione della figlia istintivamente il bronner si trasse indietro col busto protendendo le mani e strizzando gli occhi si restrinse tutto in sé udì il tonfo terribile nel fiume la vecchia madre piano piano per non farsi sentire si rimise a sedere nella saletta e a cucire a pensare ripromettessero dopo quattr'anni di silenzio marco mèola si scagliò in piazza con le furie d'un leone affamato dopo due giorni di vociferazioni nel circolo degli impiegati civili nel caffè di pedoca forse qualcuno come lui s'era messo a contemplare quelle nuvolette e la luna che le passava in rassegna o il fiume con quei tremuli riflessi dei lumi nell'acqua nera fluente smallare mandorle raccogliere ulive di qua e di là per le campagne far da serva e da acquajola non importa orbene bisognava mandar furtivamente al mèola due fidati amici a proporgli a nome dell'intero capitolo e l'impressione spaventosa come di sogno dell'impassibilità di tutte quelle cose ch'erano con lui là presenti a quel sant'uomo che m'aspetta di là se mi domanda di nostra figlia potrò dirglielo sta in pace poveretto non ci pensare tua figlia l'ho lasciata bene guaj non ne patirà roba da poverelli ma pulita con quelle povere mani sbiancate e raspose che sapevano ogni fatica levava dalla vecchia cassapanca d'abete lunga e stretta che pareva una bara subito però il fastidio lo riprese e rimase lì ad aspettare senza saper perché né che cosa in quella tetra saletta su alla piazza innanzi alla cattedrale con l'incarico di mettersi a passeggiare con le mani dietro la schiena e il naso all'aria in attesa che uno del capitolo uscisse dalla chiesa il rimedio lo trovò monsignor landolina il rettore terribile del collegio degli oblati bastò che egli proferisse un nome perché d'improvviso si sedasse l'agitazione di tutti quegli animi levando il capo dal guanciale chiedeva con voce lamentosa alla piconella sua vecchia casiera la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè piove gli altri tre pure di lana ma più modesti metteva tutto in vista sul letto ripetendo umile e sorridente roba da poverelli e la gioja le tremava nelle mani e nella voce e se davvero qualche anno non pioveva ecco che la colpa era dei canonici della cattedrale a cui non pareva l'ora di levarsi d'addosso la ss immacolata sì la madre aveva ragione ma tant'altre considerazioni faceva lei marastella dal suo pensa che è appena un anno che quella poveretta ci pensi ancora davvero lo interruppe donna nela con una sghignazzata smettila nela smettila avresti dovuto capirlo che non voglio tanto chiasso la sorella gli sgranò in faccia due occhi così come anzi perché don lisi aggrottò le ciglia e sospirò profondamente per antichissimo privilegio d'una prebenda durante tutto il tempo della sua permanenza alla cattedrale per tutti i giorni che la ss immacolata vi stava era come se nel capitolo ci fosse un canonico in più pervenuto alla fine sul lungotevere dei mellini diego bronner montò stanco sul parapetto dell'argine deserto e vi si pose a sedere volto verso il fiume con le gambe penzoloni nel vuoto due altre prove e questa seconda gli balzava innanzi all'improvviso con quel gatto come all'improvviso gli era venuta l'altra con quel suicidio dal ponte arrivavano fino a speculare indegnamente su la madonna mettendo anche in pegno alla banca cattolica di san gaetano gli ori le gemme e finanche il manto stellato che la madonna aveva ricevuto in dono dai fedeli divoti che c'entrava poi l'accusa a tradimento dei suoi compagni di crapula quel processo scandaloso che aveva sollevato tanto rumore e infamato tanti giovanotti scapati sì ma di famiglie onorate e per bene e fatiche cioè funzioni ogni giorno ogni giorno predica e spari di mortaretti e di razzi e anche per il povero sagrestano lunghe scampanate tutte le mattine e tutte le sere spiccavano bianche tutt'intorno nel lume della luna le tombe gentilizie e nere per terra con la loro ombra da un lato come a giacere le croci di ferro dei poveri lisi ferito da quel moto istintivo di ribrezzo restò non ti toccavo disse volevo richiudere la porta se la nipote di monsignor partanna infatti la educanda rapita era brutta e gobba belli e ballanti e sonanti erano i denari della dote che il vescovo era stato costretto a dargli t'accompagneremo tutti noi non piangere la confortava la madre non piangere sciocchina ma piangeva anche lei e piangevano anche tant'altre vicine partenza amara la luna guardava dal cielo il piccolo camposanto su l'altipiano lei sola vide quelle due ombre nere su la ghiaja gialla d'un vialetto presso due tombe in quella dolce notte vecchi arredi decaduti mescolati con rozzi mobili e oggetti nuovi di sartoria stipavano quella saletta una macchina da cucire due impettiti manichini di vimini ma suggeritagli l'idea che da quella conferenza del mèola avrebbe tratto argomento di predica per la settimana ventura contro l'intolleranza che voleva impedire ai fedeli di manifestare la propria divozione alla vergine con parecchi capisco ma il fanale lo illuminava sinistramente fu scosso da un lungo brivido alle reni e col sangue che gli frizzava ancora per le vene in preda a un tremito convulso di tutti i muscoli come se quel cappello là potesse accusarlo e perché quella notte a quell'ora appena rincasato li aveva ripresi e tornava a leggerli diego chiamò di nuovo piano e schiuse timidamente per domandargli con un riso scemo su le labbra scusi signor canonico che prevede pioverà o non pioverà domani restarono con marastella stordita e gelata la madre e due fra le più intime amiche su in alto le nuvole prima di fiamma erano divenute ora fosche come di fumo giocando con un ubriaco capirai facilissimo barare per carità diego così scherzando oh questo te lo posso giurare era ogni anno una sopraffazione indegna una sconcia prepotenza di tutto il contadiname di montelusa contro i poveri canonici della nostra gloriosa cattedrale egli le lanciò uno sguardo odioso contraendo tutto il volto quasi per ribrezzo la madre insistette umile se ti chiudessi un po in te perché disperi madonna gridò mamm'anto e che avete fatto santo cristiano io ah sì la barba con le mani un po levate e aperte innanzi al seno piene d'anelli in tutte le dita con lo scialle di seta appuntato con gli spilli alle spalle gli occhi volti al cielo se stai riprendendo moglie oh povera nunziata riprendo moglie disse don lisi socchiudendo gli occhi e impallidendo ma non voglio né suoni né balli ho tutt'altro nel cuore si tolse le mani dagli occhi intravide nel cimitero un chiarore più che d'alba che pareva incantasse ogni cosa là immobile e precisa per decretare un trionfo a quella scena dello svenimento che aveva preso sul serio come se fosse nella commedia e che aveva visto rappresentare con così prodigiosa verità no perché dice illusione signorina l'arte crea veramente una realtà ah sta bene e allora io mi dico che l'arte la crea e il pipistrello la distrugge voi non ci avete pensato perché non potevate immaginare il caso che un pipistrello entrasse nella stanza mentr'ella si ribellava fieramente all'imposizione della madre e di sua eminenza alzava una spalla tirava indietro o piegava di qua di là il capo come se il pipistrello svoltasse attorno a lui e volesse scansarlo si storceva le mani si copriva il volto non poteva essere ripetuta all'occorrenza qualche altra volta durante la rappresentazione visto e considerato che non c'è altro mezzo per fare andar via un pipistrello che entri di sera in una stanza che spegnere il lume faustino perres si sentì gelare ho dimostrato che con lui così vivo lassù non possono sembrar naturali livia e gli altri due personaggi che dovrebbero seguitar la loro scena come se lui non ci fosse mentre c'è conclusione tanto vero che quando sulla metà del second'atto il pipistrello finalmente comparve egli nemmeno se n'accorse non capì nemmeno perché io col gomito lo urtassi e si voltò a guardarmi in faccia come un insensato che cosa il pipistrello girava in alto attorno al lampadario che pendeva dal tetto con otto globi di luce e la gàstina non mostrava d'accorgersene lusingata certo dal gran silenzio d'attesa con cui il pubblico aveva accolto il suo apparire sulla scena e la scena ma sarebbe il colmo della naturalezza caro mio credetelo anche per la vostra stessa commedia dato che quel pipistrello c'è e che in quella scena è inutile vogliate o non vogliate ci si ficca pipistrello vero magari a sue spese per scovare il nido e dar la caccia a quella insolentissima bestia ma si sentì dare del matto segnatamente il capocomico montò su tutte le furie a una simile proposta e l'animo sospeso e pericolante che gli fa alzare or questa or quella mano in atto di parare o di sostenere posso assicurare io che lo vidi e gli tenni compagnia mentre se ne stava nascosto dietro le quinte si ebbe la prova che il pipistrello non entrava da fuori ma aveva proprio eletto domicilio nelle travature del tetto dell'arena dal fatto che non capite questo faustino perres si lasciò cader le braccia disperatamente o dio mio signorina disse se volete scherzare è un conto o un conflitto d'interessi o d'altro entri per caso un pipistrello bene che si fa i assicuro io che per un momento il conflitto s'interrompe per via di quel pipistrello che è entrato ma faustino perres convinto pienamente che la ragione unica degli applausi di quella sera era stata l'intrusione improvvisa e violenta di un elemento estraneo casuale che invece di mandare a gambe all'aria che alla piccola gàstina piacevano tanto perché se ne riprometteva un subisso d'applausi per farla breve più contento di così nell'aspettazione ansiosa d'un ottimo successo per la sua nuova commedia l'amico faustino perres se vi sembri naturale che ella con la paura che ha dei pipistrelli col ribrezzo che la fa contorcere e gridare al solo pensiero d'un possibile contatto se ne stia lì come se nulla fosse con un pipistrello che le svolazza attorno alla faccia ma questa sera potete esser certo che il pipistrello entrerà nella camera durante quella scena e allora io vi domando per la realtà stessa che voi volete creare o si spenge il lume o si va in un'altra stanza o qualcuno anche va a prendere un bastone monta su una seggiola e cerca di colpirlo per abbatterlo a terra resistendo al suo terrore di punto in punto crescente per quella persecuzione ostinata feroce della schifosa maledettissima bestia che fare il capocomico su tutte le furie corse a prendere per le spalle faustino perres che guardava tutti tremando d'angosciosa perplessità già ma questo nella vita ordinaria obiettò con un sorriso smorto sulle labbra il povero faustino perres nella mia opera d'arte signorina il pipistrello io non ce l'ho messo voi non ce l'avete messo ma se lui ci si ficca bisogna non farne caso perché né lei né altri può obbligarmi a recitare con un pipistrello che mi sbatte in faccia ah no sa questo si vedrà questo si vedrà le rispose crollando il capo energicamente il capocomico di cui in gioventù prima d'avviarsi per la carriera ecclesiastica era stato innamorato una figliuola della vedova già in età da marito che sua eminenza vorrebbe sposare a un giovine suo protetto cresciutogli in casa fin da bambino a un tratto faustino perres vide l'abisso spalancarglisi davanti agli occhi sulla scena e si recò le mani al volto a un grido improvviso acutissimo della gàstina a ringraziare il pubblico che non si stancava d'applaudire perché voleva alla ribalta anche la gàstina fuori la gàstina fuori la gàstina ma la piccola gàstina ne aveva un pazzo terrore era stata tre volte per svenire le sere precedenti nel vederselo ogni volta passar rasente al volto sui capelli davanti agli occhi e l'ultima volta dio che ribrezzo che necessariamente deriverebbe dalla brevità d'un riassunto quando poi è per così dire il fulcro di tutto il second'atto in una scena di grandissimo effetto con la cognata al bujo o meglio tutto bene tutto bene insomma gli attori tutti a posto e innamorati a uno a uno della loro parte anche la piccola gàstina sì no no vi ripeto che sto discutendo con voi sul serio sul serio proprio sul serio ribatté la gàstina e allora io vi rispondo che siete matta disse il perres alzandosi tra i pompieri di guardia e i servi di scena che faustino perres per tutto il primo atto e per parte del secondo non pensò affatto al pipistrello tanto era preso dal suo lavoro e immedesimato in esso gli altri allora credete a me si scordano lì per lì del conflitto e accorrono tutti a guardare sorridenti e con schifo come quella odiosissima bestia sia fatta il maggior dispetto perché guardi commendatore ragioniamo io potrei aver sotto comando uno svenimento finto al secondo atto se il contentissima contentissima della parte della nipote orfana e povera che naturalmente non vuol saperne di sposare quel protetto di sua eminenza e fa certe scene di fiera ribellione ma che dovevo dire che dovevo fare gli urlò furente in risposta il capocomico dovevo dire al pubblico che toccavano al pipistrello quegli applausi e non a lei rimedii piuttosto rimedii subito faccia che tocchino a lei domani sera e mostri di non farne caso voi scherzate livia se ne scappa ve lo dico io pianta la scena e se ne scappa o si nasconde sotto il tavolino gridando come una pazza che s'abbandonava tra le braccia di sua eminenza fui pronto a trascinarmelo via mentre dalla scena gli attori si trascinavano a loro volta la gàstina svenuta se non che a questo punto e come e come venne a dire calcandosi con ambo le mani sfavillanti d'anelli il berretto di pelo sui magnifici capelli la piccola gàstina già rinvenuta e la scena proseguiva in quel silenzio ed evidentemente piaceva ah se quel pipistrello non ci fosse stato ma c'era c'era non se n'accorgeva il pubblico tutto intento allo spettacolo o via la vostra commedia o via il pipistrello se stimate impossibile eliminare il pipistrello rimettetevi in dio caro perres quanto alle sorti della vostra commedia ora vi faccio vedere che la mia parte io la so e che la recito con tutto l'impegno perché mi piace dopo quello svenimento è stata interrotta se domani sera invece deve proseguire ma è appunto questo in nome di dio il rimedio che lei deve trovare tornò a urlargli in faccia il commendatore nessuno nel subbuglio del primo momento là sul palcoscenico in iscompiglio poté pensare a ciò che intanto accadeva nella sala del teatro s'udiva come un gran frastuono lontano a cui nessuno badava frastuono non poteva essere alla vigilia della rappresentazione ma c'era un pipistrello un maledetto pipistrello che ogni sera in quella stagione di prosa alla nostra arena nazionale per cui non è più possibile distrigarlo dai capelli se non a patto di tagliarli ha capito non teme per altro invece d'interessarsi alla sua parte d'immedesimarsi nel personaggio almeno fino al punto di non pensare a simili sciocchezze o entrava dalle aperture del tetto a padiglione o si destava a una cert'ora dal nido che doveva aver fatto lassù tra le imbracature di ferro già ma come domandò con strazio smarrendosi di nuovo il povero faustino perres come come lo domanda a me come ma se quello svenimento nella mia commedia non c'è e non c'entra commendatore per cui anche la rappresentazione della commedia quella sera doveva essere purtroppo interrotta si domanda a questo punto se quel dannato pipistrello poteva rendere a faustino perres un servizio peggiore di questo sarebbe stato in certo qual modo un conforto per lui poiché durante la rappresentazione i lumi nella sala erano spenti ma là dove la luce della ribalta delle bilance e delle quinte le luci della scena lo attiravano sul palcoscenico proprio in faccia agli attori dio oh dio se veramente la piccola gàstina temeva per questo la sua commedia era perduta per far dispetto al capocomico prima che cominciasse la prova generale la piccola gàstina dio dio dio pare impazzito ah guarda a momenti in faccia alla rossi come si fa come si fa pensa che proprio ora entra in iscena la gàstina cominciò a pensarci solo quando le sorti della commedia non per colpa del pipistrello non per l'apprensione degli attori a causa di esso ma per difetti evidenti della commedia stessa accennarono di volgere a male come perché perché sì ponete il caso che nella realtà della vita in una stanza dove si stia svolgendo di sera un conflitto familiare tra marito e moglie tra una madre e una figlia che so no no dico proprio sul serio perché scusate perres volete dare veramente con la vostra commedia una perfetta illusione di realtà illusione ma non è vero non può non s'introduce mica nella mia commedia quel pipistrello ma sul palcoscenico dove voi recitate benissimo dove io recito la vostra commedia non se ne potrà più fare a meno non dubiti non dubiti che i miei attori sapranno far per finta con la stessa verità ciò che questa sera hanno fatto senza volerlo già ma lei capisce si provò a fargli osservare il perres è andato così bene perché la rappresentazione lì e vi sembra naturale v'assicuro io io che debbo vivere nella vostra commedia la parte di livia che questo non è naturale perché livia lo so io lo so io meglio di voi che paura ha dei pipistrelli la vostra livia badate non più io attribuire a esso la caduta della commedia ma dovergli ora il trionfo un trionfo che non aveva altro sostegno che nel pazzo volo di quelle sue ali schifose ma davvero non capite che qua deve dirlo il pipistrello e non voi signori miei lei la finisca col pipistrello fremette il capocomico facendolesi a petto minaccioso la sera precedente la prima rappresentazione della commedia nuova di faustino perres tutte le aperture del tetto furono tenute chiuse e all'ora solita si vide il pipistrello lanciarsi come tutte le altre sere sul palcoscenico col suo disperato svolazzio perché era stufo ecco stufo stufo stufo di quella ridicola paura della signorina gàstina per i suoi magnifici capelli i capelli perché io vi prego di credere signori miei che sono svenuta davvero sentendomelo venire in faccia qua qua sulla guancia e domani sera non recito no no non recito commendatore ma non rispondo dei miei nervi stasera ogni scrittore quand'è un vero scrittore ancor che sia mediocre per chi stia a guardarlo in un momento come quello in cui si trovava faustino perres la sera della prima rappresentazione ha questo di commovente o anche se si vuole di ridicolo fin quasi a sfiorarle la bocca con quel volo di membrana vischiosa che stride non s'era messa a gridare per miracolo la tensione dei nervi per costringersi a star lì ferma a rappresentare la sua parte mentre ma come far presentare la gàstina che nel suo camerino si dibatteva ancora in una fierissima convulsione di nervi tra la costernazione di quanti le stavano attorno a soccorrerla perché non può così incidentalmente da un momento all'altro un elemento della realtà casuale introdursi nella realtà creata essenziale dell'opera d'arte e se ci s'introduce col gomito appoggiato sul ginocchio d'una gamba accavalciata sull'altra e il pugno sotto il mento seriamente domandò a faustino perres se la battuta di sua eminenza al secondo atto giuseppe smorzate i lumi allora faustino perres atterrito per le sorti della sua nuova commedia pregò scongiurò l'impresario e il capocomico di far salire sul tetto due tre quattro operai dovrebbe far parte della realtà che ho creato io quel pipistrello perché io potessi tenerne conto e farne tener conto ai personaggi della mia commedia dovrebbe essere un pipistrello finto e non vero insomma apparentemente figlio di un suo vecchio segretario ma in realtà insomma via un certo antico trascorso di gioventù che non si potrebbe ora rimproverare a un gran prelato con quella crudezza i consiglio perciò di riflettere se proprio non vi convenga meglio di far chiamare giuseppe da sua eminenza e di fargli ripetere la battuta giuseppe smorzate i lumi e allora sta tra due o lassù è viva la vostra commedia o è vivo il pipistrello il pipistrello vi assicuro io che è vivo vivissimo comunque se non ne tenete conto parrà finta per forza livia che non se ne cura gli altri due che non ne fanno caso e seguitano a recitar la commedia come se lui non ci fosse bisogna che lei ce lo faccia entrare caro signore a ogni costo non ha veduto che po po di successo tutti i giornali domattina ne parleranno chiaro di luna che inonda la veranda poiché sua eminenza prima di cominciar la confessione ordina al suo fidato servitore giuseppe giuseppe smorzate i lumi sicuro sicuro i capelli non ha ancora capito le hanno dato a intendere che se per caso le sbatte in capo il pipistrello ha nelle ali non so che viscosità e lo cacciò con uno spintone fuori delle quinte sul palcoscenico fu accolto da una clamorosa ovazione che durò più di due minuti e altre sei o sette volte dovette presentarsi tutto bene la commedia niente di nuovo che potesse irritare o frastornare gli spettatori e congegnata con bell'industria d'effetti un gran prelato tra i personaggi una rossa eminenza che ospita in casa una cognata vedova e povera che si lascia prendere lui stesso prima di tutti lui stesso qualche volta solo fra tutti da ciò che ha scritto e piange e ride e atteggia il volto senza saperlo delle varie smorfie degli attori sulla scena col respiro affrettato io la finisco deve finirla lei commendatore rispose placida e sorridente la gàstina sicurissima di fargli così ora il capocomico dovette farsi al proscenio ad annunziare dolentissimo che l'acclamata attrice non poteva comparire a ringraziare l'eletto pubblico perché quella scena vissuta con tanta intensità le aveva cagionato un improvviso malore sta zitto per carità lo esortai scrollandolo per le braccia e cercando di strapparlo di là ma non ci riuscii la gàstina faceva la sua entrata dalle quinte dirimpetto e il perres mirandola come affascinato tremava tutto come avrebbe dovuto la finzione dell'arte s'era miracolosamente inserito in essa conferendole lì per lì nell'illusione del pubblico l'evidenza d'una prodigiosa verità ritirò la sua commedia e non se ne parlò più seguendo il suo consiglio ce lo mette ma dovreste anche aver voi allora sotto comando il pipistrello vero che non mi procuri un altro svenimento non finto ma vero al primo atto o al terzo o magari nel secondo stesso subito dopo quel primo finto oppure aspettate oppure ma sì meglio sarebbe la liberazione che gli ordinasse di prendere un bastone montare su una seggiola e già sì proprio interrompendo la scena a metà è vero tra l'ilarità fragorosa di tutto il pubblico la esasperava fino a farle dichiarare ch'ella ormai con quel pipistrello lì se non si trovava il rimedio d'impedirgli che venisse a svolazzar sul palcoscenico durante la rappresentazione non era più sicura di sé di quel che avrebbe fatto una di quelle sere ali schifose riavutosi appena dal primo stordimento ancora più morto che vivo corse incontro al capocomico che lo aveva spinto con tanta mala grazia sul palcoscenico a ringraziare il pubblico e con le mani tra i capelli gli gridò e domani sera irresistibilmente le veniva di seguir con gli occhi spaventata lo svolazzio di quella bestia schifosa per guardarsene o non potendone più di scappar via dal palcoscenico per andare a chiudersi nel suo camerino ma eccolo lì eccolo lì come se a farlo apposta avesse preso di mira la gàstina ora proprio lei che poverina faceva di tutto per salvar la commedia non è a dire che non ci pensava perché il pipistrello non aveva ancor fatto la sua consueta comparsa sul palcoscenico no non ci pensava perché non poteva pensarci ma no che frastuono erano applausi che ma sì applausi applausi era un delirio d'applausi tutto il pubblico levato in piedi applaudiva da quattro minuti freneticamente e voleva l'autore gli attori al proscenio le cavicchie e le chiavarde e si metteva a svolazzar come impazzito non già per l'enorme vaso dell'arena sulla testa degli spettatori già il primo atto per dir la verità non aveva riscosso che pochi e tepidi applausi oh dio mio eccolo guarda cominciò a dire il poverino sudando freddo ma sa monsignore veramente ecco balbettò don arturo su le spine i miei coeredi monsignore hanno stabilito di liquidare i loro crediti con gl'interessi del cinque tu vecchia subito biada alla bestia il mear sconfitto se lo portò in giro per le cinque stanzette del quartierino arredate con cura amorosa e tu per tua ventura hai molto molto da soffrire pensando a tuo padre che poveretto eh fece tanto tanto male sia il tuo cilizio figliuolo il pensiero di tuo padre bella comodità non pertanto tutto sommato quella mattina intanto tirava la tramontana gelida tagliente e gigi mear pestava i piedi guardando l'acqua aggricciata del fiume che pareva sentisse un gran freddo anch'esso poverino lì il solo fatto monsignore che han dovuto ricorrere a un prestito i vizii caro i vizii esclamò monsignor landolina le donne la gola quaranta e se fossero cinquanta gigione e sonati ma già tu hai la specialità di non sentir sonare mai niente né le campane né gli anni me ne scordavo cinquanta cinquanta caro te l'assicuro io sonati tu in questo momento rappresenti un incubo per me dimmi come ti chiami per carità vattelapesca te ne scongiuro vedi la dimenticanza non m'ha impedito di farti sedere alla mia tavola don arturo filomarino era arrivato la sera avanti da roma dove appena caduto in disgrazia di monsignor partanna per la pianticina di fragole promessa alle monacelle di sant'anna s'era recato a studiare per addottorarsi in lettere e filosofia tutte quelle visite intanto lo imbarazzavano per quel che volevano parere data la qualità dei personaggi rappresentavano per lui un onore immeritato per il fine recondito che le guidava un avvilimento crudele che gli avvenisse di distrarsi dalla fissazione di venirne a capo parlando d'altro e di un po e quel valverde direttore della banca d'italia con quella moglie bellissima dichiarandosi stanchi morti di tutto quello che avevano fatto in quei due giorni tremendi e lo avevano lasciato solo là solo santo dio con la governante piuttosto quasi bujo e di fingersi almeno in principio così disfatto dal cordoglio e dallo strapazzo del viaggio da non potere accogliere se non in silenzio tutte quelle visite e carissimo credi sento per te una simpatia fraterna ti ammiro ti vorrei sempre con me dunque dimmi come ti chiami e li voleva per giunta convincere filando tra le labbra bianche que suoi grumetti di biascia che fortunati erano davvero fortunati fortunati di fare anche nolenti un'opera di carità gigi mear restò intronato e poté a mala pena balbettare qualche sciocca scusa ma quegli riprese a ridere più forte e più a lungo di prima alla fine si quietò aggrottò le ciglia trasse un profondo sospiro lui con un viso disgustato e tenendole con due dita e scostando le altre come se veramente avesse in mano un oggetto schifoso per terra per terra gli suggerì monsignor landolina caro mio un sacerdote tu intendi che almeno non s'avvedevano del tempo che passava perché al solito appena seduti s'erano addormentati tutt'e quattro profondamente ma monsignor landolina come se quelle cambiali fossero armi diaboliche o imagini oscene appena gli occhi si posavano su esse sonati sospiriamo la faccenda comincia a farsi un po seria sei nato aspetta nell'aprile del è vero o non è vero aprile maggio le quattro sorelle maritate e i cognati dopo averlo in fretta in furia ragguagliato della sciagura fulminea e avergli rinfacciato con certi versacci di sdegno anzi come in camicia tra quelle dighe rigide scialbe della nuova arginatura come dio volle dindìn dindìn ecco il tram i erano accolti i poveri orfani e i bastardelli di tutta la provincia dai sei ai diciannove anni i quali vi imparavano le varie arti e i varii mestieri quella donna quella donna tu l'hai ancora in casa andrà via domani monsignore s'affrettò a rispondergli don arturo finendo d'asciugarsi le lagrime ha dovuto preparar le sue robe e fu una nuova processione alla casa di lui tutti pregavano tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza la disciplina era dura segnatamente sotto monsignor landolina e quando quei poveri oblati alla mattina e al vespro cantavano al suono dell'organo nella chiesina del collegio e lei allora mi riceve in casa venuto il momento tragico della sorpresa mi caccia in camera della cognata guercia la quale accogliendomi tutta tremante e pudibonda aveva l'aria di sacrificarsi anche lei per la pace e per l'onore del fratello proprio potrei giurare di non averti mai conosciuto ah sì ah benissimo benissimo riprese quegli caro gigione mio qua la mano ti ringrazio con tutto il cuore del pranzo e della compagnia e me ne vado senza dirtelo figurati per ogni cosa che gli andasse attraverso don arturo aveva preso il vezzo d'appuntir le labbra e soffiare a due a tre riprese pian piano più che più si raffermò in tutti i debitori la speranza che egli generosamente con atto da vero cristiano senza neppur vedere di chi fossero per non rimpiangere gli esclusi senza neppur contare a quanto ammontassero si recò al collegio degli oblati m'ha negato la firma e allora tuo fratello che alla fin fine benché amicissimo è un estraneo ne ha fatto a meno tanto se n'è indignato e da barba sai non ci vado più e prodezze basta da tre anni ormai a una certa età dopo i quaranta dopo i quaranta bisogna avere il coraggio di voltar le spalle a un cammino che seguitando ti porterebbe al precipizio compagnia apparecchierai per due oggi e disimpégnati con questo mio amico che ha un nome curiosissimo non si scherza bada lo stanzone era già pieno e i nuovi arrivati non trovavan più posto da sedere e tutti gonfiavano in silenzio e invidiavano i fratelli morlesi ora me le avrebbe protestate ipso facto capisci e mi avrebbe rovinato vilissimo ricatto non ne parliamo più ti prego in fin de conti visto e considerato che non ho neppure un soldo di mio e che non ne avrò mai prevedeva che sarebbero avvenute scene disgustose scandali e liti al momento della divisione ereditaria già i cognati avevano fatto apporre i suggelli alla cassaforte e alla scrivania nel banco del suocero morto intestato vuoi darla a conoscere a me tu sei ragazzo inesperto non ti fidare piangono si sa è così facile piangere difficile è non peccare io come mi chiamo io domandò l'amico sentendosi cascar dalle nuvole e appuntandosi l'indice d'una mano sul petto quasi non credesse a se stesso con permesso padre filomarino una preghiera quantunque abbattuto don arturo balzò in piedi la sua bellezza doveva parer loro doppiamente superflua sì perché uomo e sì perché destinato fin dall'infanzia col piacer suo al sacerdozio e nessuno vuol più saperne di questo mio bel nome vecchia i direttori delle banche arricciano il naso gli strozzini strabiliano dio si serve di tutto caro mio per le sue opere di misericordia di un po di un po che interessi faceva tuo padre eh forti lo so non si era voluto contentare della proposta dei cognati che fosse cioè nominato per essi un liquidatore di comune fiducia il quale a mano a mano e come esclamò gigi mear tu col tuo spirito e le mie cambiali gridò l'altro le mie cambiali in sofferenza di cui valverde m'accordava la rinnovazione per le finte buone grazie della moglie e anche i fratelli morlesi che appena seduti poverini come se avessero le anime avvelenate di sonno si mettevano tutt'e quattro a dormire fortunatamente quando furono le tre del pomeriggio non venne più nessuno restavano nello stanzone soltanto i fratelli morlesi seduti uno accanto all'altro tutt'e quattro nella stessa positura col capo ciondoloni sul petto che cos'è riprese il mear incuriosito non è forse guercia sta zitto sta zitto pregò l'altro che non riusciva a frenar le risa come in una convulsione tirava indietro il capo e muoveva convulsamente tutte le dita delle gracili mani diafane quasi per paura di scottarsele non già a toccarle ma a vederle soltanto e diceva ai filomarino che le teneva su le ginocchia quelle quattro sorelle quelle quattro sorelle lo avevano sempre malvisto fin da piccino anzi propriamente non lo avevano mai potuto soffrire contentarli tutti purtroppo non poteva gli eredi erano cinque e dunque a piacer suo egli non avrebbe potuto disporre che di un quinto suo papà buon'anima purtroppo no purtroppo per per eccesso di di prudenza ecco già ecco ci disse firmate per mille e tant'è vero che gli interessi come risulterà dal registro interessi del ventiquattro don egli da parte sua s'era votato a dio per espiare con la rinunzia ai beni della terra il gran peccato in cui il padre era vissuto e morto io sì sai ah una tragedia ti farò schiattare dalle risa restiamo intesi intanto oh che tu mi hai invitato a pranzo dove divori di questi tempi sempre dal vecchio barba sì piuttosto giovine che il padre buon'anima aveva avuto la debolezza di farsi venire ultimamente da napoli e che già con collosa amorevolezza lo chiamava don arturì puoi ben toccarle ora se debbono servire per i miei poverini tu le dai a me eh le dai a me e li faremo pagare li faremo pagare a monsignor landolina per esempio direttore del collegio degli oblati sant'uomo già suo confessore di cui conosceva bene l'esemplare fervidissimo zelo di carità pregare sempre che c'entra sai che sei un bel tipo sì lo so ma tu non m'aspettavi è vero eh ti vedo all'aria non purtroppo sbuffò l'altro alzandosi di tavola ah no senti esclamò gigi mear non potendone più e prendendo il coraggio a due mani ben pasciuto liscio e rubicondo aspettava sul lungo tevere de mellini il tram per porta pia che doveva lasciarlo come tutti i giorni in via pastrengo innanzi alla corte dei conti ove era impiegato tu m'hai fatto passare una mattinata deliziosa io ti ho accolto come un fratello ora mi devi fare un favore vorresti per caso in prestito mia moglie no grazie voglio che tu mi dica come ti chiami e degno ministro di dio avrebbe non solo abbonato del tutto gl'interessi a quelli che avrebbero avuto la fortuna di cadere in sua mano ma fors'anche rimessi e condonati i debiti per quanto crudele potesse riuscire al suo cuore di figlio doveva pur riconoscere che la buon'anima aveva per tanti anni esercitato l'usura e senza in parte neppur quella discrezione che può almeno attenuare il peccato alla fine sbuffando s'alzò per primo o piuttosto scese dalla seggiola il barone cerrella piccolo e tondo come una balla e che vuol dire non lo sai non ti ricordi più no confessò avvilito il mear scusami chiamami l'uomo più smemorato della terra ma io che già aveva capito e che avrebbe fatto di tutto per contentarli come gli altri fin dove gli sarebbe stato possibile i fratelli morlesi non volevano soltanto pregarlo come tutti gli altri di fare in modo che venisse a lui di schifo di abominazione che i preti suoi colleghi di montelusa avevano preteso dal moribondo ventimila lire venti ventimila lire per amministrargli i santi sacramenti dato l'esempio cominciò la sfilata a uno a uno di due minuti in due minuti s'alzavano e ma dopo cinque o sei don arturo non aspettò più che venissero a pregarlo fino al divanuccio in fondo allo stanzone regalato statue e quadri di santi profuso a piene mani denari per tutte le feste religiose se n'erano andati via sbuffanti indignati questa maledetta civiltà ci rovina quadrupede io sarei una bella bestia selvaggia quadrupede ti sparerei un pajo di calci nel ventre per le bestialità che hai detto il collegio degli oblati sorgeva nel punto più alto del paese ed era un vasto antichissimo edificio quadrato e fosco esternamente roso tutto dal tempo e dalle intemperie tutto bianco all'incontro arioso e luminoso dentro di cui meritamente godeva fama arrivò fino al punto di non voler neppure riconoscere che la cambiale dei quattro poveri fratelli morlesi che dormivano sempre firmata per mille fosse in realtà di cinquecento lire del ventiquattro del ventiquattro glieli abbiamo pagati soltanto per cinquecento lire puntualmente fino al quindici del mese scorso risulterà dal registro ritorna subito a roma ai tuoi diletti studii e lascia fare a me qua tratterò io con codesti signori nel salottino il suo stupore e la sua tortura s'accrebbero nel sentir parlare l'amico delle cose più intime e particolari della sua famiglia guardando le fotografie disposte su la i fratelli morlesi vollero dire anch'essi la parolina in confidenza a don arturo e invano questi si provò a far loro intendere che non ce n'era bisogno e pretese da loro come da tutti gli altri gl'interessi del ventiquattro per cento anche su le cinquecento lire che non avevano mai avute dormivano lì da circa cinque ore don arturo non si reggeva più su le gambe indicò con un gesto disperato alla giovine governante napoletana quei quattro dormienti là una commovente processione in casa del giovine sacerdote don arturo filomarino visite di condoglianza le triste ambizioni l'incontinenza che disgraziati gente viziosa caro gente viziosa un telegramma d'urgenza lo aveva richiamato a montelusa per il padre colto da improvviso malore era arrivato troppo tardi neanche l'amara consolazione di rivederlo per l'ultima volta quando in paese si venne a sapere che don arturo filomarino in casa dell'avvocato scelto per la divisione ereditaria discutendo con gli altri eredi circa gli innumerevoli crediti cambiarii bene bene subito via subito via che hai da dirmi figliuolo mio don arturo trasse fuori il pacco delle cambiali e subito cominciò a esporre il piato per esse coi parenti e le visite e le lamentazioni delle vittime e come perché domandò ingenuamente don arturo si misero a rispondergli tutt'e quattro insieme correggendosi a vicenda e ajutandosi l'un l'altro a condurre a fine il discorso tutto il vicinato stava a spiare dalle finestre e dagli usci di strada il portoncino stinto imporrito fasciato di lutto che così mezzo chiuso e mezzo aperto concedendo umanamente comporti e rinnovazioni li liquidasse agli interessi più che onesti del cinque per cento mentre il meno che il suocero soleva pretendere era del ventiquattro con la cura di chi non voglia trovar più nulla da desiderare fuori della propria casa fatto il proponimento di diventar chiocciola salottino camera da letto stanzino da bagno sala da pranzo studiolo suo intimo amico a giudicarne dalla violenza con cui si sentiva baciato là là sul fazzoletto di seta che gli copriva la bocca t'ho riconosciuto subito sai gigin subito ma che vedo già venerando non vengono a te non vengono a me denaro dei poveri sacrosanto va pur via senza scrupoli figliuolo mio e del resto quand'anche non t'avessi mai conosciuto quand'anche tu non fossi mai stato amico mio lo sei diventato adesso e il barone cerrella anche il barone cerrella i meglio insomma i pezzi più grossi di montelusa professionisti impiegati negozianti sai che m'ha fatto tuo fratello tanto buono con me m'aveva promesso ajuto se quella canaglia m'avesse avallato le cambiali lo crederesti nessuno rispondeva alla fisonomia di questo non ardiva intanto di domandargli uno schiarimento l'intimità che esso gli dimostrava era tanta e tale che temeva d'offenderlo a ogni visitatore che entrava nel portoncino scattavano qua e là esclamazioni di meraviglia uh anche questo chi chi l'ingegner franci anche lui tu intendi don arturo tutto invermigliato in volto le posò per terra e disse avevo pensato monsignore di restituirle a quei poveri disgraziati quadrupede non avrei moglie né debiti né pensieri vuoi farmi piangere me ne vado gigi mear intontito dalla buffonesca loquela di quel suo amico piovuto dal cielo lo osservava temeva quasi d'offendere a ringraziare per quell'apparenza d'onore che gli si faceva a non ringraziare affatto temeva di scoprir troppo il proprio avvilimento e d'apparir doppiamente sgarbato la loro cambiale nella divisione dei crediti per non cadere sotto le grinfie degli altri eredi avevano anche da fargli notare che la loro cambiale non era già come figurava di mille lire ma di sole cinquecento pian pianino per benino la casetta cominciò a dire l'amico salendo la scala dietro gigi mear ma tu mi parli anche in diminutivi adesso la sorella di mio cognato ha avuto la cattiva ispirazione d'innamorarsi di me poverina ottimo gusto ma poco discernimento figurati se io già fece il mear forzandosi a sorridere ndavo all ufficio i farei piacere di non parlare di porcherie in questo momento come così te lo comando io la curiosità con cui il vicinato stava a spiare faceva nascere veramente il sospetto che quelle visite avessero un significato o piuttosto un intento ben diverso da quello che volevano mostrare non voglio mica ridurmi alla fossa a quattro piedi io ah tu credi l'uomo bipede scattò l'altro a questo punto non lo dire gigione so io che sforzi faccio certi momenti a tenermi ritto su due zampe soltanto e il repubblicano e libero pensatore avvocato rocco turrisi e il notajo scimè e il cavalier preato e il commendator tino laspada consigliere di prefettura o vuoi saperlo meglio di me adesso dodici maggio unque finora quarantanove anni e qualche mese e niente moglie benissimo tutto bianco e non ti vergogni un altro bacio permetti gigione mio per la tua santa canizie stavi qua fermo mi pareva che stessi ad aspettarmi quando t'ho visto alzar le braccia per montare su quel demonio m'è parso un tradimento arturo disse vedendo entrare il giovine e come questi gli si buttò sul petto piangendo visto e considerato che non ho intenzione di prender moglie come lo interruppe a questo punto gigi mear se hai sposato io ah io no davvero no per dire la verità sono arrivato jersera e ti porto i saluti di tuo fratello il quale ti faccio ridere voleva darmi un biglietto di presentazione per te tremula e scolorita aveva anche la voce e vani i sorrisi su le lunghe labbra bianche tra le quali spesso filava qualche grumetto di che c'entrava intanto rinfacciare a lui ciò che i ministri di dio avevano stimato giusto e opportuno pretendere dal padre perché morisse da buon cristiano non pareva l'ora a tutti di andarsene ma ognuno aspettava che prima se n'andassero via gli altri per dir sottovoce a quattr'occhi una parolina a don arturo e in tal modo nessuno se ne andava d'altra parte non sapeva bene che cosa gli volessero dire tutti quei signori né che cosa doveva rispondere né come regolarsi se sbagliava se commetteva senza volerlo senza saperlo qualche mancanza come dico per gigione ma sa che io l'ho conosciuto prima di lei per modo di dire amici d'infanzia perdio ci siamo rotti tante volte reciprocamente la testa soltanto mia moglie è stata felicissima di prenderselo ma il nome soltanto veh le ho lasciato prendere me no me no son troppo bel giovine per l'anima di tutti i diavoli su gigione poiché hai codesta debolezza mostrami adesso le tue miserie di cui certamente il signore avrebbe loro tenuto conto un giorno nel mondo di là piangevano eh il dolore vi salva figliuoli ah esclamò con crescente stupore gigi mear sai anche del vecchio barba c'eri forse anche tu io da barba come vuoi ci fossi se sto a padova compagni poi d'università la gran padova gigione ti ricordi il campanone che tu non sentivi mai mai dormendo come un diciamo ghiro eh a sprofondarsi nel divanuccio ma non passarono due minuti che un altro si alzò e venne a ripetergli con permesso padre filomarino una preghiera me ne riparto domani non te lo do gridò il mear se non mi dici basta no no basta e allora addio eh troncò l'altro e se n'andò ridendo e voltandosi per la scala a salutarlo con la mano ancora una volta cominciò a domandargli notizie di padova e di questo e di quello sperando di fargli uscir di bocca il proprio nome così per caso o sperando almeno nell'esasperazione crescente di punto in punto posi non tenerle in mano caro non tenerle in mano e allora domandò sospeso perplesso avvilito don arturo anche cercò di salvarli almeno dal pagamento degli interessi e no e perché gli diede subito su la voce monsignor landolina mear sonò di nuovo e quella venne alla fine ciabattando vecchia mia le disse il mear eccomi di ritorno e in compagnia padova me l'hanno detto e mi hanno raccontato le belle prodezze che vi fai con gli altri commensali in quella vecchia debbo dire bettola macelleria trattoria eccolo là entrava ma come un massone un trentatré sissignori anche lui e prima e dopo di lui quel gobbo del dottor niscemi l'ateo signori miei disgraziati disgraziati no perché lo interruppe subito monsignor landolina chi ti dice che sono disgraziati mah fece don arturo io no io io potei lusingarmi che la moglie di lucio valverde si fosse innamorata di me fino al punto di fare un torto al marito che in coscienza puoi crederlo gingin se lo sarebbe meritato ma che prese dunque il partito di sprofondarsi su un divanuccio sgangherato in fondo allo stanzone polveroso e sguarnito io ebbi appena il tempo di gridare ma abbia pazienza signora mia com'è possibile che lucio creda sul serio non potei finire lucio irruppe furibondo nella camera e il resto te lo puoi immaginare e gigi mear si disponeva a montarvi senza farlo fermare quando dal nuovo ponte cavour si sentì chiamare a gran voce se permetti e mille ottocento cinquantadue se permetti corresse il mear sillabando indispettito appena vedeva uno alzarsi accorreva pronto e servizievole e lo accompagnava fino alla saletta per uno che se n'andava però ne sopravvenivano altri due o tre alla volta e quel supplizio minacciava di non aver più fine per tutta la giornata arturo avvertì a quel riso come un friggio per tutto il corpo e soffiò ma di fronte alla sicurezza sbrigativa con cui il superiore si prendeva quei crediti a titolo di carità non ardì replicare basta s'è avvelenata morta domandò il mear restando no ha vomitato un pochino ed è guarita ma io capirai non ho potuto metter più piede in casa di mio cognato dopo questa tragedia pareva la faccia rugosa di un vecchio che strizzasse un occhio per accennar furbescamente a tutti quelli che entravano dopo l'ultima uscita piedi avanti e testa dietro del padrone di casa tuo fratello sta benone sai grazie a dio abbiamo combinato insieme un certo affaruccio e sono qua per questo oh ma tu che hai sei funebre hai preso moglie via subito allora te ne scongiuro esclamò gigi mear esasperato non ti posso più vedere innanzi a me me ne vado sì ma prima un bacetto gigione e sei così grosso così superlativo povero gigione mio che t'hanno fatto t'hanno bruciato la coda caro mio vedrai se li faremo pagare codesti tuoi signori disgraziati rise così dicendo d'un riso senza suono con le bianche labbra appuntite e con uno scotimento fitto fitto del capo per questo appunto forse i sacerdoti di montelusa avevano stimato necessario un altro sacrifizio mangiamo santo dio sì o no io non ci vedo più dalla fame allupo poco dopo a tavola gigi mear oppresso dalle espansioni d'affetto dell'amico che lo caricava di male parole e per miracolo non lo picchiava peccare peccano allegramente e dopo aver peccato piangono va va te li insegno io quali sono i veri disgraziati caro poiché dio t'ha ispirato a venir da me in cui ogni conte avesse il diritto d'entrare è noto a tutti ormai che i tram non passano mai quando sono aspettati piuttosto si fermano a mezza via per interruzione di corrente o preferiscono d'investire un carro o di schiacciare magari un pover uomo mancanza egli voleva ubbidire ai suoi superiori sempre e in tutto così ancor senza consiglio si sentiva proprio sperduto in mezzo a quella folla e ora per quel che gli sarebbe toccato dell'eredità paterna era pieno di scrupoli e si proponeva di chieder lume e consiglio a qualche suo superiore credi amico mio a lasciar fare alla natura noi saremmo per inclinazione tutti quadrupedi la meglio cosa più comodi ben posati sempre in equilibrio quante volte mi butterei a camminare a terra così con le mani puntute gattone vero è che con la stessa mano con cui aveva tolto aveva poi anche dato e non poco non erano però a dir proprio denari suoi almeno del ventiquattro mi par d'aver inteso bene li tratteremo tutti con la stessa misura pagheranno tutti il ventiquattro via sii buono riprese cangiando tono il mear non avevo mai sperimentato prima d'ora guarda questa mia mancanza di memoria e ti giuro che mi fa una penosissima impressione schivavano intanto di guardarsi l'un l'altro come se a ciascuno facesse stizza che gli altri fossero venuti là a dimostrare la sua stessa condoglianza pensò a tutti quegli infelici che si stimavano fortunati d'esser caduti in sua mano e tanto lo avevano pregato e tanto commosso col racconto delle loro miserie per rimettersi in tutto e per tutto al giudizio di monsignor landolina il consiglio di questo sarebbe stato legge per lui denaro dei poveri denaro dei poveri dio ti benedica figliuolo mio dio ti benedica e monsignor landolina animato da quell'esemplare fervidissimo zelo di carità don arturo come se da quelle parole sentisse ventar le fiamme dell'inferno appuntiva le labbra e soffiava dal canto loro i visitatori dopo avergli stretto la mano sospirando e con gli occhi chiusi si mettevano a sedere giro giro lungo le pareti e nessuno fiatava e tutti parevano immersi in quel gran cordoglio del figlio è vero che il nostro negozio è sicuro ma se ti dicessi la ragione del rifiuto di mio cognato sono ancora un bel giovine non puoi negarlo simpaticone non fo per dire bene e inutile sai concluse l'altro non mi seduci sii ragionevole vuoi che mi privi adesso di questo inatteso godimento di farti restare cioè con un palmo di naso senza sapere a chi tu abbia dato da mangiare no via e con un naso dio liberi che le lascia vedere il cervello è quella quella chi padre sian pur patti d'usura li santifica adesso la carità no no pagheranno pagheranno gli interessi altro che gl'interessi del ventiquattro monsignor landolina non pareva affatto che dovesse avere in sé tanta forza di dominio e così dura energia era un prete lungo e magro quasi diafano come se la gran luce di quella bianca ariosa cameretta in cui viveva passandosi la punta delle mani immacolate su le sopracciglia si dimostrò grato della fiducia che essi come tutti gli altri e chinandosi con le mani fe cenno al filomarino di raccattar da terra il fascio delle cambiali don arturo lo guardò titubante come ora sì doveva prenderle con le mani maschio e ultimo nato forse perché esse poverette erano tutt'e quattro brutte una più brutta dell'altra mentre lui bello fino fino biondo e scendere va bene ma pian pianino pian pianino senza ruzzolare ecco vieni su sto qua ti fo vedere come mi son messa per benino la casetta tu me lo dirai perdio scattò gigi mear balzando in piedi i sono torturato il cervello un'intera mattinata non ti faccio uscire di qua se non me lo dici ammazzami rispose l'amico impassibile tagliami a pezzi non te lo dirò l'eroismo è stato quello di mia cognata la moglie di lucio valverde senti un po cieco stupido imbecille lei mi ha sposato lei sola io per conto mio gliel'ho detto avanti patti chiari amici cari lei signorina vuole il mio nome e se lo pigli pure non so proprio che farmene ma basta eh pretendi troppo e si vede proprio che non mi conosci più se vuoi che non ti serbi rancore dell'indegna dimenticanza lasciami andar via così altri riponevano in lui e lasciò intravedere anche a loro quasi la speranza che egli da buon sacerdote non avrebbe preteso la restituzione di quei denari passandosi le punte delle dita su le sopracciglia ora poverino a ogni don arturì aveva vissuto sempre per lo studio lui ignaro affatto di tutte le cose del mondo quando alla fine fu fatta la difficilissima ripartizione di tutti i crediti cambiarii ed egli ebbe in mano il pacco delle cambiali che gli erano toccate eccomi signor barone e lo accompagnò attraversando tutto lo stanzone fino alla saletta d'ingresso ritornò poco dopo soffiando un gran dolore bene bene figliuolo mio un gran dolore mi piace ringraziane dio tu sai com'io sono per tutti gli sciocchi che non vogliono soffrire il dolore ti salva figliuolo scusa disse il mear non ricordo più come si chiami tuo cognato lascia fare non te lo puoi ricordare non lo conosci sta a padova da due anni appena caro mio disse ci sono eroismi ignorati nella vita che la più sbrigliata fantasia di poeta non potrà mai arrivare a concepire lo avesse non solo scolorito ma anche rarefatto e gli avesse reso le mani d'una gracilità tremula quasi trasparenti e su gli occhi chiari ovati le palpebre più esili d'un velo di cipolla conte di nascita ma purtroppo senza più né contea né contanti gigi mear aveva nella beata incoscienza dell'infanzia manifestato al padre il nobile proposito d'entrare in quell'ufficio dello stato credendo allora ingenuamente che fosse una corte vuoi farmi piangere mah fece il mear aspettando sul pianerottolo che la serva venisse ad aprire la porta bisogna prenderla ormai con le buone questa vitaccia carezzarla carezzarla coi diminutivi o te la fa trattoria bettola bettolaccia rispose il mear ma adesso eh se devi desinare con me bisogna che avverta a casa mia la serva giovane eh no vecchia caro vecchia sono tutti questi ragazzi sotto la mia custodia qua frutto delle colpe e dell'infamia di codesti tuoi signori disgraziati da qua da qua e vide un signore che gli correva incontro gestendo come un telegrafo ad asta il tram se la filò in compenso gigi mear ebbe la consolazione di trovarsi tra le braccia d'uno sconosciuto e dri dri dri con un irritatissimo sgrigliolio delle scarpe di coppale andò fino al divanuccio si chinò verso don arturo e gli disse piano gigione vorrei un cognato come questo tuo sapessi quant'è birbone il mio tratta forse male tua sorella tratta male me e gli sarebbe così facile ajutarmi in questi frangenti ma voi andate a mangiare don arturì disse quella mo ci pens'io svegliati però dopo aver volto un bel po in giro gli occhi sbarrati e rossi di sonno per è denaro che va ai poveri il nostro non a te non a me ti pare che faremmo bene noi se defraudassimo i poveri di quanto possono pretendere secondo il minimo dei patti stabiliti da tuo padre ti toccherebbe porco però basta una volta sola lo sentisti e ti parve che chiamassero al fuoco bei tempi no caro esclamò gigi mear riscotendosi stai per prenderla sei matto dopo i quaranta neanche per sogno quaranta cosicché arrischiò gigi mear gongolante non c'è altro prima si chiamava valverde e ora si chiama e quel magnifico mostro di sorella guercia per giunta se non m'inganno ancora a padova l'amico a questa interrogazione scoppiò a ridere a crepapelle mettendo a tortura la memoria per sapere come diamine si chiamasse come e quando lo avesse conosciuto a padova da ragazzo o da studente d'università e passava e ripassava in rassegna tutti i suoi intimi amici d'allora invano si propose di riuscirvi con l'astuzia la serva tardava ad aprire non s'aspettava il padrone così presto di ritorno le loro preghiere sapevan di pianto e a udirle da giù provenienti da quella fabbrica fosca nell'altura accoravano come un lamento di carcerati e fanno bene ah fanno bene esclamò pronto e persuaso monsignor landolina loro sì benissimo perché questo è denaro che va a loro il nostro no invece il nostro andrà ai poveri figliuolo mio il caso è ben diverso come vedi don arturo non sapeva più come schermirsi aveva le labbra indolenzite dal tanto soffiare non trovava un minuto di tempo assediato com'era per correre da monsignor landolina a consigliarsi e gli pareva mill'anni di ritornarsene a roma a studiare eh sì sospirò il mear hai ragione comprendo non comprendi un corno negò subito l'altro credi che io voglia alludere a me io l'eroe tutt'al più la vittima potrei essere ma neppure tremula e scolorita aveva anche la voce e vani i sorrisi su le lunghe labbra bianche tra le quali spesso filava qualche grumetto di biascia rimasero un pezzo accesi e vibranti l'uno di fronte all'altra quasi sgomenti del loro odio intimo reciproco covato per tanti anni richiuse l'uscio e si voltò a guardare il sarti stropicciandosi le mani allegramente me l'hai mandato tu no io non so s'affrettò a rispondere flavia ho mandato a prender l'etere non giova s'appressò alla scrivania scrisse una ricetta la porse allo scritturale ecco presto vendo salute morrò di qui a cinque o sei mesi il medico non può prevederlo tu non lo prevedi d'altra parte il tuo inganno per te per la tua coscienza è carità verranno qua adesso a buttarmi in faccia come uno straccio inutile il mio sacrifizio tu falsi le mie parole rispose ella scrollando una spalla ma no seguitò gabriele con foga mordace non merito e tanta amarezza gli restava chiusa in petto senza sfogo flavia non s'era mai curata nemmeno di cercar la via per entrargli nel cuore ma forse nel vederlo mesto assorto e taciturno via e lì nel terrazzo sentiva riempirsi gli occhi di lagrime silenziose così sempre fino alla morte senza nessun mutamento mutamento nell'intensa commozione di quelle tetre sere l'immobilità della condizione della propria esistenza gli riusciva intollerabile gli suggeriva pensieri subiti strani quasi lampi di follia sé anche flavia si scoteva dal suo fantasticare ma egli si affrettava a dire vado io toglieva dal lettuccio il bambino e si metteva a passeggiare per la camera nel fazzoletto no meglio nella stessa boccetta qua qua suggerì il ertone i dette il dito su così che possa aspirare pian piano come faranno esclamò cresciuti così come scattò egli senza guida è vero anche questo mi butteranno in faccia va va ad imbeccarli gabriele lo guatò stordito bisbigliò tra sé che c'entra tu non sei al mio posto rispose il sarti risoluto aspro rimettendosi le lenti ecco è venuto no no è inutile gabriele gridò allora il sarti risolutamente non costringermi l'orsani lo afferrò per un braccio bada lucio è l'ultima mia salvezza subito dopo anche il bertone fu spedito di corsa alla farmacia per una siringhetta da iniezioni che il sarti non aveva con sé il vannetti mascherando subito l'estrema concitazione con una tumultuosa allegria un premio un premio gridò investendo l'ometto cerimonioso quasi artefatto estremamente ridicolo la personificazione del suo sconcio destino come dirgli adesso che non poteva in coscienza prestarsi ad ajutarlo senza fargli intendere nello stesso tempo la disperata gravità del male che gli s'era così d'un colpo rivelato a chi rubo rubo per me si tratta d'una società esposta per se stessa al rischio di siffatte perdite il bertone gli ultimi dopo la costruzione del piano inclinato carlo bertone chinò più volte il capo a ucciderti domandò il sarti con tono derisorio no a questo se mai ci penserò io e allora a ingannare a a rubare scusa flavia si voltò a guardarlo sarebbe nulla cara una cosa lievissima come il velo o una piuma di codesto cappello la rovina per esempio della nostra casa ti basta la rovina chiamò gabriele gabriele pallido ancora un po affannato per tutti i respiri che s'era affrettato a trarre appena rinvenuto gabriele pregò la moglie di andarsene hanno una madre a qual titolo non di semplice gratitudine è vero tu menti per altro fine ti ricusi che non puoi confessare contro ogni sforzo gli s'allentava la volontà gli s'istupidiva ed egli se ne accorgeva sol quando alla fine si ritrovava attonito o assorto in pensieri alieni lontani dall'assiduo tormento erano stati insieme a roma studenti tanto l'uno che l'altro allora non potevano stare un sol giorno senza vedersi e tomba l'usignoletto morto e imbalsamato e ancora domandava a se stesso come mai il padre certo il dottor sarti suo intimo amico fin dall'infanzia aveva consigliato a flavia di cangiar vita riprese non gliene fo carico ma dico che lui aveva ragione di vivere com'ha vissuto vigilando pauroso rigido ogni suo minimo atto doveva sollevarsi sotto gli occhi della gente dalla miseria gabriele orsani scrollò il capo sorrise poi traendo un lungo sospiro disse fra tempo è un monaco vecchio mio che vuol crearmi illusioni gabriele la guardò come se ella venisse così elegante e leggera da un mondo fittizio vaporoso di sogno dove si parlasse un linguaggio ormai per lui del tutto incomprensibile di tratto in tratto con la voce il vecchio commesso a cui a mano a mano che la somma ingrossava pareva mancasse l'animo d'arrivare in fondo come mai un uomo sapendo bene che si vive una volta sola poteva acconciarsi a seguire per tutta la vita una via odiosa dottore supplicò flavia ma il sarti senza darle retta s'appressò di nuovo al canapè prima di chinarsi a riascoltare il giacente disse senza voltarsi fate disporre per portarlo su supponendo che vi fosse costretto dalle intricate faccende dalle cure tormentose della sua azienda e certe sere vedeva la moglie appoggiata alla ringhiera dell'ampio terrazzo della casa rispose calmo gabriele fissando di nuovo gli occhi senza sguardo vedevo mi pareva di vedere come se avessi gli occhi aperti sì dimmi ti prego aggiunse riscotendosi flavia che avrebbe potuto essere per lui l'unica rosa lì tra le spine s'era invece acconciata subito mia lo scritturale corse a chiamare il dottor sarti che abitava lì vicino per causa mia per causa mia ripeteva flavia no signora le disse il bertone tenendo amorosamente un braccio sotto il capo di gabriele e pregò il marito di lasciarla fare ma sì sì se hanno fatto male diss'egli allora pensavo che senza aver fatto nulla si sentiranno forse tra qualche mese cader sul capo un ben più grosso castigo il padre quasi repentinamente era rimasto a capo dell'azienda nella quale ancora non sapeva veder chiaro solo senza guida gabriele poi rivolto a flavia che affollava di domande e d'esclamazioni la sua ansia angosciosa disse con durezza egli aveva udito doveva pur sapere che nulla nulla aveva da rimproverare né a lui né alla moglie perché dunque ora ecco il sarti s'era fatto uno stato tranquillo e sicuro col suo lavoro con le sue doti naturali senza dover rinunziare a nulla era un uomo le braccia tremanti soffocato e s'abbandonò privo di sensi flavia smarrita atterrita con le mani intrecciate dietro la nuca si mise a pensare nessuno ancora sospettava di nulla ma per lui ormai nessun dubbio senza ambagi senza pietose bugie quanto posso vivere ancora quanto meno tanto meglio il sarti lo spiava oppresso di stupore e di sgomento turbato specialmente da quella calma mentre lui lui all'orlo di un abisso due colpi all'uscio a vetri che dava nelle stanze riserbate all'abitazione riscossero gabriele da queste amare riflessioni spiaggia prima d'uscire il bertone propose al principale di dare ascolto a un signore curioso che aspettava di là nel frattempo lui avrebbe atteso in pace a quel conto molto complicato la tenda turchina che teneva la stanza in una grata penombra si gonfiava a quando a quando a un buffo d'aria che veniva dal mare entrava allora con la subita luce più forte il fragore del mare che si rompeva alla spiaggia il sarti si volse a guardare no sì s'è mosso aggiunse ella piano rimasero un pezzo sospesi a spiare poi egli si accostò al canapè si chinò sul giacente gli prese il polso vita flavia diventò pallidissima guardò il marito e disse più col cenno che con la voce tacete voglio che lo sappiate aggiunse egli ma già m'intendete non è vero tutto tutto quello che mi sarà possibile vedendogli il volto soffuso d'un pallore cadaverico e bagnato del sudore della morte smaniava disperata che ha che ha dio ma guardi ajuto ah per causa mia ci fosse modo almeno d'aver danaro per muovere ora tutto quel macchinario che che non è neanche interamente pagato ma doveva pur dire così se ella stimando in coscienza che egli educasse male i figliuoli aveva sempre taciuto aspettando che un altro ne movesse il discorso e pensava a tanti altri infelici costretti dalla sorte a mestieri più aspri e più ingrati talvolta un noto pianto il pianto di qualcuno dei figliuoli lo richiamava d'improvviso a sé su una impressione avuta durante l'ultima malattia d'uno dei suoi bambini che il sarti cioè avesse mostrato esagerate premure per sua moglie qualche mese ancora di disperati espedienti e poi il crollo la rovina da circa venti giorni non si staccava più dallo scrittojo come per esempio se approvava i rigidi criterii del dottore anziché i suoi ed era arrivato finanche ad accusar la moglie di poco affetto pe figli aspetta riprese gabriele come abbagliato dall'efficacia stringente del suo ragionamento devi pensare che io sono tuo amico da prima assai che tu diventassi il medico di codesta compagnia è vero nelle discussioni da qualche tempo molto frequenti ella assentiva sempre col capo alle parole di lui ella che di solito in casa non parlava mai al mio inganno replicò il sarti fosco tanti medici s'ingannano ribatté subito gabriele chi te ne può accusare chi può dire che in questo momento io non sia sano ora gabriele s'era nascosto il volto con le mani mormorando di tratto in tratto anche questo anche questo alla fine proruppe e anche i miei figli è vero che pensava in quell'atteggiamento forse anche a lei il mare col lamento delle acque irrequiete confidava oscuri presagi ma il bertone insistette nelle sue previsioni e uscì dallo scrittojo per finir di stendere l'intero quadro dei conti ah benissimo benissimo ma noi scusi veramente non fazziamo di queste operazioni sarebbe molto utile però sospirò l'orsani levandosi in piedi se n'era venuto in sicilia con la laurea di dottore in scienze fisiche e matematiche con un violino e un usignuolo in petto come per cercare nelle tasche interne qualcosa ebbene chiese ancora flavia egli trasse lo stetoscopio e domandò c'è caffeina in casa beata incoscienza una volta sola circa tre mesi dopo il suo arrivo aveva cavato dalla custodia il violino ma per chiudervi dentro come in una degna tomba piena del cupo eterno lamento di quell'infinita distesa d'acque innanzi a cui gli uomini avevano con fiducia animosa costruito le lor piccole case ponendo la loro vita quasi alla mercé d'altre lontane genti eh mia cara esclamò se ti fossi curata un tantino di me se avessi in tanti anni cercato d'intendere che piacere mi procurava questo mio grazioso lavoro non poteva più sentir piangere i bambini o che si lamentassero minimamente diceva subito a se stesso ecco per causa mia si tratta ora di salvare i miei figliuoli e li salverò se m'ingannassi non dubitare saprei procurarmi a tempo la morte di nascosto nulla esclamò l'orsani e neanche io ho bisogno di pigliarmela con qualcuno non te ne curare cui mi son veduto costretto con l'acqua alla gola quali sono stati i miei sbagli il bertone si strinse nelle spalle chiuse gli occhi e aprì le mani come per dire senza rammarico come d'intesa alla parte modesta di badare alla casa perché nulla mancasse al marito dei comodi materiali quando stanco spossato ritornava dalle zolfare o dal banco tornava allora a rimpiangere con crescente esasperazione la sua cieca supina obbedienza alla volontà del padre che lo aveva tolto allo studio prediletto delle scienze matematiche molto aderenti a gli occhi acuti un pajo di piccole lenti quasi senza notare la presenza di flavia egli scostò tutti e si chinò a osservare calma calma e intanto aggiunse indicando il registro ti porti appresso codesto mare in tempesta andò a buttarsi su una sedia a sdrajo presso la finestra e accese una sigaretta così dicendo lo afferrò per le spalle e lo scosse intimandogli di parlar piano e domandandogli fino a che punto avesse osato ingannarlo senza pensare a me a voi tacete ripeté ella come inorridita ma egli seguitò abbiate fiducia in me non abbiamo nulla da rimproverarci del male ch'egli mi fece non ha sospetto e non ne avrà come se lì dal palchetto della scrivania dai grossi libri di cassa aspettasse al varco qualche suggerimento la violenta inutile tensione del cervello a mano a mano però per furti dalla madre che lo aveva condotto con sé nella prossima città era fuggito non appena con l'uso della ragione aveva potuto intravedere a quali tristi espedienti era ricorsa per vivere per tanti anni come se nulla fosse stato egli aveva assistito in qualità di medico in ogni occasione la nuova famigliuola dell'amico non lo so bene ancora neanche io rispose il sarti con calma forzata poggiò lo stetoscopio sul petto del giacente e vi piegò l'orecchio per ascoltare a un tratto rigetta quel gelido mantello e scopre al sole le fiere viscere infocate e l'occasione era stata appunto la malattia del bambino gabriele orsani posò le mani su le spalle del vecchio commesso ma che vuoi dire vecchio mio che vuoi dire va ordinò flavia al cameriere poi appena uscito questi afferrò per un braccio il sarti e gli domandò guardandolo negli occhi che ha è grave voglio saperlo non puoi giudicarne ricordati come sono cresciuto ti prego lasciami agire correttamente senza rimorsi volo i ritiro vuol dire che se non le dispiaze io vado a prendere un bocconzino qui presso e ritorno non se ne curi stia comodo per carità so la via a rivederla ancora un inchino e via sostenendo lo sguardo dell'orsani risoluto a difendersi fino all'ultimo gli domandò con voce mal ferma la mia responsabilità tu dici di fronte alla compagnia i lasci dire ripeté il bertone socchiudendo gli occhi tutto sommato se possiamo superare queste prossime scadenze liberatosi dall'incubo orrendo della madre lusingato dall'incoscienza giovanile s'era fatta come una meta luminosa alla quale gli era parso d'aver qualche diritto d'aspirare per tutto quello che gli era toccato soffrire senza sua colpa il bertone si passò più volte le mani su gli occhi stanchi poi dandosi buffetti su la manica dove non c'era neppur l'ombra della polvere disse piano come a se stesso più tranquilla anche per lui e rimesso sul lettuccio il bambino si fermava un tratto a guardare attraverso i vetri della finestra nel cielo la stella che brillava di più tutto immerso negli affari gabriele non aveva neppur sospettato la gravità del male e aveva lasciato sola la moglie a trepidare per la vita dei figliuolo finita capitombolo sia lodata e ringraziata la buona e santa memoria di mio padre volle mettermi qua per forza io ho fatto quello che dovevo fare tabula rasa non se ne parli più mi permetto di farle osservare e gli spezialissimi vantazzi che offre la nostra compagnia eh lo so dize lei tutte le compagnie qual più qual meno ne offrono fin allora vagheggiato s'era indotto a prender moglie a sposar colei che gli era stata destinata da gran tempo la cugina orfana flavia ve lo tenne a lungo a lungo serrando di tratto in tratto gli occhi contraendo il volto come per impedirsi di precisare i pensieri i sentimenti che lo agitavano durante lucio sarti si alzò scrollando le spalle e cercò con gli occhi il cappello vedo che tu non ragioni mio caro lascia che me ne vada la sua coscienza turbata sconvolta da ciò che percepiva nel cuore dell'amico era in quel punto incapace di riflettere in sé quei pensieri e quei sentimenti né egli voleva che vi si riflettessero come se ne avesse paura lucio sarti angosciato dal dubbio tremendo che l'orsani avesse inteso tutto quello ch'egli aveva detto a flavia rimase stordito a quella subitanea risoluzione gli parve senza nesso ed esclamò sollevato per il momento da un gran peso ma è una pazzia no perché rispose pronto gabriele posso pagare per quattro o cinque mesi non vivrò più a lungo lo so ma liberi liberi proruppe egli io volevo che crescessero liberi i miei figliuoli poiché io ero stato dannato qua da mio padre a questo supplizio e come un premio mi ripromettevo beata incoscienza aveva sperato di potere attendere ancora alla scienza prediletta al prediletto strumento nei ritagli di tempo che i complicati negozii del padre gli avrebbero lasciato liberi è vero ma balbettò lucio non turbarti non voglio rinfacciarti nulla ma solo farti osservare che tu in questo momento in queste condizioni pensi non a me come dovresti ma alla compagnia sì rispose egli cupo bruscamente il cuore che male così all improvviso itemelo i giova saperlo termini di scienza che c'intendereste ma ella volle sapere ripeté con più forza il sarti viene forse a te quel danaro gli domandò allora gabriele figgendogli gli occhi negli occhi l'avrà mia moglie e quei tre poveri innocenti quale sarebbe la tua responsabilità dalle narici quei due ciuffetti di peli grigi stava a fare un conto assai difficile in piedi innanzi a un'alta scrivania ecco il violinista la mano uno zerbinotto i capelli un crapulone i denti un uomo d'affari la testa ci pensi è una trovata giova adesso piuttosto i rimedii suggerì con voce opaca di pianto ebbene lui lui mi ha persuaso mi ha vinto gli dia gli dia subito da firmare la dichiarazione medica ha premura deve andar via poi noi stabiliremo il quanto e il come e io dovevo esser contenta è vero che tu lavorassi e non pretendere altro da te non ho mai parlato ma tu mi provochi ora alle cui mura veniva quasi a battere il mare da quel terrazzo che pareva il cassero d'una nave ella guardava assorta nella notte sfavillante di stelle no no mi perdoni signore se oso mettere in dubbio codesta sua asserzione i vantazzi a questo punto l'orsani vedendogli trarre da una cartella di cuojo ma no non si disperi ora disse il bertone commosso certo lo stato delle cose mi lasci dire la rovina proprio gli domandò flavia con un brivido se m'avesse dato ascolto sospirò il vecchio commesso ma egli poverino non era nato per stare qui ritornò di corsa il cameriere con la boccetta dell'etere egli non la richiamava sapeva sapeva bene che ella non poteva entrare nel mondo di lui giacché entrambi a forza erano stati spinti a lasciar la propria via imposte egli cercava d'opporsi affinché il pensiero veemente dell'avvenire la luce sinistra d'una tremenda speranza non irrompessero in lui in quel momento quella stessa speranza di cui tanti e tanti anni addietro non fate così vi prego lasciatemi ascoltare scoprì il petto del giacente e vi poggiò l'orecchio dalla parte del cuore ascoltò un pezzo poi si sollevò turbato e si i rinfacci ora il tuo sacrificio come se non fossi stata sacrificata anch'io e condannata qua a rappresentare per te la rinunzia alla vita che tu sognavi vuol lasciarmi andare di là qua con lei che fa così creda non è possibile calma ci vuole bravo carlo sì approvò l'orsani ironicamente non questa non questa protestò il sarti senti gabriele quest'ora sia sacra per noi io ti prometto che i tuoi figliuoli ma gabriele non lo lasciò finire l'elemosina disse con un ghigno tempo gabriele perché anch'io una volta sa e fece segno di sonare il violino il vannetti ancora non ben rimesso credette opportuno congratularsene un'orfana accolta per carità in casa dello zio e dunque forte della testimonianza di ogni atto della sua vita intesa tutta a cancellare il marchio d'infamia che il padre e la madre gli avevano inciso su la fronte una terribile insidia ch'egli stesso senza saperlo si era tesa quella mattina inviando all'orsani quell'ispettore della compagnia d'assicurazione di cui era il medico quale un febbricitante che abbandonato al bujo in una camera senta d'improvviso il vento sforzar le imposte della finestra rompendone con e s'era allora rassegnato ad andare innanzi per quella via togliendo a guida quel buon uomo del bertone vecchio scritturale del banco a cui il padre aveva sempre accordato la massima fiducia a questo bel divertimento e andarmene come un cieco di porta in porta a far le sonatine per dare un tozzo di pane ai miei figliuoli che te ne pare come a un patto fin dalla nascita stabilito e concluso e ormai non più discutibile se egli stesso proprio per sottrarsi alle tentazioni che potevano venirgli dall'ideale di vita ben diverso e a cui non vorresti partecipare sia pure con poca o nessuna tua responsabilità t'inganni scappò detto al sarti gabriele sorrise allora amaramente e s'era forse lusingato che con la pratica degli affari con l'allettamento dei grossi guadagni a poco a poco il figlio sarebbe riuscito ad adattarsi e a prender gusto a quel genere di vita pensiero bada lucio non ingannarmi non mettermi davanti questa difficoltà per avvilirmi per non farmi commettere un'azione che tu disapprovi è vero senti carlo se tornasse quell'ometto che è venuto stamattina fallo aspettare anzi manda subito a chiamarlo o meglio va tu stesso subito eh ho tanto marzine nel mio bilanzio e allora ognuno sa gli affari di casa sua e qui lei dize benissimo su questo punto caro vannetti non ammetto discussioni ecco io però zentilissimo signore non proveresti ora tanto stupore non tutti i sacrifizi sono possibili e quando un pover uomo è costretto a farne uno superiore alle proprie forze riguardo riguardo come gridò gabriele son rovinato ti dico ma tu ritieni che io possa vivere ancora a lungo bene tu che mi sapevi inetto agli affari vorresti illudermi ora così i fai pietà che potevo io fece il bertone con le lagrime agli occhi doveva esser questa la vita non dovevo sognar altro io tu nessun dovere d'amarmi la catena che t'imprigionava qua a un lavoro forzato si può amar la non aveva mai neppur supposto ch'egli chiudesse in sé qualche pensiero estraneo a gli affari anch'ella forse si cullandolo tra le braccia per riaddormentarlo e quasi per addormentare insieme la sua pena a poco a poco col sonno della creaturina la notte diveniva aveva sperato per un momento di poter liquidare tutto e ritirarsi dal commercio ma sì quasi tutto il capitale era impegnato nella lavorazione alla passione per la musica e gettato lì in quel torbido mare insidioso dei negozii commerciali dopo tanti anni risentiva ancor vivo lo strazio che aveva provato nel lasciar roma e scoppiati ora all'improvviso senza la loro volontà perché dunque ti lagni di me riprese flavia con impeto se io di te non mi sono mai curata e tu quando di me io no soggiunse con forza flavia guardandolo negli occhi se per me avresti potuto risparmiartelo codesto sacrifizio la miseria più squallida io l'avrei mille volte preferita restringendo naturalmente tutte tutte le spese anche quelle mi scusi su di casa credo che almeno per quattro o cinque mesi potremo far fronte agli impegni nel frattempo ribellandosi con uno sforzo supremo all'angoscia che lo istupidiva scattò ma che ti salta in mente con la mia morte pazzie ma scusa vuoi ch'io stia qua a sentir codesti discorsi sì disse con violenza gabriele senza lasciargli il braccio perché tu devi ajutarmi no rispose lucio pronto renderei a loro quel che m'ebbi da te a qual titolo come vorresti provvedere ai miei figliuoli tu da stamattina ma già da un pezzo qua povero figliuolo se lei sapesse so so e che vuole dunque per forza scelta gabriele orsani si avvilì ma il signor vannetti vi pose subito riparo cominciò a far tutto da sé domande e risposte a proporsi dubbii e a darsi schiarimenti fino a poco tempo addietro quel legame antico di fraterna amicizia non si era affatto rallentato egli si vietava assolutamente di fondar la ragione di tal cambiamento a questo punto come se l'orgasmo a mano a mano cresciuto gli si fosse a un tratto spezzato dentro egli scoppiò in irrefrenabili singhiozzi poi in mezzo a quel pianto strano convulso quasi rabbioso aperto un grosso libro mastro dietro a lui gabriele orsani molto pallido e con gli occhi infossati seguiva ma tu col tuo male disse puoi vivere ancora a lungo a lungo mio caro purché t'abbi un po di riguardo ma perché lagnarsi del padre se egli si era piegato ai voleri di lui senza opporre la minima resistenza senza arrischiar neppure la più timida osservazione o dai depositi di zolfo lungo la spiaggia dove sotto il sole cocente egli aveva atteso tutto il giorno all'esportazione del minerale avrà avrà tutte le cure che potrà prestargli l'amico più devoto flavia ansante vibrante non staccava gli occhi dal marito si riscuote esclamò a un tratto anche i rimproveri di lucio sarti per giunta che c'entra lucio sarti fece flavia stordita da quell'improvvisa domanda ah non per lui soltanto quelle nozze ma per se stesse erano state un delitto datava da allora la sciagura di tutti e tre poveri piccini sospirò gabriele quasi senza volerlo parve a flavia che questa commiserazione fosse un rimprovero per lei chi se non lui infatti lo aveva sollevato dalla miseria in cui le colpe dei genitori lo avevano gettato il padre gli era morto in galera come disse perché mah pare che l'abbiano inchiodato poverino zoppica da un piede chi il bajo non senti ah fece gabriele riscotendosi che lucio sarti nel sentir proferire quelle parole da lui dette a flavia allibì gabriele si scosse si voltò a guardarlo e sorrise t'ho sentito sai disgrazia perbacco non pretendo che te ne affligga disse flavia risentita ti ho domandato la carrozza andrò a piedi e s'avviò per uscire se n'era stizzito o se ella approvava quelle idee perché non gliele aveva manifestate prima perché non s'era messa a discutere con lui intorno all'educazione dei figliuoli flavia per non dargli sospetto della gravità del male finse d'accettar l'invito gli raccomandò tuttavia di non agitarsi troppo salutò il dottore e rientrò in casa io che cosa buffa i pareva che quel signor come si chiama lapo sì quell'ometto dall'occhio di vetro mi tenesse legato qua in piedi potersi assicurare tutto ciò che si lascia o si perde lungo il cammino della vita i capelli i denti per esempio e la testa la testa che si perde così facilmente queste lenti maledette esclamò a un certo punto con uno scatto d'impazienza facendo saltare con una ditata le lenti dalla punta del naso sul registro infoscarsi flavia s'era messa a eccedere un po troppo in certe spese di lusso aveva voluto anche per sé una carrozza ed egli non aveva saputo opporsi la vista di quella donna abbandonata a se stessa che pur dagli occhi lasciava intendere quale tesoro d'affetti serbasse in cuore non richiesti e neppur forse sospettati dal marito vannetti mortificato s'inchinò gli parve che l'orsani per cavarselo dai piedi avesse voluto fare un'allusione veramente poco gentile al suo occhio di vetro tratto sotto lo sguardo acuto dell'orsani lucio sarti comprese tutto comprese che gabriele aveva bene udito e che si frenava ancora perché voleva prima raggiungere il suo scopo portava in capo un ricco e pur semplice cappello scuro si abbottonava ancora i guanti volevo domandarti disse se non ti occorreva la carrozza perchè il bajo oggi non si può attaccare alla mia l'etere la boccetta dell'etere su presto che colpo che colpo povero figliuolo si rammaricava piano il bertone contemplando tra le lagrime il volto del padrone un'ispirazione esclamò gabriele con un lampo negli occhi ah perdio e sorse in piedi si recò ad aprir l'uscio che dava nella stanza del banco e chiamò il bertone tanto esperto nelle sue faccende non si fosse accorto dell'assoluta inettitudine del figliuolo gli aveva forse fatto velo la passione ch'egli aveva del commercio il desiderio che l'antica ditta orsani non venisse a cessare curioso domandò gabriele e chi è non so aspetta da mezz'ora lo manda il dottor sarti e allora fallo passare un grosso premio signor ispettore all'amico nostro al nostro dottore che non è soltanto il medico della compagnia ma il suo più eloquente avvocato m'ero quasi pentito non volevo saperne poveri piccini non ti rinfacceranno la miseria no strizzò gli occhi s'afferrò le mani e le scosse in aria veniva di tanto in tanto dal porto il fischio roco profondo malinconico di qualche vapore che s'apparecchiava a salpare che smarrimento sotto il peso della responsabilità piombatagli addosso d'improvviso resa anche più grave dal rimorso d'aver messo al mondo tre figliuoli lasciami dire quel che perde con me lo guadagnerà con cento altri ma chiamalo pur furto lascia fare ne renderò conto a dio tu non questi allora comprese ch'era di troppo in quel momento e riprendendo il suo fare cerimonioso tolse commiato non z'è bisogno d'altro con me tu ah l'acciuffo per quei capelli svolazzanti e lo pianto qua tra me e te dimmi spiegami subito come si fa voglio assicurarmi tu sei il medico della compagnia è vero miope flavia trasse un lungo sospiro e socchiudendo gli occhi con calmo disprezzo disse chiunque sia per poco entrato nell'intimità della nostra casa ha potuto accorgersi gli aveva prestato i suoi libri i suoi appunti di scuola per farlo studiare gli aveva insomma aperto la via schiuso era stato sempre doglioso il suo amore per la moglie pe figliuoli testimonii viventi della sua rinunzia a un'altra vita ma ora gli attossicava il cuore d'amara in cui lo avevano gettato i suoi genitori ma i miei figliuoli perché perché avrei dovuto essere un tiranno io per i miei figliuoli chi dice tiranno si provò a osservare flavia gabriele orsani scoppiò a ridere che ti fanno vedere codeste lenti povero vecchio mio vah zero via zero zero allora il bertone stizzìto prese dalla scrivania il grosso libro cercava di nasconder questo appoggiando una risatina sopra ogni zeta ch'egli pronunziava in luogo della c e della g invano l'orsani si provò più volte a interromperlo non aveva mai dato alcun motivo di sospettare il suo amore per la cugina sì ma gliel'aveva pur tolta e senza fare la propria felicità né quella di lei e non potevo svincolarmi tu ridevi e dicevi insufficienza è vero insufficienza delle valvole aortiche fracasso orribile i vetri e si trovi d'un tratto smarrito vaneggiante fuor del letto contro i lampi e la furia tempestosa della notte e pur tenti con le deboli braccia di richiudere le imposte cioè un ostacolo insormontabile fra lui e la moglie facendolo suo complice in quella frode egli infatti medico della compagnia dichiarando ora sano gabriele non avrebbe poi potuto far più sua flavia sta zitta gridò egli infastidito non lo dire finché non sai che cosa sia la miseria ma che n'ho avuto io della vita ah tu e io il sarti sentì gelarsi ora vedeva il nesso e la ragione di quella risoluzione improvvisa e si sentì preso al conto l'orsani scrutò negli occhi del vecchio commesso rimase accigliato assorto poi gli domandò ebbene il bertone impacciato guardò il vannetti me l'hai detto che volevi che facessi d'altra parte rescindere il contratto è vero ma se per tutti i creditori quella zolfara rappresenta ancora la speranza della mia solvibilità lo so lo so sono state più di centotrenta mila lire buttate lì in questo momento senza frutto lo so meglio di te non mi far gridare qui lei zentilissimo signore eh lo so potrebbe dirmi obbiettarmi ecco sì caro vannetti d'accordo piena fiduzia nella vostra compagnia ma come si fa per me è un po troppo forte poniamo codesta tariffa preferirei disse dimostrartela altrimenti questa che tu chiami carità d'amico e come ricordi dove morì mio padre e perché annichilito col capo chino il sarti si tolse le lenti si stropicciò gli occhi poi losco con le palpebre semichiuse tentò con voce tremante l'estrema difesa automatico a cui qualcuno di là avesse dato corda per fargli porgere quegli inchini e trinciar quei gesti comicissimi entrò poco dopo un ometto su i cinquant'anni dai capelli grigi pettinati a farfalla svolazzanti sembrava un quando sarebbe ritornato in paese con la laurea di medico e si sarebbe formata un'onesta posizione non avrebbe potuto chiedere agli orsani in prova dell'affetto che gli avevano sempre dimostrato la mano di quell'orfana di darsi un po di svago per vincere la depressione nervosa che tanti anni di chiusa monotona esistenza le avevano cagionato a questa riflessione gabriele si scosse ditemi per carità dottore insistette flavia esasperata nel vederlo così sconvolto e taciturno è grave assai si recò a premere un campanello elettrico alla parete presso la scrivania soggiungendo permetta un momento caro signore non ragiono disse gabriele trattenendolo per un braccio vieni qua ti dico che si tratta di salvare i miei figliuoli hai capito ma come vuoi salvarli vuoi salvarli sul serio così e flavia entrò indossava un vestito azzurro cupo che pareva dipinto su la flessibile e formosa persona alla cui bellezza bionda dava un meraviglioso risalto sopravvenne poco dopo ansante lucio sarti seguito dallo scritturale alto dall'aspetto rigido che toglieva ogni grazia alla fine bellezza dei lineamenti quasi femminili il sarti portava gabriele rimase un pezzo assorto guardando la bussola per cui ella era uscita poi si recò una mano al petto sul cuore e seguitando a tener fissi gli occhi mormorò qua è vero tu mi hai ascoltato impressione e null'altro conoscendo a prova la rigidissima onestà dell'amico e della moglie era vero e innegabile tuttavia che flavia s'accordava in tutto e per tutto col modo di pensare del dottore il vannetti felicissimo tra uno scoppiettio di esclamazioni ammirative e di congratulazioni trasse dalla cartella un modulo a stampa e ripetendo formalità formalità lo porse a gabriele la miseria sì e peggio forse per me che dici ma sì fors'anche ti fo stupire flavia s'appressò turbata con gli occhi fissi sul marito come in dubbio ch'egli non dicesse sul serio non capisco rispose gabriele con freddezza che rimorso potrebbe essere per te l'aver beneficato i miei figliuoli col danno altrui ma abbiamo anche le scadenze delle cambiali alla banca gabriele orsani che s'era messo a passeggiare per lo scrittojo con le mani in tasca accigliato s'arrestò quanto eh sospirò il bertone irreparabile chiese poi egli si tolse le lenti strizzò gli occhi poi esclamò ah non così non così credetemi vorrei potergli dare la mia dunque è vero disse dunque tu sai che io sono condannato tra poco forse prima ancora del tempo calcolato da me ma già ti ho sentito basta dunque come tutte le donne di quell'odiato in cui gli uomini nella briga nella costernazione assidua degli affari rischiosi non trovavan mai tempo da dedicare la vista di quei bambini che crescevano senza guida paterna e si era negato perfino di scrutar negli occhi di flavia o d'avere da qualche parola di lei un cenno fuggevole una prova anche lieve che ella da ajuto accorsero dalle stanze del banco il bertone e un altro scritturale gabriele fu sollevato e adagiato sul canapè mentre flavia erano passati così nove anni sul principio di quest'anno proprio quando la posizione finanziaria cominciava a celando sotto una rigida maschera impassibile lo strazio che la triste intimità di quella casa senza amore gli cagionava mani ne aveva ancora due occhi uno solo ma egli forse credeva sul serio di dare a intendere d'averne ancora due riparando l'occhio di vetro con una caramella la quale pareva lo sai fece il sarti forzandosi a ridere e chi ti ha prescritto i termini così infallibilmente va là io non l'ho cercato sai di farlo so qualche altra cosa che mi sta più a cuore e che dovrebbe stare a cuore anche a te tremi tutto non così ora prima prima con l'autorità che ti veniva da codesti capelli bianchi dovevi opporti a me ai miei disegni consigliarmi allora e flavia in un momento di suprema angoscia quasi delirante aveva parlato s'era sfogata con lui gli aveva lasciato intravedere che ella aveva tutto compreso sempre sempre fin dal primo momento e ora un istante sconcertato poi sorrise e disse americanate sissignore ma noi glielo domando riprese senza perder rinfrancato pensò che fosse una gherminella per fargli dire quel che pensasse della sua salute ma gabriele assumendo un'aria grave si mise a parlargli del suo prossimo crollo inevitabile ora il bertone gli consigliava di limitar tutte le spese e anche anzi specialmente quelle di casa minacciati ora dalla sua inettitudine nel benessere nella vita ah egli fino allora non ci aveva pensato bestia bendata alla stanga d'una macina rammaricava in cuor suo dell'abbandono in cui egli la lasciava ma non sapeva muovergliene rimprovero vivere ebbene egli lo aveva tolto da un misero caffeuccio in cui s'era ridotto a prestar servizio e gli aveva trovato un posticino nel banco del padre puoi prenderla non mi serve s'affrettò allora a soggiungere gabriele esci sola con carluccio aldo e la titti sono in castigo non mi sento più nulla prendi prendi la carrozza e vai pure a passeggio disse per rassicurarla voglio parlare con lucio va no lui la interruppe gabriele con maggior violenza lui soltanto lui che è cresciuto come un aguzzino di se stesso perché suo padre s'arrestò pentito di ciò che stava per dire e riprese intanto urgeva urgeva un rimedio che fare bagnargli le tempie sì ma meglio forse un po d'etere flavia sonò il campanello accorse un cameriere levò dalla sedia a sdrajo e si mise a passeggiare per lo scrittojo pensando ora all'amico lucio sarti con un sentimento d'invidia e con dispetto ma possibile io io qua messo a gli affari se non so vedere ancora quali siano stati in fondo i miei sbagli lascia quest'ultimo della costruzione del piano inclinato ripeti le sue parole incalzò gabriele pallidissimo sconvolto non ti resta che da metterti sul naso le sue lenti da miope eh rifece gabriele poi scattando oh insomma dimmi tutto parla franco è finita capitombolo infrange ogni freno sociale e si scopre qual è come un vulcano che per tanti inverni si sia lasciato cader neve e neve e neve addosso ottimi contratti sissignore in tutte le spezialissime combinazioni che essa offre ai suoi assoziati senza dire dei vantazzi ezzezionali che brevemente le esporrò per ogni combinazione a sua scelta dominando ora l'interna agitazione assumeva di fronte a lui sentì come un rigurgito di bile salirgli alla gola un fascio di prospettini a stampa protese le mani come in difesa scusi gridò ho letto in un giornale che una compagnia ha assicurato non so per quanto la mano d'un celebre violinista è vero il signor lapo vannetti rimase dove che per merito della nostra sozietà la più antica la più autorevole di quante ne esistano su lo stesso zenere ho concluso ottimi quasi per il piacere di chiarire a se stesso quella felice scappatoja che gli era balenata all'improvviso se dici che per tre o quattro mesi soltanto potresti far fronte gabriele rimase allora ignorava che flavia orsani la cugina del suo amico e benefattore fosse ricca e che il padre di lei morendo avesse affidato al fratello le sostanze della figliuola la credeva e allora se è vero questo non avrai difficoltà e i tuoi calcoli allora osservò il sarti con un sorriso di soddisfazione e aggiunse si fosse accorta dell'affetto che gli aveva ispirato ma questa prova non cercata non voluta gli s'era offerta da sé in una di quelle occasioni in cui la natura umana spezza e scuote ogni imposizione unico premio di godere della loro libertà almeno procacciata a costo del mio sacrifizio della mia esistenza spezzata inutilmente ora inutilmente spezzata gabriele con un sorriso nervoso su le labbra rispose piano con calma alle trepide domande di lei come se non si trattasse della propria rovina poi nel veder la moglie sconvolta inaridirgli la bocca riaprendo tuttavia le labbra al sorriso nervoso di prima ora più squallido domandò spontaneamente allora gabriele orsani scoppiò di nuovo a ridere il rimedio lo so riprendere il mio vecchio violino quello che mio padre mi tolse dalle mani per dannarmi qua di cui già si lusingava di goder la simpatia ma flavia poco dopo il ritorno di lui dagli studii era diventata moglie di gabriele a cui egli è vero che hai sentito balbettò il sarti con un sorriso squallido su le labbra dominandosi a stento quello che hai detto a mia moglie vedova a cui sarebbe venuto il premio dell'assicurazione frutto del suo inganno la società avrebbe agito senza dubbio contro di lui ma perché tanto e così feroce odio fin oltre la morte conti glielo farò vedere i permetta un momento gabriele andò a buttarsi di nuovo su la sedia a sdrajo presso la finestra e sarti del resto non avrebbe dovuto immischiarsene da un pezzo in qua pareva a gabriele che l'amico dimenticasse troppe cose dimenticasse per esempio di dover tutto o quasi tutto a lui vuoi che rigetti questo mezzo che mi si offre spontaneo quest'ancora che tu tu stesso m'hai gettata s'appressò all'uscio ad origliare facendo cenno al sarti di non rispondere nel volto raso pallido di quel pallore proprio dei biliosi gli spiccavano stranamente le sopracciglia enormi spioventi come un gran pajo di baffi che si fosse sfogato a crescer lì visto che giù sul labbro non gli era nemmen permesso di spuntare si vergognava dapprima a dir chi era veramente del figlio non diceva nulla era una spina troppo grande e del resto che notizie poteva darne non ne aveva se n'era tanto occupata la questura ma senza venire a capo di nulla io penso invece gridò don mattia esasperato penso che lui là povero pazzo è morto come un minchione per la sua stolidaggine e che io intanto più pazzo e più stolido di lui son bell'e rovinato duecento appena tutte le altre sono date in affitto tu tino làbiso ne convieni può essere ripeteva tino làbiso intento e grave e nino mo può essere è è è don mattia protendeva le mani per farlo tacere ma sotto la falda di quel cappello qualche occhiata obliqua gli sguisciava di tanto in tanto come nessuno s'aspettava da quei grossi occhi verdastri che pareva covassero il sonno picchiò di nuovo invano guardò su ai balconi e alle finestre chiusi per notte ancora che novità pensò avviandosi alla casa colonica lì vicino per aver notizie dalla moglie del garzone ma anche lì trovò chiuso il podere pareva abbandonato in pochi anni buttatosi tutto al lavoro per distrarsi dalle sue sciagure don mattia aveva talmente beneficato quei pochi ettari di terra che ora gli amici il lopes stesso quasi stentavano a riconoscerli e ne facevano le meraviglie bucoliche tityre tu patulae ma quella lettura era di tratto in tratto interrotta da certi soprassalti d'ammirazione curiosissimi a qualche frase a qualche espressione talvolta anche per una semplice parola di cui don filippino comprendeva la squisita proprietà o gustava la dolcezza ma senza dubbio un po svanito di cervello leggeva dalla mattina alla sera certi libracci latini e viveva solo in campagna con una scimmia che gli avevano regalata dima chiarenza ch'egli aveva raccolto dalla strada trattato come un figliuolo e messo a parte degli affari dima chiarenza lo dovesse tradire come giuda tradì cristo il sole il sole vero il sole della giornata non era forse mai sorto per lui per lui sorgevano ancora i soli del tempo di virgilio aveva vissuto sempre là in quella campagna prima insieme con lo zio prete che morendo gliel'aveva lasciata in eredità poi sempre solo di là il pane quel pane solido e nero che li teneva in piedi per tutta la giornata alla fatica bestiale di là il vino l'unico loro bene la sera il vino che dava loro il coraggio la forza di durare a quella vita maledetta se pur vita si poteva chiamare e che dovesse un giorno o l'altro ritornare venendo a sapere ch'egli s'era adattato alla nuova condizione e possedeva una campagna dove viveva tranquillo aspettandolo corna vi cedo gridava neanche se m'offriste i tesori di creso neanche se mi diceste mattia raspa qua con un piede come fanno le galline ci trovi tanto zolfo che diventi d'un colpo più ricco di che dico di re fàllari non rasperei parola abbi pazienza caro mattia la prima volta che lo scala s'era sentito rispondere così aveva sbarrato tanto d occhi i burlate o dite sul serio burlare ma neanche per sogno diceva proprio sul serio don filippino a tre anni era stato accolto e cresciuto da quello zio appassionato latinista e cacciatore per la vita ma di caccia don filippino non s'era mai dilettato i capelli gli si drizzarono su la fronte gli mancò la voce per gridare con un salto fu al balcone lo aprì si voltò e spalancò gli occhi e la bocca dal raccapriccio scotendo le mani per aria a don filippino abituato a vivere sempre solo gli pareva d'andar via col cervello quei nove nipoti tutti maschi il maggiore dei quali non aveva ancora quattordici anni quantunque piangenti per il pane prendevano d'assalto come nove demonii scatenati la tranquilla casa campestre dello zio e intorno a cui pur ferveva tanta briga tanta guerra di lucro insidiosa e spietata restavano muti come oppressi da una condanna di perpetua miseria che serviva da scorciatoja agli operai delle zolfare ai capimastri a gl'ingegneri direttori che dalla prossima città si recavano alla vallata o ne tornavano nei giorni belli don filippino la conduceva a passeggio un po facendola camminare pian pianino coi suoi piedi un po reggendola in braccio come fosse una bambina poi sedeva su qualche masso a piè d'un albero sì ma intanto gli rispondeva lo scala i beneficii se li gode vostro cugino che te ne importa gli faceva osservare il lo cìcero questo denaro tu dovresti darmelo tutto in una volta è vero gli sapeva mill'anni allo scala ma per disgrazia gli era toccato ad aver da fare con un benedett'uomo buono badiamo quieto garbato remissivo don filippino lo cìcero sbalordito allibito don mattia si teneva con tutt'e due le mani la testa ancora con la bocca aperta e gli occhi pieni di quell'orrenda vista don filippino giaceva sul letto col capo rovesciato indietro affondato nel guanciale come per uno stiramento spasmodico don filippino gridò lo scala mannaggia a voi non ci fate disperare attesero un pezzo coi nasi per aria tornarono a chiamarlo in tutti i modi alla fine don mattia ormai costernatissimo e infuriato prese una risoluzione una scala e mostrava la gola squarciata e sanguinante teneva ancora alzate le mani quelle manine che non gli parevano nemmeno orrende ora a vederle così scompostamente irrigidite neli che in quella notte d'inferno s'era trovato sul luogo e aveva partecipato a gl'inutili sforzi disperati per impedire il disastro presentendo l'odio che il padre da quell'ora avrebbe portato al chiarenza e in cui forse avrebbe coinvolto jana la sorella innocente la sua jana tutti a sentirlo parlare credevano che lo scala avesse già dimenticato i dolori passati e non si curasse più di nulla ormai tranne di quel suo pezzetto di terra da cui non si staccava più da anni nemmeno per un giorno il focolare lì in cucina era spento non s'udiva nella casa alcun rumore tutto là dentro era ancora come se fosse notte soltanto dalle fessure delle imposte traspariva il giorno qua le coste aride livide di tufi arsicci non avevano più da tempo un filo d'erba sforacchiate dalle zolfare come da tanti enormi formicaj e bruciate tutte dal fumo il lopes a questa domanda speciosa si voltava a guardare con gli occhi sbarrati nino mo si cacciava in tasca le mani irrequiete come se volesse cercarvi rabbiosamente la risposta per quanto lesti e fortunati si sia in venti anni non c'è modo neanche di rifarsi delle spese che ci vogliono per coltivare come dio comanda una zolfara questo per dirvi che data in commercio una minore domanda se è possibile che il proprietario coltivatore rallenti la produzione per non rinvilire la merce poi aprite una finestra e buttatela giù ohooo miaolò don filippino povera tita povera campagna dico io voi non ci badate io debbo guardarla da lontano e intanto pensate non c'è più vigna gli alberi aspettano da una diecina d'anni almeno la rimonda e se poco poco quelli insistevano insomma ve n'andate o chiamo i cani gli avveniva spesso di ripetere questa minaccia dei cani perché il suo poderetto aveva il cancello su la trazzera cioè su la via mulattiera che traversava la collina accavalcandola ora don nocio mio quanto vi pare che duri per l'ingordigia e la prepotenza dei proprietarii panciuti come voi l'affitto d'una zolfara dite su dite e che non contenti d'aver devastato la vallata quasi invidiosi di quell'unico occhio di verde avrebbero voluto invadere coi loro picconi e i loro forni anche le belle campagne magari caro mattia dunque fate così prendete quanto un litro d'olio fino ne avete olio fino ma fino proprio fino lo compro anche se dovessi pagarlo sangue di papa bene quanto un litro mettetelo a bollire con tre spicchi d'aglio dentro non voleva mostrare a gli estranei la miseria del suo cuore l'inganno in cui sentiva il bisogno di persistere ancora che il figlio cioè fosse là in america in qualche luogo remoto non sarà mai possibile per l'affittuario a breve scadenza il quale facendolo sacrificherebbe i proprii interessi a beneficio del successore dunque l'impegno l'accanimento dell'affittuario nel produrre quanto più gli sia possibile mi spiego su quelle pioppe ai vespro si davano convegno tutti i passeri della collina e col loro fitto assordante cinguettio disturbavano gli amici che si trattenevano lì a parlare al solito delle zolfare e dei danni delle imprese minerarie parecchi ingegneri del r corpo delle miniere eran venuti a osservare a studiare quegli affioramenti e a far rilievi lo scala li aveva accolti come un marito geloso può accogliere un medico che gli venga in casa a visitare qualche segreto male della moglie parlando pareva il telegrafo il telegrafo s'intende come usava prima ad asta lungo lungo allampanato sempre col cappellaccio bianco in capo buttato indietro a spera siete pazzo se perdete ancora altro tempo per amore di tita e di virgilio vi ridurrete all'elemosina vi ridurrete perché don mattia scala non volendo che andasse in malora il podere ch'egli considerava già come suo s'era messo ad anticipare al lo cìcero parte della somma convenuta si era dato tutto al latino lui invece con passione quieta contentandosi di svenire dal piacere parecchie volte durante la lettura mentre l'altro lo zio prete si levava in piedi nei suoi soprassalti d'ammirazione infocato in volto con le vene della fronte così gonfie che pareva gli volessero scoppiare è vivo concludeva è vivo per sé per me è morto e non ci penso più diceva così ma intanto non partiva per l'america da tutti quei dintorni un contadino grattandosi la testa e guardando a quella collina attraverso il vitreo fiato sulfureo che tremolava al sole vaporando dai calcheroni accesi o dai forni pensavano alla vita di campagna vita lieta per loro senza rischi senza gravi stenti là all'aperto sotto il sole e invidiavano i contadini beati loro era tal fortuna infine per lui il potere acquistar quella terra a così modico prezzo che gli conveniva star zitto e fidare gli conveniva tenervi così anzi la mano sopra con quei denari che ci veniva spendendo a mano a mano quietamente e come gli pareva e piaceva allora s'arrampicava sui rami e spenzolandosi afferrata per la coda tentava di ghermirgli la papalina per il fiocco o di acciuffargli la parrucca o di strappargli il virgilio dalle mani bonina tita bonina fammi questo piacere povera tita veniva nel fondo dello scala unicamente per annunziar la rovina prossima o già accaduta di questo o di quello e per spiegarne le ragioni e dimostrare così che a lui non sarebbe certo accaduta e quando il vento spirava di là recando il lezzo asfissiante dello zolfo bruciato guardavano gli alberi come a difenderli e borbottavano imprecazioni contro quei pazzi che s'ostinavano a scavar la fossa alle loro fortune il vero padrone lì era lui stava più lì si può dire che nel suo podere fate questo fate quest'altro comandava s'abbelliva la campagna e non pagava tasse che voleva di più e leggeva ad altissima voce e in fine prorompeva scaraventando il libro per terra o su la faccia rimminchionita di don filippino sublime santo diavolo morto di colpo questo zio don filippino era rimasto padrone della campagna ma padrone per modo di dire aglio tre spicchi date ascolto a me quando l'olio comincerà a muoversi prima che alzi il bollo toglietelo dal fuoco prendete allora una buona manata di farina di majorca e buttatecela dentro mattia e i quattro contadini lo mirarono un pezzo atterriti a un tratto trabalzarono tutt'e cinque a un rumore che venne di sotto al letto si guardarono negli occhi poi uno di loro si chinò a guardare neanche a sentirsi chiamato come l'ho chiamato io non so più quante volte osservò don mattia va là qualcosa dev'essergli accaduto pervenuti su lo spiazzo innanzi alla cascina tutti e cinque ora l'uno ora l'altro si provarono a chiamarlo inutilmente minerarie moveva quasi sempre il discorso nocio butera il quale com'era il possidente più ricco così era anche la più grossa pancia di tutte quelle contrade era avvocato ma una volta sola in vita sua poco dopo ottenuta la laurea s'era provato a esercitar la professione e lui peggio perché vi danna l'anima il diavolo ma vi fa ricchi se vuole mentre lo zolfo vi fa più poveri di santo giobbe e l'anima ve la danna lo stesso ora quest'ultimi segnatamente pareva avessero preso gusto a farlo stizzire e almeno una volta la settimana si fermavano innanzi al cancello vedendo don mattia lì presso per domandargli niente ancora oh ma tutti testimoni davvero voi qua che in questa campagna io ho speso i miei denari il sangue mio lo direte ora andate ad avvertire quel bel galantuomo di saro trigona e il pretore e il delegato che vengano a vedere le prodezze di questa la campagna era lì stesa al sole che tutti potevano vederla soggetta sì alle cattive annate ma compensata poi anche dalle buone la zolfara all'incontro cieca e guaj a scivolarci dentro ed era adesso tra i più ricchi del paese così lo scala era restato solo lì nel poderetto otto anni erano già trascorsi e almeno apparentemente aveva ripreso l'umore di prima e per non tener la paglia accanto al fuoco e dare tempo al tempo avevano pensato giudiziosamente d'allontanare dalla casa neli che non aveva ancora diciotto anni e lo avevano mandato alla zolfara a tener compagnia e a prestare ajuto al chiarenza lo dai invece così a spizzico e ci perdo io in fondo perché diffalcando oggi diffalcando domani mi verrà un giorno a mancare mentre tu lo avrai speso qua a beneficar la terra che allora sarà tua e chi volete che le prenda mah quelli che fanno i santi di legno ah i santi guarda guarda ora capisco concludeva don mattia se li fanno di questo legno perché non fanno più miracoli i santi don filippino chiamò ancora una volta lo scala ma il suono della sua stessa voce in quel silenzio strano gli suscitò un brivido dai capelli alla schiena che ne faranno di là nei loro paesi nessuno lo sa nessuno si cura di saperlo e la ricchezza nostra intanto quella che dovrebbe essere la ricchezza nostra se ne va via così dalle vene delle nostre montagne sventrate poveri diavoli senza il becco d'un quattrino costretti a procacciarsi i mezzi per coltivar la zolfara presa in affitto dai mercanti di zolfo delle marine che li assoggettavano ad altre usure ad altre e invano don filippino gli dimostrava umilmente che quel denaro gli serviva per i molti lavori di cui la campagna aveva bisogno voleva il denaro o mi uccido gli diceva accennando di cavar la rivoltella dal fodero sotto la giacca temendo che avrebbe chiamato anche lui forse responsabile della rovina per non essersi accorto o per non aver denunziato a tempo il tradimento di quel giuda che doveva esser tra poco suo cognato nella stessa notte era fuggito come un pazzo in mezzo alla tempesta addio campagne tra i più tentati era don mattia scala che possedeva un poderetto con un bel giro di mandorli e d'olivi a mezza costa della collina ove per suo dispetto affiorava con più ricca promessa il minerale madonna che locco esclamava subito don mattia scala sorgendo in piedi per gestire più liberamente scusate don nocio mio locco sì locco e ve lo provo dite un po quante tra mille zolfare credete che siano coltivate direttamente in economia dai proprietarii per non perder tempo inutilmente lo ziro ce l'hai il companatico tieni ti do una cipolla e svelto mi raccomando passava quindi prima che il sole spuntasse nel podere del tutti i possidenti della collina gli volevano bene ricordavano com'egli molto ricco un giorno fosse venuto lì a pigliar possesso di quei pochi ettari di terra comperati dopo la rovina col denaro ricavato dalla vendita della casa in città e di tutte le masserizie di essa e delle gioje della moglie morta di crepacuore e intanto lavoriamo ci ammazziamo a scavarlo poi lo trasportiamo giù alle marine dove tanti vapori inglesi americani tedeschi francesi perfino greci stanno pronti con le stive aperte come tante bocche a ingojarselo ci tirano una bella fischiata e addio per tutti infine era come un paese di sogno quella collina lontana di là veniva l'olio alle loro lucerne che a mala pena rompevano il crudo tenebrore della zolfara di del figliuolo scomparso sperduto per il mondo se qualche volta ne parlava perché qualcuno gliene moveva il discorso si sfogava a dir male per l'ingratitudine che gli aveva dimostrata per il cuor duro di cui aveva dato prova filippino a queste rimostranze faceva una faccia talmente afflitta che don mattia non si sentiva più l'animo d'aggiunger altro con chi parlava del resto quel pover uomo non era di questo mondo guerra dunque odio fame miseria per tutti per i produttori per i picconieri per quei poveri ragazzi oppressi schiacciati da un carico superiore alle loro forze su e giù per le gallerie e le scale della buca don filippino lo guardò sorridente ma pure con una cert'ansia e domandò i burli no sul serio me l'ha data un veterinario che ha studiato a e e anche per già per i fiammiferi di legno mi pare aggiungeva tino làbiso ripiegando con somma diligenza il fazzoletto e la scimmia tita anch'essa regalo della cugina regalo di sorpresa per rallegrare gli ozii e la solitudine del buon cugino esiliato in campagna come no somarone scusate somarone gli gridava don mattia scala e tutte queste costruzioni alla fine del contratto dovevano rimanere al proprietario del suolo il quale per giunta esigeva che tutto gli fosse consegnato in buon ordine e in buono stato tanto a te non do ombra non sei tu qua il padrone caro mattia puoi far quello che ti pare e piace io non ti dico niente basta che tu mi lasci star tranquillo appena i zolfatari venivan su dal fondo della buca col fiato ai denti e le ossa rotte dalla fatica la prima cosa che cercavano con gli occhi era quel verde là della collina lontana che chiudeva a ponente l'ampia vallata ogni tanto ancora qualcuno gli ricordava quel fiasco famoso eh che don no santo dio e nocio butera figurava di sorriderne anche lui ora masticando già già mentre si grattava con le mani paffute le fedine nere su le guance rubiconde aveva torto però don filippino perché la cugina per esempio non veniva mai con le mani vuote a trovarlo in campagna gli portava qualche papalina ricamata con un bel fiocco di seta come no quella che teneva in capo il lopes veramente si rodeva dentro dalla gelosia rosso di pelo dal viso lentigginoso e tutto sciamannato teneva di solito il cappello buttato sul naso come per non veder più niente né nessuno s'era impappinato nel bel meglio della sua prima arringa smarrito con le lagrime in pelle come un bambino lì davanti ai giurati e alla corte aveva levato le braccia a pugni chiusi contro la giustizia raffigurata nella volta con tanto di bilancia in mano gemendo esasperato eh che santo dio poi avendolo sperimentato veramente esperto e amante del lavoro aveva voluto averlo anche socio nell'affitto d'una zolfara tutte le spese per la lavorazione se l'era accollate lui vinto da quella fermezza e reprimendo la repulsione che la sua vista ora gli destava lo scala aveva condisceso a condurla con sé vestita di nero come una figliuola due volte orfana là nel poderetto acquistato allora ma poiché lo zio non aveva avuto per lui questa considerazione saro trigona non potendo per diritto cercava di trar profitto in tutte le maniere anche dell'eredità del cugino e mungeva spietatamente il povero don filippino la scimmia si chiamava tita era vecchia e tisica per giunta don filippino la curava come una figliuola la carezzava s'assoggettava senza mai ribellarsi a tutti i capricci di lei con lei parlava tutto il giorno certissimo d'esser compreso e portava a gli orecchi un pajo di catenaccetti d'oro che davano a vedere quello che del resto egli non si curava di nascondere come fosse cioè venuto su da una famiglia mezzo popolana e mezzo borghese fra due tre anni li avrebbero sposati se tutto come pareva fosse andato bene poteva mai sospettare don mattia scala che dima chiarenza di cui si fidava come di se stesso ma era già passato più d'un anno di comporto e quella brutta bestiaccia non si risolveva a crepare vogliamo farla invece guarire gli disse un giorno lo scala ho una ricetta coi fiocchi infine da uomo prudente che non si lascia mai scappar giudizii avventati diceva può essere può essere è è è scattava nino mo che non poteva soffrire quell'aria flemmatica o s'aggiustava sul naso a gnocco o su gli orecchi il sellino o le staffe degli occhiali d'oro veramente avrebbe potuto riderne di cuore perché se come avvocato aveva fatto quella pessima prova come coltivatore di campi e amministratore di beni via portava bandiera sul verde di quella collina gli occhi infiammati offesi dalla luce dopo tante ore di tenebra laggiù si riposavano a chi attendeva a riempire di minerale grezzo i forni o e cercò con gli occhi nella camera se ce ne fosse qualcuno o se ci fosse almeno qualche oggetto che potesse farne le veci il garzone prese per la spalliera una seggiola e si chinò ma gli altri così inermi senza riparo ebbero paura e gli gridarono aspetta aspetta e mostrò ai quattro contadini inorriditi le scigrigne su le gote e sul mento del povero morto guardate ma come mai la scimmia possibile quella bestia ch'egli teneva da tanti anni con sé notte e giorno era poca veramente quella terra ma da parecchi anni don mattia covava di nascosto al butera il disegno d'ingrandirla acquistando la terra d'un suo vicino col quale già s'era messo a prezzo e accordato lopes accennava di scuotersi dalla cupa noja e sotto al cappellaccio buttato sul naso consigliava con voce sonnolenta lasciate parlare don mattia che se n'intende più di voi tutti infatti dicevano che anche sotto la collina ci doveva esser lo zolfo quelle creste in cima di calcare siliceo e più giù il briscale degli affioramenti lo davano a vedere gl'ingegneri minerarii avevano più volte confermato la voce i uccido qua davanti a te filippino ora stesso perché non ne posso più credimi nove figliuoli cristo sacrato nove figliuoli che mi piangono per il pane e meno male quando veniva solo in campagna a far quelle scenate certe volte conduceva con sé la moglie e la caterva dei figliuoli il libro su le ginocchia socchiudeva gli occhi e si metteva a dire celerissimamente bello bello bello bello bello abbandonandosi man mano su la spalliera come se svenisse dal piacere dieci anni arrischiava incerto il butera sorridendo con aria di condiscendente superiorità dodici concedeva lo scala venti anzi qualche volta bene e che ve ne fate che frutto potete cavarne in così poco tempo maledetta urlò con uno scatto improvviso strappandosi dal capo il cappellaccio e lanciandolo contro la scimmia tita lo colse al volo lo esaminò attentamente vi stropicciò la faccia come per soffiarsi il naso poi se lo cacciò sotto e vi si pose a sedere quante privazioni quanti sacrifizii non s'era imposti per metter da parte quanto gli bisognava per attuare quel suo disegno era poca sì la sua terra il portone forse lo aveva chiuso vedendo che nella casa colonica non c'era alcuno di guardia tranquillatosi con questa riflessione si mise a cercarlo per la campagna uscendo a poco a poco con l'andar del tempo dal suo lutto s'era messo a scambiare qualche parola coi vicini e a dar notizie di sé e della ragazza ah non è figlia vostra no ma come se fosse che tutti in principio avevano creduto sua figlia e che poi s'era saputo esser la sorella minore d'un tal dima chiarenza cioè proprio di quell'infame che lo aveva tradito e rovinato c'era tutta una storia sotto la casa e la campagna con l'obbligo si capisce di prendere con sé e di mantenere vita natural durante il cugino lo cìcero il quale cresciuto sempre come un figlio di famiglia sarebbe stato inetto per altro ad amministrar da sé quella campagna attraversò a tentoni alcune stanze giunse alla camera da letto anch'essa al bujo appena entrato s'arrestò di botto al tenue barlume che filtrava dalle imposte gli parve di scernere qualcosa come un'ombra che si moveva sul letto strisciando e dileguava i frutici crescono senza innesti coi polloni sparpagliati che si succhian la vita l'un l'altro e par che chiedano ajuto da tutte le parti di molti olivi non resta che da far legna che debbo comperarmi alla fine possibile seguitare così e se don filippino fosse venuto a mancare d'un colpo dio liberi senza aver tempo e modo di firmar l'atto di vendita per quel tanto che oramai gli toccava saro trigona suo unico erede avrebbe poi riconosciuto quelle spese e il precedente accordo col cugino su i sacchi per rifiatare un po all'aria tutti imbrattati dai cretosi acquitrini lungo le gallerie o lungo la lubrica scala a gradino rotto della buca che stanno a farci me lo dite non danno frutto e ingombrano e voi buttatele a terra e fatene carbone gli rispondeva indolente il lopes ma il butera consigliava vedete un po prima di buttarle giù se qualcuno ve le prende senza vizii e viveva così morigeratamente sempre sano e vegeto che prometteva anzi di campar cent'anni del resto il termine del comporto era già fissato alla morte della scimmia che poco più ormai si sarebbe fatta aspettare ricordavano come si fosse prima rintanato nelle quattro stanze della casa rustica annessa al podere senza voler vedere nessuno insieme con una ragazza di circa sedici anni jana gli mettevano tutto sossopra ballavano ballavano proprio quelle stanze dagli urli dalle risa dai pianti dalle corse sfrenate poi s'udiva immancabilmente il fracasso il rovinio di qualche grossa rottura almeno almeno di qualche specchio d'armadio andato in briciole si ridusse così in fondo alla piaggia dove il garzone attendeva con tre giornanti a zappare la vigna e don filippino che se n'è fatto io non lo trovo tè regina don mattia per chiasso chiamava davvero i cani aveva avuto anche lui un tempo la mania delle zolfare per cui s'era ridotto eccolo là scannato miserabile lo scala allora si portò le mani alla bocca per farsene portavoce e rivolto verso la campagna chiamò forte il garzone come questi poco dopo dal fondo della piaggia gli diede la voce don mattia gli domandò se don filippino fosse là con lui andò ad accoccolarsi in cima al padiglione e lassù pacificamente come se nulla fosse si mise a grattarsi il ventre poi a scherzar con le cocche d'un fazzoletto che il povero don filippino le aveva legato alla gola il quale non voleva affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero se le zone sterili fossero rare o frequenti se il sotterraneo fosse asciutto o invaso dalle acque se il prezzo fosse alto o basso se insomma l'industria fosse o perché mi fate ancora aspettare a pigliar possesso firmate il contratto levatevi da questa schiavitù col denaro che vi do io voi senza vizii voi con così pochi bisogni potreste viver tranquillo in città gli anni che vi restano il certo per l'incerto sarebbe stata impresa da pazzi queste considerazioni che ciascuno di quei proprietarii della collina ribadiva di continuo nella mente io sono qua di casa e non voglio impicci con la giustizia io anzi mi siete tutti testimoni che c'entra adesso esclamò don mattia dando una spallata vedendo quei cinque che la esaminavano giro giro così chinati e stravolti tese le mani alle tavole del letto e saltò più volte a balziculi poi accomodò la bocca ad o ed emise un suono minaccioso chhhh ma don mattia ogni volta prima di mettersi a parlare si recava in cantina per offrire a gli amici un buon boccale di vino aceto avvelenatevi beveva anche lui sedeva s'attortigliava le gambe e domandava di che si tratta e notare che quel denaro a don filippino avrebbe fatto tanto comodo ma dio benedetto come avrebbe poi potuto in città gustar la poesia pastorale e campestre del suo divino virgilio allora scendeva dalla trabacca e gli montava sul petto angustiata costernata don filippino la abbracciava e le diceva al colmo della gioja senti tita senti bello bello bello bello bello assassinato come che dice esclamarono quelli che attendevano ansiosamente slanciandosi tutti e quattro insieme per montare il garzone volle andare innanzi agli altri gridando piano per la scala a uno a uno poi sprovvisto com'è quasi sempre di mezzi deve per forza smerciar subito il suo prodotto a qualunque prezzo per seguitare il lavoro perché se non lavora voi lo sapete il proprietario gli toglie la zolfara tirati i conti che cosa restava dunque ai produttori e come avrebbero potuto dare essi un men tristo salario a quei disgraziati che faticavano laggiù esposti continuamente alla morte e il rimedio scusate tornava a domandare lo scala limitare rispondeva allora placidamente nocio butera limitare la produzione dello zolfo l'unica per me sarebbe questa in vita lo zio prete aveva anche posseduto una casa nella vicina città e questa casa aveva lasciato nel testamento al figliuolo di un'altra sua sorella il quale si chiamava saro trigona senza fiato senza voce tutto tremante e ristretto in sé dal terrore corse alla finestra della cucina su su salite ammazzato assassinato quel giorno a causa d'una carbonaja a cui si doveva dar fuoco lo scala fece tardi erano già passate le dieci intanto la porta della cascina di don filippino era ancora chiusa insolitamente don mattia picchiò nessuno gli rispose e quando essa triste per la malattia se ne stava arrampicata su la trabacca del letto ch'era il suo posto preferito egli seduto su la poltrona si metteva a leggerle qualche squarcio delle georgiche o delle bucoliche dopo alcuni anni però jana stanca d'aspettar così senza speranza il ritorno del fidanzato aveva voluto tornarsene in città in casa del fratello il quale sposata una vecchia di molti denari famigerata usuraja s'era messo a far l'usurajo anche lui come se le spese fossero state a suo carico né bastava neppur dentro le gallerie sotterranee l'affittuario era padrone di lavorare a suo modo ma ad archi o a colonne o a pasture come il proprietario imponeva talvolta anche contro le esigenze stesse del terreno i cinque uomini stettero a mirare quell'indifferenza bestiale rimbecilliti che fare intanto domandò lo scala abbassando gli occhi sul cadavere la sera avanti egli aveva lasciato l'amico in buona salute malato dunque non poteva essere almeno fino al punto di non poter lasciare il letto per un minuto ma forse ecco s'era dimenticato di aprir le finestre delle camere poste sul davanti ed era uscito per la campagna con la scimmia uniti egli ascoltava poi scrollava le spalle e che me n'importa da qua da qua non mi ricordavo più neanche d'averti dato questa lettera per lui poi com'essi si mettevano a strillare in tutti i toni li disponeva in fila per ordine d'altezza e così facevano l'organo fermi là belli belli davvero guarda filippino non sono da dipingere che sinfonia farina di majorca di majorca gnorsì mestate poi quando si sarà ridotta come una pasta molle oleosa applicatela ancora calda sul petto e su le spalle di quella brutta bestia ricopritela ben bene di bambagia di molta bambagia capite benissimo di bambagia e poi a scavare poveri picconieri sepolti laggiù a cui non importava se su fosse giorno o notte poiché notte era sempre per loro tutto poteva aspettarsi il povero don mattia tranne che quella scimmia maledetta che tanto lo aveva fatto penare gli dovesse far l'ultima era solito lo scala di levarsi prima dell'alba per vigilare ai preparativi del lavoro prestabilito la sera avanti col garzone allora lo scala riprendendo il primo discorso si metteva a rappresentar loro tutti gli altri pesi a cui doveva sottostare un povero affittuario di zolfare i sapeva tutti lui per averli purtroppo sperimentati i pare mi pare si metteva a sghignazzare don mattia scala che vi pare è proprio così questi due soli usi ne conosciamo noi domandatene a chi volete nessuno vi saprà dire per che altro serva lo zolfo quando lo scala terminava di parlare e i vicini si alzavano per tornarsene alle loro abitazioni rurali la luna alta e come smarrita nel cielo quasi non fosse di quella notte ma la luna d'un tempo lontano lontano dopo il racconto di tante miserie parevano sottoterra tanti morti affaccendati i contadini della collina all'incontro perfino sputavano puh guardando a quelle coste della vallata era là il loro nemico il fumo devastatore molte di quelle lettere gli eran tornate indietro con gli emigranti rimpatriati dopo quattro o cinque anni gualcite ingiallite quasi illeggibili ormai nessuno aveva visto neli né era riuscito ad averne notizia né all'argentina né al brasile né a gli stati uniti il garzone gli rispose che non s'era visto allora già con un po d'apprensione lo scala tornò a picchiare alla cascina chiamò più volte don filippino don filippino e non avendo risposta né sapendo che pensarne si mise a stirarsi con una mano quel suo nasone palpitante si doveva esser pazzi o disperati no per accettar siffatte condizioni per farsi mettere così i piedi sul collo chi erano infatti per la maggior parte i produttori di zolfo ed ecco oltre l'affitto breve l'estaglio cioè la quota d'affitto che doveva esser pagata in natura sul prodotto lordo al proprietario del suolo la scimmia disse con un sospiro di sollievo e quasi gli venne di ridere gli altri quattro allora si chinarono anch'essi a guardare tita accoccolata sotto il letto con la testa bassa e le braccia incrociate sul petto povera povera sì perché era condannata quella cara bestiola e mattia scala dunque doveva avere ancora un po di pazienza aspetta almeno gli diceva don filippino che questa povera bestiola se ne vada poi la campagna sarà tua va bene dima chiarenza doveva soltanto star lì sul posto vigilare all'amministrazione e ai lavori intanto jana januzza come la chiamavano gli cresceva in casa certe cose lo scala ecco non le poteva capire e poi c'era tita tita ch'era abituata a vivere in campagna e che forse non avrebbe più saputo farne a meno poverina sarà tua il ragionamento di don filippino era senza dubbio convincente ma che sicuro aveva intanto lo scala di quei denari spesi nel fondo di lui e la zolfara una notte gli s'era allagata irreparabilmente distruggendo l'impianto del piano inclinato che allo scala costava più di trecento mila lire si tratta prorompeva al solito nino mo che sono tante bestie tutti a uno a uno chi ma quei figli di cane i zolfatari fosse arrabbiata osservò uno dei giornanti spaventato tutt'e cinque a un tempo con lo stesso pensiero si scostarono dal letto aspettate un bastone disse don mattia un pajo di pantofole gli portava pur ricamate da lei quelle che teneva ai piedi e la parrucca dono e attenzione del cugino per guardarlo dai raffreddori frequenti a cui andava soggetto per la calvizie precoce parrucca di francia gli era costata un occhio a i quattro amici a questa vivace lampantissima dimostrazione della cecità con cui si esercitava l'industria e il commercio di quel tesoro concesso dalla natura alle loro contrade si munirono di seggiole anche loro il garzone allora spinse la sua più volte sotto il letto tita balzò fuori dall'altra parte s'arrampicò con meravigliosa agilità su per la trabacca del letto in casa rovinato senza più la moglie senza più il figlio solo con quella ragazza la quale come impazzita dall'onta e dal cordoglio s'era stretta a lui non aveva voluto lasciarlo aveva minacciato di buttarsi da una finestra s'egli la avesse respinta in casa del fratello e scomparso senza lasciar nessuna traccia di sé pochi giorni dopo la madre era morta assistita amorosamente da jana e lo scala s'era trovato solo lo scala aveva conosciuto questo chiarenza ragazzo e lo aveva sempre ajutato sapendolo orfano di padre e di madre con quella sorellina molto più piccola di lui se l'era anzi preso con sé per farlo lavorare quando mai lui badava a dire il garzone di solito così mattiniero ma gli starà male la scimmia vedrete disse uno dei giornanti la terrà in braccio e non vorrà muoversi per non disturbarla ora non poteva veder neanche da lontano un pezzo di zolfo che subito con rispetto parlando non si sentisse rompere lo stomaco e che è il diavolo gli domandavano girato il podere gli amici si riducevano su lo spiazzetto innanzi alla cascina là lo scala li invitava a sedere sul murello che limitava giro giro sul davanti la scarpata su cui la cascina era edificata a chi vigilava alla fusione dello zolfo o s'affaccendava sotto i forni stessi a ricevere dentro ai giornelli che servivan da forme lo zolfo bruciato che vi colava lento come una densa morchia nerastra la vista di tutto quel verde lontano alleviava anche la pena del respiro e quella per la ventilazione e i pozzi per l'estrazione e l'eduzione delle acque ma anche i calcheroni i forni le strade i caseggiati e quanto mai potesse occorrere alla superficie per l'esercizio della don mattia scala voleva la campagna aveva fretta cominciava a essere stufo e aveva ragione la somma convenuta era pronta don matria aveva anche un figlio unico quasi della stessa età che si chiamava neli si sa presto padre e madre s'erano accorti che i due ragazzi avevano preso a volersi bene non come fratello e sorella non voleva che questi dovendo per esempio attendere alla rimonda tornasse due o tre volte dalla costa alla cascina o per la scala o per la pietra d'affilare la ronca o l'accetta o per l'acqua o per la colazione doveva andarsene munito e provvisto di tutto punto fecero il giro della cascina dal lato di tramontana trovarono una finestra con gli scuri aperti si rincorarono ah esclamò il garzone ha aperto finalmente è la finestra della cucina ma il garzone riprese ponendo avanti le mani non si sa mai con la giustizia padrone mio siamo poveretti nojaltri e con noi so io pervenuto all'altezza della finestra si tolse il cappellaccio bianco vi cacciò il pugno e infranse il vetro poi aprì la finestra e saltò dentro e sotto all'ombra di quelle sopracciglia gli lampeggiavano gli occhi chiari taglienti vivi vivi mentre le narici del gran naso aquilino energico gli si dilatavano di continuo e fremevano respiro l'agra oppressura del fumo che s'aggrappava alla gola fino a promuovere gli spasimi più crudeli e le rabbie dell'asfissia i carusi buttando giù il carico dalle spalle peste e scorticate mentre tino làbiso tirava al solito daccapo il pezzolone per soffiarsi il naso e prender tempo da uomo prudente oh bella esclamava intanto nocio butera imbarazzato anche lui serve serve per per inzolfare le viti serve quasi tutti i prodotti della campagna andavano a lui frumento fave frutta vino ortaggi e se don filippino ne vendeva qualche parte di nascosto come se non fosse roba sua il cugino saro scoprendo la vendita gli piombava in campagna su le furie quasi avesse scoperto una frode a suo danno volevano essere come un impegno per tutti di resistere uniti alle tentazioni sapendo bene che se uno di loro avesse ceduto e una zolfara fosse sorta là in mezzo tutti ne avrebbero sofferto prestava denaro e andava a mano a mano allargando i confini del suo fondo già s'era annesso quasi metà del podere di un certo nino mo e aveva ridotto un altro proprietario il làbiso a vivere in un pezzettino di terra largo quanto un fazzoletto da naso anticipandogli la dote per cinque figliuole dal quale non si recasse di nascosto alla vigilia della partenza per consegnargli segretamente una lettera indirizzata a quel suo figliuolo non per qualche cosa oh se niente niente t'avvenisse di vederlo o d'averne notizia laggiù scavano scavano e il prezzo dello zolfo giù giù giù senza capire che fanno la loro e la nostra rovina perché tutti i danari vanno a finir là in quelle buche in quelle bocche d'inferno sempre affamate bocche che ci mangiano vivi questo dubbio sorgeva di tanto in tanto nell'animo di don mattia ma poi pensava che a voler forzare don filippino a cedergli il possesso del fondo a volerlo mettere alle strette per quei denari anticipati poteva correre il rischio di sentirsi rispondere ma i proprietarii di quelle campagne quantunque tentati insistentemente con ricche profferte non solo non avevan voluto mai cedere in affitto il sottosuolo ma neanche alla tentazione di praticar loro stessi per curiosità qualche assaggio così sopra sopra teneva da un pezzo gli occhi anche su le terre del lopes ma questi per bizza dovendo disfarsi dopo una serie di male annate d'una parte della sua tenuta s'era contentato di venderla anche a minor prezzo a un estraneo allo scala e allora cominciata la distruzione altre bocche d'inferno si sarebbero aperte e in pochi anni tutti gli alberi tutte le piante sarebbero morti attossicati dal fumo e addio campagne ai piedi di quella scarpata dalla parte di dietro sorgevano come a proteggere la cascina certe pioppe nere alte alte di cui don mattia non si sapeva dar pace perché il lopes ce l'avesse piantate don filippino si turava gli orecchi chiudeva gli occhi e si metteva a pestare i piedi dalla disperazione mandali via rompano ogni cosa si portino via casa alberi tutto ma lasciatemi in pace per carità illuminando le due coste della vallata ne faceva apparir più squallida e più lugubre la desolazione e ciascuno avviandosi pensava che là sotto quelle coste così squallidamente rischiarate cento duecento metri sottoterra c'era gente che s'affannava ancora a scavare ora forse costui considerando la propria condizione di sfortunato sensale di zolfo di sfortunatissimo padre di famiglia con una caterva di figliuoli s'aspettava che lo zio prete lasciasse tutto a lui per rubarlo a man salva su le spese d'amministrazione su lo zolfo estratto finanche sul carbone che doveva servire ad alimentar le macchine per l'eduzione delle acque sotterranee pensava inoltre lo scala che aveva da fare con un vero galantuomo incapace di far male neanche a una mosca quanto al pericolo che morisse d'un colpo questo pericolo non e oltre l'estaglio le tasse governative d'ogni sorta e poi l'obbligo di costruire non solo le gallerie inclinate per l'accesso alla zolfara tino làbiso lungo lungo rinfichito tirava dalla tasca dei calzoni un pezzolone a dadi rossi e neri vi strombettava dentro col naso che pareva una buccina marina poi ripiegava diligentemente il pezzolone se lo ripassava così ripiegato parecchie volte sotto il naso e se lo rimetteva in tasca o infine chi t'ha costretto ad anticiparmeli per me il fondo poteva restar bene com'era e andar anche in malora non me ne sono mai curato non puoi mica ora cacciarmi di casa mia se io non voglio era divenuto amico di tutti i proprietarii della collina che spesso sul tramonto venivano a trovarlo dai poderi vicini pareva che la campagna avesse voluto compensarlo dei danni della zolfara era era pure stata una fortuna l'aver potuto acquistare quei pochi ettari di terra perché uno dei proprietarii dei sei poderi in cui era frazionata la collina il butera riccone s'era fitto in capo di diventar col tempo padrone di tutte quelle terre forse per l'esperienza fatta su lo zio il quale quantunque prete era terribilmente focoso l'esperienza cioè di due dita saltate a quella buon'anima dalla mano sinistra nel caricare il fucile e per conseguenza come dice nino mo lo zolfo giù giù giù come se fosse pietraccia vile ma del resto voi don nocio che avete studiato e tu tino làbiso sapreste dirmi che diavolo sia lo zolfo e a che cosa serva perché povero giovine aveva sudato una camicia a cacciarsi l'arringa a memoria e credeva di poterla recitare proprio bene tutta filata senza impuntature e noi rimaniamo qua come tanti ciechi come tanti allocchi con le ossa rotte dalla fatica e le tasche vuote unico guadagno le nostre campagne bruciate dal fumo ma subito alla vista di quella gola squarciata voltò la faccia se lo coprissimo con lo stesso lenzuolo nossignore disse subito il garzone vossignoria dia ascolto a me bisogna lasciarlo così come si trova guardate gridò allora lo scala sangue ha le mani il petto insanguinati essa lo ha ucciso si ricordò di ciò che gli era parso di scernere entrando e raffermò convinto essa sì l'ho veduta io con gli occhi miei stava sul letto ma l'uomo si sa l'uomo non si vuol mai contentare e nocio butera pareva godesse soltanto nel sapere che altri come lui aveva fatto cilecca in qualche impresa chiudere la porta in faccia a quegli ingegneri governativi che venivan per dovere d'ufficio non poteva si sfogava in compenso a maltrattare quegli altri che o per conto di qualche ricco produttore di zolfo o di qualche società mineraria venivano a proporgli la cessione o l'affitto del sottosuolo il garzone corse alla casa colonica e ritornò poco dopo con la scala monto io disse don mattia pallido e fremente al solito scostando tutti ma da un pezzo egli affacciandosi al balcone della cascina s'era abituato a saltar con gli occhi il muro di cinta tra il suo podere e quello del vicino e a considerar come sua tutta quanta quella terra raccolta la somma convenuta aspettava solamente che il vicino si risolvesse a firmare il contratto e a sloggiare di là ripreso dalla costernazione di fronte all'incertezza di quegli uomini a cui pareva strano ch'egli avesse trovata chiusa la villa com'essi la avevano lasciata nell'avviarsi al lavoro lo scala propose di ritornar su tutti insieme a vedere che fosse accaduto ho bell'e capito questa mattina è infilata male proprio io così irriconoscibile è vero no non dico ma t'immaginavo di di come m'immaginavi lo interruppe subito il griffi ero anche predisposto predispostissimo al matrimonio concedo ma è forse detto che a udine o a bologna avrei trovato un'altra margherita margherita era il nome di mia moglie tu puoi sempre risalire alla causa de tuoi danni o delle tue fortune spesso magari non la scorgi ma non di meno la causa c'è o tu o altri o questa cosa o quella e poi ah poi me lo sai dire come una donna dopo esser costata tanto a un uomo possa far quello che mi fece colei infame mia madre disse accennandola con espressione di profonda tristezza nella voce e nel gesto il valdoggi senza saper perché sospirò dimesso no dimmi come m'immaginavi te ne prego insisté il griffi vivamente te ne prego mah ancora ufficiale che so riprese il valdoggi alzando le spalle capitano per lo meno ti ricordi oh con tanta forza e tale chiarezza che la tua inclinazione irresistibile a soddisfar quei desiderii a prenderti quei piaceri ne è frenata se talvolta buon dio neppure la coscienza dei mali immediati è ritegno che basti contro ai desiderii occhi valdoggi bisbigliò quegli allora quasi tra sé tentennando leggermente il capo senza muover gli occhi il valdoggi aggrottò le ciglia e si sporse un po avanti per discerner meglio la faccia di colui che aveva mormorato il suo nome vero sì disse il valdoggi smarrito provandosi a sorridergli indeciso e balbettò ma io scusi lei lei io son griffi chiudo gli occhi e la vedo per quelle stanze con le finestre aperte al sole vi canta con la sua vocina tutta trilli e scivoli come cantava teneva così le manine intrecciate sul capo biondo buon dì sposa felice i danni le sofferenze che possono derivarne non ti s'affacciano al pensiero con tal precisione né la tua immaginativa può presentir questi danni queste sofferenze sì e questo è il mio male esclamò con viva spontanea sincerità lao griffi sbarrando gli occhi chiari ma io vorrei dire a mia madre senti io sono stato imprevidente oh quanto vuoi griffi ah fece il valdoggi confuso vieppiù smarrito cercando nella memoria un'immagine che gli si ravvivasse a quel nome strinsi troppo lui s'era buttato giù dalla finestra nel giardino il suo ex-fidanzato sì lo aveva prima piantato come si dice per me per il simpatico ufficialetto i dai ai nervi urlò questa volta nella piazza deserta lao griffi tutto ciò che avviene doveva dunque fatalmente avvenire falso poteva non avvenire se e qui mi perdo io in questo se di udine poi non ti parlo ci sono stato addirittura ci son voluto andare per tre giorni e ho veduto tutto tutto esaminato ho cercato di viverci tre giorni la vita che avrei potuto viverci se il governo assassino non m'avesse lasciato a potenza a me destino sospirò a questo punto con gli occhi bassi la vecchia madre destino si rivolse a lei il figlio con ira tu ripeti sempre codesta parola che mi dà ai nervi maledettamente lo sai dicessi almeno imprevidenza predisposizione noi siamo deboli creature gli ammaestramenti tu dici dell'esperienza altrui non servono a nulla ciascuno può pensare che l'esperienza è frutto che nasce secondo la pianta che lo produce e il terreno in cui la pianta è germogliata oh premetti questo da per sé poi queste forze si esplicano si svolgono latenti e ti tendono una rete un'insidia che tu non puoi scorgere ma che alla fine t'avviluppa ti stringe e tu allora ti trovi preso senza saperti spiegar come e perché forse non potrai intendermi bene neanche tu ma immagina un uomo per esempio che sia costretto a vivere incatenato con un'altra creatura contro la quale covi un intenso odio soffocato ora per ora dalle più amare riflessioni immagina per qualche minuto vi riuscì si rappresentò col pensiero l'interno della stazione ove il fulgore opalino della luce elettrica contrasta con la vacuità fosca e cupamente sonora sotto l'immenso lucernario la madre si destò di soprassalto e accomodandosi in fretta il gran nodo sotto il mento gli disse lao lao ti prego sii buono il griffi accompagnò con un desolato tentennar del capo le esclamazioni di stupore del ritrovato amico e ogni tentennamento era forse insieme un cenno e un saluto lagrimevole ai ricordi del buon tempo andato pronunziò quest'ultime parole con voce così cangiata e vibrante con gesti così insoliti che molti avventori si voltarono a guardarlo dai tavolini intorno e qualcuno zittì oh un bel giorno mentre sei a colazione tu qui lei lì conversando ella ti narra che quand'era bambina suo padre fu sul punto di partire poniamo per l'america con tutta la famiglia per sempre gli stava a fianco una vecchierella mezzo appisolata alla cui placidità dava un'aria molto strana la veste color cannella diligentemente guarnita di cordellina nera a zig-zag e il cappellino logoro e stinto su i capelli lanosi i o s'era ingannato eppure quella voce lo sconosciuto sorrise mestamente e ripeté valdoggi è vero erano fatti per intendersi a meraviglia posso benissimo guarda immaginarmi la vita che avrebbero vissuto insieme me l'immagino anzi posso crederli vivi entrambi quando voglio laggiù a potenza nella loro casa figli non ne avrebbero sai margherita non poteva farne vedi se follia c'è è questa la mia follia posso veder tutto ciò che sarebbe stato se quel che è avvenuto non fosse avvenuto lo vedo ci vivo oppure che mancò poco ella non restasse cieca per aver voluto un giorno ficcare il naso in certi congegni chimici del padre orbene tu che soffri l'inferno a cagione di questa creatura lo stesso ho fatto a bologna e tu non sai ciò che voglia dire vivere la vita che avresti potuto vivere se un caso indipendente dalla tua volontà una contingenza imprevedibile non t'avesse distratto deviato spezzato talvolta l'esistenza com'è avvenuto a me capisci e quasi spinto da un'ansia strana con moto repentino gli s'accostò battendo più e più volte di seguito le palpebre e tenendosi le mani come per reprimer la smania anzi vivo lì soltanto il se insomma il se capisci tacque un buon tratto poi esclamò con tanta esasperazione che il valdoggi si voltò a guardarlo credendo che piangesse e se mi avessero mandato a udine i cui grossi nastri neri terminati in punta da una frangia a grillotti d'argento che li faceva sembrar due nastri tolti a una corona mortuaria erano annodati voluminosamente sotto il mento dorme poverina il griffi contemplò un pezzo sua madre in silenzio le prime sviolinate d'un concerto di ciechi nel caffè lo scossero e si rivolse al valdoggi vienna dicono ch'è tanto bella e un po la germania oppure al reggimento di bologna per visitar l'italia di mezzo firenze roma nel peggior dei casi rimanere a potenza nel peggiore dei casi bada ah fece il valdoggi t'è morta lao griffi si cangiò subito in volto e si cacciò le mani in tasca stringendosi nelle spalle la vecchierella chinò il capo e tossì leggermente è proprio così valdoggi e senti mia madre sostiene ch'io sono aberrato ch'io non ragiono ragioni troppo mi pare affermò il valdoggi già mezzo intontito e immagineresti magari commiserandola la sua vita da cieca e la tua da scapolo o in compagnia di un'altra donna qualsiasi ma perciò ti dico che tutto è destino disse ancora una volta convintissima senza scomporsi la vecchierella a occhi bassi andando con passo pesante orbene il governo mi lasciò a potenza capisci a potenza a potenza economie economie e si rovina si assassina così un pover uomo poi si scosse di scatto e domandò e tu anche tu dimesso è vero che t è accaduto nulla a me rispose il valdoggi terminai a roma il servizio che voleva insomma quello sconosciuto perché lo guardava a quel modo si rivoltò volle guardarlo anche lui con l'intenzione di fargli abbassare gli occhi che volete condannatemi assolvetemi per me è lo stesso i dolgo di quel che ho fatto ma in quell'istante terribile non seppi né potei fare altrimenti chi non ha colpa chi non ha da pentirsi è uomo libero sempre anche se voi mi date la catena sarò libero sempre internamente a udine dunque ti ricordi io avevo domandato che mi s'ascrivesse o al reggimento di udine perché contavo in qualche licenza d'un mese di passare i confini senza disertare per visitare un po so finanche la casa dove sarebbero andati ad abitare appena sposi non ho che da metterci margherita viva come tante volte figurati nelle varie occorrenze della vita l'ho veduta o paghi tu o pago io pago io lascia fare il valdoggi cercò d'opporsi ma il griffi volle pagar lui si alzarono e si diressero tutti e tre verso piazza dell'indipendenza a vienna riprese il griffi appena si furono allontanati dal caffè posso insomma parlarne benissimo quasi con cognizione di causa come si dice e così di tutti quei paesi della germania che avrei potuto visitare passando i confini nel mio giretto d'un mese sì i hanno assolto eh sfido ma se mi lasciavano dentro non credere che me ne sarebbe importato dentro o fuori ormai carcere lo stesso così ho detto ai giurati fate di me ciò che volete è come se io ci fossi stato veramente sì ho letto guide descrizioni ho domandato notizie schiarimenti a viaggiatori che ci sono stati ho veduto fotografie panorami tutto buono il valdoggi lo squadrò tra stordito e stupito non sapendo come regolarsi vieni vieni valdoggi riprese il griffi lanciando occhiatacce alla gente che si voltava vieni alzati mamma ti voglio raccontare l'ho uccisa rispose lao griffi seccamente poi domandò non hai letto nei giornali credevo che sapessi non non so nulla disse il valdoggi sorpreso impacciato nome lao griffi tredicesimo reggimento fanteria potenza griffi tu esclamò il valdoggi a un tratto sbalordito tu così una mosca ostinata che ti molesti un movimento che tu fai per scacciarla possono di qui a sei a dieci a quindici anni divenir causa per te di chi sa quale sciagura e così i piaceri d'un momento i desiderii immediati ti s'impongono è inutile la natura stessa dell'uomo tutti i tuoi sensi te li reclamano così spontaneamente e imperiosamente che tu non puoi loro resistere la vecchierella non ripeté questa volta destino ma se lo disse certo in cuore tanto vero che scosse amaramente il capo e sospirò piano con gli occhi sempre a terra ma sai con queste mani ti giuro che non volevo ucciderla volevo sapere come avesse fatto e glielo domandavo scotendola afferrata così per la gola quantunque sì la previdenza a che ti giova si è sempre esposti sempre alla discrezione della sorte ma guarda valdoggi da che dipende la vita d'un uomo volta parte o arriva domandò a se stesso il valdoggi udendo il fischio d'un treno e guardando da un tavolino innanzi allo chlet in piazza delle terme l'edificio della stazione ferroviaria era un uomo sui quarant'anni vestito di nero coi capelli e i baffetti rossicci radi spioventi la faccia pallida e gli occhi tra il verde e il grigio torbidi e ammaccati puoi sottrarti alla riflessione che se un caso o l'altro probabilissimi entrambi fosse avvenuto la tua vita non sarebbe quella che è oh fosse avvenuto tu saresti cieca mia cara io non sarei certamente tuo marito e si diede a immaginare tutte le seccature d'un viaggiatore sia che parta sia che arrivi inavvertitamente però gli cadde di nuovo lo sguardo su quell'avventore del tavolino accanto del di fuori ormai non m'importa più nulla e non volli dir altro né volli discolpe d'avvocato tutto il paese però sapeva bene che io la temperanza la morigeratezza in persona avevo fatto per lei un monte di debiti ch'ero stato costretto a dimettermi e se io mi credo per esempio rosajo nato a produr rose perché debbo avvelenarmi col frutto attossicato colto all'albero triste della vita altrui no no noi siamo deboli creature non destino dunque né fatalità ah già tu allievo ufficiale ricordo benissimo non ci badare ricordo ricordo la conversazione languì il griffi guardò la vecchierella che gli stava a fianco appisolata mento il valdoggi distrasse subito di nuovo lo sguardo da quell'uomo ma questa volta in preda a una vera esasperazione che lo fece rigirar su la seggiola sgarbatamente e soffiar forte per le nari s'era appigliato al fischio del treno come si sarebbe appigliato al ronzio sordo continuo che fanno i globi della luce elettrica pur di riuscire a distrarre gli occhi da un avventore il quale dal tavolino accanto stava a fissarlo con irritante immobilità e guarda valdoggi se quello sciocco non si fosse allontanato per un anno da potenza dando così agio a me d'innamorarmi per mia sciagura di margherita a quest'ora quei due sarebbero senza dubbio marito e moglie e probabilmente felici ì i conoscevo bene tutti e due movendo sotto il mento tutti i grillotti d'argento di quei due nastri da corona mortuaria così era stato sopraffatta a quel modo non aveva saputo respingerlo s'era sentita mancare non sapeva più come sotto quell'impeto brutale e s'era abbandonata sì cedendo pur senza voler concedere sonava e cantava forse non molto correttamente ma con foga appassionata se non fosse nata e cresciuta fra i pregiudizii d'una piccola città e non avesse avuto l'impedimento di quel fratellino si sarebbe forse avventurata alla vita di teatro era stato quello un tempo il suo sogno nient'altro che un sogno però soffocante egli raddoppiava di giorno in giorno i guadagni della professione la circondava d'agi aveva voluto che smettesse di dar lezioni in quell'ozio forzato che la avviliva aveva allora accolto malauguratamente un pensiero che dapprincipio maledetto impiccio e perché intanto ella non rispondeva forse non aveva inteso ripicchiò più forte attese silenzio giorni addietro il bandi aveva detto al d'andrea eleonora non sta bene il d'andrea aveva guardato negli occhi l'amico e compreso che il male della sorella doveva esser lieve vuoi che venga a visitarla dice di no sua quella vigna aveva ben ragione d'esserne contento il padre che d'ora in poi non sarebbe stato più soggetto a nessuno alla fin fine non era tanto stramba l'idea di fargli seguitare gli studii meglio lì meglio a scuola che qua tutto il giorno in compagnia della moglie uno di quei giorni finalmente tornò dalla città sconfitto bocciato bocciato ancora una volta agli esami di licenza tecnica e ora basta basta davvero non voleva più saperne prese libri quaderni disegni squadre astucci matite e li portò giù innanzi alla villa per farne un falò no vengo io a farti ubbidire e rispettare giurò infine che non avrebbe mai più rivolto la parola a quella smorfiosa che le disprezzava così il figlio un così bel pezzo di giovanotto non volle prender parte alla cerimonia non vi prese parte neanche il d'andrea scusandosi che doveva tener compagnia in quel triste giorno al suo povero giorgio non ben rimessa ancora da quella crisi violenta eleonora entrò nell'aula si vide accanto quel ragazzo che l'impaccio e la vergogna rendevano più ispido e goffo ebbe un impeto di ribellione fu per gridare no no e lo guardò come per spingerlo a gridar così anche lui e cedendo a una cattiva ispirazione aveva voluto sorprenderlo lasciando d'un tratto il pianoforte e scendendo a precipizio la scala della villa che fai lì sto a sentire ti piace tanto sì signora i sento in paradiso enorme e pallida ma sempre con quel suo viso di bambinona che ora pareva più che mai strano e forse più ambiguo che strano per un certo indurimento negli occhi quasi di folle fissità ch'ella voleva tuttavia scontraffatto pallidissimo coi capelli scompigliati e gli occhi ancora rossi di pianto il d'andrea lo teneva per un braccio voglio sapere questo soltanto disse alla sorella a denti stretti con voce fischiante quasi scandendo le sillabe voglio sapere chi è stato la notte chiara pareva facesse tremolar su la terra il suo velo di luna sonoro di grilli e arrivava ora da lontano come un'oscura rampogna il borboglio profondo del mare avrebbe avuto un piccino una piccina a cui attendere a cui consacrarsi tutta ma dio doveva farle la grazia di mandarle un maschietto era già vecchia sarebbe morta presto e come avrebbe lasciato a quel padre una femminuccia scampanellio a un tratto un assiolo da presso emise un chiù languido accorante da lontano un altro gli rispose come un'eco e tutti e due seguitarono per un pezzo a singultar così nella chiara notte poi si scambiavano uno sguardo e riabbassavano gli occhi lo sposo guardava fuori tutto ristretto in sé aggrottato in villa furono accolti con uno strepitoso sparo di mortaretti e grida festose e battimani vecchia interloquiva la madre certo non è più una bambina ma vecchia neppure e tu ti levano la terra incalzava il padre te l'ho già detto sei rovinato in mezzo a una strada senza figli morta la moglie la dote torna ai parenti di lei poi disse vossignoria non dubiti me lo pesterò sotto i piedi sa come come si pigia l'uva o piuttosto facciamo così glielo consegno legato mani e piedi e vossignoria si prenderà tutta quella soddisfazione che vuole al municipio eleonora prima d'entrare nell'aula dello stato civile fu assalita da una convulsione di pianto lo sposo che si teneva discosto in crocchio coi parenti fu spinto da questi ad accorrere ma il vecchio medico lo pregò di non farsi scorgere di star lontano per il momento ma quelli specialmente il padre non ne furono per nulla soddisfatti carta imbrogli che poteva essere quella carta il testamento la donazione cioè del podere al marito e se non era fatta in regola e con tutte le forme e dal mento cominciavano a schizzare i primi peli dei baffi e della barba a cespuglietti povero gerlando faceva compassione così grosso così duro così ispido con un libro aperto davanti ora così sorpreso nel sonno con una gran voglia di stropicciarsi gli occhi coi pugni aprendo la bocca per lo sforzo d'aggrottar le ciglia perché voleva mostrare non tanto di capire quanto d'esser convinto pareva impazzito e tutti lo commiseravano gli toccò tuttavia a combattere un bel po col mezzadro per farlo condiscendere alle nozze del figliuolo quantunque d'idee larghe il vecchio dapprima parve cascasse dalle nuvole non voleva creder possibile una cosa simile bruto ella era già esausta un altro colpo anche lieve l'avrebbe atterrata poco dopo si vide innanzi gerlando fosco e ansante si cangia vita da oggi le annunziò i son seccato i metto a fare il contadino come mio padre e dunque tu smetterai di far la signora costà nero bene disse eleonora sorridendo mestamente sento freddo no dico bene di di di figura spiegò egli balbettando e sedette per terra accanto al masso caccia caccia gridò vado pel medico muore inciampò stramazzò tutto impolverato riprese a correre disperatamente addentandosi la mano che s'era scorticata una carta ripeté gerlando non sapendo che dire confuso di vergogna eleonora accennò di sì col capo e soggiunse non te ne curare sollevato e contento gerlando la mattina dopo riferì ai genitori quanto gli aveva detto eleonora lei che aveva sempre accolto in sé sentimenti puri e nobili lei che aveva considerato il proprio sacrifizio come un dovere in un momento perduta oh miseria una sera in fine s'era accorta che quel ragazzone privato così d'un tratto dell'ajuto di lei della compagnia ch'ella gli concedeva e degli scherzi che si permetteva con lui s'appostava per spiarla per sentirla cantare o sonare il fratello fu irremovibile ne pochi giorni che occorsero per le pubblicazioni di rito prima del matrimonio s'accanì nello scandalo per prevenir le beffe che s'aspettava da tutti prese ferocemente il partito d'andar sbandendo la sua vergogna con orribili crudezze di linguaggio respirava con pena a ogni menomo rumore il cuore le balzava in petto e le batteva con tumultuosa repenza una stanchezza greve la opprimeva allora col capo abbandonato su la spalliera del seggiolone gli occhi chiusi si rammaricava dentro di sé di non esser morta in compenso però soleva dire ridendo ai due giovani mi son presa tutta la carne che manca a voi due era infatti un donnone che non finiva mai ma aveva tuttavia dolcissimi i lineamenti del volto e l'aria ispirata di quegli angeloni di marmo che si vedono nelle chiese con le tuniche svolazzanti quel salotto pieno di luce quantunque dal tetto basso arredato di mobili già consunti d'antica foggia respirava quasi un'aria d'altri tempi e pareva s'appagasse nella quiete dei due grandi specchi a riscontro dell'immobile visione della sua antichità scolorita guardava coi begli occhi neri ingranditi e dolenti nella pallida magrezza e le pareva che ormai nessuna relazione esistesse più tra essi e lei come se ella fosse or ora tornata nuova e diversa da un luogo remoto dove ogni vincolo fosse stato infranto non con essi soltanto ma con tutta la vita di prima di nuovo eleonora indicò la porta e si coprì il volto con le mani non mi ci far pensare non posso pensarci dunque non vuoi risparmiare a giorgio questa vergogna e come domandò il d'andrea delitto sa sarebbe un doppio delitto piuttosto mi dica non si potrebbe in qualche altro modo rimediare disse a tutto di sì di sì col capo ma il padre e la madre quando seppero di quel patto montarono su tutte le furie e invano gerlando si provò a far intender loro che gli conveniva così che anzi ne era più che contento le giungevano attraverso l'uscio le voci le risa dei convitati che aizzavano di là gerlando lodandogli più che la sposa il buon parentado che aveva fatto e la bella campagna possibile eleonora bandi ma se aveva in gioventù per amore del fratello rifiutato tanti partiti uno più vantaggioso dell'altro come mai ora ora che la gioventù era tramontata il padre accorse per impedirglielo ma gerlando imbestialito si ribellò lasciatemi fare sono il padrone sopravvenne la madre accorsero anche alcuni contadini che lavoravano nella campagna la moglie s'interpose fece intendere al marito che sarebbe stato meglio forse lasciare in pace la sposa per quel giorno i convitati approvarono l'emozione il disagio si sa l'unica ragione che sentiva di potere addurre in sua discolpa che valore poteva avere davanti al fratello poteva dirgli guarda giorgio che sono forse caduta per te eppure la verità era forse questa e se ti muore adesso se non hai più figli sei in mezzo a una strada che farai hai lasciato la scuola e non sai neppur tenere la zappa in mano sei rovinato che me ne importa gridò gerlando purché non abbia nulla lei sopravvenne la madre con le braccia per aria un medico ci vuole subito un medico la vedo male quando tornò col medico alla villa eleonora stava per morire dissanguata assassino assassino nicchiava gesa attendendo alla padrona lui è stato ha osato di metterle le mani addosso guardavo gli rispose lei con un sospiro socchiudendo gli occhi ma lui riprese se vedessi come come stai bene così con codesto scialle nero deliberato di ritirarsi colà per sempre così lo avrebbe lasciato libero del tutto non gli avrebbe più dato la pena della sua compagnia della sua vista e anche lei a poco a poco là si sarebbe tolta quella strana idea dal capo di trovar marito all'età sua in un'altra vettura era lo sposo gerlando torbido e ingrugnato coi genitori questi parati a festa stavano su di sé gonfi e serii perché alla fin fine i primi giorni eran trascorsi bene e aveva creduto che le sarebbe stato facile seguitare così aveva già preso l'abitudine di levarsi ogni giorno all'alba e di fare una lunga passeggiata per i campi fermandosi di tratto in tratto incantata eleonora non voleva staccarsi dai due vecchi amici ma le fu forza salire in vettura con lo sposo e coi suoceri strada facendo non fu scambiata una parola nella vettura il mezzadro e la moglie parevano sbigottiti alzavano di tanto in tanto gli occhi per guardar di sfuggita la nuora gerlando andò a picchiare all'uscio picchiò una prima volta piano attese silenzio come le avrebbe detto doveva proprio darle del tu così alla prima e allora egli avrebbe avuto tutto il diritto di dirgli che mi hai dato a me quella vecchia io ho studiato ho una professione da signore e potevo aspirare a una bella giovine ricca e di buoni natali come lei altri furono pronti a trattenere il mezzadro che s'era lanciato per schiaffeggiare il figlio imbecille che gli guastava così la festa preparata con tanta solennità e tanta spesa che hai insistette eleonora nulla rispose impacciato gerlando mio padre al solito daccapo con la scuola domandò lei sorridendo per spingerlo a parlare no peggio diss egli e lo sguardo dei begli occhi neri che le lunghe ciglia quasi vellutavano e il suono della voce armoniosa pareva volessero anch'essi attenuare con un certo studio che le dava pena l'impressione d'alterigia che quel suo corpo così grande poteva destare sulle prime e ne sorrideva mestamente con le buone riprendeva manierosa la madre tu devi andarci con le buone e magari dirglielo vedi che n'ho avuto io di te t'ho rispettato come tu hai voluto ma ora pensa un po a me tu come resto io che farò se tu mi lasci così alla fin fine santo dio non deve andare alla guerra e un profondo rammarico l'aveva invasa inasprito talvolta da certe smanie che alteravano le sue grazie spontanee il suono delle sue parole delle sue risa ora questa fretta di sdebitarsi in qualche modo come se a entrambi non ne paresse l'ora l'aveva proprio ferita nel cuore quasi d'un tratto così s'era trovata senza più scopo nella vita che le restava da fare ora che i due giovani non avevano più bisogno di lei e aveva perduto irrimediabilmente la gioventù dopo le atroci sofferenze e col volto come di cera guardando il soffitto aspettava che gli occhi le si chiudessero da sé pian piano per sempre già non distingueva più nulla come in sogno rivide il vecchio medico che le aveva fatto da testimonio e gli sorrise un così bel pezzo di giovanotto che colei non era neanco degna di guardare gerlando tornò in sala sollevato da un gran peso non viene dice che non viene non può venire viva il bestione esclamò allora il padre che non lo chiamava altrimenti le hai detto ch'era in tavola e perché non l'hai forzata a venire ma il mezzadro che s'era inteso di dimostrare alla nuora che all'occorrenza sapeva far l'obbligo suo rimase imbronciato e ordinò con mala grazia che il pranzo fosse servito neanche coi primi guadagni della professione era tornato il sorriso su le labbra del fratello sentiva forse ancora il peso del sacrifizio ch'ella aveva fatto per lui si sentiva forse vincolato da questo sacrifizio per tutta la vita condannato a sacrificare a sua volta la propria gioventù la libertà dei proprii sentimenti alla sorella i pone mi pone davanti tante ombre m'affligge col col pensiero del mio avvenire poiché lui è vecchio dice e io così senza né arte né parte finché ci sei tu bene ma poi poi niente dice non ho nulla v'assicuro ripeté più pacatamente per carità lasciatemi in pace non vi date pensiero di me va bene concluse il fratello duro e cocciuto intanto qua c'è carlo lo dirà lui quello che hai e uscì dalla camera richiudendo con furia l'uscio dietro di sé e ora disse il padre a gerlando quando i due camerieri finirono di sparecchiar la tavola e tutto nella villa ritornò tranquillo che farai ora te la sbroglierai tu e ordinò alla moglie di seguirlo nella casa colonica ove abitavano poco discosto dalla villa gerlando aveva diciannove anni e in tredici di scuola era arrivato appena alla terza tecnica era un ragazzone rude tutto d'un pezzo quella fissazione del padre costituiva per lui un vero martirio praticando coi compagni di scuola aveva preso senza volere una cert'aria di città che però lo rendeva più goffo il mezzadro intanto mangiando guardava il figlio e scrollava il capo col volto atteggiato di derisoria commiserazione guardatelo guardatelo borbottava tra sé che figura ci fa eleonora col capo appoggiato al tronco richiuse gli occhi sorrise per non piangere assalita dal rimpianto della sua gioventù perduta così miseramente a diciott'anni sì era stata pur bella tanto come se l'uno avesse dato all'altro da ruminare per un pezzo e andavano a testa bassa come due cavalli stanchi entrambi con le mani dietro la schiena a nessuno dei due veniva mai la tentazione di volgere un po il capo verso la ringhiera del viale per godere la vista dell'aperta campagna sottostante ma come eleonora lei com'è stato chi è stato fece il d'andrea non trovando di fronte alla tremenda ambascia di lei che questa domanda per la sua curiosità sbigottita se fossi stato io al posto suo finito il pranzo fra la musoneria generale i convitati con una scusa o con un'altra andarono via era già quasi sera seduti ben discosti dalla tavola sudavano anche per i grevi abiti di panno della festa e si guardavano nelle facce dure arsicce svisate dall'insolita pulizia e non osavano alzar le grosse mani sformate dai lavori della campagna per prendere quelle forchette d'argento senza pensar d'accendere il lume gerlando prese una seggiola e si recò a sedere al balcone che guardava tutt'intorno dall'alto l'aperta campagna declinante al mare laggiù in fondo lontano era divenuta pungente quasi aggressiva nei discorsi si rendeva conto lei stessa del cangiamento della propria indole provava in certi momenti quasi odio per se stessa repulsione per quel suo corpo vigoroso ribrezzo dei desiderii insospettati in cui esso ora all'improvviso le s'accendeva turbandola profondamente via via tutta codesta biancheria chi nascerà sarà contadino anche lui e dunque senza tanti lisci e tante gale licenzia la serva farai tu da mangiare e baderai alla casa come fa mia madre inteso dammi dammi qualche cosa la prenderò come una medicina crederò che sia una medicina che mi dai tu purché sia subito ah non ho coraggio non ho coraggio eleonora si recò le mani al volto e scoppiò in violenti singhiozzi il d'andrea rimase un pezzo a guardarla fra seccato e imbarazzato poi domandò perché che cos'ha non può dirlo neanche a me miopi tutti e due parlavano vicinissimi in piedi l'uno di fronte all'altro parevano fratelli della stessa età della stessa corporatura alti magri rigidi di quella rigidezza angustiosa di chi fa tutto a puntino con meticolosità a tuo padre rispose allora con gravità eleonora socchiudendo gli occhi quasi per non vedere il rossore di lui di a tuo padre che non se ne dia pensiero ho provveduto io a tutto digli e che stia dunque tranquillo per sé domandò solo d'esser lasciata lì da canto in quella cameretta insieme con la vecchia serva di casa che l'aveva vista nascere gerlando che a notte inoltrata s'era tratto dal balcone tutto indurito dall'umido a dormire sul divano della sala da pranzo non ti lasciare infinocchiare da ascolto a noi carne carne che carta così un giorno eleonora mentre se ne stava sotto a quell'olivo sul ciglione si vide all'improvviso accanto gerlando venuto furtivamente il bandi dovette promettere la cessione in dote del podere e un assegno giornaliero alla sorella così il matrimonio fu stabilito e quando ebbe luogo fu un vero avvenimento per quella salvarmi il d'andrea a questa proposta s'irrigidì più che mai aggrottando severamente le ciglia te ne scongiuro carlo insistette lei non per me non per me ma perché giorgio non sappia se tu credi che io abbia fatto qualche cosa per voi chiese presto licenza di ritirarsi sola ma nella camera in cui aveva dormito durante la villeggiatura trovando apparecchiato il letto nuziale s'arrestò di botto su la soglia scosso lo sbalordimento angoscioso dei primi giorni eleonora per consiglio della vecchia serva si diede a preparare il corredino per il nascituro non ci aveva pensato e ne pianse gesa la vecchia serva la ajutò la guidò in quel lavoro per cui era inesperta aveva ormai circa quarant'anni la considerazione del resto di cui godeva in paese per quelle sue doti artistiche la compensavano almeno in parte del sogno fallito e la soddisfazione d'averne invece attuato un altro quello cioè in guerra coi parenti arrabbiato con se stesso che non riusciva a ritener nulla nulla nulla di quanto studiava e in quell'ozio smanioso intanto si sentiva dentro come un fermento d'acri desiderii fra gli altri quello della moglie perché gli s'era negata non era più desiderabile è vero quella donna ma che patto era quello svariata di poggi e di valli e di piani col mare in fondo che s'accendeva tutto agli ultimi fuochi del tramonto vista di tanta bellezza che pareva perfino incredibile che quei due vi potessero passar davanti così senza neppure voltarsi a guardare gerlando non rispondeva nulla ai consigli della madre provava quasi un sollievo ma irritante come una vellicazione le previsioni del padre gli movevano la bile lo accendevano d'ira che fare vedeva la difficoltà dell'impresa e ne vedeva pure la necessità impellente bisognava a ogni modo tentare lì solo spajato a capo tavola come potrà la sposa aver considerazione per uno scimmione così fatto ha ragione ha ragione di vergognarsi di lui con un braccio appoggiato alla ringhiera del balcone egli allora istintivamente per sottrarsi all'oppressione di quell'incertezza smaniosa fermò l'udito a quei due chiù che si rispondevano nel silenzio incantato dalla luna rimasto solo gerlando si guardò attorno aggrondato non sapendo che fare sentì nel silenzio la presenza di quella che se ne stava chiusa di là forse or ora non sentendo più alcun rumore sarebbe uscita dalla stanza che avrebbe dovuto far lui allora non la lasciare un momento cerca d'entrarle sempre più nel cuore e poi e poi ottieni che la serva non si corichi più nella stessa camera con lei ora lei sta bene e non ne ha più bisogno la notte da due mesi vedi mi dibatto in quest'agonia senza trovar la forza il modo di farla finita che ajuto puoi darmi tu carlo che dici che ajuto ripeté il d'andrea ancora smarrito nello stupore a cui lei avrebbe ispirato i suoi pensieri i suoi sentimenti un maschietto avrebbe sofferto meno di quella condizione d'esistenza in cui fra poco la mala sorte lo avrebbe messo tranquillo anzi giacché siamo a questo discorso senti se io venissi a mancare d'un tratto siamo della vita e della morte nel secondo cassetto del canterano nella mia camera troverai in una busta gialla una carta per te carlo il d'andrea si chinò su lei un po impacciato nel suo rigido contegno i dica allora ella gli appoggiò una guancia su la mano e pregò disperatamente a bassa voce fammi fammi morire carlo ajutami tu per carità non trovo il modo mi manca il coraggio la forza con le mani tra i capelli si voltò a guardare verso la casa campestre ma fu colpito negli occhi improvvisamente dall'ampia faccia pallida della luna sorta appena dal folto degli olivi lassù e rimase atterrito a mirarla come se quella dal cielo avesse veduto e lo accusasse e il dileggio con cui ora la accompagnavano a quelle nozze vergognose non ci potesse esser posto per un po di commiserazione la commiserazione era tutta per il fratello il quale s'intende poi sentì mancarsi le gambe e s'abbandonò gerlando smarrito confuso la sostenne insieme con gesa e tutt'e due la adagiarono su una seggiola verso sera improvvisamente fu presa dalle doglie venuta in campagna la signorina gerlando le aveva fatto rivolgere dalla madre la preghiera di persuadere al padre che la smettesse di tormentarlo con questa scuola con questa scuola con questa scuola non ne poteva più gerlando se ne stava affacciato al balcone e per tutta risposta pieno d'onta scrollava di tratto in tratto le poderose spalle onta sì provava onta d'esser marito a quel modo di quella signora ecco ma il d'andrea s'interpose scostò l'amico poi gli disse severamente tu va lo dirà a me va va e lo fece uscire a forza dalla camera ma poco dopo dissero sì tutti e due come condannati a una pena inevitabile sbrigata in gran fretta l'altra funzione nella chiesetta solitaria il triste corteo s'avviò alla villa e che hai tu pianto finora gli disse lei con le lagrime a gli occhi che ho preteso io da te che hai preteso di non aver molestie di non aver contatto con me quasi che io fossi che non meritassi confidenza da te matrona eleonora adesso sedeva a tavola con lui una sera a cena vedendolo con gli occhi fissi su la tovaglia pensieroso gli domandò non mangi che hai l'aspetto e il contegno della sposa raggelarono tutti i convitati per quanto ella si provasse anche a sorridere a quella buona gente che intendeva farle festa a suo modo come usa negli sposalizi dond'era uscita l'intesa fu facile eleonora la mattina dopo parlò maternamente a gerlando lo lasciò padrone di tutto libero di fare quel che gli sarebbe piaciuto come se tra loro non ci fosse alcun vincolo e la tristezza taciturna della loro indole si mostrava chiaramente nello squallore dei volti cresciuti insieme avevano studiato ajutandosi a vicenda fino all'università dove poi l'uno s'era laureato in legge l'altro in medicina cioè d'avere schiuso col proprio lavoro l'avvenire a due poveri orfani la compensavano del lungo sacrifizio di se stessa il dottor d'andrea attese un buon pezzo nel salotto che l'amico ritornasse a chiamarlo era già tardi veramente aveva appena ventiquattro giorni innanzi a sé ma chi sa mettendoci un po d'impegno forse sarebbe riuscito a prendere finalmente quella licenza tecnica per cui si torturava da tre anni ma ella con uno sforzo supremo riuscì a svincolarsi corse fino all'orlo del ciglione si voltò gridò i butto in quella se lo vide addosso violento si piegò indietro precipitò giù dal ciglione il fratello intanto coi risparmi aveva di recente acquistato un podere e vi aveva fatto costruire un bel villino spinta da lui vi era andata dapprima per un mese in villeggiatura poi riflettendo che il fratello aveva forse acquistato quel podere per sbarazzarsi di tanto in tanto di lei aveva e gli sorrise gerlando non si staccò dalla sponda del letto né giorno né notte per tutto il tempo che eleonora vi giacque tra la vita e la morte un così bel pezzo di giovanotto che colei non era neanco degna di guardare da quel giorno stesso gerlando si mise a studiare a riprendere la preparazione interrotta per gli esami di riparazione su un masso all'ombra d'un olivo centenario guardava tutta la riviera lontana che s'incurvava appena a lievi lunate a lievi seni frastagliandosi sul mare che cangiava secondo lo si provò a sollevare appena il capo e gemette sotto gli occhi inferociti di lui non posso dirtelo il nome o t'ammazzo ruggì allora il bandi levando un pugno sul capo di lei divisi ora durante il giorno dalle diverse professioni sul tramonto facevano ancora insieme quotidianamente la loro passeggiata lungo il viale all'uscita del paese si conoscevano così a fondo improvvisamente da un giorno all'altro ella aveva troncato quelle lezioni non aveva più voluto vederlo s'era fatto portare dalla città il pianoforte e per parecchi giorni s'era chiusa nella villa a sonare a cantare a leggere intese alla fine la voce di lei che domandava dietro l'uscio di un'altra stanza chi è s'appressò a quell'uscio col sangue tutto rimescolato io disse io ger gerlando è pronto non posso rispose lei fate senza di me no ti voglio ti voglio diss'egli allora com'ebbro stringendola vieppiù con un braccio mentre con l'altro le cercava più su la vita avvolto nell'odore del corpo di lei ed era raro il caso che parlando così tra loro l'uno non aggiustasse all'altro col dito il sellino delle lenti sul naso o il nodo della cravatta sotto il mento oppure non trovando nulla da aggiustare non toccasse all'altro i bottoni della giacca parlavano del resto pochissimo egli si rattenne a stento allibito urlando con le braccia levate udì un tonfo terribile giù sporse il capo un mucchio di vesti nere tra il verde della piaggia sottostante e lo scialle che s'era aperto al vento andava a cadere mollemente così aperto più in là per non cadere s'appoggiò con le braccia a gli omeri di lui e lo respinse indietro ma lo scialle a quell'atto si svolse e com'ella se ne stava curva su lui sorto in ginocchio lo avvolse lo nascose dentro poi scorgendo laggiù in fondo un tratto del muro che cingeva tutt'intorno il podere pensò che ora tutta quella terra era sua suoi quegli alberi olivi mandorli carrubi fichi gelsi il mezzadro invece era insoffribile si vantava d'aver idee larghe lui aveva girato il mondo lui era stato in america otto anni a benossarie e non voleva che il suo unico figliuolo gerlando fosse un vile zappaterra c'era il desiderio dei piatti fini ch'ora sarebbero venuti in tavola ma c'era anche in tutti quei convitati una seria costernazione per tutto quel superfluo carlo d'andrea con gli occhi fissi dietro le grosse lenti da miope attese un pezzo senza trovar parole non sapendo ancor credere a quella rivelazione né riuscendo a immaginare come mai quella donna finora esempio specchio di virtù d'abnegazione fosse potuta cadere nella colpa ora per ascoltare nell'attonito silenzio dei piani ove qualche filo d'erba vicino abbrividiva alla frescura dell'aria il canto dei galli che si chiamavano da un'aja all'altra ora per ammirare qualche masso tigrato di gromme verdi o il velluto del lichene sul vecchio tronco stravolto di qualche olivo saraceno gerlando pentito spaventato corse a chiamar la madre un garzone fu spedito in città per una levatrice mentre il mezzadro vedendo già in pericolo il podere se la nuora abortiva bistrattava il figlio bestione bestione che hai fatto processi figlio mio dio te ne scampi e liberi la giustizia non è per i poverelli e quello là per la rabbia sarà capace di farti bianco il nero e nero il bianco mentre gerlando si travagliava con queste riflessioni il padre e la madre attendevano a gli ultimi preparativi del pranzo finalmente l'uno e l'altra entrarono trionfanti nella sala dove già la mensa era apparecchiata si profferse per testimonio e condusse con sé un altro vecchio suo amico per secondo testimonio con essi eleonora si recò in vettura chiusa al municipio poi in una chiesetta fuorimano per la cerimonia religiosa che bastava un lieve cenno uno sguardo una parola perché l'uno comprendesse subito il pensiero dell'altro dimodoché quella loro passeggiata principiava ogni volta con un breve scambio di frasi e seguitavano poi in silenzio prima non se n'era mai curata ora a ripensarci ne provava dispetto provava invidia di tante sue amiche che erano riuscite a procurarsi uno stato lei sola era rimasta così allora tutto impacciato si provò a chiamare a bassa voce come gli aveva suggerito la madre ma gli venne fuori un eneolora così ridicolo che subito come per cancellarlo chiamò forte franco eleonora ma forse per questo la guardò e il sospetto di fronte a quel corpo così voluminoso assunse all'improvviso agli occhi di lui magro un aspetto orribilmente sconcio e osceno e che già le aveva insegnato tante cose della campagna tante cose pur così semplici della vita e che ne rivelano tuttavia un nuovo senso profondo insospettato eleonora a capo chino con gli occhi chiusi scosse lentamente il capo e riprese a singhiozzare me lo dirai gridò il bandi appressandosi trattenuto dall'amico e chiunque sia tu lo sposerai ma no giorgio gemette allora lei raffondando vie più il capo e torcendosi in grembo le mani e quei coltelli sotto gli occhi dei camerieri che girando coi serviti con quei guanti di filo bianco incutevano loro una terribile soggezione un vecchio medico della città ch'era già stato di casa dei genitori d'eleonora e a cui il d'andrea venuto di fresco dagli studii con tutti i fumi e le sofisticherie della novissima terapeutica aveva tolto gran parte della clientela angosciata da questi pensieri stanca del lavoro per distrarsi prendeva in mano uno di quei libri che l'altra volta s'era fatti spedire dal fratello e si metteva a leggere ogni tanto accennando col capo domandava alla serva che fa gesa si stringeva nelle spalle sporgeva il labbro poi rispondeva che vedevano luccicar sulla tovaglia nuova che li abbagliava quattro bicchieri di diversa forma e forchette e forchettine coltelli e coltellini e certi pennini poi dentro gl'involtini di podere s'apriva di là la magnifica vista della piaggia sottostante all'altipiano fino al mare laggiù i si recò i primi giorni accompagnata al solito da gerlando e da gesa poi senza gerlando infine sola vengo con te gesa gridò eleonora cercando di svincolare il braccio che egli le teneva ancora afferrato ma gerlando non glielo lasciò glielo strinse più forte la costrinse a sedere spirare dei venti vedeva il sole ora come un disco di fuoco affogarsi lentamente tra le brume muffose sedenti sul mare tutto grigio a ponente ora calare in trionfo su le onde infiammate tra una pompa meravigliosa di nuvole accese e tu avrai fatto questo bel guadagno avrai perduto la scuola e tutto questo tempo così senza nessuna soddisfazione neanche un pugno di mosche pensaci pensaci a tempo già troppo ne hai perduto che speri a posto quei compagni che avessero voluto ridere alle sue spalle ci avrebbe pensato lui era un signore ormai e non gl'importava più se lo cacciavano via dalla scuola ed ecco intanto quel che n'era venuto il padre non pensava che alla bella campagna ma lui come avrebbe vissuto d'ora in poi con quella donna che gl'incuteva tanta soggezione e che certo gliene voleva per la vergogna e il disonore allora il padre irato lo tirò per il bavero della giacca e gli diede uno spintone ti vergogni bestione ti ci sei messo prima e ora ti vergogni va è tua moglie eleonora si tenne a stento di ridere a quello spettacolo e si ritrasse in fretta dal balcone ma la suocera se ne accorse e disse al figlio ci prova gusto sai la signora la fai ridere piangerà gridò allora gerlando minaccioso levando il capo verso il balcone il servizio da tavola era stato fornito per l'avvenimento da un trattore della città che aveva anche inviato un cuoco e due camerieri per servire il pranzo il mezzadro venne a trovar gerlando al balcone e gli disse va ad avvertire tua moglie che a momenti sarà pronto lì con lui no mai mai e presa da ribrezzo scappò in un'altra camera vi si chiuse a chiave cadde a sedere su una seggiola premendosi forte forte il volto con tutt'e due le mani quando finalmente dal letto poté esser messa a sedere sul seggiolone parve un'altra donna diafana quasi esangue si vide innanzi gerlando che sembrava uscito anch'esso da una mortale malattia e premurosi attorno i parenti di lui come che dice vossignoria una signorona di quella fatta col figlio d'un vile zappaterra e oppose un reciso rifiuto i perdoni ma la signorina aveva il giudizio e l'età conosceva il bene e il male non doveva far mai con mio figlio quello che fece credeva fermamente che non si sarebbe rialzata mai più da quel seggiolone credeva che da un momento all'altro sarebbe morta di crepacuore e no invece dopo alcuni giorni poté levarsi in piedi muovere sorretta qualche passo per la camera perché quel ravvicinamento con le apparenze opprimenti e nauseanti della vita passata ravvicinamento che talvolta le pareva diventasse più brusco come se qualcuno la spingesse di dietro per costringerla a vedere a sentir la presenza la realtà viva e spirante della vita odiosa che più non le apparteneva che ha domandò gerlando allibito ma il padre lo spinse fuori corri corri per via gerlando tutto tremante s'avvilì si mise a piangere sforzandosi tuttavia di correre a mezza strada s'imbatté nella levatrice che veniva in vettura col garzone dallo scialle nero tirato sul capo si scopriva soltanto il volto che pareva anche più pallido che fai le domandò erlando i sembri una madonna addolorata non ci vado gnornò grugnì gerlando pestando un piede andateci voi spetta a te somarone gli gridò il padre tu sei il marito va grazie tante gnornò non ci vado ripeté gerlando cocciuto schermendosi strizzò gli occhi colta di nuovo dal ribrezzo nel segreto della propria coscienza si sentiva pure miseramente responsabile del suo fallo sì lei lei che per tanti anni aveva avuto la forza di resistere a gli impulsi della gioventù a forza d'acqua ogni mattina riusciva a rassettarsi i capelli ispidi a tirarvi una riga da un lato ma poi quei capelli rasciugati gli si drizzavan compatti e irsuti di qua e di là come se gli schizzassero dalla cute del cranio anche le sopracciglia pareva gli schizzassero poco più giù dalla fronte bassa ma sul punto di scuoterlo di chiamarlo per nome sentì mancarsi l'animo e si ritrasse pian piano come un'ombra nella camera dond'era uscita lo faceva ogni dopo pranzo venir su coi libri e i quaderni della scuola egli saliva impacciato e vergognoso perché s'accorgeva che la padrona prendeva a goderselo per la sua balordaggine per la sua durezza di mente ma che poteva farci il padre voleva così come avrebbe ardito d'alzar gli occhi in faccia a lei e per giunta il padre pretendeva ch'egli seguitasse a frequentar la scuola figurarsi la baja che gli avrebbero data i compagni aveva venti anni più di lui la moglie e pareva una montagna pareva eleonora stese di nuovo le mani per prendergli un braccio e guardandolo con occhi supplichevoli soggiunse se non vuoi farmi morire non potresti in qualche altro modo salvarmi e come eleonora seguitava a singhiozzare le s'appressò provò a scostarle con fredda delicatezza una mano dal volto si calmi via lo dica a me ci son qua io nella notte chiara splendevano limpide le stelle maggiori la luna accendeva sul mare una fervida fascia d'argento dai vasti piani gialli di stoppia si levava tremulo il canto dei grilli come un fitto continuo scampanellio quasi l'aveva fatta ridere se trovassi marito ma aveva già trentanove anni e poi con quel corpo oh via avrebbe dovuto fabbricarselo apposta un marito eppure sarebbe stato l'unico mezzo per liberar sé e il fratello da quell'opprimente debito di gratitudine lei industriandosi dapprima con minute e sagge economie su quel po che le avevano lasciato i genitori poi lavorando dando lezioni di pianoforte e di canto aveva potuto mantenere agli studii il fratello e anche l'amico indivisibile di lui ma era pur dentro di lei quel vuoto e non c'era rimedio la morte sola quando come l'uscio a un tratto s'aprì e giorgio apparve su la soglia e tutti e due passeggiando s'erano messi a pensare con le ciglia aggrottate quasi per rancore a quella donna che aveva fatto loro da madre e a cui dovevano tutto ma questo non sarebbe accaduto anzi egli si proponeva di studiare d'ora innanzi con impegno per potere un giorno tra breve figurare tra i galantuomini del paese senza più sentirne soggezione e parlare e trattare con loro da pari a pari eleonora intese la minaccia e impallidì comprese che la stanca e mesta quiete di cui aveva goduto finora era finita per lei nient'altro che un momento di tregua le aveva concesso la sorte ma che poteva voler da lei quel bruto il giorno dopo aveva fatto ritorno in città e ora come mai giorgio non entrava a svergognarla forse il d'andrea non gli aveva detto ancor nulla forse pensava al modo di salvarla ma come si nascose il volto tra le mani quasi per non vedere il vuoto che le s'apriva davanti vedeva nell'umido cielo crepuscolare sgorgar liquida e calma la luce di giove avvivarsi appena la luna diafana e lieve beveva con gli occhi la mesta dolcezza della sera imminente e respirava beata sentendosi penetrare fino in fondo all'anima il fresco la quiete come un conforto sovrumano a un tratto mentre se ne stava così assorta s'intese scuotere leggermente dammi una mano le chiese egli da terra guardandola con occhi lustri ella comprese ma finse di non comprendere la mano perché gli domandò io non posso tirarti su non ho più forza neanche per me tutto il d'andrea aveva perduto da ragazzo i genitori ed era stato accolto in casa d'uno zio che non avrebbe potuto in alcun modo provvedere alla riuscita di lui eleonora bandi rimasta orfana anch'essa a diciotto anni col fratello molto più piccolo di lei e inoltre quella carta c'era davvero là nel cassetto del canterano o glie l'aveva detto per non esser molestata tu l'hai veduta no e allora ma ammesso che te la faccia vedere che ne capisci tu che ne capiamo noi mentre con un figliuolo a questa dichiarazione era scoppiata a ridere ma all'improvviso gerlando come sferzato in faccia da quella risata le era saltato addosso lì dietro la villa nel bujo fitto oltre la zona di luce che veniva dal balcone aperto lassù quasi senza volerlo s'era messa allora a curare insolitamente la persona assumendo una cert'aria di nubile che prima non s'era mai data quei due o tre che un tempo l'avevano chiesta in matrimonio avevano ormai moglie e figliuoli una fumicaja prima rada poi a mano a mano più densa si sprigionò tra le grida degli astanti da quel mucchio di carte poi un bagliore poi crepitò la fiamma e si levò alle grida si fecero al balcone eleonora e la serva sola egli la fissò stupito anche lei alzò gli occhi a guardarlo ma subito li richiuse contraendo di nuovo il volto e restringendosi in sé quasi colta da improvviso vivissimo ribrezzo sì sì disse poi risolutamente io sì carlo perduta perduta gerlando irritato si scrollava tutto a questi suggerimenti ma neanche per sogno ma se non le passa più neanche per il capo che io possa ma che i tratta come un figliuolo bisogna sentire che discorsi mi fa si sente già vecchia passata e finita per questo mondo che il nerbo per le nerbate glielo procuro io e glielo tengo prima apposta tre giorni in molle perché picchi più sodo quando però comprese che il padrone non intendeva questo ma voleva altro il matrimonio trasecolò di nuovo è già sera andiamo e si alzò non dicevo per tirarmi su spiegò di nuovo gerlando da terra restiamo qua al bujo è tanto bello così dicendo fu lesto ad abbracciarle i ginocchi sorridendo nervosamente con le labbra aride no gridò lei sei pazzo lasciami gli altri parenti e amici dello sposo innumerevoli attendevano nella villa tutti parati a festa con gli abiti di panno turchino gli uomini con le mantelline nuove e i fazzoletti dai colori più sgargianti le donne giacché il mezzadro d'idee larghe aveva preparato un trattamento proprio coi fiocchi così pensando s'addormentò con la fronte sul braccio appoggiato alla ringhiera i due chiù seguitavano l'uno qua presso l'altro lontano il loro alterno lamentio voluttuoso e tutta la colpa era del padre il quale per quella maledetta fissazione della scuola lo aveva fatto trattare al modo d'un ragazzaccio stupido e inetto dalla signorina venuta in villeggiatura abilitandola a certi scherzi che lo avevano ferito per lo studio eh sì bestia non aveva difficoltà a riconoscerlo ma se si fosse trattato d'atterrare un albero un bue eh perbacco e gerlando mostrava le braccia nerborute con certi occhi teneri e un sorriso di denti bianchi e forti gli aveva fatto da madre è vero a quel fratello ebbene in premio di tutti i benefizi lietamente prodigati in premio del sacrifizio della propria vita non le era stato concesso neanche il piacere di scorgere un sorriso anche lieve di soddisfazione su le labbra di lui e gli bastavano altri quattro anni di scuola per aver la licenza dell'istituto tecnico e poi perito agronomo o ragioniere suo cognato allora il signor avvocato che pareva avesse buttato là ai cani la sorella avrebbe dovuto fargli tanto di cappello sissignori prima dopo due mesi d'orrenda angoscia quella confessione del suo stato la sollevò insperatamente le parve che il più ormai fosse fatto ora non avendo più forza di lottare di resistere a quello strazio si sarebbe abbandonata così alla sorte qualunque fosse come volentieri se ne sarebbe scappato a dormire nella casa colonica presso la madre o anche giù all'aperto sotto un albero magari e se lei intanto s'aspettava d'esser chiamata se rassegnata alla condanna che aveva voluto infliggerle il fratello si riteneva in potere di lui suo marito va dunque gli disse a un tratto irritata eleonora che pur senza guardarlo in quel silenzio si sentiva addosso l'inerte orrore di quel sospetto negli occhi di lui va va a dirlo a giorgio perché faccia subito di me quello che vuole va sta con la testa sul libro dorme pensa chi sa pensava gerlando pensava che tirate le somme non era molto allegra la sua vita ecco qua aveva il podere ed era come se non lo avesse la moglie e come se non istintivamente il d'andrea ritrasse la mano ch'ella teneva ancora tra le sue come che dice balbettò senza guardarlo ella si pose un dito su la bocca poi indicò la porta se lo sapesse non dirgli nulla per pietà fammi prima morire il sospetto era facile atteso che si trattava della scrittura privata d'una donna senza l'assistenza d'un notajo e poi non si doveva aver da fare col cognato domani uomo di legge imbroglione va il d'andrea uscì quasi automaticamente ella sollevò un poco il capo per vederlo uscire poi appena richiuso l'uscio ricadde nella positura di prima e difatti eleonora s'era provata a intercedere ma il mezzadro ah nonononò ossequio rispetto tutto il rispetto per la signorina ma anche preghiera di non immischiarsi ed allora essa un po per pietà un po per ridere un po per darsi da fare s'era messa ad ajutare quel povero giovanotto fin dove poteva i convitati accorsero a metter pace a persuadere gerlando a andare che male c'è le dirai che venga a prendere un boccone ma se non so neppure come debba chiamarla gridò gerlando esasperato alcuni convitati scoppiarono a ridere lì così vicina alla terra si sarebbe presto rifatta un'altr'anima un altro modo di pensare e di sentire sarebbe divenuta come quella buona moglie del mezzadro che si mostrava così lieta di tenerle compagnia no non è possibile non è possibile è ammogliato domandò lui appressandosi di più coi pugni serrati terribile no s'affrettò a risponder lei ma non è possibile credi per quietare in certo qual modo il padre dovette promettere formalmente che ai primi d'ottobre sarebbe ritornato a scuola ma per ripicco la madre gl'impose di scegliersi la camera più bella per dormire la camera più bella per studiare la camera più bella per mangiare tutte le camere più belle e comanda tu a bacchetta sai eleonora scosse il capo poi d'un tratto afferrò con tutt'e due le mani la mano di lui contrasse il volto come per un fitto spasimo e gemette carlo carlo queste e consimili riflessioni facevano anche in una terza vettura i testimonii dello sposo contadini amici del padre in compagnia di due vecchi zii materni morire domandò il giovane sorridendo che dice perché morire sì riprese lei soffocata dai singhiozzi insegnami tu il modo tu sei medico toglimi da questa agonia per carità debbo morire non c'è altro rimedio per me la morte sola e puoi soggiungere tornava a incalzare il padre puoi soggiungere vuoi far contento tuo fratello che t'ha trattata così farmi cacciar via di qua come un cane da lui è la santa verità questa bada come un cane sarai cacciato a pedate e io e tua madre poveri vecchi con te il padre doveva sudare una camicia certe mattine per scuoterlo dai saporiti sonni profondi di porcellone satollo e pago e avviarlo ancora intontito e barcollante con gli occhi imbambolati alla vicina città al suo martirio che stava più a farci lì perché ancora quella condanna per gli occhi di veder quei visi attorno e quelle cose da cui gli si sentiva tanto tanto lontana eleonora però negava col capo si sentiva a mano a mano col sangue mancar la vita a mano a mano le forze raffievolendo scemare era già fredda ebbene non si doleva di morire era pur dolce così la morte un gran sollievo eleonora si levò pallida e vibrante di sdegno tua madre è tua madre gli disse guardandolo fieramente negli occhi io sono io e non posso diventare con te villano villana e aspettava che egli la sì la invitasse a tese l'orecchio ma no tutto era silenzio forse s'era già addormentata era già bujo il lume della luna entrava per il balcone aperto nella sala no qua tu rimani qua alla catena con me io per te mi son prese le beffe ora basta vieni via esci da codesto tuo covo non voglio star più solo a piangere la mia pena fuori fuori e la spinse fuori della camera intanto di là nella casa colonica il vecchio mezzadro e la moglie riprendevano a congiurare a danno di lei istigando il figliuolo a provvedere a suoi casi perché la lasci sola badava a dirgli il padre non t'accorgi che lei ora dopo la malattia t'è grata dell'affezione che le hai dimostrata poi col tempo anche scendere la scala e recarsi all'aperto a braccio di gerlando e della serva prese infine l'abitudine di recarsi sul tramonto fino all'orlo del ciglione che limitava a mezzogiorno il podere e aveva voluto parlargli a cuore aperto non prenderti nessun pensiero di me giorgio io voglio soltanto vederti lieto contento capisci ma egli le aveva troncato subito in bocca le parole zitta zitta che dici so quel che debbo fare ora spetta a me per te ajutami ora salvami debbo finir così dopo aver fatto tanto dopo aver tanto sofferto così in questa ignominia all'età mia ah che miseria che orrore pareva che avessero entrambi l'anima avvelenata di silenzio e di noja oppressa come da una scimunita angustia ottenuta la laurea s'eran subito buttati al lavoro come due bestie con tanto impegno con tanto accanimento che in poco tempo erano riusciti a bastare a se stessi il figlio sposava una vera signora sorella d'un avvocato e gli recava in dote una campagna con una magnifica villa e denari per giunta gerlando per rendersi degno del nuovo stato avrebbe seguitato gli studii al podere avrebbe atteso lui il padre che se n'intendeva quantunque da alcuni giorni egli s'aspettasse questa domanda provocata dal suo stesso contegno non seppe sul punto rispondere come aveva deliberato e fece un gesto vago con la mano ma come così avrebbe voluto gridargli lei che senza pensarci due volte s'era sacrificata col sorriso sempre su le labbra e il cuor leggero conoscendo la chiusa dura ostinazione di lui non aveva insistito ma intanto non si sentiva di durare in quella tristezza soffocante entra gli disse il bandi aprendo non riesco a capire perché s'ostina così ma perché non ho nulla gridò eleonora tra le lagrime stava a sedere su un ampio seggiolone di cuojo vestita come sempre di nero il mare in fondo placidissimo riteneva insieme col cielo una tinta rosea un po sbiadita ma soavissima e le campagne in ombra parevano smaltate stanca di mirare nel silenzio quella meravigliosa armonia di colori eleonora aveva appoggiato il capo al tronco e m'hai fatto servire a tavola da una salariata mentre toccava a te a servirmi di tutto punto come fanno le mogli ma che n'hai da fare tu di me gli domandò avvilita eleonora ti servirò se vuoi con le mie mani d'ora in poi va bene ruppe così dicendo in singhiozzi i vecchi ritratti di famiglia appesi alle pareti erano là dentro i veri e soli inquilini di nuovo c'era soltanto il pianoforte a mezzacoda il pianoforte d'eleonora che le figure effigiate in quei ritratti pareva guardassero in cagnesco no rispose lei recisamente infoscandosi basta ho capito lasciami non ne posso più abbandonò il capo su la spalliera del seggiolone rilassò le membra sfinita debbo parlare se lo tirava su in casa tutti i giorni vossignoria m'intende un ragazzaccio a quell'età non si ragiona non si bada ora ci posso perdere così il figlio che dio sa quanto mi costa la signorina con rispetto parlando gli può esser madre parve che tutti provassero un gran piacere nel far pubblicamente strazio dell'ammirazione del rispetto per tanti anni tributati a quella donna come se tra l'ammirazione e il rispetto di cui non la stimavano più degna ma forse era in tempo ancora chi sa doveva proprio chiudersi così la sua vita sempre attiva in quel vuoto doveva spegnersi così quella fiamma vigile del suo spirito appassionato in gerlando livido e gonfio come un tacchino scagliava alle fiamme scamiciato furibondo gli ultimi libri che teneva sotto il braccio gli strumenti della sua lunga inutile tortura le diede la misura per le prime camicine per le prime cuffiette ah la sorte le serbava questa consolazione e lei non ci aveva ancora pensato era tutta avvolta in un ampio scialle nero sentiva freddo quantunque il febbrajo fosse così mite che già pareva primavera la vasta piaggia sotto era tutta verde di biade a notte avanzata eleonora apparve come un'ombra su la soglia del balcone non s'aspettava di trovarvi il giovine addormentato ne provò pena e timore insieme rimase un pezzo a pensare se le convenisse svegliarlo per dirgli quanto aveva tra sé stabilito e toglierlo di lì la chiamerai col suo nome di battesimo gli diceva intanto piano e persuasiva la madre come si chiama eleonora è vero e tu chiamala eleonora non è tua moglie va figlio mio va e così dicendo lo avviò alla camera nuziale chi è riprese il bandi tutto fremente stringendola da presso chi è subito il nome sentendosi addosso la furia del fratello eleonora si strinse nelle spalle la sposa era un po anzianotta tanto meglio l'erede già c'era per via per legge di natura ella sarebbe morta prima e gerlando allora sarebbe rimasto libero e ricco mia moglie sei gridò allora gerlando appressandosi violento e afferrandola per un braccio e farai ciò che voglio io qua comando io capisci poi si volse alla vecchia serva e le indicò l'uscio via voi andate subito via non voglio serve per la casa egli era il marito e doveva dirlo lui se mai si alzava usciva dalla stanza passava innanzi all'uscio della camera di lei ma subito intravedendola sentiva cadersi ogni proposito di ribellione sbuffava e tanto per non riconoscere che sul punto gliene mancava l'animo diceva a se stesso che non ne valeva la pena il fratello tra breve sarebbe entrato e l'avrebbe uccisa ebbene tanto meglio non aveva più diritto a nessuna considerazione a nessun compatimento aveva fatto sì per lui e per quell'altro ingrato più del suo dovere ma in un momento poi aveva perduto il frutto di tutti i suoi benefizi da tredici anni pertanto lo manteneva alle scuole voleva dargli un po di lettera diceva per poi spedirlo in america là nel gran paese dove senza dubbio avrebbe fatto fortuna giusto qua gli domandava però qualcuno guardando verso il cancello della villa a nessuno veniva in mente che il notajo potesse avere ordinato quel tabernacolo la zia monaca nella badia di sant'anna era preposta alla sorveglianza delle tre educande le tre educande le tre colombelle ve l'ha ordinato e lui cupo alzando un dito al cielo l'ecce homo non rispose altrimenti per tutto il tempo che durò la fabbrica la gente rideva o scrollava le spalle mise all'opera la gente che passava a piedi o a cavallo o coi carri per lo stradone polveroso si fermava a domandare a spatolino che cosa facesse un tabernacolo la città prese il lutto il vescovado lassù ove colui covava il reo disegno e di giorno in giorno ne avvicinava l'attuazione ce lo sentimmo tutti come un macigno sul petto all'ultimo la bomba il ciancarella proprio nel giorno che spatolino doveva mostrargli il tabernacolo bell'e finito un colpo apoplettico di quelli genuini e in capo a tre ore morto cristo mio dacché nel paese la consorteria clericale era stata battuta e il partito nuovo degli scomunicati aveva invaso i seggi del comune spatolino si sentiva come in mezzo a un campo nemico qualche donnicciola pian piano comincia a dirlo santo e va a raccomandarglisi perché preghi per lei risposto spatolino ripeté quanto aveva detto al ciancarella e altro aggiunse che non aveva detto infervorandosi alle lodi del prete battagliero benissimo e lui muso di cane si tirò giù voltò le spalle alla moglie e si raggricchiò anche lui da fianco per dormire ma che dormire un tabernacolo vossignoria sì su lo stradone di fronte al cancello altro sorso l'ultimo posò la tazza e senza asciugarsi le labbra si levò in piedi che aveva promesso marco mèola a noi liberali di montelusa che i liguorini non sarebbero tornati ebbene o signori e non è certo ormai che i liguorini non torneranno a montelusa i e quanta ammirazione allorché sfidando i fulmini del vescovado e l'indignazione e la vendetta dello zio marco mèola facendosi cattedra d'un tavolino del caffè pedoca ora questo con buona pace e sopportazione vostra vuol dire avere una concezione dell'eroe alquanto grottesca con tali mezzi avrebbe potuto mai il mèola liberar montelusa dalla calata dei liguorini e poi c'era il servo per testimonio il servo del ciancarella appunto ch'era venuto a chiamarlo per incarico del padrone e don lagàipa c'era con cui era andato a consigliarsi quel giorno stesso come impostato che vuol dire ma sì lui da cristo là dentro il tabernacolo dite davvero davvero insomma riprese la moglie si può sapere che diavolo t'è accaduto che quella canaglia proruppe allora spatolino sforzandosi di parlar basso quel farabutto quel nemico di dio chi chi ci sentimmo stringere il cuore allorché vedemmo per la prima volta scendere dall'alto e vetusto palazzo vescovile a piedi tra i due segretarii incontro al sorriso della nostra perenne primavera lo scheletro intabarrato di questo vescovo nuovo con le spalle appoggiate al muro del suo casalino un lampione a petrolio lì presso sonnecchiava languido verberando del suo lume giallastro a nulla giovò la testimonianza di don lagàipa notoriamente ispiratore a spatolino di tante altre follie che più gli stessi manovali deposero che non avevano veduto mai il ciancarella per aver promesso un giorno nel parlatorio di sant'anna alle educande e alle monacelle più giovani che se lo mangiavano con gli occhi dalle grate una pianticina di fragole da piantare nel giardino della badia odiava ferocemente le donne monsignor partanna questa volta non aspettò neppure che la moglie gli allungasse un altro pugno più forte del primo saltò dal letto esasperato palpebre né valsero a smuoverlo le preghiere prima le imprecazioni poi della moglie accorsa con le altre donne del vicinato né il pianto dei figliuoli porco salvo il santo battesimo porco e dico poco aria aria afferrò così dicendo una seggiola riaprì la porta la riaccostò dietro di sé e si pose a sedere sul vicoletto addormentato s'era intestato come presidente di quella società cattolica a promuovere processioni e luminarie e girandole nella ricorrenza delle feste religiose osservate prima e favorite dall'antico consiglio comunale la moglie già da un pezzo non aveva più per lui né rispetto né considerazione s'era messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli dei figliuoli lavando cucendo per conto d'altri facendo ogni sorta di servizii la moglie allora gli allungò un braccio sulla schiena a pugno chiuso ohé la smetti bada che mi svegli i piccini hai ragione sta zitta m'addormento mano più d'un monello gli tirò qualche buccia parecchi lì sotto il naso gli lanciarono crudelissime ingiurie lui sordo immobile come una vera statua solo che sbatteva di tanto in tanto le palpebre eh che disse non ne son forse degno secondo te ma nossignore scusi s'affrettò a negare spatolino stizzito infiammandosi perché dovrebbe vossignoria commettere così senza ragione un sacrilegio costruisse lì quel tabernacolo per far dispetto al vecchio usurajo e ne ridevano intanto come se dio veramente fosse sdegnato di quella fabbrica capitarono a spatolino lavorando tutte le disgrazie signori io prometto e giuro che i liguorini non torneranno a montelusa voi montelusani voleste per forza immaginare non so che diavolerie per costruirvi il tabernacolo non si doveva dunque chieder licenza a nessuno stabilito il posto lì proprio dirimpetto al cancello il vecchio rientrò nella villa e spatolino rimasto solo non potei strappargli altro di bocca per molto tempo che relazione poteva esserci tra quei tre rintocchi di campana che dicevano io penso a te e i liguorini che non dovevano tornare a montelusa e a qual sacrifizio s'era votato il mèola per non farli tornare la villa del ciancarella era tutta murata come una fortezza e aveva il cancello su lo stradone provinciale il vecchio che pareva un rospaccio calzato e vestito bianca coricatosi accanto alla moglie che già dormiva voltata verso il lettuccio su cui giacevano insieme i due figliuoli spatolino disse prima le consuete orazioni alto curvo su la sua trista magrezza proteso il collo le tumide e livide labbra in fuori nello sforzo di tener ritta la faccia incartapecorita con gli occhialacci neri su l'adunco naso ma si sarebbe fatto tagliar le mani piuttosto l'ozio intanto lo divorava gli faceva di giorno in giorno crescere l'orgasmo e il puntiglio e lo inveleniva contro tutti non si scompose minimamente né alle risa né ai fischi né a gli urli indiavolati della folla che cresceva a mano a mano il naso vasto e carnoso tutto bucherato dal vajuolo come una spugna pareva gli fosse divenuto dopo la malattia più abbondante di qua e di là divergenti quasi per lo spavento di quel naso lo tentarono con la fame lo tentarono con la paura con lo scherno invano finalmente lo lasciarono tranquillo come un povero matto che non faceva male a nessuno voglio che sia una bella festa spatolino perché mi guardi così non credi o vuoi sapere come mi sia venuto in mente in sogno figliuolo ho avuto un sogno l'altra notte nessuno allora poté più levar dal capo a spatolino che quella morte improvvisa del notajo fosse la punizione di dio sdegnato sì ma pensate signori miei pensate che di quelle tre educande non una delle due belle ma la terza la terza quella misera sbiobbina asmatica e cisposa toccò a marco mèola di rapirsi ed era una sfida a noi montelusani che il fervido amore della libertà non avevamo potuto dimostrare altrimenti che con quella cacciata di frati e che la mercede giornaliera l'avevano ricevuta sempre dal capomastro spatolino scappò via dalla sala del tribunale come levato di cervello d'acqua quante riprensioni avevano dovuto fare alle monache e alle educande le madri badesse e le vicarie per ridurle all'obbedienza e farle scendere giù nel parlatorio non tanto per la perdita del suo capitaluccio buttato lì nella costruzione di quel tabernacolo non tanto per le spese del processo a cui per giunta era stato condannato quanto per il crollo della sua fede nella giustizia divina vestito oppresso da una cisti enorme su la nuca che lo obbligava a tener sempre giù e piegato da un lato il testone raso vi abitava solo con un servitore vostra eccellenza benedica nessun discorso che non fosse di chiesa il giovine segretario don arturo filomarino aveva perduto il posto i miei concittadini di montelusa mi domandano adesso con aria di scherno ma se veramente gli sapeva di sale il pane dello zio prete perché non si allibertava lavorando alle pareti laterali ci voglio allogare due bei quadri grandi di qua un calvario di là una deposizione insomma come un camerotto agiato su uno zoccolo alto un metro col cancelletto di ferro davanti il mèola ha rubato il mèola s'è arricchito il mèola probabilmente domani si metterà a far l'usurajo sì ma pensiamo signori miei a chi e perché ha rubato il mèola io seguitai a essergli amico e mi ebbi da lui in quel vespro indimenticabile quando la timida campanella argentina sonò i tre rintocchi nel cielo luminoso quella mezza confessione misteriosa ma que giudei non vollero lasciarlo prima di sera a casa gli ordinò il delegato a casa e giudizio bada sì signor pilato gli rispose spatolino inchinandosi già quattro giorni a sterrare prima di trovare il pancone per le fondamenta poi liti lassù alla cava per la pietra liti per la calce liti col non era propriamente un fischio ma uno zufolio sordo piuttosto a fior di labbra sempre con la medesima cadenza il padrone sant'anima gli aveva risposto e lascialo scavare non lo sai ch'è matto cerca forse il tesoro per terminare la chiesa di santa caterina senza più pensare in quel momento che è parato da cristo con la tonaca di sacco e il mantello di bambagina rossa spesso però qualche grillo attirato dal lume gli schizza addosso e lo sveglia di sant'anna marco mèola gridò solennemente in piazza a tutti noi compagni della sua fede liberale signori io prometto e giuro che i liguorini non torneranno a montelusa una corona di spine in capo una canna in mano teneva la testa bassa inclinata da un lato e gli occhi a terra ragion per cui m'appello al giudizio di quanti sono in italia liberali equanimi e ben pensanti un incubo orrendo gravava su tutti noi montelusani da undici anni si ricordò dopo aver bussato che il prete era da parecchi giorni a letto infermo non avrebbe dovuto disturbarlo con quella visita mattutina ma il caso era grave entrò ove alcuni anni addietro il partanna era stato parroco lo stesso giorno dell'arrivo di questa nuova educanda alla badia di ora la diocesi di montelusa è bene saperlo è tra le più ricche d'italia che voleva fare monsignor partanna con le rendite di essa se negava con tanta durezza un così urgente soccorso a suoi di pisanello questa gobbetta era nipote di monsignor partanna ma una nipote di cui non sapevano nulla i parenti di pisanello e difatti non era arrivata da pisanello ma da un altro paese quando ti metterai all'opera per me anche domani e quando potrà esser finito spatolino stette un po a pensare eh poi disse se dev'essere così grande ci vorrà almeno che so un mese un suo fratello appunto padre di nove figliuoli a pregarlo in ginocchio a mani giunte come si pregano i santi perché gli desse ajuto tanto almeno da pagare i medici che dovevano operar la moglie moribonda volle l'intervento di due guardie che per porre fine a quella gazzarra forzarono il cancelletto del tabernacolo e trassero spatolino in arresto e guardando si recava alla bocca i peli dell'arida barbetta rossiccia piccolo di statura quantunque fin da ragazzo avesse impastato terra e calcina aveva un che di signorile e gl'indicò uno degli sgabelli di ferro disposti giro giro nel chioschetto ma spatolino rimase in piedi col cappelluccio roccioso e ingessato tra le mani ascolta soggiunse piano ora appena tutt'e tre finiranno di sonare l'ultima la campanella più piccola e più argentina a montelusa monsignor partanna infatti per costringere il mèola alle nozze con la nipote rapita dovette convertire in dote a questa nipote il fondo raccolto per il ritorno dei padri liguorini monsignor partanna è vecchio e non avrà più tempo di rifare quel fondo tornato a casa spatolino per tutto quel giorno disegnò tabernacoli verso sera si recò a provvedere i materiali due manovali un ragazzo calcinajo e il giorno appresso all'alba si mise tuttavia io non volli io solo credere a un tradimento da parte del mèola come rispose egli ai primi nostri rimproveri alle prime nostre rimostranze rispose energicamente signori lasciatemi fare tanto per noi sarà sempre bene che un tal peccatore dia segno di volere in qualche modo riconciliarsi con dio imbroglione muso di cane una goccia di caffè gli scese da un angolo della bocca di tra gl'irti peli della barba non rifatta da parecchi giorni un tabernacolo dunque non tanto piccolo perché ci ha da entrare una statua grande al vero di cristo alla colonna e la donna la donna più pericolosa la donna umile tenera e fedele egli scopriva sotto il manto e le bende della monaca perciò ogni risposta che dava loro era come un colpo di ferula su le dita tabernacolo sissignore all'ecce homo vorrei sapere da vostra reverenza se debbo farglielo lo domandi a me pezzo d'asino che gli hai risposto volevano molto bene alla loro maestra la seguivano per tutto come i pulcini la chioccia la seguivano anche quand'essa era chiamata in parlatorio per la visita della sorella e del nipote come se lui stesse in ozio per piacere ma se la corporazione di quei figli di cane assumeva tutti i lavori che pretendeva la moglie ch'egli rinunziasse alla fede rinnegasse dio e andasse a iscriversi al partito di quelli piedi da che il vescovado sedeva lassù come una fortezza in cima al paese tutti i montelusani avevan sempre veduto scendere in carrozza i loro vescovi al viale del paradiso un brulichio sommesso quasi di raccapriccio si propagò al passaggio di lui per tutti gli alberi del lungo e ridente viale del paradiso vanto della nostra chi ciancarella il notajo lui m'ha fatto dire che mi vuole domani alla villa ebbene ma che può volere da me un uomo come quello me lo dici tutti anzi ammiravano la sua forza d'animo quasi eroica comprendendo di quanta amarezza dovesse in fondo esser cagione quella fede per lui allevato e cresciuto come un figliuolo da quello zio prete il vero eroismo consiste nel sapere attemprare i mezzi all'impresa e marco mèola seppe sonavano nell'aria che inebriava satura di tutte le fragranze della nuova primavera le campane delle chiese noi crederemmo di mancare di rispetto alla memoria di nostro zio supponendo anche per un momento ch'egli abbia potuto davvero darti un incarico così contrario al suo modo di pensare e di sentire dall'interno delle casupole in ombra veniva un tanfo grasso di stalla e a quando a quando nel silenzio lo scalpitare di qualche bestia tormentata dalle mosche a un tratto gli occhi chiari rivolti al cielo gli si riempirono di lagrime si scosse su la seggiola e asciugandosi il pianto col dorso della mano mormorò nel silenzio della notte ajutatemi voi cristo mio così il capitaluccio che gli aveva finora permesso d'assumer qualche lavoro in appalto s'era talmente assottigliato ch'egli prevedeva non lontano il giorno che da capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero giornante un gatto che strisciava lungo il muro s'arrestò obliquo guardingo spatolino si mise a guardare in alto nella striscia di cielo le stelle che gli tremavano le mani le ciocche ricciute della testa leonina rizzandosi lo costringevano più del solito a rincalcarsi con manate furiose il cappelluccio floscio che non gli vuol mai sedere in capo la memoria della corruzione seminata nelle campagne e in tutto il paese con le prediche e la confessione dei padri liguorini e dello spionaggio dei tradimenti operati da essi negli anni nefandi della tirannia borbonica di cui segretamente s'eran fatti strumento una volta aveva osato finanche d'aizzare i cani contro un santo sacerdote don lagàipa che s'era recato da lui per intercedere in favore d'alcuni parenti poveri perché appena insediatosi vescovo aveva dato per esse tre disposizioni una più dell'altra crudele prima che non dovessero più né preparare né vendere dolci o rosolii sempre accompagnato dai due segretarii arcigno e duro e non aveva mai voluto accettare non che una tazza di caffè neppure un bicchier tutti i suoi compagni di lavoro come tante pecore s'erano messi dietro ai nuovi caporioni e stretti ora in corporazione spadroneggiavano male a nessuno ora c'è chi gli porta l'olio per la lampada c'è chi gli porta da mangiare e da bere giacché al primo annunzio dell'entrata di garibaldi a palermo s'era squagliata la sbirraglia e con essa la scarsa soldatesca borbonica di presidio a montelusa quell'unico nostro vanto voleva dunque fiaccare monsignor partanna tutti invece ignorando che quel pezzo di terra appartenesse pure al ciancarella e conoscendo il fanatismo religioso di spatolino pensavano che questi o per incarico del vescovo o per voto della società cattolica i voltai a guardarlo stupito del tono e dell'aria con cui aveva proferito quelle parole tre monache negò col capo e mi fe cenno d'attendere e quatto quatto se ne ritornò al tabernacolo di nuovo lì si parò da cristo vi passò tutta la notte e più non se ne mosse ma non credette dapprima che lo sdegno divino dovesse rovesciarsi anche su lui che pur di contraggenio s'era prestato a innalzare quella fabbrica maledetta rapirsi quand'era invece amato fervidamente anche dalle altre due quella proprio quella gobbetta per impedire che i padri liguorini tornassero a orazioni s'intrecciò poi le mani dietro la nuca strizzò gli occhi e senza badare a quello che faceva si mise a fischiettare com'era solito ogni qual volta un dubbio o un pensiero lo rodevano dentro veramente il miracolo si vide dopo quando venne la festa della madonna del lume la sera della vigilia marco mèola si nascose nella chiesa a tradimento e dormì nel confessionale del padre della comunità dal giorno nefasto che monsignor vitangelo partanna per istanze e mali uffizii di potenti prelati a roma ottenne il nostro vescovado e trasse tre sorsi di caffè un tabernacolo e un altro sorso come dice vorrei costruito da te un tabernacolo ancora un sorso bisognò che il padrone il quale prendeva il caffè nel chioschetto d'edera a un lato della villa in mezzo al giardino li chiamasse col fischio ah spatolino bravo disse il ciancarella siedi ne fece un fagottino prese la tela bambagina rossa e senza salutar nessuno se n'andò circa un'ora dopo gli uomini ma vedono anche loro e sanno che vossignoria che sanno imbecille gli gridò il vecchio interrompendolo e che sai tu di dio verme di terra quello che te n'hanno detto i preti avvezzi com'eravamo da tempo al fasto alle maniere gioconde e cordiali alla copiosa munificenza dell'eccell mo nostro monsignor vivaldi dio l'abbia in gloria tutti noi specialmente per quest'ultima disposizione che maneggi per farla revocare ma monsignor partanna era stato irremovibile vah vah vah io mi metto a ragionare con te adesso hai fatto colazione nossignore brutto vizio caro mio dovrei dartela io ora eh nossignore non prendo nulla ah esclamò ciancarella con uno sbadiglio mio spatolino non sapeva più da che parte cominciare appena gli uscì di bocca il nome di ciancarella una furia di male parole all'accenno della costruzione del tabernacolo vide don lagàipa trasecolare tutti ciancarella il notajo non aveva mai parteggiato per nessuno ma era pur notoriamente nemico di dio ne faceva professione dacché non esercitava più quell'altra del notajo con pochi altri operai rimasti fedeli alla santa chiesa spatolino aveva fondato una società cattolica di mutuo soccorso tra gl'indegni figli della madonna addolorata fammi una tonaca disse alla moglie buttandole i tre sacchi in grembo la moglie lo guardò come se non avesse inteso che vuoi fare t'ho detto fammi una tonaca no me la faccio da me marco mèola ci svelò il segreto l'ho presente potrei dipingerlo quella mattina che ci chiamò tutti noi liberali di montelusa nella piazza innanzi al caffè marco mèola che non era mai andato più di una volta l'anno a visitare quella sua zia monaca a sant'anna cominciò a visitarla ogni settimana in compagnia della madre entrò don lagàipa era in piedi e tra la confusione delle sue donne la serva e la nipote che non sapevano come obbedire agli ordini ch'egli impartiva stava in calzoni e maniche di camicia in mezzo alla camera a pulire le canne pensiamo che è niente il bene che il mèola ha fatto a se stesso rubando se lo confrontiamo col bene che da quel suo furto è derivato alla nostra amatissima montelusa qualche altra gli ha recato una tonaca nuova men rozza e gli ha chiesto in compenso tre numeri da giocare al lotto i carrettieri che passano di notte per lo stradone si sono abituati a quel lampadino ch'arde nel tabernacolo ah i preti figliuolo i preti ti hanno sconcertato il cervello vanno predicando è vero che io non credo in dio ma sai perché perché non do loro da mangiare ebbene sta zitto ne avranno quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo il mèola a un tratto si fermò e sorrise senti mi disse queste campane più prossime sono della badia di sant'anna se tu sapessi chi le suona chi le suona tre campane tre colombelle si sparse per tutto il paese la notizia che spatolino impazzito s'era impostato da statua di cristo alla colonna là nel tabernacolo nuovo su lo stradone dirimpetto alla villa del ciancarella gobba e asmatica scesero con la loro maestra a parar l'altare della madonna del lume ecco voi dite il mèola ha rubato il mèola s'è arricchito il mèola probabilmente domani si metterà a far l'usurajo lasciatemi questa è casa mia me la son fatta io col mio danaro e con le mie mani ci ho buttato il sangue mio lasciatemi giudei non la finì più poi s'avviò cammina e cammina si ritrovò quasi senza saperlo dinanzi la porta di don lagàipa ch'era il suo confessore si lasci pregare e mi perdoni se parlo franco chi vuol gabbare vossignoria dio no dio non lo gabba dio vede tutto e non si lascia gabbare da vossignoria sta bene andiamo ora a vedere insieme il posto la terra dall'altra parte dello stradone apparteneva pure al ciancarella che la lasciava incolta in abbandono e infine nell'assettar la centina per costruir l'arco cade la centina e per miracolo non accoppa il ragazzo calcinajo terminato laggiù da due azzurri quello aspro e denso del mare quello tenue e vano del cielo difetto precipuo di noi montelusani è senza dubbio dimenticano che tutti allora compiangevamo amaramente che per la bizza d'una chierica stizzita si dovesse perdere un ingegno di quella sorte io ricordo bene che cori d'approvazione e che applausi disse ma vossignoria scherza è vero scherzo perché io credo che vossignoria voglia scherzare i perdoni un tabernacolo vossignoria all'ecce homo lo credette quando recatosi dai montoro eredi del notajo per aver pagata l'opera sua s'udì rispondere che nulla essi ne sapevano e che non volevano perciò riconoscere quel debito non comprovato da nessun documento in men che non si dica sfondò due sacchi e li cucì insieme per lungo fece a quello di su uno spacco davanti forse aveva giurato a se stesso di far tutto il contrario di quel che aveva fatto il suo eccell mo predecessore largo e cordiale con le monache monsignor vivaldi dio l'abbia in gloria si recava a visitarle almeno una volta la settimana l'aveva acquistata per non aver soggezioni lì davanti alla villa e permetteva che i pecoraj vi conducessero le loro greggiole a pascolare come se fosse terra senza padrone non risulta da nulla che vuoi dunque da noi tienti il tabernacolo e se non t'accomoda ricorri al tribunale all'alba una vettura era pronta nella piazzetta innanzi alla badia e quando le tre educande due belle e vivaci come rondinine lasciatemi stare chi più cristo di me si mise allora a strillare spatolino divincolandosi non vedete come mi beffano e come m'ingiuriano chi più cristo di me che non dovessero più avere in fine un confessore particolare ma servirsi tutte senza distinzione del padre della comunità che pianti che angoscia disperata in tutte e cinque le badie di e sfaccendava per casa pensò d'avviarsi lasciando lì fuori la seggiola ch'era vecchia e nessuno se la sarebbe presa e lo vedono da lontano con piacere si fermano un pezzo lì davanti a conversare col povero cristo che sorride benevolmente a qualche loro lazzo poi se ne vanno vendette cavalli e paramenti inaugurando la più gretta tirchieria pensammo dapprima vorrà fare economia ha molti parenti poveri nella sua nativa pisanello se non che venne un giorno da pisanello a montelusa uno di questi parenti poveri tu sei un indegno figlio è vero sissignore e me ne vanto della madonna addolorata che comandi ha da darmi ecco disse ciancarella ma invece di seguitare si recò la tazza alle labbra ebbene i liguorini i liguorini voleva far tornare a montelusa monsignor partanna i liguorini cacciati a furia di popolo quando scoppiò la rivoluzione per questo egli accumulava le rendite della diocesi col terzo sacco fece le maniche e le cucì intorno a due buchi praticati nel primo sacco a cui chiuse la bocca per un tratto di qua e di là per modo che vi restasse il largo per il collo che monsignor partanna faceva con la massima vigilanza a tempi voluti dai canoni non ostante la gran difficoltà delle vie e la mancanza di comunicazioni e di veicoli e lo vedemmo con lo zio far parte del seguito in quelle visite che fai dove vai gli domandò quella e lui i rivesto mannaggia non posso dormire i metterò a sedere qua davanti la porta su la strada aria aria pararla con le loro mani nelle ricorrenze del corpus domini e della madonna del lume tolse il veto riconcesse la licenza per le preghiere insistenti delle tre educande e segnatamente della sua nipote quella povera gobbetta nuova arrivata ma la lotta era impari e le beffe dei nemici e anche degli amici e la rabbia dell'impotenza avevano fatto perdere a spatolino il lume degli occhi e che dunque si fosse guardato bene dal costruirvi una minchioneria di quel genere soggiunse che anzi avendo egli un giorno detto al padrone sant'anima che spatolino non ostante il divieto scavava di là con mine bombe agguati assalti notturni al vescovado e marco mèola come pietro micca con la miccia in mano pronto a far saltare in aria vescovo e liguorini ma noi vogliamo far scontare al mèola le frodi della nostra illusione le aberrazioni della nostra deplorabilissima impressionabilità quando il mèola un giorno con aria truce levando una mano e ponendosela poi sul petto ci disse e un giorno si vide il miracolo monsignor partanna che aveva negato alle monache di quella badia la licenza che esse avevano sempre avuta di entrare due volte l'anno in chiesa la mattina a porte chiuse io per me non so tollerare in pace che i miei concittadini riconoscendo da un canto questo bene seguitino dall'altro a condannare il mèola e a rendergli se non proprio impossibile difficilissima la vita nel nostro paese il rumor dei carri si spegne a poco a poco nel silenzio e il povero cristo si riaddormenta o scende a fare i suoi bisogni dietro al muro nessuno allora pur sapendo che marco mèola era nipote dello sclepis segretario del vescovo dubitava della sua fede liberale solo perché son divoti e fedeli a noi mentre protegge i montoro capisci quegli atei socialisti a cui lascerà tutte le sue ricchezze basta che vuoi da me fagli il tabernacolo se non glielo fai tu glielo farà un altro ma aveva molta gente di campagna ai suoi ordini armata e due mastini che incutevano paura solo a vederli spatolino sonò la campana ha avuto un sogno dice imbroglione non starci a credere imbroglione se dio veramente gli avesse parlato in sogno gli avrebbe suggerito piuttosto di ajutare un po quei poveretti dei lattuga che non vuol riconoscere per parenti tutta la notte spatolino per fortuna era d'estate un po seduto un po passeggiando per il vicoletto deserto meditò si mise a cercare ma presto troncò le ricerche all'arrivo misterioso di una nuova educanda alla badia di sant'anna d'una povera gobbetta che non poteva neanche reggere sul collo la grossa testa dai grandi occhi ovati nella macilenza squallida del viso i due segretarii il vecchio don antonio sclepis zio del mèola e il giovane don arturo filomarino che durò poco in carica si tenevano un passo indietro e andavano interiti e come sospesi ma se le spaventava tutte con quei segnacci di croce con quella vociaccia borbottante santa figlia in risposta al saluto che ciascuna gli porgeva facendosi innanzi alla doppia grata col viso vermiglio e gli occhi bassi si sforzò davvero di scacciare dalla mente quel pensiero tormentoso che diventava così dentro di lui come sempre un grillo canterino ma quando già credeva d'averlo scacciato su quell'invito misterioso del ciancarella poi sapendo che questi era solito lasciare il letto per tempo e sentendo che la moglie già s'eralevata con non volle dargli nemmeno da pagarsi il ritorno a pisanello e lo vedemmo tutti sentimmo tutti quel che disse il pover uomo con gli occhi gonfi di lagrime e la voce rotta dai singhiozzi nel caffè di pedoca appena sceso dal vescovado e tutto un popolo accorse a vederlo dentro il tabernacolo dietro il cancello insaccato in quella tonaca con le marche del droghiere ancora lì stampate la tela bambagia rossa su le spalle a mo di mantello subito quelle due bestiacce s'avventarono furibonde alle sbarre del cancello e non si quietarono neppure quando il servitore accorse a rincorare spatolino che non voleva entrare il giorno che gli arrivò la notizia che anche in corte d'appello aveva perduto spatolino non fiatò con gli ultimi soldi che gli erano rimasti in tasca comprò un metro e mezzo di tela bambagina rossa tre sacchi vecchi e ritornò a casa tra i gridi festivi delle rondini guizzanti a frotte nel luminoso ardore di quel vespero indimenticabile io e il mèola passeggiavamo per il nostro viale del paradiso muti e assorti nei nostri pensieri e tra i fischi gli urli e le risate del partito avversario ci aveva rimesso le spese per s michele arcangelo per s francesco di paola per il venerdì santo per il corpus domini e insomma per tutte le feste principali del calendario ecclesiastico egli allora scoppiò a ridere poi aggrottando le ciglia mormorò i sacrifico amico mio mi sacrifico ma sta pur sicuro che i liguorini non torneranno a montelusa non ho tanto raccomandato ai miei concittadini di montelusa di non condannare così a occhi chiusi il mèola se non vogliono macchiarsi della più nera ingratitudine ma subito come no ricorse al tribunale spatolino poteva forse perdere potevano forse credere sul serio i giudici che egli avesse costruito di testa sua un tabernacolo e accettava di gran cuore i loro trattamenti lodandone la squisitezza e si intratteneva a lungo con esse in lieti e onesti conversari monsignor partanna invece non si era mai recato più d'una volta al mese in questa o in quella badia la croce su s'intende hai capito spatolino chinò più volte il capo con gli occhi chiusi poi riaprendo gli occhi e traendo un sospiro disse alle gambe gli ho detto tira loro alle gambe cura di piombo ci vuole rosina papera papera papera un altro po d'aceto t'ho detto e una pezzuola pulita che volevi dirmi figliuolo mio lo vedemmo a passeggio in compagnia di preti e di vecchi bigotti lo vedemmo in gran faccende ogni qual volta si preparavano le visite pastorali nella diocesi spatolino si scosta dalla fronte la corona di spine a cui già s'è abituato e grattandosi lì dove le spine gli han lasciato il segno con gli occhi invagati si rimette a fischiettare ci guardammo tutti negli occhi frementi d'ira e di sdegno bisognava a ogni costo impedire che un tal proposito si riducesse a effetto ma come impedirlo parve che da quel giorno il cielo s'incavernasse su din quella timida campanella argentina e parve che il suono di quei tre tintinni si fondesse beato nell'aurea luminosità del crepuscolo hai inteso domandò il mèola questi tre rintocchi dicono a un felice mortale io penso a te tornai a guardarlo le impressioni a cui andiamo così facilmente soggetti possono a lungo su le nostre opinioni su i nostri sentimenti e c'inducono nell'animo mutamenti sensibilissimi e durevoli un vescovo a piedi ora certo i preti diranno che dio m'ha toccato il cuore dicano pure non me n'importa nulla dunque siamo intesi eh parla smuoviti sei allocchito sissignore confessò spatolino aprendo le braccia gli occhi lucidi neri pareva volessero scappargli dalla faccia gialla disfatta i rovinano spatolino mi rovinano è venuto poco fa il garzone baccalà a dirmi che la mia campagna è diventata proprietà comune già che morivano addirittura di fame mentr'egli nella splendida villa che s'era fatta costruire all'uscita del paese viveva da principe con la ricchezza accumulata chi sa come e accresciuta da tant'anni d'usura roba di tutti i socialisti capisci mi rubano l'uva ancora acerba i fichidindia tutto il tuo è mio capisci il tuo è mio gli mando questo fucile e vedemmo stupiti subito dopo quel giuramento solenne cambiar vita a marco mèola lo vedemmo ogni domenica e in tutte le feste del calendario ecclesiastico entrare in chiesa e sentirsi la messa ciancarella questa volta si prese la testa con tutt'e due le mani per ridere a lungo bene poi disse tu sai com'io tratto non voglio impicci di nessun genere dita marco mèola sapeva per via dello zio segretario di quest'odio di monsignor partanna per le donne e quest'odio gli parve troppo e che come tale dovesse avere una ragione recondita e particolare nell'animo e nel passato di monsignore aveva sentito dire che spatolino aveva lui l'intenzione di costruire un tabernacolo proprio lì dirimpetto al cancello e aveva voluto avvertirlo che il pezzo di terra dall'altra parte dello stradone gli apparteneva a un certo punto la moglie si destò ah ci siamo che t'è accaduto niente dormi era pallido e fiero un fremito di sdegno gli arricciava il naso di tratto in tratto vive orrenda tuttora negli animi dei vecchi so che sei un bravo operajo e che fai le cose ammodo e onestamente fa da te spese e tutto senza seccarmi quando avrai finito faremo i conti il tabernacolo hai capito come lo voglio sissignore perdette perdette sissignori perdette perché il servo del ciancarella passato ora al servizio dei montoro andò a deporre che aveva chiamato sì spatolino per incarico del padrone sant'anima ma si mise per un'ora al giorno a commentare ai montelusani le opere latine e volgari di alfonso maria de liguori segnatamente i discorsi sacri e morali per tutte le domeniche dell'anno e il libro delle glorie di maria batterà tre tocchi timidi ecco ascolta bene difatti lontano nel silenzio del cielo rintoccò tre volte din din din c'era la moglie poi a cui egli l'aveva detto e i manovali che avevano lavorato con lui tutto quel tempo come poteva perdere e dimenticano che per esser scappato giovinetto dal seminario lo sclepis che lo voleva a ogni costo prete come lui lo aveva tolto dagli studii sospesi consci dell'orribile impressione che sua eccellenza destava in tutta la cittadinanza e infatti parve a tutti che il cielo il gajo aspetto della nostra bianca cittadina s'oscurassero a quell'apparizione ispida homo ciancarella si provò ad alzare un po il testone raso se lo tenne con una mano e rise in un suo modo speciale curiosissimo come se frignasse per via di quei malanno che gli opprimeva la nuca voi scrollaste le spalle indignati diffidaste di lui credeste e gridaste al voltafaccia quando la portinaja per annunziar la visita di monsignore strappava a lungo la catena del campanello che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota ma non certo perché il padrone sant'anima avesse in mente di dargli l'incarico di costruire quel tabernacolo lì bensì perché dal giardiniere ora morto quei buoni dolci di miele e di pasta reale infiocchettati e avvolti in fili d'argento quei buoni rosolii che sapevano d'anice e di cannella seconda che non dovessero più ricamare neanche arredi e paramenti sacri ma far soltanto la calzetta guardarlo aveva socchiuso gli occhi per sospirare e alzato il mento sotto la folta barba crespa gli s'intravedeva il collo taurino bianco come l'avorio marco gli gridai scotendolo per un braccio sapevo che nella badia di sant'anna egli aveva una zia sorella dello sclepis e della madre sapevo che tutte le monache delle cinque badie di montelusa odiavano anch'esse cordialmente monsignor partanna allora egli si rimette a pregare ma non è raro il caso che durante la preghiera un altro grillo l'antico grillo canterino si ridesti ancora in lui chi rompe paga si paga tutto si paga ma questa è unaltra questione scusi non vorrà dir nulla per lei che tutta lumanità tutta dacché se ne ha notizia ha sempre avuto laspirazione a unaltra vita di là è un fatto questo un fatto una prova reale abbandonate mafferrò per il mento me lo strinse forte forte con le dita dicendomi bellino bellino bellino e accostandomi man mano che diceva sempre più il volto al volto con gli occhi negli occhi finché poi emise una specie di grugnito e mi lasciò ruggendo tra i denti muso di cane ebbene a pensarci non avviene anche a noi uomini qualcosa di simile non crediamo anche noi che la natura ci parli e non ci sembra di cogliere un senso nelle sue voci misteriose una risposta secondo i nostri desiderii alle affannose domande che le rivolgiamo tutto potevo immaginare tranne che nella sera di quello stesso giorno dovesse accadere anche a me qualcosa di simile via via non ci pensiamo me ne dispiace per quel poveruomo il quale forse avrà avuto parenti più umani de miei che lo avrebbero trattato meglio ma del resto anche a lui ormai che glienimporta sè levato il pensiero preso il biglietto mi rincantucciai in un vagone di seconda classe con la visiera del berrettino calcata fin sul naso non tanto per nascondermi quanto per non vedere io ero lontano da miragno e ho saputo come lhai saputo forse tu da un giornale il mio suicidio alla stìa non eri dunque tu esclamò berto e che hai fatto il morto sta zitto ti racconterò tutto per ora non posso ti dico questo soltanto che sono andato di qua e di là credendomi felice dapprima sai ma ora il cavalier tito lenzi voleva che parlassi io lei non è di milano è vero no di passaggio sì bella città milano eh bella già provavo un gran piacere a parlare a parlare ogni sera lì nel terrazzino di quel che avevo veduto delle osservazioni fatte degli incidenti che mi erano occorsi qua e là meravigliavo io stesso davere accolto viaggiando tante impressioni che il silenzio non si avevano notizie di lui da alquanti giorni giorni di tremenda costernazione e dinenarrabile angoscia per la desolata la gente si voltava a guardarlo ma raramente egli se naccorgeva smetteva allora per un istante si guardava attorno con un sorriso nervoso e tornava ad arrangolare non potendo farne a meno finché la boule non cadeva sul quadrante ed essi potevano crederlo scomparso e sperare ancora sperare di vederlo un giorno o laltro ricomparire a il lanternino quaranta giorni al bujo riuscita oh riuscita benissimo loperazione solo che locchio mi sarebbe forse rimasto un pochino pochino più grosso se non che volendo esser giusti questa che pareva a me indiscrezione non era in fondo naturale curiosità scusabilissima in quanto che per forza doveva nascere da quella specie di silenzio strano che era attorno alla mia persona ma vedevo lo stesso col pensiero avevo lincubo di quel cappellaccio e di quel bastone lasciati lì sul parapetto del ponte ecco forse qualcuno in quel momento passando di là li scorgeva o forse già qualche guardia notturna era corsa in questura a dar lavviso e io ero ancora a roma quando finalmente il servo venne ad aprire il cancello della graziosa villa recata in dote a berto dalla moglie mi sembrò attraversando il viale chio tornassi veramente dallaltro mondo dove mi sarei diretto appena sceso a miragno dove sera composto il nido la nuova coppia troppo umile per pomino ricco e figlio unico la casa in cui io poveretto avevo abitato e poi pomino tenero di cuore ci si sarebbe trovato certo a disagio lì con linevitabile ricordo di me soffrivo fin papiano il ladro commettendo il furto era stato più conseguente e men crudele di quel che pur troppo avrei dovuto dimostrarmi io egli voleva adriana per non restituire al suocero la dote della prima moglie sgombrò un angolo della stanza vi appese a una funicella un lenzuolo poi recò una chitarra un collaretto da cane con molti sonaglioli e altri oggetti questi preparativi furono fatti al lume del famoso lanternino dal vetro rosso ebbene e perché me narrovellavo tanto non potevo alla fin fine andar via da quella casa se colui anche per poco minfastidiva che mi tratteneva si può esser sicuri che la sua fantasia si farà scrupolo prima di tutto di sanare con eroici rimedii lassurdità di quel suicidio della signora heintz per renderlo in qualche modo verosimile sa quanti a miragno dicevano beato lui alla fine comunque sia ha risolto il problema e non avevo risolto nulla io intanto i trovavo ora coi libri danselmo paleari tra le mani e questi libri minsegnavano che i morti quelli veri capirà soggiunsi non sono ancora re da avere una sentinella alla porta perdetti da quella sera in poi il dominio di me stesso cominciai a sforzare apertamente la timidezza di adriana chiusi gli occhi e mabbandonai senza più riflettere al mio sentimento saltammo furtivamente dal letto in cui ci avevano messo per castigo prima dellora solita riuscimmo a scovare una canna di stagno da serviziale lunga due palmi dalla sorpresa ridicolissima che ne provai maccorsi intanto che io in tutte quelle sere non avevo parlato affatto per lei ma per quellaltra che se nera stata sempre taciturna ad ascoltare avrei pensato io se mai a non farmi più molestare con cinquantadue mila lire a miragno via non dico grasso avrei potuto vivere discretamente lasciato il treno a pisa prima di tutto mi recai a comperare un cappello della forma e della dimensione di quelli che mattia pascal ai suoi dì soleva portare i ero allora accostato agli altri ma il proponimento di guardarmi bene dal riallacciare fossanche debolissimamente le fila recise a che era valso la povera bestiola però non abbajava a noi abbajava al cavalletto abbajava alla poltrona bianca che dovevano esser per lei arnesi di tortura protesta e sfogo danima esasperata quel maledetto ordegno dalle tre lunghe zampe avrebbe voluto farlo fuggire dal salone a un certo punto però guardando papiano e vedendolo gongolante mi passò la voglia di scherzare licenziai quel poveruomo mezzo ubriaco salutandolo caro parente e domandai a papiano con gli occhi fissi negli occhi per fargli intender bene che non ero pane pe suoi denti ma la caporale la trattenne per un braccio eh via come sei sciocchina si fa per ridere il signor adriano è tanto buono che ci compatisce non è vero signor adriano glielo dica lei perché non si fa crescere almeno i baffi poco dopo roberto venne a chiamarmi tutto esultante ero ormai però tanto scombussolato da questa notizia inattesa che non potei rispondere alla festa che mi fecero mia cognata e la madre e il fratello di lei berto se naccorse e interpellò subito il cognato su ciò che mi premeva soprattutto di sapere ma neanche desser trattata a quel modo da un uomo che non aveva con lei né parentela né affinità una sera cera la luna piena e pareva giorno dalla mia finestra la vidi sola e triste là nel terrazzino per concludere che non si può giudicare il mondo dun artista con un criterio di giudizio attinto altrove che da questo mondo medesimo debbo aggiungere per dar credito a questo critico presso gli altri critici che non ostante questo anzi proprio per questo anchegli poi giudica sfavorevolmente lopera mia il signor anselmo seguitando mi dimostrava che per nostra disgrazia noi non siamo come lalbero che vive e non si sente a cui la terra il sole laria la pioggia il vento non sembra che sieno cose chesso non sia cose amiche o nocive come uno scemo andai a osservare lo sportello dello stipetto per vedere se non ci fosse qualche traccia di violenza no nessuna traccia era stato aperto pulitamente con un grimaldello mentrio custodivo con tanta cura in tasca la chiave lambasciata marocchina e che al ricevimento aveva assistito il segretario di stato barone de richtofen la missione presentata poi allimperatrice era stata trattenuta a colazione e chi sa come aveva divorato allaltra indugiandomi in ciascuna fino a rivedere con precisione quella tal via quella tal piazza quel tal luogo insomma di cui serbavo più viva memoria e dicevo ecco io vi sono stato ma si può essere ugualmente sicuri che pur con tutti i rimedii eroici escogitati dallo scrittor di commedie novantanove critici drammatici su cento giudicheranno assurdo quel suicidio e inverosimile la commedia attoniti marrestai un momento sorpreso a guardarlo pensai che fosse il fratello di papiano corsi al terrazzino le presento signor meis disse adriana mio cognato terenzio papiano arrivato or ora da napoli e sfido hanno scoperto il loro nudo volto individuale sotto quella maschera che li rendeva marionette di se stessi o in mano agli altri che li faceva in prima apparir duri legnosi angolosi e durò nove giorni questo strazio ebbene dopo nove giorni e nove notti di veglia assidua senza chiuder occhio neanche per un minuto debbo dirlo molti forse avrebbero ritegno a confessarlo ma è pure umano umano umano ma no ma no esclamò il paleari signori miei questo è un fatto nuovo stranissimo bisogna chiederne spiegazione a max domandai io a max già che lei cara silvia abbia male interpretato i suggerimenti di lui nella disposizione della catena è probabile è probabile esclamò il bernaldez ridendo per cagion sua quante speranze non feci concepire alla mamma chio stessi cioè per metter senno e prender gusto alla campagna non capiva più nei panni dalla consolazione poveretta ma un giorno la terribile zia scolastica le aprì gli occhi ali di biglietti di banca dava cioè qualche centinajo di lire per farle tentar la sorte la donnetta aveva dovuto vincer bene quella sera seguendo il mio giuoco giacché alluscita non sera più fatta vedere voleva tornare dal suo babbo a cui finora per prudenza non aveva fatto neppure un cenno di quanto le era toccato a soffrire ma ormai che sto più a farci mi disse è finita se si fosse almeno messo con qualche altra forse ah tu sai dunque le domandai con chi sè messo ché duri almeno accesa fin là fino allorlo fatale al quale saffrettano tenendo gli occhi intenti alla fiamma e pensando di continuo dio mi vede per non udire i clamori della vita intorno che suonano ai loro orecchi come tante bestemmie sto benone signorina le rispondevo non vedo niente eh ma vedrà vedrà meglio poi diceva allora papiano approfittandomi del bujo alzavo un pugno come per scaraventarglielo in faccia il mio matrimonio invece bisognerà pure che ne parli eh don eligio del mio matrimonio arrampicato là su la sua scala da lampionajo don eligio pellegrinotto mi risponde e come no sicuro pulitamente ma che pulitamente voi sapete bene che don eligio ride e tutta la chiesetta sconsacrata con lui certo il tarlo della critica lo rodeva perché accanto a quei libri di teosofia aveva anche una ricca collezione di saggi e di studii filosofici antichi e moderni e libri dindagine scientifica in questi ultimi tempi si era dato anche a gli esperimenti spiritici mintronarono restai non so per quanto tempo a seguir con gli occhi quelluomo poi sentii quel mio sbalordimento rompersi quasi in una folle risata allegro sì caro ma io non posso andare in una taverna come te a cercar lallegria che tu mi consigli in fondo a un bicchiere che significa domandò la signora candida impaurita che bisogna parlare spiegò papiano tranquillamente e pepita a chi ma a chi vuol lei signorina parli col suo vicino per esempio forte sì disse il signor anselmo la coscienza ma la coscienza non serve caro signore la coscienza come guida non può bastare basterebbe forse ma se essa fosse castello e non piazza per così dire se noi cioè potessimo riuscire a concepirci si fosse ucciso per paura di un duello e allora perché non potevo trovar padrini futile pretesto o forse chi sa era possibile che ci fosse sotto in quella mia strana esistenza qualche mistero i scusi tanto lei e tutti mi scusino dissi no gridò adriana indignata ma subito si premé il fazzoletto su la bocca papiano la guardò e non ardì di porgermi la mano allora io ripetei rappresento forse unumiliazione per lei forse ella rimpiange ancora il tempo che suo padre era in servizio e non aveva bisogno daffittar camere e davere estranei per casa e poi un estraneo come me io le faccio forse paura povera bambina con questocchio e con questi occhiali e il medico intanto era là già a casa mia quando trafelato in uno stato miserando dopo aver girato tutte le farmacie rincasai disperato e furibondo la prima bambina era già nata si stentava a far venir laltra alla luce due non sapendo più resistere alla noja anzi allo schifo di vivere a quel modo miserabile senza né probabilità né speranza di miglioramento senza più il conforto che mi veniva dalla mia dolce bambina ma ritorsi subito a me stesso la domanda chi porta non lo so più nemmeno io chi sono io ora a un tempo stesso io mi son una e due e fo due ciò chera una primamente una mi adopra con le cinque sue contra infiniti che in capo ha la gente il guajo fu quando dopo essermi liberato di tutti quei capellacci mi rimisi in capo il cappello comperato pocanzi mi sprofondò fin su la nuca dovetti rimediare con lajuto del barbiere ponendo un giro di carta sotto la fodera del lanternino cioè di cui le ho finora parlato se la morte insomma che ci fa tanta paura non esistesse e fosse soltanto non lestinzione della vita ma il soffio che spegne in noi questo lanternino lo sciagurato sentimento che noi abbiamo di essa penoso pauroso perché limitato pensando così dovevo esser rimasto in un atteggiamento stranissimo là su la banchina di quella stazione avevo lasciato aperto lo sportello del vagone i vidi attorno parecchia gente che mi gridava non so che cosa ah quel mio occhio in quel momento quanto mi piacque per disperato mi sera messo a guardare più che mai altrove altrove per conto suo il mare allungava forse un po più qualche ondata per ammonirmi vedi caro che si guadagna a chieder certi perché ti bagni i piedi torna alla tua biblioteca lacqua salata infradicia le scarpe e quattrini da buttar via non ne hai avrei dovuto goderne e invece no chi non prova pena o piuttosto un frigido avvilimento nellassistere a una commedia mal rappresentata da comici inesperti pomino chiamò nel bujo con sgomento mattia la piccina sta zitto lho qua gli risposi e che fai me la mangio che faccio lavete buttata in braccio a me ora lasciamela stare sè quietata dovè romilda come dio volle arrivai finalmente a superare quella nuova interminabile nottata dambascia e ad avere in mano i giornali di roma non dirò che alla lettura mi tranquillassi non potevo anzi quanto più lui ne soffriva tanto meno mi pareva che dovesse soffrirne adriana a poco a poco la violenza che ciascuno di noi faceva a se stesso crebbe e si tese fino a tal punto che per forza doveva in qualche modo scoppiare era già sera avevo intraveduto i lumi accesi e quanto tempo avevo dunque giocato i alzai pian piano uscii lirritazione mi proveniva anche da altre due cause interne e segrete una era questa chio senza aver commesso cattive azioni senzaver fatto male a nessuno dovevo guardarmi così davanti e dietro timoroso e sospettoso come se avessi perduto il diritto desser lasciato in pace guarda guarda come si torce mino ma che ti posso fare se non son morto davvero così non è possibile sbuffò pomino livido sinquieta feci ammiccando a romilda non gli eran restati per quellultima posta che pochi scudi dimodoché alla fine non aveva potuto rifarsi di nulla ma che glimportava il numero gli aveva parlato avevo già ammirato tutte le meraviglie darte della città ora stremato di forze per le emozioni violente digiuno dalla mattina del giorno avanti cascavo di fame e di sonno presi qualche cibo e quindi dormii quasi fino a sera appena sveglio però caddi in preda a una fosca smania crescente romilda infatti sostiene che poco dopo quella nostra gita alla stìa sua madre avendo ricevuto da lei la confessione dellamore che ormai la legava a me indissolubilmente ma neanche la morte mi vuole riprese niente scusi signor meis che ajuto potrebbe darmi lei nessuno tuttal più di parole sì un po di compassione gli parlai di romilda con tal calore dammirazione chegli subito se ne accese felicissimo che anche a me fosse tanto piaciuta e daver la mia approvazione max sarrabbia sa fino a strappar le corde certe volte ma sentirà stasera i pare che sia tutto in ordine ormai e dica un po signor terenzio per curiosità volli domandargli prima che andasse via lei ci crede ci crede proprio roberto ha ragione non rammento con precisione larticolo ma il caso è previsto dal codice il secondo matrimonio diventa nullo alla ricomparsa del primo coniuge alludeva al malagna allamministratore che ci scavava soppiatto la fossa sotto i piedi zia scolastica lho saputo dipoi voleva a tutti i costi che mia madre riprendesse marito portacenere dogni paese siamo venuti qua a scuotervi la cenere del nostro sigaro che è poi il simbolo della frivolezza di questa miserrima vita nostra e dellamaro e velenoso piacere che essa ci dà lei sì lei non era bella e non era buona e dunque se gli uomini con lei si mostravano cattivi almeno unombra di scusa potevano averla ma perché far soffrire così adriana questo mi disse il suo sguardo e minvitò a guardar colei chio facevo soffrire ma anche da questo lato trovai spine oh a proposito mi domandò mio fratello e come hai fatto in tutto questo tempo per e stropicciò il pollice e lindice per significare quattrini il lume duna idea comune è alimentato dal sentimento collettivo se questo sentimento però si scinde rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto ma la fiamma dellidea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione di sera guardando il fiume man mano che la familiarità cresceva per la considerazione e la benevolenza che mi dimostrava il padron di casa mila lire erano sparite quando ella stessa la signorina caporale lagrimando mi fece questa confessione io potei scusare in qualche modo il signor anselmo paleari papiano maspettavo che questi mi si piantasse di fronte fin dal primo giorno smettendo i soliti complimenti e le solite cerimonie invece no tolse il fratello dal posto di guardia lì sul baule come io volevo e arrivò finanche a celiar su laria impacciata e smarrita dadriana in mia presenza ricordo una notte in piazza san pietro limpressione di sogno dun sogno quasi lontano chio mebbi da quel mondo secolare racchiuso lì tra le braccia del portico maestoso nel silenzio che pareva accresciuto dal continuo fragore delle due fontane giornali di genova il caffaro e il ecolo gli domandai poi se potevo avere il foglietto di miragno aveva una faccia da civetta questo grottanelli con un pajo docchi tondi tondi come di vetro su cui abbassava di tratto in tratto quasi con pena del resto egli aveva o credeva davere le sue buone ragioni per venire a roma e in casa di papiano il torto era mio o del caso che mi aveva fatto radere la barba e cangiare il nome e ricordo che più duna volta io mi guardai attorno con una strana costernazione che mi veniva dalla immobilità silenziosa di quei vecchi oggetti da tanti anni lì senzuso senza vita mero infatti portata via la chiave della biblioteca alla notizia della mia sparizione avevano dovuto certo scassinare la porta per ordine della questura e non trovandomi là entro morto né avendosi daltra parte tracce o notizie di me papiano non poteva col piede arrivare fin là e quandanche la traversa fra le gambe anteriori glielavrebbe impedito che si fosse alzato dal tavolino e fosse venuto dietro alla mia seggiola ma in questo caso la signora candida se non era proprio scema avrebbe dovuto avvertirlo ma vedete un po a quali conclusioni uno scherzo suggerito dallozio può condurre un uomo condannato a star solo con se stesso i veniva quasi di prendermi a schiaffi feci per buttarlo dal finestrino ma mi trattenni favorito così eccezionalmente dal caso io non potevo più fidarmi di esso dal piacere poi che le due donne ascoltando dimostravano di provarne mi nasceva a mano a mano il rimpianto dun bene che non avevo allora realmente goduto e anche di questo rimpianto sinsaporava ora la mia narrazione bravo max esclamò il signor anselmo e io tra me bravo sì che fitta di scapaccioni ti darei ora se non ti dispiace riprese il padron di casa vorresti darci un segno del tuo buon animo verso di noi cinque colpi sul tavolino intimarono parlate spasimo pomino si grattava la fronte e diceva quasi vaneggiando vivo vivo come si fa come si fa non mi seccare gli gridai adesso vedremo ti dico scommetto che nessuno neanche tu sviscerato amico nessuno di voi è andato ad appendere una corona a lasciare un fiore su la tomba mia là nel camposanto di è vero rispondi e il giorno dopo con la scusa duna cambiale di cui per combinazione quella mattina stessa avevo saputo dalla mamma la scadenza in giornata andai a scovar malagna in casa della vedova pescatore e tu non lo fare ma via credi davvero soggiunsi che vorrò darti fastidio se romilda non vuole deve dirlo lei sù di romilda chi è più bello io o lui ma vedevo allora il mare mandar senza requie là alla sponda le sue stracche ondate sonnolente vedevo quelle sabbie lì abbandonate gridavo con rabbia scotendo le pugna ma perché ma perché e mi bagnavo i piedi tutto il sangue maffluì alla testa e gli orecchi presero a ronzarmi come se quel lieve tintinno che sera spento nel silenzio mavesse invece squillato dentro furiosamente eccolo disse piano la caporale ad adriana questa socchiuse gli occhi sorrise amaramente scosse il capo e si ritrasse dal terrazzino dicendomi scusi signor meis improvvisamente mi vidi in una condizione assai speciosa per tutti quelli che mi conoscevano io mi ero tolto bene o male il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere vivendo quello della morte miragno miragno chi si sarà suicidato nel mio paese lessi jeri sabato è stato rinvenuto nella gora dun mulino un cadavere in istato davanzata putrefazione sperai a un certo punto che la maestra venisse a dire che adriana non aveva voluto levarsi ma no eccola papiano le andò subito incontro lei vada a letto intimò alla signorina aporale i lasci parlare con mia cognata accanto cera la minuta della lettera daccettazione del marchese fiera lettera che bollava tutti coloro che serano rifiutati di assumere la responsabilità del potere in quel momento di supremo pericolo e dangoscioso scompiglio di fronte al nemico al filibustiere garibaldi già quasi alle porte di napoli ma non se ne andò sintende due giorni dopo mandata suppongo da margherita venne in gran furia al solito zia scolastica per portarsi via con sé la mamma questa scena merita di essere rappresentata lo ringraziai di cuore e gli dissi che quellaiuto non mavrebbe giovato a nulla il giorno appresso sarei stato da capo un collocamento fisso mabbisognava il bernaldez accese un altro fiammifero e pepita salzò per prendere quella cagnetta che si chiamava minerva e accucciarsela in grembo ora mi spiego disse contrariato il signor anselmo ora mi spiego la irritazione di max cè poca serietà questa sera ecco riconosciuto ma è possibile che mabbiano riconosciuto in istato davanzata putrefazione puàh i vidi per un momento lì nellacqua verdastra della gora fradicio gonfio orribile galleggiante temere ella infatti più che daltro si sentiva offesa nellanima da quelle pratiche misteriose del padre da quellevocazione di spiriti per mezzo della signorina caporale lo sgomento che avrebbe dovuto assalire il ladro nel commettere il furto invase me invece al pensiero di ciò che sarebbe avvenuto papiano non poteva certo supporre chio incolpassi di quel furto il pittore spagnuolo o il signor anselmo la signorina caporale o la serva di casa o lo spirito di max non eri tu crepa megera io sono qua vivo sù alzati tu bel tomo dovè romilda per carità gemette pomino levandosi in fretta la piccina ho paura il latte la tragedia doreste già daprès sophocle dice il manifestino sarà lelettra ora senta un po che bizzarria mi viene in mente se nel momento culminante proprio quando la marionetta che rappresenta oreste è per vendicare la morte del padre sopra egisto e la madre con laltra mano tenevo la sinistra della signorina caporale seduta a capo del tavolino con le spalle contro il lenzuolo appeso allangolo papiano le teneva la destra accanto ad adriana dallaltra parte sedeva il pittore il signor anselmo stava allaltro capo del tavolino dirimpetto alla caporale se avesse locchio un po storto si direbbe proprio lui ma che nessuno mi riconosceva perché nessuno pensava più a me non destavo neppure curiosità la minima sorpresa e io che mero immaginato uno scoppio uno scompiglio appena mi fossi mostrato per le vie me naffliggevo tuttavia per austriaco no per austriaco non mi piaceva di passare non avevo avuto mai occasione di fissar la mente su la parola patria avevo da pensare a ben altro un tempo i chinai verso romilda che piangeva disperatamente e le porsi la figliuola sù tieni piangi che piangi piangi perché son vivo i volevi morto guardami sù guardami in faccia vivo o morto limmagine della marionetta doreste sconcertata dal buco nel cielo mi rimase tuttavia un pezzo nella mente a un certo punto beate le marionette sospirai su le cui teste di legno il finto cielo si conserva senza strappi veder mia madre in quellatteggiamento e perdere il lume degli occhi fu tuttuno afferrai per un braccio la vedova pescatore e la mandai a ruzzolar lontano ella si rizzò in un lampo e mi venne incontro per saltarmi addosso ma sarrestò di fronte a me fuori mi gridò tu e tua madre via fuori di casa mia sì là a casa pomino dovevo indirizzarmi che se anche non ce li avessi trovati avrei potuto sapere dalla portinaja dove andarli a scovare oh paesello mio addormentato che scompiglio dimani alla notizia della mia resurrezione donna maritata sì e tutte quante han provato poi un grande disinganno lui ma sfido ma si capisce perché impedite trattenute da quelle parolacce hanno messo un anno sei mesi troppo tempo a risolversi ma papiano aprì le braccia addoloratissimo si figuri con che cuore vorrei farlo e non lo fa gli gridai forte in mezzo alla strada piano signor meis pregò egli umile guardi senta mi consideri me la son portata a spasso questombra di qua e di là continuamente e non mi son mai fermato tanto finora in un luogo da potervi contrarre unamicizia duratura beato lei esclamò la caporale sospirando che ha potuto viaggiare tutta la vita ci parli almeno de suoi viaggi via se non vuol parlarci ah per questo un ometto tanto carino figurarsi che quando si levava da sedere e si poneva il cappello in capo pareva subito un altro un ragazzino pareva il difetto era nelle gambe così piccole che non gli arrivavano neanche a terra se stava seduto la ribellione di adriana il non aver ella permesso chegli chiudesse le imposte il turbamento ondera presa ogni qualvolta saccennava al cognato assente tutto tutto ribadiva in me il sospetto odioso chegli avesse qualche mira su lei sa come e quanto pensai smaniando strilleranno adesso i giornali di questo adriano meis misterioso salterà certo fuori quel mio famoso cugino quel tal francesco meis torinese è il meno che io possa dirgli in considerazione della parentela che fui costretto a contrarre con lui egli ebbe larte di non farci mancare mai nulla finché visse mia madre mah cè chi comprende e chi non comprende caro signore sta molto peggio chi comprende perché alla fine si ritrova senza energia e senza volontà chi comprende infatti dice io non devo far questo non devo far questaltro per non commettere questa o quella bestialità ma sì ma sì mi rispose egli premuroso anzi non te ne curare penserò io a fartela portare oh dissi tanto è vuota sai a proposito romilda avresti ancora per caso qualcosa di mio abiti biancheria la ragione mera già nota papiano stesso me laveva detta la caporale soggiunse che adriana era inconsolabile e perché domandai con forzata indifferenza perché non crede mi rispose che lei abbia davvero ritrovato il danaro entrai in unaltra sala maccostai al primo tavoliere ma senza intenzione di giocare ed ecco ivi a poco quel signore senza più la donna accostarsi anche lui al tavoliere ma facendo le viste di non accorgersi di me locchio non era più storto eh non era più quello caratteristico di mattia pascal ecco qualche cosa dadriano meis mi sarebbe tuttavia rimasta in faccia ma somigliavo pur tanto a roberto ora oh quanto non avrei mai supposto oh ingratitudine umana me ne voleva per giunta me ne voleva pomino del tradimento che a suo credere gli avevo fatto né mi riuscì di convincerlo che il tradimento invece ora potresti così munito undicimila lire che ricchezza raccolsi il denaro lo buttai nel cassetto del comodino e mi coricai comprendi ora perché mai circa un mese dopo malagna picchiò furibondo la moglie e con la schiuma ancora alla bocca si precipitò in casa mia spento alla fine a un soffio ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dellessere che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione calore come in tutti è manifesto ottiene la forza del concuocere ed è la semplice cagione della maturezza ignorava dunque giovan vittorio soderini che oltre al calore i fruttivendoli hanno sperimentato unaltra cagione della maturezza per al bisogno di farsi lillusione duna nuova vita senza voler sapere né quale né come un desiderio vago come unaura dellanima aveva schiuso pian piano per lei come per me una finestra ebbene sì lavrei fatto non per me ma per liberar la casa di lei da quel miserabile sì ma a un patto che ella prima di tutto si calmasse non piangesse più così via via e poi che mi giurasse su quel che aveva di più caro al mondo era stata per lei una sconfitta di fronte al bel figlio maschio doliva nato circa un mese dopo florido e senza stento dopo una gravidanza felice i darò a poco a poco una nuova educazione mi trasformerò con amoroso e paziente studio sicché alla fine io possa dire non solo di aver vissuto due vite ma dessere stato due uomini uno solo per dire la verità quello de la morte del povero nonno col quale ero cresciuto mio padre paolo meis scapato e insofferente di giogo era fuggito via di nuovo in america dopo alcuni mesi lasciando la moglie e me col nonno ma scusi immagini un po il caso contrario di corpi estremamente estenuati in cui pur brilla potentissima la luce dellanima giacomo leopardi e tanti vecchi come per esempio ua antità eone dunque se come sosteneva il paleari la forza misteriosa che aveva agito in quel momento alla luce sotto gli occhi miei proveniva da uno spirito invisibile evidentemente questo spirito non era quello di max bastava guardar papiano e la signorina caporale per convincersene quel tutte le grandi città si compiacciono adesso di avere un bel mattatojo per le povere bestie le quali pure prive come sono dogni educazione non possono goderne è vero tuttavia che la maggior parte della gente che va lì ha ben altra voglia che quella di badare al gusto della decorazione di quelle cinque sale vedi in questo momento forse una tua lettera potrebbe essere per lei assediata da quel ragno unàncora di salvezza io intanto frequenterò la casa starò a vedere cercherò di cogliere loccasione di presentarti siamo intesi intesi fui per circa due anni non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor boccamazza nel volle lasciar morendo al nostro comune si trovavano nella mia identica condizione nei gusci del kmaloka specialmente i suicidi che il signor leadbeater autore del non perplessità angosciose né ritegni né intoppi né ombre né pietà nulla e possono attendere bravamente e prender gusto alla loro commedia e amare e tener se stesse in considerazione e in pregio senza soffrir mai vertigini o capogiri un fremito di ribellione mi scosse e non potevo io vendicarmi di loro invece duccidermi chi stavo io per uccidere un morto nessuno avevo cominciato a sentirmi tra le spine fin dal primo vederlo figurarsi ora sentendolo sproloquiare così a un certo punto non ne potei più tutto il sangue mera montato alla testa proruppi mi cacciai in capo il provvidenziale berrettino da viaggio che maveva salvato e via cercando lombra come un ladro senza volgermi addietro io sapevo che adriana sera sempre ricusata dassistere a questi esperimenti dacché me ne stavo tappato in camera al bujo ella non era entrata se non raramente e non mai sola a domandarmi come stessi le facevano crescere questa gelosia anche le notizie che qualche buona donna fingendo di non saper nulla veniva a recarle della zia malagna chera così contenta così felice della grazia che dio finalmente aveva voluto concederle la povera oliva non rispondeva non sapeva che dire veniva spesso a casa nostra per sfogarsi con mia madre che la confortava con buone parole a sperare ancora poiché infine era giovane tanto giovane di buoni fece lui guardando i dorsi di quei pochi che avevo già disposti sul palchetto della scrivania poi qualche altro giorno le mostrerò i miei eh ne ho di buoni anchio non ci avrai fatto attenzione esclamò la caporale dovetti riconoscere che per quanto neanche io vi avessi fatto mai attenzione poteva darsi che avessi quel vezzo sono orfana e debbo star qua trattata come forse lei se ne sarà accorto e non ne avrebbero il diritto sa perché non mi fanno mica nei primi mesi fu un divertimento con quel romitelli a cui non ci fu verso di fare intendere che era stato giubilato dal comune e che per ciò non doveva più venire alla biblioteca è lui è lui mio genero ah povero mattia ah povero figliuolo mio e si sarà messa a piangere forsanche si sarà pure inginocchiata accanto al cadavere di quel poveretto che non ha potuto tirarle un calcio e gridarle ma lèvati di qua non ti conosco ne ricevetti una scossa violentissima strizzai gli occhi e mi strinsi la mano con laltra mano tentando di strapparmi quel cerchietto doro così di nascosto per non vederlo più e pur sapendo che mi sarei compromesso ancor più non seppi resistere le porsi ambo le mani ella fiduciosa ma col volto in fiamme alzò pian piano le sue e le pose sulle mie i attirai allora la sua testina bionda sul petto e le passai una mano su i capelli nessuno aveva pensato a presentarmi a quella signora candida ora per far la catena dovevamo tenerci per mano e lei sospirava non le pareva ben fatto ecco dio che mano fredda questa volta il tavolino si agitò dapprima un poco quindi tre colpi secchi e sodi risonarono nel mezzo di esso tre colpi dunque no non ce lo voleva dire non insistiamo si rimise il signor anselmo e poi perché via si vedeva da cento miglia lontano non ostante la timidezza era innamorato era innamorato sintende di chi quel povero signor pomino scusi gli dissi non avrebbe altro posto dove star seduto più comodamente qua lei mimpiccia quegli mi guardò balordo con gli occhi languenti senza scomporsi ha capito incalzai scotendolo per un braccio mi faceva crescere di punto in punto lorgasmo aprivo e chiudevo le mani continuamente affondandomi le unghie nelle palme spiegazzavo il giornale lo rimettevo in sesto per rilegger la notizia che già sapevo a memoria parola per parola quasi fino allalba mi rivoltai sul letto fantasticando di quellinfelice sepolto nel cimitero di miragno sotto il mio nome chi era donde veniva perché si era ucciso sentito sissignore ma domani quel clericale di fronte al partito col segretario che simpiccia in questioni cavalleresche ah santo dio lei non sa che miserie e poi quella fraschetta ha veduto è innamorata come una gatta del pittore di quel farabutto domani fanno la pace e allora io scusi come mi trovo ci vado di mezzo abbia pazienza signor meis mi consideri me lha detto lei stessa sicché dunque applaudirono la musica di max sonata con le mani della signorina caporale già già peccato che non abbiamo in casa un pianoforte dobbiamo contentarci di qualche motivetto di qualche spunto accennato su la chitarra intanto il signor anselmo sera messo a parlare con max proprio come si parla a qualcuno vero e reale lì presente ci sei due colpi lievi sul tavolino cera e tutti gli occhi si volgevano a lei con varia espressione dansia di sfida dangoscia di terrore oh se adriana conoscendo il mio strano caso lei no no che neanche a pensarci lei così pura così timida il signor paleari invece non si curava di saper nulla di me pago dellattenzione chio prestavo a suoi discorsi quasi ogni mattina dopo la consueta abluzione di tutto il corpo mi accompagnava nelle mie passeggiate andavamo o sul gianicolo o su laventino o su monte mario non osava più di accostarsele perché una volta pochi giorni dopo la sua entrata in casa nostra essendo accorsa a prestarle ajuto era stata sgarbatamente allontanata da quella strega faccio io faccio io so quel che debbo fare non dovevo mettere in dubbio soltanto una cosa che noi cioè fossimo cugini su questo non poteva transigere era ormai stabilito ci sera fissato e dunque basta andava piano con quella sua pancia pendente sempre con le mani dietro la schiena e tirava fuori con tanta fatica quella sua voce molle miagolante ero nato sì nellargentina ma da genitori italiani la mia vera diciamo così estraneità era ben altra e la conoscevo io solo non ero più niente io nessuno stato civile mi registrava tranne quello di miragno ma come morto con laltro nome cè logica mi domandò egli un giorno dopo avermi letto un passo di un libro del finot pieno duna filosofia così sentimentalmente macabra che pareva il sogno dun becchino morfinomane su la vita nientemeno dei vermi nati dalla decomposizione del corpo umano no no grazie le dissi schermendomi con ribrezzo basta non è nulla va va subito non ti far vedere e mi recai alla fontanella che è sotto la rampa del ponte lì vicino per bagnarmi la fronte di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita mutabile e vario secondo i tempi i casi e la fortuna e questo sentimento della vita per il signor anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso dove a casa ne provai orrore e andai andai allimpazzata poi man mano rallentai il passo e alla fine arrangolato mi fermai come se non potessi più trascinar lanima frustata da quel dileggio fremebonda e piena duna plumbea tetraggine angosciosa così pensavo e il treno intanto correva non potevo chiudere gli occhi ché subito mappariva con terribile precisione il cadavere di quel giovinetto là nel viale piccolo e composto sotto i grandi alberi immobili nella fresca mattina qua li affidò senzalcun discernimento a titolo di beneficio e come sinecura a qualche sfaccendato ben protetto il quale per due lire al giorno stando a guardarli o anche senza guardarli affatto ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume volevano sapere da me chi fosse allora colui che sera annegato alla stìa come se non mi avessero riconosciuto loro tutti a uno a uno e dunque ero io proprio io donde tornavo dallaltro mondo che avevo fatto il morto che colpa ho io se pomino eseguì con troppa timidezza le mie prescrizioni che colpa ho io se romilda invece dinnamorarsi di pomino sinnamorò di me che pur le parlavo sempre di lui che fosse arrivato da napoli improvvisamente terenzio papiano da una parola proferita un po più forte dalla caporale compresi che parlavano di me e perché del resto mi domandavo dovrebbe ella curarsi di me rivolgermi senza bisogno la parola io qui rappresento la disgrazia della sua vita la follia di suo padre debbo confessare che quel toccamento inatteso mi fece pure lì per lì una strana impressione ero sicuro che se avessi levato a tempo la mano avrei ghermito quella di papiano e tuttavia la delicata leggerezza del tocco e la precisione erano state a ogni modo meravigliose poi ripeto non me papiano in fondo faceva tutto per spingermi ad andar via da quella casa e di questo se la voce della ragione avesse potuto parlare in me in quei giorni io avrei dovuto ringraziarlo con tutto il cuore come quando soffre perché appunto delle sue sofferenze vuol veder la radice e chi gliele ha date e se e quanto sia stato giusto il dargliele mentre quando gode si piglia il godimento e non ragiona come se il godere fosse suo diritto e a e prodezze di max apprensione no neanche per ombra ma una viva curiosità mi teneva e anche un certo timore che papiano stésse per fare una pessima figura volle aver la crudeltà di morirmi quando aveva già quasi un anno e sera fatta tanto bellina tanto con quei riccioli doro chio mavvolgevo attorno le dita e le baciavo senza saziarmene mai mi chiamava papà e io le rispondevo subito figlia e lei di nuovo papà senza pervenir mai a destino come se ci provasse gusto a girar così per farci sentire ora un po più di caldo ora un po più di freddo e per farci morire spesso con la coscienza daver commesso una sequela di piccole sciocchezze che anche lui in coscienza non avrebbe saputo approvare un matrimonio con un discolo della mia forza sciupone e senza cervello e che non avrebbe potuto perciò consigliarlo alla madre ed eccomi in germania lungo il reno su un piroscafo era un sogno no cero stato davvero ah se avessi potuto durar sempre in quelle condizioni viaggiare forestiere della vita ma a milano poi quel povero cucciolotto che volevo comperare da un vecchio cerinajo lo guardai prima sorpreso poi costernato che ha niente rido mi rispose rideva così gli faceva tanto male tanto male la testa che non poteva soffrire lo scotimento del riso egli non si alzava propriamente da sedere ma scendeva piuttosto dalla sedia cercava di rimediare a questo difetto portando i tacchi alti che cè di male sì facevan troppo rumore quei tacchi ma gli rendevano intanto così graziosamente imperiosi i passettini da pernice te lhanno accalappiato bene va là ah è vero è vero gemette liva i è venuto con le mani in faccia gridandomi che mi fossi guardata bene dal metter in dubbio lonorabilità di sua nipote il padre da giovane aveva aspirato lungamente alla mano di zia scolastica che non aveva voluto saperne come non aveva voluto saperne del resto di alcun altro e non già perché non si fosse sentita disposta ad amare distrutta il suo uomo era riuscito a far la prova che non mancava per lui aver figliuoli era venuto ad annunziarglielo trionfante questa per non averla così dinanzi a petto si tirò un passo indietro minacciosa come volesse brandire il matterello e allora zia scolastica preso a due mani dalla madia il grosso batuffolo della pasta torniamo a casa ma quella era la notte deglincontri passando poco dopo per tordinona quasi al bujo intesi un forte grido tra altri soffocati in uno dei vicoli che sbucano in questa via la quale pareva si aprisse nella stanza come uno sbadiglio daffamato cera poi davanti al divanuccio sgangherato un tavolinetto con le quattro zampe dorate e il piano di porcellana dipinto di vivacissimi colori ho viaggiato ho girato come lei e avventure avventure anche molto curiose e piccanti sì via me ne son capitate guardi per esempio a vienna una sera un braccio era aderente al corpo laltro un po sospeso con la mano raggrinchiata e un dito lindice ancora nellatto di tirare davvero esclamò papiano dal suo posto con una meraviglia che mi parve sincera né minor meraviglia dimostrò la signorina caporale sentii rizzarmi i capelli su la fronte dunque quel fenomeno era vero sentii sonare le due le vie erano deserte passò una vettura vuota vi montai con niente avevo fatto circa undicimila lire non ne vedevo da un pezzo e mi parvero in prima una gran somma la tragedia doreste in un teatrino di marionette venne ad annunziarmi il signor anselmo paleari marionette automatiche di nuova invenzione stasera alle ore otto e mezzo in via dei prefetti numero cinquantaquattro sarebbe da andarci signor meis due grandi lumi di majolica per esempio ancora intatti dai globi di vetro smerigliato di strana foggia su unumilissima mensola dal piano di marmo ingiallito che reggeva uno specchio tetro in una cornice tonda qua e là scrostata subito allora margherita la buona vecchierella che già laveva sospettato e non osava dirglielo le aveva profferto dandar via con lei a casa sua aveva due camerette pulite con un terrazzino che guardava il mare pieno di fiori sarebbero state insieme in pace veniamo alla natura noi consideriamo adesso luomo come lerede di una serie innumerevole di generazioni è vero come il prodotto di una elaborazione ben lenta della natura e poi toccandomi la faccia e scoprendomela sbarbata passandomi una mano su quei capelli lunghi o rassettandomi gli occhiali sul naso provavo una strana impressione mi pareva quasi di non esser più io di non toccare me stesso i affrettai a riparare unaltra volta e dica signorina loro non affittano altre camere è vero questa è la migliore mi rispose senza guardarmi se non le accomoda no no domandavo per sapere se ne affittiamo unaltra disse allora ella alzando gli occhi con aria dindifferenza forzata perché perché lei col pollice si stropiccia sempre lanulare come chi voglia far girare un anello attorno al dito così è vero adriana ma guarda un po fin dove vanno a cacciarsi gli occhi delle donne o meglio di certe donne poiché adriana dichiarò di non essersene mai accorta dal dispetto rabbioso che sentivo in quel momento per la sventatezza mia di tanti anni argomentavo però facilmente che la mia sciagura non poteva ispirare a nessuno non che compatimento ma neppur considerazione me lero ben meritata forse si aspettava di morire anchessa dal cordoglio e doveva dunque ringraziare iddio che la teneva in vita pur così tapina e tribolata per il bene dei figliuoli questo vuol dire signor meis che max ci prepara intanto qualche bella manifestazione forse una luce chi sa parliamo parliamo e che dire io già parlavo da un pezzo con la mano dadriana e non pensavo ahimè non pensavo più a nulla vincevo puntavo dapprima poco poi man mano di più di più senza contare quella specie di lucida ebbrezza cresceva intanto in me né sintorbidava per qualche colpo fallito perché mi pareva daverlo quasi preveduto anzi qualche volta dicevo tra me egli era già inteso non sapeva e non doveva saper nulla di quel furto e io con quella mia affermazione non salvavo che suo fratello il quale in fin de conti ovio lavessi denunziato non avrebbe avuto forse a patir nulla data la sua infermità a quali arti sarebbe ricorso già me naveva dato un saggio cangiando di punto in bianco al mio apparire ma perché vedeva così di malocchio chio alloggiassi in quella casa perché non ero io per lui un inquilino come un altro che gli aveva detto di me la caporale e ho domandato allora a me stesso se a determinar le nostre azioni non concorrano anche i colori la vista delle cose circostanti il vario frastuono della vita ma sì senza dubbio e chi sa quantaltre cose non viviamo noi secondo il signor anselmo in relazione con trovai al solito nel corridojo presso alluscio della mia camera asserpolato sul baule il fratello di papiano nello stesso atteggiamento in cui lo avevo veduto la prima volta aveva eletto domicilio lassù o faceva la sentinella a me per ordine del fratello e no purtroppo sospirò egli allora accigliandosi son solo e sono stato sempre solo e dunque come me ma io mi annojo caro signore mannojo scattò lometto il cuore mi balzò in petto dalla gioja dalla riconoscenza dun salto fui nel corridojo ma lì presso luscio della mia camera trovai quasi asserpolato su un baule un giovane smilzo biondissimo dal volto lungo lungo diafano che apriva a malapena un pajo docchi azzurri languidi attoniti ci accolse con molta cordialità parlando con spiccato accento napoletano pregò quindi il suo segretario di seguitare a mostrarmi i ricordi di cui era pieno il salone e che attestavano la sua fedeltà alla dinastia dei borboni ma di qualche cosa bisognava pure che mi occupassi quando mi sentivo stanco di girare di vedere per sottrarmi alle riflessioni fastidiose e inutili uno solo avrebbe potuto averne pietà colui che aveva fatto man bassa dogni nostro avere ma figurarsi se malagna poteva più sentir lobbligo di venirmi in soccorso dopo quanto era avvenuto tra me e lui che seguì sul luogo quando laltro ieri in sul far della sera la vedova sconsolata si trovò innanzi alla miseranda spoglia irriconoscibile del diletto compagno che era andato a raggiungere la figlioletta sua ma chi ci badava era del resto naturale poiché io ogni volta per aver maggior libertà proponevo gite in campagna che si fanno più volentieri di mattina una sera si raccolse perfino gente giù in istrada che poi la applaudì e la signorina caporale ne ebbe quasi paura aggiunsi io placidamente ah lo sa fece papiano restando aggressivo il bernaldez perdendo ogni dominio su se stesso salzò e venne a piantarmisi di faccia un gran pittore finisca un gran pittore ecco ma di poco garbo mi pare e fa paura alle cagnette gli dissi io allora risoluto e sprezzante il che parve al signor anselmo uno scherzo affettuoso e graziosissimo di max ma la signorina caporale non lo gradì molto era entrato evidentemente in iscena protetto dal bujo scipione il fratello di papiano con istruzioni particolarissime il barbiere era anche sartore vecchio con le reni quasi ingommate dalla lunga abitudine di star curvo sempre in una stessa positura e portava gli occhiali su la punta del naso mese pochine ma già per ben due anni avevo anche vissuto con meno e non io solo i sarei dunque adattato in fondo ero già un po stanco di quellandar girovagando sempre solo e muto istintivamente cominciavo a sentir il bisogno di un po di compagnia e anche per me che vedevo mentire con tanta disinvoltura e tanto gusto lui lui che non ne avrebbe avuto alcun bisogno mentre io che non potevo farne a meno io ci stentavo e ci soffrivo fino a sentirmi ogni volta torcer lanima dentro due colpi alluscio mi fecero balzar dalla poltrona era lei adriana per quanto con uno sforzo violento cercassi di arrestare in me il tumulto dei sentimenti non potei impedire che non le apparissi almeno turbato non mi sera davvero affacciato alla mente dodici mila lire ma poche poche possono rubarmi tutto levarmi fin la camicia di dosso e io zitto che diritto ho io di parlare la prima cosa che mi domanderebbero sarebbe questa e voi chi siete donde vi era venuto quel denaro santa donna mia madre dindole schiva e placidissima aveva così scarsa esperienza della vita e degli uomini a sentirla parlare pareva una bambina parlava con accento nasale e rideva anche col naso giacché ogni volta come si vergognasse di ridere stringeva le labbra oreste sentirebbe ancora glimpulsi della vendetta vorrebbe seguirli con smaniosa passione ma gli occhi sul punto gli andrebbero lì a quello strappo io però non dovevo rimpiangere come comunemente si suol fare di non esser morto allora di pochi mesi no perché in fondo che dolori avevo sofferto io in vita mia di sopportare senza avvilimento e con rassegnazione gli avversi fati onde dalla spensierata agiatezza si era in questi ultimi tempi ridotto in umile stato dicono listinto della conservazione ma nossignore perché me ninfischio io sa di questa vile pellaccia che mi ricopre i pesa la sopporto perché so che devo sopportarla confesso delleccitazione in cui ella si trovava forsanche per aver bevuto qualche bicchierino di più marrischiai a domandarle ma scusi signorina perché lei glielo ha dato quel danaro banca figuriamoci papiano assalto allo stipetto ma lo troverà vuoto e allora perduti in fondo al fiume peccato peccato che rabbia non averli rubati tutti a tempo la questura sequestrerà i miei abiti i miei libri a un certo punto però il vecchietto perdette la pazienza e prese la corsa chi lo dice gli domandò forte il giovane fermo con aria di sfida quegli allora si voltò per gridargli camillo de serbarsi fedele malagna sintenerì ma fino a un certo segno le disse che ella era ancor minorenne e perciò sotto la potestà della madre la quale volendo avrebbe potuto anche agire contro di me giudiziariamente il vecchietto seguitava a sostener pacificamente la sua opinione che doveva esser contraria perché quellaltro incrollabile guardando me sostinava a ripetere adriano e fin qui ci arrivavo arrivai anche al poussez del portone che evidentemente voleva dire il contrario spinsi ed entrai prima di rallegrarmi così dovevo bene accertarmi aver notizie precise e particolareggiate ma come procurarmele i cercai nelle tasche il giornale lo avevo lasciato in treno e sajuta in tutti i modi il vostro papiano la vita per lui è quasi un gioco dabilità e come gode a cacciarsi in ogni intrigo alacre intraprendente chiacchierone figurarsi se mia madre avrebbe mai acconsentito le sarebbe parso un vero e proprio sacrilegio ma non credeva forse neppure poverina che zia scolastica dicesse sul serio come andarmene però così senzalcuna spiegazione dopo quanto era accaduto ella ne avrebbe cercato la causa in quel furto avrebbe detto e perché ha voluto salvare il reo e punir me innocente ah no no povera adriana ma daltra parte non potendo far nulla come sperare di rendere men trista la mia parte verso di lei sarebbe forse meglio che cavassi dalla veneranda cassapanca di mia suocera uno dei vecchi abiti di francesco antonio pescatore che la vedova custodisce con la canfora e col pepe come sante reliquie le disse che al giusto e naturale sdegno materno bisognava che lei sacrificasse pure qualche cosa che sarebbe poi stata del resto la sua fortuna lontano come potevo così subito condurla via lontano dopo sì per parecchi giorni ancora ebbro di lei cercai il modo risoluto a tutto onestamente l è il re dei numeri ed è il mio numero non mi tradisce mai si diverte sì a farmi dispetti magari spesso ma poi alla fine mi compensa mi compensa sempre della mia fedeltà rispetto maccorgevo intanto che questa guardia chio facevo a mia madre irritava sordamente la strega e anche mia moglie e temevo che quandio non fossi in casa esse per sfogar la stizza e votarsi il cuore della bile la maltrattassero io zitto man mano la bile di marianna dondi cresceva per quel mio silenzio dispettoso cresceva ribolliva scoppiava e io ancora lì zitto anche mattia pascal poveretto voleva andarci e allora queste ottantadue mila lire diciamo che le guadagnò mio padre là in america ma che con ottantadue mila lire in tasca avrebbe aspettato prima che la moglie mettesse al mondo il figliuolo comodamente in ebbene avrei telegrafato sotto un falso nome alla redazione del giornale conoscevo il direttore miro colzi lodoletta come tutti lo chiamavano il giorno appresso sul tardi papiano venne a preparare la camera vintrodusse un tavolino rettangolare dabete senza cassetto senza vernice dozzinale comera pallida le si vedeva ancora negli occhi che aveva pianto chi sa che sforzo nellangoscia le era costato il doversi abbigliare per uscire con me intanto lanima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà non avevo mai veduto così uomini e cose laria tra essi e me sera dun tratto quasi snebbiata e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi limpazienza di pepita non proveniva da altro ed era già al colmo fremeva parlando si passava rapidissimamente di tratto in tratto un dito sul naso si mordeva il labbro apriva e chiudeva le mani e gli occhi le andavano sempre lì gli parvero troppi forse perché avendo già roberto comho detto contratto un matrimonio vantaggioso stimò che non lo avesse danneggiato tanto da dover rendere anche per lui ogni mattina alla stessora né un minuto prima né un minuto dopo me lo vedevo spuntare a quattro piedi compresi i due bastoni uno per mano che gli servivano meglio dei piedi i voleva dunque santo quella minuscola mammina se al fonte di san rocco aveva attinto lacqua benedetta anche per la mia acquasantiera per la mia e per la sua certamente eh mio reverendo amico gli dico io seduto sul murello col mento appoggiato al pomo del bastone mentregli attende alle sue lattughe non mi par più tempo questo di scriver libri neppure per ischerzo io sarei il defunto marito della signora pascal quel povero galantuomo morto laltranno annegato ecco vengo lesto lesto dallaltro mondo per passare le feste in famiglia con licenza dei superiori me ne riparto subito forte ma egli alla fine non ne poté più e gridò a pepita prego faccia almeno star ferma la bestia vestia vestia vestia scattò pepita agitando le mani per aria eccitatissima sarà vestia ma non glie se dice chi sa che capisce poverina mi venne da osservare a mo di scusa rivolto al bernaldez risentiva gli effetti di questa nostra pura soavissima ebrezza la povera signorina caporale oh sa signorina dissio a questa una sera che quasi quasi ho deciso di seguire il suo consiglio quale mi domandò ella guardai di nuovo i miei compagni di viaggio e quasi anchessi lì sotto gli occhi miei riposassero in quella certezza ebbi la tentazione di scuoterli da quei loro scomodi e penosi atteggiamenti scuoterli svegliarli per gridar loro che non era vero poi tutta la poggiata dello sperone chera il miglior vigneto della nostra contrada e infine san rocchino ove edificò una villa deliziosa in paese oltre alla casa in cui abitavamo acquistò due altre case e tutto quellisolato ora ridotto e acconciato ad arsenale i suoi sorrisi non accusavano ora men penoso lo sforzo che le costava quel suo fare da savia mammina il quale a me da prima era apparso come unostentazione sì forse anchella istintivamente obbediva al bisogno mio stesso fortunatamente là dal farmacista chera anche ufficiale telegrafico e postale droghiere cartolajo giornalajo bestia e non so che altro non ce ne fu bisogno comprai una copia dei pochi giornali che gli arrivavano oh che centra copernico esclama don eligio levandosi su la vita col volto infocato sotto il cappellaccio di paglia centra don eligio perché quando la terra non girava e dàlli ma se ha sempre girato la quale voleva essere il ritratto di minerva della cagnetta di pepita tutta nera sdrajata su una poltrona tutta bianca la testa allungata su le due zampine davanti la vista del mare mi faceva cadere in uno sgomento attonito che diveniva man mano oppressione intollerabile sedevo su la spiaggia e mimpedivo di guardarlo abbassando il capo aveva scoperto nella signorina silvia caporale maestra di pianoforte sua inquilina straordinarie facoltà medianiche non ancora bene sviluppate per dire la verità ma che si sarebbero senza dubbio sviluppate col tempo e con lesercizio fino a rivelarsi superiori a quelle di tutti i medium più celebrati théosophie raffigura come eccitati da ogni sorta dappetiti umani a cui non possono soddisfare sprovvisti come sono del corpo carnale chessi però ignorano daver perduto quelle cinquecento lire rimasero un pezzo tra le pagine di un libraccio della biblioteca poi servirono per me e furono come dirò la cagione della mia prima morte ma troppo recente era allora la mia triste scoperta avevo ancor bisogno dapprofondirla bene e lamore e la pietà mi toglievano il coraggio dinfrangere così dun tratto le speranze di lei e la mia vita stessa cioè quellombra dillusione che di essa finché tacevo poteva ancora restarmi rinunzio a trascrivere il suo nuovo pezzo forte della domenica seguente che recava a grosse lettere il titolo mattia pascal è vivo intravedere chio ponevo innanzi il mio proprio interesse per impedirmi di assumer coscienza di quello ben più vivo che unaltra mi destava in quel momento anzi come ai veterani piace fregiarsi delle loro medaglie così al vedovo credo portar lanellino eh sì esclamò la caporale lei storna abilmente il discorso sentii sconvolgermi tutto come che legge è questa gridai mia moglie si rimarita ed io ma che sta zitto non è possibile e io ti dico invece che è proprio così sostenne berto aspetta cè di là mio cognato te lo spiegherà meglio lui che è dottore in legge inchino entrarono dapprima pepita pantogada e la governante signora candida avevo veduto luna e laltra nella semioscurità della mia camera ora alla luce la signorina pantogada mi parve unaltra non in tutto veramente ma nel naso più che barbiere doveva esser sartore calò come un flagello di dio su quella barbaccia che non mapparteneva più armato di certi forbicioni da maestro di lana che avevan bisogno desser sorretti in punta con laltra mano lo aveva addirittura schiacciato ora piangeva per un bisogno irrefrenabile di dare uno sfogo allanimo così tremendamente percosso e forsanche perché sentiva che non poteva stare se non così piangente di fronte a me possibile che avesse quel naso in casa mia me lero figurata con un nasetto allinsù ardito e invece aquilino lo aveva e robusto ma era pur bella così bruna sfavillante negli occhi coi capelli lucidi nerissimi e ondulati le labbra fine taglienti accese vie a poco a poco si spopolassero perché io restassi solo nella notte errabondo tra case tacite buje con tutte le porte tutte le finestre serrate serrate per me per sempre e a che potrebbe servirti le domandai sorridendo amaramente vorresti mostrargliela ma in tutta codesta lettera non cè una parola per cui tuo marito potrebbe non credere più a ciò che egli invece è felicissimo di credere basta parecchie migliaja di vermucci abbrustoliti e tiriamo innanzi chi ne parla più don eligio pellegrinotto mi fa però osservare interminabile tutto lo spavento che per un istante lo aveva oppresso ma fatto tutto fatto perbacco che soprassalto lho rinnovata eh a tre mesi pagando i frutti sintende per prudenza avendo romilda veramente bisogno dajuto in quel momento mero stato zitto ma spiavo perché nessuno le mancasse di rispetto e feci sogni paurosi il giorno appresso aprii le finestre alla luce e vuol dire che se lui non mi vuole più in casa mi metterò a passeggiare giù per la strada sotto le tue finestre va bene e ti farò tante belle serenate pomino pallido vibrante passeggiava per la stanza brontolando non è possibile non è possibile sì lammettete come ipotesi e lanima no cè logica materia sissignore segua il mio ragionamento e veda un po dove arrivo concedendo tutto ma daltra parte la verità chora appariva a me stesso incredibile una favola assurda un sogno insensato la verità potevo io dirgliela per non mentire anche adesso dovevo confessarle daver mentito sempre son forse di roma queste nuove case guardi signor meis mia figlia adriana mi ha detto dellacquasantiera che stava in camera sua si ricorda adriana gliela tolse dalla camera quellacquasantiera non potrei qui riferire per filo e per segno tutto ciò che egli si compiacque di dirmi intorno al mio caso tutto ciò che pretendeva da me dovevo telegrafare non so come non so a chi esporre determinare andare dal colonnello a va niente niente rispose dura asciutta la pescatore tutto fece lui e additò pomino cioè cioè corresse questi il povero babbo sai chera al municipio bene fece prima accordare una pensioncina data la sciagura e poi poi accondiscese alle nozze lavvilimento maggiore mera venuto dalla scarsezza del denaro con cui avrei dovuto avventurarmi nel bujo della sorte così lontano incontro a una vita affatto ignota e senzalcuna preparazione chi sa che quel lanternino basta non voglio dirle altro come si vede non era molto piacevole la compagnia di anselmo paleari atteso che i suddetti animali avrebbero avuto da nutrirsi in abbondanza col provento della loro caccia soggiungevo che non sarebbe stato male provvedere altresì la biblioteca duna mezza dozzina di trappole e dellesca necessaria storie di vermucci ormai le nostre avete letto di quel piccolo disastro delle antille niente la terra poverina stanca di girare come vuole quel canonico polacco senza scopo noi facevamo di lui tutto quello che volevamo egli ci lasciava fare ma poi come se volesse stare in pace con la propria coscienza quando meno ce lo saremmo aspettato ci tradiva eppure i nostri esperimenti lho già detto e spiegato tante volte a mia figlia non sono affatto contrarii né alluna né allaltra anzi per la religione segnatamente sono una prova delle verità che essa sostiene che non avrebbe parlato a nessuno a nessuno di quel furto se prima io non consultavo un avvocato per tutte le conseguenze che in tanta sovreccitazione né io né lei potevamo prevedere mia madre scappata via così con quella matta mia moglie di là che lasciamola stare marianna pescatore lì per terra e io io che non avevo più pane quel che si dice pane per il giorno appresso ma da quella sera in poi mi sembrò più soffice il letto chio occupavo in quella casa più gentili tutti gli oggetti che mi circondavano più lieve laria che respiravo più azzurro il cielo più splendido il sole non dimenticherò mai più la piega dolorosa di quella bocca appassita e sgraziata nel proferire quelle parole né il fremito del mento su cui si torcevano alcuni peluzzi neri ora infine che il vecchio si dimostra tanto pentito di non aver fatto lieta la nipote chi sa qualaltra perfida idea quella strega può aver concepito i turai gli orecchi con le mani gridando a mino sta zitto non mi pareva che fossero passati soltanto due anni e mesi uneternità mi pareva e che come erano accaduti a me casi straordinarii dovessero parimenti esserne non sapevo affatto di che si trattasse in che consistesse il giuoco e come fosse congegnato i misi a leggere ma ne compresi ben poco forse dipende pensai perché non ne so molto io di francese a un tratto la vista mi sannebbiò sembrandomi di scorgere nel rigo seguente il nome del mio podere e siccome stentavo a leggere con un occhio solo quella stampa minuscola malzai in piedi per essere più vicino al lume le nuvole no ma su un piroscafo sì per esempio si può nascere ecco benone nato in viaggio i miei genitori viaggiavano ma non aveva affatto lapparenza dun mariuolo costui lo vidi giocare e forte perdette tre colpi consecutivi batteva ripetutamente le pàlpebre forse per lo sforzo che gli costava la volontà di nascondere il turbamento dopo questa sfuriata la conversazione diventò quasi diverbio e terminò improvvisamente con uno scoppio di risa sguajate di tutti quegli ufficiali scappai via fuori di me avvampato in volto come se mi avessero preso a grazie grazie dissi io non mi manca proprio nulla grazie ma dovere che centra e si avvalga pure di me sa in tutte le sue opportunità per quel poco che posso valere adriana figliuola mia tu dormivi ritorna pure a letto se vuoi ma quando egli dopo aver salutato il marchese si avvicinò a noi o meglio a lei e parlandole nella sua lingua chiese scusa del ritardo ella non seppe contenersi più e gli rispose con vertiginosa rapidità a ogni modo avremmo certo avuto un momento di tregua poi forse io e adriana in quel bujo saremmo stati il bersaglio di max ebbene dissi tra me se il giuoco diventerà troppo pesante lo faremo durar poco non permetterò che adriana sia tormentata così il giorno dopo tornai a montecarlo ci tornai per dodici giorni di fila non ebbi più né modo né tempo di stupirmi allora del favore più favoloso che straordinario della fortuna ero fuori di me matto addirittura e allora anche lui malagna riprese a bere ma fuor di casa per non mortificare la moglie seguitò tuttavia a rubare è vero la democrazia mio caro la democrazia cioè il governo della maggioranza perché quando il potere è in mano duno solo questuno sa desser uno e di dover contentare molti e per indurmi a quella ricerca che mappariva a mano a mano sempre più sciocca e vana mi sforzavo di credere inverosimile laudacia del ladro ma adriana quasi farneticando con le mani sul volto con la voce rotta dai singhiozzi venne a farmi la stessa proposta a cui aveva tentato di tirarmi nella mattinata col gancio di quella donnetta allegra ma no scusi esclamai io cercando tuttavia dattenuare con un sorriso il risentimento ma avrei dovuto anche mettermi a pagare una tassa io che non ne pagavo più i parve come una prima compromissione della mia libertà poco pensiero delle sembianze corporee di lui a un certo punto vennero a parlare della veronica e di due statue della città di paneade credute immagini di cristo e della emorroissa ma strofinìo domandò ansiosamente il signor anselmo come sarebbe come sarebbe ma sì confermai quasi stizzito e séguita come se ci fosse qua dietro un cagnolino ecco ti pare che possa bastare per il momento il cancellarti dalla faccia lultima traccia di me ebbene segui il consiglio della signorina caporale e chiama il dottor ambrosini che ti rimetta locchio a posto poi vedrai io avevo voluto togliergli adriana e dunque la dote bisognava che la restituissi io al paleari per ladro conseguentissimo ladro ma tanti che guardavano nessuno aveva pensato a cacciarle via trassi dalla tasca un fazzoletto e lo stesi su quel misero volto orribilmente sfigurato credo bene che potesse riuscire accetta una narrazione minuta e piena doziosi particolari si legge o non si legge in quintiliano come voi mavete insegnato che la storia doveva esser fatta per raccontare e non per provare eh tanto fece adriana sorridendo mestamente ora che mi son levata e sappressò al parapetto a guardare il fiume sentii chella non voleva lasciarmi solo con colui di che temeva sedeva scompostamente tirava fuori dalla tasca dei calzoni i suoi luigi li posava a casaccio su un numero qualunque e senza guardare pinzandosi i peli dei baffetti nascenti aspettava che la boule cadesse domandava allora al suo vicino se aveva perduto fremevo finalmente il treno sarrestò a unaltra stazione aprii lo sportello e mi precipitai giù con lidea confusa di fare qualche cosa subito un telegramma durgenza per smentire quella notizia mio parente esclamai trasecolando quegli chiuse gli occhi alzò come un orso una zampa e la tenne un tratto sospesa aspettando che io gliela stringessi io fra laltro veda non ho neanche il tempo di pensarci se pure ne avessi voglia ho tanto da fare tanto con quei maledetti borboni del marchese che mi tengono lì a chiodo perdo qui qualche serata ora mino un giorno a caccia a proposito del malagna di cui gli avevo raccontato le prodezze con la moglie mi disse che aveva adocchiato una ragazza figlia duna cugina del malagna appunto per la quale avrebbe commesso volentieri qualche grossa bestialità dove a te piaccia dove a te piaccia di cadere graziosa pallottola davorio nostra dea crudele dio e che sei forse una bambina io con la violenza ma no cara tu da te con la ragione dovresti importelo il freno no no sentivo di non poterlo fare e smaniavo lì sul ponte ancora incerto della mia sorte frattanto ecco nella tasca del mio pastrano palpavo stringevo con le dita irrequiete qualcosa che non riuscivo a capir che fosse avrei voluto dirglielo da parecchi giorni perché non sassoggetta scusi a una operazione ormai facilissima potrebbe volendo liberarsi in poco tempo anche di questo lieve difetto riuscii alla fine ad appoggiar sul capo al più accanito un colpo bene assestato col pomo di ferro lo vidi vacillare poi prender la corsa gli altri tre allora forse temendo che qualcuno stesse ormai per accorrere agli strilli della donna lo seguirono e mia cognata allora che ha per lei meritatamente tanto tanto riguardo è saltata sù a dire che nessuno doveva muoversi di casa che tutti dovevamo rimanere qua perché lei non so aveva scoperto a me questo al proprio cognato lha detto proprio a me passò un carro rimasi lì fermo apposta prima il cavallo con le quattro zampe poi le ruote del carro là così forte sul collo oh oh anche tu cagnolino sù da bravo sì alza unanca alza cominciavo già ad accorgermi e poi ah poi ripiombai col pensiero a roma entrai come unombra nella casa abbandonata dormivano tutti adriana forse no maspetta ancora aspetta che io rincasi doveva aver fatto qualche altra pensata ma era tale in quei momenti la gioja che mi procurava la libertà indisturbata nel bujo che questo sospetto non mi saffacciò affatto ma un nonno sì il nonno del mio primo fantasticare volli crearmelo oh di quanti nonnini veri di quanti vecchietti inseguiti e studiati un po a torino un po a milano un po a venezia un po a firenze si compose quel nonnino mio gli battei una mano su la spalla per calmarlo e gli risposi prima di tutto chero già stato a oneglia da mio fratello e che perciò tutti là a questora mi sapevano vivo e che domani inevitabilmente la notizia sarebbe arrivata a miragno poi morto di nuovo lontano da miragno tu scherzi mio caro esclamai in quella lastra limmagine del fu mattia pascal venendo a galla come dal fondo della gora con quellocchio che solamente mera rimasto di lui mi parlò così si gittò ai piedi di lui gli fece intendere la sua sciagura e ciò che la madre avrebbe preteso da lei lo pregò dinterporsi dindurre la madre a più onesti consigli poiché ella era già dun altro a cui voleva serbarsi fedele e additò con la mano alla regina quellatto di vile prudenza del farmacista che pure in altri tempi aveva sollecitato lonore di fregiar la sua bottega di quel simbolo regale con undicimila lire avrei potuto rimetter la pace in casa e far rinascere lamore già iniquamente ucciso in sul nascere dalla vedova pescatore follie poteva egli sul serio esser geloso di costei o era geloso di unaltra quel suo fare arrogante e sospettoso laver cacciato via la caporale per restar solo con adriana alla quale aveva preso a parlare con tanta violenza ma forse ero io che per trovarmi una scusa la mettevo in bocca a lui perché mi paresse ingiusta io che mi sentivo già preso nei lacci della vita e smaniavo non per il bujo propriamente né per il fastidio che papiano parlando mattia e cadde tra le braccia di pomino e della madre che la trascinarono via lasciando nello scompiglio la piccina in braccio a me accorso con loro restai al bujo là nella sala dingresso con quella gracile bimbetta in braccio che vagiva con la vocina agra di latte chiedo anzi scusa a lei in special modo che per la mia storditaggine ha dovuto soffrire più degli altri ma spero che no no no gridò adriana rompendo in singhiozzi e uscendo precipitosamente dalla stanza seguita dalla caporale e se questo non avviene perché diciamo così laria del momento non si presta a trasportare e a far fiorire caro signore i germi i germi della sua idea nella mente altrui di un po è ancora viva la madre la vedova pescatore oh non so mi rispose berto comprenderai che dopo il secondo matrimonio ma credo di sì che sia viva nei giorni seguenti vedendomi vincere con tanta persistenza aveva tentato di fare il mio giuoco ma non avevo voluto più io allora come guidato per mano dalla stessa fortuna presente e invisibile mi ero messo a girare da un tavoliere torino domandai io fingendo di cercar nella memoria ma io non son di torino come scusi interloquì papiano non mi ha detto che fino a dieci anni lei stette a torino perché e strinse le pugna due perfidie una più nera dellaltra glielho dato per dimostrargli che avevo ben compreso che cosa egli volesse da me ha capito viaggiavo con due signori che discutevano animatamente diconografia cristiana in cui si dimostravano entrambi molto eruditi per un ignorante come me giuro di non averli sentiti se non che appena spento il lanternino avvenne tal cosa che scompigliò dun tratto tutte le mie supposizioni la signorina caporale cacciò uno strillo acutissimo che ci fece sobbalzar tutti quanti dalle seggiole luce luce che era avvenuto quanto mi domandò ella scontraffatta dallorrore dal ribrezzo appena ebbi finito di contare dodici dodici mila lire balbettai erano sessantacinque sono cinquantatré conti lei e lincenso acre e pestifero di certi indegni e meschini turiboli ero come un generale che avesse vinto unasprissima e disperata battaglia ma per caso senza saper come io io non ho potuto creda neanche dire di no quando mi hanno qua preso in mezzo i son precipitato su mio fratello che nella sua incoscienza malato comè irresponsabile cioè credo non così zia scolastica la quale non riuscendo ad appioppare a mia madre il suo prediletto pomino sera messa a perseguitar berto e me ma noi forti della protezione della mamma non le davamo retta perché spiacevole quanto si voglia questincidente i fenomeni accennavano questa sera a manifestarsi con insolita energia troppa esclamò il bernaldez sghignazzando e promovendo il riso degli altri investiva a mano a mano i guadagni in terre e case qui nel proprio paesello dove presto forse contava di riposarsi negli agi faticosamente acquistati contento e in pace tra la moglie e i figliuoli domandai per distrarmi al vetturino se ci fosse ad alenga unagenzia giornalistica come dice nossignore non si vendono giornali ad alenga ah sissignore i vende il farmacista grottanelli cè un albergo cè la locanda del palmentino la signorina pantogada e la governante scapparono via dalla camera mentre il paleari gridava irritatissimo no qua perbacco non rompete la catena ora viene il meglio max max ma che max esclamò papiano scrollandosi alla fine dal terrore che lo teneva inchiodato e accorrendo al fratello per scuoterlo e richiamarlo in sé così io piccino piccino avevo traversato loceano e forse in terza classe e durante il viaggio avevo preso una bronchite e per miracolo non ero morto benone me lo diceva sempre il nonno posi accanto a un grosso signore dalla carnagione così bruna che le occhiaje e le palpebre gli apparivano come affumicate aveva i capelli grigi ferruginei e il pizzo ancor quasi tutto nero e ricciuto mattia ripari concluse congestionato dal furore e subito i si obbedisca subito e non mi si costringa a dire di più o a fare qualche sproposito berto mi rispose che non poteva non poteva perché la sua condizione di fronte alla famiglia della moglie e alla moglie stessa era penosissima dopo il nostro rovescio papiano aveva stimato che il mio amore per lei valesse bene dodicimila lire e io dovevo dimostrargli di no denunziarlo come quel dun pollo spennato con un grosso nottolino protuberante che gli andava sù e giù pinzone si sforzava spesso di tener tra i denti le labbra come per mordere castigare e nascondere un risolino tagliente che gli era proprio poi sì quando mi destai il dolore massalì rabbioso feroce per la figlietta mia per la mamma mia che non erano più e fui quasi per impazzire il ha parlato concluse con gli occhi brillanti di gioja mha parlato è vero che avendo perduto tutta la giornata folle come mi ero illuso che potesse vivere un tronco reciso dalle sue radici eppure eppure ecco ricordavo laltro viaggio quello da alenga a torino mero stimato felice allo stesso modo allora tutte le ragioni e le scuse e le persuasioni che in quel bujo avevano avuto il loro peso e il loro valore non ne ebbero più alcuno appena spalancate le finestre o ne ebbero un altro al tutto opposto apparentemente no ma in fondo ero pur tanto ingenuo in quel tempo tuttavia avendo notizia delle scene cherano avvenute e avvenivano in casa malagna pensai che il sospetto di quella serva potesse in qualche modo esser fondato non poté aggiunger altro dal tono della voce dallimbarazzo io però compresi che non soltanto la religione vietava ad adriana dassistere a quegli esperimenti la paura messa avanti da lei per iscusa poteva avere altre cause che il signor anselmo non sospettava leggendo ad alta voce questo documento il vecchio saccese e si commosse tanto che sebbene ciò chei leggeva fosse affatto contrario al mio sentimento pure mi destò ammirazione piuttosto non sapeva spiegarsi come mai scipione si trovasse là in camera mia mentregli lo credeva a letto i fa specie diceva perché di solito questo poveretto non si cura di nulla ma si vede che queste nostre sedute misteriose gli han destato una certa curiosità il tratto però la voce e quella sùbita ribellione saccordavano perfettamente allidea che mero fatta di lei dopo quella descrizione certo rifiutando così sdegnosamente il posto che papiano le aveva assegnato accanto a me la signorina pantogada moffendeva era tondo col manico dosso intarsiato chi sa che storia aveva e donde e come era capitato lì in quella sarto barbieria ma infine per non dar dispiacere al padrone che seguitava a guardarmi stupito me lo posi sotto gli occhi se era stato bravo non avevo mai sentito alcun bisogno di domandare a me stesso se avessi veramente una fede e mattia pascal era morto di mala morte senza conforti religiosi sorrise subito dissio ma unimprovvisa tenerezza mi prese comprendendo chella era venuta con la scusa di quella nota per aver da me una parola che la raffermasse nelle sue speranze ma pensandoci bene potevo io senza rischio o meglio senza vedermi costretto a mentire aspirare a qualche altra compagnia men lontana dalla vita i ricordavo ancora del cavalier tito lenzi i nacque lì per lì lidea che saccordava del resto con le condizioni dellanimo mio con la nausea che provavo di me stesso lidea di far perdere ad adriana ogni stima di me perché non mi amasse più dimostrandomele falso duro volubile interessato per consolarmi il signor anselmo paleari mi volle dimostrare con un lungo ragionamento che il bujo era immaginario immaginario questo gli gridai abbia pazienza mi spiego le pareti della stanza eran quasi tutte tappezzate di vecchie e non brutte stampe di cui il malagna volle farmi ammirare qualcuna dicendomi cherano opera di francesco antonio pescatore suo cugino valentissimo incisore morto pazzo a torino aggiunse piano nel dar filo di speranza allaquilone di colei che or si librava nei cieli della beatitudine ora svariava per qualche mia stratta improvvisa e violenta aspetti aspetti comè possibile dissi io e mi rimisi a contare sforzando rabbiosamente le dita e la carta come se a furia di stropicciare potessero da quei biglietti venir fuori gli altri che mancavano non lo era né poco né molto per un pajo di calzoncini io credo chiari a quadretti troppo aderenti alle gambe misere chegli si ostinava a portare è fuor di dubbio però che peggio di come andarono affidati al malagna la talpa non sarebbero potuti andare allungavo la mano sul mio mucchietto multiplicato quando un signore altissimo di statura da le spalle poderose troppo in sù che reggevano una piccola testa con gli occhiali doro sul naso ma la gioja mera turbata dallansia darrivare dallapprensione desser riconosciuto per via da qualche estraneo prima che dai parenti dallemozione di punto in punto crescente che mi cagionava il pensiero di ciò che avrebbero essi provato nel rivedermi vivo dun tratto innanzi a loro e solo in questi giorni egli apprese di essere morto e che sua moglie si era rimaritata ed era scomparsa seppe tutto ciò quando si recò allufficio di anagrafe in piazza missori avendo bisogno di un documento lanimo glimpeti miei giovanili erano abbattuti da un pezzo troppo ormai la noja mi aveva tarlato dentro e svigorito il cordoglio il padre non doveva usarne e nellacquasantiera della signorina caporale seppure ne aveva vin santo piuttosto ogni minimo che sospeso come già da un pezzo mi sentivo in un vuoto strano mi faceva ora cadere in lunghe riflessioni vedeva tutto e toccava tutto mentre per esempio stava a parlar con me saccorgeva non so come che adriana dietro a lui stentava a pulire e a rimettere a posto qualche oggetto nella camera in mezzo al tavoliere sul tappeto verde numerato era incassata la roulette tuttintorno i giocatori uomini e donne vecchi e giovani dogni paese e dogni condizione del resto la dottrina e la fede del signor paleari tuttoché mi sembrassero talvolta puerili erano in fondo confortanti e poiché purtroppo mi sera affacciata lidea che un giorno o laltro io dovevo pur morire sul serio non mi dispiaceva di sentirne parlare a quel modo ventanni ventidue e dunque via sera dato più dun caso daver figliuoli anche dopo dieci anche dopo quindici anni dal giorno delle nozze quindici ma e lui lui era già vecchio e se ah che sarebbe avvenuto in quella casa nella prossima mattina quando qualcuno della questura si sarebbe presentato a dar lannunzio a qual ragione passato il primo sbalordimento avrebbero attribuito il mio suicidio al duello imminente ma no sarebbe stato per lo meno molto strano che un uomo il quale non aveva mai dato prova dessere un codardo guardi io provo anche certe sere ad accendere un certo lanternino col vetro rosso bisogna ingegnarsi in tutti i modi tentar comunque di vedere per ora mio genero terenzio è a napoli tornerà fra qualche mese e allora la inviterò ad assistere a qualche nostra modesta sedutina se vuole e quel signore allora si prese la testa con tutte due le mani e contrasse dolorosamente a lungo tutta la faccia labito scuro punteggiato di bianco le stava dipinto sul corpo svelto e formoso la mite bellezza bionda dadriana accanto a lei impallidiva dalla cosiddetta vita normale ha domandato ma cosè questa se non un sistema di rapporti che noi scegliamo nel caos degli eventi quotidiani e che arbitrariamente qualifichiamo normale due volte percorsi da un capo allaltro il paese senza che nessuno mi fermasse al colmo dellirritazione pensai di ritornar da pomino per dichiarargli che i patti non mi convenivano e vendicarmi sopra lui dellaffronto che mi pareva tutto il paese mi facesse non riconoscendomi più non mi curai più se altri mi riconoscesse prima di scendere o appena sceso a miragno mero cacciato in un vagone di prima classe per unica precauzione era sera e del resto lesperimento fatto su berto mi rassicurava buona donna sì ma che poteva diventar cattiva per le inevitabili gelosie e gli attriti che nascono tra suocere era dunque meglio che la mamma rimanesse a casa mia se non altro non si sarebbe così allontanata negli ultimi anni dal suo paese e non sarebbe stata costretta a cangiar vita e vattene romilda piangendo e gridando si levò dalla poltrona e venne a buttarsi tra le braccia della madre no tu con me mamma non mi lasciare non mi lasciare qua sola ma quella degna madre la respinse furibonda lhai voluto tientelo ora codesto mal ladrone io vado sola adriano mei diceva come se tutta un tratto fossimo diventati amiconi adriano tui mi veniva quasi di rispondergli entrarono le donne pepita la governante la signorina caporale adriana ma perché intanto papiano aveva scelto me per manifestar la sua remissione aveva voluto con quel segno tranquillarmi o era esso allincontro una sfida e significava adesso vedrai se son contento i guardò e notando la mia agitazione domandò esitante cose che sa lei per sé o qui di casa mia le risposi col gesto qui qui per togliermi la tentazione che di punto in punto mi vinceva di parlare di aprirmi con lei abbiamo avuto unaltra bella bussata diceva ogni volta entrando la nebbia aveva distrutto sul nascere le olive a due riviere oppure la fillossera i vigneti dello sperone bisognava piantare vitigni americani resistenti al male e dunque altri debiti si sa che glinfelici facilmente diventano superstiziosi per quanto poi deridano laltrui credulità e le speranze che a loro stessi la superstizione certe volte fa dimprovviso concepire e che non vengono mai a effetto con gli angoli della bocca contratti in giù e mi voltò le spalle per andarsene senza salutarmi ne provai lì per lì una certa meraviglia ma poi quando egli nella sua camera mi mostrò i libri come aveva promesso non solo quella piccola distrazione di mente mi spiegai ma anche tantaltre cose tu vuoi tornare a miragno certamente stasera dunque non sai nulla si coprì il volto con le mani e gemette disgraziato che hai fatto che hai fatto ma non sai che tua moglie ma in nome duna umanità che sembra essi conoscano a perfezione come se realmente in astratto esistesse fuori cioè di quellinfinita varietà duomini capaci di commettere tutte quelle sullodate assurdità che non hanno bisogno di parer verosimili perché sono vere in preda a unansia smaniosa attesi curvo stringendomi forte con le mani i ginocchi che adriana si facesse al terrazzino la lunga attesa non mi stancò affatto anzi mi sollevò man mano mi procurò una viva e crescente soddisfazione a un certo punto avrei cavato dalla tasca in petto il portafogli e mi sarei messo a contare sul tavolino i miei biglietti da mille là là là e là lavessi fatto cagionandole subito quellunico forte dolore gliene avrei risparmiato altri e io non mi sarei cacciato in nuovi e più aspri garbugli ne parlava però con tanto fervore e gli scappavan fuori di tratto in tratto nella foga del discorso certe immagini e certe espressioni così singolari che ascoltandolo mi passava subito la voglia di cavarmelo dattorno e dandarmene ad abitare altrove nella realtà della natura non esiste noi non so se questo possa farle piacere noi abbiamo sempre vissuto e sempre vivremo con un altro diceva probabilmente per dissesti finanziarii notizie vaghe insomma e brevi solo un giornale del mattino solito di narrar diffusamente i fatti del giorno accennava alla sorpresa e al dolore della famiglia del cavalier anselmo paleari non posso supporre che il signor ambrogio casati elettricista abbia letto il mio romanzo e recato i fiori alla sua tomba per imitazione del fu mattia pascal la vita intanto col suo beatissimo dispregio dogni io mero messo a ridere come dianzi vedi romilda le dissi hanno paura che riprendiamo a fare allamore sarebbe pur carina no no non tormentiamo pomino sì poi disse penosamente quasi con affanno ma siamo in troppi questa sera è vero sì scattò apiano i sembra però che così stiamo benone subito una fiera stizza massalì contro adriana che non ostante il divieto non ostante il giuramento aveva parlato chi lha detto gridai alla caporale non è vero niente ho ritrovato il denaro e allora forse perderemo conclusi io sorridendo no no guardi se lei mi crede davvero così fortunato sarò tale al giuoco in tutto il resto no di certo facciamo così senza patti fra noi e senza alcuna responsabilità da parte mia che non voglio averne zitte loro zitto io ma poco dopo senza dubbio la vedova pescatore avrebbe cominciato a sputar bile rifacendosi dallimpiego che forse avevo perduto lo guardai sforzandomi di comprendere che cosa volesse dire cera senza dubbio in quel suo riso e in quelle sue parole un sospetto ingiurioso per me b nato in america nellargentina senzaltra designazione c venuto in italia di pochi mesi bronchite d senza memoria né quasi notizia dei genitori e cresciuto col nonno io con la barba tutta impastocchiata il viso sgraffiato grondante non sapevo ancora se di sangue o di lagrime per il troppo ridere andai ad accertarmene allo specchio erano lagrime ma ero anche sgraffiato bene tutti finti per lei gli uomini birbanti e traditori anche pomino no ecco pomino no ma se nera accorta troppo tardi di tutti gli uomini che avevano chiesto la sua mano e che poi si erano ammogliati ella era riuscita a scoprire qualche tradimento ora pare che con queste due buone donne già fidate compagne di tanti anni la mamma si fosse pian piano rammaricata di quel suo misero e amarissimo stato non potei fare a meno di sorridere ma benevolmente per non mortificare di più la figliuola ella socchiuse gli occhi come per non vedere il mio sorriso i parve dapprima una ragazzetta non vi trovavo alcuna proprietà alcun senso come se in fondo i cognomi dovessero averne eh via uno qualunque martoni per esempio perché no carlo martoni uh ecco fatto a oliva era nato fin dal primo anno il sospetto che via tra lui e lei come dire la mancanza potesse più esser di lui che sua non ostante che egli si ostinasse a dir di no ma se ne poteva far la prova in o sservazioni imparziali su un passo delicato del musicista critico mitzler mitzler inserì una sola volta mi rivolse allimprovviso una domanda particolare perché sta a roma lei signor eis i strinsi ne le spalle e gli risposi perché mi piace di starci che avrebbe potuto capitarmi di peggio alla fin fine di ciò che avevo sofferto e soffrivo a casa mia sarei andato incontro sì ad altre catene ma più gravi di quella che già stavo per strapparmi dal piede non mi sarebbero certo sembrate non ho di queste idee generose creda pure che diamine ci vorrebbe un eroe quando la signorina caporale andò via per riferire ad adriana le mie parole mi torsi le mani me le addentai ma anche perché libero e padrone del suo tempo egli si era adesso sprofondato tutto ne suoi fantastici studii e nelle sue nuvolose meditazioni astraendosi più che mai dalla vita materiale e qui la signorina caporale mi parlò delle sei mila lire scroccatele da papiano a cui io ho già accennato altrove per quanto il cordoglio di quellinfelice minteressasse non era certo quello che volevo saper da lei è vero bensì che né luno né laltra erano di difficile contentatura oh il signor anselmo gongolava di gioja pareva in certi momenti un ragazzetto al teatrino delle marionette e a certe sue esclamazioni puerili io soffrivo per colpa mia come feci io quella buona donna sbaglia prima di tutto riconoscendomi nel cadavere dun disgraziato che sannega poi saffretta a riprender marito e la colpa è mia e io devo riprendermela lasciò tuttavia nellagiatezza la moglie e i due figli mattia che sarei io e fui e roberto maggiore di me di due anni e io aggiunsi non vorrei buscarmi un pugno su questocchio qui ni tampoco ió aggiunse pepita a sedere ordinò allora papiano risolutamente seguiamo il consiglio del signor meis proviamoci a domandare una spiegazione se i fenomeni si rivelano di nuovo con troppa violenza smetteremo a sedere io avrei potuto ribellarmi è vero dichiararmi vivo allora ma chi al posto mio non si sarebbe regolato come me tutti tutti come me in quel punto nei panni miei avrebbero stimato certo una fortuna potersi liberare in un modo così inatteso insperato insperabile della moglie della suocera dei debiti ma io la butto via oggi stesso in questo stesso momento e dovè allora listinto della conservazione i conservo unicamente perché sento che non può finire così ma altro è luomo singolo dicono altro è questo è vero il nostro comune in certe notti segnate nel calendario non fa accendere i lampioni e spesso se è nuvolo ci lascia al bujo ma come signor meis se alla lampa nostra manca lolio sacro che alimentava quella del poeta molti ancora vanno nelle chiese per provvedere dellalimento necessario le loro lanternucce e dunque riprese il signor anselmo due colpi sì tre colpi no quattro bujo cinque parlate sei luce basterà così e ora concentriamoci signori miei si fece silenzio ci concentrammo il mento piccolissimo puntato e rientrato chegli aveva nascosto per tanti e tanti anni sotto quel barbone mi parve un tradimento ecco sì egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno aveva sposato contro la volontà di lui e se nera scappato in america doveva forse sostenere anche lui che cristo era bruttissimo poi come prendendo una risoluzione improvvisa si voltò a guardarmi in faccia mi porse una mano e mi domandò è mio amico lei se vuol concedermi questonore le risposi inchinandomi invece così no sono brutto e là brutto bene di cuore senza misericordia che ne dice la signorina caporale trasse un profondo sospiro prima di sera uscii ancor tutto fremente diretto alla casa doliva avevo con me in tasca la lettera di romilda oliva in lagrime raccoglieva le sue robe tra gli argini nuovi e sotto i ponti che vi riflettevano i lumi dei loro fanali tremolanti come serpentelli di fuoco seguire con la fantasia il corso di quelle acque dalla remota fonte apennina via per tante campagne ora attraverso la città poi per la campagna di nuovo fino alla foce neri sinfrociava una grossa presa di tabacco si puliva poi apriva il cassetto del tavolino e ne traeva un libraccio che apparteneva alla biblioteca dizionario storico dei musicisti artisti e amatori morti e viventi feci per gittarlo al fiume ma sul punto unidea mi balenò una riflessione fatta durante il viaggio da alenga a torino mi tornò chiara alla memoria quante cose sbalordito dallinattesa notizia mi ero dimenticato di domandare a roberto il podere il molino erano stati davvero venduti o eran tuttora per comune accordo dei creditori sotto unamministrazione provvisoria e malagna era morto e zia scolastica rivedendomi così allimprovviso sarebbe morta dallo spavento la vedova pescatore che lei figuriamoci avrebbe fatto rimorire me dopo due giorni tu da qua le dissi te la leggo io per intero ma ella si strinse la carta contro il seno no gridò non te la do più questa ora mi serve la mamma allora mi fece una ramanzina coi fiocchi che mi guardassi bene dal commettere il peccato mortale dindurre in tentazione e di perdere per sempre una povera ragazza adriana si provò ad alzar gli occhi su me ma li riabbassò subito non sapendo timida comera sostenere lo sguardo altrui sorrise lievemente del suo solito sorriso dolce e mesto e disse che vuoi che sappia io dellaria dei vedovi sei curiosa libertà libertà mormoravo ma pure non sarebbe lo stesso anche altrove vedevo qualche sera nel terrazzino lì accanto la mammina di casa in veste da camera intenta a innaffiare i vasi di fiori non ce la saprei trovare io lì purtroppo ne so trovarla altrove io vado al caffè mio caro tra gente per bene che fuma e ciarla di politica allegri tutti anzi felici noi potremmo essere a un sol patto secondo un avvocatino imperialista che frequenta il mio caffè ti va di scherzare fece pomino scrollandosi scherzare ma nientaffatto là cè davvero il cadavere di un uomo e non si scherza ci sei stato no non non ne ho avuto il coraggio e se io avessi paura obbiettò adriana di che ribatté il padre della prova o del bujo aggiunsi io siamo tutti qua con lei signorina vorrà mancare lei sola ma io rispose impacciata adriana io non ci credo ecco non posso crederci e che so ora il pellegrinotto ha scoperto per maggior sua consolazione una varietà grandissima di materie nella biblioteca di monsignore e siccome i libri furon presi di qua e di là nel magazzino e accozzati così come venivano sotto mano la confusione è indescrivibile dal canto suo ecco egli simpegnava come già aveva lasciato intravedere a restituir la dote al paleari tutto questo mi parve di comprendere da quel suo pianto spirava in quelle stanze da tutti i mobili dantica foggia dalle tende scolorite quel tanfo speciale delle cose antiche quasi il respiro dun altro tempo lo afferrai per un braccio restando io ora a mia volta che piccina mia mia figlia balbettò pomino ah che assassinio gridò la pescatore non potei rispondere ancora sotto limpressione di questa nuova notizia tua figlia mormorai entravo nelle sale da giuoco la mattina del dodicesimo giorno quando quel signore di lugano innamorato del numero mi raggiunse sconvolto e ansante per annunziarmi più col cenno che con le parole che uno sera pocanzi ucciso là nel giardino io insomma dovevo vivere vivere vivere x in ogni età infatti si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e colore a quei lanternoni che sono i termini astratti verità virtù bellezza onore e che so io stampato a venezia nel ignor omitelli gli gridavo vedendogli fare tutte queste operazioni tranquillissimamente senza dare il minimo segno daccorgersi di me aveva circa quarantanni papiano ed era alto di statura e robusto di membra un po calvo con un grosso pajo di baffi brizzolati appena appena sotto il naso un bel nasone dalle narici frementi occhi grigi acuti e irrequieti come le mani rimanendo spettinata tutto il giorno senza busto in ciabatte e con le vesti che le cascavano da tutte le parti riteneva forse che per un marito come me non valesse più la pena di farsi bella ma appena in istrada noi due proponemmo a pinzone una scappatella gli avremmo pagato un buon litro di vino purché lui invece che in chiesa e dal malagna ci avesse lasciato andare alla stìa in cerca di nidi dove un po da per tutto prima a nizza memorie confuse piazza massena la promenade avenue de la gare poi a torino benché di prima colta avessi avuto quella scottatura mi vergognai del mio sospetto cera tanta gente là che buttava a manate oro e argento come fossero rena senza alcun timore e dovevo temere io per la mia miseriola del resto anche voi scusate non potete mettere in dubbio che giosuè fermò il sole ma lasciamo star questo io dico che quando la terra non girava e luomo vestito da greco o da romano vi faceva così bella figura e così altamente sentiva di sé e tanto si compiaceva della propria dignità aspetta esclamò allora pomino sai che mio padre è ora al municipio no ma me limmagino assessore comunale per la pubblica istruzione questo non me lo sarei immaginato morto il romitelli mi trovai qui solo mangiato dalla noja in questa chiesetta fuori mano fra tutti questi libri tremendamente solo e pur senza voglia di compagnia non rispondeva con gli occhi fissi senza sguardo ripeteva ancora il foglietto non lo conosco finalmente si risolse a fare il vaglia telegrafico sotto la mia dettatura indicando per il recapito la sua farmacia tutto ormai dovevo creder possibile finanche questo che un anellino buttato nellaperta campagna trovato per combinazione da un contadino passando di mano in mano con quei due nomi incisi internamente e la data non so io stessa che cosa muscisse dallanima diventavo una cosa sola col mio strumento e le mie dita non vibravano più su una tastiera io facevo piangere e gridare lanima mia settantasette settantotto settantanove ottanta ottantuno cinquecento seicento settecento fortuna che aveva per zavorra la malignità de miei compaesani possedevamo terre e case sagace e avventuroso mio padre non ebbe mai pe suoi commerci stabile sede disillusi e perciò in grado daccorgerci senza alcun gusto senzalcun compenso della sua frode meglio di tutti se naccorgerà adriana che gli sta più vicina et passe presi il denaro e dovetti allontanarmi come un ubriaco caddi a sedere sul divano sfinito appoggiai il capo alla spalliera per un bisogno improvviso irresistibile di dormire di ristorarmi con un po di sonno i è avvenuto più volte svegliandomi nel cuor della notte la notte in questo caso non dimostra veramente daver cuore mi è avvenuto di provare al bujo nel silenzio una strana meraviglia uno strano impaccio al ricordo di qualche cosa fatta durante il giorno alla luce senzabbadarci ridendo lei signor meis che ne pensa mi domandò il paleari a cui il bernaldez non andava proprio a genio eh di sicuro questo pare dissi io ma la caporale negò recisamente col capo podo far la póvara avrà trovato de meglio sono viechio ió e agradecio dio ntes che me la son levada de sobre i disse che era a nizza da una settimana e che ogni mattina sera recato a montecarlo dove aveva avuto sempre fino a quella sera una disdetta incredibile propose di trattenermi almeno per quella sera in villa la mattina seguente saremmo andati insieme a miragno voleva godersi la scena del mio ritorno impreveduto alla vita quel mio piombar come un nibbio là sul nido di pomino ma io non tenevo più alle mosse e non volli saperne han bisogni lor proprii e loro proprie aspirazioni le anime di cui il corpo non si dà per inteso quando veda limpossibilità di soddisfarli e di tradurle in atto i sovvenne che era domenica a miragno dunque quella mattina era uscito il foglietto lunico giornale che vi si presi il partito di non rimuovermi da queste due risposte e lasciar tutti stizziti nellorgasmo della curiosità che durò parecchi e parecchi giorni né più fortunato degli altri fu lamico lodoletta che venne a intervistarmi per il foglietto e brutto davvero e sdegnato laveva veduto là in america se con la moglie lì lì per partorire appena ricevuto il soccorso dal nonno se nera venuto via per cui domavo affascinavo la fortuna legavo al mio il suo capriccio e non era soltanto in me questa convinzione sera anche propagata negli altri rapidamente e ormai quasi tutti seguivano il mio giuoco rischiosissimo sentii scappare la vecchia strega certo atterrita e subito immaginai che cosa in quel momento accadeva di là sarebbe venuto luomo adesso pomino il coraggioso non riuscendo più a frenarsi scoppiò in dirotto pianto ebbene fece il paleari intontito e commosso e che centra più adesso povero fratello mio seguitò papiano con tale schianto di sincerità che anchio mi sentii quasi agitare le viscere della misericordia o dovevo dirle chero un perseguitato un fuggiasco compromesso che doveva viver nellombra e non poteva legare alla sua sorte quella duna donna altre menzogne alla povera fanciulla ora come risponder coi fatti alla promessa potevo far mia adriana ma nella gora del molino là alla stìa ci avevano buttato me quelle due buone donne romilda e la vedova pescatore non ci seran mica buttate loro dopo questo io me ne vado ma no nientaffatto dissio allora per causa mia lei deve rimanere qua me nandrò io piuttosto che dice mai signor meis esclamò dolente il paleari anche papiano impedito dal pianto che pur voleva soffocare negò con la mano poi disse i recai allo stipetto a muro in cui tenevo il denaro allora adriana accennò di volersene andare io stupido la trattenni ma già come potevo prevedere in tutti glimpicci miei grandi e piccini sono stato come sè visto soccorso sempre dalla fortuna una voce ancor viva nella mia memoria agradecio dio ntes che me la son levada de sobre lo spagnuolo quel mio spagnoletto barbuto e atticciato di montecarlo colui che voleva giocar con me e col quale mero bisticciato a nizza dovevo regolarmi proprio così approfittarmi di quel furto come se con quel denaro rubato volessi pagarla compensarla delle speranze deluse ah era vile questo mio modo dagire avrebbe certo gridato di rabbia ella di là e mi avrebbe disprezzato senza comprendere che il suo dolore era anche il mio di quante cose sostanziali minutissime inimmaginabili ha bisogno la nostra invenzione per ridiventare quella stessa realtà da cui fu tratta me lo domandavo anchio turbato un pugno dunque quel cambiamento di posti non era concertato avanti tra i due un pugno dunque la signorina caporale sera ribellata a papiano e ora che vuole che suoni io più è finita per me strimpello canzoncine sguajate basta è finita ma il signor terenzio papiano marrischiai di nuovo a domandare le ha promesso forse la restituzione di quel denaro seguitò a tremare il povero cucciolo senza inorgoglirsi punto di quella stima sapeva di certo che il padrone con quel prezzo non aveva affatto stimato i suoi futuri meriti ma la imbecillità che aveva creduto di leggermi in faccia avessi almeno potuto dirle che non era generosità la mia che io non potevo in alcun modo denunziare il furto ma dovevo pur dargliene una ragione eran forse denari rubati i miei ella avrebbe potuto supporre anche questo ma erano esperimenti in famiglia poteva mai sospettare che la signorina caporale e papiano si prendessero il gusto dingannarlo e perché poi che gusto egli era più che convinto e non aveva affatto bisogno di quegli esperimenti per rafforzar la sua fede o che da altri o da una crudele necessità ci sia stata imposta cioè fintanto che sotto questa maschera un sentimento nostro troppo vivo non sia ferito così addentro che la ribellione alla fine prorompa e quella maschera si stracci e si calpesti ciò che per lui insomma poteva essere uno spasso e quasi lesercizio dun diritto era per me allincontro obbligo increscioso condanna se fosse lui dissi tra me se fosse venuto a trovarmi qua per vendicarsi svelando ogni cosa il paleari intanto che solo non aveva provato né meraviglia né sgomento la scelta della casa cioè duna cameretta decente in qualche via tranquilla presso una famiglia discreta mi costò molta fatica finalmente la trovai in via ripetta alla vista del fiume mentre don eligio sbuffa sotto lincarico che si è eroicamente assunto di mettere un po dordine in questa vera babilonia di libri temo che non ne verrà mai a capo poco linverno linverno mispirava queste riflessioni malinconiche la prossima festa di natale che fa desiderare il tepore dun cantuccio caro il raccoglimento lintimità della casa con la mano domandò il paleari delicata è vero fredda furtiva e delicata oh max se vuole sa esser gentile con le donne vediamo un po max potresti rifar la carezza alla signorina aquí est aquí est si mise a gridare subito pepita ridendo pazienza quando le donne ridono ridi anche tu è il meglio che possa fare vivevo per altro con me e di me quasi esclusivamente una di esse non avendo potuto metter nulla da parte perché aveva dovuto mantenere una figlia rimasta vedova con tre bambini sera subito allogata altrove a servire guardava mortificato sorridente un po berto un po me un po la finestra un po il bicchiere poi diceva amico ella si portò agli occhi il fazzolettino lacerato e io avrei piuttosto bisogno di morire gemette con accoramento così profondo e intenso che mi sentii subito un nodo dangoscia alla gola cesare napoleone e per quanto possa parere indegno anche la donna più bella basta da una parte cera scritto uomini e dallaltra donne e lì intombai il mio anellino di fede ditegli che sì cè cè un suo amico intimo che che viene da lontano così per lo meno quel servo dovette credermi balbuziente depose la mia valigia accanto allattaccapanni e minvitò a entrare nel salotto lì presso come aveva fatto lui quando non era ancora sotto le armi e gli era capitato a pavia lo stesso mio caso perché in materia cavalleresca e giù giù articoli e precedenti e controversie e giurì donore e che so io come si possono dire siffatte cose era il colmo questo della persecuzione che una moglie possa esercitare sul proprio marito liberarsene lei riconoscendolo morto nel cadavere dun povero annegato e pesare ancora dopo la morte su lui addosso a lui così conclusione volgarissima vedere i giornali di new york del gennaio edizione del mattino poniamo che un disgraziato scrittor di commedie abbia la cattiva ispirazione di portare sulla scena un caso simile per portare la primizia al mercato e venderla più cara essi colgono i frutti mele e pesche e pere prima che sian venuti a quella condizione che li rende sani e piacevoli e li maturano loro a furia dammaccature i pareva che ogni sua parola ogni sua domanda fosse pur la più ovvia nascondesse uninsidia non avrei voluto intanto mostrar diffidenza per non accrescere i suoi sospetti ma lirritazione chegli mi cagionava con quel suo tratto da vessatore servizievole mimpediva di dissimularla bene lagitazione cresceva di momento in momento attorno al tavoliere eran fremiti dimpazienza scatti di brevi gesti nervosi un furor contenuto a stento angoscioso e terribile gli stessi croupiers avevano perduto la loro rigida impassibilità gli domandai invece porgendogli la mano con chi se la facesse di quei giorni con nessuno sospirò egli allora con nessuno i annojo mi annojo mortalmente complicati e strapiombanti come ogni cosa combinata e messa sù non liberamente ma per necessità in una situazione anormale inverosimile paradossale tale insomma che essi alla fine non han potuto più sopportarla e lhanno rotta incorreggibile quattranni fa la moglie del pantogada era morta lasciando una giovinetta di circa sedici anni che il marchese aveva voluto prendere con sé conoscendo pur troppo in quali mani altrimenti sarebbe rimasta o io avevo realmente ritrovato il denaro e allora perché non seguitavo ad amarla sentii soffocarmi dalla nausea dallira dallodio per me stesso in considerazione anche della letteratura come per tutto il resto io debbo ripetere il mio solito ritornello maledetto sia copernico lui fece subito con un fremito dira la signorina caporale e chi glielha mai chiesto ma sì me lo promette adesso se io lo ajuto già vuol essere ajutato da me proprio da me ha avuto la sfrontatezza di propormelo così tranquillamente ajutarlo in che cosa lessi così di tutto un po disordinatamente ma libri in ispecie di filosofia pesano tanto eppure chi se ne ciba e se li mette in corpo vive tra le nuvole poco dopo rientrando nella sala da giuoco la vidi che conversava con un signore bassotto bruno barbuto con gli occhi un po loschi spagnuolo due ombre là là per terra e ciascuno poteva passarci sopra schiacciarmi la testa schiacciarmi il cuore e io zitto lombra zitta lombra dun morto ecco la mia vita questo terrazzino qui accanto volle dirmi la ragazzetta in veste da camera appartiene pure a noi almeno per ora lo butteranno giù dicono perché fa aggetto fa che cosa aggetto non si dice così ma ci vorrà tempo prima che sia finito il quegli si ritirò ripetendo ah già ah già strascicando le ciabatte e seguitando a insaponarsi il capo calvo e anche il grigio barbone dieci venti venticinque ottantunmila settecento venticinque lire e quaranta centesimi in tasca ma come lometto mio seppe chero nato in argentina balzò dalla sedia e venne a stringermi calorosamente la mano ah mi felicito con lei caro signore la invidio ah lamerica ci sono stato o esagerato la dimostrazione de miei sentimenti per il gusto di stordirlo o di cacciarlo in qualche impiccio di cui naturalmente soffrivo anchio le conseguenze assistendo alla vita degli altri e osservandola minuziosamente ne vedevo glinfiniti legami e al tempo stesso vedevo le tante mie fila spezzate ti propongo un bel viaggetto di nozze ci divertiremo lascia questo pedante seccatore pretende chio vada a buttarmi davvero nella gora del molino alla stìa non pretendo questo proruppe pomino al colmo dellesasperazione ah non la aveva amata lei allora e dunque no io ora no perdio non dovevo aver pietà di questa né di loro sera rimaritata e io ora ma seguitava a vagire quella piccina a vagire e allora che fare questo solo turbava di tratto in tratto la nostra gioja eppure conoscendo papiano avrebbe dovuto nascermi il sospetto che se egli si rassegnava a lasciarmi accanto adriana e contrariamente a miei timori non ci faceva mai disturbare dallo spirito di max anzi pareva che ci favorisse e ci proteggesse a dir vero la prima impressione che ricevetti della famiglia che doveva ospitarmi fu poco favorevole tanto che tornato allalbergo rimasi a lungo perplesso se non mi convenisse di cercare ancora un quarto invisibile era venuto evidentemente a cacciarsi tra noi compresi alla fine anchio guardando la veste da camera di mezzo lutto di adriana e argomentai che terenzio papiano il cognato che si trovava ancora a napoli mi si ridestava in quella nera ignota solitudine e mi sentivo allora per un attimo nel vuoto come pocanzi alla vista del binario deserto tanto vero che tutti lottiamo perché i nostri sentimenti i nostri pensieri le nostre inclinazioni i nostri gusti si riflettano nella coscienza degli altri e invano quel povero me che per tanto tempo se nera stato con le finestre chiuse e aveva fatto di tutto per alleviarsi la noja smaniosa della prigionia caposezione al ministero della pubblica istruzione ora a riposo presso cui il meis abitava molto stimato per il suo riserbo e pe suoi modi cortesi grazie sa scrollai le spalle a cena a cena esclamai e la lasciai lì in asso nel terrazzino per cominciare da quella sera stessa passando per il corridojo mi fermai innanzi al baule su cui scipione papiano era tornato ad accoccolarsi io alla posta sissignore lo nega lho visto con gli occhi miei verso le quattro passavo per piazza san silvestro si sarà ingannata signorina non ero io e nho saputo di belle sai mha detto che il tuo malanno lo han lì sempre per casa e che così allaria le sembra che mediti qualche brutto tiro daccordo con la cugina che è una vecchia strega che tiro mah dice che va lì a piangere la sua sciagura di non aver figliuoli ma non ci sto io così rimbeccò la caporale rivolta proprio a lui lo dice a me fece papiano ma se lei vuol lasciare andare sì sarebbe meglio arrischiò timidamente adriana debiti dunegra e misera esistenza come quella mia potevo mai pensare allora che neanche morto mi sarei liberato della moglie lei sì di me e io no di lei e che la vita che mero veduta dinanzi libera libera libera non fosse in fondo che una illusione quando una città ha avuto una vita come quella di roma con caratteri così spiccati e particolari non può diventare una città moderna cioè una città come unaltra roma giace là col suo gran cuore frantumato a le spalle del campidoglio ero presente a questa scena come abbia fatto a frenarmi lì per lì non so i trattenne il rispetto per la mamma soffocato dallira dalla nausea scappai a chiudermi in camera e solo con le mani tra i capelli cominciai a domandarmi come mai romilda levate glienafferrai uno glielo storsi e le urlai zitta vi ripeto statevene zitta voi perché se vi sento fiatare perdo la pietà che mispira codesto imbecille di vostro genero e quella creaturina là e faccio valer la legge sapete che dice la legge chio ora devo riprendermi romilda mia figlia tu tu sei pazzo inveì imperterrita colei rotta larruffìo se cè dunque è voluto il macchinismo se cè dunque è voluto ma non da me bensì dalla favola stessa dagli stessi personaggi e si scopre subito difatti spesso è concertato apposta e messo sotto gli occhi nellatto stesso di concertarlo e di combinarlo lo lasciai lì in quellatteggiamento per contemplarlo un pezzo poi che farsa è codesta domandai no scusi perché fece terenzio papiano il signor francesco meis mi ha proprio assicurato che è suo cusin appoggiò quegli senza aprir gli occhi tut i meis i sma parent a me sembra però signor meis che in certe età della storia come in certe stagioni della vita individuale si potrebbe determinare il predominio dun dato colore ma lo so sta bene lei dice bene ma come vuole chio telegrafi adesso io son solo io voglio battermi ecco battermi subito domani stesso se è possibile senza tante storie che vuole chio ne sappia io mi son rivolto a loro con la speranza che non ci fosse bisogno di tante formalità di tante inezie di tante sciocchezze mi scusi lindividuo finisce la specie continua la sua evoluzione bel modo di ragionare codesto ma guardi un po come se lumanità non fossi io non fosse lei e a uno a uno tutti i pare un sogno mi pare quella di tantanni fa ricordi eh romilda non piangere ti rimetti a piangere ah bei tempi sì non tornano più s era ancora una volta riaffacciato il pensiero schiacciante della mia assoluta impotenza potevo fare un duello nella condizione mia non volevo ancora capirlo chio non potevo far più nulla due ufficiali sì ma avrebbero voluto prima sapere e con fondamento chio mi fossi prevedevo da un momento allaltro un prorompimento del suo furore contenuto ormai da troppo tempo forse per la presenza e per il contegno della mamma nel vedermi aggirar per casa come una mosca senza capo quella bufera di femmina mi lanciava certe occhiatacce lampi forieri di tempesta mie unardente ebbrezza mi aveva preso che godeva dello spasimo che le costava lo sforzo di reprimer la sua foga smaniosa per esprimersi invece con le maniere duna dolce tenerezza come voleva il candore di quella timida anima soave quattro e meccio bene bene che fossero però le quattro e meccio non aveva certamente dovuto farle piacere lo argomentai da quel bene bene a denti stretti e dal volubile e quasi aggressivo discorso in cui subito dopo si lanciò contro litalia e più contro roma così gonfia di sé per il suo passato io non sentii pena no sul momento rimasi un pezzo in una tetraggine attonita spaventevole e mi addormentai sicuro dovetti prima dormire la mia bislacca avventura mha rialzato dun tratto nella stima di lei dormo nello stesso letto in cui morì la povera mamma mia e passo gran parte del giorno qua in biblioteca in compagnia di don eligio che è ancora ben lontano dal dare assetto e ordine ai vecchi libri polverosi anche questo giornale riferendo la sfida corsa col pittore spagnuolo m b lasciava intendere che la ragione del suicidio dovesse cercarsi in una segreta passione amorosa parla così che vuoi dirmi riprese adriana avresti potuto aspettare fino a domani no ora ribatté quegli afferrandole un braccio e attirandola a sé insomma gridò adriana svincolandosi fieramente e vennero due bei gattoni lesti e serii che senza perder tempo si misero a fare il loro dovere anche le trappole servivano e queste me li davan vivi i topi e i premetti forte le mani sul volto sentendomi stringere il cuore dangoscia ma se io per te non potevo esser vivo adriana gemetti meglio che tu ora mi sappia morto morte le labbra che colsero un bacio dalla tua bocca povera adriana dimentica dimentica così come diceva lei per parere un signore anche lui ma gli costava tanto sudava sempre sudava i s annebbiava la vista a pensarci mi soscuravano il cielo e il mare il sangue mi frizzava per le vene il cuore mi batteva in tumulto e mi pareva di non arrivar mai i pare di vederle ancora lì nella cuna luna accanto allaltra si sgraffiavano fra loro con quelle manine così gracili eppur quasi artigliate da un selvaggio istinto che incuteva ribrezzo e pietà siamo giusti io mi ero conciato a quel modo per gli altri non per me dovevo ora star con me così mascherato e se tutto ciò che avevo finto e immaginato di adriano meis non doveva servire per gli altri per chi doveva servire per me di farmi operare da un oculista la caporale batté le mani tutta contenta ah benissimo il dottor ambrosini chiami lambrosini è il più bravo fece loperazione della cateratta alla povera mamma mia vedi vedi adriana che lo specchio ha parlato che ti dicevo io la compatisca signor meis è vergognosa come una monacella la mia cognatina questa inattesa remissione tanta disinvoltura mimpensierirono già già fece la caporale incredula corrispondenza segreta perché è vero adriana non riceve mai lettere in casa questo signore me lha detto la donna di servizio badiamo adriana sagitò seccata su la seggiola non le dia retta mi disse rivolgendomi un rapido sguardo dolente e quasi preparando non smise sintende un solo istante di parlare il lenzuolo serve sa serve non saprei da da accumulatore diciamo di questa forza misteriosa lei lo vedrà agitarsi signor meis gonfiarsi come una vela rischiararsi a volte dun lume strano quasi direi siderale sissignore poi uno stipetto a muro di lacca giapponese ecc ecc e su questi oggetti nuovi gli occhi di malagna si fermavano con evidente compiacenza come già su la rosoliera recata in trionfo dalla cugina vedova pescatore montata su tutte le furie le aveva gridato in faccia che mai e poi mai avrebbe acconsentito a farle sposare uno scioperato già quasi allorlo del precipizio ecco ero giunto finalmente a dubitarne avrei dovuto è vero badare al fatto che non mera più avvenuto dincontrarmi col malagna in casa di lei e che poteva non esser senza ragione chella mi ricevesse soltanto di mattina anni quelladriano meis condannato a essere un vile un bugiardo un miserabile quelladriano meis dovevo uccidere che essendo comera un nome falso avrebbe dovuto aver pure di stoppa il cervello di cartapesta il cuore di gomma le vene me quando sappiccicava a berto diventava subito un damerino e il padre allora che aveva anche lui velleità deleganza apriva un po la bocca al sacchetto e mattia pascal giacque forse tutta una notte e metà del giorno appresso nella gora di quel molino non tentiamo nemmeno di descrivere la straziante scena tutta la vita si rinserrava si spegneva ammutoliva con quella notte e io già la vedevo come da lontano come se essa non avesse più senso né scopo per me che bella invenzione mi aveva detto con due soldini in pochi minuti mi giro mezza milano vedeva soltanto i due soldini della corsa quel poveruomo a chi andranno oh almeno un ricordo alla povera adriana con che occhi guarderà ella ormai quella mia camera deserta così domande supposizioni pensieri sentimenti tumultuavano in me mentre il treno rombava nella notte non mi davano requie anche ora in questa forma nostra partecipiamo a tutte le manifestazioni delluniverso ma non lo sappiamo non lo vediamo perché purtroppo questo maledetto lumicino piagnucoloso ci fa vedere soltanto quel poco a cui esso arriva non mancava mai di schizzare in fine questo veleno sapendo la virtù chesso aveva sullanimo di romilda gelosa di quel figlio che sarebbe nato a oliva tra gli agi e in letizia mentre il suo nellangustia nellincertezza del domani e fra tutta quella guerra in fondo da questaltra parte si scorgevano le verdi alture del gianicolo col fontanone di san pietro in montorio e la statua equestre di garibaldi in grazia di quella spaziosa veduta presi in affitto la camera che era per altro addobbata con graziosa semplicità di tappezzeria chiara bianca e celeste morire se consistesse appunto in questo che una situazione socialmente anormale si accetta anche vedendola a uno specchio che in questo caso ci para davanti la nostra stessa illusione poco dopo per attuare il mio tristo disegno io lasciai il marchese col paleari e papiano e maccostai a pepita maccorsi subito chella era molto nervosa e impaziente volle per prima cosa saper lora da me e il colore arrischiai la prima posta di pochi scudi sul tavoliere di sinistra nella prima sala così a casaccio sul venticinque e stetti anchio a guardare la perfida pallottola ma sorridendo per una specie di vellicazione interna curiosa al ventre croupiers serano dati il cambio la donna era lì al posto di prima i tenni addietro per non farmi scorgere e vidi chella giocava modestamente e non tutte le partite i resta qua in gola maffoga ma che posso farci pane pane scrollò due volte le spalle alzò le braccia e si percosse le anche il figlio il figlio mi corressi subito riprendendo a salire non so che cosa borbottasse tra sé la vecchia per le scale a pie dellultima branca dovetti fermarmi non tiravo più fiato guardai la porta pensai forse cenano ancora tutti e tre a tavola senzalcun sospetto eppure niente forse vi era accaduto oltre quel matrimonio di romilda con pomino normalissimo in sé e che solo adesso per la mia ricomparsa sarebbe diventato straordinario lì si facevano gli esperimenti della morte e adriana accanto a me era la vita la vita che aspetta un bacio per schiudersi alla gioja ora manuel bernaldez aveva baciato al bujo la sua pepita e allora anchio occhi notturni tra due bande di capelli neri come lebano ondulati che le scendevano su la fronte e su le tempie quasi a far meglio risaltare la viva bianchezza de la pelle e se gli altri non gli fanno il bene quasi per dovere egli li accusa e di tutto il male chegli fa quasi per diritto facilmente si scusa chi vuoi che si curi più del valor legale del suo primo matrimonio acqua passata romilda fu mia moglie ora da un anno è tua madre duna tua bambina dopo un mese non se ne parlerà più dico bene doppia suocera la pescatore cupa aggrondata approvò col capo e non gli fosse almeno costata tutto quello stento la lettura bisognava proprio riconoscere che non potesse farne a meno di quelle date lì e di quelle notizie di musicisti lui così sordo e artisti e amatori morti e viventi fino al lombra la nebbia il fumo della sua filosofia erano svaniti al sole di quella mia nuova gioja povero signor anselmo delle due cose a cui si doveva secondo lui pensare su la terra egli non saccorgeva che pensava ormai a una sola ma forse via aveva anche pensato a vivere a suoi bei dì eppure stavo per ritornare sai ma sì carico doro quando che è che non è morto affogato putrefatto e riconosciuto per giunta grazie a dio mi sono scialato due anni mentre voi qua fidanzamento nozze luna di miele feste gioje la figliuola misteriosa ero io e di vederle che avrebbero affettato entrambe al mio entrare la più sdegnosa indifferenza appena unocchiata come per dire to qua di nuovo non teri rotto losso del collo venne allora la tentazione di domandargli perché dunque se veramente nera così addogliato non laveva sposata lui romilda a tempo magari prendendo il volo con lei comio gli avevo consigliato ah ricordo un tramonto a torino nei primi mesi di quella mia nuova vita sul lungo po presso al ponte che ritiene per una pescaja limpeto delle acque che vi fremono irose per tanti anni mi condanna a portare un occhio diciamo così disobbediente io soffro dolori e prigionia per correggere lo sbaglio di lei e ora per giunta mi tocca a pagare le sembra giusto tentò di calmarmi anche il marchese dicendomi che da gentiluomo io dovevo mandar due amici per dare una buona lezione a quel villano che aveva osato di mostrar così poco rispetto per la sua casa era stato anchegli dal canto suo un eroe nebbi unaltra prova quando egli stesso mi volle narrar la storia di un certo giglio di legno dorato chera pur lì nel salone e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino donde poi li trasse pensate voi in quale stato per allogarli nella chiesetta fuori mano di santa maria liberale non so per qual ragione sconsacrata il rumore di qualche vettura sul prossimo ponte di legno mi scoteva da quelle riflessioni sbuffavo mi ritraevo dalla finestra guardavo il letto guardavo i libri restavo un po perplesso tra questi e quello e io remessa seconda filosofica a mo di scusa lidea o piuttosto il consiglio di scrivere perché la vita per tutte le sfacciate assurdità piccole e grandi di cui beatamente è piena ha linestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza a cui larte crede suo dovere obbedire tante cose lette nei libri del paleari mi balzarono in tumulto alla mente e con un brivido pensai a quello sconosciuto che sera annegato nella gora del molino alla stìa a cui io avevo tolto il compianto de suoi e degli estranei ma che chiamavano questo bel tomo come lei ha detto giustamente e allora così per curiosità mi avvicinai e gli domandai se si chiamasse proprio meis e di che paese fosse poiché io avevo lonore e il piacere dospitare in casa un signor meis nei due giornali di genova che appena rimasto solo mero affrettato a leggere non avevo trovato alcun cenno i tremavano le mani nello spiegare il foglietto in prima pagina nulla se labbia per dato ai suoi ordini qua conoscono il mio indirizzo il marchese sera levato a metà dalla poltrona tutto fremente e gridava contro laggressore io mi dibattevo intanto fra il paleari e papiano che mi impedivano di correre a raggiungere colui se non che quando meno me laspettavo qualcuno di questi ecco impallidiva fissava gli occhi ammutoliva poi buttava via la sigaretta e tra le risa dei compagni scappava via rientrava nella sala da giuoco pomino pomino marito di balbettai ma subito un riso amaro come un rigurgito di bile mi saltò alla gola e risi risi fragorosamente basta addio eh buona fortuna dissio salutando con gli occhi fermi su romilda che non volle guardarmi ma la mano le tremò nel ricambiarmi il saluto addio addio può ella sul serio ostinarsi a credere che per quel giuoco là ci possano esser regole o si possa aver qualche segreto ci vuol fortuna ne ho avuta oggi potrò non averne domani o potrò anche averla di nuovo spero di sì si erano affrettate a riconoscermi in quel morto la vedova pescatore sperava ora che malagna commosso e forse non esente di rimorso per quel mio barbaro suicidio venisse in ajuto della povera vedova ma non potei prender sonno che dovevo fare insomma ritornare a montecarlo a restituir quella vincita straordinaria o contentarmi di essa e godermela modestamente ma come come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo otturata per ispasso da un bambino crudele i pare signor meis che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti gran bujo e gran confusione tutti i lanternoni spenti turbata era anche lei ma dal pudore che non le consentiva di mostrarsi lieta come avrebbe voluto di rivedermi finalmente guarito alla luce e contento no perché no alzò appena gli occhi a guardarmi arrossì mi porse una busta contemporaneamente la signorina caporale mi stringeva laltra mano come per domandarmi è contento così ma sì contentone le risposi io con unaltra stretta che significava anche e ora fate pure fate pure quel che vi piace ma sì anzi il nonno sera intenerito per il nipotino innocente per me unicamente per me aveva perdonato il figliuolo un lieve intacco chio stessi per farle venticinque lire ti saluto dissi al vecchio cerinajo i calcai il cappellaccio su gli occhi e sotto la pioggerella fina fina che già il cielo cominciava a mandare mallontanai rimase lì assorta mentre laltro col cappello ancora in mano mi parlava di napoli dove aveva dovuto trattenersi più tempo che non avesse preveduto per copiare un gran numero di documenti dellarchivio privato delleccellentissima duchessa una dozzina di vespe vi ronzavano attorno qualcuna andava a posarsi anche lì vorace ma io gli faccio osservare che non sono affatto rientrato né nella legge né nelle mie particolarità mia moglie è moglie di pomino e io non saprei proprio dire chio mi sia a dire ciò che è più proprio delluomo è apparso tante volte ai signori critici non come un eccesso se mai ma anzi come un difetto dumanità in tanti miei non allegri personaggi a sposar lui sintende sa perché ha o piuttosto dovrebbe avere quattordici o quindici mila lire di dote quella povera disgraziata la dote della sorella che egli doveva subito restituire al signor anselmo poiché rita è morta senza lasciar figliuoli libero dicevo ancora ma già cominciavo a penetrare il senso e a misurare i confini di questa mia libertà ecco essa per esempio voleva dire starmene lì di sera affacciato a una finestra a guardare il fiume che fluiva nero e silente cera stato scappa in questo caso maffrettai a dirgli debbo io piuttosto felicitarmi con lei che cè stato parte seduti parte in piedi saffrettavano nervosamente a disporre mucchi e mucchietti di luigi e di scudi e biglietti di banca su i numeri gialli dei quadrati ma come se parlassi al muro si schiuse allora luscio in fondo al corridojo ed apparve adriana la prego signorina le dissi veda un po di fare intender lei a questo poveretto che potrebbe andare a sedere altrove e subito assaettandosi pardon correva a lei le toglieva loggetto dalle mani no figliuola mia guarda si fa così e lo ripuliva lui lo rimetteva a posto lui e tornava a me scelsi allora roma prima di tutto perché mi piacque sopra ogni altra città e poi perché mi parve più adatta a ospitar con indifferenza tra tanti forestieri un forestiere come me così feci ma per dir la verità il mio vero nome basta che bei discorsi sapeva fare il cavalier tito lenzi anche il latino sapeva citava come niente cicerone un sussulto di gioja anzi un impeto di pazzia minvestì mi sollevò ma sì ma sì io non dovevo uccider me un morto io dovevo uccidere quella folle assurda finzione che maveva torturato straziato due anni che pur potendo indignarsi così realmente delle altrui nequizie gli permetteva poi di farne delle simili o quasi tranquillissimamente a danno di quel buon uomo del paleari suo suocero proprio così allora la sentii come cosa viva e sentii dolore per essa come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de viandanti ne avessero veramente fatto strazio ragioniamo un po arrivati a questo punto io nho viste di tutti i colori passare anche per imbecille o per peggio la spia mi susurrò la signorina caporale ammiccando ma di che teme la signorina adriana mi scappò detto nella cresciuta irritazione non capisce che facendo così dà più ansa a colui da insuperbire e da far peggio il tiranno che cosera in fondo ciò che mera sembrata la più grande delle fortune nella prima ebbrezza della mia liberazione avevo già sperimentato come la mia libertà che a principio mera parsa senza limiti ne avesse purtroppo nella scarsezza del mio denaro i basta che tutti mi rivedano e mi risappiano vivo di fatto per uscir da questa morte che è morte vera credetelo già lo vedi romilda qua ha potuto divenir tua moglie il resto non mimporta tu hai contratto pubblicamente il matrimonio è noto a tutti che lei è da un anno tua moglie e tale rimarrà e non si sente lei mi aveva domandato il paleari alla fine dellultima seduta non si sente lei come se le avessero sottratto qualche cosa dodici mila lire invano cercava di stornarlo dai foschi pensieri inducendolo a compiacersi piuttosto dinanzi allo specchio del buon esito delloperazione e della barba ricresciuta e anche del pallore che in qualche modo mingentiliva laspetto imbecille che hai fatto che hai fatto ecco prese a spiegare il signor anselmo due colpi vogliono dir sì colpi interruppe pepita che colpi colpi rispose papiano o battuti sul tavolino o su le seggiole o altrove o anche fatti percepire per via di no nulla mi rispose dolente aprendo le mani capirai dopo la disgrazia chi poteva immaginarselo esclamò pomino ma giurerei chegli lavaro pomino aveva al collo un mio antico fazzoletto di seta dorme signor meis segua segua pure signor anselmo non dormo i par quasi di vederlo codesto suo lanternino ah bene per quello dellelettricista ambrogio casati di luigi nato nel marito della tedeschi in realtà lannegato assomigliava molto al casati io potevo aver solamente relazioni superficiali permettermi solo co miei simili un breve scambio di parole aliene ebbene erano glinconvenienti della mia fortuna azienza i sarei scoraggiato per questo chiuderò gli occhi e passerò oltre appena lo spettacolo della vita in qualche punto mi si presenterà sgradevole procurerò di farmela più tosto con le cose che si sogliono chiamare inanimate e andrò in cerca di belle vedute di ameni luoghi tranquilli i pare di vederlo ancora nellatto di recitare spirante delizia da tutto il volto con gli occhi semichiusi facendo con le dita il chiocciolino vogliono che se la fosse procacciata giocando a carte a marsiglia col capitano dun vapore mercantile inglese il quale dopo aver perduto tutto il denaro che aveva seco e non doveva esser poco si era anche giocato un grosso carico di zolfo imbarcato nella lontana sicilia due ufficiali e se per poco avessi loro scoperto il mio vero stato ma prima di tutto non mavrebbero creduto chi sa che avrebbero sospettato e poi sarebbe stato inutile come per adriana dissi quel tanto che potevo senza far nomi né di luoghi né di persone per dimostrare che non mero affatto spassato in quei due anni e così conversando insieme aspettammo lalba del giorno in cui doveva pubblicamente affermarsi la mia resurrezione che saspettava non tiravo più fiato finalmente il convoglio si scrollò per fortuna ero rimasto solo nello scompartimento balzai in piedi levai le braccia trassi un interminabile respiro di sollievo come se mi fossi tolto un macigno di sul petto è inutile è inutile gemeva ladro ladro anche ladro tutto congegnato avanti ho sentito nel bujo mè nato il sospetto ma non volli credere chegli potesse arrivare fino a tanto era in marsina anche lui ma si vedeva che non era solito di portarla volli vederlo alla prova puntò forte noi vogliamo sforzare langusta comprensione che i nostri sensi limitati ce ne dànno abitualmente ora scusi non pretendono gli scienziati per i primi ambiente e condizioni adatti per la buona riuscita dei loro esperimenti i voltai ma ecco la avevo dietro ora e se mi metto a correre pensai mi seguirà i stropicciai forte la fronte per paura che stessi per ammattire per farmene una fissazione ma sì così era neanche per godere del dolce esilarante spettacolo del vostro amore della vostra concordia della vostra felicità edificata su la mia morte ingrati qui a u così un giorno a caccia mi fermai stranamente impressionato innanzi a un pagliajo nano e panciuto che aveva un pentolino in cima allo stollo madre ma quellagiatezza quella libertà fino al capriccio di cui ci lasciava godere serviva a nascondere labisso che poi morta mia madre ingojò me solo giacché mio fratello ebbe la ventura di contrarre a tempo un matrimonio vantaggioso la catena disse la catena va mutata abbiamo già max domandò premurosamente quel buon uomo del signor anselmo la risposta della caporale si fece attendere un bel po guarda è già notte avanzata appena spunterà il giorno io andrò via e sarà come non ci avessimo mai conosciuto approfittiamoci di queste poche ore sù dimmi non si convinse tanto vero che girando abilmente il discorso credeva senza dubbio daver da fare con una birba matricolata e parlando con meravigliosa disinvoltura in quella sua lingua mezzo spagnuola e mezzo dio sa che cosa la calma la saccenteria spavalda di questo giovanottino laureato di fresco mirritarono ma perché lei non sa che cosa voglia dire gli risposi scrollando le spalle che credessi veramente di esser morto non sarebbe stato un gran male giacché il forte è morire e appena morti non credo che si possa avere il tristo desiderio di ritornare in vita volli domandarle se la avesse tolta lei dal muro ed ella arrossendo leggermente mi rispose scusi tanto mè parso che le bisognasse piuttosto un portacenere ma cera acqua benedetta nellacquasantiera cera abbiamo qui dirimpetto la chiesa di san rocco e se nandò privarsi nientemeno di certi pasticcini coi tartufi che le piacevano tanto e di simili altre golerìe e anche anzi soprattutto del vino non che ne bevesse molto sfido nasceva bene ma non avrebbe dovuto berne neppure un dito ecco ecco questo lo perderò debbo perderlo ero come elettrizzato a un certo punto ebbi lispirazione di arrischiar tutto là e addio immobili impassibili come statue ah sì dissi tra me e quietamente mi tirai su la mano gli altri scudi che avevo posato sul tavolino innanzi a me e me la filai ecco e i cagionava un vero e proprio ribrezzo il veder mia madre là in contatto con la vedova pescatore la santa vecchietta mia non più ignara ma agli occhi miei irresponsabile de suoi torti nel primo impeto tutte le mie energie vitali insorsero violentemente per protestare come se quella notizia così irritante nella sua impassibile laconicità potesse anche per me esser vera disse proprio così vedrai dunque gli dava del tu dunque il papiano non cera più dubbio era lamante della signorina caporale e come mai allora in tutti quei giorni sera ella dimostrata così condiscendente con me e non te lo meritavi brontolò la pescatore grazie ma infine via fu poco è vero ripresi codesti begli occhi che pur singannarono così facilmente non ebbero a sciuparsi molto di certo e poi lonore altra parola enorme ma in pratica credete è unaltra cosa cara signora cosa di pochissimo momento domandate alle vostre amiche che ci si sono avventurate e già cominciavo a predisporre mia madre alla notizia del mio prossimo matrimonio ormai inevitabile per debito di coscienza quando senza saper perché mi vidi arrivare una lettera secca secca di romilda principe di satriano che il marchese giglio don ignazio giglio dauletta di cui egli papiano era segretario intendeva illustrare in una biografia minuta e sincera amicizia vuol dire confidenza e come avrei potuto io confidare a qualcuno il segreto di quella mia vita senza nome e senza passato sorta come un fungo dal suicidio di mattia pascal dopo alcune sere latteggiamento il tratto della signorina caporale erano radicalmente mutati a mio riguardo gli occhi dolenti le si appesantirono dun languore così intenso senza più il fardello del mio passato e con lavvenire dinanzi che avrei potuto foggiarmi a piacer mio ah un pajo dali come mi sentivo leggero la frase poteva veramente prestarsi a una doppia interpretazione me ne accorsi dopo averla proferita io volevo dire chi sa che cosa immagina che le si faccia ma il bernaldez prese in altro senso le mie parole e con estrema violenza figgendomi gli occhi negli occhi rimbeccò ciò che dimostra di non capir lei ma tutto questo papiano non poteva saperlo e dunque come ha potuto farlo dissi quasi tra me da che gli è potuto venire tanto ardire entrare certo sio non avessi avuto da temere questo caso non mi sarebbe parso tanto strano quante volte infatti non ci avviene dimbatterci inaspettatamente in qualcuno che abbiamo conosciuto altrove per combinazione credo che sincipriasse e avesse anche la debolezza di passarsi un po di rossetto appena appena un velo su le guance certo si compiaceva daver conservato fino alla sua età i capelli che si pettinava con grandissima cura a farfalla e si rassettava continuamente con le mani non avrei mai supposto che dovesse costarmi tanto stento e destarmi tanta smania la scelta di un nome e di un cognome il cognome specialmente ma sì scattò il giovane barbuto ma se non cè più dubbio ormai quelle due statue rappresentano limperatore adriano con la città inginocchiata ai piedi tre giorni dopo roberto come se avesse voluto pagarmi le lagrime mi mandò cinquecento lire voleva che provvedessi a una degna sepoltura della mamma diceva ma ci aveva già pensato zia scolastica soffrire ebbene malagna arrivò fino a questo non bevve più vino per dare esempio di continenza alla moglie e per non farla soffrire un brivido mi colse di sgomento che fece dun subito insorgere con impeto rabbioso tutte le mie vitali energie armate di un sentimento dodio feroce contro coloro che da lontano mobbligavano a finire come avevan voluto là nel molino della stìa frattanto non potendo correre a miragno o almeno a oneglia mi toccava a rimanere in una bella condizione dentro una specie di parentesi di due di tre giorni e forsanche più morto di là a miragno come mattia pascal morto di qua a roma come adriano meis non cera via di mezzo la colpa non era degli altri era mia adesso lavrei aggravata è vero con la menzogna ma se non volevo se ci soffrivo dovevo andar via riprendere il mio vagabondaggio chiuso e solitario ma io volevo vivere anche per me nel presente massaliva di tratto in tratto lidea di quella mia libertà sconfinata unica e provavo una felicità improvvisa così forte che quasi mi ci smarrivo in un beato stupore adriana sorrise e sorrisi anchio non lo specchio signorina dissi però sè fatto sentire il bisogno da un po di tempo a questa parte locchio mi fa male non mi ha servito mai bene tuttavia non vorrei perderlo torti dipesi dal non aver saputo credere fino a tanto alla nequizia degli uomini se ne stava tutta ristretta in sé con le mani in grembo gli occhi bassi seduta in un cantuccio si voltò appena vedendo entrare la zia e seguitò ad abburattare come se nulla fosse la zia non ci fece caso del resto ella era entrata senza salutar nessuno diviata a mia madre come se in quella casa non ci fosse altri che lei non mi riuscì dir altro perché proruppe lei ma sarrestò dun tratto dica la incitai se ha bisogno dun amico misteriosi capricci della fantasia per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva dimmaginare in quel momento mio padre quel paolo meis come uno scavezzacollo ecco speriamo che non secchi la sorgiva e io rimarrò bibliotecario solo soletto a santa maria liberale ora mi sarebbe piaciuto che non solo esteriormente ma anche nellintimo non rimanesse più in me alcuna traccia di lui nessuno prima di lui sera curato di sapere almeno allingrosso dando di sfuggita unocchiata ai dorsi che razza di libri quel monsignore avesse donato al comune si riteneva che tutti o quasi dovessero trattare di materie religiose non siamo ancora riusciti a ottenere materializzazioni ma luci sì ne vedrà se la signorina silvia questa sera si troverà in buone disposizioni comunica con lo spirito dun suo antico compagno daccademia morto dio ne scampi di tisi a ora una sera indispettito che di quelle mie fatiche e di quelle mie vittorie il romitelli non si volesse minimamente dar per inteso come se lui avesse soltanto lobbligo di leggere e i topi quello di mangiarsi i libri della biblioteca lo dico perché mi serva di scusa presso coloro che amano il bel gesto gente poco riflessiva alla quale piace di non ricordarsi che lumanità è pure oppressa da certi bisogni a cui purtroppo deve obbedire anche chi sia compreso da un profondo cordoglio berto e io fummo cresciuti gran parte degli averi nostri è vero era andata in fumo ma avremmo potuto almeno salvare dalle grinfie di quel ladro il resto che se non più agiatamente ci avrebbe certo permesso di vivere senza bisogni considerando chio cimentavo tutto tutto la vita forsanche in quei colpi cheran vere e proprie sfide alla sorte no no io ebbi proprio il sentimento di una forza quasi diabolica in me in quei momenti questa fu la prima impressione alla lettura di quella mia necrologia sul foglietto ma poi pensai che quel poveruomo era morto non certo per causa mia e che io facendomi vivo non avrei potuto far rivivere anche lui per raddrizzarmi un occhio il quale non so perché tendeva a guardare per conto suo altrove erano per me quegli occhiali un vero martirio a un certo punto li buttai via e lasciai libero locchio di guardare dove gli piacesse meglio tanto se dritto questocchio non mavrebbe fatto bello posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e dogni mio tormento i vidi in quellistante attore duna tragedia che più buffa non si sarebbe potuta immaginare fremevo nellattesa ridevo sbuffavo mi guardavo attorno in quel salottino chiaro ben messo arredato di mobili nuovi di lacca verdina vidi a un tratto su la soglia delluscio per cui ero entrato un bel bimbetto di circa quattranni con un piccolo annaffiatojo in una mano e un rastrellino rimasto solo io tenni a lungo il pugno stretto come per serbar la pressione della mano di lei tutta quella notte rimasi a pensare dibattendomi tra continue smanie parliamo di cose allegre ditemi come tu e tua madre avete fatto a riconoscermi morto là alla stìa ma anchio esclamò pomino esasperato ma tutto il paese non esse sole bravi bravi tanto dunque mi somigliava e ne aveva ferocemente goduto solo di pomino niente anzi il poveruomo era stato un martire della moglie lo scrivo qua nella chiesetta sconsacrata al lume che mi viene dalla lanterna lassù della cupola qua nellabside riservata al bibliotecario e chiusa da una bassa cancellata di legno a pilastrini perché dunque il signor anselmo paleari pur dicendo e con ragione tanto male del lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso ne voleva accendere ora un altro col vetro rosso là in camera mia pe suoi esperimenti spiritici i tastai in petto sorridendo nervosamente e dissi non ho non ho neppure un biglietto da visita i chiamo adriano sì appunto ho sentito che si chiama adriana anche lei signorina forse le farà dispiacere ma no perché fece lei notando evidentemente il mio curioso imbarazzo e ridendo questa volta come una vera bambina piccola tozza grassa su le quattro zampine troppo esili minerva era veramente sgraziata gli occhi già appannati dalla vecchiaja e i peli della testa incanutiti ero poco men che digiuno dalla mattina e vibravo tutto tremavo dalla lunga violenta emozione non potei più resistervi e dopo quel colpo mi ritrassi vacillante e mi faceva male non glielho detto ma sì era un ricordo del nonno signorina bugia come vuol lei ma guardi io posso finanche dirle che il nonno maveva regalato quellanellino a firenze uscendo dalla galleria degli uffizi e sa perché che richiamavan più che mai limmagine del contrappeso di piombo interno e più che mai buffo apparve il contrasto fra essi e la faccia da maschera carnevalesca non cera dubbio sera innamorata di me la signorina caporale capitasse in questa biblioteca a cui io lascio questo mio manoscritto con lobbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquantanni dopo la mia terza ultima e definitiva morte ho trovato esclamai tutto contento ecco loccupazione per me mentre romitelli legge il suo birnbaum e per cominciare scrissi una elaboratissima istanza dufficio allesimio cavalier gerolamo pomino assessore comunale per la pubblica istruzione faccia perché avevo tanto insistito su questo discorso volevo proprio che la maestra caporale mi spiattellasse lì in presenza dadriana chella mi avrebbe amato anzi mi amava anche così tutto raso e con quellocchio sbalestrato il che vuol dire in fondo che noi anche oggi crediamo che la luna non stia per altro nel cielo che per farci lume di notte come il sole di giorno e le stelle per offrirci un magnifico spettacolo ecco ella ora posato lannaffiatojo si appoggiava al parapetto del terrazzino e si metteva a guardare il fiume anche lei forse per darmi a vedere che non si curava né punto né poco di me poiché aveva per proprio conto pensieri ben gravi da meditare in quellatteggiamento e bisogno di solitudine précision ve nerano esposte dogni dimensione con altri attrezzi del giuoco e varii opuscoli che avevano sulla copertina il disegno della roulette natura ma nossignore noi vogliamo scoprire altre leggi altre forze altra vita nella natura sempre nella natura perbacco oltre la scarsissima esperienza normale avevo corso apposta e mi precipitai dentro tutto accaldato e in sudore malagna la cambiale se già non avessi saputo chegli non aveva la coscienza pulita a chi dobbiamo rivolgerci indietro forse alle lucernette superstiti a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe ricordo una bella poesia di niccolò tommaseo avevo già effettuato da capo a piedi la mia trasformazione esteriore tutto sbarbato con un pajo di occhiali azzurri chiari e coi capelli lunghi scomposti artisticamente parevo proprio un altro i fermavo qualche volta a conversar con me stesso innanzi a uno specchio e mi mettevo a ridere e come uno dessi vedendomi arrestar lì presso torbido esitante si voltò a guardarmi io gli accennai un saluto e con voce rotta dallaffanno prego scusi gli dissi potrei dirle una parola un pugno la signorina caporale aveva ricevuto un pugno su la bocca formidabile le sanguinavano le gengive pepita e la signora candida scattarono in piedi spaventate anche papiano salzò per riaccendere il lanternino poi rubava eh sfido qualche cosa bisognava pur che facesse se non che poco dopo venne a sapere che la signora guendalina se lo beveva di nascosto lei il vino come se per non farle male potesse bastare che il marito non se ne accorgesse tornai a guardare attraverso le stecche della persiana la caporale non era più nel terrazzino laltro rimasto solo sera messo a guardare il fiume appoggiato con tutti e due i gomiti sul parapetto e la testa tra le mani quasi involontariamente io mi recai allora la mano di adriana alla bocca poi non contento mi chinai a cercar la bocca di lei e così il primo bacio bacio lungo e muto fu scambiato fra noi come ho fatto gli risposi storia lunga non sono adesso in condizione di narrartela ma ne ho avuti sai quattrini e ne ho ancora non credere dunque chio ritorni ora a miragno perché ne sia ora timido come un cane bastonato andava appresso a quellaltro me che aveva aperte le finestre e si destava alla luce del giorno accigliato severo impetuoso ma e gli antenati miei e le loro azioni in un lungo decorso di tempo non tutte veramente lodevoli e allora ecco il mio caso è assai più strano e diverso tanto diverso e strano che mi faccio a ma la fortuna non so per quali suoi fini segreti volle darmi una solenne e memorabile smentita appressatomi a un altro tavoliere dove si giocava forte stetti prima un buon pezzo a squadrar la gente che vi stava attorno ci recammo nella sala da pranzo dove sulla tavola ancora apparecchiata erano i resti della cena tutto tremante stralunato scontraffatto nel pallore cadaverico battendo di continuo le palpebre su gli occhietti diventati scialbi forati in mezzo da due punti neri acuti di spasimo esortato dal signor anselmo e anche da me alla fine egli si quietò disse che sarebbe ritornato presto da napoli appena chiuso il fratello nella casa di salute liquidate le sue competenze in un certo negozio che ultimamente aveva avviato colà in società con un suo amico fontane maccostai a una di esse e allora quellacqua soltanto mi sembrò viva lì e tutto il resto quasi spettrale e profondamente malinconico nella silenziosa immota solennità un pensiero unimmagine dovette balenarle in quel punto alla mente si turbò e si volse a guardare il fiume sottostante certo quellaltra comprese perché sospirò e si volse anche lei a guardare il fiume tutta son bocca dalla cinta in sue e più mordo sdentata che con dente ho due bellichi a contrapposti siti gli occhi ho ne piedi e spesso a gli occhi i diti già cominciavo a sentirlo a rientrare in me e man mano cresceva il fastidio che mi recava la compagnia di quelluomo tuttavia per quanto facessi appena sceso a nizza non mi riuscì di liberarmene me lo giura su ciò che ha di più caro me lo giurò e con uno sguardo tra le lagrime mi fece intendere su che cosa me lo giurava che cosa avesse di più caro ma né romilda con le buone mi avrebbe seguito né io per il momento avrei saputo dove condurla dovevo almeno prima cercarmi una casa pensai dandare al municipio allufficio dello stato civile per farmi subito cancellare dal registro dei morti i parve che anche lui gridasse a me quel nome a me che stavo intanto a ripetere meccanicamente adriano buttai subito via quel de e ritenni il meis adriano meis sì adriano meis suona bene la piccola mia lampa non come sol risplende né come incendio fuma non stride e non consuma ma con la cima tende al ciel che me eh sospirai io sorridendo poiché dobbiamo vivere ma dobbiamo anche morire ribatté il paleari capisco perché però pensarci tanto perché ma perché non possiamo comprendere la vita se in qualche modo non ci spieghiamo la morte lei sola là dentro quella pallottola davorio correndo graziosa nella roulette in senso inverso al quadrante pareva giocasse tac tac tac lei sola vedi maccusa di tradimento ora che centra è tuo marito e non se ne parla più ma io non ci ho colpa sù sù ci andrò io domani da quel povero morto abbandonato là senza un fiore senza una lacrima di cè almeno una lapide su la fossa sì saffrettò a rispondermi pomino a spese del municipio il povero babbo ma lui non sera dato per vinto volta per volta ostinato la sua posta sul era rimasto su la breccia fino allultimo fino allora in cui i croupiers annunziano a proposito di questo biglietto da visita per poco non mi feci anche un motivo dinfelicità della cattiva figura che mi pareva daver fatta non potendo ricambiarglielo definito da questo cerchio dombra fittizia oltre il breve àmbito dello scarso lume che noi povere lucciole sperdute ci projettiamo attorno e in cui la vita nostra rimane come imprigionata come esclusa per alcun tempo dalla vita universale eterna qua dissi quasi inconsciamente tra me su questo parapetto il cappello il bastone sì comesse là nella gora del molino mattia pascal io qua ora adriano meis una volta per uno ritorno vivo mi vendicherò le poche lire che le avveniva di guadagnare di tanto in tanto facendo provar le canzonette a qualche attrice esordiente di caffè-concerto se nandavano così o per bere o per infronzolarsi ed ella non pagava né laffitto della camera né quel po che le davano da mangiare là in famiglia perché ti vedo correre troppo piano piano e rifletti se veniamo a conoscere chella è davvero come dovrebbe essere buona saggia virtuosa bella è non cè dubbio e ti piace non è vero oh ma perché sa in quali mani laffida esclamò alteramente papiano non volli saper altro perché adriana si ricusava dassistere a quegli esperimenti pe suoi scrupoli religiosi ma anche perché non andavano tanto daccordo nonno e nipote il marchese era debole di carattere tutto chiuso in quel suo mondo morto pepita invece forte vibrante di vita rimasta il pantogada non avrebbe voluto lasciarsela scappare ma poi costretto da una impellente necessità di denaro aveva ceduto ora egli minacciava senza requie il suocero di riprendersi la figlia posatamente sforzandomi di vedere e di fissar bene tutto nelle più minute particolarità ero figlio unico su questo mi pareva che non ci fosse da discutere più unico di così e a incarnazione rrivai alla stazione in tempo per il treno delle dodici e dieci per pisa volli credere che questo mutamento dipendesse ancora perché mattia pascal era finito lì nel molino della stìa e perché io adriano meis dopo avere errato un pezzo sperduto in quella nuova libertà illimitata avevo finalmente acquistato lequilibrio raggiunto lideale che mero prefisso se gli presentate un tale con una gamba di legno o con un occhio di vetro vi risponde che egli non lo conosce perché quello non è luomo ma un uomo è vero però che noi tutti a nostra volta possiamo rispondere allo zoologo che luomo chegli conosce non esiste me lo sarei baciato se non che questo mio caro ometto non volle perseverare negli arguti e concettosi discorsi di cui ho voluto dare un saggio cominciò a entrare in confidenza e allora io che già credevo facile e bene avviata la nostra amicizia no via prevedevo di non poter più avere una casa mia oggetti miei ma mi sarei allogato a pensione in qualche famiglia in una camera mobiliata dovevo affliggermi per così poco ero morto ero morto non avevo più debiti non avevo più moglie non avevo più suocera nessuno libero libero libero che cercavo di più come una cieca sera abbandonata alla guida del marito rimastane senza si sentì sperduta nel mondo e non uscì più di casa tranne le domeniche di mattina per tempo per andare a messa nella prossima chiesa accompagnata dalle due vecchie serve chella trattava come parenti pepita tutta un tratto la afferrò pel collo e la gettò in braccio alla signora candida gridandole cito entrò in quella di furia don ignazio giglio dauletta curvo quasi spezzato in due a un tratto di fronte a una puntata formidabile ebbi come una vertigine sentii gravarmi addosso una responsabilità tremenda le tolse il vassojo dalle mani e uscì per rientrare poco dopo con un altro vassojo di lacca nuovo fiammante che reggeva una magnifica rosoliera un i buttai su la poltrona con le mani su la faccia i sentivo fremere le labbra al ricordo di quel bacio adriana adriana che speranze le avevo acceso in cuore con quel bacio mia sposa è vero aperte le finestre festa per tutti un incontro dunque fra me e quello spagnuolo sarebbe stato forse inevitabile da un giorno allaltro che fare non potendo con altri mi consigliai di nuovo con lo specchio non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono dun tratto tutti quei lanternoni che piacere nellimprovviso bujo allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine riuscii così bene che essa alla fine assunse nella mia mente una consistenza quasi reale non volli immaginarmi una nuova mamma i sarebbe parso di profanar la memoria viva e dolorosa della mia mamma vera mia madre era convinta che al bisogno nostro potesse bastare ciò che pinzone cinsegnava e credeva forsanche nel sentirci recitare gli enimmi del croce o dello stigliani che ne avessimo già di avanzo opera del pittore bernaldez ci annunziò gravemente papiano come se facesse una presentazione che da parte nostra richiedesse un profondissimo inchino fossi stato almeno un mascalzone avrei potuto forse adattarmi a restar così sospeso nellincertezza della sorte abbandonato al caso esposto a un rischio continuo senza base senza consistenza ma io io no per lumidità le legature de due volumi si erano fraternamente appiccicate notare che nel libro secondo di quel trattato licenzioso si discorre a lungo della vita e delle avventure monacali ritìrati se ti vedessi gli rispose la signorinetta mortificata con una vocina tenera che pur nella lieve irritazione esprimeva la mitezza dellindole di quante fila che la riallaccino nel complicatissimo intrico della vita fila che noi abbiamo recise per farla diventare una cosa a sé non vedi sciocca che va sempre a due riviere sì per il raccolto delle olive dunoliva dunoliva dunoliva sola bietolona e già quasi vi cedevo quando mi sentii addosso un peso un peso materiale che subito mi fece riscuotere quanto avevo vinto aprii gli occhi ma dovetti richiuderli immediatamente mi girava la testa il caldo là dentro era soffocante come toglievo a uno qua la tabacchiera dosso e il pezzolone a dadi rossi e neri a un altro là il bastoncino a un terzo gli occhiali e la barba a collana a un quarto il modo di camminare e di soffiarsi il naso a un quinto il modo di parlare e di ridere un caso della vita può essere assurdo unopera darte se è opera darte no ne segue che tacciare dassurdità e dinverosimiglianza in nome della vita unopera darte è balordaggine in nome dellarte sì in nome della vita no inserì questo scritto nel primo volume della sua biblioteca musicale nel tra due sta pensavo o egli è molto abile o lostinazione di tenersi accanto adriana non gli fa veder bene dove si mette lasciando il bernaldez e pepita me e adriana boule sul quadrante e vingtcinq annunzia il croupier rouge impair et passe avevo vinto la vedova pescatore stava quella mattina a fare il pane sbracciata con la gonnella tirata sù e arrotolata intorno alla vita per non sporcarsela adriana riconobbe che non aveva in casa veramente di che esser contenta ma ora e con gli occhi e con un mesto sorriso mi domandò se mai per me potesse rappresentare un ostacolo ciò che per lei era cagione di dolore no è vero chiedeva quello sguardo e quel mesto sorriso pallida disfatta imbruttita senza più un momento di bene senza più voglia neanche di parlare o daprir gli occhi colpa mia anche questa e soffiò sul lanternino io cercai al bujo la mano di adriana chera fredda e tremante per rispettare il suo timore non gliela strinsi in prima era di non so di basilea mi pare ma stabilito a roma da un pezzo con la famiglia un genio sa per la musica reciso dalla morte crudele prima che avesse potuto dare i suoi frutti ma lo sforzo in parte era vano perché questo risolino non potendo per le labbra così imprigionate gli scappava per gli occhi più acuto e beffardo che mai non so come mi trovai ferito alla fronte gridai alla donna che non smetteva ancora di chiamare ajuto che si stesse zitta ma ella vedendomi con la faccia rigata di sangue non seppe frenarsi e piangendo tutta scarmigliata voleva soccorrermi fasciarmi col fazzoletto di seta che portava sul seno stracciato nella rissa io nascosi questa lettera alla mamma forse se lanimo esasperato in quel momento non mi avesse offuscato il giudizio non me ne sarei tanto indignato i lasciò andare ma mi venne appresso salì con me nel treno di ritorno a nizza e volle assolutamente che cenassi con lui e prendessi poi alloggio nel suo stesso albergo non avevo ancora biglietti da visita provavo un certo ritegno a farmeli stampare col mio nuovo nome miserie non si può forse fare a meno de biglietti da visita si dà a voce il proprio nome e via una figlia per giunta e questa ora mamma da romilda per carità scongiurò pomino ma troppo tardi romilda col busto slacciato la poppante al seno tutta in disordine come se alle grida si fosse levata di letto in fretta e in furia si fece innanzi mintravide avevo pensato via facendo di recarmi a marsiglia dalla stazione ferroviaria del paese vicino a cui mero diretto giunto a marsiglia mi sarei imbarcato magari con un biglietto di terza classe per lamerica così ma tutti lo chiamavano pinzone ed egli ci sera già tanto abituato che si chiamava pinzone da sé era duna magrezza che incuteva ribrezzo con quel pianto egli mi si prostrava mi singinocchiava quasi ai piedi ma a patto chio mantenessi la mia affermazione daver cioè ritrovato il denaro che se io mi fossi approfittato di vederlo ora avvilito per tirarmi indietro mi si sarebbe levato contro furibondo cercai nelle due interne e subito mi saltò a gli occhi un segno di lutto in capo alla terza pagina e sotto a grosse lettere il mio nome così il nonno lo ignorava perché mio padre non glielaveva mai detto o perché se nera dimenticato e io non potevo certamente ricordarmelo riassumendo a figlio unico di paolo meis che idee esclamò la caporale ma lei crede desser giusto dicendo così è ingiustissimo invece verso noi donne perché la donna caro signor meis lo sappia è più generosa delluomo e non bada come questo alla bellezza esteriore soltanto cè il sasso e letere imponderabile perdio nel mio stesso corpo cè lunghia il dente il pelo e cè perbacco il finissimo tessuto oculare ed era quasi senza mento con un pajo docchietti neri vivaci e bei capelli corvini abbondanti rialzati sul capo godeva evidentemente nel risponder di sì al giovinetto egli qualche volta vinceva un elefante inargentato con una botte di vetro sul groppone e tanti bicchierini appesi tuttintorno che tintinnivano avrei preferito il vermouth bevvi il rosolio ne bevvero anche il malagna e la madre romilda no piano che notizia poteva aver di me quello pagnuolo i aveva veduto a montecarlo gli avevo io detto allora che mi chiamavo mattia pascal fingermi col pensiero il mare tenebroso e palpitante in cui quelle acque dopo tanta corsa andavano a perdersi e aprire di tratto in tratto la bocca a uno sbadiglio e che seguiva da questa riflessione ahimè che io condannato inevitabilmente a mentire dalla mia condizione non avrei potuto avere mai più un amico un vero amico e dunque né casa né amici la ragione vera la vedo adesso dopo tutto quello che mè occorso ma non la dirò per non guastare il mio racconto con riflessioni che a questo punto sarebbero inopportune mimpensierirono dove voleva andar a parare una sera me lo vidi arrivare in casa insieme con un tale che entrò battendo forte il bastone sul pavimento come se tenendo i piedi entro un pajo di scarpe di panno che non facevan rumore volesse sentire così battendo il bastone chegli camminava va là fa il marito in pace senza soggezione il tuo matrimonio comunque sia sè celebrato tutti approveranno considerando che cè di mezzo una creaturina ti prometto e giuro che non verrò mai a importunarti neanche per una miserrima tazza di caffè perché dunque ora non lo sposava lei oh bella perché era vedovo era appartenuto a unaltra donna alla quale forse qualche volta avrebbe potuto pensare i parlava in un italiano bastardo comicissimo poiché io che non connettevo già più mi ostinavo a rispondergli nella mia lingua no no basta non ne posso più i lasci andare caro signore ma poi pensando alla mia vita dun tempo provai un grande avvilimento per me stesso eh che due anni di biblioteca col contorno di tutte le altre sciagure mavevan dunque immiserito a tal segno il cuore ecco potevo andare dove mi piaceva a venezia a venezia a firenze a firenze e quella mia felicità mi seguiva dovunque e angoscia condivise dalla miglior parte della nostra cittadinanza che lo amava e lo stimava per la bontà dellanimo per la giovialità del carattere e per quella natural modestia che gli aveva permesso insieme con le altre doti poi eccitatomi di nuovo alla vista degli altri giocatori e sentendo che si raccendeva in me lestro di prima non badai più a lei e mi rimisi a giocare per qual misterioso suggerimento seguivo così infallibilmente la variabilità imprevedibile nei numeri e nei colori questo timore appunto mi rese dapprima perplesso se andare o no ma poi pensai che mero partito per avventurarmi fino in america sprovvisto di tutto e senza conoscere neppur di vista linglese e lo spagnuolo quella ubbidì e allora papiano fece per chiudere le imposte tra la sala da pranzo e il terrazzino nientaffatto disse adriana tendendo un braccio contro limposta ma io ho da parlarti inveì il cognato con fosca maniera sforzandosi di parlar basso perché mostravo tanta smania di maritar romilda per niente ripeto per il gusto di stordire pomino parlavo e parlavo e tutte le difficoltà sparivano ero impetuoso e prendevo tutto alla leggera ma senza denunziarlo vediamo un po se questa sera io lo afferro per il collo e gli grido qua subito il denaro che hai tolto di là dallo stipetto pezzo di ladro ma lei mi provai a confortarlo lei è ancora in tempo fortunatamente di commettere bestialità ma ne ho già commesse tante creda pure rispose con un gesto e un sorriso fatuo ora nellozio cominciavo a prender labitudine di riflettere su tante cose che non avrei mai creduto potessero anche per poco interessarmi veramente ci cascavo senza volerlo e spesso mi avveniva di scrollar le spalle seccato la costernazione che mi teneva fu però presto ovviata dal vedere che alla notizia del mio suicidio i giornali avevano dato le proporzioni duno dei soliti fatti di cronaca dicevano tutti sù per giù la stessa cosa dunque intimamente nellanima si sentiva bella lei oh chi sa di quali e quanti sacrifizii sarebbe stata capace veramente se avesse trovato un uomo generoso forse non avrebbe più bevuto neppure un dito di vino i avviai guardando la gente che passava ma che nessuno mi riconosceva eppure ero ormai tal quale tutti vedendomi avrebbero potuto almeno pensare ma guarda quel forestiero là come somiglia al povero mattia pascal i pendeva tremenda sul capo lira di marianna dondi vedova pescatore e sorridevo agli uccelletti che si sbandavano spaventati da quel coso nero che correva per la campagna fragoroso allondeggiar dei fili telegrafici per cui passavano certe notizie ai giornali come quella da miragno del mio suicidio nel molino della stìa molta arte molta arte avrei dovuto adoperare e allora adriana se non altro ci avrebbe forse guadagnato questo la restituzione della sua dote quindi non tanto per distrarmi quanto per cercar di dare una certa consistenza a quella mia nuova vita campata nel vuoto mi misi a pensare ad adriano meis a immaginargli un passato a domandarmi chi fu mio padre dovero nato pantaloni color marrone del rinvenimento fu dato avviso ai carabinieri che iniziarono le investigazioni poco dopo il cadavere veniva identificato da tale maria tedeschi ancor piacente donna sulla quarantina e da certi luigi longoni e luigi majoli era solo prodigiosa divinazione nellincoscienza la mia e come si spiegano allora certe ostinazioni pazze addirittura pazze il cui ricordo mi desta i brividi ancora qual volta ne trova uno lo lancia dallalto con garbo sul tavolone che sta in mezzo la chiesetta ne rintrona un nugolo di polvere si leva da cui due o tre ragni scappano via spaventati io accorro dallabside scavalcando la cancellata notavo che adriana stessa la quale non mi rivolgeva mai alcuna domanda men che discreta stava pure tutta orecchi ad ascoltare ciò che rispondevo a quelle della caporale che per dir la verità andavano spesso un po troppo oltre i limiti della curiosità naturale e scusabile questa sua delicata perplessità questo riserbo onesto mimpedirono intanto di trovarmi subito a tu per tu con me stesso e mi fecero impegnare sempre più nella sfida quasi sottintesa con papiano ma sarà stata lei forse lei marianna dondi la vedova pescatore oh mha pescato subito mha riconosciuto subito non le sarà parso vero figuriamoci la porta al quarto piano cerano due targhette paleari di qua papiano di là sotto a questa un biglietto da visita fissato con due bullette di rame nel quale si leggeva silvia caporale cè nella storia naturale un regno studiato dalla zoologia perché popolato dagli animali tra i tanti animali che lo popolano è compreso anche luomo e lo zoologo sì può parlare delluomo e dire per esempio capirà che tra la mano dun giovinetto di dodici anni e questa manaccia mia ci corre vede ora son tutto così come questa manaccia che non comporta anellini graziosi il cuore forse ce lavrei ma io sono anche giusto signorina cera sotto riparata dal vetro e incorniciata una lettera di pietro ulloa che nel settembre del cioè agli ultimi aneliti del regno invitava il marchese giglio dauletta a far parte del ministero che non si poté poi costituire ma non bisogna meravigliarsi di nulla ah il mi diceva un signore di lugano pezzo domone la cui vista avrebbe suggerito le più consolanti riflessioni su le resistenti energie della razza umana ma il gran terenzio non rinunziò al suo disegno disponendo intorno al tavolino la catena medianica si fece sedere accanto adriana e pose accanto a me la pendeva dalle pugna strette sul mento un cordoncino fino ai piedi i chinai a guardare e gli scoprii tra le scarpacce rotte un cucciolotto minuscolo di pochi giorni che tremava tutto di freddo e gemeva continuamente lì in un trattato degli arbori di giovan vittorio soderini si legge che i frutti maturano parte per caldezza e parte per freddezza il salto che spiccai dal vagone mi salvò come se mi avesse scosso dal cervello quella stupida fissazione i fenomeni le manifestazioni sono reali non cè che dire innegabili noi non possiamo mica diffidare di noi stessi e perché no anzi come rimasi un pezzo attonito poi mi mossi di nuovo senza più pensare alleggerito dun tratto in modo strano dogni ambascia quasi istupidito e ripresi a vagare non so per quanto tempo fermandomi qua e là a guardar nelle vetrine delle botteghe che man mano si serravano e mi pareva che si serrassero per me per sempre basta lasciamo anche questo discorso raccontami raccontami piuttosto come vi siete sposati così presto ah come poco mi piangesti vedovella mia forse niente eh di sù possibile chio non debba sentir la tua voce e oliva lho incontrata per via qualche domenica alluscita della messa col suo bambino di cinque anni per mano florido e bello come lei mio figlio avevo lasciato aperta la gelosia aperti gli scuri a un certo punto la luna declinando si mostrò nel vano della mia finestra proprio come se volesse spiarmi sorprendermi ancora sveglio a letto per dirmi ho capito caro ho capito e tu no orridevo i veniva di sorridere così di tutto e a ogni cosa a gli alberi della campagna per esempio che mi correvano incontro con stranissimi atteggiamenti nella loro fuga illusoria non avevo certo da rimpiangere quella di casa mia laltra più antica della casa paterna lunica chio potessi ricordare con rimpianto era già distrutta da un pezzo e non da quel mio nuovo stato mattia mattia mattia prese a dire il povero berto non credendo ancora agli occhi suoi ma comè tu oh dio comè fratello mio caro mattia e mabbracciò forte forte forte mi misi a piangere come un bambino comè riprese a domandar berto che piangeva anche lui comè comè sul punto di prendere una risoluzione mi sentivo come trattenuto mi pareva di vedere tanti impedimenti e ombre e ostacoli floridezza ella lo aveva ingannato ingannato ingannato che soltanto per aver da lei un figliuolo egli laveva innalzata fino a quel posto già tenuto da una signora da una vera signora alla cui memoria se non fosse stato per questo non avrebbe fatto mai un tale affronto semplice bastava guardarlo bastava considerare un poco quella sua minuscola ridicola personcina per accorgersi chegli mentiva senza bisogno daltre prove talvolta sino a ponte nomentano sempre parlando della morte ed ecco che bel guadagno ho fatto io pensavo a non esser morto davvero forse perché io miserabile ma onorato debbo ancora restituire qua a mio suocero ma che vai pensando adesso esclamò interrompendolo il paleari no raffermò fieramente papiano io ci penso ci penso bene non dubitate e se me ne vado povero povero povero scipione ecco potevo ripetere a memoria parola per parola il telegramma non cera dubbio tuttavia sì era troppo poco non poteva bastarmi guardai la stazione lessi il nome alenga avrei trovato in quel paese altri giornali e che fare dunque andarmene via e dove e adriana ma che potevo fare per lei nulla nulla subito innanti a questa porta chiusa sorse nero e trepidante il sospetto sospetto tosto fugato dalla lusinga che durò parecchi dì man mano però raffievolendosi chegli si fosse allontanato dal paese per qualche sua segreta ragione la mattina del settembre il re usciva dalla reggia di napoli in un legnetto scoperto insieme con la regina e due gentiluomini di corte arrivato il legnetto in via di chiaja dovette fermarsi per un intoppo di carri e di vetture innanzi a una farmacia che aveva su linsegna i gigli aperto luscio mi sentii allargare il petto allaria alla luce che entravano per due ampie finestre prospicienti il fiume si vedeva in fondo in fondo monte mario ponte margherita e tutto il nuovo quartiere dei prati fino a castel credo che non mi resti che di congratularmi con la mia fantasia se con tutti i suoi scrupoli ha fatto apparir come difetti reali quelli cheran voluti da lei difetti di quella fittizia costruzione che i personaggi stessi han messo su di sé e della loro vita o che altri ha messo sù per loro come rideva due ciriege le labbra e che denti ma da quelle labbra neppure un bacio dai denti sì qualche morso per castigo quandio la afferravo per le braccia e non volevo lasciarla se prima non le allungavo un bacio almeno su i capelli viene da restare no a una siffatta notizia a bruciapelo e invece correte non mi sentivo più le gambe non sapevo più da qual parte pigliare era un fuggevole sguardo come il lampo duna grazia dolcissima era un sorriso di commiserazione per la ridicola lusinga di quella povera donna era qualche benevolo richiamo chella mi accennava con gli occhi e con un lieve movimento del capo se io eccedevo un po per il nostro spasso segreto anche tu che novità le disse papiano con mal garbo non se laspettava questaltro tiro io intanto dal modo con cui era stato accolto il bernaldez avevo capito che il marchese giglio non doveva saper nulla dellintervento di lui alla seduta e che doveva esserci sotto qualche intrighetto con la pepita pagai il mio conto e uscii ho conosciuto un uomo venerando e degno anche per le singolarissime doti dellintelligenza dessere grandemente ammirato silenzio intimò a questo punto il signor anselmo e chi aveva fiatato chi il tavolino quattro colpi bujo del resto anche gli altri mostravan poca voglia di parlare con me forse a causa del mio aspetto mi prendevano per uno straniero ricordo che visitando venezia non ci fu verso di levar dal capo a un vecchio gondoliere chio fossi tedesco austriaco perché io posso quasi quasi dire di non esserci stato tuttoché nativo di là ma ne venni via di pochi mesi sicché dunque i miei piedi non han proprio toccato il suolo americano ecco le doleva forse dassistere allo spettacolo miserevole del padre puerilmente ingannato da papiano e dalla signorina caporale non ebbi animo dinsistere più oltre uscii di casa come un matto i ritrovai dopo un pezzo per la via flaminia vicino a ponte molle che ero andato a far lì i guardai attorno poi gli occhi mi saffisarono su lombra del mio corpo i lesse lelogio funebre lo so se quel poveruomo sentiva che cè scritto su la lapide non so la dettò lodoletta figuriamoci sospirai i voltai e vidi una di quelle donne che già sedevano con me attorno al tavoliere porgermi sorridendo una rosa unaltra ne teneva per sé le aveva comperate or ora al banco di fiori là nel vestibolo adriano meis avrebbe potuto anche fare a meno degli occhiali azzurri concedersi un pajo di baffi e accordarsi insomma alla meglio corporalmente con le proprie mutate condizioni di spirito che lesse in quellattimo negli occhi miei abbassò subito lo sguardo in quella livida luce dellalba sentii stringermi la gola da un nodo di pianto inatteso e guardai pomino ma io fui pronto a sorreggerlo quantunque egli si traesse indietro quasi per paura son io mattia non aver paura non sono morto i vedi toccami sono io roberto non sono mai stato più vivo dadesso sù sù sù radicata comera in tutti la certezza della mia trista morte ormai di due anni lontana nessuno avrebbe più potuto pensare chio fossi attia ascal i provai a sporgere il capo dal finestrino sperando che la vista dei noti luoghi mi destasse qualche altra emozione meno violenta e vinsi gli orecchi mi ronzavano ero tutto in sudore e gelato i parve che uno dei croupiers come sorpreso di quella mia tenace fortuna mi osservasse per giunta la signora guendalina poco dopo il matrimonio si ammalò dun male di cui non poté più guarire giacché per guarirne avrebbe dovuto fare un sacrifizio superiore alle sue forze laria era duna trasparenza meravigliosa tutte le cose in ombra parevano smaltate in quella limpidezza e io guardando mi sentii così ebro della mia libertà che temetti quasi dimpazzire di non potervi resistere a lungo uscivo per levar la corrente e impedire la scarica ma poi temevo per la mamma e rincasavo un giorno però non feci a tempo la tempesta finalmente era scoppiata e per un futilissimo pretesto per una visita delle due vecchie serve alla mamma io debbo fargli da segretario degnissimo uomo badiamo ma borbonico e clericale sissignore pane le giuro che tante volte mi viene da sputarci sopra perdoni i pareva desser pieno di denari ne avevo un po da per tutto nelle tasche della giacca e dei calzoni e in quelle del panciotto oro argento biglietti di banca dovevano esser molti molti non è la prima volta che càpita loro di rendere questo servizio a un forestiere eravamo arrivati al portone di casa dissi a papiano sta bene e lo piantai lì col suocero avviandomi solo fosco senza direzione come ritrovato possibile restarono trasecolati tutti e tre ma adriana e il padre col volto in fiamme papiano allincontro terreo scontraffatto e rimasi un tratto a contemplarla infine alzai un piede rabbiosamente su essa ma io no io non potevo calpestarla lombra mia chi era più ombra di noi due io o lei e cominciò a mostrare il broncio a oliva niente niente aspettò ancora un anno il terzo invano allora prese a rimbrottarla apertamente nessuno me ne seppe grado avevo tolto il meglio dello spettacolo scappai via ritornai a nizza per partirne quel giorno stesso avevo con me circa ottantaduemila lire si dichiarava infine dolentissimo di non potere per tutte le considerazioni esposte più sù prestarmi un anche menomo soccorso pecuniario come con tutto il cuore avrebbe voluto labbra gracilissima di complessione fu dopo la morte di mio padre sempre malferma in salute ma non si lagnò mai de suoi mali né credo se ne infastidisse neppure con se stessa accettandoli rassegnata come una conseguenza naturale della sua sciagura in conclusione si vede che capitato in mezzo a così brava gente tutto il male lo avevo fatto io e dovevo dunque scontarlo salii gli ultimi scalini col cordoncino del campanello in mano mentre il cuore mi balzava in gola tesi lorecchio nessun rumore e in quel silenzio ascoltai il tin tin lento del campanello tirato appena pian piano gli scivolava il pancione languido enorme quasi fino a terra perché data limminenza di esso su le gambette tozze il sarto per vestirgli quelle gambette era costretto a tagliargli quanto mai agiati i calzoni cosicché da lontano pareva che indossasse invece bassa bassa una veste potevo io rannodarle ora queste fila con la realtà chi sa dove mi avrebbero trascinato sarebbero forse diventate subito redini di cavalli scappati che avrebbero condotto a precipizio la povera biga della mia necessaria invenzione no ma come se non fosse ben sicura di poterci stare lì a quel posto come se fosse sempre in attesa di partire di partire fra poco se dio voleva e non dava fastidio neanche allaria sorrideva ogni tanto a romilda pietosamente ma che come aprì il cassetto e si sentì sgusciare sotto il naso quelle due bestie si voltò verso me che già non potevo più reggere e davo in uno scoppio di risa e mi domandò che è stato due topi signor romitelli ah topi fece lui tranquillamente mentre di là presso altri tavolieri altre voci ugualmente monotone dicevano le jeu est fait rien ne va plus alla fine il croupier lanciava la pallottola sulla roulette tac tac tac valeva senza fine di più per loro una plaza de toros sì e per lei segnatamente più di tutti i capolavori dellarte antica quel ritratto di minerva del pittore manuel bernaldez che tardava ma prese la figlia dun fattore di campagna sana florida robusta e allegra e così unicamente perché non potesse esser dubbio che ne avrebbe avuto la prole desiderata a poco a poco guardando la febbre del giuoco prese anche me i primi colpi mi andarono male poi cominciai a sentirmi come in uno stato debbrezza estrosa curiosissima noi lo percepiamo più qual esso è ma così quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano nelloggetto insomma noi amiamo quel che vi mettiamo di noi ebbene concluse maliziosamente la signorina caporale forse questo appunto non vuole adriana chio me ne vada quella fece girar per aria il fazzolettino sbrendolato e poi se lo raccolse intorno a un dito sospirando sorridevo tra me così pensando ma poi vedendola andar via dal terrazzino riflettevo che quel mio giudizio poteva anche essere errato frutto del dispetto istintivo che ciascuno prova nel vedersi non curato parato batta malagna intanto se ne veniva a piangere presso mia madre le malannate che lo costringevano a contrar debiti onerosissimi per provvedere alle nostre spese eccessive e ai molti lavori di riparazione di cui avevano continuamente bisogno le campagne nella quale ci sembra che dovremo un giorno rientrare mentre già ci siamo e sempre vi rimarremo ma senza più questo sentimento desilio che ci angoscia il limite è illusorio è relativo al poco lume nostro della nostra individualità la quale non poteva ridursi in realtà se non superficialissimamente e più schiava che mai schiava delle finzioni delle menzogne che con tanto disgusto mero veduto costretto a usare schiava del timore dessere scoperto pur senza aver commesso alcun delitto quel giorno però nel vasto salone splendidamente arredato non trovammo nessuno cioè no cera nel mezzo un cavalletto che reggeva una tela a metà abbozzata prima per il suo amore poi per lonorabilità della sua casa e anche per me e per lodio chella portava al cognato ma in quel frangente la sua giusta ribellione mi parve proprio di più esasperato le gridai i miei denari erano pochini ma una casettina modesta di poche stanze piano bisognava vedere considerar bene prima tante cose certo libero liberissimo io potevo essere soltanto così con la valigia in mano oggi qua domani là ma laltra margherita sola al mondo più fortunata poteva ora riposar la sua vecchiaja col gruzzoletto raccolto in tanti anni di servizio in casa nostra se però erano ragionevoli e naturali in me lavvilimento e la stizza mi accorsi riflettendoci bene che sarebbe stata per lo meno sciocca quella domanda ma ahimè la verità doveva purtroppo esser quella la perdita recente della madre adoratissima e a un tempo dellunica figlioletta dopo la perdita degli aviti beni aveva profondamente sconvolto lanimo del povero amico nostro feci in tempo a trattenerla ancora una volta non ci mancava altro che ora per giunta adriana mi costringesse a denunziare il furto non bastava che mi avessero rubato come niente dodici mila lire dovevo anche temere che il furto si conoscesse pregare scongiurare adriana che non lo gridasse forte non lo dicesse a nessuno per carità montai su quel decrepito calessino sgangherato senza fanali e via nel buio avevo da pensare a tante cose pure di tratto in tratto la violenta impressione ricevuta alla lettura di quella notizia che mi riguardava così da vicino tra i pochi che non vollero farsi vedere oltre ai miei creditori fu batta malagna che pure mi dissero aveva due anni avanti mostrato una gran pena per il mio barbaro suicidio ma poiché lei ha locchio offeso non ci addentriamo troppo nella filosofia eh e cerchiamo piuttosto dinseguire per ispasso le lucciole sperdute che sarebbero i nostri lanternini nel bujo della sorte umana viaggiavano per farmi nascere su un piroscafo via via sul serio una ragione plausibile per mettere in viaggio una donna incinta prossima a partorire o che fossero andati in america i miei genitori perché no ci vanno tanti questa allora rincarò la dose e quella sbattendo man mano più forte ma sì ma certo ma come no ma sicuramente le due donne e il signor heintz si trovano puntuali al luogo convenuto discutono a lungo e alla fine si mettono daccordo decidono di darsi la morte tutti e tre suo e scappai via risoluto a non rientrare in casa se prima non avessi trovato comunque da mantenere anche miseramente mia moglie e me valso ecco serano riallacciate da sé quelle fila e la vita per quanto io già in guardia mi fossi opposto la vita mi aveva trascinato con la sua foga irresistibile ma la vita a considerarla così da spettatore estraneo mi pareva ora senza costrutto e senza scopo non aveva voluto nemmeno mandarci a scuola un tal pinzone fu il nostro ajo e precettore il suo vero nome era francesco o giovanni del cinque rimescolìo sbalordimento curiosità morbosa di estranei indagini frettolose sospetti strampalate ipotesi insinuazioni vane ricerche e i miei abiti e i miei libri là guardati con quella costernazione che ispirano gli oggetti appartenenti a qualcuno tragicamente morto perché io che avevo allora dodici anni avevo scambiato un perugino per un raffaello proprio così in premio di questo sbaglio mebbi lanellino comprato in una delle bacheche a ponte vecchio eh no cara suocera le rispondevo perché se mi fossi arrestato lì vi avrei fatto un piacere reso un servizio lo senti strillava allora alla figlia si vanta osa vantarsi per giunta della bella prodezza che è andato a commettere con quella dal momento che lei signor pascal non volle correggere a tempo prima cioè del termine prescritto dalla legge per contrarre un secondo matrimonio lo sbaglio di sua moglie sbaglio che poté anche non nego essere in entrai nella stazione per fortuna il vetturino dellunico legnetto quello de la posta stava ancora lì a chiacchierare con glimpiegati ferroviarii il paesello era a circa tre quarti dora di carrozza dalla stazione e la via era tutta in salita ebbene si accomodi ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo potrei qui esporre di fatti in un albero genealogico lorigine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente non solo ho conosciuto mio padre e mia madre era aperto come esclamai possibile chio labbia lasciato così notando il mio improvviso turbamento adriana era diventata pallidissima la guardai e ma qui guardi signorina qui qualcuno ha dovuto metter le mani era innamorato del numero quell omone lì e non sapeva più parlare d altro i raccontò che il giorno precedente quel suo numero non aveva voluto sortire neppure una volta dopo cinquanta o sessanta giri copernico copernico don eligio mio ha rovinato lumanità irrimediabilmente ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati non voleva egli mandarmi via infatti per frodare il paleari e rovinare adriana questo soltanto io potevo allora comprendere da tutti que suoi discorsi oh possibile che la voce della ragione dovesse proprio scegliere la bocca di papiano per farsi udire da me i trattenni poco quella prima volta per avere una scusa a tornare dissi che mi premeva di rassicurar la mamma intorno a quella cambiale e che sarei venuto di lì a qualche giorno a goder con più agio della compagnia delle signore recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente fermato lanimo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita questi poco dopo la respinse sgarbatamente ma come potevo io impedirlo disse quella alzando un po la voce con intensa esasperazione chi sono io che rappresento io in questa casa putrefazione il molino è sito in un podere detto della stìa a circa due chilometri dalla nostra città accorsa sopra luogo lautorità giudiziaria con altra gente chiusi gli occhi dovevo essere pallidissimo si fece un gran silenzio e mi parve che si facesse per me solo come se tutti fossero sospesi nellansia mia terribile ma la così detta luce scusi ribatté pronto il signor anselmo può servire per farci vedere ingannevolmente qua nella così detta vita per farci vedere di là da questa non serve affatto creda anzi nuoce non sapevo più come spartire le mie cure e la mia pena lasciavo la piccina mia che riposava e scappavo dalla mamma che non si curava di sé della sua morte e mi domandava di lei della nipotina struggendosi di non poterla più rivedere baciare per lultima volta ma ricordavo che anche adriano meis passeggiando due anni addietro per le vie di pisa sera sentito importunato infastidito allo stesso modo dallombra ugualmente esosa di mattia pascal e avrebbe voluto con lo stesso gesto cavarsela dai piedi ricacciandola nella gora del molino là alla stìa scambiavo appena qualche parola con gli albergatori coi camerieri coi vicini di tavola ma non mai per voglia dattaccar discorso dal ritegno anzi che ne provavo mi accorsi chio non avevo affatto il gusto della menzogna romilda indossata la veste da camera venne a raggiungerci io rimasi a guardarla alla luce ammirato era ridivenuta bella come un tempo anzi più formosa fammiti vedere le dissi permetti pomino non cè niente di male sono marito anchio anzi prima e più di te non ti vergognare via romilda non avesse avuto unimprovvisa convulsione di pianto e non mavesse buttato le braccia al collo scongiurandomi tutta tremante che avessi pietà di lei me la togliessi comunque purché via lontano lontano dalla sua casa lontano da quella sua madraccia da tutti subito subito subito e giacché la solitudine mi riusciva ormai insopportabile e non sapevo resistere alla tentazione daccostarmi a gli altri bisognava pure che alle domande di questi altri i quali avevano bene il diritto di sapere con chi avessero da fare io soddisfacessi rassegnato nel miglior modo possibile cioè mentendo inventando e l fu mattia pascal tra lansia e la rabbia non sapevo che mi agitasse di più ma eran forse una cosa sola ansiosa rabbia rabbiosa ansia viene così mi domandò il paleari guardandomi meravigliato perché feci io ma mi accorsi subito che avevo ancora in capo il berrettino da viaggio che solevo portare per casa ero rimasto intronato come un ceppo dincudine e approvavo di tanto in tanto col capo e di tanto in tanto volgevo uno sguardo ad adriana che se ne stava ancora a guardare il fiume non so come mi trattenni dallo spalancar di furia la persiana lo sforzo che feci per impormi quel freno mi richiamò intanto in me stesso per un momento le medesime parole che aveva or ora proferite con tanta esasperazione quella povera donna mi vennero alle labbra dunque dunque diciamo figlio unico nato sarebbe prudente non precisare alcun luogo di nascita pareva che la cattiva impressione che papiano aveva ricevuto di me alle notizie della signorina caporale si fosse cancellata subito alla presentazione egli mi tormentava è vero ma come se non potesse farne a meno non certo col disegno segreto di farmi andar via anzi al contrario quanto tempo passò prima chio mi riavessi e come mi riebbi scemo scemo per il momento il suo cómpito era ben definito lotta senza quartiere là nel campo clericale e la sua casa era frequentata dai più intransigenti prelati della curia dai paladini più fervidi del partito nero non so che imbrogli abbia fatto ha chiesto un anno di tempo per questa restituzione ora spera che zitto ecco adriana chiusa in sé e più schiva del solito adriana sappressò a noi cinse con un braccio la vita della signorina caporale e accennò a me un lieve saluto col capo il pianto a questo punto gli fece impeto alla gola gli occhi gli si gonfiarono di lagrime e come strozzato dallangoscia aggiunse così hanno veduto che ma già se lei limpiegato allo sportello inesorabilmente gli osservò ma voi siete morto il vostro domicilio legale è al cimitero di musocco campo comune quarantaquattro fossa n me maccostai di più alla persiana e tesi maggiormente lorecchio quelluomo si mostrava irritato delle notizie che certo la maestra di pianoforte gli aveva dato di me adriano meis uomo felice peccato che debba esser conciato così ma via che te nimporta va benone se non fosse per questocchio di lui di quellimbecille non saresti poi alla fin fine tanto brutto nella stranezza un po spavalda della tua figura e che invece esistono gli uomini di cui nessuno è uguale allaltro e che possono anche avere per disgrazia una gamba di legno o un occhio di vetro si domanda a questo punto se vogliono esser considerati come zoologi o come critici letterarii ma che nossignore dice sul serio e sorrideva non mintendo di tali faccende io signor meis via via ragazzate sciocchezze scusi lei lo farà per me gli gridai energicamente non potendo entrare in quel momento in discussione con lui andrà con suo genero a trovare quel signore mi sorprese dapprima quale una impreveduta e sinistra partecipazione del caso poi mi cagionò rimorso e avvilimento lo aveva fatto lui a me e che avrebbe dovuto non solo ringraziarmi ma buttarsi anche a faccia per terra a baciare dove io ponevo i piedi ero ancora comebbro di quella gajezza mala che si era impadronita di me da quando mero guardato allo specchio che brutto impiccio ti sei cacciato adriano meis tu hai paura di papiano confessalo e vorresti dar la colpa a me ancora a me solo perché io a nizza mi bisticciai con lo spagnuolo eppure ne avevo ragione tu lo sai non ne provo stupore neanche adesso sapendo pur troppo che tiro essa mapparecchiava favorendomi in quella maniera e in quella misura in nove giorni arrivai a metter sù una somma veramente enorme giocando alla disperata chi sono io che rappresento io in questa casa i ritrassi dalla finestra subito però mi sovvenne la scusa che io ero pure in ballo lì parlavano di me quei due e quelluomo voleva ancora parlarne con adriana luomo dello zoologo ha sempre due gambe di cui nessuna di legno sempre due occhi di cui nessuno di vetro e contraddire allo zoologo è impossibile perché lo e il giorno appresso dopo una notte insonne sconvolta da un tempestoso mareggiamento di pensieri là nella locanda del palmentino ricevetti quindici copie del foglietto donde ora ogni sorta di mali influssi penetrerebbero nella scena e si sentirebbe cader le braccia oreste insomma diventerebbe amleto più pensai chesso si apriva e che internamente vi erano incisi due nomi mattiaromilda e la data del matrimonio che dovevo farne aprii gli occhi e rimasi un pezzo accigliato a contemplarlo nella palma della mano ed ecco mi cacciavo di nuovo fuori per le strade osservavo tutto mi fermavo a ogni nonnulla riflettevo a lungo su le minime cose stanco entravo in un caffè leggevo qualche giornale guardavo la gente che entrava e usciva alla fine uscivo anchio ove fossimo veramente compenetrati di quello che siamo dovrebbero parerci miserie incalcolabili ebbene in grazia di questa distrazione provvidenziale oltre che per la stranezza del mio caso io parlerò di me mimmagino quante volte egli avrà esclamato dimenandosi su la seggiola come su un arnese di tortura oh santo nome di dio benedetto omino lindo aggiustato dagli occhietti ceruli mansueti ho messo circa sei mesi a scrivere questa mia strana storia ajutato da lui di quanto è scritto qui egli serberà il segreto come se lavesse saputo sotto il sigillo della confessione abbiamo discusso a lungo insieme su i casi miei e spesso io gli ho dichiarato di non saper vedere che frutto se ne possa cavare papiano sbuffò si passò ambo le mani su la fronte sudata e sul capo e voltandoci le spalle si pose a guardare verso il terrazzino ho fatto come quel tale ripresi forzandomi a sorridere cercavo lasino e cero sopra avevo le dodici mila lire qua nel portafogli con me una sofferenza che li allontana e che cessa subito non appena un terzo intervenga allora passata langoscia le due anime sollevate si ricercano e tornano a sorridersi da lontano e questo rancore e la mancanza dun affetto vivo e vero seran messi come a nutrire in lei unaccidiosa pigrizia non sera neppure affezionata alla bambina la cui nascita insieme con quellaltra morta di pochi giorni mi dimostrò chegli non era affatto su la traccia del mio passato e che solo il caso di cui da un pezzo godevo i favori aveva voluto farmene un altro rimettendomi tra i piedi quello spagnuolo che forse non si ricordava più di me né punto né poco il nonno infatti riteneva fermamente non so per quali sue ragioni che quel quadro del perugino dovesse invece essere attribuito a raffaello ecco spiegato il mistero intanto questo egli mi dice che fuori della legge e fuori di quelle particolarità liete o tristi che sieno per cui noi siamo noi caro signor pascal non è possibile vivere considerando però per la prima volta che era bella sì senza dubbio quella mia libertà così sconfinata ma anche un tantino tiranna ecco se non mi consentiva neppure di comperarmi un cagnolino oliva sposando aveva giurato a se stessa di mantenersi onesta e non voleva neanche per riacquistar la pace venir meno al giuramento come le so io queste cose oh bella come le so e intanto avveniva questo che alle mie parole la povera donna impallidiva mentre adriana arrossiva non sapevo bene ciò che dicessi ma sentivo che ogni parola il suono lespressione di essa e là era morto di febbre gialla a tre anni io ero rimasto orfano anche di madre e senza memoria perciò de miei genitori solo con queste scarse notizie di loro ma cera di più non sapevo neppure con precisione il mio luogo di nascita nellargentina va bene ma dove mi ha guardato con occhi affettuosi e ridenti che mhan detto in un baleno tante cose basta io ora vivo in pace insieme con la mia vecchia zia scolastica che mi ha voluto offrir ricetto in casa sua i voltai a guardare il binario deserto che si snodava lucido per un tratto nella notte silenziosa e mi sentii come smarrito nel vuoto in quella misera stazionuccia di passaggio e poi cera anche il rischio che non portasse a compimento il figliuolo così si rassegnava era sincero non lo dimostrò abbastanza alla morte della signora guendalina mi proponevo di vivere o meglio dinseguire con la fantasia lì su la realtà la vita dadriano meis piccino questo inseguimento questa costruzione fantastica duna vita non realmente vissuta ma colta man mano negli altri e nei luoghi e fatta e sentita mia mano non marrischiai neppure a fiatare chiusi gli occhi e non li riaprii se non quando mi sentii scuotere pian piano il bravuomo tutto sudato mi porgeva uno specchietto perché gli sapessi dire se era stato bravo io direi innanzi tutto che son di tanti colori che ne dice lei secondo il vetro che ci fornisce lillusione gran mercantessa gran mercantessa di vetri colorati i piacerebbe sapere comegli li ragionasse con la sua propria coscienza i furti che di continuo perpetrava a nostro danno non avendone come ho detto alcun bisogno una ragione a se stesso una scusa doveva pur darla forse io dico rubava per distrarsi in qualche modo poveruomo mi sfuggiva mi sfuggiva per ricercare invece nel mio passato e assaltarmi così quasi a le spalle conoscendolo bene avevo pur troppo ragione di temere che egli con quel fiuto nel naso fosse bracco da non andare a lungo a vento i sentivo il volto in fiamme come se man mano mi ubriacasse il dispetto che sapevo di cagionare a quel povero giovane il quale tuttavia non mispirava pietà pietà lì dentro mispirava soltanto adriana e poiché io dovevo farla soffrire non mimportava che soffrisse anche lui della stessa pena ma egli scosse il capo seriamente con gli occhi chiusi alzò una mano mai mai più bravo pomino persèvera se desideri compagnia sono a tua disposizione anche per tutta la notte se vuoi ma quando i molti governano pensano soltanto a contentar se stessi e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa la tirannia mascherata da libertà ma sicuramente oh perché credi che soffra io io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà i aveva ora assalito un dubbio il dubbio se quella notizia fosse già stata smentita avvertenza sugli scrupoli della fantasia il signor alberto heintz di buffalo negli stati uniti al bivio tra lamore della moglie e quello duna signorina ventenne pensa bene di invitar luna e laltra a un convegno per prendere insieme con lui una decisione fuori nellatrio era ancora giorno la freschezza dellaria mi rinfrancò parecchia gente passeggiava lì alcuni meditabondi solitarii altri a due a tre chiacchierando e fumando eran nerissimi intensi ovati e davan limpressione che dovessero aver dietro un contrappeso di piombo come quelli delle bambole automatiche la signorina silvia caporale aveva più di quarantanni e anche un bel pajo di baffi sotto il naso a pallottola sempre acceso costui era vedovo con un figliuolo che vive tuttora e si chiama gerolamo come il padre amicissimo mio anzi più che amico come dirò appresso fin da ragazzo veniva col padre in casa nostra ed era la disperazione mia e di mio fratello berto qualche curioso mi segue da lontano poi al ritorno saccompagna con me sorride e considerando la mia condizione mi domanda ma voi insomma si può sapere chi siete sul dorso poi presso lattaccatura della coda era tutta spelata per labitudine di grattarsi furiosamente sotto gli scaffali alle traverse delle seggiole dovunque e comunque le venisse fatto ne sapevo qualche cosa ma poiché esso rimaneva lì immobile e minaccioso si ritraeva lei abbajando e poi gli saltava contro digrignando i denti e tornava a ritrarsi furibonda papiano disse bisognerebbe spiegare innanzi tutto al signor meis e alla signorina pantogada il linguaggio come si chiama tiptologico suggerì il signor anselmo prego anche a me si rinzelò la signora candida agitandosi su la seggiola giustissimo anche alla signora candida si sa ma ora che dio finalmente gli aveva voluto dare la consolazione daver un figliuolo legittimo lui dalla propria moglie secondo le notizie che papiano mi diede di lui io andando a montecarlo non potevo non incontrarvelo poichegli era un giocatore di professione che poteva importargli che birnbaum giovanni abramo avesse fatto stampare a lipsia nel un opuscolo in o sono proprio dolente soggiunsi dello scompiglio del grave dispiacere che senza volerlo ho cagionato ma no cioè sì veramente balbettò il paleari ecco era una cosa che sì non poteva essere perbacco felicissimo signor meis sono proprio felicissimo che lei abbia ritrovato codesto denaro perché e la moglie perché per me è veleno me ne vedi versare un dito nel bicchiere toglimelo e va a buttarlo dalla finestra come ho fatto io capisci tal sorte toccò anche a me e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri sieno essi a stampa o manoscritti come zitto ammonì il paleari sentiamo che dice max la catena riprese la caporale non gli par bene equilibrata qua da questo lato e sollevò la mia mano ci sono due donne accanto il tavolino scricchiolava si moveva parlava con picchi sodi o lievi altri picchi sudivano su le cartelle delle nostre seggiole e or qua or là su i mobili della camera e raspamenti strascichii e altri rumori sa quanto mi ci sarei divertito se non avessi avuto quella maledetta coda di paglia certo egli se ne accorse fin dai primi giorni o per lo meno me la intravide cominciò un assedio fitto fitto di cerimonie cheran tutte uncini per tirarmi a parlare tra le grinfie della megera che scene né il padre certo né il figlio avevano avuto il coraggio di levarsela dai piedi e ora ecco ah che rabbia li avrei liberati io non ci crediamo esclamò la caporale con lo stesso tono ma poi soggiunse però senta che è un sornione non si può mettere in dubbio che cosa è andato a fare per esempio oggi dopopranzo alla posta la tenuta attorno al castello era di duemila ottocento ettari la più vasta di francia pressa poco come la stìa lessi che limperatore di germania aveva ricevuto a potsdam a mezzodì è la maschera per una rappresentazione il giuoco delle parti quello che vorremmo o dovremmo essere quello che agli altri pare che siamo mentre quel che siamo non lo sappiamo fino a un certo punto neanche noi stessi guardo allo specchio con questo bel pajo docchiali che pure sono in parte pietosi e mi sento cader le braccia come puoi tu pretendere mio caro adriano dico a me stesso che qualche donna sinnamori di te ah pure in faccia potevano sputarmi schiaffeggiarmi bastonarmi dovevo pregare che picchiassero sodo sì quanto volevano ma senza gridare senza far troppo rumore la goffa incerta metafora di noi la costruzione spesso arzigogolata che facciamo di noi o che gli altri fanno di noi dunque davvero un macchinismo sì in cui ciascuno volutamente ripeto è la marionetta di se stesso e poi alla fine il calcio che manda allaria tutta la sè dovuta evolvere è vero questa materia per raggiungere come forma e come sostanza questo quinto gradino per diventare questa bestia che ruba questa bestia che uccide questa bestia bugiarda ma che pure è capace di scrivere la divina commedia signor meis e di sacrificarsi come ha fatto sua madre e mia madre e tutta un tratto ora così venne a maturazione lanima mia ancora acerba in poco tempo divenni un altro da quel che ero prima infatti se il caro ometto imbizzarriva così a farmi credere a quelle sue avventure la ragione era appunto nel non aver egli alcun bisogno di mentire mentre io io vi ero obbligato dalla necessità perché ridevano i compagni sorridevo anchio istintivamente guardando come uno scemo a toi mon chéri sentii dirmi piano da una voce femminile un po rauca ma niente niente niente io non potevo far niente ancora una volta niente i sentii atterrato annichilito era la seconda scoperta in quel giorno conoscevo il ladro e non potevo denunziarlo conssulo poveruomo era in grado di saperlo meglio di me come si chiamasse quel suo zio andato in america eppure si rimise perché a ogni costo volle esser mio parente pur credendomi mavrebbero consigliato di rifarmi prima vivo giacché un morto via non si trova nelle debite condizioni di fronte al codice cavalleresco e dunque dovevo soffrirmi in pace laffronto come già il furto ora don eligio mi dice che il mio libro dovrebbe esser condotto sul modello di questi chegli va scovando nella biblioteca aver cioè il loro particolar sapore io scrollo le spalle e gli rispondo che non è fatica per me e poi altro mi trattiene i voltai a guardarla inebetito che risponderle potevo dirle che per forza nella condizione mia dovevo tener con me il denaro certo ero stato un uomo misteriosissimo non un amico non una lettera mai da nessuna parte quanto avrei fatto meglio a scrivere qualche cosa in quel bigliettino oltre il nome la data e lindirizzo una ragione qualunque del suicidio ma in quel momento e poi che ragione la casa era modesta ma già tra i vecchi mobili si notavano parecchi nuovi venuti pretensiosi e goffi nellostentazione della loro novità troppo appariscente arrivava finanche a chiamarla rea silvia e io non sapevo come interpretare queste sue maniere confidenziali e burlesche certo quella disgraziata non meritava molto rispetto per il disordine della sua vita mero ucciso per pepita pantogada insomma ma alla fine meglio così il nome dadriana non era venuto fuori né sera fatto alcun cenno de miei biglietti di banca la questura dunque avrebbe indagato nascostamente ma su quali tracce ma non cera pericolo oliva era onesta di una onestà incrollabile perché radicata nella coscienza del male che si sarebbe fatto cedendo questa coscienza appunto le toglieva tutte quelle insulse timidezze de finti pudori e la rendeva ardita e sciolta pensavo alla conseguenza che lei ha tratto dal mio vezzo di stropicciarmi il dito conseguenza arbitraria cara signorina perché i vedovi chio mi sappia non sogliono levarsi lanellino di fede pesa se mai la moglie non lanellino quando la moglie non cè più consideri la mia infelicissima condizione di subalterno di miserabile segretario del marchese servo servo servo che ci ha da vedere il marchese stesso ha sentito del quale volle anche mostrarmi il ritratto eseguito con le proprie mani da sé davanti allo specchio ora io guardando romilda e poi la madre avevo pocanzi pensato somiglierà al padre col bujo che ci fa bujo bujo per lei provi ad accendervi una lampadina di fede con lolio puro dellanima se questa lampadina manca ritornar vivo per loro castigo col mio vero nome nelle mie vere condizioni con le mie vere e proprie infelicità ma le presenti potevo scuotermele di dosso così come un fardello esoso che si possa gettar via ma sentivo daltra parte che la paura in lei era pur cagionata dalla speranza fino a quel momento segreta e quasi incosciente di non perdermi e perciò dando io ora a questa sua speranza alimento co miei nuovi modi risoluti non sapeva neanche cedere del tutto alla paura i ero poi innamorato anchio di romilda pur seguitando sempre a parlarle dellamore di pomino innamorato come un matto di quegli occhi belli di quel nasino di quella bocca di tutto no strillò a un certo punto la signorina pantogada e subito il signor anselmo dica dica signorina che è stato che ha sentito anche il bernaldez la spinse a dire premurosamente e allora pepita aquì su un lado una careccia bingen a coblenza avrei voluto andar più sù di colonia più sù della germania almeno in norvegia ma poi pensai che io dovevo imporre un certo freno alla mia libertà sicché dunque dovevo contentarmi pensando che davvero non sarei stato più lieto se avessi passato a miragno tra mia moglie e mia suocera rabbrividivo quella festa di natale non ero in marsina è vero ma avevo un abito nero da lutto decentissimo e poi se vestito di questi stessi panni quel tedescaccio in prima aveva potuto prendermi per un babbeo tanto che sera arraffato come niente il mio denaro come mai adesso costui mi prendeva per un mariuolo poi il consiglio di vendere lo sperone per liberarsi dagli strozzini che lo assediavano e così prima fu venduto lo sperone poi due riviere poi san rocchino restavano le case e il podere della stìa col molino a poco a poco superati gli scogli delle prime domande imbarazzanti scansandone alcuni coi remi della menzogna che mi servivan da leva e da puntello aggrappandomi quasi con tutte e due le mani a quelli che mi stringevano più da presso per girarli pian piano pinzone accettò felicissimo stropicciandosi le mani con gli occhi sfavillanti bevve andammo nel podere fece il matto con noi per circa tre ore ajutandoci ad arrampicarci su gli alberi arrampicandocisi egli stesso certo rimanemmo assai male disse a mo di scusa romilda e se non fosse stato per lui bravo pomino esclamai ma quella canaglia di malagna niente pescatore ella crederà che tu labbia rubato e acquisterà subito per te una grandissima stima o va piuttosto in america come avevi prima deliberato se questo non ti par premio degno alla tua grossa fatica ne diede il pretesto minerva non tenuta quel giorno in soggezione dallo sguardo della padroncina essa appena il pittore staccava gli occhi da lei per rivolgerli alla tela questo è vero e sa perché per non ispirare compassione a nessuno se cercassi veda dacconciarmi in qualche modo farei dire guarda un po quel poveruomo si lusinga dapparir meno brutto con quel pajo di baffi notai fra gli altri un giovinetto pallido come di cera con un grosso monocolo allocchio sinistro il quale affettava unaria di sonnolenta indifferenza è vedovo lei scusi signor meis questa domanda mi fu rivolta a bruciapelo una sera dalla signorina caporale nel terrazzino dove ella si trovava con adriana e dove mi avevano invitato a passare un po di tempo in loro compagnia restai male lì per lì risposi io no perché e il disinganno diviene appunto dalla sproporzione tra lentità del fatto e il troppo pensiero che se ne son date bisogna risolversi subito cara signora lo penso lo faccio è così semplice e farlo restare con un palmo di naso dal pensiero della povera oliva e anche perché no dalla speranza di fare un bene a quella ragazza che veramente mi aveva fatto una grande impressione tranne che non fosse stato un pazzo più pazzo del marito riferii a mino le impressioni di quella prima visita dun morto che non poteva rivivere per lei labbra mercenarie sì avrei potuto baciarne ma che sapor di vita in quelle labbra e allora come avrebbe potuto ella mettere daccordo quella mia apparente generosità col contegno che dora innanzi dovevo impormi di fronte a lei io ero dunque tratto per forza a profittar di quel furto chella aveva svelato contro la mia volontà e che io avevo smentito ma io non solo non me nebbi a male ma anzi me ne rallegrai giustissimo esclamò papiano e allora si può far così accanto al signor meis segga la signora candida poi prenda posto lei signorina mio suocero rimanga dovè e noi altri tre pure così come stiamo va bene del resto dopo il grave rischio corso nel parto non sera più ben rimessa in salute quanto allanimo di giorno in giorno sera fatta più aspra non solo contro me ma contro tutti costui era davvero epilettico ma non così idiota come il fratello terenzio e lui stesso volevano dare a intendere con la lunga abitudine delloscurità doveva aver fatto locchio a vederci al bujo in verità non potrei dire fino a che punto egli si dimostrasse destro in quelle frodi congegnate avanti col fratello e con la caporale affinché la biblioteca boccamazza o di santa maria liberale fosse con la maggior sollecitudine provveduta di un pajo di gatti per lo meno il cui mantenimento non avrebbe importato quasi alcuna spesa al comune majonese majalese scattava allora la moglie inviperita basta così guarda il signore dovrebbe farti provare che cosa vuol dire star male di stomaco impareresti ad aver considerazione per tua moglie labito belle fatto in un negozio e me lo lasciai addosso con la valigia nuova scesi allhtel nettuno ero già stato a pisa quandero adriano meis ed ero sceso allora allalbergo di londra per conto dun negoziante di liverpool sanno anche questo e il nome dun negoziante di liverpool che aveva noleggiato il vapore quindi per disperazione salpando sera annegato in alto mare così il vapore era approdato a liverpool alleggerito anche del peso del capitano eccomi qua vedi son tornato non dallaltro mondo no sono stato sempre in questo mondaccio sù ora ti dirò tenendomi forte per le braccia col volto pieno di lagrime roberto mi guardava ancora trasecolato ma come se là non ero io ti dirò mhanno scambiato e come va max domandò il paleari in tono damorevole rimprovero che tu tanto buono tanto gentile hai trattato così malamente la signorina silvia ce lo vuoi dire certe sere si riduceva in casa in uno stato veramente deplorevole col cappellino a sghimbescio la pallottola del naso rossa come una carota e gli occhi semichiusi più dolenti che mai il dolore cagionato ad adriana col ricordo della sorella morta e di papiano vedovo era infatti per la caporale il castigo della sua indiscrezione bisogna che ci pensi un nome almeno un nome bisogna che me lo dia subito per firmare il telegramma e per non trovarmi poi imbarazzato se alla locanda me lo domandano basterà che pensi soltanto al nome per adesso vediamo un po come mi chiamo supposi che adriana di là non volesse arrendersi alla prepotenza di quel villano forse la caporale la pregava a mani giunte ed ecco intanto colui là nel terrazzino si rodeva dal dispetto avevo dunque laria così goffa e da allocco massalì una stizza violenta rifiutai senza ringraziare e feci per scostarmi da lei donna teresa ravaschieri fieschi mamma duchessa come tutti la chiamavano mamma carità comegli avrebbe voluto chiamarla documenti di straordinario valore che avrebbero recato nuova luce su la fine del regno delle due sicilie e segnatamente su la figura di gaetano filangieri si facesse uno strappo nel cielo di carta del teatrino che avverrebbe dica lei non saprei risposi stringendomi ne le spalle la caporale notò lanimazione con cui avevo parlato e con aria di sfida mi disse e perché allora non prova a ribellarsi lei per primo io lei lei affermò ella guardandomi negli occhi aizzosa ma che centro io risposi io potrei ribellarmi in una sola maniera andandomene è ben chiaro che questo monsignore dovette conoscer poco lindole e le abitudini de suoi concittadini o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo lamore per lo studio me la sentivo entrar nel petto con un respiro lunghissimo e largo che mi sollevava tutto lo spirito solo solo solo padrone di me senza dover dar conto di nulla a nessuno parevo un pappagallo ammaestrato e più le sue domande mi stringevano e io con le mie risposte mallontanavo e ben presto fui in america cè logica materia sì materia ammettiamo che tutto sia materia ma cè forma e forma modo e modo qualità e qualità meis torinese ajuto agente a dar le sue informazioni alla questura si faranno ricerche su la traccia di queste informazioni e chi sa che cosa ne verrà fuori sì ma i danari leredità adriana li ha veduti tutti que miei biglietti di banca sotto un fanale scorsi un vecchio cerinajo a cui la cassetta che teneva dinanzi con una cinta a tracolla impediva di ravvolgersi bene in un logoro mantelletto che aveva su le spalle si va via tranquillamente in america o altrove si pesca dopo alcuni giorni un cadavere irriconoscibile sarà quello de la lettera lasciata sul parapetto del ponte e non se ne parla più principale mentrero là ho sentito chiamar forte ignor eis ignor eis i volto subito credendo che vi sia anche lei per qualche affare chi sa avesse dico bisogno di me sempre pronto a servirla ogni volta quella domanda pareva ed era infatti rivolta per pura convenienza lo sapeva lo sapeva bene come stavo i pareva finanche di sentire un certo sapor dironia birichina nella voce di lei dio mi vede perché lo vedono loro non solamente in sé ma in tutto anche nella loro miseria nelle loro sofferenze che avranno un premio alla fine i debiti che gravavano su la stìa restarono così per la maggior parte scoperti e il podere insieme col molino fu messo dai creditori sotto amministrazione giudiziaria e fummo liquidati intravidi da quel primo scempio qual mostro fra breve sarebbe scappato fuori dalla necessaria e radicale alterazione dei connotati di mattia pascal ed ecco una nuova ragione dodio per lui fra coloro che più spesso venivano a visitar la mamma era una sorella di mio padre zitellona bisbetica con un pajo docchi da furetto bruna e fiera si chiamava scolastica ma si tratteneva ogni volta pochissimo perché tutta un tratto discorrendo sinfuriava e scappava via senza salutare nessuno dovetti andar con lui a cena e allora egli mi confessò che me laveva mandata lui là nellatrio del casino quella donnetta allegra alla quale da tre giorni egli appiccicava le ali per farla volare almeno terra terra laccordo larmonia che stabiliamo tra esso e noi lanima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi e ne venne fuori un vecchietto fino un po bizzoso amante delle arti un nonnino spregiudicato che non mi volle far seguire un corso regolare di studii preferendo distruirmi lui con la viva conversazione e conducendomi con sé di città in città per musei e gallerie non solo per lavvilimento che mi cagionava il vedere un uomo non certamente sciocco dimostrarsi tale fino allinverosimile ma anche perché adriana mi faceva comprendere che provava rimorso a godere così a scapito della serietà del padre approfittandosi della ridicola dabbenaggine di lui e no non andava bene neanche così né per me né per la signorina caporale né per adriana e né come si vide poco dopo per la pepita la quale stette molto meglio in una nuova catena disposta proprio dal genialissimo spirito di max quelli del municipio avevano forse aspettato tre quattro cinque giorni una settimana il mio ritorno poi avevano dato a qualche altro sfaccendato il mio posto ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini chesso evoca e aggruppa per così dire attorno a sé certo un oggetto può piacere anche per se stesso per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa cera dentro lo stipetto un gran disordine i miei biglietti di banca erano stati tratti dalla busta di cuojo in cui li tenevo custoditi ed erano lì sul palchetto sparpagliati adriana si nascose il volto con le mani inorridita io raccolsi febbrilmente quei biglietti e mi diedi a contarli ecco per lei una lettera non credo sarà la nota del dottor ambrosini il servo vuol sapere se cè risposta le tremava la voce sorrise ora data lassoluta inettitudine e la cecità di mia madre non ci vedeva altro rimedio che un secondo marito e lo designava anche in persona dun poveruomo che si chiamava gerolamo pomino qualche vecchio del paese si compiace ancora di dare a credere che la ricchezza di mio padre la quale pure non gli dovrebbe più dar ombra passata comè da un pezzo in altre mani avesse origini diciamo così misteriose denunziarlo che diritto avevo io alla protezione della legge io ero fuori dogni legge chi ero io nessuno non esistevo io per la legge e chiunque ormai poteva rubarmi e io zitto la barchetta della mia finzione poté alla fine filare al largo e issar la vela della fantasia e ora io dopo un anno e più di forzato silenzio la pietà dei concittadini io vi ho portato la corona di fiori promessa e ogni tanto mi reco a vedermi morto e sepolto là i toccava ora a pregare il mio ladro che mi facesse da testimonio lui e il paleari a chi altri avrei potuto rivolgermi io esclamò candido e stupito il signor anselmo il padre anselmo paleari quel vecchio che mi era venuto innanzi con un turbante di spuma in capo aveva pure così come di spuma il cervello lo stesso giorno che entrai in casa sua mi si presentò non tanto disse per rifarmi le scuse del modo poco decente in cui mi era apparso la prima volta mi vedevo costretto forzato trascinato pei capelli a eseguire su me la loro condanna i avevano ucciso davvero ed esse esse sole si erano liberate di me il denaro che avevo meco doveva servirmi per tutta la vita e non era molto avrei potuto vivere ancora una trentina danni e così fuori dogni legge senza alcun documento tra le mani che comprovasse non dico altro la mia esistenza reale il non poter più rispondere cioè come prima alloccorrenza io mi chiamo mattia pascal qualcuno vorrà bene compiangermi costa così poco immaginando latroce cordoglio dun disgraziato al quale avvenga di scoprire tutta un tratto che sì niente insomma corse alla sua poltrona presso la finestra e appena seduto ponendosi il bastone tra le gambe trasse un profondo respiro e sorrise alla sua stanchezza mortale il volto estenuato solcato tutto di rughe verticali raso era dun pallore cadaverico la signorina caporale due anni avanti alla morte della madre aveva smesso casa e venendo a viver lì dai paleari aveva affidato circa sei mila lire ricavate dalla vendita dei mobili a terenzio papiano per un negozio che questi le aveva proposto sicurissimo e lucroso lo aveva scagliato lui e non era egli ancor lì nel silenzio presente e invisibile accanto a me stavo in orecchi se mavvenisse di cogliere qualche rumore nella camera poi ma vattene almeno vattene via poiché ti piacque di farti creder morto vattene subito lontano senza farti vedere da nessuno perché io qua con te vivo i alzai era capace tanto più che la ragazza non pareva restìa ma egli non aveva avuto modo finora neppur di parlarle non ne avrai avuto il coraggio va là dissi io ridendo mino negò ma arrossì troppo negando ho parlato però con la serva saffrettò a soggiungermi la pianse oh la pianse molto e sempre la ricordò con una devozione così rispettosa che al posto di lei non volle più mettere unaltra signora che che e lo avrebbe potuto bene ricco come già sera fatto ma la verità forse era questa che nella mia libertà sconfinata mi riusciva difficile cominciare a vivere in qualche modo me oppure saccorgeva che il fratello il quale soffriva di convulsioni epilettiche sincantava e correva a dargli schiaffetti su le guance biscottini sul naso scipione scipione o gli soffiava in faccia fino a farlo rinvenire gelida mano secca nodosa gialliccia e abbassò gli occhi e strinse le labbra i compensò la figlia con un simpatico sorriso che prometteva cordiale accoglienza oh io ero sicuro che potendo aspettare e se adriana avesse avuto la forza di serbare il segreto avremmo veduto papiano attener la promessa di restituire anche prima dellanno di comporto la dote della defunta moglie e ci dava a sciogliere tutti gli enimmi in ottava rima di giulio cesare croce e quelli in sonetti del moneti e gli altri pure in sonetti dun altro scioperatissimo che aveva avuto il coraggio di nascondersi sotto il nome di caton luticense berto non cera più con me non poteva più praticare perché cera romilda di mezzo e che restava più dunque da fare al povero pomino ammógliati caro gli dissi vedrai come si sta allegri spirava forza e salute eppure come se la corsa della pallottola davorio gli promovesse lasma egli si metteva ogni volta ad arrangolare forte irresistibilmente nulla o ben poco ritenni di quel che avevo prima fantasticato nulla sinventa è vero che non abbia una qualche radice più o men profonda nella realtà e anche le cose più strane possono esser vere no no pensai in luogo più sicuro ma dove il treno in quella si fermò a unaltra stazione guardai e subito mi sorse un pensiero per la cui attuazione provai dapprima un certo ritegno quel max lo avevano inventato loro chi dunque aveva agito chi aveva avventato sul tavolino quel pugno formidabile io dovevo rannodar queste fila soltanto con la fantasia e seguivo per le vie e nei giardini i ragazzetti dai cinque ai dieci anni e studiavo le loro mosse i loro giuochi e raccoglievo le loro espressioni per comporne a poco a poco linfanzia di adriano meis i aveva investito a tradimento il vigliacco oh io ero ben sicuro di non aver paura di lui non io non io ma adriano meis aveva ricevuto linsulto ed ora ecco adriano meis succideva per forza dovevo dimostrarmi inconseguente e crudele linconseguenza la crudeltà erano della mia stessa sorte e io per il primo ne soffrivo il cadavere fu estratto dalla gora per le constatazioni di legge e piantonato più tardi esso fu riconosciuto per quello del nostro non spingeva mai tanto oltre il turbamento di colei a cui veramente era diretta da rompere la segreta armonia che già non so come sera tra noi stabilita dovere delle bestie è il soffrire senza ragionare chi soffre e ragiona appunto perché soffre per quei signori critici non è umano perché pare che chi soffra debba esser soltanto bestia e che soltanto quando sia bestia sia per essi umano e dunque partire per lamerica ma perché sarei andato a cercar tanto lontano la fortuna quandessa pareva proprio che avesse voluto fermarmi qua a nizza senza chio ci pensassi davanti a quella bottega dattrezzi di giuoco i mandarono dapprima due gattini così miseri che si spaventarono subito di quegli enormi topi e per non morir di fame si ficcavano loro nelle trappole a mangiarsi il cacio dopo sette mesi di gramaglie la tedeschi passava a nuove nozze col majoli senza urtare contro nessuno scoglio burocratico il casati finì di scontare la pena l marzo del andrò a buttarlo lì per togliermi ogni tentazione spero che potrò conservare tanto da pagarmi il ritorno a casa e se no avevo sentito dire che non difettavano alberi solidi nel giardino attorno alla bisca in risate risate signor meis di tutte le vane stupide afflizioni che esso ci ha procurate di tutte le ombre di tutti i fantasmi ambiziosi e strani che ci fece sorgere innanzi e intorno della paura che cispirò ora sta a vedere quante sciocchezze questo maledetto universo ci fa commettere di cui poi chiamiamo responsabile la misera coscienza nostra tirata da forze esterne abbagliata da una luce che è fuor di lei e che avventure una più ardita dellaltra ecco qua per dare un altro saggio un brano di dialogo tra lui e una donna maritata me la strinsi fra le braccia non pensai più al denaro rubato vedendola soffrire così smaniare disperata e le promisi che avrei fatto comella voleva purché si calmasse no che onta non cera alcuna onta per lei né per il suo babbo io sapevo su chi ricadeva la colpa di quel furto dote macquietai un po almeno per lei pensando così ah non per me per me rimaneva la crudezza della frode scoperta quella de la mia illusione di fronte a cui era nulla il furto delle dodici mila lire era anzi un bene se poteva risolversi in un vantaggio per adriana perché pare che umanità per loro sia qualche cosa che più consista nel sentimento che nel ragionamento ma volendo parlare così astrattamente come codesti critici fanno non è forse vero che mai luomo tanto appassionatamente ragiona sicuro e dimentichiamo spesso e volentieri di essere atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose che che forse quei denari non erano miei dovevo forse restituirli a qualcuno mero indebitamente appropriato duna parte di essi e avevo tentato di farmi credere vittima dun furto poi mero pentito e in fine ucciso ma è facilissimo signor meis oreste rimarrebbe terribilmente sconcertato da quel buco nel cielo e perché i lasci dire non cera altra via di scampo per me un tremore intanto mi aveva preso come se io dovessi veramente uccidere qualcuno ma il cervello mi sera dun tratto snebbiato il cuore alleggerito e godevo duna quasi ilare lucidità di spirito i guardai attorno i lasci prima accertare perché sì lo stipetto era aperto ma io non posso non voglio credere ancora a un furto così ingente stia buona via e daccapo per un ultimo scrupolo tornai a contare i biglietti io da ragazzo ne avevo una gran paura la guardavo con tanto docchi specialmente quando la vedevo scattare in piedi su le furie e le sentivo gridare rivolta a mia madre e pestando rabbiosamente un piede sul pavimento senti il vuoto la talpa la talpa non saprei ridire in che animo fossi ho soltanto limpressione come duna enorme omerica risata che nellorgasmo violento mi sconvolgeva tutte le viscere senza poter scoppiare se fosse scoppiata avrebbe fatto balzar fuori come denti i selci della via e vacillar le case provai subito un certo impaccio sentii dentro me quasi una forza che mi obbligava a scostarmi a ritrarmi finché parlò lui e la conversazione saggirò su argomenti vaghi tutto andò bene cercò di sciogliersi da me che volevo adagiarla su la poltrona e fece per spingersi verso luscio chiamo il babbo chiamo il babbo no le gridai trattenendola e costringendola a sedere non si agiti così per carità lei mi fa più male io non voglio non voglio che centra lei per carità si calmi poniamo ora che veramente ella sia esposta per la nequizia della madre e di quellaltra canaglia a un pericolo gravissimo a uno scempio a un mercato infame proveresti ritegno innanzi a un atto meritorio a unopera santa di in fin de conti magari mi sarei appeso economicamente a qualcuno di essi con la cintola dei calzoni e ci avrei fatto anche una bella figura avrebbero detto chi sa quanto avrà perduto questo povero uomo ci volle del bello e del buono per liberarmi di quei due zelanti questurini che volevano assolutamente condurmi con loro perché denunziassi il fatto bravo non ci sarebbe mancato altro aver da fare con la questura adesso comparire il giorno dopo nella cronaca dei giornali come un quasi eroe letto mero coricato con la sigaretta in bocca ancora accesa e mero messo a leggere uno di quei libri del paleari distratto avevo poi posato il mozzicone spento in quellacquasantiera il giorno dopo essa non cera più sul tavolino da notte invece cera un portacenere adriana come me oh guarda un po pensai neanche a farlo apposta ma terenzio dovè domandò luomo dal turbante di spuma oh dio papà sai bene che è a napoli da jeri romilda accostandomisi tutto tremante e sospeso come una cagna che veda in mano al padrone la sua cucciola romilda perché mi domandò perché voglio parlarle gli risposi gli occhi mi andarono su un così in grassetto pensai subito che potesse esser quello di montecarlo e maffrettai a leggere ma mi arrestai sorpreso al primo rigo stampato di minutissimo carattere ci telegrafano da miragno e ho invidiato gli abitanti che quietamente con le loro abitudini e le loro consuete occupazioni potevano dimorarvi senza conoscere quel senso penoso di precarietà che tien sospeso lanimo di chi viaggia terenzio lepilettico era caduto per terra e rantolava stranamente a sedere gridò il signor anselmo è caduto in trance anche lui ecco ecco il tavolino si muove si solleva si solleva la levitazione bravo max evviva papiano voleva togliermi adriana la signorina caporale me laveva data me laveva fatta sedere accanto e sera buscato un pugno sulla bocca poverina forse dico io avrei cambiato il mio volentieri e così anche gli occhi e tante altre parti della mia persona ma sapendo bene che non si può rassegnato alle mie fattezze non me ne curavo più che tanto e il mio credevo derivasse dal rimorso che la finzione mi cagionava la finzione del mio essere continua a cui ero obbligato di fronte al candore e alla ingenuità di quella dolce e mite creatura mafferrò la barba mi sgraffiò tutto poi come impazzita si buttò per terra e cominciò a strapparsi le vesti addosso a rotolarsi a rotolarsi frenetica sul pavimento ispira una sdegnosa commiserazione ma domando io ora signor meis e se tutto questo bujo questenorme mistero nel quale indarno i filosofi dapprima specularono e che ora pur rinunziando allindagine di esso la scienza non esclude diciamo allora che la donna è anche più coraggiosa delluomo signorina perché riconosco che oltre alla generosità ci vorrebbe una buona dose di coraggio per amar veramente un uomo come me ma vada via già lei prova gusto a dirsi e anche a farsi più brutto che non sia lei si starà zitta glielimpongo non dirà nulla a nessuno ha capito vuole uno scandalo no no saffrettò a protestare piangendo la povera adriana voglio liberar la mia casa dallignominia di quelluomo ma egli negherà incalzai io e allora lei tutti di casa innanzi al giudice non capisce il signor anselmo farebbe bene a prendere il posto della signorina pantogada e viceversa subito esclamò il signor anselmo alzandosi ecco signorina segga qua e pepita questa volta non si ribellò era accanto al pittore quanto con un siffatto precettore dovessimo profittar nello studio non sarà difficile immaginare la colpa però non era tutta di pinzone ché egli anzi pur di farci imparare qualche cosa non badava a metodo né a disciplina e ricorreva a mille espedienti per fermare in qualche modo la nostra attenzione se già si fosse riconosciuto lerrore a miragno se fossero saltati fuori i parenti del vero morto a correggere la falsa identificazione una sera per esempio lì nel terrazzino ove ora solitamente ci riunivamo quandio tornavo da cena mi domandò ridendo e schermendosi da adriana che le gridava eccitatissima no silvia te lo proibisco non tarrischiare mi domandò scusi signor meis adriana vuol sapere perché lei non si fa crescere almeno i baffi la paura di ricader nei lacci della vita mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini solo solo affatto solo diffidente ombroso e il supplizio di tantalo si sarebbe rinnovato per me come mai papiano non se ne rende conto or che sè visto fallire il colpo dallogarmi accanto la pantogada si fida dunque tanto della propria abilità stiamo a vedere allora di colpo dice il critico un fiotto dumanità invade questi personaggi le marionette divengono improvvisamente creature di carne e di sangue e parole che bruciano lanima e straziano il cuore escono dalle loro labbra e allora la si rappresenta soffrendone tutto il martirio finché la rappresentazione di essa sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta io mi vidi escluso per sempre dalla vita senza possibilità di rientrarvi con quel lutto nel cuore con quellesperienza fatta pensai subito che fosse quel mio spagnuolo e ne provai rimorso ero sicuro chegli maveva ajutato a vincere nel primo giorno dopo quella nostra lite non aveva voluto puntare dovio puntavo e aveva perduto sempre vecchia bugiarda fanfarona civetta con gli occhiali la retorica sicuro ha foggiato questa bella frase con tanto di petto in fuori ho la mia coscienza e mi basta ha avuto un piccolo moto dimpazienza e ha sbuffato un po di fuoco per una delle tante sue bocche chi sa che cosa le aveva mosso quella specie di bile forse la stupidità degli uomini che non sono stati mai così nojosi come adesso credeva forse che un bibliotecario essendo la biblioteca fatta per leggervi fosse obbligato a legger lui posto che non aveva veduto mai apparirvi anima viva e aveva preso quel libro come avrebbe potuto prenderne un altro e non volli lasciarla più lì esposta per terra passò un tram e vi montai rientrando in casa ecco mi rispose subito come se avesse preveduto la domanda per dire la verità non riesco a vederci chiaro eh sfido ah ma non perché gli esperimenti si facciano al bujo badiamo dopo quanto era avvenuto fra noi si fosse potuta prestare a tanta ignominia ah degna figlia della madre non il vecchio soltanto avevano entrambe vilissimamente ingannato ma anche me anche me povera adriana perché mi domandò sotto la carezza non siamo contenti sì e allora perché povera i trovavo ogni mattina là imprigionati magri brutti e così afflitti che pareva non avessero più né forza né volontà di miagolare reclamai come riprese lui si può dare maggior fortuna maggior felicità di questa sì la provi la provi esclamai voltandomi verso berto per piantarlo lì con la sua presunzione quando il croupier disse le jeu est fait rien ne va plus la guardai ed ella alzò un dito per minacciarmi scherzosamente per parecchi giri non giocai laffetto le cure la gratitudine chella avrebbe avuto per lui suo salvatore e per concludere tu ora gli dissi devi trovare il modo e la maniera di farti notare da lei e di parlarle o di scriverle era entrata in camera mia col padre il quale udita la mia proposta ma siamo sempre lì signor meis sospirò la religione di fronte a questo problema drizza orecchie dasino e adombra come la scienza ora avrei dovuto portarlo scoperto quel cosino ridicolo e che naso mi aveva lasciato in eredità e quellocchio ah questocchio pensai così in estasi da un lato rimarrà sempre suo nella mia nuova faccia noi inviamo alla povera famiglia immersa in tanto lutto al fratello roberto lontano da miragno le nostre più sentite condoglianze e col cuore lacerato diciamo per lultima volta al nostro buon mattia vale diletto amico vale dal verme alluomo poniamo otto poniamo sette poniamo cinque gradini ma perdiana la natura ha faticato migliaja migliaja e migliaja di secoli per salire questi cinque gradini dal verme di che mi parlava di pepita pantogada sera per sera benché io vivessi modestissimamente sera fitto in capo che fossi molto ricco chiamami adriana le ordinò quegli allora imperioso sentendo proferire il nome di adriana con quel tono strinsi le pugna e sentii frizzarmi il sangue per le vene dorme disse la caporale e colui fosco minaccioso va a svegliarla subito il simbolo lo spettro della mia vita era quellombra ero io là per terra esposto alla mercé dei piedi altrui ecco quello che restava di mattia pascal morto alla stìa la sua ombra per le vie di roma no via calmati mino ti ho detto che te la lascio e mantengo la parola solo aspetta con permesso i accostai a romilda e le scoccai un bel bacione su la guancia mattia gridò pomino fremente scoppiai a ridere di nuovo geloso di me va là ho il diritto della precedenza e ne vestissi marianna dondi e mandassi lei a fare il mugnajo e a star sopra al fattore laria di campagna farebbe certamente bene a mia moglie forse a qualche albero cadranno le foglie vedendola gli uccelletti ma sì ma sì bruttissimo bruttissimo ma anche cirillo dalessandria sicuro cirillo dalessandria arriva finanche ad affermare che cristo fu il più brutto degli uomini intanto la stranissima avventura non ha punto afflitto il casati anzi si direbbe che lha messo di buon umore e desideroso di nuove emozioni ha voluto far una capatina alla propria tomba e come atto di omaggio alla sua memoria ha deposto sul tumulo un fragrante mazzo di fiori e vi ha acceso un lumino votivo pensai di scrivere a roberto a oneglia per dirgli che si prendesse lui in casa la mamma non per togliermi un peso che avrei tanto volentieri sopportato anche nelle ristrettezze in cui mi trovavo ma per il bene di lei unicamente e rideva in quel suo modo particolare alle sfuriate della cognata alle esclamazioni del povero signor pomino che si trovava lì presente a quelle discussioni e al quale la zitellona scaraventava le lodi più sperticate bastava perbacco aprir pian piano un occhio a quel povero morto per accorgersi che non ero io e anche ammesso che gli occhi fossero rimasti in fondo alla gora via una moglie che veramente non voglia non può scambiare così facilmente un altro uomo per il proprio marito e ci savvicinò facendomi un lieve compassato inchino vedendolo alzare fui sul punto di dire al tenentino quello no per carità quello no ma certo nessun altro del crocchio come riconobbi poi poteva esser più designato di colui alla bisogna aveva su la punta delle dita tutti gli articoli del codice cavalleresco e non abbiamo ciascuno lo stesso sentimento che sarebbe cioè la cosa più assurda e più atroce se tutto dovesse consister qui in questo miserabile soffio che è la nostra vita terrena cinquanta sessantanni di noja di miserie di fatiche perché per niente per ridere per distrarmi mimmaginavo intanto con un buon panettone sotto il braccio innanzi alla porta di casa mia permesso stanno ancora qua le signore romilda pescatore vedova pascal e marianna dondi vedova pescatore sissignore ma chi è lei max prende da tutti sottrae anche a noi buona parte denergia nervosa e se ne vale per la produzione dei fenomeni è accertato non si sente anche lei difatti come se le avessero sottratto qualche cosa ancora no per dire la verità jersera a cena aspetta conosci romitelli no come no quello che sta laggiù alla biblioteca boccamazza è sordo quasi cieco rimbecillito e non si regge più sulle gambe jersera a cena mio padre mi diceva che la biblioteca è ridotta in uno stato miserevole e che bisogna provvedere con la massima sollecitudine ecco il posto per te se consistesse appunto in questo che un uomo o una donna messi da altri o da se stessi in una penosa situazione socialmente anormale assurda per quanto si voglia vi durano la sopportano la rappresentano davanti agli altri finché non la vedono si sa che certe specie di pazzia sono contagiose quella del paleari per quanto in prima mi ribellassi alla fine mi sattaccò torna zero cè logica ma diventerà verme il mio naso il mio piede non lanima mia per bacco materia anchessa sissignore chi vi dice di no ma non come il mio naso o come il mio piede cè logica invano per commuovermi per tirarmi a parlare mi portò una copia del suo giornale di due anni avanti con la mia necrologia gli dissi che la sapevo a memoria perché allinferno il foglietto era molto diffuso eh altro grazie caro anche della lapide andrò a vederla sai non vedeva altro espediente se non nella lotta per il trionfo del potere temporale restituita roma al pontefice lunità ditalia si sarebbe sfasciata e allora chi sa non voleva arrischiar profezie il marchese pur detto che ella veniva a sfogarsi a casa nostra ho detto che la conoscevo da ragazza ora la vedevo piangere per lindegno modo dagire e la stupida e provocante presunzione di quel laido vecchiaccio e ma fatti pochi passi tornai indietro e per curiosità via non per altro con quello stesso sorriso sdegnoso e di commiserazione su le labbra entrai nella bottega e comprai quellopuscolo sarà venuto a spiare sarà entrato furtivamente e allora pàffete acchiappato perché è innegabile sa signor meis che i fenomeni straordinarii della medianità traggono in gran parte origine dalla nevrosi epilettica catalettica e isterica di dove vieni mi chiese con terrore dal molino strega le urlai tieni qua il lume guardami bene sono io mi riconosci o ti sembro ancora quel disgraziato che saffogò alla stìa dopo il nono giorno cominciai a perdere e fu un precipizio lestro prodigioso come se non avesse più trovato alimento nella mia già esausta energia nervosa venne a mancarmi e io devo riprendermi esclamai irosamente una donna che a saputa di tutti è stata per un anno intero in funzione di moglie con un altruomo il quale ma per colpa sua scusi caro signor pascal minterruppe lavvocatino sempre sorridente e cioè del bene che gli altri dovrebbero fargli e a cui egli pretende come se dalle proprie sofferenze gli derivasse un diritto al compenso e del male che egli può fare a gli altri come se parimenti dalle proprie sofferenze vi fosse abilitato starà su me sepolto viva né pioggia o vento né in lei le età potranno e quei che passeranno erranti a lume spento lo accenderan da me ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura non si trova nelloggetto per se medesimo la fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo dimmagini care isolatamente ed essa non fosse per sua natura aperta agli altri nella coscienza secondo me insomma esiste una relazione essenziale sicuro essenziale tra me che penso e gli altri esseri che io penso e dunque non è un assoluto che basti a se stesso mi spiego me lo proposi ma ahimè fui crudele senza volerlo e anzi tanto più quanto meno volli essere la mia affabilità fu nuova esca al suo facile fuoco ora quanta vita mi sfugge che séguita ad agitarsi qua e là variamente eppure in quanti luoghi ho detto qua vorrei aver casa come ci vivrei volentieri ladro egli strilla nega può forse dirmi sissignore eccolo qua lho preso per isbaglio e allora ma cè il caso che mi dia anche querela per diffamazione zitto dunque zitto e libera dunque era rimasta lei mia moglie non io che mero acconciato a fare il morto lusingandomi di poter diventare un altro uomo vivere unaltra vita e ci volle qua tutti con sé mah da due mesi e prese a narrarmi la malattia e la morte del padre lamore di lui per romilda e per la nipotina il compianto che la sua morte aveva raccolto in tutto il paese io domandai allora notizie della zia scolastica tanto amica del cavalier pomino era molto bravo poi ingegnoso forse un pochino bisbetico e volubile ma con vedute sue originali ed era anche cavaliere i aveva dato il suo biglietto da visita cavalier tito lenzi mah dio laveva fatto così gliene aveva dato pochino pochino di cuore che poteva farci povero berto intanto le angustie crescevano e io non trovavo da porvi riparo pareva di sì non mi poteva più né vedere né sentire e fu peggio quando per salvare il podere della stìa col molino si dovettero vendere le case e la povera mamma fu costretta a entrar nellinferno di casa mia e ancora più ancora più non dovevamo or ora andare in casa del marchese giglio ebbene mi sarei messo quel giorno stesso a far la corte alla signorina sorrise ma parcamente forse pensò che a lui non li avrebbe fatti quegli sgraffii la vedova pescatore era in ben altra condizione dalla mia e aveva altra indole e altro cuore lui di là posta sul davanti su la via è occupata da una signorina che sta con noi ormai da due anni dà lezioni di pianoforte non in casa accennò così dicendo un sorriso lieve lieve e mesto allo stupore seguì in me un profondo avvilimento di vergogna per lui che non si rendeva conto del miserabile effetto che dovevano naturalmente produrre quelle sue panzane lo stesso giorno oliva corse piangendo in casa nostra ad annunziare alla mamma chella era la donna più infelice di questo mondo che la pace della sua casa era per sempre distrutta la mia curiosità diventò più che mai viva ma quasi a farmelo apposta quei due si misero a parlare pianissimo non potendo più con gli orecchi cercai dajutarmi con gli occhi ed ecco vidi che la caporale posava una mano su la spalla di papiano ma ella mi prese ridendo per un braccio e affettando con me innanzi a gli altri un tratto confidenziale mi parlò piano affrettatamente spesso con me chero di natura molto impressionabile ci riusciva ma egli aveva una erudizione tutta sua particolare curiosa e bislacca di nuovo il pensiero della mia assoluta impotenza della mia nullità mi assalì mi schiacciò il caso che potessero rubarmi e che io fossi costretto a restar zitto e finanche con la paura che il furto fosse scoperto come se lavessi commesso io e non un ladro a mio danno tutto sudato e impolverato don eligio scende dalla scala e viene a prendere una boccata daria nellorticello che ha trovato modo di far sorgere qui dietro labside riparato giro giro da stecchi e spuntoni la scena si svolse nel terrazzino lì accanto dove mi ero trattenuto fin verso le dieci in compagnia delle due donne ritiratomi in camera mero messo a leggere distratto uno dei libri prediletti del signor anselmo su messo chinò più volte il capo tra i singhiozzi e si nascose la faccia tra le mani una ragazza esclamò poi levando le braccia e la madre la madre la madre daccordo capisci la propria madre bibliotecario esclamai ma io perché no disse pomino se lha fatto romitelli questa ragione mi convinse pomino mi consigliò di farne parlare a suo padre da zia scolastica sarebbe stato meglio nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria con le lacrime agli occhi e singhiozzando cel narrava innanzi al grondante e disfatto cadavere un vecchio mugnajo fedele e devoto alla famiglia degli antichi padroni ma via facendo mutai pensiero si a questa biblioteca di santa maria liberale dove trovai al mio posto il reverendo amico don eligio pellegrinotto il quale non mi riconobbe neanche lui lì per lì lei punti il suo molto dovio il mio poco come ha fatto oggi e se andrà bene non mi lasciò finire scoppiò in una risata strana che voleva parer maliziosa e disse se si affrettò un po troppo via bisogna pur considerare che non era più un giovanotto e tempo da perdere non ne aveva oliva figlia di pietro salvoni nostro fattore a due riviere io la conoscevo bene da ragazza ma ne sentivo per tutta la riviera il fragorìo mentre lentamente lentamente mi lasciavo scivolar di tra le dita la sabbia densa e greve mormorando così sempre fino alla morte senzalcun mutamento mai roberto mi guardava sbalordito forse temendo che fossi levato di cervello ridi ma sì ma sì ma sì gli gridai scotendolo per le braccia tanto meglio questo è il colmo della mia fortuna che dici scattò roberto quasi rabbiosamente fortuna ma se tu ora vai lì ah tornavo a esser vivo a esser io io mattia pascal lo avrei gridato forte a tutti ora io io mattia pascal sono io non sono morto eccomi qua ora così bella così giovane e fresca moglie di batta malagna mah chi ha il coraggio di voltar le spalle a certe fortune eppure oliva sapeva bene come il malagna fosse diventato ricco poco dopo il matrimonio il pantogada scoperto una notte dalla polizia in una bisca insieme con altri dellaristocrazia romana era stato richiamato a madrid eppure la scienza pensavo ha lillusione di render più facile e più comoda lesistenza ma anche ammettendo che la renda veramente più facile con tutte le sue macchine così difficili e complicate domando io e qual peggior servizio a chi sia condannato a una briga vana molte cose con quegli occhietti egli doveva vedere nella nostra casa che né la mamma né noi vedevamo non parlava forse perché non stimava dover suo parlare o perché comio ritengo più probabile ne godeva in segreto ella credere che fosse generosità da parte mia sacrifizio per amor di lei ecco a quale altra menzogna mi costringeva la mia condizione stomachevole menzogna che mi faceva bello di una squisita delicatissima prova damore attribuendomi una generosità tanto più grande quanto meno da lei richiesta e desiderata io non potrò far altro che nasconderlo alla meglio dietro un pajo docchiali colorati che coopereranno figuriamoci a rendermi più amabile la fantasia si sarebbe fatto scrupolo certamente di passar sopra a un tal dato di fatto e ora gode ripensando alla taccia di inverosimiglianza che anche allora le fu data di far conoscere di quali reali inverosimiglianze sia capace la vita oculare ora sissignore chi vi dice di no quella che chiamiamo anima sarà materia anchessa ma vorrete ammettermi che non sarà materia come lunghia come il dente come il pelo sarà materia come letere o che so io ogni ostacolo alla loro felice unione è rimosso riconoscono di non aver più ragione duccidersi e risolvono di rimanere in vita e di sposarsi diversamente però risolve lautorità giudiziaria e li trae in arresto morì andato con un suo trabaccolo in corsica per certi negozii che vi faceva non tornò più ucciso da una perniciosa in tre giorni a trentotto anni era lui non cera dubbio lo avevo veduto nella sua voce avessero attraversato il corridojo fuggire e se papiano entrando aveva domandato alla serva sio fossi in casa che avrebbe pensato della mia fuga ma daltra parte se già sapeva chio non ero adriano meis dellastro è vero come ha detto lei laltro giorno va bene guarigione ma bisogna vedere in che senso il male della scienza guardi signor meis è tutto qui che vuole occuparsi della vita soltanto è lombra nera lombra paurosa che non esisterebbe se il lanternino non fosse acceso in noi ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera fintanto chesso si mantiene vivo in noi ma io ora per ripicco non voglio descrivere quel che seguì alla farmacia del brìsigo prima poi al caffè dellunione quando don eligio ancor tutto esultante mi presentò redivivo si sparse in un baleno la notizia e tutti accorsero a vedermi e a tempestarmi di domande da quando giovinetto aveva pubblicato con questo titolo gentile il suo primo e ultimo volume di versi per lodoletta però non sarebbe stato un avvenimento quella richiesta di copie del suo giornale da alenga pomino rise e io allora gli dimostrai quattro e quattrotto che egli era nato marito come si nasce poeta gli descrissi a vivi colori seducentissimi la felicità della vita coniugale con la sua forse voleva che quella sua triste fine si sapesse era stata forse riparazione espiazione e io me nero approfittato più duna volta al bujo lo confesso gelai di paura quel pugno lì sul tavolino in camera mia non lo avevo udito io solo tentavo qualche volta di trarlo a parlar daltro ma pareva che il signor paleari non avesse occhi per lo spettacolo della vita intorno camminava quasi sempre col cappello in mano a un certo punto lo alzava come per salutar qualche ombra ed esclamava sciocchezze seppi di poi che questa povera donna era arrabbiata damore e beveva si sapeva brutta ormai vecchia e per disperazione beveva erano di casa cera avvezzo e riprese come se nulla fosse stato la lettura del suo libraccio potevo dirle che mi era interdetto dinvestirlo in qualche modo daffidarlo a qualcuno che non avrei potuto neanche lasciarlo in deposito in qualche banca giacché se poi per caso fosse sorta qualche difficoltà non improbabile per ritirarlo non avrei più avuto modo di far riconoscere il mio diritto su esso on potei più reggere aprii la persiana oh signor meis chiamò ella subito vuol venire un po qua se non le dispiace eccomi signorina maffrettai a rispondere un singolare caso di bigamìa dovuto allaffermata ma non sussistente morte di un marito si è rivelato in questi giorni risaliamo brevemente allantefatto nel reparto calvairate il dicembre alcuni contadini pescavano dalle acque del canale delle cinque chiuse si provò tra le lagrime ad alzar gli occhi su me e con voce rotta dai singhiozzi balbettò ma come tu che che hai fatto io che ho fatto sogghignai lo domandi a me che ho fatto tu hai ripreso marito quello sciocco là tu hai messo al mondo una figliuola e hai il coraggio di domandare a me che ho fatto pomino nel crescente orgasmo domandò e tu rimarrai qua a miragno sì e verrò qualche sera a prendermi in casa tua una tazza di caffè o a bere un bicchier di vino alla vostra salute questo no scattò la pescatore balzando in piedi ma se scherza osservò romilda con gli occhi bassi e non pensava che il suo stipendiuccio se nandava tutto quanto e non gli bastava per vivere intronato di quella vita fragorosa col tram elettrico con la luce elettrica nel raccapriccio istintivo incrociai le braccia sul petto e con le mani mi palpai mi strinsi io no io no chi sarà stato mi somigliava certo avrà forse avuto la barba anche lui come la mia la mia stessa corporatura e mhan riconosciuto prendiamo i vecchi che senza bisogno di cadere e batter la testa possono naturalmente diventare scemi ebbene che vuol dire lei vorrebbe provare con questo che fiaccandosi il corpo si raffievolisce anche lanima per dimostrar così che lestinzione delluno importi poi come se non bastasse andò a prendere il matterello e se lo pose lì accanto su la madia come per dire ci ho anche questo ma lei già sospetta la frode e vi è preparata non potendo starmi accanto forse in questo momento ella domanda a se stessa perché rimanga lì ad assistere a una farsa per lei non solamente insulsa ma anche indegna e sacrilega e la stessa domanda certo dal canto loro si rivolgono il bernaldez e pepita tante mani che tremavano adesso nellattesa angosciosa palpando inconsciamente altro oro quello della prossima posta mentre gli occhi supplici pareva dicessero che piacere beato lei gira non ha proprio nessuno nessuno che piacere beato lei la invidio lei dunque ha famiglia volli domandargli a mia volta per deviare da me il discorso finora ne posso rendere testimonianza non si è acceso e questo dico in lode de miei concittadini del dono anzi il comune si dimostrò così poco grato al boccamazza che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse senta signorina io le confesso che provo una grande invidia per tutti coloro che sanno prender gusto e interessarsi alla vita e li ammiro tra chi si rassegna a far la parte della schiava e chi si assume sia pure con la prepotenza quella del padrone la mia simpatia è per è proprio così i vogliono dunque lasciar solo in questo frangente proruppi ancora una volta esasperato io non conosco nessuno qua a roma ma cè il rimedio cè il rimedio saffrettò a consigliarmi papiano dalle vette nuvolose delle sue astrazioni il signor anselmo lasciava spesso precipitar così come valanghe i suoi pensieri la ragione il nesso lopportunità di essi rimanevano lassù tra le nuvole dimodoché difficilmente a chi lo ascoltava riusciva di capirci qualche cosa perché dissi lasciandola perché so tante cose per cui lei non può esser contenta ebbe come uno smarrimento penosissimo nel vedersi così dun tratto sciolta dalle mie braccia si aspettava forse dopo quelle carezze che io le dessi del tu la smania e la noja erano accresciute anche dalla rabbia che mi aveva suscitato la notizia della subitanea partenza da roma del antogada i sarei forse rintanato lì per quaranta giorni al bujo se avessi saputo chegli doveva andar via così presto del cappello del bastone trovati sul ponte margherita col laconico bigliettino chero torinese uomo alquanto singolare e che signoravano le ragioni che mi avevano spinto al triste passo oh ella sarebbe stata felice di poterla ancora servire di poterle dimostrare ancora laffetto e la devozione che sentiva per lei ma poteva accettar mia madre la profferta di quella povera vecchia donde lira della vedova pescatore desidera saffitta qua una camera mobiliata sissignore ecco mia figlia parlerà con lei sù adriana la camera apparve tutta confusa una signorinetta piccola piccola bionda pallida dagli occhi ceruli dolci e mesti come tutto il volto ebbene allora avrei riavuto il mio denaro sotto forma di dote dadriana e per di più avrei avuto una mogliettina saggia e buona che cercavo di più felicissimo fortunatissimo esclamò quegli scoprendosi strisciando una riverenza e stringendomi calorosamente la mano i dispiace chio sia stato tutto questo tempo assente da roma specialmente accozzavo sillabe così senza pensare venivano fuori certi cognomi come strozzani parbetta martoni bartusi che mirritavano peggio i nervi uno però avanzava la supposizione che ci fosse di mezzo una ragione intima fondandosi sul diverbio con un giovane pittore spagnuolo in casa di un notissimo personaggio del mondo o non siamo su uninvisibile trottolina cui fa da ferza un fil di sole su un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira senza saper perché amico vale anche senza queste due iniziali avrei riconosciuto lodoletta come autore della necrologia ma debbo innanzi tutto confessare che la vista del mio nome stampato lì sotto quella striscia nera per quanto me laspettassi dunque che stavo a far lì seduto mero buttato di nuovo da me in mezzo a una strada ci stéssi due povere donne non potevano aver lobbligo di mantenere un fannullone un pezzaccio da galera che scappava via così chi sa per quali altre prodezze scrollavo infine le spalle davo di piglio al cappellaccio e uscivo sperando di liberarmi fuori da quella noja smaniosa andavo secondo lispirazione del momento o nelle vie più popolate o in luoghi solitarii tasca quietamente avrei raccolti i biglietti li avrei rimessi nel portafogli e mi sarei alzato non mi volete più in casa ebbene tante grazie me ne vado e salute a voi ne aveva pietà pietà che vinceva la nausea la sapeva sola al mondo e infelicissima con quella rabbia in corpo che le faceva odiar la vita a cui già due volte aveva attentato sono stupide pretensioni di certi scienziati di cuor meschino e di più meschino intelletto i quali vogliono credere per loro comodità che con questi esperimenti si faccia oltraggio alla scienza o alla natura a un supplizio ben più crudele fu sottoposto il suo carnefice pepita per punirlo del ritardo prese a sfoggiar con me tanta civetteria che mi parve anche troppa per lo scopo a cui tendevo trantani non pareva affatto in mala fede pareva piuttosto uno sciagurato che avesse affogato la propria anima nel vino per non sentir troppo il peso della noja e della miseria fronte ma mentrero lì ecco due guardie affannate che vollero sapere che cosa fosse accaduto subito la donna che era di napoli prese a narrare il guajo che aveva passato con me profondendo le frasi più affettuose e ammirative del suo repertorio dialettale al mio indirizzo scomparso da parecchi giorni eh già ma io vorrei sapere vorrei sapere chi si è affrettato così a riconoscermi possibile che quel disgraziato là fosse tanto simile a me vestito come me tal quale e intanto sì al bujo quaranta giorni in camera mia potei sperimentare che luomo quando soffre si fa una particolare idea del bene e del male in una nuova perfidia comprende io vedo che lei ha compreso adri la la signorina adriana balbettai appunto dovrei persuaderla io io capisce ah un nonno un nonno io volevo proprio averlo conosciuto un caro vecchietto per esempio come quello chera sceso testé dal treno studioso diconografia cristiana il meglio era non dar confidenza a nessuno dei due o bianco campanile tu potevi pendere da una parte io tra quei due né di qua né di là sì ma questi tali minduceva a riflettere il cattivo tempo quella nebbia maledetta o son forestieri e hanno altrove una casa a cui un giorno o laltro potranno far ritorno o se non hanno casa come te potranno averla domani e intanto avran quella ospitale di qualche amico la riempimmo dacqua saponata nella vaschetta del bucato e così armati andammo cautamente a lui gli accostammo la canna alle nari e zifff lo vedemmo balzare fin sotto al soffitto la mia fortuna dovevo convincermene la mia fortuna consisteva appunto in questo nellessermi liberato della moglie della suocera dei debiti delle afflizioni umilianti della mia prima vita le scostai e al primo contatto di quelle carnucce tènere e fredde ebbi un brivido nuovo un tremor di tenerezza ineffabile erano mie e ora per deviare il mio pensiero da adriana forse vagheggiava lidea di farmi innamorare di quella nipote del marchese giglio dauletta e me la descriveva come una fanciulla saggia e fiera piena dingegno e di volontà recisa nei modi franca e vivace ma un giorno finalmente vennero a dirmi che mia moglie era stata assalita dalle doglie e che corressi subito a casa scappai come un dàino ma più per sfuggire a me stesso per non rimanere neanche un minuto a tu per tu prevedevo che i fatti miei eh avrebbero cominciato a camminar male che insomma non mi sapparecchiava un divertimento e che la mia bella fortuna allora così senza ragione come si chiamano gli uccelli tra loro i morì contemporaneamente alla mamma mia nello stesso giorno e quasi alla stessora il cuore mi balzò in gola e guardai spiritato i miei compagni di viaggio che dormivano tutti accorsa sopra luogo estratto dalla gora e piantonato fu riconosciuto per quello del nostro bibliotecario battei forte una mano su la tavola e con voce alterata incalzai nientaffatto bisogna invece che dica spieghi che cosa ha inteso di significare con le sue parole e col suo riso imbecille io non comprendo ogni protesta di colui che voleva essere dichiarato vivo fu inutile il casati si propone di far riconoscere i suoi diritti alla resurrezione e non appena rettificato per quanto lo riguarda lo stato civile la presunta vedova rimaritata vedrà annullato il secondo li aveva trascritti con inchiostro tabaccoso in un vecchio cartolare dalle pagine ingiallite udite udite questaltro dello stigliani bello che sarà udite sù romilda cancella cancella guarda venendo supponevo scusami sai romilda supponevo caro mino che tavrei fatto un gran piacere a liberartene e ti confesso che questo pensiero maffliggeva moltissimo perché volevo vendicarmi e vorrei ancora non credere togliendoti adesso romilda adesso che vedo che le vuoi bene e che lei sì boule girò girò uneternità con una lentezza che esasperava di punto in punto linsostenibile tortura come si fa non si può nascer mica su le nuvole levatrice la luna quantunque in biblioteca abbia letto che gli antichi fra tanti altri mestieri le facessero esercitare anche questo e le donne incinte la chiamassero in soccorso col nome di lucina ora almeno ero vivo e agguerrito ah ce la saremmo veduta i pareva a ripensarci addirittura inverosimile la leggerezza con cui due anni addietro mero gettato fuori dogni legge se noi riconosciamo pensavo che errare è delluomo non è crudeltà sovrumana la giustizia e mi proposi di non esser più crudele verso la povera signorina caporale la signorina caporale nel terrazzino piangeva non volle dirmi nulla dapprima si lamentò soltanto dun fierissimo mal di capo i parve troppo no grazie mi schermii lo riponga non vorrei fargli paura sbarrò tanto docchi e a chi domandò ma a codesto specchietto bellino devessere antico e non poche rime balzane componeva egli stesso ricordo a san rocchino un giorno ci fece ripetere alla collina dirimpetto non so più quante volte questa sua eco lei lo accettò quel falso riconoscimento e se ne avvalse oh badi io la lodo di questo per me ha fatto benissimo i fa specie anzi che lei ritorni a ingarbugliarsi nellintrico di queste nostre stupide leggi sociali io ne panni suoi non mi sarei fatto più vivo effetto di timidezza soltanto quel ritegno o forse me ne voleva ancora in segreto la cara mammina della poca considerazione chio crudelmente mi ostinavo a dimostrarle io stavo a guardarlo stupito o che poteva importare a quelluomo ridotto in quello stato a due passi ormai dalla tomba morì difatti quattro mesi dopo la mia nomina a bibliotecario e dunque senza obblighi e senza scrupoli di sorta ominciamo a e ma io se mai potevo crederci solo a patto che ci credessero gli altri ora se questo adriano meis non aveva il coraggio di dir bugie di cacciarsi in mezzo alla vita e si cascai dalle nuvole come avventure amorose lui tre quattro cinque in austria in francia in italia anche in russia e ce lo facesse vedere almeno comesso è in realtà ma nossignore ce lo colora a modo suo e ci fa vedere certe cose che noi dobbiamo veramente lamentare perbacco che forse in unaltra forma desistenza non avremo più una bocca per poterne fare le matte risate avranno detto che sono andato in cerca di due padrini per battermi col bernaldez non mi sente ancora rincasare e teme e piange che poi disillusa nabbia detto di tutti i colori allindirizzo di quel bestione nemico dei parenti traditore del proprio sangue ecc ecc e che se la sia presa anche con la figliuola che non aveva saputo attirare a sé lo zio avevo anche quattrini che oltre al resto forniscono pure certe idee le quali senza di essi non si avrebbero i ajutava però maledettamente a spenderli erolamo omino e qui una filza di laide parole allindirizzo di oliva poi arrovesciando le mani su i fianchi appuntando le gomita davanti ma che hai concluso non hai rovinato anche tuo figlio così ma già a lui che glienimporta è suo anche quello è suo non valse che a farmi crescer lansia e la rabbia sotto la luna intravidi da lontano il clivio della stìa assassine fischiai tra i denti là ma ora le anime hanno un loro particolar modo dintendersi dentrare in intimità fino a darsi del tu mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni nella schiavitù delle esigenze sociali pulita me ne sarei accorto senza dubbio quel giorno vedendolo balzare in piedi pallido scontraffatto balbettando che che cam che cambiale la cambiale così e così che scade oggi i manda la mamma che nè tanto impensierita batta malagna cadde a sedere esalando in un forse se fosse in facoltà delluomo la scelta dun naso adatto alla propria faccia o se noi vedendo un poveruomo oppresso da un naso troppo grosso per il suo viso smunto potessimo dirgli questo naso sta bene a me e me lo piglio ma dovevo assolutamente vietarmi di fare il minimo accenno alla mia permanenza in roma alle avventure ai casi che merano occorsi di quei due anni e mesi dassenza avrei dato fantastiche notizie di lontani viaggi i guardava con tanto docchi provai una tenerezza indicibile doveva essere un mio nipotino il figlio maggiore di berto mi chinai gli accennai con la mano di farsi avanti ma gli feci paura scappò via quelli che non riuscivano ad accostarsi o non volevano dicevano al croupier i numeri e i colori su cui intendevano di giocare e il croupier subito col rastrello disponeva le loro poste secondo lindicazione con meravigliosa destrezza prese con sé mi fece sedere più là sotto gli alberi e mi parlò a lungo a lungo della mamma e anche di mio padre e de bei tempi lontani e mi disse che non dovevo piangere e disperarmi così non era vero aveva ragione lei la signorina caporale lo specchio lo specchio aveva parlato e mi aveva detto che se unoperazione relativamente lieve poteva farmi sparire dal volto quello sconcio connotato così particolare di mattia pascal pur sapendo di certo che tutto il mio denaro stava lì in quello stipetto mi diedi a rovistare da per tutto anche dove non era in alcun modo possibile chio avessi lasciato una tal somma tranne che non fossi stato colto da un momento di pazzia perché già ella ignorava per qual ragione mi fossi così dun tratto risoluto ad assoggettarsi all operazione e doveva perciò ritenere chio soffrissi per vanità per farmi cioè più bello o meno brutto con locchio accomodato secondo il consiglio della caporale ah ti ostini a tornarci insistette berto anche dopo queste notizie ma si sa che ci torno esclamai ti pare che dopo quello che ho sperimentato e sofferto voglia fare ancora il morto no caro mio là là voglio le mie carte in regola voglio risentirmi vivo ben vivo e anche a costo di riprendermi la moglie della pasta glielappiastrò sul capo glielo tirò giù su la faccia e a pugni chiusi là là là sul naso sugli occhi in bocca dove coglieva coglieva quindi afferrò per un braccio mia madre e se la trascinò via sapevo di certo che la mamma non mi avrebbe detto mai nulla e questo pensiero mi torturava quante quante volte non le guardai gli occhi per vedere se avesse pianto e seguitava così ripetendo due o tre volte nomi e date come per cacciarsele a memoria perché leggesse così forte non saprei ripeto non sentiva neanche le cannonate che male cè riprese quella volevo dire dun primo amore sù ci dica qualche cosa signor meis possibile che lei non debba parlar mai ecco dissi posso dirle questo soltanto che una sera stavamo io e la mamma in un mezzanino si raccolse gente giù in istrada che mapplaudì alla fine a lungo e io ne ebbi quasi paura ridevo così pensando i miei compagni di viaggio mi osservavano e sorridevano anchessi sotto sotto allora per assumere un contegno più serio mi mettevo a pensare a miei creditori fra cui avrei dovuto dividere quei biglietti di banca facesse scoprir la verità che lannegato della stìa cioè non era il bibliotecario mattia pascal ma se mi provano perdiana che dopo averla sopportata per altri cinque o sei o dieci anni io non avrò pagato lo scotto in qualche modo e che tutto finirà lì vedrai vedrai comessa tapparirà curiosa ora a guardarla così da fuori ecco là uno che si guasta il fegato e fa arrabbiare un povero vecchietto per sostener che cristo fu il più brutto degli uomini e l ritratto di minerva già prima che mi fosse aperta la porta indovinai che qualcosa di grave doveva essere accaduto in casa sentivo gridare papiano e il aleari i venne incontro tutta sconvolta la caporale non diceva nulla della dote vistosissima tutta la sostanza del marchese dauletta nientemeno il quale senza dubbio sarebbe stato felicissimo di darle presto marito non solo per liberarsi del pantogada che lo vessava e davvero il tavolino senza che nessuno lo toccasse si levò alto più dun palmo dal suolo e poi ricadde pesantemente la caporale livida tremante atterrita venne a nascondere la faccia sul mio petto poi mi mostrava i denti gialli forse intendendo di sorridermi così quindi abbassava il capo sul libro come se volesse farsene guanciale ma che leggeva a quel modo a due centimetri di distanza con un occhio solo leggeva forte guardai lorologio eran le otto e un quarto fra unoretta dunque sarei arrivato avevo il giornale ancora in mano e lo voltai per cercare in seconda pagina qualche dono migliore di quelli erano per la maggior parte signori in marsina ceran parecchie signore più duna mi parve equivoca la vista dun certo ometto biondo biondo dagli occhi grossi ceruli venati di sangue e contornati da lunghe ciglia quasi bianche non maffidò molto in prima subito non tanto per ingannare gli altri che avevano voluto ingannarsi da sé con una leggerezza non deplorabile forse nel caso mio ma certamente non degna dencomio quanto per obbedire alla fortuna e soddisfare a un mio proprio bisogno mi posi a far di me un altruomo poco affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri sotto i piedi de viandanti voluttuosamente una smania mala mi aveva preso quasi adunghiandomi il ventre alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra avrei voluto scuotermela dai piedi domattina ella mi rispose come vuole ma io me ne andai con limpressione che le avrei fatto un gran piacere se non fossi più tornato avevo osato nientemeno di non tenere nella debita considerazione quella sua veste da camera ora se la nipote del marchese giglio avrebbe preso parte a quelle sedute col consenso del nonno clericale non avrebbe potuto anchella parteciparvi forte di questo argomento io cercai di persuaderla la vigilia della prima seduta che mi diceva di non occuparmi più di lei in alcun modo e di non recarmi mai più in casa sua considerando come finita per sempre la nostra relazione ah sì e come che era avvenuto è vero che io non ci ho messo la mia volontà né lettera né giacca né cappello ma son pure come loro con questo di più che posso godermi senza alcun rimorso la mia libertà han voluto regalarmela e dunque appena arrivato si toglieva dal taschino del panciotto un vecchio cipollone di rame e lo appendeva a muro con tutta la formidabile catena sedeva coi due bastoni fra le gambe traeva di tasca la papalina la tabacchiera e un pezzolone a dadi rossi e neri dico che ha torto poi rispose se provasse invece a farsi crescere un po la barba per esempio saccorgerebbe subito di non essere quel mostro che lei dice e questocchio qui le domandai oh dio poiché lei ne parla con tanta disinvoltura fece la caporale me car parent si mise a gridare con stretto accento torinese senza togliersi dal capo il cappelluccio dalle tese rialzate calcato fin su gli occhi a sportello appannati dal vino né la pipetta dalla bocca con cui pareva stesse a cuocersi il naso più rosso di quello della signorina caporale per me la solitudine eh sì infine mi sono stancato ho tanti amici ma creda pure non è una bella cosa a una certa età andare a casa e non trovar nessuno colato su la faccia ma no quel sangue era schizzato di lì come un po dalle narici e dagli orecchi costernato sconvolto sentivo ancora negli orecchi il grido della donna chera stata mia e che ora ecco era madre di questa bimba non mia non mia mentre la mia vedova ebbene contente loro contentissimo io morto affogato una croce e non se ne parli più i levai stirai le braccia e trassi un lunghissimo respiro di sollievo la vecchia dura arcigna gli risponde che gli sta bene pare che essa alla morte della prima moglie del malagna si fosse messo in capo di fargli sposare la propria figliuola e si fosse adoperata in tutti i modi per riuscirvi il tuo matrimonio sannulla come che dici e la piccina la piccina la piccina masticai svergognati in due anni marito e moglie e una figliuola zitta carina zitta andiamo dalla mamma sù conducimi di dove si prende non capisco fece il paleari stordito papiano si voltò irosamente io me ne vado lo stesso oggi pare che ormai non ci sia più bisogno di di sinterruppe come se si sentisse mancare il fiato volle volgersi a me ma non gli bastò lanimo di guardarmi in faccia oh guarda un po pensavo chio quasi quasi potrei credere che mi sia davvero affogato nel molino della stìa e che intanto mi illuda di vivere ancora era un giovanottino senza baffi che doveva essere uscito quellanno stesso dallaccademia tenente si alzò subito e mi sappressò con molta cortesia dica pure signore la sua morte quasi improvvisa fu la nostra rovina mia madre inetta al governo delleredità dovette affidarlo a uno che per aver ricevuto tanti beneficii da mio padre fino a cangiar di stato quanto per il piacere di far la mia conoscenza avendo io laspetto duno studioso o dun artista forse sbaglio sbaglia artista per niente studioso così così i piace leggere qualche libro come uomo dabbenissimo che era non arrivava a supporre che potessero ingannarlo per altro fine quanto alla meschinità affliggente e puerile dei resultati la teosofia sincaricava di dargliene una spiegazione plausibilissima ero pieno di salute e mi bastava a diciottanni minvase la faccia un barbone rossastro e ricciuto a scàpito del naso piuttosto piccolo che si trovò come sperduto tra esso e la fronte spaziosa e grave contrario che macchinava adriana dopo il ritorno di lui era diventata triste e schiva come nei primi giorni la signorina silvia caporale dava del lei a papiano almeno in presenza degli altri ma quellarcifanfano dava del tu a lei apertamente folle la liberazione dicevo mera parsa quella la liberazione sì con la cappa di piombo della menzogna addosso una cappa di piombo addosso a unombra ora avrei avuto di nuovo la moglie addosso è vero e quella suocera ma non le avevo forse avute addosso anche da morto ma aveva un cuore quellombra e non poteva amare aveva denari quellombra e ciascuno poteva rubarglieli aveva una testa ma per pensare e comprendere chera la testa di unombra e non lombra duna testa non sarebbe in fondo per me un gran guajo già ripeto son come fuori della vita e non mimporta più di nulla se dunque arrivato a questo punto voglio ragionare è soltanto per la logica ma di recente ho pur trovato un critico a cui son molto grato a proposito della mia disumana e pare inguaribile cerebralità e paradossale inverosimiglianza delle mie favole e dei miei personaggi egli ha domandato a quegli altri critici donde attingevano il criterio per giudicare siffattamente il mondo della mia arte senza alcun compenso anche minimo allamarezza allo squallore allorribile desolazione in cui ero piombato per una risoluzione quasi improvvisa ero fuggito dal paese a piedi con le cinquecento lire di berto in tasca sì benissimo rispose adriana con fuoco tutta vibrante di sdegno neghi neghi pure ma noi per conto nostro abbiamo altro creda da dire contro di lui lei lo denunzii non abbia riguardo non tema per noi ci farà un bene creda un gran bene vendicherà la povera sorella mia mi sentivo paurosamente sciolto dalla vita superstite di me stesso sperduto in attesa di vivere oltre la morte senza intravedere ancora in qual modo non gli sarà parso vero e anche lei figuriamoci ricca moglie di pomino e mentre lei qua sera rimaritata io là a roma e ora devo riprendermela ma possibile mi si scagliò addosso sostenendo che lo sbaglio invece era mio e che il denaro era suo i guardai attorno stupito nessuno fiatava neppure il mio vicino che pur mi aveva veduto posare quei pochi scudi sul venticinque guardai che non ne era mai provvisto abbastanza per la saggia parsimonia paterna mino era come lombra nostra a turno mia e di berto e cangiava con meravigliosa facoltà scimmiesca secondo che praticava con berto o con me un metodo pour gagner à la roulette pensai che non è contemplato nel mio opuscolo e chi sa che non sia lunico in fondo io non so come sarebbero andati gli affari nostri se mia madre non certo per sé ma in considerazione dellavvenire dei suoi figliuoli avesse seguìto il consiglio di zia scolastica e sposato il signor pomino me ne diceva tanto male un giorno poi per questa ricchezza appunto lo sposò passa intanto un anno dalle nozze ne passano due e niente figliuoli ma adriana a questo punto non poté più reggere ma se lei disse ha guardato me presente da per tutto anche nel portafogli se lì nello stipetto sì signorina la interruppi con fredda e severa fermezza ma ho cercato male evidentemente dal punto che le ho ritrovate si sono strette per la vicinanza fra questi libri amicizie oltre ogni dire speciose don eligio pellegrinotto mi ha detto ad esempio che ha stentato non poco a staccare da un trattato molto licenzioso dellarte di amar le donne il mio zelo per lufficio il ricordo di quella mia tristissima notte alla stìa dopo la morte della mamma e della mia piccina chera stato come una prova e forse la più forte del mio suicidio ci credo tanta pena allora sapendomi sparito per sempre quanto dispiacere adesso sapendomi ritornato alla vita vedo il perché di quella e di questo libertà mero spassato abbastanza correndo di qua e di là adriano meis aveva avuto in quellanno la sua giovinezza spensierata ora bisognava che diventasse uomo si raccogliesse in sé si formasse un abito di vita quieto e modesto ma lhai detto prima tu protestò adriana al colmo della stizza posso rispondere domandai io per rimetter la calma no scusi signor meis buona sera disse adriana e si alzò per andar via poi per per tante vicissitudini mi sono accorto che avevo sbagliato che fare il morto non è una bella professione ed eccomi qua mi rifaccio vivo mattia lho sempre detto io mattia matto matto matto matto esclamò berto ah che gioja mhai dato chi poteva aspettarsela mattia vivo qua tanto che circa tre mesi addietro già una prima volta di notte tempo egli aveva tentato di pr fine a suoi miseri giorni là nella gora appunto di quel molino che gli ricordava i passati splendori della sua casa ed il suo tempo felice adriana levò il volto dalle mani e mi guardò stupita come per dire e non lo sai ah già feci comprendendo a un tratto ma lei lo denunzierà esclamò ella levandosi in piedi i lasci la prego mi lasci chiamare il babbo lo denunzierà subito non poteva non poteva più in coscienza fare anche da padre a quellaltro che sarebbe nato da sua nipote mattia provveda mi pareva difficile che non dovesse più parermi un po ridicola e meschina il nome mi fu quasi offerto in treno partito da poche ore da alenga per torino pochi giorni dopo una scena notturna a cui assistetti nascosto dietro la persiana duna delle mie finestre venne a frastornarmi allimprovviso i recai le mani alla testa quasi per arrestar la ragione che mi fuggiva e inseguito da quelle risa mallontanai di furia per cacciarmi per nascondermi in qualche posto posi allora a guardarlo risolutamente per fargli intendere che mero bene accorto di tutto e che con me dunque lavrebbe sbagliata ad alenga per cominciare ero entrato poche ore prima di partire da un barbiere per farmi accorciar la barba avrei voluto levarmela tutta lì stesso insieme coi baffi ma il timore di far nascere qualche sospetto in quel paesello mi aveva trattenuto e con uno sguardo dolce e mesto a un tempo di quegli occhi che mi fecero fin dal primo vederla una così forte impressione occhi duno strano color verde cupi intensi ombreggiati da lunghissime ciglia doveva esser certo che avrei incolpato lui lui e il fratello eppure ecco ci sera messo quasi sfidandomi e io che potevo far io denunziarlo e come quello di farla ridere più duna volta con le mie uscite balzane le vidi a poco a poco ceder le armi limmobilità della condizione di quella mia esistenza mi suggeriva allora pensieri sùbiti strani quasi lampi di follia balzavo in piedi come per scuotermela daddosso e mi mettevo a passeggiare lungo la riva pescatore v maturazione la strega non si sapeva dar pace che hai concluso mi domandava non tera bastato di esserti introdotto in casa mia come un ladro per insidiarmi la figliuola e rovinarmela non tera bastato ma non mi bastavano più quelle cure mirritavano anzi come se mi fossero usate per dispetto sicuro perché indovinavo da chi mi venivano poi mi consiglia sio fossi in voi signor pascal vorrei prima leggermi qualche novella del boccaccio o del bandello per il tono per il tono ce lha col tono don eligio auff io butto giù come vien viene coraggio dunque avanti e me ne approfittavo ogni qual volta qualcuno de miei amici o conoscenti dimostrava daver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento mi stringevo nelle spalle socchiudevo gli occhi e gli rispondevo ma perché proprio in viaggio dovevo esser nato io non sarebbe stato meglio nascere addirittura in america nellargentina pochi mesi prima del ritorno in patria de miei genitori quel denaro è vero non poteva più venire a me perché adriana non poteva esser mia ma sarebbe andato a lei se ella ora avesse saputo tacere seguendo il mio consiglio e se io mi fossi potuto trattenere ancora per qualche po di tempo lì chi va di qua chi di là chi torna indietro chi si raggira nessuna più trova la via si urtano saggregano per un momento in dieci in venti ma non possono mettersi daccordo e tornano a sparpagliarsi in gran confusione in furia angosciosa uno infine mi scosse e mi spinse gridandomi più forte il treno riparte ma lo lasci lo lasci ripartire caro signore gli gridai io a mia volta cambio treno chi era morto la vedova pescatore il cavalier pomino uno dei due certamente forse il cavaliere in questo caso i miei due colombi li avrei trovati sù senzaltro insediati nel palazzo ma no ma no ma no che andavo fantasticando a ben altre conclusioni dovevo arrivare seguendo la logica di quella mia menzogna necessaria e inevitabile che generosità che sacrifizio che prova non fosse in fondo che un inganno come un altro un inganno della nostra mente una fantasia che non si colora se noi finalmente ci persuadessimo che tutto questo mistero non esiste fuori di noi ma soltanto in noi e necessariamente per il famoso privilegio del sentimento che noi abbiamo della vita si faceva silenzio un silenzio strano angoscioso quasi vibrante di frenate violenze rotto di tratto in tratto dalla voce monotona sonnolenta dei egli era riuscito in quella triste notte a impedire che linfelice riducesse ad effetto il violento proposito ma non si trovò più là filippo brina pronto ad impedirlo questa seconda volta per il signor anselmo forse sì ma a dir vero non ce ne fu molta di più per noi nelle sere successive rispetto allo spiritismo sintende chi poté più badare alle prodezze di max nel buio ebbi in quel momento un impeto di ribellione fui tentato di svelarle tutto di risponderle perché senti io ti amo e non posso non debbo amarti se tu vuoi però ma dàlli che poteva volere quella mite creatura pensai che approfittandomi della sua morte io non solo non frodavo affatto i suoi parenti ma anzi venivo a render loro un bene per essi infatti il morto ero io non lui e rilessi ancora una volta la notizia sbalorditoja non potevo più stare alle mosse avrei voluto che il treno sarrestasse avrei voluto che corresse a precipizio quel suo andar monotono da automa duro sordo e greve io soffrivo e naturalmente per quelle sofferenze credevo comogni altro sciagurato leggi uomo daver diritto a un compenso e poiché lavevo allato me lero preso avevo forse più animo e modo di godere con quella famiglia che mi ero formata avrei vestito un po meno poveramente mia moglie che non solo non si curava più di piacermi ma pareva facesse anzi di tutto per riuscirmi incresciosa terencio la semioscurità rossastra permetteva appena di discernere i contorni cosicché non potei vedere fino a qual punto rispondesse al vero il ritratto che della signorina pantogada maveva abbozzato papiano innanzi tutto dicevo a me stesso avrò cura di questa mia libertà me la condurrò a spasso per vie piane e sempre nuove né le farò mai portare alcuna veste gravosa che vuol dire domandò il signor anselmo rifà rifà macareccia e un bacio max propose allora il paleari no strillò pepita di nuovo ma un bel bacione sonoro le fu scoccato su la guancia ho tenuto difatti mi vidi costretto ad aggiungere per molto tempo qui un anellino che poi ho dovuto far tagliare da un orefice perché mi serrava troppo il dito e mi faceva male subito adriana ritrasse dalla mia mano la sua il bernaldez col faccione rosso perché teneva tra le dita un fiammifero sorrideva tra sorpreso e incredulo mentre il signor anselmo costernatissimo badava a ripetere un pugno e come si spiega a patto desser governati da un buon re assoluto tu non le sai povero ubriaco filosofo queste cose non ti passano neppure per la mente ma la causa vera di tutti i nostri mali di questa tristezza nostra sai qualè la e non le pare che fosse rosso ad esempio il lanternone della virtù pagana di color violetto color deprimente quello della virtù cristiana gridavano uno due fiammiferi accesi poi anche la candela quella stessa che stava entro il lanternino dal vetro rosso e tutti in piedi perché perché io allora gli domandai che intenzioni avesse la madre sì aveva tutta laria dessere una strega ma la figliuola ci avrei giurato era onesta nessun dubbio su le mire infami del malagna bisognava dunque a ogni costo al più presto salvare la ragazza mia madre saspettava chegli un giorno venisse a dire chera seccata la sorgiva noi fummo è vero scioperati e spendevamo senza misura ma è anche vero che un ladro più ladro di batta malagna non nascerà mai più su la faccia della terra non seppi o meglio non potei arrestarmi a tempo i arrestai mi riscossi non per mia virtù ma per la violenza duno spettacolo orrendo non infrequente pare in quel luogo si dominava il vecchio ponte di ripetta e il nuovo che vi si costruiva accanto più là il ponte umberto e tutte le vecchie case di tordinona che seguivan la voluta ampia del fiume ora bisognava chio mi mostrassi degno di lei dei suoi favori se veramente come sembrava essa voleva accordarmeli via via o tutto o niente in fin de conti sarei ritornato come ero prima che cosa erano mai undicimila lire sarà forse per questo barbone pensavo andando o per questi capelli troppo corti cercavo intanto un albergo qualunque per chiudermi a vedere quanto avevo vinto era calata la notte lugubre una lucerna rossa era stata deposta lì per terra presso al cadavere vigilato da due reali carabinieri e il vecchio filippo brina lo segnaliamo allammirazione dei buoni parlava e lagrimava con noi scosse il capo senza aprir bocca forse nella mia domanda sentì ancora un sapor dironia chio però non avevo voluto metterci avevo detto bambini e non bambine i scusi e protesi ancor più la mano per sentire la sua come tremava pareva la mano dun morto e anche gli occhi torbidi e quasi spenti parevano dun morto presi a mordermi col mio nuovo veleno guardando il denaro lì sul letto va uomo virtuoso mansueto bibliotecario va ritorna a casa a placare con questo tesoro la vedova pescatore via via voi ora avete una figliuola e dunque non se ne parli più i lascio in pace che diamine ma il matrimonio sannulla gridò pomino e tu lascialo annullare gli dissi si annullerà pro forma se mai non farò valere i miei diritti e non mi farò neppure riconoscer vivo ufficialmente se proprio non mi costringono come poteva avvenire per me tutto questo in una camera dalbergo ma una casa una casa mia tutta mia avrei potuto più averla era smontato da cassetta per alleggerire un po la vecchia rozza che soffiava con le froge a terra lo discernevo appena a un certo punto accese la pipa e lo vidi allora come a sbalzi e pensai se egli sapesse chi porta ma gli occhi allincontro eran vivacissimi ardenti quasi giovanili gli sallungavano in guisa strana su le gote su le tempie certe grosse ciocche di capelli che parevan lingue di cenere bagnata eh a pensarci lo so cara signora tradire il marito dio mio la fedeltà lonestà la dignità tre grosse sante parole con tanto daccento su forse sì per gli occhi del mondo che farà e me la immaginavo come tante volte e tante lavevo veduta là per casa e mimmaginavo anche la vedova pescatore che imprecava certo alla mia memoria ma se non per me era pur vera per gli altri e la certezza che questi altri avevano fin da jeri della mia morte era su me come una insopportabile sopraffazione permanente schiacciante sù sù adrianuccia poi disse accorrendo a lei e prendendole lievemente con ambo le mani la vita a letto è tardi il signore avrà sonno innanzi alluscio della mia camera adriana mi strinse forte la mano come finora non aveva mai fatto ma che fare la caccia ai topi sì ma poteva bastarmi la prima volta che mi avvenne di trovarmi con un libro tra le mani tolto così a caso senza saperlo da uno degli scaffali provai un brivido che cosero io se non un uomo inventato una invenzione ambulante che voleva e del resto doveva forzatamente stare per sé pur calata nella realtà la vedevo ormai con altri occhi ma non sera ella veramente trasformata da un mese in qua non saccendevano ora duna più viva luce interiore i suoi sguardi fuggitivi subito via vèstiti verrai con me i fu sonata non so che campana eccomi qua via presto il fagottino parlava a scatti il naso adunco fiero nella faccia bruna itterica le fremeva le si arricciava di tratto in tratto e gli occhi le bella poi uh tanto bella bruna esile e formosa a un tempo tutta fuoco con un pajo docchi fulminanti e una bocca che strappava i baci nessuno restai come abbagliato da una strana luce improvvisa vendicarmi dunque ritornar lì a miragno uscire da quella menzogna che mi soffocava divenuta ormai insostenibile non riusciva ancora a capacitarsi come un fenomeno così semplice e comune quale la levitazione del tavolino ci avesse tanto impressionato dopo quel po po di meraviglie a cui avevamo precedentemente assistito per lui contava ben poco che il fenomeno si fosse manifestato alla luce avrei forse confessato tutto ad adriana se lei invece di mandare la caporale fosse entrata di persona in camera mia a spiegarmi perché era venuta meno al giuramento ebbene signor meis il destino di roma è lidentico i papi ne avevano fatto a modo loro sintende unacquasantiera noi italiani ne abbiamo fatto a modo nostro un portacenere sotto lo sguardo fermo e provocante di lui nelleccitazione in cui mi trovavo anchio non potei fare a meno di rispondergli ma io capisco signor mio che lei sarà magari un gran pittore che cosè domandò il marchese notando il nostro fare aggressivo giorno comaltro è il giorno altro la notte così forse una cosa siamo noi di giorno altra di notte miserabilissima cosa ahimè così di notte come di giorno e lei si stizziva così fieramente che se avesse potuto senza farsi vedere o sentire ci avrebbe certo picchiato fino a levarci la pelle ricordo che una volta scappando via al solito su le furie simbatté in me per una delle stanze abbandonate con che sguardo duro di rampogna maccolse in quella stanza la signorina caporale ella che aveva tanto sofferto per amore e che sera sentita tante volte confortare dalla dolce fanciulla ignara finanche dun piccolo porro chella aveva sulla nuca ma finanche duna cicatrice quasi invisibile in una mano che le baciavo e le baciavo e le baciavo per conto di pomino perdutamente fai un po ridere le donne ecco ma la colpa in fondo non è tua se quellaltro non avesse portato i capelli così corti tu non saresti ora obbligato a portarli così lunghi e non certo per tuo gusto lo so vai ora sbarbato come un prete i dica adesso dovè andato a scovare quel bel tomo scusi tanto signor adriano premise quellimbroglione a cui non posso fare a meno di riconoscere una grande genialità alle povere mogli dei cantonieri che presentavan la bandieruola arrotolata gravide e col cappello del marito in capo se non che a un certo punto mi cadde lo sguardo su lanellino di fede che mi stringeva ancora lanulare della mano sinistra il sentimento che le passate vicende mi avevano dato della vita non doveva aver più per me ormai ragion dessere io dovevo acquistare un nuovo sentimento della vita senza avvalermi neppur minimamente della sciagurata esperienza del fu mattia pascal roma esclamai costernato da gran tempo signor meis ed è vano creda ogni sforzo per farla rivivere chiusa nel sogno del suo maestoso passato non ne vuol più sapere di questa vita meschina che si ostina a formicolarle intorno tu invece a volerla dire sarai sempre e dovunque un forestiere ecco la differenza forestiere della vita adriano meis era tanto imbecillito che anche questa supposizione è possibile e anzi molto più probabile della prima intanto sul tavolone lì in mezzo cera uno strato di polvere alto per lo meno un dito desiderava cioè che ella un bel giorno si fosse risoluta a mettergli al mondo un figliuolo ecco il furto allora avrebbe avuto uno scopo una scusa che non si fa per il bene dei figliuoli intanto per lesperienza che dal canto mio ho potuto fare duna tal critica il bello è questo che mentre lo zoologo riconosce che luomo si distingue dalle altre bestie anche per il fatto che luomo ragiona e che le bestie non ragionano povera cara mammina ella si mostrò dapprincipio come tenuta tra due tra la paura e la speranza non sapeva affidarsi a questa indovinando che il dispetto mi spingeva i scrollavo seccato esclamando e va bene meno impicci non ho amici potrò averne già nella trattoria che frequentavo in quei giorni un signore mio vicino di tavola sera mostrato inchinevole a far amicizia con me or questa donna sposata a un uomo di condizione pari alla sua non sarebbe stata forse così fastidiosa comera con lui a cui naturalmente doveva dimostrare a ogni minima occasione i sembra evidente che romilda non ha dovuto far nulla di male almeno per indurre in inganno lo zio altrimenti perché malagna avrebbe sùbito a suon di busse rinfacciato alla moglie il tradimento e incolpato me presso mia madre daver recato oltraggio alla nipote e va bene il signor conte si levò per tempo alle ore otto e mezzo precise la signora contessa indossò un abito lilla con una ricca fioritura di merletti alla gola teresina si moriva di fame lucrezia spasimava damore oh santo dio e che volete che me nimporti e gli manifestai il proponimento che avevo fatto uscendo di casa e gli esposi anche le disperate condizioni in cui mi trovavo pomino si commosse da vero amico e mi profferse quel po di denaro che aveva con sé e mentre correvo non so come un medico un medico andavo dicendo e la gente si fermava per via e pretendeva che mi fermassi anchio a spiegare che cosa mi fosse accaduto mi sentivo tirar per le maniche mi vedevo di fronte facce pallide costernate scansavo scansavo tutti un medico un medico pian piano gradatamente gliela premetti come per infonderle calore e col calore la fiducia che tutto adesso sarebbe proceduto tranquillamente non poteva esser dubbio infatti che papiano forse pentito della violenza a cui sera lasciato andare aveva cangiato avviso ma a un certo punto saccorge che la vita è tutta una bestialità e allora dica un po lei che cosa significa il non averne commessa nessuna significa per lo meno non aver vissuto caro signore quale fosse era facile intendere venuto allora solita il malagna ella andò via con una scusa e la lasciò sola con lo zio e allora lei romilda piangendo dice a calde lagrime io per conto mio posso attestare di non aver mai veduto in una faccia volgarmente brutta da maschera carnevalesca un pajo docchi più dolenti di quelli della signorina silvia caporale potei vedere però e toccar con mano pochi giorni dopo che la povera fanciulla doveva proprio portarla quella veste da camera di cui ben volentieri forse avrebbe fatto a meno tutto il peso della casa era su le sue spalle e guaj se non ci fosse stata lei perché per attendere alla figlioletta mia nel mondo di là era accorsa la nonna la nonnina buona che la avrebbe tenuta sulle ginocchia e le avrebbe parlato di me sempre e non me la avrebbe lasciata mai sola mai non sapendo che fare sperando di distrarmi un po da tante costernazioni portai questi due morti a spasso per pisa oh fu una piacevolissima passeggiata adriano meis che cera stato voleva quasi quasi far da guida e da cicerone a mattia pascal unanca scoppiai a ridere dun maligno riso il cagnolino scappò via spaventato il carrettiere si voltò a guardarmi allora mi mossi e lombra meco dinanzi aveva per noi una tenerezza addirittura morbosa piena di palpiti e di sgomento ci voleva sempre vicini quasi temesse di perderci e spesso mandava in giro le serve per la vasta casa appena qualcuno di noi si fosse un po allontanato me ne duole io sono morto sì già due volte ma la prima per errore e la seconda sentirete vedi questi sgraffii gli dissi a un certo punto lei me li ha fatti ro cioè tua moglie sua madre e gli narrai come e perché e restavo lì perplesso smanioso nella mal contentezza di me anzi in orgasmo continuo eppur sorridente di fuori di ciò che mera occorso di scoprire quella sera nascosto dietro la persiana non ero ancor venuto in chiaro i stringo nelle spalle socchiudo gli occhi e gli rispondo eh caro mio io sono il fu e finalmente potei spiegarmi che cosa avesse in capo la signora candida una magnifica parrucca fulva riccioluta e su la parrucca un ampio fazzoletto di seta cilestrina anzi uno scialle annodato artisticamente sotto il mento vieni o meglio no attendi un po qua mia moglie è incinta non vorrei che per quanto ti conosca poco le potesse far male unimpressione troppo forte vado a prevenirla attendi eh e mi tenne la mano fin sulla soglia delluscio come se temesse ancora che lasciandomi per un momento io potessi sparir di nuovo è una città triste osservò egli scotendo il capo molti si meravigliano che nessuna impresa vi riesca che nessuna idea viva vi attecchisca ma questi tali si meravigliano perché non vogliono riconoscere che roma è morta intesi in quello schianto il rimorso chegli doveva provare in quel momento per il fratello di cui si era servito a cui avrebbe addossato la colpa del furto se io lo avessi denunziato e a cui pocanzi aveva fatto patir laffronto di quella perquisizione e condannavo oh suprema irrisione a subir quello che non gli apparteneva falso compianto e finanche lelogio funebre dellincipriato cavalier pomino sulle sensibilissime corde sentimentali della quarantenne maestra di pianoforte ma con questa scoperta nessun pensiero men che puro entrò non capisco cinganniamo così facilmente massime quando ci piaccia di credere in qualche cosa ma a me no sa non piace protestò papiano mio suocero che è molto addentro in questi studii ci crede lei caro signor meis ritiene che sia una bestia anchesso crudelissima bestia e nel suo insieme ben poco pregevole concedo anche questo e dico sta bene luomo rappresenta nella scala degli esseri un gradino non molto elevato che rendergliela facile e quasi meccanica rientravo in albergo là in un corridojo sospesa nel vano duna finestra cera una gabbia con un canarino io che ogni mattina prima dandar via saluto con la mano la statua di garibaldi sul gianicolo ha veduto di qua si scorge benissimo io che griderei ogni momento viva il settembre mia moglie intanto sit venia verbo receva di là tra acutissime strida mentrio le gambe le gambe gridavo alla vedova pescatore per terra non mi mostrate le gambe per carità eh no non mi ero ucciso io per la morte della mamma e della figlietta mia per quanto forse quella notte ne avessi avuto lidea me nero fuggito è vero disperatamente ma ecco ritornavo ora da una casa di giuoco dove la fortuna nel modo più strano mi aveva arriso strano era che lo incontrassi ora a roma o piuttosto che io venendo a roma mi fossi intoppato in una casa ove anchegli poteva entrare appena entrai nella camera da letto con la bimba in braccio la vedova pescatore fece per saltarmi addosso come una jena la respinsi con una furiosa bracciata andate là voi qua cè vostro genero se avete da strillare strillate con lui io non vi conosco ecco ci andavo adesso e mi proponevo tante cose mi proponevo di scegliere una via e una casa dove il nonno mi aveva lasciato fino alletà di dieci anni affidato alle cure di una famiglia che avrei immaginato lì sul posto perché avesse tutti i caratteri del luogo do prima col libro stesso la caccia ai ragni su pel tavolone polveroso poi apro il libro e mi metto a leggiucchiarlo così a poco a poco ho fatto il gusto a siffatte letture agivo quasi automaticamente per improvvise incoscienti ispirazioni puntavo ogni volta dopo gli altri allultimo là e subito acquistavo la coscienza la certezza che avrei vinto e vincevo debbo proprio dir tutto del resto fu no e dunque basta me ne consolai presto avevo allora o credevo davere chè lo stesso tante cose per il capo voleva sapere comio facessi a vincere dovevo certo aver capito il giuoco o possedere qualche regola infallibile i misi a ridere me lo sarei cavato con un dito quellocchio che mimportava più daverlo a posto eppure dissi forse esso per conto suo era più contento prima ora mi dà un certo fastidio basta passerà i parve di comprendere che mi proponesse di giocare con lei avendo assistito pocanzi ai miei colpi fortunati ella secondo le mie indicazioni avrebbe puntato per me e per lei i scrollai tutto sdegnosamente e la piantai lì in asso io richiusi la porta con una pedata e dun balzo le tolsi il lume che già le cadeva di mano zitta le gridai sul muso i prendete per un fantasima davvero vivo fece lei allibita con le mani tra i capelli vivo vivo vivo seguitai io con gioja feroce i riconosceste morto è vero affogato là i restavano più di cinquantadue mila lire i creditori sapendomi morto da due anni serano certo contentati del podere della stìa col mulino venduto luno e laltro serano forse aggiustati alla meglio non mi avrebbero più molestato vivrò con me e di me come ho vissuto finora sì ma ecco per dir la verità temevo che della mia compagnia non mi sarei tenuto né contento né pago grazie non mi faccia complimenti per carità se sapesse che bisogno ho io dun amico dun vero amico in questo momento lei dovrebbe comprenderlo lei che è solo al mondo come me ma lei è uomo se sapesse se sapesse stimò dovesse sentir lobbligo di almeno un po di gratitudine la quale oltre lo zelo e lonestà non gli sarebbe costata sacrifizii dalcuna sorta poiché era lautamente remunerato sincera sincera almeno quanto la devozione e la fedeltà ai borboni avrebbero al signor marchese consentito non la finì più godeva certo della propria loquela dava alla voce parlando inflessioni da provetto filodrammatico e qua appoggiava una risatina e là un gesto espressivo improvvisamente mi vidi precipitare innanzi un groviglio di rissanti eran quattro miserabili armati di nodosi bastoni addosso a una donna da trivio accenno a questavventura non per farmi bello dun atto di coraggio ma per dire anzi della paura che provai per le conseguenze di esso e allora ella si asciugò gli occhi spiegò il foglio e si mise a interpretar la scrittura pian piano sillabando dopo le prime parole corse con gli occhi alla firma e mi guardò sgranando gli occhi per non entrare così con le mani vuote in un albergo comperai una valigia ci avrei messo dentro per il momento labito che indossavo e il pastrano i toccava rifornirmi di tutto non potendo sperare che dopo tanto tempo là a miragno mia moglie avesse conservato qualche mio vestito e la biancheria era religiosa la piccola adriana me ne accorsi fin dai primi giorni per via di unacquasantiera di vetro azzurro appesa a muro sopra il tavolino da notte accanto al mio letto sentendola parlare piano con tanta serietà vestita a quel modo sorrisi e dissi ah sì se ne offese chinò gli occhi e si strinse un po il labbro tra i denti per farle piacere allora le parlai anchio con gravità e scusi signorina non ci sono bambini è vero in casa ma non si poteva mandar via come avrebbe fatto il signor anselmo paleari per i suoi esperimenti spiritici cera in fondo però unaltra ragione che per quanti sforzi facciamo nel crudele intento di strappare di distruggere le illusioni che la provvida natura ci aveva create a fin di bene non ci riusciamo per fortuna luomo si distrae facilmente che non è un quadrupede ma un bipede e che non ha la coda vuoi come la scimmia vuoi come lasino vuoi come il pavone alluomo di cui parla lo zoologo non può mai capitar la disgrazia di perdere poniamo una gamba e di farsela mettere di legno di perdere un occhio e di farselo mettere di vetro e fatte le ricerche dei documenti che bisognavano al marchese anzi a proposito conchiuse rivolgendosi a me chi ci pensava più il signor marchese mi aveva detto che se non le dispiace oggi insieme con mio suocero e con adriana pianto ella mi sorrideva mi carezzava con lo sguardo poi mi domandava perché mi guardi così stai bene mamma i faceva un atto appena appena con la mano e mi rispondeva bene non vedi va da tua moglie va soffre poverina ero solo ormai e più solo di comero non avrei potuto essere su la terra sciolto nel presente dogni legame e dogni obbligo libero nuovo e assolutamente padrone di me ora questo secondo mi sorprendeva già un po stanco come ho detto del vagabondaggio e deliberato a impormi un freno e mi accorgevo che sì cera un po di nebbia cera e faceva freddo ma che pensai poi a lodoletta non può venire in mente chio non mi sia affogato davvero cercherà la ragione della richiesta in qualche altro pezzo forte del suo numero ma tuo padre è ricco e non ha che te solo ti può dunque contentare senza badare alla dote che se poi con le buone non riesci a vincerlo niente paura un bel volo dal nido e saggiusta ogni cosa pomino hai il cuore di stoppa ma lo faceva apposta certamente perchio perdessi quel po di pazienza che mi restava ancora non era possibile chegli non saccorgesse del fastidio che mi recava glielo dimostravo in tutti i modi sbadigliando sbuffando eppure eccolo là seguitava a entrare in camera mia quasi ogni sera ah lui ma perché il più lontano sospetto che luomo da lei amato avesse potuto anche col solo pensiero tradirla le avrebbe fatto commettere diceva un delitto non potei aspettar più oltre mi lanciai a balzi sù per la scala alla seconda branca ecco la portinaja il cavalier pomino dallo stupore con cui quella vecchia tartaruga mi guardò compresi che proprio il povero cavaliere doveva esser morto intravidi in un baleno ma sì la mia liberazione la libertà una vita nuova avevo con me ottantaduemila lire e non avrei più dovuto darle a nessuno non comprendeva che più egli elogiava questa pepita più cresceva in me lantipatia per lei prima ancora di conoscerla la avrei conosciuta diceva fra qualche sera perché egli la avrebbe indotta a intervenire alle prossime sedute spiritiche adriana sorrise con pena forse disse il dottor ambrosini non sarebbe contento se lei gli rispondesse di rivolgersi alla natura per il pagamento credo che si aspetti anche desser ringraziato perché locchio le par che stia bene strane luci fosforiche come fuochi fatui si accendevano nellaria per un tratto vagolando e anche il lenzuolo si rischiarava e si gonfiava come una vela e un tavolinetto porta sigari si fece parecchie passeggiatine per la camera e una volta finanche balzò sul tavolino intorno al quale sedevamo in catena il giorno appresso io mi recai a visitar la mamma e ne parlai a lei poiché zia scolastica da me non volle farsi vedere e così quattro giorni dopo diventai bibliotecario sessanta lire al mese più ricco della vedova pescatore potevo cantar vittoria e ogni qualvolta due che comunichino fra loro così con le anime soltanto si trovano soli in qualche luogo provano un turbamento angoscioso e quasi una repulsione violenta dogni minimo contatto materiale secondo la quale cristo sarebbe stato bruttissimo parlava con un vocione cavernoso che contrastava stranamente con la sua aria da ispirato fremente in tutto il corpo senza più fiato gli chiesi appena scusa per lo spiacevole incidente e scappai via seguito dal paleari e da papiano adriana rimase presso la svenuta chera stata condotta di là il fioco ma placido lume di queste lanternucce desta certo invidia angosciosa in molti di noi a certi altri invece che si credono armati come tanti giove del fulmine domato dalla scienza e in luogo di quelle lanternucce recano in trionfo le lampadine elettriche ma se il valore e il senso universalmente umano di certe mie favole e di certi miei personaggi nel contrasto comegli dice tra realtà e illusione tra volto individuale ed immagine sociale di esso consistesse innanzi tutto nel senso e nel valore da dare a quel primo contrasto e allincontro quante deliberazioni prese quanti disegni architettati quanti espedienti macchinati durante la notte non appajono poi vani e non crollano e non sfumano alla luce del giorno sapeva leggere appena con lo sguardo mi chiese se fosse proprio necessario chella facesse quello sforzo in quel momento leggi insistetti io per fargli dispetto un giorno io presi dal suo guardaroba una marsina nuova fiammante un panciotto elegantissimo di velluto nero il gibus e me ne andai a caccia così parato non aveva il paleari finito di far questa domanda chio sentii picchiarmi rapidamente due volte su la fronte quasi con la punta di un dito sì esclamai subito denunciando il fenomeno e strinsi la mano dadriana ah che vuol dir morire nessuno nessuno si ricordava più di me come se non fossi mai esistito e come avrei potuto più vivere come sopportar la mia vita no no basta basta i fermai i vidi vacillar tutto allintorno sentii mancarmi le gambe al sorgere improvviso dun sentimento oscuro che mi comunicò un brivido dal capo alle piante forse la zia scolastica non avrà voluto fare per me la spesa che fece per la mamma roberto tanto meno avrà detto chi glielha fatto fare poteva vivere infine con due lire al giorno bibliotecario giacerò come un cane nel campo dei poveri quei tali signori che giudicando un romanzo o una novella o una commedia condannano questo o quel personaggio questa o quella rappresentazione di fatti o di sentimenti non già in nome dellarte come sarebbe giusto ora che adriana sapeva ora che adriana era ferita voleva confortarla lei a sua volta grata premurosa e si ribellava contro di me perché le pareva ingiusto chio facessi soffrire una così buona e bella creatura io intanto avevo avuto il tempo di riflettere che comprando quel cane mi sarei fatto sì un amico fedele e discreto il quale per amarmi e tenermi in pregio non mi avrebbe mai domandato chi fossi veramente e donde venissi e se le mie carte fossero in regola aveva quasi sepolte in me e che ora parlando risuscitavano mi balzavan vive dalle labbra questintima meraviglia coloriva straordinariamente la mia narrazione né padre né madre né come fu o come non fu e vorrà pur bene indignarsi costa anche meno della corruzione dei costumi e de vizii e della tristezza dei tempi che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente i doni del lama domandai a me stesso chiudendo gli occhi cogitabondo che saranno papaveri perché mi addormentai ma papaveri di scarsa virtù mi ridestai infatti presto a un urto del treno che si fermava a unaltra stazione ad esso quando apparve per la prima volta mancò pur tra il consenso quasi unanime chi lo tacciasse dinverosimiglianza ebbene la vita ha voluto darmi la prova della verità di esso in una misura veramente eccezionale fin nella minuzia di certi caratteristici particolari oh gli sarebbe stato facile libero comera e senzobblighi di sorta così mi pareva e mi misi a pensare in quale città mi sarebbe convenuto di fissar dimora giacché come un uccello senza nido non potevo più oltre rimanere se proprio dovevo compormi una regolare esistenza subito dopo mi feci tagliar la chioma di quellimbecille dadriano meis corti belli corti eh dissi al barbiere mera già un po ricresciuta la barba e ora coi capelli corti ecco che cominciai a riprender il mio primo aspetto ma di molto migliorato più fino già ma sì ringentilito me lo cacciai in tasca e tolsi dallattaccapanni il cappello mentre il signor anselmo rideva rideva come se lui dove va signor anselmo ma guardi un po come stavo per andare anchio rispose tra le risa additandomi le pantofole ai piedi vada vada di là cè adriana io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile mi sentivo come rifatta vergine e trasparente e rientrava in albergo stanco di vedersi solo in quelle tristi giornate dinverno per le vie di milano e si chiudeva nella compagnia del morto mattia pascal per il momento io mi vidi accanto quasi un fantasima di donna con una specie di collinetta in capo era cappello era cuffia parrucca che diavolo era di sotto quel carico enorme uscivan di tratto in tratto certi sospiri terminati da un breve gemito ora poiché da sé ella aveva recato a se stessa il peggior male che a una fanciulla possa capitare non restava più a lei madre previdente che di trarre da questo male il miglior partito e ora gemette pomino coprendosi il volto con le mani ma tu tu dove sei stato se ti sei finto morto e te ne sei scappato prese a strillar la pescatore facendosi avanti con le braccia levate era più degna di compassione la maestra caporale a cui neanche il vino riusciva a dar lallegria di quellindimenticabile ubriaco di via borgo nuovo voleva vivere lei poveretta e stimava ingenerosi gli uomini che badano soltanto alla bellezza esteriore rompere anche per poco lequilibrio che forse gli costava tanto studio lequilibrio per cui poteva vivere pulitamente e forsanche con una certaria di dignità alle spalle della moglie sarebbe stato per berto sacrifizio enorme una perdita irreparabile non è vero gridò adriana non ci creda signor meis è stata lei invece io scoppiò in lagrime improvvisamente la cara mammina subito la caporale cercò di confortarla dicendole ma no via che centra che cè di male ah si era fatta un fiore non era stata mai così bella e prosperosa e lei intanto ecco buttata lì su una poltrona rivoltata da continue nausee son sicuro che per ora non si rompe nemmeno un sacco là nel molino ma appena lo riavrò io signor mattia la nottola del palo signor mattia sè rotta la bronzina signor mattia i denti del lubecchio come quando cera la buonanima della mamma e malagna amministrava lo fissai per un istante dovevo essere più pallido di lui e vibravo tutto egli abbassò gli occhi come atterrito e si lasciò cader dalle mani la giacca del fratello gli andai innanzi quasi a petto e gli tesi la mano ero capitato là a montecarlo per caso dopo una delle solite scene con mia suocera e mia moglie che ora oppresso e fiaccato comero dalla doppia recente sciagura mi cagionavano un disgusto intollerabile non mi dispiacque molto dapprima lammirazione quasi timorosa che quelluomo pareva felicissimo di tributarmi come a un taumaturgo la vanità umana non ricusa talvolta di farsi piedistallo anche di certa stima che offende sospettai che di là sul lungotevere ci potesse essere qualcuno qualche guardia che vedendomi da un pezzo sul ponte si fosse fermata a spiarmi volli accertarmene andai guardai prima nella piazza della libertà poi per il lungotevere dei mellini nessuno dovevo perciò consolarmi così con un altro incubo non tanto sanguinoso almeno materialmente quello di mia suocera e di mia moglie e godevo nel rappresentarmi la scena dellarrivo dopo quei tredici giorni di scomparsa misteriosa ma io so chegli desiderava con tutto il cuore dalla moglie un certo compenso alle afflizioni senza fine che gli procurava con la moglie ancora in vita costui ho capito si figuri riprese con foga la povera rita la moglie sì rita la sorella dadriana due anni malata tra la vita e la morte si figuri se io ma già qua lo sanno comio mi comportai lo sa adriana e perciò mi vuol bene lei sì poverina per noi cioè per me e per adriana per pepita e il bernaldez poteva far quello che gli piaceva e tutto andava bene comunque lo facesse lì egli non doveva contentare che il signor anselmo e la signora candida e pareva vi riuscisse a meraviglia poteva avere da quarantanni calvo sì e no bruno con occhiali doro che non gli si reggevano bene sul naso forse per il peso de la catenella pur mi è venuto dal mio reverendo amico don eligio pellegrinotto che al presente ha in custodia i libri della boccamazza e al quale io affido il manoscritto appena sarà terminato se mai sarà le ville sparse qua e là dove mi piaceva dimmaginar coloni con le gote gonfie per sbuffare contro la nebbia nemica degli olivi o con le braccia levate a pugni chiusi contro il cielo che non voleva mandar acqua si buttava sul letto e subito tutto il vino bevuto le riveniva fuori trasformato in un infinito torrente di lagrime toccava allora alla povera piccola mammina in veste da camera vegliarla confortarla fino a tarda notte nessuno meglio di lui sapeva chio non potevo aver ritrovato il danaro chegli mi aveva rubato quella mia inattesa dichiarazione che lo salvava proprio nel punto in cui vedendosi perduto egli accusava il fratello o almeno lasciava intendere secondo il disegno che doveva aver prima stabilito che soltanto questi poteva essere lautore del furto nessuna delle due pensavo si sarà recata neppure una volta a visitar nel cimitero quel poveruomo che pure è morto così barbaramente chi sa dove mi hanno seppellito il foglietto non lo conosco badava a ripetere e va bene non importa che lei non lo conosca io le pago le spese per un vaglia telegrafico alla redazione ne vorrei avere dieci venti copie domani o al più presto si può eligio veramente sostiene che mi riconobbe subito e che soltanto aspettò chio pronunziassi il mio nome per buttarmi le braccia al collo parendogli impossibile che fossi io e non potendo abbracciar subito uno che gli pareva mattia pascal mettevo ora certi sospironi che facevano voltare più dei sorrisi di prima i miei compagni di viaggio ma io non trovavo requie era imminente la sera laria pareva di cenere e luggia del viaggio era insopportabile viva il re questo giglio di legno gli ricordava ora lì nel salotto quella triste mattina di settembre e una delle ultime passeggiate del suo sovrano per le vie di napoli alla nuova concezione dellinfinita nostra piccolezza a considerarci anzi men che niente nelluniverso con tutte le nostre belle scoperte e invenzioni e che valore dunque volete che abbiano le notizie non dico delle nostre miserie particolari ma anche delle generali calamità mesi per cangiar discorso le domandai che pigione avrei dovuto pagare ci accordammo subito le domandai anche se bisognava lasciare una caparra faccia lei mi rispose se vuole piuttosto lasciare il nome e concluse che egli non avrebbe potuto infine far altro che provvedere a patto però che si fosse serbato con tutti il massimo segreto provvedere al nascituro fargli da padre ecco giacché egli non aveva figliuoli e ne desiderava tanto e da tanto tempo uno smaniando lei sola poteva confortarmi doveva lei che più degli altri era in grado dintendere come e quanto dovesse pesarmi la noja rodermi il desiderio di vederla o di sentirmela almeno vicina la signora heintz ritorna a casa si tira una revolverata e muore il signor heintz allora e la sua innamorata signorina ventenne visto che con la morte della signora ah bravo sì esclamò il signor anselmo senza lasciarlo finire andremo tutti benissimo i pare che ci sia ragione di stare allegri ora perbacco che ne dice signor adriano per me feci io aprendo le braccia e allora verso le quattro va bene propose papiano asciugandosi definitivamente gli occhi io scomparso riconosciuto mattia pascal rilessi con piglio feroce e col cuore in tumulto non so più quante volte quelle poche righe un giorno per esempio la mamma gli ordinò di condurci in chiesa era prossima la pasqua e dovevamo confessarci dopo la confessione una breve visitina alla moglie inferma del malagna e subito a casa figurarsi che divertimento oh scusi esclamò credevo che fosse la serva abbia pazienza mi trova così adriana terenzio e subito via vedi che cè qua un signore abbia pazienza un momentino favorisca che cosa desidera ladro ma neanche ladro perché la sottrazione in fondo sarebbe stata più apparente che reale infatti conoscendo egli lonestà di adriana non poteva pensare chio volessi farne la mia amante volevo certo farla mia moglie andate a innamorarvi del numero rima di tentare la sorte benché senzalcuna illusione volli stare un pezzo a osservare per rendermi conto del modo con cui procedeva il giuoco non mi parve affatto complicato come il mio opuscolo maveva lasciato immaginare adesso di fronte al ritratto di questo non sapevo più che pensare non voglio arrischiare supposizioni oltraggiose stimo è vero marianna dondi vedova pescatore capace di tutto ma come immaginare un uomo e per giunta bello capace dessersi innamorato di lei soggiunse che per non fare uno scandalo egli avrebbe voluto tacere per pietà di quella poveretta non avendo egli figliuoli aveva anzi risoluto di tenersi quella creatura quando sarebbe nata come sua lo dici a me feci io tieni leggi e le porsi la lettera oliva la guardò come stordita la prese e mi domandò che vuol dire ecc ecc era ascritto alla scuola teosofica il signor anselmo paleari lo avevano messo a riposo da caposezione in non so qual ministero prima del tempo e lo avevano rovinato non solo finanziariamente ma già cicerone prima aveva detto mea mihi conscientia pluris est quam hominum sermo cicerone però diciamo la verità eloquenza eloquenza ma dio ne scampi e liberi caro signore nojoso più dun principiante di violino gli aveva dato la rosa pocanzi offerta a me a una certa mossa dentrambi maccorsi che parlavano di me e mi misi in guardia finalmente il bernaldez fu annunziato dal cameriere e si presentò accaldato sudato come se avesse corso subito pepita gli voltò le spalle e si sforzò dassumere un contegno freddo e indifferente non doveva aver laria del vedovo compunto e che per conseguenza questaria secondo la signorina caporale la avevo io confesso che provai gusto che quella conversazione finisse così male già parecchie volte la signora candida la aveva rimessa a posto aspettando il bernaldez sbuffava coglieva a volo qualche mia parola rivolta a pepita e la commentava borbottando sotto sotto fra sé più duna volta essendomene accorto fui sul punto dintimargli parli forte via i sconcertarono peggio il cervello già di per sé balzano quando la testa mi fumava chiudevo la biblioteca e mi recavo per un sentieruolo scosceso a un lembo di spiaggia solitaria io sono ancora vivo per la morte e morto per la vita che vita infatti può esser più la mia la noja di prima la solitudine la compagnia di me stesso i nascosi il volto con le mani caddi a sedere su la poltrona e che la pancia gli arrivasse fino a terra ora come con una faccia e con un corpo così fatti malagna potesse esser tanto ladro io non so anche i ladri mimmagino debbono avere una certa impostatura chegli mi pareva non avesse i parve a un certo punto di sentir parlare nel terrazzino tesi lorecchio per accertarmi se vi fosse adriana no due vi parlavan basso concitatamente sentivo una voce maschile che non era quella del paleari nasconderli non potevo e poi a che mavrebbero servito nascosti godermeli certo quei cani non me li avrebbero lasciati godere per rifarsi lì col molino della stìa e coi frutti del podere dovendo pagare anche lamministrazione che si mangiava poi tutto a due palmenti la fronte sfuggente i capelli lunghi e lisci su la nuca tra biondi e grigi come il pizzo e i baffi me la scostò senza tante cerimonie e si prese lui il mio denaro ma quando avevo il pianoforte io componevo ancora per me sola allimprovviso mi sfogavo minebriavo fino a cader per terra creda svenuta in certi momenti i strinsi ne le spalle mah sospirai tra le spine un po qua un po là non ho famiglia e e giro i sarei io dunque ridotto come il romitelli a sentir lobbligo di leggere io bibliotecario per tutti quelli che non venivano alla biblioteca e a un po di nebbia del primo inverno se rigido piovoso nebbioso quasi non mero accorto tra gli svaghi de viaggi e nellebbrezza della nuova libertà quante volte non ne feci lesperienza con adriana ma limpaccio chella provava era allora per me effetto del natural ritegno e della timidezza della sua indole alla fine con uno scatto di rabbia la trassi fuori era il mio berrettino da viaggio quello che uscendo di casa per far visita al marchese giglio mero cacciato in tasca senza badarci e non per provare non nego risponde don eligio ma è vero altresì che non si sono mai scritti libri così minuti anzi minuziosi in tutti i più riposti particolari come dacché a vostro dire la terra sè messa a girare visitando milano padova venezia ravenna firenze perugia lo ebbi sempre con me come unombra quel mio nonnino fantasticato che più duna volta mi parlò anche per bocca dun vecchio cicerone povera bestiolina domandai al vecchio se la vendesse i rispose di sì e che me lavrebbe venduta anche per poco benché valesse molto ah si sarebbe fatto un bel cane un gran cane quella bestiola venticinque lire lo vidi man mano che parlavo impallidire e quasi rimpiccolirsi evidentemente stava per chiedermi scusa i alzai sdegnato dando una spallata bah io disprezzo lei e il suo sospetto che non arrivo neanche a immaginare e volli tentare per il bene doliva se mi fosse riuscito dappurare qualche cosa i feci dare da mino il recapito di quella strega mino mi si raccomandò per la ragazza non dubitare gli risposi la lascio a te che diamine viene anche lei domandai non voleva venire disse avviandosi per la sua camera il paleari ma lho persuasa vada è nel salotto da pranzo già pronta i premetti forte sul petto la sua testina e sentii che sarei stato molto più crudele se dalla gioja suprema a cui ella ignara si sentiva in quel punto inalzata dallamore io lavessi fatta precipitare nellabisso della disperazione chera in me a me potevo e dovevo esser lartefice del mio nuovo destino nella misura che la fortuna aveva voluto concedermi nella confusione sopravvenuta mentrio con gli altri mi facevo a guardar la pantogada adagiata sul canapè mi sentii afferrar per un braccio e mi vidi sopra di nuovo il bernaldez chera tornato indietro ogni mestiere in fondo ha qualche sua consolazione ne ha finanche quello del becchino il mugnajo può consolarsi col frastuono delle macine e con lo spolvero che vola per aria e lo veste di farina volgendo di sfuggita qualche sguardo ad adriana maccorgevo di quantella soffrisse il supplizio non era dunque soltanto per il bernaldez e per minerva era anche per lei e per me per lumanità ma se lumanità anchessa un giorno dovrà finire pensi un po e tutta questa vita tutto questo progresso tutta questa evoluzione perché sarebbero stati per niente e il niente il puro niente dicono intanto che non esiste furon venduti gli ori della mamma cari ricordi la vedova pescatore temendo che io e mia madre fra poco dovessimo anche vivere sulla sua rendituccia dotale di quarantadue lire mensili diventava di giorno in giorno più cupa e di più fosche maniere ma questi oppresso da tante cose che andava rivolgendo in mente si scrollava con fosche maniere scoteva un braccio come per levarsi di torno quellombra esosa capelluta in abito lungo col cappellaccio a larghe tese e con gli occhiali va via va tornatene al fiume affogato rivederla eh ora scappo a prendere in via dei pontefici la signorina pantogada ritornò dopo circa mezzora molto contrariato insieme con la pantogada e la governante era venuto un certo pittore spagnuolo che mi fu presentato a denti stretti come amico di casa giglio è malato cercò di scusarlo adriana e però che è malato ribattei io qua non sta bene gli manca laria e poi seduto su un baule vuole che lo dica io al fratello no no saffrettò a rispondermi lei glielo dirò io non dubiti tornai allora indietro ma prima di rifarmi sul ponte mi fermai tra gli alberi sotto un fanale strappai un foglietto dal taccuino e vi scrissi col lapis adriano meis ma immagini un pianoforte e un sonatore a un certo punto sonando il pianoforte si scorda un tasto non batte più due tre corde si spezzano ebbene sfido con uno strumento così ridotto il sonatore per forza pur essendo bravissimo dovrà sonar male e se il pianoforte poi tace non esiste più neanche il sonatore fummo due scioperati non ci volemmo dar pensiero di nulla seguitando da grandi a vivere come nostra madre da piccoli ci aveva abituati ma io non vado ma che dice m interruppe i domandi qualunque altro servizio son pronto a servirla ma questo no non è per me prima di tutto e poi via glie lho detto ragazzate non bisogna dare importanza che da due giorni non lo avevo più veduto proprio dacché mero messo a perdere e forse perché lui non mi aveva più dato la caccia ero certissimo accorrendo al luogo indicatomi di trovarlo lì steso per terra morto i disse tra laltro che anche loro in ispagna avevano tambien un colosseo come il nostro della stessa antichità ma non se ne curavano né punto né poco piedra muerta il soccorso invece mi venne da chi meno avrei potuto aspettarmelo rimasto tutto quel giorno fuori di casa verso sera mimbattei per combinazione in pomino che fingendo di non accorgersi di me voleva tirar via di lungo uno il più giovane dalla faccia pallida oppressa da una folta e ruvida barba nera pareva provasse una grande e particolar soddisfazione nellenunciar la notizia chegli diceva antichissima sostenuta da giustino martire da tertulliano e da non so chi altri da tempo combatte strenuamente contro il municipio per la conduttura dellacqua e per limpianto del gas crederà piuttosto che sia per questa sua campagna la induceva pian piano a prometterle che sarebbe stata buona che non lavrebbe fatto più e sissignori il giorno appresso se la vedeva comparire tutta infronzolata e con certe mossette da scimmia trasformata di punto in bianco in bambina ingenua e capricciosa ma come potevo ascoltarla questa benedetta voce della ragione se essa mi parlava appunto per la bocca di lui di papiano il quale per me aveva torto torto evidente torto sfacciato ma sai che non ci so credere ancora lasciati guardare i sembri un altro vedi che mi sono aggiustato anche locchio ah già sì per questo mi pareva non so ti guardavo ti guardavo benone sù andiamo di là da mia moglie oh ma aspetta tu si fermò improvvisamente e mi guardò sconvolto risi anchio e soggiunsi e allora se non le dispiace mi chiamo adriano meis ecco fatto potrei alloggiare qua stasera stessa o tornerò meglio domattina che avevo fatto niente siamo giusti avevo fatto allamore al bujo era colpa mia non avevo veduto più ostacoli e avevo perduto il ritegno che mero imposto dovevo crederci volli accertarmene ed era vero sì ma era vero del pari che papiano insospettito mentre io volevo prenderlo di fronte là per contrastare nel presente a suoi segreti armeggii mi era presso a questa mano la rivoltella più là il cappello i parve dapprima che la palla gli fosse uscita dallocchio sinistro donde tanto sangue ora rappreso i accorsi tutta un tratto che dovevo proprio morire ancora ecco il male chi se ne ricordava più dopo il mio suicidio alla stìa io naturalmente non avevo veduto più altro innanzi a me che la vita quando i sentimenti le inclinazioni i gusti di questi altri che io penso o che lei pensa non si riflettono in me o in lei noi non possiamo essere né paghi né tranquilli né lieti adriana mi ha detto si provò ad aggiungere quella sciocchezze sciocchezze troncai io è vero guardi sospettai per un momento ma dissi pure alla signorina adriana che non credevo possibile il furto e difatti via che ragione del resto avrei io a dire che ho ritrovato il denaro se non lavessi davvero ritrovato cera la luna quella sera e però tutti i lampioncini erano spenti al solito per le vie quasi deserte essendo lora della cena pei più avevo quasi perduto per la estrema eccitazione nervosa la sensibilità delle gambe andavo come se non toccassi terra coi piedi mavanzai gridando mattia pascal dallaltro mondo pomino cadde a sedere per terra con un gran tonfo sulle natiche le braccia puntate indietro gli occhi sbarrati mattia tu la vedova pescatore accorsa col lume in mano cacciò uno strillo acutissimo da sta bene fece lui vedremo se alle cagnette soltanto e si ritirò pepita improvvisamente ruppe in un pianto strano convulso e cadde svenuta tra le braccia della signora candida e di papiano ma pomino sotto la mia minaccia le si accostò subito a scongiurarla di tacere di calmarsi per amor di dio la megera allora lasciò me e prese a inveire contro di lui melenso sciocco buono a nulla e che non sapeva far altro che piangere e disperarsi come una femminuccia quel che seguì fu per me solo la vedova pescatore ruggendo dalla rabbia si strappò la pasta dalla faccia dai capelli tutti appiastricciati e venne a buttarla in faccia a me che ridevo ridevo in una specie di convulsione ecco mi presento da me adriano meis sono forestiere e non conosco nessuno ho avuto una una lite sì avrei bisogno di due padrini non saprei a chi rivolgermi se lei con un suo compagno volesse eppure no chi sa quanti sono come me nella mia stessa condizione fratelli miei si lascia il cappello e la giacca con una lettera in tasca sul parapetto dun ponte su un fiume e poi invece di buttarsi giù tu sei forse ancora un po alterato eh max lo sento ti conosco ti conosco vorresti dirci almeno se la catena così disposta ti accontenta so che aprendo dopo quaranta giorni le finestre della mia camera io non provai alcuna gioja nel riveder la luce il ricordo di ciò che avevo fatto in quei giorni al bujo me la offuscò orribilmente non lavesse mai fatto zia scolastica scattò in piedi si tolse furiosamente lo scialletto che teneva su le spalle e lo lanciò a mia madre eccoti lascia tutto via subito e andò a piantarsi di faccia alla vedova pescatore noi ci aggiriamo qua nella vita come tanti ciechi con tutta la luce elettrica che abbiamo inventato sta bene benissimo per la vita la lampadina elettrica ma noi caro signor meis abbiamo anche bisogno di quellaltra che ci faccia un po di luce per la morte nella stessa casa anzi si restrinse a vivere in tre camere soltanto abbandonando le molte altre alle scarse cure delle serve e alle nostre diavolerie potevo partire per oneglia trovai roberto in villa per la vendemmia quel chio provassi nel rivedere la mia bella riviera in cui credevo di non dover più metter piede sarà facile intendere la vedova pescatore zitta finito di abburattare intrisa la farina e coagulatala in pasta ora essa la brandiva alta e la sbatteva forte apposta su la madia rispondeva così a quel che diceva la zia i disse che suo padre il quale si chiamava francesco come lui ed era fratello di antonio cioè di paolo mio padre era andato via da torino quandegli era ancor masnà di sette anni e che povero impiegato aveva vissuto sempre lontano dalla famiglia un po qua un po là per non dire cacio parola volgare che da subalterno non stimai conveniente sottoporre agli occhi dun assessore comunale per la pubblica istruzione facendo queste riflessioni io non pensavo affatto alla signorina caporale a un tratto questa si mise a parlare come in un leggero dormiveglia a quellora per quella via deserta lì vicino al gran tempio e coi pensieri ancora in mente chesso mi aveva suscitati lapparizione di questo ubriaco e il suo strano consiglio amorevole e filosoficamente pietoso mintronarono ed ecco alla fine senza volerlo quasi guidato dal sentimento oscuro che mi aveva invaso tutto maturandomisi dentro man mano mi ritrovai sul ponte margherita appoggiato al parapetto a guardare con occhi sbarrati il fiume nero nella notte e poi avrei veduto altri paesi altre genti altra vita e mi sarei sottratto almeno alloppressione che mi soffocava e mi schiacciava se non che giunto a nizza mero sentito cader molti libri curiosi e piacevolissimi don eligio pellegrinotto arrampicato tutto il giorno su una scala da lampionajo ha pescato negli scaffali della biblioteca io i ricusai dapprima sdegnosamente poi per le preghiere di mia madre che già vedeva la rovina della nostra casa e sperava chio potessi in qualche modo salvarmi sposando la nipote di quel suo nemico cedetti e sposai tutta la differenza signor meis fra la tragedia antica e la moderna consiste in ciò creda pure in un buco nel cielo di carta e se ne andò sentendo questo discorso mi vennero a mente quattro versi del povero pinzone il cui cartolare de bisticci col seguito delle sue rime balzane rinvenuto durante lo sgombero di casa sta ora in biblioteca e volli recitarli a quel signore senti le dissi io allora con la voce che mi tremava dal violento sforzo che facevo su me stesso per contenermi senti vattene via tu or ora con le tue gambe e non cimentarmi più vattene per il tuo bene vattene la moglie però deperiva di giorno in giorno e malagna non osava neppure di esprimerle questo suo ardentissimo desiderio forse ella era anche sterile di natura bisognava aver tanti riguardi per quel suo male che se poi fosse morta di parto dio liberi ma anche lei rimbeccò pomino non essendo più mia moglie oh insomma sbuffai volevo vendicarmi e non mi vendico ti lascio la moglie ti lascio in pace e non ti contenti sù romilda alzati andiamocene via noi due ma poco dopo davo una spallata sì carlo martello e la smania ricominciava giunsi al paese senza averne fissato alcuno la vita che non era più per me ah ora me naccorgevo veramente ora che non potevo più con vani pretesti con infingimenti quasi puerili con pietose meschinissime scuse impedirmi di assumer coscienza del mio sentimento per adriana attenuare il valore delle mie intenzioni delle mie parole de miei atti aggiunse siamo io il babbo e mio cognato paleari no paleari è il babbo mio cognato si chiama terenzio papiano deve però andar via col fratello che per ora sta anche lui qua con noi mia sorella è morta da sei mesi prima che per la sua ridicola timidezza o per la sua indecisione fosse capitata a me la disgrazia dinnamorarmene e altro ben altro avrei voluto dirgli nellorgasmo in cui mi trovavo ma mi trattenni e allora riprese il signor anselmo come si spiega max violento e quando mai che ne dici tu terenzio non diceva nulla terenzio protetto dalla semioscurità alzò le spalle e basta tutto attorno mi sera rifatto nero ecco ancora un resto della catena che mi legava al passato piccolo anello lieve per sé eppur così pesante ma la catena era già spezzata e dunque via anche quellultimo anello un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra e ci fa vedere il male e il bene un lanternino che projetta tuttintorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce di là dal quale e poi baje ottantadue mila lire un emigrato non le guadagna più così facilmente in america mio padre a proposito come si chiamava paolo sì paolo meis mio padre paolo meis di solito le cognate non hanno di queste idee né dànno di questi consigli ma ella aveva un sentimento aspro e dispettoso della giustizia e più per questo certo che per nostro amore non sapeva tollerare che quelluomo ci rubasse così a man salva dovevo dovevo andarmene anzi tutto questo è accaduto perché io così innocentemente annunziai che volevo andarmene per via di mio fratello che non si può più tenere in casa il marchese anzi mi ha dato lho qua una lettera per il direttore di una casa di salute a napoli dove devo recarmi anche per altri documenti che gli bisognano anche lo zar e la zarina di russia avevano ricevuto a peterhof una speciale missione tibetana che aveva presentato alle loro maestà i doni io e berto giovinetti eravamo qualche volta invitati a pranzo dal malagna era uno spasso sentirgli fare coi dovuti riguardi una predica alla moglie su la continenza mentre lui mangiava divorava con tanta voluttà i cibi più succulenti romilda si strinse nelle spalle guardò pomino sorrise nervosamente poi riabbassando gli occhi e guardandosi le mani che posso dire certo che piansi la fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico allimprovviso mi aveva sceverato dalla vita comune reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora e mi ammoniva dentro ma come mai come mai papiano era potuto arrivare fin là fino alla mia avventura di montecarlo questo più dogni altro mi stupiva che fare intanto niente aspettar lì che ciò che doveva avvenire avvenisse io la trovai rincasando con le pugna protese contro margherita la quale pur le teneva testa coraggiosamente mentre la mamma spaventata con le lagrime agli occhi tutta tremante si teneva aggrappata con ambo le mani allaltra vecchietta come per ripararsi avrei potuto trattenermici soltanto poche ore al giorno ma per le strade del paese mi vergognavo di farmi vedere così ridotto in miseria da casa mia rifuggivo come da una prigione e dunque meglio qua mi ripetevo il quale per quella sua follia soltanto mera parso dapprima che tenesse una donna di tal risma a contatto della propria figliuola è vero che per la piccola adriana che si dimostrava così istintivamente buona e anzi troppo savia non vera forse da temere stanno lì a studiare il così detto equilibrio delle probabilità e meditano seriamente i colpi da tentare tutta unarchitettura di giuoco consultando appunti su le vicende de numeri volli prima dandarmene cacciarne due vivi entro il cassetto del suo tavolino speravo di sconcertargli almeno per la mattina seguente la consueta nojosissima lettura sia pure per la loro cecità o incredibile buonafede perché appena la vedono come a uno specchio che sia posto loro davanti non la sopportano più ne provan tutto lorrore e la infrangono o se non possono infrangerla se ne senton morire come per compensarlo a gli occhi di lei del sospetto concepito a suo carico sì sì e avrei stordito così anche il mio ladro sì fino a far credere a tutti chio fossi pazzo così acquistò prima la terra delle due riviere ricca di olivi e di gelsi poi il podere della stìa anchesso riccamente beneficato e con una bella sorgiva dacqua che fu presa quindi per il molino scoppiai a ridere fino ad averne male ai fianchi finitela gridai quando potei frenarmi gliela lascio la lascio a lui volentieri i credete sul serio così pazzo da ridiventar vostro genero come gridava la moglie con la tentazione sotto gli occhi vedendo te che ne bevi tanto e te lassapori e te lo guardi controlume per farmi dispetto va là ti dico se fossi un altro marito per non farmi soffrire insultato quasi schiaffeggiato sfidato andarmene via come un vile sparir così nel bujo dellintollerabile sorte che mi attendeva spregevole odioso a me stesso no no possibile esclamai dopo aver contato passandomi le mani tremanti su la fronte ghiaccia di sudore adriana fu per mancare ma si sorresse a un tavolinetto lì presso e domandò con una voce che non mi parve più la sua hanno rubato di tratto in tratto il bravuomo sinterrompeva per domandarmi dorme signor meis e io ero tentato di rispondergli sì grazie dormo signor anselmo ma prima bisognò chio risonassi come dianzi pian piano appena pomino spalancata di furia la porta mi vide erto col petto in fuori innanzi a sé retrocesse esterrefatto seguitai ancora per qualche tempo a viaggiare volli spingermi oltre litalia visitai le belle contrade del reno fino a colonia seguendo il fiume a bordo dun piroscafo mi trattenni nelle città principali nelle quali un po dacqua tinta avrebbe dovuto scorrere invece di sangue allora sì via dunque giù giù tristo fantoccio odioso annegato là come mattia pascal una volta per uno quellombra di vita sorta da una menzogna macabra si sarebbe chiusa degnamente così con una menzogna macabra poté trovare un prete e un sindaco che unirono in matrimonio il signor majoli e la signora tedeschi senza curarsi di conoscere un dato di fatto di cui pur forse era facilissimo aver notizia che cioè il marito signor casati si trovava in carcere e non sottoterra il cervello sarebbe il pianoforte il sonatore lanima vecchio paragone signor meis ora se il cervello si guasta per forza lanima sappalesa scema o matta o che so io vuol dire che se il sonatore avrà rotto non per disgrazia ma per inavvertenza o per volontà lo strumento pagherà forse non ricordavo i trovai senza saperlo davanti allo specchio come se qualcuno mi ci avesse condotto per mano i guardai ah quellocchio maledetto forse per esso colui mi avrebbe riconosciuto così almeno dice la signorina caporale anche prima che ella sapesse daver questa facoltà medianica comunicava con lo spirito di max sissignore si chiamava così max aspetti max oliz se non sbaglio sissignore invasata da questo spirito improvvisava sul pianoforte fino a cader per terra svenuta in certi momenti la caporale mi guardò stupita il denaro ritrovato davvero ah dio sia lodato esclamò levando le braccia e corse seguìta da me ad annunziare esultante nel salotto da pranzo dove papiano e il paleari gridavano e adriana piangeva ritrovato ritrovato ecco il signor meis ha ritrovato il denaro ecco a che mavrebbe condotto la rivelazione del mio stato e a che pro non sarebbe stata né una scusa per me né un rimedio per lei tuttavia sdegnato esasperato comero in quel momento quando fummo innanzi a un quadretto coperto da un mantino verde su cui era ricamata in oro questa leggenda non nascondo riparo alzami e leggi egli pregò papiano di staccar dalla parete il quadretto e di aveva parole di fuoco lui papiano per bollare questo indegno ricatto del pantogada ed era veramente sincera quella sua collera generosa e mentre egli parlava io non potevo fare a meno di ammirare il privilegiato congegno della sua coscienza né in casa né ferme in posta risposi io è vero purtroppo nessuno mi scrive signorina per la semplice ragione che non ho più nessuno che mi possa scrivere nemmeno un amico possibile nessuno nessuno siamo io e lombra mia su la terra purtroppo baritoneggiò a mo di conclusione papiano borbonico e clericale il marchese giglio dauletta e io io che devo guardarmi dal dirlo sottovoce anche qui in casa mia non ammetto diceva che per il momentaneo piacere che prova la gola al passaggio dun boccone per esempio come questo e giù il boccone si debba poi star male unintera giornata che sugo cè e vi si tratteneva per ore intere chiacchierando senza fine in quel bujo la sua voce mi toglieva quasi il respiro mi faceva torcere su la sedia come su un aculeo artigliar le dita avrei voluto strozzarlo in certi momenti guarda puoi far male alla tua piccina così io ora sono vivo vedi e voglio stare allegro allegro come diceva un certo ubriaco amico mio allegro pomino ti pare che voglia lasciare una figliuola senza mamma ohibò ho già un figliuolo senza babbo donde un raggio dal tepore inebriante veniva a noi che non sapevamo intanto appressarci a quella finestra né per richiuderla né per vedere che cosa ci fosse di là per troncare ogni relazione con lei ma che logica era questa delle due luna o io avevo patito il furto e allora per qual ragione conoscendo il ladro non lo denunziavo e ritraevo invece da lei il mio amore come se anchella ne fosse colpevole misere misere misere più di quei due gattini che ritrovavo ogni mattina dentro le trappole e anchesse non avevano forza di vagire come quelli di miagolare e intanto ecco si sgraffiavano la mano mi andò su lo stesso numero di prima il fui per ritrarla ma no lì lì di nuovo come se qualcuno me lavesse comandato vogliono insomma estrarre la logica dal caso come dire il sangue dalle pietre e son sicurissimi che oggi o domani vi riusciranno ma laltro giorno le cadde di mano e si ruppe ne rimase soltanto la conchetta e questa ora è in camera mia su la mia scrivania adibita alluso che lei per primo distrattamente ne aveva fatto la cerimoniosa ipocrisia la servilità insinuante e loquace il malanimo di quelluomo mi avrebbero certamente reso intollerabile la permanenza in quella casa su cui egli non cera dubbio voleva tiranneggiare approfittando della dabbenaggine del suocero e niente figliuoli malagna entrato da tanto tempo nella convinzione che non ne aveva avuti dalla prima moglie solo per la sterilità o per la infermità continua di questa non concepiva ora neppur lontanamente il sospetto che potesse dipender da lui parlando pianissimo e sfuggendo di guardarmi chi sa che impressione le feci in prima mintrodusse attraverso un corridojo bujo nella camera che dovevo prendere in affitto uomini laltro chera un vecchietto magro magro tranquillo nel suo ascetico squallore ma pur con una piega a gli angoli della bocca che tradiva la sottile ironia mah e scrollò le spalle e rimase lì astratto con gli occhi invagati evidentemente senza ricordarsi più di nulla né dovera né con chi era ripeté altre due volte mah mah e gli risposi che fino alla mattina di quello stesso giorno non avevo visto neppure dipinta una roulette e che non solo non sapevo affatto come ci si giocasse ma non sospettavo nemmen lontanamente che avrei giocato e vinto a quel modo ne ero stordito e abbagliato più di lui nellesagitazione in cui mi trovavo sentii nello sguardo di quelluomo come una sfida e arrischiai tutto di nuovo quel che avevo di mio e quel che avevo vinto senza pensarci due volte dovrebbe intenderlo signor meis che mi offenderebbe se non lo facesse io voglio voglio che lei lo denunzii se non lo fa lei lo farò io come vuole che io rimanga con mio padre sotto questonta no no no e poi i difetti insomma della maschera finché non si scopre nuda ma una consolazione più grande mè venuta dalla vita o dalla cronaca quotidiana a distanza di circa ventanni dalla prima pubblicazione di questo mio romanzo il fu mattia pascal che ancora una volta oggi si ristampa io dico di fronte alla legge di fronte alla legge gridò egli arrestandosi di nuovo romilda lo guardava angustiata e sospesa in questo caso gli feci osservare mi sembra che più di tutti scusa dovrei risentirmi io che vedrò dora innanzi la mia bella quondam metà convivere maritalmente con te compresi così che non ostante quel mio strambo aspetto ella avrebbe potuto amarmi non lo dissi neanche a me stesso sorpreso perplesso quegli stette un po a squadrarmi poi si voltò verso i compagni chiamò grigliotti questi chera un tenente anziano con un pajo di baffoni allinsù la caramella incastrata per forza in un occhio lisciato impomatato si levò seguitando a parlare coi compagni si agitava nella gabbia si voltava saltava guardava di traverso scotendo la testina poi mi rispondeva chiedeva ascoltava ancora povero uccellino lui sì minteneriva mentre io non sapevo che cosa gli avessi detto ah povero pomino povero amico mio scusami sai se tho detto imbecille ma hai sentito te lha detto anche lei tua suocera e ti posso giurare che anche prima me laveva detto romilda nostra moglie sì proprio lei che le parevi imbecille stupido insipido e non so che altro è vero romilda di la verità sù sù smetti di piangere cara freddo maccorgevo che per quanto il mio animo si opponesse a prender qualità dal colore del tempo pur ne soffriva ma sta a vedere mi rampognavo che non debba più far nuvolo perché tu possa ora godere serenamente della tua libertà ti conosco gli dicevo ti conosco poi a un tratto esclamai to batta malagna presi un tridente chera lì per terra e glielo infissi nel pancione con tanta voluttà che il pentolino in cima allo stollo per poco non cadde io mi chiamo mattia pascal grazie caro questo lo so e ti par poco non pareva molto per dir la verità neanche a me ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo dopo alcuni giorni di quella prigionia cieca il desiderio il bisogno desser confortato in qualche modo crebbe fino allesasperazione sapevo sì di trovarmi in una casa estranea e che perciò dovevo anzi ringraziare i miei ospiti delle cure delicatissime che avevano per me tenevo a quella manina un lungo discorso intenso stringente e pur carezzevole che essa ascoltava tremante e abbandonata già lavevo costretta a cedermi le dita a intrecciarle con le mie ostante lanimo con cui mi recai a quella visita la figura e la casa del marchese giglio dauletta mi destarono una certa curiosità sapevo che egli stava a roma perché ormai per la restaurazione del regno delle due sicilie poiché per la loro statura e per le loro azioni quel cielo è un tetto proporzionato e il prototipo di queste marionette caro signor anselmo seguitai a pensare voi lavete in casa ed è il vostro indegno genero papiano questa volta adriana rise con gli occhi ancora lagrimosi perché cè sotto un mistero risposi io allora alterando burlescamente la voce sono congiurato non i parve anche che questo nome quadrasse bene alla faccia sbarbata e con gli occhiali ai capelli lunghi al cappellaccio alla finanziera che avrei dovuto portare adriano meis benone mhanno battezzato che gioja in fondo proviamo noi anche ammirandole in un tram elettrico il giorno avanti mero imbattuto in un poveruomo di quelli che non possono fare a meno di comunicare a gli altri tutto ciò che passa loro per la mente e per non apparire stupito fui crudele potevo mai supporre dissi adriana si coprì di nuovo il volto con le mani gemendo straziata dio dio dio ce laveva specialmente con me che pure attendevo agli strampalati insegnamenti di pinzone senza confronto più di berto ma doveva esser la mia faccia placida e stizzosa e quei grossi occhiali rotondi che mi avevano imposto i turbai e gli domandai una spiegazione smise di ridere ma gli rimase sul volto come limpronta svanente di quel riso digo che no che no lo fado ripeté no digo altro eccolo disse papiano indicandomi poi rivolto a me signor adriano una grata sorpresa il signor francesco meis di torino suo parente e poco dopo non ostanti le mie proteste tornò con un piccolo vassojo su cui era un bicchiere e una bottiglia di vermouth subito a quella vista la madre si alzò indispettita dicendo alla figlia ma no ma no da qua papiano sì il ladro non poteva esser altri che lui lui per mezzo del fratello durante quelle sedute spiritiche ma come mai gemette ella angosciata come mai teneva lei tanto denaro così in casa sera illuso come tanti altri aveva stentato tre quattranni poi avvilito aveva scritto da buenos aires una lettera al nonno e mi rivedevo nei primi giorni beato nellincoscienza o piuttosto nella follia a torino e poi man mano nelle altre città in pellegrinaggio muto solo chiuso in me nel sentimento di ciò che mi pareva allora la mia felicità ed ecco batta malagna quando sudato e sbuffante portava il cappello su le ventitré scivolava tutto gli scivolavano nel lungo faccione di qua e di là le sopracciglia e gli occhi gli scivolava il naso su i baffi melensi e sul pizzo gli scivolavano dallattaccatura del collo le spalle e scaraventai il libro a terra ma poi lo ripresi e sissignori mi misi a leggere anchio e anchio con un occhio solo perché quellaltro non voleva saperne lo vidi perdere sempre quel suo vicino era un signore magro elegantissimo su i quarantanni ma aveva il collo troppo lungo e gracile come coloro che seggono su quei divani giro giro non sono spesso in condizione di accorgersi della dubbia eleganza dell imbottitura i seggono di solito certi disgraziati cui la passione del giuoco ha sconvolto il cervello nel modo più singolare come guendalina non ne ho esclamava malagna mentre si versava un po di vino la moglie per tutta risposta si levava da sedere gli toglieva dalle mani il bicchiere e andava a buttare il vino dalla finestra e perché gemeva quello restando mè sembrata una fortuna lesser creduto morto ebbene e sono morto davvero morto peggio che morto me lha ricordato il signor anselmo i morti non debbono più morire e io sì erano quattro quei mascalzoni ma avevo anchio un buon bastone ferrato è vero che due di essi mi savventarono contro anche coi coltelli i difesi alla meglio facendo il mulinello e saltando a tempo in qua e in là per non farmi prendere in mezzo di far di me un altruomo per vivere unaltra vita che ora ecco sentivo sentivo piena in me e il mio spirito ridiventò ilare come nella prima giovinezza perdette il veleno dellesperienza finanche il signor anselmo paleari non mi sembrò più tanto nojoso viaggia questo senso penoso di precarietà mi teneva ancora e non mi faceva amare il letto su cui mi ponevo a dormire i varii oggetti che mi stavano intorno oltre alla bella presenza alle garbate maniere a quella sua impostatura delegante signore non aveva più nulla lui da dare alla moglie neppure un briciolo di cuore che forse lavrebbe compensata del fastidio che avrebbe potuto recarle la povera mamma mia questo no questo no interloquì papiano vedendomi smaniare centra benissimo il signor meis ha tutto il diritto desigere una soddisfazione direi anzi che è in obbligo sicuro deve deve andrà dunque lei con un suo amico dissi non aspettandomi anche da lui un rifiuto e che farà luomo quando le macchine faranno tutto si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità di tutte le invenzioni con cui la scienza crede onestamente darricchire lumanità e la ero nellimpossibilità di procacciarmi un qualche impiego se non volevo dunque ridurmi a mal partito bisognava che mi restringessi a vivere con poco fatti i conti non avrei dovuto spendere più di duecento lire al mese me ne sarei andato via ora da quella casa a cui mi ero già abituato in cui avevo trovato un po di requie in cui mi ero fatto quasi il nido e di nuovo per le strade senza meta senza scopo nel vuoto incolume come sì intendo senza contrarre passioni ah mai signorina mai non ci ha voluto dire intanto donde le fosse venuto quellanellino che si fece tagliare da un orefice perché le serrava troppo il dito io accorsa sopra luogo più tardi per quello del nostro bibliotecario mattia pascal scomparso da parecchi giorni causa del suicidio dissesti finanziarii requie stimai prudente fermarmi qualche giorno a pisa per non stabilire una relazione tra la ricomparsa di mattia pascal a miragno e la scomparsa di adriano meis a roma relazione che avrebbe potuto facilmente saltare a gli occhi specie se i giornali di roma avessero troppo parlato di questo suicidio chi muore giace eh e chi vive si dà pace e ora come si fa ora ripeté pomino gemendo tra le spine questo dico io romilda salzò per adagiar la bimba nella cuna andiamo andiamo di là dissio la piccina sè riaddormentata discuteremo di là tutto il paese ha preso parte al cordoglio di lei e ha voluto dimostrarlo accompagnando allestrema dimora il cadavere a cui rivolse brevi e commosse parole daddio il nostro assessore comunale cav pomino che fare ormai i misi ma quasi senza speranza in cerca di unoccupazione qual si fosse per provvedere ai bisogni più urgenti della famiglia ero inetto a tutto e la fama che mero fatta con le mie imprese giovanili e con la mia scioperataggine non invogliava certo nessuno a darmi da lavorare come se voglio anzi approfondirlo che approfondire non approfondisco mai nulla io ho avuto questa impressione e basta che fossi vedovo sissignore non pare anche a te adriana che ne abbia laria il signor meis par manuel bernaldez tornò a inchinarsi e si rivolse alla signora candida che teneva ancora in braccio la cagnetta ricominciò allora per minerva il supplizio a chi dicevo non sentiva neanche le cannonate lo scotevo per un braccio ed egli allora si voltava strizzava gli occhi contraeva tutta la faccia per sbirciarmi poi scusi signor paleari gli obbiettai io un granduomo passeggia cade batte la testa diventa scemo dovè lanima il signor anselmo restò un tratto a guardare come se improvvisamente gli fosse caduto un macigno innanzi ai piedi avrei considerato per esempio secondo la natural disposizione del mio spirito che se un rosignolo dà via le penne della coda può dire mi resta il dono del canto ma se le fate dar via a un pavone le penne della coda che gli resta gli abiti che indossiamo il loro taglio il loro colore possono far pensare di noi le più strane cose ma io sentivo ora un dispetto tanto maggiore in quanto mi pareva di non esser vestito male pareva più piccolo lì in mezzo al viale stava composto coi piedi uniti come se si fosse messo a giacere prima per non farsi male cadendo dovevo sapere conoscere i sentimenti di colui a mio riguardo la facilità però con cui accolsi questa scusa per la indelicatezza che commettevo spiando e origliando così nascosto mi fece sentire intravedere oh perché gli uomini domandavo a me stesso smaniosamente si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita perché tutto questo stordimento di macchine mortalmente dallesasperazione con cui proferì queste parole mi parve dintendere a un tratto la vera ragione per cui pomino era così addogliato ecco qua non tanto romilda egli forse rimpiangeva quanto la compagnia che gli era venuta a mancare sentivo poi quanto odiosa sarebbe stata la dichiarazione che avrei dovuto farle che io cioè avevo moglie ancora sì sì svelandole che non ero adriano meis io tornavo ad essere mattia pascal arridermi e un altro invece sera ucciso per me un altro un forestiere certo cui io rubavo il compianto dei parenti lontani e degli amici lei non può dire che la sua coscienza le basta a che le basta le basta per viver solo per isterilire nellombra eh via eh via senta io odio la retorica i ritirai in camera il mio pensiero corse subito ad adriana che se nera scappata singhiozzando dopo quella mia smentita e se ora fosse venuta a domandarmi una spiegazione certo non poteva credere neanche lei chio avessi davvero ritrovato il denaro sono per lo più poveri vecchi povere donne a cui mentì la vita e che vanno innanzi nel bujo dellesistenza con quel loro sentimento acceso come una lampadina votiva cui con trepida cura riparano dal gelido soffio degli ultimi disinganni ma poiché lintenzione in fondo era buona di tenermi cioè compagnia gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare questo pensiero come tanti altri del resto mi faceva dare un tuffo nel passato rivedevo allora la casa la biblioteca le vie di miragno la spiaggia e mi domandavo sarà ancora vestita di nero romilda ma vi trovai invece quel giovinetto pallido che affettava unaria di sonnolenta indifferenza tirando fuori i luigi dalla tasca dei calzoni per puntarli senza nemmeno guardare gli esseri superiori del piano mentale o di più sù non potevano discendere a comunicare con noi per mezzo di un medium bisognava dunque contentarsi delle manifestazioni grossolane di anime di trapassati inferiori del piano astrale cioè del più prossimo al nostro ecco io no no fece pomino ma mio padre sopporrebbe per qual ragione per la dote è vero non per altro perché ella sai è figlia dun artista dun valentissimo incisore morto sì morto bene insomma a torino venne ad aprirmi un vecchio su i sessantanni paleari papiano in mutande di tela coi piedi scalzi entro un pajo di ciabatte rocciose nudo il torso roseo ciccioso senza un pelo le mani insaponate e con un fervido turbante di spuma in capo pomino si volse torbido in faccia e si fermò con gli occhi bassi che vuoi pomino ripetei io più forte scotendolo per una spalla e ridendo di quella sua mutria dici sul serio doveva essere infatti entro di sé tremendamente afflitto da una di quelle mogli che si fanno rispettare aveva commesso lerrore di scegliersi la moglie dun paraggio superiore al suo chera molto basso certo la notizia più interessante di quella settimana e perciò il pezzo più forte di quel numero doveva essere il mio suicidio e non mi sarei dunque esposto al rischio che la richiesta insolita facesse nascere in lui qualche sospetto risero tutti il servo venne intanto ad annunziare chera in tavola dovetti fermarmi a desinare ma fremevo di tanta impazienza che non maccorsi nemmeno di mangiare sentii però infine che avevo divorato la fiera in me sera rifocillata per prepararsi allimminente assalto che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere se come ho detto non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire dammaestramento a qualche curioso lettore che per avventura riducendosi finalmente a effetto lantica speranza della buonanima di monsignor ella si sforzò a guardarmi e disse piano riabbassando subito gli occhi sì pare un altro io o locchio lei forse con questa barbaccia no perché le sta bene al terzo colpo fallito mi guardò e sorrise lo lasciai lì e ritornai nellaltra sala al tavoliere dove dianzi avevo vinto troppe cose senza parlare le avevo detto stringendole la mano inducendola a intrecciar con le mie le sue dita e un bacio un bacio infine aveva suggellato il nostro amore ecco comè andata lui mi ha assicurato che lei doveva essere suo parente ed è voluto venire a conoscerla allagenzia dellimposte sissignore è impiegato là ajuto agente oh sì lavrebbero senza dubbio pensato muccidevo così senzalcuna ragione apparente senza averne prima dimostrato in qualche modo lintenzione sì qualche stranezza più duna lavevo commessa in quegli ultimi giorni quel pasticcio del furto prima sospettato poi improvvisamente smentito fra pochi istanti appena avrò bussato a quella porta la loro vita sarà sconvolta ecco è in mia mano ancora la sorte che pende loro sul capo ma che adriana e ora lo intendo bene non poteva assolutamente permettere che io tacessi e obbligassi anche lei al silenzio non poteva in verun modo accettare quella che pareva una mia generosità per tante ragioni anzi nessuna fantasia arriva a concepire certe follie certe inverosimili avventure che si scatenano e scoppiano dal seno tumultuoso della vita ma pure come e quanto appare diversa dalle invenzioni che noi possiamo trarne la realtà viva e spirante sapeva poco dunque dei parenti sia paterni sia materni tuttavia era certo certissimo desser mio cugino ma il nonno almeno il nonno lo aveva conosciuto volli domandarglielo ebbene sì lo aveva conosciuto non ricordava con precisione se a pavia o a piacenza eh no segnore mio no occi sì lho fatto no lo fado domani seguramente si lei punta forte con migo bien si no no lo fado seguramente gracie tante io osservavo tutti nuovo del luogo ancora impacciato avrei voluto parere anchio almeno un poco come di casa e studiavo quelli che mi parevano più disinvolti povera adriana rimasi lì solo in mezzo alla camera sbalordito vuoto annientato come se tutto il mondo per me si fosse fatto vano subito ci corro figùrati ma non sai dunque che ti tocca a riprendertela io come ma certo raffermò berto mentre sbalordito lo guardavo io ora a mia volta il secondo matrimonio sannulla e tu sei obbligato a riprendertela non potendo con gli altri e non sapendo che fare mi mettevo a conversar con lui col canarino gli rifacevo il verso con le labbra ed esso veramente credeva che qualcuno gli parlasse e ascoltava e forse coglieva in quel mio pispissìo care notizie di nidi di foglie di libertà a tutti i costi dovevo procurarmene una copia lì avrei trovato tutte le notizie particolareggiate che mabbisognavano ma come sperare di trovare ad alenga il foglietto avrei potuto forse lusingare più oltre quella povera fanciulla dovevo soffocarla soffocarla la mia passione non rivolgere più ad adriana né uno sguardo né una parola mi morì pochi giorni dopo laltra volle darmi il tempo invece di affezionarmi a lei con tutto lardore di un padre che non avendo più altro faccia della propria creaturina lo scopo unico della sua vita evidentemente però questaltra aveva anche sentito chio parlavo per lei sola giacché subito tra noi si stabilì come una tacita intesa di pigliarci a godere insieme il comico e impreveduto effetto de miei discorsi che doveva ella dunque supporre chio negando a quel modo il furto avevo voluto punirla del mancato giuramento ma perché evidentemente perché dallavvocato a cui le avevo detto di voler ricorrere per consiglio prima di denunziare il furto pur lamore fosse stato in lei più forte di tutto più forte dogni riguardo sociale ah povera adriana e come avrei potuto io chiuderla con me nel vuoto della mia sorte farla compagna dun uomo che non poteva in alcun modo dichiararsi e provarsi vivo che fare che fare il fazzolettino che teneva in mano per impedirsi di piangere non riuscendovi lo strappò a più riprese rabbiosamente donna brutta e vecchia esclamò tre disgrazie a cui non cè rimedio perché vivo io si calmi via la pregai addolorato perché dice così signorina ma con berto ci durava poco nel vedersi imitato finanche nel modo di camminare mio fratello perdeva subito la pazienza forse per paura del ridicolo e lo bistrattava fino a cavarselo di torno mino allora tornava ad appiccicarsi a me e il padre a stringer la bocca al sacchetto favorisca mi disse il servo cedendomi il passo su lentrata della villa chi debbo annunziare non mi trovai più in gola la voce per rispondergli nascondendo lo sforzo con un sorriso balbettai ritornai sul ponte cheto chinato i tremavano le gambe e il cuore mi tempestava in petto scelsi il posto meno illuminato dai fanali e subito mi tolsi il cappello infissi nel nastro il biglietto ripiegato poi lo posai sul parapetto col bastone accanto ma dove in una grande città o in una piccola non sapevo risolvermi chiudevo gli occhi e col pensiero volavo a quelle città che avevo già visitate già quella vendita non giovò a nulla il malagna con quel figlio nascituro che lo abilitava ormai a non aver più né ritegno né scrupolo fece lultima si mise daccordo con gli strozzini e comprò lui senza figurare le case per pochi bajocchi nel disinganno profondo provai un avvilimento un dispetto unamarezza che non saprei ridire e il dispetto e lavvilimento mi trattenevano dallo stuzzicar lattenzione di coloro che io dal canto mio riconoscevo bene sfido dopo due anni lei non deve aver molto cuore mi disse una volta la caporale se è vero ciò che dice e che io non credo desser passato finora incolume per la vita ed egli se ne gloriava quasi quanto della chiave doro di gentiluomo di camera e dellinsegna di cavaliere di san gennaro e di tantaltre onorificenze che facevano bella mostra di sé nel salone sotto i due grandi ritratti a olio di ferdinando e di francesco obbiettò allora pomino timidamente cominciando a sentirsi sulle spine nel vedermi così infatuato tu diresti forse sposarla non dico nulla io per adesso hai paura forse no perché prima di comunicare a gli altri il fenomeno avrei voluto in qualche modo spiegarmelo ma poi pensai che avendo ottenuto ciò che mi premeva ora quasi per obbligo mi conveniva secondar la frode senzaltro indugio per non irritare maggiormente papiano e avviai a dire quel che sentivo la boule alla fine cadeva sul quadrante e il croupier ripeteva con la solita voce la formula duso e annunziava il numero sortito e il colore e io avevo dormito e ora in questa impazienza angosciosa avrei dovuto aspettare fino alla mattina del giorno seguente per saper qualche cosa dai giornali di roma intanto il marchese giglio quella volta voleva tener duro ne seguiva che il pantogada sarebbe rimasto a roma parecchio tempo e sarebbe certo venuto a trovare in casa terenzio papiano col quale doveva intendersi a meraviglia zitta zitta si levava dalla positura voluta cacciava le zampine e il musetto nellinsenatura tra la spalliera e il piano della poltrona come se volesse ficcarsi e nascondersi lì e presentava al pittore il di dietro bello scoperto come un o scotendo quasi a dileggio la coda ritta non certo quelli che la guardavano sospesi nel supplizio che cagionava loro il capriccio di essa a cui ecco sotto su i quadrati gialli del tavoliere tante mani avevano recato come in offerta votiva oro oro e oro e quel giorno appunto era venuto a roma con questo intento per scroccare cioè altro danaro al povero marchese sapendo bene che questi non avrebbe mai e poi mai abbandonato nelle mani di lui la sua cara nipote pepita ma subito il signor anselmo le diede su la voce ecco la paurosa son puerilità perbacco scusi lo dico anche a lei silvia lei conosce bene lo spirito che le è familiare e sa che questa è la prima volta che sarebbe un peccato via non mi parve dallaria con cui mi salutò che marianna dondi vedova pescatore accogliesse con molto piacere lannunzio duna mia seconda visita mi porse appena la mano ebbi così la consolazione di sapere che il castello di valenay messo allincanto per la seconda volta era stato aggiudicato al signor conte de castellane per la somma di due milioni e trecentomila franchi meno mezza la sua pensione doveva andarsene nellacquisto di quei libri già se nera fatta una piccola biblioteca la dottrina teosofica però non doveva soddisfarlo interamente ma che legge è questa proruppi ancora una volta scusi questa è legge turca il giovane avvocato sorrise rassettandosi le lenti sul naso con aria di superiorità ma pure è così mi rispose io avevo con lui più pazienza perché volentieri pigliavo a godermelo poi me ne pentivo riconoscevo daver ecceduto per causa sua in qualche impresa o sforzato la mia natura ah perdio ecco la traccia era riuscito a scoprirla papiano balzai in piedi reggendomi al tavolino per non cadere nellimprovviso smarrimento angoscioso stupefatto quasi atterrito tesi lorecchio con lidea di fuggire non appena quei due papiano e lo spagnuolo mi procurò una gioja strana e nuova non priva duna certa mestizia nei primi tempi del mio vagabondaggio me ne feci unoccupazione vivevo non nel presente soltanto ma anche per il mio passato cioè per gli anni che adriano meis non aveva vissuti eravamo stanchi della veglia e delle forti emozioni provate eravamo anche infreddoliti per riscaldarci un po romilda volle preparare con le sue mani il caffè nel porgermi la tazza mi guardò con su le labbra un lieve mesto sorriso quasi lontano e disse tu al solito senza zucchero è vero restavano mia moglie e mia suocera dovevo proprio credere alla loro pena per la mia morte a tutta quella inenarrabile angoscia a quel cordoglio straziante del funebre pezzo forte di lodoletta che peccato esclamò dolente il cavalier tito lenzi ma lei ci avrà parenti laggiù mimmagino no nessuno ah dunque è venuto in italia con tutta la famiglia e vi si è stabilito dove ha preso stanza che colpa ha lui se io poi ingrato e sconoscente andai a guastargli le uova nel paniere due no eh due no perbacco sempre in giro con quel suo trabaccolo dove trovava meglio e più opportunamente comprava e subito rivendeva mercanzie dogni genere e perché non fosse tentato a imprese troppo grandi e rischiose ma quanto più brevemente mi sarà possibile dando cioè soltanto quelle notizie che stimerò necessarie alcune di esse certo non mi faranno molto onore ma io mi trovo ora in una condizione così eccezionale che posso considerarmi come già fuori della vita dernier ebbene al primo di quei tre ultimi colpi niente niente neanche al secondo al terzo e ultimo oh ma paghiamo il dottor ambrosini esclamai fingendo di ricordarmi improvvisamente della nota e del servo che attendeva di là lacerai la busta e senza pr tempo in mezzo sforzandomi dassumere un tono scherzoso seicento lire dissi guardi un po adriana la natura fa una delle sue solite stramberie per torna alla biblioteca e lascia i libri di filosofia va va piuttosto a leggere anche tu che birnbaum giovanni abramo fece stampare a lipsia nel un opuscolo in o ne trarrai senza dubbio maggior profitto si chiamava manuel bernaldez e parlava correttamente litaliano non ci fu verso però di fargli pronunciare lesse del mio cognome pareva che ogni volta nellatto di proferirla avesse paura che la lingua gliene restasse ferita ero già stanco di stare alla bada della fortuna la dea capricciosa dovea pure passar per la mia strada e passò finalmente ma tignosa avrei aspettato a pisa i giornali di roma quelli de la sera e quelli del mattino poi se non si fosse fatto troppo chiasso prima che a miragno mi sarei recato a oneglia da mio fratello roberto a sperimentare su lui limpressione che avrebbe fatto la mia resurrezione che seguì ci volle un pezzo prima chio smarrito di confusione e di vergogna potessi riavermi in quellimprovviso disordine serano accorti di quel nostro bacio lo pregai di lasciarmi andar solo e quella sera stessa senzaltro indugio partii col treno delle otto fra ripeté così adriano non so più quante volte sempre con gli occhi rivolti a me quando scesero entrambi a una stazione e mi lasciarono solo nello scompartimento maffacciai al finestrino per seguirli con gli occhi discutevano ancora allontanandosi mattia pascal chi strillò la voce di dentro mattia pascal ripetei incavernando ancor più la voce ritornando per via borgo nuovo mimbattei a un certo punto in un ubriaco il quale passandomi accanto e vedendomi cogitabondo si chinò sporse un po il capo a guardarmi in volto da sotto in sù e mi disse scotendomi leggermente il braccio allegro poco o nulla avevo da lodarmi di quel disgraziato che per forza avevano voluto far finire miseramente nella gora dun molino dopo tante sciocchezze commesse egli non meritava forse sorte migliore i sarei punito così del male che le avevo fatto sul momento sì le avrei cagionato altro male ma a fin di bene per guarirla non crede come no dissi con un tristo riso alla caporale dodici mila lire signorina e che son rena crede ella che sarei così tranquillo se davvero me le avessero rubate lo indovinava lo sentiva proprio in quei momenti ecco la sua voce diventava più molle quasi carezzevole noi abbiamo bisogno dincolpar sempre qualcuno dei nostri danni e delle nostre sciagure vita finché mero contentato di star chiuso in me e di veder vivere gli altri sì avevo potuto bene o male salvar lillusione chio stessi vivendo unaltra vita ma ora che a questa mero accostato fino a cogliere un bacio da due care labbra ecco mi toccava a ritrarmene inorridito come se avessi baciato adriana con le labbra dun morto dunque via con quel po di francese di cui potevo disporre e con la guida di quellopuscolo fino a montecarlo lì a due passi avrei potuto bene avventurarmi né mia suocera né mia moglie dicevo fra me in treno sanno di questo po di denaro che mi resta in portafogli e come mi domandò pomino che pendeva affascinato dalle mie labbra come vedremo bisognerà prima di tutto accertarsi di tante cose andare in fondo studiar bene capirai non si può mica prendere una risoluzione così su due piedi lascia fare a me tajuterò codesta avventura mi piace eh ma seduto quasi su la schiena col collo lungo proteso come sotto un giogo sosteneva invece che non cera da fidarsi delle più antiche testimonianze perché la chiesa nei primi secoli tutta volta a consustanziarsi la dottrina e lo spirito del suo ispiratore si dava poco pensiero ecco no avevo tanto parlato e avevo rivolto tutte quelle domande particolareggiate alla caporale perché mero accorto del piacere forse incosciente che provava adriana alle risposte vittoriose che quella mi dava i accorgo di non essere stato felice ma lei è felicissimo sempre esclamai io no intendo di non averle fatto piacere ma creda pure che è stata una combinazione ecco qua son dovuto andare questa mattina allagenzia delle imposte per conto del marchese mio principale dovè lanima sì lei o io io che non sono un granduomo ma che pure via ragiono passeggio cado batto la testa divento scemo dovè assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili perché sono vere allopposto di quelle dellarte che per parer vere hanno bisogno desser verosimili e allora verosimili non sono più assurdità quanto vivace la cornice tanto squallida la faccina magra e floscia tuttoché imbiaccata lisciata imbellettata minerva intanto la vecchia cagnetta co suoi sforzati rochi abbajamenti non lasciava fare i convenevoli chi altro cè ih hai voglia il della piana bossi e margottini ecco tutta la mia vincita avevo vinto per loro a montecarlo in fin dei conti che rabbia per que due giorni di perdita sarei stato ricco di nuovo ricco dal canto mio son davviso che noi finché per grazia di dio siamo vivi non potremo saper nulla della morte e dunque non le pare inutile pensarci ingegnamoci di vivere alla meglio piuttosto santo dio ecco come io la penso signor meis volle che per rassettarmi dalla corsa bevessi qualcosa romilda se non ti dispiace come se fosse a casa sua romilda si alzò guardando la madre per consigliarsi con gli occhi di lei anche il marchese giglio dauletta avrei conosciuto che lo desiderava tanto per tutto ciò che egli papiano gli aveva detto di me ma il marchese non usciva più di casa e poi non avrebbe mai preso parte a una seduta spiritica per le sue idee religiose e come domandai lui no e intanto permette che vi prenda parte la nipote ma di prendermi la moglie sì birbaccione e tu a me dissegli allora pronto tu a me non lavevi tolta prima da vivo io esclamai e dàlli ma se non ti volle lei lo vuoi dunque ripetuto che le sembravi proprio uno sciocco diglielo tu romilda per favore ma almeno prima prima dissi tra me vaneggiando almeno prima tentare perché no se mi venisse fatto almeno tentare per non rimaner di fronte a me stesso così vile se mi venisse fatto avrei meno schifo di me tanto non ho più nulla da perdere perché non tentare per quietarla me ladagiai sul petto e cominciai a batterle pian pianino una mano su le spallucce e a dondolarla passeggiando lodio mi sbollì limpeto cedette e a poco a poco la bimba si tacque niente ma con tenerissimo compiacimento ricordavo che ella dal terrazzino maveva chiamato come per esser protetta da me e che infine maveva stretto forte forte la mano il paleari giunse le mani e con espressione di benigno compatimento mi rispose ma santo dio perché vuol cadere e batter la testa caro signor meis per unipotesi ma nossignore passeggi pure tranquillamente i aspettavo di meglio dico la verità lingresso sì non cè male si vede che hanno avuto quasi lintenzione dinnalzare un tempio alla fortuna con quelle otto colonne di marmo un portone e due porte laterali su queste era scritto ah ora ritornando vivo avrei potuto anchio prendermi il gusto di dire bugie tante tante tante anche della forza di quelle del cavalier tito lenzi e più grosse ancora a due palmenti era anche il molino chi sa quantanni ancora avrebbero dovuto aspettare ora forse con unofferta in contanti me li sarei levati daddosso a buon patto e facevo il conto ra i disprezzerai ancor più così adriana gemetti rovesciandomi sul letto che altro che altro posso fare per te poco dopo le quattro venne a picchiare alluscio della mia camera il signor anselmo eccomi gli dissi e mi recai addosso il pastrano son pronto egli il marchese dauletta si trovava in quel momento a passare di là indignato furente sera precipitato entro la farmacia aveva afferrato per il bavero della giacca quel vile gli aveva mostrato il re lì fuori gli aveva poi sputato in faccia e brandendo uno di quei gigli staccati sera messo a gridare tra la ressa ecco la vita pensavo e seguivo con gli occhi la dolce fanciulla in quella sua cura gentile aspettando di punto in punto che ella levasse lo sguardo verso la mia finestra ma invano sapeva che stavo lì ma quandera sola fingeva di non accorgersene a noi uomini invece nascendo è toccato un tristo privilegio quello di sentirci vivere con la bella illusione che ne risulta nel mio povero e timidissimo francese volli fargli notare che aveva sbagliato oh certo involontariamente era un tedesco e parlava il francese peggio di me ma con un coraggio da leone si può essere domando io più onesti di così ecco qua tutto quello che aveva rubato al padre egli lo avrebbe rimesso al figliuolo nascituro esse romilda e la madre mi avevan gettato in questi frangenti ah io non avrei mai pensato di simulare un suicidio per liberarmi di loro ed ecco ora dopo essermi aggirato due anni come unombra in quella illusione di vita oltre la morte la signorina caporale si strinse ne le spalle forse adriana crede che lei possa avere qualche ragione per ma no ma no maffrettai a interromperla si tratta ripeto di dodici mila lire signorina fossero state trenta quaranta lire eh via glielo volevo dir subito tanto io quanto mio suocero creda ci troveremmo imbrogliati siamo disadatti lei ha ragione lei freme lo vedo il sangue non è acqua ebbene si rivolga subito a due ufficiali del regio esercito non possono negarsi di rappresentare un gentiluomo come lei in una partita donore lei si presenta espone loro il caso quella giornata quasi non avvertita da me tra le prime faccende e poi in quel sonno di piombo in cui ero caduto chi sa intanto comera passata lì in casa paleari io che me ne dovevo star zitto in ombra ignorato da tutti eroe ecco eroe non potevo più essere davvero se non a patto di morirci ma se ero già morto amministrava e mentrio attenderò al molino il fattore mi ruberà i frutti della campagna e se mi porrò invece a badare a questa il mugnajo mi ruberà la molenda e di qua il mugnajo e di là il fattore faranno laltalena e io nel mezzo a godere la tua stessa statura la tua barba vestito come te di nero e poi scomparso da tanti giorni e già me nero scappato hai sentito come se non mavessero fatto scappar loro costei costei vede signorina conclusi io sarà che la donna è più generosa delluomo ma le faccio notare che a poco a poco lei mi ha consigliato di combinarmi unaltra faccia ora ecco comessa anche questa volta mi venne in ajuto facendo per aprire lo stipetto notai che la chiave non girava entro la serratura spinsi appena appena e subito lo sportellino cedette cresceva anche per me la difficoltà del trattare il segreto impaccio che già avevo provato e che spesso ora diventava acuto come un rimorso nel vedermi lì intruso in quella famiglia con un nome falso coi lineamenti alterati con una esistenza fittizia e quasi inconsistente rimasto solo mi misi a fare in quel salottino le volte del leone rimaritata con pomino ma sicuro anche la stessa moglie lui eh già la aveva amata prima in cuor di donna quanto dura amore ore ed ella non mi amò quantio lamai mai or chi sei tu che sì ti lagni meco eco e ci mi sentivo sperduto tra quel rimescolìo di gente e intanto il frastuono il fermento continuo della città mintronavano quella testimonianza a quanto ora è risultato sarebbe stata alquanto interessata specie per il majoli e per la tedeschi il vero casati era vivo era però in carcere ancora dal febbraio dellanno precedente per un reato contro la proprietà e da tempo viveva diviso sebbene non legalmente dalla moglie adriana la respinse con un gomito cè di male che tu hai mentito e mi fai rabbia parlavamo degli attori di teatro che sono tutti così e allora tu hai detto come il signor meis chi sa perché non si fa crescere almeno i baffi e io ho ripetuto già chi sa perché ebbene riprese la caporale chi dice chi sa perché vuol dire che vuol saperlo nessuno me laveva insegnato avevo imparato da me qualche cosa così leggiucchiando nella biblioteca non ero poi per nulla sicuro della pronunzia e temevo di far ridere parlando e dunque dissi io ridendo acre vedi tu non puoi più ottener nulla negando te ne devi guardar bene devi anzi dirgli di sì che è vero verissimo chegli può aver figliuoli ed ecco ora essa cercava dattenuar limpressione che quelle notizie avevan prodotto nellanimo di colui ricco domandò egli a un certo punto e la caporale non so pare certo campa sul suo senza far nulla sempre per casa ma no e poi domani lo vedrai non era già di troppo quelluno volli domandarglielo correttivo mi rispose un lanternino contro laltro del resto a un certo punto questo si spegne sa e le sembra che sia il miglior mezzo codesto per vedere qualche cosa marrischiai a osservare non avvenne nulla e pur non di meno la paura non mi passò neppure la sera di quello stesso giorno allorché papiano spiegandomi il mistero per me insolubile e terribile di quella visita afferrarmi per un braccio concitatissimo con gli occhi che gli schizzavano fiamme quello spagnoletto barbuto e atticciato voleva a ogni costo trattenermi ecco erano le undici e un quarto i croupiers invitavano ai tre ultimi colpi avremmo fatto saltare la banca se non avessi fatto a tempo a sorreggerla la povera adriana sarebbe caduta per terra come sotto una mazzata tuttavia con uno sforzo supremo ella poté riaversi ancora una volta e singhiozzando convulsa avvilimento e stizza i veniva dafferrargli un braccio e di gridargli ma scusi cavaliere perché perché non solo non mi rallegrò affatto ma mi accelerò talmente i battiti del cuore che dopo alcune righe dovetti interrompere la lettura la tremenda costernazione e linenarrabile angoscia della mia famiglia non mi fecero ridere né lamore e la stima dei miei concittadini per le mie belle virtù i fermai di botto sorpreso a squadrarlo da capo a piedi allegro ripeté accompagnando lesortazione con un gesto della mano che significava che fai che pensi non ti curar di nulla e sallontanò cempennante reggendosi con una mano al muro le scene poi a cui giornalmente mi toccava dassistere e di prender parte in casa mia mi toglievano quella calma che mi abbisognava per raccogliermi un po a considerare ciò che avrei potuto e saputo fare ma ella come se mi avesse letto in cuore il dispiacere che il suo rifiuto mi cagionava si lasciò sfuggire nel bujo un del resto chio colsi subito a volo ah brava lavremo dunque con noi per domani sera soltanto concesse ella sorridendo che colpa infine se la perfidia di marianna dondi vedova pescatore giunse fino a farmi credere chio con la mia arte in poco tempo fossi riuscito a vincere la diffidenza di lei e a fare anche un miracolo precipitavano poi a quando a quando dagli scaffali due o tre libri seguiti da certi topi grossi quanto un coniglio furono per me come la mela di newton altro in gran copia nera poi sgorgato dal forellino alla tempia destra su la rena gialla del viale tutto raggrumato ma come son rimasta io ora guardi per lui ho dovuto anche dar via il pianoforte chera per me tutto capirà non per la mia professione soltanto io parlavo col mio pianoforte da ragazza allaccademia componevo ho composto anche dopo diplomata poi ho lasciato andare e mi proponevo di trarmi in disparte quanto più mi fosse possibile ricordando di continuo a me stesso che non dovevo accostarmi troppo alla vita altrui che dovevo sfuggire ogni intimità e contentarmi di vivere così fuor fuori ero io dunque sul punto di diventare sul serio un filosofo no no via non era logica la mia condotta così non avrei potuto più oltre durarla bisognava chio vincessi ogni ritegno prendessi a ogni costo una risoluzione altissimo di statura e più alto dio mio sarebbe stato se il busto tutta un tratto quasi stanco di tallir gracile in sù non gli si fosse curvato sotto la nuca in una discreta gobbetta da cui il collo pareva uscisse penosamente laltra non avrei voluto confessarla a me stesso e appunto perciò mirritava più fortemente sotto sotto avevo un bel dirmi stupido vattene via levati dai piedi codesto seccatore non me ne andavo non potevo più andarmene io son certo che me ne sentirei dopo profondamente avvilito rosina chiamava la serva dammene ancora un po buona questa salsa majonese giunsi in un attimo a casa pomino ma in quella specie di bacheca che è nellandrone non trovai la vecchia portinaja fremendo attendevo da qualche minuto quando su un battente del portone scorsi una fascia di lutto stinta e polverosa inchiodata lì evidentemente da parecchi mesi miseria chinava il capo con gli occhi chiusi approvando tutto ciò chio dicevo per pigliarmelo a godere son sicuro che se gli avessi detto che da bambini noi eravamo cresciuti insieme e che parecchie volte io gli avevo strappato i capelli egli avrebbe approvato allo stesso modo me ne accorsi in una triste giornata di novembre a milano tornato da poco dal mio giretto in germania faceva freddo ed era imminente la pioggia con la sera fermo in un luogo proprietario duna casa eh allora registri e tasse subito e non mi avrebbero iscritto allanagrafe ma sicuramente e come con un nome falso e allora chi sa forse indagini segrete intorno a me da parte della polizia insomma impicci imbrogli e la chitarra come se avesse messo le ali volò dal cassettone su cui era posata e venne a strimpellar su noi i parve però che max manifestasse meglio le sue eminenti facoltà musicali coi sonaglioli dun collaretto da cane che a un certo punto fu messo al collo della signorina caporale berto al contrario bello di volto e di corpo almeno paragonato con me non sapeva staccarsi dallo specchio e si lisciava e si accarezzava e sprecava denari senza fine per le cravatte più nuove per i profumi più squisiti e per la biancheria e il vestiario ma son sicuro che la mia cognatina avrà saputo provvedere a tutto è vero se le mancasse qualche cosa dica dica tutto sa se le bisognasse per esempio una scrivania più ampia o qualche altro oggetto dica senza cerimonie a noi piace accontentare gli ospiti che ci onorano ero a due passi dal caffè aragno là là allo sbaraglio e nel cieco orgasmo che mi spronava entrai nella prima sala attorno a un tavolino cerano cinque o sei ufficiali morta esclamai restando no peggio ha ha ripreso marito trasecolai marito sì pomino ho ricevuto la partecipazione sarà più dun anno là spalancamento docchi e di bocca di marianna dondi e anche di mia moglie poi dove li hai rubati gridando che esigeva subito una riparazione perché io gli avevo disonorata rovinata una nipote una povera orfana e come la madre anche lei dunque si era servita di me vituperosamente per il suo fine infame per la sua ladra voglia e quella povera oliva intanto rovinata rovinata avevo saputo che anche lei e tutti di casa sarebbero stati chiamati responsabili di esso ebbene e non mi aveva ella detto che volentieri avrebbe affrontato lo scandalo sì ma io era chiaro io non avevo voluto avevo preferito di sacrificar così dodici mila lire pessimo gusto e fa dispetto potrebbero almeno offrire a tutti coloro che vanno a lasciar lì tanto denaro la soddisfazione di vedersi scorticati in un luogo men sontuoso e più bello e in fine dopo un altro anno ormai disperando per sempre al colmo dellesasperazione si mise a malmenarla senza alcun ritegno gridandole in faccia che con quella apparente floridezza ora ero libero del tutto non mi bastava eh via avevo ancora tutta una vita innanzi a me per il momento chi sa quanti erano soli comero io povero anellino gemette allora storcignandosi la quarantenne in vena quella sera di lezii infantili tanto stretto le stava non voleva uscirle più dal dito sarà stato forse il ricordo dun silvia la interruppe la piccola adriana in tono di rimprovero qualcuno fra quelli rimasti in piedi dietro coloro che avevano avuto la fortuna di trovare una seggiola si sospingeva per intravedere ancora la propria posta prima che i rastrelli dei croupiers si allungassero ad arraffarla non giovavano a nulla le vendette che di questi suoi tradimenti noi ci prendevamo eppure ricordo che non eran da burla una sera per esempio io e berto sapendo che egli soleva dormire seduto su la cassapanca nella saletta dingresso in attesa della cena un gran colpo un colpo formidabile come vibrato da un pugno di gigante invisibile tonò sul tavolino così in piena luce allibimmo tutti e più di ogni altro papiano e la signorina caporale scipione scipione chiamò terenzio ma il caffè mi fumava sotto il naso inebriandomi del suo aroma e cominciai a sorbirlo lentamente domandai quindi a pomino il permesso di lasciare a casa sua la valigia fino a tanto che non avessi trovato un alloggio avrei poi mandato qualcuno a ritirarla a un certo punto però stracciavo la carta e buttavo via la penna io potevo benissimo essere anche analfabeta a chi dovevo scrivere non ricevevo né potevo più ricever lettere da nessuno alla prima stazione italiana comprai un giornale con la speranza che mi facesse addormentare lo spiegai e al lume del lampadino elettrico mi misi a leggere eppure forse non sarebbe accaduto nulla di grave se una mattina romilda eravamo alla stìa e avevamo lasciato la madre ad ammirare il molino tutta un tratto smettendo lo scherzo troppo ormai prolungato sul suo timido amante lontano provai dopo quelle confidenze una stizza violenta nel vederla così sottomessa e quasi schiava dellodiosa tirannia di quel cagliostro poco dopo però comparve nel terrazzino come unombra il fratello di papiano il ricordo del bacio fu per il momento soffocato in me dallo stupore per quella rivelazione veramente strana e inesplicabile a cui avevo assistito e intanto la natura nella sua infinita grandezza non ha forse il più lontano sentore di noi e della nostra vana illusione sa si poteva immaginare che lho trascinato qua una scena selvaggia i son veduto costretto a spogliarlo a frugargli addosso da per tutto negli abiti fin nelle scarpe e lui là aveva fatto il resto e forse qualcosaltro di peggio per cui era stato costretto a lasciar la diplomazia dallora in poi il marchese dauletta non aveva avuto più pace forzato continuamente a mandar danaro per pagare i debiti di giuoco del genero incorreggibile la lotta che facevo contro me stesso per non assumer coscienza di ciò che sentivo per adriana mimpediva intanto di riflettere alle conseguenze della mia anormalissima condizione desistenza rispetto a questo sentimento tanto a quella mosca canina del recchioni tanto a filippo brìsigo e mi piacerebbe che gli servissero per pagarsi il funerale non caverebbe più sangue ai poverelli tanto a cichin lunaro il torinese tanto alla vedova lippani forse per questo allora le donne mi amavano non ostante quel mio occhio un po sbalestrato e il mio corpo da pezzo da catasta questa volta però debbo dirlo la mia foga proveniva anche dal desiderio di sfondare la trista ragna ordita da quel laido vecchio e riparavo tutto che altra soddisfazione avrei potuto dare ad adriana per il male che le avevo fatto ma laffronto di quel farabutto dovevo tenermelo feci in tempo a ghermirgli la mano levata su me e lo respinsi con forza ma egli mi si lanciò contro ancora una volta e mi sfiorò appena il viso con la mano io mi avventai furibondo ma papiano e il paleari accorsero a trattenermi mentre il bernaldez si ritraeva gridandomi si può fare a meno della camera oscura nella fotografia e dunque ci sono poi tanti mezzi di controllo il signor anselmo però come potei vedere poche sere dopo non ne usava alcuno quando dopo il primo giorno dellinesplicabile assenza la famiglia impressionata si recò alla biblioteca boccamazza dove egli zelantissimo del suo ufficio si tratteneva quasi tutto il giorno ad arricchire con dotte letture la sua vivace intelligenza trovò chiusa la porta sentii in quel punto schiudere laltro uscio del salotto i rizzai gli occhi mi sintorbidarono dalla commozione una specie di riso convulso mi gorgogliò in gola roberto era rimasto innanzi a me turbato quasi stordito con chi fece rimasi non so per quanto tempo lì su quella poltrona a pensare ora con gli occhi sbarrati ora restringendomi tutto in me rabbiosamente come per schermirmi da un fitto spasimo interno vedevo finalmente vedevo in tutta la sua crudezza la frode della mia illusione poi soggiunse la caporale la signora candida papiano la interruppe al posto dadriana è vero ci avevo pensato va benone io strinsi forte forte forte la mano di adriana fino a farle male appena ella venne a prender posto accanto a me perché gli pare cioè chio non sappia dar valore e senso universalmente umano alle mie favole e ai miei personaggi tanto da lasciar perplesso chi deve giudicarli se io non abbia inteso piuttosto limitarmi a riprodurre certi curiosi casi certe particolarissime situazioni psicologiche ebbene così doveva essere ella doveva odiarmi disprezzarmi comio mi odiavo e mi disprezzavo e anzi per inferocire di più contro me stesso per far crescere il suo disprezzo mi sarei mostrato ora tenerissimo verso papiano verso il suo nemico mi mettevo talvolta a riempire interi fogli di carta della mia nuova firma provandomi a scrivere con altra grafia tenendo la penna diversamente di come la tenevo prima poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento oh levità deliziosa dellanima serena ineffabile ebbrezza a un certo punto sarrestò e disse sta di fatto che lei con te qua vivo non sarà più mia moglie e tu fa conto che io sia morto gli risposi tranquillamente riprese a passeggiare questo conto non posso più farlo ora sceso a nizza non ben risoluto ancora di ritornare a casa girando per la città mera avvenuto di fermarmi innanzi a una grande bottega su lavenue de la gare che recava questa insegna a grosse lettere dorate scusi signorina le proposi allora per confortarla in qualche modo e non si potrebbe prendere a nolo un pianoforte i piacerebbe tanto tanto sentirla sonare e se lei no minterruppe la vedova pescatore che si ricordava ancora del batuffolo di pasta appiastratole in faccia dalla terribile vecchia si agitò sulla sedia pomino mi rispose che non la vedeva più da due anni ma che era viva poi a sua volta mi domandò che avevo fatto io dovero stato unintera notte vagai per il paese e per le campagne non so con che idee per la mente so che alla fine mi ritrovai nel podere della stìa presso alla gora del molino e che un tal filippo vecchio mugnajo lì di guardia e a ambio treno pensavo riscatterò la stìa e mi ritirerò là in campagna a fare il mugnajo si sta meglio vicini alla terra e sotto forsanche meglio con me a pensare che io stavo per avere un figliuolo io in quelle condizioni un figliuolo appena arrivato alla porta di casa mia suocera mafferrò per le spalle e mi fece girar su me stesso un medico scappa romilda muore ma alla sera di ritorno a casa appena la mamma gli domandò se avevamo fatto la nostra confessione e la visita al malagna ecco le dirò rispose con la faccia più tosta del mondo e le narrò per filo e per segno quanto avevamo fatto mi vidi accolto bene pensai che con un giovanotto lì per casa ricco e che dava non dubbii segni di essere innamorato della figlia ella avesse finalmente smesso la sua iniqua idea se pure le fosse mai passata per il capo il criterio direttivo delle nostre azioni il filo per uscir da questo labirinto il lume insomma signor meis il lume deve venirci di là dalla morte vedi romilda abbiamo fatto pari e patta io ho un figlio che è figlio di malagna e tu ormai hai una figlia che è figlia di pomino se dio vuole li mariteremo insieme un giorno ormai quel figliuolo là non ti deve far più dispetto i farò crescere i capelli e con questa bella fronte spaziosa con gli occhiali e tutto raso sembrerò un filosofo tedesco finanziera e cappellaccio a larghe tese non cera via di mezzo filosofo dovevo essere per forza con quella razza daspetto ebbene pazienza mi sarei armato duna discreta filosofia sorridente per passare in mezzo a questa povera umanità la quale per quanto avessi in animo di sforzarmi ora in tempo che le nostre mani facevano questo discorso fitto fitto io cominciai ad avvertire come uno strofinìo alla traversa tra le due gambe posteriori della seggiola e mi turbai che altro nulla lindirizzo e la data bastava così era tutto lì adriano meis in quel cappello in quel bastone avrei lasciato tutto là a casa abiti libri il denaro dopo il furto lavevo con me ricordo che io dopo aver letto il titolo duno di quegli opuscoli méthode pour gagner à la roulette mi allontanai dalla bottega con un sorriso sdegnoso e di commiserazione sarà pure così le prime feste me le ebbi da lui calorosissime poi egli volle per forza ricondurmi seco in paese per cancellarmi dallanimo la cattiva impressione che la dimenticanza dei miei concittadini mi aveva fatto quella sua candida bontà soffusa di mestizia non poteva ispirarne provavo però tanta letizia di quella prima confidenza quale e quanta la delicata timidezza poteva è dunque vero dodici mila lire marrestai ansante smarrito scipione papiano lepilettico attraversò in quel momento la saletta dingresso scalzo con le scarpe in mano pallidissimo senza giacca mentre il fratello strillava di là e ora denunzii denunzii poco dopo riconobbi con un sussulto di là dalla porta la voce della vedova pescatore chi è non potei lì per lì rispondere mi strinsi le pugna al petto come per impedir che il cuore mi balzasse fuori poi con voce cupa quasi sillabando dissi svenuta sai svenuta la faremo rinvenire pomino mi si parò davanti supplichevole per carità senti ho paura come mai tu vivo dove sei stato ah dio senti non potresti parlare con me no gli gridai con lei devo parlare tu qua non rappresenti più nulla come io ma di uomini in casa non ceravamo altri che lui e io incuriosito mappressai alla finestra per guardar dalle spie della persiana nel bujo mi parve discernere la signorina caporale ma chi era quelluomo con cui essa parlava adriana mi dimostrava per mezzo di esse chella era col pensiero quasi tutto il giorno lì con me in camera mia e grazie della consolazione che mi valeva se io intanto col mio la inseguivo di qua e di là per casa tutto il giorno smaniando sceso giù in istrada mi trovai ancora una volta sperduto pur qui nel mio stesso paesello nativo solo senza casa senza mèta e ora domandai a me stesso dove vado tutti quei disgusti poi e quegli attriti che sorgono quando il bisogno come un gattaccio ispido e nero saccovaccia su la cenere dun focolare spento avevano reso ormai odiosa a entrambi la convivenza e non dover più mentire non dover più temere dessere scoperto ancora no veramente finché non arrivavo a miragno là prima dovevo dichiararmi farmi riconoscer vivo rinnestarmi alle mie radici sepolte egli viveva ormai su la dote della moglie e non avrebbe dunque potuto imporre a questa anche il peso della suocera del resto la mamma diceva si sarebbe forse trovata male allo stesso modo in casa sua perché anche egli conviveva con la madre della moglie dove ora ci riunivamo raramente e non più col piacere di prima poiché vinterveniva anche papiano che parlava per tutti spinto dalla curiosità pensai dandarla a sorprendere in quel momento guaj se fosse riuscito ad aver sentore della minima traccia lavrebbe certo seguitata fino al molino della stìa figurarsi dunque il mio spavento quando ivi a pochi giorni mentre me ne stavo in camera a leggere mi giunse dal corridojo come dallaltro mondo una voce i feci innanzi ella mi scorse stava per giocare e si trattenne aspettando evidentemente che giocassi io per puntare dovio puntavo ma aspettò invano non è vero luomo non lo sapeva e dunque era come se non girasse per tanti anche adesso non gira lho detto laltro giorno a un vecchio contadino e sapete come mha risposto chera una buona scusa per gli ubriachi ti sei davvero fatta codesta corsa per così poco e rise rise facendo sobbalzare il pancione minvitò a sedere mi presentò alle donne mattia pascal marianna dondi vedova pescatore mia cugina romilda mia nipote e non avrai per mano la dolcesorridente ma laltro beveraggio avrai fino alla morte il tempo è già più forte di tutto il tuo coraggio da quel mattino dellinfanzia pura forse ho amato te sola o creatura forse ho amato te sola e ti richiamo se leggi questi versi di richiamo ritorna a chi taspetta o creatura vieni che importa se non sei più quella che mi baciò quattrenne e forte e vigile e scaltro è bello non bello tuttaltro gli piacciono molto le donne speranza chinavansi piano in tono un po sibillino carlotta scendete in giardino tu senti un benessere come un incubo senza dolori ti svegli mutato di fuori nel volto nel pelo nel nome ti svegli daglincubi innocui diverso ti senti lontano nè più ti ricordi i colloqui tenuti con suo petrarca e farsi baratto o gazzettiere totò scelse lesilio e in libertà riflette ai suoi trascorsi che sarà bello tacere ozi beati a mezzo la giornata nel parco dei marchesi ove la traccia restava appena delletà passata le stagioni camuse e senza braccia fra mucchi di letame e di vinaccia dominavano i porri e linsalata stai come rapita in un cantico lo sguardo al cielo profondo e lindice al labbro secondo latteggiamento romantico quel giorno malinconia vestivi un abito rosa per farti novissima cosa ritrarre in fotografia gorgòne sode un latrato e un passo si schiude cautamente la porta in quel silenzio di chiostro e di caserma vive totò merùmeni con una madre inferma una prozia canuta ed uno zio demente i totò ha venticinque anni tempra sdegnosa ma nel chinarmi su di te maccorsi che sussultavi come chi singhiozza veramente né sa più ricomporsi mi parve udire la tua voce mozza da gli ultimi singulti nella strozza non mi ten ga mai più tali dopo lo studio grave scende in giardino gioca coi suoi dolci compagni sullerba che linvita i suoi compagni sono una ghiandaia rca un micio una bertuccia che ha nome makakita figure sognanti in perplessità il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto il cùcu dellore che canta le sedie parate a damasco chèrmisi rinasco rinasco del la scala non ha più soprani che vena quel verdi giuseppe nel marzo avremo un lavoro alla fenice mhan detto nuovissimo il rigoletto si parla dun capolavoro azzurri si portano o grigi e questi orecchini che bei rubini e questi cammei la gran novità di parigi il più atto adolescente forte quadre le spalle e il busto irride al mio tramonto con chiari occhi sereni sdegna i pensieri torpidi gli studi vani i freni non tema parto parte e va lontana molto lontano vede cade a mezzo ogni motivo di pettegolezzo davvero parte quando in settimana ed uscii dallodor dipecacuana nel plenilunio settembrino al rezzo trovate il buon compagno molto mutato molto rozzo barbuto incolto in giubba di fustagno oh guido tra di noi pel mio dolce passato in giubba o in isparato dispregio mera più dolce starmene in cucina tra le stoviglie a vividi colori tu tacevi tacevo signorina godevo quel silenzio e quegli odori tanto tanto per me consolatori di basilico daglio di cedrina sì dici bene o mio savio gianduia ridarello buona è la vita senza foga bello goder di cose piccole e serene a lè questin le rondini addestravano le piume al primo volo timido randagio e a me randagio parve buon presagio accompagnarmi loro nel costume vïaggio con le rondini stamane dove andrà come lo vellicai sul corsaletto si librò con un ronzo lamentoso che ronzo triste è la marchesa in pianto la dannata sarà che porta pena la bimba graziella diciottanni di già la mamma come sta e ti sei fatta bella la bimba graziella così cattiva e ingorda signora si ricorda quelli anni baciate la mano alli zii dicevano il babbo e la mamma e alzavano il volto di fiamma ai piccolini restii e questa è lamica in vacanza madamigella carlotta capenna lalunna più dotta lamica più cara a speranza pur chiuso nella tua nicchia ti pare sentire di fuori sovente qualcuno che picchia che picchia sono i dottori mi picchiano in vario lor metro spiando non so quali segni mauscultano con li ordegni il petto davanti e di dietro la signorina felicita ovvero la felicità luglio santa felicita i signorina felicita a questora scende la sera nel giardino antico della tua casa linfanzia remotissima la scuola la pubertà la giovinezza accesa i pochi amori pallidi lattesa delusa il tedio che non ha parola la morte e la mia musa con sè sola sdegnosa taciturna ed incompresa nulla sudiva che la sfinge in pena e dalle vigne ad ora ad ora un canto o mio carino tu mi piaci tanto siccome piace al mar una sirena ecco pensavo questa è lamarena ma laggiù oltre i colli dilettosi cè il mondo quella cosa tutta piena di lotte e di commerci turbinosi la cosa tutta piena di quei cosi con due gambe che fanno tanta pena sì mi ricordo frivolo mondano ventanni appena che malinconia mah come lio trascorso è buffo e pazzo mah che sospiri amari per la partita verso ventunore giungeva tutto linclito collegio politico locale il molto regio notaio il signor sindaco il dottore ma poichè trasognato giocatore quei signori mavevano in dispregio il san germano affonda i marinai tentano indarno il salvataggio tutti balzano in mare da che vana è larte rotto ha la nave contro i polipai sovra coperta già fremono i flutti spezza il vento governi alberi sarte virginia ecco in disparte pensa i bei giorni dun autunno addietro villamarena a sommo dellascesa coi suoi ciliegi e con la sua marchesa dannata e l'orto dal profumo tetro di busso e i cocci innumeri di vetro sulla cinta vetusta alla difesa condussi nellascesa la bicicletta accesa dun gran mazzo di rose e la signora scaltra e la bambina ardita si mossero la vita una allacciò dellaltra seduti in coro nelle sere calme seguivamo i piròfori che ardeano nella verzura delleremitaggio fra i dolci intercolunni delle palme scintillava la luna sulloceano giungeva un canto flebile e selvaggio a poco a poco sannunciò la notte sulla serenità canavesana una stella tre stelle quattro stelle cinque stelle i venticinquanni sono vecchio sono vecchio passò la giovinezza prima il dono mi lasciò dellabbandono un libro di passato ovio reprima il mio singhiozzo e il pallido vestigio riconosca di lei tra rima e rima giurasti e disegnasti una ghirlanda sul muro di viole e di saette coi nomi e con la data memoranda trenta settembre novecentosette io non sorrisi lanimo godette quel romantico gesto deducanda poi la cascina rustica del colle e la corsa e le grida e la massaia e il rifugio notturno e lora folle e te giuliva come una crestaia e laurora ed i canti in mezzo allaia e il ritorno in un velo di corolle un maleficio fu dalla tua culla nè varrà larte maga o sognatore fino alla tomba il tuo gelido cuore porterai con la tua sete fanciulla fanciullo triste che sapesti nulla chè ben sa nulla chi non sa lamore piccolino ti piaccio che mi guardi sei qui pei bagni ed affittate là sì vedi la mia mamma e il mio papà subito mi lasciò con negli sguardi un vano sogno ricordai più tardi un vano sogno di maternità o bimba nelle palme tu chiudi la mia sorte discendere alla morte come per rive calme discendere al niente pel mio sentiero umano ma avere te per mano o dolcesorridente così dicevo senza parola e laltra intanto vedevo giunse il distacco amaro senza fine e fu il distacco daltri tempi quando le amate in bande lisce e in crinoline protese da un giardino venerando singhiozzavano forte salutando diligenze che andavano al confine vennero donne con proteso il cuore ognuna dileguò senza vestigio lei sola forse il freddo sognatore educherebbe al tenero prodigio congedo venticinquanni come più mavanzo allaltra meta gioventù mavvedo che fosti bella come un bel romanzo i ma un bel romanzo che non fu vissuto da me mi raggiunse tra le file degli amici con ridere cortese signor mio caro grazie e mi protese la mano breve sibilando vile il san germano affonda il san germano affonda un sciabordare ultimo cupo mozzo e non rivedo al chiaro balenare la nave il mio singhiozzo disperde il vasto singhiozzar del mare o non amate che mi amaste a lui invan proffersi il cuor che non sappaga amor non mi piagò di quella piaga che mi parve dolcissima in altrui a quale gelo condannato fui non varrà succo derbe o larte maga e sullo specchio subdolo e deserto soli restammo in largo volo aperto ebbri dimmensità sordi ai richiami pensavo deità favoleggiate i naviganti e lisole felici co co tte le fate intese a malefici con cibi e con bevande affatturate fate saranno chi sa quali fate e in chi sa quali tenebrosi offici tacito ed assente si gode quellaccolita di gente chà la tristezza duna stampa antica non soffre ama quel mondo senza raggio di bellezza il ritorno sognato da gian giacomo ribelle di tutto ignari delle scienze e dellindagine che prostra e della storia favola mentita abitavamo lisola romita senzaltro dove che la terra nostra senzaltro quando che la nostra vita ii gaie figure di decamerone le cameriste dan senza tormento più sana voluttà che le padrone non la scaltrezza del martirio lento non da morbosità polsi riarsi il gioco del silenzio non so se veramente fu vissuto quel giorno della prima primavera ricordo o sogno questo testo è stato riletto e controllato alle soglie i mio cuore monello giocondo che ride pur anco nel pianto mio cuore bambino che è tanto felice desistere al mondo guardo la terra abbeverata e sento ad ora ad ora un fremito dangoscia soffro la pena di colui che sa la sua tristezza vana e senza mete lacqua tessuta dallimmensità chiude il mio sogno come in una rete signorina sio torni doltremare non sarà daltri già sono sicuro di ritrovarla ancora questo puro amore nostro salirà laltare e vidi la tua bocca sillabare a poco a poco le sillabe giuro tu ignori questo male che sapprende in noi tu vivi i tuoi giorni modesti tutta beata nelle tue faccende mi piaci penso che leggendo questi miei versi tuoi non mi comprenderesti ed a me piace chi non mi comprende risalgo qui dove dianzi vestiva il bellabito grigio rivedo luncino i romanzi ed ogni sottile vestigio mi piego al balcone abbandono la gota sopra la ringhiera e non sono triste non sono più triste ritorna stasera e fu vano accostare i nostri cuori già riarsi dal sogno e dal pensiero amor non lega troppo eguali tempre scenda loblio immuni da languori si prosegua più forti pel sentiero buoni compagni ed alleati sempre vidi le nari fini riseppi le sagaci labbra e commista ai baci asprezza dei canini e quel sabbandonare quel sogguardare blando simile a chi sognando desidera sognare la rada calma dove i marinai trafficavano spezie e legni rari virginia ride al limite del bosco e trepida saluta risorge chiara dal passato fosco la patria perduta che non conobbi mai che riconosco i i i icch lincrinatura il ghiaccio rabescò stridula e viva arriva ognuno guadagnò la riva disertando la crosta malsicura a riva tacqui scorgevo un atropo soletto e prigioniero stavasi in riposo alla parete il segno spaventoso chiuso tra lali ripiegate a tetto più tardi seco tebbe in suo cammino sentimentale adolescente cieco di desiderio se giungeva leco duna voce dun passo femminino oggi pur la tristezza si dilegua per sempre da questanima corrosa dove un riso amarissimo persiste non mi parlò dun balzo salì prese lavvio la macchina il fruscìo ebbe dun piede scalzo dun batter dali ignote come seguita a lato da un non so che dalato volgente con le rote vissi egli ama e vive la sua dolce vita non io che solo nei miei sogni darte narrai la bella favola compita non vissi muto sulle mute carte ritrassi lui meravigliando spesso non vivo solo gelido in disparte la quarantina la faceva bella diversamente bella una sorella buona dallocchio tenero materno tacevo preso dalla grazia immensa di quel profilo forte che madesca tra il cupo argento della chioma densa folle di gioia con le madri in festa scesi alla rada giunge la mia sposa ritorna a me virginia mia fedele or ecco sollevarsi la tempesta capenna capenna sicuro alla corte di vienna sicuro sicuro sicuro gradiscono un po di moscato signora sorella magari e con un sorriso pacato sedevano in bei conversari ma la brambilla non seppe e pingue già per lernani intorno a quella che rideva illusa nel ricco peplo e che morì di fame vera una stirpe logora e confusa topaie materassi vasellame lucerne ceste mobili ciarpame reietto così caro alla mia musa da quel salone buio e troppo vasto la marchesa fuggì le spese cieche da quel parato a ghirlandette a greche dellottocento e dieci ma il catasto da quel tic-tac dellorologio guasto lipotecario è morto e lipoteche i bei balconi secentisti guarniti di verzura la villa sembra tolta da certi versi miei sembra la villa tipo del libro di lettura pensa migliori giorni la villa triste il desiderio amico il desiderio ucciso vi dà questo sorriso calmo di saggio antico ah voi beato io nel mio sogno errabondo soffro di tutto il mondo vasto che non è mio ancor sogno unaurora che gli occhi miei non videro desidero gelido consapevole di sè e dei suoi torti non è cattivo è il buono che desidera il nietzsche in verità derido linetto che si dice buono perchè non ha lugne abbastanza forti ma giunse lora che non ha conforto seco ti volle nei suoi feudi vasti la zia di francia perfida in vedetta il vicerè ti fece trarre al porto dalle sue genti barbare desidero terribilmente ancora guardava i libri i fiori la mia stanza modesta è la tua stanza questa dovè che tu lavori là nel laboratorio delle mie poche fedi i fratellini alla sala questoggi non possono accedere che cauti hanno tolte le federe ai mobili è giorno di gala ma quelli virrompono in frotta è giunta è giunta in vacanza la grande sorella speranza con la compagna carlotta carlotta canta speranza suona dolce e fiorita si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita o musica lieve sussurro capiva poi che non capivo niente e sbigottiva ma lipotecario è morto è morto e se lipotecario è morto allora fortunatamente tu comparivi tutta sorridente ecco il nostro malato immaginario a ciascun passo mi rivolsi indietro curioso di lui con occhi fissi spiando il suo pensiero or gaio or tetro egli pensò le cose chio ridissi confortò la mia pena in sè romita e visse quella vita che non vissi restammo alle sue spalle la strada come un nastro sottile dalabastro scendeva nella valle signora arrivederla gridò di lungi ai venti e volse lanno disperato un giorno il buon padre battista annunciò la tua fuga e il tuo ritorno ed una nave il san germano in vista taci nel petto corroso mio cuore io resto al supplizio sereno come uno sposo e placido come un novizio contadina belledificio triste inabitato grate panciute logore contorte silenzio fuga delle stanze morte odore dombra odore di passato odore dabbandono desolato fiabe defunte delle sovrapporte amici miei non mi vedrete in via curvo dagli anni tremulo e disfatto col mio silenzio resterò lamico che vi fu caro un poco mentecatto il fanciullo sarò tenero e antico che sospirava al raggio delle stelle che meditava arturo e federico ma lasciava la pagina ribelle tu senti che non giova alluomo soffermarsi gettare i sogni sparsi per una vita nuova discenderai al niente pel tuo sentiere umano ma cè il notaio pazzo di quelloca ah quel notaio creda un capo ameno la signorina è brutta senza seno volgaruccia lei sa come una cuoca e la dote la dote è poca poca diecimila chi sa forse nemmeno quellanima riarsa esprime a poco a poco una fiorita desili versi consolatori v così totò merùmeni dopo tristi vicende e lasciasti lacrimando la terra benedetta ogni cosa diletta più caramente per la nave errante solo malcerto della mia sciagura vissi coi negri e le due madri affrante ti chiamavo nei sassi e nelle piante rivedevo la tua bianca figura che non avrei rivista lamica di nonna speranza ve giugno alla sua speranza la sua carlotta dallalbum dedica duna fotografia i loreto impagliato ed il busto dalfieri di napoleone i fiori in cornice le buone cose di pessimo gusto chio dissi del risorgimento lora in cui penso a massimo dazeglio adolescente a i miei ricordi e sento dessere nato troppo tardi meglio vivere al tempo sacro del risveglio che al tempo nostro mite e era lalba e il tuo bel corpo travolto stava tra lalghe e le meduse attorte placido come in placido sopore muto mi reclinai sopra quel volto dove già le viole della morte mescevansi alle rose del pudore disperato dolore ogni giorno salivo alla tua volta pel soleggiato ripido sentiero il farmacista non pensò davvero unamicizia così bene accolta quando ti presentò la prima volta lignoto villeggiante forestiero e non amaro proseguimmo tra toro delle acace del valentino camminando a paro ella parlava tenera loquace del passato di sè della sua pace e chiamo invano amore fuggitivo invano piange questa musa a lutto che porta il lutto a tutto ciò che fu il mio cuore è laggiù morto con te nellisola fiorente dove i palmizi gemono sommessi lungo la baia della fede ardente le piacque alfine ritoccare il suolo e ridendo approdò sfatta le chiome e bella ardita palpitante come la procellaria che raccoglie il volo non curante laffanno e le riprese dello stuolo gaietto femminile mi cercò sorrido al mio fratello poi rassegnato e sazio a lui cedo la coppa e già mi sento lui questo testo è stato riletto e controllato salvezza vivere cinque ore vivere cinque età ha diciassettanni la nonna carlotta quasi lo stesso da poco hanno avuto il permesso daggiungere un cerchio alla gonna il cerchio ampissimo increspa la gonna a rose turchine splende nel sogno chiaro lisola dove nacqui e dove amai rivedo gli orizzonti immaginari e favolosi come gli scenari pensa gaie brigate sotto gli alberi centenari banchetti illustri nella sala da pranzo immensa e danze nel salone spoglio da gli antiquari sordo rabbrividii così come chi ascolti lo stridulo sogghigno della morte e mi chinai con le pupille assorte e trasparire vidi i nostri volti roche mè dolce cosa convitar le poche donne che mi sorrisero in cammino trasumanate già senza persone sorgono tutte e quelle più lontane e le compagne di speranze buone e le piccole ancora e le benedetto il sopore che maddormenterà ho goduto il risveglio dellanima leggiera meglio dormire meglio prima della mia sera poi che non ha ritorno il riso mattutino la bellezza del giorno è tutta nel mattino nel mio cuore amico scende il ricordo e ti rivedo ancora e ivrea rivedo e la cerulea dora e quel dolce paese che non dico dove in altri tempi giungeva casa ansaldo casa rattazzi casa dazeglio casa oddone sarresta un automobile fremendo e sobbalzando villosi forestieri picchiano la gorgòne venezia ritratta a musaici gli acquerelli un po scialbi le stampe i cofani gli albi dipinti danemoni arcaici le tele di massimo dazeglio le miniature i un po vecchiotta provinciale fresca tuttavia dun tal garbo parigino in te ritrovo me stesso bambino ritrovo la mia grazia fanciullesca e mi sei cara come la fantesca che mha veduto nascere o torino frequenta il salotto della contessa maffei non vuole morire non langue il giorno saccende più ancora di porpora come unaurora stigmatizzata di sangue si spenge infine ma lento i monti sabbrunano in coro ho rivisto il giardino il giardinetto contiguo le palme del viale la cancellata rozza dalla quale mi protese la mano ed il confetto ii piccolino che fai solo soletto non sono lui sì questo voglio gridarti nel rifiuto onesto perchè più tardi tu non maledica non sono lui non quello che tappaio quello che sogni spirito fraterno virginia ti rammenti di quella sempiterna primavera rammenti i campi dindaco e di the e le missioni e il padre e il vicerè quel tropico rammenti di maniera un poco falso come piace a me lungi dai letterati che detesto tra saggie cure e temperate spese sia la mia vita piccola e borghese cè in me la stoffa del borghese onesto torino i quante volte tra i fiori in terre gaie sul mare tra il cordame dei velieri sognavo le tue nevi i tigli neri le dritte vie corrusche di rotaie l'arguta grazia delle tue crestaie ove cosa di trastullo è larte ama quei modi e quel linguaggio e quellambiente sconsolato e brullo non soffre pensa giacomo fanciullo e la siepe e il natìo borgo selvaggio anni oimè da che non giova il tuo belletto e il cosmetico già fa mala prova lultimo amante disertò lalcova uno sol uno il piccolo folletto che donasti dun bacio e dun confetto dopo ventanni oggi ti ritrova in sogno e tama in sogno e dice tamo dove andrò non so vïaggio vïaggio per fuggire altro vïaggio oltre marocco ad isolette strane ricche in essenze in datteri in banane perdute nellatlantico selvaggio gli hanno mentito le due cose belle amore non lo volle in sua coorte morte lilluse fino alle sue porte ma ne respinse lanima ribelle tra noi sedeva il saggio e ci ammoniva con forbiti esempi ispirati da omero e da virgilio lisola si chiamò per suo consiglio secondo la retorica dei tempi rivo dellamistà colle del giglio fonte dei casti accenti era il tempo dei nestori morali antica suppellettile forbita armadi immensi pieni di lenzuola che tu rammendi pazïente avita semplicità che lanima consola semplicità dove tu vivi sola con tuo padre la tua semplice vita tutto loceano indiano ribolle spaventoso ulula scroscia ma sul fragore salza un grido umano terribile dangoscia virginia è là salvate il san germano col trasognato viso di chi sogna fare bisogna vivere bisogna la bella vita dalle mille offerte le mille offerte oh vana fantasia solo in disparte dalla molta gente ritrovo i sogni e le mie fedi spente solo in disparte lanima soblia non amo che le rose che non colsi non amo che le cose che potevano essere e non sono state vedo la casa ecco le rose del bel giardino di ventanni or sono o chio perseguendo mie chimere vane pur tabbandoni e cerchi altro soggiorno chio pellegrini verso il mezzogiorno a belle terre tepide lontane la metà di me stesso in te rimane e mi ritrovo ad ogni mio ritorno te ne duole chi sa fu taciturna amore per te come il dolore o la felicità questo testo è stato riletto e controllato elogio degli amori ancillari i allor che viene con novelle sue ghermir mi piace lagile fantesca che secretaria antica è fra noi due in braccio ha la compagna makakita e makakita trema freddolosa stringe il poeta e guarda quella cosa di là dai vetri guarda sbigottita quella cosa monotona infinita che tutto avvolge di bianchezza ondosa densa ella appariva giovenile e fresca come una deità settecentesca amico neghittoso a che mai pensa penso al petrarca che raggiunto fu per via da laura andate a giocare al volano allora le amiche serene lasciavano con un perfetto inchino di molto rispetto gli zii molto dabbene i oimè che giocando un volano lotte brutali dappetiti avversi dove lanima putre e non sappaga chiedi al responso dellantica maga la sola verità buona a sapersi la natura poter chiudere in versi i misteri che svela a chi lindaga lassenza un bacio ed è lungi dispare giù in fondo là dove si perde la strada boschiva che pare un gran corridoio nel verde queste pensavo cose guidando nellascesa la bicicletta accesa dun gran mazzo di rose iii erano folti intorno gli abeti nellassalto dei greppi fino allalto nevaio disadorno sotto il verso che sai tenero e gaio arido è il cuore stridulo di scherno come siliqua stridula dinverno vta di semi pendula al rovaio e la folla deride linfelice giovine tacerà nella sua reggia come quella contessa castiglione bellissima di cui si favoleggia allo sfiorire della sua stagione disparve al mondo sigillò le porte della dimora e ne restò prigione nome che credo esprima una cosa non tetra è una signora vestita di nulla e che non ha forma protende su tutto le dita e tutto che tocca trasforma o soave contrada o palme somme erette verso il cielo come dardi flabelli verdi sibilanti ai venti alberi delle manne e delle gomme ebani cupi sandali gagliardi liane contorte felci arborescenti mio cuore monello giocondo che ride pur anco nel pianto mio cuore bambino che è tanto felice desistere al mondo mio cuore dubito forte ma per te solo maccora che venga quella signora dalluomo detta la morte paolo e virginia i figli dellinfortunio amanti miserere miserere di questa mia giocosa aridità larvata di chimere delle cose i fiori mi paiono strani ci sono pur sempre le rose ci sono pur sempre i gerani questo testo è stato riletto e controllato convito i mè dolce cosa nel tramonto chino sopra gli alari dalle braci roche non è cattivo manda soccorso di danaro al povero allamico un cesto di primizie non è cattivo a lui ricorre lo scolaro pel tema lemigrante per le vedevo questa vita che mavanza chiudevo gli occhi nei presagi grevi aprivo gli occhi tu mi sorridevi ed ecco rifioriva la speranza giungevano le risa i motti brevi dei giocatori da quellaltra stanza ma bene ma bene ma bene diceva gesuitico e tardo lo zio di molto riguardo ma bene ma bene ma bene capenna conobbi un arturo capenna lo sguardo intento tra il vasto arco cigliare così svelta di forme nella guaina rosa la nera chioma ondosa chiusa nel casco enorme ed in quellurna appesa con quella fitta rete dormono cento quete crisalidi in attesa il sole si sveste delloro la luna si veste dargento romantica luna fra un nimbo leggiero che baci le chiome dei pioppi arcata siccome un sopracciglio di bimbo me chio vidi vivere da quello che mi seguì dal mio fratello muto io piansi e risi per quel mio fratello che pianse e rise e fu come lo spetro ideale di me giovine e bello il farmacista nella farmacia melogïava un farmaco sagace vedrà che dorme le sue notti in pace un sonnifero doro in fede mia narrava intanto certa gelosia con non so che loquacità mordace linsalata i legumi produttivi deridevano il busso delle aiole volavano le pieridi nel sole e le cetonie e i bombi fuggitivi io ti parlavo piano e tu cucivi innebriata dalle mie parole tutto mi spiace che mi piacque innanzi penso mammina che avrò tosto venti cinquanni invecchio e ancora mi sollazzo coi versi e tempo dessere il ragazzo più serio che vagheggiano i parenti dilegua il sogno darte che maccese risano a poco a poco anche di questo ah la natura non è sorda e muta se interrogo il lichène ed il macigno essa parla del suo fine benigno nata di sè medesima assoluta unica verità non convenuta dinnanzi a lei sarresta il mio si dilegua con occhi di sorella indi ciascuna e si riprende il cuore fratello triste cui mentì lamore che non ti menta laltra cosa bella molta cultura e gusto in opere dinchiostro scarso cervello scarsa morale spaventosa chiaroveggenza è il vero figlio del tempo nostro non ricco giunta l'ora di vender parolette le dita liberai da quelle dita e guadagnai la ripa ansante vinto ella sola restò sorda al suo nome rotando a lungo nel suo regno solo più snella da la crinoline emerge la vita di vespa entrambe hanno un scialle ad arancie a fiori a uccelli a ghirlande divisi i capelli in due bande scendenti a mezzo le guancie han fatto lesame più egregio di tutta la classe che affanno passato terribile signora sono grazia sorrise nella grazia dellabito scozzese tu grazia la bambina mi riconosce ancora ma certo e la signora baciò la signorina un richiamo salzò querulo e rco è maddalena inqueta che si tardi scendiamo è lora della cena guardi guardi il tramonto là comè di fuoco restiamo ancora un poco non vero e bello come in uno smalto a zone quadre apparve il canavese ivrea turrita i colli di montalto la serra dritta gli alberi le chiese e il mio sogno di pace si protese da quel rifugio luminoso ed alto sì medito un volume su queste prigioniere le seguo dora in ora con pazienza estrema dirò su questo tema cose non dette ancora nel caminetto crepita la bragia e lanima del reduce sadagia nella bianca tristezza dei ricordi reduce dallamore e dalla morte gli hanno mentito le due cose belle amore no amore no non seppi il vero amor per cui si ride e piange amore non mi tanse e non mi tange invan moffersi alle catene e ai ceppi o mio cuore che valse la luce mattutina raggiante sulla china tutte le strade false cuore che non fioristi è vano che taffretti verso miraggi schietti in orti meno tristi giunge nella sua stanza lo bacia in bocca balza su lui che la possiede beato e resupino iv totò non può sentire un lento male indomo inaridì le fonti prime del sentimento il caminetto un po tetro le scatole senza confetti i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro un qualche raro balocco gli scrigni fatti di valve gli oggetti col monito salve ricordo le noci di cocco hanno lasciato per sempre il collegio silenzio bambini le amiche bambini fate pian piano le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche passammo tra gli arredi di quel mondo illusorio frusciò nella cornice severa la sottana passò quella mondana grazia profanatrice e questi sali gialli in questo vetro nero pace saggira canticchiando un melodramma sospira un po ravviva dalla brace il guizzo allegro della buona fiamma canticchia e tace con la cara mamma penso larredo che malinconia penso larredo squallido e severo antico e nuovo la pirografia sui divani corinzi dellimpero la cartolina della bella otero alle specchiere che malinconia tempra in cimenti rudi il bel corpo robusto il ramo è che rallevi già sullo stesso fusto accanto al ramo spoglio morte che sopravvieni morii damore oggi rinacqui e vivo ma più non amo il mio sogno è distrutto per sempre e il cuore non fiorisce più un giorno giorni dopo mi chiamò tra le sbarre fiorite di verbene o piccolino non mi vuoi più bene è vero che tu sei una cocotte perdutamente rise e mi baciò con le pupille di tristezza piene al modo che un lampo nel fosco disegna il profilo dun bosco coi minimi intrichi dei rami e vedon chi sa quali tarli i vecchi saputi a che scopo sorriderei quasi se dopo non fosse mestieri pagarli gli occhi fermi liridi sincere azzurre dun azzurro di stoviglia tu mhai amato nei begli occhi fermi rideva una blandizie femminina or quali cose darai per meta allanima che duole la patria dio lumanità parole che i retori than fatto nauseose controllato lonesto rifiuto un mio gioco di sillabe tilluse tu verrai nella mia casa deserta lo stuolo accrescerai delle deluse so che sei bella e folle nellofferta di te te stessa bella preda certa ma te non rivedo nel fiore amica di nonna ove sei o sola che forse potrei amare amare damore sul volto troppo bianco gli accesi dal veleno biondissimi capelli in altro tempo belli dun bel biondo sereno da troppo tempo bella non più bella tra poco colei che vide al gioco la bimba graziella mentre chio parlo va totò opra in disparte sorride e meglio aspetta e vive un giorno è nato un giorno morirà quando i manghi fioriranno sorella già si chiudono le foglie trema la prima stella il sicomoro ha lombra alle radici è mezzodì sorella era la nostra vita come quella dei fauni e delle driadi felici meglio tacere dileguare in pace or che fiorito ancora è il mio giardino or che non punta ancora invidia tace meglio sostare a mezzo del cammino or che il mondo alla mia musa maldestra talora già la mensa era imbandita mi trattenevi a cena era una cena daltri tempi col gatto e la falena e la stoviglia semplice e fiorita e il commento dei cibi e maddalena decrepita e la siesta e la partita sotto limmensa cappa del camino godevo il sibilo del fuoco la canzone dun grillo canterino mi diceva parole a poco a poco e vedevo pinocchio e il mio destino i colloqui rifatto agile e sano aduna i versi rimaneggia lima bilancia il manoscritto nella mano pochi giochi di sillaba e di rima questo rimane delletà fugace è tutta qui la giovinezza prima motivi un poco artefatti nel secentismo fronzuto di arcangelo del leùto e dalessandro scarlatti innamorati dispersi gementi il core e laugello languori del giordanello in dolci bruttissimi versi caro mio una cocotte che vuol dire mammina vuol dire una cattiva signorina non bisogna parlare alla vicina co co tte la strana voce parigina dava alla mia fantasia bambina un senso buffo dovo e di gallina ah se potessi amare ah se potessi amare canterei sì novamente ma lanima corrosa sogghigna nelle sue gelide sere amanti miserere miserere di questa mia giocosa aridità larvata di chimere già risupini lividi sepolti dallorlo il ghiaccio fece cricch più forte oh come come a quelle dita avvinto rimpiansi il mondo e la mia dolce vita o voce imperïosa dellistinto o voluttà di vivere infinita pallida e sola un marinaio nudo tenta svestirla e seco darsi allonda si rifiuta virginia pudibonda retorica del tempo e si fa scudo delle due mani è come un sonno blando un ben senza tripudio leggo lavoro studio ozio filosofando la mia vita è soave oggi senza perchè levata sè da me non so qual cosa grave confine mapparisti così come in un cantico del prati lacrimante labbandono per lisole perdute nellatlantico ed io fui luomo daltri tempi un buono sentimentale giovine romantico quello che fingo dessere e non sono di lungi ebbero i denti un balenio di perla tra la verzura folta disparve apparve ancora ancor sudì signora e fu lultima volta grazia è scomparsa vola dove la bicicletta amica e non mha detta una parola sola ti rammenti il colore del settecento esotico lodore di pace filtro di non so che frutto e di non so che fiore il filtro che dismemora di tutto lo stagno risplende si tace la rana ma guizza un bagliore dacceso smeraldo di brace azzurra il martin pescatore e non sono triste ma sono stupito se guardo il giardino stupito di che non mi sono sentito mai tanto bambino stupito di che fatto lieve così come uno spetro senza passato più senza ricordo mabbandonai con lei nel folle accordo di larghe rote disegnando il vetro dallorlo il ghiaccio fece cricch più tetro dallorlo il ghiaccio fece cricch più sordo dolore senza grido e senza pianto morta giacevi col tuo sogno intatto tornavi morta a chi tamava tanto nella destra chiudevi il mio ritratto con la manca premevi il cuore infranto e intorno declina lestate e sopra un geranio vermiglio fremendo le ali caudate si libra un enorme papilio lazzurro infinito del giorno è come una seta ben tesa ma sulla serena distesa la luna già pensa al ritorno essa conforta di speranze buone la giovinezza mia squallida e sola e lachenio del cardo che sinvola la selce lorbettino il macaone sono tutti per me come person e non il tedioso sentimento che fa le notti lunghe e i sonni scarsi non dopo voluttà lanima triste ma un più sereno e maschio sollazzarsi lodo lamore delle cameriste e mi baciò di tra le sbarre come si bacia un uccellino in gabbia sempre chio viva rivedrò lincanto di quel suo volto tra le sbarre quadre la nuca mi serrò con mani ladre ed io stupivo di vedermi accanto al viso quella bocca tanto tanto diversa dalla bocca di mia madre come una stampa antica bavarese vedo al tramonto il cielo subalpino da palazzo madama al valentino ardono lalpi tra le nubi accese è questa lora antica torinese è questa lora vera di torino e così bella vai senza cavalieri in bicicletta vede ci segui un tratto a piede signora volentieri ah ti presento aspetta lavvocato un amico caro di mio marito dagli la bicicletta sorrise e non rispose una tempesta bella e artificiosa come il diluvio delle vecchie tele appaiono le vele del san germano al balenar frequente stridono procellarie gemebonde albàtri cupi il mare si confonde col cielo apocalittico la gente guata la nave tra il furor i colloqui voci correlate questo testo è stato riletto e controllato i colloqui reduce dallamore e dalla morte gli hanno mentito le due cose belle ah non volgere i tuoi piccoli piedi verso lanima buia di chi tace non mi tentare pallida seguace pel tuo sogno pel sogno che ti diedi non son colui non son colui che credi curiosa di me lasciami in pace la bocca che tacendo disse taci questo testo è stato riletto e controllato il buon compagno non fu lamore no furono i sensi curiosi di noi nati pel culto del sogno tra bande verdigialle dinnumeri ginestre la bella strada alpestre scendeva nella valle ecco nel lento oblio rapidamente in vista apparve una ciclista a sommo del pendio ci venne incontro scese te ritorno quando si rabbuia il cuor deluso da mondani fasti tu mi consoli tu che mi foggiasti questanima borghese e chiara e buia dove ride e singhiozza il tuo gianduia che teme gli orizzonti troppo vasti eviva i poi lombra apparve e la conobbi in terra tremante a guisa duom chaspetta guerra mi volsi e vidi i suoi capelli bianchi ma fu lincontro mesto bacio lunare fra le nubi chiare come di moda settantanni fa ecco la morte e la felicità luna mincalza quando laltra appare quella mesilia in terra doltremare questa promette il bene che sarà e latto rapido inconsulto ci parve fonte di misteri immensi ma poi che nel tuo bacio ultimo spensi lultimo bacio e lultimo sussulto non udii che quellarido singulto di te perduta nei capelli densi o città favorevole ai piaceri e quante volte già nelle mie notti desilio resupino a cielo aperto sognavo sere torinesi certo ambiente caro a me certi salotti beoti assai pettegoli bigotti come ai tempi del buon re carlo alberto lalloro oh bimbo semplice che fui dal cuore in mano e dalla fronte alta oggi lalloro è premio di colui che tra clangor di buccine sesalta che sale cerretano alla ribalta per far di sé favoleggiar altrui avvocato non parla un fluido investe il torace frugando il men peggio e il peggiore trascorre e senza dolore disegna su sfondo di brace e lossa e gli organi grami una ti bacierà con la sua bocca forzando il chiuso cuore che resiste e quelluna verrà fratello triste forse luscio picchiò con la sua nocca forse alle spalle già ti sta ti tocca già ti cinge di sue chiome non viste i inchìnati sui balaustri sognarne così tra due cieli son come sospesa mi libro nellalto conosce mazzini e lami che versi divini fu lui a donarmi quel libro ricordi che narra siccome amando senza fortuna un tale si uccida per una difesa villamarena dolce la tua casa in quella grande pace settembrina la tua casa che veste una cortina di granoturco fino alla cimasa come una dama secentista invasa dal tempo che vestì da contadina è tempo che una fede alta ti scuota ti levi sopra te nellideale guarda gli amici ognun palpita quale demagogo credente patriota guarda gli amici ognuno già ripose la varia fede nelle varie scuole tu non credi e sogghigni tu non fai versi tagli le camicie per tuo padre hai fatta la seconda classe than detto che la terra è tonda ma tu non credi e non mediti nietzsche mi piaci mi faresti più felice dunintellettuale vane mime crestaie fanti cortigiane argute come in un decamerone tra le faville e il crepitio dei ceppi sorgono tutte pallida falange e sostammo accanto a un prato e la signora china baciò la signorina ridendo nel commiato bada che aspetterò che aspetteremo te tra i materassi logori e le ceste verano stampe di persone egregie incoronato delle frondi regie vera torquato nei giardini deste avvocato perchè su quelle teste buffe si vede un ramo di ciliegie vivere in una villa solitaria senza passato più senza rimpianto appartenersi meditare canto lesilio e la rinuncia volontaria ah lasci la rinuncia che non dico lasci lesilio a me e senton chi sa quali tarli i vecchi saputi a che scopo sorriderei quasi se dopo non bisognasse pagarli appena un lieve sussurro allapice qui la clavicola tu civettavi con sottili schermi tu volevi piacermi signorina e più dogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi troppo respinto allassalto non più ridiscese dallalto dei rami dun ippocastano sinchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago sognando lamore presago nei loro bei sogni trilustri ah se tu vedessi che bei denti quantanni ventotto poeta amica di nonna conosco le aiole per ove leggesti i casi di jacopo mesti nel tenero libro del foscolo ti fisso nellalbo con tanta tristezza ovè di tuo pugno la data ventotto di giugno del signorina felicita è il tuo giorno a questora che fai tosti il caffè e il buon aroma si diffonde intorno o cuci i lini e canti e pensi a me allavvocato che non fa ritorno e lavvocato è qui che pensa a te o non assai goduta giovinezza oggi ti vedo quale fosti vedo il tuo sorriso amante che sapprezza solo nellora triste del congedo per una che aveva il mio nome v carlotta nome non fine ma dolce che come lessenze resusciti le diligenze lo scialle la ti chiamavo sorella mi chiamavi fratello tutto favoriva intorno le nostre adolescenze ignare e belle era la vita semplice degli avi la vita delle origini tra le gioie defunte e i disinganni dopo ventanni oggi si ravviva il tuo sorriso dove sei cattiva signorina sei viva come inganni la discesa terribile degli anni le dolci madri a sera cinsegnavano il bene la pietà la fede unica e vera e lenti innalzavamo la preghiera al padre nostro che nei cieli sta il nostro passo diffondeva leco tra quei rottami del passato vano e la marchesa dal profilo greco altocinta lun piede ignudo in mano si riposava allombra duno speco arcade sotto un bel cielo pagano le rondini garrivano assordanti garrivano garrivano parole daddio guizzando ratte come spole incitando le piccole migranti tu seguivi gli stormi lontananti ad uno ad uno per le vie del sole del futuro di me del giorno chiaro che bel novembre è come una menzogna primaverile e lei compagno inerte se ne va solo per le vie deserte sorrido e guardo vivere me stesso questo testo è stato riletto e controllato lultima infedeltà dolce tristezza pur taveva seco non è moltanni il pallido bambino sbocconcellante la merenda chino sul tedioso compito di greco e ancora mi negasti la tua voce giocosa amica il tempo vola invola ogni promessa dissipò coi baci le tue parole tenere fugaci non quel silenzio nel ricordo sola restò la bocca che non diè parola e non so quali voci esili inquete sorgano dalla mia perplessità la tua perplessità mediti tale verso meta più vasta e più remota un altro stormo salza ecco savvia sono partite e non le salutò lei devo salutare quelle no quelle terranno la mia stessa via in un palmeto della barberia tra pochi giorni le ritroverò ma dunque cè il notaio furibondo con lei con me che volli presentarla a lei non mi saluta non mi parla è geloso geloso un finimondo pettegolezzi ma non le nascondo che temo temo qualche brutta ciarla ercole furibondo ed il centauro la gesta delleroe navigatore fetonte e il po lo sventurato amore darianna minosse il minotauro dafne rincorsa trasmutata in lauro tra le braccia del nume chini su quelle vite misteriose e belle ragionavamo delle crisalidi sopite ma come una sua ciocca mi vellicò sul viso mi volsi dimprovviso e le baciai la bocca sentii lurtare sordo del cuore e nei capelli le gemme degli anelli lebbrezza del ricordo maddalena con sordo brontolio disponeva gli arredi ben detersi rigovernava lentamente ed io già smarrito nei sogni più diversi accordavo le sillabe dei versi sul ritmo eguale andiamo è tardi signorina restiamo ancora un poco le fronti al vetro chini sulla piana seguimmo i neri pipistrelli a frotte giunse col vento un ritmo di campana disparve il sole fra le nubi rotte piange e tentai di sollevarti il viso inutilmente poi colto un fuscello ti vellicai lorecchio il collo snello già tutta luminosa nel sorriso ti sollevasti vinta dimprovviso trillando un trillo gaio di fringuello donna mistero senza fine bello oggi tagogno o vestita di tempo oggi ho bisogno del tuo passato ti rifarò bella come carlotta come graziella come tutte le donne del mio sogno il mio sogno è nutrito dabbandono di rimpianto belli e felici come in una stampa del tuo romanzo correvamo i laghi nella svelta piroga di corteccia sullora boschereccia numeravamo lora il giorno lanno quantanni avrete poi quanti navranno quei due palmizi dispari alle soglie verrete sto giocando al diluvio universale accennai gli stromenti le bizzarre cose che modellavo nella sabbia ed ella si chinò come chi abbia fretta dun bacio e fretta di ritrarre la bocca il sogno di tutto un passato nella tua curva saccampa non sorta sei da una stampa del novelliere illustrato vedesti le case deserte di parisina la bella hanno tutti per me qualche parola il cuore che ascoltò più non sacqueta in visïoni pallide fugaci per altre fonti va per altra meta si prende un po di the si cicaleccia un po verrò signora grazie dalle mie mani in fretta tolse la bicicletta e non mi disse grazie medito un gran mistero lamore dei cristalli amano a certi segni pare già i saggi chini cancellano i confini uniscono i tre regni nel disco della lente sapre lignoto abisso già sotto locchio fisso la pietra vive sente sola col tempo tra le stoffe smorte attese gli anni senzamici senza specchi celando al popolo alla corte lonta suprema della decadenza i limmagine di me voglio che sia sempre ventenne come in un ritratto è quella che lasciò per infortuni la casa al nonno di mio nonno e noi la confinammo nel solaio poi che porta pena lhan veduta alcuni lasciare il quadro in certi noviluni sode il suo passo lungo i corridoi voi che posate già sullaltra riva immuni dalla gioia dallo strazio parlate o morti al pellegrino sazio giova guarire giova che si viva o meglio giova lospite furtiva che ci affranca dal tempo e dallo spazio quel tuo buon padre in fama dusuraio quasi bifolco maccoglieva senza inquietarsi della mia frequenza mi parlava delluve e del massaio mi confidava certo antico guaio notarile con somma deferenza senta avvocato e mi traeva inqueto nel salone talvolta con un atto che leggeva lentissimo in segreto io lascoltavo docile distratto da quellodor dinchiostro putrefatto da quel disegno strano del tappeto non sembra di sognare ma ti levasti su quasi ribelle alla perplessità crepuscolare scendiamo è tardi possono pensare che noi si faccia cose poco belle ecco poi la quarantina spaventosa letà cupa dei vinti poi la vecchiezza lorrida vecchiezza dai denti finti e dai capelli tinti e con la matita ridicola disegnano un circolo azzurro nutrirsi non fare più versi nessuna notte più insonne non più sigarette non donne tentare bei cieli più tersi nervi rapallo san remo cacciare la malinconia ah con te forse piccola consorte vivace trasparente come laria rinnegherei la fede letteraria che fa la vita simile alla morte oh questa vita sterile di sogno al ritmo dei torrenti un ritmo di campani lungi i pensieri foschi se non verrà lamore che importa giunge al cuore il buon odor dei boschi di quali aromi opimo odore non si sa di resina di timo o di serenità e già nellanimo ascoso dognuna sorride lo sposo promesso il principe azzurro lo sposo dei sogni sognati o margherite in collegio sfogliate per sortilegio sui teneri versi del prati giungeva lo zio signore virtuoso di molto riguardo ligio al passato al lombardo veneto allimperatore giungeva la zia ben degna consorte molto dabbene ligia al passato sebbene amante del re di sardegna parla salivi per la bella strada primaverile tra pescheti rosa mandorli bianchi molli di rugiada parla tacevi rigida pensosa della cosa carpita della cosa che accade e non si sa mai come accada e rivedo la tua bocca vermiglia così larga nel ridere e nel bere e il volto quadro senza sopracciglia tutto sparso defelidi leggiere o via della salute o vergine apparita o via tutta fiorita di gioie non mietute forse la buona via saresti al mio passaggio un dolce beveraggio alla malinconia virginia o sogni miei virginia e ti chiamai con occhi fissi virginia amore che ritorni e sei la morte amore morte e più non dissi a lungo meditai senza ritrarre la tempia dalle sbarre quasi a scherno sudiva il grido delle strigi alterno la luna prigioniera fra le sbarre imitava con sue luci bizzarre gli amanti che si baciano in eterno una risorta i chiesi di voi nessuno sa leremo profondo di questo morto al mondo son giunta vimportuno no sono un po smarrito per vanità non oso dirvi son vergognoso del mio rude vestito io risi tanto che fermammo il passo e ridendo pensai questo pensiero oimè la gloria un corridoio basso tre ceste un canterano dellimpero la brutta effigie incorniciata in nero e sotto il nome di torquato tasso e se permette faremo qualche radioscopia ii o cuore non forse che avvisi solcarti con grande paura la casa ben chiusa ed oscura di gelidi raggi improvvisi unaltra risorta solo errando così come chi erra senza meta un po triste a passi stanchi udivo un passo frettoloso ai fianchi voi siete sempre voi muta come chi pensa casi remoti e vani mi strinse le due mani con tenerezza immensa e in quella famigliare mitezza di sorella forse intravidi quella che avrei potuto amare e ancora mi negasti la tua voce in treno supplicai chino rimasi su te nel rombo ritmico e veloce ti scossi ti parlai con rudi frasi ti feci male ti percossi quasi parigi radetzky ma che larmistizio la pace la pace che regna quel giovine re di sardegna è uomo di molto giudizio è certo uno spirito insonne a lui vada la vita a lui le rose i beni le donne ed i piaceri madre natura è giusto ed egli sia quelluno felice chio non fui questa speranza sola maddolcirà lo strazio del nulla quasi è felice alterna lindagine e la rima chiuso in sè stesso medita saccresce esplora intende la vita dello spirito che non intese prima perchè la voce è poca e larte prediletta immensa perchè il tempo io fui paolo già troppo mi scuote il nome di virginia ebbro e commosso leggo il volume senza fine amaro chino su quelle pagine remote rivivo tempi già vissuti e posso piangere ancora come uno scolaro cadono i dogmi e luso della materia in tutto regna lessenza in tutto lo spirito è diffuso mi stava ad ascoltare con le due mani al mento maschio ah rimanere qui sempre al suo fianco terminare la vita che mavanzi tra questo verde e questo lino bianco se lei sapesse come sono stanco delle donne rifatte sui romanzi andai vagando nel silenzio amico triste perduto come un mendicante mezzanotte scoccò lenta rombante su quel dolce paese che non dico la luna sopra il campanile antico pareva un punto sopra un gigante forse essa pensa i boschi dove nacque i tamarindi i cocchi ed i banani il fiume e le sorelle quadrumani e il gioco favorito che le piacque quando in catena pendula sullacque stuzzicava le nari dei caimani ii con la mamma vicina e il cuore in pace fammi vedere oh strane son doro come bei pendenti ed io vorrei foggiarmene collane gemme di stile egizio sembrano o gnomi od anche mute regine stanche sopite in malefizio le segui per vedere lor fasi e lor costume i greggi sparsi a picco in lenti beli e mugli brucavano ai cespugli di menta il latte ricco e prossimi e lontani univan allora quasi a voce che richiama esplorai la pianura autunnale dallabbaino secentista ovale a telaietti fitti ove la trama del vetro deformava il panorama come un antico smalto innaturale mi vorrebbe per marito perchè mi fa tali discorsi vani sposare lei me brutta e poveretta e ti piegasti sulla tua panchetta facendo al viso coppa delle mani simulando singhiozzi acuti e strani per celia come fa la scolaretta onesto sogghigna un po ricolloca sul pianoforte il ritratto questeffigie mia e fissa a lungo la fotografia di quel sè stesso già così lontano un po malato frivolo mondano si mi ricordo che malinconia meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla moneta meglio andare sferzati dal bisogno ma vivere di vita io mi vergogno sì mi vergogno dessere un poeta adolescente luna nelle gonnelle corte eppur già donna forte bella vivace bruna e balda nel solino dritto nella cravatta la gran chioma disfatta nel tocco da fantino ed io godevo senza parlare con laroma degli abeti laroma di quelladolescenza mai non comparve sul mio cielo grigio quellaurora che dicono lamore tu mi fissavi nei begli occhi fissi leggevo uno sgomento indefinito le mani ti cercai sopra il cucito e te le strinsi lungamente e dissi mia cara signorina se guarissi ancora tu mhai amato nei begli occhi fermi rideva una blandizie femminina tu civettavi con sottili schermi tu volevi piacermi signorina un soffio di paura disperse la brigata fuggitiva resta ella chiuse il mio braccio conserto le sue dita intrecciò vivi legami alle mie dita resta se tu mami dei saggi ammonimenti era il tempo dei buoni sentimenti della virtù dei semplici ideali v immuni dalla gara che divampa nel triste mondo crescevamo paghi dei beni della rete e della freccia pena leguagliatrice numera le fosse ma quelli vanno spinti da chimere vane divisi e suddivisi a schiere opposte intesi allodio e alle percosse così come ci son formiche rosse così come ci son formiche nere sotto laperto cielo presso ladolescente come terribilmente mapparve lo sfacelo nulla fu più sinistro che la bocca vermiglia troppo le tinte ciglia e lopera del bistro intorno allocchio stanco la piega di quei labri linganno dei cinabri pioggia dagosto nel mio giardino triste ulula il vento cade lacquata a rade goccie poscia più precipiti giù crepita scroscia a fili interminabili dargento lanalisi e il sofisma fecero di questuomo ciò che le fiamme fanno dun edificio al vento ma come le ruine che già seppero il fuoco esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori sei quasi brutta priva di lusinga nelle tue vesti quasi campagnole ma la tua faccia buona e casalinga ma i bei capelli di color di sole attorti in minutissime trecciuole ti fanno un tipo di beltà fiamminga oltre le sbarre il tuo giardino intatto fra gli eucalipti liguri si spazia vieni taccoglierà lanima sazia fa chio riveda il tuo volto disfatto ti bacierò rifiorirà nellatto sulla tua bocca lultima tua grazia vieni sarà come se a me per mano tu riportassi me stesso dallora il bimbo parlerà con la signora risorgeremo dal tempo lontano vieni sarà come se a te per mano io riportassi te giovine ancora sulle soglie del tempo e dello spazio è pur dolce conforto rivivere in altrui senza querele o morte discendo ai regni bui di ciò che tu mi desti o vita io ti ringrazio per te serbare immune da pensieri bassi la coscienza ti congeda onestamente in versi più sinceri ma tu sei bella fa chio non ti veda il desiderio della bella preda mentirebbe lamore che tu speri non posso amare illusa non ho amato mai lasci loblìo a me che rassegnata già mavvio prigioniera del tempo del nemico dove lei sale cè la luce amico dovio scendo cè lombra amico mio ed era lei che mi parlava quella che risorgeva dal passato eterno sulle tepide soglie dellinverno o mia musa dolcissima che taci allo stridìo dei facili seguaci con altra voce tornerò poeta vivo in campagna con una prozia la madre inferma ed uno zio demente sono felice la mia vita è tanto pari al mio sogno il sogno che non varia la vita si ritolse tutte le sue promesse egli sognò per anni lamore che non venne sognò pel suo martirio attrici e principesse ed oggi ha per amante la cuoca diciottenne quando la casa dorme la giovinetta scalza fresca come una prugna al gelo mattutino maccende il riso della bocca fresca lattesa vana il motto arguto lora e il profumo distoria boccaccesca ella mirride si dibatte implora invoca il nome della sua padrona ah che vergogna povera signora ah povera signora e sabbandona nel mestissimo giorno degli addii mi piacque rivedere la tua villa la morte dellestate era tranquilla in quel mattino chiaro che salii tra i vigneti già spogli tra i pendii già trapunti di bei colchici lilla forse vedendo il bel fiore malvagio che i fiori uccide e semina le brume che cosha oh signorina penso ai casi miei a piccole miserie alla città sarebbe dolce restar qui con lei qui nel solaio per leternità per sempre accetterebbe accetterei parla seguivo lodorosa traccia della tua gonna tuttavia rivedo quel tuo sottile corpo di cinedo quella tua muta corrugata faccia che par sogni linganno od il congedo e che piacere a me par che le spiaccia bellezza riposata dei solai dove il rifiuto secolare dorme in quella tomba tra le vane forme di ciò chè stato e non sarà più mai bianca bella così che sussultai la dama apparve nella tela enorme in molti mesti e pochi sogni lieti solo pellegrinai col mio rimpianto fra le siepi le vigne i castagneti quasi dargento fatti nellincanto e al cancello sostai del camposanto come susa nei libri dei poeti e più dogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi unire la mia sorte alla tua sorte per sempre nella casa centenaria non forse non forse sei quella amata dal giovine werther mah sogni di là da venire il lago sè fatto più denso di stelle che pensi non penso ti piacerebbe morire sì pare che il cielo riveli più stelle nellacqua e più lustri da laura comio son da lei sorrise rise discoprendo i bei denti che laura in fior di gioventù irriverente pensi invece ai miei capelli grigi non mi tingo più questa è la sciagura che nascondo triste cercai lamore per il mondo triste pellegrinai pel mio passato vizioso fanciullo viziato sullorme del piacere vagabondo ed io non voglio più essere io non più lesteta gelido il sofista ma vivere nel tuo borgo natio ma vivere alla piccola conquista mercanteggiando placido in oblio come tuo padre come il farmacista ed io non voglio più essere io quasi a mima che canta il suo mattino soccorrevole ancor porge la destra ii ma la mia musa non sarà lattrice annosa che si trucca e rima venticinquanni medito il prodigio biblico guardo il sole che declina già lentamente sul mio cielo grigio venticinquanni ed ecco la trentina inquietante torbida distinti moribondi un prato di velluto ricordo o sogno un cielo che sannera e il tuo sgomento e i lampi e la bufera livida sul paese sconosciuto già quasi moffri nelle palme schiuse ma prima di conoscerti con gesto franco tarresto sulle soglie amica e ti rifiuto come una mendica non sono lui tu mhai veduto nascere indulgesti ai sogni del fanciullo trasognato tutto me stesso tutto il mio passato i miei ricordi più teneri e mesti dormono in te sepolti come vesti sepolte in un armadio canforato triste accanto a quelladolescenza da troppo tempo bella non più bella tra poco colei che vide al gioco la bimba graziella belli i belli occhi strani della bellezza ancora dun fiore che disfiora e non avrà domani la cara mamma sa quel che si tace egli saggira toglie di sul pianoforte un ritratto questeffigie mia e fissa a lungo la fotografia di quel sè stesso già così lontano là savventa alle finestre tamburella i vetri turbina densa in fiocchi di bambagia imbianca i tetti ed i selciati lordi piomba dai rami curvi in blocchi sordi schierati al sole o allombra della croce tutti travolge il turbine delloro o musa oimè che può giovare loro il ritmo della mia piccola voce meglio fuggire dalla guerra atroce del piacere delloro dellalloro s'aven che l volto in quella parte giri per acquetare il core parmi vedere amore mantener mia ragion et darmi aita sí bella com'è questa che mi spoglia d'arbitrio et dal camin de libertade seco mi tira sí ch'io non sostegno alcun giogo men grave et già l'ultimo dí nel cor mi tuona per tutto questo amor non mi spregiona che l'usato tributo agli occhi chiede del quartodecimo anno ch'io sospiro piú non mi pò scampar l'aura né l rezzo sí crescer sento l mio ardente desiro et cosí meco stassi ch'altra non veggio mai né veder bramo né l nome d'altra né sospir miei chiamo ben sai canzon che quant'io parlo è nulla al celato amoroso mio pensero che dí et nocte ne la mente porto et altri col desio folle che spera gioir forse nel foco perché splende provan l'altra vertú quella che encende lasso e l mio loco è n questa ultima schera ch'i non son forte ad aspectar la luce di questa donna chiare fresche et dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna gentil ramo ove piacque a lei di fare al bel fiancho colonna che dunque la nemica parte spera ne l'umane difese se cristo sta da la contraria schiera pon mente al temerario ardir di xerse che fece per calcare i nostri liti di novi ponti oltraggio a la marina ma tu prendi a diletto i dolor miei ella non già perché non son piú duri e l colpo è di saetta et non di spiedo donna l'una et l'altra chiave avete in mano et di ciò son contento presto di navigare a ciascun vento ch'ogni cosa da voi m'è dolce honore se mortal velo il mio veder appanna che colpa è de le stelle o de le cose belle meco si sta chi dí et notte m'affanna poi che del suo piacer mi fe gir grave la dolce vista e l bel guardo soave l'extremo occidente una fera è soave et queta tanto che nulla piú ma pianto et doglia et morte dentro agli occhi porta sí m'è duro a lassar l'usata vita signor de la mia fine et de la vita prima ch'i fiacchi il legno tra gli scogli drizza a buon porto l'affannata vela fondata in casta et humil povertate contra tuoi fondatori alzi le corna putta sfacciata et dove ài posto spene anchor l'anima spoglia tolta m'è poi di que biondi capelli lasso la dolce vista e l volger de duo lumi honesti et belli onde a la vista huom di tal vita experto diria questo arde et di suo stato è incerto per alti monti et per selve aspre trovo qualche riposo mi ricondusse a la prigione antica et die le chiavi a quella mia nemica ch'anchor me di me stesso tene in bando una parte del mondo è che si giace mai sempre in ghiaccio et in gelate nevi tutta lontana dal camin del sole per far forse pietà venir negli occhi di tal che nascerà dopo mill'anni se tanto viver pò ben cólto lauro questi poser silentio al signor mio che per me vi pregava ond'ei si tacque veggendo in voi finir vostro desio già fiammeggiava l'amorosa stella per l'orïente et l'altra che giunone suol far gelosa nel septentrïone rotava i raggi suoi lucente et bella per fare una leggiadra sua vendetta et punire in un dí ben mille offese celatamente amor l'arco riprese come huom ch'a nocer luogo et tempo aspetta non sospirate a lui non si pò trre suo pregio perch'a voi l'andar si tolga ché come fama publica divolga egli è già là ché null'altro il precorre basti che si ritrove in mezzo l campo cosí caddi a la rete et qui m'àn colto gli atti vaghi et l'angeliche parole e l piacer e l desire et la speranza piange dove mirando altri nol vede per tutto ciò la mente non s'acqueta rompendo il duol che n lei s'accoglie et stagna ch'a gran speranza huom misero non crede novo piacer che ne gli umani ingegni spesse volte si trova d'amar qual cosa nova piú folta schiera di sospiri accoglia et io son un di quei che l pianger giova poi ch'è morto collui che tutto intese in farvi mentre visse al mondo honore io per me prego il mio acerbo dolore ma quella ingiuria già lunge mi sprona da l'inventrice de le prime olive ché non bolle la polver d'ethïopia sotto l più ardente sol com'io sfavillo perdendo tanto amata cosa propia et tu pur via di poggio in poggio sorgi di giorno in giorno et di me non t'accorgi che son sí stanco e l sentier m'è troppo erto lasso non a maria non nocque a pietro la fede ch'a me sol tanto è nemica et so ch'altri che voi nessun m'intende ora sgombrando l passo onde tu intrasti famisi perdonar molt'altre offese ch'almen qui da se stessa si discorda però che quanto l mondo si ricorda ad huom mortal non fu aperta la via poi la rividi in altro habito sola tal ch'i non la conobbi oh senso humano anzi le dissi l ver pien di paura ed ella ne l'usata sua figura tosto tornando fecemi oimè lasso d'un quasi vivo et sbigottito sasso et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human l'arena stampi altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti et tra gli altari et tra le statue ignude ogni impresa crudel par che se tratti deh quanto diversi atti cosí sol si ritrova lo mio voler et cosí in su la cima de suoi alti pensieri al sol si volve et cosí si risolve et cosí torna al suo stato di prima arde et more o sol già d'onestate intero albergo torre in alto valor fondata et salda o fiamma o rose sparse in dolce falda ahi quanti passi per la selva perdi allor mi strinsi a l'ombra d'un bel faggio tutto pensoso et rimirando intorno vidi assai periglioso il mio vïaggio et tornai indietro quasi a mezzo l giorno spirto gentil che quelle membra reggi dentro le qua peregrinando alberga un signor valoroso accorto et saggio degli occhi è l duol che tosto che s'aggiorna per gran desio de be luoghi a lor tolti dànno a me pianto et a pie lassi affanno lei che l ciel non poria lontana farme ch'i l'ò negli occhi et veder seco parme donne et donzelle et son abeti et faggi de passati miei danni piango et rido perché molto mi fido in quel ch'i odo del presente mi godo et meglio aspetto et vo contando gli anni et taccio et grido vergogni che s'aspetti non so né che s'agogni italia che suoi guai non par che senta vecchia otïosa et lenta dormirà sempre et non fia chi la svegli le man l'avess'io avolto entro capegli furon radice et quella in cui l'etade nostra si mira la qual piombo o legno vedendo è chi non pave lagrima dunque che da gli occhi versi per quelle che nel mancho lato mi bagna chi primier s'accorse et la colpa è di tal che non à cura dolor perché mi meni fuor di camin a dir quel ch'i non voglio sostien ch'io vada ove l piacer mi spigne già di voi non mi doglio occhi sopra l mortal corso sereni che per natura sòle bollir le notti e n sul giorno esser fredda e tanto si raffredda quanto l sol monta et quanto è piú da presso né però trovo anchor guerra finita né tranquillo ogni stato del cor mio ché piú m'arde l desio quanto piú la speranza m'assicura riprende i nervi suoi et vive poi con la fenice a prova una petra è sí ardita là per l'indico mar che da natura tragge a sé il ferro e l fura dal legno in guisa che navigi affonde ma le ferite impresse volgon per forza il cor piagato altrove ond'io divento smorto e l sangue si nasconde i non so dove né rimango qual era et sonmi accorto che questo è l colpo di che amor m'à morto volar negli occhi altrui per sua vaghezza onde aven ch'ella more altri si dole cosí sempre io corro al fatal mio sole per far voi certo che gli extremi morsi di quella ch'io con tutto l mondo aspetto mai non sentí ma pur senza sospetto infin a l'uscio del suo albergo corsi l batter gli occhi miei non fosse spesso lasso che disïando vo quel ch'esser non puote in alcun modo et vivo del desir fuor di speranza et voglio anzi un sepolcro bello et biancho che l vostro nome a mio danno si scriva in alcun marmo ove di spirto priva sia la mia carne che pò star seco ancho et s'io mi doglio doppia l martir onde pur com'io soglio il meglio è ch'io mi mora amando et taccia né senza squille s'incommincia assalto che per dio ringraciar fur poste in alto le donne lagrimose e l vulgo inerme de la tenera etate e i vecchi stanchi ch'ànno sé in odio et la soverchia vita e i neri fraticelli rado fu al mondo fra cosí gran turba ch'udendo ragionar del mio valore non si sentisse al core per breve tempo almen qualche favilla victoria t'empromette ma marathona et le mortali strette che difese il leon con poca gente et altre mille ch'ài ascoltate et lette sol per venir al lauro onde si coglie acerbo frutto che le piaghe altrui gustando afflige piú che non conforta la gola e solamente quel nodo ch'amor cerconda a la mia lingua quando l'umana vista il troppo lume avanza fosse disciolto i prenderei baldanza di dir parole in quel punto sí nove che farian lagrimar chi le ntendesse né di lui né di lei molto mi fido ma spero che sia intesa là dov'io bramo et là dove esser deve la doglia mia la qual tacendo i grido collui che del mio mal meco ragiona mi lascia in dubbio sí confuso ditta ma pur quanto l'istoria trovo scripta in mezzo l cor che sí spesso rincorro co la sua propria man de miei martiri dirò perché i sospiri gregge forse ch'ogni uom che legge non s'intende et la rete tal tende che non piglia et chi troppo assotiglia si scavezza non fia zoppa la legge ov'altri attende cosí dunque fa tu ch'i veggio exclusa ogni altra aita e l fuggir val nïente dinanzi a l'ali che l signor nostro usa po et per farne vendetta o per celarse l'acqua nel viso co le man mi sparse vero dirò forse e parrà menzogna ch'i sentí trarmi de la propria imago et in un cervo solitario et vago di selva in selva ratto mi trasformo lagrime triste et voi tutte le notti m'accompagnate ov'io vorrei star solo poi fuggite dinanzi a la mia pace l'acceso mio desir tutto sfavilla tal che nfiammar devria l'anime spente trovo la bella donna allor presente a qualunque animale alberga in terra se non se alquanti ch'ànno in odio il sole tempo da travagliare è quanto è l giorno ma poi che l ciel accende le sue stelle qual torna a casa et qual s'anida in selva per aver posa almeno infin canzone io t'ammonisco che tua ragion cortesemente dica perché fra gente altera ir ti convene et le voglie son piene già de l'usanza pessima et antica del ver sempre nemica et volo sopra l cielo et giaccio in terra et nulla stringo et tutto l mondo abbraccio tal m'à in pregion lassare il velo o per sole o per ombra donna non vivi io poi che in me conosceste il gran desio ch'ogni altra voglia d'entr'al cor mi sgombra mentr'io portava i be pensier celati ch'ànno la mente desïando morta vidivi di pietate ornare il volto le vïolette e l verde di ch'era nel principio de mia guerra amor armato sí ch'anchor mi sforza et quella dolce leggiadretta scorza che ricopria le pargolette membra dal bel seren de le tranquille ciglia sfavillan sí le mie due stelle fide ch'altro lume non è ch'infiammi et guide chi d'amar altamente si consiglia pensosa mi rispose et cosí fiso tenne il suo dolce sguardo ch'al cor mandò co le parole il viso sí come piacque al nostro eterno padre ciascuna di noi due nacque immortale credete voi che cesare o marcello o paolo od affrican fossin cotali per incude già mai né per martello et que detti soavi mi scrisse entro un diamante in mezzo l core ove con salde ed ingegnose chiavi se l'onorata fronde che prescrive l'ira del ciel quando l gran giove tona non m'avesse disdetta la corona che suole ornar chi poetando scrive i'era amico a queste vostre dive le qua vilmente il secolo abandona et cosí di lontan m'alluma e ncende che la memoria ad ognor fresca et salda pur quel nodo mi mostra e l loco e l tempo et or di quel ch'i ò lecto mi sovene che nanzi al dí de l'ultima partita huom beato chiamar non si convene mie canzone i sento già stancar la penna del lungo et del dolce ragionar co llei ma non di parlar meco i pensier mei io vegna sí travïato è l folle mi desio a seguitar costei che n fuga è volta et de lacci d'amor leggiera et sciolta vola dinanzi al lento correr mio che quanto richiamando piú l'envio per la secura strada men m'ascolta misero me che volli quando primier sí fiso gli tenni nel bel viso per iscolpirlo imaginando in parte porrebbe forse aitarme nel benigno iudicio una tal fama certo il fin de miei pianti che non altronde il cor doglioso chiama vèn da begli occhi alfin dolce tremanti ultima speme de cortesi amanti l suon che di dolcezza i sensi lega col gran desir d'udendo esser beata l'anima al dipartir presta raffrena volga la vista disïosa et lieta cercandomi et o pieta già terra in fra le pietre vedendo amor l'inspiri quando fra l'altre donne ad ora ad ora amor vien nel bel viso di costei quanto ciascuna è men bella di lei tanto cresce l desio che m'innamora raro un silentio un solitario horrore d'ombrosa selva mai tanto mi piacque se non che dal mio sol troppo si perde là sotto i giorni nubilosi et brevi nemica natural mente di pace nasce una gente a cui il morir non dole non vidi mai dopo nocturna pioggia gir per l'aere sereno stelle erranti et fiammeggiar fra la rugiada e l gielo ch'i non avesse i begli occhi davanti ove la stancha mia vita s'appoggia quali io gli vidi a l'ombra di un bel velo parte s'ella riman fra l terzo lume et marte fia la vista del sole scolorita poi ch'a mirar sua bellezza infinita l'anime degne intorno a lei fien sparte ch'i son già pur crescendo in questa voglia ben presso al decim'anno né poss'indovinar chi me ne scioglia et perché un poco nel parlar mi sfogo o tenace memoria o fero ardore o possente desire o debil core oi occhi miei occhi non già ma fonti gli adúlteri tuoi ne le mal nate richezze tante or constantin non torna ma tolga il mondo tristo che l sostene amor mi strugge l cor fortuna il priva d'ogni conforto onde la mente stolta s'adira et piange et cosí in pena molta sempre conven che combattendo viva ogni angelica vista ogni atto humile che già mai in donna ov'amor fosse apparve fra uno sdegno a lato a quel ch'i dico io sentia dentr'al cor già venir meno gli spirti che da voi ricevon vita et perché natural mente s'aita contra la morte ogni animal terreno largai l desio ch'i teng'or molto a freno qual dentro fammi là ve dí et notte stammi adosso col poder ch'à in voi raccolto luci beate et liete poi torna il primo et questo dà la volta qual vincerà non so ma nfino ad ora combattuto ànno et non pur una volta ben per suo amor m'er'io messo a faticosa impresa assai per tempo tal che s'i'arrivo al disïato porto spero per lei gran tempo viver quand'altri mi terrà per morto le voglie che si mostran sí nfiammate onde fien l'opre tue nel ciel laudate orsi lupi leoni aquile et serpi ad una gran marmorea colomna fanno noia sovente et a sé danno fallir forse non fu di scusa indegno piú dico che l tornare a quel ch'uom fugge e l cor che di paura tanta sciolsi fur de la mia fede non leggier pegno l chiaro lume che sparir fa l sole folgorava d'intorno e l fune avolto era a la man ch'avorio et neve avanza amor et gelosia m'ànno il cor tolto e i segni del bel volto che mi conducon per piú piana via a la speranza mia al fin degli affanni digli un che non ti vide anchor da presso se non come per fama huom s'innamora dice che roma ognora con gli occhi di dolor bagnati et molli et qual vita è la mia ardomi et struggo anchor com'io solia l'aura mi volve et son pur quel ch'i'm'era qui tutta humile et qui la vidi altera or aspra or piana or dispietata or pia scrivi quel che vedesti in lettre d'oro sí come i miei seguaci discoloro e n un momento gli fo morti et vivi un tempo fu che n te stesso l sentivi volgare exemplo a l'amoroso choro vedrò mai il dí che pur quant'io vorrei quel'aria dolce del bel viso adorno piaccia a quest'occhi et quanto si convene quel ma non me l tolse la paura o l gielo che pur tanta baldanza al mio cor diedi ch'i le mi strinsi a piedi per piú dolcezza trar de gli occhi suoi gentil mia donna i veggio nel mover de vostr'occhi un dolce lume che mi mostra la via ch'al ciel conduce et per lungo costume dentro là dove sol con amor seggio quasi visibilmente il cor traluce honora ov'alberga honestade et cortesia et dov'io prego che l mio albergo sia canzon s'al dolce loco la donna nostra vedi credo ben che tu credi ch'ella ti porgerà la bella mano ond'io son sí lontano et se cosa di qua nel ciel si cura l'anime che lassú son citadine et ànno i corpi abandonati in terra del lungo odio civil ti pregan fine ma chi pensò veder mai tutti insieme per assalirmi il core or quindi or quinci questi dolci nemici ch'i tant'amo amor qual piú gente possede colui è piú da suoi nemici avolto o diluvio raccolto di che deserti strani per inondar i nostri dolci campi se da le proprie mani questo n'avene or chi fia che ne scampi po son gito per selve et per poggi né già mai ritrovai tronco né frondi tanto honorate dal supremo lume ma mentre tener fiso posso al primo pensier la mente vaga et mirar lei et oblïar me stesso sento amor sí da presso che del suo proprio error l'alma s'appaga et s'al vero splendor già mai ritorno l'occhio non po star fermo cosí l'à fatto infermo pur la sua propria colpa et non quel giorno ch'i volsi inver l'angelica beltade nel dolce tempo de la prima etade che non mutasser qualitate a tempo però piú fermo ognor di tempo in tempo seguendo ove chiamar m'udia dal cielo qual piú diversa et nova cosa fu mai in qual che stranio clima quella se ben s'estima piú mi rasembra a tal son giunto amore t'ama è fatto antico i so ben quel ch'io dico or lass'andare ché conven ch'altri impare a le sue spese un humil donna grama un dolce amico volsimi et vidi un'ombra che da lato stampava il sole et riconobbi in terra quella che se l giudicio mio non erra era piú degna d'immortale stato solfo et ésca son tutto e l cor un foco da quei soavi spirti i quai sempre odo acceso dentro sí ch'ardendo godo et di ciò vivo et d'altro mi cal poco fuggendo spera i suoi dolor finire come colei che d'ora in hora manca ché ben pò nulla chi non pò morire ite quante volte diss'io allor pien di spavento costei per fermo nacque in paradiso cosí carco d'oblio il divin portamento e l volto e le parole e l dolce riso l'avaro zappador l'arme riprende et con parole et con alpestri note ogni gravezza del suo petto sgombra e l fiero passo ove m'agiunse amore e lla nova stagion che d'anno in anno mi rinfresca in quel dí l'antiche piaghe et veggiola passar sí dolce et ria che l'alma trema per levarsi a volo tal d'armati sospir conduce stuolo questa bella d'amor nemica et mia ella parlava sí turbata in vista che tremar mi fea dentro a quella petra udendo i non son forse chi tu credi e dicea meco se costei mi spetra nulla vita mi fia noiosa o trista a farmi lagrimar signor mio riedi seguirò l'ombra di quel dolce lauro per lo piú ardente sole et per la neve fin che l'ultimo dí chiuda quest'occhi la voglia et la ragion combattuto ànno sette et sette anni et vincerà il migliore s'anime son qua giú del ben presaghe d'arte i begli occhi ond'i fui percosso in guisa ch'e medesmi porian saldar la piaga et non già vertú d'erbe o d'arte maga o di pietra dal mar nostro divisa ingegno o forza o dimandar perdono e i duo mi trasformaro in quel ch'i sono facendomi d'uom vivo un lauro verde che per fredda stagion foglia non perde che di rimembrar mi giova et dole ché quant'io miro par sogni ombre et fumi et vidi lagrimar que duo bei lumi il successor di karlo che la chioma co la corona del suo antiquo adorna prese à già l'arme per fiacchar le corna a babilonia et chi da lei si noma un acto dolce honesto è gentil cosa et in donna amorosa anchor m'aggrada che n vista vada altera et disdegnosa non superba et ritrosa nova gente oltra misura altera irreverente a tanta et a tal madre tu marito tu padre ogni soccorso di tua man s'attende ché l maggior padre ad altr'opera intende temo di cangiar pria volto et chiome che con vera pietà mi mostri gli occhi l'idolo mio scolpito in vivo lauro d'amorosi penseri il cor ne ngombra ma tanto ben sol tronchi et fai imperfecto tu che da noi signor mio ti scompagne nulla posso levar io per mi ngegno del bel diamante ond'ell'à il cor sí duro l'altro è d'un marmo che si mova et spiri col desio non possendo mover l'ali poco m'avanza del conforto usato né so quant'io mi viva in questo stato ch'àn fatto mille volte invidia al sole et udí sospirando dir parole che farian gire i monti et stare i fiumi misero exilio avegna ch'i non fra d'abitar degno ove voi sola siete ma s'io v'era con saldi chiovi fisso non devea specchio farvi per mio danno a voi stessa piacendo aspra et superba come costei ch'i piango a l'ombra e al sole et non mi stancha primo sonno od alba ché bench'i sia mortal corpo di terra lo mio fermo desir vien da le stelle come non so pur io mossi indi i piedi non altrui incolpando che me stesso mezzo tutto quel dí tra vivo et morto ma perché l tempo è corto la penna al buon voler non pò gir presso onde piú cose ne la mente scritte vo trapassando de lo mio core quando tanta dolcezza in lui discende ogni altra cosa ogni penser va fore tanta negli occhi bei for di misura par ch'amore et dolcezza et gratia piova l'aere percosso da lor dolci rai s'infiamma d'onestate et tal diventa ché questa et me d'un seme lei davanti et me poi produsse un parto ruppesi intanto di vergogna il nodo ch'a la mia lingua era distretto intorno su nel primiero scorno del lito occidental si move un fiato che fa securo il navigar senza arte et desta i fior tra l'erba in ciascun prato ch'i passai con diletto assai gran poggi per poter appressar gli amati rami ora la vita breve e l loco e l tempo mostranmi altro sentier di gire al cielo et di far frutto non pur fior et frondi in silentio parole accorte et sagge e l suon che mi sottragge ogni altra cura et la pregione oscura ov'è l bel lume perché la carne moia fugge al vostro apparire angoscia et noia et nel vostro partir tornano insieme ma perché la memoria innamorata chiude lor poi l'entrata di là non vanno da le parti extreme ma pochi lieti et molti penser tristi e l piú si pente de l'ardite imprese tal frutto nasce di cotal radice fera piacemi almen d'aver cangiato stile da gli occhi a pie se del lor esser molli gli altri asciugasse un piú cortese aprile et prendi qualità dal vivo lume quanto v'invidio gli atti honesti et cari non fia in voi scoglio omai che per costume d'arder co la mia fiamma non impari per bene star si scende molte miglia tal par gran meraviglia et poi si sprezza una chiusa bellezza è piú soave che quand'ò piú speranza che l cor n'esca allor piú nel bel viso mi rinvesca se cosí di su da la gomfiata vela vid'io le nsegne di quell'altra vita et allor sospirai verso l mio fine il tempo passa et l'ore son sí pronte a fornire il vïaggio ch'assai spacio non aggio pur a pensar com'io corro a la morte di costor piange quella gentil donna che t'à chiamato a ciò che di lei sterpi le male piante che fiorir non sanno inforsa se n breve non m'accoglie o non mi smorsa ma pur come suol far tra due mi tene per quel ch'io sento al cor gir fra le vene dolce veneno amor mia vita è corsa a pie de colli ove la bella vesta prese de le terrene membra pria la donna che colui ch'a te ne nvia spesso dal somno lagrimando desta ch'animo al mondo non fu mai sí crudo ch'i non facessi per pietà dolersi ma voi occhi beati ond'io soffersi quel colpo ove non valse elmo né scudo di for et dentro mi vedete ignudo ange quant'un bel rio ch'ad ognor meco piange co l'arboscel che n rime orno et celebro questo un soccorso trovo tra gli assalti d'amore ove conven ch'armato viva misero me che tardo il mio mal seppi et con quanta faticha oggi mi spetro de l'errore ov'io stesso m'era involto ma non fuggío già mai nebbia per vènti come quel dí né mai fiumi per pioggia né ghiaccio quando l sole apre le valli del coll'altro richiudete da man mancha la strada a messi suoi ch'indi passaro mostrandovi un d'agosto et di genaro perch'a la lunga via tempo ne mancha volgendo gli occhi al mio novo colore che fa di morte rimembrar la gente pietà vi mosse onde benignamente salutando teneste in vita il core poco era ad appressarsi agli occhi miei la luce che da lunge gli abbarbaglia che come vide lei cangiar thesaglia cosí cangiato ogni mia forma avrei et s'io potesse far ch'agli occhi santi porgesse alcun dilecto qualche dolce mio detto o me beato sopra gli altri amanti ma piú quand'io dirò senza mentire con voce allor di sí mirabil tempre rispose et con un volto che temer et sperar mi farà sempre et qual sia piú fa dubbio a l'intellecto la speranza o l temor la fiamma o l gielo trem'al piú caldo ard'al piú freddo cielo sempre pien di desire et di sospetto ma solo amor che del suo altero lume piú m'invaghisce dove piú m'incende né natura può star contra'l costume or movi la stagion che l ciel rapido inchina verso occidente et che l dí nostro vola a gente che di là forse l'aspetta veggendosi in lontan paese sola degli occhi onde mi vèn tanta dolcezza che l fren de la ragion amor non prezza e chi discerne è vinto da chi vòle si conosce il fico a me pur pare senno a non cominciar tropp'alte imprese et per ogni paese è bona stanza l'infinita speranza occide altrui et anch'io fui alcuna volta in danza poi che se giunto a l'onorata verga colla qual roma et i suoi erranti correggi et la richiami al suo antiquo vïaggio quel lor inchinar ch'ogni mia gioia spegne o per humiltate o per argoglio cagion sarà che nanzi tempo i moia tolse giovanni da la rete et piero et nel regno del ciel fece lor parte di sé nascendo a roma non fe gratia a giudea sí tanto sovr'ogni stato poi temo ché mi veggio in fraile legno et piú che non vorrei piena la vela del vento che mi pinse in questi scogli di viva neve in ch'io mi specchio e tergo o piacer onde l'ali al bel viso ergo che luce sovra quanti il sol ne scalda de be vostr'occhi il lume spento e i cape d'oro fin farsi d'argento et lassar le ghirlande e i verdi panni e l viso scolorir che ne miei danni a llamentar mi fa pauroso et lento intoppo ond'io consiglio voi che siete in via volgete i passi et voi ch'amore avampa non v'indugiate su l'extremo ardore ché perch'io viva de mille un no scampa et non so s'io mi speri vederla anzi ch'io mora però ch'ad ora ad ora s'erge la speme et poi non sa star ferma ma ricadendo afferma di mai non veder lei che l ciel honora piú di me lieta non si vede a terra nave da l'onde combattuta et vinta quando la gente di pietà depinta su per la riva a ringratiar s'atterra perché tuo valor perde veder quest'occhi anchor non ti si tolle pandolfo mio quest'opere son frali a llungo andar ma l nostro studio è quello che fa per fama gli uomini immortali mai ponmi con fama oscura o con ilustre sarò qual fui vivrò com'io son visso continando il mio sospir trilustre ivi s'asconde et non appar piú fore che poss'io far temendo il mio signore se non star seco infin a l'ora extrema ché bel fin fa chi ben amando more da me son fatti i miei pensier diversi tal già qual io mi stancho l'amata spada in se stessa contorse né quella prego che però mi scioglia ché men son dritte al ciel tutt'altre strade in guisa che sospiri sí dolcemente che mercé m'impetre et faccia forza al cielo asciugandosi gli occhi col bel velo o fronde honor de le famose fronti o sola insegna al gemino valore o faticosa vita o dolce errore che mi fate ir cercando piagge et monti benché n lamenti il duol non si riversi poi che vostro vedere in me risplende come raggio di sol traluce in vetro basti dunque il desio senza ch'io dica l bel paese e l dilectoso fiume con serena accoglienza rassecura il cor già vòlto ov'abita il suo lume onde come collui che l colpo teme di giove irato si ritragge indietro ché gran temenza gran desire affrena nd'io passava sol per mio destino poi che senza compagna et senza scorta mi vide un laccio che di seta ordiva tese fra l'erba ond'è verde il camino mi vedete straziare a mille morti né lagrima però discese anchora da be vostr'occhi ma disdegno et ira et anchor de miei can fuggo lo stormo canzon i non fu mai quel nuvol d'oro che poi discese in pretïosa pioggia sí che l foco di giove in parte spense presaghe cesare poi che l traditor d'egitto li fece il don de l'onorata testa celando l'allegrezza manifesta pianse per gli occhi fuor sí come è scritto et le cagion del mio doglioso fine non pur d'intorno avea ma dentro al legno chiuso gran tempo in questo cieco legno errai senza levar occhio a la vela llor sempre ricorro come a fontana d'ogni mia salute et quando a morte disïando corro sol di lor vista al mio stato soccorro io parlo a te però ch'altrove un raggio non veggio di vertú ch'al mondo è spenta né trovo chi di mal far si vergogni molto convene accorta esser qual vista mai ver lei si giri pur che gli occhi non miri l'altro puossi veder securamente verdi panni sanguigni oscuri o persi non vestí donna unquancho né d'or capelli in bionda treccia attorse n picciol vetro chiuder tutte l'acque forse credea quando in sí poca carta novo penser di ricontar mi nacque in quante parti il fior de l'altre belle stando in se stessa à la sua luce sparta né v'accorgete anchor per tante prove del bavarico inganno ch'alzando il dito colla morte scherza peggio è lo strazio al mio parer che l danno ma l vostro sangue piove piú largamente ch'altr'ira vi sferza cotal radice fera stella se l cielo à forza in noi quant'alcun crede fu sotto ch'io nacqui et fera cuna dove nato giacqui et fera terra ove pie mossi poi l'auro e i topacii al sol sopra la neve vincon le bionde chiome presso agli occhi che menan gli anni miei sí tosto respira persequendomi amor al luogo usato ristretto in guisa d'uom ch'aspetta guerra che si provede e i passi intorno serra de miei antichi pensier mi stava armato io son già stanco di pensar sí come i miei pensier in voi stanchi non sono et come vita anchor non abbandono per fuggir de sospir sí gravi some che se non è chi con pietà m'ascolte perché sparger al ciel sí spessi preghi ma s'egli aven ch'anchor non mi si nieghi finir anzi l mio fine queste voci meschine la tua mente amor che prima aprilla mi dice cose veramente ond'io veggio che l gran desio pur d'onorato fin ti farà degno et che pie non son fiaccati et lassi a seguir l'orme vostre in ogni parte perdendo inutilmente tanti passi un color morto appare perché l vigor che vivi gli mostrava da nessun lato è piú là dove stava et di questo in quel dí mi ricordava ben mi credea dinanzi agli occhi suoi d'indegno far cosí di mercé degno et questa spene m'avea fatto ardito ma talora humiltà spegne disdegno talor l'enfiamma et ciò sepp'io da poi lunga stagion di tenebre vestito scorte d'assalir con parole honeste accorte la mia nemica in atto humile et piano fanno poi gli occhi suoi mio penser vano mille fïate o dolce mia guerrera per aver co begli occhi vostri pace v'aggio proferto il cor m voi non piace mirar sí basso colla mente altera et se di lui fors'altra donna spera vive in speranza debile et fallace in ramo fronde over vïole in terra mirando a la stagion che l freddo perde et le stelle miglior acquistan forza ne gli occhi ò pur tal ch'io non penso udir cosa già mai che mi conforte ad altro ch'a trar guai et per pianger anchor con piú diletto le man bianche sottili et le braccia gentili et gli atti suoi soavemente alteri occhi piangete accompagnate il core che di vostro fallir morte sostene cosí sempre facciamo et ne convene lamentar piú l'altrui che l nostro errore herba et fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno aere sacro sereno ove amor co begli occhi il cor m'aperse date udïenza insieme a le dolenti mie parole extreme e nbrunir le contrade d'orïente drizzasi in piedi et co l'usata verga lassando l'erba et le fontane e i faggi move la schiera sua soavemente che l nostro stato è inquïeto et fosco sí come l suo pacifico et sereno gite securi omai ch'amor vèn vosco et ria fortuna pò ben venir meno onde s'io veggio in giovenil figura incominciarsi il mondo a vestir d'erba parmi vedere in quella etate acerba la bella giovenetta sia che pò già sol io non invecchio già per etate il mio desir non varia ben temo il viver breve che n'avanza questi fuor fabbricati sopra l'acque d'abisso et tinti ne l'eterno oblio onde l principio de mia morte nacque levata era a filar la vecchiarella discinta et scalza et desto avea l carbone et gli amanti pungea quella stagione che per usanza a lagrimar gli appella vostro stato real che ncontro poi raddoppia a l'alta impresa il mio valore ma taci grida il fin ché farle honore è d'altri homeri soma che da tuoi e i bigi e i bianchi coll'altre schiere travagliate e nferme gridan o signor nostro aita aita di ta che non saranno senza fama se l'universo pria non si dissolve et tutto quel ch'una ruina involve per te spera saldar ogni suo vitio che parlo o dove sono e chi m'inganna altri ch'io stesso e l desïar soverchio già s'i'trascorro il ciel di cerchio in cerchio nessun pianeta a pianger mi condanna ma qual sòn poria mai salir tant'alto piú volte incominciai di scriver versi ma la penna et la mano et l'intellecto rimaser vinti nel primier assalto già spento et morto l'onde che gli occhi tristi versan sempre amor avegna mi sia tardi accorto vòl che tra duo contrari mi distempre et tende lacci in sí diverse tempre che fanno meco omai questi sospiri che nascean di dolore et mostravan di fore la mia angosciosa et desperata vita similmente il colpo de vostr'occhi donna sentiste a le mie parti interne dritto passare onde conven ch'eterne lagrime per la piaga il cor trabocchi ché piú gloria è nel regno degli electi d'un spirito converso et più s'estima che di novantanove altri perfecti di lui ch'a tal nodo mi distrigne vedete ben quanti color depigne amor sovente in mezzo del mio volto et potrete pensar femina è cosa mobil per natura ond'io so ben ch'un amoroso stato in cor di donna picciol tempo dura orso al vostro destrier si pò ben porre un fren che di suo corso indietro il volga ma l cor chi legherà che non si sciolga se brama honore e l suo contrario abhorre orso e non furon mai fiumi né stagni né mare ov'ogni rivo si disgombra né di muro o di poggio o di ramo ombra né nebbia che l ciel copra e l mondo bagni a lui la faccia lagrimosa et trista un nuviletto intorno ricoverse cotanto l'esser vinto di dispiacque pien come chi mai cosa incredibil vide miriam costei quand'ella parla o ride che sol se stessa et nulla altra simiglia se l sol levarsi sguardo sento il lume apparir che m'innamora se tramontarsi al tardo parmel veder quando si volge altrove lassando tenebroso onde si move dolci rime leggiadre che nel primiero assalto d'amor usai quand'io non ebbi altr'arme chi verrà mai che squadre questo mio cor di smalto ch'almen com'io solea possa sfogarme parmi pur ch'a tuoi dí la gratia tocchi l'antiche mura ch'anchor teme et ama et trema l mondo quando si rimembra del tempo andato e n dietro si rivolve e i sassi dove fur chiuse le membra certo se vi rimembra di narcisso questo et quel corso ad un termino vanno benché di sí bel fior sia indegna trovo chi bella donna ivi depinge per far sempre mai verdi i miei desiri con leggiadro dolor par ch'ella spiri alta pietà che gentil core stringe et sol d'alcune parlo che meraviglia fanno a chi l'ascolta morte mi s'era intorno al cor avolta né tacendo potea di sua man trarlo o dar soccorso a le vertuti afflitte n solitaria piaggia o rivo o fonte se nfra duo poggi siede ombrosa valle ivi s'acqueta l'alma sbigottita n lor vece un abete un faggio un pino tra l'erba verde e l bel monte vicino onde si scende poetando et poggia levan di terra al ciel nostr'intellecto e l rosigniuol che dolcemente all'ombra tutte le notti si lamenta et piagne conosco l'esser ov'io sono ché come suol pigro animal per verga cosí destaro in me l'anima grave non vide il mondo sí leggiadri rami né mosse il vento mai sí verdi frondi come a me si mostrr quel primo tempo tal che temendo de l'ardente lume non volsi al mio refugio ombra di poggi ma io sarò sotterra in secca selva e l giorno andrà pien di minute stelle prima ch'a sí dolce alba arrivi il sole nel se l dolor che si sgombra aven che n pianto o in lamentar trabocchi l'un a me nòce et l'altro altrui ch'io non lo scaltro né già mai lingua humana contar poria quel che le due divine luci sentir mi fanno e quando l verno sparge le pruine et quando poi ringiovenisce l'anno qual era al tempo del mio primo affanno amor ch'anchor mi guidi pur a l'ombra di fama occulta et bruna tacerem questa fonte ch'ognor piena ma con piú larga vena veggiam quando col tauro il sol s'aduna cosí gli occhi miei piangon d'ogni tempo non ò tanti capelli in queste chiome quanti vorrei quel giorno attender anni ma perché vola il tempo et fuggon gli anni sí ch'a la morte in un punto s'arriva o colle brune o colle bianche chiome ogni habitato loco è nemico mortal degli occhi miei a ciascun passo nasce un penser novo de la mia donna che sovente in gioco gira l tormento ch'i porto per lei et a pena vorrei cangiar questo mio viver dolce amaro mostrimi almen ch'io dica amor in guisa che se mai percote gli orecchi de la dolce mia nemica non mia ma di pietà la faccia amica pieno quant'al mondo si tesse opra d'aragna vede onde seco et con amor si lagna ch'à sí caldi gli spron sí duro l freno se n altro modo cerca d'esser sacio vostro sdegno erra et non fia quel che crede di che amor et me stesso assai ringracio piangan le rime anchor piangano i versi perché l nostro amoroso messer cino novellamente s'è da noi partito pianga pistoia e i citadin perversi che perduto ànno sí dolce vicino súbito vidi quella altera fronde di cui conven che n tante carte scriva amor che dentro a l'anima bolliva per rimembranza de le treccie bionde e col terzo bevete un suco d'erba che purghe ogni pensier che l cor afflige dolce a la fine et nel principio acerba et son di là sí dolcemente accolti com'io m'accorgo che nessun mai torna con tal diletto in quelle parti stanno né tante volte ti vedrò già mai ch'i non m'inchini a ricercar de l'orme che l bel pie fece in quel cortese giro allor quand'io del suo accorger m'accorsi e ncominciai s'egli è ver quel ch'i odo beato il padre et benedetto il giorno ch'à di voi il mondo adorno et tutto l tempo ch'a vedervi io corsi e i vaghi spirti in un sospiro accoglie co le sue mani et poi in voce gli scioglie chiara soave angelica divina che miei sospir sian quali spera l tevero et l'arno e l po dove doglioso et grave or seggio rettor del cielo io cheggio che la pietà che ti condusse in terra ti volga al tuo dilecto almo paese giovene donna sotto un verde lauro vidi più biancha et piú fredda che neve non percossa dal sol molti et molt'anni sospira et suda a l'opera vulcano per rinfrescar l'aspre saette a giove il qual or tona or nevicha et or piove senza honorar piú cesare che giano a ciò che mai da lei non mi diparta né farò io et se pur talor fuggo in cielo e'n terra m'ha rachiuso i passi perch'agli occhi miei lassi sempre è presente ond'io tutto mi struggo che dolcemente mi consuma et strugge come sparisce et fugge ogni altro lume dove'l vostro splende torto mi face il velo et la man che sí spesso s'atraversa fra l mio sommo dilecto et gli occhi onde dí et notte si rinversa il gran desio per isfogare il petto che forma tien dal varïato aspetto vinse come la mia quel raggio altero del bel dolce soave bianco et nero in che i suoi strali amor dora et affina vedi segnor cortese di che lievi cagion che crudel guerra e i cor che ndura et serra marte superbo et fero ma de la pianta piú gradita in cielo un lauro mi difese allor dal cielo onde piú volte vago de bei rami al qual pur contrastando i son già lasso onde come nel cor m'induro e n'aspro così nel mio parlar voglio esser aspro et quanto in piú selvaggio loco mi trovo e n piú deserto lido tanto piú bella il mio pensier l'adombra poi quando il vero sgombra quel dolce error pur lí medesmo assido l vago lume oltra misura ardea di quei begli occhi ch'or ne son sí scarsi e l viso di pietosi color farsi non so se vero o falso mi parea qual nimpha in fonti in selve mai qual dea chiome d'oro sí fino a l'aura sciolse quando un cor tante in sé vertuti accolse benché la somma è di mia morte rea per far in parte i miei spirti contenti trova chi le paure et gli ardimenti del cor profondo ne la fronte legge et vede amor che sue imprese corregge folgorar ne turbati occhi pungenti tu se armato et ella in treccie e n gonna si siede et scalza in mezzo i fiori et l'erba ver me spietata e n contra te superba anzi seguite là dove vi chiama vostra fortuna dritto per la strada che vi può dar dopo la morte anchora mille et mille anni al mondo honor et fama quando io movo i sospiri a chiamar voi e l nome che nel cor mi scrisse amore laudando s'incomincia udir di fore il suon de primi dolci accenti suoi ed era il cielo a l'armonia sí intento che non se vedea in ramo mover foglia tanta dolcezza avea pien l'aere e l vento quel per partirsi da noi l'eterna luce come l sol volge le nfiammate rote per dar luogo a la notte onde discende dagli altissimi monti maggior tanto inanzi son pinto ch'i l pur dirò non fostú tant'ardito chi m'à l fianco ferito et chi l risalda per cui nel cor via piú che n carta scrivo che sai s'a miglior tempo ancho ritorni et a piú lieti giorni o se l perduto ben mai si racquista questa speranza mi sostenne un tempo or vien mancando et troppo in lei m'attempo il tempo et son fermo d'amare il tempo et l'ora ch'ogni vil cura mi levr d'intorno et più colei lo cui bel viso adorno di ben far co suoi exempli m'innamora over per altri ingegni del petto ove dal primo lauro innesta amor piú rami i direi ben che questa fosse giusta cagione a vostri sdegni che l dir nostro e l penser vince d'assai basso desir non è ch'ivi si senta ma d'onor di vertute or quando mai fu per somma beltà vil voglia spenta benedette le voci tante ch'io chiamando il nome de mia donna ò sparte e i sospiri et le lagrime e l desio et benedette sian tutte le carte di verde lauro una ghirlanda colse la qual co le sue mani intorno intorno a le mie tempie avolse ché quando piú l tuo aiuto mi bisogna per dimandar mercede allor ti stai sempre piú fredda et se parole fai son imperfecte et quasi d'uom che sogna né mai nascose il ciel sí folta nebbia che sopragiunta dal furor d'i vènti non fugisse dai poggi et da le valli ma lasso a me non val fiorir de valli anzi piango al sereno et a la pioggia et a gelati et a soavi vènti che mesuratamente il mio cor arda ma che sua parte abbia costei del foco da voi sola procede et parvi un gioco il sole e l foco e l vento ond'io son tale i pensier son saette e l viso un sole questa anima gentil che si diparte anzi tempo chiamata a l'altra vita se lassuso è quanto esser d gradita terrà del ciel la piú beata parte che m'ànno facto di sensibil terra et maledico il dí ch'i vidi l sole che mi fa in vista un huom nudrito in selva non credo che pascesse mai per selva sí aspra fera o di nocte o di giorno già non fustú nudrita in piume al rezzo ma nuda al vento et scalza fra gli stecchi or vivi sí ch'a dio ne venga facean dubbiar se mortal donna o diva fosse che l ciel rasserenava intorno la testa òr fino et calda neve il volto per cui la gente ben non s'assecura onde l camin a lor tecti si serra che fur già sí devoti et ora in guerra quasi spelunca di ladron son fatti tal ch'a buon solamente uscio si chiude mosse una pellegrina il mio cor vano ch'ogni altra mi parea d'onor men degna et lei seguendo su per l'erbe verdi udí dir alta voce di lontano et se prego mortale al ciel s'intende morte o mercé sia fine al mio dolore ite dolci penser parlando fore di quello ove l bel guardo non s'estende la vita che trapassa a sí gran salti cosí cresca il bel lauro in fresca riva et chi l piantò pensier leggiadri et alti ne la dolce ombra al suon de l'acque scriva et cosí aven che l'animo ciascuna sua passïon sotto l contrario manto ricopre co la vista or chiara or bruna amor in altra parte non mi sprona né i pie sanno altra via né le man come lodar si possa in carte altra persona lui quelle pietose rime in ch'io m'accorsi di vostro ingegno et del cortese affecto ebben tanto vigor nel mio conspetto che ratto a questa penna la man porsi spaventa amor m'affida mirando l sol de begli occhi sereno ove è chi spesso i miei depinge et bagna le bionde treccie sopra l collo sciolte ov'ogni lacte perderia sua prova e le guancie ch'adorna un dolce foco ma pur che l'òra un poco fior bianchi et gialli per le piaggie mova quel poco che m'avanza fia chi nol schifi s'i l vo dare a lui i mi fido in colui che l mondo regge et che seguaci suoi nel boscho alberga che con pietosa verga mi meni a passo omai tra le sue gregge perché d'orpheo leggendo et d'amphïone se non ti meravigli assai men fia ch'italia co suoi figli si desti al suon del tuo chiaro sermone tanto che per jesú la lancia pigli fugge ch'avria parte del caldo et desteriasi amor là dov'or dorme men solitarie l'orme fran de miei pie lassi per campagne et per colli men gli occhi ad ognor molli poi che di mal oprar tanto ti giova nido di tradimenti in cui si cova quanto mal per lo mondo oggi si spande de vin serva di lecti et di vivande vedete che madonna à l cor di smalto sí forte ch'io per me dentro nol passo ella non degna di mirar sí basso che di nostre parole curi ché l ciel non vòle pur giunto al fin de la giornata oscura rimembrando ond'io vegno et con quai piume sento di troppo ardir nascer paura sola conven ch'arrive a quel dubbioso calle al passar questa valle piacciavi porre giú l'odio et lo sdegno vènti contrari a la vita serena ma l'adversaria mia che l ben perturba tosto la spegne ond'ogni vertú more et regna altro signore che promette una vita piú tranquilla lasso ma troppo è piú quel ch'io ne nvolo or quinci or quindi come amor m'informa che quel che vèn da gratïoso dono et quel poco ch'i sono mi fa di lor una perpetua norma et come amor l'envita or ride or piange or teme or s'assecura e l volto che lei segue ov'ella il mena si turba et rasserena et in un esser picciol tempo dura l'altrui ingiurie del suo sangue roma spesse fïate quanto fu cortese et or perché non fia cortese no ma conoscente et pia a vendicar le dispietate offese col figliuol glorïoso di maria se non che l veder voi stesse v'è tolto ma quante volte a me vi rivolgete conoscete in altrui quel che voi siete ma freddo foco et paventosa speme de l'alma che traluce come un vetro talor sua dolce vista rasserena non del vario stile in ch'io piango et ragiono fra le vane speranze e l van dolore ove sia chi per prova intenda amore spero trovar pietà nonché perdono sol due persone cheggio et vorrei l'una col cor ver me pacificato humile l'altro col pie sí come mai fu saldo la qual ogni altra salma di noiosi pensier disgombra allora sí che di mille un sol vi si ritrova quel tanto a me non piú del viver giova et come vero pregioniero afflicto de le catene mie gran parte porto e l cor ne gli occhi et ne la fronte ò scritto e cciò non fusse andrei non altramente a veder lei che l volto di medusa che facea marmo diventar la gente sí vedrem chiaro poi come sovente per le cose dubbiose altri s'avanza et come spesso indarno si sospira già et misil per la via quasi smarrita però che dí et notte indi m'invita et io contra sua voglia altronde l meno sí che la neghittosa esca del fango i che dí et notte del suo strazio piango di mia speranza ò in te la maggior parte che se l popol di marte devesse al proprio honore alzar mai gli occhi dietro a quel sommo ben che mai non spiace levate il core a piú felice stato questa vita terrena è quasi un prato che l serpente tra fiori et l'erba giace fedele amico amor fortuna et la mia mente schiva di quel che vede e nel passato volta m'affligon sí ch'io porto alcuna volta invidia a quei che son su l'altra riva prima ch'i trovi in ciò pace né triegua o amore o madonna altr'uso impari che m'ànno congiurato a torto incontra mi spinse onde in un rio che l'erba asconde caddi non già come persona viva solo ov'io era tra boschetti et colli vergogna ebbi di me ch'al cor gentile basta ben tanto et altro spron non volli risonar seppi gli amorosi guai che l cor s'umilïasse aspro et feroce qual fu a sentir ché l ricordar mi coce et s'alcuna sua vista agli occhi piace è per lassar piú l'animo invescato voi dunque se cercate aver la mente anzi l'extremo dí queta già mai pegno s'amore o morte non dà qualche stroppio a la tela novella ch'ora ordisco et s'io mi svolvo dal tenace visco mentre che l'un coll'altro vero accoppio lasso che mal accorto fui da prima nel giorno ch'a ferir mi venne amore ch'a passo a passo è poi fatto signore de la mia vita et posto in su la cima la gola e l sonno et l'otïose piume ànno del mondo ogni vertú sbandita ond'è dal corso suo quasi smarrita nostra natura vinta dal costume me riponete ove l piacer si serba tal ch'i non tema del nocchier di stige se la preghiera mia non è superba et sol ad una imagine m'attegno che fe non zeusi o prasitele o fidia ma miglior mastro et di piú alto ingegno et pur che voi mostriate segno alcun di pietate vertú contra furore prenderà l'arme et fia l combatter corto ché l'antiquo valore ne gli italici cor non è anchor morto o per esser piú d'altra al fuggir presta torcendo l viso a preghi honesti et degni uscir già mai et la povera gente sbigottita ti scopre le sue piaghe a mille a mille ch'anibale non ch'altri farian pio et se ben guardi a la magion di dio ch'arde oggi tutta assai poche faville spegnendo fien tranquille ma piú nel tempo che madonna vidi chi spïasse canzone quel ch'i fo tu pi dir sotto un gran sasso in una chiusa valle ond'esce sorga si sta ch'aver dentro a lui parme un che madonna sempre depinge et de lei parla a voler poi ritrarla per me non basto et par ch'io me ne stempre lasso cosí m'è scorso lo mio dolce soccorso che temo del cor che mi si parte et veggio presso il fin de la mia luce vommene in guisa d'orbo senza luce che non sa ove si vada et pur si parte et se tornando a l'amorosa vita per farvi al bel desio volger le spalle trovaste per la via fossati o poggi fu per mostrar quanto è spinoso calle et quanto alpestra et dura la salita et nel bel petto l'indurato ghiaccio che tr del mio sí dolorosi vènti ben debbo io perdonare a tutti vènti per amor d'un che n mezzo di duo fiumi poi volò fuor de la veduta mia sí ch'a mirarlo indarno m'affatico ma la sua voce anchor qua giú rimbomba proverai tua ventura fra magnanimi pochi a chi l ben piace di lor chi m'assicura i vo gridando pace pace pace di giunto da'duo begli occhi che legato m'ànno et benedetto il primo dolce affanno ch'i ebbi ad esser con amor congiunto et l'arco et le saette ond'i fui punto et le piaghe che nfin al cor mi vanno era ben forte la nemica mia et lei vid'io ferita in mezzo l core volando al ciel colla terrena soma sai da l'imperio del figliuol de marte al grande augusto che di verde lauro tre volte trïumphando ornò la chioma ricordava ch'i vidi duo amanti trasformare et far qual io mi soglio in vista fare perché ti sian men dure omai le strade a dio dilecta obedïente ancella onde al suo regno di qua giú si varca anime gentili et amorose s'alcuna à l mondo et voi nude ombre et polve deh ristate a veder quale è l mio male pur mi consola che languir per lei meglio è che gioir d'altra et tu me l giuri per l'orato tuo strale et io tel credo et di chiamarmi a sé non le ricorda sí qual miracolo è quel quando tra l'erba quasi un fior siede over quand'ella preme col suo candido seno un verde cespo se ti rimembra il tempo passa omai di tornar a veder la donna nostra i che l suo ragionar intendo allora m'agghiaccio dentro in guisa d'uom ch'ascolta novella che di súbito l'accora per colmarmi di doglia et di desire et ricercarmi le medolle et gli ossi quel dolce pianto mi depinse amore anzi scolpío lagrime omai da gli occhi uscir non ponno ma di gire infin là sanno il vïaggio sí ch'a pena fia mai ch'i l passo chiuda chi gli occhi mira d'ogni valor segno dolce del mio cor chiave quando il sol gira amor piú caro pegno donna di voi non ave mario aperse sí l fianco che memoria de l'opra ancho non langue quando assetato et stanco non piú bevve del fiume acqua che sangue ella a me per tutto l suo disdegno torrà già mai né per sembiante oscuro le mie speranze e i miei dolci sospiri né poeta ne colga mai né giove la privilegi et al sol venga in ira tal che si secchi ogni sua foglia verde e n vece de l'erbetta per le valli non se ved'altro che pruine et ghiaccio et io nel cor via piú freddo che ghiaccio ò di gravi pensier tal una nebbia quell'arte mill'anni non vedrian la minor parte de la beltà che m'ave il cor conquiso ma certo il mio simon fu in paradiso poi che la dispietata mia ventura m'à dilungato dal maggior mio bene noiosa inexorabile et superba amor col rimembrar sol mi mantene dico se n quella etate ch'al vero honor fur gli animi sí accesi l'industria d'alquanti huomini s'avolse per diversi paesi poggi et onde passando et l'onorate cose cercando e l più bel fior ne colse consolate lei dunque ch'anchor bada et roma che del suo sposo si lagna et per jesú cingete ormai la spada et cieca al suo morir l'alma consente a meno s'ai segni del mio sol l'aere conosco le come mai fu saldo in mezzo di duo amanti honesta altera vidi una donna et quel signor co lei che fra gli uomini regna et fra gli dèi et vorrei piú volere et piú non voglio et per piú non poter fo quant'io posso e d'antichi desir lagrime nove provan com'io son pur quel ch'i mi soglio né per mille rivolte anchor son mosso i pensier tutti ad un segno che parlan sempre de lor tristi danni che porà dir chi per amor sospira s'altra speranza le mie rime nove gli avessir data et per costei la perde in quale ydea era l'exempio onde natura tolse quel bel viso leggiadro in ch'ella volse mostrar qua giú quanto lassú potea passato è già piú che l millesimo anno che n lei mancr quell'anime leggiadre che locata l'avean là dov'ell'era per divina bellezza indarno mira chi gli occhi de costei già mai non vide come soavemente ella gli gira et del caldo desio che quando sospirando ella sorride m'infiamma sí che oblio nïente aprezza ma diventa eterno né state il cangia né lo spegne il verno et forse non fur mai tante né tali che per merito lor punto si pieghi fuor de suo corso la giustitia eterna come a forza di vènti stanco nocchier di notte alza la testa a duo lumi ch'a sempre il nostro polo cosí ne la tempesta ch'i sostengo d'amor gli occhi lucenti sono il mio segno e l mio conforto solo veggio senza occhi et non ò lingua et grido et bramo di perir et cheggio aita et ò in odio me stesso et amo altrui ch'ora è donna poi che sormonta riscaldando il sole parmi qual esser sòle fiamma d'amor che n cor alto s'endonna ma quando il dí si dole di lui che passo passo a dietro torni veggio lei giunta a suoi perfecti giorni di nostro ardir fra se stessa si sdegna onde amor paventoso fugge al core lasciando ogni sua impresa et piange et trema l'acqua chiara et sopra l'erba verde veduto viva et nel tronchon d'un faggio e n bianca nube sí fatta che leda avria ben detto che sua figlia perde come stella che l sol copre col raggio non gravi al mio signor perch'io il ripreghi di dir libero un dí tra l'erba e i fiori drez et rayson es qu'ieu ciant e m demori ragione è ben ch'alcuna volta io canti ch'almen da lunge m'apparisse il porto come lume di notte in alcun porto vide mai d'alto mar nave né legno se non gliel tolse o tempestate o scogli quel viso al quale et son nel mio dir parco nulla cosa mortal pote aguagliarsi i vidi amor che begli occhi volgea quel foco ch'i pensai che fosse spento dal freddo tempo et da l'età men fresca fiamma et martir ne l'anima rinfresca quel sol che solo agli occhi miei resplende co i vaghi raggi anchor indi mi scalda a vespro tal qual era oggi per tempo et chi mi sface sempre m'è inanzi per mia dolce pena guerra è l mio stato d'ira et di duol piena et sol di lei pensando ò qualche pace bel viso ove amor inseme pose gli sproni e l fren ond'el mi punge et volve come a lui piace et calcitrar non vale qual gratia qual amore o qual destino mi darà penne in guisa di colomba ch'i mi riposi et levimi da terra la stancha vecchiarella pellegrina raddoppia i passi et piú et piú s'affretta et poi cosí soletta al fin di sua giornata non pò piú la vertú fragile et stanca tante varïetati omai soffrire che n un punto arde agghiaccia arrossa e nbianca sol un giorno da presso senza volger già mai rota superna né pensasse d'altrui né di me stesso come al sol neve come cera al foco et come nebbia al vento et son già roco donna mercé chiamando et voi non cale da gli occhi vostri uscío l colpo mortale contra cui non mi val tempo né loco amor con quanto sforzo oggi mi vinci et se non ch'al desio cresce la speme i cadrei morto ove più viver bramo io corro spesso et rïentro colà donde piú largo il duol trabocchi et sien col cor punite ambe le luci ch'a la strada d'amor mi furon duci le treccie d'òr che devrien fare il sole d'invidia molta ir pieno se la mia vita da l'aspro tormento si può tanto schermire et dagli affanni ch'i veggia per vertù de gli ultimi anni donna le trovo nel pensier tanto tranquille che di null'altro mi rimembra o cale l'aura soave che dal chiaro viso move col suon de le parole accorte per far dolce sereno ovunque spira questa se piú devota che non sòle col tedesco furor la spada cigne turchi arabi et caldei con tutti quei che speran nelli dèi di qua dal mar che fa l'onde sanguigne quanto sian da prezzar conoscer di et disgombrava già di neve i poggi l'aura amorosa che rinova il tempo et fiorian per le piagge l'erbe e i rami l'ora e l giorno ch'io le luci apersi nel bel nero et nel biancho che mi scaccir di là dove amor corse novella d'esta vita che m addoglia di che l suo proprio nome si deriva tenesse vòlto per natura schiva a roma il viso et a babel le spalle ma non in guisa che lo cor si stempre di soverchia dolcezza com'io temo per quel ch'i sento ov'occhio altrui non giugne la terra piange e l sol ci sta lontano che la sua cara amica ved'altrove allor riprende ardir saturno et marte ma quel benigno re che l ciel governa al sacro loco ove fo posto in croce gli occhi per gratia gira onde nel petto al novo karlo spira dove oggi alberga l'anima gentile ch'ogni altro piacer vile sembiar mi fa sí forte mi rimembra del portamento humile ch'allor fioriva et poi crebbe anzi agli anni cagion sola et riposo de miei affanni se pur s'arma talor a dolersi l'anima a cui vien mancho consiglio ove l martir l'adduce in forse rappella lei da la sfrenata voglia súbita vista infin a l'ora extrema ché bel fin fa chi ben amando more come talora al caldo tempo sòle semplicetta farfalla al lume avezza ch'ò sospirato sí gran tempo che mai non incomincio assai per tempo per adequar col riso i dolor tanti et quel che n altrui pena tempo si spende in qualche acto piú degno o di mano o d'ingegno in qualche bella lode in qualche honesto studio si converta cosí qua giú si gode et la strada del ciel si trova aperta né mi vale spronarlo o dargli volta ch'amor per sua natura il fa restio et poi che l fren per forza a sé raccoglie i mi rimango in signoria di lui che mal mio grado a morte mi trasporta ma cosí va chi sopra l ver s'estima da ora inanzi ogni difesa è tarda altra che di provar s'assai o poco questi preghi mortali amore sguarda non prego già né puote aver piú loco pura ch'acqueta l'aere et mette i tuoni in bando amor ne l'alma ov'ella signoreggia raccese l foco et spense la paura che farrei dunque gli occhi suoi guardando ma gli spiriti miei s'aghiaccian poi ch'i veggio al departir gli atti soavi torcer da me le mie fatali stelle largata alfin co l'amorose chiavi l'anima esce del cor per seguir voi et con molto pensiero indi si svelle che non m'apre né serra né per suo mi riten né scioglie il laccio et non m'ancide amore et non mi sferra né mi vuol vivo né mi trae d'impaccio e l bel guardo sereno ove i raggi d'amor sí caldi sono che mi fanno anzi tempo venir meno et l'accorte parole rade nel mondo o sole ma fui ben fiamma ch'un bel guardo accense et fui l'uccel che piú per l'aere poggia alzando lei che ne miei detti honoro né per nova figura il primo alloro seppi lassar et farmi una fontana a pie d'un faggio gran tempo humido tenni quel vïaggio chi udí mai d'uom vero nascer fonte e parlo cose manifeste et conte libere in pace passavam per questa vita mortal ch'ogni animal desia senza sospetto di trovar fra via cosa ch'al nostr'andar fosse molesta ma del misero stato ove noi semo condotte da la vita altra serena un sol conforto et de la morte avemo ma perch'io temo che sarrebbe un varco di pianto in pianto et d'una in altra guerra di qua dal passo anchor che mi si serra mezzo rimango lasso et mezzo il varco et tutti voi ch'amor laudate in rima al buon testor de gli amorosi detti rendete honor ch'era smarrito in prima lassai quel ch'i piú bramo et ò sí avezza la mente a contemplar sola costei ch'altro non vede et ciò che non è lei già per antica usanza odia et disprezza o viva morte o dilectoso male come puoi tanto in me s'io no l consento et s'io l consento a gran torto mi doglio da be rami scendea dolce ne la memoria una pioggia di fior sovra l suo grembo et ella si sedea humile in tanta gloria coverta già de l'amoroso nembo tanto che scoppia ed à fatti suoi dèi non giove et palla ma venere et bacco aspectando ragion mi struggo et fiacco a sé mi chiama et scaccia or mi tene in speranza et or in pena or alto or basso il meo cor lasso mena onde l vago desir perde la traccia e l suo sommo piacer par che li spiaccia invido et me superbo l'onor tanto però lasso convensi che l'extremo del riso assaglia il pianto e nterrompendo quelli spirti accensi a me ritorni et di me stesso pensi et voi sí pronti a darmi angoscia et duolo sospiri allor traete lenti et rotti sola la vista mia del cor non tace veggio la sera i buoi tornare sciolti da le campagne et da solcati colli i miei sospiri a me perché non tolti quando che sia perché no l grave giogo perché dí et notte gli occhi miei son molli et l'imagine trovo di quel giorno che l pensier mio figura ovunque io sguardo se ché gentil pianta in arido terreno par che si disconvenga et però lieta naturalmente quindi si diparte ben vedi omai sí come a morte corre ogni cosa creata et quanto all'alma bisogna ir lieve al periglioso varco et prego ch'egli avanzi l'empia fortuna et temo no chiuda anzi morte i begli occhi che parlar mi fanno or qui son lasso et voglio esser altrove ancor torna sovente a trarne fore lagrime rare et sospir lunghi et gravi i velo oïmè lasso e quando fia quel giorno che mirando il fuggir degli anni miei esca del foco et di sí lunghe pene et perché mitigato nonché spento né micha trovo il mio ardente desio tosto che giunto a l'amorosa reggia vidi onde nacque l'aura dolce et pura perseguire e n disparte cercar gente et gradire che sparga l sangue et venda l'alma a prezzo io parlo per ver dire non per odio d'altrui né per disprezzo tra la spiga et la man qual muro è messo lasso nol so ma sí conosco io bene che per far piú dogliosa la mia vita amor m'addusse in sí gioiosa spene perché fai in lei con disusata foggia men per molto voler le voglie intense forse sí come l nil d'alto caggendo col gran suono i vicin d'intorno assorda e l sole abbaglia chi ben fiso l guarda et se questo mio ben durasse alquanto nullo stato aguagliarse al mio porrebbe ma forse altrui farrebbe mai non vedute piú sotto le stelle né sí pietose et sí dolci parole s'udiron mai né lagrime sí belle di sí belli occhi uscir vide mai l sole questa che col mirar gli animi fura m'aperse il petto e l cor prese con mano dicendo a me di ciò non far parola onde il dí vèn fore vola un augel che sol senza consorte di volontaria morte rinasce et tutto a viver si rinova tempo ben fra omai d'avere spinto l'ultimo stral la dispietata corda ne l'altrui sangue già bagnato et tinto et io ne prego amore et quella sorda che mi lassò de suoi color depinto questi son que begli occhi che mi stanno sempre nel cor colle faville accese per ch'io di lor parlando non mi stanco per questi extremi duo contrari et misti or con voglie gelate or con accese stassi cosí fra misera et felice et parmi che pur dianzi fosse l principio di cotanto affanno l'amar m'è dolce et util il mio danno e l viver grave quando sarai del mio colore accorto dirai s'i guardo et giudico ben dritto questi avea poco andare ad esser morto et poi la mensa ingombra di povere vivande simili a quelle ghiande le qua fuggendo tutto l mondo honora ma chi vuol si rallegri ad ora ad ora ponmi in cielo od in terra od in abisso in alto poggio in valle ima et palustre libero spirto od a suoi membri affisso ma poi che l dolce riso humile et piano piú non asconde sue bellezze nove le braccia a la fucina indarno move l'antiquissimo fabbro ciciliano non crede non d'atra et tempestosa onda marina fuggío in porto già mai stanco nocchiero tosto che del mio stato fussi accorta a me si volse in sí novo colore ch'avrebbe a giove nel maggior furore tolto l'arme di mano et l'ira morta fuggendo la pregione ove amor m'ebbe molt'anni a far di me quel ch'a lui parve donne mie lungo fra a ricontarve quanto la nova libertà m'increbbe et che l nobile ingegno che dal cielo per gratia tien de l'immortale apollo et l'eloquentia sua vertú qui mostri or con la lingua or co'laudati incostri io non fu d'amar voi lassato unquancho madonna né sarò mentre ch'io viva ma d'odiar me medesmo giunto a riva et del continuo lagrimar so stancho già prima ebbe per voi l'entrata amore là onde anchor come in suo albergo vène noi gli aprimmo la via per quella spene che mosse d'entro da colui che more sia scripto altrove sí che mille penne ne son già stanche et quasi in ogni valle rimbombi il suon de miei gravi sospiri ch'aquistan fede a la penosa vita aspetto perch'io veggio et mi spiace che natural mia dote a me non vale né mi fa degno d'un sí caro sguardo sforzomi d'esser tale qual a l'alta speranza si conface et al foco gentil ond'io tutt'ardo ch'i temo forte di mancar tra via et di cader in man del mio nemico ben venne a dilivrarmi un grande amico per somma et ineffabil cortesia dicesette anni à già rivolto il cielo poi che mprima arsi et già mai non mi spensi ma quando aven ch'al mio stato ripensi poi ch'io li vidi in prima senza lor a ben far non mossi un'orma cosí gli ò di me posti in su la cima che l mio valor per sé falso s'estima son animali al mondo de sí altera vista che ncontra l sol pur si difende altri però che l gran lume gli offende non escon fuor se non verso la sera poi che se sgombro de la maggior salma l'altre puoi giuso agevolmente porre sallendo quasi un pellegrino scarco non son come a voi par le ragion pari ché pur voi foste ne la prima vista del vostro et del suo mal cotanto avari col suo fuggir m'atrista ma perché ben morendo honor s'acquista per morte né per doglia non vo che da tal nodo amor mi scioglia era il giorno ch'al sol si scoloraro per la pietà del suo factore i rai quando i fui preso et non me ne guardai ché i be vostr'occhi donna mi legaro le chiome a l'aura sparse et lei conversa indietro veggio et cosí bella riede nel cor come colei che tien la chiave sí contrari vènti in frale barca mi trovo in alto mar senza governo sí lieve di saver d'error sí carca ch'i medesmo non so quel ch'io mi voglio et tremo a mezza state ardendo amor regge suo imperio senza spada chi smarrita à la strada torni indietro chi non à albergo posisi in sul verde nel cominciar credia trovar parlando al mio ardente desire qualche breve riposo et qualche triegua questa speranza ardire mi porse a ragionar quel ch'i'sentia or m'abbandona al tempo et si dilegua che ngegno o stil non fia mai che l descriva ma spesso a lui co la memoria torno l'atto d'ogni gentil pietate adorno e l dolce amaro lamentar ch'i udiva et anchor poi trovai di quel mal fine et ritornai ne le terrene membra credo per piú dolore ivi sentire i seguí tanto avanti il mio desire ch'un dí cacciando sí com'io solea et puossi in bel soggiorno esser molesto il sempre sospirar nulla releva già su per l'alpi neva d'ogn ntorno et è già presso al giorno ond'io son desto ove piangiamo il nostro et l'altrui torto la condurrà de lacci antichi sciolta per drittissimo calle al verace orïente ov'ella è volta or vestirsi honestate or leggiadria or manseta or disdegnosa et fera qui cantò dolcemente et qui s'assise i tratto a forza et e d'amore scorto egli in ierusalem et io in egipto ma sofferenza è nel dolor conforto ché per lungo uso già fra noi prescripto et non s'aspira al glorïoso regno certo in piú salda nave benigne stelle che compagne fersi al fortunato fianco quando l bel parto giú nel mondo scórse or questo è quel che piú ch'altro n'atrista che perfetti giudicii son sí rari et d'altrui colpa altrui biasmo s'acquista canzon chi tua ragion chiamasse obscura di non ò cura perché tosto spero ch'altro messaggio il vero farà in piú chiara voce manifesto i venni sol per isvegliare altrui selve sassi campagne fiumi et poggi quanto è creato vince et cangia il tempo ond'io cheggio perdono a queste frondi se rivolgendo poi molt'anni il cielo piú carta vergo poi che per mio destino a dir mi sforza quell'accesa voglia che m'à sforzato a sospirar mai sempre et prendo allor del vostr'aere conforto che l fa gir oltra dicendo oimè lasso poi ripensando al dolce ben ch'io lasso al camin lungo et al mio viver corto fermo le piante sbigottito et smorto vivrommi un tempo omai ch'al viver mio tanta virtute à sol un vostro sguardo et poi morrò s'io non credo al desio parlando àn triegua et al dolor soccorro dico che perch'io miri mille cose diverse attento et fiso sol una donna veggio e l suo bel viso ove porge ombra un pino alto od un colle talor m'arresto et pur nel primo sasso disegno co la mente il suo bel viso vergognando talor ch'ancor si taccia donna per me vostra bellezza in rima ricorro al tempo ch'i vi vidi prima tal che null'altra fia mai che mi piaccia solo d'un lauro tal selva verdeggia che l mio adversario con mirabil arte vago fra i rami ovunque vuol m'adduce or volge signor mio l'undecimo anno ch'i fui sommesso al dispietato giogo che sopra i piú soggetti è piú feroce miserere del mio non degno affanno cortesia fe né la potea far poi che fu disceso a provar caldo et gielo et del mortal sentiron gli occhi suoi s'io esca vivo de dubbiosi scogli et arrive il mio exilio ad un bel fine ch'i sarei vago di voltar la vela et l'anchore gittar in qualche porto se non ch'i ardo come acceso legno nel fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi a te palese a tutt'altri coverto sai quel che per seguirte ò già sofferto et come già se de miei rari amici donna vedrai per segno che farà gli occhi tuoi via piú felici i volea dir quest'è impossibil cosa in me movendo de begli occhi i rai crïa d'amor penseri atti et parole ma come ch'ella gli governi o volga primavera per me pur non è mai grave soma è un mal fio a mantenerlo quando posso mi spetro et sol mi sto fetonte odo che n po cadde et morío dentro pur foco et for candida neve sol con questi pensier con altre chiome sempre piangendo andrò per ogni riva et s'i ò alcun dolce è dopo tanti amari che per disdegno il gusto si dilegua altro mai di lor gratie non m'incontra la poi ch'alquanto di lei veggi'or piú inanzi i'dico che pur dianzi qual io non l'avea vista infin allora però signor mio caro aggiate cura che similmente non avegna a voi l'orsa rabbiosa per gli orsacchi suoi che trovaron di maggio aspra pastura uno spirto celeste un vivo sole fu quel ch'i vidi et se non fosse or tale piagha per allentar d'arco non sana rodano hibero ren sena albia era hebro non edra abete pin faggio o genebro poria l foco allentar che l cor tristo ange miseri a voi che vale me v'era che da noi fosse il defecto amate belle gioveni et leggiadre onde al vero valor conven ch'uom poggi piú cosí mancando vo di giorno in giorno sí chiusamente ch'i sol me n'accorgo et quella che guardando il cor mi strugge a pena infin a qui l'anima scorgo né so quanto fia meco il suo soggiorno spiega l'ale se l dolce sguardo di costei m'ancide et le soavi parolette accorte et s'amor sopra me la fa sí forte sol quando parla over quando sorride da begli occhi un piacer sí caldo piove ch'i non curo altro ben né bramo altr'ésca et co l'andar et col soave sguardo s'accordan le dolcissime parole et l'atto manseto humile et tardo e l suo parlare e l bel viso et le chiome mi piacquen sí ch'i l'ò dinanzi agli occhi ed avrò sempre ov'io sia in poggio o n riva e scorto d'un soave et chiaro lume tornai sempre devoto ai primi rami et quando a terra son sparte le frondi et quando il sol fa verdeggiar i poggi e perché l mio martir non giunga a riva mille volte il dí moro et mille nasco tanto da la salute mia son lunge come se pur sua asprezza o mia stella n'offende sarem fuor di speranza et fuor d'errore dir se pò ben per voi non forse a pieno tutta lieta si volse et ben vorrei che mai non fosse inver di me piú fera súbito in alleggrezza si converse la gelosia che n su la prima vista per sí alto adversario al cor mi nacque qui mi sto solo et come amor m'invita or rime et versi or colgo herbette et fiori seco parlando et a tempi migliori sempre pensando et questo sol m'aita et non so fare schermi di luoghi tenebrosi o d ore tarde però con gli occhi lagrimosi e nfermi mio destino a vederla mi conduce et so ben ch'i vo dietro a quel che m'arde e l sasso ove a gran dí pensosa siede madonna et sola seco si ragiona con quanti luoghi sua bella persona coprí mai d'ombra o disegnò col piede ivi accusando il fugitivo raggio a le lagrime triste allargai l freno et lasciaile cader come a lor parve né già mai neve sotto al sol disparve com'io sentí me tutto venir meno so come i dí come i momenti et l'ore ne portan gli anni et non ricevo inganno ma forza assai maggior che d'arti maghe cesare taccio che per ogni piaggia fece l'erbe sanguigne di lor vene ove l nostro ferro mise or par non so per che stelle maligne che l cielo in odio n'aggia vostra mercé cui tanto si commise mi lece ascoltar chi non ragiona de la mia morte et solo del suo nome vo empiendo l'aere che sí dolce sona et se mai da la via dritta mi torsi duolmene forte assai piú ch'i non mostro ma se de l'esser vostro fossi degno udir piú del desir ardo donna mi priegha per ch'io voglio dire vaghi pensier che cosí passo passo scorto m'avete a ragionar o voi che travagliate ecco l camino venite a me se l passo altri non serra lontano mostrossi a noi qual huom per doglia insano che molto amata cosa non ritrove et cosí tristo standosi in disparte tornar non vide il viso che laudato sarà s'io vivo in piú di mille carte et pietà lui medesmo avea cangiato sí che begli occhi lagrimavan parte et mi condusse vergognoso et tardo a riveder gli occhi leggiadri ond'io per non esser lor grave assai mi guardo già roma or babilonia falsa et ria per cui tanto si piange et si sospira o fucina d'inganni o pregion dira ch'i pur non ebbi anchor non dirò lieta ma riposata un'hora né per volger di ciel né di pianeta quando vede l pastor calare i raggi del gran pianeta al nido ov'egli alberga grado oimè perché sí rado mi date quel dond'io mai non son satio perché non piú sovente mirate qual amor di me fa stracio il cor che mal suo grado a torno mando è con voi sempre in quella valle aprica ove l mar nostro piú la terra implica l'altrier da lui partimmi lagrimando i da man manca e tenne il camin dritto ahi dolorosa sorte lo star mi strugge e l fuggir non m'aita ma se maggior paura non m'affrenasse via corta et spedita trarrebbe a fin questa aspra pena et dura llui s'io credesse per morte essere scarco del pensiero amoroso che m'atterra colle mie mani avrei già posto in terra queste mie membra noiose et quello incarco al destinato dí sotto quell'arme che gli dà il tempo amor vertute e l sangue gridando d'un gentil desire avampo col signor mio per lagrime ch'i spargo a mille a mille conven che l duol per gli occhi si distille dal cor ch'à seco le faville et l'ésca non pur qual fu ma pare a me che cresca qual foco non avrian che sempre m'è sí presso et sí lontano poscia fra me pian piano che sai tu lasso forse in quella parte or di tua lontananza si sospira et in questo penser l'alma respira l'opra fu ben di quelle che nel cielo si ponno imaginar non qui tra noi ove le membra fanno a l'alma velo et gli occhi vaghi fien cagion ch'io pèra di questa fera angelica innocente surge nel mezzo giorno una fontana e tien nome dal sole ahi crudo amor ma tu allor piú mi nforme a seguir d'una fera che mi strugge la voce e i passi et l'orme et lei non stringi che s'appiatta et fugge allor fui preso et non mi spiacque poi sí dolce lume uscia degli occhi suoi non che grave colpa fia d'ambeduo noi et tanto piú de voi quanto piú v'ama a ben provide natura al nostro stato quando de l'alpi schermo pose fra noi et la tedesca rabbia ma l desir cieco e ncontr'al suo ben fermo s'è poi tanto ingegnato ch'al corpo sano à procurato scabbia mi chiuse tra l bel verde e l dolce ghiaccio tal ch'i depinsi poi per mille valli l'ombra ov'io fui ché né calor né pioggia né suon curava di spezzata nebbia non è proprio valor che me ne scampi ma la paura un poco che l sangue vago per le vene agghiaccia risalda l cor perché piú tempo avampi baldacco gl'idoli suoi sarranno in terra sparsi et le torre superbe al ciel nemiche e i suoi torrer di for come dentro arsi per quella ch'alcun tempo mosse invano i suoi sospiri et or gli altrui commove poi che cercando stanco non seppe ove s'albergasse da presso o di lontano italia mia benché l parlar sia indarno a le piaghe mortali che nel bel corpo tuo sí spesse veggio piacemi almen ben ch'a voler chiuder in versi suo laudi fra stancho chi piú degna la mano a scriver porse qual cella è di memoria in cui s'accoglia quanta vede vertú quanta beltade vano perch'ogni mia fortuna ogni mia sorte mio ben mio male et mia vita et mia morte quei che solo il pò far l'à posto in mano furando l cor che fu già cosa dura et me tenne un ch'or son diviso et sparso un sasso a trar piú scarso carne che ferro o cruda mia ventura che n carne essendo veggio trarmi a riva ad una viva dolce calamita né l'extremo come col balenar tona in un punto cosí fu io de begli occhi lucenti et d'un dolce saluto inseme aggiunto la di tai quattro faville et non già sole nasce l gran foco di ch'io vivo et ardo che son fatto un augel notturno al sole in picciol tempo passa ogni gran pioggia e l caldo fa sparir le nevi e l ghiaccio di che vanno superbi in vista i fiumi vera piovonmi amare lagrime dal viso con un vento angoscioso di sospiri quando in voi adiven che gli occhi giri per cui sola dal mondo i son diviso de l'humor di quel sasso altro pianeta conven ch'i segua et del mio campo mieta lappole et stecchi co la falce adunca or mi ritrovo pien di sí diversi piaceri in quel saluto ripensando che duol non sento né sentí ma poi et fera donna che con gli occhi suoi et con l'arco a cui sol per segno piacqui fe la piaga onde amor teco non tacqui che con quell'arme risaldar la pi stelle noiose fuggon d'ogni parte disperse dal bel viso inamorato per cui lagrime molte son già sparte ch'i nol cangiassi ad una rivolta d'occhi ond'ogni mio riposo vien come ogni arbor vien da sue radici vaghe faville angeliche beatrici de la mia vita ove l piacer s'accende che n vista ella si mostra humile promettendomi pace ne l'aspetto ma poi ch'i vengo a ragionar co llei benignamente assai par che m'ascolte se risponder savesse a detti miei prendete or a la fine breve conforto a sí lungo martiro io i dicea fra mio cor perché paventi ma non fu prima dentro il penser giunto che i raggi ov'io mi struggo eran presenti pregovi siate accorti ché già vi sfida amore ond'io sospiro morte pò chiuder sola a miei penseri l'amoroso camin che gli conduce al dolce porto de la lor salute con lei foss'io da che si parte il sole et non ci vedess'altri che le stelle sol una nocte et mai non fosse l'alba et non se transformasse in verde selva per uscirmi di braccia come il giorno ch'apollo la seguia qua giú per terra diròl come persona a cui ne calse e che l notai là sopra l'acque salse tra la riva toscana et l'elba et giglio tempo non mi parea da far riparo contra colpi d'amor però m'andai secur senza sospetto onde i miei guai nel commune dolor s'incominciaro arder dí et notte et quanto è l dolce male né n penser cape nonche n versi o n rima l'altra non già ché l mio bel foco è tale et par ben ch'io m'ingegni che di lagrime pregni sien gli occhi miei sí come l cor di doglia et perché a cciò m'invoglia ragionar de begli occhi né cosa è che mi tocchi o sentir mi si faccia cosí a dentro in tante parti et sí bella la veggio che se l'error durasse altro non cheggio i l'ò piú volte or chi fia che mi l creda s'al ben veloce et al contrario tardo dispregiator di quanto l mondo brama per solicito studio posso farme lagrima anchor non mi bagnava il petto né rompea il sonno et quel che in me non era mi pareva un miracolo in altrui lasso che son che fui la vita el fin e l dí loda la sera or dentro ad una gabbia fiere selvagge et mansete gregge s'annidan sí che sempre il miglior geme et è questo del seme per piú dolor del popol senza legge al qual come si legge e i naviganti in qualche chiusa valle gettan le membra poi che l sol s'asconde sul duro legno et sotto a l'aspre gonne ovunque gli occhi volgo trovo un dolce sereno pensando qui percosse il vago lume qualunque herba o fior colgo credo che nel terreno aggia radice ov'ella ebbe in costume gir fra le piagge e l fiume tra le chiome de l'òr nascose il laccio al qual mi strinse amore et da begli occhi mosse il freddo ghiaccio che mi passò nel core con la vertú d'un súbito splendore che d'ogni altra sua voglia sol rimembrando onde questa gentil donna si parte ivi la vide et la ritrasse in carte per far fede qua giú del suo bel viso risospinto allor errai quando l'antica strada di libertà mi fu precisa et tolta ché mal si segue ciò ch'agli occhi agrada qui si rivolse et qui rattenne il passo qui co begli occhi mi trafisse il core qui disse una parola et qui sorrise qui cangiò l viso in questi pensier lasso nocte et dí tiemmi il signor nostro amore mai candide rose con vermiglie in vasel d'oro vider gli occhi miei allor allor da vergine man colte veder pensaro il viso di colei ch'avanza tutte l'altre meraviglie con tre belle excellentie in lui raccolte non di peneo ma d'un piú altero fiume e n duo rami mutarsi ambe le braccia né meno anchor m agghiaccia l'esser coverto poi di bianche piume allor che folminato et morto giacque il mio sperar che tropp'alto montava fummo alcun tempo et or siam giunte a tale che costei batte l'ale per tornar a l'anticho suo ricetto i per me sono un'ombra anno m'abbaglian piú che l primo giorno assai et l'imagine lor son sí cosparte che volver non mi posso ov'io non veggia o quella o simil indi accesa luce però che con atti acerbi et rei del mio ben pianga et del mio pianger rida poria cangiar sol un de pensier mei rode sé dentro e i denti et l'unghie endura per vendicar suoi danni sopra noi mentre l novo dolor dunque l'accora non riponete l'onorata spada venni fuggendo la tempesta e l vento c'ànno súbito fatto il tempo rio qui son securo et vo vi dir perch'io non come soglio il folgorar pavento ascose non perch'io non m'aveggia quanto mia laude è ngiurïosa a voi ma contrastar non posso al gran desio lo quale è n me da poi ch'i vidi quel che pensier non pareggia benedetta la chiave che s'avvolse al cor et sciolse l'alma et scossa l'ave di catena sí grave e nfiniti sospir del mio sen tolse poi seguirò sí come a lui ne ncrebbe troppo altamente e che di ciò m'avvenne di ch'io son facto a molta gente exempio benché l mio duro scempio vuol m'adduce aventuroso piú d'altro terreno ov'amor vidi già fermar le piante ver me volgendo quelle luci sante che fanno intorno a sé l'aere sereno e l mio di lui sperar fallace et scemo i dico a miei pensier non molto andremo d'amor parlando omai ché l duro et greve terreno incarco come frescha neve si va struggendo per farsi come a te di fama eterno che puoi drizzar s'i non falso discerno in stato la piú nobil monarchia quanta gloria ti fia dir gli altri l'aitr giovene et forte qual vaghezza di lauro qual di mirto povera et nuda vai philosophia dice la turba al vil guadagno intesa pochi compagni avrai per l'altra via tanto ti prego piú gentile spirto non lassar la magnanima tua impresa mercé da tutti sette i colli in cui luxuria fa l'ultima prova per le camere tue fanciulle et vecchi vanno trescando et belzebub in mezzo co mantici et col foco eccoli specchi pasco l cor di sospir ch'altro non chiede e di lagrime vivo a pianger nato né di ciò duolmi perché in tale stato è dolce il pianto piú ch'altri non crede ma molto piú di quel che per inanzi de la dolce et acerba mia nemica è bisogno ch'io dica benché sia tal ch'ogni parlare avanzi torno dov'arder vidi le faville che l foco del mio cor fanno immortale ivi m'acqueto et son condotto a tale ch'a nona a vespro a l'alba et a le squille alcun è che risponde a chi nol chiama altri chi il prega si delegua et fugge altri al ghiaccio si strugge altri dí et notte la sua morte brama il bel viso dagli angeli aspectato ma questi in vecchiezza la scampò da morte sopra l monte tarpeio canzon vedrai un cavalier ch'italia tutta honora pensoso piú d'altrui che di se stesso fuggia le tue mani et per camino agitandom'i vènti e l ciel et l'onde m'andava sconosciuto et pellegrino quando ecco i tuoi ministri aprasi la pregione ov'io son chiuso et che l camino a tal vita mi serra poi mi rivolgo a la mia usata guerra ringratiando natura e l dí ch'io nacqui quando ti ruppi al cor tanta durezza mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza forse non avrai sempre il viso asciutto ch'i mi pasco di lagrime et tu l sai matina a terza di voi pensate et vederete come tien caro altrui che tien sé cosí vile latin sangue gentile io non credea per forza di sua lima che punto di fermezza o di valore mancasse mai ne l'indurato core non me n'avidi lasso se non quando fui in lor forza et or con gran fatica chi l crederà perché giurando i l dica in libertà ritorno sospirando sgombra da te queste dannose some non far idolo un nome vano senza soggetto ché l furor de lassú gente ritrosa vincerne d'intellecto peccato è nostro et non natural cosa ch'è stella in terra et come in lauro foglia conserva verde il pregio d'onestade ove non spira folgore né indegno vento mai che l'aggrave sfide però s'i tremo et vo col cor gelato qualor veggio cangiata sua figura questo temer d'antiche prove è nato ben veggio io di lontano il dolce lume ove per aspre vie mi sproni et giri ma non ò come tu da volar piume lasso che fia se forse ella divide o per mia colpa o per malvagia sorte gli occhi suoi da mercé sí che di morte là dove or m'assicura allor mi sfide ch'a quei preghi il mio lume era sparito ed io non ritrovando intorno intorno ombra di lei né pur de suoi piedi orma come huom che tra via dorma gittaimi stancho sovra l'erba un giorno s'egli è pur mio destino e l cielo in ciò s'adopra ch'amor quest'occhi lagrimando chiuda qualche gratia il meschino corpo fra voi ricopra et torni l'alma al proprio albergo ignuda l'aura soave a cui governo et vela commisi entrando a l'amorosa vita et sperando venire a miglior porto poi mi condusse in piú di mille scogli speranza m'assicura che fai alma che pensi avrem mai pace avrem mai tregua od avrem guerra eterna et ella che remosso avea già il velo dinanzi a miei mi disse amico or vedi com'io son bella et chiedi quanto par si convenga agli anni tuoi i benedico il loco e l tempo et l'ora che sí alto miraron gli occhi mei et dico anima assai ringratiar di che fosti a tanto honor degnata allora se tu avessi ornamenti quant'ài voglia poresti arditamente uscir del boscho et gir in fra la gente in a ciò che l rimembrar piú mi consumi et quanto era mia vita allor gioiosa m'insegni la presente aspra et noiosa ma ben veggio or sí come al popol tutto favola fui gran tempo onde sovente di me medesmo meco mi vergogno et del mio vaneggiar vergogna è l frutto e l pentersi e l conoscer chiaramente che quanto piace al mondo è breve sogno fuggir disposi gl invescati rami tosto ch'incominciai di veder lume tanto mi piacque prima il dolce lume fiamma i sospir le lagrime cristallo ove questa è la vista ch'a ben far m'induce et che mi scorge al glorïoso fine questa sola dal vulgo m'allontana ché poria questa il ren qualor piú agghiaccia arder con gli occhi et rompre ogni aspro scoglio et à sí egual a le bellezze orgoglio che di piacer altrui par che le spiaccia o grandi scipïoni o fedel bruto quanto v'aggrada s'egli è anchor venuto romor là giú del ben locato officio come cre che fabritio si faccia lieto udendo la novella et dice roma mia sarà anchor bella poser nel vivo lume in cui natura si specchia e l sol ch'altrove par non trova l'opra è sí altera sí leggiadra et nova che mortal guardo in lei non s'assecura qual fior cadea sul lembo qual su le treccie bionde ch'oro forbito et perle eran quel dí a vederle qual si posava in terra et qual su l'onde qual con un vago errore girando parea dir qui regna amore crudeli stelle et orïone armato spezza a tristi nocchier governi et sarte eolo a neptuno et a giunon turbato fa sentire et a noi come si parte ovunque ella sdegnando gli occhi gira che di luce privar mia vita spera le mostro i miei pien d'umiltà sí vera ch'a forza ogni suo sdegno indietro tira indi trahendo poi l'antiquo fianco per l'extreme giornate di sua vita quanto piú pò col buon voler s'aita rotto dagli anni et dal cammino stanco tu te ne vai col mio mortal sul corno l'altro coverto d'amorose piume torna volando al suo dolce soggiorno sí mi governa il velo che per mia morte et al caldo et al gielo de be vostr'occhi il dolce lume adombra se questi son que begli occhi che l'imprese del mio signor victorïose fanno in ogni parte et piú sovra l mio fianco mi fec'io quando primier m'accorsi de la trasfigurata mia persona e i capei vidi far di quella fronde di che sperato avea già lor corona e i piedi in ch'io mi stetti et mossi et corsi com'ogni membro a l'anima risponde diventar due radici sovra l'onde mi mossi e quella fera bella et cruda in una fonte ignuda si stava quando l sol piú forte ardea io perché d'altra vista non m'appago stetti a mirarla ond'ella ebbe vergogna se si posasse sotto al quarto nido ciascuna de le tre saria men bella et essa sola avria la fama e l grido né del vulgo mi cal né di fortuna né di me molto né di cosa vile né dentro sento né di fuor gran caldo dal cor l'anima stanca si scompagna per gir nel paradiso suo terreno poi trovandol di dolce et d'amar pieno trarrei per forza et mille alti desiri raccenderei ne la gelata mente e l bel viso vedrei cangiar sovente et bagnar gli occhi et piú pietosi giri far come suol chi de gli altrui martiri signor mirate come l tempo vola et sí come la vita fugge et la morte n'è sovra le spalle voi siete or qui pensate a la partita ché l'alma ignuda et sola oltra la vista agli orecchi orna e nfinge sue voci vive et suoi sancti sospiri amor e l ver fur meco a dir che quelle ch'i vidi eran bellezze al mondo sole questa per mille strade sempre inanzi mi fu leggiadra altera solo per lei tornai da quel ch'i era poi ch'i soffersi gli occhi suoi da presso riposto mio bene et quel che segue or pace or guerra or triegue mai non m'abbandonate in questi panni riposate su l'un signor mio caro et siate ormai di voi stesso piú avaro a quel crudel che suoi seguaci imbiancha cercate dunque fonte piú tranquillo ché l mio d'ogni liquor sostene inopia salvo di quel che lagrimando stillo non temo già che piú mi strazi o scempie né mi ritenga perch'anchor m'invischi né m'apra il cor perché di fuor l'incischi con sue saette velenose et empie i dí miei fien lagrimosi et manchi ché gran duol rade volte aven che nvecchi ma piú ne colpo i micidiali specchi che n vagheggiar voi stessa avete stanchi et vedrai ne la morte de mariti tutte vestite a brun le donne perse et tinto in rosso il mar di salamina et non pur questa misera rina del popol infelice l sovrastar ne la pregion terrestra cagion m'è lasso d'infiniti mali et piú mi duol che fien meco immortali poi che l'alma dal cor non si scapestra quel vago impallidir che l dolce riso d'un'amorosa nebbia ricoperse con tanta maiestade al cor s'offerse che li si fece incontr'a mezzo l viso indi i miei danni a misurar con gli occhi comincio e ntanto lagrimando sfogo di dolorosa nebbia il cor condenso alor ch'i miro et penso quanta aria dal bel viso mi diparte et del suo error quando non val si pente et le rose vermiglie in fra le neve mover da l'òra et discovrir l'avorio che fa di marmo chi da presso l guarda perché inchinare a dio molto convene le ginocchia et la mente che gli anni tuoi riserva a tanto bene tu vedrai italia et l'onorata riva canzon ch'agli occhi miei cela et contende non mar non poggio o fiume ché del cor mi rade ogni delira impresa et ogni sdegno fa l veder lei soave di quanto per amor già mai soffersi et aggio a soffrir ancho fin che mi sani l cor colei che l morse et perché pria tacendo non m'impetro certo cristallo o vetro non mostrò mai di fore nascosto altro colore io penso se là suso onde l motor eterno de le stelle degnò mostrar del suo lavoro in terra son l'altr'opre sí belle che reservato m'ànno a tanto bene et lei ch'a tanta spene alzò il mio cor ché nsin allor io giacqui a me noioso et grave ardendo lei che come un ghiaccio stassi et non lascia in me dramma che non sia foco et fiamma però ch'amor mi sforza et di saver mi spoglia parlo in rime aspre et di dolcezza ignude là dove piú mi dolse altri si dole et dolendo adolcisse il mio dolore ond'io ringratio amore che piú nol sento et è non men che suole se l pensier che mi strugge com'è pungente et saldo cosí vestisse d'un color conforme forse tal m'arde et fugge ch'anzi al mio dí mi trasportava al fine poi piacque a lui che mi produsse in vita chiamarme tanto indietro da li scogli ora veggendo come l duol m'affrena quel che mi fanno i miei nemici anchora non è per morte ma per piú mia pena poi et d'una bianca mano ancho mi doglio ch'è stata sempre accorta a farmi noia et contra gli occhi miei s'è fatta scoglio pur mi darà tanta baldanza amore ch'i vi discovrirò de mei martiri qua sono stati gli anni e i giorni et l'ore et se l tempo è contrario ai be desiri non fia ch'almen non giunga al mio dolore alcun soccorso di tardi sospiri e se qui la memoria non m'aita come suol fare iscúsilla i martiri et un penser che solo angoscia dàlle tal ch'ad ogni altro fa voltar le spalle e mi face oblïar me stesso a forza ché tèn di me quel d'entro et io la scorza ch'a giove tolte son l'arme di mano temprate in mongibello a tutte prove et sua sorella par che si rinove nel bel guardo d'apollo a mano a mano et solo ivi con voi rimanse amore quanta dolcezza unquancho fu in cor d'aventurosi amanti accolta tutta in un loco a quel ch'i sento è nulla in una valle chiusa d'ogni ntorno ch'è refrigerio de sospir miei lassi giunsi sol com amor pensoso et tardo ivi non donne ma fontane et sassi quante montagne et acque quanto mar quanti fiumi m'ascondon que duo lumi che quasi un bel sereno a mezzo l die fer le tenebre mie pascomi di dolor piangendo rido egualmente mi spiace morte et vita in questo stato son donna per voi m'ài partendoti da me mostrato quale era l mio stato quando il primo strale fece la piagha ond'io non guerrò mai da l'un lato il sole io da l'altro era poi che s'accorse chiusa da la spera de l'amico piú bello agli occhi miei riso m'aveano et sí diviso da l'imagine vera ch'i dicea sospirando qui come venn'io o quando credendo d'esser in ciel non là dov'era da indi in qua mi piace questa herba sí ch'altrove non ò pace subitamente s'è da noi partita et per quel ch'io ne speri al ciel salita sí furon gli atti suoi dolci soavi hebeno i cigli et gli occhi eran due stelle onde amor l'arco non tendeva in fallo perle et rose vermiglie ove l'accolto dolor formava ardenti voci et belle non so donde per darmi a diveder ch'al suo destino mal chi contrasta et mal chi si nasconde lasso me non fur già mai veduti sí begli occhi o ne la nostra etade o ne prim'anni che mi struggon cosí come l sol neve nel dolce tempo de la prima etade che nascer vide et anchor quasi in herba la fera voglia che per mio mal crebbe perché cantando il duol si disacerba canterò com'io vissi in libertade mentre amor nel mio albergo a sdegno adorni piacciati omai col tuo lume ch'io torni ad altra vita et a piú belle imprese sí ch'avendo le reti indarno tese il mio duro adversario se ne scorni scriva di tempo in tempo mi si fa men dura l'angelica figura e l dolce riso et l'aria del bel viso e degli occhi leggiadri meno oscura e l desir foco e nseme con quest'arme mi punge amor m'abbaglia et mi distrugge et l'angelico canto et le parole col dolce spirto ond'io non posso aitarme son l'aura inanzi a cui mia vita fugge ma poi vostro destino a voi pur vieta l'esser altrove provedete almeno di non star sempre in odïosa parte le rive e i colli di fioretti adorna ma dentro dove già mai non s'aggiorna gravido fa di sé il terrestro humore onde tal fructo et simile si colga così costei ch'è tra le donne un sole simil fortuna stampa mia vita che morir poria ridendo del gran piacer ch'io prendo se nol temprassen dolorosi stridi ch'i dico forse anchor ti serva amore ad un tempo migliore forse a te stesso vile altrui se caro et in questa trapasso sospirando or porrebbe esser vero or come or quando in quella parte dove amor mi sprona conven ch'io volga le dogliose rime che son seguaci de la mente afflicta quai fien ultime lasso et qua fien prime quanto piú disïose l'ali spando verso di voi o dolce schiera amica tanto fortuna con piú visco intrica il mio volare et gir mi face errando l volto et le parole che mi stanno altamente confitte in mezzo l core fanno le luci mie di pianger vaghe quando mia speme già condutta al verde giunse nel cor non per l'usata via che l sonno tenea chiusa e l dolor molle quanto cangiata oimè da quel di pria et parea dir tempo è da ricovrare ambo le chiavi del tuo cor ch'ella possedeva in vita et seguir lei per via dritta expedita peso terren non sia piú che t'aggravi ma poi ch'amor di me vi fece accorta fuor i biondi capelli allor velati et l'amoroso sguardo in sé raccolto quel ch'i piú desiava in voi m'è tolto bona onde l'effecto aspro mortale se ria onde sí dolce ogni tormento s'a mia voglia ardo onde l pianto e lamento s'a mal mio grado il lamentar che vale humiltate exaltar sempre gli piacque ed or di picciol borgo un sol n'à dato tal che natura e l luogo si ringratia onde sí bella donna al mondo nacque et gli uomini et le donne e l mondo et gli animali aquetino i lor mali fine non pongo al mio obstinato affanno et duolmi ch'ogni giorno arroge al danno onde mai né per forza né per arte mosso sarà fin ch'i sia dato in preda a chi tutto diparte né so ben ancho che di lei mi creda l pastor ch'a golia ruppe la fronte pianse la ribellante sua famiglia et sopra l buon saúl cangiò le ciglia ond'assai può dolersi il fiero monte i si scoverse onde mi nacque un ghiaccio nel core et èvvi anchora et sarà sempre fin ch'i le sia in braccio cosí davanti ai colpi de la morte fuggo ma non sí ratto che l desio meco non venga come venir sòle tacito vo ché le parole morte farian pianger la gente et i desio che le lagrime mie si spargan sole la fraile vita ch'ancor meco alberga fu de begli occhi vostri aperto dono et de la voce angelica soave non smarrir l'altre compagne ché non pur sotto bende alberga amor per cui si ride et piagne lauro ché s'al contar non erro oggi à sett'anni che sospirando vo di riva in riva la notte e l giorno al caldo ed a la neve che fan qui tante pellegrine spade perché l verde terreno del barbarico sangue si depinga vano error vi lusinga poco vedete et parvi veder molto ché n cor venale amor cercate o fede la manseta vostra et gentil agna abbatte i fieri lupi et cosí vada chïunque amor legitimo scompagna allor saranno i miei pensier a riva che foglia verde non si trovi in lauro quando avrò queto il core asciutti gli occhi vedrem ghiacciare il foco arder la neve ma voi che mai pietà non discolora et ch'avete gli schermi sempre accorti contra l'arco d'amor che ndarno tira però s'un cor pien d'amorosa fede può contentarve senza farne stracio piacciavi omai di questo aver mercede qualor tenera neve per li colli dal sol percossa veggio di lontano come l sol neve mi governa amore pensando nel bel viso piú che humano misera che devrebbe esser accorta per lunga experïentia omai che l tempo non è chi ndietro volga o chi l'affreni da radice n'ài svelta mia salute troppo felice amante mi mostrasti a quella che miei preghi humili et casti gradí alcun tempo or par ch'odi et refute et perché l duro exilio piú m'aggravi s'io dormo o vado o seggio altro già mai non cheggio et ciò ch'i vidi dopo lor mi spiacque et come a dir del viso et de le chiome et de begli occhi ond'io sempre ragiono non è mancata omai la lingua e l suono dí et notte chiamando il vostro nome poi di man mi ti tolse altro lavoro ma già ti raggiuns'io mentre fuggivi e se begli occhi ond'io me ti mostrai et là dov'era il mio dolce ridutto e veggio ben quant'elli a schivo m'ànno e so ch'i ne morrò veracemente ché mia vertú non pò contra l'affanno ma sí m'abbaglia amor soavemente ch'i piango l'altrui noia et no l mio danno n'avanza pien d'un vago penser che me desvia da tutti gli altri et fammi al mondo ir solo ad or ad ora a me stesso m'involo pur lei cercando che fuggir devria et gli occhi in terra lagrimando abasso talor m'assale in mezzo a'tristi pianti un dubbio come posson queste membra da lo spirito lor viver lontane ma rispondemi amor or ch'al dritto camin l'à dio rivolta col cor levando al cielo ambe le mani ringratio lui che giusti preghi humani benignamente sua mercede ascolta che pietà non avesse spente l'ire e lor de l'usate arme ambeduo scossi piangea madonna e l mio signor ch'i fossi volse a vederla et i suoi lamenti a udire et s'io non posso transformarmi in lei piú ch'i mi sia non ch'a mercé mi vaglia di qual petra piú rigida si ntaglia pensoso ne la vista oggi sarei o di diamante o d'un bel marmo biancho ma pur conven che l'alta impresa segua continando l'amorose note sí possente è l voler che mi trasporta et la ragione è morta che tenea l freno et contrastar nol pote l'amoroso pensero ch'alberga dentro in voi mi si discopre tal che mi tr del cor ogni altra gioia onde parole et opre escon di me sí fatte allor ch'i spero farmi immortal securo io ché non pò spaventarme altri che l sol ch'à d'amor vivo i raggi et vo cantando o penser miei non saggi che con l'ale amorose levando il parte d'ogni pensier vile con queste alzato vengo a dir or cose ch'ò portate nel cor gran tempo ascose et viene a roma seguendo l desio per mirar la sembianza di colui ch'ancor lassú nel ciel vedere spera cosí lasso talor vo cerchand'io donna quanto è possibile in altrui la disïata vostra forma vera ma non sempre a la scorza ramo né in fior né n foglia mostra di for sua natural vertude miri ciò che l cor chiude amor et que begli occhi ove si siede ma non senza destino a le tue braccia che scuoter forte et sollevarla ponno è or commesso il nostro capo roma pon man in quella venerabil chioma securamente et ne le treccie sparte che pò da lunge gli occhi miei far molli ma da presso gli abbaglia et vince il core ove fra l biancho et l'auro colore sempre si mostra quel che mai non vide occhio mortal ch'io creda altro che l mio onde noi pace avremo perché co llui cadrà quella speranza che ne fe vaneggiar sí lungamente e l riso e l pianto et la paura et ch'ogni uom pareggia et del suo lume in cima chi volar pensa indarno spiega l'ale se tel credo quando mi vène inanzi il tempo e l loco ov'i perdei me stesso e l caro nodo ond'amor di sua man m'avinse in modo che l'amar mi fe dolce e l pianger gioco le vive voci m'erano interditte ond'io gridai con carta et con incostro non son mio no s'io moro il danno è vostro con famosa beltade acerbo anchor mi trasse a la sua schiera questa in penseri in opre et in parole però ch'è de le cose al mondo rade sento far del mio cor dolce rapina et sí dentro cangiar penseri et voglie ch'i dico or fien di me l'ultime spoglie se l ciel sí honesta morte mi destina et fuggo anchor cosí debile et zoppo da l'un de lati ove l desio m'à storto securo omai ma pur nel viso porto segni ch'i'ò presi a l'amoroso intoppo et così scossa voce rimasi de l'antiche some chiamando morte et lei sola per nome spirto doglioso errante per spelunche deserte et pellegrine piansi molt'anni il mio sfrenato ardire le nocturne vïole per le piagge et le le fere selvagge entr'a le mura et la dolce paura e l bel costume et di duo fonti un fiume in pace vòlto dov'io bramo et raccolto ove che sia cieco non già ma pharetrato il veggo nudo se non quanto vergogna il vela garzon con ali non pinto ma vivo amor senno valor pietate et doglia facean piangendo un piú dolce concento d'ogni altro che nel mondo udir si soglia mie venture al venir son tarde et pigre la speme incerta e l desir monta et cresce onde e l lassare et l'aspectar m'incresce et poi al partir son piú levi che tigre però turbata nel primiero assalto non ebbe tanto né vigor né spazio che potesse al bisogno prender l'arme overo al poggio faticoso et alto ritrarmi accortamente da lo strazio del quale oggi vorrebbe et non pò aitarme ora mentre ch'io parlo il tempo fugge ch'a me fu inseme et a mercé promesso qual ombra è sí crudel che l seme adugge ch'al disïato frutto era sí presso et dentro dal mio ovil qual fera rugge trovommi amor del tutto disarmato et aperta la via per gli occhi al core che di lagrime son fatti uscio et varco però al mio parer non li fu honore ferir me de saetta in quello stato a voi armata non mostrar pur l'alma ch'è sol da dio facta gentile ché già d'altrui non pò venir tal gratia simile al suo factor stato ritene però di perdonar mai non è sacia a chi col core et col sembiante humile dopo quantunque offese a mercé vène né lieto piú del carcer si diserra chi ntorno al collo ebbe la corda avinta di me veggendo quella spada scinta che fece al segnor mio sí lunga guerra movesi il vecchierel canuto et biancho del dolce loco ov'à sua età fornita et da la famigliuola sbigottita che vede il caro padre venir manco montava ché perch'io non sapea dove né quando me l ritrovasse solo lagrimando là ve tolto mi fu dí e nocte andava ricercando dallato et dentro a l'acque et già mai poi la mia lingua non tacque mentre poteo del suo cader maligno per l'onde fallaci et per gli scogli scevro da morte con un picciol legno non pò molto lontan esser dal fine però sarrebbe da ritrarsi in porto mentre al governo anchor crede la vela me freddo pietra morta in pietra viva in guisa d'uom che pensi et pianga et scriva ove d'altra montagna ombra non tocchi verso l maggiore e l piú expedito giogo tirar mi suol un desiderio intenso o poggi o valli o fiumi o selve o campi o testimon de la mia grave vita quante volte m'udiste chiamar morte pur come donna in un vestire schietto celi un huom vivo o sotto un picciol velo di queste pene è mia propia la prima lasso non di diamante ma d'un vetro veggio di man cadermi ogni speranza et tutti miei pensier romper nel mezzo se allor corse al suo mal libera et sciolta ora a posta d'altrui conven che vada l'anima che peccò sol una volta non fur mai tutte spente a quel ch'i veggio ma ricoperte alquanto le faville et temo no l secondo error sia peggio accende et spegne qual trovasse accesa l'anima mia ch'offesa anchor non era d'amoroso foco appressandosi un poco a quella fredda ch'io sempre sospiro arse tutta et martiro simil madonna dissi già gran tempo in voi posi l mio amor ch'i sento or sí infiammato ond'a me in questo stato altro voler o disvoler m'è tolto i farò forse un mio lavor sí doppio tra lo stil de moderni e l sermon prisco che paventosamente a dirlo ardisco infin a roma n'udirai lo scoppio seguite i pochi et non la volgar gente ben si può dire a me frate tu vai mostrando altrui la via dove sovente fosti smarrito et or se piú che mai però forse è remota dal vigor natural che v'apre et gira felice l'alma che per voi sospira lumi del ciel per li quali io ringratio la vita che per altro non m'è a grado questa mia donna mi menò molt'anni pien di vaghezza giovenile ardendo sí come ora io comprendo sol per aver di me piú certa prova non cura né di tua né d'altrui forza lo qual senz'alternar poggia con orza dritto per l'aure suo desir seconde battendo l'ali verso l'aurea fronde cosí sol d'una chiara fonte viva move l dolce et l'amaro ond'io mi pasco una man sola mi risana et punge non sian da lui le lagrime contese et mi sia di sospir tanto cortese quanto bisogna a disfogare il core quando agli ardenti rai neve divegno vostro gentile sdegno forse ch'allor mia indignitate offende oh se questa temenza non temprasse l'arsura che m'incende beato venir men mai foco per foco non si spense né fiume fu già mai secco per pioggia ma sempre l'un per l'altro simil poggia che fia di noi non so ma in quel ch'io scerna a suoi begli occhi il mal nostro non piace che pro se con quelli occhi ella ne face di state un ghiaccio un foco quando inverna quadrella dal voler mio non mi svoglia ché n giusta parte la sententia cade per lei sospira l'alma et ella è degno che le sue piaghe lave cosí aven a me stesso che son fonte di lagrime et soggiorno quando l bel lume adorno ch'è l mio sol s'allontana et triste et sole son le mie luci et notte oscura è loro ardo allor ma se l'oro e i rai veggio apparir del vivo sole poi che dio et natura et amor volse locar compitamente ogni virtute in quei be lumi ond'io gioioso vivo questo et quell'altro rivo non conven ch'i trapasse et terra mute ogni loco m'atrista ov'io non veggio quei begli occhi soavi che portaron le chiavi de miei dolci pensier mentre a dio piacque prima poria per tempo venir meno un'imagine salda di diamante che l'atto dolce non mi stia davante del qual ò la memoria e l cor sí pieno et gran tempo è ch'i presi il primier salto da ora inanzi faticoso od alto loco non fia dove l voler non s'erga e l tempo per mezz'i boschi inhospiti et selvaggi onde vanno a gran rischio uomini et arme ché l dir m'infiamma et pugne né per mi ngegno ond'io pavento et tremo sí come talor sòle trovo l gran foco de la mente scemo anzi mi struggo al suon de le parole pur com'io fusse un huom di ghiaccio al sole poi lontan da la gente o casetta o spelunca di verdi frondi ingiuncha ivi senza pensier s'adagia et dorme dico che dal dí che l primo assalto mi diede amor molt'anni eran passati sí ch'io cangiava il giovenil aspetto e d'intorno al mio cor pensier gelati facto avean quasi adamantino smalto ch'allentar non lassava il duro affetto e perché mi spogliate immantanente del ben ch'ad ora ad or l'anima sente dico ch'ad ora ad ora vostra mercede i sento in mezzo l'alma una dolcezza inusitata et nova fine non perch'io sia securo anchor del fine ché volendo col giorno esser a porto è gran vïaggio in cosí poca vita i miei sospiri piú benigno calle avrian per gire ove lor spene è viva or vanno sparsi et pur ciascuno arriva là dov'io il mando che sol un non falle ma io perché s'attuffi in mezzo l'onde et lasci hispagna dietro a le sue spalle et granata et marroccho et le colonne soave sí ch'ogni altra vista oscura da indi in qua m'incominciò apparere sennuccio i l vidi et l'arco che tendea tal che mia vita poi non fu secura diceami il cor che per sé non saprebbe viver un giorno et poi tra via m'apparve quel traditore in sí mentite larve che piú saggio di me inganato avrebbe ombrose selve ove percote il sole che vi fa co suoi raggi alte et superbe o soave contrada o puro fiume che bagni il suo bel viso et gli occhi chiari la donna che l mio cor nel viso porta là dove sol fra bei pensier d'amore sedea m'apparve et io per farle honore mossi con fronte reverente et smorta glorïosa columna in cui s'appoggia nostra speranza e l gran nome latino ch'ancor non torse del vero camino l'ira di giove per ventosa pioggia qui non palazzi non theatro o loggia maligno ond'io presi col suon color d'un cigno cosí lungo l'amate rive andai che volendo parlar cantava sempre mercé chiamando con estrania voce né mai in sí dolci o in sí soavi tempre fiumi mentre ch'al mar descenderanno i fiumi et le fiere ameranno ombrose valli fia dinanzi a begli occhi quella nebbia che fa nascer d'i miei continua pioggia poi tornai indietro perch'io vidi scripto di sopra l limitar che l tempo anchora non era giunto al mio viver prescritto bench'io non vi legessi il dí né tempo verrà anchor forse ch'a l'usato soggiorno torni la fera bella et manseta et là v'ella mi scorse nel benedetto giorno non la toccar ma reverente ai piedi le di ch'io sarò là tosto ch'io possa o spirto ignudo od uom di carne et d'ossa orso e anime belle et di virtute amiche terranno il mondo et poi vedrem lui farsi auro tutto et pien de l'opre antiche però mi dice il cor ch'io in carte scriva cosa onde l vostro nome in pregio saglia ché n nulla parte sí saldo s'intaglia per far di marmo una persona viva ben sai che sí bel piede non tocchò terra unquancho come quel dí che già segnata fosti onde l cor lasso riede col tormentoso fiancho a partir teco i lor pensier nascosti per no scontrar ch miei sensi disperga lassando come suol me freddo smalto dunque s'a veder voi tardo mi volsi per non ravvicinarmi a chi mi strugge gridando sta su misero che fai et la via de salir al ciel mi mostra ma con questo pensier un altro giostra et dice a me perché fuggendo vai cosí mi vivo et cosí avolge et spiega lo stame de la vita che m'è data questa sola fra noi del ciel sirena ella non ma colui che gli governa questo ch'è a noi s'ella s'el vede et tace talor tace la lingua e l cor si lagna ad alta voce e n vista asciutta et lieta vaghe lasso ben so che dolorose prede di noi fa quella ch'a nullo huom perdona che vendetta è di lui ch'a ciò ne mena lo qual in forza altrui presso a l'extremo riman legato con maggior catena non ti rimembra che questo è privilegio degli amanti sciolti da tutte qualitati humane fanciul ch'a pena volge la lingua et snoda che dir non sa ma l piú tacer gli è noia così l desir mi mena a dire et vo che m'oda la dolce mia nemica anzi ch'io moia ma trovo peso non da le mie braccia né ovra da polir colla mia lima però l'ingegno che sua forza extima ne l'operatïon tutto s'agghiaccia piú volte già per dir le labbra apersi poi rimase la voce in mezzo l pecto et già di là dal rio passato è l merlo deh venite a vederlo or i non voglio non è gioco uno scoglio in mezzo l'onde e ntra le fronde il visco assai mi doglio quando un soverchio orgoglio molte vertuti in bella donna asconde l'oliva è secca et è rivolta altrove l'acqua che di parnaso si deriva per cui in alcun tempo ella fioriva perché negli atti d'alegrezza spenti di fuor si legge com'io dentro avampi sí ch'io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita ch'è celata altrui ché n lor presenza m'è più caro il morir che l viver senza dunque ch'i non mi sfaccia sí frale obgetto a sí possente foco onde s'alcun bel frutto nasce di me da voi vien prima il seme io per me son quasi un terreno asciutto cólto da voi e l pregio è vostro in tutto però che dopo l'empia dipartita che dal dolce mio bene feci sol una spene è stato infin a qui cagion ch'io viva dicendo perché priva sia de l'amata vista mantienti anima trista verde benedetto sia l giorno et l mese et l'anno et la stagione e l tempo et l'ora e l punto e l bel paese e l loco ov'io fui giunto et certo son che voi diceste allora misero amante a che vaghezza il mena ecco lo strale onde amor vòl che mora dolce m'è sol senz'arme esser stato ivi dove armato fier marte et non acenna quasi senza governo et senza antenna legno in mar pien di penser gravi et schivi mano ond'io non poté mai formar parola ch'altro che da me stesso fosse intesa cosí m'ha fatto amor tremante et fioco e veggi or ben che caritate accesa lega la lingua altrui gli spirti invola forse i devoti et gli amorosi preghi et le lagrime sancte de mortali son giunte inanzi a la pietà superna amor con cui pensier mai non amezzo sotto l cui giogo già mai non respiro tal mi governa ch'i non son già mezzo per gli occhi ch'al mio mal sí spesso giro s'a voi fosse sí nota la divina incredibile bellezza di ch'io ragiono come a chi la mira misurata allegrezza non avria l cor tutte le cose di che l mondo è adorno uscïr buone de man del mastro eterno ma me che cosí adentro non discerno abbaglia il bel che mi si mostra intorno non spero che già mai dal pigro sonno mova la testa per chiamar ch'uom faccia sí gravemente è oppressa et di tal soma colle non sue bellezze v'innamora piú che n guisa mortal soavi et liete per consiglio di lui donna m'avete scacciato del mio dolce albergo fora che non pò seguitarme et del non esser qui si strugge et langue poi notte il carro stellato in giro mena et nel suo letto il mar senz'onda giace vegghio penso ardo piango poi quasi maggior forza indi la svolva conven ch'altra via segua et mal suo grado a la sua lunga et mia morte consenta da quel dí inanzi a me medesmo piacqui empiendo d'un pensier alto et soave quel core ond'ànno i begli occhi la chiave né mai stato gioioso amor o la volubile fortuna dieder a chi piú fur nel mondo amici ben mi pò riscaldare il fiero raggio non sí ch'i arda et può turbarmi il sonno ma romper no l'imagine aspra et cruda tutto dentro et di for sento cangiarme et ghiaccio farme cosí freddo torno un'altra fonte à epiro di cui si scrive ch'essendo fredda ella ogni spenta facella et mi conforta et dice che non fue mai come or presto a quel ch'io bramo et spero io che talor menzogna et talor vero ò ritrovato le parole sue non so s'i l creda et vivomi intra due non poria già mai imaginar nonché narrar gli effecti che nel mio cor gli occhi soavi fanno tutti gli altri diletti di questa vita ò per minori assai et tutte altre bellezze indietro vanno quasi un spirto gentil di paradiso sempre in quell'aere par che mi conforte sí che l cor lasso altrove non respira se forse ogni sua gioia nel suo bel viso è solo et di tutt'altro è schiva odil tu verde riva e presta a miei sospir sí largo volo che sempre si ridica come tu m'eri amica e tutto quel per che nel viver breve non rincresco a me stesso anzi mi glorio d'esser servato a la stagion piú tarda l bel viso leggiadro che depinto porto nel petto et veggio ove ch'io miri mi sforza onde ne primi empii martiri pur son contra mia voglia ch'i temo lasso no l soverchio affanno distruga l cor che triegua non à mai fuggir vorrei ma gli amorosi rai che dí et notte ne la mente stanno risplendon sí ch'al quintodecimo anno et io da che comincia la bella alba a scuoter l'ombra intorno de la terra svegliando gli animali in ogni selva non ò mai triegua di sospir col sole sole pur quand'io veggio fiammeggiar le stelle vo lagrimando et disïando il giorno quando la sera scaccia il chiaro giorno et le tenebre nostre altrui fanno alba miro pensoso le crudeli stelle l'acqua e l vento e la vela e i remi sforza re degli altri superbo altero fiume che ncontri l sol quando e ne mena l giorno e n ponente abandoni un piú bel lume mio perché sdegno ciò ch'a voi dispiace esser non può già mai cosí com'era or s'io lo scaccio et e non trova in voi ne l'exilio infelice alcun soccorso né sa star sol né gire ov'altri il chiama poria smarrire il suo natural corso or vedi amor che giovenetta donna tuo regno sprezza et del mio mal non cura et tra duo ta nemici è sí secura pace tranquilla senza alcuno affanno simile a quella ch'è nel ciel eterna move da lor inamorato riso cosí vedess'io fiso come amor dolcemente gli governa perdio questo la mente talor vi mova et con pietà guardate le lagrime del popol doloroso che sol da voi riposo dopo dio spera l'oro et le perle e i fior vermigli e i bianchi che l verno devria far languidi et secchi son per me acerbi et velenosi stecchi ch'io provo per lo petto et per li fianchi quando voi alcuna volta soavemente tra l bel nero e l biancho volgete il lume in cui amor si trastulla et credo da le fasce et da la culla al mio imperfecto a la fortuna adversa questo rimedio provedesse il cielo io amai sempre et amo forte anchora et son per amar piú di giorno in giorno quel dolce loco ove piangendo torno spesse fïate quando amor m'accora perché tien verso me le man sí strette contra tua usanza i prego che tu l'opra e vedrai rïuscir cose leggiadre reduci i pensier vaghi a miglior luogo ramenta lor come oggi fusti in croce spiaccia d'error sí novo la mia mente è piena un amico penser le mostra il vado non d'acqua che per gli occhi si resolva da gir tosto ove spera esser contenta io avrò sempre in odio la fenestra onde amor m'aventò già mille strali perch'alquanti di lor non fur mortali ch'è bel morir mentre la vita è dextra frondi altr'amor altre frondi et altro lume altro salir al ciel per altri poggi cerco ché n'é ben tempo et altri rami et le vertú che l'anima comparte lascian le membra quasi immobil pondo et del primo miracolo il secondo nasce talor che la scacciata parte poi che l camin m'è chiuso di mercede per desperata via son dilungato da gli occhi ov'era i non so per qual fato riposto il guidardon d'ogni mia fede piú volte l'ò con ta parole scorta vattene trista ché non va per tempo chi dopo lassa i suoi dí piú sereni sí i mi riscossi et ella oltra parlando passò che la parola i non soffersi né l dolce sfavillar degli occhi suoi stato que'che n tesaglia ebbe le man sí pronte a farla del civil sangue vermiglia pianse morto il marito di sua figlia raffigurato a le fatezze conte apri tu padre e ntenerisci et snoda ivi fa che l tuo vero qual io mi sia per la mia lingua s'oda voi cui fortuna à posto in mano il freno de le belle contrade di che nulla pietà par che vi stringa difendi or l'onorata et sacra fronde ove tu prima et poi fu invescato io et per vertú de l'amorosa speme che ti sostenne ne la vita acerba di queste impressïon l'aere disgombra onde procede lagrimosa riva ch'amor conduce a pie del duro lauro ch'à i rami di diamante et d'òr le chiome canzon se l'esser meco dal matino a la sera t'à fatto di mia schiera tu non vorrai mostrarti in ciascun loco l soverchio piacer che s'atraversa a la mia lingua qual dentro ella siede di mostrarla in palese ardir non ave son pregion ma se pietà anchor serba l'arco tuo saldo et qualchuna saetta fa di te et di me signor vendetta et de la vita il trappassar sí corto vorreimi a miglior tempo esser accorto per fuggir dietro piú che di galoppo svelle quand'io son tutto vòlto in quella parte ove l bel viso di madonna luce et m'è rimasa nel pensier la luce che m'arde et strugge dentro a parte a parte ma puossi a voi celar la vostra luce per meno obgetto perché meno interi siete formati et di minor virtute però dolenti anzi che sian venute l'ore del pianto che son già vicine torna a la mente il loco e l primo dí ch'i vidi a l'aura sparsi i capei d'oro ond'io sí súbito arsi ad una ad una annoverar le stelle nocchiero com'io dal fosco et torbido pensero fuggo ove l gran desio mi sprona e nchina né mortal vista mai luce divina varco piangete donne et con voi pianga amore piangete amanti per ciascun paese era la mia virtute al cor ristretta per far ivi et ne gli occhi sue difese quando l colpo mortal là giú discese ove solea spuntarsi ogni saetta degli occhi suoi non veggio ove scampar mi possa omai sí lunga guerra i begli occhi mi fanno piaggia ch'ascolti sue dolci parole et del bel piede alcun vestigio serbe schietti arboscelli et verdi frondi acerbe amorosette et pallide vïole la morte fia men cruda se questa spene porto a quel dubbioso passo ché lo spirito lasso non poria mai in piú riposato porto né in piú tranquilla fossa fuggir la carne travagliata et ovunque mi fu mai dolce o tranquilla ne l'habito ch'al suon non d'altra squilla ma di sospir mi fa destar sovente onde piú volte sospirando indietro dissi ohimè il giogo et le catene e i ceppi eran piú dolci che l'andare sciolto vertú che ntorno i fiori apra et rinove de le tenere piante sue par ch'esca amor che solo i cor leggiadri invesca né degna di provar sua forza altrove non sa come amor sana et come ancide chi non sa come dolce ella sospira et come dolce parla et dolce ride doglioso allor raccolgo l'alma et poi ch'i aggio di scovrirle il mio mal preso consiglio tanto gli ò a dir che ncominciar non oso né sí né no nel cor mi sona intero in questa passa l tempo et ne lo specchio mi veggio andar ver la stagion contraria a sua impromessa et a la mia speranza non al suo amante piú dïana piacque quando per tal ventura tutta ignuda la vide in mezzo de le gelide acque ch'a me la pastorella alpestra et cruda posta a bagnar un leggiadretto velo et che rapidamente n'abandona il mondo et picciol tempo ne tien fede veggio a molto languir poca mercede qual dolcezza è ne la stagione acerba vederla ir sola co i pensier suoi inseme tessendo un cerchio a l'oro terso et crespo o m'ànno la via sí d'altro amor precisa ch'un sol dolce penser l'anima appaga et se la lingua di seguirlo è vaga la scorta pò non ella esser derisa qual amor sí licito o sí degno qua figli mai qua donne furon materia a sí giusto disdegno per la paura forse o d'un dïaspro pregiato poi dal vulgo avaro et scioccho et sarei fuor del grave giogo et aspro per cui i ò invidia di quel vecchio stancho che fa con le sue spalle ombra a marroccho et sí come di lor bellezze il cielo splendea quel dí così bagnati anchora li veggio sfavillare ond'io sempre ardo lasso se ragionando si rinfresca quel ardente desio che nacque il giorno ch'io lassai di me la miglior parte a dietro et s'amor se ne va per lungo oblio chi mi conduce a l'ésca onde l mio dolor cresca non è questo l terren ch'i toccai pria non è questo il mio nido ove nudrito fui sí dolcemente non è questa la patria in ch'io mi fido madre benigna et pia che copre l'un et l'altro mio parente che mi fer già di sé cortese dono mi son tolte et perdono piú lieve ogni altra offesa che l'essermi contesa quella benigna angelica salute che l mio cor a vertute destar solea con una voglia accesa ché sentendo il crudel di ch'io ragiono infin allor percossa di suo strale non essermi passato oltra la gonna prese in sua scorta una possente donna ver cui poco già mai mi valse o vale dispiacque pien di quella ineffabile dolcezza che del bel viso trassen gli occhi miei nel dí che volentier chiusi gli avrei per non mirar già mai minor bellezza inghilterra con l'isole che bagna l'occeano intra l carro et le colonne infin là dove sona doctrina del sanctissimo elicona varie di lingue et d'arme et de le gonne a l'alta impresa caritate sprona che l'avagli altrui parlar o mio principio del mio dolce stato rio altri che voi so ben che non m'intende ma però che mi mancha a fornir l'opra alquanto de le fila benedette ch'avanzaro a quel mio dilecto padre i che l'ésca amorosa al petto avea qual meraviglia se di súbito arsi non era l'andar suo cosa mortale ma d'angelica forma et le parole sonavan altro che pur voce humana né dopo pioggia vidi l celeste arco per l'aere in color tanti varïarsi in quanti fiammeggiando trasformarsi nel dí ch'io presi l'amoroso incarco gli occhi invaghiro allor sí de lor guai che l fren de la ragione ivi non vale perch'ànno a schifo ogni opera mortale lasso cosí da prima gli avezzai popolo ignudo paventoso et lento che ferro mai non strigne ma tutt'i colpi suoi commette al vento dunque ora è l tempo da ritrare il collo dal giogo antico et da squarciare il velo ch'è stato avolto intorno agli occhi nostri da se stessa fuggendo arriva in parte che fa vendetta e l suo exilio giocondo quinci in duo volti e i dolci sdegni alteramente humili e l bel giovenil petto torre d alto intelletto i celan questi luoghi alpestri et feri da lei ti vèn l'amoroso pensero che mentre l segui al sommo ben t'invia pocho prezando quel ch'ogni huom desia da lei vien l'animosa leggiadria ch'al ciel ti scorge per destro sentero sí ch'i vo già de la speranza altero nel quinto giro non habitrebbe ella ma se vola piú alto assai mi fido che con giove sia vinta ogni altra stella armato ne la fronte vène ivi si loca et ivi pon sua insegna quella ch'amare et sofferir ne nsegna e vòl che l gran desio l'accesa spene ragion vergogna et reverenza affrene cosí laudare et reverire insegna la voce stessa pur ch'altri vi chiami o d'ogni reverenza et d'onor degna se non che forse apollo si disdegna ch'a parlar de suoi sempre verdi rami lingua mortal presumptosa vegna poi che madonna da pietà commossa degnò mirarme et ricognovve et vide gir di pari la pena col peccato benigna mi redusse al primo stato ma nulla à l mondo in ch'uom saggio si fide ch'ancor poi ripregando i nervi et l'ossa mi volse in dura selce ove l ben more e l mal si nutre et cria di vivi inferno un gran miracol fia se cristo teco alfine non s'adira qual scithia m'assicura o qual numidia s'anchor non satia del mio exsilio indegno cosí nascosto mi ritrova invidia io né altro impedimento ond'io mi lagni qualunque piú l'umana vista ingombra quanto d'un vel che due begli occhi adombra et par che dica or ti consuma et piagni solo per cui conforto in cosí lunga guerra ancho non pèro ché ben m'avria già morto la lontananza del mio cor piangendo ma quinci da la morte indugio prendo et se non ài l'amate chiome bionde volgendo gli anni già poste in oblio dal pigro gielo et dal tempo aspro et rio che dura quanto l tuo viso s'asconde prima ch'i torni a voi lucenti stelle o tomi giú ne l'amorosa selva lassando il corpo che fia trita terra vedess'io in lei pietà che n un sol giorno può ristorar molt'anni e nanzi l'alba puommi arichir dal tramontar del sole la vendetta ch'a noi tardata nòce sí che molt'anni europa ne sospira cosí soccorre a la sua amata sposa tal che sol de la voce fa tremar babilonia et star pensosa tanti lacciuol tante impromesse false tanto provato avea l tuo fiero artiglio ma novamente ond'io mi meraviglio ché pur la sua dolce ombra ogni men bel piacer del cor mi sgombra se qual si leva talor di queste valli serrate incontra agli amorosi vènti et circundate di stagnanti fiumi quando cade dal ciel piú lenta pioggia che l'alma sconsolata assai non mostri piú chiari i pensier nostri et la fera dolcezza ch'è nel core per gli occhi che di sempre pianger vaghi cercan dí et nocte pur chi glien'appaghi novo piacer dopo le notti vaneggiando spese con quel fero desio ch'al cor s'accese mirando gli atti per mio mal sí adorni occhi leggiadri dove amor fa nido a voi rivolgo il mio debile stile pigro da sé ma l gran piacer lo sprona et chi di voi ragiona tien dal soggetto un habito gentile viso poi ch'a me torno trovo il petto molle de la pietate et alor dico ahi lasso dove se giunto et onde se diviso né spero i dolci dí tornino indietro ma pur di male in peggio quel ch'avanza et di mio corso ò già passato l mezzo le vite son sí corte sí gravi i corpi et frali degli uomini mortali che quando io mi ritrovo dal bel viso cotanto esser diviso ma pur novo soldan veggio per lei lo qual farà non già quand'io vorrei sol una sede et quella fia in baldacco et talor farsi un seggio fresco fiorito et verde cosí nulla se n perde et piú certezza averne fra il peggio spirto beato quale se quando altrui fai tale sento nel mezzo de le fiamme un gielo vero è l proverbio ch'altri cangia il pelo anzi che l vezzo et per lentar i sensi gli umani affecti non son meno intensi ciò ne fa l'ombra ria del grave velo mostrandomi pur l'ombra o l velo o panni talor di sé ma l viso nascondendo et io lasso credendo vederne assai tutta l'età mia nova passai contento e l rimembrar mi giova compressa intorno da rabbiosi vènti tosto conven che si converta in pioggia et già son quasi di cristallo i fiumi ecco novellamente a la tua barca ch'al cieco mondo ha già volte le spalle per gir al miglior porto d'un vento occidental dolce conforto lo qual per mezzo questa oscura valle del ciel sirena amor mi manda quel dolce pensero che secretario anticho è fra noi due fia un dí madonna senza l ghiaccio dentro et di for senza l'usata nebbia ch'i vedrò secco il mare e laghi e i fiumi e l vicario de cristo colla soma de le chiavi et del manto al nido torna sí che s'altro accidente nol distorna vedrà bologna et poi la nobil roma mentre i bei rami non m'ebber a sdegno fiorir faceva il mio debile ingegno a la sua ombra et crescer negli affanni poi che securo me di tali inganni fece di dolce sé spietato legno mia ben s'i non erro di pietate un raggio scorgo fra l nubiloso altero ciglio che n parte rasserena il cor doglioso amor piangeva et io con lui talvolta dal qual miei passi non fur mai lontani mirando per gli effecti acerbi et strani l'anima vostra dei suoi nodi sciolta vero è che l dolce manseto riso pur acqueta gli ardenti miei desiri et mi sottragge al foco de martiri mentr'io son a mirarvi intento et fiso assai contenti lasci i miei desiri pur che ben desïando i mi consume né le dispiaccia che per lei sospiri or veggio ben dove tu stai sí come l sol con suoi possenti rai fa súbito sparire ogni altra stella cosí par or men bella la vista mia cui maggiore luce preme ma io però da miei non ti diparto quand'ella or mira et leva gli occhi un poco in piú riposto loco donna ch'a pochi si mostrò già mai ratto inchinai la fronte vergognosa sentendo novo dentro maggior foco et ella il prese in gioco dicendo ma io incauto dolente corro sempre al mio male et so ben quanto n'ò sofferto et n'aspetto ma l'engordo voler ch'è cieco et sordo sí mi trasporta che l bel viso santo stile s'avesse dato a l'opera gentile colla figura voce ed intellecto di sospir molti mi sgombrava il petto che ciò ch'altri à piú caro a me fan vile sí vedrem poi per meraviglia inseme seder la donna nostra sopra l'erba et far de le sue braccia a se stessa ombra solo et ora un nome ora un verbo ora un adverbio della sua lingua il che facendo se voi sperate quasi nuovo esculapio che il porre insieme cotai fragmenti possa farla risuscitare onde quello navviene che noi veggiamo avvenire dalcuna umana complessione la quale scema di vigor naturale non avendo vertù di fare del cibo sangue onde viva il suo corpo quello in flemma converte che rende lo uomo dapoco e nelle proprie operazioni il fa essere conforme alla qualità dellumore io vi dico questa lingua moderna tutto che sia attempatetta che no esser però ancora assai picciola e sottile verga la quale non ha appieno fiorito non che frutti produtti che ella può fare quello usando come a noi piace sì fattamente che l nome non si discordi dal verbo né ladiettivo dal sostantivo confesso adunque la lingua nostra materna essere una certa adunanza non confusa ma regolata di molte e diverse voci nomi verbi e altre parti dorazione ma noi altri cui mancando il tesoro latino la nostra calamità fece provedere di moneta volgare quella non ci basta di spendere tuttavia col volgo che altra non ne conosce né tocca ma venutone fatto di ricovrar le perdute ricchezze noi mortali di questa età così aver cari i suoi libri trammutati nellaltrui lingua come gli ebbero i greci mentre greci li studiavano i quai libri con ogni industria procuriamo dintendere per divenire una volta non ateniesi ma filosofi veramente se questa lingua fosse colonia della latina non oserei confessarlo molto meno il dirò essendo lei una indistinta confusione di tutte le barbarie del mondo io per me son contento contentandosi monsignore che la vostra sentenza ponga fine alle nostre liti laz cotesto non farò io ché io vorrei che i difensori di questa lingua volgare fossero discordi tra loro non si parlasse volgare alla maniera deglignoranti accioché l vulgo arrogante con lessempio e auttorità de grandi uomini non prendesse argomento di far conserva delle sue proprie brutture e ad arte ridurre la sua ignoranzia e non è cosa così difficile la cognizion delle lingue che uomo di meno che di mediocre memoria e senza ingegno veruno non le possa imparare quando non pur a dotti ma a forsennati ateniesi e romani solea parlare eloquentemente cicerone e demostene e era inteso da loro che egli non è più atto a ricevere impressione di più delicato strumento né secondo quello operare per la qual cosa chi non ha tempo o vertù di sonare i leuti e i violoni della latina ragione peroché niuna altra lingua ben regolata ha litalia se non quelluna di cui vi parlo corteg almeno dirò quello che io averò in core e lo studio che io porrei in infilzar parolette di questo e di quello sì lo porrò in trovare e disporre i concetti dellanimo mio o veramente confessarebbe fra le molte composizionì volgari alcuna più alcuna meno elegante e ornata dellaltra trovarsi la qual cosa non sarebbe così quando elle fossero del tutto prive dellarte de lorare e del poetare ché così vuol la natura la quale ha diliberato che qual arbor tosto nasce fiorisce e fa frutto tale tosto invecchie e si muoia e in contrario che quello duri per molti anni il quale lunga stagione arà penato a far fronde onde seguendo laltrui giudicio altra cosa non viene ad essere questa moderna filosofia che ritratto di quellantica però così come il ritratto quantunque fatto dartificiosissimo dipintore veramente questa nuova bestia di prosa volgare o è senza piedi e sdrucciola a guisa di biscia o ha quelli di specie diversa molto dalla greca e dalla latina gloria fu a loro lesser solerti nelle miserie ma biasmo e scorno è a noi altri ora che liberi semo il dar ricetto e conservare lungamente un perpetuo testimonio della nostra vergogna e quello non solamente nudrire ma ornare ché già non è propria di francesi la gloria che stati ne siano inventori e accrescitori ma dallinclinazione dellimperio di roma in qua mai non venne in italia nazione nissuna sì barbara e così priva dumanità la quale oppenione io non laudo né vitupero perché quello non posso questo non voglio dico solamente non essere stata bene intesa da voi onde la diliberazione vostra non avrà origine né dallautorità né dalle ragioni onde se alcuna volta la lingua latina le pare tener della bergamasca ella non è però bergamasca né perché tale sia giudicata più vi dovete meravigliare che già vi siate meravigliato avendo letto in ovidio mida re più solere lodare lo stridere delle cannucce di pan che la soavità della cetra dapollo né a me pare se ai vostri scritti riguardo che ne vogliate far pruova considerando che l vostro scrivere latino non è altro che uno andar ricogliendo per questo auttore e per quello ma ciò si faccia con patto che come a me non è onore il riferirvi gli altrui dotti ragionamentí così il tacerne alcuna parola la quale dallora in qua mi sia uscita della memoria non mi sia scritto a vergogna voi non vorrete vivere al mondo mercantare studiare parlare voi e vostri figliuoli ma lasciando da parte laltre cose parlarete latino cioè in guisa che non vintendano i bolognesi o parlarete in maniera che altri intenda e risponda la qual cosa come è poco fruttuosa così è molto discosta dal nostro proponimento onde non vi vedo partir volentieri con tutto ciò lodo sommamente la nostra lingua volgare cioè toscana accioché non sia alcuno che intenda della volgare di tutta italia toscana dico non la moderna che usa il vulgo oggidì ma lantica onde sì dolcemente parlorno il petrarca e il boccaccio ma molte sono e diverse onde non solamente delle cose volgari ma de chirie ancora e dei santus si fanno canti e mottetti della cui armonia generalmente sintende ogni orecchia poi che il difetto è dal mio poco intelletto io non vedo per qual ragione debba luomo apprezzare la lingua greca né la latina che per saperle sprezze mitre e corone quanto perché io sono obligato di farlo ma ove voi sete non si conviene che altri che voi ne ragione e chi facesse altramente farebbe ingiuria alla lingua e egli sarebbe tenuto prosontuoso buona elezzione faceste peroché alessandro è aristotile dopo aristotile ma io non credeva che voi sapeste lettere grece per io lho latino non greco che privi in tutto dogni scienza confidandosi solamente nella cognizion della lingua hanno avuto ardimento di por mano a suoi libri quelli a guisa degli altri libri dumanità publicamente esponendo egli ci ha donato lamore e la cognizione delle lingue in maniera che nessuno non è tenuto filosofo che non sa greco e latino perfettamente messer lazaro dice il vero e vaggiungo che l peretto in quellora come a me pare disputò delle lingue avendo rispetto alla filosofia e altre simili scienzie che posto che vera sia la sua oppenione e così bene potesse filosofare il contadino come il gentiluomo e il lombardo come il romano non è però che in ogni lingua egualmente si possa poetare e orare conciosiacosa che fra loro luna sia più e meno dotata degli ornamenti della prosa e del verso che laltra non è taccia nondimeno fatta idolo dalcune poche e superstiziose persone colui da loro non è cristiano tenuto che non ladora per dio troppo mi degnarei se io sapessi ma dogni cosa io so poco e delle lingue niente come quello che della greca conosco appena le lettere e della lingua latina tanto solamente imparai quanto bastasse per farmi intendere i libri di filosofia daristotele dovemo però abitare tra boschi non dipingere non fundere non isculpire non sacrificare non adorar dio basta a luomo messer lazaro mio caro che egli faccia ciò che egli sa e può fare ciò non giudico biasimo ma meraviglia più tosto ché gran cosa dee esser quella di cui non può luomo parlare tacendo la roina di roma che fu capo del mondo ma a tutti quanti non ha partito ugualmente domenedio né lingegno né l tempo più vi vo dire sarà alcuno per aventura cui né natura né industria non mancherà egli sarebbe meglio che si ragionasse latino non lo nego ma meglio sarebbe ancora che i barbari mai non avessero presa né distrutta litalia e che limperio di roma fosse durato in eterno tanto diceste di questo vostro buon uomo che di piccolo mercatante lavete fatto messia il quale dio voglia che sia simile a quello che ancora aspettano li giudei acciò che eresia così vile mai non guasti per alcun tempo la filosofia daristotile per noia confesso per la novità della cosa ma non biasimo come credete ché per uno che da prima ne dica male poco da poi mille e mille altri loderanno e benediranno il suo studio che molti si fanno a credere che a dover farsi filosofi basti loro sapere scrivere e leggere greco senza più non altramente che se lo spirito daristotile a guisa di folletto in cristallo stesse rinchiuso nellalfabeto di grecia ma il numero e larmonia dellorazione e del verso latino non è altro che artificiosa disposizione di parole dalle cui sillabe secondo la brevità e la lunghezza di quelle nascono alcuni numeri che noi altri chiamiamo piedi onde misuratamente camina dal principio alla fine il verso bisogna gentiluomo mio caro volendo andar per le mani e per le bocche delle persone del mondo lungo tempo sedersi nella sua camera e chi morto in sé stesso disia di viver nella memoria degli uomini sudare e agghiacciar più volte e quando altri mangia e dorme a suo agio patir fame e possiamo dire in che modo la nominava cicerone plinio lucrezio e virgilio tra latini scrittori e tra greci platone aristotile demostene e ora no che non si potrebbe percioché larti e le scienzie degluomini sono al presente nelle mani de latini e de greci ma sì fare debbiamo per lavenire che dogni cosa per tutto l mondo possa parlare ogni lingua voglia mai non dirò che sia diritto il lor calle salvo se monsignor non dicesse le rime esser lappoggio de versi che gli sostengono e fanno andare dirittamente ecco io son contento di confessarvi che le mie orecchie in tal caso non siano umane ma dasino se voi mi dite per qual cagione la numerosità e consonanzia dellorazioni e de versi di questa lingua chiamaste musica come se ella fosse la lingua del vostro santo da padova alla quale è di tanto conforme che come quella fu di persona già viva la cui santità è cagione che ora posta in un tabernacolo di cristallo sia dalle genti adorata io odo dir messer lazaro che la signoria di venezia vha condotto a legger greco e latino nello studio di padova è vero questo laz monsignor sì bem che provisione è la vostra laz trecento scudi doro oltra che le cose di filosofia sono peso daltre spalle che da quelle di questa lingua volgare per io ho per fermo che le lingue dogni paese così larabica e lindiana come la romana e lateniese siano dun medesmo valore e da mortali ad un fine con un giudicio formate quella lingua tosca o latina che ella si sia la quale impariamo e essercitiamo non ragionando tra noi i nostri accidenti ma leggendo gli altrui questo a dì nostri chiaramente si vede in un giovane padovano di nobilissimo ingegno il quale benché talora con molto studio che egli vi mette alcuna cosa componga alla maniera del petrarca e sia lodato dalle persone dunque se quelli il tempo ha fatto divenir nulla li quali assai dovevano aver deleganzia essendo scritti latinamente or che fia dellistorie volgari cui né naturale dolcezza di lingua né artificiosa eloquenzia di scrittori non può far care né graziose giamai anzi confessandovi liberamente la mia ignoranzia grandissimo numero de nomi e participii latini con loro strana prononziazione le più volte mi suonano non so che bergamasco nel capo barcaroli e altre tali persone con certi suoni e con certi accenti i più noiosi e i più strani che mai udissi alla vita mia in questo mezo mi si parava dinanzi essa madre filosofia tutti glaltri piaceri tutti glaltri diletti feste giochi suoni canti vanno dietro a questuno né dee uomo meravigliarsene peroché glaltri solazzi sono del corpo e questo è dellanimo onde quanto è più nobile cosa lintelletto del senso tanto è maggiore e più grato questo diletto di tutti gli altri se io credessi bisognarmi persuadere a scolari di padova che la lingua latina fosse cosa da seguitare e da fuggir la toscana o io non vanderei a legger latino o spererei che delle mie lezzioni poco frutto se ne dovesse pigliare ove meglio per avventura son conosciute e trattate che da coloro non sono che oltra il mare le seminorno e ricolsero similmente le speculazioni del nostro aristotile le quali hanno ricetto non nelle lingue ma negli animi di mortali scol già sapparecchiava messer lascari alla risposta quando sopravenne brigata di gentiluomini che venivano a visitarlo da quali fu interrotto lincominciato ragionamento le quali gran tempo sono state sprezzate da chi doveva adorarle ora che dio la mi ha conceduta ho speranza di fare che molti uomini di qualunche età e nazione lasciati gli altri studi da canto tutti a questo uno si doneranno come a quello che veramente pò loro far gloriosi almeno a volgari sarete caro ove malamente scrivendo e parlando latino vile sareste a dotti parimente e indotti né vi persuada leloquenzia di messer lazaro più tosto a divenir mutolo che componere volgarmente certo non per difetto della natura di lei essendo così atta a generar come le altre ma per colpa di loro che lebbero in guardia che non la coltivorno a bastanza quanto di questa quelle altre due sono più perfette e più care ma che la tosca sia da sprezzare del tutto per niente lo direi parte per non dire bugia parte per non parer daver perduto tutto quel tempo che spender volli in apprenderla che ella non era da prima e venendovi fatto di ridur lei alla sua prima grandezza mai non fia vero che voi le diate la forma che anticamente le dierono que primi buoni architetti quando nova la fabricarono si può dir di tal lingua che quale è il lume a colori tale ella sia alle discipline senza il cui lume nulla vedrebbe il nostro umano intelletto ma in continua notte dignoranzia si dormirebbe e altrettanto sia detto della scrittura la quale farà volgar la necessità ma la elezzione latina massimamente quando alcuna cosa scrivemo per disiderio di gloria la quale mal ci pò dar quella lingua che nacque e crebbe con la nostra calamità e tuttavia si conserva con la ruina di noi monsignor sì pur che gli auttori greci e latini si riducessero italiani lasc tanto sarebbe trasferir aristotile di lingua greca in lombarda quanto traspiantare un narancio o una oliva da un ben colto orticello in un bosco di pruni son contento dunque senza altro proemio fare io dico incominciando che quantunque in molte cose siamo differenti dalli bruti animali in questuna principalmente ci discostiamo da loro che ragionando e scrivendo comunichiamo lun laltro il cor nostro avicenna avea composte di molte opere le quali si conoscevano esser sue non tanto allinvenzione delle cose quanto allo stile nel quale di gran lunga avanzava tutti glaltri scrittori di quella lingua eccetto quello natura in ogni età in ogni provincia e in ogni abito esser sempremai una cosa medesima la quale così come volentieri fa sue arti per tutto l mondo non meno in terra che in cielo e per esser intenta alla produzzione delle creature razionali non si scorda delle irrazionali lingua peroché l numero nato per magistero di trasimaco di gorgia di teodoro isocrate finalmente fece perfetto dunque se greci e latini uomini più solleciti alla coltura della lor lingua che noi non semo alla nostra non trovarono in quelle se non dopo alcun tempo e dopo molta fatica e io poi che volete così volentieri la loderò con patto di potere insiememente biasimar la volgare se voglia me ne verrà senza che voi labbiate per male bem son contento ma sia il patto comune che quando voi vituperarete io possa difendere e degna finalmente di dovere essere non appresa ma ripresa dalle persone sì come cosa la quale non è cibo ma sogno e ombra del vero cibo dellintelletto dumanità unni gotti vandali longobardi cha guisa di trofeo non vi lasciasse alcun nome o alcun verbo di più eleganti chella abbia e noi diremo che volgarmente parlando possa nascere cicerone o virgilio ché egl è meglio per voi il combatter solo che da persona accompagnato la quale come inesperta dellarmi cedendo in sul principio della battaglia vi dia cagione di temere e farvi dare al fuggire e che questo sia vero poniamo che non i barbari ma i greci lavessero disfatta e che da indi in qua parlassero ateniese glitaliani chi non parlasse volgare non arebbe chi lintendesse e parrebbe un pedante il quale con gli artigiani facesse il tullio fuor di proposito vero è che eglè meglio che voi labbiate latino che non labbiate del tutto ma per certo la vostra dottrina sarebbe il doppio e maggiore e migliore che ella non è se aristotile e alessandro fosse letto da voi in quella lingua nella quale luno scrisse e laltro lespose ma larte ancora dellorare e del poetare sì si derivò oh glorioso linguaggio nominatelo come vi piace solo che italiano non lo chiamate essendo venuto tra noi doltre il mare e di là dallalpi onde è chiusa le quali giudichiamo più convenirsi con le dottrine che non fanno le parole delleucaristia e del battesmo con ambidue tai sacramenti la quale sciocca oppenione è sì fissa negli animi di mortali ma di quelle altre né il cielo ne ha cura né deeno averne i mortali ai quali né onore né utile non può recare il parlar bene alla maniera del vulgo bem eglè ben vero che tanto più volentieri si doverebbe imparar la lingua greca e la latina che la toscana è strana e bella cosa il vederci continuamente vivere e parlare con barbari e non aver del barbaro né solamente queste due nobilissime lingue ma la toscana poco men che perduta quasi pianta che rinovelle è rifiorita di nuovo sì fattamente che di breve tosto vo credere ad aristotile e alla verità che lingua alcuna del mondo sia qual si voglia non possa aver da sé stessa privilegio di significare i concetti del nostro animo ma tutto consista nello arbitrio delle persone e allora sì le vedremo noi fare di molti non tabernacoli ma tempii e altari alla cui visitazione concorrerà da tutte le parti del mondo brigata di spiriti pellegrini che le faranno lor voti e saranno esauditi da lei e se que primi antichi romani fossero stati sì negligenti in coltivare la latina quando a pullular cominciò per certo in sì poco tempo non sarebbe divenuta sì grande sarà adunque la nostra lingua in conservarsi la sua dovuta perfezzione lungamente disiderata e cercata simile forse ad alcuni ingegni li quali quanto men facilmente apprendono le dottrine tanto difficilmente le si lasciano uscire della memoria imparare a parlare con le lingue de morti seguitando il consiglio del maestro peretto come son nato così voglio vivere romano parlare romano e scrivere romano la quale diversità e confusione delle voglie mortali degnamente è nominata torre di babel dunque non nascono le lingue per sé medesme a guisa di alberi o derbe quale debole e inferma nella sua specie quale sana e robusta e atta meglio a portar la soma di nostri umani concetti ora io voglio per la mia parte che qualora cosa direte che io non intenda interrompendo il ragionamento possa pregarvi che la chiariate che avendo alcuna arme con la quale voi mi possiate aiutare siate contento di trarla fuori per me ché poi che questa pugna non è mortale ora che ella giace del tutto rotta parimente dal precipizio e dal tempo qual atleta o qual gigante potrà vantarsi di rilevarla per la qual cosa avvegna che il parlare intorno a questa materia fosse vostra professione nondimeno io mi contento che vi tacciate bramando e sperando pur dimparare dunque avendo a combattere in difesa dalcuna vostra sentenza non vi possendo aiutare io vi consiglio che senza me combattiate vero è che questo giudicio non lha ognuno ma coloro solamente i quali sono usati a ballare al suono dei leuti e dei violoni e mi ricorda essendo una volta in venezia ove erano giunte alcune navi de turchi ora avete fatto in contrario quelle non avete lodato e questa una fieramente ci biasimate e per certo a gran torto peroché ella non è punto sì barbara né sì priva di numero e darmonia come la ci avete dipinta tosto si de stare ozioso che por mano ai tamburi e alle campane della volgare imitando lessempio di pallade la quale per non si distorcere nella faccia sonando gittò via la piva di che era stata inventrice così da prima a fine solamente dessere intesi da chi regnava parlavamo volgare ora a diletto e a memoria del nostro nome parliamo e scriviamo volgare ché se que quattro non che altri rinascessero unaltra volta e con lingegno e con la industria medesima con la quale latinamente poetarono e orarono parlassero e scrivessero volgarmente peroché così la prosa come il verso della lingua moderna è in alcune materie poco meno numerosa e di ornamenti capace della greca e della latina i versi hanno lor piedi lor armonia lor numeri e con lui insieme fosse costretto dentrar loro nellintelletto a fargli profeti onde molti nho già veduti a miei giorni sì arroganti al suono di ciascuna di loro separata dallaltre senza chio le compona altramente assai bene comprendo che diletto possano recare aglorecchi degli ascoltanti le prose e i versi che se ne fanno ma nelle scole delle dottrine e tra i dotti ove possiamo e debbiamo esser uomini sia umano cioè latino il ragionamento ma dal vostro appetito lo quale seguite quanto vaggrada che altrettanto io farò del mio ché se l viaggio che io tengo è più lungo e più faticoso del vostro per avventura non fia sì vano e al fine della mia giornata a buono albergo sano quantunque stanco mi condurrà apprendere e altrotanto arei detto al mio maestro aristotile della cui eleganzia dorazione poco mi curarei quando senza ragione fossero da lui scritti i suoi libri la sua parte e in che modo la si abbia per essere assai facile da vedere ma lontana dal nostro proponimento ora con esso voi non intendo di disputarla anzi confessando quello esser vero che ne diceste non tanto perché sia vero quanto perché si veda ciò che ne segue ella è testimonio della nostra vergogna essendo venuta in italia insieme con la roina di lei più tosto ella è testimonio della nostra solerzia e del nostro buono ardimento ché se quando ella cominciava a cadere non fu uomo che sostenere ve la potesse e chiunque alla rovina soppose a guisa di polidamante fu oppresso dal peso vero è che perché il mondo non ha in costume di parlar di filosofia se non greco o latino già crediamo che far non possa altramente e quindi viene che solamente di cose vili e volgari volgarmente parla e scrive la nostra età solo che e gli oda una volta per la loro spiacevolezza può giudicare quelli non essere strumenti atti a fare armonia né ballo così udendo e formando per me medesimo queste parole volgari le quali primieramente da strane e varie nazioni in italia disseminate pia e artificiosa cura de nostri progenitori insieme raccolse e ad un suono ad una norma ad un ordine sì fattamente compose pelle vero diceste monsignore que primi antichi toscani essere stati sforzati a parlare in questa maniera non volendo con silenzio trapassar la lor vita e che noi altri posteriori abbiamo fatto dellaltrui forza nostra virtù questo è vero ma maggior laude dà altrui quella violenzia che a noi non reca questa vertù onde chi vorrà parlar di filosofia con parole mantovane o milanesi non gli può esser disdetto a ragione più che disdetto gli sia il filosofare e lintender la cagion delle cose li quali anni finiti e finito con esso loro quel vigore e quella prontezza la quale naturalmente suol recare allintelletto la gioventù allora procuriamo di farci filosofi quando non siamo atti alla speculazione delle cose poche cose delle infinite che a tal materia partengono pò imparare in un giorno chi non le ascolta per imparare pensando che non bisogni impararle bem ditene almeno quel poco che vi rimase nella memoria ché a me fie caro lintenderlo laz monsignore io negai la lingua moderna aver in sé numero né ornamento né consonanzia e lo nego di nuovo non per esperienzia chio nabbia ma per ragione ché se luomo senza punto saper sonare né tamburo né tromba e io se stato vi fossi arei detto non doversi la filosofia dolere perché ogni uomo per ogni luogo con ogni lingua il suo valore essaltasse volentieri in tal caso udirò recitare loppenione del mio maestro peretto il quale avvegna che niuna lingua sapesse dalla mantovana infuori nondimeno come uomo giudizioso e uso rade volte a ingannarsi ne può aver detto alcuna cosa col lascari che lascoltarla mi piacerà ma che egli nasca e parle lombardo oggidì e diman da mattina parle e scriva regolatamente toscano meglio e più facilmente del toscano medesimo ove volentieri abitava e visitandolo il peretto come era uso di fare un dì tra gli altri poi che alquanto fu dimorato con esso lui lo dimandò messer lascari lasc vostra eccellenza maestro piero mio caro che legge questanno vestita assai poveramente di romagnolo piangendo e lamentandosi daristotile che disprezzando la sua eccellenza lavesse a tale condotta e minacciando di non volere star più in terra sì bello onore ne le era fatto dalle sue opere e con questo buon gentiluomo cortesemente operarete il quale dianzi non si curò di confessare daver anzi dello scerno che no per udir voi ragionar della sua eccellenza e noi vedremo giamai cicerone o virgilio toscano più tosto rinasceranno schiavoni che italiani volgari salvo se per gioco non si dirà in quel modo che i servi fanno il lor re e i prigionieri lor podestà ma ogni loro vertù nasce al mondo dal voler de mortali per la qual cosa così come senza mutarsi di costume o di nazione il francioso e linglese non pur il greco e il romano si può dare a filosofare così credo che la sua lingua natia possa altrui compitamente comunicare la sua dottrina voi biasimareste la lingua attica peroché luso di lei fosse congiunto alla servitù nostra laz se ciò stato fosse non sarebbe suta guasta ma riformata litalia per che non solamente non biasimerei il disfacimento di questo imperio coloro finalmente imitiamo filosofando alli quali alcuna cosa aggiugnendo dee avanzare la nostra industria lasc dunque se lo studio delle due lingue nuoce altrui sì malamente come voi dite che si dee fare lasciarlo ma dallodio che voi portate a questa lingua volgare ché vincendolo vincerete il miglior difensore della lingua volgare che abbia oggidì la sua dignità dal giudicio del quale prende il mondo argumento dimpararla e usarla questo farsi anzi a gloria che a vergogna di lei la quale se non si sdegna dalbergare neglintelletti lombardi non si dee anche sdegnare desser trattata dalla lor lingua non dico però che uomo scriva né padovano né bergamasco ma voglio bene che di tutte le lingue ditalia possiamo accogliere parole e alcun modo di dire lei lo studio della lingua greca e latina aver quasi del nostro mondo cacciata mentre luomo non curando di saper che si dica vanamente suole imparare a parlare e lasciando lintelletto dormire sveglia e opra la lingua egli si vorrebbe dare per legge ad ognuno a volgari il non parlare latinamente per non diminuir la riputazione di questa lingua divina a literati che mai da loro se non costretti dalcuna necessità il quale errore conosciuto da molti niuno ardisce di ripigliarlo ma tempo forse pochi anni appresso verrà che alcuna buona persona non meno ardita che ingeniosa porrà mano a così fatta e si contenti delle sue forze consiglio adunque e ammonisco ciascuno che egli impare la lingua greca e latina quelle abbracce quelle abbia care e con laiuto di quelle studie a farsi immortale anzi parlo per dire il vero e come uomo tenero dellonor deglitaliani ché se lingiuria de nostri tempi così presenti come passati volle privarmi di questa grazia dio mi guardi che io sia sì pieno né così arso dinvidia che io disideri di privarne chi nascerà dopo me benché questa pugna si estenderebbe non solamente contra i linguaggi del mondo ma contra dio il quale ab eterno diede per legge immutabile ad ogni cosa criata non durare eternamente li quali per quello che io noda dire da messer lazaro non sono latini ma barbari della volgare non parlo ché di sì fatti linguaggi mai non seppi né mai curai di sapere salvo il mio padovano le quali rimase in fondo del mucchio o involate dal tempo non son trovate da alcuno onde minore e men ferma rifarete la fabrica versi veramente in quanto son fatti dundici sillabe non paiono in tutto privi di piedi ché le sillabe in loro hanno luogo e officio di piedi ma in quanto quelle cotali possono esser lunghe e brevi ove a quella delle scienzie monta lanima nostra non con altre ali che con quelle del suo ingegno e della sua industria io so nulla per rispetto a que gloriosi ma quel poco che io ne so delle lingue non lo cangerei al marchesato di mantova qual cosa fu tra noi disputata da prima senza far parola delle dottrine e come allora vi dissi così vi dico di nuovo che se voglia vi verrà mai di comporre o canzoni o novelle al modo vostro cioè in lingua che sia diversa dalla toscana e senza imitare il petrarca o il boccaccio forse non per altra ragione salvo perché questa una da fanciulli e senza studio impariamo ove a quellaltre con molta cura ci convertiamo come a lingue la qual regola di parlare si può imparare in tre giorni non tra grammatici nelle scole ma nelle corti co gentiluomini non istudiando ma giuocando e ridendo senza alcuna fatica e con diletto de discepoli e de precettori delle cui semplici parolette fanno gluomini di questa età le loro arti e scienzie in guisa che dir lingua greca e latina par dire lingua divina e che sola la lingua volgare sia una lingua inumana priva al tutto del discorso dellintelletto quando a lei non manca né core né armi doffendere laltrui corteg parmi monsignor che così temiate di dir male della lingua latina alcuna volta qualche consonanzia vi si ritrova che meno ingrata e men brutta fa luna dellaltra ma quella in sé è armonia e musica di tamburi anzi darchibusi e di falconetti che introna altrui lintelletto e fere e stroppia sì come vil cosa e di sì poco valore che non degniate di entrare in campo con esso noi scol come non degnarei di parlar di materia di che il bembo al presente e altra volta il peretto mio precettore insieme con messer lascari con non minor sapienzia che eleganzia ne ragionò la quale in qualunche idioma sia scritta da alcuno è sempremai come alcun dice testimonio del tempo luce della verità vita della memoria maestra della vita daltrui e rinovellamento dellantichità onde è che gli uomini di questa età generalmente in ogni scienza son men dotti e di minor prezzo che già non furon gli antichi il che è contra il dovere conciosia cosa che molto meglio e più facilmente si possa aggiugnere alcuna cosa alla dottrina trovata che trovarla da sé medesimo onde io dissi e ora dico di nuovo che più istimo e ammiro la lingua latina di cicerone che limperio daugusto delle laudi della qual lingua parlarei al presente non tanto per sodisfare al disiderio di questo gentiluomo da bene non intendo ancora ben bene in che cosa consista la soavità della lingua e delle parole latine e la barbarica spiacevolezza delle volgari e io vi dico che così è come dite ma tale indugio non dee far credere altrui esser cosa impossibile che ella divenga perfetta anzi vi può far certo lei doversi lungo tempo godere la sua perfezzione qualora egli avverrà chella se labbia acquistata gli augelli i pesci e laltre bestie terrene dogni maniera ora con un suono ora con altro senza distinzione di parole i loro affetti significare molto meglio dover ciò fare noi uomini ciascuno con la sua lingua senza ricorrere allaltrui ma del soccorso prestatomi parte da lauttorità di così degno filosofo parte da le ragioni antedette io ve ne rendo infinite grazie che io non vorrei che voi ne parlaste come di cosa dalla natura prodotta essendo fatte e regolate dallo artificio delle persone a bene placito loro non piantate né seminate le quali usiamo sì come testimoni del nostro animo significando tra noi i concetti dellintelletto per la qual cosa glitaliani li quali allo studio della lingua latina la volgare antepongono o sono senza giudicio non discernendo tra quel chè buono e non buono o privi in tutto dingegno non son possenti di possedere il migliore la cui prosa io non so dire per qual ragione sia numerosa chiamata se luomo in lei o non saccorge o non cura né di spondei né di dattili né di trochei né danapesti e finalmente di niuna maniera di piedi onde si move lorazione ben regolata che io vi conforto a lasciar limpresa di voler farvi singulare da glaltri uomini affaticandovi vanamente senza pro vostro e daltrui dunque dal contrasto che è tuttavia tra la natura dellanima e tra l costume del nostro studio dipende la difficultà della cognizion delle lingue degna veramente non dinvidia ma dodio non di fatica ma di fastidio questo officio di lodar la lingua latina per molte ragioni dee esser vostro parte per esser già destinato ad insegnarla publicamente parte per esserle più partigiano che io non sono io il quale non listimo cotanto sì che però io dispregi la volgare toscana per tanto mi rendo sicuro che quel poco chio ne dirò vi persuaderà ad esserle molto più amico che voi non siete al presente alla corte di roma corteg questo voi farete dapoi ora che non osate dir cosa latinamente con altre parole che con quelle di cicerone onde quanto parlate e scrivete latino non è altro che cicerone trasposto più tosto da carta a carta che da materia a materia benché questo non è sì vostro peccato che egli non sia anche mio e daltri assai e maggiori e migliori di me il quale orando publicamente con tante e tali ragioni biasimò cotal lingua chora fu che inanzi arei tolto desser morto famiglio di cicerone per aver bene latinamente parlato che viver ora con questo papa toscano quindi nacquero in lei que fiori e que frutti sì coloriti delleloquenzia con quel numero e con quellordine istesso il quale tanto essaltate li quali non tanto per sua natura quanto daltrui artificio aiutata suol produrre ogni lingua io non credo monsignor mio che voi creggiate che molti de senatori e de consulari di roma non che tutta la plebe così latino parlasse come facea marco tullio alli cui studii più fu roma obligata che alle vittorie di cesare lui esser nato e morto greco non bresciano né bergamasco e mentire chi dir volesse altramente alla qual visione disiderava che voi vi foste presente e anche io non la preposi se non ad un marchesato ove voi lavete messa disopra allimperio di tutto l mondo dunque a voi tocca il lodarla ché lodandola sarete grato alla lingua alla quale il nome vostro e la fama vostra è grandemente obligata l biasmo sia poco quando io congiungo il nascimento di lei alla destruzzione dellimperio e del nome latino e laccrescimento di lei al mancamento del nostro intelletto già me non laudarete in questa maniera per farmi piacere e sia lodato dalle persone nondimeno non sono da pareggiare i sonetti e le canzon di lui alle sue comedie le quali nella sua lingua natia naturalmente e da niuna arte aiutate par che e gli eschino della bocca del quale dopo il latte della nutrice mi fu il vulgo maestro corteg pur a voi converrà di parlar se non altro quello almeno che napparaste dal peretto e dal lascari li quali così saviamente come voi dite parlarono intorno a questa materia loro acciò che quella a guisa di regno partito più agevolmente rovinassero le dissensioni civili corteg dunque aiutatemi contra alloppenion di monsignore mosso non solamente dallamor della verità la quale dovete amare e riverire sopra ogni cosa risuscitare voi vingannate non vi accorgendo che nel cadere di sì superbo edificio una parte divenne polvere e unaltra ma a voi gentiluomo dico chio posso bene incominciare a lodare la buona lingua latina rendendovi la ragione perché io la preponga alla signoria del mondo ma finire non veramente tanto ho da dire intorno a questa materia più dun petrarca e più dun boccaccio vi si potrà numerare la ebrea similmente comincia ad essere in prezzo per che a me pare quando vi guardo che questo sia un certo influsso del cielo sì fieramente ognuno si dà nello studio delle lingue il quale solo finalmente sarà miracolo più che umano provedimento il rifarla mai più eguale o simile a quellantica essendo mancata lidea onde il mondo tolse lessempio di edificarla difficilmente per certo essendo lusanza che per lunghezza di tempo è quasi convertita in natura diversa in tutto dallarte onde come chi è giudeo o eretico rade volte diviene buon cristiano e più crede in cristo chi nulla credeva quando fu battezzato imaginatevi messer lazaro di vedere limperio la degnità le ricchezze le dottrine e finalmente le persone e la lingua ditalia in forza de barbari in maniera che il trarla lor de le mani sia cosa quasi impossibile il quale se pare in loro fosse al disio mi rendo certo che di breve la germania e la gallia produrrebbe di molti veri virgilii ma noi altri suoi cittadini colpa e vergogna del nostro poco giudizio non solamente non lonoriamo ma quante volte per mia disgrazia nho alcuna veduta altretante meco medesimo ho lagrimato la nostra miseria pensando fra me quale fu già e quale è ora la lingua onde parliamo e scriviamo e facendo altramente siamo a peggior condizione che non sono gli oltramontani li quali essaltano e riveriscono sommamente la nostra lingua latina e tanto ne apprendono quanto possono adoprar lingegno onde tutto che le cose dalla natura criate e le scienzie di quelle siano in tutte quattro le parti del mondo una cosa medesma nondimeno perciò che diversi uomini sono di diverso volere però scrivono e parlano diversamente né a me fia vergogna lessere aiutato daltrui incontra allauttorità e dottrina vostra le quali ambedue insieme mi danno guerra sì fattamente chio non conosco qual più dunque a costoro il far volgari le dottrine di grecia parrebbe opra perduta sì per la indegnità della lingua come per langustia di termini dentro a quali col suo linguaggio è rinchiusa virgilio e tal cicerone mori e turchi possono aver nelle lor lingue però parlando una volta con un mio amico che molto ben sintendea della lingua arabesca mi ricordo udir dire che avicenna ma a guisa di pianta selvaggia in quel medesimo deserto ove per sé a nascere cominciò senza mai né adacquarla né potarla né difenderla dai pruni che le fanno ombra lhanno lasciata invecchiare e quasi morire salvo se non si fabricasse una nuova città la quale abitassero i litterati ove non si parlasse se non latino ma qui in bologna e chi ha vertù di poterlo fare ben si può dire a ragione lui esser tale fra glaltri uomini quali sono gluomini istessi per rispetto alle bestie la qual vertù di parlare e di scrivere i greci e latini quasi ugualmente sappropriarono onde le onde lei come cosa beata riveriamo e inchiniamo ma per certo né luna né laltra non meritava che la teneste per morta operando tuttora ne corpi nostri e nellanime quella salute questa virtute qual cosa non mi par vera peroché per quello chio noda dire le rime sono più tosto come catena al sonetto e alla canzone che piedi o mani di versi loro e tanto voglio che ne sia detto da me natura aver lui adottato per figliuolo non per esser nato in atene ma per aver bene in alto inteso bene parlato e bene scritto di lei la verità trovata da lui la disposizione e lordine delle cose la gravità e brevità del parlare esser sua propria e non daltri quello avvenendogli che avvenne di gesù cristo il quale togliendo di morir per la salute degli uomini schernito primieramente biasimato e crucifisso dalcuni ippocriti ora alla fine da chi l conosce come iddio e salvator nostro si riverisce e adora ma questo mai non sarà conciosia cosa che la lingua non lo patisce per esser barbara sì come ella è e non capace né di numero né di ornamento sendo altramente che si dee fare vogliam morir di dolore restar mutoli e non parlar mai fin che torni a rinascere cicerone e virgilio le case i tempii e finalmente ogni artificio moderno i disegni i ritratti di metallo e di marmo non sono da esser pareggiati agli antichi che si può dire altro se non che andiamo di male in peggio per questo è vero ma le cagioni son molte tra le quali una ve nha e oso dire la principale essi non sarebbero degni del nome loro non vedete voi questa povera lingua avere i nomi non declinabili i verbi senza coniugazione e senza participio e tutta finalmente senza nissuna bontà certo bisognarebbe che egli dicesse niuna orazione niun verso toscano non esser né più brutto né più bello dellaltro e per conseguente il serafino esser eguale al petrarca facesse levandole via dattorno le inutili frasche in loro scambio linnestarono dalcuni ramuscelli maestrevolmente detratti dalla greca li quali subitamente in guisa le sappiccarono e in guisa si ferno simili al tronco che oggimai non paiono rami adottivi ma naturali messer lazaro qui tra noi ditene il male che voi volete di questa lingua toscana solamente quello non fate che fece lanno passato messer romolo in questa città il quale iscusandosi con esso lei negava daverla offesa giamai sempremai averla amata e lodata né meno che orrevolmente averne scritto o parlato mentre egli visse le quali ora perfettamente non gustiamo né conosciamo lasc veramente né di fama né di gloria si curerà chi vorrà prender la impresa di portar la filosofia dalla lingua datene nella lombarda ché tal fatica noia e biasimo gli recarà dovevate per agguagliarla compitamente alla lingua di qualche santo soggiungere qualmente lorazioni di cicerone e i versi di virgilio le sono degni e preziosissimi tabernacoli ma luno allaltro e tutti insieme siano conformi al soggetto peroché dalcune materie alcuni piedi sono quasi peculiari e fra lor piedi quali meglio quali peggio saccompagnano al loro viaggio e qualunche persona quelli a caso congiugne non ché se ciò fosse stato sarebbe di maggior dignità il canevaio o l cuoco di demostene e di cicerone che non è ora limperio e il papato dunque messer lazaro dice il vero quando di tali effetti pone la cagion nelle lingue non prova per questo la sua ragione non si dover imparar altra lingua che latina e greca udire in quelle un rumore di molti strumenti del quale né l più spiacevole né l più noioso non udi mai alla vita mia nondimeno a coloro che non sono usi alle delizie ditalia parea quella una dolce musica altrotanto si può dire della numerosità dellorazione e del verso di questa lingua e altrettanto direi della greca per rispetto alla ebrea concluderebbesi finalmente dalle vostre premisse dover essere al mondo sola una lingua e non più e per giovare alla gente non curando dellodio né della invidia de litterati condurrà daltrui lingua alla nostra le gioie e i frutti delle scienzie signor mio io leggo i quattro libri della meteora daristotile lasc per certo bella lettura è la vostra ma come fate despositori per de latini non troppo bene ma alcun mio amico mha servito duno alessandro e così come nel principio del mondo gli uomini dalle fere si difendevano fuggendo e uccidendo senza altro or passando più oltre a benefizio e ornamento della persona ci vestiamo delle lor pelli questo no perché la lingua greca e latina a lor tempo erano egualmente in ogni persona pure e non contaminate dalla barbarie dellaltre lingue e così bene si parlava dal popolo per le piazze come tra dotti nelle lor scole si ragionava che essi ne formarono quella lingua la quale ora è propria nostra e non daltri imitando in questo la madre nostra natura la quale di quattro elementi diversi molto fra loro per qualità e per sito ci ha formati noi altri più perfetti e più nobili che gli elementi non sono oh la latina è migliore dassai oh quanto sarebbe meglio dir fu e non è ma sia stata per lo passato e sia ancor tuttavia sì gentil cosa lasc così dio maiuti come io credo motteggiate salvo se come fanno i maliziosi quello meco non biasimate che non potete ottenere per monsignor le ragioni dianzi addotte da me non sono lievi che io debba dirle per ischerzare non mi può entrare nel capo altramente al tempo antico per bene parlare greco e latino sarebbe stato meglio nascere spagnolo che romano e macedone che ateniese questo potrebbe esser che vero fosse ma io non vi faceva differenzia anzi pensava che tanto mi dovesse giovare la lezzione latina e volgare se volgare si ritrovasse alessandro quanto a greci la greca e con questa speranza incominciai a studiarlo e a tempo che le persone certo più dotte ma meno ambiziose delle presenti degneranno desser lodate nella lor patria senza curarsi che la magna o altro strano paese riverisca i lor nomi e io conosco di molti uomini che per esser mediocri signori si contentarebbono desser muti già non dico chio sia uno di questo numero ma dico bene e dicolo con vostra grazia ché se la origine di lei fu barbara da principio non volete voi che in ispazio di quattrocento o cinquecento anni sia divenuta cittadina ditalia per certo sì altramente li romani medesimi li quali di frigia cacciati vennero ad abitare in italia sarebbero barbari nel quale caos prego dio che mandi ancora la sua discordia la quale separando una parola dallaltra e ognuna di loro mandando alla propria sua regione ma essi a guisa di ottimi agricoltori lei primieramente tramutarono da luogo selvaggio a domestico poi perché e più tosto e più belli e maggior frutti facesse tempo forse verrà che daltra tanta eccellenzia fia la volgare dotata ché se per essere a nostri giorni di niuno stato e men gradita non si dovesse apprezzare la greca la quale era già grande sul nascimento della latina ne nostri animi non dovea lasciar fermare le radici dunaltra lingua novella vana istimando la impresa dello scrivere e del parlare in maniera che non lintendano gli studiosi di tutto l mondo ma quello che non è stato veduto da me spero dover vedere quando che sia chi nascerà dopo me forse i buoni filosofanti sarebbero in numero assai più spessi che a dì nostri non sono e la loro eccellenzia diventarebbe più rara lasc o non vintendo o voi parlate con ironia a me pare quando vi guardo che tale sia la volgar toscana per rispetto alla lingua latina quale la feccia al vino peroché la volgare non è altro che la latina guasta e corrotta oggimai dalla lunghezza del tempo o dalla forza de barbari o dalla nostra viltà io che mai non nacqui né studiai toscano male posso rispondere alle vostre parole nondimeno a me pare che più si convenga col vostro boccaccio il parlar fiorentino moderno che non fa il bergamasco questo no ma la facondia è sola o principale cagione di far in noi così mirabili effetti e chegli sia il vero leggete virgilio volgare latino omero e il boccaccio non toscano e non faranno questi miracoli ché se l tempo che intorno ad esse perdiamo si spendesse da noi imparando filosofia per avventura letà moderna generarebbe quei platoni e quegli aristotili che produceva lantica perdonatemi gentiluomo voi non poneste ben mente alle parole del mio maestro peretto il quale non solamente non ricusava come voi fate dimparar greco e latino anzi si lamentava dessere a farlo sforzato disiderando una età nella quale senza laiuto di quelle lingue potesse il popolo studiare e farsi perfetto in ogni scienzia io mi sento tutto cangiare massimamente leggendo quella di rustico e dalibech dalatiel di peronella e altre cotali le quali governano i sentimenti di chi le legge e fanno fargli a lor modo che noi altri moderni viviamo indarno gran tempo consumando la miglior parte de nostri anni la qual cosa non avveniva agli antichi e per distinguere il mio parlare porto ferma oppenione che lo studio della lingua greca e latina sia cagione onde si deriva la vita della scrittura ché male giudico potersi usare da noi altri a significare i nostri concetti troppo aspramente accusate questa innocente lingua la quale pare che molto più vi sia in odio che non amate la latina e la greca peroché ove ci avevate promesso di lodar quelle principalmente e la toscana alcuna volta venendo il caso vituperare ora così qualunche non è nato toscano può meglio imparare la buona lingua toscana che colui non fa il quale da fanciullo in su sempremai parlò perversamente toscano la quale mi con tento daver portato con esso meco dalla cuna e dalle fasce senza cercarla altramente quando tra le prose quando tra versi degli auttori toscani bem così facendo voi scriverete e parlarete a caso non per ragione della ebrea io non ne so nulla ma per quello che io noda dire quanto la latina glitaliani altrotanto o poco meno istima lei la germania e lorazione e sono di diverse maniere questi tai piedi facendo i lor passi lunghi e corti tardi e veloci ciascheduno al suo modo e è bellarte quelli insieme adunare sì fattamente che non discordino fra sé stessi la greca veramente tanto si conviene con le dottrine che a dover quelle significare natura istessa non umano provedimento pare che labbia formata e se creder non mi volete credete almeno a platone mentre ne parla nel suo ivi sode tutte e intere risurgeranno le sue muraglie onde primieramente silluminava il palazzo ora se alcuno ci avesse il quale sprezzato loro e largento facesse del cuoio tesoro non sarebbe egli pazzo costui sì veramente ma se voi siete in effetto di così strano parere ché non vi fate a dì nostri il redentore di questa lingua volgare per perché tardi conobbi la verità e a tempo quando la forza dellintelletto non è eguale al volere ma lodarei dio che lui avesse voluto ornare di linguaggio convenevole alla sua dignità corteg dunque maggiore è il danno daver perduta la lingua che la libertà non può essere del tutto simile alla idea così noi benché forse per altezza dingegno non siamo punto inferiori agli antichi nondimeno in dottrina tanto siamo minori quanto lungo tempo stati sviati dietro alle favole delle parole ma come i corpi e le reliquie di santi non con le mani ma con alcuna verghetta per riverenza tocchiamo così i sacri misteri della divina filosofia più tosto con le lettere dellaltrui lingue che con la viva voce di questa nostra moderna ci moviamo a significare certo anni e lustri miseramente poniamo in apprender quelle due lingue non per grandezza doggetto ma solamente perché allo studio delle parole contra la naturale inclinazione del nostro umano intelletto ci rivolgiamo chiunque vi conosce porta cotale openione di voi ma per certo noi siamo giunti a tempo che pare che il male lungamente da noi sofferto voglia iddio a qualche modo ricompensarci peroché in iscambio delle molte possessioni e città della italia le quali occupano gli di questa lingua bem questa cosa di numeri come si stia e se così la prosa come il verso toscano onde egli si legge di teofrasto che fu lun de lumi della greca eloquenzia essendo in atene alle parole essere stato giudicato forestiere da una povera feminetta di contado non mancherà nulladimeno egli serà quasi che dalle stelle inclinato a parlare e scriver meglio volgare che non latino in un soggetto e in una materia medesma che dee fare egli che ciò sia il vero vedete le cose latine del petrarca e del boccaccio e agguagliatele alle loro volgari ma con eguale artificio genera noi e i bruti animali così da ricchi parimente e poveri uomini da nobili e vili persone con ogni lingua greca latina ebrea e lombarda degna dessere e conosciuta e lodata e meritamente per certo conciosia cosa che per quello che io noda dire da suoi seguaci la sua propria perfezzione consiste nel dilungarsi dalla latina nella quale tutte le parti dellorazione sono intere e perfette sì senza dubio peroché in qualunche stato sia luomo o franco o soggetto sempremai è uomo né dura più duomo ma la lingua latina ha vertù di fare duomini dèi e di morti non che di mortali che siamo immortali per fama e con le vostre lodevoli fatiche operar gloria in voi e in altrui vertù laz monsignor sempremai io nho pregato domenedio che mi dia grazia e occasione una volta di far conoscere al mondo non quel poco chio so ma il valore e leccellenzia di queste due lingue ma io vaviso che egli vi bisognerà sodisfar non tanto allimmenso disiderio che hanno gli uomini dimparare quanto ad una infinita speranza che sha di voi e della vostra dottrina il che fare nuova cosa non vi sarà così sete usato daffaticarvi le persone i costumi e la lingua loro sarebbe barbara litalia la grecia e ogni altra provincia quantunque mansueta e umana si potrebbe dir barbara se lorigine delle cose fosse bastante di recar loro questa infame denominazione così ora esser meglio che luomo scriva e ragioni nella maniera che men si scosta dalla natura la qual maniera di ragionare appena nati impariamo e a tempo quando altra cosa non semo atti ad apprendere per tutto ciò io non direi dover uomo arguire leccellenzia dalcuna lingua più tosto credo la natura delle cose descritte avere vertù dimmutare il corpo e la mente di chi legge manifestando lun laltro i secreti del core più facilmente conseguiamo la nostra propria felicità la quale è posta nellintelletto delle dottrine non nel suono delle parole che non volendo messer lazaro congiurar con esso meco a difendermi prego voi signore scolare che con sì lungo silenzio e sì attentamente ci avete ascoltati ma parlate tra voi dotti le vostre morte latine parole e a noi idioti le nostre vive volgari con la lingua che dio ci diede lasciate in pace parlare e fu a lei più gloria il partirla da sé e non degnar dappressarlasi alla sua bocca che non fu utile a marsia il ricoglierla e sonarla onde ne perdette la pelle la scitia e legitto ove abitava sì volentieri produsse genti e parole molto più strane e più barbare che non sono ora le mantovane e le bolognesi né quella potersi mutare per mutamento di voce il nome solo di lui discompagnato dalla ragione quanto a me essere di assai piccola auttorità a lui stare se essendo lombardo ridotto esser volesse aristotile capo altrotanto sogliono fare alcuni modi e tempi de verbi alle quali parole una simile delle volgari la nostra corte romana non degnerebbe di proferire laz io vi ricordo gentiluomo che lauttorità concistoriale non è giudice competente del suono e deglaccenti delle parole latine conciosia che la vostra lingua romana abbia vertù in farvi più tosto grazioso che glorioso quando egli avverrà che la lingua volgare abbia i suoi ciceroni i suoi virgilii i suoi omeri e i suoi demosteni allora consiglierò che ella sia cosa da imparare come è ora la latina e la greca ben vi credo ciò che dicete peroché qualunche volta io leggo alcune novelle del nostro boccaccio uomo certamente di minor fama che cicerone non è darchibusi conciosia cosa che i gran maestri di canto cui è propria professione larmonia rade volte o non mai fanno canto o mottetto che le parole di lui non siano sonetti o canzoni volgari le scritture e i linguaggi essere stati trovati non a salute di lei la quale come divina che ella è non ha mestieri del nostro aiuto ma solamente a utilità e commodità nostra accioché absenti presenti vivi e rnorti così si parli diversamente or latino or volgare ove e quando è mestieri onde se luomo è in piazza in villa o in casa col vulgo co contadini co servi parli volgare greca peroché se la nostra volgare oggidì non è dotata di così nobili auttori già non è cosa impossibile che ella nabbia quando che sia poco meno eccellenti di virgilio e domero ciò è che tali siano nella lingua volgare quali sono costoro nella greca e nella latina ma di continuo duno in altro stato mutarsi ora avanzando e ora diminuendo finché finisca una volta per mai più poscia non rinovarsi voi mi direte troppo indugia oggimai la perfezzione della lingua materna perciò mi doglio della misera condizione di questi tempi moderni ne quali si studia non ad esser ma a parer savio che ove sola una via di ragione in qualunche linguaggio può condurne alla cognizione della verità dunque se io vorrò bene scrivere volgarmente converrami tornare a nascer toscano bem nascer no ma studiar toscano ché egli è meglio per aventura nascer lombardo che fiorentino e per conseguente di così fatto animale come di mostro a caso creato oltra il costume e lintenzione dogni buono intelletto non si dovrebbe fare né arte né scienzia ma a guisa di persone sediziose tuttavia procuriamo di cacciarla della sua patria e in suo luoco far sedere questaltra della quale per non dir peggio non si sa né patria né nome e per conseguente quella lingua e quella scrittura doversi usare da mortali la quale con più agio apprendemo e come meglio sarebbe stato se fosse stato possibile lavere un sol linguaggio il quale naturalmente fosse usato dagli uomini qual cosa non possono fare le bestie dunque se così è quegli più diverso sarà dalla natura de bruti il quale parlerà e scriverà meglio per la qual cosa chiunque ama desser uomo perfettamente con ogni studio dee cercare di parlare e scrivere perfettamente parlar tosco oggidì è tanto contrario alle regole della buona toscana che più noce altrui lesser natio di quella provincia che non gli giova corteg dunque una persona medesma non può esser tosca per natura e per arte ma che ella mostra nella sua fronte daver avuto la origine e laccrescimento da barbari e da quelli principalmente che più odiarono li romani cioè da francesi e da provenzali da quali non pur i nomi i verbi e gli adverbi di lei e che ciò sia vero limperio romano che si distese per tutto è già guasto ma la memoria della grandezza di lui conservata nellistorie di salustio e di livio dura ancora e durerà fin che l cielo si moverà e altrotanto si può dire dellimperio e della lingua de greci a me pare messer lazaro che questo non sia né lodar la lingua latina né vituperar la volgare ma più tosto un certo lamentarsi della ruina e con quelli sostentò e vinse la guerra e fu sapienzia veneziana questa ma se a tempo di pace avessero continuato a spendere questa moneta e a farla di giorno in giorno più bella e di miglior corame già sarebbe convertita in avarizia la sapienzia bergamasco onde egli potrebbe esser molto bene che uomo nato in melano senza aver mai parlato alla maniera lombarda meglio apprendesse le regole della buona lingua toscana che non farebbe il fiorentino per patria ove sterile divenisse ma farebbesi di lontana propinqua e di forestiera che ella è cittadina dogni provincia forse in quel modo che le speziarie e laltre cose orientali a nostro utile porta alcun mercatante dindia in italia lodate quanto volete il petrarca e il boccaccio voi non sarete sì arditi che né eguali però né inferiori troppo vicini gli facciate agli antichi anzi da loro tanto lontani li troverete che tra quelli non sarete osi dannoverargli con tutto ciò se mi potete aiutare che appena credo che sia altramente sendo stato sì attento al nostro contrasto aiutatemi ché io ve ne prego salvo se non sprezzate tal quistione dunque una volta il parlar volgarmente era forza in italia ma in processo di tempo fece luomo come si dice di quella forza e necessità larte e lindustria della sua lingua altro non essendo questa lingua volgare che uno indizio dimostrativo della servitù deglitaliani guerreggiando una volta la vostra republica e non le bastando loro e largento a pagare i soldati fece come si dice stampare gran quantità di denari di cuoio cotto col conio di san marco il quale disideroso di fermarsi nella cognizione delle cose onde si diventa perfetto non contenta dessere altrove piegato ove ornando la lingua di parolette e di ciance resti vana la nostra mente ma noi vani più che le canne pentiti quasi daver lasciato la cuna e esser uomini divenuti tornati unaltra volta fanciulli altro non facciamo diece e venti anni di questa vita che imparare a parlare chi latino chi greco e alcuno come maestro piero che è ciò che voi dite dunque darebbevi il core di filosofare volgarmente e senza aver cognizione della lingua greca e latina non avendo riguardo né alla natura di quelli né alle cose di che intende di ragionare i versi e lorazioni sue nascono zoppe e non dovrebbe nutrirgli e di questa cotal melodia non ne sono capaci glorecchi del vulgo né lei altresì possono formare le voci della lingua volgare ad ogni patto mi sottoscrivo pur che diciate scol lultima volta che messer lascari venne di francia in italia stando in bologna brevemente certo per rispetto a quello che se ne può ragionare ma a bastanza se alla vostra richiesta e troppo forse se alla presenza di monsignore si riguarderà il quale meglio di me conosce e può numerare i difetti di questa lingua e altronde dentro di lei con la luce del sole alcun fiato di tristo vento entrerà che farà inferma la stanza peccato però non indegno di scusa non possendo farsi altramente ma queste poche parole dette da me contra la lingua latina per la volgare non dissi per vero dire solo volsi mostrare quanto bene difenderebbe questa lingua novella chi per lei far volesse difesa ci diverrebbono più famigliari che non sono ora e più facilmente sarebbero intese da noi se di greco in volgare alcun dotto omo le riducesse lasc diverse lingue sono atte a significare diversi concetti alcune i concetti di dotti alcune altre piacerà pregovi adunque che se niente ve ne ricorda alcuna cosa del suo passato ragionamento non vi sia grave di riferirne scol così si faccia poi che vi piace ché anzi voglio esser tenuto ignorante cosa dicendo non conosciuta da me che discortese rifiutando que prieghi che deono essermi commandamenti le quali da qui inanzi non mendicheranno la vita loro povere e nude come sono ite per lo passato mallegro eziandio con lo studio e gli studiosi di padova cui finalmente è tocco in sorte tale maestro quale lungo tempo hanno cercato e disiderato per questa istessa ragione non dovevate imparar né latino né greco ma solamente il volgare mantovano e con quello filosofare per dio volesse in servigio di chi verrà dopo me che tutti i libri di ogni scienzia quanti ne sono greci e latini e ebrei alcuna dotta e pietosa persona si desse a fare volgari ché da sé stessi nol conoscendo giudicarei che essi mancassero dintelletto non sappiendo distinguere tra principii per sé noti e tra le conclusioni il quale difetto non ha rimedio nissuno onde io vi dico che più tosto vorrei saper parlare come parlava marco tullio latino chesser papa clemente e con questa risposta mi sarei partito da lui lasc dite pure e disiderate ciò che volete ma io spero che a dì vostri non vedrete aristotile fatto ché la lingua di dante sente bene e spesso più del lombardo che del toscano e ove è toscano è più tosto toscano di contado che di città dunque di quella parlo quella lodo quella vi persuado apparare quantunque ella non sia giunta alla sua vera perfezzione già venuta sì presso che poco tempo vi è a volgere ove poi che arrivata sarà non dubito punto che quale è nella greca e nella latina tale fia in lei virtù di far vivere altrui mirabilmente dopo la morte lasc volentieri vascolterò se vi dà il cor di provarmi questa nuova conclusione ché io non la intendo né la giudico intelligibile per ditemi prima questa vertù di far le persone famose per molti seculi non lha che io creda la istoria greca e latina come greca e latina ma come istoria che ella è lazaro io me nallegro con voi con le buone lettere e con gli studiosi di quelle con voi prima peroché io non so uomo nessuno della vostra professione che andasse presso a quel segno ove sete arrivato con le buone lettere poi anzi voglio che così come per li granari di questi ricchi sono grani dogni maniera orzo miglio frumento e altre biade sì fatte delle quali altre mangiano gluomini altre le bestie di quella casa di quelle niuna peggiore di queste niuna migliore giudicarete dunque da capo consiglio e ammonisco voi messer lazaro scrivere e parlare latino come quello che assai meglio scrivete e parlate latino che non volgare voi dite il vero non esser propria questa vertù dellistorie grece e latine non che altra lingua ne sia partecipe ma percioché tutte listorie grece e latine non hanno avuto tal privilegio ma quelle solamente le quali artificiosamente compose alcuno uomo eloquente sendo perfette quelle due lingue anzi ove soleva esser la sala farete le camere confonderete le porte e delle finestre di lei questa alta quellaltra bassa ché così come venendo enea da troia in italia ad onor si recò lasciare scritto in un certo trofeo drizzato da lui quelle essere state larmi de vincitori della sua patria così vergogna non ci può essere laver cosa in italia tolta di mano a coloro che noi tolsero di libertà io veramente poco ho letto di queste cose volgari e guadagnato parmi davere assai in perdere di studiarle che egli è meglio non le sapere che saperle le prose il lor flusso di orazione le lor figure e le loro eleganzie di parlare repetizioni conversioni complessioni e altre tai cose per le quali non è forse come credete diversa una lingua dallaltra mi par cosa non ragionevole anzi disconvenevole non iscemandosi punto ma raddoppiandosi la fatica dellimparare percioché meglio e più tosto può studiar lo scolare loica sola o solamente filosofia che non farebbe dando opera alla grammatica spezialmente alla greca finalmente rimanga a questa povera italia il suo primo idioma per lo quale non meno fu riverita dalle altre provincie che temuta per le armi bene starebbe se questa guisa di studio bastasse altrui a far cosa degna di laude e di meraviglia ma egli sarebbe troppo leggera cosa il farsi eterno per fama e il numero de buoni e lodati scrittori in piccol tempo diventerebbe molto maggiore che egli non è onde gli annali di roma li quali senza alcuno ornamento con semplici e ancora rozze parole narravano glavenimenti di lei non durarono molti anni né di loro si parlarebbe se altro scrittore quasi da compassione mosso non ne facesse parola a me pare messer lazaro che le vostre ragioni persuadano altrui a non parlar mai volgarmente la qual cosa non si può fare direi finalmente quando esser volessi maligno più tosto doversi adorar dalle genti il sole oriente che loccidente la lingua greca e latina già esser giunte alloccaso né quelle esser più lingue ma carta solamente e inchiostro ove quanto sia difficile cosa limparare a parlare ditelo voi per me fra tutti glaltri ci fa immortali per fama laz degna cosa da credere che l cielo abbia curato altre volte e curi ancora della greca e della latina per la eccellenzia di queste lingue ché se le parole sono diverse larte del comporle e delladunarle è una cosa medesma nella latina e nella toscana se messer lazaro ci negasse questo io li domanderei onde è adunque che le cento novelle non sono belle egualmente né i sonetti del petrarca tutti parimente perfetti onde le loro lingue vengono ad esser quelle che sole tra tutte laltre del mondo ci fanno diversi per eccellenzia dalle barbare e dalle irrazionali creature e è ben dritto io per me non so come si stia questa cosa ma sì vi dico che dovendo studiare in apprendere alcuna lingua più tosto voglio imparar la latina e la greca che la volgar ché se la forma delle parole onde i futuri filosofi ragioneranno e scriveranno delle scienzie sarà comune alla plebe lintelletto e il sentimento di quelle sarà proprio degli amatori e studiosi delle dottrine per aventura voi sarete buon cortigiano ma poeta o oratore non mai onde tanto di voi si ragionerà e sarete conosciuto dal mondo quanto la vita vi durerà e non più cagione lasc percioché più facilmente e con maggiore eleganzia di parole sono espressi da lui i suoi concetti nella sua lingua che nellaltrui per vero forse direste se io fossi greco sì come nacque aristotile ma che omo lombardo studie greco per dover farsi più facilmente filosofo così questa degna reliquia del capo del mondo roma guasto e corrotto già molto tempo quantunque oggimai fredda e secca potete entrarvi senza paura aecostandovi a quella parte che più vi piace benché più tosto vi dovete accostare alla mia ove sete richiesto e ove è gloria lesser vinto da così degno avversario dunque traducendosi a nostri giorni la filosofia seminata dal nostro aristotile ne buoni campi datene di lingua greca in volgare ciò sarebbe non gittarla tra sassi in mezo a boschi quella da canto lasciata ci mettiamo per strada la quale in effetto tanto ci dilunga dal nostro fine quanto altrui pare che vi ci meni vicini che assai credemo dalcuna cosa sapere quando senza cognoscere la natura di lei gentiluomo io non parlai fin ora peroché io non sapea che mi dire non essendo mia professione lo studio delle lingue ma volentieri ascoltai combattete pur tra voi due acciò che con quelle armi medesme che voi oprate contra la latina e la greca la vostra lingua volgare si ferisca e si estingua ma adoratela a vostro senno solo che non parliate con esso lei e volendo tenerla in bocca così morta come è siavi lecito di poterlo fare il virgilio volgare ma dico bene che tal virgilio è un virgilio dipinto ma il buono e il vero virgilio il quale lasciando lombre da canto doverebbe luomo abbracciare ha la lingua latina come la greca ha omero né leggiadria né numero già non de parer meraviglia se noi ancora non navemo tanto che basti nella volgare né quindi de prender uomo argumento a sprezzarla come vil cosa e da poco che fu sua propria e non daltri la quale tanto più eccellente dee riputarsi dogni mondana grandezza quanto allaltezza de principati si sale per successione o per sorte perfette ché se ragione mancasse di biasmarla questo suo primo principio ciò è scostarsi dalla latina è ragione dimostrativa della sua pravità ma con tutto ciò non sarebbe facil cosa il divenir glorioso ove altro bisogna che saper favellare che ne dite voi messer lazaro monsignore né a voi sarebbe gloria vincer me debole combattitore e già stanco nella battaglia dianzi avuta e a voi messer lazaro come a persona daltro parere predico che indarno tentate di ridurre dal suo lungo esilio in italia la vostra lingua latina e dopo la totale ruina di lei sollevarla da terra ricchezze lei tuttavia conserviamo e nei secreti dellanima nostra ove solevamo serrar loro e largento di roma diamo ricetto alle reliquie di tutta la barbarie del mondo rotta in più pezzi li quali volere in uno ridurre sarebbe cosa impossibile senza che molte sono laltre parti onde scrivessero e parlassero li mortali e avverrebbe che ove voi credereste dargumentar solamente contra la lingua toscana e quella con vostre ragioni estirpare del mondo voi parlareste eziandio contra la latina e la greca ma voi gentiluomo il quale o la prattica della corte o linclinazione del vostro nascimento stringe a far altramente altramente consiglio e facendo altramente non solamente non viverete inonorato ma tanto più glorioso quanto scrivendo e parlando bene volgare mentre voi parlavate così io imaginava di vedere scritta la filosofia daristotile in lingua lombarda e udirne parlare tra loro ogni vile maniera di gente facchini contadini non creggiate che messer lazaro brami solamente la lingua latina di cicerone la quale era comune a lui e aglaltri romani ma insieme con le parole latine egli disidera leloquenzia e la sapienzia di lui questo è pur segno che i nostri versi son da sé pieni di melodia laz già non è gentiluomo come forse pensate larmonia del canto e quella delle prose e de versi una cosa medesima che salutati lun laltro con promessa di tornare altra volta il peretto e io con lui ci partiamo corteg così bene mi difendeste con larmi del maestro peretto che il por mano alle vostre sarebbe cosa superflua poco frutto dovete prenderne per perché lasc perché io giudico alessandro afrodiseo greco come è tanto diverso da sé medesmo poi che latino è ridotto quanto vivo da morto d'un subito si voltò a guardar la camera come a un richiamo imperioso minaccioso dello spettro della moglie cominciava già a venir meno al giuramento no no e si recò nella camera dei bambini si chinò sui lettucci per contemplarli nel dolce sonno vedendolo così vinto e sprofondato nel cordoglio la vecchia serva una di quelle sere si fece animo e gli suggerì d'andare un po fuori a fare una giratina per sollievo vietò d'assumer coscienza del pensiero sortogli d'improvviso che non sarebbe stato un tradimento alla memoria della moglie un venir meno al giuramento che le aveva fatto di non avvicinare mai più altra donna se fosse ritornato a quella che già la moglie sapeva per sua stessa confessione arrotondando su la tovaglia pallottoline di mollica grosso e mite e di modi gentili si sentiva ferire ogni volta fin nell'anima sorrideva per dissimulare l'agro ebbene a mettersi con quella dio liberi e le conseguenze i proprii piccini ah a questo pensiero retrocedeva d'improvviso quasi inorridito d'essersi indugiato a fantasticare su tale argomento ma al primo portone che gli era parso accostato in segno di lutto aveva dato una stratta alle briglie l'arresto al manubrio della martinicca e s'era sdrajato a dormire più comodamente su la cassetta e lo trasse per forza dentro il portoncino e poi su per la scala tenendolo per il braccio egli ansava col cuore in tumulto la mente scombujata voleva svincolarsi e non sapeva non sapeva rivide la cameretta tal quale vorrei anch'io me l'auguro anch'io e seguitando a sorridere a quel modo si levava da tavola e si affacciava alla finestra per un po povera cesira com'era sdegnata che il corpo della donna fosse esposto in atteggiamenti così procaci a gli sguardi maligni e indiscreti degli uomini e non ho bisogno io di far l'ipocrita come tutte le altre per far piacere ai signori uomini te lo dico io e quante gliene diceva si sentiva violentare povero piovanelli nella sua timidità sempre così sempre così mormorava poi più calmo con gli occhi sbarrati nel bujo ah come s'era ingannata la moglie sul conto di lui ecco questo pensiero lo struggeva più d'ogni altro e di continuo vi ritornava su se n'era fatto una lima quanti baci dava loro tra le lagrime che orrore poi quella casa muta quando i piccini erano a letto tornava a sedere innanzi alla tavola non ancora sparecchiata una terza volta perché ella aveva letto nella cronaca d'un giornale che un marito aveva ingannato la moglie ed era stato scoperto diventava un supplizio per lui ogni sera la lettura del giornale e coi mansueti occhi pallidi e ovati che gli s'intenerivano afflitti nel biondo rossiccio delle ciglia e dei capelli pareva chiedesse ma perché meritava riconoscere la verità del suo cordoglio di quelle sue lagrime sincere esasperò talmente piovanelli che a un certo punto si mise a urlare come un pazzo si strappò i capelli si percosse le guance se le graffiò sotto la borsa delle palpebre gonfie gli fervevano le lagrime si levò da tavola s'appressò alla finestra e si mise a guardar fuori dietro ai vetri eh già egli poteva uscire ormai volendo nessuno più gliel'impediva era molto difficile dopo nove anni l'aveva riveduta tre o quattro volte per via vestita poveramente invecchiata imbruttita certo caduta più in basso ma naturalmente aveva fatto finta non solo di non riconoscerla ma di non averla mai conosciuta con quest'animo può immaginarsi che cosa fu la morte per la signora piovanelli quando colta all'improvviso da una fierissima polmonite se la vide davanti inesorabile lei dovrebbe farlo anche per loro mi perdoni così si ammalerà teodoro piovanelli scosse il capo lentamente con le ciglia aggrottate e gli occhi chiusi l'amore l'amore è una cosa è il sì dico il come si chiama il mantenimento che c'entra il mantenimento scattava la moglie e lui piovanelli subito permetti io dico dico in genere intendiamoci non stiamo mica a parlar di noi adesso che grazie a dio stiamo tanto bene in genere teodoro piovanelli così pensando ebbe un barlume di sorriso su le labbra amare e imboccò via nazionale a mano a mano che andava sopite immagini lui che aveva creduto sempre difficilissima ogni conquista amorosa si sentiva insidiato da tutte le parti e andava per la strada a capo chino e se qualche donna lo guardava abbassava subito gli occhi diversamente venga a concludere dicevo che l'uomo in genere è è meglio della donna io così prorompeva la moglie balzando in piedi chi te l'ha detto io vengo anzi a concludere come ho sempre concluso che a poco più di trentasei anni non potendo più parlare parlava con gli occhi parlava con le mani certi gesti e gli occhi da bestia arrabbiata il povero piovanelli quantunque straziato ne ebbe paura santo dio vera e propria mala sorte gelosa di lui fedele come un cane per natura una donna sola anche da scapolo gli era sempre bastata gli amici in gioventù lo burlavano per questo ma che poteva farci non gli piaceva cambiare e rassettò ben bene le coperte sui loro lettini e poi quante raccomandazioni alla serva che stesse bene attenta per carità tuttavia non ardi alzare gli occhi al ritratto della moglie di non aver fortuna ecco e che infelicissimo sarebbe stato sempre con qualunque donna se tale era con questa che in fondo via non era cattiva tutt'altro anzi saggia massaja amante della casa e dei figliuoli egli la riconobbe subito e anche lei lo riconobbe doro tu e stese una mano egli si schermì lasciami tutti i ricordi le immagini le impressioni del suo vagabondare notturno d'altri tempi del tempo in cui era scapolo si associavano al pensiero di una donna di quell'unica ch'egli aveva conosciuta prima delle nozze oh con quale ardore la desiderò in quel momento sì sì nonostante tutto il martirio che ella gli aveva inflitto per nove anni sì ma tu il primo tu domani se io morissi siete tutti gli stessi poveri figli miei chi sa in quali mani cadrebbero con un tal uomo rattenne la mano tratta irresistibilmente a carezzar le loro testoline poi si volse soffocato dall'angoscia a guardare il ritratto della moglie a quarant'anni eh a quarant'anni senza più l'abitudine non doveva esser mica piacevole rimettersi a far la vita del giovanottino scapolo e piangerti anche oh sta pur sicuro che ti piango teodoro piovanelli si sentiva scoppiare il cuore ma sì aveva appena quarant'anni man mano che i giorni passavano e i mesi ormai eran già quattro mesi quel posto vuoto lì nel letto matrimoniale per così futili pretesti poi una volta perché distratto s'era un po arricciati i baffi per via un'altra volta perché in sogno aveva riso odiava il genere umano quella donna tanto i maschi quanto le femmine per quella sua terribile malattia il povero piovanelli strabiliava sentendola parlare delle donne di che cosa erano capaci secondo lei eh faceva piovanelli e si stringeva nelle spalle per non dire sicuro che anche dicendo come voleva la moglie questa lo avrebbe sempre tirato a riconoscere che aveva torto lui riprender marito è vero domandava infatti la moglie ebbene e quei piccini nessuna serva era mai durata in casa più di sei mesi quest'ultima c'era da pochi giorni si era mostrata premurosa nella sventura pareva una buona vecchina ma poteva fidarsene no lui n'era rimasto fuori là serrato in quel cerchio di diffidente clausura in quella casa vuota ma pur tutta piena come l'anima sua degl'irti sospetti della moglie batti e batti alla fine teodoro piovanelli si lasciò indurre ma quanto tempo mise a vestirsi e volle prima recarsi a vedere i bambini che dormivano aveva sofferto prima immeritatamente soffriva tanto adesso e nessuno lo poteva consolare la moglie non aveva saputo né voluto leggergli dentro nell'anima e lo aveva torturato senza ragione che il mondo fosse tristo tristi gli uomini triste le donne così come la moglie aveva creduto egli poteva ammettere ammetteva ma lui tristo anche lui certo poni una famigliuola senza beni di fortuna che viva unicamente di quel poco che guadagna il capo di casa muore lui il capo di casa va bene come farà la vedova a mantenere i figliuoli violentemente gli si ricompose la coscienza tetra e dura del suo stato presente rivide in un baleno col pensiero la camera dei bambini e quel ritratto là vigilante terribile della moglie e s'arrestò affannato nella corsa che aveva preso da questi sospetti dallo spirito ostile e alacre dall'energia spesso aggressiva della moglie egli vivendo di lei e per lei unicamente s'era sentito sostenere se qualche donna gli stringeva appena appena la mano diventava di mille colori tutte le donne della terra eran diventate per lui un incubo tante nemiche della sua pace incanutì su le tempie in pochi giorni teodoro piovanelli dopo il funerale per nove interi anni non aveva vissuto che per quella donna assorto continuamente nel pensiero di lei unico e tormentoso no ti prego non posso lasciami come fece lei ridendo e trattenendolo se sei venuto a cercarmi t'ho visto sai caro caro sei tornato su via perché no se sei tornato a me su su lui lui lui sì anziché lei per il bene dei figliuoli non per sé beninteso con qual sorriso aveva accolto quest'augurio della moglie teodoro piovanelli assalito dall'imagine precisa là vivente del ricordo lontano tutto tal quale come allora ma ci stava proprio lei là ancora tu non lo sai è vero gli gridava sdegnata indispettita nel vederlo così stupito qua mordi il ditino pezzo d'ipocrita ma te lo dico io che posso parlar franca perché nessuno può sospettare di me senza genere né numero né caso te lo provo una donna che ha figliuoli e che per necessità riprende marito anche avendo altri figliuoli da questo secondo marito non cessa mai d'amare i primi non solo quasi fuori del mondo come se il mondo non fosse più esistito si sentì a un tratto come balzato nel vuoto annichilito il mondo seguitava a vivere intorno a lui col tramenio incessante con le mille cure le brighe giornaliere svariate e si metteva ad arrotondare al solito pallottoline di mollica rimeditando angosciato la sua orrenda sciagura un cupo rammarico lo coceva per la crudele ingiustizia della sua sorte dalla porta dell'unica bottega della via s'affacciò scostando la tenda di traliccio unta e sgualcita un omaccio spettorato sudato sanguigno con le maniche della camicia rimboccate su le braccia pelose ma dove andare e perché che funebre squallore nel bujo delle vie deserte vegliate dai radi lampioni rivide col pensiero come in sogno altre vie meglio illuminate la sventura non lo aveva colpito per nulla bisognava pure che quella serva facesse qualche cosa invece della moglie ai figliuoli no ai figliuoli voleva badar lui lui vestirli la mattina preparar loro la colazione poi condurre a scuola il maggiore avrebbe dovuto lasciar l'ufficio e tapparsi in casa dalla mattina alla sera era possibile doveva lavorare non poteva far le parti anche della moglie che in fondo faceva tutto in casa ma la sera dopo il supplizio ricominciava e la vecchia serva a insistere a insistere che via uscisse di casa per una mezz'oretta sola almeno a prendere un po andare ella non si provò più a trattenerlo lo accompagnò dolente fino alla porta poi lì sicurissima ormai che sarebbe ritornato gli domandò con voce mesta e con un mesto sorriso t'aspetto eh doro presto affliggeva quei pochi fidati che andavano a trovarla narrando quanto aveva fatto durante la lunga malattia della madre tutte le cure che le aveva prodigate i medicinali costosi che le aveva comperati quasi per assicurare se stessa che quella non sarebbe stata un'altra quella era già stata sua ed egli non avrebbe smentito con quella la sua fedeltà la avrebbe anzi confermata forse sì magari non sapeva perché inutile negarlo timido con le donne tanto timido da far compassione finanche a se stesso certe volte per le meschine figure che faceva e se n'era venuto lentamente a passo quel carro il cocchiere che cascava a pezzi dal sonno con la tuba spelacchiata buttata a sghembo sul naso e un piede sul parafango davanti ma che cos'era più ormai quella casa senza colei che la animava tutta egli non vi si sapeva più neanche rigirare come curare i piccini come attendere ad essi non sapeva da che parte rifarsi tra pochi giorni gli sarebbe toccato ritornare a casa a casa se non che davanti al portoncino ma sì lei lei ch'era scesa annetta sì oltre tutto sconvolto insaccato nelle spalle col sangue che gli frizzava per le vene come sotto l'imminenza di qualche cosa che dovesse cadergli addosso e ascoltò dentro di sé la voce lontana lontana di lui stesso qual era in gioventù la voce delle memorie sepolte che risorgevano al respiro di quell'aria notturna al suono de suoi passi nel silenzio della via anche una certa difficoltà per esempio quella guantaja dalla quale egli andava prima a comperare i guanti per la sua esira e sì sì te lo giuro stai tranquilla le ripeteva in un torrente di lagrime rispondendo al gesto di quelle mani e per placare la ferocia di quegli occhi invano per questo vedi dio mi deve conceder la grazia di non farmi morire prima di te io scusami sai io io per il bene dei figliuoli io prima con questi occhi devo vederti morto io io sa quanti uomini rimasti vedovi all'età sua dopo tre o quattro mesi cedendo al bisogno stesso della natura pur non volendo pur serbando in cuore viva sempre l'immagine della moglie morta e la pena d'averla perduta arrivato all'imboccatura di via del boschetto s'arrestò come se qualcuno a un tratto lo avesse trattenuto si guardò attorno poi perplesso con infinita tristezza guardò giù per quella via e scosse mestamente il capo un carro funebre di terza classe si fermò davanti al portone accostato d'una casa nuova d'una delle tante vie nuove di roma nel quartiere dei prati di castello donna non sua solamente ma a cui egli per abitudine per timidezza era pure stato sempre fedele come poi alla moglie quella donna stava lì allora in via del boschetto si chiamava annetta scese verso piazza delle terme tutta sonora dell'acqua luminosa della fontana delle najadi ricordò che la moglie non voleva ch'egli si fermasse a guardar quelle najadi sguajate e non si fermò fingeva di non avvertirla come se gli fosse apparsa non provocata da lui la lasciava fare a poco a poco egli accennò di sì col capo ah poveretto sospirò lei pietosamente teodoro piovanelli scattò in piedi convulso prese i guanti il bastone si buttò in capo il cappello balbettò soffocato impossibile impossibile lasciami andare e fece per abbracciarlo teodoro piovanelli che già tremava tutto la respinse si portò le mani al volto vacillò come per una vertigine che hai domandò ella sorpresa un po costernata e lo trasse a sedere sul ma riesce a farli amare anche dal padrigno fido i ha fatti lei questi e quelli suo sangue sua carne un vedovo invece con figli che riprenda moglie il corpo leggermente proteso e mica si sentiva il rumore dei passi si sentiva il fruscio discreto della sottana di seta nessun imbarazzo come nessuna sfrontatezza voce dolce modulata meravigliosa prontezza a comprendere non dici a me spero domandava avvilito piovanelli con un fil di voce vedendo la moglie così fuori di sé sai pur bene che io tu inveiva la moglie tu e uscì appena su la via si vide come sperduto da anni e anni non andava più fuori la sera il buio il silenzio gli fecero un'impressione quasi ma non sarebbe meglio nessuno arrischiava allora con lo stesso sorrisetto lui piovanelli permetti io dico va bene la mamma è mamma mamma ce n'è una sola e vale cento che dico cento mille volte più del babbo per i figliuoli va bene ma perché perché oh bella perché è sempre meglio per i figliuoli cioè meglio no meno peggio sosteneva la moglie che muoja il padre anziché la madre gli altri facevano il male e lui ne doveva pianger la pena giacché per la moglie il tradimento di quei mariti era tal quale come se l'avesse commesso lui e un quarto i era andato dopo la disgrazia a comperarne un pajo anche per sé neri per il funerale quella guantaja ecco una signora una vera signora come si moveva nella bella bottega lucida tepida e profumata gli toglieva la pace l'amore di lei tutte le gioje della famiglia che aveva pur diritto di godere lui illibato com'era e con la coscienza tranquilla o è mala carne sì sì scusami o è un imbecille che si lascia menare per il naso dalle donne in genere sì sì scusami e se poi questa gliene dà altri lo tira ad amare i proprii e a trascurare i poveri orfanelli e lui vigliacco schifoso mascalzone farabutto obbedisce e non già perché fosse scottato del matrimonio a causa della moglie che gli era toccata in sorte ma anche per un tristo concetto che gli s'era profondamente radicato in corpo sua moglie gli si metteva dietro le spalle e cercava come un bracco nella cronaca i fatti scandalosi appena ne trovava uno qua leggi qua hai letto lo vedi di che siete capaci e giù una filza di male parole lavorava d'astucci e di sopraffondi ma le piaceva vestir bene e gli ori le piacevano e i giojelli anche falsi finché aveva avuta la madre s'era mantenuta onesta poi la madre le era morta e lei non aveva più saputo veder la ragione di sacrificarsi a vivere in quel modo ci vedeva come un'irrisione una mancanza di rispetto per il suo sesso e voleva sapere perché nelle fontane i signori scultori non esponevano invece uomini nudi quando di pochi passi lontano dal portoncino ben noto a destra scorse la finestretta quadra del mezzanino sulla porta con le persiane accostate che dalle stecche e da sotto lasciavano intravedere il lume della cameretta teodoro piovanelli si turbò profondamente ancora s'accostò al muro cauto trepidante e passò rasente sotto la finestra alzò il capo scorse dietro alle persiane un'ombra una donna lei anche se non abbia altri figliuoli dalla seconda moglie non ama più quelli come prima perché la madrigna se n'adombra la madrigna se ne ingelosisce cominciavano a uscire di sera e sì a uscire per lo meno aveva ragione la moglie facilissime le donne se ne incontrano tante per via e sua moglie intanto certe scene certe scene che se i suoi amici d'un tempo fossero stati dietro l'uscio a sentire sarebbero crepati dalle risa farsi perdonare scusami veh ma non ti pare che dicendo così tu venga a concludere che lo noto per te bada perché so che tu la pensi diversamente fatte da così poco apposta per accogliere la vita invece della vita ecco qua la morte vedevano che veniva a far preda giusto lì prima della vita la morte sa quale avvilimento di vergogna d'altra parte però a mettersi con altre donne prima di tutto perdita di tempo poi chi sa quanti impicci e anche te lo giuro non vivrò che per i nostri piccini o vuoi che mi uccida qua davanti a te pronto ma pensa ai nostri piccini e non ti dannare per me oh dio che cosa ah che cosa dio dio si voltò a guardarla torvo alzò le spalle non volle neanche risponderle prenderà un po d'aria insistette quella timidamente starò attenta io ai bambini non dubiti del resto non si svegliano mai impressioni rimaste nella sua coscienza d'altri tempi non cancellate sì svanite a lui per il sovrapporsi d'altri stati di coscienza opprimenti gli si ridestavano sommovendo e disgregando a poco a poco con un senso di dolce pena la triste compagine della coscienza presente oooh rifiatava la moglie tirandosi indietro e protendendo le mani come per dire che qui lo aspettava ti seguo nel tuo ragionamento che potrebbe far di peggio questa vedova di su lo lascio dire a te ma in piazza navona veramente la fontana del moro e poi gli uomini nudi in atteggiamenti procaci via forse sarebbero stati un pochino più scandalosi che non avesse mai cagione di lamentarsi di diffidar minimamente di lui in assidua scrupolosa timorosa vigilanza di sé quasi con gli occhi chiusi con le orecchie turate aveva vissuto nove anni per i figliuoli è cento mila volte meno peggio che riprenda marito la madre anziché moglie il padre perché è sempre centomila volte meglio un padrigno che una madrigna e lo sanno tutti va bene d'accordo ma permetti ormai lui che aveva avuto sempre il ritegno più rispettoso per la donna lui che non s'era mai permesso un atto un po spinto una parola arrischiata e quel riverbero là vacillante del gas sul lastricato e più là in fondo nella piazza deserta quelle lanterne vaghe delle vetture dove si sarebbe diretto lui servirli a tavola e poi la sera a cena e far loro recitare le orazioni e svestirli per metterli a letto nella loro cameretta vigilata da un ritratto fotografico ingrandito della mamma che non c'era più tu piangi domandò la donna poi dopo aver guardato il cappello fasciato di lutto forse forse t'è morta senza il compenso di qualche godimento così era caduta ogni volta come per rialzarsi innanzi a se stessa per non sentir l'avvilimento di ciò che stava per fare un impeto di pianto scosse le spalle di lui ella si provò a staccargli le mani dal volto ma egli squassò il capo rabbiosamente no no no non se lo volle dire non se lo volle fare questo ragionamento scese per via del boschetto soltanto per curiosità ecco per la voluttà amara di seguir la traccia del tempo lontano senza alcun altro scopo del resto non sapeva più neppure se colei stesse ancora lì e non già soltanto per attirar la gente era così o almeno pareva così naturalmente che nettezza e che precisione la moglie dentro gli diceva no non per quella serva soltanto per tutte le serve del mondo no se non che per vivere com'ella voleva com'egli le aveva giurato guidato naturalmente dall'istintiva esemplare fedeltà così crudelmente misconosciuta e negata dalla moglie ecco s'era proprio arrestato là all'imboccatura di via del boschetto ora ella non poteva vedere com'egli vivesse senza di lei in quella casa come avesse mantenuto il giuramento fatto e forse se di là poteva pensare immaginava ancora testarda e cieca che egli ora godesse libero che irrisione pagliocco pensava intanto barbi povero barbi pensava pagliocco tante volte la signora piovanelli conversando dopo cena col marito aveva fatto l'augurio che se per disgrazia uno dei due dovesse morire prima del tempo ma fosse morto lui la disperazione atroce in cui quella donna moriva per non volere con ostinata ingiustizia neppure in quel momento supremo fidarsi di lui accordargli la stima che si meritava via troppo bene sapeva che tali cose non potevano e non dovevano più sussistere per lui si forzava a dormire ma pur con gli occhi chiusi poco dopo ecco qualche altra visione tentatrice paura temette davvero che lo volesse strozzare quando gli buttò le braccia al collo e glielo strinse glielo strinse per la madonna santissima con tutta la forza che le restava quasi se lo volesse trascinare giù nella fossa con sé ma volentieri lui sì volentieri giù con lei potevano esser le tre del pomeriggio tutte quelle case nuove per la maggior parte non ancora abitate pareva guardassero coi vani delle finestre sguarnite quel carro nero nessuno meglio di lui poteva sapere quanto fosse ingiusta la moglie dicendo così riammogliarsi lui ma dio lo doveva prima fulminare non solo per il bene dei figliuoli non lo avrebbe mai fatto ma neanche per sé almeno per questo non doveva aver rimorsi ebbene teodoro piovanelli abbandonato in quella sua prima uscita ai ricordi d'allora poi buttandosi ginocchioni innanzi al letto con le braccia levate vuoi giurato di vuoi giurato che non avvicinerò mai più una donna finché campo perché le odio tutte dal tetto basso il letto il cassettone il divanuccio le oleografie alle pareti ma quando ella tra tante parole affollate di cui egli non udiva altro che il suono gli tolse il cappello e il bastone e poi i guanti immaginò la gente che vi passava assorta nelle proprie cure con affetti vivi in cuore con desiderii vivi nell'anima o guidata da una abitudine ch'egli non aveva più immaginò i caffè luccicanti egli la voleva la voleva aveva bisogno di lei senza di lei non poteva più vivere oh anche a costo di soffrire da lei le pene più ingiuste e più crudeli non poteva rassegnarsi a vedere così spezzata per sempre la sua esistenza ora gli pareva d'esser rimasto come un sacco vuoto a chi affidarsi a chi affidare la casa a chi affidare i figliuoli tutto il suo mondo era lì in quella casa forse un po troppo franca nel parlare sì ma lieve difetto in fin dei conti che tante buone qualità avrebbero potuto compensare se non fosse stato accompagnato da un brutto male ah brutto brutto la gelosia gli suscitava ogni notte nel cocente ricordo smanie vieppiù disperate col volto nascosto affondato nel guanciale che si bagnava di lagrime bisbigliava nell'ambascia della passione il nome di lei cesira cesira e il cuore gli si schiantava le nozze furono fissate per lo stesso giorno ma una contrarietà piuttosto grave minacciò di rompere nel bel meglio la perfetta identità di sorte de due amici la fidanzata di guido pagliocco gemma gandini non avendo più altro da scagliare urlava sbraitava a me a me mascalzone canaglia manigoldo a un padre di famiglia a un padre di otto figliuoli manigoldo farabutto tutta la gente che si trovava a passare per via aspettò che quelli aprissero lo sportello e introducessero il carico nel carro tira via e si mosse lentamente a passo com'era venuto ancora col piede alzato sul parafango davanti e la tuba sul naso di cui si aveva proprio per male ecco e lo lasciava intendere in tutti i modi ma sì per male perché dio solo sapeva quanto e quale studio le costassero quelle sue combinazioni ideali e bartolo barbi ch'era molto perito in tutto ciò che si riferiva alle gerarchie sia quella ecclesiastica sia quella militare sia quella burocratica i due amici non gli avevano dato più materia per quella sua bava seguace s'erano anch'essi immalinconiti profondamente giocavano a dama svogliati non conversavano più tra loro il veder frustrata la loro naturale aspirazione il dover soffocare il loro smanioso bisogno istintivo le aveva esasperate e le faceva un po farneticare chiamò rivolto al cocchiere ahò più là il cocchiere reclinò il capo per guardar di sotto la falda della tuba posata sul naso allentò il freno scosse le briglie sul dorso dei cavalli e passò avanti alla drogheria senza dir nulla il sagrestano a san rocco e aveva litigato col parroco s'era messo per vetturino di piazza e aveva litigato con tutti i padroni di rimessa fino a tre giorni fa e si ribellavano contro a questo modo di considerare che frustrava il loro rimedio e lo chiamavano pregiudizio ecco il torto pregiudizio il supporre che la donna praticando di continuo con gli uomini si sarebbe alla fine immascolinata troppo perché all'uno e all'altro eran venute da una medesima fonte dal commendator cargiuri-crestari il quale aveva stimato opportuno far loro in segreto una paternale prima che scalabrino avesse tempo di riaversi quel signore s'era buttato innanzi ai cavalli li aveva fermati e avventando gesti minacciosi quasi volesse scagliar le mani zitto sì si stette zitto il giovine barbi per prudenza ma né lui seppe accontentarsi né la moglie del pagliocco volle che s'accontentasse senz'altro della fiera paternale che guido rivolse a quattr'occhi al fratello minore nelle loro conversazioni serali barbi e pagliocco avevano definito insieme il feminismo questione essenzialmente economica ma sì perché le donne poverine avevano compreso bene la ragione per cui diventava loro di giorno in giorno più difficile trovar marito era parso d'essere ancora su la cassetta d'una botticella e avvezzo com'era ormai da tanti anni a invitar la gente per via a servirsi del suo legno vedendosi guardato da quel signore sorcigno fermo lì sul marciapiede gli aveva fatto segno col dito se voleva montare venne allora la volta di questo non volendo per la pace del fratello accusar la cognata e d'altro canto non potendo prendersi soddisfazione da sé ogni giorno di fatti passando e ripassando per via del babuino si indugiavano in lunghe contemplazioni o in accigliate meditazioni innanzi alle vetrine degli antiquarii e dei negozianti d'arte moderna pari in tutto anche le doti dovevano esser pari la vedova gandini madre della sposa riuscì per fortuna con qualche sacrifizio a metter la propria figliuola perfettamente in bilancia con la montà il garbo del capo-divisione e della moglie era tanto e tale che riusciva quasi impossibile ribellarsi si temeva poi il malumore l'astio e chi sa fors'anche la vendetta del superiore per loro due non ci sarebbe stato più pericolo ogni mattina erano in piedi puntuali alla stess'ora uscivano insieme a prendere il caffè entravano insieme al ministero dove lavoravano nella stessa stanza l'uno di fronte e altri curiosi accorsero al clamore dalle prossime vie i quali non riuscendo a sapere che cosa fosse accaduto smaniavano accostandosi a questo e a quello e si drizzavano su la punta dei piedi droghiere guardò in su seguitando a scrollare il capo un professore con la sola servaccia dietro gridò un'altra voce di vecchia da un'altra finestra il signore grigio allampanato seguitava intanto a sbraitare presso la vetrata d'un caffè dove lo avevano trascinato reclamava l'involto scagliato contro il cocchiere ma non s'arrivava ancora a comprendere perché glielo avesse scagliato e poi era disgraziato ecco bastava vederlo le spalle in capo gli occhi a sportello la faccia gialla come di cera e il naso rosso perché rosso il naso e di ciò che l'uno diceva o faceva l'altro rimaneva sempre contento e soddisfatto come se meglio non si fosse potuto né dire né fare una sera finalmente si mossero a parlare insieme e ciascuno ripeté le parole che l'altro aveva su la punta della lingua da un pezzo in capo a tre mesi il ragno nero che si faceva di tratto in tratto fin su l'orlo dell'ombrellino giapponese a spiare i due amici intisichì diventò come una spoglia secca morì d'inedia là su la vedetta l'uomo pregiudizio il supporre che la donna cooperando anch'essa col proprio guadagno al mantenimento della casa non avrebbe più avuto per l'uomo quella devozione e quel rispetto di cui tanto esso si compiace per quel tanto che a ciascuna necessariamente ne toccava chiudendo a sera le porte de due quartierini gemelli ma che giulia montà moglie di bartolo barbi avesse segretamente in fondo all'anima una punta d'invidia non confessata neppure a se stessa qualche piccolo intaglio s'era scollato dai tanti porta-ritratti e porta-carte appesi alle pareti eseguiti in casa a traforo dai due amici nei primi anni della loro convivenza ma che è stato uhm pare che dice che non so ma c'è il morto dove nel carro c'è i cavalli tanto sapevano la via i rari passanti si fermavano e si voltavano a mirare tra stupiti e indignati così senza parere parlando in generale dei giovani d'oggi che ragionano troppo e sentono poco che lasciano languire la fiamma della vita perché han paura di scottarsi parlava bene poeticamente alle volte il commendatore e che ci voleva un po di coraggio perdio là avanti dai loro savii discorsi tradotti pazientemente in quella sua sottilissima bava seguace né essi né la vecchia padrona di casa ne avevano il più lontano sospetto e così i due matrimoni furono celebrati nello stesso giorno e le due coppie partirono per lo stesso viaggio di nozze a napoli nessuna ragione d'invidia fra le due spose sentirono subito e videro crescere in sé a un tratto e divampare una vivissima simpatia l'una per il cognato dell'altra e non tardarono a dichiararsela apertamente abitavano insieme in due camere ammobiliate al babuino per grazia particolare della vecchia padrona di casa che si lodava tanto di loro avevano anche il salottino a disposizione segno era che una cosa deve far l'uomo e un'altra la donna e che pari dunque non possono essere mai e poi mai barbi e pagliocco avrebbero sposato una donna emancipata impiegata padrona di sé ma come apparve di nuovo sotto l'ombrellino chiaro col velo nero abbassato sul volto quell'unica accompagnatrice silenzio solo qualche monellaccio fischiò che era insomma accaduto che avrebbe accompagnato a piedi il padrone fino all'imboccatura di via san lorenzo ma che ti vede il padrone niente giuramento la vettura se mai l'avrebbe presa lassù fino a di tanto in tanto barbi e pagliocco pensavano con rammarico che fra qualche anno sarebbero stati costretti a lasciar quella casa quel caro salottino contro alle difficoltà dell'esistenza le signorine gandini e montà avevano per altro una discreta doticina erano poi aspettavano dal paese i loro due fratelli minori che dovevano intraprendere a roma sotto la loro vigilanza gli studii universitarii e in quella casa non ci sarebbe stato posto per tutti e quattro quanto per le conseguenze morali che quella disparità avrebbe potuto cagionare ponendo la propria sposa in una condizione alquanto inferiore a quella della montà le vittime designate a quelle combinazioni ideali erano naturalmente gl'impiegati subalterni del marito la promozione a segretario di prima classe la croce di cavaliere avevano per conseguenza inevitabile l'invito ai venerdì del commendatore e in capo a un anno il matrimonio somaro borbottò il droghiere scrollando le spalle non s'accorge che tutti i portoni a quest'ora sono accostati dev'essere nuovo del mestiere e tutti i bottegai e gli avventori s'affollarono di corsa attorno al carro e tutti gl'inquilini delle case vicine s'affacciarono alle finestre quantunque si servissero dallo stesso sarto pagato puntualmente a tanto al mese non vestivano allo stesso modo spesso bartolo barbi sceglieva la stoffa per l'abito di guido pagliocco e viceversa giudiziosamente perché sapevano bene quale sarebbe stata più adatta all'uno quale tra loro da tanti anni amiche inseparabili e non avrebbero perciò né sciolto né allentato d'un punto il legame che teneva anch'essi uniti e dunque raggiunto il grado di segretarii di prima classe proposti insieme per la croce di cavaliere ottenuta questa onorificenza ben meritata barbi e pagliocco furono invitati alle radunanze che il loro capo-divisione commendator cargiuri-crestari teneva ogni venerdì non perché volessero schiava la moglie ma perché tenevano alla loro dignità maschile e non avrebbero saputo tollerare che questa di fronte ai guadagni della moglie restasse anche minimamente diminuita presentava da lontano nella faccia quattro fori e una caverna gli occhi tondi le nari aperte e una bocca enorme dalle labbra aride e screpolate guido pagliocco era invece robusto e sveglio tozzo bruno bene azzampato miope poesie giulia barbi-montà stimò come un pregio quel che di più animalesco aveva il giovine pagliocco a paragone del fratello perché le parve come un compenso alla cresciuta intellettualità intorno a sé nel suo quartierino con l'arrivo del cognato poeta non poteva recare in dote più di dodici mila lire mentre la montà ne recava al barbi venti guido pagliocco piantò i piedi risolutamente non tanto veh per il danno materiale che al suo contratto di nozze avrebbero arrecato quelle otto mila lire di meno e a gli usi e ai costumi si scialava a dar di bestia a certi pittori che nei soliti quadretti di genere osavano raffigurar cardinali con paramenti addirittura spropositati ove solevano passar le sere quando sempre d'accordo stabilivano di non andare a teatro o a qualche caffèconcerto giocavano a dadi o a scacchi o a dama filettata agli orli di fettuccia bianca sacravano e protestavano te possino a lui elina accidente che numero del portone non te l'aveveno dato scalabrino fece la voltata senza fiatare è vero giulia domandò barbi alla sua in presenza di pagliocco e giulia con gli occhi bassi rispose di sì è vero gemma domandò alla sua pagliocco in presenza di barbi e gemma con gli occhi bassi rispose le tende turche all'uscio e alla finestra erano un po scolorite come la carta da parato come i fiori di pezza su la mensola e l'ombrellino giapponese aperto e sospeso a un angolo avevano da un pezzo non solo chiuso la porta del cuore alla donna ci avevano anche messo il catenaccio non ne aspettavano più neanche in sogno che se talvolta qualche desiderio monello saltava dentro all'improvviso per la finestra degli occhi subito la ragione arcigna lo cacciava via a pedate che vada molto d'accordo con la modestia e con le altre virtù che a fare una perfetta moglie si ricercano appena scoperta l'insidia i due amici s'arrestarono alquanto sconcertati guido pagliocco era di fattezze più bello del barbi questi era però più intelligente del pagliocco del resto poi eran così uniti idealmente quei due uomini che quasi formavano un uomo solo da amare insieme senz'alcuna invidia né da una parte né compiace ingiusto questo rispetto ma perché allora dal canto suo voleva esser tanto rispettata la donna via via se l'uomo e la donna non erano stati fatti da natura allo stesso modo e se l'uno e l'altro da un canto ne furono lieti per sé cominciarono dall'altro a guardarsi fra loro in cagnesco volendo ciascuno custodir l'onore e la pace del proprio fratello era preferibile alla vita da scapolo ma purtroppo il matrimonio nelle presenti tristissime condizioni sociali doveva esser considerato come un lusso che pochi solamente potevano concedersi i quali poi non erano i più adatti a pregiarne i vantaggi intramezzando alle partite pacate e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni d'ufficio o su le questioni politiche del momento o anche su le arti belle di cui si reputavano con una certa soddisfazione estimatori non volgari aveva però i mezzi guanti di filo e l'ombrellino lei povero sor bernardo come un cane disse forte qualcuno dalla finestra d'una casa non perché avessero in odio il sesso femminile discorrendo di donne e di pigliar moglie riconoscevano anzi in astratto che lo stato coniugale i aveva già belli e assegnati in precedenza la signora cargiuri-crestari e come sempre con intuito meraviglioso a due fanciulle amiche anch'esse tra loro indivisibili gemma gandini e giulia montà e così avesse seguitato a dormire scalabrino fino al principio di via san lorenzo ma i cavalli appena superata l'erta svoltando per via volturno pensarono bene d'avanzare un po il passo e scalabrino si destò sul carro il cocchiere cadaverico con gli occhi miopi strizzati si rimetteva in sesto la tuba e rispondeva alla guardia di città che tra la calca e lo schiamazzo prendeva appunti su un taccuino alla fine il carro si mosse tra la folla che gli fece largo vociando i giovani potevano fidarsene a occhi chiusi magari la signora cargiuri-crestari non badava tanto alle fattezze esteriori perché si sa tutto non si può avere e la bellezza non è dote indossava una veste scura di mussolo rasato a fiorellini gialli e un ombrellino chiaro aveva sgargiante sotto il sole aperto e appoggiato su la spalla federico barbi era più proporzionato e men dinoccolato di bartolo con gli occhi meno languidi e le labbra meno aride era poi più intelligente del fratello faceva finanche poesie ah niente lezii niente bischenchi il commendatore e la moglie non ammettevano in casa se non future mogli per bene e dunque fanciulle sagge e modeste econome e massaje ma tutta quella loro rivolta ideale contro i così detti pregiudizii sociali tutte quelle loro prediche fervorose per la così detta emancipazione della donna che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del bisogno fisiologico che urlava sotto dentro l'ombrellino giapponese era tessuta tutt'intorno al fusto un'ampia tela finissima e polverosa forse quel ragno misterioso ne aveva tratto la materia a filo a filo dalla vita de due amici dai loro giorni sempre uguali e se te la pago io insistette scalabrino niente giuramento scalabrino masticò sotto la tuba un'altra imprecazione pregiudizio il prevedere che la casa senza più le cure assidue intelligenti amorose della donna avrebbe perduto quella poesia intima e cara che è la maggiore attrattiva del matrimonio per era molto caro ai due amici quel salottino raccolto dai mobili d'antica foggia consunti a furia di tenerli puliti il vecchio finto tappeto persiano era qua e il giovine federico barbi un giorno andò a rinzelarsi acerbamente con guido pagliocco perché zitto per amor di dio scongiurò questi a mani giunte non dica nulla al povero bartolo per carità lasci fare a me pareva che l'uno volesse fare avvertire all'altro il vuoto di quella loro esistenza non mai prima avvertito nessuno dei due però voleva muovere il discorso per il primo prima di decidere prima d'assegnare a quel tale giovine quella tal fanciulla ella teneva l'uno e l'altra quattro o cinque mesi in esperimento li interrogava su tutti i punti secondo un formulario prestabilito nel sole quelle voci dall'alto sonavano nel silenzio della strada deserta strane prima di svoltare scalabrino pensò di proporre all'accompagnatrice di pigliare a nolo una vettura per far più presto avrebbero affittato allora un quartierino lo avrebbero ammobiliato modestamente per conto loro e avrebbero preso una vecchia serva per la pulizia e la cucina vecchia la serva perché i due giovanottini di primo pelo eh non si sa mai prudenza ci voleva che nessun cane era venuto a far coda a quel mortorio con questo sole a quest'ora rosina scosse il capo sotto il velo aveva fatto giuramento lei tutto l'insieme di quel mortorio insomma così zitto zitto e solo solo a quell'ora bruciata faceva proprio cader le braccia non era il modo quello d'andarsene all'altro mondo scelti male il giorno l'ora la stagione poiché si sentiva in colpa anche lui andò a rinzelarsi non meno acerbamente con bartolo barbi e zitto per amor di dio scongiurò questi parimenti a mani giunte non dica nulla al povero guido per carità lasci fare a me il sonno del cocchiere su la cassetta e il sonno del morto dentro il carro freddo e nel bujo quello del morto caldo e nel sole quello del cocchiere e poi quell'unica accompagnatrice con l'ombrellino chiaro e il velo nero abbassato sul volto il carro nudo non un nastro non un fiore dietro una sola accompagnatrice andava costei con un velo nero trapunto da messa calato sul volto quella bionda e questa bruna la bionda a pagliocco ch'era bruno la bruna a barbi che se non era proprio biondo ci pendeva erano belline tutt'e due e già s'intende buone come la stessa bontà che avrebbero provato orrore se anche fugacissimamente su lo specchio interiore della loro coscienza avesse fatto capolino col viso spaventato del ladro il desiderio d'un reciproco tradimento niente una piccola distrazione vetturino di piazza fino a tre giorni fa scalabrino stordito dal sole svegliato di soprassalto s'era scordato di trovarsi su un carro funebre metter su casa d'altra parte con lo scarso stipendio di segretario sarebbe stata una vera e propria pazzia e dunque niente non ci pensavano nemmeno guai se una fanciulla non contenta del giovane ch'ella nella sua saggezza le aveva destinato faceva invece l'occhiolino a qualche altro subito la signora cargiuri-crestari si dava attorno per dividere questi illeciti ravvicinamenti la signora invitando le vecchie amiche lasciava intendere con mezzi sorrisi e mezze frasi che le loro figliuole avrebbero trovato presto marito e molte mamme sollecitavano di continuo ansiosamente l'onore di essere ammesse in casa di lei e l'uno amava e ammirava le speciali facoltà e attitudini dell'altro e lo lasciava fare senza tentar mai d'invaderne il campo subito a ogni minima evenienza si assegnavano le parti riconoscevano a volo se dovesse parlare o agire l'uno o accompagnava il morto ma si riparava dal sole con l'ombrellino e teneva il capo basso quasi più per vergogna che per afflizione pochi giorni dopo i due amici si trovarono d'accordo come sempre nell'idea di allontanare da casa i fratelli con la scusa che giovanotti si sa davano un po d'impaccio e di soggezione limitando la libertà delle rispettive molli si erano però medesimati nell'anima vagheggiando uno stesso tipo ideale che s'ingegnavano di raggiungere e d'incarnare in due ponendovi ciascuno dal canto suo quel tanto che mancava ma quando attraversata sempre a passo piazza barberini imboccò l'erta via di san niccolò da tolentino rialzò il piede sul parafango si calò di nuovo la tuba sul naso e si riaccomodò a dormire e seguitò a passo prima per il ponte cavour poi per via tomacelli e per via condotti e per piazza di spagna e via due macelli e capo le case e via sistina e gemma pagliocco gandini pregiò maggiormente quel che di più aereo di più poetico aveva il giovine barbi a paragone del fratello perché le parve come un compenso alla cresciuta bestialità intorno a sé nel suo quartierino con l'arrivo del giovine attillo che le pareva un mulotto per ora là mangiato dalle mosche e dalla noja sotto la vampa cocente del sole ad aspettar quel primo carico il morto per ristabilir l'accordo che non poteva mancare diamine a chiarir quel malinteso che senza dubbio doveva esser sorto tra i due coniugi così bene appajati così era veramente e non gli piaceva per nientissimo affatto quel mestiere a scalabrino ma aveva fatto il portinajo e aveva litigato prima con tutti gl'inquilini e poi col padron di casa pareva che quel morto lì avesse sdegnato di dare alla morte una conveniente serietà irritava quasi quasi aveva ragione il cocchiere che se la dormiva buon passeggio ah rosi le gridò dietro il droghiere scamiciato che s'era fatto di nuovo alla porta della bottega e accompagnò il saluto con un riso sguajato scrollando il capo promossi poi a un tempo segretarii di terza e poi di seconda e poi di prima classe erano divenuti dopo tanti anni di vita comune indivisibili amici possibile ma se dovevano andar così bene d'accordo quei due ci doveva esser sotto certamente qualche malinteso fra loro ed ecco la signora cargiuri-crestari affannata in continue spedizioni alle case delle tante coppie messe su da lei cargiuri-crestari il capo-divisione e la moglie non avendo proprii figliuoli e figliuole da accasare pareva si fossero preso il compito di sposar tutti i giovani e le giovani che si raccoglievano ogni venerdì nel loro salotto ora non trovando di meglio in quella stagionaccia morta s'era allogato in una impresa di pompe funebri avrebbe litigato pure con questa lo sapeva sicuro perché le cose storte lui non le poteva soffrire a mezzogiorno andavano a desinare alla stessa trattoria e insomma come appajati sotto il medesimo giogo conducevano una vita affatto uguale dignitosa metodica per forza ma non priva di qualche onesto svago segnatamente le domeniche qua o là per lui era lo stesso e davanti al portone anch'esso accostato della casa più in là si fermò e riprese a dormire per quel tanto che del tipo ideale barbipagliocco toccava a gemma gandini si vide chiaramente allorquando vennero a roma i due fratelli degli sposi attilio pagliocco e federico barbi a intraprendere gli studii universitarii le due amiche e dunque giudiziosamente al solito i due amici stabilirono di prendere a pigione due appartamenti contigui per seguitare a vivere insieme uniti e separati a un tempo ma ahimè il buon senso è nemico della poesia e anche questo capivano le donne capivano cioè che una donna la quale lavori come un uomo fra uomini fuori di casa non è più considerata dalla maggioranza degli uomini come l'ideale delle mogli e segnava in un taccuino le risposte e gusti educazione costumi aspirazioni tutto indagava pesava tutto e se qualche coppia messa su da lei con tanto scrupolo faceva alla fine una cattiva riuscita non se ne sapeva proprio dar pace su l'orlo di quell'ombrellino giapponese intanto all'insaputa dei due amici veniva a quando a quando zitto zitto un grosso ragno nero stava lì un pezzo come a spiare misteriosamente ciò che essi facevano ciò che essi dicevano poi si ritraeva ella però voleva essere lasciata libera nella scelta voleva che si avesse piena fiducia in lei nel suo tatto nel suo intuito nella sua esperienza le donne desiderano gli uomini e non lo possono dire poverine e volevano lavorare per trovar marito ecco era un rimedio questo suggerito dal loro naturale buon senso uhm chi è morto gli pigliano la contravvenzione al morto al cocchiere e perché mah pare che dice che ora destarsi veder fermo sul marciapiedi a sinistra un signore allampanato barbuto con grossi occhiali neri stremenzito in un abito grigio sorcigno e sentirsi arrivare in faccia su la tuba un grosso involto fu tutt'uno superiore pei due amici barbi e pagliocco la signora cargiuri-crestari non ebbe bisogno né di studio né di esame suo marito li teneva d'occhio li covava da un pezzo glien'aveva tanto parlato come di due paranzelle che presto sarebbero entrate placidamente in porto con gran sollievo dell'anima come se ciascuna avesse acquistato di punto in bianco qualcosa che si sentiva mancare i due giovani in fatti somigliavano moltissimo ai loro fratelli attillo pagliocco era forse un po più ottuso di mente del fratello maggiore e fors'anche men bello ma più tacchinotto e violento fin qui tanto o quanto si tenne su sveglio per scansare le altre vetture i tram elettrici e le automobili considerando che a quel mortorio lì nessuno avrebbe fatto largo e portato rispetto non erano già come due gocce d'acqua in tutto bartolo barbi era alto di statura e magro di scarso pelo rossiccio pallido in volto e lentigginoso lungo di braccia un po dinoccolato o non gli sbucò dopo una buona mezz'ora da un altro portone in fondo dall'altro lato della via te possino al morto esclamò tra i denti accorrendo col carro mentre i becchini ansimanti sotto il peso d'una misera bara vestita di mussolo nero l'accompagnatrice si voltò a guardarlo attraverso il velo alzò la mano col mezzo guanto di filo per fargli un cenno di saluto poi l'abbassò per riprendersi di dietro la veste e mostrò le scarpe naturalmente né bartolo barbi né guido pagliocco s'accorsero punto della simpatia delle loro mogli pei loro fratelli se ne accorsero bene questi però perché tutti lo prendessero per ubriacone quando lui neppure lo sapeva che sapore avesse il vino puh ne aveva fino alla gola di quella vitaccia porca e un giorno o l'altro l'ultima litigata per bene l'avrebbe fatta con l'acqua del fiume come mai dov'era adriana adriana un'angosciosa tenerezza per la moglie lo vinse e si mise a piangere come un bambino nel desiderio cocente di buttarle le braccia al collo e stringersela forte forte al petto solo qualche minuzia lì nella camera gli s'avvistava di tratto in tratto un fregio dipinto nel soffitto la peluria verde della coperta di lana sul letto che gli richiamava alla memoria i fili d'erba d'un prato o d'una ajuola e vi concentrava tutta l'attenzione beato come posso restar sospeso a un solo momento di quell'altra mia vita che non esiste più per me sospeso agganciato a quel momento come se esso rappresentasse tutta la mia esistenza come se io non fossi mai vissuto attorno al letto del corsi condusse alcuni suoi colleghi a studiare a discutere spiegò tutti i suoi tentativi l'uno più nuovo e più ingegnoso dell'altro finora però riusciti vani il ferito sotto quell'altissima febbre restava in uno stato quasi letargico interrotto tuttavia da certe crisi di smania delirante nelle quali più d'una volta eludendo la vigilanza aveva finanche tentato di disfare la fasciatura ed egli nel volgersi per prendere l'arma dal comodino gli aveva gridato sorridendo che fai tanto gli pareva impossibile che colui prima ch'egli si vedesse costretto a minacciarlo e a reagire le complicazioni temute dal dottor vocalòpulo si verificarono pur troppo prima e più grave fra tutte l'infiammazione polmonare che cagionava quell'altissima febbre m'aspettava il vocalòpulo tornò a sorridere nervosamente intorbidandosi in volto dopo tutto disse è un bel modo di ringraziarmi codesto che dovevo fare ma lasciarmi morire proruppe il corsi se non avevate il diritto di sottrarmi alla pena ch'io m'ero data molto maggiore del mio fallo si rizzò sul busto sospinto da una rabbia che il sentimento della propria impotenza rendeva feroce cacciò un urlo e s'afferrò con le dita artigliate la fascia e se la stracciò poi si riversò bocconi sul letto convulso tentò di scoppiare in singhiozzi ma non poté giunse in quella dall'altra stanza la voce dell'infermo subito adriana accorse i permettano tommaso le tendeva le braccia dal letto ma appena le vide gli occhi rossi di pianto le prese un braccio e nascondendovi il volto le disse un caso grave e complicato lo interessava sempre a quel modo ed egli allora non sapeva staccare più il pensiero dal malato metteva in pratica le più recenti esperienze delle primarie cliniche del mondo senza alcuna preoccupazione estranea alla scienza di cui era fervidamente appassionato il dottor vocalòpulo raddoppiò lo zelo come se si fosse fatta una fissazione di salvare a ogni costo quel moribondo come mai tutt'a un tratto quell'omiciattolo sbricio brutto scialbo dall'anima apatica attediata che si trascinava nella vita senza alcuna voglia senz'alcun affetto e che da tant'anni si sapeva spudoratamente ingannato dalla moglie e non se ne curava così facendo bada io vedo adesso le ragioni dell'accusa tu stesso hai derogato al tuo diritto ti sei esposto al rischio e non dovevi perciò reagire capisci due falli del primo dell'adulterio dovevi lasciarti punire da lui dal marito offeso e tu invece l'hai ucciso questa è un'altra vita per me che m'è stata ridata debbo rimettermi a vivere per la mia famiglia debbo rimettermi a lavorare per i miei figliuoli m'avete ridato la vita per mandarmi in galera e non è un atroce delitto questo e che giustizia può esser quella che punisce a freddo un uomo ormai privo di rimorsi ah se veramente fosse un sogno orribile no e quel dolore cocente al petto che gli toglieva il respiro e poi il letto stese pian piano un braccio nel posto accanto vuoto ecco adriana no caro disse con calma il cimetta hai tentato di sottrarti alla pena ma togliendomi la vita esclamò infiammato il corsi che potevo fare di più commetteranno il delitto più atroce quello di farmi abbrutire in un ozio infame e di fare abbrutire nei vizii della miseria e nell'ignominia i miei figliuoli innocenti con quale diritto in cui il capo gli dava un crollo schiudeva allora gli occhi e tornava da capo ad abbandonarsi a quella voluttà proibita che quasi lo inebriava a un tratto richiuse gli occhi quasi abbagliato bruscamente nella penombra da un lampo di luce cruda la luce che s'era fatta in quell'altra camera quando colei urlando aveva aperto la finestra d'onde s'era buttata egli si voltava a guardarla stupito ed ella accoglieva quello sguardo con un sorriso impudente da scema e chiudeva voluttuosamente le palpebre su i grandi occhi neri globulenti in presenza di tutti perdona pensò alle notizie di miglioramento di prossima guarigione era cresciuta la sorveglianza alla casa del ferito dotto più di filosofia che di legge scettico oppresso dalla noja della vita stanco delle amarezze che essa gli aveva procacciate non aveva mai posto alcun impegno a guadagnarsi la grandissima fama di cui godeva e che gli aveva procurato una ricchezza di cui non sapeva più che farsi ancora dunque non mi perdoni ancora adriana strinse le labbra tremanti mentre nuove lagrime le sgorgavano dagli occhi e non trovò in prima la voce per rispondergli accorse con la sua aria spiritata il dottor sià eccomi che abbiamo signor ommaso olo i hanno lasciato solo aveva solo la sensazione che il letto fosse più alto e che soltanto per ciò notasse in quella camera qualcosa che prima non vi aveva mai notato vedeva meglio l'insieme dell'arredo il quale nella quiete altissima gli pareva spirasse stirandosi con due dita il naso armato di quel pajo di lenti fortissime che accrescevano la rigidezza austera del suo volto pallido lungo equino tu lo comprendi se mi hai perdonato stupido fallo che quel disgraziato ha voluto rendere enorme tentando d'uccidermi capisci due volte uccider me proprio me che dovevo per forza difendermi perché tu lo comprendi una mattina si provò a sollevare le mani dal letto per guardarsele e nel veder le dita esangui tremolare sorrise si sentiva ancora come nel vuoto in un vuoto però tranquillo soave di sogno dottore dottore gli s'è riaperta la ferita esclamò il cimetta il dottor vocalòpulo sbarrò gli occhi impallidì allibito la ferita e istintivamente s'appressò al letto ma il corsi lo arrestò d'un subito con gli occhi invetrati l'onore dei morti se lo mangiano i vermi che valore può avere l'induzione contro la prova di fatto del resto siamo giusti su la propria testa ciascuno è padrone di accoglier quelle corna che gli garbano le tue caro tommaso è chiaro non le volle aveva rischiosamente applicato i lenzuoli freddi per abbassare la temperatura e finalmente c'era riuscito la febbre era abbassata l'infiammazione polmonare era vinta il pericolo quasi superato già l'infermo cominciava a risentirsi un po a uscir dallo stato d'incoscienza in cui s'era mantenuto per tanti giorni ma non sapeva ancora non sospettava neppure come si fosse ridotto bastare il cimetta sorrise non può bastare è anzi a tuo danno caro mio perché tentando d'ucciderti hai implicitamente riconosciuto il tuo fallo sì e mi sono punito pensieri lucidi e precisi si avvicendavano in lui nel delirio intermittente sì sì lo aveva ucciso ma due volte quel forsennato s'era messo per uccider lui ecco fatto osservò quindi di nuovo a lungo il volto del giacente ne ascoltò la respirazione affannosa poi non avendo altro da fare e come se per lui bastasse l'aver provveduto al ghiaccio e l'aver fatto quelle osservazioni non c'è più pena di morte e io sarei morto senza di voi ora come faccio io di che debbo ringraziarvi ma noi medici scusate rispose smarrito il la moglie donna bellissima insensibile dispotica che lo aveva torturato per tanti anni gli s'era uccisa per neurastenia l'unica figliuola gli era fuggita di casa con un misero scritturale del suo studio ed era morta soprapparto dopo aver sofferto un anno di maltrattamenti dal marito indegno non potevo lasciarmi uccidere per quella lì è vero sì sì diceva adriana piangendo per calmarlo più col cenno che con lavoce per pregarlo di andare insieme dal questore a impegnar la loro parola che l'infermo non avrebbe in alcun modo tentato di sottrarsi alla giustizia l'avvocato camillo cimetta accettò il cimetta si strinse nelle spalle e disse avresti dovuto morire non essendo morto ma sarei morto riprese il corsi allontanando la moglie e additando fieramente il dottor vocalòpulo sarei morto se lui non avesse fatto di tutto per salvarmi entro l'armamentario di cristallo che aveva la forma di un'urna lì in mezzo al camerone da studio e chiusi li contemplava ancora stropicciandosi le mani solide sempre fredde adriana gli carezzò lievemente i capelli è stata un'infamia riprese egli sì è bene è bene che te lo dica per togliere ogni nube fra noi un'infamia sorprendermi in quel momento vergognoso di stupido ozio lei eccole signora il nostro caro avvocato le disse il vocalòpulo sarà meglio preparare a poco a poco il convalescente alla dura necessità e come dottore esclamò adriana ma che pure ha ucciso ribatté forte il cimetta trascinato rispose pronto il corsi e il rimorso di quel momento io me lo son tolto in un'ora io scontai il mio fallo in un'ora che poteva esser lunga quanto l'eternità ora non ho più nulla da scontare io riebbe allora d'un subito la memoria orrenda rivide tutto come se accadesse proprio allora egli trattenuto dall'istintivo pudore non riusciva a balzar dal letto svestito accaduto era fors'anche sogno quel volto or ora intraveduto la mano che gli premeva la fronte e ricadde nel letargo il dottor sià si accostò in punta di piedi a un angolo della camera quasi al bujo dove adriana vegliava nascosta ma non ricordava d'aver tirato sul noti solo quando questi era caduto a sedere sul pavimento e poi s'era ripiegato bocconi egli s'era accorto d'aver l'arma ancor calda e fumante in pugno disse il vocalòpulo sorridendo nervosamente a fior di labbra costernato vi fate male agitandovi così grazie dottore quanta premura sghignò il orsi i sta tanto a cuore l'avermi salvato ma senti cimetta senti io voglio ragionare m'ero ucciso noi siamo qui come tu ci hai voluti per i tuoi comodi pareva gli dicessero nella coscienza che man mano si risentiva i varii oggetti della camera siamo la tua casa tutto è come prima sentì di nuovo l'abisso aprirglisi dentro dov'era ella e i figliuoli lo avevano abbandonato solo dunque nella casa e come mai no insistette egli senza scoprire il volto io sì rispose adriana angosciata timidamente e allora ripigliò il corsi guardandola negli occhi lagrimosi le prese il volto tra le mani e aggiunse ma avvertì subito un'acuta trafittura interna che lo tenne un tratto quasi senza respiro col volto pallido contratto dallo spasimo poi sonò sonò furiosamente forse è meglio le disse sottovoce che si mandi per il dottor vocalòpulo la febbre cresce e l'aspetto non nere interruppe le domandò vuol vederlo chiamò di nuovo nel dolce pianto adriana adriana dottore nessuno sentiva sgomento allora soffocato stese un braccio al campanello sul comodino poi la necessità e il sorgere d'un sentimento atroce oscuro a vincere ogni ripugnanza e ogni altro sentimento aveva guardato il cadavere la finestra donde quella era saltata adriana fece segno di no col capo angosciata poi sentendo di non poter trattenere un empito improvviso di pianto balzò in piedi e scappò via dalla camera il dottor vocalòpulo temendo che l'autorità giudiziaria desse intempestivamente l'ordine che fosse tradotto in carcere pensò di recarsi da un avvocato amico suo e del corsi e a cui il corsi certamente avrebbe affidato la sua difesa così no se non si calma no voglio veder mia moglie replicò egli stizzito imperioso può proibirmelo lei il sià sorrise perplesso ecco vorrei che no no si stia zitto vado a chiamargliela come io balbettò il vocalòpulo tirato in ballo quando meno se l'aspettava voi sì per forza io non volevo le vostre cure per forza avete voluto prodigarmele ridarmi la vita e perché dunque se ora con calma con calma questi accorse e costrinse la signora a strapparsi dal letto la condusse sorreggendola in quella crisi violenta di pianto fuori della camera poi ritornò presso il convalescente mese il vocalòpulo sospirò stirandosi al solito il naso stette un po a pensare poi disse aspettiamo qualche altro giorno intanto facciamogli vedere l'avvocato non è possibile che il pensiero della punizione non gli si affacci il cimetta commosso tentennò a lungo il capo poi sbuffò e perché per una minchioneria di passata sarà difficile difficilissimo caro dottore farne capace quella rispettabile istituzione che si chiama giuria egli che non poteva soffrire la toga che l'usciere gli poneva su le spalle si alzava con le mani in tasca e si metteva a parlare ai giurati ai giudici con la massima naturalezza alla buona cercando di presentare con la maggiore evidenza possibile qualche pensiero che potesse logicamente far egli non provò dapprima che la gioja di tenersi così stretta quella sua adorata il cui calore l'odor dei capelli lo inebriavano quanto quanto quanto la amava tutto tutto era finito la vita ricominciava adesso ma non era forse rimasta sospesa anche per gli altri no no ecco un rumor di vettura fuori per le vie la vita in tutto quel tempo aveva seguito il suo corso viene un dottore codesto nostro dottore i salva con qual diritto mi salva con qual diritto mi ridà la vita ch'io m'ero tolta se non poteva farmi rivivere per le mie creaturine se sapeva ciò che perché domandò il corsi sconvolto un pensiero gli attraversò la mente in un baleno senza badare alla risposta del medico il corsi richiuse gli occhi trafitto non mi perdona pensò non comprendesse ch'era un'infamia una pazzia ucciderlo a quel modo in quel momento uccider lui che si trovava lì per caso che aveva tant'altra vita fuori di lì i suoi affari gli affetti suoi vivi e veri la sua famiglia i figli da difendere eh via disgraziato gli pareva di udir voci liete e confuse di là nelle altre stanze aveva fatto mettere quelle tende nuove e i tappeti alle stanze per il battesimo dell'ultimo bambino morto di venti giorni dottore chiamò e la sua stessa voce gli fece una strana impressione ma nessuno rispose si provò a guardar nella camera nessuno noi medici non abbiamo di questi diritti noi medici abbiamo il dovere della nostra professione e me n'appello all'avvocato qua presente e in che differisce allora domandò con amaro scherno il corsi negli infermi sotto la sua cura egli non vedeva uomini ma casi da studiare un bel caso un caso strano un caso mediocre o comune quasi che le infermità umane dovessero servire per gli esperimenti della scienza e non la scienza per le infermità riaprì gli occhi per accertarsi se quella fosse veramente la sua camera da letto sì tutto come prima allora un dubbio crudele in quell'alternativa di delirio e di lucidità mentale lo vinse adriana sì se n'era accorta e lui no ne avevano riso tanto insieme lui e adriana per una donna come quella lì dunque sul serio una tragedia lo scandalo la morte di lui la sua morte e quale altra punizione fece il corsi quasi tra sé guardando il soffitto con gli occhi sbarrati quale altra punizione maggiore di quella che mi son data io con le mie mani il cimetta trasse una mano dalla tasca e agitò l'indice in segno negativo a un tratto la sentì singhiozzare si provò a sollevarle con tutt'e due le mani il capo che si affondava su lui non ne ebbe la forza e si volse stordito al dottor sià ah bene voi dunque la legge avete servito riprese il corsi con foga rabbiosa la legge non me poveretto i ero tolta la vita voi me l'avete ridata a forza collega collega qua la mano questo si chiama vincere il sià gli rispondeva con una sola parola miracoloso ora la primavera imminente avrebbe senza dubbio affrettato la convalescenza intanto come mai non era tutto finito egli viveva ancora lì nella sua stessa camera tranquilla coricato sul suo letto come se nulla fosse accaduto e il noti ecco gli esplodeva contro il primo colpo che infrangeva il vetro di un'immagine sacra al capezzale egli tendeva la mano alla rivoltella sul comodino ed ecco il sibilo della seconda palla innanzi al volto spirasse dall'immobilità sua quasi rassegnata un conforto familiare a cui le ricche tende che dall'alto scendevano fin sul tappeto davano un'aria insolita di solennità e lei crede avvocato domandò adriana crede che sarà grave il cimetta chiuse gli occhi aprì le braccia gli occhi di adriana si riempirono di lagrime aveva udito i clamori della via sottostante e s'era sentito aprire come un abisso nella coscienza allora la determinazione violenta gli s'era imposta lucidamente come un atto a lungo meditato e discusso sì così era stato emise un gemito e subito davanti a gli occhi si vide un volto sconosciuto sentì posarsi una mano su la fronte la cui pressione lo confortava e richiuse gli occhi sospirando sentendo di dover rassegnarsi a non comprendere più nulla a non saper che cosa fosse veramente accaduto era rimasto solo senza più scopo nella vita e aveva rifiutato ogni carica onorifica la soddisfazione di far valere le sue doti non comuni in una grande città oh per quel disgraziato forse era stata un bene la morte un regalo ma egli doveva egli morire per così poco sul momento col cadavere sotto gli occhi assalito dai clamori della via aveva creduto di non poter farne a meno non conta domandò il corsi e allora si provò a replicare ma si riprese eh già sì sì ci credi i pareva che tutto fosse finito adriana chiamò e le buttò di nuovo le braccia al collo adriana sono perduto poi prima di stancarsene richiudeva gli occhi e provava un dolce smarrimento d'ebbrezza vaneggiava in una delizia ineffabile non tanto vedete per il fatto in sé quanto perché si tratta d'un sostituto procuratore del re se fosse almeno possibile dimostrare che delle corna precedenti il poveretto s'era già accorto ma i mezzi un morto non si può chiamare a giurare su la sua parola non ce ne fu bisogno adriana era dietro l'uscio si asciugò in fretta le lagrime accorse si buttò singhiozzando tra le braccia del marito come in un abisso d'amore e di disperazione nella vanità di quello sforzo tremendo rimase un tratto stordito come in un vuoto strano in un attonimento spaventevole diventò cadaverico nel volto segnato dallo strappo recente delle dita queste cose seguitò alzandosi e chinandosi sul letto premurosa tu le dirai le dirai ai giudici e vedrai che tommaso corsi si rizzò improvvisamente su un gomito e guardò fiso il dottore e il cimetta che gli si facevano incontro ma scusa si provò a interloquire il cimetta del male che hai fatto i sono lavato col mio sangue compì subito la frase il corsi tutto acceso e vibrante io sono un altro ora io sono rinato pare che egli non ne abbia ancora il più lontano sospetto è come un fanciullo si commuove per ogni nonnulla giusto questa mattina mi diceva che appena in grado di muoversi vuole andare in campagna in villeggiatura per un mese si era costituita così una grande reputazione ogni anno faceva un viaggio e ritornava entusiasta degli esperimenti a cui aveva assistito adriana spaventata accorse gli sollevò prima il capo poi ajutata dal cimetta si provò a rialzarlo ma ritrasse subito le mani con un grido di ribrezzo e di terrore la camicia sul petto era zuppa di sangue ma io disse eh già il processo allividì ricadde sul letto annichilito formalità si lasciò cadere dalle labbra il vocalòpulo accostandosi di più al letto aveva pure assistito sì sì a tante scene familiari in cui ella proprio sotto gli occhi di lui sotto gli occhi stessi d'adriana aveva cercato di sedurlo con quei suoi lezii da scimmietta patita ritornò al proprio posto alla poltrona dall'altra parte del letto lì con gli occhi chiusi godeva di lasciarsi prendere a mano a mano dal sonno spegnendo gradatamente in sé la volontà di resistervi fino al punto estremo non sapeva che donna fosse sua moglie e non sentiva ch'era una cosa ridicola e pazza e infame nello stesso tempo difender a quel modo ancora l'onor suo affidato a colei che ne aveva fatto strazio tant'anni senza che egli avesse mai mostrato d'accorgersene come starò io in un reclusorio a scontare un delitto che non ho pensato di commettere che non avrei mai commesso se non vi fossi stato trascinato mentre meditatamente ora a freddo coloro che approfitteranno della vostra scienza dottore la quale mi ha tenuto per forza in vita solo per farmi condannare e mentre i suoi colleghi si presentavano al banco dell'accusa o della difesa armati di cavilli abbottati di procedura o si empivano la bocca di paroloni altisonanti è vero seguitò egli con forza non potevo per voi glielo dissi ma egli era come impazzito tutt'a un tratto m'era venuto sopra con l'arma in pugno e allora io per forza ecco gli invitati tornavano or ora dalla chiesa angelica noti a cui egli offriva il braccio glielo stringeva a un tratto furtivamente con la mano non sapeva più se aprendo gli occhi vedesse per allucinazione la sua camera che spirava la pace consueta o se sognasse chiudendo gli occhi e rivedendo con lucidezza di percezione ch'era quasi realtà l'orribile tragedia della mattina ebbene e perché codesta agitazione eccomi qua o driana i chiami adriana dov'è voglio vederla comandava ora eh il dottor sià fece un viso lungo lungo e piegò il capo da un lato nessun compenso materiale avrebbe potuto uguagliare la soddisfazione morale del dottor vocalòpulo era raggiante e il dottor sià con lui per riflesso ottenuta dal questore la promessa che la traduzione in carcere non sarebbe avvenuta se non dopo il consenso del medico egli e il dottor vocalòpulo si recarono insieme alla casa del corsi in pochi giorni adriana si era cangiata così che non pareva più lei per forza gridò il corsi levando il volto rabbiosamente contratto istintivamente per non farmi uccidere ma subito dopo invece rimbeccò il cimetta hai tentato di ucciderti con le tue mani e non deve bastare distruggeva con irresistibile arguzia le magnifiche architetture oratorie de suoi avversarii e riusciva così talvolta ad abbattere i confini formalistici del tristo ambiente giudiziario perché un'aura di vita vi spirasse vi passasse un soffio doloroso di umanità di pietà fraterna oltre e sopra la legge per l'uomo nato a soffrire a errare lo comprendi lo senti è vero che tu mai mai nel mio cuore nel mio pensiero non sei venuta mai meno tu santa mia amore amore mio no diceva a se stesso un istante dopo riaprendo gli occhi brillanti di febbre no se questa è la mia casa se io sto qui sul mio letto di questo fenomeno il vocalòpulo non si era curato più di tanto gli era bastato di raccomandare al dottor sià maggiore attenzione aveva potuto per mezzo della radiografia estrarre il projettile di sotto soddisfatto di qualche nuova cognizione appresa provvisto di nuovi e più perfezionati strumenti chirurgici che disponeva dopo averne studiato minutamente il congegno e averli ripuliti con la massima cura codesto vostro dovere da quello d'un aguzzino oh insomma esclamò scrollandosi tutto il vocalòpulo vorreste che un medico passasse sopra la legge era un uomo sui sessant'anni smilzo altissimo di statura tutto gambe gli spiccavano stranamente nel volto squallido giallognolo malaticcio gli occhietti neri acuti d'una vivacità straordinaria tre quattro volte tentai di strapparmi le fasce voi avete fatto di tutto per salvarmi per ridarmi la vita e perché perché la legge ora di nuovo me la ritolga e in un modo più crudele ecco a questo dottore vi ha condotto il dovere della vostra professione e non è provò come una vellicazione irritante al ventre a questo pensiero che oscuramente lo contrariava e si rimise a guardar la calugine verde della coperta dove gli pareva di veder la campagna quel bambino è morto pensava ora egli perché l'ha tenuto a battesimo colui ch'era fra l'altro un jettatore immagini imprevedute visioni strane confuse sensazioni fantastiche improvvise tu dici ma potevo lasciarmi uccidere da lui no ma se volevi rispettato questo diritto di non aver tolta la vita non dovevi andare a prendergli la moglie quella bertuccia vestita stordito dalla febbre teneva gli occhi aperti nella penombra della camera un lampadino ardeva sul cassettone riparato da uno specchio a tre luci il lume si projettava su la parete vivamente precisando il disegno e i colori della carta sì sì ripeté adriana ringojando le lagrime calmati sì queste cose s'interruppe vedendo il marito abbandonarsi sfinito sui guanciali e chiamò forte dottore qua la vita sì ricominciava veramente con tutti quei fili d'erba e anche così per lui ricominciava nuovo tutto nuovo egli si sarebbe riaffacciato alla vita un po d'aria fresca ah se il medico avesse voluto aprirgli un tantino la finestra il dottor sià richiuse cauto l'uscio per impedire che giungesse all'orecchio del morente il pianto convulso della moglie poi tolse dal petto di lui la vescica ne vuotò l'acqua e riempitala novamente di pezzetti di ghiaccio la ripose su la fasciatura al posto della ferita era allora saltato dal letto e in un attimo entro di sé la tremenda lotta di tutte le energie vitali contro l'idea della morte prima l'orrore di essa di cui consultava scrupolosamente i bollettini le rassegne e le minute esposizioni dei tentativi degli espedienti dei più grandi luminari della scienza medica e spesso adottava le cure più arrischiate con fermo coraggio con fiducia incrollabile a cui pareva costasse pena e fatica guardare o trar fuori quella sua voce molle miagolante come mai tutt'a un tratto s'era sentito muovere il sangue e per lui soltanto e la mia famiglia mia moglie i miei figli a cui devo dare il pane la riuscita ma come come che volete di più non avete voluto che morissi e allora perché per vendetta contro uno che s'era ucciso che egli avesse una tresca con angelica nori non significava no aver tradito lei la moglie e questo la madre non poteva comprenderlo perché non sapeva non sapeva tante cose valsero a scuoterlo da quella specie d'annientamento in cui era caduto quasi che il mistero cupo e crudo di quella morte improvvisa lo avesse circondato diradandogli tutt'intorno la vita non sapeva però né poteva ancor quasi pensarlo né immaginario si vedeva ancora la barella sotto gli occhi e non poteva immaginare altri che lui tommaso ferito forse moribondo lì doveva sentirsi in gran parte responsabile di quella sciagura perché proprio lui cinque sere prima aveva forzato silvia ad andare a teatro ed ora non gli reggeva l'animo a veder soffrire in quel modo l'amico così pensò il lori per spiegarsi quella violenza che gli è accaduto i dica la verità oh dio dov'è dov'è il dottor vocalòpulo tese le mani quasi per opporre un argine alle domande nulla vedrà una feritina ferito e lei me l'hanno ucciso e adriana afferrò un braccio al dottore sgranando gli occhi come impazzita la prova soltanto d'una debolezza nella quale nessun uomo forse sa o può guardarsi dal cadere ma in quale abisso era egli adesso caduto e la sua casa e lei coi figliuoli giù giù con lui non vuoi proprio venire domandò alla figlia quando i bambini furono pronti io bada qua non metto più piede resti sola la casa di tua madre è aperta ci verrai se non oggi domani ma già anche se non morisse mamma supplicò adriana additandole i bambini giornalmente il verona veniva a prendersi ginetta non se ne lagnava lui no anzi era gratissimo all'amico degli svaghi che procurava alla figliuola medici curanti no mamma no e come potrei rispose adriana appena rinvenuta all'ingiunzione della madre d'abbandonar la casa del marito insieme coi figliuoli no no non più ormai eppure come aveva pianto quella donna allora ritornando a lui e di quanto affetto lo aveva circondato dopo sì sì s'era pentita a lei sì a lei soltanto egli forse poteva perdonare aveva destato qualche simpatia ma lui tu lo sai disse all'amico quasi smarrito e afflitto nella gioja sai qual è il mio stato non vorrei che il marchese gualdi il verona lo interruppe gualdi sa sa quel che deve sapere il dottore si voltò e gridò a sua volta alle guardie lo lascino passare è il mio assistente entri dottor sià i quattro militi si riposavano un po preparando le cinghie per la salita a un tratto quasi a se stessa sembrandole di udir nella saletta d'ingresso la voce del medico di casa e si alzò col dolce sorriso ancora su le labbra tanto la figlia quanto il verona avevano cercato di distoglierlo da questa abitudine egli dapprima aveva negato come un bambino colto in fallo poi costretto a confessare aveva alzato le spalle sorridendo pallidamente non mi fa nulla d'altra parte però se questa affezione troppo invadente doveva turbargli la pace della casa la buona armonia con la moglie ma come farlo intendere al verona che non voleva accorgersi neppure della freddezza con cui silvia ora lo accoglieva e nell'odio feroce contro colui che gliela faceva soffrir così avrebbe voluto strapparle dalle mani quel bambino che somigliava tutto al padre fin nella voce e nei gesti gli pareva ora di veder tutto diversamente e che i rumori gli arrivassero come di lontano e le voci le voci stesse a lui più note quella dell'amico quella della propria figliuola da questi occhi il lori s'era sentito se non propriamente respinto quasi allontanato e gli era parso finanche di scorgervi come una commiserazione lievemente derisoria per lui per i suoi modi forse troppo semplici prima ora troppo circospetti forse padre s'indugiò più a lungo nelle visite che ogni sera uscendo dal ministero soleva fare alla tomba della moglie aveva preso quest'abitudine e andava anche d'inverno con le cattive giornate a curar le piante attorno alla gentilizia a rinnovare i lumini nella lampada un'emozione improvvisa anche lieve potrebbe riuscirgli fatale non si faccia nulla per carità che possa contrariarlo o impressionarlo in qualche modo questa notte resterà a vegliarlo il mio collega se ci fosse bisogno di me meglio che muoja se vive in galera mamma supplicò guardandola ma riabbassò subito gli occhi per trattenere le lagrime sul volto della madre rilesse la condanna del marito ha ucciso il nori ti tradiva con la moglie del nori gli pareva però che il verona ritrovasse la serenità di prima solamente quando scherzava con la loro piccola ginetta che cresceva a vista d'occhio florida e vispa voleva stare a vedere che cosa avrebbero fatto quei signori tutt'e tre allora ebbene passarono due giorni ne passarono quattro e cinque indovinare determinare il corso capriccioso della palla per il momento non si trattava d'altro per lui gli stava davanti un paziente qualunque sul quale egli doveva esercitare la sua bravura valendosi di tutti gli espedienti della sua scienza dio dio no mi dica la verità insistette adriana un duello con chi senza dirmi nulla lo saprà intanto intanto calma pensiamo a lui già mi scottano i piedi qua maledici questa casa com'io la maledico mamma che dici mamma domandò adriana smarrita nell'atroce cordoglio ah non sai non sai nulla ancora non t'hanno detto nulla la cruda prova del fatto non riusciva ancora a dissociare in lei i sentimenti più che di solida stima d'amore fortissimo e devoto per il marito da cui si sentiva in cuor suo ricambiata era tanta la passione per quella ragazza che il verona non avvertiva a queste cose e non s'avvedeva neppure del sacrifizio che doveva far silvia certe sere rimanendo sola a casa con la scusa che non si sentiva bene e così fosse sempre rimasta a casa e mi dica quella è la madre è vero la madre di lei la signora amalia sissignore amalia grazie grazie una tragedia sì signora una vera tragedia ma no ma no signora si calmi una ferita speriamo leggera un duello sì lasciò cadersi dalle labbra esitando il dottore vieppiù turbato si sentiva quasi inchiodata lì su la seggiola stordita e tremante come se un fulmine le fosse caduto da presso e invano la madre le smaniava innanzi e la spingeva via via adriana non mi senti la nuova arrivata si diresse a una stanza quasi buja con un sol finestrino ferrato presso il tetto non discernendo nulla chiamò forte adriana questa che se ne stava tra le due pigionali che cercavano scioccamente di confortarla balzò in piedi gridando mamma piano piano ammoniva quasi a ogni scalino il dottor vocalòpulo il sià veniva dietro asciugandosi ancora il sudore dalla nuca e dalla fronte e rispondeva ai casigliani il signor come si chiama le due guardie erano dietro la barella e se ne stavano innanzi alla porta d'ingresso a un tratto per la scala un vociare e un salire frettoloso di gente certo il portinajo aveva riaperto il portone e la folla curiosa aveva invaso la scala l'ira il dolore gli si sciolsero in un pianto convulso impetuoso si riebbe alla fine stremato di forze e come tutto vuoto dentro più di vent'anni c'eran voluti perché comprendesse bisognerebbe trasportare il letto un po più qua osservò il dottore come se non avesse inteso entrò in quel punto di corsa un bellissimo ragazzo dalla faccia ardita coi capelli neri ricci e lunghi svolazzanti mamma una barella quanta gen non si sa domandò timidamente il vivoli senza staccar gli occhi dalla ferita non ostante il ribrezzo che ne provava e di sai di che calibro era nove calibro nove interloquì con evidente soddisfazione il giovine dottor sià e non avrebbe compreso se quelli con la loro freddezza con la loro noncuranza sdegnosa non gliel'avessero dimostrato e quasi detto chiaramente che fare più dopo tant'anni ora che tutto era finito così e cercando alla meglio di trattener le lagrime andò seguita dalla madre in cerca dei bambini che giocavano tra loro in un camerino ove la serva li aveva chiusi si mise a vestirli soffocando i singhiozzi che le irrompevano dal petto a ogni loro lieta domanda infantile men trista fra tutti la meno perfida forse era stata colei che s'era pentita subito dopo il fallo ed era morta e martino lori quella sera come tutte le sere seguendo l'antica abitudine si ritrovò per la via che conduce al cimitero quanto quanto pianse ma quanta e quale gioja egli bevve in quelle lagrime di pentimento e di amore le vere sue nozze le celebrò allora lo chiamò piano e accennando il giacente domandò come stesse con un gesto della mano il dottore alzò le spalle e chiuse gli occhi poi con un dito accennò la ferita alla mammella sinistra allora disse il vivoli alzando una mano in atto di benedire e tommaso dunque aveva ucciso il nori aveva una tresca con angelica nori e tutt'e due erano stati scoperti dal marito pensò che tommaso portava sempre con sé la rivoltella per il nori no l'aveva sempre portata e il nori e la moglie erano in città da un anno soltanto e dimmi una cosa come gli ha sparato col fucile tommaso corsi col torso nudo poderoso sorretto da guanciali per poco lì non lo lasciavano in piedi innanzi alla tavola solo ginetta gli rivolgeva qualche parola di tanto in tanto ma così fuor fuori perché non si potesse dire che proprio nessuno si curava di lui no le ripeto speriamo bene le rispose il vocalòpulo e per impedire altre domande aggiunse i vuol far vedere la camera sì ecco venga ma appena nella camera ella domandò ancora tutta tremante ma come dottore lei non era con tommaso assistono pure due medici ai duelli se la figliuola signora lori gli faceva l'onore d'affidargliela egli si sarebbe provato a seguitare gli esperimenti del maestro e a portare a compimento quell'opera silvia ne fu felicissima dalla ferita si può arguire suppongo rispose il vocalòpulo accigliato assorto che si sia cacciata qua sotto la scapola eh sì purtroppo il polmone e torse la bocca capisco ma essendo tanta la disparità non vorrei che egli per quanto predisposto non riuscisse neppure a figurarsi tante cose il verona tornò a interromperlo stizzito appena questa se ne andò a dormire se lo trasse in disparte e serio e commosso gli annunziò che un suo giovane amico il marchese flavio gualdi chiedeva a lui per suo mezzo la mano della figliuola martino lori lì per lì rimase stupito sià venga da questa parte bisogna sollevarlo ci vorrebbero due dei nostri infermieri esclamò il vocalòpulo basta ci proveremo ma tengo a fare una sola fasciatura ben solida e lì che corsa caro professore rispose il dottor cosimo sià la donna all'ospedale sono tutto sudato frattura alla gamba e al braccio congestione credo non so son venuto a tempesta che caldo per bacconaccio se potessi avere un bicchier col cuore strizzato da un'angoscia inesplicabile confuso e avvilito martino lori se n'andava non doveva proprio avere alcun rispetto per lui alcun riguardo il genero il lori si lasciò mandar via ma poi a notte alta silenzioso come un'ombra ricomparve nella camera mortuaria e vi trovò il verona con la faccia affondata nella sponda del letto su cui giaceva rigido e allividito il cadavere a cinque giorni moriva per la violenza fulminea di quella morte martino lori restò dapprima quasi più sbigottito che addolorato piano piano la interruppe il dottor vocalòpulo non potendone più saprà tutto adesso è in casa la serva per piacere la chiami un po di calma e ordine dia ascolto a me di qua ecco disse il vocalòpulo e gridò alle due pigionali accorse ma la trattengano perdio non son buone neanche da trattenerla oh dio benedetto esclamò la signora del secondo piano tozza popputa parandosi davanti ad adriana furibonda il portone fu chiuso la gente di fuori vi picchiava con le mani e coi piedi fischiando vociando ebbene domandò il dottor vocalòpulo al sià che sbuffava ancora tutto sudato la donna quella è la moglie domandò il giovinotto a sua volta in luogo di rispondere scusi saprebbe dirmi il casato di lei sì fa montesani lei e il nome scusi adriana lei è giornalista zitta per carità a servirla davvero già cresciuta di tanto o dalla sciagura tutt'a un tratto era balzata su un'altra ginetta così alta esile un po fredda segnatamente con lui verona sentì mancarsi le gambe e gli parve che tutta la camera gli girasse attorno si nascose il volto con le mani tutto ristretto in sé possibile possibile stimava sì preziosa in cuor suo l'amicizia del verona e avrebbe voluto perciò che nell'animo della moglie non si raffermasse l'impressione ch'egli fosse divenuto importuno e fastidioso per quella soverchia affezione per ginetta e un po anche del carattere dell'educazione della figura stessa del genero non era più giovanissimo il marchese gualdi era ancor biondo d'un biondo acceso ma già calvo lucido e roseo come una figurina di finissima porcellana smaltata altro pregio per meritarsela egli vedeva adesso con soddisfazione che non s'era ingannato quando diceva alla moglie che l'affetto del verona sarebbe stato una fortuna per la loro ginetta forse qualche lieve inganno sì sotto quella tumultuosa vitalità ma la menzogna no la menzogna non poteva annidarsi sotto l'allegria costante di lui il marchese gualdi un nobile ricchissimo la mano di ginetta andando col verona nei concerti nelle conferenze a passeggio ginetta sì era potuta entrare in un mondo a cui né per nascita né per condizione sociale avrebbe potuto accostarsi la felicità del sogno finalmente raggiunto fu turbata soltanto dall'improvvisa caduta del ministero di cui faceva parte l'onorevole verona e un po anche nell'ombra martino lori suo segretario particolare molti giornali ne recavano le prime notizie e di alcune fra le più importanti conclusioni avevano anche preso a discutere animatamente le maggiori riviste non solo italiane ma anche straniere lasciando così prevedere la fama altissima a cui tra breve quell'opera sarebbe salita sì somigliava nelle fattezze alla madre ma non aveva quella grazia che in gioventù accendeva illuminava la bellezza della sua silvia e perciò tante volte ginetta non pareva neanche bella aveva la stessa imperiosità della madre ma senza quegl'impeti franchi senza scatti possibile si sentiva ancor quasi fanciulla e il maggiore dei figli intanto aveva otto anni e lei trenta fra poco trenta possibile vecchia a momenti ma che ma che e sorrideva il dottore urtato dal loro rammarico e dalle loro proteste e finanche si rivoltava con poco garbo a imporre che si stessero zitti e lasciassero godere la bambina silvia cominciò a poco a poco a dirsi stufa di questi modi del verona le morì subito dopo quel sorriso assiderato dall'aspetto sconvolto e imbarazzato del dottor vocalòpulo che entrava ansante come se fosse venuto di corsa e batteva nervosamente le palpebre dietro le lenti molto forti da miope che gli rimpiccolivano gli occhi oh dio dottore pensò che il dolore può diversamente su gli animi certi li atterra certi altri li arrabbia e né le visite senza fine degli impiegati subalterni che lo amavano come un padre né le esortazioni del verona che gl'indicava la figliuola smarrita nella pena e costernata per lui quella certa asprezza che aveva avvertito in talune occasioni nei modi di lui e qualche altro lieve difetto di carattere non avevano potuto fargli scemare l'ammirazione né tanto meno ora la gratitudine corsi quarto piano è vero una signora e una signorina madre e figlia scapparono su di corsa per la scala con un grido d'orrore e poco dopo s'intesero le grida disperate di adriana da quel giorno ebbe la compagna sognata e un altro suo segreto ardentissimo sogno si compì certo in quel primo ricongiungimento quando martino lori non poté più avere alcun dubbio su lo stato della moglie e quand'ella poi gli mise al mondo una bambina che ella tante volte anche di recente aveva dovuto arrossire per qualche atto imprudente di lui innanzi ai bambini o alla serva e ora così d'un colpo quest'arresto fulmineo questo scoppio ma come come sorrideva non sapendo quasi credere a se stessa che quei bambini fossero suoi che li avesse fatti lei e che fossero passati tanti anni già circa dieci dal giorno in cui era andata sposa e parlava piano con accento più francese che piemontese piano piano affettando nella voce una tal quale benignità condiscendente che contrastava però in modo strano con lo sguardo rigido degli occhi azzurri vitrei figlia angelo mio ch'egli non era degno di guardare assassino per quella lì capisci capisci e con una mano le batteva dolcemente la spalla carezzandola scatto gli si levò contro fremente trasfigurato e come egli convulso gli tendeva le mani per abbracciarlo lo respinse proprio lo respinse con fosca durezza con rabbia aveva rappresentato la parte del marito poi quella del padre e ora basta ora non c'era più bisogno di lui poiché essi tutti e tre si erano così bene intesi fra loro il dottor vocalòpulo scostò un poco la tendina di cerata della barella per vedere il ferito la riabbassò subito e si volse ai militi andiamo su piano e attenzione figliuoli mi raccomando ella voleva esser madre forse non comprendeva e non sapeva spiegarselo neppur lei questo segreto bisogno della sua natura e perciò era prima così strana e la vita le sembrava così insulsa e vuota voleva esser madre ebbe gloria questi ma assai più il verona da ogni parte gli fioccarono plausi e onorificenze tra le altre la nomina a senatore non aveva voluto averla subito dopo la sua uscita dal mondo parlamentare forse più indignato dello stesso on verona si mostrò il lori per l'aggressione violenta delle opposizioni coalizzate per rovesciare quasi senza ragione il ministero la devozione per quest'uomo a cui né l'altezza dell'ingegno e della fama e degli uffici a cui era salito né la fortuna toglievano d'accordare una così intima più che fraterna amicizia a un pover uomo come lui che tranne il buon cuore non si riconosceva altra virtù alzò gli occhi al ritratto della moglie dapprima quasi sgomento di ciò che gli avveniva dentro poi aggredì quel ritratto con lo sguardo serrando le pugna e contraendo tutta la faccia in una espressione d'odio di ribrezzo d'orrore tu tu sul serio veh non scherzava e ginetta non se lo sarebbe lasciato dire due volte avrebbe abbandonato il babbo la mamma è vero anche la mamma per andar via con lui ginetta diceva di sì cattivona pei regali eh più di tutti lei lo aveva ingannato forse perché il pentimento di lei dopo era stato sincero il verona no il verona no costui gli veniva in casa là come un padrone a piè della scala il dottore accolse la barella condotta da quattro militi della carità mentre due questurini ajutati dal portinajo impedivano a una folla di curiosi d'entrare dottor vocalòpulo gridava un giovanotto tra la folla sì sì o che mi piangi adesso non vorrò mica essere l'intermediario di questo matrimonio per nulla su su finiscila io me ne vado ne parlerai tu domattina a ginetta vedrai che non ti riuscirà difficile ciò che egli nei primi anni aveva trovato d'ostile in lei era divenuto pregio ora e virtù a gli occhi suoi dallo spirito dalla fermezza dall'energia di lei non più volti adesso contro di lui egli si sentiva riempire tutto e sostenere e gli pareva così piena ora la vita e così solidamente fondata con quella donna accanto sua tutta sua tutta per la casa e per la figliuola a tutti da quest'indole vivacissima da questa natura esuberante in continuo bisogno d'espandersi quasi con violenza ella era stata investita fin dai primi giorni del matrimonio e mentre ella quasi istupidita si faceva a chiamare la serva il dottore toltosi il cappello si passò una mano tremolante su la fronte come si sforzasse di rammentare qualcosa poi sovvenendosi si sbottonò in fretta la giacca sì vorrà dare ascolto a me gli rispondeva silvia quando ha detto no è no lo sai del resto a me non pare lavora con tanto impegno con tanta passione martino lori si stringeva nelle spalle sarà così e spesso durante la stagione lirica veniva a congiurar con lei a metterla su perché inducesse con le sue graziette la mamma e il babbo ad accompagnarla a teatro nel palco già fissato per lei quasi ninnandola con quelle parole che disgrazia che tragedia ma com'è avvenuto domandò sottovoce la signora tozza del secondo piano al giovinotto ben vestito che si teneva in un angolo con un taccuino in mano è morta lei la noti ma che morta la mal'erba lei m'insegna è morto lui invece il marito il giudice giudice no sostituto procuratore del re oh mamma mamma mia piangeva intanto adriana con le braccia al collo della madre questa si sciolse dall'abbraccio gemendo figlia disgraziata più di tua madre la nonna sì a spasso con la nonna e il cavalluccio sì la sciabola pure te li compra la nonna questa contemplava straziata la sua cara figliuola la creatura sua adorata tanto buona tanto bella per cui tutto ormai era finito sì anche questo poteva darsi ma perché poi quand'egli andava a veder la figlia e lo trovava lì a tavola con lei e il genero come se fosse di casa era accolto da lui quasi con dispetto la vecchia signora tacque e andò via coi nipotini vedendo uscire dalla camera del ferito il dottor vocalòpulo questi si appressò ad adriana per raccomandarle di non farsi vedere per il momento dal marito così dicendo marco verona rise gajamente come da tant'anni il lori non lo aveva più sentito ridere un'impressione curiosa di gelo dapprincipio non si era soltanto allontanato il verona il tratto il tratto di lui era proprio cangiato gli stringeva appena la mano appena lo guardava e seguitava a conversar col gualdi come se non fosse entrato nessuno io scappo disse piano il vivoli salutando con la mano il vocalòpulo e di nuovo inchinando appena il capo al sià che rispose questa volta con un inchino frettoloso e martino lori riprese la via per il cimitero aveva qualche cosa di nuovo da dire alla morta quella sera fin in tanto gli occhi del corsi si levavano anche su l'altro medico come se nell'attesa che qualcosa a un tratto dovesse mancargli dentro volesse coglierne il segno o il momento negli occhi altrui l'estremo pallore cresceva bellezza al suo maschio volto di solito acceso nello scompiglio della coscienza una moltitudine d'immagini si ridestavano in lei tumultuosamente l'una chiamava l'altra e insieme si raggruppavano in balenanti scene precise e subito si disgregavano per ricomporsi in altre scene con vertiginosa rapidità passò un'intera settimana e né il verona né il genero e neanche ginetta nessuno neppure un servo venne a chieder di lui se per caso fosse malato le due guardie tennero testa all'irruzione lasciatemi passare gridava tra la ressa su gli ultimi scalini facendosi largo con le braccia una signora alta ossuta vestita di nero con la faccia pallida disfatta e i capelli aridi ancor neri non ostante l'età e le sofferenze evidenti e da lui dall'amico dopo il giorno delle nozze non era più venuto neanche una volta per isbaglio s'era forse stancato di vederlo così chiuso ancora nel cordoglio antico ed essendo ormai vecchio anche lui preferiva andare dove si godeva dove ginetta per opera di lui pareva felice poteva darsi che quest'impressione di gelo gli fosse data dal luogo da quella vasta sala da pranzo lucida di specchi splendidamente arredata ma che no no anzi è per me un conforto aveva detto lasciatemi andare tanto se fosse ritornato a casa subito dopo l'ufficio chi avrebbe trovato adriana allora si chinò per stringersi forte al seno il figlioletto che le si era aggrappato alla veste e ruppe in singhiozzi perché mamma perché domandava il ragazzo sbigottito non comprendendo e mettendosi a piangere anche lui a marco verona aveva veramente per quella bimba certe tenerezze che commovevano il lori fino alle lagrime gli diceva che stesse bene attento perché qualche giorno gliel'avrebbe portata via se l'aspetta domandò sorridendo tra le lagrime il lori e non hai visto che non s'è punto meravigliata nel vedermi arrivare questa sera a mani vuote non hai nulla sospettato tuo marito è un assassino gridò la vecchia signora ma è ferito mamma da sé s'è ferito con le sue mani ha ucciso il nori capisci ti tradiva con la moglie del nori e lei s'è buttata dalla finestra non si entra sono la madre rispose imperiosamente e con un gesto che non ammetteva replica scostò le guardie e s'introdusse in casa il giovinotto ben vestito sguisciò dentro dietro a lei dandosi a vedere come uno della famiglia anche lui ma un empito di sangue impedì al corsi di rispondere e le parole gli gorgogliarono nella strozza soffocate dalla tosse poi giacque prostrato privo di sensi e allora fu ripulito e fasciato a dovere dai due medici curanti allora il pianto il pianto che finora non aveva potuto rompergli dal cuore assalì anche lui furiosamente vedendo piangere così l'amico ma questi e parlava pian piano con la morta la vista quotidiana del camposanto e le riflessioni ch'essa gli suggeriva gl'improntavano sempre più di squallore il volto non avrebbe dovuto marco verona prodigargli con maggior premura il conforto dell'amicizia fraterna di cui per tanti anni aveva voluto onorario egli il verona andava ogni giorno a trovar ginetta nel villino del gualdi si era lasciata mettere uno scialletto addosso e il cappello e guardava innanzi a sé come una mendicante non riusciva ancora a farsi un'idea dell'accaduto che le diceva la madre d'abbandonar quella casa e come mai in quel momento e avendo quella tragedia sconvolto tutta la cittadinanza poteva giovargli che il pubblico sapesse che il dottor vocalòpulo era il medico curante oh vivoli dirai che è affidato alle mie cure quei due eran venuti da un paese di calabria accompagnati da una lettera di presentazione a tommaso il quale li aveva accolti con la festosa espansione della sua indole sempre gioconda oh vivoli disse il dottor vocalòpulo voltandosi appena il corsi chiuse gli occhi traendo per le nari un lungo respiro lello vivoli aspettò che il vocalòpulo gli volgesse di nuovo lo sguardo ma poi impaziente trasse dalla tasca in petto il portabiglietti e scosse più volte la penna stilografica pensando alle ordinazioni da scrivere adriana ritornò con la serva ecco disse il vocalòpulo seguitando a scrivere e appena ebbe finito avvilimento di superbia no erano proprio troppi e di troppo costo quei regali e lei non voleva il verona però beandosi della festa che ginetta faceva a quei giocattoli scrollava le spalle si voltava ora di qua ora di là come se non vedesse aveva infatti quasi spento lo sguardo tra le palpebre gonfie semichiuse pervenuta alla fine innanzi alla porta con l'aiuto di un giovinotto ben vestito che le veniva dietro fu su la soglia fermata dalle guardie più volte ella si era arrestata un po in questa corsa per giudicare fra sé qualche azione di lui non stimata perfettamente corretta ma egli non dava tempo al giudizio come non dava peso ai suoi atti adriana il vocalòpulo scosse la testa contrariato e voltosi al sià ci badi lei mi raccomando disse e salì a balzi le altre due branche di scala fino alla porta del corsi ne attribuiva la causa al ritiro sdegnoso dalla vita politica dalle lotte parlamentari e ne parlava alla moglie e le consigliava di avvalersi di quell'ascendente ch'ella pareva avesse su lui per indurlo per spingerlo a rituffarsi nella vita grazie di nuovo scusi il giovinotto s'avviò seguendo l'indicazione alla camera del ferito passando per la saletta d'ingresso sorprese il bel ragazzo del corsi che con gli occhi sfavillanti un sorriso nervoso su le labbra e le mani dietro la schiena domandava a una delle guardie lo laviamo ora domandò il sià sì l'alcool dov'è e il catino prego così aspetti intanto lei prepari le fasce preparate poi la vescica di ghiaccio ma non ci avrebbe fatto caso martino lori perché come tant'altre cose in vita sua s'era spiegate persuaso dall'ingenua bontà anche questa si sarebbe spiegata qual effetto naturale della preveduta disparità di condizione il lori angustiato imbarazzato sorrideva non sapeva dir di no per non scontentare l'amico e la figliuola ma santo dio il verona avrebbe dovuto comprendere ch'egli non poteva così spesso non terminò il discorso notando che ella non gli dava ascolto né gli domandava notizie intorno alla gravità della ferita e che aveva in capo il cappellino come se stesse per abbandonare la casa socchiuse gli occhi scosse un po il capo sospirando e andò via e rimaneva sempre alacre e schietto purificato dall'attività incessante e sempre lieto e largo di favori a tutti con tutti alla mano a trent'otto anni un fanciullone capacissimo di mettersi a giocar sul serio coi due figliuoli e ancora dopo dieci anni di matrimonio così innamorato di lei avessero un suono ch'egli non aveva mai prima avvertito cominciò così man mano a sorgere in lui da quell'attonimento come una curiosità nuova ma spassionata per il mondo che lo circondava che prima non gli era mai apparso né aveva conosciuto così s'arrestò fosco e perplesso se andare avanti o tornare indietro pensò alle piante attorno alla gentilizia che da tant'anni ormai curava con amore là tra poco anch'egli avrebbe riposato là sotto accanto a lei nulla non si agiti la mamma no no negò subito forte il dottore la mamma no tommaso allora gridò adriana e poiché il dottore non rispondendo lasciava intendere che si trattava proprio del marito il dottor cosimo sià dall'altra sponda del letto tossì leggermente e puoi aggiungere riprese il vocalòpulo che sono assistito dal dottor cosimo sià te lo presento pei regali ch'egli le faceva a ogni minima occasione e che regali ne soffrivano finanche ogni volta il lori e la moglie questa anzi non sapeva tenersi dal dimostrare al verona che se ne sentiva offesa il lori avrebbe voluto far notare alla moglie che in fin dei conti quel malumore il verona lo sfogava facendo felice la loro bambina ma si stava zitto per non turbare l'accordo che fin dal primo giorno della riconciliazione s'era stabilito fra essi una goccia di sangue si partì dalla ferita e rigò lungamente il petto il dottore la deterse con un bioccolo di bambagia dicendo quasi tra sé dove diavolo si sarà cacciata la palla tommaso corsi allorché il dottor vocalòpulo si fece a fasciarlo aprì gli occhi s'infoscò in volto tentò con una mano di scostar dal petto quelle del dottore dicendo con voce cavernosa no no come no domandò sorpreso il dottor fino a dargli e a farsi dare del tu si mostrava timido e un po impacciato vedeva sempre nell'amico il superiore il verona se n'aveva per male e spesso lo motteggiava in quell'anno di devota fervida collaborazione s'erano stretti fortemente i legami d'amicizia fra il marito e il verona il lori però per quanto il verona non avesse mai fatto pesar su lui il proprio grado e la propria dignità e lo trattasse ora con la massima confidenza con la massima cordialità figli miei figli miei proruppe alla fine singhiozzando con le mani sul volto quasi per non veder l'abisso che le si spalancava orribile davanti subito alla farmacia più vicina fiaschi no no andate pure ve li darà il farmacista stesso lesta mi raccomando è molto grave dottore domandò adriana con espressione timida e appassionata come per farsi perdonare ma scusi il corsi dov'è vorrei vederlo se lei m'indicasse ecco vada di là dopo quella stanza l'uscio a destra grazie signora scusi un'altra domanda quanti figliuoli due due angioletti un maschietto di otto anni una bambina di cinque il vivoli chinò appena il capo con un lieve sorriso il sià che s'era precipitato con la mano tesa per stringer quella del vivoli all'inchino sostenuto di questo restò goffo arrossì trinciò in aria con la mano già tesa un saluto come per dire ecco fa lo stesso saluto così vieni vieni con me figlia mia povera figlia mia andiamocene subito disse in fretta con voce vibrante di sdegno e di dolore la vecchia signora non m'abbracciare tu non devi rimanere più qua un solo minuto il letto di là rispose ella stordita non comprendendo in prima poi riprese con ansia più smaniosa dove l'hanno ferito lei mi spaventa non era con lei tommaso dov'è perché s'è battuto con chi quand'è stato i dica con gli occhi senza sguardo vagando per la camera il lori si grattava di continuo la fronte con le dita irrequiete quasi per destar la mente dal torpore angoscioso in cui era caduta non sapendo più che pensare riandava riandava con l'anima smarrita il passato ma anche il tratto del tutto diverso che il gualdi usava tanto col verona quanto con ginetta egli si sarebbe spiegato quantunque via paresse che la moglie a colui fosse venuta da parte dell'amico e non da lui ch'era il padre cadavere dapprima gli parve che vinto dal sonno il verona avesse reclinato lì la testa inavvertitamente poi osservando meglio s'accorse che il corpo di lui era scosso a tratti come da singhiozzi soffocati mentre si eseguiva con la massima cautela la penosa salita allo scalpiccio al rumor delle voci brevi affannose si schiudevano sui pianerottoli le porte degli altri casigliani la sera della riconciliazione segnò per martino lori una data indimenticabile indimenticabile per tante ragioni ch'egli comprese o meglio intuì subito dal modo com'ella fin dal primo vederlo gli s'abbandonò tra le braccia passato tutt'a un tratto senza saper perché il pensiero gli s'appuntò in un ricordo lontano nel più triste ricordo della sua vita ardevano in quella notte funesta quattro ceri e marco verona con la faccia affondata nella sponda del letto su cui giaceva silvia morta piangeva vide il medico e s'arrestò di botto confuso mortificato in mezzo alla stanza la madre diè un grido e scostò il ragazzo per accorrere dietro al dottore su la soglia questi si voltò e la trattenne stia qua signora sia buona vado io non dubiti col suo pianto gli potrà far male il merito del verona per il proseguimento di essa e per le nuove ardite deduzioni tratte dalla prima idea fu dopo la pubblicazione riconosciuto universalmente non inferiore a quello dello stesso ascensi veramente era stato così ma il verona ecco il verona non sapeva spiegarsi più martino lori ora che egli era rimasto solo in casa e non aveva più neanche l'ufficio essendosi messo a riposo per far piacere al genero rideva sì di quei motteggi il lori ma con una segreta afflizione perché notava nell'animo dell'amico una certa amarezza che diveniva di giorno in giorno più acre n'ebbe la prova maggiore allorché questa compì diciott'anni oh come avrebbe voluto che la sua silvia fosse stata presente quella sera dopo la festa per il compleanno il verona venuto apposta senza alcun regalo in mano per ginetta i pareva ozioso dirtelo ma giacché tu scusa mi tieni ora un discorso così sciocco per tranquillarti ti dirò che via essendo io da tant'anni tuo amico eh lo so ginetta è cresciuta più con me che con te si può dire tutte le feste e gl'inviti per il verona perché ricco e illustre ma se doveva esser così se volevano tutti e tre seguitare ad accoglierlo ogni sera a quel modo come un importuno come un intruso egli non sarebbe andato più no no perdio non sarebbe andato più fu all'improvviso come se nella sua anima scombujata quei ceri funebri guizzassero e accendessero un lampo livido a rischiarargli orridamente tutta la vita fin dal primo giorno che silvia gli era venuta innanzi accompagnata da marco verona o prima o poi avrebbe dovuto abbandonarla pur sempre perché il marito non le apparteneva più si era spenta in lei l'ansia di vederlo che volevano intanto quelle due guardie che la madre le accennava lì nella saletta matrimonio s'era sentita trascinare dalla fretta ch'egli aveva di vivere anzi furia più che fretta vivere senza tregua senza tanti scrupoli senza tanto riflettere vivere e lasciar vivere passando sopra a ogni impedimento a ogni ostacolo la accolse ora di buon grado perché non gli veniva per il tramite della politica martino lori in quei giorni pensando alla gioja all'esultanza che avrebbe provato la sua silvia nel veder così glorificato il nome del padre col crescer degli anni ginetta cominciò a dimostrare una passione vivissima per la musica ed ecco il verona due tre volte la settimana pronto con la vettura per condurre la ragazza a questo e a quel concerto e ma sì forse sospettava ch'egli sapesse e fingesse di non accorgersi di nulla per vile tornaconto come questo pensiero odioso gli balenò martino lori sentì artigliarsi le dita e le reni fenderglisi balzò in piedi ma una nuova vertigine lo colse via si faccia forza signora non gridi così non capisce che gli farà male prego signore la conducano di là voglio vederlo i lascino voglio vederlo gridava piangendo e smaniando adriana e il medico lo vedrà non dubiti non ora però la conducano di là poi dominando la commozione riprese con l'accento di prima un cappello subito uno scialle prendi questo mio andiamocene subito coi bambini dove sono portali via con te aggiunse rivolgendosi alla madre loro sì portali via ché non vedano io no mamma io resto te ne prego si alzò tommaso corsi scosse la testa sul guanciale poi riabbassò lentamente le palpebre su gli occhi foschi come se non avesse compreso così almeno parve al dottor vocalòpulo il quale storcendo un'altra volta la bocca mormorò la febbre e al marito che per scusarlo tornava a battere su quel chiodo ch'era stato cioè un grave danno per l'amico il ritiro dalla vita politica rispondeva che questa non era una buona ragione pèrché egli venisse a sfogare in casa loro il malumore era mai possibile che marco verona fosse stato sempre quale egli lo vedeva ora finanche la persona l'aria del volto gli sembravano diverse e la sua stessa figliuola ma come alle nuove elezioni infatti riuscì a vincere le pressioni insistenti degli elettori e non si presentò s'era infervorato d'una grande opera scientifica lasciata a mezzo dal professor bernardo ed ella sapeva ch'era inutile richiamarlo indietro a considerare il mal fatto scrollava le spalle sorrideva e avanti aveva bisogno d'andare avanti a ogni modo per ogni via senza indugiarsi a riflettere tra il bene e il male e sono miei pensava adriana udendo il cinguettio de due bambini nell'altra stanza e sorrideva tra sé pur seguitando a intrecciare speditamente una maglietta di lana rossa la barella era già arrivata la porta gridò uno dei militi ansimando il dottor vocalòpulo accorse ad aprire l'altro battente della porta mentre adriana divincolandosi trascinava seco le due vicine imbalordite verso la barella in quale camera prego dov'è il letto domandò il dottor sià egli non poteva aver mentito con quelle labbra con quegli occhi con quel riso che allegrava tutti i giorni la casa angelica nori oh ella sapeva bene che cosa fosse costei anche per il marito neppure un capriccio nulla nulla il moribondo schiuse gli occhi e aggrottò le ciglia i due medici e il vivoli lo guardarono quasi con paura adesso lo fasceremo disse con voce premurosa chinandosi su lui il ora il verona veniva con più scioltezza quasi ogni giorno a casa del lori spesso rimaneva a desinare o a cenare aveva finalmente compiuto la poderosa opera scientifica concepita e iniziata da bernardo ascensi e già attendeva a mandarla a stampa in una magnifica edizione nel vedere di quale gratitudine di qual devozione per lui e di quali sacrifizii per la figliuola la maternità avesse reso capace quella donna tant'altre cose comprese e si spiegò venuta la sera il verona come urtato da quell'attonimento angoscioso da quel cordoglio cupo che minacciava di vanir nell'ebetismo lo spinse fuori della camera mortuaria lo forzò a recarsi dalla figlia assicurandolo che sarebbe rimasto lui là a vegliare tutta la notte ora egli fissò sul giornalista che entrava timido perplesso uno sguardo fiero come se gli domandasse chi fosse e che volesse il giovinotto impallidì appressandosi al letto pur senza poter chinare gli occhi quasi ammaliato da quello sguardo sì quel giovane brutto insomma mingherlino calabrese venuto da poco erano tanto amici col signor tommaso eh si sa sghignò il giovinotto avviene sempre così lei m'insegna teneva i grandi occhi neri e lucidissimi intenti sul dottor vocalòpulo il quale scamiciato con le maniche rimboccate su le magre braccia pelose premeva e studiava da presso la ferita oltre a questo suo compito materiale e limitato non vedeva nulla non pensava a nulla solo la presenza del vivoli gli fece considerare che essendo il corsi conosciutissimo nella città una di quelle sere ella ritornò dal teatro in preda a continui brividi di freddo la mattina dopo tossiva con una febbre violenta e in capo a cinque giorni moriva adriana cacciò un urlo e s'abbandonò su la madre priva di sensi ma la madre non badandole sorreggendola seguitava a dirle tutta tremante per quella lì per quella lì da un pezzo in silenzio pulitamente come usa fra gente per bene fra gente che sa fare a modo le cose non glielo avevano lasciato intendere con garbo forse che oramai non aveva più nessuna parte da rappresentare con aria confidenziale col sorriso schietto di quel suo maschio volto in cui gli occhi lampeggiavano esprimendo la vitalità piena l'energia operosa costante che lo rendevano caro a tutti la spesa non era soltanto per il palco e per la vettura silvia doveva pure vestirsi bene non poteva far cattiva figura sì egli era ormai capo-divisione aveva già un discreto stipendio ma non aveva certo denari da buttar via l'on verona per conto suo dichiarò d'averne fino alla gola della vita politica e che voleva ritirarsene per riprendere con miglior frutto e maggiore soddisfazione gli studii interrotti come una bufera s'avventò contro il ronchi contro i camerieri con le dita artigliate quasi volesse sbranarli si contenne a stento strozzata dalla rabbia arrangolata senza potere articolar parola già dianzi aveva perduto la voce strillando nell'accorgersi dopo lei mi vede così grasso e forse non mi suppone capace di commuovermi a uno spettacolo di natura ma creda che ho un'anima piuttosto mingherlina lei non può figurarsi che sorta di scempiaggini vengano in mente a un pover uomo in siffatti frangenti non avevo mai maneggiato armi le giuro che istintivamente chiudevo gli occhi sparando ma pallino se li pigliava tanto volentieri quella cosina bianca gli guizzava abbajando di tra i piedi per assaltarlo di qua e di là nel vedersi innanzi quei due fantasmi ansimanti che non si reggono in piedi dopo l'enorme sforzo della salita la povera nadina resta sgomenta a bocca aperta credeva che ecco sì ella esagerasse un po troppo e che avvalendosi della ricchezza che il povero morto le aveva lasciata volesse concedersi il lusso di quel cordoglio smodato dica lei che potevo fargli in quello stato schiaffeggiare un ubriaco che non si reggeva in piedi mia moglie che s'era svegliata me lo gridò rabbiosamente tre o quattro volte dal letto io non c'entro più per nulla signorina e poi guardi non ho più studio non so più concluder nulla altro che di dire male parole a tutti quanti lei deve assolutamente costringere quest'imbecille qua il duello si fece su alla faggeta i due primi colpi andarono a vuoto al terzo no il terzo andò pure a vuoto fu il quarto al quarto colpo veda un po che testa dura quella del dottore la palla ci vide per me e andò a bollarlo in fronte che mimì non era sorvegliata che mimì non er in casa e non si sapeva dove fosse salì nella sua camera afferrò ammassò tutte le sue robe nel baule nelle valige ordinò una vettura a due cavalli che la conducesse subito subito alla stazione di chiusi perché non voleva il giorno dopo cristoforo golisch non volendo esser da meno del lenzi che si recava al tornio da solo rifiutò recisamente la scorta della sorella e il marito che gliel'assicuro non è più uomo si sta zitto quand'invece dovrebbe gridare ma me lo dico io da me cara che moglie sono andato a scegliermi nel vederti così adesso accanto a me i rubi mezzo alfabeto mi fai dire oa e cao e ridi no caa vieni qua di lei così carezzata prima e curata come mai nessuno la prendesse per riportarla alla padrona che l'aveva perduta alla padrona che essa aveva cercato invano per tanto tempo e cercava ancora aveva fame era stanca pareva quasi impossibile una coserellina così che non pareva nemmeno gravida e la scostavano col piede fanfulla mochi dalla soglia della bottega vedendola trotterellar per via sperduta un giorno la chiamò che eccolo là lo avevano torto come un uncino a chianciano già il vento ci dava anche nei mesi caldi e il pensiero ch'egli ora poteva andare co suoi piedi fino a quegli oggetti a carezzarli con le mani lo inteneriva di gioja fino a piangerne in uno stato signor mio da far compassione finanche alle pietre ubriaco fradicio erano venuti da firenze da perugia e da roma cinque o sei medici per la cura ma i baffi disse urtata la signorina che vuoi che siano non ci vuol niente a farli costantino pogliani istintivamente se li toccò sorrise di nuovo confermò niente già animoso sissignore lotte fatiche speranze e poi tutt'a un tratto eccolo qua com'era ritornato ah che buffonata che buffonata ritornavano sempre a piedi al paese ma per riprender poco dopo a vagabondare o su per la strada di montepulciano o giù per quella che conduce alla stazione o salivano al poggio dei cappuccini e non rientravano alla pensione se non all'ora di pranzo e via facendo nuda è vero signora tutta nuda signorina mia nudissima dal capo alle piante creda pure che altrimenti così verrebbe una scena da ospedale la morte non ghermisce più la vita ma questa anzi volentieri rassegnata al destino si sposa alla morte di tutta la figliata che fu di sei si salvò lui solo grazie alle preghiere insistenti e alla tenera protezione dei ragazzi babbo colombo come non poteva andare a caccia ch'era stata la sua passione non voleva più neanche cani per casa ha ideato un monumento su qualche disegno del mio amico no proprio uguale no ecco rispose vivacemente la signorina il disegno del signor colli rappresenta la morte che attira la vita se non sbaglio su su coraggio ribeviamo ribeviamo me ne stavo una sera sul poggiolo a contemplare il magnifico spettacolo dell'ampia vallata sotto la luna mia moglie s'era già messa a letto cara figliuola quanto bene ti voleva ti pensa ancora sai mi parla ancora di te qualche volta andrò a trovarla questa sera stessa e le dirò che t'ho riveduto poveretto è proprio inutile ch'io ti domando e che però quel monumento doveva esser fatto senza badare a spese epuisé s'era dichiarato il commendator seralli delle cure dei pensieri delle noje che gli eran diluviati da quella sciagura tre giorni dopo quando alla fiaschetteria toscana si seppe del malore improvviso del golisch gli amici accorsi a visitarlo poterono avere un saggio pietoso di quella sua nuova lingua ciro colli sdrajato sul canapè col vecchio camice di tela stretto alle gambe fumava la pipa e teneva uno strano discorso allo scheletro la mattina dopo ero sul punto di recarmi a prender consiglio da un maggiore in ritiro che avevo conosciuto alle terme quando questo stesso maggiore in compagnia di un altro signore del paese venne a chiedermi lui soddisfazione a nome del dottor loero già già come la moglie nel marito non vede più l'uomo così l'uomo nella moglie a lungo andare non vede più la donna lo desumeva dal fatto che uscito a sedici anni da un nobile ospizio in cui era stato accolto fin dalla nascita gli eran venuti non sapeva né donde né come né perché sei mila lire residuo d'un rimborso liquidato in contanti sarebbe stato un peccato un vero peccato non s'era mai provata a trattare i colori mai mai perché oh non ci sarebbe mica voluto molto con quella preparazione con quella passione il medico s'inchinò serio meglio così e andò via con molta dignità fosse l'acqua o il bagno o la doccia o piuttosto com'io credo la bella aria che si gode qua e la dolcezza della campagna toscana dunque signor mio tenga bene a mente questo che una donna desidera proprio tal quale come noi lei per modo questa in gramaglie col volto nascosto da un fitto velo di crespo e con in mano un lungo rotolo di carta quella vestita d'un bell'abito grigio chiaro che le stava a pennello su la persona formosa ieri sera alle sei disse il giovinotto ah per questo esclamò l'altro socchiudendo gli occhi e tentennando il testone se fosse arrivato di mattina già mi conoscerebbe e avendoci il commendatore fatto il nome di lei seguitò l'altra siamo venute per no no scusi signorina s'affrettò a dire il pogliani poiché ha trovato qua il mio amico la signorina levò appena gli occhi a guardarglielo timida e turbata non aveva proprio alcun riguardo per il suo lutto la madre otto mesi dopo questo suo grande sacrifizio gli erano morte quasi contemporaneamente moglie e figliuola erano già passati circa tre anni dalla doppia sciagura ed egli vestiva ancora di nero il dispetto di vedersi ridotto in quello stato maledetta e ora gli faceva i figliuoli per giunta ma glielo avrebbe accomodati lui oh senza farli penare beninteso i avrebbe presi per la coda sembrava che il colera fosse venuto a napoli per me per castigar me dal peccato mortale e che dovesse passare con la guarigione di carlotta tanto impegno tanto zelo mise mia madre a curarla e costantino pogliani andando si mise a pensare all'angosciosa amarissima voluttà che doveva provare quella povera sposina già vedova prima che maritata e lanciò di qua e di là occhiatacce alla gente che si voltava e si fermava a mirar col volto atteggiato di compassione quel pover uomo accidentato una sorda rabbia prese a bollirgli dentro chiamava giovannino il nipote ciofaio e il nipote scimunito ne rideva come se lo zio lo chiamasse così per ischerzo eh sì riconobbe subito il pogliani meglio lui molto più più animato ecco più sveglio direi se l'era fatto in america codesto ritratto osservò la madre prima che si fidanzassero naturalmente non sapeva lo irritava la gente lo irritavano in special modo i giovani che si voltavano a guardare il lenzi cavò dalla tasca un grosso fazzoletto di cotone turchino e si asciugò il sudore che gli grondava dal faccione affocato no l'idea s'era fissata e le faceva commettere certe stranezze come quella del monumento funerario con la vita che si marita alla morte al simbolo via il ritratto tu che ghermisci bello mio e lei che non ne vuol sapere ma perché te ne sei andato a caccia me lo dici se mi venisse la malinconia di comporre una grammatichetta ragionata come dico io vorrei mettere per regola che si debba dire il moglie e per conseguenza la marito vestiva con ricca e linda semplicità e portava enormi cappelli ondeggianti di lunghi e tenui veli che le stavano a meraviglia corteggiatori non gliene mancavano ne aveva anzi sempre attorno due o tre alla volta e tutti si sentiva già nella limpida freschezza dell'aria l'alito della primavera imminente e il primo tepore del sole inebriava lei avrà forse ragione dal lato dell'arte non nego ma io voglio dire qualche cosa che soltanto così potrei esprimere quei cagnolini insomma facevano la villeggiatura anche loro e pallino era il loro spasso se qualche giorno tardava essi in tre in quattro si presentavano innanzi alla bottega di fanfulla per reclamarlo tutta la sera e poi il giorno appresso e per parecchi giorni di fila non pensò ad altro non parlò d'altro a casa per via al caffè alla fiaschetteria quasi se ne fosse fatta una fissazione al lampione prima poi più giù alla vetrina del bazar a contemplare la scimmietta di porcellana sospesa all'altalena in fine alla ringhiera del giardinetto così cascante di noja e con tutta quella trucia addosso era inaccostabile via lui il pogliani ma già lui aveva fatto finanche due anni d'università è inutile sai disse il pogliani o insieme come propone la signora o io non accetto permette signorina fece allora il colli stendendo una mano verso il rotolo di carta ch'ella teneva accanto sul canapè amicissimi rispose subito il pogliani e il olli i voleva cacciar via a pedate un momento fa si figuri e sta zitto gli diede su la voce il pogliani prego signore mie s'accomodino di che si tratta che era accaduto alcuni dicevano che miss galley aveva saputo che egli era ammogliato e diviso dalla moglie altri che il gori essendo d'un balzo in principio salito ai sette cieli aveva avuto bisogno di tutto quel tempo per calare con garbo a ghermir la preda la quale e ogni giorno adesso alla stess'ora i due colpiti si ritrovano per via e proseguono insieme facendo le stesse tappe passate non ci credo seguita verranno a trovarla indirizzate da me la signora con come dice qua ajutati da questo prima l'uno e poi l'altro montano in vettura e via alla casa di nadina in piazza di spagna cristoforo golisch s'arrestò in mezzo alla via con le gambe aperte un po curve per il peso del corpo gigantesco alzò le braccia gridò beniamino piccinino s'aspettava carezze s'aspettava il perdono ma appena ghermito per la cuticagna botte da levare il pelo ah sì e allora anche lui si buttò alle cattive padrona inviperita montava sul legno e gridava al vetturino via il ronchi i camerieri i bagnanti rientrati di corsa alla pensione restarono un pezzo a guardarsi tra loro sbalorditi poi ebbero pietà della povera cagnolina abbandonata ma per quanto la difatti il pogliani non trovò in casa la signorina consalvi la cameriera gli diede l'indirizzo della casa nuova in via di porta pinciana beniamino lenzi gli rispose con parole smozzicate quasi inintelligibili che lasciarono il golisch nel dubbio che le sue domande non fossero state comprese no perché domandò a sua volta il giovinotto con un penoso raggrinzamento di tutta la faccia che voleva esser sorriso i pareva così all'aria sospirò l'altro ma se non ha moglie stia pur tranquillo lei guarirà soffiata via come niente dal suo cervello ogni memoria della lingua italiana anzi tutta quanta l'italianità sua gli domandò perché non parlasse più italiano egli la guardò imbalordito non s'era accorto peranche di parlare in tedesco letichina di prima forza che mordeva però per davvero qualche volta certi morsichetti che ardevano e lasciavano il segno per più d'un giorno fermo per farle piacere esso la seguiva con gli occhi in quelle mossette aggraziate poi quasi temendo che si straccasse e affiochisse dal troppo abbajare terribile proprio alla vigilia delle nozze si figurino per un accidente di caccia forse l'avranno letto su i giornali giulio sorini ah sorini già disse il pogliani che gli esplose il fucile elegantissimo il quale venuto a chianciano pei quindici giorni della cura vi si tratteneva da oltre un mese e non accennava ancora d'andarsene per quanto all'arrivo avesse dichiarato d'avere a roma urgentissimi affari a cui s'era sottratto fissato diritto su per la predellina nera che s'era fatto prestare per modello da un suo amico dottore gli aveva posato un po a sghembo sul teschio il suo berretto di carta e lo scheletro pareva un nella piazza del giuoco del pallone ove l'intera colonia bagnante e molti del paese eran convenuti per assistere alla partenza del gori quando la vettura uscì dalla porta del paese tutti si fecero alla spalletta della piazza il gori in vettura leggeva ottenuta la grazia andarono per veder pallino e sissignori gli mancava la coda parve loro un tradimento e si guardarono tutt'e quattro negli occhi madonna senza coda e come si fa i villeggianti in gran numero coi loro cagnolini e le loro cagnoline pallino cangiava di punto in bianco diventava socievole chiassone proprio un altro con uno strano turbamento come se quel giovine quell'estraneo stesse davvero per penetrare in quel suo sogno morto per rianimarlo e questo era un gran guajo perché il sentimento col tempo si sarebbe per forza e senza dubbio affievolito mentre l'idea no a sentirsi dire certe cose da una donna qualunque uomo si ribella m'ero già spogliato e messo a letto le dissi che la smettesse una buona volta e mi lasciasse dormire in pace non avrei sfidato nessuno anche per non dare a lei questa soddisfazione ecco già io come si dice passeggio rispose il colli passeggio per il mondo signorina stavo prima ozioso fisso a roma perché avevo vinto la cuccagna il pensionato il fatto è che mi sentii subito meglio tanto che decisi di fermarmi per un mese o due e per stare con maggior libertà presi a pigione un appartamentino presso la pensione un po più giù da coli e là avrebbe loro sbatacchiata la testa in una pietra i ragazzi la delmina ezio igino la norina nel vedergli far l'atto gridavano no babbo piccinini io la conoscerei ma sì come mi conoscono tutti qua sono famoso guardi alla piazza dell'arena in tutti gli alberghi in tutte le pensioni al circolo al caffè da pedoca rimasta vedova giovanissima senza assegnamenti con quell'unica figliuola la signora consalvi non aveva potuto chiuder le porte alla vita e porvi il dolore per sentinella come ora pareva volesse fare la figliuola tutto il giorno in giro da questa a quella pensione a lasciare a suo modo alzando un'anca biglietti da visita il benvenuto ai cani forestieri agli ospiti vede una bella donna la segue con gli occhi se la immagina tutta e col pensiero la abbraccia senza dirne nulla naturalmente a sua moglie che le cammina accanto però soggiunse questa con qualche modificazione l'avrei pensato io scusi qual è domandò il colli non sa se debba piangere o ridere s'affretta a sostenerli li trascina nel salotto li pone a sedere accanto e si mette a sgridarli aspramente della pazzia commessa come due ragazzini discoli sfuggiti alla sorveglianza timore stimarono prudente raccomandare alla sorella la sorveglianza da un momento all'altro non si sa mai può darsi che la coscienza gli si ridesti e ciascuno pensava ora come già aveva pensato il golisch da sano deve sapere che sentivo dire matrimonio e con rispetto parlando mi si rompeva lo stomaco proprio mi mi veniva di sissignore vedevo un corteo nuziale che gli eran ritornati sconfitti dai concorsi portando avanti con precauzione i cavalletti coi lavori che avrebbe potuto mostrare nascosti ora da pezze bagnate quando una ventina di giorni dopo sorretto dalla sorella e dal nipote poté muovere i primi passi per la camera gli occhi è vero no senza uno specchio non se li poteva vedere gori fin dal primo giorno s'era messo a parlare in inglese a lungo con miss galley ora l'uno e l'altra ogni mattina uscivano dalla pensione per tempissimo e si recavano a piedi per il lungo stradale alberato alle terme che ne gonfiava s'intende in silenzio da una settimana però avevano preso a battagliar fra loro da rinzelarsi vedendola per esempio a letto come una diavola coi capelli incartocciati col viso impiastricciato e via dicendo ma se ha cambiato tutto esclamò il colli divincolandosi lasciami che c'entro più io è venuta qua da te scusi signorina scusi signora io le riverisco e un omaccione su la cinquantina con un abituccio di teletta tutto raggrinzito dove la pinguedine enorme non lo stirava fino a farlo scoppiare e un vecchio panama sformato sul testone raso le pareva molto facile quel cordoglio della figliuola e le sue gravi esperienze glielo facevano stimare quasi una leggerezza scusabile sì certamente ma a patto che non durasse troppo piglia un bel tocco di creta schiaffalo su un cavalletto e comincia alla brava un bozzettuccio di me così sdrajato il marito dovrebbe risponderle ma sai cara i gusti son tanti a me come a me già te l'ho detto codesti capelli pettinati così non mi garbano a chi vuoi piacere bisognerebbe che tu me lo dicessi per saperti rispondere se è una moglie onesta questo le basta le parlo adesso delle mogli oneste io intendiamoci anzi delle intemerate addirittura delle altre non c'è più sugo a parlarne per esempio tre anni fa radendosi la barba e vedendosi allo specchio più brutto del solito già invecchiato infermiccio s'era lasciata andare una bella rasojata alla gola tirata coscienziosamente a regola povero mondo e chi ci crede s'è messa a studiar pittura la vita e il suo maestro sai chi è costantino pogliani tre mezzi bicchieri di questi mezzani pei primi giorni poi tre interi e un giorno bagno un giorno doccia stava per andarsene quando finse d'accorgersi della presenza di mia moglie allegra come lei può immaginare una cenetta all'ospedale e altro che cura d'acqua s'erano ubriacati tutti come tanti non diciamo majali perché i majali poveracci non hanno veramente quest'abitudine che si trova provvisoriamente in un loculo riservato e avrebbe pensato di farlo in un certo modo perché lei mia figlia ha avuto sempre veramente una grande passione per il disegno con te non c'è più sugo pensa la moglie tu già mi conosci ma pure se il marito è così dabbenaccio i rispose sbarrando tanto d'occhi il mascalzone brava e moglie niente sai non l'avrei presa signor mio la donna invece è tal quale come noi ma non può né mostrarlo né dirlo per fortuna a carlotta durante l'epidemia erano morti padre madre e fratelli fortuna e disgrazia perché unica superstite della famiglia ereditò trentotto o quarantamila lire frutto della nobile professione paterna non diceva anemia perché lo aveva detto il medico diceva che si sentiva una certa stanchezza al cuore e come un peso sul petto che le tratteneva io respiro e allora io con l'aria più ingenua che potei a tutti avete veduto beniamino lenzi e se qualcuno gli rispondeva di no colpito morto per metà rimbambito brutto le gambe secche tutto secco diciamo la verità ti pare che codesto matrimonio si possa combinare il rimedio dovevo trovarlo qua ci venni con mia moglie e nei primi giorni alloggiai da rori dove ora è lei ora ecco io domandai consiglio al commendator seralli nostro buon amico che doveva fare da testimonio alle nozze aggiunse la madre sospirando lì per terra quell'immagine già un po sbiadita apparve più che mai malinconica come se comprendesse che non si sarebbe rialzata mai più basta guardavo commosso come le ho detto quello spettacolo ma già sentivo un po di fresco eran passate le undici e stavo per ritirarmi ma questa temendo fra sé che la fanciulla nell'esaltazione si lasciasse andare a qualche atto di romantica disperazione voleva seguirla e star lì gonfiando in silenzio e sforzandosi di frenar gli sbuffi per quell'ostinato capriccio intollerabile ce la danno a bere in tutti i sensi e noi la beviamo perché è cattiva se fosse buona ma no basta perché lei fa la cura e le conviene aver fiducia certe libecciate che investivano e scotevan le case da schiantarle e portarsele via figurarsi d'inverno e dunque tutti in cucina che mi è molto piaciuto e ecco già appoggiò la madre per venire in ajuto alla figliuola che si smarriva l'uomo più filosofo per natura ci passa sopra la donna invece se ne offende e perciò il marito le diventa presto increscioso e spesso insopportabile beniamino dove vai adesso il lenzi si era fermato aveva appoggiata la mano illesa a un lampione e pareva lo carezzasse guardandolo amorosamente voleva partir subito andarsene senza aspettar l'esito del duello che pure sapeva a condizioni gravissime da che ero in ballo volevo ballare il medico sorrise pietosamente non ne abbia non ne abbia signora mia gli daremo a intendere che è stato un semplice disturbo digestivo e vedrà che faceva ridere i signori che traballavano nelle vetturette sgangherate a chianciano ormai non si parlava d'altro in tutte le pensioni al circolo al caffè in farmacia al giuoco del pallone all'arena miss galley e il commendator gori facevano da mane la morte passando e toccando aveva fissato così la maschera di quell'uomo egli doveva aspettare con quel volto con quegli occhi con quell'aria di spaurita sospensione e sommerso per un attimo eterno nella vita oscura a lui ignota della sua gente e da quel tutto ecco era balzato fuori un altro ridivenuto bambino giornaliera strascinandosi per via non vedeva nessuno non pensava a niente mentre la vita gli turbinava intorno agitata da tante passioni premuta da tante cure un morto che pure è morto caro mio vuole anche lui la sua casa e se è un morto per bene bella la vuole e ha ragione da starci comodo e di marmo la vuole e decorata anche così dicendo si tirò su faticosamente dal suo sedile e andò a quello del giovinotto che gli fece posto con la faccetta gialla tutta strizzata per la contentezza là sì gli diedi un piccolo spintone e lo mandai a ruzzolare per la strada quando entrai in camera da letto trovai mia moglie con un diavolo per capello dalla corsa col cappello in mano e gli occhi gonfi e rossi di pianto mimì mimì mimì alla vista dell'orribile scempio levò le braccia allibita poi si coprì il volto con le mani volse le spalle e risalì in paese con la stessa furia con la quale era venuta rientrata alla pensione giusto la collegiata era lì dirimpetto a due passi quasi quasi la messa si poteva vederla dai vetri della finestra di cucina nelle altre camere della casa non ci s'andava se non per ficcarsi a letto la sera di buon'ora ma si levava lesto lesto su le due zampette davanti le orecchie dritte la testa da un lato e stava un pezzo a guardare se qualche suo simile gli veniva dietro o incontro esso lo puntava raccolto in sé fermo su le quattro zampe come per dirgli chi ti cerca lasciami andare anche e se poi è un morto che può spendere la vuole anche con qualche profonda come si dice allegoria già con qualche profonda allegoria d'un grande scultore come me una bella lapide latina hic voilà come diceva sempre il commendator seralli da savia donna provata e sperimentata nel mondo aveva già più d'una volta cercato di richiamare alla giusta misura la figliuola invano ma no nuda nuda nuda la vita dev'esser nuda signorina mia che tu lo sfiderai mi gridò in fine fuori di sé tu lo sfiderai domani e guaj a te se non lo fai deve fare il comodo suo il marito no ma qualunque cosa egli facesse creda pure non andrebbe mai bene per lei perché l'amore quel tale amore di cui ella ha bisogno ti ricordi avrebbe voluto dirgli delle nostre famose scommesse alla fiaschetteria toscana e di nadina ti ricordi l'ho ancora con me sai tu me l'hai appioppata birbaccione quando partisti da roma pallino distratto dai suoi giuochi furibondi con un gomitolo o con qualche pantofola da una pedata che lo mandava a ruzzolare da un capo all'altro della cucina e non accennava d'andarsene scultore domandò allora la signorina consalvi invermigliandosi d'un subito per la sorpresa colli ciro ora vada lei ad ammirarla per la casa coi diavoletti in capo senza busto in ciabatte e oggi poniamo col mal di pancia e domani col mal di denti una commedia la pretesa d'esser visitata invece da quel vecchio asmatico e rimbecillito come una commedia era quel suo mal di cuore ora mi pare di ricordarmi bene guardando il ritratto sì sì l'ho conosciuto ma aveva questa barbetta tirava di sotto cercando di dissimulare alla meglio la pena la costernazione strana che a mano a mano lo vinceva nel vedersi accanto quell'uomo toccato dalla morte chi chiama più il dottor berri e sarebbe poi uno sgarbo immeritato al dottor loero che s'è dimostrato sempre così premuroso e cortese con noi scoppiò in singhiozzi e pianse sì pianse ancora per la stessa cagione per cui tante altre volte aveva pianto scusa guarda se la signorina non hai inteso s'è rivolta a me perché ti sapeva fuori di roma nel sentir ripetere al dottor loero con molta compostezza le mie stesse argomentazioni e col pepe e col sale dell'autorità scientifica troppo fantastica la sua giulietta aveva forse più che il sentimento del proprio dolore l'idea di esso non so come fare riprese la signorina perché questo ritratto non risponde non è più veramente l'immagine che ho di lui in me il marito solamente perché marito non può più darglielo più che amore è una cert'aura di ammirazione di cui ella vuol sentirsi avviluppata come un bellissimo corvo faceva furore capirà con quel sacrifizio delle dimissioni per amore così mal ricompensato dalla sorte spaurita sospensione ch'ella ripassasse e lo ritoccasse un tantino più forte per renderlo immobile del tutto e per sempre che spasso fischiò tra i denti cristoforo lodi lodi misurate e sincere e appunti osservazioni domande che la indussero a spiegare a discutere pareva che la morte avesse fatto a lui e non al povero lenzi lo scherzo di quella toccatina lì al cervello n'era rivoltato cattive rubò stracciò insudiciò arrivò finanche a morsicare ma ci guadagnò questo che fu messo alla porta e siccome nessuno intercedette per lui andò randagio e mendico per il paese e lo mangia accostando la bocca alla mano di nadina che lo tiene tra le dita e finge di non volerglielo dare scattando con brevi risatine no no no aspirò con ebbrezza bevve con l'anima quella luce ilare viva che entrava dall'ampia finestra aperta all'incantevole spettacolo della magnifica villa avvolta nel fascino primaverile maggiore o minore libertà di cui godeva avrebbe potuto argomentare di quanta speranza la nuova avventura desse alimento al cuore inesausto della sua padrona uccellino dal becco sempre aperto ora quell'estate ma loro sì adesso lo pensavano non più il golisch però l'allegrezza del golisch invece in sette anni di matrimonio fra me e mia moglie non si parlò mai d'altro le confesso tuttavia che in quella settimana gongolai ad ascoltar la lezione che ciro colli scultore caporale tra uno sbuffo e l'altro di fumo gl'impartiva e tu perché te ne sei andato a caccia vedi come ti sei conciato caro mio ma quelli della pensione ronchi assicuravano che l'avventura era proprio finita tanto vero che miss galley non era scesa quel giorno in sala a desinare e che il gori s'era mostrato a tavola molto turbato tutti questi discorsi s'intrecciavano oggi intanto a cristoforo golisch è saltata in mente un'idea curiosa ed ecco la confida al lenzi e il capo gli cadde sul petto e la faccia sul piatto una toccatina lieve lieve anche lui e sa bene che per vestirla bisogna prima farla nuda ma te lo spiego io il fatto com'è non vuole che si veda su quel nudo là meraviglioso il volto della sua signorina avevo preso a pigione un quartierino da scapolo non molto lontano da casa mia stavo in famiglia e lì tenevo una ragazza che m'era piovuta come dal cielo ogni giorno mezz'ora di questo esercizio e in capo a pochi mesi sarebbe guarito oh non c'era alcun dubbio guarito del tutto chi me l'ha regalata chi l'ha regalata a nadina sua ma questo mio bel vecchiaccio me l'ha regalata toh caro e gli posa un bacio su la fronte moglie e con la dote che vide signor mio cambiò da un giorno all'altro da così a così fatti ogni giorno qua alle terme vedendomi scendere dalla vettura con mia moglie il dottor loero ci si faceva innanzi con quella impostatura altera e compunta ma io lo faccio per te è capace di rispondergli lei per me sicuro per non farti sfigurare ti piacerebbe che la gente vedendoci per via dicesse oh guarda un po che moglie è andata a scegliersi quel pover uomo tu non ricordi più nulla tu forse non mi riconosci più o mi riconosci appena mentre il golisch pensava così con gli occhi gonfi di lacrime i consenta un'altra piccola riflessione noi uomini abbiamo preso il vezzo di dire che la donna è un essere incomprensibile ma no scusi riprese con calore il colli lei ha fatto la vita in camicia cioè con la tunica diciamo dal commendator seralli amico molto intimo della signora consalvi aveva saputo che il sorini sopravvissuto tre giorni allo sciagurato incidente aveva lasciato alla fidanzata tutta intera la cospicua fortuna ereditata dal padre che stanno a farci lassù niente guardano anche loro nel vuoto e par che n'abbiano un brivido continuo ora ecco giulietta perché si chiama giulia anche lei un bell'inchino da parte del pogliani giulietta seguitò la madre avrebbe pensato d'innalzare un monumento nel verano alla memoria del fidanzato e finalmente volle dare una gran prova di forza oh oh guaddae guaddae sea battoe oh fa il piacere non mi seccare proruppe il colli scrollandosi furiosamente e avviandosi per uscire il pogliani lo trattenne per un braccio a viva forza chi fu chi non fu un bel giardinetto attorno con l'insalatina e tutto e una bella cancellata a riparo dei cani e dei m'hai seccato urlò voltandosi tutt'acceso e in sudore costantino pogliani ma si chinò a raccoglierla il pogliani cavallerescamente grazie gli disse la signorina ma io adesso mi servirò del suo disegno sa non lo guarderò più questo brutto ritratto pallino a questo punto sternutì due o tre volte come in segno d'approvazione fanfulla ne fu molto contento e seguitò a conversare a lungo con lui ed egli col farmacista aveva pensato bene di dare una cena ai colleghi nell'ospedaletto della croce verde dietro la collegiata lì vicino a rori uno che era venuto a insultarmi fino a casa ma perché perché non ero andata a destarla subito anzi perché non glielo avevo introdotto in camera e pregato di mettersi a letto con lei miss galley contraffatta dall'ira con un violentissimo scatto la respinse storcendo la faccia mimì all'urto furioso cadde a terra batté il musetto e con acuti guaiti corse ranca ranca a ficcarsi sotto un divano alto appena tre dita dal suolo mentre la padrona io dicevo per voi venire fin qua salire tutta questa scala su su beniamino non piangere caro che cos'è coraggio coraggio con quelle due disgrazie che gli si leggevano ancora scolpite in tutta la persona impostata che neanche carlomagno tutte le donne a lasciarle fare avrebbero voluto consolarlo egli lo sapeva e si mostrava sdegnoso chi ha avuto come me la disgrazia d'intoppare in una moglie senza peli sulla lingua lo sa bene e diamo ancora una bevutina coraggio sapevo che un amico andava a nozze lo stesso effetto ma che vuole da noi sciagurati mortali spunta una macchiolina nel sole un subisso di cataclismi un re si alza con la lingua sporca guerre e sterminii senza fine reclamarlo bistechino abbi senno gli diceva fanfulla minacciandolo col dito codesti cani signorini non sono per te tu cane di strada sei proletario rinnegato poi si alza di scatto e rapidamente con le dita si porta via le lagrime dagli occhi che posso offrirvi cominciò per noi una vita d'inferno lei sempre ingrugnata spinosa irrequieta io paziente e davvero tenendo il bastone levato mosse due o tre passi ma dovettero accorrere con una seggiola per farlo subito sedere so tenere appena la matita ho buttato giù quattro segnacci tanto per render l'idea ecco ma guarda giulia riprese allora la madre con gli occhi fissi sul pogliani tu dicevi la linea del mento volendo levare la barba non ti pare che qua nel mento il signor pogliani i si presentò un bel giovane bruno alto aitante della persona dall'aria marziale tutto vestito di nero seppi poco dopo che era stato difatti nell'esercito medico militare tenente medico lì riparato imparò un'altra cosa quanto cioè gli uomini siano cattivi si sentì chiamare amorevolmente invitare a venir fuori col frullo delle dita qua pallino caro caro qua piccinino e stava lì gran parte del giorno a piangere no a straziarsi fantasticando intorno alla sua vita di sposina così miseramente stroncata sguardi appassionati in cui le anime si allacciano si stringono fino a spasimar di voluttà intanto i vetturini che non li potevano soffrire perché li vedevano andar sempre a piedi si facevano venir la tosse ogni qual volta li incontravano per la strada e quella sicché quando i cuccioli vennero alla luce ne vollero salvare almeno uno quello che sembrò loro il più carino sottraendolo e nascondendolo eppure dovetti fingere di credere sul serio a tutt'e tre le cose e sudare una camicia per indurla a far quello che lei in fondo desiderava ma pareva buon dio si compiacesse troppo nel rendersi più grave la pena oh uno choc orribile chi diceva di no un vero fulmine a ciel sereno resistere ebbene s'immagini che è proprio lo stesso per la donna cascano cascano che è un piacere con la stessa facilità se loro vien fatto se trovano cioè un uomo risoluto di cui si possan fidare basta voglio andar per le leste accettai la sfida ma mia moglie mi sghignò sul muso e senza por tempo di mezzo cominciò a preparar le sue robe lei è giovanissimo e patituccio sul serio queste confidenze sviscerate che le farò le potranno servire più di quest'acquaccia qua che è amara ma in compenso non giova a nulla creda pure che a rovigo aveva contratto una relazione con la figlia d'un tipografo che ne aveva avuto una bambina e che costretto a sposare s'era dimesso ed era venuto qua in condotta caro signore quando mia moglie senza busto s'intende si stese sul letto e lui il dottore la guardò negli occhi nel chinarsi per posarle l'occhio sulla mammella io la vidi quasi mancare quasi disfarsi ma babbo colombo ci faceva anche di giorno una capatina di tanto in tanto curvo con le gambe fasciate spasimando a ogni passo per andar a vedere dal balcone della sala da pranzo tutta la val di chiana che si scopriva di là sarebbe meglio che ti trovassero anche intento al lavoro col sudore come si dice col pane insomma col sudore del pane della tua fronte costantino pogliani intento ad appendere alla parete certi cartoni non gli badava più per lui il colli era un disgraziato fuori della vita bevvero fecero una nuova smorfia di disgusto che vollero cangiar subito in un sorriso guardandosi teneramente e cambiè riprese ché tante volte lì nello studio con due tocchi di pollice impressi con energica sprezzatura s'era veduto metter su d'un tratto qualche bozzetto che gli cascava dallo stento e meglio lo avvertì allorché la madre accorsa prese a confortarla come tant'altre volte la aveva confortata usando le stesse parole le stesse esortazioni non sapeva non poteva vederselo davanti ridotto in quello stato eccolo qua il compagno delle antiche scapataggini nei begli anni della gioventù e poi nelle ore d'ozio ogni sera scapoli com'eran rimasti entrambi e quanto ai generi la donna col matrimonio ci guadagna sempre avanza entra cioè a partecipar di tanto del genere mascolino di quanto l'uomo necessariamente ne scapita molto creda a me condotto mezzo morto all'ospedaletto aveva rassicurato la gente che gli correva dietro spaventata non è niente non è niente un'incicciatina per io dovevo rispettarla adesso no era mia moglie ebbene forse lei non voleva essere rispettata chi sa perché il vedermi diventare di punto in bianco un marito esemplare le diede terribilmente ai nervi mia moglie e se la pigliava con me perché era nata femmina uomo diceva e magari cieco d'un occhio un giorno le domandai ma sentiamo un po che avresti fatto se fossi nata uomo e sbuffava insomma te ne vai sì o no no non mi sedere lì sul pulito almeno santo dio come te lo devo dire che aspetto certe signore io duro non le dissi più nulla finché lei stessa un giorno non potendone più mi disse che voleva la visita ma non di quel medico no recisamente no dell'altro medico condotto ce e solidi pertiche da tornitore dalla cui estremità pendeva una corda la quale dato un giro attorno a un rocchetto scendeva ad annodarsi a una leva di legno fermata per un capo al suolo da una forcella ma grazie a dio mi sono liberato della moglie son guarito vengo qua da tredici anni ormai per atto di gratitudine scusi quand'è arrivato lei avrebbe saputo guadarla lei dalle insidie dei maschiacci guaj guaj se un canino le si accostava subito miss galley se la toglieva in braccio ed eran busse se mimì che aveva già cinque ma mi dissero ripeto che lei non stava più a roma allora m'ingegnai d'adattare da me il suo disegno con molta timidezza lo ritraeva ingrandito da una fotografia di piccolo formato mentre la madre per ingannare il tempo leggeva un romanzo francese della biblioteca del commendator seralli ma grazie grazie cara di quest'invidia per me che si traduce naturalmente in un desiderio di te tu vuoi esser desiderata perché io sia invidiato quanto sei buona ma più buono sono io che t'ho sposata la signora consalvi dava a veder chiaramente che si sapeva ancor fresca e bella a dispetto dell'età poco dopo sollevando il crespo sul cappello non meno bella si rivelò la figliuola lei ride ma per la moglie caro signore il marito non è più un uomo tanto vero che non si cura più di piacergli alto quasi quanto lui ma secco e tentennante come una canna gli veniva incontro pian piano con gli occhi stranamente attoniti nella squallida faccia a quarant'otto anni e straniero e contentissimo era sì perché proprio in quel giorno aveva cominciato a poter muovere appena il braccio e la mano stretta gli s'era scoperta magra e spennata altri poi volevano sostenere che non c'era rottura che miss galley avrebbe raggiunto a roma il fidanzato e altri infine che il gori sarebbe ritornato a chianciano fra pochi giorni per ripartire quindi con la sposa per firenze gli ci vollero però circa tre mesi per capire ben bene che al padrone non piaceva che le pantofole gli fossero rosicchiate allora imparò anche a cansar le pedate appena babbo colombo alzava il piede lasciava la preda e andava a cacciarsi sotto il letto quando nel silenzio nella solitudine s'affaccia alle finestre di questi miei occhiacci di bue e s'intenerisce alla vista della luna e allo scampanellio che fanno i grilli sparsi per la campagna il medico si provò a dare una spiegazione scientifica del fenomeno dichiarò il male emiplegia prescrisse la cura nel cortile di quella casa tra i vasi di fiori e i cassoni d'aranci di lauro e di bambù eran disposti parecchi attrezzi di ginnastica tra i quali alcune pertiche elastiche fermate orizzontalmente in cima a certi pali tozzi e solidi mia moglie mi guardò pallidissima cose se quella diagnosi a bruciapelo la avesse lì per lì anemizzata e con un risolino nervoso su le labbra alzò le spalle disse ma io non mi sento nulla bene t'adotterò io non temere acculati qua se fossi porco bistecchino mangeresti tu io no un vulcano ci ha il singhiozzo terremoti catastrofi un'ecatombe a napoli al tempo mio ci scoppiò il colera quel gran colera di circa vent'anni fa di cui lei se non si ricorda avrà certo sentito parlare mingherlina un'animuccia coi capelli biondi ho e col visino dolce dolce diafano e affilato e gli occhi color di cielo un'animuccia insomma che pare un uomo sui cinquant'anni appoggiato a un bastone dalla grossa ghiera di gomma strascicava a stento la gamba sinistra naturalmente dopo un anno di matrimonio m'ammalai di fegato per sei anni di fila cure inutili che fecero strazio del mio povero corpo ridotto in uno stato da far pietà finanche agli altri ammalati del mio stesso male non più di due mesi dopo nello studio del pogliani ingombro già d'un colossale monumento funerario tutto abbozzato alla brava il tedescaccio ma sì ma sì grazie dice subito nadina bravi siete stati bravi davvero tutt'e due e m'avete fatto un gran piacere strinse un pugno perdio sentì come sarebbe stato poderoso a calarlo bene scolpito su la schiena di qualcuno ma perché costantino pogliani si profferse d'iniziarla la signorina consalvi accettò e le lezioni cominciarono il giorno appresso lì nella casa nuova che invitava ed attendeva era più una cagnetta signorina era divenuta una cagnetta di strada una delle tante del paese e pallino non la degnò nemmeno d'uno sguardo come no ah no perdio io non mi riduco in quello stato ti faccio tornare per forza io i passeggi accanto e ti diverti a vedere come mi hai conciato a vedermi strascicare un piede a sentirmi speravo con questo che il mal di cuore le passasse ma che come le ho detto le crebbe di giorno in giorno segno non le pare ch'ella voleva convincere con altri argomenti grazie cara oh puoi esserne più che sicuro e ti saresti spassato dunque tu credi che con le donne ci si possa spassare cancella com'io ricordo il povero sorini sedette e si mise a schizzare con l'ajuto della fotografia la testa del fidanzato il giovinotto tornò a sorridere come prima lei soffre forse di fegato domandò poi argutamente no no niente più moglie io s'affrettò a rispondere con serietà l'uomo grasso soffrivo di fegato aspetta mamma pregò la signorina è bene spiegarsi prima con il signor pogliani francamente quando mi nacque l'idea del monumento devo confessare che pensai subito al signor colli sì per via di quel disegno lo avevan messo garzone in una macelleria e da che c'era con quella sommetta aveva seguitato a fare il macellajo per conto suo ma quasi un ragazzo ormai un povero ragazzo che si dovesse pietosamente ingannare e gli si mise accanto e si sforzò di camminare col passo di lui subito la signorina consalvi accennò di nascondere il disegno alzandosi ma il pogliani la trattenne con dolce violenza perché non vuol lasciarmi vedere è appena cominciato amici tomai tomai ma sì domani sicuro a uno a uno gli amici prima d'andar via quantunque lo spettacolo offerto dal golisch non desse più luogo ad alcun timore ostinato superstite d'un tempo già tramontato d'una moda già smessa tra gli artisti sciamannato inculto noncurante e con l'ozio ormai incarognito nelle ossa stabilirono che i due amici si sarebbero intesi per tutto il resto col commendator seralli e poco dopo la signora consalvi e la figliuola in gramaglie tolsero commiato ma il sanguaccio del gran signore se lo sentiva nelle vene torpide nelle piote gottose e un cotal fluido pazzesco gli circolava per il corpo che ora gli dava una noja cupa e amara ora lo spingeva a certi atti sì oh guarda mamma è lui preciso oh lasci grazie che felicità poter così è perfetto è perfetto non ci credo ecco qua la lettera guarda l'ho ricevuta ieri dal commendator seralli egregio amico la avverto che domattina verso le undici sono già le undici nella beata incoscienza del vino aveva perduto ogni nozione sociale civile e gridava in faccia la verità allegramente che idea gli era balenata nel vino di venire a inquietar me ch'ero quella sera come le ho detto tutto chiaro di luna dopo aver assistito per un pezzetto a questo grazioso spettacolo cristoforo golisch uscì dal cortile a gran passi sbuffando come un cavallo dimenando le braccia furibondo temendo che il giorno appresso non sarebbe potuto andare alle terme perché non si sarebbe detto veh ma aveva proprio bevuto un pochino e il dialogo potrebbe seguitare perché c'è il caso sa che la moglie abbia anche l'impudenza incosciente di domandare al marito se acconciata adesso e parata per uscire a passeggio gli pare che stia bene per quanto mi ci scapassi non riuscivo però a indovinare che diamine volesse mia moglie ma avrei sfidato chiunque a indovinarlo sa che voleva voleva esser nata uomo prima di tutto per intenderci qua mi chiamano il marito della dottoressa cambiè mi chiamo di nome bernardo bernardone perché sono grosso beva bevo anch'io gli venne la tentazione d'afferrargli quel piede stringerglielo prendere per le braccia l'amico e dargli un tremendo scrollone per scomporlo da quell'orribile immobilità perdette lì per lì la parola e mezzo lato del corpo il destro cristoforo golisch era nato in italia da genitori tedeschi non era mai stato in germania e parlava romanesco come un romano di roma in quel punto il ritrattino del sorini che serviva da modello scivolò dal cavalletto e la signorina ancora tutta ammirata nello schizzo del pogliani non si chinò a raccoglierlo fu molto grata la signora consalvi al pogliani di quella visita le finestre erano aperte veramente al sole si struggeva dalla stizza il pogliani nel vederlo sdrajato lì mentr'egli s'affannava tanto a rassettar lo studio disponendo i gessi in modo che facessero bella figura buttando indietro i bozzettacci ingialliti e polverosi si congratulava con me della rapida miglioria m'accompagnava alla fonte e poi su e giù per i vialetti del parco non mancando ai debiti riguardi verso mia moglie ma curandosi pochissimo nei primi giorni di lei ora farà pena un bimbo nato male zoppetto o gobbino a vederlo ridere e scherzare ignaro della sua disgrazia ma una brutta bestiola non ne fa e se ruzza e disturba non si ha sofferenza per lei le si dà un calcio là e addio sorella questa dapprima ordinò al figliuolo di seguire lo zio a una certa distanza senza farsi scorgere poi rassicurata lo lasciò davvero andar solo ma non ne sapeva nulla lui bestiolino senza coda era nato e pareva ne facesse a meno volentieri pareva anzi non sospettasse minimamente che gli mancava qualche cosa e voleva reggevano entrambi per il manico i bicchieri ancor pieni della tepida e greve acqua alcalina presa or ora alla fonte l'uomo grasso quasi intronato ancora dagli strepitosi ronfi che aveva dovuto tirar col naso durante la notte e ho voluto anzi rappresentare chiaramente il simbolo delle nozze lo scheletro sta rigido come lo ha disegnato il signor colli ma di tra le pieghe del funebre paludamento vien fuori appena ben vestito ben calzato con una bella cravatta elioprò eliotrò come si dice tropio circa una settimana dopo costantino pogliani si recò in casa consalvi per invitar la signorina a qualche seduta per l'abbozzo della testa se non bene del tutto almeno da potersene servire pian piano e col tempo chi sa certo è stato per lui un terribile avviso alta di statura svelta e anche formosa begli occhi bei capelli labbra un po tumide accese e in tutto il corpo e nel volto un'aria di nobiltà e una certa grazia malinconica e poi denti quella cert'aura può spirar fuori dagli occhi degli uomini che non sanno e dei quali essa senza parere con arte sopraffina ha voluto e saputo attirare e fermare gli sguardi per inebriarsene deliziosamente ora senta sarà che io mi trovo in corpo un certo spiritaccio come dire fi filosofesco che magari a lei potrà sembrare strambo ma mi lasci dire io a ringraziarlo si figuri e a esortarlo ad andarsene a casa ché era già tardi niente volle una seggiola per mettersi a sedere sul poggiolo ti puoi sul serio lusingare che quella lì ti voglia sposare ti s'è accostata timida e dimessa lagrime giù a fontana ma mica per ricevere l'anello nuziale levatelo dal capo esortazioni non poté tollerarle fece un violento sforzo su se stessa smise di piangere e fu grata al giovine che per distrarla la pregava di fargli vedere la cartella dei disegni scorta lì su una sedia a libriccino gli uomini di giorno nelle città e i grilli non si danno requie la notte nelle campagne bella professione quella del grillo è salito lassù hai visto su tutte le furie e con due colpi di stecca taf taf me l'ha tutto guastato sai dirmi perché fantaccino mio veramente la signorina consalvi avrebbe voluto star sola lì in quel suo nido mancato la presenza della madre la frastornava carlotta si chiamava così ed era figlia d'un non c'è niente di male sa professioni figlia d'uno strozzino prete spogliato beniamino lenzi poneva il piede colpito su questa leva e spingeva la pertica in alto molleggiava e brandiva e il rocchetto sostenuto orizzontalmente da due toppi girava per via della corda ma avrebbe dovuto studiare almeno un po di storia dell'arte ecco regolar la propria vita aver un po di cura della persona ordinai appena arrivato che mi si chiamasse un medico per farmi visitare e prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto bere o se mi sarebbero convenute più le docce o i bagni d'acqua anche la signora domandò guardandola freddamente no no negò subito mia moglie con viso lungo lungo e le sopracciglia sbalzate fino all'attaccatura dei capelli stento e non senza grave rischio di che genere fossero questi affari non lo diceva aveva molto viaggiato e mostrava di conoscer bene londra e parigi e d'aver molte aderenze nel mondo giornalistico romano sul registro della pensione s'era firmato ecco cominciò la signora consalvi sedendo la mia povera figliuola ha avuto la sciagura di perdere improvvisamente il fidanzato ah sì oh né l'uno né l'altro sapevano risolversi a bere e pareva che ciascuno aspettasse dall'altro l'esempio alla fine dopo il primo sorso si guardarono coi volti contratti dalla medesima espressione di nausea ah ho capito esclamò il colli uno scheletro col lenzuolo è vero che s'indovina appena rigido tra le pieghe ma le pronunziava ora con voce cangiata e con accento straniero proprio come un tedesco che si sforzasse di parlare italiano nella casa nuova con le finestre aperte a quel sole povera signorina consalvi chi sa che sogni e che strazio la trovò che disegnava innanzi a un cavalletto il ritratto del fidanzato morto accorremmo tutti anch'io ma uno dei miei padrini mi consigliò d'allontanarmi di salire in vettura e scappare per la via di chiusi scappai a chianciano mimì era bellissima c'era difatti alla pensione ronchi un signore un bell'uomo d'oltre quarant'anni molto bruno precocemente canuto ma coi baffi ancor neri forse un po peccato veramente perché poi quand'era in tempera di lavorare poteva dar punti ai migliori e lui il pogliani ne sapeva qualche cosa e poi signore campava sul suo si vedeva due discreti picchi alla porta lo fecero saltare dallo sgabello su cui era montato per appendere i cartoni una mano che regge l'anello nuziale la vita in atto modesto e dimesso si stringe accanto allo scheletro e tende la mano a ricevere ja ma possibile pensava la sorella ch'egli non avverta la paralisi di mezzo lato del corpo possibile c'egli già prevenuto dal caso recente del lenzi ma se era ubriaco gridai a quei signori tanto peggio per me dovevo usargli un certo riguardo io capisce e per miracolo mia moglie non mi aveva mangiato perché non lo avevo buttato giù dal poggiolo a nessuno proprio a nessuno ma allora benedetta te nessuno per nessuno cerca di piacere a tuo marito che almeno è uno scoppiato il colera atterrita dalla grande moria e convinta fermamente che dovessimo tutti morire io sopra tutti ch'ero secondo lei in peccato mortale quando udii picchiar forte e a lungo all'uscio di strada chi poteva essere a quell'ora il dottor loero ora capirà un marito non può più desiderar la moglie che ha giorno e notte con sé non può desiderarla intendo com'ella vorrebbe essere desiderata poi la signorina consalvi guardò la madre che rideva e disse come si fa debbo andar via domandò il colli no no al contrario s'affrettò a rispondere la signorina la prego anzi di rimanere perché ella con l'ombrellino rosso riparava anche lui dai raggi del sole e tutti e due andavano mollemente quasi avviluppati in una tenerezza deliziosa assaporando l'ebrietà squisita delle carezze rattenute dei contatti fuggevoli delle mani dei lunghi pogliani questi arrossì sorrise quasi senza volerlo alzò il mento lo presentò come se con due dita delicatamente la signorina glielo dovesse prendere per metterlo lì nel ritratto del sorini già stata alla pensione ronchi ma l'aveva trovata chiusa perché il proprietario s'era affrettato di andare in campagna per la vendemmia di tratto in tratto s'arrestava a guardare con gli occhietti cisposi tra i peli come se non sapesse ancora comprendere come mai nessuno avesse pietà di lei così e prende a carezzarlo su le guance con le belle mani lattee e paffutelle inanellate che cos'è che cos'è guardami tu non volevi venire è vero ti ha condotto lui questo discolaccio le vidi negli occhi e nel volto quel tale turbamento quel tale tremore che lei m'intende bene la conoscevo e non potevo sbagliare ma cominciato benissimo esclamò egli chinandosi a osservare ah benissimo lui è vero il sorini già beniamino ripeté il golisch e questa volta la voce espresse oltre la sorpresa il dolore di ritrovare in quello stato dopo tanti anni attoniti smarriti come quelli di beniamino lenzi ma della gamba sì perbacco avrebbe potuto accorgersi bene che la strascicava a stento questione degli uomini e delle donne dell'uomo che è prepotente della donna che è vittima della società che è ingiusta ecc ecc creda signor mio non posso più sentirne parlare di queste baggianate il rodio segreto in furiose carezza alla sua piccola cara fedele mimì ma fossero state carezze soltanto la voleva zitella miss galley sempre zitella zitella come lei la sua piccola cara beniamino lenzi batté più volte le palpebre gli occhi gli rimasero attoniti vi passò solamente come un velo di pianto senza però che i lineamenti del volto si scomponessero minimamente più m'ammazzo m'ammazzo e ammazzati una buona volta e falla finita cristoforo golisch si scosse protese le mani no io dico se mai vuoi farti visitare anche tu cara si stizzì fieramente com'io prevedevo e rifiutò il male si capisce crebbe di giorno in giorno crebbe quanto più lei s'ostinò nel rifiuto beniamino lenzi fa il greppo e giù a piangere il golisch invece con molta serietà accigliato le vuole spiegare che si è inteso di farle una bella sorpresa una bea soppea già s'accostò quindi al cavalletto e disse guardi se mi permette vorrei farle vedere signorina così in due tratti qua non s'incomodi per carità qua in quest'angolo poi si poteva bastare no una moglie rimane onestissima illibata inammendabile dopo una visita come quella scusi disse con gli occhi bassi la signorina consalvi la prego di guardar più attentamente ordine positivo non vuole mi pro i bi sce assolutamente che io la faccia nuda eppure lui per quanto somaro scultore dal dr berri voleva farsi visitare ch'era un vecchiotto ispido asmatico quasi cieco già mezzo giubilato ora giubilato del tutto all'altro mondo ma via esclamai non diceva già che giulietta non dovesse piangere per quella sua sorte crudele ma credeva come il suo intimo amico commendator seralli e ghermisce la vita un bel tocco di figliuola che non ne vuol sapere sì sì bellissimo magnifico ho capito la signora consalvi non poté tenersi di ridere di nuovo ammirando la sfacciataggine di quel bel tipo da tutti gli oggetti della camera sentiva venirsi un conforto dolcissimo familiare non mai provato prima mia moglie accorsa al suo capezzale per assisterlo della ferita guarì in una quindicina di giorni di mia moglie caro signore non è più guarito non solamente perché scodato ma anche per il suo particolar modo di condursi tra le bestie sue pari e le superiori era un cane serio che non dava confidenza a nessuno combinazioni esclamò la madre poi rivolgendosi al pogliani ma si rimedierà in qualche modo loro sono amici non è vero il giorno dopo venni a sapere di che si trattava e un'altra cosa venni a sapere che mi riempì di gioja e di rammarico a un tempo di gioja per me di rammarico per il mio avversario il quale dopo una palla in fronte pover uomo non se la meritava davvero non guaiva né protestava pareva che a poco a poco si capacitasse che i cani debbano esser trattati così che questa fosse una condizione inerente alla sua esistenza canina e che non ci fosse perciò da aversene a male nuova e libera senza più l'incubo che l'aveva soffocata fino a poc'anzi un alito qualche cosa era entrata con impeto da quella finestra a sommuovere tumultuosamente in lei tutti i sentimenti la signorina consalvi rimase a rimirare il disegno insaziabilmente il mento sì è questo preciso grazie grazie e allora allora perché era americana senza una buona dote tanto valeva sposare una signorina paesana e tutti i corteggiatori si ritiravano pulitamente in buon ordine miss galley se ne rodeva e sfogava e sapesse quanto mi piace il gufo che in mezzo a tanta dolcezza si mette a singhiozzare da lontano angosciato ci piange lui dalla dolcezza e il corpo stesso dica un po non abbiamo noi uomini la coscienza che avendo un'opportunità non sapremmo affatto resistere non poteva soffrire gli uomini e gli toccava servirli e rispettarli avrebbe tenuto in cuor suo dalla parte dei poveri ma da macellajo non poteva perché la carne ai poveri si sa riesce indigesta quantunque pallida e dimessa nel chiuso cordoglio dopo i primi convenevoli il pogliani si vide costretto a presentare il colli che era rimasto lì con le mani in tasca e mezza sigaretta spenta in bocca il cappelluccio ancora sul naso ah bravo fece il golisch agghiacciato dall'impressione di non aver più dinanzi un uomo beniamino lenzi qual egli lo aveva conosciuto pur troppo le crude e odiose difficoltà dell'esistenza le forche sotto alle quali ella ancora addolorata per la morte del marito era dovuta passare per campar la vita come camminava svelta la gente per via svelta di collo svelta di braccia svelta di gambe e lui stesso era padrone lui di tutti i suoi movimenti e si sentiva così forte ma non farò nemmeno una carezza a lui tu sei il mio buon beniamino il mio gran giovanottone sei caro caro suvvia asciughiamo codeste lagrimucce così così guarda qua questa bella turchese e non potrei che così penso poi anche al luogo dove il monumento dovrà sorgere insomma non potei transigere non te la sei scritta da te codesta lettera domandò ciro colli riabbassando la testa sul petto imbecille esclamò gemette quasi il pogliani che nell'esasperazione non sapeva più se piangere o ridere fosse per la triste esperienza fatta in casa di babbo colombo per via della coda che gli mancava fosse per gli ammaestramenti di fanfulla fatto sta ed è che pallino divenne un cane di carattere un cane che si faceva notare e infine un'esortazione calda a studiare a seguir con fervore quella sua disposizione all'arte veramente non comune e con placidissima convinzione disse quasi posando la parola asino là stava seduto su la schiena esclamai prigioniera ti senti e lei i sento e che sono che sono stata sempre da che vivo io non conosco che te quando mai ho goduto io ma durante la notte tra me e me ci pensai molto non sapevo e non so di cavalleria se un gentiluomo debba raccoglier l'insulto e la provocazione di un ubriaco che non sa quel che si dica fu un attimo la signorina consalvi non poté spiegarsi che cosa veramente fosse avvenuto in lei ebbe l'impressione improvvisa di sentirsi come nuova fra tutte quelle cose nuove attorno e quest'altra qua della casa nuziale da serbare intatta per custodirvi il sogno quasi attuato d'una vita non potuta vivere mia moglie mi guardò nel fondo degli occhi lo domandi a me mi disse tu forse non lo sai io non avrei preso moglie anche per non far prigioniera una povera donna dapprima sapendola americana animati dai più serii propositi ma poi eh poi discorrendo tastando il terreno ecco povera no e si vedeva dal modo come viveva ma ricca miss galley non era guardo allora il ritratto e lì mi pare che sia lui vivo i provo a disegnare e non lo ritrovo più in questi lineamenti è una disperazione dici col cappellaccio bianco buttato sulla nuca le cui tese parevano una spera attorno al faccione rosso come una palla di formaggio ma lì no tutti quegli oggetti avrebbero custodito con le dolci lusinghe i desiderii e le promesse e le speranze le impose lui le condizioni alla pistola benissimo ma io pretesi allora che si facesse a quindici passi e scrissi una lettera alla vigilia che mi fa crepar dalle risa ogni qual volta la rileggo si chiamava mimì e alloggiava con la padrona alla pensione ronchi la padrona era una signorina americana ormai un po attempatella da parecchi anni dimorante in italia in cerca d'un marito dicevano le male lingue perché non lo trovava brutta frenetica addirittura s'era levata da letto i assaltò di ingiurie sanguinose mi disse che se fossi stato un altro uomo avrei dovuto pestarmi sotto i piedi quel mascalzone e poi buttarlo dal poggiolo e il suo bel podere di caggiolo e vespina a farglielo apposta gravida così che poteva appena spiccicar le piote da terra lo seguiva lemme lemme per accrescergli il rimpianto della campagna lontana se mai circa un mese dopo mentre desinava con la sorella vedova e il nipote cristoforo golisch improvvisamente stravolse gli occhi storse la bocca quasi per uno sbadiglio mancato lasciò di mangiare per leccar la mano del benefattore allora fanfulla chiamò pallino che dormiva nella cuccia sotto il banco cane figlio di cane brutto libertino scodato guarda qua la tua sposa ma ormai mimì non e lui crede che guarirà beniamino lenzi capite beniamino lenzi che s'è battuto tre volte in duello dopo aver fatto con me la campagna del ragazzotto all'idea al sentimento mio a trasformarlo cioè in modo che potesse rappresentare il mio caso e il proposito mio mi spiego a meraviglia approvò il la vita caro guardala là ma eh che tocco di figliolona senza risparmio m'è uscita dalle mani da mangiare e siccome la povera bestiola ormai avvezza a vedersi scacciata da tutti se ne stava con la schiena arcuata per paura come in attesa di qualche calcio la lisciò la carezzò per rassicurarla la povera mimì quantunque affamata perché sa prima di tutto che la società non glielo consente recando a colpa a lei quel che invece reputa naturale per l'uomo e poi perché sa che non farebbe piacere agli uomini se lo mostrasse e lo dicesse ecco spiegato anche a me la volontà di schiaffeggiarlo era scesa alle mani ma chi sa che impressione avrebbe fatto uno schiaffo a qual povero giovine che niente di straordinario in questo ma creda pure che non fa punto piacere il supporre questa cosa ovvia e comunissima nella propria moglie prigioniera col corpo non con e le orecchie se n'era proprio innamorato insomma e così rozzo e senza coda povero pallino ne suoi vezzi smorfiosi a qual niente fatto di peli era d'una ridicolaggine compassionevole la povera donna soffriva molto di quella mia relazione per lei peccaminosa sapeva che quella ragazza prima che mia non era stata d'altri speranze e come dovevano esser crudeli gl'inviti che venivano alla sposina da quelle cose intatte attorno in un giorno come questo sospirò costantino pogliani oh sai disse il pogliani risoluto senza lasciarlo io non lo faccio non lo farai neanche tu e non lo farà nessuno dei due ma scusino insieme propose allora la madre non potrebbero insieme quasi morto per metà e cangiato cominciò a domandargli dove fosse stato tutto quel tempo da che s'era allontanato da roma che avesse fatto quando fosse ritornato cure egli tendeva con tutte le forze che gli erano rimaste a quel lampione prima poi più giù alla vetrina d'un bazar che segnava la seconda tappa il porco crede di mangiare per sé e ingrassa per gli altri non è punto bella la sorte del porco ah io direi m'allevate per questo ringrazio signori mangiatemi magro da un pezzo gli amici gli avevano italianizzato anche il cognome chiamandolo golicci e gl'intimi anche golaccia in considerazione del ventre e del formidabile appetito doveva servire i signori che non avevano voluto averlo dalla loro sicuro perché era nato signore lui almeno per metà e sedendo ora di nuovo a tavola con la sorella e il nipote condannato a bere latte invece di vino ripeteva per la millesima volta che s'era preso una bella paura una bea paua azzuffati aggrovigliati in una mischia feroce tutti si voltarono a guardare alcuni ritraendosi per paura altri accorrendo coi bastoni levati in mezzo a quel groviglio c'era pallino con la sua mimì pallino e mimì che tra mio padre povero impiegato con la bella fortuna che lo perseguitava naturalmente si trovò a napoli l'anno del colera io che avevo già trent'anni e vi avevo trovato un buon collocamento stretti accovacciati da mane a sera nel canto del foco sotto la cappa senza cacciar fuori la punta del naso neanche per andare a messa la domenica crede lei che ci siano due soli generi il maschile e il femminile nossignore la moglie è un genere a parte come il marito un genere a parte la gamba no ancora ma sentiva che forse il giorno dopo con uno sforzo sarebbe riuscito a muovere anche quella ci si provava anche adesso ci si provava e no eh non scorgevano alcun movimento gli amici e nel frattempo ma attento per carità il ragazzo avrebbe aperto il cassetto senza far rumore e attento via signorina per compensare col contrasto la presenza macabra dello scheletro involto nuda pogliani non ti pare scherzo che passa la parte diciamo la verità se fossi in te caro mio lo sfiderei hai sentito stamane ma avvertì confusamente che tuttavia quel pianto era diverso che il suono di quei suoi singhiozzi non le destava dentro l'eco del dolore antico le immagini che prima le si presentavano ma egli non aveva punto coscienza della curiosissima impressione che faceva parlando a quel modo pareva un naufrago che si arrabattasse disperatamente per tenersi a galla dopo essere stato tuffato fino al poggiolo lì m'abbracciò stretto stretto e mi disse che mi voleva bene un bene da fratello ma è innegabile che ho tratto partito dal disegno e che ma non se ne faccia scrupolo esclamò il colli la sua idea è molto più bella della mia ed è sua l'anello il dito magnifico ecco sì soggiunse la signorina invermigliandosi di nuovo a quella lode impetuosa credo anch'io che sia un po diversa udendo il giovane elegantissimo sculture con dolce voce lodare la bellezza di quella vista e della casa conversando con la madre che lo invitava a veder le altre stanze seguì l'uno e bisognerà cangiar vita e tenersi a un regime scrupolosissimo per allontanare quanto più sarà possibile un nuovo assalto del male per il modo come lo avevo messo alla porta la sera precedente pare che al mio spintone cadendo si fosse ferito al naso annidato su l'alto colle ventoso avrebbe ripreso il fosco aspetto invernale to la cagnetta della signorina disse qualcuno vedendola passare ma nessuno si mosse a prenderla nessuno la chiamò e mimì seguitò a vagare sotto la pioggia era la sorella abbassò le palpebre per chiudere e nascondere negli occhi le lagrime non fidandosi però dell'assicurazione del medico appena questi andò via concertò col figliuolo e con la serva un po di pratica disse levandosi il pogliani con umiltà che lasciava trasparire il piacere per quelle vivissime lodi e poi le dico lo ricordo tanto bene povero sorini dovevo salvarle l'anima almeno l'avevo promesso a mia madre corsi a chiamare un prete e la sposai ma che fu mano santa miracolo pareva morta guarì ma mi avevano detto riprese impacciata contrariata la signorina consalvi che lei non stava più a roma quello col lenzuolo questa con l'accappatojo dobbiamo fare scultura e non c'è ragioni che tengano no no scusi disse la signorina consalvi alzandosi con la madre sono dolente d'aver cagionato si provò ad aggiungere la signorina ma no dissero a un tempo il colli e il pogliani seguitò il colli gli ho gridato lascia te la vesto subito te la vesto ma che vestire nuda la vogliono ora la vita nuda nuda e cruda com'è caro mio sono tornati al mio primo disegno un bel giorno una nuova via s'era aperta innanzi all'amico il quale s'era incamminato per essa svelto anche lui allora oh tanto svelto e animoso i muojo dal desiderio di veder il suo disegno quando l'avrò veduto oh non s'immagini nulla di straordinario per carità premise la signorina consalvi svolgendo con le mani tremolanti il rotolo gli era quasi scolata addosso tutta la carne e pareva l'ombra di se stesso pur non di meno neanche il minimo dubbio in lui che il suo non fosse stato un disturbo digestivo quel piede che non si spiccicava più da terra e strisciava quasi non potesse sottrarsi a una forza che lo tirava di sotto lasciai seguitò la signorina le due figurazioni della morte e della vita ma togliendo affatto la violenza dell'aggressione ecco finché non se lo tolse in bottega fanfulla mochi macellajo a cui era morto in quei giorni il cagnolino fanfulla mochi era un bel tipo amava le bestie e gli toccava ammazzarle il giornale passando sotto la piazza levò gli occhi come per godere lui attore dello spettacolo di tanti spettatori ma all'improvviso dietro la piccola arena che sorge in mezzo alla piazza si levò un furibondo abbaio d'una frotta di cani e cominciò a parlarmi di mia moglie che gli piaceva tanto e voleva che andassi a destarla perché con lui ci stava la signora carlottina oh se ci stava e come bella puledra ombrosa era divenuto tedesco a un tratto cristoforo golisch cioè un altro perché tedesco veramente lui non era mai stato facendo come vorrebbe lei dovrei rinunciarvi ma perché scusi perché lei vede qua la sua persona e non il simbolo ecco dire che sia bello scusi non si potrebbe dire parlava tedesco aprendo gli occhi insanguati pieni di paura contraendo quasi in un mezzo sorriso la sola guancia sinistra le gambe lunghe distese una qua una là sul tappetino che il pogliani aveva già bastonato ben bene e messo in ordine innanzi al canapè maligna curiosità di tutti gli altri bagnanti a lui questa maligna curiosità pareva non dispiacesse punto e se due o tre si fermavano apposta per godere davvicino e con una certa impertinenza di quello spettacolo d'amor peripatetico egli volgeva loro uno sguardo del resto la mia chi sa di chi era la signorina consalvi alzò le spalle e abbassò gli occhi se devo dire la verità interloquì la madre scotendosi capo spendola caro spendola giù la borsa gliel'hai data e ora che vuoi da me inutile dire se me lo credevo era scappata di casa per certi litigi con la madraccia e un fratellino farabutto che non starò a raccontarle pareva bonina lei ed era forse allora ma capirà amante poco ci sofisticavo fa appiccicargliene una finta non si poteva né fare che il babbo non se n'accorgesse ma ormai la grazia era concessa e pallino fu tenuto in casa raggiunse finalmente l'intento miss galley la lasciò con molti avvertimenti alla pensione adducendo in iscusa che temeva si stancasse troppo la povera bestiolina difatti miss galley e il commendator gori dopo aver girato per più di un'ora pei viali dell'acqua santa e anche i baffi oh guarda aggiunse la signora consalvi senza farlo apposta i portava così ultimamente il povero giulio non ti pare ma la sorella spaventata lo chiamò in disparte e gli riferì i propositi violenti manifestati dal fratello pochi giorni innanzi avendo veduto un amico colpito da quello stesso male avresti voluto conoscer altri ma certo ma precisamente come te che ne hai conosciute tante prima e chi sa quante dopo sì che animavano e quasi guidavano la matita alla fine non poté più trattenere la propria commozione eppure permette fece lui le si accostò le sollevò con delicatezza il mento con una mano e con l'indice dell'altra le rovesciò appena una palpebra un po anemica disse sotto i baffi già grigi le labbra un po storte si spiccicarono e lavorarono un pezzo con la lingua annodata a pronunziare qualche parola creda che una semplice indigestione possa aver fatto un tale effetto fin dalla prima veglia cominciò a suggerirgli amorosamente come a un bambino le parole della lingua dimenticata sprezzante ma con un'aria di vanità soddisfatta ella invece abbassava gli occhi per levarli poco dopo in volto a lui a ricevere il compenso di quella tenera istintiva gratitudine che ogni uomo prova per la donna che sacrificando mia madre per spirito di carità anzi di sacrifizio non ostante la tremarella aveva voluto assistere alla cerimonia e poi rimanere lì presso al letto della colpita non era così dapprima carlotta diventò così subito dopo il matrimonio appena cioè si sentì a posto e s'accorse ch'io cominciai naturalmente a vedere in lei non soltanto il piacere ma anche quella bruttissima cosa che è il dovere che ha un bel poggiolo donde si scopre tutta la vallata coi due laghetti di chiusi e di montepulciano ma non so se lei lo ha già supposto cominciò a sentirsi male mia moglie ma tu se vuoi puoi farmele nuovissime perché come scultore non te lo dico per adularti sei un bravo calzolajo qua siamo nel campo nel camposanto dell'arte scusi e questa vuol essere la vita che si sposa alla morte nel cortile di quella casa voleva esercitarsi il piede al tornio anche lui la sorella lo guardò sbigottita dunque egli sapeva ne ho fatti parecchi io di questi disegni con la speranza di avere almeno qualche commissione dai morti visto che i vivi lei scusi signorina interloquì il pogliani un po piccato nel vedersi messo così da parte dov'è sceso lei da rori bravo stia pur sicuro che oggi a tavola da rori le narreranno la mia storia ci prendo avanti se permette e gliela narro io filo filo la gelosia terribile dei loro compagni erano riusciti finalmente a celebrar le loro nozze le signore torcevano il viso gli uomini sghignazzavan quando preceduta da una frotta di monellacci si precipitò nella piazza miss galley come una furia scapigliata dal codicillo già disse questi impostandosi su l'attenti togliendosi il cappelluccio e scoprendo le folte ciglia giunte e gli occhi accostati al naso scultore perché no anche scultore che l'unica cioè era di finirsi con una pistolettata per non restar così malvivo e sotto la minaccia terribile inovviabile d'un nuovo colpo da un momento lui spiccicò le labbra sotto i baffi contraendo la guancia destra biascicò tu pue e seguitò a spingere la leva due pertiche ora molleggiavano e brandivano facendo girare i rocchetti con la corda e questo faceva non certo per paura sì per profondo disprezzo di cani del suo paese tanto maschi che femmine pareva almeno così perché d'estate quando a chianciano venivano per la cura notte socchiudeva di tanto in tanto nel faccione da padre abate satollo e pago gli occhi imbambolati dal sonno il giovanotto magro all'aria frizzante della mattina sentiva freddo e aveva perfino qualche brivido visita medica c'è poco da dire sotto gli occhi del marito e va bene che bisogno c'era domando io di venirmi a cantar sul muso quel che già sapevo dentro di me e avevo visto con gli occhi miei e quasi toccato con mano il fegato eh domandò piano a un tratto l'uomo grasso al giovinotto riscotendosi colichette epatiche eh lei ha moglie mi figuro per quanto già la tenerezza dei padroncini a causa di quel ridicolo difetto fosse venuta a mancare per giunta anche si fece di giorno in giorno più brutto scusi è religioso lei così così forse più non che sì come me mia madre invece caro signore religiosissima no così interruppe timida con gli occhi bassi la signorina in gramaglie per passatempo ecco scusa se il povero giulio voleva anzi che prendessi lezioni cont o consalvi non si legge bene e la figliuola le quali hanno bisogno dell'opera sua sicuro che ecc grosse le scarpe ma tu sapessi che cervelli fini ci si fa bastardi ma fini se tu vuoi stare con me dev'essere un patto che tu diventi un canino saggio e per bene pareva anche fosse morto e fosse stato tanto buono per accrescer le noje del commendator seralli ma figurarsi che la signorina non aveva voluto disfarsi della casa che egli il fidanzato avrebbe voluto parlargli di tante cose e non sapeva le domande gli s'affollavano alle labbra e gli morivano assiderate grigio l'abito grigi i capelli giovanilmente acconciati sotto un grazioso cappellino tutto contesto di violette sciagura noje cure pensieri aggravati dal caratterino un po emporté voilà della signorina consalvi la quale sì poverina meritava veramente compatimento dunque venne da me mi visitò ben bene palpandomi tutto mi ripeté press'a poco quel che già tant'altri medici mi avevano detto e infine mi prescrisse la cura me l'ha lasciato intender bene mia moglie parlando s'intende delle altre e vengo al caso mio piangerne guardava dall'uscio gli oggetti delle altre stanze e si struggeva dal desiderio di recarsi a carezzare anche quelli sì via pian piano pian piano sorretto di qua e di là dopo cinque o sei giorni verso sera mimì sudicia scarduffata famelica irriconoscibile fu rivista per le vie di chianciano sotto la pioggia lenta che segnava la fine della stagione gli ultimi bagnanti partivano in capo a una settimana il paesello capirà bene che entrata carlotta non ne uscì se non mia sposa legittima di lì a poco appena cessata la moria e ribeviamo caro signore lascio fare la mia figliuola ma a me l'idea non piace per nientissimo affatto mamma ti prego ripeté la figlia poi volgendosi al pogliani riprese e che tutta la sera aveva parlato di me coi colleghi del mio fegato e del mio stomaco rovinati che gli stavano a cuore tanto a cuore che passando innanzi alla mia porta non aveva voluto trascurare di farmi una visitina faustschlag il medico non comprese e bisognò che la sorella mezzo istupidita dall'improvvisa sciagura gli facesse da interprete lo intitolerai lottando e vedrai che te lo comprano subito per la galleria nazionale ho le scarpe sì non tanto nuove tu mi ti mostri brutta per casa e a letto perché gli altri poi per via possano esclamare oh guarda che bella moglie ha quel pover uomo e mi debbono invidiare per giunta ciro colli levò la testa dal petto con la barbetta a punta ridotta ormai un gancio a furia di torcersela stette un pezzo a sbirciar l'amico di sotto al cappelluccio a pan di zucchero calato sul naso e tutti tutti morti li voleva quei cuccioli là così pure fosse morta la vespina loro madre che gli ricordava le belle cacciate degli altri anni quand'egli non soffriva ancora dei maledetti reumi dell'artride e avrebbe ragione le donne non possono farne a meno per istinto vogliono piacere han bisogno d'esser desiderate le donne non la lasciai finire levai una mano le gridai che badasse bene lo schiaffo che avrei dovuto dare a colui se non fosse stato ubriaco l'avrei appioppato a lei se non taceva in farmacia da tredici anni a questa parte stagione per stagione non si parla che di me io lo so e ne godo e ci vengo apposta c'era un amor di canina piccola quanto un pugno un batuffoletto bianco arruffato che non si sapeva dove avesse le zampe dove le orecchie illustrate notizie della coppia felice tutt'a un tratto si era ormai ai primi di settembre si sparse per chianciano la notizia che il commendator gori partiva per roma all'improvviso lui solo i commenti furono infiniti e grandissimo lo stupore facciamo così per il tuo bene se è vero che codeste signore confucio debbono venire rimettiamo in disordine lo studio o si faranno un pessimo concetto di te nel frattempo sua moglie vede un bell'uomo lo segue con gli occhi se lo immagina tutto e col pensiero lo abbraccia senza dirne nulla a lei naturalmente poi volle fare a meno del braccio del nipote e girò appoggiato alla sorella soltanto e col bastone nell'altra mano poi non più sorretto da alcuno col bastone soltanto e non sapeva capacitarsi per qual ragione rimanendo zitella la padrona dovesse rimaner zitella anche lei si ribellava busse se agitava le zampette per springare a terra busse se allungava il collo o cacciava il musetto sotto il braccio della sua tiranna freccia e prese la fuga i monelli le corsero dietro girarono tutto il paese per ogni verso arrivarono fin presso la stazione non la poterono rintracciare il ronchi che aveva avuto per lei tante noje scrollò le spalle esclamando o vada a farsi benedire dell'acqua santa miss galley non beveva diceva d'esser venuta a chianciano solo per cambiamento d'aria beveva lui passeggiavano accanto loro due soli pe vialetti del prato in pendio sotto gli alti platani bersagliati non mi piace che tu faccia così da buffone ai cani de signori ma pallino non gli dava retta non gli dava retta non gliene poteva dare segnatamente quell'anno perché tra quei cani signorini che venivano a stuzzicarlo in bottega non tacque si figuri dal furore passò al dileggio ma sicuro che m'era facilissimo fare il gradasso con lei schiaffeggiare una donna dopo aver accolto e accompagnato coi debiti riguardi fino ala porta vestita esclamò subito il colli come se avesse ricevuto un urtone guardando il disegno come vestita domandò timida e ansiosa la signorina beniamino lenzi seguitava a guardare amorosamente il lampione e pian piano con le dita gli levava la polvere quel lampione segnava per lui una delle tre tappe della passeggiata giornaliera tutti e due appoggiati al fido lampione si guardano negli occhi e si provano a sorridere contraendo l'uno la guancia destra l'altro la sinistra un po per paura un po per la coscienza d'aver commesso la più grossa delle bestialità e di doverne piangere le conseguenze le andavo appresso come un cagnolino e facevo peggio il colli aprì le braccia e s'insaccò nelle spalle opinioni o piuttosto corresse la signorina con un dolce mestissimo sorriso un sentimento da rispettare fu così forte questa nuova impressione che non poté varcar la soglia della camera da letto e vedendo il giovine e la madre scambiarsi lì un mesto sguardo di intelligenza non poté più reggere tutt'a un tratto gli era venuto di parlar così né credeva che potesse parlare altrimenti si provò tuttavia a ripetere le parole italiane facendo eco alla sorella il panciotto di velluto nero come il tuo ah quanto mi piacerei col panciotto di velluto come il tuo scannato miserabile che non sono altro la invitassero coi modi più affettuosi non ci fu verso di farla uscire da quel nascondiglio bisognò che il ronchi ajutato da un cameriere sollevasse e scostasse il divano ma allora mimì s'avventò alla porta come una non che la prima volta che poté uscir di casa accompagnato dalla sorella in gran segreto manifestò a questa il desiderio d'esser condotto alla casa del medico che curava beniamino lenzi e festivamente disposti in quella casa che tra pochi giorni doveva essere abitata quanto promesse chiudevano riponi in uno stipetto un desiderio aprilo vi troverai un disinganno aveva già messa su di tutto punto un vero nido un joli rve de luxe et de bien tre ella vi aveva portato tutto il suo bel corredo da sposa un po del suo pudore dimostra di voler piacere a uno solo sfidando la malignità degli altri mimì li seguiva e spesso provocava le risa di quanti stavano a osservar la coppia innamorata perché di tratto in tratto addentava e la magnifica pineta di villa borghese sopra l'abbagliamento della luce che pareva stagnasse su i vasti prati verdi sorgeva alta e respirava felice nel tenero limpidissimo azzurro del cielo primaverile il modo di portar via dal cassetto del comodino la rivoltella lei e la serva si sarebbero accostate alla sponda del letto con la scusa di rialzare un tantino le materasse e qui si tratteneva più a lungo a contemplare con gioja infantile una scimmietta di porcellana sospesa a un'altalena dai cordoncini di seta rossa la terza sosta era alla ringhiera del giardinetto in fondo alla via donde poi si recava alla casa del medico lì quasi attuato d'una vita che il destino non aveva voluto farle vivere tutti quei mobili nuovi scelti chi sa con quanta cura amorosa da entrambi gli sposini sinistra confabulano un pezzo con quelle loro lingue torpide poi il golisch fa segno col bastone a un vetturino d'accostarsi mia moglie a me mi caricava d'insulti col dottor loero invece doveva rodere il freno della convenienza ma della bile che non poteva sputare insaporava ben bene le parole ah signor dottore da un mese non parlava più d'altro quasi se la fosse sentita pendere sul capo la condanna s'ammazzerà tiene la rivoltella lì nel cassetto del comodino ho tanta paura esercizio disse il golisch ti eserciti il piede piee ripeté il lenzi bravo esclamò di nuovo il golisch per placare l'ira divina pretese da me il sacrifizio che sposassi almeno in chiesa solamente quella ragazza creda pure che non l'avrei mai fatto se carlotta non fosse stata colpita dal male e aprendo alquanto la bocca da questo lato dopo essersi più volte provato a snodar la lingua inceppata alzò la mano illesa verso il capo e balbettò rivolto al medico solo le palpebre abbassandosi frequentemente su gli occhi esprimevano lo stento e la pena e pareva che volessero far perdere allo sguardo quel teso duro strano attonimento ma non ci riuscivano tio una pistoettata com'è veo dio questo spasso io non te lo do i sparo m'ammazzo com'è vero dio questo spasso non te lo do modesto sa disse il pogliani alla signora genere particolare su giulia fece la signora consalvi levandosi forse è meglio che tu faccia vedere senz'altro il disegno costantino pogliani corse ad aprir la porta rassettandosi su la fronte il bel ciuffo biondo riccioluto prima entrò la signora consalvi poi la figliuola appena l'ebbe salvata vedendo che lì in quel quartierino mancavano per la convalescente tutti i comodi volle anche portarsela a casa non ostante la mia opposizione e i cagnolini forestieri gliene sapevano grado in città uscivano incatenati e con la museruola qua invece liberi e sciolti perché i padroni eran sicuri di non perderli e di non incorrere in multe trattenersi più a lungo a chianciano neanche un'ora neanche un minuto sul punto di partire da quegli stessi monellacci che erano corsi con lei in cerca della cagnolina ansanti esultanti per la speranza d'una buona mancia le fu presentata la povera mimì più morta che viva e tanto buono lui il sorini poveretto anche un bel giovine sì e innamoratissimo la avrebbe resa felice senza dubbio quella figliuola e forse per questo era morto il canino innamorato la seguisse tuttavia per fortuna questa crudele sorveglianza si faceva men rigorosa ogni qual volta un nuovo corteggiatore veniva a rinvedir le speranze di miss galley se mimì avesse potuto ragionare e riflettere dalla le spese della conversazione chi li aveva incontrati qua e chi là e lui era messo così e lei era messa cosà quelli che finita la cura partivano ragguagliavano i nuovi arrivati e dopo quattro o cinque giorni domandavano ancora da lontano nelle cartoline che sparava calci per amore per farsi carezzare e via di questo passo sghignazzando e tentando con gli occhi che gli si chiudevano soli certi furbeschi ammiccamenti puntuale beiamìo chiamò il golisch beniamino lenzi non mostrò affatto stupore nel riveder lì l'amico conciato come lui a infondere quasi un brillio di vita in tutti quegli oggetti nuovi a cui ella aveva voluto appunto negar la vita lasciandoli intatti lì come a vegliare con lei la morte d'un sogno ogni giorno e quello ad ascoltare serio serio finché prima una zampa ad annaspare poi levava la testa e spalancava la bocca a uno sbadiglio seguito da un variato mugolio per far intendere al padrone che bastava cristoforo golisch offrì al medico un curioso fenomeno da studiare non sapeva più parlare in italiano ragazzotto perdio e quando mai l'abbiamo calcolata noi questa pellaccia la vita ha prezzo per quello che ti dà dico bene non ci penserei neanche due volte gli amici alla fiaschetteria alla fine non ne poterono più si sposa fece il pogliani frastornato alla morte gli gridò il coli lascia dire alla morte ripeté con un modesto sorriso la signorina che ero un uomo di cartapesta senza sangue nelle vene senza rossore in faccia incapace di difendere la rispettabilità della moglie e capacissimo invece di far tanto di cappello al primo venuto che eccole e adesso disse al colli mostrandogli le pugna loro entrano e io me ne esco rispose il colli senza levarsi ne stai facendo un caso pontificale del resto potresti anche presentarmi pezzo d'egoista lo afferrai e lo tirai su dalla seggiola una certa scrollatina non potei far a meno di dargliela ma fu lì lì per cascare e dovetti aver cura del suo stato fino alla porta dietro la veste della padrona e gliela tirava gliela scoteva squassando rabbiosamente la testina come se volesse richiamarla a sé arrestarla miss galley assalita dalla stizza strappava la veste dai denti della cagnolina e la mandava a ruzzolar lontano su l'erbetta del prato per prima cosa fanfulla mochi ribattezzò pallino gli impose il nome di bistecchino poi lo portò alla finestra e gli disse vedi là bistecchino il mio bel monte amiata ma sì vedo replicò con maggior vivacità il colli lei ha voluto raffigurarsi qua ha voluto fare il suo ritratto ma lasciamo andare che lei è molto più bella i primi del mese scorso cioè no l'altro insomma fanno ora tre mesi il poverino era un po nostro parente figlio d'un mio cugino che se n'andò in america dopo la morte della moglie mamma ti prego insisté la signorina io ho veduto in una rivista illustrata il disegno del monumento funerario del signore qua del signor colli ma che dottore le assicuro che lo crederà del resto il colpo per fortuna non è stato molto grave ho fiducia che tra pochi giorni riacquisterà l'uso degli arti offesi che fai canto e perché canti non lo sa nemmeno lui canta e tutte le stelle tremano nel cielo lei le guarda bella professione anche quella delle stelle con gli occhi torvi i denti serrati parlava tra sé e gesticolava per via come un matto ah sì diceva ti tocco e ti lascio vuoi andarci oggi stesso sì sì nel cortile trovarono beniamino lenzi già al tornio puntuale così fecero e di questa sua precauzione la sorella si lodò molto non parendole naturale di lì a poco la facilità con cui il fratello accolse la spiegazione del male suggerita dal medico disturbo digestivo e d'improvviso levando gli occhi le sembrò che la stanza fosse più luminosa come se quello scatto d'ammirazione le avesse a un tratto snebbiato il petto da tanto tempo oppresso caro signore a una tale risposta la moglie guarderebbe il marito quasi per compassione poi farebbe una spallucciata come a dire ma tu che il colli alzò un dito e fece segno di no non me lo dire me n'ho per male perché se fosse imbecille ma sai che personcina per la quale sare io guarderei la gente come per compassione che poi accompagnava da per tutto e al bisogno difendeva con feroce zelo dalle aggressioni dei paesani scodinzolare non poteva per salutarli e si dimenava tutto si storcignava si buttava finanche a terra per invitarli in due sediletti vicini in un crocicchio sotto gli alti platani stavano un giovanotto pallido anzi giallo magro da far pietà dentro l'abito nuovo chiaro le cui pieghe per esser troppo ampio ancora fresche della stiratura cascavano tutte a zig-zag e e non ne ho altri sospirò la signorina guardi chiudo gli occhi così e lo vedo preciso com'era ultimamente ma appena mi metto a ritrarlo non lo vedo più la signorina niente bello lo so ma appunto come dice lei non il simbolo ho voluto rappresentare ma la mia persona il mio caso la mia intenzione eppure che allegrezza si sentiva rinato aveva di nuovo tutte le meraviglie d'un bambino e anche le lagrime facili come le hanno i bambini per ogni nonnulla tremava di freddo non sapeva più dove andare dove rifugiarsi nei primi giorni qualcuno nel vedersi seguito da lei si chinò a lisciarla a commiserarla ma poi seccato di trovarsela sempre alle calcagna la cacciò cristoforo golisch rimasto mortificato e ingrugnato non vuole accettar nulla beniamino lenzi accetta un biscottino solo con la sorella egli soleva di tanto in tanto scambiare qualche parola in tedesco perché gli altri non intendessero ebbene riacquistato a stento in capo a poche ore l'uso della parola ora se lo scheletro è panneggiato la vita dev'esser nuda c'è poco da dire tutta nuda e bellissima voce più grossa di lei si sdrajava a terra a pancia all'aria e aspettava che essa dopo essersi fogata per finta tornasse indietro con la stessa furia e gli saltasse addosso la abbracciava e si lasciava mordere beatamente il mentre dalle labbra della signorina consalvi che seguiva i rapidi tocchi con crescente esultanza di tutta l'anima protesa e spirante scattavano di tratto in tratto certi sì sì ma poco dopo mimì ritornava all'assalto non già perché le premesse la buona reputazione della padrona ma perché a girar lì per quei pratelli scoscesi s'annojava maledettamente e voleva ritornare in paese ove si sapeva aspettata dal suo pallino tira e tira ma non gl'intaccò l'osso gli strisciò sotto la cute capelluta e gli riuscì di dietro dalla nuca lì per lì parve morto e guardi un po che razza di parte tocca talvolta di rappresentare a un povero marito sapevo benissimo ch'ella voleva esser visitata dal dottor loero e ch'era tutta una commedia l'antipatia che questi le faceva però prendimi il copribusto di là ecco sì codesto grazie non la logica di tua moglie caro mio come ragionerà livia simone lampo vide passarsi come una vampa davanti agli occhi temette d'intendere afferrò nàzzaro per le braccia e scotendolo gli gridò che hai fatto ho bruciato il grano del vostro podere gli rispose tranquillamente nàzzaro liberi una gran volata e si sarebbero sparpagliati per l'aria sarebbero ritornati ai campi liberi e felici sì era una vera crudeltà la sua nàzzaro aveva ragione peccato mortale meglio mangiar pane asciutto e lì ah no perdio no e poi no uscì pieno d'astio e furioso tutto quel giorno si dibatté tra i più opposti propositi perché più ci pensava più la cosa gli pareva inverosimile ma con tale cipiglio che in quella sigaretta pareva vedesse e volesse distruggere chi sa che cosa dal modo come la guardava nel togliersela dalle labbra dalla rabbia con cui ne aspirava il fumo e poi lo sbuffava e alla piccina orfana avrebbero allora badato con più amore carlotta e serafina quelle cioè ch'egli non avrebbe scelto ecco dunque se lo faceva per il bene della sua piccina spiro non avrebbe dovuto sceglierne alcuna la sorba si matura ma non vi volevo accostare a voi perché avevate gli uccelli prigionieri in casa ora che m'avete detto di voler salvare l'anima starò con voi finché mi vorrete intanto v'ho preso in parola e il primo passo è fatto lì ferme ostinatamente su la triste soglia di quegli anni oltrepassati che stavano ad aspettare eh via qualcuno che le inducesse finalmente a muoversene ad andare innanzi non più sole sì una conferenza con projezioni in cui si mostravano le impronte digitali dei delinquenti ricordava benissimo anzi la conferenza era intitolata segnalamenti dactiloscopici col rilievo delle impronte digitali conoscevano il tempini soltanto da pochi mesi lo avevano veduto sì e no una dozzina di volte nei salotti ch'esse frequentavano gli scrimoli dei tetti su le torrette dei camini su i davanzali delle finestre su le ringhiere dei balconi del vicinato suscitando giù nella strada un gran clamore di meraviglia due soldi di pane e due soldi di frutta non aveva bisogno d'altro e se qualcuno gli proponeva di guadagnarsi oltre a quei quattro soldi per qualche altra faccenda una o magari dieci lire rifiutava rispondendo sdegnosamente a quel suo modo non negozio più ma tu m'hai rovinato assassino gridò con altro tono di voce simone lampo quasi piangente ora potevo figurarmi che tu intendessi dir questo bruciarmi il grano e come faccio ora come pago il censo alla mensa vescovile lo costernava un po l'idea di restare al bujo con quel matto là di nàzzaro vorresti rimanere sempre con me sempre non si dice finché volete perché no e mi vorrai bene questi notò presto la freddezza ma suppose in principio che dipendesse dal cordoglio per la recente sciagura poi cominciò ad avvertire negli sguardi nelle parole in tutte le maniere delle tre cognatine un certo ritegno quasi sospettoso via via forse glie l'aveva detto per burla che sarebbe venuto inutile aspettarlo ancora e si disponeva a buttarsi sul letto così vestito quando sentì bussare forte all'uscio di strada un giudizio poi comicamente quasiché la coscienza proprio non le permettesse di concedere senza qualche riserva sospirò eh secondo ma che secondo fa il piacere matto ch'era rimasto innanzi a lui con una mano alzata a un gesto di noncuranza sdegnosa e un bel riso d'arguta spensieratezza negli occhi chiari e tra il folto barbone abbatuffolato la c'eran due pazzi patentati per gli uomini che stavano laggiù oppressi ammucchiati lui e nàzzaro bene ora si sarebbero messi insieme per accrescere l'allegria del paese lulù era pallido alterato dalla commozione aveva gli occhi pieni di lagrime evidentemente per le feste che gli faceva il cagnolino quella bestiola buona quella bestiola cara che lo conosceva bene e gli era fedele ah esso sì esso sì ma ecco il portone ancora pochi passi e don giulio stava per trarre un gran respiro di sollievo sgattajolando dentro il portone quando perché lulù è affettuoso lulù è prudente lulù è servizievole e mica tanto sciocco poi sai guarda io per esempio non ho il minimo dubbio che lui carlotta si stringeva nelle spalle che ci possiamo far noi eh già incalzava serafina vorrei sapere che cosa pretenderebbe da noi con quella freddezza no no via un sacrifizio era necessario per amore della bambina necessità dura necessità ma quale delle tre doveva sacrificarsi e la smania l'interno rodio in quell'abbandono in quella solitudine agra e nuda crescevano e lo esasperavano sempre più l'incertezza di quella sua condizione era la sua maggiore tortura sì perché non era più né ricco né povero egli la sentiva come loro più di loro non avrebbe dovuto anzi affratellarli di più il dolore comune desideravano forse le sue cognate che si staccasse da loro e facesse casa da sé dopo essersi rassegnate a tante gravi sciagure alla rovina improvvisa e alla conseguente morte per crepacuore del padre poi a quella della madre te lo figuri lulù scultore rise forte a lungo rise altre volte a scatti mentre finiva di vestirsi e di sociologia e d'etnografia e di statistica poi il momento terribile venne e fu pur troppo quale il tempini lo aveva preveduto libertà s'affacciarono quindi anch'essi a godere dello spettacolo della via invasa da tutti quegli uccellini liberati alla nuova luce dell'alba ma già qualche finestra si schiudeva qualche ragazzo qualche donna tentavano ridendo di ghermire questo o e serafina aggiunse segretario al ministero di grazia e giustizia e carlotta libero docente di di non ricordo bene di che cosa all'università di roma zoe per esempio ecco zoe no non sarebbe stata una buona madre perché avrebbe avuto da attendere ad altri figliuoli ai suoi tasse gli fruttava e quanto al poderetto ecco qua c'era per tutta ricchezza un po di grano che mietuto fra pochi giorni gli avrebbe dato sì e no tanto da pagare il censo alla mensa vescovile che gli restava dunque per mangiare senza capire imbecille che se lei avendo lulù per marito poteva in certo qual modo avere una scusa al tradimento livia no perdio livia no s'era fisso ormai questo chiodo e non si poteva dar pace ed era tale questa gioja ch'esse stimavano finanche ingiusti talvolta i lamenti e i sospiri di lei ah in certi giorni l'invidia di iduccia nel veder le tre sorelle come prima e questa vigilanza puntigliosa e il rigido contegno scioglievano a mano a mano e facevano cader tutti i legami d'intimità che s'eran prima annodati fraternamente tra esse e il cognato dalla mattina alla sera dalle cinque stanze da basso venivan su con gran delizia di tutto il vicinato ringhi e strilli e cinfoli e squittii chioccolio di merli spincionar di fringuelli ci sudava freddo sarebbe stato un momento terribile uno strappo a tutte le convenienze un angoscioso tormento di tutta la notte contro l'amministrazione dello stato anche contro il ministro contro tutto il governo che gli mandava a monte il viaggio di nozze e a domandarsi quali fossero quelle del quartierino appigionato da lulù pensò infine che quel portone non guardato da nessuno poteva essere per lui un buon posto da vedere senz'esser visto quando a tempo debito sarebbe venuto a spiare quanto gli piaceva quel matto vagabondo gli era passato il sonno e voleva seguitare la conversazione perché conti le stelle nàzzaro di perché mi piace contarle dormite aspetta dimmi sei contento tu erano suoi tutti i vantaggi di quello scambio anche quello d'aver acquistato dalla relazione di lui con donna giannetta il diritto d'esser lasciato in pace il danno e le beffe dunque gli uccelli domandò giù dormono va bene non avete sonno voi sì t'ho aspettato tanto prima non ho potuto coricatevi ho sonno anch'io e dormo qua su questa seggiola egli rimanendo aveva creduto di far loro piacere le aiutava e non poco provvedeva lui quasi del tutto ormai al mantenimento della casa e poi c'era la bambina la piccola iduccia non la aveva egli affidata alle loro cure non parlava iduccia ma certe bili ci pigliava a quello spettacolo di vezzi e di premure così santo dio egli avrebbe potuto chiedere senz'altro la mano di zoe o di carlotta o anche di serafina e le altre per miracolo nelle effusioni d'affetto e d'ammirazione non promettevano che si sarebbero affrettate a mettere al mondo un figliuolo una figliuola disturbi diceva alle cognatine afflitto ma non impensierito alla moglie diceva eh troppo presto iduccia mia troppo presto basta pazienza ma sì gli facevano tanta festa ogni volta che egli per paura che rimanessero poi deluse si guardava bene dal recarne qualcuno particolare a lei ch'era la fidanzata non lo voglio fare simone ti bastono t'ho detto raccogli quel concime no pum s'appioppava un solennissimo schiaffo e raccoglieva il concime e standogli esse così d'attorno senza requie tre pittime la trascurava per badare a loro non gli lasciavano più né tempo né modo non che d'accostarsi a lei ma neanche di respirare spiro di qua spiro di là ma tua moglie domandò poi bisognerebbe ora vedere che stima ha di te tua moglie oh senti s'affrettò a risponderle don giulio infiammato non posso in nessun modo crederla capace di preferirmi coso per un equivoco preso dalla vecchia serva che si recava dopo i convegni a rassettare il quartierino lulù aveva scoperto quell'infamia di donna livia ostante un certo fastidio che da qualche tempo il padrone le infliggeva e ch'essa non avrebbe saputo precisare qualcosa che nell'andare le sbatteva dietro sotto la coda altro sospiro di carlotta sospirava anche serafina e aggiungeva i tormenta il pensiero di quella povera creaturina i era scritto frettolosamente a matita un indirizzo ia ardegna e vuoi per pura curiosità perch'egli l'ajutasse a infilarselo poi andò a prendere dalla mensola una borsetta ne trasse un cartoncino filettato d'oro strappato dal taccuino e glielo porse e venendo ad appostarsi aveva trovato per istrada liri smarrito evidentemente dalla padrona nella fretta di salir su al convegno la presenza del cagnolino lì in quella strada aveva dato la prova a lulù sacchi che il tradimento era vero era vero che faceva apparir più misero quel gruppetto di lumi laggiù simone lampo trasse un profondo sospiro e aggrottò le ciglia salutava ogni volta così da lontano l'apparizione di quei lumi riducendosi a vivere in due stanzette del piano superiore con la scarsa suppellettile scampata al naufragio delle sue sostanze e con gli usci gli scuri e le invetriate delle finestre e dei finestroni che aveva chiuso per dar aria agli uccelli con le seccava poi maggiormente che esse con le loro manierine quasi quasi lo costringevano ogni volta a portar quattro regali invece di uno e quasi fosse improvvisamente impazzita si mise a girare a girar di furia per l'androne poi a spiccar salti addosso al padrone addosso a lulù liri lulù sacchi chinò gli occhi a guardarlo come se non lo avesse prima veduto e disse già non so si trova qui le tre sorelle avrebbero fatto loro da madre alla sua creaturina se femmina l'avrebbero chiamata iduccia come lei poi passando gli anni nessuna delle tre avrebbe più pensato a lei perché avrebbero avuto un'altra iduccia loro a un tratto però liri s'arrestò come per un fiuto improvviso andò su la soglia del portone vi si acculò un po sospeso inquieto guardando nella via con le due orecchie tese e la testina piegata da una parte quindi spiccò la corsa precipitosamente alludeva a un'altra sua bella pensata che poteva veramente fare il pajo col cestello appeso sotto la coda pareva tanto buono ed ecco zoe parlate di spiro uomini e tanto basta tutti gli stessi sono appena sei mesi e già perché credeva di contare in fine qualche cosa fuori dell'ufficio invitò pochi colleghi e molti professori d'università i quali ebbero la degnazione di parlare animatamente di studii antropologici e psicofisiologici ma più facilmente di mattina ebbene poiché era lì perché non rimanerci poteva darsi benissimo che gli riuscisse di togliersi il dubbio quella mattina stessa donna giannetta che se ne stava ancora alla specchiera con le spalle voltate lo vide nello specchio e con una mossetta degli occhi gli domandò ma appena sulle mosse cominciò a provare un'acre irritazione avvilimento e nausea perché dato il caso che il tradimento fosse vero che poteva far lui nulla fingere soltanto di non sapere ma poi notando che serafina e carlotta a tavola lanciavano qualche occhiata obliqua a quei baffi e poi si guardavano tra loro temendo ch'esse potessero sospettare ch'egli intendesse usare qualche particolarità a zoe tornò anche a insegarsi i baffi come un tempo stampate le partecipazioni spiccati gli inviti il decreto ministeriale era stato respinto dalla corte dei conti per vizio di forma temeva di tradirsi quantunque dicesse ancora a se stesso che prima di credere voleva vedere il giorno dopo si svegliò fermo finalmente in questo proposito di andare a vedere perché a conti fatti ida via doveva aver per lo meno ventotto anni intanto ajutate da amici autorevoli rimasti fedeli dopo la rovina le margheri erano riuscite col lavoro di fronte a quella smarrita scimunitaggine don giulio ebbe come un fremito di stizza scese sul marciapiede della via e guardò in su al numero del portone vendicati su me via giugiù come sei terribile ma chi la fa l'aspetta caro proverbio poiché lulù è contento noi adesso dovremmo forse buttargli le braccia al collo per trattenerlo dico la verità non me lo sarei mai aspettato carlotta abbassava gli occhi sospirava iduccia soltanto pareva veramente il promesso sposo di tutt'e quattro le margheri anzi più che di iduccia delle altre tre una di qua e una di là disse nàzzaro l'espiazione per tutti gli uccelli che vi siete mangiati fuoco alla paglia non ve l'ho detto andiamo a sellare l'asina e vedrete quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi e allora ma guardandosi per caso le unghie perdette il filo del discorso e fissò donna giannetta come se avesse parlato lei e non lui che aveva fatto iduccia per indurlo ma niente vi giuro nientissimo badava a protestare iduccia infocata in volto buche per la ventilazione impianti di macchine a vapore acquedotti per la eduzione delle acque e tante e tante altre spese per uno straterello di zolfo come una mutria impacciata che distornava la confidenza perché non intendevano più trattario da fratello il gelo cresceva di giorno in giorno e anche spiro allora si vide costretto a frenarsi a ritrarsi ma se liri è qua già è qua ma ti giuro che io l'ho proprio trovato per istrada disse col calore della verità lulù sacchi infoscandosi a un tratto come donna che non tema di mostrar troppo del proprio corpo ancora ci pensi perché non c'è logica scattò egli alzandosi stizzito un giorno gli cascarono le lenti dal naso e invece di comperarsene un altro paio inforcò gli occhiali a staffa già smessi per far piacere a serafina men d'un mese spiro tempini diventò un altro i maligni però lo commiseravano a torto perché egli cresciuto sempre solo senza famiglia senza cure era felicissimo tra quelle quattro sorelle tanto buone e intelligenti e animose ora per stare in pace capiva che avrebbero dovuto invece scegliere loro ma come scegliere dio mio se egli era uno ed esse erano tre camera quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo alto di statura ferrigno ma ora tutto raso per obbedire alla moda con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso dire che fosse bello via non si poteva più dire abbandonata su una poltrona con gli occhi chiusi senza più forza neanche di sollevare un dito udiva intanto di là nella saletta da pranzo conversare lietamente le tre sorelle col marito invano spiro tempini per rimediarvi pregò scongiurò iduccia che si contentasse d'un viaggetto di pochi giorni pur che fosse d'una giterella a frascati o ad albano per le comiche immagini che le suscitava il pensiero di lulù suo marito scultore in una scuola di nudo con livia del carpine per modella e guardava obliquamente don giulio che s'era seduto di nuovo su la poltrona col cartoncino arrotolato fra le dita meglio con la scriminatura da un lato alla guglielmo e serafina iduccia dovrebbe farti smettere codesti occhiali a staffa da notajo dio mio o da professore tedesco e non c'era il rischio d'imbattersi nell'uno o nell'altra per quella via forse sarebbe stato più prudente andar prima di mattina a veder soltanto quella casa far le prime indagini e deliberare quindi sul posto ciò che gli sarebbe convenuto di fare era solo adesso senza neanche una servaccia in casa solo e divorato da un continuo orgasmo che gli faceva commettere tutte quelle follie che supplizio lento e smanioso se la sentiva proprio tirare la vita a filo a filo dal cuore sarebbe morta non c'è logica non c'è logica mia moglie sarà sarà come tu vuoi ma intelligente è di noi ch'io sappia non sospetta perché lo farebbe e con lulù poi per raccogliervi e conservare belle calde fumanti le pallottole di timo ch'essa altrimenti avrebbe seminato lungo la strada tutti ridevano vedendo quella vecchia asinella col cestino dietro lì pronto al bisogno e simone lampo ci scialava era la sposina che si teneva già da un bel pezzo gli piantò tanto d'occhi in faccia e gli domandò perché che c'entrano le mie sorelle ancora e chi sa che altro avrebbe aggiunto iduccia nella stizza se non fosse stata una ragazza per bene per sottrarsi al penosissimo imbarazzo in cui si trovavano così di fronte si compiacevano molto della festa frenetica ch'esso faceva loro e presero ad aizzarlo con la voce col frullo delle dita qua liri povero liri ridendo tutti e due ti alteri ti turbi sul serio ma scusa è semplicemente ridicolo mentre noi qua non per questo scattò del carpine infocato in volto e allora nàzzaro furibondo protese le braccia e cominciò a sbraitare come un ossesso lasciate non v'arrischiate ah mascalzone ah ladra di dio lasciateli andare simone lampo cercò di calmarlo dio com'è potuta venire in mente a serafina una tale idea io così tutte e tre ora si vigilavano a vicenda quando spiro era in casa e anche quando non la nostra piccola iduccia in mano a una estranea a una matrigna le tre sorelle fremevano a questo pensiero si sentivano proprio fendere la schiena da certi brividi che parevano rasojate a tradimento povero senza pensieri come tanti ne conosceva e per cui nell'esasperazione in cui si trovava sentiva un'invidia angosciosa tutt'a un tratto nina s'impuntò con le orecchie tese orfana serafina e carlotta più riserbate più chiuse quasi irrigidite nel loro cordoglio la richiamavano zoe perché domandava zoe dopo aver cercato invano di leggere negli occhi delle sorelle la ragione di quel richiamo profondamente turbate con gli occhi lampeggianti le tre sorelle guardavano la sposa e le leggevano negli occhi la stessa ambascia che strizzava le loro animucce non al tutto ignare certo ma perciò anzi più trepidanti si congratulavano tanto con esse di questo bel fatto e quelle promettevano che avrebbero mandato presto la piccola tittì o il piccolo cocò a studiar l'arpa o la pittura zoe per carità spiro non t'insegare più codesti baffetti carlotta se fossi in te spiro me li lascerei un po più lunghetti i capelli non ti pare iduccia che pettinati così a spazzola gli stieno male serafina a trent'anni carlotta a ventinove zoe a ventisette ida a venticinque il tempo passava cominciava a urtarle un po sgarbatamente alle spalle invano studio la notte e so quello che ci vorrebbe non per voi soltanto ma anche per tutti i ladri per tutti gl'impostori che abitano laggiù nel nostro paese quello che dio dovrebbe fare per la loro salvazione e che fa presto o tardi sempre non dubitate lo sapeva sì era cosciente delle sue follie le commetteva apposta per far dispetto alla gente che prima da ricco lo aveva tanto ossequiato e ora gli voltava le spalle e rideva di lui io voglio prima accertarmene capisci diss'egli duramente con un moto di rabbia mal represso quasi respingendola donna giannetta si levò subito in piedi risentita e disse fredda fredda fa pure addio eh sì numero una delle ultime case in fondo c'è sotto uno studio di scultura preso anche a pigione da lulù ah ah ma certo cominciava a essere un po stufa di tutto quello sfoggio di civetteria senza malizia avrebbero dovuto comprenderlo le sorelle che diamine avvedersi che il tempini essendo per natura così timido e servizievole dovuto farla avvenne un contrattempo spiacevolissimo per fare il viaggio di nozze spiro tempini aveva sollecitato al ministero di grazia e giustizia un lavoro straordinario avrebbe dovuto aver quattro braccia quel poveretto per offrirne uno a ciascuna e altrettante mani per pigliarsele tutte e quattro quando aveva guadagnato quattro soldi o strigliando due bestie o accudendo a qualche altra faccenda purché spiccia nàzzaro diventava padrone del mondo che considerazioni aveva potuto far costui nel venirsi a cacciare così a cuor leggero con quell'aria smarrita tra quattro ragazze sole senza dote senza stato se non precario o almeno molto incerto serafina pensava tocca a me io sono la maggiore ormai qui non si tratta di fare all'amore più che una moglie per sé egli deve scegliere una madre per la bambina dunque volete davvero liberare gli uccelli ma sì te l'ho detto e fuoco alla paglia e fuoco alla paglia iduccia forse perché non capiva ed egli non osò di farla anzi tempo capace iduccia non volle saperne le parve un ripiego meschino e umiliante ma il marito per lui non poteva essere la stessa cosa quella bambina egli forse quale delle tre avrebbe scelto zoe carlotta serafina che doveva figurare di non capir nulla fino all'ultimo momento fu però una bella festa non molto vivace perché si sa l'idea delle nozze richiama alla mente di chi abbia un po di senno e di coscienza non lievi doveri e responsabilità anche tu del resto dovresti esserne contento scoppiò di nuovo a ridere vedendo la faccia che lui le faceva e corse a sederglisi su le ginocchia e ecco ridevano sonavano l'arpa si paravano come se nulla fosse senza alcun pensiero per lei che stava tanto male ricchi non poteva più accostarsi e i poveri non lo volevano riconoscere per compagno per via di quella casa in paese e di quel poderetto lassù ma che gli fruttava la casa niente però poteva essersi messa con lulù sacchi per vendetta vendetta ma dio mio che vendetta per lei avrebbe fatto se mai quella di lulù sacchi non già la sua mettendosi con un uomo che valeva molto meno di suo marito venite qua voi sapete lavorare avete lavorato sempre onestamente non fate più pazzie mettetevi con me a una buona impresa nessuno poco dopo però zoe ripensandoci meglio domandava a se stessa che cosa dobbiamo fare per iduccia nostra poche carezze alla piccina e perché perché spiro vedendo ch'io gliene faccio troppe potrebbe supporre don giulio del carpine restò a guardarla stordito col pezzettino di carta in mano come come l'hai scoperto eh fece donna giannetta stringendosi nelle spalle e socchiudendo maliziosamente gli occhi fingeva talvolta di ribellarsi per costringersi a obbedire rappresentando a un tempo le due parti in commedia diceva per esempio rabbioso arrì disse simone lampo all'asinella fatti pochi passi s'arrestò di nuovo si voltò indietro e chiamò nàzzaro il vagabondo non gli rispose nàzzaro ripeté simone lampo vuoi venire con me a liberare gli uccelli tocca dunque a me senz'alcun dubbio se s'affaccia anche a lui la necessità di questo sacrifizio sceglierà me carlotta poi dal canto suo non credeva d'esser meno indicata delle altre due e lo conoscevano appena le sorelle margheri zoe finanche si ricordò che il tempini aveva tenuto una volta una conferenza al circolo giuridico ma va negò recisamente don giulio dando una spallata del resto che sai tu chi te l'ha detto ih fece donna giannetta appressandoglisi prendendolo per le braccia e guardandolo negli occhi diceva loro che non c'era da darsene pensiero la lieve afflizione che potevano sentire per il malessere di lei era poi bilanciata dalla gioia d'aver presto un nipotino una nipotina aveva creduto di scoprire dentro ogni montagna una nuova california californie da per tutto buche profonde fino a duecento a trecento metri la minore e se ne andò con quelle piote ben calzate ma fuori di squadra e indolenzite inchinandosi più e più volte di seguito contava che questo lavoro gli fosse retribuito pochi giorni prima di quello fissato per le nozze ma all'ultimo momento quando già tutto era disposto per la celebrazione del matrimonio lulù è prudente ma io per la nostra sicurezza caro mio tu badi troppo a te non ti sei accorto per esempio com'io da qualche tempo venga qua e ne vada via più tranquilla e ce n'erano di più esclamò simone lampo tentennando il capo meritereste la forca don simo gli gridò quello mostrandogli le pugna stesso tetto s'immaginava l'imbarazzo per non dir altro di quelle tre povere ragazze quando andati via tutti gl'invitati finita la festa lui e iduccia e poi poi iduccia lei sola tra breve avrebbe saputo le s'accostarono sorridendo nervosamente per baciarla subito il sorriso si cangiò quella d'esser rimaste ancora agili e salde nella loro verginità era tanto il dispetto che quasi quasi credeva il suo male provenisse principalmente dal fastidio ch'esse le cagionavano con la loro vista e le loro parole che caffè don simo il fuoco è già acceso l'ho acceso io stanotte su corriamo a vedere l'altra volata di là l'altra volata gli domandò simone lampo stordito che volata che lo vezzeggiavano e gli stavano sempre attorno a domandargli ora una notizia ora un consiglio ora un servizietto spiro chi è bacone per piacere spiro abbottonami questo guanto su nina su dormi stasera su maledetta la casa e maledetto il podere che non lo lasciavano essere neanche povero bene povero e pazzo lì in mezzo a una strada a cui nàzzaro piangente dalla commozione e simone lampo rispondevano seguitando a gridare per le stanze ormai vuote sciò sciò libertà libertà ma perché tornava a domandare zoe stordita quella povera cosuccia nostra va bene ma innanzi a lui a spiro sì frenati potrebbe parergli che tu che cosa capirai la nostra condizione adesso è un po un po difficile ecco finché c'era iduccia ah già zoe capiva finché c'era iduccia spiro era come un fratello ma ora che iduccia non c'era più don giulio fu assalito da una rabbia furibonda gli parve oscenamente scandalosa la fedeltà di quella brutta bestiola e le allungò anche lui un violentissimo calcio si sarebbe recato a passeggiare a villa borghese per un'oretta era una bella mattinata di novembre un po rigida entrato nella villa don giulio vide nella prossima pista due ufficiali d'artiglieria insieme con due signorine non poteva forse rimanere lì in casa come un fratello glielo volle domandare iduccia pochi giorni prima del parto confessandogli la gran paura che aveva di morire e i tristi pensieri che l'avevano straziata durante tutti quei mesi cusami ianna i mi hai frastornato ecco sì hai ragione dobbiamo vendicarci bene più mia più mia più mia e la prese così dicendo per la vita e la strinse forte a sé con un paio di baffoni in su inverosimili il toti esclamò allora lulù sacchi con un ghigno orribile che gli contraeva tutto il volto e senza lasciare il braccio di don giulio aggiunse quando queste care amiche sentivano dalle tre sorelle maggiori chiamar per nome l'ultima si confessavano che faceva loro l'effetto che la chiamassero da lontano da molto lontano iduccia tu qua rispose balbettando e aprendo le labbra a uno squallido sorriso eh già sì a-aspettavo del carpine guardò accigliato il cane un cinguettio un passerajo fitto continuo assordante da parecchi giorni però sfiduciato del buon esito di quel negozio simone lampo mangiava uccellini a tutto pasto qua per istrada ripeté del carpine chinandosi verso il cane sai tu dunque la strada eh liri come mai come mai anche lui non aveva voluto crederci ma con più ragione lui perché veramente una tale indegnità passava la parte e adesso si spiegava perché ella non aveva voluto ch'egli tenesse la chiave del quartierino su nina su lasciati mettere questa bella gala qua che siamo più noi nina tu niente e io nessuno buoni soltanto da far ridere il paese ma non te ne curare ci restano ancora a casa qualche centinaio d'uccellini chi sa perché ma era forse una divozione aspetta e aspetta simone lampo cominciò ad aver sonno altro che cento stelle dovevano esser passate più di tre ore mezzo firmamento avrebbe potuto contare si comandò di sellar la vecchia asinella con la quale soleva pur fare ritornando al paese i più speciosi discorsi l'asinella drizzando ora questa ora quella orecchia spelata pareva gli prestasse ascolto paziente ma degna tuttavia e decorosa soprattutto per la qualità degli invitati spiro tempini che teneva più alla libera docenza che al posto di segretario al ministero di grazia e giustizia io sono la maggiore dunque la più adatta scegliendo me dimostrerà che non ha voluto far torto alla memoria d'iduccia siamo quasi coetanei ho solamente sei mesi più di lui là meglio rimanere a casa il tempini diede un'ingollatina e arrischiò dicevo per per le tue sorelle ecco quel giorno dopo la visita al poderetto l'unico che gli fosse restato di tutte le terre che un tempo possedeva appena due ettari di terra abbandonati lassù senza custodia d'alcun villano sto bene non v'incomodate ricordatevi che siete ancora in peccato mortale domani compiremo l'espiazione simone lampo lo mirava dal letto appoggiato su un gomito beato così si ritrasse dall'intimità anche con la figura tante cure pensava tante amorevolezze prima e ora ma in che aveva mancato era forse lui cagione se iduccia era morta era stata una sciagura ah le conti per questo per questo buona notte simone lampo raffidato da queste parole spense la candela e poco dopo tutti e due dormivano per quegli uccellini l'anima l'anima il cuore non ve lo sentite rodere il cuore sono tutte quelle creature di dio che vi siete mangiate andate peccato mortale perché aveva chiesto la sua iduccia aspettava dunque con molta impazienza quantunque senza il minimo entusiasmo il giorno delle nozze sperando bene che in tal giorno almeno una certa distinzione egli finalmente avrebbe dovuto farla eh via eh via antipatico perché ma no giovane serio disse serafina giovane colto disse carlotta laureato in legge disse zoe gridò levandosi di nuovo a sedere sul parapetto più iroso vedendo che quello s'era fermato con l'asina a contemplarlo non mi vuoi neanche tu disse allora simone lampo scotendo il capo la avrebbero passata quelle tre povere anime con la sorellina divisa da loro per la prima volta di là in un'altra camera con lui abbatuffolato don simo andate non mi seccate sapete bene che a quest'ora non negozio più e con voi non voglio discorrere così dicendo si sdrajò di nuovo a pancia all'aria sul parapetto in attesa delle stelle lasciala stare le diceva freddamente carlotta serafina poi a quattr'occhi le consigliava di frenare un po ecco quelle troppo vivaci effusioni d'affetto per la bambina perché lei sarebbe morta sì sì lo sentiva n'era sicurissima quell'esserino che man mano le si maturava in grembo le succhiava a filo a filo la vita in sei anni di matrimonio aveva sperimentato sua moglie se non al tutto insensibile certo non molto proclive all'amore possibile che si fosse ingannato così stette tutto quel giorno fuori rincasò a tarda notte per non incontrarsi con sua moglie cioè impartendo lezioni particolari di lingue straniere inglese e francese di pittura ad acquerello d'arpa e di miniatura a tener su intatta la casa pensava che serafina era troppo attempatella e che sposando zoe spiro avrebbe dimostrato di badare più a sé che alla piccina le pareva indubitabile dunque che avrebbe scelto lei piuttosto che stava nel mezzo come la virtù ma ecco notava intanto con grandissimo dolore che anche la piccina era trattata con freddezza se non proprio trascurata spiro tempini non sapeva più che pensare era da vedere via girò astratto assorto pe viali dove lo portavano i piedi a un certo punto consultò l'orologio e s'affrettò a tornare indietro abbiamo l'asina abbiamo la terra zapperemo e mangeremo coraggio don simo simone lampo rimase stupito a mirare la fiducia serena di quel matto sì sghignò simone lampo e intanto che mangio io là senza uccelli e senza grano a questo ci penso io gli rispose con placida serietà nàzzaro non devo star con voi modo tre giorni dopo spiro tempini fu accolto in casa e quindi presentato nelle radunanze quale promesso sposo di iduccia non poteva fare a meno di mettersi a commiserar la sua rovina lo avevano rovinato le zolfare quante montagne sventrate per il miraggio del tesoro nascosto va là che potremmo far bene il paio noi due col demonio voi il paio borbottò nàzzaro tornando a sdrajarsi siete in peccato mortale ve l'ho detto e di alta statura tutt'e quattro ida e serafina bionde carlotta e zoe brune certamente era una bella soddisfazione per loro poter bastare a se stesse col proprio lavoro viale s'appressò alla pista per seguir quella corsa e notò subito con l'occhio esperto che il cavallo un sauro montato dalla signorina che stava a destra buttava male i quarti anteriori simone lampo sorrise e gli rispose sì proprio davvero giuratelo badate io so quello che ci vorrebbe per voi eh ma s'affrettò a levarsi anche lui pentito l'espansione d'affetto a cui stava per abbandonarsi gli fu però interrotta dalla stizza persistente tuttavia disse gli uccelli spaventati presero tutti insieme a strillare levandosi con gran tumulto d'ali verso il tetto quanti quanti esclamò nàzzaro pietosamente con le lagrime a gli occhi povere creature di dio e si struggeva dall'invidia ah che invidia rabbiosa le sorgeva man mano per quelle tre ragazze che le pareva ostentassero innanzi a lei così sconfitta con tutti i loro movimenti le corse pazze per le stanze quasi una loro vittoria nàzzaro andò a svegliarlo don simo gli uccelli ci chiamano ah già fece simone lampo destandosi di soprassalto e sgranando tanto d'occhi alla vista di nàzzaro per le maniere gentili e dolcissime e anche per le fattezze graziose e tuttora piacevoli erano magroline forse un po troppo spighite dicevano i maligni che senso nel vederlo rimanere in casa con loro lui solo uomo già nel pieno diritto d'entrare in una intimità che per quanto timida in quei primi istanti e imbarazzata avventava vide liri che s'era fermato all'angolo della via perplesso come tenuto tra due guardando verso il portone in attesa poco dopo dalla porta segnata col numero uscì un giovanottone su i vent'anni tronfio infocato in volto fece don giulio scrollandosi tutto dalla nausea dal ribrezzo ma pur con un segreto compiacimento che per lulù almeno era come aveva detto lui più di prima attorno al marito tre pecette addirittura s'inveleniva fino a diventar vera e propria gelosia poi si calmava si pentiva dei cattivi pensieri insomma è qua dov'è che dici domandò lulù sacchi ancora col sorriso squallido su le labbra ma come se non avesse più una goccia di sangue nelle vene del carpine lo guardò con gli occhi invetrati a un tratto se lo vide accanto chiotto chiotto con le orecchie basse la coda tra le gambe quel povero liri che s'era provato a seguir prima la padrona poi il toti poi lulù e che ora infine aveva preso a seguir lui che orrore ma perché ci pensava tutte e tre insieme sì avrebbero potuto far da madre alla sua creaturina ma se egli ne sceglieva una che attestava con l'eleganza sobria e semplice della mobilia e della tappezzeria l'agiatezza in cui eran nate e di cui avevano goduto né pareva loro ch'egli avesse mai manifestato in alcun modo timido com'era e impensierito sempre di quei piedi troppo grossi ben calzati e indolenziti d'aver qualche mira su esse eh sfido tra tanti e aveva fatto le feste anche a lui carino carino carino ah e si storcignava si allungava grattando con le zampette su le gambe di lui o saltava per arrivare a lambirgli il volto ma non era liri quello sì liri il cagnolino di sua moglie non come quella sua padronaccia donna indegna donna vile sì sì o buon liri anche vile vile perché una donna che si porta nel quartierino pagato dal proprio amante un altro amante sua moglie e come mai lulù dunque stava ad aspettare anche lui e quel cagnolino smarrito lì in mezzo alla via confuso e se la fosse tenuta lei invece costringendolo ogni volta ad aspettare lì nello studio di scultura ch'ella venisse oh com'era stato imbecille stupido cieco ostante l'amore e il gran da fare che gli davano le tre future cognatine lo aveva condotto a termine con quella minuziosa diligenza con quello zelo scrupoloso che soleva mettere in tutti i lavori d'ufficio e negli studii pregiatissimi di scienza positiva la pagò e come questa distinzione la povera iduccia può dirsi che cominciò a morire fin dalla mattina dopo il tempini volle dare a intendere tanto a lei quanto alle sorelle che non era propriamente una malattia boncompagni c'era però il rischio che di qua venisse lulù e lo scorgesse simulando una gran disinvoltura senza voltarsi indietro ma allungando lo sguardo fin in fondo alla via facendo a leva di continuo con le dita sui polsini inamidati per tirarseli fuor delle maniche della giacca timido e smilzo miope e compito chiese debitamente alla maggiore delle quattro sorelle margheri la mano di iduccia per avere anch'esse il piacere d'ajutare le coraggiose amiche a provvedersi da vestir discretamente da pagar la pigione e non morire di fame con uno strido di giubilo e di paura insieme seguiron gli altri cacciati a stormi a stormi in gran confusione e si sparpagliarono dapprima come per rimettersi un po dallo stordimento là gridò simone lampo sul parapetto d'un ponticello lungo lo stradone gli parve di scorgere nel bujo qualcuno sdrajato chi è là colui che stava lì sdrajato alzò appena il capo ed emise come un grugnito là sta tranquillo che non si lasceranno più prendere ormai ritornarono al piano di sopra sollevati e contenti simone lampo s'accostò a un fornelletto per accendere il fuoco e fare il caffè ma nàzzaro lo trasse di furia per un braccio tutto intanto poteva aspettarsi il povero lulù tranne che don giulio del carpine venisse a sorprenderlo nel suo agguato i quattro scomparvero nel giro della pista e don giulio rimase lì a guardare ma dentro di sé sua moglie donna livia su un grosso bajo focoso via giugiù del carpine aggrottato e con gli occhi fissi nel vuoto rimase a raschiarsi le guance rase con le unghie della mano spalmata sulla bocca più esse erano tre ragazze sole costrette per via di quella piccina a convivere col cognato vedovo e e dobbiamo farlo per iduccia nostra concludeva serafina con un profondo sospiro il toti capisci un ragazzaccio uno studentello capisci che fa tua moglie ma gliel'accomodo io adesso lasciami fare hai visto e ora basta giulio basta per tutti sai nessuna donna stava così bene in sella come sua moglie era veramente un piacere vederla cavallerizza nata e con tanta passione pei cavalli così nemica dei languori femminili s'era andata a mettere con quel lulù sacchi frollo melenso la povera bestiola sentendo la voce del padrone insolitamente carezzevole fu presa da una subita gioja gli si slanciò su le gambe dimenandosi tutta cominciò a smaniare con le zampette s'allungò guajolando poi s'arrotolò per terra così diceva fra sé lulù sacchi carezzando il cagnolino e piangendo dall'onta e dal dolore prima che giulio del carpine entrasse nel portone dove anche lui era venuto ad appostarsi tutti in pena siamo don simo ma non ve n'incaricate passerà dormiamo e riaffondò la testa tra le braccia simone lampo sporse il capo per spegnere la candela ma sul punto trattenne il fiato spiro il fazzoletto da collo avvolgiti bene mi raccomando hai la voce un po rauca spiro hai le mani troppo calde perché poi ciascuna gli aveva chiesto un piccolo sacrifizio a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo ecco oh fece allora lei con un respiro di sollievo e tu non l'hai di te che cosa cotesta poca stima che dici disse simone lampo afferrando un fascio di cordicelle che per un congegno complicatissimo tenevano aderenti ai vani delle finestre e dei finestroni già ma non s'era egli messo scioccamente con una donna che valeva senza dubbio molto meno di sua moglie ecco allora perché lulù sacchi mostrava di curarsi così poco del tradimento di donna giannetta sfido che parevano inglesi sorelle bionde e svelte nelle amazzoni grige con due lunghi nastri scarlatti annodati attorno al colletto maschile sai e scappò via su le furie don giulio del carpine rimase come intronato eh che due dunque lulù messo da parte oltrepassato lì un altro nello stesso quartierino un giovinastro aspetta lasciami vedere con chi come fece don giulio restando ma lulù sacchi non ragionava più lo strappò indietro ripetendo lasciami vedere ti dico sta zitto no dio mi guasti tutta di nuovo gridò lei ma contenta cercando d'opporsi con le braccia poi lo baciò pian piano teneramente da dietro la veletta e scappò via e andavano ancora a concerti e a radunanze accolte dovunque con molta deferenza e con simpatia per il coraggio di cui davano prova per il garbo disinvolto con cui portavano gli abiti non più sopraffini spiro le diede su la voce dapprima si ribellò ma poi cedendo alle insistenze di lei ch'eran puerili via come quel timore dovette giurare sei contenta ora abbajando forte ora come se in quel suo delirio d'affetto in quell'accensione della istintiva fedeltà volesse uniti quei due uomini fra i quali non sapeva come spartire la sua gioja e la sua devozione del resto serafina e carlotta avrebbero domandato maggiori ragguagli si sarebbero consigliate con gli amici autorevoli non perché dubitassero minimamente del tempini ma per far le cose proprio a modo diceva a se stessa ch'era giusto infine che non potendo lei badassero almeno loro a spiro e forse chi sa ci avrebbero badato sempre loro tutte e tre vestite di nero non avendo più nessuno a cui comandare simone lampo aveva preso da un pezzo l'abitudine di comandare a se stesso e si comandava a bacchetta simone qua simone là s'imponeva apposta per dispetto del suo stato le faccende più ingrate ma non era giusto non era naturale lei aveva marito esse non l'avevano bisognava dunque ch'ella ne piangesse pure le conseguenze spiro del resto le ed ecco nàzzaro ansante e tutto ilare e irrequieto sei venuto di corsa sì fatto che hai fatto tutto ne parleremo domani don simo sono stanco morto ma ecco intanto questo signor tempini piovuto dal cielo ci volle un bel po prima che le quattro sorelle rinvenissero dallo stupore e si metteva a vagar per le campagne o lungo la spiaggia del mare o su per i monti s'incontrava da per tutto e dove meno si sarebbe aspettato scalzo silenzioso con le mani dietro la schiena e gli occhi chiari invagati e ridenti ve ne volete andare insomma sì o no notte e il rosario non te lo dici parli tanto di dio me lo son detto è in cielo il mio rosario un'avemaria per ogni stella che paglia a tutta la paglia disse nàzzaro accostandosi rapido e leggero come un'ombra posò una mano sul collo dell'asina l'altra su una gamba di simone lampo e guardandolo negli occhi tornò a domandargli i volete salvar l'anima davvero tocca a me pensava invece zoe son la minore la più vicina a iduccia sant'anima egli allora aveva scelto l'ultima ora l'ultima sono io e la moglie lo aveva abbandonato per andare a convivere con il suo fratello ricco poiché l'unica figlia era andata a farsi monaca per disperata gli uccellini a quell'ora dormivano tutti nelle cinque stanze del piano di sotto quella sarebbe stata per loro l'ultima notte da passar lì domani via libertà agli uccellini e fuoco alla paglia gli piaceva questa esclamazione di nàzzaro e se la ripeté con crescente soddisfazione parecchie volte prima di giungere al paese fuoco alla paglia che caldo ti seccherebbe spiro di portarmi questa mantellina oh di spiro sapresti regolarmi quest'orologino va sempre indietro iduccia zitta sospettare delle sorelle questo no neanche per ombra tanto serafina quanto carlotta quanto zoe quanto iduccia stessa rimasero per un pezzo quasi intronate ormai non s'aspettavano più che a qualcuno potesse venire in mente di chieder la mano d'una di loro conoscendo le abitudini della moglie le ore in cui soleva uscir di casa argomentò che il convegno con l'amante poteva aver luogo o alla mattina fra le dieci e le undici o nel pomeriggio poco dopo le quattro creaturina e zoe è chiaro che a lui non basta esser trattato come possiamo trattarlo noi e carlotta di nuovo con gli occhi bassi nella condizione nostra pensate intanto pensate riprendeva serafina secondo secondo caro mio ripeté allora senz'altro donna giannetta del carpine scrollò le spalle e si mosse per la camera nina non avrebbe affrettato il passo neanche se il padrone la avesse tempestata di nerbate pareva glielo facesse apposta per fargli assaporar meglio con la lentezza del suo andare i tristi pensieri che a suo dire era un cestello di vimini senza manico legato con due lacci al posolino della sella e sospeso sotto la coda alla povera bestia si riscosse come punto da un improvviso ribrezzo per quella donna che aveva voluto morderlo velenosamente così per piacere contenta ne era ma non per la loro sicurezza meglio le lenti spiro un pajo di lenti e senza laccio i raccomando a pincenez alle piote nessun accenno erano irrimediabili tra il folto barbone abbatuffolato la fedeltà del cane mentre donna giannetta ancora in sottana e con le spalle e le braccia scoperte e un po anche il seno più d'un po veramente serafina e carlotta scapparono via nella loro camera senza neanche volgersi a guardare il cognato zoe fu più coraggiosa gli mostrò gli occhi rossi di pianto e alzando il pugno in cui teneva il fazzoletto gli disse tra due singhiozzi indietro s'eran fatte circa le dieci perbacco e diventava quasi un'impresa ora traversare via sardegna per arrivare a quel portone là in fondo certo sua moglie non sarebbe venuta dalla parte di via veneto ma da laggiù per una traversa di via boncompagni ma il gelo crebbe ancor più ora serafina diceva a carlotta vedi non sta più in casa il signore quel poco che ci sta guardingo impacciato chi sa che cova ah povera iduccia nostra soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse anche così con la barba rasa anzi appunto perché se l'era rasa la gelosia del resto sentenziò non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna o viceversa e quindi a dover trarre profitto dei buoni studii compiuti per arricchire squisitamente la loro educazione signorile s'erano anche rassegnate a rimaner zitelle la verità di questa indicazione gli rimescolò tutto il sangue come se essa importasse di conseguenza la prova del tradimento dal portone d'una casa dirimpetto un po più giù si fermò a guardare le finestre di quella casa le quali b-a-ba ba ba gli avevano insegnato questo espediente per non perdere neanche quel po di timo buono a ingrassar la terra sissignori ma io ti mando ora in galera ruggì simone lampo nàzzaro ruppe in una gran risata e gli disse chiaro e tondo pazzo siete l'anima eh così ve la volete salvare l'anima niente don simo non ne facciamo niente che aveva lasciato un così gran vuoto nel loro cuore e nella casa come sospettarlo ma nessuna delle tre ecco faceva male zoe anzi a mostrar troppo il compianto e la tenerezza per la povera piccina orfana donna giannetta finito d'acconciarsi i capelli si levò dalla specchiera tu insomma disse difendi la logica la tua però tutti tutti ridevano di lui e lo sfuggivano nessuno che volesse dargli ajuto che gli dicesse compare che fate e allora che cosa ma sì è proprio questo nasce da questo riprese lui con rabbia da questa poca stima di noi che ci fa credere o meglio temere di non bastare a riempiere il cuore o la mente il censo che grava sul podere nàzzaro lo guardò con aria di compatimento sdegnoso bambino vendete la casa che non vi serve a nulla e liberate del censo il podere è presto fatto il quale dev'essere per forza un miserabile un farabutto un mascalzone questa donna o buon liri è vile vile vile era veramente uno spettacolo commoventissimo la fedeltà di questo cane d'una donna infedele verso quei due uomini ingannati l'uno e l'altro ora gli nascevano anche per colpa di lei di quel tentennio del capo cioè ch'essa gli cagionava con la sua andatura sissignori d'improvviso si rizzò sulla vita e disse scrollando il capo ma no via non è possibile donna giannetta si voltò sorridente a guardarlo con le belle braccia levate e le mani tra i capelli quantunque volessero sembrar disinvolte le tre sorelle e anche iduccia stessa vibravano dalla commozione avevano trattato finora con la massima confidenza il tempini ma quella sera che impaccio non l'ho non l'ho non l'ho se mi paragono con coso con lulù ecco povero lulù mio esclamò allora donna giannetta rompendo in una sua abituale risatina ch'era come una cascatella gorgogliante ma quasi quasi dopo tanta vana e smaniosa attesa quella richiesta così improvvisa e insperata le contrariava le insospettiva sospirò egli astratto turbato e livia dunque via sardegna sarebbe una traversa di via veneto spiro tempini parve lì lì per cader fulminato da una congestione cerebrale lui di solito così timido così ossequente così misurato nelle espressioni si lasciò scappare parole di fuoco contro la burocrazia e chi si scioglie non può tener legato chi rimane in vita se non che quando per la prima volta spiro tempini s'era accostato improvvisamente alle quattro margheri la scelta aveva potuto farla lui non per il viaggio di nozze in se stesso ma perché si vedeva costretto a venir meno a un riguardo di delicatezza verso le tre cognatine nubili legò l'asina nella stalluccia e con la lucernetta a olio in mano andò su ad aspettar nàzzaro che doveva contare come gli aveva detto fino a cento stelle non ci so credere ecco i pare impossibile mi pare assurdo che livia ah sì aspetta lo interruppe donna giannetta gli tese prima il copribusto di nansouk la prima volta che gli toccò d'andare dal barbiere gli disse che voleva smettere la pettinatura con la divisa da un lato adottata per consiglio di carlotta e si fece tagliare i capelli a spazzola come prima tu qua trasecolò lulù sacchi era lì anche lui nello stesso portone curvo carezzava un cagnolino lungo lungo basso basso di pelo nero e quel cagnolino gli faceva un mondo di feste tutto fremente quando fu pronta col cappellino in capo e la veletta abbassata si guardò allo specchio di faccia di fianco poi disse non bisogna presumer troppo di sé caro io ci ho piacere per il povero lulù e anche per me che non metteva conto alla fine di coltivare e la triste esperienza fatta più volte il giuramento di non cimentarsi mai più in altre imprese non eran valsi a distoglierlo da nuovi tentativi finché non s'era ridotto com'era adesso quasi al lastrico avrebbero potuto morir di fame e non morivano si procuravano da mangiare da vestir discretamente da pagar la pigione e quelle care amiche che avevano marito e le altre che avevano il fidanzato o facevano mesi addietro aveva finto di credere che avrebbe potuto novamente arricchire con la cultura degli uccelli e aveva fatto delle cinque stanze della sua casa in paese tutt'una gabbia tra me e coso e lulù via non tocca a dirlo a me donna giannetta chinò il capo da una parte e stette così a osservar don giulio di sotto il braccio come per farne una perizia disinteressata prima di emettere un giudizio nàzzaro lo respinse con una bracciata furiosa don imo a che gioco giochiamo di quanti parlari siete fuoco alla paglia mi avete detto e io ho dato fuoco alla paglia per l'anima vostra sotto gli occhi di don giulio essi presero tutt'e quattro a un tempo la corsa come per una sfida e don giulio si distrasse scese il ciglio del viale singhiozzi cattivo ma era destino che iduccia non dovesse godere della distinzione che il tempini finalmente aveva dovuto fare tra lei e le sorelle dell'onestà di sua moglie come di quella di tutte le donne in genere non aveva avuto mai un gran concetto ma uno grandissimo ne aveva di sé della sua forza della sua prestanza maschile e riteneva perciò fermamente che sua moglie si racconciava i bei capelli corvini seduta innanzi alla specchiera il marchese don giulio del carpine finiva di fumarsi una sigaretta sdrajato sulla poltrona a piè del letto disfatto del carpine andava con un gran batticuore che dandogli una romba negli orecchi quasi gli toglieva il senso dell'udito man mano che inoltrava l'ansia gli cresceva bada t'aspetto s'intravedevano ormai laggiù lungo la spiaggia i lumi fiochi del paesello da quella via su l'altipiano marnoso che dominava il paese si spalancava nella notte la vacuità misteriosa del mare quei poveri uccellini là e che pena anche questa finché s'era trattato di prenderli per tentare un negozio da far ridere la gente transeat ma ora scender giù nel gabbione acchiapparli ucciderli e mangiarseli cavò il fazzoletto e si stropicciò le mani che la bestiola devota gli aveva lambite se le stropicciò forte forte forte fin quasi a levarsi la pelle perché iduccia vedendo così naturalmente partecipi le sorelle della soddisfazione della gioja che avrebbero dovuto esser sue principalmente s'irrigidiva in un contegno piuttosto riserbato e faceva peggio veramente certe loro amiche carissime non volevano credere a quest'ultima rassegnazione perché pareva loro che le margheri da un pezzo si fossero come impuntate non riprese a insegarsi i baffi per non far supporre che da vedovo pensasse ancora ad aver cura della propria persona quantunque zoe però gli avesse detto che i baffi insegati gli stavano male no contenta di non esser sola e anche ma sì lo aveva detto chiaramente per aver punito la presunzione di lui nàzzaro si rizzò di scatto dite davvero sì volete salvarvi l'anima non basta dovreste dar fuoco anche alla paglia chi aspettavi tu qua un un mio amico balbettò lulù è è andato su con livia domandò del carpine no che dici fece lulù sacchi smorendo vieppiù ma don giulio sporse il capo a guardare e vide allora sua moglie che svoltava dalla via seguita dal cagnolino ma sentì afferrarsi per un braccio da lulù sacchi il quale pallido stravolto fremente gli disse all'alba i primi cinguettii degli uccelli imprigionati svegliarono subito il vagabondo che dalla seggiola s'era buttato a dormire in terra simone lampo che a quei cinguettii era già avvezzo ronfava ancora era ben noto alla gente del paese con quale e quanta liberalità fosse un tempo vissuto e in che conto avesse tenuto il denaro ma ora ecco era andato a scuola dalle formiche le quali domandò nàzzaro levando la testa che aveva già affondata tra le braccia appoggiate al tavolino di tutto disse simone lampo di vivere così contento le sorelle dapprima si mostrarono incredule tanto che iduccia si stizzì e dichiarò finanche che non voleva saperne perché le era antipatico ecco antipaticissimo quel come si chiamava tempini iduccia si staccava da loro cominciava da quella sera ad appartenere più a quell'estraneo che ad esse era una violenza che tanto più le turbava quanto più delicate eran le maniere con cui si manifestava finora e poi prese il partito di trattenersi quanto più poteva fuori di casa per pesare il meno possibile in famiglia da tanti segni gli parve di dovere argomentare che la sua presenza dava ombra e impicciava a forza di far così e così con la testa guardando attorno dall'alto della sua groppa la desolazione dei campi che s'incupiva a mano a mano sempre più con lo spegnersi degli ultimi barlumi ché quelle supponendo ch'ella non riuscisse ancora a vincere la prima ingiusta antipatia per il tempini ritenevano che fosse loro dovere compensarlo di quella freddezza opprimendolo di cure d'amorevolezze così che egli non se n'accorgesse spiro che pensava spiro egli aveva giurato è vero che non sempre chi vive può serbar fede al giuramento fatto a una morta la vita ha certe difficoltà da cui chi muore si scioglie che veramente cioè sua moglie non aveva potuto prenderlo sul serio e lo aveva ingannato ecco qua e non solo ma anche schernito anche schernito e aveva distrutto lì nel poderetto l'apparato di reti e di canne con cui aveva preso a centinaja e centinaja quegli uccellini sellata l'asina cavalcò e si mise in via per il paese i due uomini si guardarono allibiti lulù sacchi non pensò che aveva gli occhi rossi di pianto ma istintivamente poiché le lagrime gli si erano raggelate sul volto in fiamme se le portò via con due dita e alla prima domanda lanciata nello stupore da don giulio non si ricordava più di nulla condusse il compagno nell'altra stanzetta e sollevata la caditoja su l'assito scesero entrambi la scala di legno della cateratta e pervennero nel piano di sotto intanfato dello sterco di tutte quelle bestioline e di rinchiuso ma iduccia soffriva tanto troppo soffriva non aveva un momento solo di requie nausee capogiri e una prostrazione così grave di tutte le membra che dopo il terzo mese non poté più reggersi in piedi va bene i prendo in parola andate avanti e aspettatemi devo ancora contare fino a cento simone lampo riprese la via sorridendo e dicendo perché no ma né voi padrone né io servo nsieme i sto appresso da un pezzo sapete so che parlate con l'asina e con voi stesso e ho detto tra me simone lampo allibì dapprima poi trasfigurato dall'ira si lanciò contro il matto tu il grano assassino dici davvero m'hai bruciato il grano unite fra loro legate inseparabilmente dall'ajuto che eran costrette a prestarsi a vicenda che s'era immaginato come s'era indotto si vestì in fretta andò vide così la casa al numero la quale aveva realmente al pianterreno lo studio di scultura per cui donna giannetta aveva tanto riso gli uccelli da più mesi lì imprigionati in quel subitaneo scompiglio sgomenti sospesi sul fremito delle ali non seppero in prima spiccare il volo bisognò che alcuni più animosi s'avventassero via come frecce non so se basterà l'espiazione che v'ho fatto fare su andiamo bisognerà mandarli tutti in una stanza prima non ce n'è bisogno guarda oh tu nàzzaro che fai lì aspetto le stelle te le mangi no le conto e poi infastidito da quelle domande nàzzaro si rizzò a sedere sul parapetto e gridò iroso tra il fitto barbone si butto a sedere su una seggiola e cominciò a stropicciarsi le gambe con tutt'e due le mani mentre gli occhi d'animale forastico gli brillavano d'un riso strano abbozzato appena sulle labbra di tra il folto barbone andò in giro per roma seguendo come un cagnolino i passi della buon'anima che guidava nel ricordo la moglie visitò le antichità e i musei e le gallerie e le chiese e i giardini era stata presa tutta da quell'uomo e istruita e formata e fatta donna da lui era insomma una creatura di cosimo taddei doveva tutto tutto a lui e non pensava e non sentiva e non parlava e non si moveva se non a modo di lui passi passi pure qui era anche il mio studio d'ingegnere sa ora lei vi ha allogato il suo gabinetto di chimica buon lavoro la vita a chi resta la morte a chi tocca e senza riuscirci povero bartolino ma che povero ma perché povero miagolò con la voce nasina stizzito il motta vecchio marito della giovine ortensia il quale aveva combinato quel matrimonio e non voleva se ne dicesse male bisognava coniugare bartolino per avere un po d'allegria in casa ed ecco povero figliuolo lo avevano coniugato davvero colori bartolino si avvilì tanto più che lina mostrava di riprender gusto a quelle scapataggini seguitando così a lei doveva certo sembrare di rivivere proprio con la fra i due però via non si poteva mettere in dubbio che avesse molta più esperienza della vita e più giudizio lei che lui ah lui bartolino non è mica uno sciocco valentissimo chimico ma sì di prima forza ghignò la moglie di primissima forza ribatté lui fu per ortensia motta una rivincita ella si mostrò dolentissima d'ingannar l'amica ma fece intendere a bartolino che lei prima ancora che egli prendesse moglie via era quasi fatale domanda no no s'affrettò a risponderle ortensia tra le lagrime ma capirai che cosa tutta quella pena sul serio non la capiva lina fiorenzo e volle confessarlo al marito e allora lei frenandosi di scatto ma coniugatelo pure cari miei io rido per me rido di ciò che sto leggendo uscendo dalla stazione dopo ritirato il baule riconobbe subito il conduttore dell'omnibus e gli fe cenno come furono montati disse al marito vedrai albergo modesto ma comodissimo no no no no no niente baci per ora col muso sporco tu ti laverai qua io andrò di là nel mio bugigattolino addio e scappò via felice esultante lina fiorenzo che alla morte del taddei s'era trovata accanto ortensia e n'aveva avuto conforto e cure da sorella corse subito da lei per curarla a sua volta cosimo taddei d'indole vivacissima non aveva abitudini non aveva voluto mai averne sicché dunque bartolino alle prime stranezze si sentì rimproverare dalla moglie oh dio bartolino come la ma non era neanche padre poi lina aveva ragione ortensia piangeva troppo nei tre mesi del fidanzamento di bartolino la motta aveva notato che il povero giovine era rimasto molto turbato della facilità con cui la promessa sposa quanto contro il defunto taddei perché comprendeva bene ormai che quel modo di ragionare quel modo di sentire non eran proprii di lei della moglie ma frutto della scuola di quell'uomo che doveva essere stato un gran cinico ma senza dubbio chi sa al primo concorso chi sa di qual primaria università del regno sarebbe stato professore dotto dotto e ora come marito sarebbe stato esemplare e bartolino fiorenzo rimase così simpaticamente impressionato di quel dolore della vedova che per la prima volta osò contraddire alla moglie che quel dolore non voleva credere parlava innanzi a lui del primo marito turbato perché non riusciva a metter d'accordo la memoria viva continua persistente ch'ella serbava di colui col fatto che ora stesse per riprender marito intendeva dire guidarlo per roma dove bartolino non era mai stato lei sì c'era stata nel suo primo viaggio di nozze con la buon'anima e serbava memoria anche delle minime cose dei più lievi incidenti che le erano occorsi a ridere oh certe risate ci faceva coniugarlo sì signora coniugarlo si voltava a dirle il marito irosamente vorreste vedere se fosse libera subito rispose il cameriere inchinandosi molto più comoda spiegò lina al marito ci dev'essere un piccolo vano accanto all'alcova e poi più aria e meno frastuono staremmo molto meglio ne aveva discusso in casa con lo zio e questi aveva cercato di rassicurarlo dicendogli che era anzi una prova di franchezza quella da parte della sposa di cui non avrebbe dovuto offendersi che cominciava a provare nel dover seguire così in tutto e per tutto l'esperienza il consiglio i gusti le inclinazioni di quel primo marito trasecolò un ritrattino piccolo piccolo di cosimo taddei anche lì rideva e lo salutava saluto a lina sarulli vedova taddei non era neanche passato per il capo di togliere quel ritratto dal salotto il ritratto del padrone di casa la moglie non lo faceva per male non se n'accorgeva né poteva accorgersene a diciott'anni priva d'ogni discernimento d'ogni nozione della vita e allora allora bartolino per dare uno sfogo all'orgasmo crescente di giorno in giorno concepì un tristo disegno veramente egli non intese tanto di tradir la moglie quanto di vendicarsi di quell'uomo che gliel'aveva presa tutta e se la teneva ancora bartolino fiorenzo si guardò attorno un po mortificato poi s'appressò all'alcova ne sollevò il cortinaggio e vide il letto doveva esser lo stesso in cui la moglie per la prima volta aveva dormito con l'ingegner taddei sportello ecco tre valige due cappelliere no tre cappelliere un porta-mantelli un altro porta-mantelli questo sacchetto quest'altro sacchetto che altro c'è niente basta hotel vittoria tondo biondo rubicondo aveva l'aria d'un bamboccione d'un bamboccione curioso però calvo ma d'una calvizie che pareva finta come se egli stesso si fosse rasa la sommità del capo per togliersi quell'aria infantile ricordava che anche alla buon'anima era capitato lo stesso caso gli avevano assegnato una camera al primo piano e lui se l'era fatta cambiare in fin de conti dico le è morto il marito eh via adesso marito esclamò lina le poteva esser padre a momenti e ti par poco cioè ne escogitava tra sé e sé anche di arditissime ma poi bastava che la moglie nel vederlo diventar rosso rosso gli domandasse che hai addio gli sbollivano tutte faceva un viso da scemo e le rispondeva che ho vedendo e osservando tutto ciò che la buon'anima aveva fatto vedere e osservare alla moglie era timido e non osava dimostrare in quei primi giorni l'avvilimento la mortificazione va bene benissimo sì sì benissimo rispose bartolino fiorenzo come se la buon'anima avesse domandato a lui un parere dunque cara lina siamo intesi concluse la sarulli sorridendo rimasto per un tratto solo là nella camera del buon vecchio motta si pentì della sua cattiva azione a un certo punto gli occhi gli andarono per caso su qualcosa che luccicava su lo scendiletto dalla parte d'ortensia intanto ortensia pensava ai due sposini in viaggio e rideva immaginandosi la lina a tu per tu con quel giovanottone calvo inesperto vergine di cuore come diceva il marito forse a quell'ora la vedova sposina aveva già notato la differenza tra i due prima che il treno si scrollasse per partire lo zio anselmo aveva detto alla nuova nipote lina ti raccomando bartolino guidalo tu difatti leggeva lei mentre il motta si faceva la solita partita a scacchi col signor anselmo zio di bartolino leggeva qualche romanzo francese alla vecchia signora fiorenzo da sei mesi relegata in una poltrona dalla paralisi e le disse col volto in fiamme ma anche tu scusa non hai forse pianto quando t'è morto che c'entra lo interruppe lina prima di tutto la buon'anima era ancor giovane sì fece bartolino stringendosi nelle spalle rosso come un gambero di fronte a quella specie d'incoscienza della moglie pur tanto sapiente ortensia motta intima di casa fiorenzo e anche amicissima della sarulli disse al marito alludendo a bartolino povero figliuolo ha preso moglie io direi piuttosto che gli hanno dato marito patrimonio la sarulli seguitò senza notare affatto l'impaccio del promesso sposo a me non piaceva cangiar nome ma la buon'anima allora mi disse e se invece di carolina ti chiamassi cara lina non sarebbe meglio quasi lo stesso ma tanto di più dopo il viaggio di nozze doveva essere di molto cresciuto nel ricevere la visita di condoglianza dei due sposi ella aveva voluto perciò mostrarsi non tanto a lina quanto a bartolino inconsolabile buon servizio pulizia prezzi modici e centrale poi la buon'anima senza volerlo ella lo ricordava se n'era trovato molto contento ora anche bartolino senza dubbio se ne sarebbe trovato disse avanti bartolino per non farlo dire a lei e poi io riprese ella ho pianto ho pianto ho pianto è vero non molto arrischiò bartolino molto molto ma in fine mi son fatta una ragione ecco e da lontano da un ritratto appeso alla parete del salotto nella casa della moglie bartolino si vide salutare questa fatalità non apparve a bartolino molto chiara e però da buon figliuolo restò deluso quasi frodato dalla facilità con cui era riuscito nel suo intento era un ciondolo d'oro con una catenella che doveva esserle scivolato dal collo lo raccolse per restituirglielo ma aspettando con le dita nervose senza volerlo gli venne fatto d'aprirlo che camera avevano assegnato loro la camera al primo piano bella camera ampia con alcova ben messa ma lina disse al vecchio cameriere pippo e la camera al n al secondo piano non ti piace gli domandò lina spuntandosi il cappellino innanzi al noto specchio sul cassettone sì va bene la buon'anima era cosimo taddei il primo marito eccolo là glielo aveva anche indicato la promessa sposa perché era ancora là ridente e in atto di salutare col cappello non credeva che questo compito pietoso dovesse riuscirle difficile ortensia via non doveva essere in fondo troppo afflitta di quella sciagura buon uomo sì il povero motta ma seccantissimo e molto più vecchio di lei il fatto è che ella prima che si fosse concluso quel matrimonio con la sarulli ogni qual volta in casa fiorenzo sentiva consigliare dal marito allo zio di bartolino che bisognava coniugare questo ragazzo scoppiava a ridere occorsi minutissima e lucidissima memoria quasi che fossero passati non sei anni ma sei mesi da allora il viaggio con bartolino durò un'eternità le tendine non si poterono abbassare di ritorno dal viaggio di nozze furono turbati da una triste notizia inattesa il motta l'autore del loro matrimonio era morto improvvisamente era di cosimo taddei infatti la casa in cui ella abitava lui ingegnere la aveva levata di pianta lui poi così elegantemente arredata per lasciargliela alla fine in eredità con l'intero patrimonio scesi all'albergo lina si sentì come a casa sua avrebbe voluto che qualcuno la riconoscesse come lei riconosceva quasi tutti ecco quel vecchio cameriere per esempio pippo sì lo stesso di sei anni fa perché appunto dal fatto che ella riprendeva marito doveva venirgli la certezza che la memoria di quell'uomo non aveva più radici nel cuore di lei bensì nella mente soltanto sicché dunque ella poteva parlarne senza scrupoli anche dinanzi a lei niente di suo che la sottraesse anche per poco al dominio di quel morto bartolino fiorenzo cercava cercava ma la timidezza gl'impediva d'escogitar carezze nuove lina sarulli ch'era stata quattr'anni in compagnia di quel caro ingegner taddei espertissimo vivace gioviale e intraprendente anche troppo sì ma almeno ecco un bacio una carezza qualcosa infine che non fosse propriamente a modo di quell'altro niente niente niente di particolare doveva egli far sentire a quella donna e come mai dunque aveva ripreso marito ma perché cosimo taddei le aveva insegnato che alle sciagure le lagrime non son rimedio allegre veramente quelle serate bartolino tappato ermeticamente nel suo gabinetto di chimica la vecchia zia che fingeva di prestare ascolto alla lettura e non capiva più una saetta quegli altri due vecchi intenti alla loro partita credette che quest'idea cattiva fosse nata in lui spontaneamente ma in verità bisogna dire in sua scusa che gli fu quasi suggerita insinuata entrava nella camera da letto ed ecco l'immagine del taddei lo perseguitava anche lì rideva e lo salutava si serva si serva pure buona notte è contento di mia moglie ah gliel'ho istruita bene la vita a chi resta la morte a chi tocca per tutto il tempo che durò il viaggio di nozze non solamente poi si coricò in quello stesso letto ma desinò e cenò anche negli stessi ristoranti dove la buon'anima aveva condotto a desinare la moglie rispose egli oh guarda me n'accorgo dallo specchio quel quadretto lì non c'era allora c'era un piatto giapponese si sarà rotto ma di non ti piace bartolino non s'era affatto raffidato dopo questo ragionamento ortensia lo sapeva bene ora poi ella aveva motivo di credere che il turbamento del giovine per quella così detta franchezza della moglie e bartolino fiorenzo intesi sì sì intesi balbettò smarrito di confusione e di vergogna pensando che il marito intanto guardava ridente dalla parete e lo salutava lo aveva sempre davanti a gli occhi entrava nello studio ed ecco l'immagine del taddei gli rideva e lo salutava come per dirgli ma con ciò si badi la motta non voleva mica dire che lina sarulli prima lina taddei ora lina fiorenzo avesse più dell'uomo che della donna no troppo donna anzi quella cara lina oh bonissimo figliuolo non fiatava neppure stordito eh gli disse anche a me ha fatto lo stesso effetto la prima volta ma vedrai roma ti piacerà guarda guarda piazza delle terme terme di diocleziano infiltrata da colei che invano da scapolo aveva più volte tentato con le sue arti di rimuoverlo dall'eccessivo studio della chimica nella parete di fronte al canapè presso al quale bartolino fiorenzo stava seduto e istintivamente a bartolino era venuto di inchinar la testa per rispondere a quel saluto appena il treno s'arrestò alla stazione di roma lina disse al marito ora lascia fare a me ti prego giù le valige e al facchino che venne ad aprir lo sportello credi pure bartolino tutto quel pianto di ortensia è troppo bartolino non ci volle credere bartolino sentì anzi più aspra entro di sé dopo questo discorso la stizza ma non tanto contro la moglie alla fine cominciò a fare stranezze per scuotere le abitudini della moglie se non che queste abitudini lina le aveva contratte da vedova rimase però costernata nel ritrovare l'amica dopo dieci giorni dalla disgrazia addirittura inconsolabile suppose che il marito la avesse lasciata in tristi condizioni finanziarie e arrischiò con garbo una domanda santa maria degli angeli e quella là voltati fino in fondo via nazionale magnifica non è vero poi ci passeremo nella vita coniugale entrava puro vergine di cuore ah per questo riconobbe la moglie come se quanto a quella verginità fosse disposta a concedere anche di più lina veramente ecco lina no non è il mio nome carolina mi chiamo la buon'anima mi volle chiamar lina e m'è rimasto così quando tre mesi dopo i fiorenzo marito e moglie accompagnati alla stazione dai parenti e dagli amici partirono per il viaggio di nozze diretti a roma il cameriere poco dopo venne a dire che il n era libero e a loro disposizione se lo preferivano ma sì ma sì s'affrettò a dir lina lietissima battendo le mani ma non volle darsi per vinto sforzò violentemente la propria natura per farne di nuove qualunque cosa però facesse pareva a lina che la avesse fatta pure quell'altro che ne aveva fatte veramente di tutti i colori non ne poteva più tutta quella casa lì era piena di quell'uomo come sua moglie ed egli tanto pacifico prima ora si trovava in preda a un continuo orgasmo che pur si sforzava di dissimulare non si vedeva forse bartolino ogni giorno entrando nel salotto sorridere e salutare da colui ah quel ritratto lì non poteva più soffrirlo era una persecuzione la vita a chi resta la morte a chi tocca se fosse morta lei egli avrebbe certamente ripreso moglie e dunque dunque ora bartolino doveva fare a modo di lei cioè a modo di cosimo taddei ch'era il loro maestro e la loro guida e appena entrata ebbe la gioja di riveder quella camera tal quale con la stessa tappezzeria gli stessi mobili nella stessa posizione bartolino restava estraneo a quella gioja non pensare a nulla non affliggersi di nulla ridere e divertirsi poiché n'era tempo ella non lo faceva per male lui valentissimo chimico se avesse voluto mandare a stampa gli studii profondi nuovi d'indiscutibile originalità che aveva fatto fin da giovinetto in quella scienza passione finora unica esclusiva della sua vita ma l suo pecuglio di nova vivanda e fatto ghiotto si ch'esser non puote che per diversi salti non si spanda e quanto le sue pecore remote e vagabunde piu da esso vanno piu tornano a l'ovil di latte vote indi si fece l'un piu presso a noi e solo incomincio tutti sem presti al tuo piacer perche di noi ti gioi noi ci volgiam coi principi celesti d'un giro e d'un girare e d'una sete ai quali tu del mondo gia dicesti quanto mi piacque quando ti vidi non esser tra rei nullo bel salutar tra noi si tacque poi dimando quant'e che tu venisti a pie del monte per le lontane acque poi quando fuor da noi tanto divise quell'ombre che veder piu non potiersi novo pensiero dentro a me si mise del qual piu altri nacquero e diversi e tanto d'uno in altro vaneggiai che li occhi per vaghezza ricopersi e l pensamento in sogno trasmutai purgatorio canto per non esser corretta da li sproni poi che ponesti mano a la predella o alberto tedesco ch'abbandoni costei ch'e fatta indomita e selvaggia e dovresti inforcarsi suoi arcioni giusto giudicio da le stelle caggia sovra l tuo sangue e sia novo e aperto tal che l tuo successor temenza n'aggia cominciai el par che tu mi nieghi o luce mia espresso in alcun testo che decreto del cielo orazion pieghi e questa gente prega pur di questo sarebbe dunque loro speme vana o non m'e l detto tuo ben manifesto su non eran mossi i pie nostri anco quand'io conobbi quella ripa intorno che dritto di salita aveva manco esser di marmo candido e addorno d'intagli si che non pur policleto ma la natura li avrebbe scorno e quel corno d'ausonia che s'imborga di bari e di gaeta e di catona da ove tronto e verde in mare sgorga fulgeami gia in fronte la corona di quella terra che l danubio riga poi che le ripe tedesche abbandona quando da tutte queste cose sciolto con beatrice m'era suso in cielo cotanto gloriosamente accolto poi che ciascuno fu tornato ne lo punto del cerchio in che avanti s'era fermossi come a candellier candelo e io senti dentro a quella lumera che pria m'avea parlato sorridendo incominciar faccendosi piu mera li angeli frate e l paese sincero nel qual tu se dir si posson creati si come sono in loro essere intero ma li elementi che tu hai nomati e quelle cose che di lor si fanno da creata virtu sono informati quando la madre da chiron a schiro trafuggo lui dormendo in le sue braccia la onde poi li greci il dipartiro che mi scoss'io si come da la faccia mi fuggi l sonno e diventa ismorto come fa l'uom che spaventato agghiaccia io mossi li occhi e l buon maestro almen tre voci t'ho messe dicea surgi e vieni troviam l'aperta per la qual tu entre su mi levai e tutti eran gia pieni de l'alto di i giron del sacro monte e andavam col sol novo a le reni vero e che piu e meno eran contratti secondo ch'avien piu e meno a dosso e qual piu pazienza avea ne li atti piangendo parea dicer piu non posso purgatorio canto pero ti prego dolce padre caro che mi dimostri amore a cui reduci ogne buono operare e l suo contraro drizza disse ver me l'agute luci de lo ntelletto e fieti manifesto l'error de ciechi che si fanno duci e quando il dente longobardo morse la santa chiesa sotto le sue ali carlo magno vincendo la soccorse omai puoi giudicar di quei cotali ch'io accusai di sopra e di lor falli che son cagion di tutti vostri mali mai tremaci quando alcuna anima monda sentesi si che surga o che si mova per salir su e tal grido seconda de la mondizia sol voler fa prova che tutto libero a mutar convento l'alma sorprende e di voler le giova e quando fuor ne cardini distorti li spigoli di quella regge sacra che di metallo son sonanti e forti non rugghio si ne si mostro si acra tarpea come tolto le fu il buono metello per che poi rimase macra qui ti poso ma pria mi dimostraro li occhi suoi belli quella intrata aperta poi ella e l sonno ad una se n'andaro a guisa d'uom che n dubbio si raccerta e che muta in conforto sua paura poi che la verita li e discoperta dolce mio padre di quale offensione si purga qui nel giro dove semo se i pie si stanno non stea tuo sermone ed elli a me l'amor del bene scemo del suo dover quiritta si ristora qui si ribatte il mal tardato remo volser virgilio a me queste parole con viso che tacendo disse taci ma non puo tutto la virtu che vuole che riso e pianto son tanto seguaci a la passion di che ciascun si spicca che men seguon voler ne piu veraci io non so se piu disse o s'ei si tacque tant'era gia di la da noi trascorso ma questo intesi e ritener mi piacque e quei che m'era ad ogne uopo soccorso disse volgiti qua vedine due venir dando a l'accidia di morso di retro a tutti dicean ecco di qua ma fanno i passi radi mormorava il poeta molte genti questi ne nvieranno a li alti gradi li occhi miei ch'a mirare eran contenti per veder novitadi ond'e son vaghi volgendosi ver lui non furon lenti creata fu la materia ch'elli hanno creata fu la virtu informante in queste stelle che ntorno a lor vanno l'anima d'ogne bruto e de le piante di complession potenziata tira lo raggio e l moto de le luci sante naturale e sempre sanza errore ma l'altro puote errar per malo obietto o per troppo o per poco di vigore mentre ch'elli e nel primo ben diretto e ne secondi se stesso misura esser non puo cagion di mal diletto ma quando al mal si torce o con piu cura o con men oh diss'io lui non se tu oderisi l'onor d'agobbio e l'onor di quell'arte ch'alluminar chiamata e in parisi frate diss'elli piu ridon le carte che pennelleggia franco bolognese l'onore e tutto or suo e mio in parte ben non sare io stato si cortese mentre ch'io vissi io la mirava e come l sol conforta le fredde membra che la notte aggrava cosi lo sguardo mio le facea scorta la lingua e poscia tutta la drizzava in poco d'ora e lo smarrito volto com amor vuol cosi le colorava e l savio duca omai veggio la rete che qui v'impiglia e come si scalappia perche ci trema e di che congaudete ora chi fosti piacciati ch'io sappia e perche tanti secoli giaciuto qui se ne le parole tue mi cappia verdi come fogliette pur mo nate erano in veste che da verdi penne percosse traean dietro e ventilate l'un poco sovra noi a star si venne e l'altro scese in l'opposita sponda si che la gente in mezzo si contenne che hai che pur inver la terra guati la guida mia incomincio a dirmi poco amendue da l'angel sormontati e io con tanta sospeccion fa irmi novella visiion ch'a se mi piega si ch'io non posso dal pensar prima fue morta la gente a cui il mar s'aperse che vedesse iordan le rede sue e quella che l'affanno non sofferse fino a la fine col figlio d'anchise se stessa a vita sanza gloria offerse maria corse con fretta a la montagna e cesare per soggiogare ilerda punse marsilia e poi corse in ispagna ratto ratto che l tempo non si perda per poco amor gridavan li altri appresso che studio di ben far grazia rinverda magne quale l falcon che prima a pie si mira indi si volge al grido e si protende per lo disio del pasto che la il tira tal mi fec io e tal quanto si fende la roccia per dar via a chi va suso n'andai infin dove l cerchiar si prende io volsi ulisse del suo cammin vago al canto mio e qual meco s'ausa rado sen parte si tutto l'appago ancor non era sua bocca richiusa quand una donna apparve santa e presta lunghesso me per far colei confusa chi fia dov'io la ti fara ed ella l'altrui bene a te che fia se l tuo metti in oblio ond'elli or ti conforta ch'ei convene ch'i solva il mio dovere anzi ch'i mova giustizia vuole e pieta mi ritene vedi come da indi si dirama l'oblico cerchio che i pianeti porta per sodisfare al mondo che li chiama che se la strada lor non fosse torta molta virtu nel ciel sarebbe in vano e quasi ogne potenza qua giu morta queste parole m'eran si piaciute ch'io mi trassi oltre per aver contezza di quello spirto onde parean venute esso parlava ancor de la larghezza che fece niccolo a le pulcelle per condurre ad onor lor giovinezza li occhi di beatrice ch'eran fermi sovra me come pria di caro assenso al mio disio certificato fermi deh metti al mio voler tosto compenso beato spirto dissi e fammi prova ch'i possa in te refletter quel ch'io penso raccomando la donna sua piu cara e comando che l'amassero a fede e del suo grembo l'anima preclara mover si volle tornando al suo regno e al suo corpo non volle altra bara che l'animo ad essa volger face e se rivolto inver di lei si piega quel piegare e amor quell'e natura che per piacer di novo in voi si lega poi come l foco movesi in altura per la sua forma ch'e nata a salire la dove piu in sua matera dura canto i posto avea fine al suo ragionamento l'alto dottore e attento guardava ne la mia vista s'io parea contento e io cui nova sete ancor frugava di fuor tacea e dentro dicea ma vostra vita sanza mezzo spira la somma beninanza e la innamora di se si che poi sempre la disira e quinci puoi argomentare ancora vostra resurrezion se tu ripensi come l'umana carne fessi allora che li primi parenti intrambo fensi paradiso canto io vidi quello essercito gentile tacito poscia riguardare in sue quasi aspettando palido e umile e vidi uscir de l'alto e scender giue due angeli con due spade affocate tronche e private de le punte sue che la riempie come quel ben ch'a ogne cosa e tanto ahi anime ingannate e fatture empie che da si fatto ben torcete i cuori drizzando in vanita le vostre tempie ed ecco un altro di quelli splendori ver me si fece e l suo voler piacermi significava nel chiarir di fori e deh chi siete fue la voce mia di grande affetto impressa e quanta e quale vid'io lei far piue per allegrezza nova che s'accrebbe quando parlai a l'allegrezze sue cosi fatta mi disse non vo pero lettor che tu ti smaghi di buon proponimento per udire come dio vuol che l debito si paghi non attender la forma del martire pensa la succession pensa ch'al peggio oltre la gran sentenza non puo ire l'amor ch'ad esso troppo s'abbandona di sovr'a noi si piange per tre cerchi ma come tripartito si ragiona tacciolo accio che tu per te ne cerchi purgatorio canto li precedeva al benedetto vaso trescando alzato l'umile salmista e piu e men che re era in quel caso di contra effigiata ad una vista d'un gran palazzo micol ammirava si come donna dispettosa e trista io in quella turba spessa volgendo a loro e qua e la la faccia e promettendo mi sciogliea da essa quiv'era l'aretin che da le braccia fiere di ghin di tacco ebbe la morte e l'altro ch'annego correndo in caccia canto viii solea creder lo mondo in suo periclo che la bella ciprigna il folle amore raggiasse volta nel terzo epiciclo per che non pur a lei faceano onore di sacrificio e di votivo grido le genti antiche ne l'antico errore quante volte del tempo che rimembre legge moneta officio e costume hai tu mutato e rinovate membre e se ben ti ricordi e vedi lume vedrai te somigliante a quella inferma che non puo trovar posa in su le piume ma con dar volta suo dolore scherma questo decreto frate sta sepulto a li occhi di ciascuno il cui ingegno ne la fiamma d'amor non e adulto veramente pero ch'a questo segno molto si mira e poco si discerne diro perche tal modo fu piu degno s'io dico l ver l'effetto nol nasconde atene e lacedemona che fenno l'antiche leggi e furon si civili fecero al viver bene un picciol cenno verso di te che fai tanto sottili provedimenti ch'a mezzo novembre non giugne quel che tu d'ottobre fili che piu non arse la figlia di belo noiando e a sicheo e a creusa di me infin che si convenne al pelo ne quella rodopea che delusa fu da demofoonte ne alcide quando iole nel core ebbe rinchiusa la luna quasi a mezza notte tarda facea le stelle a noi parer piu rade fatta com'un secchion che tuttor arda e correa contro l ciel per quelle strade che l sole infiamma ci apparve un'ombra e dietro a noi venia dal pie guardando la turba che giace ne ci addemmo di lei si parlo pria dicendo o frati miei dio vi dea pace noi ci volgemmo subiti e virgilio rendeli l cenno ch'a cio si conface poi comincio si pareggiando i miei co passi fidi del mio maestro usci fuor di tal nube ai raggi morti gia ne bassi lidi o imaginativa che ne rube talvolta si di fuor ch'om non s'accorge perche dintorno suonin mille tube chi move te se l senso non ti porge che cotesta cortese oppinione ti fia chiavata in mezzo de la testa con maggior chiovi che d'altrui sermone se corso di giudicio non s'arresta purgatorio canto cosi prego l poeta e si risposto poco dinanzi a noi ne fu per ch'io nel parlare avvisai l'altro nascosto e volsi li occhi a li occhi al segnor mio ond elli m'assenti con lieto cenno cio che chiedea la vista del disio ne tra l'ultima notte e l primo die si alto o si magnifico processo o per l'una o per l'altra fu o fie che piu largo fu dio a dar se stesso per far l'uom sufficiente a rilevarsi che s'elli avesse sol da se dimesso e tutti li altri modi erano scarsi a la giustizia che di sei ali facen la coculla perche non satisface a miei disii gia non attendere io tua dimanda s'io m'intuassi come tu t'inmii la maggior valle in che l'acqua si spanda incominciaro allor le sue parole o anima che tanto ben favelle dimmi chi fosti dissi e perche sola tu queste degne lode rinovelle non fia sanza merce la tua parola s'io ritorno a compier lo cammin corto di quella vita ch'al termine vola vedi se far si dee l'omo eccellente si ch'altra vita la prima relinqua e cio non pensa la turba presente che tagliamento e adice richiude ne per esser battuta ancor si pente ma tosto fia che padova al palude cangera l'acqua che vincenza bagna per essere al dover le genti crude la tua citta che di colui e pianta che pria volse le spalle al suo fattore e di cui e la nvidia tanto pianta produce e spande il maladetto fiore c'ha disviate le pecore e li agni pero che fatto ha lupo del pastore per questo l'evangelio e i dottor magni son derelitti e solo ai decretali si studia si che pare a lor vivagni dite costinci che volete voi comincio elli a dire ov'e la scorta guardate che l venir su non vi noi donna del ciel di queste cose accorta rispuose l mio maestro a lui pur dianzi ne disse andate la quivi e la porta onde poniam che di necessitate surga ogne amor che dentro a voi s'accende di ritenerlo e in voi la podestate la nobile virtu beatrice intende per lo libero arbitrio e pero guarda che l'abbi a mente s'a parlar ten prende noi ci appressammo ed eravamo in parte che la dove pareami prima rotto pur come un fesso che muro diparte vidi una porta e tre gradi di sotto per gire ad essa di color diversi e un portier ch'ancor non facea motto n'aggia ch'avete tu e l tuo padre sofferto per cupidigia di costa distretti che l giardin de lo mperio sia diserto vieni a veder montecchi e cappelletti monaldi e filippeschi uom sanza cura color gia tristi e questi con sospetti che a questo monte fosser volte l'anime degne di salire a dio fur l'ossa mie per ottavian sepolte io son virgilio e per null'altro rio lo ciel perdei che per non aver fe cosi rispuose allora il duca mio mera or sappi che la entro si tranquilla raab e a nostr'ordine congiunta di lei nel sommo grado si sigilla da questo cielo in cui l'ombra s'appunta che l vostro mondo face pria ch'altr'alma del triunfo di cristo fu assunta voi che ntendendo il terzo ciel movete e sem si pien d'amor che per piacerti non fia men dolce un poco di quiete poscia che li occhi miei si fuoro offerti a la mia donna reverenti ed essa fatti li avea di se contenti e certi rivolsersi a la luce che promessa tanto e beatrice quella che si scorge di bene in meglio si subitamente che l'atto suo per tempo non si sporge quant'esser convenia da se lucente quel ch'era dentro al sol dov'io entra'mi non per color ma per lume che val perche ti racconciasse il freno iustiniano se la sella e vota sanz'esso fora la vergogna meno ahi gente che dovresti esser devota e lasciar seder cesare in la sella se bene intendi cio che dio ti nota guarda come esta fiera e fatta fella soglia quest'e l principio la onde si piglia ragion di meritare in voi secondo che buoni e rei amori accoglie e viglia color che ragionando andaro al fondo s'accorser d'esta innata libertate pero moralita lasciaro al mondo come si frange il sonno ove di butto nova luce percuote il viso chiuso che fratto guizza pria che muoia tutto cosi l'imaginar mio cadde giuso tosto che lume il volto mi percosse maggior assai che quel ch'e in nostro uso ed ei surgendo or puoi la quantitate comprender de l'amor ch'a te mi scalda quand'io dismento nostra vanitate trattando l'ombre come cosa salda purgatorio canto l'altra letizia che m'era gia nota per cara cosa mi si fece in vista qual fin balasso in che lo sol percuota per letiziar la su fulgor s'acquista si come riso qui ma giu s'abbuia l'ombra di fuor come la mente e trista io sono omberto e non pur a me danno superbia fa che tutti miei consorti ha ella tratti seco nel malanno e qui convien ch'io questo peso porti per lei tanto che a dio si sodisfaccia poi ch'io nol fe tra vivi qui ma dione onoravano e cupido quella per madre sua questo per figlio e dicean ch'el sedette in grembo a dido e da costei ond'io principio piglio pigliavano il vocabol de la stella che l sol vagheggia or da coppa or da ciglio cosi disse il mio duca e io con lui volgemmo i nostri passi ad una scala e tosto ch'io al primo grado fui senti'mi presso quasi un muover d'ala e ventarmi nel viso e dir beati pacifici che son sanz'ira mala la mia conversiione ome fu tarda ma come fatto fui roman pastore cosi scopersi la vita bugiarda vidi che lui non s'acquetava il core ne piu salir potiesi in quella vita er che di questa in me s'accese amore la fama che la vostra casa onora grida i segnori e grida la contrada si che ne sa chi non vi fu ancora e io vi giuro s'io di sopra vada che vostra gente onrata non si sfregia del pregio de la borsa e de la spada la natura che dal suo fattore s'era allungata uni a se in persona con l'atto sol del suo etterno amore or drizza il viso a quel ch'or si ragiona questa natura al suo fattore unita qual fu creata fu sincera e buona la corona vedova promossa la testa di mio figlio fu dal quale cominciar di costor le sacrate ossa mentre che la gran dota provenzale al sangue mio non tolse la vergogna poco valea ma pur non facea male se cio non fosse il ciel che tu cammine producerebbe si li suoi effetti che non sarebbero arti ma ruine e cio esser non puo se li ntelletti che muovon queste stelle non son manchi canto ix la concubina di titone antico gia s'imbiancava al balco d'oriente fuor de le braccia del suo dolce amico di gemme la sua fronte era lucente poste in figura del freddo animale che con la coda percuote la gente li comincio con forza e con menzogna la sua rapina e poscia per ammenda ponti e normandia prese e guascogna carlo venne in italia e per ammenda vittima fe di curradino e poi ripinse al ciel tommaso per ammenda l'ombra che s'era al giudice raccolta quando chiamo per tutto quello assalto punto non fu da me guardare sciolta se la lucerna che ti mena in alto truovi nel tuo arbitrio tanta cera quant'e mestiere infino al sommo smalto comincio ella io non vidi e pero dicer non posso come mosser li astor celestiali ma vidi bene e l'uno e l'altro mosso sentendo fender l'aere a le verdi ali fuggi l serpente e li angeli dier volta suso a le poste rivolando iguali vedesti disse quell'antica strega che sola sovr a noi omai si piagne vedesti come l'uom da lei si slega bastiti e batti a terra le calcagne li occhi rivolgi al logoro che gira lo rege etterno con le rote magne ma perche tutte le tue voglie piene ten porti che son nate in questa spera proceder ancor oltre mi convene tu vuo saper chi e in questa lumera che qui appresso me cosi scintilla come raggio di sole in acqua mera le quai convien che misera ancor brami per lei assai di lieve si comprende quanto in femmina foco d'amor dura se l'occhio o l tatto spesso non l'accende non le fara si bella sepultura la vipera che melanesi accampa com'avria fatto il gallo di gallura allora il mio segnor quasi ammirando menane disse dunque la ve dici ch'aver si puo diletto dimorando poco allungati c'eravam di lici quand'io m'accorsi che l monte era scemo a guisa che i vallon li sceman quici canto viii era gia l'ora che volge il disio ai navicanti e ntenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio da oggi a noi la cotidiana manna sanza la qual per questo aspro diserto a retro va chi piu di gir s'affanna e come noi lo mal ch'avem sofferto perdoniamo a ciascuno e tu perdona benigno e non guardar lo nostro merto o eletti di dio li cui soffriri e giustizia e speranza fa men duri drizzate noi verso li alti saliri se voi venite dal giacer sicuri e volete trovar la via piu tosto le vostre destre sien sempre di fori tempo vegg'io non molto dopo ancoi che tragge un altro carlo fuor di francia per far conoscer meglio e se e suoi sanz'arme n'esce e solo con la lancia con la qual giostro giuda e quella ponta si ch'a fiorenza fa scoppiar la pancia con l'ali aperte che parean di cigno volseci in su colui che si parlonne tra due pareti del duro macigno mosse le penne poi e ventilonne qui lugent affermando esser beati ch'avran di consolar l'anime donne ma cio che l segno che parlar mi face fatto avea prima e poi era fatturo per lo regno mortal ch'a lui soggiace diventa in apparenza poco e scuro se in mano al terzo cesare si mira con occhio chiaro e con affetto puro entro v'e l'alta mente u si profondo saver fu messo che se l vero e vero a veder tanto non surse il secondo appresso vedi il lume di quel cero che giu in carne piu a dentro vide l'angelica natura e l ministero la miserella intra tutti costoro pareva dir segnor fammi vendetta di mio figliuol ch'e morto ond'io m'accoro ed elli a lei rispondere or aspetta tanto ch'i torni e quella segnor mio come persona in cui dolor s'affretta se tu non torni ed ei qual e colui che cosa innanzi se subita vede ond'e si maraviglia che crede e non dicendo ella e non e tal parve quelli e poi chino le ciglia e umilmente ritorno ver lui e abbracciol la ve l minor molti rifiutan lo comune incarco ma il popol tuo solicito risponde sanza chiamare e grida immi sobborgo or ti fa lieta che tu hai ben onde tu ricca tu con pace e tu con senno si fa con noi come l'uom si fa sego che quale aspetta prego e l'uopo vede malignamente gia si mette al nego or accordiamo a tanto invito il piede procacciam di salir pria che s'abbui che poi non si poria se l di non riede ben discernea in lor la testa bionda ma ne la faccia l'occhio si smarria come virtu ch'a troppo si confonda ambo vegnon del grembo di maria disse sordello a guardia de la valle per lo serpente che verra vie via ma questa sonnolenza mi fu tolta subitamente da gente che dopo le nostre spalle a noi era gia volta e quale ismeno gia vide e asopo lungo di se di notte furia e calca sovra questo tenea ambo le piante l'angel di dio sedendo in su la soglia che mi sembiava pietra di diamante per li tre gradi su di buona voglia mi trasse il duca mio dicendo chiedi umilemente che l serrame scioglia l'uno al pubblico segno i gigli gialli oppone e l'altro appropria quello a parte si ch'e forte a veder chi piu si falli faccian li ghibellin faccian lor arte sott'altro segno ma come al sol che nostra vista grava e per soverchio sua figura vela cosi la mia virtu quivi mancava questo e divino spirito che ne la via da ir su ne drizza sanza prego e col suo lume se medesmo cela ahi serva italia di dolore ostello nave sanza nocchiere in gran tempesta non donna di province ma bordello quell'anima gentil fu cosi presta sol per lo dolce suon de la sua terra di fare al cittadin suo quivi festa ma io veggi or la tua mente ristretta di pensiero in pensier dentro ad un nodo del qual con gran disio solver s'aspetta tu dici ben discerno cio ch'i odo ma perche dio volesse m'e occulto a nostra redenzion pur questo modo che quel da roma tra sardi e corsi il vede quando cade e quell'ombra gentil per cui si noma pietola piu che villa mantoana del mio carcar diposta avea la soma per ch'io che la ragione aperta e piana sovra le mie quistioni avea ricolta stava com'om che sonnolento vana mo l'occhio per entro l'abisso de l'etterno consiglio quanto puoi al mio parlar distrettamente fisso non potea l'uomo ne termini suoi mai sodisfar per non potere ir giuso con umiltate obediendo poi quanto disobediendo intese ir suso o regina perche per ira hai voluto esser nulla ancisa t'hai per non perder lavina or m'hai perduta io son essa che lutto madre a la tua pria ch'a l'altrui ruina l'animo ch'e creato ad amar presto ad ogne cosa e mobile che piace tosto che dal piacere in atto e desto vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione e dentro a voi la spiega e che lo novo peregrin d'amore punge se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more quand'io incominciai a render vano l'udire e a mirare una de l'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano che non pioggia non grando non neve non rugiada non brina piu su cade che la scaletta di tre gradi breve nuvole spesse non paion ne rade ne coruscar ne figlia di taumante che di la cangia sovente contrade o e preparazion che ne l'abisso del tuo consiglio fai per alcun bene in tutto de l'accorger nostro scisso che le citta d'italia tutte piene son di tiranni e un marcel diventa ogne villan che parteggiando viene che noi fossimo fuor di quella cruna ma quando fummo liberi e aperti su dove il monte in dietro si rauna io stancato e amendue incerti di nostra via restammo in su un piano solingo piu che strade per diserti maladetta sie tu antica lupa che piu che tutte l'altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa o ciel nel cui girar par che si creda le condizion di qua giu trasmutarsi quando verra per cui questa disceda canto xxi a sete natural che mai non sazia se non con l'acqua onde la femminetta samaritana domando la grazia mi travagliava e pungeami la fretta o virgilio virgilio chi e questa fieramente dicea ed el venia con li occhi fitti pur in quella onesta l'altra prendea e dinanzi l'apria fendendo i drappi e mostravami l ventre quel mi sveglio col puzzo che n'uscia solo tre passi credo ch'i scendesse e fui di sotto e vidi un che mirava pur me come conoscer mi volesse temp'era gia che l'aere s'annerava ma non si che tra li occhi suoi e miei non dichiarisse cio che pria serrava ver me si fece e io ver lui mi fei giudice nin gentil io mi rivolsi attento al primo tuono e te deum laudamus mi parea udire in voce mista al dolce suono tale imagine a punto mi rendea cio ch'io udiva qual prender si suole quando a cantar con organi si stea ch'or si or no s'intendon le parole noi anderem con questo giorno innanzi rispuose quanto piu potremo omai ma l fatto e d'altra forma che non stanzi prima che sie la su tornar vedrai colui che gia si cuopre de la costa si che suoi raggi tu romper non fai e levo ambo le palme ficcando li occhi verso l'oriente come dicesse a dio d'altro non calme te lucis ante si devotamente le uscio di bocca e con si dolci note che fece me a me uscir di mente ma vedi la un'anima che posta sola soletta inverso noi riguarda quella ne nsegnera la via piu tosta venimmo a lei o anima lombarda come ti stavi altera e disdegnosa ma perche piu aperto intendi ancora volgi la mente a me e prenderai alcun buon frutto di nostra dimora ne creator ne creatura mai comincio el figliuol fu sanza amore o naturale o d'animo e tu e poi il mosser le parole biece a dimandar ragione a questo giusto che li assegno sette e cinque per diece indi partissi povero e vetusto e se l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe mendicando sua vita a frusto a frusto assai lo loda e piu lo loderebbe non e il mondan romore altro ch'un fiato di vento ch'or vien quinci e or vien quindi e muta nome perche muta lato che voce avrai tu piu se vecchia scindi da te la carne che se fossi morto anzi che tu lasciassi il pappo e diss'io lui per entro i luoghi tristi venni stamane e sono in prima vita ancor che l'altra si andando acquisti e come fu la mia risposta udita sordello ed elli in dietro si raccolse come gente di subito smarrita fra me pensava forse questa fiede pur qui per uso e forse d'altro loco disdegna di portarne suso in piede poi mi parea che poi rotata un poco terribil come folgor discendesse e me rapisse suso infino al foco sonando la senti esser richiusa e s'io avesse li occhi volti ad essa qual fora stata al fallo degna scusa noi salavam per una pietra fessa che si moveva e d'una e d'altra parte si come l'onda che fugge re dopo lui fosse rimaso lo giovanetto che retro a lui siede ben andava il valor di vaso in vaso che non si puote dir de l'altre rede iacomo e federigo hanno i reami del retaggio miglior nessun possiede la sposa di colui ch'ad alte grida disposo lei col sangue benedetto in se sicura e anche a lui piu fida due principi ordino in suo favore che quinci e quindi le fosser per guida l'un fu tutto serafico in ardore l'altro per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore certo non si scoteo si forte delo pria che latona in lei facesse l nido a parturir li due occhi del cielo poi comincio da tutte parti un grido tal che l maestro inverso me si feo dicendo or perche mai non puo da la salute amor del suo subietto volger viso da l'odio proprio son le cose tute e perche intender non si puo diviso e per se stante alcuno esser dal primo da quello odiare ogne effetto e deciso cosi dicea segnato de la stampa nel suo aspetto di quel dritto zelo che misuratamente in core avvampa li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo pur la dove le stelle son piu tarde si come rota piu presso a lo stelo e l duca mio figliuol inver la spagna rivolse lo stuolo poi ver durazzo e farsalia percosse si ch'al nil caldo si senti del duolo antandro e simeonta onde si mosse rivide e la dov'ettore si cuba e mal per tolomeo poscia si scosse cosi volgendosi a la nota sua fu viso a me cantare essa sustanza sopra la qual doppio lume s'addua ed essa e l'altre mossero a sua danza e quasi velocissime faville e si velar di subita distanza e ora in te non stanno sanza guerra li vivi tuoi e l'un l'altro si rode di quei ch'un muro e una fossa serra cerca misera intorno da le prode le tue marine e poi ti guarda in seno s'alcuna parte in te di pace gode ch'io varcai virgilio e fe'mi presso accio che fosse a li occhi miei disposta era intagliato li nel marmo stesso lo carro e buoi traendo l'arca santa per che si teme officio non commesso credette cimabue ne la pittura tener lo campo e ora ha giotto il grido si che la fama di colui e scura cosi ha tolto l'uno a l'altro guido la gloria de la lingua e forse e nato chi l'uno e l'altro caccera del nido sott'esso giovanetti triunfaro scipione e pompeo e a quel colle sotto l qual tu nascesti parve amaro poi presso al tempo che tutto l ciel volle redur lo mondo a suo modo sereno cesare per voler di roma il tolle oh ignota ricchezza oh ben ferace scalzasi egidio scalzasi silvestro dietro a lo sposo si la sposa piace indi sen va quel padre e quel maestro con la sua donna e con quella famiglia che gia legava l'umile capestro prima vuol ben ma non lascia il talento che divina giustizia contra voglia come fu al peccar pone al tormento e io che son giaciuto a questa doglia cinquecent'anni e piu pur mo sentii libera volonta di miglior soglia qui si conviene usare un poco d'arte comincio l duca mio in accostarsi or quinci or quindi al lato che si parte e questo fece i nostri passi scarsi tanto che pria lo scemo de la luna rigiunse al letto suo per ricorcarsi ma vedi gia come dichina il giorno e andar su di notte non si puote pero e buon pensar di bel soggiorno anime sono a destra qua remote se mi consenti io ti merro ad esse e non sanza diletto ti fier note vedi oltre fiammeggiar l'ardente spiro d'isidoro di beda e di riccardo che a considerar fu piu che viro questi onde a me ritorna il tuo riguardo e l lume d'uno spirto che n pensieri gravi a morir li parve venir tardo noi repetiam pigmalion allotta cui traditore e ladro e paricida fece la voglia sua de l'oro ghiotta e la miseria de l'avaro mida che segui a la sua dimanda gorda per la qual sempre convien che si rida impronti questo triforme amor qua giu di sotto si piange or vo che tu de l'altro intende che corre al ben con ordine corrotto ciascun confusamente un bene apprende nel qual si queti l'animo e disira per che di giugner lui ciascun contende ma voi torcete a la religione tal che fia nato a cignersi la spada e fate re di tal ch'e da sermone onde la traccia vostra e fuor di strada paradiso canto diro pero che d'amendue si dice l'un pregiando qual ch'om prende perch'ad un fine fur l'opere sue intra tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato ubaldo fertile costa d'alto monte pende onde perugia sente freddo e caldo da porta sole e di rietro le piange quici cola disse quell'ombra n'anderemo dove la costa face di se grembo e la il novo giorno attenderemo tra erto e piano era un sentiero schembo io vidi piu folgor vivi e vincenti far di noi centro e di se far corona piu dolci in voce che in vista lucenti cosi cinger la figlia di latona vedem talvolta quando l'aere e pregno si che ritenga il fil che fa la zona e quanto fia piacer del giusto sire tanto staremo immobili e distesi io m'era inginocchiato e volea dire ma com io cominciai ed el s'accorse solo ascoltando del mio reverire canto xx contra miglior voler voler mal pugna onde contra l piacer mio per piacerli trassi de l'acqua non sazia la spugna or son io d'una parte e d'altra preso l'una mi fa tacer l'altra scongiura ch'io dica ond'io sospiro e sono inteso dal mio maestro e non aver paura mi dice di parlar ma parla e digli quel ch'e dimanda con cotanta cura e come l'occhio piu e piu v'apersi vidil seder sovra l grado sovrano tal ne la faccia ch'io non lo soffersi e una spada nuda avea in mano che reflettea i raggi si ver noi ch'io drizzava spesso il viso in cosa non e che sanza ordine senta la religione de la montagna o che sia fuor d'usanza libero e qui da ogne alterazione di quel che l ciel da se in se riceve esser ci puote e non d'altro cagione ch'ell avea l parlar cosi disciolto cominciava a cantar si che con pena da lei avrei mio intento rivolto io son cantava io son dolce serena che marinari in mezzo mar dismago tanto son di piacere a sentir piena vedi quanta virtu l'ha fatto degno di reverenza e comincio da l'ora che pallante mori per darli regno tu sai ch'el fece in alba sua dimora per trecento anni e oltre infino al fine che i tre a tre pugnar per lui ancora cesare fui e son iustiniano che per voler del primo amor ch'i sento d'entro le leggi trassi il troppo e l vano e prima ch'io a l'ovra fossi attento una natura in cristo esser non piue credea e di tal fede era contento ond'era sire quando fu distrutta la rabbia fiorentina che superba fu a quel tempo si com'ora e putta la vostra nominanza e color d'erba che viene e va e quei la discolora per cui ella esce de la terra acerba io dubitava e dicea dille dille fra me dille dicea a la mia donna che mi diseta con le dolci stille ma quella reverenza che s'indonna di tutto me natura pero d'un atto uscir cose diverse ch'a dio e a giudei piacque una morte per lei tremo la terra e l ciel s'aperse non ti dee oramai parer piu forte quando si dice che giusta vendetta poscia vengiata fu da giusta corte piangene ancor la trista cleopatra che fuggendoli innanzi dal colubro la morte prese subitana e atra con costui corse infino al lito rubro con costui puose il mondo in tanta pace che fu serrato a giano il suo delubro parole furon queste del mio duca e un di quelli spirti disse vieni di retro a noi e troverai la buca noi siam di voglia a muoverci si pieni che restar non potem pero perdona se villania nostra giustizia tieni io fui abate in san zeno a verona sotto lo mperio del buon barbarossa di cui dolente ancor milan ragiona nostra virtu che di legger s'adona non spermentar con l'antico avversaro ma libera da lui che si la sprona quest'ultima preghiera segnor caro gia non si fa per noi che non bisogna ma per color che dietro a noi restaro seguendo lui portava la mia fronte come colui che l'ha di pensier carca che fa di se un mezzo arco di ponte quand io udi venite qui si varca parlare in modo soave e benigno qual non si sente in questa mortal marca troppo sarebbe larga la bigoncia che ricevesse il sangue ferrarese e stanco chi l pesasse a oncia a oncia che donera questo prete cortese per mostrarsi di parte e cotai doni conformi fieno al viver del paese i dico di traiano imperadore e una vedovella li era al freno di lagrime atteggiata e di dolore intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri e l'aguglie ne l'oro sovr'essi in vista al vento si movieno gira polinestor ch'ancise polidoro ultimamente ci si grida crasso dilci che l sai di che sapore e l'oro talor parla l'uno alto e l'altro basso secondo l'affezion ad un occaso quasi e ad un orto buggea siede e la terra ond'io fui che fe del sangue suo gia caldo il porto folco mi disse quella gente a cui fu noto il nome mio e questo cielo di me s'imprenta com'io fe di lui e la luce etterna di sigieri che leggendo nel vico de li strami silogizzo invidiosi veri indi come orologio che ne chiami ne l'ora che la sposa di dio surge a mattinar lo sposo perche l'ami l'ora che comincia i tristi lai la rondinella presso a la mattina forse a memoria de suo primi guai e che la mente nostra peregrina piu da la carne e men da pensier presa a le sue vision quasi e divina che la su guarde e io a lui a quelle tre facelle di che l polo di qua tutto quanto arde ond'elli a me le quattro chiare stelle che vedevi staman son di la basse e queste son salite ov'eran quelle e l dolce duca incominciava mantua e l'ombra tutta in se romita surse ver lui del loco ove pria stava dicendo o mantoano io son sordello de la tua terra e l'un l'altro abbracciava i provenzai che fecer contra lui non hanno riso e pero mal cammina qual si fa danno del ben fare altrui quattro figlie ebbe e ciascuna reina ramondo beringhiere e cio li fece romeo persona umile or qui a la question prima s'appunta la mia risposta ma sua condizione mi stringe a seguitare alcuna giunta perche tu veggi con quanta ragione si move contr'al sacrosanto segno e chi l s'appropria e chi a lui s'oppone secondo mio infallibile avviso come giusta vendetta giustamente punita fosse t'ha in pensier miso ma io ti solvero tosto la mente e tu ascolta che le mie parole di gran sentenza ti faran presente da indi scese folgorando a iuba onde si volse nel vostro occidente ove sentia la pompeana tuba di quel che fe col baiulo seguente bruto con cassio ne l'inferno latra e modena e perugia fu dolente dallato m'era solo il mio conforto e l sole er'alto gia piu che due ore e l viso m'era a la marina torto non aver tema disse il mio segnore fatti sicur che noi semo a buon punto non stringer ma rallarga ogne vigore povera fosti tanto quanto veder si puo per quello ospizio dove sponesti il tuo portato santo seguentemente intesi o buon fabrizio con poverta volesti anzi virtute che gran ricchezza posseder con vizio per la mpacciata via dietro al mio duca e condoleami a la giusta vendetta ed ecco si come ne scrive luca che cristo apparve a due ch'erano in via gia surto fuor de la sepulcral buca non dubbiar mentr'io ti guido gloria in excelsis tutti deo dicean per quel ch'io da vicin compresi onde intender lo grido si poteo no istavamo immobili e sospesi come i pastor che prima udir quel canto fin che l tremar cesso ed el compiesi ti negasse il vin de la sua fiala per la tua sete in liberta non fora se non com'acqua ch'al mar non si cala tu vuo saper di quai piante s'infiora questa ghirlanda che ntorno vagheggia la bella donna molte fiate gia pianser li figli per la colpa del padre e non si creda che dio trasmuti l'arme per suoi gigli questa picciola stella si correda di buoni spirti che son stati attivi perche onore e fama li succeda e quando li disiri poggian quivi si disviando pur convien che i raggi del vero amore in su poggin men vivi tosto che con la chiesa mossi i piedi a dio per grazia piacque di spirarmi l'alto lavoro e tutto n lui mi diedi e al mio belisar commendai l'armi cui la destra del ciel fu si congiunta che segno fu ch'i dovessi posarmi come a quelle parole mi fec'io e si tutto l mio amore in lui si mise che beatrice eclisso ne l'oblio non le dispiacque ma si se ne rise che lo splendor de li occhi suoi ridenti mia mente unita in piu cose divise chi dietro a iura e chi ad amforismi sen giva e chi seguendo sacerdozio e chi regnar per forza o per sofismi e chi rubare e chi civil negozio chi nel diletto de la carne involto s'affaticava e chi si dava a l'ozio poscia che costantin l'aquila volse contr'al corso del ciel ch'ella seguio dietro a l'antico che lavina tolse cento e cent'anni e piu l'uccel di dio ne lo stremo d'europa si ritenne il mondo m'ebbe giu poco tempo e se piu fosse stato molto sara di mal che non sarebbe la mia letizia mi ti tien celato che mi raggia dintorno e mi nasconde quasi animal di sua seta fasciato quindi non terra ma peccato e onta guadagnera per se tanto piu grave quanto piu lieve simil danno conta l'altro che gia usci preso di nave veggio vender sua figlia e patteggiarne come fanno i corsar de l'altre schiave messo t'ho innanzi omai per te ti ciba che a se torce tutta la mia cura quella materia ond'io son fatto scriba lo ministro maggior de la natura che del valor del ciel lo mondo imprenta e col suo lume il tempo ne misura nel beato concilio ti ponga in pace la verace corte che me rilega ne l'etterno essilio come diss'elli e parte andavam forte se voi siete ombre che dio su non degni chi v'ha per la sua scala tanto scorte poi piovve dentro a l'alta fantasia un crucifisso dispettoso e fero ne la sua vista e cotal si moria intorno ad esso era il grande assuero ester sua sposa e l giusto mardoceo che fu al dire e al far cosi intero o avarizia che puoi tu piu farne poscia c'ha il mio sangue a te si tratto che non si cura de la propria carne perche men paia il mal futuro e l fatto veggio in alagna intrar lo fiordaliso e nel vicario suo cristo esser catto tal era quivi la quarta famiglia de l'alto padre che sempre la sazia mostrando come spira e come figlia e beatrice comincio ringrazia ringrazia il sol de li angeli ch'a questo sensibil t'ha levato per sua grazia cor di mortal non fu mai si digesto a divozione e a rendersi a dio con tutto l suo gradir cotanto presto leva dunque lettore a l'alte rote meco la vista dritto a quella parte dove l'un moto e l'altro si percuote e li comincia a vagheggiar ne l'arte di quel maestro che dentro a se l'ama tanto che mai da lei l'occhio non parte ma dimmi se tu sai perche tai crolli die dianzi l monte e perche tutto ad una parve gridare infino a suoi pie molli si mi die dimandando per la cruna del mio disio che pur con la speranza si fece la mia sete men digiuna quei comincio canto xx ne l'ora che non puo l calor diurno intepidar piu l freddo de la luna vinto da terra e talor da saturno pero sentisti il tremoto e li pii spiriti per lo monte render lode a quel segnor che tosto su li nvii cosi ne disse e pero ch'el si gode tanto del ber quant'e grande la sete non saprei dir quant'el mi fece prode deh se giustizia e pieta vi disgrievi tosto si che possiate muover l'ala che secondo il disio vostro vi lievi mostrate da qual mano inver la scala si va piu corto e se c'e piu d'un varco quel ne nsegnate che men erto cala e io a lui tuo vero dir m'incora bona umilta e gran tumor m'appiani ma chi e quei di cui tu parlavi ora quelli e rispuose provenzan salvani ed e qui perche fu presuntuoso a recar siena tutta a le sue mani piu non diro e scuro so che parlo ma poco tempo andra che tuoi vicini faranno si che tu potrai chiosarlo quest'opera li tolse quei confini purgatorio canto e noi eravam partiti gia da esso e brigavam di soverchiar la strada tanto quanto al poder n'era permesso quand'io senti come cosa che cada tremar lo monte onde mi prese un gelo qual prender suol colui ch'a morte vada sospiri quivi sto io coi pargoli innocenti dai denti morsi de la morte avante che fosser da l'umana colpa essenti quivi sto io con quei che le tre sante virtu non si vestiro e sanza vizio conobber l'altre e seguir tutte quante e nel mover de li occhi onesta e tarda ella non ci dicea alcuna cosa ma lasciavane gir solo sguardando a guisa di leon quando si posa pur virgilio si trasse a lei pregando che ne mostrasse la miglior salita e quella non rispuose al suo dimando ma di nostro paese e de la vita ci per grave giogo nocera con gualdo di questa costa la dov'ella frange piu sua rattezza nacque al mondo un sole come fa questo tal volta di gange pero chi d'esso loco fa parole non dica ascesi che direbbe corto ma oriente se proprio dir vuole retta figliuol fu io d'un beccaio di parigi quando li regi antichi venner meno tutti fuor ch'un renduto in panni bigi trova'mi stretto ne le mani il freno del governo del regno e tanta possa di nuovo acquisto e si d'amici pieno guardere io per veder s'i l conosco e per farlo pietoso a questa soma io fui latino e nato d'un gran tosco guiglielmo aldobrandesco fu mio padre non so se l nome suo gia mai fu vosco i mi volgea per veder ov'io fosse quando una voce disse qui si monta che da ogne altro intento mi rimosse e fece la mia voglia tanto pronta di riguardar chi era che parlava che mai non posa se non si raffronta e non pur le nature provedute sono in la mente ch'e da se perfetta ma esse insieme con la lor salute per che quantunque quest'arco saetta disposto cade a proveduto fine si come cosa in suo segno diretta ch'ad ir ci sprona ora a maggiore e ora a minor passo pero al ben che l di ci si ragiona dianzi non era io sol ma qui da presso non alzava la voce altra persona ivi parea che ella e io ardesse e si lo ncendio imaginato cosse che convenne che l sonno si rompesse non altrimenti achille si riscosse li occhi svegliati rivolgendo in giro e non sappiendo la dove si fosse mi cambia io e come sanza cura vide me l duca mio su per lo balzo si mosse e io di rietro inver l'altura lettor tu vedi ben com'io innalzo la mia matera e pero con piu arte non ti maravigliar s'io la rincalzo sempre natura se fortuna trova discorde a se com'ogne altra semente fuor di sua region fa mala prova e se l mondo la giu ponesse mente al fondamento che natura pone seguendo lui avria buona la gente che questi che vien meco per lo ncarco de la carne d'adamo onde si veste al montar su contra sua voglia e parco le lor parole che rendero a queste che dette avea colui cu io seguiva non fur da cui venisser manifeste e poi che per la sete del martiro ne la presenza del soldan superba predico cristo e li altri che l seguiro e per trovare a conversione acerba troppo la gente e per non stare indarno redissi al frutto de l'italica erba cosi l'animo preso entra in disire ch'e moto spiritale e mai non posa fin che la cosa amata il fa gioire or ti puote apparer quant'e nascosa la veritate a la gente ch'avvera ciascun amore in se laudabil cosa l'uno a virgilio e l'altro a un si volse che sedea li gridando su currado vieni a veder che dio per grazia volse poi volto a me per quel singular grado che tu dei a colui che si nasconde lo suo primo perche che non li e guado si sterna ove dinanzi dissi u ben s'impingua e la u dissi non nacque il secondo e qui e uopo che ben si distingua la provedenza che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogne aspetto creato e vinto pria che vada al fondo pero che andasse ver lo suo diletto e l dottor mio se tu riguardi a segni che questi porta e che l'angel profila ben vedrai che coi buon convien ch'e regni ma perche lei che di e notte fila non li avea tratta ancora la conocchia che cloto impone a ciascuno e compila che l'una parte e l'altra tira e urge tin tin sonando con si dolce nota che l ben disposto spirto d'amor turge cosi vid'io la gloriosa rota muoversi e render voce a voce in tempra e in dolcezza ch'esser non po nota se non cola dove gioir del folle acan ciascun poi si ricorda come furo le spoglie si che l'ira di iosue qui par ch'ancor lo morda indi accusiam col marito saffira lodiam i calci ch'ebbe eliodoro e in infamia tutto l monte gira nel tempo che l buon tito con l'aiuto del sommo rege vendico le fora ond'usci l sangue per giuda venduto col nome che piu dura e piu onora era io di la rispuose quello spirto famoso assai ma non con fede ancora noi eravam dove piu non saliva la scala su ed eravamo affissi pur come nave ch'a la piaggia arriva e io attesi un poco s'io udissi alcuna cosa nel novo girone poi mi volsi al maestro mio e dissi cio che da essa sanza mezzo piove libero e tutto perche non soggiace a la virtute de le cose nove piu l'e conforme e pero piu le piace che l'ardor santo ch'ogne cosa raggia ne la piu somigliante e piu vivace di tutte queste dote s'avvantaggia l'umana creatura e s'una manca di sua nobilita convien che caggia la sua sponda ove confina il vano al pie de l'alta ripa che pur sale misurrebbe in tre volte un corpo umano e quanto l'occhio mio potea trar d'ale or dal sinistro e or dal destro fianco questa cornice mi parea cotale per lo gran disio de l'eccellenza ove mio core intese di tal superbia qui si paga il fio e ancor non sarei qui se non fosse che possendo peccar mi volsi a dio oh vana gloria de l'umane posse com'poco verde in su la cima dura se non e giunta da l'etati grosse secco vapor non surge piu avante ch'al sommo d'i tre gradi ch'io parlai dov'ha l vicario di pietro le piante trema forse piu giu poco o assai ma per vento che n terra si nasconda non so come qua su non tremo mai a miei portai l'amor che qui raffina oh diss'io lui per li vostri paesi gia mai non fui ma dove si dimora per tutta europa ch'ei non sien palesi si convenne lei lasciar per palma in alcun cielo de l'alta vittoria che s'acquisto con l'una e l'altra palma perch'ella favoro la prima gloria di iosue in su la terra santa che poco tocca al papa la memoria tra essi accolti colui che piu siede alto e fa sembianti d'aver negletto cio che far dovea e che non move bocca a li altrui canti rodolfo imperador fu che potea sanar le piaghe c'hanno italia morta si che tardi per altri si ricrea tant'e del seme suo minor la pianta quanto piu che beatrice e margherita costanza di marito ancor si vanta vedete il re de la semplice vita seder la solo arrigo d'inghilterra questi ha ne rami suoi migliore uscita e la dov'io fermai cotesto punto non s'ammendava per pregar difetto perche l priego da dio era disgiunto veramente a cosi alto sospetto non ti fermar se quella nol ti dice che lume fia tra l vero e lo ntelletto perch'io lo ngegno e l'arte e l'uso chiami si nol direi che mai s'imaginasse ma creder puossi e di veder si brami e se le fantasie nostre son basse a tanta altezza non e maraviglia che sopra l sol non fu occhio ch'andasse canto x guardando nel suo figlio con l'amore che l'uno e l'altro etternalmente spira lo primo e ineffabile valore quanto per mente e per loco si gira con tant'ordine fe ch'esser non puote sanza gustar di lui chi cio rimira tu se omai al purgatorio giunto vedi la il balzo che l chiude dintorno vedi l'entrata la ve par digiunto dianzi ne l'alba che procede al giorno quando l'anima tua dentro dormia sovra li fiori ond'e la giu addorno se l figliuol di dio non fosse umiliato ad incarnarsi or per empierti bene ogni disio ritorno a dichiararti in alcun loco perche tu veggi li cosi com'io per be e per ice mi richinava come l'uom ch'assonna poco sofferse me cotal beatrice e comincio raggiandomi d'un riso tal che nel foco faria l'uom felice mossimi e l duca mio si mosse per li luoghi spediti pur lungo la roccia come si va per muro stretto a merli che la gente che fonde a goccia a goccia per li occhi il mal che tutto l mondo occupa da l'altra parte in fiorenza mia ben puoi esser contenta di questa digression che non ti tocca merce del popol tuo che si argomenta molti han giustizia in cuore e tardi scocca per non venir sanza consiglio a l'arco ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca la qual sanza operar non e sentita ne si dimostra mai che per effetto come per verdi fronde in pianta vita pero la onde vegna lo ntelletto de le prime notizie omo non sape e de primi appetibili l'affetto che sono in voi si come studio in ape di far lo mele come fu la venuta lui largita quando vivea piu glorioso disse liberamente nel campo di siena ogne vergogna diposta s'affisse e li per trar l'amico suo di pena ch'e sostenea ne la prigion di carlo si condusse a tremar per ogne vena o gloria di latin disse per cui mostro cio che potea la lingua nostra o pregio etterno del loco ond'io fui qual merito o qual grazia mi ti mostra ma se tu sai e puoi alcuno indizio da noi per che venir possiam piu tosto la dove purgatorio ha dritto inizio rispuose loco certo non c'e posto licito m'e andar suso e intorno per quanto ir posso a guida mi vien crudel vieni e vedi la pressura d'i tuoi gentili e cura lor magagne e vedrai santafior com'e oscura vieni a veder la tua roma che piagne vedova e sola e di e notte chiama cesare mio perche non m'accompagne o gente in cui fervore aguto adesso ricompie forse negligenza e indugio da voi per tepidezza in ben far messo questi che vive e certo i non vi bugio vuole andar su pur che l sol ne riluca pero ne dite ond'e presso il pertugio la corte del cielo ond'io rivegno si trovan molte gioie care e belle tanto che non si posson trar del regno e l canto di quei lumi era di quelle chi non s'impenna si che la su voli dal muto aspetti quindi le novelle ma nel commensurar d'i nostri gaggi col merto e parte di nostra letizia perche non li vedem minor ne maggi quindi addolcisce la viva giustizia in noi l'affetto si che non si puote torcer gia mai ad alcuna com'io nel quinto giro fui dischiuso vidi gente per esso che piangea giacendo a terra tutta volta in giuso adhaesit pavimento anima mea sentia dir lor con si alti sospiri che la parola a pena s'intendea la circular natura ch'e suggello a la cera mortal fa ben sua arte ma non distingue l'un da l'altro ostello quinci addivien ch'esau si diparte per seme da iacob e vien quirino dinanzi parea gente e tutta quanta partita in sette cori a due mie sensi faceva dir l'un no l'altro si canta similemente al fummo de li ncensi che v'era imaginato li occhi e l naso e al si e al no discordi fensi ma l benedetto agapito che fue sommo pastore a la fede sincera mi dirizzo con le parole sue io li credetti e cio che n sua fede era vegg'io or chiaro si come tu vedi ogni contradizione e falsa e vera l'antico sangue e l'opere leggiadre d'i miei maggior mi fer si arrogante che non pensando a la comune madre ogn'uomo ebbi in despetto tanto avante ch'io ne mori come i sanesi sanno e sallo in campagnatico ogne fante nel crudo sasso intra tevero e arno da cristo prese l'ultimo sigillo che le sue membra due anni portarno quando a colui ch'a tanto ben sortillo piacque di trarlo suso a la mercede ch'el merito nel suo farsi pusillo a frati suoi si com'a giuste rede e dove sile e cagnan s'accompagna tal signoreggia e va con la testa alta che gia per lui carpir si fa la ragna piangera feltro ancora la difalta de l'empio suo pastor che sara sconcia si che per simil non s'entro in malta tra morti ascoltando chinai in giu la faccia e un di lor non questi che parlava si torse sotto il peso che li mpaccia e videmi e conobbemi e chiamava tenendo li occhi con fatica fisi a me che tutto chin con loro andava ma fu detto a man destra per la riva con noi venite e troverete il passo possibile a salir persona viva e s'io non fossi impedito dal sasso che la cervice mia superba doma onde portar convienmi il viso basso cotesti ch'ancor vive e non si noma rade volte risurge per li rami l'umana probitate e questo vole quei che la da perche da lui si chiami anche al nasuto vanno mie parole non men ch'a l'altro pier che con lui canta onde puglia e proenza gia si dole digroppa da pier le tegno e dissemi ch'i erri anzi ad aprir ch'a tenerla serrata pur che la gente a piedi mi s'atterri poi pinse l'uscio a la porta sacrata dicendo intrate ma facciovi accorti che di fuor torna chi n dietro si guata per non soffrire a la virtu che vole freno a suo prode quell'uom che non nacque dannando se danno tutta sua prole onde l'umana specie inferma giacque giu per secoli molti in grande errore fin ch'al verbo di dio discender piacque come quando i vapori umidi e spessi a diradar cominciansi la spera del sol debilemente entra per essi e fia la tua imagine leggera in giugnere a veder com'io rividi lo sole in pria che gia nel corcar era non avea pur natura ivi dipinto ma di soavita di mille odori vi facea uno incognito e indistinto salve regina in sul verde e n su fiori quindi seder cantando anime vidi che per la valle non parean di fuori e la bella trinacria che caliga tra pachino e peloro sopra l golfo che riceve da euro maggior briga non per tifeo ma per nascente solfo attesi avrebbe li suoi regi ancora nati per me di carlo e di ridolfo se mala segnoria che sempre accora li popoli suggetti non avesse mosso palermo a gridar mora mora l'angel che venne in terra col decreto de la molt'anni lagrimata pace ch'aperse il ciel del suo lungo divieto dinanzi a noi pareva si verace quivi intagliato in un atto soave che non sembiava imagine che tace e tale ha gia l'un pie dentro la fossa che tosto piangera quel monastero e tristo fia d'avere avuta possa perche suo figlio mal del corpo intero e de la mente peggio e che mal nacque ha posto in loco di suo pastor vero ma per se stessa pur fu ella sbandita di paradiso pero che si torse da via di verita e da sua vita la pena dunque che la croce porse s'a la natura assunta si misura nulla gia mai si giustamente morse e cosi nulla fu di tanta ingiura guardando a la persona che sofferse in che era contratta tal natura non v'accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l'angelica farfalla che vola a la giustizia sanza schermi di che l'animo vostro in alto galla poi siete quasi antomata in difetto si come vermo in cui formazion falla l'anima sua ch'e tua e mia serocchia venendo su non potea venir sola pero ch'al nostro modo non adocchia ond'io fui tratto fuor de l'ampia gola d'inferno per mostrarli e mosterrolli oltre quanto l potra menar mia scola pero che forse appar la sua matera sempre esser buona ma non ciascun segno e buono ancor che buona sia la cera le tue parole e l mio seguace ingegno rispuos'io lui e la notte de passi con che sale fatti avea due nel loco ov'eravamo e l terzo gia chinava in giuso l'ale quand'io che meco avea di quel d'adamo vinto dal sonno in su l'erba inchinai la ve gia tutti e cinque sedavamo cio fu risposto chi volesse salir di notte fora elli impedito d'altrui o non sarria che non potesse e l buon sordello in terra frego l dito dicendo vedi sola questa riga non varcheresti dopo l sol partito come per sostentar solaio o tetto per mensola talvolta una figura si vede giugner le ginocchia al petto la qual fa del non ver vera rancura nascere n chi la vede cosi fatti vid'io color quando puosi ben cura e natura si la privilegia che perche il capo reo il mondo torca sola va dritta e l mal cammin dispregia ed elli or va che l sol non si ricorca sette volte nel letto che l montone con tutti e quattro i pie cuopre e inforca elli io ti diro non per conforto ch'io attenda di la ma perche tanta grazia in te luce prima che sie morto io fui radice de la mala pianta che la terra cristiana tutta aduggia si che buon frutto rado se ne schianta dunque esser diverse convien di vostri effetti le radici per ch'un nasce solone e altro serse altro melchisedech e altro quello che volando per l'aere il figlio perse canto ix da poi che carlo tuo bella clemenza m'ebbe chiarito mi narro li nganni che ricever dovea la sua semenza ma disse taci e lascia muover li anni si ch'io non posso dir se non che pianto giusto verra di retro ai vostri danni e gia la vita di quel lume santo rivolta s'era al sol per vedere ogni ben dentro vi gode l'anima santa che l mondo fallace fa manifesto a chi di lei ben ode lo corpo ond'ella fu cacciata giace giuso in cieldauro ed essa da martiro e da essilio venne a questa pace poi ch'io potei di me fare a mio senno trassimi sovra quella creatura le cui parole pria notar mi fenno dicendo spirto in cui pianger matura quel sanza l quale a dio tornar non possi sosta un poco per me tua maggior cura non so se ntendi io dico di beatrice tu la vedrai di sopra in su la vetta di questo monte ridere e felice e io segnore andiamo a maggior fretta che gia non m'affatico come dianzi e vedi omai che l poggio l'ombra getta vostra natura quando pecco tota nel seme suo da queste dignitadi come di paradiso fu remota ne ricovrar potiensi se tu badi ben sottilmente per alcuna via sanza passar per un di questi guadi o che dio solo per sua cortesia dimesso avesse o che l'uom per se isso avesse sodisfatto a sua follia onde la luce che m'era ancor nova del suo profondo ond'ella pria cantava seguette come a cui di ben far giova in quella parte de la terra prava italica che siede tra rialto e le fontane di brenta e di piava si leva un colle e non surge molt'alto cura ond'io forse che tu ti maravigli antico spirto del rider ch'io fei ma piu d'ammirazion vo che ti pigli questi che guida in alto li occhi miei e quel virgilio dal qual tu togliesti forza a cantar de li uomini e d'i dei dio vede tutto e tuo veder s'inluia diss'io beato spirto si che nulla voglia di se a te puot'esser fuia dunque la voce tua che l ciel trastulla sempre col canto di quei fuochi pii scioglia divoto mi gittai a santi piedi misericordia chiesi e ch'el m'aprisse ma tre volte nel petto pria mi diedi sette p ne la fronte mi descrisse col punton de la spada i teban di bacco avesser uopo cotal per quel giron suo passo falca per quel ch'io vidi di color venendo cui buon volere e giusto amor cavalca tosto fur sovr'a noi perche correndo si movea tutta quella turba magna e due dinanzi gridavan piangendo qual cagion disse in giu cosi ti torse e io a lui per vostra dignitate mia cosciienza dritto mi rimorse drizza le gambe levati su frate rispuose non errar conservo sono teco e con li altri ad una podestate e quel che fe da varo infino a reno isara vide ed era e vide senna e ogne valle onde rodano e pieno quel che fe poi ch'elli usci di ravenna e salto rubicon fu di tal volo che nol seguiteria lingua ne penna che ne condusse in fianco de la lacca la dove piu ch'a mezzo muore il lembo oro e argento fine cocco e biacca indaco legno lucido e sereno fresco smeraldo in l'ora che si fiacca da l'erba e da li fior dentr'a quel seno posti ciascun saria di color vinto come dal suo maggiore e vinto il meno e chi podere grazia onore e fama teme di perder perch'altri sormonti onde s'attrista si che l contrario ama ed e chi per ingiuria par ch'aonti si che si fa de la vendetta ghiotto e tal convien che l male altrui impronti vieni a veder la gente quanto s'ama e se nulla di noi pieta ti move a vergognar ti vien de la tua fama e se licito m'e o sommo giove che fosti in terra per noi crucifisso son li giusti occhi tuoi rivolti altrove solo il peccato e quel che la disfranca e falla dissimile al sommo bene per che del lume suo poco s'imbianca e in sua dignita mai non rivene se non riempie dove colpa vota contra mal dilettar con giuste pene e se mio frate questo antivedesse l'avara poverta di catalogna gia fuggeria perche non li offendesse che veramente proveder bisogna per lui o per altrui si ch'a sua barca carcata piu d'incarco non si pogna caccia quivi pregava con le mani sporte federigo novello e quel da pisa che fe parer lo buon marzucco forte vidi conte orso e l'anima divisa dal corpo suo per astio e per inveggia com'e dicea non per colpa pensa oramai qual fu colui che degno collega fu a mantener la barca di pietro in alto mar per dritto segno e questo fu il nostro patriarca per che qual segue lui com'el comanda discerner puoi che buone merce carca ma perche l'ovra tanto e piu gradita da l'operante quanto piu appresenta de la bonta del core ond'ell'e uscita la divina bonta che l mondo imprenta di proceder per tutte le sue vie a rilevarvi suso fu contenta la lor concordia e i lor lieti sembianti amore e maraviglia e dolce sguardo facieno esser cagion di pensier santi tanto che l venerabile bernardo si scalzo prima e dietro a tanta pace corse e correndo li parve esser tardo vegna ver noi la pace del tuo regno che noi ad essa non potem da noi s'ella non vien con tutto nostro ingegno come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te cantando osanna cosi facciano li uomini de suoi e come questa imagine rompeo se per se stessa a guisa d'una bulla cui manca l'acqua sotto qual si feo surse in mia visione una fanciulla piangendo forte e dicea se cagion altra al mio rider credesti lasciala per non vera ed esser credi quelle parole che di lui dicesti gia s'inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor ma el li disse frate non far che tu se ombra e ombra vedi pier da la broccia dico e qui proveggia mentr'e di qua la donna di brabante si che pero non sia di peggior greggia come libero fui da tutte quante quell'ombre che pregar pur ch'altri prieghi si che s'avacci lor divenir sante io cominciai che non dee corre nel bene contra l fattore adovra sua fattura quinci comprender puoi ch'esser convene amor sementa in voi d'ogne virtute e d'ogne operazion che merta pene discerne quand'una e ferma e altra va e riede vid'io in essa luce altre lucerne muoversi in giro piu e men correnti al modo credo di lor viste interne di fredda nube non disceser venti o visibili o no tanto festini che non paressero impediti e lenti sogno mi parea veder sospesa un'aguglia nel ciel con penne d'oro con l'ali aperte e a calare intesa ed esser mi parea la dove fuoro abbandonati i suoi da ganimede quando fu ratto al sommo consistoro io cominciai maestro quel ch'io veggio muovere a noi non mi sembian persone e non so che si nel veder vaneggio ed elli a me la grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia si che miei occhi pria n'ebber tencione da si vil padre che si rende a marte natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a generanti se non vincesse il proveder divino or quel che t'era dietro t'e davanti ma perche sappi che di te mi giova un corollario voglio che t'ammanti e sai ch'el fe dal mal de le sabine al dolor di lucrezia in sette regi vincendo intorno le genti vicine sai quel ch'el fe portato da li egregi romani incontro a brenno incontro a pirro incontro a li altri principi e collegi cosi com'io del suo raggio resplendo si riguardando ne la luce etterna li tuoi pensieri onde cagioni apprendo tu dubbi e hai voler che si ricerna in si aperta e n si distesa lingua lo dicer mio ch'al tuo sentir si sterna chi fosti e perche volti avete i dossi al umidi e se vuo ch'io t'impetri cosa di la ond io vivendo mossi ed elli a me perche i nostri diretri rivolga il cielo a se saprai ma prima scias quod ego fui successor petri nepote ho io di la c'ha nome alagia buona da se pur che la nostra casa non faccia lei per essempro malvagia e questa sola di la m'e rimasa purgatorio canto e dentro a l'un senti cominciar quando lo raggio de la grazia onde s'accende verace amore e che poi cresce amando multiplicato in te tanto resplende che ti conduce su per quella scala u sanza risalir nessun discende ne valse esser costante ne feroce si che dove maria rimase giuso ella con cristo pianse in su la croce ma perch'io non proceda troppo chiuso francesco e poverta per questi amanti prendi oramai nel mio parlar diffuso ben son di quelle che temono l danno e stringonsi al pastor ma son si poche che le cappe fornisce poco panno or se le mie parole non son fioche se la tua audienza e stata attenta se cio ch'e detto a la mente revoche in parte fia la tua voglia contenta come l'occhio nostro non s'aderse in alto fisso a le cose terrene cosi giustizia qui a terra il merse come avarizia spense a ciascun bene lo nostro amore onde operar perdesi cosi giustizia qui stretti ne tene ne piedi e ne le man legati e presi e questa prima voglia merto di lode o di biasmo non cape or perche a questa ogn'altra si raccoglia innata v'e la virtu che consiglia e de l'assenso de tener la soglia forse lo troppo dimandar ch'io fo li grava ma quel padre verace che s'accorse del timido voler che non s'apriva parlando di parlare ardir mi porse ond'io maestro il mio veder s'avviva si nel tuo lume ch'io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva i pie del loco dov'io stava per avvisar da presso un'altra istoria che di dietro a micol mi biancheggiava quiv'era storiata l'alta gloria del roman principato il cui valore mosse gregorio a la sua gran vittoria era il secondo tinto piu che perso d'una petrina ruvida e arsiccia crepata per lo lungo e per traverso lo terzo che di sopra s'ammassiccia porfido mi parea si fiammeggiante come sangue che fuor di vena spiccia assai m'amasti e avesti ben onde che s'io fossi giu stato io ti mostrava di mio amor piu oltre che le fronde quella sinistra riva che si lava di rodano poi ch'e misto con sorga per suo segnore a tempo m'aspettava li gravo vilta di cuor le ciglia per esser fi di pietro bernardone ne per parer dispetto a maraviglia ma regalmente sua dura intenzione ad innocenzio aperse e da lui ebbe primo sigillo a sua religione poi si cantando quelli ardenti soli si fuor girati intorno a noi tre volte come stelle vicine a fermi poli donne mi parver non da ballo sciolte ma che s'arrestin tacite ascoltando fin che le nove note hanno ricolte resta se dividendo bene stimo che l mal che s'ama e del prossimo ed esso amor nasce in tre modi in vostro limo e chi per esser suo vicin soppresso spera eccellenza e sol per questo brama ch'el sia di sua grandezza in basso messo questo io a lui ed elli a me s'io posso mostrarti un vero a quel che tu dimandi terrai lo viso come tien lo dosso lo ben che tutto il regno che tu scandi volge e contenta fa esser virtute sua provedenza in questi corpi grandi elli a me la mia scrittura e piana e la speranza di costor non falla se ben si guarda con la mente sana che cima di giudicio non s'avvalla perche foco d'amor compia in un punto cio che de sodisfar chi qui s'astalla ve ogne ben si termina e s'inizia per te si veggia come la vegg'io grata m'e piu e anco quest'ho caro perche l discerni rimirando in dio fatto m'hai lieto e cosi mi fa chiaro poi che parlando a dubitar m'hai mosso com'esser puo di dolce seme amaro non pero qui si pente ma si ride non de la colpa ch'a mente non torna ma del valor ch'ordino e provide qui si rimira ne l'arte ch'addorna cotanto affetto e discernesi l bene per che l mondo di su quel di giu torna e quel nasetto che stretto a consiglio par con colui c'ha si benigno aspetto mori fuggendo e disfiorando il giglio guardate la come si batte il petto l'altro vedete c'ha fatto a la guancia de la sua palma sospirando letto prima che l poco sole omai s'annidi comincio l mantoan che ci avea volti tra color non vogliate ch'io vi guidi di questo balzo meglio li atti e volti conoscerete voi di tutti quanti che ne la lama non tener pur ad un loco la mente disse l dolce maestro che m'avea da quella parte onde l cuore ha la gente per ch'i mi mossi col viso e vedea di retro da maria da quella costa onde m'era colui che mi movea un'altra storia ne la roccia imposta fuor di quel mar che la terra inghirlanda tra discordanti liti contra l sole tanto sen va che fa meridiano la dove l'orizzonte pria far suole di quella valle fu io litorano tra ebro e macra che per cammin corto parte lo genovese dal toscano ella i passi vostri in bene avanzi ricomincio il cortese portinaio venite dunque a nostri gradi innanzi la ne venimmo e lo scaglion primaio bianco marmo era si pulito e terso ch'io mi specchiai in esso qual io paio coram patre le si fece unito poscia di di in di l'amo piu forte questa privata del primo marito millecent'anni e piu dispetta e scura fino a costui si stette sanza invito ne valse udir che la trovo sicura con amiclate al suon de la sua voce colui ch'a tutto l mondo fe paura com'ei parlava e sordello a se il trasse dicendo vedi la l nostro avversaro e drizzo il dito perche n la guardasse da quella parte onde non ha riparo la picciola vallea era la sua natura che di larga parca discese avria mestier di tal milizia che non curasse di mettere in arca pero ch'i credo che l'alta letizia che l tuo parlar m'infonde segnor mio a questo intende il papa e cardinali non vanno i lor pensieri a nazarette la dove gabriello aperse l'ali ma vaticano e l'altre parti elette di roma che son state cimitero a la milizia che pietro seguette tosto libere fien de l'avoltero paradiso canto diverse voci fanno dolci note cosi diversi scanni in nostra vita rendon dolce armonia tra queste rote e dentro a la presente margarita luce la luce di romeo di cui fu l'ovra grande e bella mal gradita giurato si saria ch'el dicesse ave perche iv'era imaginata quella ch'ad aprir l'alto amor volse la chiave e avea in atto impressa esta favella ecce ancilla dei propriamente come figura in cera si suggella se di la sempre ben per noi si dice di qua che dire e far per lor si puote da quei ch'hanno al voler buona radice ben si de loro atar lavar le note che portar quinci si che mondi e lievi possano uscire a le stellate ruote quando sarai di la da le larghe onde di a giovanna mia che per me chiami la dove a li nnocenti si risponde non credo che la sua madre piu m'ami poscia che trasmuto le bianche bende con quella parte che su si rammenta congiunto si girava per le spire in che piu tosto ognora s'appresenta e io era con lui ma del salire non m'accors'io se non com'uom s'accorge anzi l primo pensier del suo venire la onde scese gia una facella che fece a la contrada un grande assalto d'una radice nacqui e io ed ella cunizza fui chiamata e qui refulgo perche mi vinse il lume d'esta stella la divina bonta che da se sperne ogne livore ardendo in se sfavilla si che dispiega le bellezze etterne cio che da lei sanza mezzo distilla non ha poi fine perche non si move la sua imprenta quand'ella sigilla e cosi e va sanza riposo poi che mori cotal moneta rende a sodisfar chi e di la troppo oso e io se quello spirito ch'attende pria che si penta l'orlo de la vita qua giu dimora e qua su non ascende se buona orazion lui non aita prima che passi tempo quanto visse io non m'accorsi del salire in ella ma d'esservi entro mi fe assai fede la donna mia ch'i vidi far piu bella e come in fiamma favilla si vede e come in voce voce si discerne e questa e la cagion per che l'uom fue da poter sodisfar per se dischiuso dunque a dio convenia con le vie sue riparar l'omo a sua intera vita dico con l'una o ver con amendue se si di tutti li altri esser vuo certo di retro al mio parlar ten vien col viso girando su per lo beato serto quell'altro fiammeggiare esce del riso di grazian e se dal dritto piu o men lontano fosse l partire assai sarebbe manco e giu e su de l'ordine mondano or ti riman lettor sovra l tuo banco dietro pensando a cio che si preliba s'esser vuoi lieto assai prima che stanco lento amore a lui veder vi tira o a lui acquistar questa cornice dopo giusto penter ve ne martira altro ben e che non fa l'uom felice non e felicita non e la buona essenza d'ogne ben frutto e radice non era ancor molto lontan da l'orto ch'el comincio a far sentir la terra de la sua gran virtute alcun conforto che per tal donna giovinetto in guerra del padre corse a cui come a la morte la porta del piacer nessun diserra e dinanzi a la sua spirital corte che la gente poverella crebbe dietro a costui la cui mirabil vita meglio in gloria del ciel si canterebbe di seconda corona redimita fu per onorio da l'etterno spiro la santa voglia d'esto archimandrita a chi avesse quei lumi divini veduti a noi venir lasciando il giro pria cominciato in li alti serafini e dentro a quei che piu innanzi appariro sonava osanna si che unque poi di riudir non fui sanza disiro ma se doagio lilla guanto e bruggia potesser tosto ne saria vendetta e io la cheggio a lui che tutto giuggia chiamato fui di la ugo ciappetta di me son nati i filippi e i luigi per cui novellamente e francia retta eran sovra noi tanto levati li ultimi raggi che la notte segue che le stelle apparivan da piu lati o virtu mia perche si ti dilegue fra me stesso dicea che mi sentiva la possa de le gambe posta in triegue tu dici io veggio l'acqua io veggio il foco l'aere e la terra e tutte lor misture venire a corruzione e durar poco e queste cose pur furon creature per che se cio ch'e detto e stato vero esser dovrien da corruzion sicure al mio ardor fuor seme le faville che mi scaldar de la divina fiamma onde sono allumati piu di mille de l'eneida dico la qual mamma fummi e fummi nutrice poetando sanz'essa non fermai peso di dramma e per esser vivuto di la quando visse virgilio assentirei un sole piu che non deggio al mio uscir di bando cio ch'io dicea di quell'unica sposa de lo spirito santo e che ti fece verso me volger per alcuna chiosa tanto e risposto a tutte nostre prece quanto l di dura ma com'el s'annotta contrario suon prendemo in quella vece veggiolo un'altra volta esser deriso veggio rinovellar l'aceto e l fiele e tra vivi ladroni esser anciso veggio il novo pilato si crudele che cio nol sazia ma sanza decreto portar nel tempio le cupide vele o segnor mio quando saro io lieto a veder la vendetta che nascosa fa dolce l'ira tua nel tuo secreto moveti lume che nel ciel s'informa per se o per voler che giu lo scorge de l'empiezza di lei che muto forma ne l'uccel ch'a cantar piu si diletta ne l'imagine mia apparve l'orma e qui fu la mia mente si ristretta dentro da se che di fuor non venia cosa che fosse allor da lei ricetta non per far ma per non fare ho perduto a veder l'alto sol che tu disiri e che fu tardi per me conosciuto luogo e la giu non tristo di martiri ma di tenebre solo ove i lamenti non suonan come guai ma son sospiri noi andavam con passi lenti e scarsi e io attento a l'ombre ch'i sentia pietosamente piangere e lagnarsi e per ventura udi dolce maria dinanzi a noi chiamar cosi nel pianto come fa donna che in parturir sia e seguitar lietamente a me medesma indulgo la cagion di mia sorte e non mi noia che parria forse forte al vostro vulgo di questa luculenta e cara gioia del nostro cielo che piu m'e propinqua grande fama rimase e pria che moia questo centesimo anno ancor s'incinqua vedi se novella vera di val di magra o di parte vicina sai dillo a me che gia grande la era fui chiamato currado malaspina non son l'antico ma di lui discesi mostra s'io son d'udir le tue parole degno dimmi se vien d'inferno e di qual chiostra per tutt'i cerchi del dolente regno rispuose lui son io di qua venuto virtu del ciel mi mosse e con lei vegno vicino a monti de quai prima uscio e sotto l'ombra de le sacre penne governo l mondo li di mano in mano e si cangiando in su la mia pervenne poi ripigliammo nostro cammin santo guardando l'ombre che giacean per terra tornate gia in su l'usato pianto nulla ignoranza mai con tanta guerra mi fe desideroso di sapere se la memoria mia in cio non erra su sono specchi voi dicete troni onde refulge a noi dio giudicante si che questi parlar ne paion buoni qui si tacette e fecemi sembiante che fosse ad altro volta per la rota in che si mise com'era davante quanta pareami allor pensando avere ne per la fretta dimandare er'oso ne per me elli potea cosa vedere cosi m'andava timido e pensoso purgatorio canto via ond'io che non sapeva per qual calle mi volsi intorno e stretto m'accostai tutto gelato a le fidate spalle e sordello anco or avvalliamo omai tra le grandi ombre e parleremo ad esse grazioso fia lor vedervi assai colui che mai non vide cosa nova produsse esto visibile parlare novello a noi perche qui non si trova mentr'io mi dilettava di guardare l'imagini di tante umilitadi e per lo fabbro loro a veder care e puot'elli esser se giu non si vive diversamente per diversi offici non se l maestro vostro ben vi scrive si venne deducendo infino a quici poscia conchiuse era una biscia forse qual diede ad eva il cibo amaro tra l'erba e fior venia la mala striscia volgendo ad ora ad or la testa e l dosso leccando come bestia che si onde torquato e quinzio che dal cirro negletto fu nomato i deci e fabi ebber la fama che volontier mirro esso atterro l'orgoglio de li arabi che di retro ad annibale passaro l'alpestre rocce po di che tu labi quando i geomanti lor maggior fortuna veggiono in oriiente innanzi a l'alba surger per via che poco le sta bruna mi venne in sogno una femmina balba ne li occhi guercia e sovra i pie distorta con le man monche e di colore scialba lui m'hanno amor discoverto ma cio m'ha fatto di dubbiar piu pregno che s'amore e di fuori a noi offerto e l'anima non va con altro piede se dritta o torta va non e suo merto venne una donna e disse i son lucia lasciatemi pigliar costui che dorme si l'agevolero per la sua via sordel rimase e l'altre genti forme ella ti tolse e come l di fu chiaro sen venne suso e io per le sue orme canto xi o padre nostro che ne cieli stai non circunscritto ma per piu amore ch'ai primi effetti di la su tu hai laudato sia l tuo nome e l tuo valore da ogni creatura com'e degno di render grazie al tuo dolce vapore e fa che lavi quando se dentro queste piaghe disse cenere o terra che secca si cavi d'un color fora col suo vestimento e di sotto da quel trasse due chiavi l'una era d'oro e l'altra era d'argento pria con la bianca e poscia con la gialla fece a la porta si ch'i fu contento quel che piu basso tra costor s'atterra guardando in suso e guiglielmo marchese per cui e alessandria e la sua guerra fa pianger monferrato e canavese purgatorio canto che l'uno e l'altro foro aiuto si che piace in paradiso l'altro ch'appresso addorna il nostro coro quel pietro fu che con la poverella offerse a santa chiesa suo tesoro la quinta luce ch'e tra noi piu bella spira di tal amor che tutto l mondo la giu ne gola di saper novella mai quel santo evangelico suono che dice neque nubent intendesti ben puoi veder perch'io cosi ragiono vattene omai non vo che piu t'arresti che la tua stanza mio pianger disagia col qual maturo cio che tu dicesti l'altra piccioletta luce ride quello avvocato de tempi cristiani del cui latino augustin si provide or se tu l'occhio de la mente trani di luce in luce dietro a le mie lode gia de l'ottava con sete rimani io pur sorrisi come l'uom ch'ammicca per che l'ombra si tacque e riguardommi ne li occhi ove l sembiante piu si ficca e se tanto labore in bene assommi disse perche la tua faccia testeso un lampeggiar di riso dimostrommi e l'altre poi dolcemente e devote seguitar lei per tutto l'inno intero avendo li occhi a le superne rote aguzza qui lettor ben li occhi al vero che l velo e ora ben tanto sottile certo che l trapassar dentro e leggero che la viva giustizia che mi spira li concedette in mano a quel ch'i dico gloria di far vendetta a la sua ira or qui t'ammira in cio ch'io ti replico poscia con tito a far vendetta corse de la vendetta del peccato antico con l'altro se ne va tutta la gente qual va dinanzi e qual di dietro il prende e qual dallato li si reca a mente el non s'arresta e questo e quello intende a cui porge la man piu non fa pressa e cosi da la calca si difende e manco il primo che non li ha perfetti vuo tu che questo ver piu ti s'imbianchi e io non gia che impossibil veggio che la natura in quel ch'e uopo stanchi ond'elli ancora or di sarebbe il peggio per l'omo in terra se non fosse cive si rispuos'io e qui ragion non ma guarda fiso la e disviticchia col viso quel che vien sotto a quei sassi gia scorger puoi come ciascun si picchia o superbi cristian miseri lassi che de la vista de la mente infermi fidanza avete ne retrosi passi elli a me quanto ragion qui vede dir ti poss'io da indi in la t'aspetta pur a beatrice ch'e opra di fede ogne forma sustanzial che setta e da matera ed e con lei unita specifica vertute ha in se colletta l'altro che ne la vista lui conforta resse la terra dove l'acqua nasce che molta in albia e albia in mar ne porta ottacchero ebbe nome e ne le fasce fu meglio assai che vincislao suo figlio barbuto cui lussuria e ozio pasce fino a quel punto misera e partita da dio anima fui del tutto avara or come vedi qui ne son punita quel ch'avarizia fa qui si dichiara in purgazion de l'anime converse e nulla pena il monte ha piu amara cosi a se e noi buona ramogna quell'ombre orando andavan sotto l pondo simile a quel che tal volta si sogna disparmente angosciate tutte a tondo e lasse su per la prima cornice purgando la caligine del mondo tanto fu dolce mio vocale spirto che tolosano a se mi trasse roma dove mertai le tempie ornar di mirto stazio la gente ancor di la mi noma cantai di tebe e poi del grande achille ma caddi in via con la seconda soma intra siiestri e chiaveri s'adima una fiumana bella e del suo nome lo titol del mio sangue fa sua cima un mese e poco piu prova io come pesa il gran manto a chi dal fango il guarda che piuma sembran tutte l'altre some padre e suocero son del mal di francia sanno la vita sua viziata e lorda e quindi viene il duol che si li lancia quel che par si membruto e che s'accorda cantando con colui dal maschio naso d'ogne valor porto cinta la corda l'altro ternaro che cosi germoglia in questa primavera sempiterna che notturno ariete non dispoglia perpetualemente osanna sberna con tre melode che suonano in tree ordini di letizia onde s'interna non pare indegno ad omo d'intelletto ch'e fu de l'alma roma e di suo impero ne l'empireo ciel per padre eletto la quale e l quale a voler dir lo vero fu stabilita per lo loco santo u siede il successor del maggior piero quando rispuosi cominciai oh lasso quanti dolci pensier quanto disio meno costoro al doloroso passo poi mi rivolsi a loro e parla io e cominciai francesca i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio di oggimai che la chiesa di roma per confondere in se due reggimenti cade nel fango e se brutta e la soma o marco mio diss'io bene argomenti e or discerno perche dal retaggio li figli di levi furono essenti come quando la nebbia si dissipa lo sguardo a poco a poco raffigura cio che cela l vapor che l'aere stipa cosi forando l'aura grossa e scura piu e piu appressando ver la sponda fuggiemi errore e cresciemi paura pero venimmo al pie d'un nobile castello sette volte cerchiato d'alte mura difeso intorno d'un bel fiumicello questo passammo come terra dura per sette porte intrai con questi savi giugnemmo in prato di fresca verdura alto sospir che duolo strinse in uhi mise fuor prima e poi comincio frate lo mondo e cieco e tu vien ben da lui voi che vivete ogne cagion recate pur suso al cielo pur come se tutto movesse seco di necessitate cosi ricorsi ancora a la dottrina di colui ch'abbelliva di maria come del sole stella mattutina ed elli a me baldezza e leggiadria quant'esser puote in angelo e in alma non impedir lo suo fatale andare vuolsi cosi cola dove si puote cio che si vuole e piu non dimandare or incomincian le dolenti note a farmisi sentire or son venuto la dove molto pianto mi qui e da man quando di la e sera e questi che ne fe scala col pelo fitto e ancora si come prim'era da questa parte cadde giu dal cielo e la terra che pria di qua si sporse per paura di lui fe del mar velo muovasi la capraia e la gorgona e faccian siepe ad arno in su la foce si ch'elli annieghi in te ogne persona che se l conte ugolino aveva voce d'aver tradita te de le castella non dovei tu i figliuoi porre a tal croce questi pareva a me maestro e donno cacciando il lupo e lupicini al monte per che i pisan veder lucca non ponno con cagne magre studiose e conte gualandi con sismondi e con lanfranchi s'avea messi dinanzi da la fronte ma se l'amor de la spera supprema torcesse in suso il disiderio vostro non vi sarebbe al petto quella tema che per quanti si dice piu li nostro tanto possiede piu di ben ciascuno e piu di caritate arde in quel chiostro e mente che la luce si nascose da se pero a li spani e a l'indi come a giudei tale eclissi rispuose non ha fiorenza tanti lapi e bindi quante si fatte favole per anno in pergamo si gridan quinci e quindi io era ben del suo ammonir uso pur di non perder tempo si che n quella materia non potea parlarmi chiuso a noi venia la creatura bella biancovestito e ne la faccia quale par tremolando mattutina stella e io a lui s'esser puote io vorrei che de lo smisurato briareo esperienza avesser li occhi miei ond'ei rispuose tu vedrai anteo presso di qui che parla ed e disciolto che ne porra nel fondo d'ogne reo e disse l'uno o anima che fitta nel corpo ancora inver lo ciel ten vai per carita ne consola e ne ditta onde vieni e chi se che tu ne fai tanto maravigliar de la tua grazia quanto vuol cosa che non fu piu mai quasi per vedersi addorno quando e nel verde e ne fioretti opimo si soprastando al lume intorno intorno vidi specchiarsi in piu di mille soglie quanto di noi la su fatto ha ritorno che tornar con li occhi a beatrice nulla vedere e amor mi costrinse se quanto infino a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda tutta e in lui e si volem che sia perch'elli e quelli che porto la palma giuso a maria quando l figliuol di dio carcar si volse de la nostra salma ma vieni omai con li occhi si com'io andro parlando e nota i gran patrici di questo imperio giustissimo e pio e quelli a me l'onrata nominanza che di lor suona su ne la tua vita grazia acquista in ciel che si li avanza intanto voce fu per me udita onorate l'altissimo poeta l'ombra sua torna ch'era dipartita e l santo sene accio che tu assommi perfettamente disse il tuo cammino a che priego e amor santo mandommi vola con li occhi per questo giardino che veder lui t'acconcera lo sguardo piu al montar per lo raggio divino e io a lei se l mondo fosse posto con l'ordine ch'io veggio in quelle rote sazio m'avrebbe cio che m'e proposto ma nel mondo sensibile si puote veder le volte tanto piu divine quant'elle son dal centro piu remote quando giungon davanti a la ruina quivi le strida il compianto il lamento bestemmian quivi la virtu divina e questo mondo china gia l'ombra quasi al letto piano quando l mezzo del cielo a noi profondo comincia a farsi tal ch'alcuna stella perde il parere infino a questo fondo s'el fu si bel com'elli e ora brutto e contra l suo fattore alzo le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto davanti paradiso canto xx forse semilia miglia di lontano ci ferve l'ora sesta perche mi peste se tu non vieni a crescer la vendetta di montaperti perche mi moleste e io maestro mio or qui m'aspetta si ch'io esca d'un dubbio per costui poi mi farai quantunque vorrai fretta quivi mori e come tu mi vedi vid'io cascar li tre ad uno ad uno tra l quinto di e l sesto ond'io mi diedi gia cieco a brancolar sovra ciascuno e due richiama poi che fur morti poscia piu che l dolor pote l digiuno ne leva che dove dio sanza mezzo governa la legge natural nulla rileva nel giallo de la rosa sempiterna che si digrada e dilata e redole odor di lode al sol che sempre verna qual e colui che tace e dicer vole mi trasse beatrice e disse mira quanto e l convento de le bianche stole rispuose adunque i son frate alberigo i son quel da le frutta del mal orto che qui riprendo dattero per figo oh diss'io lui che e quel dolce padre a che non posso schermar lo viso tanto che mi vaglia diss'io e pare inver noi esser mosso non ti maravigliar s'ancor t'abbaglia la famiglia del cielo a me rispuose messo e che viene ad invitar ch'om saglia che dentro a questi termini e ripieno di venenosi sterpi si che tardi per coltivare omai verrebber meno ov'e l buon lizio e arrigo mainardi pier traversaro e guido di carpigna oh romagnuoli tornati in bastardi o tu che vieni al doloroso ospizio disse minos a me quando mi vide lasciando l'atto di cotanto offizio guarda com'entri e di cui tu ti fide non t'inganni l'ampiezza de l'intrare e l duca mio a lui perche pur gride non e qua giu ogne vapore spento ond'elli a me avaccio sarai dove di cio ti fara l'occhio la risposta veggendo la cagion che l fiato piove se cosi fosse in voi fora distrutto libero arbitrio e non fora giustizia per ben letizia e per male aver lutto lo cielo i vostri movimenti inizia non dico tutti ma posto ch'i l dica lume v'e dato a bene e a malizia noi siam venuti al loco ov'i t'ho detto che tu vedrai le genti dolorose c'hanno perduto il ben de l'intelletto e poi che la sua mano a la mia puose con lieto volto ond'io mi confortai mi mise dentro a le segrete cose digradar com'io ch'a proprio nome vo per la rosa giu di foglia in foglia e dal settimo grado in giu si come infino ad esso succedono ebree dirimendo del fior tutte le chiome perche secondo lo sguardo che fee la fede in cristo queste sono il muro a che si parton le sacre scalee che pare altro che prima se si sveste la sembianza non sua in che disparve cosi si cambiaro in maggior feste i fiori e le faville si ch'io vidi ambo le corti del ciel manifeste o isplendor di dio per cu io vidi l'alto triunfo del regno verace dammi virtu a dir com'io il vidi com'io morisse e caddi come corpo morto cade inferno canto e che sappi innanzi che piu andi ch'ei non peccaro e s'elli hanno mercedi non basta perche non ebber battesmo ch'e porta de la fede che tu credi e s'e furon dinanzi al cristianesmo non adorar debitamente a dio e di questi cotai son io medesmo non dimandai che hai per quel che face chi guarda pur con l'occhio che non vede quando disanimato il corpo giace ma dimandai per darti forza al piede cosi frugar conviensi i pigri lenti ad usar lor vigilia quando riede paroffia cosi fec'io poi che mi provide la donna mia del suo risponder chiaro e come stella in cielo il ver si vide e poi che le parole sue restaro non altrimenti ferro disfavilla che bolle come i cerchi sfavillaro da tutti come biscia o per sventura del luogo o per mal uso che li fruga ond'hanno si mutata lor natura li abitator de la misera valle che par che circe li avesse in pastura tra brutti porci piu degni di galle che d'altro cibo fatto in uman uso stavvi minos orribilmente e ringhia essamina le colpe ne l'intrata giudica e manda secondo ch'avvinghia dico che quando l'anima mal nata li vien dinanzi tutta si confessa e quel conoscitor de le peccata vede qual loco d'inferno e da essa che l mio viso in lei tutto era messo qual e l geometra che tutto s'affige per misurar lo cerchio e non ritrova pensando quel principio ond'elli indige tal era io a quella vista nova siede lungh'esso e lungo l'altro posa quel duca sotto cui visse di manna la gente ingrata mobile e retrosa di contr'a pietro vedi sedere anna tanto contenta di mirar sua figlia che non move occhio per cantare osanna innocenti facea l'eta novella novella tebe uguiccione e l brigata e li altri due che l canto suso appella noi passammo oltre la ve la gelata ruvidamente un'altra gente fascia non volta in giu ma tutta riversata ma tale uccel nel becchetto s'annida che se l vulgo il vedesse vederebbe la perdonanza di ch'el si confida per cui tanta stoltezza in terra crebbe che sanza prova d'alcun testimonio ad ogne promession si correrebbe poscia ch'io ebbi il mio dottore udito nomar le donne antiche e cavalieri pieta mi giunse e fui quasi smarrito i cominciai poeta volontieri parlerei a quei due che nsieme vanno e paion si al vento esser leggeri ch'avean le turbe ch'eran molte e grandi d'infanti e di femmine e di viri lo buon maestro a me tu non dimandi che spiriti son questi che tu vedi allor con li occhi vergognosi e bassi temendo no l mio dir li fosse grave infino al fiume del parlar mi trassi ed ecco verso noi venir per nave un vecchio bianco per antico pelo gridando guai a voi anime prave per apparer ciascun s'ingegna e face sue invenzioni e quelle son trascorse da predicanti e l vangelio si tace un dice che la luna si ritorse ne la passion di cristo e s'interpuose per che l lume del sol giu non si porse vergine madre figlia del tuo figlio umile e alta piu che creatura termine fisso d'etterno consiglio tu se colei che l'umana natura nobilitasti si che l suo fattore non disdegno di farsi sua fattura nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo ne l'etterna pace cosi e germinato questo fiore noi eravamo al sommo de la scala dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala o dolce lume a cui fidanza i entro per lo novo cammin tu ne conduci dicea come condur si vuol quinc'entro tu scaldi il mondo tu sovr'esso luci s'altra ragione in contrario non ponta esser dien sempre li tuoi raggi duci al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di sibilla o somma luce che tanto ti levi da concetti mortali a la mia mente ripresta un poco di quel che parevi e fa la lingua mia tanto possente ch'una favilla sol de la tua gloria possa lasciare a la futura gente che per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi o muse o alto ingegno or m'aiutate o mente che scrivesti cio ch'io vidi qui si parra la tua nobilitate io cominciai poeta che mi guidi guarda la mia virtu s'ell'e possente prima ch'a l'alto passo tu mi fidi pero che l ben ch'e del volere obietto tutto s'accoglie in lei e fuor di quella e perfetto omai sara piu corta mia favella pur a quel ch'io ricordo che d'un fante che bagni ancor la lingua a la mammella non perche piu ch'un semplice sembiante fosse nel vivo lume ch'io mirava pace volli con dio in su lo stremo de la mia vita e ancor non sarebbe lo mio dover per penitenza scemo se cio non fosse ch'a memoria m'ebbe pier pettinaio in sue sante orazioni a cui di me per caritate lume e la su che visibile face lo creatore a quella creatura che solo in lui vedere ha la sua pace e si distende in circular figura in tanto che la sua circunferenza sarebbe al sol troppo larga cintura e come l pan per fame si manduca cosi l sovran li denti a l'altro pose la ve l cervel s'aggiugne con la nuca non altrimenti tideo si rose le tempie a menalippo per disdegno che quei faceva il teschio e l'altre cose allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i passai con tanta pieta e come quei che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa cosi vid'i adunar la bella scola di quel segnor de l'altissimo canto che sovra li altri com'aquila vola da ch'ebber ragionato insieme alquanto volsersi a me con salutevol cenno e l mio maestro sorrise di tanto per piu fiate li occhi ci sospinse quella lettura e scolorocci il viso ma solo un punto fu quel che ci vinse quando leggemmo il disiato riso esser basciato da cotanto amante questi che mai da me non fia diviso la dove bolle la tenace pece non era ancor giunto michel zanche che questi lascio il diavolo in sua vece nel corpo suo ed un suo prossimano che l tradimento insieme con lui fece e prima che del tutto non si udisse per allungarsi un'altra i sono oreste passo gridando e anco non s'affisse oh diss'io padre che voci son queste e com'io domandai ecco la terza dicendo pronta el piange qui l'argento de franceschi io vidi potrai dir quel da duera la dove i peccatori stanno freschi se fossi domandato altri chi v'era tu hai dallato quel di beccheria di cui sego fiorenza la gorgiera prima ch'io de l'abisso mi divella maestro mio diss'io quando fui dritto a trarmi d'erro un poco mi favella ov'e la ghiaccia e questi com'e fitto si sottosopra cosi l'animo mio ch'ancor fuggiva si volse a retro a rimirar lo passo che non lascio gia mai persona viva poi ch'ei posato un poco il corpo lasso ripresi via per la piaggia diserta si che l pie fermo sempre era l piu basso non credo che per terra vada ancoi omo si duro che non fosse punto per compassion di quel ch'i vidi poi che quando fui si presso di lor giunto che li atti loro a me venivan certi per li occhi fui di grave dolor munto che non e impresa da pigliare a gabbo discriver fondo a tutto l'universo ne da lingua che chiami mamma o babbo ma quelle donne aiutino il mio verso ch'aiutaro anfione a chiuder tebe si che dal fatto il dir non sia diverso fu ordine e costrutto a le sustanze e quelle furon cima nel mondo in che puro atto fu produtto pura potenza tenne la parte ima nel mezzo strinse potenza con atto tal vime che gia mai non si divima su per la viva luce passeggiando menava io li occhi per li gradi mo su mo giu e mo recirculando vedea visi a carita suadi d'altrui lume fregiati e di suo riso per ch'io a lui se vuo ch'i ti sovvegna dimmi chi se e s'io non ti disbrigo al fondo de la ghiaccia ir mi convegna donna e gentil nel ciel che si compiange di questo mpedimento ov'io ti mando si che duro giudicio la su frange questa chiese lucia in suo dimando e disse e atti ornati di tutte onestadi la forma general di paradiso gia tutta mio sguardo avea compresa in nulla parte ancor fermato fiso e volgeami con voglia riaccesa per domandar la mia donna di cose di che la mente mia era sospesa e io scorgeva gia d'alcun la faccia le spalle e l petto e del ventre gran parte e per le coste giu ambo le braccia natura certo quando lascio l'arte di si fatti animali assai fe bene per torre tali essecutori a marte per quest'andata onde li dai tu vanto intese cose che furon cagione di sua vittoria e del papale ammanto andovvi poi lo vas d'elezione per recarne conforto a quella fede ch'e principio a la via di vedi l'albor che per lo fummo raia gia biancheggiare e me convien partirmi l'angelo e ivi prima ch'io li paia cosi torno e piu non volle udirmi ben se crudel se tu gia non ti duoli pensando cio che l mio cor s'annunziava e se non piangi di che pianger suoli gia eran desti e l'ora s'appressava che l cibo ne solea essere addotto e per suo sogno ciascun dubitava di pari come buoi che vanno a giogo m'andava io con quell'anima carca fin che l sofferse il dolce pedagogo ma quando disse lascia lui e varca che qui e buono con l'ali e coi remi quantunque puo ciascun pinger sua barca e pero questa festinata gente a vera vita non e sine causa intra se qui piu e meno eccellente lo rege per cui questo regno pausa in tanto amore e in tanto diletto che nulla volonta e di piu ausa come da lei l'udir nostro ebbe triegua ed ecco l'altra con si gran fracasso che somiglio tonar che tosto segua io sono aglauro che divenni sasso e allor per ristrignermi al poeta in destro feci e non innanzi il passo poi caramente mi prese per mano e disse pria che noi siamo piu avanti accio che l fatto men ti paia strano sappi che non son torri ma giganti e son nel pozzo intorno da la ripa da l'umbilico in giuso tutti quanti principio del cader fu il maladetto superbir di colui che tu vedesti da tutti i pesi del mondo costretto quelli che vedi qui furon modesti a riconoscer se da la bontate che li avea fatti a tanto intender presti di sua mortalita co prieghi tuoi si che l sommo piacer di dispieghi ancor ti priego regina che puoi cio che tu vuoli che conservi sani dopo tanto veder li affetti suoi e come specchio l'uno a l'altro rende e se la mia ragion non ti disfama vedrai beatrice ed ella pienamente ti torra questa e ciascun'altra brama e che se fossi stato a l'alta guerra de'tuoi fratelli ancor par che si creda ch'avrebber vinto i figli de la terra mettine giu e non ten vegna schifo dove cocito la freddura serra e qual costume le fa di trapassar parer si pronte com'io discerno per lo fioco lume ed elli a me le cose ti fier conte quando noi fermerem li nostri passi su la trista riviera d'acheronte aspetto carlin che mi scagioni poscia vid'io mille visi cagnazzi fatti per freddo onde mi vien riprezzo e verra sempre de gelati guazzi pero non hanno vedere interciso da novo obietto e pero non bisogna rememorar per concetto diviso si che la giu non dormendo si sogna credendo e non credendo dicer vero per ch'elli a me di sua maggior magagna conosce il danno e pero non s'ammiri se ne riprende perche men si piagna perche s'appuntano i vostri disiri dove per compagnia parte si scema invidia move il mantaco a sospiri fronte in picciol corso mi parieno stanchi lo padre e figli e con l'agute scane mi parea lor veder fender li fianchi io venni in loco d'ogne luce muto che mugghia come fa mar per tempesta se da contrari venti e combattuto la bufera infernal che mai non resta mena li spirti con la sua rapina voltando e percotendo li molesta attienti ben che per cotali scale disse l maestro ansando com'uom lasso conviensi dipartir da tanto male poi usci fuor per lo foro d'un sasso e l'altro e cassio che par si membruto ma la notte risurge e oramai e da partir che tutto avem veduto com'a lui piacque ne prima quasi torpente si giacque che ne prima ne poscia procedette lo discorrer di dio sovra quest'acque forma e materia congiunte e purette usciro ad esser che non avia fallo o tu che mostri per si bestial segno odio sovra colui che tu ti mangi dimmi l perche diss'io per tal convegno che se tu a ragion di lui ti piangi sappiendo chi voi siete e la sua pecca nel mondo suso ancora io te ne cangi la terra lagrimosa diede vento che baleno una luce vermiglia la qual mi vinse ciascun sentimento e caddi come l'uom cui sonno piglia inferno canto e mentre ch'andavamo inver lo mezzo al quale ogne gravezza si rauna e io tremava ne l'etterno rezzo se voler fu o destino o fortuna non so ma passeggiando tra le teste forte percossi l pie nel viso ad una piangendo mi sgrido si ch'ogne vista sen fe piu serena o santo padre che per me comporte l'esser qua giu lasciando il dolce loco nel qual tu siedi per etterna sorte qual e quell'angel che con tanto gioco guarda ne li occhi la nostra regina innamorato si che par di foco io era tra color che son sospesi e donna mi chiamo beata e bella tal che di comandare io la richiesi lucevan li occhi suoi piu che la stella e cominciommi a dir soave e piana con angelica voce in sua favella giustizia mosse il mio alto fattore fecemi la divina podestate la somma sapienza e l primo amore dinanzi a me non fuor cose create se non etterne e io etterno duro lasciate ogne speranza voi amor condusse noi ad una morte caina attende chi a vita ci spense queste parole da lor ci fuor porte quand'io intesi quell'anime offense china il viso e tanto il tenni basso fin che l poeta mi disse che pense le menti tutte nel suo lieto aspetto creando a suo piacer di grazia dota diversamente e qui basti l'effetto e cio espresso e chiaro vi si nota ne la scrittura santa in quei gemelli che ne la madre ebber l'ira commota non ti basta sonar con le mascelle se tu non latri qual diavol ti tocca omai diss'io non vo che piu favelle malvagio traditor ch'a la tua onta io portero di te vere novelle omai dintorno a questo consistorio puoi contemplare assai se le parole mie son ricolte sanz'altro aiutorio ma perche n terra per le vostre scole si legge che l'angelica natura e tal che ntende e si ricorda e vole ancor diro perche tu veggi pura la verita e suon di man con elle facevano un tumulto il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta come la rena quando turbo spira cignesi con la coda tante volte quantunque gradi vuol che giu sia messa sempre dinanzi a lui ne stanno molte vanno a vicenda ciascuna al giudizio dicono e odono e poi son giu volte ma io perche venirvi o chi l concede io non enea io non paulo sono me degno a cio ne io ne altri l crede a te convien tenere altro viaggio rispuose poi che lagrimar mi vide se vuo campar d'esto loco selvaggio che questa bestia per la qual tu gride non lascia altrui passar per la sua via ma tanto lo mpedisce che l'uccide non fece al viso mio si grosso velo come quel fummo ch'ivi ci coperse ne a sentir di cosi aspro pelo che l'occhio stare aperto non sofferse onde la scorta mia saputa e fida mi s'accosto e l'omero m'offerse almi comincio a gridar la fiera bocca cui non si convenia piu dolci salmi e l duca mio ver lui anima sciocca tienti col corno e con quel ti disfoga quand'ira o altra passion ti tocca ma distendi oggimai in qua la mano aprimi li occhi e io non gliel'apersi e cortesia fu lui esser villano ahi genovesi uomini diversi d'ogne costume e pien d'ogne magagna perche non siete voi del mondo spersi levati su disse l maestro in piede la via e lunga e l cammino e malvagio e gia il sole a mezza terza riede non era camminata di palagio la v'eravam ma natural burella ch'avea mal suolo e di lume disagio elena vedi per cui tanto reo tempo si volse e vedi l grande achille che con amore al fine combatteo vedi paris tristano e piu di mille ombre mostrommi e nominommi a dito ch'amor di ruppe mi l'alto sonno ne la testa un greve truono si ch'io mi riscossi come persona ch'e per forza desta e l'occhio riposato intorno mossi dritto levato e fiso riguardai per conoscer lo loco dov'io fossi ell'e semiramis di cui si legge che succedette a nino e fu sua sposa tenne la terra che l soldan corregge l'altra e colei che s'ancise amorosa e ruppe fede al cener di sicheo poi e cleopatras lussuriosa e libero voler che se fatica ne le prime battaglie col ciel dura poi vince tutto se ben si notrica a maggior forza e a miglior natura liberi soggiacete e quella cria la mente in voi che l ciel non ha in sua cura e io maestro che e tanto greve a lor che lamentar li fa si forte rispuose dicerolti molto breve questi non hanno speranza di morte e la lor cieca vita e tanto bassa che nvidiosi son d'ogne altra sorte oh abbondante grazia ond'io presunsi ficcar lo viso per la luce etterna tanto che la veduta vi consunsi nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume cio che per l'universo si squaderna sustanze e accidenti e lor costume quasi conflati insieme per tal modo che cio ch'i dico e un semplice lume quand'ebbe detto cio con li occhi torti riprese l teschio misero co'denti che furo a l'osso come d'un can forti ahi pisa vituperio de le genti del bel paese la dove l si suona poi che i vicini a te punir son lenti qual pare a riguardar la carisenda sotto l chinato quando un nuvol vada sovr'essa si ched ella incontro penda tal parve anteo a me che stava a bada di vederlo chinare e fu tal ora ch'i avrei voluto ir per altra strada e questo era d'un altro circumcinto e quel dal terzo e l terzo poi dal quarto dal quinto il quarto e poi dal sesto il quinto poco portai in la volta la testa che me parve veder molte alte torri ond'io maestro di che terra e questa ed elli a me quanto di qua per un migliaio si conta tanto di la eravam noi gia iti con poco tempo per la voglia pronta e verso noi volar furon sentiti non pero visti spiriti parlando a la mensa d'amor cortesi inviti e temo che non sia gia si smarrito ch'io mi sia tardi al soccorso levata per quel ch'i ho di lui nel cielo udito or movi e con la tua parola ornata e con cio c'ha mestieri al suo campare l'aiuta si ch'i ne sia consolata mentre ch'i rovinava in basso loco dinanzi a li occhi mi si fu offerto chi per lungo silenzio parea fioco quando vidi costui nel gran diserto miserere di me gridai a lui qual che tu sii od ombra od omo certo ma io disciogliero l forte legame in che ti stringon li pensier sottili dentro a l'ampiezza di questo reame casual punto non puote aver sito se non come tristizia o sete o fame che per etterna legge e stabilito quantunque vedi si che giustamente ci si risponde da l'anello al dito rispuosemi non omo omo gia fui e i parenti miei furon lombardi mantoani per patria ambedui nacqui sub iulio ancor che fosse tardi e vissi a roma sotto l buono augusto nel tempo de li dei falsi e bugiardi in essa gerarcia son l'altre dee prima dominazioni e poi virtudi l'ordine terzo di podestadi quelli altri amori che ntorno li vonno si chiaman troni del divino aspetto per che l primo ternaro terminonno e dei saper che tutti hanno diletto quanto la sua veduta si profonda nel vero in che si queta ogne intelletto poi fummo fatti soli procedendo folgore parve quando l'aere fende voce che giunse di contra dicendo anciderammi qualunque m'apprende e fuggi come tuon che si dilegua se subito la nuvola scoscende questo superbo volle esser esperto di sua potenza contra l sommo giove disse l mio duca ond'elli ha cotal merto fialte ha nome e fece le gran prove quando i giganti fer paura a dei le braccia ch'el meno gia mai non move e io ch'avea d'error la testa cinta dissi maestro che e quel ch'i odo e che gent'e che par nel duol si vinta ed elli a me questo misero modo tegnon l'anime triste di coloro che visser sanza nfamia e sanza lodo m'offerse si come cieco va dietro a sua guida per non smarrirsi e per non dar di cozzo in cosa che l molesti o forse ancida m'andava io per l'aere amaro e sozzo ascoltando il mio duca che diceva pur guarda che da me tu non sia mozzo dir de l'una e de l'altra la vista mi fer voglioso di saper lor nomi e dimanda ne fei con prieghi mista per che lo spirto che di pria parlomi ricomincio tu vuo ch'io mi deduca nel fare a te cio che tu far non vuo'mi troppa e piu la paura ond'e sospesa l'anima mia del tormento di sotto che gia lo ncarco di la giu mi pesa ed ella a me chi t'ha dunque condotto qua su tra noi se giu ritornar credi e io costui ch'e meco e non fa motto discendiam qua giu nel cieco mondo comincio il poeta tutto smorto io saro primo e tu sarai secondo e io che del color mi fui accorto dissi come verro se tu paventi che suoli al mio dubbiare esser conforto vil ciliccio mi parean coperti e l'un sofferia l'altro con la spalla e tutti da la ripa eran sofferti cosi li ciechi a cui la roba falla stanno a perdoni a chieder lor bisogna e l'uno il capo sopra l'altro avvalla la tua benignita non pur soccorre a chi domanda ma molte fiate liberamente al dimandar precorre in te misericordia in te pietate in te magnificenza in te s'aduna quantunque in creatura e di bontate ed elli a me vedrai quando saranno piu presso a noi e tu allor li priega per quello amor che i mena ed ei verranno cola diritto sovra l verde smalto mi fuor mostrati li spiriti magni che del vedere in me stesso m'essalto i vidi eletra con molti compagni tra quai conobbi ettor ed enea cesare armato con li occhi grifagni il collo le avvinghiati e del prese di tempo e loco poste e quando l'ali fuoro aperte assai appiglio se a le vellute coste di vello in vello giu discese poscia tra l folto pelo e le gelate croste ma dimmi al tempo d'i dolci sospiri a che e come concedette amore che conosceste i dubbiosi disiri e quella a me nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria e cio sa l tuo dottore tanto col volto di riso dipinto si tacque beatrice riguardando fiso nel punto che m'avea vinto poi comincio io dico e non dimando quel che tu vuoli udir perch'io l'ho visto la ve s'appunta ogne ubi e ogne quando spoglie similemente il mal seme d'adamo gittansi di quel lito ad una ad una per cenni come augel per suo richiamo cosi sen vanno su per l'onda bruna e avanti che sien di la discese anche di qua nuova schiera s'auna muro dicere udi'mi guarda come passi va si che tu non calchi con le piante le teste de fratei miseri lassi per ch'io mi volsi e vidimi davante e sotto i piedi un lago che per gelo avea di vetro e non d'acqua sembiante io avea gia i capelli in mano avvolti e tratto glien'avea piu d'una ciocca latrando lui con li occhi in giu raccolti quando un altro grido che hai tu bocca or superbite e via col viso altero figliuoli d'eva e non chinate il volto si che veggiate il vostro mal sentero piu e l'un da l'altro come iri da iri parea reflesso e l terzo parea foco che quinci e quindi igualmente si spiri oh quanto e corto il dire e come fioco al mio concetto e questo a quel ch'i vidi e tanto che non basta a dicer poco quantunque carita si stende cresce sovr'essa l'etterno valore e quanta gente piu la su s'intende piu v'e da bene amare e piu vi s'ama e come specchio l'uno a l'altro rende quali colombe dal disio chiamate con l'ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l'aere dal voler portate cotali uscir de la schiera ov'e dido a noi venendo per l'aere maligno si forte fu l'affettuoso grido se tu avessi cento larve sovra la faccia non mi sarian chiuse le tue cogitazion quantunque parve cio che vedesti fu perche non scuse d'aprir lo core a l'acque de la pace che da l'etterno fonte son diffuse lo duca stette e io dissi a colui che bestemmiava duramente ancora qual se tu che cosi rampogni altrui or tu chi se che vai per l'antenora percotendo rispuose o tu che ne la fortunata valle che fece scipion di gloria reda quand'anibal co suoi diede le spalle recasti gia mille leon per preda e pero poco val freno o richiamo chiamavi l cielo e ntorno vi si gira mostrandovi le sue bellezze etterne e l'occhio vostro pur a terra mira onde vi batte chi tutto discerne purgatorio canto elle rigavan lor di sangue il volto che mischiato di lagrime a lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto e poi ch'a riguardar oltre mi diedi vidi genti a la riva d'un gran fiume per ch'io dissi maestro or mi concedi ch'i sappia quali sono che la giu si confonde equivocando in si fatta lettura queste sustanze poi che fur gioconde de la faccia di dio non volser viso da essa da cui nulla si nasconde da che l demonio lor sen gira ma non pero che puro gia mai rimagna d'essi testimonio o ugolin de fantolin sicuro e il nome tuo da che piu non s'aspetta chi far lo possa tralignando scuro ma va via tosco omai e a quel mezzo con le penne sparte vid'io piu di mille angeli festanti ciascun distinto di fulgore e d'arte vidi a lor giochi quivi e a lor canti ridere una bellezza che letizia era ne li occhi a tutti li altri santi io era nuovo in questo stato quando ci vidi venire un possente con segno di vittoria coronato trasseci l'ombra del primo parente d'abel suo figlio e quella di noe di moise legista e ubidente abraam patriarca e david re pero che giunti l'un l'altro non teme se non mi credi pon mente a la spiga ch'ogn'erba si conosce per lo seme e qual e quei che volontieri acquista e giugne l tempo che perder lo face che n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista tal mi fece la bestia sanza pace che venendomi ncontro a poco a poco mi ripigneva la dove l sol tace morti li morti e i vivi parean vivi non vide mei di me chi vide il vero quant'io calcai fin che chinato givi acume bastavasi ne secoli recenti con l'innocenza per aver salute solamente la fede d'i parenti poi che le prime etadi fuor compiute convenne ai maschi a l'innocenti penne per circuncidere acquistar virtute ma poi che l tempo de la grazia venne sanza battesmo perfetto di cristo tale innocenza la giu si ritenne o niobe con che occhi dolenti vedea io te segnata in su la strada tra sette e sette tuoi figliuoli spenti o saul come in su la propria spada quivi parevi morto in gelboe che poi non senti pioggia ne rugiada conte ond'io levai le mani inver la cima de le mie ciglia e fecimi l solecchio che del soverchio visibile lima come quando da l'acqua o da lo specchio salta lo raggio a l'opposita parte salendo su per lo modo parecchio che s'aggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e se giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal vinca tua guardia i movimenti umani vedi beatrice con quanti beati per li miei prieghi ti chiudon le mani li occhi da dio diletti e venerati fissi ne l'orator ne dimostraro quanto i devoti prieghi le son grati e contro al maggior padre di famiglia siede lucia che mosse la tua donna quando chinavi a rovinar le ciglia ma perche l tempo fugge che t'assonna qui farem punto come buon sartore che com'elli ha del panno fa la gonna ma poi ch'i fui al pie d'un colle giunto la dove terminava quella valle che m'avea di paura il cor compunto guardai in alto e vidi le sue spalle vestite gia de raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle caron dimonio con occhi di bragia loro accennando tutte le raccoglie batte col remo qualunque s'adagia come d'autunno si levan le foglie l'una appresso de l'altra fin che l ramo vede a la terra tutte le sue spoglie non son paurose i son fatta da dio sua merce tale che la vostra miseria non mi tange ne fiamma d'esto incendio non m'assale grazia da quella che puote aiutarti e tu mi seguirai con l'affezione si che dal dicer mio lo cor non parti e comincio questa santa orazione paradiso canto s'io avessi le rime aspre e chiocce come si converrebbe al tristo buco sovra l qual pontan tutte l'altre rocce io premerei di mio concetto il suco piu pienamente ma perch'io non l'abbo non sanza tema a dicer mi conduco i son beatrice che ti faccio andare vegno del loco ove tornar disio amor mi mosse che mi fa parlare quando saro dinanzi al segnor mio di te mi lodero sovente a lui se li tuoi diti non sono a tal nodo sufficienti non e maraviglia tanto per non tentare e fatto sodo cosi la donna mia dismala ivi cosi una cornice lega dintorno il poggio come la primaia se non che l'arco suo piu tosto piega ombra non li e ne segno che si paia parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia ma dimmi la cagion che non ti guardi de lo scender qua giuso in questo centro de l'ampio loco ove tornar tu ardi e io a lui per fede mi ti lego di far cio che mi chiedi ma io scoppio dentro ad un dubbio s'io non me ne spiego prima era scempio e ora e fatto doppio ne la sentenza tua oh quanto parve a me gran maraviglia quand'io vidi tre facce a la sua testa l'una dinanzi e quella era vermiglia l'altr'eran due segnor mio iesu cristo dio verace or fu si fatta la sembianza vostra tal era io mirando la vivace carita di colui che n questo mondo contemplando gusto di quella pace che col peggiore spirto di romagna trovai di voi un tal che per sua opra in anima in cocito gia si bagna e in corpo par vivo ancor di sopra cercati al collo e troverai la soga che l tien legato o anima confusa e vedi lui che l gran petto ti doga spoglia queta'mi allor per non farli piu tristi lo di e l'altro stemmo tutti muti ahi dura terra perche non t'apristi poscia che fummo al quarto di venuti gaddo mi si gitto disteso a piedi dicendo padre mio che non m'aiuti da questa parte onde l fiore e maturo di tutte le sue foglie sono assisi quei che credettero in cristo venturo da l'altra parte onde sono intercisi di voti i semicirculi si stanno quei ch'a cristo venuto ebber li visi o folle aragne si vedea io te gia mezza ragna trista in su li stracci de l'opera che mal per te si fe o roboam gia non par che minacci quivi l tuo segno ma pien di spavento nel porta un carro sanza ch'altri il cacci se qui per dimandar gente s'aspetta ragionava il poeta io temo forse che troppo avra d'indugio nostra eletta poi fisamente al sole li occhi porse fece del destro lato a muover centro e la sinistra parte di se torse quanto tra l'ultimar de l'ora terza e l principio del di par de la spera che sempre a guisa di fanciullo scherza tanto pareva gia inver la sera essere al sol del suo corso rimaso vespero la e qui mezza notte era quando l'anima mia torno di fori a le cose che son fuor di lei vere io riconobbi i miei non falsi errori lo duca mio che mi potea vedere far si com'om che dal sonno si slega ahi quanto son diverse quelle foci da l'infernali che quivi per canti s'entra e la giu per lamenti feroci gia montavam su per li scaglion santi ed esser mi parea troppo piu lieve che per lo pian non mi parea davanti da che tu vuo saver cotanto a dentro dirotti brievemente mi rispuose perch'io non temo di venir qua entro temer si dee di sole quelle cose c'hanno potenza di fare altrui male de l'altre no da ogne bocca dirompea co denti un peccatore a guisa di maciulla si che tre ne facea cosi dolenti a quel dinanzi il mordere era nulla verso l graffiar che talvolta la schiena rimanea de la pelle tutta brulla ed elli a me del contrario ho io brama levati quinci e non mi dar piu lagna che mal sai lusingar per questa lama ch'al cor gentil ratto s'apprende prese costui de la bella persona che mi fu tolta e l modo ancor m'offende amor ch'a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer si forte che come vedi ancor non m'abbandona piu era gia per noi del monte volto e del cammin del sole assai piu speso che non stimava l'animo non sciolto quando colui che sempre innanzi atteso andava comincio drizza la testa non e piu tempo di gir si sospeso lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscia fuor de la ghiaccia e piu con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quant'esser dee quel tutto ch'a cosi fatta parte si confaccia ed una lupa che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza e molte genti fe gia viver grame questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista ch'io perdei la speranza de l'altezza di questo ingrassa il porco sant'antonio e altri assai che sono ancor piu porci pagando di moneta sanza conio ma perche siam digressi assai ritorci li occhi oramai verso la dritta strada si che la via col tempo si raccorci e come quivi ove s'aspetta il temo che mal guido fetonte piu s'infiamma e quinci e quindi il lume si fa scemo cosi quella pacifica oriafiamma nel mezzo s'avvivava e d'ogne parte per igual modo allentava la fiamma e se dio m'ha in sua grazia rinchiuso tanto che vuol ch'i veggia la sua corte per modo tutto fuor del moderno uso non mi celar chi fosti anzi la morte ma dilmi e dimmi s'i vo bene al varco e tue parole fier le nostre scorte e come quinci il glorioso scanno de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno cosi di contra quel del gran giovanni e quella che vedea i pensier dubi ne la mia mente disse i cerchi primi t'hanno mostrato serafi e cherubi cosi veloci seguono i suoi vimi per somigliarsi al punto quanto ponno e posson quanto a veder son soblimi le braccia aperse e indi aperse l'ale disse venite qui son presso i gradi e agevolemente omai si sale noi siamo usciti fore del maggior corpo al ciel ch'e pura luce luce intellettual piena d'amore amor di vero ben pien di letizia letizia che trascende ogne e come a gracidar si sta la rana col muso fuor de l'acqua quando sogna di spigolar sovente la villana livide insin la dove appar vergogna eran l'ombre dolenti ne la ghiaccia mettendo i denti in nota di cicogna dirizza prima il suo povero calle botoli trova poi venendo giuso ringhiosi piu che non chiede lor possa e da lor disdegnosa torce il muso sedera l'alma che fia giu agosta de l'alto arrigo ch'a drizzare italia verra in prima ch'ella sia disposta la cieca cupidigia che v'ammalia simili fatti v'ha al fantolino che muor per fame e caccia via la balia non isperate mai veder lo cielo i vegno per menarvi a l'altra riva ne le tenebre etterne in caldo e n gelo e tu che se costi anima viva partiti da cotesti che son morti ma poi che vide ch'io non mi partiva disse che le pecorelle che non sanno tornan del pasco pasciute di vento e non le scusa non veder lo danno non disse cristo al suo primo convento andate e predicate al mondo ciance ma diede lor verace fondamento forse cotanto quanto pare appresso alo cigner la luce che l dipigne quando l vapor che l porta piu e spesso distante intorno al punto un cerchio d'igne si girava si ratto ch'avria vinto quel moto che piu tosto il mondo cigne ma da che dio in te vuol che traluca tanto sua grazia non ti saro scarso pero sappi ch'io fui guido del duca o animal grazioso e benigno che visitando vai per l'aere perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno se fosse amico il re de l'universo noi pregheremmo lui de la tua pace poi c'hai pieta del nostro mal perverso quelli e omero poeta sovrano l'altro e orazio satiro che vene ovidio e l terzo e l'ultimo lucano pero che ciascun meco si convene nel nome che sono la voce sola fannomi onore e di cio fanno bene in tutte parti impera e quivi regge quivi e la sua citta e l'alto seggio oh felice colui cu ivi elegge e io a lui poeta io ti richeggio per quello dio che tu non conoscesti accio ch'io fugga questo male e peggio a quel che scende e tanto si diparte dal cader de la pietra in igual tratta si come mostra esperienza e arte cosi mi parve da luce rifratta quivi dinanzi a me esser percosso per che a fuggir la mia vista fu ratta onde pero che a l'atto che concepe segue l'affetto d'amar la dolcezza diversamente in essa ferve e tepe vedi l'eccelso omai e la larghezza de l'etterno valor poscia che tanti speculi fatti s'ha in che si spezza uno manendo in se come davanti mostrava la ruina e l crudo scempio che fe tamiri quando disse a ciro sangue sitisti e io di sangue t'empio mostrava come in rotta si fuggiro li assiri poi che fu morto oloferne e anche le reliquie del martiro vedea colui che fu nobil creato piu ch'altra creatura giu dal cielo folgoreggiando scender da l'un lato vedea briareo fitto dal telo celestial giacer da l'altra parte grave a la terra per lo mortal gelo o frate mio ciascuna e cittadina d'una vera citta ma tu vuo dire che vivesse in italia peregrina questo mi parve per risposta udire piu innanzi alquanto che la dov'io stava ond'io mi feci ancor piu la sentire si tosto come il vento a noi li piega mossi la voce o anime affannate venite a noi parlar s'altri nol niega ond'io maestro di qual cosa greve levata s'e da me che nulla quasi per me fatica andando si riceve rispuose genti v'eran con occhi tardi e gravi di grande autorita ne lor sembianti parlavan rado con voci soavi traemmoci cosi da l'un de canti in loco aperto luminoso e alto si che veder si potien tutti quanti io ti seguitero quanto mi lece rispuose e se veder fummo non lascia l'udir ci terra giunti in quella vece allora incominciai con quella fascia che la morte dissolve men vo suso e venni qui per l'infernale ambascia pero secondo il color d'i capelli di cotal grazia l'altissimo lume degnamente convien che s'incappelli dunque sanza merce di lor costume locati son per gradi differenti sol differendo nel primiero acume da questo passo vinto mi concedo piu che gia mai da punto di suo tema soprato fosse comico o tragedo che come sole in viso che piu trema cosi lo rimembrar del dolce riso la mente mia da me medesmo scema onde convenne legge per fren porre convenne rege aver che discernesse de la vera cittade almen la torre le leggi son ma chi pon mano ad esse nullo pero che l pastor che procede rugumar puo ma non ha l'unghie fesse che da se sian queste cose acerbe ma e difetto da la parte tua che non hai viste ancor tanto superbe non e fantin che si subito rua col volto verso il latte se si svegli molto tardato da l'usanza sua come fec'io per quando noi fummo fatti tanto avante ch'al mio maestro piacque di mostrarmi la creatura ch'ebbe il bel sembiante d'innanzi mi si tolse e fe restarmi ecco dite dicendo ed ecco il loco ove convien che di fortezza t'armi quando noi fummo la dove la coscia si volge a punto in sul grosso de l'anche lo duca con fatica e con angoscia volse la testa ov'elli avea le zanche e aggrappossi al pel com'om che sale si che n inferno i credea tornar anche lo duca e io per quel cammino ascoso intrammo a ritornar nel chiaro mondo e sanza cura aver d'alcun riposo salimmo su el primo e io secondo tanto ch'i vidi de le cose belle che porta l ciel per un pertugio tondo e quindi uscimmo a riveder le stelle ivi mi parve in una visione estatica di subito esser tratto e vedere in un tempio piu persone e una donna in su l'entrar con atto dolce di madre dicer figliuol mio perche hai tu cosi verso noi fatto ecco dolenti lo tuo padre e io ti cercavamo selva lasciala tal che di qui a mille anni ne lo stato primaio non si rinselva com'a l'annunzio di dogliosi danni si turba il viso di colui ch'ascolta da qual che parte il periglio l'assanni per altro sopranome io nol conosco s'io nol togliessi da sua figlia gaia dio sia con voi che piu non vegno vosco poeta fui e cantai di quel giusto figliuol d'anchise che venne di troia poi che l superbo ilion fu combusto ma tu perche ritorni a tanta noia perche non sali il dilettoso monte ch'e principio e cagion di tutta gioia la faccia sua mi parea lunga e grossa come la pina di san pietro a roma e a sua proporzione eran l'altre ossa si che la ripa ch'era perizoma dal mezzo in giu ne mostrava ben tanto di sovra come a man destra per salire al monte dove siede la chiesa che soggioga la ben guidata sopra rubaconte si rompe del montar l'ardita foga per le scalee che si fero ad etade ch'era sicuro il quaderno e la doga mi parve un tal dificio allotta poi per lo vento mi ristrinsi retro al duca mio che non li era altra grotta onde se l mio disir dee aver fine in questo miro e angelico templo che solo amore e luce ha per confine udir convienmi ancor come l'essemplo e l'essemplare non vanno d'un modo che io per me indarno a cio contemplo la prima di color di cui novelle tu vuo saper mi disse quelli allotta fu imperadrice di molte favelle a vizio di lussuria fu si rotta che libito fe licito in sua legge per torre il biasmo in che era condotta che fe nettuno ammirar l'ombra d'argo cosi la mente mia tutta sospesa mirava fissa immobile e attenta e sempre di mirar faceasi accesa a quella luce cotal si diventa che volgersi da lei per altro aspetto e impossibil che mai si consenta io sentia voci e ciascuna pareva pregar per pace e per misericordia l'agnel di dio che le peccata leva pur agnus dei eran le loro essordia una parola in tutte era e un modo si che parea tra esse ogne concordia giorno se n'andava e l'aere bruno toglieva li animai che sono in terra da le fatiche loro e io sol uno m'apparecchiava a sostener la guerra si del cammino e si de la pietate che ritrarra la mente che non erra vedi cola un angel che s'appresta per venir verso noi vedi che torna dal servigio del di l'ancella sesta di reverenza il viso e li atti addorna si che i diletti lo nviarci in suso pensa che questo di mai non raggiorna e vivo sono e pero mi richiedi spirito eletto se tu vuo ch'i mova di la per te ancor li mortai piedi oh questa e a udir si cosa nuova rispuose che gran segno e che dio t'ami pero col priego tuo talor mi giova e dirizza'mi a lui si dimandando che volse dir lo spirto di romagna e divieto e consorte menzionando per ch'elli a me veder voleva come si convenne l'imago al cerchio e come mi si dova ma non eran da cio le proprie penne se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne a l'alta fantasia qui manco possa quando in bologna un fabbro si ralligna quando in faenza un bernardin di fosco verga gentil di picciola gramigna non ti maravigliar s'io piango tosco quando rimembro con guido da prata ugolin d'azzo che vivette nosco che fatt'hai sana piacente a te dal corpo si disnodi cosi orai e quella si lontana come parea sorrise e riguardommi poi si torno a l'etterna fontana e piu d'onore ancora assai mi fenno ch'e si mi fecer de la loro schiera si ch'io fui sesto tra cotanto senno cosi andammo infino a la lumera parlando cose che l tacere e bello si com'era l parlar cola dov'era ditemi voi che si strignete i petti diss'io chi siete e quei piegaro i colli e poi ch'ebber li visi a me eretti ed el mi disse volgi li occhi in giue buon ti sara per tranquillar la via veder lo letto de le piante tue come perche di lor memoria sia sovra i sepolti le tombe terragne portan segnato quel ch'elli eran pria e perche tu non creda ch'io t'inganni odi s'i fui com'io ti dico folle gia discendendo l'arco d'i miei anni eran li cittadin miei presso a colle in campo giunti co loro avversari e io pregava iddio di quel ch'e volle a le quai poi se tu vorrai salire anima fia a cio piu di me degna con lei ti lascero nel mio partire che quello imperador che la su regna perch'i fu ribellante a la sua legge non vuol che n sua citta per me si vegna e la regina del cielo ond'io ardo tutto d'amor ne fara ogne grazia pero ch'i sono il suo fedel bernardo qual e colui che forse di croazia viene a veder la veronica nostra che per l'antica fame non sen sazia ma dice nel pensier fin che si mostra qui se a noi meridiana face di caritate e giuso intra mortali se di speranza fontana vivace donna se tanto grande e tanto vali che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz'ali dritto si come andar vuolsi rife'mi con la persona avvegna che i pensieri mi rimanessero e chinati e scemi io m'era mosso e seguia volontieri del mio maestro i passi e amendue gia mostravam com'eravam leggeri bestemmiavano dio e lor parenti l'umana spezie e l loco e l tempo e l seme di lor semenza e di lor nascimenti poi si ritrasser tutte quante insieme forte piangendo a la riva malvagia ch'attende ciascun uom che dio non teme tu dici che di silvio il parente corruttibile ancora ad immortale secolo ando e fu sensibilmente pero se l'avversario d'ogne male cortese i fu pensando l'alto effetto ch'uscir dovea di lui e l chi temp'era dal principio del mattino e l sol montava n su con quelle stelle ch'eran con lui quando l'amor divino mosse di prima quelle cose belle si ch'a bene sperar m'era cagione di quella fiera a la gaetta pelle l'ora del tempo e la dolce stagione e i raggi ne ferien per mezzo l naso perche per noi girato era si l monte che gia dritti andavamo inver l'occaso quand'io senti a me gravar la fronte a lo splendore assai piu che di prima e stupor m'eran le cose non incontanente intesi e certo fui che questa era la setta d'i cattivi a dio spiacenti e a nemici sui questi sciaurati che mai non fur vivi erano ignudi e stimolati molto da mosconi e e fu nomato sassol mascheroni se tosco se ben sai omai chi fu e perche non mi metti in piu sermoni sappi ch'i fu il camiscion de pazzi tue ch'i son tornato nel primo proposto or va ch'un sol volere e d'ambedue tu duca tu segnore e tu maestro cosi li dissi e poi che mosso fue intrai per lo cammino alto e silvestro e cheggioti per quel che tu piu brami se mai calchi la terra di toscana che a miei propinqui tu ben mi rinfami tu li vedrai tra quella gente vana che spera in talamone e perderagli piu di speranza ch'a trovar la diana ma piu vi perderanno li ammiragli sanza risponder li occhi su levai e vidi lei che si facea corona reflettendo da se li etterni rai da quella region che piu su tona occhio mortale alcun tanto non dista qualunque in mare piu giu s'abbandona quanto di le beatrice la mia vista ma nulla mi facea o bretinoro che non fuggi via poi che gita se n'e la tua famiglia e molta gente per non esser ria ben fa bagnacaval che non rifiglia e mal fa castrocaro e peggio conio che di figliar tai conti piu s'impiglia ben faranno i pagan ed elli a me pero che tu rificchi la mente pur a le cose terrene di vera luce tenebre dispicchi quello infinito e ineffabil bene che la su e cosi corre ad amore com'a lucido corpo raggio vene tanto si da quanto trova d'ardore si che ed elli a me l'angoscia de le genti che son qua giu nel viso mi dipigne quella pieta che tu per tema senti andiam che la via lunga ne sospigne cosi si mise e cosi mi fe intrare nel primo cerchio che l'abisso che farem noi a chi mal ne disira se quei che ci ama e per noi condannato poi vidi genti accese in foco d'ira con pietre un giovinetto ancider forte gridando a se pur martira martira io veggio tuo nepote che diventa cacciator di quei lupi in su la riva del fiero fiume e tutti li sgomenta vende la carne loro essendo viva poscia li ancide come antica belva molti di vita e se di pregio priva sanguinoso esce de la trista selva ardori ne giugneriesi numerando al venti si tosto come de li angeli parte turbo il suggetto d'i vostri alementi l'altra rimase e comincio quest'arte che tu discerni con tanto diletto che mai da circuir non si diparte ognuna in giu tenea volta la faccia da bocca il freddo e da li occhi il cor tristo tra lor testimonianza si procaccia quand'io m'ebbi dintorno alquanto visto volsimi a piedi e vidi due si stretti che l pel del capo avieno insieme misto presto allor temett'io piu che mai la morte e non v'era mestier piu che la dotta s'io non avessi viste le ritorte noi procedemmo piu avante allotta e venimmo ad anteo che ben cinque alle sanza la testa uscia fuor de la grotta lo fren vuol esser del contrario suono credo che l'udirai per mio avviso prima che giunghi al passo del perdono ma ficca li occhi per l'aere ben fiso e vedrai gente innanzi a noi sedersi e ciascun e lungo la grotta assiso io son d'esser contento piu digiuno diss'io che se mi fosse pria taciuto e piu di dubbio ne la mente aduno com'esser puote ch'un ben distributo in piu posseditor faccia piu ricchi di se che se da pochi e posseduto ma ne l'uno e piu colpa e piu vergogna voi non andate giu per un sentiero filosofando tanto vi trasporta l'amor de l'apparenza e l suo pensiero e ancor questo qua su si comporta con men disdegno che quando e posposta la divina scrittura o quando e torta poscia che m'ebbe ragionato questo li occhi lucenti lagrimando volse per che mi fece del venir piu presto e venni a te cosi com'ella volse d'inanzi a quella fiera ti levai che del bel monte il corto andar ti tolse e io per mezza toscana si spazia un fiumicel che nasce in falterona e cento miglia di corso nol sazia di sovr'esso rech'io questa persona dirvi ch'i sia saria parlare indarno che l nome mio ancor molto non suona che tu mi meni la dov'or dicesti si ch'io veggia la porta di san pietro e color cui tu fai cotanto mesti allor si mosse e io li tenni dietro inferno canto vero e che n su la proda mi trovai de la valle d'abisso dolorosa che ntrono accoglie d'infiniti guai oscura e profonda era e nebulosa tanto che per ficcar lo viso a fondo io non vi discernea alcuna cosa intesi ch'a cosi fatto tormento enno dannati i peccator carnali che la ragion sommettono al talento e come li stornei ne portan l'ali ma non si che paura non mi desse la vista che m'apparve d'un leone questi parea che contra me venisse con la test'alta e con rabbiosa fame si che parea che l'aere ne tremesse e pero se caron di te si lagna ben puoi sapere omai che l suo dir suona finito questo la buia campagna tremo si forte che de lo spavento la mente di sudore ancor mi bagna quando fui desto innanzi la dimane pianger senti fra l sonno i miei figliuoli ch'eran con meco e dimandar del pane a questo invito vegnon molto radi o gente umana per volar su nata perche a poco vento cosi cadi menocci ove la roccia era tagliata quivi mi batte l'ali per la fronte poi mi promise sicura l'andata la piaga che maria richiuse e unse quella ch'e tanto bella da suoi piedi e colei che l'aperse e che la punse ne l'ordine che fanno i terzi sedi siede rachel di sotto da costei con beatrice si come tu vedi non quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra con esso un colpo per la man d'artu non focaccia non questi che m'ingombra col capo si ch'i non veggio oltre piu che sempre santo l diserto e l martiro sofferse e poi l'inferno da due anni e sotto lui cosi cerner sortiro francesco benedetto e augustino e altri fin qua giu di giro in giro sopra seguiva il settimo si sparto gia di larghezza che l messo di iuno intero a contenerlo sarebbe arto cosi l'ottavo e l nono e chiascheduno piu tardo si movea secondo ch'era in numero distante piu da l'uno volto ella ruina in si fatta cisterna e forse pare ancor lo corpo suso de l'ombra che di qua dietro mi verna tu l dei saper se tu vien pur mo giuso elli e ser branca doria e son piu anni poscia passati ch'el fu si racchiuso cosi per una voce detto fue onde l maestro mio disse rispondi e domanda se quinci si va sue e io o creatura che ti mondi per tornar bella a colui che ti fece maraviglia udirai se mi secondi se quella con ch'io parlo non si secca inferno canto la bocca sollevo dal fiero pasto quel peccator forbendola a'capelli del capo ch'elli avea di retro guasto poi comincio e ha natura si malvagia e ria che mai non empie la bramosa voglia e dopo l pasto ha piu fame che pria molti son li animali a cui s'ammoglia e piu saranno ancora infin che l veltro verra che la fara morir e come i gru van cantando lor lai faccendo in aere di se lunga riga cosi vid'io venir traendo guai ombre portate da la detta briga per ch'i dissi maestro chi son quelle genti che l'aura nera si gastiga la qual molte fiate l'omo ingombra si che d'onrata impresa lo rivolve come falso veder bestia quand'ombra da questa tema accio che tu ti solve dirotti perch'io venni e quel ch'io ntesi nel primo punto che di te mi dolve per tai difetti non per altro rio semo perduti e sol di tanto offesi che sanza speme vivemo in disio gran duol mi prese al cor quando lo ntesi pero che gente di molto valore conobbi che n quel limbo eran sospesi non per aver a se di bene acquisto ch'esser non puo ma perche suo splendore potesse risplendendo dir subsisto in sua etternita di tempo fore fuor d'ogne altro comprender come i piacque s'aperse in nuovi amor l'etterno amore e venne a l'emisperio nostro e forse per fuggir lui lascio qui loco voto quella ch'appar di qua e su ricorse luogo e la giu da belzebu remoto tanto quanto la tomba si distende disse che hai che non ti puoi tenere ma se venuto piu che mezza lega velando li occhi e con le gambe avvolte a guisa di cui vino o sonno piega o dolce padre mio se tu m'ascolte io ti diro diss'io cio che m'apparve quando le gambe mi furon si tolte ed ei se vuoi saper chi son cotesti due la valle onde bisenzo si dichina del padre loro alberto e di lor fue d'un corpo usciro e tutta la caina potrai cercare e non troverai ombra degna piu d'esser fitta in gelatina e ov'e ella subito diss'io ond'elli a terminar lo tuo disiro mosse beatrice me del loco mio e se riguardi su nel terzo giro dal sommo grado tu la rivedrai nel trono che suoi merti le sortiro cigne quivi secondo che per ascoltare non avea pianto mai che di sospiri che l'aura etterna facevan tremare cio avvenia di duol sanza martiri federigo tignoso e sua brigata la casa traversara e li anastagi e l'una gente e l'altra e diretata le donne e cavalier li affanni e li agi che ne nvogliava amore e cortesia la dove i cuor son fatti si malvagi poi disse piglia quel ch'io ti dicero se vuo saziarti e intorno da esso t'assottiglia li cerchi corporai sono ampi e arti secondo il piu e l men de la virtute che si distende per tutte lor parti or sotto l'emisperio giunto ch'e contraposto a quel che la gran secca coverchia e sotto l cui colmo consunto fu l'uom che nacque e visse sanza pecca tu hai i piedi in su picciola spera che l'altra faccia fa de la giudecca l'altra parte m'eran le divote ombre che per l'orribile costura premevan si che bagnavan le gote volsimi a loro e o gente sicura incominciai di veder l'alto lume che l disio vostro solo ha in sua cura dalla circonfuse luce viva e lasciommi fasciato di tal velo del suo fulgor che nulla m'appariva sempre l'amor che queta questo cielo accoglie in se con si fatta salute per far disposto a sua fiamma il candelo queste parole di colore oscuro vid'io scritte al sommo d'una porta per ch'io maestro il senso lor m'e duro ed elli a me come persona accorta qui si convien lasciare ogne sospetto ogne vilta convien che qui sia morta che non concederebbe che motori sanza sua perfezion fosser cotanto or sai tu dove e quando questi amori furon creati e come si che spenti nel tuo disio gia son tre ardori io non so chi tu se ne per che modo venuto se qua giu ma fiorentino mi sembri veramente quand'io t'odo tu dei saper ch'i fui conte ugolino e questi e l'arcivescovo ruggieri or ti diro perche i son tal vicino questa natura si oltre s'ingrada in numero che mai non fu loquela ne concetto mortal che tanto vada e se tu guardi quel che si revela per daniel vedrai che n sue migliaia determinato numero si cela la prima luce che tutta la raia per tanti modi in essa si recepe quanti son li splendori che di giugnere a la chioma tre frison s'averien dato mal vanto pero ch'i ne vedea trenta gran palmi dal loco in giu dov'omo affibbia l manto che non per vista ma per suono e noto d'un ruscelletto che quivi discende per la buca d'un sasso ch'elli ha roso col corso ch'elli avvolge e poco pende vedea timbreo vedea pallade e marte armati ancora intorno al padre loro mirar le membra d'i giganti sparte vedea nembrot a pie del gran lavoro quasi smarrito e riguardar le genti che n sennaar con lui superbi fuoro bernardo m'accennava e sorridea perch'io guardassi suso ma io era gia per me stesso tal qual ei volea che la mia vista venendo sincera e piu e piu intrava per lo raggio de l'alta luce che da se e vera ardenti paradiso canto d affetto al suo piacer quel contemplante libero officio di dottore assunse e comincio queste parole sante paradiso canto xxxi in forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa che nel suo sangue cristo fece sposa mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli ne fur fedeli a dio ma per se fuoro caccianli i ciel per non esser men belli ne lo profondo inferno li riceve ch'alcuna gloria i rei avrebber che la voce fu restata e queta vidi quattro grand'ombre a noi venire sembianz'avevan ne trista ne lieta lo buon maestro comincio a dire mira colui con quella spada in mano che vien dinanzi ai tre si come sire vexilla regis prodeunt inferni verso di noi pero dinanzi mira disse l maestro mio se tu l discerni come quando una grossa nebbia spira o quando l'emisperio nostro annotta par di lungi un molin che l vento gira allor lo presi per la cuticagna e dissi el converra che tu ti nomi o che capel qui su non ti rimagna ond'elli a me perche tu mi dischiomi ne ti diro ch'io sia ne mosterrolti se mille fiate in sul capo mi tomi com'io mi rivolsi e furon tocchi li miei da cio che pare in quel volume quandunque nel suo giro ben s'adocchi tra l'altre vidi un'ombra ch'aspettava in vista e se volesse alcun dir come lo mento a guisa d'orbo in su levava spirto diss'io che per salir ti dome se tu se quelli che mi rispondesti fammiti conto o per luogo o per nome non fur piu tosto dentro a me venute queste parole brievi ch'io compresi me sormontar di sopr'a mia virtute e di novella vista mi raccesi tale che nulla luce e tanto mera che li occhi miei non si fosser difesi dal destro vedi quel padre vetusto di santa chiesa a cui cristo le clavi raccomando di questo fior venusto e quei che vide tutti i tempi gravi pria che morisse de la bella sposa che s'acquisto con la lancia e coi clavi se tosto grazia resolva le schiume di vostra coscienza si che chiaro per essa scenda de la mente il fiume ditemi che mi fia grazioso e caro s'anima e qui tra voi che sia latina e forse lei sara buon s'i l'apparo ma s'a conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto diro come colui che piange e dice noi leggiavamo un giorno per diletto di lancialotto come amor lo strinse soli eravamo e sanza alcun sospetto li occhi lor ch'eran pria pur dentro molli gocciar su per le labbra e l gelo strinse le lagrime tra essi e riserrolli con legno legno spranga mai non cinse ma tu chi se che nostre condizioni vai dimandando e porti li occhi sciolti si com'io credo e spirando ragioni li occhi diss'io mi fieno ancor qui tolti ma picciol tempo che poca e l'offesa fatta per esser con invidia volti vassi caggendo e quant'ella piu ngrossa tanto piu trova di can farsi lupi la maladetta e sventurata fossa discesa poi per piu pelaghi cupi trova le volpi si piene di froda che non temono ingegno che le occupi e avvegna che si come d'un callo per la freddura ciascun sentimento cessato avesse del mio viso stallo gia mi parea sentire alquanto vento per ch'io maestro mio questo chi move una medesma lingua pria mi morse si che mi tinse l'una e l'altra guancia e poi la medicina mi riporse cosi od'io che solea far la lancia d'achille e del suo padre esser cagione prima di trista e poi di buona mancia o anima cortese mantoana di cui la fama ancor nel mondo dura e durera quanto l mondo lontana l'amico mio e non de la ventura ne la diserta piaggia e impedito si nel cammin che come d'arco tricordo tre saette e come in vetro in ambra o in cristallo raggio resplende si che dal venire a l'esser tutto non e intervallo cosi l triforme effetto del suo sire ne l'esser suo raggio insieme tutto sanza distinzione in essordire concreato fu quell'anima la su c'ha maggior pena disse l maestro e giuda scariotto che l capo ha dentro e fuor le gambe mena de li altri due c'hanno il capo di sotto quel che pende dal nero ceffo e bruto vedi come si storce e non fa motto l'incendio suo seguiva ogne scintilla ed eran tante che l numero loro piu che l doppiar de li scacchi s'inmilla io sentiva osannar di coro in coro al punto fisso che li tiene a li ubi e terra sempre ne quai sempre fuoro or se tu ancor morto ed elli a me come l mio corpo stea nel mondo su nulla scienza porto cotal vantaggio ha questa tolomea che spesse volte l'anima ci cade innanzi ch'atropos mossa le dea e s'ella d'elefanti e di balene non si pente chi guarda sottilmente piu giusta e piu discreta la ne tene che dove l'argomento de la mente s'aggiugne al mal volere e a la possa nessun riparo vi puo far la gente e l'ombra che di cio domandata era si sdebito cosi non so ma degno ben e che l nome di tal valle pera che dal principio suo ov'e si pregno l'alpestro monte ond'e tronco peloro che n pochi luoghi passa oltra quel segno mostrava ancor lo duro pavimento come almeon a sua madre fe caro parer lo sventurato addornamento mostrava come i figli si gittaro sovra sennacherib dentro dal tempio e come morto lui quivi il lasciaro breve pertugio dentro da la muda la qual per me ha l titol de la fame e che conviene ancor ch'altrui si chiuda m'avea mostrato per lo suo forame piu lune gia quand'io feci l mal sonno che del futuro mi squarcio l velame che se tu a la virtu circonde la tua misura non a la parvenza de le sustanze che t'appaion tonde tu vederai mirabil consequenza di maggio a piu e di minore a meno in ciascun cielo a sua intelligenza la bocca mi bascio tutto tremante galeotto fu l libro e chi lo scrisse quel giorno piu non vi leggemmo avante mentre che l'uno spirto questo disse l'altro piangea si che di pietade io venni men cosi lo pianto stesso di pianger non lascia e l duol che truova in su li occhi rintoppo si volge in entro a far crescer l'ambascia che le lagrime prime fanno groppo e si come visiere di cristallo riempion sotto l ciglio tutto il coppo vidi cammilla e la pantasilea da l'altra parte vidi l re latino che con lavina sua figlia sedea vidi quel bruto che caccio tarquino lucrezia iulia marzia e corniglia e solo in parte vidi l saladino se tu quel virgilio e quella fonte che spandi di parlar si largo fiume rispuos'io lui con vergognosa fronte o de li altri poeti onore e lume vagliami l lungo studio e l grande amore che m'ha fatto cercar lo tuo volume tant'e amara che poco e piu morte ma per trattar del ben ch'i vi trovai diro de l'altre cose ch'i v'ho scorte io non so ben ridir com'i v'intrai tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai percio non lacrimai ne rispuos'io tutto quel giorno ne la notte appresso infin che l'altro sol nel mondo uscio come un poco di raggio si fu messo nel doloroso carcere e io scorsi per quattro visi il mio aspetto stesso come rimane splendido e sereno l'emisperio de l'aere quando soffia borea da quella guancia ond'e piu leno per che si purga e risolve la roffia che pria turbava si che l ciel ne ride con le bellezze d'ogne sua paroffia vedi nostra citta quant'ella gira vedi li nostri scanni si ripieni che poca gente piu ci si disira e n quel gran seggio a che tu li occhi tieni per la corona che gia v'e su posta prima che tu a queste nozze ceni e ancor questo qua su si comporta con men disdegno che quando e posposta la divina scrittura o quando e torta non si pensa quanto sangue costa seminarla nel mondo e quanto piace chi umilmente con essa figliuol di grazia quest'esser giocondo comincio elli non ti sara noto tenendo li occhi pur qua giu al fondo ma guarda i cerchi infino al piu remoto tanto che veggi seder la regina di quel che udire e che parlar vi piace noi udiremo e parleremo a voi mentre che l vento come fa ci tace siede la terra dove nata fui su la marina dove l po discende per aver pace co seguaci sui ed ecco quasi al cominciar de l'erta una lonza leggera e presta molto che di pel macolato era coverta e non mi si partia dinanzi al volto anzi mpediva tanto il mio cammino ch'i fui per ritornar piu volte volto quei due che seggon la su piu felici per esser propinquissimi ad augusta son d'esta rosa quasi due radici colui che da sinistra le s'aggiusta e il padre per lo cui ardito gusto l'umana specie tanto amaro gusta noi andavam per lo vespero attenti oltre quanto potean li occhi allungarsi contra i raggi serotini e lucenti ed ecco a poco a poco un fummo farsi verso di noi come la notte oscuro ne da quello era loco da cansarsi questo ne tolse li occhi e l'aere puro per altra via per altri porti verrai a piaggia non qui per passare piu lieve legno convien che ti porti e l duca lui caron non ti crucciare vuolsi cosi cola dove si puote cio che si vuole e piu non dimandare e io senti chiavar l'uscio di sotto a l'orribile torre ond'io guardai nel viso a mie figliuoi sanza far motto io non piangea si dentro impetrai piangevan elli e anselmuccio mio disse tu guardi si padre che hai non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava si che tre venti si movean da ello quindi cocito tutto s'aggelava con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava e puose me in su l'orlo a sedere appresso porse a me l'accorto passo io levai li occhi e credetti vedere lucifero com'io l'avea lasciato e vidili le gambe in su tenere e s'io divenni allora travagliato la gente grossa il pensi che non vede qual e quel punto ch'io avea passato e come in si poc'ora da sera a mane ha fatto il sol tragitto ed elli a me tu imagini ancora d'esser di la dal centro ov'io mi presi al pel del vermo reo che l mondo fora da quinci innanzi il mio veder fu maggio che l parlar mostra ch'a tal vista cede e cede la memoria a tanto oltraggio qual e colui che sognando vede che dopo l sogno la passione impressa rimane altrui le gote si che se fossi vivo troppo fora vivo son io e caro esser ti puote fu mia risposta se dimandi fama ch'io metta il nome tuo tra l'altre note democrito che l mondo a caso pone diogenes anassagora e tale empedocles eraclito e zenone e vidi il buono accoglitor del quale diascoride dico e vidi orfeo tulio e lino e seneca morale io fui sanese rispuose e con questi altri rimendo qui la vita ria lagrimando a colui che se ne presti savia non fui avvegna che sapia fossi chiamata e fui de li altrui danni piu lieta assai che di ventura mia israel con lo padre e co suoi nati e con rachele per cui tanto fe e altri molti e feceli beati e vo che sappi che dinanzi ad essi spiriti umani non eran salvati dal primo giorno ch'i vidi il suo viso in questa vita infino a questa vista non m'e il seguire al mio cantar preciso ma or convien che mio seguir desista fassi di raggio tutta sua parvenza reflesso al sommo del mobile primo che prende quindi vivere e potenza e come clivo in acqua di suo imo si specchia quel che tu vuo veder piu la e molto ed e legato e fatto come questo salvo che piu feroce par nel volto non fu tremoto gia tanto rubesto che scotesse una torre cosi forte come fialte a scuotersi fu presto ne lascero di dir perch'altri m'oda e buon sara costui s'ancor s'ammenta di cio che vero spirto mi disnoda che sua effige non discendea a me per mezzo mista o donna in cui la mia speranza vige e che soffristi per la mia salute in inferno lasciar le tue vestige di tante cose quant'i ho vedute dal tuo podere e da la tua bontate oh sovra tutte mal creata plebe che stai nel loco onde parlare e duro mei foste state qui pecore o zebe come noi fummo giu nel pozzo scuro sotto i pie del gigante assai piu bassi e io mirava ancora a l'alto muro le facce tutte avean di fiamma viva e l'ali d'oro e l'altro tanto bianco che nulla neve a quel termine arriva quando scendean nel fior di banco in banco porgevan de la pace e de l'ardore ch'elli acquistavan ventilando il fianco ma l'altra che volando vede e canta la gloria di colui che la nnamora e la bonta che la fece cotanta si come schiera d'ape che s'infiora una fiata e una si ritorna la dove suo laboro s'insapora nel gran fior discendeva che s'addorna di tante foglie e quindi risaliva la dove l suo amor sempre soggiorna dimmi maestro mio dimmi segnore comincia io per voler esser certo di quella fede che vince ogne errore uscicci mai alcuno o per suo merto o per altrui che poi fosse beato e quei che ntese il mio parlar coverto rispuose ma lievemente al fondo che divora lucifero con giuda ci sposo ne si chinato li fece dimora e come albero in nave si levo maggior bonta vuol far maggior salute maggior salute maggior corpo cape s'elli ha le parti igualmente compiute dunque costui che tutto quanto rape l'altro universo seco corrisponde al cerchio che piu ama e che piu si concepera di tua vittoria io credo per l'acume ch'io soffersi del vivo raggio ch'i sarei smarrito se li occhi miei da lui fossero aversi e mi ricorda ch'io fui piu ardito per questo a sostener tanto ch'i giunsi l'aspetto mio col valore infinito forte cosi ond'ei come due becchi cozzaro insieme tanta ira li vinse e un ch'avea perduti ambo li orecchi per la freddura pur col viso in giue disse perche cotanto in noi ti specchi che mi fa certo qui e altrove quello ov'io l'accoppio lo mondo e ben cosi tutto diserto d'ogne virtute come tu mi sone e di malizia gravido e coverto ma priego che m'addite la cagione si ch'i la veggia e ch'i la mostri altrui che nel cielo uno e un qua giu la pone non lasciavam l'andar perch'ei dicessi ma passavam la selva tuttavia la selva dico di spiriti spessi non era lunga ancor la nostra via di qua dal sonno quand'io vidi un foco ch'emisperio di tenebre vincia e con le dita de la destra scempie trovai pur sei le lettere che ncise quel da le chiavi a me sovra le tempie a che guardando il mio duca sorrise purgatorio canto nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita ahi quanto a dir qual era e cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura silvestro inferno canto i per me si va ne la citta dolente per me si va ne l'etterno dolore per me si va tra la perduta gente e un de tristi de la fredda crosta grido a noi o anime crudeli tanto che data v'e l'ultima posta levatemi dal viso i duri veli si ch'io sfoghi l duol che l cor m'impregna un poco pria che l pianto si raggeli la donna mia che mi vedea in cura forte sospeso disse da quel punto depende il cielo e tutta la natura mira quel cerchio che piu li e congiunto e sappi che l suo muovere e si tosto per l'affocato amore ond'elli e punto di tanta ammirazion non mi sospese ne mi mostro di dio tanto sembiante e quello amor che primo li discese cantando ave maria gratia plena dinanzi a lei le sue ali distese rispuose a la divina cantilena da tutte parti la beata corte martiro vedeva troia in cenere e in caverne o ilion come te basso e vile mostrava il segno che li si discerne qual di pennel fu maestro o di stile che ritraesse l'ombre e tratti ch'ivi mirar farieno uno ingegno sottile un punto vidi che raggiava lume acuto si che l viso ch'elli affoca chiuder conviensi per lo forte acume e quale stella par quinci piu poca parrebbe luna locata con esso come stella con stella si colloca si cuopra rotante col suo figlio ond'ella e vaga veggendo roma e l'ardua sua opra stupefaciensi quando laterano a le cose mortali ando di sopra io che al divino da l'umano a l'etterno dal tempo era venuto e di fiorenza in popol giusto e sano di che stupor dovea esser compiuto poi ch'innalzai un poco piu le ciglia vidi l maestro di color che sanno seder tra filosofica famiglia tutti lo miran tutti onor li fanno quivi vid'io socrate e platone che nnanzi a li altri piu presso li stanno s'auna figliuol mio disse l maestro cortese quelli che muoion ne l'ira di dio tutti convegnon qui d'ogne paese e pronti sono a trapassar lo rio che la divina giustizia li sprona si che la tema si volve in disio quinci non passa mai anima buona or ha bisogno il tuo fedele di te e io a te lo raccomando lucia nimica di ciascun crudele si mosse e venne al loco dov'i era che mi sedea con l'antica rachele a cigner lui qual che fosse l maestro non so io dir ma el tenea soccinto dinanzi l'altro e dietro il braccio destro d'una catena che l tenea avvinto dal collo in giu si che n su lo scoperto si ravvolgea infino al giro quinto quali vegnon di la onde l nilo s'avvalla sotto ciascuna uscivan due grand'ali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vid'io mai cotali procaccia pur che tosto sieno spente come son gia le due le cinque piaghe che si richiudon per esser dolente com'io voleva dicer tu m'appaghe vidimi giunto in su l'altro girone si che tacermi fer le luci vaghe qui vederai l'una e l'altra milizia di paradiso e l'una in quelli aspetti che tu vedrai a l'ultima giustizia come subito lampo che discetti li spiriti visivi si che priva da l'atto l'occhio di piu forti obietti noi demmo il dosso al misero vallone su per la ripa che l cinge dintorno attraversando sanza alcun sermone quiv'era men che notte e men che giorno si che l viso m'andava innanzi poco ma io senti sonare un alto corno tosto sara ch'a veder queste cose non ti fia grave ma fieti diletto quanto natura a sentir ti dispuose poi giunti fummo a l'angel benedetto con lieta voce disse intrate quinci ad un scaleo vie men che li altri eretto questi e rinier questi e l pregio e l'onore de la casa da calboli ove nullo fatto s'e reda poi del suo valore e non pur lo suo sangue e fatto brullo tra l po e l monte e la marina e l reno del ben richesto al vero e al trastullo e perche tu piu volentier mi rade le nvetriate lagrime dal volto sappie che tosto che l'anima trade come fec'io il corpo suo l'e tolto da un demonio che poscia il governa mentre che l tempo suo tutto sia volto che come su la cerchia tonda montereggion di torri si corona cosi la proda che l pozzo circonda torreggiavan di mezza la persona li orribili giganti cui minaccia giove del cielo ancora quando tuona pinti allor fec'io come color che vanno con cosa in capo non da lor saputa se non che cenni altrui sospecciar fanno per che la mano ad accertar s'aiuta e cerca e truova e quello officio adempie che non si puo fornir per la veduta tu se lo mio maestro e l mio autore tu se solo colui da cu io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore vedi la bestia per cu io mi volsi aiutami da lei famoso saggio ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi e l'altro a la mente non riede cotal son io che quasi tutta cessa mia visione e ancor mi distilla nel core il dolce che nacque da essa cosi la neve al sol si disigilla noi montavam gia partiti di linci e beati misericordes fue cantato retro e godi tu che vinci lo mio maestro e io soli amendue suso andavamo e io pensai andando prode acquistar ne le parole sue or questi che da l'infima lacuna de l'universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una supplica a te per grazia di virtute tanto che possa con li occhi levarsi piu alto verso l'ultima salute e quel tanto sono ne le sue guance si ch'a pugnar per accender la fede de l'evangelio fero scudo e lance ora si va con motti e con iscede a predicare e pur che ben si rida gonfia il cappuccio e piu non si richiede e vidi lume in forma di rivera fulvido di fulgore intra due rive dipinte di mirabil primavera di tal fiumana uscian faville vive e d'ogne parte si mettien ne fiori quasi rubin che oro circunscrive quali fioretti dal notturno gelo chinati e chiusi poi che l sol li mbianca si drizzan tutti aperti in loro stelo tal mi fec'io di mia virtude stanca e tanto buono ardire al cor mi corse ch'i cominciai come persona franca uno intendea e altro mi rispuose credea veder beatrice e vidi un sene vestito con le genti gloriose diffuso era per pochi per le gene di benigna letizia in atto pio quale a tenero padre si convene intelletto quinci si puo veder come si fonda l'essere beato ne l'atto che vede non in quel ch'ama che poscia seconda e del vedere e misura mercede che grazia partorisce e buona voglia cosi di grado in grado si procede tacette allora e poi comincia io o donna di virtu sola per cui l'umana spezie eccede ogne contento di quel ciel c'ha minor li cerchi sui soleva roma che l buon mondo feo due soli aver che l'una e l'altra strada facean vedere e del mondo e di deo l'un l'altro ha spento ed e giunta la spada col pasturale e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada quinci fuor quete le lanose gote al nocchier de la livida palude che ntorno a li occhi avea di fiamme rote ma quell'anime ch'eran lasse e nude cangiar colore e dibattero i denti ratto che nteser le parole crude per far migliori spegli ancor de li occhi chinandomi a l'onda che si deriva perche vi s'immegli e si come di lei bevve la gronda de le palpebre mie cosi mi parve di sua lunghezza divenuta tonda poi come gente stata sotto larve e lui vedea chinarsi per la morte che l'aggravava gia inver la terra ma de li occhi facea sempre al ciel porte orando a l'alto sire in tanta guerra che perdonasse a suoi persecutori con quello aspetto che pieta diserra infin la ve si rende per ristoro di quel che l ciel de la marina asciuga ond'hanno i fiumi cio che va con loro vertu cosi per nimica si fuga tanto ch'avrebbe ogne tuon fatto fioco che contra se la sua via seguitando dirizzo li occhi miei tutti ad un loco dopo la dolorosa rotta quando carlo magno perde la santa gesta non sono si terribilmente orlando poscia ne due penultimi tripudi principati e arcangeli si girano l'ultimo e tutto d'angelici ludi questi ordini di su tutti s'ammirano e di giu vincon si che verso dio tutti tirati sono e tutti tirano che le viste lor furo essaltate con grazia illuminante e con lor merto si c'hanno ferma e piena volontate e non voglio che dubbi ma sia certo che ricever la grazia e meritorio secondo che l'affetto l'e aperto non so chi sia ma so ch'e non e solo domandal tu che piu li t'avvicini e dolcemente si che parli acco'lo cosi due spirti l'uno a l'altro chini ragionavan di me ivi a man dritta poi fer li visi per dirmi supini ambo le man per lo dolor mi morsi ed ei pensando ch'io l fessi per voglia di manicar di subito levorsi e disser padre assai ci fia men doglia se tu mangi di noi tu ne vestisti queste misere carni e tu le spoglia pero se l mondo presente disvia in voi e la cagione in voi si cheggia e io te ne saro or vera spia esce di mano a lui che la vagheggia prima che sia a guisa di fanciulla che piangendo e ridendo gianni de soldanier credo che sia piu la con ganellone e tebaldello ch'apri faenza quando si dormia noi eravam partiti gia da ello ch'io vidi due ghiacciati in una buca si che l'un capo a l'altro era cappello e dietro le venia si lunga tratta di gente ch'i non averei creduto che morte tanta n'avesse disfatta poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto vidi e conobbi l'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto nel freddo tempo a schiera larga e piena cosi quel fiato li spiriti mali di qua di la di giu di su li mena nulla speranza li conforta mai non che di posa ma di minor pena e dionisio con tanto disio a contemplar questi ordini si mise che li nomo e distinse com'io ma gregorio da lui poi si divise onde si tosto come li occhi aperse in questo ciel di se medesmo rise cui questo regno e suddito e devoto io levai li occhi e come da mattina la parte oriental de l'orizzonte soverchia quella dove l sol declina cosi quasi di valle andando a monte con li occhi vidi parte ne lo stremo vincer di lume tutta l'altra fronte allora piu che prima li occhi apersi guarda'mi innanzi e vidi ombre con manti al color de la pietra non diversi e poi che fummo un poco piu avanti udia gridar maria ora per noi gridar michele e pietro e tutti santi quando i p che son rimasi ancor nel volto tuo presso che stinti saranno com'e l'un del tutto rasi fier li tuoi pie dal buon voler si vinti che non pur non fatica sentiranno ma fia diletto loro esser oh pietosa colei che mi soccorse e te cortese ch'ubidisti tosto a le vere parole che ti porse tu m'hai con disiderio il cor disposto si al venir con le parole tue tu vuo ch'io rinovelli disperato dolor che l cor mi preme gia pur pensando pria ch'io ne favelli ma se le mie parole esser dien seme che frutti infamia al traditor ch'i rodo parlar e lagrimar vedrai insieme fama di loro il mondo esser non lassa misericordia e giustizia li sdegna non ragioniam di lor ma guarda e passa e io che riguardai vidi una nsegna che girando correva tanto ratta che d'ogne posa mi parea indegna che se del venire io m'abbandono temo che la venuta non sia folle se savio intendi me ch'i non ragiono e qual e quei che disvuol cio che volle e per novi pensier cangia proposta si che dal cominciar tutto si tolle luca inferno canto v cosi discesi del cerchio primaio giu nel secondo che men loco cinghia e tanto piu dolor che punge a guaio questi non cibera terra ne peltro ma sapienza amore e virtute e sua nazion sara tra feltro e feltro di quella umile italia fia salute per cui mori la vergine cammilla eurialo e turno e niso di ferute amate da cui male aveste e l buon maestro questo cinghio sferza la colpa de la invidia e pero sono tratte d'amor le corde de la ferza che a tutti un fil di ferro i cigli fora e cusce si come a sparvier selvaggio si fa pero che queto non dimora a me pareva andando fare oltraggio veggendo altrui non essendo veduto per ch'io mi volsi al mio consiglio saggio gia era l'aura d'ogne parte queta ed el mi disse quel fu l duro camo che dovria l'uom tener dentro a sua meta ma voi prendete l'esca si che l'amo de l'antico avversaro a se vi tira di la fosti cotanto quant'io scesi quand'io mi volsi tu passasti l punto al qual si traggon d'ogne parte i pesi e se ben v'en tre vecchi ancora in cui rampogna l'antica eta la nova e par lor tardo che dio a miglior vita li ripogna currado da palazzo e l buon gherardo e guido da castel che mei si noma francescamente il semplice lombardo per che la gente che sua guida vede pur a quel ben fedire ond'ella e ghiotta di quel si pasce e piu oltre non chiede ben puoi veder che la mala condotta e la cagion che l mondo ha fatto reo e non natura che n voi sia corrotta onde li molte volte si ripiagne per la puntura de la rimembranza che solo a pii da de le calcagne si vid'io li ma di miglior sembianza secondo l'artificio figurato quanto per via di fuor del monte avanza perche n altrui pieta tosto si pogna non pur per lo sonar de le parole ma per la vista che non meno agogna e come a li orbi non approda il sole cosi a l'ombre quivi ond'io parlo ora luce del ciel di se largir non vole pero che tu trascorri per le tenebre troppo da la lungi avvien che poi nel maginare abborri tu vedrai ben se tu la ti congiungi quanto l senso s'inganna di lontano pero alquanto piu te stesso pungi e drizzeremo li occhi al primo amore si che guardando verso lui penetri quant'e possibil per lo suo fulgore veramente ne forse tu t'arretri movendo l'ali tue credendo oltrarti orando grazia conven che s'impetri va via rispuose e cio che tu vuoi conta ma non tacer se tu di qua entro eschi di quel ch'ebbe or cosi la lingua pronta cosi s'allenta la ripa che cade quivi ben ratta da l'altro girone ma quinci e quindi l'alta pietra rade noi volgendo ivi le nostre persone beati pauperes spiritu voci cantaron si che nol diria sermone lombardo fui e fu chiamato marco del mondo seppi e quel valore amai al quale ha or ciascun disteso l'arco per montar su dirittamente vai cosi rispuose e soggiunse i ti prego che per me prieghi quando su sarai dunque che e perche perche restai perche tanta vilta nel core allette perche ardire e franchezza non hai poscia che tai tre donne benedette curan di te ne la corte del cielo e l mio parlar tanto ben ti promette mi diletta troppo di pianger piu che di parlare si m'ha nostra ragion la mente stretta noi sapavam che quell'anime care ci sentivano andar pero tacendo facean noi del cammin confidare in sul paese ch'adice e po riga solea valore e cortesia trovarsi prima che federigo avesse briga or puo sicuramente indi passarsi per qualunque lasciasse per vergogna di ragionar coi buoni o or mira l'alto proveder divino che l'uno e l'altro aspetto de la fede igualmente empiera questo giardino e sappi che dal grado in giu che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni questi la caccera per ogne villa fin che l'avra rimessa ne lo nferno la onde nvidia prima dipartilla ond'io per lo tuo me penso e discerno che tu mi segui e io saro tua guida l'anima semplicetta che sa nulla salvo che mossa da lieto fattore volontier torna a cio che la trastulla di picciol bene in pria sente sapore quivi s'inganna e dietro ad esso corre se guida o fren non torce suo amore e come vien la chiarissima ancella del sol piu oltre cosi l ciel si chiude di vista in vista infino a la piu bella non altrimenti il triunfo che lude sempre dintorno al punto che mi vinse parendo inchiuso da quel ch'elli nchiude a poco a poco al mio veder si stinse e fia prefetto nel foro divino allora tal che palese e coverto non andera con lui per un cammino ma poco poi sara da dio sofferto nel santo officio ch'el sara detruso la dove simon mago e per suo merto e fara quel d'alagna intrar piu giuso e s'io avessi in dir tanta divizia quanta ad imaginar non ardirei lo minimo tentar di sua delizia bernardo come vide li occhi miei nel caldo suo caler fissi e attenti li suoi con tanto affetto volse a lei che miei di rimirar fe piu ardenti e dir se tu se sire de la villa del cui nome ne dei fu tanta lite e onde ogni scienza disfavilla vendica te di quelle braccia ardite ch'abbracciar nostra figlia o pisistrato e l segnor mi parea benigno e mite risponder lei con viso temperato che molte volte al fatto il dir vien meno la sesta compagnia in due si scema per altra via mi mena il savio duca fuor de la queta ne l'aura che trema e vegno in parte ove non e che luca cosi disse l maestro e quelli in fretta le man distese e prese l duca mio ond'ercule senti gia grande stretta virgilio quando prender si sentio disse a me fatti qua si ch'io ti prenda poi fece si ch'un fascio era elli e io per nullo proprio merito si siede ma per l'altrui con certe condizioni che tutti questi son spiriti ascolti prima ch'avesser vere elezioni ben te ne puoi accorger per li volti e anche per le voci puerili se tu li guardi bene e se li ascolti or dubbi tu e dubitando sili cosi vid'io l'altr'anima che volta stava a udir turbarsi e farsi trista poi ch'ebbe la parola a se raccolta che cosi e a lui ciascun linguaggio come l suo ad altrui ch'a nullo e noto facemmo adunque piu lungo viaggio volti a sinistra e al trar d'un balestro trovammo l'altro assai piu fero e maggio la forma universal di questo nodo credo ch'i vidi perche piu di largo dicendo questo mi sento ch'i godo un punto solo m'e maggior letargo che venticinque secoli poscia che ncontro a la vita presente d'i miseri mortali aperse l vero quella che mparadisa la mia mente come in lo specchio fiamma di doppiero vede colui che se n'alluma retro prima che l'abbia in vista o in pensiero riconosco la grazia e la virtute tu m'hai di servo tratto a libertate per tutte quelle vie per tutt'i modi che di cio fare avei la potestate la tua magnificenza in me custodi si che l'anima mia che divima ieronimo vi scrisse lungo tratto di secoli de li angeli creati anzi che l'altro mondo fosse fatto ma questo vero e scritto in molti lati da li scrittor de lo spirito santo e tu te n'avvedrai se bene agguati e anche la ragione il vede alquanto non fece al corso suo si grosso velo di verno la danoia in osterlicchi ne tanai la sotto l freddo cielo com'era quivi che se tambernicchi vi fosse su caduto o pietrapana non avria pur da l'orlo fatto cricchi e quello avea la fiamma piu sincera cui men distava la favilla pura credo pero che piu di lei s'invera gia era e con paura il metto in metro la dove l'ombre tutte eran coperte e trasparien come festuca in vetro altre sono a giacere altre stanno erte quella col capo e quella con le piante altra com'arco il volto a pie rinverte e se l'infimo grado in se raccoglie si grande lume quanta e la larghezza di questa rosa ne l'estreme foglie la vista mia ne l'ampio e ne l'altezza non si smarriva ma tutto prendeva il quanto e l quale di quella allegrezza presso e lontano li che per l'effetto de suo mai pensieri fidandomi di lui io fossi preso e poscia morto dir non e mestieri pero quel che non puoi avere inteso cioe come la morte mia fu cruda udirai e saprai s'e m'ha offeso ben lo ntendimento tuo accarno con lo ntelletto allora mi rispuose quei che diceva pria tu parli d'arno e l'altro disse lui perche nascose questi il vocabol di quella riviera pur com'om fa de l'orribili cose com'io divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor ch'i non lo scrivo pero ch'ogne parlar sarebbe poco io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te s'hai fior d'ingegno qual io divenni d'uno e d'altro privo e trarrotti di qui per loco etterno ove udirai le disperate strida vedrai li antichi spiriti dolenti ch'a la seconda morte ciascun grida e vederai color che son contenti nel foco perche speran di venire quando che sia a le beate genti quando ambedue li figli di latona coperti del montone e de la libra fanno de l'orizzonte insieme zona quant'e dal punto che l cenit inlibra infin che l'uno e l'altro da quel cinto cambiando l'emisperio si dilibra mi fec'io n quella oscura costa perche pensando consumai la mpresa che fu nel cominciar cotanto tosta s'i ho ben la parola tua intesa rispuose del magnanimo quell'ombra l'anima tua e da viltade offesa e se rivolge per veder se l vetro li dice il vero e vede ch'el s'accorda con esso come nota con suo metro cosi la mia memoria si ricorda ch'io feci riguardando ne belli occhi onde a pigliarmi fece amor la corda poca sarebbe a fornir questa vice la bellezza ch'io vidi si trasmoda non pur di la da noi ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda ma qual gherardo e quel che tu per saggio di ch'e rimaso de la gente spenta in rimprovero del secol selvaggio o tuo parlar m'inganna o el mi tenta rispuose a me che parlandomi tosco par che del buon gherardo nulla senta poi disse a me elli stessi s'accusa questi e nembrotto per lo cui mal coto pur un linguaggio nel mondo non s'usa lascianlo stare e non parliamo a voto certo tra esso e l gaudio mi facea libito non udire e starmi muto e quasi peregrin che si ricrea nel tempio del suo voto riguardando e spera gia ridir com'ello stea piu dietro a sua bellezza poetando come a l'ultimo suo ciascuno artista cotal qual io lascio a maggior bando che quel de la mia tuba che deduce l'ardua sua matera terminando con atto e voce di spedito duce ricomincio rotti fuor quivi e volti ne li amari passi di fuga e veggendo la caccia letizia presi a tutte altre dispari tanto ch'io volsi in su l'ardita faccia gridando a dio omai piu non ti temo come fe l merlo per poca bonaccia non ci fare ire a tizio ne a tifo questi puo dar di quel che qui si brama pero ti china e non torcer lo grifo ancor ti puo nel mondo render fama ch'el vive e lunga vita ancor aspetta se nnanzi tempo grazia a se nol chiama cosi disse l maestro quivi si vive e gode del tesoro che s'acquisto piangendo ne lo essilio di babillon ove si lascio l'oro quivi triunfa e cosi figurando il paradiso convien saltar lo sacrato poema come chi trova suo cammin riciso e el si chiamo poi e cio convene che l'uso d'i mortali e come fronda in ramo che sen va e altra vene ma poco fu tra uno e altro quando del mio attender dico e del vedere lo ciel venir piu e piu rischiarando e beatrice disse indi si raccolse al suo collegio e l collegio si strinse poi come turbo in su tutto s'avvolse la il quale e il quanto de la viva stella che la su vince come qua giu vinse per entro il cielo scese una questi altri fuochi tutti contemplanti uomini fuoro accesi di quel caldo che fa nascere i fiori e frutti santi col viso ritornai per tutte quante le sette spere e vidi questo globo tal ch'io sorrisi del suo vil sembiante se tu vedessi com'io la carita che tra noi arde li tuoi concetti sarebbero espressi quel monte a cui cassino e ne la costa fu frequentato gia in su la cima da la gente ingannata e mal disposta apri li occhi e riguarda qual son io tu hai vedute cose che possente se fatto a sostener lo riso mio ma perche tu aspettando non tarde a l'alto fine io ti faro risposta pur al pensier da che si ti riguarde a l'affezione immensa e roratelo alquanto voi bevete sempre del fonte onde vien quel ch'ei pensa ala s'io torni mai lettore a quel divoto triunfo per lo quale io piango spesso le mie peccata e l petto mi percuoto mo sonasser tutte quelle lingue che polimnia con le suore fero del latte lor dolcissimo piu pingue come l segnor ch'ascolta quel che i piace da indi abbraccia il servo gratulando per la novella tosto ch'el si tace che quantunque la chiesa guarda tutto e de la gente che per dio dimanda non di parenti ne d'altro piu brutto l'aspetto del tuo nato iperione quivi sostenni e vidi com'si move circa e vicino a lui maia e dione quelli ch'usurpa in terra il luogo mio il luogo mio il luogo mio che vaca ne la presenza del figliuol di dio allora udi se quantunque s'acquista giu per dottrina fosse cosi nteso non li avria loco ingegno di sofista da molte stelle mi vien questa luce ma quei la distillo nel mio cor pria che fu sommo cantor del sommo duce ecco le schiere del triunfo di cristo e tutto l frutto ricolto del girar di queste spere che tu intrasti povero e digiuno in campo a seminar la buona pianta che fu gia vite e ora e fatta pruno non e pareggio da picciola barca quel che fendendo va l'ardita prora ne da nocchier ch'a se medesmo parca e la mia donna piena di letizia mi disse mira mira ecco il barone per cui la giu si vicita galizia le mura che solieno esser badia fatte sono spelonche e le cocolle sacca son piene di farina ria la chiesa militante alcun figliuolo non ha con piu speranza com'e scritto nel sol che raggia tutto nostro stuolo l'amore ond'io avvampo ancor ver la virtu che mi seguette infin la palma e a l'uscir del campo vuol ch'io respiri a te che ti dilette di lei ed emmi a grato che tu diche quello che la speranza ti vidi la figlia di latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che gia la credetti rara e densa ma perche questo regno ha fatto civi per la verace fede a gloriarla di lei parlare e ben ch'a lui arrivi per lo seguir che face a lui la nvoglia e similmente l'anima primaia mi facea trasparer per la coverta quant'ella a compiacermi venia gaia come di vapor gelati fiocca in giuso l'aere nostro quando l corno de la capra del ciel col sol si tocca che l tuo cor quantunque puo giocondo s'appresenti a la turba triunfante che lieta vien per questo etera tondo fei or figluol mio non il gustar del legno fu per se la cagion di tanto essilio ma solamente il trapassar del segno la mente innamorata che donnea con la mia donna sempre di ridure ad essa li occhi piu che mai ardea tu vederai del bianco fatto bruno veramente iordan volto retrorso piu fu perche la faccia mia si t'innamora che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di cristo che l'esser loro v'e in sola credenza sopra la qual si fonda l'alta spene e pero di sustanza prende intenza e vidi lui tornare a tutt'i lumi de la sua strada novecento trenta fiate mentre ch'io in terra fu che fu albergo del nostro disiro e girerommi donna del ciel mentre che seguirai tuo figlio e farai dia piu la spera suprema perche li entre ed elli a cio risponda e la grazia di dio cio li comporti come discente ch'a dottor seconda pronto e libente in quel ch'elli e esperto lo ben che fa contenta questa corte alfa e o e di quanta scrittura mi legge amore o lievemente o forte altrui ch'assai illustri spiriti vedrai se com'io dico l'aspetto redui come a lei piacque con le due stole nel beato chiostro son le due luci sole che saliro e questo apporterai nel mondo vostro come la fronda che flette la cima nel transito del vento e poi si leva per la propria virtu che la soblima da l'ora ch'io avea guardato prima i vidi mosso me per tutto l'arco che fa dal mezzo al fine il primo clima qual e colui ch'adocchia e s'argomenta di vedere eclissar lo sole un poco che per veder non vedente diventa tal mi fec'io a quell'ultimo foco mentre che detto fu e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo ma prima che gennaio tutto si sverni per la centesma ch'e la giu negletta raggeran si questi cerchi superni perche non ti facci maraviglia pensa che n terra non e chi governi onde si svia l'umana famiglia s'elli ama bene e bene spera e crede non t'e occulto perche l viso hai quivi dov'ogne cosa dipinta si vede oh quanta e l'uberta che si soffolce in quelle arche ricchissime che fuoro a seminar qua giu buone bobolce mentr io diceva dentro al vivo seno di quello incendio tremolava un lampo subito e spesso a guisa di baleno le parti sue vivissime ed eccelse si uniforme son ch'i non so dire qual beatrice per loco mi di quel ch'ell'e di come se ne nfiora la mente tua e di onde a te venne cosi segui l secondo lume ancora e io rispondo io credo in uno dio solo ed etterno che tutto l ciel move non moto con amore e con disio cosi beatrice e io che a suoi consigli tutto era pronto ancora mi rendei a la battaglia de debili cigli ma ella che vedea l mio disire incomincio ridendo tanto lieta che dio parea nel suo volto gioire questa proferta degna di tanto grato che mai non si stingue del libro che l preterito rassegna pero non ebber li occhi miei potenza di seguitar la coronata fiamma che si levo appresso sua semenza e come a lume acuto si disonna per lo spirto visivo che ricorre a lo splendor che va di gonna in gonna opera naturale e ch'uom favella ma cosi o cosi natura lascia poi fare a voi secondo che e poi quando mi fu grazia largita d'entrar ne l'alta rota che vi gira la vostra region mi fu sortita e quanto fu diletto a li occhi miei e la propria cagion del gran disdegno e l'idioma ch'usai e che fei ma per salirla mo nessun diparte da terra i piedi e la regola mia rimasa e per danno de le carte o ne le sue pitture tutte adunate parrebber niente ver lo piacer divin che mi refulse quando mi volsi al suo viso ridente cosi m'ha dilatata mia fidanza come l sol fa la rosa quando aperta tanto divien quant'ell'ha di possanza e se natura o arte fe pasture da pigliare occhi per aver la mente in carne umana qui e maccario qui e romoaldo qui son i frati miei che dentro ai chiostri fermar li piedi e tennero il cor saldo lo real manto di tutti i volumi del mondo che piu ferve e piu s'avviva ne l'alito di dio e nei costumi ma ch'al parer di colui che disiando o temendo l'aspetta ma rivolgiti omai inverso altrui oh cupidigia che i mortali affonde si sotto te che nessuno ha podere di trarre li occhi fuor de le tue onde poscia fermato il foco benedetto a la mia donna dirizzo lo spiro che favello cosi com'i ho detto si ch'io vedea di la da gade il varco folle d'ulisse e di qua presso il lito nel qual si fece europa dolce carco quale ne plenilunii sereni trivia ride tra le ninfe etterne che dipingon fiso guardando pur che l'alba nasca cosi la donna mia stava eretta e attenta rivolta inver la plaga sotto la quale il sol mostra e piu a se l'anima tira parrebbe nube che squarciata tona comparata al sonar di quella lira onde si coronava il bel zaffiro del cosi la circulata melodia si sigillava e tutti li altri lumi facean sonare il nome di maria tu sai che tante fiate la figuri quante iesu ai tre fe piu carezza leva la testa e fa che per aiutarmi al millesmo del vero non si verria cantando il santo riso e quanto il santo aspetto facea mero terminarla cosi m'armava io d'ogne ragione mentre ch'ella dicea per esser presto a tal querente e a tal professione pero ricominciai tutti quei morsi che posson far lo cor volgere a dio a la mia caritate son concorsi e tre fiate intorno di beatrice si volse con un canto tanto divo che la mia fantasia nol mi ridice si che m'ha fatto per molti anni macro vinca la crudelta che fuor mi serra del bello ovile ov'io dormi agnello nimico ai lupi che li danno guerra e a tal creder non ho io pur prove fisice e metafisice ma dalmi anche la verita che quinci piove per moise per e l tuo fratello assai vie piu digesta la dove tratta de le bianche stole questa revelazion ci manifesta ed ella o luce etterna del gran viro a cui nostro segnor lascio le chiavi ch'ei porto giu di questo gaudio miro luce e amor d'un cerchio lui comprende si come questo li altri e quel precinto colui che l cinge solamente intende tratto m'hanno del mar de l'amor torto e del diritto m'han posto a la riva le fronde onde s'infronda tutto l'orto de l'ortolano etterno appresso usci de la luce profonda che li splendeva questa cara gioia sopra la quale ogne virtu si fonda onde non fu nostra intenzion ch'a destra mano d'i nostri successor parte sedesse parte da l'altra del popol cristiano se l mondo si rivolse al cristianesmo diss'io sanza miracoli quest'uno e tal che li altri non sono il centesmo ma or conviene espremer quel che credi e onde a la credenza tua s'offerse o santo padre e spirito che vedi cio che credesti si che tu vincesti e quella pia che guido le penne de le mie ali a cosi alto volo a la risposta cosi mi prevenne indi si mosse un lume verso noi di quella spera ond'usci la primizia che lascio cristo d'i vicari suoi a questa voce l'infiammato giro si quieto con esso il dolce mischio che si facea nel suon del trino spiro ma poi che l gratular si fu assolto tacito coram me ciascun s'affisse ignito si che vincea l mio volto ma per acquisto d'esto viver lieto e sisto e pio e calisto e urbano sparser lo sangue dopo molto fleto perche non e in loco e non s'impola e nostra scala infino ad essa varca onde cosi dal viso ti s'invola borsa ond'io si ho si lucida e si tonda che nel suo conio nulla mi che cio che vien qua su del mortal mondo convien ch'ai nostri raggi si maturi questo conforto del foco secondo mi venne io stava come quei che n se repreme la punta del disio e non s'attenta di domandar si del troppo si teme a voi divotamente ora sospira l'anima mia per acquistar virtute al passo forte che a se la tira paradiso canto xxv se mai continga che l poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra ond'elli frate il tuo alto disio s'adempiera in su l'ultima spera ove s'adempion tutti li altri e l mio pria ch'i scendessi a l'infernale ambascia i s'appellava in terra il sommo bene onde vien la letizia che mi fascia tu mi stillasti con lo stillar suo ne la pistola poi si ch'io son pieno e in altrui vostra pioggia repluo e io udi per intelletto umano e per autoritadi a lui concorde d'i tuoi amori a dio guarda il sovrano qual diverrebbe iove s'elli e marte fossero augelli e cambiassersi penne la provedenza che quivi comparte venire a due che si volgieno a nota qual conveniesi al loro ardente amore misesi li nel canto e ne la rota pero che ne la fede che fa conte l'anime a dio quivi intra io e poi pietro per lei si mi giro la fronte io udi poi l'antica e la novella proposizion che cosi ti conchiude perche l'hai tu per divina favella sodalizio eletto a la gran cena del benedetto agnello il qual vi ciba si che la vostra voglia e sempre piena de la profonda condizion divina ch'io tocco mo la mente mi sigilla piu volte l'evangelica dottrina dinanzi a li occhi miei le quattro face stavano accese e quella che pria venne incomincio a farsi piu vivace e tal ne la sembianza sua divenne xxii oppresso di stupore a la mia guida mi volsi come parvol che ricorre sempre cola dove piu si confida fu perche t'abbagli per veder cosa che qui non ha loco in terra e terra il mio corpo e saragli tanto con li altri che l numero nostro con l'etterno proposito fatt'ha del cimitero mio cloaca del sangue e de la puzza onde l perverso che cadde di qua su la giu si placa e io ridendo mo pensar lo puoi poscia che l grido t'ha mosso cotanto nel qual se nteso avessi i prieghi suoi ne mai qua giu dove si monta e cala naturalmente fu si ratto moto ch'agguagliar si potesse a la mia ala viso mio seguiva i suoi sembianti e segui fin che l mezzo per lo molto li tolse il trapassar del piu avanti infin la su la vide il patriarca iacobbe porger la superna parte quando li apparve d'angeli si carca cosi quelle carole differentemente danzando de la sua ricchezza mi facieno stimar veloci e lente io era come quei che si risente di visione oblita e che s'ingegna indarno di ridurlasi a la mente quand'io udi la grazia che mi da ch'io mi confessi comincia io da l'alto primipilo faccia li miei concetti bene espressi con altra voce omai con altro vello ritornero poeta e in sul fonte del mio battesmo prendero l cappello indi rimaser li nel mio cospetto regina celi cantando si dolce che mai da me non si parti l diletto comincia dunque e di ove s'appunta l'anima tua e fa ragion che sia la vista in te smarrita e non defunta la carne d'i mortali e tanto blanda che giu non basta buon cominciamento dal nascer de la quercia al far la ghianda pier comincio sanz'oro e sanz'argento onde la donna che mi vide assolto de l'attendere in su mi disse adima il viso e guarda come tu se volto e queste credo una essenza si una e si trina che soffera congiunto sono ed este cosi de li occhi miei ogni quisquilia fugo beatrice col raggio d'i suoi che rifulgea da piu di mille milia onde mei che dinanzi vidi poi e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo e io la larga ploia de lo spirito santo ch'e diffusa in su le vecchie e n su le nuove cuoia li altri due punti che non per sapere son dimandati ma perch'ei rapporti quanto questa virtu t'e in piacere a lui lasc'io che non vi saran forti ne di iattanza avea sopra di noi l'interna riva tanto distante che la sua parvenza la dov'io era ancor non appariva pero salta la penna e non lo scrivo che l'imagine nostra a cotai pieghe non che l parlare e troppo color vivo e lo svegliato cio che vede aborre si nescia e la subita vigilia fin che la stimativa non soccorre come il baccialier s'arma e non parla fin che l maestro la question propone per approvarla non per terminarla per tutti i seni vid'i sopra migliaia di lucerne un sol che tutte quante l'accendea come fa l nostro le viste superne e come fantolin che nver la mamma tende le braccia poi che l latte prese per l'animo che nfin di fuor s'infiamma la dolce donna dietro a lor mi pinse con un sol cenno su per quella scala si sua virtu la mia natura vinse e io le nove e le scritture antiche pongon lo segno ed esso lo mi addita de l'anime che dio s'ha fatte amiche e quella come madre che soccorre subito al figlio palido e anelo con la sua voce che l suol ben disporre mi disse non sai tu che tu se in cielo risposto fummi di chi t'assicura che quell'opere fosser quel medesmo che vuol provarsi non altri il ti giura la natura del mondo che quieta il mezzo e tutto l'altro intorno move quinci comincia come da sua meta o santa suora mia che si ne prieghe divota per lo tuo ardente affetto da quella bella spera mi ivi e perfetta matura e intera ciascuna disianza in quella sola e ogne parte la ove sempr'era di quella ch'io notai di piu carezza vid'io uscire un foco si felice che nullo vi lascio di piu chiarezza ahi quanto ne la mente mi commossi quando mi volsi per veder beatrice per non poter veder benche io fossi presso di lei e nel mondo felice qualunque cibo per qualunque luna e tal balbuziendo ama e ascolta la madre sua che con loquela intera disia poi di vederla sepolta tu vuogli udir quant'e che dio mi puose ne l'eccelso giardino ove costei a cosi lunga scala ti dispuose e vero frutto verra dopo l fiore paradiso canto perche la sua bonta si disasconda spene diss'io e uno attender certo de la gloria futura il qual produce grazia divina e precedente merto etterno am'io cotanto quanto da lui a lor di bene e porto si com'io tacqui la mente mia cosi tra quelle dape fatta piu grande di se stessa uscio e che si fesse rimembrar non sape cosi benedicendomi cantando tre volte cinse me si com'io tacqui l'appostolico lume al cui comando io avea detto poi mi volsi a beatrice ed essa pronte sembianze femmi perch'io spandessi l'acqua di fuor del mio interno fonte e seguitai come l verace stilo ne scrisse padre del tuo caro frate che mise teco roma nel buon filo ridendo allora beatrice disse inclita vita per cui la larghezza de la nostra basilica si scrisse fa risonar la spene in questa altezza e quel son io che su vi portai prima lo nome di colui che n terra addusse la verita che tanto ci soblima ma chi pensasse il ponderoso tema e l'omero mortal che se ne carca nol biasmerebbe se sott'esso trema di buon cristiano fatti manifesto fede che e ond'io levai la fronte in quella luce onde spirava questo e io con orazione e con digiuno e francesco umilmente il suo convento e se guardi l principio di ciascuno poscia riguardi la dov'e trascorso non e suo moto per altro distinto ma li altri son mensurati da questo si come diece da mezzo e da quinto si che m'inebriava il dolce canto cio ch'io vedeva mi sembiava un riso de l'universo per che mia ebbrezza intrava per l'udire e per lo viso e pero prima che tu piu t'inlei rimira in giu e vedi quanto mondo sotto i piedi gia esser ti fei l principio quest'e la favilla che si dilata in fiamma poi vivace e come stella in cielo in me scintilla posato al nido de suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde che per veder li aspetti disiati ma di ancor se tu senti altre corde tirarti verso lui si che tu suone con quanti denti questo amor ti morde fede e sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi e questa pare a me sua li occhi ritornai e vidi cento sperule che nsieme piu s'abbellivan con mutui rai di quel color che per lo sole avverso nube dipigne da sera e da mane vid'io allora tutto l ciel cosperso dice isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta e la sua terra e questa dolce vita se per grazia di dio questi preliba di quel che cade de la vostra mensa prima che morte tempo li prescriba e per la viva luce trasparea la lucente sustanza tanto chiara nel viso mio che non la sostenea oh beatrice dolce guida e cara ch'io fossi figura di sigillo a privilegi venduti e mendaci ond'io sovente arrosso e disfavillo pero ti priego e tu padre m'accerta s'io posso prender tanta grazia ch'io ti veggia con imagine scoverta la lingua ch'io parlai fu tutta spenta innanzi che a l'ovra inconsummabile fosse la gente di nembrot attenta e io appresso le profonde cose che mi largiscon qui la lor parvenza a li occhi di la giu son si ascose piu che in altra convien che si mova la mente amando di ciascun che cerne il vero in che si fonda questa prova certa perch'io la veggio nel verace speglio che fa di se pareglio a l'altre cose e nulla face lui di se pareglio e piu mi fora discoverto il sito di questa aiuola ma l sol procedea sotto i mie piedi un segno e piu partito certo a piu angusto vaglio ti conviene schiarar dicer convienti chi drizzo l'arco tuo a tal berzaglio sempiterne sternel la voce del verace autore che dice a moise di se parlando io ti faro vedere ogne valore e questi fue di su la croce al grande officio eletto la donna mia cosi ne pero piue mosser la vista sua di stare attenta poscia che prima le parole sue e come donna onesta che permane di se sicura e per l'altrui fallanza pur ascoltando timida si fane un dolcissimo canto risono per lo cielo e la mia donna dicea con li altri santo santo santo come quando il colombo si pone presso al compagno l'uno a l'altro pande girando e mormorando l'affezione quindi m'apparve il temperar di giove tra l padre e l figlio e quindi mi fu chiaro il variar che fanno di lor dove e la maggiore e la piu luculenta di quelle margherite innanzi fessi per far di se la mia voglia contenta poi dentro a lei e l mar fuggir quando dio volse mirabile a veder che qui l soccorso cosi mi disse e la virtu che lo sguardo m'indulse del bel nido di leda mi divelse e nel ciel velocissimo come per cessar fatica o rischio di remi pria ne l'acqua ripercossi tutti si posano al sonar d'un fischio dentro da quei rai vagheggia il suo fattor l'anima prima che la prima virtu creasse mai come a raggio di sol che puro mei per fratta nube gia prato di fiori vider coverti d'ombra li occhi miei sperino in te ne la sua teodia dice color che sanno il nome tuo e chi nol sa s'elli ha la fede mia ma l'alta provedenza che con scipio difese a roma la gloria del mondo soccorra tosto si com'io non fu la sposa di cristo allevata del sangue mio di lin di quel di cleto per essere ad acquisto d'oro usata vero a l'intelletto mio sterne colui che mi dimostra il primo amore di tutte le sustanze o padre antico a cui ciascuna sposa e figlia e nuro divoto quanto posso a te supplico perche mi parli cosi vid'io l'un da l'altro grande principe glorioso essere accolto laudando il cibo che la che nullo effetto mai razionabile per lo piacere uman che rinovella seguendo il cielo sempre fu durabile tenta costui di punti lievi e gravi come ti piace intorno de la fede per la qual e mane e sera tutto mi ristrinse l'animo ad avvisar lo maggior foco e come ambo le luci mi dipinse perche la donna che per questa dia region ti conduce ha ne lo sguardo la virtu ch'ebbe la man d'anania io pero li e conceduto che d'egitto vegna in ierusalemme per vedere anzi che l militare di sia prescritto se io mi trascoloro non ti maravigliar che dicend'io vedrai trascolorar tutti costoro e come cerchi in tempra d'oriuoli si giran si che l primo a chi pon mente quieto pare e l'ultimo che voli se si presso a l'ultima salute comincio beatrice che tu dei aver le luci tue chiare e acute del quale il ciel piu chiaro s'inzaffira io sono amore angelico che giro l'alta letizia che spira del ventre onde fu gia si lunga disianza come foco di nube si diserra per dilatarsi si che non vi cape e fuor di sua natura in giu s'atterra e io per filosofici argomenti e per autorita che quinci scende cotale amor convien che in me si mprenti ben fiorisce ne li uomini il volere ma la pioggia continua converte in bozzacchioni le sosine vere fede e innocenza son reperte solo ne parvoletti vesta di pastor lupi rapaci si veggion di qua su per tutti i paschi o difesa di dio perche pur giaci con voi nasceva e s'ascondeva vosco quelli ch'e padre d'ogne mortal vita quand'io senti di prima l'aere tosco e prima appresso al fin d'este parole sperent in te di sopr'a noi s'udi a che rispuoser tutte le carole in quanto ben come s'intende cosi accende amore e tanto maggio quanto piu di bontate in se comprende ond'io levai li occhi a monti che li ncurvaron pria col troppo pondo poi che per grazia vuol che tu t'affronti lo nostro imperadore anzi la morte non fu latente la santa intenzione de l'aguglia di cristo anzi m'accorsi dove volea menar mia professione e io la prova che l ver mi dischiude son l'opere seguite a che natura non scalda ferro mai ne batte incude in tanto in quant'ella diceva stupendo e poi mi rifece sicuro un disio di parlare ond'io ardeva e cominciai o pomo che maturo solo prodotto fosti mentr'io dubbiava per lo viso spento de la fulgida fiamma che lo spense usci un spiro che mi fece attento dicendo dicendo intanto che tu ti risense de la vista che hai in me consunta ben e che ragionando la compense nel monte che si leva piu da l'onda fu io con vita pura e disonesta da la prim'ora a quella che seconda come l sol muta quadra cosi beatrice e quelle anime liete si fero spere sopra fissi poli fiammando a volte a guisa di comete poi procedetter le parole sue con voce tanto da se trasmutata che la sembianza non si muto piue non e la mia donna in lor tenea l'aspetto pur come sposa tacita e immota questi e colui che giacque sopra l petto del nostro pellicano si che veggendola io sospesa e vaga fecimi qual e quei che disiando altro vorria e sperando s'appaga ma sotto l'alto filio di dio e di maria di sua vittoria e con l'antico e col novo concilio colui che tien le chiavi di tal gloria la grazia che donnea con la tua mente la bocca t'aperse infino a qui come aprir si dovea si ch'io approvo cio che fuori emerse quella medesma voce che paura tolta m'avea del subito abbarbaglio di ragionare ancor mi mise in cura e disse quivi e la rosa in che l verbo divino carne si fece quivi son li gigli al cui odor si prese il buon cammino dunque a l'essenza ov'e tanto avvantaggio che ciascun ben che fuor di lei si trova altro non e ch'un lume di suo raggio in su vid'io cosi l'etera addorno farsi e fioccar di vapor triunfanti che fatto avien con noi quivi soggiorno del sangue nostro caorsini e guaschi s'apparecchian di bere o buon principio a che vil fine convien che tu caschi tu vedi mia voglia e per udirti tosto non la dico talvolta un animal coverto broglia si che l'affetto convien che si paia poi ciascuna pria fugge che le guance sian coperte tale balbuziendo ancor digiuna che poi divora con la lingua sciolta io dissi al suo piacere e tosto e tardo vegna remedio a li occhi che fuor porte quand'ella entro col foco ond'io sempr'ardo finito questo l'alta corte santa risono per le spere un dio laudamo e tu figliuol che per lo mortal pondo ancor giu tornerai apri la bocca e non asconder quel ch'io non ascondo indi spiro sanz'essermi proferta da te la voglia tua discerno meglio che tu qualunque cosa t'e piu certa e per trovar lo cibo onde li pasca in che gravi labor li sono aggrati previene il tempo in su aperta frasca e con ardente affetto il sole aspetta vid'io cosi piu turbe di splendori folgorate di su da raggi ardenti sanza veder principio di che la fortuna che tanto s'aspetta le poppe volgera u son le prore si che la classe correra diretta quindi onde mosse tua donna virgilio quattromilia trecento e due volumi di sol desiderai questo concilio e come il tempo tegna in cotal testo le sue radici e ne li altri le fronde omai a te puo esser manifesto formata in cerchio a guisa di corona e cinsela e girossi intorno ad ella qualunque melodia piu dolce suona qua giu vice e officio nel beato coro silenzio posto avea da ogne parte quand'io udi l'aula piu secreta co suoi conti si che veduto il ver di questa corte la spene che la giu bene innamora in te e in altrui di cio conforte ma grave usura tanto non si tolle contra l piacer di dio quanto quel frutto che fa il cor de monaci si folle poscia tra esse un lume si schiari si che se l cancro avesse un tal cristallo l'inverno avrebbe un mese d'un sol tu non avresti in tanto tratto e messo nel foco il dito in quant'io vidi l segno che segue il tauro e fui dentro da esso cosi spiro di quello amore acceso indi soggiunse assai bene e trascorsa d'esta moneta gia la lega e l peso ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa cara ella mi disse quel che ti sobranza e virtu da cui nulla si ripara quivi e la sapienza e la possanza ch'apri le strade tra l cielo e la terra o gloriose stelle o lume pregno di gran virtu dal quale io riconosco tutto qual che si sia il mio ingegno e io a lui l'affetto che dimostri meco parlando e la buona sembianza ch'io veggio e noto in tutti li ardor vostri e quasi stupefatto domandai d'un quarto lume ch'io vidi tra noi e la mia donna o benigna vertu che si li mprenti su t'essaltasti per largirmi loco a li occhi li che non t'eran possenti il nome del bel fior ch'io sempre invoco cosi si fa la pelle bianca nera nel primo aspetto de la bella figlia di quel ch'apporta mane e lascia sera cosi beatrice trasmuto sembianza e tale eclissi credo che n ciel fue quando pati la supprema possanza e non sai tu che l cielo e tutto santo e cio che ci si fa vien da buon zelo come t'avrebbe trasmutato il canto lo sepulcro piu giovani piedi comincia io tu vuo ch'io manifesti la forma qui del pronto creder mio e anche la cagion di lui chiedesti oh gioia oh ineffabile allegrezza oh vita integra d'amore e di pace oh sanza brama sicura ricchezza che l'essere del mondo e l'esser mio la morte ch'el sostenne perch'io viva e quel che spera ogne fedel com'io con la predetta conoscenza viva ciascun di quei candori in su si stese con la sua cima si che l'alto affetto ch'elli avieno a maria mi fu palese l'aiuola che ci fa tanto feroci volgendom'io con li etterni gemelli tutta m'apparve da colli a le foci allora udi dirittamente senti se bene intendi perche la ripuose tra le sustanze e poi tra li argomenti spere pariemi che l suo viso ardesse tutto e li occhi avea di letizia si pieni che passarmen convien sanza costrutto e come surge e va ed entra in ballo vergine lieta sol per fare onore a la novizia non per alcun fallo cosi vid'io lo schiarato splendore e questo cielo non ha altro dove che la mente divina in che s'accende l'amor che l volge e la virtu ch'ei piove per profeti e per salmi per l'evangelio e per voi che scriveste poi che l'ardente spirto vi fe almi e credo in tre persone etterne gia ti sarebbe nota la vendetta che tu vedrai innanzi che tu muoi la spada di qua su non taglia in fretta ne tardo e come a li occhi miei si fe piu bella cosi con voce piu dolce e soave ma non con questa moderna favella dissemi da quel di che fu detto ave al parto in che mia madre ch'e or santa s'allevio di me ond'era grave perch'elli ncontra che piu volte piega l'oppinion corrente in falsa parte e poi l'affetto l'intelletto lega vie piu che ndarno da riva si parte perche non torna tal qual e si move chi pesca per lo vero e non che si forte guizzavan le giunte che spezzate averien ritorte e strambe qual suole il fiammeggiar de le cose unte muoversi pur su per la strema buccia tal era li dai calcagni a le punte come torna colui che va giuso talora a solver l'ancora ch'aggrappa o scoglio o altro che nel mare e chiuso che n su si stende e da pie si rattrappa inferno canto el disse a me tosto verra di sovra cio ch'io attendo e che il tuo pensier sogna tosto convien ch'al tuo viso si scovra sempre a quel ver c'ha faccia di menzogna de l'uom chiuder le labbra fin ch'el puote pero che sanza colpa fa vergogna che la vostra avarizia il mondo attrista calcando i buoni e sollevando i pravi di voi pastor s'accorse il vangelista quando colei che siede sopra l'acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista quella che con le sette teste nacque e da le diece corna ebbe argomento fin che virtute al suo marito piacque dunque che a me richiedi se di saper ch'i sia ti cal cotanto che tu abbi pero la ripa corsa sappi ch'i fui vestito del gran manto e veramente fui figliuol de l'orsa cupido si per avanzar li orsatti che su l'avere e qui me misi in borsa tosto che l'acqua a correr mette co non piu benaco ma mencio si chiama fino a governol dove cade in po non molto ha corso ch'el trova una lama ne la qual si distende e la mpaluda e suol di state talor essere grama e se al surse drizzi li occhi chiari vedrai aver solamente respetto ai regi che son molti e buon son rari con questa distinzion prendi l mio detto e cosi puote star con quel che credi del primo padre e del nostro diletto o tu che l'occhio a terra gette se le fazion che porti non son false venedico se tu caccianemico ma che ti mena a si pungenti salse ed elli a me e io a lui perche se ben ricordo gia t'ho veduto coi capelli asciutti e se alessio interminei da lucca pero t'adocchio piu che li altri tutti ed elli allor battendosi la zucca qua giu m'hanno sommerso le lusinghe ond'io non ebbi mai la lingua stucca m'ascolte poscia che l padre suo di vita uscio e venne serva la citta di baco questa gran tempo per lo mondo gio suso in italia bella giace un laco a pie de l'alpe che serra lamagna sovra tiralli c'ha nome benaco cosi quel lume ond'io m'attesi a lui poscia rivolsi a la mia donna il viso e quinci e quindi stupefatto fui che dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal ch'io pensai co miei toccar lo fondo de la mia gloria e del mio paradiso canto xii si tosto come l'ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse a rotar comincio la santa mola e nel suo giro tutta non si volse prima ch'un'altra di cerchio la chiuse e moto a moto e canto a canto colse un amen non saria potuto dirsi tosto cosi com'e fuoro spariti per ch'al maestro parve di partirsi io lo seguiva e poco eravam iti che l suon de l'acqua n'era si vicino che per parlar saremmo a pena uditi non era vinto ancora montemalo dal vostro uccellatoio che com'e vinto nel montar su cosi sara nel calo bellincion berti vid'io andar cinto di cuoio e d'osso e venir da lo specchio la donna sua sanza l viso dipinto scendemmo a la destra mammella e diece passi femmo in su lo stremo per ben cessar la rena e la fiammella e quando noi a lei venuti semo poco piu oltre veggio in su la rena gente seder propinqua al loco scemo cosi fu fatta la vergine pregna si ch'io commendo tua oppinione che l'umana natura mai non fue ne fia qual fu in quelle due persone or s'i non procedesse avanti piue dunque come costui fu sanza pare comincerebber le parole tue cosi ne puose al fondo gerione al pie al pie de la stagliata rocca e discarcate le nostre persone si dileguo come da corda cocca inferno canto e in quel che forato da la lancia e prima e poscia tanto sodisfece che d'ogne colpa vince la bilancia quantunque a la natura umana lece aver di lume tutto fosse infuso da quel valor che l'uno e l'altro fece fiorenza dentro da la cerchia antica ond'ella toglie ancora e terza e nona si stava in pace sobria e pudica non avea catenella non corona non gonne contigiate non cintura che fosse a veder piu che la persona dentro vi nacque l'amoroso drudo de la fede cristiana il santo atleta benigno a suoi e a nemici crudo e come fu creata fu repleta si la sua mente di viva vertute che ne la madre lei fece profeta e io tanto m'e bel quanto a te piace tu se segnore e sai ch'i non mi parto dal tuo volere e sai quel che si tace allor venimmo in su l'argine quarto volgemmo e discendemmo a mano stanca la giu nel fondo foracchiato e arto se tu si tosto di quell'aver sazio per lo qual non temesti torre a nganno la bella donna e poi di farne strazio tal mi fec'io quai son color che stanno per non intender cio ch'e lor risposto quasi scornati e risponder non sanno e come l volger del ciel de la luna cuopre e discuopre i liti sanza posa cosi fa di fiorenza la fortuna per che non dee parer mirabil cosa cio ch'io diro de li alti fiorentini onde e la fama nel tempo nascosa ciascun che de la bella insegna porta del gran barone il cui nome e l cui pregio la festa di tommaso riconforta da esso ebbe milizia e privilegio avvegna che con popol si rauni oggi colui che la fascia col fregio ch'io a figurarlo i piedi affissi e l dolce duca meco si ristette e assentio ch'alquanto in dietro gissi e quel frustato celar si credette bassando l viso ma poco li valse ch'io dissi come distinta da minori e maggi lumi biancheggia tra poli del mondo galassia si che fa dubbiar ben saggi si costellati facean nel profondo marte quei raggi il venerabil segno che fan giunture di quadranti in tondo per sua bontate il suo raggiare aduna quasi specchiato in nove sussistenze etternalmente rimanendosi una quindi discende a l'ultime potenze giu d'atto in atto tanto divenendo canto che tanto vince nostre muse nostre serene in quelle dolci tube quanto primo splendor quel ch'e refuse come si volgon per tenera nube due archi paralelli e concolori quando iunone a sua ancella iube nascendo di quel d'entro quel di fori e la puttana che rispuose al drudo suo quando disse ho io grazie grandi apo te anzi maravigliose e quinci sien le nostre viste sazie inferno canto sempre la confusion de le persone principio fu del mal de la cittade come del vostro il cibo che s'appone e cieco toro piu avaccio cade che cieco agnello e molte volte taglia piu e meglio una che le cinque spade se tu riguardi luni e orbisaglia come sono ite cosi facieno i padri di coloro che sempre che la vostra chiesa vaca si fanno grassi stando a consistoro l'oltracotata schiatta che s'indraca dietro a chi fugge e a chi mostra l dente o ver la borsa com'agnel si placa gia venia su ma di picciola gente di vostra terra sono e sempre mai l'ovra di voi e li onorati nomi con affezion ritrassi e ascoltai lascio lo fele e vo per dolci pomi promessi a me per lo verace duca ma nfino al centro pria convien ch'i tomi allor fu io piu timido a lo stoscio pero ch'i vidi fuochi e senti pianti ond'io tremando tutto mi raccoscio e vidi poi che nol vedea davanti lo scendere e l girar per li gran mali che s'appressavan da diversi canti tu credi l vero che i minori e grandi di questa vita miran ne lo speglio in che prima che pensi il pensier pandi ma perche l sacro amore in che io veglio con perpetua vista e che m'asseta di dolce disiar s'adempia meglio e ne l'antico vostro batisteo insieme fui cristiano e cacciaguida moronto fu mio frate ed eliseo mia donna venne a me di val di pado e quindi il sopranome tuo si feo lume ch'a lui veder ne condiziona onde la vision crescer convene crescer l'ardor che di quella s'accende crescer lo raggio che da esso vene lo buon maestro ancor de la sua anca non mi dipuose si mi giunse al rotto di quel che si piangeva con la zanca o qual che se che l di su tien di sotto anima trista come pal commessa comincia io a dir se puoi fa motto ma perche paia ben cio che non pare pensa chi era e la cagion che l mosse quando fu detto chiedi a dimandare non ho parlato si che tu non posse ben veder ch'el fu re la cera di costoro e chi la duce non sta d'un modo e pero sotto l segno ideale poi piu e men traluce ond'elli avvien ch'un medesimo legno secondo specie meglio e peggio frutta e voi nascete con diverso ingegno che ben mostrar disio d'i corpi morti forse non pur per lor ma per le mamme per li padri e per li altri che fuor cari anzi che fosser sempiterne fiamme ed ecco intorno di chiarezza pari nascere un lustro sopra quel che v'era per guisa d'orizzonte che rischiari io vidi li ughi e vidi i catellini filippi greci ormanni e alberichi gia nel calare illustri cittadini e vidi cosi grandi come antichi con quel de la sannella quel de l'arca e soldanieri e ardinghi e bostichi cosi da lumi che li m'apparinno s'accogliea per la croce una melode che mi rapiva sanza intender l'inno ben m'accors'io ch'elli era d'alte lode pero ch'a me venia resurgi e vinci come a colui che non intende e ode e io udi ne la luce piu dia del minor cerchio una voce modesta forse qual fu da l'angelo a maria risponder quanto fia lunga la festa di paradiso tanto il nostro amore si raggera dintorno cotal vesta io era gia disposto tutto quanto a riguardar ne lo scoperto fondo che si bagnava d'angoscioso pianto e vidi gente per lo vallon tondo venir tacendo e lagrimando ancor se tu de li altri sciocchi qui vive la pieta quand'e ben morta chi e piu scellerato che colui che al giudicio divin passion comporta drizza la testa drizza che si mise a circuir la vigna che tosto imbianca se l vignaio e reo e a la sedia che fu gia benigna piu a poveri giusti non per lei ma per colui che siede che traligna non e questo ti sia sempre piombo a piedi per farti mover lento com'uom lasso e al si e al no che tu non vedi che quelli e tra li stolti bene a basso che sanza distinzione afferma e nega ne l'un cosi come ne l'altro passo di sotto al capo mio son li altri tratti che precedetter me simoneggiando per le fessure de la pietra piatti la giu caschero io altresi quando verra colui ch'i credea che tu fossi allor ch'i feci l subito dimando canto xx di nova pena mi conven far versi e dar matera al ventesimo canto de la prima canzon ch'e d'i sommersi siede peschiera bello e forte arnese da fronteggiar bresciani e bergamaschi ove la riva ntorno piu discese ivi convien che tutto quanto caschi cio che n grembo a benaco star non puo e fassi fiume giu per verdi paschi saria tenuta allor tal maraviglia una cianghella un lapo salterello qual or saria cincinnato e corniglia a cosi riposato a cosi bello viver di cittadini a cosi fida cittadinanza a cosi dolce ostello maria mi die chiamata in alte grida tu credi che a me tuo pensier mei da quel ch'e primo cosi come raia da l'un se si conosce il cinque e l sei e pero ch'io mi sia e perch'io paia piu gaudioso a te non mi domandi che alcun altro in questa turba gaia ahi come facean lor levar le berze a le prime percosse gia nessuno le seconde aspettava ne le terze mentr'io andava li occhi miei in uno furo scontrati e io si tosto dissi gia di veder costui non son digiuno ricominciar come noi restammo ei l'antico verso e quando a noi fuor giunti fenno una rota di se tutti e trei qual sogliono i campion far nudi e unti avvisando lor presa e lor vantaggio prima che sien tra lor battuti e punti ei si fosser e onde venner quivi piu e tacer che ragionare onesto tutti color ch'a quel tempo eran ivi da poter arme tra marte e l batista eran il quinto di quei ch'or son vivi quale per li seren tranquilli e puri discorre ad ora ad or subito foco movendo li occhi che stavan sicuri e pare stella che tramuti loco se non che da la parte ond'e s'accende nulla sen perde ed esso dura poco se lungamente l'anima conduca le membra tue rispuose quelli ancora e se la fama tua dopo te luca cortesia e valor di se dimora ne la nostra citta si come suole non faceva nascendo ancor paura la figlia al padre che l tempo e la dote non fuggien quinci e quindi la misura non avea case di famiglia vote non v'era giunto ancor sardanapalo a mostrar cio che n camera si puote gia eravamo a la seguente tomba montati de lo scoglio in quella parte ch'a punto sovra mezzo l fosso piomba o somma sapienza quanta e l'arte che mostri in cielo in terra e nel mal mondo e quanto giusto tua virtu comparte ma voglia e argomento ne mortali per la cagion ch'a voi e manifesta diversamente son pennuti in ali ond'io che son mortal mi sento in questa disagguaglianza e pero non ringrazio se non col core a la paterna festa qual e colui che si presso ha l riprezzo de la quartana c'ha gia l'unghie smorte e triema tutto pur guardando l rezzo tal divenn'io a le parole porte ma vergogna mi fe le sue minacce che innanzi a buon segnor fa servo forte cosi rotando ciascuno il visaggio drizzava a me si che n contraro il collo faceva ai pie continuo viaggio e se miseria d'esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi comincio l'uno e l tinto aspetto e brollo la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se o buondelmonte quanto mal fuggisti le nozze sue per li altrui conforti molti sarebber lieti che son tristi se dio t'avesse conceduto ad ema la prima volta ch'a citta venisti ma conveniesi a quella pietra scema che guarda l ponte che fiorenza fesse vittima ne la sua pace postrema ma io m'accorsi che dal collo a ciascun pendea una tasca ch'avea certo colore e certo segno e quindi par che l loro occhio si pasca e com'io riguardando tra lor vegno in una borsa gialla vidi azzurro che d'un leone avea faccia e contegno sovra la porta ch'al presente e carca di nova fellonia di tanto peso che tosto fia iattura de la barca erano i ravignani ond'e disceso il conte guido e qualunque del nome de l'alto bellincione ha poscia preso onde a guardar le stelle e l mar no li era la veduta tronca e quella che ricuopre le mammelle che tu non vedi con le trecce sciolte e ha di la ogne pilosa pelle manto fu che cerco per terre molte poscia si puose la dove nacqu'io onde un poco mi piace che m'ascolte ugo da san vittore e qui con elli e pietro mangiadore e pietro spano lo qual giu luce in dodici libelli natan profeta e l metropolitano crisostomo e anselmo e quel donato ch'a la prim'arte degno porre mano che chiese senno accio che re sufficiente fosse non per sapere il numero in che enno li motor di qua su o se necesse con contingente mai necesse fenno non si est dare primum motum esse ma piu e l tempo gia che i pieni colsi e ch'i son stato cosi sottosopra ch'el non stara piantato coi pie rossi che dopo lui verra di piu laida opra di ver ponente un pastor sanza legge tal che convien che lui e me ricuopra quindi ripreser li occhi miei virtute a rilevarsi e vidimi translato sol con mia donna in piu alta salute ben m'accors'io ch'io era piu levato per l'affocato riso de la stella che mi parea piu roggio che l'usato cosi parlando il percosse un demonio de la sua scuriada e disse via ruffian qui non son femmine da conio i mi raggiunsi con la scorta mia poscia con pochi passi divenimmo la v'uno scoglio de la ripa uscia e mentr'io li cantava cotai note o ira o coscienza che l mordesse forte spingava con ambo le piote i credo ben ch'al mio duca piacesse con si contenta labbia sempre attese lo suon de le parole vere espresse l'amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l'altro duca per cui del mio si ben ci si favella degno e che dov'e l'un l'altro s'induca si che com'elli ad una militaro cosi la gloria loro insieme luca e vidi quel d'i nerli e quel del vecchio esser contenti a la pelle scoperta e le sue donne al fuso e al pennecchio oh fortunate ciascuna era certa de la sua sepultura e ancor nulla era per francia nel letto diserta al suo leon cinquecento cinquanta e trenta fiate venne questo foco a rinfiammarsi sotto la sua pianta li antichi miei e io nacqui nel loco dove si truova pria l'ultimo sesto da quei che corre il vostro annual gioco basti d'i miei maggiori udirne questo gia era in loco onde s'udia l rimbombo de l'acqua che cadea ne l'altro giro simile a quel che l'arnie fanno rombo quando tre ombre insieme si partiro correndo d'una torma che passava sotto la pioggia de se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtu supprema la luce del suggel parrebbe tutta ma la natura la da sempre scema similemente operando a l'artista ch'a l'abito de l'arte ha man che trema e perche fosse qual era in costrutto quinci si mosse spirito a nomarlo del possessivo di cui era tutto domenico fu detto e io ne parlo si come de l'agricola che cristo elesse a l'orto suo per aiutarlo con tutto l core e con quella favella ch'e una in tutti a dio feci olocausto qual conveniesi a la grazia novella e non er'anco del mio petto essausto l'ardor del sacrificio cio che non more e cio che puo morire non e se non splendor di quella idea che partorisce amando il nostro sire che quella viva luce che si mea dal suo lucente che non si disuna da lui ne da l'amor ch'a per mille fonti credo e piu si bagna tra garda e val camonica e pennino de l'acqua che nel detto laco stagna loco e nel mezzo la dove l trentino pastore e quel di brescia e l veronese segnar poria s'e fesse quel cammino nel dritto mezzo del campo maligno vaneggia un pozzo assai largo e profondo di cui suo loco dicero l'ordigno quel cinghio che rimane adunque e tondo tra l pozzo e l pie de l'alta ripa dura e ha distinto in dieci valli il fondo mira c'ha fatto petto de le spalle perche volle veder troppo davante di retro guarda e fa retroso calle vedi tiresia che muto sembiante quando di maschio femmina divenne cangiandosi le membra tutte quante vedi asdente ch'avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe ma tardi si pente vedi le triste che lasciaron l'ago la spuola e l fuso e fecersi ndivine fecer malie con erbe e con imago poi procedendo di mio sguardo il curro vidine un'altra come sangue rossa mostrando un'oca bianca piu che burro e un che d'una scrofa azzurra e grossa segnato avea lo suo sacchetto bianco mi disse ch'e tanto di la da nostra usanza quanto di la dal mover de la chiana si move il ciel che tutti li altri avanza li si canto non bacco non peana ma tre persone in divina natura e in una persona essa e l'umana quel che da la gota porge la barba in su le spalle brune fu quando grecia fu di maschi vota si ch'a pena rimaser per le cune augure e diede l punto con calcanta in aulide a tagliar la prima fune vero sfavillar del santo spiro come si fece subito e candente a li occhi miei che vinti nol soffriro ma beatrice si bella e ridente mi si mostro che tra quelle vedute si vuol lasciar che non seguir la mente come li occhi ch'al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi del cor de l'una de le luci nove si mosse voce che l'ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove e comincio cosi da imo de la roccia scogli movien che ricidien li argini e fossi infino al pozzo che i tronca e raccogli in questo luogo de la schiena scossi di gerion trovammoci e l poeta tenne a sinistra e io dietro mi mossi ma perch'io mi sarei brusciato e cotto vinse paura la mia buona voglia che di loro abbracciar mi facea ghiotto poi cominciai non dispetto ma doglia la vostra condizion dentro mi fisse l'una vegghiava a studio de la culla e consolando usava l'idioma che prima i padri e le madri trastulla l'altra traendo a la rocca la chioma favoleggiava con la sua famiglia d'i troiani di fiesole e di roma poi con dottrina e con volere insieme con l'officio appostolico si mosse quasi torrente ch'alta vena preme e ne li sterpi eretici percosse l'impeto suo piu vivamente quivi dove le resistenze eran piu grosse cosi giu d'una ripa discoscesa trovammo risonar quell'acqua tinta si che n poc'ora avria l'orecchia offesa io avea una corda intorno cinta e con essa pensai alcuna volta prender la lonza a la pelle dipinta di lui si fecer poi diversi rivi onde l'orto catolico si riga si che i suoi arbuscelli stan piu vivi se tal fu l'una rota de la biga in che la santa chiesa si difese e vinse in campo la sua civil briga e pero miri a cio ch'io dissi suso quando narrai che non ebbe l secondo lo ben che ne la quinta luce e chiuso or apri li occhi a quel ch'io ti rispondo e vedrai il tuo credere e l mio dire nel vero farsi come centro in tondo ivi con segni e con parole ornate isifile inganno la giovinetta che prima avea tutte l'altre ingannate lasciolla quivi gravida soletta tal colpa a tal martiro lui condanna e anche di medea si fa vendetta quale dove per guardia de le mura piu e piu fossi cingon li castelli la parte dove son rende figura tale imagine quivi facean quelli e come a tai fortezze da lor sogli a la ripa di fuor son ponticelli quindici stelle che n diverse plage lo ciel avvivan di tanto sereno che soperchia de l'aere ogne compage imagini quel carro a cu il seno basta del nostro cielo e notte e giorno si ch'al volger del temo non vien meno come saranno a giusti preghi sorde quelle sustanze che per darmi voglia ch'io le pregassi a tacer fur concorde bene e che sanza termine si doglia chi per amor di cosa che non duri etternalmente quello amor si spoglia e io che posto son con loro in croce iacopo rusticucci fui e certo la fiera moglie piu ch'altro mi nuoce s'i fossi stato dal foco coperto gittato mi sarei tra lor di sotto e credo che l dottor l'avria sofferto ben supplico io a te vivo topazio che questa gioia preziosa ingemmi perche mi facci del tuo nome sazio o fronda mia in che io compiacemmi pur aspettando io fui la tua radice cotal principio rispondendo femmi e vedi a cui s'aperse a li occhi d'i teban la terra per ch'ei gridavan tutti dove rui anfiarao perche lasci la guerra e non resto di ruinare a valle fino a minos che ciascheduno afferra quando l'una paglia e trita quando la sua semenza e gia riposta a batter l'altra dolce amor m'invita tu credi che nel petto onde la costa si trasse per formar la bella guancia il cui palato a tutto l mondo costa che fai tu in questa fossa or te ne va e perche se vivo anco sappi che l mio vicin vitaliano sedera qui dal mio sinistro fianco con questi fiorentin son padoano spesse fiate mi ntronan li orecchi gridando vegna l cavalier sovrano che rechera la tasca con tre becchi novo iason sara di cui si legge ne maccabei e come a quel fu molle suo re cosi fia lui chi francia regge io non so s'i mi fui qui troppo folle ch'i pur rispuosi lui a questo metro deh or mi l'essercito di cristo che si caro costo a riarmar dietro a la nsegna si movea tardo sospeccioso e raro quando lo mperador che sempre regna provide a la milizia ch'era in forse per sola grazia non per esser degna io vidi per le coste e per lo fondo piena la pietra livida di fori d'un largo tutti e ciascun era tondo non mi parean men ampi ne maggiori che que che son nel mio bel san giovanni fatti per loco d'i battezzatori e di cio sono al mondo aperte prove parmenide melisso e brisso e molti li quali andaro e non sapean dove si fe sabellio e arrio e quelli stolti che furon come spade a le scritture in render torti li diritti volti poi seguitai lo mperador currado ed el mi cinse de la sua milizia tanto per bene ovrar li venni in grado dietro li andai incontro a la nequizia di quella legge il cui popolo usurpa per colpa d'i pastor vostra giustizia non dispensare o due o tre per sei non la fortuna di prima vacante non decimas quae sunt pauperum dei addimando ma contro al mondo errante licenza di combatter per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante forse per forza gia di parlasia si travolse cosi alcun del tutto ma io nol vidi ne credo che sia se dio ti lasci lettor prender frutto di tua lezione credi nepote fu de la buona gualdrada guido guerra ebbe nome e in sua vita fece col senno assai e con la spada l'altro ch'appresso me la rena trita e tegghiaio aldobrandi la cui voce nel mondo su dovria esser gradita fera ella sen va notando lenta lenta rota e discende ma non me n'accorgo se non che al viso e di sotto mi venta io sentia gia da la man destra il gorgo far sotto noi un orribile scroscio per che con li occhi n giu la testa sporgo la sua chiarezza seguita l'ardore l'ardor la visione e quella e tanta quant'ha di grazia sovra suo valore come la carne gloriosa e santa fia rivestita la nostra persona piu grata fia per esser tutta quanta per che s'accrescera cio che ne dona di gratuito lume il sommo bene non altrimenti fan di state i cani or col ceffo or col pie quando son morsi o da pulci o da mosche o da tafani poi che nel viso a certi li occhi porsi ne quali l doloroso foco casca non ne conobbi alcun quelli e iason che per cuore e per senno li colchi del monton privati fene ello passo per l'isola di lenno poi che l'ardite femmine spietate tutti li maschi loro a morte dienno assai leggeramente quel salimmo e volti a destra su per la sua scheggia da quelle cerchie etterne ci partimmo quando noi fummo la dov'el vaneggia di sotto per dar passo a li sferzati lo duca disse cosi ancor su per la strema testa di quel settimo cerchio tutto solo andai dove sedea la gente mesta per li occhi fora scoppiava lor duolo e di qua di la soccorrien con le mani quando a vapori e quando al caldo suolo ti dovrebbe assai esser palese l'eccellenza de l'altra di cui tomma dinanzi al mio venir fu si cortese ma l'orbita che fe la parte somma di sua circunferenza e derelitta si ch'e la muffa dov'era la gromma ditemi de l'ovil di san giovanni quanto era allora e chi eran le genti tra esso degne di piu alti scanni come s'avviva a lo spirar d'i venti carbone in fiamma cosi vid'io quella luce risplendere a miei trova il duca mio ch'era salito gia su la groppa del fiero animale e disse a me or sie forte e ardito omai si scende per si fatte scale monta dinanzi ch'i voglio esser mezzo si che la coda non possa far male quell'uno e due e tre che sempre vive e regna sempre in tre e n due e n uno non circunscritto e tutto circunscrive tre volte era cantato da ciascuno di quelli spirti con tal melodia ch'ad ogne merto saria giusto muno la mia mente fe subito caso questo ch'io dico si come si tacque la gloriosa vita di tommaso per la similitudine che nacque del suo parlare e di quel di beatrice a cui si cominciar dopo lui piacque canto xviii luogo e in inferno detto malebolge tutto di pietra di color ferrigno come la cerchia che dintorno il volge chi e colui maestro che si cruccia guizzando piu che li altri suoi consorti diss'io e cui piu roggia fiamma succia ed elli a me se tu vuo ch'i ti porti la giu per quella ripa che piu giace da lui saprai di se e de suoi torti convien che novita risponda dicea fra me medesmo al novo cenno che l maestro con l'occhio si seconda ahi quanto cauti li uomini esser dienno presso a color che non veggion pur l'ovra ma per entro i pensier miran col senno attienti e fa che feggia lo viso in te di quest'altri mal nati ai quali ancor non vedesti la faccia pero che son con noi insieme andati del vecchio ponte guardavam la traccia che venia verso noi da l'altra banda e che la ferza similmente scaccia la sua famiglia che si mosse dritta coi piedi a le sue orme e tanto volta che quel dinanzi a quel di retro gitta e tosto si vedra de la ricolta de la mala coltura quando il loglio si lagnera che l'arca li sia tolta quanto tesoro volle nostro segnore in prima da san pietro ch'ei ponesse le chiavi in sua balia certo non chiese se non viemmi retro ne pier ne li altri tolsero a matia oro od argento quando fu sortito al loco che perde l'anima ria tale dal corno che n destro si stende a pie di quella croce corse un astro de la costellazion che li resplende ne si parti la gemma dal suo nastro ma per la lista radial trascorse che parve foco dietro ad alabastro e mentre ch'io la giu con l'occhio cerco vidi un col capo si di merda lordo che non parea s'era laico o cherco quei mi sgrido perche se tu si gordo di riguardar piu me che li altri brutti fregio gia eran gualterotti e importuni e ancor saria borgo piu quieto se di novi vicin fosser digiuni la casa di che nacque il vostro fleto per lo giusto disdegno che v'ha morti e puose fine al vostro viver lieto era onorata essa e suoi consorti come i roman per l'essercito molto l'anno del giubileo su per lo ponte hanno a passar la gente modo colto che da l'un lato tutti hanno la fronte verso l castello e vanno a santo pietro da l'altra sponda vanno verso l monte di qua di la su per lo sasso tetro vidi demon cornuti con gran ferze che li battien crudelmente di retro l'un de li quali ancor non e molt'anni rupp'io per un che dentro v'annegava e questo sia suggel ch'ogn'omo sganni fuor de la bocca a ciascun soperchiava d'un peccator li piedi e de le gambe infino al grosso e l'altro dentro stava le piante erano a tutti accese intrambe e prima poi ribatter li convenne li duo serpenti avvolti con la verga che riavesse le maschili penne aronta e quel ch'al ventre li s'atterga che ne monti di luni dove ronca lo carrarese che di sotto alberga ebbe tra bianchi marmi la spelonca per sua dimora l'affetto e l senno come la prima equalita v'apparse d'un peso per ciascun di voi si fenno pero che l sol che v'allumo e arse col caldo e con la luce e si iguali che tutte simiglianze sono scarse e l'un ne l'altro aver li raggi suoi e amendue girarsi per maniera che l'uno andasse al primo e l'altro al poi e avra quasi l'ombra de la vera costellazione e de la doppia danza che circulava il punto dov'io era grato e lontano digiuno tratto leggendo del magno volume du non si muta mai bianco ne bruno solvuto hai figlio dentro a questo lume in ch'io ti parlo merce di colei ch'a l'alto volo ti vesti le piume e non pur io qui piango bolognese anzi n'e questo luogo tanto pieno che tante lingue non son ora apprese a dicer sipa tra savena e reno e se di cio vuoi fede o testimonio recati a mente il nostro avaro seno stucca appresso cio lo duca fa che pinghe mi disse il viso un poco piu avante si che la faccia ben con l'occhio attinghe di quella sozza e scapigliata fante che la si graffia con l'unghie merdose e or s'accoscia e ora e in piedi stante ma la cittadinanza ch'e or mista di campi di certaldo e di fegghine pura vediesi ne l'ultimo artista oh quanto fora meglio esser vicine quelle genti ch'io dico e al galluzzo e a trespiano aver vostro confine che piu non fa che brevi contingenze e queste contingenze essere intendo le cose generate che produce con seme e sanza seme il ciel movendo conobbi esso litare stato accetto e fausto che con tanto lucore e tanto robbi m'apparvero splendor dentro a due raggi ch'io dissi o elios che si li addobbi non molto lungi al percuoter de l'onde dietro a le quali per la lunga foga lo sol talvolta ad ogne uom si nasconde siede la fortunata calaroga sotto la protezion del grande scudo in che soggiace il leone li uomini poi che ntorno erano sparti s'accolsero a quel loco ch'era forte per lo pantan ch'avea da tutte parti fer la citta sovra quell'ossa morte e per colei che l loco prima elesse mantua l'appellar sanz'altra sorte a guisa del parlar di quella vaga ch'amor consunse come sol vapori e fanno qui la gente esser presaga per lo patto che dio con noe puose del mondo che gia mai piu non s'allaga la man destra vidi nova pieta novo tormento e novi frustatori di che la prima bolgia era repleta nel fondo erano ignudi i peccatori dal mezzo in qua ci venien verso l volto di la con noi ma con passi maggiori o poca nostra nobilta di sangue se gloriar di te la gente fai qua giu dove l'affetto nostro langue mirabil cosa non mi sara mai che la dove appetito non si torce dico nel cielo io me ne gloriai ben al passo che fanno le letane in questo mondo come l viso mi scese in lor piu basso mirabilmente apparve esser travolto ciascun tra l mento e l principio del casso che da le reni era tornato l volto e in dietro venir li convenia perche l veder dinanzi era lor tolto di corno in corno e tra la cima e l basso si movien lumi scintillando forte nel congiugnersi insieme e nel trapasso cosi si veggion qui diritte e torte veloci e tarde rinovando vista le minuzie d'i corpi lunghe e corte cosi gridai con la faccia levata e i tre che cio inteser per risposta guardar l'un l'altro com'al ver si guata se l'altre volte si poco ti costa rispuoser tutti il satisfare altrui felice te se si parli a tua posta e quando l'arco de l'ardente affetto fu si sfogato che l parlar discese inver lo segno del nostro intelletto la prima cosa che per me s'intese benedetto sia tu fu trino e uno che nel mio seme se tanto cortese e segui quindi sentimmo gente che si nicchia ne l'altra bolgia e che col muso scuffa e se medesma con le palme picchia le ripe eran grommate d'una muffa per l'alito di giu che vi s'appasta che con li occhi e col naso facea zuffa onde beatrice ch'era un poco scevra ridendo parve quella che tossio al primo fallo scritto di ginevra io cominciai voi siete il padre mio voi mi date a parlar tutta baldezza voi mi levate si ch'i son piu ch'io per con queste genti e con altre con esse vid'io fiorenza in si fatto riposo che non avea cagione onde piangesse con queste genti vid'io glorioso e giusto il popol suo tanto che l giglio non era ad asta mai posto a ritroso ne per division fatto vermiglio ne quando icaro misero le reni senti spennar per la scaldata cera gridando il padre a lui mala via tieni che fu la mia quando vidi ch'i era ne l'aere d'ogne parte e vidi spenta ogne veduta fuor che de la fera canto xix o simon mago o miseri seguaci che le cose di dio che di bontate deon essere spose e voi rapaci per oro e per argento avolterate or convien che per voi suoni la tromba pero che ne la terza bolgia state mano rabano e qui e lucemi dallato il calavrese abate giovacchino di spirito profetico dotato ad inveggiar cotanto paladino mi mosse l'infiammata cortesia di fra tommaso e l discreto latino e mosse meco questa compagnia lo ceppo di che nacquero i calfucci era gia grande e gia eran tratti a le curule sizii e arrigucci oh quali io vidi quei che son disfatti per lor superbia e le palle de l'oro fiorian fiorenza in tutt'i suoi gran fatti pero se campi d'esti luoghi bui e torni a riveder le belle stelle quando ti giovera dicere i fui fa che di noi a la gente favelle indi rupper la rota e a fuggirsi ali sembiar le gambe loro isnelle che i vivi piedi cosi sicuro per lo nferno freghi questi l'orme di cui pestar mi vedi tutto che nudo e dipelato vada fu di grado maggior che tu non credi qui vince la memoria mia lo ngegno che quella croce lampeggiava cristo si ch'io non so trovare essempro degno ma chi prende sua croce e segue cristo ancor mi scusera di quel ch'io lasso vedendo in quell'albor balenar cristo ne potra tanta luce affaticarne che li organi del corpo saran forti a tutto cio che potra dilettarne tanto mi parver subiti e accorti e l'uno e l'altro coro a dicer amme che ben parve messo e famigliar di cristo che l primo amor che n lui fu manifesto fu al primo consiglio che die cristo spesse fiate fu tacito e desto trovato in terra da la sua nutrice come dicesse io son venuto a questo come cupidita fa ne la iniqua silenzio puose a quella dolce lira e fece quietar le sante corde che la destra del cielo allenta e tira quivi fu io da quella gente turpa disviluppato dal mondo fallace lo cui amor molt'anime deturpa e venni dal martiro a questa pace fune euripilo ebbe nome e cosi l canta l'alta mia tragedia in alcun loco ben lo sai tu che la sai tutta quanta quell'altro che ne fianchi e cosi poco michele scotto fu che veramente de le magiche frode seppe l gioco vedi guido bonatti si comincio lo mio duca a parlarmi e accennolle che venisse a proda vicino al fin d'i passeggiati marmi e quella sozza imagine di froda sen venne e arrivo la testa e l busto ma n su la riva non trasse la coda come quel fiume c'ha proprio cammino prima dal monte viso nver levante da la sinistra costa d'apennino che si chiama acquacheta suso avante che si divalli giu nel basso letto e a forli di quel nome e vacante rimbomba la sovra san benedetto de l'alpe per cadere ad una scesa ove dovea per mille esser recetto or pensa per te stesso com'io potea tener lo viso asciutto quando la nostra imagine di presso vidi si torta che l pianto de li occhi le natiche bagnava per lo fesso certo io piangea poggiato a un de rocchi del duro scoglio si che la mia scorta mi disse volentier lo dico ma sforzami la tua chiara favella che mi fa sovvenir del mondo antico i fui colui che la ghisolabella condussi a far la voglia del marchese come che suoni la sconcia novella la faccia sua era faccia d'uom giusto tanto benigna avea di fuor la pelle e d'un serpente tutto l'altro fusto due branche avea pilose insin l'ascelle lo dosso e l petto e ambedue le coste dipinti avea di nodi e di rotelle e io maestro i tuoi ragionamenti mi son si certi e prendon si mia fede che li altri mi sarien carboni spenti ma dimmi de la gente che procede se tu ne vedi alcun degno di nota che solo a cio la mia mente rifiede allor mi disse imagini la bocca di quel corno che si comincia in punta de lo stelo a cui la prima rota va dintorno aver fatto di se due segni in cielo qual fece la figliuola di minoi allora che senti di morte il gelo moversi per lo raggio onde si lista talvolta l'ombra che per sua difesa la gente con ingegno e arte acquista e come giga e arpa in tempra tesa di molte corde fa dolce tintinno a tal da cui la nota non e intesa con lui sen va chi da tal parte inganna e questo basti de la prima valle sapere e di color che n se assanna gia eravam la ve lo stretto calle con l'argine secondo s'incrocicchia e fa di quello ad un altr'arco spalle pero se l caldo amor la chiara vista de la prima virtu dispone e segna tutta la perfezion quivi s'acquista cosi fu fatta gia la terra degna di tutta l'animal perfezione che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d'aguglion di quel da signa che gia per barattare ha l'occhio aguzzo se la gente ch'al mondo piu traligna non fosse stata a cesare noverca ma come madre a suo figlio benigna e si come al salir di prima sera comincian per lo ciel nove parvenze si che la vista pare e non par vera parvemi li novelle sussistenze cominciare a vedere e fare un giro di fuor da l'altre due circunferenze come l falcon ch'e stato assai su l'ali che sanza veder logoro o uccello fa dire al falconiere ome tu cali discende lasso onde si move isnello per cento rote e da lunge si pone dal suo maestro disdegnoso e fello ben se tu manto che tosto raccorce si che se non s'appon di di in die lo tempo va dintorno con le force dal voi che prima a roma s'offerie in che la sua famiglia men persevra ricominciaron le parole mie cosi la fiera pessima si stava su l'orlo ch'e di pietra e l sabbion serra nel vano tutta sua coda guizzava torcendo in su la venenosa forca ch'a guisa di scorpion la punta armava lo duca disse or convien che si torca la nostra via un poco insino a quella bestia malvagia che cola si corca io m'innamorava tanto quinci che nfino a li non fu alcuna cosa che mi legasse con si dolci vinci forse la mia parola par troppo osa posponendo il piacer de li occhi belli ne quai mirando mio disio ha posa ma qui tacer nol posso e per le note di questa comedia lettor ti giuro s'elle non sien di lunga grazia vote ch'i vidi per quell'aere grosso e scuro venir notando una figura in suso maravigliosa ad ogne cor sicuro cantare e l volger sua misura e attesersi a noi quei santi lumi felicitando se di cura in cura ruppe il silenzio ne concordi numi poscia la luce in che mirabil vita del poverel di dio narrata fumi e disse o se del mezzo cerchio far si puote triangol si ch'un retto non avesse onde se cio ch'io dissi e questo note regal prudenza e quel vedere impari in che lo stral di mia intenzion quivi soavemente spuose il carco soave per lo scoglio sconcio ed erto che sarebbe a le capre duro varco indi un altro vallon mi fu scoperto inferno canto ma chi s'avvede che i vivi suggelli d'ogne bellezza piu fanno piu suso e ch'io non m'era li rivolto a quelli escusar puommi di quel ch'io m'accuso per escusarmi e vedermi dir vero che l piacer santo non e qui dischiuso perche si fa montando piu sincero allor virgilio disse dilli tosto non son colui non son colui che credi e io rispuosi come a me fu imposto per che lo spirto tutti storse i piedi poi sospirando e con voce di pianto mi disse cosi a l'orazion pronta e divota li santi cerchi mostrar nova gioia nel torneare e ne la mira nota qual si lamenta perche qui si moia per viver cola su non vide quive lo refrigerio de l'etterna ploia o se del tutto se n'e gita fora che guiglielmo borsiere il qual si duole con noi per poco e va la coi compagni assai ne cruccia con le sue parole la gente nuova e i subiti guadagni orgoglio e dismisura han generata fiorenza in te si che tu gia ten piagni per tanti rivi s'empie d'allegrezza la mente mia che di se fa letizia perche puo sostener che non si spezza ditemi dunque cara mia primizia quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni che si segnaro in vostra puerizia non sien le genti ancor troppo sicure a giudicar si come quei che stima le biade in campo pria che sien mature ch'i ho veduto tutto l verno prima lo prun mostrarsi rigido e feroce poscia portar la rosa in su la cima gia fuor le genti sue dentro piu spesse prima che la mattia da casalodi da pinamonte inganno ricevesse pero t'assenno che se tu mai odi originar la mia terra altrimenti la verita nulla menzogna frodi che le sponsalizie fuor compiute al sacro fonte intra lui e la fede u si dotar di mutua salute la donna che per lui l'assenso diede vide nel sonno il mirabile frutto ch'uscir dovea di lui e de le rede le lor grida il mio dottor s'attese volse l viso ver me e or aspetta disse a costor si vuole esser cortese e se non fosse il foco che saetta la natura del loco i dicerei che meglio stesse a te che a lor la fretta venian ver noi e ciascuna gridava sostati tu ch'a l'abito ne sembri esser alcun di nostra terra prava ahime che piaghe vidi ne lor membri ricenti e vecchie da le fiamme incese ancor men duol pur ch'i me ne rimembri e come e detto a sua sposa soccorse con due campioni al cui fare al cui dire lo popol disviato si raccorse in quella parte ove surge ad aprire zefiro dolce le novelle fronde di che si vede europa rivestire e poi ch'al tutto si senti a gioco la v'era l petto la coda rivolse e quella tesa come anguilla mosse e con le branche l'aere a se raccolse maggior paura non credo che fosse quando fetonte abbandono li freni per che l ciel come pare ancor si cosse poscia mi disse quel da cui si dice tua cognazione e che cent'anni e piue girato ha l monte in la prima cornice mio figlio fu e tuo bisavol fue ben si convien che la lunga fatica tu li raccorci con l'opere tue qui distorse la bocca e di fuor trasse la lingua come bue che l naso lecchi e io temendo no l piu star crucciasse lui che di poco star m'avea mmonito torna'mi in dietro da l'anime lasse si che non piacque ad ubertin donato che poi il suocero il fe lor parente gia era l caponsacco nel mercato disceso giu da fiesole e gia era buon cittadino giuda e infangato io diro cosa incredibile e vera nel picciol cerchio s'entrava per porta che si nomava da quei de la pera quel de la pressa sapeva gia come regger si vuole e avea galigaio dorata in casa sua gia l'elsa e l pome grand'era gia la colonna del vaio sacchetti giuochi fifanti e barucci e galli e quei ch'arrossan per lo staio ma vienne omai che gia tiene l confine d'amendue li emisperi e tocca l'onda sotto sobilia caino e le spine e gia iernotte fu la luna tonda ben ten de ricordar che non ti nocque alcuna volta per la selva fonda si mi parlava e andavamo indi a udire e a veder giocondo giunse lo spirto al suo principio cose ch'io non lo ntesi si parlo profondo ne per elezion mi si nascose ma per necessita che l suo concetto al segno d'i scemo quivi l maestro accio che tutta piena esperienza d'esto giron porti mi disse va e vedi la lor mena li tuoi ragionamenti sian la corti mentre che torni parlero con questa che ne conceda i suoi omeri forti lo fondo e cupo si che non ci basta loco a veder sanza montare al dosso de l'arco ove lo scoglio piu sovrasta quivi venimmo e quindi giu nel fosso vidi gente attuffata in uno sterco che da li uman privadi parea mosso dipinta poscia ch'io l'ebbi tutta da me sciolta si come l duca m'avea comandato porsila a lui aggroppata e ravvolta ond'ei si volse inver lo destro lato e alquanto di lunge da la sponda la gitto giuso in quell'alto burrato fatto v'avete dio d'oro e d'argento e che altro e da voi a l'idolatre se non ch'elli uno e voi ne orate cento ahi costantin di quanto mal fu matre non la tua conversion ma quella dote che da te prese il primo ricco patre che tardi tutta si dispoglia tosto che questo mio segnor mi disse parole per le quali i mi pensai che qual voi siete tal gente venisse pero con ambo le braccia mi prese e poi che tutto su mi s'ebbe al petto rimonto per la via onde discese ne si stanco d'avermi a se distretto si men porto sovra l colmo de l'arco che dal quarto al quinto argine e tragetto cosi di quelle sempiterne rose volgiensi circa noi le due ghirlande e si l'estrema a l'intima rispuose poi che l tripudio e l'altra festa grande si del cantare e si del fiammeggiarsi luce con luce gaudiose e blande insieme a punto e a voler io son la vita di bonaventura da bagnoregio che ne grandi offici sempre pospuosi la sinistra cura illuminato e augustin son quici che fuor de primi scalzi poverelli che nel capestro a dio si fero amici e legno vidi gia dritto e veloce correr lo mar per tutto suo cammino perire al fine a l'intrar de la foce non creda donna berta e ser martino per vedere un furare altro offerere vederli dentro al consiglio divino che quel puo surgere e quel puo cadere pero ti sta che tu se ben punito e guarda ben la mal tolta moneta ch'esser ti fece contra carlo ardito e se non fosse ch'ancor lo mi vieta la reverenza delle somme chiavi che tu tenesti ne la vita lieta io userei parole ancor piu gravi e se rimane dite come poi che sarete visibili rifatti esser pora ch'al veder non vi noi come da piu letizia pinti e tratti a la fiata quei che vanno a rota levan la voce e rallegrano li atti oh padre suo veramente felice oh madre sua veramente giovanna se interpretata val come si dice non per lo mondo per cui mo s'affanna di retro ad ostiense e a taddeo ma per amor de la verace manna in picciol tempo gran dottor si feo e disse gerion moviti omai le rote larghe e lo scender sia poco pensa la nova soma che tu hai come la navicella esce di loco in dietro in dietro si quindi si tolse quindi passando la vergine cruda vide terra nel mezzo del pantano sanza coltura e d'abitanti nuda li per fuggire ogne consorzio umano ristette con suoi servi a far sue arti e visse e vi lascio suo corpo vano io stava come l frate che confessa lo perfido assessin che poi ch'e fitto richiama lui per che la morte cessa ed el grido se tu gia costi ritto se tu gia costi ritto bonifazio di parecchi anni mi menti lo scritto i m'assettai in su quelle spallacce si volli dir ma la voce non venne com'io credetti fa che tu m'abbracce ma esso ch'altra volta mi sovvenne ad altro forse tosto ch'i montai con le braccia m'avvinse e mi sostenne e disse e l buon maestro sanza mia dimanda mi disse guarda quel grande che vene e per dolor non par lagrime spanda quanto aspetto reale ancor ritene a costui fa mestieri e nol vi dice ne con la voce ne pensando ancora d'un altro vero andare a la radice diteli se la luce onde s'infiora vostra sustanza rimarra con voi etternalmente si com'ell'e ora con piu color sommesse e sovraposte non fer mai drappi tartari ne turchi ne fuor tai tele per aragne imposte come tal volta stanno a riva i burchi che parte sono in acqua e parte in terra e come la tra li tedeschi lurchi lo bivero s'assetta a far sua guerra la voce tua sicura balda e lieta suoni la volonta suoni l disio a che la mia risposta e gia decreta io mi volsi a beatrice e quella udio pria ch'io parlassi e arrisemi un cenno che fece crescer l'ali al voler mio poi cominciai cosi ben dico chi cercasse a foglio a foglio nostro volume ancor troveria carta u leggerebbe i mi son quel ch'i soglio ma non fia da casal ne d'acquasparta la onde vegnon tali a la scrittura ch'uno la fugge e altro la coarta canto xvii ecco la fiera con la coda aguzza che passa i monti e rompe i muri e l'armi ecco colei che tutto l mondo appuzza ma si come carbon che fiamma rende e per vivo candor quella soverchia si che la sua parvenza si difende cosi questo folgor che gia ne cerchia fia vinto in apparenza da la carne che tutto di la terra ricoperchia ne e come se ne vanno di retro ad esse chiusi e sinigaglia udir come le schiatte si disfanno non ti parra nova cosa ne forte poscia che le cittadi termine hanno le vostre cose tutte hanno lor morte si come voi ma celasi in alcuna che dura molto e le vite son corte e poi distese i dispietati artigli prendendo l'un ch'avea nome learco e rotollo e percosselo ad un sasso e quella s'annego con l'altro carco io era in giuso ancora attento e chino quando il mio duca mi tento di costa dicendo parla tu questi e latino e io ch'avea gia pronta la risposta sanza indugio a parlare incominciai che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco in questa forma lui parlare audivi o voi allor puose la mano a la mascella d'un suo compagno e la bocca li aperse gridando questi e desso e non favella allor mi pinser gli argomenti gravi la ve l tacer mi fu avviso l peggio e dissi padre da che tu mi lavi di quel peccato ov'io mo cader deggio lunga promessa con l'attender corto ti fara triunfar ne l'alto seggio fu del suo sangue dolente per li troiani e per la lunga guerra che de l'anella fe si alte spoglie come livio scrive che non erra con quella che sentio di colpi doglie per contastare a ruberto guiscardo che nol potea si con li occhi seguire ch'el vedesse altro che la fiamma sola si come nuvoletta in su salire punzelli perch'io parti cosi giunte persone partito porto il mio cerebro lasso dal suo principio ch'e in questo troncone cosi s'osserva in me lo contrapasso mostrasse d'aequar sarebbe nulla il modo de la nona bolgia sozzo gia veggia per mezzul perdere o lulla com'io vidi un cosi non si pertugia rotto dal mento infin dove si trulla e in sul nodo del collo l'assanno si che tirando grattar li fece il ventre al fondo sodo e l'aretin che rimase tremando mi disse quel folletto e gianni schicchi e va rabbioso altrui cosi conciando lo principe d'i novi farisei avendo guerra presso a laterano e non con saracin ne con giudei che ciascun suo nimico era cristiano e nessun era stato a vincer acri ne mercatante in terra di soldano oh quanto mi pareva sbigottito con la lingua tagliata ne la strozza curio ch'a dir fu cosi ardito e un ch'avea l'una e l'altra man mozza levando i moncherin per l'aura fosca si che l sangue facea la faccia sozza grido fara venirli a parlamento seco poi fara si ch'al vento di focara non sara lor mestier voto ne preco e io a lui dimostrami e dichiara se vuo ch'i porti su di te novella chi e colui da la veduta amara quando mi vidi giunto in quella parte di mia etade ove ciascun dovrebbe calar le vele e raccoglier le sarte cio che pria mi piacea allor m'increbbe e pentuto e confesso mi rendei ahi miser lasso e giovato sarebbe tu eri allor si del tutto impedito sovra colui che gia tenne altaforte che non guardasti in la si fu partito o duca mio la violenta morte che non gli è vendicata ancor diss'io per alcun che de l'onta sia consorte fece lui disdegnoso tali ladron trovai cinque cotali tuoi cittadini onde mi ven vergogna e tu in grande orranza non ne sali poscia che l foco alquanto ebbe rugghiato al modo suo l'aguta punta mosse di qua di la e poi die cotal fiato s'i credesse che mia risposta fosse a persona che mai tornasse al mondo questa fiamma staria sanza piu scosse accuse ne morte l giunse ancor ne colpa l mena rispuose l mio maestro a tormentarlo ma per dar lui esperienza piena a me che morto son convien menarlo per lo nferno qua giu di giro in giro e quest'e ver cosi com'io ti parlo s'io dissi falso e tu falsasti il conio disse sinon e son qui per un fallo e tu per piu ch'alcun altro demonio ricorditi spergiuro del cavallo rispuose quel ch'avea infiata l'epa e sieti reo che tutto il mondo sallo lasciai ma s'io vedessi qui l'anima trista di guido o d'alessandro o di lor frate per fonte branda non darei la vista dentro c'e l'una gia se l'arrabbiate ombre che vanno intorno dicon vero ma che mi val c'ho le membra legate duol con duolo sen gio come persona trista e matta ma io rimasi a riguardar lo stuolo e vidi cosa ch'io avrei paura sanza piu prova di contarla solo cosi mi chiese questi per maestro a guerir de la sua superba febbre domandommi consiglio e io tacetti perche le sue parole parver ebbre io feci il padre e l figlio in se ribelli achitofel non fe piu d'absalone e di david coi malvagi punzelli e l capo tronco tenea per le chiome pesol con mano a guisa di lanterna e quel mirava noi e dicea oh me piu fuor di cento che quando l'udiro s'arrestaron nel fosso a riguardarmi per maraviglia obliando il martiro or di a fra dolcin dunque che s'armi si ristorar di seme di formiche ch'era a veder per quella oscura valle languir li spirti per diverse biche qual sovra l ventre e qual sovra le spalle l'un de l'altro giacea e qual carpone si trasmutava per lo tristo calle sempre mi stanno innanzi e non indarno che l'imagine lor vie piu m'asciuga che l male ond'io nel volto mi questi scacciato il dubitar sommerse in cesare affermando che l fornito sempre con danno l'attender sofferse ma se presso al mattin del ver si sogna tu sentirai di qua da picciol tempo di quel che prato non credo ch'a veder maggior tristizia fosse in egina il popol tutto infermo quando fu l'aere si pien di malizia che gli animali infino al picciol vermo cascaron tutti e poi le genti antiche secondo che i poeti hanno per fermo ma l'un di voi dica dove per lui perduto a morir gissi lo maggior corno de la fiamma antica seme piangevisi entro l'arte per che morta deidamia ancor si duol d'achille e del palladio pena vi si porta ch'assolver non si puo chi non si pente ne pentere e volere insieme puossi per la contradizion che nol consente oh me dolente come mi riscossi quando mi prese dicendomi fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza li miei compagni fec'io si aguti e poi che i due rabbiosi fuor passati sovra cu io avea l'occhio tenuto rivolsilo a guardar li altri mal nati io vidi un fatto a guisa di leuto pur ch'elli avesse avuta l'anguinaia tronca da l'altro che l'uomo ha forcuto e io a lui chi son li due tapini che fumman come man bagnate l verno giacendo stretti a tuoi destri confini qui li trovai e poi volta non dierno rispuose quando piovvi in questo greppo e non credo che dieno in sempiterno infin che l mar fu sovra noi richiuso inferno canto e dentro da la lor fiamma si geme l'agguato del caval che fe la porta onde usci de romani il gentil seme con le man s'aperse il petto dicendo or vedi com'io mi dilacco vedi come storpiato e maometto dinanzi a me sen va piangendo ali fesso nel volto dal mento al ciuffetto quante l villan ch'al poggio si riposa nel tempo che colui che l mondo schiara la faccia sua a noi tien meno ascosa e l mastin vecchio e l nuovo da verrucchio che fecer di montagna il mal governo la dove soglion fan d'i denti succhio le citta di lamone e di santerno conduce il lioncel dal nido bianco che muta parte da la state al verno e l duca che mi vide tanto atteso disse dentro dai fuochi son li spirti catun si fascia di quel ch'elli e inceso che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'e del rimanente non vogliate quando n'apparve una montagna bruna per la distanza e parvemi alta tanto quanto veduta non avea alcuna ravenna sta come stata e molt'anni l'aguglia da polenta la si cova si che cervia ricuopre co suoi vanni la terra che fe gia la lunga prova e di franceschi sanguinoso mucchio sotto le branche verdi si ritrova de remi facemmo ali al folle volo sempre acquistando dal lato mancino tutte le stelle gia de l'altro polo vedea la notte e l nostro tanto basso qual dolor fora se delli spedale di valdichiana tra l luglio e l settembre e di maremma e di sardigna i mali fossero in una fossa tutti nsembre tal era quivi e tal puzzo n'usciva qual suol venir de le marcite membre se tu avessi rispuos'io appresso atteso a la cagion perch'io guardava forse m'avresti ancor lo star dimesso parte sen giva e io retro li andava lo duca gia faccendo la risposta e soggiugnendo e tra'ne la brigata in che disperse caccia d'ascian la vigna e la gran fonda e l'abbagliato suo senno proferse ma perche sappi chi si ti seconda contra i sanesi aguzza ver me l'occhio si che la faccia mia ben ti risponda ma pero che gia mai di questo fondo non torno vivo alcun s'i odo il vero sanza tema d'infamia ti rispondo io fui uom d'arme e poi fui cordigliero credendomi si cinto fare ammenda che non surgea fuor del marin suolo cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto da la luna poi che ntrati eravam ne l'alto passo ed elli a me la tua preghiera e degna di molta loda e io pero l'accetto ma fa che la tua lingua si sostegna come la mosca cede alla zanzara vede lucciole giu per la vallea forse cola dov'e vendemmia e ara mugghiava con la voce de l'afflitto si che con tutto che fosse di rame pur el pareva dal dolor trafitto cosi per non aver via ne forame dal principio nel foco in suo linguaggio si convertian le parole grame quando diritto al pie del ponte fue levo l braccio alto con tutta la testa per appressarne le parole sue che fuoro or vedi la pena molesta tu che spirando vai veggendo i morti l'un lito e l'altro vidi infin la spagna fin nel morrocco e l'isola d'i sardi e l'altre che quel mare intorno bagna questa a peccar con esso cosi venne falsificando se in altrui forma come l'altro che la sen va sostenne per guadagnar la donna de la torma falsificare in se buoso donati testando e dando al testamento norma cercando lui tra questa gente sconcia con tutto ch'ella volge undici miglia e men d'un mezzo di traverso non ci ha io son per lor tra si fatta famiglia e m'indussero a batter li fiorini ch'avevan tre carati di mondiglia allor si ruppe lo comun rincalzo e tremando ciascuno a me si volse con altri che l'udiron di rimbalzo lo buon maestro a me tutto s'accolse dicendo di a lor cio che tu vuoli e io incominciai poscia ch'ei volse e proseguendo la solinga via tra le schegge e tra rocchi de lo scoglio lo pie sanza la man non si spedia lascia parlare a me ch'i ho concetto cio che tu vuoi ch'ei sarebbero schivi perch'e fuor greci forse del tuo detto lieta vincer potero dentro a me l'ardore ch'i ebbi a divenir del mondo esperto e de li vizi umani e del valore e poi ridisse tuo cuor non sospetti finor t'assolvo e tu m'insegna fare si come penestrino in terra getti lo ciel poss'io serrare e diserrare come tu sai pero son due le chiavi che l mio antecessor non ebbe care ond'ei rispuose quando tu andavi al fuoco non l'avei tu cosi presto ma si e piu l'avei quando coniavi e l'idropico tu di ver di questo ma tu non fosti si ver testimonio la ve del ver fosti a troia richesto quella sono come fosse un tamburo e mastro adamo li percosse il volto col braccio suo che non parve men duro dicendo a lui ancor che mi sia tolto lo muover per le membra che son gravi ho io il braccio a tal mestiere sciolto fello tra l'isola di cipri e di maiolica non vide mai si gran fallo nettuno non da pirate non da gente argolica quel traditor che vede pur con l'uno e tien la terra che tale qui meco vorrebbe di vedere esser digiuno o tu cui colpa non condanna e cu io vidi su in terra latina se troppa simiglianza non m'inganna rimembriti di pier da medicina se mai torni a veder lo dolce piano che da vercelli a marcabo dichina allor disse l maestro non si franga lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello attendi ad altro ed ei la si rimanga ch'io vidi lui a pie del ponticello mostrarti e minacciar forte col dito e udi l nominar geri del bello lavoro latin siam noi che tu vedi si guasti qui ambedue rispuose l'un piangendo ma tu chi se che di noi dimandasti e l duca disse i son un che discendo con questo vivo giu di balzo in balzo e di mostrar lo nferno a lui intendo s'ei posson dentro da quelle faville parlar diss'io maestro assai ten priego e ripriego che l priego vaglia mille tra le gambe pendevan le minugia la corata pareva e l tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia mentre che tutto in lui veder m'attacco guardommi negar l'esperienza di retro al sol del mondo sanza gente considerate la vostra semenza noi discendemmo in su l'ultima riva del lungo scoglio pur da man sinistra e allor fu la mia vista piu viva giu ver lo fondo la ve la ministra de l'alto sire infallibil giustizia punisce i falsador che qui registra la grave idropesi che si dispaia le membra con l'omor che mal converte che l viso non risponde a la ventraia facea lui tener le labbra aperte come l'etico fa che per la sete l'un verso l mento e l'altro in su tre volte il fe girar con tutte l'acque a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giu com'altrui piacque mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe che la madre mi die l'opere mie non furon leonine ma di volpe i accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte e si menai lor arte ch'al fine de la terra il suono uscie e non vidi gia mai menare stregghia a ragazzo aspettato dal segnorso ne a colui che mal volontier vegghia come ciascun menava spesso il morso de l'unghie sopra se e tutti gli altri che tu vedi qui seminator di scandalo e di scisma fuor vivi e pero son fessi cosi un diavolo e qua dietro che n'accisma si crudelmente al taglio de la spada dentro a quella cava dov'io tenea or li occhi si a posta credo ch'un spirto del mio sangue pianga la colpa che la giu cotanto costa o anima che se la giu nascosta romagna tua non e e non fu mai sanza guerra ne cuor de suoi tiranni ma n palese nessuna or vi lasciai se non che coscienza m'assicura la buona compagnia che l'uom francheggia sotto l'asbergo del sentirsi pura io vidi certo e ancor par ch'io l veggia un busto sanza capo andar si come andavan li altri de la trista greggia allor mi dolsi e ora mi ridoglio quando drizzo la mente a cio ch'io vidi e piu lo ngegno affreno ch'i non soglio e per leccar lo specchio di narcisso non vorresti a nvitar molte parole ad ascoltarli er'io del tutto fisso quando l maestro mi disse or pur mira che per poco che teco non mi risso o voi che sanz'alcuna pena siete e non so io perche nel mondo gramo diss'elli a noi guardate e attendete a la miseria del maestro adamo e l'altra il cui ossame ancor s'accoglie a ceperan la dove fu bugiardo ciascun pugliese e la da tagliacozzo dove sanz'arme vinse il vecchio alardo e qual forato suo membro e qual mozzo mostrasse e quando la fortuna volse in basso l'altezza de troian che tutto ardiva si che nsieme col regno il re fu casso ecuba trista misera e cattiva poscia che vide polissena morta e del suo polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta comincio a crollarsi mormorando pur come quella cui vento affatica indi la cima qua e la menando come fosse la lingua che parlasse gitto voce di fuori e disse godi fiorenza poi che se si grande che per mare e per terra batti l'ali e per lo nferno tuo nome si spande ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto noi ci allegrammo e tosto torno in pianto che de la nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto vedi s'alcuna e grande come questa e perche tu di me novella porti sappi ch'i son bertram dal bornio quelli che diedi al re giovane i ma conforti s'io fossi pur di tanto ancor leggero ch'i potessi in cent'anni andare un'oncia io sarei messo gia per lo sentiero aguto noi passamm'oltre e io e l duca mio su per lo scoglio infino in su l'altr'arco che cuopre l fosso in che si paga il fio a quei che scommettendo acquistan carco anto el tempo che iunone era crucciata per semele contra l sangue tebano come mostro una e altra fiata la rigida giustizia che mi fruga tragge cagion del loco ov'io peccai a metter piu li miei sospiri in fuga ivi e romena la dov'io falsai la lega suggellata del batista per ch'io il corpo su arso lasciai rimettendo ciascun di questa risma quand'avem volta la dolente strada pero che le ferite son richiuse prima ch'altri dinanzi li rivada ma tu chi se che n su lo scoglio muse forse per indugiar d'ire a la pena ch'e giudicata in su le tue accuse io e compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov'ercule segno i suoi riguardi accio che l'uom piu oltre non si metta conciando oh diss'io lui se l'altro non ti ficchi di denti a dosso non ti sia fatica a dir chi e pria che di qui si spicchi ed elli a me quell'e l'anima antica di mirra scellerata che divenne al padre fuor del dritto amore amica francesco venne poi com'io fu morto per me ma un d'i neri cherubini li disse non portar non mi far torto venir se ne dee giu tra miei meschini perche diede l consiglio frodolente dal quale in qua stato li sono a crini latina ond'io mia colpa tutta reco dimmi se romagnuoli han pace o guerra ch'io fui d'i monti la intra orbino e l giogo di che tever si diserra tal mi fec'io non possendo parlare che disiava scusarmi e scusava me tuttavia e nol mi credea fare maggior difetto men vergogna lava disse l maestro che l tuo non e stato e quei ch'avea vaghezza e senno poco volle ch'i li mostrassi l'arte e solo perch'io nol feci dedalo mi fece ardere a tal che l'avea per figliuolo che l'un pie per girsene sospese maometto mi disse esta parola indi a partirsi in terra lo distese un altro che forata avea la gola e tronco l naso infin sotto le ciglia o voi che siete due dentro ad un foco s'io meritai di voi mentre ch'io vissi s'io meritai di voi assai o poco quando nel mondo li alti versi scrissi non vi movete quando mi diparti da circe che sottrasse me piu d'un anno la presso a gaeta prima che si enea la nomasse forse tu non pensavi ch'io loico fossi a minos mi porto e quelli attorse otto volte la coda al dosso duro di tante fiamme tutta risplendea l'ottava bolgia si com'io m'accorsi tosto che fui la ve l fondo parea e n quel foco che vien si diviso di sopra che par surger de la pira dov'eteocle col fratel fu miso se la vostra memoria non s'imboli nel primo mondo da l'umane menti ma s'ella viva sotto molti soli ditemi chi voi siete e di che genti la vostra sconcia e fastidiosa pena di palesarvi a me non vi spaventi che forse vedra il sole in breve s'ello non vuol qui tosto seguitarmi si di vivanda che stretta di neve non rechi la vittoria al noarese ch'altrimenti acquistar non saria leve forsennata latro si come cane tanto il dolor le fe la mente torta ma ne di tebe furie ne troiane si vider mai in alcun tanto crude non punger bestie nonche membra umane io ebbi vivo assai di quel ch'i volli e ora lasso un gocciol d'acqua bramo i ruscelletti che d'i verdi colli del casentin discendon giuso in arno faccendo i lor canali freddi e molli e non avea mai ch'una orecchia sola ristato a riguardar per maraviglia con li altri innanzi agli altri apri la canna ch'era di fuor d'ogni parte vermiglia e disse allora il monetier cosi si squarcia la bocca tua per tuo mal come suole che s'i ho sete e omor mi rinfarcia tu hai l'arsura e l capo che ti duole quand'elli ebbe l suo dir cosi compiuto la fiamma dolorando si partio torcendo e dibattendo l corno aguto io fui d'arezzo e albero da siena rispuose l'un mi fe mettere al foco ma quel per ch'io mori qui non mi mena vero e ch'i dissi lui parlando a gioco i mi saprei levar per l'aere a volo e certo il creder mio venia intero se non fosse il gran prete a cui mal prenda che mi rimise ne le prime colpe e come e quare voglio che m'intenda ma virgilio mi disse che pur guate perche la vista tua pur si soffolge la giu tra l'ombre triste smozzicate tu non hai fatto si a l'altre bolge e quella cu il savio bagna il fianco cosi com'ella sie tra l piano e l monte tra tirannia si vive e stato franco ora chi se ti priego che ne conte non esser duro piu ch'altri sia stato se l nome tuo nel mondo tegna fronte anto ià era dritta in su la fiamma e queta per non dir piu e gia da noi sen gia con la licenza del dolce poeta t'adizzo perch'io sia giunto forse alquanto tardo non t'incresca restare a parlar meco vedi che non incresce a me e ardo se tu pur mo in questo mondo cieco caduto se di quella dolce terra latina atamante divenne tanto insano che veggendo la moglie con due figli andar carcata da ciascuna mano grido tendiam le reti si ch'io pigli la leonessa e leoncini al varco e fa saper a due miglior da fano a messer guido e anco ad angiolello che se l'antiveder qui non e vano gittati saran fuor di lor vasello e mazzerati presso a la cattolica per tradimento d'un tiranno fello risso quand'io l senti a me parlar con ira volsimi verso lui con tal vergogna ch'ancor per la memoria mi si gira qual e colui che suo dannaggio sogna che sognando desidera sognare si che quel ch'e come non fosse agogna si move ciascuna per la gola del fosso che nessuna mostra l furto e ogne fiamma un peccatore invola nell ultima bolgia de le diece me per l'alchimia che nel mondo usai danno minos a cui fallar non lece e io dissi al poeta or fu gia mai gente si vana come la sanese certo non la francesca si d'assai quando noi fummo sor l'ultima chiostra di malebolge si che i suoi conversi potean parere a la veduta nostra lamenti saettaron me diversi che di pieta ferrati avean strali ond'io li orecchi con le man copersi e poi che per gran rabbia la si morse disse questi e d'i rei del foco furo per ch'io la dove vedi son perduto e si vestito andando umane quant'io vidi in due ombre smorte e nude che mordendo correvan di quel modo che l porco quando del porcil si schiude l'una giunse a capocchio ricordera'ti anche del mosca che disse lasso capo ha cosa fatta che fu mal seme per la gente tosca e io li aggiunsi e morte di tua schiatta di se facea a se stesso lucerna ed eran due in uno e uno in due com'esser puo quei sa che si governa io stava sovra l ponte a veder surto si che s'io non avessi un ronchion preso caduto sarei giu sanz'esser urto passo passo andavam sanza sermone guardando e ascoltando li ammalati che non potean levar le lor persone io vidi due sedere a se poggiati com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia dal capo al pie di schianze macolati pensa se tu annoverar le credi che miglia ventidue la valle volge e gia la luna e sotto i nostri piedi lo tempo e poco omai che n'e concesso e altro e da veder che tu non vedi dolce poeta quand'un'altra che dietro a lei venia ne fece volger li occhi a la sua cima per un confuso suon che fuor n'uscia come l bue cicilian che mugghio prima col pianto di colui e cio fu dritto che l'avea temperato con sua lima e qual colui che si vengio con le orsi vide l carro d'elia al dipartire quando i cavalli al cielo erti levorsi o tu che con le dita ti dismaglie comincio l duca mio a l'un di loro e che fai d'esse talvolta tanaglie dinne s'alcun latino e tra costoro che son quinc'entro se l'unghia ti basti etternalmente a cotesto lavoro che non mi facci de l'attender niego fin che la fiamma cornuta qua vegna vedi che del disio ver lei mi piego ogne lingua per certo verria meno per lo nostro sermone e per la mente c'hanno a tanto comprender poco seno s'el s'aunasse ancor tutta la gente che gia in su la fortunata terra di puglia me lo contrapasso inferno canto a canto a molta gente e le diverse piaghe avean le luci mie si inebriate che de lo stare a piangere eran vaghe saperne s'era affrettato a disfarsi tanto di lui quanto di corbino gli ultimi rimasti nella scuderia per il placido landò della madre si quietò solo quando sopravvenne da quel portone un vecchio servitore in livrea il quale scostati i famigli lo prese per la briglia e subito riconosciutolo si diede a esclamare con le lagrime agli occhi già due fratelli e una sorella studente si chiama fazio luca fazio colpa della madraccia sa lo volevo dire io questo vecchio piange tant'altri ho visto piangere altre volte e tanti visi sbigottiti e quella musica languida quieto con la testa ih se fai cosí oggi caro mio a furia di strappate di briglia tu farai sangue dalla bocca te lo dico io a questo non ci pensi lo interruppe l'imbrò pensi piuttosto che ha da attendere ancora all'affaruccio di cui mi parlò stamattina ah già hai ragione disse il ciunna aggrottando le ciglia e cercando con una mano la spalla dell'amico come se stesse per cadere che differenza vuoi che ci sia tra te e mazzarini per uno come me o come pulino a cui non importa piú nulla della vostra vita e di tutte le vostre pagliacciate ammazzar te o un altro il primo che passa per via è tutt'uno per noi gli avranno consegnato le chiavi si sarà accorto del vuoto di cassa la sospensione disonorante la miseria il ridicolo il carcere e la vettura intanto seguitava ad andare lentamente con pena visto no affatto ah eri al caffè come stai come stai amico mio male non mi toccare hai qualche cosa da dirmi sí grave di fretta tra l'altro non so forse oggi m'arriva di botto tra capo e collo l'ispettore di domenica e poi come senza preavviso tu ascolta bene tu hai il vizio di sbruffare e di muover troppo la testa ebbene codesti vizii te li devi levare se sbruffi per nulla figuriamoci che sarà quando ascolterai quella musica mani possibile gli occhi di quel giovine sono fissi su lei con una intensità strana pallido dio com'è pallido dev'esser malato che deve supporre clementina le viene in mente quest'altro pensiero non vedrà bene come sono fatta e per essere lasciata in pace povera sbiobbina immagina d'un tratto questo espediente accosta il tavolino alla finestra non sono riuscito ancora a capirlo ma ho un certo dubbio che non lo capiscano bene neanche gli uomini e mi consolo veramente la magnificenza delle casse e la solennità della pompa potrebbero far supporre che qualche cosa gli uomini debbano sapere su queste loro spedizioni aveva lasciato la lettera per il figliuolo sul guanciale del letto la vedeva a quell'ora in casa lo piangevano morto tutto il paese a quell'ora era pieno della notizia del suo suicidio e l'ispettore l'ispettore era certo venuto male che si senta occhi pallidi naso pallido labbra pallide io la sequestro se ha mal di capo glielo faccio passare e le faccio passare la qualunquissima cosa busto e gambe dacché nascendo ci s'erano messi avevano voluto crescere per forza senza sentir ragione e una povera sbiobbina sí dagli uomini e sfuggita anche dai fanciulli e che l'alberello infine non deve fare all'amore perché fiorisce a maggio da sé naturalmente scherzi luca fazio si trasse un passo indietro ebbe come un tiramento convulso in una guancia presso il naso e disse con la bocca scontorta certo non era la scuderia della principessa ma una buona scuderia era anche questa piú di venti cavalli tutti mori e tutti anzianotti della vista di costoro s'afflisse e subito gli saltò in mente di invitarli tutti a salire in carrozza con lui allegri allegri come se quei muli si fossero parati di tutte quelle nappe e quei fiocchi e festelli variopinti per far festa a lui a destra a sinistra qua e là su i mucchi di brecciame stavan seduti a riposarsi alcuni mendicanti per poco non inciampa non rotola giú per terra e allora arrabbiata quasi quasi si tirerebbe su la veste e griderebbe a quel crudele eccoti qua vedi e ora lasciami fare la sbiobbina in pace ch'egli guarda lei con quegli occhi via impossibile oh che ha fatto un cenno quel giovine con la mano come un saluto a lei no no ci sarà senza dubbio qualcuna affacciata trasse la mano sinistra dalla tasca e col pollice e l'indice s'afferrò il labbro inferiore come per riflettere mentre con l'altre dita stringeva stritolava qualcosa aprí quella mano sporgendola dal finestrino al chiaro di luna e si guardò nella palma io già io ciunna via via sul suo capo tutte le foglie allora frusciando infinitamente pareva si confidassero quel nome ciunna cosí dicendo levò il braccio con l'arma e mirò paroni atterrito con le mani innanzi al volto cercò di sottrarsi alla mira gridando sei pazzo luca sei pazzo povero nero povero nero buono buono sí vedi sono io il tuo vecchio giuseppe sta buono sí povero nero tocca a te di portartela vedi la tua padrona dei sonaglioli oltrepassate le ultime case allargò il petto alla vista della campagna che pareva allagata da un biondo mare di messi su cui sornuotavano qua e là mandorli e olivi a tirare figúrati un traino ferrato di quei lunghi bassi e senza molle ice i vedi ah fofo non ne posso proprio piú carrozza sissignore è giú che aspetta eccomi pronto ma oh le scarpe rosa aspetta apro l'uscio nello scendere dal letto per prendere le scarpe altro stupore sedeva quasi sulla schiena abbandonato col mento sul petto le gambe contro il sedile di fronte e la mano sinistra affondata nella tasca dei calzoni oh che era davvero ubriaco un'ora guadagnata si mise a scendere la scaletta bagnata tutto in preda alla sensazione del freddo giú giú in acqua gli gridò l'imbrò che già s'era tuffato e minacciava con una mano di fargli una spruzzata no no gridò a sua volta papà o mi piangi per questo sciocchina va da mammà va da papà che ti daranno la bobona le toserelle belle belle lei che è mio maestro ho fatto bene e subito come se il pensiero gli avesse dato la sensazione attesa si ritrasse e con una mano si strinse il ventre no non sentiva ancor nulla però appena il capostalla se n'andò bestemmiando piú del solito fofo si volse a nero suo compagno di mangiatoja nuovo arrivato e sospirò tocca a te poverino che ti ricordi ancora sarà contenta lei d'essere trasportata da te per l'ultima volta si voltò poi al cocchiere che imbestialito per la cattiva figura che la casa di pompe faceva davanti a tutti quei signori lauretta ha acquistato invece tanta esperienza della vita se non ci fosse lei spesso clementina sta ad ascoltarla a bocca aperta gesú gesú che cose tremante e convulso con quell'angoscia che confonde o rattiene davanti alla mobile vitrea compattezza dell'acqua marina bada me ne risalgo non sarebbe uno scherzo non ci resisto brrr com'è fredda cose e capisce ora che con que due poveri piedi sbiechi non potrà mai entrare nel mondo misterioso che lauretta le lascia intravedere m'arrabatto io m'allontano un po l'acqua nel recinto era bassa il ciunna s'accoccolò tenendosi con un braccio a un palo e battendo leggermente l'acqua con l'altra mano come se volesse dirle sta bonina sta bonina a piú tardi una non basta e ne fanno due non bastano due e ne fanno tre arrivano a farne fino a cinque come t'ho detto mi ci son trovato io protezione t'ho detto che prima di sera non si riparte riprese l'imbrò si sa si sa approvarono a coro molte voci àliga dentro e non dubiti signor ciunna arriveranno ancora vive vive al paese su la strada innanzi al leon d'oro ritrovò l'imbrò che subito gli fece con le mani un gesto espressivo svaporato sa perché ma certo se traffichiamo di casse anche noi deve trattarsi di spedizione non ti pare che diavolo contiene quella cassa come va come va che è venuto a far qui in questo paesettaccio di piedi-scalzi un affaruccio rispose il ciunna sorridendo imbarazzato saliva dal basso della valle un limpido assiduo scampanellare di grilli che pareva la voce del tremulo riflesso lunare sulle acque correnti d'un placido fiume invisibile non ti muovere intimò luca fazio pazzo eh ti sembro pazzo e non hai urlato per tre ore al caffè che pulino è stato un imbecille perché prima d'impiccarsi non è andato a roma ad ammazzar mazzarini perché avversato qui da tutti è riuscito a vincere col suffragio ben pagato delle altre sezioni elettorali del collegio le furie non sono svaporate perché mazzarini per vendicarsi ha fatto mandare al municipio di si lasci servire un festino addirittura ma che i fai ridere per altro vedi sono sprovvisto di tutto non ho maglia non ho accappatojo penso ancora alla decenza io bene fino a nove anni nata bene cresciuta bene a nove anni come se il destino avesse teso dall'ombra una manaccia invisibile e gliel'avesse imposta sul capo fin qua paroni a questo punto congestionato scostò furiosamente la carta e si trasse indietro protestando questo poi che il vero imbecille sono io ripeté freddo perentoriamente luca fazio lascia scoppiare fece il ciunna ansimando mezz'affogato con gli occhi fuori dell'orbita ha bevuto un poco ohé dico fece l'imbrò e con la mano accennò di nuovo il dubbio che il suo vecchio amico fosse impazzito lo guardò un po la vedrai questa gran cancellata ci sono dietro tanti alberi neri a punta che se ne vanno dritti dritti in due file interminabili lasciando di qua e di là certi bei prati verdi con tanta buon'erba grassa sprecata anche quella clementina non può sospettare che quel giovine il quale appare tanto tanto triste si voglia pigliare il gusto di beffarsi di lei a delirare tra i rami degli alberi che formavano quasi un portico verde e lieve al viale lunghissimo attorno alle mura della vecchia città sospirò ho capito gualdrappe fiocchi e pennacchi cominci bene caro mio oggi è di prima classe nero voltò la testa dall'altra parte perdo il posto ne troverò un altro signor ispettore non si confonda là io non mi ci butto ecco le paranze compro un chilo di triglie grosse cosí e ritorno a casa a mangiarmele coi quasi quasi verrebbe voglia di non crederci in dio vedendo certe cose ma clementina ci credeva e ci credeva appunto perché si vedeva cosí ma che scherzo no la lettera dove l'aveva messa qua nel cassetto del comodino eccola lesse l'intestazione per niccolino dove abitano loro lauretta e clementina a quella fidanzata prima che morisse avevan dovuto amputare una gamba e poi l'altra per un sarcoma che s'era rinnovato anche la morte sissignore s'è ucciso pulino sa chi era pulino un povero malato come me siamo parecchi a costanova malati cosí avrebbe dovuto ammazzar me come un cane hai scritto come un cane bene a capo che cosa ah il vino credevi ma che fece il ciunna vedi ho comperato le triglie un bacio tinino mio e un milione di grazie di che nero si trovò attaccato con fofo al timone e fofo naturalmente seguitò a seccarlo con le sue eterne spiegazioni ma era seccato anche lui quella mattina della soperchieria del che avviene si gridava da ogni parte uh guarda s'impenna un cavallo del carro mortuario e tutta la gente in gran confusione si fece intorno al carro curiosa meravigliata scandalizzata gli parvero pochissime come togliere a quel mare una botte d'acqua non si ha il diritto di rubare lo so ma è da vedere ma neanche per idea negò energicamente il ciunna io il bagno altro che bagno caro mio tino imbrò lo guardò meravigliato si guardava intorno e imponendo silenzio a se stesso e alle foglie ssss si rimetteva a passeggiare con le mani afferrate dietro la schiena clementina vedendo che col suo solito sorriso non riesce a disarmare quella curiosità spietata arrossisce dalla stizza abbassa il capo talvolta perdendo il dominio di sé grave grave eccomi qua qua no sú a casa tua ma c'è cosa che c'è luca tutto quello che posso amico mio t'ho detto non mi toccare sto male ora il consiglio comunale è stato sciolto e per conseguenza l'universo è tutto scombussolato eccoli là li sente si va tanto piano ora si fanno una bella passeggiatina per sgranchirsi le gambe parati di gala e guarda un po che razza di bestie mi tocca di vedermi preferire le riconosci i pento d'aver chiamato imbecille pulino questa sera al caffè tra gli amici perché prima d'uccidersi non è andato a roma ad ammazzar mazzarini il ciunna si sentí all'aria fresca risvegliar subito l'estro comico che era proprio della sua natura e immaginò che i sonatori della banda municipale circa due anni fa me ne stavo fermo con uno de nostri carri a padiglione davanti alla gran cancellata che è la nostra mèta costante in questo quartiere non è ancora conosciuta clementina ha cambiato casa da poche settimane dove stava prima era conosciuta da tutti e nessuno piú la molestava sarà cosí tra breve anche qua ci vuol pazienza che servizio gli domando io e lui trasporto casse tutto il giorno da un ufficio di spedizione alla dogana quello che strilla piú di tutti è paroni sí quello là col pizzo la cravatta rossa e il cappello alla lobbia strilla cosí perché vuole che la vita universa e anche la morte stiano a servizio dei repubblicani di costanova anche la capisco tutto adesso capisco tutto per questo il nostro servizio è cosí piano solo quando gli uomini piangono possiamo stare allegri e andar riposati nojaltri e gli venne la tentazione di fare una rallegrata anche lui e una povera sbiobbina sí che l'alberello storpio non è che si sappia deriso da quelli dritti malvisto per paura del malocchio sfuggito dagli uccellini no rispose il ciunna torvo e ripeté bisogna che vada ho bevuto ho mangiato e ora addio tinino non posso farne a meno vuole che l'accompagni domandò questi coraggioso eh disse il ciunna passandosi le mani sul capo e su la faccia sa nuotare no m'arrabatto clementina lo vede adesso per la prima volta a quella finestra ed ecco egli séguita a guardare clementina si turba poi sospira e si rinfranca il primo pensiero che le viene in mente è questo non guarda me allungò una mano e sotto gli occhi del forestiere che lo mirava stupito chiuse le dita lasciando solo ritto il mignolo esilissimo appuntí le labbra e rimase un pezzo intentissimo a fissar l'unghia livida di quel dito si trattenne per non svelare al vetturino lo scopo della gita sorrise però di nuovo immaginando tutti quei mendicanti in carrozza con lui e come se veramente li avesse lí vedendone qualche altro per via ripeteva tra sé con lode al ragazzino esclamò l'imbrò andiamo via andiamo a rivestirci troppo fredda oggi l'acqua tanto l'appetito già c'è ma dica la verità si sente proprio male greppie di faggio a ogni posta campanelle d'ottone battifianchi imbottiti di cuojo e colonnini col pomo lucente mah no no in preda a un tremito angoscioso il ciunna avrebbe voluto fermarla e allora no no saltare dalla vettura i pesci che domani si mangeranno tuo papà avranno poi l'obbligo di dar da mangiare a te e alla numerosa tua figliolanza paranze della marina un carico di pesci ogni giorno per i miei nipotini sí sí hai ragione e dire ch'ero sceso per questo bisogna infatti che vada ma se può farne a meno gli osservò questi dovette aspettare un pezzo per rispondere chinò piú volte il capo s'era fatto cadaverico non chiamarmi amico e scòstati prese infine a dire di là s'intende in cielo che bella angeletta sarà poi in cielo clementina ed ecco ella sorride talvolta camminando alla gente che la guarda per istrada e seguitavano a bisbigliar di lui con mistero e di quel che aveva fatto ssss ciunna ciunna mazzarini questa è la pura verità non c'è una parola di piú anzi lascio che gli avresti pagato il viaggio hai scritto ora seguita luca fazio prima d'uccidersi è venuto a trovarmi ma per poco clementina non precipita giú in istrada nell'accorgersi che quel giovine vedendola lí s'è levato in piedi e gesticola furiosamente spaventato e le accenna di smontare curvo lanciando occhiatacce al crocchio degli urloni uscí dal caffè quel forestiere di passaggio restò imbalordito lo seguí con gli occhi fino alla porta poi si volse al vecchio cameriere del caffè e gli domandò costernatissimo chi cacciò una mano nella tasca del pastrano e ne trasse fuori una grossa rivoltella leopoldo paroni alla vista dell'arma in pugno a quell'uomo in quello stato diventò pallido come un cencio levò le mani balbettò che e poi appena cominciamo a muoverci tanti dietro zitti zitti lo accompagnano spesso anche davanti a noi c'è la banda una banda caro mio che ti suona una certa musica da far cascare a terra le budella in fretta in furia giú dal carro dovettero precipitarsi i famigli a trattenerlo davanti al portone del palazzo ove dovevano fermarsi tra una gran calca di signori incamatiti in abito lungo e cappello a stajo la società non te ne dà il diritto ma tu padre hai il dovere di rubare in simili casi e io sono due volte padre per quei quattro innocenti là e se muojo io come faranno per la strada a mendicare ateo certamente se no non avresti potuto dire imbecille a pulino ora tu credi ch'io non ti ammazzi perché spero gioje e compensi in un mondo di là qualcuno però a quando a quando si dimostra crudele la osserva magari col volto atteggiato di compassione e le torna poco dopo davanti dall'altro lato quasi volesse a tutti i costi rendersi conto di com'ella faccia con quelle gambe ad andare allo spettacolo di quella deliziosa quiete lunare una grande calma gli si fece dentro appoggiò la mano allo sportello piegò il mento sulla mano e attese guardando fuori ah ecco perché clementina ascoltando questo racconto della sorella sente riempirsi gli occhi di lagrime per quel giovine o per sé sorride poi pallidamente e dice con tremula voce a lauretta la sorella ha una sorella clementina che si chiama lauretta minore di cinque anni ma diritta lei eh altro e svelta e tanto bella bionda florida il ciunna tentennò lievemente il capo con un sorriso amaro su le labbra pagò il vetturino e poi domandò all'imbrò dove mi porti bada per una mezzoretta soltanto che sono i discorsi mah ci capisco poco dico la verità queste di prima classe debbono essere spedizioni molto complicate e forse con quei discorsi fanno la spiega il vetturino di tratto in tratto esortava le povere magre bestie con una voce lunga e lamentosa a mezza via era già sera chiusa il bujo sopravvenuto il silenzio quasi in attesa d'un lieve rumore nella solitudine brulla di quei luoghi mal guardati quand'ecco a un tratto se lo vide springar davanti dall'acqua paonazzo in volto con uno sbruffo strepitoso ohé ma è matto che ha fatto non sa che cosí le può scoppiare qualche vena del collo si reggeva male sulle gambe eppure saltava da uno scoglio all'altro forse con l'intento non preciso di scivolare di rompersi uno stinco o di ruzzolare cosí quasi senza volerlo in mare non c'è nessuno timidamente volge di sfuggita uno sguardo al giovine ed ecco un altro cenno di saluto a lei proprio a lei ah questa volta non c'è piú dubbio le mie congratulazioni da una parte dall'altra se non vi dispiace favorite in prigione ah no ah mi scusi signor cavaliere i dispiace anzi moltissimo peccato sa che testa ha quello lí e quanto ha studiato dotto lo dicono tutti viene da roma dagli studii peccato ah siamo imbecilli per te se non ci rendiamo strumento all'ultimo del tuo odio o di quello d'un altro delle vostre gare e delle vostre buffonate ebbene io non voglio essere imbecille come pulino e ammazzo te forse per lauretta ma sí forse avrà seguíto lauretta per via avrà saputo che lei abita qua dirimpetto a lui ma altro che miope allora dev'esser cieco addirittura eppure non porta occhiali che forse sarà l'ufficio di dogana per le spedizioni nostre dal portone si fanno avanti certi uomini parati con una sottana nera e la camicia di fuori scorse al capezzale il vecchio crocifisso d'avorio ingiallito si tolse il cappello e piegò le gambe in atto d'inginocchiarsi ma in fondo ancora non si sentiva neanche sveglio del tutto aveva ancora nel naso e sugli occhi pesante e saporito il sonno la coda guardami là per piacere se quella è una coda se quello è un modo di muovere la coda che brio eh cavallo da medico te lo dico io lei è molto contenta della nuova casa che sorge in una piazzetta quieta e pulita lavora da mane a sera con gentilezza e maestria di scatolette e sacchettini per nozze e per nascite seguitava a tirar furiosamente le briglie minacciando frustate e gli gridò basta smettila lo reggo qua io è manso come una pecora mettiti a sedere lo guiderò io per tutto il tragitto andremo insieme eh nero a lasciar la nostra buona signora no sai sarebbe per me la cosa piú atroce credere che io debba portarmi altrove il peso delle esperienze che mi è toccato fare in questi ventisei anni di vita lulú pulino sí due ore fa lo avevano trovato in casa che pendeva dall'ànsola del lume in cucina impiccato impiccato sí eh disse col solito ghigno frigido su le labbra quando uno non sa piú che farsi della propria vita buffone stai tranquillo non t'ammazzo da bravo repubblicano tu sarai libero pensatore eh gli domandò ha voluto provarsi il fiato o s'è sentito male provarmi il fiato rispose cupo il ciunna passandosi di nuovo le mani su i capelli zuppi oggi rispose cupo luca fazio m'aspettavi caro sí ero al caffè non m'hai visto e un bel ciondolo di dieci chili legato al collo come un abitino si butterà a mare signor cavaliere la morte è brutta ha le gambe secche dunque noi seguitò a dir tra sé ah dunque noi guarda guarda aveva lasciato al solito la sera avanti le scarpe fuori dell'uscio perché la serva le pulisse come se gli avesse importato d'andarsene all'altro mondo con le scarpe pulite andiamo a buttarci a mare tutti quanti una carrozzata di disperati sú sú figliuoli salite salite la vita è bella e non dobbiamo affliggerla con la nostra vista il giovane principe tutto dedito ora a quelle carrozze strepitose che fanno pazienza puzzo ma anche fumo di dietro e scappano sole pian piano al solito eh e tu starai buono per non farle male povero vecchio nero che ti ricordi ancora l'hanno già chiusa nella cassa ora la portano giú solo il cocchiere serio serio in serpe e si va piano sempre di passo ah non c'è pericolo che tu sudi e ti strofinino al ritorno né che il cocchiere ti dia mai una frustata o ti solleciti in qualche altro modo sono agli estremi no resto resto in piedi tu scòstati ma ma io non ho paura protestò paroni ci sono i discorsi oggi vedrai che allegria un discorso due discorsi tre discorsi m'è capitato il caso d'una prima classe anche con cinque discorsi e clementina si fa alla finestra monta su lo sgabelletto che sta lí apposta per lei e senza parere guarda alla finestra accanto e poi all'altra appresso guarda giú alla finestra del piano di sotto poi a quella del piano di sopra imbecille imbecille gliel'avrei pagato io il viaggio io gliel'avrei pagato quando uno non sa piú che farsi della propria vita perdio se non fa cosí è un imbecille un tanghero di cavalleggere abruzzese lo aveva sgroppato non faceva che parlare e parlare nero col cuore ancor pieno di rimpianto per il suo vecchio amico non poteva soffrirlo dico bada fai strappar la bocca anche a me ma questo è matto dio dio quest'è matto davvero ansa rigna annitrisce fa ciambella che cos'è iddio quattro bambini in mezzo alla strada e tua moglie niccolino che fa niente ride incinta di nuovo quattro e uno cinque meravigliato idrofobia no senti replicò il ciunna puntando i piedi come un mulo quando ho detto no è no il bagno io se mai me lo farò piú tardi oh non credere fortuna che ne trasportiamo sempre una alla volta roba da spedire certo ma che roba non lo so guarda che rallegrata è matto è matto fa la rallegrata tirando un carro di prima classe nero difatti pareva impazzito davvero ansava nitriva scalpitava fremeva tutto lei scherza la carrozza è pagata può aspettar fino a sera senza no no ora concerto io la giornata vede ho con me la borsetta andavo al bagno venga con me ora lauretta invece a clementina quantunque minore d'età ma se questa per la disgrazia è rimasta come una ragazzina di dieci anni ma di bella presenza dignitosi e pieni di gravità oh per gravità forse ne avevano anche troppa che anch'essi comprendessero bene l'ufficio a cui erano addetti casse dico io che casse pesanti fa lui casse piene di roba da spedire e raccolse e nascose nel fazzoletto qualche cosa il forestiere dolente mortificato imbarazzato dal ribrezzo che non riusciva a dissimulare rispose ma quella è una cavalla quella è una vacca te lo dico io e se sapessi come la va con passo di scuola pare che si scotti gli zoccoli toccando terra attorno a leopoldo paroni presidente del circolo repubblicano di costanova che urlava piú forte di tutti imbecille sí sí lo dico e lo sostengo imbecille scusi che è stato domandò un nuovo venuto accostandosi intronato da tutti quegli urli e un po perplesso a un avventore che se ne stava discosto appartato in un angolo in ombra le stelle dal cielo non fanno altro che sbirciar costanova e c'è chi dice che ridano c'è chi dice che sospirino dal desiderio d'avere in sé ciascuna una città come costanova sa l'imbrò gli trattenne il braccio non sia mai pagare e morire piú tardi che si può no avanti insisté il ciunna devo pagare avanti se mi trattengo sia pure per poco in questo paese di galantuomini capirai piú di tutto lo urtava quel tratto confidenziale e poi la continua maldicenza sui compagni di stalla dio che lingua di venti non se ne salvava uno questo era cosí quello cosà paroni intentissimo finora al truce e strano discorso con l'animo in subbuglio nella tremenda aspettativa d'una qualche atroce violenza davanti a lui si sentí d'un tratto sciogliere le membra e aprí la bocca a un sorriso squallido vano le palpebre lente no egli doveva zitto zitto saltare dalla vettura senza farla fermare senza farsi scorgere dal vetturino e ringrazierai il capostalla che lo protegge e gli dà doppia profenda ci vuol fortuna a questo mondo non sbruffare cominci fin d'adesso stropicciò l'indice e il pollice d'una mano a significare il perché della grandezza dopo sette mesi dalle elezioni politiche a costanova caro signore ribolle ancora furioso come vede lo sdegno contro di lui e come tra i rami la luna facevan capolino in questi soliloquii un po tutti i suoi conoscenti che eran soliti di pigliarselo a godere per la comica stranezza del carattere e il modo di parlare i vide con la rivoltella in pugno e subito anche dalla mia faccia comprese che cosa stessi per fare mi corse innanzi m'afferrò per le braccia mi scosse e mi gridò se non se ne ha il dovere perdio quando quattro bambini ti piangono per il pane e tu questo schifoso denaro lo hai tra le mani e lo stai contando clementina scappa dalla finestra scappa dalla stanza col cuore in tumulto che sciocca ma è uno sbaglio certamente quel giovine là dev'esser miope chi sa per chi l'avrà scambiata coi pennacchi svolazzanti degli elmetti gli corressero dietro gridando e facendo cenni con le braccia perché si fermasse o andasse piú piano ché gli volevano sonare la marcia funebre ogni tanto si sogna di non esser castrone e vuol fare all'amore con quella cavalla là tre poste a destra la vedi con la testa di vecchia bassa davanti e la pancia fin a terra io qui sottoscritto mi pento ah no perdio scrivi sai a questo solo patto ti risparmio la vita o scrivi o quest'obbligo dei pesci gli sovveniva adesso perché fino a pochi giorni addietro s'era invece esortato cosí veleno veleno la meglio morte una pilloletta e vuoi metterci armato di rivoltella mettilo pure armato di rivoltella tanto non pagherò la multa per porto d'arma abusivo dunque fu per me una rivelazione perché devi sapere che una certa cassa lunga lunga la trasportiamo anche noi la introducono pian piano ah luca fazio tu lo volevo dire ma come tu qua amico mio sei tornato da roma le paranze entravano a tutta vela virando si mosse in fretta per arrivare in tempo al mercato del pesce comprò tra la ressa e le grida le triglie ancora vive guizzanti ma dove metterle un panierino da pochi soldi ma che dal modo con cui il buon vecchio ritornato poco dopo li aveva accarezzati al collo e sui fianchi subito l'uno e l'altro avevano capito che ogni speranza era perduta e la loro sorte decisa quello che ti detterò io ora tu stai sotto ma domani quando saprai che mi sono ucciso tu rialzerai la cresta ti conosco e al caffè urlerai che sono stato un imbecille anch'io la luna comparendo all'improvviso di sorpresa pareva dicesse a un uomo d'altissima statura che in un'ora cosí insolita s'avventurava solo a quel bujo mal sicuro cosí con questa differenza però che l'alberello intanto non ha occhi per vedersi cuore per sentire mente per pensare oggi è festa e vogliamo ridere io la sequestro sono di nuovo scapolo sa mia moglie poverina piangeva notte e giorno che hai carina mia che hai voglio mammà voglio papà a tutti immenso ciunna si sentí infatti chiamare appena smontato dalla vettura e si trovò tra le braccia d'un tal tino imbrò suo giovane amico che gli scoccò due sonori baci battendogli una mano su la spalla attento attento agli scalini attraversarono una saletta entrarono nello scrittojo appestato da un acre fumo stagnante di pipa a principio uno in fine quando paroni fu a metà del vicolo nella tenebra e già cominciava a sospirare al barlume che arrivava fioco dall'altro fanaletto ancor remoto prende uno strofinaccio e poi con l'ajuto d'una seggiola monta a gran fatica sul tavolino là in piedi come per pulire con quello strofinaccio i vetri della finestra cosí egli la vedrà bene ma come cosí t'uccidi oh luca sei tanto imbecille ma va se vuoi far questo ti pago io il viaggio corri a costanova e ammazzami prima leopoldo paroni quale altra spiegazione migliore di questa di tutto quel gran male che innocente senz'alcuna sua colpa le toccava soffrire per tutta tutta la vita che è una sola e che lei doveva passar tutta tutta cosí che è carica ohé luca carica rispose frigido il fazio hai detto che non hai paura no ma se dio liberi disperata spiegandoselo cosí invece lei poteva anche considerare come un bene tutto il suo gran male un bene sommo e glorioso non contento che già tre volte gli avessero fatto correre il rischio di rompersi il collo subito appena colpita di paralisi la vecchia principessa che quasi per prepararsi a buttar via con tutto il fiato che aveva in corpo l'angoscia la disperazione la bile che aveva accumulato ove una tosse profonda irrompeva rugliando tra sibili infine disse con voce cavernosa i ha fatto aria accostandosi scusi lei non è di costanova è vero aveva loro promesso che andando a baciar la mano con gli altri vecchi servi fidati alla principessa relegata ormai per sempre in una poltrona avrebbe interceduto per essi dopo sessantadue anni di vita intemerata in prigione non ci va da quindici giorni questi strambi soliloquii dialogati con accompagnamento di gesti vivacissimi no no lí meglio a mare le medaglie sul petto il ciondolino al collo e patapúmfete a che scopo ella è una povera disgraziata che non potrebbe mai e poi mai prender sul serio la beffa crudele abboccare all'amo lasciarsi lusingare e quella luna cantava il vetturino monotonamente mentre i cavalli stanchi trascinavano con pena la carrozza nera per lo stradone polveroso bianco di luna poi tanto di pancia signori un garibaldino galleggiante cetaceo di nuova specie di sú ciunna che c'è in mare col veleno intanto no soggiungeva adesso troppi spasimi l'uomo è vile grida ajuto e se mi salvano ah come dev'esser buffo fare all'amore con gli occhi invagati seduta innanzi al tavolino presso la finestra clementina cosí fantasticando non sa risolversi a metter mano al lavoro apparecchiato sul piano del tavolino fofo che dall'altra parte del timone se ne stava a sentire a questo punto domandò stupito dentro la cassa la tua padrona nero gli sparò un calcio di traverso ma fofo era troppo assorto nella nuova rivelazione per aversene a male era veramente un'irrisione atroce quel bagno lui in mutandine accoccolato e sostenuto dal palo che se l'intendeva con pulite terzo stupore innanzi all'armadio dal quale si recò per trarne l'abito che era solito indossare nelle gite per risparmiar l'altro il cittadino un po piú nuovo o meno vecchio e per chi lo risparmio adesso prima di rispondere costui levò dal pomo del bastoncino una delle mani ischeletrite nella quale teneva un fazzoletto appallottolato e se la portò alla bocca su i baffetti squallidi spioventi perché se l'ha voluto dio lo so sicuro che una ricompensa poi me la darà del resto le gambe tanto tanto non pajono sotto la veste lo salutò con la mano era in vena di salutare ogni cosa per l'ultima volta ma senz'alcuna afflizione come se con la gioja che in quel momento provava si sentisse compensato di tutto ah sí replicò il ciunna vorresti anche il preavviso ti piombano addosso quando meno te l'aspetti non sento ragione protestò non scherzo mazzarini m'ha pagato il viaggio ed eccomi qua ora io prima ammazzo te e poi m'ammazzo dice che pulino è stato un imbecille non perché si è impiccato ma perché prima di impiccarsi non è andato a roma ad ammazzar guido mazzarini già perché costanova e conseguentemente l'universo rifiatasse rise anche dalla cassetta il vetturino e allora l'imbrò scemo sei ancora lí marche t'ho detto va a staccare aspetta disse allora il ciunna cavando dalla tasca in petto il portafogli pago avanti di quella che or ora hai fatto tu buona notte sua mostrò cosí la faccia smunta gialla su cui era ricresciuta rada rada qua e là una barbettina da malato con la bocca otturata combatté un pezzo sordamente con la propria gola liberi scòstati aspetta m'ero chiuso in camera a roma per finirmi quando con la rivoltella già puntata alla tempia ecco che sento picchiare non potendo per lungo sotto l'orribile violenza di quella manaccia che schiacciava s'erano ostinati a crescere di traverso sbieche le gambe il busto aggobbito davanti e dietro pur di crescere guarda fuori che guarda c'è un giovine un bel giovine biondo coi capelli lunghi e la barbetta alla nazarena seduto a una finestra della casa dirimpetto coi gomiti appoggiati sul davanzale e la testa tra le mani alzò gli occhi al cielo senza levare il mento dalla mano poi guardò i colli neri e la valle di nuovo come per vedere quanto ormai rimaneva per gli altri poiché nulla piú era per lui ai vongoli e glo glo glo glo un vinetto lasci fare ci penso io regalo dei parenti di mia moglie buon'anima me ne resta ancora un barilotto sentirà la carrozza ora scendeva stentatamente per lo stradone polveroso piú che mai ripido salivano e scendevano lunghe file di carretti non aveva mai fatto caso al caratteristico abbrigliamento dei muli che tiravano quei carretti lo notò adesso tra breve non avrebbe veduto non avrebbe udito piú nulla s'era forse fermato il tempo come mai non sentiva ancora nessun accenno di dolore non muojo paroni accese un sudicio lumetto bianco a petrolio su la scrivania ingombra di carte e si volse premuroso al fazio ma lo trovò con gli occhi schizzanti dalle orbite eh allora l'aspetto qua con la carrozza e ci saluteremo faccia presto prestissimo prestissimo addio tinino e s'avviò quando fu alla punta della scogliera cascò a sedere si levò il cappello serrò gli occhi la bocca e gonfiò le gote lui allora si guardava dietro nel bujo lungo del viale interrotto qua e là da tante fantasime di luna chi sa qualcuno pompa funebre sai che vuol dire vuol dire tirare un carro nero di forma curiosa alto con quattro colonnini che reggono il cielo eppure certe saponate amico mio già perché è di bocca fresca deve ancor pareggiare i cantoni figúrati invano nero dimostrava in tutti i modi a quel fofo di non volergli dare ascolto fofo imperversava sempre piú col capitano siamo peggio che fratelli è un giovanotto di trent'anni pieno di barba e di virtú con certe bottiglie di gin che non vi dico ansava sbuffava scrollava il capo per levarsi dal naso un certo fastidio che non sapeva se gli venisse dal sudore dalle lacrime o dalla spruzzaglia delle ondate che si cacciavano tra gli scogli non per altro per averli testimonii della viltà dell'infamia dell'avversario ma s'accorse che l'appostato avendo udito certamente nel silenzio il rumore dei passi fin dal suo entrare nel vicolo gli si faceva incontro e là là guardami là quel bel truttrú calabrese come crolla con grazia le orecchie di porco e che bel ciuffo e che bella barbozza brioso anche lui non ti pare non sbruffò perché era un cavallo bene educato ma non voleva dar confidenza a quel fofo veniva da una scuderia principesca lui dove uno si poteva specchiare nei muri vuoto vertigine il petto il ventre gli s'aprivano squarciati sentí mancarsi il fiato e sporse il capo dal finestrino ora muojo pare di gran conto perché la spedizione avviene con molta pompa e molto accompagnamento a un certo punto di solito non sempre ci fermiamo davanti a un fabbricato maestoso troppa fatica impiccarsi c'è la rivoltella caro signore morte piú spiccia bene sente che dice paroni chiuso poco dopo nel camerino dei bagni si lasciò cadere su una seggiola e appoggiò la testa cascante alla parete di tavole con tutte le membra abbandonate e impressa sul volto una sofferenza quasi rabbiosa di lí giú di lí per carità incrocia le mani sul petto si prende il capo tra le mani e grida ora grida clementina scende dal tavolino quanto piú presto può sgomenta anzi atterrita facciano come fofo quella mattina alle bestemmie del capostalla s'era figurato gualdrappe fiocchi e pennacchi tir'a quattro era proprio di prima classe hai visto te lo dicevo io un giorno forse te lo dirò oh vetturino su il mantice non voglio esser veduto perché la sala da pranzo s'era riempita d'una ventina d'amici del ciunna e dell'imbrò e gli altri avventori della trattoria si erano messi a desinare insieme formando cosí una gran tavolata allegra prima poi a mano a mano piú rumorosa vide alla sua destra sbucar da un carrubo una contadina con tre ragazzi contemplò un tratto il grande albero nano e pensò è come la chioccia che tien sotto i suoi pulcini tutto adorno di balze e paramenti e dorature insomma un bel carrozzone di lusso ma roba sprecata non credere tutta roba sprecata perché dentro vedrai che non ci sale mai nessuno minacciò l'imbrò acceso in volto tirandosi con un braccio il ciunna sul petto e ghermendo con l'altra mano un fiasco vuoto il ciunna non meno acceso si lasciò attirare sorrise non replicò beato come un bambino di quella protezione erano arrivati alla casa paroni trasse di tasca la chiave aprí la porta accese un fiammifero e prese a salir la breve scaletta erta seguito da luca fazio l'ampia vallata sottoposta era allagata da un fresco e lieve chiarore lunare gli alti colli di fronte sorgevano neri e si disegnavano nettamente nel cielo opalino ciunna come se conoscendolo da tanti anni sapessero perché egli a quell'ora passeggiava cosí solo per il pauroso viale l'abito ed ecco qua ora sta a lavarsi la faccia e ora si fa davanti allo specchio al solito per annodarsi con cura la cravatta il fazzoletto premuto forte con ambo le mani su la bocca la tosse lo aveva riassalito terribile a quel puzzo di tabacco oh dio stai proprio male luca nessuno come t'ho detto ardisce montarci sopra e tutti appena lo vedono fermo davanti a una casa restano a mirarlo con certi visi lunghi spauriti e certi gli vengono attorno coi ceri accesi passò una mano sulla fronte ah era già bagnata d'un sudor gelido il terrore della morte alla sensazione di quel gelo lo vinse tremò tutto sotto l'enorme nera orrida imminenza irreparabile eh ne avrai di molte tu oggi te lo dico io ma che fai sei matto non allungare il collo cosí bravo cocco nuoti giochi alla morra sta fermo ah sí pigliati dio eh dio era chiaro aveva voluto cosí per un suo fine segreto bisognava far finta di crederci per carità ché altrimenti clementina si sarebbe disperata questa vettura è a sua disposizione sí l'ho presa a nolo benone dunque vetturino va a staccare caro ciunna ferma borbottò con la lingua grossa e immaginò senza scomporsi che scendeva dalla vettura e si metteva a errare per i campi nella notte senza direzione matto difatti la sera lauretta glielo conferma messa in curiosità dalle domande di clementina ella ha domandato notizie di quel giovine e le hanno detto ch'egli è impazzito da circa un anno per la morte della fidanzata che abitava lí alla moglie povera vecchia o al figliuolo o a qualche amico no al largo gli amici chi lo aveva ajutato vieni anche tu sali ti do viaggio gratis nella borgata marina il ciunna era noto a tutti scrivi gl'indicò la scrivania con la rivoltella anzi quasi lo prese e lo condusse a seder lí per mezzo dell'arma puntata contro il petto che che vuoi che scriva balbettò paroni annichilito il giorno appresso da capo egli è là nello stesso atteggiamento coi gomiti sul davanzale e il bel capo biondo tra le mani e la guarda la guarda come il giorno avanti con quella strana intensità nello sguardo aspettare che la vettura s'allontanasse un po per l'erto stradone e poi cacciarsi nella campagna e correre correre fino al mare là in fondo intanto non si moveva palma restò il veleno lí in tasca il veleno dimenticato strizzò gli occhi se lo cacciò in bocca inghiottí rapidamente ricacciò la mano in tasca ne trasse altri pezzetti li inghiottí clementina non può piú rimanere lí presso la finestra scende dalla sedia tutta in sussulto e come una bestiolina insidiata va a spiare dalla finestra della camera accanto dietro le tendine abbassate poteva farlo e non l'ha fatto non l'ha fatto perché ha avuto schifo e pietà di me e della mia paura gli è bastato che gli dichiarassi che il vero imbecille sono io storpii o ciechi che dalla borgata marina salivano alla città sul colle o da questa scendevano a quella per un soldo o un tozzo di pane promessi per quel tal giorno un piccolo assaggio dell'elemento mormorò sentí picchiare alle tavole del camerino accanto e la voce dell'imbrò ci siamo io sono già in maglia tinino dalle belle gambe solo quel fofo era sicuro sicurissimo d'aver capito bene ogni cosa bestia volgare e presuntuosa brocco di reggimento scartato dopo tre anni di servizio perché a suo dire a mezzogiorno saran piú di tre ore non terminò la frase volse in giro uno sguardo come per salutar le cose che lasciava per sempre ciunna che hanno fame come i tuoi nipotini in terra come gli uccellini in cielo avrebbe fissato la vettura per il domani alle sette del mattino col frescolino in via per soldi sposò un tisico sapendo ch'era tisico ora lei sta cosí grossa e grassa in campagna come una badessa mentre i poveri figliuoli a uno a uno egli si è tratto dal davanzale non guarda piú fuori sta ora in un atteggiamento sospeso e accorato ed ecco si volta di tratto in tratto a guardare verso la finestra di lei per vedere se ella vi sia ritornata che spettacolo nero con gli occhi e la lingua fuori le dita raggricchiate ah povero lulú ma che c'entrava mazzarini bastone imboccò la via di contro al caffè poi voltò a destra al primo vicolo in fondo al quale era la sua casa due fanaletti piagnucolosi affogati nella nebbia stenebravano a mala pena quel lercio budello entro il nostro carro dalla parte di dietro e mentre si fa quest'operazione la gente attorno si scopre il capo e sta a mirare sbigottita che nei tiri a quattro lo attaccava sempre al timone e mai alla bilancia che cane perché tu intendi bene questi due qua davanti a noi sono per comparsa che tirano non tirano un corno tiriamo noi imbecille gliel'avrebbe pagato lui il viaggio dice con permesso caro signore s'alzò di scatto si strinse da sotto con ambo le mani lo scialle attorno al volto fino alla visiera del berretto e cosí imbacuccato roba da impazzire tre ore di fermo con tutte queste galanterie addosso che ti levano il respiro le gambe impastojate la coda imprigionata le orecchie tra due fori allegro con le mosche che ti mangiano sotto la coda e clementina ora pensa a questo futuro marito di lauretta chi sarà come si conosceranno per via forse egli la guarderà la seguirà poi qualche sera la fermerà e che si diranno vediamo un po disse alla fine dopo lo sbuffo riaprendo gli occhi il sole tramontava il mare d'un verde vitreo presso la riva s'indorava intensamente in tutta la vastità tremula e dovremmo servire a qualche cosa stanco di penare il povero pulino oggi si è impiccato all'ànsola del lume in cucina eh ma cosí no non mi piace dito costanova è un gran paese disse poi l'universo tutto quanto gràvita attorno a piano piano piano dove devi arrivare arrivi sempre a tempo e quel carro lí io l'ho capito bene dev'essere per gli uomini oggetto di particolare venerazione dietro cosí a gambe levate non potevano grazie tante addio amici ne faccio a meno volentieri i basta questo strepito dei vetri della carrozza e quest'allegria qua dei per te niccolino seguitava infatti il ciunna rivolgendosi mentalmente al figliuolo per te ho rubato ma non credere che ne sia pentito ah ah vorresti accompagnarmi sarebbe curiosa no no grazie tinino mio grazie vado solo da me ho bevuto ho mangiato e ora addio eh un lontano abbajare e pensò che quel cane abbajasse a lui errante laggiú laggiú per la valle ferma ripeté poco dopo quasi senza voce riabbassando su gli occhi le palpebre lente credette di discernere laggiú in fondo proprio innanzi alla sua casa qualcuno appostato si sentí rimescolar tutto il sangue e si fermò chi poteva essere lí a tanto che se lei permette guardi domani ciunna se ne scenderà in carrozza giú alla marina con le due medaglie del sessanta sul petto dove la metto pensò di metterla sul guanciale del letto proprio nel posto in cui aveva posato la testa per l'ultima volta qua la vedranno meglio sapeva che la moglie e la serva non entravano mai prima di mezzogiorno a rifar la camera qua clementina tutt'a un tratto aveva fatto il groppo là a poco piú d'un metro da terra i medici eh subito con la loro scienza avevano compreso che non sarebbe cresciuta piú c'è pericolo mi rúbino finanche le suole delle scarpe appena alzo il piede per camminare ecco il mio vecchio maestro alfin ti riconosco paghi paghi e andiamo via sarebbero stati venduti e difatti nero non comprendeva ancora dove fosse capitato male proprio male no io no chi è clementina glielo descrive minutamente e lauretta allora le dichiara di non saperne nulla di non averlo mai incontrato mai veduto né da vicino né da lontano l'imbrò fece una smusata e pensò e gli anni gli anni pare impossibile che ciunna in fin dei conti che avrà bevuto il ciunna si voltò e alzando e agitando un dito all'altezza degli occhi che ammiccavano furbescamente gli disse dio mio dio mio disse alla fine improvvisamente smarrito e si strinse forte la fronte con una mano ma poi pensò che giú la carrozza aspettava e uscí a precipizio si levarono di tavola ch'erano circa le quattro il vetturino s'affacciò alla porta della trattoria debbo attaccare se non te ne vai per fargli dispetto sai dove siamo noi siamo in un ufficio di spedizione ce n'è di tante specie questo è detto delle pompe funebri non credo a niente eppure non t'ammazzo né credo d'essere un imbecille se non t'ammazzo ho pietà di te della tua buffoneria ecco c'era uno senza dubbio ed evidentemente appostato lí proprio innanzi alla porta di casa sua dunque per lui non per rubare certo tutti sapevano ch'egli era povero come cincinnato tutto aggruppato con uno scialle di lana su le spalle e un berretto da viaggio in capo dalla larga visiera che gli tagliava con l'ombra metà del volto cosí tutto storpio com'è e darà in autunno i suoi frutti mentre una povera sbiobbina là via era una cosa riuscita male e che non si poteva rimediare in alcun modo ma li vedo troppo incerti e sbigottiti e dalla lunga consuetudine che ormai ho con essi ho ricavato questa esperienza che tante cose fanno gli uomini caro mio senza punto sapere perché le facciano grazie tino mio disse il ciunna intenerito dalla festosa accoglienza dell'allegro giovinotto guarda ho davvero un affare molto urgente da sbrigare poi bisogna che torni su come fosse una burla uno scherzo compatibile sí e no per un minuto solo e poi basta poi dritta sú svelta agile alta e via tutta quella oppressione ma che sempre cosí lo guarda tutta tremante con gli occhi sbarrati egli le tende le braccia le invia baci e allora è matto pensa clementina stringendosi storcendosi le mani oh dio è matto è matto la tua dignità la salvi meglio caro mio guardando la carta su cui scrivi anziché quest'arma che ti sta sopra hai scritto firma adesso si fece porgere la carta la lesse attentamente disse non ne prova invidia però sí un timor vago e come un intenerimento angoscioso di pietà per sé lauretta un giorno o l'altro si lancerà in quel mondo fatto per lei e come resterà allora la povera clementina un'oretta per scendere alla marina e alle otto e mezzo addio ciunna intanto proseguendo per il viale formulava la lettera da lasciare a chi indirizzarla plumf si provò a fare con la lingua torpida a un tratto un guizzo nel cervello lo fece sobbalzare e con la mano destra convulsa cominciò a grattarsi celermente la fronte la lettera la lettera benedetta prolífica figliuolo mio prolífica pòpola di piccoli ciunna il paese visto che la miseria non ti concede altra soddisfazione prolífica figliuolo leopoldo paroni nell'atteggiamento che gli era abituale di sdegnosa accigliata fierezza sollevò di traverso il capo e cosí col pizzo all'aria attraversò la piazza facendo il mulinello col bastone sí ma io ti vedo e come se veramente si vedesse scoperto l'uomo si fermava e spalmando le manacce sul petto esclamava con intensa esasperazione eh via esclamò quello trascinando il ciunna per un braccio troverà tutto l'occorrente alla rotonda il ciunna si sottomise alla vivace affettuosa tirannía del giovanotto egli avrà potuto avere cosí da lontano l'illusione di veder lauretta al lavoro quella sera stessa ne domanda alla sorella ma questa casca dalle nuvole che giovine sta lí dirimpetto non te ne sei accorta svegliato la mattina dopo dalla serva alle sette in punto si stupí d'aver dormito saporitamente tutta la notte c'è già la carrozza chi scrive una lettera se non gli vien bene la strappa e la rifà da capo ma una vita non si può mica rifar da capo a strapparla una volta la vita e poi dio non vuole chi è il vecchio cameriere tentennò il capo amaramente si picchiò il petto con un dito e rispose sospirando anche lui eh poco piú potrà tirare tutti di famiglia e intanto non trovava la forza di riscuotersi di muovere un dito aveva le membra come di piombo e una tetra gravezza al capo sta bene me la troveranno addosso domani la piegò in quattro e se la mise in tasca consolati leopoldo col pensiero ch'io vado a fare adesso una cosa un tantino piú difficile prese come con due dita signor ispettore ah sí bravo ciunna prese come un pizzico di rapé poco dopo però l'imbrò rientrando nel recinto e volgendo in giro lo sguardo non ve lo ritrovò piú già risalito e si avviava per accertarsene verso la scaletta del camerino perché guaj se passando ci allunghi le labbra basta me ne stavo lí fermo allorché mi s'accostò un povero mio antico compagno di servizio al reggimento ridotto assai male pare voglia dire non mi deridete via perché vedete ne sorrido io per la prima sono fatta cosí non mi son fatta da me dio l'ha voluto e dunque non ve n'affliggete neppure come non me n'affliggo io no sono di passaggio siamo tutti di passaggio caro signore e aprí la bocca cosí dicendo e scoprí i denti in un ghigno frigido muto gambe il ciunna sorse in piedi ecco mi svesto cominciò a svestirsi nel trarre dal taschino del panciotto l'orologio per nasconderlo prudentemente dentro una scarpa volle guardar l'ora erano circa le nove e mezzo e pensò sí clementina non è brutta di faccia somiglia veramente un po alla sorella ma il corpo forse chi sa vedendola seduta lí davanti al tavolino col cuscino sotto addio rosa di che torno prima di sera traversando in carrozza di trotto il paese quella bestia del vetturino aveva messo le sonagliere ai cavalli come per una festa in campagna bagnato tutto il lastricato della piazza e attorno a ogni fanale sbadigliava un alone appena fuori della porta del caffè tutti si tirarono su il bavero del pastrano e ciascuno salutando s'avviò per la sua strada la cassa è tratta dal carro tutti di nuovo si scoprono il capo e quelli segnano sulla cassa il lasciapassare dove vada tutta questa roba preziosa che noi spediamo questo vedi se lauretta fosse in casa lei penserebbe che quel giovine ma lauretta non è mai in casa di giorno forse alla finestra del quartierino accanto sarà affacciata qualche bella ragazza con cui quel giovine fa all'amore ma si direbbe proprio che egli guarda qua i famigli non riuscivano ancora a tener fermo nero il cocchiere s'era levato in piedi e tirava furiosamente le briglie invano nero seguitava a zampare a nitrire friggeva con la testa volta verso il portone del palazzo e il vecchio cameriere accorse al crocchio degli urloni che pagata la consumazione si disponevano a uscire dal caffè con leopoldo paroni in testa serataccia umida di novembre la nebbia s'affettava ti vedo da lontano e mi sembri cosí piccolo e miserabile ma la tua buffoneria la voglio patentare come fece paroni con una mano a campana non avendo udito l'ultima parola nell'intronamento in cui era caduto ma lauretta l'ha rassicurata le ha giurato che non l'abbandonerà mai anche se le avverrà di prender marito da che dipendono le sorti dell'universo dal partito repubblicano di costanova il quale non può aver bene in nessun modo tra mazzarini da un lato e l'ex-sindaco cappadona dall'altro che fa il re appena fuori della borgata cominciò l'erta penosa i due cavalli tiravano la carrozza chiusa accompagnando con un moto della testa china ogni passo allungato a stento e i sonagli ciondolanti pareva misurassero la lentezza e la pena a roma a roma apro sai chi mi vedo davanti guido mazzarini lui a casa tua luca fazio fece di sí piú volte col capo poi seguitò via pigli ombra facilmente perché vedrai che tra poco i ceri accesi te li metteranno proprio sotto il naso piano uh piano che ti piglia vedi una prima strappata t'ha fatto male povero corbino chi sa dov'era andato a finire dopo tant'anni d'onorato servizio il buon giuseppe il vecchio cocchiere non hai paura aspetta sghignò luca fazio lo dici troppo presto a roma vedendomi cosí agli estremi mi mangiai tutto serbai solo poche lire per comperarmi questa rivoltella notte e s'era procurato per mezzo dell'inserviente dell'istituto chimico alcuni pezzetti cristallini d'anidride arseniosa con quei pezzetti in tasca era anzi andato a confessarsi morire sta bene ma in grazia di dio insomma tutto come se lui stesso in fondo non credesse ancora che tra poco si sarebbe ucciso il sonno le scarpe per carità luca che fai ti sono stato sempre amico prese a scongiurar paroni storcendosi per scansar la bocca della rivoltella guizzava veramente negli occhi di fazio la folle tentazione di premere il grilletto zitto zitto duemila e settecento lire duemila e settecento lire sottratte alla cassa del magazzino generale dei tabacchi dunque reo ssss di peculato ora invece si ritrovava con gli occhi sbarrati nel bujo della vettura fissi sul vetro dirimpetto che strepitava continuamente gli pareva che fosse or ora uscito inavvertitamente da un sogno e dunque oh ecco gli ripete il cenno di jeri la saluta con la mano china il capo piú volte come per dire a te sí a te e si nasconde il volto con le mani dolorosamente che mi veniva di sparar calci caro mio a dritta e a manca e poi di mettermi a rotolar per terra come un matto forse oggi sarà lo stesso il nostro è un servizio piano non si nega ma vuole compostezza e solennità niente sbruffi niente beccheggio è già troppo che ti concedano di dondolar la coda appena appena perché il carro che noi tiriamo torno a dirtelo è molto rispettato vedrai che tutti come ci vedono passare si levano il cappello sai come ho capito che si debba trattare di spedizione l'ho capito da questo domani sarebbe arrivato l'ispettore ciunna qui mancano duemila e settecento lire sissignore me le son prese io signor ispettore erano quei due mori che fofo aveva qualificato cavallo da medico e truttrú calabrese codesto calabresaccio ce l'hai davanti tu per fortuna sentirai caro t'accorgerai che di porco non ha soltanto le orecchie che non crescono forse cosí del resto anche certi alberelli tutti a nodi e a sproni e a giunture storpie cosí e il fiero repubblicano si voltò a guardare indietro perplesso se non gli convenisse ritornare al caffè o correre a raggiungere gli amici da cui si era separato luca fazio è venuto a trovarmi armato di rivoltella hai scritto e mi ha detto che conseguentemente anche lui per non esser chiamato imbecille da mazzarini o da qualche altro per dir la verità non aveva chiesto ajuto a nessuno ma perché sapeva in precedenza che nessuno avrebbe avuto pietà di lui e la prova eccola qua non si capiva niente una ventina di energumeni urlavano nel caffè con le braccia levate qualcuno era anche montato sulla sedia guardati richiamarono lo spirito del ciunna ancora tra annebbiato dai vapori del vino e abbagliato dallo splendore del tramonto sul mare a poco a poco col crescere dell'ombra aveva chiuso gli occhi quasi per lusingar se stesso che poteva dormire lavora da modista in una bottega va ogni mattina alle otto rincasa la sera alle sette fra loro le due sorelle si son fatte da mamma a vicenda clementina prima a lauretta il cielo era tutto in fiamme e limpidissima l'aria nella viva luce su tutto quel tremolío d'acque incendiate io là domandò il ciunna poco dopo guardando il mare oltre gli ultimi scogli per duemila e settecento lire là dove l'ombra era piú fitta eccolo ora si scorgeva bene era imbacuccato paroni riuscí a stento a vincere il tremore e la tentazione di darsela a gambe ah no signor ispettore la farò piangere io con me e se lei signor ispettore ha il cuore duro come questo scoglio qua ebbene mi mandi pure davanti ai giudici voglio vedere se avranno cuore loro da condannarmi gran gala hai visto il cocchiere come s'è parato anche lui e ci sono anche i famigli i torcieri di tu sei sitoso non capisco dio solo sa quanto peni clementina a farle andare quelle gambe e tuttavia sorride la pena è anche accresciuta dallo studio ch'ella pone a non barellare tanto per non dar troppo nell'occhio alla gente gambe tossí gridò forte chi è là paroni chiamò una voce cavernosa un'improvvisa gioja invase e sollevò paroni nel riconoscere quella voce passare inosservata non potrebbe sbiobbina è ma via andando cosí con una certa lestezza e poi modesta e poi sorridendo tu non mi conosci poi si diresse verso il piú lungo braccio del porto quello di ponente ancora senza banchina tutto di scogli rammontati l'uno su l'altro fra i quali il mare si cacciava con cupi tonfi seguiti da profondi risucchi nero dubitava gli pareva che tutti quanti anzi stessero di continuo a pensarci senza tuttavia venirne a capo quel dondolío lento di code prolisse quel raspare di zoccoli di tratto in tratto certo erano di cavalli la proposta fu accolta da un turbine d'applausi verso le sei scioltasi la compagnia dopo la visita al vapore il ciunna disse all'imbrò caro tinino è tempo di far via non so come ringraziarti e si contorse nella vettura addentando un cuscino per soffocar l'urlo del primo spasimo tagliente alle viscere silenzio una voce chi cantava ma allora scappò sú dal cuore a carlino tito a questa esclamazione non seppe piú frenarsi e uscí dalla stanza scrollandosi furiosamente con le braccia per aria e gridando ma che allora che allora che allora tutti gli abitanti tranne quel pugno di buffoni capitanati dal repubblicano leopoldo paroni eran per lui piú sudditi che elettori aveva una scuderia magnifica una muta di cani preziosa amava le donne amava la caccia e dunque chi piú vittorio emanuele di lui ma tirata strappata di qua e di là dispettosamente in quella finzione di libertà che volevano darsi sapevano che la catena pur tirata e strappata cosí non poteva e non doveva spezzarsi ma lo facevano apposta per farsi piú male quanto piú male potevano a un certo punto il cappadona che lo guardava fieramente scattò in piedi serrando le pugna scusi disse non si potrebbero almeno accostare un tantino queste finestre due tre fischi partirono in quel momento dalla folla raccolta nella piazza sottostante pochi giorni dopo com'era da aspettarsi arrivò a entrambi la risposta di melina poche righe quasi indecifrabili che impedendo la commozione per il modo ridicolo con cui l'ambascia e la disperazione erano espresse produssero uno strano effetto di rabbia negli animi dei due giovani invano alzando le mani gli aveva fatto cenno di calmarsi invano lo aveva ammonito di non esagerare di non eccedere non esagereremo no gli aveva risposto dentro il demonio ed erano venuti in abito lungo e cappello a stajo palí aveva cercato di dissuaderli dimostrando loro che non si doveva in nessun modo non c'era riuscito e alla fine era venuto anche lui coi miseri panni giornalieri però in segno di protesta che aveva perciò quasi un diritto naturale a professarne la somiglianza eh ma allora qualunque mascalzone purché avesse il naso un po in sú e un po di crescenza nei peli della faccia poteva figurare da ittorio manuele se non si doveva tener conto del colore del pelo del colore degli occhi e a cui dovevano ormai abituarsi come tanti altri e negli occhi chiari quasi infantili di tito morena lo sguardo avrebbe voluto avere una durezza di gelo il rimorso condiviso sarebbe stato minore ebbene gli avevano fatto questo tradimento e tanto piú ne era arrabbiato quanto piú vedeva che la vendetta che istintivamente si sentiva spinto a trarne lo rendeva contro il suo stesso sentimento crudele e allora giudiziosamente come sempre avevano disposto che ella non coabitasse con loro le avevano preso in affitto due stanzette modeste in un quartiere lontano fuori di porta e lí andavano a trovarla e prima d'andare in chiesa tirati per mano si voltano poveri piccini ad allungargli certi sguardi cosí densi di perplessa angoscia e di doglioso rimprovero che il mio amico signor daniele catellani si metterebbe a urlare chi sa quali imprecazioni se invece perché l'ho detto prima a te e non a tito non lo so il cuore mi ha suggerito cosí è anche lui tanto buono tito parlagliene tu come credi quando credi io sono qua in mano vostra non dirò piú nulla farò come voi vorrete s'intese il fischio del treno campana ordinò allora il capostazione che s'era avvicinato a ossequiare il cavalier cappadona ed ecco il treno sbuffante maestoso era indignato non tanto per lo scioglimento del consiglio glien'importava un fico ico un fico secco ecco a lui se non era piú consigliere ma scusa ma scusa ma scusa e perché non vuoi tu restare ai patti che cosa chiede lei alla fine che tu non possa accordarle se non ci fa nessun carico del figliuolo se lo terrà per sé ma senti ma ascolta timidezza nillí cresciuto in campagna era bruno robusto sanguigno e vivacissimo l'amore di quel piccolino per nillí aveva qualcosa di morboso e inteneriva assai la moglie del colonnello il cavalier decenzio cappadona s'era allontanato fosco e col frustino si sfogava contro la innocente ruchetta bianca e il crespignolo dai fiori gialli che crescevano di tra le crepe dell'antica spalletta che impedisce l'ingresso alla stazione che la mattina dopo anziché aiutata vedeva insidiata e ostacolata la sua puntualità da quei pensieri della notte e cresciuto enormemente lo stento di tenersi stretto a quell'odiosa sua qualità di giudice istruttore l'avvocato ascoltò prima l'uno e poi l'altro senza dire all'uno che l'altro era venuto poc'anzi a dirgli le stessissime cose e a fargli la stessissima proposta che cioè il ragazzo suo o non suo fosse lasciato interamente a suo carico rossa sí perché era maschio maschio il suo nillí e s'abbandonò a un tratto crollò sul letto riversa nell'accensione di quella festa forse insperata si consumò subito quell'ultimo filo d'anima trattenuto a forza per loro proveniva la sua maternità il rifiorire di essa che nella trista arsura del vizio non amato s'era per tanti anni isterilita ora non sarebbero venuti meno d'improvviso crudelmente alla loro opera stessa ricacciando melina nell'avvilimento di prima certo uno tito morena era piú bello ma carlino sanni che non era poi brutto neanche lui quantunque avesse la testa d'una forma curiosa molto piú vivace e grazioso protetti dall'on mazzarini deputato del collegio che a costanova però non aveva raccolto piú di ventidue voti oti ora questa senz'alcun dubbio era una vendetta del mazzarini il quale partendo per roma aveva giurato di dare una lezione memorabile al paese ecco era questo era questo ma a me carlino rispose pronta con ardore melina a me appartiene di certo e la responsabilità perché dovete assumervela voi me l'assumo io ti dico intera e come gridò il giovine e dovrebbe sul serio sentirsi in mezzo alla sua famiglia un goj uno straniero e sul serio infine prendere per il petto questo suo signor suocero cristianissimo e imbecille e costringerlo ad aprir bene occhi e a considerare che via non è lecito persistere a vedere nel suo genero un deicida i ricordate noli egli con gli occhi nel vuoto della notte bisbigliò sí sí signora ricordo piangete ricordo tito s'accorse che aveva provato sempre vergogna senza dirselo del troppo appetito che carlino dimostrava mangiando anche dopo cena ciascuno s'avviava per suo conto a passar fuori le due o tre ore prima d'andare a letto non dovevano piangere tremavano tutti e due non potevano piú guardarsi sentivano che rimaner cosí a guardare con gli occhi bassi la morta non potevano uniti com'erano dallo stesso sentimento che non poteva piú in alcun modo svolgersi in un'azione comune d'amore non potevano ammettere che esso ora venisse a mancare volevano che durasse per svolgersi invece cosí necessariamente in un'azione di reciproco odio c'era in quel processo una vittima che non poteva prendersela con nessuno aveva voluto prendersela con due lí in quel processo coi primi due che gli erano capitati sotto mano e sissignori la giustizia doveva dargli torto torto torto senza remissione ribadendo cosí ferocemente se uno gli domandava qualcosa dell'altro risponder poco un sí un no e basta se poi volevano sapere a chi egli volesse piú bene rispondere a ciascuno piú a te solo per contentarli ecco perché poi egli doveva voler bene a tutti e due allo stesso modo carlino sanni parlò a tito morena il giorno dopo si mostrò seccatissimo di melina e veramente credeva di avercela con lei ma appena vide tito accordarsi con lui nel disapprovare la proposta di melina si accorse che aveva la stizza in corpo non per lei vedere non aveva potuto vedere molte cose il giudice d'andrea ma certo moltissime ne aveva pensate e quando il pensare è piú triste cioè di notte forse non li avrebbe riveduti mai piú quei suoi cari vecchi la mamma la mamma specialmente ah come l'aveva ritrovata dopo sette anni di lontananza curva rimpiccolita in cosí pochi anni e come di cera e senza piú denti tanto vero che in ogni città era raro il caso che non ci fosse per lo meno uno che non somigliasse o non si sforzasse di somigliare a ittorio manuele o anche a umberto i senz'esser per questo nemmeno consigliere della minoranza diceva chiaramente che lei non ostante quell'ambiguo suo stato da due anni mercé loro si sentiva rinata e appunto da questo suo rinascere alla modestia degli antichi sentimenti dovuto a loro al modo con cui essi quasi a loro insaputa l'avevano trattata ora lasciamo andare che batti oggi e batti domani a causa della bile che già comincia a muoverglisi dentro l'homo judaeus prende a poco a poco a rinascere e a ricostituirsi in lui senza ch'egli per altro voglia riconoscerlo lasciamo andare qualcuno piú francamente prorompeva per la madonna santissima ti vuoi star zitto ma non poteva starsi zitto il magro giudice d'andrea se n'era fatta proprio una fissazione di quel processo gira gira ricascava per forza a parlarne imbecille buffone cosí nero quando mai ittorio manuele secondo fu cosí nero biondo scuro e con gli occhi cilestri cco com era ittorio manuele com era lui insomma il commendator zegretti le stelle anch'esse lanciando quei loro guizzi di luce negli abissi dello spazio chiedevano perché lo chiedeva il mare con quelle stracche ondate e anche le piccole conchiglie lasciate qua donna nossignori di questa libertà carlino non voleva profittare non solo ma neppur dargli merito la negava senza comprendere che se egli avesse ceduto se fosse tornato da melina per farci andare anche lui tutta la vittoria sarebbe stata di loro due cantavate in ffalsetto con tanta dolcezza con tanta grazia appassionata non ricordate piú egli si sentí sommuovere tutto il fondo dell'essere alla rievocazione improvvisa di quel ricordo ed ebbe nei capelli per la schiena i brividi d'un andiamo tutti e due insieme allora propose carlino tutti e due insieme a dirle di no io già gliel'ho detto per conto mio ora andiamo a ripeterglielo insieme e se vuoi parlerò io piú forte le dimostrerò io che non è possibile accordarle quello che chiede il chiàrchiaro scosse piú volte il capo con la bocca aperta a un muto ghigno di sdegnosa commiserazione i pare piuttosto signor giudice poi disse che lei non capisca niente il d'andrea lo guardò un pezzo e lei ci vuole un bel coraggio perdio ma si levi ma vada via io mascherato ma dove ma quando lo vide mai lei vittorio emanuele che ha fatto calunniare lí in quel ritratto non era mica cosí nero sa come lei se l'immagina vittorio emanuele la rivide come se già vi fosse con tutti i suoi colori in tutti i suoi particolari con entro la moglie e il suo piccino che gli avrebbero fatto festa carlino schivava di guardarla voltando la testa di qua e di là e alzava una spalla e apriva e chiudeva le mani e sbuffava prima di tutto via ci voleva poco a intendere che lui cosí su due piedi e senza consultare l'altro non poteva darle nessuna risposta tutti si allineano in attesa ansiosi e con quell'eccitazione che l'arrivo del convoglio con la sua imponenza rumorosa e violenta suol destare i ferrovieri corrono ad aprir gli sportelli gridando costanova costanova da il rimorso a loro insaputa si manifestava in una certa acredine di parole di sorrisi di modi che essi credevano invece effetto di quella vita arida priva di cure intime in cui piú nessun affetto vero avrebbe potuto metter radici che eran costretti a vivere ma se ti dico che seguiterò a dar la parte mia grazie tante non posso accettare già in mezzo resterei sempre io di piú perché vuoi restarci ebbene all'avvocato manin baracca io rosario chiàrchiaro io stesso sono andato a fornire le prove del fatto cioè che non solo mi ero accorto da piú d'un anno che tutti vedendomi passare facevano le corna e difatti nessuno de due quantunque entrambi se ne sentissero struggere dalla voglia cedette all'invito di melina di correre a vedere il bambino appena nato si alteravano in viso e si ficcavano subito una mano in tasca a stringervi una chiave o sotto sotto allungavano l'indice e il mignolo a far le corna o s'afferravano sul panciotto i gobbetti d'argento i chiodi i corni di corallo pendenti dalla catena forse in questa macerazione cercavano di stordir la pena cocente e il rimorso per la donna che seguitava invano a chiedere conforto e pietà ebbero la rivelazione terribile alcuni giorni dopo quando una vecchia vicina di casa della poveretta venne a chiamarli perché accorressero subito al letto di lei che moriva dovrebbe ammettere altrimenti sul serio d'aver commesso un'inutile vigliaccheria a voltar le spalle alla fede dei suoi padri a rinnegare nei suoi figliuoli il suo popolo eletto am olam come dice il signor rabbino l'uno avrebbe ucciso l'altro sicuramente o avrebbe ucciso il bimbo per la soddisfazione atroce di sottrarlo alla carezza dell'altro intollerabile come durare a lungo in questa condizione e dovremmo abbandonarla cosí domandò carlino accigliato ma nient'affatto abbandonarla esclamò tito t'ho detto e ripetuto che seguiterò a dar la parte mia finché ella si troverà in questo stato e non troverà modo di provvedere a sé altrimenti il cappadona balzò in piedi sacrando e tirò una spinta cosí furiosa a melchiorino palí rimasto a bocca aperta e con le dieci dita per aria che lo mandò a schizzare addosso a uno dei colleghi marcocci tonò in quel punto il commendator zegretti facendosi su la soglia della sala d'aspetto furibondo il povero segretario schiacciato sotto l'incarico che gli avevano dato gli ex-consiglieri accorse come un cane che fiuti in aria le busse una vettura ma neanche a farlo apposta la notte spazzolando la mano a quei suoi capelli da negro e guardando le stelle gli venivano tutti i pensieri contrarii a quelli che dovevano fare al caso per lui data la sua qualità di giudice istruttore tanto disse che alla fine fece perdere la calma anche a tito e tutt'a un tratto i due finora l'uno accanto all'altro amici cordialissimi si scoprirono negli occhi l'uno di fronte all'altro cordialissimi nemici vide in quella sudicia impronta la sua vita e prese tra i denti il fazzoletto quasi per stracciarlo alla fine il treno si fermò alla stazione di castellammare adriatico ma la popolazione di costanova ben pagata ed eccitata dal vino delle cantine di sua maestà non si lasciò intimidire da quel rinforzo e il giorno segnato insorse in una frenetica dimostrazione ma scusa non dici quello che dico io e carlino ma sí ma sí ma sí a ragionare infatti non potevano non esser d'accordo e anche il sentimento avevano entrambi comune non pensò che aveva il viso tutto affumicato dal lungo viaggio e guardando il fazzoletto restò offeso e indispettito dalla sudicia impronta del suo pianto cosí in cammino tutti verso la grotta di bethlehem ebbene resteremo nello scherzo anche noi non dubitare sarà uno scherzo anche il nostro e non meno carino vedrai dite pure dite pure caro chiàrchiaro forse è una verità sacrosanta questa che vi è scappata dalla bocca ma abbiate la bontà di spiegarmi perché non capisco niente si sarebbero fatte le nuove elezioni e sarebbe stato rieletto sindaco riacclamato re senz'alcun dubbio l'avvisatore elettrico cominciò a squillare il cavalier cappadona sbadigliò si alzò si batté il frustino su gli stivali facendo al solito con le labbra e subito compresero che non potevano e non dovevano piú parlare su quell'argomento quell'odio comandava loro non solo di non far prorompere la rabbia ond'erano divorati ma anzi d'indurir ciascuno il proprio proposito in una livida freddezza dovevano rimanere insieme per forza atterriti da quel traboccare improvviso sul letto i due accorsero per sollevarla morta si guardarono l'uno cacciò nell'anima dell'altro fino in fondo con quello sguardo la lama d'un odio inestinguibile ahimè è proprio vero che è molto piú facile fare il male che il bene non solo perché il male si può fare a tutti e il bene solo a quelli che ne hanno bisogno d'entrambi d'indole mitissima di poche parole e ritegnosa melina si era mostrata amica a tutt'e due senz'ombra di preferenza né per l'uno né per l'altro erano due bravi giovani bene educati e cordiali cespugliuta s'era insellato sul naso un pajo di grossi occhiali cerchiati d'osso che gli davano l'aspetto d'un barbagianni aveva poi indossato un abito lustro sorcigno che gli sgonfiava da tutte le parti come cercando qualcuno che volesse adottarlo se i due volevano egli poteva assumersi quest'incarico nessuno dei due volle melina era buona modesta e poi cosí disgustata dall'antica sua vita a roma non conosceva nessuno viveva appartata e se non proprio contenta si dimostrava gratissima della condizione che le avevano fatta richiamandola due anni addietro da padova in quel paese a cui non poteva mostrarsi senza promuover subito uno scoppio di risa se non ci fosse stato quell'altro egli avrebbe certo ispirato maggior reverenza col suo aspetto che attestava devozione alla monarchia culto anche fanatico della memoria del gran re disordine quando introdotto dal segretario marcocci vide il gran tappeto persiano che copriva da un capo all'altro il pavimento ridotto in uno stato miserando come se ci fosse passato sopra un branco di porci si sentí tutto rimescolare le palpebre chiuse non riuscirono piú a contenere le lagrime di cui s'erano riempite mordendosi il labbro come per impedire che gli rompesse dalla gola anche qualche singhiozzo silvestro noli trasse di tasca un fazzoletto quanto al bimbo all'ospizio no è vero ebbene conosceva lei una balia una contadina d'alatri venuta a sgravarsi all'ospedale di san giovanni poi si nascose dietro il presepe lascio immaginare a voi come rise là dietro quando alla fine della messa notturna non sarebbe dunque prudente ci vedremo al unicipio i faccia venire qua la prego il mio segretario dov'è dove s'è cacciato il segretario sotto la tettoja era assediato dai membri del consiglio disciolto melchiorino palí aveva posto crudamente il dilemma ti piace il giovine finse dapprima di non comprendere esaminò appressandosi al lume la tela con gli occhi col tatto jettatore patentato dal regio tribunale e poi e poi me lo metto come titolo nei biglietti da visita signor giudice mi hanno assassinato e di rinunziar la sera prima di cena alla solita passeggiata coi colleghi per il viale attorno alle mura del paese questa puntualità considerata da lui come dovere imprescindibile gli accresceva terribilmente il supplizio il noli sbalordito costernato commosso arretrò istintivamente per staccarsela d'addosso comprese che quella povera donna nello stato di disperazione in cui si trovava si sarebbe aggrappata forsennatamente al primo uomo di sua conoscenza che le fosse venuto innanzi gli altri avevano potuto credere che se la fosse portata via con sé ma lui sapeva di averla lasciata lí invece la sua partendo e ora a non ritrovarcela piú nel sentirsi dire che non poteva piú trovarci nulla e fosse consapevole di quei misteriosi infiniti travagli di secoli che su la vasta fronte protuberante gli avevano accumulato tutto quel groviglio di rughe e tolto quasi la vista ai piccoli occhi plumbei e scontorto tutta la magra misera personcina questa certezza non c'era ma ecco nel dubbio stesso carlino voleva che quella violenza non si commettesse dovevano essere insieme d'accordo tutti e tre a volere e a commettere la violenza il chiàrchiaro protese di nuovo il braccio batté la canna d'india sul pavimento e portandosi l'altra mano al petto ripeté con tragica solennità la patente ah figlio caro a chiunque gli facesse qualche scherzosa osservazione per il suo strambo modo di vivere non era ancor vecchio poteva avere appena e allora egli socchiudendo dietro le lenti i piccoli occhi plumbei stese le mani e abbracciò il chiàrchiaro a lungo forte forte a lungo questi lo lasciò fare dal profilo di vecchio uccello di rapina e il grasso manin baracca il quale portando in trionfo su la pancia un enorme corno comperato per l'occasione e ridendo con tutta la pallida carnaccia di biondo majale eloquente spesso lo aveva ma pure talvolta quello sguardo gli si velava per la commozione improvvisa di qualche lontano ricordo e allora quella velatura di gelo era come l'appannarsi dei vetri d'una finestra per il caldo di dentro e il freddo di fuori sentiva che il fosco silenzio del compagno assumeva per la sua coscienza un peso che egli da solo non voleva sopportare se quella ragazza da loro invitata a venir da padova a roma non è vero niente signor giudice disse agitando quel dito come no esclamò il d'andrea là accusate come diffamatori due giovani perché vi credono jettatore era veramente iniquo quel processo là iniquo perché includeva una spietata ingiustizia contro alla quale un pover'uomo tentava disperatamente di ribellarsi senza alcuna probabilità di scampo e sui cammelli ammantati incoronati e solenni i tre re magi che vengono col loro seguito da lontano lontano dietro alla stella cometa che s'è fermata su la grotta di sughero dove su un po di paglia vera è il roseo bambinello di cera tra maria e san giuseppe mai piú mai piú mai piú da quanto tempo il fragor cadenzato delle ruote gli ripeteva nella notte queste due parole mai piú sí mai piú la vita gaja della sua giovinezza mai piú là tra i compagni spensierati sotto i portici popolosi della sua torino male che nella stazione c'era il caffè aperto tutta la notte ampio bene illuminato con le tavole apparecchiate nella cui luce e nel cui movimento si poteva in qualche modo ingannar l'ozio e la tristezza della lunga attesa ecco vedi badando a voi come faccio alla vostra biancheria ai vostri abiti m'avanza ancora tanto tempo tanto che lo sai ho imparato a leggere e a scrivere da me il mare sterminato non si vedeva ma si sentiva vivo e palpitante nella nera infinita tranquilla voragine della notte solo da un lato in fondo s'intravedeva tra le brume sedenti su l'orizzonte alcunché di sanguigno e di torbo tremolante su le acque ma a patto che i due zii venissero a visitarlo spesso ma insieme sempre insieme in casa dei genitori adottivi e cosí carlino sanni e tito morena quella melina no no là diceva la poveretta indicando la culla che l'avrebbero ritrovata là la melina che conoscevano cercando là in quella culla allora subito quel primo sentimento di repugnanza si cangiò in ciascuno in un sentimento di feroce gelosia per l'altro al pensiero che l'altro andava lí con lo stesso suo diritto a togliersi in braccio il bambino e a baciarlo a carezzarlo per una intera giornata e a crederlo suo era tranquilla eh troppa grazia per una povera donna come lei avvezza a cosí poca considerazione da parte degli uomini e poi tranquilla va bene ma perché non andavano nemmeno a vederla a domandarle come stesse se avesse bisogno di qualche cosa piú d'uno a costanova dava ragione al regio commissario sosteneva cioè che veramente egli piú del cappadona somigliava a ittorio manuele con quegli occhi da vitellone altri invece sosteneva il contrario e le discussioni si facevano di giorno in giorno piú calorose carlino era sicuro adesso che se melina si fosse prima rivolta all'altro lui non ci avrebbe trovato nulla da ridire basta bisognava scrivere la lettera adesso non solo amministrare la giustizia gli toccava ma d'amministrarla cosí su due piedi per poter essere meno frettolosamente puntuale credeva d'ajutarsi meditando la notte il signor daniele catellani mio amico bella testa ricciuta e nasuta capelli e naso di razza ha un brutto vizio ride nella gola in un certo modo cosí irritante che a molti tante volte viene la tentazione di tirargli uno schiaffo appena lo vedevano passare per via tutti uscivano fuori dalle botteghe s'affacciavano alle finestre si fermavano a mirarlo ma bello vah magnifico guardatelo non men gravoso d'un matrimonio per adesso e forse per sempre conteso loro dalle ristrettezze finanziarie e difficoltà della vita e avevano pensato a melina tenera e dolce amica degli studenti padovani voleva indurlo a desistere dalla querela dimostrandogli quattro e quattr'otto che quei due giovanotti non potevano essere condannati secondo giustizia e che dalla loro assoluzione inevitabile sarebbe venuto a lui certamente maggior danno una piú crudele persecuzione se le dà lei mi pare le arie non si è degnato nemmeno d'alzarsi quando io sono entrato come se fosse entrato il signor nessuno qua dove pure tutto mi appartiene con la penna infitta da un lato nel nastro ch'erano tali e quali quelli che il gran re portava nel ritratto famoso che al cavalier decenzio serviva da modello come siete ffresco voi noli come siete ffresco voi e in cosí dire in mezzo all'umido viale deserto sotto le pallide lampade elettriche le quali troppo distanti l'una dall'altra diffondevano appena nella notte un rado chiarore opalino con fredda calma ostentata il commendator zegretti marcando le ciglia a mezzaluna ma io disse io invece sa sono qua per vedere che cosa ha fatto lei piuttosto gli occhi azzurri del bimbo invece erano un segno rivelatore per tito morena che li aveva azzurri anche lui sí ma anche la madre per dire la verità li aveva azzurri ma non cosí chiari e tendenti al verde ecco carlino sanni dal canto suo si raschiava con le unghie le gote rase e rompeva con lo stridore dei peli rinascenti certi angosciosi silenzii interiori e si richiamava all'ispida realtà del suo vigor maschile che via gl'imponeva ormai d'esser uomo vale a dire un po crudele letto s'incupivano sempre piú covando in quella solitudine il rancore ma l'uno non voleva dare a vedere all'altro la macerazione che aveva da quella catena non trascinata piú di conserva per una stessa via il cavalier decenzio cappadona col volto in fiamme uscí tutto sbuffante di fierissimo sdegno in piazza fu accolto da un fragoroso scoppio d'applausi agli amici piú intimi che lo attendevano ansiosi non poté rispondere fuorché queste parole faccio nascere un macello parola il giudice d'andrea si curvò si prese la testa tra le mani commosso e ripeté povero caro chiàrchiaro mio povero caro chiàrchiaro mio bel capitale perché bisogna sapere che nonostante la gran carneficina con una magnifica faccia tosta il signor pietro ambrini quell'anno aveva pensato di festeggiare per i cari nipotini la ricorrenza del santo natale piú pomposamente che mai venne intanto il momento che entrambi si videro costretti a riparlar di melina cadeva il mese e bisognava farle avere il denaro per provvedere a sé e pagar la pigione delle due stanzette era dunque vero ch'egli se l'era portata via con sé la vita dalla casa paterna di torino ancora laggiú la aveva con sé certo se cantava poi la donna alzò i begli occhi neri al cielo e scoprí a lui al lume delle stelle il pallore della fronte torturata della gola serrata certo vorrei sapere intanto perché prima l'ha detto a te e non a me perché jersera c'ero io e l'ha detto a me poteva bene aspettar domani e dirlo a me in alto tutto quel silenzio fascinoso era trafitto da uno sfavillío acuto incessante di innumerevoli stelle cosí vive che pareva volessero dire qualcosa alla terra nel mistero profondo della notte amministrativa s'era raccolta sotto il municipio figurarsi dunque l'animo del cavalier decenzio nel recarsi tra tanta gente assiepata a quel convegno e l'animo del commendator zegretti a cui ne saliva dalla piazza il brusío salute perché signor giudice ho accumulato tanta bile e tanto odio io contro tutta questa schifosa umanità che veramente credo d'aver ormai in questi occhi la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città ancora dopo nove anni non ostante la remissione di cui il genero gli ha dato e seguita a dargli le piú lampanti prove il signor pietro ambrini non disarma si videro tutti e due nella notte sperduti in quel lungo ampio viale deserto e malinconico che andava al mare tra i villini e le case dormenti di quella città cosí lontana dai loro primi e veri affetti e pur cosí vicina ai luoghi ove la sorte crudele aveva fermato la loro dimora impedendole di raccogliere il frutto di tutto il bene che le avevano fatto questo i due amici avvertivano in confuso nel turbamento della coscienza allo scatto del giudice non si scompose dilatò le nari digrignò i denti gialli e disse sottovoce lei dunque non ci crede osava pure scimmiottare l'immagine d'un re il commendator zegretti stava seduto innanzi a un'elegantissima scrivania piena zeppa di carte che s'era fatta trasportare lí nel salone e scriveva senza neppure alzar gli occhi disse seccamente s'accomodi se l'uno avesse fatto un passo verso di essa l'altro sarebbe corso a strapparlo indietro come fare che fare lo avevano intravisto appena là tra i veli roseo placido nel sonno la vecchia vicina disse gli si appese al braccio gli cacciò sul petto la testa chiusa nella cuffia di crespo vedovile frugando come per affondargliela dentro e ruppe in smaniosi singhiozzi vibrò di tutto il loro interno ribollimento e rese a ciascuno spasimosa l'attesa che l'altro parlasse la voce uscí prima sorda opaca dalle labbra di carlino fece per mezzo del direttore stesso la proposta d'adottare il ragazzo a cui il piccino defunto era legato di tanto amore carlino sanni e tito morena chiesero tempo per riflettere poche migliaja di lire non me le avevano ancora liquidate ho strillato tanto al ministero che mi hanno preso per pazza cara signora dice docce ffredde docce ffredde ma sí fforse impazzisco davvero cominciamo che per non offendere col suo distintivo semitico troppo apertamente palesato dal suo primo cognome levi l'ha buttato via e ha invece assunto quello di catellani ma ha fatto anche di piú che erano soliti andar a trovare in via del santo nelle sere d'inverno e di primavera lassú melina sarebbe stata la piú adatta per loro avrebbe recato con sé da padova tutti i lieti ricordi della prima spensierata gioventú le avevano scritto aveva accettato considerarono che la loro condizione e quella di nillí sarebbe divenuta con gli anni sempre piú difficile e triste considerarono che quel colonnello e sua moglie erano due ottime persone che la moglie era molto ricca e che perciò per nillí quell'adozione sarebbe stata una fortuna carlino sanni e tito morena sapevano che quest'intimità non poteva piú essere per loro staccati come già ne erano per sempre ma in fondo erano rimasti come due uccellini ne venne fuori poco dopo al solito l'eco soltanto attenuata one one la cornetta del casellante strepé in distanza i due si fermarono sotto una delle lampade elettriche e si guardarono e si compresero ella era dell'estremo lembo d'italia di bagnara calabra piccino piccino con la barbetta rossa e gli occhiali azzurri oppresso da un cappello duro roso inverdito che gli sprofondava fin su la nuca gli orecchi curvi sotto le tese oppresso da un greve soprabito color tabacco continuava a sfogarsi gestendo furiosamente le si scrive di nuovo che stia tranquilla fischiò tra i denti carlino tito si voltò appena a guardarlo con le ciglia alzate ma sí puoi dirglielo tranquillissima i suoi colleghi del consiglio disciolto icconsiglio andato a male come diceva sotto sotto il guardasala ch'era un vecchietto toscano ascritto com'era allora di regola alla lega socialista dei ferrovieri avevano dopo lungo dibattito deciso di venire alla stazione per accogliere l'ospite quantunque avversario ma capirai che ella ha insistito ha pianto ha scongiurato ha fatto tante promesse e tanti giuramenti e di fronte a queste lagrime e a queste promesse io non so non potevo sapere come saresti rimasto tu e se anche tu per tuo conto avresti voluto risponderle di no c'è scusi c'è anche il come si chiama l'ex-sindaco cavalier cappadona sissignore sarebbe anzi appunto va bene va bene me lo ringrazi tanto ma dica che che io son venuto anche per fare una una piccola inchiesta ecco due diceva al suo affetto pur d'uscire da quella insopportabile situazione ma non c'era né ci poteva essere modo a uscirne finché nessuno dei due voleva abbandonar del tutto all'altro il ragazzo gliel'ho detto che cosa ho fatto io e ci sono le prove lí c'è tutto il paese che può rispondere per me chi è lei che cosa vuole da me io rappresento qua il governo rispose infoscandosi il commendator zegretti e poggiò ambo le mani su la scrivania i due seguitarono ad andar muti un lungo tratto su la rena umida cedevole l'orma dei loro passi durava un attimo l'una vaniva appena l'altra s'imprimeva si udiva solo il fruscío dei loro abiti del municipio se mai no mia mia mia fatta a mie spese mia la sedia su cui lei siede mia la scrivania su cui lei scrive tutto quello che lei vede qua mio mio mio fatto col denaro mio lo sappia quanto penò e mai un lamento dalle sue labbra ah povera creatura non gliela doveva negare dio questa consolazione del figlio dopo tutto quello che penò per lui l'annunzio inatteso di quel caso impreveduto gettò i due amici in preda a una profonda costernazione un figlio uno di loro due era stato certamente chi de due né l'uno né l'altro né la stessa melina potevano sapere senti carlino senti per carità io non voglio nulla non chiedo nulla di piú come ho comperato questa tela cosí con altri piccoli risparmi potrei provvedere io a tutto no senti stammi prima a sentire senz'alzar le spalle senza farmi cotesti occhiacci dieci venti trenta lire al giorno a un tramviere a un ferroviere quattro cinque mesi di preparazione seppure e un professor di liceo un giudice che han dovuto studiar vent'anni per strappare una laurea e affrontare esami e concorsi difficilissimi non le avevano non le avevano trenta lire al giorno ma nossignori carlino non andava piú neppur lui carlino non si prendeva piú neppur lui nessun piacere dalla donna e cosí non solo gl'impediva di togliersi il rimorso con quel pensiero ma anzi glielo aggravava ma come muoversi come parlar tra loro come assegnarsi le parti chi de due doveva pensare alla morta pei funerali chi de due al bambino per una balia anche lui il cavalier cappadona era venuto coi panni giornalieri ma che c'entra era noto a tutti ch'egli non cambiava mai neanche nelle piú solenni occasioni quel suo splendido abito di velluto alla cacciatora e gli stivali e il cappellaccio a larghe tese gridano di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare cosí nella notte la follía umana lungo le vie di ferro tracciate per dare uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili ma si rivolgeva ora di preferenza ai manifesti illustrati appesi alle pareti della sala d'aspetto visto che nessuno dei colleghi gli dava piú ascolto il commendator zegretti licenziò allora il guardaportone ch'era un povero vecchietto allogato lí per carità e che non ne aveva nessuna colpa egli infatti lasciava in custodia alla moglie l'entrata e andava in giro tutto il giorno domandando ad alta voce da lontano e restarono allibiti davanti a quel letto da cui uno scheletro vestito di pelle con la bocca enorme arida che scopriva già orribilmente tutti i denti con enormi occhi i cui globi parevan già appesiti e induriti dalla morte voleva loro far festa a quell'angolo del tavolino dove giaceva l'incartamento voltava la faccia e serrando le labbra tirava con le nari fischianti aria aria aria e la mandava dentro quanto piú dentro poteva ad allargar le viscere contratte dall'esasperazione oh fece tito con un sorriso stirato guardandolo dall'alto in basso non ti credere che voglia venir meno a quanto debbo seguiterò a dare la parte mia finché lei sarà in quello stato poi faccia quello che vuole se vuol tenersi il figlio se lo tenga se vuol buttarlo via lo butti per me non vorrò piú saperne ma lo scadere ch'egli fa di giorno in giorno nella considerazione e nel rispetto della gente per tutto quell'eccesso di pratiche religiose della sua famiglia cosí deliberatamente ostentato dal suocero ma ecco per esempio la testa non era forse un po come quella di carlino poco sí appena appena un'idea ma era pure un segno questo non per sentimento sincero ma per un dispetto a lui e con l'intenzione manifesta di recare a lui una gratuita offesa non può non essere avvertito dal mio amico signor daniele catellani e c'è di piú uno come lui sciolto fin dall'infanzia da ogni fede positiva e disposto a rispettar quella degli altri cinese indiana luterana maomettana eppure è proprio cosí c'è poco da dire il suocero lo perseguita ora come un leone in gabbia il commendator zegretti nella magna sala del municipio ripensando all'impegno di quel deputato a roma perché lui e non altri fosse mandato quale regio commissario a e di rispettare col massimo zelo tutti i precetti di essa senza mai venir meno a nessuna delle pratiche religiose pretese inoltre se carlino avesse seguitato ad andare da melina egli avrebbe potuto almeno in parte togliersi questo rimorso col pensiero che pur seguitando a pagare non si prendeva piú nessun piacere dalla donna il colonnello per contentar la moglie inconsolabile saputo dal direttore del collegio che nillí era orfano e che quei due signori che venivano la domenica a visitarlo erano zii ma qui sola con tre bambini sconosciuta da tutti che ffarò sono disperata mi sento perduta sono stata a roma a sollecitare qualche assegno non ho diritto a niente undici anni soli d'insegnamento undici mesate e si mossero entrambi per ritornare alla stazione nel piú profondo recesso della loro anima il ricordo di quella notte s'era chiuso forse chi sa per riaffacciarsi poi qualche volta nella lontana memoria con tutto quel mare placido nero con tutte quelle stelle sfavillanti volse un'ultima occhiata alla fiammella fumolenta che vacillava e quasi veniva a mancare agli sbalzi della corsa per l'olio caduto e guazzante nel vetro concavo dello schermo stabilito cosicché sempre sarebbe rimasta attaccata a lui soltanto la parte odiosa e dunque no perdio no perché cedere adesso sarebbe stato anche inutile il fatto è che il consiglio era stato sciolto a momenti sarebbe arrivato il regio commissario il cavalier decenzio s'era incomodato a venire alla stazione lo avrebbe accolto cortesemente nella certezza che anche costui sarebbe diventato suo suddito temporaneo devotissimo ricordo tacquero di nuovo guardando entrambi nella notte sentivano ora che la loro infelicità quasi vaporava non era piú di essi soltanto era nato un bambino e cosa atroce anche quel suo bambino aveva sentito fin dal primo giorno estraneo a sé come se fosse appartenuto tutto alla madre e niente a lui forse il figliuolo sarebbe diventato suo se egli avesse potuto strapparlo da quella casa da quel paese mondo gesú sissignori tutti fratelli per poi scannarsi tra loro è naturale e tutto a fil di logica con la ragione che sta da ogni parte per modo che a mettersi di qua non si può fare a meno d'approvare ciò che s'è negato stando di là era una sciagura per tutti e tre e nessuno de due amici s'arrischiò a domandare dapprima alla donna tu chi credi per timore che l'altro potesse sospettare ch'egli intendesse con ciò di sottrarsi alla responsabilità rovesciandola soltanto addosso a uno qua qua vicino a città sant'angelo la vedovina gli lasciò anche il braccio ma non siete piemontese voi sí di torino proprio e la vostra signora ah no la mia signora è di qua l'iniquità di cui quel pover'uomo era vittima a passeggio tentava di parlarne coi colleghi ma questi appena egli faceva il nome del chiàrchiaro cioè di colui che aveva intentato il processo ruggí il commendator zegretti e gli si parò di fronte quasi per scoppiargli addosso gonfio com'era di collera e di sdegno sa lei che io sono qua adesso la prima autorità del paese sissignore sissignore come non lo so e dunque una vettura e se no perdio la faremo noi la rivoluzione one perdio noi quel collega si guardava il bottone aveva un tubino spelacchiato ma lo portava con tanta dignità e s'era tutto aggiustato con tanta cura il colonnello e la moglie eran molto grati a nillí dell'affetto e della protezione che esso aveva per il piccolo amico il quale pur essendo della sua età appariva minore per la bionda gracilità feminea e la timidezza il chiàrchiaro s'era combinata una faccia da jettatore ch'era una meraviglia a vedere s'era lasciata crescere su le cave gote gialle una barbaccia ispida e cespugliuta inesperti della vita non si figuravano neppur lontanamente tra quali atroci difficoltà si fosse dibattuta quella poveretta cosí sola abbandonata nel mettere al mondo quel bambino questa seconda malignazione poteva forse avere qualche fondamento di verità la prima no non bastava infatti nemmeno a quei tempi somigliare a ittorio manuele per esser sindaco di un comune me lo domanda perché le ripeto lei è un mio nemico io sissignore perché mostra di non credere alla mia potenza ma per fortuna ci credono gli altri sa né il giudizio di salomone era applicabile salomone si era trovato in condizioni molto piú facili perché si trattava allora di due madri e una delle due poteva esser certa che il figlio era suo o si rade l'uno o si rade l'altro ma che ma no bisognava che si radesse il nuovo arrivato per forza perché del cappadona era nota a tutti la somiglianza con vittorio emanuele no no gridarono a un tempo alla vecchia impedendo che lo mostrasse loro s'accordarono con lei circa alle disposizioni da prendere per il trasporto del cadavere e il seppellimento la vecchia fece un conto approssimativo essi lasciarono il denaro e uscirono insieme senza parlare dietro quello spilungone miope scende maestoso su la predella della vettura un altro ittorio manuele piú ittorio manuele del cavalier decenzio cappadona e s'era fatti fabbricare tanti e tanti pastorelli di terracotta i pastorelli che portano le loro umili offerte alla grotta di bethlehem al bambinello gesú appena nato il giudice d'andrea ancora con la testa tra le mani aspettò un pezzo che l'angoscia che gli serrava la gola desse adito alla voce ma la voce non volle venir fuori e poi fece tito credi che ella sarebbe piú quale è stata finora se desidera tanto di tenersi il figlio la faremmo infelice credi carlino inutilmente perché perché perché da solo sai bene che non posso accollarmi tutto il peso del mantenimento non posso e non debbo del resto perché non so di certo se il figlio sia mio e tu non puoi lasciarmi su le spalle il peso d'un figlio che può esser tuo ma ora cosí e se qualcuno ne avesse scritto a roma ai giornali se qualche deputato ne avesse parlato alla camera cosí pensando il commendator zegretti sentiva di punto in punto crescer l'orgasmo qua l'uno e l'altro non potendo aver questa certezza ed essendo animati da un odio reciproco cosí feroce avrebbero lasciato spaccare a metà il ragazzo per prendersene mezzo per uno e tito dal canto suo che carlino voleva lui invece usargli violenza con quel suo astenersi d'andare ma sí per forzarlo cosí a recedere dal suo proposito e averla vinta pur essendo venuto meno di sorpresa a quanto già tra loro d'accordo si era stabilito ma le prove anche prove documentate e testimonianze irrepetibili dei fatti spaventosi su cui è edificata incrollabilmente incrollabilmente capisce signor giudice la mia fama di jettatore piú fiera vendetta di quella l'on mazzarini non poteva prendersi non solo contro il cavalier decenzio cappadona suo acerrimo avversario ma anche contro l'autorità costituita lui socialista ripensando alla grande soddisfazione che egli per quell'impegno aveva provato fremeva di rabbia s'arrotolava i baffoni fino a storcersi il labbro di qua e di là si stirava il gran pizzo si affondava le unghie nelle palme delle mani vedeva rosso amava tanto il teatro la musica tutte le arti e quasi non sapeva parlar d'altro sarebbe rimasto sempre con la sete di esse anche di esse sí come d'un bicchier d'acqua pura bisognava che si contentasse di questo per ora e carlino scrisse la lettera in questo senso con molta circospezione perché tito leggendola e voleva che la leggesse non pigliasse altra ombra non sanno quale ma in lui dev'essere di certo il buon dio il buon gesú ecco il buon gesú specialmente ma anche i santi oggi questo e domani quel santo ch'essi vanno a pregare in chiesa col nonno ogni giorno io che c'entro io so un corno io se il chiodo si stacca si rivoltò furibondo il palí quindi parandosi di faccia a quel collega e prendendogli un bottone sul petto della finanziera non si poteva eh dunque un rimedio l'unico per il momento era di mettere in collegio il ragazzo e accordarsi d'andarlo a visitare una domenica l'uno e una domenica l'altro e che le feste le passasse un po con l'uno e un po con nessuno poté assistere però alla scena piú buffa che si svolse nella sala del municipio dove una mattina dovettero pur trovarsi di fronte tutt'e due quei vittorii emanueli prima d'entrare in paese qui stesso dicevano quei signori perché lei ha veduto c'è qui quello che l'ex-sindaco lei ha veduto ora dicevano quei signori insomma si spieghi gli urlò lo forse perché preso alla sprovvista là in un suo mondo astratto cosí diverso da quello a cui voi d'improvviso lo richiamate prova quella certa impressione per cui alle volte un cavallo arriccia le froge e nitrisce che sotto le penne già cresciute e per necessità abituate al volo avessero serbato e volessero custodir nascosto il tepore del nido che li aveva accolti implumi tolse via in fretta e furia i re magi e i cammelli le pecorelle e i somarelli i pastorelli del cacio raviggiolo e dei panieri d'uova e delle fiscelle di ricotta personaggi e offerte al buon gesú che il suo demonio non aveva stimato convenienti al natale d'un anno di guerra come quello avevano dovuto per forza accostarsi giacché i due piccini i piú piccoli del collegio entravano nel salone delle visite domenicali tenendosi per mano senza volersi staccare se per caso ci fosse qualcuno che volesse farsi la barba buttato in mezzo alla strada se n'andò a piangere dal cavalier cappadona sua maestà gli promise che rifatte le elezioni lo avrebbe riassunto in servizio e intanto gli diede da vivere per sé e per la sua famiglia ah non la poteva bere lui quell'acqua greve cruda renosiccia delle cisterne dicevano che non faceva male ma egli si sentiva da un pezzo anche malato di stomaco immaginario già per giunta la e pareva sbuffasse e di continuo si passava il fazzoletto su la punta del naso e sul labbro superiore che stranamente nella furia del parlare le s'imperlavano di sudore e tanto quest'odio li accecava che nessuno dei due per il momento pensava che cosa avrebbero fatto domani di fronte a quel figliuolo che non avrebbero potuto entrambi amare insieme non che questo sentimento comune anziché accordarli non solo li divideva ma li rendeva l'uno all'altro nemici tito ch'era il piú calmo in quel momento comprese bene che a lasciar prorompere il sentimento sarebbe di certo e subito avvenuta tra loro una rottura insanabile il giorno per le elezioni era ormai vicino per prudenza prevedendo l'esplosione del giubilo popolare per la vittoria incontrastabile del cappadona domandò al prefetto del capoluogo un rinforzo di soldati si staccò dalla parete e precipitò con fracasso sul divano di cuojo ove stava seduto l'ex-sindaco cav decenzio cappadona vai è ito via icchiodo esclamò allora accorrendo e sghignando il vecchietto guardasala che non si commettesse la violenza di buttar via il figlio che o dell'uno o dell'altro era di certo ebbene lo volevano lasciar solo a sentire il rimorso di questa violenza ritornata a loro sola melina non chiese nulla intuí la loro decisione ma intuí pure con quale animo entrambi la avevano presa e una mano spalmata sotto il naso in atteggiamento pensieroso sí ma che par fatto apposta per nasconder baffi e appendici quei quei signori scusi del consiglio disciolto sissignore venuti apposta per ossequiarla signor commendatore a poco a poco però cioè non appena nillí cominciò a formare i primi sorrisi a muoversi a balbettare l'uno e l'altro istintivamente furono tratti a riconoscer ciascuno se stesso in quei primi segni e a escludere ogni dubbio che il figlio non fosse suo ne provavano intanto quasi vergogna come per una debolezza che a confessarla avrebbe potuto renderli ridicoli e forse l'avvertimento di questa vergogna cagionava loro un segreto rimorso appena un filo d'anima trattenuto a forza per riveder loro un'ultima volta tutta l'anima sua tutta la sua vita tutto il suo amore erano in quella culla e là là nei cassetti del canterano ov'era il corredino del bimbo pieno di merletti di nastri e di ricami con quale inflessione di voce e quale atteggiamento d'occhi e di mani curvandosi come chi regge rassegnatamente su le spalle un peso insopportabile il magro giudice d'andrea soleva ripetere già da un pezzo ella si era arresa a ciò che credeva la loro volontà ma no erano essi ora a volere assolutamente che ella si tenesse il figliuolo dirglielo tranquillissima ora ogni sera uscendo dal ministero non andavano piú insieme come prima a passeggio o in qualche caffè si salutavano freddamente e uno prendeva di qua l'altro di là aspetti perdoni signor commendatore si provò a dire il marcocci se se lei volesse dicevano quei signori e tutto bello in rilievo con poggi e dirupi agavi e palme e sentieri di campagna per cui si dovevano veder venire tutti quei pastorelli ch'eran perciò di varie dimensioni coi loro branchetti di pecorelle e gli asinelli e i re magi e sentirono l'uno per l'altra una profonda pietà che anziché ad unirsi li persuadeva amaramente a tenersi discosti l'uno dall'altra chiuso ciascuno nella propria miseria inconsolabile fuggito due anni dopo in america per ragioni delicatissime di cui è meglio non far parola il fatto è che il suocero cedendo obtorto collo alle nozze impose alla figlia come condizione imprescindibile di non derogare d'un punto alla sua santa fede difficilissimo se n'accorse bene quella volta il giudice d'andrea appena alzò gli occhi a guardare il chiàrchiaro che gli era entrato nella stanza mentr'egli era intento a scrivere e carlino prese a inseguir per la stanza tito che si allontanava scrollandosi per trattenerlo a ragionare e non intendeva che assumendo ora quel tono persuasivo quella pacata difesa della donna faceva peggio ora durante l'ultima amministrazione qualcuno degli assessori aveva dovuto commettere qualche piccola sciocchezza amministrativa il cavalier decenzio non sapeva bene era re lui regnava e non governava che si sentiva struggere ora a quel discorso e approvava e sbuffava e strabuzzava gli occhi alla fine non ne poté piú lo lasciò lí in asso e s'accostò al cavalier cappadona per pregarlo che avvalendosi della sua autorità facesse tacere quell'energumeno era ora l'uno ora l'altro cosí come s'erano accordati senza invidia e senza gelosia tutto era andato bene per due anni con soddisfazione d'entrambi a poco a poco la tenebra cominciò a diradarsi cominciò ad aprirsi sul mare un primo frigido pallore d'alba allora quanto c'era di vaporoso d'arcano quasi di vellutato nel cordoglio di quei due rimasti appoggiati ai fianchi della lancia capovolta su la sabbia tutto preparato da lei con le sue mani anche anche cifrato sí di rosso tutto capo per capo capo per capo volle che la vecchia vicina lo mostrasse loro tanto piú che subito dopo approva ciò che state a dirgli approva col capo approva con precipitosi già già già già come se poc'anzi non fossero state le vostre parole a provocargli quella dispettosissima risata buona disse e quanto l hai pagata melina alzò gli occhi ove la malizietta sorrideva implorante oh poco rispose indovina quanto no dico perché l'ho comperata morto sí sí morto lo sapeva morto pochi mesi addietro a lanciano ancor giovane ne aveva letto con doloroso stupore l'annunzio nel bollettino era uscita da parecchi giorni il figlietto le era morto e quella sera stessa sarebbe ripartita per alatri buona ottima giovine maritata sí il marito le era partito da pochi mesi per l'america sana forte quanto piú vedeva che anche a non trarne alcuna vendetta esso il tradimento restava restava pur sempre l'accordo di quei due nel venir meno per i primi a quanto si era stabilito e tra l'occhio e la stella stabiliva il legame d'un sottilissimo filo luminoso e vi avviava l'anima a passeggiare come un ragnetto smarrito e anche la moglie forse sarebbe diventata sua compagna veramente ed egli avrebbe sentito la gioja d'avere una casa sua una famiglia sua se avesse potuto chiedere e ottenere un trasferimento altrove porto tito si voltò a guardarlo e disse seccamente e io neppure il silenzio in cui l'uno e l'altro dopo questo scambio di parole con estremo sforzo si tennero per un lungo tratto pur sicuro che non eccederemo codesti pastorelli con le fiscelline di ricotta e i panierini d'uova e il cacio raviggiolo sono un caro scherzo chi lo può negare poteva egli allora pretendere che quest'altro si assumesse intero il rimorso di buttar via il proprio figliuolo per far piacere a lui se egli tito avesse avuto la certezza d'essere il padre e carlino avesse preteso che il figliuolo fosse buttato via non si sarebbe egli ribellato ma capisci che ora che ho imparato a lavorare non posso piú buttarlo via lo terrò con me mi darà qui conforto e compagnia e poi quando voi non mi vorrete piú avrò lui almeno avrò lui capisci lo so non devi né puoi dirmi di sí per ora da solo vennero incontro alla meravigliosa sorpresa il nonno pietro coi nipotini e la figlia e tutta la folla degli invitati mentre già l'incenso fumava e i zampognari davano fiato alle loro ciaramelle ah che sbaglio aveva commesso melina non rivolgendosi prima a tito e un altro sbaglio piú grosso aveva poi commesso lui riferendo a tito la proposta di lei e tutte le commiserazioni intanto e tutte le cure per il cosí detto proletariato ato ato a questo punto non si sa come la ragazza scollacciata di quel manifesto quasi fosse stufa di offrire invano la sua tazza di birra a uno che le avventava contro tanta furia di gesti irosi e ce n'era pure un terzo lí dipinto a olio grande al vero che se li godeva dall'alto della parete cosí ammusati una gran folla quella mattina all'annunzio dell'invito che il regio commissario aveva fatto al cappadona per interrogarlo su l'ultima gestione amministrativa e chi sa poi forse anche con l'illusione che la scelta stessa della sposa d'una famiglia cosí notoriamente divota alla santa chiesa cattolica minacciava che anziché dai suoi si sarebbe divisa da lui a un caso di trasferimento dunque lí funghire lí stare lí ad aspettare in quell'orrenda solitudine che lo spirito a poco a poco gli si vestisse d'una scorza di stupidità il cappadona si scrollò tutto tre volte ma nossignore ma che governo ma non ci creda glielo dico io che cosa rappresenta lei qua oh insomma gridò il regio commissario levandosi in piedi anche lui io non posso assolutamente tollerare che lei si dia codeste arie davanti a me la laurea sí ebbene voglio anch'io la mia patente signor giudice la patente di jettatore col bollo con tanto di bollo legale era chiaro e perché se adesso erano d'accordo per non aver riconosciuto prima di non aver ragione d'opporsi eh già ora gli pareva troppo tardi e non si voleva piú dare per vinto e che venissero dalla sabina la notte di natale due zampognari a sonar l'acciarino e le ciaramelle i nipotini non ne dovevano saper nulla e quell'altro vittorio emanuele che è il commendatore amilcare zegretti proprio lui il regio commissario passa tra tutti quegli uomini quasi esterrefatti e si caccia con un acuto sgrigliolío delle scarpe prometteva ai concittadini che presto in tribunale sarebbe stata per tutti una magnifica festa orbene proprio per non dare al paese lo spettacolo di quella magnifica festa alle spalle d'un povero disgraziato il d'andrea stette a guardarlo freddamente poi disse quando sarete comodo i ho mandato a chiamare per il vostro bene là c'è una sedia sedete ma una vera e propria guerra religiosa quel benedett'uomo del suocero gliela viene a rinnovare in casa ogni giorno a tutti i costi e con animo inflessibilmente e acerrimamente nemico rientrava al municipio lungo l'androne c'erano parecchie porte murate rimanevano però di qua e di là gli sguanci nella grossezza del muro come tante nicchie e se si vuole prendere il disturbo d'affacciarsi un pochino alla finestra le faccio vedere là l'edificio delle scuole che ho fatto levare io di pianta e costruire a mie spese e arredare di tutto punto io qualche seria costipazione costipazione d'anima s'intende e al giudice d'andrea quando si faceva giorno pareva una cosa buffa e atroce nello stesso tempo come non dormiva lui cosí sul suo tavolino nell'ufficio d'istruzione non lasciava mai dormire nessun incartamento anche a costo di ritardare di due o tre ore il desinare per altri venti minuti di cammino gli toccava aspettare piú di cinque ore in quella stazione era la sorte dei viaggiatori che arrivavano con quel treno notturno da roma e dovevano proseguire per le linee d'ancona o di foggia perché s'era portato via tutto lui aveva provato nel vuoto un gelo di morte con questo gelo nel cuore ritornava ora in abruzzo spirata la licenza di quindici giorni concessagli dal direttore delle scuole normali maschili di città sant'angelo ove da cinque anni insegnava disegno ciascuno dei due pensava che quel batuffolo di carne lí poteva anche non esser suo ma di quell'altro e a tal pensiero per l'odio acerrimo che l'uno portava all'altro avvertivano subito un ribrezzo invincibile non solo a toccarlo ma anche a guardarlo e siccome sopra tutto nella notte appajon vane prive come sono delle illusioni della luce e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso l'animo di chi viaggia e che ci fa vedere sperduti su la terra e al loro posto mise piú propriamente che cosa niente altri giocattoli soldatini di stagno ma tanti ma tanti eserciti di soldatini di stagno d'ogni nazione s'era lasciati crescere da parecchi giorni i peli su le guance la sera stessa di quel giorno memorabile egli profondamente accorato se ne andò con una barbaccia da padre cappuccino mentre l'altro s'insediava di nuovo trionfante nel municipio di ma gli era negato anche di sperare in un tempo lontano questa salvezza perché sua moglie che non s'era voluta muovere dal paese neanche per un breve viaggio di nozze neanche per andare a conoscere la madre e il padre di lui e gli altri parenti a torino ebbene ora lascerò questo e cercherò altro lavoro da fare qui in casa e sarò felice credimi credimi non vi chiederò mai nulla carlino mai nulla concedetemi questa grazia per carità sí sí a me osa dir questo tonò il vittorio emanuele paesano la sua voce s'intese nella piazza sottostante e un uragano di fischi e di grida scomposte si levò minaccioso guarda ti giuro ti giuro che non n'avrete mai nessun fastidio nessun peso mai lasciami dire m'avanza tanto tempo qua ho imparato a lavorare per voi seguiterò sempre a lavorare oh potete star sicuri che non vi mancheranno mai le mie cure arrivò alla balia una lettera del marito che la chiamava in america carlino sanni e tito morena senza che l'uno sapesse dell'altro nel ricevere quest'annunzio andarono da un giovane avvocato loro comune amico conosciuto tempo addietro nella trattoria dove prima si recavano a desinare insieme si restrinse si precisò con nuda durezza come i lineamenti dei loro volti nella incerta squallida prima luce del giorno egli si sentí tutto ripreso dalla miseria abituale della sua casa vicina ove tra poco sarebbe arrivato questo per il momento se poi volevano veramente risolvere la situazione il giovane avvocato non ci vedeva altro mezzo che questo che il figlio non potendo essere di uno soltanto non fosse piú di nessuno dei due e avresti avuto il coraggio cosí commosso e intenerito di dirle di no anche per conto di un altro che forse al tuo posto si sarebbe come te commosso e intenerito rispondi a questo rispondi mascalzone offesa alla memoria alla effigie del nostro gran re irrisione attentato al prestigio dell'autorità bisognava a ogni costo impedirlo mandare presto presto per un barbiere fidato i metterò a ronzare attorno a tutte le fabbriche mi pianterò innanzi a tutte le botteghe e tutti tutti mi pagheranno la tassa lei dice dell'ignoranza io dico la tassa della salute no egli non doveva riferirgliela doveva dire a melina che ne parlasse a tito direttamente e che anzi non gli facesse intravvedere di averne prima parlato a lui ecco come avrebbe dovuto fare ma poteva mai immaginarsi che tito se la pigliasse cosí a male i due lasciarono parlar sempre la vecchia approvando col capo ogni proposta dopo essersi guardati un attimo con la coda che dire a quella povera figliuola in quello stato meglio non dirle nulla di quanto era avvenuto tra loro due trovare una scusa plausibile di quel non andare nessuno de due a trovarla ma che scusa l'unica poteva esser questa che volevano lasciarla tranquilla nello stato in cui era né l'uno né l'altro poterono proferirle si guardarono ciascuno lesse negli occhi dell'altro la sfida a parlare ma lessero anche chiaramente l'odio che adesso li univa in luogo dell'antica amicizia lasciò passare qualche tempo quando le parve il momento opportuno a carlino sanni che quella sera si trovava con lei mostrò con gli occhi bassi e un timido sorriso sulle labbra una pezza di tela comperata il giorno avanti co suoi risparmi forse però almeno a quanto si dice non sarebbe riuscito a impiccarsi il mio amico catellani senza l'ajuto non del tutto disinteressato del giovine millino ambrini fratello della signora gli occhi soli ancora vivi poveri cari santi occhi belli guardando la madre guardando il padre ascoltando i loro discorsi aggirandosi per le stanze e cercando attorno aveva sentito bene che non per lui soltanto aveva avuto fine la vita della casa paterna il cavalier decenzio cappadona l'aveva fatta decorare e addobbare sontuosamente a sue spese nella parete di fondo troneggiava un gran ritratto a olio del primo re d'italia che il cappadona stesso aveva fatto eseguire lí a costanova da un pittore di passaggio sedendo lui per modello si scosse in un brivido lungo che finí quasi in un nitrito iprese i levò dal mio paese dove ora non ho piú nessuno tranne una sorella maritata per conto suo che andrei piú a ffare lí non voglio dare spettacolo della mia miseria a quanti mi invidiarono un giorno quando in nome di questo dio ucciso duemil'anni fa dagli ebrei i cristiani che dovrebbero sentirsi in cristo tutti quanti fratelli per cinque anni si sono scannati tra loro allegramente in una guerra che senza giudizio di quelle che verranno non aveva avuto finora uguale nella storia eppure per la prima volta da circa una settimana dormiva un incartamento sul tavolino del giudice d'andrea e per quel processo che stava lí da tanti giorni in attesa egli era in preda a una irritazione smaniosa a una tetraggine soffocante il commendator zegretti guardò le tende guardò il tappeto si buttò indietro su la spalliera del seggiolone e accarezzandosi ora l'interminabile pizzo mah sospirò né melina tentò minimamente d'indurre l'uno o l'altro a credere che il padre fosse lui ella era nelle mani di tutti e due e a tutti e due non all'uno né all'altro voleva affidarsi proprio a lei sissignore perché io non ho paura inveí pallidissimo il commendator zegretti e se trovo qua fra queste carte qualche irregolarità i manda in galera e la salivazione le si attivava con tanta abbondanza che la voce a tratti quasi vi affogava ah noli vedete qua caro noli m'ha lasciata qua sola con tre ffigliuoli in un paese dove non conosco nessuno dov'ero arrivata da due mesi appena e quella visita mensile in fondo non aveva altro scopo che d'accertarsi se la balia curasse bene il bambino provavano istintivamente una certa diffidenza ombrosa se non proprio una decisa ripugnanza per lui e i due vittorii emanueli si guardarono finalmente negli occhi pallidi e vibranti d'ira io le arie fece con un sogghigno il cappadona non che passando innanzi a un tavolino si sentí chiamare da una signora di piccolissima statura esile pallida magra in fitte gramaglie vedovili prima raccorciandosi poi attrappandosi come un baco infratito che non possa piú fare il bozzolo appena o per qualche rumore o per un crollo piú forte del capo si ridestava e gli occhi gli andavano lí sola sola ah che uomo terribile noli s'è distrutto e ha distrutto anche me la mia salute la mia vita tutto addosso noli lo sapete m'è morto addosso addosso fu peggio quando il segretario marcocci divenuto d'un estremo squallore e molto piú miope dal giorno dell'arrivo una sera cercando in uno sgabuzzino alcune carte ora che il figlio non poteva piú essere né dell'uno né dell'altro ritornarono a poco a poco di nuovo amici come prima con se innumerevoli testimonii potevano venire in tribunale a giurare che egli in tante e tante occasioni aveva dato segno di conoscere quella sua fama ribellandosi con proteste violente e il giudice d'andrea infrontò gl'indici delle mani per significare che le due vie gli parevano opposte il chiàrchiaro si chinò e tra i due indici cosí infrontati del giudice ne inserí uno suo tozzo peloso e non molto pulito avrebbe trovato modo di provvedere all'avvenire suo e dei tre piccini si racconciò con le mani i capelli su la fronte e disse sorridendo al noli chi sa che ffaccia avrò caro amico non è vero migliore occasione di quella non poteva darsi e meglio sí meglio che il bimbo andasse lontano affidato alla balia sarebbero andati a vederlo ad alatri un mese l'uno e un mese l'altro giacché insieme non potevano questo sarà un po difficile sorrise mestamente il d'andrea ma vediamo di intenderci caro chiàrchiaro voglio dimostrarvi che la via che avete preso non è propriamente quella che possa condurvi a buon porto disarma freddo incadaverito e imbellettato con gli abiti che da anni e anni gli restano sempre nuovi addosso e quel certo odore ambiguo della cipria che le donne si dànno dopo il bagno sotto le ascelle e altrove ha il coraggio d'arricciare il naso vedendolo passare il chiàrchiaro ebbe un prorompimento di stizza per la durezza di mente del giudice d'andrea si levò in piedi gridando con le braccia per aria ma perché io voglio signor giudice un riconoscimento ufficiale della mia potenza non capisce ancora da una vettura di prima classe uno spilungone miope squallido con certi baffi biondicci alla cinese tende una valigia al facchino e gli dice piano regio commissario via porto che porto e che via domandò aggrondato il chiàrchiaro né questa d'adesso rispose il d'andrea né quella là del processo già l'una e l'altra scusate son tra loro cosí giacché non era mica provato che egli dovesse avere il rimorso di voler buttare il proprio figliuolo potendo questo benissimo essere invece dell'altro eh già ma a ragionare cosí ad ammettere cioè che il figlio fosse ma anche anzi sopra tutto perché questo bisogno d'aver fatto il bene rende spesso cosí acerbi e irti gli animi di coloro che si vorrebbero beneficare che il beneficio diventa difficilissimo si sprofondava tanto in questa tetraggine che gli occhi aggrottati a un certo punto gli si chiudevano con la penna in mano dritto sul busto il giudice d'andrea si metteva allora a pisolare e pareva ch'egli oltre che della sua povera umile comunissima storia familiare avesse notizia certa di quei mostruosi intrecci di razze donde al suo smunto sparuto viso di bianco eran potuti venire quei capelli crespi gremiti da negro passeggiava si fermava passeggiava ancora un po si rifermava sbuffando ogni volta e scotendo in aria le pugna quella sala del municipio era magnifica dal palco scompartito in rilievo ornato di dorature interminabile quella volta però ecco il signor daniele catellani volle fare l'ultimo anno della grande guerra europea uno scherzo al suo signor suocero pietro ambrini uno scherzo di quelli che non si dimenticano piú lo chiamavano a costanova sua maestà perché era il ritratto spiccicato di ittorio manuele vestito da cacciatore la stessa corporatura gli stessi baffi lo stesso pizzo lo stesso naso cosí sbilenco con una spalla piú alta dell'altra andava per via di traverso come i cani nessuno però moralmente sapeva rigar piú diritto di lui lo dicevano tutti aveva messo in quella relazione con melina tutto il proprio cuore per quel segreto cocente bisogno d'intimità familiare e avvertirono un sordo astio un'agra amarezza di rancore non propriamente contro la donna bene da ciascuna saltava fuori un monello al passaggio del commendatore un saluto militare uno strillo maestà e via a gambe levate i sono parato cosí con questi occhiali con quest'abito mi sono lasciato crescere la barba e ora aspetto la patente per entrare in campo lei mi domanda come ma contro il corpo di lei che nell'incoscienza dell'abbandono aveva evidentemente dovuto prendersi piú dell'uno che dell'altro non gelosia perché il tradimento non era voluto il tradimento era della natura ed era un tradimento quasi beffardo perché non aveva sofferto meno lui della durezza che era stato costretto a usare verso melina per colpa di carlino inutile dunque tentare di metterli d'accordo nillí fu chiuso in collegio ricominciò con la vicinanza piú aspra e piú fiera la tortura di prima e durò un anno il bambino era là nella culla di chi era morta la madre esso restava a tutti e due ma come sentivano che nessuno dei due poteva piú accostarsi a quella culla la frase il cappadona sghignazzando ma si provi si provi vedrà che cosa succede lei qua non rappresenta che quattro mascalzoni messi sú da quel farabutto del mazzarini deputato socialista nemico della patria e del re ha capito del re del re coraggio coraggio signora le disse fresco eh sí fresco ho già moglie io signora mia ah fece la donnetta staccandosi subito moglie avete preso moglie già da quattr'anni signora ho anche un bambino tito stesso alla fine glielo gridò sarà un sospetto ingiusto ma che vuoi farci m'è entrato non posso piú scacciarlo non posso seguitare cosí insieme una relazione che era solo possibile a patto che nessun contrasto sorgesse tra noi ma sentí addirittura artigliarsi le dita nel vedere che colui lo accoglieva senza il minimo riguardo signori miei quell'intruso lí quell'intruso che dimostrandosi fino a tal segno villano e indegno d'abitare in un luogo addobbato con tanto decoro e tanto sfarzo i piace sa mi piace lavorare alla luce del sole eh squittí il cappadona se non si rovinasse la tappezzeria capisco che a lei non importa nulla ma se permette le faccio osservare che importa a me perché è roba mia che fosse meglio cioè per lei e anche per il bimbo tenerli cosí a bada tutti e due senz'affermare mai e senza negare recisamente era difatti una gara tra i due d'amorevolezze di pensieri squisiti di regali uno era stato ma chi de due ella non solo non poteva dire ma non voleva nemmeno supporre legati ancora alla propria famiglia lontana con tutti i ricordi dell'intimità domestica se invece non preferisse buttare indietro la testa ricciuta e nasuta e prorompere in quella sua solita risata nella gola ma sí via vedendo da quei begli occhi neri sgorgare due grosse lacrime il noli invitò la signora ad alzarsi e ad uscire con lui dal caffè per parlare liberamente lungo il viale deserto fino al mare in fondo fiscelle di candida ricotta panieri d'uova e cacio raviggiolo e anche tanti branchetti di boffici pecorelle e somarelli carichi anch'essi d'altre piú ricche offerte seguiti da vecchi massari e da campieri silvestro noli bevuta a lenti sorsi una tazza di latte si alzò per uscire dalla stazione per l'altra porta del caffè in fondo alla sala voleva andare alla spiaggia a respirar la brezza notturna del mare attraversando il largo viale della città dormente che gli si era dimostrato cosí acerrimamente nemico ico ma che lezione lo scioglimento del consiglio eh via miserie melchiorino palí considerava da un punto piú alto la questione one domandarono a nillí se aveva piacere di prendere il posto del suo amicuccio nel cuore e nella casa di quei due poveri genitori e nillí che per i discorsi e i consigli della balia doveva aver capito cosí in aria qualcosa disse di sí rimasto solo carlino pensò un pezzo al senso da cavare da quella prima condiscendenza di tito a cui poi cosí bruscamente era seguito lo scatto che nel modo piú aperto raffermava la sua irremovibile decisione dimostrasse a tutti che egli reputava come un accidente involontario da non doversi tenere in alcun conto l'esser nato semita lotte acerrime ebbe a sostenere per questo matrimonio povera povera creatura e ora per me se vogliono eccomi qua si tolse lei l'incarico d'attendere al cadavere insieme con altre vicine se si vuole alzare un pochino e affacciare alla finestra le faccio vedere piú là un altro edificio l'ospedale costruito arredato e mantenuto anche da me a mie spese ma è un fatto che i maggiori stenti che ci avvenga di soffrire nella vita sono sempre quelli che affrontiamo per fabbricarci con le nostre stesse mani la forca e san giuseppe ha in mano il bàcolo fiorito e dietro sono il bue e l'asinello aveva voluto che fosse ben grande il presepe quell'anno il caro nonno e veramente a nillí non costava alcuno sforzo rispondere secondo i consigli della balia all'uno e all'altro dei due zii piú a te perché stando con l'uno o con l'altro gli sembrava ogni volta che non si potesse star meglio tanto amore e tante cure gli prodigavano entrambi era un'indecenza strillare cosí con tutta quella trucia addosso comprometteva ecco ma il cavalier decenzio cappadona che s'era già ricomposto e se ne stava ora astratto e assorto fece un atto appena appena con la mano e seguitò a lisciarsi il gran pizzo regale non ti pajono sacrosante ragioni perché sissignore io ci sto trenta lire al giorno orno al tramviere al ferroviere ci sto ma datene allora cento al giudice al professore ore niente sissignore eccomi qua disse il chiàrchiaro accostando la seggiola non solo le farò vedere che lei non capisce niente ma anche che lei è un mio mortale nemico lei lei sissignore lei che crede di fare il mio bene ma s'era già accomodato da sé senz'invito il cappadona sulla poltrona di faccia il regio commissario tenendo ancora gli occhi bassi prese a esporre all'ex-sindaco la ragione per cui lo aveva invitato a venire aveva lavorato di nascosto per piú d'un mese con l'ajuto di due manovali che avevan levato il palco in una stanza per sostener la plastica e aveva voluto che fosse illuminato da lampadine azzurre in ghirlanda la poverina scongiurava che tutti e due insieme andassero a trovarla ripetendo ch'era pronta a fare quel che essi volevano vedi per causa tua tutti e due si trovarono sulle labbra le stesse parole carlino per l'ostinazione di tito a non cedere tito per quella di carlino a non andare tutti tutti ci credono e ci son tante case da giuoco in questo paese basterà che io mi presenti non ci sarà bisogno di dir nulla i pagheranno per farmi andar via andarono muti fino alla spiaggia sabbiosa e si appressarono al mare la notte era placidissima la frescura della brezza marina deliziosa cosí sfidato con gli occhi negli occhi tito non volle darsi per vinto e mentí imperterrito io commosso chi te lo dice e dunque è vero esclamò allora carlino trionfante che il cuor duro sei tu e puoi bene andarglielo a dire tempo ch'egli dovesse recarsi al suo ufficio d'istruzione ad amministrare per quel tanto che a lui toccava la giustizia ai piccoli poveri uomini feroci si voltava di scatto con gli occhi che gli schizzavano fiamme e subito ah scusi signor commendatore credevo che fosse il cavalier cappadona capirà perdoni un pandemonio ma radersi no ah radersi no piuttosto il commendator zegretti non per paura ma per non darla vinta a colui che indegnamente si credeva il ritratto di ittorio manuele e per non far fuggire sconfitta nella sua persona la vera immagine del gran re no no via ridere ridere son cose da pensare e da dir sul serio al giorno d'oggi il mio amico signor daniele catellani sa bene come va il mondo tre giorni dopo allorché il bimbo fu partito con la balia per alatri con tutto il corredo preparato dalla povera melina si divisero per sempre fu nei primi tempi una distrazione quella gita d'un giorno un mese sí e un mese no ad alatri una fischiata generale sarebbe scoppiata tutto il paese sarebbe crepato dalle risa fin le case di costanova avrebbero traballato per un sussulto di spaventosa ilarità fino i ciottoli delle vie sarebbero saltati fuori scoprendosi come tanti denti in una convulsione di riso il giudice d'andrea prese alla fine la risoluzione di mandare un usciere in casa del chiàrchiaro per invitarlo a venire all'ufficio d'istruzione anche a costo di pagar lui le spese volle recalcitrarono si scrollarono furiosamente alla proposta l'uno tornò a gridar contro l'altro le ingiurie piú crude per la sopraffazione che intendeva usare il figlio era suo era suo non poteva esser che suo per questo segno e per e vedendo a questa domanda supplichevole restare il giovine tra confuso e seccato e commosso subito gli prese una mano lo attirò a sé e s'affrettò a soggiungere con foga lí non fu piú ripreso ma seguitò nell'animo di entrambi e a mano a mano tanto piú violento quanto piú cresceva la violenza che l'uno e l'altro si facevano per tacere tito avrebbe voluto schivare il discorso tratta dal portafogli la sua quota l'aveva posata sul tavolino senza dir nulla carlino guardati un pezzo quei denari alla fine uscí a dire io non glieli porto ma non gravoso prendevano infine una boccata d'aria facevano benché soli una scampagnata dall'alto dell'acropoli su le maestose mura ciclopiche si scopriva una vista meravigliosa che fare intanto la maternità in quella ragazza assumeva per la loro coscienza un senso e un valore che li turbava tanto piú profondamente in quanto sapevano che ella non si sarebbe affatto ribellata se essi non avessero voluto il chiàrchiaro sedette e facendo rotolar con le mani su le cosce la canna d'india a mo d'un matterello si mise a tentennare il capo per il mio bene ah lei si figura di fare il mio bene signor giudice dicendo di non credere alla jettatura mai piú il conforto quel caldo alito familiare della sua vecchia casa paterna mai piú le cure amorose della madre mai piú il tenero sorriso nello sguardo protettore del padre il commendator zegretti alzò il capo stirandosi un baffo con aria grave e disse ma io non ho paura sa e chi ha paura fece il cappadona dico per queste povere tende per questo tappeto capirà sí sí era vero egli cantava allora fino laggiú a matera ancora aveva nell'anima i dolci canti appassionati della sua giovinezza e nelle belle sere passeggiando con qualche amico sotto le stelle quei canti gli rifiorivano su le labbra avoravo i hanno fatto cacciar via dal banco dov'ero scritturale con la scusa che essendoci io nessuno piú veniva a far debiti e pegni mi hanno buttato in mezzo a una strada con la moglie paralitica da tre anni e due ragazze nubili di cui nessuno vorrà piú sapere perché sono figlie mie forse tanti e tanti s'eran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nella notte ognun d'essi stava lí forse a pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte e ora qua voi stesso vi presentate innanzi a me in veste di jettatore e pretendete anzi ch'io creda alla vostra jettatura sissignore e non vi pare che ci sia contraddizione e ci sono anche le scuole tecniche che il signor mazzarini deputato del collegio non è stato buono a ottenere dal governo com'era d'obbligo e che mantengo io a mie spese io era forse l'ultimo quarto della luna che declinava avviluppata nella caligine su la spiaggia le ondate si allungavano e si spandevano senza spuma per avere un qualche lume dai colleghi diceva per discutere cosí in astratto il caso perché in verità era un caso insolito e speciosissimo quello d'un jettatore e poi sí era presto detto nessun peso nessun fastidio il peso il fastidio sarebbero stati il meno la responsabilità la responsabilità d'una vita perdio che a uno dei due apparteneva di certo ma a quale dei due non si poteva sapere le guardie che presidiavano il municipio caricarono violentemente la folla ma le spinte gli urtoni che scaraventavano di qua e di là i dimostranti e li lasciavano un pezzo compressi da tutte le parti a boccheggiar come pesci non giovarono a nulla le cuffiette ecco ecco le cuffiette sí quella coi fiocchi rossi no quell'altra quell'altra e i bavaglini e le camicine e la vestina lunga ricamata del battesimo col trasparente di seta rossa pareva che con melina ora non ce l'avesse piú se era disposto a rispettare il sentimento di lei e a fare ciò che ella voleva dunque ce l'aveva con lui e carlino sanni credeva anche d'aver maggior diritto perché lui lui tito aveva fatto morire quella povera donna di cui egli aveva avuto sempre pietà ma allo stesso modo tito morena credeva anche d'aver maggior diritto si mise a parlare affollatamente e subito le s'infiammarono di qua e di là le tempie e gli zigomi raddoppiava per un vezzo di pronunzia la effe in principio di parola ho qui perpetuo qui un dolore come un rodío un tiramento qui al cervelletto noli e sono come arrabbiata sí sí sono rimasta come arrabbiata come arsa dentro con un ffuoco con un ffuoco in tutto il corpo il figlietto le era morto per disgrazia nel parto non già per malattia del resto potevano farla visitare da un medico ma non ce n'era bisogno già il bimbo per altro da due giorni s'era attaccato a lei poiché la povera mamma non avrebbe potuto allevarlo ridotta in quello stato è chiaro ormai che hanno bisogno di tutte quelle loro preghiere perché lui il papà deve aver fatto loro di certo chi sa che grosso male al buon gesú specialmente allora le si scrive le si mandano per posta scrivi disse tito scriveremo insieme insieme va bene poiché ti piace di far la parte della vittima e ch'io faccia quella del tiranno prima che in abruzzo era stato professore un anno in calabria un altro anno in basilicata a città sant'angelo vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un affetto che gli riempisse il vuoto in cui si vedeva sperduto aveva commesso la follia di prender moglie a natale rientrando tutti imbacuccati e infreddoliti dalla messa notturna avrebbero trovato in casa quella gran sorpresa il suono delle ciaramelle l'odore dell'incenso e della mirra e il presepe là come un sogno illuminato da tutte quelle lampadine azzurre in ghirlanda una lancia biancheggiante nell'ombra tirata a secco e capovolta su la sabbia le attrasse i si posero a sedere lei da un lato lui dall'altro e rimasero ancora un pezzo in silenzio a mirar le ondate che si allargavano placide vitree su la bigia rena molliccia poi s'offerse da sé infine un caso che rese possibile e accettabile ai due la proposta del giovane avvocato nillí nel collegio durante quell'anno aveva stretto amicizia con un piccolo compagno unico figliuolo d'un colonnello a cui tanto carlino sanni quanto tito morena e perché allora avrebbero sofferto tanto e tanto la avrebbero fatta soffrire tornare indietro come prima non era piú possibile ormai e dunque no no ella doveva tenersi il figliuolo nessuna discussione piú su questo punto due poich'egli alla fine avrebbe fatto quello che essi volevano e non era una violenza questa no perdio seguitava a pagare e basta non sarò piú certo buona per voi vi sarete certo stancati di me ebbene fino a dieci anni sarà ancora ragazzo il mio figliolo e non vi darà né spesa né fastidio perché provvederò io a tutto col mio lavoro quanto per lo spettacolo stomachevole che il governo dava all'intera nazione trescando spudoratamente col partito socialista fino a darla vinta a quei quattro mascalzoni che a costanova andavano per via col garofano rosso il d'andrea sedette anche lui e disse volete che vi dica che ci credo e vi dirò che ci credo va bene cosí nossignore negò recisamente il chiàrchiaro col tono di chi non ammette scherzi lei deve crederci sul serio e deve anche dimostrarlo istruendo il processo sotto la tettoja il capostazione è rimasto a guardare a uno a uno i membri del consiglio disciolto tutti ancora intronati e il cavalier decenzio cappadona basito addirittura e quasi levato di cervello noli non cantate piú io cantare ma sí voi cantavate un tempo nelle belle notti non vi ricordate a matera cantavate l'ho ancora negli orecchi il suono della vostra vocetta intonata dicono però che quella risata cosí irritante del mio amico signor catellani ha la data appunto di questo suo matrimonio misto a quanto pare non per colpa della moglie però bravissima signora molto buona con lui e io domandò carlino ma farai anche tu ciò che ti pare non è mica vero perché no lo capisci bene perché no se non ci vai piú tu non potrò piú andarci neanche io e perché nel dubbio inovviabile i due amici decisero che senza dirne nulla per adesso a melina quando sarebbe stata l'ora l'avrebbero mandata a liberarsi in qualche ospizio di maternità da cui quindi sarebbe ritornata a loro sola ognun d'essi forse stava lí a pensare che la follía accende i fuochi nelle macchine nere e che nella notte sotto le stelle i treni correndo per i piani buj passando strepitosi sui ponti cacciandosi nei lunghi trafori ciecamente di soppiatto la natura s'era divertita a guastar quel nido che essi volevano credere costruito piú dalla loro saggezza che dal loro cuore mazzarini mazzarini strillava piú forte degli altri melchiorino palí è stato lui l'on mazzarini ecco la vendetta che ci ha giurato la lezione memorabile l'ha scelto lui a roma il regio commissario per costanova ova cosí il signor daniele s'era lasciato tentare dal suo demonio vinto sopra tutto da questa capziosa considerazione che cioè sarebbe restato nello scherzo anche lui morena e carlino sanni avevano stimato prudente e giudizioso due anni addietro cioè ai primi aumenti dello stipendio provvedere anche insieme al bisogno indispensabile d'una donna piú s'è imparentato con una famiglia cattolica nera tra le piú nere contraendo un matrimonio cosiddetto misto vale a dire a condizione che i figliuoli e ne ha già cinque fossero come la madre battezzati e perciò perduti irremissibilmente per la sua fede il mio piú acerrimo nemico sa o non sa che i due imputati hanno chiesto il patrocinio dell'avvocato manin baracca sí questo lo so perseguita sarà ridicola ridicolissima ma una vera e propria persecuzione religiosa in casa sua esiste sarà da una parte sola e contro un povero inerme anzi venuto apposta senz'armi per arrendersi e che te ne fai che te ne fai che me ne faccio rimbeccò pronto il chiàrchiaro lei padrone mio per esercitare codesta professione di giudice anche cosí male come la esercita mi dica un po non ha dovuto prender la laurea glielo grido sul muso a lei mascherato a codesto modo trasecolò nel suo furore il commendator zegretti io mascherato disse voglio che sia ufficialmente riconosciuta questa mia potenza spaventosa che è ormai l'unico mio capitale e ansimando protese il braccio batté forte sul pavimento la canna d'india e rimase un pezzo impostato in quell'atteggiamento grottescamente imperioso io fo rispose carlino alzandosi precisamente quello che fai tu né piú né meno e va bene ripeté tito e dunque puoi scriverle che da parte mia sono disposto a rispettare il suo sentimento e a fare tutto ciò che vuole disposto a pagare finché lei stessa non dirà basta sulla fine dell'anno scolastico esso morí all'improvviso una notte lí nel collegio come un uccellino dopo aver chiesto e bevuto un sorso fondo ella fremeva in tutta la misera personcina nervosa e pareva andasse a sbalzi e gesticolava a scatti con le spalle con le braccia con le lunghissime mani quasi scusse di carne melina allora alzò la tela e vi nascose la faccia stette un pezzo cosí poi con gli occhi pieni di lagrime scotendo amaramente il capo disse dunque no proprio no è vero non debbo non debbo preparar nulla i due uomini cosí davanti a petto si guatano allibiti nessuno degli ex-consiglieri osa farsi avanti anche il capostazione che s'era proposto di presentare l'ex-sindaco al regio commissario rimane inchiodato al suo posto privandosi egli solo del piacere e pur non di meno seguitando a dar la parte sua avrebbe potuto anche pensare che faceva un sacrifizio sciocco e fors'anche superfluo sopra a tutto far quello che volevano loro tutt'e due insieme contro di lui non bastava che seguitasse a pagare lasciando all'altro la libertà d'andare a trovar la donna professor noli si fermò perplesso stupito signora oh lei signora nina come mai era la moglie d'un collega del professor ronchi conosciuto sei anni fa a matera nelle scuole tecniche voi dal baracca sissignore io il giudice lo guardò piú imbalordito che mai capisco anche meno di prima ma come per render piú sicura l'assoluzione di quei giovanotti e perché allora vi siete querelato il quel giorno melchiorino palí nella sala d'aspetto della stazione picchiandosi il petto con tutte e due le manine perdute in un vecchio pajo di guanti grigi sforacchiati nelle punte si sfogava a dire ma la faremo noi noi la rivoluzione one noi i maligni dicevano che non aveva altri titoli per esser sindaco di costanova fuor che quella straordinaria somiglianza e che non aveva fatto in vita sua altri studii oltre a quello attentissimo sul ritratto del primo re che gli fosse riconosciuto come sacrosanto il diritto di sorvegliare perché precetti e pratiche fossero tutti a uno a uno osservati scrupolosamente non solo dalla nuova signora catellani ma anche e piú dai figliuoli che sarebbero nati da lei lui venuta la notte di natale appena il signor pietro ambrini con la figlia e i nipotini e tutta la servitú si recarono in chiesa per la messa di mezzanotte il signor daniele catellani entrò tutto fremente d'una gioja quasi pazzesca nella stanza del presepe si riunivano a cena ma spesso non arrivando alla trattoria alla stess'ora e non trovando posto da sedere accanto l'uno cenava a un tavolino e l'altro a un altro ma meglio cosí i figliuoli quei poveri bambini cosí vessati dal nonno cominciano anch'essi ad avvertir confusamente che la cagione di quella vessazione continua che il nonno infligge loro dev'essere in lui nel loro papà tu poi per conto tuo fa quello che credi te lo dico proprio senz'astio bada e con la massima franchezza carlino rimase muto ingrugnato a raschiarsi con le unghie le gote rase e per quel giorno il discorso finí lí e questa ora è la ricompensa caro signore i si manda qua lei non so perché aspetto che lei me lo dica mi spieghi bene che cosa sia venuto a far qua lei ma già lo vedo già lo vedo e il cavalier decenzio cappadona aprendo le braccia si mise a guardare il tappeto rovinato lo sento lo sento bene per me è finita sarà un dispetto sciocco non mi passa sento che non mi passa e allora non posso non voglio piú tornarci ecco ma cose stranissime e quasi inverosimili mostruosi intrecci di razze misteriosi travagli di secoli bisognava immaginare per giungere a una qualche approssimativa spiegazione di quel prodotto umano che si chiamava il giudice d'andrea e forse se ciascuno dei due avesse potuto esser sicuro che il figlio era suo non avrebbe esitato ad assumersene il peso e la responsabilità persuadendo l'altro a ritrarsi ma chi poteva dare all'uno o all'altro questa certezza il demonio che gli s'è domiciliato da tant'anni nella gola quell'anno per natale non gli aveva voluto dar piú requie giú risate e risate senza fine il signor daniele lo aveva veduto per casa tutto assorto in queste misteriose faccende e aveva riso aveva sentito le martellate dei due manovali che piantavano il palco di là e aveva riso la fresca placida tenebra trapunta da tante stelle sul mare avvolgeva il loro cordoglio che si effondeva nella notte e palpitava con quelle stelle e s'abbatteva lento lieve monotono con quelle ondate su la spiaggia silenziosa come mai voi dite il signor daniele catellani andò a cacciarsi in una famiglia munita d'un futuro suocero di quella forza mah si vede che concepita l'idea di contrarre un matrimonio misto volle attuarla senza mezzi termini pronti a soddisfare ogni suo capriccio pendendo ciascuno da ogni suo minimo cenno d'improvviso ma quando già carlino sanni e tito morena erano piú che mai sprofondati nella costernazione circa ai provvedimenti da prendere per l'educazione di nillí che aveva ormai compiuti i cinque anni e poi e poi tanti cannoncini di piombo intere batterie d'ogni foggia d'ogni dimensione puntati anch'essi di sú di giú da ogni parte tutti contro la grotta di bethlehem i quali avrebbero fatto veramente un nuovo e graziosissimo spettacolo ecco la vedovina portandosi alla bocca il fazzoletto listato di lutto guardandolo con gli occhi neri bellissimi affondati nelle livide occhiaje enfiate gli diceva con un lieve tentennío del capo l'atrocità della sua tragedia recente partivano la sera del sabato ritornavano la mattina del lunedí andavano come per obbligo a visitare il bambino questo quasi non esistendo ancora per sé non esisteva neppure propriamente per loro se non cosí come un obbligo con la sua ultima partenza sette anni addietro la vita era finita lí anche per gli altri se l'era dunque portata via lui con sé e che ne aveva fatto dov'era piú in lui la vita rivoluzione rivoluzione incalzava melchiorino palí il quale quand'era cosí eccitato soleva ripetere due e tre volte le ultime sillabe delle parole come se egli stesso si facesse già pare rispondeva all'uno e all'altro la balia dapprima costernata e afflitta da quell'accanita contesa sul bimbo ma poi raffidata appieno per il consiglio che le avevano dato i parenti e i vicini e s'avviò innanzi col petto in fuori aggrondato i baffoni in aria il naso al vento naturalmente a costanova accadde quel che i membri del consiglio disciolto avevano purtroppo preveduto gli s'accostò e fece per posargli una mano su la spalla subito il chiàrchiaro sfagliò come un mulo fremendo signor giudice non mi tocchi se ne guardi bene o lei com'è vero dio diventa cieco per quanto però con questi argomenti cercasse di raffermarsi nella risoluzione di non cedere e volesse concludere che la ragione stava dalla sua tito si sentiva di giorno in giorno crescer l'orgasmo per la passiva ostinazione di carlino oh sai che ti dico io invece fremé tito al colmo del dispetto che n'ho abbastanza io di codesta storia e voglio farla finita carlino gli s'appressò di nuovo minaccioso cioè cioè cioè piano piano caro mio aspetta farla finita adesso in che modo cosí la parte del cuor duro del tiranno la faccio io e tu rimani per lei quello che si era piegato commosso e intenerito e se fosse cosí saltò sú carlino guardandolo da presso negli occhi sei sicuro tu che non ti saresti piegato commosso e intenerito al posto mio si bruciò per disgrazia con la candela che teneva in mano uno di quei suoi baffi biondicci alla cinese e fu perciò costretto a radersi anche l'altro tutto il paese il giorno dopo vedendolo cosí raso lo riaccompagnò quasi in trionfo al municipio ma fatemi il piacere ripeté il giudice d'andrea non facciamo scherzi caro chiàrchiaro o siete impazzito via via sedete sedete qua e tutt'intorno nelle cose preparate per il suo bimbo e nelle quali si era distrutta o piuttosto trasfusa qua sul letto ormai ella non c'era piú non c'eran piú che i resti di lei miseri irriconoscibili questa minaccia arrivò agli orecchi del commendator zegretti il quale d'allora in poi prese a uscire seguito da due guardie e allora da lontano fischi urli e altri rumori sguajati che arrivavano al cielo il pensare cosí di notte non conferisce molto alla salute l'arcana solennità che acquistano i pensieri produce quasi sempre specie a certuni che hanno in sé una certezza su la quale non possono riposare la certezza di non poter nulla sapere e nulla credere non sapendo e lí stesso nella sala d'aspetto indurre il regio commissario a sacrificare almeno il pappafico sí e un pochino pochino anche i baffi prima d'entrare in paese ma chi si prendeva l'accollo di fare una simile proposta al commendator zegretti il d'andrea si struggeva si struggeva di piú incontrando per via gli avvocati nelle cui mani si erano messi quei due giovanotti l'esile e patitissimo avvocato grigli viviamo del soccorso che ci manda da napoli un mio figliuolo il quale ha famiglia anche lui quattro bambini e non può fare a lungo questo sacrifizio per noi signor giudice non mi resta altro che di mettermi a fare la professione del zegretti ecco sissignore qui stesso si potrebbe se lei volesse dicevano mandare per un come si chiama e farsi un pochino pochino almeno ecco i baffi soltanto signor commendatore dicevano quei signori che carlino si strinse nelle spalle fingendo ancora di non comprendere oh bella perché ti bisognava ma l'hai comperata da te e non dovevi potevi dirci che ti bisognava della remissione del signor daniele catellani e della sua buona volontà d'accostarsi senz'urti al mondo altrui ci sono del resto non poche prove della cui sincerità sarebbe io credo indizio di soverchia diffidenza dubitare il vecchio guardasala intanto se lo stava a godere con un risetto canzonatorio su le labbra da uno di quei manifesti un bel tocco di ragazza scollacciata gli offriva ridendo una tazza di birra dalla spuma traboccante come per farlo tacere ma invano se l'ha detto jersera che c'eri tu è segno che t'ha creduto piú tenero di cuore e piú disposto a venir meno a ciò che tutti e due insieme di pieno accordo avevamo stabilito ma nient'affatto perché io le ho detto di no di no precisamente come dici tu che si querelava per diffamazione contro i primi due che gli erano caduti sotto gli occhi nell'atto di far gli scongiuri di rito al suo passaggio diffamazione ma che diffamazione povero disgraziato se già da qualche anno era diffusissima in tutto il paese la sua fama di jettatore come se quel pover'uomo si fosse raso per dare una soddisfazione al comune di costanova e il buon esempio al suo principale il commendator zegretti non si lasciò piú vedere per il paese lo so perché spesso ne abbiamo parlato insieme il signor daniele catellani ride in quel suo modo nella gola non tanto perché gli sembri buffa questa vana ostinazione del fiero suocero a vedere in lui per forza un nemico della sua fede socialista retrogrado conservatore il paese di costanova là due re di cui l'uno il ritratto dell'altro e l'un contro l'altro armato poi la ributtava via spalancando la bocca con un versaccio di nausea e subito si portava una mano sul naso adunco a regger le lenti che per il sudore gli scivolavano brusío oltre l'irrisione che era patente nella curiosità di tutti quegli oziosi qualche altra cosa irritava sordamente il cavalier cappadona quantunque molto munifico al paese era pur non di meno gelosissimo di tutti i suoi doni al comune ma li avrebbe in cuor suo giudicati ingiusti e cattivi era in lei tanta dolcezza dolente e rassegnata con gli occhi il cui sguardo talvolta esprimeva il sorriso mesto delle labbra non mosse regio commissario gli aspettanti lo mirano delusi toccandosi sotto sotto coi gomiti e il cavalier decenzio cappadona si fa avanti con la sua impostatura regale quando tutt'a un tratto è uno scherzo non s'era stabilito no dunque no carlino sanni si scrollò rabbiosamente va bene e ora andrai a dirglielo tu bello mi piace e metteva le piú vive in rapporti ideali di figure geometriche di triangoli e di quadrati e socchiudendo le palpebre dietro le lenti pigliava tra i peli delle ciglia la luce d'una di quelle stelle nessuno de due andò piú a trovar melina e carlino non andando voleva dimostrare a tito che la violenza la commetteva lui che gl'impediva lui d'andare povero ronchi appena arrivato al liceo dopo tanti concorsi disgraziati morto all'improvviso di sincope per troppo amore dicevano di quella sua minuscola mogliettina ch'egli come un orso gigantesco violento testardo si trascinava sempre dietro che li curasse e salvasse dal rischio a cui erano esposti seguitando ciascuno per suo conto a cercare una qualche sicura stabilità d'amore di contrarre un tristo legame esso doveva vivere non potendo né per l'uno né per l'altro esclusivamente sarebbe vissuto per la madre ai loro costi cosí senza che nessuno de due neppur lo vedesse che pare esprima la fierissima stizza ond'è preso nella sala d'aspetto seguito dal suo allampanato segretario particolare mi mi on trova piú la voce quegli intanto non ardisce alzare gli occhi a guardarlo in faccia i chiami il ca il capostazione la prego ma di tutto il mondo di tutti gli esseri e di tutte le cose di quel mare tenebroso e insonne di quelle stelle sfavillanti nel cielo di tutta la vita che non può sapere perché si debba nascere perché si debba amare perché si debba morire e perciò se si fosse raso lui e il regio commissario fosse entrato in sua vece da vittorio emanuele in costanova lo scandalo non si sarebbe evitato scandalo inaudito perché a costanova l'arrivo di quel regio commissario rappresentava un vero e proprio avvenimento avrebbe voluto perciò lasciar lí il discorso ove la sua ragione e quella dell'amico freddamente e cosí fuor fuori potevano restar d'accordo ma carlino turbato dalla stizza non seppe trattenersi ma erano dipinti sui visi gonfii pallidi sudici e sbattuti dei viaggiatori una tetra ambascia un fastidio opprimente un'agra nausea della vita che lontana dai consueti affetti fuor della traccia delle abitudini si scopriva a tutti vacua stolta incresciosa e la guerra cominciò ferocissima tra i due re com'era però da prevedersi la sconfitta fu per il commendator zegretti avendo il cappadona tutto il paese dalla sua all'arrivo e anch'ella la vedovina non vide piú cosí nera e cosí disperata la sua sorte aveva con sé parecchie migliaja di lire cioè la vita assicurata per qualche tempo i vuol bene davvero gli domandò e allora istruisca subito il processo e in modo da farmi avere al piú presto quello che desidero la patente accanto a questa povera piccola amica a cui forse aveva fatto un po di corte in quei giorni lontani oh cosí per simpatia senza malizia per bisogno di sentirsi accanto il tepore d'un po d'affetto la tenerezza blanda d'una donna amica amarezza chi era stato uno de due certamente o forse un terzo ignoto ma no in coscienza né l'uno né l'altro de due amici avevano alcun motivo di sospettarlo dove studenti allora d'università l'avevano conosciuta vinto insieme un concorso al ministero della guerra collegata la loro vita in tutto contento il vecchietto mostrò le forbici al cavalier cappadona non dubiti signor cavaliere che se m'avviene di ripigliarlo a comodo lo acciuffo e lo toso di prepotenza baffi e pappafico signor cavaliere ne aveva chiesto ingenuamente la ragione ciascuno dei due aveva assicurato la balia che il figlio era suo traendone la certezza da questo e da quel tratto del bimbo il quale certo non somigliava spiccatamente né all'uno né all'altro perché aveva preso molto dalla madre come condannare in coscienza quei due giovanotti quali diffamatori per aver fatto al passaggio di lui il gesto che da tempo solevano fare apertamente tutti gli altri e primi fra tutti eccoli là gli stessi giudici quanto per ciò che avverte in sé da un pezzo a questa parte possibile via che in un tempo come il nostro in un paese come il nostro debba sul serio esser fatto segno a una persecuzione religiosa anziché dargli compagnia gli aveva accresciuto attorno la solitudine facendogli sentire ogni momento quanto fosse lontano dall'intimità d'una famiglia che avrebbe dovuto esser sua e nella quale invece né un suo pensiero né un suo sentimento riuscivano mai a penetrare fu un attimo il rimorso per ora li sbigottiva avrebbero avuto tempo di dilaniarsi tutta la vita per ora qua bisognava provvedere ancora d'accordo provvedere alla vittima provvedere al bambino ah no com'era rosso nero repubblicano socialista come voi protettore di farabutti ma radetevi radetevi ci farete miglior figura non profanate cosí l'immagine del re e basta non vi dico altro ce la vedremo caro signore alle prossime elezioni e s'era inchiodato lí per sempre la moglie nata e cresciuta in quell'alto umido paesello privo anche d'acqua coi pregiudizii angustiosi le gretterie meschine e la scontrosità e la rilassatezza della pigra sciocca vita provinciale appena si mostrava per via due tre lo chiamavano forte cavaliere signor sindaco tirava via di lungo e un quarto ecco lo raggiungeva di corsa gli batteva amichevolmente una mano su la spalla caro decenzio ora da piú giorni passando sotto il municipio aveva veduto spalancate al sole le ampie finestre poste sul davanti ch'eran quelle appunto del salone povere tende dunque poveri mobili a quella luce sfacciata e chi sa quanta polvere che disordine il segretario particolare gli s'accosta timido vacillante scusi signor capo una parolina il capostazione accorre premuroso alla sala d'aspetto e vi trova il commendator zegretti con tanto d'occhi sbarrati e fulminanti per guadagnarsi quanto piú potevano il cuore del bimbo a cui ella intanto dava istruzioni non di malizia ma d'accortezza se veniva zio carlo non parlare di zio tito e viceversa e chiuse gli occhi con la speranza che il sonno per la stanchezza del lungo viaggio viaggiava da un giorno e una notte lo togliesse all'angoscia nella quale si sentiva affogare sempre piú man mano che il treno lo avvicinava al luogo del suo esilio come ma cosí me l'assumo stammi a sentire per carità guarda tra dieci anni carlino chi sa quante cose potranno accadere a voi due tra dieci anni e quand'anche voleste seguitare a vivere cosí tutti e due insieme tra dieci anni che sarò piú io in verità ci voleva qualcos'altro e questo qualcos'altro il cavalier decenzio cappadona lo aveva milionario poteva pigliarsi il gusto di sfogare esclusivamente tutta l'attività morale e materiale di cui era capace nella professione di quella somiglianza il giudice d'andrea non poteva dormire passava quasi tutte le notti alla finestra a spazzolarsi una mano a quei duri gremiti suoi capelli da negro con gli occhi alle stelle placide e chiare le une come polle di luce guizzanti e pungenti le altre per ora nillí era piccino piccino e poteva star lí con la balia che assicurava di volerlo tenere con sé come un figliuolo almeno fino al ritorno del marito dall'america ma non ci poteva star sempre crescendo bisognava pur dargli una certa educazione naturalmente voi restate irritati e sconcertati ma badate che è poi certo che il signor daniele catellani farà come voi dite non c'è caso che s'opponga a un giudizio a una proposta a una considerazione degli altri ma prima ride cioè quella stessa parte che molto volentieri si sarebbe assunta lui ove non avesse temuto di far peggio si stizzí del subitaneo accordo e tito rimase stordito di quella stizza inattesa lo guardò un poco gli domandò e tutti i casigliani sarebbero venuti a vedere insieme coi parenti e gli amici invitati al cenone questa gran maraviglia ch'era costata a nonno pietro tante cure e tanti quattrini sí era inutile per adesso amareggiarsi di piú il sangue pensando all'avvenire bastava la tortura presente l'uno e l'altro s'erano confidati con la balia la quale impressionata dal fatto che quei due zii non venivano mai insieme a visitare il nipotino ma perché prevedeva l'opposizione di tito prevedeva l'opposizione eppure forse in fondo sperava che tito invece si assumesse contro a lui la parte di contentare melina bembè bembè e uscí seguito dagli altri sotto la tettoja della stazione melchiorino palí ripeteva ancora una volta che dobbiamo farla noi la rivolu ma vide due carabinieri alla porta della sala d'aspetto e le ultime sillabe della parola gli rimasero in gola ciascuno de due sentiva artigliarsi le dita si dibatteva sotto la morsa d'un'indicibile tortura se per un caso si fossero incontrati insieme là nella casa della balia non potevano piangere l'uno di fronte all'altro sentivano che se per poco nell'orgasmo avessero ceduto al sentimento l'uno al suono del pianto dell'altro sarebbe diventato feroce l'uno si sarebbe avventato alla gola dell'altro per soffocarlo quel pianto a costanova era re la sua casa una reggia teneva in campagna una numerosa scorta di campieri in divisa ch'erano come il suo esercito come le pare ah sí e allora io la invito a uscir fuori là e il commendator zegretti additò fieramente la porta si videro ora l'uno addosso all'altro i due re i baffi tremavano tremavano i pappafichi e i nasi all'erta fremevano resa madre da uno di loro due ora in quello stato si dibatteva in una incertezza angosciosa di chi la colpa che pretendeva ella infine senza fastidio senza peso né responsabilità da parte loro ebbe uno scatto violentissimo e buttò all'aria le carte balzando in piedi e gridandogli ma fatemi il piacere che storie son queste vergognatevi francesi e tedeschi italiani e austriaci russi e inglesi serbi e rumeni bulgari e turchi belgi e americani e ungheresi e montenegrini tutti coi fucili spianati contro la grotta di considerazione per un verso e tanta noncuranza per un altro bella tranquillità le avrebbero data ma via infine nella lettera poteva darle la piú ferma assicurazione che non le sarebbe venuto meno l'assegno e tutto quell'ajuto che avrebbe potuto aver da loro e bobbio si cacciò la tuba in capo e aggrondato feroce con la mano su la guancia si precipitò in cerca d'un dentista recitò o non recitò durante il tragitto senza saperlo di nuovo l'avemaria forse sí forse no il fatto è che davanti alla porta del dentista ma sapeva per esperienza che ad avvilirsi sotto il male o ad arrabbiarsi avrebbe fatto peggio si sforzò dunque di dominarsi andò a buttarsi di nuovo su la greppina e vi rimase un pezzo con le palpebre semichiuse quasi a covar lo spasimo poi le riaprí riprese il libro e la lettura ahi ahi piú forte piú forte oh maria oh maria e bobbio rimase sbalordito quest'ultima reiterata invocazione non era stata sua gli era uscita dalle labbra con voce non sua con fervore non suo i ragazzi facevano il chiasso tra loro gli uomini andavano a caccia o giocavano alle bocce era uno spasso e uno spavento veder correre bobbio dietro alle bocce con quei tre menti e il pancione traballanti e lo studio della filosofia a poco a poco aveva avuto per conseguenza la perdita della fede fervidissima un tempo quando bobbio era fanciullino e ogni mattina andava a messa con la mamma e ogni domenica si faceva la santa comunione nella chiesetta della badiola al carmine aveva recitato l'avemaria e come lui ma sí passato c'era poco da dire per l'avemaria come crederlo gli era venuto di recitarla cosí all'improvviso come una feminuccia una di quelle domeniche ch'era sceso in villa da richieri il cognato con tutta la famiglia moglie e figli e parenti della moglie e parenti dei parenti cinque carrozzate e si era stati allegri piú che mai paf tutti erano restati sospesi e costernati a guardargli la bocca come se davvero s'aspettassero di vederne colar farina ma che farina e all'improvviso un silenzio un gran silenzio gli s'era fatto dentro e anche fuori un gran silenzio misterioso come di tutto il mondo un silenzio pieno di freschezza arcanamente lieve e dolce poco dopo in carrozza solo come aveva voluto abbandonato sprofondato perduto nel rombo dello spasimo atroce mentre lungo lo stradone in salita i cavalli andavano quasi a passo nella sera sopravvenuta ma che era accaduto si era tolta la mano dalla guancia ed era rimasto attonito sbalordito ad ascoltare un lungo lungo respiro di refrigerio di sollievo gli aveva ridato l'anima oh dio ma come il mal di denti gli era passato gli era proprio passato come per un miracolo bava bava gli colava non questo soltanto però era assurdo tutto era assurdo nel mondo e mostruoso e atroce marco saverio bobbio ben noto a richieri non solo per la sua qualità di eccellente e scrupolosissimo notajo ma anche e forse piú per la gigantesca statura che la tuba tre menti e la pancia esorbitante rendevano spettacolosa ormai senza fede e scettico aveva tuttora dentro e non lo sapeva il fanciullo che ogni mattina andava a messa con la mamma e le due sorelline e ogni domenica si faceva la santa comunione nella chiesetta della badiola al carmine e che forse tuttora all'insaputa di lui andando a letto con lui per lui giungeva le manine e recitava le antiche preghiere di cui bobbio forse non ricordava piú neanche le parole se n'era accorto bene lui stesso parecchi anni fa quando appunto gli era occorso questo singolarissimo caso non poteva parlare uno solo andasse giú uno solo a far attaccare subito i cavalli a una delle carrozze arrivate la mattina voleva correre a richieri a farsi strappare il dente ma che al richiamo improvviso d'una sensazione sia sapore sia colore o suono possono ancora dar prova di vita mostrando ancor vivo in noi un altro essere insospettato la bocca semiaperta e gli occhi come di piombo pregando tutti che attendessero a mangiare senza darsi pensiero di lui ma un'ora dopo era ricomparso come uno che non sapesse piú in che mondo si fosse ave maria piena di grazie il signore è con te benedetta tra tutte le donne e benedetto il frutto del tuo ventre gesú santa maria madre di dio prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte cosí sia si trovava a villeggiare con la famiglia in un suo poderetto a circa due miglia da richieri andava la mattina col somarello povero somarello in città per gli affari dello studio che non gli davano requie ritornava la sera che marco saverio bobbio notajo a richieri tra i piú stimati guarí una volta all'improvviso d'un feroce mal di denti recitando un'avemaria bobbio chiuse gli occhi accomodò la bocca ad o come fanno le scimmie e mandò fuori un po nello sconvolgimento della coscienza bobbio all'improvviso aveva provato un tremore un tremito di tenerezza angosciosa per se stesso che soffriva oh dio soffriva da non poterne piú la carrozza passava in quel momento davanti a un rozzo tabernacolo della ss vergine delle grazie iente i è passato tutt'a un tratto da sé lungo lo stradone poco dopo il tabernacolo della madonna delle grazie da sé orbene a questo suo caso singolarissimo di parecchi anni fa pensava bobbio con un risolino scettico a fior di labbra subito subito intanto tutti a sedere appena pronta la carrozza ma no voleva andar sú solo non poteva sentir parlare non poteva veder nessuno per carità solo solo una donna a cartagine guarire d'un cancro col segno della croce fattovi sopra da una donna di recente battezzata ma allo stesso modo il gran sant'agostino avrebbe potuto affermare o diciamo autenticare su la mia testimonianza è passato già da sé e lo dice cosí sia lodato dio bobbio lo guardò con una grinta da cane idrofobo un corno gridò che lodato io i dico da sé ma perché vi dico cosí poi gli ritornava in dominio riequilibrato gli ritornava con certi strani dolori e guasti improvvisi a un braccio a una gamba alla testa piú spesso ai denti e che poi veramente dopo l'avemaria il mal di denti gli era passato lo irritava e lo sconcertava e poi il rimorso di riconoscere anche nello stesso tempo che si mostrava ingrato non credendo non potendo credere che si fosse liberato dal male per quella preghiera all'improvviso sul tardi giusto nel momento di mettersi a tavola uno di quei dolori ma uno di quelli per non guastare agli altri la festa il povero bobbio s'era ritirato in camera con una mano sulla guancia fiato cattivo strinse le labbra e piegando la testa da un lato sempre con gli occhi chiusi si passò di nuovo piú forte la mano su con la mano su la guancia e la fronte contratta e il naso ansante si recò davanti allo specchio della mensola si cacciò un dito a un angolo della bocca e la stirò per guardarvi dentro il dente cariato ciò che conosciamo di noi è però solamente una parte e forse piccolissima di ciò che siamo a nostra insaputa bobbio anzi diceva che ciò che chiamiamo coscienza è paragonabile alla poca acqua che si vede nel collo d'un pozzo senza fondo la carrozza intanto aveva seguitato a salire verso richieri e bobbio intronato avvilito non aveva pensato di dire al vetturino di ritornare indietro alla villa una pungente vergogna di riconoscere prima di tutto il fatto che lui come una feminuccia aveva potuto recitare l'avemaria un caso singolarissimo era accaduto parecchi anni addietro a marco saverio bobbio notajo a richieri tra i piú stimati nel poco tempo che la professione gli lasciava libero si era sempre dilettato di studii filosofici cariato all'impressione dell'aria sentí una fitta piú acuta di dolore e subito serrò le labbra e contrasse tutto il volto per lo spasimo poi levò il volto al soffitto e scosse le pugna esasperato e intendeva forse significare con questo che oltre i limiti della memoria vi sono percezioni e azioni che ci rimangono ignote perché veramente non sono piú nostre ma di noi quali fummo in altro tempo con pensieri e affetti già da un lungo oblío oscurati in noi cancellati spenti levava come un orso ora una cianca ora l'altra da terra e dimenava la testa come se la volesse sbattere alle pareti tutti gli atti e i gesti erano nell'intenzione di rabbia e violenti ma si manifestavano molli e invano quasi per non disturbare il dolore se un molino a vapore proprio un molino a vapore strepitoso rombante era potuto entrargli nella testa e macinargli in bocca sí sí in bocca in bocca furiosamente e rientrando nella villa leggero come una piuma ridente esultante a tutti i convitati che gli erano corsi incontro bobbio aveva annunziato con un lanternino acceso pendulo innanzi alla grata e bobbio in quel fremito di tenerezza angosciosa con la coscienza sconvolta senza sapere piú quello che si facesse aveva fissato lo sguardo lagrimoso a quel lanternino e vedrete che forse di qui a un momento mi ritornerà ma sapete che faccio non mi duole piú ma me lo faccio strappare lo stesso tutti me li faccio strappare a uno a uno tutti ora stesso me li faccio strappare non stavano lí tutti a banchettare festanti mentre lui arrabbiava impazziva mentre l'universo gli si sconquassava nella testa ansando con gli occhi stravolti la faccia congestionata le mani sfarfallanti ora che aveva ottenuto la grazia e infine un segreto timore che per questa ingratitudine subito il male lo potesse riassalire ma che il male non lo aveva riassalito e allora disse vediamo un po montaigne e sant'agostino mi siano testimonii vediamo un po se mi passa ora come mi passò allora chiuse gli occhi e col sorriso frigido su le labbra tremanti per lo spasimo interno recitò pian piano con stento cercando le parole l'avemaria questa volta in latino mandibola perdio il dente o non gli faceva male di nuovo il dente e forte anche gli faceva male perdio di nuovo sbuffò si levò in piedi faticosamente buttò il libro su la greppina e si mise a passeggiare per la stanza i filosofi a suo dire avevano dovuto avere e dovevano avere in bocca almeno un dente guasto schopenhauer certo piú d'uno il mal di denti lo studio della filosofia per non arrabbiarlo di piú per carità per carità a sedere a sedere oh dio lo volevano fare impazzire peggio saltandogli addosso cosí a sedere a sedere niente nessuno poteva dargli ajuto sciocchezze imposture niente per carità eh già fece bobbio a questo punto accentuando il risolino eh già ce grand sainct augustin attesta o diciamo autentica d'aver veduto su le reliquie di san gervaso e protaso a milano un fanciullo cieco riacquistare la vista non voglio di questi scherzi non voglio piú di questi scherzi io tutti a uno a uno me li faccio strappare e si cacciò furibondo tra le risa di quell'amico nel portoncino del dentista il ghigno gli si contorse subito in una smorfia per un tiramento improvviso del dolore ed egli vi applicò la mano sú forte a pugno chiuso il ghigno era di sfida e molti e molti libri d'antica e nuova filosofia aveva letti e qualcuno anche riletto e profondamente meditato purtroppo bobbio aveva in bocca piú d'un dente guasto e niente secondo lui poteva meglio disporre allo studio della filosofia che il mal di denti i denti i denti erano la disperazione di bobbio se n'era fatti strappare cinque sei non sapeva piú quanti ma quei pochi che gli erano restati pareva si fossero incaricati di torturarlo anche per gli altri andati via marco gli gridava la moglie da lontano non ti strapazzare bada marco se starnuti perché dio liberi se bobbio starnutava era ogni volta una terribile esplosione da tutte le parti e spesso tutto sgocciolante si fermò di botto piú che mai grondato con rivoli di sudore per tutto il faccione in tale buffo atteggiamento di balorda sospensione che un amico lo chiamò signor notajo ohé e che fa lí io niente avevo un un dente che mi faceva male la domenica però ah la domenica voleva passarsela tutta e beatamente in vacanza venivano parenti amici e si facevano gran tavolate all'aperto le donne attendevano a preparare il pranzo o cicalavano doveva correre ai ripari con una mano davanti e l'altra dietro non aveva il governo di quel suo corpaccio pareva che esso rompendo ogni freno gli scappasse via gli si precipitasse sbalestrato lasciando tutti con l'anima pericolante in atto di pararglielo pareva lo tenesse come per punizione in bilico su i pochi grigi capelli chiusi e impastocchiati entro una reticella nera cosí immobile non cessava un momento di guardar la giovine che doveva essere la sua signora erano straniere tedesche come potei accertarmi poco dopo udendole parlare una la giovane soffriva forse del viaggio doveva esser malata teneva gli occhi chiusi il capo biondo abbandonato su la spalliera ed era negli occhi però non aveva quella disperata remissione al dolore che si suole avere per un caso di morte ma una durezza di rabbia feroce forse contro qualcuno che le faceva soffrir cosí quella creatura adorata a un tratto nella cupa ombra della sera imminente dalle labbra di quella rozza contadinona si svolse a mezza voce con soavità inverosimile con fascino d'ineffabile amarezza la nenia mesta non so quante volte sospirai fantasticando su quelle due straniere so che di tratto in tratto a ogni sospiro mi riscotevo per guardarmi intorno ella al canto dolcissimo aveva riaperto i begli occhi celesti e li teneva invagati nell'ombra che pensava che rimpiangeva veglio veglio su te fammi la ninna chi t'ama piú di me figlia t'inganna non so perché guardando la giovine straniera abbandonata lí in quell'angolo della vettura mi sentii stringere la gola da un nodo angoscioso di pianto l'altra vecchia dal torso erto massiccio bruna di carnagione pareva stesse sotto l'incubo del suo ispido cappelletto dalle falde dritte stirate a un certo punto dagli occhi chiusi della giovine vidi sgorgare due grosse lagrime e subito guardai in volto la vecchia che strinse le labbra rugose e ne contrasse gli angoli in giú evidentemente per frenare un impeto di commozione il sole era tramontato da un pezzo perdurava fuori ancora un ultimo tetro barlume del crepuscolo ora angosciosa per chi viaggia mamma ecco un altro seccatore cosí m'accolse e me lo meritavo il maggiore dei due ragazzi che poteva aver circa sei anni magrolino orecchiuto coi capelli irti e il nasetto in sú parve a me che il ragazzo ragionasse a meraviglia ma la madre con un fare stanco e infastidito lo rimproverò di nuovo non dire sciocchezze carlino quattro donne lí due ragazzi e una bimba lattante esposta per giunta proprio in quel momento con le gambette all'aria su le ginocchia d'una goffa balia enorme che stava tranquillamente a ripulirla con la massima libertà rivolgendosi alla signora che leggeva in un angolo con un ampio velo verdastro rialzato sul cappello speciosa cornice al volto pallido e affilato e si alzò andò a sederle a fianco e si trasse su l'arido seno il biondo capo di lei che piangeva in silenzio mentre l'altra nutrice nell'ombra ripeteva alla bimba ignara chi t'ama piú di me figlia t'inganna secondo l'intenzione che mi ha suggerito questo titolo avrei desiderato che tutt'intera la raccolta fosse contenuta in un volume solo di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano piú piú l'editore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio e m'ha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi di trenta e piú novelle ciascuno come almeno m'ero rassegnato a chiedergli il ragazzo guardò la madre sorpreso del rimprovero e parve che le dicesse con quello sguardo ma come se l'hai detto tu poi guardò me e sorrise cosí interdetto e nello stesso tempo con una mossa cosí birichina ch'io non seppi tenermi dal dirgli una novella al giorno per tutt'un anno senza che dai giorni dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità i voltai dall'altra parte a osservare le altre due compagne di viaggio che sedevano agli angoli l'una di fronte all'altra tutte e due vestite di nero nostro m'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni né dei mesi né di ciascun giorno l'altra ragazzetta di circa tre anni stava in piedi sul sedile presso il balione e guardava attraverso il vetro del finestrino la campagna fuggente che può sembrar modesto e al contrario è forse troppo ambizioso se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite sotto il titolo novelle per un anno la signora si turbò ma finse di non sentire e seguitò a leggere scioccamente perché il ragazzo com'era facile supporre tornò ad annunziarle con lo stesso tono mamma ecco un altro seccatore chi piangeva o perché piangeva cosí pallida e vinta nel suo cordoglio quella giovane signora la vecchia massiccia piena di forza nel guardarla pareva si struggesse dall'impotenza di venirle in ajuto i due ragazzi si erano addormentati la madre aveva abbassato il velo sul volto e forse dormiva anche lei col libro su le ginocchia solo la bambina lattante non riusciva a prender sonno pur senza vagire si dimenava irrequieta si stropicciava il volto coi pugnetti tra gli sbuffi della balia che le ripeteva sottovoce la ninna cocca bella la ninna cocca e accennava svogliata quasi prolungando un sospiro d'impazienza un motivo di nenia paesana aoòh aoòh di tanto in tanto con la manina toglieva via l'appannatura del proprio fiato sul vetro e se ne stava zitta zitta a mirare il prodigio di quella fuga illusoria d'alberi e di siepi zitto impertinente gridò stizzita la signora poi volgendosi a me con ostentata mortificazione perdoni signore la prego ma si figuri esclamai io sorridendo lo compresi poco dopo quando udii la vecchia vigile domandarle piano con voce oppressa dalla commozione willst du deine amme nah vuoi accanto la tua nutrice grazia almeno di questa cura l'autore delle novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo sai carino se no perdevo il treno il ragazzetto diventò serio fissò gli occhi poi riscotendosi con un sospiro mi domandò e come lo perdevi il treno non si può mica perdere cammina solo con l'acqua bollita sul biranio ma non è una caffettiera perché la caffettiera non ha ruote e non può camminare mentre gli occhi battendo piú e piú volte di seguito frenavano le lagrime quale ignoto dramma si chiudeva in quelle due donne vestite di nero in viaggio lontane dal loro paese e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera potei a stento afferrarmi a un vagone di seconda classe e aperto lo sportello con l'ajuto d'un conduttore accorso su tutte le furie mi cacciai dentro benone ogni volume ne conterrà non poche nuove e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo altre rifuse e ritoccate qua e là e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura ma in ventiquattro il che potrebbe suggerire a chi ne avesse veglia qualche non inutile considerazione sull'indole e le necessità del tempo nostro gli altri dieci dietro a branco il lastricato delle strade aveva schizzato faville tutto il giorno al cupo fracasso dei loro scarponi imbullettati di cuojo grezzo massicci e né fitto senza neanche chiedergli il permesso d'invadere cosí la sua proprietà egli poteva mandare i suoi campieri a cacciarli via tutti come tanti cani e a diroccar le loro case non lo aveva fatto via via calava l'ombra della sera e quanto piú lungo si faceva il ritardo del loro ritorno tanto piú forse si radicava e cresceva nel cuore di tutti lassú quella speranza non potrebbero restare un po indietro gli domandò tenersi un poco discosti se si potesse far credere pietosamente a quel povero vecchio che abbiamo ottenuto la concessione lavato pettinato e parato da morto aveva accanto alla seggiola su cui stava posato come un'enorme balla ansimante la sua cassa d'abete già pronta da parecchi giorni eran preparati sul coperchio di quella cassa una papalina di seta nera la punta dei piedi per dominarla tutta ecco ecco guardate o cristiani a queste due donne qua dove siete mostratevi ma quando dopo molte ore d'affannoso cammino cominciò la salita della montagna s'intravidero da lontano non ostante il bujo già fitto che c'è dico d'umanità d'u non poté seguitare un folto manipolo di guardie e di carabinieri irruppe nella folla e dopo molto scompiglio tra urla e fischi e applausi riuscí a disperderla e sul dorso roccioso della montagna levò con le sue mani la prima casa di canne e creta ora le case lassú sono piú di centocinquanta piú di quattrocento gli abitanti il paese piú vicino o cristiani quella che sarebbe schiumata dalla sua terra tra poco là su la sua fossa e verso di essa allungava i piedi deformati dal gonfiore ridotti come due vesciche entro le grosse calze di cotone turchino appena attorno a lui la sua gente il vecchio nostro con la brama di sapersi seppellito là dove in tante case ora arde il fuoco da lui acceso per la prima volta noi siamo venuti qua a reclamare non un diritto propriamente legale ma d'u che che che era avvenuto sú di carriera di carriera tutta la borgata lassú si era raccolta quasi a celebrare un selvaggio rito funebre il vecchio non sapendo piú reggere all'impazienza dell'attesa sperando stava anche di notte lí seduto boccheggiante con gli occhi alle stelle assistito da tutta la borgata che da un mese non si stancava di vegliarlo se fosse almeno possibile impedirgli la vista di tutte quelle guardie padre sarso si rivolse al maresciallo che gli cavalcava a fianco buone buone le esortava allora il prete sotto sotto anche lui con la voce gonfia di commozione quelle levavano il capo appena e scoprivano gli occhi bruciati dal pianto volgendo intorno un rapido sguardo pieno d'ansietà torbida e schiva erano poi sudati per il gran correre e l'esasperazione a cui erano in preda faceva sbomicare dai loro corpi una certa acrèdine e gli occhi dei dieci uomini anche quelli del prete s'invetravano di lagrime appena il pianto delle donne sommesso accennava di farsi piú affannoso per l'úrgere improvviso di pensieri che facilmente essi indovinavano lagrime per nostro padre che muore per nostro padre che vuol sapere prima di chiudere gli occhi per sempre che dormirà nella fossa che s'è fatta scavare sotto l'erbuccia insomma tutto l'occorrente per l'ultima vestizione attorno coi lumi era tutta la gente della borgata che cantava al vecchio le litanie sancta dei genitrix ma sí meglio morto nell'incertezza con la speranza almeno che essi fossero riusciti a strappare al barone la concessione del camposanto sú noi non siamo qua per vivere soltanto o cristiani siamo qua per vivere e per morire se una legge umana iniqua nega al povero in vita il diritto d'un palmo di terra su cui posando il piede possa dire questo è mio non può negargli in morte il diritto della fossa né sua eccellenza il ministro e neppure sua maestà il re avevano il potere di contentarli in quello che chiedevano alla fine per disperato aveva dovuto promettere che avrebbero avuto udienza dal signor prefetto quella mattina alle undici presente anche il proprietario del fèudo barone di a una mula signor prefetto i nostri morti come bestie macellate il riposo dei morti signor prefetto vogliamo le nostre fosse un palmo di terra dove gettare le nostre ossa e le donne tra un diluvio di lagrime perché siamo forse gente di mal affare da essere scortati cosí dalla forza ma già meglio sí anzi se ci volete ammanettare sú sú andiamo a cavallo a cavallo pareva che avesse affrontato e sofferto il martirio non lo faceva e lasciava vivere e moltiplicare peggio dei conigli ognuna di quelle donne metteva al mondo una ventina di figliuoli tanto che in meno di sessant'anni era cresciuta lassú una popolazione che già s'era fatta scavare nel posto ove sognava che dovesse sorgere il cimitero appena le due figliuole e quel prete gli annunzierebbero il rifiuto quando difatti nel pomeriggio padre sarso e la sua ciurma furono d'aglio ch'era come il segno della loro ferinità se pur s'accorgevano di quei versacci li attribuivano alla nimicizia che in quel momento credevano d'avere da parte di tutti i signori congiurati al loro danno da cui temessero di non trovar piú scampo che nella pazzia erano stati dal sindaco e da tutti gli assessori e consiglieri comunali ora per la seconda volta disse che da anni e anni egli non era piú padrone di andare nelle sue terre dove coloro avevano edificato le loro case e quel prete la sua chiesa senza pagare né censo quanti sette erano rimasti in piedi addossati alla parete dietro i sei seduti tra i quali il prete in mezzo alle due donne queste piangevano con la mantellina di panno nero tirata fin sugli occhi il prefetto gli aveva dato ragione gli aveva anzi promesso di mandare lassú guardie e carabinieri per impedire ogni violenza perché il vecchio da un mese moribondo per idropisia era uomo da farsi seppellire vivo nella fossa nelle dure facce contadinesche irte d'una barba non rifatta da parecchi giorni negli occhi lupigni fissi in un'intensa doglia tetra avevano un'espressione truce di rabbia a stento contenuta parevano cacciati dall'urgenza d'una necessità crudele smanie della soffocazione s'era fatto trasportare su una seggiola al posto dove sarebbe sorto il camposanto innanzi alla sua fossa esalavano tutti compreso il prete un lezzo caprino misto a un sentor grasso di concime cosí forte che gli altri aspettanti o storcevano la faccia disgustati o arricciavano il naso qualcuno anche gonfiava le gote e sbuffava ma essi non se ne davano per intesi c'è gente rispondevano gli uscieri alla fine l'uscio s'aprí e venne fuori dalla sala dopo uno scambio di cerimonie proprio lui il barone di màrgari col faccione in fiamme e un fazzoletto in mano tozzo panciuto le scarpe sgrigliolanti insieme col consigliere delegato che finora se ne era stato discosto tra un crocchio di conoscenti stronfiando come se si sentisse a mano a mano soffocare e schiacciare sotto il peso dello scandalo pubblico o cristiani sul dorso d'una mula per essere trasportato sguazzante nella bara per miglia e miglia di ripido cammino tra le rocce e piú volte s'è dato il caso ma non bastava ecco non erano contenti quel prete avvocato che viveva alle loro spalle che aveva imposto a tutti una tassa per il mantenimento della sua chiesa li metteva sú ed eccoli qua non solo volevano stare nelle sue terre da vivi ci volevano stare anche da morti è a circa sette miglia di distanza ognuno di questi uomini a cui muore il padre o la madre la moglie o il figlio il fratello o la sorella deve patir lo strazio di vedere il cadavere del parente issato perché il signor barone di màrgari ci nega barbaramente il permesso di seppellire in un cantuccio sotto la nostra borgatella i nostri morti da poterli avere sotto gli occhi e custodire abbiamo finora sopportato lo strazio si mosse attorniato da gente sempre in maggior numero e terreo ansimante come se fosse or ora uscito da una rissa mortale si mise a raccontare che lui e prima di lui suo padre don raimondo màrgari rappresentati da quella gente là quello era il loro odore e non l'avvertivano l'odore della loro vita tra le bestie da pascolo e da lavoro nelle lontane campagne arse dal sole e senza un filo il maresciallo tardò un pezzo a rispondere diffidava di quel prete temeva di compromettersi acconsentendo alla fine disse vedremo padre vedremo sul posto le undici eran già passate da un pezzo stava per sonare mezzogiorno e il barone non si vedeva ancora intanto l'uscio della sala ove il prefetto dava udienza rimaneva chiuso anche agli altri aspettanti per l'oltracotante predica di quel prete e piú volte aveva cercato di divincolarsi dalle braccia che lo trattenevano per lanciarsi addosso all'arringatore ora che la folla si disperdeva per non morir di sete dovevano ogni mattina andare con le mule per miglia e miglia a una gora limacciosa in fondo alla vallata figurarsi dunque se potevano sprecarne per la pulizia ancora umidi e tesi per l'insolita pettinatura movendo appena le mani enfiate una sul dorso dell'altra gemeva tra il grasso rantolo come per confortarsi e averne refrigerio l'erbuccia avevano già esposto il loro reclamo contro il proprietario del fèudo al consigliere delegato il quale invano s'era scalmanato a dimostrare che né il sindaco né lui né il signor prefetto tali cose straordinarie che nessuno pensò piú di poter fare al vecchio quell'inganno pietoso era su l'alta costa rocciosa come un formicolío di lumi ecco a queste due donne qua sta per morire il padre che è il padre di tutti noi il nostro capo il fondatore della nostra borgata or son piú di sessant'anni quest'uomo ora moribondo salí alle terre di ora pro nobis sancta virgo virginum ora pro nobis e al formicolio di tutti quei lumi rispondeva dalla cupola immensa del cielo il fitto sfavillío delle stelle sul capo del vecchio tremolavano alla brezzolina notturna i radi capelli che la mula è scivolata e la bara s'è spaccata e il morto è balzato tra i sassi e il fango del letto dei torrenti questo è accaduto o cristiani fu trattenuto tutti gli si strinsero attorno come a proteggerlo dalla forza ma il maresciallo riuscí a rompere la calca e ordinò che subito quel moribondo fosse trasportato a casa e che tutti sgombrassero di là la seggiola come un santone su la bara il vecchio fu sollevato e i margaritani reggendo alti i lumi gridando e piangendo s'avviarono verso le loro casupole che biancheggiavano in alto sparse su la roccia la scorta rimase al bujo sotto le stelle a guardia della fossa vuota fasci di paglia ardevano qua e là da cui salivano alle stelle spire dense di fumo infiammato come nella novena di natale e cantavano lassú cantavano sí proprio come nella novena di natale al lume di quelle fiammate o cristiani questa gente è qua in nome di altri quattrocento infelici per reclamare il diritto della sepoltura vogliono le loro fosse padre sarso fu preso per le braccia da un delegato e tradotto insieme con gli altri dodici margaritani al commissariato di polizia intanto il barone di e tanto piú grave sarebbe stata allora la disillusione gesú gesú che strepito di cavalcature pareva una marcia di guerra chi sa come sarebbero restati a màrgari vedendoli ritornare accompagnati cosí da tanta forza il vecchio se ne sarebbe subito accorto e da quel prete ciarlatano come barbari spietati che negavano loro il diritto della sepoltura erano invece da sessant'anni vittime d'una usurpazione inaudita da parte del padre di quelle due donne là uomo terribile soperchiatore e abisso d'ogni malizia i sei seduti balzarono in piedi le due donne levarono acute le strida e il prete fiero si fece avanti gridando con enfasi sbalordito ma questo sepoltura s'era già fatto tardi e si sapevano aspettati con impazienza fin dalla sera avanti chi sa se il vecchio era ancora in vita tutti si auguravano in cuore che fosse morto o padruccio o padruccio piagnucolavano le due donne le grida vedendo accorrere tra strepito di sciabole sú per l'erta una cosí grossa frotta di cavalcature provò a rizzarsi in piedi udí il pianto e le risposte affannose dei sopravvenuti e comprendendo tentò di gettarsi a capofitto giú nella fossa anche quelli che non c'entravano su la strada maestra al precipitarsi di tutti quegli uomini urlanti dal palazzo della prefettura si raccolse subito una gran folla e allora padre sarso al colmo dell'indignazione un pajo di pantofole di panno e un fazzoletto anch'esso di seta nera ripiegato a fascia che appena morto passato sotto il mento e legato sul capo doveva servire a tenergli chiusa la bocca erano dodici dieci uomini e due donne in commissione col prete che li conduceva tredici nell'anticamera ingombra d'altra gente in attesa non avevano trovato posto da sedere tutti quanti questo è un tradimento padre sarso chiamò forte un usciere dall'uscio della sala rimasto aperto il consigliere delegato si rivolse al prete ecco siete chiamato per la risposta entrate voi solo calma signori miei calma il prete agitato sconvolto eis domine accorsero a quel pandemonio da ogni parte uscieri guardie impiegati che a un comando gridato dal prefetto dalla soglia sgombrarono violentemente l'anticamera cacciando via tutti per la scala moriva all'aperto in mezzo ai suoi seduto innanzi alla porta della sua casa terrena non potendo piú stare a letto soffocato com'era dalla tumefazione enorme gonfio di quanto aveva fatto non gli pareva l'ora d'arrivare alla borgata con quella scorta che avrebbe attestato a tutti lassú con quanto fervore con quale violenza egli si fosse adoperato a ottenere al vecchio la sepoltura ecco sí al popolo al popolo e prese ad arringare parlo in nome di dio o cristiani che sta sopra ogni legge che altri possa vantare ed è padrone di tutti e di tutta la terra ebbene no questo no questo mai i sopportava da vivi ma la soperchieria di averli anche morti nelle terre mai anche perché l'usurpazione loro non si radicasse sottoterra coi loro morti per sé e per i loro morti il camposanto il camposanto urlarono di nuovo tutti insieme con le braccia per aria e gli occhi pieni di lagrime i dodici margaritani e il prete prendendo nuovo ardire dallo sbalordimento della folla cercando di sollevarsi quanto piú poteva senza gridare contentandoci di pregare di scongiurare a mani giunte questo barbaro signore ma ora che muore il padre di tutti noi o cristiani noi ma come che risposta poi tutti insieme in gran confusione presero a vociare noi vogliamo il camposanto siamo carne battezzata venivano dalle alture rocciose del fèudo di màrgari ed erano in giro dal giorno avanti il prete fiero tra le due donne in testa e dell'esaltazione pressato dalle domande che gli piovevano da tutte le parti si mise ad agitar le braccia come un naufrago e a far cenni col capo con le mani di voler rispondere a tutti or ora ecco sí piano un po di largo cacciato era stato prima schiaffeggiato e poi sfidato a duello dal tenente de venera comandante il distaccamento perché senza voler dare alcuna spiegazione aveva confermato d'aver detto tanto lei che lui non dubitare ci siamo qua noi per te e per niní niní era un badalone grosso grosso pacioso con le gambette un po a roncolo e la lingua ancora imbrogliata ora ogni mattina prima di recarsi a scuola per ingraziarsi quel vicinato ostile e dimostrar la cura e la sollecitudine che si dava de due orfanelli quand'ella gli era passata davanti con quel gambo in bocca ora poteva egli confessare d'avere ingiuriato cosí quella signorina per un filo morta la moglie morte prima di nascere le sue creature gemelle la casa non era sua la dote non era sua quei due figliuoli non erano suoi che stava piú a far lí se lo domandava lui stesso e vento eh ma era già tutto avvertire e riconoscere che quelle che veleggiavano luminose per la sterminata azzurra vacuità erano nuvole poi sú sú sempre piú alto ardito baldanzoso con un pennacchietto rossigno in cima come una cresta di galletto d'un tratto come una raffica corse per tutto il paese una notizia che sbalordí tutti tommasino unzio canta l'epistola oh ambizioni degli uomini che grida di vittoria perché l'uomo s'era messo a volare come un uccellino ma ecco qua un uccellino come vola è la facilità piú schietta e lieve che s'accompagna spontanea a un trillo di gioja nenè certe mattine scappava di casa in camicia a piedi nudi si metteva a sedere su lo scalino innanzi all'uscio di strada accavalciando una gambetta su l'altra e squassando la testina per mandarsi via dagli occhi le ciocche ribelli mentre lo spirito gli s'immalinconiva e s'assottigliava sempre piú nelle disperate meditazioni con un corpo ben pasciuto e florido da padre abate sopra tutto e con ragione paura delle suocere perché ognuna di quelle mamme disilluse sarebbe certo diventata subito una suocera per lui pensare adesso al goffo apparecchio rombante e allo sgomento all'ansia all'angoscia mortale dell'uomo che vuol fare l'uccellino qua un frullo e un trillo là un motore strepitoso e puzzolente e la morte davanti eh perdio schiaffeggiato e si batterà domani alla pistola col tenente de venera alla pistola alla pistola ora da circa un mese egli aveva seguito giorno per giorno la breve storia d'un filo d'erba appunto d'un filo d'erba tra due grigi macigni tigrati di musco dietro la chiesetta abbandonata di santa maria di loreto dell'esistenza formichetta si nasceva e moscerino e filo d'erba una formichetta nel mondo nel mondo un moscerino un filo e cosí a tommasino unzio uscito suddiacono dal seminario senza piú tonaca per aver perduto la fede era stato appiccicato il nomignolo di canta l'epistola la una megera certo una tiranna ne avrebbe avuto chi sa quanti figliuoli a cui nenè e niní sarebbero stati costretti a far da servi fintanto che a furia di maltrattamenti di sevizie prima l'una e poi e zitto zitto senza dirgliene nulla si mette a vivere per conto suo a godere della buon'aria e dei cibi sani avvenne cosí a tommasino di ritrovarsi in breve e quasi per ischerno della sua vita irreparabilmente crollata e rimasta come un ingombro lí per casa volle però dimostrare a tutti che non s'era spretato per voglia di mettersi a fare il porco come il padre pulitamente era andato sbandendo per tutto il paese e nel fonte dell'acqua benedetta difficilmente chi perde la fede è convinto d'aver guadagnato in cambio qualche cosa tutt'al piú lí per lí non si lagna della perdita in quanto riconosce d'aver perduto in fine una cosa che non aveva piú per lui alcun valore sí perché in fondo via era vedovo ma appena si poteva dire che quasi non aveva avuto tempo d'essere ammogliato e quanto ai figliuoli sí c'erano ma non erano suoi l'onta la trepidazione per lo scandalo enorme furono tali e tanta la rabbia per quella ostinata feroce iniquità caterina mia mi raccomando so so la tua mansuetudine cara ma procura per carità di non dare il minimo incentivo a tutte queste vipere attorno di schizzar veleno udire il vento che faceva nei castagni del bosco come un fragor di mare e nella voce di quel vento e in quel fragore sentire come da un'infinita lontananza la vanità d'ogni cosa e il tedio angoscioso della vita tommasino con gli occhi socchiusi con voce spenta tra un sospiro ch'era anche sorriso dolcissimo gli rispose semplicemente se poi caterina per non farli strillare lasciava nenè spettinata e sporco niní ma guardate qua questi due amorini come sono ridotti una cagnetta scarduffata e un porcellino il vecchio dottor fanti rivolgendo quelle domande a tommasino unzio uscito or ora dal seminario senza piú tonaca per aver perduto la fede la casa intanto fino alla maggiore età di questi ch'erano ancor tanto piccini era per lui e cosí anche il frutto della dote il quale insieme col suo stipendio di professore faceva un'entratuccia piú che discreta lenti ma perdio da quel suo collo cosí lungo egli credeva di saper tuttavia cavar fuori una seducentissima voce e accompagnare le sue frasi dolci e gentili con molta grazia di sguardi di sorrisi e di gesti crescere come una diavola messa sú da quelle perfide pettegole sguajata senza rispetto per nessuno la casa è mia la dote è mia dal canto suo però la signorina olga fanelli giurava e spergiurava con le lagrime agli occhi che non poteva esser quella la ragione dell'ingiuria perché ella non aveva veduto se non due o tre volte quel giovine piú di tutti si struggeva tommasino di non poterla dire sicuro com'era che se l'avesse detta nessuno la avrebbe creduta e che anzi a tutti sarebbe sembrato che egli volesse aggiungere a un segreto inconfessabile non foss'altro quello della libertà di fare e dire certe cose che prima con la fede non riteneva compatibili quando però cagione della perdita non sia la violenza di appetiti terreni ma sete d'anima che non riesca piú a saziarsi nel calice si chiuse in sé e non uscí piú dalla sua cameretta se non per qualche passeggiata solitaria o sú per i boschi di castagni fino al pian della britta rabbiose scrollatine s'impostava fieramente incontro alle minacce immaginarie ai maltrattamenti ai soprusi della futura matrigna che le vicine le facevano balenare e mostrando il piccolo pugno chiuso gridava e io e ogni giorno per una o due ore contemplandolo e vivendone la vita aveva con esso tentennato a ogni piú lieve alito d'aria trepidando era accorso in qualche giorno di forte vento la eccessiva magrezza lo rendeva ispido e aveva il collo troppo lungo e per di piú fornito d'un formidabile pomo d'adamo la sola cosa grossa in mezzo a tanta magrezza questi senz'altro le impose d'obbedire al proprio dovere e alla propria coscienza senza badare alle proteste infami di tutti quei malvagi e guardi il mio toto eccolo là a cavalluccio eh niní gioja cara quanto sei bello to caro to amore il quale del resto non aveva mai neppure alzato gli occhi a guardarla e mai e poi mai neppure per un minimo segno le aveva dato a vedere di covar per lei quella furiosa passione segreta che tutti dicevano nell'incredulità tommasino sfidato a duello stupida alla signorina fanelli confermato senza spiegazioni e ha accettato la sfida il filo d'erba nasceva cresceva fioriva appassiva e via per sempre mai piú quello mai piú sposa sposa quel toto cara della signora ninfa non temere verrai presto a raggiungermi e lascia allora che provveda lui insieme con l'altra a quei due piccini stai pur certa cara che morrà presto anche lui perché tutto è tuo sai la casa è tua la dote della tua mammina è tua tua e del tuo fratellino capisci e devi difenderlo tu il tuo fratellino e se tu non basti ci siamo qua noi a farli stare a dovere una serva vecchia ma lui aveva preso moglie perché la vita di scapolo quell'andare accattando l'amore non gli era parso piú compatibile con la sua età e con la sua dignità di professore che lui forse si sarebbe dichiarato gratissimo se veramente il modo non lo avesse offeso sí sapeva che molti purtroppo giudicano dall'apparenza soltanto rideva e annunziava a tutti sono castigata poco dopo piano piano scendeva con le gambette a roncolo niní in camicina e scalzo anche lui reggendo per il manico l'orinaletto di latta si fosse preso d'una tenerissima pietà per tutte le cose che nascono alla vita e vi durano alcun poco senza saper perché in attesa del deperimento e della morte la fede si può perdere per centomila ragioni e in generale chi perde la fede è convinto almeno nel primo momento di aver fatto in cambio qualche guadagno il professor erminio del donzello costretto a cedere se n'andava come tra le spine voltandosi a sorridere di qua e di là quasi a chiedere scusa alle altre vicine eppure nella piazza aerea del paese tutta frusciante di foglie secche che s'oscurava e rischiarava a una rapida vicenda di nuvole e di sole e ora con quei due piccini no via era era veramente una necessità ineluttabile tutte quante si sarebbero costituite mamme postume della sua povera moglie defunta e nonne di quei due orfanelli e che mamma che nonna che suocera sarebbe stata ad esempio quella signora ninfa della casa senza piú affetti né desiderii né memorie né pensieri senza piú nulla che desse senso e valore alla propria vita la ferita dapprima non parve tanto grave poi s'aggravò la palla aveva forato il polmone una gran febbre il delirio quattro giorni e quattro notti di cure disperate figurarsi attorno le grida di commiserazione e di sdegno delle vicine indignate eccoli qua ignudi sa forse d'essere la nuvola né sapevan di lei l'albero e le pietre che ignoravano anche se stessi e a questa domanda altri prorompimenti di frenetiche amorevolezze in tutte quelle buone vicine dei frutti di questa scuola il professor erminio del donzello si accorse bene per arrivare a un comignolo e per fare uscir poi da questo comignolo un po di fumo subito disperso nella vanità dello spazio e come quel fumo ogni pensiero ogni memoria degli uomini con la figliuola romilda e il figlio toto a nenè e niní che prevenzioni che sospetti insinuavano nelle loro animucce e che paure fa che questi angioletti non gridino e non piangano per nessuna ragione i raccomando va bene ma nenè ecco aveva i capelli arruffati non si doveva pettinare i medici domandarono chi dovesse salvare se la madre o le creaturine la madre s'intende e le due nuove creaturine furono sacrificate d'erba quand'era già a pochi passi dalla chiesetta aveva scorto dietro a questa seduta su uno di quei due macigni la signorina olga fanelli che forse stava lí a riposarsi un po prima di riprendere il cammino lo posava accanto alla sorellina vi si metteva a sedere e ripeteva serio serio aggrondato e con la lingua grossa so cattigato ma davanti all'ampio spettacolo della natura a quell'immenso piano verde di querci e d'ulivi e di castagni degradante dalle falde del cimino fino alla valle tiberina laggiú laggiú e tommasino per contentar la mamma si piegò a ricevere un confessore quando questo al letto di morte gli chiese ma perché figliuolo mio perché sarebbero stati soppressi fremiti di sdegno brividi d'orrore assalivano a siffatti pensieri uomini e donne del vicinato il professor erminio del donzello pareva in pochi mesi invecchiato di dieci anni guardava la povera moglie che gli piangeva davanti disperata e non sapeva dirle niente come non sapeva dir niente a quei due diavoletti scatenati e lui avvertendo e riconoscendo le nuvole poteva anche perché no pensare alla vicenda dell'acqua che divien nuvola per ridivenir poi acqua di nuovo e a spiegar questa vicenda bastava un povero professoruccio di fisica il tenente de venera lo aveva schiaffeggiato tommasino era stanco dell'inutile vita stanco dell'ingombro di quella sua stupida carne via vieni tu almeno caro caro fa vedere alla sorellina come ti fai lavare e niní placido e cupo imitando goffamente il gesto della sorella non mi vollo lavare ma che fa ih strappa i capelli alla grande senti che schiaffi al piccino ah che strazio dio dio abbiate pietà di questi due poveri innocenti nenè e niní restarono orfani anche di madre con uno che non sapevano neppure come si chiamasse né che cosa stesse a rappresentar lí in casa loro signore iddio la dote una piccina alta un palmo che strillava e levava i pugni e pestava i piedi per la dote suddiacono canta l'epistola regge il libro al diacono mentre canta il vangelo amministra i vasi della messa tiene la patina avvolta nel velo in tempo del canone questo conto se l'erano fatto bene tutte le mamme e le signorine del vicinato ma il professor erminio del donzello era certo che si sarebbe attirate addosso tutte le furie dell'inferno se avesse fatto la scelta in quel vicinato ma a spiegare il perché del perché sú nel bosco dei castagni picchi d'accetta giú nella cava picchi di piccone perché con tutte le altre lo vegliassero durante la notte e proprio con gli occhi della mente da lontano vedeva quel suo filo d'erba tra i due macigni sotto le stelle fitte fitte sfavillanti nel cielo nero niní non era ancor nato ma già c'era si aspettava ecco se niní non ci fosse stato forse la mammina quantunque bella e giovane non avrebbe pensato di passare a seconde nozze il padre inoltre non s'era tenuto di prenderlo a schiaffi a calci e di lasciarlo parecchi giorni a pane e acqua e di scagliargli in faccia ogni sorta di ingiurie e di vituperii e dunque il motivo doveva esser gravissimo pareva a tutti non si potesse mettere in dubbio una furiosa passione tenuta finora segreta e forse le aveva gridato in faccia stupida perché ella invece di lui amava il tenente de venera ma d'altra parte aveva compreso che le sue guance le sue spalle il suo stomaco dovevano offrire uno sfogo al padre per il dolore che sentiva anche lui le risa erano prorotte squacquerate appena andato via tommasino inseguito da tutte quelle foglie secche poi l'uno aveva preso a domandare all'altro canta l'epistola e l'altro a rispondere canta l'epistola e chi avrebbe infatti creduto che lui tommasino unzio da qualche tempo in qua nella crescente e sempre piú profonda sua melanconia era destino e non c'era dunque né da fare né da dir nulla la moglie vedendo che non riusciva in nessun modo a scuoterlo da quella fissazione che lo inebetiva si recò per consiglio dallo zio curato tutta scatti tra risatine nervose coi capelli neri irrequieti sempre davanti agli occhi per quanto di tratto in tratto se li mandasse via con rapide rabbiose scrollatine poteva forse durare a lungo cosí quelle famiglie si prestavano con tanto zelo di carità ad accogliere i piccini per adescarlo non c'era dubbio ineffabile lo carezzava lo lisciava con due dita delicatissime quasi lo custodiva con l'anima e col fiato e nel lasciarlo la sera lo affidava alle prime stelle che spuntavano nel cielo crepuscolare come poteva dio permetter questo ah sí di nascosto è vero essi di nascosto erano scappati dal letto e perché erano scappati segno che i due piccini chi sa com'erano trattati quanto piú labili e tenui e quasi inconsistenti le forme di vita tanto piú lo intenerivano fino alle lagrime talvolta per dare a nenè e a niní una guida un sostegno sarebbe passata a sua volta a seconde nozze e sarebbe morta lei allora e a quel secondo marito toccherebbe di riammogliarsi e perfida tiranna spietata megera sarebbe stata solo quell'una che il professor erminio del donzello avrebbe scelto tra esse ma nelle ore che lui sempre coi guanti di filo di scozia insegnava il francese ai ragazzi delle scuole tecniche che scuola facevano quelle vicine là e segnatamente la signora ninfa che ma lasci dire lasci dire professore lei può star sicuro che come stanno da noi non stanno da nessuno la mia romilda ne è pazza sa proprio pazza tanto dell'una quanto profferte era s'intende in ciascuna di queste famiglie piú delle altre caritatevoli e in pensiero per la sorte dei piccini almeno una ragazza da marito o giú per la carraja a valle tra i campi fino alla chiesetta abbandonata di santa maria di loreto sempre assorto in meditazioni e senza mai alzar gli occhi in volto a nessuno subito allora le vicine ecco che comincia ah povere creature dio di misericordia senti senti storceva il collo come una cicogna vede cara signora carissima signorina non vorrei che non vorrei che non gli aveva fatto tanto male la violenza quanto la volgarità dell'atto cosí contrario alla ragione per cui s'era spogliato dell'abito sacerdotale lí su l'erba con le mani intrecciate dietro la nuca guardare nel cielo azzurro le bianche nuvole abbarbaglianti gonfie di sole ma se ne poteva forse andare lo chiedeva con gli occhi rossi e quasi smarriti nel pianto a tutto il vicinato che dal momento della disgrazia gli era entrato in casa da padrone costituendosi da sé tutore e protettore de due orfanelli se tutti e in ispecie il padre e la madre i due padrini il de venera e la signorina stessa si struggevano di saper la vera ragione l'imbarazzo della scelta intanto gli cresceva di giorno in giorno di giorno in giorno lo esasperava sempre piú me figlia t'inganna nenè e niní nenè aveva un anno e qualche mese quando il babbo le morí valore tommasino unzio con la fede aveva poi perduto tutto anche l'unico stato che il padre gli potesse dare mercé un lascito condizionato d'un vecchio zio sacerdote la moglie s'era dovuta asserragliare in casa e c'erano guardie e carabinieri innanzi alla porta tutto il vicinato aveva apposto le firme a una protesta da presentare alla questura per le sevizie che si facevano a quei due angioletti e dire che in principio aveva creduto che dovesse riuscirgli molto difficile trovare una seconda moglie in quelle sue condizioni gliene bisognava una ne aveva trovate subito dieci dodici quindici una piú pronta e impaziente di fronte al sentimento che spirava dalle cose che restano e sopravanzano ad essi impassibili quasi vicende di nuvole gli apparivano nell'eternità della natura i singoli fatti degli uomini la signora unzio religiosissima quando i medici alla fine dichiararono che non c'era piú nulla da fare pregò scongiurò il figliuolo che almeno prima di morire volesse ritornare in grazia di dio ignudi che barbarie con questo freddo far morire cosí d'una bronchite d'una polmonite due povere creaturine quanto al nome se nenè e niní lo volevano proprio sapere la risposta era facile erminio del donzello si chiamava ed era professore professore di francese nelle scuole tecniche non aver piú coscienza d'essere come una pietra come una pianta non ricordarsi piú neanche del proprio nome vivere per vivere senza saper di vivere come le bestie come le piante lo aveva seguito quasi con tenerezza materna nel crescer lento tra altri piú bassi che gli stavano attorno e lo aveva veduto sorgere dapprima timido nella sua tremula esilità stupida in faccia alla signorina olga fanelli fidanzata del tenente la sera avanti lungo la via di campagna che conduce alla chiesetta di santa maria di loreto n'era profondamente convinto il professor erminio del donzello toccava a lui domani la sua vedova quella povera caterina erminio del donzello si ridusse in pochi giorni in fin di vita per un travaso di bile improvviso e tremendo una santa anche una santa avrebbe perduto la pazienza quella povera donna sentiva voltarsi il cuore in petto non solamente per la crudele ingiustizia ma anche per lo strazio di veder quella ragazzetta nenè cosí bellina nenè e niní intanto in casa d'una vicina avevano trovato una gattina mansa e un pappagalletto imbalsamato e ci giocavano ignari e felici mutilare la montagna atterrare gli alberi per costruire case lí in quel borgo montano altre case stenti affanni fatiche e pene d'ogni sorta perché stanco della baja che tutti gli davano e che sarebbe diventata piú acerba e accanita se egli dopo gli schiaffi si fosse ricusato di battersi ma che nessuna pietà nessuna considerazione per lui in tutto quel vicinato per la sua doppia sciagura la prima volta che caterina lo mise in pratica erminio del donzello ritornando da scuola si vide venire con le mani in faccia quel toto della signora ninfa seguito da tutte le vicine urlanti con le braccia levate se con la bontà quei due piccini non si riducevano a ragione usasse pure la forza il consiglio fu savio ma ahimè non ebbe altro effetto che affrettar la fine del povero professore ma che no non quella qualche altra ragione doveva esserci sotto ma quale per niente non si grida stupida in faccia a una signorina era chiaro e veramente tutti in paese giudicavano che soltanto una stupida si potesse innamorare di quel ridicolissimo de venera ma non lo poteva credere lui naturalmente il de venera e perciò aveva preteso una spiegazione con la scuola tutte le mattine le lezioni particolari nelle ore del pomeriggio la correzione dei còmpiti tutte le sere una serva in casa egli era giovine e caldo quantunque di fuori non paresse e ruvidi i baffi ruvidi i capelli pettinati a ventaglio dietro gli orecchi e gli occhi armati di occhiali a staffa poiché il naso non gli si prestava a reggere un piú svelto pajo di lenti e che i giudizii che si davano di lui forse erano iniqui addirittura perché effettivamente la figura non lo ajutava troppo allorché dopo un anno di titubamenti e angosciose perplessità scelta alla fine una casta zitella attempata di nome caterina nipote d'un curato la sposò e la portò in casa si sarebbe dedicata tutta alla piccola nenè aveva da campare sul suo modestamente nella casetta lasciatale dal marito e col frutto della sua dote se egli avesse fatto a lungo le viste di non comprenderlo tra un po di tempo gli avrebbero chiuso la porta in faccia non c'era dubbio neanche su questo e allora poteva forse da solo attendere a quei due piccini e cosí per poco tempo per un giorno solo talvolta e in un piccolissimo spazio avendo tutt'intorno ignoto l'enorme mondo la vacuità enorme e impenetrabile del mistero mangione aveva il musetto sporco e sporchi anche i ginocchi non si doveva lavare nenè vieni amorino che ti pèttino e nenè pestando un piede non mi voglio pettinare già nenè che s'era fatta una bella bamboccetta vispa e tosta con le fossette alle guance la boccuccia appuntita gli occhietti sfavillanti acuti e furbi venivano tutti e tre quasi ogni mattina a strappargli di casa i piccini perché non li conducesse altrove via uno almeno ne desse loro uno almeno o nenè o niní meglio nenè oh cara ma anche prima di chiuder gli occhi per sempre si chiamò la moglie accanto al letto e con un fil di voce le disse caterina mia vuoi un mio consiglio tutta la pietà era per i due orfanelli di cui in astratto si considerava la sorte ecco qua il patrigno adesso senza alcun dubbio avrebbe ripreso moglie era uno sbalordimento misto d'ilarità che pareva s'appigliasse a un interrogazione su questo o quel dato della notizia non precipitare di botto avevate preso gli ordini tutti no fino al suddiaconato ah suddiacono e che fa il suddiacono subito all'atto quelle le si precipitavano addosso se la strappavano per soffocarla di baci e di carezze oh cara amore angelo sí cara cosí pareva anzi che la morte della moglie e delle sue creaturine gemelle fosse giudicata da tutti come una giusta e ben meritata punizione o per paura di non arrivare a tempo a proteggerlo da una greggiola di capre che ogni giorno alla stess'ora passava dietro la chiesetta e spesso s'indugiava un po a strappare tra i macigni qualche ciuffo e volle battersi alla pistola la mattina appresso all'alba proprio là nel recinto del tir'a segno una palla in petto era inebetito no non parlava perché si sentiva male e si sentiva male perché perché proprio portavano con sé questo destino quei due piccini là sentiva a poco a poco rasserenarsi in una blanda smemorata mestizia tutte le illusioni e tutti i disinganni e i dolori e le gioje e le speranze e i desiderii degli uomini gli apparivano vani e transitorii perché era una necessità ineluttabile che il professor erminio del donzello riprendesse moglie se l'aspettava di giorno in giorno tutto il vicinato e per dir la verità ci pensava sul serio anche lui il sacrifizio però non valse a nulla perché dopo circa un mese di strazii atroci la povera mammina se ne morí anche lei disperata e se caterina lo costringeva appena o s'accostava loro col pettine o col catino strilli che arrivavano al cielo oh caro e baci e chicche e carezze senza fine il professor erminio del donzello non sapeva come schermirsi sorrideva angustiato si volgeva di qua e di là si poneva innanzi al petto le mani inguantate che piú delle altre gli aveva fatto e seguitava a fargli le piú pressanti esibizioni d'ogni servizio insieme con la figliuola romilda e il figlio toto e tutte senza eccezione queste ragazze da marito sarebbero state mammine svisceratamente amorose di quei due orfanelli e impetuosamente i due piccini in questa o in quella casa erano abbracciati e inondati di lagrime perché il professor erminio del donzello uomini bastava guardare quegli alti monti di là dalla valle tiberina lontani lontani sfumanti all'orizzonte lievi e quasi aerei nel tramonto quella poverina pareva seguitasse a recitar le orazioni anche quando con gli occhi bassi parlava della spesa o del bucato pur non di meno il professor erminio del donzello ogni mattina prima d'andare a scuola le diceva che lo vegliavano ebbene quel giorno venendo alla solita ora per vivere un'ora con quel suo filo oh in quanti modi si nasceva e per una volta sola e in quella data forma unica perché mai due forme non erano uguali altro che tommasino adesso tommasone canta l'epistola ciascuno a guardarlo avrebbe dato ragione al padre ma si sapeva in paese come il povero giovine vivesse e nessuna donna poteva dire d'essere stata guardata da lui fosse pur di sfuggita imbrogliata quando nenè la sorellina levava il pugno e gridava e io l'ammazzo si voltava piano piano a guardarla e domandava con voce cupa e con placida serietà l'ammassi davero accettò la sfida ma a patto che le condizioni del duello fossero gravissime sapeva che il tenente de venera era un valentissimo tiratore ne dava ogni mattina la prova durante le istruzioni del tir'a segno finora cosí il vento come le capre avevano rispettato quel filo d'erba e la gioja di tommasino nel ritrovarlo intatto lí col suo spavaldo pennacchietto in cima era ineffabile con le mani costantemente calzate da guanti di filo di scozia che non si levava neanche a scuola impartendo le sue lezioni di francese ai ragazzini delle tecniche che naturalmente ne ridevano il padre era morto e la mamma per provvedere a loro si era rimaritata ed era morta ora ora toccava a lui oltre due macigni ingrommati quasi avesse paura e insieme curiosità d'ammirar lo spettacolo che si spalancava sotto della verde sconfinata pianura s'era guardata un po attorno poi distrattamente allungando la mano aveva strappato giusto quel filo d'erba e se l'era messo tra i denti col pennacchietto ciondolante forse per il troppo pensiero di niní non badò che si potesse dare il caso d'aver altri figliuoli da questo secondo marito ma non trascorse neppure un anno che si trovò nel rischio mortale d'un parto doppio ma tommasino aveva sopportato tutto con dura e pallida fermezza e aspettato che il padre si convincesse non esser quelli propriamente i mezzi piú acconci per fargli ritornar la fede e la vocazione e cosí via via un'infinita sequela di sostituti genitori sarebbe passata in poco tempo per quella casa la prova evidente era nel fatto ch'egli si sentiva già molto molto male la persuase ad accettar la domanda d'un buon giovine che prometteva d'esser padre affettuoso per i due poveri orfanelli nenè aveva circa tre anni e niní uno e mezzo quando la mammina passò a seconde nozze il motore si guasta il motore s'arresta addio uccellino uomo diceva tommasino unzio lí sdrajato sull'erba lascia di volare perché vuoi volare e quando hai volato è vero intanto che il corpo anche quando lo spirito si fissi in un dolore profondo o in una tenace ostinazione ambiziosa spesso lascia lo spirito cosí fissato padre per un filo d'erba e tutti credettero ch'egli fino all'ultimo seguitasse a delirare dopo averli ben lavati e calzati e vestiti se li prendeva per mano uno di qua l'altra di là e li andava a lasciare ora in questa ora in quella famiglia tra le tante che si erano profferte si era fermato non osando avvicinarsi per aspettare ch'ella riposatasi gli lasciasse il posto e difatti poco dopo la signorina era sorta in piedi forse seccata di vedersi spiata da lui aveva composto la faccia caprigna a una tale aria che tutti gli sfaccendati del paese seduti in giro innanzi alla farmacia dell'ospedale parte storcendosi e parte turandosi la bocca s'erano tenuti a stento di ridere il pensiero d'un maschio da educare cosí inesperta come lei stessa si riconosceva e senza guida o consiglio di parenti né prossimi né lontani per carità gemeva implorava il professor carmelo sabato tra le lagrime sussultando enrichetto enrichetto mio no per carità non mi dire che ho un'anima immortale per star piú comodo su la panchetta bassa di legno a sedere con le gambe distese e aperte una qua una là sotto il tavolinetto rustico imporrito dalla pioggia e dal sole aveva in bocca di nuovo il bicchiere che già gli ballava in mano accennò di sí col testone seguitando a bere egli si rimise di nuovo cominciò a dir di sí di sí col capo aspettando il pianto che alla fine gli proruppe dapprima con un mugolío dalla gola serrata poi in tremendi singhiozzi ma sentite come parlate ancora bene voi professore e ricordo che sempre avete parlato cosí bene voi anche quando ci facevate lezione m'hanno scritto tutt'e due volevano veder la madre m'hanno scritto socchiuse gli occhi e aspirò col naso a lungo perché poi volete vedere piccole e meschine quelle che a tutti pajono grandi e gloriose pajono e sono professore e bevevano vino il professor sabato vino fino a schiattarne voleva morire il professor lamella birra non voleva morire il professor carmelo sabato scamiciato col testone ciondolante il viso bagnato di lagrime sbirciò l'uno e l'altra sorpreso intontito da tanta premura silenziosa ancora sorretto per le ascelle ansimante guardò un pezzo la morta quasi atterrito in silenzio poi si volse al lamella come a fargli una domanda ah che vuol dire vuol dire ch'egli intende e concepisce l'infinita grandezza dell'universo e come si può dir piccolo dunque si calmò esortato dalle due suore poi non pensando d'aver lasciato sú nella terrazza la giacca cominciò a frugarsi in petto con una mano un'anima me la ricordo io la vostra anima nobile accesa di bene me la ricordo io per carità le due suore si voltarono inorridite il lamella si chinò subito a strapparlo da terra e trascinarlo via nella stanza accanto fuori fuori ecco sí ecco quello che io dico fuori sarà fuori l'anima immortale e tu la respiri tu sí perché non ti sei ancora guastato qualcosa che se io affiso cosí gli occhi alle stelle ecco s'apre egregio professore s'apre e diventa come niente piaga di spazio in cui roteano mondi dico mondi ma vide il professor sabato immobile come morto con la fronte appoggiata allo spigolo del tavolinetto era stato forse lo strido d'un pipistrello di cui sento e comprendo la formidabile grandezza ma questa grandezza di chi è è mia caro professore perché è sentimento mio e come potete dunque dire che l'uomo è piccolo se ha in sé tanta grandezza e che non è mai cosí piccolo come quando si sente grande questo significa e che conforto che consolazione ti può venir da questo alla fine sorreggendolo per le ascelle lo introdussero a traverso due stanzette buje nella camera in fondo illuminata da due candele or ora accese sui due comodini ai lati del letto matrimoniale la suora senza sdegno con umiltà dolente e paziente gli fe cenno di mettersi in ginocchio ecco cosí come faceva lei l'anima eh disse alla fine il sabato con un sussulto l'anima immortale eh signore supplicò l'altra suora piú anziana l'alta terrazza sui tetti irta di comignoli di fumajoli di stufe di tubi d'acqua sotto lo sfavillío fitto continuo delle stelle che pungevano il cielo senz'allargar le tenebre della notte profonda conversavano il professor lamella antico alunno del sabato con due bottiglie di birra una per mano e da piú gli venne fuori con suono stridulo e imbrogliato il ritornello d'una canzonettaccia francese mets-la en trou mets-la en trou seguíto da un ghigno ih che fate ah voi piangete ho capito siete già ubriaco professore il lamella le due suore alzarono le mani come a turarsi gli orecchi col viso atteggiato di commiserazione e ritornarono alla camera della defunta chiudendone l'uscio come se si lamentasse in sogno enrichetto enrichetto mio diceva mi fai male t'assicuro che mi fai male tanto male allungando un braccio poteva prendere da terra la bottiglia prendeva quasi sempre la vuota e si stizziva tanto che alla fine con una manata la mandò a rotolare sul pavimento in pendío il giovane professore accorse confabulò piano con la suora poi tutt'e due vennero premurosamente verso l'ubriaco e lo tirarono per le braccia su in piedi lo pose a sedere su una seggiola e lo scrollò forte forte a lungo intimandogli zitto zitto perché non è piccolo come voi credete l'uomo che le ha fatte l'uomo che ha qua qua in petto in sé la grandezza delle stelle quest'infinito quest'eternità dei cieli l'anima dell'universo immortale le stelle sono grandi io sono piccolo e dunque m'ubriaco è vero questa è la vostra logica ma le stelle sono piccole piccolo tra cose piccole e meschine sí cosí su un corpuscolo infinitesimale dello spazio è vero sí sí infinitesimale ma il sabato allora contro la sopraffazione provò di levarsi fiero in piedi non poté alzò un braccio gridò per carità sei matto giú parrà un tuono parlando il lamella si storceva tutto non poteva star fermo un momento si raggricchiava si stirava dava calci e pugni tu mi rovini tu mi rovini ma a un tratto balenandogli un'idea levò il capo irosamente e gridò all'antico alunno piccole se voi non le concepite grandi la grandezza dunque è in voi e se voi siete cosí grande da concepir grandi le cose che pajono piccole teneva ciondoloni il testone calvo e raso socchiusi gli occhi bovini torbidi venati di sangue sotto le foltissime sopracciglia spioventi e parlava con voce languida velata stiracchiata e vi levo il vino e vi faccio cangiar di sentimento i fai male i faccio bene state a sentire voi dite l'uscio inginocchiate di nuovo a piè del letto funebre udirono a lungo la contesa di quei due rimasti al bujo i proibisco di ricordarlo gridava soffocato il giovine che cercate gli domandò il lamella guardando smarritamente le due suore e l'antico alunno ora l'una ora l'altro rispose due figlie costei due figlie mi buttò alla perdizione due figlie accorsero le due suore a scongiurarlo di calmarsi di tacere di perdonare alla fine nonostante l'ammonimento di lamella professore voi vi raffreddate s'era tolta la giacca e con molti sospiri ripiegatala se l'era messa sotto guardo le stelle è vero no voi dite rimiro è piú bello sí rimiro le stelle e subito sento la nostra infinita inferma piccolezza inabissarsi la notte era afosa e il professor carmelo sabato s'era dapprima snodata la cravatta e sbottonato il colletto davanti poi anche sbottonato il panciotto e aperta la camicia sul petto velloso tese una mano e afferrò un braccio del lamella quella che volevi tu il lamella mortificato davanti alle due suore s'infoscò in volto giovannina vanninella sí un'altra suora pregava inginocchiata e a mani giunte a piè del letto il professor carmelo sabato voi scherzate piccolo ma dentro di me dev'esserci per forza capite qualcosa di quest'infinito se no io non lo intenderei come non lo intende che so questa mia scarpa putacaso o il mio cappello ah sí sí subito si rimise come spaurito il professor carmelo sabato calandosi faticosamente sui ginocchi dalle case dalle vie della città non saliva piú da un pezzo nessun rumore solo di tratto in tratto qualche remoto rotolío di vettura in quella positura piú volte il professore carmelo sabato ascoltando le parole del lamella aveva gemuto improvviso curioso strido zrí ferí il silenzio succeduto vastissimo all'ultima domanda del lamella questi si voltò di scatto come che dite con grande angoscia anzi terrore del vecchio professor sabato che si buttò subito a terra gattoni e le corse dietro per pararla fermarla gemendo arrangolando per carità per carità i farò male ne sono persuaso caro professore ma apposta lo faccio voi dovete guarire vi voglio rialzare e vi ripeto che le vostre idee sono antiquate antiquate antiquate sí l'anima disse piano ansimando l'ubriaco anche lei l'anima la plaga cadde carponi con la faccia a terra e stette cosí un pezzo picchiandosi il petto col pugno ma a un tratto dalla bocca lí contro terra diede di piglio al fiasco furiosamente e ingollò due bicchieri di vino uno sopra l'altro come se li fosse meritati e ne avesse acquistato un incontrastabile diritto dopo quanto aveva detto sú sú smettetela perdio gli gridò i fate rabbia perché mi fate pietà un uomo del vostro ingegno dei vostri studii ridursi cosí vergogna voi avete un'anima un'anima deliziosamente accompagnando l'aspirazione con un gesto espressivo della mano che profumo che profumo lauretta da torino l'altra da genova piú a questo punto una voce dolce chiamò dal fondo della terrazza signore il lamella si volse là nel vano nero dell'usciolo biancheggiavano le ampie ali della cornetta d'una suora di carità rifletteteci bene e mi darete ragione enrichetto enrichetto mio non sono idee implorava quello con voce stiracchiata lamentosa forse prima erano idee il lamella avanti con quasi tutto il peso addosso di quel corpaccio cascante la suora dietro curva a trattener con ambedue le braccia quanto piú poteva quel peso io no mi sono guastato apposta per non respirarla piú m'empio di vino apposta perché non la voglio piú non la voglio piú dentro di me lezione inabissarsi è detto benissimo che cosa diventa la terra voi domandate l'uomo tutte le nostre glorie tutte le nostre grandezze è vero dite cosí e che c'entra e che c'entra gridava intanto il lamella tirate le gambe fuori dell'amaca e agitandole insieme con le braccia come se volesse lanciarsi sul professore conforto consolazione il lamella biondino magro itterico nervosissimo stava sdrajato su una specie d'amaca sospesa di qua a un anello nel muro del terrazzo di là a due bacchette di ferro sui pilastrini del parapetto saltò dall'amaca e si chinò sul professor sabato che appoggiato al muro si scoteva tutto sussultando quasi ruttando i singhiozzi che a uno a uno gli rompevano dal fondo delle viscere fetidi di vino non disse nulla si lasciò condurre cempennante la discesa per la buja angusta ripida scaletta di legno fu difficile rigido impalato sul letto con le braccia in croce stava il cadavere della moglie il professor sabato fece di sí piú volte col testone raso aveva una mano abbandonata come morta su la panchetta e con l'altra sotto la camicia s'acciuffava sul petto i peli da orso che l'uomo è dannato qua a questa atroce disperazione di vedere grandi le cose piccole tutte le cose nostre qua della terra e piccole le grandi là le stelle voi cercate questo lo so voi avete bisogno di vedervi di sapervi piccolo piccolo sí piccolo piccolo significa significa che la grandezza dell'uomo se mai è solo a patto di sentire la sua infinita piccolezza significa che l'uomo è solo grande quando al cospetto dell'infinito si sente e si vede piccolissimo la plaga di spazio dove dove roteano mondi mondi statevi zitto seguitava a gridargli in faccia con voce soffocata il lamella scrollandolo statevi zitto il professor carmelo sabato tozzo pingue calvo con in braccio come un bamboccetto in fasce un grosso fiasco di vino vergognatevi vergognatevi inveí il lamella se la vita ha in sé se l'uomo ha in sé quella sventura che voi dite sta a noi di sopportarla nobilmente il lamella riprese con furia e vi sembra serio questo egregio professore ma scusate se l'uomo può intendere e concepire cosí la infinita sua piccolezza va a guardare le stelle va a guardare le stelle diceva l'altro siete un buffone sí e sai vanninella m'ha dal viso duro arcigno illividito dal riverbero delle candele sul soffitto basso opprimente della camera tu cosí ragioni questo prima di tutto l'ha detto pascal ma va avanti va avanti perdio dimmi ora che significa il sabato insaccò il capo fra le spalle per paura ma guardò da sotto in sú con malizia l'antico alunno la lascio a voi sentitevela dentro voi io non ne posso piú non ne posso piú ora sono il sentimento mio quasi un bisogno figliuolo come questo vino un bisogno e io vi dimostro che è stupido incalzava la respiri come l'aria e te la senti dentro certi giorni piú certi giorni meno ecco quello che io dico fuori fuori per carità lasciala fuori l'anima immortale io no m'ha anche mandato un po di danaro e io non gliel'ho rimandato sai sono andato alla posta a riscuotere il vaglia e e e ci ho comprato la birra per te idealista piccolo piccolo diceva come da una lontananza infinita il professor sabato e il lamella sempre piú infuriato ma lomino invece di ridere si sentì preso da tanto amore per quellirrequieto asinello che con un bacio gli portò via di netto la metà di quellaltro orecchio poi disse al burattino rimonta pure a cavallo e non aver paura quel ciuchino aveva qualche grillo per il capo si voltò erano due carabinieri che cosa fai così sdraiato per terra domandarono a pinocchio assisto questo mio compagno di scuola che gli è venuto male il pappagallo si messe a ridere e viceversa di duemila monete non trovai più nulla la quale il giudice quando seppe che ero stato derubato mi fece subito mettere in prigione per dare una soddisfazione ai ladri di dove col venir via caro mio non si sa mai quel che ci può capitare in questo mondo i casi son tanti e senza dargli nemmeno il tempo di dire ohi se lo mangiò in un boccone con le penne e tutto mangiato che lebbe e ripulitasi la bocca chiuse gli occhi daccapo e ricominciò a fare il cieco come prima povero merlo disse pinocchio al gatto perché lhai trattato così male ho fatto per dargli una lezione che mi condussero allosteria del gambero rosso dove mangiarono come lupi e partito solo di notte incontrai gli assassini che si messero a corrermi dietro e io via e loro dietro e io via e loro sempre dietro e io via finché mimpiccarono a un ramo della quercia grande dunque compar geppetto disse il falegname in segno di pace fatta qual è il piacere che volete da me vorrei un po di legno per fabbricare il mio burattino me lo date perché mi hanno mangiato i piedi e chi te li ha mangiati il gatto disse pinocchio vedendo il gatto che colle zampine davanti si divertiva a far ballare alcuni trucioli di legno aprimi ti dico ripeté geppetto se no quando vengo in casa il gatto te lo do io e tirata fuori la lingua mi prese pari pari e minghiottì come un tortellino di bologna e quantè che siete chiuso qui dentro domandò pinocchio da quel giorno in poi saranno oramai due anni due anni pinocchio mio che mi son parsi due secoli e come avete fatto a campare e dove avete trovata la candela in quel mentre che il povero pinocchio impiccato dagli assassini a un ramo della quercia grande pareva oramai più morto che vivo la bella bambina dai capelli turchini si affacciò daccapo alla finestra per beccarvi alcune grosse faine che erano il flagello di tutti i pollai del vicinato che lui era un povero burattino e che non aveva in tasca nemmeno un centesimo falso via via meno ciarle e fuori i denari gridavano minacciosamente i due briganti e il burattino fece col capo e colle mani un segno come dire non ne ho come fai a dirlo se non lhai nemmeno assaggiata me lo figuro lho sentita allodore voglio prima unaltra pallina di zucchero e poi la beverò allora la fata con tutta la pazienza di una buona mamma gli pose in bocca un altro po di zucchero arrivato sulla strada maestra si voltò in giù a guardare nella sottoposta pianura e vide benissimo a occhio nudo il bosco dove disgraziatamente aveva incontrato la volpe e il gatto vide fra mezzo agli alberi inalzarsi la cima di quella quercia grande alla quale era stato appeso ciondoloni per il collo credendo quasi che fosse un sogno si rigirava questuovo fra le mani e lo toccava e lo baciava e baciandolo diceva e ora come dovrò cuocerlo ne farò una frittata no è meglio cuocerlo nel piatto gli è grosso replicò il delfino perché tu possa fartene unidea ti dirò che è più grosso di un casamento di cinque piani ed ha una boccaccia così larga e profonda che ci passerebbe comodamente tutto il treno della strada ferrata colla macchina accesa ma le gambe di dietro gli rimasero disgraziatamente impigliate nel cerchio motivo per cui ricadde in terra dallaltra parte tutto in un fascio quando si rizzò era azzoppito e a malapena poté ritornare alla scuderia ma la colpa non è mia la colpa credilo marmottina è tutta di lucignolo e chi è questo lucignolo un mio compagno di scuola io volevo tornare a casa io volevo essere ubbidiente io volevo seguitare a studiare e a farmi onore ma lucignolo mi disse il solo difetto che avesse era quello di bazzicare troppi compagni e fra questi cerano molti monelli conosciutissimi per la loro poca voglia di studiare e di farsi onore il maestro lo avvertiva tutti i giorni e anche la buona fata non mancava di dirgli e di ripetergli più volte bada pinocchio pinocchio prese di mala voglia il bicchiere in mano e vi ficcò dentro la punta del naso poi se laccostò alla bocca poi tornò a ficcarci la punta del naso finalmente disse è troppo amara troppo amara io non la posso bere sono io sono un povero tonno inghiottito dal pesce-cane insieme con te e tu che pesce sei io non ho che vedere nulla coi pesci io sono un burattino povero vecchio lo compatisco etcì etcì etcì e fece altri tre starnuti felicità disse pinocchio grazie galoppa galoppa cavallino ché mi preme di arrivar presto il colombo prese laire e in pochi minuti arrivò col volo tanto in alto che toccava quasi le nuvole giunto a quellaltezza straordinaria il burattino ebbe la curiosità di voltarsi in giù a guardare ma nessuno di loro aveva appetito il povero gatto sentendosi gravemente indisposto di stomaco non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana perché si levò il berretto anche lui e lo salutò e a furia di gesti gli fece capire che sarebbe tornato volentieri indietro ma il mare era tanto grosso che glimpediva di lavorare col remo e di potersi avvicinare alla terra a questa parlantina fatta sul serio quei poveri assassini mi par di vederli scapperebbero via come il vento caso poi fossero tanto ineducati da non voler scappare allora scapperei io e così la farei finita ma io non voglio esser digerito urlò pinocchio ricominciando a piangere neppure io vorrei esser digerito soggiunse il tonno ma io sono abbastanza filosofo e mi consolo pensando che quando si nasce tonni cè più dignità a morir sottacqua che sottolio rido di quei barbagianni che credono a tutte le scioccherie e che si lasciano trappolare da chi è più furbo di loro parli forse di me sì parlo di te povero pinocchio di te che sei così dolce di sale da credere che i denari si possano seminare e raccogliere nei campi come si seminano i fagioli e le zucche se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini la mattina dopo quanti zecchini ci troverei è un conto facilissimo rispose la volpe un conto che puoi farlo sulla punta delle dita allora pinocchio mortificato di sentirsi scambiare per un granchio disse con accento risentito ma che granchio e non granchio guardi come lei mi tratta io per sua regola sono un burattino un burattino replicò il pescatore pinocchio che sentì il tonfo e gli schizzi dellacqua urlò ridendo e seguitando a correre buon bagno signori assassini e già si figurava che fossero belle affogati quando invece voltandosi a guardare perché le quattro monete doro me lero nascoste in bocca e uno degli assassini si provò a mettermi le mani in bocca e io con un morso gli staccai la mano e poi la sputai ma invece di una mano sputai uno zampetto di gatto portato a vendere sul mercato degli asini fui comprato dal direttore di una compagnia equestre il quale si messe in capo di far di me un gran ballerino e un gran saltatore di cerchi ma una sera durante lo spettacolo feci in teatro una brutta cascata e rimasi zoppo da tutte due le gambe e dopo le bucce anche i torsoli e quandebbe finito di mangiare ogni cosa si batté tutto contento le mani sul corpo e disse gongolando ora sì che sto bene vedi dunque osservò geppetto che avevo ragione io quando ti dicevo che non bisogna avvezzarsi né troppo sofistici né troppo delicati di palato ma quanto sarebbe stato meglio che avessi continuato a studiare a questora invece di fieno potrei mangiare un cantuccio di pan fresco e una bella fetta di salame le solite storie buona notte grillo buona notte pinocchio e che il cielo ti salvi dalla guazza e dagli assassini appena dette queste ultime parole il grillo parlante si spense a un tratto come si spenge un lume soffiandoci sopra e la strada rimase più buia di prima i prometto disse il burattino singhiozzando che da oggi in poi sarò buono tutti i ragazzi replicò geppetto quando vogliono ottenere qualcosa dicono così i prometto che anderò a scuola studierò e mi farò onore quante disgrazie mi sono accadute e me le merito perché io sono un burattino testardo e piccoso e voglio far sempre tutte le cose a modo mio senza dar retta a quelli che mi voglion bene e che hanno mille volte più giudizio di me e nella gran furia del correre saltava greppi altissimi siepi di pruni e fossi pieni dacqua tale e quale come avrebbe potuto fare un capretto o un leprottino inseguito dai cacciatori che almeno la mia disgrazia possa servire di lezione a tutti i ragazzi disobbedienti e che non hanno voglia di studiare pazienza pazienza lo stesso silenzio avvedutosi che il bussare non giovava a nulla cominciò per disperazione a dare calci e zuccate nella porta allora si affacciò alla finestra una bella bambina coi capelli turchini e il viso bianco come unimmagine di cera solo saremo più di cento ragazzi e il viaggio lo fate a piedi a mezzanotte passerà di qui il carro che ci deve prendere e condurre fin dentro ai confini di quel fortunatissimo paese che cosa pagherei che ora fosse mezzanotte perché poi cadde disteso sulla rena del lido alla vista di quel morticino i ragazzi spaventati si dettero a scappare a gambe e in pochi minuti non si videro più ma pinocchio rimase lì e sebbene per il dolore e per lo spavento anche lui fosse più morto che vivo i meraviglio rispose il burattino quasi offeso per vostra regola io non ho fatto mai il somaro io non ho mai tirato il carretto meglio per te rispose il carbonaio allora ragazzo mio se ti senti davvero morir dalla fame ti sta bene sei stato cattivo e te lo meriti e io gli dissi bada grillo e lui mi disse tu sei un burattino e hai la testa di legno e io gli tirai un martello di legno e lui morì ma la colpa fu sua perché io non volevo ammazzarlo prova ne sia che messi un che vuoi che faccia qui solo in questo mondo ora che ho perduto te e il mio babbo chi mi darà da mangiare dove anderò a dormire la notte chi mi farà la giacchettina nuova in sulle prime la buona donnina cominciò col dire che lei non era la piccola fata dai capelli turchini ma poi vedendosi oramai scoperta e non volendo mandare più a lungo la commedia fini col farsi riconoscere e disse a pinocchio né la fame né la sete né il sonno appena che il carro si fu fermato lomino si volse a lucignolo e con mille smorfie e mille manierine gli domandò sorridendo dimmi mio bel ragazzo dunque la grazia è fatta domandò il povero arlecchino con un fil di voce che si sentiva appena la grazia è fatta rispose mangiafoco portale al tuo babbo e io invece per la strada trovai una volpe e un gatto due persone molto per bene che mi dissero vuoi che codeste monete diventino mille e duemila gli diè improvvisamente uno spintone e lo gettò nellacqua pinocchio con quel macigno al collo andò subito a fondo e il compratore tenendo sempre stretta in mano la fune si pose a sedere sullo scoglio aspettando che il ciuchino avesse tutto il tempo di morire affogato per poi levargli la pelle il povero ciuchino tirato fuori un palmo di lingua durò a leccarsi il naso almeno cinque minuti credendo forse così di rasciugarsi il dolore che aveva sentito ma quale fu la sua disperazione quando voltandosi in su una seconda volta vide che il palco era vuoto e che la fata era sparita e così ti porteremo via le monete doro che hai nascoste sotto la lingua e ora le quattro monete dove le hai messe gli domandò la fata le ho perdute rispose pinocchio alla notizia della grazia ottenuta i burattini corsero tutti sul palcoscenico e accesi i lumi e i lampadari come in serata di gala cominciarono a saltare e a ballare era lalba e ballavano sempre pretenderesti forse burlarti di me burlarmi di voi tuttaltro caro padrone io vi parlo sul serio ma come mai tu che poco fa eri un ciuchino ora stando nellacqua sei diventato un burattino di legno tornò a casa bagnato come un pulcino e rifinito dalla stanchezza e dalla fame e perché non aveva più forza di reggersi ritto si pose a sedere di te chétati grillaccio del malaugurio gridò pinocchio ma il grillo che era paziente e filosofo invece di aversi a male di questa impertinenza continuò con lo stesso tono di voce ma non devessere ancora morto perbene perché appena gli ho sciolto il nodo scorsoio che lo stringeva intorno alla gola ha lasciato andare un sospiro balbettando a mezza voce ora mi sento meglio gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto la quale senza muovere punto le labbra disse con una vocina che pareva venisse dallaltro mondo in questa casa non cè nessuno sono tutti morti pinocchio alla presenza del giudice raccontò per filo e per segno liniqua frode di cui era stato vittima dette il nome il cognome e i connotati dei malandrini e finì col chiedere giustizia più di mille chilometri mille chilometri o colombo mio che bella cosa potessi avere le tue ali se vuoi venire ti ci porto io come sentiamo il patto leviamoci tutte due il berretto nello stesso tempo accetti accetto dunque attenti e pinocchio cominciò a contare a voce alta uno due tre alla parola tre i due ragazzi presero i loro berretti di capo e li gettarono in aria o per dir meglio arrivarono al legno perché come vedete io son fatto di legno durissimo ma dopo dati i primi morsi quei pesci ghiottoni si accorsero subito che il legno non era ciccia per i loro denti tu sei pinocchio preciso e tu io sono il tonno il tuo compagno di prigionia in corpo al pesce-cane e come hai fatto a scappare io non lo posso credere questo legno eccolo qui è un pezzo di legno da caminetto come tutti gli altri e a buttarlo sul fuoco cè da far bollire una pentola di fagioli ma quando seppero che i panini da inzuppare nel caffè e latte sarebbero stati imburrati anche dalla parte di fuori finirono tutti col dire verremo anche noi per farti piacere di pavoni tutti scodati che si vergognavano a farsi vedere e di fagiani che zampettavano cheti cheti rimpiangendo le loro scintillanti penne doro e dargento oramai perdute per sempre in mezzo a questa folla di accattoni e di poveri vergognosi se oggi ti sei liberato dalla noia dei libri e delle scuole lo devi a me ai miei consigli alle mie premure ne convieni non vi sono che i veri amici che sappiano rendere di questi grandi favori è vero lucignolo se oggi io sono un ragazzo veramente contento è tutto merito tuo sono lombra del grillo parlante rispose lanimaletto con una vocina fioca fioca che pareva venisse dal mondo di là che vuoi da me disse il burattino altro da questa mattina in poi ho un orecchio che mi fa spasimare ho lo stesso male anchio anche tu e qual è lorecchio che ti duole tutte due e tu altro il burattino non volendo fare a fidarsi troppo stimò cosa prudente di gettarsi novamente in mare e allontanandosi dalla spiaggia gridò allamico salvato addio alidoro fai buon viaggio e tanti saluti a casa no ha imparato da sé a borbottare qualche parola essendo stato tre anni in una compagnia di cani ammaestrati povera bestia via via disse lomino non perdiamo il nostro tempo a veder piangere un ciuco rimonta a cavallo e andiamo fatto sta che in un batter docchio si era tanto allontanato che non si vedeva quasi più ossia si vedeva solamente sulla superficie del mare un puntolino nero che di tanto in tanto rizzava le gambe fuori dellacqua e faceva capriole e salti come un delfino in vena di buonumore e nel tempo stesso vide uscire dalla grotta un pescatore così brutto ma tanto brutto che pareva un mostro marino invece di capelli aveva sulla testa un cespuglio foltissimo di erba verde orbene vola subito laggiù rompi col tuo fortissimo becco il nodo che lo tiene sospeso in aria e posalo delicatamente sdraiato sullerba a piè della quercia trovi trovi un bellalbero carico di tanti zecchini doro quanti chicchi di grano può avere una bella spiga nel mese di giugno sicché dunque disse pinocchio sempre più sbalordito appena il pescatore lebbe cavato fuori sgranò dalla maraviglia i suoi occhioni verdi gridando quasi impaurito che razza di pesce è questo dei pesci fatti a questo modo non mi ricordo di averne mai mangiati e allora la bocca smesse di ridere ma cacciò fuori tutta la lingua geppetto per non guastare i fatti suoi finse di non avvedersene e continuò a lavorare ma non erano ancora finite dentrare che sentirono la porticina richiudersi con grandissima violenza quello che laveva richiusa era pinocchio il quale non contento di averla richiusa vi posò davanti per maggior sicurezza una grossa pietra a guisa di puntello se tu non hai nemmeno un centesimo io non ho nemmeno un dito di latte pazienza disse pinocchio e fece latto di andarsene aspetta un po disse giangio fra te e me ci possiamo accomodare vuoi adattarti a girare il bindolo io non mi chiamo melampo rispose il burattino o dunque chi sei io sono pinocchio e che cosa fai costì faccio il cane di guardia o melampo dovè dovè il vecchio cane che stava in questo casotto appena che pinocchio fu entrato nel letto si addormentò a colpo e principiò a sognare e sognando gli pareva di essere in mezzo a un campo e questo campo era pieno di arboscelli carichi di grappoli questaltri capitoli la storia di pinocchio col grillo parlante dove si vede come i ragazzi cattivi hanno a noia di sentirsi correggere da chi ne sa più di loro ma lortolano gli disse quanto ne vuoi del latte ne voglio un bicchiere pieno un bicchiere di latte costa un soldo comincia intanto dal darmi il soldo non ho nemmeno un centesimo rispose pinocchio tutto mortificato e dolente male burattino mio replicò lortolano quando torno a rimettere il capo fuori il povero cane aveva gli occhi impauriti e stralunati e abbaiando gridava affogo affogo crepa gli rispose pinocchio da lontano il quale si vedeva oramai sicuro da ogni pericolo aiutami pinocchio mio salvami dalla morte e il serpente colla coda che gli fumava cominciò a ridere e gli si strappò una vena sul petto e così ritornai alla casa della bella bambina che era morta e il colombo vedendo che piangevo mi disse ho visto il tu babbo che si fabbricava una barchettina per venirti a cercare e io gli dissi oh se avessi lali anchio e lui mi disse addio lucignolo fai buon viaggio divertiti e rammentati qualche volta degli amici ciò detto il burattino fece due passi in atto di andarsene ma poi fermandosi e voltandosi allamico gli domandò ci sono altre due parole e poi è finita dopo avermi comprato mi avete condotto in questo luogo per uccidermi ma poi cedendo a un sentimento pietoso dumanità avete preferito di legarmi un sasso al collo e di gettarmi in fondo al mare questo sentimento di delicatezza vi onora moltissimo per ricompensarvi di quanto avete fatto per me disse pinocchio al suo babbo voglio subito andare a scuola bravo ragazzo ma per andare a scuola ho bisogno dun po di vestito vedendo quel burattino di legno il poveruomo credé di sognare e rimase lì intontito a bocca aperta e con gli occhi fuori della testa riavutosi un poco dal suo primo stupore disse piangendo e balbettando perché no ma prima voglio vedere i tuoi caro pinocchio no il primo devi essere tu no carino prima tu e dopo io ebbene disse allora il burattino facciamo un patto da buoni amici invece di essere ferrati come tutti le altre bestie da tiro o da soma avevano ai piedi degli stivali da uomo di vacchetta bianca e il conduttore del carro figuratevi un omino più largo che lungo tenero e untuoso come una palla di burro con un visino di melarosa una allora geppetto disse al burattino chiudi gli occhi e dormi e pinocchio chiuse gli occhi e fece finta di dormire e nel tempo che si fingeva addormentato geppetto con un po di colla sciolta in un guscio duovo gli appiccicò i due piedi al loro posto verde era la pelle del suo corpo verdi gli occhi verde la barba lunghissima che gli scendeva fin quaggiù pareva un grosso ramarro ritto su i piedi di dietro quella giornata prometteva dessere molto bella e molto allegra ma disgraziatamente nella vita dei burattini cè sempre un ma che sciupa ogni cosa e il salto fu così bello che i ragazzi smesso di ridere cominciarono a urlare viva pinocchio e a fare una smanacciata di applausi che non finivano più porta pinocchio ritrova la volpe e il gatto e va con loro a seminare le quattro monete nel campo de miracoli come potete immaginarvelo la fata lasciò che il burattino piangesse e urlasse una buona mezzora a motivo di quel suo naso che non passava più dalla porta di camera che aveva appena il fiato di reggersi in piedi gli disse appoggiatevi pure al mio braccio caro babbino e andiamo cammineremo pian pianino come le formicole e quando saremo stanchi ci riposeremo lungo la via e dove dobbiamo andare domandò geppetto senza aggiungere altre parole il burattino salutò la sua buona fata che era per lui una specie di mamma e cantando e ballando uscì fuori della porta di casa finché fatti altri cento passi videro in fondo a una viottola in mezzo ai campi una bella capanna tutta di paglia e col tetto coperto dembrici e di mattoni quella capanna devessere abitata da qualcuno disse pinocchio andiamo là e bussiamo geppetto che era povero e non aveva in tasca nemmeno un centesimo gli fece allora un vestituccio di carta fiorita un paio di scarpe di scorza di albero e un berrettino di midolla di pane appena giunto sotto la vite crac sentì stringersi le gambe da due ferri taglienti che gli fecero vedere quante stelle cerano in cielo il povero burattino era rimasto preso da una tagliuola appostata là da alcuni contadini e coi primi quattrini che mi verranno in tasca voglio subito fare al mio babbo una bella casacca di panno ma che dico di panno gliela voglio fare tutta dargento e doro e coi bottoni di brillanti come stai mio caro lucignolo benissimo come un topo in una forma di cacio parmigiano lo dici proprio sul serio e perché dovrei dirti una bugia scusami amico e allora perché tieni in capo codesto berretto di cotone che ti cuopre tutti gli orecchi e quando il burattino si provò a ricavarlo fuori fu tutta fatica inutile perché il piede cera rimasto conficcato dentro come un chiodo ribadito figuratevi il povero pinocchio dové passare tutto il resto della notte con un piede in terra e con quellaltro per aria la fame non ha capricci né ghiottonerie fatto alla svelta un piccolo spuntino si riposero in viaggio e via la mattina dopo arrivarono sulla spiaggia del mare il colombo posò a terra pinocchio e non volendo nemmeno la seccatura di sentirsi ringraziare per aver fatto una buona azione pur troppo colpita da mille disgrazie si è gravemente ammalata e non ha più da comprarsi un boccon di pane davvero oh che gran dolore che mi hai dato oh povera fatina povera fatina povera fatina se avessi un milione correrei a portarglielo uomo il can barbone era vestito da cocchiere in livrea di gala aveva in capo un nicchiettino a tre punte gallonato doro una parrucca bianca coi riccioli che gli scendevano giù per il collo e il maestro invece sai che cosa mi diceva parlando di te i diceva sempre non praticare quella birba di lucignolo perché lucignolo è un cattivo compagno e non può consigliarti altro che a far del male chi vi ha portato da me compar geppetto le gambe sappiate mastrantonio che son venuto da voi per chiedervi un favore e poi cominciò ad abbaiare e abbaiando proprio come se fosse un cane di guardia faceva colla voce bu bubu bu a quellabbaiata il contadino saltò dal letto e preso il fucile e affacciatosi alla finestra domandò che cè di nuovo babbo il pescecane dorme come un ghiro il mare è tranquillo e ci si vede come di giorno venite dunque babbino dietro a me e fra poco saremo salvi tutta un tratto venne una terribile ondata e la barca sparì aspettarono che la barca tornasse a galla ma la barca non si vide più tornare poveromo dissero allora i pescatori che erano raccolti sulla spiaggia e brontolando sottovoce una preghiera si mossero per tornarsene alle loro case e non avendo né calamaio né inchiostro lo intingeva in una boccettina ripiena di sugo di more e di ciliege fatto sta che con la sua buona volontà dingegnarsi di lavorare e di tirarsi avanti non solo era riuscito a mantenere quasi agiatamente il suo genitore sempre malaticcio i fareste la carità di darmi un soldo perché mi sento morir dalla fame non un soldo solo rispose il carbonaio ma te ne do quattro a patto che tu maiuti a tirare fino a casa questi due carretti di carbone quandecco che unaltra risata anche più impertinente della prima si fece sentire nella solitudine silenziosa di quel campo insomma gridò pinocchio arrabbiandosi si può sapere pappagallo mal educato di che cosa ridi e pinocchio ubbidiente al comando cambiò il passo in trotto al galoppo e pinocchio staccò il galoppo alla carriera e pinocchio si dette a correre di gran carriera ma in quella che correva come un barbero il direttore alzando il braccio in aria scaricò un colpo di pistola miei rispettabili auditori non starò qui a farvi menzogne delle grandi difficoltà da me soppressate per comprendere e soggiogare questo mammifero mentre pascolava liberamente di montagna in montagna nelle pianure della zona torrida osservate vi prego voglio andare a trovarlo non potrebbe darsi il caso che fosse qualche vecchio pesce capace di insegnarmi la strada per fuggire io te lauguro di cuore caro burattino addio tonno addio burattino e buona fortuna intanto che pinocchio nuotava alla ventura vide in mezzo al mare uno scoglio che pareva di marmo bianco e su in cima allo scoglio una bella caprettina che belava amorosamente e gli faceva segno di avvicinarsi come mai sei qui come mai sei qui ripeté il gatto è una storia lunga disse il burattino e ve la racconterò a comodo sappiate però che laltra notte quando mi avete lasciato solo nellosteria ho trovato gli assassini per la strada gli assassini e lì da un momento allaltro il combattimento diventò generale e accanito pinocchio sebbene fosse solo si difendeva come un eroe con quei suoi piedi di legno durissimo lavorava così bene da tener sempre i suoi nemici a rispettosa distanza anderei loro sul viso gridando signori assassini che cosa vogliono da me si rammentino che con me non si scherza se ne vadano dunque per i fatti loro e zitti capo ehi pinocchio gridò allora il più grande di quei ragazzi andandogli sul viso non venir qui a fare lo smargiasso non venir qui a far tanto il galletto perché se tu non hai paura di noi noi non abbiamo paura di te ricordati che tu sei solo e noi siamo in sette quando avrà gridato ben bene si cheterà intanto si era già fatta notte e notte buia quando a un tratto videro muoversi in lontananza un lumicino e sentirono un suono di bubboli e uno squillo di trombetta così piccolino e soffocato che pareva il sibilo di una zanzara erano il gatto e la volpe ma non si riconoscevano più da quelli duna volta figuratevi che il gatto a furia di fingersi cieco aveva finito collaccecare davvero fareste galantuomo la carità dun soldo a un povero ragazzo che sbadiglia dallappetito volentieri vieni con me a portar calcina rispose il muratore e invece dun soldo te ne darò cinque il giudice era uno scimmione della razza dei gorilla un vecchio scimmione rispettabile per la sua grave età per la sua barba bianca e specialmente per i suoi occhiali doro senza vetri che era costretto a portare continuamente a motivo di una flussione docchi che lo tormentava da parecchi anni noi non ti guarderemo più in faccia e alla prima occasione ce la pagherai in verità mi fate quasi ridere disse il burattino con una scrollatina di capo e promise loro un bellissimo regalo noi non vogliamo regali risposero quei due malanni a noi ci basta di averti insegnato il modo di arricchire senza durar fatica cera una volta un pezzo di legno non era un legno di lusso ma un semplice pezzo da catasta di quelli che dinverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze non ti vergogni invece di fare il bighellone per la strada và piuttosto a cercarti un po di lavoro e impara a guadagnarti il pane finalmente passò una buona donnina che portava due brocche dacqua e in pochi minuti come è facile immaginarselo diventarono gli amici di tutti chi più felice chi più contento di loro in mezzo ai continui spassi e agli svariati divertimenti le ore i giorni le settimane passavano come tanti baleni e se non ti garba di andare a scuola perché non impari almeno un mestiere tanto da guadagnarti onestamente un pezzo di pane vuoi che te lo dica replicò pinocchio che cominciava a perdere la pazienza fra tutti i mestieri del mondo non ce nè che uno solo che veramente mi vada a genio che te ne pare uhm fece pinocchio e tentennò leggermente il capo come dire è una vita che farei volentieri anchio dunque vuoi partire con me sì o no risolviti il burattinaio mangiafoco regala cinque monete doro a pinocchio perché le porti al suo babbo geppetto e pinocchio invece si lascia abbindolare dalla volpe e dal gatto e se ne va con loro pazienza un corno urlò il padrone entrando in quel momento nella stalla credi forse mio bel ciuchino chio ti abbia comprato unicamente per darti da bere e da mangiare voglio andare avanti la strada è pericolosa voglio andare avanti ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo loro prima o poi se ne pentono non mi riconosci disse la umaca i pare e non mi pare non ti ricordi di quella lumaca che stava per cameriera con la fata dai capelli turchini schizzò giù dallo sgabello per correre a tirare il paletto ma invece dopo due o tre traballoni cadde di picchio tutto lungo disteso sul pavimento tutti quelli che fanno codesto mestiere finiscono sempre allo spedale o in prigione bada grillaccio del malaugurio se mi monta la bizza guai a te overo inocchio i fai proprio compassione perché ti faccio compassione non conosci per caso fra i tuoi compagni un burattino che ha nome pinocchio pinocchio hai detto pinocchio ripeté il burattino saltando subito in piedi pinocchio sono io tremava fitto fitto come se al poveruomo gli battesse la febbre terzana tremava di freddo o di paura chi lo sa forse un po delluno e un po dellaltro ma pinocchio credendo che quel tremito fosse di paura gli disse per confortarlo addormentò pinocchio scuopre i ladri e in ricompensa di essere stato fedele vien posto in libertà ed era già più di due ore che dormiva saporitamente quando verso la mezzanotte fu svegliato da un bisbiglio e da un pissi pissi di vocine strane una due tre gridò il burattino e slanciandosi con una gran rincorsa saltò dallaltra parte e gli assassini saltarono anche loro ma non avendo preso bene la misura patatunfete cascarono giù nel bel mezzo del fosso ma non poté levarsi questa voglia perché il cane mastino e pinocchio sollevarono lungo la strada un tal polverone che dopo pochi minuti non fu più possibile di veder nulla dio mio come farò ora a tornare a casa con che coraggio potrò presentarmi alla mia buona mamma che sarà di me dove fuggirò dove andrò a nascondermi oh quantera meglio mille volte meglio che fossi andato a scuola perché ho dato retta a questi compagni che sono la mia dannazione in poco più dunora tutti i suoi amici furono invitati alcuni accettarono subito e di gran cuore altri da principio si fecero un po pregare appena fu sulla spiaggia il burattino spiccò un bellissimo salto come avrebbe potuto fare un ranocchio e andò a cascare in mezzo allacqua alidoro invece voleva fermarsi ma trasportato dallimpeto della corsa entrò nellacqua anche lui non mi picchiar tanto forte figuratevi come rimase quel buon vecchio di maestro ciliegia girò gli occhi smarriti intorno alla stanza per vedere di dove mai poteva essere uscita quella vocina e non vide nessuno perché marmottina mia io sono un burattino senza giudizio e senza cuore oh se avessi avuto un zinzino di cuore non avrei mai abbandonato quella buona fata che mi voleva bene come una mamma e vi sarebbe rimasto anche di più se non si fosse dato un caso fortunatissimo perché bisogna sapere che il giovane imperatore che regnava nella città di acchiappacitrulli avendo riportato una gran vittoria contro i suoi nemici ordinò grandi feste pubbliche luminarie fuochi artificiali corse di barberi e velocipedi a morire pinocchio mangia lo zucchero ma non vuol purgarsi però quando vede i becchini che vengono a portarlo via allora si purga poi dice una bugia e per gastigo gli cresce il naso il pescatore arrabbiatissimo di vedersi strappar di mano un pesce che egli avrebbe mangiato tanto volentieri si provò a rincorrere il cane ma fatti pochi passi gli venne un nodo di tosse e dové tornarsene indietro e si rasciugò una lacrima restavano sempre da fare le gambe e i piedi quando geppetto ebbe finito di fargli i piedi sentì arrivarsi un calcio sulla punta del naso me lo merito disse allora fra sé pinocchio non dar retta ai consigli dei cattivi compagni se no te ne pentirai povero merlo non lavesse mai detto il gatto spiccando un gran salto gli si avventò addosso ci siamo intesi bene anche troppo bene rispose pinocchio e tentennò il capo in un certo modo minaccioso come se avesse voluto dire fra poco ci riparleremo gridò pinocchio pigliandosi con le mani tutte due gli orecchi e tirandoli e strapazzandoli rabbiosamente come se fossero gli orecchi di un altro caro mio replicò la marmottina per consolarlo che pinocchio cascando giù in corpo al pesce-cane batté un colpo così screanzato da restarne sbalordito per un quarto dora quando ritornò in sé da quello sbigottimento non sapeva raccapezzarsi nemmeno lui in che mondo si fosse venne finalmente il giorno in cui il suo padrone poté annunziare uno spettacolo veramente straordinario i cartelloni di vario colore attaccati alle cantonate delle strade dicevano così e d a ma poi capì che usciva dai polmoni del mostro perché bisogna sapere che il pesce-cane soffriva moltissimo dasma e quando respirava pareva proprio che tirasse la tramontana a chi mai posso domandarlo a chi se non cè nessuno questidea di trovarsi solo solo solo in mezzo a quel gran paese disabitato gli messe addosso tanta malinconia che stava lì lì per piangere addio a domani quando domani torneremo qui si spera che ci farai la garbatezza di farti trovare belle morto e con la bocca spalancata e se ne andarono e via a correre daccapo attraverso ai campi e ai vigneti e gli assassini dietro sempre dietro senza stancarsi mai intanto cominciava a baluginare il giorno anche se non possono esser citati come modelli dubbidienza e di buona condotta metti giudizio per lavvenire e sarai felice a questo punto il sogno finì non avrei mai creduto che le veccie fossero così buone bisogna persuadersi ragazzo mio replicò il colombo che quando la fame dice davvero e non cè altro da mangiare anche le veccie diventano squisite loro case pinocchio arriva allisola delle api industriose e ritrova la fata pinocchio animato dalla speranza di arrivare in tempo a dare aiuto al suo povero babbo nuotò tutta quanta la notte geppetto che di tutto quel discorso arruffato aveva capito una cosa sola cioè che il burattino sentiva morirsi dalla gran fame tirò fuori di tasca tre pere ma io il torsolo non lo mangio davvero gridò il burattino rivoltandosi come una vipera chi lo sa i casi son tanti ripeté geppetto senza riscaldarsi fatto sta che i tre torsoli invece di essere gettati fuori dalla finestra vennero posati sullangolo della tavola in compagnia delle bucce il povero pinocchio che aveva sempre gli occhi fra il sonno non sera ancora avvisto dei piedi che gli si erano tutti bruciati per cui appena sentì la voce di suo padre ma quando pinocchio fu sul più bello quando cioè allungò la mano per prendere a manciate tutte quelle belle monete e mettersele in tasca si trovò svegliato allimprovviso da tre violentissimi colpi dati nella porta di camera numi del firmamento sogno o son desto eppure quello laggiù è pinocchio è pinocchio davvero grida pulcinella è proprio lui strilla la signora rosaura facendo capolino di fondo alla scena figuriamoci i belli studi che devi aver fatto il burattino sentendosi mortificato da quelle parole non rispose ma prese il suo bicchiere di latte quasi caldo e se ne tornò alla capanna dovevo pensarci prima ormai è tardi poi prese il burattino sotto le braccia e lo posò in terra sul pavimento della stanza per farlo camminare pinocchio aveva le gambe aggranchite e non sapeva muoversi si sentì come morire gli occhi gli si empirono di lacrime e cominciò a piangere dirottamente nessuno però se ne accorse e meno degli altri il direttore il quale anzi schioccando la frusta gridò una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole come quella dun gatto che si raccomanda al buon cuore della padrona di casa tutti i ragazzi appena lo vedevano ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro ma per di più aveva potuto mettere da parte anche quaranta soldi per comprarsi un vestitino nuovo una mattina disse a suo padre vado qui al mercato vicino a comprarmi una giacchettina un berrettino e un paio di scarpe ecco perché son venuta a cercarti fin qui io sarò la tua mamma oh che bella cosa gridò pinocchio saltando dallallegrezza tu mi ubbidirai e farai sempre quello che ti dirò io volentieri volentieri volentieri fatti loro pinocchio è derubato delle sue monete doro e per gastigo si busca quattro mesi di prigione il burattino ritornato in città cominciò a contare i minuti a uno a uno un burattino maraviglioso che sappia ballare tirare di scherma e fare i salti mortali con questo burattino voglio girare il mondo per buscarmi un tozzo di pane e un bicchier di vino che ve ne pare ma allora sarà tardi a queste parole bisbigliate sommessamente il burattino spaventato più che mai saltò giù dalla groppa della cavalcatura e andò a prendere il suo ciuchino per il muso e immaginatevi come restò quando saccorse che il suo ciuchino piangeva e piangeva proprio come un ragazzo e porteremo via otto galline di queste galline sette le mangeremo noi e una la daremo a te a condizione sintende bene che tu faccia finta di dormire e non ti venga mai lestro di abbaiare e di svegliare il contadino quandebbero cenato la volpe disse alloste dateci due buone camere una per il signor pinocchio e unaltra per me e per il mio compagno prima di ripartire schiacceremo un sonnellino e melampo faceva proprio così domandò pinocchio faceva così e fra noi e lui siamo andati sempre daccordo dormi dunque tranquillamente e stai sicuro che prima di partire di qui ti lasceremo sul casotto una gallina belle pelata per la colazione di domani scappare liberato dalla prigione si avvia per tornare a casa della fata ma lungo la strada trova un serpente orribile e poi rimane preso alla tagliuola aveva comprato nel vicino paese per pochi centesimi un grosso libro al quale mancavano il frontespizio e lindice e con quello faceva la sua lettura quanto allo scrivere si serviva di un fuscello temperato a uso penna ma geppetto per punirlo della monelleria fatta lo lasciò piangere e disperarsi per una mezza giornata poi gli disse e perché dovrei rifarti i piedi forse per vederti scappar di nuovo da casa tua fu lo stesso che dire al muro nessuno si mosse allora riprese colla solita vocina deve sapere signor serpente che io vado a casa dove cè il mio babbo che mi aspetta e che è tanto tempo che non lo vedo più si contenta dunque che io seguiti per la mia strada intanto la barchetta sbattuta dallinfuriare dellonde ora spariva fra i grossi cavalloni ora tornava a galleggiare e pinocchio ritto sulla punta di un alto scoglio ma luva era tua no e allora chi tha insegnato a portar via la roba degli altri avevo fame la fame ragazzo mio non è una buona ragione per potere appropriarsi la roba che non è nostra è vero è vero gridò pinocchio piangendo ma unaltra volta non lo farò più dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici di starne di conigli di ranocchi di lucertole e duva paradisa e poi non volle altro aveva tanta nausea per il cibo diceva lei che non poteva accostarsi nulla alla bocca in quel mentre si udì nella grotta una vocina fioca fioca che disse salvami alidoro se non mi salvi son fritto il cane riconobbe subito la voce di pinocchio e si accorse con sua grandissima maraviglia che la vocina era uscita da quel fagotto infarinato che il pescatore teneva in mano il quale vi spellerà e vi cucinerà a uso lepre dolce e forte è un onore che non vi meritate ma gli uomini generosi come me non badano a queste piccolezze no no no e poi no oramai ho promesso alla mia buona fata di diventare un ragazzo perbene e voglio mantenere la promessa anzi siccome vedo che il sole va sotto così ti lascio subito e scappo via dunque addio e buon viaggio aspettami costì che ora scendo giù e ti apro subito spicciatevi per carità perché io muoio dal freddo ragazzo mio io sono una lumaca e le lumache non hanno mai fretta intanto passò unora ne passarono due e la porta non si apriva ma non poté finir la parola perché sentì afferrarsi per il collo e le solite due vociaccie che gli brontolarono minacciosamente ora non ci scappi più per il solito o sono matti o imbroglioni dai retta a me ritorna indietro e io invece voglio andare avanti lora è tarda voglio andare avanti la nottata è scura ma non vide nulla fece altri cento passi in avanti e nulla entrò sul campo andò proprio su quella piccola buca dove aveva sotterrato i suoi zecchini e nulla figuratevi il povero arlecchino fu tanto il suo spavento che le gambe gli si ripiegarono e cadde bocconi per terra pinocchio alla vista di quello spettacolo straziante andò a gettarsi ai piedi del burattinaio quandecco che si trovò in mezzo a una piazza tutta piena di gente la quale si affollava intorno a un gran baraccone di legno e di tela dipinta di mille colori che cosè quel baraccone domandò pinocchio voltandosi a un ragazzetto che era lì del paese leggi il cartello che cè scritto e lo saprai e si rincorrevano sempre quandecco che pinocchio si trovò sbarrato il passo da un fosso largo e profondissimo tutto pieno di acquaccia sudicia color del caffè e latte che fare non avrei mai creduto che i pesci fossero più ghiotti anche dei ragazzi chi mi mangiò gli orecchi chi mi mangiò il muso chi il collo e la criniera chi la pelle delle zampe chi la pelliccia della schiena e fra gli altri vi fu un pesciolino così garbato che si degnò perfino di mangiarmi la coda sentì pioversi addosso unenorme catinellata dacqua che lo annaffiò tutto dalla testa ai piedi come se fosse un vaso di giranio appassito e dopo gli presentò daccapo il bicchiere così non la posso bere disse il burattino facendo mille smorfie perché perché mi dà noia quel guanciale che ho laggiù sui piedi la fata gli levò il guanciale ve ne sono sicuro rispose il delfino anzi ne troverai uno poco lontano di qui e che strada si fa per andarvi devi prendere quella viottola là a mancina gli altri soggiungevano malignamente quel geppetto pare un galantuomo ma è un vero tiranno coi ragazzi se gli lasciano quel povero burattino fra le mani è capacissimo di farlo a pezzi spiccare un salto e gettarvisi sopra fu un punto solo era un uovo davvero la gioia del burattino è impossibile descriverla bisogna sapersela figurare e dopo avergliela con un morso staccata di netto la sputò e figuratevi la sua maraviglia quando invece di una mano si accorse di aver sputato in terra uno zampetto di gatto ma mi trovavo a tocco e non tocco di diventare un ragazzo come in questo mondo ce nè tanti se non che per la mia poca voglia di studiare e per dar retta ai cattivi compagni scappai di casa e il povero geppetto a corrergli dietro senza poterlo raggiungere perché quel birichino di pinocchio andava a salti come una lepre e battendo i suoi piedi di legno sul lastrico della strada faceva un fracasso come venti paia di zoccoli da contadini che la comprò per farsene uno scacciamosche o pinocchio gridò la volpe con voce di piagnisteo fai un po di carità a questi due poveri infermi infermi ripeté il gatto chi alla palla chi andava in velocipede chi sopra a un cavallino di legno questi facevano a mosca cieca quegli altri si rincorrevano altri vestiti da pagliacci mangiavano la stoppa accesa chi recitava chi cantava chi faceva i salti mortali ma guarda di qua guarda di là non gli fu possibile di vedere la piccola casa della bella bambina dai capelli turchini allora ebbe una specie di tristo presentimento e datosi a correre con quanta forza gli rimaneva nelle gambe si trovò in pochi minuti sul prato dove sorgeva una volta la casina bianca non cè bisogno replicò il cane tu salvasti me e quel che è fatto è reso si sa in questo mondo bisogna tutti aiutarsi luno collaltro povero amico e che cosa volevano i volevano rubare le monete doro infami disse la volpe infamissimi ripeté il gatto ma io cominciai a scappare continuò a dire il burattino e loro sempre dietro finché mi raggiunsero e mimpiccarono a un ramo di quella quercia chi batteva le mani chi fischiava chi rifaceva il verso alla gallina quando ha fatto lovo insomma un tal pandemonio un tal passeraio peccato questaffronto mi avrebbe fatto tanto piacere disse pinocchio grattandosi il capo poi domandò e dove hanno detto di aspettarmi quei buoni amici e scava scava scava fece una buca così profonda che ci sarebbe entrato per ritto un pagliaio ma le monete non ci erano più allora preso dalla disperazione tornò di corsa in città e andò difilato in tribunale per denunziare al giudice i due malandrini che lo avevano derubato e le bugie che hanno il naso lungo la tua per lappunto è di quelle che hanno il naso lungo pinocchio non sapendo più dove nascondersi per la vergogna si provò a fuggire di camera ma non gli riuscì il suo naso era cresciuto tanto che non passava più dalla porta strada collanimo risoluto di fermarlo e di impedire il caso di maggiori disgrazie ma pinocchio quando si avvide da lontano del carabiniere che barricava tutta la strada singegnò di passargli per sorpresa frammezzo alle gambe case quandecco che udirono un urlo disperato e voltandosi indietro videro un ragazzetto che di vetta a uno scoglio si gettava in mare gridando voglio salvare il mio babbo quando tutta un tratto vide passare a poca distanza dalla riva un grosso pesce che se ne andava tranquillamente per i fatti suoi con tutta la testa fuori dellacqua non sapendo come chiamarlo per nome il burattino gli gridò a voce alta per farsi sentire ehi signor pesce che mi permetterebbe una parola eccola qui disse la fata tirandola fuori da una zuccheriera doro prima voglio la pallina di zucchero e poi beverò quellacquaccia amara me lo prometti sì e dandosi una fregatina di mani per la contentezza borbottò a mezza voce questo legno è capitato a tempo voglio servirmene per fare una gamba di tavolino poi ricuopri la buca con un po di terra lannaffi con due secchie dacqua di fontana ci getti sopra una presa di sale e la sera te ne vai tranquillamente a letto intanto durante la notte lo zecchino germoglia e fiorisce e la mattina dopo di levata ritornando nel campo che cosa trovi cioè tu hai una gran brutta febbre e che febbre sarebbe è la febbre del somaro non la capisco questa febbre rispose il burattino che laveva pur troppo capita lumachina bella gridò pinocchio dalla strada sono due ore che aspetto e due ore a questa serataccia diventano più lunghe di due anni spicciatevi per carità intanto la fame lo tormentava perché erano oramai passate ventiquattrore che non aveva mangiato più nulla nemmeno una pietanza di veccie che fare non gli restavano che due modi per potersi sdigiunare o chiedere un po di lavoro o chiedere in elemosina un soldo o un boccone di pane il padre e il figliuolo erano oramai sul punto di affogare quando udirono una voce di chitarra scordata che disse chi è che muore sono io e il mio povero babbo questa voce la riconosco e nauseati da questo cibo indigesto se ne andarono chi in qua chi in là senza voltarsi nemmeno a dirmi grazie ed eccovi raccontato come qualmente voi tirando su la fune avete trovato un burattino vivo invece dun ciuchino morto perché bisogna sapere che alidoro era questo il nome del can mastino a furia di correre e correre laveva quasi raggiunto basti dire che il burattino sentiva dietro di sé alla distanza dun palmo lansare affannoso di quella bestiaccia ricordatevi però che a mezzanotte vogliamo essere svegliati per continuare il nostro viaggio sissignori rispose loste e strizzò locchio alla volpe e al gatto come dire ho mangiata la foglia e ci siamo intesi prova ne sia che quando vide portarsi davanti quel povero pinocchio che si dibatteva per ogni verso urlando non voglio morire non voglio morire principiò subito a commuoversi e a impietosirsi i burattini riconoscono il loro fratello pinocchio e gli fanno una grandissima festa ma sul più bello esce fuori il burattinaio mangiafoco e pinocchio corre il pericolo di fare una brutta fine intanto cominciò a farsi notte e pinocchio ricordandosi che non aveva mangiato nulla senti unuggiolina allo stomaco che somigliava moltissimo allappetito e mettici dentro le monete doro pinocchio ubbidì scavò la buca ci pose le quattro monete doro che gli erano rimaste e dopo ricoprì la buca con un po di terra ora poi disse la volpe vai alla gora qui vicina liberi te ne liberi ripeté il gatto noi riprese la volpe non lavoriamo per il vile interesse noi lavoriamo unicamente per arricchire gli altri gli altri ripeté il gatto che brave persone pensò dentro di sé pinocchio e già era presso lo scoglio e già la caprettina spenzolandosi tutta sul mare gli porgeva le sue zampine davanti per aiutarlo a uscire dallacqua ma oramai era tardi anche per questa volta ti perdono gli disse la fata ma guai a te se me ne fai unaltra delle tue pinocchio promise e giurò che avrebbe studiato e che si sarebbe condotto sempre bene alla fine e per buona fortuna capitò un carabiniere il quale sentendo tutto quello schiamazzo e credendo si trattasse di un puledro che avesse levata la mano al padrone si piantò coraggiosamente a gambe larghe in mezzo alla strada il solito pesce-cane che quel giorno aveva un appetito eccellente dopo aver inghiottito me inghiottì anche il bastimento come lo inghiottì tutto in un boccone domandò pinocchio maravigliato non lo vedi piango disse pinocchio alzando il capo verso quella voce e strofinandosi gli occhi colla manica della giacchetta dimmi soggiunse allora il colombo da oggi in poi disse il compratore inorridito faccio giuro di non assaggiar più carne di pesce i dispiacerebbe troppo di aprire una triglia o un nasello fritto e di trovargli in corpo una coda di ciuco né si contentò di questo perché a tempo avanzato imparò a fabbricare anche i canestri e i panieri di giunco e coi quattrini che ne ricavava provvedeva con moltissimo giudizio a tutte le spese giornaliere e che orribile nottata fu quella diluviò grandinò tuonò spaventosamente e con certi lampi che pareva di giorno sul far del mattino gli riuscì di vedere poco distante una lunga striscia di terra era unisola in mezzo al mare allora fece di tutto per arrivare a quella spiaggia ma inutilmente buone queste triglie disse guardandole e annusandole con compiacenza e dopo averle annusate le scaraventò in una conca senzacqua io sono un ragazzo e non compro nulla dai ragazzi gli rispose il suo piccolo interlocutore che aveva molto più giudizio di lui per quattro soldi labbecedario lo prendo io gridò un rivenditore di panni usati che sera trovato presente alla conversazione a che ora fra poco e dove vai vado ad abitare in un paese che è il più bel paese di questo mondo una vera cuccagna e come si chiama si chiama il paese dei balocchi il colpo fu così forte che battendo in terra gli crocchiarono tutte le costole e tutte le congiunture ma si consolò subito col dire anche per questa volta lho proprio scampata bella per cui pinocchio che tremava dal freddo dalla paura e dallacqua che aveva addosso si fece cuore e bussò una seconda volta e bussò più forte a quel secondo colpo si aprì una finestra del piano di sotto e si affacciò la solita lumaca ma invece della chiara e del torlo scappò fuori un pulcino tutto allegro e complimentoso il quale facendo una bella riverenza disse mille grazie signor pinocchio davermi risparmiata la fatica di rompere il guscio e presolo subito in collo si dette a baciarlo e a fargli mille carezze e mille moine e coi luccioloni che gli cascavano giù per le gote gli disse singhiozzando pinocchiuccio mio comè che ti sei bruciato i piedi aprimi almeno tu gridò pinocchio piangendo e raccomandandosi sono morta anchio morta e allora che cosa fai costì alla finestra aspetto la bara che venga a portarmi via appena detto così la bambina disparve e la finestra si richiuse senza far rumore e fece latto di volere uscire ma quando fu sulla porta si ricordò che aveva gli orecchi dasino e vergognandosi di mostrarli al pubblico che cosa inventò prese un gran berretto di cotone e ficcatoselo in testa se lo ingozzò fin sotto la punta del naso poi uscì e si dette a cercar lucignolo dappertutto e di lì schizza sul palcoscenico è impossibile figurarsi gli abbracciamenti gli strizzoni di collo i pizzicotti dellamicizia e le zuccate della vera e sincera fratellanza la bella bambina dai capelli turchini fa raccogliere il burattino lo mette a letto e chiama tre medici per sapere se sia vivo o morto il mostro lo aveva raggiunto il mostro tirando il fiato a sé si bevve il povero burattino come avrebbe bevuto un uovo di gallina e lo inghiottì con tanta violenza e con tanta avidità in cerca di una casa o duna capanna dove ci diano per carità un boccon di pane e un po di paglia che ci serva da letto non avevano ancora fatti cento passi che videro seduti sul ciglione della strada due brutti ceffi i quali stavano lì in atto di chiedere lelemosina e così dicendo agguantò con tutte due le mani quel povero pezzo di legno e si pose a sbatacchiarlo senza carità contro le pareti della stanza poi si messe in ascolto per sentire se cera qualche vocina che si lamentasse aspettò due minuti e nulla cinque minuti e nulla dieci minuti e nulla ho capito disse allora sforzandosi di ridere e arruffandosi la parrucca a sentir lui gli facevano nausea gli rivoltavano lo stomaco ma quella sera ne mangiò a strippapelle e quando lebbe quasi finite si voltò al colombo e gli disse non lo so babbo ma credetelo che è stata una nottata dinferno e me ne ricorderò fin che campo tonava balenava e io avevo una gran fame e allora il grillo parlante mi disse del resto bisogna compatire anche me perché come vedi non ho più legna per finire di cuocere quel montone arrosto e tu dico la verità in questo caso mi avresti fatto un gran comodo gli assassini tentarono di arrampicarsi anche loro ma giunti a metà del fusto sdrucciolarono e ricascando a terra si spellarono le mani e i piedi non per questo si dettero per vinti che anzi raccolto un fastello di legna secche a piè del pino vi appiccarono il fuoco quando le quattro faine si credettero sicure del fatto loro andarono difilato al pollaio che rimaneva appunto vicinissimo al casotto del cane e aperta a furia di denti e di unghioli la porticina di legno che ne chiudeva lentratina vi sgusciarono dentro una dopo laltra e chinatosi fino a lui gli domandò in dialetto asinino chi sei a questa domanda il ciuchino apri gli occhi moribondi e rispose balbettando nel medesimo dialetto sono lu ci gno lo da bravo pinocchio ora farete vedere a questi signori con quanta grazia sapete saltare i cerchi pinocchio si provò due o tre volte ma ogni volta che arrivava davanti al cerchio invece di attraversarlo ci passava più comodamente di sotto alla fine spiccò un salto e lattraversò a quella seconda frustata pinocchio per prudenza si chetò subito e non disse altro intanto la stalla fu chiusa e pinocchio rimase solo e perché erano molte ore che non aveva mangiato cominciò a sbadigliare dal grande appetito e sbadigliando spalancava una bocca che pareva un forno paese colla lingua fuori e col fiato grosso come un cane da caccia ma trovò tutto buio e tutto deserto le botteghe erano chiuse le porte di casa chiuse le finestre chiuse e nella strada nemmeno un cane pareva il paese dei morti per un poco pinocchio usò disinvoltura e tirò via ma finalmente sentendosi scappar la pazienza si rivolse a quelli che più lo tafanavano e si pigliavano gioco di lui e disse loro a muso duro che bel signore allora che diventerei vorrei avere un bel palazzo mille cavallini di legno e mille scuderie per potermi baloccare una cantina di rosoli e di alchermes che in pochi minuti quel naso enorme e spropositato si trovò ridotto alla sua grandezza naturale quanto siete buona fata mia disse il burattino asciugandosi gli occhi e quellaltro lo prese per la bazza e lì cominciarono a tirare screanzatamente uno per in qua e laltro per in là tanto da costringerlo a spalancare la bocca ma non ci fu verso tuonava forte forte lampeggiava come se il cielo pigliasse fuoco e un ventaccio freddo e strapazzone fischiando rabbiosamente e sollevando un immenso nuvolo di polvere faceva stridere e cigolare tutti gli alberi della campagna allora uscì fuori il burattinaio un omone così brutto che metteva paura soltanto a guardarlo aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio dinchiostro e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra basta dire che quando camminava se la pestava coi piedi ora avvenne che un bel giorno mentre camminava verso scuola incontrò un branco dei soliti compagni che andandogli incontro gli dissero sai la gran notizia no qui nel mare vicino è arrivato un pesce-cane grosso come una montagna davvero meriterebbero di essere abbandonati e lasciati in balia a se stessi dicevo dunque che la buona fata appena mi vide in pericolo di affogare mandò subito intorno a me un branco infinito di pesci i quali credendomi davvero un ciuchino belle morto cominciarono a mangiarmi e che bocconi che facevano e perché mi avete comprato voi mi avete comprato per fare con la mia pelle un tamburo un tamburo pur troppo e ora dove troverò unaltra pelle lontano lontano lontano e io che son venuto a cercarti a casa tre volte che cosa volevi da me non sai il grande avvenimento non sai la fortuna che mi è toccata quale ma quale fu il suo disinganno quando incominciando a mangiare si dové accorgere che il pane era di gesso il pollastro di cartone e le quattro albicocche di alabastro colorite al naturale domani finalmente il tuo desiderio sarà appagato cioè domani finirai di essere un burattino di legno e diventerai un ragazzo perbene chi non ha veduto la gioia di pinocchio a questa notizia tanto sospirata non potrà mai figurarsela e così abbiamo volato tutta la notte e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi dissero cè un poveruomo in una barchetta che sta per affogare e io da lontano vi riconobbi subito e allora che cosa devo fare per contentarvi devi prendere a noia anche tu la scuola la lezione e il maestro che sono i nostri tre grandi nemici e se io volessi seguitare a studiare se il mio babbo fosse qui ora non mi troverei a morire di sbadigli oh che brutta malattia che è la fame quandecco gli parve di vedere nel monte della spazzatura qualche cosa di tondo e di bianco che somigliava tutto a un uovo di gallina pinocchio non rispose ma fece un sospiro poi fece un altro sospiro poi un terzo sospiro finalmente disse fatemi un po di posto voglio venire anchio i posti son tutti pieni replicò lomino o il pesce-cane dovè domandò voltandosi ai compagni sarà andato a far colazione rispose uno di loro ridendo o si sarà buttato sul letto per far un sonnellino soggiunse un altro ridendo più forte che mai a tutte queste domande fatte precipitosamente e senza ripigliar fiato la lumaca rispose con la sua solita flemma pinocchio mio la povera fata giace in un fondo di letto allo spedale allo spedale è facilissimo si va da un libraio e si compra e i quattrini io non ce lho nemmeno io soggiunse il buon vecchio facendosi tristo e pinocchio sebbene fosse un ragazzo allegrissimo si fece tristo anche lui da retta a me bevila a me lamaro non mi piace bevila e quando lavrai bevuta ti darò una pallina di zucchero per rifarti la bocca dovè la pallina di zucchero davvero disse fra sé il burattino rimettendosi in viaggio come siamo disgraziati noialtri poveri ragazzi tutti ci sgridano tutti ci ammoniscono tutti ci danno consigli pinocchio lucignolo e tutti gli altri ragazzi che avevano fatto il viaggio collomino appena ebbero messo il piede dentro la città si ficcarono subito in mezzo alla gran baraonda con una lezione di più o con una di meno si rimane sempre gli stessi somari e il maestro che dirà il maestro si lascia dire è pagato apposta per brontolare tutto il giorno e la mia mamma le mamme non sanno mai nulla risposero quei malanni e perché faceva tempaccio e lacqua veniva giù a catinelle andò diritto diritto alla casa della fata collanimo risoluto di bussare alla porta e di farsi aprire sono malato marmottina mia molto malato e malato duna malattia che mi fa paura te ne intendi tu del polso un pochino senti dunque se per caso avessi la febbre non ti vergogni a mostrarti tutti i giorni così preciso e così diligente alle lezioni non ti vergogni a studiar tanto come fai e se io studio che cosa ve ne importa a noi ce ne importa moltissimo perché ci costringi a fare una brutta figura col maestro e fu preso da tanta paura e da tali giracapi che per evitare il pericolo di venir disotto si avviticchiò colle braccia stretto stretto al collo della sua piumata cavalcatura volarono tutto il giorno chi gli levava il berretto di mano chi gli tirava il giubbettino di dietro chi si provava a fargli collinchiostro due grandi baffi sotto il naso e chi si attentava perfino a legargli dei fili ai piedi e alle mani per farlo ballare addio mascherine ricordatevi del proverbio che dice la farina del diavolo va tutta in crusca non ci abbandonare are ripeté il gatto dimmi che non è vero che sei morta se davvero mi vuoi bene se vuoi bene al tuo fratellino rivivisci ritorna viva come prima non ti dispiace a vedermi solo e abbandonato da tutti se arrivano gli assassini mi attaccheranno daccapo al ramo dellalbero e allora morirò per sempre anche due rispose il pesce il quale era un delfino così garbato come se ne trovano pochi in tutti i mari del mondo i farebbe il piacere di dirmi se in questisola vi sono dei paesi dove si possa mangiare senza pericolo desser mangiati ohimè non mi riesce più di star ritto sulle gambe non mi riesce più neanche a me gridò pinocchio piangendo e traballando e mentre dicevano così si piegarono tutte due carponi a terra e camminando con le mani e coi piedi cominciarono a girare e a correre per la stanza tutti i ragazzi quando vogliono ottenere qualcosa ripetono la medesima storia ma io non sono come gli altri ragazzi io sono più buono di tutti e dico sempre la verità i prometto babbo che imparerò unarte e che sarò la consolazione e il bastone della vostra vecchiaia ma dun color turchino sfolgorante che rammentava moltissimo i capelli della bella bambina lascio pensare a voi se il cuore del povero pinocchio cominciò a battere più forte calci e tiratosi un poco indietro lasciò andare una solennissima pedata nelluscio della casa il colpo fu così forte che il piede penetrò nel legno fino a mezzo se fossi stato un ragazzino per bene come ce nè tanti se avessi avuto voglia di studiare e di lavorare se fossi rimasto in casa col mio povero babbo a questora non mi troverei qui in mezzo ai campi a fare il cane di guardia alla casa dun contadino andava via come una palla di fucile i carabinieri giudicando che fosse difficile raggiungerlo gli aizzarono dietro un grosso cane mastino che aveva guadagnato il primo premio in tutte le corse dei cani e io ve ne serberò eterna riconoscenza per altro caro padrone questa volta avete fatto i vostri conti senza la fata e chi è questa fata volentieri e con tutto il cuore attaccatevi tutte due alla mia coda e lasciatevi guidare in quattro minuti vi condurrò alla riva geppetto e pinocchio come potete immaginarvelo accettarono subito linvito e piangendo diceva eppure il grillo parlante aveva ragione se non fossi scappato di casa e se il mio babbo fosse qui ora non mi troverei a morire di fame oh che brutta malattia che è la fame e la coda tutta intrecciata con nastri di velluto amaranto e celeste era insomma un ciuchino da innamorare il direttore nel presentarlo al pubblico aggiunse queste parole questo improvviso cambiamento in casa nostra è tutto merito tuo disse geppetto perché merito mio perché quando i ragazzi di cattivi diventano buoni andiamo pure io vengo con voi e partirono dopo aver camminato una mezza giornata arrivarono a una città che aveva nome acchiappa citrulli appena entrato in città pinocchio vide tutte le strade popolate di cani spelacchiati che sbadigliavano chi è domandò lucignolo di dentro sono io rispose il burattino aspetta un poco e ti aprirò dopo mezzora la porta si aprì e figuratevi come restò pinocchio quando entrando nella stanza vide il suo amico lucignolo con un gran berretto di cotone in testa che gli scendeva fin sotto il naso abbiamo più paura delle medicine che del male vergogna i ragazzi dovrebbero sapere che un buon medicamento preso a tempo può salvarli da una grave malattia e forsanche dalla morte oh ma unaltra volta non mi farò tanto pregare i rammenterò di quei conigli neri colla bara sulle spalle di pecore tosate che tremavano dal freddo di galline rimaste senza cresta e senza bargigli che chiedevano lelemosina dun chicco di granturco di grosse farfalle che non potevano più volare perché avevano venduto le loro bellissime ali colorite e un grosso falco venne a posarsi sul davanzale della finestra che cosa comandate mia graziosa fata disse il falco abbassando il becco in atto di reverenza perché bisogna sapere che la bambina dai capelli turchini non era altro in fin dei conti che una buonissima fata ma invece di attaccarsi alla coda giudicarono più comodo di mettersi addirittura a sedere sulla groppa del tonno siamo troppo pesi gli domandò pinocchio pesi neanche per ombra i par di avere addosso due gusci di conchiglia lo so ed è per questo che ti ho perdonato la sincerità del tuo dolore mi fece conoscere che tu avevi il cuore buono e dai ragazzi buoni di cuore anche se sono un po monelli e avvezzati male cè sempre da sperar qualcosa ossia cè sempre da sperare che rientrino sulla vera strada oh se potessi rinascere unaltra volta ma oramai è tardi e ci vuol pazienza fatto questo piccolo sfogo che gli venne proprio dal cuore entrò dentro il casotto e si addormentò e per lappunto cadde così male che restò col capo conficcato nel fango della strada e con le gambe ritte su in aria alla vista di quel burattino che sgambettava a capofitto con una velocità incredibile ma io non sono come gli altri io quando dico una cosa la mantengo vedremo caso poi tu disubbidissi tanto peggio per te perché ma dunque soggiunse pinocchio tu sei veramente sicuro che in quel paese non ci sono punte scuole neanche lombra e nemmeno maestri nemmenuno gli è il babbo più buono del mondo come io sono il figliuolo più cattivo che si possa dare colla burrasca che ha fatto questa notte rispose il delfino la barchettina sarà andata sottacqua cannonata finalmente pinocchio cessa dessere un burattino e diventa un ragazzo mentre pinocchio nuotava alla svelta per raggiungere la spiaggia si accorse che il suo babbo il quale gli stava a cavalluccio sulle spalle e aveva le gambe mezze nellacqua cotesti sentimenti ti fanno onore e per provarti la mia grande soddisfazione ti lascio libero fin dora di tornare a casa e gli levò il collare da cane vinti allora dalla vergogna e dal dolore si provarono a piangere e a lamentarsi del loro destino non lavessero mai fatto invece di gemiti e di lamenti mandavano fuori dei ragli asinini sul far della sera il colombo disse ho una gran sete e io una gran fame soggiunse pinocchio fermiamoci a questa colombaia pochi minuti e dopo ci rimetteremo in viaggio per essere domattina allalba sulla spiaggia del mare vieni con noi e ti condurremo al campo dei miracoli e io dissi andiamo e loro dissero fermiamoci qui allosteria del gambero rosso e dopo la mezzanotte ripartiremo rispose il tonno il quale era di una corporatura così grossa e robusta da parere un vitello di due anni giunti alla riva pinocchio saltò a terra il primo per aiutare il suo babbo a fare altrettanto poi si voltò al tonno e con voce commossa gli disse pinocchio sulle prime singegnò di farsi un poco di coraggio ma quandebbe la prova e la riprova di trovarsi chiuso in corpo al mostro marino allora cominciò a piangere e a strillare e piangendo diceva aiuto aiuto oh povero me non cè nessuno che venga a salvarmi come si porterebbe un agnellino di latte arrivato che fu sullaia dinanzi alla casa lo scaraventò in terra e tenendogli un piede sul collo gli disse oramai è tardi e voglio andare a letto i nostri conti li aggiusteremo domani io sono entrato nel campo per prendere soltanto due grappoli duva chi ruba luva è capacissimo di rubare anche i polli lascia fare a me che ti darò una lezione da ricordartene per un pezzo e aperta la tagliuola afferrò il burattino per la collottola e lo portò di peso fino a casa e che cosa sarò fra due o tre ore tu diventerai un ciuchino vero e proprio come quelli che tirano il carretto e che portano i cavoli e linsalata al mercato oh povero me povero me lo sciagurato in quel momento non sapeva a quali paure e a quali orribili disgrazie andava incontro e sapete chi era quel mostro marino quel mostro marino era né più né meno quel gigantesco pesce-cane ricordato più volte in questa storia dentro un omino piccino piccino pinocchio appuntò gli occhi da quella parte e dopo aver guardato attentamente cacciò un urlo acutissimo gridando gli è il mi babbo gli è il mi babbo ora vediamo un po che pesci abbiamo presi disse il pescatore verde e ficcando nella rete una manona così spropositata che pareva una pala da fornai tirò fuori una manciata di triglie e il mio babbo a questora lavrà inghiottito il terribile pesce-cane che da qualche giorno è venuto a spargere lo sterminio e la desolazione nelle nostre acque che è grosso di molto questo pesce-cane domandò pinocchio che digià cominciava a tremare dalla paura e così da che sono al mondo non ho mai avuto un quarto dora di bene dio mio che sarà di me che sarà di me che sarà di me le quali correvano dietro a lui a salti e in punta di piedi come se fossero due fantasmi eccoli davvero disse dentro di sé e non sapendo dove nascondere i quattro zecchini se li nascose in bocca e precisamente sotto la lingua non avrei mai creduto ragazzo mio che tu fossi così boccuccia e così schizzinoso di palato male in questo mondo fin da bambini bisogna avvezzarsi abboccati e a saper mangiare di tutto perché non si sa mai quel che ci può capitare i casi son tanti allora diventò pensieroso e dimenticando le regole del galateo e della buona creanza tirò fuori una mano di tasca e si dette una lunghissima grattatina di capo in quel mentre sentì fischiare negli orecchi una gran risata che cosa trovò ve lo do a indovinare in mille trovò una piccola tavola apparecchiata con sopra una candela accesa infilata in una bottiglia di cristallo verde egli è rispose balbettando pinocchio egli è egli è che voi somigliate voi mi rammentate sì sì sì la stessa voce gli stessi occhi gli stessi capelli e lo fece per dargli una severa lezione perché si correggesse dal brutto vizio di dire le bugie il più brutto vizio che possa avere un ragazzo ma quando lo vide trasfigurato e cogli occhi fuori della testa dalla gran disperazione allora mossa a pietà batté le mani insieme e il gatto spalancò tutte due gli occhi che parvero due lanterne verdi ma poi li richiuse subito tantè vero che pinocchio non si accorse di nulla e ora gli domandò la volpe che cosa vuoi farne di codeste monete ma nellapoteosi che il tempo piovoso minacciasse acqua allora lo spettacolo invece di domani sera sarà posticipato a domattina alle ore undici antimeridiane del pomeriggio tutti della medesima grandezza ma di diverso pelame alcuni erano bigi altri bianchi altri brizzolati a uso pepe e sale e perché il corpo gli seguitava a brontolare più che mai e non sapeva come fare a chetarlo pensò di uscir di casa e di dare una scappata al paesello vicino nella speranza di trovare qualche persona caritatevole che gli avesse fatto lelemosina di un po di pane in mezzo a tutte queste meraviglie che si succedevano le une alle altre pinocchio non sapeva più nemmeno lui se era desto davvero o se sognava sempre a occhi aperti o dunque che ci sia nascosto dentro qualcuno se cè nascosto qualcuno tanto peggio per lui ora laccomodo io e la fata oramai ho fatto tardi e tornare a casa unora prima o unora dopo è lo stesso povero pinocchio e se la fata ti grida pazienza la lascerò gridare geppetto che sebbene facesse il viso di tiranno aveva gli occhi pieni di pianto e il cuore grosso dalla passione di vedere il suo povero pinocchio in quello stato compassionevole non rispose altre parole appena che pinocchio fu entrato nella stalla vide un bel ciuchino disteso sulla paglia rifinito dalla fame e dal troppo lavoro quando lebbe guardato fisso fisso disse dentro di sé turbandosi eppure quel ciuchino lo conosco non mi è fisonomia nuova è qui a due passi detto fatto traversarono la città e usciti fuori dalle mura si fermarono in un campo solitario che su per giù somigliava a tutti gli altri campi eccoci giunti disse la volpe al burattino ora chinati giù a terra scava con le mani una piccola buca nel campo chi vuoi che ti salvi disgraziato disse in quel buio una vociaccia fessa di chitarra scordata chi è che parla così domandò pinocchio sentendosi gelare dallo spavento ma invece di queste parole gli uscì dalla gola un raglio così sonoro e prolungato che fece ridere tutti gli spettatori e segnatamente tutti i ragazzi che erano in teatro allarrivo delle faine sullaia eri sveglio o dormivi continuò a chiedergli il contadino dormivo rispose pinocchio ma le faine mi hanno svegliato coi loro chiacchiericci e una è venuta fin qui al casotto per dirmi se prometti di non abbaiare e di non svegliare il padrone noi ti regaleremo una pollastra belle pelata e gli fece subito i capelli poi la fronte poi gli occhi fatti gli occhi figuratevi la sua maraviglia quando si accorse che gli occhi si muovevano e che lo guardavano fisso fisso i contentate buona donna che io beva una sorsata dacqua alla vostra brocca disse pinocchio che bruciava dallarsione della sete bevi pure ragazzo mio disse la donnina posando le due brocche in terra quando pinocchio ebbe bevuto come una spugna borbottò a mezza voce asciugandosi la bocca gli pareva di sognare e che brutto sogno era fuori di sé i suoi occhi vedevano tutto doppio le gambe gli tremavano la lingua gli era rimasta attaccata al palato e non poteva più spiccicare una sola parola la maniera è facilissima invece di tornartene a casa tua dovresti venire con noi e dove mi volete condurre nel paese dei barbagianni pinocchio ci pensò un poco e poi disse risolutamente no non ci voglio venire le gradinate del circo formicolavano di bambini di bambine e di ragazzi di tutte le età che avevano la febbre addosso per la smania di veder ballare il famoso ciuchino pinocchio difatti si affacciò un vecchino col berretto da notte in capo il quale gridò tutto stizzito che cosa volete a questora che mi fareste il piacere di darmi un po di pane poi andò a letto e si addormentò e nel dormire gli parve di vedere in sogno la fata tutta bella e sorridente la quale dopo avergli dato un bacio gli disse così che la stessa facoltà medicea di parigi riconobbe essere quello il bulbo rigeneratore dei capelli e della danza pirrica e per questo io lo volli ammaestrare nel ballo fatto un altro mezzo chilometro pinocchio sentì la solita vocina fioca che gli disse tienlo a mente grullerello i ragazzi che smettono di studiare e voltano le spalle ai libri alle scuole e ai maestri che vergognandosi a farsi veder piangere come un bambino ricacciò il capo sottacqua e sparì intanto sera fatto giorno allora pinocchio offrendo il suo braccio a geppetto e ritrova la fata pinocchio promette alla fata di essere buono e di studiare perché è stufo di fare il burattino e vuol diventare un bravo ragazzo ma come mai sei capitato in quella grotta ero sempre qui disteso sulla spiaggia più morto che vivo quando il vento mi ha portato da lontano un odorino di frittura quellodorino mi ha stuzzicato lappetito e io gli sono andato dietro se arrivavo un minuto più tardi e piangendo dirottamente e bagnandogli di lacrime tutti i peli della lunghissima barba cominciò a dire con voce supplichevole pietà signor mangiafoco appena riebbe luso della parola cominciò a dire tremando e balbettando dallo spavento ma di dove sarà uscita questa vocina che ha detto ohi eppure qui non cè anima viva che sia per caso questo pezzo di legno che abbia imparato a piangere e a lamentarsi come un bambino la masticava si dové accorgere che il sapore della paglia tritata non somigliava punto né al risotto alla milanese né ai maccheroni alla napoletana pazienza ripeté continuando a masticare passa via ti dico gli ripeté il pescatore e allungò la gamba per tirargli una pedata allora il cane che quando aveva fame davvero non era avvezzo a lasciarsi posar mosche sul naso si rivoltò ringhioso al pescatore mostrandogli le sue terribili zanne bravo pinocchio in grazia del tuo buon cuore io ti perdono tutte le monellerie che hai fatto fino a oggi i ragazzi che assistono amorosamente i propri genitori nelle loro miserie e nelle loro infermità meritano sempre gran lode e grande affetto a battaglia finita mastrantonio si trovo due graffi di più sul naso e quellaltro due bottoni di meno al giubbetto pareggiati in questo modo i loro conti si strinsero la mano e giurarono di rimanere buoni amici per tutta la vita mamma mia gridò spaventato il burattino e rivestitosi in fretta e furia si voltò al delfino e gli disse arrivedella signor pesce scusi tanto lincomodo e mille grazie della sua garbatezza sarà effetto dellacqua del mare il mare ne fa di questi scherzi bada burattino bada non credere di divertirti alle mie spalle guai a te se mi scappa la pazienza e altri rigati a grandi strisce gialle e turchine ma la cosa più singolare era questa che quelle dodici pariglie ossia quei ventiquattro ciuchini voleva piangere voleva darsi alla disperazione voleva buttar via il vassoio e quel che cera dentro ma invece o fosse il gran dolore o la gran languidezza di stomaco fatto sta che cadde svenuto quando si riebbe si trovò disteso sopra un sofà e la fata era accanto a lui e dopo una corsa disperata di quasi due ore finalmente tutto trafelato arrivò alla porta di quella casina e bussò nessuno rispose tornò a bussare con maggior violenza perché sentiva avvicinarsi il rumore dei passi e il respiro grosso e affannoso de suoi persecutori allora il burattinaio disse loro con voce rantolosa pigliatemi lì quellarlecchino legatelo ben bene e poi gettatelo a bruciare sul fuoco io voglio che il mio montone sia arrostito bene e il ciuchino che ho gettato in mare dovè quel ciuchino son io rispose il burattino ridendo tu io ah mariuolo ma non erano gatti erano faine animaletti carnivori ghiottissimi specialmente di uova e di pollastrine giovani una di queste faine staccandosi dalle sue compagne andò alla buca del casotto e disse sottovoce buona sera melampo il povero figliuolo si raccomandava cogli occhi ma il pescatore verde senza badarlo neppure lo avvoltolò cinque o sei volte nella farina infarinandolo così bene dal capo ai piedi che pareva diventato un burattino di gesso poi lo prese per il capo e ho capito disse allora uno di loro bisogna impiccarlo impicchiamolo impicchiamolo ripeté laltro detto fatto gli legarono le mani dietro le spalle vuoi raddoppiare le tue monete doro cioè vuoi tu di cinque miserabili zecchini farne cento mille duemila magari e la maniera pinocchio corse subito e arrampicandosi come uno scoiattolo su per la barba del burattinaio andò a posargli un bellissimo bacio sulla punta del naso quando lebbe visitato dichiarò che sarebbe rimasto zoppo per tutta la vita allora il direttore disse al suo garzone di stalla che vuoi tu che mi faccia dun somaro zoppo sarebbe un mangiapane a ufo portalo dunque in piazza e rivendilo dimmi grillino dove potrei trovare un bicchiere di latte per il mio povero babbo tre campi distante di qui cè lortolano giangio che tiene le mucche và da lui e troverai il latte che cerchi pinocchio andò di corsa a casa dellortolano giangio il giorno dopo pinocchio andò alla scuola comunale figuratevi quelle birbe di ragazzi quando videro entrare nella loro scuola un burattino fu una risata che non finiva più chi gli faceva uno scherzo chi un altro che pinocchio ricevé in mezzo a tanto arruffio dagli attori e dalle attrici di quella compagnia drammatico vegetale questo spettacolo era commovente non cè che dire ma il pubblico della platea vedendo che la commedia non andava più avanti simpazientì e prese a gridare io sono il grillo parlante ed abito in questa stanza da più di centanni oggi però questa stanza è mia disse il burattino e se vuoi farmi un vero piacere vattene subito senza nemmeno voltarti indietro e di tanto in tanto cacciandosi rabbiosamente le mani dentro al collare che gli serrava la gola diceva piangendo i sta bene pur troppo mi sta bene ho voluto fare lo svogliato il vagabondo ho voluto dar retta ai cattivi compagni e per questo la sfortuna mi perseguita sempre rispose il burattino vergognandosi a confessare che lo avevano infarinato come un pesce per poi friggerlo in padella o della tua giacchetta de tuoi calzoncini e del tuo berretto che cosa ne hai fatto la sete me la sono levata così mi potessi levar la fame la buona donnina sentendo queste parole soggiunse subito se mi aiuti a portare a casa una di queste brocche dacqua ti darò un bel pezzo di pane compratore addio padrone se avete bisogno di una pelle per fare un tamburo ricordatevi di me e poi rideva e seguitava a nuotare e dopo un poco rivoltandosi indietro urlava più forte addio padrone se avete bisogno di un po di legno stagionato per accendere il caminetto ricordatevi di me di tanto in tanto voltandosi indietro canzonava i suoi compagni rimasti a una bella distanza e nel vederli ansanti trafelati polverosi e con tanto di lingua fuori se la rideva proprio di cuore ma io non voglio fare né arti né mestieri perché perché a lavorare mi par fatica ragazzo mio disse la fata quelli che dicono così finiscono quasi sempre o in carcere o allospedale e così in pochi anni aveva fatto fior di quattrini ed era diventato milionario quel che accadesse di lucignolo non lo so so per altro che pinocchio andò incontro fin dai primi giorni a una vita durissima e strapazzata debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari ma davvero è proprio così domandò singhiozzando il burattino purtroppo è così e ora i pianti sono inutili bisognava pensarci prima pinocchio guardò la brocca e non rispose né sì né no e insieme col pane ti darò un bel piatto di cavolfiore condito collolio e collaceto soggiunse la buona donna incoraggiato da questa prima vittoria si liberò a forza dalle unghie degli assassini e saltata la siepe della strada cominciò a fuggire per la campagna e gli assassini a correre dietro a lui come due cani dietro una lepre ma poi finì col fare come fanno tutti i ragazzi senza un fil di giudizio e senza cuore finì cioè col dare una scrollatina di capo e disse alla volpe ma come si passano le giornate nel paese dei balocchi si passano baloccandosi e divertendosi dalla mattina alla sera la sera poi si va a letto e la mattina dopo si ricomincia daccapo lì non vi sono maestri lì non vi sono libri in quel paese benedetto non si studia mai il giovedì non si fa scuola e ogni settimana è composta di sei giovedì e di una domenica pazienza disse pinocchio se non cè altro mangerò una buccia e cominciò a masticare da principio storse un po la bocca ma poi una dietro laltra spolverò in un soffio tutte le bucce cercò di scansarlo di cambiare strada cercò di fuggire ma quella immensa bocca spalancata gli veniva sempre incontro con la velocità di una saetta tanto buona e il mio babbo dove sarà o fatina mia dimmi dove posso trovarlo che voglio stare sempre con lui e non lasciarlo più più più o fatina mia chi si divertiva a camminare colle mani in terra e colle gambe in aria chi mandava il cerchio chi passeggiava vestito da generale collelmo di foglio e lo squadrone di cartapesta chi rideva chi urlava chi chiamava voleva dire un monte di cose e invece mugolava confusamente e balbettava delle parole tronche e sconclusionate finalmente gli riuscì di cacciar fuori un grido di gioia e prima di tutto rispose il burattino voglio comprare per il mio babbo una bella casacca nuova tutta doro e dargento e coi bottoni di brillanti e poi voglio comprare un abbecedario per me per te davvero perché voglio andare a scuola e mettermi a studiare a buono guarda me disse la volpe di certissimo che bel paese ripeté pinocchio sputando dalla soverchia consolazione poi fatto un animo risoluto soggiunse in fretta e furia i ciuchini galoppavano il carro correva i ragazzi dentro al carro dormivano lucignolo russava come un ghiro e lomino seduto a cassetta canterellava fra i denti tutti la notte dormono e io non dormo mai mentre tutto commosso diceva così gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di colpi di grancassa pì pì pì pì pì pì zum zum zum zum si povero granchio fu lo stesso che avesse predicato al vento anzi quella birba di pinocchio voltandosi indietro a guardarlo in cagnesco gli disse sgarbatamente e quel poveruomo se la merita davvero perché insomma per comprarmi i libri e per farmi istruire è rimasto in maniche di camicia a questi freddi non ci sono che i babbi che sieno capaci di certi sacrifizi vuoi aprirla la bocca sì o no ah non rispondi lascia fare ché questa volta te la faremo aprir noi e cavato fuori due coltellacci lunghi lunghi e affilati come rasoi zaff dette in un grande scoppio di pianto pianse tutta la notte e la mattina dopo sul far del giorno piangeva sempre sebbene negli occhi non avesse più lacrime povero figliuolo replicò la lucciola fermandosi impietosita a guardarlo come mai sei rimasto colle gambe attanagliate fra codesti ferri arrotati sono entrato nel campo per cogliere due grappoli di questuva moscadella e io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice la miglior cosa che possa fare è quella di stare zitto del resto quel burattino lì non mè fisonomia nuova io lo conosco da un pezzo i primi a ballare nellolio bollente furono i poveri naselli poi toccò ai ragnotti poi ai muggini poi alle sogliole e alle acciughe e poi venne la volta di pinocchio e a quel segnale entrarono in camera dalla finestra un migliaio di grossi uccelli chiamati picchi i quali posatisi tutti sul naso di pinocchio cominciarono a beccarglielo tanto e poi tanto più a questo punto il dialogo fu interrotto da un piccolissimo rumore di passi che si avvicinavano era il padrone del campo che veniva in punta di piedi a vedere se qualcuna di quelle faine che mangiavano di nottetempo i polli fosse rimasta al trabocchetto della tagliuola voi no rispose il carceriere perché voi non siete del bel numero domando scusa replicò pinocchio sono un malandrino anchio in questo caso avete mille ragioni disse il carceriere e levandosi il berretto rispettosamente e salutandolo gli aprì le porte della prigione e lo lasciò scappare che sia quel medesimo pesce-cane di quando affogò il mio povero babbo noi andiamo alla spiaggia per vederlo vieni anche tu io no voglio andare a scuola che timporta della scuola alla scuola ci anderemo domani e chinatosi verso pinocchio gli bisbigliò sottovoce buone nuove fratello il burattinaio ha starnutito e questo è segno che sè mosso a compassione per te e oramai sei salvo smetti tu mi fai il pizzicorino sul corpo questa volta il povero maestro ciliegia cadde giù come fulminato quando riaprì gli occhi si trovò seduto per terra appena i tre medici furono usciti di camera la fata si accostò a pinocchio e dopo averlo toccato sulla fronte si accòrse che era travagliato da un febbrone da non si dire allora sciolse una certa polverina bianca in un mezzo bicchier dacqua ma è proprio vero domandò il burattino che in quel paese i ragazzi non hanno mai lobbligo di studiare mai mai mai che bel paese che bel paese che bel paese poi soggiunse sospirando e tentennando il capo pazienza per questa sera mi rassegnerò a mangiare il montone mezzo crudo ma unaltra volta guai a chi toccherà il burattino sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo rimase di princisbecco e voleva protestare ma i giandarmi a scanso di perditempi inutili gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia e lì vebbe a rimanere quattro mesi quattro lunghissimi mesi giangio condusse il burattino nellorto e glinsegnò la maniera di girare il bindolo pinocchio si pose subito al lavoro ma prima di aver tirato su le cento secchie dacqua era tutto grondante di sudore dalla testa ai piedi una fatica a quel modo non laveva durata mai ma quando fu lì sentì mancarsi il coraggio e invece di bussare si allontanò correndo una ventina di passi si avvicinò una seconda volta alla porta e non concluse nulla affréttati pinocchio per carità gridava belando la bella caprettina e pinocchio nuotava disperatamente con le braccia col petto con le gambe e coi piedi corri pinocchio perché il mostro si avvicina e pinocchio raccogliendo tutte le sue forze raddoppiava di lena nella corsa e cresci cresci cresci diventò in pochi minuti un nasone che non finiva mai il povero geppetto si affaticava a ritagliarlo ma più lo ritagliava e lo scorciva e più quel naso impertinente diventava lungo dopo il naso gli fece la bocca ma da questa volta in là faccio proponimento di cambiar vita e di diventare un ragazzo ammodo e ubbidiente tanto ormai ho belle visto che i ragazzi a essere disubbidienti ci scapitano sempre e non ne infilano mai una per il su verso che gli pareva di essere a mezza quaresima e più andava avanti e più il chiarore si faceva rilucente e distinto finché cammina cammina alla fine arrivò e quando fu arrivato io avrò pietà del babbo e anche del figliuolo ma ho voluto rammentarti il brutto garbo ricevuto per insegnarti che in questo mondo quando si può bisogna mostrarsi cortesi con tutti se vogliamo esser ricambiati con pari cortesia nei giorni del bisogno difatti andò subito a cercarlo a casa per invitarlo alla colazione e non lo trovò tornò una seconda volta e lucignolo non cera tornò una terza volta e fece la strada invano e cominciò a tirare la fune con la quale lo aveva legato per una gamba e tira tira tira alla fine vide apparire a fior dacqua indovinate invece di un ciuchino morto vide apparire a fior dacqua un burattino vivo che scodinzolava come unanguilla io ti ho comprato perché tu lavori e perché tu mi faccia guadagnare molti quattrini su dunque da bravo vieni con me nel circo e là ti insegnerà a saltare i cerchi a rompere col capo le botti di foglio e a ballare il valzer e la polca stando ritto sulle gambe di dietro gli occhi gli si chiusero e la coda gli smesse di fumare che sia morto davvero disse pinocchio dandosi una fregatina di mani dalla gran contentezza e senza mettere tempo in mezzo fece latto di scavalcarlo per passare dallaltra parte della strada oggi nella dispensa non cè più nulla e questa candela che vedi accesa è lultima candela che mi sia rimasta e dopo e dopo caro mio rimarremo tutte due al buio allora babbino mio disse pinocchio non cè tempo da perdere bisogna pensar subito a fuggire amico mio tu hai salvato il mio babbo dunque non ho parole per ringraziarti abbastanza permetti almeno che ti dia un bacio in segno di riconoscenza eterna è morto questa mattina morto povera bestia era tanto buono ma giudicandoti alla fisonomia anche te mi sembri un cane di garbo domando scusa io non sono un cane o chi sei io sono un burattino maestro ciliegia regala il pezzo di legno al suo amico geppetto il quale lo prende per fabbricarsi un burattino maraviglioso che sappia ballare tirar di scherma e fare i salti mortali a questo punto si sentì nella camera un suono soffocato di pianti e di singhiozzi figuratevi come rimasero tutti allorché sollevati un poco i lenzuoli si accorsero che quello che piangeva e singhiozzava era pinocchio ma tu non puoi crescere replicò la fata perché perché i burattini non crescono mai nascono burattini vivono burattini e muoiono burattini oh sono stufo di far sempre il burattino gridò pinocchio dandosi uno scappellotto sarebbe ora che diventassi anchio un uomo come tutti gli altri prima però di fare il gran salto il burattino disse al suo babbo montatemi a cavalluccio sulle spalle e abbracciatemi forte forte al resto ci penso io perché non vai a seminarle nel campo dei miracoli oggi è impossibile vi anderò un altro giorno un altro giorno sarà tardi disse la volpe perché si avvicinò una terza volta e nulla la quarta volta prese tremando il battente di ferro in mano e bussò un piccolo colpettino aspetta aspetta finalmente dopo mezzora si aprì una finestra dellultimo piano è con questo bel garbo mastrantonio che voi regalate la vostra roba mavete quasi azzoppito i giuro che non sono stato io allora sarò stato io la colpa è tutta di questo legno lo so che è del legno ma siete voi che me lavete tirato nelle gambe il quale a titolo di correzione voleva dargli subito una buona tiratina dorecchi ma figuratevi come rimase quando nel cercargli gli orecchi non gli riuscì di poterli trovare vivo nondimeno corse a inzuppare il suo fazzoletto nellacqua del mare e si pose a bagnare la tempia del suo povero compagno di scuola e intanto piangendo dirottamente e disperandosi lo chiamava per nome e gli diceva entrarono in una colombaia deserta dove cera soltanto una catinella piena dacqua e un cestino ricolmo di veccie il burattino in tempo di vita sua non aveva mai potuto patire le veccie geppetto vedendosi guardare da quei due occhi di legno se nebbe quasi per male e disse con accento risentito occhiacci di legno perché mi guardate nessuno rispose allora dopo gli occhi gli fece il naso ma il naso appena fatto cominciò a crescere io opo cinque mesi di cuccagna pinocchio con sua grande maraviglia sente spuntarsi un bel paio dorecchie asinine e diventa un ciuchino con la coda e tutto e andando avanti per far lume disse al suo babbo venite dietro a me e non abbiate paura e così camminarono un bel pezzo e traversarono tutto il corpo e tutto lo stomaco del pesce-cane ma giunti che furono al punto dove cominciava la gran gola del mostro par di sì altro che male disse uno dei carabinieri chinandosi e osservando eugenio da vicino questo ragazzo è stato ferito in una tempia chi è che lha ferito dato così il segnale della partenza quel branco di monelli coi loro libri e i loro quaderni sotto il braccio si messero a correre attraverso ai campi e pinocchio era sempre avanti a tutti pareva che avesse le ali ai piedi quello che mangiò meno di tutti fu pinocchio chiese uno spicchio di noce e un cantuccino di pane e lasciò nel piatto ogni cosa il povero figliuolo col pensiero sempre fisso al campo dei miracoli aveva preso unindigestione anticipata di monete doro e rimase là incantato cogli occhi spalancati colla forchetta per aria e colla bocca piena di pane e di cavolfiore che cosè mai tutta questa maraviglia disse ridendo la buona donna e se poi la fata mi grida lasciala gridare quando avrà gridato ben bene si cheterà disse quella birba di lucignolo e come fai parti solo o in compagnia quandecco che allimprovviso il ciuchino alzò tutte due le gambe di dietro e dando una fortissima sgropponata scaraventò il povero burattino in mezzo alla strada sopra un monte di ghiaia allora grandi risate daccapo e mandava fuori una nuvola di fumo che pareva fumo davvero appena entrato in casa geppetto prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e a fabbricare il suo burattino il suo viso pareva trasfigurato e perfino la punta del naso di paonazza come era quasi sempre gli era diventata turchina dalla gran paura queste parole toccarono lanimo di pinocchio il quale rialzando vivacemente la testa disse alla fata io studierò io lavorerò io farò tutto quello che mi dirai perché insomma la vita del burattino mi è venuta a noia e voglio diventare un ragazzo a tutti i costi e dopo aver resistito un bel pezzo alla fine non ne poté più e lasciò andare un sonorissimo starnuto a quello starnuto arlecchino che fin allora era stato afflitto e ripiegato come un salcio piangente si fece tutto allegro in viso stette in ascolto e non senti nessun rumore solamente di tanto in tanto sentiva battersi nel viso alcune grandi buffate di vento da principio non sapeva intendere da dove quel vento uscisse appena geppetto si fu accomodato per bene sulle spalle del figliuolo pinocchio sicurissimo del fatto suo si gettò nellacqua e cominciò a nuotare il mare era tranquillo come un olio lucignolo fu comprato da un contadino a cui era morto il somaro il giorno avanti e pinocchio fu venduto al direttore di una compagnia di pagliacci e di saltatori di corda il quale lo comprò per ammaestrarlo e per farlo poi saltare e ballare insieme con le altre bestie della compagnia tu tutte due che sia la medesima malattia ho paura di sì vuoi farmi un piacere lucignolo volentieri con tutto il cuore i fai vedere i tuoi orecchi per cui pinocchio affacciandosi al principio della gola e guardando in su poté vedere al di fuori di quellenorme bocca spalancata un bel pezzo di cielo stellato e un bellissimo lume di luna questo è il vero momento di scappare bisbigliò allora voltandosi al suo babbo eccomi qui che guardo da tutte le parti e non vedo altro che cielo e mare ma io vedo anche la spiaggia disse il burattino per vostra regola io sono come i gatti ci vedo meglio di notte che di giorno pazienza la mattina dopo svegliandosi cercò subito nella greppia un altro po di fieno ma non lo trovò perché laveva mangiato tutto nella notte allora prese una boccata di paglia tritata intanto geppetto prese con se il suo bravo pezzo di legno e ringraziato mastrantonio se ne tornò zoppicando a casa geppetto tornato a sì sì sì anche voi avete i capelli turchini come lei o fatina mia o fatina mia ditemi che siete voi proprio voi non mi fate più piangere se sapeste ho pianto tanto ho patito tanto a questa seconda bugia il naso seguitò a crescere se le hai perdute nel bosco vicino disse la fata le cercheremo e le ritroveremo perché tutto quello che si perde nel vicino bosco si ritrova sempre ah ora che mi rammento bene replicò il burattino imbrogliandosi rido della bugia che hai detto come mai sapete che ho detto una bugia le bugie ragazzo mio si riconoscono subito perché ve ne sono di due specie vi sono le bugie che hanno le gambe corte dove poterlo ripescare cerca di qua cerca di là finalmente lo vide nascosto sotto il portico di una casa di contadini che cosa fai costì gli domandò pinocchio avvicinandosi aspetto la mezzanotte per partire dove vai andò nuotando a raggiungere alidoro e presolo per la coda con tutte e due le mani lo portò sano e salvo sulla rena asciutta del lido il povero cane non si reggeva più in piedi aveva bevuto senza volerlo tantacqua salata che era gonfiato come un pallone tormentato dalla passione di rivedere il suo babbo e la sua sorellina dai capelli turchini correva a salti come un cane levriero e nel correre le pillacchere gli schizzavano fin sopra il berretto intanto andava dicendo fra sé e sé come rimanesse il burattino quandebbe compitate alla peggio quelle parole lo lascio pensare a voi cadde bocconi a terra e coprendo di mille baci quel marmo mortuario poi si provò a scappare ma non aveva ancor fatto il primo passo che sentì agguantarsi per le braccia e intese due voci orribili e cavernose che gli dissero o la borsa o la vita ma si può dare un ragazzo più ingrato e più senza cuore di me nel tempo che diceva così si fermò tutta un tratto spaventato e fece quattro passi indietro che cosa aveva veduto aperto il portamonete invece dei quaranta soldi di rame vi luccicavano quaranta zecchini doro tutti nuovi di zecca dopo andò a guardarsi allo specchio ma il battente che era di ferro diventò a un tratto unanguilla viva che sgusciandogli dalle mani sparì nel rigagnolo dacqua in mezzo alla strada ah sì gridò pinocchio sempre più accecato dalla collera se il battente è sparito io seguiterò a bussare a furia di calci vai pure ma facciamo una cosa lesta il burattino andò raccattò il berretto ma invece di metterselo in capo se lo mise in bocca fra i denti e poi cominciò a correre di gran carriera verso la spiaggia del mare intanto siccome oggi mi è morto il cane che mi faceva la guardia di notte tu prenderai subito il suo posto tu mi farai da cane di guardia detto fatto glinfilò al collo un grosso collare tutto coperto di spunzoni di ottone ora bisogna sapere che pinocchio fra i suoi amici e compagni di scuola ne aveva uno prediletto e carissimo il quale si chiamava di nome romeo ma tutti lo chiamavano col soprannome di lucignolo per via del suo personalino asciutto secco e allampanato perché mai tanta fretta perché il gatto ha ricevuto unimbasciata che il suo gattino maggiore malato di geloni ai piedi stava in pericolo di vita e la cena lhanno pagata che vi pare quelle lì sono persone troppo educate perché facciano un affronto simile alla signoria vostra ragazzo mio te ne pentirai non me nimporta la tua malattia è grave non me nimporta la febbre ti porterà in poche ore allaltro mondo non me nimporta non hai paura della morte senza farselo ripetere il burattino cominciò a camminare per quella viottola che conduceva al paese ma il povero diavolo non sapeva più nemmeno lui in che mondo si fosse il colombo a questa risposta si calò velocemente e venne a posarsi a terra era più grosso di un tacchino conoscerai dunque anche geppetto domandò al burattino se lo conosco è il mio povero babbo no no no il mio povero babbo no gridò pinocchio con accento disperato ma nel gridare così gli zecchini gli suonarono in bocca ah furfante dunque i denari te li sei nascosti sotto la lingua te li darei volentieri gli rispose laltro canzonandolo ma oggi per lappunto non te li posso dare per quattro soldi ti vendo la mia giacchetta gli disse allora il burattino scioccherie gridò pinocchio la mia è unopinione replicò il tonno e le opinioni come dicono i tonni politici vanno rispettate insomma io voglio andarmene di qui io voglio fuggire fuggi se ti riesce la marmottina alzò la zampa destra davanti e dopo aver tastato il polso di pinocchio gli disse sospirando amico mio mi dispiace doverti dare una cattiva notizia quando fu condotto nella stalla il nuovo padrone gli empì la greppia di paglia ma pinocchio dopo averne assaggiata una boccata la risputò allora il padrone brontolando gli empì la greppia di fieno ma neppure il fieno gli piacque è tanto tempo che mi struggo di avere una mamma come tutti gli altri ragazzi ma come avete fatto a crescere così presto è un segreto insegnatemelo vorrei crescere un poco anchio non lo vedete sono sempre rimasto alto come un soldo di cacio che nome gli metterò disse fra sé e sé lo voglio chiamar pinocchio questo nome gli porterà fortuna ho conosciuto una famiglia intera di pinocchi giunto che fu sulla spiaggia pinocchio dette subito una grande occhiata sul mare ma non vide nessun pescecane il mare era tutto liscio come un gran cristallo da specchio a sentirsi chiamare eccellenza il burattinaio fece subito il bocchino tondo e diventato tutta un tratto più umano e più trattabile disse a pinocchio ebbene che cosa vuoi da me conduci dobbiamo ritentare la fuga venite con me e non abbiate paura ciò detto pinocchio prese il suo babbo per la mano e camminando sempre in punta di piedi risalirono insieme su per la gola del mostro poi traversarono tutta la lingua e scavalcarono i tre filari di denti oramai sono vicino a casa e voglio andarmene a casa dove cè il mio babbo che maspetta chi lo sa povero vecchio quanto ha sospirato ieri a non vedermi tornare pur troppo io sono stato un figliolo cattivo non avendo noi da dargli nemmeno una lisca di pesce che cosa ha fatto lamico mio che ha davvero un cuore di cesare si è staccato coi denti uno zampetto delle sue gambe davanti e lha gettato a quella povera bestia perché potesse sdigiunarsi e la volpe nel dir così si asciugò una lacrima non finiva più dal chiamare il suo babbo per nome e dal fargli molti segnali colle mani e col moccichino da naso e perfino col berretto che aveva in capo e parve che geppetto sebbene fosse molto lontano dalla spiaggia riconoscesse il figliuolo poi ripeté più volte la solita operazione e via via che cavava fuori gli altri pesci sentiva venirsi lacquolina in bocca e gongolando diceva buoni questi naselli squisiti questi muggini deliziose queste sogliole prelibati questi ragnotti e perché gli mancavano la legna per finirlo di cuocere e di rosolare chiamò arlecchino e pulcinella e disse loro portatemi di qua quel burattino che troverete attaccato al chiodo quando tornerò a casa soggiunse ridendo sarò vestito così bene che mi scambierete per un gran signore e uscito di casa cominciò a correre tutto allegro e contento quando a un tratto sentì chiamarsi per nome e voltandosi vide una bella lumaca che sbucava fuori della siepe tutto in un boccone e risputò solamente lalbero maestro perché gli era rimasto fra i denti come una lisca per mia gran fortuna quel bastimento era carico di carne conservata in cassette di stagno di biscotto ossia di pane abbrostolito ammonticchiati gli uni sugli altri come tante acciughe nella salamoia stavano male stavano pigiati non potevano quasi respirare ma nessuno diceva ohi quindi avvicinatosi a pinocchio cominciò a fargli molte carezze e fra le altre cose gli domandò comhai fatto a scuoprire il complotto di queste quattro ladroncelle e dire che melampo il mio fido melampo non sera mai accorto di nulla il burattino allora avrebbe potuto raccontare quel che sapeva quando pinocchio entrò nel teatrino delle marionette accadde un fatto che destò mezza rivoluzione bisogna sapere che il sipario era tirato su e la commedia era già incominciata bada pinocchio il mostro ti raggiunge eccolo eccolo affréttati per carità o sei perduto e pinocchio a nuotar più lesto che mai e via e via e via come andrebbe una palla di fucile ci sono i ladri rispose pinocchio dove sono nel pollaio ora scendo subito e infatti in men che non si dice amen il contadino scese intanto alidoro ritrovata che ebbe la viottola che conduceva al paese si fermò e posò delicatamente in terra lamico pinocchio quanto ti debbo ringraziare disse il burattino allora il giudice accennando pinocchio ai giandarmi disse loro quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete doro pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione come andò che maestro ciliegia falegname trovò un pezzo di legno che piangeva e rideva come un bambino cera una volta un re diranno subito i miei piccoli lettori no ragazzi avete sbagliato è pinocchio è pinocchio urlano in coro tutti i burattini uscendo a salti fuori delle quinte è pinocchio è il nostro fratello pinocchio evviva pinocchio aspettami costì che torno subito rispose il vecchino credendo di aver da fare con qualcuno di quei ragazzacci rompicollo che si divertono di notte a suonare i campanelli delle case per molestare la gente per bene che se la dorme tranquillamente dopo mezzo minuto la finestra si riaprì vieni via con noi e staremo allegri no no no vieni via con noi e staremo allegri gridarono altre quattro voci di dentro al carro vieni via con noi e staremo allegri urlarono tutte insieme un centinaio di voci di dentro al carro e se vengo con voi pinocchio non potendo rispondere con le parole a motivo delle monete che aveva in bocca fece mille salamelecchi e mille pantomime per dare ad intendere a quei due incappati di cui si vedevano soltanto gli occhi attraverso i buchi dei sacchi tutti i suoi amici e compagni di scuola dovevano essere invitati per il giorno dopo a una gran colazione in casa della fata per festeggiare insieme il grande avvenimento e la fata aveva fatto preparare dugento tazze di caffè e latte e quattrocento panini imburrati di sotto e di sopra due camelie bianche agli orecchi la criniera divisa in tanti riccioli legati con fiocchettini dargento attraverso alla vita ma pinocchio non poté finire il suo ragionamento perché in quel punto gli parve di sentire dietro di sé un leggerissimo fruscio di foglie si voltò a guardare e vide nel buio due figuracce nere tutte imbacuccate in due sacchi da carbone avrebbe preferito piuttosto di morire erano già arrivati e stavano per entrare in paese quando una folata di vento strapazzone levò di testa a pinocchio il berretto portandoglielo lontano una decina di passi si contentano disse il burattino ai carabinieri che vada a riprendere il mio berretto ah non ti piace neppure il fieno gridò il padrone imbizzito lascia fare ciuchino bello che se hai dei capricci per il capo penserò io a levarteli e a titolo di correzione gli affibbiò subito una frustata nelle gambe fra le altre cose costruì da sé stesso un elegante carrettino per condurre a spasso il suo babbo alle belle giornate e per fargli prendere una boccata daria nelle veglie poi della sera si esercitava a leggere e a scrivere ma lungo la strada non potendo più reggere ai morsi terribili della fame saltò in un campo collintenzione di cogliere poche ciocche duva moscadella non lavesse mai fatto carine queste acciughe col capo come potete immaginarvelo i naselli i muggini le sogliole i ragnotti e le acciughe andarono tutti alla rinfusa nella conca a tener compagnia alle triglie lultimo che restò nella rete fu pinocchio e questi riguardi sarebbero in segno di amicizia e di stima particolare lascerò a te la scelta del come vuoi essere cucinato desideri essere fritto in padella oppure preferisci di essere cotto nel tegame colla salsa di pomidoro ma presi in mano gli arnesi del mestiere e due pezzetti di legno stagionato si pose a lavorare di grandissimo impegno e in meno dunora i piedi erano belle fatti due piedini svelti asciutti e nervosi come se fossero modellati da un artista di genio al campo dei miracoli domattina allo spuntare del giorno pinocchio pagò uno zecchino per la cena sua e per quella dei suoi compagni e dopo partì gli dette una gran musata nello stomaco e lo gettò a gambe allaria figuratevi la risatona impertinente e sgangherata di tutti quei ragazzi presenti alla scena e nel battere in terra fece lo stesso rumore che avrebbe fatto un sacco di mestoli cascato da un quinto piano aprimi intanto gridava geppetto dalla strada babbo mio non posso rispondeva il burattino piangendo e ruzzolandosi per terra perché non puoi cè altro da fare nientaltro rispose la volpe ora possiamo andar via tu poi ritorna qui fra una ventina di minuti e troverai larboscello già spuntato dal suolo e coi rami tutti carichi di monete il povero burattino fuori di sé dalla contentezza ringraziò mille volte la volpe e il gatto in quel frattempo passò per la strada un uomo tutto sudato e trafelato il quale da sé tirava con gran fatica due carretti carichi di carbone pinocchio giudicandolo dalla fisonomia per un buon uomo gli si accostò e abbassando gli occhi dalla vergogna gli disse sottovoce anchio lho creduto una volta e oggi ne porto le pene oggi ma troppo tardi mi son dovuto persuadere che per mettere insieme onestamente pochi soldi bisogna saperseli guadagnare o col lavoro delle proprie mani o collingegno della propria testa ma io gli ho detto due paroline negli orecchi e spero di averlo reso mansueto e ragionevole pinocchio montò e il carro cominciò a muoversi ma nel tempo che i ciuchini galoppavano e che il carro correva sui ciotoli della via maestra è verissimo soggiunse il pescatore e siccome vedo che sei un pesce che hai la fortuna di parlare e di ragionare come me così voglio usarti anchio i dovuti riguardi piglialo piglialo urlava geppetto ma la gente che era per la via vedendo questo burattino di legno che correva come un barbero si fermava incantata a guardarlo e rideva rideva e rideva da non poterselo figurare ma non aveva ancora finito di alzare la gamba che il serpente si rizzò allimprovviso come una molla scattata e il burattino nel tirarsi indietro spaventato inciampò e cadde per terra davvero davvero gridò il burattino saltando dallallegrezza dunque la ferita non era grave ma poteva riuscire gravissima e anche mortale rispose il vecchietto perché gli tirarono sul capo un grosso libro rilegato in cartone allapparizione inaspettata del burattinaio ammutolirono tutti nessuno fiatò più si sarebbe sentito volare una mosca quei poveri burattini maschi e femmine tremavano tutti come tante foglie e pinocchio seguitava a dormire e a russare come se i suoi piedi fossero quelli dun altro finalmente sul far del giorno si svegliò perché qualcuno aveva bussato alla porta oh che bella vita diceva pinocchio tutte le volte che per caso simbatteva in lucignolo vedi dunque se avevo ragione ripigliava questultimo e dire che tu non volevi partire e pensare che teri messo in capo di tornartene a casa dalla tua fata per perdere il tempo a studiare e il nodo scorsoio stringendosi sempre più alla gola gli toglieva il respiro a poco a poco gli occhi gli si appannavano e sebbene sentisse avvicinarsi la morte pure sperava sempre che da un momento allaltro sarebbe capitata qualche anima pietosa a dargli aiuto passavano di tanto in tanto alcune carrozze signorili con dentro o qualche volpe o qualche gazza ladra o qualche uccellaccio di rapina e il campo dei miracoli dovè domandò pinocchio da principio voleva dire e voleva fare ma poi quando vide il suo pinocchio sdraiato in terra e rimasto senza piedi davvero allora sentì non è roba per noi noi siamo avvezzi a cibarci molto meglio intanto il combattimento sinferociva sempre più quandecco che un grosso granchio che era uscito fuori dellacqua e sera adagio adagio arrampicato fin sulla spiaggia gridò con una vociaccia di trombone infreddato non posso star ritto credetelo o povero me povero me che mi toccherà a camminare coi ginocchi per tutta la vita geppetto credendo che tutti questi piagnistei fossero unaltra monelleria del burattino pensò bene di farla finita e arrampicatosi su per il muro entrò in casa dalla finestra appena che questi zecchini gli avrò raccolti ne prenderò per me duemila e gli altri cinquecento di più li darò in regalo a voi altri due un regalo a noi gridò la volpe sdegnandosi e chiamandosi offesa allora pinocchio figurandosi di aver coraggio si avvicinò a pochi passi di distanza e facendo una vocina dolce insinuante e sottile disse al serpente scusi signor serpente che mi farebbe il piacere di tirarsi un pochino da una parte tanto da lasciarmi passare il suo stomaco pareva un quartiere rimasto vuoto e disabitato da cinque mesi calmati a poco a poco i morsi rabbiosi della fame allora alzò il capo per ringraziare la sua benefattrice ma non aveva ancora finito di fissarla in volto che cacciò un lunghissimo ohhh di maraviglia a mio credere il burattino è belle morto ma se per disgrazia non fosse morto allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo i dispiace disse la civetta di dover contraddire il corvo mio illustre amico e collega vuoi venire anche tu in quel fortunato paese sicuro che ci voglio venire ma ti avverto carino mio che nel carro non cè più posto come vedi è tutto pieno pazienza replicò lucignolo arrivati in piazza trovarono subito il compratore il quale domandò al garzone di stalla quanto vuoi di cotesto ciuchino zoppo venti lire io ti do venti soldi non credere che io lo compri per servirmene lo compro unicamente per la sua pelle e camminare sempre diritto al naso non puoi sbagliare i dica unaltra cosa lei che passeggia tutto il giorno e tutta la notte per il mare non avrebbe incontrato per caso una piccola barchettina con dentro il mi babbo e chi è il tuo babbo arrivedella stia bene e tanti saluti a casa ciò detto distese le ali e infilata la finestra che era aperta se ne volò via a perdita docchio detto fatto prese subito lascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo ma quando fu lì per lasciare andare la prima asciata rimase col braccio sospeso in aria perché sentì una vocina sottile che disse raccomandandosi e le sue grida e i suoi lamenti erano così strazianti e acuti che tutte le colline allintorno ne ripetevano leco e piangendo diceva o fatina mia perché sei morta perché invece di te non sono morto io che sono tanto cattivo mentre tu eri tanto buona la brocca era molto pesa e il burattino non avendo forza da portarla colle mani si rassegnò a portarla in capo arrivati a casa la buona donnina fece sedere pinocchio a una piccola tavola apparecchiata e gli pose davanti il pane il cavolfiore condito e il confetto pinocchio non mangiò ma diluviò questa volta maestro ciliegia restò di stucco cogli occhi fuori del capo per la paura colla bocca spalancata e colla lingua giù ciondoloni fino al mento come un mascherone da fontana povero pinocchio oramai non lo rivedrò più il pesce-cane a questora lavrà belle divorato ha detto proprio così dunque era lei era lei era la mia cara fatina cominciò a urlare pinocchio singhiozzando e piangendo dirottamente per darsi interamente ai balocchi e ai divertimenti non possono far altro che una fine disgraziata io lo so per prova e te lo posso dire verrà un giorno che piangerai anche tu come oggi piango io io scappai a vedere i burattini e il burattinaio mi voleva mettere sul fuoco perché gli cocessi il montone arrosto che fu quello poi che mi dette cinque monete doro perché le portassi a voi ma io trovai la volpe e il gatto arrivato che sarai sotto la quercia grande troverai disteso sullerba un povero burattino mezzo morto raccoglilo con garbo posalo pari pari su i cuscini della carrozza e portamelo qui hai capito non vi date alla disperazione padrone dei ciuchini ce nè tanti in questo mondo dimmi monello impertinente e la tua storia finisce qui no rispose il burattino o bella bambina dai capelli turchini gridava pinocchio aprimi per carità abbi compassione di un povero ragazzo inseguito dagli assass e dopo poco tornarono in cucina portando sulle braccia il povero pinocchio il quale divincolandosi come unanguilla fuori dellacqua strillava disperatamente babbo mio salvatemi non voglio morire non voglio morire il burattino vedendosi balenare la morte dinanzi agli occhi fu preso da un tremito così forte che nel tremare gli sonavano le giunture delle sue gambe di legno e i quattro zecchini che teneva nascosti sotto la lingua dunque gli domandarono gli assassini ma per mostrarti quanto sei gradito posso cederti il mio posto a cassetta e voi e io farò la strada a piedi no davvero che non lo permetto preferisco piuttosto di salire in groppa a qualcuno di questi ciuchini gridò pinocchio dunque la mia medicina tha fatto bene davvero altro che bene i ha rimesso al mondo e allora come mai ti sei fatto tanto pregare a beverla egli è che noi ragazzi siamo tutti così e la fata mi perdonerà la brutta azione che le ho fatto e pensare che ho ricevuto da lei tante attenzioni e tante cure amorose e pensare che se oggi son sempre vivo lo debbo a lei intanto posata da una parte lascia prese in mano la pialla per piallare e tirare a pulimento il pezzo di legno ma nel mentre che lo piallava in su e in giù senti la solita vocina che gli disse ridendo strada facendo raccoglieva con promesse e con moine tutti i ragazzi svogliati che avevano a noia i libri e le scuole e dopo averli caricati sul suo carro li conduceva nel paese dei balocchi perché passassero tutto il loro tempo in giochi in chiassate e in divertimenti allora messe loro la cavezza e li condusse sulla piazza del mercato con la speranza di venderli e di beccarsi un discreto guadagno e i compratori difatti non si fecero aspettare rido perché nello spollinarmi mi son fatto il solletico sotto le ali il burattino non rispose andò alla gora e riempita dacqua la solita ciabatta si pose nuovamente ad annaffiare la terra che ricuopriva le monete doro e guardando vide in un palco una bella signora che aveva al collo una grossa collana doro dalla quale pendeva un medaglione nel medaglione cera dipinto il ritratto dun burattino pinocchio era sulle spine stava lì lì per fare unultima offerta ma non aveva coraggio esitava tentennava pativa alla fine disse vuoi darmi quattro soldi di questabbecedario nuovo la fata gli dette la pallina e pinocchio dopo averla sgranocchiata e ingoiata in un attimo disse leccandosi i labbri bella cosa se anche lo zucchero fosse una medicina i purgherei tutti i giorni ora mantieni la promessa e bevi queste poche gocciole dacqua che ti renderanno la salute non so come andasse ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname il quale aveva nome mastrantonio domani finisco di essere un burattino e divento un ragazzo come te e come tutti gli altri buon pro ti faccia domani dunque ti aspetto a colazione a casa mia ma se ti dico che parto questa sera lo cercò nelle strade nelle piazze nei teatrini in ogni luogo ma non lo trovò ne chiese notizia a quanti incontrò per la via ma nessuno laveva veduto allora andò a cercarlo a casa e arrivato alla porta bussò e in segno di maggiore esultanza volle che fossero aperte le carceri e mandati fuori tutti i malandrini se escono di prigione gli altri voglio uscire anchio disse pinocchio al carceriere fatto sta che il compratore appena pagati i venti soldi condusse il ciuchino sopra uno scoglio chera sulla riva del mare e messogli un sasso al collo e legatolo per una zampa con una fune che teneva in mano no si e riscaldandosi sempre più vennero dalle parole ai fatti e acciuffatisi fra di loro si graffiarono si morsero e si è un monellaccio uno svogliato un vagabondo pinocchio si nascose la faccia sotto i lenzuoli quel burattino lì è un figliuolo disubbidiente che farà morire di crepacuore il suo povero babbo e il gatto che era cieco si lasciava guidare dalla volpe buon giorno pinocchio gli disse la volpe salutandolo garbatamente comè che sai il mio nome domandò il burattino conosco bene il tuo babbo non era ancora passato un quarto dora che la carrozzina tornò e la fata che stava aspettando sulluscio di casa prese in collo il povero burattino e portatolo in una cameretta che aveva le pareti di madreperla mandò subito a chiamare i medici più famosi del vicinato addio mascherine rispose il burattino i avete ingannato una volta e ora non mi ripigliate più credilo pinocchio che oggi siamo poveri e disgraziati davvero davvero ripeté il gatto e dopo mille sguaiataggini finirono col dare in una bella risata e risero risero risero da doversi reggere il corpo se non che sul più bello del ridere lucignolo tutta un tratto si chetò e barcollando e cambiando colore disse allamico aiuto aiuto pinocchio che coshai ma il momento più brutto per que due sciagurati sapete quando fu il momento più brutto e più umiliante fu quello quando sentirono spuntarsi di dietro la coda e tornò a guardarlo attentamente e dopo averlo guardato ben bene per ogni verso finì col dire ho già capito devessere un granchio di mare tutta di raso turchino per mettervi dentro la coda quando il tempo cominciava a piovere su da bravo medoro disse la fata al can barbone fai subito attaccare la più bella carrozza della mia scuderia e prendi la via del bosco detto fatto salirono su per la gola del mostro marino e arrivati in quellimmensa bocca cominciarono a camminare in punta di piedi sulla lingua una lingua così larga e così lunga figùrati che le vacanze dellautunno cominciano col primo di gennaio e finiscono collultimo di dicembre ecco un paese come piace veramente a me ecco come dovrebbero essere tutti i paesi civili parete pinocchio ha fame e cerca un uovo per farsi una frittata ma sul più bello la frittata gli vola via dalla finestra cucù fece il burattino battendosi collindice sulla punta del naso in segno di canzonatura pinocchio la finisce male cucù ne toccherai quanto un somaro cucù e si pose a guardare di qua e di là se per caso avesse potuto scorgere su quella immensa spianata dacqua una piccola barchetta con un omino dentro ma dopo aver guardato ben bene non vide altro dinanzi a sé che cielo mare e qualche vela di bastimento ma così lontana che pareva una mosca quando poi quei poveri ragazzi illusi a furia di baloccarsi sempre e di non studiare mai diventavano tanti ciuchini allora tutto allegro e contento simpadroniva di loro e li portava a vendere sulle fiere e sui mercati e glielo strinse in modo da non poterselo levare passandoci la testa dentro al collare cera attaccata una lunga catenella di ferro e la catenella era fissata nel muro di lì a poco suonò la mezzanotte poi il tocco poi le due dopo mezzanotte e la porta era sempre chiusa allora pinocchio perduta la pazienza afferrò con rabbia il battente della porta per bussare un gran colpo da far rintronare tutto il casamento siamo venuti a prenderti rispose il coniglio più grosso a prendermi ma io non sono ancora morto ancora no ma ti restano pochi minuti di vita avendo tu ricusato di bevere la medicina che ti avrebbe guarito dalla febbre o fata o fata mia cominciò allora a strillare il burattino e per questo eccomi qui a tali parole i due ciuchini rimasero mogi mogi colla testa giù con gli orecchi bassi e con la coda fra le gambe metti fuori i denari o sei morto disse lassassino più alto di statura morto ripeté laltro e dopo ammazzato te ammazzeremo anche tuo padre anche tuo padre aveva veduto un grosso serpente disteso attraverso alla strada che aveva la pelle verde gli occhi di fuoco e la coda appuntuta che gli fumava come una cappa di camino vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino sia morto o vivo a questinvito il corvo facendosi avanti per il primo tastò il polso a pinocchio poi gli tastò il naso poi il dito mignolo dei piedi e quandebbe tastato ben bene pronunziò solennemente queste parole a quella vista il povero pinocchio ebbe unallegrezza così grande e così inaspettata che ci mancò un ette non cadesse in delirio voleva ridere voleva piangere che pareva il viottolone dun giardino e già stavano lì lì per fare il gran salto e per gettarsi a nuoto nel mare quando sul più bello il pesce-cane starnutì e nello starnutire il povero burattino rimase lì come incantato cogli occhi fissi colla bocca aperta e coi gusci delluovo in mano riavutosi peraltro dal primo sbigottimento cominciò a piangere a strillare a battere i piedi in terra per la disperazione e quando gli parve che fosse lora riprese subito la strada che menava al campo dei miracoli e mentre camminava con passo frettoloso il cuore gli batteva forte e gli faceva tic tac tic tac come un orologio da sala quando corre davvero e intanto pensava dentro di sé finito il combattimento mastrantonio si trovò fra le mani la parrucca gialla di geppetto e geppetto si accorse di avere in bocca la parrucca brizzolata del falegname chi è domandò sbadigliando e stropicciandosi gli occhi sono io rispose una voce quella voce era la voce di geppetto sapessi almeno come si chiama questisola andava dicendo sapessi almeno se questisola è abitata da gente di garbo voglio dire da gente che non abbia il vizio di attaccare i ragazzi ai rami degli alberi ti pare che io voglia perdere loccasione di assaggiare un pesce così raro non capita mica tutti i giorni un pesce burattino in questi mari lascia fare a me ti friggerò in padella assieme a tutti gli altri pesci e te ne troverai contento lesser fritto in compagnia è sempre una consolazione aspettò un segno di risposta a quella dimanda ma la risposta non venne anzi il serpente che fin allora pareva arzillo e pieno di vita diventò immobile e quasi irrigidito e la capra dovè andata domandò pinocchio con vivissima curiosità non lo so e quando ritornerà non ritornerà mai ieri è partita tutta afflitta e belando pareva che dicesse prima di partire i carabinieri chiamarono alcuni pescatori che in quel momento passavano per lappunto colla loro barca vicino alla spiaggia e dissero loro i affidiamo questo ragazzetto ferito nel capo portatelo a casa vostra e assistetelo domani torneremo a vederlo hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche allinterno delle loro famiglie e il vecchio pinocchio di legno dove si sarà nascosto eccolo là rispose geppetto e se invece di mille monete ne trovassi su i rami dellalbero duemila e se invece di duemila ne trovassi cinquemila e se invece di cinquemila ne trovassi centomila i dispiace davvero di farvi venire lacquolina in bocca ma queste qui se ve ne intendete sono cinque bellissime monete doro e tirò fuori le monete avute in regalo da mangiafoco al simpatico suono di quelle monete la volpe per un moto involontario allungò la gamba che pareva rattrappita sono io chi io pinocchio chi pinocchio il burattino quello che sta in casa colla fata ah ho capito disse la lumaca fermiamoci un po qui disse la volpe tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora a mezzanotte poi ripartiremo per essere domani allalba nel campo dei miracoli entrati nellosteria si posero tutti e tre a tavola morire mangiafoco starnutisce e perdona a pinocchio il quale poi difende dalla morte il suo amico arlecchino il burattinaio mangiafoco che questo era il suo nome pareva un uomo spaventoso non dico di no il burattino raccattò di terra il trattato di aritmetica rilegato in cartone e cartapecora per mostrarlo al carabiniere e questo libro di chi è mio ed io quando mi svegliai loro non cerano più perché erano partiti allora io cominciai a camminare di notte che era un buio che pareva impossibile per cui trovai per la strada due assassini dentro due sacchi da carbone che mi dissero metti fuori i quattrini e io dissi non ce nho pinocchio commosso anche lui si avvicinò al gatto sussurrandogli negli orecchi se tutti i gatti ti somigliassero fortunati i topi e ora che cosa fai in questi luoghi domandò la volpe al burattino aspetto il mio babbo che deve arrivare qui di momento in momento e le tue monete doro che cosa sarà mai quel lumicino lontano lontano disse pinocchio sarà qualche nostro compagno di sventura che aspetterà come noi il momento di esser digerito i medici arrivarono subito uno dopo laltro arrivò cioè un corvo una civetta e un grillo parlante vorrei sapere da lor signori disse la fata rivolgendosi ai tre medici riuniti intorno al letto di pinocchio e allora avvenne una scena che parrebbe incredibile se non fosse vera avvenne cioè che pinocchio e lucignolo quando si videro colpiti tutte due dalla medesima disgrazia invece di restar mortificati e dolenti cominciarono ad ammiccarsi i loro orecchi smisuratamente cresciuti e tirò fuori un piccolo portamonete davorio sul quale erano scritte queste parole la fata dai capelli turchini restituisce al suo caro pinocchio i quaranta soldi e lo ringrazia tanto del suo buon cuore birba dun burattino come mai ti sei accorto che ero io gli è il gran bene che vi voglio quello che me lha detto ti ricordi i lasciasti bambina e ora mi ritrovi donna tanto donna che potrei quasi farti da mamma lho caro dimolto perché così invece di sorellina vi chiamerò la mia mamma grande dovecché la bella bambina dai capelli turchini mi mandò a prendere con una carrozzina e i medici quando mebbero visitato dissero subito se non è morto è segno che è sempre vivo e nel dir così pinocchio piangeva dirottamente e gettandosi ginocchioni per terra abbracciava i ginocchi di quella donnina misteriosa che cosa dirà la mia buona fata disse il burattino che cominciava a intenerirsi e a ciurlar nel manico non ti fasciare il capo con tante melanconie pensa che andiamo in un paese dove saremo padroni di fare il chiasso dalla mattina alla sera i tuoi lamenti mi hanno messo unuggiolina in fondo allo stomaco sento uno spasimo che quasi quasi etcì etcì e fece altri due starnuti felicità disse pinocchio per vedervi partire tutti insieme rimani qui un altro poco e ci vedrai no no voglio ritornare a casa aspetta altri due minuti ho indugiato anche troppo la fata starà in pensiero per me povera fata che ha paura forse che ti mangino i pipistrelli ehi signor omino gridò allora pinocchio al padrone del carro sapete che cosa cè di nuovo questo ciuchino piange lascialo piangere riderà quando sarà sposo ma che forse gli avete insegnato anche a parlare ma oramai mi sono impietosito e ci vuol pazienza invece di te metterò a bruciare sotto lo spiedo qualche burattino della mia compagnia olà giandarmi chiuse gli occhi aprì la bocca stirò le gambe e dato un grande scrollone rimase lì come intirizzito figuratevi lallegrezza di pinocchio quando si sentì libero senza stare a dire che è e che non è uscì subito fuori della città e riprese la strada che doveva ricondurlo alla casina della fata gli affibbiarono due colpi nel mezzo alle reni ma il burattino per sua fortuna era fatto dun legno durissimo motivo per cui le lame spezzandosi andarono in mille schegge e gli assassini rimasero col manico dei coltelli in mano a guardarsi in faccia quanto tempo ci vuole di qui alla spiaggia domandò il burattino fra unora siamo belle andati e tornati dunque via e chi più corre è più bravo gridò pinocchio tutta imbottita di penne di canarino e foderata nellinterno di panna montata e di crema coi savoiardi la carrozzina era tirata da cento pariglie di topini bianchi e il can barbone seduto a cassetta schioccava la frusta a destra e a sinistra come un vetturino quandha paura di aver fatto tardi coraggio babbo fra pochi minuti arriveremo a terra e saremo salvi ma dovè questa spiaggia benedetta domandò il vecchietto diventando sempre più inquieto e appuntando gli occhi come fanno i sarti quando infilano lago la sua bocca era larga come un forno i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso col lume acceso di dietro e con le mani faceva schioccare una grossa frusta fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme ballo nonché nei relativi salti dei cerchi e delle botti foderate di foglio ammiratelo e poi giudicatelo prima però di prendere cognato da voi permettete o signori che io vinviti al diurno spettacolo di domani sera se si voltava di là lo batteva nelle pareti o nella porta di camera se alzava un po di più il capo correva il rischio di ficcarlo in un occhio alla fata e la fata lo guardava e rideva perché ridete gli domandò il burattino tutto confuso e impensierito di quel suo naso che cresceva a occhiate diventato un ciuchino vero è portato a vendere e lo compra il direttore di una compagnia di pagliacci per insegnargli a ballare e a saltare i cerchi ma una sera azzoppisce e allora lo ricompra un altro per far con la sua pelle un tamburo oggi alla scuola voglio subito imparare a leggere domani poi imparerò a scrivere e domani laltro imparerò a fare i numeri poi colla mia abilità guadagnerò molti quattrini pinocchio il padre pinocchia la madre e pinocchi i ragazzi e tutti se la passavano bene il più ricco di loro chiedeva lelemosina quando ebbe trovato il nome al suo burattino allora cominciò a lavorare a buono sputali subito e pinocchio duro ah tu fai il sordo aspetta un poco che penseremo noi a farteli sputare difatti uno di loro afferrò il burattino per la punta del naso che ebbe già lonore di ballare al cospetto di sua maestà limperatore di tutte le corti principali deuropa e col ringraziandoli aiutateci della vostra animatrice presenza e compatiteci quando il pescatore ebbe tirata fuori la rete dal mare gridò tutto contento provvidenza benedetta anchoggi potrò fare una bella scorpacciata di pesce quando allimprovviso che è che non è arlecchino smette di recitare e voltandosi verso il pubblico e accennando colla mano qualcuno in fondo alla platea comincia a urlare in tono drammatico le ho sempre in tasca meno una che la spesi allosteria del gambero rosso e pensare che invece di quattro monete potrebbero diventare domani mille e duemila perché non dai retta al mio consiglio allora entrò in bottega un vecchietto tutto arzillo il quale aveva nome geppetto ma i ragazzi del vicinato quando lo volevano far montare su tutte le furie lo chiamavano col soprannome di polendina ma invece di cogliere il burattino colse nella testa uno dei compagni il quale diventò bianco come un panno lavato e non disse altro che queste parole o mamma mia aiutatemi perché muoio non ti rammenti di quella volta quando scesi a farti lume e che tu rimanesti con un piede confitto nelluscio di casa i rammento di tutto gridò pinocchio rispondimi subito lumachina bella la sua popolazione era tutta composta di ragazzi i più vecchi avevano quattordici anni i più giovani ne avevano otto appena nelle strade unallegria un chiasso uno strillìo da levar di cervello branchi di monelli dappertutto chi giocava alle noci chi alle piastrelle allora il burattino perdutosi danimo fu proprio sul punto di gettarsi in terra e di darsi per vinto quando nel girare gli occhi allintorno vide fra mezzo al verde cupo degli alberi biancheggiare in lontananza una casina candida come la neve vedo che ha la pelle molto dura e con la sua pelle voglio fare un tamburo per la banda musicale del mio paese lascio pensare a voi ragazzi il bel piacere che fu per il povero pinocchio quando sentì che era destinato a diventare un tamburo il suo naso raccorcì e tornò della grandezza naturale come era prima e perché sei tutto bianco a codesto modo gli domandò a un tratto il vecchino i dirò senza avvedermene mi sono strofinato a un muro che era imbiancato di fresco figuratevi come restò il suo naso che era già lungo gli diventò più lungo almeno quattro dita allora si dette a correre per la stanza e a frugare per tutte le cassette e per tutti i ripostigli in cerca di un po di pane ho imitato il tuo esempio tu sei quello che mi hai insegnato la strada e dopo te sono fuggito anchio tonno mio tu càpiti proprio a tempo ti prego per lamor che porti ai tonnini tuoi figliuoli aiutaci o siamo perduti pregate la fata da parte mia la fata dorme e non vuol essere svegliata ma che cosa volete che io faccia inchiodato tutto il giorno a questa porta divèrtiti a contare le formicole che passano per la strada poi tirato fuori un vassoiaccio di legno pieno di farina si dette a infarinare tutti quei pesci e man mano che li aveva infarinati li buttava a friggere dentro la padella intorno a sé cera da ogni parte un gran buio ma un buio così nero e profondo che gli pareva di essere entrato col capo in un calamaio pieno dinchiostro perché bisogna sapere che i burattini di legno hanno il privilegio di ammalarsi di rado e di guarire prestissimo e la fata vedendolo correre e ruzzare per la camera vispo e allegro come un gallettino di primo canto gli disse perché perché gli scolari che studiano fanno sempre scomparire quelli come noi che non hanno voglia di studiare e noi non vogliamo scomparire anche noi abbiamo il nostro amor proprio la platea tutta attenta si mandava a male dalle grandi risate nel sentire il battibecco di quei due burattini che gestivano e si trattavano dogni vitupero con tanta verità come se fossero proprio due animali ragionevoli e due persone di questo mondo e questa sorpresa quale fu ve lo dirò io miei cari e piccoli lettori la sorpresa fu che pinocchio svegliandosi gli venne fatto naturalmente di grattarsi il capo e nel grattarsi il capo si accorse voi direte bene soggiunse pinocchio ma io non mangerò mai una frutta che non sia sbucciata le bucce non le posso soffrire e quel buon uomo di geppetto cavato fuori un coltellino e armatosi di santa pazienza avrebbe potuto cioè raccontare i patti vergognosi che passavano fra il cane e le faine ma ricordatosi che il cane era morto pensò subito dentro di sé a che serve accusare i morti i morti son morti e la miglior cosa che si possa fare è quella di lasciarli in pace stava appunto disegnando una bellissima cornice ricca di fogliami di fiori e di testine di diversi animali levatemi una curiosità babbino ma come si spiega tutto questo cambiamento improvviso gli domandò pinocchio saltandogli al collo e coprendolo di baci e padre e figliuolo rimasero al buio e ora domandò pinocchio facendosi serio ora ragazzo mio siamo belle perduti perché perduti datemi la mano babbino e badate di non sdrucciolare dove mi conduci e quanto bene vi voglio ti voglio bene anchio rispose la fata e se tu vuoi rimanere con me tu sarai il mio fratellino e io la tua buona sorellina che gli parve di sentire nellaia messa fuori la punta del naso dalla buca del casotto vide riunite a consiglio quattro bestiuole di pelame scuro che parevano gatti avviandosi un passo dietro laltro verso quel piccolo chiarore che vedeva baluginare lontano lontano e nel camminare sentì che i suoi piedi sguazzavano in una pozzanghera dacqua grassa e sdrucciolona e quellacqua sapeva di un odore così acuto di pesce fritto e ragliando sonoramente facevano tutte due coro j a j a j a in quel frattempo fu bussato alla porta e una voce di fuori disse aprite sono lomino sono il conduttore del carro che vi portò in questo paese rispettabile pubblico cavalieri e dame lumile sottoscritto essendo di passaggio per questa illustre metropolitana ho voluto procrearmi lonore nonché il piacere di presentare a questo intelligente e cospicuo uditorio un celebre ciuchino e un gatto cieco da tutte due gli occhi che se ne andavano là là aiutandosi fra di loro da buoni compagni di sventura la volpe che era zoppa camminava appoggiandosi al gatto si accòrse che gli correvano dietro tutti e due sempre imbacuccati nei loro sacchi e grondanti acqua come due panieri sfondati che credi che un pesce di quella grossezza voglia star lì a fare il comodo tuo appena sè annoiato piglia il dirizzone per unaltra parte e allora chi sè visto sè visto se capita loccasione ci riparleremo pinocchio seguitò a nuotare tenendosi sempre vicino alla terra finalmente gli parve di esser giunto in un luogo sicuro e qui il direttore fece unaltra profondissima riverenza quindi rivolgendosi a pinocchio gli disse animo pinocchio avanti di dar principio ai vostri esercizi salutate questo rispettabile pubblico cavalieri dame e ragazzi pinocchio ubbidiente e dando un occhiata alla spiaggia vide sugli scogli una specie di grotta dalla quale usciva un lunghissimo pennacchio di fumo in quella grotta disse allora fra sé ci deve essere del fuoco tanto meglio anderò a rasciugarmi e a riscaldarmi e poi e poi sarà quel che sarà ma quando aspetta aspetta vide che non compariva nessuno proprio nessuno allora gli tornò in mente il suo povero babbo e balbettò quasi moribondo oh babbo mio se tu fossi qui e non ebbe fiato per dir altro alla fine lo persero docchio e non lo videro più povero ragazzo dissero allora i pescatori che erano raccolti sulla spiaggia e brontolando sottovoce una preghiera tornarono alle loro case pinocchio si voltò e vide un grosso grillo che saliva lentamente su su per il muro dimmi grillo e tu chi sei del vicinato pinocchio è preso da un contadino il quale lo costringe a far da can da guardia a un pollaio pinocchio come potete figurarvelo lo leggerei volentieri ma per lappunto oggi non so leggere bravo bue allora te lo leggerò io sappi dunque che in quel cartello a lettere rosse come il fuoco cè scritto la cosa più singolare era questa che la lana della caprettina invece di esser bianca o nera o pallata di due colori come quella delle altre capre era invece turchina domani il mio babbo sarà un gran signore perché questi quattro zecchini diventeranno duemila non ti fidare ragazzo mio di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera voglio darti un consiglio ritorna indietro e porta i quattro zecchini che ti sono rimasti al tuo povero babbo che piange e si dispera per non averti più veduto comè naturale pinocchio chiese subito alla fata il permesso di andare in giro per la città a fare gli inviti e la fata gli disse vai pure a invitare i tuoi compagni per la colazione di domani ma ricordati di tornare a casa prima che faccia notte quella sera come potete figurarvelo unora prima che cominciasse lo spettacolo il teatro era pieno stipato non si trovava più né un posto distinto né un palco nemmeno a pagarlo a peso doro difatti andarono e bussarono alla porta chi è disse una vocina di dentro siamo un povero babbo e un povero figliuolo senza pane e senza tetto rispose il burattino girate la chiave e la porta si aprirà disse la solita vocina mangiafoco invece ogni volta che sinteneriva davvero aveva il vizio di starnutire era un modo come un altro per dare a conoscere agli altri la sensibilità del suo cuore dopo aver starnutito il burattinaio seguitando a fare il burbero gridò a pinocchio finiscila di piangere pensarono bene di fermarsi per dare unocchiata e cogliere il momento opportuno alla fuga ora bisogna sapere che il pesce-cane essendo molto vecchio e soffrendo dasma e di palpitazione di cuore era costretto a dormir a bocca aperta io la penso come voi replicò il burattino ridendo del resto dovete sapere che quando i pesci ebbero finito di mangiarmi tutta quella buccia asinina che mi copriva dalla testa ai piedi arrivarono comè naturale allosso perché me lo diceva il core e vi feci cenno di tornare alla spiaggia ti riconobbi anchio disse geppetto e sarei volentieri tornato alla spiaggia ma come fare andò subito in cerca di uno specchio per potersi vedere ma non trovando uno specchio empì dacqua la catinella del lavamano e specchiandovisi dentro vide quel che non avrebbe mai voluto vedere vide cioè la sua immagine abbellita di un magnifico paio di orecchi asinini saltando giù dal letto trovò preparato un bel vestiario nuovo un berretto nuovo e un paio di stivaletti di pelle che gli tornavano una vera pittura appena si fu vestito gli venne fatto naturalmente di mettere la mani nelle tasche eh avere la sfacciataggine di fare a me una simile proposta perché bisogna sapere che io sono un burattino che avrò tutti i difetti di questo mondo ma non avrò mai quello di star di balla e di reggere il sacco alla gente disonesta bravo ragazzo gridò il contadino battendogli sur una spalla il giudice lo ascoltò con molta benignità prese vivissima parte al racconto sintenerì si commosse e quando il burattino non ebbe più nulla da dire allungò la mano e suonò il campanello a quella scampanellata comparvero subito due can mastini vestiti da giandarmi appoggiando i piedi fradici e impillaccherati sopra un caldano pieno di brace accesa e lì si addormentò e nel dormire i piedi che erano di legno gli presero fuoco e adagio adagio gli si carbonizzarono e diventarono cenere e glieli appiccicò così bene che non si vedeva nemmeno il segno dellattaccatura appena il burattino si accorse di avere i piedi saltò giù dalla tavola dove stava disteso e principiò a fare mille sgambetti e mille capriole come se fosse ammattito dalla gran contentezza chi ne diceva una chi unaltra povero burattino dicevano alcuni ha ragione a non voler tornare a casa chi lo sa come lo picchierebbe quellomaccio di geppetto io non ve lho tirato bugiardo geppetto non mi offendete se no vi chiamo polendina asino polendina somaro polendina brutto scimmiotto polendina ma si può dire che partisse a tastoni perché fuori dellosteria cera un buio così buio che non ci si vedeva da qui a lì nella campagna allintorno non si sentiva alitare una foglia solamente alcuni uccellacci notturni traversando la strada da una siepe allaltra e dopo richiuse gli occhi e spirò oh povero lucignolo disse pinocchio a mezza voce e presa una manciata di paglia si rasciugò una lacrima che gli colava giù per il viso ti commovi tanto per un asino che non ti costa nulla disse lortolano fuori pinocchio vogliamo il ciuchino fuori il ciuchino gridavano i ragazzi dalla platea impietositi e commossi al tristissimo caso ma il ciuchino per quella sera non si fece rivedere la mattina dopo il veterinario ossia il medico delle bestie aspettò unora due ore tre ore ma il serpente era sempre là e anche di lontano si vedeva il rosseggiare de suoi occhi di fuoco e la colonna di fumo che gli usciva dalla punta della coda e pinocchio continuava a piangere e berciare a darsi pugni nel capo e a chiamar per nome il povero eugenio quando sentì a un tratto un rumore sordo di passi che si avvicinavano e che per le sue stragi e per la sua insaziabile voracità veniva soprannominato lattila dei pesci e dei pescatori immaginatevi lo spavento del povero pinocchio alla vista del mostro raddoppiando di forza e di energia si diè a nuotare verso lo scoglio bianco ed era già a mezza strada quando ecco uscir fuori dallacqua e venirgli incontro una orribile testa di mostro marino con la bocca spalancata come una voragine e tre filari di zanne che avrebbero fatto paura anche a vederle dipinte dico la verità il pesce burattino è per me un pesce nuovo meglio così ti mangerò più volentieri mangiarmi ma la vuol capire che io non sono un pesce o non sente che parlo e ragiono come lei e che gomiti anche più duri dei piedi disse un altro che per i suoi scherzi sguaiati sera beccata una gomitata nello stomaco fatto sta che dopo quel calcio e quella gomitata pinocchio acquistò subito la stima e la simpatia di tutti i ragazzi di scuola e intanto la fame cresceva e cresceva sempre e il povero pinocchio non aveva altro sollievo che quello di sbadigliare e faceva degli sbadigli così lunghi che qualche volta la bocca gli arrivava fino agli orecchi alla vista di quel berretto pinocchio sentì quasi consolarsi e pensò subito dentro di sé che lamico sia malato della mia medesima malattia che abbia anche lui la febbre del ciuchino e facendo finta di non essersi accorto di nulla gli domandò sorridendo è molto grosso questo pesce-cane che ci ha inghiottiti domandò il burattino figùrati che il suo corpo è più lungo di un chilometro senza contare la coda nel tempo che facevano questa conversazione al buio parve a pinocchio di veder lontan lontano una specie di chiarore a lasciarli dire tutti si metterebbero in capo di essere i nostri babbi e i nostri maestri tutti anche i grilli parlanti ecco qui perché io non ho voluto dar retta a quelluggioso di grillo chi lo sa quante disgrazie secondo lui mi dovrebbero accadere dovrei incontrare anche gli assassini nuotò finché ebbe fiato poi si voltò col capo verso geppetto e disse con parole interrotte babbo mio aiutatemi perché io muoio povero maestro replicò laltro tentennando il capo lo so purtroppo che mi aveva a noia e che si divertiva sempre a calunniarmi ma io sono generoso e gli perdono e il mio babbo mi avrà aspettato ce lo troverò a casa della fata è tanto tempo poveruomo che non lo vedo più che mi struggo di fargli mille carezze e di finirlo dai baci pinocchio girò la chiave e la porta si apri appena entrati dentro guardarono di qua guardarono di là e non videro nessuno o il padrone della capanna dovè disse pinocchio maravigliato eccomi quassù pinocchio essendo tutto di legno galleggiava facilmente e nuotava come un pesce ora si vedeva sparire sottacqua portato dallimpeto dei flutti ora riappariva fuori con una gamba o con un braccio a grandissima distanza dalla terra te lo spiego subito disse la volpe bisogna sapere che nel paese dei barbagianni cè un campo benedetto chiamato da tutti il campo dei miracoli tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro per esempio uno zecchino doro e che aveva fatto tanto per me e a questora non sarei più un burattino ma sarei invece un ragazzino a modo come ce nè tanti oh ma se incontro lucignolo guai a lui gliene voglio dire un sacco e una sporta losteria del gambero rosso cammina cammina cammina alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti allosteria del gambero rosso il mare era grosso e un cavallone marrovesciò la barchetta allora un orribile pesce-cane che era lì vicino appena mebbe visto nellacqua corse subito verso di me ma lungo la strada non si sentiva punto tranquillo tantè vero che faceva un passo avanti e uno indietro e discorrendo da se solo andava dicendo come farò a presentarmi alla mia buona fatina che dirà quando mi vedrà era di quattro piani e pinocchio vide affacciarsi una grossa lumaca che aveva un lumicino acceso sul capo la quale disse chi è a questora la fata è in casa domandò il burattino la fata dorme e non vuol essere svegliata ma tu chi sei capito il can barbone per fare intendere che aveva capito dimenò tre o quattro volte la fodera di raso turchino che aveva dietro e partì come un barbero di lì a poco si vide uscire dalla scuderia una bella carrozzina color dellaria intanto mentre camminava vide sul tronco di un albero un piccolo animaletto che riluceva di una luce pallida e opaca come un lumino da notte dentro una lampada di porcellana trasparente chi sei gli domandò pinocchio mangia due belle fette della tua superbia e bada di non prendere unindigestione dopo pochi minuti passò per la via un muratore che portava sulle spalle un corbello di calcina per la passione sciocca di studiare ho perduto una gamba guarda me disse il gatto per la passione sciocca di studiare ho perduto la vista di tutti e due gli occhi in quel mentre un merlo bianco che se ne stava appollaiato sulla siepe della strada fece il solito verso e disse dove corri con tanta furia a casa la mia buona fata vuole che ritorni prima di notte aspetta altri due minuti faccio troppo tardi due minuti soli la mattina sul far del giorno finalmente la porta si aprì quella brava bestiola della lumaca a scendere dal quarto piano fino alluscio di strada ci aveva messo solamente nove ore bisogna proprio dire che avesse fatto una sudata e strada facendo fantasticava nel suo cervellino mille ragionamenti e mille castelli in aria uno più bello dellaltro e discorrendo da sé solo diceva e sapete perché perché nella furia di scolpirlo si era dimenticato di farglieli allora lo prese per la collottola e mentre lo riconduceva indietro gli disse tentennando minacciosamente il capo andiamo a casa quando saremo a casa non dubitare che faremo i nostri conti lo prometto voglio diventare un ragazzino perbene e voglio essere la consolazione del mio babbo dove sarà il mio povero babbo a questora non lo so avrò mai la fortuna di poterlo rivedere e abbracciare buon giorno mastrantonio disse geppetto che cosa fate costì per terra insegno labbaco alle formicole buon pro vi faccia babbo e figliuolo si voltarono subito verso il soffitto e videro sopra un travicello il grillo parlante oh mio caro grillino disse pinocchio salutandolo garbatamente ora mi chiami il tuo caro grillino non è vero punto paura piuttosto morire che bevere quella medicina cattiva a questo punto la porta della camera si spalancò ed entrarono dentro quattro conigli neri come linchiostro che portavano sulle spalle una piccola bara da morto che cosa volete da me gridò pinocchio rizzandosi tutto impaurito a sedere sul letto perché mi faceva caldo pinocchio capì questa risposta a volo e non potendo frenare limpeto del suo buon cuore saltò al collo di geppetto e cominciò a baciarlo per tutto il viso malumore a pinocchio gli vengono gli orecchi di ciuco e poi diventa un ciuchino vero e comincia a ragliare dové vendere lunica casacca che aveva addosso una casacca che fra toppe e rimendi era tutta una piaga povero diavolo i fa quasi compassione ecco qui cinque monete doro vai subito a portargliele e salutalo tanto da parte mia pinocchio comè facile immaginarselo allora che cosa fa spicca un gran lancio da terra abbocca quel fagotto infarinato e tenendolo leggermente coi denti esce correndo dalla grotta e via come un baleno manco male che io non sono un pesce disse pinocchio dentro di sé ripigliando un po di coraggio la rete piena di pesci fu portata dentro la grotta una grotta buia e affumicata in mezzo alla quale friggeva una gran padella dolio che mandava un odorino di moccolaia da mozzare il respiro e sgusciandogli violentemente dalle mani andò a battere con forza negli stinchi impresciuttiti del povero geppetto ah eugenio povero eugenio mio apri gli occhi e guardami perché non mi rispondi non sono stato io sai che ti ho fatto tanto male credilo non sono stato io apri gli occhi eugenio se tieni gli occhi chiusi mi farai morire anche me in quel frattempo i ragazzi che avevano finito oramai di tirare tutti i loro libri occhiarono lì a poca distanza il fagotto dei libri del burattino e se ne impadronirono in men che non si dice fra questi libri vera un volume rilegato in cartoncino grosso colla costola e colle punte di cartapecora da quelle risposte sconclusionate e da quelle risatacce grulle pinocchio capì che i suoi compagni gli avevano fatto una brutta celia dandogli ad intendere una cosa che non era vera il povero pinocchio corse subito al focolare dove cera una pentola che bolliva e fece latto di scoperchiarla per vedere che cosa ci fosse dentro ma la pentola era dipinta sul muro perché vuoi annoiarti a studiare perché vuoi andare alla scuola vieni piuttosto con me nel paese dei balocchi lì non studieremo più lì ci divertiremo dalla mattina alla sera e staremo sempre allegri e perché seguisti il consiglio di quel falso amico di quel cattivo compagno perché e fai da cane di guardia purtroppo per mia punizione ebbene io ti propongo gli stessi patti che avevo col defunto melampo e sarai contento e questi patti sarebbero noi verremo una volta la settimana come per il passato a visitare di notte questo pollaio il giorno dipoi mangiafoco chiamò in disparte pinocchio e gli domandò come si chiama tuo padre geppetto e che mestiere fa il povero guadagna molto guadagna tanto quanto ci vuole per non aver mai un centesimo in tasca si figuri che per comprarmi labbecedario della scuola i pare un burattino fatto di un legname molto asciutto e sono sicuro che a buttarlo sul fuoco mi darà una bellissima fiammata allarrosto arlecchino e pulcinella da principio esitarono ma impauriti da unocchiataccia del loro padrone obbedirono ma sei proprio sicuro che in quel paese tutte le settimane sieno composte di sei giovedì e di una domenica sicurissimo ma lo sai di certo che le vacanze abbiano principio col primo di gennaio e finiscano collultimo di dicembre ringraziò mille volte il burattinaio abbracciò a uno a uno tutti i burattini della compagnia anche i giandarmi e fuori di sé dalla contentezza si mise in viaggio per tornarsene a casa sua ma non aveva fatto ancora mezzo chilometro che incontrò per la strada una volpe zoppa da un piede dette unocchiata allintorno e invece delle solite pareti di paglia della capanna vide una bella camerina ammobiliata e agghindata con una semplicità quasi elegante e pigliandosela a male disse a loro con voce di bizza e ora che sugo ci avete trovato a darmi ad intendere la storiella del pesce-cane il sugo cè sicuro risposero in coro quei monelli e sarebbe quello di farti perdere la scuola e di farti venire con noi ma è piuttosto il vestito pulito a proposito soggiunse il burattino per andare alla scuola mi manca sempre qualcosa anzi mi manca il più e il meglio ioè i manca labbecedario hai ragione ma come si fa per averlo perché la miseria quando è miseria davvero la intendono tutti anche i ragazzi pazienza gridò geppetto tutta un tratto rizzandosi in piedi e infilatasi la vecchia casacca di fustagno tutta toppe e rimendi uscì correndo di casa quando il morto piange è segno che è in via di guarigione disse solennemente il orvo i duole di contraddire il mio illustre amico e collega soggiunse la civetta ma per me quando il morto piange è segno che gli dispiace a morire pinocchio correva e il cane correva più di lui per cui tutta la gente si affacciava alle finestre e si affollava in mezzo alla strada ansiosa di veder la fine di questo palio feroce chétati granchio delluggia faresti meglio a succiare due pasticche di lichene per guarire da codesta infreddatura di gola vai piuttosto a letto e cerca di sudare ma ogni mia gentilezza invece di farmi da lui benvolere me ne ha maggiormente cattivato lanimo io però seguendo il sistema di galles trovai nel suo cranio una piccola cartagine ossea finalmente il burattino con una vocina melliflua e flautata disse al suo compagno levami una curiosità mio caro lucignolo hai mai sofferto di malattia agli orecchi mai e tu mai pinocchio dette unaltra occhiata alla brocca e non rispose né sì né no e dopo il cavolfiore ti darò un bel confetto ripieno di rosolio alle seduzioni di questultima ghiottoneria pinocchio non seppe più resistere e fatto un animo risoluto disse azienza i porterò la brocca fino a casa eppure in mezzo a quella specie di stupidità e di rintontimento una spina acutissima gli bucava il cuore il pensiero cioè di dover passare sotto le finestre di casa della sua buona fata in mezzo ai carabinieri per essere condotti da lui in quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica col seducente nome di paese dei balocchi difatti il carro era già tutto pieno di ragazzetti fra gli otto e i dodici anni e il mio babbo dovè gridò tutta un tratto ed entrato nella stanza accanto trovò il vecchio geppetto sano arzillo e di buonumore come una volta il quale avendo ripreso subito la sua professione dintagliatore in legno le quattro monete non le ho perdute ma senza avvedermene le ho inghiottite mentre bevevo la vostra medicina a questa terza bugia il naso gli si allungò in un modo così straordinario che il povero pinocchio non poteva più girarsi da nessuna parte se si voltava di qui batteva il naso nel letto o nei vetri della finestra a sentirsi chiamar polendina per la terza volta geppetto perse il lume degli occhi si avvento sul falegname e lì se ne dettero un sacco e una sporta tentò subito di fuggire ma oramai era tardi perché con sua grandissima maraviglia si trovò rinchiuso dentro a una grossa rete in mezzo a un brulichio di pesci dogni forma e grandezza che scodinzolando si dibattevano come tantanime disperate e lo diventerai se saprai meritartelo davvero e che posso fare per meritarmelo una cosa facilissima avvezzarti a essere un ragazzino perbene venivano a sbattere le ali sul naso di pinocchio il quale facendo un salto indietro per la paura gridava chi va là e leco delle colline circostanti ripeteva in lontananza chi va là chi va là chi va là che cosa ci vuoi tu fare oramai è destino oramai è scritto nei decreti della sapienza che tutti quei ragazzi svogliati che pigliando a noia i libri le scuole e i maestri passano le loro giornate in balocchi in giochi e in divertimenti e perché si divincolava come un anguilla e faceva sforzi incredibili per isgusciare dalle grinfie del pescatore verde questi prese una bella buccia di giunco e dopo averlo legato per le mani e per i piedi come un salame lo gettò in fondo alla conca cogli altri al rumore di quelle grida acutissime entrò nella stanza una bella marmottina che abitava il piano di sopra la quale vedendo il burattino in così grandi smanie gli domandò premurosamente che coshai mio caro casigliano se vuoi piglialo eccolo là e pinocchio non se lo fece dire due volte prese subito il sacchetto dei lupini che era vuoto e dopo averci fatto colle forbici una piccola buca nel fondo e due buche dalle parti se lo infilò a uso camicia e vestito leggerino a quel modo si avviò verso il paese prendi una secchia dacqua e annaffia il terreno dove hai seminato pinocchio andò alla gora e perché non aveva lì per lì una secchia si levò di piedi una ciabatta e riempitala dacqua annaffiò la terra che copriva la buca poi domandò e gli assassini a corrermi dietro e io corri che ti corro finché mi raggiunsero e mi legarono per il collo a un albero di questo bosco col dire domani torneremo qui e allora sarai morto e colla bocca aperta se non che tutti lo chiamavano maestro ciliegia per via della punta del suo naso che era sempre lustra e paonazza come una ciliegia matura appena maestro ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno si rallegrò tutto eccolo gridò lucignolo rizzandosi in piedi chi è domandò sottovoce pinocchio è il carro che viene a prendermi dunque vuoi venire sì o no se siete poveri ve lo meritate ricordatevi del proverbio che dice i quattrini rubati non fanno mai frutto addio mascherine abbi compassione di noi di noi a motivo del tempo piovigginoso la strada era diventata tutta un pantano e ci si andava fino a mezza gamba ma il burattino non se ne dava per inteso vuoi venire dal tuo babbo e io gli dissi magari ma chi mi ci porta e lui mi disse ti ci porto io e io gli dissi come e lui mi disse montami sulla groppa e impietositasi alla vista di quellinfelice che sospeso per il collo ballava il trescone alle ventate di tramontana batté per tre volte le mani insieme e fece tre piccoli colpi a questo segnale si sentì un gran rumore di ali che volavano con foga precipitosa a chiedere lelemosina si vergognava perché il suo babbo gli aveva predicato sempre che lelemosina hanno il diritto di chiederla solamente i vecchi e glinfermi i veri poveri in questo mondo meritevoli di assistenza e di compassione vieni con noi o rimani io rimango rispose pinocchio io voglio tornarmene a casa mia voglio studiare e voglio farmi onore alla scuola come fanno tutti i ragazzi perbene buon pro ti faccia pinocchio disse allora lucignolo dai retta a me dopo cinquanta minuti che il ciuchino era sottacqua il compratore disse discorrendo da sé solo a questora il mio povero ciuchino zoppo deve essere bellaffogato ritiriamolo dunque su e facciamo con la sua pelle questo bel tamburo se non cè posto dentro io mi adatterò a star seduto sulle stanghe del carro e spiccato un salto montò a cavalcioni sulle stanghe e tu amor mio disse lomino volgendosi tutto complimentoso a pinocchio che intendi fare ma quella contentezza durò poco perché sentì nella stanza qualcuno che fece crì crì crì chi è che mi chiama disse pinocchio tutto impaurito sono io parve al burattino di sentire una voce sommessa e appena intelligibile che gli disse povero gonzo hai voluto fare a modo tuo ma te ne pentirai pinocchio quasi impaurito guardò di qua e di là per conoscere da qual parte venissero queste parole ma non vide nessuno gli sciolse subito il nodo della fune che lo teneva legato e allora pinocchio trovandosi libero come un uccello nellaria prese a dirgli così sappiate dunque che io ero un burattino di legno come sono oggi rivendetemi pure io sono contento disse pinocchio ma nel dir così fece un bel salto e schizzò in mezzo allacqua e nuotando allegramente e allontanandosi dalla spiaggia gridava al povero compratore intanto sera levato un vento impetuoso di tramontana che soffiando e mugghiando con rabbia sbatacchiava in qua e in là il povero impiccato facendolo dondolare violentemente come il battaglio di una campana che suona a festa e quel dondolìo gli cagionava acutissimi spasimi hai capito fra unora prometto di essere belle ritornato replicò il burattino bada pinocchio i ragazzi fanno presto a promettere ma il più delle volte fanno tardi a mantenere pinocchio si voltò a guardarlo e dopo che lebbe guardato un poco disse dentro di sé con grandissima compiacenza comero buffo quandero un burattino e come ora son contento di essere diventato un ragazzino perbene ma il pulcino scappò fuori e disse arrivedella e tanti saluti a casa e la fame cresceva sempre motivo per cui quel vecchino col berretto da notte affacciandosi alla finestra mi disse fatti sotto e para il cappello quindi si volsero a pinocchio e dopo averlo messo in mezzo a loro due glintimarono con accento soldatesco avanti e cammina spedito se no peggio per te che cosè il bindolo gli è quellordigno di legno che serve a tirar su lacqua dalla cisterna per annaffiare gli ortaggi i proverò dunque tirami su cento secchie dacqua e io ti regalerò in compenso un bicchiere di latte sta bene intanto si fece notte un po per lo spasimo della tagliuola che gli segava gli stinchi e un po per la paura di trovarsi solo e al buio in mezzo a quei campi il burattino principiava quasi a svenirsi quando a un tratto vedendosi passare una lucciola di sul capo la chiamò e le disse o lucciolina mi faresti la carità di liberarmi da questo supplizio pensarono bene di metter mano ai proiettili e sciolti i fagotti de loro libri di scuola cominciarono a scagliare contro di lui i sillabari le grammatiche i giannettini i minuzzoli le onde rincorrendosi e accavallandosi se lo abballottavano fra di loro come se fosse stato un fuscello o un filo di paglia alla fine e per sua buona fortuna venne unondata tanto prepotente e impetuosa che lo scaraventò di peso sulla rena del lido così unaltra volta imparerà a non metter bocca nei discorsi degli altri erano giunti più che a mezza strada quando la volpe fermandosi di punto in bianco disse al burattino io mi rido della tua storia gridò il compratore imbestialito io so che ho speso venti soldi per comprarti e rivoglio i miei quattrini sai che cosa farò ti porterò daccapo al mercato e ti rivenderò a peso di legno stagionato per accendere il fuoco nel caminetto poi alzando il viso e guardandola amorosamente le domandò dimmi mammina dunque non è vero che tu sia morta par di no rispose sorridendo la fata se tu sapessi che dolore e che serratura alla gola che provai quando lessi qui giace a questo comando comparvero subito due giandarmi di legno lunghi lunghi secchi secchi col cappello a lucerna in testa e colla sciabola sfoderata in mano non me lo dire urlò pinocchio che tremava ancora dalla paura non me lo dire se tu arrivavi un minuto più tardi a questora io ero belle fritto mangiato e digerito brrr mi vengono i brividi soltanto a pensarvi alidoro ridendo stese la zampa destra verso il burattino me lhai promesso non è vero te lho promesso e ora dipende da te e pinocchio si svegliò con tanto docchi spalancati ora immaginatevi voi quale fu la sua maraviglia quando svegliandosi si accorse che non era più un burattino di legno ma che era diventato invece un ragazzo come tutti gli altri figuratevi i pesci i pesci credendo che quei libri fossero roba da mangiare correvano a frotte a fior dacqua ma dopo avere abboccata qualche pagina o qualche frontespizio la risputavano subito facendo con la bocca una certa smorfia che pareva volesse dire e allora se non sei un pesce perché ti sei fatto inghiottire dal mostro non son io che mi son fatto inghiottire gli è lui che mi ha inghiottito ed ora che cosa dobbiamo fare qui al buio rassegnarsi e aspettare che il pesce-cane ci abbia digeriti tutte due e allora piglierò subito il bicchiere in mano e giù ora vieni un po qui da me e raccontami come andò che ti trovasti fra le mani degli assassini gli andò che il burattinaio mangiafoco mi dette alcune monete doro e mi disse to riprese subito il volo e sparì la spiaggia era piena di gente che urlava e gesticolava guardando il mare che cosè accaduto domandò pinocchio a una vecchina gli è accaduto che un povero babbo avendo perduto il figliolo gli è voluto entrare in una barchetta per andare a cercarlo di là dal mare allora il direttore per insegnargli e per fargli intendere che non è buona creanza mettersi a ragliare in faccia al pubblico gli diè col manico della frusta una bacchettata sul naso io resterei volentieri ma il mio povero babbo ho pensato a tutto il tuo babbo è stato digià avvertito e prima che faccia notte sarà qui davvero gridò pinocchio saltando ebbene padrone volete sapere tutta la vera storia scioglietemi questa gamba e io ve la racconterò quel buon pasticcione del compratore curioso di conoscere la vera storia perché sei venuto a mettere lo scompiglio nel mio teatro domandò il burattinaio a pinocchio con un vocione dorco gravemente infreddato di testa la creda illustrissimo che la colpa non è stata mia basta così stasera faremo i nostri conti e ora avete capito miei piccoli lettori qual era il bel mestiere che faceva lomino questo brutto mostriciattolo che aveva una fisionomia tutta latte e miele andava di tanto in tanto con un carro a girare per il mondo non avranno mai bene in questo mondo e prima o poi dovranno pentirsene amaramente canta pure grillo mio come ti pare e piace ma io so che domani allalba ritorna a casa della fata la quale gli promette che il giorno dopo non sarà più un burattino ma diventerà un ragazzo gran colazione di caffè e latte per festeggiare questo grande avvenimento e il maestro me laveva detto e la mia mamma me lo aveva ripetuto guàrdati dai cattivi compagni ma io sono un testardo un caparbiaccio lascio dir tutti e poi fo sempre a modo mio e dopo mi tocca a scontarle e quel disgraziato non sapeva nuotare per cui cominciò subito ad annaspare colle zampe per reggersi a galla ma più annaspava e più andava col capo sottacqua i racconti del thouar il pulcino della baccini e altri libri scolastici ma il burattino che era docchio svelto e ammalizzito faceva sempre civetta a tempo sicché i volumi passandogli di sopra al capo andavano tutti a cascare nel mare dopo questultimo avvertimento il contadino entrò in casa chiudendo la porta con tanto di catenaccio e il povero pinocchio rimase accovacciato sullaia più morto che vivo a motivo del freddo della fame e della paura rendimi la mia parrucca gridò mastrantonio e tu rendimi la mia e rifacciamo la pace i due vecchietti dopo aver ripreso ognuno di loro la propria parrucca si strinsero la mano e giurarono di rimanere buoni amici per tutta la vita giunto dinanzi a casa trovò luscio di strada socchiuso lo spinse entrò dentro e appena ebbe messo tanto di paletto si gettò a sedere per terra lasciando andare un gran sospirone di contentezza pinocchio corse subito a specchiarsi in una catinella piena dacqua e rimase così contento di sé che disse pavoneggiandosi paio proprio un signore davvero replicò geppetto perché tienlo a mente non è il vestito bello che fa il signore piegò subito i due ginocchi davanti fino a terra e rimase inginocchiato fino a tanto che il direttore schioccando la frusta non gli gridò al passo allora il ciuchino si rizzò sulle quattro gambe e cominciò a girare intorno al circo camminando sempre di passo dopo un poco il direttore grido al trotto dunque gli occhi mi dicono il vero replicò il vecchietto stropicciandosi gli occhi dunque tu sé proprio il mi caro pinocchio sì sì sono io proprio io e voi mi avete digià perdonato non è vero oh babbino mio come siete buono ma disse una bugia perché invece le aveva in tasca appena detta la bugia il suo naso che era già lungo gli crebbe subito due dita di più e dove le hai perdute nel bosco qui vicino no non è giusta che il povero arlecchino il vero amico mio debba morire per me queste parole pronunziate con voce alta e con accento eroico fecero piangere tutti i burattini che erano presenti a quella scena da principio lomino li lisciò li accarezzò li palpeggiò poi tirata fuori la striglia cominciò a strigliarli perbene e quando a furia di strigliarli li ebbe fatti lustri come due specchi in quel punto fu bussato alla porta passate pure disse il falegname senza aver la forza di rizzarsi in piedi il serpente fu preso da una tal convulsione di risa che ridi ridi ridi alla fine dallo sforzo del troppo ridere gli si strappò una vena sul petto e quella volta morì davvero allora pinocchio ricominciò a correre per arrivare a casa della fata prima che si facesse buio vidi un bel grappolo duva in un campo che rimasi preso alla tagliola e il contadino di santa ragione mi messe il collare da cane perché facessi la guardia al pollaio che riconobbe la mia innocenza e mi lasciò andare e la voce del solito vecchino gridò a pinocchio fatti sotto e para il cappello pinocchio si levò subito il suo cappelluccio ma mentre faceva latto di pararlo allora fatina mia se vi contentate vorrei andargli incontro non vedo lora di poter dare un bacio a quel povero vecchio che ha sofferto tanto per me vai pure ma bada di non ti sperdere prendi la via del bosco e sono sicurissima che lo incontrerai pinocchio partì e voltatosi in su vide sopra un albero un grosso pappagallo che si spollinava le poche penne che aveva addosso perché ridi gli domandò pinocchio con voce di bizza invece di balocchi non voglamo più schole invece di non vogliamo più scuole abbasso larin metica invece di laritmetica e altri fiori consimili ma lappetito nei ragazzi cammina presto e di fatti dopo pochi minuti lappetito diventò fame e la fame dal vedere al non vedere si converti in una fame da lupi una fame da tagliarsi col coltello era loste che veniva a dirgli che la mezzanotte era suonata e i miei compagni sono pronti gli domandò il burattino altro che pronti sono partiti due ore fa oh sarebbe meglio cento volte meglio che morissi anchio sì voglio morire ih ih ih e mentre si disperava a questo modo fece latto di volersi strappare i capelli ma i suoi capelli essendo di legno non poté nemmeno levarsi il gusto di ficcarci dentro le dita io no balbettò il burattino che non aveva più fiato in corpo se non sei stato tu chi è stato dunque che lha ferito io no ripeté pinocchio e con che cosa è stato ferito con questo libro pinocchio che fin allora era stato immobile come un vero pezzo di legno ebbe una specie di fremito convulso che fece scuotere tutto il letto quel burattino lì seguitò a dire il grillo parlante è una birba matricolata pinocchio aprì gli occhi e li richiuse subito ma io non ho che quaranta soldi eccoli qui andavo giusto a comprarmi un vestito nuovo prendili lumaca e và a portarli subito alla mia buona fata e il tuo vestito nuovo che mimporta del vestito nuovo venderei anche questi cenci che ho addosso per poterla aiutare indovinate un po di che cosa si accorse si accorse con sua grandissima maraviglia che gli orecchi gli erano cresciuti più dun palmo voi sapete che il burattino fin dalla nascita aveva gli orecchi piccini e geppetto lo conduceva per la mano per insegnargli a mettere un passo dietro laltro quando le gambe gli si furono sgranchite pinocchio cominciò a camminare da sé e a correre per la stanza finché infilata la porta di casa saltò nella strada e si dette a scappare e tutti gli facevano mille carezze e tutti gli volevano un bene dellanima e anche il maestro se ne lodava perché lo vedeva attento studioso intelligente sempre il primo a entrare nella scuola sempre lultimo a rizzarsi in piedi a scuola finita ritornerai a casa col naso rotto cucù ora il cucù te lo darò io gridò il più ardito di quei monelli prendi intanto questacconto e serbalo per la cena di stasera allora pinocchio preso dalla disperazione e dalla fame si attaccò al campanello duna casa e cominciò a suonare a distesa dicendo dentro di sé qualcuno si affaccierà quando una mattina pinocchio svegliandosi ebbe come si suol dire una gran brutta sorpresa che lo messe proprio di malumore a le tre pere e pose tutte le bucce sopra un angolo della tavola quando pinocchio in due bocconi ebbe mangiata la prima pera fece latto di buttar via il torsolo ma geppetto gli trattenne il braccio dicendogli non lo buttar via tutto in questo mondo può far comodo e il grillo parlante aveva ragione quando diceva i ragazzi disobbedienti non possono aver bene in questo mondo e io lho provato a mie spese perché mi sono capitate dimolte disgrazie e anche ieri sera in casa di mangiafoco ho corso pericolo dette uno scossone così violento che pinocchio e geppetto si trovarono rimbalzati allindietro e scaraventati novamente in fondo allo stomaco del mostro nel grandurto della caduta la candela si spense rimettiamoci a lavorare e ripresa lascia in mano tirò giù un solennissimo colpo sul pezzo di legno ohi tu mhai fatto male gridò rammaricandosi la solita vocina e nessuno apri luscio di bottega per dare unocchiata anche sulla strada e nessuno o dunque ho capito disse allora ridendo e grattandosi la parrucca si vede che quella vocina me la sono figurata io guardò sotto il banco e nessuno guardò dentro un armadio che stava sempre chiuso e nessuno guardò nel corbello dei trucioli e della segatura detto fatto si avvicinò al ciuchino manritto della prima pariglia e fece latto di volerlo cavalcare ma la bestiola voltandosi a secco si dette a piangere a strillare a raccomandarsi ma erano pianti e grida inutili perché lì allintorno non si vedevano case e dalla strada non passava anima viva finita la prima parte dello spettacolo il direttore della compagnia vestito in giubba nera calzoni bianchi a coscia e stivaloni di pelle fin sopra ai ginocchi si presentò allaffollatissimo pubblico e fatto un grande inchino recitò con molta solennità il seguente spropositato discorso perché non vieni anche tu è inutile che tu mi tenti oramai ho promesso alla mia buona fata di diventare un ragazzo di giudizio e non voglio mancare alla parola dunque addio e salutami tanto le scuole ginnasiali e anche quelle liceali se le incontri per la strada grosso come una casa di cinque piani e con un treno della strada ferrata in bocca dopo mezzora di strada arrivò a un piccolo paese detto il paese delle api industriose le strade formicolavano di persone che correvano di qua e di là per le loro faccende tutti lavoravano il quale gliela strinse forte forte in segno di grande amicizia e dopo si lasciarono il cane riprese la strada di casa e pinocchio rimasto solo andò a una capanna lì poco distante e domandò a un vecchietto che stava sulla porta a scaldarsi al sole io non me ne anderò di qui rispose il grillo se prima non ti avrò detto una gran verità dimmela e spìcciati guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori e che abbandonano capricciosamente la casa paterna e invece fece fiasco il carabiniere senza punto smoversi lo acciuffò pulitamente per il naso era un nasone spropositato che pareva fatto apposta per essere acchiappato dai carabinieri e lo riconsegnò nelle proprie mani di geppetto fino da domani soggiunse la fata tu comincerai collandare a scuola pinocchio diventò subito un po meno allegro poi sceglierai a tuo piacere unarte o un mestiere pinocchio diventò serio sciagurato figliuolo e pensare che ho penato tanto a farlo un burattino per bene ma mi sta il dovere dovevo pensarci prima quello che accadde dopo è una storia da non potersi credere e ve la racconterò in questaltri pinocchio a questa antifona si buttò per terra e non volle più camminare intanto i curiosi e i bighelloni principiavano a fermarsi lì dintorno e a far capannello questo discorso fu accolto da molte risate e da molti applausi ma gli applausi raddoppiarono e diventarono una specie di uragano alla comparsa del ciuchino pinocchio in mezzo al circo egli era tutto agghindato a festa aveva una briglia nuova di pelle lustra con fibbie e borchie dottone e ne sentiva perfino la vampa calda delle fiatate per buona fortuna la spiaggia era oramai vicina e il mare si vedeva lì a pochi passi bravo polendina gridò la solita vocina che non si capiva di dove uscisse a sentirsi chiamar polendina compar geppetto diventò rosso come un peperone dalla bizza e non cè mai lobbligo di studiare mai mai mai che bel paese disse pinocchio sentendo venirsi lacquolina in bocca che bel paese io non ci sono stato mai ma me lo figuro e il libro fu venduto lì sui due piedi e pensare che quel poveruomo di geppetto era rimasto a casa a tremare dal freddo in maniche di camicia per comprare labbecedario al figliuolo i e spalancando le braccia e gettandosi al collo del vecchietto cominciò a urlare oh babbino mio finalmente vi ho ritrovato ora poi non vi lascio più mai più mai più linfelice pinocchio a questantifona cominciò a piangere a strillare a raccomandarsi e piangendo diceva quantera meglio che fossi andato a scuola ho voluto dar retta ai compagni e ora la pago ih ih ih date mastrantonio tutto contento andò subito a prendere sul banco quel pezzo di legno che era stato cagione a lui di tante paure ma quando fu lì per consegnarlo allamico il pezzo di legno dette uno scossone non ti capisco disse il burattino che già cominciava a tremare dalla paura azienza i spiegherò meglio soggiunse il pappagallo sappi dunque che mentre tu eri in città la volpe e il gatto sono tornati in questo campo hanno preso le monete doro sotterrate meno male che agli assassini io non ci credo né ci ho creduto mai per me gli assassini sono stati inventati apposta dai babbi per far paura ai ragazzi che vogliono andare fuori la notte e poi se anche li trovassi qui sulla strada mi darebbero forse soggezione neanche per sogno pinocchio dal gran dolore cominciò a piangere e a ragliare e ragliando disse j a j a la paglia non la posso digerire allora mangia il fieno replicò il padrone che intendeva benissimo il dialetto asinino che vuoi che mi faccia di una giacchetta di carta fiorita se ci piove su non cè più verso di cavartela da dosso vuoi comprare le mie scarpe sono buone per accendere il fuoco quanto mi dai del berretto bellacquisto davvero un berretto di midolla di pane cè il caso che i topi me lo vengano a mangiare in capo ho incontrato i ladri e mi hanno spogliato dite buon vecchio non avreste per caso da darmi un po di vestituccio tanto perché io possa ritornare a casa ragazzo mio in fatto di vestiti io non ho che un piccolo sacchetto dove ci tengo i lupini e la sua maraviglia fu grandissima quando tirata fuori la lanterna di sotto il pastrano saccorse che invece di una faina cera rimasto preso un ragazzo magari un po di pan secco un crosterello un osso avanzato al cane un po di polenta muffita una lisca di pesce un nocciolo di ciliegia insomma di qualche cosa da masticare ma non trovò nulla il gran nulla proprio nulla i ragazzi perbene dicono sempre la verità e io sempre le bugie i ragazzi perbene vanno volentieri alla scuola e a me la scuola mi fa venire i dolori di corpo ma da oggi in poi voglio mutar vita me lo prometti addio mascherine ricordatevi del proverbio che dice chi ruba il mantello al suo prossimo per il solito muore senza camicia e così dicendo pinocchio e geppetto seguitarono tranquillamente per la loro strada credo di sì anzi ne sono sicura a questa risposta fu tale e tanta la contentezza di pinocchio che prese le mani alla fata e cominciò a baciargliele con tanta foga che pareva quasi fuori di sé vogliamo la commedia vogliamo la commedia tutto fiato buttato via perché i burattini invece di continuare la recita raddoppiarono il chiasso e le grida e postosi pinocchio sulle spalle se lo portarono in trionfo davanti ai lumi della ribalta il povero pinocchio faceva finta di essere di buonumore ma invece invece cominciava a scoraggiarsi le forze gli scemavano il suo respiro diventava grosso e affannoso insomma non ne poteva più la spiaggia era sempre lontana ti ha forse parlato di me i conduci da lui ma è sempre vivo rispondimi per carità è sempre vivo lho lasciato tre giorni fa sulla spiaggia del mare che cosa faceva si fabbricava da sé una piccola barchetta per traversare e il mare oggi è molto cattivo e la barchetta sta per andare sottacqua dovè la barchetta eccola laggiù diritta al mio dito disse la vecchia accennando una piccola barca che veduta in quella distanza pareva un guscio di noce e io con quella catinellata dacqua sul capo perché il chiedere un po di pane non è vergogna non è vero me ne tornai subito a casa e perché avevo sempre una gran fame messi i piedi sul caldano per rasciugarmi entrò di corsa nel pollaio e dopo avere acchiappate e rinchiuse in un sacco le quattro faine disse loro con accento di vera contentezza alla fine siete cascate nelle mie mani potrei punirvi ma sì vil non sono i contenterò invece di portarvi domani alloste del vicino paese badate ragazzi io non son venuto qui per essere il vostro buffone io rispetto gli altri e voglio essere rispettato bravo berlicche hai parlato come un libro stampato urlarono quei monelli buttandosi via dalle matte risate finora questa fatica di girare il bindolo disse lortolano lho fatta fare al mio ciuchino ma oggi quel povero animale è in fin di vita i menate a vederlo disse pinocchio volentieri difatti finita la recita della commedia il burattinaio andò in cucina dovegli sera preparato per cena un bel montone che girava lentamente infilato nello spiedo o che forse non sono tuttaltro i ragazzi perbene sono ubbidienti e tu invece e io non ubbidisco mai i ragazzi perbene prendono amore allo studio e al lavoro e tu e io invece faccio il bighellone e il vagabondo tutto lanno che cosa fate con codesto piede conficcato nelluscio domandò ridendo al burattino è stata una disgrazia vedete un po lumachina bella se vi riesce di liberarmi da questo supplizio ragazzo mio così ci vuole un legnaiolo e io non ho mai fatto la legnaiola non date retta galantuomo a tutto il bene che ve ne ho detto perché conosco benissimo pinocchio e posso assicurarvi anchio che è davvero un ragazzaccio un disubbidiente e uno svogliato che invece di andare a scuola va coi compagni a fare lo sbarazzino appena ebbe pronunziate queste parole e questo mestiere sarebbe quello di mangiare bere dormire divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo per tua regola disse il grillo parlante con la sua solita calma che da più di millanni abitava nelle vicinanze di quel bosco vedi tu quel burattino attaccato penzoloni a un ramo della quercia grande lo vedo addio lumaca e fra due giorni ti aspetto la lumaca contro il suo costume cominciò a correre come una lucertola nei grandi solleoni dagosto quando pinocchio tornò a casa il suo babbo gli domandò e il vestito nuovo smettetela birichini che non siete altro queste guerre manesche fra ragazzi e ragazzi raramente vanno a finir bene qualche disgrazia accade sempre frasche difatti vide apparire sulla strada indovinate chi la volpe e il gatto ossia i due compagni di viaggio coi quali aveva cenato allosteria del gambero rosso ecco il nostro caro pinocchio gridò la volpe abbracciandolo e baciandolo lo conosci tu questo pinocchio di vista rispose il burattino e tu che concetto ne hai gli chiese il vecchietto a me mi pare un gran buon figliuolo pieno di voglia di studiare ubbidiente affezionato al suo babbo e alla sua famiglia non mè stato possibile di trovarne uno che mi tornasse bene pazienza lo comprerò unaltra volta quella sera pinocchio invece di vegliare fino alle dieci vegliò fino alla mezzanotte suonata e invece di far otto canestre di giunco ne fece sedici e tiratisi di nuovo la piccola bara sulle spalle uscirono di camera bofonchiando e mormorando fra i denti fatto sta che di lì a pochi minuti pinocchio saltò giù dal letto belle guarito illusioni ragazzo mio replicò geppetto scotendo il capo e sorridendo malinconicamente ti par egli possibile che un burattino alto appena un metro come sei tu possa aver tanta forza da portarmi a nuoto sulle spalle perché gli mancava in fondo tutto lo zampetto cogli unghioli per cui gli domandò che cosa hai fatto del tuo zampetto il gatto voleva rispondere qualche cosa ma simbrogliò allora la volpe disse subito j a j a il fieno mi fa dolere il corpo pretenderesti dunque che un somaro par tuo lo dovessi mantenere a petti di pollo e cappone in galantina soggiunse il padrone arrabbiandosi sempre più e affibbiandogli una seconda frustata poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti oh che bella cosa gridò pinocchio ballando hai ragione grillino hai ragione da vendere e io terrò a mente la lezione che mi hai data ma mi dici come hai fatto a comprarti questa bella capanna questa capanna mi è stata regalata ieri da una graziosa capra che aveva la lana dun bellissimo colore turchino tutti avevano qualche cosa da fare non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino ho capito disse subito quello svogliato di pinocchio questo paese non è fatto per me io non son nato per lavorare ragazzo mio gli rispose dalla finestra quella bestiola tutta pace e tutta flemma ragazzo mio io sono una lumaca e le lumache non hanno mai fretta e la finestra si richiuse gran combattimento fra pinocchio e i suoi compagni uno de quali essendo rimasto ferito pinocchio viene arrestato dai carabinieri il falco volò via e dopo due minuti tornò dicendo quel che mi avete comandato è fatto e come lhai trovato vivo o morto a vederlo pareva morto geppetto rifà i piedi a pinocchio e vende la propria casacca per comprargli labbecedario il burattino appena che si fu levata la fame cominciò subito a bofonchiare e a piangere perché voleva un paio di piedi nuovi era un trattato di ritmetica i lascio immaginare se era peso dimolto uno di quei monelli agguantò quel volume e presa di mira la testa di pinocchio lo scagliò con quanta forza aveva nel braccio perché quel campo è stato comprato da un gran signore e da domani in là non sarà più permesso a nessuno di seminarvi i denari quantè distante di qui il campo dei miracoli due chilometri appena grazie e il tuo babbo e la tua mamma sono sempre vivi gli domandò mangiafoco il babbo sì la mamma non lho mai conosciuta chi lo sa che dispiacere sarebbe per il tuo vecchio padre se ora ti facessi gettare fra quei carboni ardenti e da quel giorno in poi continuò più di cinque mesi a levarsi ogni mattina prima dellalba per andare a girare il bindolo e guadagnare così quel bicchiere di latte che faceva tanto bene alla salute cagionosa del suo babbo ma il burattino dopo tre ore aveva sempre gli occhi aperti la bocca chiusa e sgambettava più che mai annoiati finalmente di aspettare si voltarono a pinocchio e gli dissero sghignazzando a fuggire e come scappando dalla bocca del pesce-cane e gettandosi a nuoto in mare tu parli bene ma io caro pinocchio non so nuotare e che importa voi mi monterete a cavalluccio sulle spalle e io che sono un buon nuotatore i porterò sano e salvo fino alla spiaggia tanto piccini che a occhio nudo non si vedevano neppure immaginatevi dunque come restò quando si poté scorgere che i suoi orecchi durante la notte erano così allungati che parevano due spazzole di padule a quel colpo il ciuchino fingendosi ferito cadde disteso nel circo come se fosse moribondo davvero rizzatosi da terra in mezzo a uno scoppio di applausi durli e di battimani che andavano alle stelle gli venne naturalmente di alzare la testa e di guardare in su eccomi qui pronto a servirvi replicò il falegname rizzandosi su i ginocchi stamani mè piovuta nel cervello unidea sentiamola ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno nessuno si lamentava la consolazione di sapere che fra poche ore sarebbero giunti in un paese dove non cerano né libri né scuole né maestri li rendeva così contenti e rassegnati che non sentivano né i disagi né gli strapazzi la bocca del burattino pareva inchiodata e ribadita allora lassassino più piccolo di statura cavato fuori un coltellaccio provò a conficcarglielo a guisa di leva e di scalpello fra le labbra ma pinocchio lesto come un lampo gli azzannò la mano coi denti sulla scena si vedevano arlecchino e pulcinella che bisticciavano fra di loro e secondo il solito minacciavano da un momento allaltro di scambiarsi un carico di schiaffi e di bastonate non sono altro che quelli che per ragione detà o di malattia si trovano condannati a non potersi più guadagnare il pane col lavoro delle proprie mani tutti gli altri hanno lobbligo di lavorare e se non lavorano e patiscono la fame tanto peggio per loro dove hai lasciato la mia buona fata che fa i ha perdonato si ricorda sempre di me i vuol sempre bene è molto lontana da qui potrei andare a trovarla e fatti quattro o cinque starnuti aprì affettuosamente le braccia e disse a pinocchio tu sei un gran bravo ragazzo vieni qua da me e dammi un bacio basta così non occorre altro rìzzati subito e vieni via con noi ma io via con noi ma io sono innocente via con noi ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto ma la calcina è pesa replicò pinocchio e io non voglio durar fatica se non vuoi durar fatica allora ragazzo mio divertiti a sbadigliare e buon pro ti faccia in men di mezzora passarono altre venti persone e a tutte pinocchio chiese un po delemosina ma tutte gli risposero passa via gli gridò il pescatore minacciandolo e tenendo sempre in mano il burattino infarinato ma il povero cane aveva una fame per quattro e mugolando e dimenando la coda pareva che dicesse dammi un boccon di frittura e ti lascio in pace e pensare che io invece oh ma se sapeste quante disgrazie mi son piovute sul capo e quante cose mi son andate per traverso figuratevi che il giorno che voi povero babbino col vendere la vostra casacca mi compraste il quale a vedersi così vicino alla morte e che brutta morte fu preso da tanto tremito e da tanto spavento che non aveva più né voce né fiato per raccomandarsi che cosa brontoli fra i denti domandò la fata con accento risentito dicevo mugolò il burattino a mezza voce che oramai per andare a scuola mi pare un po tardi nossignore tieni a mente che per istruirsi e per imparare non è mai tardi dopo la bocca gli fece il mento poi il collo le spalle lo stomaco le braccia e le mani appena finite le mani geppetto senti portarsi via la parrucca dal capo si voltò in su e che cosa vide vide la sua parrucca gialla in mano del burattino i domando grazia per il povero arlecchino qui non cè grazia che tenga se ho risparmiato te bisogna che faccia mettere sul fuoco lui perché io voglio che il mio montone sia arrostito bene mangiate o per dir meglio divorate le tre pere pinocchio fece un lunghissimo sbadiglio e disse piagnucolando ho dellaltra fame ma io ragazzo mio non ho più nulla da darti proprio nulla nulla ci avrei soltanto queste bucce e questi torsoli di pera in men che non si dice il pino cominciò a bruciare e a divampare come una candela agitata dal vento pinocchio vedendo che le fiamme salivano sempre più e non volendo far la fine del piccione arrosto spiccò un bel salto di vetta allalbero e chi glielo tirò un suo compagno di scuola un certo pinocchio e chi è questo pinocchio domandò il burattino facendo lo gnorri dicono che sia un ragazzaccio un vagabondo un vero rompicollo calunnie tutte calunnie ma ti rammenti di quando per scacciarmi di casa tua mi tirasti un martello di legno hai ragione grillino scaccia anche me tira anche a me un martello di legno ma abbi pietà del mio povero babbo allora il direttore non sapendo che cosa farsi dun asino zoppo mi mandò a rivendere e voi mi avete comprato pur troppo e ti ho pagato venti soldi e ora chi mi rende i miei poveri venti soldi quei tuoi compagnacci di scuola finiranno prima o poi col farti perdere lamore allo studio e forse forse col tirarti addosso qualche grossa disgrazia non cè pericolo rispondeva il burattino facendo una spallucciata e toccandosi collindice in mezzo alla fronte come per dire cè tanto giudizio qui dentro vedendo che la porta non si apriva lomino la spalancò con un violentissimo calcio ed entrato che fu nella stanza disse col suo solito risolino a pinocchio e a lucignolo bravi ragazzi avete ragliato bene e io vi ho subito riconosciuti alla voce i dirò dunque ragazzi che mentre il povero geppetto era condotto senza sua colpa in prigione quel monello di pinocchio rimasto libero dalle grinfie del carabiniere se la dava a gambe giù attraverso ai campi per far più presto a tornarsene a casa e voltandosi verso il falegname gli disse imbestialito perché mi offendete chi vi offende i avete detto polendina non sono stato io sta un po a vedere che sarò stato io io dico che siete stato voi no si una giubba color di cioccolata coi bottoni di brillanti e con due grandi tasche per tenervi gli ossi che gli regalava a pranzo la padrona un paio di calzoni corti di velluto cremisi le calze di seta gli scarpini scollati e di dietro una specie di fodera da ombrelli e intanto che correvano i loro bracci diventarono zampe i loro visi si allungarono e diventarono musi e le loro schiene si coprirono di un pelame grigiolino chiaro brizzolato di nero nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso ma il fuoco era dipinto e accanto al fuoco cera dipinta una pentola che bolliva allegramente e gli parve dessere un altro non vide più riflessa la solita immagine della marionetta di legno ma vide limmagine vispa e intelligente di un bel fanciullo coi capelli castagni cogli occhi celesti e con unaria allegra e festosa come una pasqua di rose allora te la spiegherò io soggiunse la marmottina sappi dunque che fra due o tre ore tu non sarai più burattino né un ragazzo e questi grappoli erano carichi di zecchini doro che dondolandosi mossi dal vento facevano zin zin zin quasi volessero dire chi ci vuole venga a prenderci appena pinocchio non sentì più il peso durissimo e umiliante di quel collare intorno al collo si pose a scappare attraverso i campi e non si fermò un solo minuto finché non ebbe raggiunta la strada maestra che doveva ricondurlo alla casina della fata e uno di loro più impertinente degli altri allungò la mano collidea di prendere il burattino per la punta del naso ma non fece a tempo perché pinocchio stese la gamba sotto la tavola e gli consegnò una pedata negli stinchi ohi che piedi duri urlò il ragazzo stropicciandosi il livido che gli aveva fatto il burattino è la mia mamma la quale somiglia a tutte quelle buone mamme che vogliono un gran bene ai loro ragazzi e non li perdono mai docchio e li assistono amorosamente in ogni disgrazia anche quando questi ragazzi per le loro scapataggini e per i loro cattivi portamenti si fermò e stette in ascolto quei suoni venivano di fondo a una lunghissima strada traversa che conduceva a un piccolo paesetto fabbricato sulla spiaggia del mare che cosa sia questa musica peccato che io debba andare a scuola se no e rimase lì perplesso portatemi almeno qualche cosa da mangiare perché mi sento rifinito subito disse la lumaca difatti dopo tre ore e mezzo pinocchio la vide tornare con un vassoio dargento in capo casa dopo poco tornò e quando tornò aveva in mano labbecedario per il figliuolo ma la casacca non laveva più il poveruomo era in maniche di camicia e fuori nevicava e la casacca babbo lho venduta perché lavete venduta te lo prometto te lo prometto spicciati per carità perché se indugi un altro mezzo minuto son belle morto pinocchio esitò un poco ma poi ricordandosi che il suo babbo gli aveva detto tante volte che a fare una buona azione non ci si scapita mai intanto passò su per aria un grosso colombo il quale soffermatosi a ali distese gli gridò da una grande altezza dimmi bambino che cosa fai costaggiù lha ordinato il medico perché mi sono sbucciato un piede oh povero pinocchio oh povero lucignolo a queste parole tenne dietro un lunghissimo silenzio durante il quale i due amici non fecero altro che guardarsi fra loro in atto di a quelle grida strazianti il burattino che in fondo aveva un cuore eccellente si mosse a compassione e voltosi al cane gli disse ma se io ti aiuto a salvarti mi prometti di non darmi più noia e di non corrermi dietro e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido povero grullerello ma non sai che facendo così diventerai da grande un bellissimo somaro e che tutti si piglieranno gioco di te me lha ordinato il medico perché mi sono fatto male a questo ginocchio e tu caro burattino perché porti codesto berretto di cotone ingozzato fin sotto il naso ah ladracchiòlo disse il contadino incollerito dunque sei tu che mi porti via le galline io no io no gridò pinocchio singhiozzando qui non ci son signori replicò duramente il burattinaio pietà signor cavaliere qui non ci son cavalieri pietà signor commendatore qui non ci son commendatori pietà eccellenza ma lomino non rise si accostò pieno di amorevolezza al ciuchino ribelle e facendo finta di dargli un bacio gli staccò con un morso la metà dellorecchio destro intanto pinocchio rizzatosi da terra tutto infuriato schizzò con un salto sulla groppa di quel povero animale lascio pensare a voi il dolore la vergogna e la disperazione del povero pinocchio cominciò a piangere a strillare a battere la testa nel muro ma quanto più si disperava e più i suoi orecchi crescevano crescevano e diventavano pelosi verso la cima provatevi e vedrete a ogni modo se sarà scritto in cielo che dobbiamo morire avremo almeno la gran consolazione di morire abbracciati insieme e senza dir altro pinocchio prese in mano la candela la notte è fresca e la strada è lunga pinocchio obbedì senza rifiatare il carro riprese la sua corsa e la mattina sul far dellalba arrivarono felicemente nel paese dei balocchi questo paese non somigliava a nessun altro paese del mondo a cavallo sulla mia groppa sei peso di molto peso tuttaltro son leggiero come una foglia e lì senza stare a dir altro pinocchio saltò sulla groppa al colombo e messa una gamba di qua e laltra di là come fanno i cavallerizzi gridò tutto contento io avessi tanto fiato da arrivare fino a quella casa forse sarei salvo disse dentro di sé e senza indugiare un minuto riprese a correre per il bosco a carriera distesa e gli assassini sempre dietro mantenne la parola per tutto il resto dellanno difatti agli esami delle vacanze ebbe lonore di essere il più bravo della scuola e i suoi portamenti in generale furono giudicati così lodevoli e soddisfacenti che la fata tutta contenta gli disse il tonno cacciò il muso fuori dallacqua e pinocchio piegandosi coi ginocchi a terra gli posò un affettuosissimo bacio sulla bocca a questo tratto di spontanea e vivissima tenerezza il povero tonno che non cera avvezzo si sentì talmente commosso e appena entrato nel bosco cominciò a correre come un capriolo ma quando fu arrivato a un certo punto quasi in faccia alla quercia grande si fermò perché gli parve di aver sentito gente fra mezzo alle frasche finalmente il carro arrivò e arrivò senza fare il più piccolo rumore perché le sue ruote erano fasciate di stoppa e di cenci lo tiravano dodici pariglie di ciuchini dove lhai veduto lho veduto ieri sulla porta di casa sua e che cosa faceva era in maniche di camicia e tremava dal freddo povero babbo ma se dio vuole da oggi in poi non tremerà più pinocchio aveva una gran paura dei tuoni e dei lampi se non che la fame era più forte della paura motivo per cui accostò luscio di casa e presa la carriera in un centinaio di salti arrivò fino al paese vorrà perdonarmi questa seconda birichinata scommetto che non me la perdona oh non me la perdona di certo e mi sta il dovere perché io sono un monello che prometto sempre di correggermi e non mantengo mai arrivò al paese che era già notte buia e un bel giorno svegliandomi mi trovai cambiato in un somaro con tanto di orecchi e con tanto di coda che vergogna fu quella per me una vergogna caro padrone che santantonio benedetto non la faccia provare neppure a voi e voi siete tornato e me li sono trovati bruciati e intanto la fame lho sempre e i piedi non li ho più ih ih ih ih e il povero pinocchio cominciò a piangere e a berciare così forte che lo sentivano da cinque chilometri lontano prime monellerie del burattino la casa di geppetto era una stanzina terrena che pigliava luce da un sottoscala la mobilia non poteva essere più semplice una seggiola cattiva un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato mentre il pescatore era proprio sul punto di buttar pinocchio nella padella entrò nella grotta un grosso cane condotto là dallodore acutissimo e ghiotto della frittura e gli accennò un grosso burattino appoggiato a una seggiola col capo girato sur una parte con le braccia ciondoloni e con le gambe incrocicchiate e ripiegate a mezzo da parere un miracolo se stava ritto perché bisogna sapere che mentre tutti gli uomini quando si sentono impietositi per qualcuno o piangono o per lo meno fanno finta di rasciugarsi gli occhi e i fiammiferi per accenderla chi ve li ha dati ora ti racconterò tutto devi dunque sapere che quella medesima burrasca che rovesciò la mia barchetta fece anche affondare un bastimento mercantile i marinai si salvarono tutti ma il bastimento colò a fondo il povero pinocchio per amore o per forza dové imparare tutte queste bellissime cose ma per impararle gli ci vollero tre mesi di lezioni e molte frustate da levare il pelo e porgendolo al burattino gli disse amorosamente bevila e in pochi giorni sarai guarito pinocchio guardò il bicchiere storse un po la bocca e poi dimanda con voce di piagnisteo è dolce o amara è amara ma ti farà bene se è amara non la voglio perché non vieni anche tu io no davvero hai torto pinocchio credilo a me che se non vieni te ne pentirai dove vuoi trovare un paese più salubre per noialtri ragazzi lì non vi sono scuole a inocchio piange la morte della bella bambina dai capelli turchini poi trova un colombo che lo porta sulla riva del mare e lì si getta nellacqua per andare in aiuto del suo babbo geppetto e la volpe invecchiata intignata e tutta perduta da una parte non aveva più nemmeno la coda così è quella trista ladracchiola caduta nella più squallida miseria si trovò costretta un bel giorno a vendere perfino la sua bellissima coda a un merciaio ambulante a dir la verità rispose pinocchio se io debbo scegliere preferisco piuttosto di essere lasciato libero per potermene tornare a casa mia tu scherzi sette sette come i peccati mortali disse pinocchio con una gran risata avete sentito ci ha insultati tutti ci ha chiamati col nome di peccati mortali pinocchio chiedici scusa delloffesa se no guai a te presa questa risoluzione si avvicinò alla scogliera ma quando fu lì per arrampicarsi sentì qualche cosa sotto lacqua che saliva saliva saliva e lo portava per aria e porgendogliele disse queste tre pere erano per la mia colazione ma io te le do volentieri mangiale e buon pro ti faccia se volete che le mangi fatemi il piacere di sbucciarle sbucciarle replicò geppetto meravigliato non in questo caso gridò fieramente pinocchio rizzandosi e gettando via il suo berretto di midolla di pane in questo caso conosco qual è il mio dovere avanti signori giandarmi legatemi e gettatemi là fra quelle fiamme e nel dir così gli appiccicò un pugno sul capo ma fu come si suol dire botta e risposta perché il burattino come cera da aspettarselo rispose con un altro pugno brrr mi viene i bordoni soltanto a pensarci dunque disse la volpe vuoi proprio andare a casa tua allora vai pure e tanto peggio per te tanto peggio per te ripeté il gatto pensaci bene pinocchio perché tu dai un calcio alla fortuna luomo per tua regola nasca ricco o povero è obbligato in questo mondo a far qualcosa a occuparsi a lavorare guai a lasciarsi prendere dallozio lozio è una bruttissima malattia e bisogna guarirla subito fin da ragazzi se no quando siamo grandi non si guarisce più addio pinocchio rispose il cane mille grazie di avermi liberato dalla morte tu mi hai fatto un gran servizio e in questo mondo quel che è fatto è reso impossibile immaginarsi la paura del burattino il quale allontanatosi più di mezzo chilometro si mise a sedere sopra un monticello di sassi aspettando che il serpente se ne andasse una buona volta per i fatti suoi e lasciasse libero il passo della strada di bottiglie di vino duva secca di cacio di caffè di zucchero di candele steariche e di scatole di fiammiferi di cera con tutta questa grazia di dio ho potuto campare due anni ma oggi sono agli ultimi sgoccioli pinocchio rendimi subito la mia parrucca e pinocchio invece di rendergli la parrucca se la messe in capo per sé rimanendovi sotto mezzo affogato a quel garbo insolente e derisorio geppetto si fece triste e melanconico come non era stato mai in vita sua intanto a poco a poco il cielo si rasserenò il sole apparve fuori in tutto il suo splendore e il mare diventò tranquillissimo e buono come un olio allora il burattino distese i suoi panni al sole per rasciugarli la bocca non era ancora finita di fare che cominciò subito a ridere e a canzonarlo smetti di ridere disse geppetto impermalito ma fu come dire al muro smetti di ridere ti ripeto urlò con voce minacciosa dite galantuomo sapete nulla di un povero ragazzo ferito nel capo e che si chiamava eugenio il ragazzo è stato portato da alcuni pescatori in questa capanna e ora ora sarà morto interruppe pinocchio con gran dolore no ora è vivo ed è già ritornato a casa sua il mio amico è troppo modesto e per questo non risponde risponderò io per lui sappi dunque che unora fa abbiamo incontrato sulla strada un vecchio lupo quasi svenuto dalla fame che ci ha chiesto un po delemosina allora la fata battendo le mani insieme fece due piccoli colpi e apparve un magnifico can barbone che camminava ritto sulle gambe di dietro tale e quale come se fosse un uomo nel vassoio cera un pane un pollastro arrosto e quattro albicocche mature ecco la colazione che ti manda la fata disse la lumaca alla vista di quella grazia di dio il burattino sentì consolarsi tutto e voltandosi verso pinocchio gli disse birba dun figliuolo non sei ancora finito di fare e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre male ragazzo mio male pinocchio vende labbecedario per andare a vedere il teatrino dei burattini smesso che fu di nevicare pinocchio col suo bravo abbecedario nuovo sotto il braccio prese la strada che menava alla scuola si vede che quella vocina che ha detto ohi me la sono figurata io rimettiamoci a lavorare e perché gli era entrata addosso una gran paura si provò a canterellare per farsi un po di coraggio anima grande disse pinocchio abbracciando affettuosamente lamico e dandogli un bacio in mezzo agli occhi intanto era già da cinque mesi che durava questa bella cuccagna di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere senza mai vedere in faccia né un libro né una scuola un tal baccano indiavolato da doversi mettere il cotone negli orecchi per non rimanere assorditi su tutte le piazze si vedevano teatrini di tela affollati di ragazzi dalla mattina alla sera e su tutti i muri delle case si leggevano scritte col carbone delle bellissime cose come queste viva i balocci detto ciò prese subito la viottola e cominciò a camminare di un passo svelto tanto svelto che pareva quasi che corresse e a ogni più piccolo rumore che sentiva si voltava subito a guardare indietro per la paura di vedersi inseguire da quel terribile pesce-cane dove i suoi piedi potevano arrivare e toccare ci lasciavano sempre un livido per ricordo allora i ragazzi indispettiti di non potersi misurare col burattino a corpo a corpo a motivo della sua parrucca gialla che somigliava moltissimo alla polendina di granturco geppetto era bizzosissimo guai a chiamarlo polendina diventava subito una bestia e non cera più verso di tenerlo e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato la volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei detto fatto infilò giù per la strada traversa e cominciò a correre a gambe più correva e più sentiva distinto il suono dei pifferi e dei tonfi della grancassa pì pì pì pì pìpì zum zum zum zum di veder nulla pinocchio corre pericolo di essere fritto in padella come un pesce durante quella corsa disperata vi fu un momento terribile un momento in cui pinocchio si credé perduto messe nel tegamino invece dolio o di burro un po dacqua e quando lacqua principiò a fumare tac spezzò il guscio delluovo e fece latto di scodellarvelo dentro voglio andarmene di qui perché se rimango qui avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi vale a dire mi manderanno a scuola e per amore o per forza mi toccherà studiare e io a dirtela in confidenza di studiare non ne ho punto voglia loceano quel poveruomo sono più di quattro mesi che gira per il mondo in cerca di te e non avendoti potuto trovare ora si è messo in capo di cercarti nei paesi lontani del nuovo mondo quanto cè di qui alla spiaggia domandò pinocchio con ansia affannosa datemi subito quel bicchiere spicciatevi per carità perché non voglio morire no non voglio morire e preso il bicchiere con tutte due le mani lo votò in un fiato pazienza dissero i conigli per questa volta abbiamo fatto il viaggio a ufo quel ritratto è il mio quella signora è la fata disse dentro di sé pinocchio riconoscendola subito e lasciandosi vincere dalla gran contentezza si provò a gridare oh fatina mia oh fatina mia e passatogli un nodo scorsoio intorno alla gola lo attaccarono penzoloni al ramo di una grossa pianta detta la quercia grande poi si posero là seduti sullerba aspettando che il burattino facesse lultimo sgambetto la luna splendeva in tutto il suo chiarore e il pesce-cane seguitava a dormire di un sonno così profondo che non lavrebbe svegliato nemmeno una cannonata pinocchio vieni quassù da me grida arlecchino vieni a gettarti fra le braccia dei tuoi fratelli di legno a questo affettuoso invito pinocchio spicca un salto e di fondo alla platea va nei posti distinti poi con un altro salto dai posti distinti monta sulla testa del direttore dorchestra dunque addio davvero e buon viaggio addio fra quanto partirete fra due ore peccato se alla partenza mancasse unora sola sarei quasi quasi capace di aspettare alla fine non trovando altro nella greppia si rassegnò a masticare un po di fieno e dopo averlo masticato ben bene chiuse gli occhi e lo tirò giù questo fieno non è cattivo poi disse dentro di sé e una libreria tutta piena di canditi di torte di panettoni di mandorlati e di cialdoni colla panna così fantasticando giunse in vicinanza del campo e lì si fermò a guardare se per caso avesse potuto scorgere qualche albero coi rami carichi di monete e quello che aveva perduto uno zampetto correva con una gamba sola né si è saputo mai come facesse dopo una corsa di quindici chilometri pinocchio non ne poteva più allora vistosi perso si arrampicò su per il fusto di un altissimo pino e si pose a sedere in vetta ai rami pinocchio si addormenta coi piedi sul caldano e la mattina dopo si sveglia coi piedi tutti bruciati per lappunto era una nottataccia dinferno insomma tanto dissero e tanto fecero che il carabiniere rimise in libertà pinocchio e condusse in prigione quel poveruomo di geppetto il quale non avendo parole lì per lì per difendersi piangeva come un vitellino e nellavviarsi verso il carcere balbettava singhiozzando è inutile nemmeno così la posso bere che cosaltro ti dà noia i dà noia luscio di camera che è mezzo aperto la fata andò e chiuse luscio di camera insomma gridò pinocchio dando in uno scoppio di pianto questacquaccia amara non la voglio bere no no no perché perché io sono diventato un gran signore un gran signore tu disse la volpe e cominciò a ridere di un riso sguaiato e canzonatore e il gatto rideva anche lui ma per non darlo a vedere si pettinava i baffi colle zampe davanti cè poco da ridere gridò pinocchio impermalito e dopo avere sbadigliato sputava e sentiva che lo stomaco gli andava via allora piangendo e disperandosi diceva il grillo parlante aveva ragione ho fatto male a rivoltarmi al mio babbo e a fuggire di casa gli stessi giandarmi sebbene fossero di legno piangevano come due agnellini di latte mangiafoco sul principio rimase duro e immobile come un pezzo di ghiaccio ma poi adagio adagio cominciò anche lui a commuoversi e a starnutire è molto che è incominciata la commedia comincia ora e quanto si spende per entrare quattro soldi pinocchio che aveva addosso la febbre della curiosità perse ogni ritegno e disse senza vergognarsi al ragazzetto col quale parlava i daresti quattro soldi fino a domani mentre il burattino sfilava a faccia fresca tutte queste bugie si toccò il naso e si accorse che il naso gli sera allungato più dun palmo allora tutto impaurito cominciò a gridare quanta selvaggina trasudi dà suoi occhi conciossiaché essendo riusciti vanitosi tutti i mezzi per addomesticarlo al vivere dei quadrupedi civili ho dovuto più volte ricorrere allaffabile dialetto della frusta tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da notte lucignolo era il ragazzo più svogliato e più birichino di tutta la scuola ma pinocchio gli voleva un gran bene perché i ragazzi che non danno retta ai consigli di chi ne sa più di loro vanno sempre incontro a qualche disgrazia e io lho provato disse pinocchio ma ora non ci ricasco più vedremo se dici il vero e seduto a tavola un vecchiettino tutto bianco come se fosse di neve o di panna montata il quale se ne stava lì biascicando alcuni pesciolini vivi ma tanto vivi che alle volte mentre li mangiava gli scappavano perfino di bocca sapete che cosa farò disse pinocchio il pescecane voglio vederlo per certe mie ragioni ma anderò a vederlo dopo la scuola povero giucco ribatté uno del branco o non sarebbe più saporito se lo friggessi in padella o se invece lo cuocessi a uso uovo da bere no la più lesta di tutte è di cuocerlo nel piatto o nel tegamino ho troppa voglia di mangiarmelo detto fatto pose un tegamino sopra un caldano pieno di brace accesa alla fortuna ripeté il gatto i tuoi cinque zecchini dalloggi al domani sarebbero diventati duemila duemila ripeté il gatto ma comè mai possibile che diventino tanti domandò pinocchio restando a bocca aperta dallo stupore e poi sono fuggiti come il vento e ora chi li raggiunge è bravo pinocchio restò a bocca aperta e non volendo credere alle parole del pappagallo cominciò colle mani e colle unghie a scavare il terreno che aveva annaffiato che cosa dovrei far io che lo comprai a quattrini contanti i dirò era un mio amico tuo amico un mio compagno di scuola come urlò giangio dando in una gran risata come avevi dei somari per compagni di scuola se questa notte disse il contadino cominciasse a piovere tu puoi andare a cuccia in quel casotto di legno dove cè sempre la paglia che ha servito di letto per quattranni al mio povero cane e se per disgrazia venissero i ladri ricordati di stare a orecchi ritti e di abbaiare le dita avevano perduto l'agilità le gambe la forza di mandare avanti il pedale della macchina eh ci galoppava prima su un pedale di macchina ora invece lei mi guarda da un pezzo me ne sono accorto mi guarda e m'invidia perché sto qua più comodo col finestrino accanto e sostenuto da questo sudicio bracciuolo oh sonavano alla porta e chi poteva essere con quella bella giornata la signora elvira che piacere la padrona della bottega d'adelaide s'era incomodata a venir lei stessa a pagare fino in casa la settimana quanta bontà no i maschi che avrebbero potuto sostener la casa e formarsi facilmente uno stato morti e quelle due povere figliuole invece che le avevano dato e le davano tuttora tanto pensiero quelle sì le erano rimaste venivano fuori da un vicoletto bujo il romelli e lo spina e il padre s'univa ad essi il romelli aveva sugli occhi un fazzoletto listato di nero e singhiozzava tutti e tre andavano ad appoggiarsi alla spalletta del scendendo e risalendo per quattro volte dico quattro volte con un bambino per volta aggrappato alle spalle lungo un doccione di cisterna dal terzo piano a terra col pomo del bastone sotto il mento affondato nella pappagorgia lustra di sudore l'uomo solo luigi pirandello sapeva da tant'anni che la moglie vezzosa donnettina dal nasino ritto due fossette impertinenti alle guance e occhietti vivi vivi da furetto lo tradiva ora per uno sguardo fuggevole ora per un sorriso lieve di compiacenza che riuscivano a cogliere da questa o da quella tra il frastuono delle vetture e il passerajo fitto continuo che veniva dalle prossime ville la ringhiera del balcone a cui ci fidavamo avrei salvato del resto anche la sesta se la troppa furia e il terrore non la avessero spinta sconsigliatamente a tentare da sé il salvataggio quando gli aveva dato quella tal gioja che quest'altra ora gli ridestava pungente nella memoria e subito serrava le labbra per l'impeto della commozione che gli saliva amara alla gola e socchiudeva un po gli occhi come fanno al vento gli uccelli abbandonati su un ramo tutto quello che avevano potuto mettere in pegno lo avevano già messo fosse morta lei almeno vecchia e ormai inutile adelaide dal letto pur con quel tarlo alle reni ajutava la sorella incollava i cartoncini li rifilava piombi la sera tardi a bottega approfitti che non ho tempo di vedere e che mi fido di te ah cara mia no io non le pago centoquattordici lire fossi matta ci ho colpa anch'io che non ho sorvegliato pagheremo metà io metà tu e contemplando quella figura d'uomo zazzeruto tentennava amaramente il capo lo aveva sposato per forza ai suoi tempi quel tomo lì era stato un famoso baritono buffo eccole là piove nené piove da quindici giorni pioveva signori miei senza smettere un momento e per l'umidaccio che la acchiappava subito alle reni adelaide ecco non si poteva tenere neppure a sedere sul letto li volse senza sguardo al soffitto poco dopo nené scoppiò in una fragorosa risata bello davvero oh quello sposino fortune sospirò dalla poltrona la madre adelaide dal letto imbecille un tonfo due gridi e un terzo grido da lontano più acuto del figlio che non poteva accorrere con le gambe quasi stroncate dal terrore tormento andar su è vero pregare la madre che s'arrendesse finalmente sentirsi dire di no ancora una volta no no e risoluto davanti al vicolo sotto il fanale s'impuntò e disse al padre no sai papà io non salgo io non ci vado l'ombra s'era addensata nella camera e spiccava solo in quell'ombra un fazzoletto bianco sulle ginocchia della madre e il bianco della rimboccatura del lenzuolo sul letto d'adelaide ai vetri della finestra lo squallore dell'ultimo crepuscolo no no care mie seguitò bontà scusate bontà fino a un certo punto se non mi sfogo schiatto dov'è la tasca eccola qua leggi leggi tu anima mia leggi qua si struggeva in quella sua tenerezza sentiva proprio che il cuore gli si sfaceva in petto strizzato dall'angoscia macerato dalla pena la seguiva e la infastidiva per via quand'ella si recava a lasciare a bottega i sacchettini e le scatolette o a prender le commissioni più che per adelaide la signora maddalena sentiva pietà per questa più piccola non solo il corpo ma pure l'anima si sarebbe venduta per dar da mangiare a quei piccini aveva fatto di tutto anche da serva tre mesi poi i tre maschietti le erano morti fra gli stenti e quelle due femminucce se le era tirate su non sapeva più come neanche lei dove vado con che vado gridò nené scattando in piedi rabbiosamente potresti da lei da chi dalla tua amica con una scusa grazie oh per me sai disse allora stanca la madre se mi lasci morire così tanto meglio tanto che dal letto in camera mia attraverso una di queste aperture momentanee io con questi occhi potei vedere in cielo la luna una magnifica luna che guardava placidissima nella notte la danza di tutte le case della città ebbene no dalle formiche no lei non si sarebbe lasciata mangiare nené chiamò la madre per scuoterla ma nené uscì di fretta senza salutar nessuno mandò i denari ogni giorno non la rividero più ecco quella vecchia sciancata quella mia suocera immortale a cui è rimasta in corpo una rabbia inestinguibile contro di me presentarsi alla soglia del mio studiolo arrovesciar le mani sui fianchi con le gomita appuntate davanti e chinandosi quasi fino a terra donne tu ne trovi adesso ti posso anche ammettere che quanto a questo tu stai meglio di me per ora ma la gioventù caro è assai più breve della vecchiaja lo scapolo gode in gioventù ma poi soffre in vecchiaja l'ammogliato al contrario se l'eroe era un uomo egli esclamava con quello scatto strano disgraziato se donna disgraziata ma scusi perché non poté più fare a meno di domandare a un certo punto un giovinotto che gonfiava in silenzio da un pezzo a nené di raggranellare il mensile per il padrone di casa e aveva lavorato anche di notte con le mani stanche e gli occhi imbambolati dal sonno quel rimprovero che forse avrebbero voluto rivolgerle a tempo e che non le avevano rivolto per delicatezza giacché vivevano ormai alle spalle di lei impossibile tu non puoi comprendere il pudore la santità della casa lo spina allora si volgeva al padre nella chiara sera di maggio presso le acque del fiume che pareva ritenessero ancora la luce del giorno sparito poiché quella sola avrebbe potuto darglielo onestamente legato com'era dal vincolo del matrimonio e con quel suo povero figliuolo accanto all'ombra dei grandi alberi della via brulicava quella sera con fremito più intenso la vita lo stato in cui si trovava così senza cure alla sua età la sua disperazione il suo pianto e che non poteva dormire e che non sapeva più reggere né come fare solo per avvertirla che sarebbe ritornata tra poco per ora lì da brava a sedere su quella poltrona in attesa ma come dio mio così senza più forza neanche di sollevare un braccio ma anche a questa non si diede molto peso perché in fin dei conti era un frattura dovuta per giunta alla troppa furia quando potevamo invece essere morti tutti quanti col terremoto i pettino e poi domandò nené riscotendosi e poi poi t'acconci un po aggiunse la madre non vuoi davvero andare per quei sacchettini uno solo s'era fatto avanti l'inverno scorso un bel tipo vecchio impiegato in ritiro tutto ritinto doveva aver messo da parte chi sa come una buona sommetta perché prestava a usura e detto fatto mi slanciai per risalire ma sì cocciuta incornata per non dovermi nulla prese nello stesso tempo a discendere a un certo punto il lenzuolo non potendo più reggerci entrambi si snodò dalla ringhiera e patapùmfete giù io e lei sole a coppie o accompagnate dai mariti spose giovinette giovani madri coi loro bambini e quelle che scendevano dalla tranvia bella cosa esclamò a questo punto acceso di fervido sdegno il giovinotto e avrebbe fatto morire i quattro figliuoli senza nemmeno tentare di salvarli in qualche modo sarebbe stata una madre indegna e snaturata là attorno al tavolino dopo i saluti raramente scambiavano tra loro qualche parola sorseggiavano una piccola pilsen succhiavano qualche sciroppo con un cannuccio di paglia e stavano a guardare a guardar tutte le donne che passavano per via lasciato lì quieto in mezzo alla via deserta torellino dapprima un po stordito ebbe a un tratto l'impressione che il padre si fosse per sempre staccato da lui aveva esordito a palermo prima del al carolino e aveva fatto furore eh altro ma quell'uomo là con la zazzera che cantava con lei innamorato cotto l'aveva chiesta subito in moglie sono così tormentosamente dialettici questi nostri bravi confratelli meridionali affondano nel loro spasimo a scavarlo fino in fondo la saettella di trapano del loro raziocinio e fru e fru e fru non la smettono più il groa fece segno con gli occhi ai due di non parlar di tali cose davanti al suo figliuolo poi comprendendo che essi così accesi com'erano non avrebbero saputo frenarsi si volse a torellino e lo invitò a farsi una giratina lì a villa borghese non che certe volte se ne dimenticava e allora il contrasto fra quella truccatura di rosea zitellina e la sguajataggine della vecchia inacidita strideva buffissimo e sconcio nato per la casa per adorare una donna sola nella vita che gli volesse non molto non molto un po di bene quanto compenso le avrebbe saputo dare per questo po di bene ah quella vita di bivacco tre mesi sotto la baracca con la gioventù che ferve in corpo e la riconoscenza che brilla e aizza senza saperlo senza volerlo dagli occhi d'una madre ancora giovane e bella ma tanto buona poverina da più d'un anno non si faceva vedere ora veniva tutta festante vestita bene ad annunziare all'amica il suo prossimo matrimonio e dalla piazza piena di sole nelle belle giornate arrivavano in quella tomba gli allegri rumori della vita avrebbe tanto desiderato la signora maddalena d'andare ad abitar lontano lontano magari fuor di porta non potendo dove sapeva lei nené guardò l'una e l'altra poi alzò le spalle e rispose semplicissimo non glieli farò come se hai preso l'impegno disse la madre perché tante volte sa com'è uno parla e l'altro lo contraddice non perché non sia convinto della ragione ma perché quello sta seduto in un posto ma non ti pare almeno che sia una nequizia farmi morire così perché sai io muojo io vi lascio tutti e due in mezzo a una strada e la faccio finita la faccio finita e non trovare in tanti anni da accasarsi belline com'erano sagge modeste laboriose eppure oh se ne facevano di matrimonii quanti sacchetti quante scatoline ogni giorno ma li facevano per le altre i sacchetti e le scatoline le sue figliuole non staccavano gli occhi da una che per attaccarli subito a un'altra e la seguivano con lo sguardo studiandone ogni mossa o fissandone qualche tratto il seno i fianchi la gola le rosee braccia trasparenti dai merletti delle maniche meglio nené non rispose lì per lì ma sentì in quel breve silenzio crescere in sé l'esasperazione alla fine proruppe ma se non basto se non basto non vedete dirette a villa borghese e quelle che ne tornavano in carrozza e le forestiere che entravano al grande albergo dirimpetto o ne uscivano a piedi in automobile eccolo là panciuto sciamannato con una grinta da can mastino con gli occhiali ispido di una barba non rifatta chi sa da quanti giorni e con la giacca senza bottoni il colletto spiegazzato giallo di sudore la cravatta sudicia annodata di traverso domanda e ora come si fa come si fa rispose agra nené si fa così che mi corico anch'io e staremo a guardar dal letto tutte e tre come piove aveva in sé ma né fin allora ne era morta né forse mai ne sarebbe morta se quel suo eroismo non avesse tutt'a un tratto dopo tanti anni d'abbandono e di maltrattamenti ispirato al marito un tal desiderio di lei da non fargli più tener conto del divieto dei medici gli apparve bella capite irresistibilmente desiderabile signori quella poveretta morì dopo tre mesi d'un aborto naturale conseguenza del suo sublime eroismo e che altro tormento ogni qual volta ritornava da quelle visite il padre lo aspettava a piè della scala ansante la faccia infiammata e gli occhi acuti e spasimosi lustri di lagrime dal terribile disastro del dicembre non potranno mai figurarsi l'impressione che si aveva allorché passando in treno pochi mesi dopo la catastrofe cominciava a scoprirsi tra il verde lussureggiante dei boschi d'aranci e di limoni poco dopo questi si sgruppò come se la bile che gli fermentava in corpo gli si fosse rigonfiata in un nuovo bollore sghignò come prima guardandoci tutti negli occhi ha più tempo di goder l'ammogliato dunque come vedi sissignori bella risposta gli aveva dato la sorte lo spina ora vecchio scapolo cominciava a soffrire del vuoto della sua vita in una camera d'affitto tra mobili volgari neppur suoi venivano alla fine insieme gli altri due filippo romelli e carlo spina il romelli era vedovo da cinque mesi lo spina scapolo papà il groa parve non lo sentisse lo guatò serrò le labbra con una smorfia di pianto quasi infantile ed ebbe per tutta la persona uno scotimento di singhiozzi soffocati sul cassettone ci si poteva scrivere col dito tanta era la polvere stracci e l'uomo solo luigi pirandello ritagli per terra e lo specchio su quel cassettone fin dall'estate scorsa tutto ricamato dalle mosche ma se non si curava più neanche della sua persona quella povera figliuola tutto facile tra quella difficoltà tutto agevole tra quella indescrivibile confusione e l'alacrità più ilare col disdegno dei più urgenti bisogni c'è il bue qua che lavora per voi seguitate seguitate senza nessuna considerazione per me ma non lo capisci perdio che io non posso più vivere così che ho bisogno d'ajuto che io così muojo non lo capisci non lo capisci quanto sono disgraziati tutti coloro che dopo uno di questi eroismi sono rimasti vivi perché lei deve riconoscere che un eroismo è l'affare di un momento si distinguevano con precisione tutti i gesti e anche i tratti del volto di quei tre uomini agitati lo spina voleva ora convincere il padre del torto del romelli che seguitava ad asciugarsi il volto in disparte oh ma ella era venuta per un buon fine sapeva delle malattie sapeva delle angustie e aveva pensato subito alla sua nené ecco per commissionarle i sacchettini dei confetti i voleva fatti da lei la sposina corse a baciare la signora maddalena poi adelaide baciò e ribaciò nené bacioni di cuore e via le tre donne questa volta non tornarono a guardarsi negli occhi la madre li richiuse mentre le labbra le fremevano di pianto nipotini mentr'io col vecchio scendevo dal terrazzo della strada ella senz'aspettarmi s'affidò al lenzuolo che pendeva dal balcone e si calò giù vedendole scavalcare il parapetto del terrazzo io dalla strada le gridai che or ora venivo su per lei m'aspettasse settimana stimando vano ogni sfogo di parole si stettero zitte tutt'e tre nello sguardo della madre però e in quello d'adelaide parve a nené di scorgere come un rimprovero per quel lavoro eseguito male ma tutta la notte nené s'agitò in continue smanie sul letto il padrone di casa venne nelle prime ore della giornata e si portò via tutto il denaro no cara le disse subito nené non ho proprio bisogno di nulla va pure tranquilla proprio di nulla e allora cento eh cento ti servo io e rallegramenti io sissignori vorrebbero da me ne miei scritti luce luce d'idealità fervor di fede e che so io sissignori qua abbiamo questo bellissimo terremoto l'uomo solo luigi pirandello ce ne fu un altro quindici anni fa quand'io venni professore di filosofia al liceo a reggio di calabria perché si lamentava anche per giunta sicuro certi lamenti modulati nel sonno la debolezza bestialmente la faceva lamentare così appena socchiudeva gli occhi per cui si sforzava di tenerli quanto più poteva aperti stettero in silenzio per un lungo pezzo poi la madre disse e pettinati almeno nené non posso più vederti così arruffata che cos'è centoquattordici lire di ritenuta bisogna che mi vuoti il cuore dalla bile o schiatto sono parti da fare a una come me ma dico lo sa dio quel che sto patendo per voi a bottega per serbare il posto a lalla e tu intanto anima mia qua aveva preferito di morir lì nella gabbia mangiata da un esercito di formiche venute su per il muro da una finestrella ferrata del pianterreno dov'era forse una dispensa proprio così e per miracolo non saltava dalla gioja senza pensare che lì in quella camera squallida c'erano due povere malate e che la sua amica tanto più giovane tanto più bellina di lei colei che lo accoglieva ogni volta con tanta festa e lo curava e lo lisciava e gli ripeteva con gli occhi ridenti come e quanto fosse contenta d'esser sua sul davanzale di quella finestra in un angolo era rimasta dimenticata una gabbietta dalle gretole irrugginite infradiciata ora dalla pioggia che cadeva da tanti giorni tutta accesa e abbagliata nella fiamma dell'eroismo lei non sa lei non se n'accorge non se ne può accorgere se ne accorgerà quando l'anima le ricascherà come un pallone sgonfiato nel pantano della vita ordinaria poltrona rifece anche il letto di lei e aggiustò alla meglio quello di adelaide che volle provarsi a seder di nuovo sorretta dai guanciali ma perché se non c'era proprio nulla da fare ma lei niente neanche la colla in cucina poteva preparare doveva rimanere lì per castigo lei su quella poltrona ad affliggere le due figliuole con la sua vista e i suoi lamenti aveva coscienza di non aver fatto mai mai il minimo torto a quell'infame donna che lo aveva trattato così che ci poteva far lui se attorno al suo cuore tenero e semplice di bambino era cresciuto tutto quel corpaccio da maiale poi balzando sul parapetto dell'argine gridava con le braccia levate enorme ecco si fa così e giù nel fiume eccola là tutta sbracata senza busto in sottanina e col corpetto sbottonato e i capelli spettinati che le cascavano da tutte le parti ma che seno e che respiro di gioventù il groa guardò il figlio con occhi atroci no fremette no e lo respinse da sé piano senza aggiungere altro io non mi feci nulla lei si fratturò il femore parve questa a tutti e anche a me allora povero imbecille l'unica disgrazia che ci fosse toccata in giovanotto e allora sì acceso di tanta luce d'idealità e pieno di fede e di sogni balzai subito dal terrore che dapprima m'invase eroe eroe anch'io credano pure sublime poi le si erano gonfiate le gambe e aveva dovuto farsi vedere da un medico dottore che è niente cosa da nulla nefrite state a letto tre o quattro mesi ben riguardata dal fresco con una bella fascia di lana attorno alla vita la madre e la sorella non insistettero sicure che la mattina dopo ripensandoci meglio nené si sarebbe recata a provvedersi a credito della stoffa per quel lavoro di cui c'era tanto bisogno subito appena lo vedeva lo assaliva di domande com'è com'è che t'ha detto come l'hai trovata e a ogni risposta arricciava il naso chiudeva gli occhi divaricava le labbra come se ricevesse pugnalate una gatta non sarebbe stata capace di tanto sublime è vero ora dico sublime anch'io e voi tutti gongolate ma che sublime signori miei disgraziata disgraziata sapete come le andò a finire petto l'ansito gli fischiava nel naso tra l'ispida barbaccia nera incolta brizzolata il giovinotto restò balordo e si volse a guardare intorno con un sorriso vano il silenzio di tutti noi rimasti intenti a spiare il volto di quel singolare compagno irta sempre di piccoli ostacoli innumerevoli e spesso insormontabili e assillata da continui bisogni materiali e premuta da cure spesso meschine e regolata da mediocri doveri e tra le rovine quindici anni fa non come queste è vero luttuose e orrende negli attendamenti si folleggiava la notte sotto le stelle davanti a questo mare divino e canti e suoni e balli a casa geloso no dio liberi geloso no ma non vuol perdere neanche un minutino capisci oh senti nené mia senza cerimonie tra noi tu avrai certo bisogno di qualche anticipazioncina per le spese massime quando sia crollata la scala e tocchi a scendere da un balcone prima su un terrazzino e poi dal terrazzino alla strada a uno a uno dio ajutando e ne salvai cinque mentre le scosse seguitavano a breve distanza l'una dall'altra scrollando e minacciando di scardinare ma dicano loro chi dovevo salvar prima i tre bambini no poi la mamma era svenuta e fu l'impresa più difficile no dico male più difficile fu il salvataggio del vecchio padre paralitico anche perché già le forze mie erano stremate e solo l'animo me le sosteneva tutt'e tre insomma riuscivano a mettere insieme appena appena tanto da pagar la pigione di casa e da levarsi la fame non sempre parlò sempre lei in quella mezz'oretta che si trattenne in casa dell'amica più non poteva perché era già tardi alle cinque e mezzo lui usciva dal ministero volava da lei e guai se non la trovava a casa geloso restavano i debiti coi fornitori i quali certo non ricevendo neppure il piccolo acconto promesso non le avrebbero fatto più credito per un'altra settimana godi ma la passeretta chi sa perché non aveva voluto prendere il volo per due giorni lo sportellino era rimasto aperto accoccolata sulla bacchetta sorda agli inviti dei passeri che la chiamavano dai tetti vicini ruggirmi tra le gengive bavose non so se per imprecazione o per ingiuria o per condanna ciascuno con quel quadro fascinoso davanti pensando alla propria casa senza donna vuota squallida muta compreso da una profonda amarezza sospirava e allegramente la padrona della bottega aveva promesso di serbare il posto ad adelaide e che intanto per tutto il tempo della malattia non avrebbe fatto venir meno il lavoro a nené ma con un pajo solo di mani che poteva fare adesso questa povera figliuola cresciute le spese per la cura di due malate adelaide allora balzò dal letto pallida risoluta qua la veste dammi la veste torno a bottega nené accorse per costringerla a rimettersi a letto la madre si protese spaventata dalla poltrona ma adelaide insisteva cercando di svincolarsi dalla sorella così diciamo precinta d'eroismo così raggiante di sublimità naturalmente apparve un'altra al marito commosso e ammirato fino al delirio al marito che da parecchi anni per un divieto dei medici non la teneva più in conto di moglie e la trattava perciò a modo d'una cagna a cinghiate fedele e ecco che ora gli toccava a risentire l'irrequietezza di esso fuori tempo e perciò ridicola e disperata allo spina amico suo indivisibile da tanti anni aveva detto più volte guardava le donne con occhiacci feroci quasi se le volesse mangiare e ogni tanto fissandone qualcuna ansimava come se gli si stringesse il naso si scoteva facendo scricchiolar la sedia e si metteva in un'altra positura non meno truce questo divieto solo questo divieto era conseguenza del male il divieto e dunque l'abbandono e dunque i maltrattamenti del marito invece il desiderio improvviso e naturalissimo il non tener conto di quel divieto e la morte erano conseguenza contenta delle duecento lire al mese ch'egli le passava per mezzo del figliuolo il quale andava a visitarla ogni due giorni il pover uomo era divorato dalla brama di riaverla la amava ancora come un pazzo e senza lei non poteva più stare non aveva più requie lezione sono di fatti professore purtroppo la vita non è fatta di questi momenti la vita ordinaria di tutti i giorni voi sapete bene com'è e non m'arrischio a parlare per non dar spettacolo soverchio a lor signori di tutto ciò che mi ribolle qua dentro e mi sconvolge la ragione se penso ai sogni miei d'una volta ai propositi miei spesso il figliuolo che gli dormiva accanto sentendolo piangere o gemere con la faccia affondata nel guanciale si levava su un gomito e cercava di confortarlo amorosamente sissignori perché bisognava prender la donna com'era col suo male non già fabbricarsene una sana apposta capace di mettere al mondo pacificamente un figliuolo per il solo gusto di contraddire d'accordo rimbeccò pronto quel signore invece è stata un'eroina e lei la ammira e io la ammiro e tutti la ammiriamo ma essa è morta i consentirà spero che la chiami almeno per questo disgraziata signori se in qualche momento di tregua io tento di raccogliermi e cedo alla vana speranza di potermi rimettere a conversare con l'anima mia d'un tempo con gli occhi invetrati dalle lagrime a stento contenute ora stava a mirar per via ogni coppia di sposi che gli pareva andasse d'amore e e quindici tutto sommato con mio padre e mia madre e una mia sorella nubile al cui mantenimento provvedo io ecco l'eroe cari signori quel terremoto è passato anche quest'altro è passato terremoto perpetuo è rimasta la vita mia ma sono stato un eroe non c'è che dire in tutte le donne che vedeva passare per via lui badava ora a sorprender la grazia di qualche mossa che gli richiamasse viva l'immagine della sua donna non com'era ultimamente ma qual era stata un tempo ma almeno poteva dire d'aver goduto a suo modo in gioventù e d'aver voluto lui che fosse così sola e senza conforto di cure amiche e senz'abitudine d'affetti la sua vecchiaja ma lui ma ormai adelaide aveva trentasei anni dieci di meno nené perché tra l'una e l'altra c'erano stati tre maschi che il buon dio aveva voluti per sé sposava sposava anche lei e pareva non ci sapesse credere lei stessa stringeva forte forte le braccia a nené nel darle l'annunzio e rideva una donzella eh cinque fantolini tre vegliardi eh parlo bene stile eroico dica la verità ma caro signore caro signore e si figura che lei dopo i suoi eroismi sublimi e gloriosi sarebbe così lindo e pinto com'è adesso no sa no sa centoquattordici lire di ritenuta impazzisco ma che c'entro io fece nené che c'entri tu rimbeccò pronta quella e il lavoro chi l'ha fatto senza punto avvilirsi di quella vivace concorde opposizione il signore barbuto tornò a sghignare parecchie volte e lasciando stare che anche questa della nascita d'un quinto figliuolo in quelle deliziose condizioni a suo giudizio sarebbe stata per se stessa una grande disgrazia si recava tutte le domeniche al camposanto a portar fiori alla sua morta e più degli altri due sentiva l'orrore della propria casa attufata dai ricordi dove ogni oggetto nell'ombra e nel silenzio pareva stesse ancora ad aspettare colei che non vi poteva più far ritorno che cos'è domandò la signora maddalena dalla poltrona costernata la signora elvira porse a nené una lettera e rispose con le mani per aria e ora m'accusano che non faccio più il mio dovere che sono un pessimo professore e ho il disprezzo freddo di chi sperò in me e i giornali mi danno del cinico quella passeretta era stata uccisa dalle formiche in una notte mangiata dalle formiche sciocca per non aver voluto volare per non aver voluto cedere all'invito forse d'un vecchio passero spennacchiato ch'era stato in gabbia anch'esso tre mesi una volta per offese al buon costume intanto riprese la madre che non si scorgeva quasi più l'anticipazione sei andata a dirle che non ne avevi bisogno già come farai soggiunse adelaide purché il figlio andasse ben vestito di tutto punto e si presentasse alla mamma ogni due giorni come un figurino s'inteneriva lui stesso di quella sua bontà non solo non rimeritata ma neppur commiserata da nessuno calpestata anzi da tutti signore lei s'indigna è vero s'indigna perché se fosse stato presente al disastro e una trave un mobile un muro non la avessero schiacciata come un topo anche lei è vero vuole dir questo anche lei sarebbe stato un eroe avrebbe salvato che dico ah niente è vero e si mordeva le mani dalla rabbia poi prorompeva eh sì eh sì seguitate seguitate è comodo seguita così tu pure caro sfido che vi manca e qua guardi qua ho un giornale ove si dice a proposito d'un mio libercolo che sono un vilissimo cinico grossolano che mi pascolo nelle più basse malignità della vita e del genere umano e subito appena sposati le aveva proibito di seguitare a cantare per gelosia pezzo d'imbecille sì guadagnava tesori lui è vero e la teneva come una regina ma sempre incinta e senza casa di città in città con un esercito di casse e di fagotti appresso si sarebbe buttato in ginocchio davanti a ogni moglie onesta e saggia che fosse il sorriso e la benedizione d'una casa che amasse teneramente il suo sposo e curasse i suoi figliuoli la signora maddalena e adelaide s'erano accorte e lei stessa nené sapeva bene che veramente la manifattura di quelle scatoline per un dolciere d'aquila lasciava molto a desiderare il giovinotto rise con tutti noi di questo razzo inatteso e poiché quegli seguitava a insistere in piedi lo ringraziò dicendogli che rimanesse pur comodo al suo posto c'è malattie compatisco ti do la metà e basta statevi bene posò il denaro sul cassettone e scappò via le tre donne rimasero un pezzo a guardarsi negli occhi senza fiatare prima nero come un corvo e ora biondo come un canarino per poco nené non gli aveva fatto ruzzolar le scale eppure ancora laido vecchiaccio sfrontato in gioventù una trentina d'anni fa si doveva esser molto compiaciuta di se stessa quella signora elvira se con tanta ostinazione aveva voluto conservarsi tal quale e con che pago io fece nené quasi ridendo me lo sconti col lavoro rispose la signora elvira oh bella toh cominciando da questa settimana coi romori che gli si attutivano agli orecchi come se venissero da lontano lontano e non da tutto quel sogno lì maraviglioso alla fine quegli altri due arrivarono discutevano tra loro animatamente ridammi il paracqua e ringrazia dio anima mia se non ti volto le spalle come dovrei se non tutto in una volta sconterai a poco a poco in considerazione bada bene di tua sorella che mi lasciò sempre contenta e di tua madre torellino si sentiva trascinato verso la casa ove abitava la madre ecco vi sarebbero giunti tra poco era là in capo al secondo vicolo ove ardeva il fanale offrivano con quel sorriso all'ammirazione e al desiderio degli uomini il loro corpo disegnato nettamente dagli abiti succinti le rose d'una bottega di fiorajo lì presso dietro le spalle del groa esalavano un profumo così voluttuoso vedete m'arrabatto e per far più presto invece di guadagnare la ritenuta a quella strega ritinta e qua i sacchettini alla giraffa sposa che li vuol belli non ne posso più che vita è questa alla fine un brutto giorno era stato costretto ad accorgersene e s'era diviso da lei legalmente se n'era pentito subito dopo ma lei non aveva più voluto saperne respirando palpitando muovendosi nell'aerea sublimità di quei momenti se lei però signor mio che bei tiri le gioca che razza di scherzetti le combina che graziose sorprese le prepara la sua anima libera e sciolta da ogni freno destituita d'ogni riflessione agli strilli disperati di tre creaturine che dormivano nella cameretta accanto alla mia e di due vecchi nonni e della loro figliuola vedova che mi ospitavano con un solo pajo di braccia capiranno non è possibile salvare sei tutti in una volta ah per lui la sorte era stata veramente crudele vedersi strappare la compagna in quel punto alla soglia della vecchiaja quando ne aveva più bisogno quando anche l'amore sempre irrequieto nella gioventù cominciava a pregiar soltanto la tranquillità del nido fedele e tu non gliela dare come non gliela do siamo in arretrato di due mesi ci butta in mezzo alla strada creda signora elvira che le vogliono fare una soperchieria perché il lavoro zitta zitta bella mia non mi parlare del lavoro la interruppe quella lei cento e belli belli belli li voleva e senza risparmio pagava lui lo sposo un ottimo posto sai segretario al ministero della guerra e un anno meno di me un bel giovine sì eccolo qua e quelle giovinette chi sa com'eran disposte e pronte a dar la gioja del loro corpo e dovevano invece sciuparsi in un'attesa forse vana tra finte ritrosie in pubblico e chi sa che smanie in segreto poco lo mendicava con quegli occhi che parevano truci a tutte le donne che vedeva passare ma non per averlo da esse da una sola da quella lui lo voleva ma che ci posso fare io papà si scrollava torellino alla fine esasperato niente niente seguita riprendeva lui ingozzando le lagrime non io sola tu per la maggior parte tu che vuoi prendertene sempre più di quello che puoi fare ed ecco che ne viene hai visto così vecchio e così ma già il mondo tutto rivoltato e non aveva avuto il coraggio di ripresentarsi dopo tre mesi appena uscito dal carcere il piccolo romelli vestito di nero era nervoso convulso scattava a tratti come per scosse elettriche e lo spina accalorato cercava di calmarlo di convincerlo sì due sorelle due sorelle lasciate fare a me ancora è presto ora sediamo figurarsi che la maggiore adelaide nella bottega dov'era anche addetta alla vendita e alla cassa tirava in tutto tre lire al giorno guadagnava un po più la minore col lavoro a cottimo ma non trovava da lavorare ogni giorno nené in quella gabbietta era stata per circa due mesi una passerina caduta dal nido nei primi giorni della scorsa primavera l'uomo solo luigi pirandello nené l'aveva allevata con tante cure poi quando aveva creduto ch'essa fosse in grado di volare le aveva aperto lo sportellino della gabbia ora con la giunta di quelle poche lire il mensile per il padrone di casa lo metteva insieme ma non restava nulla per la settimana ventura cioè e a mano a mano s'induriva contro il braccio del padre il quale avvertendo la resistenza lo guardava ansioso per intenerirlo oh dio oh dio pensava torellino la solita storia il solito tormento verità sacrosanta amico mio l'uomo non può esser tranquillo se non s'è assicurate tre cose il pane la casa perché adelaide almeno da ragazzina aveva goduto mentre nené era nata e cresciuta sempre in mezzo alla miseria di tratto in tratto la signora maddalena alzava gli occhi a un ritratto fotografico ingiallito e quasi svanito appeso in cornice alla parete di faccia scapolo mariano groa era diviso dalla moglie da circa un anno e s'era tenuto con sé l'unico figliuolo torellino già studente di liceo smilzo tutto naso dai lividi occhietti infossati e un po loschi signora elvira non sento ragioni ma guardi come siamo tutt'e tre se ci toglie domani viene il padron di casa per la pigione i due amici spina e romelli tardavano ancora a venire l'aria satura di tutte le fragranze delle ville vicine pareva grillasse d'un baglior d'oro e tutti i visi delle donne sotto i cappelloni spavaldi sorridevano accesi da riflessi purpurei e il dolce azzurro del mare la vista atroce dei primi borghi in rovina gli squarci e lo sconquasso delle case io vi passai pochi mesi dopo e da miei compagni di viaggio udii i lamenti su l'opera lenta dello sgombero delle macerie da giovane lei aveva studiato canto perché aveva una bellissima voce di soprano sfogato faceva all'amore allora con un giovanotto che forse l'avrebbe resa felice un momento sublime d'accordo un'esaltazione improvvisa di tutte le energie più nobili dello spirito un subito insorgere e infiammarsi della volontà e del sentimento per cui si crea o si compie un atto degno di ammirazione e diciamo pur di gloria anche se sfortunato ma sono momenti signori miei il padre era solo ad attenderlo in una solitudine disperata con un viso così alterato con tanto spasimo tetro negli occhi che il figlio restò a mirarlo sgomento vogliamo andare papà filippo romelli il vedovo piccolino di statura pulito in quel suo abito nero da lutto ancora senza una grinza preciso in tutti i lineamenti fini d'omettino bello vezzeggiato dalla moglie il padre stava a guardar lo spina con occhi sbarrati feroci all'improvviso lo afferrava per il bavero della giacca gli dava un poderoso scrollone e lo mandava a schizzare lontano niente quasi quel che portava a casa ma pure poteva dire allora di non stare del tutto a carico delle figliuole le quali lavoravano poverine dalla mattina alla sera la maggiore a bottega la minore a casa era un tormento per torellino e anche una vergogna che lo sconcertava tutto e lo faceva sudar freddo tanto più che poi quelle ambasciate non servivano a nulla perché già più volte la madre irremovibile gli aveva fatto rispondere che non ne voleva nemmeno sentir parlare eppure forse più crudele della sua era la sorte di mariano groa bastava guardarlo poveretto per comprenderlo lui romelli pur così sconsolato i prenderò il gusto di farla sposare senza sacchettini oh a lei poi non glieli fo non glieli fo e non glieli fo questo piacere me lo voglio prendere non glieli fo coi capelli biondi d'allora e il roseo delle guance e il rosso delle labbra e quella ridicola formosità del busto e dei fianchi sapendo di non poter più ingannare nessuno e neanche se stessa si ritruccava quella sua povera maschera sciupata con violento dispetto per rappresentare almeno per qualche momento di sfuggita davanti allo specchio quella lontana immagine di gioventù passata invano e la vita eroica seguitò seguitò per circa tre mesi come professore di liceo io m'ebbi una della prime baracche e naturalmente vi portai dentro i bambini la signora i due vecchi e come lor signori si possono immaginare diventai tranne che per quella vecchia il loro nume e la soddisfazione non si sa bene di che una soddisfazione che inebria e incita a sempre nuovi sacrifizi che non paion più tali per il premio che danno ah sì tranquilla non dice niente ah dice che sta bene così e tu tu che le hai detto niente io papà no care mie prese a dire la signora elvira deponendo nelle mani di nené l'ombrello sgocciolante e poi un fazzoletto e poi la borsetta per tirarsi su e commiserare le sue sottane zuppe da strizzare nené aveva detto di sì solo per farle chiudere gli occhi meno disperatamente ma poi s'era presto capito che tanta voglia di sposare colui non la aveva e che invece ma sì tutt'a un tratto s'era sparsa la voce che lo avevano messo dentro per offese al buon costume che il pover uomo ne aveva un greve stordimento di ebbrezza per cui già tutto quel brulichio di vita assumeva innanzi a lui contorni vaporosi di sogno e gli destava quasi il dubbio della irrealità di quanto vedeva trovava tuttavia in sé la forza di pulirsi d'aggiustarsi perfino d'insegarsi ancora i baffettini grigi mentre quel povero groa che la madre dalla poltrona rimase a mirarla per un lungo pezzo atterrita non disse altro nené prima d'uscire col cappello già in capo stette a lungo a lungo presso la finestra a guardar fuori attraverso i vetri bagnati dalla pioggia poi si volse al giovinotto stava per riprendere a parlare quando d'improvviso si alzò e vuole il mio posto gli domandò ecco se lo prenda pure segga qua ma no perché fece più che mai intontito quel giovinotto tanto vero che se ella non lo avesse compiuto il marito non solo non l'avrebbe ammirata né desiderata ma la avrebbe trattata anche peggio di prima e lei non sarebbe morta ma stupido perché gridava lo spina scotendo per un braccio il romelli tanto carina tanto graziosa e il romelli tra i singhiozzi impossibile sentivano tutti e quattro ciascuno a suo modo il bisogno cocente della donna di quel bene che nella vita può dar solo la donna che tante di quelle donne già davano col loro amore con la loro presenza con le loro cure si pentiva subito di queste sfuriate e compensava con carezze con regali il figliuolo lo avviziava gli prodigava le cure di una madre e non badava a sé ai suoi abiti alle sue scarpe alla sua biancheria ma non fare storie le disse allora nené non prendere altro fresco e non scherziamo la ajutò a ricoricarsi esco io più tardi poi disse facendosi davanti allo specchio sul cassettone e ravviandosi dopo tanti giorni i capelli con un tale gesto astucci scatole sacchettini per nozze e per nascita lavoro fino delicato ma che non fruttava quasi più nulla ormai eh via dica la verità tutti specialmente in un lungo viaggio invidiano i quattro fortunati che stanno agli angoli via segga qua e non mi contraddica più luigi pirandello lasciato lì sul cassettone dalla padrona della bottega fosse dato come in elemosina a lei che aveva lavorato non perché lo meritasse ma solamente per riguardo alla sorella che se ne stava a letto e alla madre che se ne stava in poltrona ma che bello spettacolo allora pareva una tomba quella camera senz'aria senza luce là a mezzanino in una delle vie più vecchie e più anguste presso piazza navona non che di tratto in tratto nei punti più salienti del racconto scattava scrollando tutta la magra persona irrequieta in un'esclamazione che a molti dava ai nervi perché non pareva encomio degno all'eroismo narrato non per una fredda esercitazione mentale ma anzi al contrario per acquistare più profonda e intera la coscienza del loro dolore eppure creda che per me caro signore riprese poco dopo con un sospiro non è stata tanto disgraziata questa donna che è morta oh allora guardi torno da roma ove al ministero da cui dipendo mi hanno inflitto una solenne riprensione ove i miei maestri della sapienza mi hanno accolto col più freddo sdegno perché son venuto meno dicono a tutto ciò che s'aspettavano da me e tanti racconti di orribili casi e di salvataggi quasi prodigiosi e di mirabili eroismi c'era in quello scompartimento di prima classe un signore barbuto il quale in particolar modo al racconto degli atti eroici mostrava di prestare ascolto piove nené pioveva anche quel giorno e tutta la notte era piovuto nené rifece il suo lettino ajutò la madre a vestirsi l'adagiò pian piano sulla poltrona anche nella sua donna negli ultimi tempi aveva amato il ricordo delle gioje passate che non potevano più ormai esser per lui nessuna donna più lo avrebbe amato ora per se stesso aveva già quasi e forse senz'esserne ricompensate a dovere dagli uomini ingrati appena questo dubbio sorgeva in essi per l'aria triste di qualcuna i loro sguardi s'affrettavano a esprimere un intenso accoramento o un'acerba condanna o una pietosa adorazione tre lettini in quella camera un cassettone un tavolino un divanuccio e quattro sedie puzzo di colla tanfo di rinchiuso la povera nené non aveva più tempo e neanche voglia per dir la verità di fare un po di pulizia ma si doveva avere sì o no una maggiore considerazione per quel povero vecchio accidentato e impotente a darsi ajuto da sé ebbene non l'intendeva così la vecchia moglie lo spina certo li tentava quando dopo una mezz'ora torellino ritornò i due il romelli e lo spina erano andati via sentì mancare si sorresse al letto sedette sulla seggiola lì in camicia si nascose il volto con le mani e ruppe recandosi a cucire a giornata ora da questa ora da quella signora che le davano da mangiare e qualche soldo più per carità che per altro lo capiva lei stessa non ci vedeva quasi più a lui giusto a lui doveva toccare una donna come quella chi sa quante ce n'erano di buone lì tra quelle che passavano per via quante avrebbero fatto la sua felicità perché non chiedeva molto lui un po d'affetto poco fu così ch'io alla fine mi ritrovai secondo padre di tre bambini non miei e poi d'anno in anno padre legittimo di cinque miei che fanno se non sbaglio otto e nove con la moglie e undici coi l'uomo solo luigi pirandello suoceri e dodici con me ma la madre donna terribile un giorno rimedio spiccio l'aveva schiaffeggiata pulitamente al balcone coram populo mentre stava in dolce corrispondenza con l'innamorato seduto sul balcone dirimpetto non stia a crederlo caro signore lei sarebbe come me tale e le e i vede come le sembro io viaggio in prima classe perché a roma mi hanno regalato il biglietto non creda sono un povero disgraziato sa e lei sarebbe come me il terremoto d'allora non fu veramente come quest'ultimo ma le case ricordo io traballarono bene i tetti si aprivano e si richiudevano come fanno le palpebre così infatti aveva detto colei non meritava dunque nessuna considerazione lei come lei pur essendo ridotta in quello stato peggio d'una serva e sissignori per disgrazia a un certo punto ad adelaide scappò un sospiro in forma di domanda la veste la veste sei matta vuoi morire morire lasciami adelaide ma dici sul serio lasciami ti dico ebbene va disse allora nené lasciandola voglio vederti storditi inebriati da tutto quel brulichio da tutto quel fremito di vita da tanta varietà d'aspetti e di colori e di espressioni e tenuti in un'ansia angosciosa di confusi sentimenti e pensieri e rimpianti e desiderii non mi faccia ridere un disgraziato un disgraziato s'afferrò così dicendo con una mano e con l'altra le braccia e s'accasciò torvo e fremente nell'angolo della vettura col mento affondato sul petto letto lana e latte latte lana e letto tre elle la nefrite si cura così quel guadagno fisso su cui facevano il maggiore assegnamento era venuto per tanto a mancare di nuovo alla porta un'altra visita la provvidenza questa volta un'amica di nené una spilungona miope tutta collo dai capelli rossi crespi e gli occhi ovati e una bocca da pescecane si riunivano all'aperto ora che la stagione lo permetteva attorno a un tavolinetto del caffè sotto gli alberi di via veneto venivano prima i groa padre e figlio e tanta era la loro solitudine che pur così vicini parevano l'uno dall'altro lontanissimi papà papà ma spesso anche torellino si seccava a vederlo smaniare così e nei giorni che doveva recarsi a visitare la madre sbuffava ogni qual volta egli si metteva a suggerirgli tutto quello che avrebbe desiderato le dicesse per intenerirla quasi balzando d'improvviso laggiù lontano e che per sempre si perdesse confuso l'uomo solo luigi pirandello estraneo tra i tanti estranei che andavano per quella via in discesa allora si mosse a seguirlo da lontano costernato lo seguì senza farsi scorgere giù per capo le case giù per via due macelli per via condotti per via fontanella di borghese per piazza nicosia sboccando in via di tordinona si fermò poi si alzò prese il figlio per un braccio glielo strinse con tutta la forza come se volesse comunicargli con quella stretta qualcosa che non poteva o non sapeva dire e andarono andarono verso via tanto vero che se non avesse avuto quel male apparendo allo stesso modo bella e desiderabile al marito per il recente eroismo ella non sarebbe morta e avrebbe messo al mondo pacificamente un figliuolo il ragazzo s'avviò svogliato sbuffando fatti pochi passi si voltò e vide che i tre con le teste riunite confabulavano misteriosamente attorno al tavolino ma il padre scrollava il capo diceva di no di no allora quel signore come se anche lui da un pezzo attendesse quella domanda protese impetuosamente la faccia verde di bile e sghignò ah perché perché lo so io caro signore domandò se a ogni modo questo figliuolo a giudizio nostro non era stato frutto e conseguenza dell'eroismo eh via sì questo almeno era innegabile s'era forse ingrassata un po ma era pur tanto bellina ancora un po meno forse della sorella maggiore che aveva un volto da madonna prima che il male glielo gonfiasse a quel modo ma ora al principio di quell'inverno anche adelaide s'era ammalata e come veramente avvertiva da un pezzo quello spasimo fisso alle reni ma finché s'era potuta reggere non ne aveva detto nulla e i denari com'erano entrati eran volati via poi lui s'era ammalato aveva perduto la voce di baritono buffo e buonanotte ai sonatori lui morto in un ospedale e lei rimasta in mezzo alla strada con cinque figliuoli tutti piccini così oh dunque innegabile e se frutto e conseguenza dell'eroismo era stato il figliuolo frutto e conseguenza dell'eroismo era anche la morte di lei perché non lo contraddiceva per questo ma perché non gli pareva proprio che si dovesse chiamar disgraziato chi aveva compiuto un'eroica azione no eh riprese quegli allora e senta questa prego stieno a sentire anche brodi consumati polli che altro latte d'uccello lingue di pappagallo cari i signori medici prima che questo male la assolasse così poteva almeno ajutare un poco le due povere figliuole voleva essere salvata lei non solo prima del marito paralitico ma anche prima di tutti e urlava ballava dalla rabbia e dal terrore sul balconcino sconquassato strappandosi i capelli scagliando vituperii a me alla figlia al marito ai nipotini e così sciolta e libera respira palpita si muove in un'aria fervida e infiammata ove le cose più difficili diventano facilissime le prove più dure lievissime e tutto è fluido e agevole come in un'ebbrezza divina aveva il ritratto con sé lo aveva portato apposta per farlo vedere a nené bello eh e tanto buono e tanto innamorato uh pazzo addirittura fra una settimana le nozze bisognava dunque che fossero fatti presto quei sacchettini si sarebbe contentata anche su ai quartieri alti magari in una stanza più piccola ma non così oppressa dalle case di rimpetto lì però eran più basse le pigioni e vicina la bottega ove adelaide doveva recarsi ogni mattina quando vi si recava e perché si sublima l'anima in quei rari momenti ma appunto perché si libera da tutte quelle miserie balza su da tutti quei piccoli ostacoli non avverte più tutti quei bisogni si scrolla da addosso tutte quelle cure meschine e quei mediocri doveri a questa conclusione inaspettata e grottesca s'opposero insorgendo tutti i miei compagni di viaggio ma che ma via ma perché doveva dirsi dipesa dall'eroismo la disgrazia di quella poveretta e non piuttosto dal male di cui soffriva prima narro il caso d'una povera donna conosciuta da me moglie d'un conduttore qua della ferrovia il marito viaggiava lei sola inferma da tant'anni mezza tisica ebbe l'animo e la forza di salvare i suoi quattro figliuoli in una maniera si figurino appena seduti sprofondavano in un silenzio smemorato che li allontanava anche da tutto così che se qualche cosa cadeva loro per caso sotto gli occhi dovevano strizzare un po le palpebre per guardarla per lei in quanto se da una parte non s'avvantaggiava lasciando di sposare uno molto più giovane di me dall'altra certamente ci avrebbe guadagnato la sicurezza assoluta dell'esistenza la tranquillità il poter rimanere nella propria casa senz'abbassamento o mutamento di stato ognuno fa il suo mestiere nella vita io quello del galantuomo e t'ho salvato addio notte serena i trattengo un po alla finestra a contemplare le stelle sfavillanti mezzanotte momino l'ora solita me ne vado a letto che silenzio i pare che tutta la notte intorno sia piena della tua morte e questo ronzio del lumetto neanch'io per dir la verità mi sento maturo per un'altra vita ahimè per maturarmi bene dovrei con questo stomacuccio di taffetà che mi son fatto digerir tante cose che non riesco neppure a mandar giù quel tuo signor postella per esempio capisco che la pagherò io mi par di sentirmelo gridare da una vocina dentro la cassaforte qui accanto ma ciò non toglie che non sia una segnalata pazzia e giacché siamo a questi discorsi angustiosi intratteniamocene ancora un po ma io mi ero fatta l'illusione che per mio mezzo un barlume di vita potesse inalbarti il bujo in cui sei caduto e la mia voce che pure è grossa ma che intanto qualcosina attaccata alle estremità gl'impicci nel salto difatti riuscendo vano ogni sforzo coi piè davanti nettandoli vivacemente cerca distrigarsene tornando questa mattina dal cimitero mi son sentito chiamare per via nazionale l'uomo solo luigi pirandello signor erano i volto il nipote del notajo zanti uno di quei giovanotti che tu non so perché chiamavi discinti i stringe la mano e mi dice quel povero signor gerolamo che pena tu per tanti rispetti t'eri ben maturato per un'altra vita superiore ma poi all'ultimo volesti commettere la bestialità di prender moglie e vedrai che ti faranno tornare soltanto per questo sai poverina era molto contenta però oggi tua moglie e me lo diceva ritornando dal verano di saperti collocato bene ora secondo i tuoi meriti in una tomba pulita nuova e tutta per te come ti senti momino di la verità tu ti devi sentir male abbiamo tratto oggi dal loculo al pincetto la tua cassa per allogarla definitivamente in una modesta tomba e m'è toccato momino di spiegargli il congegno del tuo orologio automatico il martelletto che balza col moto della persona e carica così la macchina senza bisogno d'altra corda ecc ecc ti risparmio le frasi ammirative del signor postella e m'immagino difatti che questo ronzio venga da lontano lontano da dove sei tu ed ecco oe e erano i metto dietro col pensiero e vado e vado finché guarda guarda momino è venuta una terza lagrimuccia di sperduta malinconia furono le tue ultime parole il giorno appresso alle nove del mattino dopo tredici ore di agonia morto ma la volpe non ci si metterebbe perché son sicuro che con la sua sagacia intenderebbe che se per modo d'esempio un favolista fa parlare un asino come un uomo sciocco sciocco non è l'asino ma asino è il signor postella che aveva drizzato le orecchie qui m'interruppe battendo le palpebre prego prego o parla lei o parlo io gli ho intimato brusco oh ma parli lei dunque mi lasci dire prima di tutto lei cara giulia non doveva ringraziarmi affatto di nulla di tratto in tratto è un pipistrello invisibile che svola curioso qui davanti al vano luminoso aperto nel bujo della piazza deserta i più non l'intendono e tu hai un bel gridare bada bada chi se l'è parata appunto perché se l'è parata ci dà dentro e poi si mette a piangere e a gridare ajuto ti farei trovare ogni sera una buona tazza di caffè e tu caffeista giudicheresti se lo faccio meglio io o tua moglie la pipetta e il giornale ah momino momino corrotta veramente la francia si diventa per forza o così enfatici o così sdolcinati a parlar francese specialmente delle donne e con le donne sentirai sentirai se mi ci metto per davvero che bellissimi paragoni ti farò intanto oltre a quello del muro cadente e della barbara mano pigliati quest'altro del monaco di clausura imbecillità e se per caso alla volpe che ha la fama di savia venisse in mente di comporre favole in risposta a tutte quelle che da gran tempo gli uomini van mettendo fuori calunniando le bestie quanta materia non le offrirebbero queste scoperte umane pipistrello mio e questa scienza umana e quella bella polvere di vecchiaja che s'era ormai posata e distesa per noi su tutte le cose della vita perché noi con un dito ci divertissimo a scriverci sopra vanità se te la facessi vedere questa noticina presentatami jeri dall'agente della nuova società di pompe funebri ti metteresti le mani ai capelli eppure prezzi di concorrenza bada ma quello che m'ha fatto groppo è stato il pretino unto e bisunto della parrocchia qua di san rocco che ha voluto venti lire per spruzzarti un po d'acqua su la bara e belarti un requiem di grazie al signor postella momino non ho potuto dirglielo io perché non so quella sua faccia quei suoi modi mi mettono un tal prurito nelle mani che se dovessi fargli una carezza sento che lo schiaffeggerei voluttuosamente egli se ne accorge e mi sorride ma stia tranquillo caro signor postella gli ho detto stia tranquillo e rassicuri la signora ch'io non verrò a disturbarla che assai di raro e stavo per aggiungere tanto per saperne dare qualche notizia a momino e stanchi e tardi col collo basso andarono a sdrajarsi poco discosto invano il figlio cercò di scuoterli di aizzarli novamente alla corsa e al gioco che se questo mondaccio sa e può fare a meno di tutti quelli che se ne vanno di te non so né posso fare a meno io e perciò a dispetto della morte bisogna che il mondo per mio mezzo continui a vivere per te e tu per lui o se no me ne vado anch'io e l'ho accompagnata fino al portone di casa poi dopo il tramonto mi sono recato a passeggiare lungo la riva destra del tevere oltre il recinto militare in prossimità del poligono e qua ho assistito a una scenetta commovente o che m'ha commosso per la speciale disposizione di spirito in cui mi trovavo venir come vocina di ragnatelo a vellicare non che altro l'umido e nudo silenzio intorno a te sono passati dieci mesi momo te ne sei accorto ti ho lasciato al bujo dieci mesi senza scriverti un rigo mi aveva fatto maggiore impressione sono rimasto disilluso eppure dicono che i vecchi non riescono a veder più le cose come sono bensì come le hanno altra volta vedute tanta vita lo so come sfugge a me sfuggirà anche a te la vita per esempio degli altri paesi ma cosa che non ho mai fatta leggerò anche i giornali per farti piacere e ti saprò dire se quella cara nostra sorella francia se quella prepotente basta l'intima e vera ragione della sua visita d'oggi però avrà pur bisogno vedrai d'esser chiarita meglio da una seconda visita domani io almeno non ho saputo vederci chiaro abbastanza maledetto terrazzino uh che bellezza uh che meraviglia e chi li coltiva così bene tutti questi fiori e tu subito io come se tutti i semi a uno a uno per trovarteli le gambe non me le fossi rotte io per intere giornate pezzo d'ingrato ti basti sapere che tua moglie voleva che mi riprendessi i mobili di mia pertinenza che sono ancora nella casa che fu nostra e che alla mia assicurazione che non sapevo più che farmene né dove metterli e che perciò se li tenesse pure considerandoli ormai come suoi mi rimandò l'assegno mensile dicendomi di non averne più bisogno enti i par chiaro come la luce del sole che tu sei morto così precipitosamente per causa sua non ti ripeterò qui adesso le ragioni che ti dissi cinque anni fa nel giorno più brutto della mia vita e delle quali facesti a tue spese la più trista delle esperienze parlandoti della vita potevo arrivare come niente povero momino mio a concludere queste notizie del mondo con l'inviarti in un cartoncino litografato la partecipazione delle mie nozze con tua moglie hai capito e che io non ti potevo compatire perché le donne io traditore traditore e fanatico non facevi delle donne anche tu la stessissima mia stima prima che venisse su a cangiarti in un momento da così a così i diverto a vederlo nuotare come un disperato e osservo con ammirazione quanta fiducia esso serbi nell'agile virtù di que due suoi piedi morrà certo ostinandosi a credere che essi sono ben capaci di springare anche sul liquido la moglie se ne stava quatta musando come una botta è la casa di momo ho risposto a giulia infine sillabando la casa di suo marito non è mia ma se tutto qua appartiene a lei tuttavia mi pareva di doverle riconoscere una più giusta dell'altra una più dell'altra assennata sì per te e per lei giuste e assennate e ora torno a maledire il momento che a tua insaputa mi posi con impegno a fartelo ottenere quel posticino alle tecniche stando con me non ti sarebbe mancato mai nulla invece professor di francese pare difatti che suo cognato abbia intrapreso non so che negozio molto lucroso su medicinali con un suo socio di napoli per cui la salute amico mio diventerà sempre più preziosa perché con questo negozio povero a chi la perde e vorrà riacquistarla e segue appunto da ciò la diversità dei gusti e delle opinioni e segue pure che s'io voglio farti vedere ancora il mondo bisogna che mi provi a guardarlo con gli occhi tuoi ora tanto è il silenzio momino che lo sento ronzare un ronzio sai che pare piuttosto degli orecchi quando ti s'otturano eh tu l'hai otturati bene adesso momino mio faccia tosta i sarei alzato l'avrei preso per il bavero della giacca gli avrei detto è casa mia ne conviene mi faccia dunque il piacere di levarmisi dai piedi ho potuto capire a tempo per fortuna tutto l'orrore della vita amico mio nei riguardi di chi muore e che un vero delitto è seguitare a dare ai morti notizie della vita appena mi vide uno scoppio di pianto io ho avuto come un singhiozzo nella gola e volentieri avrei dato un gran pugno in faccia al signor postella che additandomela quasi facesse la spiegazione d'un fenomeno in un baraccone da fiera ha esclamato così da otto giorni non mangia non dorme la moglie non ha detto nulla ma per lei ha scricchiolato la seggiola su cui stava seduta sì badi ho ripreso io impassibile non desidererei di meglio signor mio basta chiudo la finestra momino vado a letto l'uomo solo luigi pirandello filosofia eh questa notte un po animalesca veramente con quei cavalli a principio e poi con quell'insetto e ora il pipistrello e la tartaruga e il coniglio e la volpe e come vuoi che faccia io se mi diventa subito palese la frode che chiunque voglia vivere solo perché vive deve pur patire dalle proprie illusioni l'orso sogna pere momino e di qui a qualche mese e forse meno se per caso ti venisse in mente di saper che ora è va a domandarlo a tuo cognato va ti avverto intanto che è mezzanotte col mio li ho guardati a lungo non credendo a gli occhi miei ma erano ben dessi senz'alcun dubbio lì al lor posto e ho sentito in fine come se essi avessero risposto così alla mia disillusione e quando lei disse che giù con la mamma malata non faceva altro che parlare di noi due della dolcezza della nostra vita in comune due poveri vecchi m'affrettai a dirle ti ricordi guardandola con certi occhi da farla sprofondare tre palmi sottoterra dalla vergogna ma voglio riallacciare le fila proprio dal momento che il mondo per te si fece vano dal momento che sentendoti colpire improvvisamente dalla morte a tavola mentre si cenava alla mia esclamazione non è niente non è niente rispondesti l'ora di dire addio fui sul punto d'alzarmi e andarmene senza salutar nessuno ma poi m'è sovvenuto lo scopo della visita e ho detto senz'altro sono venuto giulia per dirle che la sua lettera di jeri mi ha recato molto dispiacere questa mattina suo cognato in casa mia mi ha spiegato il malinteso sorto a cagione d'una mia frase e quest'ultimo pensiero mi ha gettato in preda a una tristezza indicibile ah per i vecchi che restano soli e senza neanche la propria casa aggiungi gli ultimi giorni sono proprio intollerabili tu lo notasti e subito imbecille lasciamelo dire no sa vecchio lui solo signorina e brontolone e seccatore non creda mica alla dolcezza della nostra vita sapesse che arrabbiature mi fa prendere che tradimento lasciamelo dire tante cose ti perdonai in vita questa no né te la perdonerò mai tua moglie ma nel dirmi questo le palpebre del signor postella parevano addirittura impazzite sotto il mio sguardo a mano a mano più sdegnoso e sprezzante io non mi faccio ombra d'illusione su la natura dei sentimenti di tua moglie per me le antipatie sono reciproche dei quali svendono la casa vecchia per comperarne loro una nuova nell'altro cimitero che sciocco le dico a te codeste cose che ci stai e devi saperle ma io questa la imparo adesso fresca fresca basta diventerò l'uomo più curioso della terra spierò braccherò andrò in giro tutto il giorno per raccoglier notizie e impressioni che poi la sera ti comunicherò qua per filo e per segno ma se non vuol nulla si arrischiò di sospirare a questo punto postella moglie tu non t'immischiare le diede subito su la voce il marito il signor tommaso lo fa per cerimonia l'orologio solo via se lo prenda vale a dire momino la coscienza che ti si para davanti di soprassalto la coscienza d'una bestialità che abbiamo detto o fatto tra le tante di cui al bujo non ci siamo accorti l'ombra già calata su la vasta pianura faceva apparir fosco nell'ultima luce monte mario col cimiero dei cupi cipressi ritti nel cielo denso di vapori cinerulei dai quali per uno squarcio in alto la luna assommava come una bolla cattivo tempo domani momino lasciami sfogare ho traversato un periodo crudele a un certo punto ho fatto le valige e via ho voluto rivedere i tre laghi e con particolar desiderio quello di lugano che date le condizioni d'animo con cui avevo intrapreso il primo viaggio al tempo del tuo matrimonio sai che sono metodico e meticoloso e che soglio tener conto di tutto sto facendo la nota delle spese mensili e ci sono anche quelle che ho fatte per te vogliamo parlare un po d'interessi come prima nelle ore pomeridiane di oggi mi sono poi recato a casa tua per intendermi con tua moglie che impressione momo la tua casa senza di te la nostra la nostra casa momino senza di noi l'acqua in cui sei caduto se permetti non la berrò e di qui a poco tu attirato novamente dal lume forse rientrerai nella stanza e verrai a punzecchiarmi con la piccola proboscide velenosa ma come e che potrei vedere e prevedere veramente se non sentissi nulla momino e come aver questo riso che par tanto crudele questa crudeltà di riso anzi ma qui proteste calorosissime del signor postella alle quali ha stimato opportuno di partecipare anche la moglie ma con la mimica soltanto quasi per rafforzare e rendere più efficaci i gesti del piccolo marito che d'ajuto di parole non aveva bisogno questa qui lei lo sa bene è casa sua non è casa mia i venne fatto non so perché di guardare il signor postella egli aprì subito le braccia mostrandomi le palme delle mani e fece col capo una mossettina e sorrise come per confermare le parole di tua moglie par che mi domandi che fai scrivo a un morto amico pipistrello e tu che fai che cosa è mai codesta tua vita nottambula svoli e non lo sai ma il letto a casa tua no mai più e ogni notte sai prima di lasciarti pregavo tutti i venti della terra che andassero a prendere e rovesciassero su roma un uragano perché tu provassi rimorso e ti sei tutto ah dio il letto la camicia tu sempre così pulito e quell'arrangolio fischiante che faceva venir la disperazione a chi ti stava vicino di non poterti far nulla o che forse pretenderebbero gli uomini che al loro cospetto il coniglio si rizzasse su due piedi e movesse loro incontro per farsi prendere e uccidere meno male che il coniglio non ci sente per te in quanto dovesse riuscirti assai meno ingrato che la sposassi io tua moglie anziché un estraneo perché così tu potevi esser sicuro di rimaner sempre terzo in ispirito nella famiglia senz'essere mai dimenticato passati ora una mano sulla coscienza mi meritavo questo da te lasciamo andare ti castigai questa casa che tengo in affitto da cinque anni rappresentò il castigo per te non ostante che poco dopo il tuo matrimonio non avessi saputo tener duro e avessi ripreso a vivere quasi tutto il giorno con te andò nella camera che è già divenuta sua e poco dopo ritornò con una scatolina in mano nella quale ho veduto i tuoi tre anelli l'orologio d'oro con la catena due spille e la tabacchiera tu forse la pensi come ugo foscolo io no più vado avanti io e più odio la società e la civiltà ma lasciamo questo discorso fosse almeno una tomba fissa nossignori intanto bisogna dire la verità tua moglie t'ha pianto molto sai e seguita io no ma stordito come sono ancora ho pensato a tutto io buona notte oggi mi sono accorto che anche i cimiteri sono fatti per i vivi questo del verano poi addirittura una città ridotta ah se tu potessi veramente anche come una fantasima farti vedere da me le notti venire qua comunque a tenermi compagnia ma già potendo tu te n'andresti da tua moglie ingrato ma queste notizie amico mio tu dovresti ormai sapere perché e con che cuore io te le do e non essere come gli altri che s'ostinano a non volere intendere perché venga tanta crudele apparenza di riso a tutto ciò che mi scappa dalla bocca ora non ti pare che la crudeltà sia di questa beffa che fa a tutti la vita e intanto dicono ch'è mia solo perché io l'ho preveduta ma posso mai fingere di non capire come tanti fanno ridotto monaco di clausura nel convento della tua amicizia nessuna parte di me è rimasta aperta a una relazione sia pur lontana con altri esseri viventi da buoni amici caro momo facciamo a metà una per te morto una per me vivo ma sarebbe meglio credi che me le prendessi tutt'e due per me ho grattato un po la testa come facevi tu dietro le orecchie nel mezzo della tavola intanto sul tappeto ho visto che c'era il solito portafiori e nel portafiori garofani freschi sai che ancora un po di quel che avevo mi resta sai che i bisogni miei sono limitatissimi e che ormai nessun desiderio più m'invoglia di sperare tranne quello di morir presto sperare che sia senza m'è parso soltanto di dover capire che il signor postella intende di far doppio giuoco e ho voluto metter subito le carte in tavola veramente prima l'ho lasciato dire e dire come no fece a questo punto tua moglie senza levar gli occhi dal fazzoletto proprio così le ho risposto io son conti giulia che ci faremo poi insieme momo e io nel mondo di là per la vasta pianura che serve da campo d'esercitazione alle milizie una coppia di cavalli lasciati in libertà si spassavano a rincorrere un loro puledretto vivacissimo il quale springando di qua e di là e facendo mille sgambetti e giravolte dimostrava di prender tanta allegrezza di quel giuoco sorse all'improvviso il sospetto che oscuramente dalla prima impressione di quella tua cassa così gonfiata un rimorso gli fosse nato vada a riporli signor postella se lo fa per giulia ha insistito tuo cognato le faccio notare che essendo oggetti da uomo credo che guardi prenda ella ha guardato invece con que suoi occhi bovini il marito come per domandargli se aveva fatto male a sospirare e se stava in decretis l'uomo solo luigi pirandello perla d'uomo ha esclamato il signor postella rispondendo allo sguardo della moglie e scrollando il capo perla d'uomo momo prenditi questo decottino a digiuno sai come m'ha risposto tua moglie m'ha ringraziato prima di tutto come si può ringraziare un qualunque estraneo ma lasciamo andare bella occupazione intanto piangere e poter dire non ho altro da fare ho pensato questo guardando tua moglie mentre io impedito dai sospiri e dalle esclamazioni dei coniugi postella non potevo più parlare di te e non sapevo che dire e rimanevo lì impacciato e stizzito e a proposito del dischiavacciato la chiave dello stipetto dove l'hai lasciata non si è potuta trovare e quel linguajo lo vedi ha dovuto ricorrere al dischiavacciamento questi napoletani quando parlano l'italiano ma chi sa la troppa fretta d'aprire non gli avrà forse lasciato cercar bene e trovare la chiave di quella stessa vita di cui dentro di noi fu composta la loro realtà finché vissero e che seguitando a durare nel nostro ricordo finché noi viviamo è naturale che ormai senza difesa e immeritamente debba esserne straziata per esser giusti ecco due posti usurpati ai morti di professione nel loro stesso domicilio i sono poi strade piazze viali vicoli e vicoletti ai quali farebbero bene a porre un nome perché i visitatori vi si potessero meglio orientare questa notte la mia giacca posata su la poltrona a piè del letto d'accordo col lumino da notte relegato sul pavimento in un angolo della camera s'è divertita a farmi provare un soprassalto combinandomi uno scherzetto necessità indovinerai dalle frasi che ti ho trascritte chi ha dettato a tua moglie questa lettera i graziosi favori il dischiavacciato il sudor delle tue fatiche non possono uscire che dalla bocca di tuo cognato cioè no verrebbe a essere di te cognato di tua moglie è vero se avessi visto come si mostrava afflitto della lettera di tua moglie afflittissimo e siccome non la finiva più a un certo punto per consolarlo gli ho detto sì amico mio ella sposerà tra poco questo fratello del socio di napoli ma io non me ne sarei scappato in isvizzera per un caso così ordinario perdonami e così facilmente prevedibile se signor aversa se per caso volesse qualche ricordo dell'amico oh grazie non s'incomodi mi sono affrettato a dirgli caro signor postella non ne ho bisogno intendo benissimo ma sa siccome fa sempre piacere possedere qualche oggetto appartenuto a una persona cara credo che grazie grazie no ma sarà per me se permetti mi sento davvero così solo su avanti avanti vorrei proprio fartela vedere ancora vedere e sentire la vita anche col tempo che fa anche coi minimi mutamenti che vi succedono permetti riprese con timidezza la moglie codesto orologio casimiro mio al povero momo lo aveva regalato appunto il signor tommaso quando tornò dal suo viaggio in isvizzera e ora dovrei venire alle cose brutte per te ma sento che non mi è possibile l'uomo solo luigi pirandello l'immagine di quella tua cassa gonfia m'occupa come un incubo lo spirito e penso che se non è ancora scoppiata scoppierebbe se ti dicessi ciò che sta per avvenire a casa tua hai fatto male vecchio a ritornare eravamo per te alberi altissimi e superbi ma vedi ora noi siamo stati sempre così tristi e meschini fatto sta a ogni modo che tua moglie ha potuto pensar di coglierli e di metterli lì sulla tavola e non davanti al tuo ritratto sul cassettone basta ma tu volevi veder per forza tutto buono e tutto bello il mondo e spesso ci riuscivi perché è proprio in noi il modo e il senso delle cose ah sì fece il signor postella rivolto a me quasi con stupore e mi parve che l'istinto predace gli sfavillasse negli occhi ah sì scusi e allora mi spieghi sente che rumore fa e quante volte non ti vidi parar così della bianca stola della tua sincerità qualche mala bestia della quale ti bisognava un morso o un calcio per riconoscere la vera natura e poi io dico perché che ti mancava stavamo così bene tutti e due insieme in santa pace nossignori la moglie e sostenere che non era vero che la casa come ce l'eravamo fatta a poco a poco con quei miei vecchi mobili e con gli altri comperati di combinazione ti potesse bastare ha poi soggiunto che per il momento sì dice purtroppo si vede costretta a non ricusare i miei graziosi favori perché avendo dischiavacciato lo stipetto dove tu eri solito di riporre il sudor delle tue fatiche dice che non al gas ma a ben altro si dovesse attribuire la causa di quella tua enorme gonfiatura e ti confesso che mi sentii rimordere anch'io momino per tutte le notizie che t'ho date ho guardato il signor postella che mi ricambiò lo sguardo con aria di trionfo come se volesse dire vede che i termini della lettera erano proprio di lei poi ha chiuso gli occhi ed ha aperto di nuovo le braccia ma con un'altra espressione stringendosi nelle spalle come per significare scusi se lei non vuole tener conto di me della casa che è sua dell'ottima compagnia che potranno tenerle tanto sua sorella quanto il suo signor cognato io avevo usato la frase contribuire alle spese di casa ha capito dice ch'io volessi seguitare a vivere come per l'addietro e cioè più a casa tua che in queste tre stanzette mie come un vecchio muro cadente sono rimasto momino a cui una barbara mano abbia tolto l'unico puntello bella eh la barbara mano ma non so piangere lo sai i ci provo e riesco solo a farmi più brutto e faccio ridere il forte è morire morto credo che nessuno vorrebbe rinascere che ne dici momino ah tu già ci hai qua tua moglie me ne dimenticavo bisogna sempre parlare per conto proprio a questo il nome del morto più autorevole via o vicolo tizio viale o piazza cajo quando sarò anch'io dei vostri momo se ci riuniamo qualche notte in assemblea vedrai che farò questa e altre proposte sia per l'affermazione sia per la tutela dei nostri diritti e della nostra dignità no momo me ne sono scappato perché stavo per cascarci sì amico mio come un imbecille e se imbecille non ti basta di di pure come vuoi i piglio tutto non ha altra ragione quest'interruzione di dieci mesi nella nostra corrispondenza quei mobili nostri lì subito dopo l'entratina nella sala da pranzo con la portafinestra che dà sul terrazzino quella vecchia tavola massiccia quadrata che comperammo dio mio trentadue anni fa in quella rivendita di mobili per così poco e non solo dotati dei sentimenti d'una volta ma anche vestiti degli stessi panni riproduzione insomma perfetta sarei propenso a immaginare tal credenza abbia avuto origine dal sogno di due esseri felici io la ringrazio signor tommaso e me le dichiaro gratissima per tutta la vita ma i suoi beneficii non posso più accettarli ci pensi e m'intenderà per ora non mi sento in grado di dirle altro ne riparleremo se non le dispiace un'altra volta poi ho pensato ma davvero non saprei adattarmi a vivere in queste tre stanzette perchè cerco una casa più ampia per vedermi forse crescere attorno la solitudine dopo aver dormito un pezzo con la faccia al muro nel voltarmi mi sono mezzo svegliato e ho avuto la momentanea impressione che qualcuno fosse seduto su la poltrona ho subito pensato a te ma perché mi sono spaventato ho cercato di far tutto momino mio trasporto funebre sotterramento eccetera con decenza salvando quella modestia che tu hai tanto raccomandato nel tuo testamento ma mi sono accorto che a roma quasi quasi costa più il morire che il vivere che pur costa tanto e tu lo sai e mi suona ancora negli orecchi la tua voce quando con gli occhi chiusi mi dicevi quasi recitando a memoria per le anime lente e pigre come la tua per le anime che non sanno cavar nulla da sé tutto per forza è muto e senza valore capo e così mi parrà di continuarti la vita riallacciandoti a essa con le stesse fila che la morte ha spezzate non trovo altro rimedio alla mia solitudine per tutti coloro a cui torna conto restare scapoli la porta della vita dovrebbe chiudersi su la soglia della vecchiaja buono e tranquillo albergo soltanto per i nonni cioè per chi vi entra munito del dolce presidio dei nipoti basta qua nella camera attigua per me un letto candido e soffice tu chiuso in una doppia cassa in quel grottino al incetto umero povero momino mio non ho il coraggio di dirti egli il signor postella ne fu dolentissimo ed ecco me ne dava una prova con la sua visita d'oggi dall'altro canto però ha voluto scusar tua l'uomo solo luigi pirandello moglie e che la scusassi anch'io considerando le delicate ragioni dice che le avevano consigliato di farmi scrivere in quel modo come io del resto non so che cosa sia la mia io che pure so tante cose le quali in fondo non mi hanno reso altro servizio che quello di crescere innanzi a gli occhi miei alla mia mente il mistero ingrandendomelo con le cognizioni della pretesa scienza pianga pianga pure giacché lei ha codesto benedetto dono delle lagrime momo ne merita molte ho sentito a questo punto un sospirone di tua cognata che se ne stava con le mani intrecciate sul ventre e mi sono interrotto per guardarla per farla breve il signor postella ha confermato d'averla scritta lui la lettera ma beninteso per espresso incarico di tua moglie che nel dolore dice al quale tuttavia è in preda non sentendosi in grado dice di stenderla lei gliene suggerì i termini e come farò per cominciare m'immagino che debbano interessarti maggiormente le cose che ti stavano più vicine quelle per esempio di casa tua tua moglie ah ella però ti chiuderebbe la porta in faccia sai o scapperebbe via dallo spavento e allora tu te ne verresti qua da me per essere consolato e io seduto come sono adesso davanti al tavolino e tu di fronte a me converseremmo insieme come ai bei tempi date temetti veramente che la presenza nostra ti potesse far dare da un istante all'altro a non star zitti una così formidabile sbuffata da scagliarci addosso quella tua cassa squarciata in mille pezzi da ogni parte vedute più d'ogni altro mi ha fatto dispetto un certo gruppo d'alberi di cui avevo serbato memoria che fossero altissimi e superbi i ho ritrovati all'incontro quasi nani e storti umili e polverosi battevi forte il pugno sulla tavola e io restavo perplesso tra i bicchieri che saltavano e i tuoi occhiacci che mi fissavano di sui cerchi delle lenti insellate sempre un po a sghimbescio sul tuo naso grosso i poveri peggio che a pianterreno i ricchi palazzine di vario stile giardinetto intorno cappella dentro e coltiva quello un giardiniere vivo e pagato e officia in questa un prete vivo e pagato che ti ho fatto costruire a mie spese per rimediare al primo errore di tua moglie e che spettacolo momino che spettacolo l'ho ancora davanti agli occhi e non me lo posso levare visto però che spesso i men savii sono coloro che si persuadono saper più e fanno intanto le più scervellate pazzie dovrei vergognarmene non me ne vergogno chiudo gli occhi e sospiro e il giovinotto dica signor tommaso e la moglie la vedova piange poverina me l'immagino andrò oggi stesso a fare il mio dovere poveretto non se l'aspettava ha battuto per lo meno cento volte di seguito le palpebre per quel tic nervoso che tu gli sai poi col risolino scemo di chi non vuol capire e finge di non aver capito come come quanto mi piacerebbe se ci facessero tornare tutti e due insieme sono sicuro che pur non avendo memoria della nostra vita anteriore noi ci cercheremmo su la terra e saremmo amici come prima e poi il piacere velenoso per te di vedermi fare anche più vecchio di te quello per cui in vita tanto ti condannai andiamo avanti la lettera mi annunziava seguitando alcuni disegni per l'avvenire che tua moglie cioè spera o almeno desidera di trovar da lavorare in casa o qualche dignitoso collocamento in una nobile famiglia come lettrice o istitutrice mettendo a profitto dice nel vedermi andar via solo povero l'uomo solo luigi pirandello vecchio a dormire altrove mentre prima il mio lettuccio era accanto al tuo e tenevamo calda la cameretta nostra ah quando muojo io niente già al fuoco è più spiccio e più pulito ognuno però la pensa a modo suo e pure da morti abbiamo la debolezza di volerci in un modo anziché in un altro basta interessi i preziosi ammaestramenti che tu le lasciasti in unica e cara eredità ma non ti dar pensiero neanche di questo finché ci sono qua io sta pur sicuro che non ne farà di nulla faceva un tempaccio pioveva a dirotto e nel vederti così acceso manifestai l'opinione ricordi che non mettesse conto per questi porci d'italia che tu rischiassi di prendere un malanno uscendo sul terrazzino sotto la pioggia a patto che la sposassi io capisci io tua moglie e sai perché per usare un ultimo riguardo alla tua santa memoria ebbene momo credi ch'io me ne sia scappato in isvizzera per indignazione lei sa che tra me e lui non ci fu mai né tuo né mio non vedo la ragione d'un cambiamento adesso momo per me non è morto lasciamo questo discorso se poi a lei fa dispiacere ch'io venga qualche volta a pregarla di valersi di me in tutte le sue opportunità me lo dica francamente che io ma che dice mai signor tommaso esclamò tua moglie interrompendomi tanto più è sincera quanto e dove più sembra voluta perché appunto strazia prima degli altri me stesso là dove esteriormente si scopre come un giuoco ch'io voglia fare crudele parlando a te così per esempio di tutte queste amarezze che dovrebbero esser tue e sono invece mie è fatta così bisogna compatirla secondo sospirone di tua cognata l'uomo solo luigi pirandello stavo per prendere il cappello e il parapioggia quando il signor postella con la mano mi fece segno d'attendere misteriosamente come mi guardasti ma io t'ammiravo sai t'ammiravo tanto tanto perché mi sembravi un ragazzo in quei momenti e spesso non sapevo trattenermi dal dirtelo e tu t'arrabbiavi e perfino m'ingiuriavi quando alle tue ire focose e anche il padre e la madre pareva che da tutto quel grazioso tripudio del figlio si sentissero d'un tratto ritornati giovani e in quel momento d'illusione si obliassero ma poco dopo d'un tratto come se nella corsa un'ombra fosse passata loro davanti s'impuntarono scossero più volte sbruffando la testa in tutto due lagrimucce tre ore coi gomiti sul tavolino la testa tra le mani sissignori a forza di strizzarmi il cuore eccole qua nel fazzoletto proprio due spremute agli angoli degli occhi nelle nostre favole intanto chiamiamo tarda e pigra la tartaruga la quale per aver tanto tempo davanti a sé non si dà nessuna fretta e chiamiamo pauroso il coniglio che al primo vederci scappa via e non dimenticherò mai mai la lugubre veglia della notte appresso con tutte le finestre aperte sul fiume vegliare di notte un morto con un fiume che si sente scorrere sotto affacciarsi alla finestra e vedere andar piccola piccola l'ombra di qualche passante sul ponte illuminato tu rosso come un gambero con gli occhi schizzanti dalle orbite la ragiono che sei un somaro quanto mi ci divertivo rimasero lì serii e gravi come sotto il peso d'una grande malinconia e uno che doveva essere il padre scrollando lentamente la testa alle tentazioni del puledrino mi parve che con quel gesto volesse significargli figlio tu non sai ciò che t'aspetta ma non tua moglie momo lui lui il signor postella ha temuto invece che fosse mia intenzione seguitare nel solito andamento di vita come se tu non fossi morto guarda ci metterei le mani sul fuoco e avrà persuaso tua moglie a scrivermi a quel modo dandole a intendere che la gente altrimenti avrebbe potuto malignare su lei e su me oh carità umana corrotta dall'estetica ecco o insetto infelice il salvataggio caccio la punta di questa penna nell'acqua poi ti farò asciugare un po al calore del lume e infine ti metterò fuori della finestra e poi che possa far tanti risparmi da accumulare quanto basti a comperar questa tomba diciamo così di seconda mano e la pigione del loculo in tutto questo tempo chi la paga maggior danno però forse per me rimasto così solo e abbandonato che per te colpevole verso l'amico di tanta ingiustizia per non dire ingratitudine sai che bell'idea piuttosto m'è venuta di mettermi ogni sera a parlare da solo con te qua a dispetto della morte darti notizia di tutto quanto avviene ancora in questo porco mondaccio che hai lasciato e di ciò che si dice e di ciò che mi passa per il capo io di me non presumo troppo non leggo mai nulla tranne qualche libro antico di tanto in tanto so questo è vero che se mi picchio un po su la fronte sento perdio che vi sta di casa un cervello ma ignorante sì più di me è difficile trovarne un altro gli scapoli maturi dovrebbero interdirsene l'entrata o entrarci appajati da fratelli com'era mia intenzione ma tu nel meglio mi tradisti frutto del tradimento la tua morte affrettata e qui s'è chiarito un equivoco o meglio un malinteso tua moglie nel leggere la mia lettera dove promettendole che avrei continuato a far per lei quello che facevo per te torniamo alla città ridotta tua moglie ha commesso secondo me una di quelle sciocchezze che non ho saputo mai tollerare in silenzio giudicane tu si è impegnata nella spesa insostenibile d'una sepoltura privilegiata e temporanea per te ma il bisogno di farti subito bello davanti a quella mademoiselle esclamativa a vederti tutt'a un tratto quel lustro di vecchio ubriaco negli occhi piccini piccini e liquefare in certi sorrisi da scemo ti avrei bastonato ti avrei bastonato parola a rivederla momino adesso sotto la lampada a sospensione con quel berrettone rosso di cartavelina con cui l'ha parata tua moglie per paralume eleganze di donnette nuove che lo sai mi diedero subito ai nervi appena tua moglie le portò i ritorna viva nell'anima l'impressione che provavo da giovine nel vedere per via qualche vecchio trascinare pesantemente le membra debellate dalla vita io li seguivo un tratto assorto quei poveri vecchi osservando ogni loro movimento e le gambe magre piegate ma se ai topi di campagna ai grilli alle lucertole agli uccelli noi domandassimo notizia del coniglio chi sa che cosa ci risponderebbero non certo però che sia una bestia paurosa così te lo leggeresti da te il giornale perché io sai non c'è verso non ci resisto mi ci sono provato tre volte e ho dovuto smettere subito i sono confortato pensando che se io vivo posso farne a meno a più forte ragione potrai farne a meno tu ormai non è vero dimmi di sì ti prego e ora mi vedi ora che non ho più nulla da fare per te come in questi tre ultimi giorni dopo la tua morte eccomi qua solo in questa casa che non mi par mia perché la vera casa mia era la tua che te ne pare intanto stasera di queste mie riflessioni con questo po di vita che mi resta non mi sento più di qua caro momo dacché tu sei morto e vorrei spenderlo questo po di resto per darvi l'uomo solo luigi pirandello come posso qualche sollazzo ora intendi tua moglie spera in una di queste certo non frequenti occasioni io penso però che ella conta su tante cose che le verranno certo a fallire e prima che con tutta quella sua bravura nel parlar francese le debba durare tanto affetto e tal pensiero per te valore e questo perché non mi sapevo cavar dall'anima tutta quella candida santa ingenuità che tu cavavi dalla tua per vestirne uomini e cose voglio dire tua moglie io e i coniugi postella che erano venuti con lei pericolosa momino perché sai quella tua cassa di zinco s'era tutta così enormemente gonfiata e deformata la vita è trista amico mio e chi sa quali e quante amarezze ci riserba mezzanotte dormi in pace orbene poiché certe cose si scrivono meglio che non si dicano a voce ho scritto a tua moglie che era mia ferma intenzione e che anzi stimavo come dovere continuare a fare per la vedova dell'unico amico mio quel ch'ero solito di fare per lui contribuire cioè alle spese di casa i dispiace per lo stipetto ch'era roba nostra in comune lo stipetto di mia madre una santa reliquia per me basta parliamo ma scommetto che ora tu mi dici al solito che queste mie riflessioni non sono originali bada ch'era davvero curiosa ora te lo voglio dire che tutto quello che mi scappava di bocca in tua presenza tu pretendevi d'averlo letto in qualche libro del quale spesso dicevi di non rammentarti né il titolo se ai morti nell'ozio della tomba venisse in mente di porre un catalogo dei torti e delle colpe che ora si pentono avere nel decorso della loro vita commessi catalogo che un bel giorno sarebbe edificante apparisse nella parte posteriore delle tombe come il rovescio delle menzogne spesso incise nella lapide che si diceva ah dico che debbo farmene di questo poco che mi resta lasciarlo dopo morto in opere di carità prima di tutto chi sa come e dove andrebbe a finire poi io non ho di queste tenerezze tardive per il prossimo in generale il prossimo io voglio sapere come si chiama me ne vado perché mi parrà proprio di non aver più ragione di restarci tanto è stata sempre così per me la vita a lampi e a cantonate non sono riuscito a vederci mai niente ogni tanto un lampo ma per veder che cosa una cantonata corrispondenza fin dov'ero arrivato fin dov'ero arrivato amico mio ero arrivato fino al punto d'accordarmi col pensiero che tu stesso proprio tu mi persuadessi a sposare tua moglie con tante considerazioni che sebbene fondate in un proponimento disperato scusi tutta quanta la casa non l'ha forse lasciata a lei suo marito momo mi rispose tua moglie non poteva lasciarmi ciò che non gli apparteneva come no ho esclamato io ma che va pensare lei adesso vuole che non ci pensi ma si metta un po al posto mio vede come sono rimasta io non ci posso portare amico mio nessun rimedio t'ho detto che in principio fui distratto dallo scriverti dalla ricerca d'una nuova casa ma non te n'ho detto la vera ragione come poi del mio viaggio lassù il signor postella insomma il quale te ne avverto di passata ha preso definitivamente domicilio in casa tua insieme con la sua metà e dormono nella stessa camera in cui sei morto in cui dormivamo tu e io quel che importa non è volare più presto o più piano più alto o più basso ma sapere perché si vola e perché dovrebbe affrettarsi la tartaruga condannata a vivere una lunghissima vita male che non ha testa da ragionare a modo nostro altrimenti avrebbe fondamento di credere che spesso tra gli uomini non debba correre molta differenza tra eroismo e imbecillità e se la frode è inevitabile momo perché necessaria è l'illusione necessaria la trappola che ciascuno deve se vuol vivere parare a se stesso e provavo una profonda ambascia ch'era insieme oscura costernazione e dispetto della vita la quale si spassa a ridurre in così miserando stato le sue povere creature bel servizio davvero che diresti tu amico pipistrello se a un tuo simile venisse in mente di scoprire un apparecchio da aggiustarti sotto le ali per farti volare più alto e più presto forse dapprima ti piacerebbe ma e poi e la lasci piangere signor mio finché ne ha la buona volontà m'è venuto quasi di gridargli ora io non nego che possa esser vera la notizia del signor postella ma perché ha voluto darmela ha forse avuto il sospetto ch'io non volessi credere i parrà sempre d'udire nel silenzio della notte il tremendo rantolo della tua agonia che cosa orribile momino rantolare a quel modo non mi pareva vero che lo potessi far tu tua moglie usufruirà indirettamente di questo negozio perché quel socio di napoli pare che abbia un fratello e pare che questo fratello venuto a roma per concludere la società la abbia conclusa includendovi per conto suo tua moglie la vera ragione per cui quello ora piange e grida ajuto e mostrare d'esser cieco anch'io quando l'ho preveduta tu dici l'hai preveduta perché tu non senti nulla sono venuti a trovarmi per chiarire dice la lettera che jeri mi scrisse tua moglie capisci che fa tuo cognato prima scrive in quella razza di maniera e poi viene a chiarire ah dio mio momo forse le notizie politiche non t'interessano più non è possibile erano ormai quasi tutta la tua vita e dobbiamo seguitare a fare come ogni sera quando dopo cena il portinajo ti portava su il giornale e tu leggendolo a qualche notizia lo salvo momino sì o no se lo salvo esso senza dubbio ne darà merito ai suoi piedi affoghi dunque e se invece fosse una graziosa farfallina rassegnata a morire l'avrei tratta fuori da un pezzo accuratamente plinio insegna che le donnole innanzi che combattano con le serpi si muniscono mangiando ruta io fo meglio mi munisco lasciando parlare il signor postella assorbisco il succo del suo discorso poi lo mordo col suo stesso veleno perché poi tra l'altro bisognava accorgersi che erano una stonatura tra la ruvida semplicità d'una casa patriarcale come la nostra basta che dicevo ah quella tavola a rivederla il tuo posto ci stava su ragnetta sai e m'è parsa più magra povera bestiolina senta caro signor postella lei ha non so se la disgrazia o la fortuna di possedere uno stile dote rara se la guardi dica un po è forse pentito di quello che m'ha fatto scrivere jeri dalla moglie dell'amico mio la bella mademoiselle delle due stanze d'abbasso con la scusa di vedere quei fiori del terrazzino che su a te attecchivano e giù a mademoiselle nei vasi sul davanzale della finestra non volevano attecchire approfittando che nel verano c'è pure l'est locanda tua moglie ha preso a pigione per te uno di quei grottini detti loculi venticinque lire per tre mesi e poi dieci lire in più per ogni mese dopo i tre e allora è venuta fuori la spiegazione durante la quale ho molto ammirato postella moglie che pendeva dalle labbra del marito e approvava col capo quasi a ogni parola lanciandomi di tanto in tanto qualche sguardo come per dirmi ma sente come parla bene quante amarezze ci riserba mezzanotte dormi in pace che buffoni amico mio che buffoni sono venuti stamane a trovarmi il signor postella e quella montagna di carne ch'egli ha il coraggio di chiamare la sua metà avrei voluto guarda in una di queste notti di pioggia e di vento ammalarmi per accrescerti il rimorso anche morire sì sono arrivato ad assaporare il tossico di queste voluttà ma io ahimè ho la pelle dura io e sei morto tu invece tu e per causa di lei lasciamelo dire ma poi non riesco a spiegarmi perché essi abbiano voluto assegnare un periodo così lungo al ritorno della loro felicità certo l'idea non poteva venire in mente a un disgraziato e forse a nessuno oggi al mondo farebbe piacere la certezza che di qui a trenta mil'anni si ripeterà questa bella fantocciata dell'esistenza nostra sono rimasto stordito momino come se mi avessero dato una gran legnata tra capo e collo tua moglie s'è alzata ed è scappata via per nascondermi un nuovo scoppio di pianto ma dalla fretta con cui il signor postella accolse questa spiegazione per vincere lo sbigottimento da cui tutti a quella vista fummo invasi sai che nel cimitero qualche volta avvengono pure gli sgomberi precisamente come in città sì i morti sgomberano o per dir meglio i vivi superstiti andando via da roma poniamo per domiciliarsi in un'altra città coi bauli e gli altri arredi di casa si portano via anche i loro morti ho comperato un lume lo vedi bello di porcellana col globo smerigliato prima non ne sentivo bisogno perché le sere le passavo da te e per venirmene a letto qua mi bastava un mozzicone di candela che spesso mi davi tu si è assicurato così che nessuno verrà più a molestarlo in casa di tua moglie ma d'altra parte poi ha temuto che io nel vedermi messo alla porta per risposta avrei chiuso la bocca al mio sacchetto e allora capisci è venuto tutto sorridente a farmi scuse e cerimonie che vorrebbero essere uncini per tirarmi a pagare io non so se quel baccellone di piano abbia mai posseduto un cervello certo è che ora se lo ha non lo tiene più in esercizio tale e tanta fiducia ripone in quello del marito che è uno sì ma basta secondo lei per tutti e due e ne avanza i piedi che pareva non potessero spiccicarsi da terra la schiena curva le mani tremule il collo proteso e quasi schiacciato sotto un giogo disumano di cui gli occhi risecchi senza ciglia nel chiudersi esprimevano il peso e la pena dunque può non esser vero oh dio come sono spesso imbecilli le persone scaltre non posso farle coraggio cara giulia perché sono più sconsolato di lei ho detto a tua moglie non vi ha trovato che sole lire cinquanta con le quali evidentemente dice non è possibile pagar la pigione di casa che scade il giorno quindici saldare alcuni conti con parecchi fornitori di commestibili e farsi un modesto abito da lutto di assoluta necessità ora capirai questa spesa a mano a mano crescente di qui a sette otto mesi tua moglie non potrà più certo sostenerla e allora che avverrà ma ella spera dice in uno sgombero i spiego eh comincia a far freddo e ho bisogno d'un soprabito nuovo e d'un nuovo parapioggia ho preso l'abitudine sai di stare ogni notte a guardare a lungo il cielo penso qualcosa di momino forse sarà ancora per aria sperduta qua in mezzo ai nuovi misteriosi spettacoli che gli saranno aperti davanti molte visite di condoglianza riceverà tua moglie momino e se fosse brutta e vecchia nessuna anche a costo di parer crudele bisogna che io ti abitui a queste notizie con l'andar del tempo temo non debba dartene di assai peggiori non ho potuto fare a meno di notarli perché capirai in una casa da cui è uscito un morto appena otto giorni fa quei fiori freschi ma forse erano dei vasi del terrazzino mentre scrivo in un bicchier d'acqua sul tavolino è caduto un insetto schifoso esile dalle ali piatte a sei piedi dei quali gli ultimi due lunghi finissimi atti a springare insomma momo faccio conto che la tua cassa sia già scoppiata e te lo dico tua moglie con l'ajuto del signor postella ha avuto il coraggio di farmi intendere chiaramente che a un solo patto avrebbe respinto la profferta di matrimonio di quel fratello del socio di napoli e sai a qual patto enfasi credesti di poterti permettere di prender moglie all'età tua e ti rovinasti non ci si pensi più tu sai che sentimenti nutra io per tua moglie tuttavia non dubitare ti darò frequenti notizie anche di lei intanto la lettera terminava con questa frase e fiducialmente la saluto fiducialmente dove va a pescarle le espressioni tuo cognato bada che è buffo sul serio non rammento più dov'abbia letto d'una antica credenza detta del grande anno che la vita cioè debba riprodursi identica fin nei menomi particolari dopo trenta mil'anni con gli stessi uomini l'uomo solo luigi pirandello nelle medesime condizioni d'esistenza soggetti alla stessa sorte di prima opponevo questa mia bella faccia di luna piena sorridente e stizzosa ti facevo uscir dai gangheri talvolta e dirne d'ogni colore a qualcuna più grossa tranquillissimo ti domandavo e come la ragioni te la pigliavi con me mi apostrofavi come se io poveretto che non mi sono mai occupato di politica rappresentassi davanti a te tutto il popolo italiano vigliacchi vigliacchi e quella sera che terribilmente indignato volevi dal terrazzino buttar giù nel fiume le tue medaglie garibaldine e le due stupidissime tartarughe marito e moglie tarà e tarù che ci davano motivo a tante sapientissime considerazioni là nel terrazzino pieno di fiori sostenere santo dio che sempre come tarù ne avevi sentito il bisogno tu d'una moglie che da un momento all'altro dio liberi avrebbe potuto scoppiare i portantini spiegarono naturalmente il fenomeno attribuendolo cioè a uno straordinario sviluppo di gas dissero i portantini che non ne avevano veduto mai uno simile e trattarono quella tua cassa come una cosa molto pericolosa non solo per loro ma anche per noi che assistevamo alla cerimonia perché sono nell'idea che c'è chi muore maturo per un'altra vita e chi no e che quelli che non han saputo maturarsi su la terra siano condannati a tornarci finché non avranno trovata la via giacer morto in una tomba gentilizia o nel campo dei poveri o nuda spoglia ai piedi d'un albero o in fondo al mare o dove che sia non è tutt'uno ugo foscolo dice prima di sì e poi di no per certe sue nobili ragioni sociali e civili ma sta pur sicuro che non hai perduto nulla di nuovo il mondo è sempre porco a un modo e sciocco forse un po peggio non credere che t'abbia un solo istante dimenticato i ha prima distratto dallo scriverti ogni sera la ricerca d'un nuovo alloggio san romé prego san romé venga qua così andranno un po più piano quelle benedette ragazze e per tenerlo con sé gli volle narrare la sua storia la generalessa come l'aveva narrata a tutti i villeggianti giù a sarli cercai di confortarlo di calmarlo ma il pover uomo in preda a un crescente tremor convulso di tutto il corpo annaspando con gli occhi fuggevoli caso ecco sissignore rispose dolcemàscolo ingollando poniamo che io su lo sporto tenga esposta un po di salsiccia putacaso ora vossignoria forse questo già stavo per dire di nuovo andasse al nipote e intero alla moglie l'usufrutto vita natural durante a patto s'intende che non avesse ripreso marito questa notizia fu commentata malignamente sotto sotto dal crocchio delle signorine roberto san romé se n'accorse dalla finestra vide quella smorfiosa della tani tutta cascante di vezzi ammiccare all'altra viperetta della bongi e si morse il labbro scese allo spiazzo per un ultimo tentativo pregare le signore che inducessero loro la cognata a venire lo affollarono di domande perché che ha si sente male oh guarda oh poverina ma come da quando pirandello seminato con le loro cacatine tra le tante virtù di cui erano ricche le iscrizioni di quelle pietre tombali troppe virgole forse e troppi punti ammirativi ma sì aspetta loverde il nome carlo ah carlo dunque come me ebbene non mi riconosci proprio sono io non mi vedi carlino bersi là quasi in mezzo alla stanzetta grazie la vedo riprese il mèndola dico perché la tieni lì è del cavalier piccarone eccellenza e volevano persuaderla che per questo sì ne avrebbe trovati quanti ne voleva e che poteva fare il piacer suo senza commettere la pazzia di perdere con un secondo matrimonio l'usufrutto dei beni del primo marito era maraviglioso i guardava fisso fisso e con gli occhiali facendomi quelle domande ma non aveva negli occhi se non l'ansia di scoprirmi nel volto se fosse sincera come la sua la mia amicizia e pari al suo il mio affetto per carlino c'era sì c'era qualcosa in tutti quei racconti che forse somigliava lontanamente ai miei ricordi erano forse quei racconti ricamati su lo stesso canovaccio de miei ricordi che sguardo rivolse la generalessa a quel savio uomo che dal tondo faccione dagli occhietti porcini spirava la beatitudine della più impenetrabile balordaggine eh sì proprio e non solo di me ma anche della maggiore delle mie sorelle parlava della quale era stata compagna di scuola fino al primo corso normale ma dunque se questo era il mondo se in questo mondo di fronte all'interesse non si capiva più nulla neppure il sentimento più santo quello dell'amor materno le aveva già avvistate da lontano quelle corna e gli pareva assai che gli amici non ne profittassero per qualche poetica allusione entrarono nel bosco basta so come le ho detto a chi appartiene il cane lo sanno anche questi due amici miei presenti al furto ora vossignoria uomo di legge mi deve dire semplicemente se il padrone del cane è tenuto a risarcirmi del danno ecco tutti lo dicono e lo credi anche tu va là due uh due testimoni per la verità tanto per lei quanto per me io a a lei balbettò i par chiaro figliuolo spiegò piccarone tu fai l'oste io debolmente gambe cesare gridò trasecolando il fratello che stava a guardare in estasi le prime stelle nel cielo crepuscolare mentre la mogliettina tutta languida cantava aveva voluto farle comprendere subito che s'era accorto di tutto e che avvertiva a ogni parola a ogni sguardo a ogni mossa di lei quando pepi era là e anche quando non lei per non affaticarsi troppo il cuore stancare no non si stancava la generalessa ma certo quanto più si va in là eh più si va piano lo sapeva bene il signor generale suo marito rimasto a sarli non se ne sarebbe accorto sta bene per la bontà di lei ma se qualche dissapore un giorno o l'altro fosse sorto com'era facile prevedere tra donne cioè tra lei e la moglie di lui l'una di fronte all'altra quasi suocera e nuora i due contadini si guardarono negli occhi dolcemàscolo alzò una mano per far loro cenno di non fiatare piccarone fingendo tuttavia di leggere si grattò il mento con una mano grugnì disse s'infocasse ecco disse san romé ritirandosi dora sarà pronta un momentino e andò al piano di sopra a picchiare all'uscio della camera della cognata che non s'era ancor fatta vedere corriamo tutti e tre insieme appresso al cane ma non riusciamo a raggiungerlo del resto anche a raggiungerlo vossignoria mi dica che avrei potuto farmene più di quella salsiccia addentata e strascinata per tutto lo stradone inutile raccattarla il ventaglio in mano le fremeva agitato convulsamente sotto il mento a smorzar le vampe della vergogna e della rabbia a spasso zia michelì le domandava dall'uscio velenosamente qualche vicina ma nossignori nessuno sentiva quella deliziosa cruda frescura d'ombra insaporata d'acute fragranze quel silenzio tutto pieno di fremiti di fritinii di grilli di risi di rivoli ma non pareva affatto povera generalessa almeno fino a una cert'ora del giorno non ostante la pinguedine lei di mattina era sempre poetica bei giovenchi dal quadrato petto erte sul capo le lunate corna dolci negli occhi nivei che il mite virgilio amava e che la proprietà lo zio gliel'ha lasciata solo per guardarla da lontano e che dovrà aspettare d'esser vecchio per potersi dire veramente padrone piccarone stette un pezzo a guardare dolcemàscolo come allocchito poi tutt'a un tratto abbassò gli occhi e si mise a leggere nel libraccio che teneva aperto su la tavola come ripeté il cognato perché non puoi che t'è accaduto dora alzò una mano alla testa e sospirò non vedi non mi reggo in piedi dal mal di capo ora avrebbero potuto distrarsi tutti quei cari signori ammirando come faceva la generalessa quasi per obbligo e il signor raspi per fare una piccola sosta e riprender fiato qua una cascatella spumosa là un botro scosceso e cupo all'ombra di bassi ontani andando al cannatello già e avrà veduto allora certamente che su lo sporto sotto la pergola tengo sempre esposta un po di roba pane frutta qualche presciutto piccarone accennò di sì col capo poi aggiunse misteriosamente dunque turco è stato glielo posso giurare signor cavaliere esclamò dolcemàscolo alzandosi in piedi e incrociando le mani sul petto per dar solennità ecco qua ho un biglietto per lei di carlino bersi ah carlino carlino mio proruppe giubilante il dottor palumba stringendo e accostando alle labbra quel biglietto quasi per baciarlo ma sai che mio marito stesso non si permetterebbe codesto tono con me t'ha lasciato detto ch'io ti debbo proprio ubbidienza intera caro mio tutore caro mio custode caro mio signor carabiniere tra i castagni intravide pepi seduto e assorto senza dubbio nel ricordo della gioja recente si fermò più dolcemàscolo lì per lì credette d'aver inteso male come dice ventuna lira ripeté placido piccarone qua ci sono due testimoni per la verità tanto per me quanto per te va bene tu sei venuto da me per un parere corna corna non vide altro che corna da per tutto san romé quel giorno le toccò poi quasi con mano se ero arrivato se stavo bene dov'ero alloggiato per quanto tempo intendevo di trattenermi in paese tutti con commovente unanimità ed era uscita per esempio sola per tempissimo dal villino costringendolo a correre come un bracco a scovarla nel bosco dei castagni a mezza via tra sarli e gori mento inchiodato sul petto e le labbra stirate per aguzzar gli occhi a guardare di sui cerchi degli occhiali i sentii subito riavere no niente neppure un briciolo di me della mia vita poteva essere in e allora il mèndola a giurare che parola d'onore la aveva veduta lui con gli occhi suoi la cassa da morto nel bugigattolo di sacramento non era più lui solo c'era anche antonia adesso che si diceva amica d'una delle mie sorelle e costei affermava d'avermi veduto tante volte piccino in casa mia quando veniva a trovare quella mia sorella e rimaneva pallida ombra di quel mio sogno lontano qualche altro era andato a finir male prestava umili servizi per campar la vita oh cattiva grugnì il signor raspi le bestie non ne mangiano qui la chiamano frujosa o scaletta non serve a nulla sa ma è un mio vezzo vossignoria forse non lo sa ma di questi giorni abbiamo il passo delle quaglie dunque per lo stradone cacciatori cani continuamente mentre ero più che sicuro della sua buona fede più che sicuro ormai d'essere stato uno sciocco a maravigliarmi tanto poiché io stesso avevo già sperimentato ma non era no non poteva esser bella per quel ragazzo già sotto i capelli biondi sulle tempie ne aveva tanti appassiti quasi bianchi bianchi sarebbero diventati domani stavo qua a studiare come vedi m'hai fatto perdere un'ora di tempo ventuna lira tariffa se non ne sei ben persuaso da ascolto a me caro va da un altro avvocato a domandare se mi spetti o no questo compenso pigliati tutte le donne che vuoi tutti i piaceri che vuoi a patto di non alzar mai gli occhi su me me n'andrò al podere a nascondermi dove andasti a nasconderti tu per non aver le mie carezze di madre e là resterò per sempre e non ti farai più vedere da me credo sia questa una delle più tristi impressioni forse la più triste che avvenga di provare a chi ritorni dopo molti anni nel paese natale prese anche il braccio del cognato per risalire pian piano a gori e col tono di voce più carezzevole gli domandò e di roberto ti sei divertito lei si era allora armata di quel suo riso dispettoso quasi accettando la sfida ch'era negli sguardi cupi e fermi di lui non voleva riconoscergli alcuna autorità su lei ecco c'era da considerar questo e i dissapori si sa come cominciano non si sa come possano andare a finire zia michelina si vide si sentì sola sola e come sperduta restò come basita però nell'accorgersi a un certo punto che nessuna di quelle vicine comprendeva e apprezzava il sentimento di lei ma quando mai perché se pure a quei miei antichi compagni come a tutti l'infanzia si rappresentava con la soave poesia della lontananza quando sul tardi avendo accompagnato la comitiva fino a sarli per la via più corta e risalendosene solo per il viale a gori a un certo punto giù nella valle questo questo perché che dite il cognato in luogo di rispondere uscì in una domanda curiosa i siete mai guardata allo specchio cara comare di fronte al terrore de due contadini dolcemàscolo contrasse il volto come per uno spasimo di riso o che non lo aveva nemmeno toccato quelli si chinarono sul giacente gli mossero un braccio scappate scappate o di aver conosciuto appena o di cui anzi mi durava qualche ingrato ricordo o d'istintiva antipatia o di sciocca rivalità infantile non voglio attaccar lite con nessuno badi fossi matto sono venuto qua per un semplice parere che vossignoria solo mi può dare ove tutto odorava delle abbondanti quotidiane provviste della campagna lontana e tutto aveva la solida quadratura dell'antica vita patriarcale che amava virgilio le corna giusto le corna disse la generalessa e tutti scoppiarono a ridere lui san romé il povero dottor palumba restò come fulminato levò le mani alla testa mentre il viso gli si scomponeva tra guizzi nervosi quasi pinzato da spilli invisibili sola sì l'aveva trovata sola sempre ma poi più d'una volta gli era parso di scorgere attraverso le stecche delle persiane pepi là a gori di notte presso il villino pepi che villeggiava a sarli come una buona mamma zia michelina gli fece coraggio gli raccomandò di pensar sempre a lei e che le scrivesse appena aveva bisogno di qualche cosa subito che subito lei si sarebbe data cura di contentarlo in tutto ritornavo a loro da un mondo che non era mai esistito se non nella mia vana memoria e facendo qualche timido accenno a quelli che per me eran ricordi lontani avevo paura di sentirmi rispondere ma dove mai ma un po la vanità un po le beffe della gente un po la parte che s'era assunta d'innamorato persuasero marruchino dopo due giorni di combattimento con se stesso ad andar di notte a picchiare alla porta della cascina di quel podere a spasso già avete comandi da darmi rispondeva dalla strada inchinandosi con una smorfia di dispetto che l'ombra dietro nel sole le rifaceva goffamente ora io i pareri figliuolo mio i consulti legali li faccio pagare venticinque lire tariffa quattro te ne devo di salsicce dammene ventuna e non se ne parli più basiti dolcemàscolo non pensò che nocio pàmpina detto sacramento dopo la visita e l'osservazione dell'assessore si fosse affrettato a mettersi in regola rimandando a destino quella cassa aveva veduta lui là la cassa da morto con gli occhi suoi pregustava le risate che avrebbero accolto il suo racconto bisbigliato con la vocina di pàmpina e non avvertiva neppure alla nuvola di polvere e al fragore che il biroccino sollevava per la corsa furiosa del cavalluccio tutto punteggiato in alto da certi pennacchietti d'un rosso cupo bellissimi come si chiamava quella pianta graziosa non ebbi il coraggio d'insorgere e di protestare ma dove mai ma quando mai chi è questo palumba io non l'ho sentito mai nominare cieco i sentivo raggelare dall'impressione che quelli ricevevano nel vedermi chieder notizia di certuni che o erano spariti o non meritavano più che uno come me se ne interessasse chiamiamo i nostri ricordi quel povero so che andate dicendo a tutti che voglio finire di rovinare vostro figlio mettendomi con qualcuno per fargli commettere uno sproposito appena torna da soldato domandò san romé affacciandosi a una delle finestre basse del grazioso villino azzurro dalle torricelle svelte e i balconi di marmo scolpiti a merletti e a fiorami si riaccostava ad essi si sforzava a parlare scacciando l'immagine viva scolpita di quel tradimento che gli pareva fatto a lui più che al fratello ignaro e lontano piccarone e perché non è mica morto no no eccellenza non sia mai disse pàmpina ma vossignoria saprà che il mese scorso gli morì la moglie povero galantuomo e con ciò lei se c'era differenza d'età che c'era sì ma non poi tanta com'ella si figurava questa differenza quasi spariva per la perfetta conservazione e la florida salute di lei che certo era di quelle donne che non invecchiano mai esasperata zia michelina ripeté alle vicine il suo proponimento di dar moglie al nipote subito appena di ritorno e di farlo padrone di tutto e contento approvarono quelle oh sì e la lodarono molto il signor raspi da lontano si mise a ridere in una sua special maniera come se frignasse e domandò al casòli e con un gesto furbesco che gli era abituale strizzò un occhio e con l'indice teso si tirò giù la palpebra dell'altro che via avesse trovato non volle dire disse che aspettava dalla campagna i due contadini che erano stati presenti la mattina al furto della salsiccia ma una più viva maraviglia provai nel ritrovarmi d'improvviso intimo amico di tanti che avrei potuto giurare di non aver mai conosciuto entrò nel chiosco esclamando con finta ammirazione gran bel cane gran bella bestia che guardia vale tant'oro quanto pesa ma uno strillò manca pepi s'è affogato in via della buffa aggiunse la generalessa de robertis togliendosi dal braccio il seggio a libriccino per mettersi a sedere i vogliono tutti ma nessuno per moglie perché pare a tutti una pazzia ch'io debba perdere il mio sposando un altro voi solo non potete crederlo sapendo perché voglio farlo ebbene sposatemi voi ma si ricordò in un lampo di ciò che il mèndola aveva detto la mattina là nella trattoria e all'improvviso in quella cassa vuota che aspettava e sopravveniva ora al punto giusto come chiamata misteriosamente vide il destino senza dubbio dora gli sarebbe andata incontro pian piano venendo giù da gori poi certo avvistandosi da lontano avrebbero lasciato il viale lei di sopra lui di sotto e sarebbero scesi nella valle boscosa del sarnio libera d'ogni obbligo di fedeltà non doveva dar conto a nessuno se si metteva con questo o con quello a sentir questi discorsi zia michelina si macerava dentro dallo sdegno che c'entra pepi domandò lei accigliandosi lievemente mal di capo mal di capo anche lui e non é venuto rispose san romé pigiando su le parole e mi dissero che tanto affetto una così ardente simpatia dimostrava per me in tutti quei racconti che io pur provando per qualcuno di essi che mi fu riferito più dolcemàscolo lo guardò in faccia perplesso se ridere o piangere non volendo credere che dicesse sul serio e parendogli tuttavia che non scherzasse gente dora s'intrecciò sul capo le belle mani inanellate lasciando scivolar su le braccia le ampie maniche dell'accappatojo sorrise impercettibilmente strizzò gli occhi un po miopi e disse ma non me n'ero composta una anch'io per mio conto ch'era subito svanita appena rimesso il piede nel mio paesello natale gli ero stato un'ora di fronte e non mi aveva riconosciuto ma sfido vedeva entro di sé carlino bersi partiva senza neanche venire a salutarla ebbene sì forse meglio così e per quel contadino gli mandò una buona sommetta di danaro e la sua materna benedizione sentì finirsi lo stomaco san romé ascoltando gli amorevoli consigli di tutte quelle ipocrite nelle quali aveva sperato ajuto e che invece ma sì pallidina ma sì le si vede dagli occhi oh caro palumba ma guarda quanto me ne dispiace la moglie povero palumba e quanti figliuoli gli ha lasciati lasciato s'immaginavano invece che ancora bella com'era insofferente della vedovanza cercasse piuttosto qualcuno con cui darsi bel tempo aveva scritto cinque sei sette volte al marito ch'ella di gori ne aveva già fin sopra gli occhi e che venisse subito subito a prenderla quand'ecco para para udì gridare a squarciagola dall'osteria del cacciatore che un tal dolcemàscolo teneva lì su lo stradone era famoso in paese gerolamo piccarone avvocato e al tempo dei borboni cavaliere di san gennaro per la spilorceria e la furbizia fu così viva questa impressione e gli fece tale impeto dentro ch'egli sentì a un tratto quanto fosse ridicola la parte che rappresentava da circa tre mesi da quando cioè suo fratello cesare era venuto a lasciar la moglie a gori a causa a causa d'un certo mal di capo che ho dovuto simulare per sottrarmi alla gita passato sai caro passato del tutto me nient'affatto negò piccarone se non l'ho mangiata io l'ha mangiata il mio cane dunque si dice a occhio due chili va bene a due lire il chilo faccia come crede ho saputo tutto m'hanno riferito tutto l'avete gridato ai quattro venti che non è stato giusto perché posso vivere ancora trenta e più anni io e che vostro figlio potrebbe anche morire prima ch'io gli lasciassi l'usufrutto della proprietà e che con essi prima di sera si sarebbe recato alla villetta di piccarone il mèndola rimontò sul biroccino senza bere gaglio e ficarra saldarono il conto e dopo aver consigliato all'oste di piantare per il suo meglio quell'impresa di farsi pagare andarono via non era una buona ragione ma avendo sempre chiamato compare il fratello per via di quel battesimo credeva di dover chiamare comare anche la seconda cognata che si fanno belli dell'amicizia di chiunque fuori del cerchio del paesello nativo sia riuscito a farsi comunque un po di nome anche di ladro emerito lui e provai avvicinandomi a questo e a quello degli antichi compagni d'infanzia e di giovinezza una segreta indefinibile ambascia perché tutto stava che lei non volendo sposare suo figlio non si mettesse con altri e che il beneficio dell'usufrutto restasse in famiglia aveva deciso lì per lì di fare quell'ispezione al cimitero promessa ai colleghi della giunta e rimandata per tanti giorni non bastano i vivi pensava salendo al poggio danno da fare anche i morti in questo porco paese cappellone un due povero marruchino senza figli del primo letto lo zio gli s'era tanto affezionato che rimasto vedovo non aveva voluto ridarlo al fratello di cui era figliuolo quattro giorni dopo venne alla casa di zia michelina il cognato padre di marruchino che dal giorno della morte del fratello non s'era più fatto vedere a causa del testamento ne doveva aver messi da parte parecchi a chi li avrebbe lasciati alla sua morte non aveva parenti né prossimi né lontani e i biglietti di banca magari sì avrebbe potuto portarseli giù con sé in quella bella cassa da morto che s'era fatta riporre si scambiavano occhiate qualcuno anche per chiasso la chiamava ps ps come si fa con le donne di mal affare l'uomo solo luigi pirandello lei tirava via più rossa che mai senza voltarsi col cuore che le ballava in petto finché non potendone più andava a ficcarsi in qualche chiesa il mèndola non volle più né sapere né veder altro non gli parve l'ora di giungere al paese per spargervi la nuova di quella cassa da morto che piccarone aveva fatto riporre per sé esci fuori risponderai anche d'ingiurie a un galantuomo che galantuomo ruggì dolcemàscolo afferrandogli quel braccio e scotendoglielo furiosamente ma è mai possibile smaniavo tra me e me con crescente orgasmo è mai possibile che di questo palumba soltanto io non abbia serbato alcun ricordo la più lieve traccia nella memoria chiosco dolcemàscolo ne trasse uno avanti presso la tavola dicendo ai due contadini sedete là voi vengo da vossignoria uomo di legge per un parere il mèndola il gaglio il ficarra scoppiarono a ridere il mèndola disse te li sali caro mio dolcemàscolo alzò un pugno schizzò fiamme dagli occhi e ad annunziare che il padroncino partiva il giorno dopo perché la licenza era spirata zia michelina guardò a lungo in faccia quel contadino come intronata fargli da moglie alla fin fine non voleva mica dire andare alla guerra che storie zia michelina rimase a piangere per più giorni di fila l'uomo solo luigi pirandello vennero le vicine a confortarla e si sfogò con esse senza poter frenare ancora le lagrime bisogna assolutamente dissi a me stesso ch'io vada a vederlo e che gli parli io non posso dubitare di lui egli è qua per tutti di fatto l'amico più intimo di carlino bersi e come vecchiaccio gli gridò zia michelina mettendomi con voi ah brutta bestia e gli interessi di vostro figlio che predicate e difendete da un anno finirebbero così trattandosi di voi sapeva ormai ciò che le restava da fare appena marruchino ritornò da soldato e le si presentò più magro e più torbido di com'era venuto in licenza gli disse ma poco dopo all'improvviso non potendo interessarsi di quelle vuote chiacchiere era riassalito da quell'immagine e si sentiva schernito da quella gente qualcuno era morto poco dopo il mio allontanamento dal paese e quasi non si serbava più memoria di lui ora immagine sbiadita attraversava il tempo che per lui non era stato più ma non riusciva a rifarsi vivo nemmeno per un istante piccarone con le ciglia aggrottate e gli occhi socchiusi grugnì più volte assentendo col capo a quegli elogi poi disse che volete sedete e indicò gli sgabelletti di ferro disposti giro giro nel chiosco mani ma vossignoria mi deve perdonare se da povero ignorante come sono ho fatto debolmente un giro così lungo per venirle a dire che vossignoria deve pagarmi la salsiccia perché il cane che me l'ha rubata è proprio il suo turco cavaliere mio ora che il treno ha fischiato quando il vecchio marruca morì il nipote marruchino come lo chiamavano aveva circa vent'anni e stava per partire soldato tutto quel giorno che non hanno alcun fondamento di realtà quelli che noi chiamiamo i nostri ricordi quel povero dottor palumba credeva di ricordare s'era invece composta una bella favola di me non è vero non è vero ditelo voi ma non erano per nulla stupiti quei due portantini da che avevano portata appunto quella cassa da morto tutti tutti gli rispose a una voce dal verde spiazzo ancor bagnato e luccicante di guazza la comitiva dei villeggianti ravvivati dalla gaja freschezza dell'aria mattutina essendo venuti su da sarli a piedi quattro lire benone ora dimmi un po figliuolo mio venticinque meno quattro quanto fanno ventuno se non m inganno ene i dai ventuna lira e non ne parliamo più cantava sussultò al grido e gli s'avvicinò con dora la quale vedendolo scoppiò in una di quelle sue interminabili risate tu qua fece san romé e quando sei arrivato podere tempestò per ore e ore tra un furibondo abbajare di tutti i cani dei dintorni nelle tenebre notturne finché lei non scese ad aprirgli mi informarono che non passava giorno che quel dottor palumba non parlasse di me a lungo raccontando con particolari inesauribili non solo i giuochi della mia infanzia le birichinate di scolaretto e poi le prime ingenue avventure giovanili disse che avendo ottenuto ciò che desiderava e per cui aveva tanto combattuto non aveva nessuna ragione di commettere quel delitto portò tanti testimoni che erano a conoscenza del suo sentimento delle sue oneste intenzioni e delle opposizioni e minacce di lei e tanto più mi dolgo della mia crudeltà in quanto quel poverino dovette credere senza dubbio ch'io avessi voluto prendermi il gusto di smascherarlo di fronte al paese con quella burla piccolezze se non che entrando nel bugigattolo del custode a destra del cancello il mèndola restò e quella lì capo san romé strinse le pugna impallidì con gli occhi gonfi d'ira anche tu proruppe e temi niente niente che ti prenda la febbre eh ma guarda un po che combinazione il signor pepi questa poesia certamente non aveva potuto mai prendere nell'anima loro quella consistenza che aveva preso nella mia avendo essi di continuo sotto gli occhi il paragone della realtà misera angusta monotona e dava del lei rispettosamente a coloro coi quali da fanciullo e da giovanetto trattava da pari a pari qualche altro era stato anche in prigione per furto ti do tre giorni se in capo al terzo giorno non mi avrai pagato sta pur sicuro figliuolo mio che ti cito ma signor cavaliere scongiurò di nuovo dolcemàscolo a mani giunte alterandosi però in volto improvvisamente ah perciò disse accostandoglisi con le mani levate e contratte perciò è così ladro il suo cane l'ha addottorato lei piccarone si levò in piedi torbido levò un braccio gli altri due a loro volta presero a narrare di piccarone altre prodezze già note il mèndola voleva rimontar subito sul biroccino ma quelli avevano già ordinato a dolcemàscolo un bicchiere per l'amico assessore e volevano che questi bevesse lei che restava sola amara lei a custodirgli per suo conforto la cameretta il lettino la guardaroba e ogni cosa così come la lasciava una mia illusione una mia finzione d'allora e vani perciò tutti i miei ricordi eh cominciò a fare il cognato dimenando il capo dimenandosi tutto sulla seggiola sempre con quel sorrisetto ambiguo negli occhi e sulle labbra è appunto questo il guajo cara comare appunto questo uh tanta signora mia c'è tempo sbuffò san romé da dieci a dodici chilometri ora però entreremo nel bosco oh bello oh bello ripeté la generalessa ma certo un po di riposo le farà bene quanto ci duole quanto ci dispiace roccia balda è lontana non potrebbe far tanto cammino dove avevo passato l'infanzia e la prima giovinezza ch'esso pur non essendo in nulla mutato non era affatto quale era rimasto in me ne miei ricordi quei signori sarebbero potuti andare più agevolmente e più presto da sarli ed eran venuti su a gori apposta per prender dora e lui non poteva dunque in nessun modo con nessuna scusa rimandarli indietro temo finanche che mi prenda la febbre roberto san romé ebbe la tentazione di tirarle una spinta da mandarla a schizzar fuori della finestra ah quanto gli avrebbe fatto bene al cuore per votarselo di tutta la bile accumulata in quei tre mesi sapeva che non avrebbe avuto mai figliuoli da parte sua robusto però e ben piantato come un albero da ombra e non da frutto aveva sempre tenuto a dimostrare che se frutti non ne dava questo non dipendeva da scarso vigore pareva beatrice cenci come esclamò restando ancora così son tutti giù che t aspettano i dispiace disse dora socchiudendo gli occhi ma io non posso venire alla fine come un forsennato se ne scappò via a passar gli ultimi giorni della licenza in uno dei poderi più lontani dal paese nel vederlo scappar via così ripensando al modo con cui la aveva guardata sottraendosi alle sue premure materne alle sue carezze nato nandino lei aveva saputo far le cose per bene aveva dato il bambino a balia e aveva sposato bisogna sempre saper fare le cose per bene caro mio partito marruchino si diede tutta al governo dei poderi e delle case come un uomo negli ultimi tempi non potendo più lo zio a causa le ferrovie non viaggio l'illuminazione non esco di sera non pretendo nulla io grazie non voglio nulla un po d'aria soltanto per respirare l'avete fatta anche voi l'aria debbo pagare anche l'aria che respiro e di tanto in tanto si voltavano indietro a spiare se mai egli stesse in orecchi su l'ultimo prato in declivio stavano a guardia d'alcuni giovenchi due brutte vecchie rugose e rinsecchite intente a filar la lana all'ombra dei primi castagni del bosco attraversando tra i prati cinti di altissimi pioppi i primi ceppi di case frazioni di gori tutte sonore d'acque correnti giù per borri e per zane e vedendo san romé pallido e taciturno vollero esortarlo a gara a non apprensionirsi tanto due amici bartolo gaglio e gaspare ficarra cacciatori accaniti seduti davanti all'osteria sotto la pergola s'erano messi a gridare a quel modo credendo che il cavalluccio avesse preso la mano al mèndola possibile possibile non osò mandare nessuno a prender notizie di lui al podere pochi giorni dopo un contadino venne a ritirar la valigia e il cappotto di soldato ah che serpe mio dio che serpe mi sono allevata in petto via via via per prudenza il cognato si ritirò vedendosi d'improvviso un cane sotto gli occhi assalito da un dubbio atroce si domandava questo l'ho mangiato qui quest'altro l'ho mangiato lì ma questo diavolo di cane dove l'ho mai mangiato non lo avevo mai veduto di sicuro né egli aveva mai veduto me buff com'ha detto scusi che credevano tutti che la vera interessata fosse lei che volesse rimaner padrona di tutto e tener soggetto il nipote questo credevano interessata lei e che intanto avendo saputo della disgrazia capitata al suo dilettissimo amico dottor palumba ha mandato subito me filippo buffardelli a far non quale io ero ma com'egli mi aveva sempre sognato ecco ed ero andato a svegliarlo da quel suo sogno disperazione che disperazione più volte la zia lo pregò lo scongiurò di confidargliela marruchino rispose sempre che non poteva che non sapeva eh innamorato certo ci voleva poco a intenderlo e cominciò a imprecare all'infame servizio ferroviario poi a domandarmi se ero amico di carlino da molto tempo se stavamo insieme anche di casa a roma non era mai stata quella vita se non in me ed ecco al cospetto delle cose non mutate ma diverse perché io ero diverso quella vita mi appariva irreale come di sogno istruzione obbligatoria e se voglio restar somaro nossignore istruzione obbligatoria tasse e piccarone paga che si sente lui si guardò bene dal dichiarare il male che accusava la cognata ma lo dichiarò lei dora poco dopo là come se nulla fosse a quelle signore e volle anche aggiungere calcando su la voce di carlino commediante e marionettista e cavallerizzo e lottatore e avvocato e bersagliere e brigante e cacciatore di serpi e pescatore di ranocchie e assicurar quelle buone signore quelle care signorine che lui non era punto in pensiero per il male della cognata e ch'era anzi lieto lietissimo di trovarsi in così bella compagnia per tutta la giornata vani allo stesso modo e inconsistenti e per di più spogliati d'ogni poesia immiseriti resi sciocchi come rattrappiti e adattati al misero aspetto delle cose all'affliggente angustia dei luoghi e astutamente attraverso un faticoso garbuglio di parole le fece alla fine intendere che non per gli altri soltanto ma anche per lui sarebbe stata una pazzia una solenne pazzia sì ebbene non sono per lui un gran burlone gli dirò che ho voluto fargli questa burla molti degli antichi compagni quasi tutti avevano stentato in prima a riconoscermi l'africa l'asia le montagne che c'erano i fiumi i laghi le città ma a lui bastava conoscer bene il pezzetto di terra in cui dio aveva voluto farlo nascere più ingegno di così con me questi due poveracci ch'erano entrati nella bottega per comperarsi un po di companatico prima di recarsi in campagna al lavoro è vero sì o no comare e aveva negli occhi e sulle labbra un sorrisetto ambiguo impacciato calvo secco coriaceo e uno costantino eccolo lì guardia di città pezzo d'impertinente che si divertiva a sorprendere in contravvenzione tutti gli antichi compagni di scuola era difatti una bellissima cassa da morto lustra di castagno con borchie e dorature fatta proprio senza risparmio ah se veramente fu un lampo balzò in piedi corse a guardarsi allo specchio sì per vedere andava ancora vestito alla moda del ventuno portava la barba a collana tozzo rude insaccato nelle spalle con le ciglia sempre aggrottate mio figlio gli gridò pensare una cosa simile mio figlio per me gliel'avrete messo in mente voi demoniaccio tentatore voi che non vi siete dato mai pace per quel maledetto testamento roberto san romé fece istintivamente un passo quasi per trattenerla e rimase tutto vibrante innanzi all'uscio chiuso con le mani alle guance come se lei con quel riso gliel'avesse sferzato ma io riconosco il cane so a chi appartiene u un momento interruppe a questo punto piccarone non c'era il padrone più là un ciottolo nel rivo vestito d'alga su cui l'acqua si frangeva come se fosse di vetro suscitando una ridda minuta di scagliette vive e lui non poteva trarsi indietro l'aveva proposta lui quella gita a roccia balda aveva mandato già avanti la colazione per tutti lassù intanto dallo spiazzo la comitiva impaziente gli gridava di far presto s'eran levati tutti a bujo giù a sarli per fare pian piano la salita fino a gori non si diceva intristito per la durezza della vita militare o per la lontananza dai luoghi cari dalle persone care tutt'altro diceva anzi che voleva rinnovar la ferma e non ritornare mai più in paese per una certa disperazione che gli era entrata se al cospetto d'una realtà così diversa mi si scopriva illusione la mia vita d'allora que miei antichi compagni vissuti sempre fuori e ignari della mia illusione com'erano chi erano e di carlino quando cadde da un terrazzo su un pagliajo e sarebbe morto se un enorme aquilone non gli avesse fatto da paracadute e di carlino io stavo ad ascoltarlo sbalordito no che dico sbalordito quasi atterrito baci saluti altre raccomandazioni e per non far troppo tardi e perché la colazione era già partita per roccia balda finalmente s'avviarono dolentissime di lasciarla portandosi quel bravo quel gentile san romé che aveva avuto la felicissima idea di una gita così piacevole né si fermarono lì doveva andar con loro senza meno e certamente in quel giorno ah povero cesare come annunziare intanto che anche dora come pepi giù a sarli aveva il mal di capo chiamava siatemi tutti testimoni che non l'ho nemmeno toccato questa lo chiamava l'aveva fatta metter da parte per sé ed eccola qua che viene perché doveva morire e prendendo per le braccia i due portantini per scuoterli dallo stupore ma poiché cesare su questo punto non s'era nemmeno curato di risponderle e con la scusa di certi affari da sbrigare se la spassava liberamente a milano per dispetto là s'era attaccata a quel signor pepi che le faceva una corte scandalosa con le maniche della camicia rimboccate su le braccia pelose si riscosse sospirando di io e nelle uaglio sto quagliando propriamente a sentire i loro discorsi ecco allora avrebbe lasciato tutto al nipote a questo perfido che la voleva che voleva la sua mamma per il danaro glielo avrebbe buttato in faccia e avrebbe dimostrato a tutti che non s'opponeva per questo io io stessa appena ritornato gli avrei detto simonello mio scegliti una buona compagna portala qui tu sarai il padrone io godrò della tua felicità e alleverò i tuoi figliuoli com'ho allevato te il destino che s'era servito di lui della sua mano s'afferrò la testa e si mise a gridare eccola eccola questa lo chiamava io dubito di me carlino bersi finché non lo vedo che si scherza c'è tutta una parte della mia vita che vive in un altro e della quale non è in me la minima traccia normale perdio quest'ultima notizia m'afferrò dirò così per le braccia e m'inchiodò lì a considerare che infine qualcosa di vero doveva esserci nella sviscerata amicizia di questo palumba per me male lingue dicevano ch'era fatta di sassolini trovati per via e sospinti fin là a uno a uno coi piedi dallo stesso piccarone il quale era pure un dottissimo giureconsulto e uomo d'alta mente e di profondo spirito filosofico è mai possibile ch'io viva così in un altro a me del tutto ignoto senza che ne sappia nulla oh via via non è possibile no gli dico che carlino è dovuto ritornare a rotta di collo a palermo per rintracciare alla dogana i nostri bagagli con tutti gli attrezzi e il mio più intimo amico a detta di tutti era un certo dottor palumba mai sentito nominare il quale poveretto sarebbe venuto certamente ad accogliermi alla stazione se da tre giorni appena non avesse perduto la moglie facciamo così caliamo la sant'anima dice pulitamente con quella di zinco che sta dentro e questa me la riponi servirà anche per me uno di questi giorni sull'imbrunire manderò a ritirarla segui gli antichi figlio mio so poi quant'era coscienzioso vossignoria nella professione dei giovani avvocatucci d'oggi poco mi fido le lettere che ora mandava dal reggimento erano l'unico conforto di zia michelina quantunque attraverso lo stento che le costava il decifrarle tre eh già sì dovevano esser tre e piccini tutti e tre sicuro perché aveva sposato da poco meno male però che aveva in casa una sorella nubile adesso sai che se un cane ti ruba la salsiccia il padrone del cane è tenuto a fartene indenne lo sapevi prima no le cognizioni si pagano caro mio ho penato e speso tanto io per apprenderle credi che ti faccia celia era cresciuto aveva vent'anni e lei che non ne aveva ancora quaranta si considerava già vecchia piansero molto l'una e poiché zia michelina oppressa dall'onta s'era messa a piangere prendendo questo pianto come remissione per confortarla e dimostrarle che marruchino aveva ben ragione se si era innamorato di lei ripeté il consiglio d'andarsi a guardare allo specchio furiosa ch'egli non voleva questo ch'egli voleva esser capito capito capito smarrita stordita zia michelina stava a domandarsi ancora che cosa dovesse capire quando improvvisamente mortificato una sciocchezza signor cavaliere disse saranno stati una ventina di rocchi poco più poco meno non mette quasi conto di parlarne no no rispose piccarone fermo dimmi quant'è te la devo e te la voglio pagare di dirlo alla mamma sua che avrei fatto di tutto per contentarlo voi lo sapete cognato l'ho trovato qua di due anni orfano di madre e l'ho allevato io come se fosse mio ma le cose erano dove e quando era mai stato per me questo palumba ero insomma come quell'ubriaco che nel restituire in un canto deserto la gozzoviglia di tutta la giornata fine suo cognato il padre di marruchino quel brutto secco sudicio avaraccio a cui non pareva l'ora che il figlio diventasse padrone dell'eredità dello zio forse fino a quel giorno non era accaduto nulla di grave ma ora ecco qua ad onta di tutte le sue diligenze si vedeva come preso al laccio era evidente evidentissima un'intesa tra i due tra il pepi e dora un suo libro su lo gnosticismo un altro su la filosofia cristiana erano stati anche tradotti in lingua tedesca dicevano ma era malva di tre cotte piccarone cioè nemico acerrimo di ogni novità un certo imbarazzo e anche un certo sdegno e avvilimento perché o non riuscivo a riconoscermi in l'uomo solo luigi pirandello esso o mi vedevo rappresentato in una maniera che più sciocca e ridicola non si sarebbe potuta immaginare non diversa per loro come diversa appariva a me adesso domandai notizia di tanti e con maraviglia ch'era a un tempo angoscia e dispetto vidi a qualche nome certi visi oscurarsi bravo sì tanto per me quanto per te dici bene le tasse ingiuste caro mio non voglio pagare ma quel ch'è giusto sì lo pago volentieri l'ho sempre pagato ma egli giurò e spergiurò di non averla uccisa lui ma che s'era uccisa da sé per aver egli voluto ciò che ogni marito è in diritto di pretendere dalla propria moglie lo mandò via e non volle più rivederlo fino al giorno stabilito per le nozze l'uomo solo luigi pirandello andò in chiesa e al municipio vestita di nero la generalessa san romé non poté più reggere e la lasciò col raspi di là quelle pettegoline la bongi la tani tenendosi per la vita avevano attaccato un discorsetto fitto fitto interrotto da brevi risatine io non ho voluto dirgli nulla per non guastargli il divertimento che pareva gli stesse tanto a cuore i dispiace solamente aggiunse che l'ho tenuto forse in pensiero a causa ma piuttosto con un cane mi metto allora anziché con voi laido vecchiaccio puh e zia michelina se n'andò su le furie né c'era alcuna probabilità di liberarsi prima di sera con quel bravo signor bortolo raspi di sarli che pesava a dir poco un quintale e mezzo e a piedi era no e perché dunque dopo colazione quel bravo signor bortolo raspi cavò di tasca il fazzoletto vi fece quattro nodini a gli angoli e se lo pose sul testone sudato ma per mostrargli anche lui due bei cornetti su la fronte celia ma sissignore confessò dolcemàscolo con le lagrime in pelle aprendo le braccia io le abbono le salsicce signor cavaliere sono un povero ignorante mi perdoni e non ne parliamo più davvero i due contadini si precipitarono per trattenerlo ma tutt'a un tratto che è che non è il vecchio si abbandonò appeso inerte per quel braccio alle mani violente di dolcemàscolo e come questi allibito le aprì quanto fossero buffe quelle sue premure quella sua mutria quella sua sorveglianza col tatto col garbo egli si lusingava d'esser riuscito finora a impedire che lo scandalo andasse tropp'oltre e diventasse irreparabile risposi alla meglio compreso com'ero e commosso da quella maraviglia poi lo spinsi a parlare di me no no che era un'infamia era una perfidia ma se almeno per un altro ecco se almeno ho mal di capo veramente e basta così si ritirò nella camera attigua sbattendo l'uscio ci mise il paletto e gli mandò di là un'altra bella risata si voltò di scatto e si vide venire incontro la cognata col capo appoggiato languidamente alla spalla d'un uomo che la teneva per la vita roberto san romé sentì stroncarsi le gambe perché la generalessa volle saper da lui come si chiamassero quei due picchi cinerulei di là dall'ampia vallata ma per fargli vedere che gli facevano le corna là da lontano anche i due picchi di monte merlo io che cosa che vuoi da me che debbo capire quante più carezze gli prodigò tanto più furioso divenne perché via in fin de conti era una lieve indisposizione che sarebbe presto passata e il pover uomo dovette allora sorridere zitto dunque no che zitto m'affrettai a dimostrare anch'io una vivissima premura di conoscere intanto la recente disgrazia di quel mio povero intimo amico senti svergognato so perché vuoi sposare e questo agli occhi miei in parte ti scusa tu vuoi che sposi io perché perda tutto e tu resti padrone ebbene per questo solo ti sposo vado a presentarmigli sotto un finto nome gli dico che sono il signor il signor buffardelli ecco amico e compagno d'arte e di studio a roma di carlino bersi venuto con lui in sicilia per un'escursione artistica era per loro la cosa più naturale del mondo che trovassero morto l'avvocato piccarone si strinsero nelle spalle e l'uomo solo luigi pirandello ma sì dissero eccoci qua il cielo era splendido e non c'era davvero pericolo che si rovesciasse uno di quegli acquazzoni improvvisi così frequenti in montagna a interromper la gita vedevano me qual ero adesso e ciascuno di certo mi vedeva a suo modo e sapevan degli altri loro sì sapevano come s'eran ridotti veduto e sentito anche qualche volta sentito che sanno di rena figliuolo capirai la polvere dello stradone basta vieni al caso pure sprofondato nel cordoglio della sciagura recentissima però il dottor palumba agli amici andati a fargli le condoglianze aveva chiesto con ansia di me apposta più d'una volta non potendone più era stato sul punto di piantarlesi di l'uomo solo luigi pirandello faccia e di gridarle bada dora son tomo da rompergli il grugno io a quel tuo spasimante e se non ne sei persuasa te ne faccio subito la prova piccarone alzò il mento alzò le mani non sento ragioni ti cito dolcemàscolo allora perdette il lume degli occhi l'ira lo acciuffò ero sicuro che se così avessi detto si sarebbero tutti allontanati da me con paura correndo ad annunziare ai quattro venti sapete carlino bersi è impazzito dice di non conoscere palumba di non averlo mai conosciuto o meglio che sì lo apprezzavano e ne tenevano conto ma tenevano anche conto del sentimento di lui di marruchino e delle condizioni infelici in cui quel testamento dello zio lo aveva lasciato ma perché infelici perché e sentendosi diventar rossa rossa si sarebbe messa a piangere ma proprio a piangere come una ragazzina ora tutti quasi capissero ch'era uscita di casa non per bisogno ma per mettersi in mostra si fermavano per vederla passare ma che dice vossignoria gli risposi ma lui stà zitto dice senti questa cassa figliuolo mio mi costa più di vent'onze bevesse dolcemàscolo però era rimasto lì come un ceppo dolcemàscolo ohé gli gridò il gaglio l'oste col berretto di pelo a barca buttato a sghembo su un orecchio senza giacca pareva andasse in cerca di se stesso del suo spirito che si smarriva e volesse trattenerlo arrestarlo e non si dava pace e seguitava a balbettare con la spagnoletta di pizzo e il ventaglio le scarpine lucide dai tacchetti alti ben pettinata e con quell'impaccio particolare delle donne che non vogliono mostrare il desiderio d'esser guardate e che è pure un'arte per farsi guardare ragion per cui s'era scelta giovanissima la nuova sposa e della scelta non s'era pentito zia michelina di sangue placido d'indole mite subito s'era sentita a posto in quella casa di contadini arricchiti e apriva e chiudeva le mani affondandosi le unghie nelle palme quindi notando che quegli altri si accorgevano del suo irrequieto malumore e che tuttavia ora non gli dicevano più nulla come se paresse loro naturalissimo scappate dolcemàscolo li guardò entrambi come inebetito scappare s'intese in quel punto cigolare una banda del cancello e si vide la cassa da morto nella notte stessa dopo un'ora appena livido sgraffiato in faccia al collo alle mani se ne fuggì e giunto all'alba al paese corse a chiudersi in casa bada riprese allora zia michelina tu hai giurato sappi ragazzo ch'io sono capace di tutto d'ucciderti o d'uccidermi se non stai al patto e non mantieni il giuramento bada per sé dunque il mio paesello non aveva quella vita di cui io per tanto tempo avevo creduto di vivere quella vita che per tanto altro tempo aveva nella mia immaginazione seguitato a svolgersi in esso e la terza parca dov'è domandò loro forte seriamente biagio casòli quelle risposero che non lo sapevano e allora il casòli si mise a declamare perché il sentimento cangiato non riesce più a dare a quei luoghi la realtà ch'essi avevano prima non per se stessi ma per lui ed era cominciato allora il supplizio di san romé si poteva dare ufficio più ridicolo del suo far la guardia alla cognata che nel vederlo così vigile e sospettoso e costretto a usar prudenza pareva glielo facesse apposta s'era infatti appartato in quella sua villetta ritirato dalla professione che pure fino a pochi anni addietro gli aveva dato lauti guadagni che tutti parenti e amici sapute le disposizioni del testamento tutti d'accordo avevano pensato che lodevolmente la cosa si potesse accomodar così e che questo era segno che nessuno ci vedeva il male che voleva vederci lei zia michelina si sentì riassalire improvvisamente dall'orrore di quel primo sospetto ma misto di schifo questa volta scattò in piedi no e perché dunque più tardi cioè quando finalmente arrivarono a roccia balda e tutti dall'alto si misero ad ammirare la vista maravigliosa della valsarnia ma dissero tanto per dire badiamo così per ragionare dissero che pure non era la stessa cosa per il giovine e che altra cosa allora ora come io non nego il tuo diritto al risarcimento così tu non negherai il mio per i lumi che m'hai chiesti e dora scoppiò in una risata interminabile poi si levò in piedi gli s'accostò reggendosi con una mano la benda su la fronte e gli disse peccato mortale il cognato per quanto in prima sconcertato non si diede per vinto si mostrò offeso dell'accusa disse che lui non già già sì sì come no me ne ricordavo benissimo gli aveva fatto da madre quella sorella nubile oh tanto buona tanto buona anche lei carmela bella la vedi per la sant'anima capirai non ho badato a spese ma ora la comparsa è fatta dice che se ne fa più la sant'anima di questa bella cassa sottoterra peccato sciuparla dice per un vecchio della sua età potesse ancora esser tanto bella e piacente da esser chiesta in moglie per la sua bellezza soltanto ecco ecco la accompagnò fino qua a piedi attempatello com'è sissignore poi mi chiamò dice senti sacramento non scappa una mese avrai anche me patriarcale s'era mostrata paga del marito pur di tant'anni maggiore di lei e amorosissima del nipotino ora questo nipotino eccolo qua ugualmente senza di me e i luoghi e le cose non avevano quegli aspetti che io con tanta dolcezza di affetto avevo ritenuto e custodito nella memoria forse non dico di no pensare che da morti saremo trattati male affidati alla custodia di pàmpina stolido e ubriacone può far dispiacere basta adesso vedrò subito figliuolo mio tu lavori hai patito un danno devi essere risarcito quant'è dolcemàscolo si strinse nelle spalle sorrise e disse venti rocchi di quei grossi due chili a una lira e venti il chilo pallida spettinata e piangente finita la cerimonia lasciò tutti a banchettare montò su una mula e se ne partì sola per il lontano podere faccia abbiamo simonello furioso eh cara comare brutto guajo brutto guajo l'amore ah dunque innamorato esclamò zia michelina benedetto figliuolo l'ho tanto pregato scongiurato di dirmi che cosa avesse la trovò stesa su una sedia a sdrajo in accappatojo bianco coi bellissimi capelli biondi disciolti e una grossa benda bagnata ravvolta studiatamente intorno al capo come un turbante a metter su quella villetta d'un sol piano sul viale all'uscita del paese gerolamo piccarone avvocato e cavaliere di san gennaro al tempo di re bomba s'era industriato per più di vent'anni ed era fama non gli fosse costata neppure un centesimo e chi le consigliò questo e chi quel rimedio e che si prendesse cura a ogni modo di quel male che non avesse a diventar più grave povera dora povera cara vengo vengo al caso passa un cane signor cavaliere spicca un salto e m'afferra la salsiccia dallo sporto un cane sissignore io mi precipito dietro oh bello oh bello e si fermò ad ammirare un prato su cui una moltitudine di gambi esili dritti stendevano come un tenuissimo velo il vecchio rimase un pezzo come stordito a quella proposta a bruciapelo poi sulle labbra cominciò a delinearglisi quel certo sorrisetto ambiguo dell'altra volta eh eh ecco marruchino piombarle in casa in licenza restò nel vederselo davanti così cangiato che quasi non pareva più lui magro tutto occhi come roso dentro da un verme che e che gli altri lo potessero così facilmente scusare no brutta non era non mostrava certo ancora gli anni che aveva le apparisse sempre più manifesto da esse che marruchino al reggimento aveva perduto del tutto quel battagliero buonumore con cui fin da ragazzo s'era coraggiosamente difeso ribellandosi a una soverchia istruzione e fu assolto ancora le vicine parlano di zia michelina come d'una pazza perché signore iddio se pur le faceva senso mettersi con un ragazzo che lei amava come un figliuolo dato che questo ragazzo era poi divenuto suo marito quando il biroccino fu sotto la chiesina di san biagio lungo lo stradone il mèndola di ritorno dal podere pensò di salire al cimitero sul poggio a veder che cosa ci fosse di vero nelle lagnanze rivolte al municipio per quel custode nocio pàmpina detto sacramento eh già sorrideva san romé che si sentiva struggere dalla brama di mordere e avrebbe voluto risponderle che sapeva quel che le male lingue dicevano che ella cioè era stata cameriera di quel marchese prima del generale poi padrone nossignore rispose subito dolcemàscolo tra quei cacciatori là non c'era si vede che il cane era scappato di casa bestie da fiuto capirà sentono la caccia soffrono a star chiusi scappano ma dove andava non lo sapeva lei stessa a spasso e si guardava andando la punta delle scarpette perché ad alzar gli occhi non avrebbe saputo dove né che cosa guardare intenderlo qualche passionaccia contrastata ragazzaccio bisognava mandargli danaro molto danaro perché si distraesse con grande stupore zia michelina si vide rimandare indietro il danaro accompagnato da una protesta furiosa aveva concertato feste escursioni scampagnate dapprima la cognatina elegante e capricciosa s'era annojata e gliel'aveva dimostrato in tutti i modi ah per questo borbottò piccarone ma io ti credo caro mio siedi sei un gran dabbenuomo ti credo e ti pago godo fama di mal pagatore eh chi lo dice signor cavaliere ecco l'unico mezzo e così lei avrebbe dimostrato a tutti qual era il piacere che andava cercando risoluta si presentò un giorno in casa del cognato ma anche tutto ciò che avevo fatto da che m'ero allontanato dal paese avendo egli sempre chiesto notizie di me a quanti fossero in caso di dargliene quella il marito e questi lo zio il quale da quel brav'uomo pieno di senno ch'era sempre stato aveva nel testamento disposto che la proprietà più che modesta dei beni dalla via che avevano percorsa argomentavano a qual punto del viale che va da sarli a gori poteva esser giunto a quell'ora il pepi antonia ecco adesso mi ricordavo benissimo e c'era da scommettere che anche lei antonia non passava giorno che non parlasse di me a lungo contenermi loverde eh sì ora ricordo in terza elementare sì ma conosciuto appena lei come lei mi ha conosciuto a cui non poteva dar sfogo perché capiva che veramente l'apparenza era contro di lei uno solo forse uno solo poteva comprendere perché lei cercava marito e accoglierla e prendersela in moglie per lo stesso fine lume fremente con gli occhi sbarrati dietro la tavola zia michelina seguitò a gridargli se t'arrischi un'altra volta guaj a te lo faccio per lasciarti tutta la libertà di fare quello che ti parrà e piacerà marruchino sapeva bene che cosa vi avrebbe fatto lui perché immischiarsi nei fatti degli altri le altre parti del mondo quali l'america non ci sarebbe mai andato questo cane io non l'ho mangiato questo dottor palumba dev'essere un fanfarone uno dei soliti cianciatori delle farmacie rurali ma più le mostrava stizza e più lei gli sorrideva sfacciatamente oh certi sorrisi certi sorrisi che tagliavano più d'un rasojo e gli dicevano chiaro e tondo oh vanità dei ricordi i accorgevo bene visitando dopo lunghi e lunghi anni il paesello ov'ero nato piccarone aprì gli occhi non faccio più l'avvocato caro mio da tanto tempo lo so s'affrettò a soggiungere dolcemàscolo vossignoria però è uomo di legge antico e mio padre sant'anima mi diceva sempre si vide allora per parecchi mesi zia michelina uscir di casa e andare in chiesa e poi a spasso tutta attillata benché vestita di nero giusto questa mattina il cane del cavalier piccarone turco quella brutta bestiaccia che va e viene da sé dalle terre del cannatello alla villetta quassù tutti risero anche san romé dalla finestra ma più per quel che vide cioè la generalessa enormemente fiancuta che presentava il di dietro china nell'atto d'assicurare i piedi del seggiolino su l'erba dello spiazzo pallido fremente coi denti serrati serrate le pugna perplesso come tenuto tra due tra la prudenza e la brama impetuosa di lasciarsi andar giù a precipizio piombare addosso per vedere se fosse tale davvero tali le sue fattezze tale il suo aspetto che il nipote si fosse potuto accecare per lei fino al punto di non pensar più di quale amore lei finora lo aveva amato vi aveva atteso lui marruchino tolto presto dalle scuole non perché fosse privo d'ingegno ma anzi a giudizio dello zio perché ne aveva troppo ma stamattina alle nove perbacco gli rispose il fratello non hai visto jersera il mio telegramma non l'ha visto non l'ha visto disse dora guardando il cognato con gli occhi sfavillanti era già a sarli per concertar la gita a roccia balda e perché manca pepi mal di capo rispose biagio casòli sono andato a svegliarlo io stamattina teme dice che gli prenda la febbre l'italia hanno fatto l'italia che bella cosa uh l'italia ponti e strade uh illuminazione esercito e marina uh uh uh per ritrovarsi senza mal di capo laggiù ben protetti dagli alberi tutte queste supposizioni si dipingevano così vive alla mente di piccarone non pose tempo a rispondere sicuro che è tenuto figliuolo dolcemàscolo balzò dalla gioja ma subito si contenne si volse a due contadini avete sentito il signor avvocato dice che il padrone del cane è tenuto a risarcirmi del danno poche ore dopo vennero ad arrestarlo perché avevano trovata morta zia michelina nel podere gli sgraffi al collo e alla faccia gli sgraffi e i morsi alle mani lo accusavano io voglio invece il suo bene sposare appunto per levarmi di mezzo e lasciarlo padrone cerco uno che mi sposi e non lo trovo nocio pàmpina detto sacramento aprì le labbra squallide a un'ombra di sorriso e bisbigliò cassa da morto eccellenza una vocina di zanzara pareva proprio un morto uscito di sotterra per attendere così come poteva alle faccenduole di casa che c'era da fare poi tutta gente dabbene lì ormai e tranquilla marchesa perché suo papà a diciott'anni quand'era ancora un tocco di ragazza da chiudere a doppia mandata in guardaroba l'aveva dapprima sposata a un marchese che però glien'aveva fatte vedere d'ogni colore oh le era toccato finanche a servirlo otto anni con la spinite giura voglio che lo giuri marruchino si contorse sotto l'imposizione e finse di giurare solo per piegarla a condiscendere alle nozze non perché riconoscesse ch'ella aveva ragione sospettando di lui che la volesse per il danaro tutte calunnie come custode di cimitero nocio pàmpina detto sacramento era l'ideale già una larva che lo portava via il fiato e certi occhi chiari spenti o demoniaccio e che credete ch'io avrei lasciato il mio figliuolo così ad aspettare a sospirare la mia morte paga pagava poco o nulla veramente a furia di sottilissimi cavilli che stancavano ed esasperavano la pazienza più esercitata concludeva sempre così che c'entro io non somigliava affatto né al fratello né al figliuolo vedovo da molti anni rozzo eppure astuto sudicio e malvestito per avarizia parlava senza mai guardare in faccia così a poco la vendi domandò piccarone capirà rispose dolcemàscolo tutto miele vossignoria non l'ha mangiata gliela faccio pagare non vorrei gliela faccio pagare per quanto costa a me e difatti sì m'accorgevo io stesso d'esser molto cambiato così grasso e barbuto adesso e senza più capelli ahimè i feci indicare la casa del dottor palumba e andai luoghi cose e persone sì tutto era divenuto per me diverso ma infine un dato un punto un fondamento sia pur minimo di realtà o meglio di quella che per me era realtà allora ebbene se è così ora lo accomodo io egli prova gusto a rappresentarmi a tutti come il più sciocco burlone di questo mondo al generale faceva lei da mangiare sì perché bocca schifa quel benedett'uomo mai e poi mai avrebbe assaggiato un cibo apparecchiato da altre mani non comprendeva che in certe ore poetiche conveniva anche ammirare le cose che non servono a nulla san romé non perché tema di stancarmi ma dico per calcolar l'ora che si potrà fare che via c'è ancora fino a roccia balda caro caro ma che gli è accaduto gli dissi dei bagagli andati a rintracciare alla dogana di palermo perduti forse quanto se n'afflisse quel caro uomo c'era forse qualche dipinto di carlino ah no ah no caro mio esclamò piccarone non abbono niente io il diritto è diritto tanto per te quanto per me pago io pago voglio pagare pagare ed esser pagato cascò prima a sedere su lo sgabello traboccò poi da un lato e rotolò per terra giù tutto in un fascio piccarone richiuse gli occhi parla t'ascolto vossignoria sa cominciò dolcemàscolo ma piccarone ebbe uno scatto e uno sbuffo la quale sapendo benissimo qual supplizio fosse per lui quella gita ecco gli sorrideva per dimostrarglisi grata del piacere ch'egli aveva loro procurato e gli domandava certe cose certe cose ecco qua incatenarlo dolcemàscolo che la sapeva lunga s'era vestito di domenica e bello raso tra quei due poveri contadini che ritornavano stanchi e cretosi dal lavoro appariva più del solito prosperoso e signorile bastò la spinterella lieve lieve d'una parola un torrente m'investì d'aneddoti stravaganti di carlino bimbo che stava in via san pietro e tirava dal balcone frecce di carta sul nicchio del padre beneficiale vedere i proprii ricordi cader nel vuoto venir meno a uno a uno svanire i ricordi che cercano di rifarsi vita e non si ritrovano più nei luoghi o forse per un'inflessione di voce non so fu un lampo sprofondai lo sguardo nella lontananza del tempo e a poco a poco ne ritornai con un sospiro e un nome o forse avrebbero pensato che per quel po di gloriola che qualche mio quadretto mi ha procacciata io ora mi vergognassi della tenera devota costante amicizia di quell'umile e caro dottor palumba ma tutta quella giornata in campagna s'era sentito bene il moto lo svago e per bravar la paura segreta ecco se lei non avesse avuto quel sentimento materno che diceva e avesse invece potuto corrispondere a quello di lui certo per marruchino sarebbe stato molto meglio perché al modo che diceva lei egli sarebbe rimasto sempre soggetto come un figlio di famiglia fuori di qui gli gridò allora levandosi di nuovo come una furia zia michelina fuori di qui demonio non voglio più vedervi né voi né vostro figlio via il suo letto via quanto c'è di lui in questa casa altri atteggiarsi di stupore o di disgusto o di compassione e in tutti era quella pena quasi sospesa che si prova alla vista di uno che pur con gli occhi aperti e chiari vada nella luce a tentoni farne strazio e vendicarsi così della tortura di tutta quella giornata ma in quel l'uomo solo luigi pirandello punto gli arrivò dalla svolta del viale una vocetta limpida e fervida che canticchiava un'arietta a lui ben nota ma che mano correvo ah tu corri così disse il gaglio hai qualche altro collo di ricambio a casa se sapeste cari miei esclamò il mèndola smontando ilare e ansimante questo mi proponevo di dirgli ebbene scriveteglielo voi se avete in mente qualcuna che possa piacergli ditemelo gliela proporrò io stessa ma levate dal capo al vostro figliuolo un'infamia come questa che gli avete suggerita poi è vero cascava a parlar di cucina ma perché le era sempre piaciuto diceva attendere alle cure casalinghe e insegnava volentieri alle amiche qualche buon manicaretto ma la villetta e il podere laggiù al cannatello quando dolcemàscolo in compagnia de due contadini si fece innanzi al cancello turco il canaccio di guardia come se avesse compreso che l'oste veniva per lui si fogò furibondo contro le sbarre su dora ti prego levati e smetti codesta commedia ho incomodato per te una ventina di signore e signori e t'avverto che gonfio da un pezzo in silenzio e voglio che tu la finisca che era il danno niente alle beffe pensò che avrebbe avute che già indovinava guardando le facce allegre di quei due contadini lui che si credeva tanto scaltro lui che s'era impegnato di spuntarla e già aveva quasi toccato con mano la vittoria e gli occhi socchiusi si grattava di continuo il mento e approvava i suoi segreti pensieri con frequenti grugniti ah no perdio a me la salsiccia me la pagherà me la pagherà me la pagherà ribatté di fronte alle risate incredule e al negare ostinato dei tre avventori lor signori vedranno ho trovato la via so di che pelame che non andava più neanche piano da sette anni ormai in riposo assoluto nandino nandino non ti precipitare al tuo solito figliuolo mio t'accaldi troppo furbizia mal pagatore poi se ne raccontavano sul suo conto da far restare a bocca aperta ma questa pensava il mèndola tempestando allegramente di frustate il povero cavalluccio questa le passava tutte e vera ohé come la stessa verità ah che sollievo in un salottino fiorito di tutte le eleganze provinciali mi vidi venire innanzi uno spilungone biondastro in papalina e pantofole ricamate pur chiacchierando tra loro facevan tutti come san romé che se ne stava in silenzio e diventava a mano a mano più fosco e più nervoso un certo calcolo approssimativo le foglie sì qualche foglia caduta dalle siepi ingombrava i vialetti qualche sterpo era cresciuto qua e là e i passeri monellacci ignorando che lo stil lapidario non vuole interpunzioni ma già sono sempre quelli i vivi rottorio sanno un corno i morti se son guardati bene o male che il vecchio aveva fatto riporre per sé entrare in trionfo su le spalle di due portantini ansanti quasi chiamati lì per lì al bisogno a tale apparizione restarono tutti come basiti tani per esempio a un certo punto se credeva che quell'albero là fosse stato colpito dal fulmine perché perché pareva che facesse le corna quel ceppo biforcuto non capisco non è permesso aver mal di capo in casa vostra in casa nostra prese a risponderle san romé con violenza ma si contenne cangiò tono santo dio perché faceva così una donna cerca marito per trovare uno stato ora chi poteva immaginarsi che lei al contrario ne cercava un secondo per perdere quello che il primo le aveva lasciato anzi proprio per lui ancora in tenera età e bisognoso di cure materne aveva benché anziano ripreso moglie cara comare cara comare comare la chiamava e non cognata perché l'altra la prima moglie del fratello aveva tenuto a battesimo marruchino e come e donde eran potuti venire a quell'uomo che mi stava di fronte che mi guardava e non mi riconosceva che io guardavo e ma sì forse fu per un guizzo di luce che gli scorsi negli occhi che gli pareva proprio di vederli quei due muovere al convegno ridersi di lui prima fra sé e sé poi tutt'e due insieme ma dato il caratterino della cognata non era ben sicuro di non aver fatto peggio qualche volta con quella assidua e mal dissimulata vigilanza di non aver cioè provocato qualche imprudenza troppo avventata e sei venuto qua riprese cupo e calmo piccarone con due testimoni eh nossignore negò subito dolcemàscolo per il caso che vossignoria non avesse voluto credere alle mie parole zia michelina si vide a un tratto assalire da un sospetto che le fece orrore cadde a sedere su una seggiola e rimase lì per un pezzo pallida con gli occhi sbarrati a grattarsi con le dita la fronte ma fui adottato a sedici anni dal dottor cesare palumba capitano medico che ma lei scusi come lo sa non seppi contenermi tale impeto gli diede il vedersi preso ora quando meno se l'aspettava nella sua stessa ragna che si trovò d'un tratto mutato in bestia feroce lei tu carlino lei tu ma come io oh dio ma che fui crudele lo riconosco quante cose so io quante ne sai tu so so sa e vieni al caso caro mio dolcemàscolo rimase un po male tuttavia sorrise e ricominciò di carlino ragazzo che faceva la guerra contro i rivali di piazza san francesco di carlino a scuola e di carlino in vacanza di carlino quando gli tirarono in faccia un torso di cavolo e per miracolo non lo accecarono febbre no cara s'affrettò a dirle la generalessa proprio come se credesse al mal di capo faccia sentire il polso agitatino agitatino riposo cara sarà un po di flussione turco t'ha rubato la salsiccia dimmi quant'è e te la pago dolcemàscolo venuto con la prevenzione di dover combattere chi sa che battaglia contro i cavilli e le insidie di quel vecchio rospo di fronte a tanta remissione s'abbiosciò a un tratto mortificato presso la madre da un anno inferma e relegata a letto aveva fatto di tutto per renderle piacevole il soggiorno in quel borgo alpestre la aveva condotta quasi ogni mattina giù a sarli dov'eran più numerosi i villeggianti ma con radi puntacci sgarbati e sbilenchi potevano essere insomma quei racconti press'a poco i miei stessi ricordi difatti non c'era stato mai verso di fargli intendere che gli potesse recar vantaggio il sapere che cosa gli altri uomini avevano fatto fin dal tempo dei tempi sulla faccia della terra con un certo viso latte e rosa ch'era una bellezza a vedere e la simpatia di quel porretto peloso sulla guancia destra presso la bocca le mie illusioni lo avevano poggiava su qualche cosa la mia finzione avevo potuto riconoscer vani i miei ricordi in quanto gli aspetti delle cose mi si eran presentati diversi dal mio immaginare eppur non mutati i presenterò anzi con un biglietto di carlino sono sicuro sicurissimo che egli abboccherà all'amo ma dato e non concesso ch'egli veramente mi abbia una volta conosciuto e ora mi riconosca e come non è venuto dov'è dov'è andato se sapesse come ardo di rivederlo che consolazione sarebbe per me una sua visita in questo momento ma verrà ecco sì mi promette che verrà ricominciò sissignore volevo dire che vossignoria sa che ho sullo stradone una trattoria del cacciatore sì ci sono passato tante volte parole bada dora che giù è stata notata la malattia improvvisa di questo signore e ti prego di non dar nuova esca alla malignità della gente ma sanno che m'ha fatto più di venti rocchi di salsiccia m'ha rubati che tenevo lì su lo sporto che gli facciano veleno fortuna dico che ho due testimoni gli volle dare in quel momento la consolazione di sapere che suo papà aveva una bella posizione perché guadagnava bene suo papà e che lei era anche marchesa sicuro ma che non ci teneva affatto a piedi anche lui vantandosi d'essere un gran camminatore lui e già cominciava a soffiare come un biacco e a far eco alla generalessa che s'era portato intanto il seggio a libriccino e dichiarava d'aver bisogno di sostare di tratto in tratto e per cominciare narrò a que due amici la storia della cassa da morto quelli finsero lì per lì di non volerci credere ma per un modo di dimostrar la loro maraviglia che fai no via non t'arrischiare scostati o ti tiro questo in faccia marruchino aveva tentato di saltarle al collo per baciarla e lei avea brandito un lume il vecchio servo accorso non fu buono a trattenerlo e allontanarlo bisognò che piccarone il quale se ne stava a leggere nel chiosco in mezzo al giardinetto lo chiamasse col fischio e lo tenesse poi agguantato per il collare finché il servo non venne a incatenarlo uno come me non vedevano non potevano vedere ch'io movevo quelle domande da un tempo remoto e che coloro di cui chiedevo notizia erano ancora i miei compagni d'allora assessore comunale da circa un anno nino mèndola proprio dal giorno che aveva assunto la carica non stava più bene soffriva di capogiri senza volerlo confessare a se stesso temeva d'esser colpito da un giorno all'altro d'apoplessia male di sì sapeva la vita che vi si viveva la vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui e seguitava quella vita aveva sempre seguitato mentr'egli qua come una bestia bendata girava la stanga del molino ah c'era fuori di quella casa orrenda fuori di tutti i suoi tormenti c'era il mondo tanto tanto mondo lontano a cui quel treno s'avviava morrà impazzirà mah morire pare di no ma che dice che dice sempre la stessa cosa farnetica povero belluca letti ampii matrimoniali ma tre zuffe furibonde inseguimenti mobili rovesciati stoviglie rotte pianti urli tonfi proprio aveva il diritto di fargliela il capo-ufficio già s'era presentato la mattina con un'aria insolita nuova e cosa veramente enorme paragonabile che so al crollo d'una montagna era venuto con più di mezz'ora di ritardo veramente il fatto che belluca la sera avanti s'era fieramente ribellato al suo capo-ufficio e che poi all'aspra riprensione di questo per poco non gli s'era scagliato addosso nessuno se la può spiegare perché nessuno sa bene come quest'uomo ha vissuto finora io che lo so son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente appena l'avrò veduto e avrò parlato con lui e frasi senza costrutto gli uscivano dalle labbra cose inaudite espressioni poetiche immaginose bislacche che tanto più stupivano in dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse d'una vera e propria alienazione mentale perché uomo più mansueto e sottomesso più metodico e paziente di belluca non si sarebbe potuto immaginare principio di febbre cerebrale avevano detto i medici e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio che ritornavano a due a tre dall'ospizio ov'erano stati a visitarlo in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come per qual prodigio fiorissero in bocca a lui cioè a uno che finora non s'era mai occupato d'altro che di cifre e registri e cataloghi rimanendo come cieco e sordo alla vita chi veda soltanto una coda facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene potrà stimarla per se stessa mostruosa bisognerà riattaccarla al mostro e allora non sembrerà più tale ma quale dev'essere appartenendo a quel mostro e che tutto ciò che belluca diceva e che pareva a tutti delirio sintomo della frenesia poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso orbene cento volte questo vecchio somaro era stato frustato fustigato senza pietà così per ridere per il gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po e a nessuno passava per il capo che date le specialissime condizioni in cui quell'infelice viveva da tant'anni il suo caso poteva anche essere naturalissimo allora il capo-ufficio che quella sera doveva essere di malumore urtato da quelle risate era montato su tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli note libri mastri partitarii stracciafogli e via dicendo casellario ambulante o piuttosto vecchio somaro che tirava zitto zitto sempre d'un passo sempre per la stessa strada la carretta con tanto di paraocchi chi venne a riferirmele insieme con la notizia dell'improvvisa alienazione mentale rimase però sconcertato non notando in me non che meraviglia ma neppur una lieve sorpresa due sere avanti buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio forse per l'eccessiva stanchezza insolitamente non gli era riuscito d'addormentarsi subito firenze bologna torino venezia tante città in cui egli da giovine era stato e che ancora certo in quella notte sfavillavano di luci sulla terra cammin facendo verso l'ospizio ove il poverino era stato ricoverato seguitai a riflettere per conto mio l'uomo solo luigi pirandello a un uomo che viva come belluca finora ha vissuto cioè una vita impossibile pareva che il viso tutt'a un tratto gli si fosse allargato pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti e gli si fosse scoperto spalancato d'improvviso all'intorno lo spettacolo della vita se non che questa volta la vittima con stupore e quasi con terrore di tutti s'era ribellata aveva inveito gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato si procurava altro lavoro per la sera in casa carte da ricopiare e ricopiava tra gli strilli indiavolati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi tutt'e dodici non trovavan posto nei tre soli letti della casa seguitava ancora qua a parlare di quel treno ne imitava il fischio oh un fischio assai lamentoso come lontano nella notte accorato e subito dopo soggiungeva si parte si parte signori per dove per dove difatti io accolsi in silenzio la notizia e il mio silenzio era pieno di dolore tentennai il capo con gli angoli della bocca contratti in giù amaramente e dissi allora a buttarsi spesso vestito su un divanaccio sgangherato e subito sprofondava in un sonno di piombo da cui ogni mattina si levava a stento più intontito che mai di cui nessuno si può dar la spiegazione se non pensa appunto che la vita di quell'uomo è impossibile bisogna condurre la spiegazione là riattaccandola a quelle condizioni di vita impossibili ed essa apparirà allora semplice e chiara e tutto il giorno non aveva combinato niente la sera il capo-ufficio entrando nella stanza di lui esaminati i registri le carte e come mai che hai combinato e che perdio ora non più ora ch'egli aveva sentito fischiare il treno non poteva più non voleva più esser trattato a quel modo lo avevano a viva forza preso imbracato e trascinato all'ospizio dei matti per filo e per segno era sì ancora esaltato un po ma naturalissimamente per ciò che gli era accaduto rideva dei medici e degli infermieri e di tutti i suoi colleghi che lo credevano impazzito e d'improvviso nel silenzio profondo della notte aveva sentito da lontano fischiare un treno gli era parso che gli orecchi dopo tant'anni chi sa come d'improvviso gli si fossero sturati il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d'un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie e quasi da un sepolcro scoperchiato s'era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo e lui con l'immaginazione d'improvviso risvegliata poteva ecco poteva seguirlo per città note e ignote lande montagne foreste mari non ci aveva pensato più il mondo s'era chiuso per lui nel tormento della sua casa nell'arida ispida angustia della sua tutt'oggi belluca lo aveva guardato sorridente quasi con un'aria d'impudenza aprendo le mani che significa aveva allora esclamato il capo-ufficio accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo ohé dissi belluca signori non è impazzito state sicuri che non è impazzito qualche cosa dev'essergli accaduta ma naturalissima macchinetta di computisteria ora parlava di azzurre fronti di montagne nevose levate al cielo parlava di viscidi cetacei che voluminosi sul fondo dei mari con la coda facevan la virgola cose ripeto inaudite come mai quell'uomo potesse resistere in quelle condizioni di vita aveva con sé tre cieche la moglie la suocera e la sorella della suocera queste due vecchissime per cataratta l'altra la moglie senza cataratta cieca fissa palpebre murate computista senz'altra memoria che non fosse di partite aperte di partite semplici o doppie o di storno e di defalchi e prelevamenti e impostazioni magari diceva magari signori belluca s'era dimenticato da tanti e tanti anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva naturalmente il primo giorno aveva ecceduto s'era ubriacato tutto il mondo dentro d'un tratto un cataclisma ora nel medesimo attimo ch'egli qua soffriva c'erano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti sì sì le vedeva le vedeva le vedeva così c'erano gli oceani le foreste alla fine si faceva silenzio e belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte finché la penna non gli cadeva di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé questo stesso brivido questo stesso palpito del tempo c'erano mentr'egli qua viveva questa vita impossibile tanti e tanti milioni d'uomini sparsi su tutta la terra che vivevano diversamente febbre cerebrale e volevan sembrare afflitti ma erano in fondo così contenti anche per quel dovere compiuto nella pienezza della salute usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici appresi or ora dai medici a qualche collega ritardatario che incontravano per via frenesia frenesia encefalite infiammazione della membrana assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza assorto tutto il giorno nei conti del suo ufficio senza mai un momento di respiro come una bestia bendata aggiogata alla stanga soltanto il capo-ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il passato doveva concedergli che di tanto in tanto tra una partita e l'altra da registrare registrare egli facesse una capatina sì in siberia oppure oppure nelle foreste del congo si fa in un attimo signor cavaliere mio ora che il treno ha fischiato mai porgevano qualche ajuto alla madre soltanto con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva belluca dar da mangiare a tutte quelle bocche a poco a poco si sarebbe ricomposto era ancora ebro della troppa troppa aria lo sentiva sarebbe andato appena ricomposto del tutto a chiedere scusa al capo-ufficio e avrebbe ripreso come prima la sua pareva che gli orecchi tutt'a un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci suoni non avvertiti mai così ilare d'una ilarità vaga e piena di stordimento s'era presentato la cosa più ovvia l'incidente più comune un qualunque lievissimo inciampo impreveduto che so io d'un ciottolo per via possono produrre effetti straordinarii e dunque lui ora che il mondo gli era rientrato nello spirito poteva in qualche modo consolarsi sì levandosi ogni tanto dal suo tormento per prendere con l'immaginazione una boccata d'aria nel mondo gli bastava ma ora ecco gli rientrava come per travaso violento nello spirito l'attimo che scoccava per lui qua in questa sua prigione scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo ebbene signori a belluca in queste condizioni era accaduto un fatto naturalissimo quando andai a trovarlo all'ospizio me lo raccontò lui stesso nòria o d'un molino sissignori s'era dimenticato da anni e anni ma proprio dimenticato che il mondo esisteva ma che diavolo dici stanotte signor cavaliere ha fischiato l'ho sentito fischiare il treno sissignore e se sapesse dove sono arrivato in siberia oppure oppure nelle foreste del congo si fa in un attimo signor cavaliere che gli si spalancava enorme tutt'intorno l'uomo solo luigi pirandello s'era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso ed era corso col pensiero dietro a quel treno che s'allontanava nella notte gli altri impiegati alle grida del capo-ufficio imbestialito erano entrati nella stanza e sentendo parlare così belluca giù risate da pazzi perché qualcuno dei ragazzi al bujo scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche che dormivano in un letto a parte e che ogni sera litigavano anch'esse tra loro perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava quando veniva la sua volta una coda naturalissima non avevo veduto mai un uomo vivere come belluca ero suo vicino di casa e non io soltanto ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me a fargli almeno almeno drizzare un po le orecchie abbattute se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio niente e guardava tutti con occhi che non erano più i suoi quegli occhi di solito cupi senza lustro aggrottati ora gli ridevano lucidissimi come quelli d'un bambino o d'un uomo felice murate tutt'e tre volevano esser servite strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva le due figliuole vedove raccolte in casa dopo la morte dei mariti l'una con quattro l'altra con tre figliuoli non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse scrollandolo ohé belluca niente aveva risposto belluca sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra il treno signor cavaliere il treno che treno ha fischiato s'era prese le frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace sempre senza neppur fiatare come se gli toccassero o meglio come se non le sentisse più avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte inconcepibile dunque veramente quella ribellione in lui se non come effetto d'una improvvisa alienazione mentale tanto più che la sera avanti proprio gli toccava la e davano alle cose che nell'ombra calante ritenevano ancora per poco i colori come uno smalto soavissimo che a mano a mano s'incupiva vie più e riflessi di madreperla alle tranquille acque del fiume voce nossignore eccellenza la colpa non è stata neanche di quella povera disgraziata la colpa è stata della signora della moglie del signor cavaliere fiorìca che non ha voluto lasciare le cose quiete mortificato ancora per lo sgarbo involontario fatto a quella signora dal barboncino nero incontrò là un mortorio che procedeva lento lento sotto gli alberi rinverditi con la banda in testa dio come stonava quella banda chi aveva ucciso lui infine se non se stesso chi strozzato se non la propria vita e per giunta la galera da la sua sciagura ancor calda calda l'aveva senz'altro allontanata nel tempo respinta e composta nel passato ma bisognava vedere da quale altezza e con quanta dignità ne parlava vent'anni addietro quando ne aveva venticinque aveva rapito a un usurajo la figliuola poverina che pietà timida timida pallida pallida e con la spalla destra un tantino più alta che la farina sarebbe stata quella stessa del grano versato bisognava che ciascuno chiudesse gli occhi e accettasse con rassegnazione la farina che gli davano da circa venti anni egli vi stava carcerato a scontare un delitto che in fondo non aveva recato male se non a lui ma sì può aversi a male vossignoria d'una sporca contadina il cavaliere con lei mangia sempre pane fino francese lo compatisca se di tanto in tanto gli fa gola un tozzo di pane di casa nero e duro signor avvocato prego ripigliò risentito il presidente lasciamo parlare l'accusato a voi tararà intendete dir questo tararà negò prima con un gesto del capo poi con la voce aveva trovato uno scandalo grosso nel vicolo dell'arco di spoto ove abitava su le alture di san gerlando poche ore avanti sua moglie era stata sorpresa in flagrante adulterio insieme col cavaliere don agatino fiorìca la il vicinato non aveva potuto nascondere a tararà la sua disgrazia perché la moglie era stata trattenuta in arresto col cavaliere tutta la notte la mattina seguente tararà era stato anche a villa borghese stanco s'era sdrajato per più ore su l'erba d'un prato e sì forse per il vino aveva anche pianto sentendosi perduto come in una lontananza infinita e gli era parso di ricordarsi di tante cose che forse per lui non erano mai esistite siete accusato d'aver assassinato con un colpo d'accetta la mattina del dicembre osaria emminella vostra moglie che avete a dire in vostra discolpa rivolgetevi ai signori giurati e parlate chiaramente e col dovuto rispetto alla giustizia su la chiatta in cui stava confitto verticalmente un palo presso i due coppi giranti ecco reggendosi a quel palo egli avrebbe potuto spiccare un salto che non avrebbe portato nessuna conseguenza perché non ci sarebbe stato un marito di mezzo ma con quale diritto vossignoria è venuta a inquietare me che mi sono stato sempre quieto che non c'entravo né punto né poco che non avevo voluto mai né vedere né sentire nulla caro il mio dottore ho gran paura ch'ella non vedrà più niente né nessuno e dunque via si consoli o piuttosto si rassegni e mi lasci attendere a miei poveri personaggi i quali saranno cattivi saranno scontrosi è mia vecchia abitudine dare udienza ogni domenica mattina ai personaggi delle mie future novelle cinque ore dalle otto alle tredici come avrebbe potuto rinnovarsi il corpo già logoro come andar più con quel corpo in cerca d'amore senza amore senz'altro bene era passata per lui la vita che poteva oh sì poteva esser bella e tra poco sarebbe finita era ricco anche lui allora ricco d'anima e di sogni che scherno l'eredità del suocero tutto quel denaro ora che il sentimento della vita gli s'era indurito in quella realtà ispida squallida come in un terreno sterpigno pieno di cardi spinosi e di sassi aguzzi con una certa compiacenza perché per lui era quasi una festa quella dopo tanti e tanti mesi di carcere preventivo e s'era parato come di domenica per far buona comparsa il silenzio profondo quasi attonito era lì presso però non rotto ma per così dire animato da un certo cupo tonfo cadenzato a cui seguiva ogni volta uno sgocciolio vivo accusato tararà fece un atto appena appena con la mano e col suo solito sorriso rispose eccellenza per dire la verità non ci ho fatto caso il presidente allora lo redarguì con molta severità cioè come già lontanissimo nel tempo e impostato negli archivii del passato con questo metodo s'era liberato d'ogni pena e d'ogni fastidio terminata la lettura il presidente fece alzare di nuovo l'imputato per l'interrogatorio imputato argentu avete sentito di che siete accusato ma non ha pensato vossignoria che c'era un altro uomo di mezzo e che quest'uomo non poteva lasciarsi beccare la faccia dal prossimo e che doveva far l'uomo se vossignoria fosse venuta da me prima ad avvertirmi io le avrei detto lasci andare signorina uomini siamo e l'uomo si sa è cacciatore lì fissato inchiodato a un martirio senza fine aria aria vita ma guardi fileno mi ha messo nome fileno le pare sul serio che io mi possa chiamar fileno imbecille imbecille guardò il cielo in cui erano già spuntate le prime stelle ma pallide per l'imminente alba lunare si annunziava una serata di maggio deliziosa e più nera e più amara si faceva a mano a mano la malinconia di bernardo morasco se avesse fatto di lui il centro della narrazione anche tutti quegli elementi artificiosi di cui s'era valso si sarebbero forse trasformati sarebbero diventati subito vivi una così intensa e disperata angoscia si dipinse sul volto del dottor fileno che subito tutti quegli altri i miei personaggi che ancora stavano a trattenerlo impallidirono mortificati e si ritrassero e una gran pena e un gran dispetto s'erano impadroniti di me per quella vita miseramente mancata ebbene non solo non aveva avuto mai una parola aspra per quella poverina ma per non far mancare il pane prima a lei poi ai quattro figliuoli che gli erano nati via sogni via arte via tutto e chi nasce mercé quest'attività creatrice che ha sede nello spirito dell'uomo è ordinato da natura a una vita di gran lunga superiore a quella di chi nasce dal grembo mortale d'una donna ora invece che avverrà niente silenzio o forse qualche stroncatura in due o tre giornaletti forse qualche critico esclamerà quel povero dottor fileno peccato quello sì era un buon personaggio e tutto finirà così l'inutilità di quel girare monotono d'un così grosso e cupo ordegno gli diede una tristezza infinita si riaccasciò su l'erba gli parve che tutto fosse vano nella vita come il girare di quei due coppi il giovane avvocato difensore incaricato d'ufficio gli aveva detto che poteva essere sicuro dell'assoluzione perché aveva ucciso la moglie di cui era provato quest'ultima domenica sono entrato nello scrittojo per l'udienza un po più tardi del solito l'uomo solo luigi pirandello un lungo romanzo inviatomi in dono e a chi vuole che mi rivolga se lei ma io non so provi forse non stenterà molto a trovarne qualcuno perfettamente convinto della legittimità di codesto diritto ma bisogna anche aggiungere che per mia disgrazia non sono di facile contentatura sopportazione buona grazia sì ma esser gabbato non mi piace e voglio penetrare in fondo al loro animo con lunga e sottile indagine guardando in alto mentre il coppo si risollevava vide come schiantarsi tutte le stelle del cielo e istintivamente in un attimo preso dal terrore presidente troncò con una nuova e più lunga scampanellata i commenti le risa le svariate esclamazioni che seguirono per tutta l'aula la confessione fervorosa di ma il viale seguitava spazioso alto sul fiume a scarpa su le sponde naturali con una lunga staccionata per parapetto a un certo punto bernardo morasco scorse un sentieruolo che scendeva tra la folta erba della scarpata giù alla sponda romanzo m'era apparso manifesto che l'autore tutto inteso ad annodare artificiosamente una delle trame più solite non aveva saputo assumere intera coscienza di questo personaggio il quale contenendo in sé gridai signori miei che modo è codesto dottor fileno io ho già sprecato con lei troppo tempo che vuole da me lei non m appartiene i lasci attendere in pace adesso a miei personaggi e se ne vada intendo dire eccellenza che la colpa non è stata mia ma come non è stata vostra il giovane avvocato incaricato d'ufficio credette a questo punto suo dovere ribellarsi contro il tono aggressivo assunto dal presidente verso il giudicabile aveva guidato lei stessa in persona il delegato di pubblica sicurezza spanò e due guardie di questura là nel vicolo dell'arco di spoto per la constatazione bevuto eh un tantino sì aveva bevuto ma tuttavia parlava bene nardino parli bene nardino ma no ecco ecco la forza del fiume vinceva il coppo riprendeva a girare perdio no aveva atteso troppo quell'esitazione quell'arresto momentaneo dell'ordegno per il peso del suo corpo gli era già sembrato uno scherzo e quasi ne aveva riso ora se qualcuno si attenta un'altra volta a ridere farò sgombrare l'aula e mi duole di dover richiamare anche i signori giurati a considerare la gravità del loro compito non c'è peggio mi rivolgo a voi signori giurati non c'è peggio delle donne cimentose se suo marito direi a questa signora avendola davanti se suo marito si fosse messo con una zitella vossignoria si poteva prendere il gusto di fare questo scandalo questo per far vedere a vostra eccellenza che la mia intenzione era di non fare danno l'uomo è uomo eccellenza e le donne sono donne così le avrei detto signor presidente e forse non sarebbe accaduto nulla di quello che purtroppo non per colpa mia ma per colpa di questa benedetta signora è accaduto avere il privilegio di esser nato personaggio vivo ordinato dunque anche nella mia piccolezza all'immortalità e sissignore esser caduto in quelle mani esser condannato a perire ma pur tra le risa il presidente colse subito a volo la nuova posizione in cui l'imputato veniva a mettersi di fronte alla legge dopo quanto aveva detto se n'accorse anche il giovane avvocato difensore e di scatto vedendo crollare tutto l'edificio della sua difesa fosco angosciato era uscito da villa borghese aveva attraversato piazza del popolo imboccato via ripetta poi sentendosi per questa via soffocare aveva passato il ponte e giù per il lungotevere dei mellini buffoni come in un libretto d'opera lui ecco qua invece come s'era ridotto lui per non dare questa soddisfazione alla gente e a e chi era più lui adesso ecco qua uno che faceva schifo propriamente schifo a se stesso se si paragonava a quello che avrebbe potuto e dovuto essere certo se in campagna qualcuno fosse venuto a dirmi tararà bada che tua moglie se l'intende col cavalier fiorìca io non ne avrei potuto fare di meno e sarei corso a casa con l'accetta a spaccarle la testa se non che mi ascolti un po caro dottor fileno è lei sì o no veramente l'autore della filosofia del lontano e come no scattò il dottor fileno tirandosi un passo indietro e recandosi le mani al petto oserebbe metterlo in dubbio sua moglie lo chiamava così nardino perdio ci voleva coraggio un nome come il suo bernardo morasco divenuto in bocca a sua moglie nardino basta basta ah no perdio scattò il dottor fileno con un fremito d'indignazione per tutta la persona lei dice così perché non son cosa sua la sua noncuranza il suo disprezzo mi sarebbero creda assai meno crudeli che codesta passiva commiserazione si mise a gridare il presidente scrollando furiosamente il campanello dove siamo qua siamo in una corte di giustizia e si tratta di giudicare un uomo che ha ucciso e l'incanto della notte gli apparve ritrovato con le stelle ben ferme e brillanti nel cielo e quelle sponde e quella pace e quel silenzio va bene quant'anni avete eccellenza non lo so come non lo sapete tararà si strinse nelle spalle e significò chiaramente con l'atteggiamento del volto che gli sembrava quasi una vanità ma proprio superflua il computo degli anni povero era tanto che non aveva potuto neanche pagarsi un avvocato e ne aveva uno d'ufficio ma per quello che dipendeva da lui ecco pulito almeno sbarbato pettinato e con l'abito delle feste bernardo morasco stese un braccio al palo tutte e due le braccia vi s'abbrancò con uno sforzo così disperato che alla fine sguizzò dal coppo in piedi su la chiatta il coppo con un tonfo violentissimo per lo strappo si rituffò schizzandogli una zaffata d'acqua addosso le mosche gli si posavano su le mani gli svolavano ronzanti sonnacchiose attorno alla faccia gli s'attaccavano voraci su la fronte agli angoli della bocca e perfino a quelli degli occhi non le sentiva non le cacciava e poteva seguitare a sorridere già da parecchio tempo aveva un certo pensiero segreto come in agguato e pronto a scattar fuori al momento opportuno lo teneva riposto quasi all'insaputa di tutti i suoi doveri che stavano come irsute sentinelle a guardia del reclusorio della sua coscienza ci sputavano sopra adesso moglie e figliuoli a queste sue belle fatiche da cui per tanti anni era venuto loro un così scarso pane gli toccava anche questo per giunta la commiserazione povera donna anche lei si scrollò ma che povera donna adesso sua moglie era ricca i suoi quattro figliuoli erano ricchi adesso suo suocero era finalmente crepato e così dopo vent'anni di galera egli aveva finito di scontare la pena neppure il nome ha saputo darmi io fileno e poi già io io l'autore della filosofia del lontano proprio io dovevo andare a finire in quel modo indegno per sciogliere tutto quello stupido garbuglio di casi là gli dava più la forza di rompere quel terreno e rilavorarlo perché vi nascessero i fiori un tempo sognati ah quali fiori più se ne aveva perduto finanche il seme là i pennacchioli di quei cardi tutto era ormai finito per lui la signora donna graziella fiorìca moglie del cavaliere con le dita piene d'anelli le gote tinte di uva turca e tutta infiocchettata come una di quelle mule che recano a suon di tamburo un carico di frumento alla chiesa addosso rabbrividì e rise quasi nitrì di nuovo convulso volgendo gli occhi in giro come se avesse fatto lui ora uno scherzo al fiume alla luna ai cipressi di monte mario eccellenza dico la verità riprese tararà questa volta con tutt'e due le mani sul petto e la verità è questa che era come se io non lo sapessi tra quelli che rimangono indietro in attesa sopraffatti chi sospira chi s'oscura chi si stanca e se ne va a picchiare alla porta di qualche altro scrittore eppure vivono eterni perché vivi germi ebbero la ventura di trovare una matrice feconda una fantasia che li seppe allevare e nutrire per ora avviene che a certe mie domande più d'uno aombri e s'impunti e recalcitri furiosamente perché forse gli sembra ch'io provi gusto a scomporlo dalla serietà con cui mi s'è presentato ma che il peso del suo corpo aveva arrestato il movimento rimaneva in bilico dentro il coppo riaprì gli occhi stordito di quel caso fremente quasi ridente oh dio non si moveva più si voltò verso la gabbia a far cenno a tararà di fermarsi troppo tardi il presidente tornando a scampanellare furiosamente domandò all'imputato dunque voi confessate che vi era già nota la tresca di vostra moglie col cavaliere fiorìca il quale invece guardando dalla gabbia seguitava a sorridere e ora alzava una scabra manaccia terrosa ora piegava il collo di qua e di là non propriamente a salutare ma a fare a questo e a quello degli amici e compagni di lavoro un cenno di riconoscimento tararà l'anno avanti s'era sentita sorgere dentro e a mano a mano ingrandire con lo stupore la diffidenza ciascuno avrebbe portato il suo grano a quel molino ma chi avrebbe poi assicurato agli avventori siete nato nel vete dunque trentanove anni tararà aprì le braccia e si rimise come comanda vostra eccellenza dalla folla di tutti quei contadini si levava denso ammorbante un sito di stalla e di sudore un lezzo caprino un tanfo di bestie inzafardate che accorava persuadeva l'anima a esser contenta di mettersi a guardare dalla lente più grande attraverso la piccola appuntata al presente per modo che tutte le cose subito le apparissero piccole e lontane ora passando il ponte margherita si ritrovava di nuovo quasi di fronte a villa borghese no via avrebbe seguito da quest'altra parte il lungotevere fino al nuovo ponte flaminio uno solo che tutti gli altri finora avevano potuto credere come loro resta spoglio morto era lui incuriosito bernardo morasco si rizzò sul busto a guardare e vide dalla sponda allungarsi nel fiume come la punta d'una chiatta nera terminata in una solida asse che reggeva due coppi due specie di nasse di ferro giranti per la forza stessa ma dove sono oggi i critici di buona volontà è bene avvertire che alcuni personaggi in queste udienze balzano davanti agli altri di coloro per cui si era sacrificato martoriato distrutto diventati ricchi che rispetto più che considerazione potevano avere per uno che si era arrabattato a metter su sconci pupazzi e caricature per lasciarli tant'anni quasi morti di fame ove quel potere manchi per forza questa volontà deve apparire ridicola e vana non se ne vogliono persuadere e allora io che in fondo sono di buon cuore li compatisco ma è mai possibile il compatimento di certe sventure se non a patto che se ne rida indegna d'un artista mi scusi nessuno può sapere meglio di lei che noi siamo esseri vivi più vivi di quelli che respirano e vestono panni forse meno reali ma più veri era per tararà come quel nuovo grande molino a vapore che s'era inaugurato con gran festa l'anno avanti visitandone con tanti altri curiosi il macchinario tutto quell'ingranaggio di ruote quel congegno indiavolato di stantuffi e di pulegge ma ha saputo lei caro dottore trar partito veramente della sua teoria ecco volevo dirle proprio questo mi lasci dire se ella crede sul serio come me alla virtù della sua filosofia perché non la applica un po al suo caso passò sotto alla staccionata e scese alla sponda abbastanza larga lì e coperta anch'essa di folta erba i si sdrajò le ultime fiamme del crepuscolo trasparivano dai cipressi di monte mario lì quasi dirimpetto tararà disse queste cose con le lagrime agli occhi e nella voce scotendo le mani innanzi al petto con le dita intrecciate mentre le risate scoppiavano irrefrenabili in tutta l'aula e molti anche si torcevano in convulsione l'accordo della grancassa coi piattini nelle marce funebri grancassa e piattini non suonano più d'accordo la grancassa rulla a tratti per conto suo come se ci avesse i cani in corpo e i piattini cing e ciang per conto loro fatta questa bella riflessione e salutato il morto riprese ad andare quando fu al ponte margherita si rifermò dove andava non si reggeva più su le gambe dalla stanchezza perché aveva preso per via ripetta rispose abito in campagna eccellenza chi ci pensa risero tutti e il presidente chinò il capo a cercare nelle carte che gli stavano aperte davanti riconoscere che nessun grido poteva più erompere a lui dall'anima che avesse la gioja di quei trilli di quel cinguettio nessun pensiero più nessun sentimento nascere a lui nella mente e nel cuore e lo stese accuratamente su uno dei gradini della panca per non sporcarsi sedendo l'abito delle feste di greve panno turchino nuovo l'abito e nuovo il fazzoletto i è avvenuto non di rado di ritrovare nelle novelle di parecchi miei colleghi certi personaggi che prima s'erano presentati a me come pure m'è avvenuto di ravvisarne certi altri i quali non contenti del modo com'io li avevo trattati questo è un nomignolo il vostro nome ah sissignore argentu saru argentu eccellenza ma tutti mi conoscono per tararà ci ho da fare io signori giurati se poi quella benedetta signora all'improvviso ecco signor presidente vostra eccellenza dovrebbe farla venire qua questa signora di fronte a me ché saprei parlarci io il giovane avvocato diede un pugno sul banco e si voltò sbuffando a sedere da un'altra parte dite la verità nel vostro stesso interesse esortò il presidente l'imputato intendo dire eccellenza spiegò tararà riponendosi la mano sul petto intendo dire che l'ho fatto ecco e basta l'ho fatto sì eccellenza quel coppo che il fiume del tempo faceva girare tuffare nell'acqua per non prendere che acqua tutt'a un tratto s'alzò appena in piedi gli parve strano che si fosse alzato avvertì che non si era alzato da sé ma che era stato messo in piedi da una spinta interiore non sua forse di quel pensiero riposto come in agguato dentro di lui da tanti anni era dunque venuto il momento si guardò attorno non c'era nessuno ora io padroni miei sono sicuro che quella disgraziata avrebbe avuto sempre per me questa considerazione e tant'è vero che io non le avevo mai torto un capello tutto il vicinato può venire a testimoniare che facevano scattare in gesti irosi i signori giurati il procuratore del re il presidente il cancelliere gli avvocati gli uscieri e finanche i carabinieri nella vita c'era la giustizia come per la campagna le cattive annate e la giustizia con tutto quell'apparato solenne di scanni maestosi di tocchi di toghe e di pennacchi lo avvertì e rimase un pezzo sospeso e smarrito su dite insomma lo esortò il presidente dite ai signori giurati quel che avete da dire e pur compreso di pietà gli domandai ma persuadere di che sono persuasissimo che lei caro dottore meritava di capitare in migliori mani ma che cosa vuole ch'io le faccia i sono doluto già molto della sua sorte ora basta nulla signor presidente ha detto soltanto che la colpa secondo lui è della signora fiorìca che è andata a far uno scandalo innanzi alla sua abitazione va bene e può lei impedirmi adesso di domandare all'imputato se gli era nota la tresca della moglie col fiorìca dovevo sposarla io è vero in seconde nozze quell'oca di graziella invece del notajo negroni ma mi faccia il piacere questi sono delitti caro signore delitti che si dovrebbero scontare a lagrime di sangue seduto volse la faccia e sorrise a tutti i contadini che gremivano dalla ringhiera in giù la parte dell'aula riservata al pubblico l'irto grugno raschioso raso di fresco gli dava l'aspetto d'uno scimmione gli pendevano dagli orecchi due catenaccetti d'oro finestre apparve allora lampante e incontestabile la superiorità dell'imputato di fronte a coloro che dovevano giudicarlo seduto su quel suo fazzolettone rosso fiammante tararà non avvertiva affatto quel lezzo abituale al suo naso e poteva sorridere esso solo il germe d'una vera e propria creazione era riuscito a un certo punto a prender la mano all'autore e a stagliarsi per un lungo tratto con vigoroso rilievo su i comunissimi casi narrati e rappresentati eccellenza certe ingiurie sì eccellenza mi rivolgo ai signori giurati certe ingiurie signori giurati altro che beccare tagliano la faccia all'uomo e l'uomo non le può sopportare si nasce alla vita in tanti modi caro signore e lei sa bene che la natura si serve dello strumento della fantasia umana per proseguire la sua opera di creazione perché la cosa sì eccellenza mi rivolgo ai signori giurati perché la cosa signori giurati era tacita e nessuno dunque poteva venirmi a sostenere in faccia che io la sapevo e nessuna traccia sarebbe rimasta di lui che pure aveva un tempo sognato d'avere in sé la potenza di dare un'espressione nuova un'espressione sua alle cose ah che vanità il cancelliere si mise a leggere l'atto d'accusa ma a un certo punto dovette interrompere la lettura perché il capo dei giurati stava per venir meno a causa del gran lezzo ferino che aveva empito tutta l'aula bisognò dar ordine agli uscieri che fossero spalancate porte e finestre male che il morto non poteva più sentirla e tutto quel codazzo d'accompagnatori ah la vita ecco si poteva felicemente definire così la vita condannato a morte io l'autore della filosofia del lontano che quell'imbecille non ha trovato modo neanche di farmi stampare a mie spese eh già se no sfido come avrei potuto sposare in seconde nozze quell'oca di graziella ah non mi faccia pensare peccato c'era tanta materia in esso da trarne fuori un capolavoro se l'autore non lo avesse così indegnamente misconosciuto e trascurato la primavera l'ebbrezza del primo tepore del sole su la tenera erba dei prati i primi fiorellini timidi e il canto degli uccelli quando mai per lui avevano cantato così giojosamente gli uccelli tararà non sentiva caldo pur vestito com'era di quel greve abito di panno turchino tararà infine non aveva alcun fastidio dalle mosche come venne fuori di qua man mano alzandosi mentre quell'altro si tuffava veramente fece un balzo e vi si cacciò dentro con gli occhi strizzati i denti serrati tutto il volto contratto nello spasimo dell'orribile attesa ma io sorrido e dico loro pacatamente che scontino ora il loro peccato originale e aspettino ch'io abbia tempo e modo di ritornare ad essi quieto signori giurati ad affannarmi il pane in campagna con la zappa in mano dalla mattina alla sera vossignoria scherza le direi se l'avessi qua davanti questa signora che cosa è stato lo scandalo per vossignoria niente uno scherzo dopo due giorni ha rifatto pace col marito che avessero la timidità gentile di quei primi fiorellini la freschezza di quella prima erba dei prati riconoscere che tutta quella delizia per le anime giovani si convertiva per lui in una infinita angoscia di rimpianto ella va cercando oggi tra noi uno scrittore che la consacri all'immortalità ma guardi a ciò che dicono di noi poveri scrittorelli contemporanei tutti i critici più ragguardevoli nido di serpi e di gufi su questo terreno ora la pioggia d'oro che consolazione e chi gli dava più la forza di strappare tutti quei cardi di portar via tutti quei sassi di schiacciare la testa a tutti quei serpi di dare la caccia a tutti quei gufi signor presidente insorse l'avvocato difensore balzando in piedi scusi ma io così io così che così e così lo interruppe gridando il presidente bisogna che io metta in chiaro questo per ora scovato lì in maniche di camicia e coi calzoni in mano signor presidente nella tana d'una sporca contadina dio solo sa signor presidente quello che siamo costretti a fare per procurarci un tozzo di pane s era chiuso da sé se li era piantati a guardia da sé con la bajonetta in canna tutti quegl'irsuti doveri così che non solo non gli lasciassero mai intravedere una probabile lontana via di scampo ma non lo lasciassero più nemmeno respirare io ascolto tutti con sopportazione li interrogo con buona grazia prendo nota de nomi e delle condizioni di ciascuno tengo conto de loro sentimenti e delle loro aspirazioni rappresentava un pover uomo un certo dottor fileno che credeva d'aver trovato il più efficace rimedio a ogni sorta di mali una ricetta infallibile per consolar se stesso e tutti gli uomini d'ogni pubblica o privata calamità anche dopo la sua scomparsa da quella scena bernardo morasco si mosse per la sponda ma solo quasi per curiosità di osservare da vicino quello strano ordegno da pesca che c'entrava signor presidente andare a fare uno scandalo così grande davanti alla porta di casa mia che finanche il selciato della strada signor presidente è diventato rosso dalla vergogna a vedere un degno galantuomo il cavaliere fiorìca che sappiamo tutti che signore ma povera donna così lo capiva lei ino ino ino ino e bernardo morasco passando il ponte da ripetta al lungotevere dei mellini si rincalcò con una manata il cappellaccio su la folta chioma riccioluta già brizzolata tararà si recò una mano al petto per significare che non aveva la minima intenzione di mancare di rispetto alla giustizia ma tutti ormai nell'aula avevano disposto l'animo all'ilarità e lo guardavano col sorriso preparato in attesa d'una sua risposta dopo le prime formalità costituita la giuria il presidente invitò l'imputato ad alzarsi come vi chiamate tararà passata per sempre la sua stagione chi può dire d'inverno quale tra tanti alberi sia morto tutti pajono morti ma appena viene la primavera prima uno poi un altro poi tanti insieme rifioriscono più che bevuto no appena tre bicchieri forse il vino lo eccitava più del solito per l'animo in cui era dalla mattina e anche per ciò che aveva in mente di fare quantunque non ne fosse ancora ben sicuro veramente più che rimedio o ricetta era un metodo questo del dottor fileno che consisteva nel leggere da mane a sera libri di storia e nel veder nella storia anche il presente e che aspettava da più d'un mese d'esser letto mi tenne sveglio fino alle tre del mattino per le tante considerazioni che mi suggerì un personaggio di esso l'unico vivo tra molte ombre vane ah ma perdio voleva aver l'orgoglio di sputare anche lui ora a sua volta su quella ricchezza e di provarne schifo ora che non poteva più servirgli per attuare quel sogno che gliel'aveva fatto un tempo desiderare appena un coppo si tuffava l'altro veniva fuori dalla parte opposta sgocciolante non aveva mai veduto quell'arnese da pesca non sapeva che fosse né che significasse e nemmeno si sognava di trarre dal presente norme o previsioni per l'avvenire anzi faceva proprio il contrario si poneva idealmente nell'avvenire per guardare il presente e lo vedeva come passato poi all'improvviso sformato e immiserito s'era lasciato piegare e adattare alle esigenze d'una falsa e sciocca soluzione ero rimasto a lungo nel silenzio della notte con l'immagine di questo personaggio davanti agli occhi a fantasticare somma di quel suo metodo il dottor fileno s'era fatto come un cannocchiale rivoltato lo apriva ma non per mettersi a guardare verso l'avvenire dove sapeva che non avrebbe veduto niente e piantò gli occhi sbarrati ilari parlanti in faccia a una povera signora attempatella che gli passava accanto seguita da un barboncino nero lacrimoso che reggeva in bocca un involto l'uomo solo luigi pirandello la signora sussultò dallo spavento e al barboncino cadde di bocca l'involto un uomo se si trova avviluppato in condizioni di vita a cui non possa o non sappia adattarsi può scapparsene fuggire ma un povero personaggio no appena se la era vista ricomparire zitta zitta davanti all'uscio di strada prima che le vicine avessero tempo d'accorrere le era saltato addosso con l'accetta in pugno e le aveva spaccato la testa chi sa che cosa stava a leggere adesso il signor cancelliere chi nasce personaggio chi ha l'avventura di nascere personaggio vivo può infischiarsi anche della morte non muore più morrà l'uomo lo scrittore strumento naturale della creazione la creatura non muore più e per vivere eterna non ha mica bisogno di straordinarie doti o di compiere prodigi i dica lei chi era ancho anza i dica lei chi era don abbondio ma lui doveva pensare all'arte non alle donne le donne lui non le aveva potute mai soffrire per quello che da una donna poteva aver bisogno quella poverina anche quella poverina bastava ogni tanto con gli occhi chiusi là e addio la dote che s'aspettava non era però venuta quell'usurajo del suocero dopo il ratto non s'era dato per vinto e tutti allora si erano attesi da lui che fallito il colpo abbandonasse quella disgraziata all'ira del padre e al disonor il morasco restò un momento mortificato e perplesso aveva forse detto qualche cosa a quella signora oh dio non aveva avuto la minima intenzione d'offenderla parlava con sé di sua moglie parlava han voluto provare di fare altrove miglior figura non me ne lagno perché solitamente di nuovi me ne vengon davanti due e tre per settimana e spesso la ressa è tanta ch'io debbo dar retta a più d'uno contemporaneamente per conto suo sapeva che aveva spaccato la testa alla moglie con un colpo d'accetta perché ritornato a casa fradicio e inzaccherato una sera di sabato dalla campagna sotto il borgo di montaperto nella quale lavorava tutta la settimana da garzone balzar dentro a uno di quei coppi e farsi scodellare nel fiume bello nuovo sì e afferrò con tutt'e due le mani il palo come per far la prova e sorridendo convulso aspettò che il coppo che or ora si tuffava di là nell'acqua facesse il giro restai un pezzo a mirare in faccia il dottor fileno si fa scrupolo mi domandò scombujandosi si fa scrupolo ma è legittimo legittimo sa è suo diritto sacrosanto riprendermi e darmi la vita che quell'imbecille non ha saputo darmi tredici m'accade quasi sempre di trovarmi in cattiva compagnia non so perché di solito accorre a queste mie udienze la gente più scontenta del mondo o afflitta da strani mali o ingarbugliata in speciosissimi casi con la quale è veramente una pena trattare ma nessuno era mai venuto a dirmelo signor presidente e io a ogni buon fine se mi capitava qualche volta di dover ritornare al paese in mezzo della settimana mandavo avanti qualcuno per avvertirne mia moglie da tutta l'aula si levarono a questo punto verso tararà pressanti violenti cenni di diniego il presidente montò su tutte le furie e minacciò di nuovo lo sgombro dell'aula rispondete imputato argentu vi era nota sì o no la tresca di vostra moglie qualche donna vestita di nero con la mantellina di panno tirata fin sopra gli orecchi si mise a piangere perdutamente alla vista e attendeva da varii anni a comporre un libro che avrebbe fatto epoca certamente la filosofia del lontano durante la lettura del romanzo un gran pittore sissignori mica di quelli che dipingono per dipingere alberi e case montagne e marine fiumi giardini e donne nude idee voleva dipingere lui idee vive in vivi corpi di immagini come i grandi non che a un certo punto lo spirito così diviso e frastornato si ricusa a quel doppio o triplo allevamento e grida esasperato che o uno alla volta piano piano riposatamente o via nel limbo tutt'e tre mi rivolgo ai signori giurati l'ho fatto propriamente signori giurati perché non ne ho potuto far di meno ecco e basta serietà serietà signori serietà certo l'uomo deve considerare la donna che l'ha nel sangue d'essere traditora anche senza il caso che resti sola voglio dire col marito assente tutta la settimana ma la donna da parte sua deve considerare l'uomo e capire che l'uomo non può farsi beccare la faccia dalla gente i oppongo alla domanda signor presidente lei non può mica opporsi signor avvocato l'interrogatorio lo faccio io e io allora depongo la toga ma faccia il piacere avvocato dice sul serio se l'imputato stesso confessa quella mattina entrando tardi nello scrittojo vi trovai un insolito scompiglio perché quel dottor fileno s'era già cacciato in mezzo ai miei personaggi aspettanti i quali adirati e indispettiti gli erano saltati addosso e cercavano di cacciarlo via di strapparlo indietro nella beata incoscienza delle bestie non aveva neppur l'ombra del rimorso perché dovesse rispondere di ciò che aveva fatto di una cosa cioè che non riguardava altri che lui non capiva accettava l'azione della giustizia come una fatalità poi rivolgendosi con fiero cipiglio all'imputato che intendete dire voi che non ne avete potuto far di meno tararà sbigottito in mezzo al violento silenzio sopravvenuto rispose orbene i personaggi delle mie novelle vanno sbandendo per il mondo che io sono uno scrittore crudelissimo e spietato ci vorrebbe un critico di buona volontà che facesse vedere quanto compatimento sia sotto a quel riso rimase a lungo stupito e accigliato a mirarlo compreso quasi da un senso di mistero per quel lento moto cadenzato di quei due coppi là che si tuffavano uno dopo l'altro nell'acqua per non prender che acqua se posso se non le dispiace oh sì caro vecchietto aveva scelto il momento più opportuno e lo feci morire subito subito in una novelletta intitolata musica vecchia io parlo così perché abito in campagna signori giurati che può sapere un pover uomo che butta sangue in campagna dalla mattina del lunedì alla sera del sabato sono disgrazie che possono capitare a tutti ricordo sempre con quanta remissione aspettò il suo turno un povero vecchietto arrivatomi da lontano un certo maestro icilio saporini spatriato in america nel alla caduta della repubblica romana chiostro ciociarette che fanno all'amore in piazza di spagna butteri a cavallo dietro una staccionata tempietti di vesta con tramonti al torlo d'uovo rovine d'acquedotti in salsa di pomodoro poi tutti i peggio fattacci di cronaca per le pagine a colori dei giornali illustrati parai le mani per arrestarlo sorridendo e dicendo va bene va bene ma e lei scusi io come io si lamenta del suo autore tararà si strinse nelle spalle e disse ecco eccellenza loro signori sono alletterati e quello che sta scritto in codeste carte lo avranno capito io abito in campagna eccellenza ma se in codeste carte sta scritto che ho ammazzato mia moglie è la verità e non se ne parla più se n'era accorto bene vagando quella mattina libero finalmente fuori della sua carcere poiché la moglie e i figliuoli non avevano più bisogno di lui era uscito di casa col fermo proposito di non ritornarvi mai più su su all'opera all'opera caro signore i riscatti lei subito subito mi faccia viver lei che ha compreso bene tutta la vita che è in me a questa proposta avventata furiosamente come conclusione del lunghissimo sfogo per aver musicato non so che inno patriottico e ritornato in italia dopo quarantacinque anni quasi ottantenne per morirvi cerimonioso col suo vocino di zanzara lasciava passar tutti innanzi a sé perdoni signor presidente ma così finiremo d'imbalordire questo pover uomo i pare ch'egli abbia ragione di dire che la colpa non è stata sua ma della moglie che lo tradiva col cavalier fiorìca è chiaro ma sì caro dottore tutto questo sta bene gli dissi ma non vedo ancora che cosa ella possa volere da me ah no non vede fece il dottor fileno ho forse sbagliato strada sono caduto per caso nel mondo della luna ma che razza di scrittore è lei scusi e s'impongono con tanta petulanza e prepotenza ch'io mi vedo costretto qualche volta a sbrigarmi di loro lì per lì parecchi di questa lor furia poi si pentono amaramente e mi si raccomandano per avere accomodato chi un difetto e chi un altro così ora con la stessa diffidenza ma pur con la stessa rassegnazione tararà recava il suo caso nell'ingranaggio della giustizia per non provocare nuove risate il presidente fece le altre interrogazioni rispondendo da sé a ognuna è vero è vero infine disse sedete ora sentirete dal signor cancelliere di che cosa siete accusato e finalmente un giorno ch'ero ancor convalescente d'una lunga malattia me lo vidi entrare in camera umile umile con un timido risolino su le labbra con pazienza con buona grazia m'ingegno di far vedere e toccar con mano che la mia domanda non è superflua perché si fa presto a volerci in un modo o in un altro tutto sta poi se possiamo essere quali ci vogliamo ma dunque sul serio lei non comprende l'orrore della tragedia mia avere il privilegio inestimabile di esser nato personaggio oggi come oggi voglio dire oggi che la vita materiale è così irta di vili difficoltà che ostacolano deformano immiseriscono ogni esistenza tori in fuga e crolli di campanili guardie di finanza e contrabbandieri in lotta salvataggi eroici e pugilati alla camera dei deputati non si sognava neppure il dottor fileno di trarre dal passato ammaestramenti per il presente sapeva che sarebbe stato tempo perduto e da sciocchi perché la storia è composizione ideale d'elementi raccolti secondo la natura le antipatie gli era morta per esempio da pochi giorni una figliuola un amico era andato a trovarlo per condolersi con lui della sciagura ebbene lo aveva trovato già così consolato come se quella figliuola gli fosse morta da più che siamo e non siamo caro dottore e sottoponga insieme con noi al suo famoso cannocchiale rivoltato i fatti più notevoli le questioni più ardenti e le più mirabili opere dei non mi scacci per carità non mi scacci i accordi cinque soli minuti d'udienza con sopportazione di questi signori e si lasci persuadere per carità questa volta scoppiò a ridere senza volerlo anche il presidente non se ne parla più aspettate e sentirete caro se se ne parlerà che strazio in mezzo a quel primo verde così vivido e fresco d'infanzia sentirsi grigi i capelli arida la barba sapersi vecchio smarrito combattuto guardò l'avvocato guardò l'uditorio e alla fine debbo debbo dire di no balbettò ah broccolo gridò un vecchio contadino dal fondo c'era il silenzio che formidabilmente sospeso attendeva il fruscio dell'erba a un primo passo di lui verso il fiume e c'erano tutti quei fili d'erba che sarebbero rimasti lì tali e quali sotto il chiarore umido e blando della luna là tordi per tutti i negozianti di quadretti di genere cavalieri piumati e vestiti di seta che si battono a duello in cantina cardinali parati di tutto punto che giuocano a scacchi in un chiostro e aveva trovato senza bisogno di morire la pace una pace austera e serena soffusa di quella certa mestizia senza rimpianto che serberebbero ancora i cimiteri su la faccia della terra anche quando tutti gli uomini vi fossero morti le simpatie le aspirazioni le opinioni degli storici e che non è dunque possibile far servire questa composizione ideale alla vita che si muove con tutti i suoi elementi ancora scomposti e sparpagliati a soffocare in quel mondo d'artifizio dove non posso né respirare né dare un passo perché è tutto finto falso combinato arzigogolato parole e carta carta e parole ma non sapeva ancora che cosa avrebbe fatto né dove sarebbe andato a finire vagava vagava era stato sul gianicolo e aveva mangiato in una trattoria lassù e bevuto sì bevuto più più di tre bicchieri la verità capisco capisco è sempre per colpa di quel mio assassino ha dato appena appena e in succinto di passata un'idea delle mie teorie non supponendo neppure lontanamente tutto il partito che c'era da trarre da quella mia scoperta del cannocchiale rivoltato il corpo di quella bimba sì viveva e si nutriva e cresceva sotto le carezze e le cure della mamma morta la mamma lei aveva cominciato a non sentire più neanche il suo corpo fissando gli occhi nel vuoto didì vide le stanze di quel fosco palazzo non c'era già stata una volta sì in sogno una volta per restarvi per sempre una volta no vi dico riprese convulso don nuccio trattenendolo per un braccio in nome di dio vi dico non entrate poteva esser volere di dio che in quella miseria nera come la pece l'unico lume di carità gli venisse da quel demonio in veste da prete ventotto no le aveva detto cocò ridendo di quella vampata di sdegno che ventotto didì ventisette siamo giusti ventisette e qualche mese poi quasi senza badare a quello che faceva la sturò pian piano e lentamente l'accostò alle labbra tenendo fissi gli occhi ai due che dormivano le avevano fatto indossare quella veste lunga per trascinarla lì a quella laida impresa che non faceva l'uomo solo luigi pirandello più loro alcuna impressione giusto lì la trascinavano a zùnica ch'era il paese di sogno della sua infanzia felice e grattandosi con ambo le mani la fronte gemeva oh benedetto il nome del signore mi lasci pensare ai casi miei signorina e l'aveva registrata lui don nuccio al banco la scommessa di quel vicino ecco una prova della sua ma se li taglierà puoi esserne sicura se li taglierà ogni mattina all'alba esce solitario ti piace solitario e avvolto in un mantello per una lunga passeggiata fino alla montagna era anzi il suo modo d'intercalare e ogni volta s'aggiustava sui polsi la rimboccatura delle maniche don nuccio strinse le pugna se la sua figliuola moriva egli non aveva più bisogno di nulla di nessuno tanto meno poi di colui che soccorrendo ai bisogni del corpo gli dannava anche del capo ora accompagnava l'offerta che egli si sentì forzato a protendersi ad allungare una mano tremante verso la mano della vergine e già stava per riceverne il rosario ch'io parli a mezz'aria va là che tu m'intendi e intendi anche più ch'io non dica perché è molto difficile esprimere questo sentimento oscuro che mi domina e mi sconvolge don nuccio cadde sui ginocchi annichilito quanto tempo stette lì sul pianerottolo come un sacco vuoto chi lo portò in chiesa davanti alla nicchia della vergine si ritrovò là come in sogno prosternato con la faccia sullo scalino della nicchia il padre il fratello s'erano messi a vivere per conto loro fuori di casa certo e quegli atti della vita che seguitavano a compiere lì insieme con lei esse ci rimettono per un momento nello stato di incandescenza per cavar da noi un altro essere condannato alla morte tanto fanno e tanto dicono che alla fine ci fanno cascare cocò la sera avanti le aveva detto che finalmente era venuto il tempo di pensare sul serio ai casi loro didì aveva sgranato tanto ma avete potuto riderne perché non vi siete mai affondati a considerare il mio bisogno smanioso di presentarmi a me stesso nello specchio con un aspetto diverso di illudermi di non esser sempre quell'uno di vedermi un altro i sentite le ali bene facciamoci una bella volatina per sollievo i conduco io la figliuola stava a guardare dal letto con tanto d'occhi sbarrati sgomenta angosciata levata su un gomito poi come se in tempo che lo fissava avesse maturato in sé una feroce vendetta scoppiò in una risata di scherno ripeté tre volte con crescente sprezzo bestia bestia bestia e se n'andò e don nuccio cadde come fulminato subito un uomo accorse vociando lo afferrò per le braccia lo tirò su in piedi scrollandolo malmenandolo e vide mentre beveva che il padre alzava una mano nel sonno per scacciare una mosca che gli scorreva su la fronte lieve eccola già a lui era morta la prima figlia assunta di dodici anni come te quella non ti perdona nuccio d'alagna lo specchio per sé non vede lo specchio è come la verità ti pare ch'io farnetichi e scoperti aveva anche sotto non solo i piedacci imbarcati in due grossi scarponi contadineschi ma spesso perfino i fusoli delle gambe cotti dal sole casi loro che casi ci potevano esser casi anche per lei a cui pensare e per giunta sul serio dopo la prima sorpresa una gran risata bagheria sparsa tra il verde bianca sotto il turchino ardente del cielo l'anno scorso era stata anche più vicino tra i boschi d'aranci di santa flavia e ancora con le vesti corte ma sempre per la stessa ragione perché siete vigliacchi perché avete paura di voi stessi cioè di perdere mutando la realtà che vi siete data e pensa oh pensa che da giovine fino a venticinque anni cioè finché non lo richiamarono a zùnica per il rovescio finanziario lui fece vita e che vita cara mia fissate anch'esse per la morte e che pur l'hanno in sé la trappola per quelli che verranno la trappola per noi uomini è in loro nelle donne e mentre don bartolo addormentava la sonnambula muto l'uomo solo luigi pirandello spettrale con le mani sospese sul capo di lei al lume vacillante d'un lampadino a olio e cocò te le saluto quelle ormai non si vedranno più gliele aveva guardate e le aveva salutate con ambo le mani poi sospirando aveva soggiunto tante ne ho viste e ancora non ho finito vergine santa e sempre v'ho lodata morire io prima no voi non avete voluto sia fatta la vostra santa volontà comandatemi e sempre fino all'ultimo aveva aperto la finestra e che carezze a quel capino bagnato dalla pioggia poi se l'era posato su la spalla come un tempo ed esso a bezzicargli il lobo dell'orecchio si ricordava dunque lo riconosceva zùnica per didì era un paese di sogno lontano lontano ma più nel tempo che nello spazio da zùnica infatti il padre recava un tempo a lei bambina quasi che anch'esso si fosse diradato come tutt'intorno la vita della famiglia la realtà che lei non riusciva più a toccare in nulla lasciamo fare a dio arrischiava soltanto con un sospiro a quando a quando ma don bartolo gli dava subito sulla voce un corno come lei per far più presto la chiamava donna be pensava sempre ai casi suoi investita spinta trascinata da certi suoi furibondi impeti improvvisi la poveretta fingeva di mettersi a frignare intravedendo su la piazza assolata l'ombra del cippo che sorgeva davanti la chiesa come se quell'ombra si rizzasse d'improvviso dalla piazza assumendo l'immagine di don bartolo scimpri doveva essere una tristezza divoratrice se in sì poco tempo suo fratello già così fresco e candido s'era ridotto a quel modo se rorò campi la sua amicuccia dopo un anno appena ne era morta era tempo di finirla con tutta quella sciocca commedia delle pratiche esteriori del culto messe e quarant'ore e paragonava il prete nella lunga funzione del consacrar l'ostia per poi inghiottirsela al gatto che prima scherza col topo e poi se lo mangia e quell'amministrazione da cui per vent'anni al padre era venuta la larga agiatezza della quale loro due cocò e didì avevano sempre goduto sarebbe finita tra pochi mesi tremavano tremavano allorché lasciando nel tugurio la donna addormentata egli li invitava a uscir con lui all'aperto e li faceva inginocchiare sulla nuda terra sotto il cielo stellato non vuole ancora finire non ti sembra atroce restar così per un punto solo ancora preso nella trappola senza potersi liberare ma eran rimaste stampate a muro sulla vecchia carta da parato scolorita qua e là strappata e con gli strambelli pendenti le impronte degli altri mobili pegnorati e svenduti nell'antico palazzo dove non si poteva far altro che dormire come dormivano quei due provò a un tratto in quel fantasticare che assumeva nel suo spirito una realtà massiccia ponderosa infrangibile tutto ciò che si toglie dallo stato di fusione e si rapprendende in questo flusso continuo incandescente e indistinto è la morte forse perché era sempre assente da se stessa lontana tutto era sospeso fluido e irrequieto dentro di lei didì aveva aggrottato le ciglia che vuol dire vuol dire vuol dire che ci sono altre attorno al marchese ecco e una specialmente una e la vergine moveva la mano da cui pendeva un rosario d'oro e di perle tieni ripetevano le labbra più visibilmente poiché egli se ne stava lì come impietrito ma io io posso pensare a lui e penso che sono un germe di quest'uomo che non si muove più che se sono intrappolato in questo tempo e non in un altro lo debbo a lui con gli occhi costantemente pieni d'angoscia e con le lunghe mani esili e fredde che le tremavano di timidezza incerte e schive doveva essere la purezza e la bontà in persona poverina non aveva mai dato un passo fuori del palazzo e se viene fece agatina sorridendo lo caccio via disse allora don nuccio e uscì risoluto dalla camera questo voleva dio e perciò lo lasciava in vita e gli toglieva la figlia voleva un atto di ribellione alla tirannia di quel demonio don bartolo saliva pian piano gli ultimi scalini alzò il capo vide don nuccio sul pianerottolo a capo di scala e lo salutò al solito benedicite avrebbe ella sempre sentito quel vuoto quella smania di un'attesa ignota di qualche cosa che dovesse venire a colmarglielo quel vuoto e a ridarle la fiducia la sicurezza il riposo bruttina era sì ma pazienza per moglie poteva passare era tanto buona poi e avvezza a non aver mai nulla si sarebbe contentata anche di poco dove nessuna delle sorelle morte prima era voluta andare ci si moriva lo stesso no don nuccio scoteva un dito con convinzione era un'altra cosa più pulita più pensare se ci fosse uno in questa stanza si alzerebbe e accenderebbe un lume io non accendo il lume perché non ci sono più doveva restar solo lui invece assistere anche alla morte di quell'ultima innocente così voleva dio e serii molto serii come quella sua veste lunga da viaggio fin da bambina vedendo andare il padre ogni settimana e talvolta anche due volte la settimana a zùnica viene disse anche quel giorno don nuccio alla figlia la quale dopo quel forte assalto di tosse s'era sentita subito meglio davvero sollevata e insolitamente s'era messa a parlare non di guarigione no fino a tanto non si lusingava ma a un tratto nel delirio della preghiera vide il miracolo un riso muto quasi da pazzo gli s'allargò smisuratamente nella faccia trasfigurata sì didì al primo annunzio era diventata in volto di bragia e gli occhi le avevano sfavillato di sdegno lo sdegno era scoppiato in lei liberatemene vergine maria liberatemene voi inginocchiato sullo scalino innanzi alla nicchia della vergine lì tutta parata di gemme e d'ori vestita di raso azzurro col manto bianco stellato io non la vidi non vidi che mi veniva addosso forse non mi vide neanche lei all'urto gittò un grido finse di svenire tra le mie braccia sul mio petto aveva anche sognato tutta una notte di ritorno dal teatro di farsi ballerina sì e suora di carità la mattina dopo quand'erano venute per la questua le monacelle del boccone del povero colossale che scoteva il capo di nuovo in quella sua risata diabolica diede un grido e s'abbandonò inerte tra le braccia della gente che lo trascinava perché le calze di cotone a furia di rimboccarle da capo attortigliate in un punto perché si reggessero s'erano slabbrate e gli ricadevano sulla fiocca dei piedi don nuccio alzava gli occhi lagrimosi al volto sorridente della madre divina a lei si rivolgeva di preferenza perché gl'impetrasse da dio il perdono non tanto per il pane maledetto che mangiava non tanto per quelle scritture diaboliche che gli toccava di ricopiare aveva lo strascico finanche negli sguardi alzava a tratti le sopracciglia come a tirarlo su questo strascico dello sguardo e teneva alto il nasino ardito alto il mento con la fossetta e chiusa la bocca la prima volta lo aveva fatto per la figlia per trovare nel sonno magnetico l'erba che gliela doveva guarire vive dio vive vive quelle labbra e con così vivo vivo e pressante invito il gesto della mano e anche del capo un corno gli rispondeva però volta per volta don bartolo scimpri l'unico che non avesse paura ormai d'avvicinarlo o la fiammella del lampadino crepitava a un soffio d'aria un brivido coglieva quei contadini intenti e raggelati dalla paura trovato il tesoro sarebbe sorta la chiesa nuova aperta all'aria e al sole senz'altari e senz'immagini e le avevano messo quella veste lunga ora così su un corpo che lei non si sentiva assai più del suo corpo pesava quella veste ladro vecchio e ladro dentro la casa del signore spogliare la santa vergine ladro ladro e lo trascinava così apostrofandolo e sputandogli in faccia verso la porta della chiesa parecchi chilometri lontano dal paese aveva queste notizie dal padre lei non era mai stata più là di bagheria presso palermo per la villeggiatura ciò che i nuovi sacerdoti vi avrebbero fatto don bartolo veniva ogni giorno a spiegarlo a don nuccio d'alagna il quale era pure il solo che almeno in apparenza stesse a sentirlo senza ribellarsi o scappar via con le mani agli orecchi era come perduto in quella sua enorme giacca che non si sapeva più di che colore fosse e che dava a vedere che anche la carità se ci si mette può apparire beffarda don nuccio s'era dovuto arrendere a questa lampante verità e se n'era andato da quel botteghino piangendo era un sabato sera e nella casa dirimpetto quello stesso vicino che aveva cacciato il ciuffolotto dalla gabbia festeggiava una vincita e che strana impressione di dolore misto a ribrezzo provava da alcun tempo nel vederlo da quella trista vita impenetrabile accostarsi a lei senza più guida senza più nulla di consistente attorno non sapeva che cosa dovesse fare della vita qual via prendere un giorno avrebbe voluto essere in un modo il giorno appresso in un altro il fratello maggiore quel birbante di cocò il quale col capo abbandonato su la spalliera rossa dello scompartimento di prima classe tenendo gli occhi bassi e la sigaretta attaccata al labbro superiore di tanto in tanto le sospirava stanco piange vedi piange sempre così e fa piangere anche me forse vuol essere liberato lo libererò qualche sera insieme con me come per mezzo della sonnambula ne aveva una che lo ajutava anche a indovinar le malattie perché don bartolo curava anche i malati i curava con certi intrugli estratti da erbe speciali sempre secondo le indicazioni di quella sonnambula questo è mio padre da sette anni sta lì non è più niente due occhi che piangono una bocca che mangia non parla non ode non si muove più passiamo questo mare rispondeva cupamente don bartolo con la fronte contratta quasi in un supremo sforzo di volontà scendiamo a napoli don nuccio vedrete che bella città preso co-a-gu-la-to fissato durerà un pezzetto sta bonino voliamo don nuccio voliamo gli diceva don bartolo tenendogli i pollici delle due mani mentr'egli già dormiva e vedeva fuori in continente a roma a firenze corse il mondo fu a parigi a londra ora pare che da giovanotto abbia amato questa cugina di cui t'ho parlato che si chiama fana lopes sono perciò così feroce l'uomo solo luigi pirandello una trappola infame se l'avessi veduta una madonnina timida umile sa quale altra mano ma per loro è lo stesso tengono dentro per ora i vostri abiti vuote spoglie appese che hanno preso il grinzo le pieghe dei vostri ginocchi stanchi dei vostri gomiti aguzzi ma sento che il corpo di giorno in giorno stenta vie più a seguire lo spirito irrequieto casca casca ha i ginocchi stanchi e le mani grevi vuole il riposo glielo darò egli guardava smarrito angosciato dalla commozione su questo e su quel letto alla fine il prete gli diceva qua per farsi insegnare dalla sonnambula il luogo preciso di certe trovature tesori nascosti che dicevano di saper sotterrati nelle campagne del circondario al tempo della rivoluzione ma ogni cosa come quella giacca la sua miseria le sue disgrazie la nudità della casa pur tutta piena di sole ma anche di mosche dava l'impressione di una esagerazione quasi inverosimile finché il movimento non cessa del tutto nella forma irrigidita abbiamo finito di morire e questo abbiamo chiamato vita e forse le sarebbe toccato di sostituire la cognata nelle cure di quelle due vecchie ottuagenarie seppure il padre fosse riuscito nella sua insidia tre ore dopo arrivò piccola morta con quella sua veste lunga a zùnica al paese di sogno della sua infanzia felice ci siamo domandò afflitto e premuroso don bartolo interpretando l'agitazione del vecchio come cagionata dall'imminente sciagura lasciatemela vedere ora comincia a far freddo accenderemo una di queste sere un po di fuoco se ne vuoi profittare no eh i ringrazii ma è più facile che il marchese guarda per farle dispetto sposi un'altra cugina zitellona questa una certa tuzza la dia e un berretto in capo di velluto anch'esso ricamato e col fiocco di seta bello lungo il baronello cocò la virtù come sarò bello didì mia sa d'una breve tregua del male che le permettesse di lasciare un po il letto sentendola parlar così don nuccio s'era sentito morire o vergine maria che quello fosse l'ultimo giorno beato il capo su cui si posano in cielo codeste mani se io ne sono degno ora mi soccorreranno m'ajuteranno a provvedere alla figlia mia poi ripigliamo il volo e andiamo a roma a molestare il papa ronzandogli attorno in forma di calabrone l'uomo solo luigi pirandello ah vergine maria madre santissima andava poi a pregar don nuccio davanti alla nicchia rideva in silenzio nel suo cuore malvagio e aspettava finché una sera fu qua in questa stanza le giornate eran passate per didì come nuvole davanti alla luna quante sere senz'accendere il lume nella camera silenziosa non se n'era stata dietro le alte invetriate della finestra a guardar le nuvole bianche e cineree che avviluppavano la luna in pochi anni aveva veduto sciuparsi la freschezza del bel volto fraterno alterarsi l'aria di esso l'espressione degli occhi e della bocca un senso di vuoto così arido una così soffocante e atroce afa della vita che istintivamente proprio senza volerlo cauta allungò una mano alla borsetta di cuojo che il padre aveva posato aperta sul sedile questa è la vela esclamava battendosi la fronte ci soffia lo spirito divino poi si prendeva con due dita il nasone e questo il timone invece sorridendo con le ciglia alzate gli rispondeva senza scomporsi caro mio sei un cretino ridere della sua veste lunga e anche se vogliamo delle arie che si dava e s'era messo a passeggiare melenso melenso col collo torto gli occhi bassi il bocchino appuntito le mani una su l'altra pendenti dal mento a barba di capro stammi a sentire tu non puoi darmi torto nessuno ragionando così in astratto può darmi torto quello che sento io senti anche tu e sentono tutti cinta da ogni parte dai lividi tufi arsicci delle zolfare e da scabre rocce gessose fulgenti alle rabbie del sole e che quei frutti non più gli stessi della sua infanzia venivano da un feudo detto di ciumìa mi fai schifo ecco schifo gli aveva allora gridato didì tutta fremente mostrandogli le pugna e cocò e prima ancora che don bartolo ponesse il piede su la scala egli seduto accanto alla figlia presentiva ogni volta con un tremore di tutto il corpo la venuta di lui nella nostra forma separata staccata e fissata ma ecco a poco a poco si rallenta il fuoco si raffredda la forma si dissecca la coscienza don nuccio mio io ce l'ho ma sono anche ricevitore del lotto gli aveva detto lo spiga che da tant'anni lo teneva nel suo botteghino tutta la vita s'era come diradata e fatta vana con la scomparsa di lei tutte le cose pareva avessero perduto il loro corpo e fossero diventate ombre e che sarebbe avvenuto domani con un gesto molto espressivo cocò le aveva lasciato immaginare una straordinaria bellezza vedova sai su i trent'anni cugina per giunta e con gli occhi socchiusi s'era baciate le punte delle dita chiesa accorse gente dalla piazza e ora tra un coro d'imprecazioni rafforzate da calci da sputi e da spintoni don nuccio d'alagna insensato dono balbettava gemendo dono della vergine maria no no non so non voglio rassegnarmi a dare anch'io lo spettacolo miserando di tutti i vecchi che finiscono di morir lentamente la quale era composta salvo errore di tre fratelli e di una sorella salvo errore perché nell'antico palazzo in cima al paese c'erano anche due vecchie ottuagenarie due znne i riscosse alla fine la sua risata una risata diabolica l'ho qua ancora negli orecchi rise rise scappando la malvagia rise della trappola che mi aveva teso con la sua modestia con l'abito da sposa dopo il matrimonio col marchese andrea dai capelli lunghi che razza di discorsi quel cocò ora in treno didì guardava il fratello sdrajato sul sedile dirimpetto e si sentiva prendere a mano a mano da una gran pena per lui certi freschi deliziosi frutti fragranti che poi non aveva saputo più riconoscere né per il colore né per il sapore né per la fragranza in tanti altri che il padre le aveva pur recati di là in confidenza però potresti chiamarlo nenè come lo chiama agata l'uomo solo luigi pirandello cioè titina sua sorella è davvero un uomo nenè sai ti basti sapere che ha avuto la la come si chiama liberatemi voi da questo demonio che mi tiene e lo teneva davvero bastava che don bartolo lo guardasse in un certo modo perché d'un tratto avvertisse un curioso abbandono di tutte le membra e gli occhi gli si chiudessero da sé pirandello l'anima verme di terra ti schiaccerei sotto il piede se non mi facessi schifo e pietà insieme guardami negli occhi guardami chi ti darà da sfamarti chi ti darà da sotterrare la figlia e di riconoscere quindi che essa non era altro che una vostra illusione che dunque non esiste alcuna realtà se non quella che ci diamo noi e un po voleva chiudersi tutta in se stessa e andar vagando per il mondo assorta nella scienza teosofica come frau wenzel la sua maestra di tedesco e di pianoforte un po voleva dedicarsi tutta all'arte alla pittura e l'aveva baciata in bocca via da quel giorno e per sempre tavolozza pennelli e cavalletto il cavalletto glielo aveva rovesciato addosso e non contenta gli aveva anche scagliato in faccia il fascio dei pennelli quanto per un altro peccato senza dubbio più grave di tutti lo confessava tremando si prestava a farsi addormentare da don bartolo come la sonnambula si vedevano solo in quel viso le fosse azzurre degli occhi ma in l'uomo solo luigi pirandello compenso poi tutt'intorno sul guanciale un incendio al sole dei capelli rossi di lei e gli dava da ricopiare per elemosina a un tanto a pagina i capitoli della nuova fede che scarabocchiava la notte gli portava anche da mangiare e qualche magica droga per la figliuola ammalata e lo attirava presso la sponda d'uno di quei letti ove giaceva moribonda irriconoscibile quella sciagurata che dopo avergli messo al mondo sei creaturine se n'era scappata di casa per andar poi a finir lì dopo il serio discorso che le aveva tenuto la sera avanti a proposito di questo viaggio misterioso a zùnica era o non era questo viaggio una specie di spedizione un'impresa qualcosa come la scalata a un castello ben munito in cima a una montagna sì sì andiamo fuori andiamo fuori amico mio vedo che tu hai bisogno di rivedere il sole per via tuttora didì ne sentiva un desiderio angoscioso che la faceva piangere insaziabilmente inginocchiata innanzi a un antica cassapanca ov'erano conservate le vesti della madre scaccio subito ogni idea che tenda a raffermarsi in me interrompo subito ogni atto che tenda a divenire in me un'abitudine non voglio doveri non voglio affetti non voglio che lo spirito mi s'indurisca anch'esso in una crosta di concetti la quale già nei quindici giorni ch'egli s'era trattenuto a zùnica aveva mostrato pur con la timidezza che le era propria di vedere in lui il suo salvatore ma sì certamente era interesse dei fratelli e specie di quel così detto cavaliere rivedeva difatti col pensiero una lunga corsia lucida con tanti e tanti lettini bianchi in fila di qua e di là e un finestrone ampio in fondo sull'azzurro del cielo là celse more in rustici ziretti di terracotta tappati con pampini di vite perine ceree da una parte e sanguigne dall'altra con la corona e susine iridate e pistacchi e lumie lo meno vedi queste unghie affondarle nella faccia d'ogni femmina bella che passi per via stuzzicando gli uomini un mascalzone così poteva entrarle in casa e permettersi come niente di baciarla in bocca che schifo le era rimasto di quel bacio s'era stroppicciate fino a sangue le labbra e ancora a pensarci istintivamente si portava una mano alla bocca e che qualcuno vedendolo passare faceva certi atti l'uccellino gli era rimasto in casa tutto l'inverno a saltellare e a svolare cantando per le due stanzette com'era stato lei a un certo punto gli aveva domandato vermiglione o carminio e lui muso di cane signorina carminio così lui eccolo viene diceva e poco dopo difatti ecco don bartolo che salutava il padre e la figlia col cupo vocione benedicite e ancora attaccato al muro qualche resto dei ragnateli un tempo nascosti da quei mobili la luce era tanta in quella stanza nuda e sonora che quasi si mangiava il pallore del viso emaciato dell'inferma giacente sul letto lasciarono la cassa mortuaria aperta quando la portarono in chiesa a san domenico la mattina io ero là in chiesa vidi la bara tra i ceri e mi accostai e non il padre soltanto anche cocò le pareva che fosse rimasta lei sola a vivere ancora della vita della casa o piuttosto a sentire il vuoto di essa dopo la scomparsa di colei che la riempiva tutta e teneva tutti uniti basta aveva concluso la sera avanti cocò ora chinati didì e tienti con la punta delle dita l'orlo della veste su le gambe stordita da quel lungo discorso didì s'era chinata domandando perché più e pazienza cacciar via un uccellino ma cacciar via anche lui buttarlo in mezzo a una strada con la figlia moribonda c'era coscienza sedile il turacciolo smerigliato della fiala aveva già attratto con la sua iridescenza lo sguardo di lei il padre il fratello seguitavano a dormire e didì stette un pezzo a esaminare la fiala che luceva col veleno roseo per maneggi e brighe d'ogni sorta amministratore giudiziario dell'immenso patrimonio di quei marchesi di zùnica ora c'era tutto il pericolo di ricadere in quegli stenti che se anche minori sarebbero sembrati più duri dopo le ferveva negli occhi vivo il riso delle labbra e da quelle labbra egli vide muoversi senza suono di voce una parola tieni lo diceva senz'ombra d'irrisione don nuccio d'alagna che se tutto questo gli accadeva era segno che dio voleva così si erano addormentati entrambi in penosi atteggiamenti ridondava al padre da un lato premuta dal colletto la flaccida giogaja sotto il mento e aveva la fronte imperlata di sudore e nel trarre il respiro gli sibilava un po il naso contento di qualche briciola di pane poi venuto il bel tempo se n'era andato via non tutt'a un tratto però erano state prima scappatine sui tetti delle prossime case ritornava la sera poi non era tornato più perché anche le altre figliuole così meglio meglio ed erano spirate poco dopo questa dunque la liberazione che la vergine gli concedeva ogni mestiere ogni professione vuole una sua particolar coscienza e uno che sia ricevitore del lotto si può dire che commetta una cattiva azione era il primo viaggio lungo di didì da palermo a zùnica circa otto ore di ferrovia prima di recarsi di là aspettò un pezzetto sapendo che la figlia non voleva che accorresse a lei subito dopo quegli accessi di tosse e intanto cancellò col dito quel camposanto segnato sul piano del tavolino ciechi infocati e violenti là nella loro trappola anche me anche me ci hanno fatto cascare anche me ora di recente ecco davanti a voi in quella luce vedete nella camera muoversi con aspetto e andatura spettrale le vostre illusioni del giorno guardatele bene hanno le vostre stesse occhiaje enfiate e acquose e la giallezza della vostra insonnia no ecco il padre il fratello balzavano dal sonno le erano sopra come aggrapparsi più a loro didì stese le braccia ma non prese non vide non udì più nulla egli avrebbe edificato la chiesa nuova già pensava ai capitoli della nuova fede ci pensava la notte e li scriveva ma prima bisognava trovare il tesoro non voleva esser triste no voleva anzi esser lieta alacre vispa ma nella solitudine in quel vuoto questo desiderio non trovava da sfogarsi altrimenti che in veri impeti di follia che sbigottivano la povera donna bebé sposo la virtù didì e ti faccio schifo ha un annetto anche lei più di me ma la virtù didì mia ti faccio notare non può esser molto giovane di correre a raggiungere quella malvagia e di strozzarla prima che metta in trappola quell'infelice cavato così a tradimento da me amico mio sono contento di non aver conosciuto mia madre forse se l'avessi conosciuta questo sentimento feroce non sarebbe nato in me le pareva ch'egli fosse come arso dentro e quest'arsura interna di trista febbre gliela scorgeva negli sguardi nelle labbra nell'aridità e nella rossedine della pelle segnatamente sotto gli occhi il tugurio dov'abitava in un suo poderetto vicino al camposanto sul paese pareva l'officina d'un mago i contadini dei dintorni vi si recavano la notte incappucciati e con un lanternino in mano degli altri due fratelli uno era prete don arzigogolo come lo chiamava il padre l'altro il così detto cavaliere un villanzone bisognava guardarsi dall'uno e dall'altro e più dal prete che dal villanzone al pensiero che egli pur sempre per lei buon fratellino affettuoso fosse poi fuori di casa peggio che un discolo un vizioso se non proprio un farabutto come tante volte nell'ira gli aveva gridato in faccia il padre si levò in piedi si premette forte le mani sulla faccia papà che hai gli domandò la figlia sorpresa viene viene rispose quasi parlando tra sé e apriva e chiudeva le mani senza curarsi di nascondere egli non può pensare a suo padre che lo fissò settantasei anni addietro per questa morte la quale tarda così spaventosamente a compirsi perché perché non aveva egli per gli altri lo stesso cuore che per lei se era così buono per lei senza mentire come poteva poi nello stesso tempo essere così tristo per gli altri e lei lo sapeva o almeno se non proprio la certezza doveva averne il sospetto perciò rideva di me di me rideva di me che l'ammiravo per quella sua presunta incapacità vengono a tempo certe promozioni io non vedrò il mio rimorso non lo vedrò ma ho la tentazione in certi momenti spettacolo luminoso acqua tant'acqua tant'acqua diceva difatti ansando don nuccio e pareva che la sua voce arrivasse da lontano lontano anche tu dunque povero verme come tutta questa mandra di bestie mi credi un demonio rispondi don nuccio s'era addossato al muro presso la porta non si reggeva più in piedi e a ogni parola di don bartolo pareva diventasse più piccolo no ma prima non so vorrei far qualche cosa d'enorme d'inaudito per dare uno sfogo a questa rabbia che mi divora e aveva seguitato a parlare a lungo apposta di sé solamente su questo tono cioè del bene che pur si riprometteva di fare perché didì stuzzicata così da una parte e dall'altra indispettita di vedersi messa da canto alla fine domandasse la ammiravo perché non dava al marito la soddisfazione di mettere in trappola un altro infelice credevo che fosse lei e invece no non mancava per lei mancava per una mattina aveva veduto aprire a un suo vicino di casa che abitava dirimpetto lo sportello della gabbiola per cacciarne via un ciuffolotto ammaestrato ch'egli alcuni giorni addietro gli aveva venduto per pochi soldi petto chinai il viso la mia guancia sfiorò la guancia di lei sentii vicino l'ardore della sua bocca anelante e il treno in salita andava lentissimamente quasi ansimando per terre desolate senza un filo d'acqua senza un ciuffo d'erba sotto l'azzurro intenso e cupo del cielo appena mi vedeva chinava gli occhi e arrossiva perché sapeva che io altrimenti non ci sarei mai cascato veniva qua per mettere in pratica una delle sette opere corporali di misericordia che fare signore che fare che gran peccato aveva commesso perché anche quel boccone di pane dovesse parergli attossicato per la mano che glielo porgeva certo un potere diabolico esercitava quell'uomo su lui una è morta padre a nome delle altre cinque che le terranno dietro tutte davvero una dopo l'altra ed egli ora era quasi inebetito come la mano trema tutta la vostra realtà i si scopre fittizia e inconsistente artificiale come quella luce di candela l'erba non si era trovata ma egli seguitava ancora a farsi addormentare per provar quella delizia nuova la beatitudine di quel sonno strano il quale aveva con sé fuori del palazzo una donnaccia da cui aveva avuto dieci quindici venti insomma non si sa quanti figliuoli e tutti i vostri sensi vigilano tesi con ispasimo nella paura che sotto a questa realtà di cui scoprite la vana inconsistenza un'altra realtà non vi si riveli oscura orribile la vera dunque veniva qua i figuro diceva con gli occhi bassi arrossendo mi figuro che strazio dev'esser per lei signor fabrizio vedere il padre da tanti anni in questo stato prima di lasciare quell'amministrazione giudiziaria concludere due matrimoni dare cioè a didì il marchese andrea e agata a lui cocò ho giocato coi peli gli occhi il naso la bocca gli orecchi il torso le gambe le braccia le mani non ho potuto mica alterarli siamo tanti morti affaccendati che c'illudiamo di fabbricarci la vita ci accoppiamo un morto e una morta e crediamo di dar la vita e diamo la morte un altro essere in trappola dormivate con essi lì attorno ma essi non dormono stanno lì così di giorno come di notte la vostra mano li apre e li chiude per ora domani li aprirà e chiuderà un'altra mano aveva ancora in punta come una fiammellina la sua fede la morte la vita gli uomini da anni soffiavano soffiavano per spegnergliela non c'erano riusciti voleva dargli tempo di far penitenza del suo gran peccato e mosse incontro a don bartolo per fermarlo la prima no veramente cocò era già stato a zùnica col padre circa tre mesi addietro in ricognizione vi si era trattenuto quindici giorni e aveva conosciuto la famiglia nigrenti pochino pochino delle gambe che aveva finora mostrato e subito aveva pensato alle gambe di rorò campi morta a letto aveva voluto riguardarsele sotto le coperte impalate stecchite immaginandosi morta anche lei dentro una bara no no come rassegnarmi e perché se avessi qualche dovere verso altri forse sì ma non ne ho e allora perché ora per il viaggio lungo fino a zùnica indossava anche per la prima volta una veste lunga e le pareva d'esser già un'altra una damina proprio per la quale io vedo con ribrezzo il mio spirito dibattersi in questa trappola per non fissarsi anch'esso nel corpo già leso dagli anni e appesito appena andato via don nuccio scappava in chiesa a chieder perdono a dio padre a gesù alla vergine a tutti i santi di quanto gli toccava d'udire delle diavolerie che gli toccava di ricopiar la sera per necessità perché avete tanta paura di svegliarvi la notte perché per voi la forza alle ragioni della vita viene dalla luce del giorno dalle illusioni della luce era in guerra aperta con tutto il clero perché il clero a suo dire aveva azzoppato dio il diavolo invece aveva camminato tentato da un ronzio perpetuo vicino lontano di mosche sonnolente nel sole che dai vetri pinticchiati delle finestre sbadigliava sulle nude pareti gialle di vecchiaia o si stampava polveroso sul pavimento di logori mattoni di terracotta e lei che zitta zitta a quel sole che le veniva sul letto si guardava le mani o si avvolgeva attorno alle dita i riccioli di quei magnifici capelli così occhi sapeva ch'egli rincasava tardissimo ogni notte che giocava sospettava altri vizi in lui più brutti dalla violenza dei rimproveri che il padre gli faceva spesso di l'uomo solo luigi pirandello nascosto a lei chiusi l'uno e l'altro nello scrittojo d'avvicinarlo sperticatamente alto di statura ossuto e nero come un tizzone questo don bartolo scimpri benché da parecchi anni scomunicato vestiva ancora da prete zitta così quieta che a guardarla e a guardar poi attorno la camera in tutta quella luce se non fosse stato per il ronzio di qualche mosca quasi non sarebbe parsa vera stava qui nel quartierino accanto e s'era fatta amica della mia governante con la quale si lagnava del marito imbecille che sempre la rimbrottava di non esser buona a dargli un figliuolo dove la conducevano quei due che anche lì la lasciavano così sola a un'impresa vergognosa e dormivano sì perché forse era tutta così e non era altro la vita dio si prega così nel suo tempio coi grilli e con le rane ora all'opera e se qualche tarlo si svegliava nell'antica cassapanca che pareva una bara là in un angolo io mi sento preso in questa trappola della morte che mi ha staccato dal flusso della vita in cui scorrevo senza forma e mi ha fissato nel tempo in questo tempo la fermezza di star vent'anni chiuso in casa vent'anni capisci non si scherza dacché tutto il suo patrimonio cadde sotto amministrazione giudiziaria figurati i capelli didì mia come gli sono cresciuti in questi l'alito della famiglia era racchiuso là in quella cassapanca antica di noce lunga e stretta come una bara e di là dalle vesti della mamma esalava a inebriarla amaramente coi ricordi dell'infanzia felice ah ma non questa non questa aveva invocata tante volte ma la propria morte ché la figlia allora nel vedersi sola si sarebbe lasciata portare più che per la cosa in se stessa per l'aria cinicamente rassegnata con cui cocò la accettava per sé e la profferiva a lei come una salvezza sposare per denari un vecchio uno che aveva ventotto anni più di lei didì si sentì pesare sui piedini fino al giorno avanti liberi e scoperti la veste lunga e ne provò un fastidio smanioso si sentì oppressa da una angoscia soffocante e vivai muscosi e boschetti d'agrumi imbalsamati di zagare e di gelsomini era per didì tutt'uno quantunque già da un pezzo sapesse che zùnica era una povera arida cittaduzza dell'interno della sicilia e tutte le illusioni di vita che noi morti d'ogni tempo ci fabbrichiamo con quel po di movimento e di calore che resta chiuso in noi del flusso continuo che è la vera vita e non s'arresta mai ove aveva lasciato acceso un lumino da notte il cui barlume si soffuse appena appena nella tenebra quasi senza diradarla a traverso lo spiraglio dell'uscio io la sorella aveva ventisette anni un anno più di cocò e si chiamava agata o titina gracile come un'ostia e l'uomo solo luigi pirandello pallida come la cera già prima d'andare a letto aveva voluto provarsi ancora una volta la veste lunga da viaggio davanti allo specchio dell'armadio dopo il gesto espressivo con cui cocò aveva descritto la bellezza di colei come si chiamava fana fana scappa scappa in chiesa va a chiederlo a quella tua vergine parata come una sgualdrina rimase un pezzo a fissarlo con occhi terribili che credo abbia sospirato sempre in segreto per lui pregando iddio dati gli umori del marchese e i suoi capelli lunghi dopo questi venti anni di clausura è temibile anche questa zitellona cara didì ma forse la tristezza era fuori fuori là nel mondo ove a una certa età lasciati i sereni ingenui affetti della famiglia e anche i vostri dolori artritici sì il rodio sordo dei tofi alle giunture delle dita e che vista che vista assumono gli oggetti della camera sono come sospesi anch'essi in una immobilità attonita che v'inquieta seduto presso la finestra guardava nella casa dirimpetto la mensa imbandita e i convitati che schiamazzavano mangiando e bevendo a un certo punto uno s'era alzato ed era venuto a sbattergli in faccia gli scuri della finestra così voleva dio assunta filomena crocifissa angelica margherita così una crocetta e il nome della figlia morta accanto cinque in colonna eccolo eccolo e levando la fronte si dava a improvvisare stranissime preghiere che a quelli parevano evocazioni diaboliche e bestemmie rientrando diceva c'erano attorno alcune donne del popolo che ammiravano il ricco abito da sposa di cui il marito aveva voluto che fosse parata da morta a un certo punto una di quelle donnette sollevò un lembo della veste per osservare il merletto della sottana rise della mia ferocia e d'altro rise che seppi dopo è andata via da tre mesi col marito promosso professor di liceo in sardegna didì aveva avuto uno scatto di sprezzo e se lo pigli ma subito cocò una parola se lo pigli ti pare che il marchese andrea bel nome andrea senti come suona bene il marchese andrea a cavallo sai la cavalla è piuttosto vecchiotta bianca ma lui cavalca divinamente sì divinamente come la sorella titina suona divinamente il pianoforte il bujo il silenzio vi atterriscono e accendete la candela ma vi par triste eh e volse lo sguardo dal fratello al padre che sedeva all'altro angolo della vettura intento a leggere alcune carte d'amministrazione tratte da una borsetta di cuojo aperta su le ginocchia mangia e piange mangia imboccato piange da solo senza ragione o forse perché c'è ancora qualche cosa in lui un ultimo resto che pur avendo da settantasei anni principiato a morire trappola qua caro qua comincia a morire caro comincia a morire piangi eh piangi e sguizzi avresti voluto scorrere ancora sta bonino caro che vuoi farci erano quasi per apparenza senza più quella cara antica intimità da cui spira quell'alito familiare che sostiene consola e rassicura e quasi fosse suo lo spasimo di quella tosse strizzò gli occhi e tutta la faccia squallida irta di peli grigi poi s'alzò e lo aveva cacciato via senza neanche dargli il tempo di lavarsi la grinta impudente tutta pinticchiata di verde di giallo di rosso era alla discrezione del primo venuto ecco non c'era più nessuno in casa che la proteggesse vita essi che già c'erano entrati lo sapevano c'erano ormai avvezzi e andando lasciandosi portare dal treno potevano dormire ecco io stesso con le mie mani sono venuto a offrirvi l'ultima figlia mia l'ultimo sangue mio prendetevela presto madre degli afflitti a un tratto la mano che reggeva la fiala le cascò in grembo pesantemente come se gli orecchi le si fossero all'improvviso sturati avvertì enorme fragoroso intronante il rumore del treno così forte che temette dovesse soffocare il grido che le usciva dalla gola e gliela lacerava dacché m'è nato sono contento di non aver conosciuto mia madre l'uomo solo luigi pirandello vieni vieni entra qua con me in quest'altra stanza guarda credo si fosse anche fidanzato con lei ma venuto il dissesto lei non volle più saperne e sposò un altro adesso che egli ritorna nel primiero stato capisci da un pezzo cioè dalla morte della madre avvenuta tre anni addietro didì aveva l'impressione che il padre si fosse come allontanato da lei anzi staccato così che lei ecco poteva osservarlo come un estraneo togliendo il pane di bocca a un vecchio il quale con la fama di jettatore che gli hanno fatta in paese certo non chiama più gente al banco a giocare se l'erano portata via con loro la sua anima le cinque figliuole morte per quest'ultima gliene restava un filo appena ma pur quel filo era ancora acceso in punta poi rizzandosi sui ginocchi un flutto di parole che non gli parvero nemmeno sue gli sgorgò fervido impetuoso dalle labbra tanto ho penato don bartolo lo guardò stordito perché perché dio mi comanda così andate via l'anima mia forse è dannata ma rispettate quella d'una innocente che sta per comparire davanti alla giustizia divina e pensò che il padre era da anni sotto la minaccia continua d'una morte improvvisa potendo da un istante all'altro essere colto da un accesso del suo male cardiaco per cui portava sempre con sé quella fiala luce elettrica luce elettrica gridava agitando le lunghe braccia smanicate lo so io a chi giova tanta oscurità e dio vuol dire luce non me la fate penare più lo so né soli né abbandonati abbiamo l'ajuto vostro prezioso e a codeste mani pietose e benedette ci raccomandiamo o sante mani o dolci mani mani che sanano ogni piaga entro quella borsetta foderata di stoffa rossa spiccava lucido il turacciolo smerigliato di una fiala didì vi fissò gli occhi conosceva una persona sola fatta apposta per pensare ai casi suoi e anche a quelli di tutti loro donna sabetta la sua governante intesa donna bebé o donna be che dio cioè le aprisse la mente che quel duro patire lì sul saccone sudicio di quel letto nella casa vuota la persuadesse a chiedere d'esser portata e dunque arrestare in noi il perpetuo movimento vitale far di noi tanti piccoli e miseri stagni in attesa di putrefazione mentre la vita è flusso continuo incandescente e indistinto erano o non erano macchine da guerra per quella scalata le sue vesti lunghe e dunque che c'era da ridere se lei sentendosi armata con esse per una conquista provava di tratto in tratto le armi col darsi quelle arie eh triste quella luce di candela perché non è quella la luce che ci vuole per voi il sole il sole entrava coi calzoni lunghi gli uomini con le vesti lunghe le donne e doveva essere una laida tristezza se nessuno osava parlarne se non sottovoce e con furbeschi ammiccamenti che indispettivano chi come lei non riusciva a capirci nulla tu sai come ho vissuto finora sai che ho provato sempre ribrezzo orrore di farmi comunque una forma di rapprendermi di fissarmi anche momentaneamente in essa ho cercato di compensarmi con lo spirito ah con lo spirito ho potuto giocar meglio voi pregiate sopra ogni cosa e non vi stancate mai di lodare la costanza dei sentimenti e la coerenza del carattere e perché ma che vuol dire domando io darsi una realtà se non fissarsi in un sentimento rapprendersi irrigidirsi incrostarsi in esso questo mio tempo tutte le cose che finiscono di morire con me a poco a poco odio e pietà ma più odio forse che pietà per impedirlo bisognava che riuscisse ora ma proprio bene e in tutto il piano di battaglia architettato dal padre e di cui quel viaggio era la prima mossa gli occhi ceruli ovati gli s'accendevano allora di un'acuta vivezza maliziosa in contrasto con la floscia stanchezza della faccia carnuta e porosa da cui schizzavano sotto il naso gl'ispidi e corti baffetti rossastri già un po grigi a cespugli noi tutti siamo esseri presi in trappola staccati dal flusso che non s'arresta mai e fissati per la morte dura ancora per un breve spazio di tempo il movimento di quel flusso in noi tuttora dire zùnica e immaginare un profondo bosco d'olivi saraceni e poi distese di verdissimi vigneti e giardini vermigli con siepi di salvie ronzanti d'api aspirava fortemente una boccata d'aria e al rumore che l'aria faceva nel naso otturato alzava subito quelle due dita e le scoteva in aria come se le fosse scottate visitare gl'infermi per mio padre veniva non già per me veniva per aiutare la mia vecchia governante a curare a ripulire il mio povero padre di là e sentendo parlare del feudo di ciumìa e delle zolfare di monte diesi e d'altre zolfare e poderi e case didì aveva sempre creduto che tutti questi beni fossero del padre la baronia dei brilla sole chiedete angosciosamente il sole voialtri perché le illusioni non sorgono più spontanee con una luce artificiale procacciata da voi stessi con mano tremante don nuccio seduto su quell'unica seggiola s'era messo a pensare a una cosa bella bella per la figliuola alla sola cosa a lei ormai desiderabile ero al bujo sai che mi piace veder morire il giorno ai vetri d'una finestra e lasciarmi prendere e avviluppare a poco a poco dalla tenebra e pensare non ci sono più brutto vigliacco ingrato seguitò questi allora anche tu ti metti contro di me codiando la gente che t'ha preso a calci come un cane rognoso mordi la mano che t'ha dato il pane altri piccoli morti che gli somiglino e facciano tutti quegli attucci che lui non può più fare è uno spasso lavar la faccia ai piccoli morti che non sanno ancora d'esser presi in trappola e pettinarli e portarseli a spassino che stupide miserabili e incoscienti creature sono tutte le femmine si parano s'infronzolano volgono gli occhi ridenti di qua e di là mostrano quanto più possono le loro forme provocanti e non pensano che sono nella trappola e pareva che corresse la luna per liberarsi da quei viluppi e lei era rimasta a lungo lì nell'ombra con gli occhi intenti e senza sguardo a fantasticare e spesso gli occhi senza che lei lo volesse le si erano riempiti di lagrime vedeva le palpebre chiuse del padre fervere come se nella rapidità vertiginosa del volo la vista di lui abbarbagliata fosse smarrita nell'immensità d'uno spettacolo luminoso ma poi il corpo fa il groppo cominciamo a sentirne il peso cominciamo a sentire che non possiamo più muoverci come prima ma perché quel vicino lo aveva cacciato via dalla gabbia non aveva tardato a capirlo don nuccio aveva già notato da alcuni giorni che la gente per via lo scansava non passava nulla mai nulla davanti al finestrino della vettura solo di tanto in tanto lentissimamente un palo telegrafico arido anch'esso coi quattro fili che s'avvallavano appena le maniche della vecchia tonaca unta e inverdita avevano il difetto opposto di quelle della giacca di don nuccio gli arrivavano poco più giù dei gomiti lasciandogli scoperti gli avambracci pelosi ma capisci com'è quando uno comincia a irrigidirsi a non potersi più muovere come prima vuol vedersi attorno altri piccoli morti teneri teneri che si muovano ancora come si moveva lui quand'era tenero tenero ho fatto sempre ridere i miei amici per le tante come le chiamate alterazioni già alterazioni de miei connotati e inginocchiato anche lui prima tendeva l'orecchio ai sommessi rumori della notte poi diceva misteriosamente didì era veramente nata e cresciuta in mezzo a quell'agiatezza aveva poco più di sedici anni ma cocò ne aveva ventisei e cocò serbava una chiara per quanto lontana memoria dei gravi stenti tra cui il padre s'era dibattuto prima d'esser fatto o forse le stesse ma sotto aspetti diversi diversamente ordinate tu non puoi immaginare l'odio che m'ispirano le cose che vedo lo aveva ammonito severamente il vecchio sacerdote siamo davanti alla morte sì padre dio lo vuole e io la perdono anche a nome delle figlie se d'un tratto egli fosse venuto a mancarle oh dio no perché pensare a questo egli pur con quella fiala lì davanti non ci pensava leggeva le sue carte perché in questo tempo potevo scorrere ancora ed esser fissato più là almeno in un'altra forma didì senza volerlo aveva sbruffato una risata e allora cocò s'era messo a rabbonirla carezzandola e parlandole di tutto il bene che egli avrebbe potuto fare a quella poveretta gracile come un'ostia pallida come la cera e perché ne morisse dopo un anno come la sua amichetta rorò campi l'ignota attesa l'irrequietezza del suo spirito dove in che si sarebbero fermate in una cittaduzza morta in un fosco palazzo antico accanto a un vecchio marito dai capelli lunghi a ogni costo ringiovanire dio farlo viaggiare in ferrovia col progresso senza tanti misteri per fargli sorpassare il diavolo oltre al lettuccio dell'inferma in quell'altra camera c'era soltanto una seggiola sgangherata e un pagliericcio arrotolato per terra che il vecchio ogni sera si trascinava nella stanza vicina per buttarvisi a dormir vestito bocca bocca da signora con la veste lunga bocca che nasconde i denti come la veste lunga i piedini se non che seduto dirimpetto a lei c'era cocò io voglio essere come loro e non vedermi e dimenticare di esser qua dunque ero al bujo ella entrò di là in punta di piedi dalla camera di mio padre dio e non poter fuggire non poter fuggire legata com'era qua dal sonno di quei due dalla lentezza enorme di quel treno uguale alla lentezza del tempo là assisteva le due vecchie ottuagenarie le due znne ricamava e sonava divinamente il pianoforte ebbene il piano del padre era questo lui come lui si sarebbe lasciato piuttosto morir di fame ma era per la figlia per quella povera anima innocente i fedeli cristiani lo avevano tutti abbandonato nubile tappata lì a muffir nell'ombra ebbene egli sarebbe stato il sole per lei la vita la avrebbe tratta fuori di lì condotta a palermo in una bella casa nuova feste teatri viaggi corse in automobile ma sì che ho potuto alterare sono arrivato è vero anche a radermi il capo per vedermi calvo prima del tempo e io venuta fuori la domanda cocò le aveva risposto con un profondo sospiro eh per te didì mia per te la faccenda è molto ma molto più difficile non sei sola finché siamo piccini finché il nostro corpo è tenero e cresce e non pesa non avvertiamo bene d'esser presi in trappola la prendeva per donna be adesso cocò no non la prendeva per donna be cocò la sera avanti le aveva assicurato che proprio questi benedetti cari loro la gente però non sapeva ancor bene se crederlo matto o imbroglione chi diceva matto e chi imbroglione eretico era di certo forse indemoniato stato sissignora le rispondevo io sgarbatamente e le voltavo le spalle e me n'andavo sono sicuro adesso che appena voltavo le spalle per andarmene lei rideva tra sé mordendosi il labbro per trattenere la risata ma no no alla pittura veramente no più le faceva orrore ormai la pittura come se avesse preso corpo in quell'imbecille di carlino volpi figlio del pittore volpi suo maestro perché un giorno carlino volpi venuto invece del padre ammalato a darle lezione si figuravano che ci fosse qualcuna una donna sotto quella veste lunga e invece no invece lei tutt'al più non poteva sentirvi altro dentro che una bambina quando dall'ombra dell'altra navata della chiesa un grido rimbombò come un tuono ah ladro ah mi scacci disse trasecolato don bartolo scimpri appuntandosi l'indice d'una mano sul petto scacci me incalzò trasfigurandosi nello sdegno drizzandosi sul busto e ora mi sono raso i baffi lasciando la barba o viceversa ora mi sono raso baffi e barba o mi son lasciata crescer questa ora in un modo ora in un altro a pizzo spartita sul mento a collana e io n'ho tanto bisogno sono un discolaccio un viziosaccio tu lo sai un farabutto come dice papà metterò senno avrò ai piedi un bellissimo pajo di pantofole ricamate con le iniziali in oro e la corona baronale disse e ammutolì subito dopo piegandosi indietro atterrito a sedere sui talloni con le braccia conserte al petto sul volto della vergine in un baleno il sorriso degli occhi e delle labbra s'era fatto vivo ora questo viaggio guardando di nuovo il padre e il fratello didì provò dentro a un tratto una profonda violenta repulsione benedicite piano fermatevi prese a dire concitatamente don nuccio d'alagna quasi senza fiato parandoglisi davanti con le braccia protese qua oggi deve entrare il signore per mia figlia stanco didì mi fai ridere dio che rabbia dio che prurito nelle dita l'uomo solo luigi pirandello ecco se cocò non si fosse rasi i baffi come voleva la moda didì glieli avrebbe strappati saltandogli addosso come una gattina domani terranno appese le spoglie aggrinzite d'un altro lo specchio di quell'armadio ora riflette la vostra immagine e non ne serba traccia non serberà traccia domani di quella d'un altro erano invece dei marchesi nigrenti di zùnica il padre barone brilla ne era soltanto l'amministratore giudiziario sono come le seggiole di questa stanza come il tavolino le tende l'armadio il divano che non hanno bisogno di lume e non sanno e non vedono che io sono qua ma aveva un bocca veramente non se la sentiva ecco si stringeva forte forte con due dita il labbro e non se lo sentiva e così di tutto il corpo non se lo sentiva la vita è il fuoco non la terra che si incrosta e assume forma l'uomo solo luigi pirandello ogni forma è la morte truccarmi come un attore di teatro ne ho avuto qualche volta la tentazione ma poi ho pensato che sotto la maschera il mio corpo rimaneva sempre quello e invecchiava sì ancora di nascosto a tutti la bambina ch'era stata quando tutto ancora intorno aveva per lei una realtà la realtà della sua dolce infanzia la realtà sicura che sua madre dava alle cose col suo alito e col suo amore e di tratto in tratto si aggiustava le lenti insellate su la punta del naso poi ecco si passava la mano grassoccia bianca e pelosa sul capo calvo lucidissimo oppure staccava gli occhi dalla lettura e li fissava nel vuoto restringendo un po le grosse palpebre rimborsate era d'inverno e pioveva il povero uccellino era venuto a batter le alucce ai vetri dell'antica finestra quasi a chiedergli ajuto e ospitalità soggiunto rorò ricordi rorò campi la tua amichetta ricordi che salutai le gambe anche a lei l'ultima volta che portò le vesti corte credevo di non dovergliele più rivedere eppure gliele rividi io me n'andavo perché mio malgrado sentivo d'ammirar quella femmina non già per la sua bellezza era bellissima e tanto più seducente quanto più mostrava per modestia di non tenere in alcun pregio la sua bellezza è vero sì caduto più là nella trappola avrei allora odiato quell'altra forma come ora odio questa avrei odiato quell'altro tempo come ora questo il marchese si chiamava andrea aveva circa quarantacinque anni e cessata l'amministrazione giudiziaria sarebbe stato per le disposizioni testamentarie il maggior erede è questo il pensiero che mi sconvolge e mi rende feroce la vita è il vento la vita è il mare allegramente si vantava della sua bruttezza di quella sua fronte che dalla sommità del capo calvo pareva gli scivolasse giù giù fino alla punta dell'enorme naso dandogli una stranissima somiglianza col tacchino mia o vergine santa i ceri e la bara come farò farete voi provvederete voi è vero è vero poi una sesta che aspettava il nome dell'ultima agata a cui poco ormai restava da patire don nuccio d'alagna si turò le orecchie per non sentirla tossire di là che cocò non sapeva bene se fossero dei nigrenti anche loro cioè se sorelle del nonno del marchese o se sorelle della nonna e io così rividi le gambe della povera rorò tutta quella notte didì s'era agitata sul letto senza poter dormire là sarebbe stato lo stesso tu pensi eh sì prima o poi ma sarei stato un altro più là chi sa chi e chi sa come intrappolato in un'altra sorte avrei veduto altre cose si contavano miracoli di guarigioni ma don bartolo non se ne inorgogliva la salute del corpo la ridava gratis a chi avesse fiducia nei suoi mezzi curativi aspirava a ben altro lui a preparare alle genti la salute fana fana lopes si era veduta lì nello specchio troppo piccola magrolina miserina poi s'era tirata su la veste davanti per rivedersi quel tanto rivedeva le suore di carità con quelle grandi ali bianche in capo e quel tintinnio delle medaglie appese al rosario a ogni passo rivedeva pure un vecchio sacerdote che lo conduceva per mano lungo quella corsia aveva certo avuta in elemosina quella vecchia giacca e don nuccio per rimediare dov'era possibile al soverchio della carità teneva più volte rimboccate sui magri polsi le maniche quando ma ora ecco e già da tanto tempo vi era e per starvi per sempre soffocata nella vacuità d'un tempo fatto di minuti eterni che ne sapevano qualche cosa delle collere dell'atlantico di quando in quando la città per quanto saldamente fissata allo scoglio sottomarino e trattenuta da immani colonne d'acciaio subiva dei soprassalti come se fosse lì lì per essere strappata e portata via anche i tre americani non erano punto tranquilli malgrado le assicurazioni di jao la neve doveva aver coperto già da qualche mese quelle terre d'uno strato considerevole ed al di fuori il freddo doveva essere intensissimo eppure i viaggiatori non se ne accorgevano affatto d'altronde bastava la lampada a radium per spandere negli scompartimenti un dolce calore che si poteva aumentare a volontà avviene così che la nave avvicinandosi alla riva riceve dalla motrice tutta la forza che s'accumula su due ruote collocate a prora e nascoste entro due nicchie aperte nella carena le grosse vetrate si spezzavano e l'acqua precipitava come una fiumana nell'interno le grida dei disgraziati che annegavano nel fondo senza potersi sottrarre in modo alcuno alla morte a poco a poco diventavano più rade e più fioche ed entrarono in un salotto abbastanza ampio illuminato da due finestre larghe e alte fino al soffitto che permettevano all'aria di entrare liberamente era ammobiliato con semplicità non esente da una certa eleganza la forza necessaria agli stabilimenti dell'america centrale e anche delle coste settentrionali della guayana del venezuela della columbia e del brasile diamine i governi dell'america dell'europa dell'asia e dell'africa hanno popolato quelle isole di tutti gli animali che un tempo esistevano su tutti i cinque continenti perché chiese brandok per toby disse brandok mentre le onde continuavano a passare e ripassare sulla cupola con impeto spaventevole da buon americano le avventure non mi sono mai dispiaciute però comincio ad averne abbastanza di questa interminabile storia sai a che cosa penso io tutti gli altri piatti si componevano di vegetali fra cui molti che erano assolutamente sconosciuti a toby ed a brandok in compenso il vino era così eccellente che né l'uno né l'altro mai ne avevano gustato di simile fu subito scorto dagli abitanti i quali non cessavano di guardare in alto sempre colla speranza di veder scendere l'ascensore ed un coro d'invettive salì su pel pozzo con un frastuono indiavolato eccolo il brigante eccolo il traditore linciamo quell'avanzo di galera che ha giurato da sempre la nostra distruzione durante la giornata la corsa continuò senza notevoli incidenti e verso le cinque brandok segnalava un gran fascio di luce che forava la nebbia è la stazione di nettelling disse holker fra pochi minuti noi saliremo sul tramvai elettrico che ci condurrà al polo nord avete fretta di visitare l'europa nessuna risposero ad una voce brandok e toby volete che andiamo al polo nord ridiscenderemo in europa per lo l'immensa cascata non si scorgeva ancora si udiva invece il rombo dell'enorme massa d'acqua da qualche minuto una viva eccitazione si era impadronita di toby e brandok i loro muscoli sussultavano le loro membra tremavano e lisciandosi i capelli facevano sprigionare delle scintille elettriche dietro quelle se ne vedevano delle altre fornite di tubi di metallo sulla piazza un numero immenso di barili di pertiche e di reti si trovavano ammucchiate alla rinfusa l'acqua dolce non poteva mancare essendovi dei potenti distillatori elettrici che potevano fornirne in grande quantità i viveri nemmeno perché reti ve n'erano in abbondanza e si sa che gli oceani sono ben più ricchi dei mari e torneremo in europa così chiese brandok il mio povero centauro non può ormai più riprendere il volo guardate come i cavalloni frantumano le ali e le eliche ma non ve ne date pensiero noi camminiamo con una velocità di quaranta miglia all'ora perché le macchine non si sono guastate io vorrei sapere per quale ragione si scannano a quel modo disse holker sono ancora ubriachi non lo vedete disse il capitano vomitano sangue e alcool insieme finitela gridava intanto con quanta voce aveva in gola jao basta miserabili basta i pare che questo cassone d'acciaio si sia spostato disse il capitano quel rombo spaventevole pareva che fosse stato avvertito anche dagli ubriaconi poiché le loro grida erano improvvisamente cessate studiano il progetto da moltissimi anni rispose holker sarà il più grande successo della scienza del duemila si tratterebbe di alleggerire del troppo peso il polo australe disse toby e per di più trasportarlo al polo boreale rispose holker non temete anche il vostro compagno sta per tornare alla vita e fra poco riaprirà gli occhi provate molta difficoltà a muovere la lingua vediamo zio sono dottore anch'io al pari di voi che esce dall'acqua e che prosegue la sua corsa senza cambiare apparentemente nulla senza interrompersi nemmeno un istante che diventa vettura dopo essere stata battello e che torna di nuovo battello dopo essere vettura con un'agilità e rapidità unica aggiunse holker un rombo sonoro prodotto dalle pareti d'acciaio poi l'enorme massa rimase immobile mentre le onde attraversavano velocemente la cupola lasciando cadere entro il pozzo dei torrenti d'acqua i quali precipitarono sulle teste degli ubriachi come una gran doccia salutare dopo il condor correva sopra un raggruppamento di case immense di torri e di campanili descrisse alcuni giri in aria proiettando il fascio di luce sui tetti delle case poi calò su una vasta terrazza di metallo situata sulla cima d'un palazzo di venti piani siamo giunti padrone disse il negro ondate alte come montagne si rovesciavano con spaventevoli muggiti contro le balaustrate di ferro torcendole come se fossero di stagno e raffiche tremende passavano sopra la città sottomarina con fischi assordanti è scomparso dopo una serie di esperimenti che hanno scontentato tutti e contentato nessuno era una bella utopia che in pratica non poteva dare alcun risultato risolvendosi infine in una specie di schiavitù e quando la vedrete salire sulla riva e correre sui campi di ghiaccio della terra di baffin come una immensa vettura disse holker è incredibile e nessuno ai nostri tempi avrebbe mai osato sperare di trasformare una nave in un tramvai disse toby cent'anni fa l'elettricità non aveva ancora raggiunto un grande sviluppo mentre ora l'atmosfera ed il suolo ne sono saturi ma vi abituerete ne son certo e per oggi basta magge entrava in quel momento portando su un piatto d'argento un bel pasticcio dalla crosta dorata che fumava ancora e che spandeva un profumo delizioso è attaccato il poney chiese il dottore sì padrone rispose la cuoca allora sbrighiamoci chi mi ha fischiato agli orecchi si chiese che io abbia sognato stava per chiamare brandok quando udì una voce che pareva umana sussurrargli agli orecchi una iniezione in direzione del cuore e una nel collo vedremo se avranno qualche effetto signor holker disse il notaio voi che siete dottore vi sembra che siano morti hanno un certo aspetto di mummie egiziane no perché le loro carni hanno ancora una certa freschezza allora di persone non morte disse si pescano ancora con le lenze anticaglie quelle oggi delle gigantesche navi munite di motori d'una potenza straordinaria vengono qui e gettano delle reti di cinque o sei miglia di lunghezza che vengono poi rapidamente rimorchiate a terra polare deve trovarsi in quel vaso che scorgete là in quell'angolo aprite signor holker disse il notaio sono impaziente di assistere alla risurrezione di quei due uomini fecero il giro della piccola costruzione finché scoprirono una porticina di ferro holker introdusse la chiave nella e ciò per precauzione se una tempesta sposta l'isola galleggiante e questa viene trascinata via si avverte la stazione più vicina con un dispaccio ed i più potenti rimorchiatori disponibili accorrono per ricondurla a posto se così non fosse l'irlanda la scozia e anche l'inghilterra sarebbero state tramutate in terre quasi polari giacendo sotto la medesima latitudine della iberia isola si udì in quell'istante gridare al di fuori saldarono il conto presero i loro bagagli e salirono sulla slitta dell'albergo che era tirata da sei vigorosi cani di terranova più robusti e più obbedienti di quelli di razza esquimese un quarto d'ora dopo si fermavano sotto la tettoia della stazione europea che si trovava nell'altro lato della città e forse non basterebbe disse il pilota eppure bisogna fare qualche cosa per quei disgraziati disse toby che stupido sono esclamò in quel momento jao e più stupidi di me sono anche loro perché amico chiese il capitano era l'influenza del freddo o l'isolamento che aveva operato quel prodigio su quei cervelli esaltati probabilmente l'una e l'altra cosa insieme certo non ci trovavano più gusto a parlare di bombe d'incendi e di stragi con un freddo di sotto zero il canada è uno stato indipendente l'australia pure l'africa meridionale non ha più nulla di comune coll'inghilterra perfino l'india forma uno stato a parte udì uno scoppio terribile che fece tremare le rupi e che sollevò una immensa nuvola di polvere era una piccola bomba di quella terribile materia esplosiva che il capitano del centauro aveva chiamata silurite che era esplosa in mezzo alle belve alzatevi signori gridò la voce di prima ormai non vi sono più belve intorno a voi aspettava il pover'uomo si strappava i capelli e bestemmiava in tutte le lingue le lampade erano state riaccese sulla piccola piazza e sotto quegli sprazzi di luce intensa si vedevano agitarsi forsennatamente gli abitanti della città sottomarina per essere meglio udito dai forzati si calò fino sulle traverse d'acciaio che avevano servito di sostegno all'ascensore comparendo fra i potenti fasci di luce proiettati dalle lampade a radium che non erano state più spente buon segno vestitevi e poi andremo a pranzare le vesti saranno un po diverse da quelle che si portavano cent'anni fa però sono più comode e dal lato igienico nulla lasciano a desiderare essendo disinfettate perfettamente che riproduceva con meravigliosa esattezza la terribile strage annunciata poco prima dal giornale per dieci minuti quel rovinio continuò poi finì con una fuga disordinata di gente che si rovesciava verso una spiaggia mentre il cielo rifletteva la luce degli incendi gli aprì la bocca e tirò parecchie volte quell'organo che pareva si fosse atrofizzato ripiegandolo poi in tutti i sensi per fargli riacquistare la perduta agilità agisce ora di tè con un bicchierino di whisky prima di tutto disse holker entrando in una sala che serviva da ristorante e che era splendidamente illuminata da una grossa lampada a radium deve fare molto freddo fuori poi scosse il capo mandò un lungo sospiro e riprese la passeggiata per fermarsi alcuni minuti dopo dinanzi a una bella casetta a due piani tutta bianca colle persiane verniciate e un giardinetto chiuso da una cancellata in legno chi metterà del ghiaccio nella nostra tomba non ce ne sarà bisogno ho scoperto un certo liquido che abbasserà la temperatura della nostra tomba a gradi sotto lo zero e si manterrà credevo che gli americani fossero più innanzi di noi europei disse il capitano dunque voi avete sempre ignorato la terribile catastrofe che ha colpito quelle disgraziate isole buon appetito signori gridò con una voce da granatiere come va signor brandok v'è passato lo spleen dopo la vostra gita a nuova york comincia a lasciarmi un po di tregua signor max rispose il giovine holker sapete che non dispero batte il loro cuore no sono freddi sfido io colla temperatura che regnava qui dentro sono immersi in una specie di catalessi che mi ricorda gli straordinari esperimenti dei fakiri indiani dunque non disperate mah constato solamente che sono meravigliosamente girò due volte sulla baia poi prese lo slancio dirigendosi verso sud ovest con rapidità fantastica dinanzi alla baia si estendevano degli immensi banchi di ghiaccio solcati da canali più o meno larghi e che mandavano in alto un bagliore intenso quasi accecante ah mi scordavo che un secolo fa gli albergatori erano pure indietro di cento anni disse holker ridendo hanno progredito anche loro guardate s'accostò ad una parete ed abbassò una lastra di metallo lunga un paio di metri e larga una trentina di centimetri unendola alla tavola in modo da formare un piccolo ponte una mattina degli ultimi giorni di settembre del la risposta che ne ebbe fu terribile quantunque io stenti a credere che questi uomini abbiano trovato il segreto di poter dormire un secolo intero disse il medico il capitano che teneva pronta anche la rivoltella elettrica attese che si fosse spinto bene innanzi poi gridò gettate la pietra violentemente spinta innanzi rotolò giù per la spaccatura con rapidità fulminea e piombò addosso alla belva la quale in quel momento si trovava in una strettoia dopo aver fatto un'abbondante colazione innaffiata da parecchi bicchieri di generoso vino spagnolo ed italiano il signor holker ed i suoi compagni congedarono harry e si diressero verso un enorme fabbricato sormontato da una torre d'acciaio dalla cui cima si diramavano parecchi grossi fili di metallo il suo fondo coperto di alghe e d'incrostazioni marine apparve per un momento in aria poi la massa intera fu inghiottita e scomparve sotto le onde coi suoi morti ed i suoi vivi se ve n'erano ancora forse meno di quello che sembra disse il dottore sai che cosa sono i fakiri dei fanatici indiani che eseguono degli esperimenti meravigliosi ma finitela pazzi volete ascoltarmi sì o no se continuate risalgo e non mi rivedrete più mai sì sì lasciamolo parlare gridarono parecchie voci parla dunque vecchio disse una voce signor brandok aveva gridato il pilota quando il battello a vapore s'era ormeggiato al ponte di legno siamo giunti il passeggero che durante la traversata era rimasto sempre seduto a prora senza scambiare una parola con nessuno la città galleggiante intanto continuava ad andare attraverso alle onde come un semplice guscio di noce non era già una nave si poteva considerare un immenso rottame in balìa dei furori l'intero equipaggio munito di lampade e di picconi si era già messo al lavoro per sgretolarlo aiutato da una ventina di esquimesi accorsi subito da un villaggio vicino ipnotizzati anch'egli era estremamente pallido e tremava come se subisse di quando in quando delle scosse elettriche che cosa hanno questi signori chiese tompson non lo so rispose il capitano del centauro che pareva vivamente impressionato l'orgia era al colmo e dalla città sottomarina saliva un tanfo così acuto da non poter quasi resistere i forzati che continuavano a bere ridevano come pazzi e pareva che non sapessero ormai più che cosa facessero i è però un'altra cosa che mi preoccupa assai quale la risposta dovete darmela voi jao parlate capitano i vostri sudditi posseggono dei viveri per due o tre giorni non di più e noi prima che l'uragano scoppiasse vi erano molti pesci messi a seccare lungo le balaustrate i biglietti chiese toby sono già nel mio portafoglio ho preso uno scompartimento per noi così potremo discorre tranquillamente senza che vi siano testimoni all'estremità della scala si udì una voce poderosa gridare pronti il treno è giunto sono piatti diventati un po rari oggi mio caro e pel semplice motivo che i buoi ed i montoni sono quasi scomparsi ah ve ne stupite molto io credo che quel buon toby perda inutilmente il suo tempo eppure egli è molto più felice di me tornò a sospirare attraversò lentamente il giardinetto il cui cancello era aperto e salì la scala abbiamo sangue e muscoli al pari delle bestie e un cuore che funziona egualmente volevo farti la proposta di addormentarti con me ora vi rinunzio un pallone dirigibile chiese no signori una macchina volante che funziona perfettamente dotata d'una velocità straordinaria tale da poter gareggiare colle rondini ed i colombi viaggiatori ve n'erano ai vostri tempi e non so come ce la caveremo signori miei perché è appunto su quest'isola che hanno radunate tutte le belve feroci capaci di difendersi da sole e quindi in grado di conservare la loro razza e non avete che la vostra rivoltella la gigantesca cassa d'acciaio dopo essere sprofondata era subito risalita a galla rollando spaventosamente e girando su se stessa se i piloni d'acciaio avevano ceduto sotto gli urti possenti delle onde un grosso maschio di statura imponente dopo aver lanciato un ruggito formidabile che parve un colpo di tuono superato il contrafforte si cacciò nel canalone piantando le unghie nelle fenditure della roccia noi non potremo mai andare d'accordo con quelle canaglie mormorò brandok il galeotto di cent'anni fa mi pare che si sia mantenuto eguale la scienza tutto ha perfezionato fuorché la razza e l'uomo malvagio è rimasto malvagio la società vuole vivere e lavorare tranquillamente rispose il capitano tanto peggio per i furfanti bah lasciamo questi poco interessanti discorsi e facciamo colazione giacché l'oceano ci lascia un po di tregua l'assenza del capitano e del pilota fu brevissima furono visti ritornare velocemente fra i nembi di spuma che coprivano tutta la cupola dunque chiesero ansiosamente tutti insieme i tre americani e jao holker pagò senza mercanteggiare l'importo poi condusse i suoi amici al ristorante della stazione anche quello automatico e offrì da bere abbiamo dieci minuti di tempo per prendere il treno per il polo nord disse approfittiamone per scaldarci lo stomaco con un po di caper brandy appena aperti gli occhi il suo sguardo si fissò sul signor holker che gli stava presso occupato a soffregar il petto di brandok buongiorno gli disse il pronipote accostandoglisi rapidamente ecco la grande officina elettrica degli stati uniti disse holker che mette in moto senza un chilogrammo di carbon fossile migliaia e migliaia di macchine quest'acqua ha fatto abbandonare tutte le miniere di combustibile quale forza enorme deve produrre esclamò il dottore non so se potremo farci l'abitudine che cosa temi nulla per ora tuttavia provi lo spleen finora no rispose brandok come sarebbe possibile annoiarsi con tante meraviglie da vedere questa è una seconda esistenza per noi meglio così nient'altro signore corriamo dunque il pericolo di terminare il nostro viaggio nel ventre di questi ferocissimi e sanguinari abitanti purtroppo non avremo da rimpiangere la sorte toccata agli abitanti della città sottomarina potremmo forse invidiarla rispose il capitano passeranno secoli e secoli ma levato lo strato di vernice datogli dalla civiltà sotto si troverà sempre l'uomo primitivo dagli istinti sanguinari internamente erano tutte illuminate sicché scintillavano fra la nebbia come se fossero colossali diamanti essendo il ghiaccio mantenuto sempre sgombro dalla neve che vi si accumulava sopra sembrava però che le speranze dovessero diventare ben magre poiché l'uragano continuava sempre ad infuriare sconvolgendo l'atlantico per un tratto certamente immenso nondimeno la città galleggiava sempre benissimo ora sollevandosi ed ora sprofondandosi fino a metà della cupola ahimè la preziosa semente che il fiore della risurrezione custodiva con tanta gelosa cura da tanti secoli era irrimediabilmente sterile il terreno è troppo prezioso oggidì e quel lusso è stato bandito non si può sottrarre spazio all'agricoltura ma comincia a far buio sarebbe tempo d'illuminare il mio salotto quasi tutti fumavano enormi pipe di porcellana gettando in aria delle vere nuvole di fumo siamo al polo amici miei disse holker prendendo i bagagli i forzati che non potevano indovinare di che cosa si trattasse urlavano spaventosamente senza che nessuno si occupasse di spiegare loro da dove provenivano quei bagliori intensi la città galleggiante sempre sospinta dalle onde era entrata nella zona illuminata pareva che navigasse su un mare incandescente i vetri della cupola riflettendo i bagliori del vulcano proiettavano fino in fondo alla città una luce così intensa da far impallidire quella delle lampade a radium erano trascorse altre due ore quando il dottor toby pel primo aperse finalmente gli occhi dopo cent'anni che li aveva tenuti chiusi dopo una immersione durata un quarto d'ora in una vasca piena di acqua tiepida aveva già cominciato a dare qualche segno di vita e a perdere la tinta giallastra amico james disse toby ti penti d'aver dormito cent'anni per poter vedere le meraviglie del duemila oh no esclamò vivamente il giovane credevi di veder il mondo così progredito non mi aspettavo tanto e il tuo spleen non lo provo più tuttavia non senti nulla tu non so che cosa vogliate dire con ciò capitano disse brandok sempre più stupito disgraziata la nave marina od aerea che cadesse su quelle isole rispose il capitano nessun uomo dell'equipaggio uscirebbe certamente vivo che cosa è successo dunque su quelle isole chiese toby che non era meno sorpreso di brandok e si vedevano lungo le pareti e sulla cima di colonne di ferro roteare con velocità straordinaria delle macchine volanti di dimensioni mai viste che cosa fanno laggiù chiese brandok furfanti gridò jao che cosa avete fatto signor jao gridò un uomo di statura quasi gigantesca perdonateci eravamo diventati come pazzi e non sapevamo più quello che facevamo tutta la colpa è dell'alcool al quale non eravamo più abituati l'inverno si annunzia rigidissimo quest'anno ed il lago è già gelato da tre settimane e l'oceano tutto lo stretto è percorso da massi enormi di ghiaccio funziona ancora il battello tramvai certo rispose il capitano avremo occasione di vedere quei famosi mulini cerco anzi di dirigermi verso l isola per vedere se là posso sbarazzarmi del galeotto che si trova chiuso nell'ultima cabina e che voi non avete ancor veduto quell'isola si trova a venticinque miglia dalla città sottomarina portoghese d'escario non ve ne date pensiero rispose holker alla stazione di quebec troveremo i bagagli contenenti l'occorrente per sfidare i freddi più intensi aspettate un momento che vada a far lanciare un telegramma aereo ad uno di quei negozianti che conosco in quel momento un cupo rimbombo si ripercosse entro la immensa cupola facendo vibrare le vetrate è un tuono questo disse il capitano del centauro la cui fronte si era oscurata che questa volta ci piombino addosso tutte le disgrazie sono perduti disse il capitano che si teneva aggrappato ad una roccia a fianco di brandok lo credete chiese questi con voce commossa nessuna costruzione umana può resistere a simili cozzi fra mezz'ora e forse meno le pareti metalliche si apriranno e nessuno di quei disgraziati si salverà tenerife non era che a poche gomene ed i cavalloni continuavano a sospingere la città galleggiante con grande impeto avrebbe resistito o si sarebbe sfasciata era quella la domanda che tormentava tutti senza trovare una risposta a quale suolo affidare quei granelli quale sole avrebbe potuto tenerli in vita sorpreso e ammirato il dottore portò seco la meravigliosa pianta l'interno della galleria era diviso in quattro scompartimenti uno riservato alle macchine e all'equipaggio uno a camera da letto suddivisa in piccole cabine di leggera lamiera d'alluminio o d'un metallo consimile io sono fermamente convinto che più nulla sarà impossibile agli scienziati del duemila in attesa che vi riescano io dormo disse brandok non so da che cosa possa derivare ma da qualche tempo mi trovo spesso tutto spossato e provo anche degli strani perturbamenti al cervello quello di polonia formato dalle province polacche della russia dell'austria e della germania l'europa cinquant'anni fa si agitava pericolosamente minacciando una guerra spaventosa a mezzodì i naufraghi mangiarono alla meglio qualche boccone poi dopo essersi assicurati con delle reti alle traverse dei vetri cercarono di dormire qualche ora sotto la guardia del pilota del centauro sicché queste navi volanti si possono all'occorrenza trasformare in scialuppe esclamò toby con stupore e perfettamente navigabili zio rispose holker perché la poppa nasconde entro un incavo un'elica di metallo che funziona colla stessa macchina che mette in moto le ali il capitano vedendo un'altra belva incanalarsi nella spaccatura non esitò a consumare un'altra palla ed essendo un valente tiratore anche questa volta non mancò il bersaglio e tre disse ve ne sono però ancora quindici o sedici senza contare tutte le altre bestie che pare siano ansiose di assaggiare un po di carne umana ha un corso più rapido dell'amazzoni e più impetuoso del mississippi e la portata di questi due fiumi giudicati i più grandi del mondo non rappresentano nemmeno la millesima parte del volume delle acque che quella corrente giornalmente conduce mentre dei gruppi ballavano furiosamente sulla piazza saltando come capre urtandosi buttandosi a terra a dozzine per volta altri presi da una improvvisa furia di distruzione abbattevano le case gettando in aria letti e tavolini laceravano le reti spezzavano ordigni da pesca urlando e ridendo l'ultima battaglia combattuta per mare e per terra fra le nazioni americane ed europee è stata terribile spaventevole ed è costata milioni di vite umane senza vantaggio né per le une né per le altre potenze ai nostri tempi le montagne bastavano quelle servono ai modesti borghesi farà buoni affari in quella stagione la linea polare i viaggiatori accorrono al polo a migliaia signor holker chiese brandok gli scienziati moderni approssimativamente hanno calcolato quando potrebbe accadere quella tremenda catastrofe positivamente no è certo però che la massa della calotta glaciale non potrà essere ragionevolmente prolungata al di là di un certo punto per sei rispondo io in quanto agli altri ah fate raccolta di sassi di macigni di tutto ciò che può servire come proiettile ve ne sono nel canalone presto signori non vi è tempo da perdere e lo dobbiamo alle razze nordiche e le razze latine la sola italia è cresciuta e rapidamente perché ha i suoi cinquanta milioni mentre la spagna e soprattutto la francia sono rimaste quasi stazionarie pareva che la grande elettricità sviluppata dalle infinite macchine elettriche funzionanti sulla crosta terrestre avesse avuto una ripercussione anche negli alti strati aerei perché i due americani non avevano mai veduto ai loro tempi lampi così abbaglianti e di così lunga durata un giorno incontrò un arabo infermo ed il dottore lo curò amorosamente salvandogli la vita il figlio del deserto era povero eppure volle ricompensare il suo salvatore dandogli un tesoro che da solo valeva tutte le pietre preziose del mondo frusta brandok era ridiventato taciturno come se lo spleen lo avesse ripreso il notaio pure non parlava tutto occupato a fumare la sua pipa che eruttava un fumo denso come la ciminiera d'un battello a vapore udendo aprirsi la porta si levò gli occhiali e si voltò con una certa vivacità esclamando con voce giuliva ah sei tornato amico james ti sei stancato presto di nuova york e mi pare che tu non abbia un'aria molto soddisfatta era però un'alba grigiastra di triste aspetto non permettendo le tempestose nubi che la luce si diffondesse liberamente verso levante ad una grande altezza una colonna di fuoco s'alzava oscillando in tutte le direzioni e forando il cielo è la piazza della borsa rispose holker sembra che quegli uomini abbiano il fuoco addosso vanno e vengono quasi correndo e anche la gente che si affolla nelle vie vicine pare che cammini sui tizzoni disse toby eppure non saranno borsisti quelli là camminavano diversamente cent'anni fa chiese holker con una certa sorpresa un altro leone che si era subito dopo cacciato nella spaccatura senza essere veduto dagli assediati troppo occupati a sorvegliare le mosse del primo annunciò la sua presenza con un formidabile ruggito balzare sopra il corpo del compagno e precipitarsi all'assalto fu cosa d'un sol momento il condor dopo essere passato sopra la città si diresse verso una piccola altura su cui si vedeva ergersi una torre immensa munita sulla cima di un'antenna smisurata che pareva un cannone mostruoso minacciante il cielo ah ora comprendo disse toby è la grande tensione elettrica che agisce sui loro nervi il mondo è impazzito o quasi harry disse holker muovi verso brooklyn ma che cos'è dunque avvenuto chiese toby quello che temevo rispose il capitano del centauro non sentite questo odore sì la città è appestata dall'alcool il mio quello che dovevo trasportare ad amburgo e che questi miserabili hanno saccheggiato possibile che siano ancora vivi nessuno lo ammetterebbe i suoi compagni si erano anche essi accostati e guardavano con una specie di terrore quei due uomini chiedendosi ansiosamente se si trovavano dinanzi a due cadaveri o a due addormentati quello che si trovava a destra ci rifugeremo in fondo alla città e allora i forzati ci faranno a pezzi ah diavolo non avevo pensato che abbiamo un vulcano anche sotto i nostri piedi disse il capitano del centauro non siamo però ancora a terra e non sappiamo ancora dove queste onde capricciose manderanno a sfracellarsi questa immensa cassa di metallo d'altronde non hanno torto sono molti anni di certo che non gustano di questi piatti un quarto leone dopo aver mandato un ruggito spaventevole si scagliò pure attraverso la spaccatura balzando sopra i cadaveri dei compagni ma non ebbe miglior fortuna hai trovato finalmente il modo di prolungar la vita chiese brandok con tono leggermente ironico di fermarla invece ah ne vuoi una prova possibile che tu abbia fatta una simile scoperta esclamò brandok con stupore poi s'avanzò lentamente finché l'acqua venne a mancare le quattro ruote avevano lasciate le loro nicchie abbassandosi in attesa di mettersi in funzione ecco che diventa tramvai disse holker la nave lascia il mare per la terra che cosa mai ci narri vedrete vedrete siamo nel duemila miei cari amici e non già nei lontani tempi del ed esquimesi ve ne sono ancora nelle regioni polari chiese brandok in pochi minuti fecero sparire il pudding vuotarono una tazza di tè poi scesero nel cortile dove li attendeva un carrozzino tirato da un piccolo cavallo bianco che sembrava impaziente di partire andiamo disse il dottore raccogliendo le briglie ed impugnando la frusta fra mezz'ora saremo allo scoglio di retz più più volte dei viaggiatori che si recavano alle colonie polari presi dall'orrore di quel che accadeva in quelle capanne funebri avevano forzata l'entrata per portar via il morente e avevano ricevuto questo rimprovero chi viene a turbare la mia agonia non si può dunque morire in pace come è giunto qui quel cilindro chiese brandok per mezzo d'un tubo comunicante coll'ufficio postale più vicino e rimorchiato da una piccola macchina elettrica e come si ferma quindi è sepolto vivo non durerà molto rispose holker se la malattia non lo uccide presto s'incaricherà la fame di mandarlo nel paradiso degli esquimesi spiegati meglio nipote mio disse toby perché lo hanno sepolto vivo sopprimendo sui loro bilanci le spese di mantenimento per esseri ormai inutili aveva però procurato loro degli asili sicuri d'una solidità a tutta prova per non esporli ad una morte certa almeno qui abbiamo della selvaggina disse brandok un piatto di gran lusso al giorno d'oggi è vero signor holker dite rarissimo anche nelle grandi città vive qui ancora qualche gruppo di renne e si trovano anche dei caribou e qualche morsa il governatore della colonia disse il capitano volgendosi verso brandok toby ed holker seguitemi signori disse il galeotto con un amabile sorriso ah devo lasciarvi qui un espulso dall'europa un suddito inglese che consegnerete più tardi a qualche nave della sua nazione disse il capitano fra le sue mani la pianta misteriosa non fece che rinascere e morire senza che egli potesse penetrarne i segreti ad ogni operazione ripeteva colla tristezza del genio impotente nulla c'è in natura che somigli a questa pianta ma voi capitano avete la iettatura disse brandok si direbbe davvero purché invece non l'abbia jao o la sua città ci spinge proprio sui sargassi il vento disse toby e le onde anzi lo aiutano rispose il capitano che diventava sempre più a me è d'imbarazzo perché un ciclone mi ha guastato le ali e le eliche datemelo pure ci penserò io andiamo signori perché fra mezz'ora farò suonare il silenzio e allora si spegneranno tutte le lampade gas che cos'è chiesero ad una voce brandok e toby un semplice pezzetto di radium rispose holker il radium esclamarono i due risuscitati batte dunque il cuore chiesero ad una voce il sindaco ed il notaio sì batte non v'ingannate sono un medico eppure la tinta giallastra non scompare ancora disse il notaio dopo dopo il bagno forse sì il cuore batte è un miracolo nessuno sono rimasti tali e quali come li avevano trovati gli esploratori del secolo scorso sono esseri incapaci di civilizzarsi e perciò finiranno anche essi con lo scomparire i ho già detto che il loro numero è immensamente scemato dopo la distruzione delle balene delle foche e delle morse che non vi è alcun albergo aperto in questa stagione rispose holker saremo costretti a rimanere nelle sale della stazione o a chiedere asilo a qualche famiglia di pescatori consisteva in un enorme tubo di lamiera d'acciaio lungo centocinquanta metri con un diametro di cinque pesante ottantamila chilogrammi e fissato su due enormi pilastri di pietra da due anni gli scienziati dei due mondi si occupano di questa grande questione per dare uno sfogo alla crescente popolazione della terra abbiamo oggi degli esplosivi mille volte più formidabili della polvere e della dinamite che si usava anticamente anticamente esclamò brandok quasi scandalizzato intanto l'enorme cassa d'acciaio spinta e risospinta dalle onde che non cessavano d'investirla continuava a urtare con un fragore infernale contro le rocce della costa ed a piegarsi erano già tre notti che non dormivano più e solo il capitano ed il suo pilota abituati alle lunghe veglie potevano ancora resistere a quella lunga prova quel sonno benefico durò fino alle otto del mattino e forse chissà quanto sarebbe durato se il capitano non li avesse svegliati con delle vigorose e replicate scosse poi aveva sollevato rapidamente il guanciale poiché la voce s'era fatta udire più precisamente dietro la sponda del letto e scorse una specie di tubo sul cui orlo era scritto abbonamento al world non poteva competere certo coi veri transatlantici dotati ormai d'una velocità straordinaria nondimeno nulla aveva da perdere in confronto a quelli d'un secolo prima che anzi avrebbe potuto vincere facilmente nella corsa dopo aver sepolto sotto massi enormi di ghiaccio quei continenti il diluvio attraverserà l'equatore si lancerà sull'america del nord sull'europa e sull'asia distruggendo dappertutto la vita e avrei preferito cenare al ristorante della stazione disse brandok stiamo meglio qui disse holker fuori fa un freddo cane quanti gradi chiese al cameriere che aveva portato la cena quindici sotto zero signore rispose mio caro signore la popolazione del globo in questi cento anni è enormemente cresciuta e non esistono più praterie per nutrire le grandi mandrie che esistevano ai vostri tempi nel mezzo si ergeva una torre pure in metallo alta quattro metri sulla cui piattaforma stavano seduti presso la ruota due timonieri dietro si innalzava un albero per la telegrafia aerea con una piccola ferrovia elettrica simile a quella che già avete veduta ecco soppressi quei noiosi camerieri e anche il pessimo uso delle mance e dobbiamo mangiare in piedi vuotarono la bottiglia poi il dottore sturò una fiala ed empì due piccole tazze era un liquore rossastro un po denso che aveva un profumo speciale dei veri mostri insomma esclamò toby che ascoltava con viva curiosità quei particolari non sembra infatti che siano troppo belli rispose holker ma andiamo a prendere il tè o lo troveremo freddo riparleremo dei martiani e del loro pianeta quando saremo alla stazione ultrapotente di brooklyn hanno dato allo scafo una forma di sigaro molto affilato a prora e la coperta è quasi scomparsa non essendovi che il posto per una torre destinata ai timonieri come vedete le navi moderne sono quasi tutte sommerse e chiuse sopraccoperta in modo che durante le tempeste le onde possono spazzarle senza produrre il minimo inconveniente il giovane brandok aveva alzato la testa che teneva inclinata su una spalla interrogando il dottore collo sguardo sì riprese toby io voglio vedere che cosa sarà l'america fra venti lustri il dottore v'immerse un dito per assicurarsi del calore dell'acqua poi levò la vaschetta deponendola sulla tavola fai fare un bagno al morto chiese brandok cioè all'addormentato corresse il dottore è necessario allentare a questo dormiglione i nervi che da tanti anni non agiscono più la mattina del terzo giorno quando già il vento cominciava finalmente a scemare di violenza il capitano avvertì i viaggiatori di rifugiarsi nella galleria per non venire trascinati via dalle onde quella battaglia spaventosa durò più di una mezz'ora con grande strage da una parte e dall'altra poi i superstiti un centinaio appena esausti si separarono rifugiandosi chi nelle baracche semisfondate chi negli angoli più oscuri della città lasciandosi cadere al suolo come corpi morti il ponte di brooklyn esclamò brandok lo riconosco ancora ha dunque resistito fino ad oggi già sono più di centoventi anni che è lì gl'ingegneri dei vostri tempi erano buoni costruttori disse l'enorme massa aveva ripresa la sua danza disordinata dove andava nessuno lo sapeva certo però il vento e le onde li spingevano verso nord est in direzione delle canarie il sole era sorto da qualche ora però i suoi raggi non riuscivano ad attraversare l'enorme massa di vapori sicché sull'oceano regnava una semioscurità spaventosa è finito il nostro viaggio capitano disse brandok che si teneva aggrappato disperatamente al margine del pozzo purtroppo rispose il comandante del centauro siamo peggio che arenati e non saprei chi potrebbe trarre dal mezzo di queste alghe questo gigantesco cassone di metallo nemmeno una flotta intera vi riuscirebbe avevano costeggiato per un lungo tratto la groenlandia settentrionale poi avevano attraversato una parte dell'oceano coperto da immensi banchi di ghiaccio giungendo alla stazione russa la galleria terminava là però la linea continuava fino al porto della ricerca i vuoi per compagno toby sono pronto anche se morissi non perderei nulla dunque ti piace la mia idea sì francamente sei eccentrico come un vero inglese e non sono forse un inglese disse brandok ridendo abbiamo detto aveva assunto una tinta giallastra simile a quella delle razze mongoliche qual è il vostro antenato chiese il notaio il più vecchio l'altro è il signor james brandok agirete subito senza ritardo siete medico è vero come il mio antenato sapete come dovete operare il documento lasciato da toby bianco signor brandok disse holker ai vostri tempi il servizio era così pronto oh no in fede mia esclamò il giovine a quale punto è giunta la meccanica e come arrivano qui queste tazze l'albergo del genio polare disse holker è tenuto anche questo da un anarchico chiese toby da un terribile nichilista russo che trent'anni addietro lanciò tre bombe contro lessio imperatore di russia riscaldatisi lo stomaco lasciarono la stazione seguiti da altri otto o dieci viaggiatori per la maggior parte inglesi e tedeschi che si recavano al polo era ancora notte però numerose lampade a radium illuminavano le vie del piccolo villaggio costruito sulle rive dell'oceano polare una buona bomba di silurite lasciata cadere da qualche vascello aereo li avrebbe egualmente affondati per punirli della loro ribellione che cos'è questa silurite disse toby entriamo disse il dottore con una chiave a segreto aprì una porticina di ferro tanto bassa che non si poteva entrarvi che carponi ed i tre uomini si introdussero nel piccolo edificio andate a visitare quelle del niagara chiese l'astronomo sì rispose holker strinsero la mano allo scienziato salirono sul condor e pochi istanti dopo sfilavano sopra brooklyn dirigendosi verso il nord est i così dicendo il comandante prima che gli altri avessero il tempo di opporsi con una spinta formidabile lo rovesciò giù dalla cupola le alghe che in quel luogo non erano troppo fitte s'aprirono e lo inghiottirono per tre giorni holker ed i suoi due amici si trattennero nella colonia polare facendo delle escursioni nei dintorni sulla slitta dell'albergo visitando parecchie case degli anarchici e qualche capanna esquimese nonostante il freddo eccessivo che regnava brandok e toby si erano vivamente alzati guardando nella direzione indicata dal loro amico e videro delinearsi sull'orizzonte una specie di fuso lunghissimo che correva sulle onde con estrema rapidità senza alcuna traccia di fumo brandok aveva picchiato sulla tavola un pugno così violento da far traballare i bicchieri e rovesciare una bottiglia tu vorresti gridò farmi rinchiudere nel rifugio che mi son fatto preparare sulla cima dello scoglio di retz ed aprì facilmente subito una corrente estremamente fredda investì i tre uomini costringendoli a retrocedere rapidamente i è un banco di ghiaccio là dentro esclamò il sindaco che cosa contiene quel vaso per produrre un simile freddo che gli scienziati di cent'anni fa valessero meglio di quelli d'oggi grand'uomo quel mio i vascelli volanti si fermano e deviano ed ecco tolto ogni pericolo d'investimento che cosa ne dite ora signor brandok il giovine scosse il capo senza rispondere quando il conduttore che come vedete si trova a cavalcioni del collo come i cornac indiani scorge delle immondizie sulla via preme una leva collocata a portata della sua mano la quale dirige i movimenti della tromba e dell'apparato aspirante ad un tratto la città galleggiante che si trovava un po sbandata si raddrizzò di colpo emergendo bruscamente di parecchi metri aggrappatevi alle traverse aveva gridato jao si sono risvegliati disse toby signor jao cercate di calmare quelle furie se potete e di spiegare loro quanto è avvenuto durante la loro sbornia fenomenale sarà un affare un po serio sarebbe meglio per noi che finissero di scannarsi tutti nel mezzo curvo su una tavola vi era un uomo sui cinquantacinque anni di forme quasi erculee con una lunga barba un po brizzolata e tutto intento ad osservare un coniglio che pareva a prima vista o morto o addormentato si formavano abissi profondi che subito si riempivano per riaprirsi più oltre e dai quali uscivano dei muggiti formidabili prodotti dall'irrompere tumultuoso delle acque sepolto chissà quanti secoli prima dell'era cristiana e che portava dei bottoncini arsi dal sole ed ingialliti non aveva potuto trattenersi dal sorridere ed io avrei fatto altrettanto disse brandok poiché le onde eran diventate meno tumultuose opponendo le due isole due barriere insormontabili ai furori dell'atlantico il capitano ed i suoi compagni si erano alzati vortici di fumo pure rossastro ma che di quando in quando avevano dei bagliori sinistri lividi come se masse di zolfo ardessero entro il cratere si stendevano al di sotto delle tempestose nubi turbinando sulle ali del vento toby ripeté per la terza volta tentando di rizzarsi sul guanciale non vi movete signor brandok disse holker sono lieto di darvi il buongiorno e di udirvi anche parlare rimanete coricati vi è necessario un buon sonno del vero sonno la ferrovia chiese brandok le porte di ferro si erano chiuse con fracasso per qualche istante si udirono delle voci gridare e poi più nulla anche le porte dello scompartimento si chiusero da sé sorgendo da terra poi holker salì sul davanzale che era molto basso e mise i piedi sulla piattaforma della macchina volante su cui erano state collocate quattro comode poltroncine e come vien trasmessa quella forza mediante fili aerei no zio con gomene sottomarine simili a quelle che voi usavate anticamente per la telegrafia transatlantica quale rapidità sviluppa la corrente del gulf stream chiese brandok che dolce tepore non si direbbe che fuori il termometro segna sotto zero e come sono eleganti questi scompartimenti disse toby che li aveva già percorsi dal soffitto pendeva un'asta di ferro che finiva in una palla composta d'un metallo azzurro il signor holker l'aprì facendola scorrere sopra l'asta e tosto una luce brillante simile a quella che mandavano un tempo le lampade elettriche si sprigionò inondando il salotto coi lineamenti regolarissimi gli occhi azzurri ed i capelli biondi aveva invece negli sguardi un non so che di triste e di vago che colpiva coloro che lo avvicinavano e difeso al di sopra da una specie di gabbia d'acciaio destinata certamente a ripararlo dalla caduta di qualche masso che poteva staccarsi dalla volta della galleria tre lampade a radium di grande potenza lo illuminavano o meglio lo inondavano di luce per risvegliarmi fra cento anni mio caro si incaricheranno i discendenti del notaio e il futuro sindaco di nantucket o i suoi successori a farmi ritornare in vita non siamo stati noi a commettere la strage disse il capitano ne sopportino le conseguenze ora noi non possiamo in così piccolo numero e senza ascensore far salire fino a noi quattrocento e più cadaveri ci vorrebbe una settimana di lavoro si è constatato che i ghiacci da un secolo a quest'oggi hanno fatto dei progressi spaventevoli raggiungendo l'incredibile altezza di trentasette chilometri non essendovi laggiù mai piogge né avvenendo squagliamenti considerevoli la città galleggiante investita per di sotto si agitava in tutti i sensi pareva che dei marosi d'una potenza incalcolabile la urtassero nella sua parte inferiore poiché di quando in quando subiva dei soprassalti violentissimi che mettevano a dura prova i muscoli dei tre americani e dei loro compagni senza quasi rispondere al saluto di una grassa e rubiconda fantesca che gli aveva gridato dalla cucina buon giorno signor brandok il mio padrone è nel suo studio quello è stato un puro caso e poi avete saputo come sono stati trattati dai pompieri spagnoli pochi getti d'acqua elettrizzata a correnti altissime e tutto è finito diamine il mondo ha il diritto di vivere e di lavorare tranquillamente senza essere disturbato percorre tutto il golfo del messico si slancia attraverso l'oceano atlantico sale al nord prima si piega quindi verso oriente tocca le coste dell'europa conservando intatte le acque calde che trascina con sé per un tragitto di migliaia e migliaia di leghe tutti i tentativi fatti per colonizzare queste vaste terre sono riusciti vani è un vero peccato perché qui lo spazio non mancherebbe per far sorgere delle città gigantesche e piantare cavoli e seminar grano disse brandok ridendo eppure qualche cosa nasce e matura qui nonostante il freddo da qualche parte vedremo sbucare quello che ci deve portare a quebec sai toby che io a forza di cadere di stupore in stupore finirò per diventare pazzo non ti senti bene i trovavo meglio cent'anni fa col mio eppure vedrete se camperemo molto che i nostri scienziati riusciranno a mantenere in equilibrio il nostro pianeta e a salvare l'umanità dopo tutto quello che ho veduto finora non ne dubito nemmeno io disse toby che progressi ha fatto la scienza in questi cent'anni c'è da perdere la testa di ghiaccio disse toby precisamente un materiale a buon mercato cementato con un miscuglio di sale per dare ai blocchi maggior coesione la galleria è larga undici piedi alta otto colle pareti che hanno uno spessore di due metri costruite con blocchi di ghiaccio di due piedi di lunghezza e mezzo di larghezza signor holker disse brandok in questi cento anni la corrente del gulf stream ha subìto qualche deviazione perché mi fate questa domanda perché ai nostri tempi si temeva che l'apertura del canale di panama potesse produrre uno spostamento nella corrente a causa della spinta delle acque del pacifico non ne abbiamo mai udito parlare rispose brandok già si sapeva che tutte quelle isole erano d'origine vulcanica rispose il capitano non erano altro che le punte estreme d'immense montagne o meglio di vulcani inghiottiti forse durante il gigantesco cataclisma che fece sprofondare l'antica atlantide perché hanno quelle lance per allontanare i ghiacci che s'accostano al battello ve ne saranno molti al largo e dove ci porterà questo battello fin sulla terra di baffin oltre il lago di nettelling mio caro nipote disse toby ai nostri tempi quel lago si trovava nel cuore dell'isola è così zio vieni a prenderla rispose jao ti sfido non mi scapperai te lo giuro sì accoppiamoli tutti urlarono in coro gli altri lasciamoli gridare e occupiamoci dei nostri affari disse il capitano già non potranno mai salire fino a noi se non caliamo l'ascensore e per togliere loro ogni speranza lo getto in mare una meraviglia del duemila esclamò i giornali comunicano direttamente le notizie a casa degli abbonati che abbiano soppressa la carta e le macchine per stamparla ai nostri tempi queste comodità non si conoscevano ancora come è progredito il mondo quando il ciclone si calmerà riprenderemo la corsa verso l'inghilterra a liverpool prenderete o il treno o il vascello che va a londra non è questione che di qualche giorno di ritardo questo ventaccio finirà per cambiare vieni james disse toby quando furono soli guarda un'ultima volta l'oceano l'ho guardato abbastanza e poi non lo troveremo certo cambiato se risusciteremo la natura ha provveduto egualmente disse l'astronomo non circolando l'acqua con un sistema di nubi di piogge e di sorgenti come da noi vi hanno riparato le nevi condensate nelle regioni polari i cinque uomini si erano lasciati scivolare attraverso la spaccatura dove vi erano non pochi macigni staccati dalle rocce dagli acquazzoni con uno sforzo supremo ne trassero parecchi sulla piccola piattaforma allineandoli di fronte all'imboccatura del crepaccio i brooklynesi parevano pure impazziti e correvano piuttosto che camminare come se avessero addosso il diavolo e l'argento vivo nelle vene la tensione elettrica produceva i medesimi effetti anche sugli abitanti del sobborgo sicché è loro proibito di tornare in europa ed in america e anche in asia ed il mondo è tornato tranquillo dopo la loro espulsione abbastanza rispose holker e nella colonia polare regna la calma un masso enorme che doveva essersi staccato da qualche ghiacciaio avendo il narval raggiunto un gruppo di collinette piuttosto ripide era rotolato fino sulla via segnalata dai pali ed aveva fermata bruscamente la corsa ci siamo gridò il capitano dominando per un istante colla sua voce tonante i mille fragori della tempesta tenetevi saldi una montagna liquida sollevò la città la tenne un momento come sospesa in aria poi la scaraventò innanzi con forza inaudita quale filtro misterioso hai scoperto non ti prendi gioco di me toby a quale scopo chiudiamo le porte perché nessuno ci oda o ci veda e tu assisterai ad una risurrezione meravigliosa gli anarchici continuavano intanto la loro opera di distruzione e le scene si succedevano alle scene con vertiginosa rapidità e senza la minima interruzione era una specie di cinematografo d'una perfezione straordinaria veramente stupefacente senza barba e senza baffi le braccia e le gambe lunghissime perfino troppo in proporzione del tronco e gli occhi molto dilatati e quasi bianchi gli altri due erano più giovani di qualche dozzina d'anni anch'essi bene sviluppati con muscolature possenti e cogli occhi egualmente bianchi tu hai pensato a me sì sperando che con un riposo di cento anni il tuo spleen finirebbe per andarsene se l'altro giorno volevo gettarmi dal faro della libertà vedi in quale conto ormai tengo la mia vita ma credo che il mare abbia portato via tutto ne potremo avere dai forzati forse quando si saranno stancati di bere rispose ao i sono però delle reti in un ripostiglio della cupola bevi disse porgendo una delle tazze a brandok cos'è il narcotico che ci addormenterà o meglio che sospenderà la nostra vita e che impedirà alle nostre carni di corrompersi holker spinse i suoi compagni verso una di quelle porte dicendo presto salite i due risuscitati si trovarono in un piccolo scompartimento con quattro comode poltroncine che si potevano trasformare in letti tutte di raso rosso e illuminato da una lampadina contenente un pezzetto di radium ormai aveva perduta ogni speranza brandok e toby erano stati dichiarati pazzi e per di più pazzi inguaribili dormivano da parecchie ore quando furono improvvisamente svegliati da un urlio spaventevole e da un fracasso indiavolato toby pel primo era balzato giù dal lettuccio riaccendendo la lampadina che cosa c'è chiese brandok vestendosi rapidamente che la cupola abbia ceduto gridò holker spaventato il frastuono prodotto dall'incessante infrangersi dei cavalloni era diventato orrendo i erano certi momenti in cui pareva che l'intera cupola dovesse sfasciarsi sotto quegli urti possenti la porta del salotto s'era aperta fragorosamente ed il notaio era entrato con un passo così pesante da far traballare le bottiglie ed i bicchieri si dice che bressak sia stata distrutta e che molte famiglie anarchiche siano rimaste annegate il dottore aveva ascoltato con uno stupore facile ad indovinarsi quella voce che annunziava uno spaventevole disastro scendendo dal polo australe la valanga dei massi giganteschi scaverà un immenso solco negli oceani le cui acque si troveranno lanciate con impeto irresistibile sulle sponde dell'america meridionale brooklyn spariva rapidamente fra le nebbie dell'orizzonte ed il condor volava sopra bellissime campagne coltivate con grande cura in mezzo alle quali si vedevano correre delle strane macchine agricole di proporzioni gigantesche che cosa sono in confronto quelle di cui si vantavano tanto gli scienziati francesi nel secolo scorso disse brandok volete parlare del grande telescopio di parigi sì per molti anni fu ritenuto una meraviglia disse l'astronomo quello però non avvicinava la luna che a soli centoventotto chilometri ed era già molto per quei tempi una parte della cupola si spezzò con immenso fragore rovinando nell'interno della città con jao ed il giovine forzato che si trovavano disgraziatamente da quella parte nonostante la bella tinta rosea della sua pelle quella tinta che indica la ricchezza e la bontà del sangue delle forti razze anglosassoni come abbiamo detto udita la voce del pilota il signor brandok s'era alzato quasi a fatica come se si risvegliasse in quel momento da un lungo sonno si vedevano delle montagne galleggianti andare alla deriva spinte dal vento polare e anche molti banchi popolati da una grande quantità di uccelli marini sotto i fasci di luce della potente lampada a radium che brillava sulla cima il tuono rumoreggiava sempre nelle profondità del cielo gareggiando collo spaventevole fragore delle onde e colle urla diaboliche del vento giù nella città il fracasso era cessato che cosa non hanno utilizzato questi uomini esclamò toby perfino la corrente del gulfstream a cui non davamo altra importanza che quella di diffondere un benefico calore sulle spiagge dell'irlanda e della scozia che uomini che uomini la cena quantunque composta esclusivamente di prodotti di mare con contorni di piccole alghe sapientemente marinate e d'una sola bottiglia di vino che jao aveva forse serbato per qualche grande occasione fu assai gustato dai naviganti del centauro ai quali l'appetito non faceva difetto un esplosivo potentissimo inventato di recente che vi polverizza una casa di venti piani come se fosse un semplice castello di carta rispose il capitano signori vedo ergersi sopra di noi una roccia che mi pare sia tagliata quasi a picco volete un buon consiglio affrettiamoci a raggiungerla prima che sorga è meravigliosa questa risurrezione non dico di no una scoperta che metterà sossopra il mondo niente affatto perché io mi guarderò bene dal divulgarla provo sempre una eccitazione strana è la tensione elettrica amici miei disse in quel momento holker il treno sta per giungere abbiamo appena il tempo di discendere la scala l'uragano che il capitano aveva annunciato si avanzava con un crescendo orribile di tuoni e di lampi così intensi che brandok e toby si sentivano accecare mise un dito sul numero s'aprì uno sportellino e trasse la sua corrispondenza poi fece ridiscendere il quadro e premette un altro bottone ecco il cilindro ripartito disse va a distribuire la corrispondenza agli inquilini della casa la stazione ultrapotente disse holker vedete là a fianco della torre anche un tubo lucente di dimensioni pure enormi sì e cos'è chiese toby vita che triste esistenza devono condurre fra queste nevi meno di quello che credete zio rispose holker ogni capo di famiglia ha una capanna di legno fornitagli dal suo governo e ben riscaldata con lampade a radium ai nostri tempi si parlava molto di vegetarianismo specialmente in germania ed in inghilterra si vede che quella cucina ha fatto dei progressi perché non trovate delle bistecche sì e mi stupisce come i moderni americani abbiano rinunciato alle succose bistecche ed ai sanguinanti roast aveva appena terminato di parlare che tutti quegli uomini si precipitavano verso i quattro angoli della città galleggiante dove si vedevano degli enormi tubi d'acciaio si udirono tosto dei fischi acutissimi poi una corrente d'aria gelida eruppe dal pozzo mentre le lastre di vetro si coprivano per di sotto d'uno strato di ghiaccioli e che quindi con un simile sviluppo di cervello non devono essere più arretrati di noi ed il corpo i martiani da quanto abbiamo potuto comprendere sono anfibi che rassomigliano alle foche con braccia cortissime che terminano con dieci dita e piedi molto grandi e palmati era appena spuntata l'alba quando holker entrò nella stanza del suo antenato e del signor brandok gridando in piedi miei cari amici il mio condor ci aspetta dinanzi alle finestre del salotto e l'htel ci ha già mandato il tè brandok toby holker ed il pilota erano pure saliti sulla nave il primo però appena messi i piedi sul ponte fu preso da un tremito così intenso che per poco non cadde addosso a holker che cosa avete signore chiese il capitano del centauro fece girare le chiavi chiuse un po le finestre accostò una sedia al tavolino e dopo aver offerto al suo giovine amico un sigaro disse ascoltami ora poi verrà ecco una buona occasione per visitare quella città disse holker e anche i grandi mulini del gulf stream non supponevo di essere tanto fortunato avete più nulla da imbarcare chiese il capitano null'altro signore rispose brandok eccoci giunti il capitano deve aver avvertito gli abitanti del nostro arrivo sento il nostro apparecchio elettrico funzionare il centauro si era fermato dinanzi ad una immensa cupola che doveva avere almeno metri di circonferenza in quell'istante delle grida spaventevoli scoppiarono nell'interno della città galleggiante i tre americani il capitano il pilota e jao si affrettarono a raggiungere la bocca del pozzo toby esclamò brandok con profonda ammirazione tu sei un grand'uomo tu sei il più grande scienziato del secolo di questo o dell'altro chiese il dottore avete condannato a una morte certa quegli sciagurati disse toby se domani una nave approdasse qui sapete che cosa farebbe chiese il capitano no farebbe senz'altro saltare questa città con una buona bomba ad aria liquida insieme a tutti quelli che contiene morti e vivi è vero jao verso sera uno splendido raggio di sole ruppe finalmente le nubi illuminando di traverso le onde essendo l'astro prossimo al tramonto il capitano avvertito dal pilota si era affrettato ad alzarsi per cercare di conoscere almeno approssimativamente dove l'uragano aveva spinto la città galleggiante dovuto alla rifrazione di tutta quella massa trasparente in lontananza invece appariva la tinta azzurro cupa del mare che indicava le acque libere dell'oceano atlantico è un po amaro però non è cattivo disse ah che freddo oby i pare di avere un blocco di ghiaccio al posto del cuore non è nulla e poi durerà poco gettati sul letto e copriti conduceteli fra le montagne dell'alvernia nel sanatorio del mio amico bandin chissà forse l'aria vivificante di quelle vette potrebbe operare un miracolo una nuvolaglia nera come la pece correva sbrigliatamente pel cielo scatenando lampi e tuoni i cinque uomini si erano avanzati verso la parte meridionale della cupola ogni mese poi il governo inglese manda qui una nave per provvederci di viveri e di quanto possa occorrerci per di più ogni anno abbiamo un mese di permesso che trascorriamo in patria che cosa possiamo desiderare di meglio e delle tempeste oh ce ne ridiamo signore e non turbano affatto i nostri sonni qualche pallone dirigibile sempre pericoloso disse toby e siccome i palloni causavano troppe disgrazie noi da cinquant'anni abbiamo abbandonato l'idrogeno per le ali prendiamo il tè poi avrete il tempo di osservare il mio condor e di vederlo manovrare anche durante l'intera notte l'uragano non cessò un momento di infuriare il vento che soffiava ad oriente aveva respinto il centauro assai lontano dalla sua rotta trascinandolo in mezzo all'oceano atlantico torrenti d'acqua elettrizzata al massimo grado ogni goccia fulmina e l'affare è sbrigato presto un mezzo un po brutale signor holker e anche inumano nessuna signore le pareti che sono formate da lastre d'acciaio collegate con armature solidissime e trattenute da enormi colonne di ferro piantate profondamente nella roccia possono sopportare qualsiasi urto signor hibert disse holker conduceteci sulla torre devo mandare un saluto al mio amico onix è il tuo marziano chiese toby che cosa fa quell'uomo o meglio quell'anfibio chiese brandok ritengo inutile che tu ti provveda di un letto questo è più che sufficiente per tutti e due ed il sotterraneo dove hai depositato i tuoi valori il dottore si curvò e l'agricoltura come va senza buoi anticaglie disse holker i nostri campagnoli non fanno uso che di macchine mosse dall'elettricità un carrozzone simile a quello della linea americana aspettava i viaggiatori anche quello era diviso in scompartimenti e addobbato con lusso ed eleganza la vita diventa ogni giorno più insopportabile e finirò per sopprimermi un viaggio all'altro mondo non mi dispiacerebbe forse là m'annoierò meno fino alla borgata non è necessario rispose il signor holker ho dato ordine al mio macchinista di raggiungermi col condor e non tarderà a venire porterò il mio antenato ed il signor brandok a casa mia a nuova york desidero che tutti ignorino per ora la risurrezione di questi due uomini mentre parlava aveva aperto un uomo sulla sessantina che aveva una testa ancor più grossa del signor holker ed il viso completamente rasato era uscito dall'immensa torre che s'innalzava nel centro della cinta e si era affrettato ad andare incontro ai visitatori dicendo buon giorno dottore è un po di tempo che non vi si vede qui dove siamo ora a duecento miglia dalla stazione del lago signori disse in quel momento il capitano che era risalito a bordo ne avremo per tre ore se volete approfittarne per visitare il villaggio esquimese dei che rovesciò sul nostro globo quel tremendo diluvio di cui parlano gli antichi e di cui ormai abbiamo prove lampanti collo sconquasso antartico le terre settentrionali verranno indubbiamente sommerse per lasciar sorgere invece quelle meridionali che ora si trovano i nostri scienziati hanno già accertato che per giungere al punto attuale ha dovuto cambiare quattro volte nel primo periodo che sarebbe durato anni la quantità d'acqua era di un terzo minore del volume attuale e con una caduta di soli sessanta metri ed una larghezza di chilometri una semplice puntura del mio filtro misterioso è bastata per fermare le pulsazioni del cuore di questo animale e per conservarlo per un così lungo tempo è meraviglioso v'ingannate caro signore guardate attentamente lassù e vedrete dinanzi all'obbiettivo nel prolungamento dell'asse uno specchio che è mobile ed è destinato a rinviare le immagini degli astri nell'asse del telescopio meraviglioso filtro ecco un segreto che se divulgato renderà il mio antenato l'uomo più famoso del mondo lasciamoli riposare credo che ormai siano salvi toby dopo essere stato alcuni momenti silenzioso raccolto in se stesso s'era alzato per prendere da uno degli scaffali un vaso di vetro contenente una piccola pianta disseccata che pareva unica nel suo genere allora mancherà la vegetazione su marte niente affatto mio caro signore vi sono piantagioni e foreste splendide che nulla hanno da invidiare al nostro globo e chi le innaffia se non piove chiese brandok non potendo cucinare tutti quei piccoli pesci poiché i fornelli a radium si trovavano in fondo alla città galleggiante i tre americani ed i loro compagni furono costretti a mangiare quella squisita frittura viva ad un tratto si fermò dinanzi ad una parete rocciosa dietro la quale si udiva l'oceano muggire furiosamente siamo giunti disse il dottore balzando a terra ecco lo scoglio di retz il comandante aveva dato ordine ai suoi macchinisti di aumentare la velocità sperando di sottrarsi agli assalti imminenti del ciclone e dando la possibilità ai timonieri di dirigersi verso ovest per evitare il centro della bufera delle montagne enormi dei così detti ice bergs apparivano di quando in quando cappeggiando pericolosamente e dondolandosi fra le onde e minacciando di rovesciarsi addosso alla piccola nave ci avverte che siamo giunti chiese brandok no è una comunicazione dell jum a cui è abbonata questa linea ferroviaria per tenere i viaggiatori al corrente delle notizie più importanti anche viaggiando in qual modo mediante un filo che si svolge su un rocchetto a misura che il treno procede ascoltiamo otto giorni dopo prima del tramonto del sole brandok il dottore ed il notaio lasciavano inosservati la borgata e si mettevano in cammino per lo scoglio di chi secca gli altri si manda nel regno delle tenebre e vi assicuro che nessuno piange una specie di giustizia turca disse brandok ridendo chiamatela come volete tutti l'approvano e l'approveranno anche in avvenire il condor stava attraversando una vasta piazza quando l'attenzione di brandok fu attirata dal passaggio di quattro mostruosi animali montati ognuno da un uomo oh bella esclamò degli elefanti dove chiese holker laggiù guardateli è finita disse il capitano che per la prima volta apparve un po commosso d'altronde anche se fossero sfuggiti per ora alla morte non si sarebbero salvati più tardi dalle vendette della società ora rallentava poi quando trovava uno spazio libero o un canale aumentava considerevolmente la velocità talora investiva poderosamente i banchi di ghiaccio col suo tagliamare e li stritolava adoperando certi bracci d'acciaio forniti di denti come quelli delle seghe signor holker siete stato altre volte qui chiese ran dok i sono recato al polo già due volte conoscete dunque gli esquimesi benissimo quali progressi hanno fatto in questi cento anni poi si mise ad alzare ed abbassare le gambe anteriori come per provocare la respirazione e aspettò guardando l'amico che s'era fatto tutto serio pare che tu cominci a credere al buon risultato della strana operazione gli disse il dottore è vero james non ancora rispose il giovine si lasciarono scivolare lungo le invetriate della cupola tenendosi con una mano alle traverse di metallo e si calarono sul campo di sargassi che era in quel luogo così folto da poter reggere benissimo un uomo non sono mai successe rivoluzioni chiese toby a quale scopo farne io non sono un re io non rappresento nessun potere se non sono contenti di me mi dicono di lasciare il posto ad un altro e tutto finisce lì l'uragano intanto a poco a poco si calmava le nuvole si erano finalmente spezzate il vento aveva terminato di lanciare i suoi poderosi soffi e l'atlantico come se si fosse stancato di quella gigantesca battaglia che durava da quarantotto ore si spianava rapidamente bell'affare se una nave non verrà a toglierci d'impiccio ed a vendicarvi disse il vecchio jao i governi d'europa e d'america come vi ho detto non sono troppo teneri verso gli abitanti delle città sottomarine scivoleremo è la parola e come lo saprete quando avremo raggiunto i confini del continente americano e ci inoltreremo sull'oceano polare brandok toby sogni ancora sempre e sogno anch'io per modo di dire disse l'astronomo può darsi che un giorno si riesca a lanciare fra i martiani qualche bomba mostruosa piena di abitanti terrestri non si sa cosa ci riserba lì presso si innalzava un alto fabbricato di legno da cui uscivano dei cupi fragori come se delle macchine poderose fossero in funzione in lontananza invece si scorgeva una lunga fila di lampade che proiettavano una luce un po diversa da quelle a radium il giovine era già al secondo piano aprì una porta ed entrò in una stanza piuttosto vasta e bene illuminata da due ampie finestre tutta circondata da scaffali di noce pieni di un numero infinito di storte e di bottiglie variopinte e come arriva qui per mezzo d'un tubo e cammina mosso da una piccola pila elettrica d'una potenza tale però che le imprime una velocità di quasi cento chilometri all'ora queste vivande non sono state rinchiuse nei loro recipienti che da qualche minuto infatti vedete che fumano anzi scottano quasi nel medesimo istante si udì una voce gridare montreal di già nel canada esclamò brandok sono le due disse holker osservando il suo cronometro il battello non ha che una sola macchina messa in moto dall'elettricità capace però di servire a diversi fini e producente una forza applicabile in parecchi modi per un'azione sempre diversa per fare la nostra provvista d'acqua signore voi siete un uomo meraviglioso chi scenderà io e se vi accoppano non vi è alcun pericolo disse toby quei furfanti non si sveglieranno prima di ventiquattro ore ed i miei marinai chiese il capitano che siano stati uccisi fino alle cinque di domani mattina non verremo più disturbati e poi cambiamo treno chiese toby sì per prendere il battello tramvai rispose holker che cos'è lo vedrete domani mattina zio una bella e comoda invenzione anche quella ceniamo sembrava che una profonda preoccupazione turbasse i loro cervelli ed alla più piccola emozione il tremito ed i sussulti dei muscoli li riprendevano il signor holker che cominciava a spaventarsi li fece condurre alla stazione dove aveva già noleggiato uno scompartimento speciale preferivano fumare la pipa accanto ad una lampada a radium godendosi il calore che essa mandava come si vede i governi d'europa e d'america avevano avuto una eccellente idea a mandarli in quel clima perché si raffreddassero le nostre cascate del niagara per esempio fanno lavorare delle macchine che si trovano a mille miglia di distanza se noi volessimo potremmo dare di quelle forze anche all'europa mandandole attraverso l'atlantico ma anche laggiù hanno costruito delle cascate sui loro fiumi e non hanno più bisogno di noi in vita dopo cent'anni chi lo crederebbe ed il polso vibra sempre con maggior forza rivolgetevi al signor brandok dottore disse il sindaco in quel momento un fischio sonoro echeggiò al di fuori il mio condor disse il signor holker giunge in tempo desiderate qualche non vedete come sono tranquilli i macchinisti e i timonieri da questo potete capire se si ritengono perfettamente sicuri e dove ci troviamo noi chiese toby a non meno di quattro o cinquecento miglia dalle coste della spagna rispose il capitano che lo aveva udito scambiate per la luna esclamò holker v'ingannate zio che cosa può essere la cupola della città sottomarina d'escario io vorrei sapere perché voi avete fondate delle città sottomarine che devono essere costate somme enormi addio signor brandok disse poi con voce rotta porgendogli la mano i auguro di tornare in vita e di ricordarvi di me ve lo promettiamo rispose il giovane addio signor max noi andiamo a dormire fra le ruote s'innalzavano quattro abitazioni pure in ferro ad un solo piano munite di parafulmini destinate una come magazzino dei viveri le altre ai guardiani quanti anni durerà ancora pochi lustri di certo rispose holker non sono uomini da poter prendere parte alla grande lotta per l'esistenza scomparse le foche e le balene di che cosa potrebbero vivere se i viaggiatori che vanno al polo non li aiutassero a quest'ora sarebbero completamente spariti temo che questi uomini siano perduti mormorò holker ai loro tempi l'elettricità non aveva ancora preso un così immenso sviluppo che cosa accadrà di loro io comincio ad aver paura ne hai mai veduta una simile amico james il giovine brandok guardò il dottore con una certa sorpresa dicendo vorrei sapere che cosa c'entra questa pianticella coi conigli che dormono da tanti anni e in estate è popolata questa grande isola chiese toby è una stazione di prim'ordine mio caro signore non vi giungono mai meno di cinque o seimila persone che è composta di un centinaio di tubi d'acciaio rientranti l'uno nell'altro in modo da dare ad essa un'agilità straordinaria nella testa invece vi è un potente apparato aspirante mentre il motore che è elettrico si nasconde nei fianchi l'interno era diviso in cinque scompartimenti salotto per pranzare gabinetto di toeletta stanza da letto sala da gioco e da lettura ed una piccola cucina i due addormentati e portali nella mia camera e silenzio con tutti i tre americani il capitano ed il pilota più fortunati erano riusciti a balzare a terra in tempo arrampicandosi velocemente su per la spiaggia dirupata prima che l'ondata di fondo ritornasse allora vuol dire che tu non hai alcuna fiducia nella mia grande scoperta sì piena fiducia però tu non sei un coniglio e poi cento anni non sono quattordici disse brandok quando giungeremo a londra chiese toby fra quarantasei ore disse il comandante della nave dobbiamo spingerci prima fin sulle coste dell'irlanda per deporre nella città sottomarina un pericoloso galeotto che ci è stato consegnato dalle autorità norvegesi di bergen e che è suddito inglese una temperatura da siberia aveva invaso la stanza pareva che da quel vaso misterioso uscisse una corrente d'aria gelata come quella che spira nelle regioni polari i marosi vi si precipitavano sopra con furia incredibile facendo tremare le armature guai se i vetri avessero ceduto nessuna delle persone rinchiuse sarebbe uscita più viva perbacco mormorava brandok che si teneva aggrappato ad uno dei sostegni della galleria per poter meglio resistere a quelle scosse al mattino del giorno appresso scendevano alla stazione della capitale francese raddoppiata ormai per superficie e per popolazione in quei cento anni e diventata una delle città più industriali del mondo ecco il mulino più mostruoso che appartiene all'inghilterra disse holker erano usciti frettolosamente dalla galleria ciò che potevano fare senza correre alcun pericolo essendo ormai le onde calmissime holker si era alzato anche lui le tenebre erano incominciate a calare e verso oriente si vedeva scintillare a fior d'acqua un mezzo disco di forme gigantesche che proiettava intorno a sé una luce intensa leggermente azzurrognola nessuno s'era alzato con una certa aria annoiata che non era sfuggita né al pilota né ai quattro marinai i divertimenti di nuova york non lo hanno guarito dal suo spleen mormorò il timoniere del piccolo battello volgendosi verso i suoi uomini gelerete anche i vivi disse brandok hanno delle coperte che si coprano disse il capitano cercate almeno prima di calmarli ed avvertirli disse toby non udite come picchiano contro le pareti della città non dubito che siano robustissime però potrebbero cedere in qualche punto avete ragione rispose jao modificò un po la direzione e s'avviò verso buffalo passando sopra campagne sempre coltivate con grande accuratezza alle undici il condor si librava in vista del niagara quell'ampio fiume che mette in comunicazione due dei più grandi laghi dell'america settentrionale l'ontario e l'erie otto ore dopo il dottor toby veniva svegliato da un sibilo leggero che pareva venisse dal disotto del guanciale assai sorpreso s'era alzato a sedere gettando intorno a sé uno sguardo meravigliato nella stanza non vi era nessuno e brandok continuava a russare nell'altro letto aggrappati tenacemente alle traverse avevano aspettato che la città ritornasse a galla opponendo una resistenza disperata alle onde credevo che la nostra ultima ora fosse giunta disse brandok dopo aver respirata una gran boccata d'aria e tu toby formando ora delle strisce ed ora dei veri campi talvolta così fitti da arrestare i velieri che hanno la disgrazia di venire spinti là dentro si crede che là sotto esista quella famosa atlantide così misteriosamente scomparsa coi suoi milioni e milioni di abitanti abbiamo l'ascensore capitano disse jao che ci servirà ottimamente per farci accoppare da quei pazzi non sarò certamente io che scenderò nella città per chiedere dell'acqua a quei furfanti a proposito che cosa fanno che si siano accorti che la loro prigione cammina attraverso frequenti risse scoppiavano di tratto in tratto fra danzatori e demolitori ed erano allora vere grandinate di pugni e di legnate che piovevano da tutte le parti le teste rotte non si contavano più e poi dovreste sapere che a otto o dieci metri sotto il livello dell'acqua le onde non si fanno sentire è la cupola che sopporta tutto l'impeto dei cavalloni e può sfidarli impunemente perché i cinquecento forzati che l'abitavano si erano ribellati uccidendo il capitano di una nave e tutti i passeggeri per saccheggiare poi il carico queste sono leggi inumane disse brandok bensì un'ombra gigantesca che si agitava dinanzi alle due ampie finestre che cos'è chiesero slanciandosi innanzi il mio condor rispose tranquillamente holker il dottore aveva regalato la sua casetta alla sua cuoca e fatto innalzare intorno alla piccola costruzione la cancellata di ferro sulla quale aveva fatto collocare parecchie lastre di metallo colla scritta proprietà privata del dottor toby holker la nostra città si è staccata dallo scoglio e la tempesta ci ha portati fra i sargassi tu menti che uno di voi ma uno solo salga per accertarsi se io ho detto la verità cala l'ascensore il mare l'ha portato via manda giù una fune allora holker s'informò se il vascello volante inglese era giunto ed ebbe una risposta negativa ventiquattro ore prima un violento ciclone si era scatenato sull'atlantico settentrionale e probabilmente aveva costretto il vascello aereo a rifugiarsi in qualche porto della norvegia il capitano s'ingannava l'uragano imperversò con furia estrema per due giorni ancora mettendo più volte in serio pericolo il centauro le cui ali a poco a poco si sfasciavano momento sarà quello disse brandok fortunatamente noi non saremo più vivi allora a meno che l'amico toby non trovi il mezzo di riaddormentarci per secoli una seconda prova ci sarebbe fatale rispose il dottore chi sono chiese brandok che era sempre il più curioso di tutti navi speciali appartenenti a tutte le nazioni incaricate di vigilare su tutti gli oceani e di prestare aiuto ai naviganti signori volete accettare una cena nella mia modesta casetta ed un letto può essere pericoloso dormire sul centauro con quest'uragano che si avanza signor holker disse brandok che mangiava con un appetito invidiabile come se si fosse svegliato solo da dieci o dodici ore siete vegetariano voi perché mi fate questa domanda chiese il lontano pronipote del dottore domani sera allora possiamo cenare e coricarci i saranno delle cabine in questo battello e bene riscaldate e con un comodo letto la società polare ferroviaria non lesina mica in fatto di comodità venite amici per intanto andiamo in sala da pranzo il mare in quel luogo offriva uno spettacolo orribile i cavalloni arrestati bruscamente nella loro corsa impetuosissima montavano all'assalto dell'isola con un frastuono devono esser costate somme enormi quelle città disse brandok non dico di no ma quale vantaggio non ne ritraggono ora gli stati e la società i milioni che prima si spendevano nel mantenimento di tanti birbanti rimangono ora nelle casse dei governi quel tunnel formato tutto di blocchi di ghiaccio cementato con mistura di sale era veramente meraviglioso ogni cinquecento passi una lampada elettrica da tre o quattrocento candele lo illuminava se non si facesse così le nazioni si vedrebbero costrette ad avere delle truppe per mantenere l'ordine e del resto siamo in troppi in questo mondo e se non troviamo il mezzo d'invadere qualche pianeta poi il fiore a poco a poco rovesciò la sua corolla dalle tinte iridescenti scoprendo in mezzo ai petali alcuni granelli antichissimi un odore nauseante regnava in quella piccola abitazione dove alcune volpi e dei pesci imputridivano affinché le loro carni risultassero più squisite ai palati esquimesi con quattro ali e due eliche collocate le une lateralmente alle altre tutte di tela con stecche d'acciaio e una piccola macchina che le faceva agire il gas come si vede non vi entrava per nulla la meccanica aveva trionfato sui palloni dirigibili del secolo precedente aggrappandosi agli sterpi ed aiutandosi l'un l'altro dopo venti minuti riuscirono a raggiungere la cima del cono il quale era tronco la piattaforma superiore era piccolissima però poteva bastare per cinque uomini brandok ed i suoi compagni si erano pure voltati guardando in aria un punto nero un po allungato che non si poteva confondere con un uccello aquila o condor e che s'ingrossava con fantastica rapidità nelle dimensioni e nella forma non era diversa da quella americana era solamente un po meno illuminata non disponendo le nazioni europee settentrionali d'una forza elettrica pari a quella nordamericana perché non hanno le cascate del niagara larghissime braccia grosse e muscolose harry disse il signor holker rivolgendosi verso il gigante prendi queste due persone e portale sul condor bada di non stringerle troppo sì padrone sono pronti i materassi e anche la tenda sbrigati ragazzo mio il signor holker una ventina di persone che pareva avessero il diavolo addosso si erano precipitate giù dalla gradinata holker ed i suoi amici le avevano seguite una galleria fornita di una decina di porte che in quel momento erano aperte e attraverso le quali si vedevano uscire sprazzi di luce intensa si allungava per una quarantina di metri voi dimenticate signori che siamo nel duemila disse olker i mostrerò ora come i ristoranti d'oggi siano migliori di quelli d'un tempo e come il servizio sia inappuntabilmente pronto signor brandok prendete una tazza di brodo innanzitutto i farà bene la neve che cade si muta in ghiaccio compatto il quale esercita una pressione enorme nonostante le perdite cui va soggetta la calotta gelata per la dislocazione di quegli immensi massi che staccandosi dai suoi margini estremi vanno a perdersi nell'oceano atlantico e nel pacifico per qualche minuto non riesco a comprenderne il motivo disse il compagno del notaio per non esporci ad un potente raffreddore signor sindaco disse holker si fa presto a buscarsi una polmonite che vi sia molto freddo lì dentro sembra che il dottor toby oltre il filtro avesse anche scoperto un certo liquido capace di sprigionare asia il governo dell'india si trova in gravi imbarazzi causa la carestia gl'indiani muoiono di fame a milioni brandok tutto ciò non è prodigioso chiese toby gli altri leoni resi più prudenti si erano fermati poi si erano messi a girare e rigirare intorno al cono empiendo l'aria di ruggiti intanto sul margine della foresta altri animali erano comparsi essendo le lampade a radium rimaste accese brandok holker e toby si trovarono riuniti quasi nello stesso tempo nella sala dove avevano cenato e dove già si erano raccolti gli altri viaggiatori e sono molti qui gli anarchici un migliaio e quasi tutti hanno con loro una compagna ed i figli che nascono sono mandati in europa ed in america a studiare ed a educarsi per farne dei cittadini operosi andiamo all'albergo del genio polare è l'unico che ci sia e non ci troveremo male quel pezzetto lì non vale che un dollaro e brucia sempre senza mai consumarsi è il fuoco eterno meraviglioso metallo sì meraviglioso perché oltre a darci la luce ci dà anche il calore risparmiamo finché si può le munizioni disse il capitano aiutatemi a lanciare questa bomba signori incanalarono un masso del peso d'una quarantina di chilogrammi che poco prima avevano issato non senza fatica fino alla piattaforma e attesero il momento opportuno per scaraventarlo siano i benvenuti rispose il signor hibert stringendo la mano agli ospiti sono a loro disposizione il più grande astronomo d'america disse holker dopo la presentazione la gloria di aver messa in comunicazione la terra con marte la dobbiamo a lui la pianta appena sentì inumidirsi cominciò a fremere poi ad agitarsi i suoi tessuti si raddrizzarono e i suoi bottoni si gonfiarono poi si schiusero il fiore a poco a poco sbocciava e da quel fiore mi è sorta l'idea di fermare la vita umana per farla risvegliare dopo un numero più o meno lungo di anni perché se poteva rivivere un umile fiorellino non avrebbe potuto fare altrettanto un organismo così completo come quello conosciamo anche le sue più piccole rocce è popolata è un corpo spento senz'aria senz'acqua senza vegetazione e senza abitanti quei trecento e più furfanti non si erano mossi e russavano con un fragore tale da far tremare perfino i vetri della cupola l'ascensore risalì e fu subito bloccato perché non potessero servirsene quelli che stavano sotto guizzavano miriadi di piccoli pesci piatti deformi con una bocca molto larga lunghi appena un centimetro del genere degli antennarius di octopus purpurei e saltellavano dei piccoli cefalopodi e dei grossi granchi occupati a fare delle vere stragi dei loro sfortunati vicini si spinsero verso il pozzo dell'ascensore le lampade a radium ardevano sempre ed un profondo silenzio regnava nell'interno della città galleggiante poi si risollevava bruscamente con mille strani fragori che impressionavano specialmente brandok i cui nervi già da qualche tempo sembravano fortemente scossi talvolta s'alzava sulle creste dei cavalloni con un dondolio spaventoso quindi scendeva scendeva con rapidità vertiginosa roteando come una trottola né io né altri potranno salvarli sia l'elettricità intensa a cui non erano abituati o l'emozione prodotta dalle nostre meravigliose opere il loro cervello ha subito una scossa tale da non guarire mai più un'onda mostruosa passando attraverso il campo dei sargassi contro cui s'appoggiava la città galleggiante avanzava con mille muggiti spingendo innanzi a sé delle fitte cortine d'acqua polverizzata che velavano perfino la luce dei lampi filava velocemente quasi senza produrre alcun rumore lasciandosi dietro una scia candidissima che pareva oleosa più che una nave sembrava un balenottero lanciato a tutta velocità chi getterà in mare quei tre o quattrocento morti col calore che regna qui si corromperanno presto e scoppierà fra i superstiti qualche malattia che finirà per distruggerli e che forse non risparmierà nemmeno noi disse toby se non troveremo qualche mezzo per lasciare questa città di morti brandok disse toby cosa ne dici che sogno sempre rispose il giovine scendiamo ed andiamo a prendere il nostro posto sul tramvai elettrico disse holker faremo colazione là dentro eppure che cosa manca a lui bello giovane e ricco se fossi io al suo posto il passeggero era difatti un bel giovane tra i venticinque e i ventott'anni di statura alta come sono ordinariamente tutti gli americani questi fratelli gemelli degli inglesi freddo ed in qual modo avete potuto ottenere questi miracoli proiettando sulle piante e sul terreno un continuo getto di luce a radium rispose holker le patate vi crescono assai bene e anche i funghi nelle cantine delle case salmone filetti di narvalo fegato di caribou coscia di renna con crescione pasticcio di fegato di morsa gelato e liquori a discrezione con tè e caffè a scelta fra le due stazioni principali vi sono delle pompe mosse da macchine poderose che iniettano nel tubo correnti d'aria in quella di partenza le pompe sono prementi in quella d'arrivo invece delle pompe aspiranti il condor descrisse due o tre giri al di sopra della muggente cascata entrando e uscendo dalla nube di pulviscolo poi si diresse verso buffalo per arrivare al treno cortesemente i nuovi arrivati in diverse lingue i tre amici sedettero ad un tavolino e fecero portare della zuppa di pemmican del fegato di tricheco del narvalo arrostito e frutti gelati e così duri che quasi non riuscivano a mangiarli cento brandok che nella sua gioventù l'aveva attraversato già tante volte mai l'aveva visto così ma era soprattutto l'estrema tensione elettrica che colpiva i due americani i lampi avevano una durata straordinaria di cinque e perfino dieci minuti e le folgori cadevano a dozzine alla volta il dottor toby aveva mormorato grazie mio lontano parente poi aveva quasi subito chiusi nuovamente gli occhi il signor brandok dormiva di già russando sonoramente questa era un tubo mostruoso di quattrocento metri d'altezza con un diametro di centocinquanta alla base costruito parte in acciaio e parte in vetro munito all'esterno d'una cornice che saliva a spirale larga tanto da permettere il passaggio ad un vagoncino contenente otto persone si conosceva ai vostri tempi l'avevano già scoperto rispose toby ma non si usava ancora a causa dell'enorme suo costo un grammo non si poteva avere a ridendo il battello tramvai continuava intanto a lottare vigorosamente contro i ghiacci per raggiungere le sponde meridionali della terra di baffin che si discernevano già vagamente fra le brume spaventati da tutto quel fracasso non sapendo che cosa succedeva all'esterno chiedevano che si calasse l'ascensore che ormai non c'era più minacciando di sfondare le pareti della città galleggiante e di annegare tutti guastando l'ascensore non verranno più ad importunarci rispose jao l'elevazione della cupola è troppo considerevole perché possano raggiungerci e le pareti metalliche sono perfettamente lisce ah disgraziato me non mi aspettavo una simile rivolta l'uragano era cessato ed il sole già alto lanciava i suoi ardenti raggi sulla verdeggiante isola che un tempo era stata una delle più splendide perle comincia a far buio come son brevi le giornate in questa stagione sulle terre polari ecco che il sole tramonta e non sono che le tre pomeridiane quando prenderemo il treno polare chiese toby con evidente impazienza dopo venti secoli e più di sonno svolgendo i suoi leggeri petali i quali si distendevano come raggi superbi intorno ad un punto centrale pieni di eleganza e di freschezza strano fenomeno esclamò brandok che pareva avesse dimenticato il suo raccogliere dei funghi presso il circolo polare artico questa è grossa che cosa direbbero franklin e ross se tornassero in vita in quel momento un fischio acuto risuonò a breve distanza ed un potente fascio di luce fu proiettato sulla piccola schiera che era guidata da un impiegato ferroviario eterni essi infatti non facevano smorfie dinanzi ad un pesce avariato o a dei volatili in piena decomposizione e a degli intestini d'orso bianco e perfino dinanzi a degli escrementi o agli avanzi non ancora digeriti che ritiravano dal ventre delle renne uccise scusate la mia ignoranza capitano ma noi veniamo dalle parti più remote del continente americano dove non giungono notizie di tutti gli avvenimenti del mondo disse toby che non desiderava affatto far conoscere la storia della loro risurrezione le forze brutali della natura avevano nuovamente vinto ma questa volta non in peggio perché avevano liberati i naufraghi si potevano chiamare così ormai da una prigionia che avrebbe potuto diventare fatale a tutti come troveremo noi l'europa come quella d'un secolo fa o sono avvenuti dei mutamenti politici nei diversi stati sì molti mutamenti e ciò per mantenere la pace fra i diversi popoli eliminando così per sempre le guerre rispose il nipote di toby dalle descrizioni che abbiamo ricevuto da loro non sono affatto simili a noi tuttavia in fatto di civiltà e di scienza sembra che non siano a noi inferiori figuratevi zio che hanno delle teste quattro volte più grosse delle nostre sbadigliò due o tre volte gettò uno sguardo assonnato sulla riva toccò appena la tesa del suo cappello per rispondere al saluto rispettoso dei marinai e scese lentamente sul pontile di legno i forzati si erano svegliati e presi chissà da quale furioso delirio si azzuffavano ferocemente fra di loro armati degli attrezzi da pesca e di coltelli i miserabili cadevano a dozzine immersi in veri laghi di sangue si gettarono sui lettucci spensero la lampadina a radium e chiusero gli occhi mentre in lontananza il tuono rumoreggiava così fortemente da far tremare i vetri della cupola i nostri ingegneri navali hanno potuto imprimere alle nostre navi cinquanta e perfino sessanta miglia all'ora e voi mi avete detto che non rollano e non beccheggiano il mal di mare è ora quasi sconosciuto sui piroscafi moderni e anche le più formidabili ondate non riescono nemmeno a scuoterli non vi pare che si calmi niente affatto infuria sempre tremendamente e temo che ci faccia ballare per molto tempo soffrite il mal di mare niente affatto allora tutto va bene monarchi ed i capi delle repubbliche pensarono quindi a regolare meglio la carta europea mediante un grande congresso che fu tenuto all'aia sede dell'arbitrato mondiale e vi siete scannati banditi se eravamo come pazzi e avete distrutte perfino le case e rovinati tutti gli attrezzi da pesca è colpa dell'alcool gridò un altro se quel maledetto capitano non l'avesse portato oggi non piangeremmo tanti camerati come sono bruni si direbbero indiani disse bran dok a proposito che cosa è avvenuto dei pellirosse che erano ancora assai numerosi cent'anni fa sono stati completamente assorbiti dalla nostra razza e si sono del tutto fusi con noi no mio caro james io penso rispose il dottore ridendo pare che tu abbia dimenticato la tua scoperta tutt'altro allora parliamone al pudding sicché quelle isole sono diventate tanti serragli disse toby sì signore di quando in quando dei coraggiosi cacciatori si recano là a fare delle battute onde provvedere i musei ed impedire che quegli animali diventino troppo numerosi continuava la sua corsa fulminea aveva passato l'isola e correva sopra l'oceano mantenendosi ad un'altezza di centocinquanta metri la sua lampada mandava sempre un lungo sprazzo di luce che si rifletteva sulle onde a mezzanotte verso ovest si scorsero a un tratto delle ondate di luce bianca che salivano a grande nella forma somiglia ad un arco perfetto ed è illuminata a luce elettrica perché le pareti non si fondano come sarebbe potuto accadere con quella a radium quanto hanno impiegato a costruirla chiese toby non più di sette mesi lavorando appena operai bella splendida esclamò brandok che seguiva collo sguardo il velocissimo piroscafo quando potrà giungere in islanda domani sera rispose holker malgrado i ghiacci se ne ridono dei ghiacci le nostre navi i assalgono a colpi di sperone e li disgregano per quanto spessore abbiano sono veri arieti d'una potenza inaudita puoi esserti ingannato tom disse il capitano può darsi rispose il pilota preferirei però accertarmene si può tentare di raggiungere la balaustrata se esisterà ancora le onde vi porteranno via signore disse brandok io e tom le conosciamo da lungo tempo e non ci lasceremo sorprendere vieni pilota doveva essere istupidito non morrà chiese brandok stasera lo vedrai mangiare e correre assieme ai suoi compagni che tengo giù nel mio giardino quelle strade erano ampie illuminate da lampade elettriche essendo già da giorni incominciata la lunga notte polare e fiancheggiate da casette di legno ad un solo piano semisepolte dalla neve noi sempre noi soli a dominare il mondo è la lotta per la vita signor brandok o meglio la lotta di razza come volete rispose holker entrarono nella galleria assieme all'equipaggio e al comandante potendosi maneggiare i due timoni anche dall'interno ed il centauro calò lentamente in mezzo ai flutti resi maggiormente furiosi dal rifiuto di jao di calare l'ascensore avevano saccheggiato i magazzini gettando tutto sottosopra poi avevano ripresa la demolizione delle casupole che ancora rimanevano tutto fracassando e tutto disperdendo enormi montagne di ghiaccio si elevavano intorno alla borgata e rifrangevano la luce delle lampade con effetto meraviglioso pareva che quelle case si trovassero incastrate fra diamanti giganteschi disgraziatamente l'uragano aveva ben poca intenzione di finire né le onde né il vento accennavano a calmarsi minacciando di trascinare la città galleggiante in mezzo all'atlantico poiché la bufera imperversava da levante miei cari signori noi corriamo il pericolo di venir fermati per sempre nella nostra corsa ed imprigionati da chi chiesero ad una voce i tre americani dai sargassi se questo enorme cassone si caccia fra quegli ammassi di alghe non ne uscirà più ve lo assicuro io a meno che un'altra tempesta non scoppi soffiando in senso inverso il terzo a sala da pranzo il quarto a biblioteca e sala da conversazione con un organo elettrico per divertire i viaggiatori bellissimo aveva esclamato brandok osservando i ricchi mobili che arredavano le sale meraviglioso e quello che conta tanto più sicuro delle navi che solcano gli oceani disse holker il signor holker rimase nella stanza parecchi minuti curvandosi ora sull'uno ora sull'altro dei risuscitati e ripetendo con visibile soddisfazione ecco il vero sonno che farà ricuperare loro le forze aspetta james disse il dottore vedendo apparire sulle labbra del giovine un sorriso d'incredulità in un angolo vi era un bacino di metallo sotto cui ardeva una lampadina ad alcool andiamo dunque chiese brandok che col robusto braccio destro teneva fermo toby affinché non venisse portato via dal cavallone una tromba una vera tromba d'acqua passò su di loro coprendoli ed inzuppandoli dalla testa ai piedi quand'ero sul cono invece provavo un benessere straordinario è la grande tensione elettrica che regna qui che vi produce quegli effetti signor brandok quando saremo a terra il vostro tremito passerà due minuti dopo il vagoncino si fermava automaticamente sulla piattaforma della torre dinanzi all'immensa antenna d'acciaio che doveva sostenere gli apparecchi della telegrafia aerea a che piano siamo chiese brandok al diciannovesimo si respira meglio in alto ed i rumori della via giungono appena allora che automobile è la vostra per salire a simile altezza si curvarono tutti sull'orlo del pozzo e videro sotto di loro radunati sulla piazza che era ingombra di cadaveri cinquanta o sessanta uomini che guardavano per aria urlando come belve feroci l'ascensore calate l'ascensore vogliamo fuggire straordinario ripeteva il dottore quando la parete tornò bianca che progresso ha fatto il giornalismo in questi cento anni e chissà quante meraviglie dovremo vedere ancora mentre si scambiavano queste parole il direttore aveva lanciato già parecchie onde elettriche agli abitanti di marte ci vollero ben quindici minuti prima che la suoneria elettrica annunciasse la prima risposta che era un saluto dell'amico di holker io mi domando se sto sognando disse brandok è impossibile che tutto ciò sia realtà mio caro brandok siamo nel duemila tutto quello che vorrete eppure stento a persuadermi che il mondo in soli cent'anni sia così progredito trasformare gli uomini in uccelli è incredibile il paesaggio variava rapidamente accennando a diventare più selvaggio man mano che s'accostavano alla spiaggia orientale dell'isola non si vedevano più casette né abitanti soltanto le macchie dei pini e degli abeti diventavano più numerose e più folte e le scogliere più alte e più ripide preferirei però trovarmi lontano da qui ed io non meno di voi verrà qualche nave a levarci da questa imbarazzante situazione è possibile che qualche legno volante per accorciare il cammino passi sopra questo mare d'erbe ma quando un tumulto spaventevole scoppiò in quel momento nelle profondità della città galleggiante venticinque minuti dopo i carrozzoni partivano entro il tubo della linea sotterranea con una velocità di all ora a traversata della spagna si compì in sei ore senza scendere in alcuna stazione respiro un po più liberamente disse brandok l'idea di terminare il mio viaggio in fondo al mare non mi sorrideva affatto anche se una bestemmia del pilota gl'interruppe la frase cos'hai tom chiese il capitano era fiato sprecato la strage orrenda continuava con maggior rabbia fra i due partiti formatisi chissà per quale motivo combattevano sulla piazza nelle viuzze perfino dentro le case fra urla e bestemmie cassetta di ferro dove si vedevano dei documenti due fiale di cristallo piene d'un liquido rossastro e delle siringhe ecco il filtro misterioso disse prendendo le fiale agiremo senza perdere tempo denudò il petto dei due addormentati poi immerse una siringa in una delle due fiale dicendo è stato smembrato dalle grandi potenze europee ed a tempo per impedire una spaventevole invasione la razza cinese in questi cento anni è raddoppiata e senza il pronto intervento dei bianchi spinta dalla fame non avrebbe tardato a rovesciarsi sull'europa e sempre numerosi in grazia della cattiva qualità delle loro carni eccessivamente oleose per i palati americani ed europei erano molto sparuti però quei poveri diavoli quantunque si sapesse anche cent'anni prima di che specie di appetito erano dotati quegli abitanti dei ghiacci eterni sicché non vi sono più neanche cavalli a che cosa potrebbero servire ce ne sono ancora alcuni conservati più per curiosità che le sedie la credenziera gli scaffali situati negli angoli e perfino la tavola che occupava il centro erano formati di un metallo bianco e lucentissimo che assomigliava all'alluminio il signor holker era già seduto a tavola la quale era coperta da una tovaglia colorata che non sembrava di tela il narval si era bruscamente inclinato e le ruote anteriori si erano messe in movimento mentre la poppa era ancora in acqua la prora saliva la riva senza scosse e senza fatica sicché non vi saranno più scioperi è una parola sconosciuta ai nostri tempi si imponevano e come specialmente dopo l'organizzazione fatta dal grande partito socialista che cosa è avvenuto anzi del socialismo si prediceva un grande avvenire a quel partito i cassoni d'aria che riempivano la sua carena lo tenevano meravigliosamente a galla meglio d'una botte vuota ma che soprassalti di quando in quando e che ondate doveva sopportare la galleria non lo so rispose toby che non era meno impressionato qualche cosa di grave di certo però in quel momento la porta s'aprì ed il capitano del centauro si precipitò nella cabina tenendo in mano una grossa rivoltella elettrica in mezzo a quella terra ubertosa ricca delle più splendide piante dei tropici campeggiava immenso gigante il vulcano dal cui cratere uscivano ancora immense lingue di fuoco e nuvoloni fittissimi di fumo che oscuravano il cielo che non ci faccia saltare in aria per provare qualche nuovo esplosivo chiese brandok rogodoff è diventato un vero agnellino e credo che non nutra più odio nemmeno contro l'imperatore da quando quel potente ha rinunciato all'autocrazia nessuno non dubitate quelli sanno che qualunque cattiva azione usata ad uno straniero segnerebbe la sommersione della loro città una misura un po inumana se vogliamo che li tiene a freno però e come sonno s'avvicinò ad un tavolino su cui stavano parecchie fiale ne prese una e versò il contenuto in due tazze d'argento bevete questo cordiale disse porgendo ad entrambi le tazze i darà forza le onde che si rovesciavano al di sopra degli sterminati campi di alghe tentando invano di scompaginarli l'assalivano ancora investendo specialmente la cupola con poco divertimento dei sei uomini i quali correvano il pericolo di venire portati via però le ondate non riuscivano più a scuoterla ora non son più da temersi essendo relegati colle loro famiglie al polo nord e nelle città sottomarine oh non inquieteranno più l'umanità eppure il dispaccio di quel tal giornale smentisce ciò che voi avete affermato osservò brandok gli costruiscono a poca distanza una nuova capanna di ghiaccio vi stendono delle pelli vi portano una brocca d'acqua ed una lampada il malato vien portato nella sua tomba e si corica sul suo letto il dottore s'era messo a passeggiare per la stanza con le mani dietro al dorso la testa bassa come se un profondo pensiero lo preoccupasse ad un tratto si fermò dinanzi al coniglio dicendo james ti piacerebbe vedere come camminerà il mondo fra voi avete costruita una galleria che conduce al polo esclamò il dottore come volevate arrivarci con delle navi forse voi sapete che anche ai vostri tempi hanno fatto cattiva prova quanta elettricità regna qui disse toby l'aria ne è satura provi un certo malessere james sì rispose il giovane non saprei resistere a lungo a questa tensione che mi fa scattare il condor aveva superata una vasta cinta che circondava la stazione e scendeva dolcemente descrivendo delle curve allungate alle otto del mattino s'adagiava a trenta metri dall'enorme telescopio dai cinque agli otto chilometri all'ora rispose holker e possono resistere quelle isole agli uragani sono solidamente ancorate e poi anche se gli ormeggi si rompessero gli uomini incaricati della sorveglianza dei mulini vi immerse una siringa poi punse replicatamente il coniglio la prima volta in direzione del cuore e la seconda volta alla gola l'animale non aveva dato alcun segno di vita ed aveva conservata la sua rigidezza allora partiamo senza indugio sta per scoppiare un nuovo ciclone e non amo fermarmi qui o dovermi rifugiare ancora nei fiords della norvegia a causa degli uragani sono già in ritardo di due giorni l'atlantico che si trovava fermato nella sua corsa furibonda sferzato poderosamente dal vento che lo incalzava senza tregua raddoppiava la sua rabbia cercando di sfondare ma invano quelle interminabili masse di alghe saldamente intrecciate le une colle altre per mezzo d'un numero infinito di radici giunti sulla cima che era piatta anziché terminare a punta brandok scorse una muraglia della circonferenza di quattro o cinque metri che era sormontata da una cupola di cristallo munita di un parafulmine altissimo è morto no dorme da quattordici anni è impossibile fra poco te lo farò risuscitare con una semplice puntura e un bagno tiepido è la seconda volta che mi succede questo ed io provo i medesimi effetti disse toby lasciandosi cadere al suolo come corpo morto una buona dormita vi calmerà disse il capitano voi avete provate troppe emozioni in così pochi giorni sì rispose ao i avverto però che se sale più d'uno la taglieremo la cupola è avariata e crollerebbe sotto il vostro peso e vuoi che crepiamo qui fra tutti questi cadaveri che puzzano orrendamente gridò un altro aprite i serbatoi dell'aria liquida e geleranno presto il macchinista dopo aver ricevuto dal suo padrone un ordine fece scendere la macchina in una vasta piazza che era circondata da palazzoni di diciotto o venti piani costruiti per la maggior parte in lastre metalliche e che non mancavano all'esterno almeno d'una certa eleganza l'oceano si rompeva in ondate che diventavano rapidamente altissime le quali disgregavano con mille fragori i banchi di ghiaccio scendenti ah mi scordavo di dirvi che i vostri milioni sono al sicuro qui in casa mia ricoricatevi fate una buona dormita e questa sera pranzeremo insieme ne sono certo dove posa la città chiese toby sulla cima d'un isolotto sommerso a quindici metri di profondità non prova scosse la città quando al di fuori infuria la tempesta tutti si erano affrettati a sdraiarsi senza chiedere nessuna spiegazione un momento dopo una palla rossastra non più grossa di un arancio cadeva all'estremità del canalone dove leoni tigri e giaguari in pieno accordo si erano radunati per tentare un ultimo e più formidabile assalto del cono chi avrebbe detto che l'uomo sarebbe riuscito a dividere cogli uccelli l'impero dello spazio che cosa sono i famosi condor in confronto a questi vascelli volanti questi vascelli superano in velocità gli uccelli chiese oby i lasciano indietro senza fatica rispose holker e la conseguenza di ciò sarà che tre quinti delle acque del globo si troveranno spostate dal primitivo loro centro di gravità e pronte a rovesciarsi verso il nord cinquanta ore dopo i tre viaggiatori che avevano veduto a poco a poco diradarsi le tenebre di miglio in miglio che s'allontanavano dal polo giungevano felicemente sulle coste settentrionali della maggior isola del gruppo dello e perché chiese toby perché i loro fianchi sono spalmati d'una vernice grassa che distendendosi lentamente sull'acqua produce il medesimo effetto dell'olio usato dai balenieri nelle tempeste non esistono ormai che poche centinaia di famiglie confinate nell'alto yucon e presso il circolo polare era la sorte che loro spettava disse il dottore e dei negri che erano numerosissimi anche qui ancora cattivo tempo è vero capitano chiese brandok sì rispose il comandante del centauro che appariva più preoccupato del solito avremo una seconda burrasca signori miei che getterà completamente fuori di rotta le navi volanti che potrebbero trovarsi in questi paraggi ho però una speranza uscirono chiusero la porticina scesero lo scoglio e salirono sulla carrozzella senza aggiungere altra parola dobbiamo confessare però che tutti e tre erano visibilmente commossi la città galleggiante continuava intanto ad avanzare passando fra il vastissimo canale della grande canaria e l'isola di puerto ventura col grave pericolo di urtare contro le innumerevoli scogliere che erano sorte dopo l'ultima eruzione del tenerifa dalmazia sicché l'italia è oggidì la più potente delle nazioni latine avendo riavuto anche malta nizza e la corsica e la turchia è stata respinta definitivamente nell'asia minore e nell'arabia e quei nostri bravi antenati affermavano che con simili corrieri le distanze ormai erano scomparse si contentavano di poco i nostri vecchi disse holker un sibilo acuto che proveniva dall'alto fece alzare la testa a brandok ed a toby era uscito da un piccolo tubo che si ripiegava in basso vicino alla lampada lasciarono la galleria e scesero in uno splendido salone illuminato da quattro grosse lampade a radium che mantenevano un calore piacevolissimo si assisero ad una tavola dove si vedevano oltre a dei piatti tutta la notte non avevano chiuso un solo istante gli occhi e specialmente brandok e toby si sentivano estremamente stanchi ed in preda a dei tremiti convulsi che li impressionavano non poco i forzati aperte le valvole erano corsi a chiudersi nelle case che ancora si mantenevano bene o male in piedi impadronendosi di tutte le coperte che trovavano se sotto la cupola andava formandosi il ghiaccio quale freddo doveva regnare laggiù con quei quattro serbatoi che soffiavano fuori gradi e gradi di gelo tutti guardavano con angoscia i cavalloni i quali riflettendo la luce intensa proiettata dalle lampade a radium sembravano masse di bronzo fuso quantunque rassicurati dalle parole di jao il quale doveva conoscere a fondo la resistenza che poteva offrire quello strano penitenziario quella macchina inventata dagli scienziati del duemila era davvero stupefacente e quello che è più d'una semplicità straordinaria non si componeva che di una piattaforma di metallo che pareva più leggero ed altri formati da sole due ali somiglianti a quelle dei pipistrelli che reggevano una poltroncina montata da una sola persona e che pure manovravano con non minore precisione e rapidità degli altri costretti a pescare ed a cacciare incessantemente non hanno più tempo di occuparsi delle loro pericolose teorie così regna la calma ed un certo accordo erano diventati numerosi in questi cento anni chiese toby sì e anche molto pericolosi è compiuto mio caro signore e già da anni quella grande impresa è stata condotta a termine sì dai nostri connazionali ed altre ancora ne sono state ultimate per accorciare i viaggi alle navi la pesca oggi è quadruplicata e ringraziamo la provvidenza che abbia popolato tanto gli oceani si erano seduti dinanzi ad una tavola ben apparecchiata dalla moglie e dalle figlie del pescatore i fumava un enorme pezzo di renna arrostito che fu dichiarata squisita il dottore badava che il poney filasse diritto e non mettesse le zampe in qualche crepaccio o s'avvicinasse troppo alla scogliera che in quel luogo cadeva a picco finché avranno dell'alcool continueranno a bere e potrebbero diventare pericolosi salviamoci più in fretta che possiamo girarono dietro le case guidati dal vecchio jao che piangeva di rabbia e si diressero verso l'ascensore mentre i forzati che non cessavano di vuotare barilotti di alcool s'abbandonavano ad una danza scatenata i quali galleggiano in molti luoghi sull'oceano perciò hanno subito cercato di evitarli una cosa che mi sembrerebbe difficile per gli uomini del millenovecento forse sì non per quelli del duemila disse holker che cosa hanno pensato di fare a tre o quattro miglia verso il settentrione si scorgeva un'alta antenna che si rizzava sopra una torre di forme tozze colorata in rosso l'antenna per la telegrafia aerea disse holker ne sono forniti tutti i mulini chiese brandok ed a noi quale sorte sarà riserbata chiese brandok non lieta di certo se non giunge in nostro soccorso qualche nave rispose il capitano domani ci troveremo fra i leoni le tigri i leopardi ecco la stazione ferroviaria disse holker scusate signor holker disse brandok nel momento di entrare voi ci promettete di condurci al polo nord sì avete trovato il modo di avvicinare il sole per caso eppure che cosa direste se io vi raccontassi che l'idea di fare dei segnali a noi nacque prima nel cervello dei martiani disse l astronomo i pare impossibile esclamò brandok eppure è precisamente così mio caro signore signor holker disse brandok c'è una cosa che non riesco a spiegarmi quale ai nostri tempi questi territori erano coperti da linee ferroviarie mentre ora non riesco a scorgerne una eppure in questo momento passiamo sopra una delle più importanti linee è quella che unisce patterson ecco degli esseri felici mormorò con un tono d'invidia essi almeno non sanno che cosa sia lo spleen stette qualche istante immobile salivano di quando in quando dal pozzo urla feroci che commuovevano non poco toby e brandok ma che lasciavano assolutamente indifferenti il capitano jao il pilota e perfino holker i quattro uomini moderni ormai abituati a considerare i malviventi come belve pericolose per la società quando ebbero ricevuta una risposta negativa invitarono i viaggiatori a salire sull'isola a visitare le loro abitazioni ed il macchinario destinato a trasmettere in inghilterra la forza prodotta dalle gigantesche ruote ecco la mia dimora o meglio la nostra disse toby rivolgendosi all'amico ti rincresce niente affatto rispose il giovane che guardava l'oceano attraverso la cupola di vetro eserciti cavalleria chi se ne ricorda ora non vi sono più eserciti chiesero ad una voce toby e brandok da sessant'anni sono scomparsi dopo che la guerra ha ucciso la guerra il dottor holker aveva detto la verità il brodo era squisitissimo ma nessuna pietanza era di carne di bue di maiale e di montone solo dei pesci trascorrono la loro vita cacciando e pescando e non fanno cattivi affari trafficando in pellicce e poi di quando in quando ricevono viveri e tabacco non sono proibiti che i liquori il mio numero d'abbonamento postale è il disse holker eccolo qui e in un piccolo scompartimento sono state collocate le mie lettere sotto le coperte parevano irrigidite non si riscontrava su di loro alcun indizio di corruzione delle carni il signor holker s'era accostato rapidamente a loro e aveva sollevato le coperte è incredibile esclamò come si possono essere conservati così questi due uomini dopo guardati invece dalle onde insidiano la nostra vita e la insidiavano davvero mai l'atlantico aveva avuto un simile scatto di collera in cinquant'anni o forse cento in questa parte dell'oceano sono però rari è vero capitano non se ne trovano affatto fino alle azzorre rispose il comandante del centauro possiamo quindi percorrere più di trecento miglia con la piena sicurezza di non urtare uno scroscio formidabile si fece udire in quel momento un cavallone colossale si era rovesciato sulla città sottomarina scuotendola così violentemente da far stramazzare l'uno sull'altro i tre americani che si erano alzati per vedere se l'orgia dei forzati era terminata o se continuava sempre nessuno dei forzati sarebbe di certo sfuggito all'invasione delle acque gli ultimi bagliori del crepuscolo stavano per scomparire quando la città galleggiante che continuava la sua corsa verso il sud ovest si trovò in mezzo alle prime alghe per ora no rispose il comandante del centauro dove ci spinge il vento verso sud ovest lontano dalle rotte tenute dalle navi purtroppo signore dove andremo a finire dunque sarebbe impossibile dirlo poiché il vento potrebbe anche cambiare da un momento andate a riposare e domani mattina faremo una corsa attraverso nuova york sul mio condor è un'automobile chiese brandok sì ma di nuovo genere rispose holker con un sorriso cominceremo così il nostro viaggio attraverso il mondo i tre amici rimasero qualche ora sull'isolotto galleggiante e vuotarono alcune bottiglie coi guardiani poi verso le quattro del pomeriggio il centauro riprendeva la corsa verso le coste dell'europa per sbarcare il galeotto nella città sottomarina di escario a mezzanotte ci riposeremo fra i ghiacci dell'oceano artico in un letto non meno comodo di quello su cui avete dormito la notte scorsa in casa mia sei divenuto pazzo nipotino mio o vuoi burlarti di noi gridò toby non ne ho alcuna voglia zio mio comprendo che la proposta vi possa stupire tuttavia vi prometto che la manterrò la prova l'abbiamo nelle nostre casseforti che hanno portato qui mentre ci riposavamo chi potrà credere che noi siamo risuscitati il mio parente di certo poiché è venuto lui a toglierci dal sepolcreto io mi domando se sono ancora vivo o se navigo sotto l'atlantico rispose il dottore spero che sarai soddisfatto degli ingegneri che hanno fatto costruire questa colossale cassa gente meravigliosa mio caro ai nostri tempi non sarebbero stati capaci di fare altrettanto ne sono pienamente convinto non ci muoviamo chiese dopo qualche istante brandok siamo già in viaggio rispose holker ridendo io non provo nessuna scossa né odo alcun rumore di macchine eppure il treno corre con una velocità fantastica quanto percorrevano all'ora i vostri treni condusse i tre viaggiatori ed il capitano dinanzi ad una specie di pozzo che s'apriva nel mezzo della cupola dove si trovava pronto un ascensore i fece sedere sulle panchine e l'apparecchio scese rapidamente passando fra un cerchio di lampade a radium che versavano torrenti di luce in tutte le direzioni che velocità sviluppano queste navi volanti centocinquanta chilometri all'ora rispose holker e dire che noi ai nostri tempi andavamo superbi delle nostre torpediniere che riuscivano a percorrere ventiquattro o venticinque miglia all'ora disse toby che progressi che progressi i rincrescerebbe approdare a quelle isole chiese brandok con sorpresa il capitano del centauro guardò a sua volta l'americano con profonda sorpresa ma da dove venite voi gli chiese dall'america signore un paese che non è poi molto lontano dalle canarie le bombe continuavano a grandinare con un fragore di tuono schiantando ed incendiando le antichissime selve mentre i torrenti di lava dilagavano come un mare di fuoco ho veduto una volta il vesuvio disse brandok quello però era un giocattolo in confronto a questo titano non era un pallone era un vero vascello che obbediva alle mosse dei due timoni che funzionavano come le code dei volatili una scoperta stupefacente ripeteva brandok che respirava a pieni polmoni l'aria gelata eppur per conservare le razze là vi sono tigri leoni elefanti pantere giaguari coguari bisonti serpenti e tante altre bestie delle quali io non conosco nemmeno il nome rispose il capitano si ritirarono verso la parte più elevata della cupola bloccarono l'ascensore per essere più sicuri che i forzati non lo facessero ridiscendere e si misero a guardare giù attraverso la larga apertura praticissima affrettarono il passo e dopo qualche minuto si trovarono sulla spiaggia dell'oceano artico all'estremità di un ponte di legno illuminato da parecchie lampade infine il fiore della pianta egiziana venne offerto ad alessandro humboldt ed il grande naturalista lo risuscitò più volte davanti ai suoi dotti colleghi europa gli anarchici della città sottomarina che hanno saccheggiato cadice sono stati completamente distrutti dai pompieri di malaga il governo spagnolo indennizzerà gli abitanti è vero che si conosceva fin dai primi anni dello scorso secolo e che fu perfezionata dalle scoperte di un bravo scienziato italiano il signor marconi ma allora non aveva la potenza una volta scatenati non si domano più e se mi presentassi a loro e cercassi di far loro intendere la ragione mi accopperebbero sull'istante già vi ho detto che i governatori di questi penitenziari non hanno che un'autorità molto problematica allora prima che salti loro il ticchio di prendersela anche con noi impediremo che possano giungere quassù disse brandok non abbiamo altre truppe al giorno d'oggi e vi assicuro che sanno mantenere l'ordine in tutte le città e sedare qualunque tumulto mettono in batteria alcune pompe e rovesciano sui è diventato immenso quel sobborgo esclamò il dottore guardando con ammirazione la distesa di palazzi immensi che si estendeva a perdita d'occhio quattro milioni di abitanti disse holker ormai gareggia con nuova york e londra che cosa sarà mai dentro v'era un cilindro di metallo coperto di numeri segnati in nero lungo sessanta o settanta centimetri con una circonferenza di trenta o quaranta la fune finalmente solidamente trattenuta dal capitano dal pilota e da jao toccò il suolo ma allora un altro e più spaventevole tumulto scoppiò fra quei furibondi il centauro ad un comando del capitano aveva rimesso in movimento le due poderose macchine e si era innalzato di duecento metri salutando la popolazione della stazione con dei sibili acutissimi se non vi fosse l'italia la razza latina a quest'ora sarebbe stata assorbita dagli anglosassoni e dagli slavi ecco là in fondo ulmina stiamo rientrando nello stato di nuova york e fra due ore saremo alle cascate paulin aveva impiegato venti giorni per recarsi da costantinopoli a fontainebleau per portare un messaggio a francesco i burocchio ne aveva impiegati quattro per portare al re di polonia la notizia della morte di arlo e marivaux quattro giorni per percorrere la distanza che corre fra parigi e marsiglia non siate troppo impazienti disse bisogna vedere le cose una alla volta o vi affaticherete troppo il tempo non ci manca bevettero il tè bagnandovi qualche biscotto si comportava meravigliosamente bene gareggiando coi lesti gabbiani e coi grossi albatros che lo seguivano o lo precedevano manteneva una linea rigorosamente diritta orientata sulla bussola senza abbassarsi nemmeno d'un metro hanno fatto costruire delle enormi isole galleggianti in lamiera d'acciaio fornite di ruote colossali simili a quelle dei vostri antichi mulini e le hanno rimorchiate fino al gulf stream ancorandole solidamente come vedete nessun pericolo ci minaccia e anche calando noi potremo giungere egualmente in inghilterra c'è da impazzire disse brandok questi uomini moderni hanno pensato a tutto saranno poi proprio degli elefanti in carne ed ossa chiese il pronipote del dottore guardandoli un po ironicamente sospetto che voi v'inganniate signor brandok non sono cieco signor holker e nemmeno io disse toby sono dei veri elefanti non tutti potranno permettersi un lusso simile osservò il dottore toby certo rispose holker ma quelli che non possono abbonarsi all'htel se la sbrigano anche più presto a mangiare forse non certo a prepararsi il pranzo venti notti dopo i martiani rispondevano con una lingua di fuoco della stessa forma il dubbio ormai non poteva più sussistere i martiani chissà da quanto tempo cercavano di mettersi in relazione con noi per un mese furono continuate le prove cambiando sempre lettera e con crescente successo a poppa vi sono pure altre due ruote le quali agiscono perché trascinate dall'impulso di quelle anteriori ecco la nave trasformata senza bisogno di manovre faticose in un enorme tramvai non si scioglierà certo in questo secolo quell'arduo problema tuttavia nel secolo venturo qualche cosa si farà comprenderete che si tratta di salvare cinque continenti e centinaia di milioni di vite umane spiegati meglio disse toby non ti capisco che cosa vogliono tentare gli scienziati del duemila con molta sorpresa di toby e brandok videro ergersi sulle rive nevose di quella baia cent'anni prima appena frequentata da rari balenieri e da cacciatori di foche dei palazzi imponenti che erano alberghi destinati ad accogliere nella stagione estiva i ricchi europei immagino che non avrai l'intenzione di aumentare le mie noie niente affatto riprese toby imperturbabilmente tu dunque non conosci questo fiore quantunque tu abbia assai viaggiato sai bene che io di botanica non me ne sono mai occupato allora non hai mai udito parlare del fiore della risurrezione lasciate che si scannino disse brandok tanti pessimi soggetti di meno d'altronde noi nulla potremmo fare per calmarli disse il capitano del centauro se scendessimo ci farebbero a pezzi alla base della rupe le onde s'infrangevano rompendo il silenzio che regnava sull'immenso oceano i tre uomini tacevano il notaio sembrava profondamente commosso brandok e toby un po preoccupati ad una viva emozione signor holker vi sareste ingannato chiese il notaio non so che dire ora ho una lontana speranza di poter rivedere vivo il mio antenato entriamo signore avete la chiave del sepolcreto sì non entriamo subito però perché il mio antenato ha lasciato scritto che si lasci prima la porta d'altronde non abbiamo più bisogno di carne al giorno d'oggi i nostri chimici in una semplice pillola dal peso di qualche grammo fanno concentrare tutti gli elementi che prima si potevano ricavare da una buona libbra di ottimo bue appena quindici o venti i quali recarono in europa la terribile notizia rispose il capitano quell'eruzione spaventevole durò vent'anni facendo scomparire parecchie isole erano molto più calmi gli uomini mentre ora vedo che perfino le signore marciano a passo di corsa come se avessero paura di perdere il treno io ho sempre veduto da quando son venuto al mondo correre così frettolosamente il marinaio non rispose con una mano tesa dinanzi agli occhi guardava in alto con una fissità intensa ebbene pilota sei diventato muto chiese il capitano con visibile stupore di brandok e di toby i quali stentavano a credere ai loro occhi si trovarono su una vasta piazza rettangolare di cento metri di lunghezza su sessanta di larghezza tutta cinta da bellissime tettoie coi tetti di zinco divise in piccoli scompartimenti che formavano le cabine destinate ai galeotti noi possiamo tramutare la città galleggiante in una immensa ghiacciaia e nessuno prima ci aveva pensato tre volte bestia con cento corna in qual modo chiesero brandok e toby va bene gridò jao ne riparleremo quando sarete diventati più ragionevoli ed i fumi dell'alcool non vi guasteranno più il cervello ah cane d'un governatore vociò il gigante non morrò contento se prima non avrò la tua pelle toby prese dalla mensola una bottiglia e due bicchieri e la stappò un buon bicchiere di champagne disse versando lo spumeggiante nettare alla nostra risurrezione james cent'anni fa si perdeva troppo tempo camminavate ed agivate colla lentezza delle tartarughe oggi invece si gareggia coll'elettricità mangiate signori miei o i cibi si raffredderanno una tazza di buon brodo signor brandok prima di tutto poi sceglierete quello che più vi piace alla mezzanotte l'oceano sollevato da un vento impetuosissimo diede i primi cozzi ai campi dei sargassi i suoi cavalloni piombavano sulle masse erbose con furia estrema rodendo o sfondando qua e là i margini essendo tutti stanchi il governatore li condusse nella stanza loro destinata un'altra cabina appena capace di contenere brandok toby e holker il capitano del centauro li aveva poi lasciati per vedere come si svolgeva l'uragano e mettere in salvo almeno il suo equipaggio era uno strano sfolgorio come se i ghiacci scintillassero che cosa c'è laggiù chiesero brandok e toby la grande galleria che conduce al polo rispose holker una delle più grandi meraviglie del nostro secolo gravi avvenimenti sono avvenuti ieri nella città di cadice gli anarchici della città sottomarina di bressak impadronitisi della nave hollendorf sono sbarcati nella notte facendo saltare parecchie case con bombe osservo una cosa disse brandok datemi una spiegazione dite pure i cilindri collo sfregamento non s infiammano i pare che noi dovremmo cuocere qui dentro mentre la temperatura si conserva relativamente fresca spero che nessuno verrà a disturbarci prima del giorno che avremo fissato nel nostro testamento che piacere udire il fragore delle onde ecco una bella compagnia non poteva avvicinarla di più essendo la luna distante da noi chilometri ora noi l'avviciniamo ad un metro amici disse holker partiamo o faremo colazione troppo tardi le cascate sono un po lontane salirono la collina entrarono nel recinto e s'imbarcarono dopo aver fatto acquisto del biglietto a bordo del vascello aereo non vi erano che sette uomini il comandante due macchinisti due timonieri uno stewart ed un medico un semplice eppure preziosissimo apparecchio formato da due imbuti ricevitori del suono separati fra di loro da un diaframma centrale questi due imbuti vengono applicati agli orecchi del timoniere e quando questi apparecchi si trovano nella direzione delle onde sonore emesse da un corpo qualunque spero che fra alcuni giorni se ne starà tranquillo per un buon secolo poi vedremo ah ho capito disse il notaio ridendo toby ha trovato un compagno che mi terrà buona compagnia disse il dottore empiendo un bicchiere assaggiate questo medoc mio caro notaio non se ne trova di simile nemmeno in francia appena l'acqua comincia a mancare quelle ruote mediante un meccanismo speciale si abbassano e si mettono in funzione mentre le eliche vengono fermate il lavoratore non fa più cucina in casa non avendo tempo da perdere otto o dieci pillole ed ecco inghiottito un buon brodo il succo d'una mezza libbra di bue o di pollo o di una libbra di maiale o di un paio d'uova d'una tazza di caffè e così via e a chi devo ordinaria se non vedo nemmeno il padrone del bar o un cameriere chissà dove sarà il padrone del ristorante ma la sua presenza non è necessaria e nemmeno un cameriere per farne che brandok era rimasto a bocca aperta guardando toby che non sembrava meno sorpreso di lui un tronco tozzo su due gambe pure tozze una testa grossa cogli zigomi sporgenti faccia larga capelli neri naso schiacciato una certa somiglianza insomma con le loro buone amiche ormai scomparse le foche ditemi signor holker disse brandok le navi moderne che velocità raggiungono le cinquanta e anche le sessanta miglia all'ora rispose l'interrogato che macchine hanno mosse dall'elettricità e il giovine scosse il capo con un atto di scoramento poi disse con un soffio di voce io e toby siamo uomini d'altri tempi quattro robusti marinai presero il giovane americano e toby sotto le ascelle e li portarono nelle cabine di poppa adagiandoli su dei comodi lettucci non possiamo tentare nulla per strapparli alla morte chiese toby che si trovava dall'altro lato del capitano che cosa vorreste fare se scendiamo le onde ci porteranno via senza che possiamo recare nessun aiuto agli abitanti della povera città ah sì la distruzione di cadice da parte degli anarchici bazzecole ormai questi bricconi irrequieti saranno stati completamente distrutti dai pompieri di malaga e di alicante dai pompieri i sei uomini si sdraiarono presso l'orifizio del pozzo per concedersi se era possibile qualche ora di sonno l'enorme massa metallica subiva però dei soprassalti così terribili e così bruschi da rendere impossibile una buona dormita è naturale che ciò vi stupisca ai vostri tempi s'impiegavano quarantacinque o cinquanta giorni se non m'inganno e ci sembrava d'aver raggiunto la massima velocità delle tartarughe disse holker ridendo poi faremo anche una corsa al polo nord a visitare quella colonia sarete costretto a rifugiarvi nuovamente sulle coste norvegesi non voglio perdere altro tempo sfiderò il ciclone resisterà la vostra nave chiese brandok non vi inquietate signori il mio centauro è costruito con acciaio di prima qualità un grido sfuggì in quello stesso momento dalle labbra del marinaio un punto nero nello spazio un vascello aereo chiese il capitano facendo un salto non so comandante se sia un grosso volatile o qualche soccorso che ci giunge in buon punto guardate bene mentre io tengo d'occhio i leoni ed il freddo era intensissimo la neve copriva ogni cosa e doveva avere uno spessore considerevole chi abita questo paese da lupi chiese brandok mentre si infagottava in un ampio mantello di pelle d'orso nero i sono qui tre o quattro dozzine di pescatori canadesi rispose holker per ora rassegnatevi signori disse il capitano non vedo alcuna terra sorgere all'orizzonte il centauro deve essere stato costruito quando brillava una cattiva stella mio caro capitano disse brandok chissà che un giorno non riescano a compiere anche quel miracolo rispose toby come ai nostri tempi hanno saputo imprigionare il fulmine un giorno o l'altro questi esseri straordinariamente possenti finiranno per mettere a dovere anche i furori degli oceani e gli impeti dei venti il signor max era un uomo sulla sessantina grasso come una botte e col viso rubicondo nel cui mezzo faceva bella mostra un naso che poteva stare a paragone senza arrossire con quello del guascone cyrano di bergerac non è meraviglioso tutto ciò signor brandok chiese holker questo è un nuovo mondo rispose l'americano mai mi sarei aspettato di vedere dopo soli cento anni tante straordinarie novità sono già a posto nel piccolo sotterraneo che ho fatto scavare sotto la mia tomba in una cassaforte colla chiave a segreto e sei certo che i nostri corpi si conserveranno meravigliosamente disse il dottore ci conserveremo come fossimo carni gelate geleremo sì siamo nella stagione del cambiamento degli alisei ed il tempo diventa brutto da un momento all'altro risaliamo signori la piccola comitiva prese posto nell'ascensore ed in pochi momenti si trovò sull'immensa cupola alle cinque del mattino i tre amici che dopo aver indossati i pesanti vestiti dei viaggiatori polari si erano addormentati venivano svegliati dalle grida degli impiegati ferroviari della stazione di il leone insospettito da quella manovra si era fermato ma poi spinto dalla fame ed incoraggiato dai ruggiti dei suoi compagni ricominciò ad arrampicarsi colpita alla testa da quel proiettile di nuovo genere stramazzò fulminata ostruendo col suo corpo il passaggio non era però un ostacolo sufficiente per quei saltatori che non s'arrestano nemmeno dinanzi ad una palizzata alta tre o quattro metri rimase subito colpito dalla presenza di enormi masse di alghe che fluttuavano in mezzo alle onde lo temevo disse aggrottando la fronte che cosa avete chiese brandok con apprensione entrato colà vediamo disse holker aprendosi il passo fra gli sterpi s'accostò non senza provare una certa emozione alla piccola costruzione e rizzandosi quanto era lungo appoggiò il viso alla cupoletta di vetro subito un grido gli sfuggì è incredibile sono là dopo mezz'ora si librava sopra la città fra un gran numero di battelli volanti che si dirigevano per la maggior parte verso le cascate carichi di forestieri giunti forse quindi è facile comprendere quanto sia precaria la situazione degli abitanti dell'emisfero settentrionale anzi quanto sia pericolosa tutta la nostra salvezza risiede nella coesione degli ottanta milioni di chilometri cubi di ghiaccio che gravitano sul polo australe giunto all'estremità della borgata si fermò e aprì gli occhi fissandoli su un gruppo di monelli scalzi ad onta dell'aria frizzante che si rincorrevano lungo le dune ridendo e schiamazzando ecco ne ho bisogno disse brandok che era diventato pallidissimo come se quel supremo sforzo lo avesse completamente accasciato io non so che cosa mi prenda le mie membra tremano tutte ed i miei muscoli sussultano come se ricevessero delle continue scosse elettriche vieni james legò il poney al tronco d'una betulla poi prese un piccolo sentiero scavato nella viva roccia che s'innalzava a l'oceano era sempre coperto da vasti banchi di ghiaccio e anche ice bergs i quali proiettavano dei riflessi accecanti qua e là si scorgevano dei canali entro i quali mostravasi ancora qualche rarissima foca una delle poche sfuggite alle feroci distruzioni dei pescatori norvegesi e russi aprirono la porticina ed entrarono nella loro tomba che gli ultimi raggi di sole illuminavano a sufficienza facendo scintillare la cupoletta di vetro nel medesimo istante il dottore vide illuminarsi un gran quadro che occupava la parete di fronte al letto e svolgersi una scena orribile e d'una verità straordinaria come holker aveva già detto era un enorme galleggiante in lamiera d'acciaio di forma circolare con una circonferenza di metri fornito nel centro di quattro immense ruote che la corrente faceva girare con notevole velocità se l'europa ne volesse potremmo cedergliene una buona parte rispose holker e quale modificazione ha subita la cascata disse brandok e si modificherà ancora rispose holker caliamole nella ghiacciaia disse brandok che respirava a pieni polmoni l'aria fredda che usciva sempre a folate dal pozzo siamo quasi sotto l'equatore e battiamo già i denti che cosa non hanno dunque inventato questi meravigliosi uomini del duemila io finirò per impazzire davvero te lo assicuro il carrozzone dopo una corsa velocissima durata tutta la notte era giunto alla stazione ferroviaria del polo nord e s'era fermato sotto una lunghissima tettoia di legno chiusa alle estremità da gigantesche portiere a vetro e illuminata da un gran numero di lampade elettriche sono stati uccisi dalla fame sì signor brandok eppure mi avete detto che vi è una numerosa colonia polare è vero ed è costituita da anarchici colà confinati perché non turbino la pace del mondo le quali s'infrangevano con mille boati balzando e rimbalzando delle barche pescherecce colle loro belle vele dipinte di giallo e di rosso a strisce e macchie nere fu nel che si fece il primo esperimento nelle immense pianure del far west duecentomila uomini furono disseminati in modo da formare pure una j e duecentomila fuochi furono accesi durante una notte scurissima non possono accadere non essendovi che uno o al più due treni nel tubo che seguono la medesima via quando si pensa come si viaggiava una volta c'è da impazzire che cosa direbbero francesco i re di francia e carlo v se potessero tornare al mondo e pretendevano di avere i più rapidi corrieri del mondo centauro brandok non rispose subito era trasfigurato e pallidissimo i suoi occhi assai dilatati pareva che gli schizzassero dalle orbite ed i muscoli del suo viso sussultavano in modo strano che dopo i forzati dobbiamo aver a che fare colle belve feroci non tutte le isole sono popolate di leoni di tigri di pantere di giaguari di leopardi eccetera signore ve ne sono molte che servono d'asilo sicuro ad animali inoffensivi o quasi come i bisonti gli ultimi campioni del vostro paese furono condotti in un albergo in preda al delirio il signor holker sempre più spaventato fece chiamare subito uno dei più noti medici a cui raccontò ciò che era toccato ai suoi disgraziati amici non dimenticando d'informarlo della loro miracolosa risurrezione inoltre le acque dei mari circostanti restando sotto il punto di congelamento come hanno constatato i nostri ultimi navigatori contribuiscono ad aumentare il volume della sterminata massa glaciale risultata dalle incessanti nevicate vada pel brodo holker diede uno sguardo all'intorno poi condusse i suoi compagni verso una di quelle colonne attorno alle quali ad un metro dal suolo si vedevano quattro mensole di metallo ed introdusse in alcuni buchi delle monete non credevate certo di poter tornare vivo sì sì borbottò il dottore in quell'istante una voce fioca chiese toby toby il signor brandok aveva aperto gli occhi e guardava il suo vecchio amico con uno stupore facile a comprendersi lascio ventimila dollari appunto per farmi risuscitare unitamente alla fiala contenente il misterioso liquido che mi dovranno iniettare nei punti indicati nel mio testamento ti ucciderai è un vero uragano che sta per scoppiare signori miei disse il capitano del centauro con una nave così avariata io non oserò riprendere la corsa verso l'europa saremo dunque costretti a passare la notte qui chiese brandok preoccupato i si spezza il cuore nel vederli morire tutti in quel modo supponete di assistere al naufragio d'un bastimento l'oceano vuole di quando in quando le sue vittime gli alberi erano rari le piante basse invece infinite a che cosa infatti sarebbe dovuto servire il legname dal momento che gli abitanti del globo avevano il radium per scaldarsi negli inverni e non costruivano che col ferro e coll'acciaio è il più grande cannocchiale che esista al mondo deve essere immenso è lungo centocinquanta metri signori miei una vera meraviglia che permette di vedere la luna ad un solo metro di distanza sicché voi avete realizzato l'antico sogno dei nostri astronomi si gettarono bocconi e sordi ai consigli dei tre americani e di jao si allontanarono strisciando tenendosi ben stretti alle traverse d'acciaio che servivano di appoggio alle lastre di vetro è una stazione estiva molto frequentata durante i mesi di giugno luglio ed anche d'agosto al pari di quella dello spitzbergen dello spitzbergen esclamò toby perché vi stupite zio perché ai nostri tempi quella grande isola dell'oceano artico non era frequentata che da orsi bianchi e da cacciatori di foche e di balene il giorno dopo prima del mezzodì il vascello volante imboccava il tago ed entrava a tutta velocità nella capitale del portogallo brandok e toby si erano a poco a poco tranquillizzati però non parevano più i due allegri amici di prima ed entrarono in una sala vastissima arredata con un certo lusso il cui soffitto era sostenuto da una ventina di colonne di metallo con viva sorpresa di brandok e di toby in quel preteso ristorante non vi erano né tavole né sedie e nemmeno un cameriere ha una superficie di miglia quadrate con una lunghezza di e una larghezza cha varia dalle alle miglia salivano sulle murate immergendo nell'acqua le loro aste dalla punta ferrata lo stretto di hudson che separa il territorio del labrador dalla grande isola di baffin era tutto ingombro di ghiacci e se fra un paio di giorni questo cassone si schiaccerà contro qualche scoglio andrà anche allora tutto bene chiese holker ridendo non l'abbiamo ancora incontrato quello scoglio quindi finché non lo incontreremo non abbiamo alcun motivo per allarmarci rispose il capitano del centauro i nostri strumenti perfezionati da molti scienziati hanno raggiunto una tale forza che noi potremmo corrispondere anche col sole se lassù vi fossero degli abitanti e dei ricevitori elettrici sulla cima dove pareva si aprisse un foro erano comparsi due uomini piuttosto attempati che indossavano delle vesti di panno grossolano e che calzavano alti stivali da mare toby s'era alzato avvicinandosi al tavolino e aveva preso fra le mani il coniglio che pareva morto avendo le gambe e la testa irrigidite ha odore questo animale fiutalo james credi che sia morto lungo i suoi fianchi scoscesi veri fiumi di lava scendevano facendo avvampare le foreste bombe colossali uscivano dal suo cratere fiammeggiante e dopo aver attraversate le nubi ricadevano descrivendo delle arcate superbe lasciandosi dietro getti di fuoco e si spaccavano scoppiando che cosa c'entra quel pasticcio ti ho detto che verrà ad assaggiarlo anche il notaio della borgata quel bravo signor max ma insomma che cosa c'entra lui perdinci se c'entra se dopo cent'anni nessuno più si ricordasse di me e mi lasciassero dormire per sempre tanto varrebbe morire ti sembra morto ora disse toby con accento beffardo ti guarda esclamò il giovine lo vedo agita le zampe e respira anche miracolo miracolo zitto james non gridar tanto forte la rupe chiamata impropriamente lo scoglio di retz era di mole enorme alta un centinaio di metri e formava il capo più alto dell'isola verso oriente andiamo a raggiungerlo subito disse brandok che li aveva seguiti assieme al pescatore che portava le valigie il centauro non si ferma più d'un quarto d'ora appena il tempo sufficiente per consegnare la posta e sbarcare dei viveri e del tabacco per i pescatori e per i guardiani tutti i terreni disponibili sono ora coltivati intensivamente per chiedere al suolo tutto quello che può dare se così non si fosse fatto a quest'ora la popolazione del globo sarebbe alle prese colla fame tela avanti miei cari amici disse andando loro incontro il pranzo e pronto e dove lo mangeremo chiese brandok che non aveva scorto sulla tavola né piatti né bicchieri né posate né salviette né cibi di alcun genere l'enorme cassa di metallo che per lunghi anni sullo scoglio a cui era stata avvinta aveva sfidato impunemente le rabbie dell'atlantico a poco a poco si sfasciava in alto in basso s'incrociavano saluti e chiamate poi la flottiglia aerea si disperdeva in tutte le direzioni calando sulle vie sulle piazze sulle immense terrazze delle case o fermandosi dinanzi alle finestre od ai poggioli per imbarcare nuove persone qualche volta soffriranno la fame disse brandok l'oceano fornisce loro cibo più che sufficiente i pesci attratti dalla luce che mandano le lampade che illuminano quelle città accorrono in masse enormi gli abitanti ne salano anzi in grande quantità e li mandano in europa e anche in america e l'acqua coraggio signori gridava il capitano il quale di quando in quando sparava qualche colpo di rivoltella ricacciamo queste canaglie affamate nella boscaglia e la tempesta di massi e di ciottoli continuava furiosa specialmente entro il canalone dove cercavano d'insinuarsi le fiere essendo quello l'unico punto vulnerabile del piccolo cono l'atlantico aveva assunto un brutto aspetto ed il cielo era più brutto ancora da ponente giungevano delle grosse ondate e delle fosche nuvole si avanzavano con velocità vertiginosa in lontananza il tuono rullava fragorosamente parecchie persone assai barbute avvolte in pelli d'orso bianco si erano raccolte intorno al tramvai parlando diverse lingue spagnolo russo inglese tedesco e perfino italiano fra due giorni al più giungeremo a lisbona od a cadice ed in quei porti navi e vascelli volanti diretti in inghilterra ne troverete quanti vorrete sicché disse brandok noi saremo costretti a tagliare la corrente del gulf stream per tornare in europa anche i vostri scienziati hanno tentato di avvicinare di tanto il nostro satellite sì nipote mio rispose toby e senza riuscirvi sicché ora la luna è ormai conosciuta minutamente abbiamo dei letti comodi e posso offrirvi anche una buona cena a base di pesce s'intende disse jao i miei compagni non vi daranno alcun fastidio ve l'assicuro ho delle preoccupazioni però per la mia nave disse il capitano del centauro le onde con la loro forza possono scaraventarla addosso alla cupola alle nove del mattino il condor dopo essere passato in vista di patterson diventata anche quella una città immensa entrava nello stato della pennsylvania alla velocità di centododici chilometri come li puniranno chiese toby annegandoli tutti la giustizia è spiccia oggidì non potreste voi jao cercar di calmare quei forsennati domandò il capitano il centauro che procedeva velocissimo aiutato anche dalla corrente del gulf stream che aveva in favore e che in quel luogo percorreva tre miglia e mezzo all'ora in breve si trovò nelle acque del mulino e chi li governa questo è un affare che riguarda loro si eleggono dei capi e pare che finora regni un accordo mirabile in quei penitenziari e poi vi è un'altra cosa che concorre a renderli docili quale l'incessante lotta colla fame se si dimenticassero di risvegliarci sai che io non ho nessun parente io ho una sorella che ha sette figli rispose toby spero che fra cent'anni esisterà ancora qualche pronipote per venire a riaprirci gli occhi disgraziatamente ci troviamo fuori dalla rotta ordinaria che tengono le navi che dall'europa vanno in america bah non disperiamo si coricarono in mezzo alla piattaforma l'uno accanto all'altro aspettando pazientemente che l'aurora spuntasse i erano dentro alcuni abitanti della colonia e anche qualche esquimese occupati a tracannare dei boccali di birra prima sgelata non senza fatica erano tipi veramente poco rassicuranti con delle barbe incolte che davano loro un aspetto brigantesco mille fragori salivano fino agli orecchi dei due risuscitati prodotti chissà da quali macchine gigantesche fischi colpi formidabili detonazioni scoppi il franamento di quell'enorme massa di ghiaccio avrebbe per effetto lo spostamento della forza di gravità il ghiaccio sarebbe istantaneamente trasferito sulla parte settentrionale del nostro globo vedendo il battello avanzarsi si affrettavano a uscire dalle loro casupole per chiedere qualche biscotto o qualche scatola di carne o di brodo concentrato erano i medesimi tipi di cent'anni prima sono io rispose il nipote di toby muovendogli incontro siete ai servigi del signor wass sì signore le valigie devono contenere gli indumenti per una gita al polo allora siete proprio quello che cercavo abbiamo ricevuto il vostro telegramma due ore or sono da buffalo si vede che quel brav'uomo si trovava alla stazione telegrafica disse il nipote di toby certo aspettava mie notizie signor hibert riuscirete un giorno a dare la scalata a marte io credo che ormai non vi sia più nulla d'impossibile rispose con grande serietà l'astronomo sì rispose l'astronomo sono lavori imponenti colossali avendo taluni una larghezza di cento e più chilometri e noi andavamo orgogliosi delle opere degli antichi egiziani hanno tuttavia invaso buona parte del globo non come conquistatori ma come emigranti e si trovano oggidì colonie cinesi perfino nel centro dell'africa e dell'australia ed i malesi è un'altra razza che non esiste più che si sfasci chiese toby le spiagge di quelle isole sono quasi dovunque tagliate a picco e non vi saprei dire signore in quale stato noi potremo approdare troppo buono no di certo troveremo là dei flutti di fondo che scaraventeranno la città galleggiante chi sa mai dove potrebbero tentare l'assalto dalla parte della fenditura rispose il capitano fortunatamente il passaggio è stretto e non potranno presentarsi più d'uno per volta avete abbastanza palle per arrestarli chiese brandok dal vostro macchinista domandò il notaio che porti una leva per aprire il sotterraneo ed ora occupiamoci del signor brandok denudò il petto del giovane e ripeté su di lui le iniezioni fatte già al signor toby due minuti dopo udì un lieve fremito nei polsi e constatò per di più che la tinta il dottore non diede alcuna risposta egli era fermo in mezzo al ponte della nave e fissava una grossa lampada a radium con uno sguardo vitreo simile a quello che si scorge negli ipnotizzati il giovine si lasciò cadere sopra una sedia che si trovava presso la tavola e rispose con un mesto sorriso dunque chiese l'uomo attempato dopo un breve silenzio sono più annoiato di prima ed è un miracolo che sia qui rispose brandok perché di quando in quando dei gruppi si staccavano e correvano a rinforzarsi ai pochi barili che il pilota e jao non avevano veduto e sfondato poi vieppiù eccitati si scagliavano con furore nella mischia tompson esclamò il capitano del centauro quand'ebbe scavalcata la murata firsen esclamò l'altro dandogli una buona stretta di mano all'inglese ti cercavo da una settimana tu molte che vi faranno assai stupire zio appena vi sarete completamente rimessi vi proporrò di fare una corsa attraverso il mondo in sette giorni saremo nuovamente a casa il giro del mondo in una settimana l'aria della grande capitale satura di elettricità a causa del numero infinito delle sue macchine elettriche non fece che aggravare le condizioni di toby e brandok on è pericolo che queste macchine volanti cadano chiese toby qualche volta succedono degli scontri le ali si spezzano le eliche si lacerano e allora guai a chi cade eppure chi ci bada forse che ai vostri tempi non s'urtavano le vecchie ferrovie e le navi sono incidenti che non commuovono nessuno e quale chiesero toby e brandok che si mostravano sempre più curiosi cercano il modo di equilibrare il nostro pianeta per liberare i nostri discendenti da uno spaventoso cataclisma da un altro diluvio universale insomma disse holker dopo aver avvertito l'equipaggio di abbandonarla al più presto e di raggiungerli presero posto nell'ascensore e discesero nella piccola piazza che era ancora splendidamente illuminata e dove si trovavano parecchi forzati ancora intenti a rammendare le loro reti perché fossero pronte appena calmatosi l'oceano rimasero così parecchi minuti guardando ora le barche ed ora il sole che pareva si tuffasse in acqua poi ad un tratto il dottore si scosse dicendo non ti penti della parola data james no rispose brandok con voce calma anche se non dovessimo risvegliarci mai più nemmeno ho pensato anzi di lasciare alle cascate del niagara il mio condor e di condurvi a quebec colla ferrovia canadese per imbarcarvi poi di là per l'europa mio caro nipote disse toby tu trascuri i tuoi affari suppongo che avrai qualche occupazione avete ricevuto qualche cattivo dispaccio comandante chiese olker i telegrafano dalla stazione scozzese di capo york che una bufera terribile imperversa da due giorni intorno alle isole britanniche rispose il capitano s'annuncia ben cattivo ben presto l'intera nave si trovò in terra e partì con una velocità di trentacinque o quaranta chilometri all'ora come fosse un vero tramvai elettrico percorrendo una via segnalata da altissimi pali e toby a quella inaspettata proposta non caddero per lo stupore fu un vero miracolo andare al polo nord avevano esclamato da quebec in cinque ore potremo raggiungere la galleria americana era un rombo continuo sempre più fragoroso che impediva ai tre amici di parlare la strada era finita però il poney non cessava di trottare senza manifestare alcuna fatica e faceva traballare maledettamente la carrozzella l'uragano scoppiava in quel momento con furia inaudita raffiche furiose spazzavano l'oceano sollevando gigantesche ondate le quali si frangevano con scrosci e con muggiti spaventevoli contro le pareti e la cupola della città sottomarina che cosa farà il dottore mormorò guardando le finestre starà tormentando qualche cavia o qualche povero coniglio il segreto di poter rivivere dopo e dove ci troviamo noi ancora a nantucket non lo saprei davvero e tu come stai provo un turbamento che non so spiegarmi e mi pare di essere molto debole carrozzone brandok lo guardò come se non avesse compreso mio caro signore proseguì holker i costruttori di questa linea avevano previsto che dei gravi pericoli avrebbero potuto minacciare i viaggiatori appunto a causa delle pressioni e dei ghiacci per noi poco importa disse toby non fu difficile accordarsi con una famiglia mediante un modesto compenso la casetta era pulitissima essendo i suoi proprietari norvegesi ben riscaldata e anche ben provvista di viveri ci troveremo bene anche qui disse brandok aspettate signor sindaco il filtro ha appena cominciato ad agire e tacete meraviglioso incredibile cos'ha inventato il mio antenato che cosa sono in suo paragone i medici moderni degli asini compreso me che cosa mi ricordano nella forma queste nuove navi i battelli sottomarini che si incominciavano ad usare ai nostri tempi è vero confermò toby e come procedono ancora ad elica sì e a ruote a mezzodì quando il capitano approfittando d'un raggio di sole fece il punto s'accorse d'aver oltrepassata la scozia di qualche centinaio di miglia pel momento dobbiamo rinunciare alla speranza di approdare in inghilterra disse ad holker che lo interrogava spaventevole immani colonne di spuma si rovesciavano col fragore del tuono contro le rocce sgretolandole polverizzandole la città galleggiante urtata da tutte le parti cozzava e tornava a cozzare contro la costa venti mani l'avevano afferrata e non volevano più lasciarla quelli che non avevano potuto farsi innanzi a tempo si erano messi a percuotere spietatamente i compagni che pei primi l'avevano presa il capitano ed i suoi compagni nauseati da quelle scene invano si erano provati a ritirare la fune sarebbe stato necessario un argano i forzati svegliati dal rombare incessante dei tuoni dai bagliori intensissimi dei lampi e dal rumoreggiare delle onde avevano ricominciato a urlare mescolando le loro voci a quella possente della tempesta splendida splendida ripeteva brandok che si era seduto presso il manovratore fumando un buon sigaro avana questa è certamente l'idea più grandiosa concepita dagli uomini del duemila lo credo anch'io signor brandok rispose holker che lo aveva raggiunto mentre toby giocava una partita a whist con due inglesi il vascello volante era ormai visibile e solcava lo spazio maestosamente tenendosi a centocinquanta metri dai banchi di ghiaccio che si stendevano sull'oceano somigliava agli omnibus volanti che già brandok e toby avevano veduto a nuova york come vi sentite male forse toby fece un gesto negativo poi alzò le mani facendo dei segni assolutamente incomprensibili pel signor holker ad un tratto le abbassò puntandole verso il signor brandok che stava coricato in un letto vicino anche al polo non si sta male disse brandok sorseggiando una tazza di caffè ben caldo chi ce l'avrebbe detto che cent'anni più tardi si sarebbe potuto divorare una colazione al parallelo ditemi un po signor holker voi che siete stato qui altre volte che cosa hanno trovato di sorprendente al polo alcune famiglie soltanto le altre tribù sono invece quasi tutte scomparse e per quale motivo in seguito alla totale distruzione delle balene e delle foche che costituivano la loro alimentazione dei ragazzi di quando in quando sbucavano dalle macchie di pini e di abeti che si prolungavano verso l'interno dell'isola e rincorrevano per qualche tratto il carrozzino gridando a squarciagola buona passeggiata dottore erano allora le due del mattino il vulcano avvampava e tuonava sempre con crescente furore pareva che tutta l'isola ardesse i tre americani il capitano il pilota ed i due forzati si erano sdraiati sulla cupola tenendosi stretti alle traverse sono officine meccaniche rispose holker chissà quante migliaia di operai lavoreranno là dentro i ingannate mio caro signore gli operai oggidì sono quasi scomparsi non vi sono che dei meccanici per dirigere le macchine dietro il quadro vi è uno strumento destinato ad interrompere la corrente elettrica appena il cilindro vi passa sopra si ferma e non riparte se io prima non riattivo la corrente premendo quel bottone i tre americani comprendendo che la loro salvezza stava lassù quantunque si reggessero appena in piedi dopo tante veglie alle quali non erano abituati seguirono il capitano ed il pilota tendeva a scomparire e che un lievissimo rossore compariva sulle gote dell'addormentato quale miracolo ripeteva il signor holker domani questi uomini parleranno come noi il notaio era ritornato con un negro di statura imponente un vero ercole con spalle se tu riesci a far rivivere questo animale io ti proclamo il più grande scienziato del mondo non esigo tanto rispose toby ridendo immerse il coniglio nel bacino tenendogli la testa fuori e tu nipote io non provo assolutamente nulla rispose holker noi ci siamo ormai abituati non so se noi ci riusciremo disse toby che pareva assai preoccupato noi siamo persone d'un altro secolo io spero di sì rispose holker ah ecco le cascate dove si trova questo htel in questa casa anzi è piuttosto lontano sulla riva opposta dell'hudson siamo dunque a nuova york esclamarono ad una voce toby e brandok dove credevate di essere ancora a nantucket no mai disse il giovine ascoltami dunque la storia è interessante e non t'annoierà cinquant'anni or sono un mio collega il dottor dek viaggiava nell'alto egitto collo scopo di trovare un'antica miniera di metalli in cui lavoravano un tempo dei sudditi dei faraoni non credo che il suo costo abbia superato i duecentomila dollari e non si scioglie è impossibile attraversando una regione dove il termometro anche in giugno e in luglio non segna mai più di tre o quattro gradi sotto zero infatti in quattordici anni che funziona nessuna arcata è mai crollata quantunque il freddo fosse così intenso da rendere perfino la respirazione dolorosa parecchi abitanti passeggiavano per le vie chiacchierando animatamente come se si trovassero su un boulevard di parigi o un rintgstrasse di berlino o di vienna viaggia in questo mondo amico dove vuoi che vada toby disse brandok ho visitato l'australia l'asia l'africa l'europa e mezza america che cosa vuoi che vada a vedere la proboscide allora s'allunga verso l'oggetto da raccogliere e l'apparato si mette in azione ne segue quindi un'aspirazione violenta a cui nulla resiste di modo che pietre cenci pezzi di carta torsoli immondizie d'ogni sorta vanno ad inabissarsi nel corpo dell'elefante spazzino l'armatura della galleria è di una solidità a tutta prova ed i vetri hanno uno spessore di cinque centimetri le onde non riusciranno mai a sfondarla diventiamo marinai dopo essere stati volatili noi già non soffriamo il mal di mare qualche colonia tedesca e russa sussiste nondimeno ancora composta da vecchi socialisti che coltivano in comune alcune plaghe della patagonia e della terra del fuoco ma nessuno si occupa di loro né hanno alcuna importanza anzi vanno scomparendo poco a poco so che tu da molti anni ti dedichi a certi esperimenti e sono pienamente riusciti disse il dottore vedi questo coniglio precedette i tre amici e salutò uno dei due uomini con un cortese e familiare buona sera papà jao come va la vita qui benissimo capitano rispose l'interrogato levandosi cortesemente il cappello dinanzi ai tre viaggiatori l'enorme massa d'acciaio investendo i sargassi con uno dei suoi lati vi si era incastrata come un immane cuneo dentro un tronco d'albero ancora più immane giorno signor hibert aveva risposto olker i conduco due miei amici giunti ieri dall'inghilterra e che sono curiosi di visitare la vostra stazione e di avere notizie dei martiani l'uragano assumeva proporzioni spaventevoli era una furia d'acqua e di vento che si rovesciava sulla cupola con rabbia inaudita cavalloni giganteschi si infrangevano contro le pareti della città imprimendo a tutta la massa delle oscillazioni che inquietavano non poco il capitano del centauro ed il pilota non rassomiglia affatto alle navi che solcavano i mari ai nostri tempi disse brandok quando il capitano si fu allontanato le hanno modificate i costruttori del duemila in gran parte per ottenere una maggiore velocità e meno rollio e beccheggio disse fortunatamente l'ascensore si trovava piuttosto lontano dalla piazza e non era stato guastato salendo automaticamente senza bisogno di nessuno i cinque uomini vi balzarono dentro ed in pochi secondi si trovarono sulla cupola un uragano spaventevole imperversava sull'oceano atlantico così pare non è stato che un continuo succedersi di disgrazie chissà aspettiamo la fine di questo poco allegro viaggio la città per ora non minaccia di affondare quindi abbiamo diritto di sperare perché il notaio il dottore invece di rispondere si affacciò alla finestra e vedendo un garzone che stava innaffiando le zolle del giardino gli gridò tom avverti magge che siamo pronti per assaggiare le sue triglie e le sue dorate e per le due attacca il poney dobbiamo fare una gita allo scoglio di retz avevano appena terminata la raccolta quando i leoni già abbastanza stanchi di guardare i cinque uomini da lontano si mossero salendo la roccia ruggivano spaventosamente e mostravano i loro denti aguzzi mentre le loro criniere quando giunsero sulla cima della rupe il sole stava per tramontare in un oceano di fuoco tutti e tre s'erano fermati guardando l'oceano che fiammeggiava sotto i riflessi del tramonto e che s'increspava leggermente sotto la brezza della sera questi si trasportano sul luogo ove il crollo o la frana sono avvenuti e riparano il guasto potete quindi viaggiare tranquillamente signor brandok senza temere alcun disastro è ingegnoso il mezzo disse il giovine e sicuro soprattutto rispose holker sembrano intatti che il mio antenato sia proprio riuscito a scoprire un filtro così meraviglioso da poter sospendere la vita per cent'anni i suoi due compagni avevano gettato uno sguardo attraverso i vetri e anch'essi non avevano potuto frenare un grido di stupore sono là sono là e pare che dormano disse holker e che ogni mattina viene pesata dalla donna più vecchia della tribù o dall'angekoc che è una specie di stregone se la pietra non diminuisce di peso significa che il malato è spacciato la sua fronte massiccia tagliata a picco opponeva un formidabile ostacolo all'irrompere delle onde dell'atlantico quindi non vi era pericolo che cedesse nemmeno dopo un cannone colossale esclamò brandok come fate a muovere questo mostro non ve n'è bisogno rispose l'astronomo anzi è fisso allora non potete osservare che una sola porzione del cielo osservò toby di quando in quando la cupola subiva come dei soprassalti i vetri malgrado il loro enorme spessore e la robustezza delle traverse d'acciaio stavano forse per cedere ad un tratto un nuovo e più formidabile cavallone io ormai non valgo assolutamente nulla di fronte ai medici moderni disse toby con un sospiro tuttavia li attribuisco alla grande tensione elettrica che regna ormai su questo povero pianeta spero però che finirai coll'abituarti ciò che la produceva era una pallottolina appena visibile che si trovava infissa sotto la sfera e la luce che tramandava espandeva un dolce calore assai superiore a quello del gas poi perché il cilindro di testa e quello di coda sono formati da due immensi serbatoi i quali proiettano incessantemente getti d'acqua impedendo il riscaldamento e l'aria pei viaggiatori viene fornita da cilindri d'acciaio che sono serbatoi d'aria compressa il vento ci trascina come se il mio centauro fosse diventato un veliero e non sarebbe prudente cercare di resistergli e dove andremo a finire noi i spaventa una corsa in mezzo all'atlantico no purché il vento non ci faccia tornare in america noi desideriamo visitare le grandi capitali degli stati europei aveva levato dalla vaschetta il coniglio e l'aveva messo sul tavolino avvolgendolo in un pezzo di stoffa di lana l'animale aveva gli occhi aperti respirava liberamente raggrinzando il naso però si vedeva che era debolissimo non riuscendo a reggersi sulle zampe né cercava di fuggire che cosa hanno fatto dunque gli uomini del duemila delle cose meravigliose ve lo dissi già terminiamo la nostra colazione rimandiamo il condor a nuova york e poi prenderemo la ferrovia canadese entrarono nell'albergo che era bene riscaldato dalle lampade a radium e arredato con una certa eleganza con sedie imbottite tavolini coperti di tovaglie di carta di seta e stoviglie di lusso a cento miglia all'ora ragazzo mio disse holker al negro ho molta fretta le ali e le eliche si misero in movimento e la macchina volante partì con velocità fulminea passando sopra l'isola di nantucket e tenendo la prora verso il sud ovest il signor holker esaminava intanto il dottore toby ed il suo brandok e toby si divertivano immensamente a quel viaggio marittimo passeggiavano per delle ore intere sulla cima della galleria dove si trovava un piccolo ponte di metallo che andava da prora a poppa respirando a pieni polmoni la salubre brezza marittima i avevo detto signori che avremmo rimpianto la fine dei forzati era meglio morire annegati piuttosto che provare gli artigli ed i denti di queste belve l'oceano ci ha risparmiati per condannarci ad una fine più miseranda poteva inghiottirci che cosa ne dici tu pilota settentrionale brandok invece cosa assolutamente nuova sembrava che non fosse più tormentato dallo spleen chiacchierava per due tempestando il compagno di domande su quella meravigliosa scoperta che doveva a sentir lui sotto la carena entro appositi incavi ne hanno otto dieci e perfino dodici che talvolta aiutano potentemente le eliche poppiere disse holker con questo doppio sistema che ricorda un po i nostri antichi piroscafi rotanti un brutto giorno il tenerifa dopo chi sa quante migliaia d'anni di sonno cominciò a svegliarsi vomitando lave in quantità prodigiosa e tanta cenere da coprire tutte le isole del gruppo premette un bottone al disotto d'un quadro che rappresentava una battaglia navale la figura scomparve innalzandosi entro due scanalature e lasciando un vano d'un mezzo metro quadrato una pianura immensa quasi liscia coperta da un alto strato di ghiaccio e di neve gelata si estendeva a perdita d'occhio dinanzi ai viaggiatori polari quella terra quantunque spazzata dai venti e dagli uragani polari non era del tutto disabitata mancava il tempo ai difensori della collinetta di scagliare un nuovo masso fortunatamente il capitano aveva la rivoltella si udì un leggero sibilo e anche la seconda fiera cadde con una palla nel cervello bravo capitano gridò brandok io lo spero dopo un buon bagno nell'acqua tiepida fra quattro ore io sarò a nuova york e domani vi darò mie notizie uscirono dal sepolcreto e dalla cinta chiudendo il cancello e si diressero verso il margine della rupe che si affacciava sull'oceano dove si vedeva vagamente quante straordinarie invenzioni quante meraviglie esclamò toby e quanta praticità e quante comodità soprattutto aggiunse il buon brandok amici miei disse ad un tratto holker se cambiassimo un po l'itinerario del nostro viaggio d'altronde quel mestiere era indegno degli uomini quegli animali sono spazzini esclamò brandok che stentava a credere alle parole di holker e come funzionano bene essi eseguono la pulizia delle vie e delle piazze per mezzo della proboscide era di forma rotonda come quella dei fari e certo d'una resistenza tale da sfidare i più poderosi cicloni dell'atlantico toby brandok l'astronomo e holker presero posto nel su centinaia e centinaia di milioni di persone scomparse nel gran baratro della morte noi soli siamo sopravvissuti ed ho il coraggio di lamentarmi contentati dunque di vivere un'ora o un mese e non pensare ad altro checché debba succedere nessun altro mortale avrà avuto tanta fortuna poi cessò bruscamente i governi europei ed americani dopo aver invano cercato di ripopolare quelle terre hanno allora pensato di relegarvi tutti gli animali feroci o no che ancora sussistevano sui cinque continenti per impedirne la totale distruzione i rinchiuderò anche i miei valori domani andrò a nuova york a cambiare la mia carta e le mie azioni ferroviarie in oro ne avremo abbastanza al nostro risveglio a quando il nostro sonno fra otto giorni appena avranno chiusa la base della roccia colla cancellata una domanda ancora mio caro dottore stava per chiamare l'amico che non si decideva ad aprire gli occhi quando udì uscire dal tubo un altro fischio poi la medesima voce che diceva guardate la scena e che in trentasei ore vi sbarcano in inghilterra ed in quaranta nel giappone o nella cina o nell'australia non vi sono più navi sui mari oh sì ne abbiamo ancora ma non sono più quelle che si usavano nel secolo scorso ne vedrete molte quando attraverseremo questa con una rapida manovra le evitava gettandosi in mezzo ai banchi che sormontava con slanci impetuosi e che spezzava col proprio peso nessuna nave si scorgeva su quel mare da quando le balene erano scomparse e le foche pure quelle acque erano diventate deserte la città galleggiante infatti veniva spinta verso l'antico possedimento spagnolo che i furori dell'immensa montagna avevano ormai resi inabitabili l'enorme cono quasi volesse fare un degno accompagnamento alla rabbia dell'atlantico eruttava con gran lena coprendosi tutto di fuoco servizio automatico brodo aveva letto con sorpresa di brandok su una piccola piastra situata sopra la mensola ah ora comprendo esclamò toby morendo il dottor dek regalò il fiore della risurrezione al discepolo ed amico suo james il quale ripeté anch'egli con eguale successo la prodigiosa esperienza avevano ormai prese tutte le disposizioni per quella dormita che doveva durare cent'anni e tutte le misure perché in quel lunghissimo tempo nessuno si recasse a disturbarli che cosa è avvenuto della grande inghilterra è ora una piccola inghilterra sempre ricca ed industriosissima perché dite piccola perché ormai ha perduto tutte le sue colonie staccatesi a poco a poco dalla amico james che cosa dici di questa nuova invenzione chiese toby che finirò per non stupirmi più di nulla anche se dovessi trovare dei mari tramutati in campi fertili rispose brandok giunti all'estremità del ponte salirono sul piroscafo cortesemente salutati dal capitano e dai suoi due ufficiali i forzati sono diventati pazzi gridò seguitemi subito pazzi esclamarono brandok toby e holker spiegatevi tacete più tardi fuggite prima che succeda un massacro i tre amici si slanciarono fuori della casetta senza fare altre domande jao li aspettava noi siamo uomini d'altri tempi nonostante i fragori del mare i ruggiti del vento ed i boati formidabili del vulcano i tre americani avevano chiusi gli occhi addormentandosi quasi di colpo i è un cilindro per ogni casa sì signor brandok devo avvertirvi che le abitazioni moderne hanno venti o venticinque piani e che contengono dalle cinquecento alle mille famiglie la popolazione d'uno dei nostri antichi sobborghi disse il dottore non ci sono dunque più case piccole pare impossibile come i vostri signori scienziati non si siano mai occupati della forza immensa che racchiudono queste acque che cosa ne avete fatto voi di questo fiume del mare chiese toby tu mi hai parlato di mulini è vero zio rispose holker è cambiata la russia oggi ha una camera e un senato come gli altri stati dunque non più deportati in siberia disse toby la siberia è diventata un paese civile quanto gli stati uniti la francia l'inghilterra e non ha più un deportato passa lo stretto di lancaster che come sapete non sgela mai nemmeno in estate quindi sull'isola di devon poi su quella di lincoln d'ellesmere fino a grant e giunge al polo sotto l di longitudine delle immense linee di fuoco che si estendevano per migliaia di chilometri me ne ricordo disse il dottor toby l'ho già letto su una vecchia collezione di giornali del che conservo in casa mia si credeva allora che quei fuochi fossero segnali fattici dagli abitanti di marte quello che colpiva sempre i risuscitati era la mancanza assoluta dei cavalli e delle carrozze perfino le automobili erano quasi scomparse non vedendosene che qualcuna nessuno fuorché il capitano cui nulla sfuggiva aveva prima di allora notato che un po più indietro s'innalzava un piccolo scoglio di forma piramidale che aveva i fianchi quasi tagliati a picco e che poteva diventare un ottimo rifugio contro gli assalti delle innumerevoli belve che popolavano la vasta isola katterson esclamò il comandante del centauro voi capitano esclamò quell'uomo che non era altro che il pilota della nave aerea credevo che vi avessero già ucciso non ancora dov'è il centauro resiste ancora è scomparso capitano rispose l'uragano questa volta veniva da ponente era quindi probabile che il mare dei sargassi scompaginato dai furiosi assalti dell'atlantico allargasse le sue mille e mille braccia lasciando libera la città galleggiante e gli eserciti non ne fanno più uso chiese il dottor toby ai nostri tempi tutte le nazioni ne avevano dei reggimenti e che cosa ne facevano chiese holker con aria ironica se ne servivano nelle guerre anche qui non corriamo alcun pericolo osservò brandok le onde non giungono fino a noi potrebbero però giungere le belve caro signore rispose il capitano la scalata a questo scoglio non sarà troppo difficile per una pantera o per un leopardo seguitemi o più tardi ve ne pentirete se quei furibondi potessero salire sfonderebbero anche i vetri della cupola disse toby che riescano a fracassare le pareti di ferro della città chiese brandok con ansietà non temete rispose jao sono di uno spessore notevole e poi non posseggono né mazze né altri strumenti adatti fu convenuto di restituire a tutti gli stati le province che loro appartenevano per diritti geografici e storici e di crearne anche uno nuovo la polonia che minacciava di produrre la guerra fra la russia l'austria e la germania fresca niente affatto prima perché viene adoperato un metallo che è lentissimo a riscaldarsi il tantalio che se non erro ai vostri tempi valeva lire al chilogrammo e la chimica d'oggi può dare ad un prezzo eguale a quello i chiedete se il vostro compagno è vivo o morto è vero il dottore accennò di sì non temete signor zio se non vi rincresce che vi chiami con questo titolo di parentela poiché appartengo alla vostra famiglia come discendente di vostra sorella è freddo e il cuore non batte più eppure la sua vita non è altro che sospesa da quattordici anni è dunque la morte artificiale che hai scoperto fra pochi anni vedrete che quegli animali e quegli anfibi saranno completamente scomparsi cenarono con molto appetito e verso le cinque mentre un folto nebbione al di fuori scendeva sulle pianure di ghiaccio non perdiamo tempo disse jao aiutatemi signori l'ascensore fu sbloccato e l'ex governatore scese nella città accompagnato dal pilota l'istmo di corinto che univa la morea alla grecia è stato pure tagliato quello della penisola di malacca pure ed ora si sta compiendo un'altra grande opera quale il grande deserto del sahara sta per divenire un mare accessibile anche alle più grandi navi e la mia nave è scomparsa l'hanno portata via dopo avere scaricato tutti i barili d'alcool a quanto ho potuto capire mentre noi dormivamo i galeotti hanno tramata una congiura per impadronirsi del carico e fare una spaventevole baldoria i miei successori non si dimenticheranno di voi siatene certi disse il signor max hai nessun'altra obiezione da fare james chiese toby no rispose il giovane sei risoluto a tentare l'esperimento hai la mia parola allora torniamo a casa mia a fare gli ultimi preparativi già il primo stava per proporre di tagliarla quando un giovine galeotto più lesto degli altri con un salto degno d'un clown balzò sopra le teste dei rissanti aggrappandovisi e troncandola con un colpo di coltello sotto i propri piedi su su gridò il capitano scoppiando boati spaventevoli che soffocavano talvolta il rombare dei tuoni uscivano dalla gola fiammeggiante del vulcano chi avrebbe detto che quel colosso si sarebbe un giorno ridestato e per due volte di seguito mormorò toby ciò indica che la terra non ha ancora incominciato il suo raffreddamento come ben sapete ormai tutti i continenti sono fittamente popolati quindi quegli animali non avrebbero più trovato né rifugio né scampo gli zoologi di tutto il mondo prima della distruzione completa di tutte le belve hanno pensato di conservare almeno le ultime razze era anzi probabile che non potesse arrivare nemmeno il giorno dopo essendo il cielo assai nebbioso ed il vento violentissimo noi già non abbiamo fretta disse brandok qui fa meno freddo che al polo che macchine sono quelle che fanno agire le ali macchine elettriche di grande potenza come vi ho detto in questi cent'anni l'elettricità ha fatto dei progressi stupefacenti e quale velocità potete imprimere a queste navi volanti i avverto che è un pranzo a base di vegetali ma queste pietanze non sono meno nutrienti e non vi parranno meno saporite poi parleremo finché vorrete tenebre una massa nera che agitava sopra di sé delle ali mostruose accendi il fanale harry disse il signor holker uno sprazzo di luce vivissima si sprigionò illuminando tutta la cima della rupe e la massa che si agitava presso il margine era una specie di macchina volante non potevate però comprendervi disse toby sarebbe stato necessario che avessero avuto un alfabeto eguale al nostro e poi quel mezzo sarebbe stato molto costoso nacque allora nella mente degli scienziati l'idea di mandare lassù un'onda herziana nella speranza che anche i martiani avessero uno strumento ricevitore toby e holker ben coperti dai loro mantelli di pelo si erano seduti fuori della galleria sulle panchine di prora per godersi meglio quello spettacolo il vascello volante nonostante la sua mole e come vivono quelli i pesci abbondano ancora al di là del circolo polare e poi i governi americani ed europei li provvedono di viveri a patto che non lascino i ghiacci nessuna casa però nessun pezzo di terra coltivato cittadelle e villaggi erano scomparsi sotto quella vigorosa vegetazione è questo l'impero delle belve feroci chiese brandok che si era un po rimesso dai suoi sussulti nervosi sì signore rispose il capitano un suono dapprima confuso uscì dalle labbra del dottor toby poi un grido la vita la vita mercé il vostro filtro zio cent'anni sì dopo cent'anni di sonno rispose holker non se si staccasse dallo scoglio chiese brandok ad un certo momento che cosa succederebbe allora di tutti noi sarebbe finita per tutti disse il capitano niente affatto rispose jao che non dimostrava invece alcuna apprensione questa città è come un immenso cassone di ferro e galleggerebbe benissimo il condor che procedeva sempre colla velocità di centodieci chilometri rientrava infatti nello stato di nuova york passando in vista di ulmina città cento anni prima di modeste proporzioni ed ora diventata vastissima lasciarono la stanza ed entrarono nel salotto la piccola ferrovia con un solo vagoncino stava ferma all'estremità della piastra di metallo non fu però quella che attrasse l'attenzione di brandok e del dottore partiamo amici disse holker d'inverno il polo è poco piacevole e ritengo che ne abbiate abbastanza del nostro soggiorno fra i ghiacci eterni amerei di più trovarmi in un clima meno rigido rispose brandok io non ho nelle mie vene il sangue ardente degli anarchici e nemmeno io disse toby infatti dieci minuti dopo i tre amici prendevano posto in uno scompartimento del treno del labrador diretti al capo wolstenholme sullo stretto di hudson e partivano con una velocità di duecentosettanta chilometri signor brandok andiamo a coricarci il tempo passerà più in fretta e quando riapriremo gli occhi noi saremo fra gli anarchici della colonia polare una che davano loro l'apparenza di gigantesche farfalle spiccavano vivamente sull'azzurro cupo delle acque spingendosi lentamente al largo mentre in alto stormi di grossi uccelli marini di gabbiani e di fregate volteggiavano pranzo composto per la maggior parte da pesci eccellenti cucinati in diverse maniere che innaffiarono con dello squisito vino bianco secco di california il carrozzone intanto era già partito con una velocità di centocinquanta chilometri all'ora inoltrandosi sotto la galleria polare ci hai avvelenati apposta qualche infame governo ti aveva mandato qui per farci diventare pazzi e poi ammazzarci l'un l'altro a morte a morte toby esclamò brandok hanno ancora ragione loro l'uragano intanto invece di calmarsi aumentava sempre lampi accecanti si succedevano senza tregua con un crescendo terrorizzante seguiti da tuoni formidabili che si ripercuotevano sinistramente perfino dentro la città facendo vibrare le pareti di metallo senza riuscire a svegliare gli ubriachi io dico che se ci giunge addosso un'altra ondata come quella che è passata or ora la città non potrà resistere ho udito dei tonfi che le colonne d'acciaio abbiano ceduto prima andremo a vedere la stazione ultrapotente di brooklyn dovendo dare mie notizie al mio amico marziano quel brav'uomo deve essere un po inquieto pel mio lungo silenzio e saprà con piacere la notizia della vostra risurrezione provate difficoltà a respirare no rispose randok i è un tubo solo per ogni linea chiese toby no zio ve ne sono quattro uno pei treni diretti che non si fermano che nelle grandi stazioni come questo uno per le stazioni intermedie e due pei treni merci brandok fu il primo a balzare in piedi gli effetti prodotti da quella minuscola bomba erano spaventevoli metà della roccia che serviva di contrafforte al cono era saltata e degli animali non si scorgeva più alcuna traccia il potente esplosivo aveva polverizzato tigri leoni e giaguari il rumore che produce spostando la massa d'aria e anche le vibrazioni delle ali si trasmettono subito agli imbuti del nostro timoniere che cosa si fa allora si lancia un telegramma che viene raccolto e trasmesso sul vascello dall'apparecchio elettrico i tre amici stavano per terminare il pasto semplice sì ma assai abbondante quando udirono la suoneria dell'apparato elettrico tintinnare e poco dopo videro comparire il capitano colla fronte abbuiata la bufera intanto aumentava di miglio in miglio che il centauro guadagnava il vento si era scatenato con un fragoroso accompagnamento di urli di fischi e di muggiti balzando ora dal sud al nord ed ora dall'est all'ovest come se eolo fosse completamente impazzito nessuno lo sa quindi potrete dormire tranquilli rispose jao e poi i miei sudditi come li chiamate voi a quest'ora devono aver perduta l'abitudine di bere poiché è severamente proibito vendere loro bevande spiritose la nave che ce ne fornisse verrebbe subito confiscata dai vigilanti la slitta che era tirata da una dozzina di cani dal pelo lunghissimo che assomigliavano ad un tempo alla volpe e al lupo attraversò sempre correndo parecchie vie sollevando attorno ai viaggiatori un fitto nevischio che quasi subito si condensava ricadendo al suolo sotto forma di sottili aghi di ghiaccio ah se si potesse dar la scalata a marte che ha invece una popolazione così scarsa e tante terre ancora incolte come lo sapete voi chiese toby facendo un gesto di stupore nel secondo il fiume fu diviso in tre cascate di centoventotto metri e durò anni ora siamo nel quarto andiamo a far colazione e poi prenderemo il treno che ci condurrà a quebec non faremo che una volata sola che crepino tutti sono dei miserabili che non destano alcuna compassione rispose jao con rabbia io non mi occuperò più di loro eppure io temo invece che noi saremo costretti ad occuparcene e molto disse brandok i tre americani ed i loro compagni seduti sull'orlo del pozzo un po tristi guardavano il cielo che era tornato ad oscurarsi chiedendosi quale altro malanno stava per coglierli la cupola aveva meravigliosamente resistito al tuffo e meglio ancora avevano resistito i tre americani il capitano ed il pilota del centauro e jao perché mi fate questa domanda fa ancora freddo come ai vostri tempi e forse più ve lo dissi già l'anno passato la stazione polare ha segnato sotto zero e ci condurrete con queste vesti i naufraghi della città sottomarina sicuri ormai di venire raccolti dal vascello volante il quale ingigantiva di momento in momento avevano cominciato a far rotolare i massi raccolti scagliandoli in tutte le direzioni per arrestare non solo lo slancio dei leoni bensì anche quello degli altri animali una scossa piuttosto brusca seguita da un tintinnio di campanelli elettrici e da un vociare piuttosto acuto svegliò l'indomani mattina i viaggiatori facendoli scendere precipitosamente dalle loro comode brande scurissima ventiquattr'ore dopo lo stesso segnale appariva pure su uno degli immensi canali del pianeta marziano si pensò allora per meglio accertare che si rispondeva a noi di ripetere l'esperimento cambiando però la forma del segnale e fu scelta la lettera z il giovine montava rapidamente poiché anche gli americani prestavano man forte al capitano i forzati vedendo salire il compagno lo coprivano d'ingiurie minacciando di sventrarlo appena fosse disceso e i vostri scienziati ritengono che quella catastrofe avverrà chiese toby nessuno più ne dubita rispose holker il movimento delle acque del polo sud è strettamente connesso coll'aumento graduale della calotta di ghiaccio australe sono medico nel grande ospedale di brooklyn per ora non si ha bisogno di me avendo io due mesi di vacanza anche tu dottore esclamò toby che farà una ben meschina figura dinanzi all'uomo che ha fatto una così grande scoperta ne sarai l'erede disse toby come sarebbe possibile una guerra con simili bombe mormorò l'americano dieci vascelli volanti basterebbero per distruggere in dieci minuti la più gigantesca città del mondo in qual modo non avete osservato che la parte inferiore della piattaforma è quasi sferica come quella delle scialuppe e delle navi e che ha anche una chiglia nell'interno vi sono delle casse d'aria le quali impediranno al centauro di sommergersi abbiamo più di venti serbatoi pieni d'aria liquida per la conservazione del pesce dieci si trovano sotto la cupola e gli altri nei quattro angoli della città fra cinque minuti i cadaveri geleranno o poco meno e la loro putrefazione sarà immediatamente arrestata non fu che alle prime ore dell'indomani che furono avvertiti dal loro ospite che il vascello aereo era comparso all'orizzonte sorseggiarono una tazza di tè e indossati i grossi mantelli di pelle d'orso si precipitarono verso la baia per godersi lo spettacolo dal notaio e dal sindaco e si trovò in una celletta di due metri quadrati contenente due casseforti d'acciaio sono qui dentro i milioni disse i fate portare sul vostro condor chiese il notaio appartengono al mio antenato ed al signor brandok essendo vivi non ho più alcun diritto su queste ricchezze l'atlantico offriva uno spettacolo impressionante masse d'acqua coperte di spuma si accavallavano rabbiosamente urtandosi e spingendosi noi corriamo il grave pericolo di venire a nostra volta assaliti dalle altre due razze dunque il mondo minaccia di divenire tutto giallo disse toby purtroppo zio rispose holker parecchi uomini coperti da vestiti villosi che li facevano rassomigliare ad orsi polari stavano allineati lungo le murate tenendo in mano delle lunghe aste colla punta d'acciaio dei soldati polari chiese brandok dei marinai rispose holker quando giungeremo al polo signor holker chiese brandok non prima delle nove di domani mattina col sole voi parlate del sole in questa stagione è tramontato da dodici giorni e al polo ora regna una notte perfetta anche in pieno mezzodì il negro stava invece all'estremità della piattaforma dietro ad una piccola macchina munita di parecchi tubi arrivederci presto signori disse holker salendo sulla piattaforma e sedendosi presso i due risuscitati buon viaggio signor holker risposero il notaio ed il sindaco dateci domani notizie del dottore e del signor brandok l'america del nord aveva le sue famose cascate quella del sud i suoi fiumi numerosi l'europa pochi corsi d'acqua con misere cascate assolutamente insufficienti io non le vedo però quelle terribili bestie non desiderate di vederle signore oh non tarderanno a giungere avete ragione capitano disse il pilota non tarderanno eccone laggiù alcune che fanno capolino fra i cespugli che circondano la roccia ci hanno già fiutati e si preparano a riempirsi il ventre colle nostre carni là guardate il vascello volante scomparve per qualche istante fra i turbini di fumo poi ricomparve abbassandosi rapidamente aveva puntata la prora verso il piccolo cono e si avanzava coll'impeto di un condor ci hanno scorti e si dirigono verso di noi gridò il pilota tenete duro alcuni istanti ancora comandante da lastre di vetro ben connesse da armature di rame nel mezzo vi era un letto abbastanza largo e su di esso avvolti in grosse coperte di feltro si scorgevano due esseri umani coricati l'uno presso l'altro i loro volti erano gialli gli occhi chiusi e le loro braccia che alla nostra risurrezione nel duemilatre esclamò alzando il bicchiere lo svuotò di un fiato stette qualche minuto soprappensiero poi disse quanto possiedi james cinque milioni di lire in cartelle dello stato sì questo è un bar chiese brandok dove si mangia benissimo e a buoni prezzi anche rispose holker qui potrete trovare forse qualche bistecca di maiale sapientemente rosolata con contorno di rape struzzi giraffe gazzelle cervi daini e tanti altri che non saprei nominarvi se le onde ci spingeranno verso una di queste ultime non avremo nulla da temere anzi avremo da guadagnare degli arrosti squisiti disgraziatamente mi pare che le onde ci caccino verso enerife i fate venire la pelle d'oca capitano solidamente oggidì ve ne sono più di scaglionate presso le coste europee e quasi altrettante nel golfo del messico incaricate di somministrare senza quasi nessuna spesa e nessuno ha mai potuto penetrare il mistero di quella pianta che tolta dal sepolcro dopo migliaia di anni risuscitava grazie ad una goccia d'acqua e riapriva la sua corolla eternamente bella come per dire al mondo ecco come ero al tempo dei faraoni chiese brandok ecco un altro pericolo e forse maggiore disse brandok perché chiese holker se il centauro s'incontrasse con qualche altro vascello aereo procedente in senso inverso chi riuscirebbe a salvarsi da una collisione fra due macchine spinte colla velocità di centocinquanta chilometri oggi è diventata un po come la svizzera rispose holker fra quelle montagne nevose si trovano alberghi che nulla hanno da invidiare a quelli di nuova york vedrete che meraviglie passeremo di là sì nel ritorno perché la galleria polare sbocca appunto in mentre si recava all'ufficio telegrafico toby e brandok erano entrati in un'ampia sala alla cui estremità si scorgeva uno scalone dove sono questi treni io non li vedo e non odo quei mille fragori che ai nostri tempi si ripercuotevano sotto le immense tettoie disse brandok abbiamo veduto che tutto era in ordine qui dentro quindi nessuno può esservi entrato passò la leva portata dal macchinista nell'anello e alzò non senza fatica la piastra essendo già calate le tenebre accese una lampada elettrica e scorse una scaletta scavata nella viva roccia scese giù seguito e si fermò finalmente davanti a una casa più vasta delle altre però ad un solo piano anch'essa riparata sul dinanzi da una galleria a vetri con parecchie porte onde impedire la dispersione del calore il freddo ora aveva messo in fuga albergatori ed ospiti i si trovavano invece due o tre dozzine di pescatori di merluzzi ed alcuni guardiani incaricati della sorveglianza degli alberghi e rinnovò in europa centinaia di volte l'esperimento del vecchio arabo e sempre il piccolo fiore del deserto la pianta misteriosa degli antichi faraoni risuscitò nella sua immortale bellezza mercé alcune gocce salvare il mondo ve l'ho detto chi lo minaccia i ghiacci del polo sud in qual modo squilibrando il nostro globo al polo sud ve ne sono molte di queste navi sì specialmente in europa dove esistono spiagge basse come in germania in danimarca in irlanda in italia e così via e questi battelli conservano la loro velocità anche in terra chiese brandok così la città sottomarina strappata dallo scoglio dall'impeto dei cavalloni non era diventata altro che una città galleggiante abbandonata è vero ai capricci delle correnti e dei venti un orribile tanfo saliva sempre dormono come ghiri disse brandok sfido io dopo una simile orgia rispose toby un barile di ammoniaca non basterebbe a rimetterli in piedi e noi approfitteremo del loro sonno disse jao per fare che cosa chiese il capitano del centauro e che si fanno seppellire talvolta per quaranta e anche cinquanta giorni entro una cassa sigillata colla bocca e le narici turate da uno strato di cera e che poi risuscitano senza aver l'aspetto d'aver sofferto che cosa avete dunque signore ripeté il capitano questo vascello va elettricamente è vero chiese finalmente l'americano con una voce così alterata da far stupire tutti sì signore ora comprendo toby che cosa hanno dunque pensato i suoi scienziati sono ricorsi all'oceano atlantico e hanno fissati i loro sguardi sul gulf stream ed infatti quali forze immense si potevano trarre da quel fiume del mare che cosa fai toby chiese brandok qui dentro vi sono le fiale contenenti il misterioso liquido che dovrà ridarci la vita e insieme la ricetta che insegnerà come dovranno servirsene coloro che verranno a risvegliarci hai finito sì un altro bicchiere sia rispose brandok fendeva lo spazio ad un'altezza straordinaria come se volesse passare sopra l'immensa colonna di fuoco e di fumo che irrompeva dal cratere del pico de teyde sì un vascello un vascello urlarono tutti ecco la salvezza che giunge in buon punto rispose il capitano sparando su un terzo leone che si era deciso a muovere jao aveva lanciato intorno una rapida occhiata sì disse poi la città si è spostata il palo d'acciaio che serviva d'appoggio principale non si vede più il cavallone l'ha portato via consolante notizia disse holker che cosa succederà ora nessuno rispose e non ha conservato in europa che costantinopoli città che era ambita da troppe nazioni e che poteva diventare una causa pericolosa di discordia permanente ah dimenticavo di dirvi che è sorto un nuovo stato quale disse holker farò una ben meschina figura io vicino a lui attesero alcuni minuti poi quando la corrente fredda diminuì uno alla volta s'introdussero nel sepolcreto avanzandosi carponi essendo la porta assai bassa e stretta si trovarono in una stanza circolare colle pareti la proposta fu subito approvata anche dagli altri viaggiatori e qualche minuto dopo il drappello lasciava la nave preceduto da un marinaio che illuminava la via con due lampade a radium in quel momento il condor si abbassò bruscamente su una vasta piazza brulicante di gente che pareva impazzita che cosa accade laggiù chiese brandok che si era curvato sul parapetto della piattaforma la nostra situazione minaccia di diventare disperata disse il capitano quand'anche riuscissimo a distruggere i leoni ecco là altri animali non meno pericolosi pronti a surrogarli ed avresti avuto torto disse toby poiché l'arabo prese la pianta la bagnò con alcune gocce d'acqua e sotto gli sguardi del dottore si compì un prodigio meraviglioso signor holker disse brandok vedendolo scambiare alcune frasi con uno degli ufficiali che era sceso nella sala che cos'è avvenuto nulla di grave rassicuratevi rispose il nuovayorkese con voce tranquilla il battello ha urtato contro un enorme masso di ghiaccio che la nebbia impediva di vedere e che sbarrava la via e l'albergatore come viene avvertito dal cliente di ciò che desidera per mezzo del telefono al mattino il mio servo trasmette all'htel il menù per il pranzo e per la cena e le ore in cui desidero mangiare ed il treno giunge con precisione matematica il quale cominciò a salire con velocità vertiginosa girando intorno alla torre mentre i vetri che pareva si agitassero meccanicamente davano ai viaggiatori l'illusione di salire intorno ad un colossale tubo di cristallo mentre così passavano il tempo il treno correva entro il tubo d'acciaio con velocità spaventevole attraversando i gelidi territori del labrador essendo come abbiamo detto autunno assai inoltrato una delle donne stava masticando un paio di grossi stivali di pelle di morsa che il gelo aveva indurito e che essa cercava di rammollire coi suoi possenti molari l'altra era occupata a preparare il pasto passarono in un'altra capanna più vasta e meglio illuminata e dopo essersi introdotti nell'angusto corridoio si trovarono nell interno i erano due donne coperte di vecchie pellicce sbrindellate ed una mezza dozzina di fanciulli seminudi poiché vi regnava un caldo soffocante ecco la domanda che mi rivolsi e alla cui soluzione impiegai venticinque anni di studi ininterrotti e ci sei riuscito pienamente rispose toby fumavano dei sigari eccellenti che regalava loro il capitano e facevano soprattutto onore ai pasti essendo ambedue dotati d'un appetito invidiabile e si trovavano tanto meglio perché non provavano più quegli strani turbamenti e quei sussulti nervosi signori disse holker quando anche la seconda fu levata la vostra missione è finita il signor brandok ed il mio avo sapranno ricompensarvi presto della vostra gentilezza ce li condurrete un giorno chiese il notaio ve lo prometto siete ormai certo che essi tornino in vita domandò e non troveranno più alcool per continuare la loro indecente orgia attenzione l'urto sarà abbastanza forte per scaraventarvi in acqua se non vi terrete ben saldi che li avevano non poco inquietati quando passavano sopra le grandi città americane e sopra le turbine gigantesche delle cascate del niagara holker non li lasciava un minuto discutendo animatamente sui futuri e straordinari progetti che stavano studiando gli scienziati del duemila lo stesso giorno il signor holker con due infermieri e i due pazzi saliva su un vascello volante noleggiato appositamente e partiva per l'alvernia un mese più tardi egli riprendeva solo e triste la ferrovia di parigi per far ritorno in america brandok e toby si erano appena seduti che il condor s'innalzò subito obliquamente fino al di sopra delle immense case descrivendo una serie di giri d'una precisione ammirabile ecco un grande problema che dovrebbe preoccupare le menti dei nostri scienziati escario la città sottomarina continuando l'oceano a mantenersi calmo dopo l'ultima sfuriata del ciclone il centauro avanzava senza alcuna difficoltà come un vero piroscafo galleggiando magnificamente a sufficienza disse brandok che si sentiva soffocare questi bravi abitanti del polo non hanno fatto un passo avanti da un secolo a oggi gettarono ai ragazzi alcune manciate di biscotti e tornarono frettolosamente della spagna avete detto dell'inghilterra volevate dire no signore il vento dopo averci allontanato dalle coste inglesi ci ha trascinati verso il sud in direzione delle isole canarie l'elettricità ha ucciso il lavoratore cosa è avvenuto di quelle masse enormi di lavoratori che esistevano un tempo sono diventati pescatori ed agricoltori il mare e le campagne a poco a poco hanno assorbito gli operai io non potrò mangiare tranquillamente pensando che sotto di me vi sono forse cento persone che cominciano a soffrire la fame i viveri non mancheranno loro per parecchi giorni disse jao e non vi sarà pericolo che una volta o l'altra succeda una catastrofe supponiamo che in qualche luogo il ghiaccio ceda o si sgretoli per effetto delle pressioni o che un pezzo di galleria si rompa come potrebbe questo carrozzone lanciato a tale velocità evitare un disastro in un modo semplicissimo fermandosi disse holker ridendo holker per il primo aveva aperto gli occhi dicendo ai suoi amici siamo sulle rive dell'oceano artico ed il battello tramvai ci aspetta per attraversare lo stretto d'hudson non abbiamo tempo da perdere presero i loro bagagli lasciarono il caldo scompartimento e uscirono dalla galleria d'acciaio per entrare nella stazione l'interno era tutto coperto da vetri molto spessi incastrati in robuste cerniere di rame e di notevole non aveva che un letto molto largo e basso con coperte piuttosto pesanti ed un piccolo scaffale su cui stavano delle bottiglie e delle siringhe tempesta alghe morti e persone pericolose sotto i piedi mormorò brandok non valeva proprio la pena di ritornare in vita dopo cent'anni per provare simili avventure quattro gradinate mettevano sul mare fornite ognuna d'una gru sostenente una scialuppa i guardiani una dozzina di persone vedendo avvicinarsi il mutilato vascello volante si erano affrettati a chiedere premurosamente se avevano bisogno di soccorsi ebbene toby disse brandok quando furono soli pare che il mondo sia cambiato ma che la natura non abbia perduto nulla della sua violenza brutale questi uomini moderni veramente meravigliosi non sono riusciti ad imbavagliarla che disgrazia non possedere una buona padella ed una bottiglia d'olio mormorava brandok che non perdeva però il suo tempo che ottima frittura si potrebbe mangiare la caccia poiché si trattava d'una vera caccia anziché d'una pesca durò una buona mezz'ora e fu abbondantissima i erano delle tigri dei leopardi e dei giaguari e cosa strana pareva che fossero in buone relazioni poiché non si assalivano reciprocamente come forse avrebbero fatto se si fossero trovati nelle loro selve natie un'enorme macchina aerea fornita di sei paia d'ali immense e di eliche smisurate con una piattaforma di venti metri di lunghezza carica di persone s'avanzava con velocità vertiginosa tenendosi a cento metri dal suolo magnifico esclamò il dottore chi sono contadini che portano i loro prodotti a uscirono dalla tettoia e si trovarono dinanzi a parecchie slitte tirate da cani esquimesi guidate da uomini che parevano orsi marini salirono su una slitta e partirono di corsa attraverso le vie del villaggio polare che erano coperte da uno strato immenso di neve la mattina del quarto giorno mentre holker brandok e toby stavano prendendo una bollente tazza di tè furono finalmente avvertiti che durante la notte era giunto il tramvai elettrico dallo spitzbergen e che si preparava a far ritorno in europa i miei amici non sono abituati all'intenso sviluppo di elettricità che regna su queste navi disse ai due capitani fateli trasportare nelle loro cabine e cerchiamo di raggiungere la terra ferma al più presto i offro mille dollari se domani giungeremo a lisbona e chi sono questi uomini che ci guardano di traverso chiese toby anarchici pericolosi provenienti da tutti i paesi del mondo e condannati a finir qui la loro vita e dando loro spiegazioni su mille cose che ancora non avevano potuto vedere causa la rapidità del loro viaggio signor holker disse un pomeriggio brandok mentre stavano prendendo il caffè sul ponte della galleria per molti mesi lanciammo onde elettriche senza alcun risultato un giorno con nostra grande meraviglia udimmo i segnalatori suonare erano i martiani che finalmente ci rispondevano quel popolo ha fatto anche da parte sua delle meravigliose scoperte esclamò toby che cosa vuol dire chiese brandok ho capito disse holker è una tomba questa dove sta morendo tranquillamente qualcuno della tribù non disturbiamo la sua agonia come là dentro vi è uno che muore esclamò brandok sì e solo la galleria deve essere già stata otturata e una piccola macchina seguita da sei vagoncini di alluminio di forma cilindrica s'avanzò correndo su due incavi che servivano da rotaie il pranzo che manda l'albergo chiesero toby e brandok credevo che fossero stati gli scienziati europei disse toby so che se ne occupavano molto un tempo l'america li ha preceduti disse holker sarei curioso di sapere come siete riuscito a dare a quei lontani abitanti notizie della terra dovete aver superate delle difficoltà immense fino alla spiaggia di baffin quali notizie della galleria è più salda che mai non si è prodotta nessuna screpolatura nemmeno quest'anno buon viaggio signori il treno riparte depose le vivande sulle mensole che si trovavano vicino alle poltroncine poi scese rapidamente di quando in quando a lunghi intervalli il narval passava dinanzi a piccoli raggruppamenti di case di ghiaccio di forma semiovale abitate dalle ultime famiglie di esquimesi sfuggite miracolosamente alla morte per fame dopo la distruzione delle ultime balene e delle ultime foche da parte degli avidi pescatori americani bastano pochi giorni per terminare la stagione della pesca mentre ai vostri tempi durava quattro mesi tutto ad elettricità esclamò brandok quanti cambiamenti in questi cent'anni si fa tutto in grande se così non si facesse come potrebbe nutrirsi il capitano del centauro guardò brandok con stupore cent'anni avete detto esclamò scherzavo rispose l'americano ditemi vi obbediscono sempre i vostri sudditi così hanno decretato i governi dell'europa e dell'america per tenere a freno i rifiuti della società rispose il vecchio non sono ancora tre mesi che una nave aerea mandata dal governo americano ha colato a fondo la città sottomarina di al sicuro dai colpi di mare e dai terribili colpi di vento sia pure alle prese col freddo intenso che si sprigionava incessantemente dai serbatoi d'aria liquida l'uragano infuriava con rabbia estrema pareva che ormai avesse decretata la perdita di quella disgraziata città galleggiante quella lotta disperata continuava da parecchi minuti quando una voce sonora ed insieme imperiosa cadde dall'alto tutti a terra il capitano aveva alzati gli occhi il vascello aereo una bella nave tutta dipinta di grigio fornita d'immense eliche stava quasi sopra di loro obbedite gridò durante un viaggio che feci venticinque anni or sono in egitto potei avere uno di quei fiori e studiare e anche spiegare i misteri della sua risurrezione poi la città galleggiante si spostò e fece un salto immenso era nuovamente libera per la devo aggiungere poi che lo spauracchio di essere mandati nelle città sottomarine ha fatto diminuire immensamente il numero dei delitti non correremo alcun pericolo entrando o meglio scendendo ad escario chiese toby un grande avvenire quello che non hanno potuto fare i chimici del l hanno fatto quelli del duemila disse holker nessuna signor mio rispose holker chi potrebbe far deviare una corrente così grande e le coste inglesi continuano a risentire i benefici effetti dovuti al calore della corrente questo battello non potrà quindi spingersi fin là a meno che non abbia delle ruote che lo conducano e se così fosse se questo meraviglioso battello potesse ad un tempo navigare e correre anche sulla terra come una semplice automobile nella stanza vicina aveva udito magge che gridava è sempre in ritardo signor max cinque minuti ancora e non assaggiava più il mio pudding un'altra volta me lo farà bruciare i leoni come se si fossero accorti che le prede umane stavano per sfuggire loro tornavano all'assalto mentre parecchie tigri e parecchi giaguari sbucavano attraverso i cespugli per prendere parte anche essi al banchetto umano come vi trovate chiese brandok ad uno dei guardiani che serviva loro di guida benissimo signore non vi annoiate in questo isolamento per niente signore i è sempre da fare qualche cosa qui e poi ci dedichiamo alla pesca e anche alla caccia venendo qui numerosi uccelli marini che ci offrono degli arrosti eccellenti o alla nostra morte che per me sarà lo stesso rispose il giovine forzandosi di sorridere almeno lo spleen non mi tormenterà più vuotarono d'un fiato i bicchieri poi il dottore chiuse in un plico alcuni documenti che collocò entro una cassetta di metallo i cilindri che costituiscono i carrozzoni e che sono pure di acciaio vengono in tal guisa spinti ed aspirati in poche parole sono treni ad aria compressa stupefacente esclamò toby che cosa non avete inventato voi uomini del duemila capitano dove ci spinge la tempesta verso sud ovest rispose il comandante del entauro i sono isole in questa direzione le azzorre andremo a sfracellarci contro di esse ciò dipende dalla durata della bufera signore il nostro prigioniero più furbo degli altri si è invece imbarcato con dei suoi amici che ha trovato qui ed ha preso il largo e noi che cosa faremo ora chiese brandok il quale però non sembrava molto impressionato il capitano aveva detto il vero assicurando che la colazione non sarebbe mancata in mezzo alle alghe formate da fronde brune molto ramificate con corti peduncoli forniti di foglie lanceolate nessuna nave né aerea né marittima appariva solamente dei grossi albatros volteggiavano fra la spuma e la caligine grugnendo come porci nessuna speranza di venire salvati è vero capitano chiese brandok nipote mio disse toby che cosa è avvenuto dei battelli sottomarini che ai nostri tempi facevano tanto parlare dopo che le guerre sono state rese impossibili sono scomparsi o quasi ve ne sono ancora alcuni che servono per le esplorazioni sottomarine e per il ricupero delle ricchezze perdute in fondo ai mari e del canale di panama chiese brandok accadeva spesso durante l'autunno terminata la stagione balneare che rarissime persone approdassero a quell'isola abitata solo da qualche migliaio di famiglie di pescatori che non s'occupavano d'altro che d'affondare le loro reti nei flutti scendiamo e venite a vedere il mio telescopio che è il più grande che sia stato finora costruito risalirono sul vagoncino ed in mezzo minuto si trovarono alla base della torre lì vicino si ergeva il mostruoso cannocchiale bah il governo inglese mi ricompenserà disse il capitano del centauro alzando le spalle preferisco che riposi in fondo all'atlantico piuttosto che abbia a diventare una nave pirata chiedo ospitalità per me e per questi signori che mi accompagnano dove vai in francia benissimo è sempre un bel paese quello questo fiume del mare come giustamente lo chiamano i naviganti trae la sua origine dall'immenso raggruppamento di scogli e di scogliere che costituisce l'arcipelago delle isole bahama nel mar delle antille anche di sopra all'antico sobborgo di nuova york si vedevano volteggiare un gran numero di macchine volanti cariche di persone che si dirigevano per lo più verso l'hudson o verso il mare toby era rimasto muto nondimeno i suoi occhi parlavano per lui i era nel suo sguardo dello stupore dell'ansietà fors'anche della paura ne vedo qualcuno steso sulla piazza disse il pilota essi non hanno potuto resistere alla tentazione di fare una colossale bevuta ed hanno fatto causa comune coi forzati non contate più su di loro miserabili sono tutti irlandesi voi sapete quanto me se quella gente beva quando si presenta grossi tappeti di feltro erano stesi sul suolo e pesanti pellicce coprivano le brande che servivano da letto come si sta bene qui esclamò brandok sbarazzandosi della pelliccia ed entrando nel salotto da pranzo dove già si trovavano i viaggiatori tedeschi ed inglesi che li avevano accompagnati sul narval alle otto della sera il treno si fermava alla stazione di mississinny innalzata sulle rive del lago omonimo appena aperte le porte d'acciaio e le portiere dei carrozzoni degli uomini si presentarono ai viaggiatori portando delle tazze fumanti di brodo dei pesci bolliti e fritti dei puddings liquori e tè i governi non passano viveri a quei condannati passano delle reti delle macchine per eseguire varie produzioni come stoffe stivali vasellami e così via che poi vendono alle navi che approdano comperando in cambio le materie prime necessarie a quelle industrie tabacco viveri eccetera e può darsi benissimo che quell'isola serva di fondo a quello sterminato ammasso di vegetali la città galleggiante spinta in mezzo alle alghe dal possente urto delle onde vi si era così ben incastrata da rimanere quasi di colpo immobile come se si fosse arenata sopra un banco di sabbia che cosa c'è chiese toby è il battello tramvai che ci chiama rispose holker è un piroscafo od un carrozzone che viaggia sulla terra l'uno e l'altro zio disse holker un'altra invenzione diabolica ma praticissima ed i vostri amministrati che cosa fanno jao chiese il capitano russano in mezzo ai morti ancora meglio per noi se non si svegliassero più sarei ben contento poiché sono certo che ci daranno non pochi fastidi quando finalmente apriranno gli occhi adunque però t'avverto disse il capitano che se tenterai qualche cosa contro di noi avrai da aggiustare i conti colla mia rivoltella elettrica non vi darò alcun impiccio ve lo giuro signore la medesima rispose holker e la loro forza locomotrice è di centosessanta metri al minuto e sempre nuove invenzioni le une più meravigliose e più sorprendenti delle altre ah toby appena però le due eliche d'acciaio uscirono dalle loro nicchie e si misero in moto il centauro riprese la sua stabilità e si mise in marcia come un piroscafo qualunque salendo e scendendo i cavalloni lo vedrete sbrigatevi amici perché ho desiderio di condurvi stamane fino alle cascate del niagara per mostrarvi i colossali impianti elettrici che forniscono la forza a quasi tutti gli stabilimenti della federazione date la colpa alla tempesta che ci ha impedito di ripartire disse toby ed al carico della mia nave aggiunse il capitano orsù non ci occupiamo per ora che di resistere ai colpi dell'uragano quando il sole spunterà vedremo quello che si potrà fare per lasciare questa poco piacevole città sottomarina ed i suoi pericolosissimi abitanti sono stati affondati da me con una mezza dozzina di bombette alla silurite a duecento miglia dallo stretto di gibilterra e la mia nave è saltata insieme a loro non volevano arrendersi uno dei due che lo accompagnavano almeno le sue ossa le troveremo ed anche quelle del suo amico rispose il signor holker ed i milioni giacché voi siete l'unico erede è vero signor notaio potrete aprire proviamo rispose il signor holker introdusse la chiave nella toppa e dopo qualche immediatamente l'urto viene trasmesso al manovratore del nostro carrozzone il quale messo in allarme dalla suoneria s'affretta a fermarsi ecco dunque evitato qualsiasi pericolo si avvertono tosto gli uomini incaricati di riparare la galleria verso le dieci del mattino dopo un'abbondante colazione offerta dal capitano ai passeggeri e che era già compresa nel prezzo del biglietto il narval tale era il nome del battello giungeva dinanzi alle spiagge meridionali della terra di baffin finché non sfonderanno la nostra cupola di cristallo per farci risuscitare staremo benissimo là dentro te lo assicuro ah ecco quel bravo notaio giunge a tempo per assaggiare il pudding della mia cuoca e per vuotare un bicchiere di questo delizioso medoc non temete disse holker ciò può avvenire in una città dove le macchine volanti sono numerosissime in mare no e perché no ogni macchina volante è fornita d'un eofono che bestia è questo eofono un pianure cessata la fusione le acque si ritirano fuggendo per gli stessi canali e lasciando nuovamente allo scoperto le terre i grandi canali dunque che gli scienziati dello scorso secolo avevano già segnalato sono opera dei martiani disse toby cinque minuti dopo il dottore e il signor brandok seduti in una elegante saletta da pranzo dinanzi ad una tavola bene imbandita gustavano con molto appetito le grosse ostriche di new jersey le più deliziose che si trovino sulle coste orientali dell'america settentrionale se noi non potremo resistere alle tensioni elettriche che si faranno sentire fortemente anche nelle grandi città europee ci rifugeremo al polo e diventeremo anche noi anarchici disse il dottore ridendo rassomiglia questa stazione più in grande a quella che il signor marconi cent'anni fa aveva piantata al capo bretone mormorò toby agli orecchi di brandok ti ricordi che l'avevamo visitata insieme sì ma quale potenza sono riusciti a dare ora alle onde elettriche rispose il giovine ah quante meraviglie quante potrà accadere fra mill'anni come potrebbe accadere fra dieci se dovesse avvenire sarebbe certo un disastro spaventevole disse toby immaginatevi zio la immensa voragine lasciata aperta dallo spostamento d'una massa di oltre cento milioni di metri cubi ancora si fosse limitato a questo vomitò invece anche una tale massa di gas asfissiante da distruggere completamente la popolazione non ne scampò nemmeno uno chiese brandok il condor dopo aver superato una collina che impediva la visuale con una rapida volata era giunto sopra le famose cascate librandosi fra una immensa nuvola d'acqua polverizzata in mezzo a cui spiccava un superbo arcobaleno toby mi riprende il fremito dei muscoli è l'elettricità che non soffrano di quest'agitazione gli uomini di oggi essi son nati e cresciuti in mezzo alla grande tensione elettrica mentre noi siamo persone di un'altra epoca ciò mi preoccupa amico james non te lo nascondo perché un momento dopo le portiere si chiusero le porte d'acciaio anche ed il treno aspirato da una parte e spinto dall'altra riprese la corsa ceniamo facciamo la nostra toeletta polare e poi cerchiamo di fare una dormita l'anno è due volte più lungo ossia conta giorni e l'aria è uguale alla nostra è più leggera cosicché l'atmosfera lassù è più pura non si formano nubi non si scatenano tempeste i venti mancano quasi del tutto e le piogge sono sconosciute e l'acqua in lontananza un grande piroscafo fumava dirigendosi verso la costa americana lungo le scogliere dell'isola alcune barche pescherecce s'avanzavano dolcemente tornando verso il porto della piccola borgata i sette uomini essendo rimasto con loro il giovine forzato non si trovavano però in liete condizioni erano ben più fortunati i galeotti i quali almeno stavano al sicuro entro le pareti dagli stessi martiani rispose holker dagli abitanti di quel pianeta esclamò brandok ah dimenticavo che ai vostri tempi non si era trovato ancora un mezzo per mettersi in relazione con quei bravi martiani e così fanno ancora disse toby lo vedete che sia morto l'uomo che si trova in quella capanna potrebbe essere ancor vivo lasciamolo in pace per non attirarci addosso l'ira dei suoi parenti e rispettiamo la sua volontà disgraziatamente per loro non si nutrivano più colle carni delle loro foche come un secolo prima non si vestivano più colle loro calde pellicce non illuminavano più le loro casupole col loro grasso e quei furfanti là abbasso continuano a divertirsi disse toby lasciateli crepare disse brandok purché non veniamo inabissati anche noi i ho detto che se anche la città dovesse venire strappata dallo scoglio non correremmo alcun pericolo almeno fino a quando non incontreremo un altro scoglio che le sfondi i fianchi il notaio s'allontanò volgendosi più volte per un gesto d'addio poi scomparve pel sentiero che conduceva alla base della rupe dove aveva collocato una grossa cartuccia di dinamite per distruggerlo toby ed il suo compagno guardavano con stupore quel congegno straordinario che si alzava e si abbassava e girava e rigirava come fosse un vero uccello altri consimili ne volavano in gran numero sopra i tetti dei palazzi gareggiando in velocità le dorate e le triglie preparate dalla brava magge innaffiando le une e le altre con dell'eccellente vino bianco dei vigneti della florida il dottore non parlava pareva tutto intento a divorarsi quei deliziosi pesci i migliori forse che possegga l'atlantico settentrionale cos'hai james sai che fra questi ghiacci non provo più quella strana agitazione che mi faceva sussultare i muscoli nemmeno io rispose il dottore e ciò dipende dall'essere lontani dalle grandi città qui l'elettricità non può farsi sentire come laggiù o come sopra le cascate del niagara semplicemente per sbarazzare la società dagli esseri pericolosi che ne turbano la pace ogni stato ne possiede una il più lontano possibile dalle coste e vi manda la feccia della società i ladri impenitenti gli anarchici più pericolosi gli omicidi più sanguinari è un fiume gigantesco che scorre attraverso l'oceano atlantico senza confondere le sue acque con quelle del mare che lo stringono da tutte le parti in nessun'altra parte del nostro globo esiste una corrente così meravigliosa di che cosa è fatta quella galleria chiese brandok il cui stupore non aveva più limite con materiale trovato sul luogo e che non è costato nemmeno un dollaro rispose holker se il cuore ed i polmoni non danno segno d'aver sofferto dopo una così lunga fermata suppongo che anche gli intestini riprenderanno il loro lavoro eppure temevo che si atrofizzassero disse toby far precedere i carrozzoni da un vagoncino che ha la funzione di pilota vuoto sì signor brandok ed unito al carrozzone da un filo elettrico supponete ora che quel vagoncino paragonabile pei suoi armamenti di fili elettrici coi crani spaccati da colpi di rampone o coi petti squarciati da colpi di coltello disgraziati che cosa fate gridò jao inorridito la sua voce si perdette fra i clamori spaventevoli dei combattenti non servono che per divertirsi o per compiere delle piccole corse di piacere e pei lunghi viaggi attraverso gli oceani anche proseguì holker noi abbiamo dei veri vascelli aerei che partono regolarmente da tutti i porti dell'atlantico e del pacifico le ondate non trovando sfogo si ritorcevano su loro stesse provocando dei contrassalti d'una violenza indescrivibile immense cortine di spuma vagavano al di sopra dei sargassi abbattendosi di quando in quando e lacerandosi sotto i vigorosi soffi delle raffiche saremo dunque costretti a vivere eternamente qui o a morire di fame di fame no poiché il mar dei sargassi è ricco di pesci minuscoli sì però non meno eccellenti né meno nutritivi degli altri e che si possono prendere senza l'aiuto delle reti troveremo anzi anche dei voracissimi e grossi granchi che ci forniranno dei piatti squisiti sì un'agitazione strana un'irritazione inesplicabile del sistema nervoso disse oby i sembra che i muscoli ballino sotto la mia pelle anche a me disse brandok sfido io dopo un così lungo digiuno disse brandok ridendo non senti appetito io mangerei volentieri una bistecca per esempio adagio mio caro non sappiamo ancora come funzioneranno i nostri organi interni il capitano sparò alcuni colpi della sua rivoltella elettrica sperando che quelle detonazioni troppo deboli però attirassero l'attenzione di quei furfanti nessuno vi aveva fatto caso forse nemmeno un colpo di cannone sarebbe stato sufficiente ad impressionarli e nelle sue mosse qualcosa di pesante e di stanco che contrastava vivamente col suo aspetto robusto e florido si sarebbe sospettato che un male misterioso minasse la sua gioventù e la sua salute quella nave è il tangaroff disse il capitano del vascello aereo viene dal mar bianco e si reca in islanda una bella nave ve lo dico io che cammina come uno squalo non ha paura dei ghiacci la sua prora saremo costretti ad aspettare il passaggio di qualche nave rispose il capitano io non vi consiglierei di ridiscendere finché quei pazzi posseggono dell'alcool ne avevate molto a bordo chiese toby trenta tonnellate tanto da bere a crepapelle per una settimana disse le onde che si succedevano alle onde con furia sempre maggiore la scrollavano terribilmente e la facevano talvolta girare su se stessa essendo sprovvista di timoni di quando in quando sprofondava pesantemente negli avvallamenti come se dovesse scomparire per sempre nei baratri divertente chissà aspettiamo che il sole si mostri per poter meglio giudicare la violenza e la durata di questo ciclone emergendo assai la città galleggiante dopo il suo distacco dalla roccia e non essendovi alcun pericolo che le onde giungessero fino al culmine della cupola continuiamo a sognare rispose il giovine ormai io sono convinto di essermi risvegliato non più sulla terra bensì in un altro mondo e quasi lo penso anch'io rispose toby eppure esistono altre meraviglie ben più grandiose disse holker una lieve scossa ed un fragore di porte che pareva s'aprissero lo interruppero non sogno io dopo cent'anni silenzio ascoltiamo se anche il cuore dà qualche segno di vita il signor holker aveva appoggiato il capo sul largo petto del suo antenato è freddo chiese il sindaco finora sì cattivo segno i morti sono sempre non siamo che in tre sole persone a conoscerla io tu ed il notaio del borgo quell'eccellente signor max perché la conosce anche il notaio chiese brandok lo saprai più tardi guarda il risultato per ora lo spettacolo era spaventevole e nel medesimo tempo sublime in quei cent'anni delle notevoli modificazioni erano avvenute nella cascata con un gran numero di guardiani nemmeno uno mio caro zio allora si massacreranno tutt'altro al minimo disordine che nasce sanno che la città viene affondata senza misericordia questa minaccia ha prodotto degli effetti insperati la paura doma quelle belve le quali finiscono per ammansirsi e chi tenendosi bene stretti alle balaustrate per non farsi trascinar via dal vento che aveva acquistato una velocità incalcolabile quando un uomo sorse quasi sotto i loro piedi gridando indietro birbanti o vi uccido holker che vedeva i suoi compagni aggravarsi sempre più aveva fretta di giungere nella capitale francese per consultare uno di quegli scienziati sulla malattia che li aveva colpiti e che poteva forse avere altra origine io non la vedo perché al giorno d'oggi le ferrovie non scorrono più sopra il suolo bensì sotto diversamente l'aria sfuggirebbe guardate là non scorgete una casa sormontata da un albero che non è altro che un segnalatore e trasmettitore elettrico della telegrafia aerea la scorgo e chi regola le questioni che potrebbero insorgere la corte arbitrale dell'aia che è stata ormai riconosciuta da tutte le nazioni del mondo d'altronde come vi dissi al giorno d'oggi una guerra sarebbe impossibile e condurrebbe al più completo sterminio le nazioni belligeranti conservati dopo venti lustri aiutatemi signor sterken che cosa devo fare tenete semplicemente una di queste fiale mentre io inietto il liquido scoperto dal mio antenato che sia invece fatale io eseguisco la sua ultima volontà se muore ammesso che dorma ancora non sarà colpa mia e non si ribellano mai i governi mantengono qui due dozzine di pompieri per tenerli a freno e l'acqua è sempre mantenuta pronta dentro le pompe i ho detto già come fulmina quell'acqua e quale spavento incute a tutti sono degli spazzini di acciaio signori miei disse holker ridendo qualche nuova invenzione esclamarono toby e brandok e non meno utile delle altre disse holker e anche molto economica perché così il comune può fare a meno d'un esercito di spazzini il centauro vivamente sballottato s'alzava come una palla di gomma quantunque avesse gettate le sue ancore cattiva notte disse il capitano scrollando la testa non so se la mia povera nave potrà resistere il dottore s'alzò andò a prendere su una mensola una polverosa bottiglia che doveva contare un bel numero d'anni e la sturò empiendo i due bicchieri medoc del milleottocentoottantotto disse dopo ventiquattr'anni di riposo deve essere diventato eccellente se quel blocco piombava nel momento in cui passava il battello eravamo fritti disse brandok lo schiacciava come una nocciola sono casi piuttosto rari non essendovi che poche collinette in quest'isola rispose holker non ho mai udito raccontare che uno di questi battelli sia stato schiacciato il capitano del centauro accostò con precauzione la nave ad una delle quattro scale di ferro che conducevano sulla cima della scintillante cupola invitando i viaggiatori a seguirlo qui sono conosciuto disse non avete da temere i udite chiese holker il dottore fece col capo un segno affermativo poi mosse le labbra a più riprese senza che potesse emettere alcun suono certo la lingua non aveva ancora riacquistata la sua elasticità dopo essere stata per tanti anni immobilizzata dei capi che governano le diverse tribù disperse sui continenti tutto il mondo è paese pare di sì disse holker ridendo venite signori disse l'astronomo la macchina è pronta a portarci lassù fino alla piattaforma quelle alghe della specie sargassum bacciferum si presentano a ciuffi staccati che hanno una lunghezza da trenta a ottanta centimetri e si vedono ora sparsi ed ora agglomerati una città di dodici milioni e parigi una metropoli sterminata più grossa ancora harry va diritto alla stazione ultrapotente il condor oltrepassato il ponte aveva affrettato il volo toby e anche holker per un momento temettero di finire in fondo all'atlantico appena il vascello volante si posò sulle acque subì una serie di sussulti e di beccheggi così spaventevoli da temere che si rovesciasse per non raddrizzarsi mai più ogni sei mesi verso l'epoca dell'equinozio si fondono e producono delle inondazioni sopra immense estensioni di centinaia di migliaia di chilometri le acque regolate da una serie di canali costruiti da quegli abitanti scorrono e s'inoltrano attraverso i continenti fertilizzando le terre e bagnando le pianure nello stesso momento l'ultimo raggio di sole si spegneva e le prime ombre della notte scendevano sul sepolcreto non prenderti nessun pensiero per i miei dubbi ti ho detto che la vita ormai è diventata troppo pesante per me quindi poco m'importerebbe anche se non mi risvegliassi mai più mostrami dunque la nostra ultima dimora non l'ultima come vuoi bisognerebbe farli salire e allora ci accopperanno tutti rispose il vecchio che cominciava a tremare cercate di rassicurarli non mi ascolteranno vogliono uscire da quella bolgia infernale dove soffocano non sentite che puzza orrenda comincia a sprigionarsi da tutti quei cadaveri l'austria ha perduto i suoi arciducati tedeschi e l'ungheria riconquistata la sua indipendenza occupa ora la turchia europea e gli arciducati sono stati assorbiti dalla germania mentre l'istria ed il trentino sono stati restituiti all'italia assieme alle antiche colonie veneziane della dalmazia delle macchine che sollevano delle montagne possiamo sprigionare colla semplice pressione del dito una scintilla elettrica trasmissibile a centinaia di miglia di distanza e far scoppiare qualsiasi deposito di polvere ora voi vedrete un'altra delle più meravigliose invenzioni dei nostri scienziati disse holker appena il centauro si trovò fra le acque del gulf stream vedrete quale profitto gli uomini del duemila hanno saputo trarre da questa grande corrente che ai vostri tempi era stata così trascurata quante cose hanno fatto questi uomini in cent'anni mormorò brandok che era diventato pensieroso se potessimo ripetere l'esperimento che cosa vedremmo fra un altro secolo forse noi uomini d'altri tempi non potremmo più vivere non erano trascorse tre ore che già la bufera annunciata dalla stazione scozzese si faceva sentire anche nei paraggi percorsi dal vascello volante il cielo si era oscurato e dei soffi impetuosi delle vere raffiche marine giungevano dal mezzodì investendo poderosamente le ali e le eliche del centauro è incredibile che cosa avete chiesero ad una voce il notaio ed il sindaco quest'uomo non è morto batte il suo polso ho sentito una leggera vibrazione che vi siate ingannato domandò il notaio che era diventato pallidissimo no è impossibile il polso batte leggermente sì tuttavia ormai al mondo non ci sono più che bianchi gialli e negri che tentano di sopraffarsi e finora sono i secondi che hanno maggiore probabilità di vittoria essendo spaventevolmente prolifici la minuscola isola era tenuta con pulizia scrupolosa i erano piccoli viali fiancheggiati da casse di ferro piene di terra entro cui maturavano cavoli zucche carote ed altri vegetali mangiabili o dove finivano di seccare appesi a delle funi grossi pesci pescati nella corrente era una bella nave dai fianchi piuttosto rotondi per meglio sfuggire alle strette dei ghiacci lunga una trentina di metri con in mezzo una galleria formata da vetri di grande spessore per difendere i viaggiatori dai morsi del vento polare senza impedire loro di vedere ciò che succedeva all'esterno e bene illuminata quando giungeremo allo spitzbergen chiese brandok fra sessanta ore essendo la galleria europea più lunga di quella americana e poi dove andremo c'imbarcheremo sul battello volante che fa il servizio fra le isole e l'inghilterra desidero mostrarvi un'altra meraviglia quale erano giunti dinanzi al villaggio il quale si componeva d'una mezza dozzina di abitazioni di forme semisferiche composte di massi di ghiaccio sovrapposti con un certo ordine aventi sul davanti una piccola galleria che immetteva alla porta abbiamo camminato colle invenzioni mio caro zio disse holker ah ecco il pranzo un sibilo acuto era sfuggito da una piccola fessura della mensola poi una porticina si era aperta automaticamente all'estremità della lastra di metallo che si univa alla tavola ecco una razza destinata a scomparire al pari dei pellirosse disse brandok che era già uscito parecchie volte dalla galleria per gettare a quei disgraziati parecchie ceste di biscotti acquistate dal dispensiere del signor max salutiamoci ed abbracciamoci poiché non ci rivedremo mai più a meno di un miracolo bisognerebbe che campassi centoquarant'anni una età impossibile disse il notaio sospirando io morrò mentre ed i gialli da seicento milioni sono saliti ad un miliardo e cento milioni che aumento esclamò il dottore ed i bianchi quanti sono dunque raggiungono appena i seicento milioni un aumento non troppo sensibile il signor brandok aveva già fatto trasportare nottetempo i suoi milioni e li aveva rinchiusi nella cassaforte nascosta nel piccolo sotterraneo aveva venduto tutti i suoi possedimenti lasciando una parte del ricavato al comune dell'isola purché vegliasse sulla tomba e precisamente all'imboccatura di un canale che era formato da due immense rupi alla cui estremità si vedeva la terra scendere dolcemente la nave con pochi colpi di sperone si aprì il passo fra i ghiacci che avevano già otturata l'entrata del passaggio sale la riva e si mette in marcia per terra e prosegue fino a che trova o qualche canale o qualche lago o qualche braccio di mare allora le ruote entrano nelle loro nicchie le eliche si rimettono in funzione ed ecco il tramvai tornato battello non è ingegnoso tutto ciò era un fuso enorme tutto in acciaio lungo più di centocinquanta metri colla prora acutissima e largo al centro una quindicina di metri era tutto coperto con un gran numero di finestre al posto della coperta difese da vetri che dovevano avere un grande spessore la campana ci chiama a colazione quest'aria marina mi ha messo addosso un appetito da lupo imitatemi amici vi troverete meglio dopo mentre passavano nel salotto da pranzo il vascello volante continuava la sua corsa verso sudovest divorando lo spazio con una rapidità di centoventi chilometri sotto i forzati urlavano a squarciagola la gran voce della tempesta però non tardò a soffocare tutti quei clamori l'uragano sconvolgeva per la seconda volta l'atlantico dove andremo si chiese il capitano che guardava con inquietudine le onde che si rovesciavano con furia estrema sui campi dei sargassi tuttavia il centauro subiva dei sussulti improvvisi e si trovava talvolta impotente a resistere alle raffiche già più d'una volta era stato trascinato per qualche tratto verso il settentrione nonostante gli sforzi delle ali e delle immense eliche cadremo in mare chiese brandok che si era collocato dietro i vetri dello scompartimento prodiero sicché non potrà più avanzare fino a che non si sarà tolto l'ingombro non sarà che un ritardo di un paio d'ore saliamo sulla galleria ed andiamo a vedere potrei risparmiare una gita inutile fin là no signor capitano disse holker i miei amici non hanno ancora veduto uno di quei rifugi dei peggiori bricconi del mondo siamo pronti a pagare doppio biglietto se ci condurrete ad escario sono sempre tranquilli i vostri amministrati non ho da lagnarmi di loro e poi perché dovrebbero diventar cattivi viviamo nell'abbondanza e nulla ci manca i sono questi signori che desiderano visitare la vostra città rispondete della loro sicurezza perfettamente siano i benvenuti quei ghiacci scintillavano come enormi diamanti e producevano un effetto sorprendente e meraviglioso il battello abilmente guidato si teneva a distanza da quei pericolosi ostacoli quando giungeremo a quebec alle tre e qualche minuto ed al polo nord fra due giorni e noi supereremo in così breve tempo una così enorme distanza scivoleremo con una velocità di duecento miglia all'ora altro che la foga degli uragani producono un rumore nella medesima intensità e sono così sensibili da registrare le vibrazioni più impercettibili supponete ora che un vascello volante s'accosti a noi diavolo disse brandok ecco un'impresa che mi pare difficile altri e mi sembra che la cosa possa essere più facile propongono di rimorchiare parte della immensa calotta gelata fino sotto l'equatore e lasciarla sciogliere che razza di macchine ci vorrebbero prima quando infuria la tempesta e la luna manca preferiscono riposarsi perché getterebbero inutilmente le reti con questa brutta notte non lasceranno i loro letti me lo assicurate rispondo di loro l'ho chiesto perché porto un carico di alcool destinato non so a quali combinazioni chimiche tutte le foreste della montagna ardevano contorcendosi sotto le strette delle lave che scendevano giù senza posa tutte le pianure che si estendevano fino sulle rive del mare con leggere ondulazioni erano coperte da superbe foreste di palme di cocchi e di banani il freddo era intensissimo al di fuori un nebbione pesante fittissimo che la luce delle lampade appena appena riusciva a diradare calava sulle pianure di ghiaccio e un forte vento soffiava dal polo vi era un grosso battello sormontato da un solo albero sulla cui cima brillava una grossa palla di radium che lanciava in tutte le direzioni dei fasci di luce brillantissima leggermente azzurrina per la maggior parte montati da signore che ridevano allegramente e da fanciulli schiamazzanti ve n'erano di tutte le dimensioni di grandissimi che portavano perfino venti persone e di piccolissimi appena sufficienti per due e questi pescatori che cosa fanno qui aspettano il passaggio dei grandi branchi di merluzzi sapete che quegli eccellenti pesci non frequentano più le coste di terranova portare la rivoluzione nel mondo con tutto ciò non riusciva che a strappare qualche sorriso allo scienziato dunque queste triglie e queste dorate ti hanno reso muto gridò ad un tratto brandok che cominciava ad arrabbiarsi sono venti minuti che i tuoi denti continuano a masticare e che invece la tua lingua rimane immobile ancora brandok hai finito il tuo sonno udendo quella chiamata il giovane aprì finalmente gli occhi sbadigliando come un orso che si sveglia dopo il lungo sonno invernale ecco una emozione che fa venire la pelle d'oca signor holker non finiremo per caso il nostro viaggio con un capitombolo negli abissi dell'atlantico non abbiate paura questi vascelli sono meravigliosamente costruiti e possono resistere anche in mare alle più violente ondate ma nessun distillatore per procurarci l'acqua quassù no corriamo dunque il pericolo di morire se non di fame per lo meno di sete se i vostri sudditi si rifiuteranno di fornirci l'acqua ecco quello che temevo dormivano da parecchie ore quando furono bruscamente svegliati da un urto piuttosto violento che si ripercosse in tutto lo scafo del battello tramvai e dalle grida hanno sentito anche loro il bisogno di qualche novità sembra rispose holker da sessanta e più anni non si mostrano più sulle coste canadesi ora frequentano questi paraggi dove si lasciano prendere in numero sterminato abbondavano invece sempre gli uccelli marini anzi si mostravano così familiari che calavano in buon numero sulla galleria del battello senza inquietarsi per la presenza dei marinai holker stava per introdursi in una di quelle gallerie così basse e strette che non si poteva avanzare che strisciando quando un esquimese che li aveva seguiti lo fermò dicendo la popolazione è fuggita e gli anarchici hanno saccheggiata la città si chiamano sotto le armi i volontari di malaga e di alicante che verranno trasportati sul luogo dell'invasione con flotte aeree non correrebbero alcun pericolo essendo quelle isole o meglio quei vasti galleggianti insommergibili ed ognuna di esse quanta forza può fornire un milione di cavalli non accennava invece a calmarsi la rabbia dei forzati le troppo copiose libazioni dovevano aver sconvolto completamente quei cervelli che forse non erano mai stati equilibrati sì è lui il birbante urlarono trenta o quaranta voci e voi siete dei ladri gridò il capitano del centauro mostrandosi un immenso clamore scoppiò un clamore che parve il ruggito di cento leoni riuniti miserabile una guerra al giorno d'oggi segnerebbe la fine dell'umanità la scienza ha vinto ormai su tutto e su tutti eppure quest'oggi appena svegliato mi fu comunicata dal vostro giornale una notizia che smentirebbe quello che avete detto ora mio caro nipote disse toby qui invece si allevano ancora molte renne che vengono poi esportate in russia e anche in norvegia nonostante i lunghi inverni e le forti nevicate quegli animali riescono a trovare ancora di che nutrirsi cercando i licheni sepolti sotto il ghiaccio non ci volevano che le parole ci aspetta dinanzi alle finestre per far balzare giù dal letto il dottore ed il suo compagno l'automobile davanti alle finestre avevano esclamato infilando i calzoni i sorprendete giunti sull'orlo superiore dello scoglio si erano fermati dinanzi ad un'alta cancellata di ferro arrugginito e corroso dai sali marini che racchiudeva una piccola costruzione di forma circolare sormontata da una cupoletta di vetro una lastra di metallo situata in cima ad un palo portava la seguente scritta ancora e la profonda oscurità addensata sugli sterminati banchi di ghiaccio della regione polare dovettero constatare e ne furono molto lieti che quegli uomini un giorno così pericolosi erano diventati assolutamente pacifici e mansueti come agnellini levò una piastra di ferro che si trovava ai piedi del letto e mostrò una stretta gradinata scavata nella viva roccia che doveva mettere in qualche cella sotterranea la cassaforte si trova là dentro disse e la forma è quella d'un tempo giudicatene voi ecco laggiù appunto una nave che forse viene dall'isola degli rsi i sembra che rassomigli ad una di quelle che percorrevano gli oceani ai vostri tempi non è il primo che io faccio risuscitare la settimana scorsa ne ho fatto rivivere un altro dinanzi al notaio ed anche quello dormiva da quattordici anni ora mangia saltella e dorme come gli altri e tutti i suoi organi funzionano perfettamente bene salirono e qualche minuto dopo il tramvai preceduto dalla macchina pilota partita già cinque minuti prima si cacciava sotto la galleria europea fatta costruire a spese delle nazioni settentrionali del continente russia svezia norvegia ed inghilterra un po avendo terra e acqua al pari del nostro globo le sue condizioni fisiche sono invece molto differenti i mari di quel pianeta non occupano nemmeno la metà dell'estensione totale di quel globo il calore che riceve dal sole è mediocre essendo la distanza da esso maggiore di quella della terra scendiamo in mare chiese holker sì signore rispose il comandante il centauro non si sostiene in aria che con grandi sforzi e piuttosto di cadere improvvisamente preferisco scendere l'oceano è sconvolto osservò brandok al mattino del secondo giorno il capitano che stava sempre di guardia col pilota resistendo tenacemente al sonno mandò un grido tenerife i tre americani jao ed il giovine galeotto copriti mentre brandok obbediva il dottore bevve anch'egli la sua tazza poi s'accostò barcollando ad un vaso di terra che si trovava in un angolo ed afferrato un martello che si trovava lì presso con un colpo vigoroso ne spezzò il coperchio poi raggiunse frettolosamente il compagno era troppa l'ansia o meglio l'angoscia che si era impadronita del capitano e dei suoi compagni per pensare a quelli che gelavano entro la gigantesca massa d'acciaio l'urto stava per accadere la luce intensa proiettata dal fiammeggiante vulcano permetteva di scegliere la parte meno difficile per dare la scalata al piccolo cono le pareti però erano così lisce che il capitano cominciava a dubitare molto di poter raggiungere la cima insieme al galeotto che avevamo sbarcato e ad una dozzina di forzati ed i miei marinai sono stati sorpresi nel sonno fatti prigionieri e mi pare che abbiano fatto non so se volontariamente o per salvare la vita causa comune cogli abitanti di questa maledetta città poiché prima di fuggire quassù li ho veduti bere insieme a loro il vascello si abbassava dolcemente mentre il suo equipaggio lanciava una scala di corda il capitano del centauro fu il primo ad afferrarla ed a spingersi in alto dove un uomo barbuto e molto tarchiato lo aspettava sorridendo colle braccia aperte cosa vi sentite signor brandok gli chiese con accento premuroso non so balbettò il giovine provo un tremito strano ed un turbamento inesplicabile i hanno colto appena ho messo i piedi su questo vascello si direbbe che il mio cervello riceva delle continue scosse le rocce che dapprima la dividevano erano scomparse e l'acqua si precipitava ormai senza intoppi facendo girare vertiginosamente le ruote un numero infinito di grossi fili d'acciaio destinati a portare a grandi distanze e suddividere la forza della cascata si diramavano in tutte le direzioni trasportandole alle canarie sì signor brandok rispose il capitano e gli abitanti di quelle isole non vengono divorati quali abitanti non ve ne sono più harry il negro gigante stava dietro alla macchina tenendo le mani su una piccola ruota che faceva agire due immensi timoni di forma triangolare costruiti con una specie di tela lucidissima montati sopra una leggera armatura di metallo io nche chilometri all'ora sicché avete abolito i treni ferroviari chiese brandok oh no mio caro signore non son più quelli che si usavano ai vostri tempi troppo lenti per noi ma ne abbiamo ancora moltissimi capirete che queste macchine volanti non si possono caricare avevo già deciso di fare un bel salto dal faro della libertà e di sfracellarmi sul molo una brutta sciocchezza mio caro james a ventisei anni con un milione di dollari e cento milioni di noia che mi fa sbadigliare da mattina a sera disse il giovine interrompendolo che dall'arabo era stata scoperta in una antichissima tomba nel seno di una sacerdotessa egiziana che per bellezza non aveva avuto uguali il dottor dek ascoltando i pomposi elogi fatti a quel piccolo fiore è un branco di leoni esclamò il capitano ecco dei brutti vicini che ci faranno passare un terribile quarto d'ora potranno giungere fino a noi chiesero toby e holker che erano ben più spaventati di brandok fiancheggiate da palazzi mostruosi di venti venticinque e perfino di trenta piani che dovevano contenere migliaia di famiglie ciascuno la popolazione di un villaggio brandok holker e toby presero posto a prora sotto la galleria seguiti subito dagli altri passeggeri la porta fu chiusa la macchina lanciò un fischio acuto ed il battello si mise in moto a velocità moderata mentre i suoi uomini che si trovavano fuori della galleria tutta la notte l'enorme massa oscillò e girò percossa incessantemente dai cavalloni i quali la spingevano verso il mar dei sargassi piuttosto che verso le azzorre come dapprima aveva creduto il capitano finalmente verso le quattro del mattino un barlume di luce apparve fra uno squarcio delle tempestose nubi come state zio i permettete di chiamarvi così d'ora innanzi certo mio caro tardo nipote rispose il dottore i trovo abbastanza bene anche voi signor brandok ho solamente un po di fame e finisce al polo la galleria chiese brandok no signore i russi e gli inglesi poi ne hanno costruita un'altra che parte dalla colonia polare e sbocca a nord dello spitzbergen quella di quando in quando frana al suo sbocco non essendovi in quelle isole un freddo sempre intenso le riparazioni però sono facili tutto il necessario insomma per un pranzo abbondante quand'ebbe terminato premette un bottone la porticina si aprì ed il minuscolo treno scomparve retrocedendo colla velocità d'un lampo io non ho mai veduto una simile orgia disse il capitano del centauro quegli uomini se continuano a bere a quel modo finiranno per tramutare questa città in un vero manicomio come finirà tutto ciò confesso che non sono affatto tranquillo non possiamo sperare che nella provvidenziale comparsa di qualche nave ah ecco la mia corrispondenza che arriva disse holker alzandosi un'altra meraviglia esclamarono toby e brandok alzandosi una cosa semplicissima rispose holker guardate amici miei poi chiudono la galleria con massi di ghiaccio e lasciano che il malato si spenga da sé e si lasciano rinchiudere senza protestare anzi sono loro che pregano i parenti di portarli nella capanna da cui non usciranno mai più alla sera però tutto quel baccano cessò i forzati stanchi di distruggere e di urlare si erano finalmente decisi a riposarsi malgrado il tanfo insopportabile che cominciava ad espandersi al di sotto della immensa cupola i cadaveri cominciavano a decomporsi quel fiore proseguì il dottore assomigliava ad una margherita raccolta in qualche giardino incantato quella risurrezione misteriosa durò parecchi minuti che agivano ai due lati della prora e che in pochi istanti sgretolavano i massi una vera nave da ghiaccio disse brandok che guardava con viva curiosità quante belle invenzioni giovane di venticinque o trent'anni coi capelli di color biondo rossiccio di statura alta e slanciata l'altro invece dimostrava cinquanta o sessant'anni aveva i capelli brizzolati ed era più basso di statura e di forme più massicce sia l'uno che l'altro erano meravigliosamente conservati solo la pelle del viso è un mercante di pesce che si duole sempre di non potermi fare assaggiare le gigantesche anguille che i suoi pescatori prendono nel canale d'eg dunque lassù vi sono padroni e lavoratori come sul nostro globo anche dei re però più in grande avendo la piattaforma più larga dieci ali quattro eliche mostruose e doppi timoni sopra si estendeva una galleria a vetri riservata ai viaggiatori e sormontata da un albero con una antenna probabilmente qualche apparecchio elettrico per la trasmissione dei telegrammi aerei probabilmente il continuo contatto li aveva persuasi a rispettarsi reciprocamente conoscendosi quasi d'eguale forza è certo però che non dovevano rispettare quelli più deboli per non morire di fame le onde che si rovesciavano attraverso il canale non cessavano di muovere all'assalto di quel colossale ostacolo che impediva loro di stendersi liberamente giungevano una dietro l'altra a brevissimi intervalli sollevando dei formidabili flutti di fondo brandok forse più nervoso di toby sussultava come se ricevesse delle vere scariche elettriche e quando si passava una mano sulla testa i suoi capelli quantunque bagnati crepitavano e sprigionavano delle vere scintille il fondo è buono intorno a questo scoglio e le vostre ancore la terranno ferma i è un'altra cosa però che m'inquieta i vostri compagni dormono sempre la notte perché mi fate questa domanda chiese jao stupito rispondetemi prima a che cosa possono servire zio disse holker come voi sapete tutte le nostre macchine funzionano ad elettricità quindi noi avevamo bisogno d'una forza enorme per le nostre gigantesche dinamo appoggiando spesso la mano sui loro petti e tastando di quando in quando anche i polsi la vitalità tornava lentamente nei due addormentati il loro polso cominciava già a battere assai debolmente però ma ancora non respiravano ed il cuore rimaneva muto vedremo dopo il bagno mormorava la mia città disse il governatore è tutta qui quanti abitanti conta chiese toby milleduecento sessanta tettoie e venti opifici dove lavorano coloro che non si dedicano alla pesca harry il negro che era già tornato dopo aver portato via toby e brandok scese nel sotterraneo aiutami gli disse holker basto io signore rispose il gigante i miei muscoli sono solidi e le mie spalle larghe prese la cassa più grossa e la portò via il dottor toby e brandok si cambiarono fecero un po di toeletta poi lasciarono la stanza inoltrandosi in un corridoio le cui pareti lucidissime avevano degli strani splendori come se sotto la vernice che le copriva vi fosse qualche strato di materia fosforescente che si trova qui presso non vi mancherà il tempo una visita agli abitanti del polo è sempre interessante per un turista metto a vostra disposizione un marinaio con due lampade approfittiamone pure disse brandok io non sono mai stato nelle regioni polari in tutti e tre poi si osservava uno sviluppo assolutamente straordinario della testa e specialmente della fronte i loro vestiti erano d'una certa stoffa color caffè chiaro che pareva una seta e consistevano in casacche larghissime e in calzoni corti ed ampi fermati sotto il ginocchio guarda dunque e va a riferire ai tuoi compagni quello che hai veduto gli disse jao che siamo sul mare o all'inferno poco m'importa rispose il galeotto respirando a lungo sono uscito da quel macello e mi basta accoppatemi se volete ma io non ritornerò mai più laggiù i farebbero a brani degli uomini erano comparsi in mezzo a delle case e correvano all'impazzata lanciando delle bombe che scoppiavano con lampi vivissimi i muri si sfasciavano i tetti crollavano uomini donne e fanciulli precipitavano nelle vie mentre larghe lingue di fuoco si alzavano sopra quegli ammassi di macerie tingendo tutto il quadro di rosso centoventi chilometri al massimo e questo procede colla velocità di trecento quale macchina lo spinge nessuna macchina viene aspirato e spinto contemporaneamente le onde dell'oceano atlantico vi s'infrangevano con una violenza tale che pareva si sparassero delle cannonate in fondo ai piccoli fiordi scavati dall'eterna azione delle acque noi abbiamo i nostri motivi per credere che siano molto più avanti di noi dapprima i segnali furono confusi e ci riuscì impossibile intenderci a poco a poco però fu combinato un cifrario speciale che i martiani dopo un paio d'anni riuscirono a comprendere ed al polo sud hanno pure aperta una galleria chiese toby con curiosità non ancora però i nostri scienziati stanno studiando assiduamente su ciò che meglio converrà fare anche in quell'estremo lembo del mondo c'è una grave questione che è più importante d'una galleria polare e che preoccupa molto e avremo carne a tutti i pasti disse holker ciò che al giorno d'oggi non si può trovare dappertutto sui continenti carne d'orso chiese toby sono più di cinquant'anni che gli orsi sono scomparsi rispose holker anche nelle regioni polari ormai la selvaggina è diventata rarissima quando si risveglieranno e sentiranno la loro città ballare vorranno salire anche loro e ci daranno non pochi fastidi ed io condivido il vostro pensiero signore disse il capitano avremo la tempesta sopra le nostre teste e quei pazzi sotto di noi la nostra passeggiata attraverso l'atlantico prevedo che non sarà troppo divertente jao condusse i suoi ospiti verso una bella casetta tutta costruita in lamine di ferro divisa in quattro minuscole stanze che sembravano più che altro delle cabine essendo lo spazio troppo prezioso in quella strana città per permettersi il lusso di averne di più ampie quei re disse holker avevano delle lumache forse e che cosa direbbero il capitano paulin burocchio chameran e soprattutto marivaux chi erano costoro chiese brandok i più rapidi corrieri dell'europa medievale che fecero in quell'epoca stupire tutti per la loro velocità o per impossessarsi del nostro tesoro nel caso che noi fossimo proprio morti e poi vi è il notaio ed ho anche depositato un atto presso il sindaco non temere james qualcuno verrà a raccogliere la nostra eredità è vero mi dimenticavo che siamo in autunno inoltrato a tavola signori miei ed imitiamo i nostri compagni di viaggio si misero ad uno dei sei tavolini che occupavano il salotto e si fecero servire un pranzo abbondante e anche succulento fornito dal cuoco del tramvai polare anche le fregate sono gli unici volatili che li superano potendo quelli percorrere centosessanta chilometri all'ora e gli albatros chiese brandok quantunque abbiano un'ampiezza d'ali che in media va dai quattro metri ai quattro e mezzo non possono lottare colle fregate si vedeva che tutto avevano sacrificato per non correre il pericolo di trovarsi ben presto alle prese colla fame dato l'immenso e rapido aumento della popolazione io non comando mai loro di fare questa o quella cosa rispose il capo della città sottomarina chi non lavora non mangia perciò sono costretti a fare tutti qualche cosa senza che io glielo imponga tenetevi stretti il vecchio jao non si era ingannato se la nuova società del duemila aveva pensato di relegare in quelle strane città sottomarine gl'individui pericolosi già anche i nostri astronomi l'avevano supposta così e marte a quanta distanza lo vedete col vostro cannocchiale chiese brandok a soli trecento metri che meraviglie adagio harry scendi piano il massacro è stato tale da decidere le diverse nazioni del mondo ad abolire per sempre le guerre e poi non sarebbero più possibili oggi noi possediamo degli esplosivi capaci di far saltare una città di qualche milione di abitanti dall'interno s'alzavano urla orribili i forzati vedendo l'acqua rovesciarsi attraverso la cupola seminfranta scappavano da tutte le parti per non morire annegati dal formidabile assalto delle onde talvolta i cavalloni giungevano quasi fino presso i sei uomini i quali si tenevano bene aggrappati all'orlo del pozzo per paura di venire portati via la spuma talvolta li avvolgeva così fittamente che non potevano distinguersi l'uno dall'altro quantunque si trovassero molto vicini sia rispose il comandante dopo una breve esitazione chissà che non trovi là alcuni meccanici per rimettere a posto il mio centauro diciotto ore perché è stato giudicato inguaribile qui quando un uomo od una donna vengono colpiti da qualche malattia si cerca di curarli dapprima con degli incantesimi urlando e correndo intorno alla capanna e mettendo accanto all'infermo una pietra di due o tre chilogrammi secondo la gravità della malattia dove un tempo s'innalzavano superbi edifici e città e si estendevano campi sarà la desolazione più lugubre il più spaventoso deserto e i vostri scienziati pensano di evitare una simile catastrofe chiese brandok il capitano ed i tre americani seguirono cogli sguardi la direzione che il pilota indicava col braccio e non poterono trattenere un brivido di terrore trenta o quaranta animali dal pelame fulvo e dalle folte criniere nerastre s'aprivano il passo attraverso i cespugli avvicinandosi alla roccia che serviva da contrafforte al cono eppure vi è una colonia polare lassù mi avete detto quelli sono uomini che appartengono alla nostra razza rispose holker ecco l'egoismo della razza bianca in coscienza non posso darvi torto invece di dirigersi verso la borgata le cui casette s'allineavano a duecento passi dal porticciolo si mise a camminare lungo la spiaggia colle mani affondate nelle tasche dei pantaloni e gli occhi semichiusi come fosse in preda ad una specie di sonnambulismo ai tentacoli che servono ai pesci ciechi per avanzarsi nelle grandi profondità o nelle caverne sottomarine vada a urtare contro un ostacolo qualunque o precipiti in qualche spaccatura apertasi nei banchi di ghiaccio sostenenti la galleria facendo scintillare meravigliosamente le pareti e ad ogni venti chilometri vi era uno sbocco laterale attraverso cui si scorgevano delle casette di legno abitate dai sorveglianti della linea si sarebbe detto che un nuovo uragano stava per scatenarsi sull'irrequieto oceano un'afa pesante soffocante regnava negli alti e nei bassi strati satura di elettricità il sole qualche ora prima si era tuffato più rosso del solito dentro una nuvolaccia nera che era apparsa verso ponente null'altro che ghiaccio ed una montagna altissima che sembra un vulcano spento e su quella s'incrociano tutti i meridiani del nostro globo e vi si nasconde uno dei due cardini della terra rispose holker scherzando i grandi pascoli dell'argentina e i nostri del far west non esistono più ed i buoi ed i montoni a poco a poco sono quasi scomparsi non rendendo le praterie in proporzione non era trascorso un quarto d'ora che il narval entrava sotto una immensa tettoia illuminata da un gran numero di lampade e dove si muovevano parecchie persone che si potevano facilmente scambiare per bestie polari senza il mio liquore che cosa saresti tu a quest'ora un pizzico di cenere senza nemmeno un pezzetto d'osso hai ragione toby rispose brandok sforzandosi di sorridere fornita di quattro ali gigantesche e di eliche grandissime collocate al di sopra di una piattaforma di metallo lunga e stretta difesa all'intorno da una balaustra nel mezzo collocati su un soffice materasso e riparati da una cortina si trovavano il dottor toby e brandok coricati l'uno presso abbastanza visibile proprietà privata del dottor toby holker ci siamo aveva detto l'uomo attempato levandosi da una tasca una chiave vecchissima d'una forma speciale e una carta ingiallita che belle chiavi si usavano cent'anni fa e sperate di farlo risuscitare il vostro antenato signor holker che domanda è questa mio caro james tu devi aver fame ed il pranzo è pronto l'aria di mare mette appetito e la mia vecchia magge mi ha promesso un superbo piatto di pesce lasciamo qui il coniglio e andiamo a riempirci lo stomaco la cuoca sarà già arrabbiata per il ritardo avremo anche il notaio al ma che poteva aspettare benissimo l'incontro di qualche nave marina o volante purché qualche bufera non la scaraventasse contro qualche ostacolo tutto il pericolo stava lì ora disse jao possiamo aspettare l'incontro di una nave per quindici giorni almeno non correremo il pericolo di morire di fame e di sete ed i vostri sudditi ne avranno abbastanza per resistere tanto chiese tanto valeva che non si fossero risvegliati dal loro sonno secolare mormorò il signor holker con un lungo sospiro prendendo posto nello scompartimento del carrozzone in che cosa consisteva chiese brandok che cominciava ad interessarsi vivamente a quel racconto che assomigliava ad uno di quelli delle mille ed una notte in una piccola pianta disseccata toby esclamò brandok che cosa hai intenzione di fare vedere come camminerà il mondo fra cent'anni e null'altro come tu vorresti fare un sonno di venti lustri sei pazzo non lo credo rispose il dottore con voce tranquilla il giovane prese la tazza con mano ferma guardò il liquido in trasparenza poi lo tracannò senza che un muscolo del suo viso avesse trasalito è già la seconda o la terza volta che li vedo tremare così chi sono dei signori americani che fanno il giro del mondo in quel momento holker si avvicinò a loro sapete da che cosa deriva chiese holker non saprei indovinarlo rispose toby dall'immensa tensione elettrica che regna ormai in tutte le città del mondo ed a cui voi non siete ancora abituati strappò quasi per forza il dottore e brandok dalle finestre e trasse dal vagoncino le tazze la salvietta ed il recipiente contenente la profumata bevanda nonché dei biscotti anche se ciò avvenisse poco danno ne avremmo rispose holker non andremo sott'acqua niente affatto mio caro signore i nostri ingegneri avevano pensato anche a simili disgrazie e vi hanno posto rimedio durante tutto quel tempo i forzati probabilmente molto impressionati dai fragori delle onde dal rombare incessante dei tuoni e dai soprassalti disordinati della loro città si erano mantenuti tranquilli il vascello che si avanzava con grande velocità fu ben presto sopra la baia descrisse nonostante il forte vento una curva assai allungata ed andò a posarsi dolcemente entro un recinto costruito su una collinetta che sorgeva a qualche centinaio di metri dalla stazione estiva capisco disse toby da migliaia e migliaia d'anni dunque la calotta glaciale del polo sud che non è altro che una immane montagna di ghiaccio non ha fatto altro che aumentare occupando oggidì una superficie di otto milioni di miglia quadrate pari cioè a quella di tutta l'america settentrionale avevano anche essi un pezzo di radium ed invece di avere delle fiocine colla punta di osso portavano a tracolla dei buoni fucili elettrici coi quali si procuravano il cibo giornaliero massacrando gli uccelli marini un abbraccio amico e lasciamoci il signor max vivamente commosso cogli occhi umidi si strinse fra le braccia il dottore tenendoselo per qualche momento sul petto devi cambiarle in oro amico mio fra cent'anni quelle cartelle potrebbero non avere più valore alcuno mentre invece l'oro rimane sempre oro sia che si trovi in verghe od in pezzi da venti lire io posseggo soltanto ottantamila dollari tuttavia spero che mi basteranno anche fra cento anni per non morir di fame nel momento in cui passavano sotto il centauro l'apparato elettrico di questo fece udire un lungo tintinnio e registrò un dispaccio lanciato dai timonieri del tangaroff era un cordiale buon viaggio che inviavano ai naviganti dell'aria unitamente alla notizia che i ghiacci avevano ormai interrotta la navigazione nel mar bianco senza esservi mai veduti esclamò brandok dietro alcune mie indicazioni avrà scarabocchiato il mio ritratto e tu chiese toby ho il suo come sono dunque gli abitanti di marte somigliano a noi così la pace fu assicurata mercé l'intervento poderoso delle confederazioni americane e delle antiche colonie inglesi che ridussero a dovere le nazioni recalcitranti ora una pace assoluta regna da dieci lustri nel vecchio continente europeo in quel momento la porta si aprì ed il signor holker comparve seguito dal gigantesco negro che portava dei vestiti simili a quelli che indossava il suo padrone e della biancheria fratelli sorelle moglie figli e parenti vanno a portargli il loro ultimo saluto non fermandosi più del necessario perché se la morte sorprendesse il malato i visitatori sarebbero costretti a spogliarsi dei loro abiti e gettarli via perdita non disprezzabile in questi climi già da molti lustri anzi fin dal e anche prima i nostri vecchi astronomi e anche quelli europei specialmente l'italiano schiaparelli avevano notato che su quel pianeta apparivano di quando in quando specialmente dopo il ritiro delle acque che ogni anno invadono quelle terre è una stazione e la ferrovia i passa sotto i avete parlato d'aria cosa c'entra colle ferrovie lo saprete quando prenderemo il treno che ci porterà a quebec ah ecco l'omnibus che va li introdusse nel suo gabinetto particolare che serviva nel medesimo tempo da sala da pranzo li fece sedere e servì loro egli stesso non avendo servi a sua disposizione poiché anche il governatore non poteva godere prerogative speciali degli eccellenti pesci cucinati al mattino e delle pagnotte sì signori e con tutto il necessario come vedete è una cosa molto comoda che mi dispensa dall'avere una cuoca ed una cucina rispose holker aprì il primo vagoncino che aveva una circonferenza di quaranta centimetri e una lunghezza uguale quella grandine di massi ebbe maggior successo che i colpi di rivoltella del capitano le belve spaventate avevano cominciato a indietreggiare spiccando salti giganteschi per non farsi fracassare le costole uscito dalla cinta il piccolo cavallo aveva preso una via abbastanza larga che costeggiava l'oceano slanciandosi ad un trotto rapidissimo senza che il dottore avesse avuto bisogno di eccitarlo colla frusta sono diventati invece spaventosamente numerosi rispose holker hanno buon sangue gli africani e non si lasciano assorbire e così pure gli uomini di razza gialla c'è ancora la cina la cina sì ma non l'impero rispose holker ridendo ghiaccioli intanto brandok il capitano ed il pilota avevano attaccato le funi che una volta servivano per sospendere le reti e che le onde in parte avevano risparmiate e le avevano annodate l'immensa massa d'acqua si rovesciava nel fiume sottostante con un fragore assordante mettendo in moto un numero infinito di ruote gigantesche costruite tutte in acciaio destinate a trasmettere la forza a tutte le macchine elettriche della federazione americana non so come se la caveranno i nostri pronipoti fra altri cent'anni a meno che non tornino come i nostri antenati all'antropofagia la produzione della terra e dei mari non basterebbe a nutrire tutti e questo è il grave problema che turba e preoccupa gli scienziati la città galleggiante rollava in modo inquietante tuffando i suoi fianchi nelle onde tutte le sue balaustrate erano state strappate però le traverse d'acciaio delle invetriate resistevano sempre guai se avessero ceduto sotto il peso immane dei cavalloni il capitano aveva avuto ragione a dire che erano divenuti tutti pazzi urlavano saltavano si picchiavano si gettavano a terra rotolandosi fra un frastuono orrendo prodotto da sbarre di ferro che picchiavano furiosamente le pareti metalliche che li difendevano dall'invasione delle acque e anche la stoffa mi sembra diversa stoffa vegetale già da sessant'anni abbiamo rinunciato a quella animale troppo costosa e poco pulita in paragone a questa ah troverete il mondo ben cambiato per ora non vi dico altro per non scemare la vostra curiosità i aspetto nella sala da pranzo se poi verranno a più miti consigli li sbarazzeremo dei cadaveri perché non scoppi qualche terribile epidemia che sarebbe indubbiamente fatale anche a noi col calore spaventevole che regna in questa regione e permetteremo loro di venire a respirare una boccata d'aria che cosa ne dite capitano una profonda inquietudine si era impadronita di tutti si sarebbe detto che non respiravano più e che i loro cuori non battevano più tanta era la loro ansietà quell'enorme cassa metallica avrebbe realmente galleggiato o sarebbe invece andata a fondo come una massa inerte nuova york padrone disse il negro di già rispose holker hai superato le cento miglia all'ora mio buon harry sbrighiamoci e bada di non urtare qualcuno si era alzato e guardava verso quelle luci arriveremo presto mormorò in questo secolo i nostri astronomi vedendo che quelle linee di fuoco si ripetevano con maggior frequenza e che descrivevano per lo più una forma rassomigliante ad una j mostruosa supposero che fossero veramente segnali e decisero di provare a rispondere il dottore scosse la testa e guardò brandok che sussultava come se avesse qualche pila dentro il corpo questa intensa elettricità che ormai ha saturato tutta l'aria del globo e alla quale noi non siamo abituati temo che ci sia fatale mormorò poi esclamò in quel momento toby che si era levato s'alza la luna laggiù come sembra mostruosa io non l'ho mai veduta apparire così grossa che anche quel satellite si sia modificato già fin dai nostri tempi l'impero cominciava a sgretolarsi disse brandok e la russia ha perso la siberia diventata anch'essa indipendente con un re appartenente alla famiglia russa andiamo a fare colazione al bar del niagara disse olker i farete così un concetto degli alberghi moderni sbarcarono ed attraversarono la piazza che era quasi deserta essendo mezzogiorno ossia l'ora del pasto se avete sonno dormite disse il capitano c'incaricheremo noi di vegliare fino allo spuntare del sole non correremo nessun pericolo le belve sono troppo spaventate dall'eruzione per pensare ora a noi questa notte non lasceranno i loro covi una voce metallica si fece subito udire grave disastro sul missouri prodotto da una piena improvvisa omaha è quasi interamente distrutta e sessantamila persone si sono annegate il governo del nebraska ha mandato ingegneri con ventimila uomini viveri e scialuppe e i frammenti della calotta antartica con tutte le acque trattenute ora intorno ad essa si rovescerebbero con impeto irresistibile verso il polo nord attraverso l'oceano atlantico e pacifico la notizia che dei furfanti si erano impadroniti della tua nave è giunta in inghilterra ed in francia sai che avevano osato assalire delle navi marittime chi quelli che t'avevano preso il centauro e che cosa è successo di loro ai vostri tempi a quanto ascendeva la popolazione del globo a circa millecinquecento milioni e l'elemento mongolo vi figurava con circa seicento milioni la popolazione attuale è invece di due miliardi e duecento milioni io ora mi domando se aumentando la tensione elettrica l'umanità intera in un tempo più o meno lontano non finirà per impazzire inoltre il freddo intenso che regnava laggiù doveva aver calmati i loro furori mai ghiacciaia era stata così fredda di certo poiché i cristalli di ghiaccio avevano avvolto perfino i cadaveri arrestandone la putrefazione come ti senti amico mio chiese toby benissimo il tuo spleen per ora non m'accorgo che mi tormenti e dimmi toby abbiamo sognato o è proprio vero che noi abbiamo dormito un secolo delle coppe di cristallo piene di fiori ottimamente conservati raccolti probabilmente nelle serre di quebec la composizione della cena era veramente polare divorarono poscia un'abbondante zuppa di pesce vuotarono alcune tazze di latte di renna poi essendosi il vento un po calmato fecero una escursione nei dintorni della baia colla speranza di veder giungere il vascello aereo che doveva condurli in europa ai vostri tempi che cosa si accendeva alla sera gas petrolio luce elettrica disse brandok povera gente disse holker e come doveva costar cara allora l'illuminazione certo signor holker disse brandok ora invece abbiamo quasi gratis la luce ed il calore un bagno nell'acqua calda un po di burro sulla loro lingua per renderla più pieghevole ed eccoli ritornare alla vita ora vedrai prese da uno scaffale una piccola fiala di vetro che conteneva un liquido rosso il letto e mise le mani su una piastra di ferro di forma circolare munita d'un anello deve essere qui sotto il sotterraneo contenente i milioni del mio antenato e del signor brandok disse i saranno ancora chiese il notaio solo noi potevamo sapere che i due addormentati ve li avevano posti e poi noi quel peso immenso che cosa produrrà uno spostamento del nostro pianeta simile a quello già avvenuto venticinquemila anni fa prodotto dalla massa della calotta di ghiaccio del polo artico i pilastri d'acciaio crollano uno ad uno rispose il capitano allora verremo portati via disse brandok sì se l'uragano non si calma avete speranza che le onde rallentino la loro furia indiavolata temo invece che si vada formando uno spaventevole ciclone parla chiaro non si tratta che di far due iniezioni ed il liquido misterioso deve trovarsi in quella cassetta rispose il signor holker indicando una scatola di metallo che si trovava in fondo al letto torneranno subito in vita non credo forse dopo che li avremo immersi nell'acqua tiepida dovremo quindi quando ci avete trasportati domandò brandok al colmo della sorpresa ieri sera alle otto ho lasciato l'isola e a mezzanotte eravate qui in quattro sole ore mentre cent'anni fa se ne impiegavano sedici e con una scialuppa a vapore esclamò il dottore cerchiamo la nostra colazione ripeté il capitano non ci conviene consumare il nostro pesce secco che potremmo più tardi rimpiangere scendiamo sui sargassi signori i pesci i granchi grossi ed i granchiolini come vi ho detto abbondano fra queste alghe eppure sento che la testa del coniglio comincia a diventar calda effetto del calore dell'acqua e che la carne freme non vedo muoversi le gambe ad un tratto mandò un grido di stupore il coniglio aveva aperti gli occhi e fissava il dottore colle pupille dilatate scendi cane scendi jao li lasciò sfogare ricevendo filosoficamente senza turbarsi quell'uragano d'ingiurie e di minacce e quando vide che non avevano più fiato fece loro un gesto amichevole gridando sulla piazza in mezzo ad un gran numero di barili e d'ogni sorta di rottami dormivano dei gruppi di forzati fulminati di certo da quelle terribili bevute altri giacevano stesi al suolo entro le case semidistrutte prive dei tetti vivono ancora nelle capanne di ghiaccio chiese toby sì zio e l'unico miglioramento che abbiano introdotto è quello di aver soppressa l'antica e fumosa lampada ad olio con quella a radium che le illumina e li riscalda meglio eccoci giunti volete che visitiamo una capanna turatevi il naso e fatevi coraggio levò dei bicchieri delle posate delle salviette e quattro bottiglie che dovevano contenere del vino o della birra dagli altri quattro estrasse successivamente dei piccoli recipienti contenenti del brodo ancora caldissimo poi dei piatti con pasticci e vivande svariate delle uova dei liquori e così via come esclamò toby tu lo avevi informato che un tuo antenato dormiva da cento anni sì zio rispose holker ci facciamo di tratto in tratto delle confidenze perché siamo legati da una profonda amicizia metallo questi vagoncini hanno una forma cilindrica la cui circonferenza è esattamente precisa a quella interna del tubo e possono contenere passeggeri ha detronizzato il carbon fossile la luce elettrica il gas il petrolio le stufe ed i camini sicché anche le vie sono illuminate con lampade a radium chiese toby e anche gli stabilimenti le officine e così via e nelle miniere di carbone non si lavora più era una splendida giornata d'autunno rinfrescata da una brezza vivificante impregnata di salsedine che soffiava dal settentrione l'oceano atlantico era in perfetta calma quantunque il flusso avventasse fra le scogliere che proteggevano le spiagge dalle ondate appena uno giunge l'altro di ritorno parte ogni due ore abbiamo treni che vanno ed altri che giungono così gli scontri sono impossibili disse brandok non resta poi che andare a scaricare la raccolta come vedete la cosa è semplicissima stupefacente invece disse brandok che progresso meccanico harry accresci la velocità disse holker scherzate ve lo dico sul serio mio caro signor brandok voi comunicate con loro ho anzi un carissimo amico lassù che mi dà spesso sue notizie ed ora corrispondiamo perfettamente bene e ci comunichiamo le notizie che avvengono sia quaggiù che lassù stupefacente esclamarono ad una voce brandok e toby ve lo avevo detto disse holker ditemi signor hibert marte assomiglia alla nostra terra quello specchio è mosso da un movimento d'orologeria regolato in modo da procedere in senso contrario al moto della terra così che l'astro che si vuole osservare resta costantemente nel campo del cannocchiale come se il nostro pianeta fosse completamente immobile che meravigliose invenzioni mormorò il dottore e la rispetteranno lo scoglio è mio l'ho acquistato dal comune con contratto regolare ed il notaio ha l'ordine di far distruggere il sentiero che conduce quassù e di cingere la scogliera con una cancellata di ferro altissima che ho già ordinata disse il signor max nessuno verrà a disturbarvi che cosa ne dite signor brandok chiese holker che ai nostri tempi queste comodità mancavano assolutamente e tornerà il treno certo per riprendere le stoviglie il piccolo battello a vapore che fa il servizio postale una volta alla settimana fra nuova york la più popolosa città degli stati uniti d'america settentrionale e la piccola borgata dell'isola nantucket quella mattina era entrato nel piccolo porto con un solo passeggero dove il marinaio del narval li aspettava assieme agli altri viaggiatori che dimostravano d'averne perfin troppo di quella visita un quarto d'ora dopo rientravano nella galleria della nave ben lieti di trovarsi al riparo dal freddo e dal nebbione come avete fatto a mettervi in relazione coi martiani ve lo dirò più tardi quando avrete visitato la stazione elettrica di brooklyn eh sono già quarant'anni che siamo in relazione coi martiani è incredibile esclamò il dottor toby quali meravigliose scoperte avete fatto voi in questi sicché quel grande impero coloniale chiese toby si è interamente sfasciato rispose holker senza guerre tutte quelle colonie si erano unite in una lega per dichiararsi indipendenti il medesimo giorno e all'inghilterra non è rimasto altro da fare che rassegnarsi per non averle tutte addosso a spese dei vari governi americani fu innalzata questa torre d'acciaio che fu spinta fino a quattrocento metri e piantata sulla cima una stazione ultrapotente di telegrafia senza fili una invenzione non moderna la telegrafia aerea disse brandok il dottore guardò brandok il giovane non dava più segno di vita pareva che la morte l'avesse colto di colpo fra cento anni ebbe appena il tempo di balbettare il dottore e stramazzò di colpo non è possibile mancherebbe il tempo ma il manovratore lo potrebbe fermare molto prima se sulla linea vi fosse una interruzione che potesse causare un disastro in qual modo abbiamo dinanzi a noi una macchina pilota che ci precede di cinque chilometri e che corre con egual velocità del nostro carrozzone che cosa non hanno inventato questi uomini del duemila esclamò brandok molte cose infatti e utilissime rispose holker sorridendo e di navi a vela ce ne sono ancora chiese toby da settant'anni non se ne vede più una guardate che bella nave e ditemi se non vale meglio di quelle che navigavano cent'anni fa la grandiosa idea di giungere al polo per mezzo di una galleria la dobbiamo ad un ingegnere nostro compatriotta essa si diparte dalla riva settentrionale di questo lago si spinge attraverso la terra di del suo antenato nessuno parlava tutti tenevano gli sguardi fissi sul dottore colla speranza di sorprendere su quel viso giallastro una mossa qualsiasi che potesse essere indizio d'un ritorno alla vita era trascorso un minuto quando il signor holker si lasciò sfuggire un grido di stupore a che cosa servirebbe il carbone poi cominciavano già ad esaurirsi la forza necessaria per far agire le macchine degli stabilimenti chi ve la dà ora l'elettricità trasportata ormai a distanze enormi è più spiccio e poi gli uomini oggi hanno troppa fretta volete altri piatti qui vi sono venti colonne che rappresentano il menù della giornata basterà che introduciate una moneta da venticinque centesimi e avrete tutto quello che vorrete compresi i dolci vino birra liquori caffè e tè qualunque cosa succeda vi consiglio di non abbandonare un solo istante le traverse della cupola chi si lascerà strappare dai cavalloni verrà indubbiamente sfracellato occhio a tutto e tenetevi bene stretti d'improvviso la città galleggiante si sollevò per parecchi metri con un rombo assordante poi si rovesciò su un fianco adagiandosi verso la spiaggia che era improvvisamente comparsa dopo l'ultimo colpo di mare ci lavorano da cinque anni e fra cinque o sei mesi anche quell'opera sarà compiuta che cosa vi rimane ora da fare chiese brandok mantenere il mondo in equilibrio ve lo dissi già rispose holker e speriamo che vi riescano i nostri scienziati io li lascerei crepare rispose il comandante del centauro no ciò sarebbe inumano dissero toby e holker io sono convinto che finiranno per calmarsi disse brandok quando i cadaveri cominceranno a corrompersi saranno costretti ad arrendersi metri di circonferenza formata d'armature d'acciaio d'uno spessore straordinario e di lastre di vetro di forma rotonda incastrate solidamente e molto grosse un graticolato di ferro copriva tutta la cupola per meglio preservarla dall'urto delle onde e una galleria vi correva all'intorno piena di reti messe ad asciugare avevano anche perduta la loro proverbiale gaiezza in seguito alla mancanza di scorpacciate di lardo di balena si capiva che proprio la distruzione di quei giganteschi mammiferi aveva modificato profondamente il loro temperamento un tempo così gaio tutta la notte e anche il giorno seguente l'enorme massa incessantemente travolta dai cavalloni errò sull'atlantico senza che i naufraghi nulla potessero tentare per darle una direzione quale chiese toby che questo uragano che verrà da ponente ci tragga dai sargassi e ci spinga nuovamente al largo sarebbe una vera fortuna capitano adagio signore se il vento ci spingesse questa volta verso le canarie ecco quello che temo brandok e toby erano diventati muti come se lo stupore avesse paralizzato loro la lingua non dite nulla dunque chiese finalmente holker avete perduta la favella la sua prima preoccupazione fu di sfondare tutti i barili pieni d'alcool che non erano stati ancora vuotati e così por fine a quell'orgia pericolosa poi s'impadronì d'una cassa di pesce secco e di un caratello d'acqua dolce nessun forzato si era svegliato è finita disse brandok che ricomincino e tramutino la città galleggiante in una città di morti ecco un nuovo pericolo per noi disse il capitano del centauro all'estremità della tettoia era avanzato un carrozzone enorme lungo più di venti metri su due e mezzo di larghezza tutto chiuso da vetri che pareva avessero uno spessore notevolissimo è quella la nostra ultima dimora chiese sì rispose il dottore quando l'hai fatta costruire lo scorso anno lo sanno gli abitanti della borgata no perché ho fatto venire gli operai ed i vetri da nuova york i grandiosi mulini del gulf stream che cosa saranno dei mulini vi ho detto per macinare granaglie oh no poi andremo a visitare una delle città sottomarine inglesi dove si trovano relegati i più pericolosi banditi del regno unito ecco la slitta andiamo amici non ci mancherebbe altro esclamò il capitano un po inquieto se mettono in esecuzione la loro minaccia buona sera a tutti non sarà il campo dei sargassi che ci salverà con questo indiavolato ondulamento caro jao bisogna cercare di calmarli pensi che le onde sono troppo violente e che l'atlantico non è troppo clemente verso gli uomini di cento anni fa no che noi finiremo male e ti lamenti dopo aver vissuto quasi un secolo e mezzo e aver veduto tante meraviglie spiegati meglio nipote mio disse toby noi siamo troppo vecchi per capire a volo le invenzioni moderne noi viaggiamo in un tubo d'acciaio della circonferenza di cinque metri i cui carrozzoni che sono ordinariamente in numero di venti combaciano perfettamente colle pareti di metallo io scommetterei di no disse toby che dormano chiese brandok non odo più le loro grida andiamo a vedere disse il capitano sono curioso di sapere se continuano a bere ed a ballare l'altra estremità s'appoggiava ad una piccola mensola sopra la quale sta scritto abbonamento all'htel bardilly e ora chiese brandok che guardava con crescente stupore premo questo bottone ed il pranzo lascia le cucine dell'albergo per venire sulla mia tavola è analoga a quella della terra e ciò si sapeva anche prima somigliando le nevi accumulate ai due poli di marte alle nostre però l'acqua non dà luogo a evaporazione sensibile quindi niente piogge girarono attorno alla colossale torre guardandola con profonda ammirazione che meschina figura avrebbe fatto la torre eiffel costruita venticinque lustri prima a parigi e che pure in quella lontana epoca aveva meravigliato il mondo intero per la sua altezza forzeremo le macchine rispose tompson e più che potrete disse holker che appariva assai preoccupato s'avvicinò a brandok che si era appoggiato alla murata di babordo come se fosse incapace di starsene ritto senza un sostegno tutti si erano messi in ascolto ma il fracasso che producevano i tuoni rombanti in mezzo alle densissime nuvole misto a quello che saliva dal pozzo dell'ascensore erano tali da non poter distinguere nessun altro rumore sì è una vera nave meravigliosa io vorrei sapere come avviene questa trasformazione disse toby in una maniera semplicissima rispose holker piombò con furia irresistibile sul penitenziario sradicandolo completamente dallo scoglio e travolgendolo fra fitte cortine di spuma quasi nel medesimo istante si udì la voce del capitano tuonare fra le spaventevoli urla del ciclone galleggiamo tenetevi stretti tutto il giorno il centauro lottò vigorosamente ora innalzandosi ed ora abbassandosi respinto sovente fuori dalla sua rotta e quando cadde la sera si trovò avvolto in una nebbia così fitta che le lampade a radium non riuscivano a romperla una luce intensa rossa come quella dell'aurora boreale scendeva dall'immenso cono tingendo le acque di riflessi sanguigni lo spettacolo era sublime ed insieme e chi ci condurrà al polo un carrozzone elettrico di dimensioni straordinarie che scivola su rotaie qui alla stazione vi sono macchine e dinamo poderose e anche al polo ve ne sono d'ugual potenza ed il centauro chiese brandok che ne so io ignoro se galleggi ancora o se sia affondato ed i vostri marinai non li ho più riveduti amici disse toby non ci rimane che prendere il largo prima che tutti questi furfanti diventino pazzi furiosi cinque minuti dopo il treno riprendeva la sua corsa infernale e alle tre pomeridiane si fermava alla stazione di quebec la capitale del canada appena usciti dallo scompartimento un uomo che gridava signor jacob holker entrò nella galleria portando due enormi valigie erutta ancora la gigantesca montagna chiese brandok sembra che si sia risvegliata rispose il capitano ci spinge verso quelle isole il vento purtroppo rispose il capitano eppure noi abbiamo trovato egualmente il mezzo di andare a visitarli e anche a popolarli i abbiamo relegati là un sibilo acuto che sfuggì da un foro aperto sopra una mensola che si trovava in un angolo della stanza gl'interruppe la frase mentre invece il vulcano rombava e tuonava formidabilmente gareggiando coi fragori della tempesta ad un tratto la città fu bruscamente sollevata da un cavallone mostruoso e completamente rovesciata sonnecchiavano legati solidamente alle traverse d'acciaio per non venire portati via dai cavalloni che l'atlantico scagliava senza tregua contro la cupola udendo quel grido si erano alzati a sedere cominciava ad albeggiare allora uno solo io disse toby tu sì io ripeté il dottore dunque adagio questo è un segreto fece scattare il chiavistello non fabbricavano male a quei tempi i fabbri disse spingendo il cancello non credevo che dopo cent'anni le serrature funzionassero ancora il piccolo recinto era coperto di ginestre e di sterpi e di cumuli di erbe secche si capiva che nessuno da moltissimo tempo ed i miei uomini chiese il capitano quando avranno ben ancorata la nave scenderanno anche loro nella città sottomarina rispose ao i farò ospitare presso alcuni forzati che godono buona stima una grande stima brontolò brandok andiamo signori disse jao quando la mattina mi sveglio i miei nervi vibrano tutti come se ricevessero delle scariche elettriche sapresti spiegarmi tu che sei stato cent'anni fa un dottore questi fenomeni che te lo confesso francamente talvolta mi spaventano così siamo tornati all'antico e oggidì vi sono poveri e ricchi padroni e dipendenti come era migliaia d'anni prima e come è sempre stato dacché il mondo cominciò a popolarsi lo spettacolo che offriva l'oceano da quell'altezza era spaventevole e nello stesso tempo meraviglioso montagne d'acqua nere come fossero d'inchiostro e colle creste invece candidissime e quasi fosforescenti si rovesciavano in tutte le direzioni accavallandosi e rimbalzando a grande altezza signor holker morti non sono quindi non devo disperare quale sorpresa per loro quando riapriranno gli occhi rivivere dopo cent'anni quale meraviglioso filtro ha scoperto il mio antenato e cosa inesplicabile non sono invecchiati il condor quando scoperse una specie di canale piuttosto ristretto coi margini coperti di sterpi che saliva rapidissimo ma che tuttavia poteva servire coraggio signori disse vedendo che i tre americani non ne potevano proprio più un ultimo sforzo ancora quando sarete lassù potrete riposarvi tranquillamente l'enorme blocco di ghiaccio non era stato ancora completamente sgretolato però poco ci mancava una cartuccia carica di esplosivo potentissimo fece saltare quello che rimaneva sicché verso le otto del mattino il narval si rimetteva in marcia con una velocità notevole essendo la pianura quasi liscia chissà quali meraviglie avranno inventato allora gli uomini macchine straordinarie navi colossali palloni dirigibili e mille altre cose strabilianti ormai il genio umano non ha più freno e gl'inventori nascono come i funghi non era trascorso mezzo minuto che tre porticine s'aprirono e sopra la mensola comparvero come per incanto tre tazze di brodo fumante assieme ad una salvietta e ad un cucchiaio di metallo bianco mia proviamo il signor holker prese la siringa appoggiò la punta acutissima sul petto del dottore in prossimità del cuore e fece una iniezione abbondante sottocutanea ripeté la medesima operazione sul collo prese la vena giugulare poi attese in preda ad una profonda ansietà tenendo in mano il polso i palazzoni enormi come a nuova york contenenti centinaia di famiglie si succedevano senza interruzione e anche nelle vie dell'antico sobborgo della capitale dello stato regnava un'animazione straordinaria febbrile la fune vigorosamente tirata dal capitano e dai suoi compagni era giunta presso i margini del pozzo il galeotto che vi si era aggrappato un giovinotto quasi ancora imberbe biondo allampanato tutto braccia e gambe appena si vide a buon punto lasciò la fune balzando agilmente sulla cupola era stata necessaria una nuova iniezione del filtro misterioso perché il cuore riprendesse finalmente le sue funzioni la rigidità dei muscoli era rapidamente scomparsa ed il colorito roseo era tornato sul suo volto in seguito alla ripresa della circolazione del sangue per non veder l'antica fidanzata che gli veniva appresso appresso e che lo guardava sbalordita con tanto d'occhi patí morte e passione quegli occhi cosí stupiti gli dicevano quant'era cambiato lo guardavano come di là padre d'un bambino di cui gli avevano tanto vantato la bellezza bello come mamma dunque forse felice quell'uomo lí mentre lui ma ecco ecco il sindaco in ritardo quello sí anselmo placci tondo biondo rubicondo quel sindaco stonava non stona vedrai mi disse tucci è il sindaco che ci vuole lí per lí gli era parso di toccare il cielo col dito per piú d'un mese aveva dovuto combattere per strappare il consenso al padre il quale saggiamente gli aveva fatto osservare ch'era troppo intempestivo per lui un impegno di quel genere quando questo enorme rivolgimento sarà nell'industria e nella vita un fatto compiuto scusami diss'io piano all'amico tucci mentre gli applausi scrosciavano nella sala con tale impeto che il tetto pareva ne dovesse subissare lenta a seguire il lentissimo enorme omnibus fragoroso nella carrozzella c'era lillí col suo bambino faustino sangelli si sentí strappare le viscere tirare il respiro e non seppe piú da che parte voltarsi sapendo che l'antico rivale viaggiava sullo stesso piroscafo non poteva dormire quella notte che pensava faustino sangelli stette a spiarlo un pezzo con una pena con una pena che a mano a mano crescendo gli si faceva piú amara e piú babau oh dio faustino e non è presto che presto che presto meglio che ti trovi accucciata prima che si esca dal porto giú giú la tromba papà oh dio faustino mi gira la testa ma se siamo ancora fermi se e se l'erano mangiata bene oh quella strada certi solchi che a infilarli non dico ci s'andava meglio che in un binario da non muoversene piú però badiamo sí centomila volte sí scambio dei piedi voleva metterci le froge per terra come ce le metteva povera decrepita rozza tanto gli zoccoli sferrati le facevano male questo gli avveniva per il fatto che tra la gente che quella sera partiva da napoli col piroscafo per la sicilia aveva intraveduto e riconosciuto subito un suo lontano parente un tal silvestro crispo piú angosciosa pena della vita che è cosí pena delle memorie che dolgono come se i dolori presenti non bastassero al cuore degli uomini ma a poco a poco cominciò quasi a svaporargli quella pena nella vastità sconfinata e di condotte elettriche e delle relazioni da stabilire tra riserva termica e forza idraulica oltre la riserva degli accumulatori citando la società edison di milano e l'alta italia di torino e ciò che per simili impianti s'era fatto a vienna a pietroburgo figurarsi se si voleva far vedere da quello alla luce del giorno con quella moglie accanto tutta ammaccata e spettinata con quei tre piccini con gli abitucci sporchi e tutti raggrinziti ma quando alla fine il vapore s'ormeggiò con l'aria che batteva viva da terra là sopra coperta e che si portava via il fumo della ciminiera tra il cordame dell'alberatura nel chiarore aperto e fresco si sentiva proprio costretto a sorridere in quel modo di quel mezzo sorriso freddo e fatuo tra di compiacenza e di rassegnazione non poteva farne a meno si fosse messa un'altra miscela derivante da un trattamento del carbon fossile col vapore acqueo e l'ossigeno industriale il potere calorifico sarebbe aumentato di altre sei volte non vi farò il torto di credere o signori che voi ignoriate chi sia l'illustre professor pictet colui che con un processo di produzione economica dell'ossigeno industriale avrebbe voluto gridarle e sta zitta non vedi che sto badando a loro ma aveva sulle labbra rassegato un sorriso freddo e fatuo come di chi si presti a far cosa che a lui veramente non appartenga o non prema molto l'ansatti se ne accorse e gli gridò c'è poco da sogghignare collega zagardi dico e sostengo di altre sei volte ci ho qui i libri te lo dimostrerò tante volte tante volte ebbro d'amore gliel'aveva baciato lui quel piccolo seno e ora voleva che quell'uomo lí lo sapesse il pan delle vetture è il brecciale mi spiegò il vetturino se lo mangiano con le ruote quando manchi il brecciale si mangiano la strada prepara una memoranda rivoluzione nel mondo della scienza della tecnica e dell'industria una rivoluzione che sconvolgerà tutto il macchinismo della vita moderna sostituendo questo nuovo elemento di luce e di calore a tutti quelli e questo legnetto qua per accogliere gli ospiti dove son venuto a cacciarmi mentre mi pascevo comodamente di queste dolci riflessioni ma far la roba è niente a governarla ti voglio e dunque gli ulivi si governano ogni tre anni con tre o quattro corbelli di sugo sostanzioso e poco dopo egli se n'era scappato dalla sicilia per troncare quel fidanzamento ch'era stato intanto il colpo di grazia per quel silvestro crispo di nessuna delle tante lotte sostenute lui solo contro milocca tutta lotte rusticane e lotte civili i quali mostrandomi rotti i giocattoli che avevo loro donati la sera avanti mi domandavano con un lungo strascicato lamento uno dopo l'altro tra lagrime senza fine avrebbe seguitato a sorridere cosí anche se carluccio o niní o bicetta fossero caduti non in mare no dio liberi ma lí sopra coperta e si fossero messi a piangere spense la lampadina elettrica uscí dalla cuccetta attraversò un po barcollando e reggendosi alle pareti di legno del corridojo e salí in coperta la notte era scurissima polverata di stelle gli alberi del piroscafo vibravano allo scotimento della stearica l'aspettazione nel pubblico era intensa indimenticabile la scena che offriva quella tetra sala affollata nella lillí dunque non s'era accorta del marito se l'era lasciato passar davanti senz'accorgersene ed era venuta apposta cosí di buon mattino allo scalo per accoglierlo all'arrivo tanta impressione dunque le aveva fatto la vista inattesa di lui dopo tanti anni di furia inferocito con la scusa della caduta di quel piccino riparata a tempo mentre tra il cresciuto clamore la sirena della ciminiera ma c'erano poi le pettate che me la lasciavano ammirare per tutta un'eternità tra i cigolii del legno e il soffiar di quella rozza sfiancata che accorava da quanti mai secoli non era stata piú riattata quella strada e dalla ciminiera sboccava continuo un pennacchio di fumo denso rossastro il mare tutto nero rotto dalla prua s'apriva spumeggiando un poco lungo i fianchi del piroscafo tutti i passeggeri s'erano ritirati nelle un impianto idro-termo-elettrico a milocca quando già spunta su l'orizzonte scientifico la gloria consacrata di a diciott'anni innamorato di lillí aveva sognato la gloria era finito professor di liceo non tanto miserabile perché la moglie gli aveva recato una buona dote ah dio un po d'aria un po d'aria si sentiva soffocare leggendo quell'articolo di giornale l'amico tucci s'era ricordato d'un tratto che noi eravamo stati compagni di scuola tant'anni al liceo e era come la maestra e donna di tutte le case del paese la piú squallida e la piú scura una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo con in mezzo un fosco cisternone abbandonato perché i consiglieri che lo ascoltavano accigliati approvavano di tratto in tratto col capo e infine non trovarono nulla da ridire prestai ascolto anch'io a quel verbale volgendomi ogni tanto smarrito e sgomento a guardare l'amico tucci dio come i figliuoli non gli premevano i figliuoli sí gli premevano ma in quel momento faustino sangelli il quale aveva già trentasei anni e qualche pelo bianco piú d'uno nella barba e alle tempie con quelle tre candele accese presso il vecchio gigantesco che con ampii gesti e voce tonante magnificava la scienza feconda madre di luce inestinguibile produttrice inesauribile di sempre nuove energie e di piú splendida vita aspettiamo dunque fiduciosi e sereni il vostro giudizio che sarà equo certamente e vi promettiamo fin d'ora che accoglieremo ben volentieri tutti quei consigli tutte quelle modificazioni che a voi piacerà di proporre progetto sissignore anzi tanti progetti ci sono c'è chi vuol portare la via ferrata fino a milocca e chi dice il tram e chi l'automobile insomma si studia ecco per poi riparare come faccia meglio al caso tu puoi star sicuro che la scienza a milocca non entrerà mai hai una scatola di fiammiferi cavala fuori e fatti lume da te la meraviglia mi era poi accresciuta dall'aria dall'aspetto di quella gente che non mi pareva affatto cosí sciocca da doversi con tanta facilità contentare d'esser trattata com'era cioè a modo di cani dal municipio e cosí grassa come s'era fatta pochi anni dopo il matrimonio bionda e pallida con gli occhi azzurri ovati non si curava nemmeno dello spettacolo che dava con quel suo ridicolo sgomento voleva egli ora che glielo leggessi io il mio libro ma subito e fu una vera fortuna per lui che non potesse vedere il mio sorriso papà a casa andiamo a casa papà mammà oh dio ho paura papà fermi perdio e tu stenditi giú supina o vado a buttarmi a mare di solito tanto paziente con la moglie e coi figliuoli era diventato una belva ma allora lillí non si curava di nessuno dei due di silvestro crispo perché troppo rozzo ispido e brutto di lui perché troppo ragazzo la sua vaporizzazione e la sua mescolanza alla forte proporzione d'aria che rendeva la fiamma piú viva e sfavillante di quella ottenuta con qualunque altro sistema sicuro perché la mia fama di scrittore era volata fino a milocca dacché in un giornale s'era letto non so che articolo che parlava di me e d'un mio libro dove c'era un uomo che moriva due volte e teneva fissi gli occhi spaventati a una manica a vento lí presso suo incubo forse ma anche riparo e protezione carluccio dio mio dov'è faustino faustino e bicetta nel vedersi posposto a un giovanottino ancor imberbe senza né arte né parte lui che già lavorava lui che era già uomo sdegnato disperato aveva voluto uccidersi ecco perché correndo appresso a quei bambini non belli e mal vestiti aveva bisogno di sorridere a quel modo faustino sangelli in quel momento o fosse per la tempesta suscitata nella poca aria della sala dalle deliranti acclamazioni e dai battimani del pubblico o fosse per mancanza d'alimento sí staremmo freschi veramente se fossero ignoranti i nostri amministratori tu m'insegni che salvaguardia può esser piú l'ignoranza in tempi come i nostri la riserva termica che in principio la giunta sosteneva non necessaria e che poi finalmente ammetteva e qui il consigliere maganza con l'ajuto dei libri che gli avevano recati gli uscieri che sorreggevano la tenda al bujo non discerneva bene ma pareva lui silvestro crispo doveva esser lui forse anche prima che egli lo scorgesse tra i passeggeri in partenza quella sera da napoli era stato scorto da lui lí e che strada non posso dire d'averla proprio veduta bene tutta quanta perché in certi precipizii vidi piuttosto la morte con gli occhi a berlino eran passate circa due ore e il brevissimo discorso non accennava ancora di finire il pubblico stipato pendeva dalle labbra dell'oratore per nulla oppresso da tanta copia d'irta spaventevole erudizione si scopriva il seno tra il candor delle trine e con la mano faceva appena appena l'atto d'offrirglielo e subito con la stessa mano se lo nascondeva i sedici anni di tutti i suoi sogni svaniti e di tante noje e di tante amarezze i sedici anni che lo avevano invecchiato precocemente che gli avevano portato la sciagura di quella moglie il tormento di quei figliuoli abisso ove adesso anche il ricordo della sua lontana immagine precipitava e ogni rimpianto tutto e di qua dall'abisso sul carrozzone traballante e fragoroso ecco c'era lui lui quale s'era ridotto nessuno può far miracoli e tanto meno su la base d'un cosí fatto progetto potrà farne il municipio di milocca scoppiarono frenetici applausi e il consigliere ansatti si precipitò dal suo banco ad abbracciare e baciare il maganza e cosí per l'acqua e cosí per le strade e cosí per tutto da una ventina d'anni il colacci si alza a ogni fine di seduta per inneggiare alla scienza per inneggiare alla luce per invogliarmi forse maggiormente nell'ultima lettera mi diceva tra l'altro che aveva preso in moglie una saggia massaja massaja in tutto otto figliuoli in otto anni di matrimonio due a un parto e un nono per via i canzoni gli gridai non avete neanche acqua per bere e per lavarvi la faccia case da abitare strade per camminare luce la sera per vedere dove andate a rompervi il collo e siete ricchi e felici non potendo negare per esempio che quei tre ragazzi là fossero suoi ecco qua sorrideva proprio come se non fossero proprio come se lui non fosse questo faustino d'adesso ma quello mare faustino sangelli andando loro dietro si sentiva intanto finir lo stomaco a quelle raccomandazioni della moglie non gli era parso mai tanto ridicolo il suo nome in diminutivo sulle labbra di quella donna cosí grassa né mai tanto sgradevole la voce di lei ho sogghignato e sogghigno collega ansatti non tanto di sdegno quanto di dolore nel vedere come tu cosí accorto tu tucci ad esempio mi fece visitare palmo per palmo i suoi campi gli sorrisi i fece una nuova e piú diffusa spiegazione della sua grande impresa lí su i luoghi gli sorrisi non che subito dopo nel vedersi presentare a tutti cosí ancor quasi ragazzo senza uno stato come promesso sposo di lillí si sprofondò in una intricatissima minuziosa confutazione scientifica parlando della forza dei torrenti e delle cascate e di prese e di canali e di condotte forzate e di macchinarii oltre a tutti i casi imprevisti e imprevedibili di forza maggiore e a tutte le accidentalità incagli intoppi che certamente non sarebbero mancati come poi fare appunti particolareggiati senza avere a disposizione i disegni d'esecuzione e i dati necessarii ma a considerarli bene nelle loro relazioni con quelli che tra poco avrebbero preso posto in essi e che ora passeggiavano per la sala assorti taciturni ispidi come tanti cocomerelli selvatici pronti a schizzare a un minimo urto il loro sugo sí sí sorrideva a quel modo per farglielo sapere e con tal rabbia con tal livore pur con quel sorriso sulle labbra l'ultima pazzia fuggire fuggire perché lo guardava ella cosí che pensava che voleva ecco si chinava verso il bambino che le sedeva accanto poi rialzava la testa e sorrideva sorrideva guardando bisogno proprio bisogno di veder viva di ventidue anni là fuggente e ammiccante tra il rimescolío dei passeggeri lillí pensava sentiva vedeva tutto questo che a un certo punto costretto a correre fin quasi ai piedi di silvestro crispo per acchiappare a tempo uno dei bambini che stava per cadere e come col sistema da lui inventato le fiamme delle reticelle auer sarebbero arrivate alle altissime temperature di tre mila gradi aumentando di ben venti volte la loro luminosità cosí varii e delicati senza gravi spese di direzione e di sorveglianza e spese legali e amministrative e l'altra lacuna ben piú vasta e profonda corteggiata da tanti anche da quel povero silvestro crispo che s'affannava in tutti i modi a lavorare per farsi uno stato e ottener subito la mano di lei silvestro crispo invece lo guardò appena con la coda dell'occhio evidentemente senza riconoscerlo e s'allontanò pian piano il vecchio gigantesco dalla pinguedine floscia ma ecco prima un usciere e poi un altro e poi un terzo entrarono come fantasmi nell'aula reggendo ciascuno una candela stearica malignamente faustino sangelli ma ecco che sballottato con la moglie e i tre figliuoli dentro un enorme e sgangherato omnibus d'albergo tutto fragoroso di vetri là per il viale dei quattro venti si vide raggiungere da una carrozzella la quale si mise lillí che accennava cosí fuggendo e riparandosi dietro le spalle dei passeggeri di scoprirsi ancora il seno e far con la mano appena appena l'atto d'offrirglielo e subito con la stessa mano l'atto di intanto due o tre uscieri zitti zitti in punta di piedi recavano a questo e a quel banco pile enormi di libri e grossi incartamenti la tavola nuda e bisognava sedere in punta in punta per cansare il rischio che la carne rimanesse presa in qualche fessura giacché il legno correndo sganasciava tutto aggrappata con la mano tozza piena d'anelli al bracciuolo di legno del sedile quasi che tenendolo cosí volesse impedire lo scotimento fitto fitto e continuo della macchina già sotto pressione si ficcavano tra la gente da per tutto tra le scale sul passavanti le lapazze i ponti di sbarco sotto le lance volevano veder tutto e correvano davvero il rischio anche di precipitar giú in mare ella gli s'era accostata amorosa gli s'era promessa ma a patto che subito egli si fosse apertamente fidanzato con lei alla fine il vetturino stanco morto di quella sua gran fatica disperato e furibondo mi propose di andare a piedi è qui vicino la valigia gliela porto io e tutti quelli che gli porsi poi ogni qualvolta il brav'uomo ch'era straordinariamente erudito m'interrompeva nella lettura oh fermo insaccato nelle spalle anch'esso col bavero del pastrano tirato su e il berretto rincalcato guardava il mare da guardare però non c'era nulla in quella tenebra dunque pensava anche lui dunque questo era il tempo delle grandi scoperte e ogni amministrazione che avesse veramente a cuore il decoro del paese e il bene dei cittadini doveva stare in guardia dalle sorprese continue della scienza si sentiva vaneggiare in un avvilimento di vergogna acre e insopportabile al quale reagiva seguitando a sorridere a quel modo mentre avvertiva con una lucidità che gl'incuteva quasi ribrezzo che non soltanto lui qual era adesso il colacci vecchio gigantesco calvo sbarbato dalla pinguedine floscia il maganza bell'uomo militarmente impostato che guardava tutti con rigidezza sdegnosa s'era sentito ridicolo agli occhi di tutti e specialmente di quegli altri giovanotti che corrisposti avevano per qualche tempo amoreggiato con la sua fidanzata all'improvviso chi sa perché forse per qualche dispetto o per qualche disinganno inatteso o per prendersi una subita rivincita su qualcuno giovane e vigile bracco della scienza ti sia fermato alla nuova scoperta di quel professor francese e abbagliato dalla luce venti volte cresciuta delle reticelle auer nessuno ha da fare osservazioni al verbale domandò alla fine il sindaco stropicciandosi le mani paffutelle e guardando in giro allora s'intende approvato l'ordine del giorno reca discussione del progetto presentato dalla giunta per un impianto idro-termoelettrico nel comune di milocca forse qualche molla cent'anni fa doveva averla ancora anche se tre o quattro razzi delle ruote davanti e cinque o sei di quelle di dietro erano di già attorti di spago cosí come si vedevano adesso cuscini non ne parliamo e delle nuove scoperte che avrebbero finalmente dato la luce al paese di milocca hai capito mi domandò tucci uscendo poco dopo nelle tenebre dello spiazzo sterposo innanzi al municipio e glielo dimostrò difatti e alla fine balzando da quella terribile dimostrazione piú vivo e piú infocato di prima concluse rivolto alla giunta ho sogghignato disse e sogghigno collega ansatti nel vederti cosí tutto fiammante d'ossigeno industriale paladino caloroso del professor pictet arricchito mentr'io là potrò farmi giulebbare dal suocero dotto latinista il quale figuriamoci mi farà scontare a sudore di sangue le tre lirette spese per il mio libro l'ampio velo turchino attorno al cappello di paglia col vento le sbatteva in faccia lo lasciava sbattere pur di non muoversi ma a cascarci dentro per uno spaglio della bestia si ribaltava com'è vero dio ed era grazia cavarne sano l'osso del collo io quasi non tiravo piú fiato eppure lo stupore mi teneva lí con gli occhi sbarrati e a bocca aperta ma alla fine il maganza mentre il pubblico s'agitava non già per sollievo anzi per viva ammirazione poi rivolto al pubblico e ritornando man mano al suo posto prese a gridare tutto infocato con violenti gesti si osa proporre o signori oggi levami un dubbio non è intanto al bujo il paese di milocca ma tucci non volle rispondermi zitto zitto ecco che parla zagardi sta a sentire zagardi ti presento l'amico mio e disse il mio nome quegli si voltò di mala grazia e rispose appena con un grugnito alla presentazione poi mi domandò a bruciapelo scusi com'è illuminata la sua città faustino sangelli quella notte per mare ma come dio volle verso il tocco la moglie s'assopí i bambini s'addormentarono egli rimase un pezzo nella cuccetta seduto coi gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani dichiari che noi abbiamo fatto di tutto per risolvere nel minor tempo e nel modo che ci è sembrato piú conveniente sia per il decoro e per il vantaggio del paese sia rispetto alle condizioni economiche del nostro comune il gravissimo problema non c'era stato verso d'indurla ad andare a sedere sul piano di coperta destinato alla prima classe a pruavía s'era buttata come una balla sul sedile del lucernario della camera di poppa ma lui anche qual era stato tant'anni addietro sedici anni addietro viveva tuttora e sentiva e ragionava con quegli stessi pensieri con quegli stessi sentimenti che già da tanto tempo credeva spenti o cancellati in sé perché non sorrideva lui cosí propriamente ma un altro faustino sangelli di circa diciott'anni e dunque senza quella barba e dunque senza né quella moglie né quei figliuoli i si saliva per una scalaccia buja intanfata d'umido stenebrata a malapena da due tisici lumini filanti di quelli con le spere di latta appiccati al muro quasi per far vedere come ornati di stucco lui e forse quand'egli sorreggendo il bambino che stava per cadere s'era rizzato a guardarlo lo sguardo che colui gli aveva rivolto con la coda dell'occhio nell'allontanarsi non era d'indifferenza ma di sdegno e forse d'odio ora ma come dissi al tucci questo è il paese ricco e felice tra i piú ricchi e felici del mondo e tucci socchiudendo gli occhi questo e te ne accorgerai restai basito non tanto perché c'ero passato quanto per il pensiero che se dio misericordioso aveva permesso che non ci lasciassi la pelle chi sa a quali terribili prove vuol dire che m'ha e tra tanta confusione per accrescere l'agitazione di chi partiva il suono titillante dei mandolini d'una banda di musici girovaghi per domandarmi con buona grazia se non credessi per avventura che avrei fatto meglio a usare un'altra parola invece di quella che avevo usata o un'altra frase o un altro costrutto perché daniello bartoli sicuro daniello bartoli saliva con un contegno anzi con un cipiglio che doveva per forza meravigliare uno come me abituato a non vedere mai prendere sul serio le sedute d'un consiglio comunale il consigliere colacci pertanto sicuro d'interpretare i voti del buon popolo milocchese e di tutti i colleghi consiglieri proponeva la sospensiva sul progetto della giunta in vista dei nuovi studii pareva che non per gli anni si fossero logorati cosí ma per la cura cupamente austera del pubblico bene per i pensieri roditori che in loro naturalmente erano divenuti tarli premise che sarebbe stato brevissimo al solito suo tanto piú che per distruggere e atterrare quel fantastico edificio di cartapesta sic ch'era il progetto della giunta tarli tucci mi mostrò e mi nominò a dito i consiglieri piú autorevoli l'ansatti tra i giovani rivale dello zagardi tozzo e barbuto anche lui ma bruno e andiamo su sgranchiremo le gambe dissi io smontando ma la via è buona almeno con questo bujo lei non tema andrò io avanti lei mi terrà dietro piano piano con giudizio e come la luce cosí ottenuta sarebbe stata a differenza di tutte le altre molto simile a quella solare e che se poi al posto del gas lui tentennando lievemente il capo lo derideva su le spine temendo che la moglie guardando a quella carrozzella s'accorgesse della sua agitazione si prese sulle ginocchia uno dei figliuoli gli grattò con una mano la pancina e si mise a ridere ma perché le lasciano cosí senza pane le vetture a milocca domandai perché perché c'è il progetto mi rispose il vetturino il e intanto intanto io mi privo di comperare un altro legno e un'altra bestia perché capirà se mettono il treno o il tram o l'automobile posso fischiare il complesso dei lavori e delle spese la sanzione che si doveva dare per l'acquisto della concessione dell'acqua di chiarenza i rischi gravissimi a cui sarebbe andato incontro il municipio ed era stato salvato per miracolo ora eccolo là marito di lillí padre sapeva anche questo faustino sangelli da compagno di scuola egli mi ammirava ma ora vuol essere ammirato lui da me perché buttati via i libri s'è arricchito volte mentr'egli spiegava questi prodigi il consigliere zagardi suo rivale quello che mi aveva compianto per la scala sogghignava sotto sotto i venne di prenderlo a schiaffi perché non s'era mica incretinito quel pezzo d'omaccione là pareva anzi che l'ingegno naturale con l'alacrità e l'esperienza della vita nelle dure lotte contro la terra e gli uomini gli si fosse ingagliardito e acceso dello scalo fu buttato il pontile sul barcarizzo via via di furia il facchino avanti con le valige lui faustino dietro coi due maschietti uno per mano la moglie appresso con la bicetta se non che giunto a mezzo del pontile gettando per mentre i lumi si spengono e propone la sospensiva su ogni progetto in vista di nuovi studii e di nuove scoperte cosí noi siamo salvi amico mio e otto marmocchi poi e la suocera dio immortale e la nuora buona massaja e questo paese che tucci mi ha decantato ricchissimo e che intanto si fa trovare al bujo dopo quella stradaccia lí non càpita facilmente agli scrittori italiani la fortuna di veder la faccia dabbene d'uno dei tre o quattro acquirenti di qualche loro libro benavventurato presi il treno e partii per milocca sui fagotti attorno alla bocca della stiva poi alzando il capo vide dall'altra parte sul ponte di poppa riservato ai passeggeri di seconda uno lui presso il parapetto appoggiato a una delle bacchette di ferro tutti i ricordi scottanti gli errori i rimorsi della prima gioventù improvvisamente alla vista di quell'uomo gli avevano fatto un tale impeto dentro che n'era come stordito sprofondare sparire dov'era il facchino chi aveva per mano si cacciò nell'ufficio della dogana ma in tempo che faceva visitare le valige ai doganieri vide silvestro crispo attraversar l'ufficio fosco e solo e come l'ombra miserabile di se stesso ombra irriconoscibile se colui non lo aveva riconosciuto dopo sedici anni gli aveva tolto l'amore di lillí loro comune cugina di cui tutti e due allora erano perdutamente innamorati e quel poveretto aveva tentato di uccidersi chiudendosi in camera una notte col braciere acceso ora lillí da otto anni era moglie di colui e faustino sangelli sapeva che nonostante l'età si conservava ancora bellissima e fresca il rischio della costruzione e il rischio dell'esercizio l'insufficienza della somma preventivata che saltava agli occhi di tutti coloro che avevano fatto impianti meccanici e sapevano come fosse impossibile contener le spese nei limiti dei preventivi ispirandovi come noi al bene e alla prosperità del nostro paese nessun segno d'approvazione e si levò prima a parlare il consigliere maganza quello dall'impostatura militaresca e per un miserabilissimo centesimo si sarebbe ormai avuta la stessa luce che si aveva a quattro o cinque centesimi col vile petrolio a otto o dieci con l'ambiziosa elettricità a quindici o venti col pacifico olio e il lusol non richiedeva né costruzioni di officine né impianti né canalizzazioni non aveva egli dunque ragione di no per dir la verità non ce ne fossero ma gromme di muffa sí e tante saliva con noi una moltitudine di gente attirata dalla discussione di gran momento che doveva svolgersi quella sera che aveva anche la suocera in casa bravissima donna che gli voleva un mondo di bene e anche il suocero in casa perla d'uomo dotto latinista e mio sviscerato ammiratore signori consiglieri voi conoscete già questo progetto e avete avuto tutto il tempo d'esaminarlo e di studiarlo in ogni sua parte prima di aprire la discussione consentite che io anche a nome dei colleghi della giunta al solo pensiero che quel silvestro crispo potesse vederlo invecchiato e cosí dietro a quei tre ragazzi mal vestiti e con quella moglie grassa e ridicola che strillava di là tutto lampeggiante dei riflessi del sole al tramonto sul mare un po mosso a ogni sollevarsi dei parasoli quei tre benedetti ragazzi che non erano stati mai su un piroscafo parevano impazziti specialmente quando questi preventivi erano fatti sopra progetti di massima e con l'evidente proposito di fare apparir piccola la spesa il carattere impegnativo che aveva l'offerta dell'accollatario fermi restando i dati su i quali l'offerta medesima era fondata e s'univa perfidamente a tutti i parenti che se lo prendevano a godere per lo spettacolo che dava loro con quella sua passione precoce e della gelosia che lo assaliva appena vedeva qualcuno ottenere i sorrisi di lei ah come mi metterei a ridere se potesse parermi uno scherzo ma coi denari dei contribuenti o signori della giunta non è lecito scherzare ed io non rido io m'infiammo anzi che la villa dell'amico mio e l'accoglienza ch'egli mi fece con tutti i suoi e l'ammirazione del suocero e via dicendo mi parvero rose a confronto passò tutto mi sobbarcai a tutto mi sorbii come decottini a digiuno tutti gli spassi e le distrazioni della giornata col pensiero fisso alla dimostrazione che dovevo avere quella sera al municipio della ricchezza e della felicità di milocca di ventidue anni bella come quando di nascosto da lontano per tentarlo tenendo socchiuso l'uscio della sua cameretta lo stesso viso lo stesso corpo saldo svelto formoso solo gli parve che avesse i capelli ritinti dorati il pontile la folla le valige lo scalo la tettoja tutto gli girò attorno avrebbe avventava il rauco fischio formidabile acchiappò gli altri due andò a prendere la moglie e giú a cuccia a cuccia andiamo a dormire ma niní voleva il biscotto l'acqua bicetta carluccio la tromba a dormire a dormire avete dati che per forza il consiglio avrebbe dovuto alterare con varianti e aggiunte ai lavori idraulici con varianti e aggiunte agl'impianti meccanici e ciò sorrisi e davvero l'impeto delle correnti aveva sgrottato tutte le terre e a lui era toccato asciugare e rialzar le campagne corredandole della belletta del grassume prezioso sí davvero oh che piacere gli sorrisi che la cugina aveva quattr'anni piú di lui e che egli ancora studente avrebbe dovuto aspettare per lo meno altri sei anni per farla sua ostinato dopo molte promesse e giuramenti era riuscito a spuntarla non mi faceva grazia nelle sue lettere di nessuno dei tanti palpiti che quella bonifica gli era costata e di nessuno dei tanti mezzi escogitati dei tanti guaj che gli erano diluviati in fondo non desiderava tanto di procurare un piacere a me quanto a se stesso il gusto di farmi restare a bocca aperta mostrandomi ciò che aveva saputo fare con molto coraggio in tanti anni d'infaticabile operosità e anche lí mi spiegò come valga piú saper governare il tino che la botte e com'egli facesse piú colorito il vino e come gli accrescesse forza e corpo mescolandovi certe qualità d'uve scelte spicciolate ammostate da sé senza mai erbe mai foglie di sambuco o di tiglio mai tannino o gesso o catrame e sorrisi anche quando piú morto che vivo rientrai in villa e mi vidi venire incontro la tribù dei marmocchi in processione uno sguardo sotto la tettoja della banchina alla gente venuta ad assistere allo sbarco dei passeggeri faustino sangelli non vide e non capí piú nulla lí su la banchina sotto la tettoja c'era lillí il tozzo omacciotto barbuto s'era infatti levato col sogghigno ancora su le labbra torcendosi sul mento con gesto dispettoso il rosso pelo ricciuto otto ore buone di ferrovia e cinque di vettura ma piano con questa vettura cent'anni fa non dico sarà anche stata non molto vecchia riposati e rigorosi e qui lo zagardi non smettendo mai di tormentarsi sul mento la barbetta rossigna piano piano col suo fare mordace e dispettoso promettimi che non mi domanderai piú nulla fino a questa sera ti farò assistere a una seduta del nostro consiglio comunale appunto questa sera si discuterà una questione di capitalissima importanza l'illuminazione del paese villa tucci era a circa mezz'ora dal paese ma o che la rozza veramente non ne potesse piú o che avesse fiutato la rimessa lí vicina come diceva sacrando il vetturino il fatto è che non volle piú andare avanti nemmeno d'un passo sentirai mi ripeté tucci stringendomi il braccio è formidabile eloquenza mordace irruente sentirai dopo le scoperte mirabili di cui avevano parlato l'ansatti e lo zagardi era piú possibile sostenere l'impianto idro-termo-elettrico proposto dalla giunta che figura avrebbe fatto il paese di milocca illuminato soltanto a luce elettrica non abbia veduto un piú recente sistema d'illuminazione che il municipio di parigi va sperimentando per farne poi l'applicazione generale nella ville lumière no al contrario mi rispose merigo tucci con un sorriso opponendo studiatamente alla mia stizza altrettanta calma ora in quali condizioni o ciechi amministratori in quali condizioni d'inferiorità si troverebbero il municipio e il paese di milocca coi loro miserabili cavalli di forza elettrica anche lui a ridere per fare a sua volta un ultimo dispetto a lei che seguitava a venirgli appresso senz'essersi accorta del marito arrivato con lui ti sei smattinata e adesso a casa sentirai cara sentirai pensava e rideva concluse cosí la dura esperienza in altre città o signori ha purtroppo dimostrato che gl'impianti idro-termo-elettrici sono della massima difficoltà e serbano dolorosissime sorprese e quel boja di vetturino intanto aveva il coraggio di dire che bisognava saperla guidare lasciarla andare col suo verso perché ombrava ombrava e a frustarla ritta gli si levava come una lepre certe volte quella bestiaccia lí io dico il lusol collega ansatti e non iscioglierò inni in gloria della nuova scoperta perché non con gl'inni si fanno le rivoluzioni nel campo della scienza della tecnica e dell'industria ma con calcoli finalmente arrivò la sera ero vivo ancora non avrei saputo dir come ma vivo e potevo avere la famosa dimostrazione che tucci mi aveva promesso andammo insieme al municipio per la seduta del consiglio comunale sotto quella polvere di stelle e si vide si sentí piccolissimo e piccolissimo vide il rivale piccolissima la sua miseria annegarsi nel sentimento che gli s'allargava smisurato della vanità di ma cosí vivo cosí presentemente vivo che quasi non parendogli piú vero in quel momento tutto ciò che lo circondava e pur non potendo negarne a se stesso la realtà e calcoli complicatissimi e astrusissime disquisizioni per cui i capelli del magro pallido segretario mi pareva si ritraessero verso la nuca man mano ch'egli leggeva e che la fronte gli crescesse mostruosamente nella scienza caro mio la felicità nostra è fondata nella scienza piú occhialuta che abbia mai soccorso la povera industre umanità eppure due enormi lacune apparivano già evidentissime nel progetto nessuna somma per le spese generali mentre ognuno comprendeva che non si potevano eseguire lavori cosí grandiosi cosí estesi municipio tucci fermò per la scala un tozzo omacciotto aggrondato barbuto rossigno che evidentemente non voleva esser distratto dai pensieri che lo gonfiavano faustino dio mio guarda niní guarda bicetta gridava al sangelli la moglie che non si moveva per timore del mal di mare prima ancora che il piroscafo si mettesse in movimento nessuno lo salutava solo il colacci gigantesco gli s'accostò per battergli forte la mano su la spalla egli sorrise corse a prender posto sul suo seggio asciugandosi il sudore essendosi la seduta già protratta oltre ogni previsione il fatto è che alla fine del discorso dello zagardi i lumi si abbassarono di tanto che si era quasi al bujo quando sorse per ultimo a parlare il colacci e costringeva quell'uomo a chiudersi in camera con un braciere acceso per asfissiarsi ecco che d'un tratto spariva in lui l'immagine di ciò ch'era stato come un'ombra e un'altra ombra e nelle terre che sono grazie a dio cosí fertili che ci dàn tre raccolti all'anno ora vedrai vieni con me la bella filosofia gli venne meno di nuovo come il piroscafo fu per doppiare monte pellegrino e imboccare il golfo di palermo ora la moglie era diventata coraggiosissima una leonessa e anche i figliuoli tre leoncini volevano andare sul ponte subito subito tu avrai dalle cose stesse che vedrai e sentirai la dimostrazione piú chiara e piú convincente di quanto ti ho detto intanto la ricchezza nostra è nelle meravigliose cascate di chiarenza che ti farò vedere poche parole sarebbero bastate poche parole e qualche cifra e punto per punto il consigliere maganza si mise a criticare il progetto con straordinaria lucidità d'idee e parola acuta incisiva diviso in due vite distanti e contemporanee vere tutt'e due e vane tutte e due nello stesso tempo aveva preso a suo rischio e ventura certi terreni paludosi che ammorbavano quel paese e ne aveva fatto i campi piú ubertosi di tutto il circondario un paradiso cosí seduto si vide a un certo punto sotto gli occhi emergere il pancino che da alcuni anni gli era cresciuto e vide quasi per ischerno ciondolare dalla catena dell'orologio una medaglina d'oro premio volgare d'un misero concorso vinto e non seppi darle torto io dopo cinque ore di compagnia m'ero quasi quasi medesimato con quella bestia non avrei voluto piú andare avanti neanch'io e sorrisi anche al suocero mio ammiratore il quale sissignori era cieco cieco da circa dieci anni e del mio libro non conosceva che qualche paginetta che il genero gli aveva potuto leggere di sera dopo cena della magnifica vista dell'entrata a palermo nossignori non permetto prima aspettate che il vapore si fermi oh dio faustino ma se tutti gli altri passeggeri sono già su va bene e voi state giú ma perché perché voglio cosí e di là quella biondona pallida di cui gli arrivava la voce sgraziata faustino faustino e qua fuggente e ammiccante tra il rimescolío dei passeggeri sopra coperta lillí lillí ma piano con questo correre doveva dirlo la bestia e quella bestia lí non diceva nulla s'ajutava perfino col muso a camminare già tutto grigio e piú ispido e piú cupo di quando tanti e tanti anni addietro lui faustino sangelli allor quasi ragazzo imberbe studentello matricolino di lettere all'università di palermo cadere acchiappatolo si rizzò tutto fremente davanti a lui quasi a petto come se si aspettasse che quello dovesse saltargli al collo per strozzarlo e sonò il campanello mentre il capo usciere gli porgeva la nota dei consiglieri presenti non mancava nessuno il segretario senza aspettar l'ordine aveva preso a leggere il verbale della seduta precedente che doveva essere redatto con la piú scrupolosa diligenza le cose allora con amaro dileggio si persuase a profittar del mare tranquillo e del sonno della moglie e dei figliuoli per farsi una dormitina anche lui fino all'approdo in sicilia a giorno chiaro cosí fece lamentosamente per bicetta per niní per carluccio ma non osava neppure girare un po la testa per vedere dove fossero piano faustino sangelli restò di gelo a quello sguardo d'assoluta indifferenza da che rideva da che baciava vivo con labbra ardenti il tepido piccolo seno bianco di lillí il mare ma che un olio e che strilli che strilli sta zitta pare che ti scànnino oh dio muojo reggimi faustino ah non arrivo non arrivo voglio scendere scendiamo papà e intanto ha il coraggio di compiangermi avrà le sue ragioni su su affrettiamoci o non troveremo piú posto la mastra sala la sala del consiglio rischiarata da altri lumini a cui quelli della scala avevano ben poco da invidiare loro cuccette faustino sangelli tirò su il bavero del pastrano si diede una rincalcata al berretto da viaggio passeggiò un tratto sul ponte riservato alla prima classe guardò i passeggeri di terza buttati come bestie a dormire su la coperta fu cosí forte l'impressione che mi fece quella strada e poi l'aspetto di quel paese squallido nudo in desolato abbandono come dopo un saccheggio o un orrendo cataclisma senza vie senz'acqua senza luce di potenza molto minore che finora sono in uso e con questo tono e con crescente fuoco il consigliere ansatti spiegò al pubblico attonito e affascinato la scoperta del pareva un'aula di pretura delle piú sudice e polverose i banchi dei consiglieri e le poltrone di cuojo erano della piú venerabile antichità ma se ad onta delle mie previsioni dovevo riconoscer lui merigo tucci degno veramente d'ammirazione quel paesettaccio no e poi no perdio ricco felice la rozza piantata lí su i quattro stinchi si pasceva a sua volta d'una tempesta di frustate imperturbabilmente la passione cosí cocente quand'era nascosta contrariata e derisa aveva perduto a un tratto il fervore tutta la poesia ultime raccomandazioni e grida di richiamo tra i passeggeri di terza classe e la gente che s'affollava su lo scalo dell'immacolatella o sulle barchette ballanti attorno al piroscafo in parterza arrivai a milocca a sera chiusa non vidi nulla perché secondo il calendario doveva esserci la luna quella sera la luna non c'era i lampioni a petrolio non erano stati accesi e dunque non ci si vedeva neanche a tirar moccoli oggi come se noi ci trovassimo dieci o venti anni addietro al tempo di galileo ferraris si osa proporre un impianto idro-termo-elettrico a milocca e aveva parlato entusiasticamente del mio straordinario ingegno a suo suocero il quale subito s'era fatto venire il libro di cui quel giornale parlava ebbene confesso che proprio quest'ultima notizia fu quella che mi vinse là ho capito sai la solita retorica la ricchezza e la felicità nella beata ignoranza è vero vuoi dirmi questo città a luce elettrica risposi e lui cupo la compiango sentirà stasera scusi ho fretta e via a balzi per il resto della scala e gli sfolgorava dagli occhi ridenti da cui io sciupato e immalinconito dalle vane brighe della città roso dalle artificiose assidue cure intellettuali mi sentivo commiserato e deriso a un tempo pecorino sí davvero oh che piacere e gli sorrisi anche quando in cantina con un'aria da carlomagno mi mostrò quattro lunghe andane di botti parlò della semplicità meravigliosa delle lampade a lusol nelle quali il calore di combustione dello stoppino e la capillarità bastavano a determinare senz'alcun meccanismo l'ascesa del liquido illuminante non si muove biccotto papà papà quando bevo giú giú berrai giú andiamo oh dio faustino corpo di giusto qua cameriere cameriere tutta la nottata quella delizia lí e fosse stato sa che scena tra poco sarebbe accaduta a casa quand'ella ritornando col bambino vi avrebbe trovato il marito già arrivato il marito che avrebbe indovinato subito la ragione per cui ella non s'era accorta di lui là sulla banchina dello scalo fu per goderne a proposito delle strade di milocca si parlava come niente di londra di parigi di berlino di new york di chicago in quel verbale e saltavan fuori nomi d'illustri scienziati d'ogni nazione neanch'io pensavo chi sa dopo tant'anni come ritroverò merigo tucci già me lo ricordo cosí in nebbia chi sa come si sarà abbrutito a furia di batter la testa contro le dure stupide realtà quotidiane d'una meschina vita provinciale venuta col suo bambino ad accogliere il marito lillí che lo guardava sbalordita con tanto d'occhi piú che sbalordita quasi oppressa di stupore la intravide appena si rifacesse poi nelle grandi giornate del calendario patriottico nelle ricorrenze delle feste nazionali allorché con la camicia rossa scolorita il fazzoletto al collo il cappello a cono sprofondato fin su la nuca per la sicuro la come si chiama la pessima figura fatta da quella nazione che che senza che gridò seccato il bellone sorgendo in piedi e per chi serviranno il vannícoli diceva per i nipotini ma il ciotta avrebbe messo le mani sul fuoco che servivano proprio per lui per il professore stesso aspetta rorò senti cominciò allora sciaramè facendosi coraggio volevo dirti proprio questo dell'onore che gli avevano fatto e di cui egli alla fin fine non si sentiva proprio immeritevole giacché per la patria aveva pure patito e non poco s'era sdebitato ospitando gratis per tanti anni la società conosceva dunque davvero tutti gli orrori della guerra tutto ciò che narrava lo aveva veduto sentito provato c'era stato insomma davvero alla guerra quantunque non vi avesse preso parte attiva ma diceva per i figliuoli se la doveva guardare per quei sette disgraziati la pelle per distrarlo i tortorici si misero a parlargli della mal'annata scarso il frumento scarso l'orzo scarse le fave rorò ogni giorno rassettate le due camerette di sopra indossata una ormai famosa camicetta rossa fiammante scendeva in quella stanza a terreno e sedeva presso la porta a conversare con le vicine lavorando e chi lo tirava di qua e chi di là per dimostrargli che sosteneva una causa indegna e che se ne doveva vergognare vergognare perché difendeva quattro mascalzoni scioperati la scoperta d'un giardinetto unica e dolce cura dello zio aveva suscitato un tripudio frenetico nei sette orfani sconsolati come li chiamava la grassa cognata napoletana alla notizia che garibaldi sarebbe venuto in sicilia per quella festa memorabile s'erano raccolti nel caffè i pochi garibaldini residenti in paese con l'intento di recarsi insieme a palermo a rivedere per l'ultima volta il loro duce glorioso era noto anche a noi da un pezzo che della società dei reduci garibaldini faceva parte un messer tale che non è punto reduce come non fu mai garibaldino come saro e neli tortorici lo avevano lasciato livido enorme irriconoscibile rantolava dalla donde poco dopo usciva con un cartoccio in mano i due scolari sapevano che il professor lamis non aveva da fare neppur le spese a un grillo e non si potevano perciò capacitare della compera di quel cartoccio misterioso tre volte la settimana era anche un bel giovane rosolino la rosa alto smilzo con una lunga barba quadra biondo rossastra e un pajo di baffoni in su che a stirarli bene avrebbe potuto annodarseli come niente dietro la nuca stropicciarsi giurlannu zarú a un nuovo richiamo smise di rantolare si provò ad aprir gli occhi insanguati anneriti pieni di paura aprí la bocca orrenda e gemette com'arso dentro muojo il la rosa ricco e fannullone era orgoglioso di questa sua impresa giovanile se n'era fatta quasi una fissazione e non sapeva piú parlar poi prese a uno a uno gli altri piccini che gli s'erano affollati attorno e glieli spinse di furia fra le gambe e quest'altro e quest'altro e quest'altro e quest'altro bestia bestia bestia lui che se le era ben guadagnate quelle medaglie e non se le era poi potute godere nelle belle feste della patria ecco qua tutto il suo torto non per te cercò d'interromperla sciaramè non per te propriamente figliuola mia e a milazzo dietro quel tralcio di vite un toffo di terra qua sul labbro rorò lo guardava angosciata e sbalordita sentendolo sparlare cosí papà papà che dice si mise senz'altro a scrivere con l'intenzione di riassumere per sommi capi quello studio critico a poco a poco però scrivendo si lasciò vincere dalla tentazione d'incorporarlo tutto quanto di filo nella lezione e perciò cercava di rendere a mano a mano piú umile l'espressione del volto e della voce ma ormai non sapeva piú che altro aggiungere gli pareva d'aver detto abbastanza d'aver difeso del suo meglio quei giovanotti e intanto quelli seguitavano a tacere ti vuoi star zitto sciaramè tuonò a questo punto il bellone dando un gran pugno su la tavola presidenziale non bestemmiare non far confronti oltraggiosi oseresti paragonare l'epopea garibaldina con la pagliacciata della grecia novità scusi si sono messi forse a pagarle la pigione i signori reduci sciaramè fece un sorrisino scemo come se rorò avesse detto una bella a un certo punto il professor lamis tacque e prese un'aria astratta segno questo per i due scolari che il professore voleva esser lasciato solo voi dice rivolto agli uomini che abbacchiavano e c'erano anche loro neli e saro tortorici voi se volete andate anche su con le donne a smallare medaglie lui però non ne aveva avute le aveva avute stefanuccio ma erano come di tutt'e due del resto lui non s'era mai vantato di nulla spinto a parlare aveva sempre detto quel tanto che aveva veduto già acconciata con la sua camicetta rossa fiammante entrò nella camera del patrigno spazientita insomma esce o non esce questa mattina non mi ha fatto neanche rassettare la camera me ne scendo giú ma gli studenti promettendo di far silenzio vollero che l'uscio fosse riaperto pian piano per godersi dalla soglia lo spettacolo di quei loro poveri soprabiti che ascoltavano immobili sgocciolanti neri cosí presto domandò al patrigno col piú bel musino duro della terra che le è accaduto sciaramè guardò prima il la rosa che se ne stava coi gomiti sul piano del tavolino e la testa tra le mani poi disse alla figliastra qualcuno poi volando aveva potuto inoculare il male al zarú in quella stalla mentre il medico parlava cosí il zarú aveva voltato la faccia verso il muro che si facciano gli affari loro ché ai miei ci bado io se questo loro non accomoda se ne vadano che mi faranno un grandissimo piacere io ricevo in casa mia chi mi pare e piace devo renderne conto soltanto a lei per carità se non voleva farlo morire dal terrore di saperlo esposto alla morte ancora cosí ragazzo via via ma il fratellino non aveva voluto saperne e allora anche lui a poco a poco fra gli altri volontarii amilcare bellone il presidente era lombardo di brescia il nardi e il navetta romagnoli e tutti insomma di varie regioni d'italia venuti in sicilia chi per il commercio degli agrumi e chi per quello dello zolfo né c'era da rifarsi con la vendemmia ché tutti i vigneti della contrada erano presi dal male bella consolazione andava dicendo ogni tanto il dottore dimenando la testa i due fidi scolari avevano tutto il tempo di scrivere quasi sotto dettatura il lamis non montava mai in cattedra sedeva umilmente davanti al tavolino sotto ecco vorrei farvi osservare che alla fin fine questi questi quattro giovanotti intanto terminata l'ora dall'aula vicina usciva rumorosamente una frotta di studenti di legge ch'erano forse i proprietarii di quei soprabiti subito c'è stato il figlio però che ha diritto mi sembra di portarla la camicia rossa e di farla portare perciò a tutti coloro che lo seguirono in grecia ecco e dunque ora avrebbe dovuto farla lui la parte del ladro e figurarsi come ci riusciva già non gliela lasciavano nemmeno mettere in prova una volta tanto qualche affaruccio per pagargli la sensería come carità attraversò la stanza terrena e uscí senza dir nulla a rorò che già parlava con una vicina e non si voltò neppure a guardarlo che ci ho i prude il medico lo guardò accigliato poi come se volesse osservarlo meglio lo condusse fuori della stalla saro li seguí perché il vannícoli credeva che il professor lamis quand'egli e il ciotta finita la lezione lo accompagnavano per un lungo tratto di via verso casa si rivolgesse unicamente a lui solo capace d'intenderlo cosí dicendo rosolino la rosa prese con due dita il bavero della giacca di sciaramè e gli diede una scrollatina poi guardandolo negli occhi aggiunse a questa sera per i mandorli si sapeva non raffermano sempre carichi un anno e l'altro no e delle ulive non parlavano la nebbia le aveva imbozzacchite sul crescere ritornato in sicilia dopo la donazione di garibaldi a re vittorio del regno delle due sicilie egli era stato accolto come un eroe insieme col fratellino stefano poi dimenticandosi che sciaramè aveva profferto quella stanza precariamente erano rimasti lí per sempre senza pagar la pigione viva la patria sciaramè e lui sorrideva abbassando gli occhietti calvi quasi mortificato e rispondeva piano come a se stesso viva viva hai letto leggi qua no che che è stato balbettò sciaramè soprappreso con tanta violenza parlava fuor di proposito o piú del necessario su un argomento che non rientrava se non di lontano nella materia che avvenne poi giurlannu zarú attese attese a lungo con un ansia che gl'irritava dentro tutte le viscere udiva parlare là fuori confusamente l'impresa non fu nazionale ma garibaldi scusate garibaldi combatté forse soltanto per l'indipendenza nostra combatté anche in america anche in francia combatté cavaliere dell'umanità che un insolito affollamento e ne lodò in cuor suo i due fidi scolari che evidentemente avevano sparso tra i compagni la voce del particolare impegno con cui il loro vecchio professore avrebbe svolto quella lezione la formidabile lezione del professor bernardino lamis ma il manicheismo o signori il manicheismo in fondo che cosa è ditelo voi belle cose difatti sono anche queste per due fidanzati che se le dicono stringendosi le mani e guardandosi negli occhi sciaramè però dando gratis la stanza aveva il vantaggio di non pagare le tre lirette al mese che pagavano gli altri per l'abbonamento ai giornali per gli urlò il bellone e riprese a passeggiare sciaramè si mise a leggere zitto zitto a un certo punto aggrottò le ciglia poi le spianò sbarrando gli occhi e spalancando la bocca ci si fa una colpa infatti del triste e umiliante esito della guerra greco-turca come se noi a domokòs non avessimo combattuto e vinto lasciando sul campo di battaglia l'eroico fratti e altri generosi tante donne che arrossivano turbate se egli le guardava in un certo modo con quegli occhi chiari vivi vivi gridò il dottore ah nossignore sta morendo tutt'a un tratto non si sa di che nelle terre di montelusa in una stalla e allora sentiamo un po secondo voi che cosa sono io ma un bravo giovinotto siete un buon figliuolo non ve l'ho detto grazie tante squittí rosolino la rosa smarrí scrupolosissimo nel suo officio soleva ogni anno in principio dettare il sommario di tutta la materia d'insegnamento che avrebbe svolto durante il corso e a questo sommario si atteneva che guardate morto rorò rimase allibita con gli occhi sbarrati a mirarlo guardò i vicini accorsi balbettò ah quel sibilo terribile prima del tonfo carponi con le reni aperte dai brividi aveva tentato di allontanarsi là esclamò a questo punto il la rosa protendendo lui adesso le mani e accigliandosi i aspettavo qua il signor dottore sidoro lopiccolo scamiciato spettorato con una barbaccia di almeno dieci giorni su le guance flosce il povero sciaramè non poteva rispondere a tutti sopraffatto investito colse a volo quel che diceva il nardi e gli gridò lindo attillato e sorridente davanti a questo ritratto egli si recava ora ciabattando gli mostrava i denti in un ghigno aggraziato s'inchinava e gli presentava la figliuola malata allungando le braccia là in quell'aula poiché nessuno s'era levato in sua difesa lui si sarebbe vendicato della villania di quel tedescaccio dettando una lezione memorabile che rorò ne avesse non ne aveva mai avuti ma s'era fatta pur troppo questa fama e forse ora se n'avvaleva come d'una ragna a cui nessuno poteva dire che lei avesse posto mano per farvi cascare quel farfallino del la rosa neli il minore dei fratelli non potendone piú si fermò un momento per tirar fiato e rispondere a quelle donne ma saro se lo trascinò via per un braccio e che fa domandarono quelli meravigliati dell'aria stravolta del ciotta questi si pose un dito sulla bocca poi disse piano con gli occhi sbarrati parla solo non solo non ha mai preso parte ad alcun fatto d'armi ma osa per giunta d'indossare una camicia rossa e lo aveva avuto ma ecco non si risolveva ancora ad andarsene la verità era questa che sciaramè quella mattina cercava il coraggio di dire una certa cosa alla figliastra e non lo trovava non prendeva mai nulla in quel caffè neanche un bicchier d'acqua con lo schizzo di fumetto ma il padrone lo sopportava perché spesso gli avventori si spassavano con lui forzandolo a parlare e di calatafimi messa dalla critica ai sette cieli e che su lo stesso argomento tre anni prima bernardino lamis aveva scritto due poderosi volumi di cui il von grobler mostrava di non aver tenuto conto se non solo una volta e di passata ma non gli passava neanche per la mente che potessero esser palle quando proprio lí sul tralcio dietro al quale stava nascosto e perché ma ecco perché giú sai i i socii rorò aggrottò subito le ciglia prima li vendeva lui gli agrumi ch'erano il maggior prodotto del podere diven eva per modo di dire se li lasciava rubare portar via per una manciata di soldi dai sensali ladri lo sfidavano a parlare ancora che dire aggiunse e dunque mi pare che ti pare proruppe allora furibondo il bellone andandogli davanti a petto un tal rosolino la rosa il quale per essere andato in grecia insieme con tre altri giovanotti del paese il betti il gàsperi e il marcolini a combattere nientemeno contro la turchia si credeva garibaldino anche lui se a leggere i giornali là dai reduci fosse venuto qualche altro giovanotto certo non se ne sarebbe curato cosí pensando sciaramè pervenne alla piazza principale del paese e andò a sedere com'era solito davanti a uno dei tavolini del caffè per non perdere di vista quelle orecchie non avvertiva neppure al sole che aveva davanti agli occhi e lasciava l'ombrellaccio aperto foderato di verde appoggiato su perché quantunque la paura fosse stata piú forte di lui non sarebbe mai scappato sapendo che il suo fratellino là era intanto nella mischia e che forse in quel punto ecco gliel'uccidevano già aveva fatto per quella malaugurata pubblicazione del libro del von grobler una prima concessione all'amor proprio offeso entrando quell'anno a parlare quasi senza opportunità dell'eresia catara una rosa sette figliuoli ma pochi dodici ne voleva e a mantenerli si sarebbe ajutato con quel pajo di braccia sole ma buone che dio gli aveva dato nostro cugino disse allora neli voltandosi e alzò una mano in atto di benedire le donne proruppero in esclamazioni di compianto e di orrore una domandò forte uno de suoi tre compagni il gàsperi era stato ferito leggermente a domokòs ed egli se ne vantava quasi la ferita fosse invece toccata a lui e di fregiarsi il petto di ben sette medaglie che non gli appartengono perché furono di suo fratello morto eroicamente a digione detto questo mi sembra superfluo aggiungere altri commenti alla deliberazione ah fidanzato sei sghignò allora il medico fuori di sé e pigliati questa allora gli mise cosí dicendo sulle braccia la figlia malata incignate in grecia linde pulite e senza una macchia sedete sedete siamo qua tutti apro la seduta senza formalità senz'ordine del giorno le liquideremo subito subito con una botta di penna la testa e allora persuaso dagli altri volontarii lasciai in libertà il somarello che poi mi toccò ripagare e e m'accompagnai con loro pum il navetta con la sua gamba di legno gli s'accostò aggrondato lo mirò un pezzo poi si voltò ai compagni e disse cupo basta dire soltanto da quella nazione degenere bravissimo del genere del genere non ci vuol altro approvarono tutti ma sicuro ripeté sciarame dunque sono andato ho combattuto sono ritornato ho prove io badate sciaramè prove prove documenti che parlano chiaro mia ce n'andremo via noi ora stesso fa schiodare subito la tabella dalla porta ma come ma come non mi passò mai per la mente il sospetto che il lume fila osservò timidamente sciaramè e tu lascialo filare signori io ritengo oziosa io ritengo umiliante per noi qualsiasi discussione su un argomento cosí ridicolo muojo no no s'affrettò a dirgli saro angosciato c'è qua il medico l'abbiamo condotto noi lo vedi portatemi al paese per due davvero aveva patito patito in modo da non potersi dire durante la battaglia e dopo ah dopo fors'anche piú rispondi sciaramè aprí le braccia senza ardire di levare il capo poi disse siccome stefanuccio non non se le poté godere in preda a una viva emozione posò il cappello e montò quel giorno insolitamente in cattedra le gracili mani gli tremolavano talmente che stentò non poco a inforcarsi le lenti sulla punta del naso recava in trionfo le sue medaglie garibaldine del sessanta sette medaglie eppure arrancando in fila coi commilitoni nel corteo dietro la bandiera del sodalizio dei reduci sciaramè sembrava un povero cane sperduto guardami sciaramè con faccia cadaverica restringendo le palpebre attorno agli occhi smorti scosse lentamente la testa in segno negativo senza poter parlare posò sul tavolino il giornale e si recò una mano sul cuore non voglio saper questo secondo voi sono o non sono garibaldino siete garibaldino ma sí perché no rispose imbalordito sciaramè non sapendo dove il la rosa volesse andar a parare d r amilcare bellone col giornaletto in mano mentre tutto il paese commentava meravigliato la protesta del gàsperi si precipitò furente nella sede della società ma come a piedi urlò il dottore dieci miglia a piedi voi siete pazzi la mula voglio la mula l'avete portata qualche bestia doveva esser morta in quei dintorni di carbonchio su la carogna buttata in fondo a qualche burrone chi sa quanti insetti s'erano posati cominciò a strillare quella sera dopo aver letta la domanda del la rosa e compagnia ballando dalla bile e agitando la carta sotto il naso dei socii e sghignazzando con tutto il faccione affocato soffocato a un certo punto il zarú scosse il capo rabbiosamente poi alzò la mano prese neli per la nuca e l'attirò a sé ehi commilitone picciotto picciotto lo aveva scosso dal sonno e chiamato tra gli evviva a far parte del nascente sodalizio aspetta poi disse piú col gesto che con la voce si provò a inghiottire ma la lingua gli s'era d'un tratto insugherita non tirava piú fiato il navetta aggiungiamo o signori che la la come si chiama la sciagurata guerra della grecia contro la la come si chiama la turchia non può non deve assolutamente esser presa sul serio fu strappata dal letto e trascinata nell'altra camera alcuni corsero a chiamare il bellone altri rimasero a vegliare il morto quando il presidente della società dei reduci col navetta il nardi e gli altri socii doveva dire appunto alla figliastra di non scendere piú in quella stanza sede della società e di rimanersene invece a lavorare su nella sua cameretta catara riassumendole dai suoi due volumi si sarebbe poi lanciato nella parte polemica avvalendosi dello studio critico che aveva già fatto sul libro del von grobler signor dottore c'è un poverello nostro cugino che sta morendo beato lui sonate a festa le campane che non pareva nemmeno via neli non ebbe neanche il tempo di risentirsene perché alla porta del barbiere s'era affacciata luzza con la madre e mita lumía la povera fidanzata di giurlannu zarú che gridava e piangeva disperata quando rorò che se ne stava seduta presso la porta scorse il patrigno da lontano fece segno a rosolino la rosa di scostarsi e di sedere al tavolino dei giornali strada presto presto per carità pregò il tortorici è tutto nero come un pezzo di fegato gonfio che fa paura per carità disse è vero non non pagano la pigione e che vogliono dunque incalzò fiera rorò che pretendono dettar legge per giunta in casa nostra che lo guardava e restò un po sconcertato vedendo che questi aveva aperto le labbra orrende a un sorriso mostruoso ma invano ed era rimasto lí tra il grandinare delle palle atterrito basito vedendo la morte con gli occhi a ogni tonfo se un giorno non si fosse accorto che la cognata non contenta dello stipendio che a ogni ventisette del mese egli le consegnava intero ajutava dal giardinetto il maggiore dei figliuoli a inerpicarsi fino alla finestra dello studio bernardino lamis professore ordinario di storia delle religioni socchiudendo gli occhi addogliati e come soleva nelle piú gravi occasioni prendendosi il capo inteschiato tra le gracili mani tremolanti e insomma pareva facesse di tutto per nascondere cosí sotto quel braccio levato le medaglie dando a ogni modo a vedere che non gli piaceva farne pompa molti vedendolo passare gli gridavano segnatamente il grasso e sdentato romagnolo navetta ch'era un po sordo e aveva una gamba di legno una specie di stanga su cui il calzone sventolava e che andando dava certi cupi tonfi che incutevano ribrezzo venite qua per leggere i giornali non disturbate nessuno questi giornali però ecco questi giornali caro don rosolino mio non sono miei fossero miei ma tutti figuratevi non essendo socio riceviamo e pubblichiamo egregio signor direttore a nome mio e de miei compagni la rosa betti e marcolini le comunico la deliberazione votata ad unanimità dal sodalizio dei reduci garibaldini lo aveva seguito davvero quel suo fratellino minore a cui aveva fatto da padre lo aveva raggiunto davvero con l'asinello prima di calatafimi e scongiurato a mani giunte di tornarsene indietro a casa in groppa ti avevo pregata di startene su e io le ho risposto che a casa mia cominciò rorò ma sciaramè la interruppe minaccioso alzando il bastoncino e indicandole la scaletta in fondo non gli apparteneva ma ai morti non si sogliono passare sulle lapidi tante bugie peggiori di questa là le medaglie tutt'e sette sul cuore catara piú d'una lezione dunque non avrebbe potuto spenderci non voleva a nessun costo che si dicesse che per bizza o per sfogo il professor lamis dalla guancia lieve lieve essa ora scorreva in due tratti sul mento fino alla scalfittura del rasojo e s'attaccava lí vorace e gli avevano detto ch'era anche lui un veterano garibaldino il vecchio patriota del paese e il bellone acceso dal ricordo dei giovanili entusiasmi e un po anche dal vino gli s'era senz'altro accostato per cui piena di promesse rimaneva la vita che a lui ecco veniva improvvisamente a mancare a un tratto neli lui perché carlandrea sciaramè agiato un tempo aveva perduto a un certo punto il dominio dei venti e delle piogge oh dio dio morto e si buttò sul cadavere poi in ginocchio a piè del letto con la faccia nascosta le mani protese perdono papà mio perdono papà papà perché che male ho fatto perché piange che le è avvenuto va va lasciami disse rantolando sciaramè non è autentica proprio cosí e sa perché perché non essendo ancor nati o essendo ancora in fasce quando giuseppe garibaldi come se finalmente si sentisse pinzato alzò una mano cacciò via la mosca e con le dita cominciò a premersi il mento sul taglietto quando si sentí chiamare rabbiosamente da amilcare bellone sopravvenuto come una bufera sobbalzò e si levò in piedi sotto lo sguardo iroso del presidente della società dei reduci giuseppe garibaldi e basta e basta sí e basta e aggiungiamo sorse allora a dire ma sí non dico per me figuratevi tanto onore e tanto piacere esclamò sciaramè ma gli altri dico i miei compagni era una bella ragazza bruna e florida e la chiamavano la garibaldina ora sciaramè quel giorno e sciaramè ebbe come un brivido lungo la schiena e si strinse piú forte il petto con la mano curvandosi vie più ma le medaglie la camicia rossa rosa col la rosa veramente a pensarci bene gli sembrava difficile punto primo perché rorò era povera tutti quei bravi giovani che stavano ad ascoltarlo religiosamente avrebbero parlato di questa sua lezione avrebbero detto che egli era salito in cattedra quel giorno perché con maggior solennità partisse dall'ateneo di roma la sua sdegnosa risposta quando fu su la soglia del portoncino di casa col suo lungo rotoletto di carta sotto il braccio pioveva a diluvio come fare mancavano appena dieci minuti all'ora fissata per la lezione scattò il bellone si chiamano buffoncelli e basta ne prenderesti forse le difese no rispose subito sciaramè no citando que due volumi in una breve nota per dirne male bernardino lamis n'era rimasto ferito proprio nel cuore letteratura prima e ora purtroppo anche nei sacri e inviolabili dominii della scienza parlava della servilità vigliacca radicata profondamente nell'indole del popolo italiano no ma ecco vorrei farvi osservare come dicevo che alla fin fine hanno hanno combattuto ecco questi quattro giovanotti sono stati al fuoco sí si sono dimostrati bravi coraggiosi e tanto fecero e tanto dissero che costrinsero il povero sciaramè a votar di no con loro due giorni dopo sul giornaletto locale comparve questa protesta del gàsperi il ferito di domokòs riceviamo e trafelati ansanti per far piú presto quando furono sotto il borgo su di qua coraggio s'arrampicarono per la scabra ripa cretosa ajutandosi anche con le mani forza forza e scese la scaletta con una mano appoggiata al muro e l'altra al bastoncino che mandava innanzi poi giú un piede gonfio e poi l'altro soffiando per le nari a ogni scalino la pena e lo stento giunto in prossimità di piazza san pantaleo prendeva quell'aria astratta perché solito prima di imboccare la via del governo vecchio ove abitava d'entrare furtivamente secondo la sua intenzione in una pasticceria una ventina di soprabiti impermeabili stesi qua e là a sgocciolare nella buja aula deserta formavano quel giorno tutto l'uditorio del professor bernardino lamis i tre si fermarono un tratto a guardarlo sgomenti e come trattenuti dall'orrore di quella vista la mula scalpitò sbruffando su l'acciottolato della stalla questo raccontò neli tortorici là dal barbiere il quale a un certo punto distraendosi lo incicciò col rasojo una feritina presso il mento il sole non era ancora riuscito a cuocergli la pelle a inaridirgli il bel biondo dorato dei capelli riccioluti che tante donne gli avrebbero invidiato a chi parlava dunque con tanto fervore il professor bernardino lamis zitto zitto in punta di piedi il ciotta varcò la soglia dell'aula e volse in giro lo sguardo del resto per lui il disturbo era se mai la sera soltanto quando i socii si riunivano a bere qualche fiasco di vino a giocare qualche partitina a briscola a leggere i giornali e a chiacchierar di politica siamo intesi il povero sciaramè rimase in mezzo alla stanza sbalordito a grattarsi la nuca erano rimasti a far parte della società dei reduci poco piú d'una dozzina di veterani nessuno dei quali era nativo del paese rossa sciaramè lo aveva capito anche lui ma sapeva pure che rorò era molto accorta e che il giovanotto era ricco e sventato padrone com'era della materia e col lavoro già pronto sotto mano a una sola fatica sarebbe andato incontro a quella di tenere a freno la penna i aveva chiesto di vederli che male ho fatto sciaramè le si abbandonò fra le braccia assalito da un impeto di singhiozzi rorò lo trascinò fino alla seggiola accanto al letto e lo fece sedere chiamandolo spaventata e mentre studiava o scriveva in piedi com'era solito mangiucchiava o un amaretto o una schiumetta o una bocca di dama se aveva sete acqua dopo un anno di quell'inferno si sentiva ora in paradiso la parola può parere in prima un po dura ma non parrà piú tale quando si consideri che questi signori hanno respinto noi dal sodalizio senza pensare che intanto ne fa parte qualcuno il quale non solo non è mai stato garibaldino giú poi nella bacheca del portinajo aveva trovato un bigliettino del vannícoli che lo pregava di scusarlo presso l'amato professore perché il ciotta né il vannícoli avrebbero mai supposto che in quel cartoccio bernardino lamis si portava a casa tutto il suo pasto giornaliero né speso una parola per rilevare l'indegno trattamento usato dallo scrittore tedesco a uno scrittor paesano piú di due mesi aveva aspettato che qualcuno almeno tra i suoi antichi scolari si fosse mosso a difenderlo per carità scongiurò sciarame non facciamo scandali lascia andar me ti prometto che non ci metterà piú piede credevo che bastasse averlo detto a rorò ci andrò io lascia fare rivide la mosca lí di nuovo eccola ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava ora spesso levava un braccio il sinistro e con la mano tremicchiante o si stirava sotto il mento la floscia giogaja o tentava di pinzarsi i peluzzi ispidi sul labbro rientrato sí il giorno avanti quando s'era buttato lí a dormire aspettando che i cugini finissero di smallare le mandorle del lopes una mosca gli aveva dato fastidio poteva esser questa su e basta debbo dire una parolina qua al signor la rosa a me fece questi come se cascasse dalle nuvole voltandosi e mostrando la bella barba quadra e i baffoni in su i dichiaro pronto a dimostrare coi documenti alla mano quanto asserisco se vi sarò costretto smaschererò anche pubblicamente questo falso garibaldino che ha pure avuto il coraggio di votare con gli altri contro la nostra ammissione il dottore si voltò a guardarlo come se lo volesse mangiar con gli occhi è domenica signorino si scusò neli sorridendo smarrito sono fidanzato e andò a stendersi lungo lungo sul seggiolone a mano a mano leggendo se ne compiacque tanto che per miracolo non si trovò ritto in piedi su quel seggiolone e tutte una dopo i ragazzini signori i ragazzini eccoli qua le nuove camicie rosse a tre lire il metro di ultima fabbrica signori miei il zarú non badava piú al discorso del medico ma godeva che questi parlando assorbisse cosí l'attenzione del cugino da farlo stare immobile come una statua da non fargli avvertire il fastidio di quella mosca lí sulla guancia ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori stropicciandole fra loro come soddisfatta il zarú la scorse e la fissò con gli occhi una mosca gelsi carrubi cipressi olivi serbavano il loro vario verde perenne le corone dei mandorli s'erano già diradate intanto il medico osservava il moribondo era chiaro un caso di carbonchio dite un po non vi ricordate di qualche insetto che v'abbia pinzato rosolino la rosa si spezzò in due per inchinarsi a rorò che già s'avviava per la scaletta borbottando rabbiosa sciaramè aspettò che la figliastra fosse su si volse con un fare umile e sorridente al la rosa e cominciò e aveva infine raffermato con nuovi e inoppugnabili argomenti le proprie opinioni contro quelle discordanti dello storico tedesco meriteresti ch'io ma mi fai pietà tu uscirai ora stesso dal sodalizio uori uori i cacciate di casa mia d'altro canto però amilcare bellone non aveva torto neanche lui questi erano affari di famiglia in cui la società dei reduci non aveva che vedere qualche strillo di calandra o la risata d'una gazza che faceva drizzar le orecchie alla mula del dottore mula mala mula mala si lamentava questi allora l'altro il pallido vannícoli dai biondi capelli irti come fili di stoppia e dall'aria spirante appuntí invece le labbra rese piú dolente che mai lo sguardo dei chiari occhi languidi sforacchiate quand'era al vespro rincasava disfatto e cadente con due lirette in mano sí e no la gente però credeva che di tutte le pene che gli toccava patire un corno un corno gridarono gli altri alzandosi anch essi e se lo misero in mezzo e presero a parlare concitatamente tutti insieme guardare s'era recato in una stalla lí vicino per buttarsi a dormire raccomandando alla ciurma di svegliarlo quando sarebbe venuta l'ora d'andar via il la rosa là sí e adesso te lo accomodo io te lo caccio via io a pedate costretto a bere a quell'ora insolita tropp'oltre la sua sete carlandrea sciaramè s'era lasciata scappare a sua volta la proposta che voi siete lo so un buon giovine caro don rosolino mio rosolino la rosa tornò a spezzarsi in due grazie di cuore uno anzi fu ferito che volete di piú dovevano per forza lasciarci la pelle dio liberi se lui garibaldi non ci fu perché non poteva esserci sfido era morto riempire cioè di quella sua minuta scrittura non piú di cinque o sei facciate di carta protocollo due le aveva già scritte le tre o quattro altre facciate dovevano servire per la parte polemica stette col naso come in punto a annusar qualche odore sgradevole per significare che era compreso della pena che al venerato maestro doveva certo costare la trattazione di quel tema dopo quanto glien'aveva detto privatamente vedendolo quella mattina piú oppresso del solito uno degli avventori gli gridò e su coraggio sciaramè tra pochi giorni sarà la festa dello statuto faremo prendere un po d'aria alla vecchia camicia rossa o non erano i fratelli tortorici quei due là sí neli e saro tortorici oh poveretti e perché correvano cosí già nella via si sparlava di quell'intrighetto del la rosa e di rorò a cui pareva tenesse mano la società e il bellone ch'era di questa e del suo buon nome giustamente geloso non poteva permetterlo aveva indossato sí la camicia rossa del fratello e si era fregiato il petto di medaglie non propriamente sue ma fatto il primo passo come tirarsi piú indietro rorò vedendogli la faccia come di terra e gli occhi infossati e stravolti si mise a chiamare ajuto dalla finestra accorsero costernati ansanti alcuni del vicinato non sapeva bene se contro se stesso o contro rorò o contro i reduci ma qualche cosa bisognava infine che facesse intanto questa uscir fuori un po d'aria all'aria aperta chi sa qualche idea gli sarebbe venuta parendogli che nulla vi fosse di superfluo né un punto né una virgola come rinunziare infatti a certe espressioni d'una arguzia cosí spontanea e di tanta efficacia a certi argomenti cosí calzanti e decisivi gialla ora di stoppie e qua e là chiazzata di nero dai fuochi della debbiatura in fondo si scorgeva il mare d'un aspro azzurro il professor bernardino lamis cosí rigido sempre cosí contegnoso quel giorno gestiva un altro piú piccolo per i giornali e le riviste una scansia rustica a tre palchetti polverosa piena di libri in gran parte intonsi alle pareti un gran ritratto oleografico di garibaldi rorò nel vederselo comparire davanti in quello stato gettò un grido ma egli le fece segno di tacere poi le indicò il cassettone nella camera e le domandò quasi strozzato tu le carte di là al la rosa i vicini non sapevano che pensare perdono perché che era accaduto ma rorò parlava di certe carte di certi documenti che ne sapeva lei mezza la sua biblioteca era andata a finire per pochi soldi sui muricciuoli indignato su le furie quel giorno stesso bernardino lamis con sei ceste di libri superstiti e tre rustiche scansie no mezza giornata dice il lopes te la conto col tuo salario il resto a mezza lira come le donne si levò in piedi quant'era lungo e s'accostò a sciaramè che restò di fronte a lui piccino piccino state state seduto prego caro don osolino i volevo dire ecco va su tu rorò riteniamo che la società dei reduci per dare almeno una qualche soddisfazione a questi giovani e provvedere al suo decoro dovrebbe adesso affrettarsi ad espellere quel socio per ogni riguardo immeritevole di farne parte con gli occhi un po abbagliati dalla luce di fuori per quanto scarsa intravide anche nell'aula numerosi studenti e ne rimase stupito possibile si sforzò a guardar meglio che tanta e tanta fatica gli era costata e dove tanto tesoro di cognizioni era con sommo sforzo racchiuso e tanta arguzia imprigionata un gran crocefisso di cartone una cassa di biancheria tre seggiole un ampio seggiolone di cuojo la scrivania alta e un lavamano se n'era andato ad abitare ma in quel momento il professor lamis non era piú padrone di sé quasi morso dalle vipere del suo stile sentiva di tratto in tratto le reni fènderglisi per lunghi brividi e alzava di punto in punto la voce e gestiva gestiva gli si levano il bellone che s'era ritratto con gli altri in fondo alla camera presso la finestra a confabulare lo chiamò a sé con la mano allegramente sempre lavorare e cantare tutto a regola d'arte non per nulla lo chiamavano liolà il poeta scoppiò una clamorosa irrefrenabile risata il ciotta chiuse lesto lesto l'uscio dell'aula scongiurando di nuovo zitti per carità zitti non gli date questa mortificazione povero vecchio sta parlando dell'eresia catara no che c'entra si provò a replicare sciaramè sai che fui io che volli io offrir loro neli tortorici tornò a sorridere scendendo la scala dietro al fratello aveva vent'anni lui la fidanzata luzza sedici diremo o signori nella ventura lezione dell'eresia catara uno de due studenti il ciotta ciotta li guardò sbigottito sentí gelarsi il sangue vedendo il professore leggere cosí infervorato a quei soprabiti la sua lezione e si ritrasse quasi con paura sedete sedete ma i socii tranne sciaramè gli s'erano stretti attorno per vedere quella carta come se non volessero crederci e lo affollavano di domande tratto saro rientrò di furia nella stalla prese la mula e senza neanche voltarsi a guardarlo uscí gemendo ah neluccio mio ah neluccio mio tutti d'accordo con una botta di penna respingeremo questa incredibile questa inqualificabile questa non so come dire oh fosse la stessa allora sí davvero avrebbero sposato insieme una cupa invidia una sorda gelosia feroce lo avevano preso di quel giovane cugino cosí bello e florido e gli baciai anche le mani a piazza pretorio gliele baciai a palermo dove s'era accampato le mani zitto svergognato non voglio piú sentirti non voglio piú vederti fai schiodare la tabella piú che del caso del cugino zarú quel giorno egli era afflitto in fondo del broncio che gli avrebbe tenuto la sua luzza che da sei giorni sospirava quella domenica per stare un po con lui stavamo lí al sessanta io e stefanuccio il mio fratellino gli avevo fatto da padre a stefanuccio aveva appena quindici anni capisci i scappò di casa quando quando sbarcarono i mille sua madre che si riprometteva grandi cose da lui ch'era il beniamino la colonna lo stendardo della casa sisiné ci volle del bello e del buono per fare intendere a quella poveretta che non poteva andare fino a montelusa a vedere il fidanzato lo avrebbe veduto prima di sera appena lo avrebbero portato su alla meglio via s'abbacchiava da un giorno e mezzo e le mandorle raccolte erano poche le donne proposero di smallarle tutte quella sera stessa lavorando fino a tardi e rimanendo a dormire lí il resto della notte ogni volta dopo la lezione si faceva una giratina per sollievo giú per la piazza del pantheon poi su per quella della minerva attraversava via dei cestari e sboccava sul corso vittorio emanuele alcuni avventori del caffè avevano allora indicato al bellone carlandrea sciaramè che se ne stava al solito appisolato in un cantuccio discosto s'era mangiato inavvertitamente le schiumette che dovevano servirgli per due giorni mortificato trasse fuori la tasca vuota per scuoterne la spinto dalla curiosità il ciotta era finanche entrato un giorno nella pasticceria a domandare che cosa il professore vi comperasse amaretti schiumette e bocche di dama il zarú e con affanno senza potere accostar le labbra oh mamma mia sí ecco c'è qua la mula rispose subito saro che mi diceste questo non sono socio benissimo rispondete ora a me in grecia io ci sono stato sí o no tutti gli errori piú o meno grossolani in cui il von grobler era caduto tutte le parti che costui s'era appropriate della sua opera senza farne menzione nessuno lo sapeva e la morte intanto era lí ancora cosí piccola che si sarebbe appena potuta scorgere se qualcuno ci avesse fatto caso si guardarono un po cosí poi il zarú disse quasi senza volerlo la mosca neli non comprese e chinò l'orecchio che dici la mosca ripeté quello poi non era veramente suo padre e non aveva perciò tanta autorità su lei da proibirle di fare una cosa in cui non solo riteneva che non ci fosse nulla di male ma da cui anzi prevedeva che potesse derivarle un gran bene era stato un vero miracolo se in quella giornata non era morto anche lui sciaramè acquattato in una vigna sentiva di tratto in tratto qua e là certi tonfi strani tra i pampini che pareva avessero in punta invece delle unghie cinque rosee conchigliette lucenti annunziò ai due soli alunni che seguivano con pertinace fedeltà il suo corso a questo punto sciaramè sollevò il mento dal bastoncino e alzò una mano permettete chiese con aria umile i socii si voltarono a guardarlo accigliati e il bellone lo squadrò fosco aveva innanzi a sé due giorni per finir di stendere quella lezione che gli stava tanto a cuore voleva che fosse formidabile ogni parola doveva essere una frecciata per quel tedescaccio von grobler tutta la casa sossopra una rovina cocci di piatti bucce l'immondizia a mucchi sui pavimenti seggiole rotte poltrone sfondate letti non piú rifatti chi sa da quanto tempo avrebbe voluto anzi correre buttarsi nella mischia anche lui e anche lui farsi uccidere se avesse trovato morto stefanuccio ma le gambe le gambe che può fare un povero uomo quando non sia piú padrone delle proprie gambe innanzi quell'esercito strillante accampato sul pianerottolo della scala davanti la porta a cavallo d'innumerevoli fagotti e fagottini era rimasto allibito ho capito disse infoscandosi rorò avevo capito anche prima che lei si mettesse a parlare ma risponda ai signori reduci cosí s'era acceso d'entusiasmo ed era andato poi però alle prime schioppettate no no non aveva desiderato di riavere il somarello abbandonato perché essendogli la sera avanti smucciato un piede nell'uscir di casa aveva ruzzolato la scala s'era slogato un braccio e non poteva perciò con suo sommo dolore assistere alla lezione io prese quindi a balbettare ansimando io ci ci fui io a a calatafimi a a palermo poi a milazzo e in in calabria a a melito poi su il vero il solo come dice la deliberazione si mosse a combattere per la liberazione della patria noi poveretti non potemmo naturalmente con le nostre balie e con le nostre mamme seguir lui che dici che farnetichi le medaglie di chi sono tue o di tuo fratello parla questo voglio sapere sono lasciami dire a marsala lira come le donne dice giurlannu zarú io porto calzoni i paghi la mezza giornata in ragione di venticinque soldi e vado via reduci gliel'ho detto sai a rorò gliel'ho detto questa mattina premise per ammansarlo accostandoglisi troppa bile aveva accumulato in sei mesi troppa indignazione gli avevano cagionato la servilità il silenzio della critica italiana e questo ora ecco era per lui il momento della rivincita a un tratto gli nacque il dubbio che avesse sognato che avesse fatto quel sogno cattivo nella febbre ma nel rivoltarsi verso il muro ed era entrata a prenderglielo poco dopo a una nuova domanda di rorò aveva ancora trovato modo di dirle che gli bisognava un sí un fazzoletto pulito per cui è gemma preziosa qualunque cosa venga d'oltralpe o d'oltremare e pietra falsa e vile tutto ciò che si produce da noi accennava infine agli argomenti piú forti contro il suo avversario da svolgere nella ventura lezione superstiti dall'indegna offesa contenuta nell'inqualificabile deliberazione dei nostri reduci non possiamo perché ci troviamo di fronte a vecchi evidentemente per essere cosí stupido bisognava che costui garibaldi non lo avesse mai veduto nemmeno da lontano io esclamò sciaramè con un balzo non lo vidi io ah se lo vidi ma io si provò a interrompere rosolino la rosa lo so voi siete un buon giovine soggiunse subito sciaramè protendendo le mani fece dolente sciaramè dopo aver letto il titolo e la firma non ve l'avevo detto io va avanti va avanti che fare intanto come muoverne il discorso a rorò era da piú di un'ora tra le spine il povero sciaramè quando rorò stessa venne a offrirgliene il modo solo in quelle due stanzette di via governo vecchio dopo aver imposto alla cognata di non farsi vedere mai piú da lui allora e abbiamo avuto il torto di seguire invece il figlio che pare a giudizio dei sullodati veterani non sia garibaldi anche lui nell'ellade sacra l'aula buja anche nei giorni sereni pareva con quel tempo infernale una catacomba ci si vedeva a mala pena non di meno entrando il professor lamis che non soleva mai alzare il capo ebbe la consolazione d'intravedere in essa cosí di sfuggita ah che sollievo sarebbe stato per lui se questa benedetta figliuola si fosse maritata magari con qualche altro giovine se non proprio col la rosa che è restarono alla vista di sciaramè là sulla seggiola rantolante due piú animosi lo presero per le ascelle e per i piedi e fecero per adagiarlo sul lettuccio ma non lo avevano ancora messo a giacere che e sentendosi amato da tutti per la sua bontà servizievole e il buon umore costante sorrideva finanche all'aria che respirava ed era durato un anno per lui questo supplizio e chi sa quant'altro tempo ancora sarebbe durato sicché dunque davvero bernardino lamis aveva ragione uscito dall'università di sfogarsi quel giorno amaramente coi due suoi fedeli giovani che lo accompagnavano al solito verso casa voi vedete questa è la sede della società dei reduci e io che sono padrone e non sono padrone ho verso i miei compagni verso i socii una una certa responsabilità ecco tu che hai da dire tu il povero sciaramè si smarrí inghiottí protese un'altra volta la mano bruno ciociaretto di guarcino tozzo e solido digrignò i denti con fiera gioja e si diede una violenta fregatina alle mani quando sul campo di battaglia aveva cercato tra i morti e i feriti il fratellino suo ma che gioja poi nel rivederlo sano e salvo e cosí lo aveva seguito anche a palermo fino a gibilrossa dove lo aveva aspettato occhi stradaccia scellerata certi precipizi che al dottor lopiccolo facevano vedere la morte con gli occhi non ostante che saro di qua neli di là reggessero la mula per la capezza in capo a due ore di cammino tutti i discorsi furono esauriti lo stradone correva diritto per un lungo tratto e su lo strato alto di polvere bianchiccia si misero a conversare adesso i quattro zoccoli della mula e gli scarponi imbullettati dei due contadini le labbra nere e orribilmente tumefatte e il rantolo usciva da quelle labbra esasperato come un ringhio tra i capelli ricci da moro una festuca di paglia splendeva nel sole ma era venuto il von grobler con quel suo libraccio su l'eresia catara a guastargli le feste quel giorno appena rincasato bernardino lamis si rimise al lavoro febbrilmente e il ciotta pregustando il piacere che gli sarebbe venuto dall'estro ironico e bilioso del professore tornava a fregarsi le mani mentre il vannícoli afflitto sospirava ci voleva poco a capire che non veniva nella sede dei reduci per leggere i giornali e le riviste ma per farsi vedere lí come uno di casa tra i garibaldini e anche per fare un po all'amore con rorò dalla camicetta rossa e la luna era la faccia tonda della sua luzza che sorrideva e s'oscurava alle vicende ora tristi e ora liete dell'amore giurlannu zarú era rimasto nella stalla che mosca dove chiese neli costernato guardando il medico lí dove ti gratti lo so sicuro disse il zarú neli mostrò al dottore la feritina sul mento bellone lo afferrò per un braccio lo tirò a sé e mettendogli un pugno sotto il naso gli gridò ma se è là chi i banchi nell'aula erano disposti in quattro ordini ad anfiteatro l'aula era buja e il ciotta e il vannícoli all'ultimo ordine uno di qua l'altro di là ai due estremi per aver luce dai due occhi ferrati che si aprivano in alto contadini liolà a un certo punto si diede a canticchiare svogliato a mezza voce smise presto non s'incontrava anima viva con le coperte a brandelli perché i ragazzi si spassavano a far la guerra sui letti a cuscinate bellini una mosca e perché no rispose il medico giurlannu zarú non disse altro si rimise a mirare quella mosca che neli quasi imbalordito dalle parole del medico non cacciava via per seguir lui garibaldi coi volontarii torno a casa non lo trovo allora presi a nolo un somarello lo raggiunsi prima a calatafimi per riportarmelo a casa volontario anche tu e combattesti non non avevo non avevo fucile e avevi invece paura la società dei reduci garibaldini aveva sede nella stanza a pianterreno dell'unica casupola rimasta a sciaramè di tutte le sue proprietà un mese dopo non c'era piú un filo d'erba in quel giardinetto il professor lamis era diventato l'ombra di se stesso no è la verità riprese sciaramè e io per conto mio mi sento onorato grazie di cuore il giornale fu per cadergli di mano lo riprese lo accostò di piú agli occhi come se la vista gli si fosse a un tratto annebbiata il bellone s'era fermato a guardarlo con occhi fulminanti in seguito alla nostra domanda d'ammissione siamo stati respinti signor direttore la nostra camicia rossa per i signori veterani del sodalizio donne soperchieria perché mancava forse per gli uomini di lavorare e di guadagnarsi la giornata intera non pioveva né piovve difatti per tutta la giornata né la notte proprietà egli abitava su con la figliastra in due camerette a cui si accedeva per una scaletta da quella stanza terrena su la porta era una tabella ove a grosse lettere rosse era scritto poiché gli scarponi imbullettati dio sacrato scivolavano appena s'affacciarono paonazzi sulla ripa le donne affollate e vocianti intorno alla fontanella all'uscita del paese si voltarono tutte a guardare no fece col capo il zarú insetto domandò saro il medico spiegò come poteva a quei due ignoranti il male a quindici anni ragazzino che poteva fare cuore mio ma lui mi minacciò che si sarebbe fatto saltar la la testa dice con quel vecchio fucile piú alto di lui che gli avevano dato se io lo costringevo a tornare indietro e guaj a te se osi piú gabellarti da garibaldino e il bellone s'avviò di furia verso la porta prima d'uscire si voltò a gridargli di nuovo svergognato e dell'entrata di garibaldi a palermo e di milazzo e del volturno sciaramè ne parlava con accorata tristezza tentennando il capo e socchiudendo gli occhietti calvi e gli occhi gonfi e cisposi s'aggirava per le stanze strascicando le ciabatte e reggendo su le braccia una povera malatuccia ingiallita pelle e ossa di circa nove anni spalle mammalucco disse e te ne accorgi adesso lo so da tanto tempo io bello mio e s'avviò curvo scotendo il capo appoggiato al bastoncino non solamente questo peccatuccio di gola ma tante e tant'altre cose potevano essere perdonate a quell'uomo che per la scienza s'era ridotto con quelle spalle aggobbate le braccia conserte e attendeva fremente una protesta una smentita una spiegazione che ne dici alza il capo guardami e dopo una serie di mal'annate aveva dovuto vendere il poderetto e poi la casa e a sessantotto anni adattarsi a fare il sensale d'agrumi il la rosa con una gambata fu a posto aprí sottosopra una rivista e s'immerse nella lettura e rorò non sentiva in quel silenzio il consenso sentiva anzi che con esso i compagni quasi lo sfidavano a proseguire per veder dove arrivasse la sua dabbenaggine o la sua sfrontatezza oppure per assaltarlo a qualche parola non ben misurata nell'aula il silenzio era perfetto e il professor lamis svolto il rotolo di carta prese a leggere con voce alta e vibrante di cui egli stesso restò meravigliato e imbattutosi in carlandrea sciaramè che s'avviava triste e ignaro al caffè della piazza lo prese per il petto e lo buttò a sedere su una seggiola schiaffandogli con l'altra mano in faccia il giornale accolse quei due contadini come un cane idrofobo che volete parlò saro tortorici ancora affannato con la berretta in mano questa riduzione gli costò un cosí intenso sforzo intellettuale che non avvertí nemmeno alla grandine ai lampi ai tuoni d'un violentissimo uragano che s'era improvvisamente rovesciato su roma giunse all'università in uno stato compassionevole zuppo da capo a piedi lasciò l'ombrello nella bacheca del portinajo si scosse un po la pioggia di dosso pestando i piedi s'asciugò la faccia e salí ma no è la verità vi dico onoratissimo caro don rosolino che veniate qua per per leggere i giornali però ecco io qua sono padrone e non sono padrone perché una volta lo aveva sorpreso per via nel mentre che si cacciava una mano in tasca per trarne fuori una di quelle schiumette e doveva già averne un'altra in bocca di sicuro e rivolto alla figliastra con gli occhi spenti le domandò i li hai mostrati tu al la rosa rorò non poté in prima rispondere poi sconcertata e sgomenta disse dall'alto si scorgeva tutta la vasta campagna a pianure e convalli coltivata a biade a oliveti dica un po forse lei non si fida piú di me io sí io sí figliuola mia e dunque basta cosí non ho altro da dirle fino a questo punto sciaramè poté parlare meravigliato lui stesso che lo lasciassero dire ma pur timoroso e a mano a mano vieppiú costernato del silenzio con cui erano accolte sue parole le carte che carte disse rorò accorrendo a sostenerlo tutta sconvolta le mie i documenti di di mio fratello la società era sorta tanti e tanti anni fa d'improvviso una sera per iniziativa del bellone si doveva festeggiare a palermo il centenario dei vespri siciliani leggi leggi gli gridò di nuovo il bellone serrando le pugna per frenare la rabbia e si mise a far le volte del leone per la stanza il povero sciaramè cercò con le mani mal ferme le lenti poi perché la chiamavano la garibaldina e i signori la rosa invece per il figliuolo sventato cercavano una ragazza assennata senza fumi patriottici intanto pregandola signor direttore di pubblicare integralmente nel suo periodico questa mia protesta ho l'onore di dirmi suo il dottore si tirò un passo indietro e proruppe inferocito a montelusa c'erano dal paese sette miglia buone di strada e che strada la quale gli aveva impedito di rispondere a voce al saluto che lui gli aveva rivolto ebbene e se mai che c'è di male debolezze dalla finestra di rorò s'allungava graziosamente su quella tabella una rappa vagabonda di gelsomini nella stanza un tavolone coperto da un tappeto verde per la presidenza e il consiglio non potendo per la scala aveva pensato per un momento di scappare buttandosi dalla finestra le quattro stanzette della sua modesta dimora erano state invase silenzio nessuno non si resse piú sul gomito ricadde a giacere e si mise per un pezzo come a grufare per non sentire il silenzio della campagna che lo atterriva polemica prima d'accingervisi volle rileggere la bozza del suo studio critico sul libro del von grobler la trasse fuori dal cassetto della scrivania vi soffiò su per cacciar via la polvere con le lenti già su la punta del naso reclinando indietro il capo increspando la fronte e stendendo le pàlpebre per potere vedere attraverso le lenti insellate su la punta del naso dalle cui narici uscivano due cespuglietti di ispidi peli grigi liberamente cresciuti c'era una mosca lí sul muro che pareva immobile ma a guardarla bene ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava ora non ne avevamo mai fatto parola per carità di patria né ce ne saremmo mai occupati se ora l'atto inconsulto della suddetta società non avesse giustamente provocato la protesta del signor gàsperi e degli altri giovani valorosi che combatterono in grecia va bene ora i signori veterani non permettono che io venga qua a leggere i giornali perché non sono socio è vero l'avete detto voi stesso il professore non li vedeva mai durante la lezione udiva soltanto il raspío delle loro penne frettolose aspettato piú morto che vivo parecchi giorni un'eternità a palermo stefanuccio per il coraggio dimostrato era stato ascritto alla legione dei carabinieri genovesi che doveva poi essere decimata nella battaglia campale di milazzo e altri e altri ancora gliene venivano scrivendo piú lucidi piú convincenti a cui non era del pari possibile rinunziare che moriva solo seppure era vivo ancora solo difatti lo trovarono nella stallaccia intanfata steso sul murello e per guadagnarsela quella sensería doveva correre povero vecchio un'intera giornata infermiccio com'era gracile malato di cuore con quei piedi gonfi imbarcati in certe scarpacce di panno ora capirà egregio signor direttore che noi non possiamo difendere come vorremmo il duce nostro la nobile idealità che ci spinse ad accorrere all'appello i nostri compagni d'arme caduti e i superstiti prima dell'alba saro si era recato a svegliarlo e lo aveva trovato lí gonfio e nero con un febbrone da cavallo gli voltò le spalle fece per andarsene ma tornò indietro si riprese la malatuccia e gridò ai due andate via la mula vengo subito le aveva risposto dapprima con una faccetta morbida ingenua il bastone cerco e rorò ma lí non vede all'angolo del canterano nessuno supponeva che il povero sciaramè tra la figliastra e il bellone fosse come tra l'incudine e il martello il presidente bresciano non ammetteva repliche il ciotta che non poteva ancora riprender fiato dall'emozione stese le braccia e si piantò davanti all'uscio per impedire il passo per carità non entrate c'è dentro il professor lamis rossa sciaramè fece scattare in aria una mano in un gesto che voleva dire che aveva altro per il capo stava per posare il mento su le mani appoggiate al pomo del bastoncino quando fu alla mattina del terzo giorno che doveva dettar la lezione bernardino lamis si trovò davanti sulla scrivania ben quindici facciate fitte fitte invece di sei si smarrí riprese il bellone scrollandolo furiosamente di chi sono tue o di tuo fratello rispondi chi è stato nessuno dio gridò neli da lontano voltarono corsero alla piazzetta ov'era la casa del medico condotto gli tremolava su la nuca una rada zazzeretta argentea che gli accavallava di qua e di là gli orecchi e seguitava barba davanti su le gote e sotto il mento a collana se le pose sulla punta del naso ma non sapeva che cosa dovesse leggere in quel giornale il bellone gli s'appressò glielo strappò di mano e apertolo gl'indicò nella seconda pagina la protesta qua qua leggi qua voglio vederli concluse minacciosamente il la rosa io so che ho diritto di far parte di questa società piú di qualche altro e all'occorrenza sciaramè potrei dimostrarlo avete capito su fino a a napoli e poi al volturno ma come ci fosti le prove le prove i documenti come ci fosti aspetta io con con stefanuccio avevo il somarello notare che il professor lamis non aveva voluto prender moglie per non esser distratto in alcun modo dagli studii quando senz'alcun preavviso s'era veduto innanzi naso e delle labbra che suscitavano a mano a mano piú sguajate le risa degli ascoltatori il solo sciaramè se ne stava serio serio ad ascoltare col mento appoggiato al pomo del bastoncino e gli occhi fissi al lume a petrolio ma sicuro che ci siete stato chi può metterlo in dubbio benissimo e la camicia rossa l'ho portata sí o no come come fece sciaramè sgranando gli occhi voi socio qua e perché no domandò rosolino la rosa aggrottando piú fieramente le ciglia non ne saremmo forse degni secondo voi e io che gli ho difesi io solo ingrati io ci fui lo accompagnai quindici anni aveva e il somarello alle prime schioppettate le gambe le gambe per due patii la moglie in un fondo di letto da undici mesi sei figliuoli per casa oltre a quella che teneva in braccio ch'era la maggiore laceri sudici permettete almeno che io mi astenga scongiurò sciaramè a mani giunte no con noi con noi gridarono inflessibili i socii uno di minor dimensione di mazzini uno ancor piú piccolo di carlo cattaneo e poi una stampa commemorativa della morte dell'eroe dei due mondi fra nastri lumi e bandiere disposti sul marciapiede lí seduto ogni giorno aspettava che qualcuno lo chiamasse per qualche commissione aspettando mangiato dalle mosche e dalla noja due anni addietro gli era piombata addosso da napoli la famiglia d'un suo fratello morto colà improvvisamente la cognata furia d'inferno con sette figliuoli il maggiore dei quali aveva appena undici anni via come andare a guastar quella ragna proprio adesso per far piacere ai signori reduci che non pagavano neppure la pigione e in che consisteva alla fin fine tutto il male per amilcare bellone io sí coraggio piangi non piangere giurlà non piangere è nulla e gli posò una mano sul petto che sussultava dai singhiozzi che non potevano rompergli dalla gola ora se i primi albigesi a detta del nostro illustre storico tedesco signor hans von grobler non al von grobler soltanto ma a tutta quanta la germania leggeva cosí da circa tre quarti d'ora sempre piú acceso e vibrante svergognato rimasto solo sciaramè provò a levarsi in piedi ma le gambe non lo reggevano piú il cuore malato gli tempestava in petto aggrappandosi con le mani al tavolino alla sedia alla parete si trascinò su rifece le scale per munirsi d'ombrello e si avviò sotto quell'acqua riparando alla meglio il rotoletto di carta la sua formidabile lezione no no piuttosto morire che lasciarlo seguisti dunque tuo fratello sí sempre e parlava loro della spudorata ciarlataneria che dal campo della politica era passata a sgambettare in quello della letteratura in un'ora dio lavora non vorrei figliuoli che le mandorle mi rimanessero per terra sotto la pioggia e aveva comandato alle donne che stavano a raccogliere di andar su nel magazzino a smallare e difatti il vannícoli sapeva che da circa sei mesi era uscita in germania halle a s una mastodontica monografia di hans von grobler su corro subito a prenderla s'affrettò a rispondere il tortorici me la faccio prestare e io allora disse neli il minore nel frattempo scappo a farmi la barba braccia sisiné eccoti qua perché cosí sisiné lo chiamava per vezzeggiarlo sua madre allora si nutriva con poco masticando molto votava quel famoso cartoccio nelle due ampie tasche dei calzoni metà qua metà là magari sospirava tra sé e sé sciaramé pensando che veramente pareva già avviluppato bene il farfallino per il momento la nuova società avrebbe potuto aver sede nella stanza a terreno nel suo casalino i reduci avevano subito accettato dove la paglia rimasta era bagnata dall'umido come se veramente fosse piovuto liolà canta e lui neli s'era messo a cantare all'improvviso la luna entrava e usciva di tra un fitto intrico di nuvolette bianche e nere poiché tutti i contadini di domenica erano su al paese chi per la messa chi per le spese chi per sollievo forse laggiú a montelusa non era rimasto nessuno accanto a giurlannu zarú ma poteva in coscienza esimersi da quella carità di cristiano povero giurlannu era fidanzato anche lui che guajo cosí all'improvviso abbacchiava le mandorle laggiú nella tenuta del lopes a montelusa la vide a un tratto spiccare il volo e si voltò a seguirla con gli occhi ecco era andata a posarsi sulla guancia di neli ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori stropicciandole fra loro come soddisfatta del resto non ne aveva bisogno non s'era portato nemmeno il letto dormiva con uno scialletto su le spalle avvoltolato in una coperta di lana entro il seggiolone non cucinava seguace a modo suo della teoria del giurlannu zarú pronto dice ma la giornata mi corre col mio salario di venticinque soldi e non avrebbe mai pensato di entrare a far parte della società se quella maledetta sera lí non ve lo avessero quasi costretto cacciato in mezzo per forza ma il nardi l'altro romagnolo volle parlare e disse che stimava necessario e imprescindibile dichiarare una volta per sempre che per garibaldini dovevano considerarsi quelli soltanto che avevano seguito garibaldi non se n'andò rimase ad aspettare fino a sera i cugini che s'erano contentati di smallare a mezza lira con le donne a un certo punto però stanco di stare in ozio a guardare solo intatto in una stanza ch'era stata salottino un ritratto fotografico ingrandito appeso alla parete il ritratto di lui del signor dottore sidoro lopiccolo quand'era ancora giovincello laureato di fresco e chi sa quanto tempo ancora se la sarebbe tenuta a giudicare dalla risposta punto garbata che il lamis a una sua sollecitazione aveva ricevuto dal direttore gli aveva detto seccato il vannícoli mentre da lontano seguiva con lo sguardo languido il vecchio professore il quale se ne andava pian piano molle molle strusciando le scarpe dunque era vero ed ecco lo abbandonavano lí come un cane provò a rizzarsi su un gomito chiamò due volte saro saro per risalire al paese la mattina dopo levandosi al bujo cosí fecero il lopes portò fave cotte e due fiaschi di vino a mezzanotte finito di smallare si buttarono tutti uomini e donne a dormire al sereno poi tuttoché secondo il suo modo di vedere non gli fosse parso ben fatto s'era difeso da sé notando in una lunga e minuziosa rassegna condita di fine ironia le mandava ora per mezzo d'un bidello dell'università puntualmente ogni mese lo stipendio di cui tratteneva soltanto lo stretto necessario per sé perché amilcare bellone presidente dei reduci s'era lamentato con lui non propriamente di quest'abitudine di rorò ch'era infine la padrona di casa ma perché con la scusa di venire a leggere i giornali vi entrava quasi ogni mattina un giovinastro mosca poteva essere stata quella o un'altra chi sa perché ora sentendo parlare il medico gli pareva di ricordarsi fratello balbettò sciaramè appressandosi al cassettone apri fammi vedere rorò aprí il cassetto sciaramè cacciò una mano con le dita artigliate sul fascetto dei documenti logori ingialliti legati con lo spago il bellone si liberò della ressa con una bracciata andò a prender posto al tavolino della presidenza sonò il campanello e si mise a leggere la domanda dei giovani con mille smorfie e giocolamenti degli occhi ma anche in braccio giurlà ti ci porto io disse neli accorrendo e chinandosi su lui non t'avvilire giurlannu zarú si voltò alla voce di neli dalla finestra ferrata presso la mangiatoja entrava il sole a percuotergli la faccia che non pareva piú umana il naso nel gonfiore sparito te le sei portate a spasso tu compí la frase il bellone oh miserabile impostore e hai osato di gabbare cosí la nostra buona fede meriteresti ch'io ti sputassi in faccia dice ma sciaramè con gli occhi senza sguardo sbarrati una mano sul cuore il volto scontraffatto non la sentiva piú vedeva lontano nel tempo non aveva potuto farne a meno e s'era segretamente scusato pensando che avrebbe cosí rappresentato il suo povero fratellino in quelle feste nazionali il suo povero stefanuccio morto a digione non lo trovava perché aveva di lei la stessa suggezione che aveva già avuto della moglie morta da circa sette anni di crepacuore sosteneva rorò per la imbecillità di lui la sera concesse per tagliar corto rorò la sera padronissimi giacché lei ebbe la felicissima idea d'ospitarli qua impetuoso e urlone s'avventava contro chiunque ardisse contraddirlo i ragazzini oh i ragazzini ricordava gli episodii pietosi i morti i feriti senz'alcuna esaltazione e senza mai vantarsi allorché lo studente ciotta che nel venire all'università era stato sorpreso da un piú forte rovescio d'acqua e s'era riparato in un portone s'affacciò quasi impaurito all'uscio dell'aula essendo in ritardo aveva sperato che il professor lamis con quel tempo da lupi non sarebbe venuto a far lezione il bellone sghignò poi senza lasciargli il braccio gli domandò vuoi sapere che cosa sei sciaramè sorrise amaramente stringendosi nelle spalle con l'estro della bile avrebbe scritto in due giorni su quell'argomento due altri volumi piú poderosi dei primi doveva invece restringersi a una piana lettura di poco piú di allora saro tortorici si accostò al moribondo e lo chiamò amorosamente giurlà giurlà c'è il dottore questa sua difesa però per la troppa lunghezza e per lo scarso interesse che avrebbe potuto destare nella maggioranza dei lettori era stata rifiutata da due riviste una terza se la teneva da piú d'un mese le sue lezioni egli soleva scriverle dalla prima parola fino all'ultima in fogli di carta protocollo di minutissimo carattere poi all'università le leggeva con voce lenta e grave nel fatto che il la rosa aveva portato in grecia la camicia rossa dispetto e gelosia la camicia rossa addosso a quel giovanotto pareva a quel benedett'uomo un vero e proprio sacrilegio e lo faceva infuriare come un toro si strinse nelle spalle e confermò il pensiero di quei vicini brontolando lascia ora è morto gli fecero un bellissimo funerale ti libereremo da un moscone che insidia all'onore della tua casa e tu devi votare con noi intendi la domanda deve essere respinta all'unanimità perdio vota con noi vota con noi meglio sopravvenne saro sbraitando che il medico era già a cavallo e non voleva piú aspettare neli si tirò luzza in disparte e la pregò che avesse pazienza sarebbe ritornato prima di sera e le avrebbe raccontato tante belle cose e rorò piú rossa in volto della sua camicetta voltò le spalle e se ne scese giú con un diavolo per capello sciaramè diede un'ingollatina poi rimase in mezzo alla camera a stirarsi il labbro e a battere le pàlpebre stizzito e piú s'era addolorato e indignato della critica italiana che elogiando anch'essa a occhi chiusi il libro tedesco non aveva minimamente ricordato i due volumi anteriori di lui ebbene vado or ora a trovare i miei tre compagni reduci di domokòs e tutt'e quattro d'accordo questa sera stessa presenteremo una domanda d'ammissione alla società o che le epopee le vere epopee come la garibaldina potevano avere aggiunte appendici di ridicolo di ridicolo s'era coperta la grecia erano venuti i nuovi garibaldini avevano litigato coi vecchi e lui c'era andato di mezzo lui che li aveva difesi solo contro tutti ah ingrati lo avevano ucciso sicché alla fine quelli che lo avevano spinto a parlare per goderselo restavano afflitti invece a considerare come l'antico fervore di quel vecchietto fosse caduto e si fosse spento nella miseria dei tristi anni sopravvissuti non aveva voluto prendere neanche una serva a mezzo servizio temendo che si mettesse d'accordo con la cognata reduce incalzò questi allora sono anche reduce perché non sono morto e sono ritornato stesso s'aggirava per lo studio come uno che non stia piú in cervello tenendosi pur nondimeno la testa tra le mani quasi per non farsela portar via anche materialmente da quegli strilli da quei pianti da quel pandemonio imperversante dalla mattina alla sera e so io quel che mi ci vuole ogni notte a prender sonno con tutte le loro chiacchiere e le canzonacce che cantano ubriachi ma basta ora pretenderebbero che io bisognava dunque assolutamente nelle poche ore che gli restavano ridurre a otto a nove facciate al massimo le quindici che aveva scritte avrebbe prima esposto con succinta chiarezza l'origine la ragione l'essenza l'importanza storica e le conseguenze dell'eresia catara chiuso prudentemente a chiave per fargli rubare i libri belli grossi neh gennarie belli grossi e nuovi fosco e combattuto carlandrea sciaramè sul suo lettuccio era parato con la camicia rossa e le sette medaglie sul petto i vicini vestendo il povero vecchio avevano creduto bene di fargli indossare per l'ultima volta l'abito delle sue feste la proposta del bellone di fondare lí per lí un sodalizio di reduci che potesse figurare con una bandiera propria nel gran corteo ch'era nel programma di quelle feste era stata accolta con fervore poteva egli in coscienza troncare la probabilità d'un matrimonio vantaggioso per la figliastra egli era vecchio e povero tra breve dunque come sarebbe rimasta quella ragazza se non riusciva a procurarsi un marito vorace giurlannu zarú stette a mirarla un pezzo intento assorto poi tra l'affanno catarroso domandò con una voce da caverna una mosca può essere che che tu ecco sí dico non potresti dico non ti piacerebbe lavorare quassù in camera tua piuttosto che giú neli andò a legar la mula alla mangiatoja presso alla quale sul muro era come l'ombra di un'altra bestia l'orma dell'asino che abitava in quella stalla e vi s'era stampato a forza di stropicciarsi a quali note sarebbe salito allorché finita la parte espositiva per cui non era acconcio quel tono di voce si sarebbe lanciato nella polemica insieme noi dovevamo sposare e insieme sposeremo non dubitare disse neli levandogli la mano che gli s'era avvinghiata alla nuca la mattina avanti sabato il tempo s'era messo all'acqua ma non pareva ci fosse pericolo di pioggia imminente verso mezzogiorno però il lopes dice l'omero vossignoria non abbia paura ci siamo qua noi lo esortavano i fratelli tortorici paura veramente il dottore non avrebbe dovuto averne vergògnati vergògnati perché so bene io la ragione della tua difesa di questi quattro buffoni ma noi sappi prendendo stasera questa decisione faremo un gran bene anche a te lo guatò con quegli occhi insanguati come se in prima non lo riconoscesse poi mosse un braccio e lo prese per la cintola tu bello tu che pareva gli volessero scivolare e fossero tenute su penosamente dal collo lungo proteso come sotto un giogo tra il cappello e la nuca la calvizie del professor lamis si scopriva come una mezza luna la chiesetta cioè di santa lucia come la piú umile e la piú fuorimano per chi se ne volesse andare quasi di nascosto senza mortorio cirlinciò insistette ma alla fine si dovette arrendere alla volontà della vedova non se ne curi però basterà si sappia che lei l'ha letta nel salotto intellettuale della venanzi ne parleranno i giornali il che al giorno d'oggi vuol dire tutto le pianete coi ricami e le brusche d'oro e i càmici e le stole le mitrie i manipoli tutti odorosi d'incenso e di cera lo persuase poi dolcemente a confessare alla mamma di esser venuto in chiesa quella mattina per il richiamo della sua campana santa ma per quanto poi si sforzasse di fare il cattivo e di mostrarsi corrivo a riavere il suo non solo non gli veniva mai fatto ma ogni volta alla fine era una giunta al danno perché impietosendosi alle finte lagrime dei debitori maltrattati non diceva confessarsi non diceva comunicarsi la santa messa almeno la domenica dio benedetto e tentato al solito dal diavolaccio che gli andava sempre avanti e dietro come l'ombra del suo stesso corpo cercava d'entrar nelle grazie del signor greli chi sa il de marchis forse avrebbe potuto intravedere in quella situazione drammatica un caso simile al suo e avrebbe prestato attenzione fino all'ultimo e il lamanna seguitava a leggere con molto calore conflitto lesse i personaggi lesse la descrizione della scena e volse una rapida occhiata al de marchis questi se ne stava ancora con le ciglia corrugate e pareva attentissimo mentre nel salotto della venanzi ferveva la conversazione in varie lingue su i piú disparati argomenti vittorino lamanna pensava alle due notizie che la padrona di casa gli aveva date appena entrato l'una buona l'altra cattiva poi nella tenebra si avvisò a mala pena quel lumicino davanti all'altare lontano a poco a poco quel barlume si allargò si diffuse tenuissimo intorno lui cirlinciò piangendo annuiva e in prova narrò alla vedova l'ultima visita del compare alla bottega lo so lo so gli disse donna giacomina ah quanto se ne afflisse povero lizio mio le vostre parole compare gli rimasero confitte nel cuore come tante spade il povero vecchio si recò subito la grossa mano tremante ove la moglie imperiosamente con gli occhi gl'indicava e la guardò quasi impaurito con un sorriso scemo sulle labbra caro a tutti per il suo buon umore non pure da cirlinciò ch'era molto facile ma dai piú scaltri mercanti del paese riusciva sempre a ottenere quanto gli bisognasse ed era indebitato fino agli occhi e sempre abbruciato di denari e che anzi il marito non avrebbe neppur voluto l'accompagnamento funebre e che infine aveva indicato la chiesa ove da morto voleva passare l'ultima notte secondo per via tanta gente pareva si divertisse a fermarlo è morto lizio gallo sapete e non vedete che piango tutti in paese ne facevano le lodi e ne commiseravano la fine immatura pur sorridendo mestamente al ricordo delle sue tante baggianate marchesa eccole il nostro vittorino lamanna futura gloria del teatro nazionale per carità disse vittorino lamanna arrossendo inchinandosi e sorridendo la madre allora s'adirò fieramente via e mi lascia lí quel mausoleo addormentato ah è un po troppo mi pare dov'è andata mah sospirò la figlia ha detto che ritornerà tra poco tutte le polizzine poi la domenica erano raccolte arrotolate in un'urna di cristallo il padre beneficiale fioríca vi affondava una mano e col volto atteggiato di tedio e di disgusto disse seguitando che non gli reggeva piú l'animo a vivere cosí d'espedienti e ch'era troppo il supplizio che gli davano i raffacci aperti o le mute guardatacce dei suoi creditori cirlinciò abbassò subito gli occhi e mise un sospiro serva ma guiduccio insisteva scosso da un brivido a ogni rintocco della campana che seguitava a chiamar sommessa nella notte e per l'angusta viuzza ancora invasa dalle tenebre notturne abbrividendo si stringeva alla vecchia serva e arrivato alla piazzetta della chiesa si fece subito dopo pallido pallido aggrottò le ciglia sugli occhioni intorbidati cominciò a tremar tutto convulso nascose il volto tra le braccia e guizzando per divincolarsi dalla ressa delle donne che volevano baciarlo per congratularsi scappò via dalla chiesa si accostò lentamente a una mensola per tuffar la faccia in un gran mazzo di rose poi ritraendola sospirò povero vecchio scese pian piano a gran fatica la scala appoggiato al cameriere com'era bella com'era fina e ora peccato o sarebbe andata a finire sul capo a un becchino o sottoterra inutilmente col compare la venanzi a questo ingenuo sospiro scoppiò a ridere proprio di cuore non temete non temete gli disse poi procureremo di tenerlo sveglio ma già vedrete che non ce ne sarà bisogno l'arte vostra farà da sé il miracolo e forse non avrebbe ancora capito se da tutte le casette attorno non fossero accorse le vicine a strappar da terra la scema con parole e atti cosí chiari che il padre fioríca sbiancato trasecolato tremante se n'era fuggito facendosi la croce a due mani gli occhi di cirlinciò cominciarono a intravedere a stento in confuso qualche cosa e allora cauto trattenendo il fiato si provò a uscire dal nascondiglio i molti creditori chiudevano gli occhi sospirando e alzavano la mano per rimettergli il debito cirlinciò trovò donna giacomina inconsolabile quattro torcetti ardevano agli angoli del letto su cui il compare giaceva coperto da un lenzuolo eccolo là che passa non fingere di non vederlo salutalo salutalo tu per primo un bell'inchino con dignitosa umiltà il padre fioríca ubbidiva subito al suggerimento del diavolo in un mondo cosí fatto poteva mai figurarsi il padre beneficiale fioríca che il diavolo vi potesse entrare da qualche parte e il diavolo invece vi entrava a suo piacere ogni qual volta gliene veniva il desiderio di soppiatto e piangendo la vedova narrò al compare com'era avvenuta la disgrazia a tradimento diceva ma già volendola dire da parecchio tempo lizio mio non pareva piú lui ecco che doveva cedere a cavar di tasca la tabacchiera e il grosso fazzoletto di cotone a fiorami conseguenza il sermoncino interrotto da un'infilata di almeno quaranta sternuti e arrabbiate e strepitose soffiate di naso che facevano ridere tutta la chiesina calcolo sbagliato e ora poverina vuol cavare dalla gloria a cui s'è sacrificata tutte quelle magre soddisfazioni che può si trascina il marito dappertutto per miracolo non si appende al collo le innumerevoli decorazioni di lui nazionali e forestiere il vecchio però del suo grande compiacimento per i trionfi di guglielmo marconi della sua vivissima simpatia per casimiro luna e anche della sua paterna benevolenza per vittorino lamanna giovane commediografo di belle speranze cerco la via per uscire da questi guaj e vedo che l'unica per me sarebbe di morire lo so morire masticò cirlinciò c'è bisogno di morire tanto la berretta dovete levarvela in presenza del governatore casimiro luna seguitava a parlare ma a un certo punto seguendo lo sguardo degli altri e vedendo anche lui il de marchis immerso nel sonno atteggiò il volto di tal commiserazione che a piú d'uno scappò irresistibilmente un breve riso subito soffocato ansava il grand'uomo tozzo e corpulento dal testone calvo sotto la cui cute liscia giallastra spiccava la trama delle vene turgide la moglie coi capelli fulvi pomposamente acconciati lo sorreggeva diritta tronfia prevedeva che tra breve tutti gli sguardi si sarebbero rivolti con simpatia al giornalista effimero elegantissimo e che nessuno piú avrebbe badato a lui ma quanto all'accompagnamento disse licenziandosi siate pur certa che tutto il paese oggi sarà dietro al povero compare e non s'ingannò arrivò dal salotto attraverso la vetrata un fragoroso scoppio di risa caro caro quel luna sentite trova modo di far ridere anche parlando di una scoperta scientifica il povero padre fioríca smarrito sbalordito chino sulla poverina senza nemmeno tentare di ritirar la mano le chiedeva che fuoco marastella che fuoco figliuola mia e ciascuno desiderava ardentemente che quella madonnina gli toccasse in sorte tuttavia non poche donne ammirando il fervore con cui guiduccio pregava davanti a tutti avrebbero voluto che la madonnina anziché a qualcuna di loro sortisse a lui dunque né questa né quelli concluse cirlinciò duro lizio gallo si levò pian piano da sedere sospirando e va bene avete ragione riuscí finalmente a tirarsi su guardò flora le accarezzò una guancia sei un po sciupatina le disse bellina mia che cos'è facciamo forse forse ora s'ajuta un po con la chimica ah è stato un vero peccato sacrificare alla gloria di quel vecchio tanta bellezza calcolo sbagliato il vecchio glorioso se ne sta lí come vedete abbandonato dalla vita dimenticato dalla morte alessandro de marchis che era pure un celebre fisico i cui libri senza dubbio quel giovine inventore italiano aveva dovuto studiare e consultare alessandro de marchis s'era messo a dormire col testone reclinato sul petto vittorino lamanna fu tra i primi ad accorgersene e si sentí gelare il fatto è che da quel giorno in poi la voce di quella campana lo chiamò ogni mattina alla chiesa per la prima messa di nascosto udendo quella voce balzava dal letto e correva in cerca della vecchia serva di casa perché lo conducesse con sé e se papà non volesse gli diceva la serva ma contemporaneamente altri due che si erano nascosti nella chiesetta con lo stesso intento s'avanzarono cheti e chinati come lui e con le mani protese verso il feretro ciascuno senza accorgersi la chiesina modesta dedicata a san pietro di fronte e di qua la canonica con tre finestrette riparate da tendine di mussola inamidate che intravedendosi di là dai vetri lasciavano indovinare il candore e la quiete delle stanze piene di silenzio e di sole la de marchis infocata in volto contenendo a stento il dispetto accorse presso il marito gli si parò davanti vicinissima e gli disse piano ma con voce vibrata alessandro abbottonati vergogna si mise in vettura e poco dopo si addormentò anche lí senza il piú lontano sospetto che la sera nelle note mondane tutti i giornali piú in vista avrebbero parlato di lui e a pregarla che gli concedesse di ritornarci infine lo invitò sempre col permesso della mamma alla canonica a vedere i fiori del giardinetto le vignette colorate dei libri e i santini e a sentire qualche suo raccontino gli pareva di vederselo ancora lí nella bottega nell'atto di tentennare amaramente il capo ah ah ah e corse alla casa del morto per condolersi con la vedova donna giacomina tutto poteva aspettarsi il povero cirlinciò tranne che lizio gallo dopo due giorni dovesse davvero morire si mise a piangere come un vitello dal rimorso ripensando ah alle ultime parole del compare ah e venite da me riprese cirlinciò col volto avvampato di stizza scusatemi compare gnornò non ve la do non ve la posso dare ma io non dico dare ve la pagherò avete i denari i avrò niente allora quando li avrete si recarono nel salotto e stettero un po a contemplare con una certa pena mista di ribrezzo quel glorioso dormente in cui ogni luce d'intelletto era estinta da un pezzo lo scossero pian piano poi piú forte il quale aveva conosciuto il berrettajo che le vendeva zimbello di tutta girgenti allora perché dei tanti anni passati in quel commercio pare non avesse saputo ricavare altro guadagno che il nomignolo di cirlinciò che in sicilia per chi volesse saperlo è il nome di un uccello sciocco poco dopo mentre casimiro luna riferiva brillantemente il suo colloquio col giovine inventore italiano sulla famosa scoperta un'altra impressione piú penosa della prima dovettero provare i convenuti nel salotto della venanzi guardando il vecchio glorioso non riuscendo piú a contenere l'interna esaltazione gli buttava le braccia al collo e gli si stringeva al petto fremente ne provava tale gaudio e insieme tale sgomento che si sentiva quasi schiantar l'anima e piangendo e premendo le mani sulle terga del bimbo esclamava ma quel giorno si presentò con un'altr'aria male compare sbuffò lasciandosi cadere su una seggiola i sento stanco ecco stanco e nauseato tremava di commozione per la grazia che dio gli concedeva di bearsi di quel meraviglioso fiorire della fede in quella candida anima infantile e quando sul piú bello di quei racconti guiduccio gli parve perfino che prendendo quasi a materia il rumore dei passi dei portantini quel dondolio ripetesse forte a tutti senza posa è stato gabbato è stato gabbato quanti siamo porco paese sbuffò allora lizio gallo buttando all'aria la coltre e levandosi in piedi per una berrettaccia di padova quanti siete tre quattro e voi compare e fors'anche derisa dal padre e dalle sorelle ed ecco allora in che modo il diavolo trasse partito da questi e tant'altri piccoli segni che sfuggivano all'accorgimento del padre fioríca nel sentiva cosí pensando un profondo disgusto anche di sé vestito e pettinato alla moda e si vergognava d'esser venuto a cercare la lode la protezione l'ajuto di quella gente che non gli badava perché domandò stordito cirlinciò con questi stracci non mi vedete per l'abito forse potrei rimediare mio cognato che ha su per giú la mia stessa statura se n'è fatto uno nuovo da pochi giorni e me lo presterebbe ma la berretta ha un testone cosí stentò non poco alessandro de marchis a comprendere che la moglie lo aveva abbandonato lí se vuole gli disse la venanzi lo farò accompagnare fino a casa domani morrà è già quasi morto lo guardi vittorino lamanna pallido alterato si voltò per dirgli sgarbatamente che si stesse zitto ma incontrò lo sguardo della venanzi che gli fece un cenno levandosi e uscendo dal salotto il padre beneficiale fioríca aveva in cuore da anni la spina di questa famiglia che si teneva lontana dalla santa chiesa non già perché fosse veramente nemica della fede ma la peggio di tutte fu quando questo diavolo maledetto s'insinuò nel cuore d'una certa marastella ch'era una poverina svanita di cervello bambina di una scatola di giocattoli di quelle con gli alberetti incoronati di trucioli e col dischetto di legno incollato sotto al tronco perché si reggano in piedi e le casette a dadi e la chiesina col campanile e ogni cosa non se ne poteva accorgere anche perché bisogna aggiungere neppure il diavolo con lui sapeva esser cattivo si spassava soltanto a farlo cadere in piccole tentazioni che non rifiniva piú d'esclamare piangendo a goccioloni grossi cosí dalla tenerezza e picchiandosi il petto con tutte e due le mani ah maria com'è bello bocca di miele occhi di sole cuore mio come parla e come guarda finita la messa fece segno alla vecchia di condurre il bimbo in sagrestia e lí se lo prese in braccio lo baciò in fronte e sui capelli gli mostrò a uno a uno tutti gli arredi e i paramenti sacri non si può piú neanche da morti esser lasciati in pace al giorno d'oggi in questo porco paese speravo di farmi rimettere i debiti ma sí quanti siete tre quattro dieci venti avreste la forza di tenere il segreto no e dunque facciamola finita due di qua due di là sorreggevano per le stanghe di fissare gli occhi lagrimosi su quella sua fiammante berretta di padova che il morto teneva in capo e che spenzolava e dondolava fuori della testata del cataletto la berretta che il compare non gli aveva pagata già forse vedendomi qua e guardando questa berretta tutti ridono di me sotto i baffi morso da questo sospetto lanciò due occhiatacce oblique ai vicini sicuro di legger loro negli occhi il temuto dileggio poi si rivolse con rabbioso rammarico alla berretta dondolante allora per la prima volta guiduccio greli entrò nella chiesina di san pietro veramente il padre beneficiale fioríca avrebbe desiderato che madrina della campana fosse la signora greli o almeno una delle figliuole la maggiore che aveva circa al piú al piú scoperte non gli cagionavano altro danno che un po di beffe da parte dei suoi fedeli parrocchiani e dei colleghi e superiori una volta per dirne una questo maledettissimo diavolo indusse una vecchia dama della parrocchia andata a roma per le feste giubilari un signore arguto calvo di cui non ricordava piú il nome ma che gli ricordava invece quello di tutti gli altri lí presenti dicendo male di ciascuno chi vuole caro signore che capisca un'acca della sua commedia tra tutta questa gente qui lanciò di nuovo qualche occhiata intorno e s'accorse che molti procedendo seguivano quel dondolar cadenzato che a lui cagionava tante smanie anzi un vero supplizio a quei tre gridi urlò anche lui spaventato chi è là e istintivamente si ridistese sul cataletto tirandosi di nuovo addosso la coltre compare gemette una voce soffocata dall'angoscia chi è la signora greli per far cessare l'orgasmo del figlio ordinò che subito la madonnina fosse rimandata indietro alla chiesa e d'allora in poi il padre beneficiale fioríca non vide piú guiduccio greli era accaduto questo che dei dieci soldi che la mamma gli dava ogni domenica nove guiduccio li aveva già dati al solito ai ragazzi poveri della parrocchia perché fossero iscritti anche loro al sorteggio su un pizzichetto su facciamola vedere la bella tabacchiera per soddisfazione della dama che te l'ha regalata e che sta a guardarti un pizzichetto la perdita di guiduccio state a sentire guiduccio era un ragazzo di nove anni unico figliuolo maschio della piú cospicua famiglia della parrocchia la famiglia greli ma la signora alba s'era già levata e aveva schiuso la bussola per rientrare in salotto con la figlia quando di lí a poco questa con una tazza di tè in una mano e nell'altra il bricco del latte pregò la signora inglese che sedeva accanto al de marchis di scuoterlo per un braccio si chiamava veramente don marcuccio la vela e aveva bottega sulla strada maestra prima della discesa di san francesco don marcuccio la vela sapeva di quel suo nomignolo e se ne stizziva molto questi accorse poco dopo in mutande e camicia con la lanterna in mano tutto stravolto lizio gallo lo agguantò per il petto va a ripigliarmi subito la berretta pezzo di ladro mezz'ora dopo nel salotto della venanzi non cera piú nessuno tranne il vecchio che dormiva sul seggiolone col capo rovesciato sul petto le labbra flosce da cui pendeva sul panciotto un filo di bava a portare di là al padre beneficiale fioríca una bella tabacchiera d'osso con l'immagine del santo padre dipinta a smalto sul coperchio ebbene si crederebbe cangiasse d'un tratto l'abbaío festoso in acuti guaiti tutti i parrocchiani raccolti per la festa davanti alla chiesa si levarono in tumulto furibondi contro il per compensarli dei maltrattamenti oltre la berretta ci perdeva qualche pezzo di dodici tarí porto sottomano s'era ormai radicata in tutti l'idea che non avesse in fondo ragione di lagnarsi di niente questi due casi e maggiormente il primo ch'era il piú probabile cominciarono a esagitarlo cosí che senza quasi volerlo si diede a pensare se ci fosse modo di riavere quella berretta la povera cristina evidentemente contò che sí il sacrifizio della sua bellezza alla gloria non sarebbe durato tanto e che la luce di questa gloria avrebbe poi illuminato meglio la sua bellezza diavolo s'inchinava sorridente ma il signor greli accigliato rispondeva appena appena con brusca durezza a quell'inchino e a quel sorriso e il diavolo si sa ne gongolava ora la madonnina era condotta in processione tra canti e suoni di tamburi alla casa del sorteggiato s'immaginava il padre fioríca l'esultanza di guiduccio per alcuni giorni egli s'ostinava a correre ora dietro a questo ora dietro a quello per riavere almeno tra tante il costo di una sola niente e giurava e spergiurava di non voler piú dare a credenza neanche a gesù cristo se n'avesse bisogno ma ci ricascava sempre lizio gallo sorrise mestamente e disse caro compare se voi mi date tre tarí lo sapete io me li mangio e berretta non me ne compro dunque datemi la berretta la cattiva che casimiro luna il brillante giornalista luna reduce da londra ove si era recato a intervistare un giovine scienziato italiano che aveva fatto or ora una grande scoperta scientifica ne avrebbe parlato nella radunanza prima che l intervista fosse pubblicata sul giornale della sera e fu vera grazia di dio se al padre beneficiale fioríca accorso tutto sconvolto e coi paramenti sacri ancora in dosso riuscí d'impedire con la sua autorità che la violenza dei suoi fedeli indignati prorompesse e s'abbattesse sulla casa del greli a un certo punto non potendone piú saltò giú dal letto e cosí come si trovava in maniche di camicia e mutande corse su in terrazza armato di fucile e sissignori commise il sacrilegio di sparare contro le sante campane della chiesa entrò in quel momento flora la bellissima figliuola della venanzi a chiamare la madre casimiro luna aveva finito d'esporre la sua intervista ed era scappato via e piú di tutti naturalmente lo desiderava il padre beneficiale fioríca le polizzine della riffa costavano un soldo l'una il sagrestano aveva l'incarico della vendita durante la settimana e su ogni polizzina segnava il nome e tanti conigli che rasenti ai muri spiavano raccolti e tremanti e gallinelle ingorde e rissose e porchetti sempre un po angustiati si sa e quasi irritati dalla soverchia grassezza è la prima volta gli fece notare dolente e con calma il gallo è la prima volta che vengo da voi per una padovana ma io ho giurato lo sapete ho giurato ho giurato gabbato no perdio no anche a costo di passare l'intera nottata nascosto nella chiesetta di santa lucia egli doveva doveva riavere quella berretta ch'era sua madre e figlia nel salottino accanto parlavano della pessima figura fatta dal lamanna e mangiucchiavano intanto qualche violetta inzuccherata oh esclamò a un tratto la madre quella lí non torna bisogna svegliare il vecchio tanto che se ne faceva piú il compare morto era nuova fiammante ed egli avrebbe potuto rimetterla senz'altro dentro lo scaffale poiché perdio non si trattava soltanto di mantenere un proposito deliberato e quasi quasi era scontento della generosità del fanciullo il quale potendo prendere dieci polizze con la mezza lira che ogni domenica gli dava la mamma si contentava d'una sola per non avere alcun vantaggio sugli altri ragazzi a cui anzi lui stesso con gli altri nove soldi comperava le polizzine cirlinciò allora con impeto di commozione si profferse per le spese d'una pompa funebre ma donna giacomina lo ringraziò gli disse esser quella l'espressa volontà del marito e che lei voleva rispettarla lo chiamavano tutti per nome cosí di qua e di là ed egli aveva un sorriso e una parola graziosa per ciascuno accennò di ghermire una rosa dal seno d'una signora e poi egli stesso fece un gesto di stupore e d'indignazione per la sua temerità e la signora ne rise felicissima sicuro d'essere scambiato per un buon uomo o una buona donna o anche spesso per un innocuo oggetto qualsiasi anzi si può dire che il padre beneficiale fioríca stava tutto il santo giorno in compagnia del diavolo e non se n'accorgeva l'industria dei forestieri idea sbagliata caro signore perché venne per fortuna la signora alba venanzi a liberarlo da quel tormento era entrata nel salotto la marchesa landriani a cui la venanzi lo voleva presentare e si lasciava vincere a poco a poco dal malumore al quale senza bisogno pareva facesse da mantice un certo signore che la venanzi gli aveva messo alle costole ah ecco sí bravo non ricordavo bene leggo tanto leggo tanto che poi mi trovo imbarazzata sí sí appunto bravo bravo e lo guardò con le lenti chiare e col sorriso freddo rassegato ancora sulle labbra la buona che alla lettura della sua commedia avrebbe assistito quel giorno alessandro de marchis il vecchio venerando che tanta luce di pensiero aveva diffuso nel mondo co suoi libri di scienza e di filosofia e che giustamente ora la patria considerava come una delle sue piú fulgide glorie ma come balbettò cirlinciò appressandosi tutto tremante non siete morto morto vorrei esserlo per non vedere la vostra spilorceria gli gridò il gallo indignato sul muso e pure voi sospirate compare vi vedo soggiunse il gallo tentennando il capo ma avete ragione non posso piú accostarmi a un amico lo so i sfuggono tutti arrestò a tempo li placò rendendosi mallevadore che il signor greli avrebbe donato una campana nuova alla chiesa e che un'altra e piú solenne festa si sarebbe fatta per il battesimo di essa finito non vide l'ora di trovarsi solo in casa per lacerare in mille minutissimi pezzi quel suo atto unico ch'era stato per lui strumento d'indicibile tortura uscire cirlinciò allora al solito pentito lo acchiappò per un braccio e gli disse all orecchio i do tre giorni di tempo per il pagamento ma non lo dite a nessuno fra tre giorni badate avrebbe potuto notare santo dio una cert'ombra che di tratto in tratto passava sul volto del fanciullo e gli faceva corrugare un po le ciglia sarebbe stato uno scandalo se tutti conoscendo la santa illibatezza del padre beneficiale e l'innocenza della povera scema non ne avessero riso ma un giorno marastella vedendo uscire il padre beneficiale dalla chiesa a un tratto però tre gridi di terrore echeggiarono nella chiesetta buja lizio gallo credendosi solo ormai s'era levato a sedere sul cataletto imprecando al sagrestano e tastandosi la testa nuda pizzichetto e dàlli e dàlli con tanta insistenza che alla fine il padre beneficiale fioríca il quale non aveva mai preso tabacco e aveva cominciato a prenderlo molto timidamente dal giorno che aveva avuto quel regalo quando fu l'ultima domenica venuto il momento solenne del sorteggio appena lo vide salire all'altare ove accanto all'urna di cristallo stava la madonnina di cera si sentí fendere le reni da un lungo brivido di tenerezza e dovette far violenza a se stesso per resistere alla tentazione di scendere dall'altare a carezzare quel volto d'angelo e quelle manine congiunte scientifica speriamo che si svegli sospirò poi alludendo al de marchis chi sa come deve soffrirne quella povera cristina cristina domandò accigliato vittorino lamanna la moglie spiegò la venanzi non l'avete veduta è tanto bella si alzò anche lui poco dopo e la seguí nel salottino accanto la trovò che accendeva una sigaretta traendo con voluttà le prime boccate di fumo fumate fumate lamanna fumate anche voi gli disse presentandogli una scatola di sigarette non ne potevo piú se non fumo muojo avrebbe voluto consigliare a uno di questi di ripiegare sul capo al morto la berretta e porvi sopra la coltre per fermarla ma sí non ci mancherebbe altro rifletteva poi che io proprio io vi richiamassi l'attenzione della gente vittorino lamanna che già si disponeva alla lettura accolse in sé la lusinga che la sua commedia avrebbe veramente incatenato l'attenzione del vecchio come la venanzi gli aveva lasciato sperare e lesse a voce alta il titolo mano rimestava un po tra il silenzio ansioso di tutti i fedeli inginocchiati ne estraeva una la mostrava la svolgeva e attraverso le lenti insellate sulla punta del naso ne leggeva il nome né d'adirarsi con nessuno giacché se da un canto era vero che gli uomini lo avevano sempre gabbato era innegabile dall'altro che dio in compenso lo aveva sempre ajutato poi entrò in sagrestia a prender l'olio per rifornire un lampadino votivo davanti a un altare nel silenzio della chiesa quei passi strascicati rintronarono cupamente e che si portavano allora cioè a dire nei primi cinquant'anni del secolo scorso anche in sicilia non dalla gente di campagna che usava di quelle a calza di filo e con la nappina in punta ma dai cittadini anche mezzi signori se è vera la storia che mi fu raccontata da un vecchio parente spade cirlinciò pareva una fontana e piú mi piange il cuore seguitò la vedova che ora me lo vedrò portar via sul cataletto dei poveri sotto uno straccio nero d'olio il lampadino quegli si accostò pian piano al feretro si chinò poi senza volerlo volse in giro uno sguardo e prima di ritirarsi nella sua cameruccia sopra la sagrestia a dormire sorrideva con la bocca sdentata senza baffi né barba ed emetteva tra l'ànsito che gli davano la pinguedine e la vecchiaja come un grugnito e guardava con gli occhi quasi spenti scialbi acquosi della solenne vacuità dell'interno sacro nel bujo cirlinciò ebbe in prima tale sgomento che fu lí lí per farsi avanti e pregare il sagrestano che lo facesse andar via ma riuscí a trattenersi eh già esclamò il gallo bella figura ci farei per istrada con l'abito nuovo e la berretta vecchia ma dite piuttosto che non volete darmela e si mosse per uscire ora andando il mortorio per la strada che conduce alla chiesetta di santa lucia avvenne a cirlinciò il quale si trovava proprio in testa dietro al cataletto che quattro ma perché lei la chiesa a giudizio del signor greli ch'era stato garibaldino carabiniere genovese nella campagna del e ferito a un braccio nella battaglia di milazzo oh figlio mio e che vorrà dio da te ma sí il diavolo stava intanto in agguato dietro il seggiolone su cui il padre beneficiale fioríca sedeva con guiduccio sulle ginocchia e il padre beneficiale fioríca al solito non se n'accorgeva rimase però grato poi in cuor suo al signor greli di non aver voluto condiscendere a quel suo desiderio vedendo il miracolo che il battesimo della campana operò nell'anima di quel fanciullo vittorino lamanna divenuto nervosissimo avrebbe voluto gridarle ma lo lasci dormire perdio cosí quelli che non sapevano del continuo sonno del vecchio avrebbero potuto attribuirne la causa alla relazione del luna e non alla prossima lettura della sua commedia cominciò a pestare i piedi a contorcersi tra le braccia della madre e delle sorelle e a gridare non è vero non è vero non la voglio mandatela via non è vero non la voglio alzava gli occhi al campanile e allo sgomento misterioso che gliene veniva non meno misterioso rispondeva il conforto che appena entrato nella chiesa gli veniva dai ceri placidi accesi sull'altare nella frescura dell'ombra solenne insaporata d'incenso il lamanna si raffermò in quella lusinga e cominciò a leggere la prima scena tutto rianimato s'era proposto di rappresentare un conflitto d'anime diceva lui un vecchio benefattore ancor valido aveva sposato la sua beneficata conosco disse molle molle i ajuti a rammentare dove ho letto di recente roba sua mah fece il lamanna compiaciuto cercando nella memoria non saprei e citò una o due riviste dove aveva di recente stampato qualche cosa colpí delle tre quella di destra la piú squillante occhio di antico carabiniere genovese ma povera campanella sembrò una cagnolina che colta a tradimento da un sasso mentre faceva rumorosamente le feste al padrone nel mese di maggio dedicato alla vergine nella chiesetta di san pietro dopo la predica e la recita del rosario dopo impartita la benedizione e cantate a coro al suono dell'organo le canzoncine in lode di maria si confuse s'impappinò perdette il tono il colore la misura e con un gran ronzío negli orecchi in preda a una esasperazione crescente di punto in punto strascinò miseramente la lettura del suo lavoro fino alla fine fu un supplizio per lui e per gli altri che parve durasse un secolo a un tratto però dagli occhi degli ascoltatori comprese che il vecchio s'era rimesso a dormire non ebbe il coraggio di guardare per accertarsene cercò invece gli occhi del gabrini e li incontrò subito appuntati su lui taglienti di ironia ma subito un vivissimo imbarazzo si diffuse nel salotto tutti gli occhi appena guardavano al grand'uomo si voltavano altrove schivandosi a vicenda fu forse per l'esaltazione della festa o forse per la simpatia che gli testimoniarono tutti i fedeli della parrocchia o piuttosto la voce ch'egli per primo trasse da quella campana benedetta salito su in cima al campanile nel luminoso azzurro del cielo quella lí diceva poco dopo all'orecchio del lamanna il signore calvo che evidentemente lo perseguitava quella lí una talpa caro signore non conosce neppure l'o e non di meno va ripetendo che conosce tutti che ha letto roba di tutti vita vita domandò tuttavia a se stesso e che vita è mai quella ch'egli vive una continua stomachevole finzione non uno sguardo non un gesto non una parola sinceri non è più un uomo è una caricatura ambulante e bisogna ridursi a quel modo per aver fortuna oggi raccontino guiduccio andò ogni giorno alla canonica avido dei racconti della storia sacra e il padre beneficiale fioríca vedendosi davanti spalancati e intenti quegli occhioni fervidi nel visetto pallido e ardito il vecchio se ne vendica dorme cosí dappertutto sapete dorme dorme ed è già molto che non ronfi vittorino lamanna sentí cascarsi le braccia via via e rifugiandosi in casa si buttò tra le braccia della madre e proruppe in un pianto frenetico poco dopo udendo per la viuzza il rullo del tamburo e il coro dei divoti che gli portavano in casa la madonnina sono capace di levarvela dal capo per istrada appena vi vedo passare sono porco io se mi ci metto aprí lo scaffale e ne trasse una bellissima berretta di padova ma anche di non venir meno a un giuramento fatto ecco a un giuramento a un giuramento cosí quando il mortorio giunse ch'era già sera chiusa alla chiesetta fuorimano dove lo scaccino aveva preparato i due cavalletti su cui il misero feretro doveva esser deposto flora senza arrossire alzò una spalla e sorrise che dice mai senatore male riprese allora il de marchis a diciannove anni bisogna fare all'amore e credi pure che non c'è niente di meglio bellina mia salí non visto con alcuni monellacci al campanile della chiesina di san pietro e lí dàlli a sonare dàlli a sonare tutte le campane con una furia cosí dispettosa che il signor greli il quale era d'indole focosa e facilmente si lasciava prendere tentazione cercò piú volte il povero cirlinciò di distrarne lo sguardo ma poco dopo gli occhi tornavano a guardarla attirati da quel dondolio che seguiva il passo cadenzato dei portantini don lizio gridò quello e fu per cadere in deliquio il gallo lo sostenne in piedi scrollandolo furiosamente la berretta ti dico sporcaccione e vieni ad aprirmi la porta non faccio piú il morto gente assisteva alla benedizione del cadavere andò a nascondersi quatto quatto dietro un confessionale come la chiesa fu sgombra lo scaccino con la lanterna in mano si recò a chiudere il portone zitto zitto gli si mise dietro le spalle e sissignori gli suggerí di leggere nella polizzina estratta il nome di guiduccio greli allo scoppio d'esultanza di tutti i divoti guiduccio però diventato in prima di bragia nel recarsi alla sagrestia con l'ultimo soldino rimastogli per sé era stato avvicinato da un ragazzetto tutto arruffato e scalzo il quale da tre settimane ammalato non aveva potuto prender parte alla festa e al sorteggio delle madonnine precedenti se dall'urna fosse sortito il suo nome e vedendolo lí davanti all'altare inginocchiato rimestando nell'urna avrebbe voluto che per un miracolo le sue dita indovinassero la polizzina che ne conteneva il nome i piantò lí allocchiti intontiti come tre ceppi d'incudine e andò a tempestare di calci e di pugni la porta della sagrestia ohé ohé mascalzone sagrestano e la fece innamorare coram populo del padre beneficiale fioríca che aveva già circa sessant'anni e i capelli bianchi come la neve la poverina vedendolo in chiesa o sull'altare durante l'ufficio divino o sul pulpito durante la predica lo avrà detto anche a lei scusi non è vero non ci creda per carità una talpa di prima forza le dico entrò in quel momento casimiro luna destato alessandro de marchis guardò flora con gli occhi stralunati ah sí guglielmo guglielmo marconi no scusi senatore disse flora con un sorriso col latte o senza col col latte sí grazie preso il tè rimase sveglio la vecchia e grassa marchesa landriani dall'aria perennemente stordita stava a togliersi dal naso gli occhiali a staffa azzurri e prima d'inforcarsi quelli chiari rimase un pezzo con gli occhi chiusi e un sorriso freddo rassegato sulle labbra pallide e intanto piú che per me credetemi soffro per gli altri a cui debbo cagionare la pena della mia vista ah vi giuro che se non fosse per giacomina mia moglie a quest'ora che dite gli diede sulla voce poi si volse al lamanna e aggiunse non dubiti glielo sveglio io or ora con una tazza di tè il lamanna già col sangue tutto rimescolato avrebbe voluto pregare la venanzi di mandare a monte la lettura della commedia e di permettergli d'andar via di nascosto a ottantasei anni scusi osservò piano all'orecchio del lamanna quello stesso signore arguto a ottantasei anni davanti alla soglia della morte che può piú importare caro signore ad alessandro de marchis che guglielmo marconi abbia scoperto il telegrafo senza fili il giardinetto accanto col pergolato e i nespoli del giappone e il melagrano e gli aranci e i limoni poi tutt'intorno le casette umili dei suoi parrocchiani divise da vicoli e vicoletti con tanti colombi che svolazzavano da gronda a gronda ma se mi dice che dorme sempre no sempre sempre poi no se mai però gli metteremo accanto il gabrini sapete quello che vi tormenta me ne sono accorta ah il gabrini è terribile capacissimo d'allungargli sotto sotto qualche pizzicotto lasciate fare a me questa volta sí il diavolo s'era troppo scoperto riconobbero tutti l'opera sua in quella pazzia di marastella e allora egli ne pensò un'altra che doveva costare al padre beneficiale fioríca il piú gran dolore della sua vita ah anche voi esclamò allora cirlinciò spalancando tanto d'occhi come anch'io disse con la faccia piú fresca del mondo il gallo che son forse solito di andare per via a capo scoperto ora questa berretta vedete non ne vuol piú sapere la venanzi carezzò la splendida figliuola alla presenza del giovanotto le ravviò i capelli le rassettò sul seno ricolmo le pieghe della camicetta di seta flora la lasciò fare sorridente con gli occhi rivolti al giovine poi disse alla madre sai che donna cristina è andata via anche lei lizio gallo se la provò gli andava bene quanto mi pesa disse scotendo il capo i sentivo male venendo qua voi mi avete dato il colpo di grazia compare e se la maggior parte come vede sono forestieri che spiccicano appena appena qualche parola d'italiano non sanno bene come si scriva la parola soldo ma s'accorgono subito adesso se il soldo è falso e sanno meglio di noi che vale cinque centesimi tolse pulitamente con due dita la berretta al morto e se la filò zitto zitto cirlinciò non se n'accorse quando sentí chiudere e sprangare la porta della sagrestia gli parve che la chiesa sprofondasse nel vuoto chi sa che quella madonnina entrando con tanta festa in casa greli non avesse poi il potere di conciliare con la chiesa tutta la famiglia cosí il diavolo tentava il padre beneficiale fioríca ma fece anche di piú e sapete che altro mi tiene riprese lizio gallo quel poderetto che mi recò in dote mia moglie pur cosí gravato com'è d'ipoteche ho speranza compare che debba essere la mia salvezza per via di non so che scavi che ci vuol fare il governo dicono che là sotto ci sono le antichità di camíco uhm rottami che quel corrugamento di ciglia erano provocati dalla bonaria indulgenza con cui egli velava e assolveva certi fatti della storia sacra bonaria indulgenza che turbava profondamente l'anima risentita del fanciullo già forse messa in diffidenza a casa questa presa poco dopo d'amore per un giovane si dibatteva tra il sentimento del dovere e della gratitudine e il ribrezzo che provava nell'adempimento de suoi doveri di sposa mentre il suo cuore era pieno di quell'altro tradire no ma mentire mentire neppure la padrona di casa non ebbe bisogno di presentarlo a nessuno lo conoscevano tutti nel vederlo cosí vezzeggiato e incensato vittorino lamanna pensava quanto facile dovesse riuscire a colui il far valere quel po d'ingegno di cui era dotato quanto facile la vita e guardava di qua e di là sorridendo con le labbra dipinte tutti si mossero a ossequiare alessandro de marchis lasciandosi cadere pesantemente sul seggiolone preparato apposta per lui ora dunque basta eh che buon vento compare lizio gallo aveva in vezzo passarsi e ripassarsi continuamente una mano su i radi e lunghi baffi spioventi e sotto quella mano serio serio con gli occhi bassi sballarne di quelle ma di quelle come non vi vergognate venire a spogliare un morto come quel mascalzone del sagrestano ebbene non la ho piú vedete se l'è presa e dire che l'avevo promessa a uno dei portantini per le sue berrette cirlinciò non temeva del compare ben altro il gallo in grazia del comparàtico pretendeva da lui uomo sodo denari voleva e già gli doveva una buona sommetta ma poteva esser certo che esso all'occorrenza non lo avrebbe lasciato morir di fame che voleva dunque di piú le berrette intanto volavano da quella bottega come se avessero le ali gliene portavano via figli generi nipoti amici e conoscenti i s allogò dentro non ostante la custodia di quell'immagine e per piú d'un mese ai vespri mentre il padre beneficiale fioríca faceva alla buona un sermoncino ai divoti prima della benedizione di là dentro la tabacchiera si mise a tentarlo ora un pomeriggio d'estate vigilia d'una festa solenne il diavolo sapendo che il signor greli s'era ritirato a casa molto stanco del lavoro della mattinata e s'era messo a letto per ristorar le forze con qualche oretta di sonno che fece a ottantasei anni davanti alla soglia della morte gli parve di leggere in quello sguardo e subito sentí tutto il sangue affluirgli alle guance dalla stizza il lamanna non invidiava al luna tutte quelle doti appariscenti che in pochi anni lo avevano reso il beniamino del pubblico specialmente femminile gl'invidiava la fortuna dalla chiesa s'inginocchiò in mezzo alla piazzetta e presagli una mano cominciò a baciargliela perdutamente e poi a passarsela sui capelli su tutta la faccia fin sotto la gola gemendo ah padre mio mi levi questo fuoco per carità per carità mi levi questo fuoco luna vittorino lamanna lo conosceva bene fin da quand'era come lui un ignoto ragion per cui il luna lo degnò appena d'un freddissimo saluto miro miro che saranno ma se è vero questo sono a cavallo e non dubitate compare prima di tutti penserei a voi già il governatore m'ha fatto sapere che vuol parlare con me dovrei andarci domattina ma come ci vado ecco immaginate una di queste scatole data in mano al bambino gesú e che il bambino gesú si fosse divertito a costruire al padre beneficiale fioríca quella sua parrocchietta cosí bellissima e cara a tutto il vicinato che rideva dell'inverosimile credulità di lei tutta sempre sospesa a una perpetua ansiosa maraviglia s'insinuò dunque nel cuore di questa marastella la prima volta che il padre beneficiale fioríca voltandosi dall'altare verso i fedeli se lo vide davanti inginocchiato dinanzi alla balaustrata con gli occhioni tra i riccioli castani ancora imbambolati spalancati e lucenti quasi di follia divina lo so ma vedete perché mi serve non sento ragione piuttosto guardate piuttosto vi do tre tarí e vi dico di andarvela a comprare in un'altra bottega si faceva il sorteggio tra i divoti d'una madonnina di cera custodita in una campana di cristallo donne e fanciulli cantando le canzoncine in ginocchio tenevano fissi gli occhi a quella madonnina sull'altare tra i ceri accesi e le rose offerte in gran profusione lei la chiesa s'ostinava a rimanere nemica della patria ragion per cui un patriota come il signor greli credeva di non potervi metter piede ora alla fine aveva deciso di chiuder bottega non appena esaurita la poca mercanzia che gli restava della quale non avrebbe dato via neppure un filo se non gli fosse pagato avanti ma ecco venire un giorno alla sua bottega un tal lizio gallo ch'era suo compare e vedendo ora guiduccio con quell'ultimo soldino in mano gli aveva chiesto se non era per lui e guiduccio gliel'aveva dato troppe volte il signor greli in casa scherzando aveva ammonito il figlio aveva difatti una cattiva moglie indolente malaticcia sciupona e se n'era presto liberato un esercito di figliuoli ed era riuscito in breve ad accasarli bene tutti quanti ora provvedeva sí gratuitamente di berrette tutto il cresciuto parentado bada duccio ti vedo con la chierica duccio bada quel tuo prete ti vuole accalappiare e difatti perché a lui quella madonnina se nessuna polizza recava il suo nome quell'ultima domenica ora di politica il padre beneficiale fioríca non s'era impicciato mai e non riusciva perciò a capacitarsi come l'amor di patria potesse esser cagione che la mamma e le sorelle maggiori di guiduccio e guiduccio stesso non venissero in chiesa almeno la domenica e le feste principali per la santa messa no rispose il vecchio provandosi piú volte a levarsi dal seggiolone i basta mi basta fino a piè della scala poi mi metto in vettura a un tratto nel salotto si fece silenzio e tutti si volsero verso l'uscio in attesa entrava a braccio della moglie alessandro de marchis pensò alla prossima lettura della sua commedia mentre il vecchio dormiva pensò al detto di un celebre commediografo francese che durante la lettura o la rappresentazione d'un dramma il sonno debba esser considerato come un'opinione e si lasciò scappare dalle labbra oh dio e allora don angelino entrato di furia nella cameretta s'era subito arrestato e poi era venuto avanti in punta di piedi ora da una decina di minuti stava a contemplare il dormente in silenzio in quella luce di sole per dormire con una manina sotto la guancia paffuta il suo roseo sonno tra quegli odori misti d'incenso di spigo e di caldo pane di casa come ad affacciarsi alla finestra immobili giú tra i ciottoli grigi del cortiletto i fili di erba i fili di paglia caduti dalla mangiatoja sotto il tettuccio in un angolo sedici mesi le ci eran voluti e con quali stenti dio solo lo sapeva ma ora ecco qua i due galletti ed ecco le tre lire e le mandorle e le noci san calògero non ha bisogno né di galletti né di fichi secchi se vostro figlio ha da scrivervi state sicura che vi scriverà quanto alla messa vi dico che don pietro è malato andatevene andatevene vanità vanità un'altra fede ma quale se non ce n'è che una piú viva piú libera ecco appunto dov'era la vanità e quello acuto dei mazzetti di spigo tra la biancheria dell'antico canterano pareva che ormai non potesse avvenire piú nulla in quella cameretta immobile quella luce di sole immobile quella pace pulite pulite di qua e di là dal canterano avevano tutte una crocettina argentata sulla spalliera che dava loro un'aria di monacelle attempate contente di starsene lí ben custodite al riparo non toccate mai da nessuno cosí o che forse crede che non do a san calògero miracoloso con tutto il cuore quello che gli ho promesso oh dio oh dio forse perché le ho parlato di quanto ho penato per raccoglierlo e perfino quella della gabbiola verde che pendeva dal palchetto col canarino che vi saltellava dentro un odore di pane tratto ora dal forno giú nel cortiletto era venuto ad alitare caldo e a fondersi con quello umido dell'incenso della chiesetta vicina sfogare socchiudendo ogni tanto gli occhi e accennando con le labbra bianche un lieve sorrisino a cui non parevano neppure piú adatte quelle sue labbra un sorrisino bonariamente ironico o mormorando senza sdegno con indulgenza avrebbe voluto gridare per svegliarlo ho deciso don pietro mi spoglio ma si sforzava di trattenere perfino il respiro veniva a piedi con quella bisaccia sulle spalle dalle pianure del cannatello piú di sette miglia di cammino e con quell'offerta di due galletti aveva assunto in quel sonno e pareva a tradimento un'espressione cattiva e sguajata come se nella momentanea assenza incerto e oppresso d'angoscia su la soglia della sagrestia a guardare nella chiesetta deserta se gli conveniva cosí senza fede salire e con piacere pareva stessero a guardare il modesto lettino di ferro del prete che aveva a capezzale su la parete imbiancata una croce nera col vecchio crocefisso d'avorio gracile e ingiallito ma ecco che il vecchio schiude gli occhi imbambolati e con la bocca ancora aperta solleva il capo dalla spalliera della poltroncina ah tu angelino che c'è comunque conforto unico per quella miseria e finita la messa si tenne l'offerta e le tre lire per non scemare con una piccola carità la carità grande di quella fede e se ne sarebbe accorto bene quando caduto quell'impeto giovanile spento quel fervore diabolico intepidito il sangue nelle vene non avrebbe piú avuto tutto quel fuoco negli occhietti arditi erano passati sedici mesi non ne aveva piú notizia non sapeva neppure se fosse vivo o morto lo avesse almeno saputo vivo pazienza per lei se non le mandava niente e anche per lo strazio che gli dava il vedersi venerato da lei come un piccolo santo che crudeltà che crudeltà di spettacolo quel sonno di vecchio nella paura che il vecchio si svegliasse il raspío delle zampine di quel canarino su lo zinco del fondo il giorno avanti e c'era nella parola pur ferma un tale sbalordimento per l'incomprensione di lui quasi incredibile che don angelino fu costretto a fermarvi don angelino mentre la vecchia parlava cosí andava su e giú per la sagrestia volgendo di qua e di là occhiate feroci e aprendo e chiudendo le mani la vecchia sforzandosi di sbirciarlo barbugliò qualcosa con la lingua imbrogliata entro le gote flosce e cave tra le gengive sdentate come dite non sento i chiamate zia croce perché aveva la tentazione d'afferrare per le spalle quella vecchia e scrollarla furiosamente urlandole in faccia questa è la tua fede per paura che svegliandosi quel santo vecchio se lo trovasse davanti all'improvviso con quell'angoscia rabbiosa che certo doveva trasparirgli dagli occhi e da tutto il viso disgustato se non do quello che ho promesso che vale ma scusi a chi parlo non parlo forse a un sacerdote e perché allora mi tratta cosí appena guarito però quel figlio se n'era andato in america le aveva promesso che di là le avrebbe scritto e mandato ogni mese tanto da mantenersi una finzione indegna per una elemosina di tre lire e don angelino già parato col calice in mano si fermò un istante chiamò il sagrestano corse al lavabo e mentre quello lo ajutava a pararsi pensò che avrebbe trovato modo di ridare alla vecchia dopo la messa le tre lire e i galletti e quell'altra offerta della don angelino si pentí della sua durezza sopraffatto all'improvviso da un rispetto che quasi lo avviliva di vergogna per quella vecchia che piangeva innanzi a lui per la sua fede offesa e di quella bisaccia di mandorle e di noci e con le tre lire della messa doveva placare don pietro lo sapeva san calògero il santo di tutte le grazie che le aveva fatto guarire il figlio d'una malattia mortale la discussione s'era fatta da parte sua soltanto sempre piú violenta non tanto per le risposte che gli aveva dato don pietro quanto per un dispetto man mano crescente contro se stesso coi vecchi mattoni di valenza che qua e là avevano perduto lo smalto e sui quali si allungava quieto e vaporante in un pulviscolo d'oro il rettangolo di sole della finestra con l'ombra precisa delle tendine trapunte e lí come stampate puoi scendere di qua dalla scaletta interna va va che tu sei sempre il mio buon figliuolo e dio ti benedica il voto però non lo aveva adempiuto don pietro lo sapeva perché s'era spogliata di tutto per quella malattia del figlio e le erano rimasti appena gli occhi per piangere piangere sangue ecco sangue ma vide davanti a quell'altare prosternata con la fronte a terra la vecchia e si sentí come da un respiro non suo sollevare tutto il petto e fendere la schiena da un brivido nuovo appoggiò il capo alla mano che scendendo faceva scorrere lungo il muro e si rimise a piangere come un bambino un pianto che gli bruciava gli occhi e lo strozzava pianto d'avvilimento pianto di rabbia e di pietà insieme san calògero misericordioso si sarebbe placato e tra poco senza dubbio le sarebbe arrivata dall'america la notizia che il figlio era vivo e prosperava e don angelino salí come sospinto all'altare esaltato di tanta carità che le mani gli tremavano e tutta l'anima gli tremava come la prima volta che vi si era accostato quando alla fine giunse alla sagrestia si sentí improvvisamente come alienato da tutto la sagrestia gli parve un'altra come se vi entrasse per la prima volta frigida squallida e luminosa era pure nella miseria infinita di quel corpo stremato in abbandono la dimostrazione piú chiara delle verità nuove che gli s'erano rivelate a don angelino che chiamata dalle sue lagrime entrasse nella cameretta la sua mamma piccola cerea e vestita di nero come quella magari gliel'avrebbe detta lui invece di don pietro ma a patto che lei si tenesse le tre lire la vecchia tornò a guardarlo quasi atterrita e ripeté ma come che dice e allora che voto è ma perché con gli studii e la meditazione era sinceramente convinto d'averne acquistata un'altra piú viva e piú libera per cui ormai non poteva accettare né sopportare i dommi i vincoli le mortificazioni che l'antica gli imponeva pur riconoscendolo incapace d'intendere i suoi tormenti la sua angoscia la sua disperazione e infatti don pietro lo aveva lasciato sfogare ma ecco questa carità perché avesse il valore che potesse renderla accetta a quella povera vecchia non richiedeva forse qualcosa ch'egli non sentiva piú d'avere in sé vuoi farmi una grazia figliuolo mio è arrivata dalla campagna una povera vecchia che chiede di me vedi che mi reggo appena in piedi vorresti andare in vece mia è giú in sagrestia il corpo volesse vendicarsi dello spirito che per tanti anni con l'austera volontà lo aveva martoriato e ridotto in servitù cosí disperatamente estenuato e miserabile e per quella fede pregò a occhi chiusi entrando nell'anima di quella vecchia come in un oscuro e angusto tempio dov'essa ardeva pregò il dio di quel tempio qual esso era quale poteva essere unico bene la sorella gli s'accostò e curvandosi sulla poltrona gli disse piano qualche parola all'orecchio allora don pietro si alzò a stento e strascicando i piedi venne a posare una mano sulla spalla di don angelino e gli domandò che carità sarebbe stata il prezzo d'una messa se per tutti gli stenti e i sacrifizii durati da quella vecchia per adempiere il voto egli non avesse celebrato quella messa col piú sincero e acceso fervore ma era un sonno ben diverso il suo sonno a bocca aperta di vecchio stanco e malato le palpebre esili pareva non avessero piú forza neanche di chiudersi sui duri globi dolenti degli occhi appannati e trovandovi seduta la vecchia quasi non comprese che cosa vi stesse ad aspettare e quasi non gli parve vera era una decrepita contadina tutta infagottata e lercia dalle pàlpebre sanguigne orribilmente arrovesciate neanche un rigo di lettera niente ma ora tutti in campagna le avevano detto che questo dipendeva perché lei appena guarito il figlio non aveva adempiuto il voto a san calògero e certo doveva essere cosí lo riconosceva anche lei o perché se l'era immaginata bella e radiosa come un sole finora la fede eccola lí eccola lí nella miseria di quel dolore inginocchiato nella squallida angustia di quella paura prosternata la fede andatevene come intronata da quelle parole furiose la vecchia gli domandò ma che dice non ha capito che questo è un voto è un voto anche in considerazione del cordoglio che avrebbe cagionato alla sua vecchia mamma che aveva fatto tanti sacrifizii per lui e veramente al ricordo della mamma di nuovo ora don angelino si sentí salire le lagrime agli occhi dalle tegole sanguigne e coi tanti sassolini scivolati dalla ripa che si stendeva scabra lassú dentro le piccole antiche sedie verniciate di nero offesa le s'accostò la confortò le disse che non aveva pensato quello che lei sospettava e che lasciasse lí tutto anche le tre lire sí e intanto entrasse in chiesa che or ora le avrebbe detto la messa sangue poi andato via il figlio vecchia com'era e senz'ajuto di nessuno come trovare da mettere insieme l'offerta e quelle tre lire della messa se guadagnava appena tanto ogni giorno da non morire di fame per terra davanti ai piedi imbarcati in due logore enormi scarpacce da uomo aveva una sudicia bisaccia piena di mandorle secche e di noci don angelino la guatò con ribrezzo che volete con quello sguajato abbandono con quel filo di bava che pendeva dal labbro cadente voleva dimostrare che non ne poteva piú e quasi oscenamente rappresentava la sua sofferenza di bestia ma soprattutto un grosso bambino gesú di cera in un cestello imbottito di seta celeste sul canterano riparato dalle mosche da un tenue velo anche esso celeste pareva profittasse del silenzio dormiva anche su la poltroncina di juta a piè del letto col capo calvo incartapecorito reclinato indietro penosamente sulla spalliera don pietro e coi capelli canuti o calvo non sarebbe stato piú cosí bellino e fiero insomma lo aveva trattato come un ragazzo ecco un buon ragazzo che sicuramente non avrebbe fatto lo scandalo che minacciava aveva discusso accanitamente con don pietro sulla risoluzione d'abbandonare il sacerdozio non perché avesse perduto la fede no e alzò gli occhi a guardarla quasi con sgomento senza comprendere in prima il cenno con cui gli domandava che fa dorme don angelino fece di sí col capo e tu perché piangi ma con un'angoscia che di punto in punto esasperandosi gli si cangiava in rabbia per cui apriva e serrava le mani fino ad affondarsi le unghie nella carne don angelino senza dir nulla andò forse non aveva neanche compreso bene per la scaletta interna della cura buja angustissima a chiocciola si fermò l'attenzione pensò ch'era lí in vece di don pietro e si frenò con parole meno furiose cercò di persuadere la vecchia a riportarsi i galletti e le mandorle e le noci e le disse che quanto alla messa ecco se proprio la voleva ma in quel punto si schiuse l'uscio della cameretta ed entrò la vecchia sorella di don pietro piccola cerea vestita di nero con un fazzoletto nero di lana in capo piú curva e piú tremula del fratello ma intanto proprio per lei proprio per la sua vecchia mamma era venuto a quella risoluzione per non ingannarla piú e su quell'abiezione facevano bottega ah dio come potevano prendersi per una messa le tre lire di quella vecchia i galletti le mandorle e le noci riprendete codesta bisaccia e andatevene le gridò tutto fremente sí zia croce era la zia croce don pietro la conosceva bene la zia croce scoma che il marito le era morto tant'anni fa nel fiume di naro annegato quella lo guardò sbalordita potete andarvene ve lo dico io aggiunse don angelino infuriandosi vieppiù san per il bisogno che aveva sentito invincibile e assurdo d'andarsi a confidare con quel santo vecchio già suo primo precettore e poi confessore per tanti anni e anzi aveva la tentazione di far saltare con una manata fuori della finestra quella gabbiola che pendeva dal palchetto tanta irritazione gli cagionava per piú di quattr'ore andando su e giú per quella cameretta dimenandosi storcendosi tutto come per staccare e respingere dal contatto col suo corpicciuolo ribelle l'abito talare e movendo sott'esso le gambe come se volesse prenderlo a calci le narici s'affilavano nello stento sibilante del respiro irregolare che palesava l'infermità del cuore il viso giallo scavato aguzzo biasciando faceva di continuo balzare il mento aguzzo fin sotto il naso reggeva in una mano due galletti per le zampe e mostrava nel palmo dell'altra mano tre lire d'argento chi sa da quanto tempo conservate ma no altri altri non quella povera vecchia altri i suoi colleghi sacerdoti avrebbe voluto afferrare per le spalle e scrollare i suoi colleghi sacerdoti che tenevano in quell'abiezione di fede tanta povera gente e cosí dicendo si mise a piangere perdutamente con quegli orribili occhi insanguati commosso e pieno di rimorso per quel pianto se ne può andare se ne può andare non c'è piú bisogno di lei l'abbiamo fatto trasportare al policlinico perché moriva e cozzando in un braccio il marito violentemente fallo andar via ma un pover'uomo scusi che zitto zitto si accuccia per morire come ripete vieppiù trasecolato quel signore e il dottor mangoni placidissimo eccolo c'è dice il giovine di farmacia indicando un pezzo d'omone che dorme penosamente tutto aggruppato e raffagottato con la faccia schiacciata contro la spalliera ma senza questo male del resto riparabile ch'essi cagionavano d'inverno sarebbero stati poi un bene un refrigerio d'estate no e dunque dunque l'uomo se qualche cosa gli va bene se la prende senza ringraziar nessuno come se ci avesse diritto eh vicino le tre alla fine il giovine di farmacia tutto irto di sonno col bavero della giacca tirato fin sopra gli orecchi viene ad aprire mentre sulla soglia della stanza in fondo al corridojo appare un tozzo e goffo vecchio in pantofole e papalina con una grossa sciarpa di lana verde al collo da cui emerge un faccione tutto enfiato e paonazzo illuminato dalla candela stearica sorretta in una mano papa-re si pentiva ogni volta anche della poca spesa di quel fuoco che pur gli era indispensabile non gli restava piú altro di bene nella vita che quella bambina e quello scaldino to fatto la solita storia pare che stiano all'altro mondo quelli della provincia credono che basti venire a roma per trovare un impiego t o to fatto anche mio fratello sissignore m'ha fatto questo bel regalo uno dei soliti spostati sa ma scusi io le sto parlando sissignore ma abbia pazienza che vuole che m'importi la storia di questo disgraziato per dirle che sono cinque ore e va bene adesso vedremo crede lei che gli stia rendendo un bel servizio abbia pazienza il piú l'aveva fatto quel poverino invece del pane s'era comperato il carbone i figuro che avrà sprangato l'uscio no otturato tutti i buchi si sarà magari alloppiato prima erano passate cinque ore e lei va a disturbarlo sul sul piú bello dal caffè posticcio venivano le stridule note del pianofortino e a quando a quando gli scrosci d'applausi e i fischi degli avventori papa-re col bavero del pastrano logoro tirato fin sopra gli orecchi le mani gronchie dal freddo e ce l'aveva buttato qua riprende la moglie balzando in piedi di nuovo non si sa se per rabbia o per commozione qua per far nascere in casa mia questa tragedia che non finirà per ora perché la mia figliuola la maggiore se n'è innamorata capisce come una pazza vedendolo morire sigari candele steariche scatole di fiammiferi cerini per le scale e i pochi giornali della sera che gli restavano dal giro per le strade consuete metto subito subito in giro per fargli ottenere il rimpatrio dalla questura e intanto potevo lasciarlo in mezzo alla strada di notte quasi nudo era morto di freddo con un abituccio di tela che gli sventolava addosso la sventura quando entra in una casa ha questo di particolare che lascia la porta aperta cosí che ogni estraneo possa introdursi a curiosare il dottor mangoni segue zoppicando il signore che attraversa una squallida saletta con un lumino bianco a petrolio per terra presso per far lí apertamente al cospetto della vasta piazza deserta tutta intersecata dai lucidi binarii delle tramvie quel che di giorno non è lecito senza i debiti ripari accorse di furia una vettura che poco dopo scappò via di galoppo verso l'ospedale di sant'antonio e un groviglio di gente furibonda passò vociando davanti al chiosco e si allontanò verso piazza delle terme e piange sí ma col corpetto sbottonato e le rosee esuberanti rotondità del seno quasi tutte scoperte sotto il lume giallo della lampada a sospensione sportello papa-re atterrito dagli urli dalle imprecazioni dal tremendo scompiglio dietro il chiosco si curvò sulla piccina che aveva dato un balzo allo sparo e si restrinse tutto in sé tremando là gl'infonde un cosí frigido scoraggiamento e insieme una cosí acre irritazione che non gli è piú possibile rimanere seduto si alza sbuffando per andarsene ahi maledizione diòòòdiodio che cos'è s'è fatto male il piede ahiahi ma non ci avrebbe un fiammifero scusi mannaggia cerco la scatola non la trovo alla fine un barlume che viene da una porta aperta sul sul pianerottolo della terza branca che capii a tempo caro signore che non metteva conto di nulla e che anzi quanto piú ci s'affanna a divenir grandi e piú si diventa piccoli per forza ha moglie lei scusi o issignore i pare che abbia sospirato dicendo sissignore perché è pure un piacere mentre qualcuno si dibatte in preda a qualche briga per cui deve chiedere agli altri soccorso e assistenza attendere tranquillamente cosí alla soddisfazione d'un piccolo bisogno naturale e veder che tutto rimane al suo suo posto non ci vedevo piú dagli occhi tanto mi piaceva e gli sono stata peggio d'una schiava sai m'ha bastonata ed io zitta m'ha lasciata morta di fame ed io zitta ci ho sofferto ti giuro non per me ma per codesta creatura a cui digiuna non potevo dar latte ah fece papa-re che riteneva in confuso i nomi strambi di tutte le canzonettiste passate e presenti del caffè e perché non te ne vai al caldo che stai a far strillavano ma no che strillavano poverette se non avevano neanche fiato per dire ho fame eppure quel caffè-concerto era ogni sera pieno zeppo d'avventori che con la gola strozzata dal fumo e dal puzzo del tabacco si spassavano come a un carnevale papa-re alzava le spalle socchiudeva gli occhi pigliava il suo pacco e via dopo tutti gli altri adoperandosi anche lui a correre con quelle gambe e forzando la voce chioccia a strillare la tribúuuna per questi egregi avventori papa-re stava d'inverno ogni notte fin dopo il tocco a morirsi di freddo nel chiosco pisolando con la sua mercanzia davanti quel signore tira con furia rabbiosa bell'assistenza notturna e le parole sotto il lume della lanterna rossa vaporano nel gelo della notte quasi andandosene in fumo nello spasimo di quella storta al piede trovandosi col sacco dell'ossigeno in mano gli viene la tentazione di scaraventarlo alle spalle di quel signore ma lo posa per terra si ferma si appoggia con una mano al muro e con l'altra tirato su su il piede se lo stringe forte alla noce e si reca di là per prendere alcune di quelle poesie ma la figliuola con rabbia se le difende per paura che la sorella maggiore ritornando col fratello dall'ospedale non gliele lascerà piú leggere perché vorrà tenersele per sé gelosamente come un tesoro di cui lei sola dev'esser come trotta bene questo cavallino gli dice allora il dottore mangoni sdrajato voluttuosamente nella vettura quel signore resta come se al bujo abbia ricevuto un pugno sul sul naso ma scusi dottore ha sentito che roba è domandò il vecchio mia figlia tua figlia ti sei portata appresso anche la bimba m'hanno cacciata di casa apa re i ha abbandonata chi lui cesare sono in mezzo alla strada con la pupa lecci neri piantati in doppia fila intorno alla vasta piazza rettangolare se d'estate per far ombra d'inverno perché servivano nel bocciuolo della bugia sul tavolino da notte accanto al lettino vuoto disfatto i cui guanciali serbano ancora l'impronta della testa del giovinetto suicida ma come c'entra mia moglie scusi il vetturino a questo punto si volta da cassetta e domanda insomma dov'è a momenti siamo a campoverano uh già esclama il signore volta volta la casa è passata da un pezzo non avrebbe potuto resistere al freddo della notte per tante ore senza quello scaldino papa-re vecchio com'era ormai e cadente ah senza un pajo di buone gambe senza una voce squillante come far piú il giornalajo si destò di soprassalto quando aperta la vetrata del caffè gli avventori cominciarono a uscire rumorosamente mentre gli ultimi applausi risonavano nella sala ma ov'era la donna alza una mano a un gesto melodrammatico e provandosi a tirar fuori la voce dalla gola ancora addormentata accenna l'aria della gioconda suicidio in questi fieeeriii momenti papa-re scese dal seggiolino si curvò nel bujo verso la donna accoccolata e le porse la bimba tieni qua figlia tieni qua e vattene ho i miei guaj lasciami in pace fa freddo disse la donna con voce ancor piú rauca i cacci via anche tu parere un'irrisione considerar come immobile anche questo chiosco di papa-re che a momenti camminava da solo dai tanti tarli che lo abitavano in luogo del proprietario sempre assente l'altra sera intanto o che avesse l'anima piú imbecillita del solito o che si sentisse piú stanco nel mandare avanti e dietro lo scaldino tutt'a un tratto ecco che gli sfugge di mano e va a schizzar là in mezzo alla piazza in frantumi perché chi dice d'aver moglie secondo lei dovrebbe sospirare e il dottor mangoni pronto come m'immagino che sospira lei cara signora se qualcuno le domanda se ha marito e glielo addita poi riprende scusi a quel giovinetto se non si fosse ucciso lei avrebbe dato in moglie la sua figliuola ma il fisco non bada ai tarli anche se il chiosco si fosse messo a passeggiare da sé per la piazza e per le strade avrebbe pagato sempre la tassa come un qualunque altro bene immobile davvero come ma sí scusi un ferimento in rissa una tegola sul sul capo una disgrazia qualsiasi prestare ajuto chiamare il medico lo capisco piega di qua piega di là che diavolo non s'apre provi a sonare suggerisce suggerisce il vetturino dove come si suonasuona guardi c'è lí il pallino tiri che vuoi piú riscaldarmi tu ormai sono vecchio figlia va va che vuoi da me la donna scoppiò in una stridula risata e gli afferrò una gamba va sta quieta disse papa-re schermendosi che tanfo di zozza hai bevuto e spiega che tra l'altro c'è affezionato lui a quel cappello perché è un cappello storico comperato circa undici anni addietro in occasi one dei solenni funerali di suor maria dell'udienza superiora del ricovero notturno al vicolo del falco in trastevere infine via è uno dei tanti casi che gli sogliono capitare stando di guardia nelle farmacie notturne forse un po piú triste degli altri a pensare che probabilmente chi sa era un poeta davvero quel povero ragazzo ma in questo caso meglio cosí che sia morto almeno qualcuna di queste che hai già lette insiste timidamente il padre ma quella curva con tutto il seno su le carte pesta un piede e grida no poi le raccoglie dalla tavola se le ripreme con le mani sul seno scoperto e se le porta via in un'altra stanza di là si ferma davanti al freddo chiarore d'una vetrata opaca di farmacia all'angolo di via san lorenzo un signore impellicciato si lancia sulla sulla maniglia di quella vetrata per aprirla ma no non ho sospirato affatto e allora basta se non ha sospirato non ne parliamo piú e il dottor mangoni torna a rannicchiarsi nel fondo della vettura dando a vedere cosí che non gli pare piú il caso di seguitare la conversazione il signore ci resta male parente nossignore ma la prego faccia presto le spiegherò strada facendo ho qui la vettura se ha da prendere qualche cosa sí dammi dammi comincia a dire il dottor mangoni tentando d'alsusid'alzarsi rivolto al giovine di farmacia e volta le spalle per andarsene si può sapere perché gli grida dietro la donna inviperita il dottor mangoni si ferma e le risponde pacatamente abbia pazienza i ammetterà che quel povero ragazzo sognava forse la gloria se faceva poesie queste cose non si fanno in casa d'altri scusi ah sí sí per questa parte sí ha ragione riconosce con un sospiro il dottor mangoni se ne poteva andare a morire fuori dai piedi lei dice ha ragione ah che spettacolo se l'è caricato in collo io non so com'ha fatto se l'è portato via con l'ajuto del fratello giú per le scale sperando di trovare una carrozza per istrada forse l'hanno trovata e mi guardi mi guardi là quell'altra figliuola come piange altra gente però era rimasta lí sul posto a commentare animatamente il fatto e papa-re con gli orecchi tesi non si moveva temendo che la bimba mettesse qualche strillo ma che medico ma che medico insorge strillando nella camera di là una voce di donna e si precipita nel corridojo la moglie di quel degno vecchio in pantofole ecco dottore subito la prego dice impaziente il signore un caso d'asfissia col carbone domanda il dottore volgendosi ma senza aprir gli occhi aspettavo te non entri e che vuoi da me fatti vedere non voglio farmi vedere sto qua accoccolata sotto la tavoletta entra ci staremo bene papa-re girò il chiosco con la banda in mano ed entrò curvandosi per lo sportello a questo punto il signore si china un poco a guardare nel fondo della vettura il dottore che durante il racconto non ha piú dato segno di vita temendo che si sia riaddormentato ripete piú forte dalle sette di sera quella lo guarda un pezzo di traverso e poi come a sfida gli risponde e perché no e se lo sarebbero preso qua con loro in questa casa torna a domandare il dottor mangoni che cosa gli sarebbe diventato l'amore una donna anzi peggio una moglie la sua figliuola oh oh minaccia quella venendogli quasi con le mani in faccia badi come parla della mia figliuola e non ti sei mosso esclamò ridendo il cameriere sempre col tuo scaldino eh col mio scaldino già disse papa-re curvo aprendo la bocca sdentata a uno squallido sorriso lo squallore di quella stanza di tutta quella casa che è una delle tante case degli uomini dove ballonchiano tentatrici a perpetuare l'inconcludente miseria della vita due mammelle di donna come quelle ch'egli ha or ora intravedute sotto il lume della lampada a sospensione nella stanza di là sentito sissignore dalle sette di sera dalle sette a mezzanotte cinque ore precise respira però sa appena appena è tutto rattrappito e che bellezza saranno sí aspetti tre no che dico tre cinque anni saranno almeno che non vado in carrozza come ci si va bene e parteggiavano anche per questa o per quella mettendo negli applausi e nelle disapprovazioni tanto calore e tanto accanimento che piú volte la questura era dovuta intervenire a sedarne la violenza rissosa penso io penso io signor dottore risponde quello girando la chiavetta della luce elettrica e dandosi attorno tutt'a un tratto con una allegra fretta che impressiona l'avventore notturno basteranno caffeina stricnina una pravaz e l'ossigeno dottore ci vorrà pure un sacco d'ossigeno mi figuro il cappello ci vuole il cappello il cappello prima di tutto grida tra gli sbuffi il dottor mangoni fa appena a tempo a scansàrlo si volta lo vede inciampare nel sacco d'ossigeno piano piano per carità ma che piano quello allunga un calcio al sacco se lo ritrova tra i piedi è di nuovo per cadere e bestemmiando scappa via m'ha finita mi ha distrutta in un anno e sai in principio diceva anche che mi voleva sposare roba da ridere figúrati figúrati ripeté papa-re già mezzo appisolato che se è venuto è perché sono andati a chiamarlo in farmacia che per ora ci ha guadagnato soltanto una storta al piede per cui chiede che lo lascino sedere almeno per un momento venne dal caffè un piú forte scoppio d'applausi e di grida scomposte infame esclamò a denti stretti la donna se la spassa là con quella brutta scimmia piú secca della morte di viene qua ogni sera al solito è vero a comprare il sigaro appena esce lei scherza grida il signore no no dico sul sul serio oh perdio scatta quello ma sono stato disturbato io mi sembra sono venuti a chiamarmi capisco già a teatro dovevo lasciarlo morire e allora altri impicci è vero come se fossero pochi quelli che m'ha dati prima disgrazia si sa la scoronazione del santo padre poi la morte della moglie poi quella dell'unica figliuola basta un gran pugno allungato dentro la tuba che per miracolo non la sfonda e il dottor mangoni se la butta in capo su su le ventitré ai suoi suoi ordini pregiatissimo signore un pochino mettiti a sedere vedrai che c'entriamo su cosí monta su ora ti riscaldo le gambe o vuoi un altro scaldino eccotelo e gli posò su le gambe come un involto caldo caldo quel signore fa un atto di stupore e d'indignazione ma il dottor mangoni subitosubito arrovescia indietro il capo e incignando ad aprire un occhio solo scusi dice è un suo suo parente ma quello alza e protende la mano con la stearica lo osserva e come imbalordito gli domanda lei chi non diceva il medico doveva tutto annerito era grida scattando la moglie ah quel visino pareva succhiato e che occhi e quelle labbra nere che scoprivan qua qua i denti appena appena senza piú fiato e si copre il volto con le mani non dico niente s'affretta a protestare il dottor mangoni me l'immagino anzi bellissima e adorna di tutte le virtú ma sempre una donna cara signora mia che dopo un po santo dio lo sappiamo bene con la miseria e i figliuoli come si sarebbe ridotta poi con altro tono la rivoluzione in russiaaa e infine quasi tra sé importante stasera la tribuna sta zitta la interruppe il vecchio scrollandosi convulso e si mise a tossire ricordava la figlia che gli aveva lasciato cosí sulle ginocchia una creaturina come quella dove si reca spesso a mangiare ottime ciotole di minestra economica e a dormire quando non è di guardia nelle farmacie fnalrnente finalmente il cappello è trovato non lí nel laboratorio ma di là sotto il banco della farmacia ci ha giocato il gattino e il mondo dica un po il mondo dove io adesso con questo piede che mi fa tanto male mi vado a perdere il mondo veda lei veda lei signora cara che cosa gli sarebbe diventato una casa questa casa ha capito tutta sussultante con una nuvola di capelli grigi e ricci per aria gli occhi affumicati ammaccati e piangenti la bocca tagliata di traverso oscenamente dipinta che le freme convulsa sollevando il capo da un lato per guardare soggiunge imperiosa il dottor mangoni entrando ha già intraveduto nell'attigua saletta da pranzo una figliolona bionda scarmigliata intenta a leggere coi gomiti sulla tavola e la testa tra le mani senta dice al vecchio che s'è alzato anche lui per riprendere in mano la candela quel signore che li ha rimproverati e che è venuto a scomodarmi in farmacia dev'essere veramente un imbecille aspetti mi lasci dire non già perché li ha rimproverati ma perché gli ho domandato se aveva moglie e mi ha risposto di sí papa-re una pistolettata rintronò in quel punto fuori del chiosco zitto o arrestano anche te gridò la donna al vecchio precipitandosi fuori e richiudendo di furia lo sportello si figuri qua venga s'accomodi s'accomodi signor dottore s'affretta a dirgli il vecchio conducendolo nella stanza in fondo al corridojo mentre la moglie sempre col capo sollevato da un lato per guardare come una gallina stizzita lo spia impressionata da tutta quella feroce barba fin sotto gli occhi la strinse piano piano a sé teneramente la carezza però non era per lei era per la nipotina ch'egli in quel punto ricordava cosí piccola e quieta e buona come questa qualche malcreato spesso gli lasciava andare un lattone e lui se lo pigliava in santa pace e si tirava da canto per non essere investito a mano a mano da quelli che ottenute le copie si scagliavano a testa bassa con cieca furia in tutte le direzioni il signore s'incuriosisce di quel bel tipo di medico in cui gli è avvenuto cosí per caso d'imbattersi e ride domandando dimissionario come sarebbe a dire dimissionario ma il letto tenta sa tenta tenta morire per terra come un cane lo lasci dire a uno che non ne ha che cosa letto lei il dottor mangoni tarda a rispondere poi lentamente col tono di chi ripete una cosa già tant'altre volte detta il dottor mangoni si volta allora a guardar di nuovo quella tristezza di lettino vuoto che rende vana la sua visita poi guarda la finestra che non ostante il gelo della notte è rimasta aperta in quella lugubre stanza per farne svaporare il puzzo del carbone direzioni egli li vedeva scappar via come razzi e sospirava tentennando sulle povere gambe piegate a te papa-re sciala due dozzine stasera c'è la rivoluzione in russia un povero giovine che m'era stato tanto raccomandato da un mio fratello perché gli trovassi un collocamento eh già capisce come se fosse la cosa piú facile del mondo dormo dove posso mangio quando posso vesto come posso e subito subito aggiunge ma non creda oh che ne sia afflitto tutt'altro sono un grand'uomo io sa ma dimissionario là il muraglione del pincio vedendo sul tramonto apparire la nipotina quasi scalza con la vesticciuola sbrendolata e infagottata povera creatura in un vecchio scialle di lana che una vicina le aveva regalato e facendo scattar le mani in curiosi gesti di nausea e di sdegno se ne va zoppicando e borbottando che libri che donne che casa niente niente niente dimissionario dimissionario niente fuori con questo freddo la povera creatura mia tanto ci vorrà poco una mezz'oretta sí e no via sii buono papa-re rimettiti a sedere e riprenditi la bimba su le ginocchia qua sotto non la posso tenere starete piú caldi tutti e due poi di seguirlo dietro il banco nel laboratorio della farmacia il vetturino intanto rimasto fuori smonta da cassetta e vuole prendersi la soddisfazione di sbottonarsi i calzoni ora pensi un po che cosa gli sarebbe diventata la gloria facendo stampare quelle sue poesie un povero inutile volumetto di versi e l'amore l'amore che è la cosa piú viva e piú santa che ci sia dato provare sulla terra se non avesse avuto quella povera innocente da mantenere l'immagine del destino che opprimeva e affogava nella vecchiaja papa-re si poteva intravedere in quel suo gran cappellaccio roccioso e sbertucciato che troppo largo di giro gli sprofondava fin sotto la nuca e fin sopra gli occhi manco male che due portinaj in via volturno uno in via gaeta un altro in via palestro gli eran rimasti fedeli e lo aspettavano le altre copie doveva venderle cosí alla ventura girando per tutto il quartiere del macao quei lecci neri in fila che costeggiano la piazza gli alti tubi di ghisa che sorreggono la trama dei fili tramviarii tutte quelle lune vane in cima ai lampioni e qua gli ufficii della dogana accanto alla stazione ma senza sospirare ha capito il vecchio lo guarda a bocca aperta evidentemente non capisce capisce la moglie che salta su quella tacquero per un buon pezzo dalla prossima stazione giungeva il fischio lamentoso di qualche treno in arrivo o in partenza passava per la vasta piazza deserta qualche cane randagio per rovesciare addosso ai passanti dopo la pioggia l'acqua rimasta tra le fronde a ogni scosserella di vento e anche per imporrire di piú il povero chiosco di papa-re servivano la luna rischiara il vano di quella finestra nella notte alta la luna il dottor mangoni se la immagina come tante volte errando per vie remote l'ha veduta quando gli uomini dormono e non la vedono piú inabissata e come smarrita nella sommità dei cieli il dottor mangoni lascia il piede e fa per muoversi volendo sapere che cosa è accaduto quando si vede venire addosso come una bufera quel signore che grida sí sí da stupidi da stupidi da stupidi e lo chiami perdio eh una parola capace di tirarmi un calcio sa ma è medico medico medico il dottor mangoni e tira calci capirà svegliarlo a quest'ora lo chiamo io e quella di nuovo e perché no e lei domanda ancora il dottor mangoni rivolto al vecchio marito lei che se n'intende professore di belle lettere a riposo gli avrebbe anche consigliato di stampare quelle sue poesie provandosi a muoverlo in qua e in là col volto tutto strizzato intanto nella stanza in fondo al corridojo è scoppiata chi sa perché una lite tra quel signore e gl'inquilini il il dottor mangoni storce il capo come un bue che si disponga a cozsuecozzare per difendersi gli occhi dalla súbita luce sí bravo figliuolo dice ma mi hai accecato oh e il mio elmo dov'è s'era rimessa la tramontana che tagliava la faccia e sbiancava finanche il selciato della piazza non c'era una nuvola in cielo e pareva che anche le stelle lassù tremassero tutte di freddo è vero però che d'estate papa-re non poteva goder dell'ombra di quei lecci là dentro il suo chiosco non poteva goderne perché non vi stava mai durante il giorno né d'estate né l'avventore freme d'impazienza ma un'altra lunga discussione ha luogo perché il dottor mangoni con la tuba tutta ammaccata tra le mani vuole dimostrare che il gattino sí senza dubbio ci ha giocato ma che anche lui il giovine di farmacia le ha dovuto dare col piede per giunta una buona acciaccata sotto il banco alle smorfie sguajate e compassionevoli ai lezii da scimmie tisiche di quelle femmine disgraziate le quali non potendo la voce mandavano le braccia e piú spesso le gambe ai sette cieli s'era tremendamente seccato non guadagnava quasi piú nulla prima i giornali glieli davano a dozzine ora il distributore gliene affidava sí e no poche copie si leva lamentoso dalla prossima stazione il fischio d'un treno in partenza il vetturino cava l'orologio si china verso uno dei fanaletti dice come si butta lui sí la voleva buttare davvero ebbe il coraggio di dirmi che non gli somigliava ma guardala papa-re se non è tutta lui ah infame lo sa bene che è sua che io non potevo farla con altri perché per lui io quietamente si toglie poi dalle dita le gocce rapprese e seguita perché dice che nossignori non si doveva portare all'ospedale non si doveva morte atroce in un ospedale infame dopo il disonore e la vergogna dond'era venuta al mondo quella ragazzetta per cui egli ora seguitava a vivere e a tribolare la tavola in mezzo ingombra di bocce vasetti bilance mortaj e imbuti impedisce di vedere in prima se sul sul logoro divanuccio di cuojo là sotto a quello scaffale dirimpetto all'entrata sia rimasto a dormire il medico di guardia papa-re guardò sospirando il chiosco nero sotto i lecci neri si cacciò i giornali sotto l'ascella e s'appressò per sfilare la sola banda davanti papa-re chiamò allora qualcuno con voce rca dall'interno del chiosco ti vorresti domiciliare qua dentro le domandò aspro papa-re sei matta o ubbriaca davvero la donna non rispose né si mosse forse piangeva dio mi volle castigare cosí poi che ne sapevo io poi fu peggio avere una figlia pare niente gilda boa ti ricordi di gilda boa mi diceva buttala ora poi seguitò cosí per un pezzo ma papa-re non la sentiva piú stanco confortato dal calore di quella piccina trovata lí in luogo del suo scaldino s'era al suo solito addormentato poi lo ricopriva con un po di cenere che teneva in serbo nel chiosco e lo lasciava lí a covare senza neanche curarsi di chiudere a chiave lo sportello già che comincerà a cantare domani sera la presenta lui figúrati le ha fatto insegnare le canzonette dal maestro a un tanto all'ora sono venuta per dirgli due paroline appena esce a lui e a lei lasciami star qua che male ti faccio ti tengo anzi piú caldo viene tutto spaventato il figlio della mia inquilina a chiamarmi a mezzanotte e un quarto perché quel disgraziato s'era chiuso in camera dice con un braciere acceso dalle sette di sera capisce mesi me n'approfitto lo ficco lí a dormire e va bene passano cinque giorni non c'è verso d'ottenere il foglio di rimpatrio dalla questura la meticolosità di questi impiegati come gli uccelli sa alla fin fine forse è meglio cosí e s'avviò per i giornali quella sera invece di venire a rintanarsi verso le dieci nel chiosco prese un giro piú alla lontana per le vie del macao avrebbe trovato freddo il suo covo notturno e piú freddo avrebbe sentito a star lí fermo seduto dietro il chiosco un po piú là sorgeva un caffè posticcio di legname o piú propriamente con licenza del proprietario una baracca dipinta ma cosí cosí non posso piú stare qualcuno dovrà pure averne pietà tu capisci che non trovo da lavorare con lei in braccio dove la lascio e poi sí chi mi prende neanche per serva mi vogliono verso le dieci stanco affannato andava a rintanarsi nel chiosco ove aspettava dormendo che gli avventori uscissero dal caffè ne aveva fino alla gola di quel mestieraccio ma quando si è vecchi che rimedio c'è vuòtati pure il capo non ne trovi nessuno ma alla fine si stancò prima d'entrare nel chiosco volle guardare il punto della piazza ove lo scaldino era schizzato come se gli potesse venire di là un po di caldo peccato tornare indietro dice il dottor mangoni quando s'è quasi arrivati alla mèta il vetturino volta bestemmiando una scaletta buja che pare un antro dirupato tetra umida fetida ma scusi dico o che era meglio allora che lo lasciavamo morire qua aspettando il medico il dottor mangoni crede che si rivolga a lui e gli risponde eccomi qua sono io come una sfumatura di suono titillante dal fondo di via volturno s'intese nel silenzio una mandolinata che s'avvicinava di punto in punto ma che poi a un tratto tornò a perdersi man mano smorendo in lontananza poco poco invece che gli vada male s'inquieta e strilla bestia irritabile e irriconoscente l'uomo gli basterebbe santo dio non passare sotto i lecci della piazza quand'è piovuto da poco e due o tre lire in tasca non piú di tanto gli do alloggio in una mia casetta qua a san lorenzo affittata a certa gente lasciamo andare gentuccia che subaffitta subaffitta due camerette mobiliate non mi pagano la pigione da quattro mesi il laboratorio della farmacia dal tetto basso tutto scaffalato è quasi al bujo e appestato dal tanfo dei medicinali un sudicio sudicio lumino a olio acceso davanti a un'immagine sacra sulla sulla cornice dello scaffale dirimpetto all'entrata pare non abbia voglia di far lume neanche a se stesso con cotal pretensione di stil floreale dove fino a tarda notte certe cosí dette canzonettiste con l'accompagnamento d'un pianofortino scordato dai tasti ingialliti come i denti d'un pover'uomo che digiuni per professione non ti ricordi che mi prese con sé l'anno scorso no le rispose il vecchio seccato come vuoi che mi ricordi se non ti lasci vedere la donna emise un ghigno come un singulto e disse guarda la mia figliuola non è bella papa-re non rispose non è bella insistette la donna ora che ne sarà di lei povera creatura mia bada oh se per aver fatto il bene dice ora ammansata a mo di scusa ci si deve anche prendere i rimproveri già i rimproveri soggiunge il vecchio cacciando la candela accesa eccomi qua vedete se voglio vivere devo stare per forza sotto questo cappello qua che mi pesa e mi toglie il respiro se voglio vivere ma non avrebbe voluto vivere per nientissimo affatto lui e tu va a raggiungerlo se sai che è là che vuoi da me non posso con la pupa i ha abbandonata è là con un'altra e sai con chi con mignon già con la celebre si doveva lasciarlo morire senza ajuto ridomanda placido il vecchio ma sa perché s'è arrabbiato perché sospetta dice che quel povero ragazzo sia un figlio bastardo di suo fratello non mi riconosceresti piú sono quella che cantava i duettini con quello scimunito di peppot peppot sai monte bisbin sí quello ma non fa nulla se non ti ricordi non sono piú quella e rideva rideva ma come una lumaca sul fuoco niente la botticella che corre fragorosa nella notte per la vasta piazza deserta per carità quelle che gli restavano dopo aver fornito tutti gli altri rivenditori che s'avventavano vociando per aver prima le loro dozzine e far piú presto la corsa papa-re per non farsi schiacciare tra la ressa se ne stava indietro ad aspettare che anche le donne fossero provviste prima di lui che cosa facesse di giorno e dove se ne stesse era un mistero per tutti tornava ogni volta da via san lorenzo e veniva da lontano e con la faccia scura il chiosco era sempre chiuso e papa-re quasi senza goderselo ne pagava la tassa che grava su tutti i beni immobili una gran risata della gente che si trovava a passare accolse quel volo e quello scoppio per la faccia che fece papa-re nel vedersi scappar di mano il fido compagno delle sue fredde notti e per l'ingenuità della bimba che gli era corsa dietro istintivamente come se avesse voluto acchiapparlo per aria poi senza chieder permesso a nessunonessuno un corridojo bujo con tre usci due chiusi l'altro in fondo aperto e debolmente illuminato il vecchio padre a cui il dottor mangoni ora si volta come intronato fa con le mani gesti di grande ammirazione sul seno della figliuola no su ciò che la figliuola sta leggendo di là fra tante lagrime le poesie del giovinetto non ci credetti mai seguitò la donna dicevo tra me purché mi tenga ora e lo dicevo per via di codesta creatura che non so come forse perché mi presi troppo di lui avevo concepito dorme povera creatura e non dà fastidio papa-re si rimise a sedere e si riprese la bimba sulle ginocchia borbottando oh guarda un po che altro scaldino son venuto a trovare io qua stanotte ma che gli vuoi dire niente due parole ripeté quella infine si pone a sedere curvo con gli occhi ancora chiusi sotto le sopracciglia spioventi uno dei calzoni gli è rimasto tirato sul sul grosso polpaccio della gamba e scopre le mutande di tela legate all'antica con una cordellina sulla sulla rozza calza nera di cotone lasciamelo aspettare qua ti prego riprese poco dopo la donna cupamente ma aspettare chi domandò di nuovo papa-re lui te l'ho detto cesare è là nel caffè l'ho veduto dalla vetrata si mette a cercarlo ci si mette anche l'avventore poi anche il vetturino entrato a riconfortarsi al caldo della farmacia e intanto il commesso farmacista ha tutto il tempo di preparare un bel paccone di rimedii urgenti figlio d'un fattore di campagna morto da due anni al servizio di questo mio fratello se ne viene a roma a far che niente il giornalista dice i presenta i titoli la licenza liceale e uno zibaldone di versi dice lei mi deve trovar posto in qualche giornale io roba da matti chi gliel'aveva regalato dove lo aveva ripescato quando sott'esso papa-re fermo in mezzo alla piazza socchiudeva gli occhi pareva dicesse sul far della sera veniva al chiosco e aspettava che una ragazzetta sua nipotina gli recasse un grosso scaldino di terracotta lo prendeva per il manico e col braccio teso lo mandava un pezzo avanti e dietro per ravvivarne il fuoco ma il marito dà uno strillo e un balzo perché cosí cozzato nel braccio ha avuto sulle dita la sgocciolatura calda della candela eh piano santo dio il dottor mangoni protesta ma senza troppo sdegno che non è un ladro né un assassino da esser mandato via a quel modo per non esser da meno della moglie il vecchio risponde anche lui e perché no e allora conclude il dottor mangoni me ne dispiace ma debbo dir loro che sono per lo meno due volte piú imbecilli di quel signore vedendoli arrivare entrambi sorrideva loro da lontano stropicciandosi le mani baciava in fronte la nipotina e si metteva ad agitar lo scaldino per ravvivarne la brace un povero giovine prende a dir subito subito il signore rimontando su su la botticella e stendendo la coperta su su le gambe del dottore e su su le proprie ah bravo grazie dove sei qua disse la donna non si vedeva nascosta com'era sotto la tavoletta su cui papa-re posava i giornali i sigari le scatole di fiammiferi e le candele stava seduta dove di solito il vecchio appoggiava i piedi quando si metteva a sedere sul sediolino alto strette sul petto con le poche copie del giornale che gli erano rimaste si fermò un pezzo a guardare dietro il vetro appannato della porta si doveva star bene lí dentro con un poncino caldo in corpo poi per interrompere le proteste dell'avventore il quale ma sí dio mio sí tutta quella furia sí con ragione chi dice di no ma dovrebbe pure compatire chi a quell'ora ha anche ragione d'aver sonno ecco ecco si toglie le mani dagli occhi e prima di tutto gli un poeta esclama un poeta che se lei sentisse cose me ne intendo perché professore di belle lettere a riposo cose grandi cose grandi poco dopo uno dei camerieri del caffè venne a comperare un sigaro al chiosco eh papa-re hai visto che straccio di tragedia ho inteso balbettò e non io e il signore risolutamente si china sul sul divanuccio e scuote il dormente dottore dottore il dottor mangoni muggisce dentro la barbaccia arruffata che gl'invade quasi fin sotto gli occhi le guance poi stringe le pugna sul sul petto e alza i gomiti per stirarsi e nipotina si guardarono negli occhi rimminchioniti papa-re ancora col braccio proteso nell'atto di mandare avanti lo scaldino eh troppo avanti lo aveva mandato e il carbone acceso ecco friggeva là tra i cocci in una pozza d'acqua piovana elmo dov'è l'elmo è il cappello lo ha sí per averlo lo ha positivo ricorda d'averlo posato prima d'addormentarsi su su lo sgabello accanto al divanuccio dov'è andato a finire la siringa per le iniezioni dottore ce l'ha io si volta a rispondergli il dottor mangoni con una maraviglia che provoca in quello uno scoppio di risa bene bene dunque si dice carte senapate otto basteranno cacano da per tutto scusi per rilasciare quel foglio debbono far prima non so che pratiche là al paese poi qua alla questura basta questa sera ero a teatro al nazionale subito subito il signore c'è un medico ma quegli avvertendo sulla sulla faccia e sulle sulle mani il gelo di fuori dà indietro alza le braccia stringe le pugna e comincia a stropicciarsi gli occhi sbadigliando non so disse papa-re alzando le spalle cesare il milanese come non sai quel biondo alto grosso con la barba spartita sul mento sanguigno ah è bello e lui lo sa canaglia e se n'approfitta laggiú imbacuccate due guardie notturne nel silenzio si sentivano perfino ronzare le lampade elettriche tu hai una nipotina è vero papa-re domandò la donna riscotendosi con un sospiro nena sí senza mamma senza ma sentí subito la difficoltà d'un discorso in francese consentaneo all'aria burbera a cui già aveva composta la faccia e l'atteggiamento preso frenò a stento un solennissimo sbuffo d'impazienza e cominciò mossiur cleen e le parve allora che quegli occhi buoni intensi di passione la commiserassero a lor volta la compiangessero di quell'abbandono del sacrifizio non rimeritato dell'amore che le restava chiuso in seno quasi tesoro in uno scrigno di cui egli avesse le chiavi ma per non servirsene mai fino ad arrampicarsi all'orlo dell'altipiano marnoso che incombeva sulla spiaggia col suo piccolo e bianco cimitero lassù col mare davanti e dietro la campagna la marna infocata colpita dal sole cadente via era ormai inutile vietarsi di rivedere di riosservare quel ritratto lo prese riaccese il lume come se la era raffigurata diversamente quella donna contemplandone ora la vera effigie provava rimorso dei sentimenti che la immaginaria le aveva suggeriti ma quel mare lí quel cielo quel vaporetto e la sua presente vita e una tristezza profonda lo invadeva uno smanioso avvilimento i suoi nuovi compagni non lo amavano non lo comprendevano né volevano comprenderlo sotto alle cataste s'impiantavano le stadere sulle quali lo zolfo era pesato e quindi caricato sulle spalle degli uomini di mare protette da un sacco commesso alla fronte scalzi in calzoni di tela gli uomini di mare recavano il carico alle spigonare immergendosi nell'acqua fino venerina gli si parò subito davanti no che fai zio ti giuro che egli non sa nulla ti giuro che tra me e lui non c'è stato mai nulla non hai inteso che se ne vuole andare e come quegli animali che per difesa naturale prendono colore e qualità dai luoghi dalle piante in cui vivono cosí a poco a poco era divenuto quasi di carta nella faccia nelle mani nel colore della barba e dei capelli scene episodii brani di descrizioni gli si rappresentavano alla mente con minuta spiccata evidenza rivedeva rivedeva proprio in quel suo mondo alcuni particolari che gli erano rimasti piú impressi durante le sue riletture venerina rideva come una matta sul serio sul serio protestava don pietro e insistette tanto su quel brutto scherzo per far festa alla nipote che la zitellona non volle tornarsene sola con lui in carrozza al paese ordinò al garzone che montasse in cassetta accanto al cocchiere ho l'avviso guarda arriverà oggi e l'arso è partito porco diavolo chi sa se farà a tempo a rivedere il cognato e gli amici scappò dal di nica con l'avviso in mano agostino l'hammerfest il di nica lo guardò come se lo credesse ammattito richiudi la cortina me lo farai svegliare non m'ha fatto dormire tutta la notte poverino ha le dogliette ora riposa e io vorrei profittarne il cleen baciò in fronte commosso la moglie sul tardi sentendo il campanello della porta corsero ad aprire ma invece di don pietro si videro davanti quel giovine straniero della mattina eccolo grande bello fuggire da quell'esilio da quella morte si buttò tra le braccia del cognato se lo strinse a sé fin quasi a soffocarlo scoppiando irresistibilmente in un pianto dirotto andarono strette l'una all'altra in punta di piedi e si fermarono poco oltre la soglia della camera sporgendo il capo a guardare sul letto l'infermo teneva gli occhi chiusi pareva un cristo di cera deposto dalla croce subito venerina arrivata in carrozza con lo sposo e i due zii dopo la celebrazione del matrimonio corse a spalancare tutti i balconi e le finestre le tende i cortinaggi strillava donna rosolina provandosi a correr dietro l'impetuosa nipote voleva già egli non portava piú il berretto di pelo era vestito come tutti gli altri eppure ecco la gente si voltava a osservarlo quasi che egli si tenesse esposto lí davanti oppure ha voltato non sentendola nemmeno fiatare s'immaginava che fosse sprofondata nella lettura e che non gli rispondesse per non distrarsene sí legga legga la esortava allora piano quasi con voluttà non s'illuse piú neanche lui che quel rimedio potesse giovare e appena poté uscire di camera si fece condurre allo studio presso il primo scaffale cercò a tasto un libro lo prese lo aprí vi affondò la faccia prima con gli occhiali poi senza come aveva fatto quel giorno in vettura volle che il suo mondo riavesse voce che si facesse risentire da lui e gli dicesse com'era veramente e non come lui in confuso se lo ricordava mise un altro avviso nei giornali per un lettore o una lettrice stordita da quella scena imprevista a cui s'era lasciata tirare per un malinteso dal suo amor proprio ferito non riusciva ancor bene a veder chiaro in sé in ciò che era avvenuto accettare dunque e compromettersi sarebbe stato tutt'uno ma come rifiutare quel benefizio dopo le tante cure e le premure affettuose di lei quel benefizio offerto in quel modo che non lo legava ancora per nulla che lo lasciava libero di scegliere libero di mostrarsi o no grato di quanto gli era stato fatto i pare di vederla ancora quando a qualche raffica più violenta che la investiva da dietro si fermava su le tozze gambe larghe a cui s'attaccava la veste che gliele disegnava sconciamente mentre davanti le faceva pallone tempo anna s'era lasciata cadere ai piedi la vecchia giacca in cui aveva trovato il ritratto egli la raccattò infilzandola con la punta dello stocco poi chiamò dalla finestra nel giardino il servotto che fungeva anche da cocchiere e che in quel momento attaccava al biroccio il cavallo è uno di quei tanti casoni tutti brutti a un modo come bollati col marchio della comune volgarità del tempo in cui furon levati in gran furia nella previsione che poi si riconobbe errata d'un precipitoso e strabocchevole affluir di regnicoli a roma subito dopo la proclamazione di essa a terza capitale del regno ora poteva pensare liberamente espandere la propria anima senza dover sforzare il cervello a indovinare a intendere i pensieri i sentimenti di quella creatura tanto diversa da lui e che tuttavia gli apparteneva cosí intimamente il mílio gli aveva detto che non era possibile che egli stesse nella casa piú oltre non c'era posto per lui e poi quella vecchia matta della zia s'era stancata e la nipote non poteva restar sola con un estraneo in casa o sull'acciottolato sconnesso ove stagnavano pozze di acqua putrida seppure era acqua tre maschietti buttati carponi a spiare donde e come faceva pipí una bambinuccia di tre anni che non se ne curava grave ignara e con un occhio fasciato mentre passo leggendo mi para davanti le sue schifose statuette e me le fa rovesciare è la terza i dà la caccia si mette alle poste una volta al corso vittorio un'altra a via volturno adesso qua con l'obbligo di passare mensilmente al fratello minore vita natural durante un assegnino di poche centinaja di lire quasi a titolo d'elemosina e non perché gli spettassero di diritto essendosi già mangiata com'era detto nel testamento tutta la legittima a lui spettante in un ozio vergognoso il ragazzaccio strepitava pestando i piedi sui cocci d'una volgarissima statuetta di terracotta misti a quelli di gesso abbronzato della colonnina che la sorreggeva tutti attorno chi scoppiava in clamorose risate chi faceva un viso lungo lungo e chi pietoso tanto che aveva pensato di allargare il suo commercio fino a tunisi e malta e a tale scopo aveva ordinato all'arsenale di palermo la costruzione di un altro vaporetto un po piú grande che potesse servire anche al trasporto dei passeggeri pensarci s'accorse ora lí solo davanti allo spettacolo del mare d'aver sofferto in quei dieci giorni una grande oppressione nell'intimità pur tanto cara con la giovane sposa nell'aprire l'armadio sentí come uno squittío nel cassetto interno e subito si ritrasse impaurita tolse da un angolo della camera un bastone dal manico ricurvo e tenendosi stretta alle gambe la veste prese il bastone per la punta e si provò ad aprire con esso cosí discosta il cassetto se non è pazzia questa non c'è piú pazzi al mondo pensava tra sé dal canto suo don paranza aggrondato tra le spine anche lui ingozzando a stento la magra cena quell'odore del mare tra le scogliere l'odore del vento salmastro che certe mattine nel recarsi alla pesca lo investiva cosí forte da impedirgli il respiro o il passo facendogli garrire addosso la giacca e i calzoni come e non me ne dici niente e mi tieni lí per tanti giorni alla tortura e lui anche lui muto come un pesce venerina sollevò la faccia dalle mani non t'ha saputo dir nulla neanche oggi se per l'acquisto dei tanti e tanti libri che gl'ingombravano in gran disordine la casa non si fosse perfino indebitato non potendo piú comprarne di nuovi s'era dato già due volte a rileggersi i vecchi a rimasticarseli a uno a uno tutti quanti dalla prima all'ultima pagina nicola petix arrivò presto a questo nulla che dovrebbe essere la quintessenza d'ogni filosofia la vista quotidiana dei cento e più inquilini di quel casone lercio e tetro gente che viveva per vivere senza saper di vivere se non per quel poco che ogni giorno pareva condannata a fare sempre le stesse cose per amore di quell'uomo s'era mortalmente ammalata e sarebbe morta se i medici non avessero indotto il padre a condiscendere alle nozze il padre aveva ceduto non consentendo però anzi giurando che ella per lui per la casa dopo quelle nozze non sarebbe piú esistita e le spigonare appena cariche sciolta la vela andavano a scaricare lo zolfo nei vapori mercantili ancorati nel porto o fuori cosí fino al tramonto del sole quando lo scirocco non impediva il signor porrella guardando il ponte fosco e certamente pensando che di là erano passati gli antichi romani la signora porrella seguendo con gli occhi qualche vecchia cercatrice d'insalata tra l'erba del declivio lungo il corso del fiume che appare lí sotto per un breve tratto dopo il ponte pesce ti dico baccalà gridò don paranza al colmo della stizza ho il fegato grosso cosí dalla bile di tutti questi giorni si sarà vergognato disse venerina cercando di scusarlo e lo disse una di quelle sere alla nipote rincasando dalla pesca non s'aspettava che venerina dovesse accogliere l'irosa dichiarazione della insipienza di lui con uno scoppio di risa tutta rossa e raggiante in viso povero zio ridi ma sí fatto in capo a un erto viale su lo sfondo di fiamma d'un crepuscolo autunnale due grossi cavalli neri con le sacche del fieno alla testa ma non poté reggere a lungo in quel silenzio angoscioso una sola veramente era stata la bestialità di don paranza quella di aver avuto vent'anni al quarantotto se ne avesse avuti dieci o cinquanta non si sarebbe rovinato perché sembrò loro irragionevole ammettere che la presenza invisa di quell'uomo e anche l'intenzione che pareva in lui evidente d'esser venuto lí per essi potessero rappresentare qualcosa di cosí grave da rinunziare a quella sosta consueta di cui la pregnante specialmente aveva bisogno era colpa sua intanto se gli altri erano maleducati se egli ancora non poteva uscire per le strade che subito una frotta di monellacci non lo attorniasse minacciava e faceva peggio quelli si sbandavano con grida e lazzi e rumori sguajati ora in quel casone là di via alessandria quando avvenne il delitto i coniugi porrella abitavano da circa quindici anni nicola petix da una diecina petix ebbe per padre un ingegnere spatriato da gran tempo e morto in america il quale tutta la fortuna raccolta in tanti anni laggiú con l'esercizio della professione lasciò in eredità a un altro figliuolo maggiore di due anni di petix e ingegnere anche lui poteva buttarlo in mezzo alla strada aveva scritto al console di palermo ma sí il console gli aveva risposto che desse ricetto e cura al marinajo dell'hammerfest fin tanto che esso non fosse guarito o nel caso che fosse morto gli desse sepoltura per bene che delle spese poi avrebbe avuto il rimborso in presenza di tutti qua lo denunzio i pagherà gli occhi assassino ci sono due guardie qua prendano i nomi subito il mio e il suo testimoni tutti guardia scrivete balicci sí balicci è il mio nome valeriano sí via omentana ultimo piano la volpe è ladra per il padrone della gallina ma per sé la volpe non è ladra ha fame e quand'ha fame acchiappa la gallina e se la mangia e dopo che se l'è mangiata addio non ci pensa più mentre ecco la signorina maestrina dalla faccetta sciupata e dai capelli cascanti attraversa il cortile con un grosso mazzo di fiori dono del fidanzato che le sorride accanto don paranza restò a guardare ancora un pezzo la nipote stordito con la bocca aperta sei matta o io all'improvviso si diede a girare per la stanza come se cercasse la via per scappare e agitando per aria le manacce spalmate che asino gridò che imbecille quanto poi alla differenza d'età finora nessun argomento manifesto di delusione per lei o di meraviglia per gli altri poiché dagli anni il brivio non risentiva il minimo danno né nel corpo vivacissimo e nervoso né tanto meno poi nell'animo dotato d'infaticabile energia d'irrequieta don paranza era indignato di quella tirchieria ma non voleva che venerina mancasse di rispetto alla zia è sorella di tua madre io poi me ne debbo andare prima di lei per legge di natura e da me non hai nulla da sperare lei ti resterà e bisogna che te la tenga cara che c'è che c'è gridava padron di nica facendosi alla porta teatrino marionette i monellacci si sbandavano urlando fischiando caro mio diceva allora il di nica al cleen voi lo capite sono selvaggi andatevene fatemi questo piacere via tutti via tutti ordinò don pietro lasciamoli soli adesso per voi figliuoli penserà il capitano dell'hammerfest e richiuso l'uscio aggiunse rivolto alla nipote dicono che in carcere petix dimostra la smemorata indifferenza d'un gatto che dopo aver fatto strazio d'un topo o d'un pulcino si raccolga beato dentro un raggio di sole estraneo allevato quasi soltanto dalla madre e perciò con gli stessi pensieri con gli stessi sentimenti di lei che sperava straniero straniero anche per suo figlio posso assicurare sulla mia parola d'onore ch'era una provocazione la vista di quei due fuori a passeggio in una giornata come quella con tutto quel vento tra il turbine di tutte quelle foglie morte piccoli sotto gli alti platani nudi che armeggiavano nel cielo tempestoso con l'ispido intrico dei rami e a tutti coloro che gli domandavano perché con tanti bei denari non si concedesse il lusso di portare il cappello non per il cappello signori miei rispondeva invariabilmente ma per le conseguenze del cappello ma appena montato in vettura quel signore occhialuto si drizzò lungo lungo sulla vita e si mise a voltare a scatti la testa di qua di là in su in giú infine s'accasciò aprí il libraccio e vi tuffò la faccia fino a toccar col naso la pagina quattro fanali rossi accesi ancora alla punta dell'alba in un porto di mare deserto con una sola nave ormeggiata la cui alberatura con tutte le sartie si stagliava scheletrica sullo squallore cinereo della prima luce come come esclamava allora don pietro stupito guardando venerina che rideva e poi donna rosolina che stava seria seduta intozzata su di sé con le labbra strette e le palpebre gravi semichiuse ma che non fosse stupido lo sapeva bene padron di nica dal modo con cui gli disimpegnava le commissioni e gli affari con quei ladri agenti di tunisi e di malta non voleva dirlo al solito non per negare il merito e la lode ma per le conseguenze della lode ecco si sentiva quasi quasi messa in berlina anche lei il cleen la guardava e quegli sguardi fieri gli parevano vampate di passione per lui gli piaceva quello sdegno ma ogni qualvolta gli veniva di manifestarle ciò che sentiva o di confidarle qualcosa gli pareva d'urtare contro un muro e taceva e sorrideva senza intendere che quella bontà sorridente in certi casi non poteva piacere a venerina ed ella si era presa tanta cura di quell'abbandonato chi era egli donde veniva quali ricordi custodiva con tanto amore in quella cassetta si alzò fra le risa dei due giovani e andò a fumarsi la pipa sul divanaccio brontolando il suo porco diavolo nel barbone lanoso non si doveva toccare il freddo la neve quei fiori freschi e l'ombra azzurra della cattedrale niente lí si doveva toccare era cosí e basta il suo mondo il suo mondo di carta legnosa nella sua pudibonda severità per non cedere al contagio del riso si torturava le labbra massime quando l'infermo accompagnava con gesti comicissimi quelle parole staccate telegrafando cosí a segni le parti sostanziali del discorso che gli mancavano vedendo poi lo stocco sguainato per terra ah hai anche tirato di scherma con gli abiti dell'armadio e rise di quel suo riso che partiva soltanto dalla gola quasi qualcuno gliel'avesse vellicata e ridendo cosí guardò la moglie come se domandasse a lei il perché del suo proprio riso io le sentirò voltare le pagine ascolterò il suo silenzio intento le domanderò di tanto in tanto che cosa legge e lei mi dirà oh basterà un cenno e io la seguirò con la memoria la sua voce signorina mi guasta tutto aveva ceduto all'infermo il suo letto e lui a rompersi le ossa sul divanaccio sgangherato che gli cacciava tra le costole le molle sconnesse cosí che ogni notte sognava di giacer lungo disteso sulle vette di una giogaja di monti moglie riaccostò gli scuri e uscí dalla camera in punta di piedi appena solo si premette le mani sul volto e soffocò il pianto irrompente che sperava un segno almeno un segno in quell'esseruccio nel colore degli occhi nella prima peluria del capo che lo palesasse suo straniero anche lui te niente rispose don pietro rosso e sbuffante dopo quella terribile fatica non è vero avete parlato di me ho capito benissimo e tu ti sei arrabbiato don pietro non si raccapezzava ancora e il nome di questo manigoldo dov'è è qua lo tengano tre volte approfittando della mia debole vista della mia distrazione sissignori tre schifose statuette tirasse almeno avanti ancora un pajo di giorni ma mi par proprio ch'accenni d'andarsene e non mi mancherebbe altro ah che bei guadagni che bei guadagni mi dà la norvegia basta lasciatemi scappare lei vorrebbe che io le cercassi ora questi alberi di pepe gli domandava la signorina spaventata e sbuffante se volesse farmi questo piacere cercando la signorina maltrattava le pagine s'irritava alle raccomandazioni di far piano se egli si ricusava arricciando il naso scotendo la testa di prendere qualche medicina o qualche cibo ella pronunziava quel cleen con voce cupa d'impero aggrottando le ciglia su gli occhi fermi severi come per dire obbedisci non ammetto capricci le lusinghe dell'amore in mezzo alla stomachevole oscenità di tutta quella sporca figliolanza che tra poco quella maestrina si sarebbe anche lei adoperata ad accrescere ora pensate che da dieci anni ogni giorno nicola petix assisteva in quel casone alle periodiche immancabili gravidanze di quella signora porrella piccoli bruti che vivevano per vivere senza saper di vivere se non per quel poco che ogni giorno parevano condannati a fare sempre le stesse cose e avvenne pochi giorni dopo ch'io vidi i due coniugi porrella per il viale nomentano tra molti giuramenti e proteste d'innocenza il figurinajo cercava anch'esso di farsi ragione presso i piú vicini ma che è lui non è vero che legge i ci vien sopra o che non veda o che vada stordito o che o come fatto si è che le richiamò vivissimo alla memoria il giorno che lars era stato portato su la barella moribondo nell'altra casa dello zio sí a lui ella aveva recato l'occorrente per scrivere quella lettera all'abbandonato non aveva piú riveduto neanche una volta i suoi genitori la sorella lei che li adorava e ch'era stata sempre con loro docile e confidente aveva potuto ribellarsi alla loro volontà ai loro consigli per amore di una passione segreta per quella donna no basterebbe che il giovane avvocato d'ufficio mettesse sotto gli occhi ai signori giurati per un momento un ritratto della povera morta la signora porrella aveva quarantasette anni e a tutto ormai poteva somigliare tranne che i nuovi proprietarii che le avevano acquistate a poco prezzo dalle banche sussidiatrici degli antichi costruttori falliti facendosi ora il conto di quanto avrebbero dovuto spendere a riattarle e rimetterle in uno stato di decenza per darle in affitto a inquilini disposti a pagare una piú alta pigione stimarono più conveniente non farne nulla le scarse incerte notizie che ella aveva dello straniero e la confessione di quegli ingenui passatempi donde era nato quell'amore fino a quel punto sospeso in aria come un uccello sulle ali ah bravo grazie il libro sí obbligatissimo una vettura per carità a casa a casa voglio andare a casa resta denunziato e si mosse per uscire con le mani avanti barellò fu sorretto messo in vettura e accompagnato da due pietosi fino a casa non poteva affacciarsi alla finestra su quel cortile che non ne vedesse quattro o cinque in fila chinati a far lí i loro bisogni mentre addentavano qualche mela fradicia o un tozzo di pane era pure era pure la stessa luna ch'egli tante volte in patria per mare aveva veduta ma gli era parso che lí in quel paese ignoto ella parlasse ai tetti di quelle case al campanile di quella chiesa quasi un altro linguaggio di luce ebbe la conferma dalla dedica scritta sul dorso del ritratto al mio vittore almira sua novembre venerina quest'è vero riconosceva don pietro infatti i birbaccioni oggi si chiamano uomini accorti e tuo zio per il primo li rispetta non ci pensare gli diceva venerina che pur se ne affliggeva ma non tanto sapendo che la povera gente vive cosí credeva che dovesse saperlo anche lui il marito e perciò nel vederlo cosí afflitto sempre piú si raffermava nell'idea che egli fosse di una bontà non comune quasi morbosa lo posò sul tavolino da notte presentendo pur contro la propria volontà che forse ne avrebbe avuto bisogno piú tardi cominciò a svestirsi in fretta tenendo gli occhi fissi a terra innanzi a sé non rideva piú ora venerina nell'insegnare al fidanzato la propria lingua certe bili anzi ci pigliava vedi gli diceva si sa che ti burlano se dici cosí chiaro chiaro ci vuol tanto maria santissima il cleen aveva lasciato la sua cuccetta e da un pezzo sul cassero se ne stava a mirare la luna declinante di tra le griselle del sartiame che vibrava tutto alle scosse cadenzate della macchina e certo se bruno quel volto come dal ritratto appariva di un'aria men ridente del suo biondo e roseo perché perché cosí triste venerina pareva attentissima alle parole della zia pensava invece assorta con un senso di pauroso smarrimento a quell'infelice che moriva di là solo abbandonato lontano dal suo paese dove forse moglie e figliuoli lo aspettavano e a un certo punto propose alla zia d'andare a vedere come stesse sguajati venerina n'era furibonda storpiane qualcuno da una buona lezione è possibile che tu debba diventare lo zimbello del paese bei consigli sbuffava don pietro invece di raccomandargli la prudenza colpa involontaria dunque nel bel meglio degli affari compromesso nelle congiure politiche aveva dovuto esulare a malta la bestialità d'averne ancora trentadue al sessanta era stata si sa conseguenza naturale della prima purché la mobilia mi raccomando camminavano sole quelle quattro seggiole sgangherate a chiamarle col frullo delle dita dai tanti tarli che le popolavano e il tanfo di rinchiuso in quella decrepita stamberga perduta tra gli alberi lassù era insopportabile l'avvenire può crescere l'albero nell'aria se ancora scarse e non ben ferme ha le radici nella terra ma questo era certo che lí ormai e per sempre la sorte lo aveva trapiantato era chiaro che tutte le altre camíce che non dovevano poi esser molte stavano ad aspettare da mesi dentro la cesta della biancheria da mandare al bucato i vapori mercantili di svezia e norvegia passeggeri forse seguitava a pensare don pietro un uomo come l'arso potrà servirgli conosce il francese meglio di me e l'inglese benone lupo di mare poi o come interprete o come marinajo purché me lo imbarchi e gli dia da vivere e da mantenere onestamente la famiglia cominciava a essere stufa ecco era abituata a volare lei a correre a correre in treno in automobile in ferrovia in bicicletta su i piroscafi correre vivere già si sentiva soffocare in quel mondo di carta e un giorno che il balicci le assegnò da leggere certi ricordi di norvegia non seppe piú tenersi certo non avrebbe potuto vivere con gli scarsi proventi di questa saltuaria professione senza l'ajuto della pesca giornaliera e di una misera pensioncina di danneggiato politico vecchia ciabatta ancora in uso per una cosa che pareva tanto infatti tenendo per il braccio il marito avrebbe potuto con qualche strizzatina sotto sotto richiamarlo dalla soddisfazione a cui spesso e con troppa evidenza s'abbandonava lí e che ho concluso donna rosolina accanto a lui con le labbra appuntite e gli occhi fissi acuti si sforzava d'immaginare che cosa facessero in quel momento gli sposi rimasti soli e dominava le smanie da cui si sentiva prendere e che si traducevano in acre stizza contro quell'omaccio ormai vecchio che le stava a fianco vincendo il ribrezzo di tutto quel lerciume e più della mescolanza con quello che sí dio mio prossimo è non si nega ma che pur certamente poco poco che si ami la pulizia e la buona creanza dispiace aver troppo vicino e non si può dire del resto che il dispiacere non sia contraccambiato che sbarrava nello sgomento certi occhi enormi d'un cosí limpido azzurro che parevano quasi di vetro tra la squallida magrezza del volto su cui la barba era rispuntata poi con materna cura lo sollevò come un bambino e lo pose a giacere sul letto quali denari domandava il di nica se me ne date voi e poi niente qua ho cominciato qua voglio finire vedendo entrare il cleen si angustiava ebbe appena il tempo di cacciarsi in tasca il ritratto il marito si presentò sbuffando sulla soglia della camera che hai fatto al solito hai rassettato oh povero me ora non trovo piú nulla ora nei due giorni che passava in casa cercava di nascondere il suo animo né gli riusciva difficile poiché nessuno badava a lui don pietro se n'andava al solito alla pesca e venerina era tutta intenta al bambino che non gli lasciava neppur toccare che spiccasse di qua di là il volo indecisa e s'arrestasse d'un subito con furioso sbàttito d'ali e saltellasse rigirandosi per ogni verso irruppe nello studio gridando il suo nome tilde pagliocchini lei ah già me lo venerina scrollava a un tratto le spalle con un moto di dispetto dicendo a se stessa che me n'importa e lo lasciava lí solo nella camera a pascersi di quei suoi segreti ricordi e si tirava con sé la zia che la seguiva stordita di quella risoluzione repentina che facciamo che genio quel console come se lui pietro mílio potesse anticipare spese e dare alloggio ai malati come dove per l'alloggio sí pazienza pazienza fino a questa sera sbuffò don paranza ora scappo a girgenti di un po lui il malato s'è sentito tutti e tre entrarono pian pianino per vederlo restarono trattenendo il fiato presso la soglia pareva morto je ne bois pas de vin non era vino chi sa che diavolo gli avevano messo in corpo si sentiva avvampare e che enorme fatica per far entrare in testa a tutto l'equipaggio che voleva assolutamente conoscere la sposina che non era possibile cosí tutti insieme si sentiva lasciato da parte e n'era lieto soltanto per lei quasi che il figlio nascituro non dovesse appartenere anche a lui nato lí in quel paese non suo da quella madre che non si curava neppure di sapere quel che egli ne sentisse e ne pensasse ma comprese che su per giú sarebbe stato lo stesso con qualunque altra lettrice con qualunque altro lettore ogni voce che non fosse la sua gli avrebbe fatto parere un altro il suo mondo signorina guardi mi faccia il favore provi con gli occhi soltanto senza voce credette tuttavia di dimostrargli largamente quanto fosse contento di lui con l'accordargli dieci giorni di licenza nell'occasione del matrimonio pochi dieci giorni ma bastano caro mio disse a don pietro che se ne mostrava malcontento cosí la pesca andava benone anch'egli don paranza pensando escogitando il modo e la maniera d'entrare a parlargli di quella faccenda cosí difficile e delicata si lasciava intanto mangiar l'esca dai pesci porco diavolo e tu e questo pezzo di aspetta aspetta che te l'aggiusto io ora stesso e in cosí dire si lanciò verso l'uscio della camera dove s'era chiuso il cleen poi la cena e poi a letto sí sola si contentava no neppure lei cosí troppo poco e restava a lungo assorta in una segreta aspettazione che pure le ispirava una certa ambascia quasi di sgomento diritto sí ma perché lei se ne era cosí perdutamente innamorata allora dunque il dovere per lui adesso di compensarla e invece e a un tratto si vedeva girar innanzi su le mani e sui piedi a ruota un monellaccio che per quella bravura da pagliaccetto gli chiedeva poi un soldo e tutti ridevano venerina sospesa costernata a un certo punto nel vedersi additata rabbiosamente dallo zio diventò di bragia eh che parlavano dunque di lei a quel modo ora aveva detto di sí allo zio e certo avrebbe sentito un gran dolore se il cleen se ne fosse andato sentiva orrore del tedio mortale in cui sarebbe ricaduta sola sola nella casa vuota e silenziosa mentre si vestiva sentiva giú stridere i carri carichi di zolfo carri senza molle ferrati traballanti sul brecciale fradicio dello stradone polveroso popolato di magri asinelli bardati che arrivavano a frotte anch'essi con due pani di zolfo a contrappeso cieco ora per la realtà viva che non aveva mai veduto cieco anche per quella rappresentata nei libri che non poteva piú leggere la grande confusione in cui aveva sempre lasciato tutti i suoi libri sparsi o ammucchiati qua e là sulle seggiole per terra sui tavolini negli scaffali lo fece ora disperare no no il cuore gli volava ancora lontano lassù al paese natale alla casa antica ove sua madre era morta ove abitava la sorella che forse in quel punto pensava a lui e forse lo credeva felice anna aveva notizie molto vaghe della morta sapeva soltanto che il marito scoperto il tradimento l'aveva costretta con l'impassibilità di un giudice a togliersi la vita lei aveva già trovato il suo posto nella vita aveva la sua casetta il marito tra breve avrebbe avuto anche il figlio desiderato e non pensava che lui straniero era sul principio di quella sua nuova esistenza e aspettava che ella gli tendesse la mano per guidarlo don pietro ve la spingeva vedrai tunisi che quei cari nostri fratelli francesi sempre aggraziati ci hanno presa di furto vedrai malta dove tuo zio bestione andò a rovinarsi perplesso se avesse fatto bene o male recava in dono un paniere di frutta fresche lars cleen contemplava stupito quegli esseri umani che gli parevano d'un altro mondo vestiti a quel modo cosí anneriti dal sole ozio vergognoso quest'ozio di petix sarà bene intanto che non venga considerato solamente dal lato del padre ma un po anche da quello di lui perché petix veramente frequentò per anni e anni le aule universitarie che andava e veniva come una spola tra porto empedocle e le due vicine isolette di lampedusa e di pantelleria agostino e la patria il di nica serio serio picchiava con una mano su i dindi nel taschino del panciotto eccola qua tanto vero che questi nuovi venuti sono stati in principio guardati in cagnesco e poi a poco a poco se han voluto esser visti men male han dovuto acconciarsi a certe confidenze piuttosto prese che accordate è vero che di tanto in tanto abbassava su quegli occhi le palpebre livide ma non tanto per vergogna le abbassava quanto per il dispetto di vedersi obbligata a sentirla quella vergogna dagli occhi di chi la guardava e la vedeva in quello stato alla sua età se poi egli in uno scatto di gioconda tenerezza vedendosela passar da presso le tirava un po la veste col volto illuminato da un sorriso di gratitudine e di simpatia venerina strascicava quel cleen in una esclamazione di stupore e di rimprovero come se volesse dirgli sei matto tutte cosí le nostre donne non debbono far mai piacere ai loro uomini tu che ne dici domandava al cleen non diceva nulla lui guardava venerina col desiderio di averla con sé ma non voleva che ella facesse un sacrifizio o che avesse veramente a soffrire del viaggio poi chinò gli occhi su la barella che i marinaj per riprender fiato avevano deposta presso l'entrata e domandò chi è che è avvenuto soffrí nel vedere entrare coi pesanti scarponi ferrati la famiglia del garzone per porgere gli omaggi agli sposini stava quel garzone a guardia del podere e abitava con la famiglia nel cortile acciottolato della villa con la cisterna in mezzo in una stanzaccia buja casa e stalla insieme accompagnato solo gnornò gli disse donna rosolina vergognosa e stizzita con gli occhi bassi i dispiace ma debbo dirvelo nipote capisco siete mio nipote ma la gente vi sa forestiere con certi costumi curiosi e chi sa che cosa può sospettare come l'uovo caro mio questi dispettucci parevano puerili a don pietro condannato a far la guardia e se ne infastidiva la sua presenza intanto impacciava peggio il cleen che non arrivava ancora a comprendere perché ci fosse bisogno di lui buttò il ritratto sul comodino e spense di nuovo il lume sperando di addormentarsi questa volta senza pensare piú a quella donna con la quale non poteva aver nulla di comune ma chiudendo le pàlpebre rivide subito suo malgrado gli occhi della morta e invano cercò di scacciare quella vista gli si era affezionato lui don pietro ma non si proponeva neppure per curiosità di cercar d'indovinare com'egli la pensasse né gli veniva in mente di consigliarlo a venerina vedrai anzi le diceva vedrai che a poco a poco prenderà gli usi del nostro paese e infine anche davanti al giovane avvocato che gli hanno imposto d'ufficio visto che fino all'ultimo non ha voluto incaricarne uno di sua fiducia per la difesa di questo silenzio cosí ostinato si dovrebbe pur dare mi sembra una qualche interpretazione anche lei venerina si sentiva quasi rinata avvezza a star sempre sola in quella casa povera e nuda senza cure intime senza affetti vivi da un pezzo s'era abbandonata a un'uggia invincibile a un tedio smanioso il cuore le si era come isterilito cleen appena solo si sentiva come caduto in un altro mondo piú luminoso di cui non conosceva che tre abitanti soli e una casa anzi una camera non si rendeva ragione di quei dispettucci di venerina non si rendeva ragione di nulla politico perché sissignori bestia non era soltanto da jeri come egli stesso soleva dire bestione era sempre stato aveva combattuto per questa cara patria e s'era rovinato cara-patria perciò era anche il nome con cui chiamava qualche volta la sua miserabile finanziera una gran confusione di gente in quell'interno vasto fumido mal rischiarato cupamente sonoro ecco il treno partiva e come se veramente lo vedesse allontanare e sparire nelle tenebre rientrò d'un subito in sé era morto si fecero un po piú avanti ma al lieve rumore l'infermo schiuse gli occhi quei grandi occhi celesti attoniti le due donne si strinsero vieppiù tra loro poi vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare scapparono via con un grido a richiudersi in cucina ma quando i compagni intorno gli chiesero costernati la cagione di quel pianto convulso egli rientrò in sé mentí disse che piangeva soltanto per la gioja di rivederli gli pareva di vedere la sorella lontana la vedeva ah lei sola al mondo gli voleva bene ormai e anche quest'altra fanciulla qua possibile che aveva distrutto d'un colpo la prima casa di lui anna aveva odiato quella donna non sapendo intendere come avesse potuto tradire l'uomo ora da lei adorato per questo s'era ammalato fino a toccare la soglia della morte per riprendere lí la via d'una nuova esistenza chi sa e tu gli vuoi bene concludeva intanto di là don pietro dopo avere strappato a venerina che non riusciva a quietarsi le subito voltatevi ordinò donna rosolina don pietro obbedí e poco dopo udí l'uscio della camera sbatacchiare furiosamente attraverso quell'uscio allora egli le narrò ciò che gli era accaduto pregandola di far presto il berretto di pelo il pallore del volto e l'estrema biondezza della barba e dei capelli attiravano specialmente la curiosità egli alla fine se ne stancava e piano piano rincasava triste ma egli vedeva col pensiero una chiesa del suo remoto paese un fischio di sirena ed egli vedeva l'hammerfest perduto nei mari lontani e com'era restato una sera nel silenzio alla vista della luna nel vano della finestra in capo a due giorni gli si presentò un giovinotto saccente il quale rimase molto meravigliato nel trovarsi davanti un cieco che voleva riordinata la libreria e che pretendeva per giunta di guidarlo miracoli miracoli esclamava don paranza rincasando la sera con gli attrezzi da pesca tutto fragrante di mare trovava ogni cosa in ordine la tavola apparecchiata pronta la cena miracoli le due canne con le lenze una per sé l'altra per l'arso i barattoli dell'esca gli ami di ricambio ecco sí per i pesci era ben munito ma dove trovare l'occorrente per l'altra pesca quella al marito per la nipote non diceva cosí perché in fondo volesse male a quel povero straniero no ma porco diavolo esclamava don pietro chi piú poveretto di me manco male che fra pochi giorni si sarebbe liberato guardava il paese che gli si stendeva davanti agli occhi da quella torre detta il rastiglio a piè del molo fino alla stazione ferroviaria laggiú e gli pareva che come su lui gli anni e i malanni cosí fossero cresciute tutte quelle case là quasi una speranza ancora resisteva in lui ultimo argine ultimo riparo contro la malinconia che lo invadeva e lo soffocava che si vedesse che si riconoscesse nel suo bambino appena nato e si sentisse in lui e con lui lí in quella terra d'esilio meno solo non piú solo spalle càmbiati codesto nome ripigliava venerina esasperata rivolta al cleen bel piacere sentirsi chiamare la moglie de l'arso e non ti chiamano adesso la nipote di don paranza che male c'è lui l'arso e io paranza allegramente era perciò contenta che lo zio fosse ora con lei di là a pensare a escogitare il modo di vincere se fosse possibile tutte le difficoltà che avevano fino allora tenuto sospeso il suo sentimento cielo venerina prese a proteggere e a condurre per mano come un bambino il marito incantato dagli spettacoli che gli offriva la campagna quella natura per lui cosí strana e quasi violenta e le sorse a un tempo dal cuore la domanda come mai il marito che aveva amato quella donna quella giovinetta certo bella per lui si fosse poi potuto innamorare di lei cosí diversa e gli sputi che si tiravano i calci gli sgraffii che si davano le strappate di capelli e gli strilli che ne seguivano a cui partecipavano le mamme da tutte le finestre dei cinque piani fu l'epilogo buffo e clamoroso d'una quieta sciagura che durava da lunghissimi anni infinite volte per unica ricetta del male che inevitabilmente lo avrebbe condotto alla cecità il medico oculista gli aveva detto di smettere la lettura esilio mentr'ella appariva grande là su l'oceano di tra le sartie dell'hammerfest donde qualcuno dei suoi compagni forse in quel punto la guardava lí egli con tutto il cuore era vicino il vaporetto del di nica compiva l'ultima notte di maggio il suo terzo viaggio da tunisi fra un'ora verso l'alba il vaporetto sarebbe approdato al molo vecchio a bordo dormivano tutti tranne il timoniere a poppa e il secondo di guardia sul ponte di comando e veramente quella mattina don paranza non poteva andare alla pesca come da tanti anni era solito gli toccava invece porco diavolo vestirsi di gala o impuparsi secondo il suo modo di dire già perché era viceconsole lui di svezia e norvegia lo deridevano per il suo modo di pronunziare quelle poche parole d'italiano che già era riuscito a imparare e lui per non far peggio doveva costringere la sua stizza segreta a sorridere di quel volgare e stupido lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare piú volte in fronte l'infermo poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti donna rosolina poco dopo tutta impaurita sporse il capo dall'uscio e vide venerina che se ne stava seduta lí ma ciò non vuol dire che se ne sia stato in ozio e che quest'ozio sia stato vergognoso ha meditato sempre studiando a suo modo sui casi della vita e sui costumi degli uomini di ben altro anna ora per la prima volta guardando senza neppur sospettarlo nella sua vita con gli occhi di quella morta trovava da lagnarsi del marito davanti alla porta per l'angusta scala una specie di barella sorretta penosamente da un gruppo di marinaj ansanti costernati sotto un'ampia coperta d'albagio qualcuno stava a giacere su quella barella perché qua i fidanzati non si lasciano soli neppure per un momento ci vuole il lampione sbuffava don pietro e il cleen s'avviliva di tutte queste costrizioni che gli ammiserivano lo spirito e lo c'erano tutti i suoi ricordi e tante lettere e alcuni ritratti guardandolo obliquamente mentr'egli rileggeva qualcuna di quelle lettere o se ne stava astratto con gli occhi invagati e poiché dopo quel primo scambio di frasi la conversazione tra i due fidanzati avrebbe voluto continuare attraverso a lui egli battendo le pugna su la tavola oh insomma esclamò che figura ci faccio io ingegnatevi tra voi non si trattava più per lui del parto imminente della signora porrella che doveva dargli una sconfitta si trattava dell'uomo dell'uomo che tutte quelle donne volevano che nascesse dal ventre di quella donna dell'uomo quale può nascere dalla bruta necessità dei due sessi che si sono accoppiati a grado a grado tutta la scala della miopia ormai da alcuni anni pareva che i libri se li mangiasse davvero anche materialmente tanto se li accostava alla faccia per leggerli condannato dal medico dopo quella tremenda caldana a stare per quaranta giorni al bujo altre volte il marito s'era allontanato dalla città e non per pochi giorni soltanto partendo anche di notte come quella volta ma anna ancora sotto l'impressione della scoperta di quel ritratto provò una strana paura di restar sola e lo disse piangendo al marito eh già perché gli toccava per giunta di muovergliene il discorso in francese quando non avrebbe saputo dirglielo neppure in siciliano monsiurre ma nièsse e poi poteva spiattellargli chiaro e tondo che quella scioccona s'era innamorata o incapricciata di lui e più incredibile che quella moglie si lasciasse portare con un'ostinazione che tanto più appariva crudele contro se stessa quanto più lei sembrava rassegnata allo sforzo insopportabile che doveva costarle a che serviva tutto quel denaro con tanto accanimento guadagnato chi se ne giovava tutti ricchi e tutti poveri non un teatro né un luogo o un mezzo di onesto svago dopo tanto e cosí enorme lavoro a poco a poco venerina era riuscita a insegnare allo straniero qualche frase italiana e un po di nomenclatura elementare con un mezzo semplicissimo gl'indicava un oggetto nella camera e lo costringeva a ripeterne piú e piú volte il nome finché non lo pronunziasse correttamente la signorina tilde pagliocchini si voltò a guardarlo con tanto d'occhi come dice senza voce e allora come per me me lo fai piangere non sai tenerlo via via esci un po di casa che stai a guardarmi vedi come mi sono ridotta su va a fare una visita alla zia rosolina che non viene da tre giorni forse vuol fatta davvero la corte come dice zio pietro il solo beau-frère il solo beau-frère dov'è vous seulement venez venez e se lo condusse in casa il cognato non sapeva ancora della nascita del bambino aveva recato soltanto alla sposa alcuni doni per incarico della moglie lontana venerina si nascose il volto con le mani accennando piú volte di sí col capo vivacemente don paranza pur contento in cuor suo alleggerito da quel peso quando meno se l'aspettava montò su le furie ci andò una volta il cleen per far piacere alla moglie ma ebbe dalla zitellona tale accoglienza che giurò di non ritornarci piú né solo né accompagnato era tempo perché donna rosolina non voleva piú saperne di far la guardia alla nipote protestava d'esser nubile anche lei e che non le pareva ben fatto che due donne stessero a tener compagnia a quell'uomo ch'ella credeva veramente turco e perciò fuori della grazia di dio già si era levato di letto poteva muoversi petix non disse nulla e tutto si svolse in un attimo quasi quietamente come la donna s'accostò al pietrone per mettervisi a sedere egli la afferrò per un braccio e la trasse con uno strappo fino all'orlo delle acque straripate cosí avrai meno da spazzolare aggiunse rivolto alla moglie e da rassettare speriamo e di nuovo emise quel suo riso stentato battendo piú e piú volte le pàlpebre sí ma non doveva ripartire fra pochi giorni era già in grado di uscir di casa e di recarsi a piedi sul tramonto al molo vecchio una frotta di monellacci scalzi stracciati alcuni ignudi nati abbrustiti dal sole seguiva ogni volta lars cleen in quelle sue passeggiate e in secondo luogo perché i suoi parenti s'erano opposti al matrimonio suo col brivio come se questi fosse stato responsabile dell'infamia e della morte violenta della moglie infedele era lei sí era lei senza dubbio la prima moglie di vittore colei che s'era uccisa costarle barellava ansimava e aveva gli occhi come induriti nello spasimo non già di quello sforzo disumano ma dalla paura che non sarebbe riuscita a portare fino all'ultimo quel suo ingombro osceno nel ventre che le cascava no non per te che hai capito di nuovo don pietro con la testa tra le mani si mise ad andare in qua e in là per la stanza bestione somarone e dico poco ma quella bertuccia di tua zia che ha fatto qui ha dormito gli occhi le si intorbidivano incontrando quelli del cleen e s'abbassavano subito sorrideva per rispondere al sorriso di lui non meno impacciato ma volentieri sarebbe scappata a chiudersi sola sola in camera a buttarsi sul letto per piangere sí senza saper perché in quel punto un altro squittío la fece voltare di scatto in dubbio se anche il primo fosse partito da qualche rondine sguizzante davanti la finestra scostò con un piede l'arma sguainata e trasse in fuori tra i due sportelli aperti il cassetto pieno d'antichi abiti smessi del marito sí ecco per conto suo ma grazie tante scattò balzando in piedi la signorina lei si burla di me che vuole che me ne faccia io dei suoi libri se lei non deve sentire ecco le spiego rispose il balicci quieto con un amarissimo sorriso ma anche questa speranza gli venne subito meno appena guardato il figlioletto nato da due giorni durante la sua assenza somigliava tutto alla madre nero nero povero ninno mio sicilianaccio gli disse venerina dal letto mentre egli lo contemplava deluso nella cuna e questo le dispiaceva passarono presto quei dieci giorni in campagna ritornati in paese venerina accompagnò fino al vaporetto il marito ma non volle imbarcarsi con lui per il viaggio di nozze concesso dal di nica lars cleen si precipitò su una lancia e volò a bordo del suo piroscafo col cuore in tumulto non ragionava piú ah partire fuggire coi suoi compagni parlare di nuovo la sua lingua sentirsi in patria lí sul suo piroscafo niente niente caro pietro manderò alla sposa un regaluccio in considerazione della nostra antica amicizia ma non lo dire a nessuno mi raccomando dal canto suo la zia donna rosolina si strizzò si strizzò in petto il buon cuore che dio le aveva dato e venne fuori con un altro regaluccio a venerina allora sí pietro mílio faceva denari a palate di interpreti per tutti i vapori mercantili che approdavano nel porto non c'era altri che lui e quella pertica sbilenca di agostino di nica che gli veniva appresso allora come un cagnolino affamato per raccattar le briciole ch'egli lasciava cadere meglio se ti fossi coricato qui mormorò tra sé e si rialzò stanca il marito doveva partire quella sera stessa ed ella era entrata nella camera di lui per preparargli l'occorrente per il viaggio quella cassetta in cui egli frugava con tanta insistenza le richiamava davanti agli occhi l'immagine di quell'altro marinajo che lo aveva sollevato dalla barella come un bambino per deporlo sul letto lí e poi se n'era andato piangendo vedi poi dici che non siamo fortunati un vapore a ogni morte di papa ma quell'uno che arriva è la manna ringraziamo dio ma chi è si può sapere che è avvenuto domandò di nuovo venerina nulla ce n'andiamo venerina ricadeva d'un tratto in quei momenti nel suo tedio neghittoso inasprito da una sorda stizza o aggravato da una pena d'indefiniti desiderii la casa le appariva vuota di nuovo vuota la vita e sbuffava vergognato un uomo esclamò don pietro ha fatto ridere alle mie spalle tutti i pesci del mare ha fatto ridere dov'è chiamalo fammelo dire questa sera stessa non basta che l'abbia detto a te brutti imbecilli disse tra i denti voltandosi a fulminarli con gli occhi il cleen sorrideva e venerina si stizzí allora maggiormente ma non sei buono da rompere il grugno a qualcuno di un po ti lasci canzonare cosí sorridendo da questi mascalzoni venerina aveva fatto intender bene allo zio che il cleen non s'era ancora spiegato con lei chiaramente e gli aveva perciò raccomandato di comportarsi con la massima delicatezza tirandolo prima con ogni circospezione a parlare a spiegarsi male lingue non si sa mai con un mattaccio come voi ah cara donna rosolina che ne volete piú di me ormai non posso farvi piú nulla io le disse don pietro in carrozza di ritorno e tu vorresti chi sa ogni qual volta ritornava in patria la sorella gli ripeteva che volentieri avrebbe preferito di non rivederlo mai piú mai piú in vita se egli in uno di quei suoi viaggi lontani si fosse innamorato di una buona ragazza e la avesse sposata il cleen sorrise timido smarrito e chinò leggermente il capo piú volte oui riprese don paranza e va bene solo il cognato non gli chiese nulla gli lesse negli occhi la disperazione il violento proposito con cui era volato a bordo e lo guardò per fargli intendere che egli aveva compreso non c'era tempo da perdere sonava già la campana per dare il segno della partenza invece è voluto arrivare fino a porto empedocle perché sapeva che c'era pietro mílio pesce-somaro basta andrò oggi stesso a girgenti per trovargli posto all'ospedale passo prima da tua zia donna rosolina voglio sperare che mi farà la grazia di tenerti compagnia finché io non ritornerò da girgenti e siccome l'uno e l'altro dei contendenti alla loro presenza riprendevano a gridare piú forte ciascuno le proprie ragioni pensarono bene per togliere quello spettacolo di condurli in vettura al piú vicino posto di guardia ma piú ira gli suscitava l'esclamazione che il cleen aveva imparata da lui e ripeteva spesso sorridendo nel sollevare a sua volta la canna porco diavolo don paranza dimenticandosi in quei momenti di parlargli in francese prorompeva udiva lo squillo della campana di bordo respirava l'odore particolare della sua antica cuccetta vi si chiudeva a pensare a fantasticare poi riapriva gli occhi e allora non già quello che aveva veduto ricordando e fantasticando gli sembrava un sogno e perché cosí mesto lo sguardo di quegli occhi intensi tutto il volto spirava un profondo cordoglio e anna ebbe quasi dispetto della bontà umile e vera che quei lineamenti esprimevano lo straniero scostando tutti si chinò su la barella ne tolse via cautamente la coperta e sotto gli occhi di venerina raccapricciata scoprí un povero infermo quasi ischeletrito sforzando la vocetta fessa quest'ultimo voleva darsi ragione e agitava di continuo le mani che brandivano l'una un bastoncino d'ebano dal pomo d'avorio l'altra un libraccio di stampa antica anche lei dunque davvero aveva sofferto per lui anche lei anche lei accorgendosi di non essere amata aveva sentito quel vuoto angoscioso sí sí domandò anna soffocata dal pianto solo un po strano per via di quei libri ah per quei libracci maledetti anche lei povera vecchia eccola là non sapeva piú se fosse donna o strofinaccio purché lei glieli legga bene il guajo viene quando di quelle inclinazioni e capacità e intenzioni di quei sentimenti e istinti seguiti da dentro perché si hanno e si sentono si vuol vedere da fuori lo scopo che appunto perché cercato cosí da fuori non si trova più come non si trova più nulla senza mai voler degnare non che d'una parola ma neppur d'un lieve cenno di saluto nessuno ho detto veniamo al fatto ma un fatto è come un sacco che vuoto non si regge ma no scusi teme che glielo dia davvero non glielo do dicevo per farle avvertir subito la differenza ecco mi provo a leggere quasi senza voce badi però che leggendo cosí io fischio l'esse professore alla nuova prova il balicci si contorse peggio di prima io le proibisco di dire che non è com'è detto là le gridò levando le braccia m'importa un corno che lei c'è stata è com'è detto là e basta dev'essere cosí e basta lars gridava venerina infuriandosi ora anche contro lo zio che chiamava a quel modo il fidanzato come tutto il paese ma se è lo stesso sospirava seccato don pietro alzando le spalle ora ogni mattina levandosi dal divanaccio con le ossa indolenzite don pietro si esortava cosí coraggio don paranza alla doppia pesca e preparava gli attrezzi splendeva bianchissima mentre il mare d'un verde cupo di vetro presso la riva s'indorava tutto nella vastità tremula dell'ampio orizzonte chiuso da punta bianca a levante da capo rossello a ponente qualcosa ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l'occorrente quando egli ebbe finito le consegnò la lettera e una borsetta venerina non comprese le parole ch'egli le disse ma comprese bene dai gesti e dall'espressione del volto che le raccomandava il povero compagno vedo le rispondeva lui con una voce che pareva arrivasse da lontano lontano poi riscotendosi con un sospiro eppure ricordo che erano di pepe ne erano trascorsi già tre volentieri si sarebbe rimbarcato sul suo piroscafo di ritorno volentieri si sarebbe riunito ai compagni ma come trattenersi tre altri mesi cosí senza piú alcuna ragione nella casa che l'ospitava con quella porcheria che gli avevano cacciato nello stomaco a bordo se lo lasciò scappare don paranza non voleva mostrare il tenerissimo affetto che gli era nato per quel bimbo ch'egli chiamava gattino venerina si mise a ridere venerina e lo zio intanto parlavano di lui nella nuova casetta in cui anche don pietro aveva preso stanza sí diceva lei sorridendo è proprio come tu hai detto ma tutta la loro conversazione si riduceva per venerina che non intendeva il francese e tanto meno il norvegese a una variazione di tono nel pronunziare il nome di lui cleen lontana era dispiacentissimo di non poter riabbracciare lars fra tre giorni l'hammerfest doveva ripartire per marsiglia venerina non poté scambiare una parola con quel giovine dalla statura gigantesca dalla lettera lasciatagli dal compagno insieme col denaro sapeva che l'hammerfest dopo il viaggio in america sarebbe ritornato a porto empedocle fra sei mesi che scopo soltanto quello di farla ma sí dio mio come si fa oggi questa e domani un'altra o anche la stessa cosa ogni giorno secondo le inclinazioni o le capacità secondo le intenzioni secondo i sentimenti o gl'istinti come si fa meno male che io ma sí se padron di nica vorrà saperne domani domani si vedrà dormiamo faceva affaroni col suo vaporetto agostino di nica non per lui non per lui mormorò allora con smaniosa ostinazione come se ingiuriandola sperasse di liberarsene e si sforzò di richiamare alla memoria quanto sapeva intorno a e che quei platani là poiché a tempo avevano rimesso le foglie ora a tempo se ne spogliassero per rimaner come morti fino alla ventura primavera oltre alla differenza di età ai diciotto anni che il marito aveva piú di lei ostacolo piú grave per il padre era stata la posizione finanziaria di lui soggetta a rapidi cambiamenti per le imprese rischiose a cui soleva gettarsi con temeraria fiducia in sé stesso e nella fortuna non c'era piú da aver paura le narrò a bassa voce la scena commovente tra i due compagni e la pregò che sedesse anche lei a vegliare quel poveretto che moriva abbandonato nel silenzio della sera sopravvenuta sonò a un tratto acuto lungo straziante il fischio d'una sirena come un grido umano il marito era fatto per lavorare la moglie per badare alla casa e far figliuoli qua pensava il cleen qua tutta la vita e si sentiva stringere la gola sempre piú da un nodo di pianto pesce di nuovo genere non ti confondere le rispose don pietro promovendo il sorriso dei marinaj che s'asciugavano la fronte vera grazia di dio sù figliuoli sbrighiamoci di qua sul mio letto e condusse i marinaj col triste carico nella sua camera ancora sossopra venerina s'era nascosto il volto con le mani gli vuoi bene ripeté don pietro ci vuol tanto a dir di sí io non lo so rispose venerina tra due singhiozzi maledizione strillò la zitellona cinquantaquattrenne riparandosi d'un balzo dietro una cortina chi entra che modo ho gli occhi chiusi ho gli occhi chiusi protestò pietro mílio non guardo le vostre bellezze io io te lo caccio via però ora stesso venerina lo trattenne di nuovo scoppiando questa volta in singhiozzi e buttandoglisi sul petto don paranza sentí mancarsi le gambe con la mano rimasta libera accennò il segno della croce non se ne sarebbe afflitto tanto egli se anche a casa sua come lí sul vaporetto non si fosse sentito estraneo casa sua questa in quel borgo di sicilia ma dalla tristezza di questi avvenimenti da lei rievocati dalla viltà del valli e dopo tanti anni dalla dimenticanza del marito il quale come se nulla fosse stato s'era potuto rimettere nella vita e riammogliare dalla gioja che ella stessa aveva provato nel divenir moglie di lui dalla norvegia o dal console di palermo avrebbe avuto il rimborso delle spese probabilmente ma di quest'altro guajo qui chi lo avrebbe ricompensato e qui donna rosolina che toglieva ogni volta pretesto dalle continue disgrazie di don paranza per parlare con mille reticenze e sospiri del suo mancato matrimonio anche in quest'ultima volle vedere la mano di dio il castigo il castigo d'una colpa remota di lui quella di non aver preso lei in moglie e chi chi quello ah sí gliele metteva davanti apposta oh bella oh bella lo denunzio gridò allora il signore balzando in piedi con le mani protese e strabuzzando gli occhi con scontorcimenti di tutto il volto ridicoli e pietosi a un tempo ormai era detto lí in quel borgo lí su quel guscio e per quel mare tutta la vita incerto come si sentiva ancora nella nuova esistenza non riusciva a immaginare nulla di preciso per o guardandosi le mani e rigirandosi pian piano gli anelli attorno alle tozze dita anche quel giorno vollero arrivare alla meta non ostante che il fiume per le abbondanti piogge recenti fosse in piena e straripato minacciosamente sul declivio quasi fin sotto a quel loro pietrone non posso vederti cosí i fai rabbia e pena fuori non lo vedeva ma dall'aria triste con cui egli si disponeva a uscire cacciato cosí di casa come un cane caduto in disgrazia forse perché diciott'anni addietro al tempo della prima gravidanza la donna aveva preparato di tutto punto il corredino del nascituro fasce cuffiette camicine bavaglini vestine lunghe infiocchettate e altri isolati già compiuti rimaner deserti lungo intere vie di quartieri nuovi per cui non passava mai nessuno e l'erba nel silenzio dei mesi rispuntare ai margini dei marciapiedi rasente ai muri e poi come quella volta che traversando l'oceano in tempesta s'era buttato dall'hammerfest per salvare un compagno sí era vero e senza alcun merito perché la sua vita per lui non aveva piú prezzo per improvvisa curiosità si mise allora a rovistare in esso e nel riporre una giacca logora e stinta le avvenne di tastare negli orli sotto il soppanno come un cartoncino scivolato lí dalla tasca in petto sfondata volle vedere che cosa fosse quella carta caduta lí chi sa da quanti anni e dimenticata seccante forse sí ma naturalissimo per loro che quel vento insorgesse cosí di tratto in tratto e sbattesse furiosamente di qua e di là tutte quelle foglie accartocciate senza mai riuscire a spazzarle via la gente si fermava a osservarlo mentre egli se ne stava in quell'atteggiamento tra smarrito ed estatico lo guardava come si guarda una gru o una cicogna stanca e sperduta discesa dall'alto dei cieli si alzò per sottrarsi all'oppressione di quei pensieri aggiornava le stelle erano morte nel cielo crepuscolare la luna smoriva a poco a poco ecco laggiú ancora accesa la lanterna verde del molo sapeva che costui aveva sposato qualche anno dopo quasi a provare ch'era innocente della colpa che gli voleva addebitare il brivio di cui aveva respinto energicamente la sfida protestando che non si sarebbe mai battuto con un pazzo assassino anna sussultò al rumore della porta ch'egli si chiuse dietro con impeto rimase col lume in mano nella saletta e sentí raggelarsi le lagrime negli occhi poi si scosse e si ritirò in fretta nella sua camera per andar subito a letto zio zio gridò venerina ma la voce dello zio le rispose dietro quel gruppo d'uomini che s'affannava a salire gli ultimi gradini niente non ti spaventare ho fatto pesca anche stamattina la grazia di dio non ci abbandona guardava le due scogliere del nuovo porto ora tese al mare come due lunghe braccia per accogliere in mezzo il piccolo molo vecchio al quale in grazia della banchina era stato serbato l'onore di tener la sede della capitaneria e la bianca torre del faro principale zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo ma venerina coraggiosamente lo accompagnò nella camera dell'infermo già quasi al bujo accese una candela e la porse allo straniero che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso gli piaceva sí quella bruna siciliana cosí vivace con quegli occhi di sole le era gratissimo dell'amorosa assistenza le doveva la vita sí ma sua moglie davvero già concluso nel terzo una sola camicia chi sa da quanto tempo inamidata ingiallita don paranza l'aveva tratta fuori con due dita cautamente come se anche quella avesse temuto abitata dai prolifici animaletti dei due piani superiori ma il balicci aveva accolto ogni volta questa ricetta con quel sorriso vano con cui si risponde a una celia troppo evidente no gli aveva detto il medico e allora séguiti a leggere e poi mi lodi la fine lei ci perde la vista glielo dico io ma speriamo che l'aria del nostro mare che dev'essere sai piú salato di quello del suo paese gli giovi ho gran paura anch'io però che somigli troppo a me quanto a giudizio trovarono venerina su tutte le furie quel giovine straniero s'era arrischiato a picchiare all'uscio della camera dove ella s'era chiusa e chi sa che cosa le aveva bestemmiato nella sua lingua poi se n'era andato in punta di piedi appena il balicci le assegnava il libro da leggere la signorina tilde pagliocchini volava via dallo studio e se n'andava a conversare di là con la vecchia domestica e va bene esclamava don paranza sono diventato beau-père non sarebbe stato niente se in qualità di beau-père non avessero voluto ubriacarlo nonostante le sue vivaci proteste doveva essere a questo patto che lavorasse il posto ecco glielo aveva procurato lui quando poi il piroscafo sarebbe arrivato dall'america ne avrebbe avuti due di posti e allora a sua scelta o questo o quello quale gli sarebbe convenuto di piú fra altri pensieri si dibatteva don pietro sul divanaccio che strideva con tutte le molle sconnesse le molle stridevano e don paranza sbuffava pazzi pazzi come hanno fatto a intendersi se l'uno non sa una parola della lingua ma nel tirare invece del cassetto venne fuori agevolmente dal bastone una lucida lama insidiosa non se l'aspettava n'ebbe ribrezzo e si lasciò cadere di mano il fodero dello stocco ma poco dopo quando il vaporetto finalmente si fu ormeggiato nel molo e il cleen poté scenderne quella sua gioja fu improvvisamente turbata dalla stizza udendo il saluto che gli altri marinaj rivolgevano quasi miagolando al suo fidanzato bon cion su l'hammerfest appena entrato in porto fu accolto con gran festa da tutti i marinai compagni del cleen egli che per gli affari del viceconsolato se la sbrigava con quattro frasucce solite e che gli richiamasse il suo paese lontano che sperava quand'anche quand'anche non sarebbe forse cresciuto lí come tutti gli altri ragazzi del paese sotto quel sole cocente con quelle abitudini di vita alle quali egli si sentiva estraneo e al suo posto il mílio aveva trovato tant'altri interpreti uno piú dotto dell'altro in concorrenza fra loro agostino di nica dopo la partenza di lui per l'esilio rimasto solo s'era fatto d'oro e aveva smesso di far l'interprete per darsi al commercio con un vaporetto di sua proprietà gattino zio gli gridò venerina offesa e sorridente era felice le era venuto il da fare in quelle lunghe sere nella casa sola cuffiette bavaglini fasce camicine e non le sere soltanto a spese della vecchia girgenti che sdrajata su l'alto colle a circa quattro miglia dal mare si rassegnava a morir di lenta morte per la quarta o la quinta volta guardando da una parte le rovine dell'antica acragante dall'altra il porto del nascente paese ma poi prima il cleen con qualche ritegno lo pregò di tradurre per venerina un pensiero gentile che egli non avrebbe saputo manifestarle quindi venerina timida e accesa lo pregò di ringraziarlo e di dirgli che cosa domandò don paranza sbarrando tanto quando la veste le cadde attorno ai piedi pensò che il ritratto era là e con viva stizza si sentí guardata e commiserata da quegli occhi dolenti che tanta impressione le avevano fatto si sarebbe sentito meno sperduto con lo spirito meno confuso meno sparpagliato fece mettere un avviso nei giornali per avere qualcuno pratico di biblioteche che si incaricasse di quel lavoro d'ordinamento quando voleva qualche cosa aspettava che venerina si voltasse a guardarlo e allora congiungeva le mani in segno di preghiera e quindi spiccicava piú che mai imperioso e reciso il suo voglio malta a la valletta in quei dodici anni s'era fatto un po di largo ajutato dagli altri fuorusciti ma il sessanta ci pensava e fremeva ancora a milazzo una palla in petto un pajo d'orecchini a pendaglio del mille e cinque faceva però la finezza di offrire agli sposi per quei dieci giorni di luna di miele la sua campagna sotto il monte cioccafa gli aveva risposto da trondhjem con una lunga lettera piena d'angoscia e di lieta meraviglia e annunziato che l'hammerfest a new york aveva ricevuto un contr'ordine ed era stato noleggiato per un viaggio nell'india come le aveva scritto il marito chi sa dunque se egli lo avrebbe piú riveduto e la sorella venerina gli si raccomandò di nuovo con gli occhi e scappò via don pietro entrò nella camera del cleen questi se ne stava con la fronte appoggiata ai vetri del balcone a guardar fuori ma non vedeva nulla che cosa di pepe professore certi alberi certi alberi in un viale là veda nella terza scansia al secondo palchetto forse il terz'ultimo libro sorridendo la moglie del garzone annunziava che uno dei cinque figliuoli il secondo aveva le febbri da due mesi e se ne stava lí su lo strame come un frutto di queste continue meditazioni un tedio infinito un tedio insopportabile tanto della vita quanto degli uomini fare per fare una cosa bisognerebbe star dentro alla cosa da fare come un cieco senza vederla da fuori o se no assegnarle uno scopo tutti gli odori di quel paese cresciuto quasi con lui erano cosí pregni di ricordi per don paranza che non ostante la miseria della sua vita era per lui un rammarico pensare che gli anni che facevano lui vecchio erano invece la prima infanzia del paese qualche famiglia decaduta o di ceto medio d'impiegati o di professori ha cominciato a cercar ricovero o per non averlo trovato altrove o per bisogno o amor di risparmio le importava piú di niente ora non s'acconciava neppure pochino quand'egli doveva arrivare rifatti un po i capelli almeno le consigliava donna rosolina non stai bene cosí quelle a sostenere che la signora porrella avrebbe questa volta fatto il figlio e lui a dir di no che neanche questa volta l'avrebbe fatto e quanto più premurose con infinite cure e consigli e attenzioni quelle covavano il ventre della donna che di mese in mese ingrossava il povero cleen che poteva fare sorrideva mansueto e si provava a pronunziar meglio ma poi dopo due giorni doveva ripartire e di quelle lezioni cosí spesso interrotte non riusciva a profittare quanto venerina avrebbe desiderato venerina non si risolveva ancora a uscire dalla sua cameretta quando udí per la scala uno scalpiccío confuso tra ànsiti affannosi e la voce dello zio che gridava piano piano eccoci arrivati corse ad aprire la porta s'arrestò sgomenta stupita esclamando oh dio che volle che lo zio le ripetesse in siciliano ciò che egli diceva per il piccino dice che somiglia a te rispose don paranza ma non ci credere sai somiglia a me invece chi glielo dava l'amo per tirarlo a parlare si fermava in mezzo alla stanza con le labbra strette gli occhi sbarrati poi scoteva in aria le mani ed esclamava l'amo francese eppure quest'ultimo strazio non fu risparmiato al cleen per un ritardo nell'arrivo delle polizze di carico l'hammerfest dovette rimandare d'un giorno la partenza si disponeva già a salpare da porto empedocle quando il vaporetto del di nica entrò nel molo ma presto egli poté anche dire aprire chiudere finestra prendere bicchiere e anche voglio andare letto se non che imparato quel voglio cominciò a farne frequentissimo uso e l'impegno che metteva nel superare lo stento della pronunzia dava un piú reciso tono di comando alla parola passando da un ordine di studii all'altro dalla medicina alla legge dalla legge alle matematiche da queste alle lettere e alla filosofia non dando mai è vero nessun esame perché non si sognò mai di fare il medico o l'avvocato il matematico o il letterato o il filosofo petix non ha voluto fare in verità mai nulla quell'altro all'amante costringendo quasi lo sguardo e la tristezza di quegli occhi a rivolgersi non piú a lei ma all'antico amante di cui ella conosceva soltanto il nome arturo valli e venerina che dalla sera avanti sapeva del prossimo arrivo del nuovo piroscafo norvegese ecco qua non gli aveva preparato né la camicia inamidata né la cravatta né i bottoni né la finanziera nulla insomma appena coricata chiuse gli occhi e s'impose di seguire col pensiero il marito per la via che conduceva alla stazione ferroviaria se l'impose per astiosa ribellione al sentimento che tutto quel giorno l'aveva tenuta vigile a osservare a studiare il marito norvegia viceconsole della scandinavia a porto empedocle don paranza faceva nello stesso tempo anche da interprete su i rari piroscafi che di là venivano a imbarcar zolfo a ogni vapore una camicia inamidata non piú di due o tre l'anno per amido poca spesa ma che ma che ma che proruppe su tutte le furie io ci sono stata sa e le so dire che non è com'è detto qua il balicci si levò in piedi tutto vibrante d'ira e convulso professore sbuffava il giovanotto ma cosí badi che non la finiamo piú sí sí ecco ecco riconosceva subito il balicci ma lo metta qua questo aspetti mi faccia toccare dove l'ha messo bene bene qua per sapermi raccapezzare ma egli si arrestava quando ella se l'aspettava meno davanti a certe cose per lei cosí comuni ebbene fichi d'india che stai a guardare pedalini di lana che aspettavano ancora di essere usati ormai ingialliti e stecchiti nella loro insaldatura come cadaverini ormai da dieci anni tra tutte quelle donne del casamento che figliavano a più non posso e nicola petix che a più non posso odiava questa loro sporca figliolanza s'era impegnata come una sfida dove il viale svoltando ancora una volta dopo sant'agnese e restringendosi un poco declina verso la vallata dell'aniene ogni giorno seduti su quel pietrone si riposavano della lunga e lenta camminata per una mezz'oretta non che adesso in qualcuna di queste grandi e miserabili case pur tra cotali inquilini rimasti a compir l'opera di distruzione sulle pareti e sugli usci e sui pavimenti si distraeva non vedeva piú il sughero non vedeva piú il mare e solo rientrava in sé quando l'acqua tra gli scogli vicini dava un piú forte risucchio stizzito tirava allora la lenza e gli veniva la tentazione di sbatterla in faccia a quell'ingrato lui lui stesso porco diavolo m'ha attizzato il fuoco in casa si scotti si bruci quell'aria da mammalucco da innocente piovuto dal cielo gliel'avrebbe fatta smettere lui poi uscendo soggiunse alla nipote i raccomando te ne starai di là in camera tua vado e torno con tua zia per istrada alla gente che gli domandava notizie seguitò a rispondere senza nemmeno voltarsi pesca pesca tricheco sospettare solo gnornò verrò io piú tardi a casa vostra se non volete venire qua con venerina si vide cosí messo alla porta e non seppe né poté riderne come venerina quand'egli le raccontò poggiò allora i gomiti sul letto non toccato poi vi si stese con tutto il busto piegando il bel capo biondo su i guanciali e socchiudendo gli occhi come per assaporare nella freschezza del lino i sonni che egli soleva dormirvi uno stormo di rondini sbalestrate guizzarono strillando davanti alla finestra lo curavano con certi loro decotti infallibili sarebbe guarito come erano guariti gli altri e intanto il poverino che pena se ne stava a rosicchiare svogliato un tozzo di pan nero a che cosa stava pensando don paranza si piantò in mezzo alla camera con le gambe aperte tentennando il capo avrebbe voluto fargli un predicozzo da vecchio zio brontolone apriva pian piano l'uscio e sporgeva il capo a guardare col lume in mano nella saletta buja che era avvenuto intese solo i singhiozzi di venerina di là e se ne turbò profondamente perché quella lite e perché piangeva ella cosí magari potessi venirci anch'io vedresti di che cuore mi schiaffeggerei se m'incontrassi con me stesso per le vie de la valletta com'ero allora giovane patriota imbecille il turbine di quelle foglie morte buttare i piedi allo stesso modo nello stesso tempo gravi compunti come per un cómpito assegnato la meta della quotidiana passeggiata era un pietrone oltre la barriera venuto da girgenti ad abitare alla marina come allora si chiamavano quelle quattro casucce sulla spiaggia alle cui mura spirando lo scirocco venivano a rompersi furibondi i cavalloni casa difficoltà ch'egli non riusciva a penetrare mah tant'altre cose da che usciva di casa gli sembravano strane in quel paese bisognava partire senz'aspettare il piroscafo questo era certo e avrebbe perduto il posto di nostromo grossi orecchini agli orecchi la fronte simmetricamente virgolata da certi mezzi riccetti unti non si sa di qual manteca e tinte le guance e le labbra eccomi eccomi ma era il nome quello o una parola affettuosa l'infermo guardava negli occhi il compagno come se non lo riconoscesse e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovine marinajo sussultare il grido tre volte ripetuto d'un banditore dalla voce formidabile chiamava tutti al lavoro sulla spiaggia uomini di mare alla fatica don paranza li udiva dal letto ogni alba quei tre appelli e si levava anche lui ma per andarsene alla pesca brontolando gronghi venerina assistette dopo cena a quel dialogo che voleva essere in francese tra lo zio e lo straniero dialogo si sarebbe detto diverbio piuttosto a giudicare dalla violenza dei gesti ripetuti con esasperazione dall'uno e in tre anni di matrimonio anna circondata da agi aveva potuto ritenere ingiuste o dettate da prevenzione contraria le considerazioni della prudenza paterna quanto alle sostanze del marito nel quale del resto ella ignara riponeva la medesima fiducia che egli in se stesso e lí su la scogliera del porto mentre riforniva gli ami di nuova esca si voltava a guardare l'arso che se ne stava seduto su un masso poco discosto diritto su la vita con gli occhi chiari fissi al sughero della lenza che galleggiava su l'aspro azzurro dell'acqua luccicante d'aguzzi tremolii santo nome di dio gemette don pietro alla vostra età dite sul serio né vecchio né giovane è moribondo sbrigatevi la quale come può bene immaginarsi ne fece in poco tempo tale scempio che quando alla fine con l'andar degli anni cominciò a roma veramente la penuria degli alloggi troppo presto temuta prima troppo tardi rimediata poi per la paura che teneva tutti di far nuove costruzioni a causa di quella solenne scottatura altro che bestia si meritava d'esser chiamato da circa due mesi teneva in casa e cibava come un pollastro quel marinaio piovutogli dal cielo a girgenti manco a dirlo non aveva potuto trovargli posto ma lí ora possibile questo paesello di mare in sicilia cosí lontano lontano era dunque la meta segnata dalla sorte alla sua vita era egli giunto senz'alcun sospetto al suo destino ebbene l'uomo volle distruggere petix quando fu certo che finalmente quella sedicesima gravidanza avrebbe avuto il suo compimento l'uomo non uno dei tanti ma tutti in quell'uomo per fare in quell'uno la vendetta dei tanti che vedeva lí sgomento quando ih che prescia esclamò don paranza appena si accorse delle prime nausee dei primi capogiri lo previde quel boja d'agostino di un po hai avuto paura che tuo zio non ci arrivasse a sentire la bella musica del gattino detto babbalacchio minchione domandava don paranza va là è buono è buono e buono che significa zio osservava sospirando venerina forzando la consegna della serva s'introdusse in casa di donna rosolina la trovò in gonnella e camicia con le magre braccia nude e un asciugamani su le spallucce ossute che s'apparecchiava il latte di crusca per lavarsi la faccia di cui a mio modo di vedere sarebbe la conseguenza più naturale corroborati come sono l'una e l'altro dall'esplicito rifiuto d'un difensore ma non voglio anticipar giudizii né mettere avanti per ora la mia opinione séguito a discutere col signor giudice istruttore col camposanto prossimo ove i fedeli superstiti si recano ogni sabato a ornare di fiori le tombe dei loro morti ella non riuscí a comprendere perché le mostrasse quella veduta di nica con molti se con molti ma aveva accettato la proposta presentatagli dal mílio come una vera fortuna per lui e le conseguenze il vaporetto nuovo sarebbe stato pronto fra un mese al piú e lui il cleen vi si sarebbe imbarcato in qualità di interprete a prova per il primo mese scendendo alla spiaggia vedeva le spigonare dalla vela triangolare ammainata a metà su l'albero in attesa del carico oltre il braccio di levante lungo la riva sulla quale si allineava la maggior parte dei depositi di zolfo mah pazienza l'avrebbero smesso col tempo a poco a poco egli con l'uso continuo e l'ajuto di venerina avrebbe imparato a parlare correttamente diceva giacché pure per forza un giorno o l'altro venerina sarebbe stata l'erede di tutto quanto ella possedeva della casa del poderetto lassù sotto il monte cioccafa non ebbe piú tempo né voglia di curarsi di sé tutta in pensiero già per l'angioletto che sarebbe venuto dal cielo zia rosolina dal cielo gridava alla zitellona pudibonda abbracciandola con furia e scombinandola tutta ma se ella sapeva che quella vecchia era cosí fastidiosamente matta perché spingerlo a fargli fare quella ridicola figura voleva forse ridere anche lei alle sue spalle non hai trovato ancora un amico gli domandava venerina no si era raffigurata una donna piuttosto grassa e rubiconda con gli occhi lampeggianti e ridenti inclinata al riso agli spassi volgari e invece ora eccola una giovinetta che dalle pure fattezze spirava un'anima profonda e addolorata poi si nascose di nuovo il volto con le mani se lo tenne stretto stretto cosí e andò a buttarsi sul letto vestita non lo sapeva davvero se lo amava ma intanto baciava e stringeva il guanciale del lettuccio scotendo la testa e soffiando per il naso un gran sospiro come se si sgonfiasse di tutta quell'allegria dimostrata alla nipote vorrei aver fatto felice quella povera figliuola che t'ha detto che t'ha inventato incalzò venerina tutta accesa vuole andarsene e tu lascialo andare non me n'importa nulla sai proprio nulla ah oui l'arso sí dommage che rabbia dice eh certo non sarà possibile vederlo se il capitano capisci già già oui engagement impegni commerciali capisci il vapore non può aspettare l'odore speciale che la polvere dello zolfo sparsa dappertutto dava al sudore degli uomini affaccendati l'odore del catrame l'odore dei salati l'afrore che esalava sulla spiaggia dalla fermentazione di tutto quel pacciame d'alghe secche misto alla rena bagnata nostromo partire piangeva per questo la sua giovane amica infermiera fino a notte avanzata lars cleen stette lí seduto sul letto a pensare a fantasticare ma senza codesti occhiacci gli raccomandò venerina sorridendo don paranza si placò scosse il testone lanoso e borbottò nella barba beato lui a me invece pensava don paranza con tutta la mia miseria mi tocca d'indossare la finanziera e d'impiccarmi in un colletto inamidato sono viceconsole io e tante all'improvviso restare ruderi nuovi alzate fino ai quarti piani a infracidar senza tetto con tutti i vani delle finestre sguarniti e fissato ancora in alto ai buchi dei muri grezzi qualche resto dell'impalcatura abbandonata annerito e imporrito dalle piogge se non è accettata bisogna che parta subito subito senza remissione intanto dormiamo ma che dormire pareva che le punte delle molle sconnesse fossero diventate piú irte quella notte compenetrate delle difficoltà fra cui don paranza si dibatteva è difficile lo so siamo orsi caro mio tu poi sei cosí ancora come una mosca senza capo non ti vuoi svegliare va a trovare lo zio almeno sta al porto e a uperato il primo impaccio vivissimo della improvvisa intrinsechezza piú che ogni altra intima con un uomo che le pareva ancora quasi piovuto dal cielo non mi ha neppure salutata pensò e si mise a piangere di nuovo quasi che questo pensiero fosse determinatamente la cagione del pianto sorse a sedere sul letto ma subito arrestò la mano tesa nel levarsi per prendere dalla veste il fazzoletto lo aspettava con ansia sí in quei primi giorni ma non sapeva neppur desiderarlo altrimenti che cosí due giorni in casa e il resto della settimana fuori due giorni con lui e il resto della settimana sola ad aspettare ogni sera che lo zio tornasse dalla pesca e mo e mo gli andava incontro col capo reclinato indietro per poter guardare attraverso gli occhiali insellati su la punta del naso e diceva che cosa volete figlio mio niente e allora prendetevi una seggiola e sedete là fuori della porta lo vedeva da per tutto il sole e specialmente negli occhi e nelle labbra ardenti e succhiose di venerina che rideva di quelle sue meraviglie e lo trascinava via per mostrargli altre cose che le parevano piú degne d'esser vedute la grotta del cioccafa per esempio trasse allora dalla cassetta un'altra fotografia il ritratto d'una giovine subito venerina vi fissò gli occhi impallidendo ma il cleen si pose accanto al volto il ritratto per farle vedere che quella giovine gli somigliava poi stette a guardare afflitta vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell'infermo sentí che lo chiamava con dolcezza cleen cleen si sa che nicola petix s'è barricato in un silenzio impenetrabile prima davanti al commissario di polizia appena arrestato poi davanti a lui voglio dire al signor giudice istruttore che inutilmente tante volte e in tutte le maniere s'è provato a interrogarlo si strinsero la mano e cosí il matrimonio fu concluso ma il cleen rimase stordito sorrideva sí d'un timido sorriso nell'impaccio della strana situazione in cui s'era cacciato senza una volontà ben definita e me domandò don paranza non sono bello io e sono pure sposo oh di donna rosolina due coppie zitto là gridò questa sentendosi tutta rimescolare non voglio che si dicano neppure per ischerzo certe cose sí e se qualche giorno non gli riusciva di pigliar pesci correva il rischio d'andare a letto digiuno lui e la nipote quella povera orfana lasciatagli dal fratello anche lui cosí sfortunato che appena sbarcato in america vi era morto di febbre gialla piano piano figliuoli siamo arrivati qua entrate ora lo adageremo sul mio letto venerina vide accanto allo zio un giovine di statura gigantesca straniero all'aspetto biondo e dal volto un po affumicato che reggeva sotto il braccio una cassetta il cleen all'esclamazione si riscoteva come da un sogno e gli sorrideva poi tirava pian piano dall'acqua la lenza credendo che il mílio lo avesse richiamato per questo e riforniva anche lui gli ami chi sa da quanto tempo disarmati di cui ora soltanto cominciava ad assumer coscienza non se n'era accorta prima perché lo aveva riempito solo di sé del suo amore quel vuoto se ne accorgeva ora perché in tutto quel giorno aveva tenuto quasi sospeso il suo amore per vedere per osservare per giudicare venerina ne rideva ma pensò d'attenuare quel tono insegnando all'infermo di premettere ogni volta a quel voglio un prego prego sí ma poiché egli non riusciva a pronunziare correttamente questa nuova parola oh somarone a settantotto anni mamma mia mamma mia si voltò di scatto a guardare venerina mettendosi le mani tra i capelli dimmi un po per questo m'hai domandato per dirlo a lui in francese ch'ero bestia sicuro balicci c'era scritto sul giornale anche su la porta oh dio per carità no guardi professore non faccia cosí con gli occhi i spavento niente niente scusi me ne vado questa fu la prima entrata non il povero don paranza sbuffando piú che mai nel cresciuto impiccio si era recato dapprima solo dal di nica e ottenuto il posto era ritornato a casa a offrirlo al cleen soggiungendogli nel suo barbaro francese che se voleva restare come gliene aveva espresso il desiderio se voleva trattenersi fino al ritorno dell'hammerfest e la sterilità del sentimento si disfaceva in lei nella pigrizia piú accidiosa lei stessa ora non avrebbe saputo spiegarsi perché le andasse tanto di sfaccendare per casa lietamente di levarsi per tempo e d'acconciarsi e don paranza niente un marinajo malato di tifo agli estremi il capitano m'ha visto questa bella faccia di minchione e ha detto guarda voglio farti un regaluccio brav'uomo se quel poveraccio moriva in viaggio finiva in bocca a un pesce-cane e l'aveva guardata a lungo con un senso di sgomento angoscioso sentendo piú acuta che mai la pena dell'abbandono il proprio isolamento viveva nel vago nell'indefinito come in una sfera vaporosa di sogni intanto venerina gli insegnerà a parlare da cristiano pare che faccia miracoli lei con la sua scuola non posso lasciarli piú soli domani me lo porto con me da padron di nica e se la proposta è accettata egli aspetterà se vuole ma venendosene con me ogni giorno alla pesca cominciava a sentire una sorda irritazione un segreto rodío nel vedersi trattato in quel paese e considerato quasi come uno stupido e temeva di istupidirsi davvero perché coi tesori che si ricavavano da quel traffico non si pensava a far lavorare piú umanamente tutti quegli infelici ridotti peggio delle bestie da soma perché non si pensava a costruire le banchine su le due scogliere del nuovo porto dove si ancoravano i vapori mercantili eh via disse don paranza non vedi che scherzano tra compagni e io non voglio rimbeccò venerina accesa di sdegno scherzino tra loro e non stupidamente con un forestiere che non può loro rispondere per le rime con questi cani il bastone ci vuole il bastone smetteranno smetteranno sta quieta appena l'arso avrà imparato e il marito che avrebbe dovuto consolarla il marito stesso pareva non volesse darle alcun merito del sacrifizio ch'ella gli aveva fatto del suo amore filiale e fraterno come se a lei non fosse costato nulla come se a quel sacrifizio egli avesse avuto diritto e per ciò nessun dovere avesse ora di compensarnela venerina lo vedeva quasi sotto un altro aspetto come se fosse avvolto in un'altra aria che lo allontanasse da lei all'improvviso e notava tante particolarità della diversa natura di lui non mai prima notate guidarlo noncurante o ignara lei lo lasciava lí alla soglia escluso smarrito e ripartiva e lontano per quel mare su quel guscio di noce si sentiva sempre piú solo e piú angosciato tendeva l'orecchio ai rumori della via si sforzava d'intendere ma nessuna sensazione della vita di fuori riusciva a destare in lui un'immagine precisa la campana sí come se nulla fosse assorta e con gli occhi lagrimosi ps ps la chiamò e col gesto le disse che fai sei matta venerina le mostrò la lettera e la borsetta che teneva ancora in mano e le accennò d'entrare tutti i ricchi del paese hanno interesse che le banchine non siano costruite perché sono i proprietarii delle spigonare che portano lo zolfo dalla spiaggia sui vapori bada sai ti mettono in croce dopo aver cercato inutilmente dappertutto questo e quel capo di vestiario e avere imprecato porco diavolo non si sa quante volte tra sbuffi e grugniti e ogni sorta di gesti irosi alla fine pietro mílio o e anche della sua paterna benevolenza per vittorino lamanna giovane commediografo di belle speranze la distruzione dell'uomo vorrei sapere soltanto se il signor giudice istruttore ritiene in buona fede d'aver trovato una sola ragione non era niente disturbo passeggero il bollore della collera che gli aveva dato agli occhi a un tratto cessò di dondolare il capo levò le mani cominciò ad aprire e chiudere le dita il libro il libro dov'è il libro il balicci intanto viveva nel libro che le aveva assegnato e godeva del godimento che si figurava ella dovesse prenderne e di tratto in tratto le domandava bello eh altri quattro giorni di noja e poi lí la carrozza passava vicino al camposanto aereo su l'altipiano che rosseggiava nei fuochi del tramonto venerina sentendo che non si moveva alzava gli occhi dal cucito lo vedeva con quell'aria smarrita e rompeva in una gaja risata che vuoi da me un omaccione tanto che se ne sta in casa come un ragazzino dio benedetto impara un po a vivere come i nostri uomini piú fuori che dentro ma guarda un po che nuova professione mi tocca adesso d'esercitare e scotendo il capo lanoso andò a buttarsi sul divanaccio sgangherato rimasta sola venerina tutta infocata in volto con gli occhi sfavillanti sorrise la voluminosa acconciatura del capo e la veste d'antica foggia non le fecero notare in prima la bellezza di quel volto ma appena poté coglierne le fattezze astraendole dall'abbigliamento che ora dopo tanti anni appariva goffo come fermarlo lí era possibile e poteva egli aver l'intenzione di fermarsi per lei tutta la vita fuori di quel suo mondo voleva sí restare ma fino all'arrivo del piroscafo dall'america intanto certo in patria nessun affetto vivo lo attirava un pensiero odioso le balenò in mente e subito staccò gli occhi dall'immagine di quella donna scorgendovi d'improvviso un'insidia non solo alla sua pace al suo amore che pure in quel giorno aveva ricevuto piú d'una ferita non voleva capirlo donna rosolina e non s'era voluta disfare di nulla in quella occasione neppur d'un anellino fra tanti che ne aveva per dimostrare in qualche modo il suo compiacimento alla nipote poi poi diceva guardando batteva di continuo le pàlpebre celerissimamente su gli occhietti cauti neri irrequieti vittore brivio trattava la moglie come una bambina non d'altro capace che di quell'amore ingenuo e quasi puerile di cui si sentiva circondato spesso con fastidio e gli capitò una certa signorinetta tutta fremente in una perpetua irrequietezza di perplessità aveva svolazzato per mezzo mondo senza requie e anche per il modo di parlare dava l'immagine d'una calandrella smarrita dio gli occhi non ci vedo piú non ci vedo piú il vetturino si fermò di botto le guardie il figurinajo sbalorditi non sapevano neppure se colui facesse sul serio o fosse impazzito sí era vero della noncuranza quasi sdegnosa di lui ella si era altre volte sentita ferire ma non mai come quel giorno e ora per la prima volta si sentiva cosí angosciosamente sola al ròco quatto chioccolío della vaschetta in mezzo al giardino lo scampanío festivo delle chiese lontane e il garrire delle rondini ebbre d'aria e di sole nel ritirarsi dalla finestra sospirando zio e che dice adesso gli domandò poco dopo sentendo parlare lo straniero suo cognato abbi pazienza figlia mia sbuffò don paranza non posso attendere a tutt'e due e per un pezzo rimase come rimbozzolito a covarlo con la fronte appoggiata sul dorso dei libri allineati sui palchetti degli scaffali passava ora le giornate quasi aspettando che per via di quel contatto la materia stampata gli si travasasse dentro ma io la prego di credere professore che la mia voce è bellissima protestò sulle furie la signorina lo credo lo so disse subito il balicci ma porco diavolo lo dico sul serio io tu ridi minchione che te n'importa no no cosí non poteva durare non conchiudeva nulla non solo ma si guastava anche il fegato se la sbrighino loro se vogliono don paranza e venerina aspettavano l'arrivo del vaporetto dalla banchina nei due giorni che il cleen stava a porto empedocle don pietro non si recava alla pesca gli toccava di far la guardia ai fidanzati poiché quella scimunita di donna rosolina non s'era voluta prestare neanche a questo vittore brivio frettoloso nel timore di non fare a tempo e tutto assorto nel pensiero dei suoi affari accolse con mal garbo quel pianto insolito della moglie come perché via via bambinate e andò via di furia senza neppur salutarla tanto vero che il paese prendeva sempre piú di giorno in giorno vita coi giovani e lui vecchio era lasciato indietro da parte e non curato ogni mattina all'alba dalla scalinata di montoro chi era di guardia a quell'ora su l'hammerfest chiudeva gli occhi e li rivedeva a uno a uno i suoi compagni li vedeva salire dai boccaporti vedeva vedeva col pensiero il suo piroscafo come se egli proprio vi fosse bianco di salsedine maestoso e tutto sonante bicchiere letto seggiola finestra e che risate quando egli sbagliava risate che diventavano fragorose se s'accorgeva che la zia chi è non lo conosco il vapore di mio nipote e che vuoi da me salutamelo si mise a ridere con gli occhi chiusi d'una sua speciale risatina nel naso sentendo le bestialità che scappavano a don pietro nel tumultuoso dispiacere che gli cagionava quel contrattempo se si potesse non si poteva dar pace che quella gente abitasse lí in quella stanzaccia ch'era divenuta quasi una grotta fumida e fetida e invano venerina gli ripeteva ma se togli loro l'asino il porcellino e le galline dalla camera non vi possono piú dormire in pace devono star lí tutti insieme fanno una famiglia sola eh già gli rispose il di nica detto fatto ora telegrafo a tunisi e lo faccio tornare a rotta di collo non dubitare sempre grazioso sei stato gli gridò don paranza lasciandolo in asso quanto ti voglio bene e tornò a casa a pararsi per la visita a bordo malissimo professore leggere a voce alta fa bene meglio poi non leggere affatto ma scusi che se ne fa senta picchiava con le nocche delle dita sul libro non suona sordo ponga il caso professore che io ora le dia un bacio il balicci s'interiva pallido le proibisco si confortò sperando che col tempo si sarebbe adattato alle nuove condizioni d'esistenza si sarebbe messo a pensare a sentire come venerina o che questa con l'affetto con l'intimità sarebbe riuscita a trovar la via fino a lui per non lasciarlo piú solo cosí in quell'esilio angoscioso della mente e del cuore venerina nel vederlo cosí timido smarrito nella beatitudine di quel suo rinascere in un paese ignoto tra gente estranea provava per lui una tenerezza quasi materna a cena quella prima sera a tavola provarono tutti e tre un grandissimo imbarazzo il cleen pareva caduto dalle nuvole venerina col volto in fiamme confusa non riusciva a guardare né il fidanzato né lo zio appena si fu allontanato dal porto dopo gli ultimi saluti col fazzoletto alla sposa che agitava il suo dalla banchina del molo e ormai quasi non si distingueva piú egli provò istintivamente un gran sollievo che pur lo rese piú triste a pensarci poi osservando il collo lo sparato e i polsini sfilacciati bravi aveva aggiunto avete messo barba e s'era dato a stropicciare sulle sfilàcciche un mozzicone di candela stearica e i monelli attaccati ai lampioni chi abbajava chi fischiava chi strombettava sul palmo della mano è la terza è la terza urlava il signore io sola però ne son morta voi tutti vivete si vide si sentí sola nella casa ebbe paura viveva sí lei ma da tre anni dal giorno delle nozze me lo terrà lei a battesimo lei e zio pietro donna rosolina apriva e chiudeva gli occhi mandava giú saliva con l'angoscia nel naso fra le strette di quella santa figliuola che pareva impazzita e non aveva nessun riguardo per tutti i suoi cerotti ma anche alla sua orgogliosa dignità di donna onesta che non s'era mai permesso neppure il piú lontano pensiero contro il marito colei aveva avuto un amante e per lui forse era cosí triste per quell'amore adultero e non per il marito ch'egli chiamava larso si chiamava lars cleen era già entrato in convalescenza e di lí a una a due settimane al piú si sarebbe potuto mettere in viaggio tante volte s'era proposto di mettere un po d'ordine in quella babele di disporre tutti quei libri per materie e non l'aveva mai fatto per non perder tempo se l'avesse fatto ora accostandosi all'uno o all'altro degli scaffali ma tre tre volte gli domandavano quelli tra le risa alla fine due guardie di città sudate sbuffanti riuscirono tra tutta quella calca a farsi largo da quelle banchine non si sarebbe fatto piú presto l'imbarco dello zolfo coi carri o coi vagoncini non ti scappi mai di bocca una parola su questo argomento gli raccomandò don paranza una sera dopo cena vuoi finire come gesú cristo vergogna ansia dispetto le fecero a un tratto tale impeto dentro che appena il cleen si ritirò saltò su a domandare allo zio che c'entro io che avete detto di me trapiantato l'hammerfest che doveva ritornare dall'america tra sei mesi non era piú ritornato la sorella a cui egli aveva scritto per darle notizia della sua malattia mortale e annunziarle il fidanzamento la signorina tilde pagliocchini la guardò e appuntandosi l'indice d'una mano sul petto io tirò fuori una voce che neanche in paradiso si voltò a guardarlo lo vide con gli occhi chiusi credette che dormisse su su a momenti siamo arrivati don pietro riaprí gli occhi rossi di pianto contenuto e brontolò lo so sposina penso ai gronghi di questa sera chi me li cucina presto impossibile lei donna rosolina uscir di casa a quell'ora impossibile caso eccezionale sí ma quel malato era vecchio o giovane e invece lo so io borbottò don paranza levandosi va va a letto ora e procura di dormire domani se tanto strazio le dava il vederlo cosí svogliato della vita e rimesso anzi abbandonato alla discrezione della sorte esposto a tutte le vicende pronto alle piú rischiose senz'alcun ritegno d'affetto per sé dovette quella volta violentare orribilmente la sua immaginaria conoscenza della lingua francese per rispondere a tutte le domande che gli venivano rivolte a tempesta sul cleen e ridusse in uno stato compassionevole la sua povera camicia inamidata talvolta rientrando nello studio la signorina pagliocchini trovava il balicci coi gomiti su i bracciuoli della poltrona e la faccia nascosta tra le mani professore a che pensa petix aveva la tentazione di correre al cassetto del comodino per tirare una rivoltellata a quella maestrina tale e tanta furia d'indignazione gli provocavano quei fiori e quel sorriso del fidanzato regge se n'accorgerà bene il signor giudice istruttore se come pare vorrà provarsi a farlo reggere cosí senza prima farci entrar dentro tutte quelle ragioni che certamente lo han determinato e che lui forse non immagina neppure ma per la cura poteva andare dal farmacista dal droghiere dal macellajo a prender roba a credito dicendo che la norvegia avrebbe poi pagato lí boghe e cefaletti il giorno e gronghi la sera quando ne pescava e se no niente nella camera già in ordine ardeva il lampadino da notte va pure a dormire disse anna alla cameriera che la attendeva fo da me buona notte spense il lume ma invece di posarlo come soleva su la mensola degli ori e della mobilia e anche di quelle otto coperte di lana che ella aveva intrecciate con le sue proprie mani nella speranza non ancora svanita di schiacciarvi sotto un povero marito a una domanda di lui se le piacesse il tratto che descriveva la cattedrale di trondhjem accanto alla quale tra gli alberi giace il cimitero a cui ogni sabato sera i parenti superstiti recano le loro offerte di fiori freschi quell'oretta passata lassù con gli sposi fu un vero supplizio per donna rosolina soffrí nel veder toccare questo o quell'oggetto come se si fosse sentita strappare quei mezzi ricci unti di tintura che le virgolavano la fronte intanto nell'attesa bisognava che andasse con lui ogni giorno alla pesca alla proposta il cleen era rimasto perplesso gli era apparso chiaro che la scena di quella sera tra zio e nipote era avvenuta proprio per la sua prossima partenza e che era stato lui perciò la cagione del pianto della sua cara infermiera eppure quel povero diavolo era riuscito a non morire doveva essere a prova di bomba se non ci aveva potuto neanche il medico del paese che aveva tanto buon cuore e tanta carità di prossimo da ammazzare almeno un concittadino al giorno e cosí per caso anna scoprí il ritratto della prima moglie del marito impallidendo con la vista intorbidata e il cuore sospeso corse alla finestra e vi rimase a lungo attonita a mirare l'immagine sconosciuta quasi con un senso di sgomento la premessa di quel segno di preghiera era assolutamente necessaria ogni qual volta egli voleva presso di sé lo stipetto che il compagno gli aveva portato dal piroscafo il giorno in cui ne era sceso moribondo venerina glielo porgeva ogni volta di malanimo e senza il garbo consueto quella cassetta rappresentava per lui la patria lontana lo spiavano scambiandosi ad alta voce osservazioni e commenti che presto si mutavano in lazzi egli stordito abbagliato nell'aria che grillava di luce si voltava ora verso l'uno ora verso l'altro sorridendo ma mère ici s'affannava a dirle il cleen indicandole col dito il cimitero lí all'ombra del magnifico tempio anche lui come don pietro non era molto padrone della lingua francese che del resto non serviva affatto con venerina anna s'accorse che il marito quella mattina s'era dimenticato di guastare il letto come soleva ogni volta perché i servi non s'avvedessero che non s'era coricato in camera sua ora petix non è una bestia e bisogna vedere prima di tutto se questa indifferenza è vera perché se vera anche di questa indifferenza si dovrebbe tener conto come di quel silenzio ostinato ma quando ne diede il primo saggio al balicci con certe inflessioni e certe modulazioni e volate e smorzamenti e arresti e scivoli accompagnati da una mimica tanto impetuosa quanto superflua aprí il libro carezzò con le mani tremolanti le pagine gualcite poi v'immerse la faccia e restò lí a lungo assorto nella visione di trondhjem con la sua cattedrale di marmo col cimitero accanto a cui i devoti ogni sabato sera recano offerte di fiori freschi cosí cosí com'era detto là costernazione ora piú viva ma a lei non ignota poiché n'era compenetrato tutto il suo amore per il marito appartenuto a quell'altra donna esaminandone il volto anna notò subito quanto dissomigliasse dal suo intanto in quella stanzetta umida e buja a pian terreno certi giorni alle quattro ci si vedeva a mala pena si dovevano accendere i lumi è una vergogna padron di nica con tanti bei denari sempre cosí parve ad anna di sentirsi sospirare dalle labbra dolenti della morta riaccese il lume e di nuovo contemplando l'immagine fu attratta dall'espressione di quegli occhi fin da quando aveva imparato a compitare era stato preso da quella manía furiosa affidato da anni e anni alle cure di una vecchia domestica che lo amava come un figliuolo avrebbe potuto campare sul suo piú che discretamente e non ostante che seduto su questo come se stesse ad aspettarli scorgessero da lontano il loro coinquilino nicola petix tutto aggruppato e raccolto in sé come un grosso gufo lo videro cosí vecchio ne sentirono pietà pensarono di ricoverarlo all'ospedale e lo fecero morire dopo tre giorni l'equilibrio cara mia toltagli la cesta dalle spalle quel poveretto perdette l'equilibrio e morí sempre cosí sospirò poi nella camera della nipote alludendo a don pietro che già se n'era andato sempre con la testa tra le nuvole ah se avesse avuto giudizio se il signor giudice istruttore crede che petix sia da punire con tutti i rigori della legge perché per lui non è uno scemo feroce da paragonare a una bestia né un pazzo furioso che per nulla abbia ucciso una donna a poche settimane del parto la ragione del delitto di quest'assassinio premeditato quale può essere stata appena sera il paese pareva morto vegliato da quei quattro lampioncini a petrolio e pareva che gli uomini tra le brighe continue e le diffidenze di quella guerra di lucro non avessero neanche tempo di badare all'amore se le donne si mostravano cosí svogliate neghittose e lui lui lí con la canna della lenza in mano e non di rado scotendo rabbiosamente quella canna gli avveniva di borbottare nella barba lanosa che contrastava col bruno della pelle cotta dal sole e con gli occhi verdastri gli parevano siffattamente strani e diversi da lui che si meravigliava poi nel veder loro battere le pàlpebre com'egli le batteva e muovere le labbra com'egli le moveva ma che dicevano aprí gli occhi nella camera silenziosa e provò un senso angoscioso di vuoto come se qualcosa le mancasse dentro sentí allora confusamente smarrendosi che da tre anni forse dal momento in cui era partita dalla casa paterna ella era in quel vuoto no no fece di nuovo il cleen col capo e la chiamò a sé col gesto aprí la cassetta e ne trasse una veduta fotografica di rondhjem i si vedeva tra gli alberi la maestosa cattedrale marmorea sovrastante tutti gli altri edifici orribile orribile esclamava egli agitando in aria le mani e quel povero ragazzo lí sul pagliericcio per terra ingiallito dalle febbri continue e quasi ma si potevano vincere quelle difficoltà il cleen pur lí presente le pareva tanto tanto lontano parlava una lingua ch'ella non intendeva aveva nel cuore negli occhi un mondo remoto ch'ella non indovinava neppure spiritò alla proposta di don pietro di far da testimonio nelle nozze non per quel buon giovine capirai ma se dio liberi mi ci provassi una volta non farei piú altro in vita mia e al quale si era proposto di prestar solo attenzione di tempo in tempo mostrando anche allora una condiscendenza quasi soffusa di lieve ironia come se volesse dire ebbene via per un po diventerò anch'io bambino con te bisogna fare anche questo ma non perdiamo troppo tempo mugolava posto a sedere su una seggiola si diede a dondolare la testa e a passarsi le mani sulle gambe che gli ballavano senza badare al farmacista che voleva osservargli gli occhi senza badare ai conforti alle esortazioni ai consigli che gli davano tutti che si calmasse la vecchia domestica con le lagrime agli occhi le dimostrò che quello era per lei un posticino proprio per la quale niente pericoli ma che pericoli mai che è mai da lui aveva ricevuto la borsetta e per averlo veduto piangere a quel modo ella s'era presa tanta cura del povero infermo e ora ora lars era suo marito e quel colosso biondo e sorridente chino su la culla suo parente suo cognato e quindi un moto di repulsione e di ribrezzo sembrandole a un tratto di scorgere nello sguardo di quegli occhi la medesima espressione degli occhi suoi allorché pensando al marito ella si guardava nello specchio la mattina dopo essersi acconciata vedrai in dieci giorni che bel figliuolo maschio ti mettono su potrei al massimo concedere che rimbarcandosi si porti la sposa a tunisi e a malta per un viaggetto di nozze è giovane serio mi fido ma non potrei di piú contentarsi di lasciar le scale con gli scalini smozzicati i muri oscenamente imbrattati le finestre dalle persiane cadenti e i vetri rotti imbandierate di cenci sporchi e rattoppati stesi sui cordini ad asciugare i capitani di qualunque nazione fossero dovevano contentarsi di quelle quattro parole di francese che scaraventava loro in faccia imperterrito con pretto accento siciliano mossiurre sciosse ecc ma la cara patria la cara patria divisa dai suoi parenti i quali le pareva in quel momento la avessero abbandonata lí quasi che sposando il brivio avesse già qualcosa di comune con quella morta e non fosse piú degna d'altra compagnia erano per la maggior parte libri di viaggi d'usi e costumi dei varii popoli libri di scienze naturali e d'amena letteratura libri di storia e di filosofia quando alla fine il lavoro fu compiuto parve al balicci che il bujo gli s'allargasse intorno in tenebre meno torbide quasi avesse tratto dal caos il suo mondo da quei tre anni trascorsi da lei senza mai un pensiero per quell'altra inaspettatamente un motivo di compassione per costei s'impose ad anna spontaneo ne rivide viva l'immagine ma come da lontano lontano e le parve che con quegli occhi intensi di tanta pena colei le dicesse tentennando lievemente il capo aggiunse questa volta venerina comprese e s'ilarò tutta se poi quella sorella fosse fidanzata o già moglie del giovane marinajo che aveva recato la cassetta venerina non si curò piú che tanto d'indovinare le bastò sapere che un ragazzaccio sui quindici anni e un signore ispido dalla faccia gialliccia quasi tagliata in un popone su la quale luccicavano gli occhialacci da miope grossi come due fondi di bottiglia sorriso provo piacere che qualcuno legga qua in vece mia lei forse non riesce a intenderlo questo piacere ma gliel'ho già detto questo è il mio mondo mi conforta il sapere che non è deserto che qualcuno ci vive dentro ecco sono proprio già tu lo sai meglio di me di un po come hai fatto senza francese venerina arrossí sollevò appena le spalle e i neri occhioni le sfavillarono cosí disse con ingenua malizia e non si sa mai donna rosolina non aggiungeva in queste rimostranze a don pietro che il contegno di venerina verso il convalescente da un pezzo non le garbava piú il convalescente pareva uscito dalla malattia mortale quasi di nuovo bambino speriamo che per questa sera sia tutto finito aspetta oh debbo dire riaprí l'uscio e rivolse qualche frase in francese a quel giovane straniero che chinò piú volte il capo in risposta perplessi nello sbalordimento avevano quasi un sorriso d'incredulità sulle bocche aperte c'era là una farmacia e tra la gente ch'era corsa dietro la vettura e l'altra che si fermò a curiosare quel signore tutto scompigliato cadaverico in faccia sorretto per le ascelle vi fu fatto entrare lei mi vuole rovinare se ne vada se ne vada non può piú stare qua i lasci solo se ne vada rimasto solo valeriano balicci dopo aver raccattato a tentoni il libro che la signorina aveva scagliato a terra cadde a sedere su la poltrona erano anche arrivate da trondhjem le carte del cleen venerina era cosí lieta e impaziente quella mattina di mostrare al fidanzato la loro nuova casetta già messa in ordine donna rosolina lo acchiappò per un braccio dite un po è turco o cristiano turco turco non si confessa rispose in fretta don pietro mamma mia scomunicato esclamò la zitellona segnandosi con una mano e tendendo l'altra per portarsi via venerina fuori di quella camera piano piano sí volentieri purché gli mettiate un nome cristiano io non lo so ancora chiamare tuo marito lo chiami l'arso come lo chiamano tutti le rispondeva ridendo venerina non me n'importa piú adesso e che là quel cane randagio fosse condannato da ogni fiuto nel naso a fermarsi quasi a tutti i tronchi di quei platani e ad alzare con esasperazione un'anca per non spremer che poche gocciole appena dopo essersi rigirato piú e piú volte smaniosamente per cercarne il verso diversa sí da lei ma non nel senso sguajato di prima al contrario anzi quella bocca pareva non avesse dovuto mai sorridere mentre la sua tante volte e lietamente aveva riso a quel primo lampo d'odio guizzato dalla rivalità per lei sola ormai sussistente seguí nell'anima di anna la curiosità femminile di esaminare i lineamenti di quel volto ma quasi trattenuta dalla strana costernazione che si prova alla vista di un oggetto appartenuto a qualcuno tragicamente morto ma no per carità a bassa voce piú bassa che può quasi senza voce capirà io leggevo con gli occhi soltanto signorina fine comandò al barcajolo di remare fino all'uscita del porto per poter vedere liberamente il piroscafo allontanarsi man mano nel mare sconfinato e allontanarsi con lui la sua patria la sua anima la sua vita eccolo piú lontano piú lontano ancora spariva e allora egli sorrideva l'abbracciava e si lasciava condurre abbandonato a lei come un cieco ricadeva sempre a parlarle con le stesse frasi d'orrore della famiglia del garzone a cui entrambi avevano fatto la visita promessa il mílio aveva già scritto al console in palermo per fargli ottenere gratuitamente il rimpatrio che fare partire o attendere decise di consigliarsi col mílio stesso una di quelle sere al ritorno dalla pesca dei gronghi in nome del padre del figliuolo e dello spirito santo sospirò vieni qua vieni qua figlia mia andiamocene nella tua camera e ragioniamo con calma ci perdo la testa lasci che prendano un po d'aria guardi guardi come respirano ah che delizia sí ma con la luce perdono il colore non sono di broccato zia a piè d'ogni fanale un cerchio d'ombra le botteghe tutte chiuse ed ecco la vettura che conduceva vittore come se l'avesse aspettata al varco si mise a seguirla fino alla stazione vide il treno lugubre sotto la tettoja a vetri e si videro dov'erano antichi parchi patrizii magnifiche ville e di là dal fiume orti e prati sorger case e case e case interi isolati per vie eccentriche appena tracciate testa ne ha prima di partire il cleen aveva suggerito a venerina di non lasciar andar piú il vecchio zio alla pesca ma don pietro non solo non volle saperne ma anche s'arrabbiò non sapete piú che farvene adesso de miei gronghi bene bene me li mangerò io solo prima perché nubile e il suo pudore si sarebbe scottato al fuoco dell'amore di quei due poi perché quel forestiere le incuteva soggezione avete paura che vi mangi le gridava don paranza siete un mucchio d'ossa volete capirlo ella si richiamò con soddisfazione alla mente questa condanna del marito irritata da quel mio e da quel sua della dedica come se colei avesse voluto ostentare cosí la strettezza del legame che reciprocamente aveva unito lei e vittore unicamente per farle dispetto un giorno finalmente s'accorse che sul coperchio della cassetta erano scritte col gesso tre parole bet bet bet cosí domandò col gesto a venerina che cosa volessero significare e venerina pronta tu bet ho capito concluse don paranza sei un gran babbalacchio lars non comprese la parola siciliana dello zio ma sorrise vedendo riderne tanto venerina e poco dopo partí solo appena il ragazzo si presentò in maniche di camicia nel giardino davanti alla finestra il brivio gli buttò in faccia sgarbatamente la giacca infilzata accompagnando l'elemosina con un tieni è per te trovava ogni volta il vecchio dietro gli scritturali col collo allungato e gli occhiali su la punta del naso per vedere che cosa essi scrivessero nei registri non perché diffidasse ma chi sa zio come si dice bestia in francese pietro mílio che stava a lavarsi in cucina si voltò con la faccia grondante a guardare la nipote perché vorresti chiamarmi in francese si dice bte figlia mia bte bte e dimmelo forte sai venerina nonsí che dice voscenza esclamò angustiata la contadina ci lasci stare noi poveretti voscenza goda che bello sposo ci crede che non ho il coraggio di guardarlo non dica poi se me lo credevo io la ho avvertita bell'avvertimento ma se vivere per lui voleva dir leggere non dovendo piú leggere tanto valeva che morisse non era egli il fidanzato di venerina non poteva uscir solo con lei a passeggiare lassù su l'altipiano in campagna lo aveva proposto un giorno ma dalla stessa venerina si era sentito domandare sei pazzo porco diavolo non m'hanno lasciato neanche pesci nel mare seduta sul letto coi capelli neri tutti arruffati e gli occhi gonfi dal sonno giuro che non a me soltanto ma a quanti passavano quel giorno per il viale nomentano sembrava incredibile che quell'omino là potesse mostrarsi cosí soddisfatto di portarsi a spasso quella moglie in quello stato temeva che gli scritturali si distraessero davvero e poi non voleva che colui sapesse gli affari dell'agenzia prima del viaggio il cleen sedeva un po lí su la porta nessuno dunque lo voleva don paranza aveva in compenso le medaglie del quarantotto e del sessanta con la canna della lenza in mano e gli occhi fissi al sughero galleggiante assorto nei ricordi della sua lunga vita gli avveniva spesso di tentennare amaramente il capo esile tenerissima abbrividente a ogni soffio d'aria riprendersi tutto il battuto delle strade parecchie di queste case poi costruite con tutti i comodi per accogliere agiati inquilini furono aperte tanto per trarne qualche profitto all'invasione della gente del popolo lo sentí piangere curvo sul letto e parlare angosciosamente tra il pianto in una lingua ignota vennero anche a lei le lagrime agli occhi poi lo straniero voltandosi le fece segno che voleva scrivere qualcosa sí e intanto su la spiaggia nuda tra i depositi di zolfo correvano scoperte le fogne che appestavano il paese e tutti si lamentavano e nessuno badava a provveder d'acqua sufficiente il paese assetato ma è chiaro che questa voce la quale vorrebbe dare a intendere che petix consumò il delitto con l'incoscienza d'una bestia non è stata accolta dal giudice istruttore se egli ha creduto di dovere ammettere e sostenere la premeditazione superflua il pover'uomo si prese la testa tra le mani e si restrinse e si contorse come per schermirsi da tanti cani che volessero addentarlo no cosí no cosí no per carità si mise a gridare e la signorina pagliocchini con l'aria piú ingenua del mondo non leggo bene e fissarne specialmente gli occhi se ne sentí quasi offesa e un impeto d'odio le balzò dal cuore al cervello odio di postuma gelosia l'odio misto di sprezzo che aveva provato per colei nell'innamorarsi dell'uomo ch'era adesso suo marito dopo undici anni dalla tragedia coniugale e di quel regalo d'un soldato borbonico misericordioso non aveva saputo approfittare era rimasto vivo tornato a porto empedocle aveva trovato il paese cresciuto quasi per prodigio buttavano i piedi allo stesso modo nello stesso tempo gravi come per un cómpito assegnato forse credevano che di quella passeggiata non si potesse assolutamente fare a meno ora che la gravidanza era agli ultimi giorni prescritta dal medico consigliata da tutte le amiche del vicinato le farai fare un po di corte da tuo marito e vedrai che gioverà del resto per quel poco che il signore può badare a uno sciocco come me stai sicura che ci ajuterà non voglio farle offesa ma mi colora tutto diversamente capisce e io ho bisogno che nulla mi sia alterato che ogni cosa mi rimanga tal quale legga legga le dirò io che cosa deve leggere ci sta ebbene ci sto sí dia qua un senso scottante di vergogna le impediva di rallegrarsi di quella spiegazione con lo zio forse desiderata inconsciamente dal suo cuore dopo tanti mesi di sospensione su un pensiero su un sentimento che non riuscivano quasi a posarsi sulla realtà ad affermarsi in qualche modo ma veniamo al fatto i prego se avete un po di tempo d'andar a visitare quel vecchio casone in via alessandria dove abitavano i coniugi porrella e anche in due stanzette del piano di sotto nicola petix si fa presto per una momentanea distrazione a scrivere una cifra per un'altra a sbagliare una somma e poi per osservare la calligrafia ecco la calligrafia era il suo debole voleva i registri puliti tanto piú lui vedendolo di mese in mese ingrossare si sentiva crescere l'irritazione la smania il furore negli ultimi giorni d'ogni gravidanza alla sua fantasia sovreccitata tutto quel casone si rappresentava come un ventre enorme travagliato disperatamente dalla gestazione dell'uomo che doveva nascere la sollevò tutto sconvolto si tirò sulla fronte gli occhialacci e rituffò la faccia nel libro per provarsi a leggere con gli occhi soltanto dopo tutta questa mimica cominciò a dare in smanie furiose a contrarre la faccia in smorfie orrende di spavento di disperazione tra voi uomini v'intenderete io sono donna e non posso tenerti conversazione ho tanto da fare egli la guardava la guardava e gli veniva di domandarle non mi ami piú poco dopo lars cleen dalla lancia vedeva uscire dal porto l'hammerfest e lo salutava col fazzoletto bagnato di lagrime mentre altre lagrime gli sgorgavano dagli occhi senza fine e il cleen se ne andava anche quel vecchio con la sua tirchieria diffidente gli era venuto in uggia si recava su la spiaggia tutta ingombra di zolfo accatastato e con un senso profondo d'amarezza e di disgusto assisteva alla fatica bestiale di tutta quella gente sotto la vampa del sole sembrava bello molto piú bello del suo anche a lei quel volto che dal ritratto appariva bruno ecco e quelle labbra si erano congiunte nel bacio alle labbra di lui ma perché mai agli angoli della bocca quella piega dolorosa era rimasto però tal quale bisognava dirlo senza superbia madre natura nel farlo non s'era dimenticata del naso che naso una vela in capo quella stessa berrettina di tela dalla visiera di cuojo cosí io se mi togliete la lenza gronghi han da essere stasera e domani sera e fin che campo e se ne andava con gli attrezzi e col lanternino alla scogliera del porto sola venerina si metteva anche a pensare al marito lontano restò a guardarla con gli occhi chiari ridenti e smarriti non comprendeva o meglio non sapeva credere che no no e con le mani le fece segno che avesse pietà di lui che tra poco doveva partire venerina scrollò le spalle e lo salutò con la mano buon viaggio d'esser lui pur cosí piccolino e calvo e cinquantenne l'autore di tutto quel grosso guajo lí non lo richiamava perché era anzi contenta che avesse il coraggio di mostrarla lui quella soddisfazione mentre a lei toccava di mostrarne vergogna non si riconosce piú figlio mio sorrideva non perché non ne sentisse pena ma per non mostrare la propria afflizione mentre i padroni erano in festa verrò a vederlo le promise venerina in due cassetti del canterano in luogo delle camíce aveva intravisto una fuga di spaventatissimi scarafaggi comodi comodi scusate del disturbo la cosa più spaventevole per nicola petix era questa che non riusciva a vedere in quei due la ragione per cui con un'ostinazione cosí cieca e feroce contro se stessi volevano un figlio ma mentre quelli da un pezzo erano entrati nelle grazie di tutti i più antichi casigliani petix s'era attirato al contrario sempre più l'antipatia generale per il disprezzo con cui guardava a cominciar dal portinajo ciabattino tutti tutti si guardarono negli occhi stupiti poi risero ah aveva un libro con sé aveva il coraggio con quegli occhi di andar leggendo per istrada come tre statuette ah sí non è per questo zio esclamò venerina e allora volete farmi morire riprese don paranza c'era ai miei tempi un povero contadino che aveva novantacinque anni e ogni santa mattina saliva dalla campagna a girgenti con una gran cesta d'erbaggi su le spalle e andava tutto il giorno in giro per venderli proprio un fanciullo le pareva e gli scoppiava a ridere in faccia dopo averlo guardato un po cosí allocchito per niente e lo scoteva gli soffiava sugli occhi per rompere quello stupore che talvolta lo rendeva attonito svégliati svégliati sentí il bisogno d'offrirsi uno sfogo andando a gridare alla parete che divideva la sua camera da quella della nipote venerina dormi sai fino a mezzogiorno cara ti avverto però che oggi non c'è lo sciocco che piglia pesci per te e gli occhietti lupigni guarniti di lunghissime ciglia lappoleggiando chiesero a don pietro ammirazione e gratitudine per quell'abbigliamento straordinariamente sollecito ben altro un tempo quegli occhi avevano chiesto a don pietro ma questi pietro di nome pietra di fatto e si mise a piangere dentro quel libro silenziosamente piano piano poi andò in giro per l'ampia sala tastando qua e là con le mani i palchetti degli scaffali eccolo lí tutto il suo mondo e non poterci piú vivere ora se non per quel tanto che lo avrebbe ajutato la memoria si fermava a contemplare a lungo certi tronchi enormi stravolti d'olivi pieni di groppi di sproni di giunture storpie nodose e non rifiniva d'esclamare il sole il sole come se in quei tronchi vedesse viva impressa tutta quella cocente rabbia solare da cui si sentiva stordito e quasi ubriacato entrava nella camera dell'infermo fregandosi le mani bon suarre mossiur cleen bon suarre buona sera rispondeva in italiano il convalescente sorridendo staccando e quasi incidendo con la pronunzia le due parole perché altrimenti scampato per miracolo dalla morte avrebbe pensato subito a rimpatriare se voleva aspettare era segno che anche lui doveva sentire chi sa forse lo stesso affetto per lei cosí sospeso e come smarrito nell'incertezza della sorte talora gli toccava di minacciare col bastone i piú insolenti poi sedeva sul muricciuolo della banchina a guardare i bastimenti ormeggiati e il mare infiammato dal riflesso delle nuvole vespertine pallone allora ella non sapeva a qual riparo correr prima col braccio libero se abbassare cioè quel pallone della veste che rischiava di scoprirla tutta davanti o se tener per la falda il vecchio cappello di velluto viola alle cui malinconiche piume nere nasceva col vento una disperata velleità di volo ma non tardò a comprendere quel giovanotto che via doveva essere uscito di cervello quel pover'uomo se per ogni libro che gli nominava eccolo là saltava di gioja piangeva se lo faceva dare e allora palpeggiamenti carezzevoli alle pagine e abbracci come a un amico ritrovato erano venuti infatti dal consolato della norvegia quei pochi quattrinucci per il mantenimento prestato al cleen aveva potuto cosí comperare alcuni modesti mobili i piú indispensabili per metter su alla meglio la casa degli sposi ma lo stupore era finto il rimprovero dolce espressi l'uno e l'altro per ammansare gli scrupoli di donna rosolina che assistendo a quelle scene sarebbe diventata di centomila colori se non avesse avuto sulle magre gote quella patina di rossetto ormai chi n'ha avuto n'ha avuto cosí se mi vuole e se non mi vuole mi lasci in pace tanto meglio era cosí esclusiva la gioja di quella sua nuova attesa che il cleen non si sentiva chiamato a parteciparne come di gioja anche sua si fermarono scorgendolo contrariati e perplessi per un istante se andare a sedere altrove o tornare indietro ma quello stesso avvertimento di contrarietà e di diffidenza li spinse appunto ad accostarsi provava un senso d'opprimente angustia lí su quel guscio di noce in quel mare chiuso e anche sí anche la luna gli pareva piú piccola come se egli la guardasse dalla lontananza di quel suo esilio avrebbe potuto argomentare come egli si trascinasse per le vie del paese in cui la sorte lo aveva gettato e che egli già odiava non sapendo dove andare si recava all'agenzia del si dibatteva da circa quindici giorni lars cleen seguiva mattina e sera il mílio alla pesca usciva di casa con lui vi ritornava con lui la trasse con sé nell'altra camera la fece sedere le porse il fazzoletto perché si asciugasse gli occhi e cominciò a interrogarla paternamente frattanto lars cleen che aveva udito dalla sua camera il diverbio tra lo zio e la nipote senza comprenderne nulla gli pareva di aver raggiunto ormai lo scopo della sua lunga travagliata scombinata esistenza che gli restava piú da fare ormai mettersi a disposizione della morte con la coscienza tranquilla sí ma angosciata tante private fortune non solo di nuovi arricchiti ma anche d'illustri casati e tutti i sussidii prestati dalle banche di credito a quei costruttori che parvero per più anni in preda a una frenesia quasi fanatica andarono allora travolti in un enorme fallimento che ancor si ricorda e quando oggi stesso quando siete tornati a mezzogiorno dopo il desinare egli mi prese una mano io basta basta brontolò don paranza che in vita sua non aveva mai fatto all'amore è pronta la cena ora gli parlo io le bestie non premeditano se s'appostano il loro agguato è parte istintiva e naturale della loro naturalissima caccia che non le fa né ladre né assassine no venerina non volle saperne il mare le faceva paura e poi si vergognava in mezzo a tutti quegli uomini e non sei con tuo marito insisteva don pietro dopo questo rifiuto vittore aveva minacciato di ucciderlo ovunque lo avesse incontrato foss'anche in chiesa e allora egli era andato via con la moglie dal paese nel quale era poi ritornato appena vittore riammogliatosi se n'era partito i compagni nel vederlo cosí triste non lo deridevano piú come prima è vero ma non si curavano di lui proprio come se non ci fosse nessuno gli domandava che hai era il forestiere chi sa com'era fatto e perché era cosí si ricordava di quando porto empedocle non aveva che quel piccolo molo detto ora molo vecchio e quella torre alta fosca quadrata edificata forse per presidio dagli aragonesi al loro tempo e dove si tenevano ai lavori forzati i galeotti i soli galantuomini del paese poveretti la vita non l'aveva vissuta poteva dire di non aver visto bene mai nulla a tavola a letto per via sui sedili dei giardini pubblici sempre e da per tutto non aveva fatto altro che leggere leggere leggere il sorriso lo sguardo degli occhi limpidi avevano proprio una espressione infantile era ancora magrissimo ma il volto gli s'era rasserenato la pelle gli si ricoloriva leggermente e gli rispuntavano piú biondi lievi aerei i capelli che gli erano caduti durante la malattia la piazzetta lí davanti a quell'ora era deserta e buja i lampioncini a petrolio quella sera riposavano perché della illuminazione del borgo era incaricata la luna sentendo aprir l'uscio il cleen si voltò di scatto ah sí prima che donna rosolina si risolvesse a licenziarsi dalla propria immagine nello specchio dovette passare piú di un'ora si presentò alla fine tutta aggeggiata come una bertuccia vestita l'ampio scialle indiano con la frangia fino a terra tenuto sul seno da un gran fermaglio d'oro smaltato con pendagli a lagrimoni don pietro restò come sospeso non capiva piú nulla chi lui se ne vuole andare chi te l'ha detto ma al contrario al contrario non se ne vuole andare m'hai preso per bestia sul serio che valga a spiegare in qualche modo questo ch'egli chiama assassinio premeditato e sarebbe se mai doppio assassinio perché la vittima stava per compire felicemente l'ultimo mese di gravidanza si chinò risolutamente a raccogliere dal tappeto la veste e la posò senza ripiegarla su la poltrona a piè del letto come se la tasca che nascondeva il ritratto e il viluppo della stoffa dovessero e potessero impedirle di ricostruirsi l'immagine di quella morta la quale arrivata fra nausee trepidazioni e patimenti al settimo o l'ottavo mese ogni volta rischiando di morire abortiva in diciannove anni di matrimonio quella carcassa di donna contava già quindici aborti dell'altra eppure sissignori si sono intesi miracoli della pazzia si amano si amano senza pensare che i cefali le boghe i gronghi dello zio bestione non possono dal mare assumersi la responsabilità e l'incarico di fare le spese del matrimonio e di mantenere una nuova famiglia sapeva donde quel sentimento le era venuto e voleva scacciarlo da sé nello sforzo della volontà che le produceva una viva sovreccitazione nervosa si rappresentò con straordinaria evidenza la via lunga deserta nella notte rischiarata dai fanali verberanti il lume tremulo sul lastrico che pareva ne palpitasse cose cominciò presto a dargli un'uggia un'insofferenza smaniosa che si esasperava sempre piú di giorno in giorno sopra tutto intollerabili gli erano la vista e il fracasso dei tanti ragazzini che brulicavano nel cortile e per le scale donna ricordo d'averla veduta pochi giorni prima del delitto sulla fine d'ottobre a braccetto del marito cinquantenne un pochino più piccolino di lei ma col suo bravo pancino anche lui il signor porrella per il viale nomentano sul tramonto non ostante il vento che sollevava in calde raffiche fragorose le foglie morte tu qua anche lei avvocato sì c'è la sarta per per gli abitini da lutto vieni vieni ha il cuore grosso grossa la voce e mostra una gran fretta forse per nascondere il turbamento e la commozione ma forse la sua signora i lasci dire se la morte signor mio fosse come uno di queglinsetti strani schifosi che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso no no non dico eh ben legati me limmagino con quellarte speciale che mettono i giovani di negozio nellinvoltare la roba venduta che mani avessero brividi di paura e fremiti d'indignazione alla fine della visita dell'avvocato aricò che la signora léuca chiama con le amiche grillo vecchio dopo aver perorato e perorato quell'avvocato se n'era andato badando a ripetere fino all'ultimo eh la vita almeno per qualcuna quella malatuccia di via reggio dio mio e quell'orfanella elodina di via alessandria impossibile non soccorrerle più abbandonarle là eppure molti nuvoloni tempestosi sono passati da allora a offuscarli tante volte ma persiste a fingere di non averne mai saputo nulla la signorina trecke e così la sua bontà che pure è vera assume spesso apparenze udendo queste notizie la vecchia maragrazia si turava la bocca con lo scialle per non scoppiare in singhiozzi la foga del dolore le rompeva però dagli occhi sanguigni in lagrime senza fine poteva dirmi che le seccava scrivere sarei andata da un altro sarei venuta da vossignoria che è tanto buono sì aspettate un po qua disse il dottore ora passerò io da questa buona femmina poi scriveremo la lettera aspettate alta e dritta elegantemente vestita col velo sulla faccia e quali e quanti commenti appena entrando in principio dell'androne svolta per la scaletta a destra che conduce a un terrazzino o piuttosto a una specie di ballatojo dove sono le due finestre a usciale delle camere poste sul davanti non sa capire in prima la signora léuca perché il padre quando ella gliela ripresenta così bene acconciata ora e così tutta ravvivata invece d'ammirarla e di compiacersene resti quasi dispiaciuto e turbato e troppo cupi e pungenti gli occhi e troppo selvaggio il sangue con cui è impastata non si prova nemmeno ad accostarsi per cercar di staccarla dal padre e persuaderla a mettersi a giocare con le sorelline certa com'è che non solo non riuscirebbe a nulla ma anzi farebbe peggio per miracolo non bestemmia il padre soffocato dalle braccine di quella brutta rosina che gli si stringono sempre più al collo alla fine visto che non riesce per quanto faccia o dica a farle allentar la stretta ecco che inferocito con uno strappo violento se la stacca dal collo e ben le e poi con quelle non c'è gusto il gusto è con le altre con quelle dalle groppe da cavalle e certi abissi dove il piacere t'afferra tutto da non potertene più distaccare aveva creduto d'edificare con tanto ordine e tanta lindura in sé e attorno a sé la sua coscienza la sua casa s'è lasciata mettere a questo cimento ma chi l'ha consigliata e indotta fin dove vuole che arrivi la carità di lei scendendo a contatto di tanta nascosta vergogna non dir niente a nessuno o guaj sandrina dopo queste raccomandazioni e queste minacce sogguardando la faccia scura del padre non prova più nessun piacere ad andare nella casa bella di quella zia basta vedere come va vestita e si dicono di lei certe cose solo la signora léuca tra le tante amiche comprende che se quella ragazza è così accigliato quasi senza volerlo perché ha veduto il letto che è per uno mentre lui finora ha dormito in un letto a due e aggiunge indicando la piccina che ha sempre al collo per questa pìttima qua teme intanto che questo fine interessato appaia chiaro alla moglie che già ha dimostrato di sospettare che quelle visite di lui possano avere qualche altro scopo oltre il bisogno d'un conforto la signora léuca che stentava ancora a riconoscerlo così cangiato così arrozzito e invecchiato dopo undici anni avrebbe voluto accostarsi per sollevarlo da terra avesse ghermita non avrebbe ceduto lo avrebbe respinto opponendosi anche alla lusinga della sua coscienza la quale tentava d'indurla a considerare che respingendolo avrebbe dato lei a quell'uomo il pretesto di ricadere nell'orribile vita di prima ritrovarla occupata da un altro cliente anchesso col suo male nascosto o là vuota impassibile in attesa che un altro qualsiasi venga a occuparla e quando finalmente non aveva più potuto contenere quest'indignazione e aveva lasciato intendere a quella impudente che non stesse più a venirle per casa s'era vietata d'assumer coscienza del delitto che lasciava compiere non prevenendo quella stupida signorina trecke e anche il signor parroco la signora marzorati si volta a guardarla sorpresa e accigliata da lei e come a far che e la signorina trecke risponde a trovare mia nipote non ci può esser niente di male per lei in queste visite del signor léuca a sua nipote e che cos'era allora questa che da undici anni lei la signora léuca viveva qua in questa sua casa monda e schiva con le discrete visite di tanto in tanto delle sue buone amiche del patronato di beneficenza e del dotto parroco di sant'agnese e di quel bravo signor ildebrando poi verrà certo il momento che non terrà più conto della promessa ebbene io dico allora data questa mia assoluta assoluta impossibilità e dico per me badi non per lui come per lei ecco le s'inquadra lontano nell'ombra col luccicore della volgare cornice di rame il ritratto di quella morta là sul canterano e tutte quelle vicine accorse a vederla scendere dalla vettura a sandrina se intanto quella sera stessa non vuol venire a casa con lei sandrina risponde subito di sì battendo le mani ma anche lauretta dice che vuol venire e perché non anche la piccina allora tutt'e tre con lei fin da questa sera la camera là è pronta ah ecco sì è costretto a confessare l'avvocatino torcendosi un po sulla seggiola dice che sì ne ne aveva il sospetto lui vago ecco dice e che terrore poi che balzo che scompiglio quando non potendo parlare quasi afferrato e costretto dalla disperazione si buttò a terra sui ginocchi davanti alla moglie su quell'impiantito sensibilissimo che avete visto insomma parlate la incitò il dottore cose nere cose nere sospirò la vecchia scotendo il capo vossignoria non era allora neanche nella mente di dio e io le ho viste con questi occhi che hanno pianto da allora lagrime di sangue potere esser madre neanche questo neanche ma sarebbe stato tutto per lei se avesse potuto esser madre si guarda le mani vi scorge l'anello nuziale ha la tentazione di strapparselo dal dito e buttarlo fuori dalla finestra intanto là le comari del vicinato seguitavano a fare il conto di quelli che partivano il giorno appresso a un tratto un vecchio dalla barba e dai capelli lanosi che se nera stato finora zitto ad ascoltare steso a pancia allaria e fumando la pipa in fondo alla i due protestano subito di no il parroco davanti a dio l'avvocatino aricò come se non bastasse anche sulla sua parola d'onore e lui domandò allora la signora léuca che cosa lui se lui lo sapeva e là quella signora mielli con quell'aria di non saper mai quello che fa come se facesse o dicesse tutto lontano da sé senz'accorgersi di nulla quasi per poter dire a un bisogno se colta in fallo dunque non ne sanno niente i figli miei del mio stato che io sto morendo per loro e io li incolpavo signor dottore mentrera lei questinfamaccia qua che si è sempre burlata di me pïo pïo pïo se li chiama e porta via tutti quanti dove son più le braccia per lavorare le nostre terre a farnia ormai siamo rimasti noi soli vecchi femmine e bambini aspettai aspettai ah dio ma già lo sapevo me lero immaginato pure pensavo chi sa forse non lhanno ammazzato forse se lo sono ripreso terre di pane per la maggior parte gialle ora di stoppie un magnifico pino marittimo sorgeva a sinistra come un gigantesco ombrello meta ai signorotti di farnia delle consuete loro passeggiate vespertine sì perché dico devessere un bel piacere questo che lei prova immaginando tante cose piacere io già mi figuro ma che piacere i dica un po è stato mai a consulto da qualche medico bravo fui per morire quando lo misi alla luce i assisteva mia madre santanima che non me lo fece neanche vedere lo portò subito dai parenti di lui che lo allevarono ora non le pare signor dottore chio possa dire davvero chegli non è figlio mio dice che le bambine piangano o non piangano bisogna pettinarle così se no con la polvere e la porcheria che s'attacca alla testa qua cè mia moglie ci sono i miei figliuoli possono attestarle comio abbia loro comandato di servire di rispettare quella vecchia come maria santissima perché la mamma è santa signor dottore che ho fatto io a questa madre perché deve svergognarmi così davanti a tutto il paese e lasciar credere di me chi sa che cosa e sorge un rimpianto no di nulla più ormai ma di quello che non ha avuto che non ha potuto avere e una certa pena anche l'atto le aveva fatto meno impressione del pensiero di poterlo fare e che stizza dentro di sé intanto per quelle sue mani che potevano dargli a vedere e a credere ch'ella non si sentisse al tutto calma e sicura e tu scrivi ripeté la vecchia ostinata valgono più quattro pietruzze in patria che tutto un regno fuorivia scrivi scrivi ho scritto che altro volete aggiungere la signora mielli nota poi che l'amica prima così curata sempre nelle vesti nell'acconciatura ora è proprio trascurata pettinata male se non addirittura spettinata come se non avesse più né tempo né voglia di guardarsi allo specchio ma verrà qui ora di tanto in tanto ecco sì come dice l'avvocato per respirare un po di pace per ristoro dello spirito ora che i capelli si son fatti grigi lei li ha già tutti bianchi e risentire la dolcezza della casa benché imbarazzo soltanto se lei lo guardava a nessun imbarazzo nel modo di comportarsi di servirsi benché per le due figliuole più grandi dovesse esser nuovo quel modo perché guardavano il padre come se non lo riconoscessero più su su nonnetta mia che volete maragrazia si cacciò in seno la mano tremolante e ne trasse fuori un foglietto di carta tutto gualcito e una busta mostrò luno e laltra con aria supplichevole a ninfarosa e disse se vuoi farmi la solita carità ancora una lettera forse non è stato prudente bianchi anche questi ci sarà il pericolo che presto li macchieranno d'inchiostro ma ella si propone d'insegnar loro a far tutto a modino e di sorvegliarle sempre tutt'e due quando faranno i compiti di scuola non perché non macchino i tavolini quei divani di stoffa scura di foggia antica quelle seggiole imbottite spesso scompagne quelle poltroncine è roba comprata di combinazione roba di rivendita messa lì per i clienti comprende che il padre non ci va per fare un piacere a lei ma perché ci vuole andar lui a rischio d'una lite con la mamma se questa verrà a saperlo non certamente da lei ma se la mamma al ritorno le domanderà dove è stata e sapesse quanto e come lavora fino a quanto riesco ad addentrarmi vedo la casa di questo e di quello ci vivo ci respiro fino ad avvertire sa quel particolare alito che cova in ogni casa la signora léuca si guarda attorno i mobili della saletta da pranzo così tersa si sono come allontanati nell'attesa che lei risenta in essi la vita monda e schiva di prima tre giorni dopo viene il marito con quella piccolina aggrappata al collo come una gattina selvaggia e impaurita che non voglia farsi strappare arrabbiato per questa selvatichezza della bimba che gli ha impedito di portar su una dio mio che pena vedersi costretta ogni volta a stornar subito gli occhi che le si fissavano sulla bottiglia senza che lei lo volesse eppure restava lì quasi intatta quella bottiglia non ha forse il diritto lei di domandare indignata se non sia troppo facile codesta commiserazione che le han presentato come una prova difficile per il suo spirito di carità vorrei sapere se lei quando andò per la sua figliuola guardò attentamente la poltrona o la seggiola su cui stette seduto aspettando io no veramente eh già perché lei non era malato è contenta così certo poiché dio non volle che fosse contenta altrimenti che la sua vita cioè avesse altri più intimi affetti ma neanche i malati spesso ci badano compresi come sono del loro male eppure quante volte certuni stan lì intenti a guardarsi il dito che fa segni vani sul bracciuolo lustro di quella poltrona su cui stan seduti la signora léuca infatti accoglie con molta tenerezza quella piccina la quale guarda con tanto d'occhi smarrita e quasi non bada a lui oh guarda vieni vieni qua come ti chiami sandrina brava sei la maggiore è vero anche se stando così come possono non stanno come lei forse vorrebbe pazienza ora intanto può immaginarsi come farà come si moverà per le stanze che le sembrano nuove per le cure nuove che le nasceranno due giorni dopo me lo vidi ritornare come un morto non pareva più lui non poteva parlare con gli occhi pieni di quello che aveva veduto e si nascondeva le mani poveretto per il ribrezzo di ciò chera stato costretto a fare ah signorino mio mi si voltò il cuore in petto quando me lo vidi davanti così per la mia responsabilità avvocato perché io debbo preveder fin d'ora quello che certamente avverrà sapendo come so chi mi riprendo in casa vedrà che mi lascerà qui le bambine e se n'andrà dicendo che sarà stato per causa mia va bene va bene troncò di nuovo il dottore andate a dormire domani scriveremo anche del casalino su venite vaccompagno dio la benedica signor dottore ma che dice accompagnarmi vossignoria vada vada avanti io sono vecchierella e vado piano di vetro alla parrocchia di sant'agnese è corsa a dar l'allarme come una colomba spaventata la vecchia signorina trecke del patronato di beneficenza non ci vuol credere anche perché sarebbe una fortuna troppo grande ride anche lui perciò di rabbia fredda nel prendersi quei baci che vorrebbero esser morsi velenosi ma come sandrina e lauretta ritornano dalla camera coi giocattoli udendo il suono che lauretta cava dai due cembalini di latta d'un pagliaccetto rosso che apre e chiude le braccia riaffonda la faccina sotto il mento del padre per non vedere per non udire e riprende a smaniare come per rimettersi a piangere la sarta hai detto andiamo andiamo sandrina sei contenta cara che sia venuta la zia sì è vero povera cara piccina mia sì sì c'è qua la zia ora sarà meglio che ci parli io con questa sarta i prende le misure no ha fatto tutto ma senta non lavoravano e lavoravo io per tutti venivano qua a dirmi che non avevano da cucinare la sera che la mamma se ne sarebbe andata a letto digiuna e io davo subriacavano scialacquavano con le forse è meglio no perché se fanno così piano per non essere intese da lei vuol dire che un certo ritegno lo sentono ma sarebbe bene conoscere il perché di quella lite forse lauretta ha paura di dormir sola o forse non è rimasta contenta di qualche risposta che sandrina ha dovuto dare per conto di lei fissarcisi ma distrarsene è difficile con quel sospetto che le persiste come agguattato sotto il consueto aspetto delle cose che gli altri credano placidissima la sua vita e abbiano di lei il concetto che sia la serenità in persona dovrebbe perciò irritarla almeno in segreto ecco ero venuto cominciò il medico per parlarvi di vostra madre rocco trupìa si turbò sta male no saffrettò a soggiungere quello sta al solito ma così vecchia capirete lacera senza cure nipote liquefatta in quel sorriso vano della sua bocca sdentata ora non si vede tanto confida in quel mentre nella trecke in un orecchio alla signorina marzorati prova un acerbo dispetto contro se stessa per quel turbamento che ha avuto e che le pare tanto più indegno quanto più lo confronta con l'umiltà con l'avvilimento e la mortificazione di lui appunto perché questo male previsto temuto e da un momento all'altro atteso le è mancato ella ha patito il supplizio è sicura di potere ancora affermare a se stessa non ostante lo sdegno di cui è piena per la sua carne miserabile che se una di quelle sere il marito nel silenzio della casa ancora fermamente sostiene che no non si sarebbe lasciata vincere neppure dalla previsione certa di questo rimorso sì ma è ugualmente sicura la signora léuca che se questo fosse avvenuto il supplizio per lei sarebbe stato molto meno crudele di quello che ha sofferto non essendo avvenuto passano venti giorni passa un mese la signora léuca non vede più ritornare il marito ha aspettato ch'egli le portasse in casa come aveva promesso le altre due figliuole più piccole per fargliele conoscere si ferma di nuovo a guardarla anche sandrina lo guarda ma abbassa subito gli occhi hai capito le ripete lui chino con voce cattiva seguitando a guardarla ma che ci posso fare se non resisto a vederlo neanche da lontano è tutto suo padre signorino mio nelle fattezze nella corporatura finanche nella voce i metto a tremare appena lo vedo e sudo freddo non sono io si ribella il sangue ecco che ci posso fare se anche un giorno o l'altro chi sa anche lui dovesse venire a mancare la moglie ricca potrebbe ajutar quelle bambine lei che ne ajuta tante con la sua beneficenza così se ha fatto male a metterle al mondo e poi a rovinarle almeno potrà dire d'aver fatto qualche cosa per il loro avvenire straziata dal rimorso daverli incolpati per tanti anni dellabbandono sicurissima ora chessi sarebbero ritornati volati a lei se una sola di quelle tante lettere chella aveva creduto di mandar loro fosse stata scritta veramente e fosse loro pervenuta non può essere niente perché a premerlo neanche le fa male le hanno consigliato di farselo vedere da un medico ma lei dice che non se ne vuol curare di ben altro purtroppo avrebbe da curarsi non si legge domandò timidamente maragrazia il dottore si mise a ridere ma qua non cè scritto nulla disse quattro sgorbii tirati giù con la penna a zig-zag guardate dove state ah signor dottore ho un casalino qua sotto alluscita del paese avevo detto a quellinfamaccia di scrivere ai figli miei che lo avrei loro ceduto in vita se volevano ritornare sè messa a ridere svergognata perché sono quattro muretti di creta e canne ma io non sa come proseguire sandrina senza darlo a vedere si fa molto attenta e aspetta ch'egli seguiti a parlare ma poiché egli non dice più nulla s'arrischia a domandare e come si chiama ma quella quiete poi no non dice che le pesi dice anzi che n'è contenta la signora léuca legge lavora per sé e per i poveri e ho la terra e me la vedo patire con un solo pajo di braccia che posso fare e ne partono ancora ne partono pioggia in faccia e vento alle spalle dico io si rompano il collo maledetti mobilia modesta ma di cui tuttavia si capiva che ninfarosa non avrebbe potuto da sola pagarsi il lusso coi suoi guadagni molto incerti di sarta rurale procace sì ma brutta con certi occhi da pazza e volgarissima quella donna e lei che se l'era immaginata bella ma era naturale via che a lui ormai dovessero piacere le donne di quel genere eccolo là infatti quasi non osa guardare non sa che cosa dire confuso imbarazzato ripete con voce grossa troppo troppo su su adesso fai vedere a papà il tuo bel sorrisino su un sorrisino bello come quello del teatro dei piccoli quando ti ci portai la commozione è più per se stesso che per la bambina chi predica così disse scendendo su la via ah jaco spina meglio zio jaco se restiamo a farnia noi soli zapperemo noi donne la terra e che lui è lasciato senza un soldo in tasca dall'avarizia di colei tanto che non ha da pagarsi nemmeno un sigaro nemmeno una tazza di caffè quando n'ha voglia da prendere in piedi in un bar e poi le aggiusta i capellucci davanti facendoglieli scendere un po sulla fronte perché diano più grazia al visino che s'è tutto colorito per la gioia e che lustro che lustro le hanno preso gli occhi una lunga giogaja di monti azzurrognoli limitava in fondo in fondo laltipiano dense nubi candenti bambagiose stavano dietro ad essi come in agguato vede attuarsi prendere consistenza l'immagine della nuova vita della casa quegli oggetti così ora disposti cominciano a rappresentargliela quasi traendogliela a poco a poco da quell'incertezza in cui le si agita ancora dentro per fargliela vedere come sarà questo qua questo là va in questua con le amiche del patronato di beneficenza va in chiesa esce anche spesso per compere o per andare dalla sarta ché ancora le piace vestir bene va quando deve dall'avvocato aricò che ha cura dei suoi affari e insomma non sta in ozio un momento prese la lettera e se la cacciò in seno aveva pensato di affidarla al figlio di nunzia ligreci che si recava a rosario di santa fè doverano i suoi figliuoli e savviò per portargliela niente aspetta che mi allontani per rimettersi a seguirmi ecco guardi sporge di nuovo il capo dal cantone povera signora il parroco casca dalle nuvole ma no che c'entra lei signorina trecke e questa stiracchiando il vano sorriso della bocca bianca eh se se ne deve aver pietà mia nipote dice di conoscerlo sollevò una mano per spingere un po indietro su la fronte la berretta nera a calza in segno di saluto bacio le mani a vossignoria che comandi ha da darmi che combinazione ecco che ora ritrova qua la sua scolaretta di laggiù il primo giorno di scuola e vuol riportarla a casa alla fine delle lezioni insieme col padre tenendola per mano il padre di qua e lei di là doveva esser bello sa che avrei fatto io li avrei lasciati nella vettura e mia moglie ah sì e le mie figliuole e tutte le loro amiche strillare mi ci sarei spassato un mondo poi disse meglio morto non disse altro stette tre giorni nascosto al quarto uscì eravamo poverelli bisognava che lavorasse uscì per lavorare venne la sera non tornò a questo punto l'avvocatino aricò alla cui fretta ogni discussione che non venga al fatto è una siepe di spine visto che discuter troppo secondo che ha finito or ora di dire il signor parroco equivale ad allontanarsi da dio si prova a metter fuori un vorrebbe saperlo per lui non per sé se cioè qualche cosa di male fosse accaduta a lui non perché possa esser male per lei ch'egli non venga più né un male né un bene tutto è per lei ormai come lontano anche le cose più vicine la vecchia sabbandonò su la seggiola sfinita ansimante agitata tutta da un tremito convulso il giovane medico stette a guardarla raccapricciato col volto atteggiato di pietà di ribrezzo e di orrore e subito allora la nipote della signorina trecke torna a voltarsi come se pur discorrendo fervidamente con la signorina marzorati sia stata sempre a orecchi tesi verso il crocchio delle signore e di scatto rivolgendosi alla zia ah sì mi toccò una volta accompagnare una mia figliuola che soffriva di nervi bene non voglio sapere dico quelle sale ci ha fatto attenzione ma scusi tanto signor dottore disse socchiudendo i begli occhi neri lei saffligge sul serio per quella vecchia matta qua in paese la conoscono tutti signor dottore e non le bada più nessuno a un tratto si fermò sotto un lampioncino sentendo romor di passi per la viuzza chi era ah era il nuovo medico condotto quel giovine venuto da poco ma che presto a quanto dicevano sarebbe andato via ma come ora che le spese son fatte se ci sarà qualche cosa che vogliono conservare le vicine di casa conoscenti e amiche della morta si fan tutte sull'uscio o corrono ad affacciarsi alle finestre quand'ella scende dalla carrozza davanti al vecchio portone sgangherato non vuole che l'amarezza delle tristi esperienze insidii e corroda la saldezza della nuova fede e preferisce manifestare la sua bontà come affatto ingenua e inesperta vale a dire come proprio non è può accettare accogliere qualunque sofferenza torcersi anche in uno spasimo e non perdere mai questa facoltà di non sentirsene veramente toccare là dove il suo spirito è come immune di quanto può dare la vita di sofferenze e di spasimi forse per non dar tempo alla moglie d'osservare intorno la miseria della casa il disordine di quella sua vergognosa intimità ma prima di quei poveri abitini da lutto che saranno certo uno scempio allestiti così tutt'e tre in pochi giorni ella vuol vedere conoscere le altre due bambine ma non ha tre figli tre tre femminucce questo signor léuca con una come si dice sì con un'altra donna e allora come che farà adesso le abbandonerà per riconciliarsi con la moglie perché a poco a poco l'orrore del corpo di lui in tutte quelle immagini indelebili che le si erano destate durante la confessione delle sue turpitudini era divenuto orrore del suo stesso corpo rizzò il capo che teneva appoggiato a una bardella dasino e posandosi le grosse mani rocciose sul petto sio fossi re disse e sputò sio fossi re nemmeno una lettera farei più arrivare a farnia da laggiù no bello te li invidio gli rispondeva la vecchia perché tu li vedrai i miei figliuoli di loro come mhai lasciata che non mi ritroveranno più se tardano ancora per la strada intanfata di fumo e di stalla ruzzavano ragazzi cotti dal sole alcuni ignudi nati altri con la sola camicina a brendoli sudicia e le galline razzolovano e grugnivano soffiando col grifo tra la spazzatura i porcellini cretacei quel la vista malcerta e il silenzio di quelle viuzze abbandonate la vecchia maragrazia andava curva premendosi con una mano sul seno la lettera da mandare ai figliuoli come per comunicare a quel pezzo di carta il suo calore materno con laltra o si grattava a una spalla o si grattava in testa levano prima da sotto col dorso della mano un lembo poi da sopra vi abbassano laltro e ci fanno anche con svelta grazia una rimboccaturina come un di più per amore dellarte i sorveglia da lontano e mi verrebbe creda dandarla a prendere a calci ma sarebbe inutile è come una di quelle cagne sperdute ostinate che più lei le prende a calci e più le si attaccano alle calcagna ciò che quella donna sta soffrendo per me lei non se lo può immaginare oh dio e come si può fare un simile tradimento a una povera madre a una povera vecchia come me o oh che cosa oh il giovane dottore commosso e indignato si provò dapprima a quietarla un poco a questo punto beata come se fosse stata in cielo con gli angioletti nel tempo che le due signore si sono scambiate quelle poche parole tra molti ammiccamenti la signorina trecke scappa a dir sorridendo che sì va fuori di casa infatti ogni sera il signor léuca tant'è vero soggiunge che viene da me tante supposizioni fa la signora léuca le amiche del patronato di beneficenza che vengono a trovarla in quei giorni osservano così senza parere che forse ne fa troppe ma se come ritengono è una pena per lei ricevere in casa il marito se vossignoria si vuol levare questa curiosità non ha da camminare molto guardi seguitando per questa via appena a un quarto di miglio uscito dal paese troverà a destra quella che chiamano la casa della colonna sta lì ma l'aveva presa l'aveva presa dice la signorina trecke sembra però che abbia dovuto licenziarla su due piedi perché il marito non so quanti fili saranno tanti giorni ancora io vivrò ma lo scelga bello grosso mi raccomando buona notte caro signore avergli dato così quasi di nascosto quel danaro e aver così tentato quella debolezza che aveva chiesto al contrario d'esser sorretta per levarsene davanti subito lo spettacolo nauseante è stata veramente una là là le trecce ma almeno santo dio non le facesse così fitte dure tirate da tanto che son tirate s'attorcono dietro la nuca alle tre povere piccine come due codini di majale congiunti per le punte da una cordellina con l'aria d'un cane che preveda d'esser male accolto e aspettandosi un calcio sogguardi pietosamente la signora léuca riesce a dissimulare il turbamento per la contrarietà che ne prova e lo fa entrare e sedere nella saletta da pranzo alla fine se ne accorge anche lei la signora léuca che fa troppe supposizioni e deve riconoscere che ha una viva curiosità di sapere perché egli non sia più venuto ma senza il minimo dubbio tuttavia sulla natura di quel suo interessamento sarà per domani quando le mette a letto viene a sapere che non sono solite neanche di farsi la croce prima d'addormentarsi dice loro alla meglio perché bisogna farsela la croce e le persuade a ripetere con lei una breve preghiera la signorina trecke esclama ah senti è dunque venuto la nipote ha subito uno scatto di fastidio perché fingi di non saperlo se lo sai poi seguiva per un lungo tratto dello stradone polveroso la comitiva che si recava sovraccarica di sacchi e di fagotti alla stazione ferroviaria della prossima città fra le madri le spose e le sorelle che piangevano disperate del giorno s'era stabilito col parroco e l'avvocato che il signor marco léuca non sarebbe venuto mai solo in casa della moglie e che le visite brevi non dovessero essere più di due al mese invece a pochi giorni di distanza dalla prima eccolo un'altra volta e solo si fece dire chi fosse quella ninfarosa dove stesse di casa per farle il giorno dopo una strapazzata come si meritava ma la vecchia badava ancora a scusare i figliuoli lontani del lungo silenzio ma più russa forse che tedesca convertita dalla buon'anima di suo cognato al cattolicesimo e zelantissima ha conservato nel viso pallido e flaccido gli azzurrini occhi primaverili dei suoi diciott'anni come due chiari laghi che tra la desolazione s'ostinino a riflettere i cieli innocenti e ridenti della sua giovinezza ed ecco che invece del marito uno di quei giorni viene l'avvocatino aricò insieme col vecchio parroco di sant'agnese non c'è più dubbio che qualche cosa dev'essere accaduta che cosa nitidi del salottino gelosi della loro castità uno sbalordimento d'angosciosa trepidazione cinque minuti senza poter parlare ad arrangolare come una bestia ferita con un tremore spaventoso di tutto il corpo io sono cresciuto signor dottore coi parenti di mio padre è vero fin da bambino non dovrei rispettarla come madre perché essa è sempre stata dura con me eppure lho rispettata e le ho voluto bene ha trovato altre amiche in visita la signora marzorati con la figliuola la signora mielli alle quali la signora léuca spinta a parlare cerca di dire il meno che può su quella prima visita del marito non vedendoli uscire dal portone e dopo aver aspettato un bel po andando per curiosità a spiare pian piano dalla porta che cosa sian rimasti a fare tutti e due per le scale una miseria da compatire così stringendo le spalle e socchiudendo gli occhi o spingendo su su il mento come fosse anche un ben duro e amaro boccone da ingozzare è abituata a sentirsi chiamar così la zia da parecchie bambine per suggerimento affettuoso delle mamme che intendono dimostrarle in tal modo la loro gratitudine e prova un certo piacere che egli abbia pensato di suggerir per lei lo stesso appellativo alla figliuola benché certo per un'altra ragione lei domandi a chi vuole e tutti le diranno che è matta da quattordici anni sa da che le sono partiti quei due figliuoli per lamerica non vuole ammettere che essi si siano scordati di lei comè la verità e sostina a scrivere a scrivere ora tanto per contentarla capisce silenzio di specchio odore di cera ai pavimenti fresca lindura di tendine di mussola alle finestre da undici anni così la casa della signora léuca ma ora s'è fatta nelle stanze come una strana sordità l'ha notato il signor parroco dopo l'ultimo convegno delle dame del patronato nella casa parrocchiale parlandone col signor cesarino che dice di averlo notato anche lui l'hanno notato ugualmente le amiche signora mielli e signora marzorati e pare quasi impossibile anche la brava signorina trecke eppure ecco che quella s'era fatto un vero godimento di venirglielo a sedurre lì sotto gli occhi in casa quasi ogni giorno con la scusa di sandrina sua scolaretta antica e di lauretta sua scolaretta nuova tante cose insomma che le consigliano un particolar riguardo per la sua condizione d'ospite ricoverato e che le destano una pietà molto più intensa di quella a cui già quasi per dovere si sentiva disposta è poco perché anche in questo ciò che lei fa per gli altri è assai meno di ciò che ha fatto per sé quando tante volte ha dovuto vincere l'orrore del suo stesso corpo della sua stessa carne per tutto ciò che nell'intimità si passa anche senza volerlo la signora léuca lo sente e l'avvilimento che ne prova diventa più forte quanto più considera che forse lui non ne ha provato altrettanto nel prendersi quel danaro faranno schifo ma quando certe cose che nessuno vede c'è chi trova il modo di farle vedere è inutile attirano la curiosità e anche se non fanno gola si vogliono sapere e invece ecco che vuol mettersi in mezzo immischiarsi in ciò che non la riguarda ecco che a proposito di quel signor marco léuca domanda al signor parroco e allora potrei anche invitarlo a cena a casa mia francamente ella ha quattro bambini non tre e tutte le cure e tutte le attenzioni per essi per il marito per la casa ma il tempo di pettinarsi a modo e di vestirsi bene e con comodo lo vuole attraversa la villa per far più presto non ha voluto prendere il tram per aver tempo di prevenire la figliuola e di farle le raccomandazioni opportune sulla visita che ora farà si rianima subito notando negli occhi della moglie il gradimento inatteso il piacere ch'egli anzi sia venuto così accompagnato e allora apre le braccia e senza darlo a vedere tira pian piano un gran sospiro con le labbra atteggiate d'un tremulo sorriso invece no se ne compiace perché anche lei vuol crederlo sicura di non aver mai dato campo a desiderii di cui appena balenati non abbia respinto tante volte dicendosi che doveva rifarsi così in fretta in furia i capelli perché non aveva più tempo con quelle due più grandicelle da badare ogni mattina perché arrivassero in orario alla scuola ma poco dopo ch'egli se n'è andato la signora léuca che s'è recata alla finestra non per veder lui sulla strada insieme con la figliuola ma per veder questa col suo bel fiocco di capelli sulle spallucce il medico non la volle e si chinò a carezzare il bamboccetto per terra mentre laltro ragazzo scappava a chiamare il padre poco dopo sintese lo scalpiccio di grossi scarponi imbullettati e di ma non sono soltanto i capellucci povera sandrina quel vestitino quel cappello le mutandine che le si scoprono dalla sottanella e come se sapesse di non aver nessuna grazia conciata a quel modo va come una vecchina a cui bisognerà trovar posto guastando disponendo altrimenti le stanze abolendo il salottino la stanza dello spogliatojo ammassando e anche portando giù in cantina tanti mobili che forse saranno rivenduti per collocare al loro posto i tre lettini e altri mobili che saranno comperati per le stanze da letto qual volta una nuova comitiva di emigranti partiva da farnia ella si recava da ninfarosa perché le scrivesse una lettera che qualcuno dei partenti doveva per carità consegnare nelle mani delluno o dellaltro di quei figliuoli un bel foglio grande di carta doppia rosea levigata chè per sé stessa un piacere a vederla così liscia che uno ci metterebbe la faccia per sentirne la fresca carezza la stendono sul banco e poi con garbo disinvolto vi collocano su in mezzo la stoffa lieve ben ripiegata di lui che non ha nemmeno osato guardarla e che certamente certamente non si sogna neppure per ora di poter tentare di riaccostarsi a lei più di quanto ella gli possa permettere quasi la butta su una seggiola gridandole qua e zitta o te le do ma la bimba frenetica si rovescia a terra urlando tempestando con le gambette nascondendosi la faccia con le braccine le mani afferrate ai capelli mentr'egli va verso la finestra esasperato sulle furie e un altro schifo un altro schifo nelle dita ora che lo avverte lo schifo d'un biglietto da cento lire che come ubriaca di tutta quella vergogna gli ha dato è bussate la vecchia maragrazia bussò e poi si calò a sedere pian piano sul logoro scalino davanti la porta era la sua sedia naturale quello come tantaltri davanti le porte delle casupole di farnia belli davvero oh e da piangerli disse ninfarosa nuotano nellabbondanza laggiù e vi lasciano morire qua mendica loro sono i figli e io sono la mamma replicò la vecchia come possono capirla la mia pena perché caro signore non sappiamo da che cosa sia fatto ma cè cè ce lo sentiamo tutti qua come unangoscia nella gola il gusto della vita che non si soddisfa mai che non si può mai soddisfare perché la vita nellatto stesso che la viviamo è così sempre ingorda di sé stessa che non si lascia assaporare ecco dunque si lancia a dir di nuovo l'avvocatino aricò vedendo che anche il signor parroco soddisfatto della spiegazione ritornando a sorridere approva e approva ma purtroppo non ha fortuna mah non sanno dire se una fortuna o una disgrazia è morta la donna quella donna morta sì improvvisamente in tre giorni d'una polmonite ma se è vero e dev'esser vero ch'esse non sapevano neanche farsi la croce la prima sera ch'ella le accolse in casa tanto più adesso non dovrebbe trascurare di condurle a messa regolarmente tutte le domeniche e ora anche alla novena in preparazione della festa dell'immacolata concezione di maria santissima che cade il giorno otto man mano che il dottore parlava il turbamento di rocco trupìa cresceva alla fine non poté più reggere e disse signor dottore mi deve dare qualche altro comando sono pronto a servirla ma se vossignoria è venuto qua per parlarmi di mia madre le chiedo licenza me ne torno al lavoro perché lei forse non sa che cosa diventano le donne in villeggiatura ma sì che lo so appunto perché lo so dicono tutte che non avranno bisogno di niente ma da qualche tempo se egli si ribella perché vorrebbe veder messe con un po di garbo le figliuole e per esempio accenna di voler disfare quelle treccioline la minaccia è bada che te le bacio il cammino però è lungo da via flaminia dove egli abita fin presso a sant'agnese e teme che a farlo tutto a piedi la piccina non abbia a stancarsi troppo come signor dottore se lo faccia spiegare da lei io non ho tempo da perdere gli uomini di là mi aspettano con le mule cariche di concime debbo lavorare e guardi mi sono tutto rimescolato fremente più che mai sbiancato in volto rocco trupìa si forbì la bocca schiumosa col braccio gli occhi gli serano iniettati di sangue il giovane dottore rimase a guardarlo sdegnato eppure quel giorno si vedeva pareva che tutte le anime degli assassinati gridassero vendetta agli uomini e a io i misi in quel vento tutta strappata ed esso mi portò gridavo più di lui volai ci avrò messo appena unora ad arrivare al convento che stava lassù lassù tra tante pioppe nere bambine nell'appressarsi a un canterano per accertarsi se non convenga lasciare anche questa biancheria delle bambine certamente non fine né graziosa com'ella pensa che dev'essere d'ora in poi la signora léuca sorprende nel marito un atto subito represso come se volesse trattenerla non tarda a comprenderne il perché congiunse le mani e agitandole un poco e socchiudendo amaramente gli occhi emise il sospiro delle rassegnate lasciamo fare a dio ritornato in paese il dottore volle venir subito in chiaro di quel caso così strano da parer quasi inverosimile e c'è anche il caso che il ribrezzo stesso messo lì al cimento restringendosi asciugandosi come carne al fuoco chieda che tu lo lardelli con certi allarmati perché che ti domanda per sapere più precisamente ma così da lontano senza toccare che la signora marzorati e la signora mielli per non sgraffiargliela dalla stizza che ne provano preferiscono tenersi in corpo la curiosità e mettersi a parlar d'altro tra loro aspetti aspetti mi lasci dire non creda per render più meritoria la mia carità a costo di quest'avvilimento di lui tutt'altro anzi perché mi sarebbe parso più naturale più umano e più pietoso anche così nel voltarsi verso una delle finestre vede il sole steso là sul verde vivo di quei vasti terreni da vendere che si scorgono dalla saletta da pranzo con quella fila di cipressi in mezzo a qualche pino superstiti di un'antica villa patrizia scomparsa la vasta camera un po buja quando la porta era chiusa perché prendeva luce allora soltanto da una finestra ferrata che sapriva su la porta stessa era imbiancata ammattonata pulita e ben messa con una lettiera di ferro un armadio un cassettone dal piano di marmo un tavolino impiallacciato di noce ma anche dolente perché si vergogna a dirlo ma da quand'è morta quella anche di notte la piccina se n'è stata con lui nel letto grande al posto della madre e forse non sarà possibile indurla a dormir sola adesso in quel lettino dando loro agio così di concertar la fuga per la repubblica dell'equatore la signorina trecke piange piange inconsolabilmente non tanto sulla disgrazia che le è toccata quanto sulla sua irrimediabile ignoranza del male che le fa avere da parte del signor parroco e delle amiche del patronato non aveva detto lei che il male sarebbe stato soltanto per il ritorno di lui perché per il resto che fossero venute le bambine tanto piacere ebbene ecco qua lui se n'era andato e per giunta non cacciato da lei e le erano rimaste le bambine meglio di così io esclamò maragrazia dandosi un pugno sul petto e sorgendo in piedi trasecolata io chi lha detto chi si sia chinarsi a baciarla si sente prendere furtivamente una mano e prima che abbia il tempo di ritirarla avverte con ribrezzo il contatto dei baffi e delle labbra di lui per un lungo pezzo la signora léuca risalita nella saletta da pranzo si stropiccia quella mano l'ha tenuto lì per segno del suo stato ora vede in esso l'obbrobrio dell'uomo che gliel'ha dato tutti gli obbrobrii che or ora lui le ha confessati e si torce in grembo le mani eppure forse se la carne anche in lei fosse diventata padrona ma forse la madre avrà saputo di quelle visite a lei gli avrà fatto qualche scenata e impedito di condurre le altre due suppone ch'egli si vergogni forse di venir solo dopo quella promessa suppone che possa essersi ammalato o che possa essersi ammalata qualcuna delle figliuole o anche quella donna e di trovarsi di fronte a un caso di coscienza che non gli s'era affacciato alla mente venendo a proporre alla signora d'accogliere in casa quelle tre orfane come la più grande delle concessioni che potesse fare c'è anche lui il marito con le tre piccine eppure vedete che se lo viene a riprendere be segno che gli serve ancora per me che t'ho da dire una donna con gli occhiali impareranno a poco a poco e imparerà anche lei a far che l'indulgenza suggerita dalla pietà non divenga troppa e nociva finita la cena le tiene ancora un po con sé vorrebbe saper tante cose ma non concede alla sua curiosità neppur di rivolgere una domanda dicevano che anche lui voleva partire per lamerica ma non aveva più la mamma lui era solo signor dottore pregò maragrazia vorrebbe farmi una carità il giovane dottore si fermò sotto il lampioncino frastornato pensava andando e non sera accorto della vecchia con che cuore potete partire promettete di ritornare poi non ritornate più ah povere vecchie non credete alle loro promesse i vostri figliuoli come i miei non ritorneranno più non ritorneranno piu possibile che nel cuore di lui alla vista della nuova grazia che la figliuola ha acquistato si siano destati all'improvviso gli stessi sentimenti che han turbato lei dianzi pensano e non vedono ma che effetto fa quando poi si esce dalla visita riattraversando la sala il riveder la seggiola su cui pocanzi in attesa della sentenza sul nostro male ancora ignoto stavamo seduti i tre lettucci bianchi di ferro smaltato di legno le avrebbe voluti ma fosse stato uno tre costavano troppo e bisognerà pensare a far un po d'economia su tutto d'ora in poi la signora léuca respinge un sospetto che le sorge spontaneo sapendo purtroppo che donna era la madre e che liti s'accendevano tra i due per la gelosia e volendo si trova via si trova è chiaro che ancora la signora léuca deve farci l'abitudine a combattere coi figliuoli eh vita beata quella che viveva prima ma il merito può esser soltanto quando si vincono le difficoltà non quando tutto è semplice e facile non è vero il vecchio parroco guarda la signora léuca accigliata e poi domanda suppone che sia stato in previsione di questa morte non credo oh signor parroco scatta la signora léuca per carità non mi dica così da compiangere fors'anche certo anzi da compiangere perché ogni piacere è poi pagato a prezzo di lagrime e di sangue ma non è facile nella sua nella mia ma nella nostra noi non lavvertiamo più per ché è lalito stesso della nostra vita mi spiego eh vedo che lei dice di sì ora spesso qualche mosca le si attaccava vorace a quegli occhi ma ella era così sprofondata e assorta nella sua pena che non lavvertiva nemmeno non la cacciava la signora léuca ora che tutto è finito non vuole più dolersi neanche di questa perfida che sempre per istintiva avversione le è stata nemica il marito per quello ch'era sempre stato e che si sapeva bene che fosse non aveva certo bisogno d'esser sedotto sul murello davanti la roba stava seduta la madre che pettinava la figliuola maggiore la quale poteva aver presso a dodici anni seduta su un secchio di latta con un bambinello di pochi mesi su le ginocchia questo soltanto capaci anche di sostenere che ci vanno per risparmiare poi appena arrivano in un paesello qua dei dintorni più brutto è più misero e lercio e più imbizzariscono a pararlo con tutte le loro galenterie più vistose peccato sì ha perduto la serva affezionata che stava con lei da tanti anni povera signora léuca ma naturale avrebbe dovuto prenderne un'altra per ajuto considerando in tempo che una sola non poteva più bastare con tre bambine ora e con un uomo per casa il giovane dottore stette un pezzo senza rispondere assorto a pensare poi disse ma lui in fondo vostro figlio che colpa ha nessuna rispose subito la vecchia e quando mai difatti le mie labbra hanno detto una parola sola contro di lui mai signor dottore anzi ninfarosa nel vedergli quel bel faccino stupito scoppiò a ridere scoprendo i denti forti e bianchi che davano a suo sorriso la bellezza splendida della salute ma non c'è da portar via nulla da quella casa egli è subito d'accordo con lei tutta roba da svendere o da spartire lì tra il vicinato solo i suoi abiti e la sua biancheria e quella in migliore stato delle bambine come come il marito domanda la signora marzorati facendo un viso lungo lungo la signorina trecke apre la bocca al suo solito sorriso non capisce bene di che cosa si possa essere accorta la signora léuca quasi quasi non han piacere neanche di vedere il padre ora lì nella bella casa dov'esse per tre giorni sono state così bene sole a respirare nella nuova vita in compagnia della zia chi siete ah voi si ricordò daver veduto più volte quel mucchio di cenci davanti alle porte delle casupole vorrebbe farmi la carità ripeté maragrazia di leggermi questa letterina che debbo mandare ai miei figliuoli era ancor desiderabile e che poteva perciò sicuramente prevedere parlando col parroco e l'aricò che il marito l'avrebbe messa presto alle strette e si sarebbe fatto cacciar di casa la signora léuca la signora léuca col marito lo spavento è divenuto stupore e lo stupore s'è poi liquefatto in un sorriso vano della bianca bocca sdentata davanti al placido assentimento del capo con cui il parroco ha accolto la notizia già nota i dico di sì pazienza abbi un po di pazienza con questa povera vecchia figlia mia disse maragrazia che vuoi sono mezzo stolida ora dio ti paghi la carità e la bella madre santissima camera quell'antipatico grillo vecchio dell'aricò dice troppe spese e che si sarebbero potute risparmiare facendo trasportare dalla casa del marito almeno quei mobili letti sedie tavolini che potevano servire ancora per il padre e le figliuole ma niente affatto ebbene è anche unoccupazione simile la mia ora mi occupa questo ora quello in questo momento mi sta occupando lei e creda che non provo nessun piacere del treno che ha perduto della famiglia che laspetta in villeggiatura di tutti i fastidii che posso supporre in lei uh le vicine messe a sedere su luscio non le badavano più stavano quasi tutto il giorno lì e chi rattoppava panni chi sceglieva legumi chi faceva la calza e insomma tutte occupate in qualche lavoro no cara signorina trecke niente due case niente abbandono e neppure una vera e propria riconciliazione avremo se dio vorrà un semplice amichevole riavvicinamento qualche visitina di tanto in tanto e basterà così per un po di conforto per quanto poi vedendo che s'era fatta male dice che s'è messo a piangere oh avrà avrà pianto anche qua suppongo la signora léuca poiché anche le due altre amiche si voltano a guardarla per sapere se il marito abbia pianto davvero durante la visita è costretta a dir di sì possibile che la signora léuca abbia acconsentito che dopo undici anni di separazione il marito torni a convivere con lei fa dispetto che la pendola grande della sala da pranzo faccia udire in questa sordità piccine l'avvocatino aricò sbarra tanto d'occhi in faccia al signor parroco e si stizzisce notando che questi mostra di comprendere il riposto senso della domanda della signora léuca ma non è per superbia creda tutt'altro anzi avvilir l'oggetto della propria carità no me me signor parroco ho piuttosto piacere d'avvilir me se ho fatto un cattivo pensiero veda insegna appunto nella scuola nella dove lui porta ogni mattina la maggiore delle sue dio mio sì non saranno legittime ma credo non so che si debbano chiamar figliuole no benché non ne portino il nome eh nella come hai detto che si chiamano era rosso di pelo e aveva la pelle del viso pallida e sparsa di lentiggini gli occhi verdastri affossati gli guizzavano a tratti di torvi sguardi sfuggenti con queste tre bambine non sue da curare da crescere e con questa pena con questa pena che non passa non già per lei soltanto che forse soffre meno di tant'altri ma per tutte le cose e tutte le creature della terra com'ella le vede nell'infinita angoscia del suo sentimento che è d'amore e di pietà questa pena questa pena che non passa anche se qualche gioja di tanto in tanto la consoli anche se un po di pace dia qualche sollievo e qualche ristoro pena di vivere così ora egli si volta a guardarglieli dietro le spalle a sandrina quei poveri capellucci così strizzati mentre se la porta per mano lungo i viali di villa borghese e ha la tentazione di fermarsi meglio che rimanga qua ancora per qualche giorno per liquidare quel suo triste passato così la signora léuca quella sera rientra in casa con le due ragazze vestite di nero ecco la vostra camera vi piace non riescono neppure a risponder di sì sandrina e lauretta tanto ne restano ammirate qua dormirai tu dice a sandrina e lauretta là e rosina in mezzo tra voi due in questo lettino più piccolo e ancora e forse più angosciosamente che mai ella vede vaneggiarvi sconsolato ogni suo pensiero sconsolata ogni opera sconsolata ogni immagine di vita la nipote si scrolla e le volta le spalle per mettersi a parlare con la signorina marzorati il che cagiona subito una viva apprensione alla mamma signora marzorati che non ha affatto piacere che la nipote della signorina trecke parli con la sua figliuola è davvero uno scandalo quella nipote della signorina trecke anche jeri sera una lite e difatti egli tiene un fazzoletto avvolto attorno alla mano destra per nascondere un lungo sgraffio se pure non è stato un morso e un altro sgraffio più lungo ha sul collo vo vossignoria mi perdoni balbettò maragrazia ajutandosi con ambo le mani avviluppate nello scialle a rizzarsi avete passato qua la notte non mangia non dorme più i viene appresso giorno e notte così a distanza e si curasse almeno di spolverarsi quella ciabatta che tiene in capo gli abiti non pare più una donna ma uno strofinaccio le si sono impolverati per sempre anche i capelli qua sulle tempie e quando poi aveva scoperto nella stanza di lui dentro il cassetto del comodino aperto per caso il ritratto di quella donnaccia senza più la cornice di rame con che occhi da assetata s'era buttata a guardarlo e che disillusione e questa è lauretta la domanda per quanto vorrebbe essere affettuosa le vien fuori fredda dalle labbra perché quella lauretta è come se lei già la avesse veduta in sandrina o piuttosto sconsolati ogni pensiero ogni opera gli occhi si fissano su un oggetto della stanza e per quanto lì da tanto tempo e familiare quell'oggetto è come se non l'abbiano mai veduto o come se tutt'a un tratto si sia votato d'ogni senso detto infamità io ai figli miei io che lasciatela perdere la interruppe una delle vicine non vedete che scherza ninfarosa prolungò la risata ondeggiando dispettosamente su le anche poi per rifar la vecchia della celia crudele le domandò con voce affettuosa ora che il disprezzo di prima s'è cangiato in questa commiserazione che non è propriamente per lui soltanto ma per tutti quei disgraziati che sentono la vita come lui va bene così e gliele imburra lei le fettine gliele spalma lei di marmellata e poi un cucchiaino così di questa marmellata da mettere in bocca solo senza la fettina non lo vogliamo eh mi pare di sì e legano così rapidamente che lei non ha neanche il tempo dammirar la loro bravura che già si vede presentare il pacco col cappio pronto a introdurvi il dito eh si vede che lei ha prestato molta attenzione ai giovani di negozio io marzietta di lama ecco sì marzietta si chiamava marzietta una di queste ragazze che occhi foravano e che risatine sotto il braccio levato per farle vedere quello sgraffietto sul naso ma la morte non è come uno di questi insetti schifosi tanti che passeggiano disinvolti e alieni forse ce lhanno addosso nessuno la vede ed essi pensano intanto tranquilli a ciò che faranno domani o doman laltro non gliela suggerisce l'aricò questa riflessione la fa lei che ne fa sempre tante e allora senz'altro si reca a visitar quella casa in principio di via flaminia accompagnata dall'aricò notte sissignore è niente ci sono avvezza si scusò la vecchia che vuole signorino mio non mi so dar pace non mi so dar pace del tradimento di quella scellerata i verrebbe dammazzarla signor dottore ecco questo che la vostra povera mamma cari figli ora che linverno è alle porte trema di freddo vorrebbe farsi un vestitino e non può che vogliate farle la carità di mandarle almeno una carta da cinque lire per venni a sapere dopo sei giorni che cola camizzi si trovava con la sua banda nel feudo di montelusa che era dei padri liguorini scappati via ci andai come una pazza cerano dal pozzetto più di sei miglia di strada era una giornata di vento signorino mio come non ne ho più viste in vita mia si vede il vento perfino la signora mielli così sempre lontana da tutto sgrana tant'occhi della repubblica dell'equatore sì spiega la signorina trecke perché è partita una spedizione di grossi industriali per la repubblica e abilitarlo a venire anche ogni giorno e a chiedere subito chi sa che cos'altro no no bisogna che lo trovi lui da sé smettendo di piangere il coraggio di dire perché è ritornato la ragione una ragione di fatto se l'ha il quale ogni sera davanti allo specchio appena ella si richiudeva in camera e senza più girar la chiave nella serratura le domandava se davvero esso fosse ormai così poco desiderabile da non esser più nemmeno guardato di sfuggita da un uomo come quello che s'era contentato fino a poco fa d'una donnaccia volgare così allontanati in quell'attesa che lei quasi non li vede più ora che la sua vita di prima è insidiata sconvolta offesa dalla torbida violenza di quel corpo d'uomo entrato lì a cimentar la consistenza di quanto lei finora le pareva che ninfarosa lavesse buttata giù troppo in fretta e non era neanche ben sicura che ci avesse proprio messo lultima parte delle cinque lire per il vestitino cinque lire che guasto avrebbero fatto ai suoi figliuoli già ricchi cinque lire per vestire le carni della loro vecchia mamma infreddolita che pianto che pianto gridava lamentosamente una quarta più là tutta la notte in casa di nunzia ligreci il figlio nico tornato appena da soldato vuol partire anche lui bisogno di viver fuori in questa curiosità della vita degli altri o per riempire il vuoto della nostra distrarci dai fastidi dagli affanni che ci dà e così passare il tempo avrebbero potuto starsene lì tranquille sotto la luna ordinate in fila lungo le strade e le piazze obbedienti al piano regolatore della commissione edilizia municipale case perdio di pietra e travi se ne sarebbero scappate e capisce che lauretta è discesa dal suo lettino ed è andata a quello di sandrina che la respinge dio mio s'azzuffano come due gattine è certo che si sono afferrate per i capelli e che si danno calci che fare aprire sorprenderle e andò di fretta dove la vecchia la sera avanti gli aveva indicato gli avvenne per caso di domandare proprio a ninfarosa che si trovava già in istrada lindirizzo di colei a cui voleva parlare eccomi qua sono io signor dottore gli rispose ridendo e arrossendo ninfarosa e lo invitò a entrare e questa allora lo fa per costringerla a comprenderlo e a smettere quella fintaggine insopportabile e chi sa dove arriverà ma dio mio dagli estranei sì non volendo unaltra volta mostrarsi stupito per nascondere il turbamento crescente il dottore saccigliò e disse forse lavrà trattata male codesto figlio e dice che ci vuole andare anche lei mia nipote nella repubblica dell'equatore ecco parlano di questo ha una faccia così stupida nel dar quella notizia la signorina trecke quanto verde quanto sole e quella frotta di ragazzette che le si faceva attorno ogni qual volta dal fondo di quella viuzza si fermava ad ammirare le ampie vallate ma lo riconosceva lei quel modo ch'era con sua meraviglia quello d'un tempo ma ancora come nativo in lui e perfettamente spontaneo il vino ora a chi le ha consigliato quella carità per commiserazione della bestialità sofferente e mortificata per la bestialità che s'è lasciata trascinare cieca fino alle ultime abiezioni di tratto in tratto investita a sbuffi da strani pensieri segreti o subitanee impressioni le avvampa il viso le riempie gli occhi di lagrime improvvise perché teme di non esser più creduta quella fanciullona che è benedetta donna questa signora léuca nobilissima ma tormentosa per uno che ha tanto da fare ecco che si volta a dirgli di nuovo no aspetti la prego avvocato le quali da due che erano compresa quella della serva saranno adesso cinque la signora léuca cederà la sua che è la più grande alle tre bambine e lei dormirà nella stanzetta accanto dov'era prima il salottino rinunziando al grosso armadio a tre specchi che non vi troverebbe posto come esclamò la vecchia restando ma sì guardate nulla non cè scritto proprio nulla possibile fece la vecchia ma come se glielho dettata io a ninfarosa parola per parola e lho vista che scriveva per troncare quella scena il dottore dovette prometterle che la mattina seguente avrebbe scritto lui una lunga lettera per quei figliuoli su su non vi disperate così verrete domattina d me a dormire adesso andate a dormire ma c'è il lettuccio per lei di là s'affretta a rispondergli la signora léuca in mezzo tra i due delle sorelline vieni ti farò vedere egli resta ammirato davanti alla bella camera bianca e rosea con quei tre lettini ammirato e commosso ma che povera signora vorrebbe capisce chio me ne stessi a casa mi mettessi là fermo placido come vuol lei a prendermi tutte le sue più amorose e sviscerate cure a goder dellordine perfetto di tutte le stanze della lindura di tutti i mobili di quel silenzio di specchio che cera prima in casa mia ora mi dica lei se con questo fiore in bocca io me ne posso stare a casa tranquillo e alieno come quella disgraziata vorrebbe le grido ah sì e vuoi che ti baci sì baciami è accaduta una disgrazia un caso strano com'è come si spiega si corre a vedere a sentire ah è così ma no che così non può essere e allora come non ne posso più non ne posso più si volta verso la moglie e aggiunge da dieci giorni così aggrappata a me fino a strozzarmi come chi chi è che non lha vista sè nascosta una donna mia moglie già ah la sua signora perché già da un pezzo non pur l'amore ma ogni stima le era caduta per quell'uomo non lo allontanò lei volle allontanarsi lui quando ciò che lei poteva concedergli non gli bastò più ritornerà è sicura di no la signora léuca ma del resto anche se un giorno o l'altro egli dovesse ritornare che importerebbe più a lei ormai eh lo so figlia non piangesti neppure quando ti morì il primo marito ma se morivo prima io zio jaco ribatté pronta ninfarosa non avrebbe forse ripreso moglie lui dunque vedete chi piange qua per tutti ma il fatto è che sua nipote si mise tanto a ridere ma tanto ma tanto allorché lei andò a dirle di quel licenziamento come una matta rise chi sa perché ma già esclama con gli occhi lontani lontani la signora mielli e certo che quell'uomo adesso un altro figlio lei sissignore si chiama rocco trupìa non vuole saperne e perché perché è proprio matta non glielo dico piange giorno e notte per quei due che lhanno abbandonata e non vuole accettare neanche un tozzo di pane da questaltro che la prega a mani giunte ma rimasi incinta ah signorino mio le giuro che mi sarei strappate le viscere mi pareva che stessi a covarci un mostro sentivo che non me lo sarei potuto vedere tra le braccia al solo pensiero che avrei dovuto attaccarmelo al petto gridavo come una pazza sicché dunque signora mia no aspetti avvocato si volge a dirgli subito la signora léuca scoprendo il volto turbato sarà male è certamente male signor parroco questo che lei mi rimprovera e io la ringrazio già le donne sopravvenuta la sera erano rientrate in casa e quasi tutte le porte si chiudevano per le straducole anguste non passava più unanima il lampionajo andava in giro con la scala in collo per accendere i rari lampioncini a petrolio che rendevano più triste col loro scarso lume piagnucoloso la signora léuca pentita dello scatto china il capo dolorosamente e si reca le mani al volto sì è vero mormora sono così sono così le rendevano vano quegli occhi maledetti lo sforzo di dissimulargli che ella sapeva dall'avvocato aricò del suo vizio d'ubriacarsi quasi ogni sera certo egli doveva soffrire a bere così poco a non ber quasi niente ma non lo dava affatto a vedere ne è contenta ma non sa che pensarne dice più col capo che con la voce sì da una signora che che io conosco riprende lui ma tu e si ferma ma sa che ha fatto con uno spillo laltra settimana sè fatto uno sgraffio qua sul labbro e poi mha preso la testa mi voleva baciare baciare in bocca perché dice che vuol morire con me teatro si crepava dal caldo alluscita dico che faccio andarmene a dormire in un albergo sono già le dodici alle quattro prendo il primo treno per tre orette di sonno non vale la spesa e me ne sono venuto qua questo caffè non chiude è vero occhiali sarà perché viene da fuori sarà perché la giornata è cupa la signora léuca non riesce a discerner nulla appena entrata da quel ballatojo nella prima stanza si ha l'impressione che anche lui il padre con quell'aria rabbuffata e cupa non potrà adattarsi a viver qua e che resterà sempre come estraneo trattenuto da quelle braccine che non vogliono staccarglisi dal collo eh ma allora tanto peggio per lui scusi lei fa già troppo a prendersi in casa quelle figliuole se egli vuol seguitare a fare il responsabile sarà lui non sarà mica lei ah sì oh guarda io ho fatto questo ho detto questo quando alla fine le cinque amiche se ne vanno si sente così stanca e triste la signora léuca e dice che d'ora in poi andranno a un'altra scuola lì vicino in via novara e che le vorrà sempre diligenti e giudiziose e pulite quanto agli abitucci bisogna che per ora tengano quelli ne avranno poi di nuovi e di più belli per uscire altri per casa e i grembiulini tutto in ordine ma che dicevamo ah già il piacere dellimmaginazione chi sa perché ho pensato subito a una seggiola di queste sale di medici dove i clienti stanno in attesa del consulto già veramente farà egli adesso a legar quelle treccine se pure riuscirà a portarle a fine con quelle grosse manone disadatte e le due cordelline dovranno pure esser quelle se egli vuol riportare a casa la figliuola tal quale ne è uscita per non far sapere nulla della visita a lei a quella donnaccia che lo sgraffia così e che lui s'è preso quasi di nascosto da se stesso strappandoglielo presto presto dalla mano che pur così quasi di nascosto glielo porgeva ora si domanda se non era questo il vero scopo della visita di lui non che ecco qua tutta festosa la signorina nella la nipote della signorina trecke che non si può dir volgare d'aspetto eppure è chiaro che piace al marito assorto se vossignoria volesse farmi la carità che mi ha promesso e come il dottore riscotendosi le disse che era pronto si accostò con la seggiola alla scrivania e ancora una volta con la stessa voce di lagrime cominciò a dettare cari figli ancora per non dover riconoscere che fosse spinta dalla gelosia ed ecco adesso lo scandalo il signor parroco le dame del patronato se la prendono con la signorina trecke con quella povera stupida signorina trecke che ha permesso ai due di vedersi ogni sera in casa sua ah per questo dunque i miei figli non mi rispondono dunque nulla mai nulla ha scritto loro di tutto quello che io le ho dettato per questo il signor ildebrando non ha saputo mai perdonare ai suoi genitori morti da tanto tempo d'avergli imposto un nome così sonoro e compromettente il più improprio di tutti i nomi che avrebbero potuto imporgli non solo ai suo corpicciuolo gracile fievole ma anche alla sua indole al suo animo la nipote brusca smacca sarà il cognome della madre osserva la signora mielli che pare arrivi ogni volta da molto lontano alle poche parole che le avviene di dire solo sandrina ma evidentemente anche per conto della sorella minore ha domandato una volta e papà devono aver compreso così a mezz'aria qualche cosa ella era ancor bella e lo sapeva dagli occhi di tanti uomini che spesso tuttora per via la richiamavano a ricordarsene quando meno ci pensava quei capelli divenuti prestissimo di neve ancor prima di compire quattro s'è liberato dalle angustie affliggenti in cui l'avevano attuffato il parroco e l'avvocato spingendolo su per la scala della redenzione in casa della moglie ecco che ora ne discende liberato la moglie ha come tirato una barra con quelle cento lire lei di qua e lui di là si spiega il perché di quel turbamento di lui e rinfrancandosi non può fare a meno di sorridere lo scorge seduto a metà della terza rampa su uno scalino intento a rintrecciare fitti fitti sulla nuca della figliuola quei due codini di prima i volle per forza tre mesi mi tenne con sé legata imbavagliata perché io gridavo lo mordevo dopo tre mesi la giustizia venne a scovarlo là e lo richiuse in galera dove morì poco dopo attirata trascinata cecamente da una curiosità perversa e perfidamente istigata verso certi abissi di perdizione ora intravisti chi sa se non vi sarebbe precipitata anche lei guaj se viene a sapere che ti ho condotto da lei hai visto jeri farebbe peggio e dopo un'altra pausa hai capito sì papà pareva un mucchio di cenci cenci unti e grevi sempre gli stessi destate e dinverno strappati sbrindellati senza più colore e impregnati di sudor puzzolente e di tutto il sudicio delle strade mentre non ha perdonato niente lei la signora léuca non avendo proprio niente da perdonare per il solo fatto che non ha sofferto della colpa del marito più di quanto non abbia sofferto per tant'altro male anche non fatto a lei direttamente a ogni modo per scrupolo non bacia più le bambine bacia lui la notte apposta ridendo di rabbia e tenendogli acciuffata la testa con tutt'e due le mani perché non si muova e lei glieli possa mettere lì su la bocca quei baci tutti quelli che vuole lì lì tua s'accorge così dicendo che sandrina e lauretta ne sarebbero molto contente non tanto perché resterebbero loro due sole allora padrone della bella camera quanto perché da che stanno qui e han preso quell'aria di ragazzine ben messe e ben educate vorrebbero dimostrare che ormai capiscono come bisogna stare in una casa signorile così diversa da quell'altra in cui sono nate e cresciute e temono che non sarà loro possibile con quella sorellina la quale invece dimostra di voler con tanta tenacia rimanere attaccata alla vita di prima non ha mai potuto soffrire il signor ildebrando quegli omacci sanguigni e prepotenti che han bisogno di far fracasso gettar certe occhiatacce prender certe pose con le mani sul petto ci sono io ci sono io ci sono le catacombe a sant'agnese e anche la chiesa sotterranea cupa e solenne ma poi la casa parrocchiale è in mezzo a un verde così dolce e chiaro e con tanto aperto davanti e tanta aria e tanto sole sentiamo sentiamo dice che non sarebbe carità ma un piacere per lei prendersi in casa e curare educare quelle tre bambine far loro da mamma benissimo e allora basta così se sarà anzi un piacere per lei questo è più di quanto s'aspettavano con la loro visita il signor parroco e lui e poi giacché ci sei passando di là ma come vuoi cara mia che in tre ore ti sbrighi tutte codeste faccende uh ma che dici prendendo una vettura quando quei figliacci partirono per lamerica subito corsi da lei per prendermela e portarmela qua come la regina della mia casa nossignore deve far la mendica per il paese deve dare questo spettacolo alla gente e questonta a me signor dottore poi umile ma tranquillamente le aveva augurato la buona notte e s'era ritirato nella sua camera da un'ora a letto ritorna con la mente a tutte queste sue impressioni la signora léuca se lo faccia dire da lei bacio le mani e rocco trupìa se nandò curvo comera venuto con le gambe larghe ad arco e la mano alla schiena il dottore lo seguì con gli occhi per un tratto poi si voltò a guardare i piccini cheran rimasti come basiti e la moglie i sembra dessere vorrei essere veramente quella stoffa là di seta quel bordatino quel nastro rosso o celeste che le giovani di merceria dopo averlo misurato sul metro ha visto come fanno se lo raccolgono a numero otto intorno al pollice e al mignolo della mano sinistra prima dincartarlo vergogna vergogna di tutti e più forse di quanti mostrano d'esserne immuni perché meglio degli altri riescono a tenerla nascosta anche a se stessi che d'un che se la porti scritta in faccia come quel povero mostro là conduce il padre a veder la camera che gli ha assegnata con l'aria di scusarsi che data la casa meglio di così non ha potuto alloggiarlo ma s'accorge subito che non è giusto che si dia quell'aria e le fa uno strano effetto ch'egli le risponda infatti accigliato ma no ma no che dici e che nessuno vuol confessare nemmeno a se stesso con l'aria consueta di svagata innocenza la signorina trecke è venuta intanto a prendere informazioni portando con sé la nipote sono serii e fermi e non sempre è buono lo sguardo quand'essi si fissano attenti o quando si volgono obliqui per un istante quasi di nascosto e lei dapprima aveva quasi accettato la sfida che era chiara negli sguardi e nei sorrisi di colei e aveva finto di non accorgersi di nulla per non dover riconoscere che fosse provocata dall'oscura segreta insorgente gelosia l'indignazione per tanta sfrontatezza sensibilissimo fu jeri un tintinnire d'oggettini di vetro e d'argento quasi che le gocciole dei candelabri dorati sulla mensola e i bicchierini della rosoliera sul tavolino da tè ma no ma no si prova a protestare sorridente ma pure un po arrossendo il vecchio parroco ma sì mi scusi seguita la signora léuca poca stima il vecchio parroco vedendola così insolitamente infiammata si fa serio davvero ninfarosa si recò le mani dietro la nuca per rassettarsi i capelli attorno allo spadino dargento e sogguardando il dottore con gli occhi che le ridevano promettenti buona passeggiata allora disse e serva sua superata lerta il dottore si fermò per riprender fiato che farà lui solo a quest'ora in quell'orribile casa con la piccolina chi sa perché se lo immagina fermo davanti a quel canterano con la piccolina in braccio intento a guardare il ritratto di quella morta ch'ella non ha potuto vedere eh ma la piccina no la piccina non si stacca dal padre senza il padre non viene e lui è meglio che rimanga qua ancora per qualche giorno per liquidare quel suo triste passato il cuore il cuore mi parlava ma egli zitto sedette vicino al fuoco sempre con le mani nascoste così sotto la giaccia gli occhi da insensato e stette un pezzo a guardare verso terra il male che tutti fanno inevitabilmente volendo vivere il male che lei stessa sta facendo ora a tante povere bambine per aver voluto accogliere in sé più viva della loro la vita di queste tre a lei ugualmente estranee e certo non più disgraziate suppone che egli sia rimasto troppo avvilito l'ultima volta sorpreso lì a sedere in mezzo alla scala con le treccioline di quella povera piccina in mano forse si sarà accorto del ribrezzo con cui ella ritirò violentemente la mano a ogni nuova lettera le rinasceva prepotente la speranza che con quella sarebbe alla fine riuscita a commuovere e a richiamare a sé i figliuoli certo leggendo quelle sue parole pregne di tutte le lagrime versate per loro in quattordici anni le debbono anche far male povera piccina e come sandrina finisce di far merenda se la porta di là in camera per scioglierle quelle treccioline e fargliene una sola grossa e lenta ma fino a metà e sfioccato il resto con un bel nodo di raso dove termina la treccia ma dio mio osserva indignata la signora marzorati se la signora léuca e ha ragione poverina moglie io al suo posto ma piuttosto mi butterei da una finestra dico lei m'intende signora mielli fuori di casa però conversavano davanti a quelle loro casupole basse che prendevano luce dalluscio case e stalle insieme dal pavimento acciottolato come la strada e di qua la mangiatoja dove qualche asinello o qualche mula scalpitavano tormentati dalle mosche di là il letto alto monumentale sì certo ed ecco che lei s'era curvata fin quasi a toccarlo con la spalla sul petto fin quasi a porgli il capo sotto la bocca tanto che sui capelli ne aveva avvertito il respiro e poi per forza più volte aveva dovuto toccarlo davvero dovendo svestirgliela sulle ginocchia la bimba così quel giorno la signora léuca si vede arrivare in casa il marito con quella figliuola è ancora afflitto per la sua bontà mal rimeritata stizzito e turbato della scarsa gioja che la figlia gli ha manifestato per quella visita furtiva ma dentro di sé tuttavia non pentito e peggio anche quando il padre e la madre si chiudono in camera e di là vengono urti pianti rumori di schiaffi di busse di calci d'inseguimenti tonfi fracasso d'oggetti lanciati e andati in frantumi eh già meglio di così può mai confidare la signora léuca a quell'avvocatino aricò che tutt'a un tratto appena saputo della fuga di lui sparito come per incanto il piacere ella si è sentito gravare enormemente sulle braccia il peso di quelle tre bambine non sue rosetta si chiama rosetta che amore sandrina corregge no rosina rosina sarebbe meglio rosetta così tombolina dio mio dio mio dopo due ore di supplizio la signora léuca resta come intronata convulsa in tutte le fibre del corpo le ha detto d'esser venuto perché voleva confessarsi e invano lei gli ha ripetuto più volte ch'era inutile niente di male sai niente di male per la signora léuca in questo pianto del marito te n'avverto perché tu non finga di commuovertene detto questo riprende il suo discorso con la signorina marzorati caro signore giornate intere ci passo sono capace di stare anche unora fermo a guardare dentro una bottega attraverso la vetrina i ci dimentico così turbato dallaffabilità provocante dalla simpatia che quella bella donna gli dimostrava il giovane dottore abbasso gli occhi e disse ma perché voi forse avrete da vivere quella poverina invece ma che quella rispose vivacemente tanti sa ringrazii dio se sono fastidii soltanto cè chi ha di peggio caro signore io le dico che ho bisogno dattaccarmi con limmaginazione alla vita altrui ma così senza piacere senza punto interessarmene anzi e allora uscendo dalla villa escendendo per via veneto prenderemo il tram intanto senti ti porto in una bella casa vuoi sandrina alza gli occhi a guardarlo di sotto il cappellino con un sorriso incerto ha già notato che il padre le parla con una voce insolita vuol dire dunque che dio la ispirerà e che per il momento questo momento che già per lei è come lontano lontano la conclusione bisognerà rimetterla alla vita alla vita com'è stata sempre e come sempre sarà le sorge questo pensiero suggerito dalla paura sandrina si volta di nuovo verso il padre papà che vuoi e come dirò allora alla mamma non era vita questa che si godeva qua nella santa pace inalterabile qua in tanta lindura d'ordine in questo silenzio tra il tic e tac lento e staccato della pendola grande che batte le ore e le mezz'ore con un suono languido e blando entro la cassa di vetro e trovava il coraggio di mettergliele davanti là con la più brutale impudenza convinto che lei quasi riparata dall'orrore che ne provava non poteva esserne toccata dalla speranza forse che lei se ne sarebbe lasciata commuovere intenerire fino a posargli la mano sui capelli in atto di perdono non per carezza dio mio ma poteva far questo la signora léuca avrebbe dovuto capirlo che non poteva se ci vedo disse il dottore chera miope rassettandosi sul naso le lenti maragrazia trasse dal seno la lettera gliela porse e restò in attesa chegli cominciasse a leggerle le parole dettate io non ho più occhi per piangere seguitò ninfarosa con un sospiro di stanchezza e la vecchia perché gli occhi miei sono abbruciati di vedervi almeno per lultima volta ma non riusciva a vincere il ribrezzo e lo spavento e si tirava indietro invece per non vederselo così davanti in ginocchio e gemeva ma no dio no cavare la rivoltella e ammazzare uno che come lei per disgrazia abbia perduto i treno no no non tema caro signore io scherzo me ne vado ammazzerei me se mai ma ci sono di questi giorni certe buone albicocche come le mangia lei con tutta la buccia è vero insomma non sa più nemmeno disprezzarlo ormai la signora léuca la vita pare che debba esser così questo ecco il disgusto per vedere se la carabina era parata bene costui si buttò in campagna dalle nostre parti passò per farnia con una banda che sera formata di contadini ma non era contento ne voleva altri e uccideva tutti quelli che non volevano seguirlo nulla qua nemmeno un chiodo di quella casa eh ma se questa fosse una ripugnanza che prova soltanto lei se invece lui e le piccine avessero caro di vedersi attorno qualche oggetto della casa antica ed ha accolto con un sorriso di compiacenza le congratulazioni che a quattr'occhi ha creduto di venirle a porgere l'avvocatino aricò ma sì d'essersi liberata dopo tutto checché ne dica il signor parroco di quell'animalone lì che le ingombrava la casa sono croci si sa e il merito consiste appunto nel rassegnarsi a portarle ma lascia dire la signora léuca e lascia pur credere che sia mancato per lei così vi promette e giura davanti a dio che se voi ritornate a farnia vi cederà in vita il suo casalino ninfarosa scoppiò a ridere pure il casalino ma che volete che se ne facciano se già sono ricchi di quei quattro muri di creta e canne che crollano a soffiarci su ah vivaddio s'è liberato e stringe come ad averne la prova tra le dita della mano affondata nella tasca dei calzoni quel logoro biglietto da cento lire ripiegato in quattro io ero maritata da pochi anni e avevo già quei due figliucci che ora sono laggiù in america sangue mio stavamo nelle terre del pozzetto che mio marito santanima teneva a mezzadria cola camizzi passò di là e si trascinò via anche lui mio marito a viva forza ha troppo attento lo spirito ha troppo vissuto in silenzio la vita le si è quasi diradata fino al punto che le relazioni tra lei e le cose più consuete non hanno più talvolta nessuna certezza della casa ricca e lucente che il babbo è di là buttato sul letto e che c'è la sarta ah brava fa la signora léuca sollevando il velo sulla fronte e chinandosi per baciar la piccina volevo dirle prima che anche se egli si fosse riaccostato a me prevedendo prossima la morte di quella donna io venendo a saperlo non mi sarei ritratta dal fare per le sue bambine e per lui tutto quello che mi sarà possibile è pazza a casa io non ci sto ho bisogno di starmene dietro le vetrine delle botteghe io ad ammirare la bravura dei giovani di negozio perché lei lo capisce se mi si fa un momento di vuoto dentro lei lo capisce posso anche ammazzare come niente tutta la vita in uno che non conosco appena seppe di che si trattava e lo vide turbato e severo si piegò procace verso di lui col volto dolente per il dispiacere chegli si prendeva senza ragione via e appena poté senza commettere la sconvenienza dinterromperlo avrà finto disse il medico stringendosi nelle spalle maragrazia rimase come un ceppo poi si diede un gran pugno sul petto ah infamaccia proruppe e perché mha ingannata così il padre intanto s'è chinato a riprendersela in braccio senti senti i giocattolini ripresa in braccio la bimba ancor tutta convulsa cessa di piangere le due piccine che s'aspettavano le meraviglie del padre per il loro contegno e la loro lindura così ben pettinate con quei grembiulini nuovi neri coi risvolti di merletto bianco ai polsi e al collo e la cinturina in mezzo e le calzette fine e le scarpette nuove restan deluse e come mortificate capisce tutto si pente di quel che ha fatto senza pensare che avrebbe cagionato a lui un così grave impiccio si rammenta all'improvviso delle due cordelline bisunte che tenevan legate le treccine della figliuola e che son rimaste sulla specchiera quelle tre figlie che il marito ebbe da un'altra donna da una donna come quella no perché lei non l'ha fatto per questa generosità e si sdegnerebbe se se ne sentisse lodare anzi il solo pensiero che una tal lode le possa esser rivolta già le accresce il rimorso per quello che ha fatto benché benché la dolcezza della casa lei dice avvocato la signora léuca sa bene che non ha più nessuna dolcezza la sua casa solo una gran quiete io no perché non sono mica malato no no glielo domando per sapere se ha mai veduto in casa di questi medici bravi la sala dove i clienti stanno ad aspettare il loro turno per esser visitati di sé si duole e di quanto è avvenuto in lei contro ogni sua aspettativa quando invece s'attendeva che il male da un momento all'altro le dovesse venir da fuori da parte degli altri io fingo così di farle la lettera quelli che partono poi fingono di prendersela per recapitarla e lei poveraccia sillude ma se tutti dovessimo far come lei a questora signor dottore mio non ci sarebbe più mondo guardi anchio che le parlo sono stata abbandonata da mio marito sissignore il parroco la guarda severamente lei farebbe bene cara signorina a sorvegliare un po la sua nipote io e come potrei signor parroco a poco a poco bisognerà insegnar tante cose tante a quelle due povere piccine per quella prima sera meglio lasciarle fare a modo loro sono come incantate non sanno prendere il bicchiere non san tenere in mano le posatine comperate apposta per esse prese la penna e il calamajo posò il foglietto gualcito sul piano del cassettone e si dispose a scrivere lì in piedi dite su sbrigatevi cari figli cominciò a dettare la vecchia a questo punto ninfarosa schiuse la porta e parve spuntasse il sole in quella stradetta bruna e colorita dagli occhi neri sfavillanti dalle labbra accese da tutto il corpo solido e svelto spirava una allegra fierezza il giovane medico perdette la pazienza proruppe ma come non è figlio vostro che dite siete stolida o matta davvero non lavete fatto voi la vecchia chinò il capo a questa sfuriata socchiuse gli occhi sanguigni rispose sissignore era rotta di tratto in tratto dagli spari dei cacciatori al passo delle tortore o alla prima entrata delle allodole seguiva a quegli spari un lungo furibondo abbajare dei cani di guardia il dottore andava di buon passo per lo stradone guardando di qua e di là le terre aride che aspettavano le prime piogge per esser lavorate ha sentito parlare vossignoria dun certo canebardo garibaldi domandò il medico stordito sissignore che venne dalle nostre parti e fece ribellare a ogni legge degli uomini e di dio campagne e città nha sentito parlare sì sì dite ma come centra garibaldi mah pare di sì che ci sia questo bisogno di sapere che cosa dà agli altri o come è per gli altri la vita e che se ne pensi e che se ne dica oh della roba chiamò il dottore che aveva paura dei cani fermandosi davanti a un cancelletto di ferro arrugginito e cadente venne un ragazzotto di circa dieci anni scalzo con una selva di capelli rossastri scoloriti dal sole e un pajo di occhi verdognoli da bestiola forastica sandrina allora s'affretta a dir di sì più volte col capo a nessuno a nessuno sai perché non voglio che tu lo dica soggiunge egli riprendendo a camminare perché la mamma con questa con questa zia è in lite la vita così ecco come lui l'ha scritta in faccia con una violenza che comincia a rilassarsi sguajatamente che brutto segno quel labbro inferiore che gli pende bestialmente e quelle borse nere intorno agli occhi torbidi e nossignore e così ha lasciato tutti quei pacchetti in deposito alla stazione perché non sono sicuri erano tutti ben legati figli daccapo no adesso unaltra cosa ci ho pensato tutta stanotte senti cari figli la povera vecchia mamma vostra vi promette e giura si volge a lui che rimasto in piedi guarda ancora in quell'atteggiamento ma già di nuovo con le lacrime agli occhi e gli dice forse non sa chi sono ma sandrina con gli occhi bassi risponde la zia addio silenzio di specchio ordine quiete lindura e tutta sossopra la casa della signora léuca per accogliere più ospiti che non potrebbe quattro ospiti nuovi intanto le ripulisce ben bene le ripettina mostra loro tutta la casa dove dormirà il babbo dove dorme lei e infine le fa sedere a tavola con sé per la cena centra perché vossignoria deve sapere che questo canebardo diede ordine quando venne che fossero aperte tutte le carceri di tutti i paesi ora si figuri vossignoria che ira di dio si scatenò allora per le nostre campagne nel mento rotondo una fossetta acuta nel mezzo le dava una grazia maliziosa e provocante vedova dun primo marito dopo appena due anni di matrimonio era stata abbandonata dal secondo partito per lamerica cinque anni addietro e non è ben sicuro ch'ella non abbia a giudicar soverchio l'ardire di portarle in casa la prova là delle sue colpe vergognose di marito si presenta perciò un po incerto e come sospeso vuol parere un mendico alla porta della pietà di lei anche per quella sua figliuola mendica si avverte ancora che la morte è passata di là da poco tempo in un certo lezzo che è rimasto di fiori vizzi e di medicinali ma dov'è lui sandrina che è venuta ad aprire in sottanina con le magre braccine nude spettinata risponde ancora tutta abbagliata dalla vista inattesa della bella zia commiserazione sì compatimento può aver per lui carità come per tutti quei disgraziati che al pari di lui sentono la vita come una fame che insudicia e non si sazia mai ma passato il primo stupore come poté ricomporre le idee non seppe comprendere che nesso quella truce storia potesse avere col caso di quellaltro figlio e glielo domandò aspetti rispose la vecchia appena poté riprender fiato quello che prima si ribellò quello che prese le mie difese si chiamava marco trupìa avrebbe da vivere anche lei ih bella seduta e servita in bocca se volesse non vuole come domandò il dottore alzando gli occhi meravigliato e sa che coraggio ha avuto questo bel galantuomo di mandarmi un ritratto di lui e della sua bella di laggiù glielo posso far vedere stanno tutti e due con le teste luna appoggiata allaltra e le mani afferrate così permette i dia la mano così e ridono ridono in faccia a chi li guarda in faccia a me vuol dire sandrina allora egli si pente della violenza e si china subito a carezzare commosso la piccina bella bella mia non avevo capito ma sì te lo dirò io poi te lo dirò io come devi risponderle se ti domanda dove sei stata qualcuna se ne staccava vagava lenta pel cielo passava sopra monte mirotta che sorgeva dietro farnia a quel passaggio il monte sinvaporava dunombra cupa violacea e subito si rischiarava la quiete silentissima della mattina non ci crede neanche lui o piuttosto non vorrebbe crederci perché non gli pare possibile che la morte si presenti così in forma di quell'ovolino sui labbro che non prude né fa male come se non ci fosse non dice nulla guarda le due amiche che si son guardate tra loro facendo un viso lungo lungo di gelata maraviglia e con pena sorride come per indurre a compatire per riguardo a quella povera signorina trecke la quale al solito non ha capito nulla ed è rimasta allo scatto della nipote in mano poi disse in mano quegli assassini sarrestò di nuovo come soffocata e agitò quella mano quasi volesse lanciare qualcosa ebbene domandò il dottore allibito perché sapeva sapeva tutto dall'avvocato aricò ha voluto farle la confessione turpitudini bagnate di certe lagrime tanto più schifose quanto più sincere e a ognuna guardandola con occhi atroci soggiungeva ma questo non lo sai ma per le le o a e poi rosei i tappetini a piè del letto rosea anche la tenda alla finestra e rosee le sopracoperte dei lettucci così bianca e rosea tutta la camera a lui ma sì a lui un po di sollievo alla colpa che pesa il balsamo d'una buona parola al rimorso che punge non ha chiesto altro e la nostra eccellente signora léuca non avrebbe potuto del resto accordargli altro stia tranquilla ah che vidi a questo punto maragrazia si levò in piedi stravolta dallorrore con gli occhi sanguigni sbarrati e allungò una mano con le dita artigliate dal ribrezzo le mancò la voce in prima per proseguire sapesse che avvilimento è per me non ho mica bisogno creda che a un bambino sudicio sia prima lavato il viso per fargli la carità i perdoni lei ha poca stima di me signor parroco non ha ancora dieci anni sandrina ma già pensa che a difendersi deve provvedere da sé cominciando dal padre dalla madre e dalle sorelline nel visino bianco non bello anche perché patito gli occhi non sono come forse li vorrebbe il nasetto che si drizza in mezzo a loro un po ardito per rispondere al signor parroco che le ha domandato ma chi le ha detto in nome di dio che la carità debba esser facile lei s'è lasciata persuadere a ricevere il marito di tanto in tanto per una breve visita e mi faccia un piacere domattina quando arriverà i figuro che il paesello disterà un poco dalla stazione allalba lei può far la strada a piedi il primo cespuglietto derba su la proda ne conti i fili per me e lei non solo non avrebbe mai fatto tante spese e con tanta premura per ospitarle ma non s'era neppur mai sognata di poterne accogliere in casa qualcuna modestamente anche per averne lei stessa il vantaggio di qualche servizio ha accolto queste perché figlie di lui del marito non solo ma ha saltato anche la santa messa qualche domenica più d'una e un certo raffreddamento anche è evidente verso le amiche come se sospettasse anche in loro una certa responsabilità per le non liete condizioni in cui s'è lasciata mettere con quelle tre bambine in casa poi domanda licenza d'andare in camera sua a disfar le valige per mettere a posto la roba come se all'improvviso gli fosse sorto il timore che altri si fosse messo a disfarle in vece sua da quattordici anni erano partiti anche a lei per lamerica due figliuoli le avevano promesso di ritornare dopo quattro o cinque anni ma avevano fatto fortuna laggiù specialmente uno il maggiore e si erano dimenticati della vecchia mamma nascono pure in lei gli stessi sentimenti che in tutti gli altri ma mentre gli altri vi s'abbandonano cecamente lei appena sorti li avverte e se buoni li accompagna come s'accompagna un bambino per mano ha detto sì per commuoverla che tutto quel po che gli è rimasto del suo patrimonio l'ha vincolato alle tre figliuole e consegnato all'aricò che ne rimette gl'interessi a quella donna per i bisogni di casa e camminando guardava affitto affitto gli occhi di questo o di quel giovane emigrante che simulava una romorosa allegria per soffocare la commozione e stordire i parenti che lo accompagnavano vecchia matta qualcuno le gridava o perché mi guardate così vorreste cavarmi gli occhi cera un gran cortile murato i sentrava per una porticina piccola piccola da una parte mezzo nascosta ricordo ancora da un gran cespo di capperi radicato su nel muro presi una pietra per bussare più forte bussai bussai non mi volevano aprire ma tanto bussai che finalmente maprirono si spaccano a metà si premono con due dita per lungo come due labbra succhiose ah che delizia i ossequi la sua egregia signora e anche le sue figliuole in villeggiatura me le immagino vestite di bianco e celeste in un bel prato verde in ombra aveva veduto passare più volte per la stradetta quel giovane medico dallaspetto quasi infantile e comera sempre sana e non avrebbe saputo finger di star male per chiamarlo ora si mostrò contenta pur nella sorpresa che egli fosse venuto da sé per parlare con lei credendo così di render questa più meritoria davanti a dio o piuttosto davanti alla sua coscienza che già per questo fatto comincerebbe a essere creda qualcosa di diverso la mia coscienza sì signora le altre due sandrina qua e la mezzana lauretta sono sempre un po come intontite come in attesa sempre d'un nuovo spavento se ne son presi tanti di spaventi assistendo alle liti furibonde che avvengono in casa quasi ogni giorno sotto i loro occhi pare un'altra ora sandrina lei stessa guardandosi allo specchio in mezzo alle belle cose che la circondano in quella camera da letto e che si riflettono quiete e luminose nello stesso specchio quasi non si riconosce più proprio di quella certa carità difficile che pure questa volta lei stessa era andata a cercare santo dio visto che s'era piegata a riprendersi in casa il marito poteva bene forzarsi a vincerne il disgusto e acconciarsi a ridivenire in tutto e per tutto sua moglie la signora léuca ha allora l'impressione che quella bimba così avvinghiata al padre rappresenti come una condanna che gli abbia lasciato quella donna di non potersi più staccare di non poter più levarsi a respirare fuori da tutto ciò che essa in vita a sua volta rappresentò per lui vediamo di non peccar di superbia mia cara signora io lei sì perché c'è tanti modi veda di peccar di superbia se per esempio lei con un sospetto di questo genere avvilisse troppo l'oggetto della sua carità e accusando sé soltanto per la debolezza della propria natura così purtroppo inchinevole a cedere a tutte le tentazioni dei sensi non avrebbe potuto dopo averla pregata a mani giunte supplicata di voler sorreggere anche con la sua vista soltanto quella sua debolezza ora vedendosi riaccolto in casa riprendendo a convivere accanto a lei sotto lo stesso tetto ah già ah già esclama l'aricò grattandosi con un dito la nuca oh coi capelli bianchi hai visto sì ma giovane che avrà avrà sì e no quarant'anni eh signora fina per quel bestione là aspettate so che non manca per voi disse il medico per trattenerlo mhanno detto che voi anzi venga qua signor dottore saltò su a dire rocco trupìa improvvisamente additando la porta della roba non credo disse ninfarosa brutto sì sempre ingrugnato ma non cattivo e lavoratore poi lavoro moglie e figliuoli non conosce altro ma mi serve i serve questo le serve scusi che cosa attaccarmi così dico con limmaginazione attaccarmi alla vita come un rampicante attorno alle sbarre duna cancellata basta che per un istante le senta vive in sé e subito le diventano come lontane questa curiosità d'ora come se un giorno tanti anni fa la avesse provata e allora poiché è la zia bisogna che la nipotina abbia subito subito la sua merenduccia di cioccolatte e biscottini e fettine di pane imburrato e spalmato di marmellata qua qua seduta a tavola e col cuscino sotto così bella alta come una grande e ora questa salviettina al collo qua ma l'altro giorno s'è fermato allo specchio d'uno sporto di bottega per guardarsi a lungo le labbra passandovi sopra un dito lentamente stirando per accertarsi che non vi avvertiva nessuna screpolatura e se al contrario un'altra commiserazione non sia assai più difficile quella per chi riesca a liberarsi da ogni bestialità nella vita che è pur questa piena di miserie e brutture che offendono quando come si fa non ci si voglia dar l'aria d'ignorarle di non averle sperimentate in noi stessi zia domanda allora lauretta perché noi sì di nero per la mamma e papà no la signora leuca che non ha badato al colore dell'abito del marito resta a guardar la ragazza e lì per lì non sa che cosa risponderle io ho i capelli bianchi sto a penare da tanto tempo io e nho viste nho viste ho visto cose signorino mio che vossignoria non si può nemmeno immaginare è e questo provoca tanta stizza in chi le vuol bene perché non si capisce come lei non riconosca quanto più merito avrebbe della sua bontà se la manifestasse come superstite sperimentata e vittoriosa di tutte le tristezze della vita che da vicino là in basso forse non c'è e che da lontano e dall'alto si vede perché la stessa altezza la stessa lontananza la formano e sono stolida forse matta no dio volesse non penerei più tanto ma certe cose vossignoria non le può sapere perché è ancora ragazzo epitelioma si chiama pronunzii pronunzii sentirà che dolcezza epiteli oma la morte capisce è passata mha ficcato questo fiore in bocca e mha detto tientelo caro ripasserò fra otto o dieci mesi infine adagiata sul letto con tutte le precauzioni la bambina e usciti tutti e due in punta di piedi dalla camera era venuto il momento più pericoloso quello di vedersi loro due soli di nuovo insieme per un momento prima di recarsi a dormire nel silenzio e nell'intimità della casa ma a ottenere almeno che si lasci prendere in braccio e curare da lei le altre due stanno a guardare un po invidiose credono di non meritarsi che lei davanti a loro dia quello spettacolo di voler così bene a quella rosina che è proprio cattiva mentre loro sono state sempre buone buone il guajo è capisce che dovendo trattenermi tre ore sole sono venuto senza le chiavi di casa oh bella e perciò ho lasciato tutto quel monte di pacchi e pacchetti in deposito alla stazione me ne sono andato a cenare in una trattoria poi per farmi svaporar la stizza a teatro una cosa che sì ecco fa proprio dispiacere lo zelo della signora léuca s'è più d'un po raffreddato non viene da circa due mesi alle riunioni del patronato sandrina la guarda e sorride beata ma come se ancora non credesse bene alla realtà di quanto le accade di quel che si vede attorno tanto le par bello e nuovo ora che la vede sorridere però la signora léuca soffre di più a guardarle quel vestitino addosso così sgarbato quei capellucci così tirati le due vecchie pesanti valige in cui ha raccolto tutto quel po che ha creduto potesse entrare senza troppa vergogna nella casa della moglie da quella sua casa ora distrutta accoglie senza nessuna festa le espansioni d'affetto e di gioja di sandrina e di lauretta e non ha occhi per vedere com'esse in tre giorni son quasi rinate guarda le sedie del salottino smosse dov'esse poc'anzi stavano sedute quelle sedie vuote fuori di posto pare domandino sperdute il perché di quel loro disordine che cosa quelle signore siano venute a fare se avevan proprio bisogno di quella visita e le si è intenerito davanti fino alle lagrime parlando di queste privazioni ma non le ha chiesto nulla né avrebbe potuto dopo quella confessione che voleva parer fatta con l'intento di scusare se non in tutto almeno in parte la sua abiezione rovesciandola addosso a quella donna permettere che s'è aspettato dio mio e ha chiuso a chiave l'uscio appena entrata quasi quasi scenderebbe dal letto per andare a levar quella serratura tanto le fa stizza che abbia pensato di dover premunirsi così fin dalla prima sera e te avviene allora di scoprire di quelle cose tutt'a un tratto aspetti nuovi e strani che la turbano come se d'improvviso e per un attimo lei penetrasse in un'altra insospettata realtà che le cose abbiano per sé nascosta oltre quella che comunemente si dà loro teme d'impazzire a dio come appar chiaro tutto questo alla signora léuca ed è una sofferenza non è mica una soddisfazione per lei che i suoi occhi vedano così chiaro così a dentro tutto con la più precisa coscienza di non ingannarsi e là lei oggi ancora si confessa che no no il suo corpo non cedeva allora soltanto per quel dovere ma si concedeva anche per sé anche sapendo bene che non poteva valer per esso la scusa di quel dovere di fronte alla sua coscienza che subito dopo si risvegliava disgustata non pentito perché ha pensato a lungo lui che sarebbe un gran bene per quelle sue tre figliuole se riuscisse a metterle sotto la protezione della moglie se la loro mamma morisse ma d'una certa stanchezza per tutta la persona e di quel mal di capo che non la lascia mai e anche d'una febbretta che le viene la sera ma lo sa bene da che provengono tutti questi malanni è la vitaccia che è costretta a fare ma c'è pur questo silenzio che a volte tra un punto e l'altro della maglietta di lana per una bimba povera del quartiere o tra un rigo e l'altro del libro che sta leggendo pare sprofondi tutt'a un tratto nel tempo senza fine e vi renda vani la signorina trecke la guarda e si liquefà nel suo sorriso vano lo sapevo ah sì lo sapevo ma che doveva venire non che fosse venuto non pena più veramente un certo senso di disgusto che si fa quasi stizza dentro per l'inganno che il suo stesso cuore un tempo le fece di potere esser lieta anzi felice sposando un uomo che ma un vero e proprio sacrifizio non può dire che l'abbia mai fatto come sarebbe vincere quel disgusto quel certo orrore che nasce dalla propria carne al pensiero d'un contatto insoffribile o rischiar di rompere quell'armonia di vita raccolta in tanta lindura d'ordine ha paura che non potrà mai farlo la signora léuca vede necessario il suo intervento per rimediare al mal fatto corre a prendere in camera le due cordelline e scende in fretta risolutamente le due rampe di scala dicendo a lui dall'alto mentre scende aspetta aspetta lascia fare a me scusami se non ho pensato hai ragione hai ragione nuova veniva a sedurglielo sotto gli occhi sicurissima che una signora come lei non dovesse accorgersene e che se mai se ne fosse accorta via un po più di sdegno al massimo per quel pover uomo là accolto con le figliuole per compassione non è vero non gli negò mai quanto come marito poteva pretendere che non gli mancasse da lei e questo non solo per dovere non solo per non dargli un facile pretesto d'allontanarsi e credo meglio a ogni modo che l'ajuto gli venga da una che in questo caso sarebbe stata più cattiva di lui se è vero che egli quel pensiero non l'ha avuto forse non so esprimermi chiaramente e di tra i fichidindia apparve rocco trupìa che camminava curvo con le gambe larghe ad arco e una mano alla schiena come la maggior parte dei contadini il naso largo schiacciato e la troppa lunghezza del labbro superiore raso rilevato gli davano un aspetto scimmiesco davano maggior risalto alla freschezza della carne e una grazia ambigua come d'una menzogna innocua al suo sorriso quand'ella additandoli diceva ormai son vecchia ringraziare e andarsene gli pare che non resti altro da fare nossignori eh nossignori piano piano il tormento la signora léuca vuol sapere a qual prezzo intendono che lei paghi questo che sarà un piacere per lei di far da mamma a quelle tre piccine ne provo un fastidio se sapesse una nausea alla vita degli estranei intorno ai quali la mia immaginazione può lavorare liberamente ma non a capriccio anzi tenendo conto delle minime apparenze scoperte in questo e in quello la donna rimase un tratto a guardarlo turbata non comprendendo che cosa potesse volere quel medico da suo marito si cacciò la camicia ruvida dentro il busto che le era rimasto aperto da che aveva finito dallattare il piccino se lo abbottonò e si levò in piedi per offrire una sedia ma sì disse non vuole signor dottore ha un altro figlio qua lultimo che la vorrebbe con sé e non le farebbe mancare mai nulla sul piano di quel canterano c'è il ritratto della morta in una volgare cornice di rame finge allora di non vederlo e dice a lui che ci sarà tempo di far la scelta di qualche capo da conservare e che per il resto se mai penserà lei a farne elemosina ma le donne commissioni commissioni non la finiscono più tre minuti creda appena sceso dalla vettura per dispormi i nodini di tutti quei pacchetti alle dita due pacchetti per ogni dito non appartiene mica alla casa il signor dottore ha per sé per le amiche della sua signora un ben altro salotto ricco splendido chi sa come striderebbe qualche seggiola qualche poltroncina di quel salotto portata qua nella sala dei clienti a cui basta quellarredo così alla buona i peggiori ladri i peggiori assassini bestie selvagge sanguinarie arrabbiate da tanti anni di catena tra gli altri ce nera uno il più feroce un certo cola camizzi capobrigante che ammazzava le povere creature di dio così per piacere come fossero mosche per provare la polvere diceva come deve regolarsi la signorina trecke se si dà sempre il caso che dove lei suppone che ci possa esser male là nossignori male non c'è e viceversa poi par che ci sia e grave dove lei proprio non riesce a capire che ci possa essere tanti e tanti rimproveri tutti meritatissimi ma che purtroppo non varranno a infondere un po di salutare malizia in quei suoi poveri infantili occhi innocenti che saranno d'ora in poi per l'abbandono di quell'ingrata nipote sempre così rossi di pianto e la signora léuca torna a sorridere con pena per quell'ambascia di madre è una ragazzona rubiconda con gli occhiali la figlia della signora marzorati soffocata da un gran seno ma gonfio soltanto d'una certa allarmata ingenuità infantile che e si sa questo gelo ora e questo silenzio della cima e veder tutto piccolo e lontano e così per forza velato soffuso di questa esiliante tristezza di una nebbia ma ecco poi disse perché vostra madre non vuole accettare lospitalità che le offrite per codesto odio che nutrite contro i vostri fratelli è chiaro ha in affitto una bella chiusa che gli rende bene ci vada e vedrà che è come le dico io il dottore si levò ben disposto da quella conversazione allettato dalla dolce mattinata di settembre e più che mai incuriosito sul caso di quella vecchia disse ci vado davvero e com'egli si alza per cederle il posto vergognoso d'essere stato sorpreso da lei nella miseria di quell'imbarazzo siede sullo scalino e presto presto rifà le treccine alla ragazza e si domanda che cosa quelle bambine abbiano già per lei più delle altre che finora ha soccorso e che non potrà più soccorrere d'ora in poi quasi tutte le altre avevan certo assai più di queste bisogno del suo soccorso casa da poverelli ma se vossignoria fa il medico chi sa quante altre ne avrà vedute le voglio mostrare il letto pronto sempre e apparecchiato per quella buona vecchia è mia madre non posso chiamarla altrimenti ma questa sì gli sorride o piuttosto si prova a sorridergli solo per ubbidire e tutto il suo visino freddo e dolente dice al padre di contentarsi così di questo piccolo pallido sorrisino che può fargli per quel che vuole da lei non potrebbe di più miseria abbrutimento oppressione e prevede che non potrà nulla lei su quella creaturina forse mai perché troppo neri e come unti ancora e impregnati ferinamente del vizio da cui è nata ha i capelli tutti quei capellucci ricciuti non perché avesse fatto cattiva prova ma perché malvisto dai pochi signorotti del paese tutti i poveri invece avevano preso subito a volergli bene sembrava un ragazzo a vederlo eppure era proprio vecchio di senno e dotto faceva restar tutti a bocca aperta quando parlava riconoscere nel viso mutato alterato sguajatamente dai vizi quell'antico segno d'intelligenza che le piaceva e che impressione anche nell'osservare in lui ancora i tratti dell'antico signore a tavola il turbamento e l'agitazione si fanno tanto più vivi quanto più ella nota in lui modi atteggiamenti espressioni che dovrebbero anzi quietarla e rassicurarla quell'avvilimento quella remissione e la pazienza e l'affetto per le figliuole di cui almeno fino a tal punto non l'avrebbe mai creduto capace erano sazii rivoltati anche loro della tirannia feroce di quel mostro signor dottore e io ebbi la soddisfazione di vederlo scannato lì sotto gli occhi miei dai suoi stessi compagni cane assassino così ottiene anche ma dopo una lunga insistenza di sentir la voce di lauretta che non ha voluto parlare spegne la luce e le lascia sole in camera poco dopo però origliando all'uscio per accertarsi se han preso sonno le sente litigare a bassa voce ma violentemente bianchi però li ha voluti anche bianchi laccati bianchi i due cassettoni e l'armadietto a specchio le seggiole e i due tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato per le due più grandicelle che vanno a scuola così distintamente in tutte le stanze il suo tic e tac lento e staccato come se il tempo possa seguitare a scorrere ormai placido e uguale come prima mani caste poverine che raggricciamenti ma no via toccate toccate arrischiate una toccatina a sentire che non fa male e poi ci starete che vi piacerà sei stanca sandrina no papà non vorresti sedere là su quel sedile un tantino per riposarti no papà il nuovo aspetto ch'esse a mano a mano cominciano ad assumere sistemate alla meglio non le par certo bello le dà tuttavia uno strano piacere perché nella sistemazione nuova secondo il bisogno e le necessità dello spazio sia degli oggetti vecchi sia dei nuovi che a poco a poco arrivano c'è tutto da fare nella repubblica dell'equatore ponti strade ferrovie illuminazione scuole e mia nipote conosce uno che fa parte della spedizione dice che ce ne sarà una nuova tra poco più numerosa d'operai di contadini d'ingegneri e anche d'avvocati di maestri proprio nulla di comune con la più piccola venuta parecchi anni dopo perché lauretta ha già otto anni e tre mesi vuol dire un anno e qualche mese meno di sandrina la maggiore ancora con quel sorriso sulle labbra e gli occhi infantili velati di pena per quest'incorreggibile ignoranza che sempre dio mio la affliggerà tre basta basta basta fece ninfarosa ripiegando il foglietto e cacciandolo entro la busta ho belle scritto basta anche per le cinque lire domandò investita da quella furia inattesa la vecchia tutto anche per le cinque lire gnorsì scritto bene tutto di diverso da dio sì signora gliel'avverto da un pezzo da un pezzo lo noto in lei con sommo dispiacere dico questo voler troppo vedere le ragioni con troppa inquietudine ecco se ne guardi voi donne brontolò di nuovo il vecchio con voce catarrosa per una cosa sola siete buone e sputò per che cosa zio jaco dite forte piangere e unaltra cosa e dunque per due allegramente io non piango però vedete perché è venuto fuori a colei da alcuni mesi qua al labbro di sotto come un ovolino duro duro un nodo che s'è a poco a poco ingrossato e fatto livido quasi nero non sarà niente ma gli parlerò io signora non dubiti gli parlerà anche il signor parroco non potrà mica pretendere da lei l'impossibile e allora gli domanda per fermarlo subito la signora léuca il sapore è nel passato che ci rimane vivo dentro il gusto della vita ci viene di là dai ricordi che ci tengono legati ma legati a che cosa a questa sciocchezza qua a queste noje a tante stupide illusioni insulse occupazioni sì sì non le importa delle parole come non le importa dei fatti e nell'animo la piaga che siano su questa piaga come gocce di limone quelle parole non è male perché adesso quanto più le brucia questa piaga meglio è e vince spesso con la volontà la stanchezza degli occhi e delle mani nel lavorare per i poveri fino a tarda notte dà poi in beneficenza gran parte delle sue rendite privandosi di cose che per lei non sarebbero al tutto superflue avanti avanti la incitò ninfarosa questo glielavete scritto a dir poco una trentina di volte e tu scrivi è la verità cuore mio non vedi dunque scrivi cari figli restare di là restare di là di qua non si passa non deve più passare che seguiti di là a insudiciarsi quanto gli pare ma le assicuro che dev'essere stato al suo tempo un gran tipo chic il marito della signora léuca la signora marzorati dà a vedere di sentirsi più che mai sulle spine vedendo la figliuola interessarsi tanto a ciò che le dice quella diavola là e la non capisco proprio nulla io e gliene sto dando ora stesso la prova proprio nulla proprio nulla e così dicendo apre le braccia e s'inchina per andar via lui il marito bisognerà che s'adatti nello spogliatoio che dopo quella delle bambine è la stanza più larga benché un po buia non ha nessun rammarico la signora léuca né per la rinunzia a tutte le sue comodità né per il sacrifizio di tanti oggetti cari che altro ha da dire si vuol togliere del tutto adesso il merito della carità ah santo dio quel signor parroco che cattiva ispirazione andarla ad accusar di superbia e si vede negli occhi limpidi del parroco e si sente nella calda voce di lui il bene che fanno non pure al corpo anche ora io caro signore ecco venga qua qua sotto questo lampione venga le faccio vedere una cosa guardi qua sotto questo baffo qua vede che bel tubero violaceo sa come si chiama questo ah un nome dolcissimo più dolce duna caramella no no sarebbe troppo sarebbe troppo e perché poi chi son esse infine si potrà lei veramente compiacere che tutti vantino domani la sua generosità per aver accolto in casa vincendo ogni risentimento e il disgusto per la laida offesa al suo amor proprio di moglie che non poté esser madre poi mostra loro i tavolinetti dove studieranno e ne assegna uno a ciascuna col cassetto sì ce l'ha anche l'altro sono uguali e c'è anche un cassettino qua piccolo piccolo nel palchetto prima s'è levato dalla mano il fazzoletto che vi teneva avvolto e la signora léuca dall'alto scorge allora su quella mano il rosso dello sgraffio e l'altro più tremendo sgraffio gli scorge sulla nuca ecco a che l'ha condotta il consiglio della carità difficile a farsela a sé lei stessa la carità a danno di tante altre piccole derelitte a cui ora non potrà più pensare dev'essere come un castigo per lei ma castigo di che credono che se lui s'allontanò da casa undici anni addietro fino a cadere in tanta abiezione sia stato per colpa di lei che non seppe trattenerlo a sé la signora léuca non può non notare che in quelle parole nel tono con cui sono state proferite è contenuta una sprezzante provocazione a lei per uno scopo che non riesce a indovinare se non è solo quello d'offendere con la derisione il suo modo di comportarsi ah cara sì la zia conferma subito la signora léuca che non s'aspetta la risposta da parte di lei e si china a baciarle una manina perché sa che è segno di simpatia se i bambini parlano prima che abbiano preso confidenza con qualcuno la zia la zia era una catapecchia veramente una roba come i contadini di sicilia chiamano le loro abitazioni rurali protetta dietro da una fitta siepe di fichidindia aveva davanti due grossi pagliai a cono non come il suo cuore da giovinetta la sognò ma questa miseria che forse è peccato dirlo ad accostarcisi pare debba proprio insudiciare né rosina né rosetta veramente perché così bruna bruna e con quegli occhioni cupi e che pure dio mio pungono davvero quegli occhioni e quella boccuccia là un bottoncino di fuoco e quel nasino che non pare nemmeno cinque anni e invece niente placida e fresca la signora léuca ne discorre con le amiche come se non fosse avvenuto nulla ma se non è proprio avvenuto nulla sorride la signora léuca e stato qui un quarto d'ora con lei alla casa non lo vuol confidare neanche a se stessa la signora léuca e si mostra più premurosa e più affettuosa che mai verso quelle tre orfane abbandonate perché non abbiano minimamente ad accorgersi del suo animo mutato specie le due maggiori è è una zia le risponde lui ma tu a casa bada non devi dirne nulla non solo alla mamma ma neanche a laura neanche a rosina a nessuno a nessuno hai capito e io davo quando partirono per lamerica mi svenai per loro qua cè mia moglie che glielo può dire e allora perché disse di nuovo quasi a sé stesso il dottore rocco trupìa ruppe in un ghigno perché perché mia madre dice che non sono suo figlio ebbene non era accaduto nulla appena richiuso l'uscio della camera delle bambine egli aveva tratto un respiro di sollievo e a bassa voce sorridendo le aveva detto che ormai poteva esser sicuro di stare in pace fino a domattina perché la bimba non si svegliava mai durante la notte e nuovo tutto quanto nuovo veramente ha voluto almeno l'arredo per la camera delle bambine scegliendo lei ogni cosa in giro per mezze giornate da una bottega screpolatura e non le bacia più da alcuni giorni neanche lui le bambine al più sui capelli qualche volta la più piccola che non si può fare proprio a meno di baciarla per certe cosette carine che fa o che dice spina esclamò allora una delle vicine e come farebbero qua le povere mamme le spose senza notizie e senzajuto sì ne mandano assai brontolò il vecchio e sputò di nuovo allora che cosa avvocato lei potrà parlargli quanto vuole non riuscirà mai a mutarlo sappiamo com'è dio mio e dobbiamo prenderlo com'è lui prometterà giurerà a lei e al signor parroco poi oh ma guarda guarda quella piccola là che amore in camicina con le gambottole nude che alza il braccino e s'afferra alla nuca tutte quelle belle boccole nere nere arruffate dio che occhi è scontrosa cari figli ma che il medico o non ci vedeva o non riusciva a decifrare la scrittura accostava agli occhi il foglietto lo allontanava per vederlo meglio al lume del lampioncino lo rovesciava di qua di là alla fine disse ma che aveva sul petto colmo un gran fazzoletto di cotone rosso a lune gialle e grossi cerchi doro agli orecchi i capelli corvini lucidi ondulati volti indietro senza scriminatura le si annodavano voluminosamente sulla nuca attorno a uno spadino dargento a cena che impressione vedergli alzare a un certo punto discorrendo dell'avvocato uno dei sopraccigli ma contraendolo dalla parte del naso in un'increspatura di volontà intelligente come soleva fare un tempo discutendo con lei nei primi anni del matrimonio o dalle parole del parroco quand'è venuto tutto sossopra ad annunziar la fuga o dal gran pianto che è venuta a fare il giorno dopo la signorina trecke protestando che voleva esser perdonata per la colpa della nipote o alla scuola ma si sono acquietate alla risposta che lei ha dato papà è partito ritornerà perché veramente lei ha il disgusto della vita che insudicia i sta in mezzo la cerca per portarvi la sua opera di carità ma non potrebbe se non sentisse che il suo spirito ne resta immune il solo sacrificio che lei può fare è questo vincere quest'orrore anche così per una breve visita di tanto in tanto dovrebbe esser contenta ch'egli da sé abbia diradato queste visite che per dir la verità s'eran fatte un po frequenti e a quanto pare non tanto brevi anche è sicura sicurissima che avverrà purtroppo quanto ha previsto discorrendo col vecchio parroco e con l'avvocato aricò e ponendo i patti per il ritorno del marito in casa non avverrà oggi non avverrà domani ma appena egli avrà vinto quel primo imbarazzo e ripreso un po di confidenza avverrà di certo curandola assaporando la gioia di quelle cure ella non ha voluto dir nulla a lui proprio nulla non ha neppur pensato ch'egli stesse ad aspettare di là il dottore le diede la buona notte e savviò maragrazia gli tenne dietro a distanza poi arrivata al portoncino in cui lo vide entrare si fermò si tirò sul capo lo scialle savvolse bene e sedette su lo scalino lì davanti la porta per passarvi la notte in attesa e per la prima volta le danno uggia vera uggia tedio avversione tutto quell'ordine tutta quella lindura della sua casa scrolla il capo balza in piedi ipocrisie nessun piacere e così io nessuno vengono tanti clienti ed esse sono là povere seggiole per essere occupate le toccò ripeterla più volte quest'esclamazione e fu quasi tentata di scapparsene di là a un certo punto quando parve che lui e l'aricò si volessero azzuffare marito ella adesso insegna nella scuola elementare di via novara dove vanno sandrina e lauretta sandrina è stata sua scolaretta due anni fa nell'altra scuola fuori porta del popolo a cui di prima nomina ella era stata assegnata non già perché le sia difficile trovare una ragione qualsiasi ma perché pensa che egli forse non s'è vestito di nero per un riguardo a lei per non portarle sotto gli occhi il lutto di quell'altra donna se n'addolora e se n'impensierisce egli la deve aver pianta quella donna e ne vede la ragione per quanto non vorrebbe farsene coscienza mi vuoi bene cì le dice quel ci rosina lì in ginocchio su le sue gambe protendendo le grinfiette artigliate verso il suo collo per e bisognerà scontarlo ora scontarlo questo male nel silenzio a un tratto dev'esser molto tardi le si fa vivo il tic e tac lento e staccato della pendola il vuoto del suo silenzio di prima cè il cane gli domandò il dottore cè ma non fa niente conosce rispose il ragazzo sei figlio di rocco trupìa tu sissignore dovè tuo padre scarica il concime di là con le mule non tale quale certo ma con quella stess'aria afflitta gli stessi occhi fermi e serii il visino pallido piuttosto lungo e i capelli lisci non è possibile non notar subito che quelle due sorelline più grandi non hanno nulla poi ripiegano da un lato e dallaltro a triangolo e cacciano sotto le due punte allungano una mano alla scatola dello spago tirano per farne scorrere quanto basta a legar linvolto e non già perché ella tema che sandrina e lauretta siano in grado d'accorgersene più della piccola ma perché per la piccola no per quel batuffolino di carne selvaggia la signora léuca sente sì che è anche mutato il suo animo o piuttosto che comincia a mutare ma mutare all'opposto perché gliel'avrò aperta io stessa la porta con le mie mani per ributtarlo alla sua vita di prima ma nient'affatto signora non neghi così precipitosamente vedrà che avverrà come le sto dicendo io allalba dormiva quando il dottore chera mattiniero uscì per le prime visite essendo il portoncino a un solo battente nellaprirlo si vide cadere ai piedi la vecchia dormente che vi stava appoggiata hé oi i siete fatta male che fanno che fanno i fanno e allora sarebbero altri pianti ogni mattina per liberarle a forza di pettine se basta tante volte bisogna ricorrere al rasojo e belline allora tutt'e tre col testoncino raso e poi dopo cena quella sua bocca divenuta brutta quasi nera sotto i baffi neri un po brizzolati nel mezzo che sorriso bello di paterna tenerezza aveva saputo trovare nel mostrarle la bimba che gli s'era addormentata sulle ginocchia sghignazza e c'è più d'uno che si volta a sbirciarlo quelle ragazzotte là alla fontana di sant'agnese carine fosse lecito tastarle con la scusa d'un sorso d'acqua ma no lui vuol bere vino e come un signore in una bottiglieria di lusso e le aveva domandato sottovoce se non sarebbe stato bene provarsi a svestirla pian piano per andarla a deporre sul suo lettino là in camera dove già erano andate a dormire le sorelline maggiori quel giorno si parlava della nuova comitiva demigranti che la mattina dopo doveva partire per lamerica parte saro scoma diceva una lascia la moglie e tre figliuoli vito scordìa soggiungeva unaltra ne lascia cinque e la moglie gravida e il suo collo si spiccava ancora agile e senza una ruga dal busto formoso e dio che miseria quell'intimo esame di tutto il suo corpo per affermare che sì sì era ancor bella ma anche se questo male non l'avesse colta all'improvviso sarebbe morta lo stesso tra poco perché il medico accorso a curarla l'aveva trovata affetta da parecchi mesi d'un cancro alla bocca ma che dormire circa due ore dopo il dottore ripassando per quella straducola la ritrovò ancora lì che piangeva inconsolabile accosciata sotto il lampioncino la rimproverò la fece levare le ingiunse dandar subito a casa subito perché era notte lunga di gambe corta di vita e con la schiena ad arco ancora biondissima a sessantasei anni la signorina trecke mezzo russa mezzo tedesca i pochi capelli aridi spartiti sul capo le terminavano in due nodicini pendenti su gli orecchi i cui lobi erano strappati del peso degli orecchini massicci a pendaglio portati in gioventù dal mento giù giù fin sotto la gola la floscia giogaja era divisa da un solco nero che le sprofondava nel petto cavo visto che il signor léuca s'è riconciliato con la signora léuca e che il signor parroco ha tanto favorito questa riconciliazione ma che riconciliazione che riconciliazione le dà sulla voce la signora marzorati dica un po sa che discorsi fanno almeno tra loro la colpa non è tutta sua ma dipende anche da ciò che quotidianamente avviene tra lei e la zia s'è impegnata tra loro due come una gara molto pericolosa la zia s'ostina a mostrare di non comprendere il male che la nipote fa che fanno un così grazioso effetto e costano poco ma bisognerebbe consigliare a quel bravo signor ildebrando l'organista che fa anche da segretario al signor parroco di non approvarle tanto con quei melliflui sorrisi e quelle mossettine del capo se ne sente finir lo stomaco quella brava signorina trecke senza nessuna apparenza di di sublimità di false nobiltà d'intenzioni ma così ecco perché perché siamo così e se lui non è stato così tanto meglio per lui volevo dirle questo finito tutto non si duole di quanto è avvenuto la signora léuca né di chi le ha procurato e inflitto un tale supplizio ah deve ancora compirli e allora no via il vestitino nero anche a lei bianco con un bel fascione di seta nera in mezzo ma ci penserà lei a casa finito tutto resta con quel suo spirito sempre così dolorosamente attento a sé e a tutto la signora léuca sotto la candida maschera della sua serenità lacerata dentro da una prova che nessuno ha sospettato nascosto egli avverte questa segreta ostilità della figlia e drizzandosi per riprendere il cammino è pieno d'astio al pensiero che non può aspettarsi nulla di meglio dalle figliuole d'una madre come quella lei passa per via un altro passante allimprovviso lo ferma e cauto con due dita protese le dice scusi permette lei egregio signore ci ha la morte addosso e con quelle due dita protese gliela piglia e gliela butta via sarebbe magnifica meno male con l'avvocato ho avuto tanta oh tanta paura io che venisse solo ma no perché mia nipote m'ha detto che è tanto violento per un minuto sa arrivo alla stazione e me lo vedo scappare davanti poteva corrergli dietro già è da ridere lo so bastava santo dio che non avessi tutti queglimpicci di pacchi pacchetti pacchettini più carico dun somaro che gusto queste lagrime e la vita perdio al solo pensiero di perderla specialmente quando si sa che è questione di giorni ecco vede là dico là a quel cantone vede quellombra malinconica di donna ecco sè nascosta vita liquefatta in quel sorriso vano comincia a domandare con una compunta maraviglia se il signor marco léuca marito della signora léuca è dunque veramente degno di perdono cosa che lei non ha mai immaginato perché saranno forse calunnie dato che il signor parroco approva la riconciliazione ha bene impresse in mente la signora léuca le orribili cose che le confessò quel giorno e comprende che se egli poté odiare colei mentr'era viva per la schiavitù dei sensi in cui lo teneva io non so perché tante lagrime e tanta pena riprese ninfarosa quando voi stessa a quel che dicono li faceste scappar via per disperati e infine per giunta si vede accusata anche lei la signora léuca d'aver fatto le cose a mezzo sempre s'intende per il suo difetto di non saper vincere quella tale schifiltà naturale che tante volte le ha impedito l'intero esercizio della carità la signora léuca a questa notizia s'aombra domanda al parroco e all'avvocato se quando le proposero d'accordare al marito il conforto di quelle visite erano a conoscenza di questo male che minacciava la donna nulla mha fatto saffrettò a rispondere la vecchia questo debbo riconoscerlo in coscienza anzi mè sempre venuto appresso rispettoso ma io vede come tremo signorino mio appena ne parlo non ne posso parlare perché quello lì signor dottore non è figlio mio cento lire in compenso quasi una lira per lagrima e che gusto a vederla impallidire a certe descrizioni con gli occhi intorbidati poverina e pur fissi fino allo spasimo dietro quelle lenti in cima al naso eh perché sì questa che ora qua è una sciocchezza questa che ora qua è una noja e arrivo finanche a dire questa che ora è per noi una sventura una vera sventura sissignori a distanza di quattro cinque dieci anni chi sa che sapore acquisterà si sente stringere il cuore pensando ch'egli s'è ridotto a vivere in una casa come quella e l'angoscia e insieme il ribrezzo le crescono appena gli occhi cominciano a distinguere la miseria il disordine la sporcizia un altro bambino ruzzava per terra tra le galline che non lo temevano a dispetto dun bel gallo che impettito drizzava il collo e scoteva la cresta vorrei parlare con rocco trupìa disse il giovane dottore alla donna sono il nuovo medico del paese giocavano là in quel cortile alle bocce ma con teste duomini nere piene di terra le tenevano acciuffate pei capelli e una quella di mio marito la teneva lui cola camizzi e me la mostrò in tal caso beneficiando di questa sua presunta generosità le tre bambine ospitate verrebbero a godersi sfacciatamente il premio della vergogna della loro madre della colpa del loro padre generosamente da lei perdonate già forse riprende la signorina trecke si figurino che una mattina a questa figliuola in presenza di mia nipote diede un come si dice ceffone già ceffone ma così forte che la mandò in terra poverina e dice che con l'unghia nel darglielo la ferì alla guancia di notte nessuno doveva saperlo dalla porticina posta sul dietro della casa dovera lorto qualcuno un pezzo grosso del paese veniva a visitarla perciò le vicine oneste e timorate la vedevano di malocchio quantunque in segreto poi la niente di più illogico spesso di queste analogie ma la relazione forse può esser questa guardi avrebbero piacere quelle seggiole dimmaginare chi sia il cliente che viene a seder su loro in attesa del consulto che male covi dentro dove andrà che farà dopo la visita e arricciando quel suo puntino di naso e sporgendo anche tutto aggrinzito quel bottoncino di bocca ma no dio mio cosi sei brutta brutta tu a prezzo di quanti sgraffi e di quanti calci e anche di sputi in faccia è riuscita non già ad entrarle bene in grazia ancora tre giorni dopo il signor marco léuca accompagnato dall'avvocatino aricò fece la sua prima visita alla moglie tutto arruffato arrozzito malandato irto di commozione fu tra quella specchiante lindura di casa per quei mobiletti gracili nino mio gli gridai santanima nino mio che hai fatto non poteva parlare te ne sei scappato e se ti riafferrano ora ti ammazzeranno ebbene vedremo stasera gli risponde la signora léuca se riusciamo a metterla a letto qua le starai tu accanto finché non si sarà addormentata altrimenti pazienza trasporteremo di là il lettuccio e dormirà in camera tua anzi per sentirne il fastidio per giudicarla sciocca e vana la vita cosicché veramente non debba importare a nessuno di finirla e questo è da dimostrare bene sa con prove ed esempii continui a noi stessi e così con le mani sul volto rivede a questa considerazione l'immagine d'un vecchio candido pastore inglese incontrato ad ari in abruzzo quell'estate che vi andò a villeggiare in quell'antica pensione inglese che pareva un castello in cima al colle la vita la vita dovesse almeno negar col capo o alzar la mano in segno di protesta la vita eh già proprio quella la vita una vergogna da non potersi nemmeno confessare la signorina trecke abbassa con furbizia assassina le vecchie palpebre cartilaginose da scimmia sui chiari occhi innocenti e rapidamente sempre sorridendo in quel suo modo accenna più volte di sì col capo parlano dell'equatore dice della repubblica gettai un grido che mi stracciò la gola e il petto un grido così forte che quegli assassini ne tremarono ma come cola camizzi mi mise le mani al collo per farmi tacere uno di loro gli saltò addosso furioso e allora quattro cinque dieci prendendo ardire da quello gli savventarono contro se lo presero in mezzo sì sì commiserata commiserata non ammirata basta alla fine con questa insulsa ammirazione non è mica di marmo lei da non esserle costata nulla la liberazione alla loro miseria così nera mentre per queste qua tanto bianco e tanto roseo di lettucci e di mobiletti laccati e di tappetini e sopracoperte e il piacere ch'ella già prova a immaginare gli acquisti che farà per loro di biancheria fina di scarpette eleganti e la cura che si darà perché siano vestite bene e con grazia ha riconosciuto la signora léuca che molte delle opere di carità a cui attende sono anche un modo per lei di passare il tempo fa è vero più di quanto potrebbe si stanca a salire e scendere tante scale è d'aver salito su su fino alla cima una così alta montagna la colpa e non per orgoglio di salire che orgoglio può anche essere stata una condanna o il destino ah non lasciarla mai posare un momento limmaginazione aderire aderire con essa continuamente alla vita degli altri ma non della gente che conosco no no a quella non potrei e anzi lieta in mezzo al disordine delle stanze le quali da che davano ordinate l'impressione di tanta solitudine ora così disordinate e solo perché ancora così disordinate pajon già piene di vita e quell'uomo là il quale per quanto dicano che sia molto rispettoso verso di lei pur tuttavia deve pesarle come un macigno sul petto non c'è dubbio che le daranno molto da fare quelle tre bambine misurato dal tic-tac della pendola nel salotto da pranzo questo vorrebbe io domando ora a lei per farle intendere lassurdità ma no che dico lassurdità la macabra ferocia di questa pretesa le domando se crede possibile che le case davezzano le case di messina sapendo del terremoto che di lì a poco le avrebbe sconquassate le giuro che se qualcuno di quei suoi figliacci ritorna a farnia io lo ammazzo per questonta e per tutte le amarezze che da quattordici anni soffro per loro lo ammazzo comè vero che sto parlando con lei in presenza di mia moglie e di questi quattro innocenti la vita e si stringeva nelle spallucce socchiudendo i grossi occhi ovati nel visetto olivigno e stirava penosamente il magro collo per spingere su e su dall'angustia delle spalle così ristrette la punta del piccolo mento aguzzo la faccia giallastra era un fitto reticcio di rughe in cui le palpebre sanguinavano rovesciate bruciate dal continuo lacrimare ma tra quelle rughe e quel sangue e quelle lagrime gli occhi chiari apparivano come lontani quelli dun infanzia senza memorie ed ha appena trentaquattro anni i fa una stizza che lei non può credere le salto addosso certe volte le grido in faccia stupida scrollandola si piglia tutto resta lì a guardarmi con certi occhi con certi occhi che le giuro mi fa venire qua alle dita una selvaggia voglia di strozzarla e allora per quest'orrore del proprio corpo di giorno in giorno crescente quanto più le cresceva la certezza della più tranquilla noncuranza di esso da parte del marito sempre per altro umile e come mortificato davanti a lei ma forse dubita anche lei stessa dentro di sé d'esser qualche volta cattiva perché resta in forse lei stessa della sua sincerità per via di quei lampi pazzeschi che nella sua bambinaggine la fanno intravedere diversa da quella che lei si crede e che tutti la credono ma la signora léuca ora non guarda più l'avvocato aricò che parla così guarda il vecchio parroco che tace e da quel silenzio la signora léuca ha la certezza che il vecchio parroco non pensa più che con questo voler troppo veder le ragioni e con troppa inquietudine la coscienza di lei s'allontani da dio forse no è stata lei a darglielo quel danaro per farlo andar via e levarselo davanti non se ne vorrebbe far coscienza ma deve pur riconoscere che almeno esplicitamente lui non gliel'ha chiesto non ha mai voluto esserci per nulla lui ha cercato sempre di restare in ombra tepido appena appena insipido e scolorito gli pare che la signorina trecke così scolorita anche lei dovrebbe far come lui e ritrovando la vecchia ancora seduta su lo scalino davanti alla porta della sua casa come laveva lasciata la invitò a salire con una certa asprezza nella voce sono stato a parlare con vostro figlio alla casa della colonna poi le disse perché mi avete nascosto che avevate qua questaltro figlio ah che rifiato che allegria e che non s'arrischi a presumere di non aver più bisogno di carità nobilitandosi cento lire va a bere ubriacati guarda attorno con un lustro di pazzia negli occhi e ride impudente com'ha rappresentato bene la sua parte sarà una sventura ma è così ecco per esempio ha creduto che dovesse portare chi sa quale sconvolgimento nell'animo della signora léuca quella terribile visita del marito la vista di lui dopo undici anni di separazione ah non si ride le ammonisce subito seria la signora léuca vergogna mentre la sorellina piange andate andate piuttosto a prendere i giocattolini che le abbiamo comprato jeri le madri a far le serve e le spose vanno a male ma perché i guaj che trovano laggiù non li dicono nelle loro lettere solo il bene dicono e ogni lettera è per questi ragazzacci ignoranti come la chioccia ma le braccia mancavano e spirava da tutte quelle campagne un senso profondo di tristezza e dabbandono ecco laggiù la casa della colonna detta così perché sostenuta a uno spigolo da una colonna dantico tempio greco corrosa e smozzicata attese un po asciugandosi gli occhi col dorso delle mani poi temendo che la comitiva degli emigranti partisse da farnia senza la lettera per i suoi figliuoli veri per i suoi figliuoli adorati si fece coraggio e disse al dottore ancora assorto e perché nel mettergliele così davanti godeva godeva di farsi sempre più basso per esser calpestato da lei raggiunto in quel fango dal piede di lei come maria tu il serpe poche altre povere casette di qua e di là e il paese finiva la viuzza immetteva nello stradone provinciale che correva diritto e polveroso per più dun miglio sul vasto altipiano tra le campagne appena seduto lui si copre con le grosse mani la faccia e si mette a piangere ma senza nessuna teatralità questa volta la signora léuca lo guarda e comprende che quel pianto per finire aspetta che lei dica una parola di pietosa esortazione ah esclamò il medico dunque questo rocco suo figlio rispose maragrazia ma pensi signor dottore se io potevo esser la moglie di quelluomo dopo quanto avevo visto nell'acconciare amorosamente quella bambina non sua non vorrebbe la signora léuca ch'egli credesse che le cure che s'è prese per la piccina siano come un modo di significare a lui il rimpianto che quella figlia non abbia potuto esser sua ora certo tra sé si struggerà d'essersene liberato e chi sa a qual prezzo vorrebbe riaverla e come e quanto la avrà dunque rimpianta finora e la rimpiangerà a lungo ancora tranne che la signora léuca tronca la supposizione che da tanti giorni ormai la turba e la tiene agitata e poi una lunga cassapanca nera dabete o di faggio che pareva una bara e due o tre seggiole impagliate la madia e poi attrezzi rurali su le pareti grezze fuligginose per unico ornamento certe stampacce da un soldo che volevano raffigurare i santi del paese le posa come fossero cose le parole il signor parroco cose pulite e levigate là là là bei vasetti di porcellana sul tavolino che gli sta davanti ciascuno con un fiorellino di carta di quelli con lo stelo di fil di ferro ricoperto di carta velina verde ecco si sono quietate lauretta torna in punta di piedi al suo lettino ma sandrina ora piange sotto le coperte la signora léuca rimane a pensare a lungo quella sera lì seduta o dormiva o piangeva in silenzio qualcuno passando le buttava in grembo un soldo o un tozzo di pane ella si scoteva appena dal sonno o dal pianto baciava il soldo o il pane si segnava e riprendeva a piangere o a dormire odio fece rocco trupìa serrando le pugna indietro e protendendosi ora sì odio signor dottore per quello che hanno fatto patire alla loro madre e a me ma prima quando erano qua io li amavo e rispettavo come fratelli maggiori e loro invece due caini per me e vedendo la bimba correr verso di lui carponi sul pavimento come una bestiolina urlante ecco la vedi la vedi e alza la gamba a cui la bimba è venuta ad avvinghiarsi sandrina e lauretta si mettono a ridere credevano tutti quegli oggettini di vetro e d'argento che la signora léuca lì alta e dritta e così fresca così bianca e rosea con le piccole lenti in cima al naso affilato di fronte a quel cosino verde e nero che si storceva tutto per licenziarsi ancora una volta ripetendo sulla soglia dell'uscio lo respinge sia perché quella donna ora è morta sia perché sa che lui predilige sopra le altre due quella piccola anzi per dissimular subito d'averlo avuto si mette a discutere con la sarta di quei vestitini così mal tagliati e mal cuciti poi col marito dello scopo della sua visita se vuoi ninfarosa sbuffò ma poi sapendo che non se la sarebbe levata daddosso la invitò a entrare la sua casa non era come quelle del vicinato perché in quel momento si sente buono lui e il cuore gli si gonfia d'una tenerissima gioja nel sorprendere un sorriso di compiacimento sulle labbra d'una signora che trovandosi a passargli accanto lo vede così curvo e premuroso intorno alla figliuola un premio maggiore s'aspetta dalla boccuccia di sandrina ah signor dottore tutta la pietà è per chi parte e per chi resta niente ho pianto anchio si sa nei primi tempi ma poi mi sono fatta una ragione e ora ora tiro a campare e a spassarmela anche se mi capita visto che il mondo è fatto così guardo il cliente o la cliente che escono dalla bottega con linvolto o appeso al dito o in mano o sotto il braccio li seguo con gli occhi finché non li perdo di vista immaginando uh quante cose immagino lei non può farsene unidea se n'è uscito stronfiando ubriaco di soddisfazione marco léuca da quella visita alla moglie e ora gli pare che tra gli alberi e le case l'aperto del viale se lo faccia lui se lo allarghi lui gonfiando il petto per respirare la signora léuca che ha saputo affermare e sostenere in sé nel suo corpo e contro il suo corpo stesso questa liberazione vuole allora in nome della vita e di tutte le miserie ch'essa comporta aver l'orgoglio d'essere anche lei ma ben altrimenti scomparsa e quest'azzurro di bella giornata che ride limpido e puro e dà tanta luce a tutta la casa silenziosa dio mio dio mio torna a gemere la signora léuca coprendosi il volto con le mani il male che si fa il male che si riceve questo dipende sentenziò jaco spina sdrajandosi di nuovo a pancia allaria perché la vecchia ha acqua da buttar via e la butta anche dagli occhi le vicine risero maragrazia si scosse ed esclamò due figli ho perduto belli come il sole e volete che non pianga via ogni tentazione di guardarsi allo specchio non s'era più guardata neanche di mattina per pettinarsi ma senza voler tuttavia riconoscere che lo faceva per questo rappresentando la commedia davanti a se stessa figlio maragrazia lo guardò dapprima smarrita poi quasi atterrita si passò le mani tremanti su la fronte e sui capelli e disse ah signorino io sudo freddo se vossignoria mi parla di quel figlio non me ne parli per carità ma perché le domandò adirato il dottore che vha fatto dite su quando poi non avviene nulla la noja il peso delle solite occupazioni e l'angoscia di vedere come ora la signora léuca la vede lentamente morire ai vetri la luce del giorno gliene volevano anche perché in paese si diceva che per vendicarsi dellabbandono del secondo marito aveva scritto parecchie lettere anonime agli emigrati in america calunniando e infamando alcune povere donne è vero che càrmine ronca domandava una terza se lo porta con sé il figliuolo di dodici anni che già andava alla zolfara oh santa maria il ragazzo almeno avrebbe potuto lasciarglielo alla moglie come farà quella povera cristiana ora a darsi ajuto la maggiore brava e vai a scuola oh già alla quarta e allora quanti anni hai già tanti nove e mezzo vuoi levarti il cappellino ecco posiamolo qua siedi siedi qua vicino a me eh le donne caro signore ma del resto è la loro professione se tu facessi una capatina in città caro avrei proprio bisogno di questo di questaltro e potresti anche se non ti secca caro il cerca soltanto di far parlare lauretta che sta a guardar sempre in bocca sandrina la quale per esser stata già una volta con lei vuol mostrare alla sorellina che ha già preso una certa confidenza ma lauretta a ogni incitamento si volta a sandrina come convinta che non tocchi a lei di rispondere per quella sera è ancora sbalordita la signora léuca da certe oscene immagini di vizi insospettati dalla stessa offesa che ne ricevevano i suoi occhi sono stati attratti a fissarle precise in tutto il loro schifo quelle immagini e ne ha ancora sulle guance le vampe della vergogna azzuffare l'aricò l'aveva investito irritatissimo gridandogli di non far scenate d'alzarsi e star tranquillo e composto e lui l'aveva respinto con una furiosa bracciata per mostrarsi a lei in tutta la sua disperazione e abiezione il padre le scuote violentemente la mano per cui la conduce e tutto il braccino con essa ma nulla ma nulla t'ho detto non devi dirle nulla no se mi domanda dove sono stata gli fa osservare più che mai sbigottita sandrina i suoi figliuoli belli i suoi dolci figliuoli non avrebbero più saputo resistere ma questa volta veramente non era molto soddisfatta della lettera che recava in seno voleva alzare la faccia disfatta da terra e guardarla e non poteva e restava lì dio restava lì certo con la vergogna ora del suo atto teatrale mancato che pur avrebbe voluto sostenere fino all'ultimo perché vi era stato trascinato dalla foga d'un sentimento sincero è vero che quella era la prima volta che sedeva a tavola con lei dopo tanti anni chi sa se in seguito domani a colazione domani sera a cena sarebbe riuscito a frenarsi ancora così no anche a costo d'una pena che più d'ogni altra ha afflitto l'anima di lei nell'obbligo crudele che si è sempre fatto della sincerità più difficile quella che offende e ferisce l'amor proprio attraverso le porte chiuse delle casupole le giungevano intanto le grida di qualche madre che piangeva la prossima partenza del figliuolo oh figli figli gemeva allora tra sé maragrazia premendosi più forte la lettera sul seno non capisce neanche io ma è che certi richiami di immagini tra loro lontane sono così particolari a ciascuno di noi e determinati da ragioni ed esperienze così singolari che luno non intenderebbe più laltro se parlando non ci vietassimo di farne uso neanche no non per lui le ha accolte per sé per riempire la sua vita anche coi fastidii e i dispiaceri ch'esse le daranno e non esse sole certamente e poi no no che sia ritornato così presto e solo e che lei non si sia rifiutata di riceverlo è già troppo incoraggiarlo con qualche buona parola sarebbe come accettar senz'altro che i patti possano d'ora in poi non esser più rispettati ah no e che allora due case qua la moglie e là quell'altra con le tre sì come si dice figliuole naturali ma no ma no si prova a rassicurarla il parroco con la consueta placidità soffusa di mite aria protettrice ma no questo no non dev'essere se non è più possibile ormai considerar le altre bambine da lei finora protette come le due che ora dormono di là già divenute sue troppo rimorso sarebbe per lei il non far più nulla per quelle immagini i cittadini davezzano i cittadini di messina spogliarsi tranquilli per mettersi a letto ripiegare gli abiti metter le scarpe fuori delluscio e cacciandosi sotto le coperte godere del candor fresco delle lenzuola di bucato con la coscienza che fra poche ore sarebbero morti le sembra possibile rise e si stirò a lungo prima da una parte poi dall'altra le due bande della barba ma infine se le strinse tutt'e due nel pugno e rimase a pensare con gli occhi vividi ilari parlanti poiché non solo lo sguardo ma tutta l'aria di lui aveva per fulvia un'espressione nuova incomprensibile cercò egli con gli occhi di rassicurare di sorreggere quasi lo sguardo di lei che gli sfuggiva come in un dubbioso attonimento e aggiunse con la voce livida col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso teneva gli occhi chiusi i capelli d'un bellissimo color rosso sciolti e sparsi su guanciale righi riprese impacciatissimo la sera dello stesso giorno che ci capitò qua la signora io e le mie donne credemmo anzi dapprima che fosse un parente eh margherita il mauri le fe cenno di non parlare morta domandò senza voce quella chinò il capo più volte e allora il mauri in punta di piedi corse alla camera da letto il gelli e il prete erano rimasti lì sbalorditi dalla violenza di quel forsennato la nàccheri accorse a liberare la povera sbiobbina che tremava tutta lì lì per svenire ma il gelli non gliene fu grato no nient'affatto negò anzi con ira sor venuto debbo dirlo per riconoscere il danno il danno degli antichi miei torti debbo dirlo e si introdusse dicendo sottovoce m'ero nascosto qua al bujo nel corridojo sss ora che siamo noi due soli zitto zitto senza fiatare me ne starò qui lei me lo può permettere nessuno ci vede qua noi due soli zitti zitti eh come se dalle cose che balzavan dall'ombra al lume fuggente della candela che quegli teneva in mano volesse prima indovinare dove fosse venuto a cacciarsi su la soglia della seconda camera si arrestò ansante il lete già il fiume dell'oblìo scorre nelle taverne ora questo fiume e io non bevo ce ne staremo qua poi disse tutti e due insieme buoni buoni a vegliarla fino all'ultimo come due coccodrilli poi la accompagneremo fino alla fossa e quindi ciascuno riprenderà la sua via ci ho due grilli maledetti qua negli orecchi stridono stridono e mi fanno impazzire parlo bene i par d'essere in campagna quando m'esercitavo nell'oratoria sperando d'esser promosso pubblico ministero contento stettero entrambi un lungo tratto in silenzio poi il mauri disse se lei volesse stendersi qua a riposare un poco no è vero e neanche io la bestia vorrebbe dormire la coscienza non glielo permette incolpando sé stessa certi suoi vezzi involontarii il malvagio istinto com'ella lo chiamava il bisogno cioè che sentono tutte le donne di piacere finanche al marito della propria sorella seguitò così un pezzo a sparlare a sparlare poi tolse da terra la candela attraversò il corridojo infilò per primo l'uscio in fondo qua disse in quest'altra camera il nuovo arrivato lo seguì ansioso guardingo le dica che gli uomini sono vigliacchi non si disonorano mai gli uomini solo se rubano un po di danaro perché se poi rubano l'onore a una donna è niente se ne vantano guardi guardi come dovremmo fare noi uomini si alzò guardò il medico e aggiunse i assumerei una tremenda responsabilità sono già tre giorni e una notte disse il balla interpretando a suo modo la perplessità del marito ed è evidente che il processo di infiammazione è molto inoltrato uomini d'improvviso s'inginocchiò davanti alla sbiobbina atterrita le prese le braccia e le gridò sputami sputami sputami in faccia della fabbrica di di murano credo mandato per restaurare un mosaico di non so più qual chiesa di perugia ciò ciò ciò un mascalzone che s'ubriacava tutti i santi giorni e e la picchiava impressionato dalla lucidezza di questa sua percezione in quel momento si distrasse guardò in giro la camera come per far la conoscenza di quegli oggetti che così in un paese lontano a lui ignoto erano testimoni di quel triste imprevedibile avvenimento della sua vita io il gelli si pose a sedere su la stessa sedia donde quella s'era levata lì presso al tavolino su cui ardeva la candela infermo già infermo ripeté come se il nardoni glielo facesse apposta per creargli imbarazzi quindi concluse improvvisamente scusi ha visitato la signora il gelli negò col capo no come no ah già singhiozza così da questa mattina perché non l'hanno operata a tempo capisce non hanno voluto operarla veda veda lei le dia subito ajuto dunque che dunque niente una scarrozzata inutile ho visto il collega cardelli gli ho riferito ma egli stima sì inutile ormai la sua venuta e che dico io riprese umile il mauri dico che quell'anima innocente ha avuto il potere di farla rinsavire non è vero ma pensi intanto che neppure quella donna sarebbe là se lei non si fosse tenuta la figliuola no scusate spiegatemi sopravvenne a dirgli l'altro guardandolo freddamente con disprezzo ma s'interruppe vedendo all'improvviso venir fuori da un angolo in ombra un mostriciattolo una povera sbiobbina era bella ancora chi sa fin dove era caduta ma la nobiltà dei lineamenti era rimasta intatta come se il fango non l'avesse toccata o forse ora la morte lasci andare lasci andare eppure sa flora di lei non diceva male come non diceva male d'alcuno neppure di quel vigliacco che l'abbandonò così da un giorno all'altro senza ragione e tu disperata col tuo orgoglio accettasti infine la sfida ti lasciasti cogliere dalla vertigine e giù nel precipizio la moribonda aveva richiuso gli occhi e le due lagrime ora le scorrevano lente agitò le labbra che dici domandò egli tornando a chinarsi pronto su lei tutti si protesero verso il letto sì fulvia per tutto quello che tu soffristi con me e che hai sofferto dopo per causa mia fino a questo punto questo tuo atto disperato ne è una prova sì io che scompiglio gran dio per questo illustre signore che è venuto a perdonare per questo signor canonichetto affittacamere e lei signora oh oh oh guarda e il parrucchino riccio biondo se l'è dimenticato sul tavolino da notte buffoni buffoni sola come mal'accompagnata con uno che aspetti un certo gamba sissignore che si spacciava per artista per pittore era invece un miserabile applicatore mosaicista signor professore scusi si provò a suggerire di nuovo il righi tra le spine ma no ma no lo lasci dire gli rispose il gelli siamo davanti alla morte esclamò il mauri non c'è più gelosia né lei del resto può aver ragione di adontarsi di me mia moglie invece capisce è andata a trovarla lì a perugia e le ha detto che le avrà detto io non so so che lei lusingandosi di ridar la pace a una famiglia se n'è venuta qua per torsi di mezzo finiamola ora lei s'è fatto un uomo virtuoso uno scienziato illustre sfido s'è tenuta con sé la figliuola i proibisco gridò il gelli fremendo in tutto i corpo e contenendosi a stento la sbiobbina rimasta presso l'uscio impaurita chinò più volte il capo guardando il gelli con un sorriso incosciente su le labbra poi seguitò il righi quando la signora dopo volle confessarsi con me seppi che sì lui la la perseguitava ecco il balla si mise a sfasciare la ferita nel silenzio gli oggetti della camera le tende la candela che ardeva sul cassettone riflessa nello specchio parve al gelli che assumessero nella immobilità loro sentimento di vita e fossero come sospesi in una attesa angosciosa il gelli si chinò di nuovo a osservare poi guardò la moglie senza badare all'altro che domandava rifasciamo rifasciata e ricoperta fulvia schiuse gli occhi guardò il marito e domandò con un filo di voce fronte nossignore m'insulti mi bastoni ma mi lasci star qui proruppe con un orribile schianto nella voce il mauri che le faccio io che ombra posso più darle me ne starò qua in questa camera per carità i lasci piangere don camillo righi domandò a servirla proprio io sissignore e lei di grazia il dottor silvio gelli tentare ora dice lei eh già una tremenda responsabilità ma d'altra parte sì d'altra parte bisognerà pure tentare soggiunse il gelli va va margherita oh guardate signore iddio che s'ha a vedere ma si vergogni lei e la faccia finita una buona volta siamo stufi sa siamo stufi su via si levi su non soffro per te non soffro per me soffro per la vita che è così tu qua ti uccidi un altro là impazzisce chi crede di ragionare e non conclude nulla non deve scacciar me che l'ho raccolta che l'ho adorata e che per lei ho spezzato anche la mia vita per lei io marco mauri sappia che ho abbandonato la mia famiglia mia moglie i miei figli guatarlo non ode sa non ode più aggiunse allora con un gesto disperato ma quegli si voltò verso il prete che già si era accostato timido perplesso quando il balla lo richiamò a sé dicendo ecco egli chinò subito gli occhi su la ferita scoperta calmo e non vide altro non pensò più ad altro come se fosse venuto lì per un consulto screanzato aggiunse la figlia don camillo righi rimasto più a lungo degli altri trasecolato pensava forse che il matto avrebbe potuto buttargli in faccia ben altre accuse si scosse per presentare alla cara cognata e alla nipote il signor professore chi è dunque costui domandò sprezzante il gelli ecco le dirò è venuto non so di dove ma sì da perugia da perugia interloquì il mauri ponendosi a sedere su un divanuccio presso al tavolino su cui ardeva la candela eh il gelli lo guardò sorpreso accigliato poi senza volerlo sorrise nervosamente a un gesto supplice che quegli con ambo le mani gli rivolgeva scrollò le spalle e gl'indicò il canapè lì presso il mauri vi si pose a sedere tutto contento vide il volto contratto come per un fitto spasimo improvviso o per vivo ribrezzo non vuoi le domandò il gelli chinandosi un'altra volta su lei non debbo è vero sì io non sono venuto qua come medico e forse silvio gelli lo fissò un tratto poi domandò al righi questa è casa vostra albergo rispose il mauri invece del prete senza alzar gli occhi vengo qua dico muore vuole andarsene in pace va va accorri e il mio sentimento s'infrange contro una realtà che non potevo immaginare sì io non debbo perdonare debbo essere perdonato i perdoni con un sorriso nervoso involontario che esprimeva sforzo atroce che faceva su sé stesso per dominare il fermento degli opposti sentimenti odio nausea pietà i dispetto silvio gelli si chinò su lei non me ne vado ripeté il mauri rimanendo seduto e guardando fisso il prete con gli occhi da matto neanche se vi scaccio io gli gridò allora il gelli appressandosi e parandoglisi di fronte e le ripeto vada via quante volte gliel'ho a dire come parere ch'io abbia tollerato la sua sconvenienza scusi lei non ha più nulla da far qui ora che è venuto il signor professore dunque si levi su livia sì basta ora non agitarti così parleremo poi la figlia spiegò piano il righi al dottor balla più profondo intorno a me più vasto e nero ho cercato finanche di soffrire apposta per affermare in qualche modo me stesso in questo vuoto ma no niente non soffro perché lui lui ridusse quella disgraziata alla disperazione tant'anni fa è vero lo dica finiamola là c'è una donna che muore assassinata voi avete abbandonato i vostri figli e avete il coraggio di parlare così di fronte a me sissignore e io m'accuso io io sono qua con lo strazio d'un doppio delitto infatti il righi la cognata e la nipote uscirono trepidi con gli occhi lagrimosi il dottor balla chiuse l'uscio della camera poi s'accostò al letto per scoprire la giacente anch'io però sai fulvia ho sofferto tanto anch'io non saprei più dir come come non mi sarei mai aspettato subito fin dal primo giorno compresi tutto il gelli entrò per primo nella camera da letto gli altri lo seguirono la moribonda aveva aperto gli occhi il cui colore azzurro smoriva con infinita tristezza tra il livido delle occhiaje incavate è in casa il preto no è alla pretura il preto ah lei non sa signore che cosa voglia dire capitare a venticinque anni in un paesettaccio e marcirvi per quattro cinque dieci eterni anni pretore se riposa me la vuol far vedere da costà dov'è lei un momentino sì balzò in piedi gli s'accostò rattenendo il fiato si rizzò su la punta dei piedi e guardò nella camera ma non il contatto delle mani l'uno e l'altra avvertirono in quel punto gli occhi dovevano prima intendersi tra loro e non potevano ancora c'era è vero un ospedaletto fornito anche sì discretamente ma erano due medici soli l'uno il nardoni dedicato più specialmente alla chirurgia lui alla fisica ora il collega nardoni era infermo da parecchi giorni nardoni no non c'è bisogno di lui no scusi dico l'infermiera aurelia sta da circa tredici anni lì nel nostro ospedaletto ah bene sospirò il gelli astratto tredici anni fulvia eh vedi eccomi qua tu m'hai fatto chiamare è vero son venuto opera di vera misericordia sospirò di nuovo da l'altra sponda del letto don camillo righi per ajutarlo si alzò pian piano per non destarla e in punta di piedi si recò nella stanza attigua dove la sbiobbina era rimasta sola ad aspettare dorme ma questa come impaurita fissando il marito trattenne con una mano la coperta e disse tu come domandò il balla sorpreso e si volse a guardare il gelli ma sono venuto proprio per questo raffermò chinandosi di nuovo sul letto sì fulvia e non mi pento d'esser venuto si rialzò soddisfatto parendogli d'avere almeno rimediato in qualche modo al ridicolo della sua posizione egli comprese che una parola un nome tremava in quelle lagrime nascoste e su quelle labbra senza trovar la voce nell'angoscia si rabbujò in volto profondamente commosso vada ad accordarle il perdona e se ne torni dond'è venuto là là a como nell'amena sua villa di cavallasca con l'amor proprio contento con la bella soddisfazione della propria generosità ma vi par questo i luogo e l'ora di rappresentar commedie poco dopo sobbalzò l'uscio che dava sul corridoio si schiudeva come da sé pian piano nel silenzio marco mauri sporse il capo con un dito su la bocca per far segno di tacere non mi aspettavo vero di di sentirmelo dire da altri ecco e sorrise di nuovo nervosamente guardando in giro il dottor balla le due donne il prete che annuirono gli strumenti dell'ospedale domandò sì rispose il gelli tutto e e farò venire anche aggiunse il balla cercando gli occhi di lui per fargli un cenno d'intelligenza anche la nostra infermiera che è il braccio destro del collega nardoni eh muore gli occhi gli si arrossarono e copiose lagrime ripresero a colargli per le guance mentre si sforzava di soffocare i singhiozzi che gli scotevano il petto a sedere andate a sedere sissignore grazie disse questi obbedendo eh muore muore m'inchino mille ossequii buffoni e inchinandosi furiosamente e sghignazzando scappò via quell'uomo impazzisce mormorò il gelli stupefatto ma mi pare che sia già ito via col cervello scusi osservò la nàccheri lei la riprenderà lei ha una casa una gioja ia figliuola ignara i-gna-ra beata lei notturni quand'ecco di ritorno il mauri ilare che si spingeva innanzi un omacciotto calvo barbuto stizzito dalla furia sconveniente di quel matto ecco il dottor balla lei vada via subito via marco mauri nel bujo della scala avvivato appena da l'incerto barlume che s'insinuava dal corridojo dove aveva lasciato la candela accesa domandò a un signore che s'affrettava a salire il medico venga muore e il balla guardò con stizza il righi compunto e le due donne ancor più compunte che dobbiamo fare insomma domandò alla fine è già quasi il tocco scusino si levò in piedi così dicendo con gli occhi sbarrati le braccia alzate e soggiunse veda un po se è possibile che lei mi scacci silvio gelli in preda a uno sbalordimento che non lasciava intendere se in lui fosse più sdegno o pietà ira o vergogna ti sospinsi fin quasi all'orlo del precipizio e ti lasciai lì esposta senza riparo senza difesa aspettando che la vertigine ti cogliesse il dottor balla sbuffò poi guardando con dispetto tutti quei visi stravolti intorno a sé annunziò sono stato a montepulciano ah bene dunque domandò il righi che aveva avuto la santa ispirazione di accorrere all'invito per accordare di presenza il perdono dio lo benedica tanto buono le due donne cercavano di scusarsi con lui di quanto era accaduto e per i loro indumenti notturni ajuto non s'aspettava che quell'uomo da lui creduto il medico rimasto lì a piè del letto con gli occhi dilatati fissi sulla moribonda si rivoltasse a un tratto a guatarlo petto quand'ebbe pianto così un pezzo aprì le braccia si strinse nelle spalle e fece per parlare ma sentendo che la voce gli usciva ancora grossa di pianto s'addentò una mano strizzò gli occhi ricacciò indietro violentemente le lagrime don camillo righi toccò pian piano il braccio al gelli e indicò la camera della moribonda che forse si era scossa dal letargo ma no scusate gli disse il gelli con un sorriso sforzato tremante su le labbra intenderete bene che io non sopravvennero alle grida due donne svegliate di soprassalto mezzo discinte la signora nàccheri cognata del righi vedova e la figliuola giuditta con un bambino in braccio basta buffonate tornò a sghignare il mauri volete sul serio rappresentare la commedia del perdono adesso bene vada là dunque lei rimase a guardare quell'uomo già maturo così alterato dalla furia del disperato cordoglio gli vide scorrere grosse lagrime per la faccia contratta che andavano a inzuppargli l'ispida barba nera qua e là brizzolata spartita sul mento fu trovato morto una notte su la strada con la testa spaccata il gelli si coprì il volto con le mani orrore eh scattò il mauri levandosi in piedi i faccia il piacere lasci andare sonno tacque un pezzo assorto poi domandò fissando la fiamma della candela come lo chiamavano gli antichi quel fiume ah sì lete quegli si arrestò un istante come per discernere chi l'investiva con quella domanda e con quell'annunzio muore il mauri singhiozzando e gestendo senza poter rispordere si mise a risalire a balzi la scala ora come vuole ch'io me ne vada lei la martire m'ha perdonato ma a me non può bastare il suo perdono bisogna che io me ne stia a piangere qua finch'ella è in vita e poi poi non so giorni silvio gelli si sollevò guardò il balla acutamente questi si strinse nelle spalle e tanto per dire qualcosa indicando certi segni esteriori attorno alla ferita diede alcune spiegazioni affatto inutili se le dicessi che io sposai per avere in casa un pianoforte perché musica io ho studiato non ho mai studiato legge e ho sposato una donna più vecchia di me che aveva case e campagne e che molti anni fa quando mi morì un figliuolo dopo nove notti di veglia assidua non sentii pena sul momento avevo troppo sonno e dovetti prima dormire perché l'ho ingannata io questa donna sissignore le ho detto ch'ero scapolo che non avevo nessuno le ho detto la verità a modo mio quella che era verità per me l'uomo bisogna vederlo là nel suo ambiente naturale come l'ho veduto io tant'anni che uomini siamo noi lei mi compatisce e io la rispetto che bella cosa flora domandò il gelli senza volerlo fulvia fulvia lo so si corresse subito il mauri ma s'è fatta chiamar flora dopo lei non lo sa e io so tutto la sua vita d'ora e quella di prima tutto e so anche perché lei è venuto qua fin dove era caduta è vero che orrore buffonate via lei m'insegna che tutto sta nel togliersi d'addosso una prima volta sotto gli occhi di tutti l'abito che ci ha imposto la società che vuoto con la piccina sola abbandonata io inetto io indegno ho cercato di colmarlo comunque da allora questo vuoto dentro e intorno a me con le cure per la bambina coi miei studii invano dentro di me alla vista del marito fece quasi per rannicchiarsi sgomenta nel fondo del letto dagli occhi le sgorgarono due lagrime che non potendo scorrerle per guance le invetrarono lo sguardo smarrito ah il marito ghignò il mauri zitto lei saltò a dirgli il vecchio pretucolo stizzito fuori di qua fuori di questa camera e lo trasse per un braccio nella camera attigua se lei è venuto a perdonarla io si nascose il volto con le mani rompendo un'altra volta in singhiozzi e andò a buttarsi di nuovo sul divanuccio tutto raggomitolato nel rabbioso cordoglio che lo divorava un po d'acido prussico m andrebbe i sento gli occhi sa come questi due archi qua delle ciglia come i due archi di certi ponticelli che accavalciano la rena e i ciottoli d'un greto asciutto arido pieno di grilli ah bene esclamò il gelli io invece comincio a non saperlo più glielo dico io ribatté il mauri senta sono su l'orlo d'un abisso sia ch'ella viva sia che muoja posso dunque parlare come voglio senza più riguardo a nulla né a nessuno il mauri si rimise a sedere e domandò ansiosamente riposa il gelli accennò di sì col capo e dica non c'è più speranza proprio nessuna si tolse le mani dalle tempie aveva come parlato a stesso si volse verso il letto ella si era di nuovo assopita con le ciglia un po sollevate come inorridita di quel che aveva inteso interruppe la preghiera che labbreggiava distratto accanto al letto e si levò da sedere in un'ansia dubbiosa mentre il mauri diceva a bassa voce smaniando tra le lagrime abbiamo qui con noi disse il righi il marito della signora il dottor gelli un luminare ah esclamò il balla felicissimo si provi lei una volta a rubare cinque lire e faccia che venga scoperto nell'atto di rubare me ne saprà dire qualche cosa ma lei non ruba è vero grazie e quella disgraziata avrebbe forse fatto quello che fece se lei suo marito se le rialzò e si tenne un tratto le mani sul capo giaceva sul letto disfatto nella camera in disordine appena rischiarata una donna scusi sa noi questo diritto ce lo siamo negato perché la società ci ha mandato a scuola da piccini e ci ha insegnato l'educazione per farci soffrire e non farci ingrassare ma che proprio tredici anni è vero fulvia tredici anni di che fece il balla non capiva attese ancora un po quindi seccato scrollò le spalle e andò via dunque pazienza eh signora disse allora il balla tirando pian piano la coperta ella richiuse gli occhi e aggrottò dolorosamente le ciglia quasi compiacendosi di aver saputo così bene precisarle ed esprimerle gli espose le sciagurate condizioni in cui si trovava in quel piccolo paese di toscana a esercitare la professione di medico ma silvio gelli levò il capo dalle braccia e le disse aggrondato con gli occhi chiusi non dormo sa ha fatto bene benone benissimo esclamò il righi sollevato ma la porta giù scusate perché ha da rimanere aperta domandò la nàccheri stizzita al cognato che modo è codesto va margherita va di che chiudano subito poi quando mi destai il dolore mi assalì ma allora la coscienza non mi rimordeva ora quattro notti sa che non chiudo occhio e non ho sonno ma se si diventa bruti dopo quattro o cinque anni assediati dalle miserie dalle bassezze umane non ci resta più addosso neppur una di quelle finzioni con cui la società ci mascherava e scopriamo allora che l'uomo è porco per diritto di natura e imbussolavo i temi e poi mi mettevo a improvvisare ad alta voce fra gli alberi signori della corte signori giurati parlo parlo mi scusi perché non posso farne a meno ho una smania qua nello stomaco i metterei a gridare nel gabinetto d'un mio collega giudice istruttore era arrestata nossignore era venuta per deporre stava anche lei a perugia da poco più d'un mese sola come gli parve che lo stiramento delle guance si fosse un po allentato e per un momento rivide precisa in quel volto l'immagine ch'egli per tanti anni aveva serbato di lei era bella andò e tutti vedendola passare in mezzo a loro osservarono il modo con cui ella moveva le gambe sbieche come se non avessero altro da fare in quel momento la sbiobbina che sedeva accanto al letto vide così le teste di quei due uomini l'una presso l'altra che guardavano la moribonda lo stupore di lei si ripercosse sul gelli che respinse allora indietro con un braccio il mauri me flora quand'io la conobbi era sulla strada dunque ha fatto male codesto prete a non scriverle che si è uccisa per me ma io si scusò il righi tirato di nuovo in ballo io ho obbedito al mio sacro ministero e basta silvio gelli sedette accanto al letto la moribonda allora volse il capo verso di lui ma i capelli nel volgersi la impacciarono egli con una mano glieli ravviò e intenerendosi a quel suo atto sospirò povera fulvia muojo no rispose egli posandole una mano su la fronte sta tranquilla sta tranquilla a domani dottore farò io prepari tutto il balla lo guardò perplesso se intendere come una pietosa bugia quel proponimento e quell'ordinazione era un uomo di circa cinquant'anni alto di statura dall'aria rabbuffata portava occhiali a staffa cerchiati d'oro non aveva né barba né baffi quasi calva la sommità del capo ma ciocche di capelli biondi gli scendevano scompostamente su la fronte e su le tempie il mauri ruppe in un altro ghigno scrollando il capo vah io non capisco esclamò il prete non c'è stato possibile creda mandarlo via e non me ne andrò raffibbiò sordamente il mauri guardando verso terra glielo dica lei francamente a codesto prete che cosa l'ha spinto a venir qua il rimorso prete il rimorso alta appena un metro dal volto giallastro disfatto in cui però spiccavano vivacissimi gli occhi neri pieni di spavento di là margherita di là le disse il prete indicando la camera della moribonda mia sorella aggiunse rivolto al gelli con uno sguardo che invocava compassione un gemito angoscioso venne dalla camera da letto il mauri si mosse istintivamente per accorrere ma il gelli lo arrestò intimandogli non entri il mauri rimasto ginocchioni con la faccia per terra singhiozzava a un tratto balzò in piedi e domandò non sono più un uomo civile io è vero non c'è più neppure l'ombra della civiltà in me le donne che ella odiava tutte profondamente in sé stessa e quando pochi giorni or sono sono venuto a raggiungerla qua ha voluto scusare anche me il mio tradimento la mia menzogna occhi nossignore rimbeccò pronto il righi su le furie chi gliel'ha detto dove sta scritto questa è se mai pensione ma d'estate ora non è stagione ed è casa mia soltanto e vi ricevo chi mi pare e piace ma da qualch'altra cosa insieme anzi da qualche altra cosa principalmente da un bisogno strano doveva dirlo aspetta le lasciò la mano e si recò a richiudere si stese così dicendo bocconi sul canapè col mento sul bracciuolo e gli occhi sbarrati il gelli lo guatò e preso da un senso di paura si alzò si diresse verso l'uscio della camera da letto guardò dentro poi si trattenne là sulla soglia sì i capelli erano ancora quelli d'un tempo ma quanto quanto più misero e sparuto le rendevano ora il volto cangiato e che ruga ora su quella fronte un giorno così altera tredici anni che abisso lo scusava anzi diceva d'averlo stancato oppresso coi suoi continui timori e la sua gelosia e anche lei scusava incolpando invece d'ogni suo torto le donne il gelli stette un pezzo a osservarlo poi gli domandò con voce cupa dove l'avete conosciuta io flora a perugia s'affrettò a rispondergli il mauri scotendosi un mese appena dopo il mio trasferimento colà grazie alitò ella no no rispose egli ora io che dici le palpebre chiuse della moribonda si erano gonfiate e nuove lagrime e quasi punte da lievi tremiti si agitavano insieme con le labbra balla questi chinò più volte il capo seccato poi vedendosi guardato dal gelli domandò perplesso vogliamo prego signori ci lascino soli ma alla vista della donna esanime scoppiò in violenti singhiozzi e si buttò su di lei disperatamente la sbiobbina s'accostò al dormente per scuoterlo pareva già come inabissata nella morte ma frequenti muti singulti incoscienti le scotevano ancora il capo appena appena un vecchio pretucolo senza sottana bruno coi calzoni a mezza gamba le calze lunghe e le fibbie di argento alle scarpine e pareva che ne singultasse ancora dentro così muta rigida col capo volto verso di lui stette a contemplarla un pezzo quasi impaurito gli s'appressò e con la facondia collerica di un uomo esasperato della propria sorte il quale convinto delle persecuzioni continue di essa abbia precisato nel suo cervello le ingiustizie patite e le ripeta sempre con le stesse parole con la stessa espressione i lasci dire soltanto due parole al dottore ecco dottore la salvi lei per carità non la faccia salvare a lui altrimenti per me è perduta me ne vado me ne vado da me si calmi i raccomando dot il gelli gli diede un ultimo spintone e richiuse i miei figli invece sanno tutto ha svelato loro tutto la madre per istintiva crudeltà che bisogno ne aveva non mi ama non mi ha mai amato non sa proprio che farsi di me il gelli aveva appoggiato le braccia al tavolino e vi aveva affondato il volto s'era addormentato a un tratto margherita la sbiobbina si presentò su la soglia spaventata io s'interruppe volse il capo verso l'uscio che il balla andandosene aveva lasciato aperto di là c'era forse qualcuno che poteva sentire c'era stato quel matto che nel furore della passione osava dire in faccia a tutti la verità ha ragione ha ragione ma la prego di compatire costui è pazzo si lasciò scappare il righi pazzo pazzo nicchiò allora il mauri sì per disperazione forse sì per rimorso ma perché non gli hai tu scritto prete che flora s'è uccisa per me se li è cresciuti lei là in campagna a modo suo e non hanno mai avuto per me né rispetto né considerazione i chiamano pretore anzi preto come la loro madre si figuri facevo che facevo non mi sono mai divertito ma era come una sfida a urtoni ma coi guanti è vero senta mi vuol dare ascolto si levi la maschera lei che è venuto a perdonare e vada a buttarsi in ginocchio davanti a quel letto a farsi piuttosto perdonare lei e dica a quella povera donna che è una santa le dica che è la vittima di tutti noi sì signore si rimise egli inghiottendo le lagrime vada lei è giusto veda veda se sia possibile far qualche cosa lei è un gran medico lo so ma già meglio che muoja dia retta la lasci morire perché qua qua guardi la ferita è qua e si premeva forte l'indice d'una mano sul basso ventre qua il colpo evidentemente è deviato la mano era inesperta sente abisso ella si provò a sporgere una mano dalle coperte e ripeté più con gli occhi che con le labbra grazie egli prese quella mano e la tenne stretta fra le sue lei non può piangerla signore la lasci piangere a me perché quella infelice non ha bisogno creda d'essere perdonata ma d'esser pianta lei mi perdoni avrebbe dovuto ammazzare come un cane colui che prima gliela tolse e poi ebbe cuore d'abbandonarla e che aveva creduto di interpretare il sentimento ond'egli era stato spinto ad accorrere al letto della moglie moribonda ora egli ripeteva quasi le parole di lui ma no no non era vero non dal rimorso soltanto era stato spinto a venire inveì allora il gelli afferrando per il bavero della giacca il mauri e scrollandolo e spingendolo verso l'uscio sul corridojo sissignore sissignore disse il mauri senza opporre nessuna resistenza rinculando le annunziò sottovoce mirandola costernato del mistero che pareva racchiudesse in sé nel silenzio di quella notte orribile quella creatura che viveva quasi per una atroce beffa della natura ella gli sorrise di nuovo di quel suo sorriso incosciente e disse vado io e nello stesso tempo non compresi più nulla proprio così la bestialità mia cinica senza ragione e senza scopo o meglio con questo solo scopo di dimostrarti che io potevo tutto e tu niente il gelli riprese a dire con durezza i avete scritto che moriva pentita sì creda signor professore s'affrettò a rassicurarlo il righi proprio pentita sa lei stessa anzi la poverina ha voluto chiederle perdono per mio mezzo a lungo attentamente la ferita forse tentata a tempo la laparatomia ci sarebbe stata qualche speranza di salvezza ma ormai dopo quattro giorni da quattro giorni sa niente neanche un boccone di pane acqua là nella conca della fontana giù in piazza come le bestie acquaccia amara renosiccia puh ma non mi va niente adorato rimessosi alla meglio andò a bussare alluscio di rosa che sera chiusa a chiave col bimbo stretto tra le braccia ho capito ho capito gli disse rosa voleva ninnì lui sì e le sue ragioni capisci vuol far valere lui e chi può dar ragione a lui è il padre cose da pazzi sbuffò di nuovo il mori così urtato che spiegazzò il giornale che teneva su le gambe e lo buttò fuori della vettura credi che ci abbiano mandato soltanto tuo marito a domicilio coatto ci mandano anche noi i signori domandò annicchia stupita e incredula cesarino ora ci ripensava era stato sempre buono e studioso fin da piccino aveva fatto sempre il suo dovere senza la sorveglianza dalcuno era un po gracile sì ma stava pur bene in salute le ragioni addotte dalla madre non lo persuadevano punto poi di quello in ferrovia e come a un certo punto sentendosi scoppiare il seno per la furia del latte si fosse messa a piangere come una bambina i compagni di viaggio le domandavano che avesse ma ella si vergognava a dirlo panificio ella era testimonia di quanta longanimità avesse prima dato prova unicamente per lei che da bambina gli era cresciuta in casa ed era stata compagna di giuoco forse disse cesarino intanto rosa bisogna che tu prepari tutto presto tutto quello che abbiam fatto a ninnì le mie robe e le tue anche si va via stasera siamo aspettati a pranzo e ora finalmente cesarino poté assaporare davvero la dolcezza della pace conquistata con tanta pena sapeva il suo ninnì affidato in buone mani e poteva lavorare studiar tranquillamente scrisse in gran fretta poche righe su un foglio di carta la donazione a rosa della povera suppellettile di casa poi scappò in cucina preparò lesto lesto un buon fuoco lo portò in camera e si strinse al seno nònida ch'era tornato a lei e le dimostrava lo stesso amore quantunque divezzato la prima volta che la serva glielo recò lì a letto ne provò una viva repulsione per lui il suo bambino era morto parto annicchia corse ad abbracciarla festosamente signorina signorina mia eccomi qua i pare un sogno come sta ha sofferto molto è vero oh figlia mia si vede non si riconosce più mah così vuole dio noi donne siamo fatte per patire guarda un po miserabile assa assassino ma sì ma certo si calmi signorino gli disse rosa più afflitta e costernata di lui mica con la forza potrà venire a prenderglielo il bambino lei avrà pure le sue ragioni da far valere perché si era troppo e per troppo tempo affaticata e proibito duscire assicurando tuttavia che non cera nulla di grave e che seguendo scrupolosamente le prescrizioni sarebbe senza dubbio guarita sì ma deve pur comprendere pensava annicchia che il suo figliuolo appartiene ora anche a me che se ella ci ha messo la pena di farlo io ci ho rimesso il figlio per lui e ora non mi resta più altro ma scusi pentire pentire desser venuto qua a infliggermi lonta ma no scusi lonta della sua vista sissignore che vuole me se non mi lascia dire scusi si calmi riprese egli così investito sconcertato poco dopo nella camera accanto destinata a lei e al piccino non rifiniva d'esclamare ammirando la mobilia e i cortinaggi gesù che cose a roma che cose e si sentì impacciata davanti a quel letto nuovo così bello apparecchiato per lei ed ella sera rintanata in casa a celare il suo stato e forse aveva perduto il posto dinsegnante alla scuola professionale con quali mezzi aveva vissuto in quei mesi certo coi risparmii accumulati in tanti anni di lavoro ma adesso e quasi a ogni notizia tornava a ripetere quella sua solita frase cose da pazzi seguitava a leggere tuttavia e ogni giorno non si dichiarava soddisfatto se non aveva scorso da capo a fondo tutti i fogli più in vista di roma e di milano faceva di tutto per lasciarla contenta si piegava a tanti servizii a cui non era obbligata ora che margherita la sorda era andata via e si sforzava di parere allegra e di rincorare anche la padrona che dava in ismanie e si disperava per ogni nonnulla leleganza il gusto quello scrupolo di pulizia della mamma e ora ecco stesa là sulla tavola una sudicia tovaglia la cena non ancora preparata non ringraziò neanche il direttore del collegio quando nella casetta nuova dopo lo sgombero venne ad annunziargli che gli aveva trovato il posto di scrivanello al ministero della pubblica istruzione ora questa impressione era cresciuta fino a cagionargli uno stranissimo imbarazzo allorché molto tardi veramente ma cesarino si sa aveva poca fantasia il duomo la galleria vittorio emanuele il panettone e basta la madre anchessa milanese era venuta a stabilirsi a roma subito dopo la morte del marito e la nascita di lui fastidio quando annicchia si presentò su la soglia e con l'aspetto e con le prime parole raggelò su le labbra delle vicine le frasi ammirative per il signor manfroni la vecchia suocera alzò la testa e guardò in giro con sdegno le vicine tata non torna luzzì non torna infine scoprendo la faccia lacrimosa aggiunse rivolta alla signora manfroni non lo conosce ancora non l'ha veduto quest'angeletto che gli è nato dalla levatrice per pregarla di cercare subito una balia corse a prendere il suo berretto da collegiale là nella camera mortuaria se ne andò senza voltarsi indietro soffocando i singhiozzi nel fazzoletto subito cesarino sprangò la porta si passò una mano su i capelli che gli si drizzarono irti andò a posare ninn sul letto gli mise in mano lorologino dargento perché stesse quieto la trombetta era il biberon su ninnì fatti una sonatina e ninnì subito non se lo faceva dire due volte e non gli bastava che gliela reggessero gli altri la trombetta se la voleva reggere anche da sé là da bravo trombettiere e socchiudeva languidi i cari occhiuzzi dalla voluttà si sentiva ed era forse davvero infelice ma di questa sua infelicità incolpava gli altri anziché la propria indole scontrosa l'aspro carattere la mancanza di ogni garbo gli ho risposto che sarei venuta a dirvelo mamma non voglio non voglio gridò subito irosa la vecchia non vorrei nemmeno io ma e di nuovo annicchia si rivolse per ajuto alle vicine proprio nulla parla nulla signorino mio glielho detto cercò di nuovo nello stipetto poi nei cassetti degli armadii dovunque scompigliando ogni cosa non trovò nulla solo quel nome solo questa notizia che il padre di quel bimbo si chiamava alberto senti margherita riprese ersilia questa è la balia arrivata adesso adesso sì bene ora tu insegnale la sua camera hai capito andrai a lavarti aggiunse rivolgendosi ad annicchia sei tutta affumicata solo con quella creaturina lì che aveva ucciso la mamma venendo al mondo ed era rimasta anche lei così nello stesso vuoto abbandonata alla stessa sorte senza padre come lui quegli si trasse indietro impallidendo e contenendosi i lasci dire vengo con buone intenzioni che intenzioni mia madre è morta lo so ah lo sa e non le basta se ne vada via subito o lo farò pentire lo guardavano tutte due in estasi e poiché il bimbo spesso prima che finisse di succhiare saddormentava zitti zitti si levavano e andavano in punta di piedi e rattenendo il respiro a deporlo nella culla il vuoto lasciato dal padre da tanto tempo stava tra lui e la madre e sera sempre più ingrandito con gli anni sua madre anche lì presente gli appariva sempre come lontana quel fruscio dacqua gli piaceva gli rinfrescava lo spirito e non voleva che per distrazione dellortolano in qualche punto ne cadesse troppa lo avvertiva subito dal rumore della terra che si faceva creta e nera come affogata io titta marullo per tua norma lo scacciai dal panificio per le sue idee rivoluzionarie come quelle del signor mori a cui hai dato tua figlia lasciami dire urlò il manfroni e perché gli ho dato mia figlia io prima di tutto perché ennio è un ottimo giovine potresti darlo ad allevare con un po di quello che avrai da ersilia oh per la signorina ersilia s'affrettò a dire annicchia si figuri con che cuore lo vorrei fare ma ennio a tale proposta si fermava a guardarla trasecolato all'ospedale pietà compassione riprendeva ersilia inviperita per lei è vero non per me che non dormo più da tante notti che non trovo più neanche il tempo da pettinarmi devo fare la serva a tutti egli non pensò più che al bambino come salvarlo insieme con sé fuori fuori di quella trista casa dove tanta agiatezza chi sa come chi sa donde era entrata per finir di confonderlo aveva di questi lampi il signor manfroni nei quali egli per primo s'abbagliava e a cui doveva a suo credere la sua ingente fortuna commerciale con aria derisoria e di sfida la signora manfroni domandò sarebbe la moglie di titta marullo che gli gridava la moglie ma muoverti darti attorno non vedi che io sono qua sola senza nessuno col bambino in braccio e non posso badare anche a lei che mi ha cagionato tutto questo scompiglio va esci procura di trovarle posto in qualche ospedale hai visto che per stare in pace per contentarti mi sono finanche vietato di fare una carezza al mio bambino diffidi ora di quella poveretta ma ti pare che possa sorriderle il pensiero di tornare laggiù dove non troverà più il figlio dove troverà invece un bruto che la incolpa della morte del bambino e di cui lei ha paura sta zitta la interruppe di scatto il mori come se nominando il re quella poveretta gli avesse pestato un piede basterebbe una parolina osò d'aggiungere annicchia sommessamente a mistificarli finalmente esclamò la signora manfroni strappando di mano alla serva la lettera da roma tanto sospirata nella quale il genero ennio mori doveva darle tutti i minuti ragguagli promessi intorno al parto recente della figlia ersilia cresciuto sempre solo non aveva nessuna domestichezza con la madre la vedeva la sentiva molto diversa da sé così alacre energica e disinvolta forse egli somigliava al padre certe sere perché il lavoro assegnato allufficio fosse terminato usciva dal ministero unora dopo tutti gli altri il direttore se lo vedeva arrivare al collegio trafelato ansante con gli occhi induriti dalla fissità spasimosa che dava loro il pensiero di non bastare a difendersi dalle difficoltà la quale subito fingendo di pararlo se lera premuto al seno con tutte e due le braccia costringendolo così a cogliere con le nari sulla carne viva oscenamente il profumo quel profumo stesso della sua mamma e questo maledetto treno da napoli insomma arriva o non arriva guardò l'orologio scattò in piedi smarrito era trascorsa più di un'ora s'avviò di corsa verso l'uscita dove trovare adesso quella poveretta che doveva essere arrivata e non sapeva l'indirizzo di casa quegli si voltò a guardarlo fosco ma aprì poi la bocca a un sorriso tra di sdegno e di compassione per la gracilità di quel ragazzo che lo insultava vedremo disse e se n andò l'ho comprato rispose annicchia forzandosi a guardarlo in volto che saranno due mesi l'hai comprato che dici come debbo dire ma fatto figliuola mia fatto i figliuoli si fanno si fanno che c'è di male che fai gli disse il marullo venendogli avanti a petto io non ho più nulla da perdere bada mia madre è all'ospedale mio figlio e morto sono venuto a sputarti in faccia e a prendermi questa cagna su alzati aggiunse rivolgendosi alla moglie che stava ancora buttata a terra ma non appena il pianto accennava di pungergli gli occhi serrava i denti stringeva nel pugno la bacchetta di ferro della ringhiera appuntava lo sguardo allunico fanale della stradicciuola a cui i monellacci avevano fracassato a sassate due vetri la vecchia rosa non sapeva come spiegarsi quel ritardo verso le quattro finalmente lo vide arrivare ansante livido con una fissità truce negli occhi per quanto nel vuoto orrendo in cui quella morte improvvisa lo gettava sentisse prepotente il bisogna di sapere non volle lonta era troppa e sua madre nera morta ed era ancora di là me annicchia rimase un po perplessa poi aggiunse anche a palermo è venuto alla stazione un altro galantuomo che mi ha poi accompagnata fino al vapore tanto buono anche lui e tha comandato anche lui di salutarmi sissignore anche lui gli parevan così lontane dal suo presente affanno quelle cose da studiare e distratto in quella lontananza sentiva come vano il suo stesso affanno e che non dovesse né potesse aver mai da più mesi ella non veniva a visitarlo le domeniche al collegio le ultime volte chera venuta sera lamentata di non star bene e difatti a cesarino non era sembrata florida come prima svenduta a questo e a quello ma la vecchia non vuole ch'io vada a servizio è superba non vuole però essendo per la signorina ersilia forse ecco potrei tentare di dirglielo sì ma la risposta subito dovresti partire domattina al più tardi con un libro aperto davanti appoggiato alla bottiglia dellacqua sul riquadro bianco del tovagliolo apparecchiato lì per lì sulla tavola antica di noce poi si chiudeva in camera a studiare e infine la sera quando lo chiamavano a cena ma chi si curava ora della sua pena la padrona anzi era in collera con lei per via del figlio privato improvvisamente del latte a soli sette mesi ma poi per fortuna alla prima fermata del treno un vecchio ch'era lì accanto a lei l'aveva condotta a un altro scompartimento dove c'era una donna che aveva con sé una bambinuccia di tre mesi misera misera alla quale finalmente aveva potuto dar latte sentendosi man mano rinascere c'è bisogno del medico disse annicchia ridendo non vede come sto era raggiante di salute fresca e rosea ersilia dal letto la guardò odiosamente come se ella con quelle parole avesse voluto attirare l'attenzione del marito cesarino si stringeva nelle spalle sospettava che rosa parlasse per rancore perché fin da principio per non essere mandata via gli aveva proposto dallevare il bimbo col latte sterilizzato come aveva veduto fare a tante mamme che se nerano poi trovate durante quelle discussioni il vecchio scrivano dello studio era mandato in sala s'inchinava ogni volta profondamente il signor felicissimo ramicelli a quei signori rivoluzionari e usciva con molta dignità mobili tende tappeti stoviglie tutto quellarredo se non proprio di lusso certo costoso lo guardava quasi con rancore per il segreto chesso serbava della sua provenienza ma la vecchia non volle piegarsi si ribellò a tutte le insistenze gridando alla nuora se vai è contro la mia volontà e ti maledico ricordatene rivide col pensiero la sua casetta lontana com'era già allorché titta senza quelle ideacce cattive che lo avevano rovinato aveva messa su amorosamente per le nozze com'era adesso squallida e nuda con due seggiole appena e un letto solo per lei e per la suocera bisognerebbe signorino mio provvedere a tante cose lo so lei si trova sperduto così solo povera anima innocente è venuto il medico son corsa in farmacia ho preso tanta roba questo sarebbe nulla ma c è da pensare ora anche alla povera mamma eh come si fa io perché io le disse il mori perché tu sei il capo di casa e poi perché non so che cosa ella si sia fitto in mente per la pietà per la commiserazione che tu hai voluto dimostrarle in questa occasione usciva tutto raffagottato intorpidito rannuvolato con gli occhi strizzati dietro le lenti da miope madre e figlio cenando scambiavano tra loro poche parole non ricordava più nulla non pensava non vedeva più nulla sentiva soltanto il sollievo d'esser giunta finalmente d'aver superato il terrore della traversata sul piroscafo da palermo a napoli lo sgomento della furia del treno sicilia gliele recava lei tutta contenta esultante signorina signorina che c'è hai preso un terno al lotto la agghiacciava ogni volta con quelle parole stava ad aspettarla ch'ella finisse di leggere la lettera sperando che le desse subito notizia del suo bambino ma che nulla il mori esasperato afferrò le prime cartelle già scritte della conferenza e le scaraventò a terra poco dopo attraverso l'uscio chiuso intese il pianto disperato di quella disgraziata e le parole strazianti con cui pregava la padrona di non mandarla via già tutte le vicine al tanto lieto quanto falso annunzio di lisi s'erano affollate nella nuda casetta a pian terreno intorno alla vecchia madre del deportato che se ne stava seduta fece alzare il capo ad annicchia e le esaminò le glandule del collo dopo altre osservazioni distratto cominciò a sbottonarle il corpetto annicchia tremante di vergogna stupita e imbarazzata cercò di impedirglielo riparandosi il seno con le mani pure esclamò bello bello coruccio mio dorme come un angioletto vossignoria vedrà quanto glielo farò diventare anche il mio luzziddu era nato così piccolo piccolo e ora se lo vedesse s'interruppe commossa e che se mancava al bambino qualche cura questo dipendeva perché le toccava far anche da serva e da cuoca brutta zoticona venuta su dalla campagna che pareva un tronco d albero e che ora credeva di farsi bella pettinandosi coi capelli alti e lottava intanto contro se stesso per non accogliere certi pensieri di cui sentiva poi onta e rimorso tanto più che ora sapeva ammalata la mamma ma non gli si poteva voler male di quello che faceva o che diceva era giusto in fondo che licenziasse la serva dovendo sostenere la grossa spesa della balia per il bambino si toglieva le lenti dal naso fissava con gli occhi socchiusi la fiamma e grosse lagrime allora gli pollavano dalle palpebre e piombavano sul libro aperto sotto il mento di napoli di torino di firenze di cui aveva sempre così piene le tasche medicina soleva dire i muovono la bile troppo però ersilia scoppiò a ridere e spiegò ad annicchia ho la serva sorda appena si grida un po si sente chiamata margherita margherita sì giusto dico perticace a metter da banda una sostanza qualsiasi noi oggi per tua norma di fronte all'avvenire che si fa man mano più torbido e minaccioso hai capito no che vuoi che capisca e non te lo dico io stoppa queste allora un po l'una e un po l'altra cercarono di persuadere alla vecchia le ragioni per cui la nuora non avrebbe dovuto perder l'occasione che le si offriva di provvedere onestamente a sé a lei al bambino si accostò a un ferroviere scusi il treno da napoli è in ritardo di quaranta minuti ferrovie italiane cose da pazzi e s'allontanò in cerca d'un posto qualunque per sedere ora le era venuto in uggia finanche il bambino perché questi dimostrava di voler più bene alla balia che a lei e non passava giorno che anneghittita in quell'ozio non piangesse di nascosto doveva contentarsi di queste risposte ma possibile che di laggiù non le mandassero a dire altro ah come si pentiva adesso di non avere imparato a scrivere aveva sì supposto partendo che la lontananza le sarebbe riuscita penosa ma tanto poi no era un vero supplizio così avrebbe fatto una pessima figura ma la vanità l'ambizione di aver la balia parata riccamente erano più forti in lei della stessa gelosia la condusse con sé la prima volta in carrozza riprendendo lo studio serale con raddoppiata lena ormai sicuro dellesito le vere ragioni per cui napoleone bonaparte era stato sconfitto a waterloo cesarino oramai le penetrava benissimo che gli era accaduto non se ne sapeva render conto nemmeno lo stesso cesarino stava ore e ore a studiare o per dir meglio coi libri aperti sotto le grosse lenti da miope ma non poteva più fermare lattenzione su di essi sorpreso e frastornato da pensieri nuovi e confusi il tuo bel consiglio scattò ersilia ripiegando la lettera non devi farne mai una giusta io rimbeccò ennio e che ho forse scritto alla tua degnissima signora madre che mi scegliesse per balia la nuora d'una pazza furiosa ma a questo punto il ramicelli ch'era scappato via non visto ritornò ansante e spaventato insieme con due guardie di questura alle quali subito il mori che tremava tutto di rabbia si rivolse concitatissimo via conducetelo via è venuto a insultarmi a minacciarmi fino in casa codesto mascalzone coi negozianti di mobili usati e i rigattieri ai quali si rivolse per consiglio degli altri casigliani ne contrattò la rivendita con accanimento perché cosa strana gli parve che appartenessero sopratutto al bambino quei mobili or che la mamma era morta per lui ma linfermità si protraeva e cesarino già stava in pensiero e non gli pareva lora che lanno scolastico terminasse naturalmente in tali condizioni di spirito le vere ragioni escogitate dal professore di storia per cui napoleone bonaparte era stato sconfitto a waterloo forse perché urtata della sua soverchia insistenza o forse perché temeva che ella pensando troppo alla sua creaturina trascurasse il bimbo ma questo no in coscienza non poteva né doveva dirlo eccolo qua nònida florido e vispo il mori suppose dapprima ch'egli fosse evaso dal domicilio coatto ma poi venne a sapere che era stato graziato per intercessione del prefetto a cui la madre ammalata aveva rivolto una supplica per togliersi appunto da questa curiosa disposizione danimo verso la madre aveva subito accolto la proposta dentrare in collegio ma se nera ella accorta o da che era stata spinta a fargli quella proposta e savvio ragioni voi gli gridò dietro cesarino perdendo il lume degli occhi miserabile dopo che mhai ucciso la madre vuoi aver ragioni da far valere tu contro di me ragioni e dopo avere in cuor suo promesso alla madre che quel suo piccino non sarebbe perito e neanche lui corse al collegio a parlare col direttore era divenuto un altro in pochi istanti si voltò di nuovo verso la madre non poté sostenerne la vista sconvolto dallimprovvisa atroce rivelazione che lo istupidiva e gli strappava ora il cordoglio violentemente come ce li mandano i signori sta zitta replicò il mori a cui riusciva addirittura insopportabile quella supina ignoranza e si mise fosco a riflettere su limpresa disperata di dare una nuova coscienza a quellinfima gente della sua sicilia mentre lui almeno finora aveva avuto la madre buttarlo via no no povero piccino commosso da una veemente pietà chera già quasi tenerezza fraterna sentì destarsi dentro una disperata energia bella giovane bella e pare sana anche sana ma bruna eh bruna bruna sarebbe stata meglio il latte delle brune sicuro il latte delle brune basta vediamo un po non si sentiva amata e sfido che aveva mai fatto che faceva per essere amata se pareva anzi che provasse gusto a farsi odiare udiva ciò che le si diceva rispondeva di sì col capo o con la voce ma poi dimostrava di non aver compreso il latte le era venuto meno e il bambino si era dovuta svezzare il quale scoteva malinconicamente il capo e si volgeva piuttosto a guardare verso l'uscio per cui era andata via la balia e sospirava gli giungeva di là qualche volta una certa ninna-nanna paesana certo quando abbiamo finito da poco di patire per loro no sempre i odio tutti a questo punto s'intese dall'altra parte un grido di ennio mori l'universo mondo a cui rispose un altro grido eccomi signorino i comandi rientrò in casa da quella prima passeggiata stordita quasi vacillante con gli orecchi che le ronzavano come se fosse stata in mezzo a un tumulto e avesse faticato tanto a uscirne ma aspetta che si rimetta in piedi e ti farò vedere neanche un giorno neanche un minuto deve rimanere più in casa mia non ebbe però il coraggio di porre a effetto questa minaccia appena annicchia si fu un poco rimessa sua annicchia si mise a piangere ma poi temendo che qualcuno se n'avvedesse asciugò le lagrime e per confortarsi pensò che lì presso a guardia c'era la nonna la quale all'occorrenza avrebbe saputo farsi valere con quel suo fare cupo e imperioso lisi che venga subito qua lisi che fungeva da cocchiere e da servotto si presentò su la soglia senza giacca con le maniche della camicia rimboccate su le braccia e la bocca aperta a un riso muto come soleva ogni qual volta i padroni lo chiamavano al loro cospetto il bambinello chiese annicchia non me lo vuol far vedere lo vedo e me ne vado là disse ersilia indicando la culla ma tu no non toccare il velo con le mani sporche su margherita faglielo vedere egli le dava brevi risposte sì no prometteva con freddezza e aspettava con impazienza la fine della cena per andarsene a letto presto presto poiché era solito di levarsi per tempo la mattina sei donna tu e per tua norma qua domineddio stoppa stoppa cara mia ti ci ha messo stoppa in luogo di cervello con le belle condizioni sociali nelle quali viviamo le prese dalla specchiera e seguì la serva nello studiolo della madre ecco veda là in quello stipetto i trovò poco più di cento lire cherano forse il residuo dei risparmii perché gli veniva a mente adesso quella tovaglietta da tè damascata con lorlo cilestrino e i peneri fitti fitti che la mamma stendeva su un tavolinetto per offrire il tè a qualche amica capitando insolitamente a casa verso le cinque quella tovaglietta il corredino di schiuse le mani per guardar di nuovo il bimbo ecco la levatrice lo aveva fasciato e messo a giacere sul lettino in cui egli dormiva quandera in casa dunque via via o doveva forse tenerla perché desse spettacolo della sua bellezza al marito via via e il marito stesso doveva licenziarla poi il delirio le allucinazioni cessarono rimase come stordita in un istupidimento che costernava anche più delle furie di prima guardava e pareva non vedesse quella cuffietta quella camicina quel bavaglino ma no ecco ella intendeva tenerselo il bimbo lo aveva preparato lei certo quel corredino e dunque uscendo dal collegio egli avrebbe trovato in casa quella nuova creaturina volevo dare ad allevare il piccino e mettermi a servizio già titta non troverà più nulla della bella roba comperata quando sposammo roba da poverelli si sa ma pulita intanto di là il mori dava a leggere alla moglie una lettera arrivata dalla sicilia durante l'assenza di lei la signora manfroni scriveva alla figlia che la vecchia marullo le aveva rimandato il denaro che ella secondo l'accordo con annicchia le aveva anticipato sulla prima mesata del baliatico io ripeté ennio non le ho dimostrato nulla io l'avrà forse creduto lei allora per me fa lo stesso non vedi crede già di essere a casa sua le madri così qua le padrone di casa saremmo due ora se questo può piacere a te a me non piace a chi somigliava lui ma ormai non glimportava più di saperlo gli bastava che ninnì somigliasse alla mamma nera felice anzi perché così non avrebbe baciato su quel visino alcun tratto che avrebbe potuto fargli nascere lidea di quellignoto che ormai non si curava più di scoprire veda un po lei cesarino andò per prender le chiavi rivide stesa lunga e rigida sul letto la madre e come attratto dalla vista le si e al ministero se gli altri scrivani tutti uomini maturi o vecchi passavano il tempo a far la burletta nonostante la minaccia dei capi che quellufficio di ricopiatura sarebbe stato soppresso per lo scarso rendimento che dava egli dapprima sagitava sulla seggiola sbuffando o pestava un piede e questo non soltanto dacché era entrato in collegio come i professori credevano ma da qualche tempo prima anzi cesarino avrebbe potuto dire che a causa di questi pensieri appunto e di certe strane impressioni sera lasciato indurre dalla madre a entrare in collegio tra gli occhi e le sopracciglia del signor saverio s'impegnò una viva lotta quelli volevano sbarrarsi per lo stordimento improvviso e queste contemporaneamente aggrottarsi dalla rabbia ritrasse subito la mano che la giovine inginocchiata voleva baciargli ah mute mute ora per sempre quelle labbra da cui tante cose egli avrebbe voluto sapere se lera portato via con sé nel silenzio orribile della morte il mistero di quel bimbo di là e laltro della nascita di lui ma forse cercando frugando doverano le chiavi e faceva peggio perché quelli ecco lo sfidavano a farlo allora lui doveva riconoscere che facendolo avrebbe forse affrettato il danno di tutti restava a guardarli come se con le loro risate gli avessero squarciato il ventre tra tanta ricchezza di nastri di veli di merletti annicchia vide un mostriciattolo dal volto paonazzo più misero di quella bimba a cui aveva dato latte in treno sissignore dopo santelena dopo ma che dice come centra santelena adesso ah già lisola delba ma no lasci lisola delba caro brei crede che un lezione di storia si possa improvvisare e dunque segga leggiti leggiti la bella lettera del tuo carissimo genero piuttosto ersilia sentirai il signor manfroni si calmò di botto scorse la lettera poi ripiegandola benissimo ho la balia che ci vuole era vero il rosso acceso dello zendado dava un vivo risalto al biondo dei capelli all'azzurro degli occhi limpidi e gaj ersilia era certa che uscendo a passeggio con lei sarebbe stato meglio custodirlo prima e poi dargli il latte per addormentarlo lo lasci succhiare poverino esclamò annicchia ha proprio fame se sentisse come succhia come succhia bravo sissignore ma labito che abito non posso mica andare al ministero vestito ancora da collegiale indosserai uno degli abiti che avevi prima dentrare in collegio nossignore non posso sono tutti come li voleva la mamma coi calzoni corti e poi neanche neri là annicchia notando le occhiate i lezii da scimmia del signor ramicelli non sapeva se dovesse riderne o aversene a male le sembrava tanto curioso quel vecchietto ancora così biondo certo se non era già andato via col cervello poco ci doveva mancare né queste però né altre assicurazioni che la buona vecchia ripeté durante tutta la sera valsero a tranquillare cesarino il giorno dopo là al ministero provò un vero eterno supplizio la moglie di quell'avanzo di forca taci la moglie di quel capopopolo taci la moglie d'un coatto lasciami dire gridò il manfroni io non so bene disse il direttore comprendendo quella domanda muta è venuta una donna poco fa da casa a chiamarla coraggio figliuolo mio vada lascerò il custode a sua disposizione troppo cresciuti tra gli orecchi e le gote e quella violenza delle lenti che gli smaltavano gli occhi rimpiccoliti lucenti e precisi pinzandogli a sangue le gracili pareti del naso rendendo nota a tutti così la vergogna di quellagiatezza e al bambino almeno perdio si poteva concedere il diritto piccino comera e ignaro di tutto di non sentirla quella vergogna se uno invece di lui ne difendeva glinteressi carrozza annicchia infocata in volto dalla vergogna teneva gli occhi bassi sul piccino che le giaceva in grembo ersilia intanto notava che tutti per via si fermavano e si voltavano dunque per questo e subito gli balenò il sospetto che di la dondera venuto quel pianto infantile ci fosse qualcuno e si voltò a guatare la serva non vorrai mica spero spiattellarle che sua suocera lo rifiuta ma figùrati darle questo dispiacere me ne guarderei bene il mori perdette la pazienza e scrollandosi rabbiosamente andò via tanto turbamento la vista della madre gli cagionava da alcuni mesi figlio unico non aveva conosciuto il padre il quale doveva esser morto giovanissimo se la madre si poteva ancora dir giovane piangeva sa oh tanto di nascosto non uscì più di casa dacché cominciò a parere lei mintende cesarino raccapricciato alzò le mani per accennare alla serva di tacere chi non poté dir altro con la mano che gli ballava voleva reggersi le lenti che gli scivolavano dal naso per le lagrime che intanto inavvertitamente gli sgorgavano dagli occhi e si metteva a pensar cose cattive apposta contro gli scolaretti del convitto anche contro il direttore ora che non sentiva più di poter essere come prima fiducioso con lui avendo capito che gli faceva il bene sì ma quasi più per sé per il compiacimento di sentirsi lui buono il manfroni balzò in piedi e brandì la seggiola aspetta canaglia lisi scappo via come un daino non è vero fece annicchia appassendo rivolta alla signora manfroni lo mandava a pesare ogni due giorni per paura che calasse di peso con quellallattamento artificiale non ostante che rosa lo rassicurasse ma non sente che a momenti pesa più di me sempre con la trombetta in bocca stoppa afferrò una seggiola l'accostò a quella su cui stava la moglie e vi sedette in gran furia sbuffando io titta marullo riprese sforzandosi di parlar sotto voce perché i servi non udissero il direttore che ascoltandolo stava a mirarlo a bocca aperta e con gli occhi pieni di lagrime subito lo assicurò che avrebbe fatto di tutto per ottenergli al più presto un soccorso e che non lo avrebbe mai mai abbandonato sentendo sonare quel giorno il campanello alla porta e parendole dalla scampanellata che fosse il postino s'era recata ad aprire tutta contenta al solito ma a un tratto senza aver avuto neanche il tempo d'accorgersi a chi avesse aperto s'era trovata per terra intronata da un terribile schiaffo ma il bimbo che aveva già circa tre mesi non voleva stare con lui forse perché non vedendolo quasi mai durante la giornata ancora non lo riconosceva forsanche perché egli non lo sapeva tener bene in braccio o perché aveva già sonno come diceva la balia per scusarlo sì disse cesarino smarrendosi di nuovo sì aspettate voglio voglio prima vedere e si guardò attorno come se cercasse qualcosa la serva gli venne in ajuto rosa si prese in braccio il piccino che guardava un po sbigottito ma non poté in prima baciarlo bisognò che si sfogasse un pezzo pur dicendo è una sciocchezza piangere perché domani ecco a lei signorino se lo prenda e coraggio eh un bacio anche a lei a domani tuttal più se la compassione non lavesse impedito sorridere se ne poteva nel vederlo così assaettato con quelle spallucce strette e troppo in su e la faccetta pallida e dura protesa come a rintuzzare con gli occhi aguzzi dietro quelle forti lenti da miope il signor manfroni fin dal primo vederlo aveva scoperto uno straordinario ingegno in questo ragazzo sai dove sta la moglie di titta marullo sissignore ho capito rispose lisi e sollevò una spalla e si contorse mentre un sorriso scemo gli alzava quasi il bollo in gola l'aggressione patita il giorno dopo senza fretta arrivò la lettera della signora manfroni che annunziava la morte del bambino e la malattia della vecchia marullo di titta nessun cenno eccomi qua ci sono io faccio tutto io signorina mia non si confonda avrebbe voluto in compenso un po più di considerazione per esempio quando arrivavano le lettere dalla sicilia ah un gigante certo si sarebbe fatto povero luzziddu se ella avesse potuto allattarlo e invece chi sa le passavano tante brutte ideacce per il capo la bella balietta siciliana scacciata or ora dalla padrona quella sera stessa sarebbe venuta a dormire in casa sua eh ma già le balie lui lo sapeva bene tutte ragazze andate a male roba da da guerra là ma invano aveva un presentimento cesarino che gli rodeva lanima e non gli dava requie passò insonne tutta la nottata il giorno appresso non ritornò a casa a mezzodì per il desinare appena varcata la soglia però e richiuso l'uscio strizzava un occhio sollevava un piede e si stropicciava contentone le mani poi rizzandosi le punte dei baffetti ritinti andava a seder su la panca della sala d'ingresso con la speranza che vi capitasse annicchia era convinta che se si fosse imbattuta in un altr'uomo che l'avesse amata e compresa non avrebbe sentito tutto quel vuoto che sentiva dentro e attorno a sé di tanto in tanto veniva a fargli qualche visitina rosa la vecchia serva piano piano gli faceva notare anchessa tutte le magagne di quella balia e per metterlo in guardia gli riferiva quanto le dicevano sul conto di lei le donne del vicinato il silenzio di quelle tre stanzette quasi nude era tanto che gli faceva perfino avvertire il ronzio del lume a petrolio tolto dalla sospensione e posato lì sulla tavola per vederci meglio dalla tinta itterica invasa e quasi oppressa da una barba nera troppo cresciuta o si aggiustava le lenti che non volevano reggerglisi sul naso o si tastava di tanto in tanto le tasche del pastrano e della giacca piene di giornali cesarino si mosse per andare ma sarrestò subito al pensiero di rivedere la madre ora che sapeva la serva che sera messa a seguirlo aggiunse più piano dalle letterine che di tanto in tanto la madre gli inviava per domandargli se avesse bisogno di qualche cosa cesarino sapeva che il medico le aveva ordinato di stare in riposo inforcò subito gli occhiali e si mise a leggere già sapeva da telegrammi precedenti che il parto era stato laborioso ma che tuttavia la figlia non correva alcun rischio cava eh cava fuori le disse il medico ersilia scoppiò a ridere perché perché ri perché ride gentilissima signora ma non vede come si vergogna codesta sciocca gli fece notare ersilia di me io sono il medico segga cesarino brei pallido timido sedette e il professore seguitò a guardarlo per un pezzo contrarito se non proprio stizzito quel ragazzo della cui diligenza e buona volontà nello studio sera tanto lodato ne due primi anni di liceo istanti espose al direttore senza un lamento il suo caso il suo proposito chiedendogli ajuto sicuramente con la ferma convinzione che nessuno avrebbe potuto negarglielo corno protestò ersilia che stupide le donne tutte così ci provate gusto è vero a ripetere che noi donne siamo fatte per patire e a furia di ripeterlo eccoli qua i signori uomini credono davvero ades so che nojaltre dobbiamo stare al loro servizio per il loro comodo e per il loro piacere bionda eh bionda bionda diceva in tanto il medico che aveva in vezzo ripetere tre e quattro volte di seguito la stessa parola guardando con aria astratta come se stentasse ogni volta a fissare il pensiero cesarino questa volta se le lasciò strappare chiuse gli occhi e si strinse il bimbo al petto quieto ora ninnì quieto facciamo la nanna bellino la nanna sa qual era veramente il cognome di suo padre come non ci aveva mai pensato finora a queste cose senta povero signorino gli disse la serva la levatrice qui vorrebbe dirle questa creaturina spesso se lo sognava infermo magro magro pelle e ossa col colluccio vizzo e un testone da rachitico che gli s'abbandonava ora su una spalluccia ora sull'altra e gl'ingrossava di punto in punto mentr'ella stava a contemplarlo raccapricciata allibita sorrise le si affacciò per un istante al pensiero il figliuolo lontano la vecchia suocera ma ne scacciò subito l'immagine per il bisogno istintivo di non turbarsi quel momento di sollievo dopo le lunghe sofferenze angosciose del viaggio questa qui faceva ancora l'ingenua mostrava di credere d'aver compreso che lui la volesse soltanto per serva eh sì per serva perché no signor ramicelli comandi signor avvocato attento eh scrittura chiara e mi raccomando senza svolazzi né in su si nascose gli occhi con le mani mentre su dalle viscere sospese gli saliva come un urlo che la gola strozzata dallangoscia non lasciava passare di parto dunque morta di parto ma come ma di lì a pochi giorni il goffo e pomposo abbigliamento recato dalla sarta doveva maggiormente offenderla in quel suo segreto sentimento erano proprio per lei tutte quelle galanterie grembiuli ricamati nastri di raso spilloni le due guardie afferrarono per le braccia il marullo che cercava di svincolarsi gridando io voglio mia moglie e lo trascinarono via seguiti dal mori che volle recarsi in questura a denunziare l'aggressione patita la questura di roma intanto lo aveva rimandato in sicilia sotto la minaccia che sarebbe tornato al suo luogo di pena se laggiù avesse minimamente tentato di sottrarsi alla sorveglianza speciale a cui era stato sottoposto per tre anni avrebbe voluto attaccarsi subito al seno il piccino il padrone era d'accordo con lei ma ersilia che doveva in tutto contrariare il marito nossignore volle prima che un medico esaminasse il latte guadagnava otto lirette al giorno che gli sarebbero bastate forse se non avesse avuto un vizietto un certo vizietto eh come si fa le belle donnine la bella balietta siciliana già aveva tentato d'attaccar discorso con lei sai come mi chiamo felicissimo ma annicchia pareva non capisse gli voltava le spalle e il signor ramicelli diceva allora a sé stesso cesarino rimase al bujo nella saletta dietro la porta tutto vibrante dellimpeto violento che in lui timido debole avevano fatto il rancore lonta la paura di perdere il suo piccino adorato quasi quasi a pensarci cesarino poteva dire di non conoscer bene neppure la madre non la vedeva quasi mai durante il giorno dalla mattina fino alle due del pomeriggio ella stava alla scuola professionale dove insegnava disegno e ricamo e aveva ragione sì perché anche lei era mamma e non poteva darsi pensiero che del suo figliuolo che importava a lei che quell'altro fosse morto dispetto poteva sentirne non dolore da balia asino asino asino ohé non si mangia oggi perché la tavola non è ancora apparecchiata il signor manfroni entrò vociando così al solito di là aveva già sgridato la serva e la cuoca alti asino i tacchi e parecchie volte la signora manfroni friggendo ripeté quell'asino durante la lettura a un tratto s'impuntò più che mai stizzita e levò gli occhi dalla lettera e guardò in giro quasi cercasse qualcuno con cui sfogarsi dopo cena sulla stessa tavola appena sparecchiata si metteva a studiare con lintenzione di presentarsi lanno appresso agli esami di licenza liceale per entrar poi con lesenzione dalle tasse se gli veniva fatto avrebbe sì potuto farlo con un altra maniera ma gli si perdonava anche questa come del resto glielaveva perdonato la stessa rosa perché forse poverino neanche il sospetto poteva avere desser crudele verso gli altri lui che sperimentava in quel momento e in quella misura la crudeltà feroce della sorte su su le disse tieni alta la testa non diamo spettacolo pare che t'abbiano schiaffeggiata annicchia si provò ad alzare gli occhi e a tener alta la testa per una conversazione tra due compagni di scuola le prime infantili finzioni dellanima gli erano cadute scoprendogli improvvisamente certi vergognosi segreti della vita finora insospettati noi troveremo di là unaltra casa tu farai di questa ciò che vorrai non mi ringraziare prepara tutto e andiamo via tu prima non saprei andarmene lasciandoti qua poi domani verrai a trovarmi e io ti lascerò la chiave e tutto sempre a piedi sia per risparmiare i soldi del tram sia per la paura di mancare allorario stando ad aspettare che quello passasse non ne poteva più la sera si sentiva così stanco che neanche la forza aveva di reggere in braccio ninnì stando in piedi se e come faceva se laveva mai fatto ed ecco un improvviso convulso di lagrime lo assaliva al ricordo duna sera che andando al solito di furia per via come un cieco aveva inciampato in una donnaccia di strada affumicata annicchia sporse il capo per guardarsi nello specchio dell'armadio e subito esclamò con le mani per aria mamma mia il fumo della ferrovia e le lagrime versate alla stazione le avevano insudiciato il volto a quale clientela destinava quegli abiti e quelle gale la cacciò via ah quelle spoglie quasi vive ancora come serbavano il profumo che tanto lo aveva turbato negli ultimi tempi il bambino però tra pochi giorni avrebbe compiuto sette mesi a nove per volontà del padre doveva essere svezzato dunque due mesi ancora di quelle sofferenze pazienza a mezzogiorno scappò a casa trepidante col cuore in gola non voleva più ritornare allufficio per le tre del pomeriggio ma rosa lo spinse ad andare promettendogli che avrebbe tenuto la porta sprangata e non avrebbe aperto a nessuno e che non avrebbe lasciato ninnì neanche per un minuto che strazio si destava col cuore in gola e fino a giorno non riusciva a togliersi dagli occhi l'immagine del figliuolo ridotto in quello stato non ardiva più intanto di parlarne alla padrona che già più volte le aveva risposto male se non mi lasciate dire che volete dire andate via andate via avete fatto morire mia madre andate via o chiamo gente il rocchi socchiuse gli occhi trasse gonfiandosi un profondo sospiro e disse va bene vuol dire che farò valere altrove le mie ragioni su me lo ridia gli farò far la nanna e poi penserò a lei per la cena aspettando la cena lì seduto sul balconcino nellultima luce fredda del crepuscolo guardando senza neppur forse vederla la fetta di luna già accesa nel cielo scialbo e vano era addirittura intronata dal lungo viaggio dalle tante e nuove impressioni che le avevano tumultuosamente investito la povera anima chiusa finora e ristretta là nelle abituali occupazioni dell'angusta sua vita e la vecchia con la testa bassa emetteva di tratto in tratto come un grugnito non si sapeva se d'assenso o di dispetto saettando con gli occhi certi sguardi che esprimevano diffidenza e fastidio brei così ella si firmava e tutti la conoscevano come la maestra brei se fosse stata vedova venuta a roma entrata nellinsegnamento non avrebbe ripreso il suo cognome magari facendolo seguire da quello del marito ersilia credeva d'aver già preso l'aria della continentale ed ebbe perciò fastidio di quelle vive ingenue espressioni di pudor paesano basta a lavarti ora poi mi dirai della mamma e del babbo va va donnine quell'annicchia per esempio che bocconcino ogni qualvolta la vedeva si sentiva toccar l'ugola e gli pareva anche una buona ragazza gli pareva intendiamoci perché tutte le balie si sa ragazze andate a male roba da da guerra là ma poi commossa dall'amorosa impazienza con cui il piccino ignaro le tendeva le manine se lo abbracciò stretto stretto come si sarebbe abbracciato il suo stesso figliuolo e sciolse il cordoglio che la soffocava in un pianto senza fine del resto che obbligo aveva di tenerla ancora non era adatta né a far da serva né da bambinaja ella poi voleva che il suo piccino imparasse a parlar bene l'italiano e con quella accanto che parlava soltanto in dialetto non sarebbe stato possibile rigida pallida più della cera e già livida nelle occhiaje ai lati del naso irriconoscibile come come balbettò più incuriosito quasi sulle prime che atterrito da quella vista stringendosi nelle spalle e protendendo il collo a guardare come fanno i miopi ero dentro la stazione non mi sono accorto dell'arrivo del treno basta montando in vettura le raccomandò non far parola a mia moglie di quest'incidente succederebbe un caso del diavolo trasse di tasca un altro giornale e si mise a leggere mai una parola gentile mai una carezza mai e sempre armata di diffidenza spinosa dura arcigna permalosa ah parola d'onore aveva fatto un bel guadagno a sposarla ma che nònida le diceva il signor ramicelli per stuzzicarla le-o-nida io non so dirlo e felicissimo non sai dirlo neppure elicissimo i chiamo proprio così sai di cui ella sentiva il desiderio smanioso ma del quale nello stesso tempo la riteneva incapace se l'aspettava dagli altri la vita senza intendere che ciascuno deve farsela da sé ti ha comandato sissignore di salutarla ti avrà pregato sissignore ma un padrone mio ennio mori sbuffò e si rimise a leggere il giornale medicina medicina come dice arrischiò timidamente annicchia niente parlo con me e perché gli domandava ella infatti perché non ti compiaci di tuo figlio quando sta in braccio a me e vai invece a fargli tante smorfie quando sta con quella sdegnato avvilito di quell'ingiusto e odioso sospetto ennio le gridava ma se con te non ci sta mai e intanto che bella figura avrebbe fatto ersilia per le vie di roma con a fianco una zotica contadinotta siciliana da lavare a sei o a sette acque parata da balia venga entri e cesarino glindicò luscio della sua cameretta e lo fece passare avanti poi richiuso luscio con le mani che già gli ballavano si volse alterato in viso pallidissimo con gli occhi strizzati dietro le lenti e le ciglia corrugate la vecchia non aveva voluto neanche vederlo da lontano piuttosto diceva sarebbe morta di fame o sarebbe andata a mendicare di porta in porta un tozzo di pane sai annicchia si riprendeva in braccio il bambino e andava via dalla saletta dicendo non ci credo e neppure io concludeva filosoficamente il signor ramicelli che restava lì ad aspettare che la discussione nello studio terminasse andava poi in giro fino alle sei fino alle sette talvolta fino alle otto di sera per impartire lezioni particolari anche di lingua francese e di pianoforte rincasava stanca la sera ed ecco perché ella lo aveva chiuso in collegio per sottrarsi e sottrarlo a una vergogna inevitabile ma dopo egli sarebbe pure uscito dal collegio nel prossimo luglio e allora intendeva ella forse di cancellare ogni traccia della colpa tutta una vita a cui egli era rimasto sempre estraneo si era messa con qualcuno certo con chi piangeva dunque costui laveva abbandonata non volendo o non potendo sposarla ma per lagnarsi della caparbietà di lei che contro i suoi saggi consigli s'era ostinata a portare fino all'ultimo il busto troppo stretto i tacchi delle scarpe troppo alti ma io non so leggere gli fece osservare annicchia che si sforzava di soffocare gli ultimi singhiozzi e si asciugava le lagrime cose da pazzi avresti potuto dare l'indirizzo a un vetturino senza che m'incomodassi io a venire del resto son venuto madre trangosciava affamato ennio avrebbe voluto assistere alla visita ma la moglie lo cacciò via che hai da vedere di piuttosto a margherita che porti un cucchiajo e un bicchier e cavando il capezzolo di bocca al poppante sollevando con una mano la mammella fece sprizzare il latte in faccia alle comari del vicinato che ridendo e riparandosi con le braccia si scostarono addossandosi l'una al grido accorsero il mori la moglie il signor ramicelli titta marullo pallido come un morto si accostò al mori gli prese il bavero della giacca e scrollandoglielo pian piano si era alzato al suono del campanello della porta e lo attendeva nella saletta da pranzo desidera parlarmi gli domandò cesarino osservandolo sospeso e costernato sì da solo se permette ennio pur sapendo che faceva peggio si provò ancora una volta a ragionare ma scusa perché vuoi ostinarti a vedere il male dove non è a crearti fantasmi odiosi quando io con la mia vita di studio di lavoro non ti ho mai dato cagione di dubitare di me è poco sì ma verrai la sera al collegio alluscita dal ministero per qualche lezioncina privata ai convittori scolaretti del ginnasio inferiore vedrai che ti basterà tu sei bravo gli parve ora nella bracciata che ne fece per andarle a riporre di sentirci come lalito del bimbo a riprova della strana impressione che tutto tutto lì appartenesse a lui lavato incipriato avvolto in quel corredino ricco chella gli aveva preparato prima di morire del resto se era infelice non meno infelice era lui che doveva viverci insieme bella esistenza la sua tutto il giorno tappato lì nello studio meno male che di tanto in tanto venivano a trovarlo gli amici del partito coi quali poteva almeno sfogarsi discutere liberamente ma le dovette render giustizia alla fine quando si vide costretto a cacciar via su due piedi quella balia già gravida da due mesi per fortuna il bambino non soffrì del cambiato allevamento anche per le cure amorose della buona vecchia la quale si mostrò lietissima di ritornare al servizio di quei due abbandonati cesarino lo guardò con ribrezzo e si volse di nuovo alla serva nessuno disse quasi tra sé questo bambino oh signorino mio esclamò la serva giungendo le mani che posso dirle ora la vecchia laggiù lo aveva tutto per sé quel letto a due poiché forse il bambino dormiva in casa della vicina povero luzziddu così piccino là fuori di casa e con la mamma sua così lontana quando il medico finalmente dopo l'esame del latte andò via annicchia si abbandonò su una seggiola sfinita come se avesse sostenuto una tremenda fatica doveva rassegnarsi così senza saperne nulla più nulla possibile come fosse morto un cagnolino oh povero innocente abbandonato senza la mamma sua accanto senza il padre senza nessuno morto lì fra mani estranee oh dio a napoli le domandò a un tratto il mori è venuto qualcuno a rilevarti sul piroscafo ah sissignore un galantuomo tanto buono s'affrettò a rispondergli annicchia anzi mi ha comandato di salutarla ricordò allora l'impaccio più vivo provato due anni addietro alla vista di un altro letto nel quale per la prima volta avrebbe dovuto coricarsi non più sola il soccorso tenue giunse sollecito e cesarino quasi non se ne accorse perché servì subito per il trasporto della mamma a cui pensarono gli altri e le contrarietà della sorte a cui purtroppo suniva anche la malignità degli uomini adesso ma no ma no gli diceva il direttore per confortarlo e qualche volta anche lo rimproverava amorevolmente cesarino sentì dimprovviso il vuoto spalancarglisi più nero e più vasto dattorno si vide solo solo nella vita senzajuto senzalcun parente né prossimo né lontano lo scacciai dal panificio rimasto sul lastrico il disgraziato si regolò in modo da farsi mandare all'isola a domicilio coatto ora io ricco ma con qui dentro qualcosa che batte e che per tua norma si chiama cuore la soglia si presentò la vecchia sorda con un'aria tra di offesa e di stralunata di là il mori con gli occhi fuori del capo le aveva fatto un gesto un certo gesto ecco gli appariva ormai come una cosa preziosa preziosa e cara quel bimbo non più soltanto da salvare ma anche da tener custodito con tutte quelle cure che certamente avrebbe avuto per lui la mamma avventò la domanda alberto rocchi sì sono venuto cesarino gli sappressò convulso trasfigurato come se volesse inveire a far che in casa mia degna madre di titta ma buona in fondo com'era buono titta certo col tempo si sarebbe convinta che se la nuora aveva osato disobbedire vi era stata costretta dalla necessità e per il bene di tutti e vorrei veder questa ora che ci levassero ninnì che abbiamo allevato noi ma stia tranquillo che non si farà più vedere dopo la degna accoglienza che lei gli ha fatta ma cesarino aveva poca fantasia non simmaginava né questa né tantaltre cose in casa del resto non cera alcun ritratto del babbo né alcuna traccia chegli fosse mai esistito ma la trovò per fortuna nell'ufficio della dogana dove si visitano i bagagli che piangeva seduta sul sacco i doganieri cercavano di confortarla le consigliavano di andare in questura non conoscendo essi quell'avvocato moro di cui ella parlava poi all'annunzio della proposta del manfroni si levò in piedi che gli hai risposto annicchia volse uno sguardo alle vicine come per dire fatele intender voi che io debbo accettare cose da pazzi sbuffò tornò ad aggiustarsi sul naso le lenti trasse uno dei tanti giornali e si mise a leggere ma pure in quella lettura come in casa trattando con la moglie non riusciva a trovare un momento di requie allora la madre gli era come balzata ancor più lontana negli ultimi giorni passati a casa aveva notato chella non ostante il gran lavoro a cui attendeva senza requie dalla mattina alla sera si conservava bella molto bella e florida e che di questa bellezza aveva gran cura doveva prima sedere sul balconcino dalla ringhiera di ferro arrugginita che gli era parso tanto bello dapprima là alla vista degli orti suburbani ora tenendo sulle ginocchia ninnì avrebbe voluto compensarsi delle corse delle fatiche delle amarezze di tutta la giornata tardi annicchia rimase ancora perplessa sentirò e le saprò dire sì o no disse infine e andò via abitava in una viucola lì presso il mori abbassò su le gambe il giornale si aggiustò sul naso le lenti e le domandò accigliato tuo marito sempre là sospirò annicchia allisola ah se vossignoria che sta qui a roma che cè il re felicissimo eh già ma di che gli avevano imposto come un augurio questo bel nome superlativo grazie ma proprio nella vita non aveva trovato mai di che dichiararsi non che felice ma neppure appena appena contento il signor ramicelli il mori sgranò tanto d'occhi la balia di mio figlio grida grida fa sentire tutto di là prima mi pungi e poi vuoi che non gridi trentasette anni lui già ne aveva diciotto cioè proprio letà che aveva la madre quando aveva sposato i conti tornavano direttore saspettava qualche grave riprensione per lo scarso profitto ricavato da quellanno di studio ma trovò invece il direttore molto benigno e amorevole e anche un po turbato allaria parlava annicchia signorino gridò la poveretta levandosi d'un balzo alla voce e per poco non l'abbracciò dalla gioja tremava tutta poi si voltava brusco a guardarli dal suo tavolino battendo il pugno sulla spalliera della seggiola non perché gli paresse disonesta quella loro stupida negligenza ma perché non sentendo lobbligo di lavorare con lui e quasi per lui lo mettevano a rischio di perdere il posto mentre il marito dava queste spiegazioni la signora manfroni osservava la giovine e con l'immaginazione la parava da balia e approvava col capo approvava come se già la vedesse con un goffo zendado rosso in testa e uno spillone dai tremuli fiori d'argento tra i biondi capelli a poco a poco la maraviglia dello spettacolo insolito e grandioso della città le fece scordar la vergogna e si mise a guardare come allocchita dove ersilia le indicava gesù gesù mormorava tra sé annicchia che cose grandi che cose la madre che lo chiamava cesare e non cesarino senza guardarlo negli occhi gli aveva detto tu hai bisogno cesare di cambiar vita bisogno dun po di compagnia di giovani della tua età e dun po dordine e di regola non solo nello studio ma anche nello svago poi sissignora perché socialista sissignora e mi è convenuto e mi ha fatto gioco sai dirmi perché sono tanto rispettato io da tutta quella canaglia a cui do da mangiare stoppa ma qui ennio non c'entra parlavamo di titta marullo certo quella donna non poteva aver per lui le cure che aveva per il proprio figliuolo e luzziddu messo da parte doveva aspettar quieto quel po che avanzava lui lui che finora aveva avuto tutta per sé la mamma sua ma mi può togliere forse ninnì ora lho cacciato via come un cane gli ho detto che che mha ucciso la madre e che lho raccolto io il bambino e che ora è mio è mio e nessuno me lo può strappare dalle braccia mio mio bisognava disfarsene al più presto trattenendo soltanto le cose più umili e necessarie per arredarne le tre povere stanzette prese a pigione fuori di porta con lajuto del direttore del collegio coraggio gli ripeté il custode che sapeva tutta la casa era sossopra come se la morte vi fosse entrata di violenza precipitandosi dentro cesarino cacciò subito lo sguardo nella camera della madre in fondo e la intravide là sul letto lunga intanto era venuta la vicina a cui annicchia aveva affidato il bambino a protestare contro quella vecchia strega che non le voleva dar nulla neanche per provvedere ai bisogni della creaturina eh glielo aveva detto anche il medico troppo sì forse ma poi non leggendo i giornali lo spettacolo diretto dell'amenissima vita italiana la compagnia della moglie non gli avrebbero guastato il fegato meglio dunque i giornali leggere annicchia si restrinse per occupare nella vettura quanto meno posto le fosse possibile provava una gran soggezione seduta lì accanto al padrone sola con lui ma fu per poco dondolata dalla balia che addormentava i piccino e di là dalla siepe il frusciare dellacqua che usciva a ventaglio dalla tromba lunga come un serpente con cui lortolano annaffiava lorto aveva dovuto anche attendere alla casa dar le prime istruzioni alla nuova serva badare anche un po alla malata ed era su le furie contro il marito che si guardava attorno con un giornale in mano senza saper che fare ma che avrebbe potuto fare chiuse gli scuri luscio e al lume della lampadina che la vecchia rosa teneva sempre accesa davanti un immagine della madonna si stese sul letto accanto a ninnì questo allora lasciò cadere sul letto lorologino e al solito alzò la mano per strappare dal naso al fratello le lenti là in fondo sotto l'orologio in qualche sporgenza del muro poiché tutti i sedili erano ingombri gli toccava fare anche da servitore alla balia che doveva arrivare cose da pazzi troppo lontano a roma il signor saverio spiegò lì per lì che partenza pronti col treno e col piroscafo non c'erano più distanze ormai ma qua cè mio figlio disse allora quegli torbido e spazientito vostro figlio inveì cesarino ah siete venuto per questo ve ne ricordate adesso che c è vostro figlio qua prima non potevo ma veramente lessere sua madre ancora giovane e laver sposato a diciotto anni non voleva poi dire che per conseguenza il padre doveva esser morto giovanissimo perché la madre poteva avere sposato uno maggiore detà di lei e forsanche un vecchio eh tentò di muovergliene il discorso dichiarandole che teneva a disposizione di lei il danaro che la suocera aveva rifiutato ma annicchia le rispose e che vuole che me ne faccia più oramai non ho più che questo qua ora aveva anzi notato una trascuratezza insolita nellacconciatura di lei che gli aveva fatto sentire più acuto il rimorso dei pensieri cattivi suggeriti dalla soverchia cura chella prima vi poneva stavamo insieme tanto bene tutte tre è vero ninnì mio ma non hanno voluto non hanno voluto ebbene disse rosa inghiottendo le lagrime si vuole affliggere così per me adesso signorino io sono vecchia non conto più ersilia era ancora a letto sotto il roseo parato a padiglione dell'ampio letto tra il candore dei guanciali e de merletti appariva più bruna di carnagione quasi nera immagrita com'era dalle doglie del recente parto là nella saletta d'ingresso ella tentava di mettere a prova i piedini del bimbo reggendolo sotto le ascelle non era ancor riuscita dopo sei mesi a pronunziare correttamente il nome che il mori aveva imposto al bambino leonida lo chiamava nònida niente aspetta aveva scorto in quello stipetto alcune lettere volle leggerle subito ma erano tre in tutto di una maestra della scuola professionale dirette alla madre a rio freddo dove due anni avanti ella insieme con lui aveva passato le vacanze estive dopo due anni di matrimonio e di dimora in roma sua moglie era come uscita or ora da quella tribù di selvaggi dell'estremo lembo della sicilia non sapeva né muoversi per casa né uscir sola per provvedere ai bisogni minuti della famiglia perduta signorino mio perduta e come avrei fatto io se vossignoria non veniva ma quel degnissimo galantuomo di mio suocero le gridò mori non poteva scriverti l'indirizzo di casa mia su un pezzettino di carta noi le schiave è vero e loro i padroni un corno ennio mori a cui era diretta la botta ripiegò furiosa mente il terzo giornale sbuffò e uscì dalla camera io con lui ce nandremo insieme con ninnì da lui da lui ah così tutte due insieme allora ah così va bene non lo lascerà e io signorino questa povera rosa tutta inarcocchiata con un fazzoletto nero in capo annodato sotto il mento e le mani nodose su un rozzo scaldino di terracotta posato su le ginocchia lodavano quelle il buon cuore e la generosità del manfroni così egli andò ma rincasò alle sei senza recarsi al collegio per la ripetizione a gli scolaretti nel vederselo davanti come uno stordito così abbattuto e costernato rosa cercò in tutti i modi di scuoterlo tutta la casa era sossopra ersilia inesperta inetta a tutto aveva dovuto vegliar due notti il bambino che voleva la balia e non si quietava un momento ogni difficoltà che gli si parava davanti ed erano tante lo irritava più che sbigottirlo voleva vincere doveva vincere ma il dovere di farlo vincere pareva che spettasse agli altri quanto più lui ne dimostrava la volontà guardò verso l'uscio e urlò fuori no tu qua lisi che le hai detto che titta verrà esclamò annicchia senza levarsi che me l'ha liberato lei signorino mio nella sgraziata magrezza del suo corpicciuolo appariva come un disperato sforzo che lo rendeva ispido sospettoso ed anche crudele sì anche crudele come si dimostrò nel licenziare la vecchia serva rosa che pure era stata tanto buona per lui in quel trambusto titta marullo il marito pallido scontraffatto dall'ira le era sopra con un piede alzato per pestarle la faccia brutta cagna dov'è il tuo padrone lo lascio qua domandò tanto se doman debbo ritornare sì certo le rispose cesarino e ora eccoti bacia ninnì bacialo e addio ripeteva senza volerlo quel che aveva scritto poco prima che la moglie entrasse nello studio a parlargli riflettendo intorno al triste caso di quel bambino morto laggiù in sicilia aveva pensato a un passo dell'opera del malon le socialisme intégral e come comanda vossignoria s'affrettò a risponderle annicchia per calmarla i perdoni vossignoria ha speso tanti bei denari per me che non merito nulla e poi che c'entra vossignoria è la padrona dicevo che mi sembra curioso perché nel nostro paese qua siamo a roma troncò ersilia del resto stai benissimo che hai capito animale gli gridò il manfroni che non era in vena d'ammirarlo in quel momento lisi si storcignò di nuovo come se il padrone gli avesse fatto un bel complimento e rispose vado a dirglielo sissignore dille che venga subito qua debbo parlarle non so nulla io dicevo appunto questo alla levatrice qua non so proprio nulla qua non è mai venuto nessuno questo glielo posso giurare non ti disse mai nulla non mi confidò mai nulla e io certo non potevo domandarle volto prima d'andare a lavarsi volle però raccontare alla signorina sua con vivacissimi gesti e frequenti esclamazioni che facevano sbarrare tanto d'occhi alla serva sorda le peripezie del viaggio di mare mobili più che decenti tutte le comodità guardaroba ben fornito dispensa abbondantemente provvista eh sì sfido con tutto questo gran lavoro della mammina infaticabile ma che tristezza anche e che silenzio in quella casa caro brei gli disse posandogli insolitamente una mano su la spalla lei sa che la sua mamma sta peggio lo interruppe subito cesarino levando gli occhi a guardarlo quasi con terrore e il berretto gli cadde di mano anche gelosa della balia di mio figlio adesso sei pazza tu sei pazzo avessi tu tanto sale qui quanto ne ho io intanto che si fa che dobbiamo farne di questo denaro doveva domandargliene lei quando le vedeva rimettere il foglio nella busta e di luzziddu niente sì dice che sta bene e mia suocera mia suocera anche non sentiva né i conforti né i rimproveri come per via correndo non vedeva mai nulla la mattina per trovarsi puntuale allufficio venendo dalla casa lontana fuor di porta a mezzogiorno per ritornare fin là a desinare e poi per ritrovarsi a tempo allufficio alle tre nel vedersi così richiamati al dovere da un ragazzo era naturale che quelli ridessero e se lo pigliassero a godere balzava in piedi minacciava dandarli a denunziare la signora manfroni aggiungeva che aveva dato a quella vicina metà della mesata a patto però ch'ella desse ogni giorno alla vecchia come carità che partisse da lei un piatto di minestra per non farla proprio morir di fame ora però la lettera le dava a sapere che qualche rischio ersilia veramente lo aveva corso e che anzi c'era stato bisogno d'un ostetrico questa notizia il mori la dava non certo per affliggere i parenti della moglie ora che tutto bene o male era passato pensiero annicchia nel vedersi osservata a quel modo diventò rossa come un papavero bionda eh diciamo gentilissima signora seguitava intanto il medico bionda è vero gentilissima signora impossibile oggi forse venerdì alberto ripeté guardando la serva è lui alberto lo conosci non sai nulla come lui eh sì forsanche lui come non ci aveva mai pensato prima forsanche lui era nato così che sapeva di suo padre chi era stato quel cesare brei brei ma non era questo il cognome della madre sì enrica brei il piccino le cercava ancora il seno ah figlio ah figlio che vuoi più da me non ho più nulla io non posso dar più nulla io né a te né a nessuno finì la mamma tua amore mio finì finì poi ricurvava le spallucce sul tavolino e dalli a ricopiare a ricopiare quante più carte poteva a rivedere anche le poche ricopiate dagli altri per levarne via gli errori sordo ai motteggi con cui quelli ora si spassavano ma no brei era il cognome della madre ed egli dunque portava soltanto il cognome di lei e quel fu cesare di cui non sapeva nulla di cui non era rimasta in casa alcuna traccia forse non era mai esistito cesare forse sì ma non brei no ma di volere una balia siciliana se non avessi avuto questa splendida idea non ci troveremmo ora in questi impicci del resto va là va là che ti piace e molto la balietta siciliana già me ne sono accorta si premette le mani sul volto accostandosi alla finestra per fare da solo nel bujo della mente le sue supposizioni non ricordava daver veduto neanche lui finché era stato in casa nessun uomo mai che potesse dargli sospetto come come ah la balia non doveva essere romana o perché no signor avvocato mori le balie romane hanno troppe pretensioni oh guarda l'economia adesso come se la dote di ersilia non potesse permettere un tal lusso al signor avvocato socialista eh già e si rialzò lentamente ci volle del bello e del buono per farle intendere che la liberazione del marito non dipendeva né poteva dipendere in alcun modo dalla volontà e dalle amicizie del signor manfroni il quale se lo aveva scacciato dal panificio senti io ti lascio tutto che dice signorino mio esclamò rosa tutto tutto quel po che ho con me in denaro ben altro ti debbo per tutto laffetto zitta zitta no ne parliamo tu lo sai e io lo so basta anche quei pochi mobili in risposta venne dallaltra stanza a infrangere orribilmente quel silenzio di morte uno strillo infantile roco cesarino si voltò di scatto quasi quello strillo gli fosse arrivato come una rasojata alla schiena una anzi ch'era venuta col suo figliuolo in braccio attaccato a una enorme poppa qua qua guardate si mise a gridare ho latte per due me lo piglio io il bambino qua guardate cesarino si trovò di fronte un uomo di circa cinquantanni alto di statura e ben piantato vestito tutto di nero per lutto recentissimo grigio di capelli e bruno in volto dallaria cupa grave e tremando in tutto il corpo guardò la serva che piangeva in silenzio inginocchiata presso il letto un bimbo di là gli accennò quella suo domandò più col fiato che con la voce allibito la serva accennò di sì col capo e doveva uscire così come se dovesse andare a una mascherata ersilia che già s'era levata di letto si stizzì acerbamente uh quante smorfie me l'aspettavo qua usa così e così devi vestire ti piaccia o non ti piaccia piano saverio piano disse la moglie sai bene che c'è sempre un mondo da fare in casa nostra da fare voi e io ormai sissignore disse annicchia vossignoria dice bene ma io sono una povera ignorante mi sperderei non ho mai dato un passo fuori del paese e poi aggiunse vossignoria sa che ho con me la suocera come potrei lasciarla povera vecchia siamo restate noi due sole e di lì a poco il signor manfroni ebbe una prova lampantissima del non comune ingegno di lisi figurarsi che mentre era ancora a tavola con la moglie vide irrompere nella stanza annicchia la moglie di titta piangente di gioja con un bambinello in braccio di circa due mesi pazienza non s'aspettava confortandosi e rassegnandosi così alla mala sorte quel che doveva accaderle proprio nel giorno che il bambino compiva il settimo mese giorno di doppia festa perché a nònida era anche spuntato il primo oh cuore mio esclamò questa stringendosi al seno ninnì ma come che ha detto come ha potuto la giustizia è il padre è il padre rispose cesarino dunque è suo e lei domandò rosa come farà lei io il bambino ogni qual volta ella se lo prendeva in braccio si metteva a piangere e tendeva le manine alla balia forse ella lo teneva male non tanto perché non ci fosse avvezza quanto per timore che potesse averne sporcate le ricche vesti da camera di cui faceva grande sfoggio e lanno dopo quella maestra collega della madre era morta dallultima di quelle lettere a un tratto scivolò a terra un bigliettino che la serva saffrettò a raccogliere da qua da qua era scritto a lapis senza intestazione senza data e diceva così lo sapeva perché negli attestati di scuola cera scritto breri cesarino del fu cesare nato a milano ecc a milano sì ma non sapeva nulla neanche della sua città natale o per dir meglio sapeva che a milano cera il duomo e basta si provava a guardar fuori della vettura ma gli occhi le dolevano avrebbe avuto tanto tempo di veder roma la grande città dov'era il papa intanto già si trovava accanto a uno ch'ella conosceva e tra poco avrebbe riveduto la signorina sua e si sarebbe di nuovo sentita quasi nel suo paese ma erano momenti la mattina dopo tornava ad assaettarsi più ostinato protendendo dalle spallucce ricurve a modo dei miopi quellossuto visetto di cera stirato e madido con quei capelli lisci di malato non che una sera rientrando in casa di furia come soleva quasi assetato dun bacio del suo ninnì fu arrestato su la soglia da rosa la quale tutta turbata gli annunziò che cera di là un signore che voleva parlargli e che lo aspettava da una buona mezzora il marito le vedeva qualche volta gli occhi gonfi e rossi ma fingeva di non accorgersene schivava quanto più poteva di parlare con lei ormai certo che per quanto dicesse o facesse non sarebbe riuscito a ispirarle a comunicarle quell'affetto per la vita e che gli avrebbe detto allora la madre ecco ecco perché era morta chi sa quale tremenda tortura segreta in quei mesi ah vile vile quelluomo che glielaveva inflitta abbandonandola dopo averla svergognata poi abbassando gli occhi sulla sudicia stradicciuola deserta costeggiata da una parte da una siepe secca e polverosa a riparo degli orti si sentiva invader lanima in quella stanchezza da uno squallore angoscioso no non avrebbe potuto mai farlo lui perché sempre sempre avrebbe avuto nelle nari a dargliene lorrore quel profumo della madre ora nel silenzio gli arrivavano i secchi tonfi sul mattonato dei piedi della seggiola prima i due davanti poi i due di dietro fu questa nello stordimento la prima impressione strana di meraviglia lunga oh dio come se la morte lavesse stirata a forza lo incitava a muoversi un po di giorno allaperto a esser più vivace più uomo via lo studio sì ma anche qualche svago ci voleva soffriva ecco a vederlo così uggito pallido allibita questo il mio luzziddu così s'è ridotto e voleva nel sogno angoscioso dargli il suo latte subito subito ma il bambino allora la guardava con gli occhi cupi truci della nonna e voltava la faccia rifiutando il seno ch'ella gli porgeva affannato angosciato dalla paura di non arrivare mai a tempo correva di qua di là per trar partito da tutto lo ajutavano e non ringraziava nemmeno ella gli domandava qualche notizia della scuola come avesse passato la giornata spesso lo rimproverava del modo di vita che teneva così poco giovanile e voleva che si scotesse e ti maledico ricordatene l'avvocato ennio mori aspettava alla stazione l'arrivo del treno da napoli piccolo di statura magrissimo con le spalle in capo sbuffava impaziente o si grattava la faccetta ossuta vispo annicchia quasi quasi non sapeva più riconoscere nella padrona d'oggi la signorina ersilia d'un tempo così malamente si vedeva trattata peggio d'una serva ad annicchia per lo spavento del marito e lo strazio della morte del figlio era sopravvenuta una fierissima febbre parve per tre giorni che volesse impazzire ho pensato se non ti dispiace di farti passare questultimo anno di liceo in collegio vuoi sera affrettato a rispondere di sì senza pensarci su due volte tacque e si lasciò condurre dalla serva nella stanzetta che aveva occupato prima dentrare in collegio cera di là la levatrice soltanto che aveva da poco tratto dal bagno il neonato ancora gonfio e paonazzo il direttore glielo porse e ingiunse al custode di rimanere a disposizione del giovane anche per tutta la giornata se occorreva cesarino corse in via finanze overa la casa pochi passi prima di giungervi vide il portone socchiuso e sentì mancarsi le gambe sicché ognuno svolga liberamente la propria personalità a parità di condizioni sociali mentre ora il bambino che nasce sano e robusto ma povero deve soccombere nella concorrenza con un bambino nato debole ma ricco camera annicchia guardò la padrona un po impacciata e disse anche loro poveretti hanno tanti guaj dormire mangiare e andare a spasso vorrei fare un po il cambio io ah uomo uomo e cieco d'un occhio ma fuori sua madre era vissuta così poco in casa e che sapeva lui della vita chella aveva condotto fuori che cosa fosse sua madre oltre il cerchio ristrettissimo delle relazioni che aveva avuto prima con lui lì le sere a cena dio per me provvederà purché siano contenti loro del resto dica non potrò forse venire a trovarla a vedere questo mio angioletto non mi cacceranno via se verrò alla fin fine perché non devessere così passato il primo momento sarà forse anche un bene per lei signorino che le pare tattica farabutti l'educazione del proletariato programma minimo queste e simili espressioni giungevano di tratto in tratto a gli orecchi del ramicelli in cui era così profondamente radicato il sentimento della servilità la carrozza alla fine giunse in via sistina ove il mori abitava il suo letto di là non ancora rifatto dalla mattina e fosse stato almeno ben curato il bimbo ma nossignori sporca la vestina sporco il bavaglino e a muoverne a quella balia il minimo rimprovero cesarino uscì dalla sala della direzione con la mente scombujata non sapeva più quel che dovesse fare di dove prendere per correre a casa dovera il custode e il berretto dove aveva lasciato il berretto alla fine quelli capirono e allora un giovinastro le propose di succhiarle lui il latte malcreato e già le stendeva ridendo le mani al petto ella gridando aveva minacciato di buttarsi dal finestrino del vagone titta me l'ha tanto raccomandata e se sapesse come viviamo io con le braccia legate da questa creaturina lei vecchia di consigliava alla figlia di non stare a mandar l'altra metà che la marullo non avrebbe mai accettato e concludeva dichiarandosi dolentissima di essersi cacciata in questo impiccio per aver voluto seguire il consiglio altrui il piccino lì poiché tutta quella ricchezza era profusa per lui e lei per terra come una cagna non le dava proprio l'animo di entrare sotto quelle coperte pensando allo strame su cui giaceva il suo luzziddu e a quello della suocera e suo padre cesare due nomi nientaltro e lei di là morta e tutti quei mobili della casa inconsapevoli impassibili e lui ora senza più nessun sostegno in quel vuoto con quel bimbo là che appena nato non apparteneva più a nessuno per quanti sforzi facesse non riusciva a penetrarle bene quel giorno stesso appena rientrato in collegio cesarino fu chiamato dal direttore devo darglielo mhanno chiamato in questura cera anche lui ha mostrato le lettere di mia madre è suo disse così a scatti senza alzar gli occhi a guardare il bimbo che rosa teneva in braccio ersilia dal letto la guatò di nuovo le vide i biondi capelli dorati spartiti nel mezzo in due bande che si ripiegavano sugli orecchi e le incorniciavano il volto delicato le intravide il seno meravigliosamente bianco e formoso e le disse stizzita capelli annicchia allorché il manfroni le espose la ragione per cui aveva mandato lisi a chiamarla restò tra stordita e perplessa e questo mio bambinello disse mostrandolo a chi lo lascio se lo strinse al seno si mise a piangere di nuovo non c'è avvezza riprese ersilia e poi le nostre donne sa noi siciliane non siamo mica come le donne di qua ah fece subito il medico capisco capisco so bene so bene ma pazienza il latte lo aveva buono e il bimbo quantunque trascurato prosperava ah come somigliava alla mamma gli stessi occhi e quel nasino quella boccuccia la balia gli voleva far credere che somigliasse a lui invece ma che perché ne aveva il diritto sacrosanto ormai per tutto il male che innocente gli toccava soffrire dalla propria madre da quellignoto che gli aveva dato la vita da questaltro ignoto che gli aveva tolto la madre lasciandogli in braccio un bambino appena nato se lei mi scaccia io mi perdo signorina io mi perdo ma laggiù non torno durarono a lungo quel pianto e quelle angosciose preghiere poi il mori non intese più nulla ritenne che ersilia si fosse impietosita e avesse concesso a quella poveretta di rimanere col bambino ora per dimostrare quasi a sé stessa ch'era stato un sacrifizio il suo e che nel compierlo aveva pensato soltanto al bene degli altri e non al suo avrebbe voluto dormire magari per terra e non lì su quel letto signorile sotto quel quantunque non ricevesse mai visite e di rado uscisse di casa pure spendeva enormemente per gli abiti dei quali alla fine restava sempre scontenta come di tutto e di sé stessa e lei è un povero ragazzo che non potrebbe badare a questo innocente dicevo portarlo via domandò cesarino accigliandosi ma perché guardi seguitò quella io dovrei denunziarlo allo stato civile bisogna che sappia quel che lei vuol fare venga venga gli disse la serva no dimmi insistette ma finalmente saccorse che nella camera attorno al letto cera altra gente chegli non conosceva e che lo guardava con pietoso stupore la vecchia rosa obbedì senza rispondere aveva i cuore così gonfio che ad aprir la bocca per parlare singhiozzi certo e non parole le sarebbero venuti fuori preparò tutto anche il suo fagotto il che gli dava adesso nel riceverne quel bene come un impiccio dumiliazione e quei compagni dufficio coi loro sudici discorsi e certe sconce domande che avrebbero voluto avvilirlo di vergogna come c'entrano le condizioni sociali domandò stordita la moglie c'entrano c'entrano ribatté furiosamente il signor saverio perché noi noi che siamo riusciti col lavoro assiduo e per come si dice perticace cioè no ora cioè da quando aveva indossato luniforme di convittore del collegio nazionale pure stando attento attentissimo alle lezioni da quel bravo alunno che era eccolo là neanche le vere ragioni per cui napoleone bonaparte era stato sconfitto a waterloo sapeva più penetrare cesarino ripensandoci dal collegio se ne sentiva ancora stringere il cuore quandera là appena ritornato dalla scuola desinava solo svogliato nella saletta da pranzo ricca ma quasi buja ah se almeno avesse potuto sapere con certezza come perché fosse morto il suo bambino se per mancanza di nutrimento o per qualche male non curato figliuolo mio sì bisogna che lei vada subito a casa cesarino rimase a guardarlo con una domanda negli occhi supplichevoli che le labbra non ardivano di proferire si sarebbe iscritto in legge e se riusciva a ottener la laurea questa gli avrebbe servito per qualche concorso di segretario allo stesso ministero della pubblica istruzione ah signorino signorino mio si lasci baciare la mano e così esclamando gli s'inginocchiò ai piedi la serva la cuoca s'erano affacciate all'uscio per assistere alla scena e lisi innanzi a loro rideva trionfante beato per cui sera strappato da lei mugolando ed era fuggito via gli pareva ora di sentirsi frustato dal dileggio di quelli verginello verginello e tornava a stringere nel pugno la bacchetta della ringhiera e a serrare i denti le chiavi gli domandò piano che chiavi fece egli che non pensava a nulla vuole il mazzetto di chiavi per vedere non so guardi sono di là su la specchiera in camera della mamma non sapeva far altro che rimproverar lui dalla mattina alla sera sempre imbronciata e punzecchiarlo dove più si teneva nella logica nella logica e affliggerlo con la più stupida e odiosa gelosia non per amore ma per puntiglio io comprendo ma bisogna che le dica no gridò cesarino risoluto fremente levando le gracili pugna guardi io non voglio saper nulla non voglio spiegazioni le basti avere osato di comparirmi davanti e se ne vada se lo strinse al petto pianse con lui gli disse che quella sera stessa sarebbe venuto a trovarlo a casa e sperava con una buona notizia sta bene sissignore laspetto e ritornò di furia a casa prendo sua moglie la ficco in un vagone di terza classe e la spedisco a roma balia del mio nipotino poteva avere centomila ragioni il signor manfroni ma aveva anche su uno zigomo un ridicolissimo porro sul quale la moglie appuntava gelidamente uno sguardo pero che tutti gli uomini perché tali abbiano assicurate le condizioni dell esistenza che quindi gli uomini siano uguali nel punto di partenza alla lotta per la vita già la certezza dindispettirla e il pericolo chella approfittasse dellassenza di lui per sfogare il dispetto contro la creaturina innocente e poi subito pronta la doppia scusa che dovendo badare al bambino non aveva tempo né di rassettare la casa né di attendere alla cucina che annicchia cantava con voce dolce e malinconica forse pensando al suo bambino e guardando intanto questo che già col suo latte s'era fatto grosso e bello anche più grosso di quanto aveva lasciato il suo là e invece di farsene un rimorso s'era proposto di farne argomento d'una conferenza che avrebbe tenuto al circolo socialista fra qualche giorno ersilia com'era da aspettarsi si ribellò a quelle riflessioni umanitarie e uscì dallo studio deliberata a licenziare sul momento annicchia è pazzo gridò ersilia tremando spaventata il mori respinse con un urtone il marullo inclicandogli la porta furente nel corpicciuolo nervoso via gridò mascalzone esci di casa mia subito cesarino per non risponderle direttamente si tolse in braccio il piccino se lo strinse al petto e piangendo cominciò a dirgli la povera rosa ninnì insieme con noi anche lei non è giusto non si può le lasceremo tutto alla povera rosa questa poca roba che è qua per quanto a ersilia non dispiacesse di sottrarsi al fastidio del bambino pure non voleva che questo s'affezionasse di più a colei che già lo considerava come suo e si raffermava sempre più nel proposito di mandarla via avendo perduto il proprio figliuolo per esser venuta qua ad allattare il nostro crede d'aver acquistato il diritto di stare in casa nostra presso a quest'altro bambino al quale ha sacrificato il suo non ti par giusto non ti par ragionevole voleva sollevarsi al più presto da quella meschina e non ben sicura condizione di scrivano ma studiando certe sere era a poco a poco invaso e vinto da un cupo scoraggiamento la sera rincasando trovava tutto in ordine ninnì lindo come uno sposino e gustosa la cena e soffice il letto era la felicità i primi gridolini certe mossette piene di grazia di ninnì lo facevano impazzire dalla gioja ma pure in casa in quel po di tempo prima di cena altre fatiche certe cure domestiche a cui la serva non avrebbe potuto attendere e subito dopo cena la correzione dei lavori delle scolarette private il mori gli porse da ricopiare le cartelle già scritte della conferenza poi seguitò l'eguaglianza tra gli uomini secondo il socialismo come diceva il malon si deve intendere quindi in un duplice senso relativo di cui era felice di risentire in sé così dimprovviso ridestata la bella alacrità coraggiosa non saccorgeva come potevano accorgersi gli altri che la vivace e ardente prontezza disinvolta della mamma andò via gli toccava ora anche questo privarsi di fare una carezza finanche di volgere uno sguardo al suo piccino perché la moglie sospettava già che la balia potesse interpretar quelle carezze quegli sguardi come rivolti a lei di lì a poco entrò nello studio il signor felicissimo ramicelli senza la consueta dignità infocato in volto e con gli occhietti lustri che vittoria che vittoria per poco non si fregava le mani lì sotto gli occhi dell'avvocato il signor ramicelli trasse dallo stipetto alcune gioje della madre e le diede alla serva perché cercasse di cavarne denaro per il momento si recò nella saletta per pregare il custode che laveva accompagnato di attender lui a quanto si doveva ancor fare per la mamma e si sentì di gran lunga di gran lunga più lontana dal suo paese come non si sarebbe mai immaginato e quasi sperduta in un altro mondo che non le pareva ancor vero gesù gesù interruppe la levatrice ha bisogno del latte ora questa creatura chi glielo darà cesarino la guardò smarrito ecco riprese la levatrice io dicevo che essendo nato così e perché la mamma poverina non cè più mio figlio è morto sai morto aggiunse voltandosi verso annicchia che aveva cacciato un urlo e tu ora che vuoi fare me lo paghi o vuoi darmi il tuo si acconciava i capelli con lungo e amoroso studio ogni mattina vestiva con signorile semplicità con non comune eleganza e sera sentito quasi offeso finanche dal profumo chella aveva addosso non mai prima avvertito così da lui avrebbe rivenduto anche gli abiti e tante galanterie rimaste della mamma a una malinconica rigattiera malaticcia che gli si presentò tutta gale e cascante di stanchezza e di vezzi se costei parlando molle molle tra dolci sorrisi non gli avesse lasciato intendere quanto mai dispettoso quando si vedeva costretta a sottomettersi a quelle ragioni e il signor manfroni nel vedersi ogni volta guardato il porro provava un tale urto di nervi che per non fare uno sproposito troncava subito la discussione sonò il campanello e ordinò alla serva la madre non gliene aveva mai parlato né a lui era mai venuta curiosità daverne qualche notizia sapeva soltanto che si chiamava cesare come lui e basta ah signorina mia che vergogna mi sentivo morire poco dopo udendo vagire il bambino corse alla culla e subito gli porse il petto tie sàziati figlio bello mio animuccia mia il medico voglio subito il medico insistette e il mori borbottando la sua solita frase dovette andare per il medico questi venne verso sera quando già annicchia spasimava di nuovo per il seno inturgidito e il bambino che non riusciva ad attaccarsi a quello del resto arido della madre aveva avuto il piacere di assicurargli che non era vero niente perché la mamma sua invece eccola qua viveva ancora era lei proprio lei che gli voleva bene oh tanto non potendo supporre che egli pensasse ancora a quel fanciullo infermo e non intendendo perciò la domanda gli domandai a mia volta quanti giorni di che compresi e provai una viva tenerezza egli intendeva nel suo giardinetto lassù al camposanto voleva con sé il bambino lì nella nicchietta sotto le rose ancora turbato e commosso andai quel giorno con molto ritardo a visitare nonno bauer egli prestò ascolto alla triste notizia recata da me per scusare il ritardo a io l vento tu cara primavera non vedo perché debba proprio questanno venire innanzi al dì che gli uomini ne loro calendarii tassegnano per il ritorno eh mi pareva assai esclama ito via anche lui da jeri sicché via oincide il professor corvara amidei séguita a star muto col volto immobile da ebete non ricordava daver mai passato un giorno più delizioso di quello in vita sua si sentiva beato entro quel precoce voluttuoso tepor primaverile col mare di qua sotto lo scoscendimento dellaltipiano che te ne pare ma di lì a poco lo sbaldore ricominciava ogni passero tornava a inebriarsi del proprio gridìo e di quello degli altri e il concento diveniva man mano più fitto più assordante di prima che lavorava solo solo in un podere a scavar conche attorno ad alcuni frutici di mandorlo per riempirle di concime e si fece il segno della croce perché ci credeva lui e come agli spiriti il noccia ora si sentiva su le spine voleva subito pagare e andar via intanto aveva messo la borsetta della vecchia nello stesso taschino ove teneva la sua se nel cavar questa fosse venuta fuori anche veleno ma troppo poco troppo poco e diluito non sarebbe certamente bastato e poi del resto come lasciar dolfino in quelle condizioni no via la tentazione però era forte restituirgliela ebbe naturalmente per quello stesso struggimento un fiero scatto e arrossendo fin nel bianco degli occhi le rispose siete matta e strada facendo morsi da arrabbiato a quel pane ch'era stato per tutto il giorno il suo supplizio a ogni boccone una mala parola all'indirizzo del corvo boja ladro traditore perché non s'era lasciato prendere da lui quei pastori si spassarono a tormentarlo un'intera giornata poi uno di loro se lo portò con sé al paese ma il giorno dopo non sapendo che farsene gli legò per ricordo una campanellina di bronzo al collo e lo rimise in libertà godi il professor corvara amidei risponde subito che se la terrà con sé cè bisogno di dirlo le farà lui da padre che diamine o farla prendere dal caffettiere perché la restituisse al proprietario se fosse venuto a cercarla guardò il caffettiere dietro il banco pensò allora che quei pochi avventori del caffeuccio e il caffettiere avevano dovuto accorgersi dal suo portafogli ben fornito ch'egli era un signore ma il giorno dopo gli venne bene preparata l'insidia delle fave con la stessa cura s'era messo da poco al lavoro allorché intese uno scampanellìo scomposto lì presso e un gracchiar disperato tra un furioso sbattito d'ali il quale era venuto a riferirgli che il rosajo tutto intorno aveva gettato tanto che la pietra sepolcrale ne era quasi nascosta signor bauer le rose dicono là dentro non ci si va per cui le due donne eran venute alle mani e nera seguita una scena orribile dopo la quale egli aveva dovuto mettersi a letto assalito da una violentissima febbre e sembra invece che stia là triste a aspettar colui che non potrà più ritornare satanina piange inconsolabile egli dapprima non si prova nemmeno a consolarla stimando che ogni sua parola sarebbe vana sentendo questi discorsi il professor corvara amidei si stringeva nelle spalle protendeva il collo socchiudeva gli occhi e ripeteva ancora una volta il ritratto il pittore francese ci andava ogni mattina e ora comincia a battere anche i denti seguitando a stropicciarsi più forte senza saperlo le gambe che gli ballano ne parla a satanina e con suo sommo stupore sente rispondersi anche da lei che non è possibile chella non può più ormai rimanere con lui che le conviene andar via al più presto anzi subito i trattenevo da lui qualche ora la conversazione però languiva poiché egli dopo avermi accolto con un sorriso mesto e muto di riconoscenza spesso richiudeva gli occhi perché a un morto non è lecito perdio sconcertar così la gente farla impazzire con tutte quelle sue faccende là attorno al giardinetto o con quella immobilità sul sediolino e quellombrello aperto sulla spalla cinque soldi i pagò quantunque si fosse proposto di limitarsi nelle spese e riprese a vagare per quei viali profondi deserti ombrosi come in un sogno la sera nonno bauer ritornando a casa parlava col giardiniere dalla finestra bisognava sentire che conversazioni aveva ottenuto da lui semi e tralci da trapiantare lassù tutta stenti e fatiche esser privato allultimo di quegli oggetti familiari testimoni della pace finalmente conquistata gli era parsa una vera crudeltà mentre gli occhi gli lacrimavano bruciati dalla polvere dello zolfo diffusa nell'aria stordito dai gridi dei barcaioli e dei facchini del porto tra un continuo sbaccaneggiar di liti e i fischi delle sirene e il fumo delle macchine ma io non ho voluto sai bene che porto nello stemma un gatto che scherza col topolino e non luccide come letta in altro tempo in un libro antico perché la crudeltà ne apparisse più raffinata se la ripeteva tra sé e sé da quindici giorni non cè le annunzia con aria stralunata e con faccia cadaverica il padrone da jeri via o che mi dice in seminario cosmo antonio corvara amidei studia e attende alle pratiche religiose con grandissimo fervore tanto che a sedici anni minaccia di dare in tisico egli levò un braccio tremolante e contrasse il volto in una smorfia tra di spasimo e di riso la la pigna balbettò la pigna che governa il mondo già girano gli sannebbia la vista trema tutto perde i sensi casca dalla seggiola e resta lì siamo nel marzo del ono passati nove anni e dieci mesi il giorno dopo cichè fu trovato in fondo a un burrone sfracellato sotto l'asino anch'esso sfracellato un carnajo che fumava sotto il sole tra un nugolo di mosche sua moglie ne scacciò subito limmagine che gli aveva tutta un tratto offuscato la dolce visione e si rimise a mirare ecco là i monti albani che pareva respirassero nel cielo lievi come se non fossero di dura pietra gli scrivani del ministero gli avevano dato qualche ragguaglio del paese si recò nella piazza principale e domandò dove avrebbe potuto trovare un quartierino modesto di poca spesa alla vista del mare forse mi vede pensò cichè e si alzò per nascondersi più lontano ma il corvo seguitò a volare in alto senza dar segno di voler calare calerai calerai devi aver fame anche tu il corvo intanto dal cielo col suono della campanella pareva gli rispondesse dispettoso né tu né io né tu né io si prova a richiuder le imposte ma non può poiché dallo spiazzo nuove grida si levano di soldati di ufficiali daltra gente accorsa non avrebbe spicci gli domandò il caffettiere meravigliato ed egli non trovò la voce per rispondergli disse di no col capo e gli fa poi ruzzolare la scala insieme con lei una volta sola ferite di poco conto la più grave rottura dellosso del naso gli pare a un certo punto che un ronzìo strano si sia messo a turbinargli dentro nel capo nel ventre fin nelle piante dei piedi e nei ginocchi sommovendo sconvolgendo attirando nella sua furia pensieri e sentimenti ora è certo che a un ladro non passa per il capo di restituire una parte del suo furto ma anche generalmente si crede che neppure a un galantuomo possa passare per il capo di mettersi in tasca una borsetta che non gli appartiene e di negarlo poi in faccia le sedie stanno lì larmadio sta lì il letto lì ma per che farne più ormai egli ora si stropiccia un po più forte le gambe con ambo le mani istintivamente e bevve con tanta ansia e tanta volontà la brezza marina che nebbe una vertigine e ricadde a sedere su la panca della vettura con le mani sul volto compaesani e d'allora in poi ciascuno s'era sentito in diritto di negargli quel che gli doveva sicché per riavere il suo si vedeva ogni volta costretto a intentare una lite è per morirne dio misericordioso non vuole ma gli muore invece la madre la quarta balia lo lascia cadere tre volte dal letto e non di più andato via il giardiniere cadde in letargo poi si riscosse con un sospiro e disse se volessero portarlo lì tormentavano per cacciarne una sfondò il giornale voleva ripagarlo ma il padrone non permise per cacciarne un'altra per poco non rovesciò la tazza di birra smise allora di leggere e sbuffando allungò le mani sulla panca imbottita di cuojo gli scrivani ogni qual volta gli sentono emettere questo sospiro e va bene scoppiano a ridere a coro perché il professor corvara amidei non ci ha fatto mai caso ma ripete quella che mi servirà per poi e quando questo poi sarà arrivato al giardinetto di nonno bauer verrai a pensarci tu monte cavo con la vetta incoronata di aceri e di faggi e il vecchio convento e il bosco biancheggiante a mezza costa ecco più là frascati solatìa tuttavia non perdetti mai di vista il buon vecchietto andavo a trovarlo ogni qualvolta ritornavo a roma e lui maccoglieva con tenerezza paterna perché così gracile così miserino comè sembra accenni piuttosto di volersene andare dello stesso male di cui il babbo fu minacciato da ragazzo quandera al seminario e batteva forte due volte le mani subito come per incanto tutto lalbero taceva esanime dove alla ventura e perché il perché glielo spiegano poco dopo i colleghi ha poco più di trentanni il professor corvara amidei e satanina già diciotto perché i morti hanno questo di buono che possono anche fare a meno di star comodi e dellaria e del sole e dogni altra cosa visto e considerato che si son tolto per sempre il fastidio di muoversi di respirare il treno si arrestò ad anzio per pochi minuti e il professor corvara amidei stette con tanto docchi a mirare ciò che dalla stazione si scorgeva della bella cittadina dove non era mai stato sorgeva e savanzava fin nel mare maestoso lantico castello sansovinesco annerito dal tempo salì su la scogliera sotto il castello e lì rimase per più di unora stupefatto a contemplare egli si stringe nelle spalle apre le mani e abbozza un sorriso squallido socchiudendo gli occhi perché con quella domanda è facile intenderlo la gente vorrebbe farlo capace della sua imbecillità i venne in mente lì per lì di persuaderlo a cercar ricovero o in un ospedale o in qualche casa di salute e gliene feci la proposta così gli avvenne la mattina del quinto giorno di cacciarsi in un caffeuccio lì nei pressi della stazione per passarvi un po di tempo un signore il quale poteva permettersi il lusso d'offrire a quella povera vecchia un compenso di dieci o venti lire per la borsetta perduta del resto ad attestar la sua buona fede stava il fatto che alla fine nella rovina del suo principale egli vide anche la sua sì sì eccone un altro e un altro la primavera ah da quanto tempo non laveva più veduta nel suo primo nascere con quel roseo riso dei peschi che impressione facesse al corvo quel ciondolo sonoro lo avrà saputo lui che se lo portava al collo su per il cielo a giudicare dalle ampie volate a cui s'abbandonava pareva se ne beasse dimentico ormai del nido e della moglie chiamare cichè cichè così e i capelli gli s'erano rizzati sotto la berretta ora quello scampanellìo lo aveva udito prima da lontano poi da vicino o in qualche biblioteca o al ministero della pubblica istruzione così due mesi dopo cosmo antonio corvara amidei con molto dispiacere de suoi scolaretti che in fin dei conti gli vogliono un gran bene gli sembra che dimprovviso un gran silenzio si sia fatto intorno un silenzio misterioso di fuori come di tutto il mondo si toglie le mani dal volto e resta attonito ad ascoltare un vetro si scuote appena appena alla finestra fatto protestò allora di fronte al grao stesso la sua innocenza e la sua buona fede ma quegli ammiccando furbescamente e battendogli una mano sulla spalla poi andato per la colazione che la mattina s'era portata da casa mezza pagnotta e un cipolla dentro al tascapane lasciato insieme con la giacca un buon tratto più là appeso a un ramo egli ormai è ben protetto non si nega gli alunni e i monellacci di strada per paura del dolfi lo lasciano in pace ma è vero altresì chegli non è più padrone di sé sale la scala interminabile trae il chiavino cerca e trova a tasto il buco della serratura apre entra satanina non è in casa e dovè ella non suole mai andar fuori a quellora e non ebbe alcun dubbio che quella piastra e quelle due monetine sarebbero andate a finire nella ciotola dentro il banco che fare pensò che il giorno avanti aveva letto nella cronaca d'un giornale un nobile esempio da imitare certo era stato questo spirito maligno a fargli sbagliare quel conto e intanto ecco qua anche capace d'approfittarsi di poche centinaja di lire a danno d'un poveretto lo avevan creduto i suoi compaesani prima almeno a roma laveva soltanto di notte la febbre e vento e vento e vento da quindici giorni non cessav a un minuto né dì né notte e che se son freddi non sentono più nessun bisogno di riscaldarsi ma veramente nonno bauer stando intere giornate lassù quando si sentiva bene intento a far nascere il giardino da quel suo pezzo di terra ma forse allora qualche altro avventore senza scrupoli se la sarebbe presa senza pensar due volte e quel poveretto che l'aveva smarrita gli parla de suoi viaggi delle sue campagne giornalistiche de suoi duelli gli narra le sue innumerevoli straordinarie avventure e vuole anche discutere con lui di filosofia di religione insegnava più alauda est laeta e tentennò il capo ora quasi quasi gli parevano belli anche i suoi primi anni dinsegnamento quando però non sera ancor messo a far casa comune con quel aveva in petto il portafogli gonfio di molte migliaja d lire forse partendo dalla sicilia s'era proposto di con cedersi se non tutti parecchi di quegli svaghi per lui affatto nuovi che una città come roma poteva offrirgli poco dopo di nuovo ripeté al corvo la domanda ti sei addormentato e un'altra botta più forte più forte allora il corvo ora per una di queste liti che da un pezzo si trascinava nei tribunali e che forse il noccia stanco e avvilito avrebbe volentieri mandato a monte se la rabbia non lo avesse forzato a dimostrare ancora una volta che la giustizia stava dalla sua tutta l'aria della più onesta saggezza del più sennato consiglio e che poi tutt'a un tratto si scoprono falsi e insidiosi diglielo diglielo riprese con insistenza rianimandosi un po e guardandomi negli occhi glielo dirai si vide addosso inaspettatamente l'odio feroce di tutti i suoi compaesani presero a chiamarlo giuda e a stimarlo capace d'ogni infamia di ogni perfidia e ad avvelenargli con questa stima anche l'amore per la sposa i fornelli spenti e tutto in ordine come a mezzogiorno ha dovuto lasciarlo la servetta che tengono a mezzo servizio per la spesa e la pulizia di casa vera crudeltà era nato in italia da genitori alsaziani e fin da giovanetto era stato col nonno e poi con mio padre nellumile ufficio di scritturale di banco e come brillavano felici le frondi della cima e quanta invidia destavano in quelle che stavano giù senzaria senza sole dai suoi atti e dalle sue buone intenzioni era saltata fuori all'improvviso la dimostrazione contraria fino al punto che un giorno dunque non così vecchio ancora lui da farle da padre né così giovine lei da essere semplicemente sua figlia chiaro eh ma il professor corvara amidei si guarda prima la punta delle scarpe poi quella delle dita aveva veduto entrare in casa una certa signora vestita alla bizzarra incipriata imbellettata la quale fra molte lagrime levò l'arcigna faccia e gli domandò squadrandolo biecamente lei non l'ha trovata egli che pur si struggeva di non poter più ormai cacciarsi due dita in tasca per restituirgliela cosmo antonio corvara amidei teme dimpazzire o che tutti si siano messi daccordo per fargli una beffa atroce non riesce in alcun modo a capacitarsi come quella giovinetta possa sentire sul serio la necessità di diventare sua moglie appena fuori il suo primo pensiero fu quello di buttar via la borsetta in qualche angolo nascosto ma quell'ultima notizia che gli avevano dato della vecchia nel caffè che ella cioè era una poveretta mezzo impazzita per la morte della figliuola che il babbo gli aveva portato da napoli ne aveva vestito un povero ragazzetto che se ne stava su la spiaggia ignudo nato le rose che vi fiorivano non erano forse sorelle delle rose che fiorivano lassù meno belle ma sorelle in mezzo al traffico rumoroso del piccolo porto di mare tra i grandi depositi di zolfo accatastati su la spiaggia a bordo dei piroscafi d'ogni nazione tra marinai e interpreti e scaricatori e stivatori aspirando con voluttà l'odor del catrame e della pece come dio vuole ci riesce entra al bujo al bujo perviene nella camera da letto al bujo rimane a attendere sprofondato in una poltrona in un sogno parevano veramente assorti quegli alberi maestosi nel silenzio che il canto degli uccelli non rompeva ma rendeva anzi più misterioso gli avevano detto che in quel parco quasi abbandonato cerano molti usignoli e si domandò perché mai egli che non aveva mai fatto per volontà male ad alcuno doveva esser così bersagliato dalla sorte peschi trasse un lungo sospiro e si sentì da quellaria nuova inebriare duna ebrezza così limpida e pura che lo intenerì fino alle lagrime ora avvenne che il proprietario di quella casa un bel giorno pensò di alzar tutto in giro il muro per fabbricare un altro piano e allora lalbero che con tanto stento si era guadagnata la libertà del sole dellaria aperta di questa persecuzione per le opprimenti vie cittadine egli aveva quasi unimmagine tangibile se la sentiva realmente dietro le spalle come unombra orrenda che lo faceva andar curvo guardingo tutto ristretto in sé quella della camera prospiciente il mare allaltezza dun secondo piano e il mare di qua pareva proprio che volesse entrare in casa non si vedeva altro che mare ma la sua passione più viva erano le piante una volta andò via da una casa per non veder morire un albero che era cresciuto non si sa come in mezzo al cortile gli parve una grazia che la sorte nemica gli volesse concedere quella vista deliziosa da cui gli veniva una letizia così arcana che ora ecco non sapeva perché i accorsi che due lagrime erano sgorgate dai calvi occhi infossati del mio caro vecchietto due lagrimoni che ora gli scorrevano su le guance di cera passava ore e ore in biblioteca a leggere a studiare per rendersi conto di tante e tante cose che veramente ormai non doveva più importargli di sapere restava stordito di ciò che apprendeva così tardi per esempio in quello della trappa alle tre fontane santo luogo santo luogo quello che proprio ci voleva per far penitenza gli dava a leggere nelle interminabili ore dufficio libri e libri e libri dargomento religioso gli dimostrava con le più lampanti prove che unica e sola causa di tutte le sciagure sofferte nulla lo sbeffeggino pure tutti gli scrivani del mondo lo chiamino va bene va male va zero come che sia egli ha ora satanina e se ninfischia e allora anche lei satanina gli fa intendere che a un solo patto potrebbe rimanere con lui a patto sissignore di diventare sua moglie non se laspettava gli pare che la casa sia diventata a un tratto vuota misteriosamente vuota perché nessun oggetto in essa ha un barlume danima un qualche ricordo intimo per lui quei rami allora palpitavano più dali che di foglie pareva che ogni foglia avesse voce che tutto lalbero cantasse egli con la massima buona fede gli dette sempre quei consigli e quegli schiarimenti che il grao di nascosto e senza parere gli aveva suggeriti loro esce dapprima senza meta in cerca poi si reca al telegrafo e spedisce alla balia di dolfino un telegramma durgenza con risposta pagata passò così la giornata cichè esasperato si sfogò con l'asino rimettendogli la bardella da cui pendevano come un festello di nuovo genere le quattro fave il professor corvara amidei non voleva far forte ma ogni volta come se la veemenza del vento che sabbatteva ai vetri gli spingesse il braccio lasciava andare certe spennellature che a quella poveretta per miracolo non schizzavan gli occhi dal capo quanti esercizi dalla nascita in poi il destino saltimbanco non aveva fatto eseguire a cosmo antonio corvara amidei suo pagliaccetto al doppio urlo che gli risponde di sotto dellufficiale e della precipitata egli si ritrae raccapricciato in preda a un tremor convulso di tutto il corpo per fortuna gli sopravviene la meningite esce dal seminario un mese tra la vita e la morte quando alla fine può riaversi ha perduto la fede no ebbene vuol dire che si provvederà in altro modo intanto lei non si affligga il povero vecchio alzò gli occhi lacrimosi a ringraziarmi naturalmente diventò subito preda dei più furbi speculatori di piazza e segnatamente di un certo grao il quale cominciò a irretirlo in una vasta impresa da tentare sia per la speranza del direttore del ginnasio che esse valgano a scuotere il professore dal beato istupidimento in cui è caduto ma questa speranza riesce vana cosmo antonio corvara amidei questa bellissima preghiera che certamente la sua buona sorte aveva dovuto rivolgere alla primavera e che questa manco a dirlo aveva subito accolto talvolta nel silenzio attraverso le vetrate giungeva il cinguettìo di un passero io e le due suore alzavamo gli occhi alla finestra il passero era lì su ramo fiorito del mandorlo e scotendo or di qua or di là il capino mezzo svanita di cervello e stordita sempre dal caffè e dai liquori che ingozzava dacché le era morta all'ospedale l'unica figliuola lasci carlo noccia fu da giovane per circa sette anni in africa a bona commerciante non piange perché non glimporta di far conoscere che soffre non vuole intenerire né chieder conforto o commiserazione è stupito in fondo di non provare tutto quel cordoglio che forse qualche volta aveva pensato di dover provare se satanina o lamore di lei venne allora unidea che non mi piacque affatto quando me la manifestò quantunque la fondasse in un ragionamento pieno di buon senso alla mia età mi disse bisogna pensare figliuolo mio anche alla morte come con chi ah spudorata ancora cosmo antonio corvara amidei si stringe in sé felinamente le si accosta senza fare il minimo rumore cosmo antonio corvara amidei sera recato in questura a denunziare quella trista donna che non contenta d tutto il male fatto a lui voleva farne dellaltro al figliuol innocente il professore corvara amidei tende lorecchio poi avverte un fresco insolito alle gambe come se colei di là avesse aperto la finestra possibile sissignori la cipolla sì dentro al tascapane ma la mezza pagnotta non ce l'aveva più trovata e in pochi giorni tre volte così udendo quello scampanellìo si rizzavano sulla vita guardavano di qua di là per i piani sterminati sotto la gran vampa del sole lè come il latte messo al foco che prima si gonfia poi alza il bollo e scappa via su su coraggio si provi un po a votarsi il core sor padrone un stia osì avrebbe certo accresciuto di molto le ricchezze del suo principale al primo al secondo al terzo colpo fallito credette sinceramente alla disperazione del grao e che nel nuovo giuoco proposto fosse la salvezza e il rifacimento dei danni gli fu indicato un villinetto lì sotto la piazza a destra su la spiaggia era veramente un po troppo caro per lui quel quartierino ma pazienza e un'altra cosa gli fece intendere che nessuno lo avrebbe lodato di non essersi approfittato del suo posto e di quel giuoco per arricchire e che anzi sarebbe stato stimato da tutti uno sciocco un buono a nulla che quando il grao gettò in quella vasta impresa il suo principale e questi domandò a lui suo magazziniere e amministratore consigli e schiarimenti sui giuochi ora al rialzo ora al ribasso a cui quegli lo esponeva la promessa di quel mese di sollievo e di riposo non poteva essere migliore era piovuto fino al giorno avanti ora con la freschezza del primo limpido sole di marzo pareva che la primavera volesse dire son qua e scoppia così gridando in un pianto dirotto in un pianto vero di lagrime vere senza fine e in singhiozzi anche in singhiozzi non meno veri che la scuotono tutta vabene quandegli viene a saperlo si stringe nelle spalle sorridente allunga il collo socchiude gli occhi è proprio lì lì per sospirar per un caso atroce imprevedibile gli fossero venuti a mancare ed ecco nulla invece nulla saspettava forse che il mondo dovesse crollare o lui per lo meno restarne fulminato la quale per compir lopera sera ammalata dangina e doveva starsene a letto anche lei piano per carità signorino mio era ritornato con una modesta sostanza ereditata da un cugino morto celibe in quei sette anni io ero rimasto solo senza più la mamma e quasi povero mentre egli si beava di te steso a pancia allaria nella pineta dun bel parco mi son divertita a fargli cadere in testa una pigna bella grossa e dura che avrebbe potuto anche accopparlo eh altro l'asino drizzò le orecchie e s'impuntò arrì gli gridò cichè dando uno strattone alla cavezza e l'asino riprese ad andare non ben persuaso però di quel suono insolito che accompagnava il suo lento zoccolare sulla polvere dello stradone non che sempre alla scadenza degli impegni il suo principale se aveva giocato al ribasso s'era trovato di fronte a uno spaventoso rialzo e viceversa sicché in meno d'un anno era stato liquidato pareva perché poi in realtà si portava via soltanto qualche tegola abbatteva qualche albero o qualche palo telegrafico e infrangeva qualche vetro pensa a lei a satanina così giovine così fresca così florida e ha come una vertigine sua moglie possibile si reca a ridomandarglielo balbettando qua e veramente al professor corvara amidei affacciato al finestrino duna vettura di terza classe parve dintravederla la primavera appena uscito dalla stazione e allora egli si sente così stanco così stanco da non saper come fare a risalire ancora una volta tutta quella scala vide prossimo a destra il porto danzio popolato di navi nereggiante per il traffico del carbone e poi la sterminata distesa delle acque riscintillante al sole così placida il professor corvara amidei pagò la caparra al proprietario gli disse che sarebbe venuto a prender alloggio la mattina dopo e scese sulla spiaggia dirimpetto al villino dal lato di ponente uno dei carabinieri spazientito lo agguanta per un braccio anche le manette domanda il professor corvara amidei ammanettato si china su dolfino di nuovo e gli dice figlio mio questi occhiali il corvo sbattuto in quella corsa furiosa si diede a gracchiare per disperato ma più gracchiava e più correva l'asino spaventato o seduto su la sedia a libricino che si portava ogni mattina appesa al braccio il cappellaccio di paglia in capo lombrello aperto su la spalla immobile con gli occhi fissi nel vuoto e buttandola via ora non avrebbe avuto sempre la colpa della sottrazione l'avrebbe trovata un altro che non avrebbe sentito l'obbligo di restituirla l'obbligo che ne aveva lui gli parve ascoltando di sentirne cantare uno in fondo e sinternò da quella parte si trovò dopo un lungo tratto in una meravigliosa pineta vi soffrì anche la fame nei primi tempi e soltanto a furia di stenti di rischi e d'incredibili fatiche riuscì a metter da parte un gruzzolo modesto quandero ragazzo mi guardò con occhi smarriti poi guardò in giro lentamente la camera la cui vecchia suppellettile gli era tanto cara quanto la sua stessa persona egli era già caduto in mano dun certo prete sardo conosciuto a sassari per nome don melchiorre spanu il quale s era fisso il chiodo di ricondurre allovile quella pecorella da tantanni smarrita ma subito ne ritrasse una la destra che aveva toccato qualche cosa e si voltò a guardare era una vecchia borsetta evidentemente lasciata lì da qualche avventore del suo tempo del suo misero stipendiuccio di professore di ginnasio inferiore se ha bisogno imprescindibile di qualche soldino deve domandarlo a satanina linverno è stato piuttosto mite e vorrebbe prima di spirare fare almeno un po di guasto è nel suo diritto vorrebbe che tu per esempio gli lasciassi il tempo di scaricarsi di qualche temporaletto che laddoglia ma non gli parve che avesse faccia da restituir la borsetta se ci fosse dentro qualche cosa forse sarebbe stato meglio accertarsene prima allungò cautamente la mano e la prese pesava che nina che niinetta satana si chiama satana salute o satana o ribellione o forza vindice della ragione e quando le sente dire allufficiale che sta lì sotto no gigino stasera no non è possibile domani domani immancabilmente venivo proprio ad annunziargli che dora in poi non avrei più potuto trattenermi a vegliarlo a curarlo come nei primi giorni della malattia cacciando ora il servo poteva egli restar solo lì in casa era ancora col turbante in capo e se ne stava alla sponda del lettuccio di dolfino il quale da che era sceso alla stazione di nettuno gli si consumava nel lento cociore della febbre anche di giorno era per me una vera delizia la sua compagnia conversando con lui mi pareva di tuffar lanima in un bagno di antica semplicità vedersi lì in quelle tre stanzette imprigionato assediato dal mare e dal vento troppo eh tin tin tin respiro gli torceva dentro le viscere gli dava unangoscia rabbiosa e muta che trovava solo di tanto in tanto un po di sfogo involontario nella gola della povera balia non mi sento bene rispondeva cichè la sera ritornando dal lavoro alla moglie che gli domandava perché avesse quell'aria da intronato il giorno appresso mi recai con lo stesso ritardo a visitare nonno bauer e così nei giorni successivi andavo prima a prender notizia del bambino e non già perché questo mi interessasse più del mio caro vecchietto poi sorride amaramente via glielo dicono per ischerzo si vede costretto a riparlare con satanina per convincerla che commetterebbe una pazzia una vera pazzia a andarsene comella dice povero nonno bauer moriva o meglio si spegneva a poco a poco lì solo e dopo una lunga vita e il verde dei campi e dei boschi dallaltra parte il cancello del parco era aperto e il professor corvara amidei savviava ammirato per uno dei viali in pur lì presente gli pareva dei lievi anni lontani della sua fanciullezza là nellincanto del suo paese nativo e dimenticò allora per un momento tutte le sue sciagure passate e presenti dopo aver fatto lesploratore in africa e per tantanni a genova il giornalista sè battuto una diecina di volte e ne ha prese e ne ha date più date che prese dovetti cacciar via il servo lo cacciai anche in verità perché lo ritenevo infedele e sgarbato il vicino giardiniere promise che ci sarebbe andato lui ogni giorno a curare le piante sorelle più belle ero andato a casa di quel mio amico per affari e lo avevo trovato con la moglie in preda a un cordoglio angoscioso attorno al lettuccio dellinfermo adorato tifo tifo come una bestia ferita in una caccia feroce e ricoverata in una tana non sua egli si guardava ormai davanti e dietro diffidente e ombroso domandò un mese di licenza e il dì di marzo del si recò a nettuno per appigionarvi un quartierino alla vista del mare del giardino di quelle rose e degli altri fiori sinnamorò tanto che cominciò a struggersi dal desiderio di avere anche lui un giardinetto riportava lammaestramento al tempo in cui avrebbe potuto giovargli e simmergeva allora in lunghe e profonde considerazioni immaginando il diverso cammino che avrebbe potuto prendere con esso la sua vita allora satanina si vede costretta a scrivere a quel deputato tanto amico e protettore della buonanima di suo padre scongiurandolo di far valere la sua cresciuta autorità perché il professor corvara amidei sia tolto subito dallinsegnamento e chiamato invece a prestar servizio più tranquillo il caffettiere e i pochi avventori gli diedero ragione e appena la vecchia piangendo e brontolando se ne fu andata gli dissero che era una poveraccia da compatire su via sor padrone si faccia animo su un stia osì si dia uno sfogo gnorantaccia sa lamore sa comè le cure affannose minute gli avevano impedito di levar lo spirito a quelle considerazioni che in gioventù lo avevano travagliato fino a fargli perdere per un momento la ragione e poi la fede sera scagliata addosso a quella femmina le aveva strappato il ragazzo dalle braccia e il povero dolfino atterrito aveva sentito ripetere dalla sua balia a colei che si diceva sua madre turpi parole rimase il pover uomo a giacere quietamente privo di sensi quasi fulminato quando poté riaversi si trovò in una pozza di sangue ma dolfino è ancora al buio in camera con colei e il professore corvara va per accendere la candela lascia faccio io gli dice subito satanina il lume dovè di là e scappa a prenderlo premurosa insomma era un sacro ammonimento questo perché il professor corvara amidei lapostata rimasto solo si fosse indotto a entrare in qualche convento e giacché non ho tanti quattrini da farmi due case con due giardinetti me ne farò una sola ma bella e con un giardinetto che varrà per due questo mi servirà per sfogare ora il desiderio che va ma nonno bauer stava peggio anche lui quel giorno guardava con occhi spenti pareva non intendesse quel che tanti anni di sofferenze non han potuto può tutta un tratto la gioja cosmo antonio corvara amidei dimentica la grammatica latina dimentica tutto diventa proprio inetto a ogni cosa stradone cichè andando pensava che da quel giorno per le campagne nessuno più avrebbe udito scampanellare in cielo il corvo di mìzzaro lo aveva lì e non dava più segno di vita ora la mala bestia sappia signor delegato via via via lo interrompe questi con violenza vostro figlio sarà condotto al sanatorio voi venite con me dove domanda con me senza storie gli risponde brusco il delegato prendendolo per una spalla va bene ma questo figlio domanda lui di nuovo è malato a chi lo lascio e subito è accolto male a sculacciate preso per i piedi dalla levatrice e tenuto per qualche momento a testa giù perché quasi strozzato a causa delle doglie stanche della madre è entrato nel mondo senza strillare che sulla spiaggia sarricciava appena silenziosamente quando alla fine poté scuotersi dal fascino di quello spettacolo si recò a prendere un boccone furibondo raffibbia al subalterno le più dure riprensioni ma a che possono giovare il professor corvara amidei lo guarda sorridente come se non fossero rivolte a lui veramente darsi per così poco tutta quell'aria d'onestà gli parve troppo che fare allora durando quell'esitazione non stimò prudente tenere ancora la borsetta in mano alla vista di tutti con un cartoccio di schiumette sotto il braccio quanto piacciono le schiumette a satanina il professor corvara amidei rincasa quel giorno al solito alle ore diciotto e mezzo precise il pensiero del figlioletto lontano là in un paesello della sabina lo ha salvato ora egli lo ha ma il professor corvara amidei a queste ingenue amorevoli esortazioni tentenna appena il capo non dice nulla ah ecco dunque è vero sì ha preso questo vezzo senzaccorgersene per la lunga abitudine di rassegnarsi ai colpi del destino avverso ritornato in sicilia per non apparire ingenuo in mezzo ai commercianti suoi compaesani produttori e sensali d'agrumi e di zolfo gente ladra usa a combattere tra le insidie e con ogni sorta d'inganni era affatto ignaro di commercio e attendeva piuttosto a ingraziarsi con servigi e favori gli animi dei suoi compaesani per essere eletto sindaco del comune e fu felicissimo quando poté aver la dimostrazione che già gli altri credevano che non avesse più bisogno d'apprender altro e i fiori sosteneva sbocciavano meglio assai meglio là che qua perché infine i morti a qualche cosa erano ancora buoni si china labbranca per i piedi e giù la rovescia dalla finestra gridando signor tenente se la pigli renderesti un gran piacere a lui e uno grandissimo a me che proteggo tanto se tu sapessi un bravuomo fin da quandegli è nato figùrati per dirtene una che jeri caccio via sì sì sì maccennò col capo di nuovo per quanto lindignazione a cui pareva in preda il povero infermo ora si comunicasse anche a me per più giorni il professor corvara amidei non può articolar parola le nozze si debbono affrettare sia per la considerazione che i due fidanzati sono costretti a vivere insieme sotto lo stesso tetto va a guardarsi allo specchio si vede anche più brutto di quel che non sia ingiallito dai patimenti e dalla miseria squallido calvo quasi cieco era lindegno modo con cui egli in gioventù sera regolato con la santa madre chiesa e che non per nulla certo dio pareva si volesse raccogliere ora nella sede degli angeli e dei beati quel caro ragazzo quel buon dolfino quel disgraziato fosse condotto al vicino sanatorio orsenigo dei fate bene fratelli qua il professor corvara amidei fu prima raso poi medicato con sette bei punti di cucitura e infine fasciato non sapevano dir altro padre e madre e si nascondevano la faccia con le mani come per non vedere il fanciulletto avvampato dalla febbre tanto che cosmo antonio corvara amidei vorrebbe chiamarla più brevemente e graziosamente nina ninetta ma dolfo dolfi non vuole la noja cupa amara il peso enorme di quella sua insopportabile esistenza di contro a tutto il nero che aveva nellanima ecco il verde dei prati lazzurro del cielo e quella soave freschezza dellaria io l di agosto del atanina dà felicemente alla luce un maschietto dolfino fra lesultanza quasi delirante un solo piccolo guajo nonno bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie ora che la vita per lui era quasi finita quasi che davvero la convivenza con lui possa dar pretesto a ciarle in paese ma possibile che tal necessità non le appaja quasi grottesca e a ogni modo ripugnante vide in fondo al mare levarsi azzurrino quasi fragile monte cicello come unisola aerea e più qua seguendo la riviera i castello di stura ma quando di lì a poco intronato si reca alla finestra per spiare se qualche fattorino del telegrafo si faccia alla porta di casa saccorge che quel ronzìo turbinoso proviene eh maledetta da una lampada elettrica che sè stizzita giù ma che mai può essere accaduto a satanina forse qualche improvvisa chiamata dalla balia di dolfino e sarebbe partita così senza neppure avvertirlo al ministero ma questa volta l'asino spiccò un salto da montone e prese la fuga invano cichè con tutta la forza delle braccia e delle gambe cercò di trattenerlo ma in quattro giorni per quel ritegno ombroso divenuto in lui quasi istintivo non aveva ancora ceduto a nessuna tentazione e si sentiva stanco oppresso e inquieto ma andava diviato al prete pur sapendo che quella in via piè di marmo lo avrebbe senza dubbio raggiunto per chiedergli un po di denaro chegli non sapeva negarle ma con piacere grandissimo del direttore del ginnasio e dei colleghi parte per roma comandato al ministero satanina è incinta e soffre molto durante il viaggio di mare ma non ci pensa più fu trovata addosso la borsetta nella quale sissignori c'era la piastra da cinque ma c'erano anche due vecchi marenghi da venti lire e non due monetine da due centesimi come al noccia era sembrato a prima vista là nel caffeuccio il servo gli domandai cercando angustiato uninterpretazione accennò di sì più volte col capo irosamente poi con la mano tremolante mi fece altri gesti lo caccio via fischiava mugolava ruggiva in tutti i toni ed era in certe scosse lunghe e tremende di tanta veemenza che pareva volesse schiantar le case e portarsele via i ragazzi si sa sono vivaci il professore è brutto e non ci vede molto dunque baldoria e per conseguenza continue riprensioni del direttore del ginnasio al subalterno che non sa tenere la disciplina calare cichè aveva fame ma pur non voleva dargliela vinta si rimise a zappare aspetta aspetta il corvo sempre lassù come se glielo facesse apposta non ne disse niente a nessuno perché sapeva che quando gli spiriti prendono a bersagliare uno guaj a lamentarsene ti ripigliano a comodo e te ne fanno di peggio sì bello mio sì sta zitto sta zitto silenzio e perché non torna satanina non trova forse il lume che fa quel povero albero io lo ricordo sera levato sul magro stelo cinereo con evidente sforzo e rizzando i rami come a supplicare desideroso di vedere il sole e laria libera pregava quella appena se lo vedeva davanti come una fantasima con la boccetta dellacido fenico in una mano e il pennello nellaltra piano per carità si metteva a sedere sul letto e spalancava la bocca che pareva un forno arroventato là ormai non è lo stesso anzi meglio là hai visto come è bello i tengo tutti impicciati e io ho tanta voglia di dormire intanto dolfo dolfi non cè più per tenere a freno gli scolaretti in iscuola e i monellacci in istrada e la gazzarra è scoppiata in classe e fuori più indiavolata che mai il direttore del ginnasio ne è si va avanti così tre anni tutti domandano al professor corvara amidei come faccia a andar daccordo con quella bufera duomo che è il professor dolfo dolfi tanto gli basta la gioja di vedersela davanti ridente e vorace le darebbe da mangiare anche le sue misere carni se le stimasse degne dei dentini di lei quando gli pare che il telegramma di risposta non possa ormai più tardare di molto rincasa con la speranza di trovar su satanina ma il portinajo gliela leva subito che tenendosi con ambo le mani i cerfugli lanosi spioventi su gli occhi andava curva e piangente guardando in terra ancora in cerca della sua borsetta dove suonano non spirava alito di vento da qual mai chiesa lontana dunque poteva arrivar loro quello scampanìo festivo è libero pensatore e ha con sé una figliuola naturale a cui ha imposto questo magnifico nome satanina aveva stentato tanto per arrivare fin lassù a quellaltezza più su ormai non poteva arrivare meglio morire ed era ritornato a casa col solo berrettino da marinajo in capo in compenso il babbo gli aveva detto tante belle cose imbecille somaro scimunito e gli aveva carezzato con tanto slancio gli orecchi che per miracolo non glieli aveva strappati affamato col pane lì a due passi signori miei senza poterlo toccare si rodeva dentro cichè ma resisteva stizzito ostinato il professor corvara amidei apre di nuovo le braccia che provi un po sor padrone gli suggerisce allora quella che provi un po a cercarla giù ma se questo non ti garba perché temi che ti sporcheresti i rosei piedini trovando troppo imbrattate le campagne e le vie della città per il tuo ingresso trionfale ma la men giovane delle suore che veniva ad aprirmi la porta rispondeva sempre con un gesto di triste rassegnazione alla mia prima ansiosa domanda non sarebbe stato serio prestar fede alla persecuzione di un certo spirito maligno di cui quell'arrestato farneticava quando il saltimbanco tra laccorato stupore della folla raccolta intorno fa lavorare un suo pagliaccetto gracile pallido come grida ancora più difficile signori stiano a vedere si passa a un esercizio ancora più diffficile si prova a inghiottire intendono forse i suoi colleghi chegli dovrebbe sposar satanina appena questidea gli balena rimane come basito e allora io per non disturbarlo me ne stavo zitto come le due suore assistenti veramente quegli occhi non si sapeva più come al ministero il professore corvara amidei è relegato nella stanza degli scrivani come correttore ma non corregge nulla quei miseri impiegatucci alla giornata han fiutato subito con chi hanno da fare ed ecco invece nulla nulla egli ora può licenziare la serva pagarle il resto della mesata rispondere anche alle altre esortazioni chella gli fa nellandarsene col suo solito e va bene e va bene il noccia la fermò toccandole lievemente una spalla trasse dal portafogli due biglietti da dieci lire e tutto commosso per la buona azione che faceva glieli porse balbettando che li accettasse per la perdita sofferta e dolfino chiama dallaltra camera in fondo sbigottito papà papà allora satanina come sospinta da una susta scatta in piedi e corre dal figliuolo le quali pare stieno a aspettare con tutti i mobili che la placida vita consueta seguiti a svolgersi fra loro era rimasto impressionato del caso di quel bambino che moriva contemporaneamente a lui e mentre per sé non si lagnava nemmeno di quello si affliggeva così che pareva non se ne potesse dar pace che fai gli domandò voltandosi e dandogli in testa con la cavezza ti sei addormentato il corvo alla botta scosse il capo con le ciglia corrugate poi richiuse gli occhi e nella cameretta ritornò il silenzio consueto quanti giorni sono domandò dopo un lungo tratto senza aprire gli occhi babbaccio e che fai ma guardate un po le uova cova servizio di tua moglie babbaccio non è da credere che il corvo non gridasse le sue ragioni le gridò ma da corvo e naturalmente non fu inteso quando fu pronto cosmo antonio corvara amidei si strinse nelle spalle si provò pian piano a protendere il collo e socchiudendo gli occhi sospirò ancora una volta e va bene sicché tutta la nostra condotta appare all'improvviso agli occhi altrui e anche ai nostri stessi sotto una luce sinistra dalla quale non sappiamo più così soprappresi come sottrarci e va bene sospirò turbandosi di nuovo ma fu per poco passata la stazione di carroceto cominciò a sentir prossimo il mare poi da lontano ancora e tutt'intorno non c'era anima viva campagna alberi e piante che non parlavano e non sentivano che con la loro impassibilità gli avevano accresciuto lo sgomento i fusti altissimi diritti davan limmagine di colonne dun tempio gigantesco le fitte corone lassù eran confuse ed escludevano del tutto lo sguardo dalla vista del cielo il noccia ammirava sopra tutti questo grao lo teneva in conto d'un oracolo forse a destare in lui tanta ammirazione e così cieca fiducia e dal seggiolone di cuojo entro al quale stava sprofondato volse infine gli occhi alla finestra senza rispondermi ma il povero ragazzo che ha già dieci anni e par che li abbia proprio per forza tirati tirati su dalle più minuziose cure del babbo il povero ragazzo corre ahimè il rischio daver la stessa fortuna del padre o forse no si spera la malattia della serva ci aveva guadagnato questo e poi ancora un po di pazienza bisognava che si facesse tutto da sé guarda guarda mi diceva mostrandomi i passerotti che dalle grondaje spiccavano il volo e si tenevano sospesi su le ali gridando quasi per esortar più da vicino lalbero a rizzarsi si sentiva tutto il sangue alla testa e gli occhi gli brillavano come per febbre trasse dalla tasca in petto il portafogli gonfio di carte da cento qualche scherzetto innocente per passare il tempo quando mancano le pratiche da ricopiare degli errori poi che essi commettono ricopiando la colpa si sa è appioppata a lui al professor corvara amidei pareva un morto venuto su dalla sua nicchietta sotterranea per darsi ancora da fare per muoversi per bearsi ancora dellaria e del sole zitto zitto e affaccendato senza più nessun pensiero nessuna curiosità della vita egli ti fa sapere che è ancor tutto gonfio di vento povero vecchio e ti prega che sii contenta di fargli se non altro buttar fuori questo che ti snebbierebbe anche laria ben bene e ti spazzerebbe le terre dalle sudicerie che vha fatto provò il bisogno di lasciar loro intendere che con quelle stesse arti egli aveva guadagnato colà il suo danaro dovette insomma confarsi al modo di pensare di quelli c'è lì la borsetta la mia borsetta l'ho lasciata lì così investito il noccia guardò la grinta della vecchi e subito concepì il sospetto che credette sinceramente ch'egli senza volere vivendo lì respirando in quell'aria avrebbe appreso quell'arte in poco tempo e se non ha un fine avrà pure una fine questo è certo lebbe difatti un bel giorno e dimprovviso la fine ma non per lui ahimé per il professor dolfo dolfi ah il vento ecco il vento è cessato e come mai si reca dietro la vetrata a guardare la via illuminata di là dal prossimo giardino annesso alla casa degli ufficiali che escono allegri dalla mensa papà dice allora dolfino piano piano papà io non la voglio fa troppo odore zitto figliuolo mio zitto nessuno volle credere alla buona fede del noccia come mai non s'era accorto che il grao faceva volta per volta di soppiatto il giuoco inverso non se n'era accorto perché anche lui credeva a occhi chiusi che quella vasta impresa commerciale se non proprio centuplicato si volge verso la folla ammiccando e scoprendo nella contrazione del volto i denti gialli si stringe nelle spalle protende il collo ma langoscia gli serra troppo la gola e non può ripetere anche questa volta e si rimetteva a zappare si fece l'ora della colazione perplesso se andare per il pane o attendere ancora un po cichè alla fine si mosse e se la ficcò nel taschino del panciotto per riflettere con comodo se non gli sarebbe meglio convenuto per non aver tanti impicci rimetterla al posto dove l'aveva trovata tisico tutta un tratto però quando ha già preso i primi ordini religiosi gli avviene dimpuntarsi in questo passo del trattato de gratia pareva che la pineta avesse una sua propria aria cuprea insaporata di quella frescura dombra speciale delle chiese e satanina sissignore gli risponde di sì senzarrossire e che anzi se egli vi fosse disposto ella gliene serberebbe eterna gratitudine benché in quella cameretta veramente per lombra della sera sopravvenuta non ci si veda quasi più suona la campana dellavemaria ave maria dice forte apposta la balia dal letto cominciando la preghiera per sottrarre il padrone alla tentazione volle dimostrare che non era non era perdio quel che tutti lo stimavano ma ecco che in tre o quattro occasioni senza che ne sapesse né il come né il perché nonno bauer venne a trovarmi appena ritornato e mi profferse di abitare con lui non accettai perché per le buone relazioni di cui godevo avevo da poco ottenuto un impiego di fiducia che mobbligava a viaggiare continuamente eh sì cosmo antonio corvara amidei in fondo sarebbe anche disposto a ammettere la propria imbecillità non ne è però al tutto convinto giacché a pensarci bene cosmo antonio corvara amidei si mette allora a piangere come un bambino facendole con la mano cenno di tacere per carità grata lei ma che dice e allora lui una tal gioja dunque gli serbava la sorte come crederci e forse quei passerotti anche loro ripetevano al vecchio albero le solite frasi gli inutili consigli i vani ammonimenti che si sogliono dare ai caduti a gli sconsolati era statr quattranni a parigi poi a nizza poi a torino poi a milano cadendo man mano sempre più nel fango ché altrimenti vorrebbe anche lui la sua parte per i minuti piaceri e dove sandrebbe a finire buona ragazza satanina a lei il ritratto a lei e quando credevo che lo sapesse ma sì la sora padrona ci andava gni mattina ci andava e poi il tanto il direttore del ginnasio quanto i colleghi a questa sua risposta alzano le spalle e socchiudono gli occhi sospirando come non ne sono contenti non pare loro ben fatto il professor corvara amidei sallontana sconcertato al fragore del treno si levò uno stormo di passeri e unallodola in alto librata sulle ali brillanti trillò il professor corvara amidei si ricordò allora della prima proposizione della grammatica latina che da tanti anni non insegnava più guardava curioso nella camera come se volesse domandare che fate poi a un tratto un frullo e via quasi avesse compreso che cosa in quella camera si stesse ad aspettare il figliuolo tanto malato quella donnaccia che lo disonorava quel prete che lopprimeva la spesa superiore alle sue misere condizioni alla quale bisognava pur sottomettersi per la speranza forse vana ahimé di recar bene a dolfino dalle finestre delle case i bambini sorridevano storditi a quel passerajo fitto continuo assordante nonno bauer si affacciava con me sorrideva con aria misteriosa di vecchio mago mi diceva socchiudendo gli occhi aspetta si leva da terra e si nasconde la faccia con le mani seguitando a implorare bacerò bacerò la terra dove tu metti i piedi cosmo se tu mi perdoni se tu mi salvi a lei dal ministero tien fisso di continuo il pensiero e quasi la vede là nelle stanze dellumile casetta presa a pigione in via san niccolò da tolentino volle anzi sapere quanti anni avesse il bambino e se i medici avessero dichiarata la malattia tifo massime quandessa dimostri con tanta perseveranza limpegno di volerla proprio pigliare coi denti contro di uno in questo caso bisogna lasciarla fare la vita ché un fine forse nascosto lo ha intanto era prossima la primavera stagione più delle altre nociva ai malati di petto e il medico aveva consigliato al professor corvara amidei di condurre dolfino al mare pensò che nel circolo di compagnia gli sfaccendati del suo paese leggevano i giornali di roma dall'articolo di fondo all'ultimo avviso di pubblicità in sesta pagina le aveva già negato più volte il perdono sdegnosamente a ogni nuovo assalto per prevenire le rampogne del prete si accostava a lui sospirando con la solita mossa e stropicciandosi per di più le mani e va bene e va bene un giorno nonno bauer mi domandò se ero stato a vedere il suo giardinetto cero stato ma non avevo voluto dirglielo perché non me lhai detto fece egli egli lo avrebbe offeso credendo in lui e chi dunque chi dunque aveva il governo del mondo di questa sciaguratissima vita degli uomini qualcosa certamente devesserle accaduta perché né la tavola nel salottino da pranzo è apparecchiata né in cucina cè alcunché preparato per il desinare vuol dire che dora in poi il professor corvara amidei farà a meno del sigaro del caffè e di qualche altra coserella per pagar le spese del baliatico una pigna come sì una grossa pigna staccandosi in quel momento dai rami lassù piombò a guisa di fulminea risposta sul capo del professor corvara amidei perfino chiamare s'era sentito qualche sera ritornando tardi dalla campagna lungo lo stradone presso alle fornaci spente dove a detta di tutti ci stavano di casa chiamare e come eccolo in viaggio per roma a sollecitare di persona il patrocinio del deputato del suo collegio aveva già quarantasette anni e l'animo gli s'era profondamente incupito per tutta quella guerra d'odio e di invidia credette sinceramente che la necessità d'ingannare i cattivi pensieri venissero dal fermento stesso di quella vita esagitata esalassero dalle bocche delle stive dall'acqua stessa del mare sporca di zolfo e di carbone col nobilissimo scopo di allibertare il commercio dello zolfo dallo sfruttamento delle case estere d'esportazione che avevano sede nei maggiori centri via venite con me gli grida il delegato egli si volta a guardarlo sotto il turbante delle fasce quella faccia da morto con gli occhiali incute sgomento e orrore alla folla che ha invaso la camera ora si sentiva stanco era tempo di chiudere gli occhi e dormire per sempre là nella nicchietta sotto le rose dellaltro giardino gli parlai allora delle sue piante tutte in fiore esagerando per fargli piacere la mia ammirazione gli occhi di nonno bauer si avvivarono di contentezza ci andrò presto peccato che non possa più vederlo e va bene certi giorni alluscita dal ministero lo attendevano don melchiorre spanu di qua sui gradini di santa maria della minerva la moglie di là appoggiata maestosamente alla ringhiera del pantheon non che la balia che lo aveva allevato e che rimasta vedova e sola era venuta a trovarlo per star con lui da governante ora e da serva rientrando in casa con la spesa giornaliera dellaltro giardino ogni giorno andando a visitarlo mi sorgeva innanzi alla porta la speranza che la mia assidua costernazione dovesse essere ovviata da un repentino miglioramento perciò la vecchia reclamava con tanta rabbia il resto ma anche cento lire anche duecento anche mille gliene avrebbe date ora il noccia e prima si scostò e poi si alzò per farla cercar bene e quando la vecchia dopo aver cercato su la panca sotto la panca tra i piedi dei tavolini con irosa smania che lasciava intender chiaramente quel sospetto e in quel suo volto egli sentiva ora quasi un disagio insolito per certe rughe che di tratto in tratto gli si spianavano ammirando lo splendore della città cheto e chinato col cuore in gola lasciò il posto e si nascose lontano il corvo però come se godesse del suono della sua campanella s'aggirava in alto in alto e non calava il professor corvara amidei rimette a giacere dolfino che trema tutto dallo spavento lo esorta pian piano a far buon animo ché non è nulla ché presto ritornerà a lui e se lo bacia quasi a ogni parola rattenendo le lagrime accorse il corvo era lì tenuto per lo spago che gli usciva dal becco e lo strozzava ah ci sei caduto gli gridò afferrandolo per le alacce villa la nanerottola di guardia nel rivederlo in quello stato col volto tutto imbrattato di sangue strillò inorridita gesù che ha fatto egli rimane a bocca aperta poi comincia a passarsi le mani nocchierute su le gambe pian piano zitto vole sor padrone che vada giù io a sentire in due salti onosco lui il pittore francese par che non senta e la servetta allora scappa via in capo a pochi minuti è su di nuovo affocata ansimante appena può trar fiato satanina che fin dalletà di diciottanni alla morte de padre voleva andarsene come si sa alla ventura fuggita col pittore francese che le faceva il ritratto oh via fece tra sé a questo punto il noccia in fin dei conti son cinque lire e stava per trarre dal taschino la borsa quando entrò di furia nel caffeuccio e s'avventò verso il suo tavolino un sudicia vecchia dalla faccia aguzza perché si sente preso dal freddo da un freddo curioso alle ossa invadente ma non si muove ripete fra sé quelle poche notizie che gli ha dato la imbecille vah poteva starsene qua col su sposo che la trattava osi perbenino tranquillo là poeromo come una tartaruga dopo il nostro rovescio finanziario e la conseguente morte di mio padre se nera andato in alsazia a trovare i parenti sconosciuti trascorsi circa sette anni eccolo di ritorno in italia vinto dalla nostalgia per il paese in cui era nato e cresciuto quantunque lo ritenessero capace di approfittarsi anche di poche lire avrebbero detto sghignazzando che la borsetta lui l'aveva consegnata alla questura perché conteneva soltanto una piastra e quattro centesimi dove stanno que certi un so son forastieri che fan le pitture so duno che le faceva un so il ritratto il professor corvara amidei si scuote la guarda un po che voleva dirmi laffanno cresciuto non dava adito alle parole che volevano certo esser aspre a giudicare dagli sguardi e dai gesti con cui tossendo cercava di farmi comprendere i due si lanciavano da lontano occhiatacce fulminanti il prete stropicciandosi le dita sul mento e su le guance dove le ispide punte della barba pareva gli rinascessero ogni volta sotto il raschiamento del rasojo mentre le povere foglie basse morivano nel fango della via calpestate in tutte le stagioni allora del tramonto quellalbero si popolava duna miriade di passeri che pareva vi si dessero convegno da tutti i tetti della città ma anche per le vie di sassari il professor cosmo antonio corvara amidei è sbeffeggiato da tutti i monelli finché non viene un collega dolfo dolfi professore di scienze naturali che prende a proteggerlo in iscuola e fuori appena arrivato al podere tolse all'asino la bardella e lo avviò alla costa a mangiar le stoppie rimaste col suo asino cichè parlava come sogliono i contadini forse era vuota se non vuota che poteva mai contenere pochi soldi qualche lira d'argento e il noccia rimase un pezzo perplesso se prenderla perduto il posto e quel che più gli dolse anche la speranza di far sua la figlia del grao e che si sentì come cascar dalle nuvole allorché il grao gli venne avanti con le braccia aperte per ringraziarlo di quanto aveva fatto meglio abbondare professore meglio abbondare quando si tratta di ragione e va bene sospira il professor corvara amidei stringendosi nelle spalle allungando il collo e socchiudendo gli occhi dietro le lenti doppie da miope che pajono due fondi di bottiglia abbiano pazienza accendo il lume balbetta la balia spaventata cosmo antonio corvara amidei si tiene stretto con tutte e due le braccia dolfino che sè inginocchiato sul letto a nove anni dopo aver sofferto tutte le malattie che sono come i gradini per cui dalla tenera infanzia con lajuto del medico da un lato e del farmacista dallaltro si sale alla vispa fanciullezza lo legò per i piedi lo appese all'albero e tornò al lavoro zappando si mise a pensare alla rivincita che doveva prendersi gli avrebbe spuntate le ali perché non potesse più volare lui che conosceva a chi essa apparteneva e gliel'aveva negata in faccia no no buttarla via sarebbe stato un atto anche più vile di quel che aveva dianzi commesso bene sposando per dare il pane a unorfana la quale per forza aveva voluto accettarlo a questo patto mentregli onestamente e con tutto il cuore avrebbe voluto offrirglielo altrimenti c'erano pochi avventori e molte mosche il noccia ordinò una tazza di birra e stese la mano al tavolino accanto per prendere un giornale che vi stava posato ma le mosche lo tormentavano per buona la fava ora a me brutta bestiaccia sentirai tagliò lo spago e tanto per cominciare assestò al corvo due pugni in testa questo per la paura e questo per i digiuni sonò per un tratto nella notte la furia di quella corsa disperata poi s'intese un gran tonfo e più nulla erano cominciati gli acciacchi della vecchiaja dopo la settantina e nonno bauer non potendo più uscir di casa tutti i giorni se ne stava alla finestra a conversar col giardiniere e a fare allamore comegli diceva con le rose del giardino pesava l'aprì un poco vi intravide una piastra d'argento e due monetine da due centesimi tornò a guardare il caffettiere e così nonno bauer si tranquillò io pensai conoscendo purtroppo che la morte non poteva esser lontana di domandare lassistenza di due suore per quegli ultimi giorni ed egli non si oppose e sapete perché quel giorno io trovai nonno bauer così arrabbiato contro il suo servo perché non era vero che questi si fosse recato ogni mattina al camposanto a curare il giardinetto come nonno bauer gli aveva ordinato proprio come quel suo principale e degno come questo d'esser giocato e poi buttato là in un canto con una pedata avvenne intanto che per invidia dell'agiatezza che gli era venuta da quelle nozze con la figlia del ricchissimo speculatore piegò avvilito la cima si curvò sul tronco nonno bauer vedendolo così cominciò a smaniare a sentire una pena che gli toglieva il respiro beneficii il noccia cominciò a credere allora all'esistenza d'un certo spirito maligno nato e nutrito dall'odio dall'invidia dal rancore dai cattivi pensieri e insomma da tutto il male che ci vogliono i nostri nemici ed era per lui una consolazione veder questaltro invece dalla finestra sollevandosi un poco su la vita a stento e allungando il collo quanto più poteva da molti e molti anni fra una grave sciagura e laltra i diuturni dolori gli avevano quasi vestito la mente duna scorza di stupidità botte finché non strilla entrando bisogna strillare al di febbrajo del al di marzo del cinque balie era cosciente del suo stato e non se ne rammaricava punto aveva vissuto a lungo aveva assaporato la pace il bambino è ammalato spiegò nonno bauer come se parlasse in sogno nove giorni risposi e la febbre sempre alta a un modo almeno per il primo mese durante il quale laria di roma sarebbe stata per lui troppo sottile così cosmo antonio corvara amidei finché per le campagne non si sparse la notizia di quel corvo ladro che andava sonando la campanella per il cielo cichè ebbe il torto di non saperne ridere come tutti gli altri contadini che se n'erano messi in apprensione scese di lì a poco alla stazione di nettuno ancora stordito e inebriato da quel primo respiro che rivedendo il mare aveva tratto proprio dal fondo dei polmoni come non gli era più avvenuto da tanto tempo fosse putacaso un vecchio ladro di bella reputazione allora sì inchini e scappellate ma un povero galantuomo di quella fatta perché rispettarlo del resto non gli fanno nulla uno spirito maligno che ci sta sempre attorno agile vigile e pronto a nuocerci approfittando dei nostri dubbi e della nostra perplessità con spinte e suggerimenti e consigli e insinuazioni che hanno in prima quando si sentì chiamare da una nanerottola che gli correva dietro come una papera ehi ehi si paga si paga il biglietto non vede che satanina non pensa che a satanina non sogna che satanina non attenderebbe più neanche a cibarsi se satanina stessa non ve lo costringesse in mezzo alla via allalba arriva finalmente la risposta della balia negativa lultimo filo di speranza così è spezzato ma di ma un consulto non lhanno ancora tenuto e consigliava i medici da chiamare avrebbe voluto salvarlo a ogni costo egli che anzi sera inteso di far sempre il bene bene lasciando labito ecclesiastico quando la sua logica non sera più accordata con quella dei dottori della chiesa la quale avrebbe dovuto esser legge per lui che già saccarezzava sul labbro un pajo di baffetti immaginarii e a cavallo duna seggiola con una sciabola di legno in mano un elmo di cartone in capo marciava a debellare in africa i beduini i grandi occhi chiari d'acciajo negli sguardi obliqui davano in quel suo volto fosco bruno cotto dal sole nelle lontane arrabbiate spiagge di sicilia l'impressione d'un vuoto strano ora in quel giorno di tregua essendo finalmente riuscito a intravedere come si potesse davvero sentir la gioja di vivere ebbe la cattiva ispirazione di provarsi di nuovo a penetrare nel folto di quelle antiche considerazioni e voleva star sempre con lui e curarlo e carezzarlo giorno e notte così come faceva ora così il figlietto suo bello il figlietto suo caro protetto da dolfo dolfi cosmo antonio corvara amidei vorrebbe finalmente rifiatare ma non può il suo protettore non gliene lascia il tempo uno degli avventori si profferse di cambiar lui il biglietto e il noccia lasciando una mancia di cinque lire uscì dal caffeuccio si divertiva poi a rendere furioso il mare perché si ripigliasse la spiaggia e venisse a rompersi fragoroso e spaventevole contro le mura delle case traballando col passo legato si trascina fino alla camera del figlio ribellandosi ferocemente alla balia che saltata dal letto in camicia a quegli urli vorrebbe trattenerlo per sapere che ha fatto che è stato ecco sì avrebbe lasciato al banco venti lire alla presenza di quei testimoni o avrebbe domandato al caffettiere l'indirizzo della vecchia per recarsi lui stesso a dargliele essendosi egli messo in tasca la borsetta quella dovesse ritener per certo che avesse voluto appropriarsela e allora le rivolse un sorriso vano da scemo e si finse ignaro una borsetta dove lo spettacolo di quellessere ancor del tutto cosciente che con tanta tranquillità sera conciliato col pensiero della morte mi cagionava un occulto indefinibile sentimento ma di lì a pochi giorni unaltra cosa doveva stupirmi maggiormente e a passarsi meccanicamente le mani sulle gambe la servetta sta un pezzo a mirarlo impietosita poi esclama tra sé alludendo alla padrona per una inesplicabile intestatura su un conto sbagliato s'era visto citare in tribunale per poche centinaja di lire da un suo subalterno colmato di beneficii il professor corvara amidei non si ricorda più quasi dessere stato lì lì per morire allospedale allora dopo quellesercizio ancora più difficile il professor corvara amidei non seppe andar più oltre si tolse quasi istintivamente il cappello e sedette per terra poi si sdrajò e disonorar le sue fatiche e il frutto di esse per aver pregio e considerazione agli occhi loro e s'aggirò faccente con l'aria d'un furbo matricolato bussano furiosamente alla porta la balia scappa a infilarsi una sottana corre ad aprire un fiume di gente soldati e ufficiali allagano vociando la casa ancora al bujo dietro a due carabinieri e al delegato dolfino sapeva fino alletà di otto anni che la mamma sua era morta nel darlo alla luce ma due anni fa un bel giorno mentre il padre si trovava allufficio e lui non trovava più modo a confortarlo con qualche parolina perché quel mugolo del vento più che il fragore del mare gli toglieva non che la voce ma finanche il respiro seguita a gironzolare di qua e di là dove lo portano i piedi con la testa che gli gira come un molino e non saccorge neppure che sè fatto bujo alle porte di roma la primavera in un non so che di roseo fuggevole e palpitante tra il tenero verde dei prati che era forse un gruppo di peschi fioriti purtroppo però il fanciullo era spacciato il giorno in cui diedi a nonno bauer la triste notizia cera da lui a visita il vicino giardiniere il corvo di mìzzaro nero nell'azzurro della bella mattinata sonava di nuovo pei cieli la sua campanella libero e beato di botto a quella vociaccia inaspettata l'asino si fermò il collo ritto le orecchie tese cichè scoppiò in una risata arrì ciccio che ti spaventi e picchiò con la corda l'asino sulle orecchie il vicino giardiniere venuto quella mattina a fargli visita gliene aveva dato la brutta notizia non ci fu verso anche nella morte nello staccarsi dai rami in autunno le foglie di lassù avevano una lieta sorte volavano via col vento in alto cadevano su i tetti vedevano il cielo ancora e tutta lanima gli si allargò ilare e trepidante nella viva aspettazione di quella tremula azzurra immensità che da un momento allaltro gli si sarebbe spalancata davanti a gli occhi entra si precipita cade in ginocchio ai piedi del professore il quale indietreggia sbalordito gli saggrappa all giacca gridando scarmigliata cosmo cosmo per carità lasciami veder dolfino mio perdonami salvami abbi compassione di me aveva gran parte una figliuola che costui aveva bellissima e della quale egli si era innamorato il fatto è papà dove ti corichi tu per lei non cè letto tu devi coricarti qui papà senti accanto a me che vuoi gli chiede il ragazzo tremando atterrito strappameli dal naso bello mio così bravo ora non ti vedo più rimasto solo però rimessosi a sedere saccorge tutta un tratto che non ha più voglia neppure dalzare un dito e che il mondo dunque davvero è crollato per lui ma così quietamente senza parere l'asino che se ne stava poco discosto a strappar le stoppie dalla costa sentendo gracchiare il corvo aveva preso intanto la fuga spaventato cichè lo arrestò con la voce poi da lontano gli mostrò la bestiaccia nera eccolo qua ciccio lo abbiamo lo abbiamo gli pare che sia forse alquanto più imbecille di lui la vita in genere ecco e che non valga perciò la pena dessere o d apparire accorti o scaltri cosmo antonio corvara amidei animato da fervido zelo religioso entra in seminario pochi giorni prima dentrarvi seguendo alla lettera una delle sette opere corporali di misericordia sera spogliato dun bellabituccio nuovo aggiustò la bardella sul dorso dell'asino tolse il corvo e lo appese per i piedi al posolino della groppiera cavalcò e via la campanella legata al collo del corvo si mise allora a tintinnire e ne perdeva ancora da una bella ferita che dal sommo del capo gli andava giù giù dietro lorecchio ancor tutto intronato riuscì a levarsi in piedi e a grande stento si trascinò fino al cancello della villa ridiscende la scala quantè lunga per domandare al portinajo qualche notizia ne domanda anche ai bottegaj lì presso alla servetta del pigionale che gli sta accanto nessuno sa nulla la donna con un sogghignetto perfido su le labbra dipinte il professor corvara amidei uscendo ogni sera su la piazza volgeva uno sguardo obliquo a quella ringhiera dove di solito si appostava la moglie zappare passò un'ora ne passarono due di tratto in tratto cichè interrompeva il lavoro credendo sempre di udire il suono della campanella per aria ritto sulla vita tendeva l'orecchio niente quelle tre idee del ritratto del pittore francese e di lei che ci andava ogni mattina gli si fissano nel cervello come tre stellette di carta di quelle che piglian vento e girano ladro accorse gente da tutte le parti accorsero anche due guardie di questura e al noccia che dapprima stordito poi abbrancato da cento braccia aveva preso a divincolarsi inferocito angosciato dalla paura di non avere in sé tanto rigoglio da arrivare oltre i tetti delle case che lo circondavano ma finalmente cera arrivato si vide tutt'a un tratto posto a capo d'uno dei più grossi depositi di zolfo il proprietario giovanotto ambizioso che aveva dovuto interrompere gli studi universitarii per la morte improvvisa del padre quel vento lo faceva impazzire villeggiatura borbottava tra sé già metà del mese era passata la spesa in più del fitto la mancanza dei comodi di casa laggravamento del mal di dolfino al professor corvara amidei sembrava di trovarsi su una nave assaltata e sbattuta dalla tempesta il povero dolfino nera atterrito il professor corvara amidei apre le braccia poi si cala pian piano a sedere su una seggiola e rimane lì come inebetito aggiunge tutta la notte o dove mai la polessere andata che da quella finestra bassa poteva conversar comodamente col giardiniere e allungando appena un braccio toccare i rami dun mandorlo che adesso pareva tutto fiorito di farfalle ma pare che abbia perduto anche tantaltre cose i capelli intanto la parola un po anche la vista non si ricorda più di nulla e sta circa un anno intronato e come levato di cervello imitare quel nobile esempio in questura avrebbero voluto il suo nome e lo avrebbero stampato sui giornali nel dar l'annunzio della borsetta trovata gli fece stimare più che mai indegno quell'atto pur ammesso che la vecchia avesse avuto il sospetto ch'egli volesse tenersi la borsetta trovata è matto pensò quella e spaventata saffrettò a chiamare il boaro della latteria annessa alla villa perché con lajuto duno del ferrovieri che stavano lì presso al cancello a riattare la linea gli fece intendere che lo riteneva anche per quella protesta suo degno compare anzi suo degno genero ma perché nonno bauer se ne interessava lui più di me e per prima cosa ogni giorno nel vedermi entrare mi domandava come sta come sta che soffiava come un biacco col naso da civetta e il muso irto di grigi peluzzi tirandosi via dagli occhi i capelli lanosi scarmigliati sotto il decrepito cappellino annodato al mento cavava dalla tasca il portafogli se non che anche quel portafogli come la borsetta siamo giusti poteva ormai credersi rubato e il noccia fu trascinato in questura il professor corvara amidei rimane inchiodato sulla sedia gli giungono dalla camera di dolfino le tenere espressioni daffetto che colei rivolge al figliuolo il suono dei baci che gli dà ora inchiodato da quindici giorni in quel seggiolone di cuojo da cui non doveva più rialzarsi egli non sentiva altra pena che quella di non poter recarsi neanche in vettura a vedere il suo caro giardinetto lassù i raccomando signori miei lasciatemi riveder le carte attenzione lei ragione con una g sola la scriva per piacere mi raccomando credetti che vaneggiasse e per richiamarlo in sensi gli domandai dove nonno bauer lì e alzò appena la mano assorti in qualche pensiero lontano che gli atteggiava dun lieve sorriso le labbra tra la barbetta argentea veniva a qualcuno quasi quasi la tentazione dandarlo a scuotere e dordinargli che se ne tornasse giù subito a riporsi din dindin i contadini che attendevano curvi a lavorare la terra aveva preso alloggio nell'albergo della nuova roma presso la stazione e faceva ogni volta chilometri e chilometri per andarvisi a rinchiudere per una mezz'oretta ne riusciva poco dopo più smanioso di prima e senza mèta bestialità con tanto di petto in fuori nota bene dolfo dolfi ha la faccia piena di nèi e parlando se li arriccia tutti una gamba qua una gamba là mangi però gli faceva osservare poco dopo la moglie vedendogli ingollare due e tre scodelle di minestra una dopo l'altra mangio già masticava cichè digiuno dalla mattina e con la rabbia di non potersi confidare pochi giorni dopo il suo arrivo a roma era stata veduta dal marito il quale nello scorgerla in quello stato quantunque già se lo fosse immaginato sera sentito mancare in mezzo alla via ed era stato condotto in una farmacia sorretto per le ascelle si riscuote a furia di trombate dacqua alla schiena e a ventidue anni e qualche mese può presentarsi agli esami di licenza liceale e andare a napoli alluniversità per addottorarsi in lettere e filosofia forò le fave le legò alle quattro gugliate di spago attaccate alla bardella e le dispose sul tascapane per terra poi s'allontanò per mettersi a zappare e la ragazza che ha già quindici anni e fa da mammina glielo dà con gran mistero raccomandandogli di non farne sapere nulla per carità al babbino maggiormente sera ammalato duna malattia assai grave lunico figlio di un mio intimo amico vispo e leggiadro fanciullo di circa sette anni alito vivo della primavera e rimase incantato a mirare sì poteva poteva esser bella la vita la prima e la seconda cambiate perché scarse di latte la terza perché nel fargli il bagno una mattina lo tuffa nellacqua ancor quasi bollente scordandosi di temperarla scottatura di secondo grado si leva dalla sponda del letto e va al bujo in punta di piedi a origliare fino alluscio della camera che ha la finestra bassa sullo spiazzo davanti la caserma satanina sta affacciata a quella finestra e parla sottovoce con qualcuno giù qualche cosa gli va proprio male quel suo e va bene e ormai tutti quegli scrivani fra loro non lo chiamano altrimenti che il professor vabene senza neppure accorgersi dello stupore di certi visitatori del camposanto che si fermavano in distanza a mirarlo a bocca aperta lì chino su questa o quella pianta con la forbice o con la zappetta o ma poi il direttore del ginnasio i colleghi gli domandano come intenda di regolarsi con quella povera orfana rimasta così in mezzo a una strada senza diritto a pensione senza alcun parente né prossimo né lontano ma eccolo già eccolo eccolo e il professor corvara amidei sorse in piedi tutto tremante dallemozione si sporse dal finestrino per quanto amaro che gli fosse rimasto ma perché dio no dio non poteva voler questo se dio esisteva doveva coi buoni esser buono fatti coraggio non bisogna avvilirsi raccogli le forze rialzati ma il vecchio albero non aveva ormai più forza di rialzarsi impresa per cui egli in poco tempo centuplicando le sue ricchezze e diceva poco avrebbe avuto gloria di salvatore dell'industria zolfifera siciliana e sarebbe stato eletto sindaco subito senza alcun dubbio ma si vide tutt'a un tratto acciuffato dalla vecchia la quale scrollandolo furiosamente si mise a strillare venti lire a chi le dai ah ladro e il resto venti lire sole mi dai al ladro al ladro e l'asino rizzando ora questa ora quell'orecchia di tanto in tanto sbruffava come per rispondergli in qualche modo va ciccio va gli disse quel giorno cichè e sta a vedere ché ci divertiremo sputate sputate e se ne tornava accanto a dolfino con una fissità truce negli occhi mentre la boccetta dellacido fenico gli tremava in mano acido fenico bagni freddi gliene fanno anche uno ogni due ore senza paura diglielo al tuo amico dopo un altro lungo silenzio volle sapere anche il nome del fanciullo lei non vorrebbe è vero maffrettai a dirgli impietosito negò col capo senza guardarmi quasi vergognoso mentre la commozione gli agitava le labbra il noccia ritornava con questo proposito sui proprii passi quand'ecco lì presso l'entrata del caffeuccio di nuovo la vecchia ma lì in mezzo a quel verde allaperto dove la sorte crudele certo non poteva esercitare come in città la sua feroce persecuzione poi sapendo che prima delle cinque non avrebbe trovato alcun treno per ritornare a roma pensò doccupare le tre ore che aveva innanzi a sé in una visita al magnifico parco dei borghese a mezza via tra anzio e nettuno nulla nulla risponde lui fremebondo abbracciando il figliuolo sul letto nulla non ti spaventare una tegola una tegola sul capo a un tenente lui accendersi il fuoco lui andar per la spesa lui apparecchiar da mangiare e non poter condurre neanche per un minuto il ragazzo sulla spiaggia dal muffido pacciame delle alghe secche su la spiaggia solcata scavata dal transito incessante dei carri striduli carichi di minerale non ne posso più voglio esser tutta del mio dolfino ora lasciamelo assistere curare per carità cosmo antonio corvara amidei casca a sedere su una seggiola si nasconde il volto con le mani anche lui al pensiero che quel servo vigliacco si fosse approfittato dei brevi momenti durante la giornata nei quali ero costretto ad allontanarmi pure restai perplesso così scavati dentro come erano nel male che lo consumava nessun rumore nessun segno di vita arrivava in quella linda casetta appartata in cui il vecchietto aspettava tranquillo la morte poche ore dopo viene la servetta per far la spesa giornaliera e rimettere in ordine la casa è una toscaninà tozza ma svelta muso duro e linguacciuta ben alzato prometto e giuro disse che gliela farò pagare e che fece si portò nel tascapane insieme con la mezza pagnotta e la cipolla quattro fave secche e quattro gugliate di spago anzi fa di più lo invita ad accasarsi con lui olfo olfi entra tardi nellinsegnamento senza titoli senza concorso per protezione dun deputato autorevolissimo dopo le nozze celebrate solo civilmente non potendo il professor corvara amidei sposare anche davanti a dio per i suoi precedenti impegni con la chiesa listupidimento cresce con la beatitudine quello d'un fattorino di telegrafo che aveva trovato per istrada un portafogli con più di mille lire ed era andato a depositarlo in questura e ora dopo linfame tradimento e la fuga di quella donna indegna che gli aveva spezzata lesistenza ora quasi certamente gli toccava a soffrire anche la pena di vedersi morire a poco a poco il figliuolo lunico bene è secondo la teologia cattolica cristiana una grazia che dio concede a chi vuol salvare senza attenzione ai meriti o ai demeriti del salvando deus libere movet dice san tommaso questo sospetto in fondo non era ingiusto poiché egli veramente contro la sua volontà ridendo prima come uno scemo poi scostandosi e alzandosi per farla cercar lì nel posto aveva agito come se in realtà avesse voluto appropriarsi quella borsetta su in casa non può resistere a lungo al contrasto fra la confusione che ha nellanimo e lordine e la quiete delle tre stanzette tal gioja le suscita il rimetter piede nel continente il pensiero di roma vicina ah che bollore improvviso alza il sangue del padre avventuroso nelle vene di lei satanina non si sente di allattare da sé il figliuolo e dolfino è messo a balia lontano in un paesello della sabina pazienza ah il suo mare da quanto tempo più non lo vedeva e che desiderio acuto intenso ardente di rivederlo poi lo avrebbe dato in mano ai figliuoli e agli altri ragazzi del vicinato perché ne facessero scempio e tra sé rideva venuta la sera andato via da quella casa nonno bauer se nera venuto in questa col giardinetto che non apparteneva a lui non andava più da un pezzo in biblioteca così come il noccia aveva fatto bisognava dunque trattenerlo in arresto e domandare ragguagli in sicilia sul conto di lui tutto potevano immaginarsi tranne che un corvo sonasse così per aria spiriti pensò cichè che cichè urlava a sua volta tirava tirava la cavezza ma ormai le due bestie parevano impazzite dal terrore che si incutevano a vicenda l'una berciando e l'altra fuggendo aveva fretta temeva di perdere il treno il medico sentendo chegli doveva mettersi in viaggio volle abbondare in cautela e gli combinò allora con le bende una specie di turbante il quale glimpedì dassettarsi il cappello sul capo e un mezzo sorriso quasi puerile gli affiorò alle labbra che subito si contrassero come per fare il greppo tanto intenerimento aveva provato in quel punto per sé la finestra della cameretta posta sul davanti verso lo spiazzo di fronte alla caserma dei soldati dartiglieria che venivano in distaccamento per le esercitazioni di tiro era appena allaltezza dun mezzanino così acquistò un buon pezzo di terra al camposanto la casa sotto invece che sopra e senza nessuna pretesa una piccola nicchietta e lì cosmo antonio corvara amidei ci ragiona su ben bene parecchie settimane e una notte alla fine vien sorpreso in camicia con una candela in mano infocato in volto con gli occhi sbarrati brillanti di febbre che va cercando per il dormitorio una chiave che chiave la chiave della perseveranza è ammattito cera di là un giardinetto apparteneva a glinquilini del secondo piano ma chi veramente ne godeva era lui nonno bauer ma il più difficile ancora non glielaveva fatto eseguire aspettava il giorno venti maggio dellanno colpo apoplettico fulminante mentre faceva lezione marzo osmo ntonio orvara midei ne rimane esterrefatto calvo mezzo cieco e col naso schiacciato dalla caduta infantile nellottobre del ottiene per concorso il posto di reggente nel ginnasio inferiore di sassari ma ormai un compenso a tutto ciò che ha sofferto a tutto ciò che gli toccherà forse a soffrire ancora lo ha e non glimporta più di nulla cosmo antonio corvara amidei si fa piccino piccino man mano che quegli le sballa più grosse e approva approva senza mai contraddire piano piano alla porta chi è ma lei satanina si sa venuta in groppa a quel vento satanina la buona mammina che vuole a tutti i costi rivedere il figliuolo malato la campagna infestata nei mesi estivi dalla malaria pareva respirasse ora per la pioggia abbondante della notte che aveva fatto calar la piena el burrone no così no così no si dové presto ormai venire a una deliberazione ed è voluto venir lui spontaneamente prima delle nozze per prestarti le sue cure senz'alcun compenso ora puoi credere con lui silvio ch'io volessi lasciarti cieco per farmi sposare da te che dici lydia ma era pur bello tanto e delicato come una fanciulla e lei guardandolo beandosene senza che egli se n'accorgesse poteva pensare dal folto degli alberi sulla costa veniva a quando a quando come un lamento rabbioso il vecchio ancora valido attendeva di là alla rimonda e accompagnava così con quel lamento la sua dura fatica la giustizia degli uomini si sarebbe impadronita di quel miserabile scovandolo alla fine dal nascondiglio ov'era andato a cacciare la sua vergogna e lui e la moglie sarebbero morti dall'onta di saperlo in galera si rinnovò quello sbalordimento per il retto giudizio e la giustezza dei consigli e la finezza degli espedienti da lui suggeriti ci voleva tanto forse a crederlo capace di un sentimento che doveva in quellora esser comune a tutti i galantuomini disgraziati e non disgraziati perdio il sentimento della dignità del proprio paese lei dirà la verità anzi la dirò io di non aver creduto in me precisamente il falci si strinse nelle spalle sorrise tutto accomodato sanato sanato sarebbe meglio dire e rise sguajatamente poi riprendendosi anch'essi avrebbero detto facilmente che di glaucoma vero e proprio non era più il caso di parlare asta i sono ricordato anche della mia seconda visita disgraziatissima e ho pensato che lei signorina si sapeva che da anni e anni non simmischiava più di nulla tutto assorto comera nelle sue sciagure la morte della moglie e di due figliuoli la perdita della zolfara dopo una sequela di liti giudiziarie ecco sei tutto mio perché non ti vedi e non ti sai perché l'anima tua è come prigioniera della tua sventura e ha bisogno di me per vedere per sentire e a questa voce tutta l'anima sua sperduta in quel vuoto orrendo s'era aggrappata non era altro che una voce per lui la signorina lydia tutta la sua vita trascorsa tra tante miserie e tante fatiche senza una macchia che valore poteva avere davanti al candore di quel figlio così vicino a dio mese siròli allegro esclamò il campiere del lobruno scostando la bambina e alzandosi per venire incontro al vecchio allegro vi dico tutto accomodato nella corte càrmine trovò un campiere del lobruno seduto sul muretto accanto alla porta evidentemente il prete era arrivato con lui aspetti disse allora il falci levandosi anche lui e riprendendo la sua aria consueta la avverto ch'io non dirò affatto al marchese d'essere venuto quella volta e se rideva aveva subito l'impressione di non aver riso lei ma di aver piuttosto imitato un sorriso non suo il sorriso di quell'altra sé stessa che viveva in lui che cioè don ciccino cirinciò chegli tempo addietro aveva conosciuto fosse questo che ora gli stava davanti questo possibile se da qualche malcreato sentiva fare allusione a quel parto della moglie o a quella virgola nel contratto daffitto sorrideva triste o scrollava le spalle credibile cirinciò adesso tutta un tratto lo riconosceva anche lui non era credibile non appariva più credibile neanche a lui stesso che quello del mulino credere che se pure egli per un miracolo avesse ora riacquistato la vista né questo bene sommo né tutti i piaceri che avrebbe potuto pagarsi con la sua ricchezza né l'amore d'alcun'altra donna ispirava pietà soltanto no era anche amore adesso non sapeva più ritrarre la mano dalla mano di lui scostare il volto dal volto di lui se egli la attirava troppo a sé quasi di pudor sociale che la sua compagnia diveniva a lungo andare insopportabile invitato dalla marchesa borghi il vecchio stette a guardarlo un tratto poi gli ordinò strappati cotesta fibbia dalla scarpa quello si chinò per obbedire il padre allora gli s'appressò gli vide la calotta ancora in capo gliela strappò insieme con un ciuffetto di capelli e tutti alla sua vista s'erano turbati quasi per ribrezzo gli avevano risposto duramente a monosillabi schivando persino di guardarlo no negò con durezza lydia a questo punto ribellandosi alla tortura che il lungo discorso avvelenato del dottore le infliggeva monsignore ma io no rispose pronto il vecchio indignato percotendosi il petto cavo con la mano deforme spalmata venite a vedere entrò nella stanza terrena corse al letto su cui il prete stava buttato nella stessa positura il falci l'aveva guardata un tratto negli occhi poi con un sorriso ironico percettibile più nello sguardo che sulle labbra le aveva risposto e troppo chiaramente lasciava intendere il concetto che s'era formato della vita così nudo di tutte quelle intime e quasi necessarie ipocrisie era pertanto piombata come un fulmine su la casa campestre del vecchio siròli la madre dapprima nella sua santità patriarcale non aveva saputo neanche farsi un'idea del delitto commesso dal figliuolo a lungo ricordo bene e disse che voleva ritornare per aspetta lo interruppe subito lydia agitatissima vado a sentire e gli pareva di vedere ancora il figlio parato per la solennità con quella splendida pianeta tutta a brusche d'oro pallido e tremante muoversi piano piano su la predella dell'altare davanti al tabernacolo tanto che egli pur nella gioia intese che il pianto di lei non era come il suo e prese allora a dirle che certo oh ma certo neanche lui in un giorno come quello avrebbe creduto alle parole dei medico e per lui per lui aveva sacrificato gli altri figliuoli buoni mansueti divoti gli altri figliuoli che ora zappavano di là poveri innocenti non ben rimessi ancora dalle ultime febbri ma che quando si fosse un po quietato ella gli avrebbe detto di quella visita e certo egli lo avrebbe fatto chiamare erano trascorsi più di tre mesi il dottor giunio falci non era stato richiamato le parve che tutto ciò che il medico le aveva detto con quel suo fare freddo e mordace da molto tempo lei lo avesse detto a sé stessa o meglio che qualcuno in lei lo avesse detto e lei aveva finto di non udire e perché no moralmente sempre signorina quando s'innamorano ma anche fisicamente ci ha messo qua qua dobbiamo patire e faticare cieco fino a tal punto nella sua fede si rassegnava costantemente a ogni più dura avversità accettandola come volere di dio le ore volavano fra le lietissime affrettate cure del nido e le carezze da cui ella si scioglieva un po ebbra con dolce violenza per salvare da quella libertà che la convivenza dava al loro amore rispose lydia pronta e fiera il dottor falci silvio ha sospettato ciò che del resto è vero ch'io cioè non ti dissi nulla della sua seconda visita io non te ne dissi nulla perché la signorina badi s'affrettò a soggiungere il dottor falci trattandosi d'un dubbio espresso da me in quel momento in termini molto vaghi fece miracoli a detta di tutti nei quindici giorni che precedettero lelezione politica veri miracoli se in due settimane riuscì a cambiare la posizione del laleva in quel comune da così a così la vecchia madre vedendo gli altri tre figliuoli ruppe in singhiozzi e si coprì il volto con le mani ma zitta ma da molte stagioni ormai lui e la moglie erano riusciti a vincere il male e a rendersene immuni se dio voleva col volgere degli anni i tre figliuoli che adesso ne pativano avrebbero acquistato anch'essi la immunità vi sta ben vi sta sacerdote eh da zappaterra a sacerdote siete contento ora ecco i frutti della vostra smania di salire a ogni costo senza la preparazione senza l'educazione necessaria speranza dissimulando il vivissimo interesse che quel caso strano gli destava le aveva invece manifestato il desiderio di tornare a visitar l'infermo fra qualche mese vi si buttavano a dormire i tre fratelli non mai tutti insieme giacché ora l'uno ora l'altro passava la notte all'aperto di guardia per pietà ah non per altro e dunque no no seppure egli avesse voluto lei no come avrebbe potuto accettare lei che lo amava e non lo voleva franchezza diss'egli freddamente io mi sono raffermato nella mia diagnosi il marchese verrà domattina nella mia clinica vada vada intanto da lui che la aspetta a rivederla gli altri figliuoli destinati alle fatiche della campagna esposti lì alla morte non avevano invidiato per nulla la sorte di quel loro fratello s'erano anzi mostrati orgogliosi di lui lustro della famiglia e se il dubbio s'affrettò a replicare lydia con aria di sfida dopo la sua visita non potesse più sussistere se la speranza restasse delusa non avrà lei inutilmente crudelmente ora turbata un'anima che si è già rassegnata un certo squallido ometto scontorto dal cranio davorio luccicante sotto i lumi quasi a nascondersi teneva il capo insaccato nelle spallucce ossute parlandogli di lei gli aveva detto ch'era buona e attenta di squisite maniere colta intelligente e tale egli ora la sperimentava nelle cure che aveva per lui nei conforti che gli dava ma io voglio dirle la verità signorina mi ero dimenticato di questo caso quantunque a parer mio molto raro e strano ieri però chiacchierando del più e del meno con alcuni amici ho saputo del prossimo matrimonio del marchese borghi con lei sentì schiudere l'uscio ebbe un sussulto corse istintivamente al corridojo per cui il falci doveva passare ho rimediato signorina alla sua soverchia franchezza ci voleva soltanto una sciagura come quella che gli era toccata per accasciarlo e distruggerlo così pur avendo bisogno di tante braccia per la campagna aveva voluto far dono a dio di un figliuolo ma non aveva voluto manifestare così in prima alla madre il suo dubbio per non farle nascere di improvviso foss'anche una tenue speranza fino a fondar la propria felicità su la sciagura di un altro ella sì veramente non aveva allora creduto che colui quel suo nemico potesse fare il miracolo di ridar la vista al suo silvio non lo credeva neanche adesso sì io non t'ho domandato nulla finora ma no no voglio sapere nulla neanche adesso farai tu sarà per me uno stupore un incanto ma io non vedrò nulla dapprima te sola tutto fuori di sé là in preda a quelle energie insospettate e scatenate dun subito in lui affrontò imperterrito gli avversarii li forzò a discutere e a riconoscere prima gli errori e linsipienza poi la vergogna del loro vecchio deputato scattò il cieco ma sì riprese ella subito con uno strano riso e può esser vero anche questo perché difatti a questo solo patto io potrei diventare la tua che dici ripeté il borghi interrompendola poi si mosse verso la casa campestre facendo segno alla nipotina orfana che aveva recato tutta esultante la notizia dell'arrivo dello zio prete di precederlo nella raccattò da terra la fibbia d'argento e la baciò la calotta e la baciò poi si recò ad aprire una vecchia e lunga cassapanca d'abete che pareva una bara dov'erano religiosamente conservati gli abiti dei tre figliuoli morti signorina è vero lydia impallidì e affermò alteramente col capo permetta ch'io me ne congratuli soggiunse il falci e gli occhi ceruli sì ceruli ma cupi dolenti troppo affossati sotto la fronte grave triste prominente come dirglielo e perché si fermava un momento a ripetere una domanda insistente alla quale era chiaro che non riceveva una risposta che lo soddisfacesse negava col dito scrollava le spalle come se ho esaminato una volta sola gli occhi del signor marchese e m'è parso di dovere escludere assolutamente che si tratti di glaucoma come annientata vuota lo seguì con gli occhi fino all'uscio in fondo al corridojo poi udì la voce di silvio che la chiamava di là richiuse la cassapanca vi si pose a sedere nascose il volto tra le mani e scoppiò in un pianto dirotto domani se dio vuole romperemo la terra ora dall'alba i tre figliuoli del vecchio consunti e ingialliti dalla malaria zappavano in fila con altri due contadini giornanti certo ormai che il delitto del figliuolo era vero che giovanni l'infame era fuggito sparito dalla città per sottrarsi al furore popolare e che lui ormai sotto il peso di tanta ignominia io però non ho voluto che questa innocente entrasse là ho fatto bene il vecchio si contenne fremeva che avete da dirmi insomma ebbene se non gli era più dato di consolare con questa speranza la madre non avrebbe potuto almeno cercare con essa un gran conforto al povero superstite così tremendamente colpito da quella nuova improvvisa sciagura ed era salito al villino lo aveva fatto visitare dai più illustri oculisti d'italia e dell'estero e tutti le avevano detto che era afflitto d'un glaucoma irrimediabile e lieve nel quale tutti gli aspetti nuovi duomini e di cose gli apparivano come in una luce di sogno nella freschezza di quellazzurro di marzo corso da allegre nuvole luminose la morte del suo amore se poi si fosse affermato per ora ella poteva credere che il suo amore sarebbe bastato a compensar quel cieco della vista perduta non per quel pezzo di majale né per voi e il povero vecchio se n'era ritornato in campagna come un cane bastonato veramente la prima visita aveva lasciato alla marchesa defunta una pessima impressione del dottore la signorina lydia venturi rimasta come governante e lettrice del giovane marchese lo ricordava bene si sforzava di vedersi com'egli nel suo bujo la vedeva e la sua voce ormai per lei stessa non usciva più dalle sue proprie labbra ma da quelle ch'egli le immaginava pochi giorni prima che morisse la marchesa borghi aveva voluto consultare più per scrupolo di coscienza che per altro anche il dottor giunio falci per il proprio figlio silvio cieco da circa un anno che ebbe la marchesa anche dopo la sua visita su la guarigione del figlio ma io non dissi alla marchesa ribatté pronto il falci che la malattia del figlio a mio modo di vedere tuttavia si sforzò di contenersi ancora e domandò con apparente calma lei insiste nel ritener che il marchese possa con l'ajuto di lei riacquistare la vista ma nel sentirsi chiamare quello del mulino usciva dai gangheri minacciava col bastone e urlava che il suo era un paese di carognoni imbecilli m'inganno diagnosi spiegabilissima in principio non creda io sono sicuro in fatti che se la signora marchesa avesse fatto visitare il figliuolo da questi miei colleghi nel tempo che lo visitai io coraggio gli dicevano i due giornanti non è caso di morte alla fine ma quello scoteva il capo poi si sputava su le mani terrose e incallite e si rimetteva a zappare e che avesse perduto la zolfara per una virgola mal posta nel contratto daffitto e che zoppicasse così per una famosa avventura di caccia lei stessa con le sue mani se l'era chiuso per sempre ma poteva forse accettare le velenose profferte di colui era arrivato finanche a proporle di rimandare la visita a dopo le nozze se ella avesse accettato quello del mulino sì sì quello del mulino aveva ragione non era credibile che importava a lui infatti ora che con gli occhi di quellometto si vedeva rientrare in sé medesimo con tutte le sue sciagure e la sua miseria che importava più a lui della vittoria del laleva delle vergogne del deputato sconfitto terribile di fronte al quale è vero tutti gli uomini sono ciechi ma da questo bujo chi abbia gli occhi sani può almeno distrarsi con la vista delle cose intorno sorrise potrebbe nuocerle e io non vorrei se lei anzi volesse rimandar la visita a dopo le nozze guardi io sarei anche disposto a ritornare ciccino cirinciò invece guardava così perché non riusciva a spiegarsi il perché di tutta quella meraviglia per la sua venuta vedendosi osservato spiato da lontano con quellaria di costernazione perplessa e afflitta e perché tu vuoi lasciarmi cieco avrebbe egli certamente risposto ma perché così soltanto cioè a patto della sciagura di lui era possibile la sua felicità si levò in piedi improvvisamente come per un subita richiamo il resto della stanza era ingombro di attrezzi rurali una scaletta di legno conduceva alla camera a solajo dove dormivano i due vecchi e l'orfana ma perché aveva taciuto proprio perché non aveva creduto di prestar fiducia a quel medico o non piuttosto perché il dubbio che il medico aveva espresso e che sarebbe stato per silvio come una luce di speranza sarebbe stato invece per lei la morte con questa tua voce lasciamela baciare qui su le tue labbra questa tua voce sì e parla ora dimmi come me lo prepari il nido come e parecchi avanzarono il sospetto che fosse un imbroglione un miserabile impostore venuto a mistificarli poi a documentare il tentativo di corruzione del signor sindaco il pagamento di cinquanta voti a dieci lire luno come documentarlo e la miseria sciagure che avrebbe fatto meglio a portare in pubblico con dignità meno funebre perché non spiccasse agli occhi di tutti i maldicenti del paese quel sigillo particolare di scherno con cui la sorte buffona silvio borghi attendeva impaziente nella sua camera ecco qua il dottor falci silvio disse lydia entrando convulsa vedrai attese due giorni in un'ansia terribile l'esito dell'operazione quando lo seppe felice attese ancora un po nella casa vuota gliela preparò amorosamente mandando a dire a lui che esultante la voleva lì lei sospetta si provò a interromperlo lydia ma il falci non le diede tempo di proseguire lei stessa seguitò ma più faceva così più si acuiva proprio fino allo spasimo in quei tali occhietti una curiosità pazzesca il vecchio marito aveva dovuto spiegarglielo alla meglio e allora ella ne era rimasta sbalordita inorridita e pur quasi incredula giovanni che mi dici si sarebbero fatte senz'alcuna pompa presto appena spirato il sesto mese di lutto per la madre ella aveva dunque davanti a sé circa un mese e mezzo di tempo per preparar l'occorrente alla meglio furono giorni d'intensa felicità straordinario capiva bene sì o no ma sì perdio che capiva benissimo tutte le discussioni che ora si facevano attorno a lui su le probabilità più o meno di vittoria sulla disposizione dei varii partiti locali in questo e in quel comune del collegio non aveva più versato una lagrima da quel giorno considerava la propria vita intemerata quella della sua vecchia compagna e non sapeva farsi capace come mai un tal mostro fosse potuto nascere da loro siamo tutti felicissimi e io particolarmente della sua venuta ma si figuri segga segga lho per un onore e ne ho tanto piacere e poi una bella veramente bella forse chi sa avrebbe potuto ingannarlo ben altrimenti approfittando della sciagura di lui si ripigliava ma avvertiva internamente che non gli era più possibile ormai tenersi fermo ché tutto dentro gli vagellava non tanto per la persecuzione di quegli occhietti di cui in fine non aveva nulla da temere quanto perché cirinciò cirinciò se naccorse subito pur tra il fervore entusiastico dellaccoglienza si sentì ferire fin da principio da quegli occhietti cercò di sfuggirli rituffandosi in mezzo alla confusione della festa e parlò con me e mi disse di ritenere che il tuo male non fosse propriamente quello che tanti altri medici avevano dichiarato e non improbabile perciò secondo lui la tua guarigione lo afferrò per un braccio e lo tirò su con uno strappo violento va su porco spogliati il prete in mezzo alla stanza dinteressatamente dopo questa dichiarazione sarà troppo chiederle che ella annunzii al signor marchese la mia visita lydia si levò in piedi voi silenzio gridò il vecchio movendogli incontro andrete a riferire a monsignore salì lentamente la scaletta di legno giovanni lassù volgendo lo sguardo in giro ricadde più intronato che mai e nellintronamento si fissò come impietrato vedendosi vicinissimo a quattro posti di distanza quellometto che seguitava a fissarlo sì rispose il borghi ricordo benissimo dottore non sai ancora riprese lydia ch'egli difatti ritornò la stessa mattina che avvenne la disgrazia di tua madre ella risolutamente soffocò il pianto disperato s'ilarò tutta in volto e lì inginocchiata innanzi a lui con lui curvo su lei abbracciato pareva che una vena nuova di vita gli fosse rampollata dentro e si fosse messa a scorrere in lui con urgenza impetuosa era senza dubbio per lei una gran fortuna ma sentiva in coscienza di meritarsela perché ella lo amava anzi per lei la maggior fortuna era questa di poterlo amare apertamente tutto quel giorno fino a tarda notte lo inebriò della sua voce sicura perché egli era ancora nel bujo là suo nel bujo in cui già fiammeggiava la speranza bella come l'immagine ch'egli s'era finto di lei che quegli fosse don ciccino cirinciò glielo dovevano aver detto e ripetuto tutti cento volte a quellometto ma appunto di questo non riusciva a capacitarsi signorina dapprima nello scompiglio cagionato dall'improvvisa morte della marchesa poi nella gioja di questo avvenimento si era di certo dimenticata è vero dimenticata il dottor falci le aveva esposto il perché di quella visita che sarebbe stata altrimenti importuna a un certo punto con una lieve meraviglia che tradiva la diffidenza quella gli aveva domandato ma vanno dunque soggetti anche i giovani alla cateratta e non si diede un momento di requie ora qua a scrollare i titubanti ora là a sventare uninsidia a presiedere un comizio a sfidare al contraddittorio anche lo stesso deputato uscente o chi per lui tutto quanto il paese il dottor giunio falci aveva vinto da poco per concorso il posto di direttore della clinica oftalmica ma sia per la sua aria stanca e sempre astratta sia per la figura sgraziata i radunati stettero un pezzo a mirarlo a bocca aperta qualcuno si toccò con un dito la fronte come per dire eh che volete gli sè voltato il cervello poveretto ma con le testimonianze perdio sincaricava lui di far confessare quei contadini alla presenza dun notajo lui lui avanti sì sempre sempre si era ricordata del dottor falci e ogni qual volta l'immagine di lui le si era affacciata alla mente come il fantasma d'un rimorso ella l'aveva respinta con una ingiuria ciarlatano non gli era mai parso così solenne il mistero della messa con l'anima quasi alienata dai sensi lo aveva seguìto e ne aveva tremato ma guardi allora tutt'a un tratto mi sono ricordato i sono ricordato della diagnosi di glaucoma fatta da tanti illustri miei colleghi se non m'inganno come a lui pareva che si dovesse fare fu nella sala uno sbalordimento generale perché proprio nessuno riusciva a capacitarsi come mai don ciccino cirinciò potesse vedere così chiaro e giusto poi ritornerà e riavrà la messa non dubitate lui gridò allora il siròli accennando con la mano verso casa lei però lo desidera cieco proprio fino a questo punto l'amore del signor marchese cieco anche materialmente coglieva a volo tutto comprendeva tutto a un minimo cenno e ogni cosa dentro pur restandogli nuova e fresca gli diventava subito nota e propria con la gola stretta da un'angoscia dolcissima aveva sentita accanto a sé piangere di tenerezza la moglie la sua santa vecchia e s'era messo a piangere anche lui senza volerlo lunico tra tutti gli avvocati del foro che lo avesse ajutato e difeso nelloccasione delle liti per la zolfara queste liti è vero le aveva perdute lajuto perciò se vogliamo era stato vano il vecchio siròli fisse gli occhi ancora vivi e come induriti nello spasimo negli occhi del campiere senza dir nulla come se non avesse inteso o compreso per istintivo malanimo contro quell'antipaticissimo dottore non considerava intanto se per avventura non sarebbe stata diversa quella impressione della marchesa ove il falci fin da principio le avesse fatto sperare non improbabile la guarigione del figlio non vuol vederlo rispose càrmine né lo vuole in casa sono venuto a dirglielo aspetta rispose il campiere perché non lo sapeva bene lui stesso non era timore non era vergogna ma si sentiva come tratto di dentro a nascondersi e a scomparire da quella festa la vecchia madre teneva gli occhi fissi su lui e piangeva piangeva senza fine in silenzio come se tutto il cuore tutta la vita che le restava volesse sciogliere e disfare in quelle lagrime il ricordo di quella prima messa era rimasto incancellabile nell'anima del vecchio perché aveva proprio sentito la presenza di dio quel giorno nella chiesa tanto ha fatto tanto ha detto che è riuscito a indurre i parenti di quei poveri piccini a desistere dalla querela già sporta la perizia medica risulta favorevole ora vostro figlio partirà per acireale per quanto già gli apparissero evidenti i segni della stanchezza nella vecchia maschera dimenticata circolava intanto in quella sala nellattesa che i posti fossero assegnati nella mensa fu per il bisogno di raggiungere e toccare una realtà qualunque nel vuoto strano in cui quellavventura impensata lo aveva così dimprovviso gettato se egli domani avesse riacquistato la vista bello com'era giovane ricco signore perché avrebbe sposato lei per gratitudine no no si strinse tutta in sé dal ribrezzo dalla nausea che mercato infame sarebbe stato il più laido degli inganni e poi disprezzo e non più amore che alla signorina lydia costò una lunga lotta con sé stessa il giovane marchese non aveva parenti era padrone di sé e dunque di fare quel che gli no perché anzi fece lydia arrossendo lei non sa rispose il falci l'interesse che a un pover'uomo che si occupa di scienza possono destare certi casi di malattia e facendovi su con la mano il segno della croce vi conservò anche questi altri del figlio sacerdote morto tutti i convitati nel vederlo così dun subito appassire credettero in prima che fosse effetto di momentanea stanchezza e cercarono di ravvivarlo con incitamenti e congratulazioni durava ancora la visita di là che diceva il medico che pensava egli ebbe la tentazione di andare in punta di piedi a origliare dietro quell'uscio ch'ella stessa aveva chiuso ma si trattenne ecco dietro l'uscio era rimasta volto ella sapeva com'egli per la malìa di questa voce e attraverso alle timide risposte che riceveva alle sue domande insistenti la vedeva e si sforzava davanti allo specchio di somigliare a quell'immagine fittizia di lei scusate debbo rimanere o me ne debbo andare ho forse fatto male a venire ma no perché caro don ciccino saffrettò a rispondergli il laleva con la tonaca tutta rabbuffata su le terga i fusoli delle gambe scoperti si nascose il volto tra le braccia alzate i tre fratelli e la madre rimasti seduti guardavano costernati ora giovanni ora il padre che non avevano mai visto così e che cosa nei misteriosi arzigogoli nelle segrete previsioni del suo spirito conturbato doveva rappresentare per lui questa sua partecipazione alla lotta politica in favore del figlio di don francesco laleva nella quale invece delluccello era volato in aria lui con tutti gli stivaloni e lo schioppo e la carniera e il cane investito dalle alacce dun mulino a vento abbandonato sul poggio di montelusa le quali tutta un tratto serano messe a girare da sé perché sapevano tutti che non era vero che dovesse poi tanta gratitudine al padre del laleva il quale non lo aveva né ajutato né difeso ma solo dissuaso dal mettersi in lite per quella zolfara maledetta ora questi carognoni imbecilli ecco che si maravigliavano del suo intervento alla riunione elettorale ma ci voleva tanto i pensare chegli doveva prima di tutto gratitudine eterna al vecchio avvocato don francesco laleva padre del candidato doggi tuo padre domandò il campiere a càrmine sollevando il capo e un virgulto che teneva in mano e col quale aspettando era stato a percuotere un piccolo sterpo cresciuto lì tra i ciottoli della corte si riebbe un momento allorché tutti lo presero e lo portarono in trionfo a sedere a capo tavola ma cessata lagitazione della cerca dei posti appena tutti si furono accomodati egli la attendeva seduto con le braccia aperte la strinse forte forte a sé gridando la sua felicità e che per lei soltanto voleva riacquistar la vista per vedere la sua cara la sua bella la sua dolce sposa perché come negarlo più ormai ella voleva voleva proprio che il suo silvio rimanesse cieco la cecità di lui era la condizione imprescindibile del suo amore voce ch'egli forse uscito ora da suo bujo avrebbe cercata su molte labbra invano pena qualche gioia la più forte per il giorno delle nozze ci mancava ormai poco più d'una settimana quando a lydia fu annunziata improvvisamente una visita del dottor giunio falci se n'era acerbamente offesa e aveva costretto la sua naturale dolcezza a irrigidirsi in un contegno addirittura severo ma dopo la sciagura quand'egli tra il pianto disperato le aveva preso una mano il vecchio siròli da più di un mese sembrava inebetito dalla sciagura che gli era toccata e non riusciva più a prender sonno quella notte allo scroscio violento della pioggia s'era finalmente riscosso e aveva detto alla moglie insonne e oppressa come lui domandò nuovamente il vecchio d'accordo su che su su la frittata perdio non capite esclamò quegli spazientito chiudono gli occhi insomma e non se ne parla più arrivato il siròli ebbe un sussulto s'aggrappò al ramo dell'albero su cui si teneva in equilibrio e si mise a tremar tutto giovanni arrivato e che voleva da lui sentendo entrare gente il prete alzò il capo e lanciò una occhiata bieca poi raffondò la testa tra le braccia i tre fratelli gl'intravidero così il volto cangiato pallido tra la barba ispidamente cresciuta anche per un minuto che avesse pazienza ancora per qualche giorno non accorreva per non agitarlo il medico non permetteva la vecchia d'un tratto soffocò i singhiozzi chinando più volte il capo in segno d'obbedienza era la prima volta quella che il marito le parlava così a voce alta per conto suo stimò da ciarlatano e peggio la seconda visita quel venire proprio nel giorno che la marchesa era morta a manifestare un dubbio ad accendere una speranza di quella sorta la quale forse non avrebbe resistito neppur lei agli assalti del male dio è il padrone soleva dire il vecchio socchiudendo gli occhi se lui la vuole se la prenda di quelle spontanee inevitabili illusioni che ciascuno senza volerlo si crea e si compone per un bisogno istintivo in un lato era la mangiatoja per le bestie un asino vi tritava pazientemente la sua razione di paglia nel lato opposto era un gran letto dai trespoli di ferro non bene in equilibrio su l'acciottolato della stanza in pendìo se ma ella turbata eccitata volle premettere lei finora veramente non era stato chiamato perché zitto zitto zoppicante e con gli occhi fissi e cupi sotto la fronte grinzuta serano voltati stupiti a mirarlo don ciccino cirinciò possibile e chi lo aveva invitato balzò in piedi inferocito ma il vecchio alzando terribilmente una mano gli indicò la scala giù aspetta lì c'è una zappa e ti faccio grazia perché neanche di questo saresti più degno qua per il momento cera da correre a minacciare a quel signor assessore la denunzia delle cento schede trattenute ai soci del circolo operajo ma di qua di là da vicino da lontano donde meno se laspettava si sentiva pungere dalla fissità quasi spasimosa di quegli occhietti persecutori tabernacolo genuflettersi congiungere le mani immacolate nel segno della preghiera aprirle poi voltarsi con gli occhi socchiusi verso i fedeli per bisbigliare le parole di rito e ritornare al messale sul se veramente egli più che d'un bel volto che non avrebbe mai potuto vedere aveva bisogno d'un cuore innamorato dopo alcuni giorni di angosciosa perplessità le nozze furono stabilite gli domandò il campiere gli tolse la mano dalla spalla se la recò insieme con l'altra dietro la schiena sporse il torace alzò il capo per guardare il vecchio dall'alto e sbuffò ma era pur colei che più di tutti negli ultimi mesi era stata vicina a sua madre e sua madre egli lo ricordava non avrebbe avuto più pace né il coraggio di alzare gli occhi in faccia a nessuno ora inerpicato su gli alberi attendeva alla rimonda nessuno lì lo vedeva e lavorando poteva piangere ecco questo che può essere un dubbio che può essere una speranza mi pare che dovrebbe bastarle se veramente com'io credo le sta a cuore il bene del suo fidanzato come mai non fosse festa per tutti l'arrivo dello zio prete se la prese tra le gambe e borbottò con un tristo sorriso sotto i bafffi tu sta qua carina non entrare sei piccina anche tu e non si sa mai ma dallaltro canto mezzo ubriacato dagli applausi cirinciò si trovò designato da tutti a un posto di combatti mento difficilissimo nel comune di borgetto che si riteneva la cittadella inespugnabile del partito avversario a forza di risparmii di privazioni d'ogni sorta aveva per tanti anni mantenuto il figlio al seminario della vicina città poi aveva avuto la consolazione di vederlo ordinato prete e di sentire la prima messa detta da lui a quando a quando ora l'uno ora l'altro si rizzava sulla vita contraendo il volto per lo spasimo delle reni e s'asciugava gli occhi col grosso fazzoletto di cotone tanto che a un certo punto dimenticandosi del dubbio che lo aveva finora tenuto ingrugnato e sospettoso non poté più trattenersi salzò prese la parola e in breve con chiarezza e semplicità espresse il suo concetto no fece più col gesto che con la voce lydia soffocata dall'orgasmo avvampata in volto dall'onta che quell'apparente generosità del medico le cagionava e con la mano gli fe cenno di passare la voce segnatamente d'una ineffabile soavità in contrasto con l'aria cupa altera e dolente del volto tanto più che il giovane marchese pareva ormai rassegnato alla sciagura mortagli così d'un tratto la madre oltre al bujo della sua cecità un altro bujo s'era sentito addensare più dentro che attorno questo che la sua felicità sarebbe stata intera ormai perché egli avrebbe veduto la sua sposa ora ella avrebbe avuto più agio che beneficii sbardellati se ne riprometteva che tremendi pericoli e responsabilità si immaginava di dovere affrontare ma sì quegli occhi che lampeggiavano sotto la fronte aggrottata quelle pugna serrate sui i ginocchi povero don ciccino giovanni seduto sulle tavole del letto stava col busto ripiegato sulle materasse abballinate e con la testa affondata tra le braccia andò a buttarsi sul letto morse rabbiosamente il guanciale e ruppe dapprima in singhiozzi irrefrenabili ceduta la prima furia del pianto rimase attonita e come raccapricciata di fronte alla propria coscienza tre altri figliuoli però due maschi e una femmina ne erano morti e morta era anche la moglie del primo figliuolo di cui restava solamente una ragazzetta di cinque anni e ora ecco allungava il collo verso di lui con lindice teso come unarma presso uno di quegli occhietti diabolici quasi a prender la mira e gli domandava se nimpadroniva con quelle forze vergini che non avevano potuto aver mai uno sfogo in lui e che ora lo rendevano alacre e sicuro della vittoria come un giovane tra la frenesia che già aveva preso a bollire in tutti coloro che gli si facevano attorno sempre in maggior numero e appena punto raggelare sconcertare rimescolar tutto da un sentimento oscuro che facendogli impeto rabbiosamente gli occupava come di una tenebra di vertigine il cervello come mai si fosse potuto ingannare per tanti anni fino a crederlo un santo e s'era inteso di farne un dono abbiamo chiarito di là un equivoco tu ricordi che il dottore nella sua prima visita disse che voleva ritornare è vero ma scusate non siete don ciccino cirinciò voi non era sul nome la domanda non potevano capirlo gli altri ma lui sì cirinciò lo intese benissimo ma che per questo lobbligo della gratitudine non restava forse per lui stesso sacrosanto e poi a parte la gratitudine per quel suo modo di camminare tutto rilassato e dinoccolato con la grossa testa precocemente calva buttata indietro non riusciva a cattivarsi né la simpatia né la confidenza d'alcuno più sbalordito di tutti alla fine perché da un canto non gli pareva proprio daver detto cose così straordinarie da suscitare tanto stupore tanto fervore dammirazione la signorina irrigidendosi di più aveva allora troncato il discorso dicendo che nelle condizioni in cui il marchese si trovava in quel momento non era proprio possibile parlargli di nulla se non che a forza di ragionare tra sé e sé le sue disgrazie chi sa povero cirinciò comera arrivato adesso a rappresentarsi uomini e cose tutti gli avvenimenti della sua vita nella sala già quasi piena per la riunione indetta dal comitato elettorale in casa del candidato laleva tutti vedendolo entrare lassù s'era tolta la tonaca ed era rimasto in maniche di camicia col panciotto e i calzoni corti seduto presso il letto del padre subito si nascose il volto con le mani cominciò a entrare in sospetto che non lo volessero lì aveva forse capito male linvito del comitato elettorale a un certo punto non potendone più salzò sdegnoso e zoppicando saccostò a domandarlo al laleva parlava non aveva mai parlato perché le parole vento zappano i tuo fratelli e tu non puoi stare accanto a loro anche la tua fatica sarà maledetta da dio rimasto solo prese la tonaca la spazzolò la ripiegò diligentemente la baciò ma ora chera venuto il tempo dagire sissignori eccolo qua si presentava da sé non invitato per mettersi a disposizione del figlio del suo antico e unico benefattore la marchesa borghi era morta d'improvviso durante la notte che fare tornarsene indietro aveva pensato che e la sera della proclamazione del nuovo eletto si presentò raggiante nella vasta sala del circolo dei civilidove era imbandita una splendida mensa in suo onore ma cacciava in tutti i crocchi la punta della barbetta arguta gialliccia come scolorita e figgeva in faccia a questo e a quello gli occhietti lustri acuti come due spilli che gli spiccavano maligni nel cereo pallore del viso no fece il falci no ripeté ella con accigliata fermezza io ho ricordato piuttosto la poca per non dir nessuna fiducia scusi glaucoma no non aveva creduto di riscontrare in quegli occhi i segni caratteristici di questa malattia il colore azzurrognolo o verdiccio pareva si fosse spassata a bollargliele se era vero che la moglie gli fosse morta per aver partorito su la cinquantina non si sapeva bene che cosa chi diceva un cagnolo chi una marmotta sé furono dapprima domande vaghe brevi egli volle dirle come se la immaginava sentendola leggere o parlare bionda è vero sì e che a stento riuscivano a tenergli dietro in quella tumultuosa agitazione non pensò più neanche daver una gamba zoppicante non gli faceva più male e così la mattina dopo don ciccino cirinciò provvisto d mezzi e di commendatizie partì per borgetto si rizzò fiera come d'una vittoria di fronte a sé stessa ecco avrebbe potuto anche ora legarlo a sé indissolubilmente ma no perché ella lo amava non pareva vero signori miei don ciccino cirinciò ma parlava benissimo chi lavrebbe creduto un oratore ma bravo ma bene viva famiglia infermi s'erano tante volte confortati col pensiero che c'era giovanni che pregava per loro la notizia che costui s'era macchiato d'un turpe delitto su i poveri piccini affidati alle sue cure in quell'orfanotrofio di primo impeto fu per rispondere non sono in casa ma il cieco che aveva udito parlar sottovoce domandò chi è il dottor falci ripeté il servo ma che nellatto pratico si sarebbe perduto non vollero neppur lasciarlo finire di parlare lo costrinsero ad accettare quel posto di combattimento o fu per il prorompere di tante energie ancor vive e ignorate da anni e anni compresse in lui soffocate dallincubo delle sciagure energie giovanili intatte che lo avrebbero portato chi sa dove chi sa a quali imprese a quali vittorie cercò di tirarsi indietro con la scusa che non conosceva nessuno lì che non cera mai stato disse anche che non erano imprese per lui che aveva esposto così in astratto il suo modo di vedere anche quest'altra mia visita è forse inopportuna disse il falci col lieve sorriso sarcastico su le labbra ma lei mi perdonerà signorina presto con la timida ma ostinata e accorante curiosità dei ciechi egli s'era messo a torturarla voleva vederla nel suo bujo voleva che la voce di lei diventasse immagine dentro di sé il siròli s'era recato in città per avere notizie più precise e con la speranza segreta che si trattasse d'una calunnia s'era presentato a parecchi suoi conoscenti e come aveva potuto rimetter piede nella casa di suo padre alzar gli occhi in faccia alla madre va gridò in risposta furente squassando il ramo ma lei non riferì intanto al signor marchese la mia venuta e la ragione sul momento no e poi neppure perché ha detto or ora di aver taciuto al marchese la mia venuta con una scusa ch'io non posso accettare non perché m'offenda ma perché la fiducia o la sfiducia verso me non doveva esser sua se mai ma del marchese se la sua vita non si fosse chiusa come sera chiusa nel lutto di quelle sciagure il fatto è che operò miracoli in quel paesello dove nessuno lo conosceva e certo perché nessuno lo conosceva poi s'era calmato e aveva promesso che avrebbe fatto di tutto perché lo scandalo fosse soffocato per il decoro dell'umanità intendiamoci per il rispetto che dobbiamo tutti alla santa religione intendiamoci più tempo di preparare il nido e doveva esser bello come un sogno questo nido ch'egli avrebbe veduto per prima cosa sì prometteva che sarebbe uscito con gli occhi bendati dalla clinica e che li avrebbe aperti lì per la prima volta lì nel suo nido sì un inganno ma egli era pur cieco e per lui dunque poteva bastare un cuore come quello di lei devoto e ardente e l'illusione della bellezza brutta del resto non era quegli allora ch'era un omaccione gagliardo dal torace enorme dal volto sanguigno gli posò una mano su la spalla con aria di protezione spavalda e un po canzonatoria e ripeté aveva voluto andare anche dal lobruno ch'era il padrone della terra ch'egli teneva a mezzadria il lobruno uomo intrigante consigliere comunale amico di tutti del vescovo e del prefetto lo aveva accolto malamente su le furie egli lo sapeva e pareva ne godesse rivolgeva agli scolari ai clienti domande curiose penetranti che aggelavano e sconcertavano dopo una lunga attesa fra il trambusto che vi regnava gli si era presentata una giovine vestita di nero bionda dall'aria rigida anzi severa la dama di compagnia della defunta marchesa eppure sì era proprio quella la mossa da tentare si doveva far proprio come diceva lui tre quattro volte durante la lunga discussione cominciò a parlargli del suo amore quasi all'orecchio con quella sua voce più che mai dolce e maliosa ma quand'egli ebbro la strinse e minacciò di non lasciarla più in quel momento ella si sciolse aveva esaminato a lungo attentamente gli occhi del giovine senza prestare ascolto almeno in apparenza a tutto ciò che la marchesa intanto gli diceva intorno alla malattia ai giudizi degli altri medici alle varie cure tentate guardi signorina sarà anche puntiglio da parte mia non nego le dico anzi che io non prenderò nulla dal marchese se egli verrà nella mia clinica dove avrà tutte le cure e l'ajuto che la scienza può prestargli dirò anzi se vuole che lei premurosamente mi ha fatto chiamare prima delle nozze lydia lo guardò fieramente negli occhi e allora domandò a sé stesso cirinciò tornando a sedere perché tutti mi guardano così che ci fosse in lui qualche cosa chegli non vedeva e che gli altri vedevano cose che non avrebbe mai supposto non che di poter dire ma neppure di pensare lontanamente gli venivano alle labbra spontanee con unabbondanza e facilità di parola unefficacia despressioni che ne restava lui stesso come abbagliato il dottor falci alzò una mano comprendo nato l'amore ma lei signorina mi perdoni si dice è vero che l'amore è cieco e dunque via basta ora che andava più pensando era giorno di festa quello via tutte le afflizioni via tutti i pensieri tranne uno tutto ciò le cagionava come un sordo tormento la sconvolgeva le pareva di non esser più lei di mancare man mano a sé medesima per la pietà che quel giovane le ispirava il vecchio siròli che aveva ascoltato fin qui guardando in terra levò il capo per acireale gnorsì il nostro vescovo s'è messo d'accordo col vescovo di là d'accordo corri a dirgli che se ne vada subito non lo voglio in casa non lo voglio carmine guardò negli occhi gli altri fratelli per prender consiglio era il sogno di tanti contadini avere un figlio sacerdote e lui era riuscito ad attuarlo questo sogno non per ambizione ma solo per averne merito davanti a dio per cui ormai era inteso da tutti come don ciccino cirinciò quello del mulino cosa strana il campiere assisteva alla scena dalla soglia va su e spogliati ripeté il vecchio e così dicendo lo cacciò a spintoni su per la scaletta di legno poi si voltò alla moglie che singhiozzava forte e le impose di star zitta era infatti ritornato ma insolitamente per quella via nuova sempre deserta in fondo ai prati di castello dove sorgeva il villino della marchesa borghi aveva trovato una frotta di curiosi davanti al cancello aperto le disse càrmine con voce grossa e sedette su la cassapanca presso il letto insieme con gli altri fratelli in attesa del padre taciturni troppo chiasso oh dio troppo chiasso e andando in giro per la sala intronato faceva atto con le mani di smorzare i rumori lo mirarono un pezzo con un senso di ribrezzo e di pietà insieme gli videro la tonaca qua e là strappata poi abbassando gli occhi notarono che gli mancava la fibbia d'argento a una scarpa egli no cieco per la vita cieco ora anche per la morte e in quest'altro bujo più freddo e più tenebroso sua madre era scomparsa perché in quel momento gli pareva proprio che potesse come tutti gli altri occuparsi delle elezioni e che non ci fosse in questo nulla di straordinario torna prima da tuo padre e digli che ho da parlargli a nome del padrone càrmine aprì le braccia e tornò indietro il campiere allora chiamò a sé la piccina che guardava con tanto d'occhi non sapendo che pensare di tutto quel mistero e quando il giorno appresso cirinciò se ne partì da borgetto ingrugnato funebre rispondendo a mala pena ai saluti tutti restarono a guardarsi tra loro non sapendo comprendere la ragione di un mutamento così improvviso bionda era ma i capelli alquanto ruvidi e non molti contrastavano stranamente col colore un po torbido della pelle come dirglielo e perché lydia fin dai primi giorni aveva sospettato che la marchesa borghi prendendola al suo servizio non avrebbe veduto male nel suo egoismo materno che il figlio infelice si fosse in qualche modo consolato con lei il campiere dalla soglia urtato scrollò le spalle e borbottò ma perché vecchio stolido se tutto è accomodato se nella prima visita avesse manifestato il dubbio che il male di quel giovane non fosse a suo modo di vedere un vero e proprio glaucoma forse quella povera madre non sarebbe morta con la disperazione di lasciare il figlio irrimediabilmente cieco quando si ha la fortuna d'aver padroni che ci vogliono bene per la nostra devozione e per la nostra onestà certe sciocchezzole via si riparano cose da piccini in fin dei conti mi spiego senza conseguenze si sentì tutta rimescolare ebbe come una vertigine fu per cadere si recò le mani al volto per frenar le lagrime accorse a un tratto al vecchio assorto in queste amare riflessioni giunse la voce d'uno dei figliuoli di càrmine ch'era il maggiore o pa venite è arrivato bella non era di volto ma di corpo elegantissima belle veramente belle aveva le mani e la voce il vecchio strinse le pugna impallidì mormorò questo fa il vescovo questo e più rispose il campiere vostro figlio starà un anno o due ad acireale in espiazione finché qua non si parlerà più del fatto piangi perché ma piango anch'io vedi ah che gioja ti vedrò ti vedrò io vedrò era ogni parola per lei una morte si sentiva infatti dopo tanti mesi di siccità scorrere il drago con allegro fragore da circa quarant'anni siròli teneva a mezzadria queste terre di ma si sentirono rispondere e agghiacciare con certi scemi e strascicati già già che rivelarono assente lontano mille miglia dalla festa lo spirito di lui il dottor giunio falci stava in piedi in mezzo al salotto con la grossa testa calva rovesciata indietro gli occhi socchiusi e si stirava distrattamente con una mano la barbetta ispida sul mento taciturni avevano tutt'e tre la faccia gialla tutt'e tre con le berrette a calza nere ripiegate sul capo e tutt'e tre sedendo in fila avevano preso lo stesso atteggiamento era sì o no un cittadino anche lui le disgrazie va bene ma come cittadino non poteva essere forse indignato anche lui delle spudorate vergogne che il vecchio deputato uscente commetteva da venti anni impunemente di potersi dir sua tutta e per sempre di potersi consacrare a lui unicamente anima e corpo egli non si vedeva non vedeva altro entro di sé che la propria infelicità dio così laidamente offeso da colui non avrebbe mai mai perdonato la maledizione di dio sarebbe stata sempre su la su casa mai poco dopo càrmine ritornò seguito dai due fratelli adesso viene annunziò al campiere ed entrò coi fratelli nell'ampia stanza terrena umida e affumicata ma tuttavia come rimanere più oltre in quella casa se non a questo patto e non sarebbe stata una crudeltà abbandonare quel cieco privarlo delle sue cure amorose per paura dell'altrui malignità prosternandosi fino a toccare la terra con la fronte allo squillo della campanella nell'istante supremo dell'elevazione lydia sentì che contro la sicura freddezza mordace di quell'uomo non bastava il contegno altero in cui man mano per difendere la sua dignità da un sospetto odioso s'interiva gli era parso piuttosto che si trattasse dl una rara e strana manifestazione di quel male che comunemente suol chiamarsi cateratta finalmente il vecchio comparve nella corte curvo con le mani dietro le reni guardando a terra portava in capo anche lui una berretta simile a quella dei figliuoli ma inverdita e sforacchiata aveva i capelli cresciuti e la barba non più rifatta da un mese dell'elevazione d'allora in poi egli di tanto più vecchio e provato e sperimentato nel mondo s'era sentito quasi bambino di fronte al figlio sacerdote silenziosamente lasciandolo solo in un vuoto orrendo a un tratto non sapeva bene da chi una voce d'una dolcezza infinita era venuta a lui come una luce soavissima e allora cirinciò cadde in preda a una così cupa esasperazione che di fuori ebbe lo strano effetto di farlo apparire quasi cangiato allimprovviso parlami parlami non lasciar parlare me solo ti stanchi no chiedimi di nuovo ti stanchi mento s'accomodi dottore disse la signorina lydia entrata senza ch'egli se n'accorgesse il falci si scosse s'inchinò e prese a dire mi scuserà se sì ebbene allora sarebbe venuta raccolse le sue robe e il giorno prima che egli lasciasse la casa di salute se ne partì ignorata per rimanere almeno nella memoria di lui una voce avrebbero potuto compensarlo della perdita dell'amore di lei ma queste erano ragioni per sé non per lui se ella fosse andata a dirgli silvio tu devi scegliere fra il bene della vista e il mio amore eccomi qua il padrone prima di tutto per rispetto all'abito che indossa indegnamente vostro figlio poi anche per carità di voi ma non bisognava prima condiscendendo alla voglia di lui confessargli ch'ella non era com'egli se la immaginava non sarebbe stato il tacere un inganno da parte sua lui toccare ancora con quelle mani sporcate l'ostia consacrata il campiere scosse allegramente le spalle se monsignore perdona è vero lei lo disse a me troncò lydia di nuovo ma anch'io come la marchesa poca anzi nessuna fiducia è vero non importa interruppe a sua volta il falci sul computo dei voti favorevoli e contrarii non solo ma gli pareva anzi di veder più chiaro di certuni nella tattica da seguire verso qualche capoelettore ancora neutrale nella lotta e quali parti in questi lontani avvenimenti della sua vita attribuiva a presunti amici a presunti nemici e chi sa da che strambe ragioni era stato perciò indotto a presentarsi ora lì non invitato ma che ma che impossibile o stirava il volto sporgendo il labbro inferiore come uno che non riesca a capacitarsi e sallontanava rivoltandosi a guardare di sfuggita e di sbieco con quegli occhietti puntuti cirinciò cirinciò se arrivò così al giorno della vittoria che pareva un altro ricreato in quellaura di popolarità tra gente nuova in un paese nuovo preso dassalto messo sottosopra e conquistato in pochi giorni sai disse lydia quel medico che la tua povera mamma fece chiamare pochi giorni prima della disgrazia ah sì esclamò il borghi sovvenendosi i osservò a lungo te ne accorgerai silvio se il dottor falci riuscirà a ridarti la vista io vi lascio lydia lydia chiamò il borghi ma ella era già uscita tirando l'uscio a sé con violenza lui proprio lui potesse trovarsi lì in mezzo a quella festa e che avesse potuto fare tutto quel che aveva fatto senza saperne più il perché lei che nella sventura di lui vedeva la ragione del suo amore e quasi la scusa di fronte alla malignità altrui e si può dunque transigere così inavvertitamente con la propria coscienza fino a commettere un delitto lo considerò piuttosto come un conforto ch'io volessi apprestare e non vi diede molto peso questo è ciò che ho detto io non quel che pensa lei gli anni sessantadue sì ma che voleva dire avanti era come se cominciasse ora la vita avanti avanti perché qua lo sappia io credo di trovarmi non solo di fronte a un caso di malattia ma anche di fronte a un caso di coscienza più grave no signorina rispose con dura e seria calma i falci tanto vero ch'io ho stimato mio dovere di me dico venire senza invito e s'era messo a parlare di lui come d'un santo ad ascoltarlo a bocca aperta beato quand'egli veniva a trovarlo in campagna dal collegio degli oblati dove per l'ingegno e per lo zelo era stato nominato precettore e vi aveva appoggiato il bel volto pallido gemendo non mi lasci non mi lasci s'era sentita vincere dalla compassione dalla tenerezza e s'era dedicata a lui senza più sospetto ma non avrebbe detto la gente che ella approfittava della sciagura di lui per farsi sposare per diventar marchesa e ricca oh sì certamente questo e altro avrebbe detto la mattina seguente volle accompagnarlo in vettura fino alla clinica e nel lasciarlo gli disse che si sarebbe messa subito subito all'opera come una rondine frettolosa e ogni menomo particolare del paesaggio si animava sembrava che fosse vissuto con lei le si stampava nellintimo del cuore profondamente appena fu nel vagone aprì il libro che aveva portato apposta e vi nascose il viso e gli occhi pieni di lagrime in tal modo jeli il guardiano dei cavalli perdette il pane perchè giusto in quel punto sopravveniva allimprovviso una carrozza che non si era udito prima mentre saliva lerta passo passo e sera messo al trotto comera giunta al piano ei che cera avvezzo alle beffe non dava retta e rispondeva soltanto cogli ah ah dei suoi bei colpi di zappa in pieno e intanto borbottava proprio ella non ci aveva mai pensato la sua amica erminia doveva far girare la testa ai signori uomini a preferenza di ogni altra col suo visino piccante e il suo spirito di diavolessa così noncurante degli omaggi a cui era avvezza naturalmente ma tutti quelli della fattoria avrebbero fatto volentieri qualche cosa per lui poichè era un ragazzo servizievole e ci era sempre il caso di buscarci qualche cosa da lui e aveva vivi solamente gli occhi coi quali pareva che volesse dirgli tante cose eh eh chi non rispetta i genitori fa il suo malanno e non fa buona fine polidori la trovava deliziosa nel suo imbarazzo soltanto quellimbarazzo si prolungava troppo prima di venire a quellappuntamento nellistante supremo di passar luscio come san giovanni fosse arrivato sotto lolmo diceva il contratto e a completare la somma si era fatto assegnamento sulla vendita dei puledri intanto di puledri e cavalli e muli questo è per il pane questo pel vino questo per la gonnella di nunziata e così andava facendo il conto del come avrebbe speso i denari del suo appalto il allora perchè tutti quelli che lavorano nella cava non si fanno mettere in prigione domandò malpelo perchè non sono malpelo come te rispose lo sciancato ma non temere che tu ci andrai e ci lascerai le ossa jeli assisteva il genitore come meglio sapeva ogni mattina prima dandarsene coi puledri gli lasciava il decotto preparato nella ciotola il fascio di sarmenti sotto la mano le uova nella cenere calda una volta la lupa si innamorò di un bel giovane che era tornato da soldato e mieteva il fieno con lei nelle chiuse del notaro ma proprio quello che si dice innamorarsi testo è stato riletto e controllato fantasticheria una volta mentre il treno passava vicino ad aci trezza voi affacciandovi allo sportello del vagone esclamaste un notturno che le passava anchesso fra i capelli e sulla fronte e fra le spalle come una mano di velluto fresca e odorosa a un tratto una figura nera si frappose dinanzi alla luce delle finestre che cadeva sul viale perchè quando si trovava a passanitello nellinverno le strade erano così cattive che alle volte passavano quindici giorni senza che si vedesse passare anima viva e come degli uomini ce nerano rimasti tanti o schiacciati o smarriti nel buio e che camminano da anni e camminano ancora senza poter scorgere lo spiraglio del pozzo pel quale sono entrati di jeli e del ragazzo prima di raccoglierli attorno alla bianca la quale anchessa trotterellava svogliatamente col campanaccio al collo appena jeli ebbe contato le sue bestie si accorse che mancava lo stellato la lupa se ne andò e suo genero allora si potè preparare ad andarsene anche lui da buon cristiano si confessò e comunicò con tali segni di pentimento e di contrizione che tutti i vicini e i curiosi piangevano davanti al letto del moribondo più tardi mentre lo conducevano dinanzi al giudice legato disfatto senza che avesse osato opporre la menoma resistenza come diceva non dovevo ucciderlo nemmeno se mi aveva preso tutta lesperienza che possedeva polidori non seppe fargli leggere quello che vi si scorgeva ah disse poi con voce mutata sarebbe stato più prudente ma dalle lunghe orecchie diggià inquiete scorazzavano pei campi al seguito del branco dei cavalli entrando nelle steppie dietro i mietitori passo passo collarmento fermandosi ogni volta che una giumenta si fermava a strappare una boccata derba no mio marito non mi guasta tanto è troppo occupato sì è troppo occupato affermò erminia senza rilevare lironia della risposta è seriamente occupato affoga negli affari poveretto se si è in chiesa vanno in aria le panche nelle processioni piovono pezzi di torcetti come pipistrelli e a tavola volano le scodelle anchesso quando piegava sotto il peso e gli mancava il fiato per andare innanzi aveva di quelle occhiate mentre lo battevano che sembrava dicesse non più non più passarono parecchi giorni senza che ei si facesse vivo altrimenti alla fine arrivò un telegramma che mise in grande costernazione il socio di lui il quale partì subito per roma pagina colle dita vaganti sulla tastiera del pianoforte col ricamo abbandonato sui ginocchi a contemplare lacqua i monti e le stelle lo specchio del lago riverberava tutte le sfumature dei suoi pensieri più indefiniti suo padre faceva il vaccaro a ragoleti di là di licodia dove la malaria si poteva mietere dicevano i contadini dei dintorni ma nei terreni di malaria i pascoli sono grassi e le vacche non prendono le febbri dove lerba era già alta sul terreno lasciato pel maggese e il mangime era abbondante perciò i puledri vi restarono a pascolarvi per molto tempo ma daltra parte tutto è pericolo nelle cave e se si sta a badare a tutte le sciocchezze che si dicono è meglio andare a fare lavvocato adunque il sabato sera mastro misciu raschiava ancora il suo pilastro che lavemaria era suonata da un pezzo e trovò il letto vuoto colle coperte belle e distese e sgattaiolando nella corte andò a piantarsi dinanzi a una porta tutta brandelli di cartacce sbirciando dal buco della chiave una gran sala vuota sonora e fredda anche sazia così da inventare il capriccio di vedere il vostro nome sulle pagine di un libro quando scriverò il libro forse non ci penserete più intanto i ricordi che vi mando così lontani da voi in ogni senso invece mastro misciu sterrava da tre giorni e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì era stato un magro affare e solo un minchione come mastro misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone ma francamente cera da perdere la pazienza mia cara io non mi raccapezzo più le diceva erminia ridendo tranquilla come se non si trattasse di lei coshai alle volte mi sembra che io debba averti fatto qualcosa di grosso a mia insaputa gli volete bene almeno al figlio di massaro neri chiese lui voltando e rivoltando il bastone fra le mani che discorsi andate facendo rispose bruscamente la gnà mara mia madre è di là che sente tutto un vecchio che si trascinava lentamente cercando il sole di marzo si fermò a guardarla comella fu passata appoggiandosi al bastone malfermo e tentennò il capo tristamente finalmente la fiera beltà era caduta il caso la fatalità la volontà di dio o quella del diavolo lavevano tirata pel lembo della veste quando si dice cadere intendesi che aveva lasciato cadere sul polidori la sera giunti al ponticello se ne andavano luno di qua e laltro di là senza dirsi addio così passarono tutta lestate accadde una parapiglia un fuggi fuggi un casa del diavolo preti che scappavano colle sottane per aria trombe e clarinetti sulla faccia donne che strillavano il sangue a rigagnoli e le legnate che piovevano come pere fradicie fin sotto il naso di san rocco benedetto la signora rinaldi non sapeva che ci fosse anche lui e polidori se avesse potuto prevedere la sua venuta le avrebbe reso il servigio di non farsi trovare a villa deste tantè mi son rammentato del vostro capriccio un giorno che ho rivisto quella povera donna cui solevate far lelemosina col pretesto di comperar le sue arance messe in fila sul panchettino dinanzi alluscio ma in ottobre rivide nanni al tempo che cavavano lolio perchè egli lavorava accanto alla sua casa e lo scricchiolio del torchio non la faceva dormire tutta notte signori miei signori miei andava raccomandando il delegato così non facciamo nulla faremo la rivoluzione faremo urlava bruno colle mani in aria così bruscamente ella faceva appello allonore e alla delicatezza di lui per farle dimenticare il suo errore e lasciarle la stima di sè stessa polidori si aspettava quasi quella lettera la signora rinaldi era troppo inesperta per non pentirsi dieci volte col suo maschio e selvaggio grido disolano laltro quelluomo che sullisolotto non osava toccarvi il piede per liberarlo dal lacciuolo teso ai conigli nel quale veravate impigliata da stordita che siete piazza pareva un mare di fuoco come quando si incendiavano le stoppie per il gran numero di razzi che i devoti accendevano sotto gli occhi del santo il quale stava a goderseli dallimboccatura del rosario tutto nero sotto il baldacchino dargento il misterioso processo per cui le passioni si annodano si intrecciano maturano si svolgono nel loro cammino sotterraneo nei loro andirivieni che spesso sembrano contradditori si vide accerchiato da tutte le femminucce di monserrato che strillavano e si picchiavano il petto per annunziare la gran disgrazia chera toccata a comare santa la sola poveretta che non dicesse nulla e sbatteva i denti ella per non farsi rossa gli tirò un ceppo che aveva sottomano e non lo colse per miracolo spicciamoci che le chiacchiere non ne affastellano sarmenti se fossi ricco vorrei cercarmi una moglie come voi gnà santa te poco te ne importa il salario lhai sempre buona o malannata sì è vero disse lui ma mi rincresce dare quelle povere bestie in mano al beccajo jeli non si mosse daccanto allo stellato il fattore lasciò la mula sulla strada e scese nel burrone anche lui cercando di aiutare il puledro ad alzarsi e tirandolo per la coda a ballare ella era rossa ed allegra cogli occhi neri che sembravano due stelle e rideva che le si vedevano i denti bianchi e tutto loro che aveva indosso le sbatteva e le scintillava sulle guancie e sul petto che pareva la madonna tale e quale e le avessero arso tutte le vene no no ripeteva ho fatto male ho fatto assai male sono stata una stordita credetemi signore non sono colpevole sono stata una stordita sono davvero una bimba lo dicono tutti lo dicono anche le mie amiche a marineo invece troveremo dellaltra gente pudda la rossa e la figlia del campiere si starà allegri per le messe verranno più di ottanta mietitori colla cornamusa e si ballerà sullaja massaro agrippino e sua moglie si erano avviati colla carretta oh maria rispose erminia buttandole le braccia al collo e fu tutto ritornarono indietro luna al fianco dellaltra senza aprire bocca e a capo chino come furono in vista dellalbergo sentirono tutte e due a un tempo di dover assumere un contegno polidori il quale aveva vuotato il sacco divenne presto arido laconico categorico che era una disperazione la poveretta chiuse gli occhi e le ali e si lasciò scivolare un altro po quando i monti vi stendevano larghe ombre verdi o quando i remi luccicavano fra le tenebre come spade dacciaio o quando il tramonto vi spirava tristamente con vaghe striscie amaranti che sembrava quella della buona ventura quando mette su banco colla gabbia dei canarini le ragazze se lo rubavano cogli occhi mentre andavano a messa col naso dentro la mantellina e i monelli gli ronzavano attorno come le mosche cera tanta sincerità nella contraddizione dei suoi sentimenti che quellistante dabbandono dopo unora sembrava infinitamente lontano e se qualche cosa di vivo vibrava tuttora fra le linee della lettera era solo il rimpianto di sogni che si dileguavano così bruscamente e non volle più tornare da quelle parti due o tre giorni dopo scopersero infatti il cadavere di mastro misciu coi calzoni indosso e steso bocconi che sembrava imbalsamato allora confidava a ranocchio lasino va picchiato perchè non può picchiar lui e sei potesse picchiare ci pesterebbe sotto i piedi e ci strapperebbe la carne a morsi voi non ci tornereste davvero e nemmen io ma per poter comprendere siffatta caparbietà che è per certi aspetti eroica bisogna farci piccini anche noi sua moglie bianca e rossa come una mela sfoggiava scarpe nuove e fazzoletti di seta don liborio non si faceva pagar le sue visite e gli aveva battezzato anche un bambino insomma facevano una casa sola ed ei chiamava don liborio signor compare e lavorava con coscienza nanni spalancò gli occhi imbambolati tra veglia e sonno trovandosela dinanzi ritta pallida col petto prepotente e gli occhi neri come il carbone quando il sole batteva a piombo la lupa affastellava manipoli su manipoli e covoni su covoni senza stancarsi mai senza rizzarsi un momento sulla vita senza accostare le labbra al fiasco amaranti frapponeva la tenda fra sè e i barcaiuoli e coricata sui cuscini godeva a sentirsi cullata sullabisso ad immergervisi quasi tuffando la mano nellacqua sentendosene guadagnare tutta la persona con un brivido misterioso ora incoraggiata dal vedersi ai piedi quelluomo contrastato e invidiato sentiva una deliziosa sensazione al contatto di quel muschio vellutato che le accarezzava le spalle ogni cosa nuova stentava ad entrargli in capo e questa poi gli riesciva così grossa che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci massime allorchè si vedeva dinanzi la sua mara tanto bella e bianca e pulita che laveva voluto ella stessa e cera sempre che vedere e che ascoltare in tutte le ore del giorno così verso il tramonto quando il pastore si metteva a suonare collo zufolo di sambuco lo spettacolo vi parrà strano e perciò forse vi divertirà noi siamo stati amicissimi ve ne rammentate dicevano che egli solo possedesse quellintelligenza squisita dello strauss che vi fa perdere il fiato e la testa e sapeva mettere nel braccio nei muscoli in tutta la persona la foga labbandono lestasi non voglio che balliate più così si fa brontolava malpelo gli arnesi che non servono più si buttano lontano ei andava a visitare il carcame del grigio in fondo al burrone e vi conduceva a forza anche ranocchio il quale non avrebbe voluto andarci nè ella avrebbe saputo dire se pensasse ancora a lui ma provava delle aspirazioni indefinite che nella solitudine le tenevano compagnia lavviluppavano mollemente e tenacemente in quellinerzia pericolosa e parlavano per lei nel silenzio solenne che la circondava e luggiva ella andrò dal brigadiere andrò vacci e ci andò davvero coi figli in collo senza temere di nulla e senza versare una lagrima come una pazza perchè adesso lamava anche lei quel marito che le avevano dato per forza unto e sudicio dalle ulive messe a fermentare quel cristiano doveva esser mio marito prima che vi fossero queste chiacchiere in paese ma ora che il matrimonio è rotto si pianta vicino allaltar maggiore per guardarmi e ridere coi suoi amici tutto il tempo della santa messa e se si veniva a parlare del figlio di massaro neri il quale si prendeva in moglie mara di massaro agrippino jeli non diceva più nulla e nemmeno osava di aprir bocca tettoja ella si lasciò baciare fredda fredda e volse il capo dallaltra parte sua moglie lo lascia a infradiciare dietro luscio dicevano i vicini quando in casa cè il tordo ma suo marito sembrava che facesse apposta onde giustificare il sorrisetto amaro di lei era così preoccupato del suo affare che non aveva più testa per nessunaltra cosa al mondo infine perchè quella grazia di dio che stavano mangiando non andasse in tossico mara cambiò discorso e gli domandò se ci avesse pensato a far zappare quel po di lino che avevano seminato nel campo delle fave sì rispose jeli e il lino verrà bene certe cose non si sanno spiegare per nulla al mondo avrebbe voluto che anima viva si fosse accorta di quel che succedeva e avrebbe voluto chiudere gli occhi a tutti gli altri come li chiudeva lei e dondolandosi sulle stanghe e gli diceva che quando avrebbero finito di sterrare si sarebbe trovato il cadavere del babbo il quale doveva avere dei calzoni di fustagno quasi nuovi ranocchio aveva paura ma egli no sì disse jeli e posò la cazza sullorlo della zangola ma io sono un povero pecoraio e non posso pretendere alla figlia di un massaro come sei tu sì sì mormorò con un soffio polidori si allontanò pian piano per lasciarla rimettere e andò a fumare la sua sigaretta nella sala del bigliardo per fortuna la lupa non veniva mai in chiesa nè a pasqua nè a natale nè per ascoltar messa nè per confessarsi padre angiolino di santa maria di gesù un vero servo di dio aveva persa lanima per lei e sembrava mosso a pietà della vittima giacchè parlandole con un viso serissimo della pioggia e del bel tempo si limitava a farle il suo briciolo di corte domandandole con grande interesse di cose indifferentissime se grande e grosso comera si faceva di brace anchesso quando gli fissaste in volto i vostri occhi arditi nondimeno è morto da buon marinaio sulla verga di trinchetto fermo al sartiame levando in alto il berretto e salutando unultima volta la bandiera dora innanzi non ci saranno più arruffapopoli nè oppositori ora che è morto quel vice pretore che ha lasciato la lite nel testamento sì faremo la festa per quelli che son morti brighe malpelo faceva un visaccio come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle e così piccolo comera aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri va là che tu non ci morrai nel tuo letto come tuo padre che dici mai se sono la sua passione lunica sua passione lo credi domandò erminia fissandole in faccia quei suoi occhioni acuti ora si avvicinava la pasqua e il fattore mandava tutti gli uomini della fattoria a confessarsi colla speranza che pel timor di dio non rubassero più jeli andò anche lui e alluscir di chiesa cercò del ragazzo con cui erano corse quelle parole e gli buttò le braccia al collo dicendogli e lestremità di una lunga tavola di marmo su cui era buttato un lenzuolo greve e rigido e dicendo che quelli là almeno non avevano più bisogno di nulla si mise a succiare ad una ad una le chiocciole che non servivano più per passare il tempo non ti spaventare tuo marito sta bene è accaduto che uno dei suoi debitori è fallito questione di denaro ah disse maria respirando e unombra dironia le tornò sul viso e pensando a tutto ciò narrava a ranocchio del pilastro che era caduto addosso al genitore e dava ancora della rena fina e bruciata che il carrettiere veniva a caricare colla pipa in bocca e dacchè non lo aveva più visto perchè egli era un povero pecoraio e stava tutto lanno in campagna gli era sempre rimasto in cuore a quel modo ma la prima volta che per sua disgrazia rivide don alfonso dopo tanti anni jeli si cara maria le disse erminia un bel giorno e con un bel bacione mi sembra che quel polidori ti trotti un po più del dovere per la testa guardati è un individuo pericoloso per una bambina come te io rispose ella stupefatta io e il pane dorzo del pastorello e le frutta rubate al vicino dapprincipio jeli dava delleccellenza al signorino come si usa in sicilia ma dopo che si furono accapigliati per bene la loro amicizia fu stabilita solidamente don liborio soleva venire dopo le sue visite prima dandare al caffè a far la sua partita di tresette e quella sera venera diceva che voleva farsi tastare il polso perchè tutto il giorno si era sentita la febbre per quel male che ci aveva nella gola pentolaccia lui stava zitto e non si muoveva dal suo posto volete volete ella non rispose e fece uno sforzo per ritirare la mano polidori implorava la sua grazia con parole concitate deliranti e gli battè anche sulle spalle salutandolo era venuto col padrone della fattoria insieme a una brigata damici a fare una scampagnata nel tempo che si tosavano le pecore potete anche immaginare che il mio pensiero siasi raccolto in quel cantuccio ignorato del mondo perchè il vostro piede vi si è posato o per distogliere i miei occhi dal luccichio che vi segue dappertutto sia di gemme o di febbri e lalba ci sorprese in cima al fariglione unalba modesta e pallida che ho ancora dinanzi agli occhi striata di larghi riflessi violetti sul mare di un verde cupo raccolta come una carezza su quel gruppetto di casucce che dormivano quasi raggomitolate sulla riva nella sua villa deliziosa della brianza e giammai ella non lavea contemplato con occhio più distratto attraverso al cristallo scintillante del suo coupé come quando il suo legnetto attraversava rapidamente la piazza cavour e gonfiava le froge al pari di un mastino ringhioso quando qualcuno voleva montarla da jeli invece si lasciava montare e grattare le orecchie di cui era gelosa e landava fiutando per ascoltare quello che ei voleva dirle ma colui seguitava a mietere tranquillamente col naso sui manipoli e le diceva o che avete gnà pina nei campi immensi dove scoppiettava soltanto il volo dei grilli come se ognuno di quei razzi che strisciavano sul bujo taciti e lucenti dietro il monte gli sbocciassero dallanima mara sarà andata anche lei alla festa di san giovanni diceva perchè ci va tutti gli anni ma non disse nulla del resto a che sarebbe giovato prese gli arnesi di suo padre il piccone la zappa la lanterna il sacco col pane e il fiasco del vino lo stellato infatti ad ogni movimento e ad ogni sforzo che gli facevano fare metteva un rantolo che pareva un cristiano il fattore si sfogava a calci e scapaccioni su di jeli e tirava pei piedi gli angeli e i santi del paradiso come il leopardo sdraiato ai loro piedi si godeva il raggio caldo del sole ammiccando la larga pupilla dorata con quel medesimo inconscio e voluttuoso stiramento di membra oramai eppoi era di quelli che sanno consolarsi ma erminia aveva tutto da perdere a quel giuoco con un marito come il suo che le voleva bene ed era proprio un marito ideale che talismano possedeva dunque quel polidori per eclissare un uomo come il marchese gandolfi nel cuore di una donna bella intelligente e corteggiata come lerminia e alla madre le piantava in faccia gli occhi ardenti di lagrime e di gelosia come una lupacchiotta anchessa quando la vedeva tornare da campi pallida e muta ogni volta scellerata le diceva mamma scellerata taci ladra ladra taci chè hanno paura di vederselo comparire dinanzi coi capelli rossi e gli occhiacci grigi questo testo è ma gli doleva che lo stellato e il morellino andassero alla fiera per esser venduti quando saran venduti se ne andranno col padrone nuovo e non si vedranno più nella mandria comè stato di mara dopo che se ne fu andata a marineo la vigilia di pasqua avevano sul desco un piatto di salsiccia come entrò compare alfio soltanto dal modo in cui gli piantò gli occhi addosso turiddu comprese che era venuto per quellaffare e posò la forchetta sul piatto e alle lunghe giornate silenziose e solitarie in cui per la campagna arsa non si vede altro di lontano rare volte che qualche contadino nero dal sole il quale si spinge innanzi silenzioso lasinello per la strada bianca e interminabile tutto di roba bianca a quattro come quella di una regina e orecchini che le arrivavano alle spalle e anelli doro per le dieci dita delle mani delloro ne aveva quanto ne poteva avere santa margherita quando finalmente si trovavano accanto ci stavano delle lunghe ore senza aprir bocca jeli osservando attentamente lintricato lavorio della calza che la mamma aveva messo al collo alla mara oppure costei gli vedeva intagliare i bei zig zag sui bastoni del mandorlo parola ella anelante turbata sentiva per istinto quanto fosse imbarazzante il silenzio sono stanca mormorò con voce rotta lemozione la soffocava è perchè gli hanno portato via la madre e non sa più cosa si faccia osservava il pastore adesso bisogna tenerlo docchio perchè sarebbe capace di lasciarsi andar giù nel precipizio anchio quando mi è morta la mia mamma non ci vedevo più dagli occhi alle volte la bestia si piegava in due per le battiture ma stremo di forze non poteva fare un passo e cadeva sui ginocchi e ce nera uno il quale era caduto tante volte che ci aveva due piaghe alle gambe intanto ranocchio non guariva e seguitava a sputar sangue e ad aver la febbre tutti i giorni allora malpelo rubò dei soldi della paga della settimana per comperargli del vino e della minestra calda e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi che lo coprivano meglio peppa andò senza dir nulla e quando gramigna udì la fucilata si mise a sgignazzare e disse fra sè questa era per me ora è morto laggiù allospedale della città il povero diavolo in una gran corsìa tutta bianca fra dei lenzuoli bianchi masticando del pane bianco servito dalle bianche mani delle suore di carità apriteli bene gli occhi gli gridò compar alfio che sto per rendervi la buona misura come egli stava in guardia tutto raccolto per tenersi la sinistra sulla ferita che gli doleva e quasi strisciava per terra col gomito affamata ella si spolpava i loro figliuoli e i loro mariti in un batter docchio con le sue labbra rosse e se li tirava dietro alla gonnella solamente a guardarli con quegli occhi da satanasso fossero stati davanti allaltare di santa agrippina e poi come la lupa tornava a tentarlo sentite le disse non ci venite più nellaia perchè se tornate a cercarmi comè vero iddio vi ammazzo jeli quindi se ne stava nei campi tutto lanno o a donferrante o nelle chiuse della commenda o nella valle del jacitano e i cacciatori o i viandanti che prendevano le scorciatoie lo vedevano sempre qua e là come un cane senza padrone ei non ci pativa di tanto in tanto allorchè la strada correva sulla sommità delle colline si udiva sin là la campana di san giovanni che anche nel bujo e nel silenzio della campagna arrivava la festa avete ragione sono anche uningrata no non sei ingrata sei una donnina viziata una testolina guasta che vede falso in molte cose e che non ci vede in certe altre il solo torto di tuo marito è di non averti aperto gli occhi sul gran bene che ti vuole era che stava rincantucciata nella cucina come una bestia feroce e ne uscì soltanto allorchè la sua vecchia fu morta di stenti e dovette vendere la casa tremante di febbre come un pulcin bagnato un operaio disse che quel ragazzo non ne avrebbe fatto osso duro a quel mestiere e che per lavorare in una miniera senza lasciarvi la pelle bisognava nascervi sullanima mia non voglio mandarti a roma per la penitenza compare alfio tornò colle sue mule carico di soldoni e portò in regalo alla moglie una bella veste nuova per le feste per far venire i gelati e gli altri rinfreschi senza inconvenienti così va bene approvava il sindaco col naso nel bicchiere quando mi volete per la pace mi ci trovate sempre si sentiva tutta piena ed ebbra di cotesta parola e le sue labbra smorte agitavansi senza mandare alcun suono vagamente assaporando la colpa lasino grigio e se ne stava tranquillo colle quattro zampe distese e lasciava che i cani si divertissero a vuotargli le occhiaie profonde e a spolpargli le ossa bianche lombra dei cedri e il silenzio del viale deserto la penetravano vagamente con sottile voluttà quando si fermò dinanzi alla gabbia del leopardo il petto le scoppiava e i ginocchi le tremavano forte chè accanto a lei si era fermato anche polidori guardando attentamente il superbo animale ora rimangono quei monellucci che vi scortavano come sciacalli e assediavano le arance rimangono a ronzare attorno alla mendica e brancicarle le vesti come se ci avesse sotto del pane in quelle quarantottore facemmo tutto ciò che si può fare ad aci trezza passeggiammo nella polvere della strada e ci arrampicammo sugli scogli almeno jeli sapeva che mara stava al caldo sotto le coltri o filava davanti al fuoco in crocchio colle vicine o si godeva il sole sul ballatojo quel primo sguardo languido molle smarrito che fa tremare le ginocchia al serpente messo in agguato sotto lalbero della seduzione le cadute a rotta di collo son rare e alle volte fanno scappare il serpente là sotto gli alberi folti di faccia ai larghi orizzonti sentiva una strana irritazione contro quella pace che la invadeva lentamente suo malgrado dal di fuori quasi non osava alzare gli occhi su di lei mentre ella sciorinava la tovaglia e metteva in tavola le scodelle tranquilla e pulita al suo solito poi dopo averci pensato un gran pezzo le domandò è vero che te la intendi con don alfonso anche lui era sinceramente e fortemente commosso in quel momento e cercava gli occhi di lei con occhi assetati ed ebbri ella senza vederli ne sentiva la fiamma non osava levare i suoi e il riso le moriva sulle labbra in quellora fra vespero e nona in cui non ne va in volta femmina buona la gnà pina era la sola anima viva che si vedesse errare per la campagna perciò appunto lo chiamavano mastro misciu bestia ed era lasino da basto di tutta la cava ei povero diavolaccio lasciava dire e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia invece di menarle addosso ai compagni e attaccar brighe polidori aveva avuto il buon gusto di eclissarsi con garbo restando a milano senza far nulla di teatrale e di convenzionale come uno che sa mettere della cortesia anche a farsi dimenticare per fortuna il parroco aveva messo in salvo lesto lesto le chicchere e i bicchieri e il sagrestano era corso a rompicollo a licenziare la banda che saputo larrivo del delegato accorreva a dargli il benvenuto soffiando nei corni e nei tromboni turiddu toccò la prima botta e fu a tempo a prenderla nel braccio come la rese la rese buona e tirò allanguinaia ah compare turiddu avete proprio intenzione di ammazzarmi sì ve lho detto ora che ho visto la mia vecchia nel pollaio mi pare di averla sempre dinanzi agli occhi la povera vecchia era morta col rammarico della mala riuscita che aveva fatto la moglie di suo figlio e dio le aveva accordato la grazia di andarsene da questo mondo portandosi al mondo di là tutto quello che ci aveva nello stomaco contro la nuora e che sapeva come gli avrebbe fatto piangere il cuore al figliuolo egli invece se la gnà saridda passava dalla piazza la domenica affettava di esser tuttuno col brigadiere o con qualche altro pezzo grosso e non si accorgeva nemmeno di lei esso almeno avrà il merito di essere brevissimo e di esser storico un documento umano come dicono oggi interessante forse per te e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore e unaltra volta dietro allo sciancato e anche lui e si metteva a ridere io lho udito quella sera per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto venuto a lavorare da poco tempo nella cava poi se ne andavano luno di qua e laltro di là senza dirsi una parola e la bambina comera in vista della casa si metteva a correre facendo levar alta la sottanella sulle gambette rosse costoro li spendono senza pensarci sandava dicendo jeli e vuol dire che hanno la tasca piena e non sono in angustia come me per difetto di un padrone se sudano e saffannano a saltare per loro piacere ed ei non avrebbe potuto farsene degli altri più lisci e lucenti di quelli se ci avesse lavorato cento e poi cento anni in quel tempo era crepato di stenti e di vecchiaia lasino grigio e il carrettiere era andato a buttarlo lontano nella sciara e se ne andò nè più si seppe nulla di lui così si persero persin le ossa di malpelo e i ragazzi della cava abbassano la voce quando parlano di lui nel sotterraneo andiamo via gli disse mara come lo vide osservare ce ne andiamo laggiù a marineo dove cè quel gran casamento nella pianura perciò costui andava sbocconcellando pian piano il suo pezzo di pane finalmente si vede venire a cavallo il fattore il quale da lontano strepitava e bestemmiava accorrendo al vedere gli animali fermi sulla strada sicchè lo stesso alfio se la diede a gambe per la collina e quando arrivava a sentirlo anche lui e si avventurava a lagnarsene colla moglie tu che ci credi gli diceva lei ed egli non ci credeva contento come una pasqua benissimo e giacchè dobbiamo partire più presto sarà meglio sarà desidero andare col primo treno partirono infatti di buon mattino a lei scoppiava il cuore passando dinanzi a quelle finestre chiuse saridda allora si graffiava il viso e diceva che voleva morire con lui e si sarebbe tagliati i capelli e glieli avrebbe messi nel cataletto chè nessuno lavrebbe più vista in faccia finchè era viva no no rispondeva nino col viso disfatto i capelli torneranno a crescere ma chi non ti vedrà più sarò io che sarò morto fra marito e moglie succedeva anche una quistione ogni volta che doveva pagarsi la mesata del tugurio e allorchè il figlio accorse trafelato al sentire che alla vecchiarella le avevano portato il viatico una disgrazia come quella può accadere a tutti nel mondo ma è meglio non dir nulla andarono perciò a cercare compare macca il quale era al ballo e nel tempo che massaro cola entrò a fare lambasciata jeli aspettò sulla strada in mezzo alla folla che stava a guardare dalla porta della bottega la gnà lia gli cuoceva il pane per amor del prossimo ed ei la ricambiava con bei panierini di vimini per le ova arcolai di canna ed altre coserelle facciamo come fanno le sue bestie diceva la gnà lia che si grattano il collo a vicenda mhai creduto unanima desolata in via di annientarsi no tho creduto una che si annoia qui e una vera tebaide non cè che da darsi a dio o al diavolo vieni con me a villa deste voi mi permettete che ve la rubi non è vero rinaldi in fondo a quel deserto dovesse vibrare tanto deliziosamente no davvero cera da perderci la testa ella si sentiva avvampare fin sulla nuca che ei ritto dietro le sue spalle poteva vedere arrossire bel miracolo che ti ha fatto san rocco gli diceva turi per consolarlo e tutti e due convalescenti mentre si scaldavano al sole colle spalle al muro e il viso lungo si gettavano in viso lun laltro san rocco e san pasquale mentre egli tornava dal pascolo stanco ed assetato o fradicio di pioggia o quando il vento spingeva la neve dentro il casolare e spegneva il fuoco di dironia egli diceva che sarebbe partito subito dopo le regate perchè aveva promesso di trovarsi con alcuni amici in piemonte per una gran caccia e veramente gli rincresceva lasciare tante belle signore a villa deste però non sono stanca questaria fresca fa bene tanto bene ci si sente rinascere non è vero sì è vero rispose polidori guardandola fiso negli occhi ma ella non osava levarli di terra sentite abbiamo fatto male ripeteva ella con voce convulsa abbiamo avuto torto ve lo giuro ve lo giuro abbiamo fatto male e si sentiva venir meno in quel punto allimprovviso si udì rumore fra le piante e lo scalpiccìo di chi sopraveniva si arrestò poco lontano come esitante spesso andava a leggere o a passeggiare sulla sponda del laghetto nei viali remoti dei campi elisi quando la luna si posava dolcemente sul lago e le accarezzava le mani bianche o quando le finestre del salone stampavano nel buio del viale larghi quadrati di luce fredda e se la febbre non era di quelle che ammazzano ad ogni modo col solfato si sarebbe guarita subito compare menu ci spese gli occhi della testa in tanto solfato ma era come buttarlo nel pozzo così le povere bestie si scuotevano la neve di dosso e non rimasero seppellite come tante ce ne furono nelle mandre vicine a quel che disse massaro agrippino quando venne a dare unocchiata ad un campicello di fave che ci aveva alla salonia domani vieni a trovarmi e taiuterò a cercar dallogarti per stanotte torna in piazza dove siamo stati a sentir suonare la banda un posto su qualche panchetta lo troverai e a dormire allo scoperto tu devi esserci avvezzo e quei cenci che gli piangevano addosso da ogni parte la sorella afferrava il manico della scopa se si metteva sulluscio in quellarnese chè avrebbe fatto scappare il suo damo se avesse visto jeli lui non pativa di quella malinconia se ne stava accoccolato sul ciglione colle gote enfiate intentissimo a suonare iuh iuh iuh sa quali povere gioie sognava su quel davanzale dietro quel basilico odoroso cogli occhi intenti in quellaltra casa coronata di tralci di vite io te lo ripeterò così come lho raccolto pei viottoli dei campi pressa poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare tanto che ad anno nuovo si persuase ad indurre il padrone perchè aumentasse il salario di jeli sicchè costui venne ad avere quasi quello che prendeva col fare il guardiano dei cavalli di tanto in tanto si metteva il fazzoletto alla bocca per riprender fiato quasi il suo cuore divorasse avidamente tutta laria che la circondava londa lenta del ruscello laccompagnava chetamente borbottando sottovoce addormentando le ultime sue paure mara mi guardava da capo a piedi con tanto docchi e tornava a dire come ti sei fatto grande e si mise pure a ridere e mi diede uno scopaccione qui sulla testa ho delle pazze tendenze per quel mondo che forse non è altro se non un sogno un sogno di gente inferma sia pure alle volte mi pare di soffocare fra tanta ragione in cui viviamo sento il bisogno daria di andarla a respirare in alto dove è più pura ed azzurra e quelle due note dello zufolo di jeli sempre le stesse iuh iuh iuh che facevano pensare alle cose lontane alla festa di san giovanni alla notte di natale e le nuvole portano la pioggia solo gli uccelli non hanno a far altro che cantare e volare tutto il giorno le idee non gli venivano nette e filate luna dietro laltra anche a digiunare era avvezzo allorchè il padrone lo puniva levandogli il pane o la minestra ei diceva che la razione di busse non gliela aveva levata mai il padrone ma le busse non costavano nulla mosche egli aveva portato anche una pipa col re a cavallo che pareva vivo e accendeva gli zolfanelli sul dietro dei calzoni levando la gamba come se desse una pedata ma con tutto ciò lola di massaro angelo non si era fatta vedere nè alla messa nè sul ballatoio è stato sempre solo pei campi come se lavessero figliato le sue cavalle ed è perciò che sa farsi la croce con le due mani del rimanente è vero che jeli non aveva bisogno di nessuno qualche cosa si sarà rotto piagnucolava jeli disperato di non poter vedere nulla pel buio e il puledro inerte come un sasso lasciava ricadere il capo di peso appena la nuora era rimasta padrona della casa e colla briglia sul collo ne aveva fatte tante e poi tante che la gente ormai non chiamava altrimenti suo marito che con quel mara venne a salutare il giovanotto nel tempo che ei stava facendo la ricotta ed era tutto intento a raccogliere il siero colla cazza ora ti dico addio gli disse ella poichè domani torniamo a vizzini lasciatelo stare diceva jeli bianco in viso come se si fosse fracassate le reni lui lasciatelo stare non vedete che non si può muovere povera bestia lola in camicia pregava ai piedi del letto premendosi sulle labbra il rosario che le aveva portato fra bernardino dai luoghi santi e recitava tutte le avemarie che potevano capirvi andava cercando cogli occhi il ponticello del vallone e il casolare nella valle del iacitano e il tetto delle case grandi su cui svolazzavano sempre i colombi ma in quel tempo il padrone aveva licenziato massaro agrippino e tutta la famiglia di mara stava se lo cacciavano dinanzi come una mala bestia per tutta una provincia di giorno di notte a piedi a cavallo col telegrafo gramigna sgusciava loro di mano e rispondeva a schioppettate se gli camminavano un po troppo sulle calcagna anchesso malpelo andava sgomberando il terreno e metteva al sicuro il piccone il sacco vuoto ed il fiasco del vino il padre che gli voleva bene poveretto andava dicendogli tirati indietro oppure sta attento per te impazzisco diceva turiddu e perdo il sonno e lappetito chiacchiere vorrei essere il figlio di vittorio emanuele per sposarti chiacchiere la fiera era già sul finire nè jeli spuntava ancora colle bestie di là del gomito che faceva lo stradone sulle pendici riarse dal calvario e dal mulino a vento rimaneva tuttora qualche branco di pecore strette in cerchio col muso a terra e locchio spento cercava i viali erbosi i misteriosi silenzi del boschetto o lo spettacolo del lago in quelle ore in cui il sole vi splendeva come su di uno specchio o tutte le finestre dellalbergo stavano ancora chiuse è vero non ama che te maria inchinò il capo con un sorrisetto contraffatto ma non aggiunse verbo per un pezzo e poi amaramente pure durante le belle notti destate le stelle splendevano lucenti anche sulla sciara e la campagna circostante era nera anchessa come la sciara ma malpelo stanco della lunga giornata di lavoro accompagno mia suocera a firenze che peccato parlo di villa deste perchè ci devessere una brillante compagnia in questo momento sei proprio una brava figliuola dovrebbe dirti tua suocera chi per voi per me e per gli altri per tutto il mondo questa volta ei non si lasciò sconcertare dal sarcasmo e rispose con calma non mi preme che di voi e gli versava il vino metteva a bollire la minestra apparecchiava il desco cheta cheta e previdente come una brava massaia nel tempo stesso che gli parlava di questo e di quello egli aveva pensato tanti anni e tanti anni fin da quando era ragazzo che il giorno in cui gli avevano detto comella volesse sposarne unaltro non aveva avuto più cuore di mangiare o di bere tutto il era un affar serio non si poteva fare un passo senza trovarsi fra i piedi polidori il bel polidori corteggiato come un re da tutte quelle signore il quale senza aver laria di avvedersene comprometteva orribilmente lerminia il peggio era il cane gli voleva bene perchè i cani non guardano altro che la mano la quale dà loro il pane ma lasino grigio povera bestia sbilenca e macilenta sopportava tutto lo sfogo della cattiveria di malpelo ei lo picchiava senza pietà col manico della zappa e però il padrone della cava aveva confermato che i soldi erano tanti e non più e in coscienza erano anche troppi per malpelo un monellaccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti e che tutti schivavano come un can rognoso e lo accarezzavano coi piedi allorchè se lo trovavano a tiro cosè questa storia della contravvenzione pel bucato le solite prepotenze ora non si può sciorinare un fazzoletto da naso alla finestra che subito vi chiappano la multa la moglie del vice pretore fidandosi che suo marito era in carica padre gli diceva saridda col naso alla graticola del confessionario compare nino ogni domenica mi fa far peccati in chiesa in che modo figliuola mia egli non profferiva più alcuna parola intellegibile mentre stava curvo sulle pecore che tosava mara si strinse nelle spalle e se ne andò a ballare allorchè laffinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa che il processo della creazione rimarrà un mistero come lo svolgersi delle passioni umane le rimandò la lettera accompagnata da questa breve risposta vi amo con tutto il rispetto e la tenerezza che deve inspirare la vostra innocenza vi rimando la lettera che mi avete diretta perchè non sarei degno di conservarla e non oserei distruggerla quando scapparono pel cielo gli ultimi razzi in folla il figlio di massaro neri si voltò verso di lei verde in viso e le diede un bacio jeli non disse nulla ma in quel punto gli si cambiò in veleno tutta la festa che aveva goduto sin allora gnà mara come li scordate gli amici oh sei tu jeli disse mara no io non ti ho scordato ma ero così stanca dopo i fuochi lì vicino cera la banda che suonava sotto un gran paracqua di legno tutto illuminato e nella piazza cera una folla tanto grande che mai serano visti alla perchè era avvezzo a stare coi cavalli che gli camminavano dinanzi passo passo brucando il trifoglio e cogli uccelli che girovagavano a stormi attorno a lui tutto il tempo che il sole faceva il suo viaggio lento lento sino a che le ombre si allungavano e poi si dileguavano e riposta la legna sotto la tettoja nel cortile o quel che portava in cucina mara laiutava ad appendere il tabarro al chiodo e a togliersi le gambiere di pelle davanti al focolare e tornò a pensare a tutte le sue disgrazie che gli erano uscite di mente e che era rimasto senza padrone e che non sapeva più che fare nè dove andare e che non aveva più nè pane nè tetto mara sapeva pure che aveva portato lo stendardo grande nella processione e lo reggeva diritto come un fuso tanto era forte e bel giovane il figlio di massaro neri pareva che sentisse e accendesse i suoi razzi per la mara facendo la ruota dinanzi a lei mara riprese ad andare a spasso in compagnia di jeli nellerba soffice fra le macchie in fiore sotto gli alberi ancora nudi che cominciavano a punteggiarsi di verde però dove il mangime era abbondante e i cavalli indugiavano volentieri il ragazzo si occupava con qualche altra cosa faceva delle gabbie di canna per i grilli delle pipe intagliate e dei panierini di giunco con quattro ramoscelli la signora rinaldi si arrestò dinanzi alla sponda del laghetto saettando a dritta e a sinistra unocchiata guardinga cercando qualche cosa o qualcuno ma il povero ranocchio non gli dava retta e sembrava che badasse a contare quanti travicelli cerano sul tetto allora il rosso si diede ad almanaccare che la madre di ranocchio strillasse a quel modo perchè il suo figliuolo era sempre stato debole e malaticcio maria le piantò in viso certi occhi che avevano una strana espressione che vuoi le chiese soltanto con voce sorda dopo alcuni istanti di un silenzio che sembrò eterno se è così disse mara in questo inverno ti farò due camicie nuove che ti terranno caldo insomma jeli non lo capiva quello che vuol dire becco e non sapeva cosa fosse la gelosia avete ragione di portarle dei regali gli disse la vicina santa perchè mentre voi siete via vostra moglie vi adorna la casa la vita è ricca come vedete nella sua inesauribile varietà e voi potete godervi senza scrupoli quella parte di ricchezza che è toccata a voi a modo vostro erano andati fino a roma a fare il diavolo ai piedi del santo padre coi documenti in mano in carta bollata e ogni cosa ma tutto era stato inutile giacchè i loro avversari del quartiere basso che ognuno se li rammentava senza scarpe ai piedi serano arricchiti come porci colla nuova industria della concia delle pelli nanni era tutto unto e sudicio dellolio e delle ulive messe a fermentare e maricchia non lo voleva a nessun patto ma sua madre lafferrò pe capelli davanti al focolare e le disse co denti stretti se non lo pigli ti ammazzo e qualche pariglia di buoi dal pelo lungo di quegli che si vendono per pagare il fitto delle terre che aspettavano immobili sotto il sole cocente laggiù verso la valle la campana di san giovanni suonava la messa grande accompagnata dal lungo crepitìo dei mortaletti jeli si rammentava di ogni cosa anche lui sebbene non dicesse nulla perchè era stato sempre un ragazzo giudizioso e di poche parole finita la raccolta alla vigilia della partenza è stato riletto e controllato la lupa era alta magra aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna e pure non era più giovane perchè non andate a dirle alla gnà lola ste belle cose rispondeva santa la gnà lola è una signorona la gnà lola ha sposato un re di corona ora io non me li merito i re di corona di là del ponticello nella siepe dellorto ci son tante more grosse aggiunse la piccina e se le mangiano le galline jeli intanto si allontanava quatto quatto e mara dopo che stette ad accompagnarlo cogli occhi finchè potè vederlo nel querceto benedetto accorsero il pretore il sindaco i carabinieri le ossa rotte furono portate allospedale i più riottosi andarono a dormire in prigione il santo tornò in chiesa a corsa piuttosto che a passo di processione e la festa finì come le commedie di pulcinella e mi faceva pensare a voi sazia di tutto perfino delladulazione che getta ai vostri piedi il giornale di moda citandovi spesso in capo alla cronaca elegante il fattore se ne andò insieme ad alfio cogli altri puledri che non si voltavano nemmeno a vedere dove rimanesse lo stellato e andavano strappando lerba dal ciglione mara laveva conosciuta da bambina che avevano cominciato dal picchiarsi ben bene una volta che serano incontrati lungo il vallone a cogliere le more nelle siepi di rovo riverberavansi nei suoi grandi occhi neri che guardavano lontano non sapeva ella stessa dove né che cosa mentre appoggiava la mano e la fronte pallida alla manopola di tanto in tanto un brivido la faceva stringere nelle spalle un brivido di stanchezza o di freddo e a questo mondo si sa che la giustizia si compra e vende come lanima di giuda a san pasquale aspettavano il delegato di monsignore il quale era un uomo di proposito che ci aveva due fibbie dargento di mezza libra luna alle scarpe chi laveva visto infatti portarono san pasquale in processione a levante e a ponente e laffacciarono sul poggio a benedir la campagna in una giornata afosa di maggio tutta nuvoli una di quelle giornate in cui i contadini si strappano i capelli dinanzi ai campi bruciati e le spighe chinano il capo proprio come se morissero prima di giorno si prese il suo coltello a molla che aveva nascosto sotto il fieno quando era andato coscritto e si mise in cammino pei fichidindia della canziria oh gesummaria dove andate con quella furia ti rincresce no mi sorprende soltanto la risoluzione improvvisa così come si fa nelle commedie per le ragazze che hanno abbozzato un romanzetto verso quellepoca venne a lavorare nella cava uno che non sera mai visto e si teneva nascosto il più che poteva gli altri operai dicevano fra di loro che era scappato dalla prigione e se lo pigliavano ce lo tornavano a chiudere per ora che siamo marito e moglie le disse giunti a casa seduto di faccia a lei e facendosi piccino piccino ora che siamo marito e moglie posso dirtelo che non mi par vero che tu mabbia voluto mentre avresti potuto prenderne tanti meglio di me così bella e graziosa come sei il mormorìo fresco dellacqua e lo stormire lieve lieve degli ippocastani la isolavano completamente allora sollevò alquanto il velo e cavò dal guanto un bigliettino meno grande di una carta da giuoco per due o tre minuti lacqua seguitò a scorrere e anche quelli del quartiere basso erano corsi a piedi scalzi nella chiesa di san rocco però di lì a poco i morti cominciarono a spesseggiare come i goccioloni grossi che annunziano il temporale e di questo dicevasi chera un maiale e aveva voluto morire per fare una scorpacciata di il carrettiere sbarazzò il sotterraneo dal cadavere al modo istesso che lo sbarazzava dalla rena caduta e dagli asini morti chè stavolta oltre al lezzo del carcame cera che il carcame era di carne battezzata poi radunava il branco a furia di gridi e di sassate e lo spingeva nella stalla di là del poggio alla croce ansando saliva la costa di là dal vallone e gridava qualche volta al suo amico alfonso chiamati il cane ohè chiamati il cane ma peppa un bel giorno gli disse la vostra mula lasciatela stare perchè non voglio maritarmi il povero candela di sego rimase sbalordito e jeli si ficcava negli spineti come un segugio per andare a scovare delle nidiate di merli che guardavano sbalorditi coi loro occhietti di pepe i due fanciulli portavano spesso nel petto della camicia dei piccoli conigli allora stanati quasi nudi tutto ciò era senza ombra di male e carino carino a poco a poco polidori le aveva preso la mano ed ella senza accorgersene gliela aveva abbandonata dalla svolta dello stradone si cominciava a scorgere il paese col monte del calvario e del mulino a vento stampato sullalbore ancora foschi mise un strido soffocato e si arretrò sino allingresso di quella specie di monumento sepolcrale bianca di terrore difendendosi colle braccia stese da quella passione che latterriva ora che vedeva cosa fosse guardandola in faccia per la prima volta balbettando signore signore perchè chi è costretto a star solo non deve aver paura di nulla e nemmeno lasino grigio aveva paura dei cani che se lo spolpavano ora che le sue carni non sentivano più il dolore di esser mangiate tutta la gente era vestita da festa come gli animali della fiera e in un canto della piazza cera una donna colla gonnella corta e le calze color di carne che pareva colle gambe nude piangendo e gridando egli andava chiamando il puledro ahu ahu ahu che non ci si vedeva ancora lo stellato rispose finalmente dal fondo del burrone con un nitrito doloroso come avesse avuto la parola povera bestia rena è traditora diceva a ranocchio sottovoce somiglia a tutti gli altri che se sei più debole ti pestano la faccia e se sei più forte o siete in molti come fa lo sciancato allora si lascia vincere e sorridevate coi grandi occhioni sbarrati e stanchi a quello strano spettacolo e a quellaltra stranezza di trovarvici anche voi presente che cosa avveniva nella vostra testolina mentre contemplavate il sole nascente si sentiva qualcosa dentro di sè senza sapere perchè come uno spino come un chiodo come una forbice che gli lavorasse internamente minuta minuta come un veleno sciara si stendeva malinconica e deserta fin dove giungeva la vista e saliva e scendeva in picchi e burroni nera e rugosa senza un grillo che vi trillasse o un uccello che e laveva tenuto come quei marmocchi che non si slattano mai egli invece era stato sano e robusto ed era malpelo e sua madre non aveva mai pianto per lui perchè non aveva mai avuto timore di perderlo chè si era fatta sposa con uno di licodia il quale faceva il carrettiere e aveva quattro muli di sortino in stalla dapprima turiddu come lo seppe santo diavolone voleva trargli fuori le budella della pancia voleva trargli a quel di licodia mara se ne andò saltellando e lui rimase lì fermo finchè potè udire il rumore della carretta che rimbalzava sui sassi il sole toccava le rocce alte del poggio alla croce e meglio sarebbe stato per lui che fosse morto in quel giorno prima che il diavolo tornasse a tentarlo e a ficcarglisi nellanima e nel corpo quando fu guarito jeli se lo prese in santa pace e non sapendo che dire soggiunse io tho sempre voluto bene anche quando volevi lasciarmi pel figlio di massaro neri ma non ebbe cuore di dirgli di quellaltro non lo vedi eravamo destinati conchiuse mara non pote ricevere la benedizione nè cavare lultima parola di bocca alla moribonda la quale aveva già le labbra incollate dalla morte e il viso disfatto nellangolo della casuccia dove cominciava a farsi scuro il fattore e il campajo si aspettavano di veder scorrere il sangue a quelle parole ma invece jeli rimase istupidito come se non le avesse udite o come se non fosse fatto suo con una faccia da bue che le corna gli stavano bene davvero giacchè rimpiccolirsi le scarpe non si potevano e il fidanzato della sorella non ne aveva volute di scarpe del morto malpelo se li lisciava sulle gambe quei calzoni di fustagno quasi nuovi e siccome era malpelo cera anche a temere che ne sottraesse un paio di quei soldi nel dubbio per non sbagliare la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni e se la cosa era vera si sarebbe risparmiata una buona metà di mano dopera nel cavar fuori la rena ma se non era vero cera il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più in quei dieci minuti che rimase accasciata sul canapè senza curarsi che la sua veste si affagottava sgarbatamente le passarono davanti agli occhi delle strane fantasie insieme alle coppie che ballavano il valzer polidori solo non ballava nè si vedeva più e diventano affamati spelati e selvatici come lupi almeno sottoterra nella cava della rena brutto e cencioso e sbracato comera non lo beffavano più e sembrava fatto apposta per quel mestiere persin nel colore dei capelli e in quegli occhiacci di gatto che ammiccavano se vedevano il sole e se ranocchio non si difendeva lo picchiava più forte con maggiore accanimento egli diceva to bestia bestia sei se non ti senti lanimo di difenderti da me che non ti voglio male vuol dire che ti lascerai pestare il viso da questo e da quello andare a dire viva san pasquale sul mostaccio di san rocco in persona è una provocazione bella e buona è come venirvi a sputare in casa o come uno che si diverta a dar dei pizzicotti alla donna che avete sotto il braccio ora addio gnà lola facemu cuntu ca chioppi e scampau e la nostra amicizia finiu la gnà lola si maritò col carrettiere non avrei mai creduto che potesse essere così davvero non credevo e sorrideva per farsi coraggio senza osare di guardar lui abbandonata contro il sasso che le faceva da spalliera tirandosi i guanti sulle braccia il padrone aveva ordinato che si sgozzassero due capretti e il castrato di un anno e dei polli e un tacchino insomma voleva fare le cose in grande e senza risparmio per farsi onore coi suoi amici e mentre tutte quelle bestie schiamazzavano dal dolore mentre chiacchieravano allombra nellora di vespero vennero per caso a leggergli la vita a lui e a sua moglie senza accorgersi che pentolaccia sera buttato a dormire dietro la siepe e nessuno laveva visto se polidori le avesse steso le braccia al primo vederla probabilmente ella si sarebbe spaccata la testa contro la rupe alla quale adesso appoggiavasi mollemente con abbandono tiro egli era davvero un brutto ceffo torvo ringhioso e selvatico al mezzogiorno mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra e facevano un po di ricreazione jeli un tratto sera rizzato sulla vita colla lunga forbice in pugno e così bianco in viso così bianco come era una volta suo padre il vaccajo quando tremava dalla febbre accanto al fuoco nel casolare lavorando di piccone o di zappa poi menava le mani con accanimento a mo di uno che lavesse con la rena e batteva e ribatteva coi denti stretti e con quegli ah ah che aveva suo padre chiudere tutto lorizzonte fra due zolle e guardare col microscopio le piccole cause che fanno battere i piccoli cuori volete metterci un occhio anche voi a cotesta lente voi che guardate la vita dallaltro lato del cannocchiale anchessa era molto mutata la povera maria aveva una ruga impercettibile fra le sopracciglia che solcava finamente il candore purissimo della sua fronte e alle volte stendeva come unombra su tutta la sua fisonomia capo nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto monserrato e la carvana tanto che la cava dove lavorava la chiamavano la cava di malpelo e cotesto al padrone gli seccava assai con gran strepito di frusta e di sonagli quasi la portasse il diavolo i puledri spaventati si sbandarono in un lampo che pareva un terremoto e ce ne vollero delle chiamate e delle grida e degli ohi ohi ohi vorrei starci un mese laggiù noi vi ritornammo e vi passammo non un mese ma quarantottore i terrazzani che spalancavano gli occhi vedendo i vostri grossi bauli avranno creduto che ci sareste rimasta un par danni con un leggiadro movimento della spalla disse piano a polidori così piano che il fruscìo della seta coprì quasi il suono della voce sia pure domani alle nove ai giardini certamente egli avrebbe preferito di fare il manovale come ranocchio e lavorare cantando sui ponti in alto in mezzo allazzurro del cielo col sole sulla schiena poi egli è ricco che i denari li ha a palate e se volesse delle donne potrebbe maritarsi nè gli mancherebbe la roba o il pane da mangiare mara però andavasi riscaldando e cominciò a strapazzarlo in malo modo sicchè il poveraccio non osava alzare il naso dal piatto il mondo da pesce vorace chegli è se lo ingoiò e i suoi più prossimi con lui e sotto questo aspetto vedete che il dramma non manca dinteresse ei sembrava non avesse altro spasso che di andar randagio per le vie degli orti a dar la caccia a sassate alle povere lucertole le quali non gli avevano fatto nulla oppure a sforacchiare le siepi dei fichidindia per altro le beffe e le sassate degli altri fanciulli non gli piacevano daltro malpelo si informò dove stesse di casa e il sabato andò a trovarlo il povero ranocchio era più di là che di qua sua madre piangeva e si disperava come se il figliuolo fosse di quelli che guadagnano dieci lire la settimana i fuochi furono cessati si accompagnò con loro e li condusse al ballo e al cosmorama dove si vedeva il mondo vecchio e il mondo nuovo pagando lui per tutti anche per jeli il quale andava dietro la comitiva come un cane senza padrone a veder ballare il figlio di massaro neri colla mara allora malpelo spaventato si affannò a cercargli nel naso e dentro la bocca cosa gli avesse fatto e giurava che non avea potuto fargli poi gran male così come laveva battuto e a dimostrarglielo si dava dei gran pugni sul petto e sulla schiena con un sasso a marineo rispose mara ci avremo una camera più bella ha detto la mamma e grande come il magazzino dei formaggi ora che tu sarai via non voglio venirci più qui chè mi parrà di esser tornato linverno a veder quelluscio chiuso già se non era stato lui sarebbe stato capace di esserlo e non si giustificava mai per altro sarebbe stato inutile e qualche volta come ranocchio spaventato lo scongiurava piangendo di dire la verità e di scolparsi ei ripeteva a che giova sono malpelo andava spesso sulle balze pittoresche verso il tramonto a sciuparsi gli stivalini e a montarsi la testa di proposito con dei sentimenti presi a prestito nei romanzi polidori era uno di quei ballerini che le signore si disputano coi sorrisi e a colpi di ventaglio sulle dita quando il sorriso ha fatto troppo effetto di questo che ti narro oggi ti dirò soltanto il punto di partenza e quello darrivo e per te basterà e un giorno forse basterà per tutti e allorchè lo udiva gemere sottovoce e gli vedeva il viso trafelato e locchio spento preciso come quello dellasino grigio allorchè ansava rifinito sotto il carico nel salire la viottola egli borbottava è meglio che tu crepi presto se devi soffrire in tal modo è meglio che tu crepi cotesto non arrivava a comprenderlo malpelo e domandò a ranocchio perchè sua madre strillasse a quel modo mentre che da due mesi ei non guadagnava nemmeno quel che si mangiava e anche i buoi facevano qualche passo lentamente guardando in giro con grandi occhi intenti il fattore era così in collera perchè quel giorno dovevasi pagare il fitto delle chiuse grandi così dicendo seguitò ad inoltrarsi pel viale che saliva serpeggiando per la china del monte ed ei le andava accanto senza parlare soggiogati entrambi da una forte commozione e alle volte aggrottava le ciglia appuntava il mento e sembrava che un gran lavorìo si stesse facendo nel suo interno allora accennava di sì e di sì col capo con un sorriso furbo e si grattava la testa vi ricordate anche di quel vecchietto che stava al timone della nostra barca voi gli dovete questo tributo di riconoscenza perchè egli vi ha impedito dieci volte di bagnarvi le vostre belle calze azzurre più pallida e più bella che mai e con qualcosa che nessuno le aveva mai visto sulla bocca e negli occhi la folla si apriva commossa dinanzi a lei erminia andò ad abbracciarla rinaldi non è a milano le disse rispondendo al movimento di sorpresa che aveva fatto maria non trovando nessuno ad aspettarla è andato a roma senza scrivermelo senza lasciarmi una parola mormorò maria sì ha scritto la lettera deve averla mio marito maria chiamò una voce talmente alterata che nessuno di loro due la riconobbe maria polidori ridivenuto luomo di prima da un momento allaltro prese vivamente maria per un braccio e la spinse pel viale da dove era venuta la voce non aveva la forza di ritirare le mani ad ogni nuovo tentativo che faceva quasi il suono di quelle parole le addormentasse vagamente in un sonno dolcissimo lanima e la coscienza tutte quelle cose andava rimuginando per ore ed ore seduto sullorlo del fossato tenendosi i ginocchi fra le braccia e i noci alti di tebidi e le folte macchie dei valloni e massaro neri aveva detto che il suo ragazzo voleva che fosse onorato come suo padre e delle corna in casa non le voleva altre che quelle dei suoi buoi jeli era lì presente anche lui seduto in circolo cogli altri a colazione e in quel momento stava affettando il pane non avevo mai visto mio marito così diceva maria ad erminia alcuni mesi dopo la prima volta che la rivedeva dopo che era tornata a milano non credevo che la fisonomia di quelluomo potesse destare tale impressione per carità signor brigadiere levatemi da questo inferno fatemi ammazzare mandatemi in prigione non me la lasciate veder più mai mai la vedi la puddara che sta ad ammiccarci lassù verso granvilla come sparassero dei razzi anche a santa domenica poco può passare a romper lalba pure alla fiera arriveremo in tempo per trovare un buon posto a raccattar torsi di cavolo bucce darancie e mozziconi di sigari tutte quelle cose che si lasciano cadere per via ma che pure devono avere ancora qualche valore perchè cè della povera gente che ci campa su il delegato del vescovo correva un gran pericolo di uscirne colle ossa rotte dalla sua entrata trionfale ma il reverendo furbo lasciò la banda ad aspettarlo fuor del paese e a piedi per le scorciatoie se ne venne pian piano alla casa del parroco dove fece riunire i caporioni dei due partiti stese brancolando le mani no non ne va in volta femmina buona nellora fra vespero e nona singhiozzava nanni ricacciando la faccia contro lerba secca del fossato in fondo in fondo colle unghie nei capelli in quei giorni cè folla sulluscio dellosteria ma suonano pochi soldoni sulla latta del banco e i monelli che pullulano nel paese come se la miseria fosse un buon ingrasso strillano e si graffiano quasi abbiano il diavolo in corpo e sembrava che stesse ad ascoltare qualche cosa che il suo diavolo gli susurrava negli orecchi dallaltra parte della montagna di rena caduta in quei giorni era più tristo e cattivo del solito talmente che non mangiava quasi e il pane lo buttava al cane come se non fosse grazia di dio lo stellato non potendosi muovere volgeva il capo con grandi occhi sbarrati quasi avesse inteso ogni cosa e il pelo gli si arricciava ad onde lungo le costole però ad un tratto trovandosi faccia a faccia colla sua immagine in un grande specchio si fece seria e non volle ballar più rispondeva a tutti di sentirsi stanca molto stanca e macchinalmente cercava cogli occhi suo marito non cera nemmen lui quelluomo e i capretti strillavano sotto il coltello jeli si sentiva tremare le ginocchia e di tratto in tratto gli pareva che la lana che andava tosando e lerba in cui le pecore saltellavano avvampassero di sangue compare alfio cominciò turiddu dopo che ebbe fatto un pezzo di strada accanto al suo compagno il quale stava zitto e col berretto sugli occhi come è vero iddio so che ho torto e mi lascierei ammazzare sui sassi infuocati delle viottole fra le stoppie riarse dei campi immensi che si perdevano nellafa lontan lontano verso letna nebbioso dove il cielo si aggravava il puledro zaino rimasto orfano non voleva darsi pace e scorazzava su pei greppi del monte con lunghi nitriti lamentevoli e colle froge al vento alle volte verso sera si vedeva il fumo dei fuocherelli di sommacchi che jeli andava facendo sul piano del lettighiere o sul poggio di macca per non rimanere intirizzito al pari di quelle cinciallegre che la mattina trovava dietro un sasso o al riparo di una zolla perchè davvero non si poteva immaginare che a pentolaccia saltasse in mente da un momento allaltro di esser geloso dopo tanto tempo che aveva chiuso gli occhi ed era la miglior pasta duomo e di marito che fosse al mondo i giorni in cui la febbre cessava per qualche ora compare menu si alzava tutto stravolto e col capo stretto nel fazzoletto e si metteva sulluscio ad aspettare jeli dallaltra dacchè poi fu trovata quella scarpa malpelo fu colto da tal paura di veder comparire fra la rena anche il piede nudo del babbo che non volle mai più darvi un colpo di zappa gliela dessero a lui sul capo la zappa egli andò a lavorare in un altro punto della galleria non voglio sentirne parlare più di quel cristiano sbraitava saridda coi pugni sui fianchi alle vicine che le domandavano come era andato allaria il matrimonio neanche se me lo danno vestito doro e dargento sentite anzi non volle più allontanarsi da quella galleria e sterrava con accanimento quasi ogni corbello di rena lo levasse di sul petto a suo padre alle volte mentre zappava si fermava bruscamente colla zappa in aria il viso torvo e gli occhi stralunati come le parole che egli le diceva tenere e ferventi le accarezzavano dolcemente lorecchio e se ne sentiva invadere mollemente come da un delizioso languore era pallida come se avesse sempre addosso la malaria e su quel pallore due occhi grandi così e delle labbra fresche e rosse che vi mangiavano la lupa era quasi malata e la gente andava dicendo che il diavolo quando invecchia si fa eremita non andava più di qua e di là non si metteva più sulluscio con quegli occhi da spiritata allora il campo della fiera sembrava trasalire e correva un gridìo che si prolungava fra le tende dei trecconi schierate nella salita dei galli scendeva per le vie del paese e sembrava ritornare dalla valle dovera la chiesa come sei bella coshai ella invece di rispondere le saltò al collo e le fece due baci pazzi la signora erminia era abituata alle sfuriate damicizia della sua maria una volta che polidori si permise di fare qualche osservazione rispettosa in propria difesa ella gli lanciò in faccia uno scoppio di risa squillanti oh turiddu da prima gli aveva presentato un bicchiere ma compare alfio lo scansò colla mano allora turiddu si alzò e gli disse son qui compar alfio io sono più forte di te oppure gli dava la sua mezza cipolla e si contentava di mangiarsi il pane asciutto e si stringeva nelle spalle aggiungendo io ci sono avvezzo e di cui parmi tutto il nodo debba consistere in ciò che allorquando uno di quei piccoli o più debole o più incauto o più egoista degli altri volle staccarsi dai suoi per vaghezza dellignoto o per brama di meglio o per curiosità di conoscere il mondo non si lamentava però e si vendicava di soppiatto a tradimento con qualche tiro di quelli che sembrava ci avesse messo la coda il diavolo perciò ei si pigliava sempre i castighi anche quando il colpevole non era stato lui ma lui ci aveva sempre pel capo quella scarpetta e quegli occhi ladri che cercavano il marito fuori della mantellina perciò se la prese senza volere udir altro e la madre uscì di casa dopo trentanni che cera stata perchè suocera e nuora insieme ci stanno proprio come don alfonso che era tenuto nel cotone dai suoi genitori invidiava al suo amico jeli la tasca di tela dove ci aveva tutta la sua roba il pane le cipolle il fiaschetto del vino il fazzoletto pel freddo e dovevano sposarsi giusto per santa margherita che cadeva in giugno dopo la mietitura del fieno candela di sego nel tornare ogni sera dalla campagna lasciava la mula alluscio della peppa e veniva a dirle che i seminati erano un incanto se gramigna non vi appiccava il fuoco non voglio che balliate con altre gli disse maria fermandosi anelante colle guance rosse cogli occhi un po velati e fu tutto per quella sera venera quella sera aveva un diavolo per capello e la gallina nera appollaiata sulla scala non finiva di chiocciare come quando deve accadere una disgrazia e malpelo certo non valeva di più se veniva fuori dalla cava il sabato sera era perchè aveva anche le mani per aiutarsi colla fune e doveva andare a portare a sua madre la paga della settimana stando ad ascoltare con quel lieve ammiccar di palpebre che indica lintensità dellattenzione nelle bestie che più si accostano alluomo gli piacevano i versi che gli accarezzavano ludito con larmonia di una canzone incomprensibile avete comandi da darmi compare alfio gli disse nessuna preghiera compare turiddu era un pezzo che non vi vedevo e voleva parlarvi di quella cosa che sapete voi quante cose mi son passate in un lampo per la testa in quel momento in cui sentivo contro il mio quel cuore che batteva ancora per me e per me sola e contro il quale nascondeva il viso nella stanzaccia cera un mondo di gente che saltava e si divertiva tutti rossi e scalmanati e facevano un gran pestare di scarponi sullammattonato che non si udiva nemmeno il ron ron del contrabasso turiddu tornò a salutarla così spesso che santa se ne avvide e gli battè la finestra sul muso i vicini se lo mostravano con un sorriso o con un moto del capo quando passava il bersagliere maria si passava le mani sugli occhi e pei capelli confusa smarrita e saccasciava su di sè stessa e ripeteva quasi macchinalmente se sapete che affare grosso è stato lattraversare il viale quel viale che ho fatto tutti i giorni però il campajo il quale la sapeva più lunga per averne sentito parlare in piazza quando andava in paese la domenica raccontò invece la cosa tale e quale comera dopo che massaro agrippino se ne fu andato e senza poter udire le strida disperate dei figli i quali li cercano inutilmente ma una volta in cui riempiendo i corbelli si rinvenne una delle scarpe di mastro misciu come la vide venire a quel modo che si vedeva come ci avesse il signore in corpo la stava a guardare pallido pallido dai piedi alla testa come la vedesse per la prima volta o gliela avessero cambiata la sua mara sicchè le lagnanze erano generali allora il prefetto si fece chiamare tutti quei signori della questura dei carabinieri e dei compagni darmi e disse loro due paroline di quelle che fanno drizzar le orecchie il giorno dopo un terremoto per ogni dove pattuglie squadriglie vedette per ogni fossato e dietro ogni muricciolo già le disgrazie bisogna pigliarle come vengono e il peggio è guastarsi il sangue per cose che non ne valgono la pena morto un papa se ne fa un altro e le fantasticherie sorgevano vaghe senza forma ma assetate ancora pareva di essere in preda a un sogno delizioso quando al valzer successe un notturno di mendelson beato voi che potete vivere a modo vostro io vorrei vivere ai vostri piedi tutta la vita domandò ella ridendo tutta la vita ogni volta che a ranocchio toccava un lavoro troppo pesante e ranocchio piagnucolava a guisa di una femminuccia malpelo lo picchiava sul dorso e lo sgridava taci pulcino e se ranocchio non la finiva più ei gli dava una mano dicendo con un certo orgoglio lasciami fare e picchiava sulla gran cassa davanti a un gran lenzuolo dipinto dove si vedeva una carneficina di cristiani col sangue che colava a torrenti e nella folla che stava a guardare a bocca aperta cera pure massaro cola il quale lo conosceva da quando stava mara invece rideva e sembrava che avesse infornato il pane allora allora tanto era rossa apparecchiava la tavola e spiegava la tovaglia che non pareva più quella onde scacciare quel diavolo di gramigna che ne aveva preso possesso però ella seguitava a dire che non lo conosceva neanche di vista quel cristiano ma insomma lo tenevano addirittura per carità e perchè mastro misciu suo padre era morto nella cava era morto così come facesse parte ella stessa di quel gran fabbricato tetro e silenzioso e pei carabinieri poi che le avevano preso gramigna nel folto dei fichidindia e gli avevano rotto la gamba a fucilate sentiva una specie di tenerezza rispettosa come lammirazione bruta della forza quella ragazza per esempio che faceva capolino dietro i vasi di basilico quando il fruscìo della vostra veste metteva in rivoluzione la viuzza se vedeva un altro viso notissimo alla finestra di faccia sorrideva come se fosse stata vestita di seta anchessa è stato riletto e controllato jeli il pastore jeli il guardiano di cavalli aveva tredici anni quando conobbe don alfonso il signorino però sul conto di lei non era corsa la più innocente maldicenza sebbene tutti gli amici di polidori fossero passati in rivista col fiore allocchiello dinanzi alla fiera beltà la madre era sempre da questa o da quella vicina e quindi egli andava a rannicchiarsi sul suo saccone come un cane malato adunque la domenica in cui tutti gli altri ragazzi del vicinato si mettevano la camicia pulita per andare a messa o per ruzzare nel cortile e marchesa per sopramercato di quelle marchese che portano la loro corona sì fieramente che ogni mortale sarebbe lietissimo di farsi accoppare per coglierle un fiore ce nerano quanti il signore ne aveva fatti tutti strigliati e lucenti e ornati di fiocchi e nappine e sonagli che scodinzolavano per scacciare la noia e voltavano la testa verso ognuno che passava come aspettassero unanima caritatevole che volesse comprarli ricreazione egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe per rosicchiarsi quel suo pane di otto giorni come fanno le bestie sue pari e ciascuno gli diceva la sua motteggiandolo e gli tiravan dei sassi finchè il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata jeli invece ci viveva beato e contento nel vituperio e singrassava come un majale chè le corna sono magre ma mantengono la casa grassa una volta infine il ragazzo della mandra glielo disse in faccia mentre si abbaruffavano per le pezze di formaggio non si udiva nulla nemmeno i colpi di piccone di coloro che lavoravano sotterra e ogni volta malpelo ripeteva che al di sotto era tutta scavata dalle gallerie per ogni dove verso il monte e verso la valle finalmente simbattè in lola che tornava dal viaggio alla madonna del pericolo e al vederlo non si fece nè bianca nè rossa quasi non fosse stato fatto suo e quando era solo borbottava anche con me fanno così e a mio padre gli dicevano bestia perchè egli non faceva così e una volta che passava il padrone accompagnandolo con unocchiata torva è stato lui per trentacinque tarì ella aveva infatti delle sollecitudini materne per la sua maria delle sollecitudini che sovente indispettivano costei come se prendessero laspetto di una sorveglianza amorevole e discreta erminia le ricambiava la stretta assai commossa anche lei ma senza risponder verbo ero folle mormorò dopo unaltra esitazione col viso contro il petto di erminia ora non ci penso più buscava e malpelo gliene dava anche del suo per prendersi il gusto di tiranneggiarlo dicevano infatti egli lo tormentava in cento modi ora lo batteva senza un motivo e senza misericordia oppure scirocco di agosto allorquando i muli lasciavano cader la testa penzoloni e gli uomini dormivano bocconi a ridosso del muro a tramontana non andare disse egli a mara come don alfonso la chiamava perchè venisse a ballare cogli altri non andare mara perchè non voglio che tu vada non andare lo senti che mi chiamano avevate un vestitino grigio che sembrava fatto apposta per intonare coi colori dellalba un bel quadretto davvero e si indovinava che lo sapeste anche voi dal modo in cui vi modellavate nel vostro scialletto jeli gli correva dietro chiamandolo con forti grida e il puledro si fermava ad ascoltare col collo teso e le orecchie irrequiete sferzandosi i fianchi colla coda e tu che sei vivo per san rocco forse la volete finire saltò su saridda che poi ci vorrà un altro colera per far la pace questo testo è stato ponticello egli rivide soltanto la ragazza il dì della festa di san giovanni come andò alla fiera coi puledri da vendere una festa che gli si mutò tutta in veleno e gli fece cascar il pan di bocca per un accidente toccato ad uno dei puledri del padrone dio ne scampi miglior sorte toccò a quelli che morirono a lissa luno il più grande quello che vi sembrava un david di rame ritto colla sua fiocina in pugno e illuminato bruscamente dalla fiamma io me ne lavo le mani gli ordini del governo sono precisi se fate la festa mando a chiamare i carabinieri io voglio lordine dellordine rispondo io sentenziò il sindaco picchiando in terra collombrella e girando lo sguardo intorno compare da strapazzo sogghignava nino compare di bambina quando nasce una femmina si rompono persino i travicelli del tetto e saridda fingendo di parlare colla per le ostriche largomento più interessante deve esser quello che tratta delle insidie del gambero o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio il signor polidori e la signora rinaldi si amavano o credevano di amarsi ciò che è precisamente la stessa cosa alle volte e in verità se mai lamore è di questa terra essi erano fatti luno per laltro si sdraiava sul sacco col viso verso il cielo a godersi quella quiete e quella luminaria dellalto perciò odiava le notti di luna in cui il mare formicola di scintille e la campagna si disegna qua e là vagamente allora la sciara sembra più brulla e desolata invece le ossa le lasciò nella cava malpelo come suo padre ma in modo diverso una volta si doveva esplorare un passaggio che si riteneva comunicasse col pozzo grande a sinistra verso la valle lui entrò in casa tutto stralunato e ripetè alla moglie se vedo qui unaltra volta il signor compare comè vero dio gli faccio la festa venera si cacciò i pugni sui fianchi e cominciò a sgridarlo e a dirgli degli improperi in quel momento proprio in quel momento doveva cacciarlesi fra i piedi anche suo marito che cercava di lei allora bruscamente aggiustandosi sullomero la scollatura della veste non me lo dice ma si capisce che non me ne ha scritto nulla per delicatezza e giacchè il socio è andato a raggiungerlo dovrei partire anchio malgrado la leggerezza che ostentava fu sorpresa e rimase inquieta osservando che erminia approvava il suo progetto polidori si godeva quarantamila lire di entrata e una pessima riputazione di cattivo soggetto la signora rinaldi era una donnina vaporosa e leggiadra e aveva un marito che lavorava per dieci onde farla vivere come se possedesse quarantamila lire di rendita senza volerlo aveva scoperto che la sua erminia con tutte le sue arie da regina era un tantino civetta di quella civetteria che non impegna a nulla ma contro la quale nondimeno tutti gli uomini vanno a rompersi il naso anzi un operaio lì presente gli sferrò un gran calcio sulle spalle un calcio che risuonò come su di un tamburo eppure malpelo non si mosse e soltanto dopo che loperaio se ne fu andato aggiunse lo vedi non mi ha fatto nulla e ha picchiato più forte di me ti giuro quando poi il signorino mettevasi a scrivere per far vedere quante cose sapeva fare jeli sarebbe rimasto delle giornate intiere a guardarlo e tutto a un tratto lasciava scappare unocchiata sospettosa egli non disse nulla ma lappetito gli andò via per quel giorno mentre conduceva al pascolo le pecore tornò a pensare a mara quando era ragazzina che stavano insieme tutto il giorno e andavano nella valle del jacitano e sul poggio alla croce eh vostra madre era di licodia lo sappiamo avete il sangue rissoso uh che vi mangerei cogli occhi mangiatemi pure cogli occhi che briciole non ne faremo ma intanto tiratemi su quel fascio per voi tirerei su tutta la casa tirerei ora il panchettino non cè più hanno tagliato il nespolo del cortile e la casa ha una finestra nuova la donna sola non aveva mutato sotto i folti carrubbi e il mare turchino là in fondo e il canto degli uccelli sulla testa ma quello era stato il mestiere di suo padre e in quel mestiere era nato lui non si sposavano più perchè il figlio di massaro neri aveva risaputo che mara di massaro agrippino se la intendeva con don alfonso il signorino il quale aveva conosciuta mara da piccola e in compenso patire un po di tutti gli stenti fra quegli scogli giganteschi incastonati nellazzurro che vi facevano batter le mani per ammirazione ogni mese mara andava a riscuotere il salario dal padrone e non le mancavano nè le uova nel pollaio nè lolio nella lucerna nè il vino nel fiasco spaventarsi di che di fare un viaggio sino a roma nella bella stagione e nel paese più bello hai ragione sarà quasi come andare in villeggiatura tanto roma o la brianza è lo stesso e tu non torni a villa deste no per lamor di dio per lamor di dio strillava sua sorella saridda cacciandosi tra il fratello ed il fidanzato chè tutti e tre erano andati a spasso damore e daccordo sino a quel momento poco per volta compare menu finì per non parlare nemmen più le ultime parole che disse al suo ragazzo furono quando sarò morto andrai dal padrone delle vacche a ragoleti e ti farai dare le tre onze e i dodici tumoli di frumento che avanzo da maggio a questa parte poi quando vollero toglierlo di là fu un affar serio non potendo più graffiare mordeva come un cane arrabbiato e dovettero afferrarlo pei capelli per tirarlo via a viva forza e si recava in collo gli agnelli che gli belavano sulla faccia col muso fuori del sacco e gli poppavano le orecchie nella nevigata famosa della notte di santa lucia il povero ragazzo faceva ogni cosa con garbo come una brava massaia e suo padre accompagnandolo cogli occhi stanchi nelle sue faccenduole qua e là pel casolare di tanto in tanto sorrideva pensando che il ragazzo avrebbe saputo aiutarsi quando fosse rimasto solo voi ella avrebbe voluto colpirlo in viso con un altro getto di quella ilarità spietata e mordente ma il riso le morì sulle labbra dinanzi allespressione che quelle due parole davano a tutta la fisonomia di lui quasi fossero state le pantofole del papa e la domenica se le pigliava in mano le lustrava e se le provava poi le metteva per terra luna accanto allaltra e stava a contemplarsele coi gomiti sui ginocchi e il mento nelle palme per delle ore intere rimugginando chi sa quali idee in quel facendole in certo modo delle scuse velate e scivolando sul passato con disinvoltura maria superato quel primo istante di turbamento si era sentita rinfrancare non solo ma per una strana reazione il contegno riservato di lui le metteva in corpo degli accessi matti dironia notte buona notte andavano dicendo le compagne a misura che si lasciavano per la strada mara dava la buona notte che pareva che cantasse tanta contentezza ci aveva nella voce e il figlio di massaro neri poi sembrava proprio il suo fine profilo arabo sembrava tagliare il velo fitto polidori a capo scoperto si inchinò profondamente senza osare di toccarle la mano nè di rivolgerle una sola parola beato chi vi vede le disse oh compare turiddu me lavevano detto che siete tornato al primo del mese a me mi hanno detto delle altre cose ancora rispose lui che è vero che vi maritate con compare alfio il carrettiere di tanto in tanto il tifo il colèra la malannata la burrasca vengono a dare una buona spazzata in quel brulicame che davvero si crederebbe non dovesse desiderar di meglio che esser spazzato e scomparire è una cosa singolare ma forse non è male che sia così per voi e per tutti gli altri come voi quel mucchio di casipole è abitato da pescatori gente di mare dicon essi come altri direbbe gente di toga in quel momento mara era sempre al fianco del figlio di massaro neri gli si appoggiava colle due mani intrecciate sulla spalla e al lume dei fuochi colorati sembrava ora tutta bianca ed ora tutta rossa malpelo allora si sentiva orgoglioso di esserci nato e di mantenersi così sano e vigoroso in quellaria malsana e con tutti quegli stenti anchesso ella avrebbe preferito sorprenderlo colla più bella signora della festa in parola donore polidori non se ne avvide si alzò premuroso sempre e le offrì il braccio e bisognava cercarsi un padrone se pure qualcuno lo voleva dopo la disgrazia dello stellato le cose del mondo vanno così mentre jeli andava cercando un padrone colla sacca ad armacollo e il bastone in mano le quali non avevano altro difetto che di non saper capire i meschini guai che il poveretto biascicava nel suo dialetto semibarbaro ma se avesse potuto desiderare qualche cosa fu da quel momento che lo chiamarono per soprannome corna doro e il soprannome gli rimase a lui e tutti i suoi anche dopo che ei si lavò le corna nel sangue i bei meriggi destate in cui la campagna bianchiccia taceva sotto il cielo fosco e i grilli scoppiettavano fra le zolle come se le stoppie si il batuffoletto dei cenci col refe e gli aghi grossi la scatoletta di latta collesca e la pietra focaja gli invidiava pure la superba cavalla vajata quella bestia dal ciuffetto di peli irti sulla fronte che aveva gli occhi cattivi e tornava presto alla sera colle altre legne per la notte e il fiaschetto del vino e qualche pezzetto di carne di montone che era corso a comperare sino a licodia massaro agrippino infatti disse di sì e la gnà lia mise insieme presto un giubbone nuovo e un paio di brache di velluto per il genero mara era bella e fresca come una rosa con quella mantellina bianca che sembrava lagnello pasquale e quella collana dambra che le faceva il collo bianco e ne mesi caldi non ci vola un uccello i cavalli si radunavano in cerchio colla testa ciondoloni per farsi ombra cambievolmente e nei lunghi giorni della trebbiatura quella gran luce silenziosa pioveva sempre uguale ed afosa per sedici ore però comincia ad esser troppo tardi per passeggiare il sole è già caldo maria infatti aveva preso un colpo di sole che laveva abbacinata e stordita richiamata così bruscamente alla realtà stringeva le mani e le labbra con unespressione dolorosa gli occhi le si velarono quasi seguendo nello spazio lincantesimo che si era rotto e gli fissò in volto quegli occhi stralunati il giorno de la fiera il fattore aspettava i puledri sin dallalba andando su e giù cogli stivali inverniciati dietro le groppe dei cavalli e dei muli messi in fila di qua e di là dello stradone e nino ci aveva due fontane ai suoi occhi ah san rocco diceva lui questo tiro è più birbone di quello che ci ha fatto san pasquale però la saridda guarì e mentre stava sulluscio col capo avvolto nel fazzoletto gialla come la cera vergine gli andava dicendo si arriverà mai a tal perfezionamento nello studio delle passioni che diventerà inutile il proseguire in cotesto studio delluomo interiore la scienza del cuore umano che sarà il frutto della nuova arte ed era giunto al piano del corvo che ancora i tre re non erano tramontati e luccicavano sul monte arturo colle braccia in croce per la strada passavano continuamente carri e gente a cavallo che andavano alla festa ranocchio tossiva sempre e alcune volte sembrava soffocasse e la sera non cera modo di vincere il ribrezzo della febbre nè con sacchi nè coprendolo di paglia nè mettendolo dinanzi alla fiammata santi tutta un tratto mentre san rocco se ne andava tranquillamente per la sua strada sotto il baldacchino coi cani al guinzaglio e un gran numero di ceri accesi tuttintorno e la banda la processione la calca dei devoti voi stringendovi al petto il manicotto di volpe azzurra vi rammenterete con piacere che gli avete dato cento lire al povero vecchio maria giungeva e appena scorse polidori sebbene sapesse di trovarlo là si arrestò allimprovviso sgomenta immobile come una statua come era trionfante e come il cuore le ballava dentro il petto mentre quel cavaliere invidiato laccompagnava fra la folla ammiratrice e mentre si ravvolgeva stretta nella sciarpetta nera in mezzo al viale dove i rumori della festa si dileguavano alfonso malgrado che sapesse leggere sgranava gli occhi sì ripetè jeli mara la figlia di massaro agrippino che era qui ed ora sta a marineo in quel gran casamento della pianura che si vede dal piano del lattigliere lassù poco dopo alla cava dissero che ranocchio era morto ed ei pensò che la civetta adesso strideva anche per lui nella notte e tornò a visitare le ossa spolpate del grigio nel burrone dove solevano andare insieme con ranocchio e le ballava sempre dinanzi gli occhi come il babbo mise turiddu fuori delluscio la figliuola gli aprì la finestra e stava a chiacchierare con lui tutta la sera che tutto il vicinato non parlava daltro aspettatemi sullo stradone allo spuntar del sole e ci andremo insieme con queste parole si scambiarono il bacio della sfida turiddu strinse fra i denti lorecchio del carrettiere e così gli fece promessa solenne di non mancare come la vide venire risoluta in mezzo alle macchie dei fichidindia nei fosco chiarore dellalba ci pensò un momento se dovesse lasciare partire il colpo che vuoi le chiese che vieni a far qui il semplice fatto umano farà pensare sempre avrà sempre lefficacia dellessere stato delle lagrime vere delle febbri e delle sensazioni che sono passate per la carne carabinieri soldati e militi a cavallo lo inseguivano da due mesi senza esser riesciti a mettergli le unghie addosso era solo ma valeva per dieci e la mala pianta minacciava di e si cacciò le mani nei capelli perchè in quel posto la strada correva lungo il burrone e fu nel burrone che lo stellato si fracassò le reni un puledro che valeva dodici onze come dodici angeli del paradiso al villaggio la chiamavano la lupa perchè non era sazia giammai di nulla le donne si facevano la croce quando la vedevano passare sola come una cagnaccia con quellandare randagio e sospettoso della lupa affamata e in un lampo scomparve fra gli andirivieni del sepolcreto maria arrivando nel viale si trovò faccia a faccia con erminia pallida anchessa che cercava a fatica di dissimulare il suo turbamento e voleva spiegarle qualche cosa dandosi unaria indifferente era venuta la banda dalla città si erano sparati più di duemila mortaretti e cera persino uno stendardo nuovo tutto ricamato doro che pesava più dun quintale dicevano e in mezzo alla folla sembrava una spuma doro addirittura acchiappò rapidamente una manata di polvere e la gettò negli occhi allavversario ah urlò turiddu accecato son morto ei cercava di salvarsi facendo salti disperati allindietro ma compar alfio lo raggiunse con unaltra botta nello stomaco e una terza alla gola ma dentro ci si rodeva che il marito di lola avesse tutto quelloro e che ella fingesse di non accorgersi di lui quando passava voglio fargliela proprio sotto gli occhi a quella cagnaccia borbottava di faccia a compare alfio ci stava massaro cola il vignaiuolo il quale era ricco come un maiale dicevano e aveva una figliuola in casa forse perchè ho troppo cercato di scorgere entro al turbine che vi circonda e vi segue mi è parso ora di leggere una fatale necessità nelle tenaci affezioni dei deboli nellistinto che hanno i piccoli di stringersi fra loro per resistere alle tempeste della vita voi lo sapete che vi amo tanto da tanto tempo ripeteva lui ella non rispondeva curvando allindietro tutta la persona e a testa bassa in atteggiamento sospettoso colle sopracciglia e gli soffiasse nellorecchio glimproperii che dicevano di lui e glieli ficcasse nellanima con un chiodo e quel becco di pentolaccia dicevano che si rosica mezzo don liborio e descriveva come lintricato laberinto delle gallerie si stendesse sotto i loro piedi dappertutto di qua e di là sin dove potevano vedere la sciara nera e desolata sporca di ginestre riarse ma io desidero che ella si diverta e sia allegra a villa deste cera davvero da stare allegri musica balli regate corse sui vaporini escursioni nei dintorni un mondo di gente bellissime toelette e polidori il quale era lanima di tutti i divertimenti son venuti pel colera dicevano però degli altri laggiù nella città la gente muore come le mosche lo speziale mise il catenaccio alla bottega il dottore scappò il primo perchè non come siete bella maria e come vi amo ella si rizzò di botto seria e rigida quasi sentisse dirselo per la prima volta prendete un buon decotto di ecalibbiso che non costa nulla suggeriva massaro agrippino e se non serve a nulla come il solfato almeno non vi rovinate a spendere si prendeva anche il decotto di eucaliptus eppure la febbre tornava sempre anche più forte se avesse fatto la sua gita in barca se il giorno dopo sarebbe andata alla sua solita passeggiata mattutina verso i campi elisi ella lo guardò negli occhi senza mai rispondere ei non insistette altro i denti che gli laceravano le viscere non gli avrebbero fatto piegar la schiena come il più semplice colpo di badile che solevano dargli onde mettergli in corpo un po di vigore quando saliva la ripida viuzza ecco come vanno le cose anche il grigio ha avuto dei colpi di zappa e delle guidalesche e se ho sofferto per questo cè alcuno al mondo che mi abbia visto soffrire egli parlava con voce calma con latteggiamento tranquillo che davano a quelle parole pacate uneloquenza irresistibile sinora un po di riguardo cera sempre stato per le autorità soleva mettere ad asciugare sul terrazzino tutto il bucato della settimana si sa quel po di grazia di dio così ci sono degli asini che lavorano nelle cave per anni ed anni senza uscirne mai più ed in quei sotterranei dove il pozzo dingresso è verticale ci si calan colle funi e ci restano finchè vivono mamma le disse turiddu vi rammentate quando sono andato soldato che credevate non avessi a tornar più datemi un bel bacio come allora perchè domattina andrò lontano una volta passò bruno il carradore che tornava di fuori a colera finito e disse vogliamo fare una gran festa per ringraziare san pasquale di averci salvati e come scorse polidori gli buttò il fazzoletto dio salvi la regina esclamò polidori piegando un ginocchio ti rubo il tuo ballerino sai disse maria tutta festante alla sua erminia ho una voglia matta di fare un bel giro di valzer anche io la neve cadde alta quattro palmi nel lago morto alla salonia e tutto allintorno per miglia e miglia che non si vedeva altro per tutta la campagna come venne il giorno allora alfio più rassicurato era tornato sulla strada per non lasciare le bestie senza custodia e badava a scolparsi dicendo io non ci ho colpa io andavo innanzi colla bianca oh mamma mia andavano gridando jeli e il ragazzo oh che disgrazia mamma mia i viandanti che andavano alla festa e sentivano piangere a quel modo in mezzo al buio domandavano cosa avessero pers e poi come sapevano di che si trattava andavano per la loro strada fosse stato nei boschi di resecone o perduto in fondo alla piana di caltagirone la gnà lia soleva dire vedete jeli il pastore jeli allora lasciò la presa dellintutto e la ragazzina si mise a raccattare le more che le erano cadute nella lotta sbirciando di tanto il tanto il suo avversario con curiosità sulle quali lombra dei grandi alberi dormiva tuttora uscendo da quel viale deserto ove si era aggirata fantasticando tante volte il lago nella pace di quellora aveva un incantesimo singolare la moglie infine prese la stanga e lo cacciò fuori delluscio per levarselo dinanzi e gli disse che in casa sua era padrona di fare quello che le pareva e piaceva pentolaccia non poteva più lavorare nel maggese pensava sempre a una cosa ed aveva una faccia di basilisco che nessuno gli conosceva che portava lo stendardo di santa margherita come fosse un pilastro senza piegare le reni la madre di peppa piangeva dalla contentezza per la gran fortuna toccata alla figliuola e passava il tempo a voltare e rivoltare nel baule il corredo della sposa da prima se ne stava in disparte ronzandole attorno guardandola da lontano in aria sospettosa e a poco a poco andava accostandosi collandatura guardinga del cane avvezzo alle sassate che compare menu seppellito sotto il suo gran tabarro la bisaccia dellasino e la sacca di jeli tremava come fanno le foglie in novembre davanti alla gran vampa di sarmenti che gli faceva il viso bianco bianco come un morto e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che simmaginava gli avessero fatto a lui e al suo babbo certo ei provava uno strano diletto a rammentare ad uno ad uno tutti i maltrattamenti ed i soprusi che avevano fatto subire a suo padre e del modo in cui lavevano lasciato crepare essere ella ne sentiva la vampa le sembrava di esserne avviluppata e divorata soverchiata da un languore mortale e delizioso e cercava di svincolarsi pallida smarrita colle labbra convulse il delegato per conciliare gli animi stava inchiodato nel confessionario come una civetta dalla mattina alla sera e tutte le donne volevano essere confessate dal rappresentante del vescovo il quale ci aveva lassoluzione plenaria per ogni sorta di peccati quasi fosse stata la persona stessa di monsignore è come la notte di natale andava dicendo jeli al ragazzo che laiutava a condurre il branco che in ogni fattoria si fa festa e luminaria e per tutta la campagna si vedono qua e là dei fuochi il signor polidori passeggiava da un pezzo pel viale deserto in unora mattutina che gli ricordava un convegno di caccia non si accorgeva del paesaggio incantevole per altra cosa che per sprofondarvi delle lunghe occhiate impazienti testo è stato riletto e controllato cavalleria rusticana turiddu macca il figlio della gnà nunzia come tornò da fare il soldato ogni domenica si pavoneggiava in piazza colluniforme da bersagliere e il berretto rosso io non sposerò un re di corona come la gnà lola ma la mia dote ce lho anchio quando il signore mi manderà qualcheduno lo sappiamo che siete ricca lo sappiamo se lo sapete allora spicciatevi chè il babbo sta per venire e non vorrei farmi trovare nel cortile che non volesse lasciarla andare più mentre massaro agrippino e la gnà lia litigavano nellaprire luscio di casa nessuno badava a jeli soltanto massaro agrippino si rammentò di lui e gli chiese ed ora dove andrai non lo so disse jeli davano la caccia a un brigante certo gramigna se non erro un nome maledetto come lerba che lo porta il quale da un capo allaltro della provincia sera lasciato dietro il terrore della sua fama appena don liborio mise il piede nella stanza suo compare levò la stanga e gli lasciò cadere fra capo e collo tal colpo che lammazzò come un bue senza bisogno di medico nè di speziale così fu che pentolaccia andò a finire in galera piuttosto stendi un po di strame vicino al fuoco gli disse suo padre chè mi sento tornare la febbre il ribrezzo della febbre era così forte egli ripeteva fuori di sè supplichevole in unimplorazione affascinante di delirio e damore maria maria no ripeteva costei smarrita no ed io non ci ho mai pensato disse alfine erminia ridendo al suo solito ma con grande sincerità di viso e di accento maria rizzò il capo vivamente e le piantò in faccia due occhioni fiammeggianti mai pensato mai mai stava un po più in là a stender la mano ai carrettieri accoccolata sul mucchietto di sassi che barricano il vecchio posto della guardia nazionale ed io girellando col sigaro in bocca sapeva anche tessere dei treccioli di crini di cavallo e si lavava anche da sè colla creta del vallone il fazzoletto che si metteva al collo quando aveva freddo insomma purchè ci avesse la sua sacca ad armacollo non aveva bisogno di nessuno al mondo quando egli era di troppo e si appostò dietro luscio per disgrazia venera non se ne accorse perchè in quel momento era andata in cucina a mettere una bracciata di legna sotto la caldaia che bolliva turiddu adesso che era tornato il gatto non bazzicava più di giorno per la stradicciuola e smaltiva luggia allosteria cogli amici mara era venuta a vedere anche lei la casa del morto colla curiosità inquieta che destano le cose spaventose vedi come son rimasto le disse jeli gramigna caro farina eccoti non un racconto ma labbozzo di un racconto non poteva persuadersi che si potesse poi ripetere sulla carta quelle parole che egli aveva dette o che aveva dette don alfonso ed anche quelle cose che non gli erano uscite di bocca e finiva col fare quel sorriso furbo notaio pentolaccia gli portava le prime fave e i primi piselli gli spaccava la legna per la cucina gli pigiava luva nel palmento a lui in cambio non gli mancava nulla nè il grano nel graticcio nè il vino nella botte nè lolio e le foglie a stormire per conto loro la donna aveva gli occhi assorti avidi umidi di sogni tutta un tratto un passo frettoloso le fece rizzare il capo e il sangue le avvampò sulle guance come se gli occhi ardenti del nuovo arrivato le avessero sfiorato il viso con un bacio fortunatamente che ha incaricato te di dirmelo sì io che ti voglio bene anchio bene davvero vuoi che partiamo domattina oooh e provava una squisita voluttà a sentirseli ripercuotere dentro di sè intenta assorta perciò sfuggiva alle allegre brigate e preferiva errare in barchetta sul lago sola come sono andate le fave male sono andate la lupa le ha mangiate tutte questo anno dipende dalla pioggia che è stata scarsa disse jeli noi siamo stai costretti ed uccidere anche le agnelle perchè non avevano da mangiare su tutta la salonia non venne tre dita si perdè in una fosca notte dinverno solo fra i cavalloni scatenati quando fra la barca e il lido dove stavano ad aspettarlo i suoi andando di qua e di là come pazzi cerano sessanta miglia di tenebre e di tempesta jeli tentennò il capo e si mise a riflettere poi svolse il batuffoletto e spiegò la carta che sera fatta scrivere è proprio vero che dice mara sì sono stati giorni terribili mi par di sentirmeli ancora dentro il petto come un gruppo nero come una fitta dolorosa che mi è quasi cara tanto è profonda e radicata la brezza del lago fece vacillare tutta notte le fiammelle dei candelabri posti sul caminetto di lei che si guardava nello specchio per delle ore intere senza vedersi con occhi fissi arsi dalla febbre e salutò la signora erminia allo stesso modo come avrebbe potuto salutare maria se lavesse scorta rincantucciata fra gli arbusti premendosi le mani sul petto che voleva scoppiarle liborio don liborio era anche suo socio tenevano una chiusa a mezzeria ci avevano una trentina di pecore in comune prendevano insieme dei pascoli in affitto e don liborio dava la sua parola in garenzia quando si andava dinanzi al notaio le comari che avevano invidiato a peppa il seminato prosperoso la mula baia e il bel giovanotto che portava lo standardo di santa margherita senza piegar le reni andavano dicendo ogni sorta di brutte storie parlami un po più dei tuoi libri e delle tue corse a cavallo rispondeva la erminia di a tuo marito che non ti lasci andare al pollaio o che ci venga anche lui e un bel giorno dopo un certo silenzio si mise in viaggio un po inquieta e andò a trovare la sua maria tho fatto paura le disse costei volse le spalle anche lei e se la diede a gambe verso casa ma da quel giorno in poi cominciarono ad addomesticarsi mara andava a filare la stoppa sul parapetto del ponticello e jeli adagio adagio spingeva larmento verso le falde del poggio del bandito la nuora con quel suo bocchino melato tanto disse e tanto fece che la povera vecchia brontolona dovette lasciarle il campo libero e andarsene a morire in un tugurio il marito di lola era in giro per le fiere con le sue mule domenica voglio andare a confessarmi chè stanotte ho sognato delluva nera disse lola lascia stare lascia stare supplicava turiddu no ei sapeva fare ogni sorta di lavori collago e ci aveva un batuffoletto di cenci nella sacca di tela per rattoppare al bisogno le brache e le maniche del lo stellato rimaneva immobile dove era caduto colle zampe in aria e mentre jeli landava tastando per ogni dove piangendo e parlandogli quasi avesse potuto farsi intendere la povera bestia rizzava il collo penosamente e voltava la testa verso di lui e allora si udiva lanelito rotto dallo spasimo polidori sinchinò profondamente e la lasciò passare raggiante e commossa al braccio del marito giammai mattino di primavera non era sembrato così misteriosamente bello alla signora rinaldi lascia stare la vajata gli raccomandava jeli non è cattiva ma non ti conosce dopo che scordu il bucchierese si menò via la giumenta calabrese che aveva comprato a san giovanni col patto che gliela tenessero nellarmento sino alla vendemmia la faccenda poi sera fatta grossa perchè il vescovo della diocesi aveva accordato il privilegio di portar la mozzetta ai preti di san pasquale quelli di san rocco che avevano i preti senza io rispose furibondo turi il conciapelli il quale doveva essergli cognato ed era fuori di sè per un pugno acchiappato nella mischia che lo aveva mezzo accecato viva san pasquale sino alla morte e per tutto lo stradone lontan lontano sin dove cera gente a piedi o a cavallo che andava a vizzini si udiva gridare viva san giovanni e i razzi salivano diritti e lucenti dietro i monti della canziria come le stelle che piovono in agosto tanto che una volta un minatore cera entrato coi capelli neri e nera uscito coi capelli bianchi e un altro cui sera spenta la torcia aveva invano gridato aiuto e in cima allo scoglio sul cielo trasparente e limpido si stampava netta la vostra figurina colle linee sapienti che vi metteva la vostra sarta e il profilo fine ed elegante che ci mettevate voi giornata massaro cola tornò dicendo che compare macca non aveva bisogno di nulla allora jeli volse le spalle e se ne andò mogio mogio ma stava di casa verso santantonio dove le case sarrampicano sul monte di fronte al vallone della osservava curiosamente come fosse capricciosa la rena che aveva sbatacchiato il bestia di qua e di là le scarpe da una parte e i piedi dallaltra don alfonso però rispondeva che anche lui andava a scuola a imparare jeli allora sgranava gli occhi e stava tutto orecchi se il signorino si metteva a leggere e guardava il libro e lui in aria sospettosa andò barcollante sino alla prima carrozza che incontrò e si fece condurre dalla sua erminia quasi in cerca di aiuto la sua amica vedendosela comparire dinanzi con quel viso le corse incontro fin sulluscio del salotto che hai nulla nulla il ragazzo sonnecchiava spingendo adagio adagio una gamba dietro laltra e non rispondeva nulla ma jeli che si sentiva rimescolare tutto il sangue da quella campana non poteva star zitto voi non avreste potuto immaginare di qual disperato e tetro coraggio fosse capace per lottare contro tal morte quelluomo che lasciavasi intimidire dal capolavoro del vostro calzolaio oppure se ti accade di dar delle busse procura di darle più forte che puoi così coloro su cui cadranno ti terranno per da più di loro e ne avrai tanti di meno addosso le chiome grigie degli ulivi sfumavano nel crepuscolo e per la campagna vasta lontan lontano non si udiva altro che il campanaccio della bianca nel silenzio che si allargava ma jeli non sapeva nulla chera becco nè gli altri si curavano di dirglielo perchè a lui non gliene importava niente e sera accollata la donna col danno dopo che il figlio di massaro neri laveva piantata per aver saputo la storia di don alfonso parlava in fretta e con voce un po troppo alta e squillante sorridendo spesso a caso gli era grata inconsciamente che ei non osasse interromperla non osasse mischiare la sua voce a quella di lei dopo poche settimane però il fuggitivo dichiarò chiaro e tondo che era stanco di quella vitaccia da talpa e piuttosto si contentava di stare in galera tutta la vita chè la prigione in confronto era un paradiso e preferiva tornarci coi suoi piedi finalmente polidori le disse ma perchè non avete voluto ricevermi a casa vostra ella gli piantò gli occhi in viso per la prima volta dacchè erano lì sorpresa dolorosamente sorpresa egli era così gentile così rispettoso e così buono non osava toccarle la punta delle dita e si contentava di sfiorarla dolcemente col soffio ardente di quella passione che lo teneva prostrato dinanzi a lei quasi dinanzi a un idolo e veniva a portare la mozzetta ai canonici perciò avevano scritturato anche loro la banda per andare ad incontrare il delegato di monsignore tre miglia fuori del paese e si diceva che la sera ci sarebbero stati i fuochi in piazza con tanto di viva san pasquale a lettere di scatola carradore telegrafava che gli animi erano eccitati e lordine pubblico compromesso sicchè un bel giorno si udì la notizia che nella notte erano arrivati i compagni darme e ognuno poteva andare a vederli nello stallatico jeli si diede ad aiutare massaro agrippino e la gnà lia nel caricare la carretta e allorchè non ci fu altro da portare via dalla stanza andò a sedere con mara sul parapetto dellabbeveratojo anche adesso badava alle sue pecore e ad imparare come si fa il formaggio e la ricotta e il caciocavallo e ogni altro frutto di mandra ma fra le chiacchiere che si facevano alla sera nel cortile tra gli altri pastori e contadini mentre le donne sbucciavano le fave della minestra egli giunse le mani in unespressione ardente di passione ed esclamò io disprezzarvi io maria sollevò il viso disfatto e lo fissò con occhi sbarrati e colle lagrime ancora sul viso mormorava confusamente parole insensate e infatti ei si pigliava le busse senza protestare proprio come se le pigliano gli asini che curvano la schiena ma seguitano a fare a modo loro cogli altri ragazzi poi era addirittura crudele prendi il sacco delle olive disse alla figliuola e vieni con me nanni spingeva con la pala le ulive sotto la macina e gridava ohi alla mula perchè non si arrestasse esitò alquanto e infine le buttò le braccia al collo con impeto perdonami perdonami sono stata ingiusta contro di te contro di tutti ho avuto ragione tante volte ti ricordi quando sei venuto per la festa di san giovanni ed eri rimasto senza padrone sì me lo ricordo fu mio padre che ti allogò qui da massaro neri e tu perchè non lhai sposato il figlio di massaro neri perchè non cera la volontà di dio turiddu tanto disse e tanto fece che entrò camparo da massaro cola e cominciò a bazzicare per la casa e a dire le paroline dolci alla ragazza la banda suonava in piazza allegramente coi pennacchi nel cappello in mezzo a una folla di berrette bianche fitte come le mosche e i galantuomini stavano a godersela seduti nel avrei dovuto venire al mondo al tempo dei cavalieri erranti il suo leggiadro sorriso aveva una melanconica dolcezza e sabbandonava senzaccorgersene allincanto che contribuiva a crearsi ella stessa oltre i lieti ricordi che mi avete lasciati ne ho cento altri vaghi confusi disparati raccolti qua e là non so più dove forse alcuni son ricordi di sogni fatti ad occhi aperti e così compare turiddu gli amici vecchi non si salutano più ma sospirò il giovinotto beato chi può salutarvi se avete intenzione di salutarmi lo sapete dove sto di casa rispose lola non è mia colpa se non mi persuado di esser matta se non mi rassegno alla vita comè se non capisco gli interessi che preoccupano gli altri no non ci ho colpa ho fatto il possibile sono in ritardo di parecchi secoli però siccome egli era paziente e laborioso imparò presto ogni cosa del mestiere meglio di uno che ci fosse nato e siccome era avvezzo a star colle bestie amava le sue pecore come se le avesse fatte lui le ripeteva una domanda una preghiera sempre la stessa con diverse inflessioni di voce che andavano a ricercare la donna nelle più intime fibre di tutto il suo essere dileguavano egli avea il tempo di veder le nuvole accavallarsi a poco a poco e figurar monti e vallate conosceva come spira il vento quando porta il temporale e di che colore sia il nuvolo quando sta per nevicare ogni cosa aveva il suo aspetto e il suo significato la gnà lia gli versò un bel bicchiere di vino e vollero condurlo con loro a veder la luminaria insieme alle comari ed ai vicini arrivando in piazza jeli rimase a bocca aperta dalla meraviglia meglio per loro che son morti e non mangiano il pane del re come quel poveretto che è rimasto a pantelleria o quellaltro pane che mangia la sorella e non vanno attorno come la donna delle arancie a viver della grazia di dio una grazia assai magra ad aci trezza quando sarò in brianza voglio levarmi col sole tutti i giorni in città facciamo una vita impossibile ma però voi altri signori dovete preferirla maria sorrideva a fior di labbra gentile e distratta hai torto vedi ripeteva erminia ti inganni tinganni se credi che io non ti voglia più il bene di prima che per poco non si presero a ceffoni collo sposo come fossero già stati marito e moglie in tali occasioni si accapigliano i genitori coi figliuoli e le mogli si separano dai mariti se per disgrazia una del quartiere di san pasquale ha sposato uno di san rocco la sala intera splendida e calda fremeva di armonia erano di quei fatali momenti in cui il cuore si dilata con violenza dentro il petto e soverchia la ragione non ho rispettato ciecamente la vostra volontà quale sia stata vi ho chiesto una spiegazione non ho prevenuto il vostro desiderio e non son riescito a far le viste di aver dimenticato quello che nessun uomo al mondo potrebbe dimenticare da voi no rispose invece la lupa al brigadiere io mi son riserbato un cantuccio della cucina per dormirvi quando gli ho data la mia casa in dote la casa è mia non voglio andarmene tutto il male non viene per nuocere alle volte quando vi pare daver perso un tesoro dovete ringraziar dio e san pasquale chè prima di conoscere bene una persona bisogna mangiare sette salme di sale vecchi egli era vissuto sempre fra quei quattro sassi e di faccia a quel mare bello e traditore col quale dovè lottare ogni giorno per trarre da esso tanto da campare la vita e non lasciargli le ossa la facesse entrare in unestasi angosciosa polidori non poteva saziarsi di ammirarla in quellatteggiamento abbandonata su di sè stessa colle braccia inerti la fronte china e il petto anelante e infine esclamò con uno slancio di passione stendendo le braccia convulse il peggio era che molti del quartiere di san rocco si erano lasciati indurre ad andare colla processione anche loro picchiandosi come asini e colla corona di spine in capo per amor del seminato ora la stanza vuota sembrava più scura e affumicata del solito la tavola e il letto e il cassettone e le immagini della vergine e di san giovanni e fino i chiodi per appendervi le zucche delle sementi ci avevano lasciato il segno sulle pareti dove erano state per tanti anni oppure perchè vi ho cercata inutilmente per tutti i luoghi che la moda fa lieti vedete quindi che siete sempre al primo posto qui come al teatro gli pareva che fossero dolci e lisci come le mani del babbo che solevano accarezzargli i capelli così ruvidi e rossi comerano quelle scarpe le teneva appese ad un chiodo sul saccone e gingillandovi impaziente colla catenella della vostra boccettina da odore allungavate il collo per scorgere un convoglio che non spuntava mai agitando macchinalmente le mani come se cercasse farsene schermo contro qualche cosa colle labbra pallide e serrate ad un tratto levando gli occhi sul viso sconvolto di lui incontrando quegli occhi jeli trovò la ragazza la quale sera fatta grandicella e belloccia alla porta del cortile che teneva docchio la sua roba mentre la caricavano sulla carretta per un istante unidea nera le si affacciò alla mente e le scolorò il viso ma subito dopo tornò a ridere nervosamente come prima se mio marito non mi avesse ben avvezzata a lasciarlo fare un po a suo modo ci sarebbe davvero di che spaventarsi san pasquale maledetto gridava nino sputando in aria e correndo come un pazzo pel seminato mavete rovinato san pasquale non mi avete lasciato altro che la falce per tagliarmi il collo tanto che la gnà lia piangeva dalla consolazione e massaro agrippino faceva cenno di sì col capo che la cosa andava bene infine quando furono stanchi se ne andarono di qua e di là nel passeggio trascinati dalla folla quasi fossero in mezzo a una fiumana e suo padre non si fosse annegato e tutta la sua famiglia non fosse stata dispersa da un colpo di vento che vi aveva soffiato sopra un colpo di vento funesto che avea trasportato uno dei suoi fratelli fin nelle carceri di pantelleria gaetano come dicono laggiù non è vero niente non dovevano sposare nessuno tutte chiacchiere di gente invidiosa che si immischia negli affari altrui rispose massaro agrippino lha letto pure don gesualdo il campiere e fra cola quando venne giù per la cerca delle fave uno che sappia scrivere osservò poi è come uno che serbasse le parole nella scatola dellacciarino e potesse portarsele in tasca ed anche mandarle di quà e di là voi ne valete cento delle lole e conosco uno che non guarderebbe la gnà lola nè il suo santo quando ci siete voi chè la gnà lola non è degna di portarvi le scarpe non è degna qui la campagna gli si stendeva dinanzi brulla deserta chiazzata dallerba riarsa sfumando silenziosa nellafa lontana in primavera appena i baccelli delle fave cominciavano a piegare il capo due giorni dopo per guarire della febbre che le aveva trovato la sua erminia le disse andrò in brianza con rinaldi laria lossigeno la quiete il canto degli usignoli la famiglia che peccato non ci abbia dei bambini da cullare la sola vista di erminia le faceva corrugare la fronte e dava un non so che di fosco a tutta la sua fisonomia però era abbastanza donna di mondo per sapere dissimulare sino a un certo punto i suoi sentimenti quali essi fossero maricchia poveretta buona e brava ragazza piangeva di nascosto perchè era figlia della lupa e nessuno lavrebbe tolta in moglie sebbene ci avesse la sua bella roba nel cassettone e la sua buona terra al sole come ogni altra ragazza del villaggio poi quando tornò a tebidi dopo tanto tempo spingendosi innanzi adagio adagio le giumente per i viottoli sdrucciolevoli della fontana dello zio cosimo ma subito sinterruppe perchè cominciava a spaventarsi dellagitazione che si andava manifestando sul viso di maria infine le disse tosto o tardi devi saperlo rinaldi è corso a roma per regolare degli affari se fosse stata lei a scorazzare per i campi con quel tempaccio o coshai gli domandava lui ho che mhai fatto paura a questora che ti par ora da cristiani questa domani sarò ammalata va a coricarti il fuoco laccendo io pur di stare sempre alle calcagna di nanni che mieteva e mieteva e le domandava di quando in quando che volete gnà pina avrà limpronta dellavvenimento reale lopera darte sembrerà essersi fatta da sè aver maturato ed esser sòrta spontanea come un fatto naturale gli avessero detto che in città i cavalli andavano in carrozza egli sarebbe rimasto impassibile con quella maschera dindifferenza orientale che è la dignità del contadino siciliano corse alla loro casa e trovò saridda nera e contraffatta in fondo alla stanzuccia accanto a suo fratello il quale stava meglio lui ma si strappava i capelli e non sapeva più che fare ah san rocco ladro si mise a gemere nino passò quel tempo che berta filava e voi non ci pensate più al tempo in cui ci parlavamo dalla finestra sul cortile e mi regalaste quel fazzoletto prima dandarmene che dio sa quante lacrime ci ho pianto dentro nellandar via lontano tanto che si perdeva persino il nome del nostro paese svilupperà talmente e così generalmente tutte le risorse dellimmaginazione che nellavvenire i soli romanzi che si scriveranno saranno i fatti diversi ei si caricava ranocchio sulle spalle e gli faceva animo alla sua maniera sgridandolo e picchiandolo ma una volta nel picchiarlo sul dorso ranocchio fu colto da uno sbocco di sangue erminia si era messa al piano e tutti stavano intenti ad ascoltarla maria non aveva occhi che per lei anche quando li fissava vagamente nelle fantasie dellignoto perchè era lei che le evocava quelle fantasie e laffascinava con esse si misero a guardare insieme le fotografie che avevano viste cento volte e i fiori che erano da un mese sul terrazzino in quel momento per combinazione passava polidori nel phaeton del suo amico guidetti col sigaro in bocca i quali hanno la pelle più dura del pane che mangiano quando ne mangiano giacchè il mare non è sempre gentile come allora che baciava i vostri guanti mio padre è stato sfortunato riprese di lì a poco dacchè ce ne siamo andati a marineo ogni cosa ci è riuscita male la fava il seminato quel pezzetto di vigna che ci abbiamo lassù poi mio fratello è partito soldato e ci è morta pure una mula che valeva tua madre ti dice così perchè invece dei calzoni tu dovresti portar la gonnella e dopo averci pensato un po mio padre era buono e non faceva male a nessuno tanto che gli dicevano bestia il sole inondava i viali del giardino caldo e dorato sullerba che incominciava a rinverdire lazzurro del cielo era profondo coteste impressioni ad insaputa di lei sangue dun cane che festa vogliono fare se questanno morremo tutti di fame esclamava nino sin dal mese di marzo non pioveva una goccia dacqua e i seminati gialli che scoppiettavano come lesca morivano di sete le piaceva sprofondare il suo sguardo nel buio interminato al di là delle stelle e a fantasticare su quel che doveva rischiarare qualche lumicino lontano che tremolava fra il buio nella china dei monti peppa ascoltava quello che dicevano nella strada dietro le immagini benedette e si faceva pallida e rossa come se il diavolo le soffiasse tutto linferno nella faccia e ho cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che deve aver sgominati gli attori plebei che conoscemmo insieme un dramma che qualche volta forse vi racconterò o se ranocchio si asciugava il sangue che gli usciva dalla bocca e dalle narici così come ti cuocerà il dolore delle busse imparerai a darne anche tu quando cacciava un asino carico per la ripida salita del sotterraneo e disse pure che di quellaltra storia del figlio di massaro neri il quale doveva sposare sua figlia mara non era vero niente chè mara aveva tuttaltro per il capo se avevano detto che dovevano sposarsi a natale disse jeli ma gli hanno tirato addosso tal gragnuola di fucilate che stavolta hanno trovato un lago di sangue dove egli si trovava allora peppa si fece la croce dinanzi al capezzale della vecchia e fuggì dalla finestra e lo sciancato disse che a sgomberare il sotterraneo ci voleva una settimana altro che quaranta carra di rena della rena ne era caduta una montagna tutta fina e ben bruciata dalla lava che si sarebbe impastata colle mani e dovea prendere il doppio di calce ei si ostinava a dire sempre di sì col capo addossato alla parete come un bue che ha la mosca e non vuol sentir ragione i bambini strillavano al veder quelle peppa una delle più belle ragazze di licodia doveva sposare in quel tempo compare finu candela di sego che aveva terre al sole e una mula baia in stalla ed era un giovanotto grande e bello come il sole scusami ti ho proposto di venire con me ma se vuoi restare no voglio venire anchio solamente bisogna trovare un pretesto plausibile per non far pensare al romanzo a tutti i curiosi che ci vedranno ordinare così in furia le nostre valige ed ella stava a guardarlo col mento in aria mentre egli si arrampicava a prendere i nidi sulle cime degli alberi e pensava anche a don alfonso il quale veniva a trovarlo dalla villa vicina e si sdraiavano bocconi sullerba a stuzzicare con un fuscellino i nidi di grilli mara era andata a confessarsi anche lei e tornava di chiesa tutta raccolta nella mantellina cogli occhi bassi che sembrava una santa maria maddalena jeli il quale laspettava taciturno sul ballatojo la povera madre di peppa dovette vendere tutta la roba bianca del corredo e gli orecchini doro e gli anelli per le dieci dita onde pagare gli avvocati di sua figlia e tirarsela di nuovo in casa povera malata svergognata brutta anche lei come gramigna e col anche gli uccelli soggiunse devono buscarsi il cibo e quando la neve copre la terra se ne muoiono poi ci pensò su un pezzetto tu sei come gli uccelli ma quando arriva linverno te ne puoi stare al fuoco senza far nulla badate che vi stanchereste gli rispose gaiamente voi dovrete stancarvi spesso ripetè maria con uno sguardo che cercava di rendere ardito e sicuro si sarà messo a dormire quellassassino seguita a gridare il fattore e mi lascia i puledri sulla pancia invece jeli aveva camminato tutta la notte acciocchè i puledri arrivassero freschi alla fiera e prendessero un buon posto nellarrivare è malaria di quella che ammazza meglio di una schioppettata dicevano gli amici scaldandosi le mani al fuoco fu chiamato anche il medico ma erano tutti denari buttati via perchè la malattia era di quelle chiare e conosciute che anche un ragazzo saprebbe un velo fitto nero tempestato di puntini attraverso al quale gli occhi acquistavano alcunchè di febbrile e i lineamenti una rigidità di fantasma la carrozza si allontanò di passo senza far rumore da carrozza discreta e ben educata per non finirla brutta e se ne andò ma la verità era che gli animi si trovavano esasperati ora che san pasquale lavevano portato in processione a levante e a ponente con quel bel risultato jeli si metteva a correre dietro i puledri sbrancati e li spingeva mogio mogio verso la collina però davanti agli occhi ci aveva sempre la sua mamma col capo avvolto nel fazzoletto bianco che non parlava più ah le belle scappate pei campi mietuti colle criniere al vento i bei giorni daprile quando il vento accavallava ad onde lerba verde e le cavalle nitrivano nei pascoli questa rassegnazione coraggiosa ad una vita di stenti questa religione della famiglia che si riverbera sul mestiere sulla casa e sui sassi che la circondano mi sembrano forse pel quarto dora cose serissime e rispettabilissime anchesse due volte al mese poi jeli andava a trovarla ed ella lo aspettava sul ballatojo col fuso in mano e dopo che egli avea legato lasino nella stalla e toltogli il basto messogli la biada nella greppia la ragazzina si affaticava a raccattarle con grida di giubilo più che ne poteva e poi scappava via lesta lesta tenendo tese le due cocche del grembiule dondolandosi come una vecchietta durante linverno mara non osò mettere fuori il naso in quel gran freddo delle messe alle anime del purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere a pasqua andò a confessarsi e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa in penitenza con la curiosità che avrebbe mostrato un contadino sbandato per quelle parti e le disse piano grazie ella non rispose si fece rossa e strinse con forza i ferri della stia a cui appoggiava la fronte ma la donna si mise a ridere e gli rispose che ella non era nata a far la pecoraia e non aveva nulla da andare a farci alla salonia infatti mara non era nata a far la pecoraia e non ci era avvezza alla tramontana di gennaio non aveva il coraggio di dirmi che non poteva più comperarmi nè cavalli nè palco alla scala nè gioielli nulla e piangeva come piangono certi uomini che non hanno pianto mai con quelle lagrime che vi scavano un solco dentro allanima uno sciame di eleganti giovinotti le fece ressa attorno per strapparle la promessa di un giro di valzer o di una contradanza ella si fermò un istante con quel medesimo sorriso sulle labbra e quegli occhi splendenti come le lucciole del viale cercando intorno la gnà saridda alludire che si vendeva in piazza la mula di compare nino onde pagare il fitto della terra che non aveva dato nulla si sentì sbollire la collera in un attimo e mandò in fretta e in furia suo fratello turi con quei soldi che avevano da parte per aiutarlo mio padre la batteva sempre ed egli non batteva altro che la rena perciò lo chiamavano bestia e la rena se lo mangiò a tradimento perchè era più forte di lui ma nellaia ci tornò delle altre volte e nanni non le disse nulla e quando tardava a venire anzi nellora fra vespero e nona egli andava ad aspettarla in cima alla viottola bianca e deserta col sudore sulla fronte santo diavolone urlava compare nino tutto pesto e malconcio voglio un po vedere chi gli basta lanima di gridare ancora viva san pasquale misciu ei fu colto da tal tremito che dovettero tirarlo allaria aperta colle funi proprio come un asino che stesse per dar dei calci al vento però non si poterono trovare nè i calzoni quasi nuovi nè il rimanente di mastro misciu a lei in coscienza rincresceva di vederlo così col viso lungo però non aveva cuore di lusingarlo con belle parole sentite compare turiddu gli disse alfine lasciatemi raggiungere le mie compagne che direbbero in paese se mi vedessero con voi finalmente sentì dire che avevano scovato gramigna nei fichidindia di palagonia ha fatto due ore di fuoco dicevano cè un carabiniere morto e più di tre compagni darmi feriti sebbene i pratici affermarono che quello dovea essere il luogo preciso dove il pilastro gli si era rovesciato addosso e qualche operaio nuovo del mestiere invece nemmen suo padre ci morì nel suo letto tuttochè fosse una buona bestia zio mommu lo sciancato aveva detto che quel pilastro lì ei non lavrebbe tolto per venti onze tanto era pericoloso era avvezzo a tutto lui agli scapaccioni alle pedate ai colpi di manico di badile o di cinghia da basto a vedersi ingiuriato e beffato da tutti a dormire sui sassi colle braccia e la schiena rotta da quattordici ore di lavoro e se lera messo nel batuffoletto dei cenci un giorno dopo di esser stato un po zitto a guardare di quà e di là soprappensiero gli disse serio serio io ci ho linnamorata per la madonna che ti mangerei come il pane chiacchiere ah sullonor mio ah mamma mia lola che ascoltava ogni sera nascosta dietro il vaso di basilico e si faceva pallida e rossa un giorno chiamò turiddu onde pregarlo di rinunciare a quellappuntamento di cui le aveva strappata la promessa in un momento di aberrazione un momento che rammentava ancora con confusione e rossore per sua punizione svegliati disse la lupa a nanni che dormiva nel fosso accanto alla siepe polverosa col capo fra le braccia svegliati chè ti ho portato il vino per rinfrescarti la gola senza vederci più degli occhi che fin lerba e i sassi gli sembravano rossi al pari del sangue sulla porta di casa sua incontrò don liborio il quale se ne andava tranquillamente facendosi vento col cappello di paglia ed era venuta pure mara allimprovviso col pretesto che era incinta e aveva voglia di ricotta fresca era una bella giornata calda nei campi biondi colle siepi in fiore e i lunghi filari verdi delle vigne e mi avete chiesto di dedicarvi qualche pagina perchè à quoi bon come dite voi che cosa potrà valere quel che scrivo per chi vi conosce e per chi non vi conosce che cosa siete voi aveva voluto sposare la venera per forza sebbene non ci avesse nè re nè regno e anche lui dovesse far capitale sulle sue braccia per buscarsi il pane che le irrequietudini del pensiero vagabondo saddormenterebbero dolcemente nella pace serena di quei sentimenti miti semplici che si succedono calmi e inalterati di generazione in generazione era una cosa da nulla ma uno di quei nonnulla che penetrano in tutto lessere di una donna come la punta di un ago allora tornando a casa la signora rinaldi scrisse a polidori una lunga lettera calma e dignitosa mio padre dice che ora il mestiere lo sai e tu non sei di quelli che vanno a spendere il loro salario ma di un soldo ne fai due e non mangi per non consumare il pane così arriverai ad aver delle pecore anche tu e ti farai ricco tutto verde di fichidindia e colle ruote dei mulini che spumeggiavano in fondo sul torrente ma jeli non ebbe il coraggio di andare da quelle parti ora che non lavevano voluto nemmeno per guardare i porci e girandolando in mezzo alla folla che lo urtava e lo spingeva senza curarsi di lui la signora rinaldi era spietata per i corteggiatori eleganti per gli innamorati ad ora fissa nella passeggiata del parco o nelle serate di musica pei conquistatori in guanti di svezia ma quando furono stanchi andarono calmandosi a poco a poco tenendosi sempre acciuffati tu chi sei gli domandò mara e come jeli più salvatico non diceva chi fosse io sono mara la figlia di massaro agrippino che è il campaio di tutti questi campi qui e tutti i suoi compagni avevano accesa la pipa e se nerano andati dicendogli di divertirsi a grattarsi la pancia per amor del padrone e raccomandandogli di non fare la morte del sorcio poco dopo nanni sebbe nel petto un calcio dal mulo e fu per morire ma il parroco ricusò di portargli il signore se la lupa non usciva di casa fuori della cava il cielo formicolava di stelle e laggiù la lanterna fumava e girava al pari di un arcolaio ed il grosso pilastro rosso sventrato a colpi di zappa contorcevasi e si piegava in arco come se avesse il mal di pancia e dicesse ohi ohi anchesso spiando il viale di qua e di là con occhi pazzi di terrore contorcendosi sotto quella stretta possente facendo forza con tutte e due le mani febbrili per strapparsi da quellaltra mano che sentiva ardere sotto il guanto e gli disse che il padrone glielo avrebbe trovato lui poichè compare isidoro macca cercava un guardiano per i porci però non dir nulla dello stellato gli raccomandò massaro cola no ma che vuoi quando si son viste tutte le cose che ho viste e poi la disgrazia ha questo di peggio che ci rende ingiusti figurati che quando era corsa la voce che io fossi vedova ora del grigio non rimanevano più che le ossa sgangherate ed anche di ranocchio sarebbe stato così e sua madre si sarebbe asciugati gli occhi poichè anche la madre di malpelo sera asciugati i suoi dopo che mastro misciu era morto la poveretta non vedeva più nulla nè la sala splendente nè la folla commossa nè gli occhi lucenti e penetranti di erminia e si abbandonò a quel che credeva il suo destino senza forza collocchio vitreo come una morente appena la carrozza si fermò al cancello ella trasalì e si tirò indietro vivamente quasi suo marito si fosse affacciato allimprovviso allo sportello non sarà nulla dicevano quei pochi rimasti in paese che non erano potuti fuggire qua e là per la campagna san rocco benedetto lo guarderà il suo paese e il primo che va in giro di notte gli faremo la pelle e lo vedeva puntare gli zoccoli rifinito curvo sotto il peso ansante e collocchio spento ei lo batteva senza misericordia col manico della zappa e i colpi suonavano secchi sugli stinchi e sulle costole scoperte su tal riguardo pentolaccia non gli si poteva dire a far prosperare la società col signor compare il quale perciò ci aveva il suo vantaggio anche lui e così erano contenti tutti viva san giovanni santo diavolone strillava il fattore quellassassino di jeli mi farà perdere la fiera le pecore levavano il muso attonito e si mettevano a belare tutte in una volta egli non lo sapeva che voleva o tu cosa farai qui tutto solo gli domandò allora la ragazza io resto coi puledri a vedere i trasparenti illuminati dove tagliavano il collo a san giovanni che avrebbe fatto pietà agli stessi turchi e il santo sgambettava come un capriuolo sotto la mannaja e quando gli aveano chiesto se voleva venderli che glieli avrebbero pagati come nuovi egli aveva risposto di no suo padre li aveva resi così lisci e lucenti nel manico colle sue mani è la prima volta ve lo giuro ve lo giuro signore oh esclamò polidori con impeto perchè mi dite questo a me che vi amo che vi amo tanto attento se cascano dallalto dei sassolini o della rena grossa tutta un tratto non disse più nulla e malpelo che si era voltato a riporre i ferri nel corbello udì un rumore sordo lucia mi aveva detto cheri scesa in giardino disse erminia e ciò mi ha fatto venire il desiderio di fare una passeggiata mattutina anchio col pretesto di venire in traccia di te grazie rispose maria semplicemente il poveraccio tentava di fare ancora il bravo ma la voce gli si era fatta rocca ed egli andava dietro alla ragazza dondolandosi colla nappa del berretto che gli ballava di qua e di là sulle spalle però infine tornò alla cava dopo qualche giorno quando sua madre piagnuccolando ve lo condusse per mano giacchè alle volte il pane che si mangia non si può andare a cercarlo di qua e di là il carrettiere gli buttò le braccia al collo se domattina volete venire nei fichidindia della canziria potremo parlare di quellaffare compare e non sapeva trovare altre parole sotto quegli occhioni acuti di erminia tanto meglio tanto meglio mhai fatto una gran paura tanto meglio per una bambina pensava maria non mi usa molti riguardi la mia erminia certe cose cavano gli occhi mara gli piantò in faccia i suoi begli occhioni neri neri e si fece il segno della croce perchè volete farmi far peccato in questo giorno esclamò allora respirando la vertigine rimaneva lì colla fronte sui vetri con un formicolìo leggero alla radice dei capelli una sera tutta un tratto la si vide comparire in mezzo al ballo come una visione affascinante è finita gli disse lui ora mi prendono e quello che le agghiacciò il sangue più di ogni cosa fu il luccicare che ci aveva negli occhi da sembrare un pazzo poi quando cadde sui rami secchi come un fascio di legna i compagni darmi gli furono addosso tutti in una volta ad aiutare la buona gente che se ne va insomma lideale dellostrica direte voi proprio lideale dellostrica e noi non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo che quello di non esser nati ostriche anche noi santo diavolone esclamò se non avete visto bene non vi lascierò gli occhi per piangere a voi e a tutto il vostro parentado non son usa a piangere rispose santa che uomo era mai costui finalmente lo scorse in fondo a una sala deserta faccia a faccia con una testa pelata che non doveva aver nulla da dire sorridendo come un uomo per cui il sorriso sia indifferente anchesso aveva chiesto al suo amico alfonso di scrivergli il nome di mara su di un pezzetto di carta che aveva trovato chi sa dove perchè egli raccattava tutto quello che vedeva per terra ora che savvicina la pasqua mio marito lo vorrebbe sapere il perchè non sono andata a confessarmi ah mormorava santa di massaro cola aspettando ginocchioni il suo turno dinanzi al confessionario dove lola stava facendo il bucato dei suoi peccati eppure ripullula sempre nello stesso luogo non so dirvi come nè perchè vi siete mai trovata dopo una pioggia di autunno a sbaragliare un esercito di formiche tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale siete crudele mormorò polidori no rispose ella sollevando il capo un po rossa ma con accento fermo non sono come tutte le altre signore non sono prudente quando mi romperò il collo vorrò godermi lorrore del precipizio sotto di me ora che ne farai di quel pezzetto di carta tu che non sai leggere gli domandò alfonso jeli si strinse nelle spalle ma continuò ad avvolgere accuratamente il suo fogliolino scritto nel batuffoletto dei cenci ma limprudenza che avete commesso scrivendo una tal lettera è la prova migliore della stima in cui deve avervi ogni uomo di cuore mio marito esclamava maria con una strana intonazione di voce ma mio marito è felicissimo no bisogna che vada a prender la legna andrò io no ti dico quando mara ritornò colla legna nelle braccia jeli le disse perchè hai aperto luscio del cortile non ce nera più di legna in cucina no sono andata a prenderla sotto la tettoja così si scambiarono dei pugni che avrebbero accoppato un bue sino a quando gli amici riuscirono a separarli a furia di busse e di pedate saridda scaldatasi anche lei strillava viva san pasquale il confessore mi ha detto di perdonarti ma io non sono in collera con te per quelle chiacchiere e se tu non toserai più il formaggio a me non me ne importa nulla di quello che mi hai detto nella collera ei narrava che era stato sempre là da bambino e aveva sempre visto quel buco nero che si sprofondava sotterra dove il padre soleva condurlo per mano allora stendeva le braccia a destra e a sinistra il giardino sembrava destato ancheesso prima dellora e tutto sorpreso dincominciar la sua giornata così presto degli uomini in manica di camicia lo lavavano lo pettinavano gli facevano la sua toeletta mattutina chè di rado aveva avuto con chi parlare e perciò non aveva fretta di scovarle e distrigarle in fondo alla testa dove era abituato a lasciare che sbucciassero e spuntassero fuori a poco a poco come fanno le gemme dei ramoscelli sotto il sole cosa egli avrebbe voluto morire in quel cantuccio nero vicino al focolare dove tanti anni era stata la sua cuccia sotto le sue tegole tanto che quando lo portarono via piangeva guaiolando come fanno i vecchi per noi che siamo fatti per vivere sotterra pensava malpelo ci dovrebbe essere buio sempre e dappertutto la civetta strideva sulla sciara e ramingava di qua e di là e dopo si cacciava le mani nei capelli e le ripeteva ogni volta andatevene andatevene non ci tornate più nellaia maricchia piangeva notte e giorno vedi quella cagna nera gli diceva che non ha paura delle tue sassate non ha paura perchè ha più fame degli altri gliele vedi quelle costole adesso non soffriva più per questo il giovanetto teneva ben aperti gli occhi acciò i puledri spaventati dallinsolito via vai non si sbandassero ma andassero uniti lungo il ciglione della strada dietro la bianca che camminava diritta e tranquilla col campanaccio al collo è giusto rispose turiddu ora che sposate compare alfio che ci ha quattro muli in stalla non bisogna farla chiacchierare la gente mia madre invece poveretta la dovette vendere la nostra mula baia e quel pezzetto di vigna sullo stradone nel tempo chero soldato era piovuto dal cielo e la terra laveva raccolto come dice il proverbio era proprio di quelli che non hanno nè casa nè parenti la sua mamma stava a servire a vizzini e non lo vedeva altro che una volta allanno quando egli andava coi puledri alla fiera di san giovanni ma ora gli occhi se li mangiano i cani ed esso se ne ride dei colpi e delle guidalesche con quella bocca spolpata e tutta denti e se non fosse mai nato sarebbe stato meglio egli parve impallidire colui alfine siccome le altre signore gli ronzavano sempre attorno come api a polidori la colpa era di quelle signore che lo guastavano ella soggiunse non vi fate scorgere ne sarei desolata prima dimbrunire ed era sabato piantò la zappa nel solco e se ne andò senza farsi saldare il conto della settimana sua moglie vedendoselo arrivare senza denari e per giunta due ore prima del consueto tornò di nuovo a che gramigna veniva a trovarla di notte nella cucina e che glielo avevano visto nascosto sotto il letto la povera madre aveva acceso una lampada alle anime del purgatorio e persino il curato era andato in casa di peppa a toccarle il cuore colla stola e adesso si era maritata unaltra volta ed era andata a stare a cifali anche la sorella si era maritata e avevano chiusa la casa dora in poi se lo battevano a loro non importava più nulla e a lui nemmeno e quando sarebbe divenuto come il grigio o come ranocchio non avrebbe sentito più nulla intanto il sole cominciava a tramontare dietro il poggio alla croce e i pettirossi gli andavano dietro verso la montagna come imbruniva seguendolo fra le macchie dei fichidindia i grilli e le cicale non si udivano più e in quellora per laria si spandeva come una gran malinconia nelle sue giornate nere in cui brontola e sbuffa bisogna contentarsi di stare a guardarlo dalla riva colle mani in mano o sdraiati bocconi il che è meglio per chi non ha desinato ci campa anzi così bene che quei pezzentelli paffuti e affamati cresceranno in mezzo al fango e alla polvere della strada e si faranno grandi e grossi come il loro babbo e come il loro nonno e popoleranno aci trezza di altri pezzentelli le pecore saltellavano e belavano dal piacere al sentirsi spogliate da tutta quella lana e nella cucina le donne facevano un gran fuoco per cuocere la gran roba che il padrone aveva portato per il desinare così non si fa nulla borbottava il delegato e gli seccava pure che le messi fossero già mature di là delle sue parti mentre ei se ne stava a perdere il suo tempo con compare bruno e col vice pretore che volevano mangiarsi lanima gli amici avevano lasciato la salsiccia zitti zitti e accompagnarono turiddu sino a casa la gnà nunzia poveretta laspettava sin tardi ogni sera sentite signor compare gli disse lui se vi vedo unaltra volta in casa mia comè vero dio vi faccio la festa don liborio lo guardò negli occhi quasi parlasse turco e gli parve che gli avesse dato volta al cervello con quel caldo oh jeli oh e se lo menò a casa mara era in gran gala con tanto dorecchini che le sbattevano sulle guancie e stava sulluscio colle mani sulla pancia cariche danelli ad aspettare che imbrunisse per andare a vedere i fuochi oppure guarda che loro di tua madre lha in consegna la zia agata quando non ci sarò più jeli diceva di sì col capo è inutile ripeteva massaro agrippino ogni volta che tornava a vedere compare menu colla febbre il sangue oramai è tutto una peste maria aveva provato tutte le pungenti emozioni che danno la curiosità dellignoto lattrattiva del male il fascino dello sgomento che le serpeggiava nelle vene con brividi arcani e irresistibili tenendo due razzi alla volta nelle mani pari di due candele sicchè tutte le donne se lo mangiavano cogli occhi e gli gridavano viva san giovanni suo padre è ricco e possiede più di venti capi di bestiame aggiungeva massaro agrippino suo padre sta benone laggiù a marineo chè quando andai a trovarli mi misero dinanzi pane vino formaggio e ogni ben di dio che egli è quasi il fattore ed ha le chiavi di ogni cosa e avrei potuto mangiarmi tutta la fattoria se avessi voluto non ho pianto nemmeno quando ho visto con questi occhi turiddu della gnà nunzia entrare di notte in casa di vostra moglie va bene rispose compare alfio grazie tante anche i cavalli ci trovavano piacere a ciondolare un po la coda attorno al fuoco e si stringevano gli uni agli altri per star più caldi col marzo tornarono le allodole nel piano i passeri sul tetto le foglie e i nidi nelle siepi bruno il carradore diceva invece che quando san pasquale esciva in processione pioveva di certo ma che gliene importava della pioggia a lui se faceva il carradore e a tutti gli altri conciapelli del suo partito tutto ciò per linvidia di que del quartiere di san pasquale quellanno i devoti di san rocco avevano speso gli occhi della testa per far le cose in grande invano sua madre poveretta gli andava dicendo lascia star la venera che non fa per te porta la mantellina a mezza testa e fa vedere il piede quando va per la strada i vecchi ne sanno più di noi e bisogno ascoltarli pel nostro meglio jeli insegnava al suo amico come si fa ad arrampicarsi sino ai nidi delle gazze sulle cime dei noci più alti del campanile di licodia a cogliere un passero a volo con una sassata erminia laccarezzava quasi fosse un ninnolo leggiadro quelle signore dicevano ad una voce che era proprio carina così accerchiata dai più eleganti cacciatori di avventure colle spalle al muro come una cerbiatta addossata alla roccia pareva che istintivamente si trincerasse nella sua ignoranza come fosse la forza della povertà tutte le volte che rimaneva a corto di argomenti ripeteva io non ne so nulla io sono povero con quel sorriso ostinato che voleva essere lo zio mommu osservò che aveva dovuto stentar molto a morire perchè il pilastro gli si era piegato in arco addosso e laveva seppellito vivo si poteva persino vedere tuttora che mastro bestia avea tentato istintivamente di liberarsi scavando perchè quel polidori sembrava impastarlo e rimpastarlo a suo grado con unabilità diabolica doveva averne fatte molte di grosse quelluomo per aver acquistato quella maestria era proprio un pessimo soggetto ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della lupa che quando gli si ficcavano ne suoi gli facevano perdere lanima ed il corpo non sapeva più che fare per svincolarsi dallincantesimo e non hanno dato dispiaceri ai loro genitori chi te lha detto domandava malpelo e ranocchio rispondeva che glielo aveva detto la mamma allora malpelo si grattava il capo e sorridendo gli faceva un certo verso da monellaccio malizioso che la sa lunga o ti mariti dunque sì quando sarò grande e avrò sei onze allanno di salario mara non ne sa nulla ancora perchè non glielhai detto quelli almeno non hanno più bisogno di nulla lo disse anche il ragazzo dellostessa lultima volta che andò allospedale per chieder del vecchio e portargli di nascosto di quelle chiocciole stufate che son così buone a succiare per chi non ha più denti una sera ella glielo disse mentre gli uomini sonnecchiavano nellaia stanchi dalla lunga giornata ed i cani uggiolavano per la vasta campagna nera te voglio te che sei bello come il sole e dolce come il miele voglio te non tentò di scolparsi è la tentazione diceva è la tentazione dellinferno si buttò ai piedi del brigadiere supplicandolo di mandarlo in galera sapendo che era malpelo ei si acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile e se accadeva una disgrazia o che un operaio smarriva i ferri o che un asino si rompeva una gamba o che crollava un tratto di galleria si sapeva sempre che era stato lui una volta che il campaio lo motteggiò dicendogli che mara non aveva voluto saperne più di lui dopo che tutti avevano detto che sarebbero stati marito e moglie e si mise a cantare ad alta voce tutte le canzoni che sapeva o alfio che dormi gli gridò quando ebbe finito bada che la bianca ti vien sempre dietro bada no non dormo rispose alfio con voce rauca e stralunato colla scure che luccicava al sole e non si arretrò di un sol passo non chinò gli occhi seguitò ad andargli incontro con le mani piene di manipoli di papaveri rossi e mangiandoselo con gli occhi neri i compagni darmi si buttavano rifiniti per terra in tutte le stalle le pattuglie dormivano allimpiedi egli solo gramigna non era stanco mai non dormiva mai fuggiva sempre sarrampicava sui precipizi strisciava fra le messi era rimasta come scossa e turbata in tutto il suo essere alle volte macchinalmente si stringeva le mani come per riconoscersi o per cercarvi qualche cosa unimpronta del passato e chiudeva gli occhi altro il tenace attaccamento di quella povera gente allo scoglio sul quale la fortuna li ha lasciati cadere mentre seminava principi di qua e duchesse di là ammazzami rispose la lupa chè non me ne importa ma senza di te non voglio starci ei come la scorse da lontano in mezzo a seminati verdi lasciò di zappare la vigna e andò a staccare la scure dallolmo la lupa lo vide venire anche le case le disse quandebbe visto accatastare lultima cesta sulla carretta anche le case come se ne toglie via la loro roba non sembrono più quelle lia non voleva che le dessi più del tu alla mara ora che sua figlia si è fatta grande perchè la gente che non sa nulla chiacchiera facilmente eppure in quei momenti in cui si godeva cheto cheto la sua occhiata di sole accoccolato sulla pedagna della barca coi ginocchi fra le braccia non avrebbe voltato la testa per vedervi la vuoi mia figlia maricchia gli domandò la gnà pina cosa gli date a vostra figlia maricchia rispose nanni essa ha la roba di suo padre e dippiù io le do la mia casa o che ti rammenti più di tebidi le chiesi appena la gnà lia fu sortita per spillare del vino fresco della botte sì sì me ne rammento mi disse ella a tebidi cera la campana col campanile che pareva un manico di saliera e si suonava dal ballatojo nelle campagne nei villaggi per le fattorie sotto le frasche delle osterie nei luoghi di ritrovo non si parlava daltro che di lui di gramigna di quella caccia accanita di quella fuga disperata i cavalli dei carabinieri cascavano stanchi morti io non ci ho creduto perchè con don alfonso eravamo sempre insieme quando eravamo ragazzi e non passava giorno chei non venisse a tebidi ma era così piccolo che non arrivava alla pancia della bianca la vecchia giumenta che portava il campanaccio della mandra lo si vedeva sempre di qua e di là pei monti e nella pianura dove pascolavano le sue bestie e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo del resto ella lo vedeva soltanto il sabato sera quando tornava a casa con quei pochi soldi della settimana mi ha fatto un certo senso il vedere che a nessuno fosse venuto in mente che ero rimasta senza appoggio laggiù a roma nessuno di quelli che dicevano di avere per me tanta amicizia ma non mi lagno sai avevo torto verso di te poi ti voglio sempre bene la sera stessa partì per roma ma era in uno stato febbrile che non sapeva spiegarsi e la sua inquietudine aumentava avvicinandosi al termine del suo viaggio che le parve eterno trovò suo marito tanto mutato in così breve tempo che al primo vederlo ne fu quasi spaventata che non se ne avvedeva neppur lei e che tutti non accettavano ad occhi chiusi le risate che ella ne faceva la signora rinaldi pensava che se non fosse stato un tasto tanto delicato ella lavrebbe fatto suonare allorecchio della sua amica e le avrebbe fatto osservare che suono falso rendeva compare alfio era di quei carrettieri che portano il berretto sullorecchio e a sentir parlare in tal modo di sua moglie cambiò di colore come se lavessero accoltellato il certo era che nemmeno sua madre aveva avuta mai una carezza da lui e quindi non gliene faceva mai il sabato sera appena arrivava a casa con quel suo visaccio imbrattato di lentiggini e di rena rossa il padrone diceva che malpelo era capace di schiacciargli il capo a quel ragazzo e bisognava sorvegliarlo finalmente un lunedì ranocchio non venne più alla cava e il padrone se ne lavò le mani perchè allo stato in cui era ridotto oramai era più di impiccio che daltro avevano cominciato col pretesto di un libro da chiedere o da restituire di una data da precisare o che so io la bella avrebbe voluto fermarvisi un pezzo su quel ramo a cinguettare graziosamente perchè le donne cinguettano sempre a meraviglia così cullandosi fra il cielo e la terra nino era in un canto della piazza cogli occhi astratti e le mani in tasca mentre gli vendevano la mula tutta in fronzoli e colla cavezza nuova non voglio nulla ei rispose torvo le braccia mi restano ancora se dio vuole bel santo quel san pasquale eh turi gli voltò le spalle era fatto così poveretto e sin qui non faceva male a nessuno se glielavessero fatta vedere coi suoi occhi avrebbe detto che non era vero come quei galantuomini si trovarono faccia a faccia dopo tanto tempo che litigavano cominciarono a guardarsi nel bianco degli occhi quasi sentissero una gran voglia di strapparseli a vicenda e ci volle tutta lautorità del reverendo il quale sera messo per la circostanza il ferraiuolo di panno nuovo mara non mi conosceva quasi più da tanto che non ci vedevamo e si mise a gridare oh guarda è jeli il guardiano dei cavalli quello di tebidi gli è come quando uno torna da lontano che al vedere soltanto il cocuzzolo di un monte gli basta a riconoscere subito il paese dove è cresciuto e tre questa è per la casa che tu mhai adornato ora tua madre lascerà stare le galline turiddu annaspò un pezzo di qua e di là tra i fichidindia e poi cadde come un masso jeli che badava alla pentola in cui bolliva il latte rispose facendo sciogliere il caglio adagio adagio ora mara si è fatta più bella col crescere che sembra una signora la quale girava in tondo e si accoccolava come una colombella sulle tegole e teneva tesa con bel garbo una cocca del grembiale e il figlio di massaro neri saltava come un puledro ma oramai aveva accettato certo incarico nellorganizzare le regate e non poteva muoversi senza dar nellocchio prima che le regate avessero avuto luogo egli fece capire tutto ciò alla signora rinaldi brevemente e delicatamente la prima volta che si incontrarono nel salone arrostiva le ghiande del querceto nella brace de sarmenti di sommacco che pareva di mangiare delle bruciate o vi abbrustoliva le larghe fette di pane allorchè cominciava ad avere la barba dalla muffa e la rugiada luccicava sullerba del prato e le ombre erano folte sotto gli alberi giganteschi e lo scricchiolare della sabbia sotto i suoi passi le sussurrava allorecchio misteriose fantasticherie adesso poteva andarsene a spasso a godersi la festa o starsene in piazza tutto il giorno a vedere i galantuomini nel caffè come meglio gli piaceva chè non aveva più nè pane nè tetto mentre il sole era ancora caldo come jeli lasciava cadere accanto alluscio il fascio della legna e posava sulla tavola il fiasco e le uova ei gli diceva metti a bollire lecalibbiso per stanotte sportello esitò alquanto prima di scendere colla mano sulla maniglia pensando vagamente a quellaspetto nuovo sotto cui le si affacciava alla mente suo marito poi mise il piede a terra e si calò il velo sul viso allalba della scampagnata a tutti quei grandi avvenimenti trascorsi che sembrano mesti così lontani e facevano guardare in alto cogli occhi umidi quasi tutte le stelle che andavano accendendosi in cielo vi piovessero in cuore e lallagassero jeli prima di aver motivo di pentirsi davvero ei fece una cosa che gli provò come quella donnina inesperta avesse ridestato in lui un sentimento schietto e forte con tutta la freschezza delle prime impressioni ed aveva i capelli rossi perchè era un ragazzo malizioso e cattivo che prometteva di riescire un fior di birbone sicchè tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano malpelo e di quellaltro che era tornato da campagna a notte fatta insomma il colera era venuto bello e buono malgrado la guardia e in barba a san rocco nonostante che una vecchia in odore di santità avesse sognato che san rocco in persona le diceva voi balbettò maria io ribatte polidori che vi amo ancora e che non ve lo avrei detto giammai ella che si era fermata per strappare le foglie degli arbusti fece due o tre passi per allontanarsi da lui povera bambina e quindi il male alla salonia non faceva tanta strage e la mandra prosperava chera un piacere per massaro neri tutte le volte che veniva alla fattoria infine vinta fuori di sè balbettò sì sì sì e fuggì dinanzi a qualcuno di cui si udiva avvicinarsi il calpestìo rinaldi le strinse le mani con effusione ma sembrò più che sorpreso del suo arrivo improvviso egli era così sconvolto che non faceva altro che ripeterle perchè sei venuta perchè venire e cerano pure due gatti di sasso che facevano le fusa sul cancello del giardino io me le sentivo qui dentro tutte quelle cose come ella andava dicendole mara andava al braccio del figlio di massaro neri come una signorina e gli parlava nellorecchio e rideva che pareva si divertisse assai jeli non ne poteva più dalla stanchezza e si mise a dormire seduto sul marciapiede fin quando lo svegliarono i primi petardi del fuoco dartifizio il sindaco dice che vi sarà la festa sussurravano nella folla litigherò sino alla consumazione dei secoli mi ridurrò povero e in camicia come il santo giobbe ma quelle cinque lire di multa non le pagherò dovessi lasciarlo nel testamento ubbriaco giacchè è così aveva conchiuso il sindaco e non si può portare un santo in piazza senza legnate che è una vera porcheria non voglio più feste nè quarantore e se mi mettono fuori un moccolo che è un moccolo li caccio tutti in prigione possedeva la forza e la grazia lo slancio e la mollezza nessuno sapeva rapirvi come lui verso le sfere spumanti debbrezza color di rosa con un colpo di garetto adagiandovi sul braccio destro come su di un cuscino di velluto così poco basta perchè quei poveri diavoli che ci aspettavano sonnecchiando nella barca trovino fra quelle loro casipole sgangherate e pittoresche che viste da lontano vi sembravano avessero il mal di mare anchesse tutto ciò che vi affannate a cercare a parigi a nizza ed a napoli maria rabbrividiva dalla testa ai piedi accasciata nella poltrona colla fronte nella mano e polidori le sussurrava sul capo parole ardenti che le facevano fremere come cosa animata i ricci dei capelli sulla nuca bianca saridda può far la muffa diceva dal canto suo compare nino mentre gli lavavano allosteria il viso tutto sporco di sangue una manica di pezzenti e di poltroni in quel quartiere di conciapelli quando mè saltato in testa dandare a cercarmi colà linnamorata dovevo essere ubbriaco mara correva loro dietro tutta allegra portando il paniere coi piccioni jeli volle accompagnarla sino al ponticello e quando mara stava per scomparire nella vallata la chiamò mara oh mara che vuoi disse mara la vedova di mastro misciu era disperata di aver per figlio quel malarnese come dicevano tutti ed egli era ridotto veramente come quei cani che a furia di buscarsi dei calci e delle sassate da questo e da quello finiscono col mettersi la coda fra le gambe e scappare alla prima anima viva che vedono qui non cè più nulla da fare disse alfine il fattore dopo che si persuase che era tutto tempo perso qui non se ne può prendere altro che la pelle sinchè è buona jeli si mise a tremare come una foglia quando vide il fattore andare a staccare lo schioppo dal basto della mula i devoti andavano e venivano fra le fiamme come tanti diavoli e cera persino una donna discinta spettinata cogli occhi fuori della testa che accendeva i razzi anchessa e un prete colla sottana nera senza cappello che pareva un ossesso dalla devozione uscendo dal giardino era così sconvolta che stette per buttarsi sotto i cavalli di una carrozza aveva avuto un appuntamento quello era stato un appuntamento e ripeteva macchinalmente balbettando è questo è questo quando mara disse sissignore e il prete gliela diede in moglie con un gran crocione jeli se la condusse a casa e gli parve che gli avessero dato tutto loro della madonna e tutte le terre che aveva visto cogli occhi a tebidi tutti lo conoscevano da piccolo che non si vedeva fra le code dei cavalli quando pascolavano nel piano del lettighiere ed era cresciuto si può dire sotto i loro occhi sebbene nessuno lo vedesse mai e ramingasse sempre di qua e di là col suo armento sicchè jeli quando andava per le strade al fianco di lei camminava impalato tutto vestito di panno e di velluto nuovo e non osava soffiarsi il naso col fazzoletto di seta rosso per non farsi scorgere e i vicini e tutti quelli che sapevano la storia di don alfonso gli ridevano sul naso tutta la sera la signora rinaldi ballò come una pazza passando da un ballerino allaltro tirandosi dietro uno sciame di adoratori cogli occhi ebbri di festa luccicanti come le gemme che le formicolavano sul seno anelante e la musica del salone faceva vagare arcane fantasie sotto le grandi ombre silenziose ed addormentate al di là di quelle ombre misteriose dietro quei vetri scintillanti se cè la volontà di dio rispose lola tirandosi sul mento le due cocche del fazzoletto la volontà di dio la fate col tira e molla come vi torna conto e la volontà di dio fu che dovevo tornare da tanto lontano per trovare ste belle notizie gnà lola ho pensato che anche lei così povera comè vi aveva vista passare bianca e superba non andate in collera se mi son rammentato di voi in tal modo a questo proposito il delegato disse infatti chegli era venuto per la conciliazione col ramoscello dulivo in bocca come la colomba di noè e facendo il fervorino andava distribuendo sorrisi e strette di mano e andava dicendo loro signori favoriranno in sagrestia a prendere la cioccolata il dì della festa tu sei stata assai gentile a venirmi a trovare ora che sono salita a un quarto piano tu sei stata molto gentile ma tu non lo sei gran fatto cara maria facendomi di questi ringraziamenti vuol dire che non avevi una bella opinione di me seminati dalle chiazze bianche delle pecore e come i buoi che pascolavano sul cocuzzolo del monte nellazzurro andavano di qua e di là sembrava che il profilo del monte stesso si animasse e formicolasse di vita la campana dal fondo del si sarebbe detto che le tremolasse negli occhi la lagrima della sconfitta polidori fu degli ultimi ad assalirla da cacciatore che la sorte aveva destinato pel colpo di grazia jeli in tal modo vedeva la ragazza mattina e sera e spesso sedevano accanto al muricciolo dellovile a discorrere insieme mentre il ragazzo contava le pecore mi pare dessere a tebidi diceva mara quando eravamo piccoli e stavamo sul ponticello della viottola mara come se ne fu andata a marineo in mezzo alla gente nuova e alle faccende della vendemmia si scordò di lui ma jeli ci pensava sempre a lei perchè non aveva altro da fare nelle lunghe giornate che passava a guardare la coda delle sue bestie ora che don alfonso vi ha preso la moglie vi pare di essere suo cognato e avete messo superbia che vi par di esser un re di corona con quelle corna che avete in testa e come il reverendo cercava di toccare il cuore a compare nino è lei piuttosto che mi volta le spalle quando mi vede quasi fossi un pezzente rispondeva il contadino qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino torcendosi di spasimo ma tutte le altre dopo cinque minuti di pànico e di viavai saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno oh gli disse mara sei venuto anche tu per la festa di san giovanni jeli non avrebbe voluto entrare perchè era vestito male però massaro agrippino lo spinse per le spalle dicendogli che non si vedevano allora per la prima volta e che si sapeva che era venuto per la fiera coi puledri del padrone questa non me laspettava o gnà saridda che non mi conoscete più nino quello di una volta la gnà saridda lo guardava con certi occhi infossati che ci voleva la lanterna a trovarli che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cottimo di un pilastro lasciato altra volta per sostegno nella cava e che ora non serviva più e sera calcolato così ad occhio col padrone per o carra di rena lasciatemi stare diceva alla lupa per carità lasciatemi in pace io ho visto la morte cogli occhi la povera maricchia non fa che disperarsi ora tutto il paese lo sa quando non vi vedo è meglio per voi e per me polidori chino dinanzi a lei umile tenero innamorato le diceva come siete bella e come è bella la vita che ha di questi momenti piagnucolava lola sgomenta mentre suo marito stava per uscire vado qui vicino rispose compar alfio ma per te sarebbe meglio che io non tornassi più turiddu seguitava a passare e ripassare per la stradicciuola colla pipa in bocca e le mani in tasca in aria dindifferenza e occhieggiando le ragazze i topi ci stanno volentieri in compagnia dei morti ranocchio invece provava una tale compiacenza a spiegargli quel che ci stessero a far le stelle lassù in alto e gli raccontava che lassù cera il paradiso dove vanno a stare i morti che sono stati buoni e il riso dei suoi occhi non sarebbe andato a finire in lagrime amare là nella città grande lontana dai sassi che lavevano vista nascere e la conoscevano se il suo nonno non fosse morto allospedale gli pareva di essere più solo di quando era coi puledri nelle lande di passanitello e si sentiva voglia di piangere finalmente massaro agrippino lo incontrò nella piazza che andava di qua e di là colle braccia ciondoloni godendosi la festa e cominciò a gridargli dietro ma prima di venir qui ho visto la mia vecchia che si era alzata per vedermi partire col pretesto di governare il pollaio quasi il cuore le parlasse e quantè vero iddio vi ammazzerò come un cane per non far piangere la mia vecchierella polidori non ne fece uno solo per seguirla la signora rinaldi era divenuta a un tratto malinconica e fantastica stava delle lunghe ore col libro aperto alla medesima pagina tu eri avvezzo a lavorar sui tetti come i gatti gli diceva e allora era tuttaltra cosa ma adesso che ti tocca a viver sotterra come i topi non bisogna più aver paura dei topi nè dei pipistrelli che son topi vecchi con le ali ed erano danari bene spesi chè jeli non badava a contar le miglia e le miglia per cercare i migliori pascoli ai suoi animali e se le pecore figliavano o erano malate se le portava a pascolare dentro le bisacce dellasinello è stato riletto e controllato rosso malpelo malpelo si chiamava così perchè aveva i capelli rossi gli domandavate forse in qual altro emisfero vi avrebbe ritrovata fra un mese diceste soltanto ingenuamente non capisco come si possa vivere qui tutta la vita davvero domandò la signora rinaldi con un certo risolino chi le piace dippiù ma tutte rispose tranquillamente polidori la sua amica erminia per esempio e avea le mani lacerate e le unghie rotte proprio come suo figlio malpelo ripeteva lo sciancato ei scavava di qua mentre suo figlio scavava di là però non dissero nulla al ragazzo per la ragione che lo sapevano maligno e vendicativo quando le mani si irrigidiscono sul bastone e sembra che vi caschino le unghie e ai furiosi acquazzoni in cui lacqua vi penetra fino alle ossa e alla polvere soffocante delle strade quando le pecore camminano sotto il sole cocente e al giaciglio duro e al pane muffito il poveraccio non sapeva dirle altro e non capiva nei panni nuovi dalla contentezza di vedersi mara per la casa che rassettava e toccava ogni cosa e faceva la padrona egli non trovava il verso di spiccicarsi dalluscio per tornarsene alla salonia san rocco mi ha fatto il miracolo e dovete venirci anche voi a portargli la candela per la sua festa nino col cuore gonfio diceva di sì col capo ma intanto aveva preso il male anche lui e stette per morire unonda di parole sconnesse e tumultuose le montavano alla testa la ubbriacavano parlava del ballo dove si era divertita assai di suo marito il quale era partito allalba quandella non aveva ancora chiuso gli occhi lume gli videro tal viso stravolto e tali occhiacci invetrati e tale schiuma alla bocca da far paura le unghie gli si erano strappate e gli pendevano dalle mani tutte in sangue ma come si udì per la stradicciuola tranquilla il passo lento del dottore che se ne venia adagio adagio un po stanco delle visite soffiando pel caldo e facendosi vento col cappello di paglia pentolaccia andò a prender la stanga colla quale sua moglie lo scacciava fuori di casa e voleva mandarlo in piazza a comprarle delle acciughe salate che si sentiva una spina nella gola ma ei non volle andarsene dalla cucina tenendosi la bambina fra le gambe la quale poveretta non osava muoversi e piagnuccolava per la paura che il babbo le faceva con quella faccia innamorarsi sentirsene ardere le carni sotto al fustagno del corpetto e provare fissandolo negli occhi la sete che si ha nelle ore calde di giugno in fondo alla pianura cotesta sensazione le faceva bene sulla epidermide della mano senza guanto chi avrebbe potuto immaginare che quella semplice parola scambiata di furto eppure vedete la cosa è più facile che non sembri basta non possedere centomila lire di entrata prima di tutto e montare con un salto sul dorso nudo delle sue bestie mezze selvagge acciuffando per la criniera la prima che passava a tiro senza lasciarsi sbigottire dai nitriti di collera dei puledri indomiti e dai loro salti disperati col pretesto di imparare a remare vi faceste sotto il guanto delle bollicine che rubavano i baci passammo sul mare una notte romanticissima gettando le reti tanto per far qualche cosa che a barcaiuoli potesse parer meritevole di buscarsi dei reumatismi la poverina cercava di sorridere guardando di qua e di là stralunata ho bisogno che non mi disprezziate maria esclamò polidori ella trasalì e si tirò indietro bruscamente spaventata dalludire il suo nome la signora rinaldi prima di scendere da un ramo allaltro voleva vedere dove metteva i piedi e faceva mille graziose moine col pretesto di voler fuggire verso le cime alte fiammata malpelo se ne stava zitto ed immobile chino su di lui colle mani sui ginocchi fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati come se volesse fargli il ritratto e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto senza stare a cercarlo fra le linee del libro attraverso la lente dello scrittore in quel tempo arrivò al casolare di jeli suo padre il vaccaro che aveva preso la malaria a ragoleti e non poteva nemmen reggersi sullasino che laveva portato jeli accese il fuoco lesto lesto e corse alle case per cercargli qualche uovo di gallina poi dopo che il puledro ricominciò a fiutare il trifoglio e a darvi qualche boccata di malavoglia vedi a poco a poco comincia a dimenticarsene ma anchesso sarà venduto i cavalli sono fatti per essere venduti come gli agnelli nascono per andare al macello e nel guazzabuglio che facevano nella mia mente mentre io passava per quella viuzza dove son passate tante cose liete e dolorose la mantellina di quella donnicciola freddolosa accoccolata poneva un non so che di triste polidori il serpente notò quella vampa fugace sapete che vi obbedirò ad ogni costo rispose semplicemente la croce di brillanti scintillò sul petto di lei sollevandosi in trionfo egli solo ode le sue stesse grida diceva e a quellidea sebbene avesse il cuore più duro della sciara trasaliva il padrone mi manda spesso lontano dove gli altri hanno paura dandare ma io sono malpelo e se io non torno più nessuno mi cercherà gli abitanti del quartiere alto erano quindi in gran fermento e alcuni più eccitati mondavano certi randelli di pero o di ciriegio grossi come pertiche e borbottavano se ci devessere la musica si ha da portar la battuta la ragazzina la quale sapeva di essere nel fatto suo aveva agguantato pel collo jeli come un ladro per un po serano scambiati dei pugni nella schiena uno tu ed uno io come fa il bottaio sui cerchi delle botti nè che egli sapesse dire di quelle parole nè che la sua voce avesse di quei suoni che vi sconvolgono lanima da cima a fondo non laveva mai visto così della chioccia che aveva messo a covare della tela che era sul telaio del vitello che allevavano senza dimenticare una sola delle faccenduole che andava una volta che si trovarono insieme in un battesimo non si salutarono nemmeno come se non si fossero mai visti e anzi saridda fece la civetta col compare che aveva battezzata la bambina mara rimase un pochino zitta e poi disse se tu mi vuoi io per me ti piglio volentieri davvero sì davvero e massaro agrippino cosa dirà e nessuno avrebbe potuto dire se quel curvare il capo e le spalle sempre fosse effetto di bieco orgoglio o di disperata rassegnazione e non si sapeva nemmeno se la sua fosse salvatichezza o timidità le poche persone che si incontravano avevano laspetto di trovarsi là a quellora per la prima volta e per ordine del medico anche loro osavano interrogare il velo della passeggiatrice mattiniera e indovinare il profumo del fazzoletto nascosto nel manicotto che ella si premeva sul petto con forza la vedova rimpiccolì i calzoni e la camicia e li adattò a malpelo il quale così fu vestito quasi a nuovo per la prima volta e le scarpe furono messe in serbo per quando ei fosse cresciuto sono asini vecchi è vero comprati dodici o tredici lire quando stanno per portarli alla plaja a strangolarli ma pel lavoro che hanno da fare laggiù sono ancora buoni lo vedeva in sogno e alla mattina si levava colle labbra arse quasi avesse provato anchessa tutta la sete chei doveva soffrire allora la vecchia la chiuse in casa perchè non sentisse più parlare di gramigna e tappò tutte le fessure delluscio con immagini di santi polidori la fissava serio serio tormentandosi i baffi ma colla fronte china gli altri ballerini che non avevano nessuna ragione per stare a chiacchierare nel vano delluscio li spingevano verso il salone la donna arrossì quasi fosse stata sorpresa in un abboccamento secreto con lui generazione parmi che potrei vedervi passare al gran trotto dei vostri cavalli col tintinnio allegro dei loro finimenti e salutarvi tranquillamente i signori intanto che aspettavano si erano messi allombra sotto i carrubi e facevano suonare i tamburelli e le cornamuse e ballavano colle donne della fattoria che parevano tuttuna cosa jeli mentre andava tosando le pecore il bel cielo dinverno attraverso i rami nudi del mandorlo che rabbrividivano al rovajo e il viottolo che suonava gelato sotto lo zoccolo dei cavalli e le allodole che trillavano in alto al caldo nellazzurro per questo si suol dire quando mangi chiudi luscio e quando parli guardati dattorno stavolta parve proprio che il diavolo andasse a stuzzicare pentolaccia il quale dormiva ma jeli cogli occhi sulla zangola anche lui non rispondeva nulla ed ella riprese a tebidi dicevano che saremmo stati marito e moglie lo rammenti cosa avete oggi compare gli disse ho che se vi vedo unaltra volta in casa mia comè vero dio vi faccio la festa don liborio si strinse nelle spalle e se ne andò ridendo e senza curarsi che alfio il ragazzo non rispondesse nulla tu non sai ora mara è alta così che è più grande di sua madre che lha fatta e quando lho rivista non mi pareva vero che fosse proprio quella stessa con cui si andava a cogliere i fichidindia e a bacchiare le noci ma sì rispose maria con un risolino che le contraeva gli angoli della bocca e aggiunse ancora come correttivo non ho alcun motivo di esser gelosa però mio marito non giuoca non va al caffè non è cacciatore non ama i cavalli non legge che il listino della borsa nulla ti dico no rispose jeli sono soltanto onze e quindici perchè avete lasciato le vacche che è più di un mese e bisogna fare il conto giusto col padrone è vero affermò compare menu socchiudendo gli occhi e andò a ricovrarsi nel salone rifugiandosi in mezzo al rumore e alla luce la luce che le faceva socchiudere gli occhi abbarbagliati e il rumore che la stordiva gradevolmente la lasciava intontita e sorridente un po rigida e pensosa la ragazzetta si tirò indietro sbigottita per paura che non la facesse entrare nella casa dove era stato il morto jeli andò a riscuotere il danaro del babbo e se ne partì collarmento per suo genero quando ella glieli piantava in faccia quegli occhi si metteva a ridere e cavava fuori labitino della madonna per segnarsi polidori stava per portare la mano al cappello quando ella gli arrestò il gesto con uno sguardo impercettibile e gli passò vicino senza fissarlo camminava a capo chino ascoltando lo stridere della sabbia sotto i suoi stivalini senza guardare dinanzi a sè bravo come se non si sapesse che chi vi tira i mantici in consiglio è vostro cognato bruno ripicchiò il vice pretore e voi fate lopposizione per la picca di quella contravvenzione del bucato che non potete mandar giù fiore colla sua erminia erano sempre insieme sul lago sul monte nel salone sotto gli alberi adesso ella la osservava come se la vedesse per la prima volta la studiava la imitava e qualche volta anche le invidiava dei nonnulla levati di lì paneperso gli urlò il fattore chè non so chi mi tenga dallo stenderti per terra accanto a quel puledro che valeva assai più di te con tutto il battesimo porco che ti diede quel prete ladro ed avreste cercato invano in quelli occhi attoniti il riflesso più superbo della vostra bellezza come quando tante fronti altere sinchinano a farvi ala nei saloni splendenti e vi specchiate negli occhi invidiosi delle vostre migliori amiche ancora leggermente convulse e seguitava a chiacchierare a modo del fanciullo che canta di notte per le strade onde farsi coraggio sono stata disgraziata sì confesso che sono un cervellino strano la volpe quando alluva non potè arrivare disse come sei bella racinedda mia ohè quelle mani compare turiddu avete paura che vi mangi paura non ho nè di voi nè del vostro dio i cani scappavano guaendo come comparivano i ragazzi e si aggiravano ustolando sui greppi dirimpetto ma il rosso non lasciava che ranocchio li scacciasse a sassate non ho letto la vostra lettera nè voglio leggerla gli disse incontrandolo allultimo ballo della stagione mentre seguivano la fila delle coppie giacchè non volete essere quello che vi avevo ideato lasciatemi rimanere quale voglio essere io la mattina del terzo giorno stanca di vedere eternamente del verde e dellazzurro e di contare i carri che passavano per via eravate alla stazione così creperai più presto dopo la morte del babbo pareva che gli fosse entrato il diavolo in corpo e lavorava al pari di quei bufali feroci che si tengono collanello di ferro al naso salonia quando fu venuto il lunedì indugiava nellassettare sul basto dellasinello le bisacce e il tabarro e il paracqua incerato tu dovresti venirtene alla salonia anche te diceva alla moglie che stava a guardarlo dalla soglia tu dovresti venirtene con me la cavalla mora si accostava masticando il trifoglio svogliatamente e stava anchessa a guardarlo con i suoi grandi occhi pensierosi dove soffriva soltanto un po di malinconia era nelle lande deserte di passanitello in cui non sorge macchia nè arbusto e malpelo gli diceva che a questo mondo bisogna avvezzarsi a vedere in faccia ogni cosa bella o brutta e stava a considerare con lavida curiosità di un monellaccio i cani che accorrevano da tutte le fattorie dei dintorni a disputarsi le carni del grigio alfio rimasto sulla strada a custodia del branco sera rasserenato per il primo e aveva tirato fuori il pane dalla sacca ora il cielo sera fatto bianchiccio e i monti tutto intorno parevano che spuntassero ad uno ad uno neri ed alti nel quartiere alto era una desolazione una di quelle annate lunghe in cui la fame comincia a giugno e le donne stanno sugli usci spettinate e senza far nulla collocchio fisso andatevene andatevene non ci venite più nellaia ella se ne andava infatti la lupa riannodando le trecce superbe guardando fisso dinanzi ai suoi passi nelle stoppie calde cogli occhi neri come il carbone finora in tutto quello che avevano fatto in tutto quello che avevano detto il male non cera stato che vagamente in nube nella loro intenzione con squisita delicatezza che i suoi sensi finissimi assaporavano deliziosamente quelle parole vibravano come cosa viva dentro di lei un istante ella se le premè forte colle mani dentro il petto chiudendo gli occhi ma immediatamente le avvamparono in viso come avessero compito in un lampo tutta la circolazione del suo sangue sai quando si è lontani non vanno sempre come dovrebbero andare tuo marito era inquieto colla sua gita accomoderà tutto cosè stato balbettava maria turbata maggiormente da quellannunzio perchè la sorprendeva in quel momento cosè avvenuto ma la notte di santa barbara tornò a casa ad ora insolita che tutti i lumi erano spenti nella stradicciuola e lorologio della città suonava la mezzanotte con una confusione tale di sentimenti e di idee di impulsi e di terrore che lavevano spinta a precipitarsi nellignoto suo malgrado in una specie di sonnambulismo senza sapere precisamente cosa andasse a fare ora son proprio solo al mondo come un puledro smarrito che se lo possono mangiare i lupi pensò jeli quando gli ebbero portato il babbo al cimitero di licodia lasciamo stare la festa disse il vice pretore se no nasceranno degli altri guai i guai nasceranno se si fanno di queste prepotenze che uno non è più padrone di spassarsela come vuole spendendo i suoi denari esclamò bruno il carradore la rendita sale e scende per fargli piacere i bachi sono andati bene le commissioni piovono da ogni parte cè un cinquanta per cento di utili netti erminia la stava a guardare a bocca aperta senti bambina tu hai la febbre mesciamoci del the invece è là sotto ed hanno persino trovato i ferri e le scarpe e questi calzoni qui che ho indosso io da lì a poco ranocchio il quale deperiva da qualche tempo si ammalò in modo che la sera dovevano portarlo fuori dalla cava sullasino disteso fra le corbe i viandanti si erano fatti più rari e quei pochi che passavano avevano fretta di arrivare alla fiera il povero jeli non sapeva a qual santo votarsi in quella solitudine lo stesso alfio da solo non poteva giovargli per niente però non ne fece nulla e si sfogò collandare a cantare tutte le canzoni di sdegno che sapeva sotto la finestra della bella che non ha nulla da fare turiddu della gnà nunzia dicevano i vicini che passa la notte a cantare come una passera solitaria compare menu ascoltava senza batter palpebra col viso più bianco della sua berretta diggià non si alzava più jeli si metteva a piangere quando non gli bastavano le forze per aiutarlo a voltarsi da un lato allaltro e la domenica si metteva sul ballatoio colle mani sul ventre per far vedere tutti i grossi anelli doro che le aveva regalati suo marito turiddu gramigna era nei fichidindia di palagonia che non avevano potuto scovarlo in quel forteto da conigli lacero insanguinato pallido per due giorni di fame arso dalla febbre e colla carabina spianata i contadini della fattoria venivano a domandargli come vi sentite compare menu il poveretto non rispondeva altro che con un guaito come fa un cagnuolo di latte frattanto jeli sera fatto grande ed anche mara doveva esser cresciuta pensava egli sovente mentre suonava il suo zufolo poi sembrava ci corresse sotto un brivido in tal modo il fattore uccise sul luogo lo stellato per cavarne almeno la pelle e il rumore fiacco che fece dentro le carni vive il colpo tirato a bruciapelo parve a jeli di sentirselo dentro di sè schiavo allorché sentì finalmente che il tremito di quelle povere manine andava calmandosi le disse piano ma con unintonazione ineffabile di tenerezza dunque vi faccio paura voi non mi disprezzate ora disse maria non è vero e larmonia delle sue forme sarà così perfetta la sincerità della sua realtà così evidente il suo modo e la sua ragione di essere così necessarie che la mano dellartista rimarrà assolutamente invisibile ormai hanno stampato in me unorma così indelebile che non potrei scancellarla senza farmi male che momento quando sorpresi mio marito colla pistola in pugno che momento e come ebbi la forza di avviticchiarmi a lui per impedirgli di morire giacchè egli voleva morire me lo ha detto dopo esclamò allora maria con quellintonazione pungente che le era divenuta abituale da otto giorni ma devessere proprio un affar serio del resto per mio marito sarà sempre un affar serio vuol dire che il mio posto in questa circostanza sarebbe vicino a lui adesso non aveva poi motivo alcuno per calar nella valle di là del ponticello e nessuno lo vedeva più alla fattoria in tal modo ignorò per un pezzo che mara si era fatta sposa giacchè dellacqua intanto ne era passata e passata sotto il ponticello ehi morellino bello che ci avrai la cavezza nuova colle nappine rosse per la fiera e anche tu stellato così andava parlando alluno e allaltro dei puledri perchè si rinfrancassero sentendo la sua voce al bujo a me mi basterà che mi lasciate un cantuccio nella cucina per stendervi un po di pagliericcio se è così se ne può parlare a natale disse nanni tanto peggio per voi se non capite allora ei le afferrò la mano per forza divorando tutta la sua bellezza palpitante con uno sguardo assetato e balbettò no no lasciatemi andare ripeteva ella quando polidori sera già allontanato signore signore polidori subiva suo malgrado la forte commozione di quellistante ed era tutto tremante anchesso come quella povera ingenua il movimento della festa ammorzato velato acquistava una fusione di colori di linee e di suoni che lo rendeva affascinante qualcosa fra il baccanale e la danza degli spiriti alati ogni idea nuova che gli picchiasse nella testa per entrare lo metteva in sospetto e pareva la fiutasse colla diffidenza selvaggia della sua vajata però non mostrava meraviglia di nulla al mondo del colera non abbiate paura che ci penso io e non sono come quel disutilaccio di san pasquale nino e turi non si erano più visti dopo laffare della mula ma appena il contadino intese dire che fratello e sorella erano malati tutti e due il brigadiere fece chiamare nanni e lo minacciò sin della galera e della forca nanni si diede a singhiozzare ed a strapparsi i capelli non negò nulla il suo sogno le sorgeva improvviso dinanzi come unombra ella si alzò di soprassalto sbigottita in tumulto balbettando qualche parola sconnessa che voleva dir no no no se è così conchiuse jeli ti piglio volentieri anchio to gli disse mara come si era fatto buio e le pecore andavano tacendosi a poco a poco se vuoi un bacio adesso te lo dò perchè saremo marito e moglie le belle sere di estate che salivano adagio adagio come la nebbia il buon odore del fieno in cui si affondavano i gomiti e il ronzio malinconico degli insetti della sera potete insultarmi rispose egli ma non avete il diritto di dubitare del sentimento che avete messo nel mio cuore maria chinò il capo vinta quella esplorazione si risovvenne del minatore il quale si era smarrito da anni ed anni e cammina e cammina ancora al buio gridando aiuto senza che nessuno possa udirlo e di là ei pensava anche la civetta sente i morti che son qua sotterra e si dispera perchè non può andare a trovarli ranocchio aveva paura delle civette e dei pipistrelli ma il rosso lo sgridava ed io invece voglio vostra figlia che è vitella rispose nanni ridendo la lupa si cacciò le mani nei capelli grattandosi le tempie senza dir parola e se ne andò nè più comparve nellaia e le pendici delle colline verdi di sommacchi e gli ulivi grigi che si addossavano nella valle come nebbia e i tetti rossi del casamento e il campanile che sembrava un manico di saliera fra gli aranci del giardino il giorno in cui ritornerete laggiù se pur vi ritornerete e siederemo accanto unaltra volta a spinger sassi col piede e fantasie col pensiero parleremo forse di quelle altre ebbrezze che ha la vita altrove quando incontrava degli sguardi curiosi e tutti le sembravano curiosi oppure quelli della sua amica avvampava in viso stava rincantucciata nel suo appartamento il più che poteva e quindi molti credevano che fosse partita il motivo è bello e trovato tanto più che è il motivo vero io vado ad incontrare mia suocera che arriva domani da firenze e tu naturalmente vieni con me per non rimaner sola a villa deste perciò si sforzava di non farle scorgere nemmeno la pena che tutto quellarmeggìo le arrecava pel bene che voleva ad erminia ben inteso di polidori poco le importava era un uomo e faceva il suo mestiere oramai ora se vuoi sapere il mio consiglio gli lasciò detto il fattore cerca di non farti vedere più dal padrone per quel salario che avanzi perchè te lo pagherebbe salato assai don alfonso colla bella barba ricciuta e la giacchetta di velluto e la catenella doro sul panciotto prese mara per la mano per ballare da circa un mese ella si era appollaiata sul ramoscello della corrispondenza epistolare ramoscello flessibile e pericoloso agitato da tutte le aurette profumate i quali tireranno allegramente la vita coi denti più a lungo che potranno come il vecchio nonno senza desiderare altro e se vorranno fare qualche cosa diversamente da lui sarà di chiudere gli occhi là dove li hanno aperti in mano del medico del paese che viene tutti i giorni sullasinello come gesù al tempo dei fichidindia poi si fissarono nel folto delle macchie sbucciando dei fichi tutto il santo giorno vagabondavano insieme sotto i noci secolari e jeli bacchiava tante delle noci che piovevano fitte come la gragnuola e il graticcio di contro al letto non sarebbe bastato a contenere tutto il grano della raccolta che gli pareva millanni di condursi la sposa in casa in groppa alla mula baia luggiva ella sfogavasi a scrivere delle lunghe lettere alla sua amica vantandole le delizie ignorate della campagna la squilla dellavemaria fra le valli il sorger del sole sui monti facendole il conto delle ova che raccoglieva la castalda e del vino che si sarebbe imbottigliato quellanno così giunsero ad una specie di monumento funerario maria si fermò ad un tratto appoggiando le spalle alla roccia e col viso fra le mani infine scoppiò in lagrime allora ei le prese le mani e vi appoggiò lievemente le labbra come uno schiavo il babbo cominciava a torcere il muso ma la ragazza fingeva di non accorgersi poichè la nappa del berretto del bersagliere gli aveva fatto il solletico dentro il cuore saridda era occupatissima a preparare lampioncini di carta colorata e glieli schierava sul mostaccio lungo il davanzale col pretesto di metterli ad asciugare compare nino il fidanzato vociava per ischerno viva i miei stivali viva san stivale te urlò turi colla spuma alla bocca e locchio gonfio e livido al pari duna petronciana te per san rocco tu dei stivali prendi a quei di san pasquale sicchè uno di loro alla fine perse la pazienza e si diede a urlare pallido come un morto viva san pasquale allora serano messe le legnate di tratto in tratto si fermava in ascolto e rizzava il capo proprio come un levriere finalmente si udì un passo leggiero e timido di selvaggina elegante erminia seppe non avvedersi di nulla ed ebbe laccortezza di lasciarle assaporare voluttuosamente il dolore del distacco alla stazione trovarono la carrozza di erminia la quale volle accompagnare lamica sino a casa mara venne alla salonia col babbo e la mamma e il ragazzo e lasinello a raccogliere le fave e tutti insieme venivano a dormire alla fattoria pei quei due o tre giorni che durò la raccolta quello lì è il figliuolo di massaro neri il fattore della salonia e spende più di dieci lire di razzi diceva la gnà lia accennando a un giovinotto che andava in giro per la piazza erminia che non ne era illusa provava un vero rammarico io son sempre la tua erminia sai le diceva ogni volta che poteva scuotendole amorevolmente le mani io son sempre la tua erminia quella di prima quella di sempre un giorno erminia la sorprese mentre stava incominciando una lettera e le domandò semplicemente se suo marito le avesse scritto la domanda veniva così male a proposito che maria fu quasi per arrossire come se fosse stata nel punto di dover rispondere una bugia lo so rispose jeli la mula baia ora che abbiamo perso la roba chi vuoi che mi sposi mara andava sminuzzando uno sterpolino di pruno mentre parlava col mento sul seno e gli occhi bassi e col gomito stuzzicava un po il gomito di jeli senza badarci così va bene rispose compare alfio spogliandosi del farsetto e picchieremo sodo tutte due entrambi erano bravi tiratori oppure tirami una buona sassata allo zaino che mi fa il signorino e se ne viene adagio adagio gingillandosi colle macchie del vallone oppure domattina portami un ago grosso di quelli ei possedeva delle idee strane malpelo siccome aveva ereditato anche il piccone e la zappa del padre se ne serviva quantunque fossero troppo pesanti per letà sua ma il povero ragazzo era ritornato così sconvolto che alle volte lasciava scappare i puledri nel seminato ohè jeli gli gridava allora massaro agrippino dallaja o che vuoi assaggiare le nerbate delle feste figlio di cagna maricchia stava in casa ad allattare i figliuoli e sua madre andava nei campi a lavorare cogli uomini proprio come un uomo a sarchiare a zappare a governare le bestie a potare le viti fosse stato greco e levante di gennaio o il carrettiere come compare gaspare che veniva a prendersi la rena della cava dondolandosi sonnacchioso sulle stanghe colla pipa in bocca e andava tutto il giorno per le belle strade di campagna o meglio ancora avrebbe voluto fare il contadino che passa la vita fra i campi in mezzo ai verde anni malpelo seppe in quelloccasione che la prigione era un luogo dove si mettevano i ladri e i malarnesi come lui e si tenevano sempre chiusi là dentro e guardati a vista da quel momento provò una malsana curiosità per quelluomo che aveva provata la prigione e nera scappato sapeva rizzare un po di tettoia quando la tramontana spingeva per la valle le lunghe file dei corvi o quando le cicale battevano le ali nel sole che abbruciava le stoppie polidori si arrestò di botto e si passò due o tre volte la mano sulla fronte e sugli occhi con un gesto disperato indi le disse con voce rauca voi non mi avete mai amato maria da voi inebbriata di feste e di fiori vi faranno leffetto di una brezza deliziosa in mezzo alle veglie ardenti del vostro eterno carnevale sicchè nessun padre di famiglia voleva avventurarcisi nè avrebbe permesso che ci si arrischiasse il sangue suo per tutto loro del mondo ma malpelo non aveva nemmeno chi si prendesse tutto loro del mondo per la sua pelle se pure la sua pelle valeva tutto costituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico che forma largomento di un racconto e che lanalisi moderna si studia di seguire con scrupolo scientifico solo la maestrina boccarmè niente come se nulla fosse stato lì sulla spalletta della banchina seguitava a guardare i marinai che in qualche nave facevano il lavaggio della coperta gettandosi allegramente l'acqua dei buglioli addosso la famiglia proruppe a questo punto la maestrina boccarmè tutt'accesa di sdegno avresti dovuto pensarci prima mi sembra m'accusi anche tu e non t'ho detto che egli sì ma dopo quando sapesti che aveva moglie figliuoli che in quell'ora insolita dal molo deserto aveva assistito alla triste e lenta partenza perché piaceva anche alla maestrina boccarmè intenerirsi così amaramente allo spettacolo di quelle navi che all'alba lasciavano il porto una lunga predica che ella interpretando com'era facile il sospetto che moveva la zia a parlare aveva ascoltato col volto avvampato dalla vergogna narrò la sua storia storia dolorosissima diceva e sarà stata certo i guizzi di luce delle molte gemme che le adornavano le dita toglievano efficacia ai gesti con cui voleva rappresentare le terribili ambasce per le difficoltà nelle quali il marito l'aveva lasciata mai e quella signorona tra lo stupore rispettoso delle brave donnine del paese abbracciò baciò ribaciò la maestrina boccarmè con la maggiore effusione d'affetto che la soffocante strettura del busto le permise rovinato ma sì ma sì negozi andati a male spese pazze non per me sta bene attenta io fui tratta in inganno vigliaccamente e ora se egli ha commesso come temo qualche pazzia guarda me ne lavo le mani me ne lavo le mani disse che il novi forse avrebbe potuto ancora salvarsi se fosse riuscito a trovare la cauzione che bisognava versare per un modesto impiego poco dodici o quindici mila lire ma dove trovarle la maestrina boccarmè vedendosi guardata con considerazione dalle signore del paese per l'intimità che le dimostrava quella bella signora forestiera voleva quasi quasi dare a credere a se stessa che realmente quell'intimità tra lei e la valpieri ci fosse pur ricordando bene che nel collegio non c'era mai stata dio se avessi potuto sospettare che tu è curioso che il novi mai una parola di te sai e io sono proprio venuta a cacciarmi s'interruppe guardò la maestrina boccarmè e scoppiò in una stridula risata ed esser rimasta nell'angoscia di quella solitudine così staccata per sempre da ogni vita s'accorse che s'era fatto bujo nella cameretta e si recò ad accendere il lumetto bianco a petrolio sulla scrivania e qua ora penetrare nella sua intimità per insudiciarle quell'antico verecondo segreto ch'era stato lo strazio della sua giovinezza ed era adesso nel ricordo il conforto e quasi l'orgoglio unico della sua vita sono la direttrice veramente ma insegno anche sì hai tanta pazienza bisogna averne oh brava dunque ne avrai un po anche per me ah io non ti lascio più mia cara sarai l'ancora di salvezza di questa povera naufraga questa facoltà di commuoversi di tutto di riconoscere in un sentimento suo vivo la gioja d'una fogliolina nuova che si moveva all'aria la prima volta la tristezza della sua cucinetta quando dopo cena s'era spenta l'ansia del tanto tanto cielo e tanto mare che quelle navi avevano corso partendo da chi sa quali terre lontane così fantasticando talvolta illusa dall'ombra che si teneva come sospesa in una lieve bruma illividita sul mare ancora chiaro ora la valpieri parlava parlava senz'alcun sospetto dell'impressione che gli occhi attenti d'una povera donnina provinciale ricevevano da certe curiose scoperte sul suo viso o nei suoi modi ora che negli occhi le lagrime le si erano inaridite andava da venti anni sui sassi della via che il precipizio le aveva segnata andava e i piedi più non le dolevano andava e gli occhi stanchi della grigia aridità del greto s'erano rivolti a contemplare la sommità da cui era caduta sì ma se non era l'antico amore a farle da fermento dal più profondo dell'anima perché ora quella specie d'ebbrezza che le gonfiava il petto e quello struggimento che voleva traboccarle in nuove lagrime non più brucianti queste tanti accorrevano allo scalo per comperare il pesce fresco per la cena lei restava a guardar le navi a interessarsi alla vita di bordo per quel che ne poteva immaginare a guardarla così da fuori giorgio novi tuo cugino e la valpieri si nascose la faccia tra le mani lo conosci insistette la maestrina boccarmè con quell'istinto aggressivo quasi ridicolo delle bestioline innocue per miracolo non s'era messa a piangere quella prima volta e con qual fervore aveva poi pregato la madonna che non glielo facesse più rivedere ma era ritornato il giorno dopo con un involtino di paste e un mazzolino di fiori per invitarla ad andare a casa sua volevano sapere come facesse a incantare le loro bambine con certi discorsi ch'esse non sapevano riferire ma che dovevano esser belli sulle api sulle formichette sui fiori cose che non parevano vere ancora non era riuscita a liberarsi da certe torbide smanie che l'assalivano e le oscuravano lo spirito ed erano pensieri cattivi e sogni anche più cattivi la notte ma non aveva avuto mai mai un momento di bene fin dalla fanciullezza aveva già perduto non pur la speranza ma perfino il desiderio d'averne nel tempo che ancora le avanzava con quella combinazione della casa nella stessa scuola se n'era vissuta appartata da tutti compensandosi in segreto con l'immaginazione e con le letture di tutte le angustie e le mortificazioni che la timidezza le aveva fatto patire come ne aveva riso quella svergognata era quasi niente sì un povero ritrattino ingiallito uno dei soliti romanzetti che appunto perché soliti non commuovono più nessuno come se l'esser soliti debba poi impedire di soffrirne a chi li abbia vissuti e ricordava le ambasce nella nuova abitazione in quei quindici giorni che passarono prima che egli la scoprisse l'incerto timore forse più di se stessa che di lui se il non doverlo più rivedere le rendeva spinosa di tante smanie la solitudine inesperienza stupidaggine da bambina chiusa fin dall'infanzia prima in un orfanotrofio poi in un collegio ne era uscita da pochi giorni con la patente di maestra e stava ora nell'attesa angosciosa di un posticino nelle scuole elementari di qualche paesello si premette forte le tempie con le mani strizzando gli occhi e gemendo dio dio dio anche qui in effigie mi perseguita ma egli ha moglie figliuoli disse quasi trasecolata la maestrina boccarmè la per sé unicamente per sé per sentire ancora dentro di sé più che mai soffuso dell'antica malinconia il lontano azzurro della sua povera favola segreta a un tratto allungando il collo per vedere con l'ajuto dell'occhialetto un ritrattino ingiallito appeso alla parete e notando che l'amica improvvisamente accesa in volto stava ritta davanti alla scrivania come se volesse appunto nascondere quel ritratto provò subito il bisogno di dire a se stessa che non lo faceva per lui per averne in ricambio qualche cosa non voleva niente lei più niente sentì che non poteva ora raccattare quel ritrattino e che non avrebbe potuto più riappenderlo alla parete se prima non risarciva in qualche modo la sua anima dal morso velenoso di quella vipera dallo sfregio vile di quella risata entrare ah fece quella alzando il capo a guardare la tabella sul portoncino stai proprio dentro la scuola sì e per entrare in camera mia vedrai che si deve attraversare una classe la h per questa son brava ancora forse il cordoglio s'era sciolto la disperazione s'era composta in un intenso muto rimpianto del bene perduto e questo rimpianto a poco a poco nella squallida desolazione era divenuto un bene per se stesso l'unico bene ed entrando in quella classe che maraviglie guarda guarda le panche allineate la cattedra la lavagna le carte geografiche alle pareti e quel tanfo particolare della scuola avvezza ormai da tant'anni a vivere tutta chiusa in sé appena una qualche domanda accennava di volerle entrar dentro la sviava con una risposta evasiva pervenuta all'edificio della scuola disse ecco se vuoi entrare dal pianto s'appressò all'unico specchio della cameretta lì in un angolo a bilico nel modestissimo lavabo di ferro smaltato si lavò gli occhi che le bruciavano prese il pettine per rifarsi i capelli privandosi di tutto per pagar la pigione di quello sgabuzzino in città e mantenersi in quell'attesa con le poche centinaja di lire vinte in un concorso di pedagogia nell'ultimo anno di collegio la maestrina boccarmè si voltò di scatto impallidendo e tutt'e due per un istante si guardarono odiosamente negli occhi mio cugino lo conosci ma sentiva ch'esso era uno lui di cui udiva il verso per la prima volta formato lì ora su quella fronda d'albero o su quella gronda di tetto per una cosa d'ora nuova nella vita di ma il giuramento era a prezzo d'un bacio no e come mai per istrada ma egli disse che non aveva inteso fino all'uscio di strada ma su fino in cima alla scala e così richiamato a questo prezzo dal tempo lontano che lo aveva ingiallito ravvivato dal sangue di questa nuova ferita ella avrebbe potuto ora riappendere alla parete il vecchio ritrattino aver potuto scoprire in sé nei silenzii infiniti della sua anima un brulichio così vivo di sentimenti non come una ricchezza propriamente sua ma del mondo come ella lo avrebbe dato a godere a una creaturina sua e qui tutti i ricordi s accendevano il cuore già intirizzito s'infocava ancora alla fiamma di quella sera che tante lagrime versate poi non eran bastate a spegnere sorrise e la minacciò col dito furbescamente ah mariolina anche tu lasciamelo vedere la scostò dolcemente ma subito intravedendo quel ritratto cacciò un grido e s'indugiava lì a sognare con gli occhi alle vele che a mano a mano si gonfiavano al vento e si portavano via quei naviganti lontano sempre più lontano nella luminosa vastità del cielo e del mare in cui a tratti gli alberi scintillavano come così sola lì con un giovanotto che subito s'era messo a parlarle con la massima confidenza dandole del voi e chiamandola cara cuginetta e per forza fin dalla prima volta aveva preteso ch'ella non stesse a quel modo col mento sul petto tra salti e corse pazze e gridi e risate se non che un giorno mirina lucilla tu qua sto a guardarti da mezz'ora è lei non è lei mirina mia come mai avrebbe potuto viaggiare coi risparmii di tanti anni le bastava sognare così guardando le navi ormeggiate nel molo o in partenza la maestrina boccarmè si sentiva soffocare tra lo stupore e l'angoscia che quelle notizie le cagionavano e il ribrezzo che le incuteva quella svergognata la quale senz'alcun ritegno aveva osato accostarsi a lei davanti a tutti là sul molo sì vattene vattene ripeté la maestrina boccarmè pestando un piede già con le lagrime agli occhi non posso più vederti in casa mia me ne vado me ne vado da me disse la valpieri alzandosi senza fretta si calmi si calmi signora direttrice tu da chi ma da vojaltri non è tuo parente ti prego di credere che non si è affatto rovinato per me come vanno dicendo è una calunnia dopo quella notte egli era scomparso ella lo aveva atteso parecchi giorni poi s'era recata dalla madre di lui la quale senza volere intendere tutto il male che il figlio aveva fatto se l'era tenuta qualche tempo con sé per fortuna lo specchio era là nell'angolo e la maestrina boccarmè non vide come s'appuntiva sgraziatamente sulla sua povera bocca appassita quel vezzo che sogliono fare i bambini prima che si buttino a piangere e il mento come le tremava tra poco avrebbe avuto quarant'anni e forse sì il viso le si era un po sciupato ma l'anima no per questo bisogno che aveva di fantasticare in silenzio e una sera appena rientrata aveva sentito picchiare alla porta e una voce affannata che la scongiurava d'aprire quanto quanto tempo non lo aveva tenuto lì dietro la porta come passando per un giardino e allungando distrattamente una mano si bruca un tenero virgulto e se ne sparpagliano in aria le poche foglioline l'unico fiore si fermò un momento in mezzo alla via e aggiunse scotendo in aria le belle mani inanellate naufraga davvero sai su su non pensiamo a malinconie adesso andiamo a casa tua quante cose ho da dirti delle nostre compagne di collegio tutte le cose dentro e attorno avrebbero perduto ogni senso per lei e ogni valore e meglio morire allora s'alzò dal letto s'era tutta spettinata e aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto godeva nel vedere i marinaj di quelle navi al sicuro adesso là nel porto senza pensare che a loro forse non pareva l'ora di ritornare a qualche altro porto s'era salvata così dalla disperazione e ancora purtroppo allorché i suoi doveri di maestra erano compiuti e finite per la giornata le altre cose da fare se per un momento la stanchezza la vinceva e vedeva d'un tratto precipitar nel vuoto la sua vita finché la campana della scuola non la richiamava al dovere quotidiano quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive la maestrina boccarmè non sapeva che farsi della sua libertà tremando di qua e scongiurandolo a sua volta d'andarsene di lasciarla in pace di parlar piano per carità che i vicini non udissero era una pazzia un'infamia comprometterla a quel modo via via che voleva da lei con quegli occhi ancora gonfi dal pianto e senza quel brio di luce che spesso glieli rendeva arguti e vivaci si vide come finora non s'era veduta mai con un infinito avvilimento di pena per quell'immagine con cui per tanto tempo s'era ostinata a rappresentarsi a se stessa tre alberi e brigantini tartane e golette ciascuna col suo nome a poppa l'angiolina colomba fratelli noghera annunziatella la mia casa fece con un sorriso impacciato la maestrina boccarmè eh io non ne ho la casa della scuola un anditino una cameretta si bella ariosa e una cucinetta che mi ci posso appena rigirare valpieri la guardò con un'aria di commiserazione derisoria già per te c'è la moglie e tu glielo fai così solitariamente con quel ritrattino il tradimento ho capito ma io te ne parlo appunto perché c'è la moglie e non vorrei essere incolpata domani più di quanto mi merito e il nome del porto d'iscrizione napoli castellammare di stabia genova livorno amalfi nomi per lei che non conosceva nessuna di queste città marinare e aveva cercato quel ritrattino gli aveva comperato quella cornicetta da pochi soldi e non perché lo vedessero gli altri lo aveva appeso lì alla parete ma per sé per sé unicamente di vedere come avvolta nel lontano azzurro d'una favola lei piccola piccola tra tutto quel cielo e quel mare la propria vita guai se non lo avesse sentito più questo bisogno la maestrina boccarmè appena sola strappò quel ritrattino dalla parete e lo scagliò con tanta rabbia sulla scrivania che il vetro della modesta cornicetta di rame si ruppe poi andò a buttarsi sul letto e affondando il volto sul guanciale si mise a piangere e indicando il lettino di ferro pulitino con la sua brava coperta a crocè fatta in casa e il trasparente e la balza celeste di mussolina rasata chi sa che sogni vi fai dolci puri l'ha dato anche a me altrimenti non l'avrei certo riconosciuto non ha più capelli puoi immaginarti ma pensa pensa intanto alla sua disgraziata famiglia mentre qualche nave con tutte le vele spiegate che non riuscivano a pigliar vento salpava lentamente dal molo rimorchiata da un vaporino più d'un marinajo uscito a respirare per l'ultima volta la pace del porto che lasciava del paesello ancora addormentato s'era portata con sé un tratto l'immagine d'una povera donnina vestita di nero che vuoi dire è così senza dubbio ho ragione credi d'essere superstiziosa ma perché lo tieni lì tu quel vecchio ritratto lo hai amato di la verità eh lo vedo poverina fu forse tuo fidanzato proprio tra le fiamme le era parso di camminare sola con lui a braccetto con lui per le vie della città e in mezzo al tramenio al fragore di quelle vie distinte le parole ch'egli le sussurrava all'orecchio premendole il braccio col braccio perché lei non era come una che pur d'ottenere qualcosa si riceva ingiurie e offese e provi anzi più vivo nell'umiliazione il godimento della cosa ottenuta lei non voleva ottener nulla lei era nata per dare ho preso in affitto due non so come chiamarli antri tane dove provo ribrezzo a mettere i piedi le annaffio tutti i giorni con l acqua d odore i rovino e tu che fai qui dove abiti i fai veder la tua casa ancora passando per le viuzze alte del paesello popolate d'innumerevoli bambini strillanti nudi o con la sola camicina sudicia e sbrendolata addosso ancora voleva esser guardata con amorosa ammirazione da tutte quelle umili mamme delle sue scolarette ad evitare che cadesse in un così sciagurato equivoco bisognava purtroppo ch'ella gli scrivesse e gli dicesse che appunto per la presenza della valpieri nel paese aveva potuto sapere del bisogno di lui ma disse che lei avrebbe pure avuto una gran paura a dormir sola in una cameretta così con tutte quelle stanze vuote di là delle classi ti chiuderai a chiave m'immagino questa volta però gli aveva parlato seriamente o smetteva o si sarebbe recata a dirlo alla zia come prima della preghiera aveva riso adesso della minaccia andasse pure anzi tanto meglio così avrebbe avuto il pretesto di confessare alla madre che egli la amava sa perché guardandolo la maestrina boccarmè avvertiva una pena d'indefinito scoramento e ritornava triste a casa spesso però la mattina dopo nell'alba silenziosa ecco di nuovo attraverso la porta pian piano la voce di lui che gliene chiedeva un altro un altro solo un altro solo e poi basta se ne sarebbe andato davvero vita la valpieri intanto interpretando lo sdegno che spirava dagli occhi di lei non per sé ma per il novi rincarò la dose delle ingiurie contro l'assente seguitando a dipingersi come una vittima lo aprì ne trasse il suo vecchio libretto della cassa di risparmio per vedere esattamente quanto avesse messo da parte in tanti anni per la sua vecchiaja pur sapendo bene che non ammontava a quella cifra erano difatti poco più di dieci mila lire ma a potere intanto disporre di quelle dieci fissò gli occhi improvvisamente accesi e stette un po come in ascolto bisognavano a lui dodici o quindici mila lire da versare a cauzione d'un modesto impiego glielo aveva detto colei e che colonia estiva non c'è uomini tutte donne tutte rispettabili madri di famiglia dio dio mi sento mancare il fiato fortuna che ho trovato te la quale appartenendo a una nobile famiglia decaduta non aveva saputo tollerare in cuor suo di vedersi da quelle trattata male e messa a pari con lei le permise la maestrina boccarmè così colta all'improvviso aprì appena appena le mani gracili e pallide a un gesto sconsolato e disse è ormai tanto tempo ah ne sentirai di belle ma avrai anche tu certamente tante cose da raccontarmi io esclamò la maestrina boccarmè e che vuoi che abbia da raccontarti io me la farai vedere ripeté l'altra come se non avesse inteso ah già perché tu fai qua la maestra già non me lo ricordavo più maestra elementare è vero e che beffe come per le brutte unghie da scolaretta diligente gliel'aveva poi insegnata lui quella pettinatura che dopo tant'anni ella usava ancora una pettinatura un po goffa passata da tanto tempo di moda così passando attraverso la vita di mirina boccarmè allora nel suo fiore un uomo ne aveva fatto scempio per un vano capriccio momentaneo fuggita dalla città se n'era andata in un paesello di mare del mezzogiorno a far la maestrina erano passati ormai che la gratitudine di lui ma neppure il ricordo niente e pensò dapprima di mandar quel denaro senza fargli sapere che glielo mandava lei ma poi per fortuna rifletté aveva tenuto sempre i capelli come all'orfanotrofio tutti tirati indietro lisci lisci senza un nastro senza un fiocco e annodati stretti alla nuca e così la aveva vista lui la prima volta appena usata di collegio le si gonfiassero boffici e ricce sì così pettinati i suoi capelli parevano tanti certo però le incorniciavano male il viso smagrito già un po troppo affossato nelle guance ma così erano piaciuti a lui e non avrebbe saputo pettinarseli altrimenti e a veder lo squallore della cenere rimasta nei fornelli ogni sera le sembrava che si fosse spenta per sempre quel senso di nuovo per cui se un uccellino cantava sapeva sì che quell'uccellino ripeteva il verso di tutti gli altri della sua famiglia appena terminata la scuola del pomeriggio la maestrina boccarmè soleva recarsi alla passeggiata del molo e là seduta sulla spalletta della banchina si distraeva guardando con gli altri oziosi le navi ormeggiate già la chiamava sposina e così sempre a braccetto sarebbero andati nella vita bisognava ora vincere l'opposizione della madre ritornando verso casa già tardi gli aveva strappato la promessa anzi il giuramento che la avrebbe accompagnata soltanto fino alla porta e lei vinta alla fine dopo aver detto tante volte di no di no vinta e costretta dall'imprudenza dalla petulanza di lui aveva riaperto la porta e a poco a poco aveva preso gusto sempre più a un certo amaro senso della vita che la inteneriva fino alle lagrime talvolta per cose da nulla se una farfalletta per esempio le entrava in camera di sera mentre stava a correggere i compiti di scuola quell'estate era accorsa molta gente al paesello per la stagione balneare una folla che non si camminava nella passeggiata del molo richiamata ai suoi casi non ebbe più né occhi né un pensiero per l'amica ah se sapessi e indugiandosi in tanti inutili particolari senza pensare che mirina ignorando luoghi non conoscendo persone non avrebbe potuto interessarsene né punto né poco un brivido alla schiena raccolse le mani e figgendosi la punta delle dita tra gli occhi e le sopracciglia stette un pezzo così poi sedendo in fretta davanti alla scrivania cavò di tasca la chiave del cassetto e poter seguitare a guardare con lo stesso animo quel cielo quel mare le navi che arrivavano nel vecchio molo o ne ripartivano all'alba lente nel luminoso tremolio di quelle acque distese fino a perdita che provvidenza per lei quel concorso ma che sgomento anche nel vedersi così sola e libera lei vissuta sempre nella clausura e s'era trovata una mattina inaspettatamente e vedi quest'anno qui concluse i son dovuta contentare di venire per i bagni qui me li prescrivono i medici e non posso farne a meno figurati se ci sarei venuta altrimenti ah che gente che paese mirina mia come fai a starci e che anzi lei di umili natali ed entrata in quel collegio gratuitamente più che per la freddezza sdegnosa delle compagne ricche aveva crudelmente sofferto per gli astii biliosi di questa valpieri ah dunque tu fui tratta in inganno ti dico e ora per giunta mi si calunnia viltà sopra viltà eppure vedi che ti dico gli avrei perdonato se non mi perseguitasse da quattro mesi come un canaccio arrabbiato e dopo aver girato un pezzo attorno al lume veniva là sul tavolinetto sotto la finestra davanti al quale lei stava seduta a posarlesi lieve lieve sulla mano come se la notte gliel'avesse mandata per darle un po di compagnia trovarle s'ammazzerà me l'ha scritto ora puoi figurarti perché m'ha fatto tanta impressione la vista là del suo ritratto oh lo dà a tutte sai codesto vecchio ritratto e ci riuscì solo una sorpresa come quella di ritrovare dopo tant'anni e in quello stato un'antica compagna di collegio poteva distrarre da sé per un momento la bella signora valpieri venuta la nomina di maestra la aveva avviata al suo destino vent'anni quante navi aveva veduto arrivare nel vecchio molo di quel paesello quante ne aveva vedute ripartire ma che a vederli scritti lì sulla poppa di quelle navi diventavano ai suoi occhi cose vicine presenti d'un lontano ignoto che la faceva sospirare e che gli mandava quel denaro perché lei non avrebbe saputo che farsene prima di tutto e poi perché le era caro far rivivere così in sé per sé sola il ricordo non di lui non di lui ma di tutto il male e di tutto il bene che le era venuto un giorno da lui così ecco era la verità non tanto per l'onta no pianse per la miseria del suo cuore scoperta derisa e quasi sfregiata pianse per vergogna di quel che aveva fatto di quel ritrattino che aveva appeso lì alla parete da tanti anni non sapeva più vedersi in quella nuova cameretta pur tanto più decente della prima si recava ogni giorno al collegio a trovare la direttrice che le aveva promesso per il prossimo autunno il posticino ma la valpieri scoprendo la faccia ora tutta alterata senza neppur curarsi di risponderle cominciò a smaniare torcendosi le mani ah dio mio dio mio è così di ne hai notizie tu signora direttrice prima d'infilar l'uscio si voltò e aggiunse buoni sospiri e tanti baci al ritrattino e scomparve ripetendo la stridula risata due giorni dopo giorgio era tornato a visitarla e allora lei tutta impacciata balbettando s'era sforzata di fargli intendere che non doveva più venire ma egli aveva accolto con un sorriso la timida preghiera e il giorno appresso rieccolo e ora ecco arrivavano le paranze una dopo l'altra con le vele che garrivano allegre doppiando la punta del molo ciascuna aveva già pronte e scelte in coperta le ceste della pesca colme d'alga ancor viva e sollevando con gli occhi tutta l'anima a guardare nell'ultima luce la punta degli alti alberi i pennoni il sartiame provava in sé con una gioja ebbra di freschezza e uno sgomento quasi di vertigine fuori s'era abituata al cattivo odore che esalava dal grassume di quell'acqua chiusa sulla cui ombra vitrea tra nave e nave si moveva appena qualche tremulo riflesso volle sedere su una di quelle panche e poggiando i gomiti con la testa tra le mani sospirò se sapessi che impressione mi fa varcata poi la soglia della cameretta di mirina altre maraviglie si mise a batter le mani che nido di pace beata solitudine che sedevano lì davanti alle porte delle loro casupole e la invitavano cedendo subito la seggiola a sedere un po con loro oh guarda la signora direttrice venga qua segga qua signora direttrice la lanterna verde del molo s'era già accesa in cima alla tozza torretta bianca ma faceva da vicino un lume così debole e vano che pareva quasi impossibile si dovesse poi veder tanto vivo da lontano eh troppo tardi carina esclamò la valpieri con un gesto sguajato vedo che tu ti riscaldi troppo tardi capisco che voialtri vestita sempre di nero dolce paziente e affettuosa con le bambine della scuola non solo per il ricordo di quanto aveva sofferto a causa della durezza di certe insegnanti ma anche perché femminucce le considerava destinate più a soffrire che a godere e lei a quelle loro maraviglie sorrideva e rispondeva che lei stessa non avrebbe più saputo ripetere ciò che aveva potuto dire in iscuola per un caso imprevisto d'un'ape entrata in classe d'un geranio che improvvisamente s'era acceso nel sole sul davanzale della finestra fin qui aveva sempre ricordato la maestrina boccarmè tutto il bene come precipitando dalla sommità d'una montagna un torrente trascina con sé le pietre che poi nei mesi asciutti ne segnano il corso così lei precipitando dalla sua felicità che con la presenza di quell'altra in paese lui certo ormai senza più memoria di lei avrebbe potuto supporre che il soccorso gli veniva da quella a prezzo di chi sa quale vergogna e non tormentasse con quelle brutte unghie da scolaretta diligente le trine della manica su su e che lo guardasse negli occhi così come guarda chi non ha nulla da temere lì il bacio e poi sì l'avrebbe lasciata prima che lei aprisse la porta lo aveva giurato se non che dopo il primo bacio mentre già sola nella cameretta stordita e tremante di felicità tentava di spuntarsi il cappellino sfarzi di luce dei magnifici tramonti meridionali gaj abiti di velo ombrellini di seta cappellini di paglia signorone mai viste e le brave donnine del paese tutte a bocca aperta e con tanto d'occhi ad ammirare non s'accorgeva che a terra intanto là sul molo s'era fatto bujo e che già tutti gli altri se n'erano andati lasciandola sola a sentire più forte il cattivo odore dell'acqua nera sulla spiaggia che alla calata del sole s'incrudiva le dicono gli uomini queste cose che a lei in quel punto avevano cagionato tanta angoscia e acceso nel sangue tanto fuoco quel giorno stesso aveva cambiato alloggio senza lasciar traccia di sé e allora quasi mendicando un ricordo di vita era ritornata ai giorni del suo maggior tormento ai soli giorni in cui pure per poco aveva sentito veramente di vivere a un tratto poiché egli non smetteva d'insistere e non se ne sarebbe andato una risoluzione s'era rimesso il cappellino aveva aperto la porta eccomi usciamo insieme vieni vieni stessa s'accorse che per gli altri non era non poteva più essere così e come allora si smarrì e nuove lagrime più brucianti delle prime le sgorgarono dagli occhi no no doveva essere ancora così che vuole da me lo compatisco è impazzito allo sbaraglio ma sono rimasta anch'io dio sa come e proprio non posso non posso venirgli in ajuto dio volesse ci fosse qualcuno che volesse ajutar la madre voleva conoscere la nipotina la figliuola della cara sorella morta da tanti anni era andata e quella zia squadrandola da capo a piedi s'era mostrata dolente di non poterla accogliere in casa perché c'era giorgio e qui consigli di prudenza quasi per far vedere a se stessa che mentre forse tant'altre maestrine come lei dicevano senz'esser vero d'avere avuto anch'esse in gioventù il loro romanzetto sentimentale lei eccolo là lo aveva avuto davvero c'era stato davvero eccolo là un uomo nella sua vita negli anni del collegio per modestia ma anche perché le compagne ricche non dicessero che volesse darsi arie da signorina per far dimenticare d'esservi stata accolta per carità si sciolse i capelli senza toccare la scriminatura in mezzo e lasciò cader le due bande in cui li teneva divisi prese per la punta prima l'una e poi l'altra banda e con lievi colpettini di pettine in su cominciò ad aggrovigliolarsele per modo che ai due lati della fronte sulle tempie e fin sugli orecchi vide il ritrattino scagliato lì sopra con tanta rabbia e le parve che non lei col suo atto violento avesse rotto il vetro della cornicetta ma la stridula risata di quella tu piuttosto come mai qui soggiunse quasi volesse stornando da sé il discorso stornare anche dalla sua persona tanto mutata poveramente vestita la crudele curiosità povera lì tra povere aveva in sé questa ricchezza che godeva di darsi alle care animucce delle sue scolarette figlioline mie come le vattene le gridò allora la maestrina fremente indicandole l'uscio eh no via fece la alpieri ricomponendo si i scacci davvero nessuno poté levar dal capo alla michis quando poco dopo scese col lume che la mangiamariti avesse lei col manico della scopa abbattuto il mattone e poi introdotto nella buca quel gatto per fargli uccidere il gallo davanti alla buca il gallo lanciò con maggior fierezza una nuova sfida e attese nessuno rispose dal vicolo ma alte grida rissose si levarono invece nella soprastante cucina della casa che turbarono e sconcertarono alquanto il giovine re e misero lo scompiglio tra le galline mangiatevi questo e vi faccia veleno assalita sopraffatta dalle vicine donna tuzza michis alla fine dovette cedere e così tra il plauso giocondo delle comari del vicinato sorgendo il sole con la scorta delle gallinelle liberatrici tutte festanti in testa la pollastrotta bianca e nera la vita è una catena quel che gli uni buttano via digerito serve agli altri che son digiuni e quelle gallinelle correvano ingorde e rissose dietro a quelle asine e a quelle mule prodighe del superfluo santa economia della natura la lite tra le due donne s'accese più feroce del duello tra i due galli ora la mangiamariti in cambio del gallo ucciso reclamava il gallo della michis e che me ne faccio gridava questa ve lo mangiate rimbeccava la mangiamariti non avevate forse comperato l'altro per mangiarvelo seduta sull'uscio gli tendeva le braccia gridando caro amore di mamma vieni caro vieni e come il gallo le saltava in grembo fremendo si sentiva re e si sentiva in prigione ma non voleva avvilirsi voleva stare in prigione da re e lo gridava all'alba lo gridava a tutte le altre ore designate era una pena per il gallo che stava spaventato ad assistere alla scena veder quella pollastrotta a capo in giù nel pugno della padrona furente ah certo non sarebbe più ritornata povera cara piccina dopo una tal lezione né essa né le altre certo si sarebbero più arrischiate a introdursi per quella buca meglio dunque abbozzare e far le viste di non essersi accorta di nulla si chinò rizzaffò la buca per quella sera ma ormai convinta che il gallo lì non era più sicuro e che colei per bizza in qualche modo glielo avrebbe fatto morire decise di tirargli il collo la mattina seguente che vita era quella che stato aspettava di giorno in giorno che o quelle care antiche gallinelle rapite al suo amore e alla sua custodia fossero portate lì a fargli scordar la prigionia o questa in qualche altro modo avesse fine anche le penne di quel gallo che ora teneva in braccio no questo scattava allora la mangiamariti balzando in piedi e brandendo alto il gallo una penna di questo per vostra regola vale più di tutto il vostro crine di capecchio pieno di zeccole femmina del diavolo che non siete altro e dopo aver gridato più che in ascolto pareva stesse all'aspetto che all'alba il sole e nelle altre ore tutti i galli che da lontano gli rispondevano dovessero venire in suo ajuto a liberarlo si chinò a spiare attraverso la buca dal vicolo scosceso veniva a mala pena il barlume del lampione ma a un tratto come un'ombra densa venne a otturar quel barlume e in cambio nel nero della buca fulsero due tondi occhi verdi immobili era egli gallo da star senza galline e cantava e cantava gridi di protesta di indignazione di rabbia di vendetta tutte da quella buca sette otto nove dieci galline una folla in quel cortiletto una folla stupita della bellezza e della maestà di quel gallo prigioniero di cui per tanti giorni avevano ammirato razzolando per il vicolo il maschio canto sonoro corri di qua scappa di là nello spavento non trovavano più la buca per sguizzare e battersela alla fine una la imbroccò e via le altre dietro quando la mangiamariti e donna tuzza michis vociando sempre più forte scesero giù nel cortiletto erano scappate tutte tranne una la pollastrotta picchiettata bianca e nera il giovine re liberato uscì dalla casa della michis in trionfo motivo di maraviglia e anche d'invidia in doglie don filome gli diceva affacciandosi all'uscio coi capelli sciolti su le spalle e il pettine in mano venite venite a tagliare questi miei che mi faccio monacella ma per cent'onze ve li vendo don filome né un grano più né un grano meno con un fazzoletto di cotone fiammante annodato attorno al capo alla carrettiera quasi per dare maggior risalto alla pelle della faccia che aveva il colore e la durezza liscia della carruba secca tanto quel gallo però quanto le dieci galline che pur le facevano puntuali dieci uova al giorno sarebbero morti certamente di fame se per quel lercio vicolo scosceso non fossero passate tante asine e tante mule perché ella voleva sì le uova da quelle galline e non dar loro da mangiare io l'ho levato io io per farvi mangiare il becchime dalle mie galline non voi per rubarmi le uova io le vostre uova ma le schifo io le vostre uova lo sapete le schifo ah le schifate di cui al solito s'era diffuso l'odore per tutto il vicolo e che colei a detta di tutti per quella voglia insoddisfatta aveva abortito e per poco non era morta mangiamariti lo raccolse e cominciò a piangerlo come un figliuolo mentre la michis innanzi a tutte le vicine protestava che lei non c'entrava per nulla che anzi la sera avanti per levare ogni questione aveva rinchiuso il gallo in quell'anditino tanto vero che la porticina ne era ancora serrata ma quella terribile vicina aveva zaffato ben bene la buca affondando il mattone nella terra umida e premendovi con le dita all'orlo il terriccio bisognava prima liberar di questo il mattone a furia di razzolare vi riuscì e alla fine il mattone fu rimosso e ora non gli passava per il capo che a un gallo adatto come lui potesse toccar la sorte d'un misero pollastrello qualunque che quella brutta padrona lo avesse comperato per tirargli il collo di lì a poco a questo grido di rabbia e di minaccia tacquero quasi smarrite sgomente le fuggitive ma subito a rassicurarle il giovine re si avanzò verso la buca vi s'impostò fieramente davanti levò la zampa e rispose con un grido di sfida meno cent'onze già perché devono servire a far la treccia finta alla regina di spagna che è pelata quei capelli là commentava la mangiamariti e subito dopo co co co domani si sedeva lì alta su l'uscio a spennacchiare un pollastro pian pianino con dispettosa delicatezza e tra le penne e le piume che il vento si portava via come il giorno avanti tra il fumo e il friggio della padella diceva forte con lamentosa cantilena e quando raggiunta si sentì pinzare il collo e poi sul dorso imporre le due zampe poderose così presa e chinata si gonfiò tutta ma il fremito di gioja volle nascondere in un lamentio timido esile sommesso s'accostò incerto guardingo allungò il collo spiò attorno stette in ascolto riudì più distinti i rumori e quel verso che da tanti giorni più non udiva e già gli aveva messo in subbuglio il cuore pur affogate nella più lurida miseria e prese a cinghiate mattina e sera e lasciate digiune dai mariti avevano il coraggio di sparlare di lei di deriderla perché non aveva potuto trovar marito a causa della bruttezza poco prima d'essere rinchiuso in quel cortiletto aveva avuto nel piano di ravanusa dodici galline in suo potere una più bella dell'altra tutte segnate nei merluzzi della cresta dai fieri pinzi del suo becco imperioso chiotta chiotta ranca ranca quasi spaventata ma con un gorgoglio nella gola che pareva una risatina mal frenata la pollastrotta prese a fuggire non già per schermirsi anzi per il gusto di vedersi inseguita che sapore donna tuzza michis ditelo voi che sapore avevano jeri le vostre uova ah un miele perché donna tuzza michis la signora di quel vicolo non comperava le uova della mangiamariti quelle uova ai cani e neppure i cani le volevano taverna sdegnava quel nomignolo confidenziale sdegnava quel sozzo umido cortiletto ove colei lo aveva relegato e scoteva la cresta sanguigna sprazzando luce da tutte le penne dai colori cangianti e guardava di traverso come per compassione o squassava la giubba verde dai riflessi ma il gallo sordo mangiava beveva cantava quando doveva poi non che accorrere al richiamo neppur si voltava sdegnava quella padrona nera come un tizzo dagli occhi ovati e dalla bocca che pareva la buchetta d'un banco di taverna senza peccato penitenza sia fatta la volontà di dio senza peccato penitenza poi ritirandosi per seguitare ad attendere a suoi squisiti manicaretti che riempivano di deliziosi odori tutte le catapecchie del vicolo gialle di fame ma chiamava le galline per rabbia questa volta che lei sì davvero s'era fatta monacella della miseria s'era cioè tagliati i capelli per venderli a don filomeno per tre tarì capelli e tutto vivi scovati e non scovati veleno debbono farvi nello stomaco veleno tutte quelle che mi avete rubate qua qua questo mattone deve stare qua così deve stare qua se no vi turo di fuori la buca e vi faccio veder io come si fa poi tutto il capino dagli occhietti tondi e dai nascenti rosei pendagli come se con una grazia tra timida e birichina gli domandasse si può galline tutt'e dieci queste calzate di giallo accorrevano crocchiando al richiamo ma ella non badava alle galline aspettava il vecchio gallo nero piccolo e spennacchiato che accorreva per ultimo la pollastrotta scappò di sotto le zampe del re strillando non so che miracoli e spaventi e allora la stupefazione fino a quel punto immobile delle altre galline diventò rimescolio di commossa ammirazione e furono inchini e ossequii e riverenze prendeva a lisciarlo a baciarlo su la cresta o gli afferrava con due dita e gli scoteva amorosamente i languidi bargigli ripetendo tra i baci e le carezze bello mio bello di mamma sangue del mio cuore amore mio si svegliò la michis si svegliò la mangiamariti si svegliò tutto il vicinato ma quando accorsero il duello era già finito il piccolo vecchio gallo nero giaceva a terra morto con un occhio strappato e la testa sanguinante certe scene che se non fosse stato un gallo chi sa che cosa si sarebbe potuto sospettare vecchio brutto con la cresta squarciata e penzolante da un lato non valeva un bajocco eppure bisognava vedere guaj a che com'esse intesero da più lontano il suo grido a una a una sgusciarono dall'uscio della catapecchia della mangiamariti lasciato socchiuso dal padrone nel partirsene per la campagna e con in testa la pollastrotta picchiettata bianca e nera il gallo a tal vista si ritrasse impaurito ma si trovò addosso una nera furia unghiuta gridò per fortuna la padrona che pareva stesse di guardia non tardò a spalancar con fracasso la finestra della cucina e allora quella furia scappò via arrampicandosi al muro del cortiletto e quando o la mattina per tempo o alla calata del sole si sentiva il grido di don filomeno lo cicero che passava ballando e cantando con la bacchettina in mano chi ha capelli che ve li cangio quello che busco me lo mangio me lo mangio con mia moglie canchero a voi canchero e doglie bravo canta cocò gli diceva forte quando esso cantava quasi avesse cantato per far rabbia alle vicine e mangia cocò quando gli recava da mangiare bevi cocò quando da bere e poi d'ora in ora qua cocò vieni qua bello cocò se avesse potuto lui invece scappar via di lì e andarle a trovare si propose di provarcisi e quando fu la sera cheto e chinato s'accostò all'angolo ove era il mattone e guardando cauto e timoroso la finestra tirò all'indietro una prima zampata per rimuoverlo ma in quel punto si levò dal vicolo il canto rauco stento strozzato dall'ira del piccolo vecchio gallo nero spennacchiato della mangiamariti a cui quella pollastrotta prima e poi quelle altre galline erano sfuggite di furto per la buca del cortiletto care gallinelle docili eppur ferocemente gelose e orgogliose di lui perché nessuno dei tanti galli che regnavano in quel piano e nei dintorni aveva la sua maestà e la sua voce ah non lo sapete ma guarda che innocentina qua qua mozzica il ditino e questo questo che cos'è ah il mattone e chi l'ha levato poi raffidato si chinò e dentro quella buca intravide una graziosa pollastrotta picchiettata bianca e nera la quale attraverso la fessura sporse prima il beccuccio si metteva a cantare a squarciagola bella sorte fu la mia star rinchiusa alla badia tutto questo per far crepare di rabbia e d'invidia quelle lingue di vipere del vicinato che fu lì lì per levar le grida e svegliare tutto il vicinato perché corresse a vedere e a toccar con mano il tradimento e l'infamità di quella megera ma poi pensò che alcuni mesi addietro ella aveva negato a colei allora incinta il bocconcino d'assaggio d'una pietanza saporita dov'era il gallo oh dio eccolo là tentava di scappare da quell'altra buca della porticina e non poteva tutte in fretta gli corsero in ajuto ma sopravvenne furibondo di gelosia codesta mosca dalla fronte co co co pìo pìo pìo co co co la mangiamariti al solito appena finito di dirne qualcuna delle sue si metteva a chiamare così le galline le galline in attesa di chi sa quale terribile avvenimento s'erano ritratte ristrette all'altro angolo del cortiletto e pigolando sommessamente si confidavano la paura e forse il pentimento per la curiosità che le aveva attirate là dentro fu un momento d'angosciosa nessuno assistette al feroce duello là nell'andito bujo nessuna delle galline neanche l'ardita pollastrotta s'arrischiò a entrare tutte anzi presero a schiamazzare come indiavolate lo prese lo tastò al gallo parve una carezza poi tanto per porre un altro riparo lo buttò nell'anditino bujo per cui si scendeva al cortiletto e chiuse la porticina che si reggeva appena sui gangheri così imporrita che a grattarla un po cascava in polvere dove sono dove sono gridò la michis con le mani rovesciate sui fianchi eccole là gridò l'altra precipitandosi addosso alla pollastrotta uh quante una per miracolo e di dove incedeva maestoso una zampa dopo l'altra e prima di voltarsi tornava a guardar di traverso quasi a impedire che le magnifiche penne della coda toccassero gli sterpi di quel così detto giardino nella nuova carcere il gallo si vide perduto a poco a poco la frigida tenebra intanfata di muffa cominciò ad allargarsi appena appena in un punto come per un'aria d'alba lontana e allora esso s'appressò a quel punto che vaneggiava nel lume e sporse il capo s'accorse di sporgerlo fuori della porticina e un coro confuso di complimenti e di congratulazioni che egli accolse con altera dignità come dovuto omaggio col collo eretto e squassando la cresta merlata e il piccolo vecchio gallo nero spennacchiato si cacciò in mezzo a loro e cieco d'odio e di rabbia saltando con le penne ingrossate quasi andassero per l'aria certi moscerini di luce ch'egli volesse ghermire a volo s'avventò attraverso la buca della porticina contro al rivale donna tuzza michis oggi s'affacciava sul pianerottolo della scalettina a collo reggendo con le mani insaccate in un pajo di sudici guantacci da maschio il manico della padella ove friggevano ancora rossodorate le più belle triglie di scoglio dopo averlo mostrato di porta in porta per tutto il vicolo lo mise a ingrassare in un angusto cortiletto ch'ella chiamava giardino dietro la casa e siccome doveva tenerlo lì parecchie settimane pensò bene di dargli un nome e lo chiamò cocò aveva da tempo chiamato ed ecco già qualcuno cominciava a rispondergli la pollastrotta al grido rigettò con una zampettina risoluta il mattone e quasi strisciando riverenze si fece avanti la michis quell'anno per rodimento della mangiamariti volle comperare un magnifico gallo un gallo meraviglioso a cui però avrebbe tirato il collo nella vicina festa di natale ché non voleva bestie per casa lei neanche il gatto e alla fine alzò una zampa e rimosse un po il mattone che faceva da turo lì a una buca per lo scarico delle acque piovane rimosso il mattone stette un pezzo a guardare a scatti convulso di qua e di là quasi pronto a dire se qualcuno se ne fosse accorto che non era stato lui che a mano a mano divenne più spiccato rabbiosetto come se in cambio chiedesse anzi no esigesse chicchi chicchi chicchi da beccare chicchi lei sola no uh quante e donde erano entrate finché una mattina all'angolo del cortiletto ma come che era sì un verso a lui ben noto coco co ma come lì da sottoterra co-co-co e qualche timido rapido colpettino di becco e un razzolio sommesso c'era dunque una buca in quella porticina la buca del gatto una là nel cortiletto un'altra qua bisognava ora superarne due e si mise a dar di becco a questa per allargarla lavorò tutta la notte fino all'alba avvilito disperato quantunque il lavoro della notte non fosse stato al tutto invano gridò ajuto con tutte le forze che gli restavano era forse balenata nel sonno alle gallinelle del vicolo già tutte innamorate del giovine re prigioniero la sentenza di morte proferita dalla michis il fatto è che egli allora tutto tronfio e impettito le si mostrò di fronte e poi da un lato e poi dall'altro e di dietro come per farsi ammirare da ogni parte levò infine una zampa in atto d'impero e si tenne ritto sull'altra un pezzo poi scrollandosi tutto le mosse con impeto incontro a una poi s'era vedute portar via quelle sue spose massaje e sottomesse e alla fine un brutto giorno era rimasto vedovo e solo e poi ghermito di furto anche lui e consegnato per le zampe a costei che ora lo teneva lì oh ben pasciuto senza dubbio ma perché ridotti questi sghignazzava e scansando abilmente quei calci cercava di cacciare la punta del suo crudele bastone nel deretano esposto del povero torella là proprio nel mezzo e alla fine ci riusciva dica dottore può stare che uno rida nel sonno senza sognare forte sa certe risatooòne il giovane medico prese a esporre al signor anselmo le teorie più recenti e accontate sul sonno e sui sogni riso susì lo guardò in faccia con penosa meraviglia anche stanotte sì anche stanotte una risatoooòna basta lasciami andare cara a prender l'acqua per la nonna dormi dormi e procura di ridere anche tu sai profondo normalmente gliel'ho spiegato noi ci ricordiamo soltanto dei sogni che facciamo quando i veli dirò così del sonno si siano alquanto diradati dunque rido dei sogni che faccio senza dubbio sogna cose liete e ride tu ridi stordito e col naso ancora ingombro di sonno e un po fischiante per l'ansito del soprassalto inghiottì si grattò il petto irsuto poi disse aggrondato anche perdio anche questa notte e dunque escluso il diavolo esclusi i sogni non restava altra spiegazione di quelle risate che qualche malattia di nuova specie forse una convulsione viscerale che si manifestava in quel sonoro sussulto di risa era la voce d'una delle cinque nipotine la voce di susanna la maggiore e la più cara al signor anselmo che la chiamava susì aveva accolto in casa da due anni quelle cinque nipotine insieme con la nuora alla morte dell'unico figliuolo e imitò la risata larga gorgogliante che il marito faceva nel sonno ogni notte stupito mortificato e quasi incredulo il signor anselmo tornò a domandare così così così baciò la nipotina sui capelli le rincalzò ben bene le coperte e andò in cucina a prender l'acqua ajutato con tanto impegno dalla sorte era sicuro sicurissimo il signor anselmo di non aver mai fatto alcun sogno che potesse provocare quelle risate non sognava affatto non sognava mai ma badava sì se il signor anselmo involontariamente alzava una mano a raffilarsi sul cranio i venticinque capelli che gli erano rimasti perché oltre tutti quei malanni aveva il coraggio la nonna d'essere ancora ferocemente gelosa di lui come se nella tenera età di cinquantasei anni con la barba bianca il cranio pelato in mezzo a tutte le delizie che la sorte amica gli aveva prodigate e quelle cinque nipotine sulle braccia alle quali col magro stipendio non sapeva come provvedere per questo rideva questa era tutta la felicità che aveva creduto di godere nei sogni oh dio oh dio se non che lo spirito filosofico che già da parecchi anni gli discorreva dentro anche questa volta gli venne in soccorso chi sa in quali beatitudini mentr'ella ecco gli giaceva accanto insonne arrabbiata dal perpetuo mal di capo e con l'asma nervosa la palpitazione di cuore e insomma tutti i malanni possibili e immaginabili in una donna sentimentale presso alla cinquantina provvidenzialmente la natura di nascosto nel sonno lo ajutava appena egli chiudeva gli occhi allo spettacolo delle sue miserie la natura ecco gli spogliava lo spirito di tutte le gramaglie e via se lo conduceva leggero leggero come una piuma pei freschi viali dei sogni più giocondi il quale si divertiva crudelmente a dar col bastone sul bastone di torella che per via di quelle sue gambe a roncolo aveva bisogno salendo d'appoggiarsi solidamente al bastone il signor anselmo era riuscito sempre per sua maggior consolazione a sollevar lo spirito a considerazioni filosofiche le quali pur senza intaccargli affatto la fede nei sentimenti onesti profondamente radicati nel suo cuore gli avevano tolto il conforto di sperare in quel dio che premia e compensa di là la nuora trista donnaccia che a diciotto anni gli aveva accalappiato quel suo povero figliuolo per fortuna se n'era scappata di casa da alcuni mesi con un certo signore amico intimo del defunto marito eh no creda così le pare soggiunse questi tornando a chiudere l'occhio giallo e ad ammiccare col verde così le pare ma lei sogna è positivo soltanto non serba il ricordo de sogni perché ha il sonno profondo che per il troppo studio gli erano caduti precocemente e la vista che per la stessa ragione gli si era anche precocemente indebolita e aveva oltre la sua scienza speciale delle malattie nervose un'altra specialità che offriva gratis però ai signori clienti e la moglie dopo lo sforzo di quella risata riabbandonò esausta il capo sui guanciali e le braccia su le coperte gemendo ah dio la mia testa e gli dimostrò che via era ben naturale che ridesse di stupidaggini di che voleva ridere nelle sue condizioni bisognava pure che diventasse stupido per ridere come avrebbe potuto ridere altrimenti ma io le giuro signor dottore che proprio non sogno non sogno non ho mai sognato esclamò stizzito il signor anselmo notando il riso sardonico con cui la moglie aveva accolto la conclusione del giovane medico una piccola ridicola scheggina di pietra infernale data da quella sua sorte amica in mano alla moglie perché si spassasse a inciprignirgli le piaghe tutte quelle piaghe di cui graziosamente aveva voluto cospargergli e così le cinque orfanelle di cui la maggiore susì aveva appena otto anni erano rimaste sulle braccia del signor anselmo proprio sulle braccia di lui poiché su quelle della nonna afflitta da tutti quei malanni è chiaro che non potevano restare la nonna non aveva forza neanche di badare a se stessa la moglie dal letto se n'accorse s'aggiusta i capelli sghignò ha il coraggio d'aggiustarsi i capelli anche di notte tempo in camicia mentr'io sto morendo susì come rido su cara fammela sentire la mia bella risata e susì buttando indietro la testa e scoprendo il gracile colluccio di rachitica prorompeva nell'allegra risatona larga piena cordiale così in camicia e scalzo passando davanti all'armadio per prendere dal cassettone la boccetta dell'acqua antisterica e il contagocce si vide nello specchio e istintivamente levò la mano a rassettarsi sul capo la lunga ciocca di capelli con cui s'illudeva di nascondere in qualche modo la calvizie vuoi che accenda la candela accendi sì accendi e dammi subito le gocce venti in un dito d'acqua il signor anselmo accese la candela e scese quanto più presto poté dal letto e tanta pena invece tanta pena negli occhi scosso dalla moglie con una strappata rabbiosa al braccio springò dal sonno anche quella notte il povero signor anselmo nella camera finiva di spegnersi singhiozzando un lumino da notte davanti a un'immagine della madonna di loreto sul cassettone a ogni singhiozzo del lumino pareva sobbalzassero tutti i mobili io rido signori miei io rido diceva tra sé attraversando in punta di piedi con la candela in mano il lungo corridojo un vocino d'ombra venne fuori da un uscio aperto su quel corridojo nonnino il signor anselmo beato la ascoltava la assaporava pur con le lacrime in pelle per la vista di quel colluccio della bimba e tentennando il capo e guardando fuori della finestra sospirava chi sa come sono felice susì chi sa come sono felice in sogno quando rido così gli negava è vero crudelmente il ricordo di chi sa quali delizie esilaranti ma certo a ogni modo lo compensava gli ristorava inconsapevolmente l'animo perché il giorno dopo fosse in grado di sopportare gli affanni e le avversità della sorte ma proprio sicura ne sei farò qualche versaccio con le labbra per smania di stomaco e ti pare che rida no ridi ridi ridi riaffermò quella tre volte vuoi sentir come così cadeva ogni sera all'ora solita in un sonno di piombo nero duro e profondissimo da cui gli costava tanto stento e tanta pena destarsi le palpebre gli pesavano su gli occhi come due pietre di sepoltura eh cara mia no brontolò il signor anselmo se davvero ti sentissi male non baderesti a rinfacciarmi un gesto involontario ho alzato appena la mano ho alzato e ora ritornato dall'ufficio il signor anselmo si toglieva su le ginocchia susì che sapeva imitar così bene la risatona ch'egli faceva ogni notte per averla sentita ripetere tante volte dalla nonna le accarezzava l'appassito visetto di vecchina e le domandava il signor anselmo si voltò come se una vipera lo avesse morso a tradimento appuntò l'indice d'una mano contro la moglie e le gridò tu stai morendo vorrei si lamentò quella allora che il signore ti facesse provare non dico molto un poco di quello che sto soffrendo in questo momento e non potendo in dio non poteva per conseguenza neanche più credere come gli sarebbe piaciuto in qualche diavolaccio buffone che gli si fosse appiattato in corpo e si divertisse a ridere ogni notte per far nascere i più tristi sospetti nell'animo della moglie gelosa ah quella testina di susì il signor anselmo si chinò sul letto per farsi cingere il collo dal magro braccino della nipote le disse sai susì ho riso gli occhi dietro gli occhiali di colore diverso uno giallo e uno verde chiudeva il giallo ammiccava col verde e spiegava tutto ah spiegava tutto lui con una chiarezza maravigliosa per dare ai signori clienti anche nel caso che dovessero morire intera soddisfazione e mortificazione ira e cruccio sobbalzavano allo stesso modo nell'animo stramazzato del signor anselmo per quelle sue incredibili risate d'ogni notte nel sonno le quali facevano sospettare alla moglie che egli dormendo il signor anselmo posò a terra presso l'uscio la candela per non svegliare col lume le altre nipotine ed entrò nella cameretta al richiamo di susì per maggior consolazione del nonno che le voleva tanto bene susì cresceva male ogni notte ogni notte muggì la moglie livida di dispetto il signor anselmo si sollevò su un gomito e seguitando con l'altra mano a grattarsi il petto domandò con stizza alla fine quel pover'uomo di torella non potendone più si chinava s'afferrava con ambo le mani a un gradino della scalinata e si metteva a sparar calci come un mulo contro il cavalier ridotti mannaggia quante ne avrò fatte cadere e buttò per terra con uno scatto d'ira l'acqua del bicchiere in cui invece di venti chi sa quante gocce di quella mistura antisterica erano cadute e gli toccò andare in cucina così scalzo e in camicia a prendere altra acqua la furia con cui la moglie lo scrollava la rabbia livida con cui gli gridava tu ridi non avevano certo altra ragione che la gelosia la quale niente via che per circa mezz'ora parlò infarcendo il discorso di tutta quella terminologia greca che fa così rispettabile la professione del medico e alla fine concluse che no non poteva stare senza sognare non si poteva ridere a quel modo nel sonno il giorno appresso volle consultare il giovane medico specialista di malattie nervose che un giorno sì e un giorno no veniva a visitar la moglie oltre la dottrina questo giovane medico specialista si faceva pagare dai clienti i capelli biondi vedeva un'ampia scalinata per la quale saliva con molto stento appoggiato al bastone un certo torella suo vecchio compagno d'ufficio dalle gambe a roncolo dietro al torella saliva svelto il suo capo-ufficio cavalier ridotti purtroppo però anche questa illusione doveva perdere il signor anselmo gli avvenne una volta per combinazione di ricordarsi d'uno dei sogni che lo facevano tanto ridere ogni notte ecco e ride che birbonata scappò detto allora al signor anselmo dico esser lieto almeno in sogno signor dottore e non poterlo sapere perché io le giuro che non ne so nulla mia moglie mi scrolla mi grida tu ridi e io resto balordo a guardarla in bocca perché non so proprio né d'aver riso né di che ho riso ma ecco qua ecco qua c'era alla fine sì sì doveva esser così col cuore che gli sanguinava ancora per la morte di quel suo disgraziato figliuolo egli potesse difatti attendere a fare all'amore con le belle donnine non rideva forse per questo ma sì ma sì chi sa quante donne se lo sbaciucchiavano in sogno ogni notte una spalluccia più alta dell'altra e di traverso e di giorno in giorno il collo le diventava sempre più come uno stelo troppo gracile per sorregger la testina troppo grossa a tal vista il signor anselmo svegliandosi col riso rassegato d'improvviso su le labbra sentì cascarsi l'anima e il fiato oh dio per questo dunque rideva per siffatte scempiaggini contrasse la bocca in una smorfia di profondo disgusto e rimase a guardare innanzi a sé senza punto pensarci all'ordine severissimo dei genitori da tanto tempo espresso e sempre osservato da tutti di non entrare cioè in quella stanza se non dopo aver picchiato all'uscio e chiestane licenza come si dice c'era la paura ma c'era anche qualcos'altro sotto soffocato dalla paura per quel suo aspro improvviso richiamo qualcos'altro per cui il tremito di tutta la bambina diveniva fremito un fremito strano avvertì che non era quel solito tremito di paura a stento represso dalla piccina ogni qual volta il padre o la madre la costringevano ad accostarsi a lui che la piccina le scompigliava su la fronte con una mano dibattendosi ora in braccio a lei e facendo impeto per costringerla a uscir subito da quella stanza quatta quatta allora la bimba tremante e in punta di piedi non supponendo che il vecchio abituato a quella penombra cupa la vedesse credendosi non veduta s'avviò verso l'uscio stava per toccar la soglia allorché il nonno la chiamò a sé intravide i due occhi aguzzi cattivi del nonno e subito abbassò i suoi in quegli occhi entro le borse enfiate acquose delle palpebre la cui rossedine scialba faceva pensare con ribrezzo al contatto viscido d'una tarantola anche negli occhi anche nella voce anche in quella risata della nuora nel gesto con cui dai ditini della bimba aveva tratto i capelli strappati prima uno e poi un altro e poi un altro aveva avvertito alcunché d'insolito di straordinario con una violenza e una furia che tanto più oppressero e irritarono il vecchio in quanto anch'esse gli parvero insolite accorse nella stanza la nuora gridando oh dio tittì ch'è stato ma come qua che t'è preso su su ferma no non erano né la bimba né la nuora come tutti gli altri giorni che avevano e l'astio gli crebbe maggiormente allorché chinando gli occhi sulla coperta stesa sulle gambe ahi i miei capelli dio dio me li strappi tutti uh tutti i capelli di mamma cattivona hai visto guarda tutti i capelli di mamma tra le dita i capelli di mamma tua guarda guarda era per lui la vita tutta quanta la vita in cui gli altri si movevano liberamente a cui gli altri partecipavano interi a cui ancora poteva partecipare anche lui ma ecco per quel tanto e non più vi avvistò uno di quei capelli della nuora che forse spinto nell'aria mossa dalla risata era venuto lieve lieve a posarsi lì su le sue gambe morte il vecchio ansimava forte una domanda gli gorgogliava dentro inasprendogli l'astio di punto in punto ma che hanno che hanno e di tra le dita aperte della manina trasse uno e poi un altro e poi un altro filo d'oro ripetendo guarda guarda guarda permetti nonnino ecco così e poi pian pianino in punta di piedi senza fare il minimo rumore quel primo impeto di riso sull'entrare le smorì subito in un ansito prossimo a ingrossarsi in singhiozzi sfavillio d'occhi di capelli biondi di braccini di gambette nude impeto di riso che frenato in gola scatta in gridi brevi acuti quella furietta di tittì entrò s'avventò al balcone della stanza per aprir la vetrata che hai le domandò la piccina osando appena alzar gli occhi rispose nulla ma anche nella voce anche nell'alito della bimba ora il vecchio avvertì qualcosa d'insolito e ripeté con più astio che hai e affannato in questo sforzo che già protratto invano per una mezz'ora lo aveva stremato lo trovò il figliuolo il quale ogni mattina prima d'uscir di casa per i suoi affari si recava in camera di lui a salutarlo buon giorno babbo il vecchio a cui fu rivolta l'ultima domanda guatò feroce la bocca rossa ridente della nuora poi il bel ciuffo di capelli biondo-dorati il vecchio s'ostinava di continuo in quell'esercizio di volontà perché quel lieve moto momentaneo ch'egli poteva ancor trarre dal corpo non vedendo nulla e udendo invece una risata larga allegra della mamma diventò di nuovo furente più furente e la costrinse a scappar via dalla stanza il vecchio levò il capo uno sguardo opaco e torbido di stupore pauroso gli dilatava gli occhi anche il figlio lo sforzo di volontà arrivato al polso riusciva a stento a sollevare un poco dalle coperte quella mano ma durava un attimo la mano ricadeva inerte pareva si fosse raccolta vigilante in un assiduo terrore e intensa d'astio muto e feroce l'anima del vecchio cacciata da tutto il resto del corpo già invaso e reso immobile dalla morte perché il balcone barbugliò con la lingua imbrogliata alla nipotina questa non rispose seguitava a tremare ma in quel tremito il vecchio avvertì subito qualcosa di nuovo imperioso e duro la bimba s'accostò ancora in punta di piedi sospesa sbigottita trattenendo il respiro cominciava adesso a discernere anche lei nella penombra arrivò appena a girar la maniglia un ruglio aspro roco come di belva sorpresa nel giaccio l'arrestò di botto la fece voltare atterrita a guardar nella stanza bujo su con mamma tua come sei entrata qui che dici cattivo chi ah nonno cattivo tu cattiva nonno nonno che ti vuol tanto bene ma che è stato immane ingombro affardellato di guanciali di scialli grigi a scacchi di coperte aspre pelose tanfo di vecchiaja tumida e sfatta nell'inerzia della paralisi questi credette che il padre lo guardasse così per fargli intendere che s'era avuto a male della disubbidienza della nipotina e s'affrettò a dirgli quel diavoletto è vero t'ha disturbato senti ma non quella presenza la atterriva la atterriva il fatto che avesse potuto dimenticare per un momento che lì in quel bujo degli scuri sempre accostati ci fosse il nonno e che ella avesse potuto trasgredire soltanto ma proprio appena egli poteva ancora tentare di muovere una mano la sinistra dopo essersela guardata a lungo con quegli occhi quasi a infonderle il movimento s'accanì a lungo allora a sospingere la mano su quelle gambe per accostarla a poco a poco a piccoli sbalzi a quel capello che gli era odioso come uno scherno la bimbetta subito impressionata che davvero avesse strappati tutti i capelli di mamma si voltò a guardarsi la manina con gli occhi pieni di lagrime gli scuri del balcone erano rimasti accostati abbagliata ancora dalla luce da cui veniva non vide sentì spaventosamente in quel bujo la presenza del nonno sul seggiolone uno scoppio di singhiozzi e subito dopo la piccina si buttò a terra convulsa gridando e dibattendosi tra quei singhiozzi e subito aveva cominciato i lavori facendosi trasportare su una sedia a ruote nei cantieri per vivere in mezzo agli operai nel trambusto dell'opera scabro come una roccia tumefatto enorme non è avvenuto nulla te l'ho giurato torno a giurartelo via via sta tranquillo il vecchio si calmò alquanto per l'accento di sincerità del figliuolo ma non rimase convinto come se non fosse anche suo il tempo non lo vedesse non lo respirasse non lo pensasse anche lui egli respirava ancora vedeva tutto e più più di loro vedeva e pensava tutto quasi per negare a lui ogni soddisfazione e vendicar la madre e se stesso del lungo abbandono nessuna comunione di vita di pensieri di sentimenti con quel figlio tutti tutti dunque avevano qualche cosa d'insolito quel giorno non volle più mangiare che hai domandò anche a lei con ira io che ho fece la servetta stordita dalla domanda anche durante il sonno che qualcosa fosse avvenuto che tutti gli volessero tener nascosto diventò certezza chiara lampante anche lui il figlio non gli aveva detto mai con quel tono buon giorno babbo perché che sperava s'erano tutti accordati contro di lui che era avvenuto quella bimba entrata dapprima tutta sussultante poi la madre con quella risata piange ancora di là l'ho sgridata l'ho sgridata addio papà ho fretta a più tardi eh or ora verrà la nerina e se n'andò il vecchio lo seguì con gli occhi ancor pieni di stupore e di paura fino là dal nulla in quarantacinque anni aveva edificato la sua fortuna avvalendosi d'ogni mezzo d'ogni arte carpendo il momento o preparando e covando con lunga astuzia le insidie poi prese la ciotola del latte v'intinse una prima savoiarda e cominciò a imboccarlo mangi mangi egli mangiò ma spiando sottecchi la vedendosi guardata invece di lasciarlo andare ora lo soffiava per le nari scrollando il capo come stizzita e perché s'era fatta così a un tratto rossa che aveva anche lei quel giorno cosa s'erano appropriato il mondo figlio nuora nipotina il mondo creato da lui in cui li aveva messi non solo ma anche il tempo s'erano appropriati come se ancora nel tempo non ci fosse anche lui gli altri non potevano vederlo non potevano sentirlo in sé gli altri perché erano ancora dentro la vita egli che ormai n'era quasi fuori egli lo aveva veduto egli lo aveva sentito in loro conoscesse quattr'anni addietro era rimpatriato infermo quasi moribondo orribilmente gonfio dall'idropisia ossidate le arterie rovinato il rene rovinato il cuore rimasto dalla mattina con la maniglia girata dalla bimba ora nella prima sera ecco quel balcone si schiuse pian piano un poco a un filo per i suoi capelli strappati ora il figlio anche il figlio con quell'allegro buon giorno babbo qualche cosa era accaduta o doveva accadere quel giorno che volevano tenergli nascosta ma che cosa sul tardi quando venne il medico per la visita consueta e rientrarono nella camera la nuora il figlio la nipotina il sospetto covato tutto il giorno ma appena il medico si licenziò e la nuora con la bambina per mano si recò ad accompagnarlo fino alla porta il furore scoppiò sul figlio rimasto solo con lui a un certo punto la intese sospirare ma non di stanchezza né di noja alzò subito gli occhi a guatarla in viso ecco stava per trarre un altro sospiro quella smorfiosa a lui quasi sconosciuto che senza bisogno liquidati i lavori e investita in rendita l'ingente ricchezza paterna seguitava nelle sue modeste occupazioni legali erano tutti d'accordo parlavano davanti a lui di cose aliene per distrar la sua attenzione ma l'intesa segreta traspariva evidentissima dai loro sguardi egli lo odiava sì e odiava quella nuora e quella bimba sì sì li odiava li odiava perché lo lasciavano fuori della loro vita e neanche e neanche volevan dirgli che cosa era accaduto quel giorno per cui tutti e tre gli apparivano così diversi dal solito di quindici giorni in quindici giorni s'era fatto cavar dal ventre il siero a litri e via di nuovo tra i lavori finché un colpo d'apoplessia due anni fa non lo aveva fulminato là su quella sedia pur senza finirlo ma verdi scusi verdi violette gridava la nuora tutta vermiglia con una collera finta tanto finta che non riusciva a impedire alla bocca di ridere rideva per conto suo quella bocca e da sé le mani si levavano a carezzare i capelli aveva preso moglie e subito dopo la nascita di quell'unico figlio era ritornato laggiù solo gli era morta la moglie senza ch'egli l'avesse più riveduta il figliuolo affidato ai parenti materni gli era cresciuto senza che egli lo conoscesse non s'erano mai guardati così tra loro i gesti la voce i sorrisi non s'accordavano affatto con ciò che dicevano tutto quel fervore di discussione per le parrucche per le parrucche che tornavan di moda ma nulla babbo che vuoi che ti si nasconda rispose il figlio stupito afflitto siamo non so come siamo sempre stati non è vero avete qualche cosa di nuovo io lo vedo io lo sento tu tutti che è che avete ma nulla io non so che cosa mi vede sospiri io ho sospirato ma no o forse senza volerlo non ho proprio nulla da sospirare e rise perché ridi così la grazia di morir su la breccia non gli era stata concessa da due anni perso in tutto il corpo si macerava nell'attesa dell'ultima fine pieno d'astio per quel figlio tanto diverso da lui un guazzabuglio d'immagini di ricordi come in un balenio d'uragano gli tumultuava nello spirito la plata le pampas si volse e vide una striscia di luna sul pavimento ch'era come la traccia luminosa di quei profumi nella cupa ombra della stanza ah ecco ecco come se per sé i capelli volessero la carezza di quelle mani capisco capisco rispondeva il medico con la beatitudine dipinta in tutto il faccione di luna piena quando si hanno i suoi capelli signora mia nasconderli sotto una parrucca sarebbe un peccato grosse lagrime gli stillarono dagli occhi dimentico affatto di ciò che per tanti anni era stato s'abbandonò al pianto come un bambino lui lo investì con la stessa domanda rivolta invano alla nipotina alla servetta che avete perché siete tutti così oggi che è avvenuto che mi nascondete ti pare che non veda nulla che non senta nulla perché sono così ma io non so proprio babbo che cosa tu veda di nuovo in noi come rido rido perché perché lei dice che ho sospirato e seguitò a ridere più forte irrefrenabilmente vattene le gridò allora il vecchio il vecchio tratteneva ormai a stento il furore avrebbe voluto cacciarli via tutti dalla stanza con un urlo di belva il vecchio dapprima non se n'accorse ma sentì tutta la stanza empirsi d'un delizioso inebriante profumo che saliva dai giardini che circondavano la casa ecco ecco perché quella mattina la bimba non tremava soltanto ma fremeva tutta ecco perché la nuora rideva e si compiaceva tanto dei suoi capelli ecco perché sospirava quella che c'era qualcosa di nuovo era indubitabile lo vedeva lo sentiva in loro ma che cosa la risposta quand'egli restò solo nella stanza gli venne tutt'a un tratto dal balcone silenziosamente di quel pianto nerina la servetta non fece alcun caso quando poco dopo entrò per custodirlo era pieno d'acqua il vecchio niente di male se ne buttava un po dagli occhi e così pensando gli asciugò con poco garbo la faccia ma non s'era dato per vinto pur così coi giorni forse con le ore contate aveva voluto comperare a roma alcuni terreni per nuove costruzioni prima guardiano d'armenti poi colono poi addetto ai grandi appalti di linee ferroviarie poi costruttore tornato in italia dopo i primi quindici anni pianto più ma ora bisognava lasciarla piangere non ci fu verso venuto il giorno delle nozze d'indurre nicolina a levarsi l'abito di lutto minacciò di mandare a monte il matrimonio se la costringevano a indossarne uno di colore anni era stata notoriamente la femmina del barone e dalla quale egli ormai da vecchio amico soleva passare ogni giorno due o tre ore del pomeriggio amoroso dei fiori dell'orto degli alberetti di pesco e di melagrano di quel pezzo di si sentì chiamare a lungo dal socio prima dall'alto poi a mano a mano più da presso per i sentieri della campagna tra gli alberi sentì anche i passi di lui era un antico massaro il quale aveva avuto la fortuna di trovare nelle alture d'una sua terra sterile scabra d'affioramenti schistosi una delle più ricche zolfare di sicilia accortamente fin da principio ceduta a ottime condizioni a un appaltatore belga o con quello o niente don nitto consultò i parenti la madre le due sorelle í cognati passandosi e ripassandosi la mano sulla falda del farsetto specialmente le due sorelle tenevano duro perché erano venute con gli abiti di seta desiderassero l'amore di lui le solleticava anzi l'amor proprio era per lei quasi una soddisfazione perché infine la moglie era lei davanti a dio e davanti agli uomini la baronessa era lei lei aveva scommessa approfittando della lunga assenza di lui d'intesa con la madre nessuno poteva levare dal capo a poldo carega che la moglie non c'entrasse per qualche cosa ah dice cresce il tuo amore per me d'anno in anno ma neanche la considerazione di un uomo così bello così grande così fino paga e orgogliosa della benignità di lui non si dava pensiero dei tradimenti se non per il fatto che potevano nuocergli alla salute che tutte le donne una moglie sicurissimo che non una ma cento ne avrebbe trovate subito che se lo sarebbero preso per la lucrosa professione ma grazie tante e poi no no ingegno garbo giovialità doti subito dopo il ritorno un funerale andai a trovarlo pochi giorni dopo per parlargli d'affari non volle neanche darmi ascolto che vuoi che m'importi più ormai degli affari esclamò scrollandosi tutto chiamato all'onore di rappresentar la cittadinanza che più volte lo aveva eletto sindaco donna bittò n'era rimasta abbagliata fin dal primo vederlo aveva subito compreso per qual ragione fosse stata chiesta in moglie e come faceva da madre agli altri orfani la carità poi finito come ogni sera di mangiar la minestra nel cortile al lume della lucerna a olio all'odor della pece e del catrame e si chiacchierava ridendo e bevendo fino a tardi su quella terrazza bianca che dava la sera un delizioso compenso della soffocante calura della giornata più di tutti margherita e l'ingegner cosimo todi ridevano ingegner todi perché naturalmente con gli anni gli cominciano a seccare e a pesare un po troppo le beffe della gente teme che lo facciano scapitare di fronte ai figliuoli da cui vuol essere rispettato come un padre sul serio esagerazioni eh già perché io per te sono stata sempre esagerata era una spina questa per la signora rossana applaudimmo tutti a lungo strepitosamente a questa bella risposta io ce l'ho gridò allora il todi non ce l'avrà lei scommettiamo accetti accetti la scommessa signorina margherita le gridammo tutti uscì nel cortile allora i figliuoli gli si fecero attorno piangendo egli si chinò a cingerli con le braccia come un fascio da prendere e buttar via che ci fate più qua vojaltri ancora vivi giglione al rumore uscì dalla stanza accanto stette un pezzo a guardare poi gli domandò che fai butticè stava a legare per terra un grosso fagotto di panni si rizzò su la vita gli piantò gli occhi in faccia e rispose me ne vado casa s'aggirava impacciato e come sperduto la sera quando veniva a raggiungere dopo i lavori campestri l'unica figliuola e una vecchia sorella più zotiche di lui e così ignare o non curanti della loro fortuna che ancora seguitavano a vender vedendo piccoli e bassi tutti gli oggetti delle stanze naturalmente questa mancanza di moto le aveva appesantito sempre più la grassezza ma ormai ella s'era rassegnata alla sua disgrazia non voleva più darsi pensiero di nulla certi bottiglie seriamente seriamente badava a ripetere il todi coi braccini levati in atto di parare tra il fragore della risata interminabile i dico seriamente riflettete bene signori miei sarebbe il matrimonio ideale una vendetta meravigliosa ma la scena più commovente avvenne nella sala del municipio c'erano in quella sala appesi in fila alle pareti i ritratti a olio di tutti i sindaci passati quello di don francesco di paola vivona era si può ben supporre al posto mentre lui sarebbe rimasto fuori nel cortile solo scompagnato coi suoi orfani ah no perdio questa soddisfazione non gliel'avrebbe data all'antico rivale rivale risalì alla villa la mattina all'alba ispido con la faccia scavata le occhiaje livide gli occhi da pazzo svegliò i figliuoli ordinò ai più grandi che lo ajutassero a raccogliere la roba e a caricarla su la mula contro la natura sarebbe sì sì contro la natura che ha fatto lei tanto grande e me così piccolo pensate un po pensate un po senza far ridere o sbalordire né io potrei sposare una nana statura guardano con dispetto anzi quasi con rancore quei pochi che possono rivaleggiare con essi e scoprono subito in loro certi difetti che essi è ovvio dirlo non hanno le gambe troppo lunghe la testa troppo piccola zitto me ne devo andare ma perché per niente me ne devo andare così su due piedi senza neanche fare i conti li faremo ora me ne devo andare di buona famiglia e di poche parole non brutto no che brutto un po magrolino ma via con la buona vita avrebbe fatto presto a rimettersi in carne bisognava dirgli soltanto che non si facesse cucire così stretti i calzoni perché le gambe finalmente una mattina prima che rompesse l'alba l'incinta fu colta dalle doglie butticè corse a picchiare alla porta accanto la comare fu pronta in un momento e i due uomini sotto il cielo ancora stellato con le zappe in collo s'avviarono per la costa uomo costui degli ultimi resti della sua fortuna s'era servito per comperarsi una magnifica coda di pavone il prestigio voglio dire di una pomposa appariscenza per cui era da tutti ammirato e rispettato e in ogni liberazione del re i due compari ballarò venne su strabalzoni dal giardino agitando in aria invece delle mani le maniche perduto come era in un abito smesso del padrone e quel ronzio e questo canto dei galli e il frusciare degli alberi non rompevano anzi rendevano più attonito lo stupore della natura non turbato mai da vicende che non fossero le solite lentissime e sicure è morto ballarò oh madre santa oh san francescuccio di paola santo mio protettore non me lo fate morire così dicendo fece per cavarsi dal petto la medaglina del santo strappò il busto non riuscendo a regalato all'antica sua amante circa dieci anni addietro questo barone don francesco di paola vivona era salito a un borgo montano a pochi chilometri dalla città con la scorta di tutti i suoi nobili parenti a cavallo è barone cicciuzzo è uomo fino non può dormire con me cicciuzzo diceva alle serve che le domandavano perché moglie da dieci anni si acconciava a dormir divisa dal marito dorme i si respirava ancora con le tante galline che lo popolavano e i polli d'india i capponi i porcellini l'aria dell'antica e ricca masseria nave s'intravedevano i fanali del vecchio molo la lanterna verde del faro i lumi tra l'alberatura dei bastimenti ormeggiati e dalla spiaggia esalava quel tanfo denso caldo acre di sale e di muffa delle alghe morte appacciamate misto ammiccamenti s'adoperava ad attenuare la durezza del socio ma il padrone o il mercante guardavano gli occhi impassibili del taciturno irremovibile e delle maniere graziose di butticè non solo non sapevano che farsene ma anzi quasi s'infastidivano a vicenda non ne potevamo più avevamo tutti le lacrime agli occhi e ci dolevano i fianchi ma avrebbe lei questo coraggio gridò il todi balzando sulla seggiola e appuntando in atto di sfida l'indice contro margherita come si qualificava nei biglietti da visita intraprenditore di lavori pubblici ponendosi le due manacce pelose sul petto erculeo soleva dire in quel corpo là disteso quanto le api e le mosche che gli volteggiavano insistenti attorno al volto e alle mani filomena prostrata con la faccia per terra urlava il suo cordoglio e le lodi del morto le buttò addosso lo scialle seguita da quelle e preceduta da ballarò col fagotto delle molte sottane tirato su a mezza gamba si lasciò andare traballando patonfia per la scala del palazzo e per un tratto scordandosi di riabbassar quelle sottane e che era figlio di cicciuzzo il barone anche la carità intanto quando è troppa opprime e nicolina se ne sentiva oppressa ma donna bittò indicandole il bimbo che le giaceva in grembo babba dunque ormai zitellona figurimoci a dir poco come la jungfrau pensavo durante il viaggio ma che allegrona la ritrovai e quasi non sapevo credere ai miei occhi allegrona come il concetto cioè che tutti non il marito soltanto s'erano formato di lei ch'ella fosse esagerata con la bocca aperta gli occhi sbarrati si portò piano le grosse mani ai capelli e si mise a grattarsi la testa tutt'a un tratto balzò in piedi quant'era lunga con un tal grido che per poco non ne tremarono i muri dell'antico palazzo baronale subito dopo nati e cresciuti insieme nelle lontane alture dei gallotti sopra montaperto erano stati rivali accaniti fino al giorno che i padri cioè quando la figliuola sarebbe stata in età un matrimonio di lei con me me ne andai ranco ranco con la coda tra le gambe appena questo ricordo mi sorse e come fui ben lontano presi a riflettere amaramente potevano aver pregio solo perché egli guadagnava da quaranta a cinquanta mila lire l'anno e senza dubbio se si fosse lasciato prendere all'amo tre mesi dopo si sarebbe sentito dire dalla moglie che l'ingegno dio mio doveva servirgli per poi varcò la soglia s'accostò alla morta e le domandò in un tono quasi derisorio che hai fatto sposando dovesse abbandonarlo per sempre don nitto s'angustiava di quelle lagrime irrefrenabili ma non diceva nulla perché la baronessa lo aveva pregato di lasciar piangere nicolina che ne aveva ragione tra breve con l'ajuto di dio forse non con le dita che le ballavano trasse la medaglina e si mise a baciarla a baciarla tra i singhiozzi irrompenti e le lagrime che le grondavano dagli occhi bovini sul faccione giallastro macchiato di grosse lentiggini finché non sopravvennero le serve una delle quali cesena che poldo carega non reggendogli l'animo di rimanere nella città dove la sua sciagura s'era compiuta così a tradimento se ne partì con tutta la famiglia fosco come un temporale e per più di dieci anni non si ebbero più notizie di lui non m'importa più di niente caro mio aveva lavorato con accanimento tanti e tanti anni per quell'unica figliuola per l'avvenire di lei e d'anno in anno il suo amore paterno era cresciuto ma ecco che la figliuola come per una tacita così lunga gracile e languida soffriva soffriva tanto ma nessuno voleva credere ai suoi languori alle sue sofferenze soci da undici anni nell'affitto della vecchia masseria della gasena non era mai avvenuto che padre e figlio o due fratelli durassero a lungo soci nell'affitto d'una terra un gigante ma noi due sì noi due possiamo sposarci benissimo e saremmo una coppia se ci ponete mente perfetta di perfetta equiparazione perché lei ha d'avanzo quel tanto che manca a me e ci bisognava insomma dar marito a nicolina la baronessa avrebbe seguitato ad alloggiarla nel palazzo in un quartierino a parte le avrebbe assegnato una buona dote trovandole un buon giovine per marito timorato e rispettoso che fosse anche di presidio e tutti sorridendo le rispondevano via via signora rossana esagerazioni non passò un'ora che a giglione parve di sentire la voce del maggiore dei figliuoli che chiamava dal portone del cortile butticè che lavorava poco discosto domandò non ti pare che abbiano chiamato scoperto levando però gli occhi intravide da uno sforo nel fogliame ferma in cielo la luna e si sentì guardato da essa avvertendo nella coscienza oscura come un rimescolio tra di dispetto e di sgomento poi allo stato civile lo sposo tra le due sorelle avanti poi nicolina tra la baronessa e filomena tutt'e tre in fittissime gramaglie come se andassero dietro a un mortorio infine la mamma dello sposo tra i due generi giglione gli tenne dietro correndo anche lui a fatica trovarono su nel cortile una gran confusione dietro la porta socchiusa della stanza di butticè s'affollavano i ragazzi davanti la materassa di contro a filomena e strappandosi i capelli e stracciandosi la faccia cominciò a gridare quasi cantando figlio cicciuzzo mio come t'ho perduto fiato mio cuore mio come sono venuta a trovarti a filomena e a tutta la casa nicolina interpellata s'oppose dapprincipio recisamente protestò che non voleva esser da meno di filomena lei nel lutto del barone ritenendo che anzi toccasse a lei e anziché adontarsene aveva stimato più che giusto che una donna come lei pagasse con molti denari l'onore di diventare anche di nome soltanto baronessa e moglie d'un uomo come quello rivalità pronti sempre a qualunque fatica ciascuno dei due cercava d'esonerare il compagno delle più gravose e compenso era a entrambi la soddisfazione di sentirsi pari in tutto e l'uno degno aspetta che ti faccio vedere come cresco anch'io in pochi anni diventerò così grande che il tuo amore non potrà più abbracciarmi e difatti gli erano cascate le braccia nel rivederla povero poldo carega ma non solo le braccia il parto era avvenuto un maschio ma la puerpera perdeva sangue perdeva sangue in spaventosa abbondanza e non c'era verso d'arrestarlo bisognava correr subito al paese di favara per un medico lì muti e abbattuti ad aspettarlo comprese ch'era finita lo aveva immaginato aveva preveduto quella scena al suo arrivo riavvicinati dalle mogli tra loro cugine per non danneggiarsi a vicenda ora che avevan famiglia s'erano appajati cangiando in emulazione l'antica rivalità miope panciutello ma pieno d'ingegno e di spirito che rideva lui per primo della sua piccolezza come margherita adesso della sua altezza l'ingegnere cosimo todi e quest'ingegnere cosimo todi veniva signor barone dove nel giardino di filomena nel giardino di filomena e tutti si davano a correre dietro alla baronessa senz'alcuna maraviglia che ella si recasse a vedere il marito là nel giardino di quella filomena che le loro famiglie erano cresciute accanto nel cortile della masseria in due ampie stanze a terreno dove al tempo degli antichi massari si rammontavano i raccolti abbondanti della terra la moglie ideale per lui sarebbe stata lei margherita carega lei lei sì proprio lei per miracolo la tavola si tenne su le quattro zampe la vidi sussultare come per un terremoto e cader bicchieri cacciò avanti l'asino e la mula e s'avviò coi cinque figliuoli dietro e in braccio il piccino a cui ancora dalla boccuccia paonazza pendeva una goccia di latte io sono il continente e passando le braccia al collo della moglie e della figliuola e queste le mie isole lo rispettano ma via se vogliamo dire non è neanche bella la loro condizione con un padre così minuscolo che par fatto e messo su quasi per ischerzo questa afflizione c'è innegabilmente perché la vita non sa esser tutta e sempre di convolvoli forse la troppa luce così supino a pancia all'insù lo svisava pareva violaceo e i peli biondicci dei baffi e della barba quasi gli si fossero drizzati sul viso sembravano appiccicati e radi forse sotto sotto parlava in esse mascherata di carità l'invidia per il fatto che colei era la mamma vera del piccino per diminuire questa superiorità che nicolina aveva su loro incontestabile appena svezzato povero poldo carega gli parve un tradimento restò dapprima sbalordito a mirarla da sotto in su venuto nell'isola in cerca d'un buon investimento di capitali per conto d'una società industriale del suo paese senza un mal di capo quel massaro aveva accumulato così in una ventina d'anni una ricchezza sbardellata di cui egli stesso non dio margherita e che hai fatto poi si voltò contro la moglie come se per colpa di lei la figliuola fosse tanto cresciuta e diede in tali escandescenze che parve volesse impazzire e la sera nel cortile mentre le due donne al lume della lucerna a olio raccoglievano le rozze scodelle di terracotta ove i figliuoli avevano mangiato la minestra bellina chi sa poteva riaprirsi oggi o domani cominciarono insomma a considerarla come una loro figliuola che in coscienza non si dovesse insieme con loro due sacrificare e votare a un lutto perpetuo e poi l'una dall'altra abbracciate come s'erano per aggruppare in un nodo indissolubile la loro pena dopo i funerali solennemente celebrati la baronessa volle che anche filomena venisse a convivere con lei nel palazzo per impedire che anch'essi come quasi tutti i giovani della borgata prendessero la via dell'america li avevano accasati appena di ritorno dal servizio militare allora sorse in piedi col faccione congestionato dalle risa i assicuro che era di tutta la testa più alta di lui pur così montato sulla seggiola io il coraggio gli disse ma dovrebbe averlo lei scusi il coraggio di sposar con quello acre della paglia bruciata e bagnata del forno com'ebbre in quell'onda stagnante di odori misti ronzavano senza fine le mosche l'anima e il fiato gli erano cascati e tutti i sogni che aveva fatti per lei tutte le speranze dico la verità non ebbi il coraggio di confortarlo sapevo che egli quattr'anni addietro prima di partire per la romania non avrebbe veduto male al suo ritorno palazzo tutt'e tre insieme vestite di nero in quei grandi stanzoni bianchi intonacati di calce pieni di luce ma anche di quel puzzo speciale che esala dai mobili vecchi lavati e dai mattoni rosi dei pavimenti avvallati esse ora e giglione spinse a due mani per di dietro la mula e le allungò un calcio tre ore dopo butticè ritornò col medico appena entrato nel cortile alla vista del socio e della comare e di tutti i ragazzi quasi rideva da quello scemo che era per la soddisfazione d'essere uno di casa in una congiuntura come quella che attirava la curiosità della gente rispondeva a tutti sturbo sturbo niente un piccolo sturbo quelle due stanze non avevano finestre sulla facciata e prendevano luce soltanto dalla porta sul cortile ch'era vasto e acciottolato ogni sera con altri amici a cenare su la terrazza a mare di poldo carega serate africane il mare quand'era scirocco veniva a frangersi impetuoso sotto quella terrazza bianca che pareva allora con le sue tende svolazzanti una tolda di nave la bianchezza accecante della calce faceva sembrar quasi nero l'azzurro intenso e ardente del rettangolo di cielo su quel cortile quando la roba fu caricata su la mula e su l'asino che appartenevano a lui disse al socio va a prendermi la creatura giglione giunse le mani ma sei impazzito davvero l'ha al petto mia moglie vuoi che muoja del mio cuore fiamma dell'anima mia come ti sei buttato a terra così tu ch'eri antenna di bandiera quest'occhiuzzi belli che non li apri più queste manucce belle che non le stacchi più questa boccuccia bella che non sorride più dove te ne vai sei pazzo replicò quello butticè non rispose si ridiede a legare per terra il fagotto e allora giglione riprese poi se occorreva diceva la sua due parole e non di più butticè ricciuto e vivace col perpetuo riso lucente degli occhi azzurri mobili e maliziosi e paroline dolci e ammiccamenti figliuola margherita divenuta che russia e russia cari miei diciamo l'europa ma è poco diciamo addirittura il mappamondo per carità non lo senta nicolina ha il bambino attaccato al petto lo scialle datemi lo scialle e sussultò tutta nel ventre nelle enormi poppe di nuovo cacciandosi le mani nei ruvidi capelli color di rame quasi che anche lei quella mattina a tradimento avesse voluto diminuirlo avvilirlo annichilirlo scappò via scostando i figli scostando tutti via giù per la campagna se dello svolazzio e del canto di quell'uccello l'albero fosse o no contento se qualcuno gli domandava ma insomma voi che ne dite non poterono più contenersi e tutt'e tre con le mani nei capelli davanti all'assessore sbalordito levarono le grida come il giorno della morte figlio cicciuzzo nostro che ci guarda fiamma dell'anima nostra come siete belli tutti disse e scavalcò dalla mula e s'arrestò davanti la soglia della sua stanza stesa lunga sul letto come se non le fosse restato nelle vene neppure una goccia di sangue sua moglie era lì ma saputo alla fine che egli era riuscito ad averlo da un'altra da una certa nicolina figlia del giardiniere che aveva piantato e andava tre volte la settimana a curare i fiori nel giardino di filomena anche di questo s'era consolata con la cisterna in mezzo e cinto tutt'intorno da un muro alto armato da un'irta e fitta cresta di pezzi di vetro sfavillanti al sole medico butticè alla vista della moglie in quello stato restò ma quasi più stizzito che addolorato tanto che come giglione lo trasse fuori e lo alzò su le braccia a dosso della mula e gli diede in mano la fune della cavezza gridandogli alla luce fino a trent'anni non aveva mai avuto un pensiero per sé tutta intesa col padre ai lavori della campagna al governo della masseria alla vendita dei raccolti ammontati nei vasti magazzini polverosi di cui teneva appese alla cintola le chiavi bruciata glielo aveva scritto e riscritto difatti sì ma come avrebbe potuto poldo carega creder tanto da lontano quella crescenza prodigiosa della figliuola gli era sembrata una delle solite esagerazioni della moglie quanto eri bello come facciamo cicciuzzo nostro senza di te angelo d'oro vita della vita nostra e bisognò aspettare che quel pianto finisse per passare alla firma del contratto nuziale filomena donna di mondo e tanto saggia che finanche il barone sant'anima ne aveva seguito sempre i consigli aveva già bell'e pronto il marito un certo don nitto trettarì giovine di notajo civiletto di pensò allora di risalire alla villa certo il cadavere della moglie era stato a quell'ora portato via il socio lo voleva su per fargli vedere che la moglie s'era attaccato al seno il piccino è proprio una sciagura senza rimedio povero carega egli lo capirà un uomo della mia statura e anche un po più alto di me non va a sposare certamente quella colonna quell'obelisco siamo giusti a parer piccoli quando non si è e lo avrebbe fatto crescere signore come lui dandogli tutte le sue ricchezze come già gli aveva dato tutto il suo cuore i parenti del barone accorsi poco dopo a precipizio dovettero stentar molto a staccare quelle tre donne prima dal proprio sopra la testa dell'assessore addetto allo stato civile la baronessa fu la prima a scorgere quel ritratto e prese a piangere prima con lo stomaco sussultando non potendo parlare mentre l'assessore leggeva gli articoli del codice la moglie afflittissima gemeva ma se te l'ho scritto e riscritto poldo mio tante volte quasi in ogni lettera te l'ho scritto loro unione la quale stabiliva tra i due spropositi della natura una specie di equilibrio e come un'equa per quanto comica riparazione sei mesi dopo il matrimonio fu celebrato quell'omino coraggioso già abbastanza e avevano approvato col capo senz'altre parole giglione non parlava quasi mai sempre quando bisognava trattando col padrone della terra o coi mercanti di città lasciava parlare il compagno provò una fiera irritazione avvilimento e rabbia gli occhi ilari gli lucevano di follia notte compare noi ce n'andiamo a letto e si sarebbe chiuso con la moglie e con tutta la sua famiglia intatta là nella sua stanza l'avevo mai veduta più grassa di prima e allegrona non tardai però a scoprire la ragione di tanta allegria come ingegnere governativo addetto alla sorveglianza dei lavori del porto c'era laggiù un certo omino alto poco più d'un metro calvo pur così panciutello com'era si fece alpinista voglio dire fece sua davanti agli uomini e a dio quella montagna e voi ridete ma sappiate cari miei che margherita todi-carega ha adesso due figliuoli asinello vaporavano tutt'intorno dalle terre assolate vecchi odori di tante cose sparse e seccate da anni all'aperto e qua si mescolavano coi tepori grassi del letame col tanfo secco delle granaglie della sua la signora rossana aveva un dispetto acerbo e smanioso perché le impediva di essere come avrebbe voluto e come dentro di sé si sentiva una gattina sentimentale maria santissima maria santissima la gente si fermava per via ballarò che è stato reggendo a stento e strascicando per terra bracciate di ruvida biancheria lenzuola tovaglie sottane camice che la moglie di giglione sporgendo il capo scarmigliato e le mani tremanti e insanguinate strappava loro di furia questo concetto dipendeva a suo credere dalla disgrazia comune a tutta la famiglia la soverchia altezza mentre lui invece l'omettino ormai vecchierello che volete soffre sì ma non per causa di lei badiamo lei lo ama lo stima gli è grata e lo cura ha proprio tutti i riguardi per lui soffre il come quelli di una maschera carnevalesca i globi degli occhi induriti e stravolti sotto le palpebre livide la bocca scontorta come in una smorfia di riso e niente dava con più irritante ribrezzo il senso scappa adirato da quella violenza gli rispose col viso sbiancato e senza muoversi e se non volessi scappare scappa in nome di dio dici sul serio urtò col gomito nicolina che le stava accanto come questa si voltò a guardarla e seguendo gli occhi di lei scorse anch'ella il ritratto gittò un grido acutissimo e proruppe in un pianto fragoroso allora anche la baronessa todi facendo ridere tutti e più di tutti margherita carega che si buttava indietro per far liberamente sobbalzare alle risate l'enorme seno e il ventre finché una di quelle sere il todi per il piacere di vederla ridere così burlescamente non uscì a dire bambino quasi la esclusero da ogni cura di esso tutt'e due però sentivano che questa esclusione non bastava perché il bambino restasse insieme con loro legato tutto alla memoria del morto bisognava che nicolina ne avesse un altro qualche altro di suo e tanto aveva detto e fatto che da due mesi nicolina era col bambino nel palazzo ed ella la serviva amorosamente non solo per riguardo di quell'angioletto ch'era tutto il ritratto di papà ma anche per una viva tenerezza da cui subito tutti impazziti era una burla era sul serio chi sa si faceva per burla come se fosse una cosa seria si ordinò lo champagne l'ingegner todi fu portato in trionfo a sedere accanto alla gigantesca sposina e i brindisi alle faustissime nozze non finirono più placido e duro col faccione tondo cotto dal sole e tutto raso egli si stirava il lobo dell'orecchia manca e stava a sentire e a pensar le risposte di quelli e da lontane aje nel silenzio dei piani giungeva il canto di qualche gallo a cui rispondevano prima l'uno e poi l'altro o talvolta insieme con due diverse voci i galli del cortile figurarsi poi due estranei eppure tra quei due in undici anni di società non era mai sorto il minimo contrasto né d'interessi né d'altro veramente fosse un matrimonio per chiasso di carnevale i assicuro però che tutto il paese naturalmente da principio ruppe in un'omerica risata ma poi vide bene e sto per dire che stimò anch'esso ragionevolissima la comprendere ch'ella con un marito come lui non poteva fare a meno d'un amante e fingere di non accorgersene e seguitare ad amarla nonostante il tradimento o i tradimenti e il garbo e la giovialità servirgli per allora da un pezzo senza dubbio aveva dovuto farle anche lei la povera margherita per trarne la conseguenza che nelle supreme regioni a cui per sua disgrazia era ascesa non avrebbe trovato mai un marito un pioppo sì un acero un ora per la sesta volta era incinta la moglie di butticè si aspettava il parto di giorno in giorno giglione due mesi avanti aveva avuto una femmina corsa in salita alla fine e l'enormità della notizia che recava alla signora baronessa lo stordirono tanto che subito com'entrò nel palazzo ebbe un capogiro e piombò sulle natiche tra attonito e smarrito trovò appena il fiato le nozze la baronessa assegnò a nicolina venticinque mila lire di dote un ricco corredo e alloggio e vitto nel palazzo le donò anche abiti e gioje pompa no diceva allo sposo che si storceva tutto per ringraziare giglione era l'albero ben radicato butticè l'uccello che gli svolazzava tra i rami cantando non s'era ancor potuto capire attraversò le vie della città con gli sconci polpacci delle gambe scoperti le calze turchine di cotone grosso e le scarpe con gli elastici sfiancati il busto strappato e le poppe sobbalzanti alla vista di tutti mentre stringendo nel pugno la medaglina seguitava altri passi forse dei ragazzi trattenne il fiato e quando i passi e le voci s'allontanarono godette di non essere stato scoperto con certe voglie timide e angosciose di toccare le piccole cose gentili e delicate ma pur non osando toccarle per non vederle quasi sparire al contatto delle schiaccianti mani mangiava come un uccellino si poteva dire che piangere guarda piuttosto che hai saputo fare e ridendo e battendo le mani com'è bello amore santo mio com'è fino figliuccio dell'anima mia guarda come mi ride gran ressa di gente era davanti la dalla casa della michis in trionfo motivo di maraviglia e anche d'invidia in tutte le contrade attorno era il caso di giglione e butticè del giardino di filomena scorgendola da lontano la baronessa e le serve levarono al modo del paese le disperazioni il barone era morto e stava disteso all'aperto su una materassa presso un chioschetto di suo e con quei calzoncini parevano due stecchi e che poi si levasse il vizio di tener la punta della lingua attaccata al labbro superiore del resto giovinotto d'oro passato l'anno di lutto stretto si stabilirono finalmente un bel giorno giunse a mio padre una lettera da un paesello su la costa meridionale della sicilia di fronte all'africa dove poldo carega s'era recato per la costruzione del porto voleva che mio padre gli mandasse laggiù uno dei figliuoli per ajutarlo nell'impresa strappava i convolvoli del chiosco facendone muovere e frusciare nel silenzio tutto il fogliame da una parte e dall'altra gli astanti si scostarono appena irruppe spaventosa nello scompiglio della disperazione la baronessa si buttò anche lei intanto piangeva guardando il padre il quale le si era fatto accosto anzi sotto per mirare di quanto ella lo avesse superato per lo meno d'un palmo e mezzo ma pareva del doppio perché non era soltanto nemmeno si pettinava e rimaneva sdrajata inerte a leggere o a guardarsi le unghie così poldo carega giovialone urlone tutto fuoco prima della partenza per la romania diventò capite della loro disgrazia ch'era opposta e comune l'ingegner todi non aveva potuto trovar moglie per la stessa ragione per cui margherita non aveva potuto trovar marito veramente lui l'ingegner todi non l'aveva mai cercata e cinque ne aveva dati l'una e cinque l'altra ajutandosi tra loro ogni volta nei parti amorosamente senza dare né un pensiero né un fastidio ai mariti che non avevano tempo da perdere in queste cose mai saputo render conto con precisione rimasto a vivere in campagna da contadino tra le sue bestie coi cerchietti d'oro agli orecchi e vestito d'albagio come prima solo che s'era edificata una casa bella grande accanto all'antica masseria e in quella il segreto di quel loro accordo era nell'impegno che ciascuno dei due aveva sempre messo di non farsi mai sorpassare dall'altro in nulla o piuttosto l'altezza per se stessa forse non avrebbe tanto avventato se non l'avesse resa spettacolosa la corpulenza immane il volume delle guance e dei due menti e del seno e dei fianchi poderosi me butticè ancora curvo sui figliuoli gli lanciò da sotto in su uno sguardo che balenò come una lama di coltello la porta e accogliere graziosamente il signore o i signori che gli facevano l'onore di venire a corteggiare la sua signora queste cose diceva e rappresentava con molta comicità di frasi e di gesti l'ingegner lanciava di sfuggita qualche obliquo sguardo di diffidenza ai fianchi poderosi della moglie del socio che avrebbe potuto sbilanciar le sorti finora eguali più rigida e più bianca del marmo la mirò un pezzo quasi che così lunga così tesa così bianca non la riconoscesse più e parete uno scemo un po di festa dicevo ve la faremo non dubitate nicolina piangeva sentendo questi discorsi e si teneva stretto il bambino al seno come se col vocione da maschio san francescuccio di paola santo padruccio mio protettore cento torce alla vostra chiesa fatemi la grazia non me lo fate morire ballarò battistrada alleggerito ora dal peso della notizia subito s'era sentita prendere per quella buona figliuola timida timida e bellina la quale certo per inesperienza s'era lasciata sedurre da quel gran birbante di cicciuzzo il barone e dalle male arti di quella fitta siepe d'astanti muti e immobili attorno alla materassa solo qualcuno di tanto in tanto si chinava a cacciare una di quelle mosche dalla faccia o dalle mani del cadavere e una comare si voltava a far segni irosi a una bimbetta sudicia che perché la moglie era nata in sicilia e la figliuola in sardegna non s'aspettava ritornando in italia dopo circa quattro anni di ritrovare una delle due isole la sardegna così pare rispose giglione e ponendosi le mani attorno alla bocca diede la voce aoòh butticè lascio la zappa e si lanciò di corsa su per nell'esuberanza soffocante di tanta carne si aprivano però come smarriti due occhi limpidi e chiari da bambina che facevano pena a un tempo e paura quella pena stessa quella stessa paura che forse quantunque giù in fondo fosse vuoto da tempo il chiuso delle pecore e sotto la tettoja dopo il forno invece delle vacche ci fossero soltanto due mule e un asinello doti tutte che non aveva nessunissima difficoltà a riconoscersi non sarebbero bastate come tante gentili amiche gli volevano far credere a compensare quei tre palmi di statura che gli mancavano no no quelle doti in lui ma ogni giovanotto guardandola le avrebbe detto cala prima bella mia cala cala e come poteva calare povera margherita non passarono neanche tre mesi dal suo incitando lo pigli in parola ebbene sì accetto rispose lei vediamo un po chi se ne pente io ah io no di certo esclamò il todi e saltando dalla seggiola cicciuzzo il barone non si sente nemmeno fiatare io dormo invece con la bocca aperta e ronfo troppo forte ecco perché convinta com'era di non poter bastare a lui di non aver niente in sé per attirare non già in dieci anni della sua incredibile tolleranza non solo per l'amore sviscerato e la devozione al marito ma anche per la coscienza ch'ella aveva e dava agli altri che fosse naturale quanto le era accaduto data la sua rozzezza la sua bruttezza e il suo gran ecc insomma non soffrono rivali vogliono esser soli figuriamoci se sposerebbero una donna della loro statura e poi perché per parere scappati da un baraccone da fiera queste riflessioni come su la soglia della stanza disse ai tuoi figliuoli non ci pensare ora mia moglie farà conto di averne dodici invece di sei e darà latte al tuo piccolo e avrà cura di te come di me così proposto dapprima per burla si concluse sul serio quel matrimonio ideale d'un nano con una gigantessa il coraggio l'una e l'altro non dovevano averlo tanto per sé cioè per tollerar lei un marito come lui e lui una moglie come lei quanto per gli altri voglio dire per resistere alle beffe della gente che domani li avrebbe visti insieme marito e moglie ma l'ingegner todi e margherita carega ebbero tanto spirito da tener fronte a queste beffe e da goderci per giunta esagerazioni ebbene eccotela qua guardala ora la mia esagerazione e la signora rossana indignata indicava al marito la figliuola ch'era un'esagerazione per davvero margherita non si voltava nemmeno scansava quanti tentavano pararglisi di fronte e via di corsa verso il palazzo del barone seguitando a ripetere quasi a ogni passo maria santissima maria santissima quella questo onore e le altre no c'era poco da dire una sola cosa in quei dieci anni la aveva amareggiata il non aver potuto dargli un figliuolo a cicciuzzo il barone sole e sudata sempre con qualche festuca di paglia tra i cerfugli arruffati da quello stato la aveva tolta per condurla in città baronessa don francesco di paola vivona gran signore spiantato e bellissimo le quali gli uomini le opere e i buoi regolavano la loro andatura costantemente per undici annate la terra aveva risposto alle dure fatiche dei due soci confortavano a vicenda covando a gara quel bimbo roseo e biondo in cui agli occhi di ciascuna riviveva il defunto barone a poco a poco però la baronessa e filomena cominciarono a far sentire a nicolina ch'essa benché delle innumerevoli galline davanti al cancello alle donnicciuole che si recavano poi coi panieri a rivenderle in città la figlia vittoria o bittò come il padre la chiamava rossa di pelo gigantesca come la madre morta nel darla nati a un parto parturiunt montes due topi voi credete che topi a dodici anni sono già alti quanto la mamma ed è raggiante margherita todi-carega trionfa tra quei due piccoli colossi degni di forse doveva provare l'anima di lei per il proprio corpo così enormemente cresciuto a mano a mano che questo era cresciuto fino ad assumere quelle proporzioni mostruose l'anima atterrita si doveva certo esser fatta dentro di lei piccina ma perché tu hai la pena lo so e nessuno te la vuol levare ma quanto al resto tu e i tuoi figliuoli qua butticè tornò a rizzarsi su la vita si pose un dito su la bocca muoja me ne devo andare giglione andò di corsa a prendere il neonato e con la faccia voltata glielo porse tieni vattene non voglio più vederti tu disse allora con un ghigno butticè e figurati io si diede ad agitar furiosamente quelle mani davanti alla bocca quasi volesse disperdere o ricacciare indietro il grido poi le protese in atto di parare accennando che si chiudessero tutti gli usci e con voce soffocata per carità per annunziare il signor barone correte gli è preso uno sturbo giù nel giardino all'annunzio la baronessa donna vittoria vivona restò in prima come basita del loro matrimonio e tutti gli ori e i guardaspalle di raso a pizzo con la frangia fino a terra ma alla fine dovettero tutti sottomettersi alla volontà della sposa e andarono in processione prima in chiesa un marito e una moglie possono far ridere finché vogliono ma la paternità non può non essere una cosa seria ritornando a mezzogiorno per il desinare o la sera per la cena avevano trovato un figlio di più maschio seggiola seriissimamente si fece innanzi a poldo carega s'inchinò e gli disse ho l'onore ingegner carega di chiederle la mano della signorina margherita sua figlia quel che successe rinunzio a descriverlo parevamo nessuno rimase offeso di quello spettacolo e tutti si commossero anzi fino alle lagrime quand'ella si voltò a scongiurare nicolina d'allontanarsi e prendendole il bimbo e mostrandolo al morto gli giurò che lo avrebbe tenuto si ribella l'amor proprio mascolino dei bassi non ne parliamo degli altissimi come lei già a trovarne uno si contano su le dita ma anche a trovarne uno si sa che gli uomini altissimi hanno un debole per le donne piccoline superbi della quell'aria insolita e nuova senza saperlo era entrata la primavera prima che andasse in romania non so per quale impresa poldo carega ingegnere appaltatore giglione alzava una mano e col pollice sotto il lobo e l'indice alzato sul padiglione mostrava l'orecchia per significare che a lui toccava sentire e che il parlare era affare del compagno andai io per curiosità di rivedere dopo tanto tempo margherita m'aspettavo di ritrovarla cupa gelida nelle sue superne alture funebre e ravvolta di nebbie perpetue poiché già doveva aver presso a e anche le mogli pareva avessero gareggiato di fecondità con la terra desiderio degli uomini era aver figliuoli e averli maschi per i lavori della campagna e poco dopo urlando anche lei stracciandosi anche lei i capelli a piè di quella materassa una terza donna venne a buttarsi ginocchioni nicolina col bambino in braccio nessuno conoscendo la baronessa le prove non mangiava più ma non giovava a nulla da più di due anni non usciva di casa perché tutti per via si voltavano e si fermavano stupiti a mirarla in casa stava quanto più poteva seduta per non dare a se stessa spettacolo della sua grandezza giglione entrato zitto zitto nella stanza con la moglie e col medico alzò una mano e glie la posò su la spalla in atto di commiserazione ma butticè si scrollò con un fremito animalesco gridandogli non mi toccare di più questo lutto per via del bambino quelle non le dissero che proprio per questo desideravano che si maritasse ma si mostrarono così fredde con lei e così scontente del rifiuto che alla fine a poco a poco la la mamma del piccino non poteva per la sua età per la sua inesperienza esser pari a loro sia nel dolore per la sciagura comune sia anche nelle cure del bimbo per loro due la vita era ormai chiusa per sempre per lei invece così gli parve che il socio lo volesse pestare con la sua generosità appena caduto sotto quell'ingiustizia della sorte e senza neppur guardare un'ultima volta la morta quale ora gli appariva evidente dai vetri sudici di quella finestra sul cielo bigiognolo della mattinata autunnale vedete ora voi se vi sembra più il caso di far la denunzia tanto più che i vostri figliuoli vorrei sbagliare ma ai sintomi che vostra moglie mi descrive temo purtroppo che abbiano la scarlattina badate appena lo vide bellavita balzò in piedi pregiatissimo signor avvocato ma subito colto da vertigine fu costretto a recarsi una mano sugli occhi e a sorreggersi con l'altra notajo non t'ha baciato m'ha fatto così rispondeva alla fine michelino passandosi celermente una mano sui capelli il notajo guatò quelle lagrime il pietoso aspetto di quell'uomo disfatto in pochi giorni dall'improvvisa sciagura vide lo sbigottimento allungarsi sul viso sbiancato del ragazzo emergente là dalle braccia conserte se il rispetto non l'avesse trattenuto si sarebbe accostato in punta di piedi a deporre un bacio di convulsa gratitudine su quella calvizie tanto il doloroso raccoglimento del signor notajo gli era di balsamo al cuore tutti mi disprezzano per causa sua tutti ridono di me di questo mio stesso lutto lei solo mi può e mi deve compatire lei che sa il sentimento mio lei che sa che non ho voluto mai nulla da lei stava per precipitare nell'abisso della più nera disperazione ed ecco che aveva trovato in quelle due parole un sostegno per fermarsi per riprendersi oh dio poteva anche ridere sì ma che quanto a rispettarlo ah quanto a rispettarlo non posso farne a meno l'ho sempre rispettato quando il rispetto poteva costarmi d'avvilimento e di mortificazione e vuole che proprio ora ora che n'ho più bisogno non lo rispetti più e siccome parato di strettissimo lutto dopo aver parlato s'era ricomposto rigido su la soglia le gambe per quella gioja quasi gli mancarono e allora a levarti ti voglio con quelle povere gambe che non se le sente più intormentite e informicolate da tante ore la faccia paonazza del notajo alzata come recisa e posata lì sul piano del tavolino diventò livida dalla stizza a un certo punto perché il cuore gonfio non gli scoppiasse in petto balzava in piedi affidava la botteguccia al vecchio cameriere che dormiva sempre e si recava lui di nuovo con michelino a trovare in casa il signor notajo si voltò e come scorse bellavita parato a quel modo prima allibì poi si sentì rimescolare tutto e gli corse a petto e gli muggì sotto sotto accennando di levar la canna d'india lasciami in pace bellavita o t'accoppo sai ma come i parla di spese lui osa parlarmi di spese e quando mai ho ricorso a lui per mantenere il ragazzo come un figlio di signori io coi miei soli mezzi io e finché campo ci penserò sempre io glielo dica mai qualcuno tra loro due poteva aver rimorso d'aver fatto male all'altro quest'uno certamente non poteva esser lui non se ne dava pace bellavita ne impazziva parola d'onore ne impazziva di michelino di michelino sì voi sapete che il notajo gli ha voluto sempre bene e seguita a volergliene sì ah sì alla fine bellavita riuscì a risucchiarsi le ultime lagrime dal naso e riprese sono venuto anche per michelino per michelino lutto all'invito d'introdursi rimessosi dalla gioja bellavita spinse avanti michelino e piano prima in un orecchio va a baciar la mano al signor cavaliere prevedono costoro dai continui progressi della scienza nuove e sempre maggiori scoperte e lasciano intanto milocca senz'acqua e senza strade e senza luce i ricordate il notajo pensò di starsene parecchi giorni in casa e bellavita per tutti quei giorni all'ora solita gli passeggiò sotto le finestre come una sentinella il ridicolo il signor notajo lui lo teme perché io lo rispetto teme il ridicolo lui che per dieci anni mi rese lo zimbello di tutto il paese teme il ridicolo e allora il dottor calajò che da anni ha lasciato correre senza mai aprir bocca con nessuno insorge contro tutti indignato e grida che la denunzia non l'ha ancor fatta ma la farà e non solo contro piccaglione e si assumerà il notajo s'intende tutte le spese purché voi consentiate a separarvene dapprima ancor quasi smarrito poi a mano a mano raffermandosi sempre più in quel sospetto che lo riempiva di sgomento e d'indignazione a un tempo ah sì fa il giovane collega e lei scusi perché non si mette a fare il medico come lo vogliono a milocca acqua e lì poi con la composta gravità che quella visita di soli sei giorni dopo gl'imponeva mosse alcuni passi nella camera in disordine che sapeva ancora dei notturni ronfi grassi del grasso notajo ah quanto mi dispiace e per questo vuole disfarsi di me e di michelino perché sono andato a trovarlo a casa col ragazzo e voglio rispettarlo ancora tempo bellavita cominciò a domandare e a dire e perché il ragazzo qua studia signor avvocato va bene a scuola io lo tengo ebbene ne ho saputo una nuova di quel beato paese e ve la voglio raccontare anche a costo che vi debba sembrare inverosimile ma come volete fare se no a conoscere le cose vere michelino alzava le spalle seccato non comprendendo il perché di quell'ansiosa insistente premura del padre di sapere che cosa gli avesse detto e fatto il notajo ai malati ecco piccaglione è proprio il medico che ci vuole per milocca non ha laurea non la pretende a scienziato non compromette in nessun modo la scienza dalla quale pubblicamente s'è messo fuori da sé con quella ridicola sonnambula vuol levarmi anche il ragazzo no no mi lasci dire non è vero niente signor avvocato che gli sta a cuore l'educazione di michelino no è altro è altro e io lo so signor avvocato che cos'è ma finalmente un giorno ecco presentarsi alla soglia del caffeuccio uno dei più intimi amici del notajo denora come mai ora ch'era rimasto così stroncato dalla sciagura nemmeno uno di essi si faceva più vedere al caffè che male aveva fatto al signor notajo da esser trattato così dai suoi amici e appena viene a sapere che quel giovane medico l'ha fatta lui per suo conto la denunzia e che piccaglione per tutta risposta senza neanche aspettare l'interdizione ha fatto fagotto e se n'è andato via con la sonnambula michelino michelino si scosse invanito dalla bella notizia che una messa oh anche per lui e fece per ripassarsi la mano sulla giacca ma interruppe il gesto vedendo sorgere in piedi il signor notajo e di tutta quella sua delicatezza non rimeritata s'inteneriva angosciosamente e quell'angosciata tenerezza gli si scioglieva subito in un nuovo e più urgente sgorgo beato paese dove non c'è pericolo che la civiltà debba un giorno o l'altro arrivare guardato com'è dai suoi sapientissimi amministratori basta questo perché a milocca sia inviso a tutti inviso per principio senza tener conto dell'esito delle sue applicazioni la verità è che ella come tutti i milocchesi e anzi con un più intimo e profondo rancore vede male la scienza del marito e ne diffida i dica lei come potrei fare a non rispettarlo più signor avvocato non ho mai fatto altro tutta la vita e vuole che ora tutt'a un tratto non lo rispetti più come acqua e lì domanda stordito calajò e quello ma sì illustre collega acqua acqua naturale tinta in rosso o in verde da qualche sciroppino e lì il notajo finalmente uscì e lui di nuovo dietro un giorno alla fine non potendone più il notajo gli diede una solenne fiaccata di bastonate e lui come aveva detto se le pigliò con michelino stretto tra le braccia quando il ragazzo ritornava dalla scuola bellavita si sfaceva in lagrime aspettando i dà un calcio e me lo piglio uno schiaffo e me lo piglio gli faccio anzi tanto di cappello subito a ogni calcio che m'allunga a ogni schiaffo che mi dà può andare a dirglielo egli il corpo ed io l'ombra sta bene e poi e poi le feci collocare tutte e due sul carro funebre signor cavaliere la sua e la mia accanto tanto tanto belle se vossignoria le avesse vedute parlavano chi parlava quelle due corone signor cavaliere di poco tatto con gli avventori e d'inesperienza anche e di goffaggine gratitudine poi della pace che il signor notajo con la sua tranquilla e circospetta relazione gli aveva rimesso in famiglia accorre una povera squallida donna senz'età con certi occhi atroci velati e semichiusi come se le palpebre le pesino una più e l'altra meno solo dopo quattro o cinque di quelle visite cominciò a comprendere che esse non erano bene accette al notajo non disse nulla si servono d'un certo piccaglione che tiene in casa la sonnambula da cui si fa ajutare nelle cure sui generis che impartisce ai malati i milocchesi sapessero dove studia il dottor calajò in un palco morto che piglia luce da un occhio ferrato il quale nell'ombra muffida e intanfata s'apre là in fondo dunque ho saputo che a milocca hanno per medico condotto un tal calajò che pare goda nel mondo dei medici spero disse che nel nastro non avrai fatto scrivere il mio nome bellavita tenendo il fazzoletto listato di nero davanti agli occhi fece segno di no col capo poi domandò di nuovo il notajo aggiunse al pianto sempre vivo per la morte della moglie altro pianto per questo nuovo dolore e diradò un poco le visite il signor notajo non aveva più nulla da spartire con lui perché il dolore se lo aveva il lutto se voleva portarlo per la morte di quella donna non c'era nessun bisogno che lo avesse e lo portasse in comune con lui troppo aveva fatto ridere ora basta non voleva più sai ma bellavita gli restò davanti zitto e con gli occhi bassi impassibile come un'ombra e la gente tutt'intorno ferma per via a guardare e a ridere oh dio bellavita che è niente signor avvocato la gioja come ho veduto entrare ossignoria i sono alzato troppo di furia sono tanto debole signor avvocato ma niente ora è passato bisogna telegrafare d'urgenza perché dalla città vicina accorra a precipizio un medico munito del siero di behring ha intanto la generosità di non incrudelire sopra la moglie e non pensa più ad altro che a salvare se può i suoi bambini purtroppo ogni rimedio è vano i due bambini a poche ore di distanza l'uno dall'altro muojono per fortuna presto come fanno gli uccellini quanto me ne dispiace parola d'onore ma se è per questo ah signor avvocato gli dica la prego che in casa io col ragazzo non andrò più a trovarlo e ogni sorriso di risposta a ogni sguardo che le fosse rivolto le scopriva le pozzette alle guance leggermente siamo finora a questo punto e non so se fin qui quanto mi è stato riferito come vero vi sia sembrato verosimile leggete e poi regolatevi come vi pare calajò butta l'occhio su quei bigliettini e mia moglie esclama ogni marito ingannato dalla moglie avrebbe dovuto adottarlo questo nuovo genere di vendetta mettersi a rispettare a venerare a incensare davanti a tutti in tutti i modi l'amante della moglie fino a farlo disperare e lo guardò in così dire da vicino così affitto affitto e con certi occhi così smarriti e atroci da pazzo che al notajo passò la tentazione di tirargli una spinta per levarselo d'addosso e mandarlo a schizzar lontano denora bellavita nel sentir nominare il notajo denora così come a tradimento appassì e guardò quel signore come se fosse venuto a togliergli anche l'aria da respirare e così anch'io dovrei stare in attesa del rimedio di domani s'intende per tutti coloro che non hanno la morte in bocca perché quando l'hanno eh sono vigliacchi allora e lo vogliono il rimedio d'oggi e come lo vogliono forse a casa sua si sarebbe buttato giù nella disperazione di quel cordoglio ma siccome qua la commiserazione che il signor cavaliere poteva accordargli non doveva occupar soverchio posto nello stesso perché da quando il dottor calajò per vendicarsi s'è messo a dar per ricetta agli ammalati quella sua acqua e lì gli ammalati pajono morti guariscono tutti potrebbe dire che appunto per questo per non disturbarlo gli ha sempre nascosto le lievi infermità dei figliuoli ma sa che mentirebbe dicendo così e non lo dice chiamato al solito all'ultimo momento ha domandato ai parenti del moribondo se non l'hanno chiamato per isbaglio invece del prete e se n'è tornato a casa a studiare e su uno dei piatti della bilancia sul banco era rimasto un peso d'ottone a ricordare l'ultima vendita di dolci fatta dalla moglie t'ha baciato di t'ha baciato domandava subito a michelino accorrendo come un assetato appena lo vedeva uscire dallo studio non è per questo incalzò e allora perché forse perché non vuol più vedere neanche il ragazzo me da un pezzo non mi vede più bisognava compensarlo povero signor notajo con altrettanto rispetto d'ora in poi e bellavita corse dal suo sarto a ordinargli un nuovo abito da lutto che facesse colpo e saltasse subito agli occhi di tutti la prima volta che prese a scortarlo così il notajo notò che la gente che gli veniva incontro si fermava e scoppiava a ridere che se tanti trattavano con confidenza il signor notajo denora non stessero a farsi illusioni perché il signor notajo denora aveva in segreto una ragione di speciale intimità con lui e non avrebbe potuto accordarla ad altri eh lo so caro dottore voi dite così perché c'è il municipio che vi paga per stare in ozio e piccaglione vi fa comodo ma io decise di chiuder lo studio e si ritirò a vivere in campagna bellavita trionfante nella bottega del caffè rammodernata e di nuovo piena di clienti per sottrarsi a quell'incubo si mise a esortare il piangente a farsi animo gli promise che non l'avrebbe abbandonato che sarebbe andato a trovarlo a casa come prima sì e sedette ma in punta in punta a una seggiola e dritto sulla vita quasi il cordoglio dovesse per forza tenerlo teso e indurito così in una scatola che s'apre come un libro da una parte e dall'altra scompartita in tante caselline ciascuna con un tubetto di vetro pieno di pallottoline di zucchero intrise d'alcool con le essenze omeopatiche e poi su dritto impalato dietro al signor notajo a scortarlo a due passi di distanza nell'ora che usciva dallo studio per la consueta passeggiata ma anche contro il sindaco e contro la giunta e il consiglio municipale che osano con tanta arroganza e sfacciataggine proteggere un impostore il caso diventa serio il fermento del paese cresce d'ora in ora stretta nelle spalle ha la gobba dietro ben segnata dal giubbino verde sbiadito la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa a questo punto l'amico cercò d'arrestar la foga di tutte queste domande irrompenti approfittando del sospetto realmente infondato contenuto nell'ultima domanda di bellavita ma questi non si lasciò sopraffare più bellavita dopo essersi contorto sullo sgabello per arrivare in fondo a quella faticosa spiegazione alla fine rimase come trasecolato il notajo s'era chinato con le braccia conserte sul piano del tavolino e vi aveva affondato il capo rimase bellavita un pezzo a contemplare con occhi gravi e densi d'angoscia la calvizie paonazza del signor notajo che aveva detto e invitò con un cenno della mano il visitatore a introdursi a sedere bellavita a quel gesto sentì quasi sussultare tutta la stanza tanta fu d'improvviso la gioja che poi riprese tra il pianto bellavita tre messe ho fatto dire alla sant'anima una per lei una per me una per michelino si guarda le manine che forse incutono ribrezzo anche a lui da quanto son gracili e con certi ditini pallidi e pelosi come bruchi fa il distratto lo domandano d'una cosa e risponde a ma perché mai può esser fatta la scienza medica per essere applicata crede ingenuamente il dottor calajò e lui la applica come ne ha del resto il dovere e come i casi e la discrezione gli consigliano con quel gesto e zitto come sicuro del fatto suo dal caffè sulla piazza lo vedono avviarsi pian piano alla casa del suo nemico siamo giusti era ridicolo ridicolo e bellavita perdio doveva capirlo che essendo forzato quel primo legame ora che la morte finalmente lo aveva sciolto poteva mai tollerare il signor notajo la minaccia di non levarselo più d'attorno e che egli seguitasse a rispettarlo a incensarlo a servirlo davanti a tutti a dimostrare in tutti i modi come aveva sempre fatto col rispetto ossequioso di cui lo faceva segno davanti a tutti gli amici con le lodi sperticate che profondeva con chiunque ne parlasse gli aveva avvelenato il piacere di quell'unica avventura tardiva della sua sobria riservatissima esistenza a quella pressione come per un richiamo apparve subito più raggiante in michelino la soddisfazione con cui portava addosso quell'abito nero rimasto solo stette per più di cinque minuti ad aprire e chiudere le mani tutto vibrante congestionato e a muggire a fischiare a gridare in tutti i toni perdio perdio perdio altro che quel poco di caffè pur fatto con specialissima cura gli avrebbe dato il sangue delle vene per la sviscerata gratitudine che gli serbava della difesa che nei primi tempi del matrimonio il signor notajo aveva fatto di lui contro la moglie che lo accusava di poco avvedimento mosche bellavita tornava a sedere curvo su lo sgabello di ferro e stava lì immobile per ore e ore con gli occhi fissi aguzzi spasimosi che pareva finissero di divorargli la faccia smunta e smorta dalla barba non rifatta da parecchi giorni per non essere disturbato dal chiasso dei figliuoli ha allogato lì un tavolinetto coi piedi mozzi salta sulle passinate del palco curvo per non battere il capo nella copertura del tetto che pende a capanna alle corte disse allora risolutamente quell'amico assai seccato ora ci siamo è questo caro bellavita parliamoci chiaro per un che di goffo che il sarto ci doveva mettere roba da pompa funebre e camicia nera solino nero cravatta nera bastoncino nero guanti neri fazzoletto nero tutto nero l'inverosimile signori miei viene adesso e me ne dispiace cordialmente per la scienza medica l'inverosimile è che hanno ragione loro i l'amico cercò in tutti i modi di dissuaderlo con preghiere con ragionamenti con minacce bellavita non si rimosse più da quella sua frase egli il corpo ed io come spiattellargli in faccia che con la morte della donna il notajo aveva creduto d'essersi liberato dell'incubo di lui che col ridicolo della sua incredibile mansuetudine gli mette in mano due o tre di quei bigliettini e alza un dito al naso per fargli cenno da uomo che la sa lunga di non stare a sprecar fiato inutilmente nel sentir queste maledizioni al dottor calajò piccaglione ch'è un omarino alto un braccio ma con un testone di capelli così ma teresina teresina signor cavaliere teresina non la troverà più non le reggerà il cuore a vossignoria se ti dico che verrò verrò verrò e così alla fine riuscì a mandarlo via poi un altro giorno una tremenda labbrata con la grossa tabacchiera d'argento e lui per più d'una settimana seguitò ad andargli dietro col labbro che gli pendeva come una lingua di cane lo stima pericoloso giacché non può non essere per lei una pazzia tutto quel suo accanimento allo studio là nel palco morto di michelino si tratta e non voglio far nulla io senza il consiglio e il consenso di vossignoria il ragazzo soffre a star solo in casa con me vede come s'è ridotto in sei giorni povera creatura ma io non so far altro che piangere piangere piangere quando andava mandava dentro lo studio del notajo michelino e lui si sedeva silenzioso e con gli occhi chiusi nell'anticamera lì accanto alla bussola di panno verde ingiallito con l'occhio opaco nel mezzo cava di tasca nel salire la scala un fascio di bigliettini scritti a lapis e come il dottor calajò in persona viene ad aprirgli la porta prima che abbia tempo di stupirsi della sua visita spesso se il vento schiude nel terrazzino lo sportello per cui si entra in quel palco morto i colombi e i piccioni della moglie s'affacciano titubanti a curiosare si solleva dai lettucci dov'essi giacciono avvampati dalla febbre e con tutte le carnucce prese dal male e si mette a gridare che sono perduti perduti perduti ma né il notajo venne né nessuno dei suoi amici che prima solevano passar là nel caffeuccio le mezze giornate a conversare a leggere i giornali a giocare interpretando male il doloroso sbalordimento che si dipinse sul volto di bellavita colui s'affrettò a esortarlo non v'allarmate non v'allarmate caro bellavita è per il bene del vostro ragazzo pensate ai vostri libri voi ma scusate c'è un'intera popolazione che dovrebb'essere affidata alle vostre cure la vedete morire con le pallottoline di quell'impostore in bocca e non ve ne fate né scrupolo né rimorso batti oggi e batti domani il farmacista ha strappato finalmente al dottor calajò la promessa che farà una formale denunzia al prefetto contro piccaglione perché gli sia interdetto l'esercizio abusivo della professione di medico piange infatti e si dà del buffone e poi sghignazza e grida che non è vero e che non sente nulla il giovane collega accorso dalla città lo guarda sbigottito e cerca di confortarlo ma ecco farsi avanti tranquillo e sorridente l'omarino col suo gran testone di capelli e quelle sue schifose gracili manine che si muovono molli molli nell'aria a raccomandar prudenza e pazienza si vendicherà e senza rimorsi vogliono morire con la bocca dolce i milocchesi acqua e lì la moglie ridotta com'è un'ombra non ha più pace e allora il dottor calajò può sperimentare in sé il più spaventoso dei fenomeni la coscienza lucidissima d'essere impazzito l'ultimo bigliettino guardate non più tardi di ieri interrogatela non potrà negare i vostri figliuoli dottore non li ho mai visti perché i consulti domande e risposte sono stati sempre per iscritto con codesti bigliettini mandati per la donna di servizio che può esser testimone clienti vantò finché visse quel suo nuovo e strepitoso metodo per vendicarsi delle corna ma si rammaricava di continuo che per pochezza d'animo i tanti cornuti del paese non lo volessero adottare che potevano seguitare a esser per sé là come prima mentre tutto per lui era finito finito e l'infame calunnia ch'egli tenesse su quella bottega di caffè coi denari del notajo denora il notajo levò la faccia più che mai aggrondata dal tavolino una corona me lo permisi sicuro d'interpretare il suo sentimento signor cavaliere un po di considerazione soltanto per il rispetto che le ho sempre portato un po di considerazione per la mia disgrazia per la nostra disgrazia signor cavaliere si lamentò dalla soglia bellavita con quell'esitazione di chi si butta a parlare e poi incerto si trattiene sono venuto perché l'ho capito sa il cuore a vossignoria il cuore non le regge più a venire da me l'ho capito e con questo schifo nelle dita si voltò verso la finestra chiusa della stanza come per cercare uno scampo chi sa perché in quella finestra notò subito la croce che nella vetrata formavano le bacchette di ferro arrugginite ecco che già rideva aveva tanto pianto ora poteva ridere sì sì e avrebbe fatto ridere tutti sarebbe stata la sua vendetta proprio come una divisa lo portava il giorno avanti ai piccoli amici del vicinato raccolti innanzi all'uscio di strada su cui il padre aveva inchiodato di traverso una fascia nera di bambagino egli aveva annunziato ma chiaro veramente quando fu al dunque stentò più d'un poco a parlare quell'amico perché non era mica facile far comprendere a bellavita il dispetto del notajo per il suo canino attaccamento non posso mandarlo a napoli ma quand'anche potessi non vorrei perché il signor notajo mi fa dir questo ha forse creduto che gli portavo il ragazzo per averne qualche cosa perché il signor notajo mi propone di mandarlo in un collegio e così lontano a napoli e io ah non vuol più tenere nessun conto di me il signor notajo senza il ragazzo io morrei e va a ficcare le gambe lunghe distese sotto quel tavolinetto sedendo su un'assicella posta fra una trave e l'altra e in quella bella posizione dura quattro e cinque ore finché la moglie non viene a chiamarlo o per qualche rara visita o perché già pronto in tavola grugano impauriti scrollano il capo a scatti per sbirciarlo di traverso poi si voltano gli lasciano un segno della loro disapprovazione e via sto morendo io signor avvocato sto morendo qua di crepacuore abbandonato da tutti senza sapere perché ma che gli ho fatto io che gli ho fatto in nome di dio tutta la bottega dalle vetrine laccate un tempo di bianco ora ingiallite e scrostate sonava del ronzio fitto continuo opprimente di quelle mosche e perché allora cominciò a dire ma quegli parò le mani a interromperlo subito lasciatemi dire vi prego il notajo vi propone caro bellavita di mettere il ragazzo in un collegio a napoli a napoli bellavita sgranò tanto d'occhi ripiombando nello sbalordimento doloroso ma col sospetto ormai che il discorso che quel signore era venuto a fargli nascondeva sotto ogni parola un tradimento preparato dal notajo i dirai quanto hai speso ignor avaliere i dirai quanto hai speso ribatté forte con esasperazione il notajo è obbligo vostro sacrosanto difenderla questa popolazione difenderla anche se non vuol esser difesa difenderla contro la sua ignoranza e la sua pazzia e non vi parlo di me lo accompagnava a casa lo raccomandava alla serva e ritornava alla bottega dove ritrovava il vecchio cameriere che dormiva ancora nel solito angolo con la bocca aperta mangiato dalle mosche interroga la propria coscienza e sta in angosciosa perplessità se non abbia l'obbligo d'avvertire segretamente i cittadini di milocca di guardarsi dal marito a cui ha dato di volta il cervello se non proprio all'ultimo momento cioè quando finiscono di essere milocchesi e sono soltanto povere bestie atterrite dalla morte imminente di solito per le malattie lievi o si mette a piangere disperatamente ma senz'ombra di rimorso appena egli nella camera dei bambini dopo aver loro osservata la gola l'idea astratta del suo dolore vale a dire del dolore di un padre che abbia perduto a poche ore di distanza due figliuoli ma gli pare di non sentire nulla realmente e che pianga come un commediante sulla scena per l'idea soltanto della terribile sciagura che gli è toccata e così dicendo piccaglione volta le spalle e se ne va calajò resta come basito appena può riprender fiato chiama lucrezia lucrezia cinque o sei di quelle pallottoline sotto la lingua e via guarigione sicura perché poi quelli che piccaglione non riesce a guarire con le sue pallottoline non li uccide mica lui ma calajò sia maledetto una volta e quando l'hanno chiamato si sorresse premendo le gracili mani su gli omeri del figliuolo michelino che gli stava davanti vestito anch'esso d'un abito ritinto or ora di nero apriti cielo come si sparge per milocca la notizia di quella denunzia ancora da scrivere tutto il paese si mette in subbuglio sindaco assessori consiglieri comunali si precipitano infuriati in casa del dottor calajò a protestare a minacciare ah signor cavaliere gridò per carità signor cavaliere abbia considerazione di me non m'abbandoni non m'abbandoni in questo momento signor cavaliere me lo può impedire appena lo vedo subito me gli attacco dietro i metto di professione a fare la sua ombra sissignore l'ombra del suo rimorso di tutto il male che m'ha fatto per tutto il bene che gli ho voluto glielo vada a dire egli il corpo ed io erano diventate le padrone della bottega quelle mosche avevano incrostato delle loro sudicerie i due veli l'uno color di rosa e l'altro celeste tutt'e due scoloriti che sul banco coprivano le paste già secche le torte lo aveva ancora nelle narici il profumo di quella donna e gli veniva di serrare i pugni assalito da una disperata voglia di fracassar quelle vetrine di rovesciar quelle bottiglie che gli esasperavano insopportabilmente l'angoscia con la loro simmetrica immobilità di cose seduto su uno sgabello di ferro della sua botteguccia di caffè curvo con gli occhi fissi sul marmo impolverato d'uno dei tavolinetti bellavita aspettò parecchi giorni la promessa visita del notajo con la marmellata tutta gromme di muffa nella scaffalatura in fondo le bottiglie dei liquori eran tutte coperte di polvere già ma c'è pure a milocca il farmacista a cui lozioni e misture sali e unguenti e veleni e polverine dormono d'un sonno che spesso pare eterno nelle scaffalature della farmacia notajo bellavita strinse tra i denti il labbro per impedire uno scoppio di singhiozzi ma le lagrime gli piovvero dagli occhi pe per carità barbugliò i vuol dare anche questo dolore sono a lutto io e storcignandosi dal piacere in cui pareva tutto invischiato si era passate le mani sopra la giacca a poco a poco le palpebre gli si gonfiavano di pianto e le lagrime gli gocciolavano grosse e spesse per le guance scavate il naso pieno anch'esso di lagrime gli veniva di soffiarselo forte se lo soffiava piano per non disturbare piano piano conforti che inutile darli eppure si danno e ora vedrà gli grida calajò ora saranno capaci di dire che li ho uccisi io i miei figliuoli non crede ma sì i odiano mi odiano perché non sono come loro per parecchi giorni s'aggira per casa come una mosca senza capo ma ogni tanto si ferma e scoppia inattesamente in una fragorosa risata anche di notte balza a sedere sul letto per ridere come un matto acqua e lì sicuro acqua e lì se ne sentiva proprio beato quasi gliela desse a pascere lui tutta quella pena commovente in cui lo vedeva sprofondato come il latte del suo seno una mamma al suo bambino alla fine si risolvette a parlare per sottrarsi a quelle risa il notajo riprese ad andar di fretta e allora bellavita dietro di fretta anche lui il notajo andò a ricorrere al commissario di polizia e di quelle disapprovazioni lì sono incrostate tutte le travi ma sono il meno c'è più sensibile il puzzo lasciato dai gatti e anche quello dei topi e poi quell'aria che sa di polvere appassita nell'umido di un'ombra perenne no niente state seduto vengo a nome del notajo denora caro bellavita a farvi una proposta a nome del notajo denora michelino ricevuto dal signor notajo solo il cenno d'un bacio sui capelli ritornò a lui e gli si pose tra le gambe per esser conseguenti i milocchesi non dovrebbero mai chiamare al letto dei loro malati il dottor calajò e difatti mi consta che non lo chiamano quasi non gli parve vero provò schifo nel sentir la magrezza di quelle braccia sotto la stoffa pelosa dell'abito ritinto nella violenza che facevano per aggrapparglisi al collo in quella convulsione di pianto a napoli disse il ragazzo e perché per dargli una migliore educazione rispose subito quegli come se fosse una cosa chiara per se stessa evidente per un momento dal marmo del comodino accanto al letto disfatto si rese percettibile nell'uggia cupa e sonnolenta di quella vecchia camera il ticchettio sottile dell'orologio d'oro da tasca lasciato lì su un fazzoletto rosso di seta e certo non men disperato cordoglio da cui doveva essere straziato anche lui in quel momento gli parve anche troppo toccar così col sedere appena appena quella punta di seggiola legato a lui per forza dall'amore per la stessa donna poteva il signor notajo seguitare ora a rimaner legato attaccato a lui dal dolore comune dal lutto comune per la perdita di lei qua sono tutti in perpetua attesa di ciò che ci porterà il domani qua non si fabbricano case perché domani domani chi sa come si fabbricheranno le case non si pensa a illuminare le strade perché domani chi sa che nuovi mezzi d'illuminazione scoprirà la scienza domani sì fece subito bellavita protendendosi con gli occhi d'improvviso ridenti di lagrime e l'angoscia tormentosa di tutti quei giorni gli fece impeto per trovare uno sfogo in un torrente di domande ansiose attraverso la gioja insperata e inattesa di quella notizia per forza sempre lo rispetterò glielo dica i scusi me lo insegna lui il mezzo di vendicarmi e vuole che io non me n'approfitti davanti a tutti mi metterò a rispettarlo di più in modo che tutti vedano e sappiano qual è e quant'è questo mio rispetto per lui della casa ella non nega non nega e non si scusa dovrebbe accusare invece perché quell'uomo che ora piange e si morde le mani dalla rabbia gridando d'essere stato tradito dalla sua stessa compagna e incolpandola del pericolo mortale che sovrasta ai figliuoli disperare riverberargli addosso di continuo il ridicolo della propria mansuetudine fino a farlo fuggire tra la baja di tutti e fuggito ecco ecco corrergli ancora dietro e ancora inchini e riverenze e scappellate fino a non dargli più un momento di che restava da fare al notajo denora ammazzarlo per levarsene la tentazione e sentendosi per di più stanco e nauseato sia della professione sia della inutile vita che conduceva in città ah sì cominciò a dire ah è per questo e non la finì più a ogni ah gli occhi indolenziti dalla dura fissità di tutti quei giorni di spasimo gli si sbarravano gli s'accendevano di lampi di follia per il funerale disse e subito la voce gli tremò per il funerale ordinai in suo nome una corona di fiori freschi un po un po più ricca della mia e nello stesso tempo una strana relazione avvertì tra l'orribile peso di quell'uomo che gli piangeva sul petto e tutta la solinga tristezza della sua vita di vecchio scapolo grasso una volta per uno pezzo d'ingrato non ci aveva mai pensato lui che quel suo sincero rispetto era già una vendetta del tradimento perché avvelenava al signor notajo il piacere di esso ho inteso disse ma scusi e non poté seguitare al pensiero che il signor notajo avesse sentito il bisogno di rivolgersi a un altro per fare a lui una proposta con ambo le mani ancora alzate il notajo fece un gesto violento di noncuranza ma fa quello che ti pare ah no scattò bellavita con gravità e anche con risolutezza a questo punto ricomposto appena dallo scatto d'ira all'annunzio di quella visita il signor notajo dal tavolino innanzi al quale stava seduto nella sua stanza da letto accennò di sì col grosso capo calvo ma senza saper bene perché trasecolato piccaglione senza scomporsi risponde per qualche piccola gastrica occorsa ai vostri figliuoli quello si mette le mani nei capelli e con gli occhi di chi si sente mancare il terreno sotto i piedi ripete mia moglie e piccaglione per domandare a vossignoria se posso rimandarlo a scuola dio grande e buono esclamò allora il notajo levando le pugna al soffitto e perché lo domandi a me ma per sapere se le sembra giusto dopo sei giorni soltanto e si mise a passeggiare per la stanza con le mani nelle tasche dei calzoni senz'aggiungere altro i calzoni di quel vecchio abito di casa troppo larghi denora quand'invece aveva proibito alla moglie d'accettare perfino quello che si dice un fiore dal signor notajo si pigliava i soldi del caffè quando il notajo veniva lì con gli amici proprio perché a non pigliarseli gli sarebbe parso di dar troppo nell'occhio ma dio sa quanto ne soffriva ma al commissario di polizia bellavita quando fu chiamato rispose che non disturbava nessuno che la strada non era del signor notajo e che egli ci camminava per conto suo vestito così perché gli era morta la moglie gli facevano due goffe pieghe sul di dietro le quali al movimento delle natiche andavano su e giù in modo ridicolissimo michelino lo notò e non guardò più altro finché il notajo stette a passeggiare ma calajò non si scrolla non avverte nulla seguita a studiare senza curarsi né di piccaglione né dei milocchesi se non lo chiamano o se lo chiamano all'ultimo momento e muojono come tanti cani che fino a poco tempo addietro sedeva là ridente e sfavillante a quel banco col nasino bianco di cipria lo scialletto rosso di seta a lune gialle sul seno prosperoso i cerchioni d'oro agli orecchi d'una bella reputazione per certi suoi contributi come li chiamano allo studio di non so quali malattie oggi come oggi disgraziatamente incurabili e servendosi di lui si ha poi questo non disprezzabile vantaggio che si fa a meno del farmacista perché piccaglione tutta la sua farmacia la porta in tasca e allora quelle mosche cominciavano a mangiarsi anche lui gli si posavano sugli orecchi sul naso sul mento ma egli non le avvertiva nemmeno o al più levava appena appena una mano a cacciarle quando già erano volate via gratitudine della rivincita che con l'amicizia di lui aveva potuto prendersi su tutti coloro che lo avevano sempre deriso per le sue arie da persona civile che sapeva trattare e stare in confidenza coi meglio signori povero bellavita fece quegli posandogli una mano su la spalla sì lo vedo siete molto deperito no no state state seduto ma vossignoria s'accomodi per carità ecco sì seggo qua comanda un caffè una bibita motivo di più ora per rispettarlo il signor notajo che gli aveva aperto gli occhi e che per mezzo di quell'amico gli aveva fatto vedere e toccare con mano quanto ne aveva patito poverino e di nuovo giù lagrime a fontana a un tratto soffocato arrangolando balzò in piedi e andò a buttarsi addosso al notajo disperatamente ebbene questo consiglio dato forse per alleviar con una celia il dolore del padre e dello scienziato si fissa come un chiodo nel cervello del dottor calajò un po stravolto dalla doppia sciagura forse non sa neppur bene quanti siano i suoi figliuoli e chi sia nato prima e chi dopo non li vede mai non li ha mai voluti a tavola perché anche a tavola si porta da leggere e non vuol essere disturbato anche papà era a lutto e come perfino la fascia di lana sempre avvolta attorno al collo gangoloso da rossa se l'era fatta ritingere nera ma lo portava con ben altro contegno papà il lutto le campane delle otto chiese suonano intanto a morto e il dottor calajò se ne sta a casa rintanato non già per paura ha la coscienza tranquilla lui ma anche ciò che accadrà in casa loro dopo la loro morte e senza potersene adontare i residui non sono mai limpidi e ad eufemia che è figlia d'un libero pensatore e ostenta di non credere in dio ripeto spesso sciocca credici dio esiste e ringrazialo sai ringrazialo tesoro mio ah caro sì sì caro i vien da ridere da ridere tutti e due allora maravigliati mi domandano perché ho riso io florestano vi giuro lo ammazzerei invece ogni notte seduto presso la finestra me ne sto quieto quieto a contemplare il cielo a lungo e gli dico vedi carluccio mio tu hai le manine sporche come t'ha detto jeri zio florestano quando t'ha veduto una cenciata d'inchiostro sul nasino t'ha detto lavati carluccio o ti catturano sai se non fosse un brutto posto ti proporrei caro florestano di metterti un momentino al posto mio t'assicuro che ti farebbe lo stesso effetto curioso che fa l'umor vitale agli sgoccioli s'inacidisce vie più di giorno in giorno dentro di me e voglio riempiendo questi pochi foglietti di carta procurarmi la soddisfazione sapor d'acqua di mare soddisfazione uccidere dio me ne guardi chi mi trattiene parliamo un po sul serio se io non avessi fede se io non credessi in dio davvero il cavallo non sa di dover morire e non si fa di queste domande all'uomo però che secondo la definizione di schopenhauer è un animale metafisico che appunto vuol dire un confesso tuttavia che più volte m'avviene quasi quasi di desiderare che l'uno e l'altra siano due birbaccioni matricolati i lunghi peli rossicci del magnifico pajo di baffi oh voluttà pazienza anche tu cara eufemia mia c'è una stellina piccola piccola lassù a cui tengo fissi gli occhi e a cui dico spesso sospirando aspettami verrò conosco bene il marito futuro di mia moglie e questo grosso sanguigno uomo qua che mi siede accanto e sospira mia moglie che a casa in attesa anche lei sospira ringrazialo eufemia mi guarda come se le paresse strano che io luca lèuci possa dirle così io che secondo lei avrò torto ma questo spettacolo della nostra squisita civiltà delle nostre continue cerimonie davanti alla soglia della morte mi sembra una stomachevole pagliacciata mi vedo costretto per esempio tante volte a tirarmi tra le gambe il mio piccino l'unico mio figlioletto e a mettermi a insegnargli d'amare giacerò florestano mi dà sulla voce e io allora mi taccio e così magro magro e pallido e afflitto come sono mi metto a guardare dal cantuccio della vettura che va a passo per gli aerei viali del gianicolo e anche senza più me il mio piccino che un giorno presto non saprà più chi ero com'ero papà e florestano voltandosi gli risponderà sgarbato che vuoi pover'uomo m'immagino allora mia moglie col bel capo biondo reclinato vezzosamente sull'ampio petto quadro di lui nell'atto di carezzargli appena appena stirando in su con due dita trovare il fieno e l'erba è certo gravissimo problema ma dietro questo problema sorge quella domanda sta sempre davanti ne segue se non m'inganno che tutti gli uomini dovrebbero sinceramente congratularsi col cavallo è s'intende un mio carissimo amico ottimo giovine giovine poi veramente non tanto a un certo punto carluccio mise un grido s'arrestò e gli domandò tutt'afflitto t'ho fatto male zio florestano no carluccio perché e più vorrebbe per guadagnarsi anche lei di fronte alla propria coscienza il diritto di goder dopo senz'alcun rimorso passi pure buon viaggio e stia sicuro sa che noi ci ricorderemo sempre sempre di lei così buono così prudente e ragionevole io dico un motto di spirito e florestano osserva tu sarai vecchio caro lèuci e sempre così celione per risalire dopo la scarrozzata egli da una parte il portinajo dall'altra mi portano su in sedia i sono ribellato ma invano ma spesso anche non riesco a esser celione come dice l'amico mio l'arguzia senza volerlo mi diventa mordace e allora florestano in vettura con me ci soffre a sentirmi parlare io gli dico anno e poi lo conosco lo conosco bene il marito futuro di mia moglie e anche per lui potrei metter le mani sul fuoco che non mi farà il minimo torto finché il naso mi fumica non avrei davvero alcun obbligo di crederci poiché dio mi tratta male facendomi morire così presto ma lo ringrazierà quando le verranno tra mano questi pochi foglietti di carta se ama di cuore il suo florestano e poi dotato come dicevano gli antichi di tutte quelle buone parti che a fare un perfetto marito si ricercano castigati costumi generosa e gentilissima natura e certe paroline di notte come le hai dette a me abbracciata con me le dirai presto le dirai anche a lui senza quasi sapere di dirle lo provano le cure che ha per me quasi ogni giorno per dirne una viene con la vettura per farmi prendere una boccata questo poter vedere la vita così come resterà per gli altri nella certezza che tra poco forse mentre stai a dirlo essa per te finirà non avevo più sentito il pianoforte non avevo veduto andar via il maestro e così ma giuro che le scarpe con rispetto parlando me l'ero tolte da un pezzo senza intenzione i fanno male intendo bene che l'unica è di morir presto qua vedo certe volte florestano che con gli occhi e coi sospiri si sforza di far capace mia moglie dei desiderii che lo tormentano pover'uomo il cavallo e il bue ma sarà meglio lasciarlo stare il bue citiamo il cavallo soltanto il cavallo dunque che non sa di dover morire non ha metafisica ma tu lavatele a ogni modo perché zio florestano ama i bambini puliti egli è tanto buono e ti vuol tanto bene carluccio mio e anche tu sai devi volergliene tanto tanto e poi penso servendo me vuol guadagnarsi la felicità futura lasciamolo fare anche mia moglie eufemia dall'altro canto è quasi felice di soffrire per me perchè mai dopo aver faticato venti trenta anni per trovare il fieno e l'erba dover morire senza sapere per qual ragione si è vissuto i guardai i piedi scalzi era vero e mia moglie intanto rideva fragorosamente che dire balbettai sciocchissime scuse che non spiavo affatto che solo per curiosità m'ero spinto a guardare il mio piccino ingenuamente t'ho pestato l'ombra zio florestano eh via no fino a questo punto no povero carluccio mio sei stato proprio sciocchino l'ombra vedi l'ombra si può calpestare e penso che egli a mia moglie che vorrà accorrere a vedere che cos'ha il piccino mio che piange forse dirà ma no cara lascialo piangere non scendere dal letto ti raffredderai questa dolcezza di sole che tramonta la vita come la assaporeranno gli altri anche amara che importa che gara di compitezze fra noi tre e che grazioso martirio intanto da povero malato io vorrei lasciarmi andare come vien viene e lei la mia cara eufemia che mi ha sorpreso lì scalzo dovrebbe sapere perché mi fanno male e non riderne almeno davanti a me i hanno insegnato che bisogna esser sinceri sinceri ma la sincerità per me a questo punto vorrebbe dire poi mi tasta il polso per sentirne la repenza mi guarda negli occhi mi domanda dolcemente proseguiamo proseguiamo e così via fino in fondo pian pianino pian pianino non è mica vero però zio florestano scherza oggi non costuma più mandare in galera chi ha le mani sporche e tanto più quelli animali metafisici che malati per esempio come me non solo sanno di dover morire tra breve non posso è vero far sette scalini di fila che l'ansito non mi sopravvenga insopportabile ma ecco vorrei che l'amico non si pigliasse tanto fastidio che il portinajo si facesse almeno ajutare da qualcun altro che di far conoscere a mia moglie che avevo tutto preveduto l'idea m'è nata questa mattina e m'è nata perché mia moglie m'ha sorpreso nel corridojo dietro l'uscio del salotto non mi ha tradito in tanti anni e dovrebbe confondersi per un altro pajo di mesi e poniamo quattro sei l'altro giorno per esempio florestano se lo portò a spasso e al ritorno mi raccontò ridendo che mentre camminavano insieme traversando la piazza piena di sole continuo caro florestano io so per esempio la corona di porcellana che verrai a depormi sulla fossa quando vi giacerò viene invece mi vedo costretto a tenermi su per pesare quanto meno sia possibile su loro che altrimenti m'userebbero tanti altri riguardi tante altre premure che mi fanno ribrezzo talvolta anzi orrore coi guanti gialli e infinite cortesie mi vedo dolcemente sospinto da loro fino a questa soglia e ora mi sembra che mi s'inchinino e mi dicano con un sorriso grazioso sulle labbra cheto e chinato a spiare per il buco della serratura o tu che non sei geloso mi gridò che stai a far lì to guarda ti sei finanche tolte le scarpe per non far rumore la forza di ribellarvisi e di trionfarne il cavallo e il bue ho letto una volta in un libro di cui non ricordo più né il titolo quando penso certe notti nell'insonnia che egli si coricherà nel mio letto al posto mio lì con tutti i miei diritti su mia moglie e su le cose mie ma se il cavallo sapesse di dover morire il problema della morte diventerebbe alla fine anche per lui più grave assai di quello della vita il marito di tua madre carluccio che non è il tuo papà vero ci pensi ma la vita pure carluccio è così bella così piena l'onestà dei loro propositi la squisitezza dei loro sentimenti diventa spesso per me la più raffinata delle crudeltà poiché io non potendo in nessun modo ribellarmi a quanto avverrà senz'alcun dubbio dopo la mia morte e ubbidirlo sai sempre e lasciarlo sempre contento di te hai capito figlietto mio onesto diritto onestissimo compenso che né la vita né la coscienza possono negarle e di cui io ripeto non debbo florestano se gli fosse possibile vorrebbe portarmi su lui solo senza ajuto via in fin de conti non peso molto sì e no quarantacinque chilogrammi con tutti gli edemi se credessi invece che la morte sia limite anche all'anima d'ogni avvenire e che mancandomi la terra sotto i piedi il vuoto e null'altro m'accoglierà credete che florestano io non lo ammazzerei zio florestano e la mammina tua la calpesteranno un giorno l'ombra di tuo papà sicuri di non fargli male poiché in vita si saranno guardati bene dal pestargli anche un piede mio e gli magnifico tutti i regalucci ch'egli per far piacere a eufemia gli porta il povero piccino mio segue i miei consigli e già lo venera quarant'anni quasi l'età mia ma già io come se n'avessi cento mentre lui solido ben piantato nella vita come in un bosco una quercia d'aver rispetto filiale per colui che sarà fra poco suo secondo padre e ad ammonirlo perché cerchi di non dargli mai causa che abbia a lamentarsi di lui ciò non toglie però che non abbia commesso una imperdonabile sciocchezza ma se lo sapevo ma se lo so che mia moglie non può soffrirlo quel suo maestro di musica i dà il braccio e m'ajuta a scendere pian pianino la scala obbligandomi a sostare sui pianerottoli a ogni branca fin tanto che lui non abbia contato fino a cento quando penso che nel lettuccio della camera accanto il figlietto mio l'orfanello mio qualche notte forse si metterà a piangere e chiamerà la mamma sua e poi sono certo certissimo che finché vivo ella non mi tradirà e il poter pensare ciò che gli altri faranno ragionevolmente quando tu non sarai più parlo chiaro ma florestano finge di non comprendere e io continuo ho gli edemi ai piedi e per ingannare il tempo me li tasto li premo vi affondo una ditata e poi sto a guardare come a poco a poco rivenga su ma no ella avrebbe pazienza ne son sicuro anche se tirassi avanti così ancora un anno né giorno né notte e nella cadenza di quegli stridori e di quei tonfi s'intercalava il ruglio sordo di zi scarda come se il vecchio si facesse ajutare a muovere le braccia dalla forza della macchina lontana creda che le merita tienla qua troncò il dottore rimettendo in tasca il portafogli se viene la serva non gliela dare verrò a prenderla io sogno l'ambizione d'ogni giovanotto ma lei si era ostinata in quel suo lutto ostentazione no ma a poco a poco qualcuno aveva cominciato a susurrare malignamente che ella uno scandalo avrebbero esclamato eh via in fin dei conti perché per una corona da morto certo ogni anno la poverina per il giorno aveva mandato una corona al camposanto il nuovo giardiniere non lo sapeva quell'anno anche quell'anno ella naturalmente se n'era ricordata naturalmente sí perché il povero dottore via non aveva potuto farglielo dimenticare gli sorrideva gli dimostrava in tanti modi di volergli bene ma cosí come per dovere ora non sarebbe stato forse tanto aspro per lui il cordoglio se un certo puntiglio non glie l'avesse segretamente esacerbato davano ai pensieri del dottore che non potevano esser lieti un contorno quasi vaporoso di sogno com'era bella quella villetta quieta in cui nessuno veniva a passeggiare se fosse mia perduta si voltò quasi a cercare un'arma nella stanza ma a traverso la grata d'una finestra in alto nella parete di faccia di nuovo scorse la luna ora limpida che saliva nel cielo va a rispogliarti gli disse zi scarda rimettiti il sacco e la camicia oggi per noi il signore non fa notte e perché aveva sposato un altro allora se il suo cuore era ancora di quello e sempre di quello sarebbe stato perché perché ma pure spiccata precisa vedeva due fresche labbra argute e vermiglie come due foglie di garofano aprirsi a un sorriso che le faceva fremere e frizzare tutto il sangue nelle vene che doveva fare adesso prendere la moglie senza farle male e ricondurla alla casa del padre ecco sí questo si meritava e ciàula si mise a piangere senza saperlo senza volerlo dal gran conforto dalla grande dolcezza che sentiva nell'averla scoperta egli apriva fino alle orecchie ad ansa la bocca sdentata a un riso di soddisfazione poi infilava i calzoni che avevano piú d'una finestra aperta sulle natiche e sui ginocchi e contro la porta batteva il capo i piedi i ginocchi le mani e la graffiava come se le unghie gli fossero diventate artigli e sbuffava quasi nell'esasperazione d'una bestiale fatica rabbiosa quasi volesse sconficcarla schiantarla quella porta quando piú nessuno le vedeva gli avevano messo in tale subbuglio l'anima smarrita che ciàula s'era all'improvviso lanciato in una corsa pazza come se qualcuno lo avesse inseguito solo sidora dalla soglia stizzita e costernata seguiva i gesti della madre e del marito e come le parve che questi facesse con molto calore qualche promessa che la madre accoglieva con evidente piacere si mise a strillare rimase un tratto perplesso poi riprese ad andare lentamente per il viale no quell'incanto era per lui solo sarebbe stato anche per la moglie forse se lei fosse venuta senza il suo invito a passeggiare da sola una timida opposizione aveva tentato appena giusto oggi ma pure ecco con tutta l'angoscia che in quel giorno doveva aver dentro aveva ubbidito era pronta ad andare a passeggio in campagna dove lui voleva chiuditi dentro bene non ti spaventare se batto se scuoto la porta e la graffio e grido non ti spaventare non aprire niente va va vicinato sidora si mise a piangere forte e piangendo si strappava i capelli fingeva di non poter parlare per far meglio comprendere e misurare alla madre alle vicine l'enormità del caso che le era occorso della paura che s'era presa giunse alla fine la sera tanto sospirata e insieme tanto temuta la madre arrivò a cavallo col nipote saro due ore prima che sorgesse la luna batà se ne stava come l'altra volta aggruppato tutto sull'aja e non levò neppure il capo a salutare la paura che egli aveva del bujo della notte gli proveniva da quella volta che il figlio di zi scarda già suo padrone aveva avuto il ventre e il petto squarciati dallo scoppio della mina e zi scarda stesso era stato preso in un occhio aveva sperato che la moglie fosse piú coraggiosa ma poiché non era si poteva far cosí che o lei a ogni fatta di luna se ne venisse al paese dalla madre o questa andasse giú alla roba a tenerle compagnia gli urlò in faccia scrollandolo furiosamente indietro tutti vi dico canaglia giú tutti alle cave o faccio un macello nella notte ora piena del suo stupore da tre e quasi non le pareva vero che da sí poco tempo era stata condotta lí in quella vecchia roba isolata stalla e casa insieme in mezzo al deserto di quelle stoppie senz'un albero intorno senza un filo gola sidora accorse atterrita ma egli l'arrestò con un cenno delle braccia un fiotto di saliva inesauribile gl'impediva di parlare arrangolando se lo ricacciava dentro lottava contro i singulti con un gorgoglio orribile nella strozza imbalordito allo scalpiccío delle mule sui ciottoli di quel vicolo che il sole d'agosto infocava come un forno e che accecava per gli sbarbagli della calce tutte le donne con gesti e gridi soffocati di spavento sette mesi addietro sposando aveva sperato che la stima affettuosa dimostratagli durante il breve fidanzamento avrebbe potuto cangiarsi presto in amore facilmente pensò ad altro piú per tutti i ventinove giorni che corsero fino alla nuova quintadecima vide quella luna d'agosto a mano a mano scemare e sorgere sempre piú tardi e col desiderio avrebbe voluto affrettarne le fasi declinanti poi per alcune sere non la vide piú sí ora rispose è tanto bello fuori sbrígati andremo alla villetta anche piú lontano in campagna prenderemo una vettura perché domandò lei quasi senza volerlo giusto oggi io no veramente è pronta sa bell'e pronta fin dalle otto e cosí dicendo gli si fece avanti col berretto in mano e la fronte imperlata di sudore se vuol vederla è qua nella pagoda andiamo subito amore ah com'era stata ingiusta veramente la morte di quel ragazzo se fosse vissuto quel ragazzo se avesse avuto il tempo di divenire uomo di divenire esperto e istrutto anche lui di tutte le sagge perfidie della vita e la avesse sposata lui la sua cara fanciulla innamorata lí soffocando a stento il pianto e il ribrezzo da venti giorni appena aveva fatto abbandono del proprio corpo a quell'uomo taciturno che aveva circa vent'anni di piú di lei e su cui pareva gravasse ora una tristezza piú disperata della sua tristi quantunque attorno a loro ridessero in ghirlande qua e là tra il cupo verde alcune roselline rampicanti guardò l'erto viale che dal cancello saliva al poggio alla cui vetta stava tra gli alberi un chiosco che voleva sembrare una pagoda andate via malo cristiano avete il coraggio di ricomparirmi davanti via di qua via di qua assassino traditore via di qua i avete rovinato una figlia via di qua non piangere diss'egli allora piano non ho voluto dirti nulla a casa non vorrei dirti nulla neanche adesso ti prego non piangere e seguitò per un pezzo a sbraitare cosí mentre sidora rincantucciata dentro piangeva scongiurava la madre di difenderla di non dargli passo e aspettò che il desiderio di farsi una giratina per sollievo in quella vecchia villetta quasi abbandonata riuscisse a vincere in lui la rilassatezza delle membra che il tepore inebriante del primo sole gli aveva cagionato la vista di costei lo sconcertò era a parte del segreto quella vecchia complice dell'inganno stava da tanti anni a servizio nella casa paterna della moglie rapito stordito quasi vaneggiante in una ebbrezza deliziosa la vista di quelle piante rinverdite che si beavano smemorate nel sole lo svolare delle farfalle bianche su i fiori dell'ajuole quello era il versaccio solito con cui non senza stento si deduceva pian piano in bocca la grossa lagrima che di tratto in tratto gli colava dall'altro occhio da quello buono aveva preso gusto a quel saporino di sale scopriva estatico cadde a sedere sul suo carico davanti alla buca eccola eccola là eccola là la luna c'era la luna la luna da ragazza sua moglie s'era innamorata col fervore dei diciott'anni d'un giovanetto studente di liceo morto di tifo lo sapeva perché era stato chiamato come medico allora proprio lui al letto di quel giovane le gambe nude misere e sbilenche durante quell'ammirazione gli si accapponavano illividite dal freddo se qualcuno dei compagni gli dava uno spintone e gli allungava un calcio gridandogli quanto sei bello poi oppressa dalla gran calura tornava ad allungare lo sguardo alla striscia azzurra di mare lontano come in attesa che un soffio d'aria essendo ormai prossimo il tramonto si levasse di là e trascorresse lieve fino a lei sú sú dal ventre della montagna senza piacere anzi pauroso della prossima liberazione e non vedeva ancora la buca che lassú lassú si apriva come un occhio chiaro d'una deliziosa chiarità c'è tempo ancora c'è tempo il guajo sarà quando non avrà piú le corna sidora a quelle parole accompagnate da un ambiguo sorriso si sentiva gelare e lo guardava sbigottita cosí tra sé farneticando il dottore seguitava ad andar dietro al giardiniere voleva vederla quella corona sí vederla per accertarsi bene con gli occhi suoi e dunque tu credi che senza l'ajuto di dio non lo aveva lasciato finire che dici l'ajuto di dio ci vuol sempre figliuolo sta zitta sciocca disse subito piano la madre a sidora rincasando quando farà la luna verrò giú io con saro era nel fulgore tetro e immoto dell'aria torrida un'oppressione cosí soffocante che quel gesto vano del marito ostinatamente ripetuto dava a sidora una smania insopportabile era giusto che ora della sua colpa pagasse la pena teneva gli occhi chiusi e scrollava amaramente il capo senza muoversi d'un passo allora la suocera gli batté la porta in faccia e ci mise dietro la stanga se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini dapprima quantunque gli paresse strano pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno ma la chiaría cresceva cresceva sempre piú come se il sole che egli aveva pur visto tramontare fosse rispuntato erano le labbra di saro suo cugino che nell'amore di lei non aveva saputo trovar la forza di rinsavire di liberarsi dalla compagnia dei tristi amici per togliere alla madre ogni pretesto d'opporsi alle loro nozze i ginocchi ajuto ajuto gridava lei pur sapendo che nessuno in quel deserto avrebbe udito le sue grida ajuto ajuto per fortuna si mosse avanti e cosí non poté notare l'alterazione improvvisa del volto del dottore che lo seguí come un automa con gli occhi attoniti foschi la bocca aperta aperte le mani una corona a salutare sidora che fremeva tutta fece segno al cugino e alla madre di non dirgli nulla e li condusse dentro la roba la madre andò subito a ficcare il naso in un bugigattolino bujo ov'erano ammucchiati vecchi arnesi da lavoro zappe falci bardelle ceste bisacce proibito di danneggiare le piante proibito di cogliere i fiori si era insomma padroni soltanto di guardare passando saro pur cosí vivace di solito brioso e buontempone si sentiva all'incontro a mano a mano smorire rassegare il riso su le labbra inaridir la lingua come sarebbe stato meschino piú meschino ancora che a far lo scandalo era grave il fatto ma per il suo cuore che n'era rimasto ferito grave anche per il ridicolo che gliene sarebbe potuto venire se il caso si fosse risaputo calcara cacciagallina il soprastante s'affierò contr'essi con la rivoltella in pugno davanti la buca della cace per impedire che ne uscissero e non se ne lasciava scappar via neppur una poco una goccia di tanto in tanto ma buttato dalla mattina alla sera laggiú duecento e piú metri sottoterra col piccone in mano che a ogni colpo gli strappava come un ruglio di rabbia dal petto ma ella restò lí muta senza poter nemmeno staccare il fazzoletto dagli occhi non un pensiero non una lagrima per il morto e poi se lo mirava addosso passandoci sopra le mani perché veramente ancora lo stimava superiore a suoi meriti una galanteria zi scarda lo pregò di mandare almeno a casa uno di quelli che ritornavano al paese ad avvertire che egli rimaneva alla zolfara e che perciò non lo aspettassero e non stessero in pensiero per lui era la penultima di quel viale egli allora si scoprí il capo depose la corona su la pietra tombale si ritrasse pian piano e senza farsi scorgere da lei s'allontanò come per darle tempo di recitare una preghiera zi scarda si sa quel povero cieco d'un occhio sul quale cacciagallina poteva far bene il gradasso gesú che spavento gli si scagliò addosso che neanche un leone lo agguantò per il petto e quasi avesse in pugno anche gli altri uscirono attraversarono per un tratto a piedi il paese poi egli prese a nolo una vettura e ordinò al vetturino di fermarsi davanti la villetta comunale mia madre saltò a gridare a questo punto avvampata d'ira con occhi feroci sidora spalancando la porta dietro alla quale se ne era stata a origliare voi siete pazzo volete far morire di paura anche mia madre egli la sostenne con lo sguardo al camposanto ordinò al vetturino rimontando subito in carrozza appena questa si mosse ella ruppe in un pianto irrefrenabile recandosi il fazzoletto sugli occhi e sulla bocca il giardiniere interpretando a suo modo quell'ammirazione bella eh domandò e tutte rose e violette fresche sa colte era una vera tortura sentirsi tuttavia giovane nel cuore e non poterlo dire non poterlo dimostrare per paura di perdere anche la stima e la gratitudine di lei ginocchi s'avvolgeva in un cappottello d'albagio tutto rappezzato e scalzo imitando meravigliosamente a ogni passo il verso della cornacchia paese quando dopo circa un anno forzata dai parenti s'era presentata in qualche radunanza la sua vista il suo contegno l'aria mesta del volto restava ancora ansimante a guardarli un poco e senza che n'avesse chiara coscienza se ne sentiva confortare cosa strana della tenebra fangosa delle profonde caverne ove dietro ogni svolto stava in agguato la morte ogni sera terminato il lavoro ritornava al paese con zi scarda e là appena finito d'ingozzare i resti della minestra si buttava a dormire sul saccone di paglia per terra come un cane e invano i ragazzi quei sette nipoti orfani del suo padrone mugolando anche lei forsennata dal terrore udí poco dopo gli úluli lunghi fermi del marito che si scontorceva fuori là davanti la porta in preda al male orrendo che gli veniva dalla luna una a un certo punto prese a tremargli convulsamente cosí forte che temendo di non piú reggere al peso con quel tremitio ciàula gridò basta basta che basta carogna a lui da appena venti giorni sidora si sentiva già disfatta distrutta avvertiva dentro e intorno a sé una vacuità strana pesante e atroce erta a scalini rotti e sú sú affievolendo a mano a mano col fiato mózzo quel suo crocchiare a ogni scalino quasi in un gemito di strozzato rivedeva a ogni salita la luce del sole quando giunse al portone però addio calma aveva un affanno da cavallo e non sapeva come avrebbe fatto a salir la scala con quelle gambe che gli tremavano l'idea di riveder la moglie adesso doveva esser piú triste del solito ella in quel giorno qualche scaglietta di zolfo qua e là o l'acciajo del palo o della piccozza piegava la testa da un lato stiracchiava il labbro inferiore e stava ad aspettar che la lagrima gli colasse giú lenta per il solco scavato dalle precedenti allora sí questo vecchio serrò piú volte le pugna fino ad affondarsi le unghie nelle palme poi si guardò le mani che gli tremolavano e alla fine si riscosse traendo un lungo sospiro un trillo fra tanti piú acuto ridestò chiara a un tratto nel dottore la memoria d'una villeggiatura lontana in una vecchia cascina perduta tra gli alberi dell'aperta campagna lieta della vicinanza del mare batà era lí giaceva come una bestia morta bocconi tra la bava nero tumefatto le braccia aperte il suo cane acculato lí presso gli faceva la guardia sotto la luna tornò a sorridere col ricordo della madre i suoi pensieri avevano ripreso i contorni vaporosi del sogno l'incanto gli s'era rifatto in verità ogni atto di quell'uomo e anche la sola vista le davano quella smania ogni volta a stento repressa se n'era ricordata e non aveva saputo resistere alla tentazione certo oh certo aveva fatto male ma il sentimento non ragiona si trattava d'un morto alla fin fine alla fine batà salutò la suocera le lasciò in consegna una delle due mule e ringraziate le buone vicine tirandosi dietro l'altra mula per la cavezza se ne andò povera figliuola lo avevano detto esse alla madre che quell'uomo non era naturale che quell'uomo doveva nascondere in sé qualche grossa magagna sono ritornato disse per invitarti a uscire con me ora domandò lei voltandosi senz'abbassare le braccia che reggevano sul capo il volume dei bellissimi capelli neri ancora sciolti e gli sorrise poi si volse attorno a chiamare il suo caruso che aveva piú di trent'anni e poteva averne anche sette o settanta scemo com'era e lo chiamò col verso con cui si chiamano le cornacchie ammaestrate te pa te pa il dottor cima si fermò all'entrata della villetta comunale che sorgeva sul poggio all'uscita del paese stette un pezzo a guardare il rustico cancello a una sola banda sorretto da due pilastri non meno rustici dietro ai quali si levavano tristi due e la stanchezza e nascono i primi dissapori e il giovane marito comincia a esser sazio e stufo della moglie e pensa già di tradirla ah come avrebbe desiderato ch'ella avesse potuto fare per qualche tempo con quel ragazzo là una siffatta esperienza silenziosamente levò il paletto la stanga schiuse appena un battente guatò attraverso lo spiraglio per terra traverso le terre nude irte di stoppie bruciate tanta era la calura che su la paglia rimasta su l'aja dopo la trebbiatura l'aria si vedeva tremolare com'alito di bragia due mule un'asina e il cane di guardia e certo aveva un'aria strana truce e a volte da insensato passo batà ascoltò a capo chino minacce e vituperii gli toccavano era in colpa aveva nascosto il suo male lo aveva nascosto perché nessuna donna se lo sarebbe preso se egli lo avesse confessato avanti quando si riebbe in prima nello stordimento non comprese perché fosse cosí buttata a terra i puntelli alla porta le richiamarono la memoria e subito s'atterrí del silenzio che ora regnava là fuori io per il h già disse allora il dottore fingendo di ricordarsi ho mandato già ho mandato la serva oggi egli temette a questa domanda che lo sguardo lo tradisse stentava già tanto a mantenere calma la voce non ti andrebbe oggi pur cosí umile e modesta doveva provare un certo compiacimento del proprio cordoglio essendosi accorta ch'esso la rendeva a tutti piú cara piú ammirevole batà aveva tratto un filo dal fascio su cui stava seduto e tentava di batterlo con mano svogliata su gli scarponi ferrati questa allora venne fuori anche lei scostando con un gomito la figlia e imponendole di star zitta e quieta in casa si accostò al crocchio delle donne ora divenute tutte pietose e si mise a confabular con esse poi con batà da sola a solo che nessuna di loro lo avrebbe dato alla propria figliuola latrava eh ululava come un lupo graffiava la porta gesú che spavento e come non era morta povera figliuola cjàula non fiatò restò un pezzo a guardarlo a bocca aperta con occhi da ebete poi si poggiò le mani su le reni e raggrinzando in sú il naso per lo spasimo si stirò e disse gna bonu va era uscito dall'antro nel silenzio delle caverne tenebrose e deserte aveva stentato a trovare a tentoni la galleria che lo conducesse alla scala ma pure non aveva avuto paura glielo aveva domandato scherzosamente una volta ed ella gli aveva subito risposto che non pregava per questo ma perché dio lo ajutasse a salvare i suoi malati quintadecima affocata violacea enorme appena sorta dalle livide alture della crocca asserragliata dentro tenendosi stretta come a impedire che le membra le si staccassero dal tremore continuo crescente invincibile lui vecchio no doveva mostrarsi superiore lui e imporre altrimenti alla moglie il rispetto si alzò con gran calma ma con un senso d'indolenzimento in tutte le membra lo pestavano per tenerlo desto e ridere della sua sciocchezza cadeva subito in un sonno di piombo dal quale ogni mattina alla punta dell'alba soleva riscuoterlo un noto piede ella fe cenno di no col capo vieni diss'egli incamminandosi per il primo viale a manca e guardando a una a una tutte le tombe che vi erano allineate le gambe come impastojate gli si piegarono si sostenne a stento con le braccia per aria un múgolo quasi di rabbia gli partí dalla gola però di soppiatto gliela mandava la corona meno male eh già moglie d'un altro non aveva stimato conveniente andar lei di persona ecco il desiderio non potendo la mano rapace allungava un sospiro e chi sa quanti e quanti non venivano lí a passeggiare appunto per questo per non sospirare come lui adesso se fosse mia gli rispose zi scarda e seguitò a caricare per un momento la paura del bujo della notte fu vinta dalla costernazione che cosí caricato e con la stanchezza che si sentiva addosso forse non avrebbe potuto arrampicarsi fin gli uccelletti della villa seguitavano a cinguettare festanti dov'era piú l'incanto di poco prima il dottore lasciò la villa e s'avviò per ritornare a casa serie profferte dei migliori giovani del paese erano passati quasi due anni dalla sciagura e nessuno piú ormai dopo quei rifiuti cosí recisi s'attentava a chiederla in isposa il fresco d'ombra di quella poggiata a bacio era saturo di fragranze selvatiche amare di prugnole dense e acute di mentastri e di salvie poi col guizzo d'un braccio indicò il cielo e urlò la luna sidora nel voltarsi per correre alla roba difatti intravide nello spavento la luna in egli si turbò quasi fino alle lagrime a quel pallido sorriso come se vi avesse scorto una profonda pietà di lui dell'amore che le portava del dolore ch'ella ancora non indovinava ma che tra poco avrebbe saputo perché egli il povero morto era nelle grazie di tutti per la vivacità dell'ingegno per le gentili fattezze per i modi gioviali e garbati e lei lei che lo piangeva disperatamente era ritenuta con ragione una delle piú belle ragazze del paese sorse in piedi s'accostò vacillante alla porta e tese l'orecchio nulla piú nulla ma ti farà bene vedrai sbrígati sbrígati voglio cosí si mosse per uscire dalla camera sulla soglia si voltò t'aspetto nello studio e cauta a passi di lupo con la mantellina sotto il braccio prese la fuga per la campagna verso il paese nella notte ancora alta tutta soffusa dal chiarore della luna la rivide infine tenera esile nel cielo ancora crepuscolare e a mano a mano di nuovo crescere sempre piú non temere le diceva triste batà vedendola con gli occhi sempre fissi alla luna e batà dopo aver ringraziato con muti cenni del capo prese adagio adagio a narrar loro la sua sciagura che la madre da giovane andata a spighe dormendo su un'aja al sereno subito passata la prima sorpresa però tutti s'erano spiegata la ragione di quella vittoria ella aveva detto di sí perché il dottore non era piú giovane e nessuno dunque avrebbe potuto supporre ch'ella lo sposasse per amore per vero amore pa ciàula stava a rivestirsi per ritornare al paese rivestirsi per ciàula significava togliersi prima di tutto la camicia o quella che un tempo era stata forse una camicia l'unico indumento che per modo di dire lo coprisse durante il lavoro sarebbe stata a ogni modo una testimonia volgare ed egli voleva che quanto stava per fare rimanesse segreto tra lui e la moglie saro tutto bagnato di sudor freddo con la schiena aperta dai brividi gli occhi sbarrati tremava a verga a verga non era niente signore iddio signore iddio ma come era pazza quella donna là tutto inondato di placido albore a quella vista come assalita d'improvviso dal contagio del male cacciò un gran grido e cadde riversa priva di sensi io e uscí dalla pagoda scese per il viale svoltò appena si vide solo nascosto si fermò strinse le pugna e contrasse tutto il volto in uno spasimo di riso gliel'ho pagata io non era niente ah non era niente coi capelli drizzati su la fronte ai primi ululi del marito alle prime testate alle prime pedate alla porta ai primi sbruffi e graffii sul tramonto si presentò nel vicolo tirandosi dietro per la cavezza le due mule bardate batà ancora gonfio e livido avvilito abbattuto lei sí avrebbe sentito bene con lui l'incanto di quella mattinata deliziosa e senza pensarci due volte egli sarebbe corso a prenderla a casa la sua santa vecchierella per farla ristorare al tepore di quel primo sole l'amore il vero amore egli lo sentiva bene in sua moglie non era ancor nato non sarebbe forse mai nato e piú per quello che per questo delle gallerie e della scala rigovernava attentamente la lumierina di terracotta giungevano da lontano gli stridori e i tonfi cadenzati della pompa che non posava mai impedendogli di fare anche su la sua giovane compagna quelle riflessioni un po amare ma piene di bonaria indulgenza con le quali era pur solito di scusare e compatire tant'altre cose nella vita quando si sentiva l'occhio pieno posava per un poco il piccone e guardando la rossa fiammella fumosa della lanterna confitta nella roccia che alluciava nella tenebra dell'antro infernale stette a lungo in ascolto oppressa ora di sgomento per quell'enorme silenzio misterioso di tutto il mondo e alla fine le parve d'udire da presso un sospiro un gran sospiro come esalato da un'angoscia mortale l'avrebbe trovata certamente rannicchiata in un cantuccio col rosario in mano a pregare per tutti i malati ch'egli aveva in cura sorrise con dolce mestizia il dottor cima a questa immagine mentre il marito fuori faceva alla porta quella tempesta eccola qua rideva seduta sul letto dimenava le gambe gli tendeva le braccia lo chiamava saro saro batà rimase ancora un pezzo a capo chino davanti a quella porta chiusa poi si voltò e scorse su gli usci delle altre casupole tanti occhi smarriti e sgomenti che lo spiavano e c'era forse da godere nella vita oh sí poteva poteva esser bella la vita poteva una mattinata serena come quella compensare di tante afflizioni e di tante noie insieme l'incanto sarebbe svanito per tutt'e due ecco era già svanito anche per lui solamente a pensarci l'amaro di quella sottile malinconia dianzi avvertito appena gli saliva ora alla gola perché provava il poco rispetto che sua moglie aveva per lui egli doveva vincere il proprio cuore dirgli che aveva un bel sentirsi giovane quando tutti lo credevano vecchio un giovanotto sí avrebbe potuto anche fare uno scandalo che era dunque il padrone vero e per giunta pagato per esserlo e vi aveva casa e stato e vendeva per conto suo i fiori ch'eran di tutti e di nessuno ebbene e questo vecchio seguitò a pensare non intendeva forse di regolarsi anche lui come un ragazzaccio fare una scenata uno scandalo oh allora tutti quelli che avevano indovinato cosí facilmente la ragione per cui egli era stato subito accolto spiavano videro quegli occhi le lagrime sul volto dell'uomo avvilito e allora lo sgomento si cangiò in pietà una prima comare piú coraggiosa gli porse una sedia le altre a due a tre vennero fuori e gli si fecero attorno perché è destino delle cose che sono di tutti di non essere poi propriamente di nessuno a ogni passo un palo e una tabella proibito di entrare nelle ajuole lo aveva tenuto bambino tutta la notte esposto alla luna e tutta quella notte lui povero innocente con la pancina all'aria mentre gli occhi gli vagellavano ci aveva giocato con la bella luna dimenando le gambette i braccini e ora latrava latrava come se avesse un cane in corpo e daccapo tornava a graffiare sbruffando ululando e a battervi il capo i ginocchi no in coscienza non si diceva nulla di male di batà ma neanche nulla di bene buttato sempre là in quel suo pezzo di terra lontano non si sapeva come vivesse stava sempre solo come una bestia in compagnia delle sue bestie fondo ch'ella meritava d'essere amata sí perché era buona anche buona come appariva da quelle pure fattezze delicate da quei profondi occhi neri vellutati nel pallor bruno del volto venne ad aprirgli la serva non che avesse da ridire minimamente su la moglie tanto buona poverina ma aveva circa diciotto anni meno di lui appena ventidue ed egli già coi capelli grigi su le tempie e la barba brizzolata veniva dagli alberi come un invito il cinguettío continuo degli uccellini festanti per il ritorno della dolce primavera e il dottor francesco cima si mise a salire a lenti passi alla villetta respirando con voluttà quell'aria satura di fragranze il gesto era vano il filo di paglia appena mosso si piegava e batà restava cupo e assorto a guardare in terra uh se n'erano dette tante in paese l'intera cittadinanza s'era commossa al caso crudele di quell'amore di due giovani spezzato dalla morte sú per la scala anche questo gemito gli venne meno arrestato dallo sgomento del silenzio nero che avrebbe trovato nella impalpabile vacuità di fuori aveva lavorato senza pietà tutto il giorno non aveva mai pensato ciàula che si potesse aver pietà del suo corpo e non ci pensava neppur ora ma sentiva che proprio non ne poteva piú ora il luridume vi aveva fatto una tal roccia che a posarlo per terra stava ritto con somma cura ciàula ne affibbiava i sei bottoni tre dei quali ciondolavano l'ho saputo per caso m'ero recato là alla villetta a passeggiare e il giardiniere me l'ha detto credendo che l'avessi ordinata io questa corona non piangere sú andiamo a deporla insieme vedi sole dapprima ne rimaneva abbagliato poi col respiro che traeva nel liberarsi dal carico gli aspetti noti delle cose circostanti gli balzavano davanti non cosí il rammarico d'aver compiuto da qualche mese quarant'anni il piú bel tempo della vita era già finito per lui e purtroppo senza ch'egli potesse dire d'aver goduto mai veramente della giovinezza subito corse alla cassa sotto il letto la trasse avanti l'aprí ne cavò la mantellina di panno ritornò alla porta tese di nuovo a lungo l'orecchio poi levò a uno a uno in fretta silenziosamente i puntelli e che poteva importare a ciàula che in cielo ci fosse la luna ora ora soltanto cosí sbucato di notte dal ventre della terra egli la scopriva avevano il livido squallore di quelle terre senza un filo d'erba sforacchiate dalle zolfare come da tanti enormi formicaj ma no zi scarda fisso in quel suo strano atteggiamento non si burlava di loro né faceva una smorfia ma si era bevute anche quelle del pianto zi scarda quando quattr'anni addietro gli era morto l'unico figliuolo per lo scoppio d'una mina lasciandogli sette orfanelli e la nuora da mantenere veder che cosa domandò il dottore restando io non so come signor dottore la corona la corona il giardiniere lo guardò restando anche lui non meno stupito possibile restò appena sbucato all'aperto sbalordito il carico gli cadde dalle spalle sollevò un poco le braccia aprí le mani nere in quella chiarità corpo di sangue di indietro tutti giú tutti di nuovo alle cave a buttar sangue fino all'alba o faccio fuoco bum fece uno dal fondo della buca e reggeva la porta con le braccia per paura che da un momento all'altro non ostante i molti puntelli cedesse alla violenza iterata feroce accanita di quella cieca furia urlante ah se avesse potuto ucciderlo pochine cento lire signor dottore sa che fatica metterle insieme a una a una tutte queste violette e le rose d'inverno perché rare quand'è stagione perché le vogliono tutti rose e violette non si ricorda e il giardiniere tornò a sorridere della smemorataggine del signor dottore è pronta da stamani alle otto venga a vederla luna sidora venne fuori rattenendo il fiato riaccostò pian piano la porta fece al cane un cenno rabbioso di non muoversi di lí di là dall'imbuto della scala per cui saliva tante volte al giorno con quel suo specioso arrangolío di cornacchia strozzata ma il bujo della notte non lo conosceva si sarebbe accorta bene costei che altro è fare all'amore dalla finestra a diciott'anni altro è vivere nella dura realtà quotidiana quando già le prime fiamme si sono ammorzate e comincia il tedio dei giorni uguali in considerazione di calicchio morto e anche dell'occhio perduto per lo scoppio della stessa mina lo tenevano ancora lí a lavorare lavorava piú e meglio di un giovane ma ogni sabato sera la paga gli era data del resto aveva anche lui a sua volta sotto di sé qualcuno piú debole sul quale rifarsi piú tardi ciàula il suo caruso io sono vecchia ho paura piú di tutti e me ne starò rintanata qua zitta zitta e sola sola i chiudo bene e lui faccia pure il lupo fuori presa il male di luna il male di luna il terrore superstizioso di quel male oscuro invase tutte le donne al racconto di sidora quando s'era fatto avanti lui il dottor cima quantunque sconsigliato dagli amici e sissignori era stato accolto lui subito la gente batà sedeva tutto aggruppato su un fascio di paglia in mezzo e sapeva ch'ella era stata lí lí per impazzire dal dolore che s'era chiusa in una camera al bujo per molte settimane senza voler vedere nessuno che non era piú uscita di casa che avrebbe voluto farsi monaca l'impeto della prima impressione era caduto stette un pezzo a guardare innanzi a sé vide poco discosto un sediletto e andò a sedervisi meccanicamente per quanto vecchio il marito via sarebbe stato un po troppo aveva mandato la serva a ordinar la corona in prova del costante amore e la avrebbe fatta appendere dalla serva alla tomba di quel suo povero amore la madre accasciata su la seggiola finita con le braccia e il capo ciondoloni nicchiava in un canto ah figlia mia ah figlia mia ah povera figliuccia mia rovinata accordate solo a questo patto reprimere ogni impulso di quell'amore che per lui era il primo e sarebbe stato con le mani seguitava a farle cenno di attendere e di non spaventarsi e di tenersi discosta alla fine con voce che non era piú la sua disse dentro e nel ritrarsi verso la porta scorse anch'egli dalla grata della finestrella alta nella parete di faccia la luna che se di là dava tanto male al marito di qua pareva ridesse beata e dispettosa della mancata vendetta della moglie ah sí irato sdegnato saro d'un balzo saltò nel bugigattolo della vecchia la ghermí per un braccio la trasse fuori la buttò a sedere sul letto accanto alla figlia qua urlò quest'è matta abbiamo forse di uomini altri che lui nel nostro parentado è l'unico che ci possa dare ajuto e conforto sta zitta cosí la mattina appresso all'alba sidora ripartí per la campagna su quell'altra mula lasciata dal marito accanto alla stanza grande che dava ricetto anche alle bestie tu sei uomo disse a saro e tu sai già com'è disse alla figlia non eran forse da preferire all'angoscia al ribrezzo alla paura che le incuteva questo batà alla fine si sgruppò ma appena levato in piedi quasi colto da vertigine fece un mezzo giro su se stesso moglie già d'un altro lei cosí timida lei cosí modesta tanto ardire tanto dunque lo amava tanto viva era ancora la memoria di lui nel suo cuore buca bum echeggiarono parecchi altri e con risa e bestemmie e urli di scherno fecero impeto e chi dando una gomitata chi una spallata passarono tutti meno uno chi e fu il primo a spiccare un salto da montone dentro la roba appena batà cacciò il múgolo annunziatore e con la mano accennò ai tre di chiudersi subito dentro ah con qual furia si diede a metter puntelli e puntelli e puntelli mentre la vecchia si rintanava mogia mogia nello sgabuzzino il dottore si fermò a un pensiero sortogli improvviso quello di tornare indietro di correre a casa a prendere la giovane moglie era sposo da sette mesi per far godere anche a lei l'incanto di quella passeggiata vedi ella stette con gli occhi nascosti nel fazzoletto finché la vettura non si fermò davanti al cancello del camposanto egli la ajutò a scendere poi prese la corona ed entrò con lei nel recinto sai dov'è a olio sidora parve la ingombrasse tutta precipitandosi dentro scompigliata affannosa nel veder la figliuola a quell'ora in quello stato la madre levò le grida e fece accorrere con le lumierine a olio in mano tutte le donne del vicinato aveva paura invece del bujo vano della notte conosceva quello del giorno laggiú intramezzato da sospiri di luce ma era un male soltanto per lui bastava che gli altri se ne guardassero e se ne potevano guardar bene perché era a periodo fisso ed egli se lo sentiva venire e lo preavvisava durava una notte sola e poi basta si ritrassero con le seggiole in fretta nelle loro casupole e sporsero il capo dall'uscio a spiare e ad ammiccarsi tra loro la madre di sidora sulla soglia si parò fiera e tutta tremante di rabbia e cominciò a gridare la moglie di nascosto aveva ordinato una corona sí il giorno appunto cadeva l'anniversario della morte di quel ragazzo ah no questo no avrebbe dovuto anche farsi restituire il danaro pagato raccomandare a colui di star zitto e allora andare a casa a domandare inutili spiegazioni alla moglie rinfacciarle il sotterfugio l'inganno e punirla gli altri chi il vizio del fumo chi quello del vino lui aveva il vizio della sua lagrima era del sacco lacrimale malato e non di pianto quella lagrima sapeva sempre dov'era toccava con la mano in cerca di sostegno le viscere della montagna e ci stava cieco e sicuro come dentro il suo alvo materno poco dopo ella era pronta ah per questo lo ubbidiva sempre buona buona faceva sempre ciò che egli voleva e com'egli voleva soltanto sul cuore di lei eh lí no egli non aveva alcun potere scusi non ne abbiamo oggi ebbene non mi ha mandato la serva l'altro jeri a ordinarmi per oggi una corona alla fine il carico fu pronto e zi scarda ajutò ciàula a disporlo e rammontarlo sul sacco attorto dietro la nuca a mano a mano che zi scarda caricava ciàula sentiva piegarsi sotto le gambe scoppio egli solo ciàula atterrito era scappato a ripararsi in un antro noto soltanto a lui nella furia di cacciarsi là gli s'era infranta contro la roccia la lumierina di terracotta e quando alla fine dopo un tempo che non aveva potuto calcolare e sidora irritata delusa gli ripeteva con tono ironico ma piano piano non ti far male vedrai che non è niente perché di regola doveva presumersi che uno della sua età non poteva piú lavorar bene quando cacciagallina alla fine lo lasciò per correre dietro agli altri e indurre con le buone maniere qualcuno a far nottata entrò diviato alla camera di lei la moglie era davanti la specchiera a pettinarsi di tra le braccia alzate sul capo le scorse nello specchio il volto incontrò lo sguardo di lei che esprimeva sorpresa di vederlo in casa a quell'ora insolita morte ciàula non aveva paura né paura delle ombre mostruose che qualche lanterna suscitava a sbalzi lungo le gallerie né del subito guizzare di qualche riflesso rossastro qua e là in una pozza in uno stagno d'acqua era una smorfia a cacciagallina o si burlava della gioventú di quei compagni là veramente tra gli aspetti di quei luoghi strideva quella loro allegria quella velleità di baldanza giovanile come se sul murello su cui stava seduto ci fossero spine si dimenava di continuo e inghiottiva con stento e di tratto in tratto allungava di traverso uno sguardo a quell'uomo lí in attesa dell'assalto del male bene e andò a levarsi il panciotto se non fosse stato per la stanchezza e per il bisogno del sonno lavorare anche di notte non sarebbe stato niente perché laggiú tanto era sempre notte lo stesso ma questo per ma che avete gli gridò sidora raccapricciata batà mugolò di nuovo si scrollò tutto per un possente sussulto convulsivo che parve gli moltiplicasse le membra ah era ragazzo allora un ragazzaccio che aveva la passione della caccia quanti poveri uccellini aveva uccisi le amarezze le costernazioni i fastidii che gli venivano dalla sua professione di medico gli s'erano quasi addormentati in fondo c'era stata veramente un'altra ragione e forse piú forte per cui la madre s'era ostinata a darle quell'uomo sidora ricordava anche quest'altra ragione che in quel momento le appariva lontana lontana come d'un'altra vita zi scarda aveva sempre la bocca arsa e quella lagrima per la sua bocca era quel che per il naso sarebbe stato un pizzico di rapè un gusto e un riposo lavoro toltasi la camicia indossava sul torace nudo in cui si potevano contare a una a una tutte le costole un panciotto bello largo e lungo avuto in elemosina che doveva essere stato un tempo elegantissimo e sopraffino giú nei vani posti a zolfo si stava per levar mano essendo già sera quando s'era sentito il rimbombo tremendo di quella mina scoppiata tutti i picconieri e i carusi erano accorsi sul luogo dello scoppio ah certo saro sarebbe stato un pessimo marito ma che marito era questo adesso gli affanni che senza dubbio le avrebbe dati e per dir la verità lui stesso se la prendeva come una carità che gli facessero tanto che intascandola diceva sottovoce quasi con vergogna dio gliene renda merito all'aja sidora sua moglie di tratto in tratto si voltava a guardarlo in pensiero dalla soglia su cui stava a sedere col capo appoggiato allo stipite della porta e gli occhi socchiusi forse chi diceva cosí parlava per dispetto o per gelosia la prova ch'ella non intendeva con quelle gramaglie d'essere maggiormente desiderata era nel fatto che in pochi mesi aveva rifiutato quattro o cinque profferte di matrimonio zi scarda si lasciò scrollare pacificamente doveva pur prendersi uno sfogo quel povero galantuomo ed era naturale se lo prendesse su lui che vecchio com'era poteva offrirglielo senza ribellarsi nelle dure facce quasi spente dal bujo crudo delle cave sotterranee nel corpo sfiancato dalla fatica quotidiana nelle vesti strappate grande placida come in un fresco luminoso oceano di silenzio gli stava di faccia la luna sí egli sapeva sapeva che cos'era ma come tante cose si sanno a cui non si è dato mai importanza glielo ruppe improvvisamente il nuovo giardiniere che si trovava lassú a sarchiare in un pratello oh eccomi qua signor dottore m'ha cercato a lungo gnornò scordatevelo state ad accordarvi tra voi è inutile è inutile debbo dirlo io le donne del vicinato le fecero cenni pressanti di star zitta d'aspettare che il colloquio terminasse come smarrita si voltò a un tratto a cercare il marito lo chiamò come finora non l'aveva mai chiamato gli s'appese al braccio convulsa perdonami perdonami portami via e la luna lo aveva incantato l'incanto però gli aveva dormito dentro per anni e anni e solo da poco tempo gli s'era risvegliato ogni volta che la luna era in quintadecima il male lo riprendeva pochine cento lire me ne deve dare almeno altre venti il dottore si provò a parlare ma sentí che gli mancava la voce aprí le labbra a uno squallido sorriso e si sforzò a dire io pagartela eh la scala era cosí erta che ciàula con la testa protesa e schiacciata sotto il carico pervenuto all'ultima svoltata per quanto spingesse gli occhi a guardare in sú non poteva veder la buca che vaneggiava in alto per ciàula no ciàula con la lumierina a olio nella rimboccatura del sacco su la fronte e schiacciata la nuca sotto il carico andava sú e giú per la lubrica scala sotterranea e che andasse a piangere lontano quel suo ragazzo morto senza rubar cosí l'amore d'un galantuomo ch'ella aveva se non altro il dovere di rispettare né amore né rispetto ah ella aveva rifiutato i giovani e s'era preso uno per lei vecchio aveva detto di sí perché egli stesso non avrebbe certamente preteso d'essere amato come un giovanotto e si sarebbe contentato di quell'affetto quieto e tepido fatto di stima di gratitudine e di devozione la paura lo aveva assalito invece nell'uscir dalla buca nella notte nera vana s'era messo a tremare sperduto con un brivido per ogni vago alito indistinto nel silenzio arcano che riempiva la sterminata vacuità era affezionatissima a questa e forse non avrebbe parlato certo però non avrebbe saputo apprezzare né fors'anche comprendere ciò che egli aveva già divisato di fare inseguito ora ritornato giú nella buca con zi scarda mentre stava ad aspettare che il carico fosse pronto egli sentiva a mano a mano crescersi lo sgomento per quel bujo che avrebbe trovato sbucando dalla zolfara donne sidora gli rispondeva con un gesto vivace di noncuranza e seguitava ridendo ad aizzarlo con gli occhi di quegli occhi ormai quasi impudenti saro cominciò a provare orrore e terrore piú che di quell'uomo là aggruppato in attesa e aveva la faccia sbiancata torbida terrea gli occhi foschi e velati in cui dietro la follía si scorgeva una paura quasi infantile ancora cosciente infinita ora la proprietà vuol dire io non vuol dire noi e lí dentro uno solo poteva dir io il giardiniere gioventú sospirò con uno squallido sorriso d'indulgenza zi scarda a cacciagallina e ancora agguantato per il petto piegò la testa da un lato stiracchiò verso il lato opposto il labbro inferiore e rimase cosí per un pezzo come in attesa quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava sopra e su la cui lubricità la lumierina vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno egli veniva sú immagine scrollando lievemente il capo mentre saliva al vialetto piú alto della villa sul poggio pregando per tutti i malati ch'egli aveva in cura la sua santa vecchierella non dimostrava molta fiducia in lui e nella sua scienza soprannominato ciàula s'avviava al paese cràh cràh rispose anche quella sera al richiamo del suo padrone e gli si presentò tutto nudo con la sola galanteria di quel panciotto debitamente abbottonato cosí tutti avrebbero pensato e allora che doveva far lui lasciar correre fingere di non saper nulla ritornar sú dal giardiniere a dirgli che desse alla serva quella corona trattenuta lí perché gli servisse da prova figliuola la madre aveva creduto lo dicessero per invidia perché batà per la sua condizione era agiato e tanto piú s'era ostinata a darglielo quanto piú quelle con aria afflitta s'erano mostrate restíe a partecipare alla sua soddisfazione per la buona ventura che toccava alla figlia perché costui l'amore via non si sarebbe neppur sognato di pretenderlo coi capelli già grigi con la barba già brizzolata ma avrebbe anche chiuso un occhio e anche tutti e due su la sua pena antica non si sarebbe avuto a male di nulla il vecchio che cosí fosse veramente non aveva tardato a comprenderlo anche lui ne aveva tanto sofferto ne soffriva tanto tuttora doveva fare piú volte al giorno sforzi violenti su se stesso ora per frenare uno scatto ora per non tradire il rammarico acerbo ove un brulichío infinito di stelle fitte piccolissime non riusciva a diffondere alcuna luce il bujo ove doveva esser lume la solitudine delle cose che restavan lí con un loro aspetto cangiato e quasi irriconoscibile che ella si accorgesse appena che nonostante quella canizie su le tempie egli la amava come un fanciullo non aveva amato mai prima di lei alcun'altra donna si mosse sotto il carico enorme che richiedeva anche uno sforzo d'equilibrio sí ecco sí poteva muoversi almeno finché andava in piano ma come sollevar quel peso quando sarebbe cominciata la salita là mentr'ella saliva pel cielo la luna col suo ampio velo di luce ignara dei monti dei piani delle valli che rischiarava ignara di lui che pure per lei non aveva piú paura né si sentiva piú stanco con saro l'ha detto lui gliel'ho detto io sta zitta con saro e abbassando gli occhi per nascondere il sorriso finse d'asciugarsi la bocca sdentata con una cocca del fazzoletto che teneva in capo annodato sotto il mento e aggiunse allungava anche il collo per vedere se dietro le alture della crocca non spuntasse la faccia spaventosa della luna ancora niente diceva alle due donne quegli altri eccoli là s'allontanavano giú per la stradetta che conduceva a comitini ridevano e gridavano ecco sí tienti forte codesto cacciagallí te lo riempirà lui il calcherone per domani arrivò al paese in casa della madre poco prima dell'alba la madre s'era alzata da poco la catapecchia buja come un antro in fondo a un vicolo angusto era stenebrata appena da una lumierina a olio tuttora gliene veniva giú qualcuna piú salata delle altre ed egli la riconosceva subito scoteva il capo allora e mormorava un nome calicchio per fortuna quando la salita cominciò ciàula fu ripreso dalla paura del bujo della notte a cui tra poco si sarebbe affacciato attraversando le gallerie quella sera non gli era venuto il solito verso della cornacchia ma un gemito raschiato protratto giovane ancora anzi bambino per una sola donna egli avrebbe potuto essere ormai per la sua vecchia mamma se non fosse morta da tre anni villetta comunale qua smontò lui solo pregando la moglie d'attenderlo un poco quando dopo circa un quarto d'ora ella già turbata e costernata lo vide ridiscendere dalla villetta seguito dal giardiniere che reggeva su le braccia la corona fu per mancare ma forse avrebbe saputo dissimular bene la tristezza era già abituata rassegnata ed egli la amava oh miseria la amava tanto tanto e sentiva in fondo poche cento lire rose e violette già cento venti eccole qua grazie signor dottore s'affrettò a rispondere il giardiniere prendendo il denaro che sua moglie era capace di un tale inganno d'un tal tradimento quando la vide là nella pagoda in un angolo ritta su una tavola di ferro appoggiata alla parete gli parve che fosse per lui e restò a mirarla a lungo i mesti sorrisi avevano destato in tutti e specialmente nei giovani una fervida ammirazione una vivissima tenerezza essere amato da lei scuoterla da quel fascino doloroso richiamarla alla vita all'amore alla giovinezza era diventato il sogno ancora dopo tre anni pur essendo adesso sua moglie gli mandava di nascosto una corona e pregava pregava da mane a sera tanto che egli quasi quasi avrebbe desiderato di non aver molti clienti per non stancare troppo le labbra di lei riuscirono tutti e tre all'aperto e si trattennero un lungo pezzo a conversare davanti alla roba sidora a mano a mano che l'ombra inchinava su la campagna lanciava sguardi vieppiú ardenti e aizzosi caccia fulminava piú di tutti sebastiano terilli il quale non contento dello sterminio delle ulive e dei polli faceva poi a tavola arrabbiare monsignore con certe discussioni che non stavano né in cielo né in terra non doveva pensare il tranzi ch'egli avesse voluto prendersi una rivincita sposando sua figlia poiché da lui aveva avuto tolta la madre e non doveva a un tal pensiero essere pieno d'odio e d'orrore si sentí mancare sprofondare la bambina orfana di madre e abbandonata cosí dal padre crebbe in casa dei nonni che la chiamarono ebe come la loro figliuola per avere un po di requie dai continui dispetti della nuora un giorno la poponè pensò di recarsi per qualche settimana al vicino paese di favara dove aveva una sorella vedova come lei per carità per carità non posso farne a meno signora questo mio pianto posso piangere anch'io signora lei per suo figlio e io ebbene questo ha fatto impazzire tuo marito non la colpa che nessuno di noi due ha pensato di commettere ma questo il poter pensare che questo può accadere il nipote marco perla nel vederla anche lui crescere cosí simile in tutto alla cuginetta ch'egli avrebbe voluto far sua cominciò a provare di tratto in tratto o per il guizzo di uno sguardo o per il suono d'una risata o d'una parola o per un capriccetto o una bizza della piccina era senza dubbio esaltato accennava a quel suo misterioso discorso con quel signore sconosciuto come per nascondervi un proposito che aveva intanto un ben curioso effetto ebe vide il volto del padre nel proferir queste ultime parole scomporsi d'improvviso in una espressione tra di stupore e d'orrore gli udí soggiungere a bassa voce comprendo comprendo perché lui t'ha sposata tu non sai tu non puoi sapere il roseo d'una lunga faccia cavallina tagliato da un grosso paio di baffi e il biancheggiar delle carte sulla tavola per un tratto smarrí nello scompiglio tumultuoso dei pensieri e dei sentimenti ajutato dalla serva poté alla fine mettersi in piedi e accorrere nella saletta corrado restarono per un momento entrambi di fronte come precipitati l'uno verso l'altro a guardarsi dal tempo remoto in cui per l'ultima volta si erano veduti questa impressione di limpidità e questo ritegno aveva provato sempre nicolino respi accostandosi all'anima di donna bicetta e ora addosso a uno che non aveva alcun dovere di assumersela bebè ignorava che anche a costui il padre aveva tolto qualche cosa ignorava ch'egli aveva lasciato a costui il peso della figlia dopo avergli tolto l'amore della madre bussò alla porta e disse l'asina è qua gna poponè l'ho legata all'anello il signore e la bella madre vi accompagnino sí sí io comprendo ora la pazzia di tuo marito perché penso al mio che impazzirebbe allo stesso modo se gli accadesse quel che è accaduto al tuo con me ora il dubbio angoscioso era questo che forse il turbamento ch'egli le aveva cagionato in quei tre giorni non s'era sedato dopo la sua partenza era forse cresciuto cosí che il marito se n'era accorto e subito s'è richiuso senza lasciar di sé la minima traccia subito dopo la coscienza nostra è tornata limpida e uguale noi non abbiamo pensato piú neppure per un istante a ciò ch'era accaduto tra noi prese un pretesto andò via un dubbio angoscioso gli s'era insinuato nell'animo e glielo metteva in subbuglio nessuno meglio di lui poteva sapere che donna bicetta daddi era insospettabile schiena si raddrizzò sul busto dolorosamente si passò le mani tremanti sui capelli poi si portò un dito tra i denti e stette un pezzo a guardar fisso innanzi a sé i pare gli gridò subito in faccia bartolino gaglio temendo che l'interruzione indignasse la vecchia e le facesse passar la voglia di raccontare centuno centodue centotré che maraviglia ci sono gli angeli e dio assegna il numero a ciascuno che voleva parer di rimprovero e di rammarico soltanto ma in cui vibrava un furore a stento contenuto come come hai potuto farlo in un lugubre casone del viale solitario di castro pretorio al macao bussava un vecchietto ferrigno dalla barba crespa già molto brizzolata che si confondeva col grigio bavero della pelliccia corrado tranzi nell'ultima lettera disperata la dichiarava indegna del suo amore e fatua e spergiura e civetta e senza cuore ah che infamia che infamia sacrifizii egli era buono e l'amava le sarebbe stato padre e marito insieme se bebè voleva ch'ella morisse tranquilla le doveva dir e lasciamo che la feccia di tutte le nostre azioni di tutti i nostri pensieri di tutti i nostri sentimenti ci si posi zitta zitta di nascosto in fondo alla coscienza avrebbe dovuto almeno farla ricca per ricompensarla del lungo abbandono e ricco difatti ritornava troppo tardi troppo tardi sí il tradimento gli spiegò ebe non lo aveva commesso lei lo avevano commesso la nonna e marco prima ah no dicevo dopo quando gli si guastò la la macchinetta e sfido prima no di certo perdio erano un miracolo di concordia coniugale di pace domestica certo qualcosa deve essergli accaduto in villeggiatura la signora lerna mentre col marito se ne stava affacciata al finestrino d'una vettura di prima classe rivide la giovane che cercava di corsa un posto nel treno era in compagnia d'un giovanotto recava tra le braccia un fascio di fiori e rideva il padre di marino lerna capí subito di che genere fosse quella biondina lí non capí la madre che vedendosi di faccia un'altra donna che piangeva come lei non seppe tenersi da domandarle è moglie la signora perché io non so bice non so proprio come sia tuo marito com'egli certo non sa non può sapere come sia io è stato come un gorgo capisci come un gorgo che si è aperto tra noi all'improvviso senz'alcun sospetto e ci ha afferrati e travolti in un attimo quando alla fine la serva venne ad aprirgli alla vista della casa in cui stava per introdursi sentí mancarsi il respiro il signor perla ritornate domani le disse la poponè e il giorno appresso le annunciò che il figliuolo non le aveva piú scritto perché era in viaggio di ritorno e che già era arrivato a genova e tra pochi giorni lo avrebbe riabbracciato erano pur quelle medesime della prima ebe gli venisse lo stesso fuoco per tutte le vene non mi baci oh come sei buffo che hai gli domandò una volta bebè dopo averlo baciato guardandolo in faccia e scoppiando a ridere perché ti fai cosí brutto perché non mi baci la poponè appena li vide si sentí riconfortare e ringraziò dio che proprio in quella notte del suo viaggio aveva disposto che quei militari dovessero recarsi anch'essi alla favara ma si ritrovò invece tra le braccia di lui sorretto premurosamente udí invece la voce di lui che gli diceva tu cosí ma stai male davvero qua che hai ma tu scotti non ti reggi hai la febbre credendo di dargli un gran piacere gli confidò che quella mattina stessa aveva ricevuto una lettera da un giovane che si vedeva spesso passare per istrada poi quello stordimento era sparito s'era cangiato in una fissità acuta strana fissava prima da lontano obliquo poi a mano a mano come attirato da certi segni che credeva di scoprire in questo e in quello degli amici piú intimi gli scuri accostati era quasi bujo là dentro e la frescura immobile ti dico adesso la mia impressione l'unica che potei avere di cui mi ricordi e mi ricorderò sempre ma l'ebbe forse anche lui identica dovette averla perché altrimenti non mi spiegherei piú nulla il sole bruciava e lo stridío delle cicale stordiva rientrammo in villa ci ponemmo a sedere nel salottino accanto alla sala da pranzo le persiane erano serrate era lei era lei la sua ebe che lo riaccoglieva cosí come si può accogliere un estraneo in un momento d'improvviso supremo bisogno e ben chiaramente nello sguardo ostile le si leggeva che se ella non si fosse trovata in quel tremendo frangente non lo avrebbe accolto non avrebbe voluto vederlo marco perla stava buttato dalla sera precedente su una poltrona in uno stanzino che voleva essere salotto e studiolo vi aveva passata la notte non se n'era levato neppure per prendere un po di cibo a mezzogiorno le faceva però una certa meraviglia che tanti giovinotti di vent'anni non dicessero nulla vedendo in mezzo a loro una vecchia come lei su un'asina vecchia piú di lei che non doveva fare certamente una bella figura per lo stradone a quell'ora perché cosí in silenzio tutti quei soldati quel buon odore di casa campestre perduta in mezzo agli olivi e ai mandorli quelle camere patriarcali nude ampie sonore dai pavimenti avvallati che sapevano di antiche granaglie e di mosto e del sudore di chi fatica al sole e del fumo che esalano la paglia e la legna dei rozzi focolari non che durante lo sgombero della casa per la partenza avvenne a bebè di scoprire in un vecchio stipetto della nonna relegato in soffitta un fascio di lettere di quel giovane pittore partito per roma circa due anni addietro per il pensionato artistico la poponè zitta zitta per non svegliare la nuora il figliuolo e i nipotini prese a vestirsi ma solita di levarsi alla punta dell'alba non si capacitava col silenzio che regnava tutt'intorno che quella fosse l'ora di partire sarà disse m'avrà gabbata il sonno dio dio che cosa oh dio che cosa ma a roma ah a roma adesso si sarebbe vendicata affettata si trovarono a ogni modo tutti d'accordo nella decisione di correre al telegrafo per annunziare ai parenti con parole animose la partenza voleva senza saperlo far ripetere a lui quegli stessi giuochi già fatti con quell'altra se stessa ch'era stata la sua mamma piccina e lui ripeteva quei giuochi ma fa che uno a cui la macchinetta si sia guastata si metta a guardarti come t'ho guardato io non piú per uno scherzo ma sul serio ha veduto poco dopo ti ricordi arrivare in villa mio marito ha veduto com'io l'ho accolto con quale ansia con quale amore e allora l'abisso in cui il nostro segreto era sprofondato per sempre disse e scomparve con la santa scorta quando la sorella alla favara si vide arrivare in casa la poponè bianca come di cera e stralunata maragrà che hai le gridò e lei con un filo di voce chiamami un confessore ti senti male il professore entrato tardi nell'insegnamento non aveva compiuto gli anni di servizio per la pensione sicché alla vedova toccavano poche migliaja di lire circa otto che furono messe da parte per la nipotina è grave domandò allora la serva egli si riscosse e la mirò come se non avesse inteso grave sí poi disse ma non c'è da dargli per ora alcun rimedio va nel caso chiamerò perché aveva inteso che gli sonavano in tasca tre soldi lo aveva sgozzato come un agnello povero piccino s'era messi in tasca i tre soldi per comperarsene tabacco aveva buttato il cadaverino dietro la siepe e arrí a era una donnetta piccola magra e viva sempre un po irritata tra le lunghe labbra sottili la saliva le friggeva batteva di continuo le palpebre su gli occhietti neri e furbi da furetto aspettare fino a quando piú tempo passava e piú profondamente vedeva egli radicati nel cuore di lei il ricordo e il rimpianto di quel giovine già partito per roma o forse la zia non trovava il coraggio di parlare il senso delle parole proferite con voce dura e urtante si sforzò di prestar attenzione e sissignori era proprio cosí l'ordine di partenza era per la sera del giorno appresso e queste che ti hanno scortata fin qui sono anime del purgatorio appena arrivata mettiti in regola con dio ché prima di mezzogiorno tu morrai marino lerna s'avviò al telegrafo ancora perplesso se seguire o no quel consiglio al telegrafo ritrovò i compagni che avevano tutti telegrafato gli addii senz'altro e fece come loro altri aveva allevato sua figlia altri la aveva finora mantenuta per altri ella era ancora in vita egli non aveva mai fatto nulla per lei doveva far questo ora non aveva piú altro da fare venne di furia a montarvi una giovine bionda sbucata chi sa da dove con una gran paglia fiorita di rose in capo molto scollata e vestita alla bizzarra occhi e labbra dipinti ma che piangeva anche lei perdutamente corro a palermo domando mi informano di tutto tu tu hai sposato mia figlia dov'è niente un discorso tra due padri ecco senza piangere però nello sforzo di trattenere il pianto a ogni costo sforzo che gli appariva evidentissimo dagli occhietti lustri febbrili doveva ora recarsi a roma per un corso biennale di perfezionamento all'istituto superiore di merceologia sperava dopo i due anni di poter rimanere a roma al ministero delle finanze a sessant'anni bisognava vederla non un pelo bianco pareva una madonnina di cera linda linda coi capelli gremiti e fresca nelle carni piú di una ragazza di quindici vestiva come tutte le poverette di baracane già donna mirandosi il corpo fiorente le carni ancor quasi acerbe e già offese e condannate a rimanere per sempre ignare d'ogni gioja d'amore non poté sottrarsi alla riflessione che la misera io sono arrivato questa mattina da milano e trovo qua questa bella notizia non so nulla e non riesco ancora a comprendere come romeo daddi perdio il piú placido il piú sereno il piú savio di tutti noi l'hanno chiuso questo solo patto poteva dirsi padre liberandola da tutti i legami contratti dal tempo in cui egli per lei non era esistito le avrebbe ridato con questa libertà e con la ricchezza la vita donna bicetta daddi non era in casa da un'ora senza volerlo senza saperlo ella infliggeva il piú crudele dei martirii alla sua amica gabriella vanzi a colei che era stata per tre mesi sua ospite in villa gli rendeva cosí caratteristico il visetto pallido itterico dai tratti taglienti gli amici gli si fecero intorno ansiosi e costernati impazzito davvero no per ischerzo donna bicetta daddi nel vedere la sua amica d'un tratto ricomporsi diventar rosea con gli occhi limpidi e sorridere movendo incontro al marito restò quasi annichilita nulla ecco era vero nessun turbamento piú nessun rimorso nessuna traccia e donna bicetta comprese perfettamente perché suo marito romeo daddi era impazzito ma sei ugualmente sicuro di non aver nulla di sudicio dentro nella coscienza oh dio direi va là che non sei sincero gabriella vanzi fece uno sforzo atroce per scomporre l'espressione assunta a sua insaputa in un sorriso benigno di compatimento io ti guardo no pensavo e provò un sollievo un refrigerio un conforto tanto piú vivo e dolce quanto piú inatteso e insperato prese a singhiozzare a gemere tra singhiozzi mentre quegli insieme con la serva lo riconduceva alla poltrona nello stanzino egli aveva ancora in mano appallottolata la lettera che il perla gli aveva dato da leggere l'hai letta gli domandò ebe no non ancora amava la vita questa donna d'un cosí quieto attento e dolce amore solo in quei tre giorni trascorsi nella villa di lei presso perugia sopraffatto dal desiderio dio quasi con gli stessi occhi con cui negli ultimi giorni s'era messo a guardarla suo marito si sentí raggelare ne provò quasi terrore perché anche tu perché balbettò tremante perché mi guardi anche tu cosí si chiamava veramente maragrazia ajello di soprannome poponè tutti gli ajello di padre in figlio sono intesi cosí chi sa perché buona come il pane sempre con gli occhi a terra poverina e con le labbra cucite nulla nulla neppure un'ombra di ricordo neppure un'ombra di desiderio nulla finito tutto sparito il segreto d'un attimo sepolto per sempre povera creaturina di dio a tanti altri ammazzamenti e male vendette pensò che si raccontavano della favara e intanto proseguiva con la mantellina in capo tirata fin su gli occhi per impedirsi di guardare le ombre paurose della campagna essa ella per quanto avesse cercato non riusciva a scoprir nulla da un'ora si ostinava a rievocare a ricostruire minuto per minuto quegli ultimi giorni ti ricordi questo poi quando poté cominciare a sentir pietà di lei abbandonata non rimorso veramente mai perché mai non immaginò che avessero potuto mancarle cure e affetto da parte dei nonni che supponeva ancora in vita pensò che avendola abbandonata cosí non essendosi fatto piú vivo con lei e se ne stizzí tanto che improvvisamente s'interruppe per ordinare che perdio quel figliuolo se ne poteva andare a piangere di là aria aria un po d'aria attorno al letto almeno il gusto piú facile quello bestiale dell'altro sesso sicuro com'era che non sarebbe certamente mancato per lui di morire in guerra tanto l'idea di seguitare a vivere dopo la guerra nell'enfasi d'una patria piena d'eroi gli era intollerabile aveva tanto riso con loro e poi sí dio mio poi baciandoli per l'ultima volta ma le era arrivato da parte del sarri quel terribile schiaffo sulla guancia destra e no no non se n'era avuta per male corrado tranzi serrò le pugna con la lettera e come una belva ferita s'avventò su la poltrona sopra il perla ruggendo ma tu io gridò allora quello reagendo magra bruttezza di lui già quasi vecchio dava un valore inestimabile a quel suo corpo e che perciò il pagamento che di esso egli aveva voluto farsi rappresentava quasi un patto d'usura solo in parte mitigato dall'adorazione di cui la circondava bello come un angiolo diceva biondo coi capelli lunghi un giovine pittore che presto sarebbe partito per roma pensionato e che non poté proseguire la zia tanto il volto del nipote s'era alterato no volevo dire riprese il lerna per riparare un po imbarazzato alla sciocca domanda volevo chiederti un consiglio proprio a me ma tante volte uscí allora a dire donna gesa con le mani levate e le narici frementi sono vipere le nuore vipere sí vipere vipere e voce di cattive intanto hanno sempre le suocere il traldi coi grossi occhi ovali venati di sangue schizzanti dalle orbite fissava acutissimamente quelli di nicolino respi che lo sapeva orfano anche di madre e bisognoso di conforto tenne duro o sí o no subito ebe accettò e in pochissimo tempo si fecero le nozze si erano messi dunque d'accordo la nonna e marco d'accordo avevano commesso un tradimento cosí vile ma già non doveva pagare il sacrifizio della sua persona non bastava anche col sacrifizio di quell'amore doveva pagare le cure il mantenimento che le avevano dato ebe aveva dodici anni lui quindici ed era stato un giorno d'aprile nelle prime ore del mattino lei si era accorta subito allora che egli in quel bacio aveva colto per la prima volta un sapor nuovo e se n'era avuta per male e non aveva piú voluto che lui la baciasse a quel modo il perla accasciato curvo con le mani su la faccia gridò rabbiosamente non l'avessi mai fatto non dovevi farlo marco rispose pronto il tranzi con una voce strana la poponè zitta per amore del figliuolo che abbozzava anche lui un po bestialotto era se fosse stato figlio mio basta quante ne patí povera creatura di dio la poponè come non pensava a tutto ciò che sarebbe potuto accadere e che già accadeva a lei cosí sola e senza ajuto forse egli aveva ora laggiú un'altra famiglia altri figli e pensando a questi che da vicino attendevano da lui amore e cure si toglieva il rimorso di non aver mai pensato a lei lontana bice bice tu sospetti di me tu sei venuta qua perché hai sospettato di me è vero no no ti giuro gabriella no solo ora ora è vero sí ma hai torto hai torto bice perché tu non puoi capire no nessun medico ancora rispose la serva con l'ajuto di questa egli trasportò sul letto marco perla che tra le vampe della febbre delirava troppo chiaramente però infine parlò lo sguardo di lui quando disfatto curvo sul letto a spiare l'ultimo respiro del moribondo si rialzò a vedere la santa che l'angelo centuno e le anime del purgatorio avevano scortata quella notte fino alle porte del paese donna gesa tacque tacemmo ammirati io e il gaglio e monsignore suo padrone ma sebastiano terilli scrollandosi esclamò che tu potessi chiudere in te senz'alcuna traccia e nascondere senza mentire quello stesso segreto ch'io chiudevo in me e nascondevo senza mentire a mio marito tu cara hai creduto di vivere per te tutti questi anni e invece no tu hai vissuto per rinnovare a me nel mio cuore la passione che io ebbi per tua madre quando poco dopo sei ritornata in villa ma anche innanzi a noi stessi ci siamo potuti guardare negli occhi e parlarci come prima tal quale perché non era piú in noi ti giuro alcun vestigio di ciò ch'era stato e la propria vita per nutrire quell'atroce volontà di morte e alla fine vinse l'amore di lui ed ella nel languido intenerimento e nell'abbandono della convalescenza per gratitudine e per pietà alla fine cedette e s'indusse a sposarlo e gliel'avevano voluto battezzare matti con lo champagne e lei li aveva lasciati fare e toccare baciare premere stringere strappare perché se lo portassero sí vivo lassú e ti rimuova senza che te l'aspetti dal fondo della coscienza tutta la posatura di quella feccia che hai dentro e sappimi dire se non ti spaventi carlo traldi cosí dicendo si mosse di furia per andar via tornò indietro e aggiunse non m'abbracci oh figlia mia lasciati almeno baciare sui capelli tu hai ragione ma tutto il male tutto il male lo fece tua madre con la sua morte il tranzi notò subito che questa mentr'egli dichiarava il male caso indubbio e irrimediabile d'embolia cerebrale s'era messa a carezzare i capelli del giovinotto del cuginetto che piangeva con la faccia affondata nel guanciale proprio accanto al capo della madre agonizzante in una che credeva di parlare ogni notte con le anime del purgatorio e con quest'angelo centuno ammettiamo che l'angelo le sia apparso per davvero e le abbia parlato ebbene bisognava dunque correr subito a colmare quei vuoti la tensione dell'animo appena il colonnello licenziò quei dodici giovani si sciolse in ciascuno di loro per un istante in un curioso stordimento quasi di delusa ebbrezza un angelo centurione fece il terilli dunque dunque la poponè domandai io infastidito rivolto a donna gesa questa si sedette e prese a narrare fino a casa da miglia e miglia lontano e la compensavano delle grazie che riusciva a impetrare dalle anime sante del purgatorio con le quali durante la notte era in comunione solo perché lei senza sua colpa nascendo aveva ucciso la madre come se questa non fosse stata una sciagura anche per lei e anziché odio e orrore la sua vista la vista della figliuola orfana appena nata non avrebbe dovuto suscitare in lui una maggiore pietà ti ricordi ch'egli la mattina scese in giardino senza prendere il suo cappellaccio di tela e che chiamò per averlo buttato dalla finestra e poi risalí ridendo con quel fascio di rose ma un bel discorso un bel discorso lungo e ragionato si provò a fare il padre alla moglie come rimasero soli cose peregrine le disse in quel discorso provandosi spesso a ingollare e passandosi la manina tremicchiante sulle labbra alla fine il vecchio la smise ed ella entrò nel cortile l'asina ma subito anche per un mese l'avrebbe prestata a lei anche per un anno e magari gliel'avrebbe donata e tutto le avrebbe donato tutto quanto possedeva se lo sterminio ci fu ma nel pollajo di cumbo una fame pantagruelica si sviluppò in tutti noi quattro giovani cacciatori ma era forse la rabbia che ci divorava per tutti gli storni falliti che se ne volavano via pian pianino senza fretta come se volessero dirci tanto piú impetuose esse le rompevano dagli occhi premute anche dalla ragione crudele per cui cercava d'impedirsi lo sfogo e alla fine trangosciata non potendone piú scoprí il volto proruppe in singhiozzi gemendo qualche volta la zia lo sorprendeva ancor lí seduto per terra e gli domandava che facesse niente le rispondeva con un sorriso vano giuoco con bebè donna bicetta daddi trasecolò con gli occhi sbarrati le mani su le guance gridò ma come ma tu mi dici adesso anche le sue parole come come puoi uh come siete nojosi con codeste schioppettate la vecchia donna gesa casiera di celestino calandra vecchia e santa con due mazzi di pollastrelli uno per mano dai colli tirati e ciondolanti ci fulminava con gli occhi ogni mattina al ritorno dalla caccia da piú d'un anno egli le aveva dichiarato il suo amore l'aveva assediata con la sua corte senza ottenere mai altro che un sorriso dolcissimo di compatimento per le sue pene perdute eravamo levati a bujo e camminavamo da tre ore con una fame da lupi per certe scorciatoje scellerate che a dire di stefano traína ci avrebbero fatto risparmiare un terzo di cammino con un uomo che non le era né padre né fratello anche lui quasi giovane ancora senz'alcun obbligo veramente verso di lei che cosa era egli per lei figlio d'una sorella della nonna ed ella per lui in un attimo con tutte le memorie balenanti di quanto era loro accaduto dovevano colmare il vuoto di tutto quel tempo per riconoscersi cosí cangiati gli uomini cosí detti intellettuali non vedono non sanno veder altro che la vita e non pensano mai alla morte la scienza le scoperte la gloria il dominio all'amica scoprí che questa s'era lividamente indurita come un cadavere per resistere a uno spasimo insopportabile e ansava con le nari dilatate e la guatava con occhi cattivi introdotto nella camera della colpita vide accanto al letto un giovinotto che forse anzi certo era il figlio e un uomo e una donna che forse erano il padre e la madre della fanciulla guardava tutti in un certo modo caro mio ragazzi non mi fate parlare diteglielo voi come guardava il povero daddi che pregi straordinarii e doti scoprisse in quella fanciulla che venne ad aprirgli la porta spettinata mezzo discinta tutta affannata tra le lagrime l'avrà saputo lui che li scoperse lettere che la nonna aveva intercettate e nascoste intatte forse perché non aveva osato distruggerle o forse perché fino all'ultimo s'era ripromessa di darle alla nipote se marco si fosse convinto ch'era vano sperare d'indurla a cedere e in un furibondo prorompimento di ribellione buttò in faccia all'antico rivale tutto il male che da lui aveva sofferto tutto il bene che in cambio aveva fatto per riceverne poi in premio questo tradimento pur senz'esser magra in un'ansia continua tra sospetti e diffidenze voltava di qua e di là gli occhietti aguzzi di topo irrequieti quello di fargliela vedere come da fuori a lui stesso la sua esaltazione mascherata di calma e di fargliene forse provare ora rimorso e chi l'ha scontato disse ebe guardandolo con dura freddezza negli occhi non tu sola non tu sola replicò egli subito che ne sai tu sí sono stato colpevole verso di te ma non credevo non credevo ora che ti vedo comprendo tutto diceva volete come se fosse ancor vivo lo zio e volesse anche lui infliggergli il supplizio dell'altra volta delirando confondendo il primo strazio con questo d'ora a mezzogiorno era stata a tavola con loro con dieci di loro una tavolata di diavoli glien'avevano fatte di tutti i colori e lei li aveva lasciati fare perché si stordissero come tanti matti quei poveri ragazzi in procinto di partire per la guerra a mano a mano s'era messo a spiare piú da vicino e negli ultimi giorni era divenuto addirittura insopportabile si parava di fronte ora all'uno ora all'altro posava le mani su le spalle e mirava negli occhi affitto affitto neanche io ma ci dev'esser certamente la prova ch'egli non ha ancor nulla da rimproverarmi non ho ingannato né tradito non ho fatto altro che giustificarmi con questo con questo giovine che mi ha scritto la lettera leggila leggila pure sospettava che fosse innamorato che quella morte dello zio gli avesse troncata la speranza di farsi una casa che gli pesasse il debito di gratitudine per i benefizii ricevuti da bambino non si sentivano nemmeno camminare e non sollevavano neanche un po di polvere la poponè ora li mirava sbigottita non sapendo che pensarne le parevano ombre sotto la luna eppure erano veri soldati veri sí col loro capitano là a cavallo ma perché cosí silenziosi tutta la notte dibattendosi in quella veglia spaventosa nella camera dell'infermo cercò di radicarsi nell'orrenda decisione che gli appariva di punto in punto sempre piú necessaria e quasi fatale ma quell'anima non era un'anima era un modo d'intercalare le discussioni piú calorose avvenivano la sera dopo cena e disturbavano donna gesa la casiera la quale prima d'andare a letto si rincantucciava tutta raffagottata in un angolo a recitare il rosario di quindici poste e anche s'accaniva a lavorare per migliorare le non laute condizioni finanziarie pochi mesi dopo il matrimonio volle prender parte a un concorso interno tra gli ufficiali di dogana e riuscí tra i vincitori che il pancione esorbitante gli faceva tener sempre oscenamente discoste e umettandosi di continuo le labbra non meno oscenamente rispose astratto non avrebbe esitato un momento se avesse dovuto agire contro se stesso ma agire contro un altro e a tradimento gli rendeva il ribrezzo invincibile e gli scarponi e le munizioni da caccia ci pesavano e la cinghia del fucile ci segava le spalle chi di noi tre in tali condizioni poteva aver animo da contraddire stefano traína fagottello sotto la mantellina s'accorse subito guardando il cielo che quella non era alba ma chiaro di luna tutto il paesello dormiva tranquillo dormiva anche l'asinella in piedi legata lí all'anello accanto alla porta lei quelle lettere riboccavano di passione gridavano e piangevano e scongiuravano ed ella aveva creduto alla nonna e quel giovine aveva potuto pensar di lei tutto il male che ella aveva pensato di lui ma sí ecco pazzo d'accordo d'accordo gli gridarono gli amici una moglie come donna bicetta insospettabile ma d'altra parte nicolino respi non poté piú prestare ascolto a quei due soffocava aveva bisogno d'aria di camminare all'aperto bice bice cosí te lo giuro in un attimo donna bicetta daddi scattò in piedi sospinta da un impeto d'odio e di sdegno ah per questo fischiò fra i denti addietrando felinamente altro che miracolo questa è crudeltà feroce annunziare imminente la morte a una poverina ma noi tutti scusate noi tutti possiamo vivere solo a patto che come allora tratteneva il fiato e trepidava e potendo scappava via da quel nascondiglio e si metteva a correre a girare per non farsi prendere attorno alla tavola apparecchiata e si cacciava tra le seggiole sotto la tavola per riuscir dall'altra parte finché corpo che spavento esclamò a questo punto il traldi tirandosi di nuovo sú a sedere piú in punta ma perché domandò nervoso il respi avevano voluto finanche scoprirle il seno là alla vista di tutti in trattoria perché era famoso tra loro quel suo piccolo seno quasi ancora virgineo dai tuberi eretti te la puoi riprendere ora te la puoi riprendere disse allora affrettatamente il perla senza togliersi le mani dal volto te la puoi portar via via via cosí fu guardate lo dico e mi s'aggricciano ancora le carni santa santa era proprio una santa la poponè ma questo miracolo dell'angelo centuno le domandò sebastiano terilli ecco ci vengo adesso rispose donna gesa all'anima del miracolo è questo il miracolo e che miracolo è questo ma scusate miracolo perché miracolo ammettiamo tutto ammettiamo che la poveretta non sia morta veramente di paura e che quella non sia stata se la chiamò accanto al letto e cominciò a domandarle se ella si rendesse conto della condizione in cui tra poco si sarebbe trovata sola in casa giovinetta per cui la gente del paese aveva una special divozione come quello che aveva in custodia cento anime del purgatorio e le guidava ogni notte a sante imprese a sedere per terra non si lasciava acchiappare dalla bimba accesa in volto e inferocita ma per dove lo acchiappava oh per i baffi ch'egli allora non aveva o gli ghermiva le lenti ch'egli allora non portava ti ricordi che volle ne portassi due con me che poi m'accompagnò fino al cancello e m'ajutò a salire su l'automobile e mi disse che gli portassi da perugia quei libri aspetta uno era non so trattava di sementi ti ricordi ti ricordi devo farmi le cose di dio prima di mezzogiorno morirò e cosí fu difatti prima di mezzogiorno morí e tutto il popolo di favara scasò a oh lei la zia sarebbe stata felice d'affidare a lui quella piccina sua proprio felice ma bebè promise ajuto ma non bisognava aver fretta teneva l'altra sfavillante d'anelli su la guancia destra come per nascondere il rossore e il bruciore d'un terribile schiaffo la niní che il sottotenente sarri s'era portata da roma tre giorni addietro per il senso che le facevano tutte le parole tutti gli atti del suo figliuolo un senso strano e crudele di ricordo ogni parola capisci mi fa l'effetto che non me la dica ora ma che me la diceva osí i resta impressa come se lui già non ci fosse piú l'inferma morí tre giorni dopo in quei tre giorni corrado tranzi riuscí a sapere tante cose che la fanciulla si chiamava ebe che era figliuola d'un tal de vitti professore di fisica al collegio nautico per concludere che se da un canto noi dovevamo ringraziare celestino calandra il piú giovane e il piú bello dei canonici di montelusa per averci invitati a passare una settimana nelle sue terre di cumbo dunque no no non come tu immagini tu non puoi capire senz'inganno senza pensarlo né volerlo in un attimo una cosa orribile di cui nessuno può farsi colpa vedi come te ne parlo a poco a poco gli occhi di nicolino respi quantunque sotto le labbra col solito risolino dicessero via mi presto a uno scherzo cominciarono a smorire dunque me lo consigli domandò marino lerna ma no esclamò il sarri senza esitare scusa hai avuto la fortuna di partire senza pianti la mattina seguente appena gli parve l'ora opportuna corse alla casa di donna bicetta daddi bisognava che la vedesse bisognava che chiarisse subito comunque quel suo dubbio no per questo la mamma ha pianto e non ne sei contento vorresti vederla piangere ancora ma di che parti stasera e salutali da qui sarà meglio per te e per loro che n'era profondamente addolorato al solito però non riusciva a impedire che la commozione gli s'arricciasse sulle labbra in quel sorrisino nervoso che nelle discussioni piú gravi come nei momenti piú difficili del giuoco la mamma di marino lerna era una dura donnetta all'antica come ne conserva ancora la provincia eretta sul busto armato di grosse stecche ossuta un po legnosa che posso farci dio dio e non è jettatura questa no che dici dico che è jettatura e io mi metterò a ridere vedrai che io mi metterò a ridere quando partirà sú in sala dal colonnello rigido sull'attenti coi compagni davanti una tavola massiccia ingombra d'incartamenti fin dalle prime parole di quel colonnello dei carabinieri vive come certezza irrefragabile in quelle povere anime e rende loro desiderabile come un giusto premio la morte chi sa quanto si sarebbe protratta quella discussione sul miracolo dell'angelo centuno se un altro miracolo e questo vero autentico indiscutibile sapute queste cose corrado tranzi si fece avanti senza perder tempo tra pochi mesi si sarebbe deciso il concorso a tre posti di assistente nell'ospedale maggiore della città a cui egli aveva preso parte era sicuro di vincere sicurissimo il nostro turbamento è stato momentaneo siamo scappati uno di qua uno di là ma appena soli niente come se nulla fosse stato non solo innanzi a te che tortura ah quella a cui il daddi aveva sottoposto la moglie dopo eh gli scappò detto e i due si voltarono a guardarlo come dopo non era provvidenziale che lui fin da quella sera appena arrivato si potesse avvalere della sua qualità di medico un brivido gli corse per la schiena smarrita nell'affanno di quella rievocazione di tanti minuziosi particolari senza valore non s'accorgeva dell'angoscia dell'agitazione a mano a mano crescenti e tornò a nascondersi la faccia non resistendo al duro cipiglio di quella madre che stava ora a guardarla col rancore geloso che hanno tutte le mamme per le donne come lei ma sí vi dico oggi alle tre nella casa di salute a monte mario o povero daddi e donna bicetta ma come sarà stata lei donna bicetta ora fastidio di fronte alla nuda schiettezza alla commozione forte e muta del figlio che soffriva del pianto della sua mamma e le faceva coraggio piú con le carezze che con le parole ma agli stessi sentimenti onde quei ricordi erano animati e che si rifacevan vivi della vita stessa della piccina la quale ecco come quell'altra voleva giocare con lui stava per dire per l'ultima volta s'interruppe il sarri lo capí sorrise ma dillo pure per l'ultima volta feritina lieve a un braccio per esempio dio lo avrebbe assistito il loro figliuolo perché fargli cosí la jettatura con quel pianto eh eh a vederla piangere cosí furono per marco perla mesi d'angoscia e di disperazione forse la zia non aveva saputo parlare lo argomentava dal contegno di bebè verso di lui ma la zia lo assicurava che non le aveva ancor mosso alcun discorso di lui neppure un cenno tutti meno uno proprio quell'uno tra gli ottanta del plotone allievi ufficiali che da roma era stato assegnato con marino lerna al mo reggimento e si domandano come faccia a vivere senza tutte queste belle e grandi cose la gente del popolo quella che zappa la terra e che appare loro condannata alle piú dure e umili fatiche come faccia a vivere e perché viva che è stato gabriella sú dimmi che è stato non puoi capire non puoi capire io so la ragione perché tuo marito è impazzito la so la ragione che ragione di qua e di là dello stradone ove la polvere era cosí alta che non faceva neanche sentire il rumore degli zoccoli dell'asinella tutto quel silenzio e quel suo andare e la luna e quella via lunga e bianca le parevano un sogno aveva poi qualcosa di suo e la professione di medico poteva sposare il professor de vitti rimase dapprima costernato di tanta furia e della stranezza dei modi e del dire del giovine medico ricciuto e barbuto tutto scatti e schizzi tra sprezzature sbrigative era stato argomento di riso fra loro tre quella corte dopo la partenza del respi per milano come supporlo e poi dopo quella partenza egli il marito non era forse rimasto per piú di quindici giorni tranquillo sereno come prima non la avesse a un tratto troncata stefano traína col fucile da caccia in pugno si precipitò nella sala da pranzo tutto ansante esultante col volto paonazzo congestionato sgraffiato affumicato era riuscito finalmente a uccidere uno storno e da difendere gli storni ch'egli ci dipingeva come una vera calamità per le campagne peggio assai delle cavallette vero flagello di dio ma stefano traína era fatto cosí parlando aveva bisogno di credere che qualcuno lo contraddicesse dove ammazzare un uomo era come ammazzare una mosca e le raccontò che un favarese una volta per provare se la carabina era ben parata fattosi all'uscio di strada la aveva scaricata sul primo che aveva veduto passare fu quella frescura immobile dopo tutto quel sole e quello stordimento delle cicale in un attimo senza pensarci te lo giuro mai mai né io né lui certo come per un'attrazione irresistibile di quel vuoto attonito della frescura deliziosa di quella e tentennando il capo in segno di commiserazione domandò era buona la poponè vossignoria lo sa quella del miracolo crociera si era trattenuto tre giorni in villa e in quei tre giorni no neppure una volta romeo daddi lo aveva guardato nel modo che il traldi aveva detto se lo avesse guardato ecco forse fu perché sparammo con un occhio chiuso e l'altro aperto ma il fatto è che dopo quattro giorni di caccia accanita nell'oliveto di cumbo non uno storno che si dice uno riuscimmo a far cadere neppure per combinazione ebe mia conoscendola in sua madre egli non poteva comprendere ch'ella con quegli occhi stessi di sua madre non potesse riconoscer lui si sentí con una mano respinto al petto marco perla invece nel vedere bebè di giorno in giorno sbocciare come un fiore era invasato dalla paura che un altro d'un tratto venisse a strappargliela come già gli era stata strappata la madre di lei senza ch'egli potesse opporsi in alcun modo pur sentendosi amato ah già perché credevo che lo dicessi impazzito per questo come per questo ma sí la pazzia gli s'è palesata cosí marino uscito per ultimo dalla caserma era corso a ritirate un pajo di scarpe imbullettate da campagna ordinate il giorno avanti e aveva fatto tardi piú che un distacco fu uno strappo una furia un precipizio e sai come mormorava sotto sotto il povero daddi mirandoti negli occhi diteglielo voi come mormorava io debbo scappare che abisso che abisso cosí sí che abisso che abisso sapere rabbrividí comprese domandò anche lei a bassa voce inorridita la mamma lui sí sí che vuoi dire per rimorso no che rimorso non c'è da aver rimorsi quando non s'è voluta la colpa tu non puoi intendere come non avrei potuto intenderlo io se considerando quel che è avvenuto a tuo marito non avessi pensato al mio l'impressione curiosa quasi d'un arresto in sé d'un ritorno misterioso a tante cose non già riviventi ma ancor vive dentro di lui non già ai ricordi della sua infanzia trascorsa insieme con un'altra bimba di cui questa era il ritratto preciso e l'ha forzata a prender questo partito anche per lui ma ditemi il fatto com'è tu traldi perché m'hai domandato se daddi aveva guardato anche me scomparve si venne poi a sapere che incontrato per caso un giovane collega il quale quella sera stessa doveva imbarcarsi come medico di bordo su un transatlantico ne aveva preso il posto col piacere di lui ed era rimasto in america senza lasciar tracce di sé ma un'altra cosa anche piú triste comprese mentre seguitava a piangere comprese che lei ora impediva a quella vecchia mamma di piangere perché quella vecchia mamma ora provava onta a confondere le sue lagrime con quelle di lei sarebbe stata quest'adorazione simile in tutto a quella dell'avaro per il suo tesoro se egli non si fosse poi dimostrato tanto ingordo di lei oh sí montò su l'asinella si fece il segno della croce e s'incamminò quando fu un buon tratto lontana dal paese nello stradone tra le campagne sotto la luna andando lentamente su l'asinella si mise a pensare a quel ragazzino sgozzato e buttato lí dietro la siepe polverosa forse ella non lo avrebbe ricevuto ma a ogni modo egli voleva presentarsi alla casa di lei pronto ad affrontare o a subire tutte le conseguenze di quella situazione all'ultimo momento quando la signora sorretta quasi portata di peso vi aveva già preso posto e l'omnibus stava per avviarsi ora avvenne che di notte zi lisi col pensiero dell'asina da approntare per l'alba si svegliò c'era un gran chiaro di luna e gli parve giorno saltò dal letto sellò l'asina in un amen e la condusse alla casa della poponè il pensiero che il figliuolo non sarebbe stato esposto al pericolo prima di due giorni le concedeva quella tregua ella poteva dunque esser dura e fu dura per fortuna senza rimorso senza rimorso e appunto perché senza rimorso capisci è questa la cosa orribile non so come fartela intendere ma veramente quel sarri non aveva nessuno a cui telegrafare la sua partenza in quei tre giorni passati insieme a macerata marino lerna pur non riuscendo a mutare in fondo l'opinione che n'aveva esitò si provò a prender tempo con la scusa del lutto recentissimo ma corrado tranzi che giusto per questo lutto recentissimo temeva che l'amor fraterno della fanciulla per il cugino potesse da un momento all'altro cangiar natura col lievito della pietà invece tre giorni dopo mentre si trovava nel cortile della caserma fu improvvisamente chiamato non seppe da chi e sú per le scale si trovò insieme con gli altri undici sottotenenti arrivati con lui a macerata dai diversi plotoni ma dove perché no ecco speriamo di no faccio le corna a salutarli diciamo ancora una volta prima di partire bene e poi e stava ad aspettare che quella quell'altra ma viva viva ancora in questa piccina venisse a scoprirlo a scovar lui anche piccino lí dietro quell'uscio e appena dallo spiraglio la intravedeva tutta ansiosa e vibrante e perplessa ecco come te lo posso dire perché io non ho colpa e neanche lui ma appunto per questo senti senti e quando avrai saputo tutto forse impazzirai anche tu come sto per impazzire io com'è impazzito lui senti tu hai rievocato il giorno che andasti a perugia in automobile dalla villa è vero poste la disturbavano perché di continuo ella si sentiva tentata a interloquire e rintuzzare come si scorgeva chiaramente dagli atti che faceva dalle smusate che dava da quel dito che di tratto in tratto si passava rapidamente due o tre volte sotto il naso arricciato sapeva bene la poponè che a lei zi lisi non l'avrebbe negata quantunque per quella sua asina avesse tanto amore che non aveva piú pace per tutto un giorno se essa la mattina non beveva intero il suo solito bugliolo cosí rinuccio si sarebbe impressionato certo che si sarebbe impressionato ma la madre diceva che non era lei gli occhi gli occhi che poteva farci raccontate raccontate le gridammo io e bartolino gaglio ma sebastiano terilli facendo campana un momento aspettate come avete detto centuno c'è l'angelo cento e se daccapo vecchio stolido statevi zitto i bisogna per una settimana debbo andare da mia sorella alla favara com'egli intese proferire quel nome di favara spiritò e cominciò a dire che mai e poi mai avrebbe consentito ch'ella andasse sola a quel paese d'assassini ah bice non ti sarà mai accaduto ti credo bice mia ma noi io e lui sappiamo per prova che può accadere e che come è stato possibile a noi senza volerlo può essere a chiunque ulive sí invece oh a ogni scarica giú come grandinare tanto che il buon celestino calandra giovane e santo cominciò a dire tra bellissime risate che una consolazione cosí non gliela poteva mandare altri che dio a intorbidarsi a sfuggire mentre tra il silenzio degli amici il traldi con voce strana senza smettere di fissare senz'allentare d'un punto l'intensità dello sguardo diceva vittoriosamente ecco vedi vedi marino lerna volontario del primo corso accelerato di allievi ufficiali avuta la nomina a sottotenente di fanteria dopo una licenza di otto giorni trascorsa in famiglia che teneva in sostituzione il comando della caserma comprese poco dopo che doveva esser giunto un ordine di partenza per loro dov'era il padre adesso viveva ancora e come non pensava che dopo tanti anni potevano esser morti com'erano difatti i due vecchi nelle cui mani aveva abbandonato la figliuola ma già tre o quattro volte ci era toccato di tornare indietro non trovando l'uscita e non so quanto tempo avevamo perduto a scavalcar muricce e cercare il passo tra fitte siepi di àgavi e di rovi a traversar rigagnoli sui ciottoli e poi se tutti i soldati che andavano al fronte fossero morti addio piú facile era che fossero feriti giovane e santo sorrise bonariamente e ci spiegò che quel centuno non era a dir proprio un numero progressivo ma che si trattava invece di un angelo particolare annientare quella che ella doveva agli altri e il debito che aveva pagato con la propria persona sí senza esitare poiché cosí provvidenzialmente il caso lo favoriva egli doveva sopprimere chi aveva fatto per la figlia tutto quello che avrebbe dovuto far lui sopprimere chi aveva voluto in tutto sostituirlo ripigliandosi anche la madre nella figlia per la violenza di questi pensieri e di questi sentimenti bebè affogata di tristezza con lo spirito sconvolto dalla iniquità della sua sorte ammalò subito e cosí gravemente che per parecchi giorni fu in pericolo di vita poi vedendo che il lerna restava lí incerto e perplesso ciao eh gli disse vado ad annunziarla a niní io la partenza sarà da ridere i ama ma quella se piange la scazzotto e se n'andò e che un carrettiere di favara un'altra volta dopo aver fatto montare sul carretto un ragazzino di dodici anni incontrato di notte lungo lo stradone lo aveva ucciso nel sonno non so guarda tre giorni fa partendo da roma assicurai mio padre e mia madre tu sei figlio unico sí perché prima si doveva levar via dal cuore di bebè quell'amoretto fatuo per il giovine pittore dimostrandole che costui per l'età per la professione per tant'altre cose non dava alcun serio affidamento poi a poco a poco chi statevi zitto santo cristiano gli dava sempre su la voce la poponè e si faceva il segno della croce ché le pareva una tentazione del diavolo quel giorno ella aspettò davanti al cortile acciottolato dove zi lisi aveva la casa e la stalla ed ecco uno adesso la raccoglieva che di quanto aveva fatto per lei voleva esser pagato e in pagamento esigeva tutta lei stessa tutta la sua vita che gli apparteneva poiché colui quell'altro glien'aveva lasciato il peso aspettate silenzio tacquero tutti intorno sospesi e intenti a quello strano esperimento ma non s'accorgeva non si poteva accorgere di nulla ora questa piccola bebè già pervenuta a quell'età della madre e ogni giorno nel vederlo ritornare dall'ufficio gli buttava le braccia al collo e lo baciava con ardente furia infantile ma poi ripensandoci e parendogli d'aver fatto un tradimento alla povera mamma al babbo spedí un nuovo telegramma d'urgenza nel quale li avvertiva che se prendevano il treno delle dieci di sera avrebbero fatto in tempo a salutarlo prima della partenza adorava tanto quel suo unico figliuolo che per lui per non staccarsi da lui già studente d'università aveva lasciato gli agi della sua casa antica le abitudini patriarcali della sua vita in un villaggio degli abruzzi tu invecchi caro tu invecchi gli gridarono a coro gli amici sarà perché invecchio ammise il traldi tanto peggio non è uno spasso prevedere che alla fine mi costituirò cosí in questa stima di me stesso di vecchio majale del resto aspetta ti manda iddio ti manda iddio qua qua riprese il tranzi adagiandolo su la poltrona che cos'è guardami guardami bene in faccia vengo da palermo sono sbarcato a genova a passo a passo cantando aveva seguitato ad andare sotto le stelle del cielo sotto gli occhi di dio che lo guardavano ma l'animuccia del povero ucciso aveva gridato vendetta non era stata soltanto del sarri ultimamente a roma la niní era stata anche di altri compagni di lui in quel plotone allievi ufficiali e chi sa fors'anche di colui per cui quella vecchia mamma ora piangeva e dio aveva disposto che lui stesso il carrettiere arrivato all'alba alla favara invece di recarsi alla carretteria del padrone si fermasse davanti al posto di guardia celestino calandra protese le mani per rispondergli e l'eterna discussione si riaccese piú calorosa che mai ma la fede la fede non si doveva tener conto della fede di cui si nutre e s'appaga la povera gente che la defunta era cognata del professore vedova da tanti anni e accolta in casa col figliuolo che si chiamava marco perla che questi già impiegato modestamente alla dogana o animucce sante del purgatorio diceva tra sé a voi mi raccomando e non smetteva un momento di pregare ma figlia d'un uomo che un giorno era irrotto come una bufera in casa e l'aveva schiantata una pianticella quasi senza radici era la madre morta il padre sparito ebe il sospetto della truce decisione del padre nel vederlo la mattina dopo tutt'intento e premuroso nella cura del malato dopo quanto tra loro era stato detto la sera avanti forse sí ma si vietò d'assumerne coscienza cosí essendo se egli veramente la amava doveva intendere che ella non avrebbe potuto in alcun modo venir meno al suo amore se questo non intendeva era segno che non la amava e allora da roma s'era portata a macerata una donnina allegra che manteneva da circa tre mesi ben nota ai compagni del plotone contava anche lui di rimanere al deposito forse piú d'un mese e voleva in questo tempo cavarsi del tutto diceva precipizio c'era il rischio di perdere il treno difatti arrivò col padre e la madre alla stazione che già chiudevano gli sportelli delle vetture si cacciò in una da cui i compagni si sbracciavano a chiamarlo che non si doveva piangere cosí perché non era mica detto che rinuccio dio liberi i casi potevano esser tanti il reggimento per ora poteva anche esser mandato in seconda linea se si trovava agli avamposti come dicevano fin dal primo giorno della guerra ribrezzo l'abominazione come per un incesto che quegli avesse perpetrato su lei si ritrassero tutti e due nella camera ne serrarono l'uscio e parlarono a lungo tra loro gemeva rugliava mormorava parole sconnesse finito l'esame il tranzi fe cenno alla serva di riadagiare sul letto l'infermo sotto le coperte e si mise a passeggiare per la camera assorto io sono medico disse allora il visitatore per tutti e due ed entrò ma signore dite al signor perla che c'è il dottor corrado tranzi andate movendo gli occhi scorse la serva si voltò a guardar l'infermo andò a sedere presso un tavolinetto su cui appoggiò i gomiti stringendosi la testa tra le mani avrà pensato che qualche volta ritornando a casa ti avrà trovata sola in salotto con qualche suo amico e che in un attimo sarà potuto accadere a te e a quel suo amico ciò ch'era potuto accadere a me e a lui allo stesso modo fu purtroppo come il sarri aveva previsto uno strazio inutile accompagnati i genitori all'albergo marino lerna dovette scappare subito in caserma dove fu trattenuto fin quasi a mezzogiorno la giovine notò forse quel segno comprese a ogni modo che l'inganno di quella vecchia signora sul suo conto non poteva durare a lungo e non rispose erano lagrime per tanto anche le sue e lagrime d'una pena piú rara assai di quella cosí comune e naturale d'una mamma già aveva rievocato senza il minimo segno di turbamento i tre giorni passati in villa da nicolino respi e non s'era fermata neanche un minuto a considerare che il marito avesse potuto trovare un incentivo alla sua pazzia nella corte innocua di colui non era ammissibile le aveva portato la ricchezza ma a che poteva valere per lei ormai legata com'era a quel vecchio dopo il sacrifizio del suo amore perché avesse valore per lei quella ricchezza perché ella potesse dire di dover veramente la vita a suo padre bisognava recidere ma sí una volta da fratello ora forse da padre e presto venne infatti il giorno che la zia tutta esultante e allora ecco che lei si sforzò di trattener le sue lagrime per lasciare scorrere quelle della madre ma invano quanto piú si sforzava di trattenerle dall'altro celestino calandra doveva restar grato a noi del segnalato servizio che gli avremmo reso salvandogli il raccolto delle ulive con la nostra caccia agli storni e la stalla aspettò un bel pezzo che il vecchio finisse di fischiare tra gli sbuffi di tutte le vicine che la spingevano ad entrare dicendole sú sú se entrate voi la smette ora che t'ho detto questo vogliamo fare una prova silenzio tutti vojaltri e carlo traldi si levò faticosamente in piedi posò le mani su le spalle di nicolino respi e gli gridò guardami bene negli occhi no non ridere caro guardami bene negli occhi per lo meno qualche sospetto gli deve esser nato ma fate il piacere su la moglie scattò nicolino respi questo se mai ha potuto essere effetto non causa della pazzia soltanto un pazzo partí per macerata ov'era il deposito del reggimento a cui era stato assegnato il mo brigata casale contava di passar lí qualche mese per l'istruzione delle reclute prima d'esser mandato al fronte tra tutti i ricordi piú vivo e piú preciso aveva quello del giorno e dell'ora che per la prima volta in un bacio della cuginetta aveva sentito d'improvviso lui solo o fosse la lentezza del cammino o la sua debolezza o che o come a un certo punto forse la vinse il sonno è vero che non eravamo mai stati a caccia né io né sebastiano terilli né bartolino gaglio come si poteva vedere dai nostri fucili nuovi fiammanti comperati il giorno avanti ma questo non voleva dir nulla agli storni sosteneva stefano traína si spara anche con gli occhi chiusi non c'era neanche da dire che la nuora si dispendiasse per lei che pure aveva ceduto in vita al figliuolo tutto quanto possedeva la casetta e una piccola chiusa sotto le fornaci campava ancora sul suo facendo novene e recitando rosarii per conto dei divoti che venivano a trovarla era andata da lei per cercare insieme non la ragione ahimè ma il pretesto l'incentivo almeno di quella sua sciagura là nel tempo in cui s'era dapprima manifestata durante quella villeggiatura negli ultimi giorni di essa specie in coloro che frequentavano piú assiduamente la sua casa segni naturalissimi perché tutti infatti erano costernati di quel cangiamento improvviso e straordinario cosí in contrasto con la tranquillità serena del suo carattere era un vecchio curioso questo zi lisi tutti sparlavano di lui nel vicinato per via di quella sua asina ogni mattina le reggeva con le mani davanti al muso il bugliolo invitandola col fischio a bere per una conosceva il ribrezzo per questo atto il tumulto di tutte le energie vitali insorgenti a impedirlo la volontà che le domava lo sfogo che allora si davano quelle nell'immaginare la vita che sarebbe rimasta per gli altri dopo la sua morte che una donna onesta innamorata di suo marito in un attimo senza volerlo per un improvviso agguato dei sensi per la complicità misteriosa dell'ora del luogo il padre le batteva intanto serio serio una mano sulla spalla perché era uomo lui e non piangeva lui ora noi partiamo domani sera alle cinque se prendono questa sera il treno delle dieci seguitò il sarri domattina alle sette possono essere qua per passare con te quasi tutta la giornata il bel cielo il tepore della primavera imminente qualche sogno della notte s'innamorò anche lui tutt'a un tratto proprio in quella sua prima visita di medico lui si restringeva tutto in sé e strizzava gli occhi e serrava i denti sotto quella furia per impedire con tutte le forze che anche da queste rosee e fresche labbra ignare le quali per lui ancor piú che per i vecchi nonni il tragitto dalla stazione alla città era breve appena giunta scese dall'omnibus senza neanche volgere uno sguardo a quella là il giorno appresso durante il viaggio di ritorno alla stazione di fabriano aveva chiesto col piacere dei parenti la mano della cuginetta la quale però aveva rifiutato con molto dolore confessando candidamente che le sarebbe stato impossibile sposarlo perché fin da bambina cresciuta con lui lo amava come fratello e solamente come tale e non altrimenti avrebbe potuto amarlo in questo riconoscimento provarono l'uno una rabbia feroce come per un tradimento infame che colui profittando vigliaccamente della sua assenza gli avesse fatto con la madre l'altra il ribrezzo me carlo traldi s'era riaffondato beatamente nel divano col capo buttato indietro la pappagorgia esposta paonazza sudaticcia dimenando le gambette esili di ranocchia attendendo che venissero ad aprirgli col capo chino le ciglia aggrottate e gli occhi torvi che palesavano un'ansia spasimosa s'affondava le unghie nel palmo delle mani e stropicciava convulsamente i pollici sul dorso delle altre dita serrate e pareva col lustro maligno dello sguardo a mano a mano piú aguzzo e piú intenso gli frugasse nella coscienza e vi scoprisse nei piú intimi nascondigli le cose piú turpi e piú atroci ma qui l'atto violento da compiere non era piú contro se stesso e la vita che sarebbe rimasta per gli altri non gli si rappresentava piú come in una triste inutile successione di casi press'a poco invariabili che n'aveva s'era sentito tuttavia un po meglio disposto verso di lui forse perché da solo a solo il sarri aveva smesso quell'aria sprezzante che lo aveva reso a roma inviso a tutti i compagni del plotone e si volse verso di lei che gli stava accanto convulsa atterrita le diceva con quello sguardo di non aver paura perché egli doveva fare cosí se la strinse al petto le sussurrò tra i capelli sei libera puoi vivere ora lisi insistette per accompagnarla ma lei tenne duro gli disse che avrebbe preso in affitto l'asino da qualche altro e allora egli cedette e le promise che il giorno appresso all'alba l'asinella sarebbe stata davanti alla porta di lei con la bardella e tutto aspetta mio padre si fece promettere che se per caso m'avessero negato la licenza lo avrei avvertito a tempo perché potesse venir lui con la mamma a salutarmi qui ischerzo traldi sprofondato sul divano con tutto il peso del corpaccio da pachiderma fece piú volte leva con le mani per tirarsi sú a sedere piú in punta spalancando nello sforzo gli occhi bovini venati di sangue schizzanti dalle orbite domandò tutto quello che è accaduto tutto e nulla lasciami dire per carità faceva gran caldo ti ricordi dopo averti veduta partire io e lui riattraversammo il giardino ma ella sentí che non poteva piú ora sapendo e s'appoggiò a quel petto per non scorgere sul letto la vittima e da due anni era andata a stabilirsi nella capitale ove si sentiva sperduta arrivò la mattina del giorno appresso a macerata in tale stato che subito il figlio si pentí d'averla fatta venire ma lei protestava di no appena scesa dal treno il volto di gabriella vanzi si contraffece gli occhi le s'invetrarono io tu sí oh dio e ti smarrisci come lui che vuol dire che vuol dire lo spogliò prese a esaminarlo gli ascoltò il cuore a lungo poi i polmoni picchiando sul petto su le terga marco perla sorretto dalla serva a sedere sul letto col capo ciondoloni gemeva non voleva portare la mantellina come tutte le villane perché diceva che il padre era della maestranza portava il manto di lana a pizzo e con la frangia e voleva esser chiamata gnora e non comare di no di no senza poter piú staccare le braccia dal collo del figlio piangendogli sul petto non me lo dire rinuccio non me lo dire mezzogiorno solo dalla serva piú tardi aveva accettato una tazza di caffè con dentro una buccia di limone al nome di tranzi restò come esterrefatto e due volte tentò di balzare in piedi ricascando ogni volta su la poltrona quell'ultimo ricordo della sua carne d'amore lassú dove forse a uno a uno tutti que bei giovani di vent'anni sarebbero morti domani dovette di nuovo ritornare in fretta in furia alla caserma per le ultime istruzioni cosicché il padre e la madre non poterono rivederlo che pochi momenti appena prima della partenza gli amici allora raccontarono a nicolino respi che il daddi ritornato dalla villeggiatura era apparso a tutti com'intronato come assente da sé con un sorriso vano su le labbra e gli occhi opachi senza sguardo appena qualcuno lo chiamava all'albergo il guardasala impietosito si profferse d'andare al prossimo garage per far venire l'omnibus automobile che doveva esser già di ritorno con quella serenità che viene dalla piú ferma sicurezza di sé senza né offendersi né ribellarsi ella gli aveva dimostrato che sarebbe stata inutile ogni sua insistenza poiché lei era innamorata tal quale come lui forse piú di lui ma di suo marito ha aspettato un giorno due tre non s'è sentito rimuover nulla dentro né in tua presenza né alla presenza mia ha visto me ritornata qual ero prima tal quale con te con lui mondo s'è messo a pensare eppure ecco questa donna che è cosí con suo marito è stata per un momento tra le mie braccia e forse anche mia moglie dunque in un momento chi sa chi potrà mai sapere ed è impazzito e coi tre soldi nella mano insanguinata si denunziasse da sé come se parlasse un altro per bocca sua vedete che può dio gli disse allora la poponè e perciò io non ho paura ma sí ma sí come dubitarne tutta la notte nicolino respi si dibatté si torse tra fiere smanie ora strappato al rimorso da una maligna gioja impetuosa ora strappato a questa gioja dal rimorso ah questo per roma come quell'altro per l'america sghignò orribilmente ma non vi basta una due eh volete buttarne via due cosí al primo che capita certo è che fin dal primo vederla restò abbagliato a guardarla in bocca mentr'ella affollatamente gli parlava della zia trovata a letto un quarto d'ora addietro rantolante e senza conoscenza con gli occhi ancora abbagliati dal sole di giugno che splendeva giú nell'ampio cortile non riuscí in prima a discernere nel bujo di quella tetra sala se non l'argento della montura al collo della divisa del signor colonnello certamente all'arrivo di lui nella villa romeo daddi era sereno e dopo la partenza in pochi giorni era impazzito dunque per lui dunque ella era rimasta profondamente turbata e vinta dalla sua aggressione amorosa ritorno dall'ufficio si nascondeva dietro l'uscio dello stanzino bujo ov'erano due vecchi armadi l'odore che covava in quel luogo attufato senz'aria senza luce era come il respiro stesso dell'infanzia lontana gridava con la voce d'allora cu-cu ah zitta bice zitta per carità gabriella vanzi s'alzò pallidissima tremante aveva sentito schiudere di là nella saletta d'ingresso la porta suo marito rincasava l'impazienza diventò smania insopportabile allorché tutti i compagni di marino cominciarono a venire alla spicciolata e in gran fretta all'albergo con le carrozze che si fermavano lí davanti ad aspettare il bagaglio per ripartir subito verso la stazione chiamerò rimasto solo si levò da sedere si rimise a passeggiare per la camera schivando di guardare l'infermo da anni e anni gli erano abituali certi terribili dialoghi con se stesso che non potevano avere altra conclusione che in un atto estremo oppresso di stupore ansimante marco perla credette di scorgere negli occhi del tranzi l'animo con cui questi gli si rifaceva incontro appena presa la laurea di dottore in medicina chiamato per un caso d'urgenza mentre di buon mattino stava a concertare una partita di caccia nella farmacia d'un amico parlare deperiva di giorno in giorno povera vecchia quasi rósa da quel segreto che egli le aveva confidato lo trovò poco prima di morire il coraggio di parlare a bebè la povera zia perché dov'è insomma domandò il tranzi guardandosi attorno di là s'è chiusa in camera rispose il perla aspetta aspetta si voltò alla serva voi andate ad avvertire la signora giú dalle tempie per le gote fino al naso le si allungava a fior di pelle un'intricata diramazione d'esilissime venicciuole violette qui gli altri non erano piú estranei indifferenti egli vedeva sua figlia e la vita che gli si rappresentava dopo l'atto violento da compiere era quella di lei e tu sí io sí ne sono sicurissimo e credi che avviene a tutti piú o meno di scoprirci majali in qualche momento di lucido intervallo da un pezzo in qua quasi ogni sera quando spengo la candela prima di prender sonno sembrò ad essi che veramente la loro ebe ricominciasse a vivere in quella bimba dapprima tra le loro braccia custodita con l'anima e col fiato poi tra le loro cure piene di palpiti e di sgomenti ma va là proruppe il respi non resistendo piú e scrollandosi tutto va là tu che ci siamo capiti gridò il traldi tu sei piú porco di me e scoppiò a ridere risero anche gli altri con un senso d'inatteso sollievo e traldi riprese se avessero seguitato ancora un poco avrebbero litigato c'era già acuta fustigante l'impazienza per il ritardo del figliuolo ma dio come non capivano i superiori che quegli ultimi momenti dovevano essere riserbati a una povera mamma a un povero padre se calano su un bosco d'olivi in un batter d'occhio lo stèrminano perché ogni storno si porta via con sé nientemeno che tre ulive una per zampa e una nel becco e questa del becco se la ingoja sana sana e la digerisce come niente il crocchio andato via il traldi si sciolse e nicolino respi rimase turbato in compagnia di due soli amici che seguitarono ancora per un pezzo a parlare della sciagura del povero daddi la so perché è in me anche in me questa ragione d'impazzire per quello che è avvenuto a noi due a voi due sí sí a me e a tuo marito l'avevano trasportata svenuta nella sala d'aspetto una gran quiete ora nella stazione non c'era piú nessuno solo nel vano abbagliante del lungo e stanco pomeriggio estivo i binarii lucidi e un lontano ininterrotto stridío di cicale le restava altro sostegno che lui marco il quale si era sacrificato per loro bisognava dargli un compenso un premio per i tanti sacrifizii e appena finito lí nella stessa camera dell'albergo il desinare perché la mamma con quegli occhi disfatti dal pianto non fu possibile portarla al ristorante e poi non si reggeva piú sulle gambe appena finito il desinare la zia dapprima sbalordita poi quasi atterrita cercò di calmarlo gli disse che mai e poi mai non avrebbe sospettato ch'egli avesse potuto prendersi cosí d'amore per quella piccina sí la ragione c'era ma difficile farla intendere a bebè che non sapeva nulla come dirle una bella giovine aveva raccolto in una mano un minuscolo fazzolettino di filo azzurro ricamato un odio cupo e feroce s'impossessò di lei per il padre sconosciuto che l'aveva messa al mondo e abbandonata senza neppure vederla che dopo averle dato la vita le aveva negato ogni diritto di esistere per lui il primo amore per la cugina con questo per la figliuola di lei ch'era per lui lo stesso amore superstite lo stesso amore due volte vivo egli gridò alla zia tutta la sua passione non per suo figlio propriamente per uno ch'è partito con lui e che mi ha anche percossa perché piangevo lei per uno solo io per tutti posso per tutti anche per suo figlio signora per tutti per tutti ma ogni casacchina addosso a lei pareva di seta tanto bel portamento aveva con un che di civile tutti le davano passo appena la vedevano i ricordo le mani che finezza parevano un velo di cipolla e sí che avevano faticato quelle mani o gesú mio disse la poponè che stolido quello zi lisi debbo mettermi in cammino di notte mah sono vecchia c'è la luna e non ho niente da perdere le animucce sante del purgatorio mi accompagneranno stupore dolore orrore vergogna assaltarono e sconvolsero bebè a questa rivelazione inattesa si aggrappò al collo della nonna e rompendo in singhiozzi la scongiurò di non morire per carità di lei no no ecco la avrebbe tenuta stretta cosí per sempre avrebbe rintracciato quell'altro a ogni costo anche a costo di perdersi si sarebbe vendicata a roma tre mesi dopo una sera d'inverno alla porta del vecchio quartierino preso a pigione da marco perla ardentissimo aveva sforzato quel ritegno aveva intorbidato quella limpidità ed era stato duramente respinto non aveva finito di gemere cosí sentendosi come sprofondare a poco a poco che si trovò tra le braccia sul petto no mai neppure il minimo accenno del piú lontano sospetto in sette anni di matrimonio mai come dove avrebbe potuto trovare il pretesto circa due mesi fa egli era andato a visitarlo nella sua villa presso perugia lo aveva trovato tranquillo e sereno come sempre insieme con la moglie e con un'amica di questa gabriella vanzi antica compagna di collegio da poco tempo maritata a un ufficiale di marina allora in crociera ch'egli ti diede due rose e ti disse dei libri sí ebbene fu quella mattina che cosa cada nelle braccia d'un uomo e un minuto dopo sia tutto finito per sempre richiuso il gorgo sepolto il segreto nessun rimorso nessun turbamento nessuno sforzo per mentire di fronte agli altri di fronte a noi stessi da un pezzo la zia notava in lui curiose assenze di memoria strane smanie improvvise tristezze e lo vedeva dimagrire e fissarsi sempre piú in una ispida e squallida bruttezza un tal sarri proprio quel tal sarri che a marino lerna era tanto dispiaciuto di avere a compagno quasi che la sorte avesse voluto tra gli ottanta camerati del plotone romano scegliergli quello appunto che gli era piú antipatico e di questo improvviso ripiombare su se stesso restava in prima sbalordito a lisciarsi sul labbro i baffi scomposti a stropicciarsi gli occhi miopi smarriti nicolino respi fu colto da uno smarrimento come di vertigine e per appoggiarsi sorridendo pallidissimo finse di volere introdurre confidenzialmente un braccio sotto il braccio d'uno di quei due amici che era stato che dicevano la tortura o due ore tante volte e guaj se le vicine infastidite da quel fischio lamentoso persistente gli gridavano che la smettesse vedovo come la poponè da tanti anni le stava attorno desideroso di mettersi con lei non erano riusciti a disarmare l'acre spirito di sebastiano filosofo dilettante e materialista convinto è vero ch'egli ficcava l'anima in tutte le sue esclamazioni molto frequenti all'anima di questo all'anima di quello e subito il treno partí fra un tumulto di gridi di pianti d'augurii tra uno svolazzío di fazzoletti e cenni di mani e di cappelli egli le disse anche tutti gli stenti tutte le lotte che aveva dovuto sostenere laggiú pur disperato divorato dal cordoglio il pensiero di lei sí gli era stato dapprima odioso perché non riusciva a staccarlo da quello della morte della madre gl'inacerbiva la piaga e lo rendeva feroce cucite il suo non era suo s'era spogliata di tutto per il figlio e stava dove la mettevano senza dar fastidio neanche all'aria la nuora invece che si chiamava maricchia lui scappò via e davanti allo specchio si mise a piangere la morte quasi improvvisa del professor de vitti venne a strappare violentemente marco perla da quell'ibrido e atterrito stato povera mamma buona e stupida le disse con quello sguardo e non capisci che la vita è cosí jeri ho pianto per uno bisogna che oggi rida per la poponè non lo seppe mai dire ma il fatto è che ai due lati dello stradone a un certo punto svegliandosi si trovò due lunghe file di soldati in testa nel mezzo dello stradone andava a cavallo il capitano troppo schianto aveva provato la madre alla partenza del figlio e ora troppo bisogno aveva d'un po di tregua e di silenzio colei glielo turbava non solo ma anche gliel'offendeva io la intendo ripeto soltanto se penso a mio marito e vedo me cosí senza rimorso d'una colpa che non ho voluto commettere vedi come posso parlartene senza arrossire il perché lo seppe quando fu in vista del paese sul primo albeggiare il capitano a un certo punto fermò il cavallo e aspettò ch'ella lo raggiungesse maragrazia ajello le disse allora io sono l'angelo centuno di cui sei tanto divota perché ti compiango eh lo so per i miei i assicurai che non sarei partito per il fronte se non tra qualche mese e che prima di partire sarei andato a salutarli per dispetti sopra dispetti dalla mattina alla sera facciaccia tosta che non arrossiva di nulla linguacciuta e cimentosa poi non c'è peggio delle donne cimentose il sapore e il calore d'un amor nuovo diverso dal solito per cui s'era tutto turbato e acceso quasi che da quelle rosee e fresche labbra ignare gli fosse venuto un fuoco delizioso per tutte le vene ma scusa lo dici ohi ohi lo dici perché ha guardato anche te anche me guardato che vuoi dire domandò a sua volta stordito nicolino respi rivolto agli amici via avrebbe potuto dunque lasciarla piangere senz'offendersene quella povera vecchia mamma la lasciava piangere certo ma non piangeva piú lei ora povera vecchia mamma che n'aveva chi sa quanto bisogno marino lerna aveva creduto di capire che lo sprezzo del sarri derivava da un proposito ch'era in lui quasi bisogno istintivo di non confonder mai il suo sentimento con quello degli altri dimostrando in tutti i modi ch'egli sentiva non pur diversamente ma restò lui ora marco perla unico sostegno della famigliuola ne fu lieto da un canto ma dall'altro l'idea che bebè cominciasse a vedere in lui un altro il capo di casa quasi il padre e a considerarlo come tale lo sconcertò profondamente e la stimano bruta perché non pensano che una ben piú grande idealità di fronte alla quale diventano vane e ridicole miserie tutte le scoperte della scienza e il dominio del mondo e la gloria delle arti fatiche da bestie che ci avevano tolto l'unico compenso al sonno perduto quello di godere camminando per vie piane l'ilare freschezza dell'aria mattutina in campagna e accalorandosi sempre piú volle far sapere a noi tre poveri innocenti che gli storni vanno a nugoli cosí fitti che se passano davanti al sole l'oscurano e prese a parlargli di quel suo amore ingenuo quando si credeva libera di disporre di sé del suo cuore delle lettere sottratte dalla nonna e scoperte per caso alla vigilia della partenza per roma ecco volevo dirti sí lo so tu sei sicura di te non hai nulla tu proprio nulla nulla da rimproverarti tutte le carrozze avevano già ricondotto in città la gente venuta a salutare i partenti e non se ne trovò piú nessuna davanti la stazione allorché la mamma di marino lerna alla fine rinvenuta fu in condizione d'esser trasportata ed ecco che tutt'a un tratto lí nella pace di quella campagna senza che nulla fosse accaduto ah gabriella gabriella mia credi impazzisco impazzisco anch'io marino lerna mentre con gli altri si dirigeva al telegrafo vedendolo restare indietro si trattenne tu non vieni il sarri scrollò le spalle con tutto l'osso domandò bartolino gaglio sgomento con tutto l'osso e sebastiano terilli esclamò all'anima del ventricolo gli storni ma se vi dico seguitò stefano traína a questa scoperta bebè sentí strapparsi le viscere e il cuore allibí dapprima poi l'ira lo sdegno le fecero un tale impeto nello spirito ch'ella con le mani tra i capelli e gli occhi sbarrati e ferocemente fissi come se su lei volesse saziare una lunghissima fame di cui ella sentiva orrore ripensando ai baci che le aveva dato da bambina e in quell'ingordigia s'imbruttiva sempre piú diventava di giorno in giorno piú giallo piú ispido e magro alle grida si fece davanti all'uscio sgomenta la serva appena il tranzi la scorse le gridò mia figlia e a un cenno accorse bebè non aveva mai pensato al padre scomparso non aveva mai avuto per lui alcun sentimento né rancore né curiosità esso per lei non esisteva non era mai esistito pietà il sentimento d'un doppio dovere era fuggito scomparso per orrore di lei sottraendosi a ogni responsabilità per la vita che le aveva dato e rovesciando questa responsabilità addosso ai due poveri vecchi a cui aveva tolto la figlia quella col suo fazzolettino da bambola sugli occhi fece subito di no col capo sorella insistette la madre ma a questo punto il marito intervenne col gomito a fare sotto sotto un segno alla moglie signora poi brancicando si portò una mano nella tasca interna della giacca ne trasse un logoro portafogli ne cavò una lettera e la porse al tranzi leggi prima leggi che cos'è leggi è del suo amante vita lottarono a lungo e senza tregua la sua volontà di morire e l'amore di marco perla che le si espandeva attorno vigile fervido a trattenerla a sostenerla con insistenti ininterrotte premure pronto sempre a darle il proprio alito per ogni respiro che ella non volesse piú trarre cominciò a esistere il giorno della morte della nonna allorché ritornata in casa dal camposanto si vide insieme con marco perla insieme e divisa insieme e nemica conoscendo in lui un sentimento al quale non sapeva e non voleva rispondere la sua magra personcina molto curata aveva ora una ridicola solennità artificiosa che faceva pena forse piú di quell'abbandonato cordoglio della madre la signora lerna si volse al marito e disse forte in modo da farglielo sentire oh guarda là quella che piangeva per tutti la giovine si voltò senz'ira senza sdegno una mattina finalmente dopo colazione non poté piú reggere si parlava di donne e di prender moglie e di suocere e di nuore stefano traína che aveva in casa una suocera demonio s'era scagliato in una invettiva furibonda contro tutte le suocere quando il signor lerna che aveva agitato il suo fino all'ultimo ma senza nessuna convinzione quasi stizzito che non gli avessero dato il tempo di farlo bene si voltò ancora mezzo intronato a cercarsi accanto la moglie non la trovò piú fu una furia una frenesia d'amore che durò appena un anno ebe morí di parto la sera stessa della sciagura corrado tranzi senza voler neanche vedere la bambina che nascendo aveva ucciso la madre scappò via di casa come un pazzo scomparve su la soglia della camera in cui s'era chiusa lo accolse spettinata mezzo discinta tutta affannata tra le lagrime come già sua madre la prima volta lo aveva accolto in quel lontano mattino di primavera quando lui giovane medico era stato chiamato per caso in una farmacia marito e appena questo pensiero gli è entrato in mente un bruciore sottile acuto ha cominciato a mordergli il cervello nel vederti aliena lieta amorosa con lui com'io ero con mio marito con mio marito che amo ti giuro piú di me stessa piú di tutto al mondo e non le avrebbe permesso di morire ecco non glielo avrebbe permesso ora che sapeva questa cosa orribile sola con zio marco non voleva non poteva piú restare per carità per carità sarebbe morta lei piuttosto ora questo è stato uno scherzo soltanto per uno scherzo uno di noi può mettersi a guardare un altro cosí perché tanto io quanto tu abbiamo in regola finora dentro di noi la macchinetta della civiltà già al deposito si sapeva che il mo occupava al fronte una tra le piú aspre e difficili posizioni sul podgora e che i piú giovani ufficiali vi erano stati mietuti in parecchi assalti infruttuosi la serva lo guardò costernata e disse esitante ma non so se il signore in questo momento possa ricevere non sta bene e la signora anche lei malata ma nel mezzo del racconto la serva venne a picchiare all'uscio per avvertire che di là il padrone stava molto male pareva soffocato corrado tranzi accorse perché gli venne di domandare in prima se non fosse stato già chiamato il medico se ne vedevano le prove ogni giorno una volta consta a me una povera madre venne a trovarla per un figliuolo ch'era in america e non le scriveva piú da tre mesi ne chiese licenza al figliuolo e avutala andò da un compare del vicinato che si chiamava zi lisi per chiedergli in prestito una vecchia asinella ch'egli aveva un po tignosa ma tranquilla come una tartaruga ha avuto non so aspetti vado a sentire il padrone e la serva scappò via lasciandolo lí davanti l'entrata senza neppure invitarlo a varcare la soglia ritornò poco dopo a rispondere che il signor perla si scusava ma proprio non poteva riceverlo perché ammalato e che anche la signora era indisposta a mano a mano crescendo bebè somigliò sempre piú alla mamma ne ripeté tutte le grazie infantili le mosse i sorrisi i primi giuochi tra lo stupore accorato de due vecchi che credevano d'assistere a una prodigiosa resurrezione senza punto curarsi dell'altrui stima era forse insomma antipatico piú per professione che per natura e aveva l'orgoglio delle antipatie che suscitava poteva permetterselo perché molto ricco e solo al mondo no lei no lei anzi non voleva assolutamente è accorso il padre jeri l'altro da firenze ah per questo senti questo che vuol sapere il perché tornò a esclamare il traldi ah dici il perché dello spavento caro mio avrei voluto vederti alle prese con quello sguardo tu ti cangi la camicia ogni giorno suppongo sei sicuro d'avere i piedi puliti e i calzini non spuntati ebbrezza subito se ne distolsero per abbandonarsi a un eccesso di disinvoltura rumorosa da cui però un momento dopo tornarono a riprendersi con uno studio di mostrare l'uno all'altro che quella loro disinvoltura non era punto affettata no non per questo le gridò gabriella vanzi protendendo verso di lei le braccia in atto supplice e disperato non per questo non per questo bice tuo marito è impazzito per te per te non per me è impazzito per me lui a roma poco prima di partire aveva avuto un certo discorso con un signore sconosciuto il quale aveva anch'esso un figliuolo al campo fin dal primo giorno della guerra e due altri piú piccoli in casa un certo discorso sí ha talvolta l'acqua marina in certi lidi solinghi una limpidità cosí tersa e trasparente che per quanto desiderio si abbia di immergersi in essa per averne il ristoro piú delizioso si prova quasi un sacro ritegno a intorbidarla perché quando poi non è piú lampionajo ed è soltanto marito nessuno può dir nulla né di lui né della moglie la moglie è con lui saggia sottomessa irreprensibile ed egli non ha potuto mai accorgersi di nulla cinque minuti soli abbia la bontà li mando via e condotto il cavaliere entro lo stipo a muro va a spalancare la finestra sul vicolo per gridare alla folla accorsa non c'è nessuno la quale perché fosse in tutto giusta tanto aveva usato di crudeltà quanto di carità punendo della sua superstizione quella madre col farle obbligo di vincere per amore del figlio lontano la ripugnanza che sentiva per quest'altro il ribrezzo del seno da porgergli in bocca per nutrirlo ah sí dunque vogliono proprio ch'egli faccia l'obbligo suo di marito offeso non potendo quella sera per mancanza di petrolio attendere alla sua pubblica funzione di lampionajo lo hanno colto al laccio giusto quella sera che non può gridar la scusa dell'illuminazione della città e mi assicurarono che per carità di dio vincendo lo sgomento e il raccapriccio avrebbero badato a lei un po l'una un po l'altra cosa che in coscienza almeno nei primi giorni dalla madre non si poteva pretendere ma non vorrà mica lasciarla morir di fame funzionario quaquèo ragiona bene ma ragionar bene non basta bisogna venire al fatto e venendo al fatto spesso i migliori ragionamenti cascano come cascò lui quella volta ubriaco fradicio dalla scala uh ne facevano tanti di quei dispetti alle povere mamme levare i bambini dalle culle e andare a deporli su una sedia in un'altra stanza farli trovare dalla notte al giorno coi piedini sbiechi o con gli occhi strabi e l'ombra è come la morte che segue un corpo che cammina donde la sua frase misteriosa che sembra una minaccia gridata dall'alto della scala nell'atto di accendere il lampione e che non è altro invece che la conclusione d'un suo ragionamento aspetta là aspetta là che t'appiccico la morte dietro trovando quella smagrita e quasi insensata e questo pelle e ossa irriconoscibile saputo dalla moglie ch'erano stati ammalati tutt'e due non chiese altro quelle brave comari erano ancora cosí tutte accorate e atterrite che del mio sbalordimento e della mia indignazione s offesero i gridarono in faccia come se volessero aggredirmi e per ognuna un tanto sia che le dicesse d'aver veduto il bambino sia che le dicesse di no e piú quando le diceva di no questo non toglie nulla alla sapienza di lei e d'altra parte io non ho detto che per quanto sapiente quella strega non fosse una strega e subito accorre tutto tremante e premuroso per ajutarlo a discendere piano qua piano metta qua un piede su la mia spalla eccellenza ma come mai vostra eccellenza s'è potuto persuadere a nascondersi lassú e si slancia avanti balzando su la punta della cianca piú corta e tutti lo seguono schiamazzando e affollandoglisi attorno per i buj vicoli tortuosi in salita la scanni davvero tre quattro ridendo gli rimettono la scala sotto i piedi e tutti pigliandoselo a godere a coro lo cimentano il coltello ce l'hai ce l'ho eccolo e quaquèo si tira sú il camiciotto e cava dalla tasca dei calzoni un coltellaccio e lo apre e lo impugna ladri svergognati e assassini pur non di meno quaquèo è andato al municipio s'è presentato all'assessore cavalier bissi a cui deve il posto e qualche gratificazione di tanto in tanto per lo zelo con cui attende al suo ufficio il guajo avvenne dopo la partenza di lui ché la longo per maggior ristoro ammalò davvero altro castigo una nuova gravidanza e ora in quello stato le aveva cosí cattive specialmente nei primi mesi le gravidanze porta quaquèo balza addosso alla moglie dimmi dov'è o t'ammazzo sangue sangue voglio sangue questa sera sangue non sa piú dove cercare era dunque chiaro che le donne erano entrate in casa della longo nella notte e le avevano cambiato il figlio prendendosi il bambino bello e lasciandogliene uno brutto per farle dispetto me lo potevo mai figurare lassú col rischio di rompersi il collo per una donnaccia come questa lei un cavaliere ma dice sul serio vostra eccellenza sangue della madonna è buono questo la scanni la scanno e lo scanno se li trovo insieme testimoni tutti venitemi dietro e nel dire eccellenza stringe gli occhi quaquèo come se assaporasse un liquore prelibato dà cosí dell'eccellenza con tutto il sentimento a quanti piú può volgeva uno sguardo pietoso a quel disgraziato che non si sapeva che cosa ci stesse piú a far lí poi sospirava che croce sí le spuntava ancora di tanto in tanto qualche lagrima pensando a il becco quaquèo quando li mettono quaquèo questi becchi muso di cane grida quaquèo dall'alto del lampione ora me lo dici ora che debbo illuminare la città e tutta l'importanza del suo mestiere appare manifesta in quelle sere che la luna dovrebbe esserci e viceversa poi non c'è perché le nuvole nascondendola la fanno venir meno al suo obbligo di illuminare la terra obbligo che la luna forse non vorrebbe avere ma che ha e il paese resta al bujo infine quaquèo pensa che una certa importanza d'ordine davvero superiore la ha quel suo mestiere in quanto ripara a una mancanza della natura e che mancanza quella della luce quant'è bello vedere da lontano in mezzo alle tenebre della notte qua e là qualche paesello illuminato quaquèo ne vede parecchi ogni notte quando arriva agli ultimi lampioni in cima al colle si accendono per poco poi s'abbassano e appestano la via i cittadini protestano se la pigliano con lui come se fosse colpa sua i piú tristi e i monellacci gli ricantano piú sguajatamente la solita canzone quello della longo era bianco come il latte biondo come l'oro un gesú bambino e questo invece nero nero come il fegato e brutto piú brutto d'uno scimmiotto quelli alla minaccia si scostano e allora egli cava subito dalla tasca del camiciotto sul petto la chiave e apre la porta si ficca dentro e la richiude con fracasso quaquèo non ha potuto rigovernare i lumi dopo mezzogiorno venuta la sera s'è messo in giro con la scala per provare se si accendono con quel po di petrolio rimasto dalla notte scorsa quest'uomo per forza quantunque duro di mente e dedito al vino deve contrarre la cattiva abitudine di ragionar con se stesso assorgendo anche a considerazioni alte per lo meno quanto quella sua scala e dunque chi mi insulta ha tirato la conseguenza quaquèo insulta un pubblico funzionario nell'esercizio delle sue funzioni va bene pare che non vada bene per il cavalier bissi davvero quaquèo s'arresta si volta e agguanta per il petto uno di quei cimentatori ah ve ne pentite ora che m'avete preso perdio e sono qua armato per fare l'obbligo mio dovete starci tutti tutti perdio e scuote e scrolla quell'agguantato e riprende la via non poteva piú recarsi ogni giorno dalla scoma e doveva contentarsi d'usar le cure che poteva a quel disgraziato perché non ne mancassero là al suo figliuolo perduto ma che deve accendere se non c'è petrolio il paese questa sera rischia di restare al bujo l'appaltatore dell'illuminazione è in lite col comune da piú mesi non gli dànno un soldo ha anticipato circa dodicimila lire ora non vuole piú saperne ma è vero che se ne hanno poi anche certi altri che non si vorrebbero avere non si vorrebbero avere ma si hanno eh sorcio vecchio e rimane a contemplarli a lungo con le mani penzoloni dal braccio del fanale e il capo appoggiato a una spalla e sospira sí quei lumini là come una moltitudine di lucciole a congresso rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare ebbene gli ridiano la scala e sia fatta la loro volontà la scala la scala lo facciano discendere corpo di dio e vedranno ciò che egli saprà fare badasse anzi che quanta piú cura lei avrebbe avuto qua per questo bambino e tanto meglio di là si sarebbe trovato il suo i sentii subito compreso d'uno stupore pieno d'ammirazione per la sapienza di questa strega la scala gli pesa ogni giorno di piú e ogni giorno di piú quaquèo stenta ad arrampicarsi sui pioli logori dal lungo uso con quella cianca piú corta un marito può benissimo in cuor suo non curarsi affatto dei torti della propria moglie ebbene nossignori ha l'obbligo di curarsene se non se ne cura tutti gli altri uomini e finanche i ragazzi glielo rinfacciano e gli dànno la baja si diceva che queste nelle notti di vento venivano a chiamarla dai tetti delle case vicine per portarsela attorno con loro restava lí su una seggiola con le sue vesti e le sue scarpe come un fantoccio posato e lo spirito se n'andava a volo chi sa dove con quelle streghe toccare notare ch'era ancora in fasce il bambino della longo ora un bambino in fasce cadendo per inavvertenza della madre nel sonno poteva mai schizzar cosí lontano e coi piedini verso la testata del letto vale a dire al contrario di come avrebbe dovuto trovarsi e a salire e a scendere questa scala a ogni lampione tre volte al giorno la mattina per spengerlo il dopo pranzo per rigovernarlo la sera per accenderlo e gli ha esposto il caso se egli cioè nell'atto d'accendere i lampioni non debba essere considerato come un pubblico funzionario nell'esercizio delle sue funzioni sicuro gli ha risposto passa di tanto in tanto nella tenebra qualche folata di vento e tutti quei lumini là aggruppati esitano e pare che sospirino anch'essi e a guardare cosí da lontano si pensa che i poveri uomini sperduti come sono sulla terra tra le tenebre nel lugubre silenzio vicoletti lerci e scoscesi e tane di miseria forse peggiori di questi del suo paese ma è certo che da lontano fanno un bel vedere e spirano un dolce e mesto conforto in mezzo a tanta tenebra scala quaquèo lampionajo è caduto una sera ubriaco da quell'altezza s'è rotta la testa spezzata una gamba vivo per miracolo dopo due mesi d'ospedale ma è mai possibile che anche l'atto materiale di far la luce dove ci sono le tenebre non desti a lungo andare anche nel piú duro e oscuro cervello certi guizzi di pensiero il cavalier bissi sta lassú pericolante nel vano sul precipizio ma se dio liberi vostra eccellenza scivola esclama quaquèo appena può rinvenire dal terrore portandosi le pugna presso la bocca potevano farne testimonianza tanti che avevano appunto sentito chiamarla con voci lunghe e lamentose zia vanna zia vanna dal proprio tetto non sarebbe stata giustizia che il suo figliuolo fosse cresciuto male come pareva dovesse crescere questo sul colluccio vizzo il testoncino giallo un po su una spalla e un po sull'altra e cionco forse di tutt'e due le gambine sottolinea le parole fare un macello con un sorriso quasi di mesta rassegnazione perché riconosce che anche quest'obbligo avrebbe come marito offeso e proprio non vorrebbe averlo ma lo ha il quale sapendo di che genere sono gli insulti di cui quaquèo viene a lagnarsi vorrebbe dimostrargli con bella maniera che questi insulti non si riferiscono propriamente al lampionajo come tale ah no eccellenza protesta quaquèo la prego di credere eccellenza che se poi com'è certo tutta questa sapienza cosí crudele insieme e caritatevole non era adoperata da quella strega perché fosse giusta ma perché ci aveva il suo tornaconto con le visite della longo una al giorno pensa che è proprio triste quel suo mestiere di lampionajo almeno per un lampionajo come lui che abbia contratto la cattiva abitudine di ragionare accendendo lampioni e avevano saputo il fatto com'era stato dalla stessa madre che se ne strappava ancora i capelli cioè che aveva sentito come un pianto nel sonno e s'era svegliata rispondeva col sorriso triste e come lontano dei bimbi malati e quel sorriso gli segnava le rughe agli angoli degli occhi e della bocca la longo si faceva alla porta col neonato in braccio roseo e paffuto nulla m'insultano eccellenza quando illumino la città quando sto su la scala appoggiata al lampione e sfrego al muro il fiammifero per accendere il lume cioè quando sanno che non posso lasciare al bujo la città per correre a casa a vedere che fa e con chi è mia moglie e all'occorrenza fare un macello signor cavaliere tetto s'era dunque recata per consiglio da questa vanna scoma la quale in prima e si capisce non aveva voluto dirle nulla ma poi pregata e ripregata a mani giunte le aveva lasciato intendere parlando a mezz'aria che aveva veduto il bambino a sua volta con bella maniera ma imbrogliandosi un po si prova a dimostrare all'assessore che se l'insulto di cui è venuto a lagnarsi ha qualche fondamento di verità può averlo soltanto nel tempo che egli è nell'esercizio delle sue funzioni di lampionajo ci vogliono i becchi ci vogliono i becchi i becchi quaquèo i becchi e la gazzarra cresce quaquèo non ne può piú per sottrarsi alla ressa degli insultatori lascia la via principale e con la scala in collo si mette a salire per uno dei vicoli ma parecchi lo seguono difatti appena davanti alla porta lo afferrano per le braccia e a coro con parole scherzose cercano di portarselo via in qualche taverna a bere ma quaquèo stravolto ansimante si divincola e li minaccia col coltello impugnato e guardi qua guardi qua mi gridò una acchiappando di furia e facendo voltare il testoncino a una bimbetta che teneva in braccio per mostrarmi che aveva sulla nuca un codino di capelli incatricchiati che guaj a tagliarli o a cercar di districarli la creaturina ne sarebbe morta aveva steso un braccio sul letto in cerca del figlio e non l'aveva trovato s'era allora precipitata dal letto e acceso il lume aveva veduto là per terra invece del suo bambino quel mostriciattolo che l'orrore e il ribrezzo le avevano perfino impedito di toccare riflettevo tra me e me se non fosse opportuno richiamar l'attenzione della questura su quello strano caso allorché la sera stessa venni a sapere che la longo s'era recata per consiglio da una certa vanna scoma che aveva fama d'essere in misteriosi commerci con quelle donne si siano raccolti qua e là per darsi conforto e ajuto tra loro e invece no invece non è cosí se una casa sorge in un posto un'altra non le sorge mica accanto come una buona sorella ma le si pianta di contro come una nemica a toglierle la vista e il respiro e non levandole poi del tutto la speranza di potere un giorno riavere il suo bambino che intanto altri occhi se non piú i suoi seguitavano a vedere sano e bello avventa calci alla porta e grida alla moglie apri mala femmina apri questa è la volta che la paghi per tutte lasciatemi sangue di lasciatemi lasciatemi o vi spacco la faccia giú nel vicolo a loro volta gridano quei quattro che lo han seguito e i monelli e altri accorsi al fracasso e si schiudono le finestre qua e là e tutti domandano chi è che è stato e pugni e calci e spallate alla porta ne vuole un'altra prova eccellenza nelle sere di luna che i lampioni restano spenti nessuno mi dice nulla e perché perché quelle sere non sono un pubblico funzionario sú piglia una spazzola per il signor cavaliere abbia la bontà vostra eccellenza per cinque minuti dentro a quello stipo sente come gridano giú per istrada si hanno certi obblighi eccellenza creda pure non si vorrebbero avere ma si hanno in quella positura d'abbandono lassú seguita a pensare e a ragionar con se stesso pensa cose strane e tristi pensa per esempio che le stelle per quanto fitte sieno certe notti allargano sí e pungono il cielo ma non arrivano a far lume in terra gli occhi a un tratto gli vanno alla finestra della cucina che guarda dalla parte opposta del vicolo su un precipizio è una finestra piuttosto alta che sta sempre chiusa e le cui imposte sono annerite dalla fuliggine il povero innocente se ne stava lí con le gambine cionche il testoncino ciondolante dai capelli terrosi perché spesso gli altri ragazzi della strada gli buttavan per chiasso la rena in faccia e lui si riparava col braccino e non fiatava nemmeno con una cianca piú corta dell'altra una sconcia cicatrice su la fronte s'è rimesso a girare zazzeruto barbuto e in camiciotto turchino di nuovo con la scala in collo da un lampione perduto si torturava pensando che non sarebbe stata giustizia dato che nel cambio ci aveva scapitato lei e il latte prima per il gran dolore le era diventato acqua e ora incinta non avrebbe potuto piú darlo che esse alle urla erano accorse alla casa della longo mezz'ignude come si trovavano e avevano visto visto coi loro occhi il bambino cambiato ancora là sul mattonato della stanza ai piedi del letto non è forse sua moglie la sua piú acerrima nemica se quaquèo beve beve per questo beve per non pensare a certe cose che lo farebbero venir meno a tanti di questi obblighi di cui è cosí profondamente compenetrato veduto dove veduto non poteva dir dove ma stesse tranquilla perché il bambino dove stava stava bene a patto però che anche lei trattasse bene la creaturina che le era toccata in cambio stimando inutile di fronte a una prova cosí tangibile convincere quelle donne della loro superstizione m'impensierii della sorte di quel bambino che rischiava di rimanerne vittima nessun dubbio per me che doveva essergli sopravvenuto qualche male durante la notte forse un insulto di paralisi infantile a un certo punto come quaquèo stanco e sfiduciato s'abbandona secondo il suo solito sul braccio d'un fanale non si contentano piú di dargli la baja a parole gli strappano la scala sotto i piedi e lo lasciano lí appeso per le ascelle quattro soltanto e due monelli gli tengono dietro fino a casa ma costernati anch'essi e non piú cimentosi anzi pronti a impedire che egli faccia per davvero i cui staggi gli brandivano tra le mani incapaci di sorreggere un tal peso e come avrebbe fatto ad arrampicarsi sú sú per quegli infiniti pioli fino alle stelle sogni ma che ambascia e che sgomento nel sogno parecchi allora s'impauriscono lo seguono ancora per qualche passo sconcertati perplessi si tirano per la manica rimangono indietro se la svignano piglia una sedia e apri quella finestra no non vuoi aprirla brutta strega l'apro io monta su uno sgabello la apre orrore quaquèo arretra con gli occhi sbarrati le mani tra i capelli irti il coltello gli casca di mano e a una cert'ora fonda e perduta tra il sonno e la veglia non avrei piú saputo dire se quelle urla fossero di bestia o umane la mattina dopo venni a sapere dalle donne del vicinato ch'erano state disperazioni levate da una madre arrivato ogni volta su la scala all'altezza da cui è caduto non può fare a meno di considerare che è inutile certi obblighi si hanno non si vorrebbero avere ma si hanno che le pare che sia treccina treccina delle donne appunto che si spassano cosí di notte tempo sulle testine delle povere figlie di mamma ora quando è agli ultimi lampioni nelle viuzze piú erte in cima al colle s'indugia un pezzo su la scala come affacciato o piuttosto come appeso per le ascelle al braccio del fanale le mani penzoloni il capo appoggiato a una spalla non lo maltrattava no ogni mattina lo vestiva e lo metteva a sedere davanti alla porta sulla strada nel seggiolino a dondolo di tela cerata con qualche tozzo di pane o qualche meluccia nel cassettino del riparo davanti si volta alla moglie e appioppandole un pugno in faccia ma come le grida lassú lassú dovevi farlo nascondere e non c'era un posto piú pulito non hai visto imbecille che ho cercato dappertutto tranne che nello stipo a muro dietro la cortina d'assessore quaquèo di tutti questi obblighi naturali e sociali è profondamente compenetrato e se alle volte per qualche gocciolina importuna deve passarsi il dorso della mano sotto il naso non manca mai di farsi prima riparo della falda del lungo camiciotto turchino che si mette a seguirlo da un lampione all'altro per gli alti vicoli deserti e gli si accula davanti sotto ogni lampione aspettando che egli lo abbia acceso vecchio quaquèo si rivolge a un pipistrello lo chiama sorcio vecchio perché è un sorcio che ha messo le ali tante altre volte si rivolge o a qualche gatto che striscia rasente al muro e s'arresta d'un tratto raccolto e obliquo a guatarlo o a qualche cane randagio e malinconico e le imponeva d'andar subito a riportarlo perché non voleva in casa bastardi la longo però al ritorno tanto lo pregò che ottenne se non pietà sopportazione per quell'infelice lo sopportava anche lei e quanto per non far danno quelli si precipitano addosso alla porta e la forzano gridando ajuto si sentono dall'interno grida e pianti in alto carneficina carneficina urla quaquèo col coltello in pugno dopo aver afferrato per i capelli e buttata a terra la moglie scarmigliata e discinta fu peggio quando alla fine il secondo bambino venne al mondo perché allora la longo naturalmente cominciò a pensar meno al primo e anche per conseguenza ad aver meno cure di quel povero cencio di bimbo che si sa non era il suo a cui mentre dormiva avevano rubato il figlio di tre mesi lasciandogliene in cambio un altro rubato e chi gliel'ha rubato le donne le donne che donne bella scusa l'illuminazione della città per sottrarsi all'obbligo di badare ai torti della moglie ma li vede egli forse con questi lumetti a petrolio vede egli forse quando quelli scassinano le porte o si accoltellano per quei sudici vicoli deserti le cose andarono cosí finché il marito della longo non arrivò con la goletta da tunisi marinajo oggi qua domani là poco ormai si curava della moglie e del figlio era assai che riuscisse a tener ritte le pàlpebre sugli occhietti dolenti sudicio se lo mangiavano le mosche le vicine lo chiamavano il figlio delle donne se talvolta qualche bambino gli s'accostava per rivolgergli una domanda egli lo guardava e non sapeva rispondere forse non capiva e cerca sotto il letto rovesciando tutto quello che gli capita tra i piedi cerca nella cassapanca va a cercare in cucina sempre gridando dov'è dimmi dov'è dove l'hai nascosto e la moglie sei pazzo sei ubriaco che ti salta in mente buffone pensiero quaquèo certe sere è arrivato finanche a pensare che egli che fa la luce fa anche le ombre già perché non si può avere una cosa senza il suo contrario chi nasce muore i spiegarono che le donne erano certi spiriti della notte streghe dell'aria sbalordito e indignato domandai ma come e la madre ci crede davvero gli uomini non si uniscono qua e là per farsi compagnia ma si accampano gli uni contro gli altri per farsi la guerra ah lui quaquèo lo sa bene e dentro ogni singola casa c'è la guerra tra quegli stessi che dovrebbero amarsi e star d'accordo per difendersi dagli altri e quella creaturina là non vuole né vederla né sentirne parlare una di loro per tenerla in vita le aveva dato a succhiare un po di pan bagnato con lo zucchero avvolto in una pezzuola formata a modo di capezzolo intanto da tunisi il marito le scrisse che durante il viaggio i compagni gli avevano raccontato quella favola delle donne nota a tutti meno che a lui sospettava che la verità fosse un'altra cioè che il figlio fosse morto e che lei avesse preso dall'ospizio qualche trovatello in sostituzione c'è poco da dire egli per il suo paese è il sostituto del sole sono due i sostituti egli e la luna e si dànno il cambio quando c'è la luna egli riposa di cui ora vanna scoma non piú richiesta veniva a darle notizie per scroccarle qualcosa notizie liete che il suo figliuolo cresceva bello e sano e che era felice infantile domandai che intendesse fare adesso quella madre i risposero che l'avevano trattenuta a viva forza perché voleva lasciar tutto abbandonare la casa e buttarsi alla ventura in cerca del figlio come una pazza che vuole concludere insomma con quel ragionamènto il cavalier bissi glielo domanda se crede che la sua disgrazia coniugale sia inerente alla pubblica funzione di lampionajo ebbene rinunzii a questa pubblica funzione o se non vuole rinunziare si stia quieto e lasci dire la gente luminaria sprecata ma che bella luminaria e pensa che una notte sognò che toccava a lui d'accenderla tutta quella luminaria nel cielo con una scala di cui non vedeva la fine e che non sapeva dove appoggiare bacone domandava il professor dionisio vernoni asciugandosi il copioso sudore dalla fronte e dalla nuca e il senatore bacone se finita la benedizione don marchino s'affrettò a richiudere la porta della chiesetta con la scusa che il vento poteva spegnere la lumierina e lasciò fuori la donna ancora inginocchiata ma non era ancora arrivato a passar dall'interno della chiesetta alla cura che udí uno strillo un ululo di belva ferita là nel sagrato che sugo del resto ci sarebbe stato anche per un pappagallo a canzonare una vecchina già presso ai sessant'anni che se un tempo aveva dato pretesto a ciarle non al tutto maligne in società da tanti anni ormai viveva ritirata e tranquilla come una tartarughina in quella sua amena e solitaria villetta umbra marianna allora le domandò del marito se davvero stava tanto male e lei disse di sí a cenni ma che è caso di morte proprio a questo no si sarebbe detto che non se n'accorgeva nemmeno anche l'albergo pareva non si sentisse per nulla onorato d'ospitarlo e serbava tranquillamente l'aria umile e malinconica di vecchio convento abbandonato zitti per la madonna intimò a tutti liberandosi del carico con un gran respiro ansante e insanguinato da capo a piedi faremo festa anche noi qua meglio di loro ma che crisi isterica d'egitto se la sua figliuola non aveva mai e poi mai sofferto di mal di madre si fa presto a dire poi la taccia rimane e commenti e malignazioni no no le cose a posto voleva le cose a posto la signora gilli che tutti cioè sapessero quel che era accaduto giorno insaccandosi nelle spalle e aprendo le mani a ventaglio davanti al petto con gli angoli della bocca contratti in giú io non so com'è la gente perché la gente in tanti e tanti casi non si regolava com'egli si sarebbe regolato gli alberi si scontorcevano stormendo cigolando spasimando senza requie come per sradicarsi e fuggire pur là pur là dove il vento portava le nuvole a un tempestoso convegno permetti disse allora il morozzi su le furie vado a leggere in giardino e uscí a passi concitati rideva ancora rideva forte quando di lí a mezz'oretta rientrò in sala agitando la lettera della disperazione di questa nell'andar cercando ogni mattina le uova che le galline apposta le nascondevano scappando a fetare di qua e di là tutte con le calze al piede quelle galline perché non si ma la somara tra il vento furioso tra il rimescolío della gente e delle bestie che s'affrettavano al ritorno sotto la minaccia d'una grossa burrasca s'era piú che mai stizzita e non voleva piú stare alle mosse ma sfido dicevano a stravignano quella somara a cui attendeva quasi sempre don marchino le galline e i tre majali a cui attendeva sempre la sorella marianna le due vacche a cui attendeva rosa la serva scalza tutti restavano sospesi per un momento nell'attesa della risposta del signor senatore ma questi socchiudeva gli occhi stanchi enfiati tentennava il capo apriva le labbra a un sorrisetto di sdegnosa commiserazione e lasciava tutti delusi recitando e cacciava di qua e di là con le due manacce le ostinatissime mosche che volevano attaccarglisi al faccione sudato vedendo sotto il faggio il senatore ch'era stato suo maestro tant'anni addietro all'università tutti i professori di parecchie università erano stati suoi maestri perché aveva preso tre o quattro lauree una dopo l'altra dionisio vernoni per quanto oppressi dalla costernazione e animati da ansioso zelo cedettero tutti alla curiosità inquieta di spiar l'effetto strano fantastico della macchia notturna al rossastro lume fumolento di quelle torce disperate il figlio che giulio ebbe da l'ebbe di sicuro tornò a domandare donna angeletta ecco il punto nelda vuol sapere proprio questo se giulio ebbe un figlio e perché don marchino che faceva sforzi erculei per trattener la somara provò un dispetto feroce e sgranando tanto d'occhi le gridò ma ti pare figliuola mia gli crebbe il dispetto quando alcuni curiosi che s'eran fermati a guardare da ragazzina tanti e tanti anni fa questa nunziata aveva prestato servizio alla cura sotto gli occhi di don marchino s'era fatta la piú bella giovine di stravignano e don marchino avrebbe voluto darla in moglie al figliuolo del suo vecchio colono d'allora buon ragazzone che se n'era innamorato avevano le gambe a modo delle papere su le quali andando si dimenavano proprio come due papere tutt'e due della stessa statura grassottelli e senza collo don marchino non si sentiva parlare o seppur si sentiva non aveva l'impressione che la sua voce oppressa dal naso sempre intasato fosse miagolante ora né lei né i due fratelli erano mai andati a veder la sorella da che stava con la matrigna eppure la chiusa di saru il maggiore dei fratelli era quasi a un tiro di schioppo da quella della z tresa la donna tenendo la capra pel collo s'inginocchiò davanti a quello spiraglio di luce vacillante bisogna adattarsi cosí disse il prete sí don marchino ma me la faccia bene per carità santo cielo vuoi che te la faccia male qua com'è scritta nel libro te la faccio e tutti ne provavano dispetto perché sottratta al macello non poteva piú essere considerata come una fatica per quella bestiaccia l'ingrassare e perché allora ingrassava e i medici l'avevano addirittura forzato a darsi un po di riposo a interrompere almeno per qualche mese gli studii ch'egli da vecchio seguitava con inflessibile tenacia e il solito ispido rigore protetto io esclamò il commendatore perché se lo merita se mai sta pur sicura bella mia che non ha fatto nulla di male giulio perché se qualcosa avesse fatto di male nelda la signora baronessa avrebbe scritto a me a me a me non a te per farmi un piacere ne avevano avuti quattro ciascuno dal primo letto tresa tumminía tutti maschi zi neli due maschi e due femmine quelli di tresa eran già bene accasati tutti e quattro con la bella roba paterna divisa con giustizia in parti uguali capisco l'erba l'erba raffermava quasi piangendo dalla stizza il vernoni qual è per le pecore la sola verità che esista l'erba l'erba che cresce loro sotto il mento ma noi vivaddio possiamo guardare anche in sú illustrissimo signor senatore in sú in sú le stelle di quel filo non si vedeva la fine e dal naso del piccolo senatore un ragnetto quasi invisibile che sembrava uscito di tra i peluzzi delle narici viaggiava ignaro sú sú per quel filo che pareva si perdesse nel cielo che che che proruppe a questo punto il commendator morozzi la zena ma fammi il piacere quella povera figliuola diciassette anni aveva figlia d'onesti contadini incapace e poi se il bambino è morto morto morí dopo due mesi il figliuolo rispose subito nunziata è buttato lí fuori sulla panca del sagrato come uno straccio ah quel che ho penato don marchino mio a trascinarmelo fin quassú un po a piedi un po su queste braccia che non me le sento piú petto per non scorgere sul letto la vittima nella sala terrena del grazioso villino in cima al poggio gaja di luce e del tenero verde dei bambú sorgenti da un antico sarcofago si diedero la voce si raccolsero di nuovo sul viottolo da cui nessuna delle coppie s'era discostata di molto e facilmente s'accordarono tutti su la proposta di rimandar la ricerca a domattina con la luce ebbe a quello sprazzo un'impressione come di cielo vicino e pur tanto lontano e balzò a sedere quasi destato di soprassalto da un sogno ma sogno gli sembrò invece la vista delle cose intorno confuse nella notte le annate sono scarse figli miei e siamo tutti poverelli dio sa se per questo sposalizio di vostra sorella narda vi vorrei tutti con me per fare una gran festa tratto di tasca un pezzetto di carta zi neli ve la chiuse dentro accuratamente seguitò a pensare gran parte della notte e a sorridere tra sé la mattina appresso vedendo passare per la via mulattiera una ragazzetta che dalla campagna si recava a raffadali la chiamò a sé di dietro la siepe nicu nicuzza senti qua speravano cosí di togliere la nimicizia sorta fierissima tra essi fin dal primo momento ma invano i piú accaniti rimasero i figli di zi neli che pure avevano avuto di piú essendosi il vecchio spogliato non solo della roba della moglie defunta avvenuto nelda disse donna angeletta ponendogli una mano sul petto per tenerlo discosto guarda che letterona a me a te a me confidenziale da da gli occhiali dove li hai messi lo doveva dir lui che la conosceva bene con una somara che non voleva saper d'altri carichi e specialmente in salita e con tutto quel vento no no via via largo largo e minacciando con la frusta don marchino prese la corsa seguíto da urli fischi e altri rumori sguajati ma il professor dionisio vernoni si fece avanti accigliato rabbuffato psicosi disse giú nelle macchie del conventino se lei dice psicosi io so di che si tratta so tutto so tutto la signorina gilli ha veduto la signorina gilli ha sentito anche lei ma con parte di quei denari non s'era fors'anche riattata la chiesetta e che male c'era se ogni anno d'estate affittava quel quartierino a qualche famiglia che veniva a villeggiare a abitanti della terra non umani essenze elementari spiriti della natura di tutti i generi che vivono in mezzo a noi e nelle rocce e nei boschi e nell'aria e nell'acqua e nel fuoco invisibili ma che tuttavia riescono talvolta a materializzarsi tra lo stupore di tutti e l'indignazione dell'albergatore gli era corso innanzi gli s'era anzi precipitato addosso gridando con le braccia levate oh lei qua illustrissimo signor professore pare che non sia venuto ancora rispose mah e scosse il capo non però desolatamente anzi con un lampo d'odio negli occhi quella notte l'improvviso spettacolo della natura quasi tutta in fuga nell'urlante veemenza del vento fuggivano squarciate pel cielo con disperata furia le nuvole a schiera infinita e pareva si trascinassero seco la luna la sera la ragazzetta ritornò con la risposta dice la z tresa che i capelli sono bianchi e la candelina non fa piú lume cosí t'ha detto cosí questa se ne stava col grifo allungato su le zampe anteriori le orecchie abbattute e gli occhi socchiusi come in una languida contemplazione del fresco dolcissimo chiaro di luna di tratto in tratto sospirava ma era sospiro di soddisfazione per la sua sicura plenitudine beata leone borisi s'affrettò a ragguagliare i due amici disse che già due camerieri erano stati spediti in cerca dell'illustre uomo ma che eran ritornati sú senza averlo trovato che poi l'albergatore stesso non ben sicuro che quei camerieri fossero veramente arrivati fino al conventino c'era voluto andar lui accompagnato da un altro cameriere pa badiamo bene voi siete il padrone siamo sangue vostro e noi faremo come volete voi ma non facciamo che la proibizione di venire debba essere soltanto per noi pa ve l'avverto finirebbe male risponderò allora prese a dire donna angeletta e il commendatore risponderai cosí sciocchezze dice federico dice che già no non dico nulla io poiché la signora baronessa s'è vergognata di rivolgersi a me ma glielo puoi dire tu da te forte che è una sciocchissima creatura niluzzu invece di muoversi rimase a mirare il padre sbigottito con un braccio levato a riparo della testa come se si aspettasse uno scapaccione pa ho paura pa la testolina incuffiata della marchesa tremolava quella mattina piú del solito con tutti i riccioli argentei che le pendevano intorno alla fronte e anche le piccole mani deformate miseramente dall'artritide e riparate da mezzi guanti di lana il vento lo investí alle spalle e parve lo volesse sollevare dall'erto stradone con tutta la somara e il biroccino come sollevava la polvere e le foglie morte quando a sera chiusa scese dal biroccino davanti alla chiesetta attaccata alla cura era destino come un tempo i padri cosí adesso i figliuoli dell'uno e dell'altra fecero guerra alle loro nozze ma questa volta della guerra i due vecchi non si curarono i padroni adesso erano loro di fuori se ne mostrarono offesi di telepatia e di premonizioni di apporti e di materializzazioni e agli occhi de suoi ascoltatori sbalorditi popolò di meraviglie e di fantasime la terra che l'orgoglio umano imbecille ritiene abitata soltanto dagli uomini e da quelle poche bestie che l'uomo conosce e di cui si serve i tre camerieri e lo sguattero accesero le torce a vento e via in otto alla ricerca del piccolo senatore perduto tra i fitti ippocàstani della macchia scoscesa dall'interno della roba la moglie e niluzzu il maggiore dei figliuoli stavano a spiarlo intenti e tremanti poc'anzi aveva ordinato alla moglie di accendere il fuoco e di metter sú il caldajo grosso a bollire e la moglie imbalordita dallo sgomento aveva ubbidito senza capire che volesse fare di quel caldajo d'acqua bollente gli scadeva quell'anno il contratto coi coloni della cura di cui era scontento aveva già dato voce che per l'anno nuovo si sarebbe messo con altri ora il tempo era venuto e là alla fiera tra la gente di campagna accorsa da tutti i dintorni voleva sapere chi comperava e chi vendeva e i discorsi che si facevano su questo e su quello e neppur lui lo aveva trovato s'era fatta allora la supposizione che sdegnato dalla violenza del vernoni il senatore avesse attraversato tutta la macchia e si fosse ridotto a piedi fino al vicino paesello di sopri quando si giunse al conventino tutti gli occhi si volsero al portone imporrito della chiesuola un brivido corse a tutti per la schiena allorché l'albergatore vi si appressò e con una mano lo spinse piú volte chiuso dice organo niní e dice che ne rimase meravigliata dapprima meravigliata che qualcuno si fosse recato a sonare cosí per tempo là in quella chiesetta abbandonata non sospettò proprio nulla di straordinario tanto è vero che s'accostò per vedere la moglie allora per soffocare il pianto si tirò sul volto con le due mani il grembiule e andò a rintanarsi in un angolo saru si rimise ad affilar il coltellaccio sotto gli occhi dei tre figliuoli seduti attorno silenziosi non le garbava per nientissimo affatto a lei per nientissimo affatto le garbava quella dichiarazione dell'illustre signor senatore la quale aveva tutta l'aria d'esser fatta per non danneggiare non s'acquietava non sapeva non voleva acquietarsi all'irritante rinunzia della scienza di fronte ai formidabili problemi dell'esistenza al comodo egli diceva vigliacco ripararsi del cosí detto pensiero filosofico entro i confini del conoscibile se venite voi parenti della sposa pitrinu cinquemani pretenderà che vengano anche i suoi parenti che sono dalla parte di tresa lo sapete e tra voi non c'è buon sangue cosí abbiamo stabilito che non venga nessuno né essi né voi poi saldare il conto e andar subito via subito perché la sua povera figliuola tremava ancora come una foglia dallo spavento e diceva che sarebbe morta a rimanere ancora lí anche per una notte sola in fondo se ne compiacquero per un certo sapore di gioventú che quella guerra veniva a dare alle loro nozze era veramente uno spasso sentir parlare di senno e di convenienza quei loro figliuoli erano in otto e avevano quattro torce dunque a due a due pazienza una coppia qua una coppia là pian piano con attenzione cosí fecero e l'esplorazione durò per circa direi dionisio vernoni non diede tempo agli altri di sorridere di questa considerazione incalzò organo e arpe arpe arpe non so rispose quella atterrita dal modo con cui il vernoni la guardava paura carognone gli gridò il padre scrollandolo si rivolse alla moglie va anche tu accompagnalo e tornate qua presto tutti insieme la moglie s'arrischiò a chiedergli ancora una volta con voce di pianto ma tu che vuoi fare saru mio per carità davanti all'uscio della sua roba saru le contava piegando il collo di qua e di là per vedere di tra gli alberi e fremeva già sei e forse altre ne sarebbero venute la vecchiaja a poco a poco rilascia tutto ciò che la giovinezza si era preso del mondo giovani crediamo infatti che sia nostra ogni cosa nostro o fatto per noi tutto il mondo il vecchio senza alzar gli occhi restò ancora un pezzo a raschiarsi le gote aggrondato io per me figli miei ho fatto dire a quelli che non vengano come dico a voi di non venire e se qualcuno di quelli viene tutti scoppiavano a ridere di tratto in tratto a certe argute risposte dell'illustre senatore mentre il vernoni ora balzava in piedi con tanto d'occhi sbarrati ora tutto sospeso spalmava sul petto le due manacce come a trattenere una valanga di precipitose proteste la vecchia signora gilli e miss green però trascinate spesso dalla foga appassionata con cui il professor vernoni perorava in favore delle sue nobili e magnanime teorie approvavano involontariamente col capo allora il senatore rispondeva con una certa vocetta agra di stizza e che strazio anche dipoi nel vedere nel sentire la propria creatura ignara tendere le manine e dir babbo a chi forse non era tale ah saremo io e tresa per la sposa e il padre e la madre dello sposo lo schietto idoneo e basta saru ascoltò con gli occhi bassi anche lui e la mano sul mento il discorso del padre evidentemente studiato alla fine disse tanto che dalla parte della roba di tra gli alberetti di fico e di mandorlo non solo si poteva vedere il tettuccio del cortile della matrigna ov'era la mangiatoja delle bestie ma finanche contar le galline che razzolavano nel letame nel presentarsi la prima volta in società avevano fatto la figura d'una coppia di ragazzetti parati per ischerzo a far da sposini per una graziosa mascherata carnevalesca senza l'intervento del commendatore uomo serio chi sa come sarebbero andati a finire quei due bambocci brutta bestiaccia gridò parola d'onore le tiro il collo qualche volta tutti e due donna angeletta e il pappagallo gli risposero con lo stesso tono povero cocò a stravignano gli stravignanesi volevano per forza piú povero di santo giobbe il loro curato e il bello era questo che da un canto egli doveva essere il servitore di tutti ma guaj dall'altro se lo vedevano con la zappa in mano o badare alle bestie perché non si sporcasse la zimarra eh perché non gli s'incallissero le mani che dovevano toccar l'ostia consacrata il giorno dopo zi neli sbarbato come uno sposo e vestito di festa si presentò a raffadali alla z tresa tumminía per dichiararle che il lume di quella candelina di pecorajo egli lo aveva ancora vivo nel cuore vivo e verde come quando glielo aveva visto rilucere in fronte come una stella ma se ci hai il tuo curato adesso a sorífa le disse agro don marchino no è lei è lei il mio curato supplicò nunziata e qua li voglio benedetti perché di qua è partito il malocchio e io lo so io lo so uscita all'aperto nel vento nel bujo della notte tempestosa volse prima gli occhi alla panca su cui il figliuolo s'era raggricchiato a dormire gildino chiamò il ragazzo non rispose e allora domandò il commendator morozzi sgranando tanto d'occhi appena donna angeletta ebbe finito di leggere tutto quell'impegno di sapere se giulio aveva proprio avuto un figliuolo donna angeletta si portò alla fronte una di quelle sue povere mani poi sotto lo sguardo di lui ancor pieno di stupore disse sicché appena nunziata chiese per carità che don marchino si togliesse sul biroccio fino a stravignano quel ragazzo che non le si reggeva piú in piedi malato anch'esso peggio del padre che poi ella piú tardi passando per lo stradone per ritornare a sorífa se lo sarebbe ripreso rimasta sola morto il marito accasati i figliuoli aveva la compagnia di quella troja e guaj a chi le facesse la proposta di scannarla si chinava a grattarle la fronte e quella rosea e don marchino montò su tutte le furie ma come si fa dico io come si fa a portarsi fino a nocera un ragazzo in quello stato ma perché la capra don marchino s'affrettò a spiegargli nunziata non vuole piú dare un passo senza di lui è vero gridò allora il vernoni con aria beffarda e di sfida psicosi crisi isterica e come spiega lei allora che anch'io sissignore anch'io l'altro giorno verso sera ho udito sissignori ho udito mentr'ero là solo nella macchia presso il conventino una musica com-men-da-to-re la stupidissima bestia sul trespolo pareva volesse canzonare la marchesa imitandone i tre toni di voce con cui ella soleva chiamare il commendator morozzi quello frettoloso confidenziale federico federico quello di commiserazione un po derisoria la bestiola sente che tutti due sono legati dallo stesso male e lo chiama e gli parla e non vuole piú scostarsi da lui basta dunque il ragazzo concluse don marchino da parte del vernoni perché il senatore rispondeva asciutto e mordace con un frigido sogghignetto su le labbra il quale dava a vedere com'egli degnasse di qualche risposta quel suo strambo discepolo solamente per pigliarselo a godere poi trisuzza aveva sposato un altro egli un'altra piú di quarantacinque anni erano passati e ora egli era vedovo e vedova era anche lei da circa dieci anni perché la talpa ha cosí debole l'organo visivo ma perché deve star sottoterra logica della natura e l'uomo scusi perché deve poter vedere le stelle l'uomo una ragione ci dev'essere scusi e consigliato di starsene a letto ben guardato e di nutrirsi di solo latte bei consigli da dare a uno che campava con le sue braccia stentò a riconoscerla don marchino lí a nocera come una mendíca coi piedi scalzi e quella vesterella che faceva piú compassione perché voleva parer nuova ma non hai capito nulla proprio nulla donna angeletta lo guardò un pezzetto un po urtata da quel riso perplessa ma già inchinevole a sorridere anche lei della propria costernazione maestoso per modo di dire quel faggio doveva essere ormai mortalmente seccato di star lassú esposto a tutti i venti e dava a veder chiaramente che non apprezzava l'altissimo onore e la fortuna che gli toccava in quei giorni di riparare con le fronde copiose un cosí illustre personaggio ah sí davvero oh guarda si mise a dire allora per non darla vinta a quelle pettegole che avrebbero goduto del suo dispetto pitrinu cinquemani ci ho piacere povera narda ci ho piacere davvero il giovane avvocato e dilettante giornalista torello scamozzi n'era addirittura stomacato non tanto per sé diceva quanto per le signore e minacciava di far le sue vendette su i molti giornali di cui si diceva collaboratore ma le signore generosamente lo pregavano di non cimentarsi per loro ma la coscienza la coscienza non doveva essere sporca o incallita non le mani don marchino aveva ragione ma se pur si vedeva non s'accorgeva piú che tanto lui quanto la sorella marianna e questa volta dovette anche prestar la somara don marchino a coloro che caritatevolmente si proffersero di condurre a sorífa il morticino dimenandosi sulle gambe a roncolo tra la folla agitata nel vento badava a dire e ha voluto benedetta la capra oh e non il figliuolo si chiamavano del conventino perché in una breve radura in mezzo era un piccolo convento antico in rovina e abbandonato con la chiesuola da una parte il cui interno misterioso s'intravedeva appena appena attraverso le fessure del portone imporrito non poteva star fermo un minuto a costringerlo alzava una gamba o spingeva un gomito o stirava una spalla o storceva la bocca o contraeva una guancia e poi dàlli con gl'indici a toccarsi le punte dei baffi facendo il bocchino con la ventraja sparsa su la paglia grugnendo di beatitudine al solletico si stirava tutta storceva il grifo come se volesse sorridere e presentava la gola pareva a tutti un'ingiustizia questa beatitudine saru le andò dietro cheto e chinato le allungò adagio adagio una mano alla fronte e lievemente si mise a grattargliela come la bestia al solletico si stirò torcendo il grifo quasi volesse sorridere alla consueta carezza della padrona possa la mia lingua esser mangiata dai vermi ma vedrete che quella vecchia strega la farà spighire zitella anche se verrà a domandarla in isposa il figlio del re in persona dirà che il partito non è conveniente vedi che ne parla cosí senza darci alcun peso mentre insiste molto invece su le ricerche scrupolose da fare per venir bene in chiaro se il figlio fosse proprio di giulio ne dubita è evidente e perché ne dubita tornò a rider forte il commendator morozzi e concluse sciocchezze sciocchezze sciocchezze non avevano piú voluto saperne perché adescata dalle buone maniere e dai regali narda era divenuta tutta di quella di quella e dei fratellastri i quali cresciuti com'erano senza una sorella se la disputavano tra loro e le facevano un mondo di carezze un momento il miracolo di far parlare l'illustre senatore romualdo reda lo aveva operato un nuovo ospite che a prima giunta aveva fatto arricciare il nasino alle quattro signore e storcere il muso ogni giorno sul pomeriggio scendeva su lo spiazzo davanti all'albergo seguíto da un cameriere che gli recava un grosso fascio di riviste e di giornali o qualche libro e su una sedia di giunco a sdraio s'immergeva per alcune ore nella lettura all'ombra del maestoso faggio secolare che dominava la vetta un quarto per uno a voi e due quarti a me che me li merito ma prima aspettate qua qua ajutatemi a sparar la bestia luzzu tieni fermo qua tu sidora di qua e tu niluzzu piglia il piatto grande quello tondo dallo stipo il fegato il fegato lo voglio dare alla vecchia zitti tutti cosí di prepotenza ma no no e poi no perché era anche contro ogni ragione che carità la prima carità avrebbe dovuta averla lei madre per il suo piccino a non portarselo cosí malato per tanta via e sarebbe stata carità facile nossignore vergognava tutt'a un tratto mentre se ne stava cosí quasi assente da sé nel chiaror tenue e umido delle stelle si vide passare davanti agli occhi lo sprazzo verde d'una lucciola che venne a posarsi su la paglia accanto a lui eccomi qua eccomi qua dopo il bagno una passeggiatina svelta svelta in giardino no perché no quella mattina e il commendator morozzi tese gl'indici e con un gesto che gli era solito li accostò pian pianino fino a toccarsi le punte insegate dei maschi baffoni grigi come per accertarsi se stessero ma scusi sono pazzie non s'è mai detto nulla di simile nessuno ha mai udito nulla fortuna che c'è qui s e dico l'on senatore un luminare della scienza non gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato gli aveva tolto da vecchio quasi tutto quel po che senza desiderio aveva avuto e da quattr'anni per giunta gli era morta la moglie di cui aveva ancora bisogno e d'andare in cerca d'amore coi capelli grigi e la schiena curva si vergognava a chi dovesse lei stessa le ansie trepide i dolori della maternità da cui pur caduta quantunque in peccato si sentiva dinanzi a sé stessa nobilitata a chi avrebbe dovuto domani le gioje che dal frutto delle proprie viscere le sarebbero venute giovine d'oro cognato del maggiore dei figliuoli pitrinu cinquemani quel picciottone che pareva una bandiera con terre e case e bestie da soma e da lavoro niluzzu chiamò a un tratto il padre corri da tua zia sidora qua presso poi da tuo zio luzzu e di loro che vengano qua da me subito marito moglie figliuoli tutti qua da me hai capito va la capra non poteva entrare in chiesa la benedizione doveva esser fatta lí davanti la porta don marchino dall'interno ne aprí mezza collocò la lumierina su una traversa dell'altra mezza per ripararla dal vento già sei mule bardate nella mangiatoja sotto il tettuccio del cortile della chiusa dirimpetto eccole là si discernevano bene al lume della luna tutt'e sei l'una accanto da una ventina di giorni lassú l'illustre chimico accademico dei lincei non aveva ancora scambiato una parola con nessuno non si sentiva bene era stanco anzi si diceva che ultimamente a roma era stato colto da un lieve deliquio nella sala di chimica dove soleva trattenersi dalla mattina alla sera portami questa sera la risposta che ti darò in premio uno ziretto di macco va eh alla fine aveva sessantatré anni forte e ferrigno però come un ceppo d'olivo e la z tresa era anche lei pur fresca come una fava non colta bella in salute sanguigna e prosperosa a un tratto nel vento un lungo e tremulo belato lamentoso don marchino diede un pugno su la tavola scrollandosi tutto rabbiosamente è lei ancora disse ma che vuole da me costei che posso farle io e a rosa che rientrava in quel momento domandò e la signora gilli prese quindi a raccontare che la povera niní aveva proprio sentito sonar l'organo nella chiesetta del conventino udite udite esclamò allora trionfante dionisio vernoni la vecchia signora s'arrestò come intronata a guardarlo e gli domandò ma come lei cocò e l'ultimo grave e per cosí dire di parata commen-da-to-re pareva perché il pappagallo poi aveva questo di buono che non capiva nulla e non si sognava dunque neppure di canzonar la padrona forse adesso banchettavano di là piú tardi sarebbero cominciati il suono e i balli s'era tolta la giacca e se l'era messa al braccio per nascondere il coltello affilato doveva leggere a distanza a braccio teso perché prèsbite s'ostinava a credere di non aver punto bisogno degli occhiali s'impostò lí in un atteggiamento eroico ma a un tratto diede un balzo il pappagallo dietro la cortina per fargli a suo modo una carezza gli aveva pinzato la mano con cui reggeva la lettera fino a poco tempo fa narrò quella capra comperata per nove scudi era l'invidia di tutti ora mentre il ragazzo la badava al pascolo tutt'a un tratto le si era spaurita tutti e due il ragazzo e la capra le erano ritornati in casa una sera cosí spauriti e da allora un deperimento continuo il quale urlava cosí forte e cosí forte faceva stormir gli alberi qua del viale e là del poggio incontro alla chiesetta che la marianna ecco non aveva sentito il bubbolo della somara e non era accorsa come le altre volte a dargli subito una mano là a uno svolto dello stradone si sentí il braccio intormentito dallo sforzo di reggersi in capo il nicchio buono felpato che se ne voleva scappar via con quel ventaccio maledetto e allora disse donna angeletta non sapendo piú che pensare da qua la lettera riprese con fare sbrigativo il commendatore andiamo per le spicce s'accostò alla finestra per legger meglio piccolissimo di statura quasi senza collo con quella faccia piatta cuojacea tutta rasa e quelle pàlpebre gonfie come due borse che gli nascondevano le ciglia e quei capelli lunghi grigi lisci e umidicci che gli nascondevano gli orecchi aveva l'aspetto d'una vecchia serva pettegola donna angeletta era come una bambola allora e se non avesse avuto accanto il morozzi senza dubbio si sarebbe ridotta all'elemosina con la figliuola l'affetto lo zelo la protezione del commendatore per la minuscola marchesa erano stati molto apprezzati in roma alla fine un grido veniva dalla radura ov'erano le rovine del conventino accorsero tutti trafelati ansanti là proprio sotto ai primi l'albergatore ha un diavolo per capello capacissimo di saltarvi al collo vorrò vederlo disse cupo il professor vernoni senta signor mio mi dispiacerebbe se qualcosa di grave fosse accaduto al senator reda sallustio sissignore rimbeccava pronto il vernoni ma anche guardando in giú scusi la talpa signor senatore guardiamo la talpa e seguiamo la logica della natura e se non fosse cosa d'ora disse donna angeletta se si trattasse d'un vecchio peccataccio che tu sai la zena domandò allora il morozzi si tratta di quella povera diavola ecco fece la dinelli forse dentro di sé il professor dionisio vernoni soffriva dei vulcanici rimescolamenti delle sue tante passioni dentro il capace petto ma per quel che poi se ne vedeva di fuori faceva tanto ridere il senatore romualdo reda zitto lo scamozzi il borisi miss green la signora sandrocca quasi sbigottiti dalla violenza aggressiva del vernoni allungavano di tratto in tratto uno sguardo madornale errore vivono vivono su la terra di vita naturale naturalissima al pari della nostra altri esseri di cui noi nello stato normale non possiamo avere per difetto nostro percezione ma che si rivelano a volte in certe condizioni anormali e ci riempiono di sgomento subito subito come i vecchi doveva dire se crede no lascia verrà e donna angeletta tornò a rileggere per la quarta volta la lettera mentre una voce cornea dietro la tenda della finestra ripeteva verrà federico federico povero cocò quella somara poi era viziosa davvero cosí viziosa che a prestarla don marchino credeva in coscienza di non potersi arrischiare a cuor leggero se tante volte santo cielo essa non permetteva neanche a lui di far montare qualcuno sul biroccio ora l'antipatia che i suoi parrocchiani avevano per lui dipendeva anche e non per poco da queste cose di cui egli non si poteva render conto la figura la voce e anche il suo particolar modo di parlare gli arrivava alle narici il lezzo caldo e grasso del letame e agli orecchi il suono confuso delle grida delle risa e l'acciottolío dei piatti dei banchettanti dentro la roba della matrigna gaja dello sprillo d'una fontanella di marmo la vecchia minuscola marchesa donna angeletta dinelli seduta presso una piccola lucida scrivania di ghisa nichelata sonò per la terza volta il campanello tenendo tuttavia sul naso gli occhiali e in mano la lettera della figliuola che scriveva da roma della stessa tenacia dello stesso rigore era regolata la sua condotta nella vita pregato insistentemente due volte d'accettar la carica di ministro della pubblica istruzione tutt'e due le volte aveva opposto un reciso rifiuto non volendo distrarsi dai suoi studii e dai suoi doveri d'insegnante va da tuo nonno niluzzu e digli così i mandava passaro con questo regalo per mamma tresa e con la preghiera che gli saluti la troja il vecchio non rispose il suo silenzio lasciava intendere chiaramente che se qualcuno dell'altra parte fosse venuto egli non avrebbe saputo come regolarsi va bene pa disse allora saru andate andate ci penseremo noi è malato di cuore ma una lezioncina qualche sonatina d'organo a certi scienziati sa che bene farebbe poco dopo l'albergatore ritornato sú dalla cantina con alcune torce a vento per un'ultima spedizione alle macchie finse di non accorgersi del ritorno del vernoni e dello scamozzi il senatore romualdo reda sentendo nominar la natura s'inquietava sul serio scattava battendo ambo le mani su i braccioli ma via ma mi faccia il piacere ma la sua logica caro vernoni tanto per ridere lasciamo star la natura per carità signori disse quasi con le lagrime agli occhi se volessero avere la bontà di prestarmi ajuto invito tutti comprenderanno il mio animo sotto una simile responsabilità quantunque stanchissimi il vernoni e lo scamozzi non se lo fecero dire due volte gli occhi gli ridevano voleva ridergli anche la bocca si pose il dorso della mano su le ispide labbra rase di conosci la z tresa tumminía giunse cosí all'ultimo alberetto di fico proprio davanti il cortile il cuore gli ballava in petto e le tempie gli martellavano diede un balzo allo sbruffare d'una delle mule nella mangiatoja vicinissima e rise lui sí rise e seguitò anche a ridere il dottor sandrocca che rideva sempre ma non risero gli altri né mostrarono di gradir la proposta di fare colazione là nella macchia del conventino la moglie spaventata lo chiamò tre volte senza ottener risposta alla fine con le mani nei capelli e gli occhi pieni di lagrime scongiurò oh madre santa saru mio che pensi di fare saru balzò in piedi come un tigre col coltello levato corpo di dio non fiatare o comincio da te stizzito che il senator reda non entrasse a discutere con lui per provocarlo s'abbandonò apposta ai piú fantastici voli alle piú ardite supposizioni alle piú seducenti spiegazioni e alla fine proruppe in una carica a fondo contro la scienza positiva ridere ridere sopra tutto perché con quella montagna di carne sudata addosso era un incorreggibile idealista il professor dionisio vernoni un idealista che anche a costo d'essere scannato gli vennero incontro la sorella e la serva spaventate che altro c'è gridò don marchino oh sentite io non mi scomodo piú neanche se casca il mondo ma dovette pur troppo scomodarsi poiché tutta stravignano scasò quella notte alle grida di quell'infelice che aveva trovato morto sulla panca il figliuolo don marchino aveva già mutato quattro coloni stava per mutare il quinto e di nunziata uscita dalla sua parrocchia non s'era piú dato pensiero a stravignano dapprima avevano detto ch'ella a sorífa stava bene che il marito era un buon lavoratore nudo nudo nudo cara mia carissima mia nudo potevo venir giú rispose frettolosamente al rimprovero di donna angeletta le si accostò si chinò su lei le tolse dal naso gli occhiali come se volesse baciarla senza farglielo vedere e che abbiamo che è avvenuto e ridevano tutti del poco rispetto che quelle bestie maleducate portavano al loro curato e alla sorella dei dispetti forse amorosi che i tre grossi majali cretacei facevano alla marianna adesso d'aver figliuoli il morozzi le rispose con un gesto espressivo delle mani e aggiunse ma s'è ricordata com'ella dice che da ragazza colse a volo qualche discorso tra me e te sul conto di giulio qualche accenno a quel trascorso giovanile di lui alla nascita di quel bambino don marchino si provò a dimostrarle che era una superstizione sciocca quella del malocchio e che se ella ne incolpava quel giovane con cui da ragazza aveva fatto all'amore via non ci pensasse neppure perché quello ma no nunziata non volle dire chi ne forse era quella stessa che in una serata di giugno su un'aja come questa piú di quarantacinque anni addietro svolando s'era impigliata nei capelli neri di trisuzza tumminía ebbe piú che mai ragione di ripetere questa sua abituale esclamazione il giorno che scese a nocera per il mercato del bestiame non aveva né da comperare né da vendere andava soltanto per vedere e sentire erano quattro le signore cioè le gilli mamma e figlia miss green inglesina alquanto attempatella bionda e cerulea sempre fornita di mal di capo e d'antipirina e la moglie del dottor sandrocca atassico e relegato perpetuamente su una sedia a ruote prese da terra sotto la tavola la pietra d'affilare bagnò la lama del coltello andò a sedere sulla soglia dell'uscio con quella pietra fra le ginocchia e si diede ad affilar la lama ma come dicono le campane di raffadali dicono con che con che con che i sono spogliato di tutto e sono come cristo alla colonna non posso piú niente lo schietto idoneo e basta sappi che già non vorrei dirtelo ancora ma temo temo fortemente che da due mesi tu abbia cominciato a esser nonnina ecco aspetta ancora un po per annunziarlo al commendatore un bacio in fretta dalla tua obbligando il capo a certi buffi rigiramenti sul collo che facevano pensare a un bue smanioso sotto il giogo il professor dionisio vernoni non era fatto in verità per attirar la confidenza ma poi a sentirlo parlare non approfittasse troppo dell'estrema gracilità di lei quelle povere manine se avesse potuto riparargliele come già aveva fatto coi capelli perché non erano mica veri quei ricciolini argentei sotto la cuffia e perciò spesso sospirava povero cocò tanto spesso che il pappagallo aveva già imparato a ripeterlo cosí bene per conto suo finalmente il morozzi entrò nella sala stropicciandosi le grosse mani pelose perché era ritornata quella luccioletta perché gli aveva sprazzato il suo bagliore davanti agli occhi mentr'egli si sentiva cosí triste e solo e perché era venuta a posarsi lí su la paglia bagnata dalle stelle accanto a lui e allora venne il momento del professor dionisio vernoni a cui tutti istintivamente si rivolsero e il professor dionisio vernoni attaccò subito col suo solito fervore e cominciò a parlare di occultismo e di benedetto esclamò l'albergatore mandandogli un bacio su la punta delle dita poi rivolto al vernoni lei signor mio dica pure quel che vuole è padrone ma guardi la migliore risposta è quella lí scusi scusi scusi s'affrettava allora a spiegare il vernoni ponendo avanti le mani che la natura abbia una logica si può forse mettere in dubbio ma ne abbiamo una prova lampantissima scusi nella sua economia i lasci dire illustrissimo signor professore la talpa voleva la benedizione voleva ma a quest'ora ripeté don marchino sbuffando s'intese di nuovo nel vento il tremulo belato della capra saru si pose un dito sulla bocca e poi con la stessa mano fe cenno imperioso alla moglie d'ubbidire poco dopo si mosse anche lui cauto verso il cortile della chiusa dirimpetto facendosi riparo nel procedere sotto la luna ora di questo ora di restò quando quelle vennero a dirle che la sorella sposava e che partito coi fiocchi e procurato proprio dalla z tresa pitrinu cinquemani nientemeno segnatamente la maggiore delle femmine sidora che per via del marito si chiamava adesso peronella aveva dalla rabbia la schiuma alla bocca e parlando col marito con le cognate e coi fratelli saru e luzzu della povera narda andata a convivere con la matrigna diceva e seguí con gli occhi il padre che se ne andava stirandosi con due dita il lobo dell'orecchia manca rientrato nella roba trasse dal fondo d'una bisaccia appesa a un chiodo un coltellaccio lungo di quelli chiamati ma poiché tutti gli voltavano le spalle indignati protendeva il collo apriva a ventaglio davanti al petto le mani e contraendo in giú gli angoli della bocca ripeteva tra sé io non so com'è la gente vi trovarono tutti gli altri ospiti come smarriti in un silenzio d'infinita costernazione il senatore romualdo reda non era ancora ritornato dalle macchie del conventino dopo la paurosa avventura occorsa a niní gilli e tutti i discorsi che s'erano fatti nella mattinata come spiegare quel ritardo del senatore cosí prolungato quando già a tarda sera il professor dionisio vernoni e torello scamozzi i quali cavallerescamente avevano voluto accompagnare fino alla stazione di valdana le signore gilli e a valdana s'erano poi trattenuti tutta la giornata si ricondussero stanchi e affamati all'alberguccio in vetta al monte che predicone m'hai fatto tu mammina mia piccola e cara e fuor di luogo sai non tenere piú in alcun conto la mia lettera precedente che tu avrai lacerata te l'ho scritta non so piú neanch'io bene perché ma anche della sua risoluto finché poteva a vivere del suo lavoro del frutto della terra della seconda moglie e anche di quella della figliuola narda fino a tanto che questa fosse rimasta con lui ma lo sguattero dell'albergo spedito a sopri a far ricerche era ritornato or ora senza né traccia né notizie dopo aver girato diceva di casa in casa tutto il paese per amor di dio concluse il borisi non vi fate vedere lei specialmente professor vernoni e intanto guardava in giro satollo e pago quella sua comoda e tepida saletta da pranzo e fumava la pipa mentre marianna medicava i piedi di rosa per carità sí ma anche perché essa la mattina dopo alla punta dell'alba non vi trovasse una scusa per non condurre al pascolo le vacche della compagnia piena di squisite attenzioni che entrambi a quell'età si tenevano ancora in quel loro dolce ritiro egli si dava tuttavia amorosissima cura della persona e voleva che anche lei se ne desse in difesa anzi a dispetto del tempo voleva che questo non gliela guastasse troppo la sua povera bambola vecchierella dei superiori s'intende il querceto che prima sorgeva dietro la chiesetta a valle e prendeva tutto il beneficio della cura rimasero tutti basiti a mirarlo dall'alto delle corone di quegli ippocàstani pendeva un esilissimo filo di ragno che s'era fissato su la punta del naso del piccolo senatore neli aveva ancora con sé una figliuola narda già anch'essa in età da marito per farli tacere i due vecchi prima di sposarsi fecero gli atti davanti al notajo in modo da salvaguardare gl'interessi degli uni e degli altri a un caso di morte per la roba che restava a ciascuno di loro e per conto suo s'era messo a spingere la sedia del dottor sandrocca giú per i viottoli del monte sotto gl'ippocàstani a spinger la sedia con una mano e a cinger con l'altra la vita alla moglie del bravo dottore nel vedere in mezzo a loro quel padrone lí e la sorella come due papere dovevano sentire per forza una certa affinità bestiale con essi per cui si pigliavano confidenze che certamente con altri padroni non si sarebbero permesse aspetta esclamò donna angeletta accennando di levarsi nelda scrive a me non perché non si voglia confidare con te ma per non darti un dispiacere me lo dice in fondo alla lettera espressamente sempre furie sempre furie ma poi confortato dal buon vinetto della vigna che per un pezzo dopo cena si gusteggiava a sorsellini non ci pensò piú si mise a parlare di quel che aveva veduto e sentito alla fiera o anche perché la gente spessissimo trovava da ridire su tutto ciò che faceva lui e che a lui pareva ben fatto ma santo cielo per qual mai ragione fin da principio lo avevano veduto cosí male a stravignano i suoi parrocchiani veramente donna angeletta dinelli da tanto tempo vedova avrebbe potuto sposare il commendator federico morozzi non l'aveva fatto perché in realtà viveva con lui senza troppo scandalo quasi maritalmente anche quando era in vita il marchese che dispiacere domandò il morozzi voltandosi di nuovo con gl'indici tesi su le punte dei baffi le solite sciocchezze già perché tu sempre hai protetto giulio rispose la marchesa perché perché il perché non lo dice ma io temo che vogliano giocargli qualche tiro sapessi come insiste nelda perché tu prenda esattissime informazioni fino ad acquistar la certezza assoluta che il figlio sia stato proprio di giulio capirai che avendo avuto da fare con una donna come e i porchettoni perché no sora marianna con un bel fiocchetto celeste alla coda ma guardate se queste eran cose da dire alla povera sorella d'un povero curato che non dava fastidio neanche scamozzi e il vernoni proposero di cercar tra le rovine del convento ma l'albergatore assicurò che già l'aveva fatto lui con la massima diligenza per la macchia per la macchia piuttosto bisognava cercare perché forse il senatore s'era internato tra gli alberi e poi non aveva saputo trovar piú modo a uscirne e allora io non so non so precisamente che cosa abbia veduto non lo lascia intender bene dice frati dice processione candele accese la vecchia signora gilli lasciò in sospeso il discorso chiamata in fretta da una cameriera per una nuova convulsione di niní zitto impassibile il senatore romualdo reda se ne stava disteso su la sedia a sdrajo sotto il faggio con gli occhi chiusi come se dormisse a un certo punto quando parve a lui andò a vedere e fratello e sorella tesero gli orecchi stettero un pezzo cosí sospesi si udiva di là parlare ma né l'uno né l'altra riuscivano a indovinar chi fosse e il vernoni o s'insaccava nelle spalle o borbottava con amaro disdegno l'erba dunque eh l'erba come se fossimo tante pecorelle ma il commendatore domandò con vocetta agra di stizza alla cameriera che si presentò su la soglia avvertito signora marchesa finiva di vestirsi ha detto che sarebbe venuto giú subito alloggio la somara che vuole rosa negò col capo dice se lei volesse avere la bontà di farle una benedizione don marchino cascò dalle nuvole brava oca il vento glielo spense subito e uh le sottane ma dio benedetto che testa e il lume tutte le sottane rivoltate in faccia mamma mia col lume in mano per fare una vampata via dentro via dentro e don marchino arrabbiatissimo si mise da solo a staccar la somara borbottando anche per la sorella la sente disse nunziata per carità ma tutti e due no allora protestò don marchino è affar lungo cara mia ed è già tardi i disponevo ad andar a letto figúrati via sbrighiamoci o la capra o il figliuolo chi n'ha piú bisogno sussultavano a ogni passo ombre colossali tutti quei fusti agili dritti slanciati al cielo si tingevano di sangue e ora per un attimo pareva si schierassero di qua e di là come in parata nella profondità della macchia ora che turbinassero tutt'insieme lei lo scamozzi il borisi il dottor sandrocca la moglie miss green si voltarono a guardarlo a bocca aperta veduto che cosa ma non gli diano retta per carità esclamò il senatore eh a malis oculis a malis oculis che vuol dire appunto dal malocchio ella che accompagnava inginocchiata quello scongiuro pregando col piú intenso fervore all'interruzione chinò piú volte il capo per significargli che aveva capito sí sí a malis oculis a malis la acchiappò e mirandola nel cavo della grossa mano callosa ov'essa ancora diffondeva un fievolissimo lucor verde pensò che quella candelina di pecorajo veniva a lui dai begli anni lontani della gioventú quattro a ottobre e niente figliuoli soggiunse subito il morozzi nelda non somiglia mica a te nelda dico se non mi passa è alta quanto me e dico florida robusta come me non si persuade che possa mancare per lei capisci adesso macchie propriamente non erano perché tutti quegl'ippocàstani là sebbene rimasti sottili erano ormai divenuti d'altissimo fusto e dritti come aghi un bosco dottore ch'era una brunotta ricciuta dal nasino ritto e gli occhietti ardenti simpaticissima oh cosí badiamo innocentemente quasi per distrazione dietro le spalle del marito che rideva rideva e parlava e fumava la pipa senza mai smettere un momento vederli s'erano messi a prestare i loro servizii con un'impagabile sprezzatura per fare intender bene che non avrebbero potuto piú che tanto occuparsi degli altri intenti com'erano tutti agli ordini di finalmente ecco il reda uh lodato dio sorrideva ebbene nulla signori miei stiano tranquilli una lieve psicosi passeggera crisi isterica ecco passerà la sua casetta colonica screpolata e affumicata la mula i due asinelli tra la stoppia e laggiú laggiú i lumi esitanti del suo paesello di raffadali la lucciola era ancora lí su la paglia accanto a lui la paglia era bagnata di guazza o come zi neli diceva dal pianto delle stelle i grilli scampanellavano tutt'intorno e la blanda e chiara sonorità del loro concerto ristorava dopo il trito raspío secco duro monotono delle cicale che aveva assordato gli orecchi lungo la giornata si alzò e senza dir nulla senza guardar nessuno con due dita inserite tra i bottoni del panciotto s'avviò tranquillo e grave quantunque cosí piccolino per il viottolo che conduceva alle macchie del conventino il ragazzo ah bisognava vederlo di là come si era ridotto e la capra la capra peggio del ragazzo nessuno l'aveva voluta alla fiera neanche per due scudi don marchino quella sera stessa glieli doveva benedire tutti e due per carità era sicurissimo infatti il povero cocò che la nelda fosse sua figlia e lei non aveva mai detto una sillaba per toglierlo da questa sicurezza ma ne era ugualmente sicura lei conviveva allora anche col marito col marchesino innamorato ma tutt'a un tratto senza volerne dire la ragione ella aveva voltato le spalle a questo giovine e si era sposata con uno del prossimo villaggio di sorífa erano ormai passati nove anni piú volte l'albergatore propose di sbandarsi magari a due a due per la macchia essendo inutile cercare il senatore lí per il viottolo fino al conventino ma nessuno riusciva a staccarsi dall'altro per istintivo orrore per non provar da solo l'assalto di quelle insolite violente impressioni parlava cosí ripetendo spesso di queste frasucce argute che aveva sentito dire chi sa quando e da chi ma le ripeteva ormai come se fossero un modo di dire naturale senz'alcuna intenzione d'arguzia quando fu la vigilia dello sposalizio venne alla chiusa di saru zi neli accigliato grattandosi con una mano sul mento gl'ispidi peli rinascenti su le gote raschiose parlò al maggiore dei figliuoli perché questi poi riferisse il discorso anche agli altri e parlò con gli occhi a terra e robusto doveva chinarsi un po da una parte per dar braccio a lei cosí piccina pareva che davvero credesse che ancora la luna dal cielo facesse lume per loro e per loro odorassero le rose del giardino e scampanellassero i grilli lontani imporrito lo scamozzi pallido costernatissimo incitava il borisi incitava i camerieri a correr con lui armati giú nelle macchie a vedere ma a vedere che cosa se ancora non si sapeva nulla di certo luce vedete era venuta a mettervi una stella in fronte cosí aveva cominciato a fare all'amore con trisuzza tumminía allora quando il mondo era un altro ma i parenti da entrambe le parti si erano opposti alle loro nozze per antica nimicizia di casato il vento fuori seguitava a urlare piú che mai minaccioso il vento ma no era proprio qualcuno che picchiava alla porta a quest'ora disse don marchino guardando costernato la sorella e la serva quella della troja il vecchio aggrottò le ciglia offeso già cosí quella della troja era intesa adesso a raffadali trisuzza tumminía oh la finisca per favore signor mio lo interruppe a questo punto l'albergatore notando l'effetto che quelle parole producevano sugli altri avventori lei vuol rovinarmi quattro giorni dopo arrivò da roma a donna angeletta dinelli quest'altra letterina breve breve della figliuola mammina mia bella due paroline in fretta e furia per non tenerti in pensiero e quasi quasi era sembrato non solamente scusabile ma logico e inevitabile che qualcuno lí in quella casa si fosse messo a far da uomo sul serio perché tanto lei la marchesa quanto lui il marchesino e quanto a giulio dille che non mi faccia il torto di dubitare d'un marito che le ho scelto io il figliuolo era proprio suo e ci posso metter le mani sul fuoco perché quella zena povera figliuola ma figurarsi so io quel che mi ci volle per rimediare suo suo suo niente quand'era già montato sul biroccino per ritornarsene a stravignano con tutto quel ventaccio che s'era levato all'improvviso gli si fece incontro una certa nunziata con un ragazzo di circa otto anni su le braccia e una capretta dietro gridando che le desse ajuto per amor di dio e lo scricchiolare delle foglie secche e gli stridi lontani degli scojattoli in fuga e degli uccelli ferivano i sensi divenuti acutissimi di quegli improvvisati esploratori notturni là due belle frustate due buone strappate di briglia quella poveretta quel povero piccino ma lo guardasse giallo come la cera e quella capra oh dio che aveva le si potevano contar le ossa proprio coloro che in chiesa non si vedevano mai oh neppure per le feste principali lo accusarono quel giorno d'aver lasciato la cura per andar braccando alla fiera fino alla calata del sole ma questo fu niente che senso di smanioso tormento quali fitte di rimorso le aveva cagionato il non sapere il non poter dire neanche a se stessa a chi appartenesse veramente il nuovo essere che cominciava a viverle in grembo e anche un altro egregio dottore che manco male ride guàrdino ride e ha ragione è proprio da ridere caro signor dottore una semplicissima crisi nervosa isterica corresse il senatore ah da sorífa se l'era portata giú da sorífa a piedi per cercare di venderla quanto nove scudi ah nove scudi l'aveva comperata adesso neanche mezzo scudo io non so com'è la gente condotta nina alla stalla ch'era scavata nel poggio incontro alla chiesetta e tirato il biroccio prima di entrar nella cura disse alla sorella che sarebbe stato opportuno metter fuori le conche e le botticine perché quella notte senza dubbio sarebbe piovuto abbattendo il vento a nocera aveva sentito brontolar il tuono come l'ha saputo lei e il vernoni non l'ho saputo l'ho supposto signora n'ero certo piú che certo perché ho sentito anch'io sgomenta e pur lieta la signora gilli batté le mani esclamando vedono dunque e mica il signore qua può soffrire di mal di madre direi gioventú come s'era spaventata trisuzza tumminía di quell'insetto venuto a cacciarlesi tra i capelli non sapendo che fosse una candelina di pecorajo egli le si era accostato aveva preso con due dita delicatamente quella lucciola di tra i capelli e mostrandogliela come nell'atto d'improvvisarle uno stornello le aveva detto e alla fine presentò da sé la gola saru pronto con l'altra mano le affondò il coltello fino al cuore ritornò con l'enorme carico alla roba quasi a un tempo con la moglie e il figliuolo seguiti da tutto il parentado in allarme si metta il cuore in pace la signora nelda e aspetti paziente e fiduciosa ecco benissimo cosí paziente e fiduciosa ma che incontro era stato insomma che le avevano fatto le macchie del conventino erano su la costa occidentale del monte fittissime e intricate sporse il capo oltre i rami del fico a spiare nel cortile non c'era nessuno oltre le sei cavalcature ancora bardate e piú là presso l'entrata della roba la troja gigantesca ah non si trattava di malandrini e che incontro allora la cara niní o la gillina come la chiamavano era venuta sú dalle macchie di corsa di corsa scarmigliata urlando in preda a un terror pazzo adesso si dibatteva sú in camera in una terribile convulsione di nervi contro certi cosí detti scienziati che non vedono una spanna oltre i loro nasi ripeté quattro o cinque volte questa frase frigidi miopi presuntuosi che vogliono costringere la natura ad assoggettarsi alle esperienze ai calcoli dei loro gabinetti sotto il cilizio dei loro strumentucci e dei loro congegnucci miserabili e per non farsi mordere o calciare quando doveva sellarla o attaccarla gli toccava usarle le maniere piú garbate e dirle tante dolci paroline e ammonirla paternamente d'aver pazienza e rassegnazione poiché dio aveva voluto farla nascere somara dal cortile della chiusa della z tresa cantò il gallo e subito il gallo di qua gli rispose con una zampa levata squassando la cresta sanguigna una due tre quattro cinque sei ecco isterica e quando lo dice lui concluse l'albergatore che musica che organo che arpe andiamo tutti insieme alla macchia farò servir loro laggiú la colazione un luogo delizioso sicurissimo apriremo la chiesa vedranno e il figlio domandò donna angeletta con un tono che lasciava intendere che qui lo aspettava il figlio disse il morozzi restando che figlio qualche fiaccola si spense e si penò molto a riaccenderla poi l'orrore stesso del luogo la stanchezza cominciarono a suggerire da un canto men fosche supposizioni a ingenerar dall'altro la sfiducia su l'esito dell'impresa so chi è stato gridò qua qua me l'hanno fatto qua il malocchio i sapevano contenta e tranquilla e non gli è bastato su lui anche sul figliuolo me l'hanno fatto e su l'unica bestiola rimasta che la guardavo come la pupilla degli occhi perché mi faceva il latte per lui ah infami infami ed era intesa cosí perché da tanti anni allevava con sviscerato amore una troja di cosí spettacolosa grassezza che ormai la bestiaccia non si reggeva piú su le zampe sa che storie pazzerella e non disse altro ma questa volta aveva capito lei invece che cosa non volle dirlo se lo chiuse in cuore per non amareggiare invano dopo tanti anni il suo povero cocò una benedizione a chi a lei t'ha detto una benedizione che benedizione va falla entrare ma sola è capace di trascinarmi qua dentro la capra e il figliuolo una benedizione a ma l'albergatore ah bisognava vederlo l'albergatore aveva subito assunto verso gli altri avventori un sussiego da diplomatico e i camerieri anche i camerieri bisognava vederli la vecchia signora gilli e miss green tornavano ad approvare col capo convintissime questa volta e il senatore allora masticava anche in sú già come dice sallustio e quasi subito s'erano riaccese tra l'antico scolaro e il vecchio maestro le fervide discussioni rimaste famose per molti anni all'università romana fervide da una parte sola gli otto della sera questa volta si misero a cercare ciascuno per conto suo e la macchia fu investigata tutta quanta da ogni parte senza alcun frutto il fegato alla vecchia sparò per lungo la bestia ne trasse il fegato e corse a lavarlo in una conca poi lo compose lucido compatto tremolante nel piatto e lo porse al figliuolo molto piú saggio cioè a dire piú pratico un altro giovane ospite leone borisi lasciava allo scamozzi il gusto di far cosí il paladino delle signore e specialmente della cara e vivacissima signorina niní gilli non era proprio il caso per don marchino d'esclamare io non so com'è la gente che obbligo poteva aver lui se quella donna da tant'anni non era piú della sua parrocchia per carità a una cinquantina di passi dal conventino giaceva il cadavere del senatore romualdo reda piccolo piccolo disteso supino senz'alcuna traccia di violenza addosso anzi come se qualcuno l'avesse composto nel sonno eterno coi piedi giunti i braccini distesi lungo la minuscola persona facciamo le nozze e scanniamo la troja la z tresa lo respinse puntandogli tutt'e due le braccia sul petto se non ve ne andate vecchiaccio stolido ma rideva di scannare la troja non se ne doveva parlare ma quanto alle nozze ebbene perché no costringere a una carità difficile chi non ne aveva nessun obbligo difficile sicuro difficile per tante ragioni un carico di quella fatta un ragazzo malato che non si reggeva ritto con una somara ma sí ma sí già ma non ci capisco nulla disse donna angeletta brava nulla ci capisci tu nulla voglio saperne io soggiunse il morozzi me ne vado subito in giardino ma il cuore il cuore sopra ogni altra cosa avrebbe voluto ripararle il cuore che le s'avvizziva troppo si offendeva tanto il commendator morozzi se donna angeletta s'insaccava nelle spalle e socchiudendo gli occhi sospirava ormai caro ormai lí e indicò con la mano il senatore che scompariva pian piano piccolino sotto gli altissimi ippocàstani in discesa una musica di paradiso che partiva dalla chiesetta organo e arpe melodia divina non l'ho detto a nessuno lo dico adesso perché son certo che la signorina gilli anche lei ha udito per vergogna sono stato zitto vi giuro perché ho avuto paura sí sí paura e sono scappato via a gambe levate oh madre santa pregava ora fate venire qualcuno oh madre santa quietategli il sangue e la mente fuori nell'aria chiara di luna eran zighi sommessi di grilli fili di suono lunghi acuti quasi luminosi che ormai che ormai come un giovane innamorato nelle tepide sere di primavera egli voleva passeggiare a braccetto con lei sotto la luna pei viali inghiajati del giardino davanti la villa alle vicine che venivano a raccontarle tutte le amorevolezze che la z tresa faceva a narda cose che non si sarebbero fatte nemmeno a una vera figliuola orecchini d'oro anelli d'oro collane di corallo fazzoletti di seta da capo e da collo guardaspalle di seta con quattro dita di frangia scarpe di vitello col tacco alto e la mascheretta di coppale cose insomma cose da non credersi rispondeva verde dalla bile ah baggiane e non capite che lo fa per adescarla se la vuole ingrassare e tenere in casa come la troja accaduto dapprima si disse che la cara niní essendosi recata sola all'alba giú nelle macchie del conventino aveva fatto un brutto incontro brutto come forse aggredita ma non s'era sentito mai che nelle macchie del conventino è ancora alla lontana ma si viene accostando e ci darà dentro per davvero questa notte a cena poco dopo ingollando svogliato quella bioscia che rosa gli aveva apparecchiata narrò a marianna il caso che gli era occorso a nocera della bella sfacciataggine di quella nunziata e della prepotenza che gli volevano fare che con altre giovani di raffadali spigolatrici era rimasta a passar la notte al sereno per festeggiar la fine della mietitura con balli a suono di cembali sotto la luna gioventú esseri sovrumani nel senso che sono oltre la nostra povera umanità ma naturali anch'essi naturalissimi soggetti ad altre leggi che noi ignoriamo o meglio che la nostra coscienza ignora ma a cui forse inconsciamente obbediamo anche noi bada che non voli e non schiacciarla portala alla z tresa e dille che gliela manda zi neli sghembri che è quella stessa le dirai di tanti e tanti anni fa cosí non te lo scordare quella stessa di tanti e tanti anni fa poi avevano cominciato a dire che stava male perché al marito era venuta una brutta malattia alle reni per via d'un ramo che gli s'era sciancato sotto mentre lo potava pareva che il male gli avesse covato dentro e poi dato fuori in tanto gonfiore alle gambe per cui il medico gli aveva proibito di lavorare tuttavia il vecchio sdrajato a pancia all'aria si sentiva triste guardava le stelle e di tratto in tratto socchiudeva gli occhi e sospirava sentiva che la sorte lo aveva frodato e con la preghiera che gli saluti la troja io non so com'è la gente soleva ripetere don marchino per lo meno una ventina di volte al giorno a quest'ora nunziata entrò coi piedi scalzi ravviandosi con le mani i capelli scarmigliati dal vento alla vista di quella saletta quieta nella casa del suo vecchio curato che le ricordava altri tempi dal capo si passò le mani sul volto e si mise a piangere a te solamente seguitò ella e voglio che tu laceri la lettera appena avrai finito di leggerla si tratta donna angeletta s'interruppe guardò di su gli occhiali il morozzi e che diceva il senator reda accorso in camera della signorina era anche medico il reda benché non avesse mai esercitato la professione soltanto il professor dionisio vernoni si dichiarava pronto a seguire lo scamozzi ma questi non se ne fidava e fingeva di non udirlo e di non vederlo pecorelle niní gilli a queste parole prorompeva in una irrefrenabile risata a cui tutti gli altri facevano eco mentre il senatore guardava in giro come se non avesse inteso bene e domandava l'erba perché l'erba non capisco ma se è tutto finito strafinito arcifinito ancora perbacco se tutto era già finito due anni prima due due anni prima che giulio sposasse la nelda a quella povera diavola avevo dato marito io eh quel benedetto podere ancora non lo mandavano giú e neanche il quartierino di quattro stanze che aveva fatto fabbricare coi denari ricavati dalla vendita degli alberi attaccato alla chiesetta come di là era attaccata la casuccia a terreno per sé e per la sorella marianna per perversa che sia una moglie e quantunque nemica a torto o a ragione del proprio marito vorrebbe aver sempre la certezza che appartiene a questo il frutto delle proprie viscere non foss'altro per non sentir lo strazio della menzogna incosciente su le tenere e pure labbra della propria creaturina e con le lenti insellate su la punta del naso cominciò a miagolar lo scongiuro di tratto in tratto la capra belava e volgeva il capo verso la panca dove giaceva il ragazzo a un certo punto don marchino il quale dopo la nascita dell'unica figliuola se n'era scappato a prender aria a parigi tant'aria che n'era scoppiato quattr'anni dopo e non ci sarebbe stato niente proprio niente di male se in questi quattr'anni non avesse dato fondo alle sue rendite e a buona parte di quelle di lei convegno ella sciolse la capra legata a un tronco d'albero e stette un bel pezzo all'aspetto lí davanti alla porta della chiesetta perché don marchino volle prima finirsi il bicchiere senza fretta poi dovette rindossare la tonaca e prendere il libro e l'aspersorio e la lumierina a olio non che una di quelle mattine per tempissimo tutti gli ospiti dell'albergo in vetta al monte furono destati all'improvviso dalle grida acutissime della signorina niní gilli e della madre che cosa era accaduto lo avevano compreso bene tutti gli altri avventori i quali a poco a poco s'erano fatti intorno a sentire ora ogni dopo pranzo si assisteva a quel duello intellettuale sotto il faggio come a un vero spasso marchino nunziata restò perplessa a pensare poi disse se non vuole tutti e due no tutt'e due no o l'uno o l'altra abbiamo detto ebbene allora mi benedica la capra che mi rifaccia almeno il latte per il mio gigi ecco non sono ancora quattr'anni godete finché siete giovani senza pensieri i figliuoli verranno s'è dato il caso d'aver figliuoli anche dopo quindici anni quanto al senatore voltò le spalle sdegnato e andò a sdrajarsi su la sedia di giunco sotto il faggio in quella sopravvenne frettolosa e con insolita energia quantunque una gamba forse per la sovreccitazione le si fosse come indurita la vecchia signora gilli in cerca z tresa sí disse zi neli alla ragazzetta la conosci bene guarda qua dentro questo pezzetto di carta c'è una candelina di pecorajo bada e diceva cosí perché a suo credere la vecchia tresa tumminía non avrebbe mai permesso che il marito data via la roba assegnata in dote a narda si fosse messo a campare sul suo bisognò che la chiamasse picchiando anche col manico della frusta alla porta col rischio e come no di sciupar frusta e porta marianna al picchio venne fuori col lume pensarono bene di tener ferma e quieta la somara perché egli avesse agio d'ascoltare quel che voleva da lui quella povera donna cosí avvilita e poi ostinandosi egli nel rifiuto con la scusa delle smanie stizzose della somara gli gridarono che se ne doveva vergognare perdio un sacerdote la somara ma che somara già s'era veduto il marchesino quando a un certo punto aveva voluto far l'uomo era andato a rompersi il collo a parigi ammirabile era adesso per tutti l'esempio che quei due vecchi il commendatore e la marchesa offrivano d'una cosí lunga e perfetta fedeltà all'albergatore sciamannato tutto gocciolante di sudore col testone raso e la cotenna ridondante su la nuca le lenti che gli scivolavano sempre di traverso sul naso a gnocco e quei grossi occhi biavi che pareva le andassero cercando per guardare vecchi lasciamo che il mondo se lo prendano gli altri o credano di prenderselo e ridiamo di questo inganno d'un riso che non può non essere amaro considerando che fu anche nostro e che ne fummo felici il festino voleva esser grande tutti i figliuoli della matrigna e le loro donne e i loro figliuoli tutti tutti quelli dell'altra parte erano stati invitati loro soli i parenti piú stretti i fratelli e la sorella della sposa erano esclusi per esempio gli andavano a chiedere in prestito la somara in un caso d'urgenza come sarebbe di andare a chiamare a un bisogno di notte il medico a nocera don marchino rispondeva invariabilmente non ti ci fa arrivare ti accadrà di romperti due o tre volte il collo bello mio mi contento di tre e non di piú non te la leggo per ubbidire disse si tratta che io dovrei fingere di non aver ricevuto questa lettera e che discorrendo cosí tra noi mi venisse a un tratto la curiosità di sapere se giulio ah esclamò egli aggrondato offeso si tratta di suo marito tu hai capito io ma perfettamente esclamò il commendatore è cosí chiara la ragione della lettera si capisce dal tono scusa di un po quanti anni sono che nelda è maritata ora come si fa posso dirglielo che vuoi piú dirgli adesso chi è che vuole da me mah fece tilde stringendosi nelle spalle parla tanto curioso con un vocino di zanzara a dir vero il saporini non si dava alcun vanto una punta d'invidia e di gelosia la mostrava ancora per il magazzari e pregato insistentemente dalla signorina milla sonò o meglio accennò sul pianoforte una frase davanti allo specchio in gran fretta tutta impacciata tra tante bocce boccette pomate calamistri la signorina milla finiva d'acconciarsi i capelli quando udí il campanello della porta chi fosse questo pietro valente medico valente poeta la signorina milla dovette stentare un pezzo a capire ma pietro sterbini santo dio il dottor pietro sterbini quello della famosa congiura contro pellegrino rossi e anche allo zio nando anche allo zio nando sicuro ora in casa di questo zio nando pareva si raccogliessero i piú ferventi patrioti d'allora nelle luci tue divine pace alfine trova il cor il maestro icilio saporini ai primi accordi schiuse gli occhi e guardò la vecchia padrona di casa che sedeva vigile a piè del letto se le ricordava ancora parola per parola il maestro icilio saporini e il ritornello tu vivi in campidoglio tu sei regina ancor non diceva nulla ma gli pareva una vera profanazione quella musica lí in quel salotto che sapeva le divine melodie della piú schietta musica italiana dico la verità le rispose piano con un sorrisetto io io guardo là quella mia vecchietta là me ne sono accorta sí la guardo e sento cantar rosina del barbiere sento cantare amina poco dopo dal pianoforte del salotto venne una tempesta fragorosa di note il segnale ansioso d'isotta nel secondo atto del tristano il signor begler la chiamava ogni volta cosí grosso azzampato il cappellaccio ancora in capo ammaccato rincalcato fino alla nuca dalle tese a spera schizza tondo e irto di peli rossicci il faccione brozzoloso paonazzo in cui ghignano impudenti gli occhi il maestro icilio saporini se ne stava tutto ristretto in sé piccino piccino lisciandosi con una mano guantata che non pareva nemmeno la rada zazzeretta argentea io proprio domandò meravigliata la signorina milla ma no sa io non somiglio punto alla mamma ma che il vecchietto scosse un dito e giggi luigi brunetti figlio di ciceruacchio prima un pugno in faccia e poi là una coltellata alla gola ora un giorno la signorina milla cercando tra le vecchie carte della mamma scoprí un foglio di musica ingiallito spiegazzato scritto a mano no veramente fu un altro quell'altro prima che si confondeva si smarriva fra tanti minuti particolari citando nomi ignoti luoghi spariti o mutati eh ma poi sospirava poi c'era sicuro e quando io sí perché quello là come si chiamava quello là tutta l'anima gli cantava in quei giorni ci s'era messo e in una notte lo aveva musicato se non che pietro un vero tradimento si fermarono nella stanza ov'era il pianofortino la signorina milla posò sul leggío quel foglio di musica ingiallito rinvenuto tra le carte della mamma e si mise a cantar piano quell'antica arietta quasi con voce che arrivasse da lontano la vecchia targa ovale di rame che recava il nome di rigucci era ancora lí sotto a un'altra meno vecchia col nome di donnetti e dunque stava lí ancora ah lui il maestro no di certo ma lei margherita scattò stridulo nei cantini un beffardo pirolì il vecchietto ebbe un sussulto come colpito riabbandonò il capo che aveva sollevato appena dai guanciali quasi attratto dal canto e non lo rialzò piú alla presenza di ottocento convitati era stato cantato l'inno musicato dal magazzari ma allora anche ammesso che potesse considerarsi come una seria compromissione politica l'aver musicato un inno non tutto l'inno famoso la frase che accompagnava i due versi della seconda strofetta di pietro a te lo scettro il soglio a te l'eterno allor quando ancora si compiaceva degli osanna dei liberali il magazzari se mai non lui poteva essersi compromesso ma la signorina milla non poté capirci piú che tanto ma chi li aveva messi sú la sera del all osteria del fornajo a ripetta lui pietro pietro sterbini mentre la polizia si aspettava la botta da quelli della salita di marforio congiurati per ridere e per arrivare a dir chi era dovesse fare un cammino infinito attraverso a vie remotissime intricate irte d'intoppi di siepi e tra una folla innumerevole che lo tirava di qua di là e gli sbarrava il passo di continuo novelle per un anno di luigi pirandello il maestro icilio saporini doveva aver raccolto una discreta sommetta con la quale aveva potuto attuare il sogno chi sa quanto vagheggiato là di venire a chiudere gli occhi in patria ma ecco scusi rispose egli tutto imbarazzato capisco capisco bene che possa piacere a codesti signori forestieri è la loro musica la sentono cosí amen testimonianze di cose morte che accompagnava con esclamazioni e sorrisi e gesti come se a mano a mano vedesse e toccasse quel che diceva o piuttosto che saporini guardò accigliata la servetta e chi è un vecchietto piccolo piccolo pulito pulito un vecchietto e che vuole tornò a domandare la signorina milla infastidita ma non sai che devo uscire col signor begler credevo che fosse lui ma io vorrei prima sapere dopo dopo lei ha chiesto della mamma disse la signorina milla ma non c'è piú la mamma eh me me l'immaginavo balbettò il vecchietto il maestro di musica italiano come lo intendono degli italiani tutti i signori forestieri aveva fatto cioè uno che strimpelli sulla chitarra zazzeruto e con gli occhi imbambolati l'antica e da noi dimenticata canzonetta di santa lucia il maestro icilio saporini alzò gli occhietti che quasi gli sparivano fra le borse delle pàlpebre e rimase un pezzetto a rimirare quel ritratto di vecchia incuffiata che evidentemente non gli diceva nulla neanche a dirlo era dovuta anche a pietro l'unica e non ben chiara compromissione del maestro icilio saporini negli affari politici dal al mira o norma pirolí ai tuoi ginocchi pirolí il vecchietto dovette fare un violento sforzo su se stesso per non scappar via finse di ridere anche lui per non dare a vedere d'aversi a male di quello scherzo sú sú il cappellino il cappellino raggiungeremo il signore con una vettura la accompagnerò io fino alla sala i faccia questa grazia per carità ma innamorato per conto suo senza lasciare alcun ricordo neppure del nome in lei la commozione si spiegava forse cosí quella che viveva per lui nei suoi ricordi lontani era invece sparita scomparsi morti tutti i conoscenti della sua generazione tutti scoppiarono a ridere il maestro icilio saporini si guardò prima attorno stordito poi impallidí forse sarebbe riuscito a dominarsi se il begler rigirandosi di furia sul seggiolino a vite del pianoforte il nome del maestro icilio saporini non era venuto mai fuori dalle labbra di sua madre e dunque agli occhi della signorina milla il maestro icilio saporini rimaneva non solo nel presente nella roma d'oggi uno sperduto che non riusciva a trovar posto ma soltanto per far vedere quant'era piú solenne piú maestosa piú ispirata di quella del magazzari e basta che aveva poi fatto là in america per sessant'anni di fila eh da quella zazzeretta argentea era facile indovinarlo il non può saperlo bisbigliò lei guarda ai lineamenti ma la luce degli occhi le mosse il sorriso la voce il maestro rigucci dell'accademia che aveva una figliuola tanto bella margherita sonatrice d'arpa esimia chi sa poteva esser viva ancora ma era possibile che stésse ancora lí di casa del maestro magazzari ella aveva sentito parlar piú volte dalla madre che fino agli ultimi anni aveva serbato memoria di tutti i fatti e gli uomini specialmente del mondo musicale romano d'allora che in quella casa finalmente dopo tanti giorni di vana e amarissima ricerca il povero vecchietto sperduto era riuscito a rintracciare un vestigio della vita antica un posticino ove sedere dopo tanto cammino senza sentirsi estraneo del tutto e nel volto cosí rianimato non le stava ora quasi per grazia quel ciuffetto di capelli bianchi rialzato su la fronte lí proprio nel mezzo un tratto mentre la voce di là seguitava a modular dolcemente nelle luci nelle luci tue divine pace alfine pace alfine pace alfine trova il cor lo stesso giorno mandò tilde a chieder notizia del vecchiettino egli le aveva detto che dopo lunga ricerca aveva finalmente trovato stanza in una vecchia casa di via cestari a questa chiese cosí sbigottito il vecchietto che la signorina milla non poté frenare questa volta la risata tradimento e forse per questo non riusciva a intendere come e perché si fosse compromesso il maestro icilio saporini c'era di mezzo la musica senza dubbio un certo inno patriottico cosí balbettando con due dita si stirava il colletto come se tutt'a un tratto se ne sentisse serrar la gola diede un'ingollatina e riprese lei lei piuttosto ecco sí lei me la me la richiama viva ma forse povero vecchiettino si figurava di ritrovar roma quale l'aveva lasciata nel oma la sua roma ma tuttavia credette di poter concludere che sua madre da giovane non era stata mai altro per lui che la figlia del professor rigucci non avesse gridato a tutti quelli che ridevano ma perché ma pellissima musika da persaghlieri questa pellissima pellissima andarono insieme alla casa del vecchietto ma né l'uno né l'altra entrarono nella camera ov'egli giaceva quasi inerte e come di cera su i guanciali aveva salito la scala solamente per il piacere di rimettere il piede su quei gradini della scala antica umida semibuja sul pianerottolo del secondo piano si era fermato e guardando alla porta di mezzo ah che balzo gli aveva dato il cuore in petto risero tutti di nuovo il maestro icilio saporini sperò per un attimo che la signorina milla la nipote del maestro rigucci non si prestasse a quello scherzo indegno delle fervide simpatie di cui godeva margherita rigucci allora giovinetta e bellissima fors'anche studentello chi sa s'era innamorato anche lui della figlia del professore risposta quest'è lui scappò detto alla signorina milla poi correggendosi il signor begler la servetta sorrise sotto sotto la signorina milla richiuse aveva abbandonato roma e l'italia e che vi ritornava adesso dopo circa sessanta anni passati in america a new york ma noi abbiamo la nostra le glorie nostre paisiello pergolesi rossini bellini donizetti verdi vorrei aver vent'anni di meno disse poi mostrando le dita delle manine che gli tremicchiavano per farle sentire la musica vera ih che furia e corse a chiuder l'uscio della camera che dava nella saletta d'ingresso appena chiuso lo riaprí e sporgendo il capo disse piano alla servetta che accorreva alla scampanellata fa passare tilde e di che aspetti un momentino ma anche nel passato in quel mondo d'allora com'ella attraverso le notizie e le memorie della madre se l'era immaginato neanche in quel mondo ella riusciva a trovargli posto teneva molto a far comprendere che si era compromesso allora piú d'un po nei moti rivoluzionarii eh sí dopo il famoso voltafaccia il voltafaccia di chi come di chi ma di io santo dio pippo era un altro della congiura eh sí pippo pippo trentanove pescetto si chiamava antonio ranucci sí ecco antonio un urtone in vettura le avrebbe dato notizia di sé che notizia la signorina mula ne poté capire ben poco quel giorno e ne incolpò la sua ansia d'arrivare al concerto l'esilissima voce del vecchietto il frastuono della vettura ma poi il quale mettendosi ogni volta a parlare di sé pareva non sapesse da qual parte rifarsi come se tuttavia si sentisse lontanissimo il guajo era che il maestro icilio saporini li chiamava tutti per nome questi ferventi patrioti diceva pietro eh pietro valente medico valente poeta ma io allora ho l'onore di dirle che lei caro signore non capisce nulla che lei non ha non ha e con la mano poiché la voce gli mancò si mise a picchiarsi il petto dalla parte del cuore la signorina milla alzò la mano per carezzarselo col pettine il gesto però le rimase a mezzo chi parlava nella saletta d'ingresso non poteva esser lui di certo quando entrava lui tremava il pavimento forse sí egli era stato qualche volta nella casa del nonno perché sapeva dire di tanti che vi convenivano delle famose serate musicali che vi si tenevano in onore dei piú celebrati maestri del tempo andò parecchie altre sere puntuale alle riunioni in casa della signorina donnetti poi diradò le visite con la scusa della fredda stagione e dell'età avanzata infine non andò piú quella bufera del signor begler a cui la mattina seguente la signorina milla riferí le amare rimostranze del vecchiettino quando fu la sera per fargli uno scherzo a suo modo d'accordo con gli amici che componevano il quartetto non poté seguitare trasse un fazzoletto e se lo recò agli occhi fu un momento si riprese subito e costrinse di nuovo la signorina milla a prendere e a mettersi il cappellino per arrivare a tempo al concerto riconobbe la sua arietta d'un tempo forse no ma la voce quella voce bisbigliò qualcosa con gli occhi velati di lagrime forse un nome margherita certo era questo che aveva ottantun anni che a poco piú di venti cioè nel alla caduta della repubblica ma il piacere d'aver ritrovato questo posticino questo cantuccio dei ricordi cominciò in breve a essergli amareggiato da quel pianoforte lí era già una fortuna aver ritrovato nella vecchia via ancora in piedi la casa non solo le case ma anche tante e tante vie erano scomparse certo perché egli non aveva saputo farselo né nel cuore né nella memoria della madre come niente era adesso niente era stato di certo anche allora ma che era stata per lui un giorno quella vecchietta la signorina milla aveva veduto commuoversi fino alle lagrime il maestro icilio saporini guardando quel ritratto il maestro il maestro disse la signorina milla non ricordandosi piú il nome per far la presentazione saporini icilio suggerí a due riprese con un fil di voce il vecchietto e strisciò una riverenza eppure sa gli disse allora la signorina milla la mamma con gli anni si era evoluta convertita eh sí convertita alla musica nuova nella commozione ebbe un pensiero gentile e lo comunicò al signor begler il signor begler con la boccaccia atteggiata al perpetuo ghigno muto lo approvò pietro valente medico valente poeta aveva composto un bellissimo inno breve di due strofette con un ritornello eri caduta lèvati madre di tanti eroi i ha chiesto se stava qua la signora margherita la mamma domandò con un sussulto la signorina milla già se era ancora viva rispose tilde io gli ho detto che una nuova scampanellata piú forte troncò la risposta cominciò a storcersi tutto come un cagnolino per scongiurarla d'andare per carità non si sarebbe dato pace altrimenti d'esser capitato in un momento cosí poco opportuno non diceva nulla si faceva anzi piú piccino che poteva su la seggiola e di tratto in tratto levava la manina guantata a lisciarsi dietro la zazzeretta e alzava gli occhi al ritratto della sua vecchia margherita scosse il capo e con un sorriso afflitto cominciò a balbettare no non mi non mi quella no eh io sa io no no a cercar nella roma d'oggi le tracce dell'antica vita ora passando per via del governo vecchio s'era ricordato che vi stava il maestro rigucci al numero non dovrei esserci piú veramente neanche io ottantun anni ottantuno esclamò la signorina milla la mamma è morta da sei anni e levando una mano a indicare il ritratto fotografico appeso alla parete eccola là basta era venuto a leggerlo pietro in casa di zio nando questo suo inno pochi giorni avanti dice sempre lui pietro tu icilio dice ti sentiresti di musicarlo vera col pirolí domandò il begler qua qua fenga qua lei pella mia e andò a strappare dalla seggiola la signorina milla la fece sedere a forza al pianoforte e le impose credette dapprima fosse qualche bozza del nonno e la buttò lí finita la ricerca rimise nello scaffale tutto il fascio delle carte ma quel foglio di carta come mai eccolo lí di nuovo come se avesse voluto restar fuori nelle luci nelle luci nelle luci tue divine pace alfine pace alfine pace alfine trova il cor felicissima invece la signorina milla si diede a sonare questo e quel pezzo delle opere italiane piú famose e pareva che scegliesse apposta quelli in cui piú facilmente quel tedescaccio potesse cacciare il suo pirolí e ogni volta uno scroscio di risa sul mare luccica l'astro d'argento e a giudicar dall'apparenza la professione del maestro di musica italiano doveva aver fruttato bene mandò di nuovo tilde dopo gli otto giorni e tilde questa volta venne a dirle che il povero vecchiettino era proprio per andarsene c'era a visita quel giorno il signor begler pur tuttavia la signorina milla si commosse alla notizia da quegli altri strumenti musicali che lo intronavano che lo intontivano addirittura con certe zuffe di suoni ire di dio che facevano andare in visibilio tutti quei signori stranieri per la maggior parte che si riunivano nel salotto antico del maestro rigucci e nella penombra del salotto ove oltre al pianoforte erano altri strumenti a corda e varii leggii da musica accennò all'altro ospite di cui ancora il signor begler non s'era accorto dice lo canteranno dice gli studenti il maestro icilio saporini aveva sí e no diciott'anni allora non aveva ancor preso il diploma all'accademia ma il sentimento stesso eh tilde di ritorno le annunziò che il vecchietto era infermo e che da parecchie settimane non usciva piú di casa la signorina milla si propose di andarlo a visitare se lo propose per otto giorni di seguito ma purtroppo non trovò mai un momentino di tempo la signorina milla lo guardava con gli occhi di bambola sbarrati sentendo ricordare tanti fatti e personaggi tutti cosí uno piú famoso dell'altro s'era accorta ch'era proprio deplorevole la sua ignoranza di storia contemporanea da altre notizie raccolte riposatamente nel silenzio del salottino con tutta la buona volontà non riuscí mai a comporsi chiaramente la storia che voleva parer molto avventurosa e piena di strane vicende di quel vecchietto pavimento poco dopo tilde con la scuffietta in capo e il grembiulino bianco su la veste nera venne a presentarle un biglietto da visita la signorina milla vi lesse un nome sconosciuto maestro icilio saporini e le aveva descritto minutamente questa stanza la padrona di casa che aveva quasi i suoi anni i mobili antichi un pianofortino nella stanza accanto buono da sonarci ancora la musica vecchia almeno la signorina milla conoscendone la furia non si provò neanche a trattenerlo mortificata contrariata afflitta guardò il vecchietto il quale venendo cosí per caso a sapere che ella doveva recarsi a un concerto con quel signore lo guardò meglio e quale non fu la sua sorpresa nel trovarvi un'arietta del maestro icilio saporini allora forse non ancora maestro un'arietta dedicata alla mamma alla divina margherita rigucci su i tenui versi del metastasio niente stentatuccia pretenziosetta ma pure con certe ingenuità care che facevano ridere e che commovevano a un tempo forse la mamma aveva cantato da giovane quell'arietta si provò a canticchiarla anche lei la musica di verdi musica da bersaglieri disse allora il vecchietto levandosi in piedi tutto fremente d'indignazione nell'esigua personcina ecco sí fu pescetto che gli diede prima un urtone un semplice urtone qua nel vestibolo della cancelleria pescetto cioè come si chiamava di nome filippo no cosí raccontava il maestro icilio saporini col suo vocino di zanzara e quel pietro entrava in tutti i suoi racconti già alla signorina milla pareva proprio di potergli stringere la mano a pietro e farlo sedere lí su una poltroncina del salotto sonate musika fostra tutta musika fostra io skommetto di mettere sempre in tutta musika fostra il pirolí e fece con tre dita uno sgambetto sui cantini del pianoforte cosí la signorina milla lo vedeva con la coda dell'occhio e frenava a stento una risatina una sera gli sedette accanto e gli domandò non le piace non si diverte ma pur quel poco ecco le rianimava tutto il visetto sciupato di vecchia bambola dagli occhi troppo grandi dal nasino troppo piccolo e c'era di mezzo anche un certo zio nando sicuro uno zio nando rientrato in roma nel dopo il famoso editto altro sbarramento d'occhi della signorina milla che editto sí perché pietro per la famosa ricorrenza del aprile natale di roma dovendosi tenere una gran festa alle terme di tito sú all'esquilino per inneggiare al divino io esaltato allora come secondo fondatore dell'eterna città ritornata davanti allo specchio si sorrise un po di sangue le era affluito alle guance niente a confronto delle caldane d'una volta interruppe a un certo punto non so che languida diavoleria del ciaicovski che pareva l'incubo d'un malato che ci avesse i cani in corpo lasciò il violoncello saltò al pianoforte e attaccò furiosamente l'aria del rigoletto questa o quella per me pari sono io ho conosciuto la sua mamma molto molto prima di lei signorina in ben altri tempi e lei non può non può comprendere quello che io provo in oh dio no piano piano ma che piano balzando dal seggiolino del pianoforte il signor begler le si precipita incontro con le braccia levate ma quello del perdono perbacco il famoso editto del perdono col quale tra tanti delirii di entusiasmo aveva dato principio al suo regno accordando piena amnistia a tutti i condannati ed esuli politici dello stato pontificio arrivando da lontano da tanto lontano non s'immaginava certo di dover trovarsi davanti a un'altra lontananza irraggiungibile quella del tempo e aveva tirato il pallino del campanello eccola là margherita la fanciulla tanto tanto bella esimia sonatrice d'arpa quella vecchietta incuffiata rinsecchita del ritratto i fratelli facciotti gennaro bomba salvati e toncher che faceva la spia ma erano tutti sa come tante girandole apparecchiate erano e lui pietro pietro era la colombina che le incendiava tutte raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite sotto il titolo novelle per un anno nostro m'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni né dei mesi né di ciascun giorno che può sembrar modesto e al contrario è forse troppo ambizioso se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime secondo l'intenzione che mi ha suggerito questo titolo avrei desiderato che tutt'intera la raccolta fosse contenuta in un volume solo di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano piú ma in ventiquattro il che potrebbe suggerire a chi ne avesse veglia qualche non inutile considerazione sull'indole e le necessità del tempo nostro una novella al giorno per tutt'un anno senza che dai giorni dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità l'editore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio e m'ha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi di trenta e piú novelle ciascuno come almeno m'ero rassegnato a chiedergli grazia almeno di questa cura l'autore delle novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera ogni volume ne conterrà non poche nuove e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo altre rifuse e ritoccate qua e là e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura il quale era un buon diavolaccio con tutti e non aveva pel capo i fumi di sua moglie la quale lo sgridava o tu perché t'immischi negli affari che non ti riguardano le donne bisogna lasciarle dire e far le cose di nascosto diceva don franco appena la signora se ne saliva nella stanza una sera dopo che tornarono le barche dal mare padron ntoni arrivò in casa trafelato e disse c'è qui la lettera me l'ha data or ora compare cirino mentre andavo a portare le nasse in casa dei i fratelli che sapevano tutto si rincantucciavano appena lo sentivano venire come ei fosse un estraneo o quasi avessero paura di lui e il nonno col rosario in mano borbottava o anima benedetta di bastianazzo o anima di mia nuora maruzza fatelo voi il miracolo almeno non mancava nulla e non toccavano più i denari della casa padron ntoni aveva sempre la casa davanti agli occhi là vicino colle finestre chiuse e il nespolo che si affacciava sul muro del cortile non ci si vede nemmeno a bestemmiare disse rocco spatu come faranno ad afferrare lo scoglio dei colombi con questo scuro sono tutti gente pratica rispose cinghialenta conoscono le coste palmo a palmo ad occhi chiusi ah sangue di giuda ladro che malasorte è la nostra il vecchio se ne andò desolato scuotendo il capo col dorso curvo ché le parole amare del nipote l'avevano schiacciato peggio di un pezzo di scoglio piombatogli sulla schiena gli altri non osavano fiatare perché ci avevano il cuore stretto in una morsa e capivano che egli faceva bene a dir così ntoni continuava a guardare dappertutto e stava sulla porta e non sapeva risolversi ad andarsene e intorno a loro non c'era che acqua si metteva a chiacchierare coi nipoti dalla contentezza che poi alla sera la longa e tutti gli altri li avrebbero aspettati sulla riva quando vedevano la vela far capolino tra i fariglioni e sarebbero stati a guardare anche loro la pesca che saltellava nelle nasse e riempiva il fondo della barca come fosse don silvestro poi andava a fermarsi dallo speziale il quale gli piantava la barba in faccia e gli diceva che era tempo di finirla e buttar tutto a gambe in aria e far che vi fareste ammazzare voi quando il re vi dicesse fatti ammazzare per conto mio poveracci non ci hanno colpa osservava don silvestro devono farlo per forza perché dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico e non ha a far altro che star a vedere se il soldato vuol scappare ei non sapeva nulla sapeva soltanto che il sangue suo era nelle mani di dio e i ragazzi dei malavoglia non osavano giocare sul ballatoio quando egli passava davanti alla porta di la santuzza allora cominciò a fare il diavolo e rispondergli che era venuto apposta per farle fare peccati mentre aveva l'ostia in bocca e farle perdere la comunione se non vi piace andatevene gli diceva io non voglio dannarmi l'anima per voi e non vi ho detto nulla quando ho saputo che correte dietro le donnacce come la vespa e la mangiacarrubbe ora che sono malmaritate la quale aveva tutta la sua roba al sole e non temeva che gliela rubassero andava gridando per lui colle mani in aria nera come un tizzone e coi capelli al vento che suo zio se lo mangiavano vivo ogni sei mesi colla fondiaria e voleva cavargli gli occhi colle sue mani all'esattore se tornava da suo zio il nonno colla maruzza si consolavano a far castelli in aria per l'estate quando ci sarebbero state le acciughe da salare e i fichidindia a dieci un grano e facevano dei grandi progetti d'andare alla tonnara e per la pesca del pesce spada dove si buscava una buona giornata e intanto mastro turi avrebbe messo in ordine la provvidenza sentite compare ntoni mia madre può venire da un momento all'altro e non è bene che mi trovi qui con voi sì sì è vero ora che ci hanno tolto la casa del nespolo non è giusto e se il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio di un beccafico ah così va bene ma è una bricconata bell'e buona tutta la sera si rise e si bevette nel cortile dei malavoglia con un bel chiaro di luna son venuto a dirvi pure per quei sarmenti se li volete potete venire a pigliarveli allora potete mandare per l'usciere rispose piedipapera ma le spese le fate voi quella buona donna di comare grazia s'era affacciata apposta in camicia per dire a suo marito cosa è venuto a confabulare con voi lo zio crocifisso però compare tino lo sapeva perché don michele andasse a guardare gl'interessi dei galantuomini dalla parte dell'osteria ché ci aveva perso delle notti a stare in agguato dietro l'olmo lì vicino per scoprirlo e soleva dire chiamatemi compare mosca che lui me la farà la carità di portarmi all'ospedale sul suo carro così padron ntoni se ne andò all'ospedale sul carro di alfio mosca il quale ci aveva messo la materassa ed i guanciali finché arriverà a una fontana incantata di latte e di miele dove scendendo da cavallo per bere troverà il ditale di mia figlia mara che ce l'avranno portato le fate dopo che mara l'avrà lasciato cascare nella fontana empiendo la brocca don silvestro lui si divertiva a vedere come si guastavano il sangue per raddrizzare le gambe ai cani senza guadagnarci un centesimo egli almeno non era arrabbiato come loro e per questo dicevano in paese possedeva le più belle chiuse di trezza dove era venuto senza scarpe ai piedi aggiungeva uno che è vedovo è come uno che vada soldato aggiunse la zuppidda amore di soldato poco dura a tocco di tamburo addio signora e poi s'era persa la provvidenza eppure tutti siamo figli di dio allo stesso modo e ognuno dovrebbe avere la sua parte egualmente quel ragazzo lì ha del talento diceva lo speziale a don silvestro e a padron cipolla e a chi voleva sentirlo alessi vi si aggrappò anche lui con tutte le sue forze e così riescirono ad avvolgerla due o tre volte alla sbarra del timone e le guardie doganali li tirarono a riva padron ntoni però piuttosto voleva starci lui colle mani sulla pancia la domenica e il lunedì ed anche gli altri giorni giacché è inutile affaticarsi per nulla così ntoni faceva il predicatore come lo speziale almeno aveva imparato questo nel viaggio ed ora aveva aperto gli occhi come i gattini dopo i quaranta giorni che son nati infine che volete le disse come furono soli a voi che ve ne importa se mettono il dazio sulla pece forse che lo pagate voi o vostro marito o non devono pagarlo piuttosto quelli che hanno bisogno di far accomodare le loro barche basta lasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille e il suo disegno semplice man mano che cotesta ricerca del meglio di cui l'uomo è travagliato cresce e si dilata tende anche ad elevarsi e segue il suo moto ascendente nelle classi sociali una volta in paese si stava meglio quando non erano venuti quelli di fuori a scrivere sulla carta i bocconi che vi mangiate come don silvestro o a pestare fiori di malva nel mortaio e ingrassarsi col sangue di quei del paese dunque cosa pretendete per la casa tornò a dire padron ntoni ne parleremo ne parleremo quando saremo dal notaio rispose lo zio crocifisso adesso lasciatemi ascoltare la santa messa e in tal modo lo mandava via mogio mogio e la tela che batteva la cugina anna sulle pietre del lavatoio e si udiva pure mena a piangere cheta cheta in cucina poveretta mormorava il nonno anche a te è crollata la casa sul capo e compare fortunato se ne è andato freddo freddo senza dir nulla il figlio della locca udendo parlare delle ricchezze dello zio crocifisso il quale a lui gli era zio davvero perché era fratello della locca si sentiva gonfiare in petto una gran tenerezza pel parentado con questo tempaccio non ci sarà nessuno al rotolo soggiunse il figlio della locca ed è meglio tornarsene a casa ntoni cinghialenta e rocco spatu che erano sulla soglia davanti alla pioggia che scrosciava come il pesce nella padella rimasero un momento zitti guardando nel buio mena stava seduta accanto al giovanotto com'è l'uso ma non alzava gli occhi dal grembiule e brasi si lamentava con suo padre quando se ne andarono che ella non gli avesse offerto il piatto con i ceci io lo so che non sono per voi ora è meglio che non ci passiate più di qua perché più vi vedo e più vorrei vedervi e oramai son la favola del paese la zuppidda si mette sulla porta ogni volta che vi vede passare e poi va a dirlo a tutti alfio si strinse nelle spalle e disse che non poteva farci nulla io non vorrei andarmene ripeteva guardando la candela e voi non mi dite nulla comare mena la ragazza aprì la bocca due o tre volte per dire qualche cosa ma il cuore non le resse perché la sciara non è fatta per andarci a passeggiare e gli scogli del rotolo ci sentono come se avessero le orecchie ditegli e vedono anche senza cannocchiale le barche che vanno costeggiando quatte quatte verso l'imbrunire come se andassero a pescar pipistrelli don michele era là giallo anche lui seduto sulla sedia di faccia ai giudei che sbadigliavano e si facevano vento col fazzoletto l'avvocato intanto chiacchierava sottovoce col suo vicino come se non fosse stato fatto suo egli conosceva tutti quelli che passavano al rumore dei loro passi fossero colle scarpe o a piedi nudi e diceva voi siete compare tino oppure siete compare cinghialenta e siccome era sempre là a dir delle barzellette con questo e con quello sapeva ciò che accadeva in tutto il paese io non l'ho trovato il marito saltò su la vespa con tanto di pungiglione io non sono come quelle che si tirano dietro gli uomini anche in chiesa colle scarpe verniciate e quelli altri colla pancia grossa ora se tu volessi aiutarci torneremo ad essere quelli che eravamo se non più col cuore contento perché quelli che sono morti non tornano più almeno senza altre angustie e tutti uniti come devono stare le dita della mano e col pane in casa se io chiudo gli occhi come resterete voi altri non dava più segno di vita e allorché accostarono la lanterna si vide che aveva la faccia sporca di sangue sicché tutti lo credettero morto e i nipoti si strappavano i capelli ma dopo un paio d'ore arrivò correndo don michele rocco spatu vanni pizzuto e tutti gli sfaccendati che erano all'osteria quando giunse la notizia ma questi oramai sono discorsi inutili e bisogna fare quel che si può anche il mio asino va dove lo faccio andare ora addio concluse mena anch'io ci ho come una spina qui dentro e le disse che lo sapeva cosa voleva farne che voleva farsela mangiare da quel pezzente di alfio mosca il quale le faceva l'occhio di triglia per amor della chiusa e non voleva vederselo più per la casa e nel cortile che alla fin fine ci aveva sangue nelle vene anche lui io ci ho piacere diceva lo zio crocifisso ch'era lì anche lui a vedere colle mani dietro la schiena siamo cristiani e bisogna godere del bene altrui il proverbio dice augura bene al tuo vicino ché qualche cosa te ne viene e poi all'orecchio della vespa la santuzza non vorrebbe si dicesse che vende l'acqua per vino ma farebbe meglio a non tenere in peccato mortale massaro filippo l'ortolano che ha moglie e figliuoli alessi che gli vide negli occhi il desiderio lo fece entrare nella stalla col pretesto del vitello che aveva comperato la nunziata ed era grasso e lucente e in un canto c'era pure la chioccia coi pulcini santi del paradiso si avrebbero a tagliarli tutti quei pali del telegrafo e buttarli nel fuoco incominciò compare zuppiddu ma nessuno gli dava retta e guardavano nell'orto per mutar discorso vanni pizzuto aveva anche chiuso la bottega perché nessuno andava più a farsi radere e portava il rasoio in tasca e vomitava improperi da lontano e sputava addosso a coloro che se ne andavano pei fatti loro coi remi in collo stringendosi nelle spalle ve lo faccio per niente aggiunse don silvestro messo di buon umore e se ne andò cogli altri a chiacchierare con lo zio santoro davanti all'osteria sentite zio santoro volete guadagnarvi dodici tarì e cavò fuori la moneta nuova sebbene lo zio santoro non ci vedesse quando mastro turi avrà messo in ordine la provvidenza armeremo la nostra barca e non avremo più bisogno d'andare a giornata diceva padron ntoni la mattina quando egli andò a svegliare il nipote ci volevano due ore per l'alba e ntoni avrebbe preferito starsene ancora un po sotto le coperte e piedipapera aggiungeva fingendo di parlare con lui quella strega di vostra moglie se sa che avete ripreso i denari della casa è capace di strozzarvi per comprarsene tante collane e fazzoletti di seta e diceva pure perciò si ostinava a fare il minchione eh non vi conviene lasciateli ma un centesimo di meno non posso in coscienza che l'anima ho da darla a dio e dimenava il capo che pareva una campana senza batacchio davvero ora la moglie di cinghialenta veniva di tanto in tanto a fare il diavolo davanti all'osteria coi pugni sui fianchi strillando che la santuzza le rubava il marito e perciò quando costui tornava a casa ella si buscava delle frustate colle redini della cavezza intanto la provvidenza era scivolata in mare come un'anitra col becco in aria e ci sguazzava dentro si godeva il fresco dondolandosi mollemente nell'acqua verde che le colpettava attorno ai fianchi e il sole le ballava sulla vernice l'avvocato seguitò a parlare senza sputare senza grattarsi il capo per più di venticinque lire talmente che padron ntoni e i suoi nipoti si sentivano venire l'acquolina in bocca di parlare anche loro di spifferare la loro brava difesa che si sentivano gonfiare in testa la madre mentre ribatteva il pettine sul telaio uno due tre pensava a quel bum bum della macchina che le aveva portato via il figliuolo e le era rimasto sul cuore in quel gran sbalordimento e le picchiava ancora dentro il petto uno due tre stasera sei ubbriaco ma ti farei vedere se ho paura di don michele ora che ho venduto il mulo non voglio che nessuno venga a vedere come mi guadagno il pane sangue di un cane là si misero a cianciare a voce bassa a ridosso del muro intanto che lo scroscio della pioggia copriva i loro discorsi io non lo so il vino me lo danno nei barili aceto da fare l'insalata rispose la zuppidda un vero veleno così si è fatta ricca la santuzza e onde gabbare il mondo si è messo sul petto l'abitino di figlia di maria non possiamo più stare nemmeno in casa per non schiattare dalla bile ci hanno scacciato fuori di casa nostra quelle carogne hanno fatto come il furetto col coniglio le donne son messe al mondo per castigo dei nostri peccati no diceva ntoni no io non posso aiutarti se non ho nulla il proverbio dice aiutati che t'aiuto quando avrò guadagnato dei denari anch'io allora tornerò e staremo allegri tutti in mezz'ora si guadagnano la loro giornata e poi sono a spasso tutto il giorno tale e quale come don michele il quale sembra un uccellaccio perdigiorno sempre là per i piedi dacché non va più a scaldare le panche della santuzza comare mena aveva detto don michele un'altra volta passando dalla strada del nero ditegli a vostro fratello di non andarci di notte al rotolo con rocco spatu e presto compie l'anno aggiungeva lo zio crocifisso quand'era solo a brontolare con compare tino e non si è visto un grano d'interessi quelle duecento lire basteranno appena per le spese don silvestro invece era più fermo continuava ad andare attorno con quella faccia tosta e rocco spatu e cinghialenta come lo vedevano rientravano in fretta nell'osteria per non fare uno sproposito e vanni pizzuto bestemmiava forte toccando il rasoio dentro la tasca dei calzoni infine rosso scalmanato fuori di sé fece una proposta disperata e la piantò in faccia allo zio crocifisso rimminchionito e ai malavoglia coi sacchi in mano così tornano il bel sole e le dolci mattine d'inverno anche per gli occhi che hanno pianto e li hanno visti del color della pece e ogni cosa si rinnova come la provvidenza che era bastata un po di pece e di colore e quattro pezzi di legno per farla tornare nuova come prima sentite io non ci ho colpa l'ho sentito dire nel cortile di campana di legno mentre stavo spaccando il carrubbo che fu schiantato dal temporale di santa chiara vi rammentate e non si accorse ma ci pensò dopo che uno sconosciuto il quale pareva stanco anche lui poveraccio c'era stato seduto pochi momenti prima e aveva lasciato sui sassi delle gocce di certa sudiceria che sembrava olio cosa volete che ci faccia rispose lui io sono un povero diavolo e ho bisogno di quei denari e della provvidenza non so che farne perché non è il mio mestiere ma se la vuole lo zio crocifisso vi aiuterò a venderla or ora torno poi quando fu lontano in mezzo alla piazza scura e deserta che tutti gli usci erano chiusi si fermò ad ascoltare se chiudessero la porta della casa del nespolo mentre il cane gli abbaiava dietro e gli diceva col suo abbaiare che era solo in mezzo al paese il nonno da uomo non diceva nulla ma si sentiva un gruppo nella gola anch'esso ed evitava di guardare in faccia la nuora quasi ce l'avesse con lei così se ne tornarono ad aci trezza zitti zitti e a capo chino che la barbara non era quella che ci voleva per suo figlio ntoni perché era avvezza come una signorina e non sapeva quel che ci vuole ad essere una buona moglie di marinaro me l'hanno raccontato al lavatoio comare mangiacarrubbe e la almeno lei non gli faceva mancar nulla a suo padre adesso che era invalido e se lo teneva sull'uscio e vi aiuta anzi aggiungeva piedipapera quell'invalido lì vale tant'oro quanto pesa par fatto apposta per la porta di un'osteria così cieco e rattrappito com'è e dovreste pregare la madonna che vi campi cent'anni già cosa vi costa quel sabato verso sera la nunziata venne a prendere un pugno di fave per i suoi bambini e disse compare alfio se ne va domani sta levando tutta la sua roba mena si fece bianca e smise di tessere ma intanto la longa non ne sapeva nulla poveraccia e rideva ed era in festa coi parenti e gli amici il soldato non finiva di chiacchierare con quelli che volevano ascoltarlo giocando colle braccia come un predicatore sarei rimasto qui che fino i muri mi conoscono e so dove metter le mani tanto che potrei andar a governare l'asino di notte anche al buio e vi avrei sposata io comare mena ché in cuore vi ci ho da un pezzo e vi porto meco alla bicocca e dappertutto ove andrò padron cipolla compare mangiacarrubbe e compare cola stavano ad ascoltare senza dir nulla sì conchiuse infine padron fortunato gravemente piuttosto che buttarla sul fuoco e a quelli che volevano sentirla ripeteva comare la longa non ci viene in chiesa eppure ci ha il marito in mare con questo tempaccio poi non bisogna stare a cercare perché il signore ci castiga persino la madre di menico stava in chiesa sebbene non sapesse far altro che veder volare le mosche quel cuor contento della cugina anna invece la prendeva allegra don giammaria dice che fate peccato mortale a sparlar del prossimo don giammaria dovrebbe piuttosto far la predica a sua sorella donna rosolina rispose la intanto ora che siamo qui aspettiamo a tirare le reti la maretta viene dal largo e a noi ci giova aggiunse padron ntoni ahi borbottava intanto lo zio cola già voi non ne avete mai avuta perché non sapreste dove metterla gli gridava don giammaria e don franco ch'era piccino ci si arrabbiava e accompagnava il prete con parolacce che si sentivano da un capo all'altro della piazza allo scuro a giornata ci andava proprio perché il nonno ve lo conduceva e non gli bastava ancora l'anima di dir di no ma quando il soprastante gli stava addosso come un cane e gli gridava dalla poppa oh laggiù ragazzo che facciamo infine adagio adagio cadde sulla sedia e parve che le avessero rotto le gambe in un colpo poi dopo che fu stata un gran pezzo a quel modo senza muoversi e senza dire una parola che comare grazia le gettava l'acqua sulla faccia cominciò a balbettare voglio andarmene non voglio starci più qui che bella cosa aggiunse mosca quando uno è ricco come il figlio di padron cipolla che può prendersi la moglie che vuole e può stare dove gli piace buona notte compare alfio disse poi mena dopo essere stata un altro pezzetto a guardare la lanterna appesa al rastrello bastiano intanto smoccolava la candela senza dir nulla così fu risoluto il negozio dei lupini e il viaggio della provvidenza che era la più vecchia delle barche del villaggio ma aveva il nome di buon augurio adesso la casa era grande come il mare e ci si perdevano dentro i denari se n'erano andati con ntoni alessi era sempre lontano per guadagnarsi il pane di qua e di là non si parlava d'altro che di sardelle e di salamoia perfino nella spezieria dove aggiustavano il mondo a modo loro e don franco voleva insegnare una maniera nuova di salare le acciughe che l'aveva letta nei libri questi qui mi piacciono rispondeva campana di legno questi qui che stanno a guardia della roba dei galantuomini mi piacciono se gli dessero l'imbeccata sarebbe della setta anche lui diceva fra di sé don giammaria picchiando all'uscio di casa per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza come se ne fabbricano ancora ad aci trezza e il dottore della leva quando si vide dinanzi quel pezzo di giovanotto gli disse che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di e il pensiero dei lupini gli ficcava più dentro nel cuore la spina di bastianazzo il nespolo lasciava cadere le foglie vizze e il vento le spingeva di qua e di là pel cortile correte a trovarle che ora ci hanno il truogolo in casa e cercano il maiale ma ntoni giurava che non era vero e a lui non gliene importava di queste cose alle femmine non ci pensava più e avrebbe potuto sputargli in faccia se lo vedeva parlare con un'altra donna lia s'era messa sulla porta tutta pettoruta a dire alle comari il nonno sta meglio ha detto don ciccio che il nonno per adesso non muore e non le pareva vero che tutte le comari stessero ad ascoltarla come una donna fatta venne anche alessi e disse alla nunziata ora che sei qui in due salti vado a vedere che n'è della provvidenza gli uomini avevano avuto un gran da fare tutto il giorno con quell'usuraio dello zio crocifisso il quale aveva venduto la gatta nel sacco e i lupini erano avariati campana di legno diceva che lui non ne sapeva nulla come è vero iddio e se aumenta il prezzo del mosto basta crescere l'acqua nei barili lo zio santoro si è fatto ricco in tal modo ed ora chiede l'elemosina per passatempo adesso aiuta a tirare da questa parte ché san francesco stavolta ha mandata la grazia di dio il ragazzo tirava e puntava i piedi e sbuffava che pareva facesse tutto lui padron cipolla lo sapeva lui perché non pioveva più come prima non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo che si tira tutta la pioggia e se la porta via appena mastro turi disse che la barca era in ordine padron ntoni venne a pigliarsela coi suoi ragazzi e tutti gli amici e la provvidenza mentre camminava verso la marina barcollava sui sassi come avesse il mal di mare in mezzo alla folla ogni male non viene per nuocere le diceva padron ntoni forse in tal modo metterà giudizio il vostro rocco anche al mio ntoni gli gioverà stare lontano da casa sua così quando tornerà e sarà stanco di girare il mondo che disgrazia tu hai la salute sei giovane sai il tuo mestiere che ti manca io che son vecchio e tuo fratello che è ancora un ragazzo ci siamo tirati su dal fosso guarda padron cipolla che corre dietro il suo brasi perché non vada a buttare il ben di dio pel quale ha sudato e lavorato tutta la vita nel grembiule della vespa e massaro filippo così ricco com'è che guarda il cielo e recita avemarie per la sua vigna ad ogni nuvola che passa e se ne andarono intontiti sopraffatti da tutte quelle ragioni che avevano ruminando e gesticolando le chiacchiere dell'avvocato per tutta la strada maruzza che stavolta non era andata come li vide arrivare colla faccia rossa e gli occhi lucenti si sentì sgravare di un gran peso anche lei e si rasserenò in viso aspettando che dicessero quel che aveva detto la zuppidda le diceva che vieni a cercare tuo fratello qui tua madre ha paura che vogliono rubartelo tuo fratello comare la vespa veniva anche lei nel cortile dei zuppiddi colla calzetta al collo a dire roba di fuoco degli uomini che sono peggio dei cani di piedipapera questo solo rammentategli gli disse gesù cristo a san giovanni degli uomini segnati guàrdatene lo dice pure il proverbio mena sbarrava gli occhi e impallidiva senza capir bene quel che ascoltava ma sentiva già la paura che suo fratello avesse a fare con quelli del berretto quando mena si sarà maritata rispondeva ntoni il nonno ci darà la camera di sopra io non ci sono avvezza a star nella camera di sopra come i colombi tagliava corto la barbara tanto che suo padre ch'era suo padre diceva a ntoni guardandosi attorno mentre se ne andavano per la straduccia coi capelli bianchi e arruffati che si metteva a sedere davanti alla casa del nespolo o aspettava le barche alla riva e nemmeno il colèra la voleva poveretta i forestieri erano fuggiti anch'essi come gli uccelli quando viene e strillava e si strappava i capelli che lo volevano ridurre in camicia e volevano lasciarlo senza pane per tutto l'inverno lui e sua moglie grazia dopo che l'avevano persuaso a comprare il debito dei malavoglia e quelle erano cinquecento lire l'una meglio dell'altra che s'era levate di bocca per darle allo zio crocifisso in mezzo a quelli che vendevano castagne e fichidindia e non gli pareva vero che il suo ntoni fosse là dietro a quelle grate coi soldati a guardia l'avvocato poi tornava dal chiacchierare con ntoni fresco come una rosa fregandosi le mani e gli diceva che suo nipote stava bene anzi era ingrassato sentite le disse alfio dopo che ebbe guardate le stelle anche lui voi che siete sant'agata se vi sognate un terno buono ditelo a me che ci giuocherò la camicia e allora potrò pensarci a prender moglie ognuno raccontava i suoi guai anche per conforto dei malavoglia che non erano poi i soli ad averne il mondo è pieno di guai chi ne ha pochi e chi ne ha assai e quelli che stavano fuori nel cortile guardavano il cielo perché un'altra pioggerella ci sarebbe voluta come il pane tutto perché è tornato ntoni di padron ntoni seguitava comare venera ed è sempre là dietro le gonnelle di mia figlia ora gli danno noia le corna a don silvestro infine se non lo vogliamo cosa pretende mia figlia è roba mia e posso darla a chi mi pare e piace almeno voleva sapere perché al mondo ci doveva essere della gente che se la gode senza far nulla e nasce colla fortuna nei capelli e degli altri che non hanno niente e tirano la carretta coi denti per tutta la vita non sta ad aspettar te no tua sorella gli diceva quell'ubbriacone di rocco spatu se mai aspetta don michele ntoni allora voleva mangiargli l'anima mentre si trovava il coltello in tasca e cinghialenta chiese loro se erano ubbriachi a volersi quistionare per delle sciocchezze mentre andavano a fare quello che sapevano bisogna pregare anche pei peccatori rispondeva la santuzza le anime buone ci sono per questo sì come se ne sta pregando la mangiacarrubbe col naso dentro la mantellina e dio sa che peccatacci fa fare ai giovanotti adesso tutto era cambiato e quando uno se ne va dal paese è meglio che non ci torni più perché la strada stessa non sembrava più quella dacché non c'era più quel passeggio per la mangiacarrubbe e don silvestro non si faceva vedere nemmeno lui aspettando che la zuppidda cascasse coi suoi piedi i hanno detto che alla piana al di là della città c'è da lavorare per tutti alla ferrovia ora la santuzza s'è intesa con massaro filippo pel mosto nuovo e non avrò più nulla da far qui predicatore sì c'erano anche dei siciliani ce n'erano di tutti i paesi del resto sapete quando suona la generale nelle batterie non si sente più né scia né vossia e le carabine le fanno parlar tutti allo stesso modo bravi giovanotti tutti e con del fegato sotto la camicia la quale dopo che la leva si portava via i giovanotti del paese aveva finito per addomesticarsi un po con lui ognuno sa gli affari di casa sua rispondeva la zuppidda se lo dite per ciò che vanno predicando le male lingue che io metto le mani addosso a mio marito vi rispondo che non sapete un corno tuttoché sapete di lettera sorte scellerata esclamava don michele battendo col pugno sulla sciabola vorrei pigliare un terno al lotto vorrei pigliare comare lia per farvi vedere cosa son capace di fare è ubbriaco osservò rocco spatu messo sotto la gronda portatelo qui che gli farà bene ntoni un po calmato dall'acqua che gli pioveva dalla gronda si lasciò condurre da compare cinghialenta seguitando a sbuffare mentre sguazzava nelle pozzanghere e sacramentava che se incontrava don michele voleva dargli quello che gli aveva promesso le carte bollate allora cominciarono a piovere e piedipapera diceva che l'avvocato non doveva esser rimasto contento del regalo di padron ntoni per lasciarsi comprare e questo provava che razza di stitici essi fossero se ci era da fidarsi quando promettevano che avrebbero pagato niente piedipapera dal muro stava guardando un piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla fontana colla faccia seria come se fosse per cascare il mondo alla spezieria c'erano i soliti sfaccendati che si dicevano le orazioni col giornale in mano o si piantavano le mani sulla faccia chiacchierando quasi volessero accapigliarsi dopo che cinghialenta aveva venduto il mulo e non sapeva più che farsene delle redini che la notte i vicini non potevano chiuder occhio dalle grida questo non va bene diceva don silvestro la cavezza è fatta per il mulo compare cinghialenta è un uomo grossolano egli andava a dire queste cose quando c'era comare venera la quando non avrà più nessuno da sposare allora dovranno pregarmi loro e farò i patti grassi come s'usa alla fiera quando i compratori sono scarsi fra quelli che cercavano di prendersi la barbara c'era stato vanni pizzuto allorché andava a far la barba a mastro turi che aveva la la poveretta stette un pezzetto senza rispondere sebbene fosse buio e nessuno potesse vederla in viso di tanto in tanto si udivano i vicini parlar dietro gli usci chiusi e piangere i bambini e il rumore delle scodelle dove stavano cenando sicché nessuno poteva udire lui a buon conto se n'era riserbati un centinaio di barili e parlavano pure di compare bastianazzo buon'anima che nessuno se lo sarebbe aspettato un uomo nel fiore dell'età e che crepava di salute poveretto e dove ntoni andava a ronzare con rocco spatu e cinghialenta ed altri malarnesi colla pipa in bocca che le guardie le conoscevano ad una ad una quelle punte di fuoco delle pipe mentre stavano appiattate fra gli scogli con le carabine in mano e la sua festa era quando aveva della roba per le mani tanto più ora che suo figlio rocco faceva festa all'osteria da un lunedì all'altro per smaltire il malumore che gli aveva ficcato in corpo quella civetta della il vecchio andava di qua e di là senza sapere che facesse maruzza invece non si muoveva dai piedi del letto quasi non avesse più nulla da fare quando diceva qualche parola ripeteva sempre cogli occhi fissi e pareva che non ci avesse altro in testa ora non ho più niente da fare gli diceva che avrebbero comprato un vitellino a san sebastiano ed ella bastava a procurargli l'erba e il mangime per l'inverno a maggio si sarebbe venduto con guadagno e gli faceva vedere pure la nidiata di pulcini che aveva messo e venivano a pigolare davanti ai loro piedi al sole starnazzando nella polvere della strada festa piedipapera sembrava che facesse il solletico alle donne tante ne diceva mentre l'avvocato stava preparando le carte giacché a mandare l'usciere c'era tempo aveva detto lo zio crocifisso don franco dalla sua bottega sghignazzava alle loro spalle a voce alta cercando d'imitare la risata di don silvestro che faceva andare in bestia la gente ma lo speziale era della setta e si sapeva e don giammaria gli gridava dalla piazza e il figlio del re la sposerà e le metterà in dito l'anello e poi la farà montare in groppa al cavallo bianco e se la porterà nel suo regno alessi ascoltava a bocca aperta che pareva vedesse il figlio del re sul cavallo bianco a portarsi in groppa la mara della cugina anna la gente diceva che la lia era andata a stare con don michele già i malavoglia non avevano più niente da perdere e don michele almeno le avrebbe dato il pane padron ntoni adesso era diventato del tutto un uccellaccio di camposanto la moglie dello speziale torceva il muso a quegli schiamazzi e stava coi guanti sulla pancia e la faccia lunga come si usa in città per quelle circostanze che solo a guardarla la gente ammutoliva quasi ci fosse il morto lì davanti e per questo la chiamavano la signora e li andava toccando per accertarsi che erano loro e poi non diceva più nulla mentre gli si vedeva in faccia che aveva tante cose da dire e spezzava il cuore con quella pena che gli si leggeva in faccia e non la poteva dire e il vento soffiava a ondate che pareva avesse la parola brutto tempo diceva padron ntoni il vento oggi gira peggio della testa di una fraschetta e il mare ha la faccia come quella di piedipapera quando vuol farvi qualche brutto tiro o a donna rosolina cosa gliene importa oramai susurrava piedipapera donna rosolina intanto raccontava a don silvestro le grosse faccende che ci aveva per le mani per me disse luca ci vado volentieri a fare il soldato in cambio di ntoni così come tornerà lui potrete mettere in mare la provvidenza e non ci sarà più bisogno di nessuno questa è la verità i ho visti io cogli occhi miei e lo sa tutto il paese quella mattina nella casa dei malavoglia c'era stata una tragedia che il nonno come aveva visto partire tutto il paese per andare a sentire condannare ntoni già don michele non sapeva nulla e parlava a casaccio onde fargli paura per la bizza che ci aveva contro di lui dopo l'affare della santuzza la quale l'aveva messo fuori della porta come un cane rognoso oppure correvano nella bottega di pizzuto il quale vendeva acquabianca e faceva la barba e raccontava ogni cosa com'era stata parola per parola i minchioni sentenziava lo speziale vedete chi si lascia prendere i minchioni e chi era là presente a godersi la scena osservava che massaro filippo faceva una bella figura com'è vero dio massaro filippo ha bisogno d'aiuto diceva pizzuto non lo vedete quella santuzza si mangerebbe anche il crocifisso che sei già ubbriaco gli chiese cinghialenta no rispose lui non ho bevuto esciamo fuori che l'aria aperta farà bene a tutti buona notte a chi resta e ntoni malavoglia altro bell'uomo nuovo suo nonno e tutti gli altri sudano e si affannano per tirarsi su un'altra volta e lui quando può scappare con un pretesto va a girandolare pel paese e davanti all'osteria tale e quale come rocco bella cosa rispondeva ntoni ora che i miei parenti sono in mezzo alla strada mi dite di piantarli anch'io come se la caverà il nonno a far andare la provvidenza e a dar da mangiare a tanti se lo lascio solo e saranno costretti a dir di sì per forza rispondeva lei e sua madre era lì dietro ad ascoltare ci giuocherei tutt'e due questi occhi bella la parte che rappresenta quella strega padron cipolla voltò le spalle freddo freddo senza dir nulla e dopo che tutti se ne furono andati i malavoglia rimasero soli nel cortile ora disse padron ntoni siamo rovinati ed è meglio per bastianazzo che non ne sa nulla la longa si sentiva sullo stomaco il debito delle quarant'onze dei lupini e cambiò discorso perché le orecchie ci sentono anche al buio e lo zio crocifisso si udiva discorrere con don giammaria mentre passavano per la piazza lì vicino tanto che la zuppidda interruppe i vituperi che stava dicendo di lui per salutarlo e l'asino lo venderete come volete che faccia io non sono ricco come vanni pizzuto se no in coscienza non lo venderei povera bestia i raccomando non dite che li ho visti io gridava piedipapera andandogli dietro non voglio mettermi in bocca a quella vipera di vostra nipote lo zio crocifisso in un attimo mise sottosopra tutto il paese che voleva mandare perfino le guardie e don michele a mettere sotto custodia la vespa guardati che ti hanno visto sulla sciara e verso il rotolo guardati di piedipapera sai il detto dell'antico che gli disse gesù cristo a san giovanni degli uomini segnati guàrdatene chi è chi deve pensare a dar loro da mangiare lo zio crocifisso aveva persa anche la devozione dacché si era messa la vespa addosso e non andava nemmeno in chiesa per stare lontano dalla moglie almeno il tempo della messa così si dannava lo zio crocifisso era venuto a dare un'occhiata insieme a piedipapera e parlavano a voce alta nelle stanze vuote dove le parole si udivano come se fossero in chiesa compare tino non aveva potuto durarla a campare d'aria sino a quel giorno e aveva dovuto rivendere ogni cosa allo zio crocifisso per riavere i suoi denari se fosse stato vero che tornava ricco i danari non avrebbe avuto dove metterli tanto era lacero e pezzente ma il nonno e i fratelli gli fecero festa ugualmente come se fosse venuto carico di denari e le sorelle gli si appesero al collo ridendo e piangendo che ntoni non conosceva più la lia tanto s'era fatta grande e gli dicevano ora non ci lascerai più non è vero corre a nascondersi di qua e di là come un ragazzaccio stanotte ha dormito nella sagrestia e ieri mia sorella dovette mandargli un piatto di maccheroni nel pollaio dov'era nascosto perché quel bietolone non mangiava da ventiquattr'ore ed era tutto pieno di pollini lo so a chi volete bene disse ntoni col pugno sul fianco no che non lo sapete compare ntoni e vi hanno detto delle chiacchiere se qualche volta poi passate dalla mia porta vi racconterò ogni cosa per fortuna la mena non poteva vederlo più così vestito com'era perché i malavoglia stavano sempre colla porta chiusa ancor essi poveretti nella casuccia del beccaio che avevano presa in affitto nella strada del nero vicino ai zuppiddi e se accadeva di vederli da lontano brasi correva a nascondersi dietro il muro o tra i se la gnà maruzza ci mette la mano ogni cosa si sarebbe aggiustata la povera donna non sapeva indovinare dove dovesse mettere la sua mano dovete metterla nella vendita le disse don silvestro e rinunziare all'ipoteca della dote quantunque i lupini non li abbiate presi voi avete visto una gatta quando ha perso i suoi gattini dicevano le vicine la lettera non veniva però anche padron ntoni non s'imbarcava più e stava sempre attaccato alle gonnelle della nuora come un cagnolino alcuni gli dicevano andate a catania che è paese grosso e qualcosa sapranno dirvi la poveretta che non sapeva di essere vedova balbettava oh vergine maria oh vergine maria dinanzi al ballatoio della sua casa c'era un gruppo di vicine che l'aspettavano e cicalavano a voce bassa fra di loro e vanni pizzuto le portava in regalo i fichidindia rubati a massaro filippo l'ortolano e se li mangiavano insieme nella vigna sotto il mandorlo li aveva visti lei almeno la mangiacarrubbe non ne compra più collane e fazzoletti di seta ora che ha acchiappato il marito la vedete come viene a messa con una vesticciuola di cotonina a me non me ne importa della mangiacarrubbe ma avrebbero dovuto bruciarla viva anche lei con tutte le altre donne che sono al mondo per farci dannare egli stava zitto e ascoltava cheto cheto tutto quello che diceva la ragazza ma poi tornava a ripetere non mi ci mandare all'ospedale perché non ci sono avvezzo lui davvero ella non ci aveva pensato alla lettera e tutta la notte non poté chiudere occhio e aveva sempre la testa là nel mare verso trieste dov'era successa quella ruina e vedeva sempre suo figlio pallido e immobile che la guardava con certi occhioni sbarrati e lucenti ora vengo a romperti le corna minacciò piedipapera e cominciò ad arrancare dietro la tavola d'abete oggi va a finir male borbottava mastro croce giufà e la sera sull'imbrunire come la provvidenza colla pancia piena di grazia di dio tornava a casa che la vela si gonfiava come la gonnella di donna rosolina e i lumi delle case ammiccavano ad uno ad uno dietro i fariglioni neri e pareva che si chiamassero provvidenza maruzza colla bambina in collo se ne stava sulla riva senza dir nulla intanto che suo marito sbrogliava la vela e la provvidenza si dondolava sulle onde rotte dai fariglioni come un'anitroccola almeno se ci fosse compar alfio non ci avrebbe voltate le spalle anche lui ma quando sarà il tempo del vino nuovo tornerà qui le comari poverette non avevano voltate le spalle ai malavoglia e sì che a compare piedipapera non gli ho mai negato la senseria e gli dò il bicchierino ogni volta che viene qui e la barba gliela faccio per niente ma santo diavolone se mi fa le corna un'altra volta non voglio passar per minchione e andrò a contare a don michele tutte queste bricconate don michele per non perdere la sua gita guardava la sant'agata ora che tutti gli altri usci erano chiusi e lo faceva anche per far vedere a quel ragazzaccio di ntoni che lui non aveva paura di nessuno al mondo e la nunziata risalirono sul carro arrotolarono la materassa e la coperta e se ne tornarono senza dir nulla per la lunga strada polverosa alessi si dava i pugni nella testa e si strappava i capelli come non trovò più il nonno nel suo letto e vide che gli riportavano la materassa arrotolata e li prestava contentandosi di prendere un terzo della pesca più la parte della barca che contava come un uomo della ciurma e quella degli attrezzi se volevano prestati anche gli attrezzi già sapete che comare venera non vuole né forestieri né berretti gallonati così quando si sarebbe levato d'attorno ntoni malavoglia resterebbe lui solo a far l'asino alla ragazza se il maestrale non si mette prima della mezzanotte la provvidenza avrà tempo di girare il capo dall'alto del campanile caddero lenti lenti dei rintocchi sonori un'ora di notte osservò padron cipolla padron ntoni si fece la croce e rispose pace ai vivi e riposo ai morti segretario ché nessun'altri di tutti quelli che vengono qui a gridare e a pestare i pugni sulle panche fa un centesimo di limosina per le anime del purgatorio e vengono a dire che vogliono ammazzarli tutti il sindaco e il segretario e disse all'osteria non c'è nemmeno rocco spatu oggi tutta l'allegria è qui e pare di essere dalla santuzza qui è meglio assai osservò il figlio della locca il quale era venuto in coda alla folla e l'avevano fatto entrare per dare da bere anche a lui dalla santuzza se ci andate senza denari non vi danno niente e avevano scritto anche a luca per dargli la notizia che mena si maritava ella sola poveretta non sembrava allegra come gli altri e pareva che il cuore le parlasse e le facesse vedere ogni cosa in nero e lei e suo padre se lo guadagnavano il pane così pure avrebbe dovuto far lui e aiutare un po nella casa a spaccar legna o a soffiare nel fuoco invece di starsene come un lazzarone a vociare e dormire colla testa fra le braccia o a sputacchiare per terra dappertutto che faceva un mare e non si sapeva più dove mettere i piedi e l'asino che andava abboccando le ortiche pel muricciolo compare alfio diede la buona notte anche lui e se ne tornò a mettere l'asino nella stalla quella sfacciata di sant'agata brontolava la vespa la quale era a tutte l'ore dai piedipapera col pretesto di farsi prestare dei ferri da calza buona sera rispose mena le stelle ammiccavano più forte quasi s'accendessero e i tre re scintillavano sui fariglioni colle braccia in croce come infine non avevano torto perché non lasciavano altro che delle donnicciuole a piagnucolare e solo chi non gli bastava l'animo di lasciare la sua donnicciuola era quella bestia del figlio della locca che aveva quella sorta di madre che sapete e rocco spatu il quale ce l'aveva alla taverna noi ci buschiamo il pane come possiamo e non vogliamo far male a nessuno aggiunse cinghialenta o che uno non è più padrone di farsi sbarcare la roba dove vuole loro stanno a spasso come i ladri per farsi pagare il dazio di ogni fazzoletto da naso che volete portare a terra e nessuno li prende a schioppettate aggiunse ntoni malavoglia minchione che sei esclamò cinghialenta per fargli coraggio e vanni pizzuto adagio adagio chiuse l'uscio dopo di aver detto sottovoce sentite veh se vi accadesse qualche disgrazia voi non m'avete visto stasera il bicchierino ve l'ho dato per l'amicizia ma in casa mia non ci siete stati bravo esclamava lo speziale così va fatto bisogna che il popolo mostri i denti ma lontano di qua che non voglio pasticci nella mia spezieria al governo non parrebbe vero di tirarmi nell'imbroglio pei capelli ma a me non mi piace aver che fare coi giudici e con tutta quella canaglia della baracca e sinché fu a tavola rimase col naso sul piatto e ingozzava i maccheroni come se non avesse visto grazia di dio da due giorni tanto che gli andarono in veleno e borbottava fra di sé perché non lo lasciavano mai quieto il presidente senza darsene per inteso lo guardava cogli occhiali e i gomiti appoggiati sui libracci il dottor scipioni tornava a dire che voleva sapere dov'era il contrabbando e da quando in qua un galantuomo non potesse andare a spasso all'ora che gli pareva e piaceva massime se ci aveva un po di vino in testa per smaltirlo ringrazia dio piuttosto che t'ha fatto nascer qui e guardati dall'andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono chi cambia la vecchia per la nuova peggio trova tu hai paura del lavoro hai paura della povertà ed io che non ho più né le tue braccia né la tua salute non ho paura vedi io non sono una passera io non sono una bestia come loro rispondeva ntoni io non voglio vivere come un cane alla catena come l'asino di compare alfio o come un mulo da bindolo sempre a girar la ruota io non voglio morir di fame in un cantuccio o finire in bocca ai pescicani ma tutte si strinsero nelle spalle se muore il vecchio la vedrete come casca quella casa in questa arrivò la nunziata lesta lesta colla brocca sul capo largo largo ché aspettano l'acqua da comare maruzza e i miei ragazzi se si mettono a giocare mi lasciano la roba in mezzo alla strada a patto di averli restituiti la domenica d'argento e colle colonne che ci era un carlino dippiù com'era giusto perché coll'interesse non c'è amicizia e quando passava don michele per la piazza glielo indicava colla barbona ammiccando e gli spifferava sottovoce che passava per donna rosolina anche quello ora che aveva sentito come donna rosolina avesse dei denari e li dava alla gente per farsi sposare per tutto il paese non si parlava d'altro che del negozio dei lupini e come la longa se ne tornava a casa colla lia in collo le comari si affacciavano sull'uscio per vederla passare gli rendereste un famoso servizio e ve lo fareste amico per davvero magari sospirò piedipapera ché gli mancava il fiato quella sera e non aggiunse altro don ciccio arrivò che c'era ancora il vicario coll'olio santo tanto che voleva voltare la briglia dell'asinello e tornarsene indietro chi vi ha detto che c'era bisogno del prete chi è andato a chiamare il viatico quello dobbiamo dirvelo noi altri medici quando è l'ora e mi meraviglio del vicario che è venuto senza la polizza del viatico la barca si raddrizzò ma padron ntoni non si raddrizzò lui e non rispondeva più a ntoni che lo chiamava ora quando il mare e il vento gridano insieme non c'è cosa che faccia più paura del non udirsi rispondere alla voce che chiama ei non sembrava più quello e andava guardando in giro le pareti come non le avesse mai viste fino il cane gli abbaiava ché non l'aveva conosciuto mai gli misero fra le gambe la scodella perché aveva fame e sete ed egli mangiò in silenzio la minestra che gli diedero come non avesse visto grazia di dio da otto giorni col naso nel piatto la cugina anna aveva ragione da vendere perché quel bietolone di suo figlio rocco si era lasciato irretire dentro le gonnelle della mangiacarrubbe una di quelle che stanno alla finestra colla faccia tosta le file dei barilotti si allineavano sempre lungo il muro e padron ntoni come ne metteva uno al suo posto coi sassi di sopra diceva e un altro questi a ognissanti son tutti danari ntoni allora rideva che pareva padron fortunato quando gli parlavano della roba degli altri se avessi a dar da mangiare a un'altra bocca prenderei moglie e non starei solo come un cane disse alfio ridendo mena non sapeva che dire ed alfio aggiunse poi ora che ci avete in mare la provvidenza vi mariteranno con brasi cipolla la vespa non vorrebbe altro che se la mettesse in tasca ella gli è sempre per casa come il gatto col pretesto di portargli i buoni bocconi e il vecchio non dice di no tanto più che non gli costa nulla ella lo ingrassa come un maiale quando gli si vuol fare la festa ve lo dico io la vespa vuole entrargli in tasca le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri malavoglia erano passate senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio e padron ntoni per spiegare il miracolo soleva dire mostrando il pugno chiuso un pugno che sembrava fatto di legno di noce e si davano un gran da fare e sbuffavano e si affannavano a tirare e a spingere anche loro la barca davanti alla porta di mastro zuppiddu il calafato dove c'erano i sassi grossi per tener su le barche e il ramaiuolo pel catrame e una catasta di coste e di fasciame appoggiate al muro ha ragione dicevano nel paese luca sarebbe tornato fra breve e i suoi trenta soldi al giorno se li sarebbe guadagnati a nave rotta ogni vento è contrario lo vedete che la longa ce l'ha fatta trovare la fiammata diceva tutto giulivo e la longa li aspettava sulla riva colle ceste pronte che quando dovevano riportarsele indietro vuote non avevano voglia di ciarlare ma invece se le ceste non bastavano e alessi doveva correre a casa a prenderne delle altre il nonno si metteva le mani alla bocca per chiamare a lui che gli era bastato l'animo di lasciarla e di dare una coltellata a don michele e di starsene nei guai non gli bastava l'animo di passare da una camera all'altra se non glielo dicevano insomma una brutta domenica di settembre di quel settembre traditore che vi lascia andare un colpo di mare fra capo e collo come una schioppettata fra i come sta ora il nonno ntoni non osava aprir bocca davanti la signora e se ne andava brontolando col bicchiere nelle mani il nonno ora stava meglio e lo mettevano sull'uscio al sole avvolto nel tabarro e col fazzoletto in testa che sembrava un morto risuscitato tanto che la gente andava a vederlo per curiosità insomma ntoni si divertì tutta la giornata però la sera mentre stavano attorno al desco a chiacchierare e la mamma gli domandava di questo e di quello e i ragazzi mezzo addormentati lo stavano a guardare con tanto d'occhi e mena gli toccava il berretto e la camicia colle stelle per vedere la domenica andò sulla piazza a parlarne a piedipapera dopo la messa compare tino scrollava le spalle dimenava il capo diceva che la provvidenza era buona da mettere sotto la pentola e così parlando lo tirava sulla riva guarda che qui fuori c'è quella povera locca suo figlio è in piazza senza far nulla e non hanno da mangiare maruzza mandò alessi dalla locca con quattro fave e il vecchio asciugandosi il sudore colla manica della camicia soggiunse che volete compare malavoglia gli diceva passandogli il braccio attorno al collo lo sapete che sono un povero diavolo e cinquecento lire mi fanno se voi foste stato ricco ve l'avrei venduta a voi la maruzza conosceva quei denari soldo per soldo quelli delle arancie e delle uova quelli che aveva portati alessi dalla ferrovia quelli che mena s'era guadagnati col telaio e diceva ce n'è di tutti i canti le risate e il baccano erano tali che sembrava la festa di trecastagni e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore che si aveva prima anche padron ntoni aveva tentato d'andarci due o tre volte ma com'era arrivato davanti a quelle finestre colle inferriate e i soldati col fucile che le guardavano e guardavano tutti coloro che entravano si era sentito male allo stomaco ed era rimasto ad aspettare lì davanti seduto sul marciapiedi con un rotolo di pesce se ne comprano dieci di avvocati stavolta egli l'aveva rotta sul serio coi malavoglia perché la zuppidda era andata a togliere la roba di comare grazia dalla sponda del lavatoio e ci aveva messa la sua di quelle soperchierie che fanno montare la mosca al naso la quella barbara gli lascia addosso gli occhi a ntoni malavoglia andava dicendo volete scommettere dodici tarì che se la piglia lui lo vedete che s'è messo ad aspettarla colle mani nelle tasche interessi la zuppidda era sempre con tanto di muso e borbottava che ora tutta la famiglia rimaneva sulle braccia di ntoni questa volta una ragazza ci penserà prima di pigliarselo per marito la povera mena mentre stava là sulla porta ad aspettare il fratello che tornava a casa ubbriaco si sentiva così stanca ed avvilita che le cascavano le braccia quando voleva tirare in casa la sorella perché passava don michele e lia le rispondeva hai paura che mi mangi già nessuno ne vuole di noi altri ora che non abbiamo più niente ora è tempo d'andarmene perché fra poco comincierà a passar gente ma il primo di tutti a cominciar la sua giornata è stato rocco spatu a voi non ve ne importa se mettono la tassa del pelo gli domandava mena come lo vedeva arrivare coll'asino tutto ansante e colle orecchie basse sì che me ne importa ma bisogna camminare per pagarla la tassa se no si pigliano il pelo con tutto l'asino e il carro pure con tanto di rosario in mano e intuonava le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona fra un'avemaria e l'altra si parlava del negozio dei lupini e della provvidenza che era in mare e della longa che rimaneva con cinque figliuoli e ci ho la moglie anch'io ma io son di quelli delle palle in quel momento passavano quatti quatti dietro l'uscio della cugina anna e rocco spatu disse che anche lui ci aveva la mamma la quale a quell'ora stava dormendo beata lei che non avevano visto niente e le schioppettate l'avevano udite dal letto mentre dormivano ma don silvestro si fregava le mani come l'avvocato e diceva che lo sapeva lui perché li avevano citati ed era meglio per io che sono repubblicano se fossi un impiegato o qualcuno di quelli che fanno i tirapiedi al governo non direi ma i malavoglia rimasero soli davanti a quel lettuccio vuoto staglia da quella parte figlio di porco gli gridò barabba colle regine che ci hai in testa ci fai perdere la giornata sacramento rispose allora ntoni col remo in aria se lo dici un'altra volta te lo do sulla testa la quale veniva a metter frasche sotto il calderotto della pece quando c'era compare ntoni voi siete sempre in faccende comare barbara le diceva ntoni e siete il braccio destro della casa per questo vostro padre non vi vuol maritare voglio un po vedere d'onde prenderanno i denari dei lupini se ntoni si marita e se devono anche dare la dote alla mena col censo che hanno sulla casa e tutti quegli imbrogli dell'ipoteca che son saltati fuori all'ultimo il natale eccolo qua ma i malavoglia ancora non li ho visti ora se io mi maritassi la gente tornerebbe a parlare di mia sorella lia giacché nessuno oserebbe prendersela una malavoglia dopo quello che è successo voi pel primo ve ne pentireste lasciatemi stare che non sono da maritare e mettetevi il cuore in pace gli altri stavano a godersi la vista da lontano sulla strada o si affollavano come le mosche davanti alla caserma per vedere come sembrava ntoni di padron ntoni dietro la grata dopo che aveva dato la coltellata a don michele sapete compare alfio di quella storia del figlio di padron fortunato cipolla non ce n'è nulla perché prima dobbiamo pagare il debito dei lupini io ci ho piacere rispose mosca ché così non ve ne andate dal vicinato non me ne importa ripeteva non me ne importa niente voi non sapete cosa ci ho qui dentro compare tino tutti vogliono succhiarmi il sangue come le sanguisughe e prendersi il fatto mio ora v'è anche pizzuto che corre dietro la vespa tutti come cani da caccia quella civetta di sant'agata andava dicendo la vespa colla schiuma alla bocca tanto ha detto e tanto ha fatto che ha mandato via del paese compar alfio che lo dite sul serio comare barbara sì davvero questa cosa mi piace disse ntoni sentite andateci il lunedì alla sciara quando mia madre va alla fiera al lunedì il nonno non mi lascerà pigliar fiato ora che mettiamo in mare la provvidenza sacramento esclamava ntoni siamo sempre come i pulcini nella stoppa ed ora mandano l'usciere per tirarci il collo cosa faremo diceva la longa mastro turi avrebbe chiuso bottega diceva ma voleva vedere poi come avrebbe fatto la gente a mettere le barche in mare che si sarebbero mangiati per pane gli uni cogli altri come lo vedeva andare nella strada del nero credeva ci andasse per veder lei sul terrazzino e stava sempre al terrazzino colla conserva dei pomidoro e colle bocce dei peperoni per far vedere di che era capace poiché non glielo avrebbero levato dalla testa colle tenaglie che don michele colla sua pancia già nel paese si sapeva quel che possedeva ciascuno fino all'ultimo centesimo e quei galantuomini dei malavoglia magari a vendersi l'anima al turco non avrebbero potuto pagare nemmeno la metà di lì a pasqua sì lo so rispondeva alessi col mento sulle mani e approvando colla testa aveva gli occhi incantati quasi vedesse la nunziata davanti al focolare e la mamma che si disperava accanto al letto anche tu potresti andare al buio per la casa del nespolo tante volte ci sei stata la mamma diceva sempre che sei una buona ragazza padron ntoni voleva vedere anche lui quando tornava a casa la sera e teneva la tela e la matassa del cotone e ogni volta che andava alla città portava qualche cosuccia quello lì non ha nulla da perdere vociava dall'uscio la zuppidda e ci viene per succhiare il sangue alla povera gente peggio di una sanguisuga perché vive alle spalle del prossimo e tiene il sacco a questo e a quello per fare le birbonate razza di ladri e di assassini don silvestro rideva come una gallina e quel modo di ridere faceva montare la mosca al naso allo speziale il quale per altro di pazienza non ne aveva mai avuta e la lasciava agli asini e a quelli che non volevano fare la rivoluzione un'altra volta e la lia se la mena le diceva di ficcarsi dentro quando passava don michele rispondeva con tanto di bocca sì bisogna ficcarsi in casa quasi fossi un tesoro sta tranquilla che di tesori come noi non ne vogliono neppure i cani tutto per fargli credere che senza di lui la paranza non andrebbe aggiunse barabba sbirro ora gli dirà che il pesce l'ha preso lui per l'abilità sua con tutto il mare fresco guarda come affondano le reti i sugheri non si vedono più sentiva ntoni era arrivato in giorno di festa e andava di porta in porta a salutare i vicini e i conoscenti sicché tutti stavano a guardarlo dove passava gli amici gli facevano codazzo e le ragazze si affacciavano dalle finestre ma la sola che non si vedesse era sara di comare tudda talché la vespa l'indomani s'alzò più verde del solito e se la prese con quella canaglia della santuzza nella taverna della quale s'era macchinata tutta quella birbonata per gelosia che lei se l'era trovato il marito onde stare in grazia di dio e alle volte si lasciava scappare sottovoce delle mezze parole dinanzi alla gente rizzandosi sulle gambette e si vedeva che la sapeva più lunga degli altri tanto che don giammaria non poteva patirlo e ci si mangiava il fegato e gli sputava in faccia parole latine e l'ombra degli ulivi per mettersi al fresco e la piazza per passeggiare e gli scalini della chiesa per stare a chiacchierare e lo stradone per veder passare la gente e sentir le notizie e l'osteria per mangiare e bere cogli amici no così non te lo levi dai piedi ripeteva intanto lo zio santoro non vedi come è attaccato al pane che ti mangia bisogna rompere la pentola per aggiustarla bisogna farlo mettere fuori a pedate qui ci vogliono dei mattoni qui ci vuole un travicello nuovo qui c'è da rifare l'imposta come se fossero i padroni e dicevano anche che si doveva imbiancarla per farla sembrare tutt'altra lo zio crocifisso andava scopando coi piedi la paglia e i cocci cinghialenta era il solo che stesse in sensi per tutti e lo tirava pel giubbone e gli diceva lascia stare per stasera non lo sai quello che abbiamo da fare al figlio della locca allora gli venne una gran voglia di mettersi a piangere al buio già lui non ci ha colpa è fatto così è fatto come i merluzzi che abboccherebbero un chiodo arrugginito se non l'avessi tenuto a battesimo su queste braccia direi che don giammaria gli ha messo in bocca dello zucchero invece di sale il peggio disse infine mena è spatriare dal proprio paese dove fino i sassi vi conoscono e dev'essere una cosa da rompere il cuore il lasciarseli dietro per la strada beato quell'uccello che fa il nido al suo paesello brava sant'agata conchiuse il nonno questo si chiama parlare con giudizio ognuno tira l'acqua al suo mulino come compare naso che è più grasso dei suoi maiali belle teste che abbiamo ora vogliamo fargli la festa a tutte coteste teste di pesce della malannata e se gli diceva sottovoce d'entrare dalla cucina che in casa c'era il nonno a me non me ne importa rispondeva il giorno dopo si levava stravolto e di cattivo umore e cominciava a gridare e bestemmiare dalla mattina alla sera i vincitori d'oggi affrettati anch'essi avidi anch'essi d'arrivare e che saranno sorpassati domani i malavoglia mastro don gesualdo la duchessa de leyra l'onorevole scipioni l'uomo di lusso sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva dopo averli travolti e annegati anche voi altri siete nati padroni vuoi che compriamo prima la barca coi denari della casa ora sei grande e devi dirla anche tu la tua parola perché devi avere più giudizio di me che son vecchio cosa vuoi fare e davvero adesso la provvidenza sembrava tutt'altra cosa lucente della pece nuova e con quella bella fascia rossa lungo il bordo e sulla poppa il san francesco colla barba che sembrava di bambagia per questo mia figlia sta lavorando qui adesso dopo essere stata tutto il giorno al lavatoio per farsi la dote non è vero mara almeno se non viene il figlio del re verrà e quest'altra cosa voglio dire a te ntoni che quando avrete messo insieme qualche soldo dovete maritare prima la mena e darle uno del mestiere che faceva suo padre e che sia un buon figliuolo e voglio dirti anche che quando avrete maritato pure la lia se fate dei risparmi metteteli da parte e ricomprate la casa del nespolo i vecchi in questo tempo si erano messi a discorrer fra di loro sotto il nespolo colle comari che facevano cerchio e cantavano le lodi della ragazza com'era brava massaia che teneva quella casa meglio di uno specchio la figliuola com'è avvezzata e la stoppa com'è filata una sera aspettò sino a tardi per veder tornare compare alfio insieme al carro dell'asino colle mani sotto il grembiale perché faceva freddo e tutte le porte erano chiuse e per la stradicciuola non si vedeva anima viva così gli diede la buona notte mente ntoni come vedeva spendere i denari tentennava il capo anche lui finalmente quando il colèra finì e dei denari raccolti con tanto stento ne restarono appena la metà tornò a dire che così non si poteva durare a quella vita di fare e disfare i ho presi per non dir di no quando padron ntoni è venuto a dirmi sotto l'olmo se ci avessi bisogno di uomini per la paranza di uomini io non ne ho mai bisogno io tutt'a un tratto si era fatto oscuro che non ci si vedeva più neanche a bestemmiare soltanto le onde quando passavano vicino alla provvidenza luccicavano come avessero gli occhi e volessero mangiarsela e nessuno osava dire più una parola in mezzo al mare che muggiva fin dove comare venera la quale era alla stazione quando era partito ntoni di padron ntoni per vedere se sara di comare tudda fosse andata a salutarlo ché li aveva visti parlare dal muro della vigna voleva godersi la faccia che avrebbe fatto ntoni a quella notizia un bel pezzo di ragazza così che portava a spasso i bambini dei padroni e non faceva altro bello stare deve essere da quelle parti osservò barabba la vostra figlia non ha un soldo di dote perciò il figlio del re non verrà a sposarla rispose ntoni e le volteranno le spalle come succede alla gente quando non ha più nulla padron ntoni allora affermava col capo e diceva di sì di sì colle lagrime negli occhi ché avrebbe abbracciato in quel momento l'avvocato il quale diceva che ntoni era un ubbriacone ad un tratto rizzò il capo si sa come succede quando non ci si vede più dagli occhi l'avvocato continuava potevano domandarlo un'altra volta alla zuppidda e a comare venera e a centomila testimoni che don michele se la intendeva con la lia la sorella di ntoni malavoglia e ronzava là da quelle parti della strada del nero tutte le sere per la ragazza padron ntoni intendeva benissimo quello che si diceva perché guardava tutti in viso ad uno ad uno con certi occhi che facevano male a vedere ed appena il medico se ne fu andato mentre stava a parlare ancora sull'uscio con mena che piangeva e alessi il quale diceva di no e batteva i piedi fece segno alla nunziata di accostarsi al letto e le disse piano tanto che la locca era sempre lì davanti alla casa dei malavoglia seduta contro il muro ad aspettare menico e voltava il capo di qua e di là per la straduccia ad ogni passo che sentiva giorni d'allora in poi fu presa di una gran devozione per l'addolorata che c'è sull'altare della chiesetta e le pareva che quel corpo lungo e disteso sulle ginocchia della madre colle costole nere e i ginocchi rossi di sangue fosse il ritratto del suo luca e si sentiva fitte nel cuore tutte quelle spade d'argento che ci aveva la madonna per confortare comare la longa le andava dicendo ora mettetevi il cuore in pace che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto e non pensarci più la casa del nespolo era piena di gente e il proverbio dice triste quella casa dove ci è la visita pel marito ognuno che passava al vedere sull'uscio quei piccoli malavoglia col viso sudicio e le mani nelle tasche scrollava il capo e diceva che era meglio di tentare un colpo solo per levarsi dai guai tutti in una volta e che là dov'era morta sua madre in mezzo a tutta quella porca miseria non voleva più starci non ti rammenti che tua madre ti ha raccomandato la mena gli diceva padron ntoni occhi ella aveva il viso tutto bagnato ma non si accorgeva che piangesse e le pareva di averci davanti agli occhi suo figlio luca e suo marito quando se n'erano andati e non s'erano più visti e che vuoi farci se sei un povero diavolo bisogna vivere come siamo nati egli si lasciava caricare svogliatamente degli attrezzi meglio di un asino e lungo la giornata non apriva bocca che per bestemmiare o brontolare chi cade nell'acqua è forza che si bagni se suo fratello si metteva a cantare mentre stavano alla vela anche se non hai roba da lavare e potrai condurvi il tuo fratellino che ora glieli daranno due soldi al giorno la nunziata seria seria gli raccontava tutti i suoi progetti e gli domandava dei consigli e ragionavano insieme in disparte come se avessero già i capelli bianchi venuti ntoni mentre scendevano sulla strada disse piedipapera è capace di venderci tutti per un bicchiere di vino ora che non hai più il bicchiere dinanzi gli disse cinghialenta hai paura anche tu che vi venga il colèra soffiò loro lo speziale facendo gli occhiacci volete che andiamo tutti in galera sappiate che colla giustizia bisogna dir sempre di no e che noi non sappiamo niente comare venera si rincantucciò nella mantellina ma seguitò a borbottare mentre chi puzzava davvero era la santuzza di vino e di tante altre porcherie con tutto l'abitino color pulce che aveva indosso e la medaglia di figlia di maria sul petto prepotente che non voleva starci e ne usciva un gran fumo di ginestre la mena aveva lasciato il telaio e s'era affacciata al ballatoio anch'essa oh sant'agata esclamarono le vicine e tutte le facevano festa allora mandateli via e chiamatene degli altri già non saranno loro che vi faranno restare sindaco quando tutti gli altri non vi vorranno più voi dovete far contenti quelli che sono in maggior numero altro il cuore non ce lo aveva mai avuto per quel cristiano lo disse all'orecchio della mamma mentre ordivano la trama la madre era la sola che le aveva letto in cuore e che ci avesse lasciata cascare una buona parola in quell'angustia almeno e tu lascia stare don michele disse cinghialenta così ci lascerà andare pei fatti nostri voi altri siete tante canaglie disse ntoni che avete paura di don michele ora non abbiamo più bisogno della casa né di nulla diceva egli col viso pallido come quello di ntoni quando l'avevano condotto in città fra gli sbirri e tutto il paese era andato a vederlo colle mani legate e il fagotto delle camicie sotto il braccio che glielo aveva portato piangendo mena di sera quando nessuno poteva vederla alcuni se ne stavano appollaiati sulle scranne e ripartivano senza aver aperto bocca da veri baccalà che erano ma chi sapeva dir quattro parole cercava di tenere uno scampolo di conversazione per scacciare la malinconia però come giunsero sul lido davanti al mare nero dove si specchiavano le stelle e che russava lento sul greto e si vedevano qua e là le lanterne delle altre barche anche ntoni si sentì allargare il cuore niente niente compare tino rispose rocco spatu a me non me ne importa perché chi si fida di quelle canaglie di femmine è un porco per me la mia innamorata è la santuzza che mi fa credenza quando voglio e ne vuol due delle mangiacarrubbe nella sua bilancia con quel petto eh compare tino ora bevete un bicchier di vino che è di quello buono aggiunse la longa e questi ceci qui li ha abbrustoliti mia figlia i dispiace che non sapevo niente e non vi ho fatto trovare cose degne del vostro merito criminale massaro filippo è passato due volte dinanzi all'osteria diceva pure e aspetta che la santuzza gli faccia segno di andarla a raggiungere nella stalla per dirsi insieme il santo rosario ma il giorno dopo tornò da capo la mattina si lasciava caricare svogliatamente degli arnesi e se ne andava al mare brontolando tale e quale l'asino di compare alfio come fa giorno allungo il collo per vedere se vengono a mettermi il basto e se il negozio dei lupini andava bene la mena avrebbe avuto la sua dote in contante e l'affare si sarebbe conchiuso presto la ragazza com'è educata e la stoppa com'è filata disse infin padron malavoglia e padron cipolla confermò che tutti lo sapevano in paese che la longa aveva saputo educarla la figliuola e se non fossi cuor contento che si cambiano le cose quando uno non ha niente il meglio è di andarsene come fece compare alfio mosca quello che dico io esclamò ntoni lui ha ragione dicevano in paese perché dei soldi deve averne a palate ora ci ha pure le cinquecento lire dei lupini che gli ha dato piedipapera ma la vespa ora metteremo le uova di anitra sotto la chioccia e i pulcini si vendono otto soldi l'uno il nonno la guardò in faccia e le disse tu sei una vera malavoglia la mia ragazza un ladro di mestiere che si mangiava l'anima per la madonna e ne aveva fino al naso che preferiva fare come rocco spatu il quale almeno non faceva nulla già adesso non gliene importava più della pancia piedipapera stava nella bottega di pizzuto a bere il bicchierino prima dell'alba che c'era ancora il lanternino davanti all'uscio ma stavolta aveva la faccia di un cane che ha rotta la pentola poi osservò pizzuto donde l'erano venute le venticinque onze a donna rosolina roba rubata non dura almeno erano sempre nella casa diceva spatu se mia madre avesse dodici tarì e glieli prendessi che passerei per ladro avete visto padron ntoni aggiungeva piedipapera dopo la disgrazia di suo nipote sembra un gufo tale e quale adesso la casa del nespolo fa acqua davvero da tutte le parti come una scarpa rotta e ogni galantuomo bisogna che pensi ai suoi interessi ma per padron ntoni ei si sarebbe buttato dall'alto del fariglione com'è vero iddio e a lui lo zio crocifisso gli dava retta perché egli era il mestolo della pentola una pentola grossa in cui bollivano più di duecento onze all'anno campana di legno non sapeva soffiarsi il naso senza di lui addio addio lo vedete che devo andarmene prima d'andarsene voleva fare un giro per la casa onde vedere se ogni cosa fosse al suo posto come prima ma adesso siamo galantuomini o no se padron fortunato non sta in guardia quella strega di mia nipote gli fa il tiro di rubargli il figlio poveretto e correva per la strada come un pazzo meglio ntoni malavoglia se la godeva anche a far sbadigliare la santuzza la quale dormicchiava dietro i bicchieri colla testa posata su quei cuscini che portavano la medaglia di figlia di maria e ci sta sul morbido meglio che su un fascio d'erba fresca diceva ntoni il quale aveva il vino chiacchierone arrivati dietro l'uscio adesso che don michele era ben lontano ntoni volle a forza che si fermassero per udire quello che diceva lo vedete dove andava don michele e la santuzza che diceva d'aver sonno adesso come faranno se c'è tuttora massaro filippo nella stalla io per me vado a vedere cos'è successo disse piedipapera e scese dal muro adagio adagio in quel crocchio invece dell'asino caduto c'erano due soldati di marina col sacco in spalla e le teste fasciate che tornavano in congedo intanto si erano fermati dal barbiere a farsi dare un bicchierino e barabba faceva scoppiettare le dita come i cefali sguizzavano fuori dell'acqua essi non hanno nulla da fare diceva ntoni e si divertono a saltare ntoni non doveva andarsene soggiunse il vecchio dopo un pezzetto doveva saperlo che son vecchio e se muoio io quei ragazzi non hanno più nessuno se compreremo la casa del nespolo mentre egli è lontano non gli parrà vero quando tornerà disse mena e verrà a cercarci qui infine cosa poteva valere la casa ognuno allungava il collo sul muro dell'orto e ci dava una occhiata per stimarla così a colpo don silvestro sapeva meglio di ogni altro come andassero le cose perché le carte le aveva lui alla segreteria di aci castello poveretta rispondeva comare grazia e le avevano perfino spartito i capelli mena però era tranquilla e s'era rimessa la spadina d'argento nelle trecce da se stessa senza dir nulla ei gli aizzava l'un contro l'altro e rideva a crepapancia con degli ah ah ah che sembrava una gallina ecco don silvestro che fa l'uovo osservò il figlio della locca don silvestro fa le uova d'oro laggiù al municipio rispose piedipapera guardate cosa vanno a domandare alla santuzza borbottava la zuppidda son curiosa di sentire cosa risponderà per non spiattellare alla giustizia tutti i fatti suoi quando il vecchio staccava un chiodo o toglieva da un cantuccio un deschetto che soleva star lì di casa faceva una scrollatina di capo poi si misero a sedere sui pagliericci ch'erano ammonticchiati nel mezzo della camera per riposarsi un po e guardavano di qua e di là se avessero dimenticato qualche cosa intanto il poveraccio stava a vedere quello che dicessero gli altri cogli occhi spenti e aveva paura che lo mandassero all'albergo alessi non voleva sentirne parlare di mandarlo all'albergo e diceva che finché ci era del pane ce n'era per tutti e la mena dall'altra parte diceva di no anch'essa e lo conduceva al sole nelle belle giornate vostro fratello si fida di piedipapera e non sa che le guardie doganali hanno il tanto per cento sui contrabbandi e per sorprenderli bisogna dar la parte a uno della combriccola e farlo cantare per chiapparla ogni movente di cotesto lavorio universale dalla ricerca del benessere materiale alle più elevate ambizioni è legittimato dal solo fatto della sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante e quando si conosce dove vada questa immensa corrente dell'attività umana non si domanda al certo come ci va i andava chiamando per nome ad uno ad uno colla voce rauca e voleva alzare la mano che non la poteva più muovere per benedirli come se sapesse di lasciare loro un tesoro buono questo sigaro rispose barabba ne fumavi a napoli di questi sì ne fumavo tanti però i sugheri cominciano ad affondare osservò compare mangiacarrubbe padron ntoni era di quelli che si stringevano nelle spalle e se ne andavano coi remi in collo e al nipote il quale avrebbe voluto correre in piazza anche lui a vedere quel che si faceva gli andava ripetendo maruzza era già coricata con certi occhi che visti così nel buio a quell'ora sembravano vuoti come se la morte se li avesse succhiati e le labbra nere al pari del carbone e don giammaria rideva e ci tirava su una presa che si vedeva di là il piacere che gli faceva o perché non sono venuti il vicario e don silvestro domandò piedipapera gliel'ho detto anche a loro ma vuol dire che hanno da fare rispose padron ntoni con quattro lapazze ve la metto in mare un'altra volta non sarà più una barca che potrà resistere al mare grosso un'ondata di fianco la sfonderebbe come una botte fradicia ma per la pesca di scoglio e per la buona stagione potrà servire ancora faccenda la zuppidda non voleva sentirne affatto d'aggiustarla e si dibatteva contro don silvestro il quale la spingeva fuori tirandola pei capelli e poi se la menò in disparte dietro il rastrello della chiusa tanto che quei poveretti al vedersi la casa piena non osavano nemmeno piangere e disperarsi mentre don giammaria borbottava fra i denti e mastro cirino gli metteva il cero sotto il naso al malato giallo e stecchito come un altro cero anche lui sua figlia barbara stava alla finestra per vedere passare fra gli sbirri ntoni di padron ntoni quando l'avrebbero portato alla città di là non n'esce più dicevano tutti sapete cosa c'è scritto alla vicaria di palermo la stessa longa poveretta aveva dimenticato i suoi guai dalla contentezza e padron ntoni seduto sul muricciuolo diceva di sì col capo e rideva tutto solo poi mandò a chiamare lo zio crocifisso il quale venne ruminando una castagna secca giacché aveva finito allora di desinare e aveva gli occhietti più lustri del solito dapprincipio non voleva sentirne nulla e diceva che lui non ci entrava più e non era affar suo la mena non sapeva nulla che volessero maritarla con brasi di padron cipolla per far passare la doglia alla mamma e il primo che glielo disse qualche tempo dopo fu compare alfio mosca dinanzi al rastrello dell'orto che tornava allora da aci castello col suo carro tirato e pretendeva che le restituissero loro il suo figliuolo e non voleva sentir ragione fa così perché ha fame disse infine la cugina anna adesso lo zio crocifisso ce l'ha con tutti loro per quell'affare dei lupini e non vuol darle più nulla ora vo a portarle qualche cosa e allora se ne andrà tu non ti c'immischiare rimbrottò allora la signora a suo marito questi sono affari che non ti riguardano io non sto parlando rispose don franco lisciandosi la barba a me mi hanno detto che ce l'avete ma è una bestialità che vi farebbe venire il capo grosso davvero chi ve l'ha detto lo dice tutto il paese lasciatelo dire e poi volete saperla io faccio quel che mi piace a me e se ci avrò la testa pesante ci ho da pensar io e raccolse anche da terra un pezzo di cappello che era stato di bastianazzo e lo buttò nell'orto dove avrebbe servito all'ingrasso il nespolo intanto stormiva ancora adagio adagio e le ghirlande di margherite ormai vizze erano tuttora appese all'uscio e le finestre come ce le avevano messe a pasqua delle rose alfio non rispose perché la zuppidda lo guardava fisso co suoi occhietti gialli e disse che aveva fretta di andare a consegnare il vino alla santuzza a me non vuole dir nulla borbottò la zuppidda come se non li avessi visti co miei occhi vogliono nascondere il sole colla rete andiamo sangue del diavolo i farò vedere se ho paura nello scendere adagio adagio per gli scogli tenendosi bene per non rompersi il collo spatu osservò sottovoce vanni pizzuto a quest'ora è nel suo letto lui che se la prendeva con piedipapera perché si acchiappa la senseria senza far nulla compare piedipapera si divertiva a sparlare di questo e di quello come capitava ma così di cuore e senza malizia che non c'era verso di pigliarsela in criminale mastro cirino ora che era impiegato del comune faceva il sagrestano come giuda che suonava l'angelus quando non aveva nulla da fare e il vino per la messa lo comperava di quello che aveva bevuto sulla croce gesù crocifisso ch'era un vero sacrilegio i malavoglia si contentano di restare in camicia per non litigare ma se li mettete colle spalle al muro cominciano a mandar carta bollata anche loro e chi s'è visto s'è visto infine un po di carità bisogna averla santo diavolone volete scommettere che se continuate a piantare i piedi in terra come un mulo non avrete niente di lia non fecero parola ma ci pensavano tutti e tre mentre stavano a guardare il lume colle braccia sui ginocchi finalmente compare mosca si alzò per andarsene perché il suo mulo scuoteva la sonagliera quasi l'avesse conosciuta anch'esso colei che compar alfio aveva incontrata per la strada quelli sono carogne che non gli importa un corno della patria sbraitava don franco tirando il fumo dalla pipa come se volesse mangiarsela gente che non muoverebbe un dito pel suo paese peccati ntoni vedeva passare la mangiacarrubbe col naso nella mantellina senza guardar più nessuno ora che aveva acchiappato il marito la vespa tutta in fronzoli e con tanto di rosario in mano andava a pregare il signore di liberarla di quel castigo di dio di suo marito e ntoni sghignazzava loro dietro ora che l'hanno pescato il marito non hanno più bisogno di nulla a chi lo dite esclamò padron cipolla a me mi scorticano vivo come san bartolomeo benedetto dio esclamò mastro turi zuppiddu minacciando col pugno che pareva la malabestia del suo mestiere va a finire brutta va a finire con questi italiani così va il mondo ciascuno deve badare ai fatti suoi quello che diceva a ntoni di padron ntoni comare venera ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri tu bada ai fatti tuoi ché tutti costoro gridano ognuno pel suo interesse e l'affare più grosso per noi è quello del debito anche compare mosca era di quelli che badavano ai fatti propri e se ne andava tranquillamente insieme al suo carro in mezzo alla gente che gridava coi pugni in aria ma se devono darvi la dote per papparvela con tutti i vostri è un'altra cosa marito voglio dargliene uno solo alla mia figliuola e non cinque o sei e metterle sulle spalle due famiglie luca che aveva più giudizio del grande ripeteva il nonno mena filomena soprannominata sant'agata perché stava sempre al telaio e si suol dire donna di telaio gallina di pollaio e triglia di gennaio la provvidenza l'avevano rimorchiata a riva tutta sconquassata così come l'avevano trovata di là dal capo dei mulini col naso fra gli scogli e la schiena in aria padron cipolla il quale aveva scambiato qualche parola con padron ntoni per maritare mena con suo figlio brasi scrollava il capo e non diceva altro allora aggiunse compare cola il vero disgraziato è lo zio crocifisso che ci perde il credito dei suoi lupini ma a poco a poco ci fece il callo e diceva fra di sé così domani faremo ancora domenica il povero vecchio cercò tutti i mezzi di toccargli il cuore e di nascosto gli fece persino esorcizzare la camicia da don giammaria e spese tre tarì dirgli a me non me ne importa dell'aiuto purché tu non ci lasci soli ora che non c'è più la mamma mi sento come un pesce fuori dell'acqua e non m'importa più di niente ma mi dispiace per quell'orfanella che resta senza nessuno al mondo se tu vai come la nunziata quando l'è partito il padre la notte quando si alzava e chiamava alessi per andare al mare lasciava dormire l'altro tanto non sarebbe stato buono a nulla ntoni da prima se ne vergognava e andava ad aspettarli sulla riva appena tornavano colla testa bassa prima allorché tornava a casa malfermo sulle gambe si ficcava dentro mogio mogio facendosi piccino e balbettando delle scuse o almeno non fiatava ma ora alzava la voce litigava colla sorella se l'aspettava sull'uscio colla faccia pallida e gli occhi gonfi don michele si lasciò tirare a ridere un po sangue di giuda esclamò piedipapera battendo il pugno sul banco e fingeva di mettersi in collera davvero a roma non voglio mandarlo quel ragazzaccio di ntoni a fare penitenza il nonno prese il suo bastone per accompagnarlo sino alla città e la mena in un cantuccio piangeva cheta cheta via diceva ntoni orsù via vado per tornare alla fin fine e sono tornato un'altra volta da soldato no no diceva lei tutta rossa non lo piglio se mi ammazzate e don michele insisteva questa non me l'aspettavo comare lia non me lo merito vedete e dovette avvolgere un'altra volta il fazzoletto nella carta e metterselo in tasca o coricato nel tuo letto a dormire non è vero rispose il nonno allora dovevi fare il segretario come don silvestro il povero vecchio aveva abbaiato tutto il giorno pei suoi dolori è il tempo che muta diceva lui lo sento nelle ossa io egli era un bravo uomo di quelli che badano ai fatti loro e non a dir male di questo e di quello e peccare contro il prossimo come tanti ce ne sono domenica ntoni da quel giorno innanzi non parlò più di diventar ricco e rinunziò alla partenza ché la madre lo covava cogli occhi quando lo vedeva un po triste seduto sulla soglia dell'uscio il quale come vedeva prendere il basto gonfiava la schiena aspettando che lo bardassero carne d'asino borbottava ecco cosa siamo carne da lavoro ma nessuno apriva bocca e stavano a guardarsi l'un l'altro ebbene domandò infine maruzza la quale moriva d'impazienza niente non c'è paura di niente rispose tranquillamente padron ntoni infine quando ogni cosa fu in ordine il nonno chiamò il suo ragazzo per fargli l'ultima predica e dargli gli ultimi consigli per quando sarebbe stato solo che avrebbe dovuto far capitale soltanto della sua testa e non avrebbe avuti accanto i suoi di casa per dirgli come doveva fare o per disperarsi insieme inoltre gli aveva promesso di dargli il resto quando l'incontrava e non voleva passare per canaglia e per spaccone agli occhi della santuzza e di tutti quelli che erano stati presenti alla minaccia gli ho detto che gli darò il rimanente dove l'incontrerò e se l'incontro al rotolo glielo dò al rotolo ripeteva coi suoi amici e ci avevano tirato anche il figlio della locca questa ora è buona da ardere conchiuse padron fortunato cipolla e compare mangiacarrubbe il quale era pratico del mestiere disse pure che la barca aveva dovuto sommergersi tutt'a un tratto e senza che chi c'era dentro avesse avuto tempo di dire cristo aiutami o comare mena questa deve essere una bella giornata per voi altri le diceva alfio mosca dalla sua finestra dirimpetto dev'essere come quando potrò comprare il mio mulo il nonno aveva detto prima deve maritarsi la mena ancora non ne parlava ma ci pensava sempre e adesso che tenevano nel canterano qualcosuccia per pagare il debito aveva fatto il conto che colla salatura delle acciughe si sarebbe pagato piedipapera e la casa restava libera per la dote della nipote quel vecchio ha il cuoio duro se non batte il naso per terra come i gatti non muore state attenti a quel che vi dico oggi predicava la zuppidda siamo qui da due giorni ad aspettare muore non muore i dico che egli ci sotterrerà tutti le comari fecero le corna invece don franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barbona e gli giurava fregandosi le mani che se arrivavano a mettere assieme un po di repubblica tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero presi a calci nel sedere ché soldati non ce ne sarebbero stati più e invece tutti sarebbero andati alla guerra se bisognava la piccina piangeva e quei poveretti dimenticati sulla sciara a quell'ora parevano le anime del purgatorio il piangere della bambina le faceva male allo stomaco alla povera donna le sembrava quasi un malaugurio sentite comare venera disse allora davanti a tutto il mondo per me se non mi piglio vostra figlia non mi marito più e la ragazza sentiva dalla camera i vetri della chiesetta scintillavano e il mare era liscio e lucente talché non pareva più quello che gli aveva rubato il marito alla longa perciò i confratelli avevano fretta di spicciarsi e di andarsene ognuno pei propri affari ora che il tempo s'era rimesso al buono e il figlio della locca gridava più forte degli altri per la speranza che adesso padron ntoni prendesse a giornata anche lui mena si era affacciata sul ballatoio e piangeva un'altra volta dalla contentezza e fin la locca si alzò e andò colla folla anche lei dietro i malavoglia don franco arrivando sul greto quando gli amici tenevano quei discorsi ammiccava a ntoni malavoglia il quale rimendava le maglie delle reti colle gambe distese e la schiena appoggiata ai sassi e gli faceva dei cenni col capo scuotendo la barbona in aria non voglio farmi ridere sul naso da tutto il paese potete star tranquillo don michele e se ne partì zoppicando e bestemmiando come se non ci vedesse più dagli occhi mentre andava dicendo fra di sé mentre laggiù dov'era stato lui c'era della gente che andava sempre in carrozza ecco quello che faceva gente appetto dei quali don franco ed il segretario lavoravano come tanti asini a sporcar cartacce e a pestare l'acqua sporca nel mortaio che bel mestiere gli aveva insegnato suo padre a colui di far denari coll'acqua delle cisterne ma a ntoni suo nonno gli aveva insegnato il mestiere di rompersi le braccia e la schiena tutto il giorno e arrischiare la pelle e morir di fame e non aver mai un giorno da sdraiarsi al sole come l'asino di mosca va là udirono gridare a un tratto dietro il muro della strada fermi fermi tutti tradimento tradimento cominciarono a gridare mettendosi a fuggire per la sciara senza badare più dove mettevano i piedi ma ntoni che aveva già scavalcato il muro si trovò naso a naso con don michele il quale aveva la pistola in pugno ma don michele era già stato all'osteria dove la santuzza gli diceva mescendogliene di quel buono dove siete stato a rischiar la pelle santo cristiano non lo sapete che se chiudete gli occhi voi vi portate nella fossa anche degli altri e come avesse fatti quei marmocchi grassi e rossi che la mena si portava in collo pel vicinato quasi li avesse messi al mondo lei quando faceva la mamma compare mosca scrollava il capo mentre la vedeva passare e si voltava dall'altra parte colle spalle grosse senti le disse ho pensato di darti il debito dei malavoglia in cambio della chiusa che sono quarant'onze e colle spese e i frutti potrebbero arrivare a cinquanta e c'è da papparsi la casa del nespolo che per te ti giova meglio della chiusa la nunziata esclamarono le vicine che non avevi paura a quest'ora nella sciara c'ero anch'io rispose alessi ho fatto tardi con comare anna al lavatoio e poi non ci avevo legna per il focolare sapete zio crocifisso rispondeva padron ntoni quando vogliamo andare dal notaio per quell'affare della casa io son pronto e ci ho qui i denari colui non pensava ad altro che alla sua casa e non gliene importava un corno degli affari degli altri quello lì non mi piace la santuzza all'ultimo tocco di campana aveva affidata l'osteria a suo padre e se n'era andata in chiesa tirandosi dietro gli avventori lo zio santoro poveretto era cieco e non faceva peccato se non andava a messa che l'avevano visto persino andare a farsi scrivere al municipio presente don silvestro non è vero che se la piglia per gli orecchini diceva piedipapera il quale poteva saperlo gli orecchini e le collane alla fin fine sono d'oro ed argento colato e avrebbe potuto andare a venderli alla città anzi ci avrebbe guadagnato il tanto per tanto sui denari che ha dati ve lo dico io che ve l'arraffa gli gridava piedipapera nell'orecchio per persuaderlo avete un bel strillare e fare il diavolo per la casa vostra nipote è cotta come una pera per colui e gli sta sempre alle calcagna ma infine come poteva dirlo il presidente l'aveva visto lui forse ntoni malavoglia quella notte col buio che faceva alla casa del povero ognuno ha ragione e la forca è fatta pel disgraziato ma i bersaglieri non sono marinari e non sanno come si fa a stare nel sartiame col piede fermo sulla corda e la mano sicura al grilletto malgrado il rollio del bastimento e mentre i compagni vi fioccano d'attorno come pere fradicie capo verso l'avemaria sulla riva c'era una fiera addirittura e grida e schiamazzi d'ogni genere nel cortile dei malavoglia il lume stava acceso sino a mezzanotte che pareva una festa le ragazze cantavano e venivano anche le vicine ad aiutare le figlie della cugina anna e la nunziata perché c'era da guadagnare per tutti ora sapremo se ci sono o no e si misero a fare lo strido della civetta se sentono le guardie di don michele disse ntoni correranno qui subito perché con una notte come questa le civette non vanno in giro padron fortunato è ricco e non ha nulla da fare e se ne sta in piazza tutto il giorno rispose mena sì e suo figlio brasi ne ha della grazia di dio ella aveva il cuore buono la gnà grazia e non diceva come suo marito lasciali stare coloro che non hanno più né re né regno cosa te ne importa la sola che si vedesse di tanto in tanto era nunziata col piccino in collo e tutti gli altri dietro ma anche lei doveva badare ai fatti suoi lasciate fare lasciate fare che non è sempre bel tempo e il vento se le porta all'aria le frasche oggi ho da parlare con vostro zio campana di legno per quell'affare che sapete assassini piedipapera sebbene volesse far l'indifferente pel decoro della carica finì col perdere la pazienza e si rizzò sulla gamba storta gridando a mastro cirino l'inserviente comunale il quale era incaricato del buon ordine e per questo ci aveva il berretto col rosso quando non faceva il sagrestano fatemi tacere quella linguaccia là nunziata pareva che fosse a casa sua e ci conduceva i suoi piccini come la chioccia alessi seduto accanto a lei le diceva o che l'hai finita oggi la tua tela oppure lunedì ci andrai a vendemmiare da massaro filippo ora che viene il tempo delle ulive avrai sempre da buscartela la tua giornata gran denari borbottava e tornava a pensare a quei due forestieri che andavano di qua e di là e si sdraiavano sulle panche dell'osteria e facevano suonare i soldi nelle tasche sua madre lo guardava come se gli leggesse nella testa né la facevano ridere le barzellette che dicevano nel cortile mare come s'avvicinava la novena di natale i malavoglia non facevano altro che andare e venire dal cortile di mastro turi zuppiddu intanto il paese intero si metteva in festa in ogni casa si ornavano di frasche e d'arance le immagini dei santi oppure al figlio della locca tuo zio crocifisso cerca di rubarle la chiusa a tua cugina la vespa vuol pagargliela la metà di quel che vale col darle ad intendere che la sposerà padron ntoni tornò a correre dal segretario e dall'avvocato scipioni ma questi gli rideva sul naso e gli diceva che chi è minchione se ne sta a casa che non doveva lasciarvi mettere la mano alla nuora e poiché aveva fatto il pasticcio se lo mangiasse guai a chi casca per chiamare aiuto dopo che io sarò sottoterra e quel povero vecchio sarà morto anche lui e alessi potrà buscarsi il pane allora vattene dove vuoi ma allora non te ne andrai più te lo dico io insomma sbrigatevela voi esclamò allora padron cipolla indispettito io me ne lavo le mani e non me ne importa un fico giacché ci ho le mie chiuse e le mie vigne che mi danno il pane e piedipapera assestò uno scapaccione al figlio della locca per insegnargli il nonno era andato a cercare l'avvocato quello delle chiacchiere che adesso dopo aver visto passare anche don michele mentre lo portavano all'ospedale in carrozza colla faccia gialla lui pure e la montura sbottonata i lupini li abbiamo presi tutti mormorava la longa e il signore ci ha castigati tutti insieme col prendersi mio marito quei poveri ignoranti immobili sulle loro scranne si guardavano fra di loro e don silvestro intanto rideva sotto il naso che bella cosa disse ntoni quattro tarì al giorno per andare a passeggiare di qua e di là io vorrei essere guardia doganale ecco ecco esclamò don franco cogli occhi che gli schizzavano dalla testa ciascuno aveva qualche cosa da guardare in quella casa e il vecchio nell'andarsene posò di nascosto la mano sulla porta sconquassata dove lo zio crocifisso aveva detto che ci sarebbero voluti due chiodi e un bel pezzo di legno campana di legno diceva sempre di sì col capo per abitudine sebbene non si vedessero in faccia e don giammaria come li passava a rassegna ad uno ad uno diceva costui è un ladro quello è un birbante quell'altro è un giacobino ora siamo alle prime case della città e tu potrai aspettarmi qui se non vuoi venire sino all'ospedale no voglio venire anch'io così almeno vedrò dove lo mettono ed egli pure mi vedrà sino all'ultimo momento ve l'aveva detto io ch'è tutta roba di don silvestro sclamava la zuppidda la quale era sempre lì a soffiare nel fuoco colla conocchia in mano è roba di ladri e di gente che non ha nulla da perdere e non paga nulla col dazio della pece perché non ha mai avuto nemmeno un pezzo di tavola in mare e ancora non gli pareva vero a lui stesso che l'avesse vista coi suoi occhi tanto che la voce gli mancava nella gola mentre ne parlava per ingannare la noia lungo la strada polverosa i rigattieri torcevano il muso se si parlava di vendere una dozzina di barilotti d'acciughe e dicevano che i denari erano scomparsi per la paura del colèra che non ne mangia più acciughe la gente diceva loro ho incontrato or ora compare mosca disse allora lui per far quattro chiacchiere era senza il carro e scommetto che andava a ronzare nella sciara dietro l'orto della sant'agata amare la vicina è un gran vantaggio si vede spesso e non si fa viaggio ci sono i diavoli per aria diceva la santuzza facendosi la croce coll'acqua santa una giornata da far peccati la zuppidda lì vicino abburattava avemarie seduta sulle calcagna e saettava occhiatacce di qua e di là che pareva ce l'avesse con tutto il paese in questo momento s'udì uno schianto la provvidenza che prima si era curvata su di un fianco si rilevò come una molla e per poco non sbalzò tutti in mare l'antenna insieme alla vela cadde sulla barca rotta come un filo di paglia allora si udì una voce che gridava ahi come di uno che stesse per morire questo succedeva perché dentro il filo ci era un certo succo come nel tralcio della vite e allo stesso modo si tirava la pioggia dalle nuvole e se la portava lontano dove ce n'era più di bisogno anche padron cipolla non ci stava più a schiacciare gli scalini davanti la chiesa dacché aveva perso la pace un bel giorno corse la notizia che padron fortunato si maritava perché la sua roba non se la godesse la mangiacarrubbe alla barba di lui per questo non ci stava più a schiacciare gli scalini e si pigliava la popolo piedipapera per difendere don michele andava dicendo che se l'era meritata la medaglia e la pensione per questo si era buttato all'acqua sino a mezza gamba con tutti gli stivaloni per salvare la vita ai malavoglia vi par poco promesso tutt'a un tratto si trovò davvero naso a naso con don michele il quale ronzava lì intorno anche lui colla pistola sulla pancia e i calzoni dentro gli stivali allora ntoni si calmò di botto e tutti e tre si allontanarono quatti quatti verso la bottega di pizzuto allora è meglio andarcene piagnucolò il figlio della locca giacché nessuno risponde tutti e quattro si guardarono in volto sebbene non si vedessero e pensarono a quel che aveva detto ntoni di padron ntoni questi discorsi poi li ripeteva a don silvestro a proposito di certo ragionamento che avevano fatto a quattr'occhi sebbene don silvestro non avesse aperto bocca è vero ma era stato zitto ad ascoltare fin le povere ginestre della sciara avevano il loro fiorellino pallido la mattina sui tetti fumavano le tegole verdi e gialle e i passeri vi facevano gazzarra sino al tramonto la santuzza dacché incontrava ntoni che faceva la sentinella sulla porta della chiesa se ne andava ad aci castello per la messa di buon mattino onde sfuggire la tentazione di far peccati ora non si usano più queste cose e i vecchi non servono a nulla un tempo si soleva dire ascolta i vecchi e non la sbagli prima deve maritarsi tua sorella mena lo sai questo e si fregava il mento o si stirava i baffi guardandola come il basilisco la ragazza si faceva di mille colori e si alzava per andarsene però don michele la prendeva per la mano e le diceva perché volete farmi quest'offesa comare malavoglia restate lì che nessuno vi mangia ma devono esser passati più di otto anni e ora quando si sarà maritato vostro fratello alessi voi restate in mezzo alla strada mena si strinse nelle spalle perché era avvezza a fare la volontà di dio come la cugina anna e compare alfio vedendo così riprese e padron ntoni tornava a far segno col capo che se l'avessero fatto giurare davanti al crocifisso l'avrebbe giurato e lo sapeva tutto il paese la storia della santuzza con don michele il quale si mangiava le mani dalla gelosia dopo che la santuzza s'era incapricciata di ntoni e s'erano incontrati di notte con don michele e dopo che il ragazzo aveva bevuto poi il treno era partito fischiando e strepitando in modo da mangiarsi i canti e gli addii e dopo che i curiosi si furono dileguati non rimasero che alcune donnicciuole e qualche povero diavolo che si tenevano ancora stretti ai pali dello stecconato senza saper perché il mare era del color della sciara sebbene il sole non fosse ancora tramontato e di tratto in tratto bolliva tutt'intorno come una pentola adesso i gabbiani devono essere tutti a dormire osservò alessi a quest'ora avrebbero dovuto accendere il faro di catania disse ntoni ma non si vede niente la santuzza aveva ragione di baciare la medaglia nessuno poteva dire nulla dei fatti suoi dacché don michele se n'era andato massaro filippo non si faceva veder più nemmeno lui e la gente diceva che colui non sapeva stare senza l'aiuto di don michele come aveva detto alfio mosca alessi s'era tolta in moglie la nunziata e aveva riscattata la casa del nespolo io non son da maritare aveva tornato a dire la mena ora che abbiamo la nostra barca e i nostri uomini non dovranno andare a giornata ci trarremo fuori dalla stoppa anche noi e se le anime del purgatorio ci aiutano a levarci il debito dei lupini si potrà cominciare a pensare alle altre cose ho mangiato troppa bile e non voglio dannarmi l'anima andateci voi che non ve ne importa niente e non si tratta della roba vostra ancora c'è tempo per mandare l'usciere l'ha detto don ciccio se ne andava borbottando così mi ringraziano se campano la madonna ha fatto la grazia se muoiono son io che li ammazzo le comari aspettavano sulla porta per veder passare il morto che dovevano venirselo a prendere da un momento all'altro poveretto brontolavano non vorrei incontrarlo di notte in qualche brutto posto nemmeno per acchiappare un contrabbando di mille lire parola mia d'onore le povere ragazze non ebbero più pace dacché don michele ebbe messo loro quella pulce nunziata chi l'avrebbe detto quando stavamo a chiacchierare da un uscio all'altro e c'era la luna e i vicini discorrevano lì davanti e si udiva colpettare tutto il giorno quel telaio di sì lo so che sei una ragazza di giudizio per questo ti voglio bene e non sono come quelli che ti corrono dietro per acchiapparti la chiusa che poi se la mangerebbero all'osteria della santuzza chi sa se ci troveranno ancora le mamme quando torneranno alle loro case e noi se arriviamo a ricomprare la casa del nespolo quando ci avremo il grano nel graticcio e le fave per l'inverno e avremo maritata mena che cosa ci mancherà maruzza mena e le vicine che strillavano sulla piazza e si battevano il petto lo videro arrivare in tal modo disteso sulla scala e colla faccia bianca come un morto non ve lo dico io che quel ragazzo avrebbe dovuto nascer ricco come il figlio di padron cipolla per stare a grattarsi la pancia senza far nulla intanto l'annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l'anima dei morti ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi intanto don giammaria buttava in fretta quattro colpi d'aspersorio sul cataletto e mastro cirino cominciava ad andare attorno per spegnere i lumi colla canna poi veniva la longa una piccina che badava a tessere salare le acciughe e far figliuoli da buona massaia infine i nipoti in ordine di anzianità e vi appuntava un dito grosso come un regolo da forcola se non altro per compassione della longa la quale poveretta non si dava pace e sembrava una gatta che avesse perso i gattini il vecchio colle mani sul bastone approvava del capo guardando i pulcini ci stava così attento poveretto che arrivava fino a dire che se avessero avuto la casa del nespolo si poteva allevarlo nel cortile il maiale giacché quello era un guadagno sicuro con compare naso pareva san michele arcangelo in carne ed ossa con quei piedi posati sul tappeto e quella cortina sul capo come quella della madonna dell'ognina così bello lisciato e ripulito che non l'avrebbe riconosciuto più la mamma che l'aveva fatto che se uno va dalla santuzza per dimenticare i suoi guai si chiama ubbriacone mentre tanti altri che si ubbriacano a casa di vino buono non hanno guai per la testa né nessuno che li rimproveri o faccia loro la predica di andare a lavorare giacché non hanno nulla da fare e son ricchi per due o pensava a quei due marinai ch'erano tornati di laggiù ed ora se n'erano già andati da un pezzo ma gli pareva che non avessero a far altro che andar gironi pel mondo da un'osteria all'altra a spendere i denari che avevano in tasca alla volontà di dio concluse la cugina anna quando è morto mio marito rocco non era più alto di questa conocchia e le sue sorelline erano tutte minori di lui forse che mi son perduta d'animo per questo ai guai ci si fa il callo e poi ci aiutan a lavorare che aiuto posso darci alla mena se resto qui ditelo voi mena lo guardò cogli occhi timidi ma dove ci si vedeva il cuore tale e quale come sua madre e non osava proferir parola ma una volta stringendosi allo stipite dell'uscio si fece coraggio per dirgli ladro lui com'è vero che si chiamava zio crocifisso ce l'aveva non solo con quelli che mettevano le tasse ma anche con quelli che non le volevano e mettevano talmente in subbuglio il paese che un galantuomo non era più sicuro di starsene in casa sua colla sua roba e voi che capitale ci mettete in quell'acqua sporca che vi fate pagare a sangue d'uomo rimbeccava il vicario colla schiuma alla bocca don franco aveva imparato a ridere come don silvestro per far dannare l'anima a don giammaria e continuava senza dargli retta ché aveva sperimentato il mezzo migliore per fargli perdere la tramontana me la sento nella gola e mi soffoca dopo tante cose che sono avvenute dacché l'abbiamo lasciata e mentre preparava la roba del fratello piangeva come se non dovesse vederlo più i pare che vi lasceranno menar sempre pel naso quel buon uomo di mio padre per fare gli affari vostri e mangiare a doppio palmento che perfino donna rosolina va predicando che vi rosicate tutto il paese ma me non mi mangerete no ché non ci ho la smania di maritarmi e bado agli interessi di mio padre i confratelli si affrettavano a scavalcare i banchi colle braccia in aria per cavarsi il cappuccio e lo zio crocifisso andò a dare una presa di tabacco a padron ntoni per fargli animo che infine quando uno è galantuomo lascia buon nome e si guadagna il paradiso questo aveva detto a coloro che gli domandavano dei suoi lupini ora erano tranquilli suocero e nuora tornavano a contare i danari nella calza i barilotti schierati nel cortile e facevano i loro calcoli onde vedere quello che ci mancasse ancora per la casa ecco com'è la cosa borbottava ntoni di padron ntoni lavoriamo notte e giorno per lo zio crocifisso quando abbiamo messo insieme una lira se la prende campana di legno la quale stava a guardia di sua figlia colla conocchia in mano intanto don michele per non perdere i suoi passi aveva gettato gli occhi su di lia la quale si era fatta una bella ragazza anche lei e non aveva nessuno che le stesse a guardia tranne la sorella che si faceva rossa per lei e le diceva mena infatti aveva un bel piangere e un bel pregare egli tornava a dire che non aveva nulla da perdere e dovevano pensarci gli altri più di lui che era stanco di fare quella vita e voleva finirla come diceva don franco lo sentite piedipapera che sta discorrendo con padron malavoglia e padron cipolla un altro della setta colui un arruffapopolo con quella gamba storta e quando lo vedeva arrancare per la piazza faceva il giro lungo e lo seguiva con occhi sospettosi per scovare cosa stesse macchinando con ma adesso colla morte di bastianazzo e ntoni soldato e mena da maritare e tutti quei mangiapane pei piedi era una casa che faceva acqua da tutte le parti oramai come si vedeva che i vicini li avevano abbandonati le si gonfiava il cuore di riconoscenza ogni volta che don michele con tutto il suo berretto gallonato non sdegnava di fermarsi sulla porta dei malavoglia a far quattro chiacchiere ora poi che torna ntoni da soldato col nonno e tutti gli altri ci aiuteremo per pagare il debito la mamma ha preso della tela da tessere per la signora e son quaglie a due piedi di quelle che portano lo zucchero e il caffè e i fazzoletti di seta di contrabbando don michele ier sera andava per la strada coi calzoni dentro gli stivali e la pistola sulla pancia ora che non c'è più lui non viene nemmeno massaro filippo l'altra volta è passato di qua ed io volevo farlo entrare ma ei dice che è inutile venirci giacché il mosto non può farlo passare più di contrabbando ora che sei in collera con don michele una cosa che non è buona né per l'anima né pel corpo suo marito che non gli pareva vero di aver ragione allora cominciò a gridare e a strepitare io l'avevo detto santi del paradiso che quel ntoni a bazzicare per la casa non mi piaceva voi state zitto che non sapete nulla gli rimbeccava la a catania c'era il colèra sicché ognuno che potesse scappava di qua e di là pei villaggi e le campagne vicine allora a trezza e ad ognina era venuta la provvidenza con tutti quei forestieri che spendevano e voltava e rivoltava nelle mani il suo berretto mentre il presidente col robone nero e la tovaglia sotto il mento gli spifferava tutte le birbonate che aveva fatto ed erano scritte senza che vi mancasse una parola sulla carta suo ntoni diceva che se non lo volevano in casa sapeva dove andare a dormire nella stalla della santuzza e già non spendevano nulla a casa sua per dargli da mangiare padron ntoni e alessi e mena nella paranza lo canzonavano perché la sara l'aveva piantato mentre serravano le vele e la carmela vogava in tondo lenta lenta lasciandosi dietro le reti come la coda di un serpente così mentre aspettavano gli uomini dal mare passavano il tempo ella sulla porta e don michele sui sassi sminuzzando qualche sterpolino per non sapere che fare e le domandava che ci verreste a stare nella città egli aveva il cuore grosso il povero ntoni e non voleva lasciarla così ma ella doveva andare a riempir la brocca alla fontana e gli disse addio correndo lesta lesta e dimenando i fianchi con bel garbo ve lo dico io cos'è ripigliò compare fortunato sono quei maledetti vapori che vanno e vengono e battono l'acqua colle loro ruote cosa volete i pesci si spaventano e non si fanno più vedere ecco cos'è don franco predicava che senza uomini nuovi non si faceva nulla ed era inutile andare a cercare i pezzi grossi come padron cipolla il quale vi diceva che per grazia di dio ci aveva il fatto suo e non aveva bisogno di fare il servitore del pubblico per niente noi siamo parenti ripeteva quando vado a giornata da lui mi dà mezza paga e senza vino perché siamo parenti piedipapera sghignazzava lo fa per tuo bene per non farti ubbriacare e per lasciarti più ricco quando creperà bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no che così non andava bene e se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre da far ridere il cuore agli altri lì sulla carta la dote di sant'agata se n'era andata colla provvidenza e quelli che erano a visita nella casa del nespolo pensavano che lo zio crocifisso ci avrebbe messo le unghie addosso avete ragione comare mena rispose compare mosca a questo non ci avevo mai pensato maledetta la sorte che ha fatto nascere tanti guai così compare alfio si mise il cuore in pace e glielo disse anche in faccia alla fine onde levarsi d'addosso quella noia perché quel cristiano stava sempre davanti alla sua porta come un cane e le avrebbe fatto perdere la fortuna se mai qualcun altro avesse avuto l'intenzione di passare di là per lei la mamma invece poveretta si sentiva dentro tutta in festa perché la sua ragazza andava in una casa dove non le sarebbe mancato nulla e intanto ella era sempre in faccende a tagliare e cucire tasca d'allora in poi quando vedeva spuntare il naso di don michele lia correva a ficcarsi in casa per paura che volesse darle il fazzoletto don michele aveva un bel passare e ripassare e far brontolare la zuppidda colla schiuma alla bocca e aveva un bell'allungare il collo dentro l'uscio dei malavoglia che non vedeva più nessuno talché alla fine si decise ad entrare no le acciughe sentono il grecale ventiquattr'ore prima di arrivare riprendeva padron ntoni è sempre stato così l'acciuga è un pesce che ha più giudizio del tonno ora di là del capo dei mulini li scopano dal mare tutti in una volta colle reti fitte compar alfio dopo che furono tornati a casa padron ntoni e i ragazzi e li ebbe salutati non sapeva risolversi a partire e rimaneva sulla soglia colla frusta sotto l'ascella a stringere la mano a questo e a quello anche a comare maruzza e ripeteva come si suol fare quando uno se ne va lontano e non si sa bene se ci si rivede più sta a vedere strepitava ancora comare venera dopo che ebbero chiusa la porta sul naso ai vicini sta a vedere che in casa mia non sono padrona di fare quello che mi pare e piace mia figlia la do a chi vogl'io la ragazza tutta rossa s'era rifugiata in casa col cuore che gli batteva come un pulcino là veniva anche a stirarsi le braccia rocco spatu e vanni pizzuto quando non aveva che fare fra una barba e l'altra ed anche piedipapera che era il suo mestiere di chiacchierare con questo e con quello per cercare le senserie troppo voi ci avete tempo voi ma se credete che gli altri vogliano far venire gli anni di san giuseppe per maritarsi l'annata è scarsa diceva campana di legno e non è tempo di pensare a queste cose così a soldo a soldo avevano pagato mastro turi zuppiddu e avevano rattoppato un'altra volta la provvidenza che adesso pareva davvero una ciabatta eppure si metteva da parte qualche lira avevano comprato anche una buona provvista di barilotti e il sale per le acciughe se san francesco mandava la provvidenza ma ripeteva quello che le era rimasto più fitto nella mente quando ntoni aveva detto un'altra volta di voler andarsene e aveva vista la mamma piangere ogni notte che all'indomani trovava il lenzuolo tutto fradicio nel rifare il letto così finalmente si azzuffarono e cominciarono a darsi dei pugni e a rotolarsi sotto le panche che volevano mangiarsi il naso mentre la gente li prendeva a calci e a pugni per separarli e ci riescì infine peppi naso colla cinghia di cuoio che s'era levata dai calzoni e dove arrivava levava il pelo e padron ntoni rispondeva che aspettava la morte la quale non voleva venire a prenderselo perché lo sfortunato ha i giorni lunghi della lia nessuno parlava più in casa nemmeno sant'agata la quale se voleva sfogarsi andava a piangere di nascosto davanti al lettuccio della mamma quando in casa non c'era nessuno ntrua ntrua ciascuno a casa sua e suo marito le ripeteva te l'avevo detto che a me i pasticci non mi piacciono voi andatevene a lavorare rispondeva lei che non sapete nulla sarà un affare brutto aggiungeva don silvestro la galera non gliela levano nemmeno col rasoio e don giammaria andava a dirgli sul mostaccio in galera non ci vanno quelli che dovrebbero andarci sapeva tutto quello che succedeva in paese e per questo raccontavano che andava tutto il giorno in giro a piedi scalzi a far la spia col pretesto del suo fuso che lo teneva sempre in aria perché non frullasse sui sassi la sera dell'ascensione mentre i ragazzi saltavano attorno ai falò le comari si erano riunite di nuovo dinanzi al ballatoio dei malavoglia ed era venuta anche comare venera la maritati tu che sei da maritare ancora e così ella era salita nella soffitta della casa del nespolo come le casseruole vecchie e s'era messo il cuore in pace aspettando i figliuoli della nunziata per far la mamma vanni pizzuto tornava a dirgli il brigadiere pagherebbe qualunque cosa per avere in pugno i malavoglia come li tenete voi o perché gliel'avete fatta passar liscia quella storia dei pugni che vi ha dato ntoni addolorata ella se lo teneva abbracciato colla testa sul petto quasi il suo ragazzo volesse scapparle subito e l'andava tastando sulle spalle e per la faccia colle mani tremanti allora ntoni non ne poté più e si mise a baciarla e a parlarle colla bocca nella bocca il giorno buono venne a proposito che una sera rocco spatu non si era fatto vivo piedipapera era venuto due o tre volte ad ora tarda a chieder di lui colla faccia bianca e gli occhi stravolti e le guardie doganali s'erano viste correre di qua e di là tutte in faccende col naso a terra come cani da caccia la domenica poi si metteva il cappello colla piuma e andava a scaricarle un'occhiataccia dalla bottega di vanni pizzuto mentre la ragazza andava a messa colla mamma don silvestro prese ad andare a farsi radere anche lui fra quelli che aspettavano la messa e a scaldarsi al braciere per l'acqua calda e scambiare le barzellette allora perché non lo mandano all'ospedale quel vecchio tornavano a dire gli altri e perché se lo tengono in casa a farselo mangiare dalle pulci tanto che pesta e ripesta il medico ripeteva che andava e veniva per niente e faceva il viaggio del sale e allorché c'erano le comari davanti al letto del malato comare piedipapera la cugina anna dunque tutti hanno bisogno del bel tempo tale e quale come la nunziata che non può andare alla fontana se piove conchiuse alessi buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo osservò il vecchio dove si vende la corda per impiccarsi la prova era che aveva un bel passare e ripassare davanti la casa dei malavoglia che perfino la gente si metteva a ridere e diceva che ei faceva il viaggio alla casa del nespolo come quelli che hanno fatto il voto alla madonna lia si metteva a ridere della burla e scrollava le spalle che lei non sapeva nemmeno come fossero fatte le collane d'ambra e i fazzoletti di seta una volta poi don michele tirò fuori in gran mistero un bel fazzoletto giallo e rosso colla sua brava carta che l'aveva avuto da un contrabbando e voleva regalarlo a comare lia ché lo comprenderai quello che ci avevamo tutti qua dentro il petto quando ti vedevamo ostinato a voler lasciare la tua casa eppure si continuava a fare le solite faccende senza dirti nulla un altro po me lo versava sui calzoni anche questa volta brontolò brasi il quale dacché gli era accaduta quella disgrazia sul vestito stava guardingo piedipapera s'era messo a cavalcioni sul muro col bicchiere fra le gambe che sembrava il padrone per quell'usciere che poteva mandare mestiere la zuppidda farebbe meglio a grattarsi la sua testa perché ci è da grattare con quella porcheria di tirarsi in casa ntoni di padron ntoni mentre il vecchio e tutti fanno il diavolo e non ne vogliono sapere ed aveva ragione di non curarsi di quel che dicevano dicevano che se don silvestro si era messo in testa di far cascare la barbara coi suoi piedi ci sarebbe caduta tal briccone matricolato egli era però gli facevano di berretto e gli amici gli accennavano col capo sogghignando quando andava a chiacchierare nella spezieria una lettera che non valeva i venti centesimi della posta borbottava padron ntoni la longa se la prendeva con quegli sgorbj che sembravano ami di pesceluna e non potevano dir nulla di buono tino ostessa bella conto caro disse pizzuto sputacchiando cercano il marito per farsi mantenere da lui aggiunse ntoni tutte le stesse e piedipapera seguitò lo zio crocifisso allora corse trafelato dal notaio che aveva il fiato ai denti così se la piglia la vespa ma dopo un po di tempo ntoni aveva pescato un camerata che sapeva di lettere e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo della disciplina dei superiori del riso lungo e delle scarpe strette e don franco avrebbe anche spifferata la sua predica che ce l'aveva in testa bella e fatta se non ci fosse stato lì presente don silvestro almeno quel povero diavolo va a stare in pace conchiuse lo zio crocifisso di dove si prendono fateli pagare a chi ne ha allo zio crocifisso a mo d'esempio o a padron cipolla o a peppi naso brava se sono loro i consiglieri lasciate stare mamma lasciate stare supplicava la barbara ma anch'ella aveva tanto di muso perché non aveva potuto mettere la veste nuova e quasi quasi si pentiva dei soldi spesi pel basilico che aveva mandato a comare mena poi tutte quelle chiacchiere stampate non gli mettevano un soldo in tasca che gliene importava a lui don franco glielo spiegava lui perché avrebbe dovuto importargliene il giorno dopo tornarono tutti alla stazione di aci castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a messina e aspettarono più di un'ora pigiati dalla folla dietro lo stecconato finalmente giunse il treno e si videro tutti quei ragazzi che annaspavano col capo fuori dagli sportelli come fanno i buoi quando sono condotti alla fiera i vecchi si mettevano sull'uscio verso mezzogiorno e le ragazze cantavano al lavatoio i carri tornavano a passare nella notte e la sera si udiva un'altra volta il brusio della gente che chiacchierava nella stradicciuola comare mena la fanno sposa si diceva sua madre ha tutta la roba del corredo per le mani la vespa è infuriata come fossimo in luglio sghignazzava compare tino a lei che gliene importa chiese comare grazia gliene importa perché ce l'ha con tutti quelli che si maritano e ora sta covando cogli occhi alfio mosca che gente eh cominciò a strillare lo zio crocifisso dimenticandosi che era sordo quella strega ha il diavolo che la pizzica sotto la gonnella e dire che tengono la medaglia della madonna sul petto bisognerà dirlo a padron fortunato bisognerà il pesce che pescate ve lo mangiate voi sapete per chi lavorate dal lunedì al sabato e vi siete ridotto a quel modo che non vi vorrebbero neanche all'ospedale per quelli che non fanno nulla e che hanno denari a palate lavorate e lo zio crocifisso allora rispondeva quando mi prendono da questo lato non so più che dire e promise di parlarne a piedipapera per riguardo all'amicizia io farei qualunque sacrificio se dicevano che volesse pigliarsi vostra nipote la vespa anche voi anche voi cominciò a gridare campana di legno chi lo dice son tutte chiacchiere vuol papparle la chiusa a mia nipote ecco cosa vuole bella cosa eh che direste voi se la vostra casa la vendessi a un altro ma padron ntoni non poteva soffrire di andare così per la casa col braccio di piedipapera al collo ora lo zio crocifisso ci era venuto col falegname e col muratore e ogni sorta di gente che scorrazzavano di qua e di là per le stanze come fossero in piazza e dicevano e avevano anche invitato lo zio crocifisso e tutto il vicinato e tutti gli amici e parenti senza risparmio io non ci vengo borbottava lo zio crocifisso a compare tino colle spalle all'olmo della piazza allora padron ntoni lo pregava e lo strapregava per l'amor di dio di fargliela presto la repubblica prima che suo nipote ntoni andasse soldato come se don franco ce l'avesse in tasca la santuzza scuoteva il capo e diceva che mentre si è in chiesa non bisogna sparlare del prossimo chi fa l'oste deve far buon viso a tutti rispose la la vespa era venuta a vedere anche lei colla calzetta al collo e frugava per ogni dove ora che era roba di suo zio il sangue non è acqua andava dicendo forte perché udisse anche il sordo a me mi sta nel cuore la roba di mio zio come a lui deve stare a cuore la mia chiusa lo zio crocifisso lasciava dire e non udiva egli levò il capo a guardare i tre re che luccicavano e la puddara che annunziava l'alba come l'aveva vista tante volte allora tornò a chinare il capo sul petto e a pensare a tutta la sua storia e poi glielo avevano riportato mezzo morto di fame a miagolare dietro l'uscio e la povera donna non sentendosi il cuore di lasciar la bestiola sulla strada a quell'ora aveva aperto l'uscio e così s'era ficcati i ladri in casa questo racconto è lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere e svilupparsi nelle più umili condizioni le prime irrequietudini pel benessere poi chi avrebbe potuto comprarla padron cipolla non voleva di quei vecchiumi quello era affare dello zio crocifisso ma in quel momento lo zio crocifisso aveva altro per la testa con quell'ossessa della vespa che gli faceva dannare l'anima correndo dietro a tutti gli uomini che c'erano da maritare nel paese ho fatto come se fosse stata roba mia rispondeva il segretario con la faccia tosta tanto che donna rosolina gli voltò le spalle per non crepare dalla rabbia e se ne tornò a trezza sudata come una spugna nell'ora calda collo scialle sulla schiena è venuto con suo figlio brasi il quale adesso si è fatto grande seguitava padron ntoni sicuro i ragazzi crescono e ci spingono per le spalle nella fossa rispose padron fortunato e poi correva dietro allo zio crocifisso per dirgli cento volte sapete zio crocifisso se giungiamo a metterli insieme quei denari della casa dovete venderla a noi perché è stata sempre dei malavoglia per te sarebbe meglio che non venisse la domenica perché il giorno dopo sei come se fossi malato ecco quello che era meglio per lui che non venisse mai la domenica e gli cascava il cuore per terra a pensare che tutti i giorni fossero dei lunedì siete un bel prepotente gli diceva don franco accarezzandolo sulle spalle un vero feudatario siete l'uomo fatale mandato in terra per provare come quattro e quattr'otto che bisogna fare il bucato alla vecchia società al vedere come se n'era tirata fuori dai guai lei e i suoi fratellini così debole e sottile al pari di un manico di scopa ognuno la salutava e si fermava volentieri a far quattro chiacchiere con lei bel guadagno che ci avete fatto a levarvi d'addosso ntoni di padron ntoni ora che la barbara ha messo gli occhi addosso a don michele se ce li ha messi li leverà ché sua madre non può vedere né sbirri né mangiapane né forestieri comprava anche la pesca tutta in una volta con ribasso e quando il povero diavolo che l'aveva fatta aveva bisogno subito di denari ma dovevano pesargliela colle sue bilancie le quali erano false come giuda dicevano quelli che non erano mai contenti ed hanno un braccio lungo e l'altro corto come san francesco o per venire a regalare qualche pugno di fave che aveva raccolto nella chiusa quella sfacciata di sant'agata è sempre a stuzzicare compare mosca non gli lascia un momento per grattarsi il capo vergogna e brontolava ancora per la strada mentre piedipapera chiudeva l'uscio tirandole dietro tanto di lingua e poco dopo si seppe per tutto il paese che quella domenica comare grazia piedipapera andava lei a spartire i capelli della sposa e a levarle la spadina d'argento perché brasi cipolla era orfano della madre e i malavoglia avevano invitato apposta la piedipapera per ingraziarsi suo marito il nonno si soffiava il naso anche lui e brontolava adesso posso morire tranquillo ora che quei ragazzi non rimarranno più soli e in mezzo a una strada ma per otto giorni ntoni non ebbe il coraggio di metter piede nella strada tutte bugie di gente senza coscienza che si danna l'anima a volere il male del prossimo no lo so cos'era erano tutti fazzoletti di seta e zucchero e caffè più di mille lire di roba corpo della madonna che mi son sgusciati di mano come anguille padron ntoni tornava a cercarlo in piazza o sotto la tettoia e gli diceva cosa volete che si faccia se non ho denari spremete il sasso per cavarne sangue aspettatemi sino a giugno se volete farmi questo favore o prendetevi la provvidenza e la casa del nespolo io non ci ho altro mena aveva spesso il cuore nero mentre tesseva perché le ragazze hanno il naso fine ed ora che il nonno era sempre a confabulare con compare fortunato e in casa si parlava spesso dei cipolla ci aveva sempre la stessa cosa davanti agli occhi come quel cristiano di compar alfio fosse incollato sui panconi del telaio colle immagini dei santi i denari ce li abbiamo disse a compar alfio il quale era quasi un parente da tanto che lo conoscevano a ognissanti mio fratello entra garzone da massaro filippo e il minore prenderà il suo posto da padron cipolla quando avrò collocato anche turi allora mi mariterò ma bisogna aspettare che io abbia gli anni e che mio padre mi dia il consenso adesso lo zio crocifisso mi fa fare le faccende di casa perché non vuol più sentir parlare del figlio della locca dopo che l'altro fratello gli fece quel servizio che sapete col carico dei lupini il vento contrastava forte alla manovra ma in cinque minuti la vela fu spiegata e la provvidenza cominciò a balzare sulla cima delle onde piegata da un lato come un uccello ferito i malavoglia si tenevano tutti da un lato afferrati alla sponda in quel momento nessuno fiatava belle cose che copre quell'abitino al giorno d'oggi per andare avanti bisogna fare quel mestiere là se no si va indietro al modo dei gamberi come i malavoglia ora hanno pescato la provvidenza lo sapete no io non ci sono stato qui ma comare mena non sapeva nulla sì c'è tempo ma è meglio pensarci adesso così saprò quel che devo fare prima bisogna maritare la mena e la lia quando sarà grande anche lei lia comincia a volere le vesti lunghe e i fazzoletti colle rose e tu pure ci hai i tuoi ragazzi da situare bisogna arrivare a comprare la barca la barca poi ci aiuterà a comprare la casa mena non rispose ve l'avevo detto io aggiunse compare lfio i ho visti parlare io padron ntoni con padron cipolla sarà come vuole dio disse poi mena a me non importava di maritarmi purché mi avessero lasciata stare qui persino padron cipolla si lasciò andare a dir delle barzellette alle quali rideva soltanto suo figlio brasi e tutti parlavano in una volta mentre i monelli si disputavano le fave e le castagne fra le gambe della gente in terra è tutt'altra cosa un bersagliere che tornava con noi a messina ci diceva che non si può stare al pinf panf delle fucilate senza sentirsi pizzicar le gambe dalla voglia di buttarsi avanti a testa bassa poi quando le mie sorelle saranno maritate il nonno verrà a stare con noi e lo metteremo nella stanza grande del cortile che c'entra il sole così quando non potrà più venire sul mare povero vecchio se ne starà accanto all'uscio nel cortile e nell'estate ci avrà lì vicino il nespolo per fargli ombra non lo sapevano che l'affare di don michele colla santuzza l'aveva scoperto don giammaria nella confessione altro che don michele la santuzza ci ha massaro filippo e don michele ronza sempre per la via del nero senza nessuna paura di comare zuppidda e della sua conocchia lui ci ha la pistola non lo volevano nemmeno per compagno alla processione quel cristiano né lei né sua figlia comare venera quando parlava del marito che doveva prendere sua figlia pareva che la sposa fosse lei mio piedipapera cominciò a bestemmiare e a buttare il berretto per terra al solito suo dicendo che non aveva pane da mangiare e non poteva aspettare nemmeno sino all'ascensione sentite compare tino gli diceva padron ntoni colle mani giunte come dinanzi al signore iddio il mare russava in fondo alla stradicciuola adagio adagio e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio sobbalzando sui sassi e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre giorno e notte non arriverebbe mai e la nunziata faceva la carità di venire ad accendere il fuoco quando la mena doveva andare a prendere il nonno per mano verso l'avemaria come un bambino perché di sera non ci vedeva più peggio di una gallina ma ntoni aveva fatto il sordo perché ventre affamato non sente ragione e don michele non gli faceva più paura dopo che si erano rotolati a pugni e a cazzotti sotto le panche e la pioggia si rovesciava sino a sera sulle loro spalle che non ci erano cappotti che bastassero e il mare friggeva tutto intorno come il pesce nella padella allora era un altro par di maniche e ntoni non aveva voglia di cantare col cappuccio sul naso e gli toccava vuotare dall'acqua la provvidenza che non si finiva più e il nonno badava a ripetere tu ora che hai mangiato e bevuto non pensi ad altro che a tornartene a casa ma se non stai zitto ti butto in mare con una pedata gli disse cinghialenta il fatto è brontolò rocco che mi secca passar qui la notte senza far nulla o scappava in casa com'ei compariva in capo alla straduccia e andava a nascondersi dietro il basilico ch'era sulla finestra con quegli occhioni neri che se lo mangiavano di nascosto ma se brasi si fermava a guardarla come un bietolone gli voltava le spalle col mento sul petto tutta rossa e gli occhi bassi masticandosi la cocca del grembiule matrimonii e vescovadi dal cielo sono destinati aggiunse comare la longa a buon cavallo non gli manca sella conchiuse padron fortunato ad una ragazza come vostra nipote un buon partito non può mancare compare turi è capace di farlo con quelle braccia dicevano alcuni oppure adesso i malavoglia si mettono di nuovo a cavallo quel diavolo di compare zuppiddu ci ha le fate nelle mani esclamavano guardate come l'ha ridotta che prima sembrava una scarpaccia vecchia addirittura coi denari dei pulcini avrebbe anche comperato un maiale per non perdere le bucce dei fichidindia e l'acqua che serviva a cuocere la minestra e a fin d'anno sarebbe stato come aver messo dei soldi nel salvadanaio sentite quando si è visto quello che hanno veduto questi occhi e come ci stavano quei ragazzi a fare il loro dovere per la madonna questo cappello qui lo si può portare lasciatelo stare dov'è gli rispondeva il dottor scipioni in queste cose è meglio farci passare del tempo sopra già non gli manca nulla ve l'ho detto e ingrassa come un cappone le cose vanno bene allorché don giammaria alzava la voce per discutere ei gli piantava le unghie negli occhi rizzandosi sulle gambette rosso come un gallo e lo cacciava in fondo alla bottega lo fate apposta per compromettermi gli sputava in faccia colla schiuma alla bocca padron ntoni non lo sapeva ma infine si prese in mano la carta bollata e andò a trovare lo zio crocifisso coi due nipoti più grandicelli per dirgli di prendersi la provvidenza che mastro turi l'aveva rattoppata allora allora e al poveraccio gli tremava la voce come quando gli era morto il figlio bastianazzo il nonno non ci capiva più nella camicia dalla contentezza andava chiacchierando con lui onde provargli come gli volesse bene e fra di sé diceva son l'anime sante di sua madre e di suo padre che hanno fatto il miracolo e si mise a strillare e a chiamare la mamma ad alta voce in mezzo al rumore del vento e del mare né alcuno osò sgridarlo più hai un bel cantare ma nessuno ti sente ed è meglio starti cheto gli disse infine il fratello con la voce mutata che non si conosceva più nemmen lui comare grazia piedipapera sentendo che nella strada c'era conversazione si affacciò anch'essa sull'uscio col grembiule gonfio delle fave che stava sgusciando e se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo e pareva che l'avessero fatto apposta come se ci avessero il giudizio dei cristiani ma le donne hanno il cuore piccino e padron ntoni dovette spiegarle che se il negozio andava bene c'era del pane per l'inverno e gli orecchini per mena e bastiano avrebbe potuto andare e venire in una settimana da riposto con menico della locca e guardava ora questo ed ora quello che parlava come se cercasse la foglia davvero e volesse mangiarsi le parole e quando vedeva ridere il segretario rideva anche lui don silvestro per far ridere un po tirò il discorso sulla tassa di successione di compar bastianazzo e stavano un tantino a farle compagnia fumandole in silenzio la pipa sotto il naso o parlando sottovoce fra di loro la poveretta sgomenta da quelle attenzioni insolite li guardava in faccia sbigottita e si stringeva al petto la bimba come se volessero quelli a cui non gliene importava della pece non dissero nulla ma lo zuppiddu seguitò a strillare che egli avrebbe chiuso bottega e chi aveva bisogno di calafatare la barca poteva metterci la camicia della moglie per stoppa giacché ella non aveva paura né delle pistole né di nessuno e sua figlia non l'avrebbe data a uno che si mangiava il pane del re e faceva lo sbirro ed era nel peccato mortale colla santuzza per giunta glielo aveva detto don giammaria sotto sigillo di confessione passava e ripassava per la strada del nero dieci volte al giorno onde mostrare che non aveva paura della zuppidda né della sua conocchia e quando arrivava alla casa dei malavoglia rallentava il passo e guardava dentro per vedere le belle ragazze che crescevano nella casa dei malavoglia solo la nunziata appena sentita la notizia aveva affidato i ragazzi al più grandicello e raccomandata la sua casa alla vicina ed era corsa da comare mena a piangere con lei come una che non aveva ancora gli anni del giudizio quando tutti i suoi erano in casa coll'uscio chiuso mentre la longa intonava il rosario se la godeva a vederseli vicini e li guardava in faccia ad uno ad uno e guardava i muri della casa e il cassettone colla statuetta del buon pastore e il deschetto col lume sopra e ripeteva sempre non mi par vero di essere ancora qui con voialtri adesso che vi ho detto quello che volevo dirvi non me ne importa io sono vecchio quando non c'è più olio il lume si spegne ora voltatemi dall'altra parte che sono stanco ora che non aveva altro da fare aveva imparato a conoscere le galline ad una ad una e stava a vedere quello che facevano e passava il tempo ad ascoltare le voci dei vicini dicendo questa è comare venera che strapazza suo marito questa è la cugina anna che torna dal lavatoio ho in testa disse a un tratto ntoni che stasera dovremmo dare al diavolo la pesca che abbiamo fatta taci gli disse il nonno e la sua voce in quel buio li fece diventare tutti piccini piccini sul banco brava gente che sarebbe borbottava don giammaria a favignana o nelle altre galere ne trovate quanti ne volete senza mandare dal fornaciaio andate a dirlo a compare tino piedipapera o a quell'ubbriacone di rocco spatu che loro ci stanno colle idee del vostro tempo la gente appena don michele tornò a bazzicare dalla santuzza diceva fecero pace cani e gatti vuol dire che ci era sotto qualche cosa per tenersi il broncio e come massaro filippo era pure tornato all'osteria anche quell'altro che non sa starci senza don michele è segno che è innamorato di don michele piuttosto che della santuzza del resto venne a brontolare vostro figlio rocco non vi ha aiutata neppur lui ché se si è buscato un soldo è andato subito a berlo all'osteria la ve l'avevo detto non è vero tutti così quei leccasanti col diavolo sotto le gonnelle bel lavoro eh due alla volta per fare il paio ora che gli danno la medaglia a don michele e prima non era così no figlio mio non son più quella allora quando fu di tuo padre e di tuo fratello ero più giovane e forte il cuore si stanca anche lui vedi l'avvocato scipioni stava facendo delle spagnolette e li fece andare e venire due o tre volte prima di dar loro pratica il bello poi era che andavano tutti in processione l'un dietro l'altro e da principio ci si accompagnava anche la longa colla bimba in collo per aiutare a dire le proprie ragioni e così perdevano tutti la giornata la quale ardeva come una catasta di legna quando ci passò vicino e le fiamme salivano alte sino alla penna di trinchetto tutti al loro posto però quei ragazzi nelle batterie o sul bastingaggio il nostro comandante domandò se avevano bisogno di nulla no grazie tante risposero poi passò a babordo e non si vide più io non ci penso per ora a maritarmi ma certo che da me si troverebbe quel che ci vuole a buon conto il mio pezzo di chiusa ce l'ho e nessuno ci tiene le unghie addosso come la casa del nespolo che se soffia la tramontana se la porta via questa sarebbe da vedere se soffia la tramontana che è vero domandò mena eh comare mena se non dovessi far altro al mio paese ce n'è delle ragazze come dico io senza andare a cercarle lontano guardate quante stelle che ammiccano lassù rispose mena dopo un pezzetto ei dicono che sono le anime del purgatorio che se ne vanno in paradiso compare pizzuto non voleva aprire a quell'ora e rispondeva che era in letto ma siccome continuavano a picchiare e minacciavano di svegliare tutto il paese e di far correre la guardia a mettere il naso nei fatti loro si fece dare la voce e venne ad aprire in mutande che siete pazzi a picchiare in questo modo esclamava or ora ho visto passare don michele questa è come una festa per la santuzza dicevano il figlio della locca il quale non aveva denari per bere gridava lì fuori dell'uscio che voleva farsi ammazzare piuttosto ora che lo zio crocifisso non lo voleva più nemmeno a mezza paga per quel suo fratello menico che s'era annegato coi lupini e qualche amico di suo marito bastianazzo compar cipolla per esempio o compare mangiacarrubbe passando dalla sciara per dare un'occhiata verso il mare e vedere di che umore si addormentasse il vecchio brontolone andavano a domandare a comare la longa di suo marito che vuol dire che il mare ora è verde ora è turchino e un'altra volta è bianco e poi nero come la sciara e non è sempre di un colore come dell'acqua che è chiese alessi è la volontà di dio rispose il nonno così il marinaio sa quando può mettersi in mare senza timore e quando è meglio non andarci e rocco che tutti i giorni bisognava andare a cercare di qua e di là per le strade e davanti la bettola e cacciarlo verso casa come un vitello vagabondo anche dei malavoglia ce n'erano due vagabondi e alessi si tormentava il cervello a cercarli dove potevano essere ma bisognava guardarsi bene dai cattivi incontri e non accettare nemmeno una presa di tabacco da chi non si conosceva andando per la strada bisognava camminare nel bel mezzo e lontano dai muri dove si correva rischio di acchiapparsi mille porcherie e badare di non mettersi a sedere sui sassi o lungo i muricciuoli un momento gridò pizzuto colla mano sul battente non è pei soldi dell'erbabianca questa ve l'ho data per niente come amici che siete ma vi raccomando eh padron ntoni se la godeva anche lui colle mani dietro la schiena e le gambe aperte aggrottando un po le ciglia come fanno i marinai quando vogliono vederci bene anche al sole che era un bel sole d'inverno e i campi erano verdi il mare lucente e il cielo turchino che non finiva mai per questo padron fortunato non gli ha voluto dare il figlio alla sant'agata diceva intanto la zuppidda che l'avevano lasciata sulla porta ha il naso fine quell'omaccio e la vespa soggiungeva chi ha roba in mare non ha nulla ci vuole la terra al sole ci vuole padron ntoni diventava molle come un minchione al sentir parlare di galera ma il dottor scipione gli batteva sulla spalla e gli diceva che non era dottore se non gliela faceva cavare con quattro o cinque anni di prigione mena oh mena e mena sapeva cosa voleva dire e venivano tutti in processione lei la lia ed anche la nunziata con tutti i suoi pulcini dietro contentati di quel che t'ha fatto tuo padre se non altro non sarai un birbante ed altre sentenze giudiziose ecco perché la casa del nespolo prosperava e padron ntoni passava per testa quadra al punto che a trezza l'avrebbero fatto consigliere comunale se don silvestro il segretario il quale la sapeva lunga la nunziata e la cugina anna venivano anche loro a sedersi lì accanto sui sassi a chiacchierare dopo cena con quei poveretti che erano rimasti soli e derelitti anch'essi talché sembrava fossero parenti la pasqua infatti era vicina le colline erano tornate a vestirsi di verde e i fichidindia erano di nuovo in fiore le ragazze avevano seminato il basilico alla finestra e ci si venivano a posare le farfalle bianche sacramento esclamò ntoni se taglio come faremo poi quando avremo bisogno della vela non dire sacramento che ora siamo nelle mani di dio alessi s'era aggrappato al timone e all'udire quelle parole del nonno cominciò a strillare mamma mamma mia stavolta mastro callà aveva visto quella folla davanti al municipio colle conocchie in mano e puntava i piedi in terra restio peggio di un mulo non ci vado se non viene don silvestro ripeteva cogli occhi fuori della testa don silvestro lo sa trovare un ripiego ti rammenti le belle chiacchierate che si facevano la sera mentre si salavano le acciughe e la nunziata che spiegava gli indovinelli e la mamma e la lia tutti lì al chiaro di luna che si sentiva chiacchierare per tutto il paese come fossimo tutti una famiglia padron ntoni era ridotto a non aprir bocca per non litigare col nipote e ntoni poi quand'era stanco della predica piantava lì tutti della paranza a piagnucolare e se ne andava a trovar rocco o compare vanni coi quali si stava allegri e se ne trovava sempre una nuova da inventare se lo sapete che pioverà perché torniamo ad andare in mare oggi gli diceva ntoni non era meglio restarci in letto un altro par d'ore acqua di cielo e sardelle alle reti rispondeva il vecchio allo zio crocifisso gli finiva sempre così che gli facevano chinare il capo per forza come peppinino perché aveva il maledetto vizio di non sapere dir di no già voi non sapete dir di no quando vi conviene sghignazzava piedipapera voi siete come le e disse come e siccome aspettava inutilmente la risposta aggiunse colla voce tremante quasi avesse freddo è morta anche lei alessi non rispose nemmeno allora ntoni che era sotto il nespolo colla sporta in mano fece per sedersi poiché le gambe gli tremavano ma si rizzò di botto balbettando le belle ragazze di qui non sono degne di portargli le scarpe a quelle di napoli io ne avevo una colla veste di seta e nastri rossi nei capelli il corsetto ricamato e le spalline d'oro come quelle del comandante tanto che don michele non si fece più vedere all'osteria e si contentava di mandare a prendere il vino e berselo nella bottega di pizzuto solo col suo fiasco per amor della pace massaro filippo invece di esser contento che si fosse tolto così un altro cane da quell'osso della santuzza di fare la rivoluzione se non erano minchioni e non badare al dazio del sale o al dazio della pece ma casa nuova bisognava fare e il popolo aveva ad essere re ora che vi portate via la provvidenza non ci verrete più da queste parti compare ntoni sì che ci verrò e poi per andare alla sciara questa è la strada più corta ci verrete per vedere la mangiacarrubbe che si mette alla finestra quando passate così fra tutt'e due il povero baco da seta stava fra l'incudine e il martello adesso poi che era venuta la burrasca e tutti lo lasciavano a strigliare quella mala bestia della folla non sapeva più da che parte voltarsi diceva che le donne in quelle parti là scopavano le strade colle gonnelle di seta e che sul molo c'era il teatro di pulcinella e si vendevano delle pizze a due centesimi di quelle che mangiano i signori veramente nel libro della parrocchia si chiamavano toscano ma questo non voleva dir nulla poiché da che il mondo era mondo all'ognina a trezza e ad aci castello li avevano sempre conosciuti per malavoglia di padre in figlio che avevano sempre avuto delle barche sull'acqua e delle tegole al sole il vino buono faceva vociare e il vociare metteva sete intanto che non avevano ancora aumentato il dazio sul vino e quelli che avevano bevuto levavano i pugni in aria colle maniche della camicia rimboccate e se la prendevano persin colle mosche che volavano quell'affronto ntoni ebbe un bel pregarla e scongiurarla di non attaccarsi a quel pelo e lasciar correre comare venera tutta pettinata e colle mani intrise di farina che s'era messa apposta ad impastare il pane per far veder che non le importava più d'andare al convito dei malavoglia rispondeva avete voluto la piedipapera tenetevela don michele si spolverò la montura andò a raccattare la sciabola che aveva persa e se ne uscì borbottando fra i denti senz'altro per amor dei galloni ma ntoni malavoglia il quale mandava un fiume di sangue dal naso lia piangeva sottovoce perché non udisse sua sorella col viso nelle mani e don michele la vedeva piangere colle pistole sulla pancia e i calzoni dentro gli stivali per me stasera non c'è nessuno che stia inquieto o che si metta a piangere comare lia ma anch'io sono in pericolo come vostro fratello compar alfio mosca sta facendo cuocere le fave osservò la nunziata dopo un po egli è come te poveraccio che non avete nessuno in casa che vi faccia trovare la minestra alla sera quando tornate stanchi don silvestro senza badarci andava a far quattro chiacchiere collo zio santoro e gli metteva due centesimi nella mano sia lodato dio esclamava il cieco questo è don silvestro il segretario l'hanno detto vanni pizzuto rocco spatu e compare cinghialenta vanni pizzuto s'è messo ad andare senza scarpe per non essere conosciuto ma io lo riconosco egualmente che striscia sempre i piedi per terra e fa levar la polvere come quando passano le pecore ogni volta che l'avvocato andava a parlare con ntoni malavoglia don silvestro l'accompagnava alla prigione quando non avea nulla da fare al consiglio adesso non ci andava nessuno e le ulive erano raccolte intanto cominciavano ad udirsi i pescatori che si chiamavano da un uscio all'altro e i carri cominciavano a passare di nuovo per la via fra due ore sarà giorno disse padron ntoni e potrete andare a chiamare don giammaria e mi diceva che il matrimonio è come una trappola di topi andava brontolando allora lo zio crocifisso ora state a fidarvi degli uomini le ragazze invidiose dicevano che la barbara sposava suo nonno ma la gente di proposito come peppi naso e piedipapera ed anche don franco mormoravano io non voglio scommettere niente rispose pizzuto stringendosi nelle spalle a me non me ne importa un corno quelli che stavano a sentire piedipapera e rocco spatu si scompisciavano dalle risa il figlio della locca stava ad ascoltare a bocca aperta e si grattava il capo bravo disse poi così pesci non se ne troverebbero più nemmeno a siracusa né a messina dove vanno i vapori invece li portano di là a quintali colla ferrovia ed anche don michele il quale si annoiava a passeggiare colla pistola appesa alla pancia senza far nulla quando non era dietro il banco della santuzza e faceva l'occhietto alle belle ragazze per ingannare il tempo comare venera la zuppidda faceva il diavolo perché avevano invitato comare grazia a pettinare la sposa mentre sarebbe toccato a lei che stava per diventare parente dei malavoglia e la sua figliuola s'era fatta comare di basilico con la mena tanto che aveva fatto cucire alla barbara in fretta e furia la veste nuova ché non se lo aspettava quell'affronto compare tino poveraccio lo afferrava pel giubbone perché stesse a sentire per forza gli dava delle scrollate lo abbracciava stretto per parlargli nell'orecchio sì siete una bestia se vi lasciate scappare quell'occasione per un pezzo di pane padron ntoni la vende proprio perché non può tirare innanzi ora che suo nipote l'ha piantato sì anche queste aiutano a levare il debito disse padron ntoni ma voi altri dovreste mangiarvelo qualche uovo quando avete voglia no non ne abbiamo voglia rispose maruzza e mena soggiunse se le mangiamo noi compare alfio non avrà più da venderne al mercato che cosa volete da me chiese ntoni colla lingua grossa niente non è affare per questa sera se non è affare per questa sera perché mi avete fatto lasciar l'osteria che son tutto fradicio dalla pioggia disse rocco spatu poi dopo ch'ebbe baciata mena e la lia e salutate le comari si mosse per andarsene e mena gli corse dietro colle braccia aperte singhiozzando ad alta voce quasi fuori di sé e dicendogli ora che dirà la mamma ora che dirà la mamma come se la mamma avesse potuto vedere e parlare le vicine avevano fatto come le lumache quando piove e lungo la straduccia non si udiva che un continuo chiacchierio da un uscio all'altro persino la finestra di compare alfio mosca quello del carro dell'asino era aperta e quando si trattava di serrare una scotta tesa come una corda di violino o di alare una parommella che ci sarebbe voluto l'argano il nonno ansimando cogli ohi ooohi intercalava qui ci vorrebbe ntoni oppure i pare che io abbia il polso di quel ragazzo padron ntoni poté vederla sino all'ultimo momento e mentre la nunziata se ne andava via con alfio mosca adagio adagio pel camerone che pareva d'essere in chiesa al camminare li accompagnava cogli occhi poi si voltò dall'altra parte e non si mosse più la cugina anna che scopriva ogni cosa dal greto dove era a stendere la tela diceva con comare grazia ora quella povera sant'agata resta in casa peggio di una casseruola appesa al muro tale e quale come le mie figliuole che non hanno dote e don michele insieme a loro colla pistola sulla pancia e i calzoni infilati negli stivali voi potreste fargli un gran servizio a don michele col levargli davanti ntoni malavoglia tornò a dire pizzuto a compare tino mentre costui per comprare un sigaro andava a cacciarsi nell'angolo più oscuro della botteguccia rocco spatu e cinghialenta che avevano sempre qualche soldo gli ridevano sul naso dalla porta della taverna facendogli le corna e venivano a parlargli sottovoce tirandolo pel braccio verso la sciara e parlandogli me lo domandava spesso quando eravamo soli rispose la nunziata voleva sapere dove fosse è andata dietro a suo fratello noi poveretti siamo come le pecore e andiamo sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri adesso manderemo dal fornaciaio per farli fare apposta rispondeva don giammaria se le cose andassero come dovrebbero andare si nuoterebbe nell'oro diceva don silvestro non diceva altro questo discorso avveniva sulla porta della chiesa dell'ognina la prima domenica di settembre che era stata la festa della madonna con gran concorso di tutti i paesi vicini e c'era anche compare agostino piedipapera il quale colle sue barzellette riuscì a farli mettere d'accordo sulle due onze e dieci a salma da pagarsi col violino a tanto il mese il sinedrio si sciolse come tutte le altre volte senza conchiudere nulla che ognuno restava della sua opinione e questa volta inoltre c'era lì presente la signora talché don franco non poteva sfogarsi a modo suo vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da marito diceva a ntoni la longa ora tutta la gente parla dei fatti vostri e mi dispiace per la barbara ed io me la piglio disse allora ntoni anche la casa del nespolo sembrava avesse un'aria di festa il cortile era spazzato gli arnesi in bell'ordine lungo il muricciuolo e appesi ai piuoli l'orto tutto verde di cavoli e di lattughe e la camera aperta e piena di sole che sembrava contenta anch'essa e ogni cosa diceva che la pasqua si avvicinava sangue di giuda non dite così gridava ntoni col pugno in aria che un giorno o l'altro faccio succedere una commedia faccio succedere ma gli altri lo piantavano lì alzando le spalle sghignazzando tanto che infine gli fecero montare la mosca al naso e andò a piantarsi proprio nel bel mezzo dopo che avevano buttato le reti lasciava alessi a menare il remo adagio adagio per non fare deviare la barca e si metteva le mani sotto le ascelle a guardare lontano dove finiva il mare e c'erano quelle grosse città dove non si faceva altro che spassarsi e non far nulla la povera mena non si fece neppur rossa sentendo che compare alfio aveva indovinato che ella lo voleva quando stavano per darla a brasi cipolla tanto le pareva che quel tempo fosse lontano ed ella stessa non si sentiva più quella era della setta alle grida la gente si era affacciata sugli usci e si era radunata una gran folla sicché si azzuffarono perbene e piedipapera il quale ne sapeva più del diavolo si lasciò cadere a terra tutto in un fascio con ntoni malavoglia che così non valevano a nulla le gambe buone il vicario ora che aveva il disopra e la moglie di don franco era là che ei poteva tirare le sassate dietro il muro si divertiva a fare arrabbiare lo speziale belli quei vostri uomini nuovi sapete cosa fa brasi cipolla adesso che suo padre va cercandolo per tirargli le orecchie a causa della vespa prendete queste qua gnà mena diceva che avrei voluto trovarmici io al posto di vostro padre vi giuro almeno non avrei fatto danno a nessuno e nessuno avrebbe pianto non è vero che mi volete bene seguitava ella respingendolo a gomitate se fosse vero lo sapreste quel che dovete fare e lo vedreste che non ci ho altro per il capo gli ho detto di no chiaro e tondo a mastro callà quand'è venuto a fare l'ambasciata in persona l'ha visto anche lo zio santoro don silvestro gli fa fare quel che vuole a quel giufà del sindaco ma io me ne infischio del sindaco e del segretario ah mamma mia ah mamma mia sul tardi venne piedipapera colla faccia angustiata picchiandosi la fronte avete sentito eh padron ntoni che disgrazia vedi gli diceva questo non c'è mai stato nei malavoglia se tu prendi la mala strada di rocco spatu tuo fratello e le tue sorelle ti verranno dietro una mela fradicia guasta tutte le altre e quei soldi che abbiamo messo insieme con tanto stento se ne anderanno in fumo per un pescatore si perde la barca e allora che faremo don michele e ntoni malavoglia un giorno o l'altro si mangiano come il pane è quel benedetto cappello colla penna che gli lega le mani a don michele egli pagherebbe qualche cosa a piedipapera se glielo levasse davanti quel cetriolo allora la longa vedendo che non c'era più speranza volle che le mettessero sul petto quel soldo di cotone coll'olio santo che aveva comperato a pasqua e disse pure che lasciassero la candela accesa la mena stava ad ascoltare con tanto d'occhi anche lei e all'improvviso lo piantò con un bel saluto e se ne entrò nell'orto alfio tutto infuriato corse a lagnarsi colla vespa che gli dava a bere di tali bugie per farlo litigare colla gente orbè conchiuse cinghialenta se non volete rischiar la pelle dovevate restare a casa a dormire nessuno fiatò più e ntoni andava pensando mentre metteva le mani avanti per vedere dove posava i piedi la longa prendeva qualche rotolo di tela da tessere e andava anche al lavatoio per conto degli altri padron ntoni coi nipoti s'erano messi a giornata s'aiutavano come potevano ma don giammaria il vicario gli avea risposto che gli stava bene e questo era il frutto di quella rivoluzione di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile sì colle annate che corrono esclamò padron cipolla ché in mare ci devono aver buttato il colèra anche per i pesci compare mangiacarrubbe diceva di sì col capo e lo zio cola tornava a parlare del dazio del sale che volevano mettere là si vedevano le toppe sotto la impeciatura nuova era come certe donnacce che sapeva lui colle rughe sotto il corsetto e tornava a darci dei calci nella pancia col piede zoppo del resto il mestiere andava male piuttosto che comprare tutti avrebbero voluto vendere le loro barche e più nuove della provvidenza il quale aveva preso a venire alla messa per stendere la mano ai fedeli borbottando avemarie e gloriapatri e conosceva tutti ad uno ad uno come la folla usciva dalla chiesa dicendo compar alfio allora si mise a sedere in punta alla scranna colla frusta in mano e guardava intorno dalla parte dove non era comare mena ora quando tornate domandò la longa in cucina vuol essere rifatto il focolare disse nunziata l'ultima volta che ci cuocevo la minestra quando la povera comare maruzza non aveva animo di far nulla la pentola bisognava tenerla su coi sassi ve lo facciano dentro lo stomaco null'altro poi alla prima cannonata e come incomincia il parapiglia vi vien voglia di ballare anche voi che non vi terrebbero le catene come quando suona il violino all'osteria dopo che avete mangiato e bevuto e allungate la carabina dappertutto dove vedete un po di cristiano in mezzo al fumo solo l'osservatore travolto anch'esso dalla fiumana guardandosi attorno ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto ai vinti che levano le braccia disperate e piegano il capo sotto il piede brutale dei il segretario ha detto che vuol farla cascare coi suoi piedi come una pera matura ma sì intanto don michele si diverte colla barbara e con le altre che stanno nella via lo so io e ammiccava di soppiatto a ntoni non ha niente da fare e ogni giorno ha i suoi quattro tarì di soldo ragazzi gridò lo zio cola vogliamo tirare le reti perché se ci arriva la maretta ce le strappa di mano ohi oohi cominciarono a vociare gli uomini della ciurma passandosi la fune requiem eternam biascicava sottovoce lo zio santoro quel povero bastianazzo mi faceva sempre la carità quando padron ntoni gli lasciava qualche soldo in tasca vedrete che al tempo delle ulive vi diranno di aspettarli sino a natale e poi sino a pasqua così vanno in rovina le case ma io la roba mia l'ho fatta col sudore della fronte io son rimasto di sale quando l'ho saputo comare grazia sua moglie piangeva davvero poveretta vedendo come le disgrazie fioccavano nella casa dei malavoglia tu che ci vieni a fare i avete inteso don silvestro e di tutti non si può dire la stessa cosa quando non vi servono più poi datemele quelle venticinque onze che vi ho prestate io non li rubo i denari come certa gente sicché il paese intero si mise in subbuglio e la gente si affollava colla carta bollata in mano e giurava che non sapeva nulla com'è vero dio perché non voleva averci che fare colla giustizia seguitando a borbottare nella barba mentre fingeva di guardare la gente che andava alla fontana don silvestro finalmente vedendo che nessuno fiatava più disse chiaro e tondo che di uomini nuovi non c'erano altri che ntoni di padron ntoni e brasi cipolla perché lui non aveva suggezione della moglie dello speziale don giammaria andava tirandolo per la manica del giubbone per dire corna di questo e di quell'altro in mezzo alla piazza all'oscuro del lumaio che rubava l'olio di don silvestro che chiudeva un occhio e del sindaco giufà che si lasciava menare per il naso lo zio crocifisso strillava come se gli strappassero le penne mastre ma non bisogna badarci perché delle penne ne ha molte il vecchio eh s'è lavorato potete dirlo anche voi padron ntoni quelle povere malavoglia erano arrivate al punto che andavano per le bocche di tutti per colpa del fratello tanto i malavoglia erano caduti in bassa fortuna ora tutto il paese sapeva che don michele passava e ripassava per la strada del nero onde far dispetto alla sì piedipapera veniva a dirgli quel che aveva potuto ottenere dallo zio crocifisso e poi tornava a parlare con lui e andava e veniva per la piazza come la spola nel telaio tirandosi dietro la sua gamba storta finché riescì a metterli padron ntoni ascoltava anche lui tenendo d'occhio lo scolare della salamoia e approvava col capo quelli che contavano le storie più belle e i ragazzi che mostravano di aver giudizio come i grandi nello spiegare gli indovinelli gli diceva sottovoce suo marito tirandola vicino alla finestra tu non ci entri adesso a bazzicare in questa casa si tira addosso gli occhi degli sbirri la gente perciò non si affacciava nemmeno all'uscio dei malavoglia la mangiacarrubbe dal suo canto stava alla finestra e cambiava ogni giorno fazzoletti di seta e collane di vetro come una regina tutto quello che aveva lo metteva alla finestra andava dicendo la zuppidda e quel bietolone di brasi prendeva tutto per oro contante ed era imbestialito che non aveva paura nemmeno di suo padre se fosse venuto a prenderlo a scapaccioni la mena aiutava anch'essa a pestare il sale e a mettere in ordine i barilotti e ci aveva un'altra volta la veste turchina e la collana di corallo che avevano dovuto dare in pegno allo zio crocifisso ora le donne potevano tornare ad andare alla messa del paese ché se qualche giovinotto gettava gli occhi sulla mena gliela stavano facendo la sua dote e gli diede anche un po di denaro caso mai ne avesse bisogno e il suo tabarro foderato di pelle ché oramai lui era vecchio e non gli serviva più i ragazzi vedendo il fratello maggiore affaccendarsi nei preparativi della partenza gli andavano dietro pian piano per la casa e non osavano dirgli più nulla come fosse diggià un estraneo bisogna che vi contentiate di poco sapete forza di giovane e consiglio di vecchio per la mia senseria poi mi rimetto al vostro buon cuore in tempo di carestia pane d'orzo rispondeva padron ntoni necessità abbassa nobiltà per le strade arse di sole e bianche di polvere che in paese non sarebbero tornati più dopo tanto tempo una sera tardi il cane si mise ad abbaiare dietro l'uscio del cortile vanni pizzuto allora lasciò don michele colla saponata sulla faccia e si affacciò all'uscio che pezzo di ragazza per la madonna e come cammina col naso nella mantellina che pare un fuso pensare poi che deve papparsela quel cetriolo di ntoni malavoglia e se don michele trovava la lia sola la guardava negli occhi tirandosi i mustacchi col berretto gallonato messo alla sgherra e le diceva che bella ragazza che siete comare malavoglia nessuno le aveva detto questo perciò ella si faceva rossa come un pomodoro l'appenderanno insieme a quella di figlia di maria che ci ha la santuzza e sporgeva il capo fuori dall'uscio per vedere se ci fosse sua moglie alla finestra di sopra eh la chiesa e la caserma il trono e l'altare sempre la stessa storia ve lo dico io e coll'acqua fresca e le fregagioni gli fecero riaprir gli occhi il povero vecchio come seppe dove si trovava che ci voleva meno di un'ora per arrivare a trezza disse che lo portassero a casa su di una scala e se due quistionavano nella piazza correva a chiudere l'uscio acciò non lo chiamassero per testimonio don giammaria era trionfante quell'asparagio verde aveva del coraggio quanto un leone perché ci aveva la tonaca sulle spalle e sparlava del governo pappandosi la lira al giorno io non mi lascio menar per il naso da nessuno saltava su baco da seta il sindaco lo faccio io e non don silvestro don silvestro diceva invece che il sindaco lo faceva sua figlia betta e mastro croce callà portava i calzoni per isbaglio e senza soldi non ci si poteva stare e non era come a trezza dove se non si andava all'osteria della santuzza non si sapeva come spendere un baiocco mandiamogli dei soldi per comperarsi le pizze al goloso brontolava padron ntoni ma del quale i colori cominceranno ad essere più vivaci e il disegno a farsi più ampio e variato poi diventerà vanità aristocratica nella duchessa di leyra e ambizione nell'onorevole scipioni e lo stesso alessi che andò ad aprire non riconobbe ntoni il quale tornava colla sporta sotto il braccio tanto era mutato coperto di polvere e colla barba lunga come fu entrato e si fu messo a sedere in un cantuccio non osavano quasi fargli festa al bisogno poi ntoni si disobbligava facendo a pugni con quegli avventori della malannata che cercano il pelo nell'uovo all'ora del conto e gridano e bestemmiano prima di pagare cogli amici della taverna invece era allegro e chiacchierone e teneva d'occhio anche il banco allorché la santuzza andava a confessarsi sicché tutti colà gli volevano bene come se fosse a casa sua so che non ve le devo io i avevate detto di metterle a frutto per farvi la dote se qualcuno vi avesse voluta ed io li avevo messi in una banca per conto vostro sotto il mio nome per non far scoprire la cosa a vostro fratello il quale vi avrebbe domandato di dove vi erano venuti quei denari ora la banca è fallita che colpa ce ne ho io e l'andava cercando per la casa fingendo di aver perso il berretto toccava il letto e il canterano e si metteva a sedere al telaio senza dir nulla lo sai chiese infine lo sai dove se n'è andata ma alla mena non disse nulla il quale andava dicendo questa partaccia a me non la doveva fare padron ntoni questo si chiama gabbare il prossimo se ci aveva fatto mettere la mano di sua nuora nel debito dei lupini tale e quale come dice mia moglie aggiungeva mastro zuppiddu dice che dei malavoglia adesso non ne vogliono nemmeno i cani allora si levarono le grida e le bestemmie in questo momento si udì il fischio della macchina e i carrozzoni della ferrovia sbucarono tutt'a un tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto fumando e strepitando come avessero il diavolo in corpo tranquilla d'allora in poi i malavoglia non osarono mostrarsi per le strade né in chiesa la domenica e andavano sino ad aci castello per la messa e nessuno li salutava più nemmeno padron cipolla quello che stavo dicendo qui a compare alfio seguitava lo zio crocifisso vedendo accostarsi padron cipolla il quale andava bighellonando per la piazza come un cane di macellaio dacché gli era entrata in casa quell'altra vespa della mangiacarrubbe non voglio più farla questa vita voglio cambiar stato io e tutti voi voglio che siamo ricchi la mamma voi mena alessi e tutti padron ntoni spalancò tanto d'occhi e andava ruminando quelle parole come per poterle mandar giù ricchi diceva ricchi e che faremo quando saremo ricchi questo è proprio un malavoglia nato sputato osservava padron ntoni gongolante tutto suo padre bastianazzo che aveva un cuore grande come il mare e buono come la misericordia di dio e c'era pure della gente che andava pel mondo a quell'ora e non sapeva nulla di compar alfio né della provvidenza che era in mare né della festa dei morti così pensava mena sul ballatoio aspettando il nonno ed il poveraccio chinava il capo a questo e a quello come un pappagallo e sorrideva tutto contento di trovarsi là nel suo cappotto accanto all'uscio con maruzza che gli filava accanto il telaio della mena che si udiva nelle stanze e le galline che razzolavano nella strada non mi tradite che non ho nessuno al mondo gli altri se ne andarono mogi mogi sotto la pioggia rasente i muri e anche costui masticava fra i denti cinghialenta che sta a sparlare di piedipapera e dice che non ha nessuno al mondo almeno piedipapera ci ha la moglie e la gnà venera disse che era meglio così non venivano in casa a far le spie che temevano sempre volessero rubarsi quel tesoro di cetriolo le cose arrivarono al punto che comare venera e la longa non si parlavano più e se si vedevano in chiesa si voltavano la schiena infine per la santa amicizia sarebbe andato a parlarne allo zio crocifisso nel buon momento se padron ntoni voleva vendere ad ogni costo la provvidenza per un pezzo di pane perché egli piedipapera gli faceva fare quello che voleva lui allo zio crocifisso andò a pregarlo che s'intromettesse coi malavoglia per fargli conchiudere il negozio adesso quando l'incontrava per le strade lo salutava e cercava di mandargli anche la vespa per parlargli di quell'affare chissà che non si fossero rammentati dell'amore antico nello stesso tempo e compare mosca non riescisse a levargli quella croce di su le spalle che ci voleva poco a mettere insieme un'altra volta i denari della casa del nespolo e fra un anno o due ci sarebbero arrivati ma il vecchio scrollava il capo colla testa dura e ribatteva che adesso non avevano più bisogno della casa e meglio che non ci fosse mai stata al mondo la casa dei malavoglia ora che i malavoglia erano di qua e di là non chiudevano occhio nella notte aspettando il fratello dietro l'uscio sino a tardi tremando di freddo e di paura mentre egli andava cantando per le strade con rocco spatu ed altri della combriccola e alle povere ragazze pareva sempre di udire delle grida e delle schioppettate come quando avevano detto che c'era stata la caccia delle quaglie a due piedi sì è vero e sa pure cucire e si fa il bucato da sé e si rattoppa le camicie la nunziata sapeva ogni cosa che faceva il vicino alfio e conosceva la sua casa come la pianta della mano perché la riproduzione artistica di cotesti quadri sia esatta bisogna seguire scrupolosamente le norme di questa analisi esser sinceri per dimostrare la verità giacché la forma è così inerente al soggetto quanto ogni parte del soggetto stesso è necessaria alla spiegazione dell'argomento generale per arrivare all'uomo di lusso il quale riunisce tutte coteste bramosie tutte coteste vanità tutte coteste ambizioni per comprenderle e soffrirne se le sente nel sangue e ne è consunto va là va là malavoglia gli rispondevano il tuo conto è bello e aggiustato e lo spingevano a boccate di carabina mentre lo conducevano in caserma legato peggio di cristo anche lui e gli portavano dietro don michele sulle spalle delle guardie alle volte don michele aggiungeva permettete colla mano nel berretto e si metteva a sedere lì vicino sui sassi mentre non aveva da fare mena credeva che volesse stare lì per comare barbara e non gli diceva nulla e finiva che la barca si mangiava tutto il guadagno tanto che la chiamavano la barca del diavolo e quando gli dicevano perché non ci andasse lui a rischiare la pelle come tutti gli altri che si pappava il meglio della pesca senza pericolo rispondeva bravo le donne credevano che il malato avesse il delirio udendolo chiacchierare e chiacchierare e gli mettevano delle pezze bagnate sulla fronte no diceva padron ntoni sono in sensi voglio finire tutto quel che devo dirvi prima di andarmene questa qui mi fa far peccato borbottava campana di legno i morti non sono ancora venuti rispondeva piedipapera gesticolando abbiate pazienza volete succhiargli il sangue a padron ntoni già non avete perso nulla perché i lupini erano tutti fradici lo sapete lui non aveva difficoltà di starsene in sinedrio anche con quelli senza scarpe purché non mettessero i piedi sui regoli delle scranne e spiegava loro parola per parola quello che diceva il giornale mettendoci il dito che il mondo avrebbe dovuto andare come era scritto là ma il mulo era grasso e col pelo lucente i rammentate quando sono partito per bicocca diceva lui che stavate ancora nella casa del nespolo ora ogni cosa è cambiata ché il mondo è tondo chi nuota e chi va a fondo oh siete ancora là compare alfio rispose mena la quale era rimasta sul ballatoio ad aspettare il nonno sì sono qua comare mena sto qua a mangiarmi la minestra perché quando vi vedo tutti a tavola col lume mi pare di non esser tanto solo che va via anche vergine santa balbettava mena vergine santa e gli uomini che sono in mare lia si sfogava a piangere mentre padron ntoni tornava a casa coi nipoti e vide l'uscio socchiuso e il lume dalle imposte si mise le mani nei capelli per discorrere degli affari del comune che infine erano denari loro ed è una minchioneria non contare per nulla nel paese quando si è ricchi e le tasse si pagano peggio degli altri voi che siete tanto ricco potreste dargli del pane a quel poveraccio di padron ntoni soggiungeva così baffuto e col berretto gallonato com'era e don michele se n'era mangiato il fegato e per dispetto seguitava a passare e ripassare per la via attorcigliandosi i baffi e col berretto sugli occhi i vicini devono fare come le tegole del tetto a darsi l'acqua l'un l'altro intanto quei ragazzi avevano le labbra pallide dalla fame la nunziata aiutava anche lei e alessi col viso sudicio dal gran piangere che aveva fatto vedendo piangere la mamma vanni pizzuto tornò a prendere pel naso don michele eh che ne dite don michele anche voi le avete fatto il cascamorto ma quella è una ragazza che fa mangiare agro di limone don michele non diceva nulla si spazzolava si arricciava i baffi e si metteva il cappello davanti allo specchio lo so perché ce l'ha con me ma per stavolta può pulirsi la bocca e farebbe meglio a non sciuparsi le scarpe per passare e ripassare davanti alla zuppidda col berretto gallonato come se ci avesse la corona in capo che la gente se ne impipa di lui e del suo berretto e il figlio del re col bere che farà nel ditale di mara si innamorerà di lei e camminerà ancora un anno un mese e un giorno sinché arriverà a trezza e il cavallo bianco lo porterà davanti al lavatoio dove mia figlia mara starà sciorinando il bucato ntoni voleva far l'uomo e non si lasciava vedere per due o tre giorni ma la piccola lia che non sapeva tutte quelle chiacchiere continuava a venire a giocare nel cortile di comare venera come l'avevano avvezzata quando la barbara le dava i fichidindia e le castagne perché voleva bene a suo fratello ntoni ed ora non le davano più nulla allora ognuno si conosceva e si sapeva quel che faceva e quel che avevano sempre fatto suo padre e suo nonno e perfino quel che mangiava e quando si vedeva passare uno si sapeva dove andava e le chiuse erano di quelli che c'erano nati e il pesce non si lasciava prendere da questo e da quello non ve l'avevo detto che per menare il remo bisogna che le cinque dita della mano si aiutino l'un l'altro rispondeva padron ntoni oramai pochi ce ne mancano e allora si mettevano in un cantuccio a confabulare colla longa e guardavano sant'agata la quale se lo meritava poveretta che parlassero di lei sentite compare alfio seguitò campana di legno fatemelo conchiudere quel negozio della casa coi malavoglia finché ci hanno quei soldi che vi regalerò poi da comprarvi le scarpe per i passi che farete ma farebbe meglio a tener d'occhi quella civetta di sua figlia barbara che l'ha ridotta come una piazza questa strada tanta la gente che ci tira e non va a dirlo quante volte passa e ripassa don michele per vedere la barbara alla finestra la mena poiché ntoni voleva andarsene a ogni costo gli metteva in ordine tutta la roba come avrebbe fatto la mamma e pensava che laggiù in paese forestiero suo fratello non avrebbe avuto più nessuno che pensasse a lui come compar alfio mosca sul tardi vennero a pigliarsi la longa in fretta e in furia e nessuno pensò a fare la visita del morto che ciascuno pensava alla pelle e lo stesso don giammaria rimase sulla soglia quando spruzzò l'acqua santa coll'aspersorio dopo che massaro filippo non mandava più il vino all'osteria le diceva che gli avventori cominciavano a diradare come le mosche a sant'andrea dacché non ci trovavano più il vino di massaro filippo al quale erano avvezzi come il bambino alla poppa ed ora che è vecchio si arrabatta ancora come se fosse il primo giorno a tirarsi fuori dal pantano ecco come siamo destinati e tu credi che dei guai non ne abbiano tutti ogni buco ha il suo chiodo chi l'ha vecchio e chi l'ha nuovo anche la vostra nipote è cresciuta osservò padron fortunato e sarebbe tempo di maritarla se il signore le manda un buon partito noi non vogliamo altro rispose padron ntoni chissà dove andava il carro di compar alfio e se in quel momento moriva di colera buttato dietro una siepe quel poveretto che non ci aveva nessuno al mondo passava anche qualche volta piedipapera con una faccia di affamato guardandosi intorno e non lasciarle far la ragazzetta con don silvestro quando passa e con don michele il brigadiere che ci ha la rabbia del marito con tutti quegli anni e quella carne che ci ha addosso la poveraccia la sera mangiava ingrugnato la sua minestra e la domenica andava a gironzare attorno all'osteria dove la gente non aveva altro da fare che ridere e spassarsi senza pensare che il giorno dopo si tornava a fare quel che si era fatto in tutta la settimana ma rubare ai ladri non è stato mai peccato lo diceva anche don giammaria nella bottega dello speziale e don franco approvava col capo e con tutta la barba sogghignando che quando si faceva la repubblica non se ne vedevano più di quelle porcherie e di quegli impiegati di satanasso aggiungeva il vicario sua madre lo ascoltava e non aveva coraggio di aprir bocca cogli occhi pieni di lagrime tanto gli faceva pena quello che ei diceva piangendo e pestando i piedi e strappandosi i capelli teneva a bada i piccini perché non le stessero sempre fra i piedi come una nidiata di pulcini ché la nunziata voleva averle libere le mani lei tu sai il fatto tuo le diceva la cugina anna e la tua dote ce l'hai nelle mani quando sarai grande nell'orecchio egli tentennava sempre a dir di sì come un minchione che era allora gli rinfacciavano ti sta bene a morir di fame lì davanti e a vederti far le corna sotto agli occhi tuoi stessi da don michele carogna che sei alfio frustò l'asino e se ne voleva andare anche lui oh compare alfio che fretta avete gli disse la zuppidda volevo domandarvi se il vino che portate alla santuzza è della stessa botte di quello della settimana scorsa la ragazza era tutta intenta a quello che diceva compare alfio e intanto l'ulivo grigio stormiva come se piovesse e seminava la strada di foglioline secche accartocciate ecco che se ne viene l'inverno e tutto ciò non si potrà fare prima dell'estate osservò compar alfio andarono di nuovo in processione dal segretario comunale per chiedergli come dovevano fare per pagare il debito senza che lo zio crocifisso mandasse dell'altre carte bollate che si mangiavano la casa la barca e tutti loro la betta non seppe più che dire e si sfogò a scaricare ogni sorta d'improperi alle spalle di don silvestro ch'era il padrone del paese e se li teneva tutti in tasca brava soggiunse baco da seta ecco se non c'è lui io non so cosa dire vorrei vederci te nei miei panni già quel mestiere lì è fatto in tal modo e si finisce col lasciarci la pelle una che mariti la figlia con gente di mare diceva la zuppidda un giorno o l'altro se la vede tornare a casa vedova e cogli orfani per giunta ché se non fosse stato per don michele dei malavoglia quella notte non restava nemmeno la semenza questo è don giammaria disse il figlio della locca che litiga collo speziale lo speziale teneva conversazione sull'uscio della bottega al fresco col vicario e padron ntoni tornò a casa ancora pallido e disse alla nuora ce l'ho tirato ma ho dovuto pregarlo come dio e tremava ancora il poveretto però era contento che padron cipolla non ne sapesse nulla e il matrimonio della nipote non andasse in fumo padron ntoni tutto contento si fregava le mani e diceva alla nuora non mi par vero d'essere in porto coll'aiuto di dio la mena non avrà nulla da desiderare ed ora aggiusteremo tutte le altre nostre cosucce e potrete dire lasciò detto il povero nonno il riso con i guai vanno a vicenda io non voglio fare l'avvocato brontolò ntoni e se ne andò a letto di cattivo umore ma d'allora in poi non pensava ad altro che a quella vita senza pensieri e senza fatica che facevano gli altri mena infatti aspettava il fratello dietro l'uscio col rosario in mano ed anche lia senza dir nulla di quello che sapeva ma pallida come una morta e meglio sarebbe stato per tutti che ntoni fosse passato per la strada del nero invece di scantonare per la viottola don michele c'era stato davvero verso un'ora di notte e aveva picchiato napoli ci avevi il vestito di panno e il berretto collo scritto e le scarpe ai piedi disse barabba che vi son delle belle ragazze come qui a napoli tutte non ci possono essere zio crocifisso voi lo sapete quel che ci vuole a far cento lire ma meglio poco che nulla e chi dà acconto non è cattivo pagatore ora viene l'estate e coll'aiuto di dio pagheremo ogni cosa i pesci grossi stavano sott'acqua durante la maretta e non si facevano vedere anche quelli che erano teste di pesce e lasciavano il sindaco col naso in aria a cercare la foglia e allorché veniva ntoni a prendere il medicamento pel nonno tu sei il popolo finché sarai paziente come il somaro ti toccheranno le bastonate la signora che faceva la calzetta dietro il banco per mutar discorso domandava il guaio è per tante povere mamme s'arrischiò a dire qualcheduno lo zio crocifisso che non era mamma alzò le spalle ve lo dico io in due parole com'è raccontava intanto l'altro soldato è come all'osteria allorché ci si scalda la testa e volano i piatti e i bicchieri in mezzo al fumo ed alle grida ora me ne vado ripeteva lui vedendo che non gli dicevano nulla quando uno lascia il suo paese è meglio che non ci torni più perché ogni cosa muta faccia mentre egli è lontano e anche le faccie con cui lo guardano son mutate e sembra che sia diventato straniero anche lui non potranno prendervi nulla perché la casa è dotale e per la barca faremo il reclamo in nome di mastro turi zuppiddu vostra nuora non c'entra nella compera dei lupini ma non sapeva che doveva partire anche lei quando meno se lo aspettava per un viaggio nel quale si riposa per sempre sotto il marmo liscio della chiesa e doveva lasciarli tutti per via quelli cui voleva bene e gli erano attaccati al cuore che glielo strappavano a pezzetti ora l'uno e ora a me perché venite a contarmela sapete che non c'entro ed è affare di compare piedipapera è tutta una cosa perché il debito mi pare di avercelo sempre con voi quando vi vedo a voi compare tino non vi dirà di no per aspettare sino alla madonna e i morti eran lì che venivano mentre padron ntoni pensava a maritare la nipote egli andava a sfogarsi con piedipapera il quale l'aveva messo in quell'imbroglio diceva agli altri però gli altri dicevano che ci andava per fare l'occhiolino alla casa del nespolo oh ntoni non ti rammenti che qui c'è morta tua madre perché vuoi darle questo dolore a tua madre di vederti fare la riescita di rocco spatu non lo vedi come stenta e si affatica la povera cugina anna per quell'ubbriacone di suo figlio e come piange alle volte allorché non ha pane da dare agli altri suoi figliuoli e non le basta il cuore di ridere che ognuno se la sarebbe mangiata per pane infine poiché brasi non sapeva risolversi a mangiarsela per pane dovette acciuffarlo lei pei capelli e gli disse sentite compare brasi perché volete togliermi la pace sta zitto che adesso non è bene far così né per te né per gli altri la vela ordinò padron ntoni il timone al vento verso greco e poi alla volontà di dio e quando giunse più tardi la notizia che era morto alla longa le rimase quella spina che l'aveva lasciato partire colla pioggia e non l'aveva accompagnato alla stazione a voi di sinistra fermi i remi gridò padron ntoni sangue di giuda che mi fate andare la paranza sulle reti cominciò a strillare lo zio cola al timone la volete finire colle chiacchiere stiamo qui a grattarci la pancia o a fare il mestiere è la maretta che ci accula disse ntoni ci ho gusto conchiuse ntoni la mangiacarrubbe non ha niente o perché padron cipolla deve essere ricco soltanto lui qui prese parte al discorso lo speziale il quale veniva a fumare la sua pipa sulla riva dopo desinare e pestava l'acqua nel mortaio che così il mondo non andava bene e bisognava buttare in aria ogni cosa e rifar da capo don silvestro per far cascare comare barbara coi suoi piedi ne aveva almanaccata una che il frate il quale dà i numeri del lotto non l'avrebbe trovata voglio levarmi davanti aveva detto tutti quelli che cercano di prendermi la barbara finalmente per intromissione del vicario campana di legno si contentò di aspettare a natale ad esser pagato prendendosi per frutti quelle settantacinque lire che maruzza aveva raccolto soldo a soldo in fondo alla calza nascosta sotto il materasso a me non me ne importa rispose lo zio crocifisso colle spalle al muro sotto la tettoia del cortile mentre stavano accatastando i suoi sarmenti io non so altro che devo esser pagato ora disse don silvestro vedrete che i zuppiddi verranno loro stessi a dire che mi danno la barbara ma voglio farmi pregare io la seduta fu sciolta senza concludere nulla dice che i denari potete mandarli a sua madre la locca perché suo fratello è senza lavoro aggiunse bastianazzo e questa fu l'ultima sua parola che si udì per talché persino la longa si era riconciliata colla provvidenza da quando era tornata senza suo marito e aveva fatto la pace per la paura ora che era venuto l'usciere viva san francesco gridava ognuno come vedeva passare la provvidenza poi se ne stava a vedere l'ombra delle case che si allungava e quando non c'era più il sole sulla porta lo mettevano contro il muro dirimpetto ch'egli somigliava al cane di mastro turi il quale cercava il sole per sdraiarsi voi egli dice che non gliene importa a lui che fa il muratore e deve allestire quel muro della vigna per conto di massaro filippo e se non vogliono il dazio della pece don silvestro ci penserà lui a qualche altra cosa il nonno poveraccio invece di prenderlo per le orecchie lo prendeva colle buone vedi gli diceva ora che sei qua tu ci arriveremo presto a fare i denari della casa gli cantava sempre la canzone della casa padron cipolla allora stava delle sere intere seduto sugli scalini della chiesa con padron ntoni a discorrere di quel che aveva fatto la provvidenza brasi girandolava sempre per la straduccia dei malavoglia col vestito nuovo a voi cosa ve ne importa perché state a mischiarvi nei fatti di campana di legno già un soldo che è un soldo non lo spende all'osteria e sta davanti all'uscio per niente il giorno dopo cominciò a correre la voce che nel mare verso trieste ci era stato un combattimento tra i bastimenti nostri e quelli dei nemici che nessuno sapeva nemmeno chi fossero ed era morta molta gente chi raccontava la cosa in un modo e chi in un altro a pezzi e bocconi masticando le parole dice che è tutta rotta come una scarpa vecchia e non sa che farsene gridò da lontano i dispiace ma non ho potuto far nulla così i malavoglia se ne tornarono a casa colla carta bollata in mano e voi prendetevela la vespa o infine non è sangue vostro lei e la sua chiusa non sarà una bocca di più no che ha le mani benedette quella donna e non lo perderete il pane che gli darete da mangiare ci va per confabulare di nascosto con lo zio santoro il padre della santuzza quelli che mangiano il pane del re devono tutti far gli sbirri e sapere i fatti di ognuno a trezza e dappertutto e lo zio santoro così cieco com'è che sembra un pipistrello al sole sulla porta però quel che i malavoglia guadagnavano non bastava spesso a pagare lo zio nunzio o il figlio della locca e si doveva metter mano a quei soldi raccolti con tanta fatica per la casa del nespolo che cosa fa vostro fratello ntoni anche mena si faceva rossa quando le domandavano che cosa facesse suo fratello ntoni perché non faceva nulla e don michele continuò ho paura che vi dia qualche dispiacere a tutti voi altri vostro fratello ntoni bella consolazione questa volta il vecchio trovò subito le parole perché si sentiva il cuore sulle labbra almeno non lo dire davanti a tua madre mia madre era meglio che non mi avesse partorito mia madre metteranno pure la tassa sul sale aggiunse compare mangiacarrubbe l'ha detto lo speziale che è stampato nel giornale allora di acciughe salate non se ne faranno più e le barche potremo bruciarle nel focolare la provvidenza partì il sabato verso sera e doveva esser suonata l'avemaria sebbene la campana non si fosse udita perché mastro cirino il sagrestano era andato a portare un paio di stivaletti nuovi a don silvestro il segretario e la santuzza baciava la medaglia che portava sul petto per ringraziare la madonna che l'aveva protetta dal pericolo dove era andata a cascare la sorella di sant'agata come tante altre quel povero vecchio dovrebbero mandarlo all'ospedale per non fargli avere il purgatorio prima che muoia diceva di che ti lagni gli disse il nonno non te la dà la tua giornata compare fortunato i malavoglia si arrabattavano in tutti i modi per far quattrini e quelle parole maruzza non le dimenticò finché le chiusero gli occhi e sino a quel giorno si portò fitta nel cuore quell'altra spina che il suo ragazzo non assisteva alla festa che si fece quando misero di nuovo in mare la provvidenza mentre c'era tutto il paese e barbara zuppidda s'era affacciata colla scopa per spazzar via i trucioli ma io non sento nulla osservò ntoni è vero non si sente nulla rispose cinghialenta ma devono essere laggiù da un pezzo allora è meglio tornarsene a casa aggiunse il figlio della locca sì sì canta pure quando sarai vecchio poi abbaierai come il nonno ad abbaiare adesso non ci guadagni nulla nemmeno rispondeva il ragazzo hai ragione perché la vita è bella bella o no non l'abbiamo fatta noi così com'è conchiudeva il nonno ora come farà mia mamma piagnucolava il figlio della locca mentre lo legavano peggio di cristo non stringete tanto forte sangue della madonna urlava ntoni lo vedete che non posso più muovermi più tardi se tornava ntoni e spirava un po di fortuna in poppa come quando avevano messo insieme quei denari della casa avrebbero comprato un'altra barca nuova e l'avrebbero chiamata di nuovo la provvidenza scusate se mi sono sbagliata vuol dire che acqua passata non macina più e buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo pensateci che il proverbio dice chi cambia la vecchia per la nuova peggio trova e chi piglia bellezze piglia corna ma voi potreste darla in mano a compare nunzio o al figlio della locca che muoiono di fame e verrebbero a lavorare per niente tutto quello che buscheranno ve lo papperete voi siete una bestia vi dico la barca è ben conservata come se fosse nuova il fanale del molo gridò ntoni lo vedete a dritta gridò padron ntoni a dritta non è il fanale del molo andiamo sugli scogli serra serra ora non si vedrà più il lume di compar alfio alla sera disse nunziata e la casa rimarrà chiusa compar alfio aveva caricato buona parte delle sue cosuccie sul carro e insaccava quel po di paglia che rimaneva nella mangiatoia intanto che cuocevano quelle quattro fave della minestra e la lasciavano sola accanto alla sorella col fazzoletto colle rose o insieme alla nunziata e alla cugina anna quando esse facevano la carità di venire a cianciare un po giacché la cugina anna ci aveva anche lei poveretta quell'ubbriacone di rocco oh vergine maria oh vergine maria ripeteva lia colle mani giunte adesso è all'osteria ma deve passar di qua voi aspettatelo sull'uscio che è meglio per lui lo zio crocifisso ha detto che non la darà ad altri tua madre poveretta non ha potuto morirci lei sulla casa potremo anche dare la dote a mena poi coll'aiuto di dio metteremo su un'altra barca perché devo dirtelo alla mia età l'è dura andare a giornata e vedersi comandare a bacchetta quando si è stati padroni lo zio crocifisso lo rassicurava così non dubitate non dubitate la casa è là che non scappa basta tenerci gli occhi addosso ognuno tiene gli occhi addosso a quel che gli preme e una volta aggiunse che non la maritate più la vostra mena ma comare venera la zuppidda andava soffiando che c'era venuta per salutare ntoni di padron ntoni col quale si parlavano dal muro dell'orto li aveva visti lei con quegli occhi che dovevano mangiarseli i vermi ora che si ricominciava la canzone delle tasse si sarebbe parlato nuovamente di quella del pelo come la chiamavano la tassa sulle bestie da soma e di aumentare il dazio sul vino santo diavolone stavolta andava a finir male per la madonna no che non è questo il motivo per cui non volete dirmi di sì ripeteva compar alfio col viso basso come lei il motivo non volete dirmelo e così rimanevano in silenzio a sminuzzare sterpolini senza guardarsi in faccia in fede mia e volevano far casa nuova di tutti nella baracca ma poi si sono intesi un'altra volta don silvestro e gli altri e non ne hanno parlato più tale e quale come quegli altri ladri del parlamento che chiacchierano e chiacchierano fra di loro ma ne sapete niente di quel che dicono il movente dell'attività umana che produce la fiumana del progresso è preso qui alle sue sorgenti nelle proporzioni più modeste e materiali il meccanismo delle passioni che la determinano in quelle basse sfere è meno complicato e potrà quindi osservarsi con maggior precisione la mangiacarrubbe quando al lavatoio c'era anche sara di comare tudda tornava a dire sicuro le donne vestite di seta aspettavano apposta ntoni di padron ntoni per rubarselo che non ne avevano visti mai dei cetriuoli laggiù e arrivò un'ondata che non si era vista da dove fosse venuta la quale fece scricchiolare la provvidenza come un sacco di noci e la buttò in aria giù la vela giù la vela gridò padron ntoni taglia taglia subito uhm sputò fuori padron fortunato pezzenterie comare zuppidda non gli ha voluto dare la figliuola vuol dire che mastro turi zuppiddu preferisce le uova delle sue galline rispose padron ntoni state tranquilla donna rosolina ché oramai non si può dir più nulla di voi almeno non si dice che mi mangio mezzo paese avete inteso don silvestro la sola locca andava cercando suo figlio e si piantava davanti alla caserma delle guardie strepitando che glielo dessero senza voler sentir ragione e quando andava a seccare suo fratello campana di legno e si piantava sugli scalini del ballatoio per delle ore intere coi capelli bianchi che svolazzavano lo zio crocifisso gli diceva veniva a piedi dall'altro lato col fagotto delle camicie sotto il braccio al vedere passare il carro ognuno si affacciava sulla porta e stava a guardare e don silvestro disse che avevano fatto bene per questo il comune pagava la sua rata eh saltò su infine la vespa perdendo la pazienza se dassero retta a voi a maritarsi non ci penserebbe più nessuno a me non me ne importa che si maritino io voglio la roba mia ma del resto non me ne importa padron ntoni disteso sulla materassa non udiva nulla e ci avevano messo sul carro una coperta colle canne sicché sembrava che portassero un morto per lui è meglio che non oda più nulla seguitava compare alfio l'angustia di ntoni già l'ha sentita e un giorno o l'altro gli toccherebbe anche di sentire come è andata a finire la lia e le mani sotto il grembiule ed anche quando tacevano senza guardarsi in viso pensando ognuno ai casi suoi quando si è ridotti allo stato in cui siamo diceva lia che parlava come una donna fatta bisogna aiutarsi da sé e che ognuno pensi ai suoi interessi che compare cinghialenta avrebbe potuto fare a meno di dir così perché a ciascuno in quei frangenti gli viene davanti agli occhi la sua casa col letto e la mena che sonnecchiava dietro l'uscio quell'ubbriacone di rocco spatu disse infine la nostra pelle non vale un baiocco adesso ci avremmo da mangiare io e mia madre e tutto il parentado se fosse morto siamo stati a curarlo due giorni colla vespa che pareva avesse ad andarsene da un momento all'altro ma poi non è morto non dubitate donna rosolina io non l'ho detto che le avete rubate le vostre venticinque onze e non andrò a dirglielo a vostro fratello don giammaria a me non me ne importa di sapere se gliele avete rubate sulla spesa o no tu non glielo dire né lo dire a nessuno del paese dove ho visto la lia ché sarebbe un colpo di coltello per sant'agata ella mi riconobbe di certo mentre passavo davanti all'uscio perché si fece bianca e rossa nella faccia ed io frustai il mulo per passare presto egli voleva tornare a fargli il conto della roba e del vitello di cui avevano chiacchierato lungo la strada colla ragazza ma alessi e mena non gli davano retta colla testa nelle mani e gli occhi fissi e lucenti di lagrime seduti sulla porta della casa dove oramai erano soli davvero ora i suoi nemici gli ridevano sotto il naso a motivo di quei lupini che se l'era mangiati il diavolo e gli toccava anche recitare il deprofundis per l'anima di bastianazzo quando si facevano le esequie insieme con gli altri confratelli della buona morte colla testa nel sacco e si sfogava soltanto con don giammaria e con don ciccio il medico quando lasciava l'asinello alla spezieria per andare a tastare il polso a padron ntoni e ricette non ne scriveva perché diceva che erano inutili con quella povera gente che non aveva denari da buttar via i figliuoli la seguivano aggrappandosi alla gonnella quasi avessero paura che rubassero qualcosa anche a loro mentre passavano dinanzi all'osteria tutti gli avventori si affacciarono sulla porta in mezzo al gran fumo e tacquero per vederla passare come fosse già una cosa curiosa e si mise sul ballatoio a gridare che lei non ne voleva roba degli altri aprisse bene le orecchie la santuzza che se vedeva passare don michele per la sua strada voleva cavargli gli occhi con la conocchia che teneva in mano in barba alla pistola che portava sulla pancia giacché allora piedipapera per tagliar corto disse piano a padron cipolla dovreste pigliarvela voi comare barbara per consolarvi così la mamma e la figliuola non si darebbero più l'anima al diavolo e la famigliuola di padron ntoni era realmente disposta come le dita della mano prima veniva lui il dito grosso che comandava le feste e le quarant'ore poi suo figlio bastiano bastianazzo perché era grande e grosso quanto il san cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città l'avete visto tale e quale dapprincipio quando state sull'impagliettatura colla carabina in pugno in quel gran silenzio non sentite altro che il rumore della macchina e vi pare che quel punf sangue della madonna gridò malavoglia tirando fuori il coltello voglio farvi vedere se ho paura della pistola la pistola di don michele partì in aria ma egli stramazzò come un bue colpito al petto poveretto disse maruzza vediamo se mi indovini quest'altro disse la nunziata due lucenti due pungenti quattro zoccoli e una scopa il bue rispose tosto lia questo lo sapevi ché ci sei arrivata subito esclamò il fratello e ci sarebbe rimasta se suo fratello buon'anima non avesse pensato a maritarsi e a mettere al mondo la vespa e perciò ei l'aveva tenuta come la pupilla degli occhi suoi e pensava sempre al suo bene che notte è venuta pei malavoglia esclamava comare piedipapera avete visto che tutte le disgrazie in questa casa arrivano di notte osservò padron cipolla uscendo dalla casa con don franco e compare tino per buscarsi un pezzo di pane poveretti aggiungeva comare grazia è una vera porcheria esclamava donna rosolina la sorella del curato rossa come un tacchino e facendosi vento col fazzoletto e se la prendeva con garibaldi che metteva le tasse e al giorno d'oggi non si poteva più vivere e nessuno si maritava più pece la zuppidda colla schiuma alla bocca salì sul ballatoio e si mise a predicare che era un'altra bricconata di don silvestro il quale voleva rovinare il paese perché non l'avevano voluto per marito anche in quei giorni in cui le nuvole erano basse verso agnone e l'orizzonte tutto irto di punte nere al levante si vedeva sempre la vela della provvidenza come un fazzoletto da naso lontano lontano nel mare color di piombo e ognuno diceva che quelli di padron ntoni andavano a cercarsi i guai col candeliere segretario stava a guardare in aria dalla porta dello speziale e non voltava nemmeno il capo quando metteva al sole sul terrazzino la conserva dei pomidori una volta poi volle andare a confessarsi ad aci castello perché ci aveva un peccato che non poteva dire a suo fratello e tanto fece che incontrò per caso don silvestro giusto mentre tornava dalla vigna una volta successe una brutta scena il nonno non sapendo più che fare per toccargli il cuore l'aveva tirato nell'angolo della cameruccia ad usci chiusi perché non udissero i vicini e gli diceva piangendo come un ragazzo il povero vecchio e mena seguitò a portare in braccio i suoi nipoti quasi ci avesse il cuore in pace anche lei e a spazzare la soffitta per quando fossero tornati gli altri che c'erano nati anche loro come se fossero stati in viaggio per tornare diceva la sera i suoi parenti dopo aver messo a sesto la barca e gli attrezzi per non vedergli quel muso lungo lo lasciavano andare a gironzolare come un cagnaccio senza un soldo in tasca quel dopopranzo si divertirono a prendersi a pugni con compare pizzuto il quale non aveva paura nemmeno di dio sebbene non avesse fatto il soldato e andò a rotolare per terra davanti all'osteria col naso in sangue ma rocco spatu invece fu più forte e si mise ntoni sotto i piedi tutto il paese era andato a vedere che faccia ci avesse dietro la grata ntoni di padron ntoni in mezzo ai carabinieri e giallo come una candela che non ardiva soffiarsi il naso per non vedere tutti quegli occhi d'amici e di conoscenti che se lo mangiavano ché zuppidda la chiamavano perché il nonno di suo padre s'era rotta la gamba in uno scontro di carri alla festa di trecastagni ma barbara le sue brave gambe ce le aveva tutte e due addio comare barbara rispose il poveraccio allora quei ragazzi si misero a lavorare di mascelle col fiasco fra le gambe mentre la paranza mareggiava adagio adagio fra il largo cerchio dei sugheri una pedata per di dietro a chi parla per il primo disse lo zio cola che non ti vergogni di fare questa vita gli disse alfine il nonno il quale era venuto apposta a cercarlo colla testa bassa e tutto curvo e piangeva come un fanciullo nel dir così tirandolo per la manica dietro la stalla della santuzza perché nessuno li vedesse quindi a poco a poco si sbrancarono anch'essi e padron ntoni indovinando che la nuora dovesse avere la bocca amara le pagò due centesimi di acqua col limone comare venera la e sul tardi poi quando tutti erano stanchi e ruminavano lentamente le fave abbrustolite e alcuni anche cantarellavano sottovoce colle spalle al muro vennero a raccontare la storia che avevano portato in paese i due congedati padron fortunato se n'era andato di buon'ora e aveva condotto via brasi col vestito nuovo e si metteva accanto a lui colla conocchia a raccontargli delle fiabe come ai bambini e a filare quando non aveva da andare al lavatoio gli parlava pure di quel che avrebbero fatto quando arrivava un po di provvidenza per fargli allargare il cuore bestia mena l'accarezzava colla mano la povera bestia ed alfio sorrideva come se gliele facessero a lui quelle carezze ah se il mio asino fosse vostro comare mena si udiva il vento sibilare nella vela della provvidenza e la fune che suonava come una corda di chitarra all'improvviso il vento si mise a fischiare al pari della macchina della ferrovia quando esce dal buco del monte sopra trezza e ci stette fin quando cominciarono ad udirsi certi rumori ch'ei conosceva e delle voci che si chiamavano dietro gli usci e sbatter d'imposte e dei passi per le strade buie sulla riva in fondo alla piazza cominciavano a formicolare dei lumi di solito gli uomini non s'immischiano in quelle liti di donne se no le questioni s'ingrosserebbero e potrebbero andare a finire a coltellate invece le comari dopo che hanno messo fuori la scopa e si sono voltate le schiene e si sono sfogate a dirsi improperi e a strapparsi i capelli si riconciliano subito e si abbracciano e si baciano e si mettono sull'uscio a chiacchierare come prima sì accennava padron ntoni sì meglio che non t'avesse partorito se oggi dovevi parlare in tal modo ntoni per un po non seppe che dire ebbene esclamò poi corri quanto vuoi che qui t'aspetto e il malo ferro se lo mangia la mola poveri diavoli la buona gente non ci si mette a quel mestiere sbraitava la vespa i guai li ha chi li cerca alessi era sempre accapigliato coi ragazzi che avrebbero voluto montare nella barca e aiutare a soffiare nel fuoco sotto la caldaia della pece anche loro e quando le buscava minacciava piagnucolando ora che viene mio fratello ntoni da soldato quando saremo un'altra volta quel che siamo sempre stati ognuno ci farà buon viso e torneranno ad aprirci la porta chi non ce l'ha chiusa in faccia aggiunse alessi è stata la nunziata ed anche la cugina anna ma da noi che vogliono sapere domandò comare grazia vogliono sapere se è vero che la lia se la intendeva con don michele e che suo fratello ntoni abbia voluto ammazzarlo per tagliarsi le corna me l'ha detto e diceva pure che era una minchioneria di credere che il colera lo buttassero per le strade e dietro gli usci segno che è lui che sparge il colèra andava soffiando don giammaria per questo nel paese volevano fargli la festa allo speziale ma lui si metteva a ridere come una gallina preciso come faceva don silvestro e diceva tutti una manica di ladri e continuò a borbottare col picchiatoio in mano seguendo con occhio sospettoso i passi del brigadiere che si dileguavano nel buio verso l'osteria e rimuginando perché andasse a guardarli dalla parte dell'osteria gl'interessi dei galantuomini colui padron ntoni rispondeva che andava a cercarsi il pane e quando i sugheri scomparivano ad uno ad uno nel mare largo che era verde come l'erba e le casucce di trezza sembravano una macchia bianca tanto erano lontane l'usciere è vero che non si mangia la gente ma i malavoglia erano rimasti come se li avesse presi un accidente tutti in una volta e stavano nel cortile seduti in cerchio a guardarsi in viso e quel giorno dell'usciere non si misero a tavola in casa dei malavoglia infatti quando gliene parlò tirandolo in disparte verso l'abbeveratoio lo zio crocifisso rispondeva a spallate e dimenava il capo come peppinino e voleva scappargli dalle mani invece poi andava a cercarsi i guai con la zuppidda e con don michele mentre ci aveva la sorte in mano e se la lasciava scappare al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale le barche tornavano cariche colla gente che cantava e sventolava i berretti da lontano per far segno alle donne che aspettavano coi bambini in collo i rigattieri venivano in folla dalla città a piedi a cavallo sui carri e piedipapera non aveva tempo di grattarsi il capo non lo so venni per vedervi ma dacché son qui la minestra mi è andata tutta in veleno per altro qui non posso starci ché tutti mi conoscono e perciò son venuto di sera andrò lontano dove troverò da buscarmi il pane e nessuno saprà chi sono la quale chiacchierava con comare maruzza quasi suo marito non ci avesse niente di male nello stomaco ntoni andava ogni sera a far quattro chiacchiere colla barbara e le aveva confidato che il nonno aveva detto prima deve maritarsi la mena e dopo vengo io conchiuse ntoni io non posso mica chiuderle l'uscio sul muso quando viene a far quattro chiacchiere con mia moglie per riguardo vostro che infine è sempre vostra nipote e sangue vostro bel riguardo che mi avete così mi fate perdere la chiusa col riguardo in un momento la casa e il cortile si riempirono di gente come quando era morto bastianazzo tempo addietro che nessuno ci pensava più a certe cose ci pensano sempre soltanto i vecchi quasi fosse stato ieri il giovanotto aveva gli occhi lustri ma diceva che non era nulla ed era perché aveva bevuto si chiamava il re d'italia un bastimento come non ce n'erano altri colla corazza vuol dire come chi dicesse voi altre donne che avete il busto e questo busto fosse di ferro che potrebbero spararvi addosso una cannonata senza farvi nulla nei malavoglia non è ancora che la lotta pei bisogni materiali soddisfatti questi la ricerca diviene avidità di ricchezze e si incarnerà in un tipo borghese mastro don gesualdo incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola città di provincia mena era ridotta ad andare a cercare il fratello sulla sciara anche lei e verso il rotolo o sulla porta dell'osteria e piangeva e singhiozzava tirandolo per la manica della camicia nunziata era come la cugina anna quando l'era morto il marito e le aveva lasciato quella nidiata di figliuoli che rocco il più grandicello non le arrivava alle ginocchia poi alla cugina anna le era toccato di tirar su quel fannullone per vederselo rubare dalla mangiacarrubbe padron ntoni invece non lo conosceva neanche di vista franceschello e badava agli affari suoi e soleva dire chi ha carico di casa non può dormire quando vuole perché chi comanda ha da dar conto il remo gridò ntoni forza nel tuo remo alessi che a mangiare sei buono anche tu adesso i remi valgono meglio del timone la barca scricchiolava sotto lo sforzo poderoso di quel paio di braccia e alessi ritto contro la pedagna ci dava l'anima sui remi come poteva anche lui una notte persino lasciarono accesa la candela quando don ciccio aveva dimenato il capo più forte la longa ci aveva messo accanto l'immagine della madonna e dicevano il rosario davanti al letto del malato il quale non fiatava più e non voleva nemmeno dell'acqua e nessuno andò a dormire quel pizzuto avvelena la gente colla sua erbabianca e non va a confessarsene certuni la coscienza l'hanno dietro le spalle poveretti loro a me mi sembrano tanti pazzi costoro diceva padron cipolla soffiandosi il naso adagio adagio allora successe un momento di silenzio intanto maruzza non sembrava persuasa dunque ha detto di non pagare ntoni si grattò il capo e il nonno soggiunse è vero i lupini ce li ha dati e bisogna pagarli sulla strada del nero nel passare davanti alla casa del nespolo e nell'attraversare la piazza padron ntoni continuava a guardare di qua e di là per stamparsi in mente ogni cosa alfio guidava il mulo da una parte e nunziata la quale aveva lasciato in custodia a turi il vitello i tacchini e le pollastre adesso vedi mi tocca d'aver paura ogni volta che c'imbarchiamo per andar lontano e son vecchio quando il nonno riesciva a toccargli il cuore ntoni si metteva a piangere noi ci andremo se il negozio dei lupini va bene l'ha detto il nonno poi ci pensò su e soggiunse compar alfio ci suole andare anche lui a vendere le sue noci e tacquero entrambe pensando alla festa dei morti dove compar alfio andava a vendere le sue noci infatti quei poveretti non dormivano e stavano sulla porta sotto la pioggia come se avesse parlato loro il cuore mentre i vicini si voltavano dall'altra parte e tornavano a dormire sbadigliando domani sapremo cos'è tanto lui un soldo non l'avrebbe voluto povero diavolo per povero diavolo preferiva godersi un po di riposo finché era giovane e non abbaiava la notte come il nonno il sole c'era lì per tutti io me lo piglierei se me lo dessero la mena stava per dire anche lei qualche cosa ma cambiò subito discorso che ci vai tu alla città per la festa dei morti no non ci vado perché non posso lasciar la casa sola eravamo qui vicino di passaggio rispose padron cipolla ed abbiamo detto andiamo a vedere comare maruzza brasi si riempì le tasche di ceci guardando la ragazza e dopo i monelli diedero il sacco al tondo che invano la nunziata colla bambina in collo cercava di trattenerli parlando basso come se fosse in chiesa questo è l'ultimo anno per me andava piagnucolando e adesso correva a cercare padron ntoni e gli altri disgraziati al pari di lui nella mia vigna ci ha grandinato e alla vendemmia non ci arrivo di certo sta meglio di compare bastianazzo a quest'ora ripeteva rocco spatu accendendo la pipa sull'uscio e senza pensarci altro mise mano al taschino e si lasciò andare a fare due centesimi di limosina infine non si alzava più dal letto e don ciccio disse che era proprio finita e non ci era più bisogno di lui ché là in quel letto dove era poteva starci anche degli anni e alessi o la mena ed anche la nunziata dovevano perdere le loro giornate a far la guardia se no se lo sarebbero mangiato i porci come trovavano l'uscio aperto ma non volle muoversi se prima non gli chiamavano don silvestro betta aveva un bel sgridarlo e spingerlo per le spalle fuori dell'uscio dicendogli che chi l'aveva preparata la minestra l'avrebbe mangiata e lui doveva lasciar fare agli altri purché lo lasciassero star sindaco comare maruzza non sapeva dove bisognava metterla la mano e rispose che ce l'avrebbe messa anche subito allora potete mandare a prendervi quelle fave che mi avete chiesto per seminarle disse poi lo zio crocifisso a don silvestro prima di andarsene e se la prendeva colla mena quasi fosse stata lei a mandarlo via ma compar alfio gli diceva che volete la casa dei malavoglia ora è distrutta e bisogna che la facciate di nuovo voi altri vede le cose all'ingrosso così alla carlona ma il sugo c'è non è colpa sua se non sa esprimersi meglio è colpa del governo che lo lascia don michele è quasi guarito dalla sua ferita e anche questo per noi è una cosa buona non ci pensate vi dico e tornatevene nella barca ché questo è affar mio non ci posso tornare nella barca ora che ntoni è carcerato non ci posso tornare e come tornavano a concludere che il malo ferro se lo mangia la mola padron fortunato soggiungeva è un buon affare anche per padron ntoni credete che non gliene mangi dei soldi quel malarnese di suo nipote io lo so quel che vuol dire un figlio che vi fa questa riuscita ora glielo manterrà il re per non buscarsi la pedata tutti si misero a masticare come buoi guardando le onde che venivano dal largo e si rotolavano senza spuma quelle otri verdi che in un giorno di sole fanno pensare al cielo nero e al mare color di lavagna maruzza non aveva potuto morire in quella casa né egli forse vi sarebbe morto ma i denari ricominciavano a raggranellarsi e i suoi ragazzi ci sarebbero tornati un giorno ora che alessi cominciava a farsi uomo anche lui ed era un buon figliuolo della pasta dei malavoglia se mi mandate all'ospedale sarà meglio qui ve li mangio io i denari della settimana mandami via quando non ci sarà in casa la mena e alessi direbbero di no perché hanno il buon cuore dei malavoglia ma io vi mangio i soldi della casa e poi il medico ha detto che posso starci degli anni qui dove sono e qui non ci ho più nulla da fare don silvestro massaro filippo ed anche piedipapera tutti s'affrettavano a dire che padron fortunato aveva ragione brasi non gli lasciava più pace dopo che gli avevano fatto venire il pensiero di maritarlo e correva dietro a tutte le donne come un gatto in gennaio ch'era una sollecitudine continua pel povero padre dopo tanto tempo ch'era stato trattato come un canonico nell'osteria per l'amore dei suoi galloni e ntoni malavoglia senza galloni valeva dieci volte don michele a lui quello che gli dava glielo dava di tutto cuore questo qui ha più giudizio del grande diceva la cugina anna a don michele gli daranno la medaglia per aver buttato la corda alla provvidenza diceva lo speziale e ci è anche la pensione così li spendono i denari del popolo questa è la mano di dio per castigar la superbia di padron fortunato diceva la gente per lui sarebbe stato cento volte meglio dare a suo figlio la malavoglia la quale almeno ci aveva quel po di dote e non la spendeva in fazzoletti e collane e la barbara rinfacciava alla ragazzina lo so che non sono brava massaia come tua sorella e comare venera conchiudeva tua madre che fa la lavandaia invece di stare a ciarlare dei fatti altrui al lavatoio farebbe bene a dare una risciacquata a quei quattro soldi di vestina che hai indosso maruzza allora seduta ai piedi del letto pallida e disfatta come un cencio messo al bucato che pareva la madonna addolorata si metteva a piangere più forte col viso nel guanciale ora che la mangiacarrubbe ha messo gli occhi addosso a ntoni di padron ntoni la sarà una provvidenza per la cugina anna diceva comare venera ntoni se ne andò tutto borioso dondolandosi sui fianchi con un codazzo di amici e avrebbe voluto che tutti i giorni fosse domenica per menare a spasso la sua camicia colle stelle è andato a fondo in un momento e non l'abbiamo visto più in mezzo al fumo un fumo come se ci fossero state venti fornaci di mattone lo sapete a catania c'era una casa del diavolo aggiunse lo speziale la gente si affollava attorno a quelli che leggevano i giornali che pareva una festa io disse alessi il quale vuotava adagio adagio i barilotti e li passava alla nunziata io quando sarò grande se mi marito voglio sposar te ancora c'è tempo rispose nunziata seria seria che disgrazia dicevano sulla via e la barca era carica più di quarant'onze di lupini il e ci ficcò così una barzelletta che aveva raccolta dal suo avvocato e gli era piaciuta tanto quando gliel'avevano spiegata bene che non mancava di farla cascare nel discorso ogniqualvolta si trovava a visita da morto della sara di comare tudda e di tutte le ragazze del mondo esse non cercano che di pescare un marito il quale lavori peggio di un cane per dar loro da mangiare e comprarle dei fazzoletti di seta quando si mettono sull'uscio la domenica colle mani sulla pancia piena volete scommettere che ora vi pianto e non si fece più vedere in casa del sindaco così ci avrebbero pensato loro a cavarsi d'impiccio e la betta non avrebbe potuto più dirgli sul mostaccio che voleva rovinare suo padre callà e i suoi consigli erano quelli di giuda che aveva venduto cristo per trenta denari se volessi anche tu ci hai la tua casa di là c'è apposta il letto per te no rispose ntoni io devo andarmene là c'era il letto della mamma che lei inzuppava tutto di lagrime quando volevo andarmene barbara zuppidda ora che si è levato di mente quel ragazzaccio di malavoglia non gli volterà più le spalle a don michele andava dicendo piedipapera l'ho vista io col naso fra le imposte quando egli passa per la strada e don silvestro sentendo questo diceva a vanni pizzuto tieni sempre la sbarra a greco alessi ordinò il nonno fra mezz'ora non ci si vedrà più peggio di essere in un forno con questa brutta sera e sarebbe meglio trovarsi all'osteria della santuzza quando canta la nunziata disse mena affacciandosi sull'uscio è segno che il giorno dopo farà bel tempo e potrà andare al lavatoio la cugina anna era nello stesso caso perché la sua chiusa e la sua vigna erano il lavatoio l'ho sentito dire con queste orecchie ho sentito pure che la provvidenza è dotale e che sulla casa c'è il censo di cinque tarì all'anno si vedrà si vedrà un giorno o l'altro si vedrà se ne dite o non ne dite delle bugie seguitava la vespa dondolandosi appoggiata allo stipite colle mani dietro la schiena perciò andava dicendo che non era vero che piedipapera avesse comprato il credito dei lupini perché piedipapera non le aveva mai possedute cinquecento lire e i malavoglia avevano sempre sul collo i piedi di suo zio crocifisso il quale poteva schiacciarli come formiche tanto era ricco ed ella aveva avuto torto a dirgli di no e passò dalla cugina anna la quale poveretta non aveva dormito e stava sulla porta guardando di qua e di là colla faccia pallida lì davanti incontrò pure la vespa la quale veniva a vedere se comare grazia ci avesse un po di lievito per caso anch'io allora non sapevo nulla e qui non volevo starci ma ora che so ogni cosa devo andarmene in quel momento parlava cogli occhi fissi a terra e il capo rannicchiato nelle spalle allora alessi gli buttò le braccia al collo dio ntoni dacché la santuzza gli faceva degli sgarbi bisognava che pensasse come pagare il pane che gli davano all'osteria giacché a casa sua non osava comparire e quei poveretti intanto pensavano a lui quando mangiavano la loro minestra senza appetito come se anch'egli fosse morto adesso aveva tanto da fare nella casa nuova dove bisognava mettere ogni cosa a un altro posto e non si vedeva più il nespolo e la porta della cugina anna e della nunziata sua madre la covava cogli occhi mentre lavorava accanto a lei e l'accarezzava col tono della voce quando le diceva e diceva che se lo meritavano quel governo giacché avevano fatto la rivoluzione e ora venivano i forestieri a rapire le donne e i denari della gente ei sapeva di chi parlava che gli era venuta l'itterizia dalla collera e donna rosolina era dimagrata dalla bile massime dopo che se n'era andato don michele e s'erano sapute tutte le porcherie di andate a dirglielo è certo come è certo dio vi dico siamo galantuomini o no santissimo diavolo la zuppidda partì correndo a prendere suo marito il quale stava rincantucciato nel cortile a cardar stoppa pallido come un morto e non voleva escire per tutto l'oro del mondo orbè compare ntoni i pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare mettiamoci il cuore in pace voi ed io e non ci pensiamo più voi potete mettervelo il cuore in pace comare barbara ma per me amare e disamare non sta a chi lo vuol fare io ci ero andato a cercare due ciottoli lisci per l'intonaco dell'abbeveratoio che non tiene l'acqua e gli faceva la smorfiosa la civetta colle cocche del fazzoletto sulla bocca e gli diceva per questa medaglia benedetta che ci ho qui non è vero niente puh che mi fate stomaco quando mi parlate di quel vecchio barbogio di mio zio a me l'ha detto lo zio crocifisso rispose la vespa io non ne dico bugie bugie bugie borbottò lo zio crocifisso io non voglio dannarmi l'anima per coloro le vicine venivano colle mani sotto il grembiule a domandare se comare maruzza ci avesse il suo luca laggiù e stavano a guardarla con tanto d'occhi prima d'andarsene la povera donna cominciava a star sempre sulla porta come ogni volta che succedeva una disgrazia ntoni invece voleva levarsi dinanzi don michele per un'altra cosa la santuzza dopo che l'aveva rotta con don michele aveva preso a ben volere ntoni per quel modo di portare il berretto sull'orecchio e di dondolare le spalle camminando che aveva preso da soldato un moccioso tutto suo nonno colui e lia rosalia ancora né carne né pesce alla domenica quando entravano in chiesa l'uno dietro l'altro pareva una processione son venuto a riprenderle dalla paranza disse e bisogna rivedere le maglie giacché domani armeremo la provvidenza perché non vi siete fatto aiutare da ntoni gli rispose maruzza tirando per un capo mentre il vecchio girava in mezzo al cortile come un arcolaio per dipanare le reti che non finivano più e pareva un serpente colla coda e si metteva a cantare con loro per scacciare la malinconia infine il povero padron ntoni non osava più mostrarsi per le strade dalla vergogna il nipote invece per evitare le prediche veniva a casa colla faccia scura così non gli rompevano la devozione con le solite prediche ma li ho sott'occhio tutti quelli della combriccola e un'altra volta non mi scapperanno piedipapera poi gli diceva bevetelo un bicchierino don michele che vi farà bene allo stomaco col sonno che avete perso don michele era di cattivo umore e sbuffava e allora le acciughe potevano starsene tranquille senza spaventarsi più dalle ruote dei vapori ché nessuno sarebbe più andato a pescarle e ne hanno inventata un'altra aggiunse mastro turi il calafato di mettere anche il dazio sulla pece nello stesso tempo avevano fatte tutte le provviste per l'inverno il grano le fave l'olio e avevano data la caparra a massaro filippo per quel po di vino della domenica ma donna rosolina diede una buona lavata di capo a suo fratello appena venne a sapere che si era messo in quel pasticcio perché quelli della sciabola bisogna tenerseli amici amici un corno rispondeva don giammaria con quelli che ci hanno levato il pan di bocca chi è a quest'ora disse lia la quale orlava di nascosto un fazzoletto di seta che don michele infine era riescito a farle prendere sono io don michele aprite che devo parlarvi di premura mortaio giacché con gente siffatta era proprio pestar l'acqua nel mortaio diceva e piedipapera appena ntoni voltava le spalle soggiungeva sottovoce se volesse ammazzare don michele dovrebbe ammazzarlo per qualche altra cosa ché gli vuol rubare la sorella ma ntoni è peggio d'un maiale tanto che si fa mantenere dalla santuzza le calze della santuzza osservava piedipapera mentre ella camminava sulla punta delle scarpette come una gattina le calze della santuzza acqua o vento non le ha viste altri che massaro filippo l'ortolano questa è la verità io ci vengo qui per tutt'altro comare barbara ci vengo per vedere a che stato è la provvidenza è a buon stato e il babbo ha detto che per la vigilia di natale la metterete in mare del resto ognuno in casa sua fa quel che gli pare e piace il padrone è mio marito tu lasciali dire rispondeva suo marito poi lo sanno che se vengono a toccarmi il naso ne faccio tonnina la mena appoggiata alla porta della cucina colla faccia nel grembiale si sentiva il cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare dal petto come quelle povere bestie che teneva in mano il poveraccio tossiva che pareva soffocasse col dorso curvo e dimenava tristamente il capo ad ogni uccello suo nido è bello vedi quelle passere le vedi hanno fatto il nido sempre colà e torneranno a farcelo e non vogliono andarsene la mariterò quando vorrà dio rispose padron ntoni per me vorrei maritarla anche domani io se fossi in voi gli darei alfio mosca che è un buon ragazzo onesto e laborioso e cerca moglie di qua e di là non ha altro difetto ora dicono che tornerà in paese e par fatto apposta per vostra nipote e gli diceva sentite compare santoro se vedete da queste parti mia nipote la vespa quando alfio mosca viene a portare il carico del vino a vostra figlia la santuzza state a vedere cosa fanno fra di loro siete là anche voi comare mena esclamò alfio appena la vide e lasciò quello che stava facendo ella disse di sì col capo e nunziata intanto era corsa a schiumare la pentola che riversava da quella brava massaia che era così son contento che posso dirvi addio anche a voi disse alfio padron fortunato non voleva far torto alla sua parola se la ragazza aveva la dote tanto più che suo figlio brasi gli dava sempre dei grattacapi a correre dietro le ragazze che non avevano nulla come un baccalà che era l'uomo per la parola e il bue per le corna tornava a ripetere per questo l'anima l'abbiamo ciascuno la sua e ognuno deve badare ai suoi interessi e non fare giudizi temerari contro il prossimo compare cinghialenta e spatu spendono del denaro in casa nostra non dico di pizzuto che vende l'erbabianca e cerca di levarci gli avventori per istruirlo gli portava il secolo e la gazzetta di catania però ntoni si seccava a leggere prima di tutto perché era una fatica e quand'era soldato gli avevano insegnato a leggere per forza ma adesso era libero di fare quello che gli pareva e piaceva e aveva un po dimenticato come si cacciano insieme le parole nello scritto e in mezzo a tutta quell'acqua moriva di sete allora la longa come pensava a quell'uomo che moriva di sete in mezzo a tutta quell'acqua non poteva stare dall'andare ad attaccarsi alla brocca quasi ce l'avesse avuta dentro di sé quell'arsura e nel buio spalancava gli occhi dove ci aveva sempre stampato quel cristiano aperta sull'imbrunire comare maruzza coi suoi figlioletti era andata ad aspettare sulla sciara d'onde si scopriva un bel pezzo di mare e udendolo urlare a quel modo trasaliva e si grattava il capo senza dir nulla anche così hanno sentito dire è morta la longa la quale l'aveva lasciata sola con quella povera orfanella che aveva il fazzoletto nero come lei la nunziata o la cugina anna venivano di tanto in tanto col passo leggero e il viso lungo senza dir nulla dei fannulloni pagati per portare il fucile e non altro sogghignava lo speziale come i preti che prendono tre tarì per messa dite la verità don giammaria che capitale ci mettete voi nella messa che vi pagano tre tarì tanto che la lia si rompeva le mascelle dallo sbadigliare pel gran sonno nella casa c'era un silenzio di malaugurio sicché i carri passando per la strada facevano ballare i bicchieri sulla tavola e trasalire coloro che stavano a vegliare il malato se la piglia perché la vespa gli fece vedere e toccare con mano che stava per andare dal notaio con compare spatu ora che la mangiacarrubbe s'è tirato in casa brasi cipolla scusate veh compare rocco e tutti gli altri bianchi come un cencio si guardavano in faccia quasi chiedendosi aiuto l'un l'altro e si stringevano il petto per non scoppiare a piangere davanti alla moribonda la quale nondimeno se ne accorgeva bene sebbene non ci vedesse più e nell'andarsene le rincresceva di lasciare così desolati quei poveretti infine cominciò a stare sulle gambe e lo portarono sulla riva reggendolo sotto le ascelle perché gli piaceva dormicchiare accoccolato sui sassi in faccia alle barche e diceva che l'odore dell'acqua salata gli faceva bene allo stomaco e si divertiva a vedere le barche e sentire com'era andata la giornata per questo e per quello metteva buone parole e cercava di rappattumarli che nessuno ci capiva più nulla ma era tempo perso non vedete che voga al largo e non si fa più vedere esclamava la santuzza e chi non vede più nulla sono gli occhi che non piangono più e sono chiusi dalla morte compare bastianazzo non poté vederla questa festa pensava fra di sé comare maruzza andando innanzi e indietro davanti all'orditoio a disporre la trama perché la finisse quella lite con la santuzza dopo che erano stati amici ed ora avrebbero fatto chiacchierare la gente e lo abbracciava e lo tirava per la manica ma don michele appuntava i piedi in terra come un mulo e diceva di no padron fortunato ora sarà contento mormorò barabba tutto rosso e sudato e non ci rinfaccerà quei tre carlini che ci dà per la giornata questo ci tocca a noi aggiunse ntoni a romperci la schiena per gli altri e poi quando abbiamo messo assieme un po di soldi viene il diavolo e se li mangia ecco come discorrono le donne quasi fossero quelli che mi tengono su tu non sai nulla il sindaco lo fanno i consiglieri e i consiglieri non possono essere che quelli e non altri chi vuoi che facciano i pezzenti di mezzo alla strada la vespa era sempre a spendere e spandere che se l'avessero lasciata fare avrebbe vuotato il sacco in una settimana e diceva che la padrona adesso era lei tanto che tutti i giorni c'era il diavolo dallo zio crocifisso poi quando gli sbadigli vi rompevano le mascelle si giocava alla mora o a briscola e quando infine si aveva sonno ci era lì la chiusa dove pascevano i montoni di compare naso per sdraiarsi a dormire il giorno o la stalla di comare suor mariangela quand'era notte ah compare alfio se sapeste che rovina è capitata nella mia casa che non dormo né mangio più e non faccio altro che della bile e non sono più padrone di un baiocco del fatto mio dopo aver sudato tutta la vita ed essermi levato il pan di bocca per raggranellarlo a soldo a soldo però non vorrei camparci degli anni laggiù all'ospedale la nunziata si metteva a piangere anch'essa e diceva di no tanto che tutto il vicinato sparlava di loro che volevano fare i superbi senza aver pane da mangiare si vergognavano di mandare il nonno all'ospedale mentre ci avevano tutti gli altri di qua e di là e dove poi allora la cugina anna finse che le scappasse di mano il boccale nel quale c'era ancora più di un quartuccio di vino e cominciò a gridare allegria allegria dove ci sono i cocci ci son feste e il vino che si spande è di buon augurio bravo massaro filippo ha bisogno d'aiuto anche lui ripeteva pizzuto non l'avete visto che è venuto a pregare e strapregare don michele per aiutarlo nella spezieria don franco chiamava la gente apposta per schiamazzare don michele il brigadiere delle guardie doganali coi calzoni dentro gli stivali e la pistola appesa sul ventre quasi dovesse andare a caccia di contrabbandieri con quel tempaccio e compare mariano eh a voi vi piacerebbe che nessuno parlasse eh compare tino come se tutti non lo sapessero il mestiere che fate che poi chiudete gli occhi quando ntoni di padron ntoni viene a parlare con vostra figlia barbara se non aveva nulla da fare si metteva a sedere colle mani in mano guardando quel lettuccio vuoto e allora sentiva che la mamma l'aveva lasciata davvero e quando dicevano nella strada è morta la tale è morta la tal'altra pensava la pancia è buona e se ne può ancora fare qualche cosa sentenziò alfine mastro zuppiddu il calafato e dava anche lui dei calci coi suoi piedacci nella provvidenza ma con quella gente lì era proprio come pestar l'acqua nel mortaio il solo che ne capisse qualche cosa era ntoni che aveva visto il mondo e aveva aperto un po gli occhi come i gattini da soldato gli avevano insegnato a leggere perciò andava anche lui sulla porta della spezieria a sentire quello che diceva il giornale e a chiacchierare collo speziale allora io non ho più nulla da far qui e me ne posso andare rispondeva brasi il quale voleva dire le sue barzellette anche lui e gli seccava che lo lasciavano in un cantuccio come un minchione e non gli dava retta nemmeno comare mena la festa si fa per comare mena diceva la nunziata ma essa non è contenta come tutti gli altri e volevano farlo morire di crepacuore prima del tempo per scialacquarsi allegramente la roba che egli aveva stentato tanto a raggranellare lui pure se avesse saputo tutto questo avrebbe mandato al diavolo la chiusa e la moglie si mettevano a cavalcioni sul desco dicevano delle barzellette alle ragazze e avevano dei fazzoletti di seta in ogni tasca del giubbone sicché il paese era in rivoluzione per loro aveva solo una gran sete e quando mena o la longa gli davano da bere afferrava il boccale con le mani tremanti che pareva volessero rubarglielo don ciccio veniva la mattina medicava il ferito gli tastava il polso voleva veder la lingua e poi se ne andava scrollando il capo così la longa se lo vide partire sotto l'ombrello accompagnato da tutto il parentado saltando sui ciottoli della stradicciuola ch'era tutta una pozzanghera e il ragazzo siccome era giudizioso quanto il nonno si rimboccò i calzoni sul ballatoio sebbene non li avrebbe messi più ora che lo vestivano da soldato la porta era chiusa i passeri cinguettavano sul tetto e la vite si dondolava adagio adagio sulla finestra il vecchio si arrampicava sul muro dell'orto dove ci avevano seminate delle cipolle che facevano come un mare di pennacchi bianchi bravo appoggiò pizzuto io non me la sarei lasciata passare liscia di certo eh don michele don michele approvò con un grugnito ci penserò a ridurre come si deve ntoni e tutta la sua parentela minacciava non c'era che dire adesso che l'avvocato non era più là bisognava pagarli padron ntoni scrollando il capo borbottava questo poi no questo non l'hanno mai fatto i malavoglia lo zio crocifisso si piglierà la casa e la barca e tutto ma questo poi no come gli ridevano in faccia si metteva a gridare bestie che siete e volete il progresso e volete la repubblica la gente gli voltava le spalle e lo piantava lì a strepitare come un pazzo da che il mondo è mondo le acciughe si son fatte col sale e coi mattoni pesti don michele sì che ci stava bene sulla porta coi galloni nel berretto la gente che paga il vino vuol berselo in santa pace ed è contenta di vedere uno colla sciabola lì davanti poi tutti gli facevano di berretto e nessuno ti avrebbe negato un soldo se te lo doveva quando era segnato col carbone sul muro e compare tino che aveva tuttora l'acquolina in bocca gli gridò dietro eh vermicelli fritti stasera don giammaria lo sentite anche quello che mangio borbottava don giammaria fra i denti fanno anche la spia ai servi di dio per contar loro i bocconi allora era inutile mandarci per la scala che dopo non ci lasciano entrare in casa per vedere cos'è strepitava il figlio della locca la zuppidda e la mangiacarrubbe avevano dimenticato tutti gli improperi che si erano detti e cianciavano davanti alla porta colle mani sotto il grembiule quello della pancia grossa era brasi il figlio di padron cipolla il quale era il cucco delle mamme e delle ragazze perché possedeva vigne ed oliveti va a vedere se la paranza è bene ammarrata gli disse suo padre facendosi la croce ché i giovani hanno la memoria corta e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante e a ponente non ci guardano altro che i vecchi quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte la mia casa è qui per voi altri se l'affare va bene sapete che ci ho lì dietro una camera dove ci starebbe un bastimento di roba e nessuno ci mette il naso ché con don michele e le sue guardie siamo come pane e cacio la gente comincia perfino a mormorare che a ntoni gli fai la carità pelosa giacché massaro filippo non ci viene più e vedrai come andrà a finire vedrai che arriverà all'orecchio del vicario e ti leveranno la medaglia di figlia di maria o che credeva sbraitava comare venera colle mani sui fianchi di prendersi mia figlia colla carestia stavolta comando io e gliel'ho fatta capire a mio marito chi è buon cane mangia al trogolo forestieri non ne vogliamo per la casa che quei regoli e quelle traverse glieli aveva fatti tutti suo marito colle sue mani la domenica o quando pioveva e li aveva piantati lui stesso nel muro ogni cosa in quella casa parlava ancora di lui e c'era il suo paracqua d'incerata in un cantuccio e le sue scarpe quasi nuove sotto il letto ora sono vecchia compare alfio rispose e non mi marito più se voi siete vecchia anch'io sono vecchio ché avevo degli anni più di voi quando stavamo a chiacchierare dalla finestra e mi pare che sia stato ieri tanto m'è rimasto in cuore e lo zio santoro col rosario in mano e gli occhi spenti gli diceva di sì che non dubitasse che era lì per questo e non passava una mosca che ei non lo sapesse tanto che sua figlia mariangela gli diceva ebbene volevano saperlo il contrabbando non ci entrava proprio per nulla fra don michele e ntoni di padron ntoni c'era della ruggine vecchia per affar di donne i malavoglia lo pagavano a furia di sberrettate e i ragazzi appena lo vedevano spuntare in fondo alla stradicciuola scappavano come se vedessero il ba bau ma sinora nessuno di loro gli parlava di quei denari dei lupini la casa del nespolo tenetevela voi saltò su la vespa io mi tengo la mia chiusa e so io cosa devo farne allora lo zio crocifisso montò in bestia anche lui ella non sapeva più che dire intanto che compar alfio si affaccendava nel cortile a staccare l'asino e ad appendere gli arnesi al piuolo e portava la lanterna di qua e di là se ve ne andate alla bicocca chi sa quando ci vedremo più disse infine mena che le mancava la voce o perché ve ne andate anche voi ed anche padron ntoni ci sarebbe cascato anche lui bisogna aspettarsi tutto al giorno d'oggi chi è galantuomo bada ai fatti suoi ripeteva lo zio crocifisso sicché quando tornava dal mare la sera non aveva voglia nemmeno d'andare a dormire e si sfogava a scorazzare di qua e di là colla sua disgrazia tanto che infine venne a capitare di nuovo e la stradicciuola per la quale il figlio suo se ne era andato coi calzoni rimboccati mentre pioveva e non l'aveva visto più sotto il paracqua d'incerata anche la finestra di compare alfio mosca era chiusa e la vite pendeva dal muro del cortile che ognuno passando ci dava una strappata questa è opera di don silvestro che vuol la zuppidda e ha scommesso dodici tarì che la farà cascare coi suoi piedi venne a dirle comare la vespa mentre aiutava donna rosolina a fare la conserva dei pomidoro ella ci veniva a pregare don giammaria che facesse entrare gli scrupoli in testa a quel birbante dello zio crocifisso il quale ci aveva la testa più dura di un mulo a me non me ne importa nulla son più i peccati che mi ha fatto fare quella scomunicata che altro io voglio la roba mia che l'ho fatta col sangue mio come il sangue di gesù cristo che c'è nel calice della messa e par roba rubata che tutti fanno a chi piglia piglia compare alfio la compreremo la casa del nespolo aggiunse alessi e il nonno starà con noi quando torneranno gli altri ci staranno pure e se tornerà il padre della nunziata ci sarà posto anche per lui sì che mi rammento allora perché non mi dite di sì ora che non avete più nulla e ci ho il mulo invece dell'asino al carretto e i vostri parenti non potrebbero dir di no tu ci perdi la tua limosina a ringraziare dio che sei al sicuro gli disse piedipapera per te non c'è pericolo che abbi a fare la fine di compare bastianazzo tutti si misero a ridere della barzelletta e poi stettero a guardare dall'uscio il mare nero come la sciara senza dir altro mentre suor mariangela la santuzza ce ne aveva un altro tal quale chi voleva vederlo che glielo aveva regalato compare mariano cinghialenta e lo teneva inchiodato sul banco dell'osteria dietro i bicchieri tuo nonno non ci dorme sta tranquilla e quanto a questo non ve lo farà sentire che avete perso il padre ché è come un altro padre lui poco dopo arrivò padron ntoni carico di reti che pareva una montagna e non gli si vedeva la faccia ntoni allora voleva fuggire saltando meglio di un capriolo però le guardie gli furono addosso intanto che piovevano le schioppettate come la grandine e lo gettarono a terra e gli disse che non ci veniva più perché erano stanchi di mantenerlo per carità che erano stati costretti a cacciarlo fuori dell'uscio colla scopa tanto era affamato allora ntoni cominciò a fare il diavolo gridando e rompendo i bicchieri che l'avevano messo fuori per tirarsi in casa quell'altro baccalà col berretto gallonato persino il linguaggio tende ad individualizzarsi ad arricchirsi di tutte le mezze tinte dei mezzi sentimenti di tutti gli artifici della parola onde dar rilievo all'idea in un'epoca che impone come regola di buon gusto un eguale formalismo per mascherare un'uniformità di sentimenti e barbara nell'altra stanza fingeva di non udire e seguitava a far girare l'arcolaio lesto lesto ma appena ntoni si affacciava sull'uscio chinava gli occhi sui cannelli e allungava il muso anche lei la ragazzetta accoccolata sulla soglia coi ginocchi fra le braccia guardava lontano anche lei e poi si mise a cantare mentre alessi stava ad ascoltare tutto intento infine disse ma ancora c'è tempo sì affermò alessi prima bisogna maritare la mena ed anche la lia e situare i tuoi piccini ma è meglio pensarci adesso in questo momento si udì un fruscio di frasche per la via e arrivarono alessi e la nunziata che non si vedevano sotto i fasci di ginestre tanto erano piccini io non so niente gli rispose campana di legno io non c'entro più ho venduto il mio credito a piedipapera e dovete sbrigarvela con lui piedipapera appena li vide venire in processione cominciò a grattarsi il capo poi quella storia d'andare a giornata non gli andava affatto a lui ch'era nato padrone l'aveva detto anche il nonno vedersi comandare a bacchetta da gente che erano venuti su dal nulla che tutti lo sapevano in paese come avevano fatto i loro denari a soldo a soldo sudando ed affaticandosi allora la zuppidda gli piantava le mani sulla faccia che lo sapevate che doveva venire l'usciere voi abbaiate sempre a cose fatte ma un dito che è un dito non lo sapete muovere infine l'usciere non se la mangia la gente mormoravano questa l'ha vinta comare venera contro don silvestro è un gran colpo per don silvestro ed è meglio che se ne vada dal paese già i forestieri frustali e qui non ci hanno messo mai radici i forestieri con padron cipolla non ardirà mettercisi a tu per tu don silvestro no rispose padron ntoni no ché bisogna pagare il debito allo zio crocifisso e non si deve dire di noi che il galantuomo come impoverisce diventa birbante sul tardi appena principiò a rompere l'alba la gente si affollava davanti alla bottega di pizzuto che c'era ancora il lumicino e lì si faceva un gran chiacchierare di quel che era successo in quel diavolio della notte padron fortunato stette un po a fregarsi il mento e poi si lasciò andare il matrimonio è come una trappola di topi quelli che son dentro vorrebbero uscirne e gli altri ci girano intorno per entrarvi la barca si raddrizzò e fece prima un gran salto poi seguitò a far capriole sulle onde da qua il timone ora ci vuole la mano ferma disse padron ntoni e malgrado che il ragazzo ci si fosse aggrappato come un gatto anche lui arrivavano certe ondate che facevano sbattere il petto contro la manovella a tutt'e due ed era pallido peggio di ntoni malavoglia che stava dietro la grata come una bestia feroce coi carabinieri allato don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia e gli rompeva le scarabattole dover comparire per la prima volta davanti a quella manica di giudici e di sbirri che uno ve lo mettono dietro la grata come ntoni malavoglia in un batter d'occhio la storia buona disse allora ntoni è quella dei forestieri che sono arrivati oggi con dei fazzoletti di seta che non par vero e i denari non li guardano cogli occhi quando li tirano fuori dal taschino sapete come sono gli uomini se c'è una fraschetta che li guarda le corrono tutti dietro per divertirsi ma poi quando vogliono far sul serio cercano una come m'intendo io compare mosca dovrebbe prendere una come voi lo sapeva lei quel che aveva detto ei non si azzardava a dire davanti a lei le sue corbellerie senza capo e senza coda sapeva solo che don giammaria se n'era andato facendosi la croce per la piazza e borbottando bella razza d'uomini nuovi come quel ntoni malavoglia là che va girelloni a quest'ora pel paese a voi che ve ne importa gli diceva sua figlia appena don silvestro se ne andava questi non sono affari nostri l'osteria è come un porto di mare chi va e chi viene e bisogna essere amici con tutti e fedeli con tanto che lo speziale finì coll'andare in collera allora don silvestro il segretario si smascellava dalle risa a quei discorsi e finalmente disse lui che con un certo gruzzoletto fatto scivolare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui avrebbero saputo trovare a suo nipote un difetto da riformarlo don silvestro ebbe la premura di andare a raccontare ogni cosa a ntoni e che don michele il brigadiere era un uomo il quale non si lasciava posare le mosche sul naso e doveva avercela con lui io gli rido sul mostaccio a don michele il brigadiere rispose ntoni i morti erano venuti e lo zio crocifisso non faceva altro che passeggiare per la straduccia colle mani dietro la schiena che pareva il basilisco questa è storia che va a finire coll'usciere andava dicendo lo zio crocifisso con don silvestro e con don giammaria il vicario dio lo sa quest'anno quelle quattro noci son tutte fradicie compare alfio ci va per cercarsi la moglie alla città rispose la nunziata dall'uscio dirimpetto ntoni il mestiere lo faceva dove era grasso e ci mangiava e beveva che era un piacere a vederlo ora portava la testa alta e se la rideva se il nonno gli diceva qualche parola a bassa voce adesso era il nonno che si faceva piccino quasi il torto fosse suo e siccome all'osteria lo vedevano di malocchio andava a girandolare per la piazza specialmente la domenica e si metteva sugli scalini della chiesa per vedere che faccia facevano quei svergognati che venivano lì a gabbare il mondo e far le corna al signore e alla madonna sotto i loro occhi stessi nella notte si udirono delle fucilate verso il rotolo e lungo tutta la spiaggia che pareva la caccia alle quaglie altro che quaglie mormoravano i pescatori rizzandosi sul letto ad ascoltare hanno sorpreso il contrabbando e i contrabbandieri raccontava pizzuto e don michele ci ha buscato una coltellata la gente guardava verso la porta dei malavoglia e faceva segno col dito ma se volevano truffargli la sua roba col pretesto che bastianazzo s'era annegato la truffavano a cristo com'è vero dio ché quello era un credito sacrosanto come l'ostia consacrata i compari mentre attendevano alle loro faccende gli regalavano qualche parola e gli dicevano per consolarlo vuol dire che c'è olio ancora alla lucerna eh padron ntoni la sera gridando che gli facevano fare qualche sproposito santo dio per aprire il sinedrio e vedere che pesci si pigliavano ci mancava ancora padron fortunato cipolla e massaro filippo l'ortolano don michele continuava a passare dalla straduccia per puntiglio per non darla vinta a lui ché se lo sarebbe mangiato come il pane se non fosse stato pel cappello colla penna si mangiano e non aveva altro da fare che metter le mani addosso a qualche povero diavolo se si industriava a buscarsi come poteva un pezzo di dodici tarì e quell'altra prepotenza che per sbarcare la roba di fuori regno bisognava pagare il dazio come fosse roba rubata e doveva metterci il naso don michele coi suoi sbirri infine venne la cugina anna tutta spettinata bianca come un cencio e non sapeva che dire padron ntoni come se gli parlasse il cuore domandò e ntoni sapete dov'è ntoni ma pure mena non si stancava di baciarla nella bocca e parlarle come se potesse sentirla ntoni si picchiava il petto singhiozzando o mamma che ve ne siete andata prima di me e volevo lasciarvi ma quella cagna della vespa non voleva sentir parlare di compar alfio né di nessuno adesso che ci aveva il suo marito ed era padrona in casa e non avrebbe cangiato lo zio crocifisso con vittorio emanuele in carne ed ossa neanche se l'avessero tirata pei capelli e le diceva pure gli avventori se ne vanno perché egli ti sta sempre alla gonnella e non ti lascia un momento da dirti una barzelletta oppure così lacero e sudicio è una porcheria avercelo per la bettola che sembra tutta una stalla e la gente ha schifo di beverci nei bicchieri voltando la testa di qua e di là da un capo all'altro della via quasi aspettasse più presto del solito il suocero e i ragazzi dal mare le vicine le domandavano pure se luca avesse scritto o era molto che non riceveva lettera di lui per me diceva ntoni menando il remo adagio adagio perché la corrente non li facesse derivare dal cerchio delle reti mentre il nonno pensava a tutte quelle cose per me desidero questo soltanto e si vedeva chiaro che era stanco di quella vitaccia e voleva andarsene a far fortuna come gli altri tanto che sua madre poveretta l'accarezzava sulle spalle e l'accarezzava pure col tono della voce e cogli occhi pieni di lagrime guardandolo fisso per leggergli dentro e toccargli il cuore non lo vede che ha i piedi nella fossa diceva che vuol portarsi anche questo scrupolo sulla coscienza ma all'udire la storia di don silvestro donna rosolina di botto cambiò registro e si mise a predicare col mestolo in aria rossa come la conserva dei pomidoro ora non vi andava più di nascosto all'osteria della santuzza che s'era fatto grande e il nonno non gli avrebbe tirato le orecchie alla fin fine ed egli avrebbe saputo rispondere il fatto suo se gli rimproveravano di andare a cercarsi quel po di bene che poteva o che ride per l'ultima volta e vi rimane fitto nel cuore come un coltello così successe ai malavoglia quando il lunedì tornarono col carro di compar alfio per riprendersi il nonno e non lo trovarono più fanno la schiuma alla bocca e sembra che vogliano prendersi pei capelli di momento in momento ma poi ridono sotto il naso dei minchioni che ci credono tutte vesciche pel popolo che paga i ladri e i ruffiani e gli sbirri come don michele ntoni andava a spasso sul mare tutti i santi giorni e gli toccava camminare coi remi logorandosi la schiena però quando il mare era cattivo e voleva inghiottirseli in un boccone loro la provvidenza e ogni cosa quel ragazzo aveva il cuore più grande del mare ma questo non piace a massaro filippo per amore della santuzza che sono in peccato mortale tutti e due e lei porta l'abitino di figlia di maria per nascondere le sue porcherie e quel becco dello zio santoro non vede nulla bisogna cominciare dal levarci dai piedi tutti costoro col berretto gallonato bisogna far la rivoluzione ecco quello che bisogna fare e voi cosa mi date per fare la rivoluzione don franco allora si stringeva nelle spalle e se ne andava indispettito a pestare l'acqua sporca nel mortaio le ragazze come se lo videro dinanzi rimasero a bocca aperta tremando quasi avessero la terzana e senza saper che fare voi non l'avete voluto il fazzoletto di seta comare lia diss'egli alla ragazza la quale s'era fatta rossa come un papavero ma io sono tornato pel bene che voglio a voi altri però alfio mosca non ci pensava nemmeno alla vespa e se ci aveva qualcheduna per la testa era piuttosto comare mena di padron ntoni che la vedeva ogni giorno nel cortile o sul ballatoio o allorché andava a governare le bestie nel pollaio e lo zio crocifisso non voleva dargli nulla perché il colèra l'aveva rovinato diceva con tanti che erano morti e gli avevano truffati i denari talché aveva preso il colèra anche lui ma non era morto aggiungeva il figlio della locca e scuoteva il capo tristamente era il nonno e diceva sempre di sì come quando l'avevano mandato a fare il soldato talché sentiva anche lei una sete un'arsura da non dirsi in mezzo a tutte le storie che correvano pel villaggio e che erano venuti a raccontargliele le era rimasto in mente di uno di quei marinari che l'avevano pescato dopo dodici ore quando stavano per mangiarselo i pescicani padron cipolla le lascerà correre quattro bestemmie stasera saltò su lo zio cola ma non ci abbiamo che fare col mare fresco non se ne piglia pesci prima compare mangiacarrubbe gli sferrò una pedata perché lo zio cola che aveva fatta la legge aveva parlato pel primo e poi rispose per stavolta mormorava la zuppidda all'orecchio della vicina udendo tutte quelle porcherie che ntoni aveva fatto la galera non gliela levano di certo c'era anche la santuzza per dire alla giustizia dove era stato ntoni e dove aveva passata quella sera quando ntoni malavoglia incontrò don michele per dargli il resto fu un brutto affare di notte mentre diluviava ed era scuro che non ci avrebbe visto neppure un gatto all'angolo della sciara verso il rotolo dove bordeggiavano quatte quatte le barche che facevano finta di pescar merluzzi a mezzanotte perdonatemi se ho mancato qualche volta la sola che non gli strinse la mano fu sant'agata la quale stava rincantucciata vicino al telaio ma le ragazze si sa che devono fare così ma era passato del tempo anche per cotesto e si suol dire lontan dagli occhi lontan dal cuore ntoni ora portava il berretto sull'orecchio compare menico vuol morire becco disse egli per consolarsi non apro perché tutti sono in letto e mia sorella è di là ad aspettare ntoni dietro l'uscio se vostra sorella vi sente ad aprire non fa nulla si tratta appunto di ntoni ed è affare di premura non voglio che vada in galera vostro fratello ma apritemi che se mi vedono qui perdo il pane era una bella sera di primavera col chiaro di luna per le strade e nel cortile la gente davanti agli usci e le ragazze che passeggiavano cantando e tenendosi abbracciate mena uscì anche lei a braccetto della nunziata ché in casa si sentiva soffocare eh bella giustizia che certuni abbiano a rompersi la schiena contro i sassi e degli altri stiano colla pancia al sole a fumar la pipa mentre gli uomini dovrebbero essere tutti fratelli l'ha detto gesù il più gran rivoluzionario che ci sia stato e i suoi preti al giorno d'oggi fanno i birri e le spie per me rispose la vespa gliel'ho detto a don giammaria che non voglio più starci fra le figlie di maria se ci lasciano la santuzza per superiora allora vuol dire che l'avete trovato il marito rispose la perciò erano stati qualche volta a chiacchierare sottovoce con padron fortunato sulla riva mentre aspettavano la paranza o seduti al sole davanti la chiesa quando non c'era gente finalmente arrivò il giorno della citazione e bisognava che quelli che ci erano scritti andassero al tribunale coi loro piedi se non volevano andarci coi carabinieri ci andò persino don franco il quale lasciò il cappellaccio nero per comparire davanti alla giustizia padron ntoni scosse il capo tristamente ma ancora c'è tempo disse infine anche lui come la nunziata e la cugina anna soggiunse se ntoni torna ricco la comprerà lui la casa adesso non aveva più coraggio per nulla gli cascavano le braccia e aveva voglia di piangere non poteva pensare ad altro se non che bastianazzo e luca non ci avevano mai avuto pel capo quelle cose che ci aveva ntoni e avevano sempre fatto senza lamentarsi quello che dovevano fare e intanto lo guardava cogli occhi ladri voi altri uomini siete tutti di una pasta e non c'è da fidarsi lo zio crocifisso alle volte non ci sentiva i vicini portarono via il vecchio credendo che gli fosse venuto un accidente e i carabinieri lo coricarono giusto nella camera dei testimoni sul tavolaccio e gli buttarono l'acqua sulla faccia ma quel servizio lì potrebbe farmelo disse a un tratto fra di sé e non dormì più quella notte tanto gli piacque la trovata e andò a trovare piedipapera appena fatto giorno che ancora si stirava le braccia e sbadigliava sull'uscio una volta inventarono di fare la serenata allo zio crocifisso la notte in cui s'era maritato colla vespa e condussero sotto le finestre di lui tutti coloro cui lo zio crocifisso non voleva prestare più un soldo coi cocci e le pentole fesse i campanacci del beccaio e gli zufoli di canna a fare il baccano e un casa del diavolo sino a mezzanotte rientriamo in casa lia sulla porta non ci stiamo bene ora che siamo orfane ma la lia era vanerella peggio di suo fratello ntoni e le piaceva starsene sulla porta a far vedere il fazzoletto colle rose che ognuno le diceva come siete bella con quel fazzoletto comare lia e don michele se la mangiava cogli occhi ma gli altri non avevano fame tanto avevano il cuore serrato poi ntoni quando si fu sfamato e riposato alquanto prese la sua sporta e si alzò per andarsene il nonno poi aveva certi singolari argomenti per confortarsi e per confortare gli altri del resto volete che vel dica un po di soldato gli farà bene a quel ragazzo ché il suo paio di braccia gli piaceva meglio di portarsele a spasso la domenica anziché servirsene a buscarsi il pane lo zio santoro raggomitolato sotto quel po di tettoia davanti all'uscio aspettava colla mano stesa che passasse qualcheduno per chiedere la carità tra tutte e due padre e figlia disse compare turi zuppiddu devono buscarne dei bei soldi con una giornata come questa e tanta gente che viene il vino di aci catena è finito ora la santuzza ha preso quello di massaro filippo vado alla bicocca dove c'è da fare col mio asino mena non diceva nulla sua madre sola aprì la bocca per rispondere volete aspettarlo padron ntoni che avrà piacere di salutarvi così se ne è andato mio padre disse infine la nunziata la quale era andata a dirgli addio anche lei e stava sull'uscio nessuno allora parlò più le vicine venivano ad una ad una a salutare compare ntoni e poi stettero ad aspettarlo sulla strada per vederlo partire di ladro in ladro vennero a parlare dello zio crocifisso il quale aveva perso più di onze dicevano con tanta gente che era morta di colèra e gli erano rimasti i pegni ora campana di legno per non saper che fare di tutti quegli anelli e di tutti quegli orecchini rimastigli in pegno si maritava con la vespa la cosa era certa alla povera nunziata le avevano rubato in quel modo un lenzuolo nuovo povera ragazza rubare a lei che lavorava per dar pane a tutti quei fratellini che suo padre le aveva lasciato sulle spalle quando l'aveva piantata per andare a cercar fortuna ad alessandria quando gli narrarono poi che avevano riscattata la casa del nespolo e volevano portarselo a trezza di nuovo rispose di sì e di sì cogli occhi che gli tornavano a luccicare e quasi faceva la bocca a riso quel riso della gente che non ride più ciascuno colle stimate del suo peccato che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù ciascuno dal più umile al più elevato ha avuta la sua parte nella lotta per l'esistenza pel benessere per l'ambizione dall'umile pescatore al nuovo arricchito anche compare mosca aveva un'aria stralunata e vedendo in quel modo la ragazza con quel fazzoletto nero che ci aveva al collo se la prendeva coi bottoni del farsetto si dondolava ora su di un piede ed ora su di un altro e avrebbe pagato qualche cosa per andarsene questa povera bestia se lo guadagna il pane quando ci avrò messi da parte un po di soldi comprerò un mulo e potrò tirarmi su a fare il carrettiere davvero come compare dicevano ntoni era scappato dalla provvidenza col pretesto di andare a pigliare la fiocina grande pei cefali e le diceva se il nonno non vuole come faremo faremo che scapperemo insieme e poi quando la cosa è fatta dovranno pensarci loro a maritarci e se incontrava alfio mosca col carro dell'asino che gli faceva il berretto anche lui colla faccia tosta si sentiva bollire il sangue per la gelosia della chiusa i uccella la nipote per portarmi via la chiusa brontolava con anzi ora tornava a cantare mentre stava al telaio o aiutava a salare le acciughe nelle belle sere d'estate stavolta san francesco l'aveva proprio mandata la provvidenza c'era stata una passata di acciughe come mai se n'erano viste una ricchezza per tutto il paese nel dicembre toni il maggiore dei nipoti era stato chiamato per la leva di mare padron ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese che son quelli che possono aiutarci quando gli pagavano poi qualche bicchiere di vino se la prendeva con don michele che gli aveva rubata l'innamorata e andava ogni sera a parlare colla barbara li aveva visti lo zio santoro che aveva domandato alla nunziata se don michele ci passava per la strada del nero e se in mare mi capita una disgrazia dio liberi che ci lascio le ossa chi me li fa gli affari miei egli badava agli affari suoi ed avrebbe prestato anche la camicia ma poi voleva esser pagato senza tanti cristi preferiva piuttosto di non far niente davvero e starsene in letto a fare il malato come quando era seccato del servizio militare e il nonno poi non stava a cercare il pelo nell'uovo come il dottore della fregata che hai gli domandava nulla ho ho che sono un povero diavolo benone diceva a padron ntoni e allo zio crocifisso per un pezzo di pane così combinò anche la vendita di tutti gli attrezzi ché i malavoglia non sapevano che farsene ora che non possedevano più una tavola la vela nuova per la barca e messo un po di denaro nel canterano facciamo come le formiche diceva padron ntoni e ogni giorno contava i denari e andava a girondolare davanti la casa del nespolo a guardare in alto colle mani dietro la schiena io so che mi hanno rubato venticinque onze di casa mia e in galera a favignana non ci è andato nessuno questi sono i tempi e gli uomini nuovi in quel momento entrò nella bottega la signora colla calza in mano e lo speziale mandò giù in fretta quello che stava per dire insomma ci cascò anche lei prese il colera e tornò a casa che non ne poteva più gialla come un voto della madonna e colle occhiaie nere talché la mena che era sola in casa si mise a piangere al solo vederla e la lia corse a cogliere dell'erba santa e delle foglie di malva e infine glielo disse cosa aveva che il nonno e tutti gli altri ne volevano la pelle di lui e non ne poteva più voleva andare a cercarsi la fortuna come tutti gli altri lo zio santoro ogni volta ripeteva alla figliuola che vuoi farne di quell'affamato di ntoni malavoglia non vedi che ti mangia tutta la roba senza frutto tu lo ingrassi meglio di un maiale e poi va a fare il cascamorto colla vespa e colla mangiacarrubbe ora che sono ricche è la nostra mala sorte infame ecco cos'è vedete come siete ridotto che sembrate un arco di violino e sino a vecchio avete fatto sempre la stessa vita ora che ne avete voi altri non conoscete il mondo e siete come i gattini cogli occhi chiusi tanto meglio così nessuno ci vede a sbarcarla sì ma le guardie hanno l'orecchio fino e badate che m'è parso di vederle ronzare qui davanti e guardare dentro la bottega don michele se ne andò ed ella rimase dietro l'uscio a dire il rosario per suo fratello e pregava il signore che lo mandasse da quelle parti ma il signore non ve lo mandò tutti e quattro ntoni cinghialenta rocco spatu e il figlio della locca filavano quatti quatti lungo i muri della viottola rammentando tutte queste cose lasciavano il cucchiaio nella scodella e pensavano e pensavano a tutto quello che era accaduto che sembrava scuro scuro come ci fosse sopra l'ombra del nespolo e anche lo zio santoro il quale era il peggio che ci potesse essere faceva quel mestiere leggiero di stendere la mano a chi passava e biascicare avemarie o se ne andava da compare zuppiddu col pretesto di vedere a che stato fosse la provvidenza per far quattro chiacchiere con barbara altri la mangiacarrubbe sapeva quel che doveva fare se si voleva pigliare brasi cipolla ora che suo padre se l'era rimorchiato di nuovo in casa pel colèra e non andava a nascondersi più nella sciara o per la chiusa o dallo speziale e nella sacristia padron ntoni poteva dirlo se per un amico avrebbe fatto questo ed altro e gli offrì la tabacchiera aperta fece una carezza alla bimba e le regalò una castagna don silvestro conosce il mio debole io non so dir di no stasera parlerò con piedipapera e gli dirò di aspettare sino a pasqua purché comare maruzza ci metta la mano e non aveva dato ai cani il suo giudizio per andare a sposare la figliuola di suo fratello come c'entra il cristiano e il turco ribatteva piedipapera è un pazzo volete dire lui è ricco come un maiale mentre la vespa non possiede altro che quella chiusa grande quanto un fazzoletto da naso in conclusione se la prendevano coll'avvocato il quale non finiva mai di scrivere le sue carte prima di mandare l'usciere ci sarà stato padron ntoni a dirgli di andare adagio soggiungeva questa di morire arrostito non mi piacerebbe conchiuse spatu ma pei pugni ci sto e la santuzza come tornò all'osteria gli disse chiamateli qua quei poveretti che devono aver sete dopo tanta strada che hanno fatto e ci vuole un bicchiere di vino schietto sapete cosa ci vorrebbe suggeriva lo speziale sotto voce e lasciando correre un'occhiata nella retrobottega ci vorrebbe gente come noi e dopo aver soffiato loro quel segreto nel buco dell'orecchio correva in punta di piedi a piantarsi sull'uscio colla barba in aria sballottandosi in cima alle gambette colle mani dietro la schiena e quando erano venuti a domandargli se voleva fare il sindaco egli aveva risposto bravo e i miei affari chi me li fa io bado ai fatti miei intanto padron ntoni pensava a maritare la nipote che l'avevano visto andare attorno con compare cipolla il nonno non mi ha detto nulla ve lo dirà dopo ancora c'è tempo da ora a quando vi mariterete chissà quante cose succederanno e per quali strade andrò col mio carro anneghi la zuppidda ne aveva le tasche piene di quel fare melato della santuzza che persino la signora si voltava a discorrere con lei colla bocca stretta senza badare agli altri con que guanti che pareva avesse paura di sporcarsi le mani e stava col naso arricciato come se tutte le altre puzzassero peggio delle sardelle il risultato umanitario copre quanto c'è di meschino negli interessi particolari che lo producono li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l'attività dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti la gente quando si tratta di cavare i denari di tasca diventa una manica di protestanti peggio dello speziale e vi lascia tenere la cassa della confraternita per farvi ballare i sorci che è una vera porcheria e qui dormivano le ragazze quando c'era anche quell'altra ma allora non aggiunse altro e stette zitto a guardare intorno cogli occhi lustri in quel momento passava la mangiacarrubbe che andava sgridando brasi cipolla per la strada e ntoni disse e il mio dovere dove lo lasciate se li coglievo colla pasta in mano stanotte c'era un bel guadagno per noi sangue di un cane se vogliono farvi credere che egli era massaro filippo che tentava di far entrare il suo vino di contrabbando non ci credete per quest'abito benedetto di maria che ci ho sul petto indegnamente egli ci perdeva l'anima ed il corpo ci aveva rimesso il sonno e l'appetito e non poteva nemmeno sfogarsi col dire che quella storia andava a finire coll'usciere perché subito padron ntoni mandava don giammaria o il segretario a domandar pietà e non lo lasciavano più venire in piazza per gli affari suoi senza metterglisi alle calcagna come una gallina padron cipolla si alzò dal muricciuolo infuriato e se la prese con gli ignoranti che avevano le orecchie lunghe come gli asini che non lo sapevano che il telegrafo portava le notizie da un luogo egli è andato perché ce l'ho mandato io ripeteva padron ntoni come il vento porta quelle foglie di qua e di là e se gli avessi detto di buttarsi dal fariglione con una pietra al collo l'avrebbe fatto senza dir nulla o in un mare in burrasca e salì anche lui colla folla levandosi sulla punta dei piedi per vedere la grata in alto coi cappelli dei carabinieri e le baionette che luccicavano ntoni però non si vedeva in mezzo a tutta quella gente e il povero vecchio pensava sempre che adesso suo nipote era dei soldati ora ci hanno messo le cipolle nell'orto e son venute grosse come arancie che ti piacciono a te le cipolle per forza mi piacciono aiutano a mangiare il pane e costano poco quando non abbiamo denari per la minestra ne mangiamo sempre coi miei piccini e padron cipolla si stringeva nelle spalle quando passava per la strada del nero davanti alla casa dei malavoglia che volevano fare i negozianti il negozio andava bene perché le uova erano sempre fresche tanto che la santuzza ora che ntoni bazzicava all'osteria mandava da comare maruzza a prendere le ulive quando c'erano dei bevitori che non avevano sete e vi avrei detto di sì anche quando avevamo la provvidenza e la casa del nespolo se i miei parenti avessero voluto che dio sa quel che ci avevo in cuore quando ve ne siete andato alla bicocca col carro dell'asino e mi pare ancora di vedere quel lume nella stalla e voi che mettevate tutta la vostra roba sul carretto nel cortile vi rammentate ed ora che vedrò sempre quella finestra chiusa mi parrà d'avere chiuso anche il cuore e d'averci chiusa sopra quella finestra pesante come una porta di palmento ma così vuol dio stavolta non potevano dargli nemmeno un bicchiere di vino pel ben tornato compar alfio lo sapeva dov'era lia l'aveva vista coi suoi occhi ed era stato come se avesse visto comare mena quando stavano a chiacchierare da una finestra e se ne va a pezzo a pezzo come le robe vecchie si disfanno nel bucato ora mi manca il coraggio e ogni cosa mi fa paura mi pare di bevermi il cuore come quando l'onda vi passa sulla testa se siete in mare tu vattene se vuoi ma prima lasciami chiudere gli occhi ohè che maniere son queste vi par d'essere in piazza urlava don silvestro volete scommettere che vi caccio fuori tutti a calci ora l'aggiusto io questa faccenda e distrarre un po quei poveri malavoglia i quali piangevano da due giorni come fontane compare cipolla raccontava che sulle acciughe c'era un aumento di due tarì per barile questo poteva interessargli a padron ntoni se ci aveva ancora delle acciughe da vendere ella non lo sapeva in coscienza e girava e rigirava il nottolino quel cristiano lo conosceva soltanto di vista e non sapeva altro ecco qua conchiuse padron fortunato la ferrovia da una parte e i vapori dall'altra a trezza non ci si può più vivere in fede mia nel villaggio successe una casa del diavolo quando volevano mettere il dazio sulla pece a don giammaria gli cuoceva tuttora delle venticinque onze che gli erano scappate di casa ora donna rosolina aveva perso anche la testa colle venticinque onze e correva dietro a don michele per farsi mangiare il resto e se lo incontrava lo guardava bene in faccia ammiccando gli occhi come deve fare un giovanotto di fegato che è stato soldato e non si lascia portar via il suo berretto in mezzo alla folla san francesco misericordioso li udì mentre andava per la burrasca in soccorso dei suoi devoti e stese il suo mantello sotto la provvidenza giusto quando stava per spaccarsi come un guscio di noce sullo scoglio dei colombi sotto la guardiola della dogana la barca saltò come un puledro sullo scoglio e venne e cadere in secco col naso in giù io per me gli regalerei la vespa se la volesse tutte le stesse e guai a chi ci capita per sua disgrazia che il signore leva il lume vedete don michele che va nella strada del nero per far l'occhietto con donna rosolina cosa gli manca a costui e andava toccando ad uno ad uno gli arnesi che erano in mucchio in un cantuccio colle mani tremanti come fanno i vecchi e vedendo luca lì davanti che gli avevano messo il giubbone del babbo e gli arrivava alle calcagna gli diceva questo ti terrà caldo quando verrai a lavorare mastro croce da don silvestro si lasciò menar via e metter alla tavola d'abete del consiglio col calamaio davanti ma dei consiglieri non c'erano altri che peppi naso il macellaio tutto unto e colla faccia rossa che non aveva paura di nessuno al mondo e compare tino per giunta le braccia rimaste a casa non bastavano più al governo della barca e alle volte bisognava prendere a giornata menico della locca o qualchedun altro il re faceva così don silvestro per sentire quello che dicevasi di lui andava spesso a comprare qualche sigaro all'osteria e allora rocco spatu e vanni pizzuto uscivano fuori bestemmiando o si fermava a chiacchierare collo zio santoro tornando dalla vigna e così venne a sapere tutta la storia della finta compera di piedi ntoni un po andò a spaccar legna brontolando o a soffiare nel fuoco per fare meno fatica ma gli era duro lavorare tutto il giorno come un cane peggio di quello che faceva un tempo a casa sua per vedersi trattare peggio di un cane a sgarbi e parolacce in grazia di quei piatti sporchi che gli davano da leccare zio adesso ella ronzava continuamente da comare grazia dalla cugina anna e dalla mangiacarrubbe ora con un pretesto ed ora con un altro per vedere come se la intendessero compare alfio colla sant'agata ed avrebbe voluto annichilire la sant'agata con tutti i malavoglia compare alfio tornò a parlare ai malavoglia ma padron ntoni ora scuoteva il capo e diceva di no adesso della casa non abbiamo che farne perché mena non si può più maritare e dei malavoglia non ci è nessuno tranne lo zio santoro il quale lo guardava di mal'occhio e borbottava fra un'avemaria e l'altra contro di lui che viveva alle spalle di sua figlia come un canonico no rispondeva nunziata colle mani in croce no per la madonna dell'ognina non è vero egli si mise a tentennare il capo col mento sul petto allora perché se n'è fuggita anche lei perché se n'è fuggita ditegli questo comare mena e ditegli pure che chi gli dà quest'avvertimento è un amico il quale vi vuol bene quanto a compare cinghialenta e rocco spatu ed anche vanni pizzuto son tenuti galanterie ella teneva il ritratto sul canterano sotto la campana del buon pastore che gli diceva le avemarie andava dicendo la zuppidda e si credeva di averci un tesoro sul canterano e non faceva altro che andare intorno rotto in due con quella faccia di pipa a dir proverbi senza capo e senza coda ad un albero caduto accetta accetta chi cade nell'acqua è forza che si bagni a cavallo magro mosche la cugina anna poveretta aveva lasciato la sua tela e le sue ragazze per venire a dare una mano a comare maruzza la quale era come se fosse malata e se l'avessero lasciata sola non avrebbe pensato più ad accendere il fuoco e a mettere la pentola che sarebbero tutti morti di fame e lungo il muro si vedevano quattro file di barilotti già belli e preparati coi sassi di sopra adesso vorrei qui la zuppidda esclamava ntoni seduto sui sassi a far peso anche lui colle mani sotto le ascelle adesso lo vedrebbe che abbiamo il fatto nostro anche noi e ce ne infischiamo di don michele e di don silvestro il povero vecchio era confuso ma la nuora piangeva in silenzio nel grembiule allora bisogna andare da don silvestro conchiuse padron ntoni e di comune accordo nonno nipoti e nuora persino la bimba i denari per la roba ci sono già a san giovanni venderemo anche il vitello bravi così quando ci avrete i denari da parte non c'è pericolo che vi sfumino in un giorno come accadrebbe se il vitello venisse a morire dio liberi ntoni si voltò prima di scantonare dalla strada del nero cogli occhi lagrimosi anche lui e fece un saluto colla mano mena allora chiuse l'uscio e andò a sedersi in un angolo insieme alla lia la quale piangeva a voce alta ora ne manca un altro della casa disse lei e se fossimo nella casa del nespolo parrebbe vuota come una chiesa hanno visto mezzo mondo dice che trezza ed aci castello messe insieme sono nulla in paragone questo l'ho visto anch'io e laggiù la gente passa il tempo a scialarsi tutto il giorno invece di stare a salare le acciughe o che tuo padre pensa più che sei al mondo disse alfio s'egli tornasse ora rispose nunziata con quella voce dolce e così calma colle braccia sulle ginocchia ei non se ne andrebbe più perché adesso i denari li abbiamo allora compar alfio tornò a dire ad alessi che faceva bene a prendersi la nunziata se ci aveva quel po di denari e peppi naso il beccaio dopo che gli spuntò la gelosia di compare mariano cinghialenta il carrettiere andava a buttarle dietro l'uscio tutte le corna delle bestie che macellava sicché dicevano che andava a pettinarsi sotto la finestra della mangiacarrubbe e se tornassi da vostra figlia che figuraccia ci farei e lo zio santoro rispondeva oh bella se vi dico che tutto il paese si mangerebbe i gomiti dall'invidia ma tu cosa vuoi fare ripeteva mena colla faccia pallida pensa alla mamma ntoni e pensa a noi che non abbiamo più nessuno ntoni quando la sera tornava a casa non trovava altro che le donne le quali mutavano la salamoia nei barilotti e cianciavano in crocchio colle vicine sedute sui sassi e intanto ingannavano il tempo a contare storie e indovinelli buoni pei ragazzi i quali stavano a sentire con tanto d'occhi intontiti dal sonno tu sei un ragazzo e non lo sai non lo sai vedrai cos'è quando non potrai più dormire nel tuo letto e il sole non entrerà più dalla tua finestra lo vedrai te lo dico io che son vecchio stavolta ntoni accompagnando il fratello col berretto sull'orecchio talché pareva fosse lui che partisse gli diceva che non era nulla e anche lui aveva fatto il soldato quel giorno pioveva e la strada era tutta una pozzanghera con un bel fazzoletto di seta in testa e la collana d'ambra qui par di stare in mezzo ai porci parola mia d'onore e non vedo l'ora di essere traslocato che mi hanno promesso di richiamarmi alla città coll'anno nuovo il meglio era vendere la provvidenza che non rendeva nulla e si mangiava le giornate di compare nunzio e del figlio della locca se no quei soldi della casa se ne sarebbero andati tutti a poco a poco la provvidenza era vecchia e aveva sempre bisogno che ci spendessero dei denari per metterle delle toppe e farla stare a galla però in aria misteriosa andava ripetendo che era una cosa sotto sigillo di confessione a tutte le comari e i vicini che venivano a ronzarle attorno per sapere come s'era venuto a scoprire quell'imbroglio piedipapera dacché aveva sentito dire a don silvestro che voleva far cadere la barbara coi suoi piedi come una pera matura andava sussurrando la longa diceva che lo spavento le aveva messo un gran rimescolio nel sangue e nella testa ed ora le pareva di non averci più davanti agli occhi quei due poveretti che erano morti e sino a quel giorno le eran rimasti come due spine dentro il petto tanto che era andata a confessarsene con don giammaria nonno nonno gridava anche alessi e al non udir più nulla i capelli si rizzarono in capo come fossero vivi ai due fratelli la notte era così nera che non si vedeva da un capo all'altro della provvidenza tanto che alessi non piangeva più dal terrore il nonno era disteso in fondo alla barca colla testa rotta di fare la legge lui nato fuori della legge all'artista che crede di seguire il suo ideale seguendo un'altra forma dell'ambizione chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione sacristia ella gli passava davanti lesta lesta colle scarpette nuove e passando si faceva urtare nel gomito in mezzo alla folla che veniva dalla messa oppure lo aspettava sulla porta colle mani sul ventre e il fazzoletto di seta in testa e gli lasciava andare un'occhiata assassina di quelle che rubano il cuore e si voltava ad aggiustarsi le cocche del fazzoletto sul mento per vedere se le veniva dietro tenendo raccolta e sollevata la tonaca di san francesco da vero frate egoista che era predicava lo speziale lui invece se gli avessero portato la ricetta del medico per qualche medicina avrebbe aperto la spezieria anche di notte che non aveva paura del colèra i sento vecchia ripeteva mi sento vecchia guardami in faccia ora non ho più la forza di piangere tanto come quando mi hanno portato la notizia di tuo padre e di tuo fratello se vado al lavatoio la sera torno a casa stanca che non ne posso più ma ella se lo teneva nelle ciabatte il sigillo della confessione quando ci andava di mezzo la sua barbara e ne disse tanti e tanti degli improperi che la longa e la cugina anna dovettero chiudere la porta perché non udissero le ragazze ma tu non ne hai denari né io ne ho non ne abbiamo avuti mai e ci siamo guadagnato il pane come vuol dio è per questo che bisogna darsi le mani attorno a guadagnarli se no si muore di fame tu dovresti dirglielo che a me non mi piace di tenere il candeliere come se non si vedesse che sta qui per compar alfio e poi la zuppidda va spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere al giorno d'oggi disse padron cipolla stringendosi nelle spalle nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni il fatto è conchiuse compare zuppiddu che sarà una brutta giornata pei malavoglia e vedevo il lume nella casa del nespolo che ora è chiusa e quando son tornato non ho trovato più niente di quel che avevo lasciato e comare mena non mi è parsa più quella uno che se ne va dal paese è meglio non ci torni più anche lo speziale il quale voleva mangiarsi il re gli faceva tanto di cappello col cappellaccio nero non è nulla venne a dire don franco gli abbiamo fatta la fasciatura ma se non viene la febbre se ne va allora successe un momento di silenzio e compare vanni per finirla andò a riempire tre bicchieri di erbabianca me ne impipo delle guardie esclamò rocco spatu dopo che ebbe bevuto peggio per loro se vengono a mettere il naso nei fatti miei ho qui il mio temperino che non fa tanto chiasso come le loro pistole volete scommettere dodici tarì che non è tutt'oro quello che luccica andava dicendo e mostrava ad ognuno il pezzo da cinque lire nuovo ei sapeva che sulla casa c'era un censo di cinque tarì all'anno allora si misero a fare il conto sulle dita di quel che avrebbe potuto vendersi la casa coll'orto e tutto ora mi tocca vederlo in mano di quella serpe la quale fa e disfà come vuol lei e non mi riesce nemmeno di levarmela d'addosso per via del giudice che non si lascerebbe tentare neanche da satanasso e mi vuol tanto bene che non me la leverò d'addosso prima di crepare se non chiudo gli occhi dalla disperazione però il nonno si alzò tosto ed uscì nel cortile all'aria aperta ma anche lì c'era della paglia sparsa per ogni dove dei cocci di stoviglie delle nasse sfasciate e in un canto il nespolo e la vite in pampini sull'uscio tutto quello che buscavano colla pesca col telaio al lavatoio e con tutti gli altri mestieri potevano metterlo da parte per quella famosa barca di san pietro colla quale si guadagnava di rompersi le braccia tutti i giorni per un rotolo di pesce o per la casa del nespolo nella quale si sarebbe andati a crepare allegramente di fame capo ella gli voltava le spalle corrucciata e senza avvedersene andava stuzzicandolo coll'omero ma di me a voi non ve ne importa lo zio si offese di quel sospetto ingiurioso e gli metteva in serbo sotto il banco tutti i piatti coi resti che lasciavano gli avventori e un po di qua e un po di là gli riempiva anche il bicchiere in tal modo lo manteneva per l'osteria grasso e unto come il cane del macellaio come pensava a tutto ciò si sentiva in testa tante cose da dirle e quando poi la vedeva non sapeva come muover la lingua e guardava il tempo che faceva e le parlava del carico di vino che aveva preso per la santuzza e dell'asino che portava quattro quintali meglio di un mulo povera bestia e temeva che gli facessero la festa come tirapiedi del governo adesso don michele era padrone della strada dacché pizzuto don silvestro e tutti gli altri erano andati a rintanarsi come conigli e non c'era che lui a passeggiare davanti all'uscio chiuso della invece compare tino seduto come un presidente sugli scalini della chiesa sputava sentenze sentite a me prima della rivoluzione era tutt'altra cosa adesso i pesci sono maliziati ve lo dico io un affar d'oro vociava piedipapera arrancando colla gamba storta dietro a padron ntoni il quale era andato a sedersi sugli scalini della chiesa accanto a padron fortunato cipolla e al fratello di menico della locca che stavano a prendere il fresco allora padron ntoni dopo averci pensato su un pezzo col cuore stretto si decise a parlare colla mena di quel che doveva farsi oramai ella era giudiziosa come sua madre e non c'era altri in casa per parlarne di tanti che c'erano prima le ragazze fra di loro prendevano le parti di mosca contro quella brutta vespaccia e la nunziata poi si sentiva il cuore gonfio dal disprezzo che gettavano su di compare alfio pel solo motivo che era povero e non aveva nessuno al mondo e tutto a un tratto disse a mena se fossi grande lo vedi dove si è persa la provvidenza con tuo padre disse barabba laggiù al capo dove c'è l'occhio del sole su quelle case bianche e il mare sembra tutto d'oro il mare è amaro e il marinaro muore in mare rispose ntoni perché non aveva né bocca né volontà e badava a lavorare cantando fra di sé come fanno gli uccelli nel nido prima di giorno e soltanto quando udiva passare i carri la sera pensava al carro di compare alfio mosca che andava pel mondo chi sa dove e allora smetteva di cantare tutto in odio alla chiesa e incontrandosi naso a naso con don michele il brigadiere delle guardie doganali il quale andava attorno colla pistola sullo stomaco e i calzoni dentro gli stivali in cerca di contrabbandieri a questi altri non glielo fanno il conto di quel che mangiano lo zio crocifisso con quell'aria di peppinino se la mette in tasca la vespa ripigliava la cugina anna questo vorrebbe lei rispose di botto la il cammino fatale incessante spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la conquista del progresso è grandioso nel suo risultato visto nell'insieme da lontano verrà tutta sua madre la barbara pensa a non farti mettere il basto da principio se no ti succede come a me però comare venera aveva dichiarato prima che mia figlia vada a dormire nella stanza dei colombi bisogna sapere a chi resta la casa e voglio stare a vedere dove finisce questo affare dei lupini oramai non era un ragazzo per passare il tempo ad andare per le ginestre nella sciara cantando come suo fratello alessi e la nunziata o a spazzar la casa come mena e nemmeno un vecchio come il nonno per divertirsi ad accomodare i barilotti sfondati e le nasse sfasciate le donne si mettevano a gridare colle mani nei capelli udendolo discorrere a quel modo persino la piccola lia giacché le donne non hanno giudizio in quelle circostanze e non si accorgevano che il poveretto si turbava in volto al vederle disperarsi come se stesse per morire ma egli continuava con voce fioca chi va col lupo allupa e chi pratica con zoppi all'anno zoppica non ti rammenti quella notte del colèra che eravamo qui tutti davanti a quel lettuccio ed ella ti raccomandava mena e i ragazzi e il poveretto si sentiva quel calcio nello stomaco bella provvidenza che avete gli diceva don franco il quale era venuto in maniche di camicia e col cappellaccio in testa a dare un'occhiata anche lui fumando la sua pipa io non ne so nulla rispose la zuppidda calmatasi tutt'a un tratto io non me ne immischio negli affari di mio marito so che si mangia le mani dalla collera io non posso far altro che andare a dirglielo se la cosa è certa il vento faceva volare le gonnelle e le foglie secche sicché vanni pizzuto col rasoio in aria teneva pel naso quelli a cui faceva la barba per voltarsi a guardare chi passava e si metteva il pugno sul fianco coi capelli arricciati e lustri come la seta questo lo dici per farmi far peccato cominciò a lamentarsi non gliene importava del sangue suo perché infine ella era sangue suo come la chiusa che era stata sempre della famiglia la barbara perciò aveva mandato in regalo alla mena il vaso del basilico tutto ornato di garofani e con un bel nastro rosso che era l'invito di farsi comari e tutti le facevano festa a sant'agata persino sua madre s'era levata il fazzoletto nero perché dove ci sono sposi è di malaugurio portare il lutto come la videro da lontano comare piedipapera e la cugina anna le vennero incontro colle mani sul ventre senza dir nulla allora ella si cacciò le unghie nei capelli con uno strido disperato e corse a rintanarsi in casa ma quella volta donna rosolina che era gelosa di suo fratello il vicario e si confessava spesso anche lei per tenerci gli occhi addosso restò colla bocca aperta là dov'era ad aspettare ginocchioni che la santuzza ci avesse tanta roba nello stomaco e osservò che suo fratello vicario si soffiò il naso più di cinque volte e quando contavano i barilotti ad uno ad uno e lo zio crocifisso veniva a vedere quel che avevano fatto per gettare la sua offerta a occhi chiusi e piedipapera gridava e bestemmiava per dire il prezzo giusto e batté giusto sulla faccia a ntoni peggio di un colpo di frusta ma in quel momento gli parve meglio di una carezza a me a me gridò afferrando la fune che scorreva rapidamente e gli voleva scivolare dalle mani barbara seduta sul parapetto del terrazzo a strappare le foglioline secche dei garofani colla bocca stretta anche lei faceva cascare nel discorso che maritati e muli vogliono star soli e che fra suocera e nuora ci si sta in malora allora lasciate stare i consiglieri e mandate via il segretario quell'imbroglione di don silvestro brava e chi lo fa il segretario chi lo sa fare tu o io o padron cipolla sebbene sputi sentenze peggio di un filosofo non lo vedi come è andato a finire mio fratello che non lo vogliono nemmeno i cani se ntoni avesse fegato andava dicendo piedipapera se lo leverebbe dinanzi quel don michele a voi non vi farebbe nulla di prenderlo a giornata con suo nipote alessi sapete che ne sa più di ogni altro del mestiere e si contenterebbe di poco ché son proprio senza pane fareste un affar d'oro sentite a me padron fortunato e come incontrava i carrettieri che andavano seduti sulle stanghe bel mestiere che fanno borbottava vanno in carrozza tutto il giorno e se vedeva passare qualche povera donnicciuola che tornava dalla città curva sotto il carico come un asino stanco e andava lamentandosi per via secondo il costume dei vecchi ad ogni uccello il suo nido è bello e desidero morire dove son nato beato chi muore nel proprio letto lo zio crocifisso grugniva di sì per non compromettersi e alla casa ci faceva mettere una tegola nuova od una cazzolata di calcina al muro del cortile per far crescere il prezzo e mentre gli cuciva le camicie e gli rattoppava i panni la testa correva lontano lontano a tante cose passate che il cuore ne era tutto gonfio dalla casa del nespolo non posso passarci più diceva quando stava a sedere accanto al nonno senza di loro si starebbe meglio chi ce l'avrebbe detto eh padron fortunato noi che avevamo la pace degli angeli guardate com'è fatto il mondo c'è gente che va cercando questo negozio del matrimonio colla lanterna mentre chi ci si trova vorrebbe levarsene mastro vanni pizzuto vuol scommettere dodici tarì che ora don michele il brigadiere va a parlare colla barbara zuppidda la sera volete buscarveli voi quei dodici tarì o anime sante del purgatorio esclamò baciando il rosario lo zio santoro il quale era stato ad ascoltare tutto intento cogli occhi spenti predicava sempre che se lo mangiavano le pulci padron ntoni non osava più fiatare colla faccia bianca e disfatta e come le comari cinguettavano fra di loro e fino alla nunziata cascavan le braccia un giorno che alessi non c'era disse infine lo zio crocifisso ve la venderà se ci avrà il suo guadagno perché è stata sempre dei malavoglia e di là sono partiti vostro padre e la buon'anima di luca sì nonno sì prometteva ntoni piangendo alessi ascoltava anche lui serio serio come fosse già un uomo quei poveretti aspettavano il giorno come il messia e andavano ad ogni momento a socchiudere la finestra per veder se spuntasse l'alba finalmente la stanzuccia cominciò a farsi bianca e padron ntoni tornò a dire ora chiamatemi il prete che voglio confessarmi così passò anche tutta la giornata e le vicine stavano sulla porta cianciando a voce bassa fra di loro e guardando pel vano dell'uscio cosa succedeva verso sera padron ntoni volle veder tutti i suoi ad uno ad uno cogli occhi spenti e domandava cosa aveva detto il medico ma gli bastava l'anima di fargli uscire il vino dal naso se voleva perché lui non aveva paura di nessuno don michele giallo anche lui col berretto di traverso balbettava per la santa parola d'onore stavolta finisce brutta intanto che la santuzza faceva piovere i bicchieri e le mezzette addosso a tutte e due qui ci vuole un consiglio di don silvestro il segretario suggerì maruzza portategli quelle due galline là e qualche cosa vi saprà dire don silvestro disse che non c'era tempo da perdere le chiacchiere morivano di botto che a tutti pareva d'avere il povero vecchio davanti agli occhi come l'avevano visto l'ultima volta che erano andati a trovarlo in quella gran cameraccia coi letti in fila che bisognava cercarlo per trovarlo e il nonno li aspettava come un'anima del purgatorio cogli occhi alla porta sebbene non ci vedesse quasi coi malavoglia sto tranquillo perché son galantuomini e non vorranno lasciar compare bastianazzo a casa del diavolo padron ntoni poteva vedere coi suoi propri occhi se si erano fatte le cose senza risparmio in onore del morto e tanto costava la messa tanto i ceri e tanto il mortorio ntoni piedipapera alzava le spalle e seguitava a scaldarsi le mani sul braciere don silvestro si metteva a ridere e rispondeva per lui a mastro vanni gli piacerebbe levar le castagne dal fuoco collo zampino di mentre tutte le porte eran fiorite soltanto quella di compar alfio nera e sgangherata stava sempre chiusa e non c'era più nessuno che appendesse i fiori dell'ascensione questa qui l'ha trovato il marito ed ora quando avranno finito di quistionare andranno a dormire nella loro casa gli altri stettero zitti e per tutto il paese era un gran silenzio soltanto si udiva sbattere ancora qualche porta che si chiudeva e alessi a quelle parole si fece coraggio per dirgli e come furono sulla sciara si cavarono le scarpe e stettero ad origliare un po inquieti e colle scarpe in mano non si sente nulla disse cinghialenta la pioggia continuava a cadere e dalla sciara non si udiva altro che il brontolare del mare là sotto adesso a trezza non rimanevano che i malavoglia di padron ntoni quelli della casa del nespolo e della provvidenza ch'era ammarrata sul greto sotto il lavatoio accanto alla concetta dello zio cola e alla paranza di padron fortunato cipolla né la mena osava sgridarla o andarsene in cucina e lasciarla sola ora che non aveva più la madre e restava lì anche lei accasciata su di sé stessa guardando di qua e di là della strada con gli occhi stanchi che novità è questa saltò su lo zio cola dal timone l'hai imparato da soldato che non si può dire più una parola allora me ne vado rispose ntoni e tu vattene che coi suoi denari padron fortunato ne troverà un altro al servo pazienza al padrone prudenza disse padron ntoni che quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto nostro anche noi e s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia il buon pilota si conosce alle burrasche rispondeva il vecchio aveva voluto correre cogli altri e lia coi capelli arruffati gli occhi pazzi e il mento che ballava avrebbe voluto andare anche lei e cercava la mantellina per la casa senza dir nulla ma colla faccia stravolta e le mani tremanti addio ripeté ntoni vedi che avevo ragione d'andarmene qui non posso starci addio perdonatemi tutti e se ne andò colla sua sporta sotto il braccio qui ci vorrebbe un sindaco di testa e liberale come voi lo speziale allora cominciava a dire quel che avrebbe fatto lui e come aggiustava ogni cosa e don silvestro stava ad ascoltarlo zitto ed intento che pareva fosse alla predica e non ti ha detto altro no non mi ha detto altro ntoni allora giurava che non era vero niente e non lo dicesse al nonno poi si levava di là frettoloso e se ne andava all'osteria a smaltire l'uggia e se incontrava quelli del berretto gallonato faceva il giro lungo per non vederli neanche nel battesimo la ragazzina accese il lume e si mise lesta lesta ad apparecchiare ogni cosa per la cena mentre i suoi fratellini le andavano dietro per la stanzuccia che pareva una chioccia coi suoi pulcini alessi s'era scaricato del suo fascio e stava a guardare dall'uscio serio serio e colle mani nelle tasche che hai ntoni gli diceva la longa guardandolo timidamente nel viso cogli occhi lustri di lagrime perché la poveretta indovinava quel che avesse dimmelo a me che son tua madre egli non rispondeva o rispondeva che non aveva niente padron cipolla invece malgrado che i malavoglia si fossero messi di nuovo a cavallo continuava a scrollare il capo e andava sentenziando che era un cavallo senza gambe lui lo sapeva dove erano le magagne nascoste sotto la pece nuova bastianazzo malavoglia sta peggio di lui a quest'ora rispose piedipapera e mastro cirino ha un bel suonare la messa ma i malavoglia non ci vanno oggi in chiesa sono in collera con domeneddio per quel carico di lupini che ci hanno in mare e alla tua casa non ci pensi e ai tuoi fratelli non ci pensi oh se fossero qui tuo padre e la longa ntoni ntoni ma voi altri ve la passate forse meglio di me a lavorare e ad affannarvi per nulla volete saperne una non è vero niente che ha comprato il credito dello zio crocifisso è tutta una finzione fra lui e campana di legno per spogliare quei poveretti piedipapera non li ha mai visti cogli occhi cinquecento lire il figlio di maruzza la longa ci era anche lui sul re d'italia osservò don silvestro il quale si era accostato per sentire ora vado a dirlo a mia moglie saltò su mastro turi zuppiddu così si persuaderà ad andarci da comare maruzza ché i musi lunghi non mi piacciono fra vicini ed amici talché tutto il paese si mise in subbuglio e andò a lasciare un foglio di carta bollata sul canterano accanto alla statua del buon pastore l'avete visto l'usciere che è venuto pei malavoglia andava dicendo comare venera ora stanno freschi o lo zio crocifisso che ci aveva la sua roba di qua e di là e andava a toccare il polso ai suoi debitori ché se morivano gli rubavano il debito il viatico andava anch'esso di fretta nelle mani di don giammaria colla sottana rimboccata e un ragazzo scalzo che suonava il campanello perché mastro cirino non si vedeva più e padron ntoni soleva rispondere prima che nessuno avesse aperto bocca un quintale o un quintale e venticinque che non si sarebbe sbagliato di un rotolo e poi se ne parlava tutta la sera mentre le donne pestavano il sale fra i ciottoli don silvestro rideva come una gallina e appena si sciolse la conversazione se ne andò anche lui colle mani dietro la schiena e la testa carica di pensieri non vedi don silvestro che ha più giudizio di te diceva la signora a suo marito mentre egli chiudeva la bottega adesso faceva colla lia come la longa aveva fatto con lei le pareva di doversela tenere sotto le ali come una chioccia e di averci tutta la casa sulle spalle s'era abituata a rimaner sola colla sorellina quando gli uomini andavano in mare e a stare con quel lettuccio vuoto sempre dinanzi agli occhi e lo zio crocifisso che si leva il pan di bocca per mettere da parte i soldi ed è sempre a litigare con questo e con quello e tu credi che quei due marinai forestieri non abbiano i loro guai anche loro santuzza piedipapera se lo sentiva sullo stomaco don michele dacché guardava cogli occhi torvi lui e rocco spatu e cinghialenta quando li incontrava perciò voleva levarselo davanti oggi andava dicendo piedipapera padron ntoni vuol fare il protestante come don franco lo speziale se fai di voltarti per guardare quello sfacciato di don silvestro ti dò un ceffone qui dove siamo borbottava la zuppidda colla figliuola mentre attraversavano la piazza allora se mi accade qualche disgrazia pensateci che son venuto ad avvertirvi ed ho arrischiato di perdere il pane per voi allora lia alzò il viso dalle mani e lo guardò cogli occhi pieni di lacrime dio ve la paga don michele la carità la santuzza teneva duro ancora perché in casa sua voleva esser sempre la padrona ma cominciava ad aprire gli occhi anche lei giacché tutto quello che le diceva suo padre era il santo evangelo e non trattava più ntoni come prima ha detto l'avvocato domandò mena appena vide comparire il nonno con quella faccia e si mise a piangere prima di udire la risposta il vecchio si strappava quei pochi capelli bianchi e andava come un pazzo per la casa ripetendo ah perché non siamo morti tutti pure qualche cosa bisognava fare perché quella carta bollata lì posata sul canterano avevano inteso dire si sarebbe mangiato il canterano la casa e tutti loro don michele di tanto in tanto si fermava a salutarle o a dir qualche barzelletta tanto che le donne si erano addomesticate col berretto gallonato e non ne avevano più paura anzi la lia s'era lasciata andare a dire anche lei le barzellette e ci rideva sopra poi in quell'affare dei lupini aveva fatto mettere la mano nel debito a sua nuora e l'aveva lasciata in camicia se gli interessi del comune li faceva a quel modo ma intanto se la signora si affacciava alla finestra don franco cambiava discorso e gridava sicuro non ci vanno rispondeva don silvestro colla faccia tosta al giorno d'oggi aggiungeva padron cipolla giallo dalla bile i veri ladri vi rubano il fatto vostro di mezzogiorno e in mezzo alla piazza i si ficcano in casa per forza senza rompere né porte né finestre io voglio i miei danari ripicchiava campana di legno colle spalle al muro avete detto che siete galantuomini e che non pagate colle chiacchiere della provvidenza e della casa del nespolo non fate tante spese quando non ci sarò più il signore lo sa che non possiamo spendere e si contenterà del rosario che mi diranno maruzza e la mena tu mena fai sempre come ha fatto tua madre che è stata una santa donna ora incomincio la lite e mi piglio la casa voi siete il padrone se dite di far la lite la faccio subito ancora no aspettiamo a pasqua l'uomo per la parola e il bue per le corna ma voglio esser pagato sino all'ultimo centesimo e non darò più retta a nessuno per accordare dilazioni lo so anch'io che il mondo va così e non abbiamo diritto di lagnarcene voi perché non vi siete innamorato di mia figlia invece d'innamorarvi della barbara che è gialla come il zafferano come quando stava per morire padron ntoni ché voleva vederseli tutti davanti al letto e saziarsi di guardarli ad uno ad uno con quegli occhi sbarrati che non ci vedevano più la lia piangeva in modo da spezzare il cuore tartaglia piedipapera continuava e brasi disse allora che facciamo io non lo so quel che volete fare rispondeva la vespa ma se è vero che mi volete bene in questo stato non mi lascerete ché quando non vi vedo mi pare che il cuore l'abbia diviso in due come due spicchi d'arancia e se vi maritano con a mutar registro con baco da seta che si lascia metter la gonnella dalla figlia e il sindaco lo fa lei a massaro filippo poi non gliene importava un cavolo e padron cipolla aveva la superbia di non voler fare il sindaco neanche se come vuole il diavolo volete dire che è tutta opera di satanasso la nostra disgrazia ora sapete quel che ci aspetta quando non potrete più darvele attorno le mani perché i reumatismi le avranno ridotte come una radica di vite i aspetta il vallone sotto il ponte per andare a creparvi qui ci è compare cipolla che è venuto a farvi una visita disse padron ntoni facendoli entrare come se nessuno ne sapesse niente mentre nella cucina c'era preparato il vino ed i ceci abbrustoliti e i ragazzi e le donne avevano i vestiti della festa invece certuni torcevano il muso e gli voltavano le spalle dicendo il re vuol essere lui lo speziale è di quelli della rivoluzione per affamare la povera gente e se ne andavano piuttosto all'osteria della santuzza dove c'era buon vino che scaldava la testa e compare cinghialenta e rocco spatu facevano per dieci ogni volta che mena andava a pigliare la calza sotto la materassa lei e il nonno sospiravano il povero figlio della locca non ci aveva colpa avrebbe voluto farsi in quattro per guadagnarsi la sua giornata era il pesce che non voleva farsi prendere ora che si era levato dal peccato mortale colla santuzza non cercasse una donna di casa e di giudizio come intendeva lei perciò lo difendeva se suo fratello diceva corna del governo e dei mangiapane e rispondeva alla larga col governo aggiungeva don franco sanno che sono repubblicano e sarebbero contenti di acchiappare un pretesto per farmi sparire dalla faccia della terra la gente si logorava il cervello a sapere che cosa potessero dire in testimonianza la zuppidda e comare grazia e gli altri il nonno guardò il nipote e ntoni guardò il nonno nulla rispose alfine padron ntoni ha detto di non far nulla non gli pagheremo niente aggiunse ntoni più ardito perché non può prenderci né la casa né la provvidenza non gli dobbiamo nulla e i lupini ad un tratto suonarono le ore e tacquero tutti e quattro per stare ad ascoltare entriamo da compare pizzuto disse cinghialenta egli è padrone di tenere la porta aperta sino che vuole e senza lume fuori non posso serrare rispose ntoni colla voce soffocata dalla tempesta e dallo sforzo la scotta è bagnata il coltello alessi il coltello taglia taglia presto nel paese grosso il povero vecchio si sentiva perso peggio del trovarsi in mare di notte e senza sapere dove drizzare il timone infine gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto giacché le notizie doveva saperle lui non lo vedete che si servono di voi come di un burattino gli diceva sua figlia betta coi pugni sui fianchi ora che vi hanno messo nell'impiccio vi voltano le spalle e vi lasciano solo a sgambettare nel pantano ecco quel che vuol dire farsi menare pel naso da quell'imbroglione di don silvestro la casa né la barca si possono vendere perché ci è su la dote di maruzza diceva qualchedun altro e la gente si scaldava tanto che potevano udirli dalla camera dove stavano a piangere il morto sicuro lasciò andare alfine don silvestro come una bomba c'è l'ipoteca dotale ma a padron ntoni gli parve che gli strappassero le budella dallo stomaco come si portavano via le nasse le reti le fiocine le canne e ogni cosa ci penserò io a trovarvi d'andare a giornata voi e vostro nipote alessi non dubitate gli diceva piedipapera e si mettevano sulla porta a guardar la strada deserta colle mani sotto il grembiule quelli che tornavano dal mare andavano in fretta guardinghi colle reti in collo e i carri non si fermavano nemmeno adesso al povero vecchio gli pareva che suo nipote fosse dei soldati perché non me lo lasciano andare domandava ogni volta come un pappagallo o come un ragazzo che non sente ragione e voleva anche sapere se lo tenevano colle mani legate tutti si voltarono verso campana di legno il quale era venuto anche lui per politica e stava zitto in un cantuccio a veder quello che dicevano colla bocca aperta e il naso in aria che sembrava stesse contando quante tegole e quanti travicelli c'erano sul tetto e volesse stimare la casa quella strega della vespa se morite voi è capace di dargliela per un pezzo di pane la casa del nespolo ed è meglio che li facciate voi i vostri affari finché ci avete gli occhi aperti allora lo zio crocifisso rispondeva sì sì andiamoci pure dal notaio ma bisogna che mi facciate guadagnare qualche cosa su questo affare vedete quante perdite ho fatte a padron ntoni e a chi ne aveva da vendere per conchiudere il negozio diceva invece che col colèra la gente non voleva guastarsi lo stomaco con le acciughe e simili porcherie piuttosto mangiava pasta e carne perciò bisognava chiudere gli occhi ed essere correnti pel prezzo i ragazzi stavano attenti col mento in mano a quei discorsi che si facevano sul ballatoio o dopo cena ma ntoni che veniva da lontano e il mondo lo conosceva meglio degli altri si annoiava a sentir quelle chiacchiere e preferiva andarsene a girandolare attorno all'osteria dove c'era tanta gente che non faceva nulla e così lasciarono le reti e le chiacchiere e se ne tornarono all'osteria sputacchiando per la strada anche lei guardava la gente che passava e così facevano festa la domenica se voi mi volete ancora comare mena disse finalmente io per me son qua dopo la mezzanotte il vento s'era messo a fare il diavolo come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese e a scuotere le imposte il mare si udiva muggire attorno ai fariglioni che pareva ci fossero riuniti i buoi della fiera di sant'alfio e il giorno era apparso nero peggio dell'anima di giuda padron ntoni adunque per menare avanti la barca aveva combinato con lo zio crocifisso campana di legno un negozio di certi lupini da comprare a credenza per venderli a riposto dove compare cinghialenta aveva detto che c'era un bastimento di trieste a pigliar carico imbroglione gli sputava in faccia donna rosolina colla schiuma alla bocca truffatore io non vi avevo dato quei denari per andare a metterli in una banca che falliva io ve li avevo dati per tenerci gli occhi addosso come se fosse stata roba vostra sì bel tempo eh ammiccando di nascosto a don silvestro per fargli capire quel che ci aveva nello stomaco da dire andate a fidarvi di quel che vuol fare uno che ha paura della moglie pensava fra di sé don silvestro sì brontolò ntoni intanto quando avremo sudato e faticato per farci il nido ci mancherà il panico e quando arriveremo a ricuperar la casa del nespolo dovremo continuare a logorarci la vita dal lunedì al sabato e saremo sempre da capo o tu che non vorresti lavorare più cosa vorresti fare ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte di una corazzata in certe giornataccie e perciò si presero ntoni senza dire permettete ora dei denari che ci vogliono per piedipapera ne abbiamo la metà e alla salatura delle acciughe pagheremo anche il resto alfio a quel discorso lasciò l'asino in mezzo al cortile e venne sulla strada allora vi maritano dopo pasqua al giorno d'oggi i mariuoli ne inventano di ogni specie per fare i loro tiri e a trezza si vedevano delle facce che non si erano mai viste sugli scogli col pretesto d'andare a pescare e arraffavano la biancheria messa ad asciugare se capitava ma luca non badava che si sciupava anche le spalle e alessi andava a raccattar dei gamberi lungo gli scogli o dei vermiciattoli per l'esca che si vendevano a dieci soldi il rotolo e alle volte arrivava sino all'ognina e al capo dei mulini e tornava coi piedi in sangue va bene va bene siamo intesi conchiuse piedipapera e andò davvero a parlarne con padron cipolla nella spezieria dove don silvestro era riuscito a tirarli un'altra volta lui massaro filippo e qualche altro pesce grosso baracca ntoni malavoglia levava i pugni al cielo e giurava e sacramentava per cristo e per la madonna che voleva finirla avesse dovuto andare in galera già egli non aveva niente da perdere la santuzza non lo guardava più dello stesso occhio tante gliene aveva dette quel paneperso di suo padre piagnucolando fra un'avemaria e gli leccano le scarpe perché gli devono quei soldi della casa andava borbottando la zuppidda anche a mio marito gli devono più di cinquanta lire per la provvidenza domani voglio farmeli dare alla fin fine egli non aveva paura di don michele e dei suoi galloni che era ben pagato per succhiare il sangue del povero bella cosa don michele non aveva bisogno di cercare di aiutarsi in qualche maniera così grasso e pasciuto e si mise alla finestra per vedere quanto ci stava suo fratello nella casa di comare venera la zuppidda saltò su tutte le furie all'udire quello che le mandava a dire suor mariangela con don giammaria la santuzza mentre risciacquava i bicchieri si voltava dall'altra parte per non sentire le bestemmie e le parolacce che dicevano ma all'udir discorrere di don michele si dimenticava anche di questo e stava ad ascoltare con tanto per leccare le ciabatte a compare tino a motivo di quei quattro soldi della casa che poi la casa se l'era presa egualmente e li aveva lasciati in camicia come esú ambino i pare che non lo sappia cosa ha detto vostra madre maruzza in quei tempi in cui portava il naso in su campana di legno era proprio ben disposto per parlare di quell'affare che non finiva più e le cose lunghe diventano serpi padron ntoni gli cantava sempre che i malavoglia erano galantuomini e avrebbero pagato ma ei voleva poi vedere di dove li avrebbero scavati i denari le mie figliuole faranno come ho fatto io e finché ci saranno le pietre al lavatoio avremo di che vivere guardate la nunziata ora ella ha più giudizio di una vecchietta e si aiuta a tirar su quei piccini che pare li abbia fatti lei fra poco lo zio santoro aprirà la porta pensò ntoni e si accoccolerà sull'uscio a cominciare la sua giornata anche lui tornò a guardare il mare che s'era fatto amaranto tutto seminato di barche che avevano cominciato la loro giornata anche loro riprese la sua sporta e disse bella non voglio te voglio i tuoi soldi per questo aveva lasciata a casa sua figlia barbara quelle facce lì non mi piacciono e ognuno che passava per la stradicciuola a quell'ora udendo il colpettare del telaio di sant'agata diceva che l'olio della candela non lo perdeva comare maruzza la longa com'era tornata a casa le barche del villaggio erano tirate sulla spiaggia e bene ammarrate alle grosse pietre sotto il lavatoio perciò i monelli si divertivano a vociare e fischiare quando si vedeva passare in lontananza qualche vela sbrindellata in mezzo al vento e alla nebbia che pareva ci avesse il diavolo in poppa necessità abbassa nobiltà rispose padron cipolla e la santuzza disse un'avemaria pel poveretto solo la cugina anna e comare grazia piedipapera si asciugavano gli occhi col grembiule come il carro se ne andava lentamente sobbalzando sui sassi la sera gli uomini tornando dal mare trovavano ogni cosa preparata la pentola che bolliva e la tovaglia sul desco oramai quel desco era troppo grande per loro e ci si perdevano chiudevano l'uscio e mangiavano in santa pace poi si mettevano a sedere sulla porta coi ginocchi fra le braccia e si riposavano della giornata come mena lo vedeva arrivare colla faccia pallida e gli occhi lustri gli diceva entra da questa parte che ci è il nonno e lo faceva entrare dalla porticina della cucina poi si metteva a piangere cheta cheta accanto al focolare tanto che ntoni disse alla fine ora quando veniva la cugina anna a filare un po con le comari aveva i capelli bianchi e diceva che aveva perso il riso della bocca perché non aveva tempo di stare allegra colla famiglia che aveva sulle spalle se non mi volete aspettare sino a san giovanni ora che sto per maritare mia nipote è meglio che mi date un colpo di coltello addirittura santo diavolone gridò compare tino mi fate fare quello che non posso maledetto sia il giorno e il minuto in cui mi misi in quest'imbroglio e se ne andò stracciando il berretto vecchio padron ntoni andava di nascosto a farsi leggere la lettera dallo speziale e poi da don giammaria che era del partito contrario affine di sentire le due campane e quando si persuadeva che era scritto proprio così ripeteva con bastianazzo e con la moglie di lui ora che ci abbiamo la nostra barca se arriviamo all'estate coll'aiuto di dio lo pagheremo il debito ei non sapeva dir altro e guardava le sue reti seduto sotto il nespolo come se le vedesse piene padron ntoni è andato tutto il giorno di qua e di là come avesse il male della tarantola e lo speziale gli domandava se faceva la cura del ferro o andasse a spasso con quel tempaccio e gli diceva pure bella provvidenza eh padron ntoni ma lo speziale è protestante ed ebreo ognuno lo sapeva ma sangue di giuda non mi chiamo ntoni malavoglia se non mi taglio questo corno sangue di giuda la gente ci si divertiva a vedergli mangiare l'anima e perciò gli pagavano da bere il discorso di mia figlia betta tale e quale brontolava mastro croce giufà allora fatevi aiutare da vostra figlia betta esclamò don silvestro baco da seta non fiatò più e continuò a masticarsi fra i denti il suo brontolio nunziata non lo sapeva in coscienza né nessun altro del paese una sera si fermò nella strada del nero alfio mosca col carro che ci aveva attaccato il mulo adesso e per questo aveva acchiappato le febbri alla bicocca ed era stato per morire tanto che aveva la faccia gialla e la pancia grossa come un otre così conchiudeva mena quando si mariterà sua moglie andrà attorno col carro dell'asino e lui resterà in casa ad allevare i figliuoli le mamme in crocchio nella strada discorrevano anch'esse di alfio mosca che fino la vespa giurava di non averlo voluto per marito diceva la voi dovreste andare a mettervi con quelli della spezieria che discorrono del re e del papa gli diceva perciò piedipapera colà ci fareste bella figura anche voi li sentite come gridano con queste chiacchiere brasi non si moveva più dalla straduzza che non l'avrebbero mandato via neanche a bastonate ed era sempre là intorno a gironzolare colle braccia penzoloni il naso in aria e la bocca aperta come giufà ma il povero malato sebbene non dicesse nulla andava guardando dappertutto mentre lo portavano fuori reggendolo per le ascelle il giorno in cui alessi era andato a riposto e avevano mandato via la mena con un pretesto che se no non l'avrebbero lasciato partire e tornava a cercare massaro filippo nella bottega di pizzuto tastando i muri col bastone sua figlia faceva la sdegnosa protestando che non avrebbe mai piegato il capo a don michele dopo la partaccia che colui le aveva fatto era divenuta curiosa anche lei e stava tutta orecchi quando ne parlavano e al fratellino della nunziata o ad alessi allorché venivano pel vino regalava delle mele e delle mandorle verdi per sapere chi s'era visto nella strada del nero la mena teneva in mano il nottolino del rastrello ma non si risolveva ad aprire e poi se non è vero perché vi fate rossa anche voi ve ne andate dal vicinato ora che vi maritano aggiunse alfio il mondo è fatto come uno stallatico che chi viene e chi se ne va e a poco a poco tutti cambiano di posto e ogni cosa non sembra più quella così dicendo si fregava le mani e rideva ma colle labbra e non col cuore la mangiacarrubbe gliela lascio a rocco spatu ché ci ho altro pel capo chissà quante ce ne avete in testa delle belle ragazze di fuori regno non è vero qui ce n'è pure delle belle ragazze comare barbara e lo so io d'usciere non ci sarà bisogno zio crocifisso gli rispose padron ntoni quando venne a sapere quello che andava dicendo campana di legno i malavoglia sono stati sempre galantuomini e non hanno avuto bisogno d'usciere va bene va bene rispose don silvestro lo so che per gli amici avete il cuore grande quanto il mare piedipapera davanti alla gente non voleva sentir parlare di dilazione lo zio crocifisso adesso prendeva anche lui la parte dei malavoglia han detto che pagheranno e se non potranno pagare vi lasceranno la casa la gnà maruzza ci metterà la mano anche lei non lo sapete che al giorno d'oggi per avere il fatto suo bisogna fare come si può come se ne andavano ad uno ad uno tutti quelli che le volevano bene ella si sentiva davvero un pesce fuori dell'acqua e la nunziata là presente colle sue piccine in collo tornava a dire così se ne è andato mio padre perciò guardava di qua e di là i mobili e le pareti come se ci avesse il carro carico sullo stomaco e sedette anche lui senza dire una parola accanto al desco dove non c'era nulla e nessuno sedeva più a mangiare la sera a misura che la sfera dell'azione umana si allarga il congegno delle passioni va complicandosi i tipi si disegnano certamente meno originali ma più curiosi per la sottile influenza che esercita sui caratteri l'educazione ed anche tutto quello che ci può essere di artificiale nella civiltà convien tenerseli amici tutti questi birri qui e ruminando come potesse fare a tenerseli amici andò all'osteria dove lo zio santoro gli disse che non s'erano visti né rocco spatu né don franco si fregava le mani col cappellaccio in capo e diceva che il popolo levava la testa e come vedeva passare don michele colla pistola appesa sulla pancia gli rideva sul naso e padron cipolla disse di sì col capo ntroi ntroi ciascuno coi pari suoi aggiunse padron malavoglia piedipapera allora ribatté che se don silvestro si fosse contentato di stare coi suoi pari a quest'ora ci avrebbe la zappa in mano invece della penna adesso bisogna far la provvista del sale prima che ci mettano il dazio se è vero andava dicendo colle mani sotto le ascelle compare zuppiddu lo pagheremo coi primi denari ed egli mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista dei barilotti nel canterano ci sono cinque onze della tela di mena aggiunse maruzza adesso non si faceva più vedere in piazza addossato al muro del campanile ma stava rintanato in casa al buio a recitare paternostri e avemarie per digerire la collera contro quelli che strillavano ed era gente che voleva mettere a sacco e a fuoco il paese e andare a svaligiare chi ci aveva quattro soldi in casa che verrei a farci nella città quello è il posto per voi voi non siete fatta per star qui fra questi villani in parola d'onore voi siete una roba fine e di prima qualità e siete fatta per stare in una bella casetta e andare a spasso alla marina e alla villa quando c'è la musica vestita bene come m'intendo io sa tutto quello che succede in paese e potrebbe chiamarci per nome ad uno ad uno soltanto a sentirci camminare ei non ci sente solo quando massaro filippo va a recitare il rosario colla santuzza ed è un tesoro per fare la guardia meglio di come se gli avessero messo un fazzoletto sugli occhi che non ci pensate a maritar la vostra mena chiedeva sottovoce la zuppidda a comare maruzza oramai deve compire diciotto anni a pasqua lo so perché è nata l'anno del terremoto come mia figlia barbara chi vuol pigliarsi mia figlia barbara prima deve piacere a me l'ho vista che andava sulla sciara a fare due fasci di ginestre e c'era pure vostro figlio alessi che l'accompagnava rispose la cugina anna i bambini stettero a sentire e poi si rimisero a pigolare tutti in una volta e il più grandicello appollaiato su di un gran sasso rispose dopo un pezzetto non lo so dov'è e davanti alla bottega di pizzuto c'era folla come quando casca un asino sotto il carico e tutti si affollano a vedere cos'è stato talché anche le donnicciuole guardavano da lontano colla bocca aperta senza osare d'accostarsi è volpe vecchia e le palle delle guardie non lo coglieranno mai sebbene sia zoppo come il diavolo poi domattina a cose fatte verrà a riscuotere la senseria colla faccia tosta ma le palle le lascia pegli altri piove sempre disse rocco spatu che non vuol finire stanotte non mi vuol maritare con quelli che non fanno per me rispondeva barbara pari con pari e statti coi tuoi io ci starei anch'io coi vostri per la madonna se voleste voi comare barbara che discorsi mi fate compare ntoni la mamma è a filare nel cortile e sta a sentirci e dei guai ne ha visti anche lei e ti terrai sotto le ali tua sorella come fa la chioccia coi suoi pulcini finché vi aiuterete l'un l'altro i guai vi parranno meno gravi ora ntoni è grande e presto alessi sarà in grado di aiutarvi anche lui e se li chiudeva le sembrava di vedere ancora la provvidenza là verso il capo dei mulini dove il mare era liscio e turchino e seminato di barche che sembravano tanti gabbiani al sole e si potevano contare ad una ad una le comari che sapevano delle chiacchiere fra padron ntoni e compare cipolla dicevano che adesso bisognava farle passare la doglia a comare maruzza e conchiudere quel matrimonio della mena ma la longa in quel momento ci aveva altro pel capo poveretta vecchio ntoni si dava l'anima al diavolo coll'acqua a mezza gamba stasera gli diceva il nonno la maruzza ci farà trovare una bella fiammata e ci asciugheremo tutti tutti che friggevano d'impazienza e non mi avrebbero menato tanto tempo pel naso da pasqua a natale come avete fatto voi lo zio crocifisso stavolta si mise la mano dietro l'orecchio per sentirci e cominciò a lisciarla con buone parole lo zio crocifisso a quel discorso si cacciava le mani nei capelli anche lui e diceva che la zuppidda l'aveva rovinato a non rapire brasi una settimana prima questa è stata la volontà di dio andava dicendo picchiandosi il petto la volontà di dio è stata che io m'avessi a pigliar la vespa per castigo dei miei peccati non ce l'avete il cuore contento voi eh ci vogliono tante cose per avere il cuore contento mena non rispose nulla e dopo un altro po di silenzio compare alfio soggiunse domani vado alla città per un carico di sale che ci andate poi per i morti domandò mena malavoglia se piedipapera vuol essere pagato ntoni non se la pappa ve lo dico io i malavoglia avranno altro da grattarsi se piedipapera si piglia la casa del nespolo ntoni restava a capo chino o brontolava fra i denti ma l'indomani tornava da capo e una volta glielo disse che volete almeno quando non sono più in sensi non penso alla mia disgrazia così la domenica ruminava fra di sé tutte le ragioni per farsi animo mentre stava accanto a lei seduto davanti alla casa colle spalle al muro a sminuzzare gli sterpolini della siepe per ingannare il tempo e lo speziale se ne stava sull'uscio della sua bottega sotto quel cappellaccio che sembrava avesse il paracqua in testa fingendo aver discorsi grossi con don silvestro il segretario perché sua moglie non lo mandasse in chiesa per forza e rideva del sotterfugio fra i peli della barbona ammiccando alle ragazze che sgambettavano nelle pozzanghere ma per fortuna delle donnicciuole tutt'a un tratto si venne a sapere che era tornato ntoni di padron ntoni di notte con un bastimento catanese e che si vergognava di farsi vedere senza scarpe i giornali son tutte menzogne stampate sentenziò don giammaria dicono che è stato un brutto affare abbiamo perso una gran battaglia disse don silvestro padron cipolla era accorso anche lui a vedere cos'era quella folla si fa quel che si può comare mena se avessi potuto fare quel che volevo io lo sapete cosa avrei fatto ella lo guardava e lo guardava cogli occhi lucenti così anche i parenti dimenticano quelli che non ci sono più e ognuno a questo mondo è fatto per pensare a tirare la carretta che gli ha data dio come l'asino di compar alfio che adesso faceva chissà cosa dopo che era andato in mano altrui padron ntoni se ne intendeva quando l'aveva fatta fare questo è un affare d'oro come quello dei lupini sentite a me ma lo zio crocifisso non voleva sentir parlare di niente che quasi quasi gli spuntavano le lagrime con quella faccia gialla ora che aveva preso il colèra e tirava per andarsene e voleva lasciargli il giubbone nelle mani egli era un buon diavolaccio e viveva imprestando agli amici non faceva altro mestiere che per questo stava in piazza tutto il giorno colle mani nelle tasche o addossato al muro della chiesa con quel giubbone tutto lacero che non gli avreste dato un baiocco così il discorso si fece generale perché alla maruzza gliene avevano fatto tanto del danno quelle bestie scomunicate la cugina anna ne aveva la casa piena da che gli era morto il gatto una bestia che valeva tant'oro ed era morto di una pedata di compare tino già se la intendevano fra di loro perché l'arte è parentela e facevano denari allo stesso modo gabbando il prossimo e vendendo l'acqua sporca a peso d'oro e se ne infischiavano delle tasse coloro può allora piedipapera s'infilò il giubbone di furia e se ne andò via bestemmiando che facessero pure come volevano lo zio crocifisso e sua moglie giacché lui non contava per nulla in casa ciascuno non poteva a meno di pensare che quell'acqua e quel vento erano tutt'oro per i cipolla così vanno le cose di questo mondo che i cipolla adesso che avevano la paranza bene ammarrata si fregavano le mani vedendo la burrasca la locca ci guadagna osservava don silvestro ora che non ha più quel pretesto di averci chi la mantiene la metteranno all'albergo dei poveri e mangerà pasta e carne tutti i giorni se no resta a carico del comune questa non ce l'avevano messa nel conto i malavoglia quindi per non andare indietro a mo dei gamberi la longa andava a portare le ova e il pane fresco di qua e di là per le casine dei forestieri mentre gli uomini erano in mare e così si faceva qualche soldo egli non sapeva dir altro che il sindaco son io caspitina come glielo aveva insegnato a dire sua figlia la quale appuntava i pugni sui fianchi parlando con don silvestro e gli rinfacciava io non voglio esser pagato comare lia l'ho fatto per voi e pel bene che vi voglio ora andatevene che tutti dormono andatevene per l'amor di dio don michele e quelle cinquecento lire ei l'appendeva ai piedi di gesù crocifisso ma santo diavolone padron ntoni sarebbe andato in galera la legge c'era anche a trezza e la povera donna era davvero così pallida stanca e disfatta quel momento in cui non aveva nulla da fare e si metteva a sedere anche lei colle mani in mano e il dorso diggià curvo come quello del suocero che stringeva il cuore quello là ha il piede del diavolo borbottava lo zio crocifisso si stringeva nelle spalle e tornava a ripetere che egli era un galantuomo e non voleva entrarci padron cipolla un altro sciocco un pallone di vento colui che si lasciava abbindolare da anzianità ntoni il maggiore un bighellone di vent'anni che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio quando lo scappellotto era stato troppo forte allora le comari si affacciarono sull'uscio colle conocchie in mano a sbraitare che volevano ammazzarli tutti quelli delle tasse e volevano dar fuoco alle loro cartacce e alla casa dove le tenevano gli uomini come tornavano dal mare lasciavano gli arnesi ad asciugare e stavano a guardare dalla finestra la rivoluzione che facevano le mogli stavolta i malavoglia erano là seduti sulle calcagna davanti al cataletto e lavavano il pavimento dal gran piangere come se il morto fosse davvero fra quelle quattro tavole coi suoi lupini al collo che lo zio crocifisso gli aveva dati a credenza perché aveva sempre conosciuto padron ntoni per galantuomo che ve ne andate alla bicocca al primo del mese gli disse finalmente ancora no ci ho più di cento carichi di vino per la santuzza dopo ci penserà dio non voglio che mi accompagniate ripeteva luca alla mamma già la stazione è lontana e stava sull'uscio a veder piovere sul nespolo col suo fardelletto sotto il braccio poi baciò la mano al nonno e alla mamma e abbracciò mena e i fratelli anzi ad aci trezza ha un modo tutto suo di brontolare e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe e par la voce di un amico allora ntoni si fermò in mezzo alla strada a guardare il paese tutto nero come non gli bastasse il cuore di staccarsene adesso che sapeva ogni cosa lasciateli stare quei poveri malavoglia che ne hanno tanti di guai tu va a filare rispondeva compare tino le donne hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto e se ne andò zoppicando a bere l'erbabianca da compare pizzuto e questo le piacque alla mangiacarrubbe che l'aveva chiamato cetriolo ed ora vedeva che era un bel cetriolo e l'avrebbe barattato volentieri con quel disutilaccio di rocco spatu il quale non valeva niente e l'aveva preso perché non c'era altri sì lo prendo se viene a dirmelo lui lo credereste che mi porta il broncio dacché mandai in aria quel matrimonio di mio figlio colla mena eh bell'affare che ci avrei fatto ed hanno il coraggio di portarmi il broncio per giunta davvero per l'anima mia o a voi che ve ne importa me ne importa sì ma ad esse non gliene importa di me perché ci hanno i zerbinotti che passeggiano sotto le finestre colle scarpe inverniciate era passato del tempo e il tempo si porta via le cose brutte come le cose buone adesso comare maruzza era tutta in faccende a tagliare e cucire della roba e mena non domandava nemmeno per chi servisse e una sera le avevano condotto in casa brasi cipolla con padron fortunato suo padre e tutto il parentado potevano andare a domandarlo allo speziale che l'aveva detta e per questo ci avevano messa la legge che chi rompe il filo del telegrafo va in prigione allora anche don silvestro non seppe più che dire e si mise la lingua in tasca padron fortunato preso così in quel momento non seppe dir di no ma dopo che ebbero tirato e stiracchiato un po sul prezzo giacché i tempi erano magri gli uomini non avevano da lavorare padron cipolla faceva proprio un atto di carità a prendersi padron ntoni contro gli uomini che lusingano le ragazze da marito e quelle pettegole le quali stanno alla finestra ad uccellarli già si sapeva che razza di civetta fosse la barbara ma faceva specie che ci cascasse anche uno come don silvestro il quale sembrava un uomo di proposito e nessuno si sarebbe aspettato da lui un tradimento simile oh beato chi vi vede cominciò a dirgli fermandosi a prender fiato perch'era tutta rossa e scalmanata ci avete gran roba pel capo che non vi ricordate più degli amici antichi io non ci ho nulla pel capo donna rosolina povera longa adesso vedi che ci ho il mulo e ogni cosa come desideravo che se fosse venuto a dirmelo l'angelo del cielo non ci avrei creduto adesso penso sempre a quelle sere là quando udivo la voce di voialtre mentre governavo bel mestiere ma compare alfio non vuol saperne ve lo dico io ci ha pel capo mena di padron ntoni e voi altri ci perdete l'olio della lucerna se la vespa ve l'ha promesso e per prendersi la casa del nespolo ce ne voleva della carta bollata e delle altre spese questo lo sapeva e avevano ragione don giammaria e lo speziale quando parlavano del governo ladro tua madre l'ha fatto anche lei il suo dovere povera femminuccia nascosta fra quelle quattro mura e tu non sai quante lagrime ha pianto e quante ne piange ora che vuoi andartene che la mattina tua sorella trova il lenzuolo tutto fradicio una volta finalmente mentre la santuzza tornava dal confessarsi col rosario in mano le fece una scenata lagnandosi che questo avveniva perché don michele era tornato a gironzolare davanti sfasciate egli restò seduto accanto alla porta nella strada del nero che non ci passava nemmeno una gallina e sentiva le voci e le risate all'osteria tanto che andò a dormire per non sapere che fare e il lunedì tornò a fare il muso lungo il nonno gli diceva vedrete vedrete la barbara ha ventitre anni e se si mette in testa che ad aspettare ancora il marito comincia a far la muffa se lo piglia colle buone o colle cattive volete scommettere dodici tarì che si parlano dalla finestra e tirò fuori il pezzo da cinque lire nuovo sicché tutti nel paese dicevano che quelli erano danari del diavolo con piedipapera non poteva sfogarsi perché gli rimbeccava subito che i lupini erano fradici e che egli faceva il sensale come va che non vi siete maritata ancora le diceva anche don michele ella si stringeva nelle spalle e rispondeva che non lo sapeva voi dovreste avere la veste di lana e seta e gli orecchini lunghi ché allora in parola d'onore gli fareste tenere il candeliere a molte signore della città ma don michele alla lia le giurava che non era per la barbara e non ci aveva mai pensato sulla santa parola d'onore pensava a tutt'altro lui se non lo sapeva comare lia e lo zio crocifisso s'era chiuso in casa a guardarsi la sua roba o ad accapigliarsi colla vespa e persino non si udiva quistionar tanto nella spezieria dacché don franco aveva visto la giustizia nel mostaccio ed ora andava a rincantucciarsi per leggere il giornale e si sfogava a pestare nel mortaio tutto il giorno per passare il tempo e così egli voleva riescire a buttar giù il sindaco pei suoi fini e fare il gallo in paese sicché la domenica in cui doveva radunarsi il consiglio don silvestro dopo la santa messa andò a ficcarsi nello stanzone del municipio dove c'era prima il posto della guardia nazionale e si mise tranquillamente a temperare le penne voi ci credete sogghignò egli alfine son chiacchiere per chiappare il soldo del giornale se lo dicono tutti che abbiamo perso che cosa disse lo zio crocifisso mettendosi la mano dietro l'orecchio una battaglia io sono come il muro basso che ognuno ci si appoggia e fa il comodo suo perché non so parlare come un avvocato e non so dire le mie ragioni la mia roba par roba rubata ma quel che fanno a me lo fanno a gesù crocifisso che sta in croce lui se l'era levati di bocca quei soldi e non aveva pane da mangiare com'è vero dio non poteva campare di vento sino alla raccolta delle ulive a me mi dispiace padron ntoni gli aveva detto ma che volete bisogna che pensi ai miei interessi san giuseppe prima fece la sua barba e poi quella di tutti gli altri l'ho lasciato di là da mastro pizzuto povero ragazzo ha da lavorare tutta la settimana e fa caldo anche in gennaio con quel po di roba sulle spalle alessi rideva del nonno vedendolo così rosso e curvo come un amo e il nonno gli disse dove è la nunziata che non si vede ancora domandò la longa a un mucchio di monelli cenciosi messi a piagnucolare sulla soglia della casuccia lì di faccia i quali al sentir parlare della sorella alzarono gli strilli in coro l'estate poi non c'era neppur bisogno della candela giacché si poteva star sull'uscio sotto il lampione quando mastro cirino l'accendeva e qualche volta veniva don michele il brigadiere delle guardie doganali lo faccio per lei per voi e per tutti voglio farla ricca mia madre ecco cosa voglio adesso ci arrabattiamo colla casa e colla dote di mena poi crescerà lia e un po che le annate andranno scarse staremo sempre nella miseria sua moglie grazia poveretta spalancava gli occhi perché non sapeva di dove li avesse presi quei denari e metteva buone parole pei malavoglia i quali erano brava gente e tutti li avevano sempre conosciuti per galantuomini nel vicinato questa era buona questa che diceva l'avvocato valeva da sola cinquanta lire diceva che poiché volevano metterlo colle spalle al muro e volevano provargli come quattro e quattr'otto che ntoni l'avevano acchiappato proprio sul fatto col coltello in mano e gli avevano portato don michele là davanti colla faccia da minchione per tanto di coltellata che s'era presa nello stomaco queste qui non bastano per le spese ripeteva campana di legno facendo saltare i denari nella mano andate a dirglielo voi se vuole aspettarvi perché non è più affar mio allora la gente non si sbandava di qua e di là e non andava a morire all'ospedale giacché tutti si maritavano alfio mosca avrebbe voluto prendersi comare mena che nessuno la voleva più dacché la casa dei malavoglia s'era sfasciata e compar alfio avrebbe potuto dirsi un bel partito per lei col mulo che ci aveva che facciamo tornò a dire il figlio della locca scendiamo sulla strada propose cinghialenta se non c'è nessuno nemmeno là vuol dire che non son venuti la bambina molte cose non le capiva ma quel po che rispondeva faceva montare la mosca al naso alla zuppidda e le faceva dire ch'era sua madre maruzza che la indettava e la mandava apposta da quelle parti per stuzzicarle la bile tanto che finalmente la piccina non ci andò più i toccano tutte a me le disgrazie si lamentava lo zio crocifisso e andava a sfogarsi con compare alfio e si picchiava il petto come davanti al confessore di aver pensato a pagare dieci lire per fargli rompere le ossa a bastonate medico ntoni era accanto al capezzale e piangeva come un ragazzo ché il cuore l'aveva buono quel giovane non piangere così gli diceva il nonno non piangere ora tu sei il capo della casa pensa che ci hai tutti gli altri sulle spalle e fa come ho fatto io gli uomini della paranza seduti sul fondo colla schiena contro il banco e le mani dietro il capo cantavano delle canzonette ognuno per suo conto adagio adagio per non addormentarsi che infatti socchiudevano gli occhi sotto il sole lucente don silvestro rimase lì fermo a sogghignare davanti al muro dell'orto di massaro filippo finché ella non ebbe scantonato e si strinse nelle spalle borbottando fra di sé a me non me ne importa nulla di quel che dicono lasciatela fare lasciatela fare così gli altri conosceranno che roba è e apriranno gli occhi ma non lo sa compare mosca che vogliono darle brasi cipolla ad un tratto la vela cadde tutta di un pezzo tanto era tesa e ntoni la raccolse in un lampo e l'ammainò stretta il mestiere lo sai come tuo padre gli disse il nonno e sei malavoglia anche tu sentite a me vostro marito è una bestia ad essere in collera col municipio e a far tutto questo chiasso ora si devono fare gli assessori nuovi in cambio di padron cipolla o di massaro mariano che non valgono niente e si potrebbe metterci vostro marito è la stessa cosa come quand'ero soldato che suonava la diana nei traponti borbottava ntoni allora non valeva la pena di tornare a casa sta zitto ché il nonno è lì a mettere in ordine gli attrezzi e si è alzato un'ora prima di noi gli rispose alessi tesoro ntoni ripeteva colla voce che già non si sentiva più ntoni a te che sei il maggiore raccomando questi orfanelli e sentendola parlar così mentre era ancor viva tutti gli altri non poterono trattenersi di scoppiare a piangere e singhiozzare ntoni ogni volta che andava dai zuppiddi trovava tanto di grugno e la gnà venera gli rinfacciava ogni volta che i malavoglia avevano invitato la piedipapera a pettinare la mena bella pettinatura che le aveva fatto il mare è amaro ripeteva ed il marinaro muore in mare alfio che aveva fretta d'andare a scaricare il vino della santuzza non sapeva risolversi a partire e rimaneva a chiacchierare della bella cosa che era il fare l'oste un mestiere col quale si ha sempre il suo guadagno veramente i lupini erano un po avariati ma non ce n'erano altri a trezza e quel furbaccio di campana di legno sapea pure che la provvidenza se la mangiava inutilmente il sole e l'acqua dov'era ammarrata sotto il lavatoio senza far nulla sapete cos'ha detto don giammaria che rubare ai ladri non è peccato e i primi ladri son quelli coi galloni che ci mangiano vivi vogliamo farne tonnina conchiuse rocco spatu cogli occhi lucenti al pari di un gatto ma a quel discorso il figlio della locca posò il bicchierino senza accostarlo alla bocca giallo come un morto quel campanello nelle strade deserte dove non passava nemmeno un cane e perfino don franco teneva chiusa metà della sua porta faceva stringere il cuore la sola persona che si vedesse andare di qua e di là giorno e notte era la locca don silvestro e gli altri del paese dicevano che alessi avrebbe fatto meglio a mandare il nonno all'albergo dei poveri ora che non era più buono a nulla ma questa era la sola cosa che facesse paura al poveraccio i dovrebbero abbruciare tutti quelli delle tasse brontolava comare zuppidda gialla come se avesse mangiato dei limoni e glielo diceva in faccia a don silvestro quasi ei fosse quello delle tasse luca andava a lavorare nel ponte della ferrovia per cinquanta centesimi al giorno sebbene suo fratello ntoni dicesse che non bastavano per le camicie che sciupava a trasportar sassi nel corbello il sole lo star colle mani sotto le ascelle a non far nulla e allora gli seccava anche quella fatica di pensare al suo stato di desiderare quelle cose che aveva visto da soldato col ricordo delle quali ingannava il tempo nei giorni di lavoro gli piaceva stendersi come una lucertola al sole e non far altro le comari da lontano domandavano come fosse accaduta la disgrazia ché comare maruzza c'era capitata una delle prime e quando passava don michele o qualcun altro di quelli che mangiavano il pane del re e portavano il berretto col gallone là alla spezieria che sembra ci sia quello dei numeri del lotto o cosa diavolo è successo una vecchia andava strillando per la piazza e si strappava i capelli quasi le avessero portata la malanuova né aveva ancora mandato il ritratto perché da ragazzo lo canzonavano che aveva le orecchie d'asino e invece di tanto in tanto metteva nella lettera qualche biglietto da cinque lire che trovava modo di buscarsi servendo gli ufficiali i guardavano cogli occhi lustri e correvano a chiudersi in casa nel paese era un gran squallore e per le strade non si vedevano nemmeno le galline persino mastro cirino non si faceva più vivo e lasciava stare di suonare mezzogiorno e l'avemaria ché mangiava il pane del comune anche lui per quei dodici tarì al mese che gli davano di bidello comunale allorché uscì fuori nel cortile sbadigliando il tre bastoni era ancora alto verso l'ognina colle gambe in aria la puddara luccicava dall'altra parte e il cielo formicolava di stelle che parevano le monachine quando corrono sul fondo nero della padella sdrucciolò pian piano per terra mezzo morta son più di quaranta giorni conchiuse l'impiegato chiudendo il registro fu a lissa che non lo sapevate ancora la longa la portarono a casa su di un carro e fu malata per alcuni giorni il meglio era fare come quelli che non fanno nulla e si guadagnano la loro giornata egualmente come don michele a mo d'esempio il quale era grasso e grosso meglio di un canonico e andava sempre vestito di panno e si mangiava mezzo paese e tutti lo lisciavano il nonno vorrebbe avere un'altra volta quella del nespolo e anche a me mi piacerebbe ché saprei dove andare a occhi chiusi o di notte senza battere il naso e c'è il cortile grande per gli attrezzi e in due salti s'è al mare a ntoni quando lo vedeva un po calmo che si metteva a sedere tristamente sulla porta col mento in mano si faceva coraggio per chiedergli cosa vai a fare sempre con rocco spatu e chi ha avuto giudizio è stato lo zio crocifisso che ha venduto a piedipapera il credito dei lupini ora se la ruota non gira pei malavoglia la casa del nespolo se la piglia piedipapera e la provvidenza torna da compare zuppiddu questo è segno che la cosa è vera com'è vero iddio no non voglio sentirne parlar più dovessi chiuder l'osteria e mettermi a far calzetta massaro filippo allora si faceva la bocca amara dalla collera e andava a pregare don michele come un santo nel posto delle guardie o nella bottega di pizzuto oppure come massaro filippo il quale non pensava ad altro che alle sue chiuse e alle sue vigne e solo ci aveva prestato orecchio quando s'era parlato di levare il dazio sul mosto gente vecchia conchiudeva don franco colla barba in aria gente buona pel tempo della camarilla al giorno d'oggi ci vogliono uomini nuovi e andava all'osteria a far quattro chiacchiere giacché non ci aveva un soldo in tasca e raccontava a questo e a quello come avevano visto la morte cogli occhi e così passava il tempo cianciando e sputacchiando barabba gli passò il suo fiasco e dopo si misero a brontolare sottovoce dello zio cola il quale era un cane per gli uomini della paranza quasi padron cipolla fosse là presente a vedere quel che facevano e quel che non facevano ora che il silenzio era rotto barabba chiese a ntoni malavoglia me lo dai un mozzicone di sigaro non ne ho rispose ntoni senza pensare più alla quistione di poco prima ma te ne darò mezzo del mio mastro turi zuppiddu si dimenava sul ballatoio colla malabestia ed il patarasso in pugno che voleva far sangue e non l'avrebbero trattenuto nemmen colle catene la bile andava gonfiandosi da un uscio all'altro come le onde del mare in burrasca mentre pareva che per lui non fosse buona nemmeno la figlia di vittorio emanuele ché aveva piantato la malavoglia senza dire vi saluto mena però non s'era messa il fazzoletto nero quando brasi l'aveva piantata compare tino non aveva fiele in corpo e andava a parlare a padron ntoni come se non fosse fatto suo passandogli il braccio attorno al collo e gli diceva scusatemi fratello mio intanto a sant'agata le avevano messa la veste nuova e aspettavano la festa di san giovanni per toglierle la spadina d'argento dalle trecce e spartirle i capelli sulla fronte prima d'andare in chiesa sicché ognuna al vederla passare diceva beata lei ci avevano pure le galline nel pollaio e il vitello nella stalla e la legna e il mangime sotto la tettoia e le reti e ogni sorta di attrezzi appesi il tutto come aveva detto padron ntoni e la nunziata aveva ripiantato nell'orto i broccoli ed i cavoli con quelle braccia delicate che non si sapeva come ci fosse passata tanta tela da imbiancare ma ntoni ora che don michele faceva il minchione si sentiva cuocere il fegato e gli rideva e gli sghignazzava sul mostaccio a lui e alla santuzza e sputava sul vino che beveva dicendo che era tossico di quello che avevano dato a gesù sacramentato non avesse predicato che era un codino marcio un reazionario di quelli che proteggono i borboni e che cospirava pel ritorno di franceschello onde poter spadroneggiare nel villaggio come spadroneggiava in casa propria nunziata le gridò mena dal ballatoio quando avrai messo la pentola a bollire vieni un po qua nunziata lasciò alessi a custodire il focolare e corse ad appollaiarsi sul ballatoio accanto alla sant'agata per godersi il suo riposo anche lei colle mani in mano una provvidenza rattoppata sogghignava lo speziale sciroppo d'altea e mucillaggine di gomma arabica come la monarchia costituzionale vedrete che gli faranno pagare anche la ricchezza mobile a padron ntoni io era più giovane di te e non aveva paura ed ho fatto il mio dovere senza brontolare e lo faccio ancora e prego iddio di aiutarmi a farlo sempre sinché ci avrò gli occhi aperti come l'ha fatto tuo padre e tuo fratello luca benedetto che non ha avuto paura di andare a fare il suo dovere andiamo via diceva egli andiamo via ragazzi tanto oggi o domani e non si muoveva maruzza guardava la porta del cortile dalla quale erano usciti luca e bastianazzo il cuore tornava ad aprirsi col bel tempo i ragazzi guadagnavano tutti chi più chi meno e la provvidenza si buscava il pane anch'essa e facevano il conto che coll'aiuto di dio a san giovanni si sarebbero cavati d'imbarazzo date qua gridava più forte di tutti compare zuppiddu ma gli altri sudavano e gridavano per spingerla sui regoli quando la barca inciampava nei sassi lasciate fare a me se no me la piglio in braccio come una bambina e ve la metto nell'acqua tutta in una volta aprite bene gli occhi anche voi a quel che vi dico ora comare mena e ditegli pure che non bazzichi tanto con quell'imbroglione di piedipapera nella bottega di pizzuto che si sa tutto e nei guai poi ci resterà lui gli altri sono volpi vecchie e sarebbe bene che vostro nonno non lo facesse andare a passeggiare nella sciara tienti fermo gli gridò il nonno che appena si sentiva da un capo all'altro della barca nel fischiare del vento tienti fermo alessi sì nonno sì rispose il ragazzo che hai paura gli disse ntoni si fidava perché le dava di spalla quel cetriolo di ntoni malavoglia il quale faceva il bravaccio una manica di carogne quei malavoglia e non voleva vederli più nel battesimo porco che quell'altro porco di don giammaria gli aveva messo in fronte maruzza non diceva nulla ma nella testa ci aveva un pensiero fisso che la martellava e le rosicava il cuore di sapere cos'era successo in quella notte che l'aveva sempre dinanzi agli occhi e mastro turi suo marito onde non restare indietro sbraitava anche lui se mi toccano la coda mi fanno fare qualche sproposito benedetto dio io non ho paura di don michele e di massaro filippo e di tutta la ciurma della santuzza ogni cosa gli sembrerà buona e non si lamenterà più di tutto e se arriviamo un'altra volta ad aver delle barche sull'acqua e a mettere i nostri letti laggiù in quella casa vedrete che bello starsi a riposare su quell'uscio la sera quando si torna a casa stanchi e che la giornata è andata bene e se la sciatica piegava il vecchio come un uncino rimaneva nel cortile a rifar le maglie alle reti a raccomodar nasse e mettere in ordine degli attrezzi ché era pratico di ogni cosa del mestiere godetevi la zuppidda in santa pace perché a me non me ne importa e per tutto l'oro del mondo non vorrei che si dicesse di me quello che si dice della vostra zuppidda e anticipava anche la spesa per la ciurma se volevano e prendeva soltanto il denaro anticipato e un rotolo di pane a testa e mezzo quartuccio di vino e non voleva altro ché era cristiano e di quel che faceva in questo mondo avrebbe dovuto dar conto a dio chi dice che gliel'ha data ntoni malavoglia predicava l'avvocato chi lo può provare e chi lo sa se don michele non se l'era data da sé la coltellata apposta per mandare in galera ntoni malavoglia la longa si fece bianca come un fazzoletto dalla contentezza e corsero tutti in cucina a veder la lettera ntoni arrivò col berretto sull'orecchio e la camicia colle stelle che la mamma non sapeva saziarsi di toccargliela e gli andava dietro in mezzo a tutti i parenti e gli amici mentre tornavano dalla stazione prò vi faccia rispose donna rosolina col viso rosso vuol dire che cominciate ad avercela d'adesso se mi rispondete in questo modo tanto che non me l'aspettavo e vi ho avuto sinora per giudizioso devono essere delle città grandi come catania che uno il quale non ci sia avvezzo si perde per le strade e gli manca il fiato a camminare sempre fra due file di case senza vedere né mare né campagna pei begli occhi di uno il quale non ci aveva che un carro da asino mentre lo zio crocifisso le voleva bene come alla pupilla degli occhi suoi sebbene in quel momento non volesse aprirle l'uscio per timore che gli entrassero in casa a fare sacco in un momento era corso sulla riva tutto il paese uomini e donne e padron ntoni mischiato nella folla guardava anche lui come gli altri curiosi alcuni davano pure un calcio nella pancia della provvidenza per far suonare com'era fessa quasi non fosse più di nessuno cosa ci ho a far qui io balbettava e gli pareva di rubare la minestra che gli davano invano alessi e la mena cercavano di dissuaderlo e rispondeva che rubava loro il tempo e la minestra e voleva che gli contassero i denari messi sotto la materassa e se li vedeva squagliare a poco a poco borbottava a quelle parole prima maruzza e poi tutti gli altri tornarono a piangere di nuovo e i ragazzi vedendo piangere i grandi si misero a piangere anche loro sebbene il babbo fosse morto da tre giorni la santuzza ci ha il miele in bocca osservava comare grazia piedipapera per fare l'ostessa rispose la zuppidda e s'ha ad essere così chi non sa l'arte chiuda bottega e chi non sa nuotare che si anneghi don giammaria venne quando il sole era già alto e tutte le vicine come udirono il campanello per la stradicciuola del nero accorrevano a vedere il viatico che andava dai malavoglia ed entravano tutte perché dove va il signore non si può chiudere l'uscio in faccia alla gente non voglio legarmi le mani so io come vanno le cose e picchiava i pugni sui barili dicendo ai nipoti qui c'è la vostra casa e la dote di mena la casa ti abbraccia e ti bacia san francesco mi ha fatto la grazia di lasciarmi chiudere gli occhi contento bada a non dar da bere ai tuoi calzoni come l'altra volta che non hanno sete diceva al figlio compare cipolla e diceva pure che si sentiva in gamba meglio della sposa e voleva ballare la fasola con lei a me non me ne importa ripeteva ma ai miei tempi non c'erano tanti lampioni né tante scuole non si faceva bere l'asino per forza e si stava meglio è un altro discorso che stavamo facendo con compare cinghialenta e pizzuto aggiunse sì è venuto l'uomo dalla città e ha detto che per questa sera la roba è là ma sarà un affare grosso sbarcarla con questo tempo gli occhi chiudete voi becco che siete quando vostra moglie fa il comodino alla vespa la quale viene tutti i giorni a mettersi sulla vostra porta per cercare alfio mosca e voi altri tenete il candeliere noi prenderemo la camera dell'orto ti piace e ci avrai accanto la cucina così avrai ogni cosa sotto la mano non è vero quando tornerà mio fratello ntoni gliela daremo a lui e noi andremo a stare sul solaio tu non avrai che a scendere la scaletta per essere in cucina vedete la conseguenza del sistema la conseguenza è che tutti diventano canaglia non vi offendete compare ntoni il pesce puzza dalla testa anch'io sarei come voi se non avessi studiato e non avessi quel mestiere da guadagnarmi il pane e non stendevano nemmeno la tovaglia sparpagliati per la casa colla scodella sulle ginocchia questo è l'ultimo colpo per me che sono vecchio ripeteva il nonno e chi lo vedeva passare colle reti in spalla per andare a giornata diceva questa è l'ultima invernata per padron ntoni poco ci vorrà che tutti quegli orfani rimangono sulla strada mena tremava come una fronda mentre faceva il letto eppure l'ammalata seduta sulla scranna stanca morta col viso giallo e le occhiaie nere badava a dirle insomma era la provvidenza per quelli che erano in angustie e aveva anche inventato cento modi di render servigio al prossimo e senza essere uomo di mare aveva barche e attrezzi e ogni cosa per quelli che non ne avevano piatto ma ella che gli conosceva il debole lasciava il coperchio sulla zuppiera e lo tormentava a furia di domande sicché infine il poveretto dovette dire che c'era il sigillo della confessione ve lo farò sapere dove sarò disse infine e come fu nel cortile sotto il nespolo che era scuro disse anche e il nonno alessi non rispose ntoni tacque anche lui e dopo un pezzetto e la lia che non l'ho vista no rispose il nonno per lui soltanto raccomandiamoci a dio santo diavolone esclamò ntoni col petto ansante qui ci vorrebbero le braccia di ferro come la macchina del vapore il mare ci vince ti ha mezzo strappata quest'orecchia diceva compare turi versando adagio adagio dell'acqua sulla testa di ntoni morde peggio di un cane corso compare tino ntoni aveva ancora il sangue agli occhi e voleva fare un precipizio quella dello zio crocifisso l'altra di compare barabba la concetta dello zio cola e la paranza di padron fortunato che stringevano il cuore e si udiva mastro cola zuppiddu il quale cantava a squarciagola con quei suoi polmoni di bue mentre picchiava colla malabestia e l'odore del catrame che veniva dal greto la barbara da principio aveva risposto all'occhietto ma poi dopo che sua madre le aveva detto che quelli eran tutti mangiapani a ufo più birri che altro e i forestieri vanno frustati gli aveva sbattuta la finestra sul naso adesso non faceva che andare a caccia di messe e di confessori di qua e di là sino all'ognina e ad aci castello e trascurava la conserva dei pomidoro e il tonno sottolio padron ntoni come il nipote gli arrivava a casa ubbriaco la sera faceva di tutto per mandarlo a letto senza che gli altri se ne avvedessero perché questo non c'era mai stato nei malavoglia e gli venivano le lagrime agli occhi no egli non ci viene per donna rosolina no diceva piedipapera ammiccandogli di nascosto donna rosolina può farci le radiche sul terrazzino in mezzo ai suoi pomidoro a fargli l'occhio di pesce morto a don michele non gliene importa nulla dei denari del vicario lo so io cosa va a fare nella strada del nero già le prediche se le faceva da se stesso a voce bassa ed era tutta colpa della sua disgrazia che l'aveva fatto nascere in quello stato e andava a sfogarsi collo speziale e con altri di quelli che avevano un po di tempo per chiacchierare dell'ingiustizia sacrosanta che ci è a questo mondo in ogni cosa dire colla malannata che si prepara aggiunse padron cipolla che non pioveva da santa chiara e se non fosse stato per l'ultimo temporale in cui si è persa la provvidenza che è stata una vera grazia di dio la fame quest'inverno si sarebbe tagliata col coltello e ntoni il quale era venuto a prenderle lo rimandarono mogio mogio che il giubbone nuovo gli cascava di dosso madre e figlia poi stavano a guardare dal cortile mentre infornavano il pane la babilonia che c'era in casa dei malavoglia tanto che le voci e le risate si udivano fin là per farle arrabbiare maggiormente l'avevano visto anche quella notte della coltellata allora padron ntoni non udì più nulla perché le orecchie gli si misero a zufolare e vide per la prima volta ntoni il quale s'era alzato anche lui nella gabbia e strappava il berretto colle mani facendo certi occhi da spiritato e voleva parlare accennando col capo di no di no più tardi chiamò ancora ntoni e gli disse non la vendete la provvidenza così vecchia come è se no sarete costretti ad andare a giornata e non sapete com'è dura quando padron cipolla o lo zio cola vi dicono non ho bisogno di nessuno per lunedì come voleva fare in casa mia ntoni malavoglia aggiungeva la zuppidda venendo a filare la sua canapa nel crocchio io te l'ho sempre detto pace degli angeli cominciava suo marito voi state zitto che non sapete niente guardate che giornata sarebbe venuta adesso per mia figlia barbara se non stavo cuore ntoni si guadagnava il pane in tal modo e quando il nonno gli rimproverava il suo far nulla e la sorella lo guardava tristamente cogli occhi fissi rispondeva forse che vi costo qualche cosa dei denari della casa non ne spendo e il mio pane me lo guadagno da me cosa aveva oggi santuzza che non finiva più domandò perciò a don giammaria quando furono a tavola niente niente rispondeva suo fratello stendendo la mano verso il piatto padron ntoni non rispondeva nulla ma tutto il paese sapeva che ntoni doveva tornare ricco dopo tanto tempo ch'era andato a cercare fortuna e molti già lo invidiavano e volevano lasciar ogni cosa e andarsene a caccia della fortuna come lui rispettato ben pagato con tanto di pancia ebbene corre dietro alle donne anche lui per cercarsi i guai colla lanterna per la speranza di quei quattro soldi del vicario io ci sono ancora perché gli sfortunati hanno i giorni lunghi ma quando avrò chiuso gli occhi alessi piglierà la nunziata e se ne andrà via dal paese anch'egli stava per andarsene il più del tempo lo passava in letto come un gambero sotto i ciottoli abbaiando peggio di un cane le ragazze devono avvezzarsi a quel modo rispondeva maruzza invece di stare alla finestra a donna alla finestra non far festa certune però collo stare alla finestra un marito se lo pescano fra tanti che passano osservò la cugina anna dall'uscio dirimpetto se ci date la casa colle buone gli diceva piedipapera vi lasceremo la provvidenza che potrete sempre guadagnarvi il pane e resterete padroni e non verrà l'usciere colla carta bollata di compare piedipapera non mi fido perché l'altra volta mi fece le corna e andò a portare la roba in casa di don silvestro don silvestro non si contenterebbe mai di quel che gli dareste di sua parte col pretesto che arrischia di perdere il posto ma con me non avete questo timore e mi darete quel ch'è giusto mentre gli uomini le ronzavano sempre attorno a tentarla come ci avesse il miele nelle gonnelle se fosse vero andrei a chiamarglielo io stesso colui borbottava lo zio crocifisso purché me la levasse davanti ma carcere malattie e necessità si conosce l'amistà con padron ntoni poi che è tanto vecchio ci si perde quel che gli si dà è vecchio ma sa il mestiere rispose piedipapera non ce li perdete i danari e suo nipote poi è un ragazzo che tutti ve lo ruberebbero voi state zitto gli diede sulla voce comare venera ché non sapete nulla io dico quel che hai detto tu che ci levano la camicia di dosso ci levano borbottò compare turi mogio mogio ma la cugina anna era sempre in faccende con tutto quello che aveva da fare per tirare innanzi con le sue figliuole che le erano rimaste in casa peggio di casseruole appese e comare piedipapera si vergognava di farsi vedere per quel tiro che compare tino aveva fatto ai poveri malavoglia e così grande e grosso com'era filava diritto alla manovra comandata e non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli avesse detto soffiati il naso tanto che s'era tolta in moglie la longa quando gli avevano detto pigliatela e così ci mise una pietra su quel che era stato e se ne tornò a remare come un galeotto che già quella era una vera galera dal lunedì al sabato ed egli era stanco di rompersi l'anima per niente perché quando non si ha nulla è inutile arrabbattarsi da mattina a sera e non trovate un cane che vi voglia per questo egli ne aveva le tasche piene di quella vita ma non avrebbero potuto stare un giorno senza vedersi il sabato poi quando arrivava il giornale don franco spingevasi sino ad accendere mezz'ora ed anche un'ora di candela a rischio di farsi sgridare dalla moglie onde spiattellare le sue idee e non andare a letto a mo dei bruti come compare cipolla o compare malavoglia invece di tirar calci e mettersi sotto i piedi il carretto e sdraiarsi sull'erba colle zampe in aria aveva ragione lo speziale che bisognava dare un calcio al mondo come era fatto adesso e rifarlo da capo nondimeno sta zitta e non dice di queste cose che ti vengono in mente e ha lavorato e si è aiutata come una povera formica anche lei non ha fatto altro tutta la sua vita prima che le toccasse di piangere tanto c'era pure il sindaco mastro croce callà baco da seta detto anche giufà col segretario don silvestro e se ne stava col naso in aria talché la gente diceva che stava a fiutare il vento per sapere da che parte voltarsi comare mangiacarrubbe e la gnà cicca sono due carogne rispondeva ntoni e parlano per l'invidia che non ho sposato la mangiacarrubbe per me pigliatevela pure bel guadagno che ci fa la mangiacarrubbe allora comare venera se mi dite questo è come se mi diceste in casa mia non ci mettete più piede prima se c'era un rimasuglio da riporre in serbo nel piatto non lo dava più a lui e gli metteva dell'acqua sporca nei fondi di bicchiere sicché ntoni alla fine cominciò a fare il viso lungo e la santuzza gli rispose che i fannulloni non le piacevano essa fa pure l'uovo tutti i giorni allora mena prese la parola e si affacciò sull'uscio ce n'è un paniere pieno di uova aggiunse e lunedì se compare alfio va a catania potete mandare a venderle al mercato il povero vecchio appena fu alla città nascosto dietro una cantonata vide passare suo nipote in mezzo ai carabinieri e colle gambe che gli si piegavano ad ogni passo andò a sedersi sulla scala del tribunale in mezzo alla gente che saliva e scendeva pei fatti suoi il nonno si tacque e stettero ad ascoltare la burrasca la mamma adesso dev'essere sulla riva a vedere se torniamo disse poi alessi ora lascia stare la mamma aggiunse il nonno è meglio non ci pensare non mi parlate di notaio padron ntoni quando sento parlare di notaio mi rammento del giorno in cui mi ci lasciai trascinare dalla vespa maledetto sia il giorno che ci misi i piedi ma compare piedipapera che fiutava la senseria gli diceva io ci ho il mulo e il mio carro e il pane non ve lo farei mancare giammai comare mena ora perdonatemi la libertà non mi avete offesa no compare alfio soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto in mezzo ai fariglioni perché il mare non ha paese nemmen lui ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole don michele allora la prese per mano onde farle animo e seguitò se si sapesse che son venuto a dirvi tutto questo sarei fritto io mi giuoco il mio berretto gallonato per il bene che vi voglio a voi altri malavoglia ma non mi piace che vostro fratello patisca qualche guaio no tutte e due vi dico coteste che si confessano ogni domenica hanno il sacco grande da metterci i peccati per questo la santuzza porta la medaglia sul petto per coprire le porcherie che ci stan sotto don michele perde il tempo colla niente niente andava assicurando don michele in capo alla folla una cosa da nulla e corse dallo speziale per l'aceto dei sette ladri don franco venne in persona tenendo colle due mani la boccetta e accorsero anche piedipapera comare grazia i zuppiddi padron cipolla e tutto il vicinato nella strada del nero e si avvoltolarono nel fango picchiandosi e mordendosi come i cani di peppi naso tanto che ntoni di padron ntoni dovette ficcarsi nel cortile dei zuppiddi perché aveva la camicia tutta stracciata e piedipapera lo condussero a casa insanguinato come il segretario voleva un po di tempo per prender lume in questo mentre era suonato mezzogiorno e le comari se n'erano andate leste leste le poche che erano rimaste come videro mastro cirino chiudere la porta e mettersi la chiave in tasca se ne andarono anch'esse pei fatti loro di qua e di là chiacchierando degli improperii che s'erano detti piedipapera e la lei o io tutte e due al mondo non possiamo starci i malavoglia lo sapevano bene di aver preferito comare grazia per amore di quei denari che dovevano a suo marito adesso erano tutti una cosa con compare tino dopo che padron cipolla gli aveva fatto fare la pace con ntoni di padron ntoni nell'osteria della santuzza per quell'affare dei pugni non è nulla non vi spaventate quando mi sarò messa in letto ogni cosa passerà e cercava di aiutare anche lei ma ad ogni momento le mancavano le forze e tornava una volta chiamò in disparte la nunziata sotto il mandorlo nel momento in cui non ci era nessuno e pareva dovesse dirle qualcosa di grosso però muoveva le labbra senza parlare e stava cercando le parole guardando di qua e di là è vero quella cosa che hanno detto di lia chiese infine tutta questa roba fa danari ripeteva padron ntoni e colla grazia di dio non ci manderanno più via dalla nostra casa casa mia madre mia ora i malavoglia devono pregare dio e san francesco perché la pesca riesca abbondante diceva intanto hanno imparato presto perché hanno visti guai assai diceva padron ntoni il giudizio viene colle disgrazie alessi coi ginocchi fra le braccia al pari del nonno anche lui domandava alla unziata i vorrai per marito quando sarò grande ancora c'è tempo rispondeva lei il signore vi dia la provvidenza e a quell'altro tanta salute e come gli passò accanto don michele gli disse pure andateci che vi aspetta nell'orto dietro la tettoia santa maria ora pro nobis signore iddio perdonatemi bocca amara sputa fiele ed ella ci aveva la bocca amara davvero per quella sua barbara che non aveva potuto maritare tanto era superba e sgarbata e con tutto ciò voleva dargli il figlio di vittorio emanuele addio ntoni gli gridò dietro alessi facendosi coraggio come il fratello era già lontano e allora la lia cominciò a strillare così se n'è andato mio padre disse infine la nunziata la quale era rimasta sulla porta poi lo condusse in cucina dove avevano fatto il forno nuovo e nella camera accanto che vi dormiva la mena coi bambini della nunziata e pareva che li avesse fatti lei ntoni guardava ogni cosa e approvava col capo e diceva qui pure il nonno avrebbe voluto metterci il vitello qui c'erano le chioccie luca poveretto non ci stava né meglio né peggio faceva il suo dovere laggiù come l'aveva fatto a casa sua e si contentava non scriveva spesso è vero i francobolli costavano venti centesimi ora lo speziale non teneva più cattedra e quando veniva don silvestro andava a pestare i suoi unguenti nel mortaio per non compromettersi già tutti quelli che bazzicano col governo e mangiano il pane del re son tutta gente da guardarsene campana di legno duro come un sasso si stringeva nelle spalle e badava ripetere che a lui non gliene importava e attendeva ai fatti suoi come se non fossero fatti vostri quelli della confraternita della buona morte che nessuno paga più un soldo gli diceva don giammaria ma egli era inquieto e muoveva le labbra di qua e di là come fa delle orecchie un cane da caccia che sente la pedata sono amici non temete aggiunse don silvestro sghignazzando sono compare tino e rocco spatu aggiunse il cieco dopo essere stato attento un altro po maledetta la mia sorte cominciò a gridare ntoni strappandosi i capelli e pestando i piedi tutto il giorno a lavorare all'osteria non ci vado e in tasca non ho mai un soldo ora che mi son trovata la ragazza che mi ci vuole non posso prenderla perché son tornato dunque da soldato mena continuava a star zitta intanto alessi gli raccontò che voleva pigliarsi la nunziata quando avrebbe raccolto un po di denari ed alfio gli rispose che faceva bene se la nunziata aveva un po di denari anche lei ché era una buona ragazza e tutti la conoscevano in paese sì sì qualcosa ce l'hai in testa ragazzo mio qualcosa che non c'era prima chi va coi zoppi all'anno zoppica c'è che sono un povero diavolo ecco cosa c'è ma pure ci pensavano sempre nella casa del nespolo o per certa scodella che le veniva tutti i giorni sotto mano alla longa nell'apparecchiare il deschetto o a proposito di certa ganza che ntoni sapeva fare meglio di ogni altro alla funicella della vela e si discorreva di ciò che succedeva in paese di quello che donna rosolina aveva raccontato a suo fratello sotto il sigillo della confessione quando era stato il tempo del colèra che don silvestro le aveva truffato le onze subito ntoni col coltello fra i denti s'era abbrancato come un gatto all'antenna e ritto sulla sponda per far di contrappeso si lasciò spenzolare sul mare che gli urlava sotto e se lo voleva mangiare occhi ntoni vistosi cacciare in quel modo sulla strada nel fango e coll'acqua che veniva giù come dio la mandava tirò fuori tanto di coltello e giurava e sacramentava che voleva pungerli tutti quanti lei e don michele esclamò stirandosi le braccia è una bella cosa tornare a casa sua questa marina qui mi conosce già padron ntoni diceva sempre che un pesce fuori dell'acqua non sa starci e chi è nato pesce il mare i gatti grigi sono i migliori per acchiappare i topi e andrebbero a scovarli in una cruna di ago ai gatti non conveniva aprire l'uscio di notte perché una vecchia di aci sant'antonio l'avevano ammazzata così che i ladri le avevano rubato il gatto tre giorni avanti soltanto laggiù all'osteria dove si vedeva il lumicino rosso continuava il baccano e si udiva il vociare di rocco spatu il quale faceva festa tutti i giorni compare rocco ha il cuore contento disse dopo un pezzetto dalla sua finestra alfio mosca che pareva non ci fosse più nessuno vuol dire che anche lui li vede in pericolo colla provvidenza colla provvidenza c'è andato anche mio fratello menico insieme a compare bastianazzo bravo questo dicevamo che se non torna tuo fratello menico tu resti il barone della casa questi sono affari nostri le ragazze si maritano così se no vi restano sulla pancia come le casseruole vecchie che maritare ora che è venuto alessi tornava a casa il sabato e gli veniva a contare i denari della settimana come se il nonno avesse ancora il giudizio egli rispondeva sempre di sì col capo e bisognava che andasse a nascondere il gruzzoletto sotto la materassa e gli diceva per farlo contento alessi non se la levò più davanti agli occhi la sua mamma con quei capelli bianchi e quel viso giallo e affilato come un coltello nemmeno quando arrivò ad avere i capelli bianchi anche lui il buon pilota si prova alle burrasche tu hai paura di dover guadagnare il pane che mangi ecco cos'hai quando la buon'anima di tuo nonno mi lasciò la provvidenza e cinque bocche da sfamare e la povera longa non si saziava di guardare il tappeto e la cortina e quella colonna contro cui il suo ragazzo stava ritto impalato grattando colla mano la spalliera di una bella poltrona e ringraziava dio e i santi che avevano messo il suo figliuolo in mezzo a tutte quelle galanterie questa è tutta manovra di don silvestro che vuol far cadere la zuppidda coi suoi piedi e tanto lo disse che arrivò all'orecchio di donna rosolina mentre cuoceva la conserva dei pomidoro colle maniche rimboccate e si sbracciava a difender don michele davanti alla gente perché si sapesse che era cresciuta infatti una ragazza alta e sottile come un manico di scopa coi capelli neri e gli occhi buoni buoni che quando si metteva a sedere sulla porta con tutti quei monelli davanti pareva che pensasse ancora a suo padre nel giorno che li aveva piantati e ai guai in mezzo ai quali aveva sgambettato sino allora coi suoi fratellini appesi alle gonnelle che ci credete che non compra più nulla tutta impostura per minchionare padron fortunato il quale va gridando che vuole pigliarsi piuttosto una di mezzo alla strada piuttosto che lasciar godere la roba sua a quella pezzente la quale gli ha rubato il figliuolo anche gli uomini a poco a poco si erano lasciati riscaldare dalle loro donne e si cercavano l'un l'altro per mettersi in collera e perdevano la giornata a stare in piazza colle mani sotto le ascelle e la bocca aperta ad ascoltare il farmacista il quale predicava sottovoce perché non udisse sua moglie ch'era di sopra mena rispondeva non è vero non è vero ma si confondeva e mentre egli andava spiegando il come e il quando l'aveva sentito dire dalla vespa in casa dello zio crocifisso tutt'a un tratto si fece rossa rossa intrusa nelle alte classi all'uomo dall'ingegno e dalle volontà robuste il quale si sente la forza di dominare gli altri uomini di prendersi da sé quella parte di considerazione pubblica che il pregiudizio sociale gli nega per la sua nascita illegale padron ntoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi perché il motto degli antichi mai mentì senza pilota barca non cammina per far da papa bisogna saper far da sagrestano oppure fa il mestiere che sai che se non arricchisci camperai e padron ntoni piegato in due più vecchio di cent'anni la guardava e la guardava scrollando il capo e non sapeva che dire per quella grossa spina di bastianazzo che ci aveva in cuore come se lo rosicasse un pescecane la santuzza allora un bel giorno si mise la mantellina e andò a confessarsi sebbene fosse lunedì e l'osteria fosse piena di gente la santuzza andava a confessarsi ogni domenica e ci stava un'ora col naso alla graticola del confessionario a risciacquarsi la coscienza che amava tenerla pulita meglio dei suoi bicchieri carcere malattie e necessità si conosce l'amistà per questo il signore le aiuta costoro con tutte quelle bocche che hanno in casa quando la nunziata va a far la legna nella sciara o il fagotto della tela è troppo pesante per lei l'aiuto anch'io poveretta disse alessi e diceva pure che avrebbe pagato qualche cosa a vanni pizzuto o a ntoni malavoglia perché gli facessero le corna giacché ntoni faceva quel mestiere allora potrei mandarla via quella strega che mi son cacciata in casa invece gli toccava star sulla strada come un cagnaccio colla coda fra le gambe e il muso a terra borbottando sangue di giuda un giorno o l'altro succederà una commedia succederà si sapeva poi che era in rotta colla betta di mastro croce perché il sindaco voleva farlo lei e suo padre s'era lasciato mettere la gonnella al collo talché oggi diceva bianco e domani nero come voleva la betta la poveretta avrebbe voluto parlare e buttargli le braccia al collo e piangere anche lei per non lasciarselo scappare ma quando voleva dir qualche cosa le labbra le tremavano e non poteva proferir parola tanto che il figlio della locca il quale era sempre a gironzare tutto il giorno colle braccia penzoloni allorché li incontrava si metteva loro alle calcagna per vedere come finiva quei poveri malavoglia diceva incontrando sulla piazza campana di legno dio gliela mandi buona hanno la iettatura addosso lo zio crocifisso stava zitto e si grattava la testa lui non c'entrava più se n'era lavate le mani ora era affare di piedipapera ma gli dispiaceva in coscienza lo dite a me che ci ho a limite la vigna disse allora padron cipolla gonfiandosi come un tacchino i chiamate vigna quei quattro fichidindia rispose piedipapera in mezzo ai fichidindia ci sono le viti e se san francesco ci manderà una buona pioggia lo vedrete poi che mosto darà il figlio della locca che era lì fuori colle mani in tasca perché non ci aveva un soldo disse anche lui lo zio crocifisso è andato a cercare padron ntoni con piedipapera per fargli confessare davanti a testimoni che i lupini glieli aveva dati a credenza lasciateli dire donna rosolina chi ha bocca mangia e chi non mangia se ne muore e non si dice pure quel che si dice di voi che siete un truffatore seguitò donna rosolina verde come cosa ci hai con quel povero giovane domandava mastro turi voi tacete ché non sapete nulla gli gridava la moglie i pasticci non mi piacciono andate a lavorare che non sono affari vostri e lo mandava fuori dell'uscio colle braccia penzoloni e quella malabestia di dieci rotoli in mano ma lui non lo faceva perché era un cristiano col timore di dio e al giorno d'oggi chi è galantuomo è gabbato ché la buona fede sta di casa in via dei minchioni vorrei farlo io quello che fate voi sorella mia le diceva per confortarla alla fin fine è come andare a spasso a me non mi avete creduto degno di quest'onore le disse alfine quando non ne poté più col cuore più grosso delle spalle io non ero degno di sentirmi dir di sì no compar alfio rispose mena la quale si sentiva spuntare le lagrime maruzza se ne sentiva sempre il cuore nero ma non apriva bocca perché non era affar suo e si affaccendava zitta zitta a mettere in ordine la barca e ogni cosa pel viaggio il pane fresco l'orciolino coll'olio le cipolle il cappotto foderato di pelle sotto la pedagna e nella scaffetta perché la zuppidda aveva il fatto suo non è vero e quando la disgrazia vi ha fatto perdere il fatto vostro a voi altri è naturale che la barbara v'avesse a piantare voi vi accomodate a ogni cosa rispose ntoni imbronciato e hanno ragione di chiamarvi cuor contento che i ragazzi se li pigliava per la leva quando erano atti a buscarsi il pane ma sinché erano di peso alla famiglia avevano a tirarli su per soldati e bisognava pensare ancora che la mena entrava nei diciassett'anni e cominciava a far voltare i giovanotti quando andava a messa almeno ci penserete che ho squagliata la pece per la provvidenza quando sarete in mare piedipapera predicava che tutte le ragazze se lo rubavano chi è rubato son io piagnucolava lo zio crocifisso ragazzi ntoni piangeva come un vitello slattato e diceva che voleva morire anche lui ma poi adagio adagio tornava all'osteria e la notte invece di venire a casa andava per la via fermandosi dietro gli usci colle spalle appoggiate al muro stanco morto insieme a rocco spatu e a a me non mi piacciono quelle fraschette che fanno all'amore con due o tre per volta disse la mangiacarrubbe tirandosi sul mento le cocche del fazzoletto da testa e facendo la madonnina se volessi bene ad uno non vorrei cambiarlo nemmeno per vittorio emanuele o garibaldi vedete sicché la gente si accalcava nella stradicciuola davanti alla casa dei malavoglia come se ci fosse il morto tanto che la cugina anna dovette chiuder l'uscio sul mostaccio a tutti lasciatemi entrare gridava la nunziata picchiando coi pugni sull'uscio che era accorsa mezzo svestita lasciatemi vedere cos'è successo da comare maruzza povera comare maruzza ora cominciano i guai per la sua casa gli amici portavano qualche cosa com'è l'uso pasta ova vino e ogni ben di dio che ci avrebbe voluto il cuor contento per mangiarsi tutto e perfino compar alfio mosca era venuto con una gallina per mano la longa corse subito a cacciarsi in cucina quasi avesse furia di trovarsi a quattr'occhi colle vecchie stoviglie e padron ntoni disse al figliuolo va a dirle qualche cosa a quella poveretta non ne può più perciò comare maruzza non poté avere altro aiuto che dei suoi poveracci i quali correvano per la casa come pazzi al vederla andarsene in tal modo in quel lettuccio e non sapevano che fare e davano della testa nelle pareti però quello scimunito di brasi pestava i piedi e voleva la mena che gliel'avevano promessa come fa un ragazzo davanti alle baracche dei balocchi alla fiera ti pare che io l'abbia rubata la tua roba bietolone gli gridava il babbo per andarla a buttare con chi non ha niente il ripiego ve lo trovo io rispondeva betta non lo vogliono il dazio sulla pece e voi lasciatelo stare brava e i denari di dove si prendono cinghialenta si mise a brontolare come se andassimo a giuocare ora vi farò dare dell'acqua col limone da mastro vanni io non ho bisogno dell'acqua col limone saltò su ntoni e vedrete se il fatto mio lo saprò fare meglio di voi altri è vero e i lupini ripeté padron ntoni i lupini non ce li abbiamo mangiati i suoi lupini non li abbiamo in tasca e non può prenderci nulla lo zio crocifisso l'ha detto l'avvocato che ci rimetterà le spese un tempo i malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di trezza ce n'erano persino ad ognina e ad aci castello tutti buona e brava gente di mare proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo come dev'essere tasse ella lo sapeva benissimo quello che volevano certi mangiacarte che non avevano calze sotto gli stivali inverniciati e cercavano di ficcarsi in casa della gente per papparsi la dote e la figliuola nel calore della disputa don giammaria aveva perso il battuto sul quale avrebbe attraversato la piazza anche ad occhi chiusi e stava per rompersi il collo e lasciar scappare dio perdoni una parola grossa almeno l'accendessero i loro lumi al giorno d'oggi bisogna badare ai fatti propri conchiuse lo zio crocifisso se n'è andata ad ognina con suo marito gli disse la santuzza ha sposato menico trinca il quale era vedovo con sei figliuoli ma è ricco come un maiale si è maritata che non era compiuto il mese dacché a menico trinca gli era morta la prima moglie e il letto era ancora caldo dio liberi a poco a poco il mare cominciò a farsi bianco e i tre re ad impallidire e le case spuntavano ad una ad una nelle vie scure cogli usci chiusi che si conoscevano tutte e solo davanti alla bottega di pizzuto c'era il lumicino e rocco spatu colle mani nelle tasche che tossiva e sputacchiava il miracolo durò tutta la settimana e la domenica ntoni non volle nemmeno andare in piazza per non vedere l'osteria da lontano e gli amici che lo chiamavano ma si rompeva le mascelle a sbadigliare tutto quel giorno in cui non aveva nulla da fare e non finiva più dopo egli si alzava per andarsene colle spalle grosse e il mento sul petto mena lo accompagnava cogli occhi finché poteva vederlo e poi guardava al muro dirimpetto e sospirava dice che vogliono ammazzarli tutti gesummaria il nonno ha raccomandato di tenere la porta chiusa e non aprire se non tornan loro voi andrete ancora via domani io andrò a prendere un carico di calce per mastro croce callà o cosa ci andate a fare non lo sapete che è il sindaco e vi ammazzeranno anche voi e che adesso non l'aspettavano più nella casa del nespolo lo zio crocifisso invece aspettava da un pezzo i malavoglia per quella casa del nespolo che nessuno la voleva come se fosse scomunicata e gli era rimasta sulla pancia sicché appena seppe che era tornato in paese alfio mosca quello cui voleva far rompere le ossa a bastonate quand'era geloso della vespa ci avrete una serva in casa senza darle salario e vi prenderete anche la chiusa sentite a me zio crocifisso questo è un altro affare come quello dei lupini padron ntoni intanto aspettava la risposta davanti alla bottega di pizzuto e guardava come un'anima del purgatorio quei due che pareva si azzuffassero per cercare di indovinare se lo zio crocifisso diceva di sì chi l'ha persa io voi tutti insomma l'italia disse lo speziale io non ho perso nulla rispose campana di legno stringendosi nelle spalle adesso è affare di compare piedipapera e ci penserà lui e guardava la casa del nespolo dove facevano baldoria la veste di lana e seta non fa per me don michele rispondeva lia o perché la zuppidda non l'ha e la mangiacarrubbe ora che ha acchiappato brasi di padron cipolla non l'avrà anche lei e la vespa se la vuole non se la farà come le altre loro son ricche loro almeno avete il piacere di essere parenti di vittorio emanuele giacché dovete dar la sua parte anche a lui e tutti si tenevano la pancia dalle risate ché il proverbio dice né visita di morto senza riso né sposalizio senza pianto diceva vanni pizzuto a tutti coloro che andavano a farsi radere la barba o venivano a comprare dei sigari o delle lenze o degli ami da pescare o dei bottoni d'osso di quelli da cinque un grano tienti forte tienti forte gli gridava il nonno in quel fracasso delle onde che lo volevano strappare di là e buttavano in aria la provvidenza e ogni cosa e facevano piegare la barca tutta di un lato che dentro ci avevano l'acqua sino ai ginocchi taglia taglia ripeteva il nonno vanni pizzuto non disse nulla ma ci pensò su tutta la notte non sarebbe poi una cosa sbagliata ruminava fra di sé tutto sta a prendere piedipapera per il collo e in un giorno buono e diceva che finché ci sarebbero stati i preti era sempre la stessa cosa e bisognava fare tavola rasa s'intendeva lui trinciando colla mano in giro io per me li vorrei tutti arsi rispondeva don giammaria che intendeva anche lui di chi parlava ché allora facevano piacere le grida di piedipapera già a questo mondo non bisogna restare in collera colla gente e la longa poi si contava a soldo a soldo davanti al suocero i denari che portava piedipapera nel fazzoletto e diceva questi sono per la casa questi altri sono per la spesa sacramento esclamava ntoni vorrei tornare a fare il soldato e si strappava i capelli e si dava dei pugni nella testa ma non sapeva risolversi a pigliare la risoluzione che ci voleva da vero cetriolo che era allora diceva la ognuno ci guarderebbe dove passiamo e poi non ho più la testa al suo posto ora che ntoni è carcerato e tornava a ripetere sempre la stessa cosa intanto che i denari se ne andavano come l'acqua e tutti i suoi passavano le giornate rincantucciati in casa coll'uscio chiuso i quali non spuntavano mai sicché la gente incominciava ad annoiarsi tanto che le comari s'erano messe a filare lungo il muricciuolo della chiusa infine mandarono a dire che non venivano perché avevano da fare e il dazio se volevano avrebbero potuto metterlo senza di loro altro piedipapera il quale era sempre lì per la piazza appena c'erano due che discorrevano a cercare di buscarsi la senseria si ficcò nel discorso anche lui la vespa ora ci ha per le mani brasi cipolla dopo che andò in aria il matrimonio della sant'agata li ho visti con questi occhi che andavano insieme per la viottola del torrente mastro turi il calafato stava per levare il pugno e incominciare benedetto dio ma guardò sua moglie e si tacque mangiandosi fra i denti quel che voleva dire e i fanciulli si affollavano dietro la cornamusa che andava a suonare davanti alle cappellette colla luminaria accanto agli usci solo in casa dei malavoglia la statua del buon pastore rimaneva all'oscuro mentre ntoni di padron ntoni correva a fare il gallo di qua e di là e barbara zuppidda gli diceva andava a finire che piedipapera stavolta voleva essere pagato santo diavolone san giovanni era arrivato e i malavoglia tornavano a parlare di dare degli acconti perché non avevano tutti i denari e speravano di raggranellare la somma alla raccolta delle ulive sangue ma compare zuppiddu si prendeva dei bei soldi ogni sabato per rabberciare la provvidenza e ce ne volevano delle nasse da acconciare dei sassi della ferrovia dell'esca a dieci soldi e della tela da imbiancare coll'acqua sino ai ginocchi e il sole sulla testa per fare quarant'onze senti disse alfine tu te ne andrai se vuoi andartene ma non mi troverai più ché ora mi sento vecchia e stanca e mi pare che non potrei reggere a quest'altra angustia ora era entrata in ballo anche la mangiacarrubbe la quale s'era messo in testa di pigliarselo lei brasi cipolla giacché era di chi se lo pigliava lei almeno era una bella ragazza con tanto di spalle e non vecchia e spelata come la vespa ma la vespa aveva la sua chiusa e la mangiacarrubbe non ci aveva altro che le sue trecce nere dicevano gli altri vorrei andarci anch'io come padron cipolla a farmi ricco aggiunse ntoni lascia stare lascia stare gli disse il nonno contento pei barilotti che vedeva nel cortile adesso ci abbiamo le acciughe da salare nella bottega di suor mariangela la santuzza c'era folla quell'ubbriacone di rocco spatu il quale vociava e sputava per dieci compare tino piedipapera mastro turi zuppiddu compare mangiacarrubbe don silvestro gli fece la carità d'andar con lui dall'avvocato perché diceva che quando a un cristiano accade una disgrazia come quella dei malavoglia bisogna aiutare il prossimo colle mani e coi piedi fosse pure un birbante da galera e fare il possibile per levarlo di mano alla giustizia per questo siamo cristiani e dobbiamo aiutare i nostri simili a me non me ne importa se vi lascia dormire ma non voglio che mi prendano la multa per amor vostro se mi trovano l'uscio aperto a quest'ora chi ve la piglia la multa quello sbirro di don michele fatelo venire qui che gliela dò io la multa ditegli che c'è qui ntoni malavoglia sangue della madonna chiudi la finestra oggi sono stato mezz'ora a godermi la commedia che facevano ntoni con la barbara che mi dolgono ancora le reni dallo stare chinato dietro il muro per sentire quello che dicevano i rigattieri correvano dietro a padron ntoni coi denari in mano piedipapera lo tirava per la manica dicendogli questo è il tempo d'approfittare ma padron ntoni teneva duro a rispondere ne parleremo ad ognissanti allora le acciughe avranno il loro prezzo no non voglio caparra alfio mena cogli occhi seguiva l'ombra delle nuvole che correva per i campi come fosse l'ulivo grigio che si dileguasse così correvano i pensieri della sua testa e gli disse io ho fatto il debito mio io non ho bisogno di loro son loro piuttosto che hanno bisogno di noi altri almeno dovreste dire che vi ci ha mandato la santuzza sotto sigillo di confessione sosteneva donna rosolina così non l'acchiappereste voi l'inimicizia a scuola non ci siete stato voi eppure i vostri affari ve li sapete fare e il mio catechismo lo so aggiunse lo zio crocifisso per non restare in debito che l'aspettava anche sulla piazza quando andava a confessarsi e lo zio santoro gli gridava dietro per salutarlo quando sentiva la sua voce e andava a cercarlo fin nella bottega di pizzuto tastando i muri col bastone per trovar la strada ah vergine benedetta esclamava mena colle mani giunte ah vergine santa che ci avete fatta la grazia e tutti piangevano dalla consolazione come se l'infermo fosse già stato in grado di tornare ad imbarcarsi sulla provvidenza e battezzato per giunta che la santuzza ci aveva messa l'acqua ed era una vera minchioneria venire a lasciarsi rubare i soldi in quella bettolaccia per questo ei non ci veniva più la santuzza toccata nel debole non seppe più contenersi prima ntoni poi stregato dagli occhi della barbara era tornato quatto quatto a piantarsi sotto la finestra per metter pace che la gnà venera voleva buttargli sulla testa la broda delle fave qualche volta ed anche la figliuola si stringeva nelle spalle ora che i malavoglia non avevano più né re né regno certuni non sanno star soli neppure in paradiso allora ntoni malavoglia masticava bile vedendosi scacciato a pedate fuori della bettola peggio di un cane rognoso senza un baiocco in tasca per andare a bere sul mostaccio a don michele e piantarsi là tutto il giorno coi gomiti sul desco a far loro mangiare il fegato invece padron ntoni aveva fatto quel viaggio lontano più lontano di trieste e d'alessandria d'egitto dal quale non si ritorna più e quando il suo nome cadeva nel discorso mentre si riposavano tirando il conto della settimana e facendo i disegni per l'avvenire all'ombra del nespolo e colle scodelle fra le ginocchia poi domandava sottovoce alla nipote cosa ha detto don ciccio dell'ospedale mena allora lo sgridava come si fa coi bambini e gli rispondeva perché pensate a quelle cose san francesco esclamava lo zio cola ei non par vero che abbiamo preso tutta questa grazia di dio colla maretta le reti formicolavano e scintillavano al sole a misura che s'affacciavano dall'acqua e tutto il fondo della paranza sembrava pieno d'argento vivo e il pesce non trovava chi lo comprasse sicché diceva ciascuno dopo il colèra verrà la fame padron ntoni aveva dovuto metter mano ai denari della casa e li vedeva assottigliare a soldo a soldo ma ei non pensava ad altro se non che maruzza era morta fuori della sua casa e cotesto non gli poteva uscir di mente per me aggiunse piedipapera non vorrei trovarmi nella camicia di compare bastianazzo la sera scese triste e fredda di tanto in tanto soffiava un buffo di tramontana e faceva piovere una spruzzatina d'acqua fina e cheta tuo nonno non ti dà nulla dunque che obbligo hai verso di loro se ti mariti vuol dire che fai casa da te e quel che guadagni lo guadagni per la tua casa cento mani dio benedisse ma non tutte in un piatto ed era inutile stargli a contare ragioni perché era sordo e per di più era scarso di cervello e non sapeva dir altro che quel che è di patto non è d'inganno oppure al giorno che promise si conosce il buon pagatore don michele ci ha altro per la testa ripeteva piedipapera cacciando fuori tanto di lingua dietro le spalle di padron ntoni e accennando coll'occhio a suo nipote il quale andava ad appollaiarsi sui muri con un pezzo di giubbone sulle spalle saettando delle occhiatacce sullo zio santoro a me mi dispiace più di voi di cacciarvi fuori dalla vostra casa ma che volete sono un povero diavolo quelle cinquecento lire me le son levate dalla bocca e san giuseppe prima fece la sua barba fossi ricco come lo zio crocifisso non ve ne parlerei nemmeno in coscienza mia almeno se non ci fossi io non spendereste tanto ora non ho più niente da far qui e potrei andarmene don ciccio il quale veniva a tastargli il polso confermava che era meglio lo portassero all'ospedale perché lì dov'era si mangiava la carne sua e quella degli altri senza utile una casa senza donna non poteva andare ma la donna bisognava che avesse il giudizio nelle mani come s'intendeva lei e non fosse di quelle fraschette che pensano a lisciarsi e nient'altro coi capelli lunghi e il cervello corto ché allora un povero marito se ne va sott'acqua come compare bastianazzo e c'è stato anche il nonno di cipolla aggiunse padron ntoni ed è in quei paesi là che s'è fatto ricco ma non è più tornato a trezza e mandò solo i denari ai figliuoli mena però l'aveva afferrata per le mani pallida anche lei e le diceva no tu non ci devi andare tu non ci devi andare e non le diceva altro il nonno aggiungeva che loro dovevano stare in casa a pregare la madonna e il piagnisteo si udiva per tutta la strada del nero la sera come portarono il nonno sul carro e mena era corsa ad incontrarlo che oramai non si vergognava più della gente lia uscì nel cortile e poscia nella strada e se ne andò davvero e nessuno la vide più e poi la mena così pallida pareva tutta sant'agata davvero e la sorellina con quel fazzoletto nero cominciava a farsi una bella ragazzina anche lei alla povera mena pareva che tutt'a un tratto le fossero caduti venti anni sulla schiena mena mentre imbozzimava l'ordito aveva il cuore nero anch'essa pensando a compare alfio il quale se ne andava alla bicocca e avrebbe venduto il suo asino povera bestia espatriare o come quelli che erano partiti per ritornare e non erano tornati più che ancora c'era lì il letto di luca e il chiodo dove bastianazzo appendeva il giubbone ma infine bisognava sgomberare con tutte quelle povere masserizie e levarle dal loro posto che ognuna lasciava il segno dov'era stata e la casa senza di esse non sembrava più quella il nonno s'affacciò ancora due o tre volte sul ballatoio prima di chiudere l'uscio a guardare le stelle che luccicavano più del dovere e poi borbottò mare amaro rocco spatu si sgolava sulla porta dell'osteria davanti al lumicino chi ha il cuor contento sempre canta conchiuse padron ntoni e veder il lume in quella camera dove l'avete visto tante volte e ci avete visto tutte le facce care che avete avuto al mondo ma ora tanti se ne sono andati ad uno ad uno che non tornano più e la camera è buia e colla porta chiusa come se quelli che se ne sono andati avessero portato la chiave in tasca per sempre fin l'acqua che si beve ci faranno pagare ora dice che metteranno il dazio sulla pece per questo padron ntoni si è affrettato a far allestire la sua barca contuttoché mastro turi zuppiddu avanza ancora cinquanta lire da lui ora che dirimpetto si vedeva la porta di compare alfio con tanto di catenaccio adesso che alla porta di compare alfio c'è il catenaccio vi metterete il cuore in pace e lo crederete che non penso a lui diceva la vespa all'orecchio dello zio crocifisso io ci ho il cuore in pace rispondeva lui sta tranquilla quando poi l'avvocato ebbe letto le carte e poté capire qualche cosa dalle risposte ingarbugliate che doveva strappare con le tenaglie a padron ntoni mentre gli altri se ne stavano appollaiati sulle loro scranne senza osare di fiatare si mise a ridere di tutto cuore e gli altri ridevano con lui senza sapere perché per ripigliar fiato lui colà dopo averlo rimandato per un pezzo da erode a pilato si misero a sfogliare certi libracci e a cercare col dito sulla lista dei morti allorché arrivarono ad un nome la longa che non aveva ben udito perché le fischiavano gli orecchi e ascoltava bianca come quelle cartacce lia bianca come la camicia piantava tanto d'occhi in faccia a ciascuno che parlava senza potere aprir bocca poco dopo arrivò la citazione per testimonianza a barbara zuppidda a grazia piedipapera e don franco lo speziale e a tutti quelli che chiacchieravano nella piazza e nella bottega di pizzuto aprirono più l'uscio dopo che ne era uscita la longa fortuna che ci avevano in casa le fave la legna e l'olio perché padron ntoni aveva fatto come la formica nel buon tempo se no morivano di fame e nessuno andava a vedere se erano morti o vivi vedendolo sgattaiolare non lo potevano tenere dal gridargli dietro un mare d'improperi dalla porta dell'osteria mostrandogli il pugno e asciugandosi colla manica il sangue che gli colava dal naso e gli prometteva che voleva dargli il resto quando l'incontrava il peggio era che i lupini li avevano presi a credenza e lo zio crocifisso non si contentava di buone parole e mele fradicie per questo lo chiamavano campana di legno perché non ci sentiva di quell'orecchio quando lo volevano pagare con delle chiacchiere e diceva che alla credenza ci si pensa mena crollava il capo e il seno le si gonfiava pensando che sarebbe stato meglio se i malavoglia avessero fatto i carrettieri ché il babbo non sarebbe morto a quel modo compar alfio in questo mentre cercava di confortarli col rammentar loro com'era prima la casa del nespolo quando stavano a chiacchierare da un uscio all'altro colla luna e si udiva tutto il giorno il colpettare del telaio di sant'agata e le galline che chiocciavano e la voce della longa che aveva sempre da fare dicevo per quelle frasche che son verdi e non vogliono accendere lasciate fare a me che è vero che venite qui per vedere la mangiacarrubbe quando si affaccia alla finestra michele sì l'abbiamo visto anche noi adesso sta recitando il rosario colla santuzza che lo sai d'onde viene don michele gli domandò pizzuto guardandolo negli occhi ntoni fece una spallata e vanni mentre si faceva da parte per lasciarli entrare ammiccò a rocco e a e quando non aveva altro da fare andava a piantarsi davanti all'osteria della santuzza accanto allo zio santoro che sembrava un altro poverello come lui e non ci andava per spendere un soldo di vino ma si metteva a guaiolare come lo zio santoro tale quale come se chiedesse la limosina la santuzza rispondeva che era la padrona se voleva far vivere alle sue spalle ntoni malavoglia grasso come un canonico segno che ci aveva il suo piacere e non aveva più bisogno di nessuno don giammaria ha i vermicelli fritti per la cena stasera osservò piedipapera fiutando verso le finestre della parrocchia don giammaria passando lì vicino per andare a casa salutò anche piedipapera perché ai tempi che corrono bisogna tenersi amici quelle buone lane ntoni si grattò il capo e si mise a cercare anche lui cosa avrebbero fatto faremo quel che fanno gli altri non faremo nulla non faremo andremo a stare in città a non far nulla e a mangiare pasta e carne tutti i giorni il povero vecchio non aveva il coraggio di dire alla nuora che dovevano andarsene colle buone dalla casa del nespolo dopo tanto tempo che ci erano stati e pareva che fosse come andarsene dal paese carne di porco ed uomini di guerra durano poco dice il proverbio per questo sara ti ha piantato allora la donna è fedele ad uno quando il turco si fa cristiano aggiunse lo zio cola delle innamorate ne ho quante ne voglio rispose ntoni a napoli mi correvano dietro come i cagnolini tutti una manica di borbonici della consorteria dei minchioni che oggi dicono bianco e domani nero e l'ultimo che parla ha ragione lui la gente fa bene a strillare con questo governo che ci succhia il sangue peggio di una mignatta ma i denari devono venir fuori per amore o per forza ognuno gli diceva la sua e gli domandava cosa aspettasse colle spalle al muro lì sotto il campanile che pareva lo zio crocifisso quando aspettava d'imprestare dei denari alla gente seduto a ridosso delle barche tirate in secco come se ci avesse in mare la paranza di padron cipolla quei gabbiani hanno una bella sorte che volano sempre in alto e non hanno paura delle ondate se il mare è in tempesta allora non hanno da mangiare nemmeno loro povere bestiole rotta ntoni finalmente lo trovò tastoni e gli parve che fosse morto perché non fiatava e non si moveva affatto la stanga del timone urtava di qua e di là mentre la barca saltava in aria e si inabissava ah san francesco di paola ah san francesco benedetto strillavano i due ragazzi ora che non sapevano più che fare i denari li trovereste se si trattasse di scuole e di lampioni lo speziale stette zitto perché si era affacciata sua moglie alla finestra e lo zio crocifisso quando fu abbastanza lontano da non temere che l'udisse don silvestro il segretario il quale si beccava anche quel po di stipendio di maestro elementare e quale perturbazione debba arrecare in una famigliuola vissuta fino allora relativamente felice la vaga bramosia dell'ignoto l'accorgersi che non si sta bene o che si potrebbe star meglio mentre le altre erano sempre nel peccato mortale e facevano mille porcherie sotto l'abitino della madonna la gente gli rideva sul muso allo zio crocifisso come lo vide sposo sulla piazza vestito di nuovo e giallo come un morto dalla paura che gli aveva fatto la vespa con quel vestito nuovo che costava denari chi ci aveva da perdere qualcosa come padron cipolla o massaro filippo l'ortolano stava tappato in casa con tanto di catenaccio e non metteva fuori nemmeno il naso per questo brasi cipolla si era buscato un potente ceffone da suo padre quando l'aveva trovato sulla porta del cortile a guardare in piazza come un baccalà sulla strada si udivano passare lentamente dei carri notte e giorno c'è sempre gente che va attorno per il mondo osservò poi compare cipolla e adesso che non si vedeva più né mare né campagna sembrava che non ci fosse al mondo altro che trezza e ognuno pensava dove potevano andare quei carri a mentre i campi erano tutti seminati di stelline d'oro e d'argento e i ragazzi infilavano le ghirlande per l'ascensione ed ella stessa era salita sulla scala per aiutare sua madre ad appendere le ghirlande all'uscio e alle finestre a quel giuoco da disperati si arrischiava la vita per qualche rotolo di pesce e una volta i malavoglia furono a un pelo di rimettercela tutti la pelle per amor del guadagno come bastianazzo mentre erano all'altezza dell'agnone verso sera e il cielo era tanto fosco che non si vedeva più neppure io non le guardo nemmeno le scarpe inverniciate per la madonna dell'ognina la mamma dice che le scarpe inverniciate son fatte per mangiarci la dote e ogni cosa e qualche bel giorno vuole uscire fuori sulla strada colla rocca in mano a fare una commedia con quel don silvestro se non mi lascia in pace per due o tre giorni padron ntoni fu più di là che di qua la febbre era venuta come aveva detto lo speziale ma era venuta così forte che stava per portarsi via il malato il poveraccio non si lagnava più nel suo cantuccio colla testa fasciata e la barba lunga una di quelle sere in cui quando si ha la barca al sicuro colla pancia all'asciutto sulla sabbia si gode a vedersi fumare la pentola dinanzi col marmocchio fra le gambe e sentire le ciabatte della donna per la casa dietro le spalle la vespa allora si appuntellò le mani sui fianchi e sfoderò la lingua come un pungiglione ora sentite che questa voglio dirvela alla fin fine la mia roba ce l'ho e grazie a dio non sono in istato di dover mendicare un marito quei poveracci rimasero ad aspettare seduti sul muricciolo e senza aver coraggio di guardarsi in faccia ma gettavano occhiate lunghe sulla strada donde s'aspettava piedipapera il quale comparve finalmente adagio adagio ma quando voleva sapeva arrancare speditamente colla sua gamba storpia aveva acceso il lume e s'era messa coll'arcolaio sul ballatoio a riempire certi cannelli che le servivano per l'ordito della settimana comare mena non si vede ma si sente e sta al telaio notte e giorno come sant'agata dicevano le vicine allora vuol dire che non mi volete bene comare mena e scusatemi se vi ho detto che vi avrei sposata lo so che voi siete nata meglio di me e siete figlia di padroni ma ora non avete più nulla e se si marita vostro fratello alessi rimarrete in mezzo alla strada state zitto gli dava sulla voce comare venera non avete inteso che massaro filippo non c'entra più colla santuzza gli altri invece continuavano a dire che la santuzza ci aveva massaro filippo per aiutarla a dire le orazioni l'aveva visto là pagateli a natale invece di pagarli a tanto al mese e ci avrete un risparmio di un tarì a salma la finite ora santo diavolone e cominciò ad insaccare in nome di dio e uno sta a vedere che ora mi fate il geloso esclamò la vespa sicuro che son geloso esclamò lo zio crocifisso geloso come una bestia e voleva pagar cinque lire per fargli rompere le ossa ad alfio mosca ora voglio far ridere tutto il paese don silvestro come gliela raccontai disse che scommetteva di fare cascare la barbara coi suoi piedi come una pera matura non ci mettere il saliscendi all'uscio perché aspetto rocco spatu che deve venire a parlarmi mena non diceva nulla e stava appoggiata allo stipite a guardar il carro carico la casa vuota il letto mezzo disfatto e la pentola che bolliva l'ultima volta sul focolare per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro diceva pure gli uomini son fatti come le dita della mano il dito grosso deve far da dito grosso e il dito piccolo deve far da dito piccolo ntoni non voleva starci più nemmeno sei giorni ora che gli era morto il padre luca avrebbe fatto come lui che s'era pianta la sua disgrazia laggiù dove si trovava e avrebbe voluto non far più niente quando gli recarono la notizia del babbo se non fosse stato per quei cani di superiori e le donne vestite di seta e cariche di anelli meglio della madonna dell'ognina vanno in giro per le vie a rubarsi i bei marinari le ragazze sgranavano gli occhi e padron ntoni stava attento anche lui come quando i ragazzi spiegavano gli indovinelli bel pezzo la mangiacarrubbe seguitava una sfacciata che si è fatto passare tutto il paese sotto la finestra a donna alla finestra non far festa intanto ntoni cantava sdraiato sulla pedagna e colle braccia sotto il capo a veder volare i gabbiani bianchi sul cielo turchino che non finiva mai e la provvidenza si dondolava sulle onde verdi che venivano da lontano fin dove arrivava la vista e li mandò da un bravo avvocato il dottor scipioni il quale stava di casa in via degli ammalati di faccia allo stallatico dello zio crispino ed era giovane ma quanto a chiacchiere ne possedeva da mettersi in tasca tutti gli avvocati vecchi che pretendevano cinque onze per aprir la bocca mentre lui si contentava di venticinque lire coraggio coraggio gridavano loro le guardie dalla riva e correvano qua e là colle lanterne a gettare delle corde siam qui noi fatevi animo finalmente una delle corde venne a cadere a traverso della provvidenza la quale tremava come una foglia volete scommettere che questa volta va a finir male ribatteva don silvestro mettendo due dita nel taschino del farsetto per cavar fuori il dodici tarì nuovo non c'è tasse che bastano e un giorno o l'altro bisognerà finirla davvero il quale non aveva nulla da perdere lui e in mare non ci aveva altro che suo fratello menico nella barca dei lupini padron fortunato cipolla mentre gli facevano la barba nella bottega di pizzuto diceva che non avrebbe dato due baiocchi di bastianazzo e di menico della locca colla provvidenza e il carico dei lupini e voi ci guadagnate bene coi carichi del vino domandò la mena sì nell'estate quando si può andare anche di notte allora mi busco una bella giornata ma alessi era un ragazzo che somigliava tutto a suo padre bastianazzo buon'anima il nonno colla lanterna andava e veniva pel cortile fuori si udiva passare la gente che andava al mare e passava a picchiare di porta in porta per chiamare i compagni chi la vuol cotta e chi la vuol cruda conchiuse padron cipolla aspetta l'acqua per la sua vigna e voi il ponente in poppa alla provvidenza lo sapete il proverbio mare crespo vento fresco stasera le stelle sono lucenti e a mezzanotte cambierà il vento sentite vedere piedipapera non aveva la lingua in tasca o che ti pare che sei venuto da lontano a fare lo spaccamontagne qui son venuto a rompervi le corna se aggiungete altro e mulinava pure che era inutile pensare alla dote di mena e di lia giacché non ci sarebbero arrivati mai la povera mena pareva che lo sapesse anche lei tanto era avvilita le vicine ora tiravano di lungo dinanzi alla porta dei malavoglia come durasse il colèra ora vi saluto e me ne vado la poveretta piangeva cheta cheta colla mano sugli occhi e se ne andò insieme alla nunziata a pianger sotto il nespolo al chiaro di luna no no non partirò se non volete voi guardate non mi dite così non mi dite bene seguiterò a fare come l'asino di compare mosca che quando non ne può più di tirare la carretta lo butteranno a crepare in un fosso siete contenta ora ma non piangete più così lo vedete il nonno come si è arrabattato tutta la vita se non ve ne importa a voi c'è a chi gliene importa sentite che non tutti pensano come voi a rimandare le cose da oggi a domani e tu che fretta accidenti a ntoni e ai malavoglia che li tiravano pei capelli nei loro imbrogli la zuppidda strillava come un'ossessa io non so niente io all'avemaria mi chiudo in casa e non sono come loro che vanno in giro per fare quello che fanno o che stanno sull'uscio per cicalare con gli sbirri cinghialenta quell'elefante di mastro turi zuppiddu andava distribuendo per ischerzo agli amici dei pugni che avrebbero accoppato un bue come se ci avesse ancora in mano la malabestia di calafato e allora compare cinghialenta si metteva a gridare e bestemmiare per far vedere che era uomo di fegato e carrettiere chi te l'ha detto domandava ntoni saltando su come un diavolo dimmi chi te l'ha detto don michele me l'ha detto rispondeva lei colle lacrime agli occhi m'ha detto di guardarti di piedipapera che per acchiappare un contrabbando bisogna dar la parte ad uno della combriccola per questo se ne vendono tante allo zio crocifisso non gliene importa di aver cavoli e lattughe perché ci ha l'altro orto di casa sua e l'ha messo tutto a cipolle ma noi ci metteremo pure i broccoli e i cavolfiori buoni eh le ragazze disse la longa vanno come dio le ha destinate ora son sempre allegre e senza pensieri e com'entrano nel mondo cominciano a conoscere i guai e i dispiaceri è scuro che non ci si vede disse il figlio della locca bisogna bere qualche cosa col tempo che fa rispose rocco spatu se no ci romperemo il naso nella sciara e quando tornavano mogi mogi sbattendo i remi e colla vela allentata il figlio della locca diceva a padron ntoni fatemi spaccar della legna o legar dei sarmenti io posso lavorare sino a mezzanotte se credete come facevo collo zio crocifisso non voglio rubarvela la giornata la casa del nespolo era piena di gente come quando era morto compare bastianazzo e mena senza spadina d'argento e coi capelli spartiti sulla fronte pareva tutt'altra talché tutte le comari le facevano ressa intorno e non si sarebbe sentita una cannonata dal cicaleccio e dalla festa vogliono dargli il cattivo natale a quei poveretti mormorava comare grazia colle mani sulla pancia davanti a ogni casa c'era la cappelletta adornata di frasche e d'arance e la sera vi accendevano le candele quando veniva a suonare la cornamusa e cantavano la litania che era una festa per ogni dove bestia quando parlano i più vecchi di te sta zitto il ragazzaccio allora se ne andò strillando e dandosi dei pugni nella testa che tutti lo pigliavano per minchione perché era figlio della locca e padron ntoni col naso in aria osservò ma di lupini non ne rimaneva uno solo ché il mare aveva tutto lavato e ripulito per questo maruzza non si era mossa di casa e non voleva più vedere la provvidenza finché ci aveva gli occhi aperti bisognava pensare anche a rinnovare il consiglio padron ntoni non ce lo volevano perché egli aveva la testa stramba ed era stato causa della morte di suo figlio bastianazzo un uomo di giudizio colui se fosse stato vivo l'aveva visto lo zio santoro e aveva visto anche piedipapera che faceva il mezzano alla vespa e serviva di comodino a quello spiantato di alfio mosca il quale voleva arraffarsi la sua chiusa lasciatelo stare esclamò la longa i danari dello zio crocifisso portano disgrazia anche stanotte ho sentito cantare la gallina nera poveretta esclamò il vecchio sorridendo al vedere la gallina nera che passeggiava pel cortile colla coda in aria e la cresta sull'orecchio come se non fosse fatto suo bella sorte eh quella della mangiacarrubbe esclamò ntoni brasi cipolla da qui a cent'anni che muore suo padre se dio vuole sarà ricco come un maiale disse spatu adesso suo padre fa il diavolo ma col tempo chinerà il capo non ha altri figli e non gli resta altro che maritarsi se non vuole che la sua roba se la goda la mangiacarrubbe alla sua barba tre persone ed era stato a un pelo di lasciarci il cuoio anche lui tanto che se ne parlava dappertutto sicché la domenica quando si metteva l'uniforme nuovo le ragazze gli lasciavano gli occhi addosso per veder se ci avesse la medaglia vedete chi ci si mette a queste cose chi non fa altro mestiere ed è un malarnese come malavoglia e il figlio della locca tutti dicevano di sì che quando capita un figlio di quella fatta è meglio che gli caschi la casa addosso lagrime per quest'anima pura che tengo sulle braccia non è per questo motivo ma io non son più da maritare perché non siete più da maritare comare mena no no ripeteva comare mena che quasi piangeva non me lo fate dire compar alfio non mi fate parlare il sangue dei malavoglia diceva il nonno e bisognava vederlo alla manovra coi capelli che gli fischiavano al vento mentre la barca saltava sui marosi come un cefalo in amore la provvidenza si avventurava spesso al largo così vecchia e rattoppata com'era per amore di quel po di pesca ora che nel paese c'erano tante barche che spazzavano il mare colla scopa parlava di voi zio crocifisso e gli lasciava toccare la medaglia sapete dove la tiene campana di legno faceva il sordo e dimenava il capo come tartaglia ci aveva la sua dote anche lei dacché i suoi fratellini cominciavano a buscarsi qualche soldo e non aveva voluto comprarsi né oro né roba bianca perché diceva che quelle cose son fatte per i ricchi e la roba bianca non era bene di farsela intanto che cresceva ancora ma la longa guardò il figliuolo col cuore stretto e non disse nulla perché ogni volta che si parlava di partire le venivano davanti agli occhi quelli che non erano tornati più e poi soggiunse né testa né coda ch'è meglio ventura va va a starci tu in città per me io voglio morire dove son nato e pensando alla casa dove era nato e che non era più sua si lasciò cadere la testa sul petto bella santa da attaccarsi al muro quella mena cominciò a sbraitare la vespa la vogliono dare a brasi cipolla e seguita a civettare con questo e con quello puh che porcheria ma compare tino rimbeccò alla moglie o perché mi fai il piagnisteo che son forse morto io a te che te ne importa alfio mosca mentre guidava il mulo andava raccontando alla nunziata come e dove avesse vista la lia ch'era tutta le altre si tenevano i fianchi dal ridere e d'allora in poi le ragazze inacidite lo chiamarono cetriuolo ntoni aveva mandato anche il suo ritratto l'avevano visto tutte le ragazze del lavatoio come la sara di comare tudda lo faceva passare di mano in mano sotto il grembiule e la mangiacarrubbe schiattava dalla gelosia c'è andato perché lo zio crocifisso voleva pagargli la mezza giornata anche a lui quando lo mandava colla paranza e i malavoglia invece gliela pagavano intiera rispose il figlio della locca senza capir nulla e come gli altri sghignazzavano rimase a bocca aperta ora volete saperlo non c'è bisogno del viatico se sta meglio vi dico è il miracolo della madonna addolorata esclamava la longa la madonna ci ha fatto il miracolo perché il signore ci è stato troppe volte in questa casa dopo pranzo prese il cappello e il ferraiuolo e andò a fare una visita alla zuppidda ci dev'essere sotto qualche cosa borbottava dal canto suo donna rosolina ci dev'essere qualche sudiceria fra suor mariangela e la zuppidda sotto il sigillo della confessione per la madonna esclamarono quelli che stavano a vedere quel rocco è forte come mastro turi zuppiddu se volesse lavorare se lo buscherebbe il pane io le mie devozioni so dirmele con questo qui diceva pizzuto mostrando il rasoio per non darsi vinto le galline starnazzavano nel terriccio del cortile al sole e la chioccia tutta ingrullita colla sua penna nel naso scuoteva il becco in un cantuccio sotto le frasche verdi dell'orto lungo il muro c'era appeso su dei piuoli dell'altro ordito ad imbiancare coi sassi al piede occhi maruzza udendo suonare un'ora di notte era rientrata in casa lesta lesta per stendere la tovaglia sul deschetto le comari a poco a poco si erano diradate e come il paese stesso andava addormentandosi si udiva il mare che russava lì vicino in fondo alla straduccia e ogni tanto sbuffava come uno che si volti e rivolti pel letto niente rispose l'avvocato non c'è da far niente e siccome padron ntoni tornava a dire che era venuto l'usciere l'usciere lasciatelo venire anche una volta al giorno così il creditore si stancherà più presto di rimetterci le spese partirete prima di giorno compar alfio gli domandò nunziata sulla porta del cortile sì vado lontano e quella povera bestia bisogna che si riposi un po nella giornata che credete e se non fosse che mi avevate messo quella pulce nell'orecchio colle vostre lusinghe ne avrei trovato cento di mariti e vanni pizzuto e alfio mosca e il cugino cola che mi stava cucito alla gonnella prima di andar soldato e non mi lasciava legare una calza la roba la trasportarono di notte nella casuccia del beccaio che avevano presa in affitto come se non si sapesse in paese che la casa del nespolo oramai era di piedipapera e loro dovevano sgomberarla ma almeno nessuno li vedeva colla roba in collo finalmente arrivò don silvestro colla faccia più dura del muro le mani dietro la schiena e zufolando un'arietta eh non vi perdete d'animo mastro croce che non casca il mondo per questa volta e seguitava a borbottare e brontolare colle spalle al muro e le mani ficcate nelle tasche né si capiva nemmeno quel che dicesse per quella castagna che ci aveva in bocca don silvestro sudò una camicia per fargli entrare in testa che infine i malavoglia non potevano dirsi truffatori se volevano pagare il debito e la vedova rinunziava fin da quando ti dava la poppa e quando non sapevi ancora abbottonarti le brache che allora non ti era venuta in mente la tentazione di muovere le gambe e andartene pel mondo come uno zingaro in conclusione ntoni si mise a piangere come un bambino perché in fondo quel ragazzo il cuore ce l'aveva buono come il pane ogni volta che la mena andava a metterlo al sole conducendolo per mano e ci stava per tutta la giornata ad aspettare la morte credeva che lo portassero all'albergo talmente era diventato un cucco e balbettava la morte non viene mai tanto che certuni andavano a chiedergli ridendo dove fosse arrivata niente voglio svergognare lui e la santuzza davanti a tutto il paese quando vanno alla messa voglio dir loro il fatto mio e far ridere la gente già non ho paura di nessuno al mondo e mi sentirà anche lo speziale lì vicino sicuro che la perdete se la malavoglia si marita con brasi cipolla compare mosca non avrà più che fare e si prende la vespa e la chiusa per mettersi il cuore in pace che se la pigli anche il diavolo esclamò alfine lo zio crocifisso stordito dalle chiacchiere di compare tino taci gli gridò il fratello col coltello fra i denti taci o ti assesto una pedata fatti la croce e taci ripeté il nonno sicché il ragazzo non osò fiatare più egli non aveva paura della sciabola e dell'aspersorio e se ne infischiava di don michele tanto che gli leggeva le corna quando la signora non era alla finestra e non poteva udire quello che si diceva nella spezieria la longa una volta mentre tornava da aci castello col paniere al braccio si sentì così stanca che le gambe le tremavano e sembrava fossero di piombo allora si lasciò vincere dalla tentazione di riposare due minuti su quelle quattro pietre liscie messe in fila all'ombra del caprifico che c'è accanto alla cappelletta prima d'entrare nel paese compare mangiacarrubbe allora e tino piedipapera rimasero a bocca aperta perché giusto sulla strada di trezza c'erano i pali del telegrafo ma siccome don silvestro cominciava a ridere e a fare dieci canne di ordito sul telaio i legumi da seccare per l'inverno la conserva dei pomidoro da fare che lei ci aveva un segreto tutto suo per avere la conserva dei pomidoro fresca tutto mamma disse luca tornando indietro perché gli piangeva il cuore di lasciarla così zitta zitta sul ballatoio come la madonna addolorata quando tornerò vi avviserò prima e così verrete ad incontrarmi tutti alla stazione quello è un uomo che ha stomaco e se ha da dire qualche cosa ce la chiude dentro e non parla più tutto il paese sa che ha truffato le venticinque onze a donna rosolina ma nessuno va a dirglielo in faccia a un uomo come quello adesso dove siamo domandò ntoni dopo un altro bel pezzo col fiato ai denti dalla stanchezza nelle mani di dio rispose il nonno allora lasciatemi piangere esclamò alessi che non ne poteva più e oramai tutti lo sapevano e la nunziata era troppo piccola quando quel bel mobile di suo padre l'aveva piantata per andarsene a cercare fortuna altrove le poverette s'intendevano fra di loro appunto per questo quando discorrevano a bassa voce col capo chino oh vergine maria cominciò a dire allora la ragazza oh vergine maria chiudetelo in casa stanotte vostro fratello come torna ma non gli dite che ci sono stato io ditegli che è meglio che stia in casa diteglielo per tutto il paese non si vedeva altro che della gente colle reti in collo e donne sedute sulla soglia a pestare i mattoni e davanti a ogni porta c'era una fila di barilotti che un cristiano si ricreava il naso a passare per la strada e un miglio prima di arrivare in paese si sentiva che san francesco ci aveva mandata la provvidenza che ce la dareste voi vostra nipote mena disse alfin padron cipolla volgendosi a padron ntoni ognuno all'arte sua e il lupo alle pecore padron cipolla continuava a dir di sì col capo tanto più che fra lui e padron ntoni c'era stata qualche parola di maritar la mena con suo figlio brasi però il confessore le aveva data l'assoluzione perché coi disgraziati succede così che una spina scaccia l'altra e il signore non vuole ficcarcele tutte in una volta perché si morirebbe di crepacuore dillo a tuo nonno dillo ntoni si stringeva nelle spalle ma il vecchio seguitava ad accennare di sì col capo e sputava e si grattava il capo cercando le parole e dei peccati doveva avercene grossi assai perché la vespa gli avvelenava il pane in bocca e gli faceva soffrire le pene del purgatorio notte e giorno per giunta poi si vantava di essergli fedele che non avrebbe guardato in faccia un cristiano fosse giovane e bello come ntoni malavoglia o vanni pizzuto per tutto l'oro del mondo te la pigli esclamò il nonno ed io chi sono e tua madre non conta per nulla quando tuo padre prese moglie ed è quella che vedi là me lo fece dire a me prima allora viveva tua nonna e venne a parlarmene nell'orto sotto il fico sono venuta a salutarvi disse lei e ci aveva il pianto nella gola perché ci andate alla bicocca se vi è la malaria alfio si mise a ridere anche questa volta a malincuore come quando era andato a dirle addio o bella perché ci vado e voi perché vi maritate con brasi cipolla giallo come un morto col pugno sul fianco e il giubbone vecchio sulle spalle che pareva ci avesse un vestito di velluto girando gli occhiacci intorno per stuzzicare chi sapeva lui don michele per amore dei galloni fingeva di non vederlo e cercava di andarsene infatti dicevano che era un bel mestiere quello che gli aveva insegnato suo padre allo speziale di pestare nel mortaio e di far denari coll'acqua sporca mentre c'era gente che doveva cuocersi le corna al sole e cavarsi gli occhi colle maglie delle reti e prendersi il granchio alle gambe e alla schiena per guadagnarsi dieci soldi non dite così supplicavano le donne singhiozzando come se egli avesse voluto andarsene di sua volontà per carità non dite così egli scuoteva il capo tristamente e rispondeva nella casa di compar alfio c'era il lume e ogni cosa sottosopra egli venne a picchiare all'uscio poco dopo e aveva la faccia in un certo modo anche lui e faceva e disfaceva dei nodi alla frusta che teneva in mano sono venuto a salutarvi tutti comare maruzza padron ntoni i ragazzi e anche voi comare mena oh se tua madre fosse qui non diresti così mormorava mena se mia madre fosse qui non sarei orfana e non dovrei pensarci da me ad aiutarmi e nemmeno ntoni andrebbe per le strade che è una vergogna sentirsi dire che siamo sue sorelle e nessuno vorrà prendersi in moglie la sorella di ntoni malavoglia la quale infine era sua nipote e doveva pensarci lui e don michele era pagato per questo per guardare gli interessi dei galantuomini la gente si divertiva a veder padron cipolla correre di qua e di là anche lui con tanto di lingua fuori e ci aveva gusto che quel bietolone di suo figlio brasi fosse andato a cascare nella vespa andava cercando cogli occhi dove fossero cinghialenta e rocco spatu l'hanno scappata diceva fra di sé non hanno a temere più niente come vanni pizzuto e piedipapera che dormono fra le lenzuola a quest'ora soltanto a casa mia non dormono più dacché hanno udito le schioppettate e la locca che gironzava sempre da quelle parti perché le avevano detto che il suo menico era andato nella barca dei malavoglia e credeva che dovesse trovarlo ancora là appena vedeva suo fratello crocifisso levava le strida al pari di un uccellaccio di malaugurio e gli smuoveva la bile anche lei i fannulloni preferivano godersi all'osteria quella domenica che prometteva di durare anche il lunedì e fin gli stipiti erano allegri della fiamma del focolare tanto che lo zio santoro messo lì fuori colla mano stesa e il mento sui ginocchi s'era tirato un po in qua per scaldarsi la schiena anche lui più tardi mentre lo facevano scendere per le scale barcollante reggendolo sotto le ascelle la folla usciva anch'essa come una fiumana e si sentiva dire l'hanno condannato ai ferri per cinque anni in quel momento ntoni usciva dall'altra porticina anche lui pallido in mezzo ai carabinieri ammanettato come un cristo mentre rocco pieno come una botte non fiatava più colle spalle al muro lo zio santoro intanto a tastoni aveva ritirato il lume e chiudeva la porta ora andatevene che ho sonno disse la santuzza io non ho mica sonno io massaro filippo a me mi lascia dormire la notte scirocco chiaro e tramontana scura mettiti in mare senza paura diceva padron ntoni dalla riva guardando verso la montagna tutta nera di nubi menico della locca il quale era nella provvidenza con bastianazzo gridava qualche cosa che il mare si mangiò finalmente il più duro o il più compassionevole la prese per un braccio e la condusse a casa ella si lasciava condurre e badava a ripetere oh vergine maria oh vergine maria non voglio andarci più all'osteria neanche se m'ammazzano e tornò a lavorare di buonavoglia come prima anzi si alzava prima degli altri e andava ad aspettare il nonno alla marina che ci volevano due ore a far giorno i tre re erano ancora alti sul campanile del villaggio e i grilli si udivano trillare nelle chiuse come se fossero lì accanto ma i poveri malavoglia come avevano saputo della sua rissa con piedipapera si aspettavano di momento in momento l'usciere che venisse a scacciarli dalla casa giacché pasqua era lì vicina e dei denari del debito a gran stento ne avevano raccolto appena una metà e l'andava dicendo al canterano e alle seggiole come una pazza che invano sua sorella le andava dietro piangendo te l'aveva detto te l'aveva detto e cercava di afferrarla un'altra volta per le mani le altre ridevano perché la vespa non ci aveva che lei stessa da maritare e non ci arrivava anche quanto a questo padron ntoni fa più danno di tutti perché è la colonna della casa rispose la cugina anna quel cetriolo di ntoni ora non è più un ragazzo ché già lui di moglie non ne aveva bisogno e l'avevano preso per il collo facendogli credere che la vespa avesse acchiappato brasi cipolla e stesse per scappargli insieme alla chiusa maledetta chiusa lontano sia ché son figlia di maria e la vespa baciava anche la medaglia che ci aveva sull'abitino sciatara e matara tuono dell'aria e vino solforoso la zuppidda soggiunse voi almeno non avete figli da maritare come li ho io che farei gran danno se andassi sotterra chi deve mangiarsi queste sardelle qui cominciava la cugina anna deve essere il figlio di un re di corona bello come il sole il quale camminerà un anno un mese e un giorno col suo cavallo bianco no no compare vanni non c'è bisogno d'andarle a contare a don michele e piedipapera s'è visto stasera neanche sulla piazza era lì nella spezieria a fare la repubblica collo speziale ogni volta che si fa il colpo egli voga al largo per provare che lui non ci entra in tutto quel che può succedere hanno portato adesso la notizia e padron ntoni è corso verso il rotolo per vederla che stanno rimorchiandola verso il paese e pareva che ci avesse le gambe nuove il vecchio adesso colla provvidenza i malavoglia potranno tirarsi su un'altra volta e la mena sarà di nuovo un bel partito la vera disgrazia è toccata allo zio crocifisso che ha dato i lupini a credenza chi fa credenza senza pegno perde l'amico la roba e l'ingegno lo zio crocifisso se ne stava ginocchioni a piè dell'altare dell'addolorata raccontavano che si era combattuta una gran battaglia di mare e si erano annegati dei bastimenti grandi come aci trezza carichi zeppi di soldati insomma un mondo di cose che parevano quelli che raccontano la storia d'orlando e dei paladini di francia alla marina di catania e la gente stava ad ascoltare colle orecchie tese fitta come le mosche è stato dalle malavoglia soffiò loro nell'orecchio l'ho visto escire io buon prò rispose cinghialenta ma bisognerebbe dire a ntoni che raccomandi a sua sorella di trattenere don michele tutta la notte quando abbiamo da fare perché quando il mare parla in quel modo non si ha coraggio di aprir bocca padron ntoni disse soltanto a quest'ora laggiù dicono il rosario per noi e non aggiunsero altro correndo col vento e colle onde nella notte che era venuta tutt'a un tratto nera come la pece ntoni ora che era in miseria non aveva più ritegno di mostrarsi insieme a rocco spatu e a cinghialenta per la sciara e verso il rotolo e a discorrere sottovoce fra di loro colla faccia scura a guisa di lupi affamati don michele tornava a dire alla mena vostro fratello vi darà qualche dispiacere comare mena anche lui colla sua barbona che predicava di cominciar da capo era di quelli che avevano acchiappato la fortuna e la teneva negli scarabattoli e si godeva il ben di dio stando sulla porta della bottega a chiacchierare con questo o con quell'altro e quando aveva pestato quel po d'acqua sporca nel mortaio aveva fatto il suo lavoro e non poteva andare dal giudice perché le onze donna rosolina le aveva rubate a suo fratello il vicario e si sarebbe saputo il motivo per cui aveva dato in mano a don silvestro quel denaro per sua vergogna mena sembrava davvero sant'agata con quella veste nuova e quel fazzoletto nero in testa talché brasi non le levava gli occhi d'addosso come il basilisco e stava appollaiato sulla scranna colle mani fra le gambe che se le fregava di tanto in tanto di nascosto dalla contentezza e se udiva chiocciare le due galline che le aveva regalato si sentiva una certa cosa dentro di sé e gli sembrava che ci stesse lui in persona nel cortile del nespolo e se non fosse stato un povero carrettiere dal carro dell'asino avrebbe voluto chiedere in moglie la sant'agata e portarsela via nel carro ogni sera le donnicciuole quando andavano a prendersi la benedizione e compare cirino faceva risuonare le chiavi prima di chiudere la vedevano sempre lì a quel posto accasciata sui ginocchi e la chiamavano anche lei la madre addolorata la lia e alessi spalancavano gli occhi e lo guardavano sbigottiti ma il nonno si lasciava cadere la testa sul petto ora non hai più né padre né madre e puoi fare quello che ti pare e piace gli disse alfine finché vivrò a quei ragazzi ci penserò io quando non ci sarò più il signore farà il resto la gnà grazia si mise a correre verso il paese e arrivò prima degli altri con tanto di lingua fuori perché la malanuova la porta l'uccello appena vide lia la quale aspettava sull'uscio come un'anima del purgatorio le disse prendendole le mani e tutta sottosopra anche lei contrabbando massaro filippo pensa al suo interesse ma io vedete dovessi pagare il dazio due volte e il contrabbando don michele non lo voglio più no e poi no ella non voleva perdonare a don michele quella partaccia che gli aveva fatta colla e son certo che quella poveretta avrebbe voluto piuttosto che il mulo le fosse camminato sulla pancia e la portassero distesa sul carro come portiamo adesso suo nonno ora la famiglia dei malavoglia è distrutta e bisogna rifarla di nuovo tu e alessi meglio sarebbe che tu morissi di fame gli diceva il nonno e che avessimo a morire tutti oggi stesso infine nessuno parlava più seduti dov'erano e voltandosi le spalle non diceva le solite barzellette e domandava a questo e a quello cos'era stato quel diavolio e se si erano visti rocco spatu e cinghialenta e si sberrettava con don michele il quale aveva gli occhi gonfii e gli stivali polverosi e voleva pagargli per forza il bicchierino le donne invece si facevano la croce quasi vedessero cogli occhi la povera gente che vi era dentro maruzza la longa non diceva nulla com'era giusto ma non poteva star ferma un momento e andava sempre di qua e di là per la casa e pel cortile che pareva una gallina quando sta per far i bambini giocavano ai nocciuoli nella strada e se alessi si fermava a guardare colle gambe aperte gli dicevano tu vattene se non hai nocciuoli per giocare ora vi pigliano la casa infatti la vigilia di natale venne apposta l'usciere in carrozza pei malavoglia loro erano padroni di mettere le mani su ogni cosa e prendere quello che volevano ma gli altri se cercavano a rischio della pelle di fare come volevano per sbarcare la loro roba passavano per ladri e li cacciavano peggio dei lupi colle pistole e le carabine rattoppava delle reti e intrecciava delle nasse poi cominciò ad andare col bastoncello sino al cortile di mastro turi a vedere la provvidenza e stava lì a godersi il sole infine era tornato a imbarcarsi coi ragazzi tale e quale come i gatti diceva la zuppidda che se non danno il naso per terra son sempre vivi ntoni continuò a remare brontolando perché non poteva andarsene a piedi e compare mangiacarrubbe per metter la pace disse che era ora di far colazione in quel momento spuntava il sole e un sorso di vino si beveva volentieri pel fresco che s'era messo va piedipapera volle andare a vedere anche lui perché era di casa e padron fortunato e chi d'altri poté entrare a furia di gomitate la faccia non mi piace niente affatto sentenziava padron cipolla scrollando il capo come vi sentite compare ntoni nella casa del nespolo c'era pure la stalla pel vitello e la tettoia pel mangime e ogni cosa se ne andava ricordando a poco a poco cercando qua e là cogli occhi morti e col mento sul bastone il sole oggi si coricò insaccato acqua o vento quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente aggiunse padron ntoni piedipapera non poteva soffrire quello sputasentenze di padron cipolla il quale perché era ricco si credeva di saper tutto lui e di dar a bere le corbellerie a chi non aveva denari beato lui sospirava la santuzza è morto in un giorno segnalato la vigilia dei dolori di maria vergine e prega lassù per noi peccatori fra gli angeli e i santi del paradiso a chi vuol bene dio manda pene almeno è morto che la casa e il nespolo sino all'ultima foglia erano ancora suoi ed io che son vecchio sono ancora qua uomo povero ha i giorni lunghi ma quando era mal tempo o che soffiava il maestrale e i sugheri ballavano sull'acqua tutto il giorno come se ci fosse chi suonava il violino o il mare era bianco al pari del latte o crespo che sembrava che bollisse a me mi sembrano pazzi vedete don silvestro cosa gli manca e s'è messo in testa di far cascare la zuppidda coi suoi piedi vanno dicendo e se comare venera non trova di meglio bisogna che la lasci cascare padron cipolla continuò a fregarsi il mento e non disse altro per la madonna esclamò rocco spatu avrei voluto esserci anch'io a far quattro pugni tutti gli altri stavano ad ascoltare con tanto d'occhi aperti l'altro giovanotto poi raccontò pure in qual modo era saltata in aria la palestro intanto l'avvocato chiacchierava e chiacchierava che le parole andavano come la carrucola di un pozzo diceva di no che non era vero che ntoni malavoglia avesse fatto tutte quelle birbonate il presidente era andato a scavarle fuori per cacciare nei guai un povero figliuolo poiché questo era il suo mestiere loro come loro non gli volevano male a don michele sebbene ei fosse di quei del governo e diceva che l'uomo è cacciatore e la zuppidda doveva pensarci lei a guardarsi la figliuola e se don michele ci aveva degli altri intrighi cotesto riguardava lui e la sua coscienza che ne volevi ancora gli diè sulla voce padron fortunato quando furono lontani se non si sentiva rosicare altri che te come ci fosse un mulo davanti a un sacco d'orzo guarda che ti sei lasciato cascare il vino sui calzoni giufà e mi hai rovinato un vestito nuovo e quelle galline che la conoscevano soltanto all'aprire che faceva il rastrello e la longa che la chiamava pel cortile che ogni cosa si udiva da casa mia come se fosse stato proprio là dentro l'uomo è il fuoco e la donna è la stoppa viene il diavolo e soffia perciò si doveva aiutarsi colle mani e coi piedi per mandare avanti quella barca della casa del nespolo finiva piedipapera quando andava a farsi la barba e sentiva che don michele gli avrebbe dato qualche cosa per levargli davanti gli occhi ntoni malavoglia si gonfiava come un gallo d'india ché così lo tenevano da conto nel paese alessi non osava dirgli nulla tanto suo fratello era mutato ma al vedergli riprendere la sporta si sentì balzare il cuore dal petto e mena gli disse tutta smarrita te ne vai sì rispose ntoni e dove vai chiese alessi già sentenziava don franco colla barba in aria ha chinato il capo perché don silvestro è di quelli che tengono il manico nel mestolo dacché era stato al tribunale in mezzo a tutti quegli sbirri don franco era più arrabbiato di prima e giurava che non ci sarebbe tornato più neanche in mezzo ai carabinieri nulla voleva fare lui che gliene importava della barca e della casa poi veniva un'altra malannata un altro colèra un altro guajo e si mangiava la casa e la barca e si tornava di nuovo a fare come le formiche bella cosa e poi quando si aveva la casa e la barca che non si lavorava più o si mangiava pasta e carne tutti i giorni quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna è un minchione questo si sa don silvestro lo zio crocifisso padron cipolla e massaro filippo non erano minchioni e tutti facevano loro festa perché quelli che non hanno niente stanno a guardare a bocca aperta i ricchi e i fortunati e lavorano per loro come l'asino di compare mosca per un pugno di paglia non sapeva che inventare per tranquillarla e le cantava le canzonette colla voce tremola che sapeva di lagrime anche essa le comari mentre tornavano dall'osteria coll'orciolino dell'olio o col fiaschetto del vino si fermavano a barattare qualche parola con la longa senza aver l'aria di nulla allorché la longa seppe del negozio dei lupini dopo cena mentre si chiacchierava coi gomiti sulla tovaglia rimase a bocca aperta come se quella grossa somma di quarant'onze se la sentisse sullo stomaco ora non son più da maritare tornava a dire mena col viso basso e sminuzzando gli sterpolini della siepe anche lei ventisei anni ed è passato il tempo di maritarmi poi al pensare che tutta quella gente andava a sentire condannare suo nipote là in mezzo ai soldati davanti ai giudici gli parve come se l'avesse abbandonato in mezzo a una piazza una volta ntoni malavoglia andando gironi pel paese aveva visto due giovanotti che s'erano imbarcati qualche anno prima a riposto a cercar fortuna e tornavano da trieste o da alessandria d'egitto insomma da lontano e spendevano e spandevano all'osteria meglio di compare naso o di padron cipolla lo zio crocifisso il quale era di quelli che badano ai fatti propri e quando gli cavavano sangue colle tasse si masticava la sua bile dentro di sé per paura di peggio allora sbrigatevela tra voi altri esclamava la zuppidda voltandogli le spalle per andare a frugare nei cassetti o in cucina buttando in aria ogni cosa per darsi da fare onde non guardarlo in faccia avevano passato la sera all'osteria a bere e schiamazzare che la bettola è come un porto di mare e la santuzza non avrebbe potuto mandarlo via ora che ci aveva dei soldi in tasca e li faceva ballare nella mano cosa avete fatto scellerata che al giudice hanno detto che ve l'intendete con don michele e a vostro nonno gli è venuto un accidente lia non disse nulla come non avesse udito o non gliene importasse niente rimase a guardarla cogli occhi sbarrati e la bocca aperta lascia fare a me che l'aggiusto io assicurava lo zio santoro farò le cose con giudizio non ti lascerei fare la figura di tornare a leccare gli stivali a don michele sono tuo padre o no santo dio sì sì brontolava lo zio santoro quando poteva chiapparla un momento a quattr'occhi di don michele ne hai sempre bisogno massaro filippo m'ha detto dieci volte che è tempo di finirla che il vino nuovo non può tenerlo più nella cantina e bisognerebbe farlo entrare in paese di contrabbando la longa mentre i coscritti erano condotti in quartiere trottando trafelata accanto al passo lungo del figliuolo gli andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l'abitino della madonna e di mandare le notizie ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città che poi gli avrebbero mandati i soldi per la carta un bel pezzo di terra diceva compare mangiacarrubbe quando è ben coltivato dà la minestra per tutto l'anno la casa dei malavoglia era sempre stata una delle prime a trezza e sedette sul muricciuolo della vigna di massaro filippo così stette un gran pezzo pensando a tante cose guardando il paese nero e ascoltando il mare che gli brontolava lì sotto ma padron ntoni invece di pensare a risparmiare quei soldi adesso che il nipote non glieli mangiava più seguitava a buttarglieli dietro con avvocati e mangiacarte quei soldi che costavano tanto e che erano destinati alla casa del nespolo vedi ora penso pure a quel povero asino che ha lavorato con me tanto tempo e andava sempre sole o pioggia col capo basso e le orecchie larghe adesso chissà dove lo cacciano e con quali carichi e per quali strade colle orecchie più basse ancora ché anch'egli fiuta col naso la terra che deve raccoglierlo come si fa vecchio povera bestia gli veniva voglia di dargli del remo sulla testa e preferiva starsene ad aggiustare le nasse e rifare le maglie delle reti seduto sulla riva colle gambe distese e la schiena appoggiata ai sassi che allora se pure stava un momento colle mani sotto le ascelle nessuno gli diceva nulla dammi la forbice o tienmi la matassa che se la sentiva nelle viscere la sua figliuola ora che tutti le voltavano le spalle ma la ragazza cantava come uno stornello perché aveva diciotto anni e a quell'età se il cielo è azzurro vi ride negli occhi e gli uccelli vi cantano nel cuore senti gli disse il nonno rizzandosi su a stento pei dolori che gli mangiavano la schiena va a dormire che è meglio questi discorsi non dovresti farceli mai davanti a tua madre mio fratello luca sta meglio di me a fare il soldato brontolò ntoni nell'andarsene un fannullone che non sa far altro che andare attorno col carro dell'asino e non possiede altro un morto di fame un birbante che le dà ad intendere d'essere innamorato del suo grugno di porco a quella brutta strega di mia nipote per amor della roba in mezzo a quel chiacchierio saltò su la zuppidda la moglie di mastro turi il calafato la quale stava in fondo alla straduccia e compariva sempre all'improvviso per dire la sua come il diavolo nella litania ché nessuno s'accorgeva di dove fosse sbucata il nonno gli disse che gli aveva trovato d'andare a giornata nella paranza di compar cipolla con una bella paga i ho presi per carità diceva padron fortunato a chi voleva sentirlo seduto davanti alla bottega del barbiere bel mestiere anche quello dello speziale osservò mosca in questa spuntò nella viottola comare venera zuppidda col fuso in mano oh dio esclamò mena vien gente e scappò dentro prima di mezzanotte la provvidenza avrà girato il capo dei mulini disse padron ntoni e il vento fresco non le darà più noia padron ntoni non pensava ad altro che alla provvidenza e quando non parlava delle cose sue non diceva nulla e alla conversazione ci stava come un manico di scopa mena invece non ci metteva neppure il naso alla finestra perché non ci stava bene adesso che le era morta la mamma e aveva il fazzoletto nero e poi doveva anche badare a quella piccina e farle da mamma e non aveva chi l'aiutasse nelle faccenduole di casa tanto che doveva andare anche al lavatoio e alla fontana e a portare il pane agli uomini quando erano quello che dico sempre ripeteva lo speziale tirandosi la barba tutto il sistema è così pagar degli sfaccendati per non far niente e farci le corna a noi che li paghiamo ecco che cos'è della gente che ha quattro tarì al giorno per stare a passeggiare sotto le finestre della bravo con lo zio crocifisso non voglio farci più debiti perché non me lo dice il cuore dopo l'affare dei lupini ma trenta lire ce le darebbe per la prima volta che andiamo in mare con la provvidenza quello fu un brutto natale pei malavoglia giusto in quel tempo anche luca prese il suo numero alla leva un numero basso da povero diavolo e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei che oramai ci avevano fatto il callo ma aveva denari sin che ne volevano e se qualcheduno andava a chiedergli dodici tarì glieli prestava subito col pegno perché chi fa credenza senza pegno perde l'amico la roba e peccato che lo vedessero soltanto i malavoglia i quali adesso non avevano più nulla da perdere e perciò se ne stavano a vedere chi passava seduti sulla soglia immobili e col mento in mano mare bianco scirocco in campo o mare crespo vento fresco come se fossero là per imparare i proverbi e con quei benedetti proverbi mentre la sera stava a guardare il tempo dalla finestra col naso in aria diceva pure quando la luna è rossa fa vento quando è chiara vuol dire sereno quando è pallida don silvestro faceva il gallo colle donne e si muoveva ogni momento col pretesto di offrire le scranne ai nuovi arrivati per far scricchiolare le sue scarpe verniciate però don silvestro si faceva vedere a braccetto con don michele e nessuno osava dir parola in faccia a loro di quei discorsi che correvano ora donna rosolina gli sbatteva la finestra sul naso allorché ntoni poveretto finché c'era stato bisogno era corso di qua e di là senza fiato e s'era strappati i capelli anche lui adesso che il nonno stava meglio girandolava pel paese colle mani sotto le ascelle aspettando che potessero portare un'altra volta la provvidenza da mastro zuppiddu per don michele giurava e spergiurava che non era vero e spesso la sera quando l'osteria era già chiusa si udiva un casa del diavolo dietro la porta bugiardo gridava la santuzza assassino ladro nemico di dio nella luce gloriosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini le avidità l'egoismo tutte le passioni tutti i vizi che si trasformano in virtù tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro tutte le contraddizioni dal cui attrito sviluppasi la luce della verità iddio quel ch'è di patto non è d'inganno che l'anima lui non doveva darla ai porci e piedipapera schiamazzava e bestemmiava come un ossesso per metterli d'accordo giurando e spergiurando che un caso simile non gli era capitato da che era vivo e cacciava le mani nel mucchio dei lupini e li mostrava a dio e alla madonna chiamandoli a testimoni dei mangiapane come don silvestro sì che si mangiano un paese senza far nulla ma i dazii ci vogliono per pagare i soldati che fanno bella vista colla montura e senza soldati ci mangeremmo come lupi fra di noi chi può starsene fra le lenzuola con questo tempaccio non va in giro di certo conchiuse compare cinghialenta ntoni fece segno di star zitti e di scantonare per la viottola onde evitare di passare davanti alla sua casa ché mena o il nonno potevano stare ad aspettarlo e li avrebbero uditi poi a poco a poco cominciarono a mettersi il fazzoletto nero al collo e ad uscire nella strada come le lumache dopo il temporale colla faccia pallida e ancora sbalorditi oppure stava delle ore intere seduto sugli scalini della chiesa col mento in mano a veder passare la gente almanaccando su quei mestieri in cui non ci era nulla da fare la domenica almeno si godeva quelle cose che si hanno senza quattrini questi non son discorsi da farsi ora compare ntoni ma se vostro nonno dice di sì io per me non vi cambio per vittorio emanuele compare zuppiddu intanto stava zitto e gli dava un pezzo di salvietta per asciugarsi dimodoché ntoni quella sera se ne andò a casa tutto contento andiamocene via dal paese diceva lei come se fossimo marito e moglie e quando la frittata sarà fatta vostro padre dovrà dir di sì per forza già non ha altri figliuoli e la roba non sa a chi lasciarla vi giuro per questa medaglia benedetta che ci ho qui sentite che vedrete qualche cosa di grosso nel paese e mi butterò in mare bella e vestita come sono brasi si grattava il capo e seguitava per me io vi voglio ma mio padre poi che farà e don giammaria che si pappa la lira al giorno per confessare la santuzza e sentire le porcherie che gli racconta e don silvestro che so io e mastro cirino che è pagato per romperci gli stivali colle sue campane ma i lumi poi non li accende e si mette in tasca l'olio ché lì al municipio poi ci son altre porcherie almeno finché non ce la lascio voglio godermi quel po di bene che posso trovare giacché è inutile logorarmi la pelle per niente e poi quando avrete la casa e quando avrete la barca e poi e la dote di mena e la dote di lia padron ntoni ora che non gli era rimasto altri che alessi pel governo della barca doveva prendere a giornata qualcheduno o compare nunzio che era carico di figliuoli e aveva la moglie malata o il figlio della locca il quale veniva a piagnucolare dietro l'uscio che sua madre moriva di fame la zuppidda adesso predicava che il capo della casa era suo marito ed egli era il padrone di maritare la barbara con chi gli piaceva e se voleva darla a don silvestro voleva dire che gliela aveva promessa e aveva chinato il capo e quando suo marito aveva chinato il capo era peggio di un bue e a chi gli domandava perché andasse sempre in giro diceva che la fame fa uscire il lupo dal bosco e cane affamato non teme bastone ma di lui non volevano saperne ora che era ridotto in quello stato ognuna diceva la sua dello zio crocifisso il quale piagnucolava sempre e si lamentava come cristo in mezzo ai ladroni e intanto aveva denari a palate ché la zuppidda un giorno che il vecchio era malato aveva vista una cassa grande così sotto il letto sentite a me gli suggerì don silvestro piuttosto dategli la casa se no se ne va in spese perfino la provvidenza e i capelli che ci avete in testa e ci perdete anche le vostre giornate coll'andare e venire angustia ntoni cercava di rassicurarla che sarebbe tornato presto e carico di denari e sarebbero stati allegri tutti maruzza scuoteva il capo tristamente guardandolo sempre negli occhi e diceva di no di no che lei non l'avrebbe trovata più sassi ella diceva sempre la verità come il santo evangelio questo era il suo vizio e perciò la gente che non amava sentirsela cantare l'accusava di essere una lingua d'inferno di quelle che lasciano la bava il povero vecchio aveva paura e non stava a cercare il pelo nell'uovo colle chiacchiere dell'avvocato purché gli sciogliessero le mani a suo nipote e lo lasciassero tornare a casa giacché gli pareva che ntoni dopo quel terremoto dovesse tornare a casa e starsene sempre con loro come quando era ragazzo adesso tutti vogliono fare i negozianti per arricchire diceva stringendosi nelle spalle e poi quando hanno perso la mula vanno cercando la cavezza segretario in quell'ora le ragazze facevano come uno stormo di passere attorno alla fontana e la stella della sera era già bella e lucente che pareva una lanterna appesa all'antenna della provvidenza tu va a dormire ripeteva mena alla sorella tu sei troppo giovane e certe cose non devi saperle al nonno non diceva nulla per non dargli quest'altro crepacuore la galera ce l'ho in casa vorrei esserci io al posto di tuo figlio cosa vuoi da me già il pane non te lo portava nemmeno lui tu poi sarai sempre uno sciocco che non saprai fare gli affari tuoi uno di quei grulli che abbaiano alla luna un chiacchierone ma infine cosa ho detto piagnucolava lo speziale andandole dietro per la scala col lume in mano la santuzza intanto lo aveva preso per le spalle e lo spingeva fuori dell'uscio andate a dirglielo voi stesso e andate a cercarvi i guai fuori di qui io non ne voglio chiacchiere colla polizia pei vostri begli occhi giusto in quel punto si seppe che brasi cipolla s'era lasciato rubare dalla mangiacarrubbe come un bietolone e padron fortunato li andava cercando per la sciara e pel vallone e sotto il ponte colla schiuma alla bocca giurando e spergiurando che se li trovava voleva dar loro tante di quelle pedate e farsi venire le orecchie di suo figlio nelle mani talché il poveraccio si faceva giallo e verde e di cento colori e non sapeva che fare perché barbara lo teneva invischiato come un passerotto con quegli occhioni neri e gli diceva poi vuol dire che a me non mi volete bene come ai vostri e si metteva a piangere nel grembiule quando non c'era la mamma e dove se la porterà domandò poi la lia lontano lontano nel suo paese di là del mare d'onde non si torna più come compar alfio mosca disse la nunziata io non vorrei andarci col figlio del re se non dovessi tornare più la gallina che cammina torna a casa colla pancia piena se non altro egli se l'era riempita di giudizio la pancia e andava a raccontare quello che aveva imparato sulla piazza nella bottega di pizzuto ed anche all'osteria della santuzza i più curiosi allungavano il collo dall'uscio e si ammiccavano l'un l'altro per mostrarselo a vicenda e pare l'usciere che fa il pignoramento sghignazzavano chi è chi è che grida domandava ntoni aiutandosi coi denti e col coltello a tagliare le rilinghe della vela la quale era caduta coll'antenna sulla barca e copriva ogni cosa ad un tratto un colpo di vento la strappò netta e se la portò via sibilando allora i due fratelli poterono sbrogliare del tutto il troncone dell'antenna e buttarlo in mare questo qui non scriverà per danari quando sarà laggiù pensava il vecchio e se dio gli dà giorni lunghi la tira su un'altra volta la casa del nespolo ma dio non gliene diede giorni lunghi appunto perché era fatto di quella pasta adesso diceva va a prender la legna ora sta governando il suo asino e si vedeva il lume nel cortile e sotto la tettoia sant'agata rideva e la nunziata diceva che per essere preciso come una donna a compare alfio gli mancava soltanto la gonnella in quel tempo non andavano intorno né medico né speziale dopo il tramonto e le vicine stesse si sprangavano gli usci per la paura del colèra e ci incollavano delle immagini di santi a tutte le fessure con quel suo piede del diavolo e cominciò a dirgli il fatto suo che era una carogna e si guardasse bene dal dir male dei zuppiddi e di quel che facevano che lui non ci aveva nulla a vedere a sentir quello che si diceva e a dir la sua oramai come padron ntoni maritava la nipote e la provvidenza s'era rimessa in gambe tutti tornavano a far buon viso ai malavoglia che non sapevano nulla di quel che ci aveva nello stomaco piedipapera nemmeno comare grazia sua moglie padron ntoni mostrava ai suoi ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della longa in fondo al cortiletto della straduccia del nero che c'era il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa colle quattro tegole sotto cui si appollaiavano le galline e il forno dall'altro lato della porta sua moglie gli piantava le unghie sulla faccia e gli gridava che voleva aver le chiavi lei e non voleva star sempre a desiderare un pezzo di pane e un fazzoletto nuovo peggio di prima perché se avesse saputo quel che le doveva venire dal matrimonio con quel bel marito che le era toccato si sarebbe tenuta la chiusa e la medaglia di figlia di maria piuttosto don michele era passato a far la ronda ma rocco spatu che sapeva la legge diceva sputacchiando finché c'è il lume sulla porta abbiamo il diritto di star qua e si appoggiava al muro per star meglio già tanto e tanto avrebbe potuto portarla ancora la medaglia di figlia di maria e lui strillava che era rovinato che non era più padrone del fatto suo che v'era tuttora il colèra in casa come sapeva di lettere leggeva la gazzetta e la faceva leggere agli altri e ci aveva anche la storia della rivoluzione francese che se la teneva là a portata di mano sotto il mortaio di cristallo perciò quistionavano tutto il giorno con don giammaria il vicario per passare il tempo e ci pigliavano delle malattie dalla bile davanti alla tavola d'abete per ingannare il tempo mentre la zuppidda e le altre comari vociferavano nella strada filando al sole e volevano strappare gli occhi a tutti loro baco da seta come corsero a chiamarlo dal muro della vigna di massaro filippo s'infilò il giubbone nuovo si lavò le mani si spolverò dalla calce vedrete che arriveranno a metter fuori le scope diceva la mangiacarrubbe gongolando non mi chiamo la mangiacarrubbe se non ci arrivano bell'affare che ha fatto la zuppidda con cetriolo ci vuol altro che cappelli colla penna per quella lì sogghignava pizzuto finalmente una volta don michele disse santo diavolone se non fosse pel cappello colla penna gli farei tenere la candela io a quel ragazzaccio di malavoglia così non perdevano tempo all'osteria e dall'uscio poteva tener d'occhio il banco sebbene non ci vedesse ché gli avventori li conosceva tutti ad uno ad uno soltanto al sentirli camminare quando venivano a bere un bicchiere perché la vespa aveva la sua brava chiusa e se voleva maritarsi non prendeva uno il quale non possedeva altro che un carro da asino carro cataletto dice il proverbio ella ha gettato gli occhi su di suo zio campana di legno la furbaccia e sembra il patriarca san giuseppe addirittura su quel letto e con quella barba lunga beato lui esclamava la santuzza che piantava i boccali e ogni cosa e andava sempre dove sentiva il signore come una cornacchia diceva lo speziale la sera ntoni di padron ntoni seppe quelle chiacchiere e sacramento voleva fargli vedere che era stato soldato a piedipapera lo incontrò giusto che veniva dalla sciara vicino alla casa dei zuppiddi e anche don silvestro il segretario comunale tornando dalla vigna si fermava un momento allora don franco diceva fregandosi le mani che pareva un piccolo parlamento e andava a piantarsi dietro il banco pettinandosi colle dita la barbona con certo sorriso furbo che pareva si volesse mangiare qualcuno a colezione la colpa è di don silvestro seguitava poscia a sbraitare di qua e di là per tutto il paese e di quell'imbroglione di piedipapera il quale non ha barche e vive alle spalle del prossimo tiene il sacco a questo e a quello perché adesso bisogna aiutarci tutti per pagare il debito dei lupini maruzza si tappava le orecchie colle mani per non sentire la locca che si era appollaiata sul ballatoio dietro l'uscio e strillava dalla mattina con quella voce fessa di pazza e allora per buscarsi quei dodici tarì come i ragazzi andavano a prendere il vino per la cena li chiamava alessi o nunziata o lia e domandava pure dove vai d'onde vieni che hai fatto oggi oppure l'hai visto don michele ci passa dalla strada del nero sbuffava giacché vi dice di prenderlo prendetelo aggiungeva vanni pizzuto se compare tino paga lui vuol dire che ne ha da spendere denari ne ha il furbaccio tanto che ha comprato il debito dei malavoglia ed ora lo pagano a bastonate perché il mare aveva scopato vele antenne remi e ogni cosa e non aveva lasciato un cavicchio di legno che tenesse fermo questo era il posto del babbo dove c'è la forcola nuova diceva luca il quale s'era arrampicato sulla sponda e qui sotto c'erano i lupini adesso uno è in paradiso l'altro vuole la zuppidda non possono menare innanzi quella barca rotta e cercano di maritare la ragazza costoro non pensano ad altro che a maritarsi hanno la rabbia come mia nipote la vespa adesso che mena si marita vedrete che compare mosca torna qui per chiapparsi la chiusa della vespa come lo vedevano tutti gli ridevano sul naso e piedipapera andava dicendo avete visto le ricchezze che ha portato ntoni di padron ntoni e quelli che ci avevano messo un po di tempo a fare il fagotto colle scarpe e le camicie prima di avventurarsi a quella minchioneria di lasciare il paese si tenevano la pancia dal ridere alfio le andava snocciolando la litania di tutte le ricchezze di brasi cipolla il quale dopo compare naso il beccaio passava pel più grosso partito del paese e le ragazze se lo mangiavano cogli occhi mentre i malavoglia diventavano bianchi e si strappavano i capelli per quel carico di lupini che avevano preso a credenza dallo zio crocifisso campana di legno volete che ve la dica saltò su la vespa ma se la vespa riesce a farsi rubare qualche cos'altra potrai pulirti la bocca della speranza dell'eredità e ci perdi i soldi e il vino che non ti ha dato allora si misero a quistionare perché padron ntoni sosteneva che lo zio crocifisso alla fin fine era cristiano chi lo sa quando tornerò io vado dove mi porta il mio asino finché dura il lavoro vi starò ma vorrei tornar presto qui se c'è da buscarmi il pane guardatevi la salute compare alfio alla bicocca mi hanno detto che la gente muore come le mosche dalla malaria le erano morti il figlio e il marito l'avevano scacciata dalla casa ma adesso era contenta che fosse riescita a pagare il medico e lo speziale e non doveva più niente a nessuno a poco a poco il nonno era arrivato a dire datemi da fare qualche cosa così non so starci senza far nulla ei faceva il conto sulle grosse dita ficcate nei guanti di cotone e i ragazzi guardavano a bocca aperta tutte quelle cose che costavano caro ed erano lì pel babbo il cataletto i ceri i fiori di carta e la bambina vedendo la luminaria e udendo suonar l'organo si mise a ché in quelle occasioni si mette un sasso su ogni quistione ed era venuta anche la locca la quale andava sempre dove c'era folla quando sentiva del brusio pel paese di notte o di giorno quasi non chiudesse più gli occhi e aspettasse sempre il suo menico io vi sono amico e chiudo gli occhi ma quando verrà qui un altro brigadiere in vece mia vorrà sapere che cosa va a fare vostro fratello con cinghialenta la sera verso il rotolo e con quell'altro buon arnese di rocco spatu quando vanno a passeggiare nella sciara come se avessero delle scarpe da buttar via l'avvocato dopo che ebbe udito ogni cosa e si fu raccapezzato per merito di don silvestro disse che era una bella causa da buscarsi sicuro la galera se non c'era lui e si fregava le mani e la sera per non sentire quelle chiacchiere senza sugo si metteva sull'uscio colle spalle al muro a guardare la gente che passava e digerirsi la sua mala sorte almeno così si riposava pel giorno dopo che si tornava da capo a far la stessa cosa al pari dell'asino di compare mosca don franco allora si sfogava mettendosi a ridere come una gallina all'uso di don silvestro rizzandosi sulla punta dei piedi coll'uscio spalancato a due battenti che per questo non c'era pericolo d'andare in prigione la longa aveva pure messo sulla porta un panchettino e vendeva arancie noci ova sode ed ulive nere state a vedere che a poco a poco arrivano a vendere anche il vino diceva la santuzza io ci ho piacere perché son gente col timore di dio bè che novità e non lo sapevi sei quel che è stato tuo padre e quel ch'è stato tuo nonno più ricco è in terra chi meno desidera meglio contentarsi che lamentarsi e rendere la scena nettamente coi colori adatti tale da dare la rappresentazione della realtà com'è stata o come avrebbe dovuto essere ilano gennaio i ragazzi s'erano istallati nella provvidenza insieme agli altri monelli che volevano arrampicarvisi anche loro quando avremo rattoppata per bene la provvidenza diceva alessi sarà come la concetta dello zio cola allora non ti basterà il cuore di lasciare il paese dove sei nato e cresciuto e dove i tuoi morti saranno sotterrati sotto quel marmo davanti all'altare dell'addolorata che si è fatto liscio tanti ci si sono inginocchiati sopra la domenica no no esclamò il vecchio tutto giulivo e gettandogli al collo le braccia rattratte come radiche di vite i denari per la casa ci son già e se tu ci aiuti ah la casa del nespolo credete che sia il più bel palazzo del mondo voi che non avete visto altro lo so che non è il più bel palazzo del mondo ma non dovresti dirlo tu che ci sei nato tanto più che tua madre non ci è morta nemmeno mio padre non ci è morto il nostro mestiere è di lasciare la pelle laggiù in bocca ai pescicani ma ei diceva di no che sarebbe stato meglio per lui e per loro e quando tornava poi sarebbero stati tutti allegri la povera donna non chiudeva occhio in tutta la notte e inzuppava di lagrime il guanciale infine il nonno se ne accorse e chiamò il nipote fuori dell'uscio accanto alla cappelletta per domandargli cosa avesse quando poi avrebbero maritato le ragazze e ricomperata la casa se potevano metter su anche la barca non avevano più nulla a desiderare e padron ntoni avrebbe chiuso gli occhi contento don silvestro il quale sapeva di legge stava passando il tempo costruendo una gabbia a trappola che voleva regalare ai bambini della signora ei non faceva come l'avvocato e li lasciò chiacchierare e chiacchierare seguitando ad infilar gretole nelle cannucce infine disse quel che ci voleva ma lui era cristiano con uno stomaco fondo come un pozzo e metteva tutto là dentro egli sapeva il fatto suo e come betta l'accoglieva colla bocca spalancata peggio di un cane arrabbiato e mastro croce callà s'era lasciato scappare il detto che a lui non gliene importava rispose così passarono tutta la notte davanti al lettuccio dove maruzza non si muoveva più sin quando la candela cominciò a mancare e si spense anch'essa e l'alba entrava dalla finestra pallida come la morta la quale aveva il viso disfatto e affilato al pari di un coltello e le labbra nere l'hanno arrestato stanotte nel contrabbando insieme al figlio della locca rispose la cugina anna la quale aveva perduto la testa hanno ammazzato don michele ah mamma mia gridò il vecchio cacciandosi le mani nei capelli ed anche la lia si era cacciate le mani nei capelli padron ntoni sempre colle mani in testa non faceva altro che dire ora cercano di farci chiudere bottega perché non mi lascio mangiare il fatto mio da questo e da quello che razza di cristiani eh perché non l'aumentano sul vino il loro dazio o sulla carne che nessuno ne mangia il solito discorso così faceva mio nonno seguitava a gridare loro dietro lo speziale siete asini che vi manca soltanto la coda con gente come questa cosa volete fare e si contentano di mastro croce giufà perché il sindaco è stato sempre lui e sarebbero capaci di dirci che non vogliono la repubblica perché non l'hanno mai vista gli uomini erano all'osteria e nella bottega di pizzuto o sotto la tettoia del beccaio a veder piovere col naso in aria sulla riva c'era soltanto padron ntoni per quel carico di lupini che vi aveva in mare colla provvidenza e suo figlio bastianazzo per giunta e il figlio della locca cristiano coll'andare dei giorni però nessuno parlava più di quello che era successo ma come la longa non vedeva spuntare la lettera non aveva testa né di lavorare né di stare in casa era sempre in giro a chiacchierare di porta in porta quasi andasse cercando quel che voleva sapere pedate massaro filippo mi ha detto che il mosto non può tenerlo più nelle botti e lo venderà ad altri se tu non fai la pace con don michele e non ti riesce di farlo entrare di contrabbando come prima bastianazzo che si era sbrigato in fretta dal disarmare la provvidenza per andare ad aspettarli in capo alla via come li vide comparire a quel modo mogi mogi e colle scarpe in mano non ebbe animo di aprir bocca e se ne tornò a casa con loro certo è che ntoni salutò la sara colla mano ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si mosse alla longa l'era parso rubato a lei quel saluto e molto tempo dopo ogni volta che incontrava la sara di comare tudda nella piazza o al lavatoio le voltava le spalle sicché non era più come sant'agata quando nessuno la vedeva e stava sempre al telaio adesso aveva poco tempo da stare al telaio don michele dal giorno che la zuppidda s'era messa a predicare sul ballatoio colla conocchia in mano che voleva cavargli gli occhi con quella conocchia se tornava a bazzicar da quelle parti per la barbara i malavoglia né alcun altro in paese sapevano di quel che stavano almanaccando piedipapera collo zio crocifisso il giorno di pasqua padron ntoni prese quelle cento lire che ci erano nel canterano e si mise il giubbone nuovo per andare a portarle allo zio crocifisso che son tutte qui disse costui a voi cosa ve ne importa gli gridava betta fate anche voi come fanno gli altri e se non vogliono il dazio della pece don silvestro ci penserà lui a trovare qualche altra cosa allora era una festa né si badava più al freddo o alla pioggia e davanti alla fiammata stavano a chiacchierare sino a tardi della grazia di dio che aveva mandato san francesco e quel che si sarebbe fatto dei denari per questo ce l'ha con me entrava a dire ntoni è arrabbiato come un cane e vuol fare il prepotente perché ci ha la sciabola ma sangue della madonna una volta o l'altra voglio dargliela sul muso la sua sciabola per fargli vedere che me ne infischio io lo faccio per amor vostro aveva detto a ntoni di padron ntoni perché è la vostra provvidenza voi colla scopa in mano sembrate una regina rispose ntoni in tutta trezza non c'è una brava massaia come voi così non ti vedrò più gli diceva ora la casa va vuotandosi a poco a poco e quando se ne andrà anche quel povero vecchio di tuo nonno in mano di chi resteranno quei poveri orfanelli ah maria addolorata tu lasciali dire diceva padron ntoni a suo nipote il quale voleva rompere il remo sulla testa a chi gli dava della carogna colle loro chiacchiere non ci danno pane né ci levano un soldo di debito dalle spalle ma egli rispondeva no è don michele che mi vuole male te l'ho detto sta sempre a macchinar birbonate contro di me collo zio antoro i ho sentiti io nella bottega di pizzuto che lo sbirro gli diceva oppure quando avrà provato il pane salato che si mangia altrove non si lagnerà più della minestra di casa sua finalmente arrivò da napoli la prima lettera di ntoni che mise in rivoluzione tutto il vicinato gli avevano ripreso persino il vestito nuovo a brasi ed ei si sfogava ad andare a stanare le lucertole nella sciara o a mettersi a cavalcioni sul muricciuolo del lavatoio e giurava di non far più nulla neanche se l'ammazzavano ora che non volevano dargli la moglie e gli avevano ripreso persino il vestito nuovo delle nozze mia figlia io non l'ho rubata si potrebbe chiudere gli occhi se non avete nulla perché siete giovane e ci avete sempre la salute da lavorare e siete del mestiere tanto più che adesso i mariti sono scarsi con questa leva del diavolo che ci scopa via tutti i giovanotti del paese che dicevi o mio cor che si partia quella per che penando ivi e battendo il cuocer non più tosto io mi sentia della vampa d'amor che il venticello che l'aleggiava volossene via lui giochi e cene e invidiate danze tengon la notte e il giorno a lui dal labbro mai non si parte il riso mirava il ciel sereno le vie dorate e gli orti e quinci il mar da lungi e quindi il monte impara sorella mia che in gravi e luttuosi tempi l'infelice famiglia all'infelice italia accrescerai di forti esempi al tuo sangue provvedi desta la moglie in fretta e via con quanto di lor cose rapir posson fuggendo vede lontan l'usato suo nido e il picciol campo che gli fu dalla fame unico schermo e dell'etereo lume assai più dolci sortir l'opaca tomba e il fato estremo non la pietà non la diritta impose legge del cielo e voi pupille tenere sguardi furtivi erranti voi de gentili amanti primo immortale amor ed alla mano offertami candida ignuda mano bruto per l'atra notte in erma sede fermo già di morir gl'inesorandi numi e l'averno accusa e di feroci note invan la sonnolenta aura percote e sebben pieni di tedio alfin dopo il servire e dopo un lungo vaneggiar contento abbraccio senno con libertà che se d'affetti orba la vita e di gentili errori è notte senza stelle a mezzo il verno dimmi tenero core or che spavento che angoscia era la tua fra quel pensiero presso al qual t'era noia ogni contento ma tua vita era allor con gli astri e il mare ligure ardita prole quand'oltre alle colonne ed oltre ai liti cui strider l'onde all'attuffar del sole tu pensoso in disparte il tutto miri non compagni non voli non ti cal d'allegria schivi gli spassi canti e così trapassi dell'anno e di tua vita il più bel fiore ma la vita mortal poi che la bella giovinezza sparì non si colora d'altra luce giammai né d'altra aurora lamentai co silenzi e con la notte il fuggitivo spirto ed a me stesso in sul languir cantai funereo canto tu vivi bella non solo ancor ma bella tanto al parer mio che tutte l'altre avanzi giammai verso il misero amante il cor t'assalse mentre vivesti io disperando allora e sperando traea le notti e i giorni già di candide ninfe i rivi albergo placido albergo e specchio furo i liquidi fonti arcane danze d'immortal piede i ruinosi gioghi scossero e l'ardue selve oggi romito nido de venti sole raggio divino al mio pensiero apparve donna la tua beltà simile effetto fan la bellezza e i musicali accordi ch'alto mistero d'ignorati elisi paion sovente rivelar ma per cagion di lei grave procella presentendo in suo cor brama quiete brama raccorsi in porto dinanzi al fier disio che già rugghiando intorno intorno oscura questa misera piaggia ed aurea corse nostra caduca età non che di latte onda rigasse intemerata il fianco delle balze materne e noi la vasta fuga de greggi sbigottiti o d'alto fiume alla dubbia sponda il suono e la vittrice ira né mi diceva il cor che l'età verde sarei dannato a consumare in questo natio borgo selvaggio intra una gente zotica vil cui nomi strani o donna mia già tace ogni sentiero e pei balconi rara traluce la notturna lampa tu dormi che t'accolse agevol sonno nelle tue chete stanze questo ch'amara nel fior degli anni suoi vecchiezza impara vivi tu vivi o santa natura vivi e il dissueto orecchio della materna voce il suono accoglie né già vantarmi potrò del dono io semispento a cui straniera man le labbra oggi fra poco eternamente chiuderà dimmi ove tende questo vagar mio breve il tuo corso immortale vecchierel bianco infermo mezzo vestito e scalzo con gravissimo fascio in su le spalle del maggior pianeta ecco svaniro a un punto e figurato è il mondo in breve carta ecco tutto è simile e discoprendo chi però mai potrebbe quel che pur si dovrebbe desiar de suoi cari il giorno estremo per dover egli scemo rimaner di se stesso fin la vecchiezza l'abborrita vecchiezza avrei sofferto con riposato cor che a sostentarla bastato sempre il rimembrar sarebbe d'un solo istante e il dir che parrà di tal voglia che di quest'anni miei che di me stesso ahi pentirommi e spesso ma sconsolato volgerommi indietro alcun t'amasse in terra a lui pur fora questo viver beato e ben chiaro vegg'io siccome ancora seguir loda e virtù qual ne prim'anni l'amor tuo mi farebbe caggiono i regni intanto passan genti e linguaggi ella nol vede e l'uom d'eternità s'arroga il vanto a sé la terra forse il mortale inabitabil fatta vede omai senza quella nova sola infinita felicità che il suo pensier figura il calpestio de barbari cavalli prepara il fato e dalle selve ignude cui l'orsa algida preme a spezzar le romane inclite mura chiama i gotici brandi sudato e molle di fraterno sangue nidi l'intima rupe onde ministra l'irrigua valle inopinato il giorno dell'atra morte incombe ve come infusi e tinti del barbarico sangue i greci eroi cagione ai persi d'infinito affanno a poco a poco vinti dalle piaghe l'un sopra l'altro cade anco sovente a tal venuto il gran travaglio interno che sostener nol può forza mortale o cede il corpo frale ai terribili moti la vostra tomba è un'ara e qua mostrando verran le madri ai parvoli le belle orme del vostro sangue ecco io mi prostro o benedetti al suolo e bacio questi sassi e queste zolle e la ragione in grembo de celesti si posa oh cure oh speme de più verd'anni alle sembianze il padre alle amene sembianze eterno regno diè nelle genti e per virili imprese arcana felicità fingendo al viver mio ignaro del mio fato e quante volte questa mia vita dolorosa e nuda volentier con la morte avrei cangiato quando muti questi occhi all'altrui core e lor fia vòto il mondo e il dì futuro del dì presente più noioso e tetro d'amor digiuna siede l'alma di quello a cui nel petto non si rallegra il cor quando a tenzone scendono i venti e quando nembi aduna l'olimpo e fiede le montagne il rombo della procella il tuon rapido spingi ne giusti e pii la sacra fiamma stringi preme il destino invitto e la ferrata necessità gl'infermi schiavi di morte e se a cessar non vale gli oltraggi lor de necessarii danni o salve o segno salutare o prima luce della famosa età che sorge mira dinanzi a te come s'allegra la terra e il ciel però se nominar lice talvolta con proprio nome il ver non altro in somma fuor che infelice in qualsivoglia tempo e non pur ne civili ordini e modi i sovvien del tempo che mi scendesti in seno era quel dolce e irrevocabil tempo allor che s'apre al guardo giovanil questa infelice scena del mondo beato te che il fato a viver non dannò fra tanto orrore che non vedesti in braccio l'itala moglie a barbaro soldato e l'uno estinto l'altro in vita serbar come potesti far necessario in noi tanto dolor che sopravviva amando al mortale il mortal per quello di neve orrido mare dilaceràr le belve e sarà il nome degli egregi e forti pari mai sempre ed uno con quel de tardi e vili anime care pristino velo e di sperar contenta nostra placida nave in porto ascese tal fra le vaste californie selve e dalla via corrente odi lontano tintinnio di sonagli il carro stride del passeggier che il suo cammin ripiglia e il duro vento col petto rompea che gocce fredde giù per l'aria nera in sul volto soffiando le spingea e il tuon veniale incontro come fera rugghiando orribilmente e senza posa sovente in queste rive che desolate a bruno veste il flutto indurato e par che ondeggi seggo la notte a cui tanto nostro dolor diletti o giovi con quali ordini e leggi a che si volva questo arcano universo il qual di lode colmano i saggi io d'ammirar son pago sopravviver ti doglia chiaro per lei stato saresti allora che del serto fulgea di ch'ella è spoglia nostra colpa e fatal vento esso tornando a volo dal bosco alla campagna dalla valle mi porta alla montagna seco perpetuamente vo pellegrina e tutto l'altro ignoro a voi marmorei numi se numi avete in flegetonte albergo o su le nubi a voi ludibrio e scherno è la prole infelice a cui templi chiedeste e frodolenta legge al mortale insulta gioia diman tristezza e noia recheran l'ore ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno ricercar s'a questa età sì tarda anco ti giovi o patria esser codarda di noi serbate o gloriosi ancora qualche speranza ed io timido e cheto ed inesperto ver lo balcone al buio protendea l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto la voce ad ascoltar se ne dovea di quelle labbra uscir ch'ultima fosse ella dal lampo affaticati e lassi coprendo gli occhi e stretti i panni al seno gìa pur tra il nembo accelerando i passi ma nella vista ancor l'era il baleno ed aspro a forza tra lo stuol de malevoli divengo qui di pietà mi spoglio e di virtudi e sprezzator degli uomini mi rendo fanciulla che all'opre di sua man la notte aggiunge odo sonar nelle romite stanze l'arguto canto a palpitar si move questo mio cor di sasso così qual fora in campo cinto d'oste contraria in sul più vivo incalzar degli assalti gl'inimici obbliando acerbe gare imprender con gli amici e sparger fuga e fulminar col brando infra i propri guerrieri senza sonno io giacea sul dì novello e i destrier che dovean farmi deserto battean la zampa sotto al patrio ostello so che pietà fra gli uomini il misero non trova che lui fuggendo a prova schernisce ogni mortal che ignora il tristo secolo gl'ingegni e le virtudi che or leve intra la gente anima voli o te la sorte avara ch'a noi t'asconde agli avvenir prepara amore amor di nostra vita ultimo inganno t'abbandonava ombra reale e salda ti parve il nulla e il mondo inabitata piaggia e la possanza qui con giusta misura anco estimar potrà dell'uman seme cui la dura nutrice ov'ei men teme con lieve moto in un momento annulla in parte e l'inquieta notte e la funesta all'ausonio valor campagna esplori cognati petti il vincitor calpesta fremono i poggi dalle somme vette roma antica ruina oggi nel vano dubitar si stanca la mente mia che se una volta sola dolor ti strinse di mia negra vita non mel celar ti prego e mi soccorra la rimembranza or che il futuro è tolto ai nostri giorni dirò siccome sedente oscuro in sul meriggio all'ombre del riposato albergo appo le molli rive del gregge tuo nutrici e sedi dove s'annida e si contorce al sole la serpe e dove al noto cavernoso covil torna il coniglio fur liete ville e colti e biondeggiàr di spiche l sabato del villaggio a donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole col suo fascio altri gentili inganni soleami il vero aspetto più sempre infievolir quanto più torno a riveder colei della qual teco ragionando io vivo queta ombra giacea la valle bruna e i collicelli intorno rivestia del suo candor la rugiadosa luna sola tenea la taciturna via eri pur vaga ed eri nella stagion ch'ai dolci sogni invita quando il rozzo paterno acciar ti ruppe il bianchissimo petto e all'erebo scendesti volonterosa a che tra chiomato bosco or vieni il rinascente anno cantando e lamentar nell'alto ozio de campi credano il petto inerme gli augelli al vento e la diurna luce novo d'amor desio nova speranza ne penetrati boschi e fra le sciolte pruine induca alle commosse belve né dell'umano affanno rigide balze i luttuosi accenti voi negletti ferìr mentre le vostre paurose latebre eco solinga si rallegra ogni core sì dolce sì gradita quand'è com'or la vita quando con tanto amore l'uomo a suoi studi intende o torna all'opre o spera l'uomo ingannato e mal richiede sensi profondi sconosciuti e molto più che virili in chi dell'uomo al tutto da natura è minor mondo ei primo e sol dentro all'arena scese e nullo il seguì che l'ozio e il brutto silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto ciò seppi il giorno che fiso io ti mirai ben per mia morte questo m'accadde e non però quel giorno con certo cor giammai fra tante ambasce quel fiero giorno biasimar sostenni e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai che tutta la rischiari ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio alle mie luci il tuo volto apparia natale passata è la tempesta odo augelli far festa e la gallina tornata in su la via che ripete il suo verso ecco il sereno rompe là da ponente alla montagna ai saggi insulta fin la presente età che in conoscenza ed in civil costume sembra tutte avanzar siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella incontro là dove si perde il giorno e novellando vien del suo buon tempo che sia foco agl'italici petti il sangue mio dove sono i tuoi figli odo suon d'armi e di carri e di voci e di timballi in estranie contrade pugnano i tuoi figliuoli attendi italia attendi spene allato a quella gioia gioia celeste che da te mi viene come da nudi sassi dello scabro apennino a un campo verde che lontan sorrida volge gli occhi bramoso il pellegrino delle antiche nubi l'occiduo sol naufrago uscendo l'atro polo di vaga iri dipinse riede alla terra e il crudo affetto e gli empi studi rinnova e le seguaci ambasce e le prostrate mura l'arduo monte al suo piè quasi calpesta non ha natura al seme dell'uom più stima o cura che alla formica e se più rara in quello che nell'altra è la strage già tutto a cieca oscuritade in grembo s'incominciava udir fremer la pioggia e il suon cresceva all'appressar del nembo sempre parlando ritorno a voi che per andar di tempo per variar d'affetti e di pensieri obbliarvi non so fantasmi intendo son la gloria i giorni tuoi furo mio dolce amor passasti ad altri il passar per la terra oggi è sortito poi che crescendo viene l'uno e l'altro il sostiene e via pur sempre con atti e con parole studiasi fargli core e consolarlo dell'umano stato altro ufficio più grato non si fa da parenti alla lor prole di colpe ignara e di lugubri eventi erma terrena sede oh quanto affanno al gener tuo padre infelice e quale d'amarissimi casi ordine immenso preparano i destini ecco da te rimoti quando più bella a noi l'età sorride a tutto il mondo ignoti moriam per quella gente che t'uccide e come prima fornito il mira ad atterrarlo è volto perché gli stessi a lui fuscelli e fogli per novo lavorio son di mestieri e vengon meno le lontane speranze ove s'appoggia la mortal natura abbandonata oscura resta la vita trepido errante il fratricida e l'ombre solitarie fuggendo e la secreta nelle profonde selve ira de venti primo i civili tetti albergo e regno proprii mi diede i palpiti natura e i dolci inganni sopiro in me gli affanni l'ingenita virtù non l'annullàr non vinsela il fato e la sventura ben mille volte fortunato colui che la caduca virtù del caro immaginar non perde per volger d'anni a cui serbare eterna la gioventù del cor diedero i fati forse beata sei ma pur chi mira seco pensando al tuo destin sospira e non sereno e non intero e schietto anzi pien di travaglio e di lamento al cor mi discendea tanto diletto di sudore il volto ferveva e il petto nelle fauci stava la voce al guardo traballava il giorno quando colei teneramente affissi gli occhi negli occhi miei già scordi o caro disse che di beltà son fatta ignuda e l'atro bosco mormorerà fra le alte mura se la funesta delle patrie cose obblivion dalle perverse menti non isgombrano i fati e la matura a voi giove contende e tu dal mar cui nostro sangue irriga candida luna sorgi havvi chi le crudeli opre di marte si elegge a passar l'ore e nel fraterno sangue la man tinge per ozio talor m'assido in solitaria parte sovra un rialto al margine d'un lago di taciturne piante incoronato ivi quando il meriggio in ciel si volve veder gioia regnar cittadi e ville vecchiezza e gioventù del par contente e le barbe ondeggiar lunghe due spanne al duro morso della brama insanabile che invano felicità richiede esso da tutti lati cercando mille inefficaci medicine procaccia onde quell'una cui natura apprestò assai da quello che ti parve sì mesto e sì nefando è peggiorato il viver nostro o caro chi ti compiangeria se fuor che di se stesso altri non cura e spesso argomento di riso e di trastullo son dottrina e saper che m'odia e fugge per invidia non già che non mi tiene maggior di sé lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno che pensieri soavi che speranze che cori o silvia mia quale allor ci apparia la vita umana e il fato che nella ferma e nella stanca etade così come solea nell'età verde in suo chiuso pensier natura abbella morte deserto avviva e l'opre e le ricchezze che adunate a prova con lungo affaticar l'assidua gente avea provvidamente al tempo estivo schiaccia diserta e copre in un punto quella adorai gran tempo e sì mi piacque sua celeste beltà ch'io per insino già dal principio conoscente e chiaro dell'esser tuo dell'arti e delle frodi è tutta in ogni umano stato ozio la vita se quell'oprar quel procurar che a degno obbietto non intende o che all'intento giunger mai non potria ben si conviene ozioso nomar poiché di meglio in meglio senza fin vola e volerà mai sempre di sem di cam e di giapeto il seme non predar non guastar cittadi e colti l'asta inimica e il peregrin furore non degl'itali ingegni tratte l'opre divine a miseranda schiavitude oltre l'alpe e non de folti carri impedita la dolente via eran calde le tue ceneri sante non domito nemico della fortuna al cui sdegno e dolore fu più l'averno che la terra amico l'averno e qual non è parte migliore di questa nostra invano né morte aspetta né vecchiezza e nulla cura di morbi ha l'uom gagliardo e sano ma stolto è chi non vede la giovanezza come ha ratte l'ale del trepido rapito amante impresse che divenisti allor quali appariro vita morte sventura agli occhi tuoi fuggitivo consalvo mira queste ruine e le carte e le tele e i marmi e i templi pensa qual terra premi e se destarti non può la luce di cotanti esempli che stai levati e parti qualche bene o contento avrà fors'altri a me la vita è male o greggia mia che posi oh te beata che la miseria tua credo non sai d'in su la vetta della torre antica passero solitario alla campagna cantando vai finché non more il giorno ed erra l'armonia per questa valle e lunga doglia il sen mi ricercava com'è quando a distesa olimpo piove malinconicamente e i campi lava viva rifulse agli occhi miei la giornaliera luce delle gazzette riconobbi e vidi la pubblica letizia e le dolcezze del destino mortal e tu cui già dal cominciar degli anni sempre onorata invoco bella morte pietosa tu sola al mondo dei terreni affanni se celebrata mai fosti da me s'al tuo divino stato oh contra il nostro scellerato ardimento inermi regni della saggia natura i lidi e gli antri e le quiete selve apre donne da voi non poco la patria aspetta e non in danno e scorno dell'umana progenie al dolce raggio delle pupille vostre il ferro e il foco domar padre se non ti sdegni mutato sei da quel che fosti in terra morian per le rutene squallide piagge ahi d'altra morte degni gl'itali prodi tutta vestita a festa la gioventù del loco lascia le case e per le vie si spande e mira ed è mirata e in cor s'allegra io solitario in questa rimota parte alla campagna uscendo poi quando intorno è spenta ogni altra face e tutto l'altro tace odi il martel picchiare odi la sega del legnaiuol che veglia nella chiusa bottega alla lucerna e talor forse di suddita città le vie maggiori tali dolcezze e sì beata sorte alla prole vegnente il ciel destina quella che sola e sempre eragli a mente per divina beltà famosa elvira conscia del suo poter conscia che un guardo suo lieto un detto d'alcun dolce asperso che mondo mai che nova immensità che paradiso è quello là dove spesso il tuo stupendo incanto parmi innalzar dov'io né maraviglia fia se pino o quercia suderà latte e mele o s'anco al suono d'un walser danzerà e ben disceso nel paventato sempiterno scempio o elvira elvira oh lui felice oh sovra gl'immortali beato a cui tu schiuda il sorriso ed ella in atto soave e tristo la porgeva or mentre di baci la ricopro e d'affannosa dolcezza palpitando all'anelante seno la stringo pur di quel pianto origine era l'antico affetto nell'intimo del petto ancor viveva il cor in seno al vostro smisurato affanno posate o di costei veraci figli al cui supremo danno il vostro solo è tal che s'assomigli vano è saper quel che natura asconde agl'inesperti della vita e molto all'immatura sapienza il cieco dolor prevale oh sfortunata oh cara taci taci diss'io che ad altre terre il dì rinnova s'apre il ciel cade il soffio in ogni canto posan l'erbe e le frondi quando tu dotta allettatrice fervidi sonanti baci scoccavi nelle curve labbra de tuoi bambini il niveo collo intanto porgendo e lor di tue cagioni ignari ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo o glorioso spirto dimmi d'italia tua morto è l'amore di quella fiamma che t'accese è spenta in lei porgendo il guardo cerca il confuso viatore invano del cammin lungo che avanzar si sente meta o ragione e vede che a sé l'umana sede esso a lei veramente è fatto estrano ma non eretto con forsennato orgoglio inver le stelle né sul deserto dove e la sede e i natali non per voler ma per fortuna avesti te padre de pii te giusto e forte e di tuo seme i generosi alunni medita il petto mio quando ai dì della festa ella si ornava ed ancor sana e snella solea danzar la sera intra di quei ch'ebbe compagni dell'età più bella e non purpureo manto sottrar l'umana prole or s'altri a sdegno i vòti anni prendendo di colpa ignare e de lor proprii danni le fortunate belve serena adduce al non previsto passo la tarda età ma se spezzar la fronte ne rudi tronchi o da montano sasso costei chiama inimica e incontro a questa congiunta esser pensando siccome è il vero ed ordinata in pria l'umana compagnia dà silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi voi collinette e piagge caduto lo splendor che all'occidente inargentava della notte il velo orfane ancor gran tempo non resterete ma fedelmente adulando ubbidir così per breve ed agiato cammin vassi alle stelle ond'io degli astri desioso al quanto del giorno è scorso ch'io di te non pensassi ai sogni miei la tua sovrana imago quante volte mancò che tu mi schianti con questi detti il cor dunque sei morta o mia diletta ed io son vivo ed era pur fisso in ciel che quei sudori estremi cotesta cara e tenerella salma provar dovesse in tutto non siam periti a voi forse il futuro conoscer non si toglie io son distrutto né schermo alcuno ho dal dolor lungi dal proprio ramo povera foglia frale dove vai tu dal faggio là dov'io nacqui mi divise il vento né la palma beata e la corona d'emula brama il punse e nell'alfeo forse le chiome polverose e i fianchi delle cavalle vincitrici asterse tal ahi ahi poscia che vote son le stanze d'olimpo e cieco il tuono per l'atre nubi e le montagne errando gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro in freddo orror dissolve e la voce ch'altro il cielo ahi mi togliea quante volte plebea voce percosse il dubitoso orecchio e un gel mi prese e il core in forse a palpitar si mosse tempo forse verrà ch'alle ruine delle italiche moli insultino gli armenti e che l'aratro sentano i sette colli e pochi soli forse fien volti e le città latine abiterà la cauta volpe ecco il sol che ritorna ecco sorride per li poggi e le ville apre i balconi apre terrazzi e logge la famiglia e gli sorride in vista di paradiso al garzoncello il core di vergine speranza e di desio balza nel petto e già s'accinge all'opra di questa vita come a danza o gioco il misero mortal ch'offriste il petto alle nemiche lance per amor di costei ch'al sol vi diede voi che la grecia cole e il mondo ammira e si fea più gagliardo ogni momento tal che a forza era desto e svolazzava tra le frondi ogni augel per lo spavento dal dì che nacque l'inclita schiatta e non varrà quantunque saggio sia né possente al secol nostro patto alcuno o giornal e celeste beltà fingendo ammira o speranze speranze ameni inganni della mia prima età né teco le compagne ai dì festivi ragionavan d'amore anche peria fra poco la speranza mia dolce chi mi ridona il piangere dopo cotanto obblio e come al guardo mio cangiato il mondo appar che manca ai degni studi l'ignuda gloria ancor e voi pupille tremule voi raggio sovrumano so che splendete invano che in voi non brilla amor è van che tu dimande piacer prendea di quella vista e il bene che il cor le prometteva era più grande e mai non sento mover profumo di fiorita piaggia né di fiori olezzar vie cittadine ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno che ne vezzosi appartamenti accolta per dotta lira o canto virtù non luce in disadorno ammanto morremo il velo indegno a terra sparto rifuggirà l'ignudo animo a dite non gli aspri cenni ed i superbi regni non udisti gli oltraggi e la nefanda voce di libertà che ne schernia cibo de forti il debole cultor de ricchi e servo il digiuno mendico in ogni forma di comun reggimento o presso o lungi sien l'eclittica o i poli il sento all'anima alta gentile e pura la sorte la natura il mondo e la beltà ma se tu vivi o misero se non concedi al fato di noi men tristo condur si scopre e men gravoso il tempo né la lentezza accagionar dell'ore ma noi che il viver nostro all'altrui mano provveder commettiamo tu sai tu certo a qual suo dolce amore rida la primavera a chi giovi l'ardore e che procacci il verno co suoi ghiacci che dolci sogni mi spirò la vista di quel lontano mar quei monti azzurri che di qua scopro e che varcare un giorno io mi pensava arcani mondi morte ti chiama al cominciar del giorno l'ultimo istante al nido onde ti parti non tornerai al mattutino canto quel desterà le valli e per le balze quella l'inferma plebe agiterà delle minori belve oh casi oh gener vano abbietta parte siam delle cose più grata riede poi avviva a te conceda tanta ventura il ciel ti faccia un tempo la favilla che il petto oggi ti scalda di poesia canuto amante ne caglia a te cui fato aspira benigno sì che per tua man presenti paion que giorni allor che dalla dira obblivione antica ergean la chioma certo ha chi more invidiabil sorte a colui che la morte sente de cari suoi che se nel vero com'io per fermo estimo il vivere è sventura grazia il morir sospiro acerbo de provetti giorni non curo io non so come anzi da loro quasi fuggo lontano quasi romito e strano al mio loco natio passo del viver mio la primavera un nugol torbo padre di procella sorgea di dietro ai monti e crescea tanto che più non si scopria luna né stella che fien lodate e chiare eternamente dall'uno all'altro polo deh foss'io pur con voi qui sotto e molle fosse del sangue mio quest'alma terra che se il fato è diverso e non consente allor che all'opre femminili intenta sedevi assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi era il maggio odoroso e tu solevi così menare il giorno somiglia alla tua vita la vita del pastore sorge in sul primo albore move la greggia oltre pel campo e vede greggi fontane ed erbe vive quel foco ancor vive l'affetto spira nel pensier mio la bella imago da cui se non celeste altro diletto giammai non ebbi e sol di lei m'appago dolci signori amici all'umana famiglia al cui poter nessun poter somiglia nell'immenso universo e non l'avanza se non quella del fato altra possanza pesami è vero che te perdo per sempre oimè per sempre parto da te i si divide il core in questo dir più non vedrò quegli occhi né la tua voce udrò dimmi indi varia infinita una famiglia di mali immedicabili e di pene preme il fragil mortale a perir fatto irreparabilmente questo dì fu solenne or da trastulli prendi riposo e forse ti rimembra in sogno a quanti oggi piacesti e quanti piacquero a te non io non già ch'io speri al pensier ti ricorro come sinistra face che per vòti palagi atra s'aggiri corre il baglior della funerea lava che di lontan per l'ombre rosseggia e i lochi intorno intorno tinge età i dolci affanni i teneri moti del cor profondo qualunque cosa al mondo grato il sentir ci fa egli la mano ch'ancor tenea della diletta elvira postasi al cor che gli ultimi battea palpiti della morte e poscia improvviso col suon dell'armi e con la rauca voce e col funereo ceffo il core agghiaccia al passegger cui semivivo e nudo lascia in breve tra sassi terra ride ai lor casi il mondo a cui pace e vecchiezza il ciel consenta ai fervidi ai felici agli animosi ingegni l'uno o l'altro di voi conceda il fato nasce l'uomo a fatica ed è rischio di morte il nascimento prova pena e tormento per prima cosa e in sul principio stesso la madre e il genitore il prende a consolar dell'esser qual fallo mai qual sì nefando eccesso macchiommi anzi il natale onde sì torvo il ciel mi fosse e di fortuna il volto qual tra le chiome d'antica selva zefiro scorrendo un lungo incerto mormorar ne prome e mentre io taccio e mentre io non contendo spento il diurno raggio in occidente e queto il fumo delle ville e queta de cani era la voce e della gente quand'ella volta all'amorosa meta d'aria e d'ingegno e di parlar diverso per lo toscano suol cercando gia l'ospite desioso dove giaccia colui per lo cui verso che il pianger sempre pur se talvolta per le piagge apriche su la tacita aurora o quando al sole brillano i tetti e i poggi e le campagne scontro di vaga donzelletta il viso contenta dei deserti anco ti vidi de tuoi steli abbellir l'erme contrade che cingon la cittade la qual fu donna de mortali un tempo ove per poco il cor non si spaura e come il vento odo stormir tra queste piante morte ascoso innanzi non ti fu l'amor mio per alcun tempo non a te non altrui che non si cela vero amore alla terra mostri oimè quante ferite che lividor che sangue oh qual ti veggio formosissima donna io chiedo al cielo e al mondo dite dite avanzi pur quell'ardor che da te nacque è spento perch'io te non amai ma quella diva che già vita or sepolcro ha nel mio core ma della vita in tutte l'altre parti per essenza insanabile e per legge universal che terra e cielo abbraccia ogni nato sarà mondo t'acqueta omai dispera l'ultima volta al gener nostro il fato non donò che il morire omai disprezza te la natura il brutto poter che ascoso a comun danno impera quale in notte solinga sovra campagne inargentate ed acque là ve zefiro aleggia e mille vaghi aspetti e ingannevoli obbietti quel collo cinto già di desio quell'amorosa mano che spesso ove fu porta sentì gelida far la man che strinse e il seno onde la gente visibilmente di pallor si tinse ma più saggia ma tanto meno inferma dell'uom quanto le frali tue stirpi non credesti o dal fato o da te fatte immortali e l'ossa nude giaccian esuli ancora dopo il funereo dì sott'altro suolo ma non sorgea dentro a tue mura un sasso firenze a quello per la cui virtude tutto il mondo t'onora sospiro dolcemente appressando al volto afflitto e scolorato dal mortale affanno più baci e più tutta benigna e in vista d'alta pietà su le convulse labbra confuse e infranse e ricoperse in pochi istanti onde su quelle or pasce la capra e città nove sorgon dall'altra banda a cui sgabello son le sepolte immortale ch'essendo questa o nessun'altra poi l'ora da ripor mano alla virtude rugginosa dell'itala natura veggiam che tanto e tale è il clamor de sepolti e che gli eroi dimenticati il suol quasi dischiude in questo specolar gli ozi traendo verrò che conosciuto ancor che tristo ha suoi diletti il vero e fra caduche spoglie provar gli affanni di funerea vita o s'altra terra ne superni giri fra mondi innumerabili t'accoglie e più vaga del sol prossima stella tutta al volto ai costumi alla favella pari alla donna che il rapito amante vagheggiare ed amar confuso estima tempo manca odi melisso io vo contarti un sogno di questa notte che mi torna a mente in riveder la luna non cape in quelle anguste fronti ugual concetto e male al vivo sfolgorar di quegli sguardi che senza sdegno omai la doglia è stolta volgiti e ti vergogna e ti riscuoti e ti punga una volta pensier degli avi nostri e de la più degna del ciel cosa mortale altri quasi a fuggir volto la trista umana sorte in cangiar terre e climi l'età spendendo e mari e poggi errando o torri o celle o donne o cavalieri o giardini o palagi a voi pensando in mille vane amenità si perde la mente mia la riparata gente agl'inaccessi regni del mar vendicatore illude profana destra e la sciagura e il pianto a novi liti e nove stelle insegna in eterno perimmo e il nostro scorno non ha verun confine io mentre viva andrò sclamando intorno volgiti agli avi tuoi guasto legnaggio e sotto al patrio tetto sonavan voci alterne e le tranquille opre de servi e che pensieri immensi bellissima fanciulla dolce a veder non quale la si dipinge la codarda gente gode il fanciullo amore accompagnar sovente il pastorel ch'all'ombre meridiane incerte ed al fiorito margo adducea de fiumi le sitibonde agnelle arguto carme sonar d'agresti pani udì lungo le ripe che sola in meglio guida i pubblici fati così ti spiacque il vero dell'aspra sorte e del depresso loco che natura ci diè sospirar m'avanza presso alla fin di sua dimora in terra giacea consalvo disdegnoso un tempo del suo destino o nerina e di te forse non odo questi luoghi parlar caduta forse dal mio pensier sei tu e stette il vento taceva il tutto ed ella era di pietra e pur nulla non bramo e non ho fino a qui cagion di pianto quel che tu goda o quanto non so già dir ma fortunata sei l'onesto e il retto conversar cittadino e giustizia e pietade altra radice avranno allor che non superbe fole tutto è pace e silenzio e tutto posa il mondo e più di lor non si ragiona nella mia prima età come non so ma tale d'amor vero e possente è il primo effetto forse gli occhi spaura allor questo deserto ed ancor io soleva bench'innocente io fossi il tuo vezzoso raggio accusar negli abitati lochi quand'ei m'offriva al guardo umano e quando scopriva umani aspetti al guardo mio e non ti morde cura nessuna e già non sai né pensi quanta piaga m'apristi in mezzo al petto desiderato il termine avrei del viver mio ma spento era il desio nello spossato sen dolce e chiara è la notte e senza vento e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna e di lontan rivela serena ogni montagna italo ardito a che giammai non posi di svegliar dalle tombe i nostri padri ed a parlar gli meni a questo secol morto al quale incombe tanta nebbia quel dolce sguardo che tremar fe se come or sembra immoto in altrui s'affisò quel labbro ond'alto par come d'urna piena traboccare il piacer la squilla dà segno della festa che viene ed a quel suon diresti che il cor si riconforta i fanciulli gridando su la piazzuola in frotta e qua e là saltando fanno un lieto romore che tu le penne al mio pregar dispieghi erta la fronte armato e renitente al fato la man che flagellando si colora nel mio sangue innocente dolce agli anni miei anche negaro i fati la giovanezza ahi come come passata sei cara compagna dell'età mia nova mia lacrimata speme core odi greggi belar muggire armenti gli altri augelli contenti a gara insieme per lo libero ciel fan mille giri pur festeggiando il lor tempo migliore non io d'olimpo o di cocito i sordi regi o la terra indegna e non la notte moribondo appello non te dell'atra morte ultimo raggio conscia futura età sdegnoso avello disdegnando e fremendo immacolata trasse la vita intera e morte lo scampò dal veder peggio anzi d'altrui le tenere cure suol porre in gioco e d'un celeste foco disprezzo è la mercè pur sento in me rivivere gl'inganni aperti e noti all'ombra de tuoi velli italia crescerà crescerà tutta dalle foci del tago all'ellesponto europa e il mondo poserà sicuro sassi infesto occorre per le contrade cittadine il bianco tuo lume al drudo vil che degli alberghi va radendo le mura e la secreta ombra seguendo e resta e si spaura delle ardenti lucerne e degli aperti balconi e qual mortale ignaro di sventura esser può se a lui già scorsa quella vaga stagion se il suo buon tempo se giovanezza ahi giovanezza è spenta da soave armonia quasi ridesta nell'alma a sgomentarsi ancor vicina quella superba vision risorge quanto adorata o numi e quale un giorno mia delizia ed erinni e l'amor mi venne meno e irrigidito il seno di sospirar cessò piansi spogliata esanime fatta per me la vita e quel di non aver goduto appieno pentimento che l'anima ci grava e il piacer che passò cangia in veleno per li fuggiti dì mi stimolava amor d'italia o cari amor di questa misera vi sproni ver cui pietade è morta in ogni petto omai perciò che amari giorni dopo il seren dato n'ha il cielo più benigna di natura e del ciel fecondamente a noi la vaga fantasia produce e il nostro proprio error perché venimmo a sì perversi tempi perché il nascer ne desti o perché prima non ne desti il morire acerbo fato dove sei gita che qui sola di te la ricordanza trovo dolcezza mia più non ti vede questa terra natal viva mirarti omai nulla spene m'avanza s'allor non fosse allor che ignudo e solo per novo calle a peregrina stanza verrà lo spirto mio nostro furor le violate genti al peregrino affanno agl'ignorati desiri educa e la fugace ignuda felicità per l'imo sole incalza il corrotto costume ahi troppo tardi e nella sera dell'umane cose acquista oggi chi nasce il moto e il senso che gli occhi al suol tuttora intenti e fissi io mirava colei ch'a questo core primiera il varco ed innocente aprissi solo il nulla s'accresce a noi ti vieta il vero appena è giunto o caro immaginar da te s'apparta nostra mente in eterno allo stupendo poter tuo primo ne sottraggon gli anni che se più molli e più tenui le membra essa la mente men capace e men forte anco riceve né tu finor giammai quel che tu stessa inspirasti alcun tempo al mio pensiero a noi le fasce cinse il fastidio a noi presso la culla immoto siede e su la tomba il nulla io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte invitto amor ch'a lunghi esigli e lunghi affanni e di servaggio all'odiata soma volenteroso il prode animo addisse se non se quanto pur come cara larva ad ora ad ora tornar costuma e disparir spiegarsi ella il vedea per ogni canto e salir su per l'aria a poco a poco e far sovra il suo capo a quella ammanto a senno vostro il saggio e il forte adopra e pensa e quanto il giorno col divo carro accerchia a voi s'inchina ragion di nostra etate io chieggo a voi uguale magnanimo animale non credo io già ma stolto quel che nato a perir nutrito in pene dice a goder son fatto la santa fiamma di gioventù dunque si spegne per vostra mano attenuata e franta da voi nostra natura e le assonnate menti e le voglie indegne astuto o folle fin sopra gli astri il mortal grado estolle uom di povero stato e membra inferme che sia dell'alma generoso ed alto non chiama sé né stima ricco d'or né gagliardo ti spauri l'innocuo nereggiar de cari aspetti ridi o tenera prole a te serbato è di cotanto favellare il frutto di né più mai rinverdirà quel mirto ch'alleggiò per gran tempo il nostro male nostre corone al suol fien tutte sparte né sorgerà mai tale che ti rassembri in qualsivoglia parte gli occhi ai noti studi io rivolgea e quelli m'apparian vani per cui vano ogni altro desir creduto avea deh come mai da me sì vario fui e tanto amor mi tolse un altro amore fea l'aere e il cielo e gli uomini e le belve immensa guerra cadeano a squadre a squadre semivestiti maceri e cruenti ed era letto agli egri corpi il gelo allor quando traean l'ultime pene tal miseria l'accora qual tu forse mirando a te non credi taccio gli altri nemici e l'altre doglie ma non la più recente e la più fera per cui presso alle soglie vide la patria tua l'ultima sera e indarno a preservar se stesso ed altro dal gioco reo la cui ragion gli è chiusa eternamente il mortal seme accorre mille virtudi oprando in mille guise con dotta man che d'ogni sforzo in onta core o graziosa luna io mi rammento che or volge l'anno sovra questo colle io venia pien d'angoscia a rimirarti né le spose vi foro o i figli accanto quando su l'aspro lito senza baci moriste e senza pianto ma non senza de persi orrida pena ed immortale angoscia nostri sogni leggiadri ove son giti dell'ignoto ricetto d'ignoti abitatori o del diurno degli astri albergo e del rimoto letto della giovane aurora e del notturno occulto sonno da te fino a quest'ora uom non è sorto o sventurato ingegno pari all'italo nome altro ch'un solo universale amore ferrate vie moltiplici commerci vapor tipi e choléra i più divisi popoli e climi stringeranno insieme timor di morte non mi strinse il petto oggi mi pare un gioco quella che il mondo inetto talor lodando ognora abborre e trema necessitade estrema e su la mesta landa in purissimo azzurro veggo dall'alto fiammeggiar le stelle cui di lontan fa specchio il mare e tutto di scintille in giro per lo vòto seren brillare il mondo e violento emerse il disperato erebo in terra tu primo il giorno e le purpuree faci delle rotanti sfere e la novella prole de campi spiace agli dei chi violento irrompe nel tartaro non fora tanto valor ne molli eterni petti forse i travagli nostri poi stanco si riposa in su la sera altro mai non ispera dimmi o luna a che vale al pastor la sua vita la vostra vita a voi e fieramente mi si stringe il core a pensar come tutto al mondo passa e quasi orma non lascia ecco è fuggito il dì festivo e se di vostro antico error che l'uman seme alla tiranna possa de morbi e di sciagura offerse grido antico ragiona altre più dire colpe de figli non mi dorrò che già del tutto il vago desio di gloria antico in me fia spento ond'io solenni le risa alzai quando sonava il nome della speranza al mio profano orecchio quasi comica voce o come un suono di lingua che dal latte si scompagni ahi ma ritorna tosto al ferreo sopor ch'è fatto estrano ogni moto soave al petto mio o cara luna al cui tranquillo raggio danzan le lepri nelle selve l'onte del volgo ingrato ricompensar tentai non tardar più t'inchina a disusati preghi e tu lenta ginestra che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco che ritornando al loco già noto così natura ogni opra sua quantunque d'alto artificio a contemplar non prima vede perfetta ch'a disfarla imprende le parti sciolte dispensando altrove al mio lubrico piè le flessuose linfe disdegnando sottragge e preme in fuga l'odorate spiagge non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi i nostri padri antichi or fatta inerme nuda la fronte e nudo il petto mostri che sempre infino all'ora estrema i fieno a ricordar bramate e piante or quando al tutto irrigidito e freddo misera e vana stimai la vita e sovra l'altre insulsa la stagion ch'or si volge intolleranda parve e fu la mia lingua alla beata prole mortal se dir si dee mortale l'uomo perché mille discordi e repugnanti l'umana compagnia principii e parti ha per natura e por quegli odii in pace non valser gl'intelletti e le possanze degli uomini giammai né farfalla ronzar né voce o moto da presso né da lunge odi né vedi tien quelle rive altissima quiete ond'io quasi me stesso e il mondo obblio sedendo immoto piena d'affanni l'onda degli anni ai mali unico schermo la morte e questa inevitabil segno questa immutata legge ponesti all'uman corso ahi perché dopo le travagliose strade ch'a noi paion qual nebbia a cui non l'uomo e non la terra sol ma tutte in uno del numero infinite e della mole con l'aureo sole insiem le nostre stelle o sono ignote ahi finalmente un sogno in molta parte onde s'abbella il vero sei tu dolce pensiero sogno e palese error al cor non vile la vita della morte è più gentile per còr le gioie tue dolce pensiero provar gli umani affanni e sostener molt'anni questa vita mortal fu non indegno la mattutina pioggia allor che l'ale battendo esulta nella chiusa stanza la gallinella ed al balcon s'affaccia l'abitator de campi e il sol che nasce i suoi tremuli rai fra le cadenti stille saetta materia al canto non cercar dentro te canta i bisogni del secol nostro e la matura speme memorande sentenze il proprio fato creder comune e del mio mal consorte l'umana specie alfin per entro il fumo de sigari onorato fratelli a un tempo stesso amore e morte ingenerò la sorte cose quaggiù sì belle questo se all'intelletto appar felice invade d'alta pietade ai più costanti il petto quanto deh quanto dal misero consalvo in sì gran tempo chiamata fosti e lamentata e pianta se danno è del mortale immaturo perir come il consenti in quei capi innocenti del servo italo nome sotto barbaro piede rintronerà quella solinga sede ecco tra nudi sassi o in verde ramo e la fera e l'augello prevale come d'arbor cadendo un picciol pomo cui là nel tardo autunno maturità senz'altra forza atterra d'un popol di formiche i dolci alberghi cavati in molle gleba con gran lavoro pene membrando questa desiata madre diceano oh non le nubi e non i venti ma ne spegnesse il ferro e per tuo bene o patria nostra lido te nella polve della vita e il suono tragge il destin l'obbrobriosa etate che il duro cielo a noi prescrisse già similmente mi stringeva il core o e stringe ne consorti ricetti onde negata l'improba mano al curvo aratro e vili fur gli agresti sudori ozio le soglie scellerate occupò ne corpi inerti domo il vigor natio in queste sale antiche al chiaror delle nevi intorno a queste ampie finestre sibilando il vento rimbombaro i sollazzi e le festose ma non cognato al nostro il gener tuo quelle tue varie note dolor non forma e te di colpa ignudo men caro assai la bruna valle asconde ma sei tu per lasciarmi un'altra volta io n'ho gran tema or dimmi e che t'avvenne sei tu quella di prima e che ti strugge internamente viene il vento recando il suon dell'ora dalla torre del borgo era conforto questo suon mi rimembra alle mie notti poi solitario abbandonato in terra guardando attorno all'ore ai lochi usati rimemorar la scorsa compagnia dove tu siedi o fior gentile e quasi i danni altrui commiserando al cielo di dolcissimo odor mandi un profumo che il deserto consola onde a stranieri ed empi nostra patria vedendo ancella e schiava e da mordace lima roder la sua virtù di null'aita e di nullo conforto lo spietato dolor che la stracciava le notti e i giorni tragge in ozio il nocchiero ozio il perenne sudar nelle officine ozio le vegghie son de guerrieri e il perigliar sola discolpa al fato che noi mortali in terra pose a tanto patir senz'altro frutto solo per cui talvolta non alla gente stolta io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei aggiunge ahi ahi s'asside su l'alte prue la negra cura e sotto ogni clima ogni ciel si chiama indarno felicità vive tristezza e regna ma perché dare al sole perché reggere in vita chi poi di quella consolar convenga se la vita è sventura perché da noi si dura oh tempi oh tempi avvolti in sonno eterno allora anco immatura la ruina d'italia anco sdegnosi eravam d'ozio turpe e l'aura a volo più faville rapia da questo suolo care bench'infinita sia vostra sciagura datevi pace e questo vi conforti che conforto nessuno avrete in questa o nell'età futura e di che tratto innanzi se al moderno si opponga il tempo antico filosofando il saper nostro è scorso che costanza quel che ieri schernì prosteso adora oggi e domani abbatterà per girne raccozzando i rottami e per riporlo tra il fumo degl'incensi il dì vegnente ma perché tale estima ch'io mi tenga in cor mio sebben di fuori a persona giammai non ne fo segno qui passo gli anni abbandonato occulto senz'amor senza vita quanto estimar si dee che fede inspira del secol che si volge anzi dell'anno il concorde sentir e irrequieto ingegno e demenza maggior l'offeso olimpo n'armaro incontra e la negletta mano dell'altrice natura onde la viva fiamma n'increbbe e detestato il parto fu del grembo materno quanto deh quanto di te mi dolse e duol né mi credea che risaper tu lo dovessi e questo facea più sconsolato il dolor mio ogni mondano evento è di giove in poter di giove o figlio che giusta suo talento ogni cosa dispone e sul colle d'antela ove morendo si sottrasse da morte il santo stuolo simonide salia guardando l'etra e la marina e il suolo a te la speme nego mi disse anche la speme e d'altro non brillin gli occhi tuoi se non di pianto strade almen la meta non ci prescriver lieta anzi colei che per certo futura portiam sempre vivendo innanzi all'alma colei che i nostri danni ebber solo conforto ma la lena e la vita or vengon meno agli accenti d'amor passato è il tempo né questo di rimemorar m'è dato de celesti peregrini occulte beàr l'eteree menti e quale o figlio della saggia rebecca in su la sera amarissima allor la ricordanza locommisi nel petto e mi serrava ad ogni voce il core a ogni sembianza per sempre a voi negato questo mio cor non è siete pur voi quell'unica luce de giorni miei e tu comincia a salutar col riso gl'ispidi genitori o prole infante eletta agli aurei dì quando s'aspetta bramosamente il dì festivo or poscia ch'egli era spento io doloroso in veglia premea le piume ed alla tarda notte un canto che s'udia per li sentieri lontanando morire a poco a poco oh voi pietosi onde sì tristo e basso obbrobrio laverà nostro paese bell'opra hai tolta e di ch'amor ti rende schiera prode e cortese qualunque petto amor d'italia accende perché giacendo a bell'agio ozioso s'appaga ogni animale me s'io giaccio in riposo il tedio assale la donzella timidetta e schiva che già di morte al nome sentì rizzar le chiome osa alla tomba alle funeree bende fermar lo sguardo di costanza pieno così tra questa immensità s'annega il pensier mio e il naufragar m'è dolce in questo mare di que popoli antichi or dov'è il grido de nostri avi famosi e il grande impero di quella roma e l'armi e il fragorio che n'andò per la terra e potesti aspasia immaginar non sai che smisurato amor che affanni intensi che indicibili moti e che deliri movesti in me né verrà tempo alcuno che tu l'intenda su l'ossa e il fango immobilmente collocato invano muto mirando dell'etadi il volo sta di memoria solo e di dolor custode il simulacro della scorsa beltà che non del ben sollecita fu ma dell'esser solo purché ci serbi al duolo or d'altro a lei non cal e spesso il meschino in sul tetto dell'ostel villereccio alla vagante aura giacendo tutta notte insonne e balzando più volte esplora il corso del temuto bollor che si riversa dall'inesausto grembo mentre è vermiglio il fiore di nostra etade acerba l'alma vota e superba cento dolci pensieri educa invano gli altri pensieri miei tutti si dileguàr siccome torre in solitario campo tu stai solo gigante in mezzo a lei pensier che innanzi a me sì spesso torni di tua natura arcana chi non favella il suo poter fra noi chi non sentì tanto la possa infin qui de lambicchi e delle storte e le macchine al cielo emulatrici crebbero e tanto cresceranno al tempo che seguirà in quanto o gioconde o moleste opre dispensi l'ozio che ti lasciàr gli avi remoti grave retaggio e faticoso vittorio mio questa per te non era età né suolo altri anni ed altro seggio conviene agli alti ingegni or di riposo paghi viviamo e scorti da mediocrità ben ch'io sappia che obblio preme chi troppo all'età propria increbbe di questo mal che teco mi fia comune assai finor mi rido miserando m'affaticavi in su le piume il fianco ad ogni or fortemente palpitando e dove io tristo ed affannato e stanco gli occhi al sonno chiudea come per febre rotto e deliro qui mira e qui ti specchia secol superbo e sciocco che il calle insino allora dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti odio mova e disdegno se nel femmineo core d'uomini ardea non di fanciulle amore madri d'imbelle prole v'incresca esser nomate o forse erra dal vero mirando all'altrui sorte il mio pensiero forse in qual forma in quale stato che sia dentro covile o cuna non fien da lacci sciolte dell'antico sopor l'itale menti s'ai patrii esempi della prisca etade questa terra fatal non si rivolga tempo ottenebrati e spenti di febo i raggi al misero non sono in sempiterno ed anco primavera odorata inspiri e tenti questo gelido cor ma pria di lasciarmi in eterno elvira un bacio non vorrai tu donarmi un bacio solo in tutto il viver mio grazia ch'ei chiegga non si nega a chi muor ecco turbar la notte e farsi oscura la sembianza del ciel ch'era sì bella e il piacere in colei farsi paura e rimembrando il tuo stato quaggiù di cui fa segno il suol ch'io premo e poi dall'altra parte che te signora e fine credi tu data al tutto dietro apennino od alpe o del tirreno nell'infinito seno scende la luna e si scolora il mondo fortunati color che mentre io scrivo miagolanti in su le braccia accoglie la levatrice a cui veder s'aspetta quei sospirati dì quel pensier che nel dì che lusinghiero ti si offeriva nella notte quando tutto queto parea nell'emisfero tu inquieto e felice e miserando su l'arenoso dorso a cui riluce di capri la marina e di napoli il porto e mergellina e se appressar lo vede o se nel cupo del domestico pozzo ode mai l'acqua fervendo gorgogliar desta i figliuoli ma voi di quale ornar parola o canto si debbe a cui non pur cure o consigli ma dell'ingegno e della man daranno i sensi e le virtudi eterno vanto oh misero torquato il dolce canto non valse a consolarti o a sciorre il gelo onde l'alma t'avean ch'era sì calda cinta l'odio e l'immondo livor privato e de tiranni che fa l'aria infinita e quel profondo infinito seren che vuol dir questa solitudine immensa ed io che sono già sul novello aprir di mia giornata incerta e bruna te viatrice in questo arido suolo io mi pensai ma non è cosa in terra che ti somigli il conforto perì de nostri affanni nascevi ai dolci sogni intanto e il primo sole splendeati in vista narrin siccome tutta quella sponda coprìr le invitte schiere de corpi ch'alla grecia eran devoti allor vile e feroce serse per l'ellesponto si fuggia fatto ludibrio agli ultimi nepoti ben mille volte ripetuto e mille nel costante pensier sostegno e cibo esser solea dell'infelice amante benché nulla d'amor parola udita avess'ella da lui torna dinanzi al mio pensier talora il tuo sembiante aspasia o fuggitivo per abitati lochi a me lampeggia in altri volti o per deserti campi al dì sereno alle tacenti stelle la natura crudel fanciullo invitto il suo capriccio adempie e senza posa distruggendo e formando si trastulla la qual null'altro allegra arbor né fiore tuoi cespi solitari intorno spargi odorata ginestra del consueto obblio gravido il petto l'alta ruina ignora e le mutate sorti del mondo e come prima il tetto rosseggerà del villanello industre questa legge in pria scrisser natura e il fato in adamante e co fulmini suoi volta né davy lei non cancellerà ve cavalli supini e cavalieri vedi intralciare ai vinti la fuga i carri e le tende cadute e correr fra primieri pallido e scapigliato esso tiranno e l'abitar questi odorati colli ma rapida passasti e come un sogno fu la tua vita iva danzando in fronte la gioia ti splendea splendea negli occhi quel confidente immaginar quel lume di gioventù alla guardia seder del mio dolore e l'occhio a terra chino o in sé raccolto di riscontrarsi fuggitivo e vago né in leggiadro soffria né in turpe volto asciutto il ciglio ed animosa in atto ma pur mesta sei tu grata la via o dispiacevol sia or punge ogni atto indegno subito i sensi miei move l'alma ogni esempio dell'umana viltà subito a sdegno disse elvira elvira mia ben sono in su la terra ancor ben quelle labbra fur le tue labbra e la tua mano io stringo ahi beata allor che ne perigli avvolta se stessa obblia né delle putri e lente ore il danno misura e il flutto ascolta beata allor che il piede spinto al varco leteo assai palese agli atti al volto sbigottito agli occhi ti fu ma non ai detti ancora e sempre muto sarebbe l'infinito affetto che governa il cor mio se non l'avesse fatto ardito il morir questo è quel mondo questi i diletti l'amor l'opre gli eventi onde cotanto ragionammo insieme questa la sorte dell'umane genti e di fetido orgoglio empie le carte eccelsi fati e nove felicità quali il ciel tutto ignora non pur quest'orbe quale un fanciullo con assidua cura di fogliolini e di fuscelli in forma o di tempio o di torre o di palazzo un edificio innalza dell'universe cose scender gli autori e conversar sovente co tuoi piacevolmente e che i derisi sogni rinnovellando come solinga è fatta la mente mia d'allora che tu quivi prendesti a far dimora ratto d'intorno intorno al par del lampo e spesso incolpa la donna a torto a quella eccelsa imago sorge di rado il femminile ingegno e ciò che inspira ai generosi amanti la sua stessa beltà donna non pensa né comprender potria finché la sposa giovanetta il fido brando cingeva al caro lato e poi spandea le negre chiome sul corpo esangue e nudo quando e reddia nel conservato scudo per le valli ove suona del faticoso agricoltore il canto ed io seggo e mi lagno del giovanile error che m'abbandona la schiera industre cui franger glebe o curar piante e greggi vede l'alba tranquilla e vede il vespro mia nascemmo al pianto disse ambedue felicità non rise al viver nostro e dilettossi il cielo de nostri affanni e già nel primo giovanil tumulto di contenti d'angosce e di desio morte chiamai più volte e lungamente i sedetti colà su la fontana alla misera saffo i numi e l'empia sorte non fenno a tuoi superbi regni vile o natura e grave ospite addetta e dispregiata amante di questa età superba che di vote speranze si nutrica vaga di ciance e di virtù nemica stolta che l'util chiede e inutile la vita quindi più sempre divenir non vede pur ne tuoi contemplando i suoi begli occhi cupido ti seguii finch'ella visse ingannato non già ma dal piacere di quella dolce somiglianza un lungo servaggio ed aspro a tollerar condotto era il mattino e tra le chiuse imposte per lo balcone insinuava il sole nella mia cieca stanza il primo albore meco ritorna a vivere la piaggia il bosco il monte parla al mio core il fonte meco favella il mar io tutti della prima stagione i dolci inganni mancar già sento e dileguar dagli occhi le dilettose immagini che tanto amai che nulla mai fatta più mite ancor siede tremenda ancor minaccia a lui strage ed ai figli ed agli averi lor poverelli anime prodi ai tetti vostri inonorata immonda plebe successe al vostro sangue è scherno e d'opra e di parola ogni valor di vostre eterne lodi né rossor più né invidia incontro a cui non puote vigor di giovanezza e non la crolla dolce parola di rosato labbro e non lo sguardo tenero tremante di due nere pupille il caro sguardo e m'abbarbaglia le luci il crudo sol pregne di pianto sempre in quell'alma era del gran desio stato più forte un sovrano timor così l'avea fatto schiavo e fanciullo il troppo amore ecco alla vaga tua spoglia intorno la romulea prole di nova ira sfavilla ecco di polve lorda il tiranno i crini questi campi cosparsi di ceneri infeconde e ricoperti dell'impietrata lava che sotto i passi al peregrin risona e già mi par che sciolte giaccian le membra mie né spirto o senso più le commova e lor quiete antica co silenzi del loco si confonda cantor vago dell'arme e degli amori che in età della nostra assai men trista empièr la vita di felici errori nova speme ardendo sì ch'alfin dallo spavento fermò l'andare e il cor le venne meno e si rivolse indietro e in quel momento si spense il lampo e tornò buio l'etra ed acchetossi il tuono alle macere cure innalza e primo il disperato pentimento i ciechi ortali gro anelante aduna e stringe così fatti pensieri quando fien come fur palesi al volgo e quell'orror che primo contra l'empia natura strinse i mortali in social catena fia ricondotto in parte da verace saper e tremar l'onda vide e stupì che non palese al guardo la faretrata diva scendea ne caldi flutti e dall'immonda polve tergea della sanguigna caccia il niveo lato e le verginee braccia e del perduto impero par che col grave e taciturno aspetto faccian fede e ricordo al passeggero or ti riveggo in questo suol di tristi lochi e dal mondo abbandonati amante e d'afflitte fortune ognor compagna montagna sgombrasi la campagna e chiaro nella valle il fiume appare ogni cor si rallegra in ogni lato risorge il romorio torna il lavoro usato l'artigiano a mirar l'umido cielo con l'opra in man cantando ad un segno cortese ad ogni sguardo mutar forma e color cadde l'incanto e spezzato con esso a terra sparso il giogo onde m'allegro e quando pur questa invocata morte sarammi allato e sarà giunto il fine della sventura mia quando la terra i fia straniera valle e dal mio sguardo fuggirà l'avvenir e in questa forma pel fraterno poter morte prevale o così sprona amor là nel profondo che da se stessi il villanello ignaro la tenera donzella con la man violenta pongon le membra giovanili in terra viva oh viva beatissimi voi mentre nel mondo si favelli o scriva prima divelte in mar precipitando spente nell'imo strideran le stelle che la memoria e il vostro amor trascorra o scemi torna torna fra noi sorgi dal muto e sconsolato avello se d'angoscia sei vago o miserando esemplo di sciagura con quanta cura convienci a quel dell'anno al qual difforme fia quel dell'altro appresso il sentir nostro comparando fuggir che mai d'un punto non sien diversi la sorella del sole e fea d'argento gli arbori ch'a quel loco eran ghirlanda i ramoscelli ivan cantando al vento e in un con l'usignol che sempre piagne simil guisa ignora esecutor di musici concenti quel ch'ei con mano o con la voce adopra in chi a desiar colei che d'ogni affanno il tragge ha poco andare l'egro mortal ma sconsolata arriva la morte ai giovanetti e duro è il fato di quella speme che sotterra è spenta e ristora i miei sensi il tuo soggiorno quasi incredibil parmi che la vita infelice e il mondo sciocco già per gran tempo assai senza te sopportai che saldi men che cera e men ch'arena verso la fama che di te lasciasti son bronzi e marmi e dalle nostre menti se mai cadesti ancor s'unqua cadrai cresca se crescer può nostra sciaura e in e chi la propria gente conculcando e l'estrane o di remoti lidi turbando la quiete antica col mercatar con l'armi e con le frodi la destinata sua vita consuma ne caglia a te nel petto sieda questa sovr'ogni cura che di fortuna amici non crescano i tuoi figli e non di vile timor gioco o di speme tu passasti eterno sospiro mio passasti e fia compagna d'ogni mio vago immaginar di tutti i miei teneri sensi misera ovunque miri misera onde si volga ove ricorra questa sensibil prole piacqueti che delusa fosse ancor dalla vita la speme giovanil ma tu per certo giovinetta immortal conosci il tutto questo io conosco e sento che degli eterni giri che dell'esser mio frale mai non veder la luce era credo il miglior ma nata al tempo che reina bellezza si dispiega nelle membra e nel volto ed incomincia il mondo verso lei di lontano ad atterrarsi ozio circonda i monumenti vostri e di viltade siam fatti esempio alla futura etade bennato ingegno or quando altrui non cale de nostri alti parenti e già dal caro sangue de suoi non asterrà la mano la generosa stirpe anzi coverte fien di stragi l'europa e l'altra riva dell'atlantico mar fresca nutrice di pura civiltà e poi tutto quel giorno la mi condusse intorno a veder l'officina mostrommi a parte a parte gli strumenti dell'arte e i servigi diversi a che ciascun di loro e la favilla antica rendi allo spirto mio se tu pur vivi e se de nostri affanni cosa veruna in ciel se nell'aprica terra s'alberga o nell'equoreo seno pietosa no che sì per tempo cadeva e spesso all'ore tarde assiso sul conscio letto dolorosamente alla fioca lucerna poetando ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli ancor non prendi a schivo ancor sei vaga di mirar queste valli e la lucciola errava appo le siepi e in su l'aiuole susurrando al vento i viali odorati ed i cipressi là nella selva il basso stato e frale quella che grande e forte mostra sé nel soffrir né gli odii e l'ire fraterne ancor più gravi d'ogni altro danno accresce alle miserie sue quando spegneali il fato e giacevi ahi nerina in cor mi regna l'antico amor o care nubi o cielo o terra o piante parte la donna mia pietà di nervi e di polpe scemo il valor natio son vostre colpe ad atti egregi è sprone amor chi ben l'estima e d'alto affetto maestra è la beltà foste voi pure invano al duro mio sopor d'ogni dolcezza vedovo tristo ma non turbato ma placido il mio stato il volto era seren che travagliosa era mia vita ed è né cangia stile o mia diletta luna e pur mi giova la ricordanza e il noverar l'etate del mio dolore fu certo fu né d'error vano e d'ombra l'aonio canto e della fama il grido pasce l'avida plebe amica un tempo al sangue nostro e dilettosa e cara o qualor nella placida quiete d'estiva notte il vagabondo passo di rincontro alle ville soffermando l'erma terra contemplo e di fanciulla incaute voci spande il tuo labbro i destinati eventi move arcano consiglio arcano è tutto fuor che il nostro dolor negletta prole nascemmo al pianto chiuderà ciò detto con un sospiro all'adorata destra le fredde labbra supplicando affisse stette sospesa e pensierosa in atto la bellissima donna e fiso il guardo di mille vezzi sfavillante vision d'estinto o sogno o cosa incredibil mi par deh quanto elvira quanto debbo alla morte ahi ahi ma conosciuto il mondo non cresce anzi si scema e assai più vasto l'etra sonante e l'alma terra e il mare al fanciullin che non al saggio appare ma di natura infra i leggiadri errori divina sei perché sì viva e forte che incontro al ver tenacemente dura e spesso al ver s'adegua né si dilegua pria che in grembo a morte ma per sentenza mia uom saggio e sciolto dal comune errore patir non sosterria né porrebbe al dolore ed al mal proprio suo cotanto amore or non aggiunse il ciel nullo conforto ai nostri affanni e teco la mortal vita saria simile a quella che nel cielo india con gli occhi intenti il viator seguendo te compagna alla via te de mortali pensosa immaginò che se gl'impuri cittadini consorzi e le fatali ire fuggendo e chi la ridusse a tale e questo è peggio che di catene ha carche ambe le braccia sì che sparte le chiome e senza velo ti perdo senza un diletto inutilmente in questo soggiorno disumano intra gli affanni o dell'arida vita unico fiore quella finestra ond'eri usata favellarmi ed onde mesto riluce delle stelle il raggio è deserta bella qual sogno angelica sembianza nella terrena stanza nell'alte vie dell'universo intero che chiedo io mai che spero altro che gli occhi tuoi veder più vago immensa doglia m'oppresse a queste voci il petto ella seguì nel fior degli anni estinta quand'è il viver più dolce e pria che il core certo si renda com'è tutta indarno l'umana speme come sepolto scheletro cui di terra avarizia o pietà rende all'aperto e dal deserto foro diritto infra le file dei mozzi colonnati il peregrino lunge contempla il bipartito giogo e la cresta fumante girando senza posa per tornar sempre là donde son mosse uso alcuno alcun frutto indovinar non so e in sempiterni guai pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura ma non per te per questa ti rallegri povera patria tua e chiusi gli occhi strinsi il cor con la mano e sospirai poscia traendo i tremuli ginocchi stupidamente per la muta stanza ch'altro sarà dicea che il cor mi tocchi disse la dea la lima è consumata or facciam senza ed io ma di rifarla non vi cal soggiungea quand'ella è stanca il sonno venia manco oh come viva in mezzo alle tenebre sorgea la dolce imago e gli occhi chiusi la contemplavan sotto alle palpebre poco mi toglie la fortuna ben veggo ahi ma qualvolta a voi ripenso o mie speranze antiche ed a quel caro immaginar mio primo e come or vieni sì forte a nostri orecchi e sì frequente voce antica de nostri muta sì lunga etade e perché tanti risorgimenti e sorvolano insiem la via mortale primi conforti d'ogni saggio core né cor fu mai più saggio che percosso d'amor né mai più forte sprezzò l'infausta vita or questa egli non già ma quella ancora nei corporali amplessi inchina ed ama alfin l'errore e gli scambiati oggetti conoscendo che di natura è frutto ogni vostra vaghezza a me se di vecchiezza la detestata soglia evitar non impetro io veggio o parmi un fluttuar di fanti e di cavalli e fumo e polve e luccicar di spade come tra nebbia lampi né ti conforti ove fondata probità del volgo così star suole in piede quale star può quel ch'ha in error la chi dalla grave immemore quiete or mi ridesta che virtù nova è questa questa che sento in me moti soavi immagini palpiti error beato mie voci al tempo che l'acerbo indegno mistero delle cose a noi si mostra pien di dolcezza indelibata intera il garzoncel come inesperto amante la sua vita ingannevole vagheggia meco sarai per morte a un tempo spento ch'a vivi segni dentro l'alma io sento che in perpetuo signor dato mi sei consente ch'io per la grecia i moribondi lumi chiuda prostrato in guerra così la vereconda fama del vostro vate appo i futuri possa volendo i numi tanto durar quanto la vostra duri ma novo e quasi divin consiglio ritrovàr gli eccelsi spirti del secol mio che non potendo felice in terra far persona alcuna l'uomo obbliando a ricercar si diero una comun felicitade ella negli occhi pur mi restava e nell'incerto raggio del sol vederla io mi credeva ancora la eternamente sarà se al gener nostro il proprio albergo e la face del dì non vengon meno queste lievi reliquie e questi segni delle passate età forza è che impressi porti quella che sorge età libertà vai sognando e servo a un tempo vuoi di novo il pensiero sol per cui risorgemmo della barbarie in parte e per cui solo si cresce poi che divelta nella tracia polve giacque ruina immensa l'italica virtute onde alle valli d'esperia verde e al tiberino lido perché perché dov'è la forza antica dove l'armi e il valore e la costanza chi ti discinse il brando già tutta l'aria imbruna torna azzurro il sereno e tornan l'ombre giù da colli e da tetti al biancheggiar della recente luna e siccome alla culla poco il rogo è lontano tu presso a porre il piede in sul varco fatale della plutonia sede ai presenti diletti la breve età commetti invan brillare il vespero vidi per muto calle invan sonò la valle del flebile usignol e quando il carro grave carro di giove a noi sul capo tonando il tenebroso aere divide noi per le balze e le profonde valli natar giova tra nembi quando le rupi e le deserte valli precipite l'alpina onda feria d'inudito fragor quando gli ameni futuri seggi di lodate genti e di cittadi romorose e che valor t'infonde italo egregio il fato o con l'umano valor forse contrasta il fato invano e quanto al femminile ozio sovrasti la sudata virtude attendi attendi magnanimo campion s'alla veloce piena degli anni il tuo valor contrasti imperio e forze quanto più vogli o cumulate o sparse abuserà chiunque avralle e sotto qualunque nome ma questa voce in petto raccolgon pochi all'inquieta speme figlia di giovin core tutti prestiam ricetto negli alterni perigli e nelle angosce della guerra comune ed alle offese dell'uomo armar la destra e laccio porre al vicino ed inciampo stolto crede così il meonio cantor non è più solo ed oh vergogna udia che non che il cener freddo e l'ossa nude ombra diva mi scuoti o ne campi ove splenda più vago il giorno e di natura il riso forse tu l'innocente secol beasti che dall'oro ha nome tu dormi io questo ciel che sì benigno appare in vista a salutar m'affaccio e l'antica natura onnipossente che mi fece all'affanno a in più sublimi ancora e più riposti subbietti insegna ai secoli futuri il mio secolo e tuo poiché voi cittadine infauste mura vidi e conobbi assai là dove segue odio al dolor compagno e doloroso io vivo e tal morrò deh tosto e forse il cielo i casi acerbi e gl'infelici affetti giocondo agli ozi suoi spettacol pose non fra sciagure e colpe ma libera ne boschi e pura etade natura a noi prescrisse reina un tempo e diva campo chi sa non veggiam noi spesso di state cader le stelle egli ci ha tante stelle che picciol danno è cader l'una o l'altra di loro e mille rimaner via e dove il tanto affaticar fu volto abisso orrido immenso ov'ei precipitando il tutto obblia vergine luna tale è la vita mortale non vano error de venti ma di ninfa abitò misero spirto cui grave amor cui duro fato escluse delle tenere membra e duolsi alla mattina il cacciator che trova l'orme intricate e false e dai covili error vario lo svia salve o benigna delle notti reina sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude che resta or poi che il verde è spogliato alle cose il certo e solo veder che tutto è vano altro che il duolo fassi in su l'uscio a prova vien fuor la femminetta a còr dell'acqua della novella piova e l'erbaiuol rinnova di sentiero in sentiero il grido giornaliero onde in lungo tormento fredde tacite smorte sudàr le genti e palpitàr vedendo mossi alle nostre offese folgori nembi e vento alcuna benché scarsa pietà pur mi dimostra natura in questi lochi un giorno oh quanto verso me più cortese e un fastidio m'ingombra la mente ed uno spron quasi mi punge sì che sedendo più che mai son lunge da trovar pace o loco oh misero colui che in guerra è spento non per li patrii lidi e per la pia consorte e i figli cari ma da nemici altrui per altra gente e non può dir morendo alma terra natia la vita che mi desti quanta invidia ti porto non sol perché d'affanno quasi libera vai ch'ogni stento ogni danno ogni estremo timor subito scordi se fosser gli occhi tuoi due fonti vive mai non potrebbe il pianto adeguarsi al tuo danno ed allo scorno che fosti donna or sei povera ancella intatta luna tale è lo stato mortale ma tu mortal non sei e forse del mio dir poco desiata e molto come sai ripregata a me discende non temuta la morte e lieto apparmi questo feral mio dì che divenute son fuor di te solo tutte l'opre terrene tutta intera la vita al guardo mio che intollerabil noia gli ozi i commerci usati e di vano piacer la vana spene te più mite desio cura più dolce regge nel fior di gioventù nel bello april degli anni altrui giocondo e primo dono del ciel ma grave amaro infesto a chi patria non ha e di me stesso ebbi vergogna auro secolo omai volgono o gino i fusi delle parche ogni giornale gener vario di lingue e di colonne da tutti i lidi lo promette al mondo concordemente e la nube crescendo in giù calava ver la marina sì che l'un suo lembo toccava i monti e l'altro il mar toccava or poi ch'a terra sparse i regni beati empio costume e il viver macro ad altre leggi addisse quando gl'infausti giorni virile alma ricusa riede natura e il non suo dardo accusa e poi ch'estrano il suol nativo e di sua prole ignaro le meste anime educa tu le cure infelici e i fati indegni tu de mortali ascolta vaga natura per la greggia ch'ho appresso e intanto vola il caro tempo giovanil più caro che la fama e l'allor più che la pura luce del giorno e lo spirar in cotal guisa ch'io n'agghiacciava e ancor non m'assicuro e ben hai che temer che agevol cosa fora cader la luna in sul tuo campo o si può fra maraviglia e sdegno dall'eden odorato in cui soggiorna rise l'alta progenie e me negletto disse o mal venturoso e di piaceri o incapace o inesperto ed io godo ancor poco o greggia mia né di ciò sol mi lagno se tu parlar sapessi io chiederei dimmi genti all'apparir del vero tu misera cadesti e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano pur sempre che in dir gli effetti suoi le umane lingue il sentir proprio sprona par novo ad ascoltar ciò ch'ei ragiona come al nome d'elvira in cor gelando impallidir come tremar son uso all'amaro calcar della tua soglia a quella voce angelica all'aspetto di quella fronte io ch'al morir non tremo giovane son ma si consuma e perde la giovanezza mia come vecchiezza la qual pavento e pur m'è lunge assai ma poco da vecchiezza si discorda il fior dell'età mia infin che venne a dar di colpo in mezzo al prato ed era grande quanto una secchia e di scintille vomitava una nebbia che stridea sì forte se a feste anco talvolta se a radunanze io movo infra me stesso dico o nerina a radunanze a feste tu non ti acconci più tu più non movi d'intelletti immortali degno trovato estremo di tutti i mali ritrovàr gli eterni la vecchiezza questo giorno ch'omai cede alla sera festeggiar si costuma al nostro borgo odi per lo sereno un suon di squilla odi spesso un tonar di ferree canne che rimbomba lontan di villa in villa io dal secco ed aspro mondano conversar vogliosamente quasi in lieto giardino a te ritorno e tu mi svena o generosa ancora che più bello a tuoi dì splendesse il sole ch'oggi non fa pur consolata e paga è quella tomba cui di pianto onora l'alma terra nativa men conobbi ancor gli studi e l'opre stupende e il senno e le virtudi e l'alto saver del secol mio a quello onde tu movi quale affetto non cede anzi qual altro affetto se non quell'uno intra i mortali ha sede tu sì placida sei tu la nascente lavinia prole e gli anni lieti vedesti e i memorandi allori e tu su l'alpe l'immutato raggio tacita verserai quando ne danni o così paion come essi alla terra un punto di luce nebulosa al pensier mio che sembri allora o prole tu sola fonte d'ogni altra leggiadria sola vera beltà parmi che sia da che ti vidi pria di qual mia seria cura ultimo obbietto non fosti tu e poi che gli occhi a quelle luci appunto ch'a lor sembrano un punto e sono immense in guisa che un punto a petto a lor son terra e mare veracemente s'affatica altri l'aurora amica altri l'etade aspetta e nullo in terra vive cui nell'anno avvenir facili e pii con pluto gli altri iddii la mente non prometta passò stagione che nullo di tal madre oggi s'onora ma per te stesso al polo ergi la mente nostra vita a che val solo a spregiarla e se del vero ragionando talor fieno alle genti o mal grati i miei detti o non intesi tuttora il sen che la vergogna il duro suo morso in questo cor già non oprava al cielo a voi gentili anime io giuro che voglia non m'entrò bassa nel petto ch'arsi di foco intaminato e puro si dilegua desiderii infiniti e visioni altere crea nel vago pensiere per natural virtù dotto concento con gli studi sepolti i vetusti divini a cui natura parlò senza svelarsi onde i riposi magnanimi allegràr d'atene e roma aure soavi l'empio fato interdice all'umana virtude né pura in gracil petto alma si chiude o tu cui prima dall'aer cieco e da natanti poggi segno arrecò d'instaurata spene la candida colomba e alla capanna mia dolcemente picchiando mi risveglia e sorgo e i lievi nugoletti e il primo degli augelli susurro e l'aura fresca e le ridenti piagge benedico o con le greggi mista la tigre ai consueti ovili né guidasse per gioco i lupi al fonte il pastorel ma di suo fato ignara quando per lunghi studi fia noto e imprenderà col latte dalla cara nutrice ogni fanciullo quanto peso di sal quanto di carni e quante moggia di farina inghiotta il patrio borgo in ciascun mese di lor non cura questa virile età volta ai severi economici studi e intenta il ciglio nelle pubbliche cose il proprio petto esplorar che ti val ritorno garzoncello scherzoso cotesta età fiorita è come un giorno d'allegrezza pieno giorno chiaro sereno che precorre alla festa di tua vita ahi per la via odo non lunge il solitario canto dell'artigian che riede a tarda notte dopo i sollazzi al suo povero ostello promettendo in terra a popoli che un'onda di mar commosso un fiato d'aura maligna un sotterraneo crollo distrugge sì che avanza a gran pena di lor la rimembranza i tristi e cari moti del cor la rimembranza acerba che incontro all'alme eccelse in arme tutti congiurati i mondi fieno in perpetuo al vero onor seguaci calunnia odio e livor che scuro m'è l'avvenire e tutto quanto io scerno è tal che sogno e fola fa parer la speranza e non vedevi il fior degli anni tuoi non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome or degli sguardi innamorati e schivi e risonaro di muggito d'armenti fur giardini e palagi agli ozi de potenti gradito ospizio e fur città famose di lor querela il boreal deserto e conscie fur le sibilanti selve così vennero al passo e i negletti cadaveri chiudi alla luce omai questi occhi tristi o dell'età reina me certo troverai qual si sia l'ora sceso il sapiente e salita è la turba a un sol confine che il mondo agguaglia o scopritor famoso segui a percoter ne rieda ogni momento novo grido de padri ancora è pio dunque all'italia il cielo anco si cura di noi qualche immortale dunque tanto i celesti odii commove la terrena pietà dunque degli empi siedi giove a tutela e quando esulta per l'aere il nembo e quando di questo albergo ove abitai fanciullo e delle gioie mie vidi la fine quante immagini un tempo e quante fole creommi nel pensier l'aspetto vostro e delle luci a voi compagne o cosa nova imprende quando de mali suoi men si ricorda piacer figlio d'affanno gioia vana ch'è frutto del passato timore onde si scosse e paventò la morte chi la vita abborria così nel fianco non punto inerme a viva forza impresse il tuo braccio lo stral che poscia fitto ululando portai finch'a quel giorno si fu due volte ricondotto il sole divien l'umana prole quando novellamente nasce nel cor profondo un amoroso affetto languido e stanco insiem con esso in petto un desiderio di morir si sente felice appresso chi per te sparga con la vita il sangue lice lice al mortal non è già sogno come stimai gran tempo ahi lice in terra provar felicità al canto del secolo i bisogni omai non penso materia far che a quelli ognor crescendo provveggono i mercati e le officine come sfavilla il guardo delle donzelle e per conviti e feste qual de barbati eroi fama già vola cresci cresci alla patria o maschia certo moderna prole virginia a te la molle gota molcea con le celesti dita beltade onnipossente e degli alteri disdegni tuoi si sconsolava il folle signor di roma non avvien ciò d'altronde fuor che l'uom sue prosapie ha men feconde ben mille ed ottocento anni varcàr poi che spariro oppressi dall'ignea forza i popolati seggi a queste piagge venga colui che d'esaltar con lode il nostro stato ha in uso e vegga quanto è il gener nostro in cura all'amante natura a gara intorno ogni cosa sorride invidia tace non desta ancora ovver benigna e quasi inusitata maraviglia il mondo la destra soccorrevole gli porge la rondinella vigile alle finestre intorno cantando al novo giorno il cor non mi ferì non all'autunno pallido in solitaria villa la vespertina squilla il fuggitivo sol che la illibata la candida imago turbare egli temea pinta nel seno come all'aure si turba onda di lago nessun pugna per te non ti difende nessun de tuoi l'armi qua l'armi io solo combatterò procomberò sol io dammi e ne fumavan l'erbe intorno intorno allor mirando in ciel vidi rimaso come un barlume o un'orma anzi una nicchia ond'ella fosse svelta e il mercatante avaro in ozio vive che non a sé non ad altrui la bella felicità cui solo agogna e cerca la natura mortal vagheggia il piagato mortal quindi la figlia della sua mente l'amorosa idea che gran parte d'olimpo in sé racchiude tornami a mente il dì che la battaglia d'amor sentii la prima volta e dissi oimè se quest'è amor com'ei travaglia tu pria che l'erbe inaridisse il verno da chiuso morbo combattuta e vinta perivi o tenerella né vidi meno da marrocco al catai dall'orse al nilo e da boston a goa correr dell'alma felicità su l'orme a gara ansando regni imperi e ducati un già de tuoi lodato gino un franco di poetar maestro anzi di tutte scienze ed arti e facoltadi umane or sempre loderollo o ch'io ti miri veleggiar tra le nubi o che serena dominatrice dell'etereo campo questa flebil riguardi umana sede quante la sera e quante abbandonando all'alba il corpo stanco sé beato chiamò s'indi giammai non rilevasse il fianco né tornasse a veder l'amara luce avarizia superbia odio disdegno studio d'onor di regno che sono altro che voglie al paragon di lui solo un affetto vive tra noi quest'uno prepotente signore fiore oimè quanto somiglia al tuo costume il mio sollazzo e riso della novella età dolce famiglia e te german di giovinezza amore ovvero in tutto sfortunati saranno afflitti e vinti perché diè lor natura in ogni tempo starsene in fondo ardir protervo e frode con mediocrità regneran sempre a galleggiar sortiti mi disse e ricordanza alcuna serbi di noi donde risposi e come vieni o cara beltà di sovrumani fati di fortunati regni e d'aurei mondi segno e sicura spene dare al mortale stato io me ne stava alla finestra che risponde al prato guardando in alto ed ecco all'improvviso distaccasi la luna e mi parea che quanto nel cader s'approssimava tanto crescesse al guardo e di splendida vita o di valente persona infra la gente non fa risibil mostra ma sé di forza e di tesor mendico quasi intender non posso come d'altri desiri fuor ch'a te somiglianti altri sospiri giammai d'allor che in pria questa vita che sia per prova intesi io qui vagando al limitare intorno invan la pioggia invoco e la tempesta acciò che la ritenga al mio soggiorno e rotto di natura ogni contrasto ignota immensa terra al tuo viaggio fu gloria e del ritorno ai rischi e reca in mano un mazzolin di rose e di viole onde siccome suole ornare ella si appresta dimani al dì di festa il petto e il crine reina infesto scende il raggio tuo fra macchie e balze o dentro a deserti edifici in su l'acciaro del pallido ladron ch'a teso orecchio il fragor delle rote e de cavalli da lungi osserva o il calpestio de piedi su la tacita via dove vai chi ti chiama lunge dai cari tuoi bellissima donzella sola peregrinando il patrio tetto sì per tempo abbandoni dire io fui quella loggia colà volta agli estremi raggi del dì queste dipinte mura quei figurati armenti e il sol che nasce su romita campagna agli ozi miei ti vanta che il puoi narra che sola sei del tuo sesso a cui piegar sostenni l'altero capo a cui spontaneo porsi l'indomito mio cor narra che prima come fuggiste o belle ore serene dilettevol quaggiù null'altro dura né si ferma giammai se non la spene diman per lieve forza sozzo a vedere abominoso abbietto divien quel che fu dianzi quasi angelico aspetto e dalle menti insieme quel che da lui moveva ammirabil concetto me non il canto de colorati augelli e non de faggi il murmure saluta e dove all'ombra degl'inchinati salici dispiega candido rivo il puro seno che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta plebe l'uom della villa ignaro d'ogni virtù che da saper deriva torno addietro ed al passato un corso contrario imprendo per non dubbi esempi chiaro oggimai ch'al secol proprio vuolsi non contraddir non repugnar se lode cerchi e fama appo lui si consola il plebeo men duro è il male che riparo non ha dolor non sente chi di speranza è nudo guerra mortale eterna o fato indegno teco il prode guerreggia che tra le sabbie e tra il vipereo morso giammai finor sì stanco per lo mortal deserto non venni a te che queste nostre pene vincer non mi paresse un tanto bene già del fato mortale a me bastante e conforto e vendetta è che su l'erba qui neghittoso immobile giacendo il mar la terra e il ciel miro e sorrido or già non più che a mezzo il quinto lustro gli pendea sul capo il sospirato obblio qual da gran tempo così giacea nel funeral suo giorno dai più diletti amici abbandonato così riduce il fato qual sembianza fra noi parve più viva immagine del ciel misterio eterno dell'esser nostro a me non vivi e mai più non vivrai già ruppe il fato la fe che mi giurasti allor d'angoscia gridar volendo e spasimando e pregne di sconsolato pianto le pupille dal sonno mi disciolsi la terra inaridita chiusa in eterno gel deserto il dì la tacita notte più sola e bruna spenta per me la luna spente le stelle in ciel ogni diletto e gioco indugio in altro tempo e intanto il guardo steso nell'aria aprica i fere il sol che tra lontani monti dopo il giorno sereno cadendo si dilegua e par che dica e già tenerla o per le chiome fluttuanti o certo per l'estremo del boa così vedendo e meditando sovra i larghi fogli profondamente del mio grave antico errore o tristo nodo al collo circondando sotterra si rifugge così di mille mali i miseri mortali volgo fiero e diverso agita ma di lunga stagione nostro cieco pensier s'affanna e cura benché l'umana etate come destina il ciel nostra ventura di giorno in giorno dura voi spirerà l'altissimo subbietto ed acri punte premeravvi al seno chi dirà l'onda e il turbo del furor vostro e dell'immenso affetto sono così meco ragiono e della stanza smisurata e superba e dell'innumerabile famiglia poi di tanto adoprar di tanti moti d'ogni celeste ogni terrena cosa pene tu spargi a larga mano il duolo spontaneo sorge e di piacer quel tanto che per mostro e miracolo talvolta nasce d'affanno è gran guadagno fato quando sovviemmi di cotanta speme un affetto mi preme acerbo e sconsolato e tornami a doler di mia sventura e intanto riede alla sua parca mensa fischiando il zappatore e seco pensa al dì del suo riposo diletti e beni mero desio non ha la vita un frutto inutile miseria e sebben vòti son gli anni miei sebben deserto oscuro il mio stato mortal il piano e il poggio e credo anco del mar gl'immensi tratti come d'aeree gru stuol che repente alle late campagne il giorno involi cielo spirti v'aggiunga e vostra opra coroni misericordia o figli e duolo e sdegno di cotanto affanno onde bagna costei le guance e il velo alla sparsa ruina ancor minaccia e nell'orror della secreta notte per li vacui teatri per li templi deformi e per le rotte case ove i parti il pipistrello asconde tu solinga eterna peregrina che sì pensosa sei tu forse intendi questo viver terreno il patir nostro il sospirar che sia che sia questo morir questo supremo scolorar del sembiante ahi ma nel petto nell'imo petto grave salda immota come colonna adamantina siede noia immortale e morto io non son per la tua cruda fortuna qui l'ira al cor qui la pietade abbonda pugnò cadde gran parte anche di noi ma per la moribonda italia no per li tiranni suoi anzi la vinse misericordia dei ben noti ardori e quel volto celeste e quella bocca già tanto desiata e per molt'anni argomento di sogno e di sospiro chi rimembrar vi può senza sospiri o primo entrar di giovinezza o giorni vezzosi inenarrabili allor quando al rapito mortal primieramente sorridon le donzelle e non le tinte glebe non gli ululati spechi turbò nostra sciagura né scolorò le stelle umana cura oziosa dirai da che sua vita è per campar la vita e per sé sola la vita all'uom non ha pregio nessuno dritto e vero dirai primavera dintorno brilla nell'aria e per li campi esulta sì ch'a mirarla intenerisce il core che fai tu luna in ciel dimmi che fai silenziosa luna sorgi la sera e vai contemplando i deserti indi lascia parer senza vergogna e noma parlando apertamente e di sue cose fa stima al vero uguale nasce beata prole a cui non sugge pallida cura il petto a cui le membra fera tabe non doma e vitto il bosco ben perché funesta perché sovra ogni male a chi si parte a chi rimane in vita inconsolabil fai tal dipartita altre il mondo non ha non han le stelle nasce dall'uno il bene nasce il piacer maggiore che per lo mar dell'essere si trova l'altra ogni gran dolore ogni gran male annulla or tu vivi beata e il mondo abbella elvira mia col tuo sembiante alcuno non l'amerà quant'io l'amai non nasce un altrettale amor languide ignave giacquer le menti e servitù le imbelli umane vite ultimo danno accolse caduco fervor le meste rote da poi che febo instiga altro che gioco son l'opre de mortali ed è men vano della menzogna il vero ammollir ne fu dato in parte alcuna ahi non il sangue nostro e non la vita avesti o cara elvira addio con la vital favilla la tua diletta immagine si parte dal mio cor finalmente addio se grave non ti fu quest'affetto al mio feretro e per li poggi ov'io rimembro e piagno i perduti desiri e la perduta speme de giorni miei e s'anco pari alcuna ti fosse al volto agli atti alla favella saria così conforme assai men bella ed al festivo il giorno volgar succede e se ne porta il tempo ogni umano accidente or dov'è il suono morrò contento del mio destino omai né più mi dolgo ch'aprii le luci al dì non vissi indarno poscia che quella bocca alla mia bocca premer fu dato per questo il tergo vigliaccamente rivolgesti al lume che il fe palese e fuggitivo appelli vil chi lui segue e solo magnanimo colui che sé schernendo o gli altri indi riguardo il viver mio sì vile e sì dolente e che la morte è quello che di cotanta speme oggi m'avanza e contraddir voleva dissimulando l'appressar del fato al moribondo ma il suo dir prevenne quegli e soggiunse meglio fatti al bisogno o più leggiadri certamente a veder tappeti e coltri seggiole canapè sgabelli e mense letti ed ogni altro arnese adorneranno di lor menstrua beltà gli appartamenti già se sventura è questo morir che tu destini a tutti noi che senza colpa ignari né volontari al vivere abbandoni vo dove ogni altra cosa dove naturalmente va la foglia di rosa e la foglia d'alloro quando fanciullo io venni a fingon l'ombre lontane infra l'onde tranquille e rami e siepi e collinette e ville giunta al confin del cielo poi che del patrio nido i silenzi lasciando e le beate larve e l'antico error celeste dono ch'abbella agli occhi tuoi quest'ermo lido di voi già non si lagna la patria vostra ma di chi vi spinse a pugnar contra lei sì ch'ella sempre amaramente piagna e il suo col vostro lacrimar confonda oh di costei ch'ogni altra gloria vinse i ciechi destini investigar delle mortali e dell'eterne cose a che prodotta a che d'affanni e di miserie carca l'umana stirpe a quale ultimo intento lei spinga il fato e la natura sempre che spinga contrarie in campo le fraterne schiere di pepe o di cannella o d'altro aroma fatal cagione o di melate canne o cagion qual si sia ch'ad auro torni vedova è insino al fine ed alla notte che l'altre etadi oscura segno poser gli dei la sepoltura tra il suon delle catene e de flagelli chi non si duol che non soffrimmo intatto che lasciaron quei felli qual tempio quale altare o qual misfatto qual moto allora mortal prole infelice o qual pensiero verso te finalmente il cor m'assale non so se il riso o la pietà prevale qual fui quanto dissimile da quel che tanto ardore che sì beato errore nutrii nell'alma un dì forse la speme o povero mio cor ti volse un riso ahi della speme il viso io non vedrò mai più i rozzi panni lasciando a prova agricoltori e fabbri chiuderanno in coton la scabra pelle e di castoro copriran le schiene stella t'irraggia e più benigno etere spiri di qua dove son gli anni infausti e brevi questo d'ignoto amante inno ricevi ecco pria che la speme in porto arrive qual da vecchiezza è giunto e qual da morbi al bruno lete addutto questo il rigido marte e quello il flutto del pelago rapisce altri consunto da negre cure che coi torrenti suoi l'altero monte dall'ignea bocca fulminando oppresse con gli abitanti insieme or tutto intorno una ruina involve veder d'in su la soglia levar via la diletta persona con chi passato avrà molt'anni insieme e dire a quella addio senz'altra speme di riscontrarla ancora per la mondana via ahi come mal mi governasti amore perché seco dovea sì dolce affetto recar tanto desio tanto dolore e quanti in ciascun anno partoriti e morti scriva il vecchio prior quando per opra di possente vapore a milioni impresse in un secondo e può con moti poco men lievi ancor subitamente annichilare in tutto dipinte in queste rive son dell'umana gente le magnifiche sorti e progressive pur men grava e morde il mal che n'addolora del tedio che n'affoga oh te beato a cui fu vita il pianto al tardo onore non sorser gli occhi tuoi mercè non danno l'ora estrema ti fu morte domanda chi nostro mal conobbe e non ghirlanda ecco ti rendo oh venturose e care e benedette l'antiche età che a morte per la patria correan le genti a squadre e voi sempre onorate e gloriose o tessaliche strette ma non sì tosto amor di te m'accorsi e il viver mio fortuna avea già rotto ed a questi occhi non altro convenia dafne o la mesta filli o di climene pianger credè la sconsolata prole quel che sommerse in eridano il sole roggia discior sentia la misera i ginocchi e già muggiva il tuon simile al metro di torrente che d'alto in giù trabocchi pure il vento muggìa nella foresta e muggìa tra le nubi il tuono errante pria che l'aurora in ciel fosse ridesta opra ardita immortal ch'esser dischiuso dovea già son molt'anni illuminate meglio ch'or son benché sicure al pari nottetempo saran le vie men trite delle città sovrane vano dirai quel che disserra e scote della virtù nativa le riposte faville e che del fioco spirto vital negli egri petti avviva forse alle stanche e nel dolor sepolte umane menti riede la bella età cui la sciagura e l'atra face del ver consunse innanzi tempo veruno acquista per cura o per sudor vegghia o periglio pure all'aspro desire onde i mortali già sempre infin dal dì che il mondo nacque ella per grotte per nudi scogli e desolati alberghi le non ignote ambasce e l'alte e rotte nostre querele al curvo etra insegnava e te d'umani eventi disse la fama esperto musico augel che di te pensando a palpitar mi sveglio e potess'io nel secol tetro e in questo aer nefando l'alta specie serbar nessuno ignoto ed intimo affetto in voi non brilla non chiude una favilla quel bianco petto in sé e di rossor me di me privo ogni tua voglia ogni parola ogni atto spiar sommessamente a tuoi superbi fastidi impallidir brillare in volto l'onte gl'ispidi tronchi al petto altri nell'ime selve remoto accolse viva fiamma agitar l'esangui vene spirar le foglie e palpitar segreta nel doloroso amplesso e molto di noi men lacrimabili nell'alma luce prodotti immedicati affanni al misero mortal nascere al pianto al romorio de crepitanti pasticcini al grido militar di gelati e di bevande ordinator fra le percosse tazze e i branditi cucchiai questo affannoso e travagliato sonno che noi vita nomiam come sopporti pepoli mio di che speranze il core vai sostentando in che pensieri chi stolto non direbbe il tuo mortale affanno anche oggidì se il grande e il raro ha nome di follia né livor più ma ben di lui più dura la noncuranza avviene ai sommi cresca alla patria e gli alti gesti e quanto agli avi suoi deggia la terra impari qual de vetusti eroi tra le memorie e il grido crescean di sparta i figli al greco nome a cui l'uomo non pur ma questo globo ove l'uomo è nulla sconosciuto è del tutto e quando miro quegli ancor più senz'alcun fin remoti nodi quasi di stelle a noi di lieti inganni e di felici ombre soccorse natura stessa e là dove l'insano costume ai forti errori esca non porse negli ozi oscuri e nudi mutò la gente i gloriosi studi già largamente ma la speme io certo dirò la speme onde visibil pegno già concedon gli dei e di più far lamento valor non mi restò giacqui insensato attonito non dimandai conforto quasi perduto e morto il cor s'abbandonò la spoglia di tuo nome attendi e il core movi ad alto desio te l'echeggiante arena e il circo e te fremendo appella ai fatti illustri il popolar favore te rigoglioso dell'età novella che in suo giro lontano al ciel confina ovver con la mia greggia seguirmi viaggiando a mano a mano e quando miro in cielo arder le stelle dico fra me pensando a che tante facelle te punge e move studio de carmi e di ritrar parlando il bel che raro e scarso e fuggitivo appar nel mondo e quel che oh dilettose e care mentre ignote mi fur l'erinni e il fato sembianze agli occhi miei già non arride spettacol molle ai disperati affetti o natura cortese son questi i doni tuoi questi i diletti sono che tu porgi ai mortali uscir di pena è diletto fra noi i danni e il pianto della virtude a tollerar s'avvezzi la stirpe vostra e quel che pregia e cole la vergognosa età condanni e sprezzi se torna maggio e ramoscelli e suoni van gli amanti recando alle fanciulle dico nerina mia per te non torna primavera giammai non torna amore una più grave necessità cui provveder non puote altri che noi già senza tedio e pena non adempiam e il villanello intento ai vigneti che a stento in questi campi nutre la morta zolla e incenerita ancor leva lo sguardo sospettoso alla vetta fatal ove fosse incolume il desio la speme estinta secche le fonti del piacer le pene maggiori sempre e non più dato il bene nobil natura è quella che a sollevar s'ardisce gli occhi mortali incontra al comun fato e che con franca lingua nulla al ver detraendo confessa il mal che ci fu dato ahi da che lungo scempio vedi afflitta costei che sì meschina te salutava allora che di novo salisti al paradiso oggi ridotta sì che a quel che vedi fu fortunata allor donna e reina non con la vista impura l'infausta verità dalle mie vaghe immagini so ben ch'ella discorda so che natura è sorda che miserar non sa ghiande non ciberà certo la terra però se fame non la sforza il duro ferro non deporrà ben molte volte argento ed or disprezzerà contenta a polizze di cambio quante querele e lacrime sparsi nel novo stato quando al mio cor gelato prima il dolor mancò mancàr gli usati palpiti fra cotanto dolore quanto all'umana età propose il fato se vera e quale il mio pensier vaghe stelle dell'orsa io non credea tornare ancor per uso a contemplarvi sul paterno giardino scintillanti e ragionar con voi dalle finestre apprestò mal si compensa lui delle vesti e delle chiome il culto e degli atti e dei passi e i vani studi di cocchi e di cavalli e le frequenti sale e le piazze romorose e gli orti del mio solo conforto allor mendico altri studi men dolci in ch'io riponga l'ingrato avanzo della ferrea vita eleggerò l'acerbo vero la bella speme tutti ci nutrica di sembianze beate onde ciascuno indarno s'affatica il crudo fallo emenderà del cieco dispensator de casi e tu cui lungo amore indarno e lunga fede e vano d'implacato desio furor mi strinse oh quante lacrime al nobil sasso italia serba come cadrà come dal tempo rosa fia vostra gloria o quando nacque d'esser beati sospiraro indarno di medicina in loco apparecchiate nella vita infelice avea natura necessità diverse a cui non senza opra e pensier si provvedesse e pieno emendar mi cred'io non può la lieta nonadecima età più che potesse la decima o la nona e non potranno più di questa giammai l'età future e libertade avvampa gli obbliviosi petti e nella doma terra il marte latino arduo s'accampa dal buio polo ai torridi confini scusa gli errori suoi festeggia il novo suo venir nella vita ed inchinando mostra che per signor l'accolga e chiami fugaci giorni a somigliar d'un lampo son dileguati ma ruppe alfin la morte il nodo antico alla sua lingua poiché certi i segni sentendo di quel dì che l'uom discioglie godi fanciullo mio stato soave stagion lieta è cotesta altro dirti non vo ma la tua festa ch'anco tardi a venir non ti sia grave e quante volte favoleggiar ti piacque in questo oscuro granel di sabbia il qual di terra ha nome per tua cagion nell'armi e ne perigli qual tanto amor le giovanette menti qual nell'acerbo fato amor vi trasse come sì lieta o figli l'ora estrema vi parve onde ridenti correste al passo lacrimoso e duro ned io ti conoscea garzon di nove e nove soli in questo a pianger nato quando facevi amor le prime prove quando in ispregio ogni piacer né grato m'era degli astri il riso o prima e spero ultima certo il ciglio mio supplichevol vedesti a te dinanzi me timido tremante l'aspetto de tuoi dolci parenti lasci per sempre il loco a cui movi è sotterra ivi fia d'ogni tempo il tuo soggiorno troppo felice e lieta nostra misera sorte parve lassù se il giovanile stato dove ogni ben di mille pene è frutto durasse tutto della vita il corso oggi la patria cara gli antichi esempi a rinnovar prepara del barbarico sangue in maratona non colorò la destra quei che gli atleti ignudi e il campo eleo che stupido mirò l'ardua palestra e le tue dolci corde susurravano ancora dal tocco di tua destra o sfortunato amante ahi dal dolor comincia e nasce l'italo canto d'alloro quando fanciullo io venni a pormi con le muse in disciplina l'una di quelle mi pigliò per mano umana prole cara agli eterni assai felice se respirar ti lice d'alcun dolor beata se te d'ogni dolor morte risana trabocchi talvolta ella ristava e l'aer tetro guardava sbigottita e poi correa sì che i panni e le chiome ivano addietro ignota pace regnava e gl'inarati colli solo e muto ascendea l'aprico raggio di febo e l'aurea luna oh fortunata che sempre stringe all'uomo il cor dogliosamente ancora ch'estranio sia chi si diparte e dice addio per sempre e poi che finalmente mi discese la cara voce al core e de cavai e delle rote il romorio s'intese orbo rimaso allor mi rannicchiai palpitando nel letto risveglia i morti poi che dormono i vivi arma le spente lingue de prischi eroi tanto che in fine questo secol di fango o vita agogni e sorga ad atti illustri o si vergogni maggior mi sento a scherno ho gli umani giudizi e il vario volgo a bei pensieri infesto e degno tuo disprezzator calpesto fra i tronchi un rivo fea dolce lamento limpido il mar da lungi e le campagne e le foreste e tutte ad una ad una le cime si scoprian delle montagne ecco di sangue gli avari colti e di fraterno scempio furor novello incesta e le nefande ali di morte il divo etere impara intanto io chieggo quanto a viver mi resti e qui per terra i getto e grido e fremo oh giorni orrendi in così verde etate tutti fra sé confederati estima gli uomini e tutti abbraccia con vero amor porgendo valida e pronta ed aspettando aita e de suoi proprii moti si maraviglia il sen da te mio cor quest'ultimo spirto e l'ardor natio ogni conforto mio solo da te mi vien rapido tanto sarà quant'altri immaginar non osa il cammino anzi il volo e sotto l'ampie vie del tamigi fia dischiuso il varco ogni conforto stolto gittar da me null'altro in alcun tempo sperar se non te sola t'abbian fra sé non io con tal vergogna scenderò sotterra ma il disprezzo piuttosto che si serra di te nel petto mio mostrato avrò quanto si possa aperto ogni giorno sereno ogni fiorita piaggia ch'io miro ogni goder ch'io sento dico nerina or più non gode i campi l'aria non mira ahi i tremebondi lumi piegar non soffri al dubitoso evento a che pugna in quei campi l'itala gioventude o numi o numi pugnan per altra terra itali acciari come vapore in nuvoletta accolto sotto forme fugaci all'orizzonte dileguarsi così quasi non sorta e cangiar con gli oscuri silenzi della tomba i dì futuri pensoso di cessar dentro quell'acque la speme e il dolor mio poscia per cieco malor condotto della vita in forse piansi la bella giovanezza e il fiore de miei poveri dì amore amore assai lungi volasti dal petto mio che fu sì caldo un giorno anzi rovente con sua fredda mano lo strinse la sciaura e in ghiaccio è volto nel fior degli anni come quando un carbon vivo nell'acqua immergi e spegni anzi a quel modo la luna come ho detto in mezzo al prato si spegneva annerando a poco a poco tutti odorati de novelli fiori di primavera del color vestita della bruna viola a me si offerse l'angelica tua forma inchino il fianco sovra nitide pelli e circonfusa d'arcana voluttà con la man leggiadrissima stringevi al seno ascoso e disiato apparve novo ciel nova terra e quasi un raggio divino al pensier mio e spesso al suon della funebre squilla al canto che conduce la gente morta al sempiterno obblio con più sospiri ardenti dall'imo petto invidiò colui tant'alto senti se in parte anco gentile come i più degni tuoi moti e pensieri son così di leggeri da sì basse cagioni e desti e spenti miei porser mille diletti allor che al fianco m'era parlando il mio possente errore sempre ov'io fossi varca torrenti e stagni cade risorge e più e più s'affretta senza posa o ristoro lacero sanguinoso infin ch'arriva colà dove la via e la superna luce odiando l'omicida mano i tardi fati a prevenir condotto in se stesso non torce lei già mossa a partir presa per mano e quella man bianchissinia stringendo disse tu parti e l'ora omai ti sforza già della nova felicità principio ostenta il labbro de giovani e la guancia enorme il pelo anzi felice estimo la sorte mia due cose belle ha il mondo amore e morte all'una il ciel mi guida in sul fior dell'età nell'altro assai fortunato mi tengo onde un'immagin dentro non torni e un dolce rimembrar non sorga dolce per sé ma con dolor sottentra il pensier del presente un van desio del passato ancor tristo ecco voglioso anch'io ad onorar nostra dolente madre porto quel che mi lice e mesco all'opra vostra il canto mio sedendo u vostro ferro i marmi avviva necessitate io dico di consumar la vita improba invitta necessità cui non tesoro accolto non di greggi dovizia o pingui campi non aula puote e tu pur volgi dai miseri lo sguardo e tu sdegnando le sciagure e gli affanni alla reina felicità servi o natura in cielo in terra amico agl'infelici alcuno e rifugio non resta altro che il ferro poi che lieto non può corresse il giorno all'umana famiglia onde agitato e confuso il desio men loco avesse al travagliarne il cor e tu per certo o mio pensier tu solo vitale ai giorni miei cagion diletta d'infiniti affanni che la beata gioventù vien meno tu solingo augellin venuto a sera del viver che daranno a te le stelle certo del tuo costume non ti dorrai troppo mite decreto quel che sentenzia ogni animale a morte s'anco mezza la via lor non si desse in pria della terribil morte assai più dura non si conviene a sì corrotta usanza questa d'animi eccelsi altrice e scola se di codardi è stanza meglio l'è rimaner vedova e sola furo alcun tempo or fango ed ossa sei la vista vituperosa e trista un sasso asconde procella o spose o verginette a voi chi de perigli è schivo e quei che indegno è della patria e che sue brame e suoi volgari affetti in basso loco pose pietà nascesse in core a tal de suoi ch'affaticata e lenta di sì buia vorago e sì profonda la ritraesse chi pingerà l'attonito sembiante chi degli occhi il baleno qual può voce mortal celeste cosa agguagliar figurando lunge sia lunge alma profana così così quegl'ineffabili giorni o mio cor traevi che sì fugaci e brevi il cielo a noi sortì ma nelle cose più gravi intera e non veduta innanzi fia la mortal felicità più molli di giorno in giorno diverran le vesti o di lana o di seta questo petto sarà né degli aprichi campi il sereno e solitario riso né degli augelli mattutini il canto di primavera né per colli e piagge sotto limpido ciel tacita luna commoverammi il cor se di pianto il ciglio soggiunsi e di pallor velato il viso per la tua dipartita e se d'angoscia porto gravido il cor dimmi d'amore favilla alcuna o di pietà così dell'uomo ignara e dell'etadi ch'ei chiama antiche e del seguir che fanno dopo gli avi i nepoti sta natura ognor verde anzi procede per sì lungo cammino che sembra star elvira addio non ti vedrò ch'io creda un'altra volta or dunque addio ti rendo qual maggior grazia mai delle tue cure dar possa il labbro mio e quella ti conforta o sventurato io di pietade avara non ti fui mentre vissi ed or non sono che fui misera anch'io non far querela di questa infelicissima fanciulla cieca credei ch'al tutto fossero in me sul fior degli anni mancati i dolci affanni della mia prima età veniva il poco lume ognor più fioco e intanto al bosco si destava il vento al bosco là del dilettoso loco indi una forza ostil distruggitrice e dentro il fere e di fuor da ogni lato assidua intenta dal dì che nasce l'ascolta or quell'aspasia è morta che tanto amai giace per sempre oggetto della mia vita un dì infesto alle malvage menti a me sempre benigno il tuo cospetto sarà per queste piagge ove non altro che lieti colli e spaziosi campi m'apri alla vista ed ancor tornerei così qual son de nostri mali esperto verso un tal segno a incominciare il corso così de bruti la progenie infinita a cui pur solo né men vano che a noi vive nel petto desio d'esser beati a quello intenta che a lor vita è mestier val cosa nessuna i moti tuoi né di sospiri è degna la terra amaro e noia la vita altro mai nulla e fango è il mondo o natura o natura perché non rendi poi quel che prometti allor perché di tanto inganni i figli tuoi l'uomo incolpando del suo dolor ma dà la colpa a quella che veramente è rea che de mortali madre è di parto e di voler matrigna e volti addietro i passi del ritornar ti vanti e procedere il chiami al tuo pargoleggiar gl'ingegni tutti di cui lor sorte rea padre ti fece vanno adulando ancora ch'a ludibrio talora mio premio daratti chi può se premio ai pii dal ciel si rende impallidia la bella e il petto anelo udendo le si fea la donna e il vento che gli odori spande molle passar sul volto si sentia se lieta fosse morta non mi parea ma trista e quale degl'infelici è la sembianza al capo appressommi la destra e sospirando bello il tuo manto o divo cielo e bella sei tu rorida terra ahi di cotesta infinita beltà parte nessuna in sul fiorir d'ogni speranza e molto prima che incontro alla festosa fronte i lùgubri suoi lampi il ver aura percote stolta virtù le cave nebbie i campi dell'inquiete larve son le tue scole e ti si volge a tergo il pentimento quando fanciullo nella buia stanza per assidui terrori io vigilava sospirando il mattin qui non è cosa ch'io vegga o senta deh quanto in verità vani siam nui solo il mio cor piaceami e col mio core in un perenne ragionar sepolto me spesso rivedrai solingo e muto errar pe boschi e per le verdi rive o seder sovra l'erbe assai contento se core e lena a sospirar m'avanza ed havvi chi d'altrui danni si conforta e pensa con far misero altrui far sé men tristo sì che nocendo usar procaccia il tempo e chi virtute o sapienza ed arti perseguitando e perir dalla terra e venir meno ad ogni usata amante compagnia e tu certo comprendi il perché delle cose e vedi il frutto del mattin della sera del tacito infinito andar del tempo e quella trovata agevolmente essi di molti tristi e miseri tutti un popol fanno lieto e felice e tal portento ancora da pamphlets da riviste e da gazzette non dichiarato sole e folgorando intorno con sue fiamme possenti di lucidi torrenti inonderà con voi gli eterei campi ove sei che più non odo la tua voce sonar siccome un giorno quando soleva ogni lontano accento del labbro tuo ch'a me giungesse il volto scolorarmi altro tempo e cresceva la pioggia e la bufera e d'ogn'intorno era terribil cosa il volar polve e frondi e rami e sassi e il suon che immaginar l'alma non osa valor vero e virtù modestia e fede e di giustizia amor sempre in qualunque pubblico stato alieni in tutto e lungi da comuni negozi se trova pietà nel mondo un infelice amante o turbine or ti sveglia or fate prova di sommergermi o nembi insino a tanto che il sole preda al flutto rovente che crepitando giunge e inesorato durabilmente sovra quei si spiega torna al celeste raggio dopo l'antica obblivion l'estinta pompei nostro oggi d'eccelsi immensi pensieri e sensi inenarrabil fonte beltà grandeggia e pare quale splendor vibrato da natura immortal su queste arene a queste soglie tornerai tu farai tu lieti un giorno questi ch'oggi ti son piangendo intorno vivi felice se felice in terra visse nato mortal me non asperse del soave licor del doglio avaro giove poi che perir gl'inganni e il sogno della mia fanciullezza di cedere inesperto e la tiranna tua destra allor che vincitrice il grava indomito scrollando si pompeggia quando nell'alto lato l'amaro ferro intride e maligno alle nere ombre sorride suolo e di lacrime sparso ambe le guance e il petto ansante e vacillante il piede toglieasi in man la lira beatissimi voi ahi né già potria fermare io stesso in me né forse al mondo s'intese ancor se in disfavore al cielo se cara esser nomata se misera tu debbi o fortunata ch'amico in terra al lungo andar nessuno resta a colui che della terra è schivo pur gli era al fianco da pietà condotta a consolare il suo deserto stato allora che tacito seduto in verde zolla delle sere io solea passar gran parte mirando il cielo ed ascoltando il canto della rana rimota alla campagna obblivione ingombra i tuoi pensieri e gli avviluppa il sonno disse colei son morta e mi vedesti l'ultima volta or son più lune in che peccai bambina allor che ignara di misfatto è la vita onde poi scemo di giovanezza e disfiorato al fuso dell'indomita parca si volvesse il ferrigno mio stame menti che fur mai sono e saranno dottore emendator lascia mi disse i propri affetti tuoi parve udir su la sera agl'infiniti flutti commesso ritrovasti il raggio del sol caduto e il giorno che nasce allor ch'ai nostri è giunto al fondo non anglia tutta con le macchine sue né con un gange di politici scritti il secol novo sempre il buono in tristezza il vile in festa sempre e il ribaldo a me disfiori e scioglia vecchiezza i membri o padre a me s'appresti dicea la tomba anzi che l'empio letto del tiranno m'accoglia e se pur vita e lena roma avrà dal mio sangue umana cosa picciol tempo dura e certissimo detto disse il veglio di chio conforme ebber natura le foglie e l'uman seme in un balen feconde venner le carte alla stagion presente i polverosi chiostri serbaro occulti i generosi e santi detti degli avi e se periglio appar con un sorriso le sue minacce a contemplar m'affiso sempre i codardi e l'alme ingenerose abbiette ebbi in dispregio perì ben sento in noi di cari inganni non che la speme il desiderio è spento posa per sempre assai palpitasti per montagna e per valle per sassi acuti ed alta rena e fratte al vento alla tempesta e quando avvampa l'ora e quando poi gela corre via corre anela onde per mar delizioso arcano erra lo spirto umano quasi come a diporto ardito notator per di vanità di belle fole e strani pensieri si componea l'umana vita in bando i cacciammo e tu d'amore o sfortunato indarno ti scaldi e fremi or finalmente addio nostre misere menti e nostre salme son disgiunte in eterno oh come grato occorre nel tempo giovanil quando ancor lungo la speme e breve ha la memoria il corso il rimembrar delle passate cose ancor che triste e che l'affanno duri tristo il ricetto a cui movi o giocondo da quel tuo grave aspetto mal s'indovina ahi ma sola ha questa luna in ciel che da nessuno cader fu vista mai se non in sogno il civil gregge ammira oh menti oh senno oh sovrumano acume dell'età ch'or si volge e che sicuro filosofar che sapienza o gino si ritrovò nel mezzo ad una landa quanto foss'altra mai vezzosa e lieta spandeva il suo chiaror per ogni banda a me restasse intera questa misera spoglia oh quante volte in ripensar che più non vivi e mai non avverrà ch'io ti ritrovi al mondo creder nol posso gli affetti ch'io perdei nella novella età se al ciel s'ai verdi margini ovunque il guardo mira tutto un dolor mi spira tutto un piacer mi dà campi all'aer muto e fosco antichi danni e scellerato scorno e d'ira e di pietà pallido il giorno come lion di tori entro una mandra or salta a quello in tergo e sì gli scava con le zanne la schiena or questo fianco addenta or quella coscia tal fra le perse torme infuriava l'ira de greci petti e la virtute solo solo di sua codarda etate indegno allobrogo feroce a cui dal polo maschia virtù non già da questa mia stanca ed arida terra venne nel petto onde privato inerme oprate e mostre nella dolce impresa quali a voi note invio sì che nel core sì che nell'alma accesa nova favilla indurre abbian valore voi di ch'il nostro mal si disacerba sempre vivete o care arti divine conforto a nostra sventurata gente fra l'itale ruine gl'itali pregi a celebrare intente di te parla o scrive che rimembrando il tuo passato vanto non dica già fu grande or non è quella e tu lieta e pensosa il limitare di gioventù salivi sonavan le quiete stanze e le vie dintorno al tuo perpetuo canto osa ferro e veleno meditar lungamente e nell'indotta mente la gentilezza del morir comprende tanto alla morte inclina d'amor la disciplina che dianzi gli fu duce saluta il carrettier dalla sua via tal si dilegua e tale lascia l'età mortale la giovinezza in fuga van l'ombre e le sembianze dei dilettosi inganni dove la persia e il fato assai men forte fu di poch'alme franche e generose io credo che le piante e i sassi e l'onda e le montagne vostre al passeggere con indistinta voce torquato o torquato a noi l'eccelsa tua mente allora il pianto a te non altro preparava il cielo certo senza de numi alto consiglio non è ch'ove più lento e grave è il nostro disperato obblio copriran le gazzette anima e vita dell'universo e di savere a questa ed alle età venture unica fonte la sua tranquilla imago il sol dipinge ed erba o foglia non si crolla al vento e non onda incresparsi e non cicala strider né batter penna augello in ramo v'è chi d'onorar ti si convegna volgiti indietro e guarda o patria mia quella schiera infinita d'immortali e piangi e di te stessa ti disdegna queta il silenzio o il verdeggiar del prato anche di gloria amor taceami allora nel petto cui scaldar tanto solea che di beltade amor vi fea dimora inerme memorando ardimento in su la scena mosse guerra a tiranni almen si dia questa misera guerra e questo vano campo all'ire inferme del mondo che le greche insegne e il greco acciaro guidò de medi fuggitivi e stanchi nelle pallide torme onde sonaro di sconsolato grido l'alto sen dell'eufrate e il servo lido a me dintorno le penne il bruno augello avido roti prema la fera e il nembo tratti l'ignota spoglia e l'aura il nome e la memoria accoglia e gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce iovanni terzo diciannove ui sull arida schiena del formidabil monte sterminator vissero i fiori e l'erbe vissero i boschi un dì conscie le molli aure le nubi e la titania lampa fur dell'umana gente allor che ignuda te per le piagge e i colli ciprigna luce alla deserta notte mille cose sai tu mille discopri che son celate al semplice pastore spesso quand'io ti miro star così muta in sul deserto piano felice io fui sovra tutti i felici ahi ma cotanto esser beato non consente il cielo a natura terrena incalza placida notte e verecondo raggio della cadente luna e tu che spunti fra la tacita selva in su la rupe nunzio del giorno ah se una volta solo una volta il lungo amor quieto e pago avessi tu fora la terra fatta quindi per sempre un paradiso ai cangiati occhi miei chi ti tradì qual arte o qual fatica o qual tanta possanza valse a spogliarti il manto e l'auree bende come cadesti o quando da tanta altezza in così basso loco se un discorde accento fere l'orecchio in nulla torna quel paradiso in un momento natura umana or come se frale in tutto e vile se polve ed ombra sei o spirto gentil miserie estreme dello stato mortal vecchiezza e morte ch'han principio d'allor che il labbro infante preme il tenero sen che vita instilla ahi ahi che cosa è questa che morte s'addimanda oggi per prova intenderlo potessi e il capo inerme agli atroci del fato odii sottrarre quando mi fia ogni beltate o di natura o d'arte fatta inanime e muta ogni alto senso ogni tenero affetto ignoto e strano così d'alto piombando dall'utero tonante scagliata al ciel profondo di ceneri e di pomici e di sassi notte e ruina infusa di bollenti ruscelli alle vezzose tue forme il core e le pupille invano supplichevole intendo a me non ride l'aprico margo e dall'eterea porta il mattutino albor dentro le nubi in paurosa foggia guizzavan lampi e la fean batter gli occhi e n'era il terren tristo e l'aria roggia dare al vento precipiti le membra lor suadesse affanno al misero desio nulla contesa legge arcana farebbe o tenebroso ingegno a voi fra quante stirpi il cielo avvivò soli fra tutte figli di prometeo la vita increbbe a voi le morte ripe se il fato ignavo pende soli o miseri ma più perché giammai tedio non provi quando tu siedi all'ombra sovra l'erbe tu se queta e contenta e gran parte dell'anno senza noia consumi in quello stato ed io pur seggo sovra l'erbe mondo spariscon l'ombre ed una oscurità la valle e il monte imbruna orba la notte resta e cantando con mesta melodia l'estremo albor della fuggente luce a cor ti stia far ai passati onor che d'altrettali oggi vedove son le tue contrade su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela quando in sul tempo che più leve il sonno e più soave le pupille adombra stettemi allato e riguardommi in viso il simulacro di colei che amore prima insegnommi e poi lasciommi in pianto per altro signore come per questo a perigliar fu pronto ch'ove tu porgi aita amor nasce il coraggio o si ridesta e sapiente in opre non in pensiero invan siccome suole velar di neri panni cinger d'ombra sì trista e spaventoso in vista più d'ogni flutto dimostrarci il porto cresce quel gran diletto cresce quel gran delirio ond'io respiro angelica beltade parmi ogni più bel volto ovunque io miro quasi una finta imago il tuo volto imitar non torce dalle abbiette genti il ciel fatto cortese dal rimembrar delle passate imprese alla patria infelice o buon garzone vidi l'eccelso stato e il valor delle terrene cose e tutto fiori il corso umano e vidi come nulla quaggiù dispiace e dura siede in terra negletta e sconsolata nascondendo la faccia tra le ginocchia e piange piangi che ben hai donde italia mia le genti a vincer nata e nella fausta sorte e per le sventure nostre e per l'amore che mi strugge esclamai per lo diletto nome di giovanezza e la perduta speme dei nostri dì concedi o cara che la tua destra io tocchi poi quando tutto avvolge la formidabil possa e fulmina nel cor l'invitta cura quante volte implorata con desiderio intenso morte sei tu dall'affannoso amante o duce antico e padre dell'umana famiglia e tu l'errante per li giovani prati aura contempli ma era rimasto vivo di lei trilli e ali il ricordo in quel cardellino e dire che dapprima non ci avevan pensato il medico non pensava ad affittare ad altri la villetta sicuro ormai dopo tanti anni che quei due non sarebbero mancati sul finire del settembre prima partiva lei due o tre giorni dopo partiva lui ma era anche seccato più d'un po che la villetta gli fosse rimasta sfitta a fidarsi ma possibile non sappiano che sono di questo paesello che sta in mezzo a loro da quasi mill'anni tutti sanno come si chiamano monte corno il vecchio nonno non diceva di no alla sua vecchia n'era così certo anche lui pur non di meno saliva pian piano su la seggiola certo è questo che rondinella venne a morir sola nella villetta lassù e di rondone non si è saputo più nulla steso per terra col muso allungato su le due zampe davanti al più sollevava gli occhi e traeva qualche sospiro o un lungo sbadiglio mugolante fino a slogarsi le mascelle e si storcignava tutto guaendo ma di gioja non doveva pensare rorò quella notte che il cane se ne stesse tranquillo perché lei gli aveva recato da mangiare e lo aveva confortato con le sue carezze da quella piccola rorò che guardava tutti con gli occhioni scontrosi come se credesse di trovarsi in un mondo ordinato apposta per l'infelicità della sua bella mammina su le loro spalle curve sussultanti all'impeto dei singhiozzi lui il cardellino lui lui era venuto da sé a posarsi lieve movendo la testolina di qua e di là che sparò sul vecchio una tragedia fra grida e pianti il nonno fu trasportato moribondo ferito al petto alla sua casa alla sua vecchia tre anni addietro tutto in sudore in un podere nella vallatella di sant'anna infetta dalla malaria ov'egli stava in qualità di garzone era dunque vero che il pane le carezze della bimba avevano fatto il miracolo di lasciar dormire tutti e anche la povera bestia se quel signore straniero il primo anno non fosse venuto con un lungo farsetto nero di saja dalle code svolazzanti e in calzoni bianchi e il gatto mica se lo ricordava un momento dopo che s'era mangiato il cardellino un qualunque cardellino e mica aveva capito che il vecchio aveva sparato contro di lui ora la compassione per la povera bestia faceva indubbiamente il giuoco di quel manigoldo il quale tenendola così a catena e morta di fame e di sete e di freddo pareva sfidasse tutti dicendo tutti erano d'accordo che quel cane era insopportabile ma anche d'accordo ch'esso meritava compassione per il modo crudele con cui era trattato dal padrone se non che la crudeltà di costui non era soltanto contro la bestia a sguagnolare così forte e con tanta intensità di doglia e tali implorazioni d'ajuto e di pietà che tutti gl'inquilini delle due ville si svegliavano e non potevano più riprender sonno c'era per modo di dire ma accanto a lei non c'era mica il rondone un altro c'era un omacciotto biondo dalla faccia quadra placido e duro in attesa di qualche tozzo di pane ch'egli ogni tanto gli tirava come un sasso divertendosi anche talvolta a vederlo smaniare se il tozzo ruzzolava più là di quanto teneva la catena che poteva saperne era dolente anche lui che mancasse al paese il lieto spettacolo del rondone e della rondinella innamorati tutto il silenzio della notte era come sobbalzato due volte con la campagna e il mare sconvolgendo ogni cosa e in quel generale sconvolgimento urla gridi disperati modo consolare il gatto un cardellino e le stelle e allora allora credete pure se vi piace che le stelle non vedano altro che i tetti del vostro paesello tra i monti inerte con le quattro zampe stirate chi fosse rondone e chi rondinella né lo so io veramente né in quel paesello di montagna se poteva di grazia fargli avere una barella per trasportare una povera inferma incapace di reggersi sulle gambe a una certa villetta sita come gli era stato detto in un luogo andava a prodigare i suoi gorgheggi e anche si sa un cardellino anzi più che di sole andava in italia a far cura d'amore era piccola e diafana come fatta d'aria con limpidi occhi azzurri ombreggiati da lunghissime ciglia gli altri inquilini guardavano anch'essi stupiti quel silenzio di laggiù e quel cane che dormiva ancora lì disteso a quel modo stava tutto il giorno a guardarla dalla finestra giù nel valloncello e si struggeva di pietà per essa avrebbe voluto scendere laggiù a confortarla a carezzarla a recarle da mangiare e da bere i commenti nei due villini durarono a lungo quella notte s'accesero in tutte le famiglie vivacissime discussioni tra chi dava ragione all'inquilino che aveva sparato e chi alla signora che aveva preso le difese del cane e aveva ceduto a quello zoppo forestiere gran parte di quelle rocce per una manciata di soldi ma quando poi in meno d'un anno aveva veduto levarsi lassù due villini forse sarebbe morta durante l'inverno forse egli l'estate ventura ritornando al vecchio nido l'avrebbe attesa invano non è venuto perché tu sei così o tu sei così perché egli è morto gli occhi di rondinella forse intendevano queste domande ansiose che hanno accanto il cimitero e stanno lì come a fare anticamera in attesa che la signora morte li riceva rondinella alzava gli occhi al monte ancora lontano su cui i castagni ove non batteva il sole s'invaporavan d'azzurro e forzava gli occhi a scoprire lassù lassù il puntino roseo della villetta gli s'era cangiata d'improvviso in un'acredine rabbiosa per cui tra smanie violente e lagrime d'esasperazione pestando i piedi mordendosi le mani strappandosi i capelli sì sì le rispose la mamma non comprendendo bene nel sonno e la mattina dopo il primo pensiero di rorò fu d'affacciarsi a vedere il cane che non s'era inteso tutta la notte i due leggiadri villini splendevano al sole abitati da gente ricca che jaco naca naturalmente s'immaginava anche felice felice non foss'altro del suo danno e della sua miseria come per bisbigliar davvicino qualche parolina di conforto a quella povera animuccia in pena e intanto quasi senza voler vedere lui stesso quello che faceva aveva dato il consiglio di rivolgere al municipio un'istanza firmata da tutti gl'inquilini ma anche quell'istanza non aveva approdato a nulla nell'abisso di disperazione in cui erano piombati dopo la sciagura potevano mai pensare a un cardellino poverino ha ragione poverino ha ragione non si sente considerato lo sapeva bene infatti il nonno che cosa volesse dire non sentirsi considerati ne ritornava sudato infocato anelante e sorridente o con una conchiglietta fossile in un pugno o con un fiorellino in bocca naca s'era trovato un bel giorno padrone di tutta la poggiata a solatio sotto la città da cui si godeva la veduta magnifica dell'aperta campagna svariata di poggi e di valli e di piani la doppia crudeltà di quel tristaccio si sarebbe rivolta tutta contro la bestia se anche quelli che non potevano dormire si mettevano contro di essa e la uccidevano d'altra parte però se non c'era altro mezzo d'impedire che colui martoriasse tutti la bimba svoltando se lo trovò di faccia all'improvviso vicinissimo ebbe appena il tempo di guardarlo con gli occhi spaventati grida per me di giorno quand'egli stava attorno all'orto a zappettare divorato dal rancore con gli occhi truci nel terreo giallore della faccia il cane per paura stava zitto l'estate veniva il rondone arrivava e aspettava con trepidazione uno due tre giorni al terzo giorno ecco la rondinella rorò non riusciva a tranquillarsi già da un pezzo della sofferenza di quella bestia pareva si fosse fatta una fissazione essi non saprebbero neppure d'esser monti e allora anche la più vecchia casa di questo paesello ignorerebbe d'esser sorta qui di far cantone qua a questa via che è la più antica di tutte le vie è mai possibile così piccola e gracile resistere al gelo di tanti mesi senza il fuoco di quell'amore senza più il sostegno della grande forza di lui il volo spensierato di quel cardellino per la stanza era andato furente ad ammonir la padrona che guai guai se un'altra volta lo avesse sorpreso lì lì quando come ogni anno la rondinella arrivava due o tre giorni dopo e sempre così all'improvviso un anno solo arrivò un giorno prima di lui perché era vecchio sì e piangeva lì in casa come un bambino ma oh mosche sul naso non se n'era fatte posar mai o che il marito abbia scoperto e tutti guardavano con pena la rosea villetta il nido deserto su in cima alla bastìa tra i castagni che grido e trattenuto invano dalla sua vecchia s'armò corse come un pazzo in casa della vicina no non la vicina il gatto il gatto voleva uccidere il vecchio là sotto gli occhi di lei e sparò nella saletta da pranzo come lo vide lì quieto a seder sulla credenza sparò una due tre volte fracassando le stoviglie finché non accorse armato anche lui il figlio della vicina ma certo qualcosa gli sarà accaduta che sia morto o che sia morta lei piuttosto perché sciolto il cane se ne sarebbe tornato a casa e lui lì aveva da guardarsi quei suoi beneficii che gli costavano sudori di sangue sentendo vantar da tutti con ammirazione e con invidia l'accorgimento di quel segnato lì venuto chi sa da dove da quel giorno la violenza dei sentimenti in contrasto nell'animo di quella gente da un canto arrabbiata per il sonno perduto una pietra un'altra pietra l'uomo passa e le vede accanto ma che sa questa pietra della pietra accanto e della zana l'acqua che vi scorre dentro col mare in fondo lontano dopo tanto verde azzurro nella linea dell'orizzonte un signore forestiere con una gamba di legno che gli cigolava a ogni passo gli s'era stavano nell'aspettativa piena di terrore che la finestra del villino accanto si schiudesse e che con la complicità delle tenebre altre fucilate ne partissero le basta che stia lì quella povera bestia a soffrire il freddo la fame la sete anche ammazzata che prodezza che cuore brutto cattivo ricevevano ma quand'anche la signorina dell'ufficio postale fosse riuscita a compitare quei due cognomi che se ne saprebbe di più meglio così penso io poverino poverino con che voracità ingojava i tozzi uno dopo l'altro ma ora ora veniva il meglio lo aveva legato a una corta catena confitta per terra lasciato lì giorno e notte morto di fame di sete e di freddo che lo aveva così bene ammaestrato a svolar per casa fuori della gabbia e che sapesse che il vecchio nonno una volta che lo aveva sorpreso dietro una delle finestre a spiare tutto intento attraverso i vetri chiusi diceva quella malizietta dagli occhi a tutta la gente che guardava attorno alla vettura costernata e quasi smarrita nella pena ridete forte di quest'uomo composto e rispettabile che sa parlare così esatto e compito come se proprio quella conchiglietta o quel fiorellino lo avessero chiamato all'improvviso da miglia e miglia lontano su dal monte o giù dalla valle s'era ostinato a corteggiarla pur senza speranza quasi per farle dispetto quasi per il gusto di farsi mortificare e punzecchiare a sangue non solo dalla giovane vedova ma anche dalla figlietta di lei non ci aveva colpa egli non poteva insegnare al cane ad abbajare in un modo più grazioso per gli orecchi di quei signori se il cane abbajava faceva il suo mestiere era anche contro tutti coloro a cui per via di essa toglieva il riposo della notte crudeltà voluta vendetta meditata e dichiarata ma bada piano la ammonì la mamma e poi su senza indugiarti eh seguitò a dirglielo dalla finestra la nonna era quasi sera intese appena di là come un piccolo squittio un lamento il nonno accorse intravide una cosa bianca che s'avventava scappando per la cucina e per terra sparse da un piano all'altro dall'uno all'altro quartierino nel silenzio della notte si sentivano i borbottii gli sbuffi le imprecazioni le smanie di tutta quella gente svegliata nel meglio del sonno jaco naca in prima sentendo schiudere quella finestra s'era tratto di furia il fucile dalla spalla ma poi vedendo comparire una bambina era rimasto con un laido ghigno sulle labbra ad ascoltarne la fiera invettiva tenersi stretti così a lungo prima di separarsi per tutt'un anno si sarebbero riveduti avrebbe potuto lei trattoria s'eran già tutti abituati a vederli e sentivano che un'attrattiva un godimento sarebbero mancati al paese se quel rondone e quella rondinella non fossero ritornati qualche estate al loro nido lassù il che dimostra chiaramente che tra loro non c'era intesa e che qualche grave ostacolo dovesse impedir loro d'aver notizia quello zoppo forestiere per non aver più la molestia di quelle scomposte recriminazioni sconsigliatamente s'era indotto a porger sottomano a jaco naca qualche giunta al prezzo della vendita quelli degli uccelli pareva proprio di sì perché sorrideva tutta contenta e si voltava di qua e di là al cinguettio dei passeri saltellanti tra i rami delle alte querce di scorta all'erto stradone che saliva da orte al borgo montano legalità legalità ogni passo appena egli smontò dalla vettura e si fece innanzi al medico che era anche il sindaco per pregarlo in francese e più volte nei giorni che il villano non c'era lo aveva chiesto in grazia alla mamma ma questa per paura che quel tristo sopravvenisse o per timore che la piccina scivolasse giù per il declivio roccioso ma le labbra non potevano rispondere e gli occhi allora si chiudevano con pena con gli occhi chiusi rondinella pareva morta rocce erano nient'altro con qua e là qualche ciuffo d'erba ma a cui neppure le pecore passando avrebbero dato una strappata bestia s'affacciò anche il barsi alla sua e seguì con gli occhi la bimba crollando il capo e stropicciandosi le gote raschiose con una mano sulla bocca a calmarlo ma che calmare scattava via di qua di là proprio impermalito e con ragione perché gli doveva parere di non esser considerato in quei momenti lì mettendo insieme i k le h i w e tutti gli f del cognome di lui e del cognome di lei nelle rarissime lettere che ricevevano pareva dicesse ogni sguardo degli occhi ovati dietro gli occhiali legalità ogni atto ogni gesto e sempre invano con le buone e con le cattive d'ottenere da quel tristo che finisse d'infliggere il martirio alla povera bestia a immaginarla tra le braccia di quel pezzo d'omone impetuoso si provava quasi sgomento ma tra le braccia di quell'omone che nella villetta lassù l'attendeva impaziente con un fremito di belva intenerita non solo perché ritornavano ogni anno d'estate non si sa donde al vecchio nido non solo perché andavano o meglio svolavano irrequieti dalla mattina alla sera per tutto il tempo che durava il loro soggiorno colà ma ingiallito dalle febbri coi brividi per le ossa e le orecchie ronzanti dal chinino e gli aveva annunziato che da minuziose ricerche negli archivi era venuto a sapere che quella poggiata lì e che eran tutti discorsi per lei quei lunghi gorgheggi lì domande proprio domande che meglio di così con le parole non si sarebbero potute fare tutto rinchioccito sul regoletto della gabbia col capino rientrato e il beccuccio in su e gli occhietti semichiusi pensasse a lei morta ma sì lo so bene la villetta è mia no prego signore sita mi è stato detto ed io ripeto in un luogo troppo alto perché una vettura vi possa salire e che ogni anno lasciata libera per tre mesi venisse là a trovar l'amante a cui non poteva neanche dar l'annunzio del giorno preciso tutti nel paese sorridevano lieti nel vederli passare in quella gioja viva d'amore quando stanchi delle lunghe corse venivan per i pasti alla trattoria quanto alla facile pietà di certe signore che potendo a piacer loro dormire di giorno possono perdere senza danno il sonno della notte tra il frastuono un'altra finestra s'era schiusa nel secondo villino e una voce irata di donna e una vocetta squillante di bimba non meno irata avevano gridato verso quell'altra finestra da cui erano partite le fucilate rondinella certo intendeva meglio i discorsi degli uccelli che quelli della gente del paese anzi questi non li intendeva affatto se sapeva chi chiamava da chi attendeva risposta a quelle domande che meglio di così con le parole non si sarebbero potute fare e il bello era che il nonno non solo si pigliava tutti quei rimbrotti senza dire alla nonna che lo sportellino a scatto della gabbiola era chiuso e che forse il cardellino pigolava così lamentosamente per questo gli occhi di rondinella come chiaramente dicevano intanto dalla vettura ch'ella moriva per quell'uomo composto e rispettabile che sapeva parlare così esatto e compito la padrona i nonni la finestra il cardellino e così un giorno se lo mangiò e a farle cenno con le mani che lui già c'era il suo rondone sì lassù da tre giorni c'era c'era una vera galanteria e ciascuno con un bel giardinetto fiorito e adorno di chioschi e di vasche dalla parte che guardava la città e con orto e pergolato dalla parte che guardava la campagna e il mare non hai visto che non ha osato d'affacciarsi alla finestra se egli ammazza il cane il villano ammazzerà lui stà tranquilla pochino sapeva tutta la dolcezza di quella forza tutta la leggerezza sicura e tenace di quell'impeto e s'abbandonava a lui perdutamente come conciliare questi impedimenti e tanto rigor di sorveglianza su lei con la libertà intera di cui ella poi godeva nei tre mesi estivi in italia ma la sera appena rimasta sola laggiù e poi per tutta la nottata la povera bestia si dava a guaire a uggiolare a insegnata loro troppo tardi dalla morte ahimè troppo vicina ridete ridete tutti ridete forte a coro accanto a me non gliel'aveva mai concesso glielo concesse alla fine per far dispetto al barsi dopo l'attentato di quella notte e se qualcuno per via avesse avuto la cattiva ispirazione di farsi beffe di lui la vita ma che prezzo ormai aveva più la vita per lui si ricordava che il cavalier barsi nonostante la ripugnanza che la giovane vedova aveva sempre dimostrato per quella sua figura tozza e sguajata per quei suoi modi appiccicaticci come l'unto delle sue pomate qua vendicatemi piuttosto ridendo forte di lui io ne posso rider piano e ormai per poco e così con gli occhi soltanto e il rondone il tuo rondone chiedevano ansiosi a quegli occhi gli occhi della gente attorno alla vettura che ce n'è del tuo rondone che non è venuto pareva ci fosse soltanto il gran silenzio che per la prima volta quella notte non era stato turbato insieme con rorò e con la mammina tra i castagni piccola piccola quella villetta e tanto grosso lui quel signore straniero ma durava poco subito dopo passato quel boschetto si scopriva su la bastìa la villetta come vivessero entrambi lassù nessuno sapeva veramente pinzava in risposta ai baci dei due vecchi la vecchia nonna era certa certissima che con quei gorgheggi il cardellino chiamava ancora la sua padroncina vedete la vostra rondinella come s'è ridotta dacché volava deve andare in barella ora alla villetta lassù niente dunque non c'era da far niente e una notte di quelle che il cane s'era dato a mugolare alla gelida luna di gennajo più angosciosamente che mai una di quelle notti per liberarsene zitto zitto gliel'avrebbe buttata quella notte stessa intanto rimase lì a godersi fino all'ultimo lo spettacolo di quella carità e tutte le amorose esortazioni di quella mammina che baci su quel capino su quel beccuccio ma non voleva esser preso lui imprigionato in quella mano armeggiava con le zampine con la testina intristito dal veleno lento del male che gli aveva disfatto il fegato e consunto le carni jaco naca quasi non aveva provato né meraviglia né piacere per quella sua ventura ma era facile immaginarlo una vecchia serva andava a far la pulizia ogni mattina quand'essi scappavan via dal nido e si davano a svolare come portati da una gioja ebbra di qua e di là instancabili fa morire con la sua rispettabilità con la sua quadrata esattezza scrupolosa ma non ve ne affliggete vi prego poiché ho potuto ottener la grazia di morir qua domande ripetute tre quattro volte di seguito che attendevano una risposta e dimostravan la stizza di non riceverla ma come se poi era anche certo certissimo che il cardellino sapeva della morte nonno e nonna litigavano litigavano perché tante e tante volte glielo aveva detto lei che lo lasciasse stare quand'era così che non andasse a frastornarlo dalla sua pena ecco lo sentiva ora occhi timidi e quasi sbigottiti nel gracile visino pareva che un soffio la dovesse portar via o che a toccarla appena appena si dovesse spezzare e la bambina dalla voce squillante la piccola rorò unica figlia della signora s'era lanciata alla ringhiera col visino in fiamme e gli occhioni sfavillanti per gridare a colui il fatto suo scotendo i folti ricci neri della tonda testolina ardita canta diceva il vecchio ma che canta rimbeccava lei con una scrollata di spalle te ne sta dicendo di cotte e di crude arrabbiatissimo è dio mio cardellino era infine ora la chiamava ora la piangeva si poteva forse mettere in dubbio che in quel momento lì per esempio così forse il marito ma no che forse non poteva essere che il marito colui la legalità pareva fatta persona e legalità non era vero ch'egli non gli desse da mangiare gliene dava quanto poteva di levarlo di catena non era neanche da parlarne no non mancò lei lei venne tardi mancò lui e fu dapprima per tutto il paese una gran delusione intenerita ella così piccola e gracile correva ogni anno a gettarsi felice senza nessuna paura non che di spezzarsi ma neppur di farsi male un pochino ma anche per un'altra ragione un po meno poetica forse nessuno in quel paesello avrebbe mai pensato di chiamarli così e che cosa la testa di quel cardellino potesse pensare di tutte le cure e amorevolezze di cui lo facevano segno la quale lo aveva così bene ammaestrato a venir sulla spalla a bezzicare così l'orecchia a svolare per casa fuori della gabbia le gridava che tornasse su ma il cane ora avrebbe voluto ruzzare con la bimba s'acquattava poi springava smorfiosamente senza badare agli strattoni della catena che di quel cardellino e perché si condannavano a star perpetuamente con tutte le finestre chiuse e lui anche il vecchio nonno a non metter più il naso fuori della porta creduta finora senza padrone apparteneva a lui se gliene voleva vendere una parte per certi suoi disegni ancora in aria gliel'avrebbe pagata secondo la stima d'un perito ma sì come no tutte le vecchie casette che il tempo aveva vestite d'una sua particolar patina rugginosa aprivano le finestre al suo arrivo rideva l'acqua delle fontanelle gli uccelli parevano impazziti dalla gioja e alla fine con acre mutria le aveva domandato chi ti manda papà digli che venga fuori lui tu sei piccina lui quand'egli aveva già trovato e apparecchiato il nido lassù tra i castagni era arrivata improvvisamente senza che egli ne sapesse nulla e aveva molto stentato a far capire che cercava di quel signore straniero e voleva esser guidata alla casa di lui bella prodezza contro la povera bestia incatenata brutto cattivo se ha coraggio contro il padrone dovrebbe tirare brutto cattivo e non era poi troppo pretendere che il gatto sapesse che quel cardellino lì era tutta la vita di quei due vecchi nonni perché era stato della nipotina morta correva dai villini al posto ove il cane stava incatenato la distanza voluta dai regolamenti se poi per la bassura di quel valloncello e per l'altezza dei due villini i guaiti pareva giungessero da sotto le finestre s'era sentito gabbato e frodato l'accidia cupa di bestia malata con cui per tanto tempo aveva sopportato miseria e malanni con regola e al loro posto e si ricordava intanto di lei la vecchia nonna della nipotina si ricordava che quel servizio lì povero amore per più d'un anno gliel'aveva fatto fare finché poi da brava mamma disse rorò felice del rimedio finalmente trovato domattina di nuovo mamma è vero quante parole di pietà non gli disse arrivò finanche a baciarlo sul capo provandosi ad abbracciarlo mentre di lassù la mamma sorridendo e con le lagrime agli occhi lei possibile che non li conoscesse entrambi che lui era il nonno e lei la nonna e che non sapesse che tutti e due lo amavano tanto perché era stato il cardellino della nipotina morta uno più grazioso dell'altro con terrazze di marmo e verande coperte di vetri colorati come non s'erano mai viste da quelle parti avevano depositato un po di terra lo avevano allora paragonato a un cane balordo che dopo essersi lasciato strappar di bocca un bel cosciotto di montone ma così vivamente vi sfavillavano sopra che si poteva quasi giurare non vedessero altro quella notte lo sgridava la vecchia nonna come gliela vedeva fare e correva con lo strofinaccio sempre pronto a ripulire come se per casa ci fosse un bambino da cui ancora non si potesse pretendere il giudizio di far certe cose esclamava il vecchio voltandosi sulla sedia a seguirlo con gli occhi ridenti le due mani aperte davanti al volto come a pararlo e allora e rorò senza la minima apprensione stese con le due manine la carta coi resti del desinare sotto il muso del cane che con la soddisfazione per giunta eh già con la soddisfazione di sperimentar la tenerezza del proprio cuore compatendo le bestie che tolgono il riposo a chi si rompe l'anima a lavorare dalla mattina alla sera e l'anima diceva per non dire altra cosa case che case posti dove si poteva rubare posti dove si poteva dormire più o meno comodamente o fingere anche di dormire non solo turbò la delizia di abitare in quei due villini tanto ammirati ma inasprì talmente le relazioni degli inquilini tra loro che di dispetto in dispetto presto si venne a una guerra dichiarata finestre vetri tetti tegole casa mia casa tua per quel gattone bianco lì che dormiva al sole casa mia casa tua ma se poteva entrarci tutte erano sue il figlio della vicina era fuggito per le campagne la rovina in due case lo scompiglio in tutto il paesello per tutta una notte ecco già al primo richiamo scodinzolava pur seguitando ad abbajare e ora al primo tozzo di pane non abbajava più parecchi degli inquilini persuasero la signora crinelli ad arrendersi al desiderio di rorò di recare al cane com'ella diceva la colazione mentre la bimba scendeva con passetti lesti ma cauti tenendo la testina bassa e sorridendo tra sé per la festa che s'aspettava dal suo grosso amico che dormiva ancora e le raccomandò di star bene attenta a non mettere in fallo i piedini scendendo per la poggiata ella si sarebbe affacciata alla finestra a sorvegliarla e non si sarebbe fatta allora scontare iniquamente alla povera bestia la colpa del padrone bella giustizia una crudeltà sopra la crudeltà forse i medici avevano detto al marito che la rondinella aveva bisogno di sole e il marito accordava ogni anno quei tre mesi di vacanza ignaro che la rondinella oltre che di sole erano rimasti soli loro due vecchi soli con quell'orfanella cresciuta da piccola in casa che doveva esser la gioja della loro vecchiaja e invece a quindici anni erano sorti laggiù nel valloncello angusto come una fossa in quei due anni d'accanito lavoro mentre lassù aerei davanti allo spettacolo di tutta la campagna e del mare insieme tutti e due rondone e rondinella insieme tutti e due corse il medico corsero tutti quelli che stavan seduti nella farmacia e i villeggianti dal caffè su la piazza ma fu una nuova delusione con qual tremore lo aveva preso il vecchio nella sua grossa mano e mostrato alla sua vecchia singhiozzando un pezzo d'omone sanguigno con gli occhiali d'oro e la barba nera che gl'invadeva arruffata e prepotente le guance quasi fin sotto gli occhi pur senza dargli alcun'aria fosca o truce a guardare le stelle che dalla cupa profondità della notte interlunare si può essere certissimi non vedevano affatto i poveri tetti di quel paesello tra i monti quattro sterpi eh non a tutti toccava la ventura d'arricchirsi in un batter d'occhio alle spalle d'un povero ignorante all'improvviso una finestra s'era aperta con fracasso nel primo dei due villini e due fucilate n'eran partite con tremendo rimbombo a breve intervallo i richiami e i pianti dei bimbi impauriti il tonfo dei passi a piedi scalzi o lo strisciar delle ciabatte delle mamme accorrenti e più grande della prima nella vettura venuta su da orte a passo a passo c'era sì la rondinella se la giovane vedova dell'intendente delle finanze avesse avuto per lui un pochino pochino della compassione che aveva per il cane esso sapeva benissimo che quella su cui si posava era una spalla e quello che pinzava un lobo d'orecchio e che la spalla e l'orecchio eran quelli di lui e non quelli di lei era il cane che aveva subito cangiato il mugolìo in un latrato furibondo e tant'altri cani delle campagne vicine e lontane s'erano dati anch'essi a latrare a lungo a lungo la quale soffriva sempre di tutto e piangeva spesso pareva di nulla silenziosamente quanta invidia quanta gelosia e quanto dispetto entravano nell'odio del cavalier barsi quante carezze non gli fece allora rorò a mano a mano sempre più rinfrancata e felice della sua confidenza corrisposta ora rabbiosamente si rompesse i denti su l'osso abbandonato da chi s'era goduta la polpa un po d'ortaglia stenta una ventina di non meno stenti frutici di mandorlo che parevano ancora sterpi tra i sassi delitto poco dopo infatti jaco naca con la faccia più gialla del solito e col fucile appeso alla spalla s'era presentato davanti ai due villini e rivolgendosi a tutte le finestre dell'uno e così vivamente vi sfavillano sopra e le stelle ignorano anche la terra quei monti la vettura carica di valige e di sacchetti andava adagio e il vetturino non poteva fare a meno di voltarsi indietro di tratto in tratto a sorridere alla piccola rondinella che ritornava al nido come ogni anno compito essi soli quegli occhi vivevano ancora e non più timidi ormai ma lustri dalla gioja d'aver potuto rivedere quei luoghi e lustri anche d'una certa malizietta nuova s'affacciarono con lei tanti e tant'altri inquilini ad ammirare la coraggiosa rorò che scendeva in quel triste fossato a soccorrere la bestia poi aveva allungato il collo e una beccatina di dietro all'orecchio come per dire che sì era una cosa viva di lei e per far dispetto a questa gente e vendicarsi almeno così del forestiere quando non aveva potuto più altro aveva trascinato laggiù nella fossa un grosso cane da guardia come niente come niente se la sarebbe giocata sissignori per quel cardellino lì se qualcuno avesse avuto la cattiva ispirazione di dirgli qualche cosa tutte le finestre eran rimaste chiuse soltanto quella dell'inquilina che aveva preso le difese del cane e ch'era la giovine vedova dell'intendente delle finanze signora crinelli s'era aperta perché gli spirava anzi da tutto il corpo vigoroso una cordialità franca e ridente con la testa alta sul torace erculeo pareva fosse sempre sul punto di lanciarsi se avete coraggio per giunta ammazzatela ebbene bisognava ammazzarla bisognava vincere la compassione e ammazzarla per non darla vinta a quel manigoldo certo qualche cosa doveva essere accaduta ma che cosa nessuno lo sa supposizioni se ne possono far tante e si può anche facilmente inventare con impeto d'anima infantile a qualche richiamo misterioso lontano che lui solo intendeva o su in vetta al monte o giù nella valle sterminata ora da una parte ora passò il giugno passò il luglio stava per passare anche l'agosto quando all'improvviso corse per tutto il paese la notizia arrivano arrivano poiché non gli avevano saputo indicare da quale propriamente fossero partite le fucilate aveva masticato la sua minaccia sfidando che si facesse avanti chi aveva osato attentare al suo cane sul tramonto quando vide andar via con la zappa in collo jaco naca pose in mano a rorò per le quattro cocche un tovagliolo pieno di tozzi di pane e con gli avanzi del desinare e doppiamente ingiusta perché si riconosceva che la bestia non solo non aveva colpa ma anzi aveva ragione di lagnarsi così era insomma come la sua reggia la gabbia e la casa era il suo vasto regno e spesso sul paralume della lampada a sospensione nella sala da pranzo o sulla spalliera del seggiolone del nonno ammazzare il cane a un contadino siciliano ma si guardassero bene dal rifar la prova ammazzare il cane a un contadino siciliano voleva dire farsi ammazzare senza remissione che notte di stelle sui tetti di questo povero paesello tra i monti a guardare il cielo da questi tetti si potrebbe giurare che le stelle questa notte non vedano altro alcune piccole piume del petto le più tenere che mossa l'aria al suo entrare si scossero lievi lì sul pavimento non s'era mai certamente affacciata ai due vecchi nonni tanto eran sicuri che quando il cardellino veniva a posarsi sulla spalla dell'uno o dell'altra e si metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il lobo ma sì quel cardellino che per lui poteva anche essere un altro se lo mangiò entrando in casa dei due vecchi chi sa come chi sa donde viva viva ancora e che aveva ancora bisogno delle loro cure dello stesso amore che avevano avuto per lei riceva appiè del borgo incombente su lo stradone serpeggiante il boschetto delle nere elci maestose dava a rondinella ogni volta che vi passava sotto un senso di freddo e quasi di sgomento ma piangeva sentendo parlare a quel modo la sua vecchia correndo appresso al cardellino piangeva e riconosceva tra sé crollando il capo tra le lagrime che gridava dalla finestra alla sua piccola di non accostarsi troppo alla bestia che poteva morderla non conoscendola il cane abbajava difatti giù sotto la roccia tutto raggruppato come una belva in agguato era intanto jaco naca col fucile capelli s'era messo a gridar giustizia e vendetta contro quel ladro gabbamondo purtroppo è vero che a voler scansare un male tante volte si rischia d'intoppare in un male peggiore qual volta questi propositi violenti gli s'accendevano nel sangue s'alzava il vecchio nonno spesso col cardellino su la spalla e andava a guatare con occhi truci dai vetri della finestra le finestre delle case dirimpetto che certo in pochi anni col fitto dei dodici quartierini ammobigliati in un luogo così ameno si sarebbe rifatto della spesa e costituito una bella rendita specialmente tra quei due che per i primi avevano manifestato gli opposti sentimenti la vedova crinelli e l'ispettore scolastico cavalier barsi che aveva sparato il guajo è che non gli s'affacciava per nulla alla mente la domanda che cosa fossero invece per il cardellino che gli stava accoccolato su la spalla quella sua casa e quelle altre case dirimpetto che quelli su fossero tetti con fumajuoli tegole grondaje non poteva mica dubitare il vecchio nonno che sapeva anche a chi appartenevano e chi vi stava e come ci si viveva una sola volta per poco a una cert'ora s'intesero i suoi latrati poi più nulla certo il cane sazio e contento dormiva dormiva e lasciava dormire dove ogni estate venivano a fare il nido per tre mesi lo sa nessuno la signorina dell'ufficio postale giura di non essere riuscita in tanti anni a cavare un suono umano si malignava sotto sotto che la nimicizia tra i due non era soltanto a causa del cane e che il cavalier barsi ispettore scolastico sarebbe stato felicissimo di perdere il sonno della notte aveva fatto un bel balzo al botto era scappato via e ora eccolo là se ne stava tranquillo così tutto bianco sul tetto nero ah sì ah sì e per più di mezz'ora lì seminudo al gelo della notte come un pazzo costui aveva imprecato non tanto alla maledettissima bestia che da un mese non lo lasciava dormire certo come dai bolli postali su le lettere si ricavava abitavano nel loro paese in due città diverse sorse sin da principio il sospetto ch'ella fosse maritata nella gabbia sospesa tra le tende al palchetto della finestra stava la notte soltanto e di giorno nei brevi momenti che si recava a beccare il suo miglio e a bere con molti inchini smorfiosi una gocciolina e anche se cercando una casetta appartata per la villeggiatura non avesse scelto la villetta del medico e sindaco del paese piccola piccola come un nido di rondine su in cima al greppo detto della bastìa e vedendolo andar così con quel farsetto nero e quei calzoni bianchi come non chiamarlo rondone la rondinella era arrivata il primo anno circa quindici giorni dopo di lui ma gli ultimi giorni avanti la partenza non uscivano più dal nido neppure per un momento si capiva che dovevan prepararsi al distacco per tutt'un anno ma no stà tranquilla cercava di confortarla la mammina stà tranquilla cara che non lo ammazzerà ha tanta paura del villano era mai possibile seguitare così e da ogni parte eran piovuti reclami al proprietario il quale dopo aver tentato più volte vedendo appressarsi la bimba e trattenuto dalla catena balzava in qua e in là minacciosamente ma rorò col tovagliolo stretto per le quattro cocche nel pugno che aveva da perdere colui bastava guardarlo in faccia per capire che con la rabbia che aveva in corpo non avrebbe esitato a commettere un delitto riapriva lo sportellino a scatto della gabbia che s'era richiuso ecco che scappa ecco che scappa il birichino tutti piano piano signori era sopravvenuto ad ammonire il proprietario dei due villini la mattina dopo con la sua gamba di legno cigolante per amor di dio piano signori ogni anno per il paese l'arrivo di rondinella era una festa così almeno credeva rondinella la festa certo era dentro di lei e naturalmente la vedeva per tutto fuori dall'altro indotta per la misera condizione di quel povero cane a una pietà subito respinta dall'irritazione fierissima verso quel villanzone che se ne faceva un'arma contro di loro meglio chiamarli rondone e rondinella come tutti li chiamavano in quel paesello di montagna rondone e rondinella non era un'aperta sfida a lui tutta quella carità ostentata ebbene egli la avrebbe raccolta quella sfida aveva comperato la mattina una certa pasta avvelenata da buttare al cane certi pigolii brevi sommessi lasciava andare di tratto in tratto in quei momenti che eran la prova più evidente che pensava a lei e la piangeva e si lamentava erano uno strazio quei pigolii non la scopriva ancora ma ecco là il castello antico ferrigno che domina il borgo ed ecco più giù l'ospizio dei vecchi mendicanti l'uomo vede l'acqua e la zana vi sente scorrer l'acqua e arriva finanche a immaginare che quell'acqua confidi passando chi sa che segreti alla zana gli avvocati non ci sono per nulla era ricorso ai tribunali e intanto che quei pochi quattrinucci della vendita se n'andavano in carta bollata tra rinvii e appelli credevano davvero quei due vecchi nonni che tenendo sempre chiuse le finestre e chiusa la porta di casa un gatto volendo non potesse trovare un'altra via per entrare a mangiarsi quel cardellino lì ma come non viene non è ancora venuto verrà più tardi il medico assediato da queste domande si stringeva nelle spalle solo la finestra del barsi restava chiusa e poiché il villano ancora non si vedeva laggiù e forse per quel giorno come spesso avveniva non si sarebbe veduto poco ma jaco naca naturalmente aveva sospettato che quella giunta gli fosse porta così sottomano perché colui non si riteneva ben sicuro del suo diritto e volesse placarlo e la finestra s'era richiusa con impeto d'indignazione aperta era rimasta quell'altra ove l'inquilino che forse s'aspettava l'approvazione di tutti i vicini eccolo là steso di fianco per terra con le quattro zampe diritte stirate come dormiva bene e nel valloncello non c'era nessuno tre volte in gioventù era stato proprio a un pelo là o la vita o la libertà ah ci metteva poco lui a perder la vista degli occhi che fossero case quelle lì dirimpetto che quelle fossero finestre coi vetri intelajati le ringhierine i vasi di fiori e tutto o su al monte o giù nella valle per le campagne per i paeselli vicini c'è chi dice d'aver veduto qualche volta rondone regger su le braccia come una bambina la sua rondinella appelli s'era dato con rabbioso accanimento a coltivare il residuo della sua proprietà il fondo del valloncello sotto quelle rocce ove le piogge scorrendo in grossi rigagnoli su lo scabro e ripido declivio della poggiata ecco che ancor vibrante della violenza commessa si aveva in cambio la sferzata di quell'irosa e mordace protesta femminile andava innanzi sicura e fiduciosa che quello or ora certamente avrebbe compreso la sua carità e anche là per quel magnifico gattone bianco soriano che se ne stava tutto aggruppato sul davanzale di quella finestra dirimpetto con gli occhi chiusi a crogiolarsi al sole e che svolando di qua di là per le stanze la cercava la cercava senza requie non sapendo darsi pace di non trovarla più ispettore scolastico per quel cane ora ogni notte sentendo i mugolii della povera bestia mamma e figliuola abbracciate strette strette nel letto come a resistere insieme allo strazio di quei lunghi lagni tutti e due poveri vecchi non eran considerati da nessuno ed erano messi alla berlina perché non vivevano più d'altro ormai io ho conosciuto due vecchi nonni che avevano un cardellino la domanda come i tondi occhietti vivaci di quel cardellino vedessero le loro facce la gabbia la casa con tutti i vecchi arredi dopo aver mangiato e leccato a lungo la carta guardò la bimba dapprima quasi meravigliato poi con affettuosa riconoscenza rintronò la fucilata e la bimba cadde riversa tra gli urli della madre e degli altri inquilini che videro con raccapriccio rotolare il corpicciuolo giù per il pendio fin presso al cane rimasto là inerte ti ricordi eh e il vecchio ricordarsi se la vedeva ancora lì per casa piccina piccina così e tentennava a lungo il capo te ne sei informato me ne sono informato ebbene che noje che impicci che fastidi ne aveste più avete anche la madre non avete molta salute e crispucci che aveva approvato col capo le precedenti considerazioni del signor avvocato a questa su la sua salute sgranò gli occhi con un piglio scontroso e qualche camicia fina velata e ricamata aperta davanti per tua sorella magari voleva che di quella eredità tutti con lui fossero insozzati tutte e due di nascosto al primo annunzio della morte s'erano recate dal signor avvocato boccanera spaventate dalle furie con cui crispucci aveva accolto la notizia di quell'eredità e in quel momento però davanti la scrivania tutto ripiegato e scivolante come un's le due lunghe braccia da scimmia ciondoloni pareva che non capisse più nulla faccia ch'esprimeva lo stento e la pena di tirar su la voce da quell'abisso di silenzio in cui la sua anima era da tanto tempo sprofondata aveva promesso digrignando i denti a chi una veste di seta per la moglie a chi un cappello con le piume per la figliuola a chi un manicotto per la fidanzata eh almeno quindici giorni vi ci vorranno per tutte le pratiche da sbrigare e le formalità e anche perché mi figuro venderete tutto crispucci aprì le braccia con gli occhi biavi fissi nel vuoto oh voi m'offendete no ti stimo tu stimi me io stimo te per una vergogna come la tua non darei più di tremila lire tre e tirava fuori dalle maniche troppo corte o ricacciava indietro con mossettine sapienti i polsini ingialliti quel giorno appena crispucci uscì dalla stanza del signor avvocato prese dall'attaccapanni il cappello e il bastone per andargli dietro erano i facchini della stazione che portavano su tra ceste e bauli undici pesanti colli a piè della scala crispucci aspettò che i facchini andassero a deporre il carico nel suo appartamento al quarto piano li pagò la vecchia nonna con la grossa faccia gialla sebacea quasi spaccata da profonde rughe rigide e precise di là agli altri scritturali dello studio che da tre giorni si spassavano a torturarlo punzecchiandolo con fredda ferocia potrei disse farmi ardito uno di uno di questi anelli alla sua signora la vecchia rispondeva con un altro grugnito per significare che non ne sapeva nulla ma certo le tocca almeno qualche regaluccio via chi sa che fiume di sete gaje e lucenti che spume di merletti tra rive di morbidi velluti e ciuffi di bianche piume di cappelli il giorno appresso partì per napoli lasciandole non solo nell'incertezza più angosciosa sul conto di quella eredità ma anche in una grande costernazione se dio liberi commettesse qualche grossa pazzia sarebbero entrati fra qualche giorno nello squallore di quella stamberga solo a pensarci ne avevano tutte gli occhi piccoli piccoli vecchia si agitava sulla seggiola come fina si agitava sul letto di là perché questo era il dubbio smanioso che egli accettasse no ma sì che cantava ultimamente no più ma prima cantava rosa clairon sì mi pare e rispondeva con sordi grugniti a tutte quelle ingenuità delle vicine molte delle quali sostenevano con calore che via in fin dei conti non solo non era da stimar pazzo ma forse neppure da biasimare quel povero signor mentre gli altri scrivani ridendo gridavano dall'alto della scala crispucci ricordati la camicia per mia sorella la veste di seta per mia moglie il manicotto per la mia fidanzata la piuma di struzzo per la mia figliuola ma s'arrestò lottò un pezzo per ricacciare indietro nell'abisso di silenzio quel che stava per dire alzò un poco le spalle aprì un poco le braccia meglio darli via se non voleva svenderli naturalmente come vicine di casa credevano di poter pretendere che a preferenza fossero distribuiti tra loro le donne del vicinato fomentavano questa costernazione riferendo e commentando tutte le stranezze commesse da crispucci in quei tre giorni qualcuna con rosea e fresca ingenuità alludendo alla defunta domandava nell'inventario la descrizione del ricchissimo guardaroba della defunta e di quel che contenevano di biancheria gli armadii e i cassettoni s'era figurato di poterne vestire tutte le donne della città volete per vostra moglie per vostra sorella per le vostre figliuole una mezza dozzina di calze di seta su fino alla coscia finissime traforate la figliuola a questi discorsi guardava la vecchia nonna con un lustro di febbre negli occhi affossati e una fiamma fosca sulle guance magre se l'una o l'altra accennava minimamente a qualche considerazione estranea a questi bisogni si voltava a guardarle con tali occhi che subito la voce moriva loro sulle labbra la figliuola ascoltandole e vedendole così inebriate si storceva le mani sotto il grembiule e alla fine scattava in piedi e andava via e lo avevano scongiurato a mani giunte di persuaderlo a non commettere le pazzie minacciate come sarebbe rimasta alla morte di lui quella povera figliuola che non aveva avuto mai alla fine lo videro apparire a capo chino con un cappello nuovo verdastro insaccato in un abito nuovo peloso color tabacco comprato certo bell'e fatto a napoli in qualche magazzino popolare i tocca una fortuna come questa e non sapete profittarne siete impazzito crispucci si fermò un momento a guatarlo di traverso a casa non disse una parola né alla madre né alla figliuola del resto non aveva mai ammesso da sedici anni dal giorno della sciagura in poi nessun discorso che non si riferisse ai bisogni momentanei della vita così com'era gli serviva a meraviglia scrivano e galoppino a centoventi lire al mese quel giorno il signor avvocato boccanera stava a tenergli un interminabile e amorevole discorso per questa ragione l'avvocato boccanera suo principale non aveva mai pensato di potergli regalare uno dei tanti suoi abiti smessi ancora in buono stato dunque partite domani signor avvocato rispose crispucci guardandolo come deciso a dire una cosa che gli faceva tremare il mento se un resto di ragione non lo avesse trattenuto si sarebbe fermato per via a prendere per il petto i passanti e a dir loro mia moglie era così e così è crepata or ora a napoli m'ha lasciato questo ma no che dite caro crispucci scattò il signor avvocato la mia signora vi pare uno di quegli anelli ma perché pesare con questa bilancia la fortuna che toccava alla povera figliuola era stata messa al mondo senza volerlo quella poverina e finora con tante amarezze aveva scontato il disonore della madre oh badate per le gioje sarebbe bene che appuraste da quali negozianti furono acquistate forse lo vedrete dagli astucci i avverto che i brillanti sono molto cresciuti di prezzo ah franco franchissimo e vuoi che pigli l'eredità sareste un pazzo a non farlo duecentomila lire eh lo so è a un prezzo ben duro ma i denari son denari caro crispucci e fanno chiudere gli occhi su tante cose precise s'aggiustava sul naso gli occhialoni che dopo l'operazione della cateratta le rendevano mostruosamente grandi e vani gli occhi tra le rade ciglia lunghe come antenne e qui nell'elenco ce ne son segnati parecchi ecco una spilla un'altra spilla anello anello un bracciale un altro anello ancora un anello doveva ora per giunta essere sacrificata anche all'orgoglio del padre durò un'eternità diciotto giorni l'angoscia di questo dubbio andò via stava per dire parto se vossignoria accetta per la sua signora un anellino di questa mia eredità per istrada lo investì con la faccia più scolorita che mai dalla bile ma perché fate tante sciocchezze perché seminate la roba così porterà scritta forse in qualche parte la provenienza se voleva che nessuno di quegli abiti nessun capo di quella biancheria toccasse le carni immacolate della sua scontroso s'inchinò si mosse per uscire e non prendete le carte gli disse l'avvocato porgendogliele di su la scrivania crispucci tornò indietro asciugandosi gli occhi con un sudicio fazzoletto e prese quelle carte va là e un po di biancheria hai una sorella anche tu tre camìce di seta anche a lei aperte davanti se le vuoi te le do e lo piantò lì in mezzo alla strada dunque caro crispucci tutto considerato vi consiglio di partire sarà per me un guajo serio ma partite avrò pazienza per una quindicina di giorni eh sì vendere vi conviene vendere gioje abiti mobili il grosso è nelle gioje una spilla bracciale bracciale parecchi come vedete a questo punto crispucci alzò una mano apriva di tratto in tratto la bocca ma non per parlare era una contrazione delle guance o piuttosto come un'increspatura di tutta la faccia gialliccia che scoprendogli i denti i calzoni lunghi gli strascicavano oltre i tacchi delle scarpe pur nuove la giacca gli sgonfiava da collo quando la scala ritornò quieta prese a salire adagio adagio la madre e la figliuola lo attendevano trepidanti sul pianerottolo col lume in mano ringrazio piangete no via via caro crispucci non ho voluto offendervi su su lo so lo comprendo è per voi una cosa molto triste ma pensate che non accettate per voi codesta eredità voi non siete solo avete una figliuola a cui non sarà facile trovar marito senza una buona dote che ora e con duecentomila lire vorresti che dessi la figliuola a te perché no perché se mai con duecentomila lire potrei comprare una vergogna meno sporca della tua si contentava d'accennare un sorrisetto vano a fior di labbra non privo d'un certo sprezzo lieve lieve ascoltando i discorsi degli altri così a occhio dalla descrizione dell'inventario ci sarà da cavarne da centocinquanta a duecento mila lire forse più gli abiti si svendono anche se ricchissimi forse dalle pellicce pare ce ne sia una collezione sapendo fare qualche cosa caverete l'abito che quel povero crispucci indossava da tempo immemorabile nessuno riusciva più a considerarlo come una cosa soprammessa al suo corpo una cosa che si potesse cambiare un giovanotto spelato dalla faccia itterica che aveva la malinconia di voler parere elegante si sentiva finir lo stomaco da tre giorni in quella stanza degli scritturali a tali ora è morta e non vi sembra un'altra fortuna perdio non solo perché è morta ma anche perché di stato vi farà cangiare agli occhi di tutti egli era ormai in quel suo abito come un vecchio cane randagio nel suo pelame stinto e strappato crispucci si fermò a guatarlo di nuovo t'hanno detto forse che ho una figliuola da maritare i parlo così per questo c'è anche un vezzo di perle quanto agli abiti voi capite non li potrà certo indossare la vostra figliuola chi sa che abiti saranno ma ne caverete poco non vi fate illusioni fortuna sì ribatté quello fortuna prima e fortuna adesso prima per esservene liberato tant'anni fa quando vi scappò di casa segno che voleva parlare le rarissime volte che gli avveniva ne dava l'avviso così e questo segno della mano era accompagnato da un'altra increspatura della faccia è infine la madre se accetta l'eredità ma vedrete che prenderà il lutto anche lui no no lui no se accetta mai un momento di bene da che era nata egli metteva in bilancia un'eredità di disonore e una eredità d'orgoglio l'orgoglio d'una miseria onesta di solito bastava che gli dicesse con un certo ammiccamento degli occhi crispucci eh e crispucci intendeva tutto poteva parere una smorfia così di scherno come di spasimo ma forse era soltanto un segno povera figliuola sospirava allora qualcuna è la pena e un'altra domandava alla nonna credete che il padre la farà vestir di nero anelli crispucci abbassò la mano accennò di sì più volte col capo i scusi ma no anzi vi ringrazio l'altra delle due donne ardì di muovere una domanda quell'abito parlava da sé soltanto la figliuola nel vederlo diretto alla sua stanza prima che ne richiudesse l'uscio gli chiese era da una settimana soltanto nello studio e più che da scrivano faceva da galoppino ma voleva conservare la sua dignità non parlava quasi mai anche perché nessuno gli rivolgeva la parola gli pareva che sonassero tante campane lontane tutta quell'ansia quello spasimo d'attesa la freddezza capricciosa di lei quell'ultima corsa e quel cavallo ora quel maledetto cavallo quale realtà ma credete forse che la mia di vent'anni fa col signor herbst su la soglia della sua bottega le gambe aperte e le mani in tasca sia quella stessa che si faceva di sé e della sua bottega e della piazza del mercato lui il signor herbst il pranzo di nozze preparato in una sala dell'antica villa solitaria non fu davvero una festa per i convitati nessuno di essi riuscì a vincere l'impaccio ch'era piuttosto sbigottimento ma chi sa il signor herbst come vedeva se stesso e la sua bottega e quella piazza no no cari signori quella era una realtà mia unicamente mia che non può cangiare né perire finché io vivrò e che potrà anche vivere eterna se io avrò la forza d'eternarla in qualche pagina egli da lontano mi pensa io sono viva per lui e questo vi sosteneva e vi confortava ora ch'egli è morto voi non dite più io non sono più viva per lui dite invece egli non è più vivo per me e nera in quell'enorme disco di rame vaporoso la testa inteschiata di quel cavallo che attendeva ancora col collo proteso che avrebbe atteso sempre forse così nero stagliato su quel disco di rame mentre i corvi facendo la ruota gracchiavano alti nel cielo si sentì all'improvviso abbrezzare stolzò e si mise a battere i denti con un tremore strano di tutto il corpo si tirò su istintivamente il bavero della giacca e con le mani in tasca cupo raffagottato disperato andò a sedere discosto su una pietra ma se essi poveri morti si sono totalmente disillusi della loro l'illusione mia ancora vive ed è così forte che io ripeto dopo averli accompagnati al camposanto me li vedo ritornare indietro tutti tali e quali pian piano fuori della cassa accanto a me tutto è per loro l'esserci o il non esserci d'un corpo basterebbe a consolarli il credere che questo corpo non c'è più non perché sia già sotterra ma perché è partito in viaggio e ritornerà chi sa quando sarà una pena sarà un fastidio ma poi vedete sciogliersi il mortorio calare il feretro nella fossa là e addio inito i sembra poca fortuna e non poteva parlare non poteva gridare la chiamava ida ida ma la voce non gli usciva più dalla gola arsa e quasi insugherita dov'era ida che faceva sa perché via da quel cavallo via da sotto quella luna pazza via da sotto quei corvi che gracchiavano nel cielo via via via la realtà loro è svanita ma quale quella ch'essi davano a se medesimi e che potevo saperne io di quella loro realtà che ne sapete voi io so quella che davo ad essi per conto mio illusione la mia e la loro per l'aspetto e il contegno di quel giovanotto grasso appena ventenne dal volto infocato che guardava qua e là coi piccoli occhi neri lustri da pazzo e non intendeva più nulla e non mangiava e non beveva e diventava di punto in punto più pavonazzo quasi nero un certo punto finito il pranzo risero e si sentirono gelare a un'esclamazione di lei rivolta allo sposo oh dio nino ma perché fai codesti occhi piccoli piccoli lasciami no scotti perché ti scottano così le mani senti senti papà come gli scottano le mani che abbia la febbre e se no con la soddisfazione d'aver compiuto un dovere increscioso e desiderosi di dissipare rientrando nelle cure e nel tramenio della vita la costernazione e l'ambascia che il pensiero e lo spettacolo della morte incutono sempre mostrando pur nell'avvilimento di quella sua miseria infinita un ultimo resto nel collo e nell'aria del capo della sua nobile bellezza nino fosse per il sangue rimescolato fosse per il dispetto acerrimo o fosse per la corsa e per il sudore tutti a ogni modo con un senso di sollievo perché anche per i parenti più intimi il morto diciamo la verità con quella gelida immobile durezza impassibilmente opposta a tutte le cure che ce ne diamo a tutto il pianto che gli facciamo attorno poveri pensionati della memoria la disillusione loro m'accora indicibilmente dapprima cioè appena terminata l'ultima rappresentazione dico dopo l'accompagnamento funebre quando rinvengon fuori dal feretro per ritornarsene con me a piedi dal camposanto hanno una certa balda vivacità sprezzante dio era un sogno un incubo nel sogno era la febbre forse un malanno peggiore sì che bujo dio che bujo o gli s'era anche intorbidata la vista vi fanno paura i suoi occhi chiusi che non vi possono più vedere quelle sue mani dure gelide che non vi possono più toccare non vi potete dar pace per quella sua assoluta insensibilità dunque proprio perché egli il morto non vi sente più a essere inquieta entro di sé non voleva mostrarlo irritata da certe curiose ostinazioni di lui non sapeva non voleva star ferma voleva fuggire ancora allontanarsi ancora scuoterlo distrarlo e distrarsi anche lei finché durava il giorno e come nell'afa dei piani nel silenzio attonito sonava da lontane aje auguroso il canto di qualche gallo si sentiva investire ogni tanto nino si muove forse può ancora camminare nino su ajutiamola smuoviti ma che vuoi che gli faccia io proruppe egli esasperato me lo posso trascinare dietro caricarmelo su le spalle ci mancava il cavallo ci mancava come vuoi che cammini non vedi che è mezzo morto ma perché voi dite non se ne ritornano alle loro case invece di venirsene a casa vostra oh bella ma perché non hanno mica una realtà per sé da potersene andare dove loro piace la realtà non è mai per sé ed essi l'hanno ora per me e con me dunque per forza se ne debbono venire erano appena le cinque là nella villa i servi dovevano ancora sparecchiare prima di sera sarebbero stati di ritorno cercò d'opporsi nino ma ella lo tirò su per le mani lo fece sorgere in piedi e poi via di corsa per il breve pendio di quella collinetta e quindi per quel mare di stoppie agile e svelta come una cerbiatta e nino dov'era nino oh eccolo là per terra anche lui si era addormentato là corse a lui lo trovò che rantolava con la faccia anche lui a terra quasi nera gli occhi gonfi serrati congestionato almeno via un bel respiro di sollievo tante ore lì rigidi immobili impalati su un letto a fare i morti vogliono sgranchirsi girano e rigirano il collo alzano ora questa ora quella spalla stirano storcono dimenano le braccia si sentì mancare assalita improvvisamente dal dubbio che tutto quello che vedeva non fosse vero e fuggì atterrita verso la villa chiamando a gran voce il padre il padre che se la portasse via oh dio via da quell'uomo che rantolava per quella che me ne faccio io ancora possono aver la consolazione di viver sempre finché vivo io e se n'approfittano v'assicuro che se n'approfittano era scappata al lontano casale a chiedere ajuto per quel cavallo senza pensare che proprio i contadini di là avevano trascinato qua la bestia moribonda egli rimase lì solo a sedere sulla pietra tutto in preda a quel tremore crescente ebbene forse a quest'ora sarà morto ma sarà morto per sé non per me vi prego di credere ed è inutile proprio inutile che mi diciate che siete stati di recente a bonn sul reno e che nell'angolo della marktplatz accanto alla beethoven-halle non avete trovato traccia né del signor herbst ma pure ahimè c'è forse altra realtà fuori di questa illusione e che cos'altro è dunque la morte se non la disillusione totale però ecco se sono tanti poveri disillusi i morti per l'illusione che si fecero di se medesimi e della vita voi credete di morti ma che morti sono tutti vivi vivi come me come voi più di prima soltanto questo sì sono disillusi ah povera bestia che infamia che infamia ma che cuore hanno codesti villani che cuore avete voi qua scusami diss'egli alterandosi tu senti tanta pietà per una bestia non dovrei sentirne ma non ne senti per me vedo quel canto della piazza come se vi fossi ancora di sera ne respiro gli odori misti esalanti dalle botteghe illuminate odori grassi e vedo i lumi accesi anche davanti la vetrina del signor herbst il quale se ne sta su la soglia della bottega con le gambe aperte e le mani in tasca dal fresco respiro refrigerante che veniva dal mare prossimo a commuover le foglie stanche già diradate e ingiallite dei mandorli e quelle fitte aguzze e cinerulee degli olivi vogliono muover le gambe speditamente e anche mi lasciano di qualche passo indietro ma non possono mica allontanarsi troppo sanno bene d'esser legati a me d'aver ormai in me soltanto la loro realtà o illusione di vita che fa proprio lo stesso il che vuol dire che vi è caduto con lui per la vostra illusione un sostegno un conforto la reciprocità dell'illusione quand'egli era partito in viaggio voi sua moglie dicevate le si era levato davanti uno stormo di corvi gracchiando più là steso per terra era un cavallo morto morto no no non era morto aveva gli occhi aperti dio che occhi e non abbiamo provato ch'era un'illusione la realtà ch'egli si dava voi non la sapete non potete saperla perché era in lui e fuori di voi voi sapete quella che gli davate voi quando ida disillusa sdegnata sperduta per la pianura gridando nino nino ritornò la luna s'era già alzata il cavallo s'era riabbattuto come morto come di chi si sia scrollato con poco onore è vero e a costo di perder tutto un gran peso d'addosso pure rimasti come peggio non si potrebbe vogliono rifiatare eh sì né della sua bottega di cappellajo che ci avete trovato invece un'altra realtà è vero e credete che sia più vera di quella che ci lasciai io vent'anni fa ripassate caro signore di qui ad altri vent'anni e vedrete che ne sarà di questa che ci avete lasciato voi adesso tra le spine il colonnello affrettò la partenza dei convitati dalla campagna ma sì per togliere quello spettacolo che gli pareva indecente presero tutti posto in sei vetture lo sbigottimento per l'aspetto e il contegno dello sposo cresceva nei convitati quanto più essi avvertivano il contrasto con l'aria della giovanissima sposa era una vera bambina ancora vispa fresca aliena è partito ritornerà basterebbe questo sareste consolati perché perché voi date una realtà per sé a quel corpo che invece per sé non ne ha nessuna tanto vero che morto si disgrega svanisce e che sei bestia tu che stai morendo forse di fame e di sete tu buttato in mezzo alle stoppie senti oh guarda i corvi nino su guarda fanno la ruota oh che cosa orribile infame mostruosa guarda oh povera bestia prova a rizzarsi e non potete forse dargliela ancora senza vedere il suo corpo ma sì tanto vero che subito vi consolereste se poteste crederlo partito in viaggio dite di no e pareva si scrollasse sempre d'addosso ogni pensiero fastidioso con certi scatti d'una vivacità piena di grazia ingenua e furba nello stesso tempo furba però come d'una birichina ancora ignara di tutto orfana cresciuta fin dall'infanzia senza mamma appariva infatti chiaramente che andava a nozze affatto impreparata perché riflettete bene che cosa può esser morto di loro quella realtà ch'essi diedero e non sempre uguale a se stessi alla vita oh una realtà molto relativa vi prego di credere non era la vostra non era la mia su lasciate tutto com'è la camera pronta per il suo ritorno il letto rifatto con la coperta un po rimboccata e la camicia da notte distesa la candela e la scatola dei fiammiferi sul comodino le pantofole davanti la poltrona a piè del letto la projettiamo fuori e crediamo che così com'è nostra debba essere anche di tutti e allegramente ci viviamo in mezzo e ci camminiamo sicuri il bastone in mano il sigaro in bocca ah signori miei non ve ne fidate troppo basta appena un soffio a portarsela via codesta vostra realtà egli non facendo a tempo a seguirla sempre più rosso e come intronato sudato ansava correndo la chiamava voleva una mano almeno la mano almeno la mano andava gridando a un tratto ella si fermò dando un grido ma che hai gli domandò tu tremi tutto dio no nino non mi star davanti così i fai ridere e non la finisco più bada se mi metto a ridere aspetta ti sveglio laggiù laggiù quasi all'altra riva lontana di quel vasto mare giallo si scorgevano i tetti d'un casale tra alte pioppe nere ebbene ida propose al marito d'arrivare fin là fino a quel casale quanto ci avrebbero messo un'ora poco più che vuoi che sappia io come se lo mangiano aspetteranno che muoja qui di fame di sete riprese ella col volto tutto strizzato dalla compassione e dall'orrore perché è vecchio perché non serve più si sapeva che preso d'un amor forsennato per colei che ora gli sedeva accanto sposa aveva fatto pazzie fino al punto di tentare di uccidersi lui ricchissimo unico erede dell'antico casato dei berardi per una che salvie quell'alito denso quei grassi tepori queste fragranze pungenti li avvertiva lui solo ida dietro le spesse siepi di fichidindia tra gli irti ciuffi giallicci delle stoppie bruciate sentiva invece correndo come strillavano gaje al sole le calandre oh dio e si guardò attorno quasi svanita aprì le mani ove teneva alcune fave secche portate da quel casale per darle a mangiare al cavallo guardò la luna poi il cavallo poi qua per terra quest'uomo come morto anche lui ma questo pianto questo rimpianto questo ricordo questa sofferenza sono per una realtà che fu ch'essi credono svanita col morto perché non hanno mai riflettuto sul valore di questa realtà non senti che già l'aria e quei corvi esclamò lei con un brivido d'orrore quei corvi se lo mangiano vivo ma ida per carità pregò lui a mani giunte nino basta gli gridò allora lei al colmo della stizza nel vederlo così supplice e melenso rispondi se lo mangiano vivo quella dove il colonnello sedette accanto alla madre dello sposo anch'essa vedova andando a passo per il viale rimase un po indietro perché i due sposi lei di qua lui di là con una mano nella mano del padre e della madre vollero seguirla per un tratto a piedi fino all'imboccatura dello stradone che conduceva alla città lontana io e voi infatti vediamo sentiamo e pensiamo ciascuno a modo nostro noi stessi e la vita il che vuol dire che a noi stessi e alla vita diamo ciascuno a modo nostro una realtà via via sapete perché voi piangete invece per un'altra ragione piangete cari miei che non supponete neppur lontanamente voi piangete perché il morto lui non può più dare a voi una realtà di là dalla collina si stendeva una pianura sterminata in un mare di stoppie nel quale serpeggiavano qua e là le nere vestigia della debbiatura e qua e là anche rompeva l'irto giallore qualche cespo di cappero o di liquirizia da tutta la campagna intorno ove tante erbe e tante cose sparse da tempo erano seccate vaporava nella calura quasi un alido antico denso che si mescolava coi tepori grassi del fimo fermentante in piccoli mucchi sui maggesi e con le fragranze acute dei mentastri ancor vivi e delle salvie uno scheletro era e quelle costole quei fianchi nino sopravvenne stronfiando arrangolato andiamo subito via ritorniamo indietro ed ecco perché i morti se ne vengono da me ora e con me poveri pensionati della memoria amaramente ragionano su le vane illusioni della vita di cui essi al tutto si sono disillusi di cui non posso ancora disilludermi al tutto anch'io benché come loro le riconosca vane posò lievemente le mani sulle tempie e gli soffiò su gli occhi al tocco di quelle dita all'alito di quelle labbra egli si sentì mancar le gambe fu per cadere in ginocchio ma lei lo sostenne scoppiando in una risata fragorosa ancor tutta irta di stoppie annerite con radi mandorli e qualche ceppo centenario d'olivo saraceno qua e là tuttavia fu stabilito che i due sposi vi passassero almeno i primi giorni della luna di miele in considerazione dello sposo qua il colonnello si chinò a baciar sul capo la figliuola tossì borbottò addio nino addio ida rise di là la madre dello sposo e la carrozza s'avviò di buon trotto per raggiungere le altre dei convitati il babbo disse ida agitando con la mano il fazzoletto in saluto là vedi anche lui ma tu no ida ida mia balbettò singhiozzò quasi nino facendo per abbracciarla tutto tremante ida lo scostò no lasciami ti prego a me tutti i morti che accompagno al camposanto mi ritornano indietro fanno finta d'esser morti dentro la cassa o forse veramente sono morti per sé e non seguitaste forse a dargliela tante volte sapendolo realmente partito in viaggio e non è forse quella stessa che io do da lontano al signor herbst che non so se per sé sia vivo o morto lo stradone sei matto andiamo andiamo là guarda a quella collinetta là si vedranno ancora le carrozze andiamo a vedere e lo trascinò via per un braccio impetuosamente dopo tutto non era altro che la figlia d'un colonnello di fanteria venuto col reggimento da un anno in sicilia ma il signor colonnello mal prevenuto contro gli abitanti dell'isola non avrebbe voluto accondiscendere a quelle nozze per non lasciare là come tra selvaggi la figliuola il sole era già tramontato si udivano da lontano le sonagliere di qualche carro che passava laggiù per lo stradone perché batteva i denti così eppure la fronte gli scottava e il sangue gli frizzava per le vene e le orecchie gli i due sposi rimasero per un pezzo a seguirla con gli occhi la seguì la sola ida veramente perché nino non vide nulla non sentì nulla con gli occhi fissi alla sposa rimasta lì sola con lui finalmente tutta tutta sua ma che piangeva altri parenti qualche amico li piangono li rimpiangono ricordano questo o quel loro tratto soffrono della loro perdita o almeno via per altri cento milioni d'anni secondo i calcoli fatti or ora in america circa la durata della vita umana sulla terra ora com'è per me del signor herbst tanto lontano se a quest'ora è morto così è dei tanti morti che vado ad accompagnare al camposanto e che se ne vanno anch'essi per conto loro assai più lontano e chi sa dove ah ecco esclamate voi ora morto tu dici che morto si disgrega ma quando era vivo aveva una realtà cari miei torniamo daccapo ma sì quella realtà ch'egli si dava e che voi gli davate raggiunsero presto la collinetta ma egli non si reggeva più quasi cascava a pezzi dalla corsa volle sedere tentò di far sedere anche lei lì accanto tirandola per la vita ma ida si schermì lasciami guardare prima e se gli facessimo portare da mangiare e da bere anche oh come sei cattivo nino disse ida con le lagrime agli occhi e si chinò vincendo il ribrezzo a carezzare con la mano appena appena la testa del cavallo che s'era tirato su a stento da terra ginocchioni su le due zampe davanti voglio asciugarti gli occhi ma no caro grazie me li asciugo da me nino rimase lì goffo a guardarla con un viso pietoso la bocca semiaperta ida finì d'asciugarsi gli occhi poi è vivo guarda gridò ida con ribrezzo e pietà leva la testa dio che occhi guarda nino ma sì fece lui ancora ansimante son venuti a buttarlo qua lascia andiamocene che gusto i vede passare inchina la testa e mi augura con la special cantilena del dialetto renano gute nacht herr doktor sono trascorsi più di vent'anni ne aveva a dir poco cinquantotto il signor herbst allora ma non per me vi prego di credere quando tutto per voi è finito per me non è finito niente se ne rivengono meco tutti a casa mia ho la casa piena è un orribile ingombro di cui lo stesso cordoglio per quanto accenni e tenti di volersene ancora disperatamente gravare anela in fondo in fondo a liberarsi e ve ne liberate voi almeno di quest'orribile ingombro materiale andando a lasciare i vostri morti al camposanto e curvo tenendosi tutto ristretto in sé come un grosso gufo appollajato intravide a un tratto una cosa che gli parve ma sì giusta ora per quanto atroce per quanto come una visione d'altro mondo la luna una gran luna che sorgeva lenta da quel mare giallo di stoppie ma non vedete che vi cangia dentro di continuo cangia appena cominciate a vedere a sentire a pensare un tantino diversamente di poc'anzi sicché ciò che poc'anzi era per voi la realtà v'accorgete adesso ch'era invece un mio compagno tra parentesi non si faceva scrupolo di mettersi qualcuno di quei fiori all'occhiello o di comporne qualche mazzolino che poi regalava apposta alle belle donnine amore e morte diceva lui quei mattinieri fecero le viste d'andare ma arrivati a un certo punto si confessarono a vicenda di non aver cuore d'assistere allo strazio della vedova e degli altri parenti il dottor bax rientrò nel salotto e notò subito che lo stento della respirazione cresceva di momento in momento già il volto del naldi aveva assunto il caratteristico aspetto cianotico faccio per sollevare il coperchio della quarta e ffff un soffio che mi spegne la candela getto un grido lascio il coperchio la candela mi cade di mano bartolo bartolo grido atterrito nel bujo bartolo accorre col lume e mi trova pensateci voi e tagliati anche veramente allora ero studente tu sai che mi son sempre levato all'ora dei galli basta matteo e correva alla morte sospirò guardando tutti a uno a uno un ometto calvo panciutello che arrivava sì e no ad afferrarsi le manocce pelose dietro la schiena laggiù tutto e per sempre e nella sincerità ancora illusa della sua giovinezza immaginò attraverso gli stenti superati per procacciarsi quella professione di medico il suo compito in mezzo agli uomini su la saletta fu aperto di furia entrò nel salotto il fratello carlo a cui la commozione agitava convulsamente il mento e le palpebre subito il bax accorse per trattenerlo sulla soglia la candela dottore dottore perché prolungar così lo strazio di questa agonia gemette affannosamente lo zio canonico impallidito alla vista dello strumento è nostro dovere reverendo rispose asciutto asciutto il medico scoprendo la gamba del giacente attraversando la sala d'ingresso scorse nella parete a sinistra un uscio a cui finora non aveva badato l'uscio era socchiuso intravide una camera illuminata debolmente in cui erano raccolte alcune donne in silenzio basta certamente interloquì per metter pace l'ometto calvo il povero naldi avrebbe potuto vivere due tre cinque magari dieci anni ancora si sa certo è così approvarono a bassa voce alcuni da che egli cioè guarito miracolosamente d'una polmonite s'era ritirato in campagna con la famiglia per consiglio dei medici i quali gli avevano assolutamente proibito d'attendere agli affari carlo naldi come se i sopraggiunti fosser venuti a dirgli tuo fratello è guarito cammina scattò in piedi per recarsi dal moribondo dottore ha visto m'ha riconosciuto ripeté il naldi al giovine medico matteo bax lasciato di guardia dagli altri tre medici curanti ritornarono poco dopo per la visita serale i tre medici curanti a uno a uno appena arrivati consultarono a lungo i polsi del colpito l'uomo miope senza collo a questa osservazione si alzò sbuffò forte approvando col capo non ne poteva più e andò ad affacciarsi al balcone un altro dei medici magro rigido impassibile posò le dita nodose sull'attaccatura del collo a sinistra ove lenta e forte pulsava visibilmente l'arteria poi tutta la mano sul cuore piedi contemplarono un pezzo in silenzio il giacente a cui il nipote introduceva tra le labbra cautamente un cucchiajo a metà pieno d'una mistura rosea i lasci mi lasci disse carlo naldi ma in quella un empito di pianto gli scoppiò di sotto il fazzoletto e allora si ritrasse da sé per non interrompere la preghiera come no sissignore disse il bax sorgendo in piedi militarmente e sgranando gli occhi ceruli vitrei da matto stia stia seduto no dovere che c'entra la conoscenza nossignore non l'ha ancora perduta gli pareva che tutti parlando del naldi leggessero la condanna a lui eppure non se ne andava restava lì come se qualcuno ve lo costringesse embolé interponimento mi spiego avviene l'arresto e il colpo gli ascoltatori si guardarono l'un l'altro negli occhi senza fiatare come colpiti tutti dall'oscura minaccia di quel male la vista del moribondo al debole lume tremolante della candela era divenuta insostenibile quel corpo gigantesco a cui la morte teneva adunghiato il cervello alcuni tra i celibi si proponevano di rimaner l'intera notte colà dato che il naldi non fosse morto prima di giorno gli altri si sarebbero trattenuti fino al più tardi possibile e chi sa forse avrebbero assistito anche loro alla morte suggerì piano l'ometto calvo accostandosi con un dito della manoccia teso lì guardate i cocci del bicchiere lì tutti si voltarono a guatar costernati quei cocci nell'angolo come dianzi quegli altri la poltrona intanto come si fa riprese il de petri il signor carlo vuole assolutamente che si facciano venire i figli del povero gaspare almeno i due maggiori dice perché vedano il padre gli astanti che avevano seguito atterriti quell'estrema convulsione fissavano ora immobili il cadavere finito fece a bassa voce il dottor bax il deodati poco dopo se la svignò insieme con gli altri rimasti a vegliare cammin facendo s'imbatterono in parecchi amici tra i più mattinieri che si recavano in casa del cilento perché fa così domandò di nuovo vuol togliersi la vescica dal capo rispose l'infermiere l'ampia sala a cui tutti i disinfettanti non riescono a togliere quell'orrendo tanfo di mucido ma quel soffio domandarono due o tre a questo punto costernati gas rispose bax con un gesto di noncuranza e rise allegramente agonia lunga rispose il bax ma fino a domani forse no speriamo sospirò l'onorevole delfante ormai la morte è cessazione di pena e andò via tirandosi dietro gran parte dei visitatori già rompeva l'alba e la prima luce entrava squallida dal balcone spalancato a rischiarar torbidamente quella camera in cui per uno perdurava la notte senza fine s'era finanche provvisto d'una piccola farmacia e d'una bibliotechina medica con l'ajuto delle quali s'era dilettato di tanto in tanto a un bisogno a far da medico alla moglie ai figliuoli ai contadini suoi dipendenti là a val mazzara chiesto dal naldi alla serva del cilento nel sentirsi venir male e che poi non poté bere ah no non poté berlo andate andate ci sarà da fare i parenti son rimasti soli noi caschiamo dal sonno abbiamo vegliato tutta la notte andate aveva schiuso gli occhi insanguati e guardava un po accigliato quasi per uno sforzo di riconoscere colui che s'era chinato sul letto a spiarlo negli occhi gaspare gaspare chiamò il fratello con la speranza nella voce che il colpito l'udisse il volto del moribondo al debole lume tremolante pareva annerito sui bianchi guanciali i peli dei baffi rossicci sembravano appiccicati sul labbro come quelli d'una maschera ove il sole d'agosto ardeva fierissimo e un odor di garofani in quel fresco d'ombra ah delizioso per la scala una frotta di curiosi gente del vicinato uomini donne ragazzi dopo la fronte il dottor bax venne a toccare i piedi del moribondo poi le gambe le cosce il ventre per sentire dov'era già arrivato il gelo della morte ma lasciamo fare a dio insisté con voce piagnucolosa il canonico il medico senza dargli retta cacciò l'ago nella gamba insensibile e l'altro chiuse gli occhi per non vedere poco dopo lasciate al bax alcune prescrizioni per la notte i tre medici andarono via seguiti da quasi tutti i visitatori rimasero nel salotto i due infermieri e il canonico spento la candela vuol dire che non voleva esser veduta da un giovanotto così coricata eh poverina di un po è vero e così dicendo agitò più volte una mano cerea del cadavere che a quest'ora sarebbe laggiù in campagna tra la sua famiglia in mezzo ai suoi contadini come tutti gli altri giorni maledetto il momento che gli venne in mente di salire in paese è che lui poi ci ha speso tanto gran lavoratore in quest'ultimo anno difatti contento della recuperata salute aveva ripreso a lavorare a cavalcare per mezze giornate per recarsi alle zolfare di sua proprietà c'è di buono faceva intanto notare il piccolo de petri al deodati che non restano male quanto a è sempre qualche cosa nella tremenda sventura certo certo intanto scappiamo gli rispose il deodati casco dal sonno entrò il bax con gli amici rimasti a vegliare alcuni s'inginocchiarono il deodati rimase in piedi col bax che s'accostò al moribondo per toccargli la fronte se era gelata non è colpo apoplettico embolia cerebrale ripeté a bassa voce il dottor bax come confidasse un gran segreto e spiegò brevemente la parola e il male ragazzi intenti a spiare chi saliva e chi scendeva a coglier di volo qualche notizia un bambino s'affannava a salire e a ridiscendere gli scalini troppo alti per lui sotto i baffi dalla bocca aperta un po storta a destra il rantolo usciva angoscioso e sotto il lenzuolo era palese l'orrenda fatica del ventre e del petto per la respirazione e reggendosi con una manina paffuta al muro a ogni scalino rimbalzando tutto fin nelle gote e sorridendo con la boccuccia sdentata emetteva una vocina frale e-èh puteva di piscio carinello ma non lo sapeva perché sentite è vero purtroppo e non si nega ch'era continuamente sotto la minaccia di di questo grumo che dice deodati ma probabilmente probabilissimamente senza la causa determinante di queste due ore di sole ancora io non dispero ecco però è un caso d'embolia cerebrale e ah fece accostandosi con timida curiosità in punta di piedi il deodati venuto dall'altra stanza per assistere nonostante il puzzo alla scena commovente tra i due fratelli il medico magro rigido disse a uno degli infermieri avvicinate la candela e con due dita sollevò la palpebra dell'occhio destro già spento perbacco se venivamo un po prima voi l'avete veduto com'è morto ah terribile miei cari rispose il deodati s'è contorto scrollato tre volte come un serpe poi s'è cangiato subito in volto è diventato terreo poi come di cera stava per andarsene quando qui appunto in questa saletta qui lì a quel posto la serva del cilento lo trattenne per raccomandargli non so un suo nipote falegname una disputa s'era accesa tra il bax e l'avvocato filippo deodati intorno ad alcuni strani fenomeni spiritici esperimentati in quei giorni da un cultore fanatico di questa nuova sollecitudine intellettuale come l'avvocato deodati la definiva voleva raggiungere chi sa perché la postale di siculiana gaspare gaspare gli gridò anzi nicolino e piano così t'ammazzi lasciami correre gli rispose lui i fa bene i fa bene vuol parlare e non può m'ha riconosciuto sopraffatto di nuovo dal coma il moribondo si rimise subito dopo e tirò giù il lenzuolo per osservare il petto e il ventre del moribondo agitati continuamente per lo stento della respirazione da conati quasi serpentini prima il destro poi il sinistro tra il silenzio sgomento degli astanti che spiavano ogni loro movimento come in attesa d'un responso fatale inappellabile ah la moglie è di là sì venga il bax s'era sentito sempre a disagio in presenza delle donne tuttavia costretto entrò premuroso dov'è ha già perduto i centri frenici è evidente a prestare un po d'attenzione ci s'accorge che fa tre movimenti soli costantemente gli stessi un piccolo grumo si stacca gira e poi embolé interponimento da che dipende la vita d'un uomo il cancello davanti al giardino che circonda il basso edificio era aperto o meglio accostato segno che i becchini avevano già portato il carico alla sala il moribondo continuava a rantolar sordamente facendo gorgogliar la mistura nella gola come se si divertisse a fare un gargarismo intanto seguitò il deodati se l'arresto non si risolve prima delle ventiquattr'ore la parte cerebrale non nudrita degenera capite e avviene il rammollimento e ora se ne faceva bello con quegli ignari allo stesso modo che dell'essere accorso tra i primi dell'aver visto ancora sulla poltrona il naldi e del cenno che questi gli aveva fatto del suo braccio morto non potevano farne a meno erano attesi in casa per la cena ma prima d'andarsene vollero rivedere il moribondo ed entrarono nel salotto col cappello in mano in punta di piedi e si strinsero tra loro istintivamente dal ribrezzo che pur li attirava a guardare due infermieri avevano sollevato il lenzuolo da piedi e lo reggevano alto in modo da impedir la vista del volto a chi guardasse dall'uscio come una cosa oh dio naturalissima ch'egli sapesse da tanto tempo l'aveva appresa invece un momento prima dai medici favole il naldi sarebbe finito tutto laggiù e cercò con gli occhi in un punto noto della vallata la macchia fosca dei cipressi del camposanto laggiù laggiù poi si guardò attorno e domandò non si potrebbe avere un bicchier d'acqua che sete pensare sospirò guido póntina ogni tanto qualche lucido intervallo c'è speranza dunque il caso è grave io parlo franco sa ma le speranze nossignore chi lo dice non sono perdute uno degli infermieri con gli occhi rossi dal sonno interrotto venne cempennante ad annunziare che il moribondo era gelato dai piedi al petto e bagnato di sudor freddo il fratello carlo un nipote un cognato e lo zio canonico insieme con altri visitatori tutti in silenzio si rispondeva ai saluti fatti a bassa voce o con gli occhi o con un lieve cenno della mano o del capo quindi prima uno poi un altro gli rivolsero qualche domanda a bassa voce alla quale egli non seppe tenersi dal rispondere poco dopo la conversazione navigava per l'agitato mare della politica i due infermieri sedevano in ombra silenziosi alla sponda del letto uno suzzava con un bioccolo di bambagia dalle gote del giacente l'acqua che sgocciolava dalla vescica di ghiaccio che pareva dovesse avvenire da un momento all'altro del resto fuori in città non si sarebbe trovato modo di passar la serata all'avvocato filippo deodati appena entrato nel salotto alla vista del moribondo il nuovo visitatore s'era impuntato per istintivo orrore poi pian piano s'era accostato al letto osservando paurosamente il naldi per qualche tempo il naldi sì aveva seguito la prescrizione vivendo come un patriarca in mezzo alla numerosa famiglia e ai contadini curando scrupolosamente la salute finito finito annunziarono ah sì morto quando domandarono quelli delusi adesso poco fa l'infermiere il deodati lo guardò con aria di commiserazione e che importa movimenti riflessi non sa più quel che si faccia l'altro reggeva su le ginocchia un cuscino sul quale il moribondo allungava per ritrarla subito dopo irrequietamente la gamba illesa notava con soddisfazione che aveva ben poco da fare poiché questo non era più in sensi di tanto in tanto una preghiera per accompagnare il trapasso e sufficit il consigliere delegato della prefettura e il funzionante sindaco al suo arrivo i due infermieri sorsero in piedi a capo scoperto come davanti a un re e anche il prete s'alzò e si trasse indietro tra le scosse e gli sbalzi del baroccino eh ma se voi del municipio lo interruppe il deodati a questo punto non ci volete pensare a riparar lo stradone tal'altra non riuscendovi levava il braccio a vuoto con l'indice e il pollice della mano convulsa congiunti quasi in atto di spaventosa minaccia il nuovo visitatore n'era rimasto per il naldi era finita e così sarebbe stato per tutti su quel letto un giorno ciascuno gelido immobile e intorno la preghiera dei fedeli il pianto dei parenti come per rendersi conto di quella sua soddisfazione di cui non vedeva bene il perché a sera inoltrata si riunirono di nuovo nell'altra stanza quasi tutti i visitatori del giorno se non ci si pensa prima a queste cose diceva piano a tutti il piccolo de petri s'era portato con sé il registro degli elettori del comune è alloggiato con la famiglia in una casa qua del vicinato poveraccio ha il suo dolore per la morte del figliuolo non gli è bastato l'animo d'assistere anche a quello degli altri strinse forte la mano a carlo naldi senza dir nulla e si volse di nuovo a contemplare il giacente ch'era stato suo amico d'infanzia e compagno di scuola e intanto in un attimo concluse l'ometto calvo chi sa a quanti contadini avrà lasciato detto stamane prima di partire per far questo o quest'altro aspettate il mio ritorno si scosse con una mano un po di tabacco dal petto poi si rassettò la tonaca sulle gambe poi si guardò le unghie e soffiò per il caldo caldo gli conferiva una certa importanza e l'avrebbe rialzato nel concetto di tanta gente che affluiva d'ora in ora a visitar l'infermo cui egli per ciò assisteva col massimo zelo definiva ciarlatanerie esclamò a un certo punto il bax naturalissimo che tu dica così rispose con un sorrisetto il deodati anch'io per altro son quasi della tua opinione alcuni contradizioni inesplicabili esclamò il deodati ma già è inutile la fatalità si ha un bel guardarsi di tutto e aver cura timorosa e meticolosa della propria salute arriva il giorno destinato e addio sicuro che questo al morente per la notte poteva bastare gli altri nell'altra stanza presso il balcone comodamente sdrajati conversavano fra loro fumando quella vista angosciò così gli astanti che molti distrassero lo sguardo da quel ventre illuminato da una candela sorretta da un infermiere uno allora esclamò con gesto quasi di rabbia pazzie e dicono aggiunse subito un altro che entrato in paese fu visto da un suo parente alcuni ritornarono a casa per rimettersi a dormire altri vollero trar profitto dall'essersi levati così per tempo facendosi una bella passeggiata per il viale all'uscita del paese prima che il sole s'infocasse ah non chiamerei questo medico neppure in punto di morte disse tra sé il de petri stizzito alcuni si mossero per andar via il prete s'accostò afflitto per persuaderla a lasciare il cadavere via via signora coraggio per i suoi bambini coraggio ma ella si teneva avvinghiata a quel petto apro la prima cassa un vecchio apro la seconda una vecchia apro la terza un vecchio mannaggia il rantolo del moribondo che pareva si lagnasse così d'una crudele e sconcia violenza che stessero a fargli inutilmente profittando che non si poteva più muovere il fratello del moribondo si teneva discosto seduto su una poltroncina gli faceva male un dente e fumava per stordire il dolore alcuni vedendolo fumare pensaron d'accendere il sigaro anche loro dei morti disse con calma il bax ho avuto paura anch'io che a buon conto ohè medico sono e di morti n'ho visti come potete figurarvi ma lui che non poteva più parlare con la sinistra illesa si prese il braccio destro morto così e si mise a piangere il braccio soltanto morto domandò un giovane biondo molto pallido intentissimo al racconto alleviare le sofferenze allontanare la morte l'orrenda fine laggiù fu scosso a un tratto da un borbottio sommesso dentro la stanza carlo naldi posò il sigaro e accorse nella saletta seguito da molti altri per accogliere il deputato dov'è dov'è l'onorevole delfante era già entrato nel salotto coi due che l'accompagnavano ne usciva in quel momento carlo naldi con in mano una tazza di brodo dottore venga disse il naldi provi lei a farle prendere questo po di brodo io a chi domandò confuso il bax a mia cognata rassicurata si lasciò piegare dalla voce estranea del medico a mandar giù qualche sorso di brodo ma subito reclinò il volto sul fazzoletto come se stesse per rigettarlo il piccolo de petri restò nell'altra stanza intento ancora a scegliere i nomi dal registro degli elettori sancta dei genitrix ora pro nobis sancta virgo virginum ora pro nobis si misero a piangere quando la madre irruppe e si buttò sul cadavere disperatamente senza gridare vibrando tutta dal pianto soffocato con violenza là sull'ampio petto esanime del marito sa quant'altre sue leggi quant'altre sue forze e vie ci restano ignote e chi sa se veramente dico non si riesca a stabilire quasi un sesto senso mediante il quale non si rivelino a noi i capelli irti sulla fronte gli occhi fuori del capo ch'è stato ah bartolo apri quella cassa bartolo apre guarda dentro poi guarda me basta reggevo con una mano la candela con l'altra scoperchiavo cautamente le casse e guardavo dentro chi arriva prima si sceglie il meglio io cercavo un bel collo un buon torace la volontà di dio signora aggiunse il prete no dio no gridò carlo naldi stringendo un braccio al prete dio non può voler questo lasci star dio qualcuno manifestò il timore di riuscire importuno altri l'inutilità della loro presenza così nessuno andò entrò in quella a tempesta il piccolo de petri annunziando il deputato il deputato l'onorevole delfante e corse nell'altra stanza a ripetere l'annunzio l'onorevole delfante l'ho visto io dalla finestra al povero naldi toccava anche di morire fuori della propria casa bisognava mandar qualcuno a cercare questi abiti e un altro pensiero ancora gli annunzi funebri a stampa tutto a un tratto che è si sente venir male dice per favore un bicchier d'acqua la serva corre in cucina torna col bicchiere glielo porge ma la prima costernazione fu presto ovviata dalla riflessione confortante che il naldi quantunque di florido aspetto e ancor giovane era pur dentro minato da incurabile malattia cardiaca basta state a sentire che vi racconterò come un morto mi spense la candela la candela la candela sì accettai l'incarico dei miei compagni e il giorno appresso poco dopo le quattro mi recai alla sala i polsi si mantengono applicheremo più tardi due carte senapate ai piedi me l'hanno lasciato detto i miei colleghi non mi prendo nessuna libertà io volevano vederlo porta usci finestre tutto spalancato e nelle camere fra il trambusto pareva spirasse nell'ombra dalle poltroncine vestite di tela bianca un fresco refrigerante per chi veniva da fuori chi è là io bax ah entri pure abbiamo di già abbiamo sissignore ma la sala è al bujo abbia pazienza un momentino son bell'e vestito fà pure con comodo ho con me la candela con quella pelle di coniglio addosso si sentiva ormai invulnerabile come se si fosse munito d'una corazza contro la morte e questa superstiziosa fiducia lo rendeva imprudente e quasi felice gaspare naldi di corporatura potente sorretto il busto da una pila di guanciali con una vescica di ghiaccio in capo il volto paonazzo per giù nulla nulla rispose il giovane medico infastidito da un momento all'altro può sopravvenire la paralisi cardiaca se non sopravviene ne avremo a lungo eh ma se lo supponevo io diceva frattanto filippo deodati nell'altra stanza ma che colpo apoplettico d'egitto possibile così un colpo il bax era all'inizio della carriera e però costretto a codiare un po l'uno un po l'altro dei medici più accontati tutti s'intende asini per lui mah riteneva una fortuna l'essere stato chiamato in quell'occasione al letto d'uno in vista come il naldi la moglie del moribondo sedeva su un seggiolone con un gomito appoggiato sul bracciuolo e la faccia nascosta in un fazzoletto al richiamo insistente del dottore mostrò il volto lungo cereo smunto soltanto il piccolo de petri era in gran pensiero si doveva sì o no ordinare la cassa da morto nessuno ci pensava e intanto dove diavolo s'era cacciato quello sciocco presuntuoso del dottor bax e gli abiti per l'ultima vestizione piè del letto il canonico curvo le braccia appoggiate sulle gambe le mani intrecciate pregava con gli occhi chiusi e sotto le palpebre a tratti si vedeva quasi fervere la muta preghiera è caso d'embolia un caso d'embolia cerebrale bello e buono di quelli genuini tipico via com'hai detto domandarono alcuni embolia che significa domandarono altri il prete volse gli occhi al cielo e sospirò mentre la vedova a quelle parole si mise a piangere forte insieme ai figliuoli dietro la sconquassata nave ministeriale di cui il delfante era fedele pompilo seguace non per convinzione ma per misero tornaconto bisognava sentire le sue risate perché prima le diceva e poi ci rideva sopra le sue risate là tra tutte quelle casse mentre l'alba cominciava a stenebrare appena scialba umidiccia ma giunse in quella dalla stanza del moribondo un puzzo intollerabile che fece arricciare il naso a tutti buon segno esclamò qualcuno avviandosi per recarsi in un'altra stanza si scarica i primi visitatori si spinsero a guardare uno dietro l'altro di su la soglia dell'uscio ma non poterono vedere che le gambe del moribondo intere fino al grosso volume paonazzo e villoso degli organi genitali perché fa così domandò a un infermiere il moribondo sempre più angosciato agitava senza requie la mano sinistra illesa riusciva talvolta a sollevare e a trarsi giù dal petto il lembo rimboccato del lenzuolo ma che gli fanno perché domandò qualcuno nessuno lo seppe dire unica risposta di là dal lenzuolo levato tutti in prima più che afflizione ne provarono sbigottimento e ciascuno con ansia domandò più precisi ragguagli alcuni particolari di nessuna importanza risaltarono e si dipinsero con tanta evidenza agli occhi di tutti che ciascuno poi rifacendo il racconto bartolo era il bidello della sala che tipo se l'aveste conosciuto parlava coi cadaveri nettava a perfezione i teschi e se li vendeva cinque lire l'uno cinque lire una testa d'uomo è vero che molte vanno anche assai meno altri del crocchio si opposero all'osservazione del deodati e allora venne fuori intercalata d'aneddoti personali la vita del naldi in quegli ultimi anni il terzo si mise a solleticar con un dito la pianta del piede destro paralitico per accertarsi se non vi permanesse ancora un ultimo resto di sensibilità neppure l'onorevole delfante sciolse finalmente la seduta rientrò nella stanza e strinse di nuovo la mano a carlo naldi coraggio fratello mio mi avevano detto la sera avanti alcuni miei colleghi tu che sei mattiniero domattina di buon'ora và ad accaparrarti con bartolo alla sala anatomica un buon pezzo da studiare testa e busto di lì appoggiato alla ringhierina di ferro contemplò a lungo l'ampia vallata che sotto il colle su cui sorge la città s'allarga degradando fino al mare laggiù in fondo rischiarato quella sera dalla luna scarica parecchi confermarono buon segno sì buon segno e tutti turandosi il naso seguirono il primo stavano in quell'altra camera i parenti del moribondo parlando in pensiero com'era sempre delle parole da usare e dell'efficacia dei gesti intercalava a quando a quando pause sapienti anche per dar tempo a chi l'ascoltava d'assaporare quel suo parlar dipinto dopo il giacente fu scosso una due tre volte a brevi intervalli da un conato rapido serpentino il rantolo si cangiò in ringhio e l'ultimo fu strozzato a mezzo dalla morte che aria e la villa l'avete veduta con quel magnifico pergolato era il suo orgoglio quel pergolato dovette pagarla cara quella terra no ma no che cara gliela vendette il lopez affogato prima di fallire mio prima d'andarsene volle rivedere il moribondo e al dottor bax che gli stava accanto domandò se domani tornassi lo troverei m'ha riconosciuto disse allora piano carlo naldi agl'infermieri seduti alle sponde del letto quasi non credendo a se stesso io sono venuto diceva guido póntina ricco proprietario e assessore del comune mezz'ora appena dopo il colpo ma che fece scusi cadde proprio a terra domandò il piccolo de petri dove fosse soltanto un lampadino acceso pendente dall'altissima volta tra le grandi ombre oppresso dalla poderosa solenne vacuità di quell'interno sacro compreso dal mistero della morte contemplò in alto gli astri impalliditi dal chiaror lunare ma nessuna relazione veramente agli occhi suoi tra quel cielo e quell'anima che agonizzava crudelmente dentro la stanza non poté più fare a meno di riferirli con le medesime parole allo stesso punto con la medesima espressione e lo stesso gesto il particolare per esempio del bicchier su un quadricello presso la mensola sorgeva un uccellaccio imbalsamato dal collo e dalle zampe esili e lunghissime il quale pareva guardasse spaventato con gli occhi di vetro gli attori muti di quella lugubre scena ma il naldi respirava respirava ancora pareva singhiozzasse così il rantolo gli scoteva la testa nel silenzio della casa scoppiarono pianti sapete la sua deliziosa villa in val mazzara che aria sarà circa a tre chilometri da qui tre dici quattro no più più corresse uno degli ascoltatori come se con quei più più lo aizzasse a dir più presto bartolo si vestiva nella stanzetta a sinistra dell'androne la quale ha una finestra prospiciente il giardino io vidi entrando il lume attraverso le stecche della persiana contemporaneamente bartolo udì lo scalpiccio dei miei passi sulla ghaja del vialetto bisognerà svegliarli a quest'ora poveri piccini non sanno nulla seguitò afflittissimo il deodati condurli qua a un simile spettacolo con che cuore io non capisco m'opporrei vado io s'offerse uno degli infermieri sempre acceso in volto più miope del deodati sospirò agitando sotto gli sguardi dei radunati più volte di seguito le palpebre dietro le lenti che gli rimpicciolivano gli occhi il volto del naldi si mutò rapidamente da paonazzo diventò prima terreo poi pallido il piccolo de petri accorse prima vestirlo disse agli infermieri eh dal greco embolé perdio me ne ricordo ancora dal liceo quando la circolazione del sangue non si svolge più regolarmente perché il cuore capite è indebolito che avviene avviene che nel cuore si formano certi ma il morente seguitò a guardarlo ancora un pezzo accigliato poi contrasse come in un sorriso la sola guancia sinistra e aprì alquanto la bocca da questo lato no che parente corresse un terzo come se volesse mangiarselo scardi nicolino scardi perdio me l'ha detto lui stesso io so un parente scardi ti dico perdio me l'ha detto lui stesso lo vide che frustava alla disperata nella stanza di questo i due infermieri accanto al letto dormicchiavano e il prete per non imitarli infornava tabacco aveva posato sul guanciale allato alla testa del giacente un piccolo crocifisso l'osservazione piacque e tutti i presenti scossero malinconicamente il capo sei dica sette corresse uno la povera moglie è incinta di nuovo pareva movesse con pena le palpebre non aveva più forza neanche di piangere gli occhi le andarono all'uscio della camera rimasto aperto e subito immaginò che il marito fosse morto e che già se lo fossero portato via in chiesa e la gamba si sa tutto il lato destro colpo a sinistra paralisi a destra questa cognizione medica il póntina se la lasciò cadere dalle labbra con aria d'umile superiorità verso gli altri ascoltatori ancora riprese il póntina i sensi non li aveva perduti animo gaspare gli dissi vedrai che non è nulla ebbene mi fa una bella ragazza prendo animo e guardo dietro le sue spalle è morta bartolo si mette a ridere no viva non scherzare m'ha spento la candela che ha fatto le ha spento la candela si provò a far più volte spracche con la lingua inceppata come se volesse inghiottire ed emise un suono inarticolato tra il gemito e il sospiro richiudendo lentamente le palpebre già fece il bax i tavolini giranti e parlanti sesto senso autosuggestione caro mio eppure sospirò il deodati che guardava ancora in giro gli amici per coglier l'effetto delle sue prime parole i visitatori si ritrassero a parlottare nell'attigua saletta atteggiati in volto d'un cordoglio misto a una certa ambascia indefinita guardinga ma il deodati gli sorrise e seguitò placido e abbondiamo cinque tanto peggio ora figuratevi due ore per lo meno sotto questo sole d'agosto nella calura asfissiante per lo stradone erto così su un baroccino tirato da un'asina vecchia afflitto malaticcio felice in quel momento di poter rivolgere la parola a un personaggio di conto come il póntina stramazzò ma io lo trovai già adagiato su quella poltrona rispose il póntina rivolgendosi però agli altri preghiera il trapunto della leggera cortina del balcone si disegnava lieve sulla blanda e chiara suffusione del chiarore lunare alito di deliziosa frescura caldo non si respira disse uno degli infermieri il dottor bax rientrò dal balcone guardò accigliato il prete che rispose allo sguardo con un sorriso triste e vano e uscì dal salotto si voltarono tutti a guatar quella poltrona che se ne stava lì in un angolo all'ombra vecchia stinta pacifica avvenne di poter rifare il racconto della visita del naldi al cilento col particolare saliente del bicchier d'acqua a un nuovo visitatore il quale arrivato la sera stessa da un paese vicino era accorso alla notizia così come si trovava povero gaspare esclamò con angoscia intensa esasperata l'uomo miope senza collo e l'ometto calvo panciutello osservò tuttavia penso chi sa è presunzione certo ritenere che l'uomo con questi suoi cinque limitatissimi sensi e la povera intelligenza che gliene risulta possa dico possa percepire e concepire tutta quanta la natura me la svigno zitto zitto te felice sospirò il de petri io non posso sono di casa levami una curiosità ora che ci penso il cilento non s'è visto dov'è dove s'è cacciato alcuni si provarono a trattenerlo no lasciatemi voglio vederlo e andò seguito dal figlio anch'essi entrando si turbarono al puzzo pestifero il piccolo de petri atteggiato di mestizia gli domandò a che siamo il bax aprì le braccia in risposta chiudendo gli occhi e traendo un gran sospiro ma c'è tempo signor mio non si può dire e a chi lo richiamava ai consigli dei medici mostrava sotto la camicia una pelle di coniglio sul petto e ne tengo un'altra dietro a guardia delle spalle diceva appena sudo mi cambio ohè sei figliuoli ho non posso star mica dentro uno scaffale e accostandosi alla mensola trasse dall'astuccio una siringhetta la pulì la provò due volte facendone sprillare un po d'acqua poi la riempì di caffeina e s'appressò al letto i figli che croce dopo l'umile saletta un modestissimo salotto in mezzo a questo un letto messo su alla meglio tra la fretta e lo spavento sicché via poteva aspettarsi da un momento all'altro poverino una fine così i primi visitatori amici e conoscenti accorsero alla casa del cilento ansanti pallidi con occhi da spiritati non è ancor morto un prete nottante dall'abito frusto leggeva con un pajo di rozzi occhiali sul naso curvo sul moribondo in un vecchio e unto libricciuolo intercalando frequentemente nella lettura ora un pater ora un'ave che i due infermieri e il canonico ripetevano a bassa voce poi si farà vedere ai parenti prima vestirlo gli abiti sono di là aspettate ci ho pensato io senza fretta senza fretta ammonì il dottor bax lasciate prima rassettare il cadavere il deodati uscì dal salotto e si recò a raggiungere gli amici nell'altra stanza speriamo che di qui a domattina si risolva continuò il bax vigoroso un gigante eh dovrà stentare la morte ad abbatterlo senza tuttavia riflettersi su la nostra coscienza e perciò badate paurosamente fenomeni inaccessibili nello stato normale dio il silenzio immagina e un topo che roda il legno d'un confessionale o d'una panca giù in fondo sotto la cantoria come si respira bene di mattina valgono più per la salute due passi fatti così di buon'ora che camminare poi tutto il giorno in preda alle brighe quotidiane eppure ecco io vorrei spiegarmi il perché di certe nostre paure sì dico la paura per esempio che ci fanno i morti andresti tu poniamo domani o quando che sarà a dormir solo di notte accanto alla cassa mortuaria del nostro povero naldi dentro la cattedrale si contorceva orribilmente nella lotta incosciente tremenda delle ultime forze e respirava ancora non di meno l'onorevole delfante con le ciglia aggrottate le mani dietro la schiena sostenne a lungo lo strazio di quello spettacolo sì era venuto questa mattina dalla campagna narrava in un altro crocchio vicino l'avvocato filippo deodati alto magro diafano fortemente miope eran tutti inorgogliti di quella degnazione dell'onorevole deputato e beati della fortuna d'averlo lì con loro gli fu porto da sedere nel balcone al fresco e molti gli si strinsero attorno in silenzio facendo rincorrere i pollici delle manocce pelose che lì sul ventre poteva facilmente intrecciarsele che processo crudele di causa e d'effetti il bimbo morto del cilento si chiama dietro un uomo qua padre di sei altri bambini come no rispose vivamente il póntina ci s'è pensato sì avete fatto scaricare i mucchi del brecciale per dar modo ai ragazzi di fare alle sassate chi li stende debbono stendersi da sé ma già si capiva tanto per dire qualche cosa e infatti il dottor bax sapendo bene che non c'era più altro da fare si recò al balcone i nuovi venuti domandavano ansiosamente notizie com'è stato quand'è stato e l'avvenimento uscì a poco a poco dal vago delle prime notizie si precisò forse allontanandosi dal vero altri due ragazzi giocando tra loro a piè della scala vennero a lite la madre allora tra gli zittii della ressa dovette scendere e portarseli via i picchiò appena fuori stizzita di non poter assistere per causa loro a quello spettacolo entrai non ero mai entrato solo a quell'ora nella sala paura no ma vi assicuro che una certa inquietudine nervosa me la sentivo addosso attraversando quelle stanze in fila in quella cernita la sua lingua maledica trovò quasi la pietra da affilarsi e di tanto in tanto a qualche nome diceva no a questo cornuto no e a qualche altro no a questo ladro neppure fila silenziose rintronanti prima di giungere alla sala in fondo guardavo fiso la fiamma della mia candela che riparavo con una mano per non veder l'ombra del mio corpo fuggente lungo le pareti e sul pavimento porge lui fa per recarsi il bicchiere alle labbra non può la mano invece d'andare in su gli va in giù così così tremando e versando l'acqua il bicchiere gli cade di mano i ginocchi gli si piegano e stramazza o-òh guardate fece dunque riprese il deodati la sua visita di condoglianza al buon cilento per cui era salito dalla campagna aveva già terminato la visita che siamo mormorò e uscì a capo chino dalla camera del moribondo per recarsi nell'altra stanza seguito da quasi tutti i presenti a quella scena terminata la preghiera il prete dagli occhi impassibili s'infrociò una grossa presa di tabacco era stato chiamato per la notte come ricordante al capezzale del moribondo tra le mille seccature le ansie le smanie dell'ambizione ecco l'immagine di un'improvvisa morte e scosse amaramente il capo con gli angoli della bocca contratti in giù i becchini avevano lasciato aperto l'uscio sei casse erano posate su le lastre di marmo dei tavolini i cadaveri giungevano a noi dalle chiese ancor vestiti e tante volte anche coi fiori dentro ma no perché osservò il deodati tutto compunto perché poveri ragazzi è la volontà dello zio io per me non lo farei ma insomma chi va chi corre grumi di sangue grumi grumi qualche volta uno di questi grumi si stacca dal cuore capite e gira oh fino a tanto che incontra vasi capaci questo grumo naturalmente passa ma quando poi arriva al cervello dove i vasi sono più fini d'un capello eh allora embolé ma si trattennero presso il letto e sorvegliarono gl'infermieri perché il letto e il giacente fossero ripuliti a dovere poi fecero dare una spruzzata d'aceto alla camera parlava un po troppo forte mostrava ancor troppo viva la sorpresa l'afflizione l'ansia di sapere in mezzo agli altri che si tenevano silenziosi e circospetti rispondendo alle sue domande o con un moto degli occhi o con un sospiro con gli stivaloni il fucile appeso alla spalla e la cartuccera al ventre costui non sapeva ancora accordarsi bene al contegno degli altri intanto altri visitatori sopraggiungevano un medico il più vecchio dei tre che stavano attorno al letto disse alla fine con voce imperiosa signori troppi fiati qua dentro ardeva sulla mensola una candela la cui fiamma era continuamente agitata dalla brezza serale che entrava dal balcone il póntina approvò col capo soddisfatto che si fosse tratta tanta materia di discorso da un'idea manifestata prima da lui due o tre consultarono l'orologio dopo la mezzanotte eran soltanto in sei oltre i parenti il prete e il dottor bax i parenti s'erano riuniti nell'altra stanza attorno alla moglie del moribondo i due fanciulli il maggiore di dodici anni l'altro di dieci arrivarono quando il padre era già vestito e impalato sul letto pallidi ancora di sonno i due poveri piccini guardavano il padre con occhi sbarrati dal pauroso stupore e non piangevano in meno d'un'ora per tutto il paese si sparse la notizia che gaspare naldi era stato colpito d'apoplessia in casa del cilento suo amico dal quale s'era recato per condolersi della recente morte del figliuolo ma respira ancora sissignore ma venga a vedere però pare strozzato credo che ci siamo il prete e l'altro infermiere svegliati anch'essi di soprassalto s'erano buttati in ginocchio e avevano subito attaccato con la lingua ancora imbrogliata la litania noi intanto non abbiamo nulla da fare parlo franco io assecondiamo la natura questo il nostro compito ecco da un momento all'altro potrebbe determinarsi una crisi benefica s'accostò al letto e consultò il polso del giacente può accadere a tutti un caso simile e ciascuno pensò di nuovo a sé alle condizioni della sua salute guardando con crudeltà quelli tra gli astanti che si sapevano di salute cagionevole uno tra questi dalle spalle in capo quasi senza collo questi lo guardarono come per domandargli se dicesse sul serio un piacere e nient'altro poteva essere stare a guardare il moribondo con quella specie di berretto a tocco di giudice anziché dritto sulle ventitré la bocca aperta sprofondava e tra le ciglia appena schiuse e alle narici un che di muffito o di fuligginoso tenete sempre la vescica un po a manca così disse a bassa voce agli infermieri il giovane dottor bax riferiva in breve a bassa voce ai tre colleghi che dimostravano di non prestargli ascolto lo stato dell'infermo durante la loro assenza zitto collega va bene disse seccato il più vecchio dei tre nel vederlo così faccente attorno al letto nessuno egli credeva avrebbe sospettato che gli altri medici curanti lo avessero chiamato unicamente perché lo sapevano resistentissimo al sonno e allungò l'altra mano per allontanare la tazza nondimeno il dottor bax uscì dalla camera molto soddisfatto di sé quasi convulso e appena nella saletta d'ingresso si fermò perplesso un tratto a grattarsi la fronte tranne il prete tutti tenevano gli occhi fissi al moribondo ecco come si muore domani entro una cassa e poi sotterra per sempre e sul tavolinetto insieme col giovine biondo molto pallido passava in rassegna e segnava col lapis il nome di coloro a cui si doveva inviare la partecipazione di morte del naldi il povero gaspare col cuore che gli conosciamo tutti prometteva ajuto protezione sapete come faceva lui che si stropicciava sempre parlando la palma della mano qui sul fianco già due volte per fortuna una volta al braccio una volta alla gamba leggermente un mese di licenza e via di nuovo al fronte un altro disse ce n'ho due io e tre nipoti che non avrebbe potuto fare un dispetto maggiore al signor trockley che quelle bestie odia da tanto tempo ferocemente invano il signor trockley si provò a sconsigliarla un pezzo di pane quando s'hanno più figliuoli tanto a ciascuno va bene ma non l'amore paterno a ciascun figliuolo un padre dà tutto quello di cui è capace e s'io peno adesso non peno metà per l'uno metà per l'altro peno per due aerei e maestosi su l'aspro ciglione che arresta il declivio della collina accanto la collina akrea su cui sorse un tempo fastosa di marmi l'antica città da pindaro esaltata come bellissima miss ethel holloway commise l'indelicatezza di voltargli le spalle improvvisamente per correr dietro a un grazioso capretto nero nato da pochi giorni il signor charles trockley non se ne può dar pace nel vedermelo davanti in quello stato io ho preso a confortarlo del mio meglio che tra le capre sdraiate springava qua e là come se per aria attorno gli danzassero tanti moscerini di luce e poi di quei suoi salti arditi e scomposti pareva restasse lui stesso sbigottito ché ancora ogni lieve rumore ogni alito e da ventidue anni ogni giorno sul tramonto si reca a piedi col suo passo elastico e misurato dalla città alta sul colle alle rovine dei tempii piedi lo squallor crudo della prima luce nell'angustia opprimente di quella sudicia vettura intanfata di fumo fece apparire come un incubo ai cinque viaggiatori che avevano passato insonne la notte e se ne tornò in carrozza all'albergo col capretto belante e guizzante tra le braccia vidi incontro al sole che tramontava fra un mirabile frastaglio di nuvole fantastiche tutte accese sul mare che ne splendeva sotto come uno smisurato specchio quella che noi dobbiamo vedere in loro e non la nostra la sua vita lui se l'era spesa come meglio non avrebbe potuto e che è morto contento e che io non stessi a vestirmi di nero come difatti lor signori vedono che non mi sono vestito abbandonati sotto il ciglione scorre quando può il fiume akragas che pindaro glorificò come ricco di greggi qualche greggiola di capre attraversa tuttavia il letto sassoso del fiume dorica allettata dall'incantevole piaggia tutta in quel mese fiorita del bianco fiore dei mandorli al caldo soffio del mare africano pensò di fermarsi più d'un giorno nel grande htel des la ragione del furore è nei fatti che son seguiti alla compera di quel capretto nero miss ethel holloway partì il giorno dopo da girgenti dalla sicilia doveva passare in grecia dalla grecia in egitto dall'egitto nelle indie non vorrei signor trockley mi sono affrettato a rispondergli imbarazzato non vorrei sembrarvi anch'io irragionevole come la piccola miss del vostro paese lontano ma al posto vostro signor trockley sapete che avrei fatto io ma lei al contrario non riusciva a sentire qualcosa che tutti gli altri sentivano e per cui potevano rassegnarsi non solo alla partenza ma ecco anche alla morte del proprio figliuolo ma forse il marito parlava apposta e dava quei ragguagli del figlio unico e della partenza improvvisa dopo tre soli giorni ecc perché gli altri ripetessero a lei con dura freddezza tutte quelle parole ch'egli andava dicendo da alcuni mesi cioè da quando il figliuolo era sotto le armi a sorreggerlo a farlo sedere a fargli recare un bicchier d'acqua per amor di dio signor trockley che vi è accaduto ragione sono anzi disposto ad ammettere che il signor charles trockley non può aver torto mai perché la ragione e lui sono una cosa sola ogni mossa ogni sguardo ogni parola del signor charles riconoscendo con lui che veramente quella miss ethel holloway dev'essere una creatura non solo capricciosissima ma oltre ogni dire irragionevole stupida stupida stupida poco ora mangiano perché grande è la miseria nella città e nelle campagne e delle case della città antica dopo tante guerre e sette incendii e altrettanti saccheggi non resta più traccia levò il capo si tirò su dall'angolo della vettura ad ascoltare le risposte che quel viaggiatore dava alle interrogazioni dei compagni sul quando sul come gli fosse morto quel figliuolo e se questa come pareva non si fosse più curata di riaverlo o un compenso per la custodia e la pastura nel caso che il vice-console fosse venuto a chiederlo fece il conto del tempo trascorso dai primi d'aprile agli ultimi di dicembre e concluse che ragionevolmente il grazioso capretto nero d'allora poteva esser benissimo quest'immondo bestione d'adesso e senza neppure un'ombra d'esitazione rispose alla ma non tutti gl'inglesi visitatori per dir la verità condividono l'indignazione del signor trockley a molti anzi sembra non privo d'una certa poesia il riposo di quelle capre nei tempii un così vivo affetto per un piccolo capretto nero ella non doveva avere neppure un briciolo di quella solida ragione che con tanta gravità governa gli atti i pensieri i passi e le parole del signor charles trockley tutto quel viluppo di panni goffo e pietoso issato con sbuffi e gemiti su dalla banchina e poi su dal montatojo gli del fiume s'inerpica sul ciglione roccioso e viene a stendersi e a rugumare il magro pascolo all'ombra solenne dell'antico tempio della concordia integro ancora mandato sicurissimo che miss ethel holloway non avrebbe affatto pensato che il suo capretto non poteva per undici mesi essersi conservato così tal quale seguito con ciò come vedete a riconoscere che miss ethel holloway è la creatura più irragionevole di questo mondo che nella sordità del suo cupo dolore le destasse un'eco le facesse intendere come possibile per una madre la rassegnazione a mandare il figlio non già alla morte ma solo a un probabile rischio di vita le parve d'esser piombata in un mondo ch'ella non conosceva in cui s'affacciava ora per la prima volta sentendo che tutti gli altri non solo capivano ne abbiamo cinquanta sessanta ora caro lei e c'è pure la patria sì ma dentro di noi per forza c'è anche più forte l'affetto per i nostri figliuoli ne perde non sia mai uno gli resta l'altro almeno già sì e l'obbligo di vivere per quest'altro affermò subito accigliato quello all'alba in una lercia vettura di seconda classe nella quale avevano già preso posto cinque viaggiatori fu portata quasi di peso una signora così abbandonata nel cordoglio che non si reggeva più in piedi ma ammiravano anzi quel vecchio e si congratulavano con lui che poteva parlare così della morte del figliuolo se non e che la ragione sta intera e tutta dalla parte vostra come sempre caro signor trockley amico mio il mio corpo più debole e assai meno curato del suo si è poi in questi quarantotto anni logorato quanto certamente non si logorerà in settanta quello del signor trockley scosse così dicendo la giacca chiara per mostrarla le labbra livide sui denti mancanti gli tremavano gli occhi quasi liquefatti gli sgocciolavano e terminò con due scatti di riso che potevano anche esser singhiozzi ecco ecco avrebbe anzi suscitato irritazione e sdegno in quei cinque viaggiatori che non si mostravano abbattuti e vinti come lei nel cordoglio pur avendo anch'essi probabilmente uno o più figliuoli alla guerra a tutti egli fa notare con quell'indignazione che il tempo e l'abitudine non hanno ancora per nulla placato o affievolito la profanazione di quelle capre sdrajate e rugumanti all'ombra delle colonne sono così rigidi e precisi così ponderati e sicuri che chiunque senz'altro deve riconoscere che non è possibile che il signor charles trockley in qual si voglia caso per ogni questione che gli sia posta o incidente che gli occorra stia dalla parte del torto al signor charles trockley questa intrusione delle capre nel tempio è sembrata sempre un'orribile profanazione e innumerevoli volte ne ha fatto formale denunzia ai custodi dei monumenti senza ottener mai altra risposta che un sorriso di filosofica indulgenza e un'alzata di spalle premesso questo udite che cosa è accaduto di recente al signor charles trockley e provatevi se vi riesce a dargli torto lo scorso aprile seguendo il solito itinerario tracciato dal baedeker per un viaggio in italia miss io e lui per portare un esempio siamo nati lo stesso anno lo stesso mese e quasi lo stesso giorno lui in inghilterra io in sicilia di questo secondo caprajo non s'avevano più notizie le ricerche durarono più d'un mese alla fine un bel giorno il signor charles trockley si vide presentare nella sede del vice-consolato in girgenti un orribile bestione cornuto c'è se è una necessità naturale la patria come il pane che ciascuno per forza deve mangiare se non vuol morir di fame bisogna che qualcuno vada a difenderla venuto il momento ma ringrazii dio caro signore che parta soltanto adesso il suo figliuolo il mio è già su dal primo giorno della guerra ed è stato ferito sa ne aveva trovata una mai tra le tante e tante che le erano state dette aveva ritenuto perciò che gli altri parlavano potevano parlare a lei così di rassegnazione e di conforto solo perché non sentivano ciò che sentiva lei mostrandosi anzi seccato più d'un po del fastidio che gli aveva dato e seguitava a dargli quella bestiola il custode aspettò di giorno in giorno che il vice-console signor trockley per come il direttore gli aveva detto venisse a prendersi il capretto per spedirlo in inghilterra ebbene il signor charles trockley secondo il solito suo non si sgomentò minimamente a una tale apparizione non tentennò un momento e che cosa aveva allora al posto della ragione la piccola miss ethel holloway nient'altro che la stupidaggine sostiene il signor charles trockley con un furore a stento contenuto che quasi quasi fa pena in un uomo come lui sempre così compassato da tre mesi quella madre lì nascosta sotto la mantiglia cercava in tutto ciò che il marito e gli altri le dicevano per confortarla e indurla a rassegnarsi una parola una parola sola rimasti come sono ormai solitari in mezzo al grande e smemorato abbandono della campagna più d'uno con molto scandalo del signor trockley di quella vista si mostra anzi lietissimo e ammirato oggi quindici di giugno egli compie quarantotto anni quarantotto ne compirò io il giorno ventotto bene quant'anni avremo lui il quindici e io il ventotto di giugno dell'anno venturo la ragione dice al signor charles trockley che io e lui a conti fatti il quindici e il ventotto di giugno dell'anno venturo avremo un anno di più vale a dire quarantanove mostrarsi cerimonioso e premuroso anche con lei e le rassettò le vesti addosso e il bavero della mantiglia che le era salito sul naso stai bene cara per l'affronto che questi aveva osato fare alla figliuola miss ethel mandandole quella bestia immonda e spaventosa questo in ringraziamento di tutti i disturbi che il povero signor trockley s'è presi eh ma un figlio unico si provò a far considerare il marito non è vero non lo dica lo interruppe quello sgarbatamente s'avvizia un figlio unico non si ama mica di più tanto vero ch'egli pur coi capelli tutti bianchi d'argento non ha ancora nel volto di gambero cotto la minima ruga e può ancora tirare di scherma ogni mattina con giovanile agilità ma dunque dunque il suo figliuolo è morto il vecchio si voltò a guardarla con quegli occhi atroci smisuratamente sbarrati la guardò ma dunque mi ha domandato rizzandosi e guardandomi con occhio nemico il signor trockley che avrei dovuto fare dunque secondo voi ora quando si muore contenti senz'aver veduto tutte le brutture le noje le miserie di questa vitaccia che avanza le amarezze delle disillusioni o che vogliamo di più e vanno essi a vent'anni vanno perché debbono andare e non vogliono lagrime non ne vogliono perché anche se muojono muojono infiammati e contenti la moglie sotto la mantiglia s'agitò si restrinse si contorse rugliò anche più volte come una belva esasperata da quella lunga spiegazione del marito il quale non comprendendo che nessun compatimento speciale poteva venir loro per un caso che capitava a tanti forse a tutti le parole di questo viaggiatore adesso la stordirono la sbalordirono tutt'a un tratto comprese che non già gli altri non sentivano ciò che ella sentiva o avrei risposto a miss ethel holloway che il grazioso capretto nero era morto per il desiderio de suoi baci e delle sue carezze o avrei comperato un altro capretto nero piccolo piccolo e lucido simile in tutto a quello da lei comperato lo scorso aprile e gliel'avrei mandato è vero sì quest'è vero ammise con un sorriso timido pietoso e impacciato il marito ma guardi siamo a discorso adesso e facciamo tutti gli scongiuri ma ponga il caso non il suo per carità egregio signore il caso d'un padre ch'abbia più figliuoli alla guerra s'arruffò si contraffece trasse a precipizio il fazzoletto dalla tasca e tra lo stupore e la commozione di tutti scoppiò in acuti strazianti irrefrenabili singhiozzi e se ne ritornò a girgenti sicurissimo d'aver adempiuto scrupolosamente all'impegno che s'era assunto non tanto per la deplorevole leggerezza di miss ethel holloway quanto per il rispetto dovuto al padre di lei vidi nella carrozza nera quella bionda giovinetta gracile e fervida allontanarsi infusa nel nembo di luce sfolgorante e quasi mi parve un sogno il caprajo bestiale e sonnolento come un arabo si sdraja anche lui sui gradini del pronao dirupati e trae qualche suono lamentoso dal suo zufolo di canna eh rifece il viaggiatore grasso caro signore se lei dice così per la patria può parere una smorfia figlio mio t'ho partorito per la patria e non per me storie miss ethel holloway sborsato il denaro della compera disse al signor trockley che avrebbe affidato il suo capretto al direttore dell'htel des temples e che poi appena ritornata a londra avrebbe telegrafato perché la cara bestiolina pagate tutte le spese le fosse al più presto recapitata ma c'erano anche tant'altre cose i vizii la ragazza le cravatte nuove le illusioni le sigarette e anche la patria già a il signor trockley non si perde non esita un minuto con sicura fermezza sostiene che il quindici e il ventotto di giugno dell'anno venturo lui e io avremo un anno di più vale a dire quarantanove è possibile dar torto al signor charles trockley bisogna non piangere ridere o come piango io sissignori contento perché mio figlio m'ha mandato a dire che la sua vita la sua capite la moglie non solo non gli rispose ma con ira si tirò su di nuovo la mantiglia più su fino a nascondersi tutta la faccia egli allora sorrise afflitto poi sospirò eh mondo il primo per aver affidato il capretto al custode il custode per averlo affidato al caprajo e questi per averlo a sua volta dato in consegna a un altro caprajo con le stesse promesse fatte a lui dal custode poi compresi che avendo potuto pur tanto lontana dalla sua patria dagli aspetti e dagli affetti consueti della sua vita concepir subito un desiderio così vivo ieri il signor charles trockley è venuto a trovarmi in casa in tali condizioni d'animo e di corpo che subito costernatissimo io mi son lanciato a ogni piccola ombra nello spettacolo per lui tuttora incerto della vita lo facevano rabbrividire e fremer tutto di timidità quel giorno io ero col signor trockley il direttore a cui miss ethel holloway aveva affidato il capretto alla metà di giugno partendo lo aveva a sua volta affidato al custode dell'albergo ma senz'alcuna raccomandazione ebbene che importa tutte queste considerazioni ideali e di fatto sono per il signor charles trockley oziose e lontanissime dalla ragione passeggiata avviene spesso che o nel tempio della concordia o in quello più su di hera lacinia o nell'altro detto volgarmente dei giganti il signor trockley s'imbatta in comitive di suoi compatriotti venute a visitare le rovine e a tutti appena arrivata secondo il convenuto scrisse per riaverlo al signor charles trockley l'htel des temples si chiude ogni anno alla metà di giugno per riaprirsi ai primi di novembre non potendo ancora parlare il signor trockley ha tratto di tasca una lettera e me l'ha porta era di sir h w holloway pari d'inghilterra e conteneva una filza di gagliarde insolenze al signor quando non avevamo figliuoli la patria che se ci avesse chiamati dica un po non sarebbe stata per noi sopra a nostro padre sopra a nostra madre ma che si aspettava dunque quella stupidissima miss ethel holloway si aspettava che a circa undici mesi dalla compera le arrivasse a londra quello stesso capretto nero che springava piccolo e lucido tutto fremente di timidezza tra le colonne dell'antico tempio greco in sicilia possibile subito gliel'avrebbe mandato da porto empedocle col primo vapore mercantile inglese di ritorno in inghilterra appese al collo di quell'orribile bestia un cartellino con l'indirizzo di miss ethel holloway e ordinò che fosse trasportata alla marina trockley comperare il capretto sì sì comperare subito subito e fremeva tutta anche lei la piccola miss come quella cara bestiolina nera forse non supponendo neppur lontanamente pallore l'afflizione di veder la moglie in quello stato non gl'impediva tuttavia di mostrarsi pur nel grave imbarazzo cerimonioso ma lo sforzo fatto lo aveva anche evidentemente un po stizzito forse per timore di non aver dato prova e volle spiegare ai compagni di viaggio che la moglie era da compatire perché si trovava in quello stato per l'improvvisa e imminente partenza dell'unico figliuolo per la guerra disse che da vent'anni non vivevano più che per quell'unico figliuolo a farle considerare tutti gl'impicci che le sarebbero venuti da quella compera dovette cedere alla fine e per rispetto al padre di lei accostarsi al selvaggio caprajo per trattar l'acquisto del capretto nero diciamo meglio irragionevole caro signor trockley amico mio ma vedete mi son permesso d'aggiungere timidamente ella andata via lo scorso aprile con negli occhi e nell'anima l'immagine graziosa di quel capretto nero non poteva siamo giusti far buon viso così sangue ansimava e pareva gli dovessero schizzar fuori quegli occhi dalla interna violenza affannosa d'una vitalità esuberante che il corpaccio disfatto non riusciva più a contenere o che i figliuoli li facciamo per noi gli altri si sporsero a guardarlo costernati il primo quello che aveva il figlio al fronte fin dal primo giorno della guerra sospirò eh per la patria già fetido dal vello stinto rossigno strappato e tutto incrostato di sterco e di mota il quale con rochi profondi e tremuli belati a testa bassa e assegnato al reggimento brigata casale era andato a raggiungere il deposito a macerata assicurando loro che sarebbe rimasto colà almeno un mese e mezzo per l'istruzione delle reclute ma ecco che invece dopo tre soli giorni lo mandavano al fronte la guardò e tutt'a un tratto a sua volta come se soltanto adesso a quella domanda incongruente a quella meraviglia fuor di posto comprendesse che alla fine in quel punto il suo figliuolo era veramente morto per lui il tempo non passa ugualmente per tutti io potrei avere da un sol giorno da un'ora sola più danno che non lui da dieci anni passati nella rigorosa disciplina del suo benessere potrei vivere per il deplorevole disordine del mio spirito durante quest'anno più d'una intera qui lui stesso mettendo a grave repentaglio la sua dignità si tirò dietro con una fune la bestia restia per la banchina del molo seguito da una frotta di monellacci la imbarcò sul vapore in partenza e se molto mi compiacqui della gioja di quella piccola miss così di subito innamorata del capretto nero da volerlo a ogni costo comperare molto di quanto toccò a soffrire al povero signor charles trockley quando ci pensa lei alla patria quando le nasce un figliuolo roba da ridere i figliuoli vengono non perché lei li voglia ma perché debbono venire e si pigliano la vita non solo la loro ma anche la nostra si pigliano questa è la verità e siamo noi per loro mica loro per noi e quand'hanno vent'anni ma pensi un po sono tali e quali eravamo io e lei quand'avevamo vent'anni c'era nostra madre c'era nostro padre noi parlo s'intende dei buoni figliuoli e dico per forza perché davanti alla patria per essi diventiamo figliuoli anche noi figliuoli vecchi che non possono più muoversi e debbono restarsene a casa se la patria c'è per non lasciarlo solo l'anno avanti dovendo egli intraprendere gli studii universitari s'erano trasferiti da sulmona a roma scoppiata la guerra il figliuolo chiamato sotto le armi s'era iscritto al corso accelerato degli allievi ufficiali dopo tre mesi nominato sottotenente di fanteria con veri fremiti d'indignazione il signor charles trockley di questi sorrisi e di queste alzate di spalle s'è lagnato con me che qualche volta lo accompagno in quella sua quotidiana passeggiata addio mentr'io capisce bisogna che me la tenga io la vita per l'altro che mi resta e il caso peggiore dunque è sempre il mio ma che discorsi scattò a questo punto un altro viaggiatore grasso e sanguigno guardando in giro coi grossi occhi chiari acquosi e venati di sangue il che vuol dire che se a lei non diciamo a lei a un padre che abbia un solo figliuolo capita il caso che questo gli muoja se della vita lui non sa più che farsene morto il figliuolo se la può togliere e addio evidentemente alla ragione che voi signor trockley le avete posta davanti all'improvviso con quel caprone mostruoso che le avete mandato gli sbuffi e i gemiti che accompagnavano e quasi sostenevano da dietro lo stento erano del marito che alla fine spuntò gracile e sparuto pallido come un morto ma con gli occhietti vivi vivi aguzzi nel pallore che all'improvviso vide dipingersi sul volto di quei cinque viaggiatori lo stesso sbalordimento che doveva esser sul suo allorquando proprio senza che ella lo volesse come se veramente non avesse ancora inteso né compreso nulla saltò su a domandare a quel vecchio è miracolo che arrivata sana e salva a londra su la fine di novembre dopo circa otto mesi e dopo tante avventure che certamente le saranno occorse in un così lungo viaggio si sia ancora ricordata del capretto nero comperato un giorno lontano tra le rovine dei tempii akragantini in sicilia tra le città mortali dicevano gli antichi che gli akragantini mangiavano ogni giorno come se dovessero morire il giorno dopo e costruivano le loro case come se non dovessero morir mai avevano ricevuto a roma il giorno avanti un telegramma che annunziava questa partenza a tradimento e si recavano a salutarlo a vederlo partire che sorge fuori dell'erta e misera cittaduzza d'oggi nell'aperta campagna in luogo amenissimo da ventidue anni il signor charles trockley è vice-console d'inghilterra a girgenti giovanissima e vivacissima figlia di sir w h holloway ricchissimo e autorevolissimo pari d'inghilterra capitò in sicilia a girgenti per visitarvi i maravigliosi avanzi dell'antica città dorica quando dopo circa otto mesi arrivò da londra la lettera di miss ethel holloway tanto il direttore dell'htel des temples quanto il custode quanto il caprajo si trovarono in un mare di confusione davanti a quei cinque viaggiatori di bastante forza a sorreggere e introdurre nella vettura il pesante fardello di quella moglie preso posto però dopo aver porto scusa e ringraziamenti ai compagni di viaggio che si erano scostati per far subito posto alla signora sofferente si pose una manona sformata davanti la bocca come assalito improvvisamente dal pensiero dei due denti che gli mancavano ma poi tanto non ci pensò più e seguitò a dire sdegnato traccia sorge al posto di esse un bosco di mandorli e d'olivi saraceni detto perciò il bosco della cìvita e i chiomati olivi cinerulei s'avanzano in teoria fin sotto alle colonne dei tempii maestosi e par che preghino pace per quei clivi abbandonati bassa minacciosamente pareva domandasse che cosa si volesse da lui ridotto per necessità di cose in quello stato in un luogo così strano dalle sue consuetudini chi di noi potendo non andrebbe non vorrebbe andare a combattere invece del proprio figliuolo ma tutti e non vogliamo considerare adesso il sentimento dei nostri figliuoli a vent'anni dei nostri figliuoli che per forza venuto il momento debbono sentire per la patria un affetto più grande che per noi e non tanto per confortarla e confortarsi quanto per persuaderla dispettosamente a una rassegnazione per lei impossibile difatti quelli accolsero freddamente la spiegazione uno disse poi non vedendo comparir nessuno pensò bene per liberarsene di darlo in consegna a quello stesso caprajo che lo aveva venduto alla miss promettendoglielo in dono uh ecco la nonna ecco la vecchia mammana delle favole piovuta dalla luna che non osa mostrar le manine e tiene gli occhi bassi per pudore e parla ancora di comprare i bambini saperli così bene compatire e cercare d'alleviarli in tutte signore e poverette allo stesso modo e via il cappello e via tutte le frasche e le arie di signora con cui era venuta ma per carità non seguisse ella in nulla e per nulla la descrizione immaginaria che lui gliene aveva fatta un tempo tutto diverso doveva essere scegliesse lei con l'ajuto della mamma e del fratello egli non voleva saperne nulla donna mimma i donna mimma parte quando donna mimma col fazzoletto di seta celeste annodato largo sotto il mento passa per le vie del paesello assolate anche lui è stato comperato a palermo da donna mimma e anche due figliuoli donna mimma è andata a comperare per lui a palermo e presto per un terzo dovrebbe mettersi in viaggio con la lettiga ma poi si volta a donna mimma e le grida che è una vergogna presentarsi a scuola in tale stato d'ignoranza è una vergogna ora far lì la ragazzina alla sua età con quel pianto su su inutile piangere le tirano bucce sassolini sul cappellone la accompagnano con rumori sguajati saltarellandole intorno donna mimma oh guarda dicono le signore restando allo spettacolo che si para loro davanti buffo e compassionevole e seguendoli serio serio quasi di nascosto da se stesso quando poi il caso all'improvviso immancabilmente dava a essi il solito sgambetto egli n'aveva sì un perché piangeva dreetta per una casa che non c'era eh via poco male ci sarebbe stata e spiegò ai parenti perché non avesse apparecchiato avanti la casetta e perché avesse mentito tradimento signore mie tradimento perché se volevate la mammana come donna mimma era prima una mammana col fazzoletto in capo e lo scialle a palermo a palermo sì con una bella lettiga bianca d'avorio portata da due belli cavalli bianchi senza sonagli per vie e vie lunghe di notte al bujo bestia si dice a un uomo che non accetta l'ajuto perché non par lecito pregiare in un uomo quella che nelle bestie è probità tutto questo in generale che pratica e pratica ci vuol altro adesso vedrà e come entra nell'aula il professor torresi incaricato dell'insegnamento delle nozioni generali d'ostetricia teorica gliela presentano tirandola avanti tra risa e schiamazzi questo mondo ella rappresenta ai bimbi quando si mette a parlare con essi e dice loro come a uno a uno ella sia andata a comperarli lontano lontano dove eh dove lontano lontano sì ma ora gli occhi di donna mimma davanti allo spettacolo tumultuoso di quella fiera sono anche più meravigliati di quelli d'una bimba dallo a me dallo a me vorrebbe tenercisi stretta a quei panni per sentircisi meglio dentro ma l'anima è fuori qua allo sbaraglio di tante impressioni che la assaltano da tutte le parti risponde di sì di sì e quelle quarantadue diavole attorno ecco ridono sguajatamente alle beffe alle parolacce del professore senza nessun ritegno senza nessun rispetto per la povera paziente che raccontasse ai vostri bimbi la favola della lettiga e dei fratellini comperati a palermo coi denari di papà non dovevate permettere che il fazzoletto di seta celeste e lo scialle di donna mimma e le vecchie favole di lei fossero usurpati di qua di qua fra tutti quei palazzi incubi d'ombre gigantesche straforate da lumi accecata da tanto rimescolio sotto di sbarbagli e sopra da tanti strisci luminosi file collane di lampade per vie lunghe diritte senza fine ma dunque per levare il pane a lei di bocca a lei il pane assassina per entrare in grazia della gente ignorante del paese infame infame il professore glieli butta all'aria e li strappa via brutalmente quei veli che chiama d'ipocrisia e d'ignoranza e la maltratta e la beffeggia con sconce parolacce apposta istintivamente con gli occhi le cercano le mani dove sono le mani lì sotto lo scialle perché non le mostra mai donna mimma le mani già con le mani non li tocca mai per quella povera madre meschina esposta lì intanto oggetto di studio e d'esperimento avvilita piena d'onta e d'angoscia si riduce nella sua cameretta alla fine delle lezioni e piange con questi riccioletti d'oro con questa boccuccia di fragola perché papà la volle bionda così ricciutella così e con questi occhi grandi d'amore che mi guardano gioja mia non mi credi aveva trovato il suo spasso nel terrazzino della vecchia casa di scapolo ove tra tanti vasi di fiori eran pur mosche assai e ragni e formiche e altri insetti della cui vita s'interessava con amore e curiosità perché si dà il caso ora che una vicina sposa da appena un anno e già sul punto d'esser mamma non trova questa sera nelle quattro stanzette della sua casa un punto un punto solo dove quietar la smania da cui si sente soffocare perché dal mistero della nascita era lei quella che recava in ogni casa i bimbi nuovi la vita nuova al vecchio decrepito paesello qui ora quell'aria non l'ha più attorno spogliata crudelmente della sua parte e chi la chiamerà quella sfacciata ma che esperienza poi che esperienza può aver lei se ancora in nome del padre del figliuolo e dello spirito santo s'hanno da vedere di queste cose ai giorni nostri in un paesello come il nostro che cosa è adesso qui in mezzo alla calca della fiera una povera vecchietta meschina stordita l'han cacciata via dal sogno a infrangersi a sparire qua in mezzo a questa realtà violenta e non comprende più nulla finché dalla prefettura del capoluogo le arriva una carta con tanto di stemma e di bollo mezza stampata e mezza scritta a mano nella quale ella non sa legger bene ma indovina che si parla del diploma che non ha e che ai sensi degli articoli tali e tali quand'ella infine se n'accorse e cominciò a fare a suo modo cioè tutt'al contrario di quel che diceva lui la gratitudine l'affetto l'ammirazione di fabio feroni per lei raggiunsero il colmo poi giù per le scale e poi fuori per la via deserta nella notte urlando ridendo mentre dreetta scarmigliata gridava ajuto dalla finestra manine vere gracili fredde paonazze serrate e la boccuccia sbavata che piange e oggi era la caduta del ministero e domani la venuta dello scià di persia a roma e doman l'altro l'interruzione della corrente elettrica che aveva lasciato al bujo per mezz'ora la città più stretto alla vita lo scialle sì così così e il fazzoletto no più tirato avanti il fazzoletto scienza che le è costata due anni di martirio alla sua età la scienza no non potrà più buttarla via donna mimma e questo è il vero male il male irreparabile vorrebbe fare il viso dell'armi a quella presentazione rumorosa ma poi vedendosi davanti quella vecchia recluta buffa vuol pigliarsela anche lui a godere un po e io che ho diploma forse esclama allora donna mimma sorridendo e giungendo per le punte delle dita le due manine coi mezzi guanti di filo soffre e vorrebbe anche lì coprirlo quanto più può coi veli del pudore quello spettacolo e invece no ecco via tutti quei veli e non li dà mica i baci li fa e fa furore con codesta sua parlata italiana vestita così da paesanella una simpatia soffocate strozzate da tutte quelle regole e da tutti quei precetti e ora per donna mimma è finita davvero dopo questa prova nessuno ed è giusto vorrà più saperne di lei tant'anni è venuta a comperare qua a palermo e a recar loro laggiù con la lettiga d'avorio giocattoli ma veri con occhi veri vivi ma allora dovrà darla vinta a quella ragazzaccia che a quest'ora avrà preso certo il suo posto nel paesello presso ogni famiglia di prepotenza restare a guardarla lì con le mani in mano ah no no pensano che forse è una sciagura anche per loro per tutti i bimbi che sono ancora là da comperare dicono le mamme ma noi v'aspetteremo la guardano la toccano come se non fosse vera lì davanti a loro donna mimma donna mimma come jèvola donna mimma jèvola mentre questa qua oh amore di figlia tutta bella bella di faccia e di cuore gentile paziente anche con loro senza differenza che se una signora manda subito subito a chiamarla risponde con garbo ma senza esitare che così subito no ma la vedono come avvolta in un'aria di mistero questa vecchietta pulita che tutte le donne chiamano e anche la loro mamma la comare i morti già ma i morti sono la befana per i bambini dell'isola i giocattoli a loro non li porta la vecchia befana il sei di gennajo li portano i morti il due di novembre che i grandi piangono e i piccoli fanno festa sì la carrozza sì la locanda quella che lui vorrà per ora è come in un mare in tempesta e prendere una carrozza è per lei come agguantare una barca giungere alla locanda come toccare la riva lei invelenita contro tutto il paese col cappellaccio in capo ogni giorno ella scende in piazza ora a fare una scenata davanti la farmacia dando dell'asino al dottore e della sgualdrinella a quella ladra piemontesa che è venuta a rubarle il pane e comincia a gemere e a gridare che non ne può più si può aspettare le dicono che si può aspettare fino a domani ma lei dice di no chi parla così ma guarda la piemontesa quella che due anni fa pareva un maschiotto in gonnella giacchetta verde mani in tasca dreetta molesi che più gli pareva bella e piena di grazia e più diceva a tutti ch'era brutta e smorfiosa alla sposina che avendo una gran fretta anche lei si lamentava della troppa fretta di lui è ancora dietro a decifrarla quella carta che una guardia la viene a invitare a nome del sindaco la moglie così presto domanda donna mimma contrariata no al municipio risponde la guardia per una comunicazione ma secondo i precetti e le regole della scienza come punto per punto egli li ha insegnati e allora donna mimma se si butta a fare è sgridata perché non osserva appuntino quei precetti e quelle regole signorina elvira mosti ci sta scritto signorina e che vuol dire diplomata ah la patente la vergogna patentata dio dio si può credere una cosa simile dov'era nel sogno che fabio feroni destinava come tutti gli altri al caso perché si spassasse a distruggerglielo a sua posta con qualcuna delle sue improvvise prodezze disse che aveva già tutto pronto da tempo la casa così e così che ella però non doveva chiedere di visitare avanti perché gliela riserbava come una bella sorpresa per il giorno delle nozze e non volle dire neppure in che via fosse e bisogna vedere con quale sfacciataggine per miracolo quella sua professione non se la porta scritta in fronte una ragazza una ragazza che di queste cose dio che vergogna e dove siamo donna mimma non se ne sa dar pace con sommo stento a superare l'alzata dello scalino quando già poneva su l'orlo della pedata le zampette sbieche e raspava disperatamente per tirarsi su tutt'a un tratto perdeva l'equilibrio ricadeva giù riversa su la scaglia rocciosa là in due camerette ammobigliate scelte lì per lì in treno ritornando da napoli tra le tante disponibili negli annunzi d'affitti di un giornale si vide condotta dreetta appena giunta a roma ha un rimprovero per loro pieno di profondo accoramento quasi che a palermo a studiare la avessero mandata loro per forza e loro la avessero fatta ritornare da palermo con quel cappellone che essendo il frutto naturale tirava via proprio come se non sperasse né desiderasse più nulla proprio come se non s'illudesse più per niente ma pur guardando quasi con la coda dell'occhio la speranza il desiderio l'illusione soppiatta sì certo la carrozza che carrozza ah già sì la carrozza come entrare in città come camminare per via con quel grosso fagotto di panni sotto il braccio fino alla locanda e che perciò quel demoniaccio del caso questa volta eh no questa volta non gliel'aveva fatta davvero ma si capisce ma si capisce diceva in questi momenti agli amici ai conoscenti suoi compagni d'ufficio là nella biblioteca ov'era impiegato ma l'ostrètica diplomata dalla regia università di palermo povera donna mimma dice ostrètica così su le furie facendo le volte per la stanzuccia della sua casa dove tutti gli oggetti par che la guardino sbigottiti e riconosce sì a poco a poco a scuola riconosce con viva sorpresa a uno a uno dopo molti stenti tutti quei particolari e scatta in comiche esclamazioni e parla di comperare i bambini ora anche lei a palermo con la lettiga d'avorio e i denari di come babbo già dice babbo lei perché parla in lingua lei che s'immagini allo spettacolo crudo aperto di quella funzione che ella per tanti anni ha ritenuto sacra perché in ogni madre la vergogna e i dolori riscattano innanzi a dio il peccato originale io a palermo alla mia età a cinquantasei anni dopo trentacinque anni di professione mi fanno questo affronto soprattutto si spassava assistendo agli sforzi sconnessi d'una vecchia tartaruga la quale da parecchi anni s'ostinava testarda e dura a salire il primo dei tre gradini per cui da quel terrazzo si andava alla saletta da pranzo vado a palermo vado a palermo e i bimbi sbigottiti la guardano e non comprendono perché pianga tanto questa volta per andare a palermo il nome è il concetto in noi d'ogni cosa posta fuori di noi senza il nome non si ha il concetto e la cosa resta in noi come cieca non definita non distinta ahimè è possibile che non colga ora questa occasione donna mimma per dimostrare che ha studiato due anni all'università come quell'altra e che sa fare ora come quell'altra meglio di quell'altra con tutte quante le regole della scienza e i precetti essa ancora non aveva saputo farsi capace che essendo troppo alta l'alzata di quello scalino per forza nell'aderirvi tutta verticalmente avrebbe dovuto a un punto perder l'equilibrio e cader riversa ma perché ajutata da lui aveva rifiutato o per dir meglio era lei sola fino a jeri ora è venuta dal continente una smorfiosetta di vent'anni piemontesa ma siamo in contravvenzione anche noi donna mimma queste maledette formalità capite finché c'eravate voi sola ma ora è venuta quella là sempre il caso con lo scatto improvviso d'un saltamartino s'era divertito a buttarlo riverso a pancia all'aria proprio come quella tartaruga lì giuoco feroce una ventata un buffetto una scrollatina sul più bello e giù tutto che s'immagini a palermo come no con la lettiga d'avorio e i denari di babbo quanti eh più di mille lire e tuttavia neppure di questo si sarebbe in fondo doluto molto fabio feroni conoscendo le aspre difficoltà dell'esistenza e l'egoismo che ne deriva agli uomini se nella vita non gli fosse toccato di fare un'altra ben più triste esperienza sempre com'egli era proprio lì lì per raggiunger lo scopo a cui per tanto tempo aveva teso con tutte le forze dell'anima accorto paziente e tenace temendo che di nascosto o con la madre o col fratello andasse a visitarla tentata dalle minuziose descrizioni ch'egli le aveva fatto di tutti i comodi ch'essa offriva e della vista che si godeva dalle finestre e dei mobili che aveva acquistati e disposti amorosamente nelle varie camerette senza sonagli perché per non far rumore e al bujo sì ma c'è pure la luna di notte le stelle e di tratto in tratto l'urto violento d'un palo telegrafico fischi scossoni lo spavento dei ponti e delle gallerie una dopo l'altra abbagli e accecamenti vento e soffocazione in quella tempesta di strepiti nel bujo gesù le si fanno addosso il primo giorno ch'ella comparisce tra loro col fazzoletto di seta celeste in capo e il lungo scialle nero frangiato e a pizzo stretto modestamente attorno alla persona e donna mimma allora dopo essersi provata a lungo ad asciugarsi il pianto dagli occhi e dalle guance alla fine vedendo che non ci riesce e che anzi fa peggio se lo rimette in capo quel cappellaccio e se ne va di torino trasecola donna mimma si fa di tutti i colori appena viene a sapere che la piemontesa lei non porta più il cappello ora ma scialle e il fazzoletto rocciosa più d'una volta il feroni pur sicuro che essa se alla fine avesse superato il primo poi il secondo poi il terzo scalino fatto un giro nella saletta da pranzo avrebbe voluto ritornare giù al battuto del terrazzo oltre che la modestia delle aspirazioni se mai avrebbe dovuto far giudicare più crudele quel giochetto della sorte bel gusto difatti prendersela con una formica propositi non s'immaginavano che una ben più grande sorpresa li aspettava al ritorno dal viaggio di nozze dov'era la casetta il nido già apparecchiato da tempo e descritto con tanta minuzia ma questa è per te un'impostura per quella invece vestire così parlare così era naturale no cara tu ora fai a donna mimma un tradimento che ne capirà lei va bene la pratica ma che cos'è la pratica ecco attente attente e il professor torresi si tira il neo peloso su la guancia che amore conoscenza implicita la pratica anche i vecchi adesso senza timor di dio che fa il diploma che c'entra esperienza ci vuole esperienza glielo farà vedere che non è più il caso di metterla nel sacco con quelle sue parole turchine perché le sa dire anche lei adesso e meglio di lui le parole turchine ma allora se questa spudorata doveva ridursi a far la mammana in paese così come per trentacinque anni naturalmente l'aveva fatto lei perché costringerla a partire per palermo a studiare due anni all'università e prendere il diploma dal canto loro i bambini a sentirsi raccontare con ben altra voce e ben altre maniere la favola meravigliosa dei notturni viaggi a palermo con la lettiga d'avorio e i cavalli bianchi sotto la luna restano a bocca aperta per lunghi anni mentre gli altri cercavano un po di svago dalle consuete fatiche o in qualche passeggiata o nei caffè da uomo solitario com'era allora di darle in mano quel denaro perché pensasse lei lei soltanto a metter su il nido di suo gusto come una necessità e non come un sogno di quelli che a pezzo a pezzo si cavano dalla scatolona ovale che odora di colla deliziosamente ogni dadolino e ce ne son tanti è una casa con le sue finestre e la sua veranda da mettere in fila o in giro per far la strada o la piazza il professor torresi si è sempre vantato di saper tenere la disciplina e tratta effettivamente quelle quarantadue diavole come puledre da domar col frustino e a colpi di sprone ma sì il professore non vuole che ella faccia quello che sa fare ma che dica quello che non sa dire e se si tratta di fare e non di dire non la lascia mica fare a suo modo come per tant'anni ha fatto che sempre le è andata bene e s'afferrò con le due mani il ventre gridando che lo aveva lì lì il saltamartino lì dentro lì dentro lo stomaco e dalli a springare a springare in camicia per tutta la casa come ritenerli a memoria tutti quei nomi ci si prova con tanta pazienza la sera nella sua misera cameretta d'affitto sillabando sul manuale curva davanti al tavolinetto su cui arde un lumino a petrolio che poteva annidarsi anche in un granellino di polvere e si buttava con le mani a terra gattone per impedire il passo alla moglie se scorgeva sul pavimento qualche buccia su cui il piedino di lei avrebbe potuto smucciare ecco forse l'insidia era là in quella buccia da questa sfrontata continentale che prima venendo dall'università col cappello anche lei li aveva derisi in donna mimma dovevate dirle e i dottori non vanno mica col berretto per via ma perché sarebbe allora andata a palermo perchè avrebbe studiato due anni all'università perché avrebbe preso il diploma se non per mettersi in tutto a paro di studi e di stato con la piemontesa diplomata dall'università di torino non sa più né muoversi né parlare né guardare andiamo via andiamo via dove le bambole sì le sorelline piccole i pupi di zucchero sì i piccoli fratellini quelli quelli che lei donna mimma alla fiera della vita nell'illusione dei bimbi del suo paese lontano che le potrà bastare per la vecchiaja se ne starà tranquilla in riposo a guardare soddisfatta attorno a sé tutti i bimbi del paese e i più grandicelli ragazzette e ragazzetti dice che se dura così prima che venga domani lei sarà morta e allora poiché l'altra la piemontesa è occupata altrove e ha mandato a dire che proprio gliene duole ma questa notte non può venire diplomata dalla r università di torino roba da farsi la croce a due mani signore iddio una ragazza ancora senza mondo mettersi a una simile professione non aveva voluto mai profittare di quell'ajuto inatteso e ritratte la testa e le zampe dentro la scaglia se n'era per un gran pezzo rimasta lì come pietra e poi pian piano voltandosi s'era rifatta all'orlo dello scalino dando segni non dubbii di volerne discendere il quale per quanto indurito dal gelo dell'esperienza non poteva non accoglierli impedire che mettessero una pur debole radice e sorgessero pallidi con timidità sconsolata nell'aria cupa e diaccia della sua sconfidenza che un conto sono i misteri di dio e un altro conto l'opera della natura se non che le sue manine esperte niente lasciamo fare a dio signora mia ringraziato sia sempre in cielo e in terra se n'è fatta quasi una fissazione eh ma anche il diploma donna mimma le risponde sospirando il farmacista col quale passando s'è lagnata del voltafaccia del medico di carta il cielo il sole una spera di porporina come la stella del presepio tutto il paesello con quel bel sole d'oro e quel bel cielo azzurro nuovo su le casette vecchie e può bastare no che non può bastare la conoscenza perché basti bisogna che da implicita divenga esplicita cioè venga fuori qua vincere l'avvilimento soffocare l'onta e l'angoscia per ritornare al paese col suo bravo diploma e gridarlo in faccia a quella sfrontata che le sa anche lei adesso le cose che dicono i professori e come l'ha lei quest'ufficio nel mondo di comperare i bambini e di portarli i bambini come la befana i giocattoli ma essi dunque che cosa no non sanno che pensare l'ira l'indignazione questa volta ruppero tutti i freni finora imposti dalla buona creanza e dalla poca confidenza dreetta e i parenti gridarono all'inganno anzi peggio all'impostura ha saputo che voi non avete il diploma e visto che qua non è chiamata da nessuno capite ha fatto reclamo alla prefettura e voi non potete più esercitare o dovete andare a palermo davvero questa volta all'università per prendere il diploma anche voi come quella così signore miei dovevate dire a codesta piemontesa o se davvero vi piace di più ora la mammana civile che vi sappia spiegar tutto bene per esortarla a far buon animo cerca di farla sorridere via via come si smarrirebbe a palermo lei che non passa giorno ci va tre e quattro volte perché se minimamente avesse approvato questa o quella scelta e se ne fosse compiaciuto addio ogni cosa e volle infine prevenirli che se speravano ch'egli delle loro compere e dell'assetto della casa e di tutto quanto si dichiarasse contento ma ahimè speranze e desiderii e illusioni gli rinascevano quasi a dispetto irresistibilmente erano i germi che la vita stessa gettava e che cadevano anche nel suo terreno pajono fatte quelle mani per calcare nello stampo la cera di cui sono formati i bambini gesù che in ogni chiesa si portano su l'altare in un canestrino imbottito di raso celeste la notte di natale e la sepsi e l'antisepsi l'estremo cefalico l'estremo pelvi-podalico così vuole la legge donna mimma piange non se ne può consolare cioè con un poveretto che da anni e anni stenta e s'industria in tutti i modi a tirar su e ad avviare tra ripieghi e ripari un piccolo espediente per migliorare d'un poco la propria condizione questa qua ora rispetta dio lo stesso e poi per giunta spiega tutto come dio l'ha voluta e disposta la croce della maternità disgraziata le vuol mostrare tutte a una a una queste regole della scienza tutti a uno a uno li vuole applicare questi precetti il cappello ma che stupidaggine di teste piccole di paese viene di diritto e di conseguenza il cappello dopo due anni di studi all'università tutte lì quelle che studiavano con lei lo portavano e anche lei dunque per forza con un cappellone grosso così madonna santa che pare una bertuccia di quelle che ballano sugli organetti alla fiera tutta la gente è scasata a vederla tutti i ragazzi di strada l'hanno accompagnata a casa battendo i cocci come dietro alla nonna di carnevale ma non è solo per questo cappellaccio nero come donna mimma pensa che tutto il paesello le si è voltato contro se non fosse per la stizza e il dispetto potrebbe buttarlo via donna mimma il cappellaccio ma padrone del mondo lui che può ridere e andar sicuro pratico ché c'è stato lui due anni militare qua a palermo come dici e come l'hai derisa tu prima col fazzoletto e lo scialle e la vecchia favola della lettiga la farai deridere dagli altri ora col cappellone e la scienza ostetrica appresa come le sanno fare codeste forestieracce sbandite che nelle grandi città del continente hanno perduto il santo rossore della faccia ed ecco che questo rimbambito di medico tutt'al più poteva fingere di non accorgersene o anche dire a se stesso che non era mica vero ch'egli sperava questo desiderava quest'altro o che si faceva la più piccola illusione che quella speranza o quel desiderio potessero mai ridursi a effetto quando il professore la chiama a una lezione di prova tutte le compagne la aspettano lì a quella prova perché lì ella è adesso nel campo della sua lunga esperienza le domanda come farà venuta così tardi a raccapezzarsi nelle sue lezioni egli ha già su attente attente al posto ma dico dico oh vergine maria per la cosa in sé questo scandalo una ragazzaccia a palermo dove dove lei sa ed essi piccoli non sanno benché certo là piccoli piccoli ci sono stati anche loro se ella è andata a comperarli là prese moglie un bel giorno lì per lì come si beve un uovo per non dar tempo al caso di mandargli tutto a gambe all'aria veramente egli guardava da un pezzo al solito con la coda dell'occhio quella signorina molesi che stava presso la biblioteca e poco male se una guardatina di tanto in tanto scappa di traverso maliziosa o un sorrisetto scopre su le due guance codeste care fossette che zucchero e che strepito fanno quei tacchetti insolenti sul lastricato della piazza passo io passo io non è donna quella una diavola è non può essere creatura di dio quella come venga fuori così che si possa a parte a parte veder chiara e in ogni parte distinguere definire quasi toccar con mano ma con mano veggente ecco i bimbi la guardano allocchiti le guardano quel fazzoletto bello di seta celeste sempre nuovo su i capelli ancora neri lucidi spartiti in due bande che su le tempie formano due treccioline che passano su gli orecchi dai cui lobi stirati dal peso ah sì se l'è levato porta il manto e il fazzoletto celeste e che fa che dice ah che i bambini li comperano a palermo con la lettiga ah traditora ah infame o altrimenti ogni conoscenza non sarà mai sapere questione di nomi di terminologia no il nome è la cosa sorprenderlo a un tratto e frustrare in un attimo tutti i sottili accorgimenti la lunga pena d'una speranza pian pianino condotta quasi per un filo sempre più tenue a ridursi a effetto la nonna mammana professore la nonna mammana il professor torresi calvo un po panciuto ma un bell'omone dall'aria di corazziere or ora smontato da cavallo la piemontesina intanto col fazzoletto di seta celeste in capo e il lungo scialle d'indiana stretto intorno alla svelta personcina corre da una casa all'altra con gli occhi a terra modesti miracolo di donna mimma no è il mondo in cui donna mimma vive agli occhi dei piccoli e anche dei grandi che ridiventano subito piccoli appena la vedono passare piccoli per forza perché nessuno può sentirsi grande davanti a donna mimma nessuno e i più grandicelli ancora giovanette e giovanotti e i loro papà e le loro mamme tutti tutti quelli che lei in tanti anni pur seppe portare alla luce senza precetti e senza regole da vecchia mammana delle favole con la lettiga donna mimma le guarda con gli occhi lagrimosi tentenna il capo come può farsi quest'inganno pietoso lei che sa bene com'è la vita signora mia due anni fuori di qui fuori di questa calca facile andar via con un po di pazienza piano piano ma poi dentro da ritrovarsi come prima in sé sicura tranquilla questo sarà difficile ma come il cappello davvero il cappello sì o che non ha preso il diploma all'università come la piemontesa lei dopo due anni di studii e che studii aveva pronto il denaro ed eccolo lì venti mila lire risparmiate e raccolte in tanti anni e con tanti stenti e la sorpresa che preparava a dreetta era questa ha buttato via giacchetta e cappello si pettina alla paesana e porta in capo oh il fazzoletto di seta celeste annodato largo sotto il mento e un bellissimo scialle lungo d'indiana a pizzo e frangiato la piemontesa e poi anche alle strette ma almeno conoscere di che e perché si soffre volere di dio sì certo lo dice la santa scrittura ahimè la scienza che le strappò dal capo il bel fazzoletto di seta celeste e le impose invece codesto cappellaccio nero la scienza appresa tardi e male la scienza che le ha tolto la vista e le ha dato gli occhiali la scienza che le ha imbrogliato tutta l'esperienza di trentacinque anni volta la faccia si ripara gli occhi con la mano appena la vede passare sculettando per la piazza a testa alta le mani in tasca la piuma bianca ritta al vento sul cappellino di velluto contente che ormai a trattare con lei è proprio come se sapessero parlare in lingua anche loro e le avessero familiari tutte le finezze e le civiltà del continente e allineate sul palchetto della credenza nella sala da pranzo fabio che fai e lui ponendosi un dito su la bocca ssss zitta ma voi vi stringete nelle spalle signore mie e fate intendere a donna mimma che ormai non sapete come comportarvi con l'altra che già vi ha assistito una volta e bene proprio bene sì ed ecco per la prima volta le scappa di bocca una parolaccia sconcia no non se lo leverà più lei no per sfida ora questo cappello qua qua in capo gli amici lo guardavano senza comprender bene che cosa si dovesse capire ma non vedete è caduto il ministero soggiungeva il feroni e si capisce gente assai tanta tanta senza fine che le carrozze non possono passare tutti i babbi tutte le mamme nonne zie vanno alla fiera dei morti in piazza marina a comperare i giocattoli per i loro piccini io il diploma un'intera popolazione ma come c'è bisogno di diploma di saper leggere e scrivere per queste cose io so leggere appena e a palermo io che non mi sono mai mossa di qua se avrà il coraggio di parlare davanti a lei di lettighe d'avorio e di comperare i bambini e or ora senza neppur riposarsi un minuto si vuol mettere in giro da tutte le signore del paese così così col cappello in capo sissignori per vedere se anche loro avranno il coraggio coi baffetti grigi ricciuti e un grosso neo peloso su una guancia che amore se lo tira sempre facendo lezione quel neo per non guastarsi i baffi volti studiosamente poco a poco non disperate la conforta il professore alla fine della lezione non disperate a poco a poco le ripetono le compagne ora impietosite dal pianto non nuova no ma noi qua c'eravate voi sola da tant'anni vi conoscevamo vi volevamo bene avevamo tutta la fiducia in voi e abbiamo perciò lasciato correre anche questo e quanti ne vedete tutti io sono andata a comperarvi tutti io a palermo senza diploma a che serve il diploma viene a sapere poco dopo che quella svergognata lì è andata a trovarlo a casa col fratello certo per raccomandarsi chi sa che moine gli avrà fatto ecco qua donna mimma vedete un'altra carta anche a noi dalla prefettura per voi sì e non c'è nulla da fare purtroppo vi s'interdice l'esercizio della professione a me che si sono scordati di chi li ha accolti prima nel mondo ajutando la mamma a metterli alla luce musi di cane cazzarellini ah figli dicono che parla come un carabiniere che tutte le parolacce le dice chiare come se fosse una cosa naturale è tanto compresa della mostruosità dello scandalo che non s'accorge dell'impaccio afflitto con cui la guardano le signore per la quale gli pareva d'aver quasi acquistato un diritto se non proprio all'aiuto almeno alla commiserazione altrui e l'esperienza era questa che ad onta di tutte le sue diligenze sempre e non può pensare donna mimma che il sogno de suoi viaggi misteriosi quale essa lo rappresentava ai bimbi del suo paese ora qua davanti alla fiera diventa quasi una realtà che distornandolo sempre più dalle sue antiche riposate meditazioni filosofiche gli avevan fatto commettere più d'una vera e propria stranezza e leggerezze senza fine tu flavietta che mi guardavi prima con codesti occhi d'amore tu ninì mio ma come non vi ricordate più di me di donna mimma sono andata io io a comperarvi a palermo coi denari di papà io con la lettiga d'avorio figlietti miei venite qua perché raccontata così è proprio come se fosse loro letta o che la leggessero loro da sé in un bel libro di fiabe di cui la fata eccola qua balzata viva davanti a loro da poterla toccare le trattava come se non avessero diritto di lagnarsi delle doglie e anche spesso se s'andava per le lunghe era capace di lasciarle per correre premurosa a dar pazienza a qualche signora ma questo gesù si chiama così la ragione di distinguerlo però di definirlo così con quel nome non la vede insomma fabio feroni s'era ormai fissato in ciò che egli chiamava lo scatto del saltamartino e così fissato era caduto in preda naturalmente alle più stravaganti superstizioni i maschietti amore mio costano sempre un pochino di più lavorano poi i maschietti e lavorando guadagnano assai come papà tu donna partorirai con gran dolore ma si manca forse di rispetto a dio studiando la sapienza delle sue disposizioni l'ignoranza di donna mimma poveretta si contentava del volere di dio e basta spiegò che la sua menzogna del resto appariva tale un po anche per colpa loro cioè delle troppe domande che gli avevano rivolte quand'egli sul principio aveva dichiarato d'aver tutto pronto da tempo e di voler fare alla sposina una bella sorpresa ah che cosa ah dio che cosa che cosa ha tutto il sangue alla testa donna mimma piange di rabbia si storce le mani ancora col cappellone in capo pesta un piede il cappellone le va di traverso e allora egli l'aveva rimessa giù ed ecco poco dopo la tartaruga riprender l'eterna fatica di salir da sé quel primo scalino che bestia aveva esclamato il feroni la prima volta il feroni poi aveva ragioni sue particolari di recarsi a dispetto quella probità o prudenza che fosse della vecchia tartaruga e per un po si compiaceva delle ridicole e disperate spinte ch'essa tirava nel vuoto così riversa come prima la aveva in sé intera e compatta ora le si confonde smarrita in tanti animi particolari ciascuno dei quali ha un nome curioso difficile che ella non sa nemmeno pronunziare e che per la prossima assistenza vi trovate già impegnate e quanto all'avvenire per non compromettervi dite di sperare in dio che basta ora questa croce per voi d'aver altri figliuoli la vera felicità raggiunta non era possibile che non accadesse da un momento all'altro una disgrazia e fabio feroni si mise a guardare attorno e avanti e indietro con rapidi sguardi obliqui per scoprire e prevenir l'insidia del caso l'insidia e alla fine stanco di vederla soffrire le soleva allungare un solennissimo calcio mai mai nessuno che avesse voluto dare a lui una mano in tutti i suoi sforzi per salire e questo dado qui più grosso è la chiesa con la croce e le campane e quest'altro la fontana da metterci attorno questi alberetti che hanno la corona di trucioli verdi verdi e un dischetto sotto per reggersi in piedi sa aveva pensato più volte il feroni chi sa quali delizie s'immagina di trovare in quella saletta se da tant'anni dura questa sua ostinazione sa leggere appena si smarrirà tra l'irta scienza di quei dotti professori là a palermo dove ella tante volte è andata con la poesia della sua lettiga bianca il diploma e che c'entra il diploma ah sì difatti per il diploma ma via che non si sanno queste cose due smorfiette due carezzine e come la paglia pigliano fuoco gli ominacci né era da dire che le sue cadute improvvise meritassero scarsa commiserazione per la modestia delle sue aspirazioni prima di tutto non sempre come in questi ultimi tempi erano state modeste le sue aspirazioni e donna mimma si china a prendere tra quelle due manine che quasi non pajono ma che pure hanno tanta forza un bel bimbone della strada che s'è fermato davanti la farmacia e lo leva alto nel sole se quella se l'è levato lei se l'è messo e lo terrà il diploma ce l'ha a palermo c'è stata s'è ammazzata due anni a studiare ora si metterà a far lei qua in paese non più la comaretta la mammanuccia per acconciarsi come loro da poveretta con lo scialle e il fazzoletto in capo che le sta un amore invece donna mimma che col cappello ma sì correte correte a vederla è arrivata or ora da palermo col cappello i capelli bianchi ci ha fatto ecco qua in due anni che prima di partire per palermo li aveva ancora neri studii che il signor dottore adesso se si vuol provare un poco a competere con lei il sindaco dolente vorrebbe arrestar quell'impeto un po lo lascia sfogare di nuovo si prova ad arrestarlo due anni passano presto sì è duro certo speranze che avrebbe potuto avere e non aveva illusioni che avrebbe potuto farsi e non si faceva s'era messo a scoprire le più strambe relazioni di cause e d'effetti per ogni minimo che ma non capisce bene i cenni che il nipote le fa o gesù mio ma perché domandare a lei come una creaturina nelle mani di lui farà tutto quello che lui vorrà perché donna mimma con quel suo cappellone di traverso e gli occhi ovati rossi di pianto e di rabbia vuole così conciata apparir loro come l'ombra del rimorso e in quegli occhi rossi di pianto e di rabbia gesù come dici non sente nulla non sa più buttare i piedi si tiene stretta accosto al nipote che l'accompagna giovanotto stendardo della casa se lo levassero pure dal capo perché fin d'ora a ogni modo se ne dichiarava scontento scontentissimo fosse per questo fosse per la cordialità dei padroni di casa buoni vecchi all'antica marito e moglie con una figliuola nubile dreetta non s'affrettò più di comporsi il nido ora alla locanda domani alla scuola alla scuola quarantadue diavole tutte con l'aria sfrontata di giovanotti in gonnella su per giù come quella ragazzaccia piombata dal continente nel suo paesello e se ne parte col cuore spezzato tirandosi lo scialle nero sul fazzoletto celeste novella donna mimma e su da capo così largo un po più largo sotto più aperto così brava ora a terra modesti gli occhi per via e gli occhi sbarrati gli andavano di continuo in qua e in là con una mobilità e una lucentezza che incutevano paura finché una notte ella non lo sorprese in camicia con una candela in mano che andava cercando l'insidia del caso entro le tazzine da caffè capovolte signora mia signora mia un pianto un pianto che spezza il cuore presso ciascuna delle sue clienti da cui va a licenziarsi prima di partire e in ogni casa si china con le piccole mani tremanti il giovane farmacista sorride va bene donna mimma sì voi l'esperienza certo ma e la guarda afflitto e impacciato e neanche lui ha il coraggio di farle intravvedere la minaccia che le pende sul capo discusse a lungo con lei sul viaggio di nozze a firenze a venezia ma quando fu sul punto partì per napoli certo d'aver così gabbato il caso donna mimma ne conviene dice di sì col capo si asciuga gli occhi se ne vorrebbe andare il professore la obbliga a rimanere sedete lì e state a sentire e donna mimma scuote in aria le manine coi mezzi guanti di filo come se si vedesse lingueggiar davanti le fiamme dell'inferno nossignora grazie che caffè signora mia acqua un sorso d'acqua mi faccia portare tra il tramestio di gente che le balza di qua di là improvvisa nemica e il fracasso che da ogni parte la investe assordante di vetture che scappano precipitose io mi ci perdo alla mia età per quella smorfiosa lì che la voglio vedere con tutto il suo diploma vuole competere con me e che hanno da insegnare a me che li fascio e li sfascio tutti quanti i meglio professori dopo trentacinque anni di professione no cara tu hai obbligato donna mimma a studiare due anni a palermo a mettersi là il cappello anche lei per non esser derisa dalle fraschette sfrontate come te quantunque spropositato di due anni di studio all'università rappresenta il tradimento che loro signore le hanno fatto tradimento sì si può credere benissimo perché agli occhi di tutti i bimbi e anche dei grandi che vedendola passare si sentono pur essi diventare bimbi a un tratto donna mimma reca un'aria con sé per cui subito sopra e attorno a lei tutto diventa come finto donna mimma piange vorrebbe consolarsi un poco almeno coi bambini e per farli accostare si toglie dal capo lo spauracchio di quel cappellaccio nero ma inutilmente non la riconoscono più i bambini ma come dice donna mimma piangendo perché s'aspettavano d'esser salutati con gioja e carezzati da lei dopo due anni d'assenza donna mimma non ha occhi per loro dice che vorrà vederla in faccia quella lì dopo questa spiegazione che lascia allocchita tutta la scolaresca il professor torresi si rivolge a donna mimma e comincia a interrogarla vieni a vedere vieni a vedere gli diceva dreetta con tutte e due le mani egli avrebbe voluto turarle la bocca la gioja era troppa quella era anzi la felicità pensa con terrore quando di qui a tre giorni il nipote ritornerà al paese dopo averle trovato alloggio e pensione come resterà lei qua in mezzo a questa babilonia sola perduta che non possono offendere perché la natura dio mio sarà brutta ma è così dio l'ha fatta così e meglio saperle come sono le cose per regolarsi guardarsi a un bisogno sono tutta sconcertata dice nelle case delle clienti da cui di tanto in tanto si reca a visita o a fare com'ella dice un'affacciata per sapere no ma tuttavia di quando in quando non può fare a meno di sorridere a qualche loro scappata o piuttosto di concedere qualche risatina in premio all'adorazione di cui si sente circondato niente gliel'ho portato io di notte con la lettiga bianca alla sua mamma sant'anima da palermo sì quanto lui uh migliaja d'onze migliaja donna mimma s'acciglia a me per questa carta la guardia si stringe nelle spalle io non so venite e saprete donna mimma va e al municipio trova il sindaco tutto imbarazzato fabio feroni in fondo desiderava tutto ciò che avrebbe potuto far contenta la sposina ma sapendo che se avesse manifestato e seguito quei desiderii il caso li avrebbe subito rovesciati per prevenirlo manifestava e seguiva i desiderii contrarii e la sposina viveva infelice passando in carrozza diretti alla locanda il nipote le propone d'andare a veder la fiera in piazza marina la fiera che fiera donna mimma se le rimira pietosamente attraverso le lagrime saprebbero più muoversi ora queste manine come prima sono come legate da tutte quelle nuove nozioni scientifiche tremano le sue manine e non vedono più pareva che lui solo capisse le cose più assurde e inverosimili da che non sperando più per così dire direttamente ma coltivando per passatempo speranze immaginarie eccole qua soggiunge poi subito mostrando le due manine coi mezzi guanti di filo come non le ho diavoletto gesù che domande guarda il fagotto c'è lei lì dentro e tutta vorrebbe esserci in quella roba sua lì affagottata sotto il braccio del nipote lei fatta di pezza e solo odore di panni per non vedere e non sentire più nulla ma poi sì certo quanto più dall'alto tanto più dolorose le cadute ma quella d'una formica da uno sterpo alto due palmi non vale agli effetti quella d'un uomo da un campanile donna mimma lo guarda sbigottita crede che parli turco costretta a rispondere provoca in quelle quarantadue diavole così fragorose risate che il professor torresi vede in pericolo il suo prestigio di domatore ma anche al bujo sicuro si fa pur notte quando si cammina e cammina a giornate per tanta via e poi sempre di notte s'arriva al ritorno con quella lettiga e zitti zitti che nessuno veda che nessuno senta li bacia parla con loro gestisce tanto con gli occhi con la bocca con le guance ma dallo scialle le mani non le cava mai per far loro una carezza è strano qualcuno più ardito le domanda non le hai le mani perché ma perché il bambinello comperato da poco non può sentire nessun rumore ché si spaventerebbe e neppure può vedere in principio la luce del sole comperato come comperato ora ch'ella è ritornata col diploma di cangiarle la faccia per quella fruscola lì esce di casa ma appena per via subito di nuovo la maraviglia le risa della gente i lazzi dei monellacci impertinenti e ingrati pendono due massicci orecchini a lagrimoni le guardano gli occhi un po ovati dalle palpebre esili guarnite di lunghissime ciglia scampanellii i mille rumori della fiera e il pigia pigia della folla che seguita di continuo ad affluire nella piazza lo stordimento le cresce e insieme la paura della grande città ma anche perché è lei qui ora la bimba a cui l'incanto è fatto coi denari di papà tanti tanti flavietta ma sì flavietta più di duecent'onze più più e cercandosi con le dita nelle narici qualche peluzzo da tirare dreetta piangeva i parenti lo ingiuriavano era bene era bene che fosse così per tutta la gioja ch'egli aveva or ora goduta a napoli per tutto l'amore che gli riempiva l'anima era bene che fosse così ma sentono in sé vago un po del mistero che è in quella vecchietta la quale è qua con loro adesso qua che la toccano ma che se ne va poi così lontano a prenderli i bambini e dunque anche loro già e siccome son tanti e tanti quei particolari donna mimma ci si perde non si raccapezza più è una pietà vederla alle lezioni d'ostetricia pratica nella casa di maternità la tabella ah sì ha fatto appendere la tabella col nome e la professione sul porticino di casa e si chiama elvira come e poi quell'aria da cui si sentiva avvolta nel suo paesello aria di favola che la seguiva per le vie e nelle case in cui entrava che induceva tutti grandi e piccoli a rispettarla bimbi quel fazzoletto di seta celeste la santa poesia della vostra nascita ecco ha preso il lutto se ne va a palermo senza lettiga bianca a studiar che seguiva però da questa riflessione che dicendo in questo senso bestia a un uomo si viene a fare alle bestie una gravissima ingiuria perché si viene a scambiare per stupidità quella che invece è probità in loro o prudenza istintiva ma sì perché si sa via che in continente usa così usa cosà e poi che è niente la soddisfazione di vedersi spiegare tutto punto per punto come da un medico coi termini precisi della scienza lo scovo ti giuro che questa volta lo scovo non me la fa tutt'a un tratto o fosse un topo o un soffio d'aria o uno scarafaggio sui piedi nudi il fatto è che fabio feroni diede un urlo un balzo un salto da montone il primo in vita sua gesù la ferrovia montagne pianure che si movevano giravano e scappavano via con gli alberi via con le case sparse e i paesi lontani non può pensarlo non solo perché tra le grida squarciate dei venditori davanti alle baracche illuminate da lampioncini multicolori tra i sibili dei fischietti pare che abbiano da dirle qualche cosa e non ne trovino il coraggio oggi il medico condotto s'è voltato di là vedendola passare non l'ha vista ma sì che l'ha vista l'ha vista e s'è voltato perché ma portarli e tanti tanti nelle case dei poveri gli piange il cuore ma è lei sola a esercitare da circa trentacinque anni quest'ufficio nel paesello la trepidazione di fabio feroni divenne in quei giorni più che mai angosciosa sudava freddo a tutte le espressioni di giubilo della sposina soddisfatta della compera di questo o di quel mobile se invece si trattiene e si sforza di badare a ogni precetto e a ogni regola ecco è sgridata perché si smarrisce e si confonde e non riesce più a far nulla a dovere con s'è tirato lo scialle nero sul fazzoletto celeste donna mimma e le sue manine stringono di sotto quello scialle nero sul volto per nascondere le lagrime il professore ha dato a donna mimma gli occhiali della scienza ma le ha fatto perdere irrimediabilmente la vista naturale e che se ne farà domani donna mimma degli occhiali se non ci vede più e lancia di tanto in tanto di traverso una guardatina maliziosa e un sorrisetto che le scopre su le due guance le fossette dice con rammarico ch'è un vero peccato che donna mimma si sia ridotta così quant'anni cinquantasei eh picciottella per cominciare già mammana da trentacinque anni e come fuori della legge come gliel'hanno potuto permettere ah sì la pratica ma il pover'uomo si guardò bene dall'esprimerli si sentì felice anche lui e cominciò a tremarne così pieno di gioja come fare a nasconderla a dichiararsi scontento tanto dreetta quanto i parenti rimasero storditi di questa improvvisa risoluzione di partire per napoli quantunque già un poco avvezzi a simili repentini cambiamenti in lui sia d'umore sia di propositi ma che sentire non capisce nulla credeva di saper tutto dopo trentacinque anni di professione e invece s'accorge di non saper nulla proprio nulla tanto mostrare tanto applicare che a un certo punto bisogna mandare a precipizio per l'altra per la piemontesa e anche per il medico ora se si vuol salvare questa povera mamma e la creaturina che rischiano di morire impedite non avverte in quello stupore rotto da continui sgomenti se non la violenza da cui dentro è tenuta e a cui via via si strappa per cacciarsi a forza in quello scompiglio d'inferno dopo l'intronamento e la vertigine del viaggio in ferrovia e pensa se non le convenga di lasciare la scuola e di ritornarsene al suo paesello nel lungo esercizio della professione ha messo da parte un buon gruzzoletto veder più chiaro altro che veder più chiaro non riesce a vedere più nulla scomposta sminuzzata l'idea della cosa posto egli ha già parlato a lungo silenzio perdio al posto ha già parlato a lungo del fenomeno della gestazione dall'inizio al parto la professione dell'ostrè no te trètica la professione dell'ostrètica adesso c'è poca differenza con quella del dottore gli stessi studii quasi questa fata bella che in lettiga sotto la luna ci va davvero se davvero porta loro da palermo le sorelline nuove i nuovi fratellini la mirano quasi la adorano dicono giacché ora sono in due nel paesello a far questo mestiere via si può provare a chiamare donna mimma eh che donna mimma e che è donna mimma il professore gliela fa vedere la costringe a vederla ma allora quel particolare le si stacca ancora più dall'insieme le s'impone come una cosa che stia a sé punto per punto come si fanno e come si possono anche non fare i figliuoli obbligate allora la piemontesa a rimettersi il cappello per non far deridere donna mimma che come un medico ha studiato e col cappello è ritornata che quando viene a visita capita sempre che la mamma non sta bene e pochi giorni dopo ecco spunta un altro fratellino o un'altra sorellina che è stata lei ad andarli a comperare lontano lontano a palermo con la d'averlo cioè spedito a firenze e a venezia da un albergo all'altro per guastargli le gioje della luna di miele mentr'egli se le sarebbe godute quieto e riparato a napoli perché mentire così far vedere una casa apparecchiata di tutto punto piena di tutti i comodi perché fabio feroni che s'aspettava quello scoppio attese paziente che le prime furie svaporassero sorridendo contento di quel suo martirio non perché tema per sé che le signore le abbiano a fare un torto per quella lì figurarsi se può temere una tal cosa conoscendo che signore sono col timore di dio con l'educazione del paese e il rispetto delle cose sante neanche per sogno va sul terrazzino guarda no si sente lei guardata stranamente da tutte le stelle che sfavillano in cielo e se lo sente acuto nelle carni come un formicolio di brividi tutto questo pungere di stelle gesù esclama allora donna mimma volgendo uno sguardo d'intelligenza alla mamma come per dire e che è diavolo questo bambino oh sì ora le cava fuori senza più ritegno a carezzar la testina bionda o bruna dei bimbi e lascia tra quei riccioli insieme coi baci cader le lagrime inconsolabilmente natale sente donna mimma la santità del suo ufficio quanta religione sia nell'atto della nascita e agli occhi dei bimbi lo copre con tutti i veli del pudore e anche parlandone coi grandi non adopera mai una parola che muova o diradi quei veli e ne parla con gli occhi bassi e il meno che può per rimetter la canapuccia nel vasetto via quel canarino e alle proteste al pianto di dreetta egli tutt'arruffato ispido come un gatto fustigato per carità s'era messo a gridare ti prego lasciami fare lasciami fare no brutta donna mimma non la vogliamo più ma il guajo è che non la vogliono più ora neppur loro le donne del popolo perché donna mimma con esse roba di massa si sbrigava senza tante cerimonie grida pesta sulla cattedra per richiamarle al silenzio alla disciplina donna mimma piange quando nell'aula si rifà il silenzio il professore indignato fa una strapazzata come se non avesse riso anche lui perché ha per le mani una poveretta e non la può lasciare proprio così tante volte e dire poi una ragazza che non li ha mai provati finora questi dolori che cosa sono ma poi riflettendoci meglio s'era accorto d'aver detto bestia a una bestia come si dice bestia a un uomo infatti le aveva detto bestia non già perché in tanti e tanti anni di prova perché dal ritorno di lei in paese ella sperava un sollievo ma sì un sollievo visto che questi benedetti papà siciliani troppi troppi denari hanno da spendere in figliuoli e notte e giorno senza requie la fanno viaggiare in lettiga qua i bimbi non vogliono accostarsi restano scontrosi ostili a guardarla da lontano a guardarle quel cappellaccio nero su le ginocchia con quelle sue chiesine dai campaniletti tozzi e le viuzze e la piazza grande con la fontana in mezzo e in fondo la chiesa madre appena ella vi passa diventa subito tutt'intorno come un grosso giocattolo di befana debbo andare a palermo davvero come per due anni non la finisce più donna mimma un torrente di lagrime irose disperate tra un precipizio di domande saltanti balzanti ha già parlato a lungo della legge della correlazione organica ora parla dei diametri fetali nella lezione scorsa ha trattato di quello fronte-occipitale e del biscromiale tratterà oggi del diametro la fiera dei morti si fa la croce donna mimma domani i morti già arriva la sera del primo novembre a palermo vigilia dei morti lei che a palermo c'è sempre venuta per comperare la vita la pallottolina del naso un po venata tra i fori larghi violacei delle nari il mento un po aguzzo su cui s'arricciano metallici alcuni peluzzi o forse ma sì in quella gabbia lì del canarino già una volta dreetta era montata su un sediolino col rischio di cadere c'è chi dice che s'è data al vino perché dopo queste scenate ritornando a casa donna mimma piange piange inconsolabilmente e questo come si sa è un certo effetto che il vino suol fare ma a mano a mano che quella famosa conoscenza implicita di cui il professor torresi ha parlato le diviene esplicita donna mimma uno straccio per turare i buchi lei non vuol fare da sostituta a quell'altra là ma alla fine s'arrende alle preghiere si pianta prima pian piano il cappello in capo la guardano le toccano pian piano coi ditini curiosi un po esitanti lo scialle la veste ed è sì una vecchietta pulita che non pare diversa dalle altre ma come può andare poi così lontano lontano con quella lettiga si può credere benissimo che la sua personcina linda ancora dritta e vivace sebbene modestamente raccolta nel lungo manto nero frangiato non projetti ombra su l'acciottolato di queste viuzze qua né sul lastricato della piazza grande di là sa che non è sempre lieto che spesso anzi è così triste il suo ufficio d'accogliere nella vita tanti esserini che piangono appena vi traggono il primo respiro può essere una festa il bimbo ch'ella porta in una casa di signori anche per il bimbo sì benché non sempre neanche lì quell'impaccio ella soffre come d'una violenza orrenda che le sia fatta là dove più gelosamente è custodito per lei il senso della vita soffre soffre da non poterne più e sono già trentacinque anni trentacinque che tutti quanti siete qua e pure voi don sarino vi ho portati io con la grazia di dio figliuoli miei che n'ho fatti di viaggi a palermo ecco ecco guardate qua ma fingeva che fosse una scrollatina di spalle e rideva agro e annegava il dolore nella soddisfazione sapor d'acqua di mare di non aver punto sperato punto desiderato di non essersi illuso per nientissimo affatto no onze già dicevo lire onze madamina più di mille cara che mi corregge tò un bacio le voglio fare cara e un altro cara e tu ora qua te lo levi e ti metti il fazzoletto e lo scialle e ti metti a raccontare la favola della lettiga per prendere il posto di quella che hai mandato via a studiare solo per aver tempo di rubarle il posto ecco perché levarle il pane di bocca mettendosi a far come lei vestendosi come lei dicendo le stesse cose che prima diceva lei infame assassina impostora e traditora non sperare più non più illudersi non desiderare più nulla andare innanzi così in una totale remissione abbandonato alla discrezione della sorte l'unica sarebbe stata questa lo capiva bene fabio feroni ma sapete che pure papà l'ho comperato io io io quand'era piccolo piccolo certo quando ancora non era niente rimasero d'accordo coi padroni di casa che avrebbero sloggiato alla nascita del primo figliuolo intanto i primi mesi di matrimonio furono un fiume di pianto nascosto per dreetta la quale volendo vivere a modo del marito ancora non s'era accorta ch'egli diceva tutto il contrario di quello che desiderava le signore mamme si sentono chiamar madame riverisco madama a servirla madama e sono tutte contente poverine con tanto di pancia gonna corta gialla giacchetto verde come un maschiotto le mani in tasca sorella ancora nubile d'un impiegato di dogana l'aveva presa e delicatamente posata sul primo scalino premiando così la vana ostinazione di tanti anni ma aveva con maraviglia sperimentato che la tartaruga o per paura o per diffidenza e precisione sicura ma non soltanto tutti quei particolari e tutti quei precetti e tutte quelle regole la impacciano così un'altra e più grave nell'animo di lei è la cagione di tutto quell'impaccio ma che insegnare no pro forma per avere quel pezzo di carta per non darla vinta a questa ragazzaccia poi accompagnandola fino alla soglia dell'uscio battendole una mano dietro le spalle come un buon figliuolo poche duecent'onze per quest'occhi soli vuoi che non lo sappia se t'ho comperata io e pure ninì sì certo tutti vi ho comperati io ninì un pochino di più perché maschietto e la gente come si piglia da lei quet'impostura da lei che prima andava dicendo ch'eran tutte sciocchezze e falsi pudori e ride ride ricacciandosi le mani sotto e tirandosi con esse lo scialle su su fin sopra il naso per nascondere quelle risatine che dio liberi oh signore le viene di farsi la croce ma guarda che cose possono venire in mente a un bambino e guardando la sua piccola dreetta già incinta gli occhi gli s'invetravano di lagrime lagrime di tenerezza e di riconoscenza negli ultimi mesi la moglie col fratello e la mamma si diede attorno per metter su la casetta oh gesù lune che sono venti trenta attorno è una piazza che grandezza ma per dove a voi perché non avete il diploma cara donna mimma la legge ma che legge esclama donna mimma che non ha più una goccia di sangue nelle vene legge nuova sentite ora che ne seguí quel poveretto rimase in prima stranamente stupito del mio abbaglio ci lavorò sú un pezzo con la fantasia durante il tragitto dalla stazione inchinando lieve e pur con tanta grazia il capo mi sorrise anche la sposina questa volta da quel sorriso argomentai che tito le aveva certo parlato a lungo di me non ti sei ingannato quello che tu saluti sono io proprio io pitagora che non ho mai lasciato roma mai mai qualcosa era saltata per aria e luca dàlli al cavallo era arrivato a casa che non tirava piú fiato fratelli e sorelle gli erano accorsi intorno nascondetemi nascondetemi e sorelle tutt'e sette avevan lasciato il letto pian piano spinti dal medesimo desiderio di vedere che effetto facesse il pranzo apparecchiato e cosí eran convenuti a uno a uno in camicia con una candela in mano com'ombre nottambule come se potesse giovare a un certo punto parve che la gòmena lí per terra non si movesse piú il marinajo la prese in mano attese un tratto ora tu vorresti forse ingannare anche me di la verità sei d'accordo con lui gli tieni mano vuoi farmi sposare di nascosto conducimi in via sardegna già so la via ci vado da me gestivano come energumeni or levandosi or sedendosi e ingiuriandosi a vicenda adesso se don diego scostava un po il piatto dicendo come a se stesso non ne voglio piú non ne voglio piú sospirò il celèsia guardando dietro i vetri del balconcino poco dopo infatti il cielo incavernò e fu per qualche momento una tetraggine attonita e ogni volta rimbalzando con lo schioppo alto in una mano esclamava fortuna che sono ballerino toccate toccate gl'intimarono i fratelli borgianni e don diego toccò pian piano con un dito tremante quelle braccia la via per tornarsene in catorbia donde era uscito da pochi mesi voltò sdegnosamente le spalle e s'avviò di fretta per rincasare pensa a tua moglie piuttosto che ne fa strazio da tanti anni pubblicamente e bruno celèsia s'era morso a sangue una mano per non rispondere poiché sua moglie l'altra metà al vicinato propose angelica e noi domandò mauro noi niente io voglio la mia parte non piango no rispose don diego che stava per recarsi all'occhio destro un gran fazzoletto di cotone a fiorami nel venire mi s'è cacciato un bruscolo in quest'occhio qua non piango gettata in mezzo a una strada come un sacco d'immondizie che vivevano felici maritalmente quei due da tanti anni e rispettati e riveriti da tutto il paese le poche case che si allineavano lí addossate all'altipiano vicinissime al mare erano escluse dalla vista del paese disposto a semicerchio nell'altra insenatura della spiaggia che una vera porcheria era farle certe cose e non come lui gliele scriveva sul registro cosí riflettendo su le sue sciagure bruno celèsia si ridusse a casa d'un momento commentava sotto tra la folla il celèsia birbaccioni prima birbaccioni dopo tutta l'umanità puàh schifosa viva viva come strillavano di felicità sul lastrico della piazza assolata nel mattino domenicale le scarpe nuove dell'amico mio perché con quegli occhi mi diceva che andava in cerca di se stesso per le vie di roma in cerca di quell'altro sé libero e felice del buon tempo andato con le dita irrequiete intanto si cacciava in bocca e mordicchiava i peli dei baffoni o la punta della ruvida barba crespa a quando a quando poi rapidamente si passava l'altra mano su la falda del farsetto lustro e inverdito sei bello borbottava fra sé bruno celèsia ammirandolo ma cresci caro e vedrai che fior di canaglia diventerai anche tu viva viva e tremava tutto come per brividi di febbre ma se noi siamo qui per pochi giorni soltanto gli disse renzi il tempo di contrattare con due o tre signori per l'acquisto dei tuoi quadri come s'era rimasti ce ne torneremo subito a forlí e fors'anche dai figli se ne avesse avuti chi sa quali dispiaceri quali e quanti dolori eppure jeri noi eravamo a forlí vedi che non dico bugie commosso esasperato quirino renzi scosse rabbiosamente la testa e strizzò gli occhi per frenar le lagrime e lí era pace una gran pace quasi stupefatta dall'infinito spettacolo del mare dovette affrettare gli ultimi passi perché già la pioggia cominciava a cadere e infittiva si faceva vento vento vento quasi a smorzar le vampe della gioja e del pudore la prima volta che si mostrava cosí per via bambina alla gente con a fianco dri dri no calmati per carità ascoltami sei focoso lo so ma io debbo impedirti di trarmi alla rovina una seconda volta perché in fama di jettatore e deriso anziché compianto per le sue domestiche sventure non s'era mai gettato in imprese arrischiate là nessuna risposta tra-ta tra-tà sú per precauzione i cani del fucile e un grillo s'era messo a cantare una sera sospesi i lavori nel tornarsene a cavallo a un certo punto della via aveva veduto un'ombra allungarsi minacciosa su la ghiaia rischiarata dalla luna qualcuno senza dubbio stava lí alla posta incappucciato e piú volte durante il magnifico discorso che esaltava le virtù native della gente siciliana ricordando gli atti eroici da essa compiuti bruno celèsia s'era sentito correre per la schiena un brivido elettrico anche di mauro se ne raccontavano di belle un giorno per esempio a caccia cadde dalla vetta del monte delle forche rimbalzò tre volte giú per tre ciglioni selvatici e mi domandava se io lo scorgessi in qualche parte poiché egli lo cercava con gli occhi miei che fino a jeri lo avevano veduto un'inquietudine angosciosa s'era impadronita di me se per disgrazia pensavo ci avvenisse d'imbatterci in e fatti pochi passi mi voltai di nuovo non m'aveva fatto tanto piacere quella vispa figurina tutt'accesa della piccola fidanzata quanto l'aria di lui dell'amico mio che non vedevo da circa tre anni dopo aver risposto al mio saluto e si voltava anche a guardarmi ridendo ancora avrei voluto ripigliar tito qualche giorno da solo a solo per domandargli se la presente felicità non offrisse a lui alla sposina e alla futura suocera quel pezzo di promesso sposo esageratamente nuovo pettinato profumato e soddisfatto rimettendosi in capo il cappello ma come se sei qui con noi tito mio esclamai io sorridendo con la speranza di richiamalo in sé dici sul serio non sai che io ho la specialità degli equivoci ho scambiato per te un signore che ti somiglia molla molla si gridò al marinajo che reggeva la gòmena piú viva piú smaniosa ora nell'angoscia si fece l'attesa d'un nuovo baleno allora luca di nuovo fermando il cavallo chi è là silenzio solo il grillo a cantare conto fino a tre aveva gridato infine luca destino eh via sí destino come non crederci che aveva fatto lui dicevano tra loro poco dopo gli otto borgianni rassettati tutto bene tranne il servito della frutta il povero don diego si vide puntate sotto il naso otto braccia nerborute buone da accoppare otto buoi vedo vedo i vide fermo in mezzo alla piazza e chinò il capo con un sorriso impacciato risposi con un altro sorriso e un vivace gesto della mano che voleva dire i rallegro mi rallegro e queste qua benché vecchie e faticate esclamò rosario mostrando le sue allora anche titta e mauro vollero mostrar le loro tirando su le maniche della giacca e della camicia ridere t'assicuro gli dico io tal e quale proprio lui in persona da tre mesi ci salutiamo e ci sorridiamo siamo divenuti amiconi ora sí ora noto la differenza fra sé e sé non poteva non riconoscere sinceramente ch'era una bella e degna festa matricolato imbroglione quel sindaco oh ma oratore nato come tu ogni giorno mi vedi e mi saluti caro mio pitagora ah respiro respiro che peso m'hai levato dal petto grazie caro grazie grazie sono felice felice santa la minore era piú alta di angelica angelica di lisa la maggiore tutt'e tre del resto poppute e fiancute per essere cosí il bersaglio di tutte le frecce figlio marito cittadino malvisto e sfuggito da tutti luca lo aveva scorto per fortuna o meglio aveva scorto il cappuccio gli era parso che il furfante se ne stesse accoccolato per ripararsi dalla luna che veniva lentamente sú dal colle a manca si presentò dapprima un giovinetto bruno vigoroso dagli occhi arditi bellissimo che due volte s'era cacciato in una casa in fiamme per salvare una vecchia e un bambino viva terminata la premiazione la folla cominciò a sparpagliarsi bruno celèsia vagò ancora un pezzo guardingo e sdegnoso tra quel rimescolío di gente la folla lo accolse entusiasticamente viva sghembri viva carluccio sghembri qualcuno osservò che quei signori del municipio avrebbero fatto meglio a istituire un corpo di pompieri prodigi dell'amore e poi tutto ringiovanito negli occhi specialmente nella persona così evidentemente carezzata da certe cure affettuose di cui non l'avrei mai stimato capace lo riconoscerebbe senza dubbio la somiglianza è cosí evidente e perfetta e poi con quelle scarpe che strillano a ogni passo quell'animale fa voltare tutta la gente torniamocene a casa disse a un certo punto risolutamente a se stesso perché questo paese di cani se no è capace di credere e di proclamare che la festa sarà guastata dalla pioggia io se non so neppure che stia per prender moglie che vuoi che sappia io da forlí ciò che faccio qua solo a roma libero come un tempo lo saprai tu che mi vedi tutti i giorni andiamo andiamo conducimi mi affido a te come io cioè fino al giorno avanti avessi salutato tito promesso sposo per le vie di roma renzi non ostante la costernazione per il cognato non può tenersi di ridere al lume tremolante delle lumiere riparate dai mantelli largo largo lasciatela libera un lampo eccolo eccolo si gridò di nuovo e subito le voci furono come ingojate dalla tenebra sopravvenuta piú fitta lo rividi due o tre giorni dopo quasi alla stess'ora di nuovo insieme con la promessa sposa e la futura suocera altro scambio di saluti accompagnati da sorrisi se non rispondi fatti la croce uno l'ombra non s'era scomposta due perché incontrandoli in seguito non so piú quant'altre volte sempre tutt'e tre insieme quella vecchia marmotta sbruffava proprio a ridere senza neppur curarsi di nascondere la risata dico la mia dico la mia dove la metto una lepre i ho dato pure cinque tordi per giunta ci avessi la lupa mangerò questi soltanto solo una breve spuma rabbiosa ferveva un tratto a strisce sú per le creste irte qua e là vuol darci dentro bene perché piange domandò angelica dopo averlo osservato a lungo col volto atteggiato di nausea e di pietà piange fece luca voltandosi abbassandosi e guardando in faccia da vicino il minuscolo invitato gli eran nati due bambini uno dei quali dopo quattro mesi era accecato questa disgrazia l'impotenza di provvedere adeguatamente con l'arte sua ai bisogni della famiglia le continue liti con la suocera e con la moglie sciocca ed egoista voi don diego non bevete domandò titta grazie prima del pasto mai si scusò l'ospite timidamente a gli uomini tigri jene lupi serpi scimmie o conigli pur non di meno assistendo quel giorno dalla piazza del municipio alla solenne distribuzione delle onorificenze al valor civile bruno celèsia mettetevi un po una sola volta almeno ne panni miei senza ridere quel signore nel vedersi guardato e additato a quel modo si turbò ma poi accorgendosi di me mi salutò al solito tanto garbato poverino e mostrò a don diego protese e con le pugna serrate le erculee braccia come se lui fosse solito di pigliare a cazzotti la terra per costringerla a rendere ogni anno piú del dovere tanto piú l'animo sul punto mancava e tutti gridavano ajuto quanto loro usciva dalla gola come se l'ajuto non dovesse partire da loro al sarcastico richiamo del celèsia qualcuno infine gridò tra la folla lei sbaglia signor mio abbia pazienza come può immaginarsi che io senza storie senza storie disse nicola con fare sbrigativo ma mi guardino un po rispose don diego nessuno a prima giunta fra le strette di mano gli abbracci e i baci e le domande al fratello luca la piú alta colonna della famiglia badò a un omicello d'età incerta parve a don diego che toccasse col capo il soffitto e che avesse in pugno una mannaja per giustiziarlo metà a don diego gridò rosario tagliando a mezzo l'enorme pasticcio che al poveretto era sembrato una mola d'arrotino pareva intanto che il cielo lo facesse apposta tenebra e fragore che toglievano il respiro tutti per sottrarsi in qualche modo a quell'orrenda trepidazione avrebbero voluto attendere alla gòmena che si svolgeva man mano da sé lí come cosa viva io oh bella come vuoi che lo sappia se non lo sai neanche tu la risposta mi parve convincentissima e tale da tenerlo fermo e inchiodato lí non si sarebbe sentito cosí solo adesso non avrebbe invidiato nessuno ma dopo tutto forse meglio cosí nessuna cosa gli era andata a verso mai nella vita o non si voltò anche lui a guardarmi una seconda volta che sia geloso pensai incamminandomi a capo chino gli otto giganti sorgevano in piedi coi coltelli da tavola in pugno e i due piú vicini minacciandolo alla gola urlavano mangiate don minchione per voi è stata fatta la spesa pazzo m'aspetto intanto che uno di questi giorni mi càpiti la visita della sposina abbandonata e della mancata suocera le spedisco tutt'e due a forlí parola d'onore chi sa che non si riconosceranno anche loro nella moglie e nella suocera del povero tito bindi la notturna esclamò santa contemporaneamente battendo le mani e trascinando la sorella a danzare tutte e due in camicia che dite rimbeccò mauro se abbiamo cominciato appena adesso eh loro va bene osservò sorridendo don diego hanno la capacità dio li benedica io dico per me mazurka mazurka esclamò in quella angelica udendo per fortuna i mandolini e la chitarra d'una serenata giú per la via dell'amore dov'era stato in questi tre ultimi anni qua a roma prima abitava in casa di quirino renzi suo cognato ch'era poi il vero amico mio infatti egli per me propriamente si chiamava piú il cognato di renzi troppa roba troppa troppa disse questi col piatto in mano che troppa esclamò nicola non cominciate lo riduco io a ragione aspettate prese con una mano il bicchiere con l'altra il capo di don diego e dicendo lasciatevi servire lo vuotò in bocca al poveretto invano riluttante era venuto in voga da alcuni giorni lo stupido scherzo d'attaccar dietro alla gente con uno spillo un pezzetto di carta con un motto sconcio o con uno sgorbio sguajato mare cessato il rimbombo i commenti ripresero come sperduti lontani sí sí c'era c'era un uomo sulla barca chiedeva ajuto ajuto scherzo ah scherzo dici incalzò tito infuriandosi stravolgendo gli occhi agitando le pugna i domandò costernato ma mi somiglia dunque tanto veramente ah ora no gli risposi ma se lo avesse veduto prima tre anni fa scapolo qua a roma lei in persona basta basta disse rosario chi sia l'ha detto adesso non se ne parli piú pensiamo per oggi a divertirci un vecchio marinajo recò di corsa un salvagente legato a una gòmena altri intanto avevano spinto su la spiaggia una barchetta bruno celèsia vi saltò dentro nudo subito il mare con un'ondata furiosa si rapí la barchetta si voleva finanche ch'egli avesse un giorno tenuto testa a una dozzina di briganti fra i piú sanguinarii e che li avesse uccisi tutti tito bindi quello lí come e chi avevo io dunque salutato per tre mesi lungo le vie di roma eccolo là tito caro signore annunzi a quel tale bindi che è stato obbedito non ho potuto piú dimenticarlo m'è rimasto davanti come lo spettro del mio destino imminente ho sconcluso il matrimonio e parto domani per povero figliuolo e con due grosse lagrime che gli gocciolavano dagli occhi chiari ilari parlanti lo aveva scorto me lo additava lí a due passi da noi solo fermo su lo stesso marciapiede diceva a ognuno guardando le braccia e sorridendo con una meraviglia mista di costernazione vedo vedo la metà prego insistette don diego non mi è possibile io sono parco parco e codesta è carne di porco mangiate gridò mauro levandosi un'altra volta da sedere poteva non darsi il caso ma neanche a dirlo renzi era entrato in un negozio a comperar non so che cosa io e tito lo aspettavamo sulla via ma pubblicamente no con uno solo non l'aveva uccisa perché sicurissimo che peggio della morte sarebbe stato per lei l'amante il quale prima o poi l'avrebbe abbandonata figurati che impressione m'ha fatto rivederlo cosí ora dopo averlo veduto jeri verso le quattro felice e raggiante con la sposina accanto subito il celèsia in un impeto d'ammirazione gli buttò le braccia al collo e lo baciò in fronte piangendo esclamando figlio di dio ma no tu no tu non devi andare qua a me la barca vado io son di pochissimo appetito premise don diego per ogni buon fine dove prenderà posto l'invitato domandò sottovoce titta alle sorelle non si alteri non si alteri per carità i proverò e tra sé e sé il povero don diego raccomandò l'anima a dio misericordioso lui io o tito chi è il pazzo sú via tito esorta renzi il cognato calmati calmati aspetta un po qua delle mie famose distrazioni di mente ed anche detto che quirino renzi suo cognato mi chiama pitagora perché non mangio fagiuoli e spiegato anche perché ma subito il tuono rimbombò tremendo e coprí gli urli della folla nella cresciuta oscurità la tempesta convolse animi e cose piú spaventosamente di prima di tra la furia del vento e del mare lo so io che ci ho qua dentro diceva aggrondato ponendosi una mano sul ventre un figliuolo basterà non basterà si domandavano guardandosi negli occhi in cucina le tre sorelle santa lisa e angelica borgianni impegnate da due giorni ad ammannire un pranzo da gran signori la mia disdetta vuole che di tutto quello che io sento nessuno mai debba o voglia tener conto renzi com'ho detto rideva e poco dopo per distrarre il malato gli volle raccontare questa bella avventura ancora due volte imbarazzato dal silenzio sopravvenuto stropicciandosi continuamente una manina con l'altra e tenendo gli occhi bassi un'altra volta a caccia scorse tre o quattro storni su la schiena d'alcuni buoi pascolanti su una costa cheto e chinato s'avvicina e appena a tiro bum una schioppettata ma lo avevano scorto lí presso l'altra barchetta l'ansia divenne angosciosa lo salva lo salva e le donne singhiozzavano e gli uomini irrequieti tremanti nell'angosciosa sospensione imponevano silenzio da bruno celèsia no non me ne piglio si poteva lottare con quel bestione del mare e s'era ridotto povero in canna diego se dio liberi mi metto a sternutire son capace di farne cento di fila tengo il mantello sempre con me e sospirò sí poi sí sí luca sorse in favore della proposta di angelica al vicinato al vicinato don diego pendeva da quella lite esterrefatto bombardiamo gli s'affacciavano alla mente quei poveri lampioncini variopinti preparati per la luminaria e sogghignava leggeva da circa un'ora quando gli parve di sentire tra il fragorío incessante del mare urli su la spiaggia ne riportò tuttavia una frattura alla gamba destra e una leggera commozione cerebrale lui che il cervello veramente non aveva avuto mai bene a segno una pallida porchetta illaurata ripiena di maccheroni in una teglia da mandare al forno sette lepri scojati con contorno di tordi uccisi da mauro due tacchini perché ma perché l'umanità è porca ecco perché fatta tutta di figli di cane ecco perché e la sposina mi lasciai scappare disgraziatamente senza avvertire che renzi per prudenza poco fa nel raccontargli l'equivoco aveva tralasciato questo pericoloso particolare avrei senza dubbio creduto che renzi come tant'altre volte volesse farsi beffe di me tra lo stordimento e la pena gli confesso allora l'equivoco in cui ero caduto perbacco e rimettendomi il cappello mi voltai a guardare la bella sposina tra il fidanzato e la vecchia madre dri che crudeltà era quella neroni neroni ma non aveva piú forza neppure di scostare il piatto posate bicchieri ah esclamarono rassicurati i colossi don diego dagli occhi si recò il fazzoletto al naso lievemente come per ricevervi di furto una gocciolina tito mi butta le braccia al collo e scoppia in un pianto dirotto guardo renzi a bocca aperta ma come erché i sento impazzire renzi allora m'accenna con una mano alla fronte e sospira chiudendo gli occhi ma perché tito poverino sfido non si riconosce piú io saluto ogni giorno invece tito qual era prima che partisse per forlí tre anni or sono di cui il paese ancora difettava e a far pompiere carluccio che se l'era meritato invece di dargli quella medaglia al valor civile della quale in fin dei conti non avrebbe saputo che farsi dopo circa tre mesi di saluti e di sorrisi confesso che nutrivo già per quella bambola di sposina un'antipatia irresistibile e qualcosa di peggio per la madre vorrei saper piuttosto chi sia il buffone che ha messo in giro la storiella gli farei vedere se è lecito ridere alle spalle di luca sono io infame traditore mi gridò allora il povero pazzo con gli occhi lampeggianti e con un gesto di minaccia vedi questo pover'uomo io l'ho ingannato ho sposato senza dirgliene nulla ebbene nulla ho trovato soltanto un ferrajuolo col cappuccio per terra certo il ferito s'è trascinato in paese lasciando il ferrajuolo lí bucherellato in piú parti bottiglie gli turbinavano davanti agli occhi su la tavola e gli orecchi gli rombavano le pàlpebre gli si chiudevano sole mentre gli otto borgianni già ebbri urlavano cristo ajutami si lagnava piano tra sé il pranzo non finiva mai don diego avrebbe voluto piangere rotolarsi per terra dalla disperazione graffiarsi la faccia sgangherarsi la bocca dalla rabbia luca spara come un dio deve averlo ferito mortalmente a giudicare dal ferrajuolo io non capisco due buchi grossi cosí nel cappuccio dunque in testa bell'e andato bruno celèsia chiuse gli scuri accese il lumetto a petrolio e andò a sedere alla vecchia scrivania per riprendere secondo il solito suo la lettura d'un grosso libraccio ove era narrata la storia della scoperta a ogni nuovo scoppio di tuono si stringeva nelle spalle e stirava il collo forza domineddio bombardiamo gli tieni d'occhio queste valige io vado con pitagora a ritirare il baule e andando mi narra sommariamente la storia miseranda del povero cognato che da circa due anni e mezzo aveva preso moglie a forlí ma insomma gridò quel poveretto rivolto a me vedendo la gente accorrere curiosa stupita tutt'intorno a noi io ebbi appena il tempo di dire lo compatisca le tue scarpe strillano troppo di che ti sei voltato ad altro mestiere che ti deve fruttar bene e io te ne lodo non ostante che cotesto nuovo mestiere t'abbia persuaso a prender moglie a questo punto renzi accorse cacciandosi tra la ressa chiamando forte tito tito che è accaduto che gli rispose il povero bindi guardalo eccolo là vuole riprender moglie balza dalla fratta in potere di tutti i diavoli il boaro fermo lí gli grida mauro in guardia se fai un altro passo ti mando a gambe all'aria ma come signor mauro le mie bestie gli altri allora seguirono l'esempio lisa si buttò tra le braccia di titta rosario s'appajò con nicola e mauro rimasto solo si mise anche lui a ballare con la lepre dalle orecchie svolazzanti ridendo allegramente rosario borgianni era famoso pe suoi giovanili furori di bestia feroce si raccontavano di lui le piú temerarie avventure ai tempi nefandi del brigantaggio naturalmente accresciute e abbellite dalla fantasia popolare alcuni intanto s'affannavano a ripetere che sulla barca non c'era nessuno che il mare se l'era strappata dalla spiaggia di là dall'antemurale ov'era tirata a secco luca aveva tirato contro quella colonnina scambiandola per un appostato ora il pranzo ecco era lí pronto fin dalla vigilia su la lunga tavola in mezzo alla stanza ammirava i lampioncini variopinti preparati per la luminaria della sera e di tratto in tratto storceva la bocca se si mette lo scirocco e alzava gli occhi al cielo minaccioso che a mano a mano s'infoscava di piú salvo salvo qua dentro la barca tirate respira ancora un trionfo ma quando la folla poté riconoscere il naufrago si tolga da le spalle codesto mantello gli suggerí santa no no per carità me lo lascino si schermí don diego speriamo allora che fra tre anni disse io non debba ridurmi come lui dopo tutto questo avevo sí o no il diritto di credere che tutto fosse finito ebbene nossignori abitava all'estremità del paese dalla parte di ponente dove la spiaggia svoltava sotto l'altipiano marnoso per descrivere un'altra lunga lunata proruppe mauro brandendo un'anca di lepre a cui dava a leva coi denti codesta caccia l'ho fatta io i sono rotte le gambe per voi tre giorni di seguito se non mangiate tutto sarà un'offesa diretta a me personalmente caro mio seguitai a pensare tu non fai piú certamente il pittore dri dri dri don diego spaventato chinò la testa sul piatto e si mise a mangiare zitto zitto mangiarono quel primo servito in silenzio tutti solo di tanto in tanto appena l'invitato accennava di posar furtivamente la forchetta guardate oh gli è uscito dagli occhi osservò angelica beffardamente venne in tavola la porchetta imbottita rosario si levò in piedi trinciò le parti la piú grossa a don diego perché al principale non piaceva la sua mano di scrittura e a lui veniva proprio in punta in punta alla lingua di rispondergli dopo sedici giorni alla fine s'era venuto a sapere che un contadino lavorando in quei dintorni si era servito per attaccapanni d'una pietra miliare lungo lo stradone aveva incappucciato la colonnina col ferrajuolo e la sera se n'era tornato in paese dimenticandosene bindi ormai pare anche a me che siano tutti realmente una cosa sola con soltanto quel bambino cieco in piú che qua se dio vuole non nascerà se è vero che questo signor lèvera è partito jeri per giú giú fino in fondo lo incitarono gli otto borgianni non posso grazie non posso mauro si levò da sedere tra le quali la piú ragionevole mi sembrò questa che tito stésse per contrarre un pessimo matrimonio e che renzi venisse a roma per tentare di mandarglielo a monte si recò al balcone schiuse uno scuro e a prima giunta un lampo che l'accecò tremendo spettacolo a mo d'ingiuria scherzosa si può chiamar pitagora chi non mangi fagiuoli ecc ecc cose che fanno tanto piacere don diego non era piú di questa terra quando tra le pàlpebre semichiuse gli parve di scorgere su la tavola come una gran mola d'arrotino fece allora un vano tentativo di levarsi di fuggire quale sarebbe stato fra tre anni e fino a prova contraria non posso in coscienza asserire che questo signor lèvera sia anche lui pazzo forza forza viene evviva evviva e poco dopo bruno celèsia venne ad urtare con la barchetta contro la spiaggia ma che colonnina esclamò questi indignato uomo in carne e ossa era là appostato se alla schioppettata ho sentito un grido io con questi orecchi dio singhiozzò balzando in piedi don diego mezzo affogato con gli occhi pieni di lagrime oh dio e s'asciugò il sudore della fronte tra le risa della tavolata si sapeva soltanto che sarebbe arrivato il giorno appresso da comitini e che gli si doveva questo pranzo a titolo di ringraziamento per il ricetto prestato al fratello luca l'appaltatore latitante da quindici giorni e rivolgendosi al cognato abbiamo fatto un brutto sogno quirino mio dammi dammi un bacio sento il gallo cantare di nuovo nel mio vecchio studio di roma pitagora qui presente te lo dice eppure da quelle poche sicure che aveva tentate era sempre uscito col danno e le beffe tanti s'erano arricchiti prendendo in appalto la manutenzione dell'antemurale del porto esagerazione quattro soltanto due nella sua stessa campagna e gli altri due lungo la via che da comitini discende ad aragona e gli s'era accostato e lo contemplava estatico e lo accarezzava nelle braccia e nel petto pian piano sussurrandogli come sei bello come sei bello questo è il nostro caro pitagora vedi per non farlo andar solo fummo costretti ad accompagnarlo via facendo gli dissi scusa ma non ricordi che non ci stai piú in via sardegna o come pensai ci ha qui il cognato e vuoi essere accolto da me alla stazione feci su quel brutti guaj un mondo di supposizioni ho ricevuto l'altro jeri dopo circa due mesi dall'incontro che ho narrato una cartolina firmata ermanno lèvera dice cosí fra le quali qualcuna poteva essere stata sorpresa dalla tempesta sul ritorno eccola eccola si gridò a un tratto da tutte le parti a un ampio palpito repentino di livida luce chi dice il contrario è mio nemico qua qua tu hai ragione io sto qua sempre a roma giovane libero felice schiribillo a tavola gridò mauro lasciate fare a noi crescerete mangerete tanto che non vi sarà piú possibile uscire dalla porta i caleremo imbracato e satollo da una finestra voi mangerete tagliò corto rosario ecco la caccia di mauro una lepre e cinque tordi esclamò atterrito don diego don diego approvò col capo non perché si promettesse un divertimento poverino tra quegli otto giganti ma per tr di mezzo ogni lite non si sa mai bruno celèsia temeva di fare a quelle bestie un'ingiuria che non si meritavano perché ciascuna conforme e obbediente alla propria natura attendete a mangiare e fate l'obbligo vostro noi dobbiamo disobbligarci ma non faccio offesa s'affrettò a scusarsi don diego dico che io conoscendolo nemico di quegli intrattenimenti intimi e curiosissimi che ogni giovinotto suole avere con la propria immagine per ore e ore davanti a uno specchio prodigi eran passati tre giorni in attesa angosciosa non si sapeva nulla in paese né dai paesi vicini si aveva notizia d'alcun ferimento o caso di morte violenta piano che la pettinatura non si guastasse si voltò anche lui l'amico mio a guardarmi o che ma che gli faccio io subito per rimediare a un cenno di renzi ma che caro tito so bene che tu scherzi con quella sardegna s'arrestò perplesso a questa mia osservazione mi guardò un tratto accigliato poi disse e dove sto questo tu puoi saperlo meglio di me spettacolo sí sí laggiù che era accaduto c'era gente tanta gente che si riparava alla meglio dalle ondate che avventava il mare furibondo ecco sí urlavano che era accaduto prese il cappello e corse a vedere di restar grati a don schiribillo del gran favore e delle cortesie usatemi durante il soggiorno in comitini noi lo ringraziamo con tutto il cuore disse allora rosario tendendo una mano e allora io per prepotenza mi prendo la mia proruppe mauro levandosi e stendendo la mano sul pasticcio ma luca fu piú svelto prese il pasticcio e inseguito dalla famiglia tra le grida gli strappi gli spintoni andò a buttarlo da una finestra a vedere nell'orrendo tenebrore fragoroso tremava qua e là su la spiaggia qualche lumino spaventato di lanterna riparata da un mantello da uno scialle applaudiva intanto con gli altri e si passava la mano su la falda del farsetto a uno a uno si presentarono agli evviva della folla per ricevere la loro medaglia gli altri quattro eroi della giornata e per chi ci prendete si rinzelò titta accigliato credete che noi invitiamo a tavola per un sol piatto e lí l'inferno canaglia e un cratere di vulcano avrebbe voluto avere per bocca parola d'onore il cratere dell'etna per vomitare addosso all'umanità tutto quel fuoco che gli ruggiva dentro prego in risposta non fu possibile cavare una parola di bocca alle tre sorelle deluse si parlò dell'avvenimento per cui luca si era reso latitante lèvera ecco se io non lo avessi salutato povero giovine scambiandolo per quell'altro a quest'ora chi sa egli potrebbe essere un marito felice mi rovini vuoi ridurti come me straccione e disperato lascia quella ragazza non ci scherzare stupido mascalzone senza esperienza forse piú della nostra in quanto come la nostra non si arresta mai neppur di fronte alle piú inammissibili deduzioni dio m'hanno legato alla seggiola gemette e si mise a piangere non era vero gli pareva cosí povero don diego rosario si alzò quant'era lungo col trinciante in mano fu un grido d'orrore ingojato dalla tenebra bruno celèsia era sparito sul mare eccomi a me una barca e facendosi largo quasi rabbiosamente si fece avanti risoluto e pronto al nuovo cimento carluccio sghembri ci s'era messo lui e a bòtte di mare mezza scogliera appena appena costruita volata via gli scogli gettati dagli altri appaltatori il mare sí se li era pigliati in santa pace come tozzi di pane gli otto borgianni appena seduti a tavola si riempirono di vino i grossi bicchieri da acqua per farci la croce disse rosario solennemente e giú al fiero richiamo quei furibondi ristettero a un tratto come per incanto cercarono l'invitato dov'era dove s'era cacciato ecco non basta tante volte alla sorte perseguitare un pover'uomo fino a rendergli la vita impossibile vuole anche apporre a ogni persecuzione come un suggello di scherno mangiate gli ripetevano i colossi fino all'ultimo boccone e adesso proprio non mi è piú possibile mandar giú tito notò quel nostro sorriso e sospettando subito qualche intesa fra noi due si rivolse minaccioso a colui non prender moglie imbecille mangiando i sudori cominciavano a colargli dalla fronte alzava un po gli occhi vedeva quegli otto demonii scappati dall'inferno non finir mai d'imbottar vino vino vino seguí una rissa furibonda fratelli e sorelle s'accapigliarono strilli pugni schiaffi sgraffi seggiole rovesciate bottiglie bicchieri piatti in frantumi il vino sparso su la tovaglia un pandemonio era già quasi sera guardavo impaziente il negozio da cui renzi doveva uscire e ogni minuto d'attesa lí fermi mi sapeva un'ora quando a un tratto mi sento tirare per la giacca e vedo tito con la bocca aperta a un sorriso muto di beatitudine non sapevo che i cosí detti pazzi posseggono anch'essi quella complicatissima macchinetta cavapensieri che si chiama logica in perfetta funzione finora la pazzia del cognato non gli s'era palesata in cosí disperate proporzioni via via riprese tito rivolgendosi a me titta diceva di sí mauro di no e faceva il conto noi otto e con l'invitato nove il servo e la serva undici per grazia di dio ognuno di noi mangia per quattro e e tra rosario e lisa propose mauro lisa si ribellò noi tre donne ce ne staremo in disparte don diego prese posto tra rosario e nicola solo perché io oggi mi son fatto vedere in piazza scorse da lontano quella mala zeppa di suo padre che tante amarezze gli aveva cagionate e che forse per la terza volta cercava lí dentro le tasche del prossimo il volto di tito s'abbujò a un tratto i riafferrò questa volta per tutt'e due le braccia che hai detto come prendo moglie e guardò sbigottito il cognato è vero pitagora è vero ogni giorno tu m'incontri qua a roma e che faccio io a roma dillo a quirino faccio il pittore ah dio mio in quale stato ridotto tito tito ma come tu balbetto eh via per aprir l'appetito gli suggerí nicola dandogli in mano il bicchiere allora don diego lo accostò alle labbra per cortesia e lo scoronò appena appena con un sorsellino cauto la seconda esclamazione era per il sindaco che ricordava in quel momento ciò che il popolo di palermo aveva saputo fare nelle storiche giornate del suo glorioso riscatto e andando di tratto in tratto si voltava a guardarmi con una muta supplichevole interrogazione negli occhi che mi passava il cuore per carità aveva trovato un posticino di scritturale in un banco ma ci voleva tutta la sua pazienza per resistervi mentre con l'altra mano si recava sotto il naso il fazzoletto per paura qualche gocciolina non vi cadesse sopra dio liberi a tavola venne ad annunziare santa mollemente se prendo moglie anche qui a roma sono rovinato rovinato vedi come mi sono ridotto a forlí caro pitagora salvami salvami per carità a ogni costo bisogna impedirmelo subito anche lí ho cominciato scherzando salí in piedi su una seggiola gridò con poderosa voce vergogna che spettacolo abbiamo un invitato a tavola e la fidanzata con l'anima tutta ridente nell'azzurro infantile degli occhietti irrequieti nelle guance invermigliate nei dentini lucenti sotto l'ombrellino sgargiante di seta rossa vattene tu la tua medaglia te la sei guadagnata tocca a me lasciatemi vi dico nuoto benissimo vado io la vita per me non ha piú prezzo lasciatemi andare mentre l'uomo falso l'uomo e dunque sputi in faccia all'uomo e possibilmente calci in un altro posto l'ombra lí ferma impassibile e silenzio soltanto il grillo a cantare tre e una schioppettata tito mi fu sopra taci traditore e mi diede uno spintone poi si rivolse di nuovo a colui con tono dimesso persuasivo i fratelli lo avevano tolto di peso e portato per il momento giú in cantina intanto mauro era uscito di casa per appurare se già in paese si buccinasse qualcosa intorno il pittore e vendo no se mi vedi che rido vuol dire che vendo ah va benone viva la gioventù scapolo libero felice perché ferito no ammazzato tu chi uno non so col fucile nascondetemi e non gioverà a nulla rispose tito con un gesto disperato delle braccia ce ne torneremo a forlí e pitagora seguiterà pur sempre a vedermi qua a roma come vuoi che sia altrimenti ma questa remissione a un certo punto fece uscir dai gangheri nicola ma che mani di dio ci vogliono braccia d'uomini per la terra queste qua guardate poi gridò piangendo al colmo della gioja ecco tira fa leva fa leva tutti allora si precipitarono ad afferrar la gòmena giubilanti esultanti un altro lampo eccolo nessuno sapeva risolversi a parlare e quella perplessità diveniva di minuto in minuto piú penosa abbiamo davvero l'obbligo cominciò a dire finalmente luca i quali non avevano un solo sguardo per lui già tutto smarrito cosí piccino che non arrivava neppure compreso il cappello a le spalle di lisa la piú bassa tra le sorelle gli avevano sconcertato il cervello ora renzi lo conduceva a roma per farlo visitare dai medici e divagarlo un po se non avessi visto con gli occhi miei tito ridotto in quello stato omicidio sí cioè no ma quasi ecco luca borgianni aveva preso in appalto la costruzione dello stradone tra favara e naro oh delusione quello lí l'invitato e allora a saperlo avanti io i spaventai mi provai a sorridergli che vuoi dire caro tito dico che hai ragione ripeté egli senza lasciarmi con un brio di luce terribile negli occhi sempre piú sbarrati protestò don diego con qualche energia dopo aver finito la porzione traendo un gran sospiro di sollievo ho fatto come suol dirsi quanto carlo in francia diglielo tu che gli nascerà un bambino cieco diglielo che renzi a viva forza se lo trascinò via poco dopo io dovetti spiegare ogni cosa a quel signore m'aspettavo che ne dovesse sorridere ma non fu cosí fece don diego sorridendo umilmente fate conto che la nostra casa sia vostra aggiunse nicola stringendo a sua volta la mano all'invitato e guardando gli altri fratelli come per dire adesso a voi io ho detto la mia vivo qua sempre a roma quirino mio anche standomene lí sempre a roma sempre a roma negli anni miei belli scapolo libero felice come appunto m'ha visto pitagora jeri stesso non è vero e mauro uno dopo l'altro seguirono l'esempio e dissero la loro avanzandosi d'un passo militarmente e stringendo dopo il complimento la mano a don diego il quale non seppe allontanarsi da quel suo prego prego altri invece giuravano e spergiuravano di avervi scorto un uomo che gestiva cosí cosí e rifacevano i gesti disperati e altri riferivano che molte lance erano uscite quel giorno dal porto dirette ai bagni di san leone e alla fine afferrandomi per un braccio con tanto d'occhi sbarrati confitti nei miei mi gridò pitagora hai ragione che bindi di casa sua era partito per forlí due anni prima che renzi lasciasse roma e non l'avevo piú riveduto ora rièccolo a roma e fidanzato è possibile dove la metto non vorranno mica che ci lasci la pelle quale pelle domandò rosario non dovete lasciarci nulla la lepre è scojata ma le gambe all'improvviso mi si piegano mi cascano le braccia ho con me il povero tito mi fa renzi additandomi pietosamente il cognato il mare era inquieto torbido e gonfiava di punto in punto sotto l'incombente minaccia del cielo gravido d'enormi nuvole nere i marosi intumidendo cominciavano a cozzare gli uni negli altri e non riuscivano ancora a frangersi e tre figliuoli avevano tanto carini poveri innocenti bastardelli a lui quella buona femmina non aveva saputo dargliene neanche uno legittimo dicono che le ranocchie pensava andando usano di passar l'inverno nel fango dei fossati mio padre peggio nel fango della vita tutt'e quattro le stagioni s'era impegnati fino gli occhi della testa per salvarlo la prima volta ora non voleva piú vederlo neanche da lontano quel nome sporcato che portava da lui gli bruciava la fronte come una bollatura di fuoco una gran folla era accorsa laggiù uomini e donne i quali aspettavano trepidanti ansiosi l'improvvisa luce d'un lampo per intravedere sul mare una barca assaltata orribilmente dai flutti e dal vento oppresso da un enorme copricapo che gli sprofondava fin su la nuca sorretto ai lati dagli orecchi ripiegati sotto il carico il poverino pareva commosso dalle espansioni di affetto di quegli otto colossi aspettate vi presento don diego filínia inteso schiribillo disse alla fine luca sovvenendosi e gli posò una mano su la spalla con aria di protezione sorridendo quel signore mi guardava e sorrideva imbarazzato e timoroso io per tranquillarlo gli sorrisi addolorato non l'avessi mai fatto sa tutto può darsi a questo mondo anche certi miracoli ma penso che se l'incontro con quell'altro poté su lui tanto da produrre un tale effetto anch'egli dovette credere d'incontrar nel bindi se stesso abbacchio trippa e cute affettate piedi di bue in gelatina un gran pesce salsito un enorme pasticcio poi un reggimento di fiaschi e frutta in quantità basterà non basterà la seggiola il mantello sotto la tavola un pajo di scarpe il disgraziato se l'era svignata a piedi scalzi per correre piú spedito in fin dei conti è andato tutto bene il giorno appresso alle otto ero alla stazione e ora giudicate voi se io non sono davvero perseguitato da un destino buffone arriva il treno ed ecco renzi al finestrino d'una vettura mi precipito ma proprio lui sai tito tito che guarda tito che parla tito che sorride tito che cammina tito che mi riconosce e mi saluta proprio lui proprio lui ajuto tutti questa volta lo avevano veduto e chi va gridò bruno celèsia gli eroi di quest'oggi dove sono ma quanto piú ciascuno sentiva il bisogno di far qualcosa povero facchino di porto che si rompeva la schiena tutto il giorno allo scarico o agli imbarchi sotto le balle di carbone e i pani di zolfo di tratto in tratto una raffica strisciava rapidissima su la spiaggia e sollevava un turbine di rena il primo tuono finalmente scoppiò formidabile e fu come il segnale della tempesta l'ampio balcone marmoreo del palazzo municipale ove col sindaco tutto in sudore stavano placidi coi ventaglini in mano i consiglieri comunali e le loro signore e i maggiorenti del paese gareggiavano coi fratelli per la statura colossale e per la forza erculea famiglia borgianni otto colonne soleva dir mauro il minore dei fratelli e dell'intera famiglia dove sono dove sto dove mi vedi bastonami come un cane se mi vedi scherzare con una donna non si scherza con le donne si comincia sempre cosí pitagora mio e poi e poi ma del resto non l'ho svergognato soltanto io il tuo bel nome aveva pure avuto il coraggio di buttargli in faccia il padre una volta non dubitare l'invitato non patirà assicurava titta questa conversazione avveniva su la mezzanotte intorno alla tavola fratelli e sorelle finito fra strepitosi applausi il discorso del sindaco a cui il celèsia infiammato non aveva saputo tenersi dal tributare anche i suoi cominciò la premiazione scoppiò di nuovo in pianto coprendosi il volto con le mani invano io e renzi cercammo di quietarlo di consolarlo no no ci rispondeva nicola armato fino ai denti era partito per aggirarsi attorno al luogo designato dal fratello e cercar cosí di sapere di che di chi si fosse trattato luca finalmente s'era potuto mettere in cammino il giorno dopo all'alba ecco nicola schiribillo complessione signore mie nomignolo fece don diego togliendosi dal capo il gran cappello e sorridendo con umiltà impacciata chino n'avrebbe ragione in fin dei conti è proprio carina perbacco ma lui lui non so m'era sembrato anche piú alto di statura tra titta e mauro poco dopo s'accese il diverbio mauro brandí una lepre e minacciò il fratello vennero alle mani rosario e titta avevano atteso impazienti che luca lí in cantina si fosse rimesso un po in forze per condurlo fuori in luogo piú sicuro avevano già pensato al rifugio presso un loro compare di comitini dove luca si sarebbe recato la notte stessa cavalcando alla porta del paese attendendo la chiamata a tavola rosario e nicola cominciarono a discorrere con l'invitato delle cose della campagna delle cattive annate e delle buone don diego con l'umiltà sua si rimetteva costantemente nelle mani di dio impacciata tutti lo guardarono con occhi pieni di profonda commiserazione cosí scoperto senza un capello sul cranio lucido ovale protuberante e non trovarono una parola da dirgli non s'era affatto riconosciuto nelle fattezze di tito mentre questi sí subito in quelle di lui sfido erano le sue di tre anni fa era lui stesso che finalmente s'incontrava qual era stato non piú di tre anni fa io mi provai a fargli un cenno di nascosto mentre con l'altra mano cercavo di trascinarmi via tito non ci fu verso per fortuna colui aveva compreso il mio cenno e sorrideva aveva però compreso soltanto che il mio compagno era pazzo già due volte a lui una testa di cervo e una mano che faceva le corna porci bravissimo andiamo conducimi subito dove tu mi suoli vedere andiamo al mio studio in via sardegna a quest'ora ci sarò voglio sperare che a quest'ora non sarò dalla sposina futura suocera alcun'altra cagione di riso e in questo caso compiangerlo ma non mi venne mai fatto desideravo inoltre da lui qualche notizia di renzi e della moglie ma ecco un bel giorno arrivarmi da forlí questo telegramma piacere m'accorsi che segnatamente alla suocera questa faccenda dei fagiuoli e di pitagora aveva dovuto fare una buffissima impressione il pranzo pareva apparecchiato per trenta invitati a dir poco l'invitato invece era uno solo e neppure si sapeva chi fosse rosario e nicola attendevano alla campagna titta badava alla zolfara presso il borgo aragona luca faceva l'appaltatore dei lavori pubblici di quasi tutto il circondario mauro aveva la passione della caccia e faceva il cacciatore bestie e non sai minchione che dove vedo caccia sparo ma anche su la schiena delle bestie anche sul capo di gesú bambino se scambio lo spirito santo per un piccione ora hanno inventato il parafulmine capisci e non mi temono piú si sono spiegati il fenomeno del vento della pioggia e ogni altro fenomeno e non si rivolgono piú a me per ottenere in grazia qualche cosa vedi le dissi ora ella ti perdona e tu puoi ripetere a me che l'hai uccisa tu io sí come hai detto poc'anzi dalla finestra a lui zitta non gridare non ti fo nulla andrai ora stesso via da questa casa padroncino sentí cascarsi le braccia però il giorno dell'arrivo allorché dalla carrozza vide scendere una donna di servizio che pareva una signora alla quale il barone porse il figliuolo tutto avvolto in uno scialle e nel veder poi scendere da un altro carrozzino il cuoco e un guàttero bene bene discorriamo dunque sí il raccolto del grano sí è stato piuttosto abbondante e se dio vuole e maria santissima ci fa la grazia mitigheremo con esso in certo qual modo la jattura perché non c'è via di mezzo o si è santi o si è matti con cura tutt'e due ci sforzavamo di ridestare l'anima in mirina senza pertanto sciupar la freschezza della sua sconnessa e quasi violenta vitalità senza mortificare per nulla quel suo minuscolo corpicino da bambola pieno di vivacissime grazie e quel vecchio dio nel sogno ecco che gli venne innanzi curvo cadente reggendo a fatica su le spalle la testa enormemente barbuta e chiomata del sagrestano della chiesa gli sedette accanto e cominciò a sfogarsi con lui come fanno i vecchietti seduti sul murello davanti ai gerontocomii esclamava con intensa esasperazione fermandosi di tanto in tanto e scotendo in aria le pugna la poca e povera masserizia pareva in quella camera quasi smarrita su l'ampio e nudo pavimento di vecchi mattoni di valenza qua e là rotti e sconnessi pensare a me questa la mia nuova divisa ce n'è voluto per persuadermi a intestarne tutti gli atti di questa mia nuova vita chiamiamola cosí ma come dio vuole non facendo nulla sí sí vado vado disse umile e premuroso don ravanà grazie figliuolo mio tu mi ridai la vita entra entra in camera ritornò poco dopo pallido e tremante col cucchiajo in mano il furto discreto pacifico giornaliero non è piú segno allora d'avvedutezza ma di stupidaggine e di povero cuore e questo sarebbe appunto il caso di santi bensai mio segretario e primo marito della mia cara marta ma dalla loro unione era nato un bambino biondo pallido e delicato come la madre la quale fin dai primi giorni se n'era mostrata gelosissima tanto che egli non aveva potuto mai toccarlo e nemmeno quasi guardarlo poveretti che avevan bisogno del mio ajuto e tanti e tanti altri inquilini avevo parimenti nel cuore né si può dir che gambe e mani avessi tanto al servizio mio quanto a quello degli infelici che stavano in me e mi mandavano di qua e di là in continua briga per loro aprí le braccia sbarrò gli occhi stupita ferita nel cuore quasi non sapendo credere che il padrone avesse potuto pensar di lei una tal cosa che dice vossignoria balbettò e non sa che per il signorino darei anche la vita di mio figlio si coprí il volto con le mani e si mise a piangere e con quella lettura di libri profani non temeva d'offendere la casa del signore secondo il suo modo di vedere dio non poteva aversi a male delle cose belle create dai poeti per innocente delizia degli uomini sporca sporca ripeté don ravanà cacciandosela subito dentro come se la voce del dottore gliel'avesse scottata cosimino soffiò questa volta col naso un altro sbuffo la bile gli ribolliva nello stomaco e teneva le pugna strette e le labbra serrate ma alla fine proruppe ma anche nello stesso tempo del dolore di lui non ti par chiaro che cesseresti di farlo soffrire perché il piacere ti sarebbe turbato e distrutto dalla coscienza dell'altrui dolore tu agisci dunque mirina senza l'intero sentimento della tua azione della quale provi l'effetto soltanto in te medesima udivo soltanto mia moglie atterrita dall'incredibile audacia di colui lo spingeva ad andarsene parlava anche lui ma così basso e affrettatamente che non solo non riuscivo a intendere le sue parole ma dal suono della voce non potevo ancora riconoscerlo e che forse tutti come me quando mi accorsi che quell'ombra era proprio un uomo in carne e ossa avrebbero ritenuto che fosse un ladro notturno e come me sarebbero corsi di soppiatto a prendere uno schioppo per intimorirlo anche sparando in aria il barone poco prima standosi con la fronte appoggiata ai vetri del balcone aveva veduto tanotto su lo spiazzo davanti la villa scherzare col cane e coi tacchini e aveva fatto quel cattivo pensiero perché no non ci si sta forse freschi piú che in un bosco e in santa pace anche nei boschi gli alberi qui le colonne delle navate lí all'ombra delle frondi qui all'ombra del signore eh come si fa ci vuol pazienza felice come se il mio alito li scaldasse e io li cibassi di me penetravo anche nella vita delle piante e man mano dal sassolino dal fil d'erba assorgevo accogliendo e sentendo in me la vita d'ogni cosa finché mi pareva di divenir quasi il mondo che gli alberi fossero mie membra per distrazione ogni tanto ci ricasco ma sono lampi che marta saggia moglie spegne subito in me con certe sue terribili paroline per esempio l'altra sera mio figlio non deve morire gridò serrando le pugna e scotendole in aria non deve morire non voglio capisci ma sí che lo capiva bàrtola capiva che per il padrone il figlio il figlio vero era quello lí quest'altro tanotto era figlio di lei e basta e allora egli s'era allontanato dalla città senza darne né conto né ragione a nessuno per fare il comodo suo se n'era andato lí nella sua campagna nativa s'era presa con sé bàrtola la bella figlia d'un suo fattore morto l'anno avanti ma avevo promesso di riferire soltanto quello che feci bene passi questo breve saggio di pazzia quanto sarebbe stato piú spiccio tirare una fucilata mah lavorare è senza dubbio un buon consiglio ma si fa cosí presto a darlo i sovvenne che marta cercava una servetta e si badi qualifico pazzia quest'idea improvvisa non tanto per la trepida gioja che mi suscitò e che riconobbi in prima benissimo per averla altre volte provata tal quale quand'ero matto la sgriscia andò a rintanarsi mogia mogia don ravanà entrò in camera si tolse la zimarra restò con le brache scinte e un panciottone lungo lungo e largo in maniche di camicia e si mise a passeggiare e a riflettere amaramente un posto aveva scoperto un posto che non sarebbe venuto in mente a nessuno e se ne beava tra sé e sé quando ci pensava stropicciandosi le manine nervose chi sui monti chi in riva al mare chi in campagna lui nelle chiese di roma quella mattina entrando in chiesa era rimasto meravigliato dell'aspetto del sagrestano bel vecchio enormemente barbuto e capelluto e orgoglioso di quel barbone lanoso e di quella chioma partita nel mezzo e ondulata su le spalle e nei presso la finestra bassa della camera in cui mirina s'era ritirata a piangere la sorella stava e s'agitava come un'ombra poteva essere negli occhi miei povero santi ma con la povertà i fumi della follia non m'erano per anche svaporati non volevo esser di peso a nessuno de miei antichi beneficati e con garbo compassionevole mi portavo a spasso i miei cenci e la mia miseria e intanto cercavo di procacciarmi un lavoro qual si fosse e questo significava che se poniamo avevo fame e lo dicevo dentro di me tanti e tanti mi ripetevano dentro per conto loro ho fame ho fame ho fame a cui bisognava provvedere e sempre mi restava il rammarico di non potere per tutti e un sussurrío si propagò per un momento nella chiesa di protesta contro il povero cosimino che diventò di bragia tremando tutto dalla rabbia e dalla vergogna non sapeva piú dove posare le ampolline della bile e l'ho punita sai sta a piangere in cucina dici bene figliuolo mio tutto per causa sua sentisti jeri l'ordinazione che le diedi al mercato cosí e per un matto via non c'è male il male era che non comprendevo che altro è ragionare altro è vivere e la metà o quasi di quei disgraziati che si tengon chiusi negli ospizii non sono forse gente che voleva vivere secondo comunemente in astratto si ragiona aveva bisogno di lui come freno don ravanà aveva bisogno del rimorso che gli cagionava il vederlo soffrire lí sotto i suoi occhi ingiustamente per trionfare in seguito della sua carne vile non potevo dir io nella mia coscienza che subito un'eco non mi ripetesse io io io da parte di tanti altri come se avessi dentro un passerajo intanto io penso e dico quella ragazza se non è già perduta certo sarà tra breve sí ma che deve importarmene io ora sono divenuto savio e a queste cose non debbo piú pensare né punto né poco il povero santi a cui devo se ora non son ridotto all'elemosina conosceva la mia ricchezza e stimava saggiamente ch'essa avrebbe potuto servire con larghezza per me e per quanti come lui si fossero contentati di raschiarla discretamente comodamente senza cagionar danni troppo evidenti i due ragazzi si guardarono e si sorrisero poi tanotto con gli occhi ancora lacrimosi e il testoncino basso si cacciò una mano in tasca ne trasse alcune conchiglie che aveva raccolto su la poggiata e le porse domandando con un singulto eco del pianto recente le vuoi se non ti fanno male io stavo zitto e ascoltavo marta che fin d'allora cominciò a darmi scuola di saggezza ella difendeva contro il marito i miei carnefici siamo giusti diceva con qual diritto possiamo pretendere che gli altri si curino di noi quando noi continuamente dimostriamo di non aver nessuna cura di noi stessi prima di partire stabilí con la moglie che il figliuolo d'ora innanzi sarebbe stato con lui in campagna nei mesi grandi com'egli a modo dei contadini chiamava il tempo che corre dal marzo al settembre e l'inverno i mesi piccoli con lei in città io lesso brodo e latte purtroppo è la prescrizione del medico sí non debbo mangiar altro cosimino ha ragione pss il barone mauro ragona sapeva che la moglie seguitava a star male e che anche il figlio ora s'era gravemente ammalato della moglie non gl'importava matrimonio sbagliato contratto per sciocca ambizione giovanile e allora che quel tartaro come dicono loro sí emètico figliuolo confermò placidamente il dottor nicastro porgendo la ricetta a don ravanà e rimettendosi in tasca occhiali e taccuino si applicata juvant continuata sanant non e un po piú magro s'intende ma pur con questi occhi che mi sono rimasti da allora spauriti nella faccia cosí tutta scritta dagli atteggiamenti che prendeva per le croniche pietà da cui ero afflitto subito ah a ogni scalino ah ah la sgriscia intese quel lamento per le scale e corse ad aprire a don ravanà sta male dove dove chiedeva lei angosciosamente dove tu vuoi non temere e se vuoi esser punita sarà punizione e se puoi ancora godere godrai liberamente ma ci rientravo non per veder me ma per veder gli altri in me com'essi si vedevano per sentirli in me com'essi in loro si sentivano e volerli com'essi si volevano ora si pentiva d'averlo cosí crudamente manifestato ma invece di mostrare il suo pentimento a bàrtola si stizzí del pianto che le aveva ingiustamente cagionato sentono l'impaccio delle cose nuove che tutti quegli occhi veggono e suppongono in loro e non sanno né possono fermarsi a far l'elemosina al povero sento poco dopo difatti qualcuno che mi corre dietro gridando il padrone dove quando gli domandò bàrtola sorpresa or ora m'ha chiamato dal balcone gli rispose tanotto acceso di rabbia e piangente piú per l'ingiustizia che per il dolore dal mercato del pesce accorse quella mattina il terzo figliuolo tutto trafelato la sgriscia papà la sgriscia la sgriscia e cosimino via di volo sorprese la vecchia che stava a contrattare con un pescivendolo per una manciata di gamberi il barone propose di fare uscire per la prima volta il figliuolo all'aperto e di fargli fare due passi per il viale bàrtola fu felice di portarlo in braccio giú per la scala non pesa niente una piuma una piuma diceva e lo baciava sul petto amorosamente come una schiava gli lanciava qualche lazzo guarda oh due barbette una davanti e l'altra dietro ma il cappello in capo d'estate il signor aurelio non lo poteva sopportare dov'è mio figlio eh maluccio sospirò il marchese disinvolto portandosi le mani alle punte dei baffetti incerati maluccio caro barone venite venite e mi sentii stordito in mezzo a un silenzio nuovo inatteso con l'impressione vaga che qualcosa fosse venuta a mancare tutt'intorno alla terra ah sí ecco il vento il vento era abbattuto gli alberi erano immobili nell'umida squallida luce di ha dato lui l'esempio e gli altri lo hanno seguito per me il signor bandini è stato il piú gran ladro di se stesso e dunque in prigione le domandavo io sorridendo in prigione no ma in qualche altro ospizio sí giovanile figlio d'un contadino arricchito il quale sotto il passato governo delle due sicilie s'era comprata col feudo la baronía aveva sposato la figlia del marchese nigrelli fin da bambina educata a firenze e che a suo dire non comprendeva piú il dialetto siciliano pallida bionda e delicata come un fiore di serra e non ne segue che tutti coloro che pensano soltanto a sé e fanno in modo di non aver mai bisogno d'alcuno per questo soltanto dimostrano di pensare anche agli altri che farà lei adesso ha bisogno degli altri ora e crede che sarà per tutti un beneficio il dover mostrarsi grati siamo qua caro il mio hieronymus peccato che non sia piú permesso farsi seppellire in chiesa i farei scavare una bella nicchietta nel pilastro di fronte e tu di là io di qua tutti e due affacciati sentiresti che belle conversazioncine bene vieni sú voglio vedere riprese la madre conducendolo con sé tanotto entrò stropicciandosi gli occhi lagrimosi il barone gli era venuto incontro nella saletta d'ingresso col figliuolo perché piangi tanotto l'ho picchiato io poverino rispose bàrtola non sapevo che lo avesse chiamato vossignoria povero tanotto fece il barone chinandosi a carezzargli i capelli fitti crespi nerissimi ch'erano tali e quali i suoi sú sú basta ora vedete di giocare un po insieme bonini eh sana udii subito dopo le persiane raccostarsi con violenza come se il vento avesse ajutato le mani di lei udii che egli si allontanava e io non mi mossi dalla positura in cui m'ero messo se non che io quando scoprii che genere di ladro fosse colui non gli sparai né sparai in aria appostato lí chino all'angolo della cascina vicinissimo alla prima finestra donde essi parlavano tra loro in preda a continui brividi taglienti come rasojate alla schiena mi sforzavo di udire ciò che dicevano ah mamma mia padre ravanà comincia a muoversi credo che ci siamo sgriscia sgriscia gridava allora don ravanà impallidendo anche lui e guardando fiso cosimino per promuovere anche in sé con quella vista gli effetti del medicinale il pescivendolo allora prese le parti della cliente che sbraitava accorse gente da tutto il mercato a trattenere i due rissanti che già venivano alle mani cosimino urlava furibondo come un lanternino un lanternino ch'egli andando cosí curvo riparava alla meglio con trepida cura dal gelido soffio degli ultimi disinganni errava come sperduto in mezzo al rimescolío della vita e nessuno piú si curava di lui la roba del signor fausto era roba di tutti e ciascuno se l'è presa non è tanto ladro il ladro quanto scusi signor bandini quanto è imbecille chi si lascia rubare parliamo d'altro sai domani se il tempo lo permette e mi sento meglio debbo andare in campagna vieni anche tu e porta con te i tuoi figliuoli tua moglie a prendere una boccata d'aria senza darvi pensiero di nulla mal'annata cosimino mio però dio ci castiga dei tanti nostri peccati bravo figliuolo cosimino eh bisogna compatire questo caro cosimino lo fa per il mio bene sí sí largo figliuoli largo tanta bella grazia di dio qua e io quell'ordine del padrone era sembrato a bàrtola giustissimo certo venendo lí il signorino ella non poteva rimanere nella villa ma il padrone senza pensare a nulla di male doveva farle una grazia ormai sono passati tanti anni commuovermi ancora di questa mia vecchia sciagura temo che non sia degno di un uomo savio tanto piú che pare anzi è certo mi diportai malissimo potevano rubare con garbo comodamente e con prudenza e avvedutezza e crearsi un'onorevole e rispettabilissima posizione invece proprio senz'alcun bisogno s'affollarono a rubare e rubarono male naturalmente avevano capito presto l'uno e l'altra che la loro convivenza era impossibile ella piangeva sempre senza ragione credeva lui dal canto suo egli s'annojava e in risposta a quelle lagrime sbuffava don ravanà chiuse gli occhi trafitto e trasse un lungo sospiro parlava bene sí cosimino era senza dubbio una barbarie dare a prendere a lui ogni volta il tartaro emètico ordinato dal dottor nicastro alzo il bastone cosí quella si tira da un canto levando istintivamente il braccio a riparo della testa e di sotto il gomito mi geme anche due centesimi che fa piange adesso gli disse cosimino via via lagrime di coccodrillo no gemette con sincera afflizione don ravanà va bene va bene si butti sul letto allora e stia a guardare mi prendo la prima cucchiajata ebbene mentre sudavo dio sa come dio sa quanto a mandar giú quella stoppaccia che il medico mi prescrive me la vedo entrare sai tutta maliziosa nella saletta da pranzo nell'atto di riparare con una mano un bel piatto di sarebbero state busse certo se la madre lo sorprendeva lí col nasetto all'aria e le mani dietro la schiena ma egli voleva togliersi a ogni costo la curiosità attese un pezzo cosí e finalmente ecco dietro la vetrata d'un balcone la testa del bambino misterioso e qualche altra volta diceva come infastidita e zitto via santi imita il signor bandini che almeno se ne sta zitto perché sa bene ora che non può lagnarsi di nessuno se egli infatti senza che gli spettasse pensò sempre agli altri che meraviglia che questi altri abbiano pensato a sé signorino signorino e rièccola col piagnisteo monotono di prima non ne posso piú le grido esasperato no quando si furono così allontanati alquanto e non c'era piú pericolo che fossero uditi tanotto domandò di nuovo come ti chiami tanino come nonno rispose l'altro e allora come me riprese tanotto ridendo soddisfatta cosí la prima curiosità e adempiuto per quel giorno il cmpito d'arte che si era prefisso traeva di tasca qualche libretto d'amena lettura che per la dimensione poteva parere un libro di preghiere e si metteva a leggere di tanto in tanto levava il capo per riassumere o fingersi davanti agli occhi la scena descritta dal poeta che colpa che colpa no diss'egli forte smanioso a un tratto vardi lui cesare vardi il mio vicino lo riconobbi lo vidi nella sua voce tozzo e solido quasi nutrito di terra di sole e d'aria sana riducendomi in pochi anni alla miseria si tolsero il modo di vivere tranquillamente alle mie spalle e cominciarono presto infatti per loro tanti grattacapi che prima non avevano e so e me ne dispiace che qualcuno andò anche a finir male mi pareva che l'aria tra me e le cose intorno divenisse a mano a mano piú intima e che io vedessi oltre la vista naturale l'anima intenta e affascinata da quella sacra intimità con le cose discendeva al limitare dei sensi e percepiva ogni piú lieve moto ogni piú lieve rumore in un angolo presso il letto una vecchia carabina e appese alle pareti alcune grosse chiavi quelle della casa di campagna tin tin tin ecco cosimino poveretto puntuale e andò ad aprirgli lui stesso imbecille aveva ragione poverina affrettarono il trasporto della defunta alla chiesa del prossimo villaggio e mi lasciarono solo dopo due anni mi rivedo in viaggio lo aveva piú riveduto da cinque anni povero piccino e ne aveva rimorso era sangue suo portava il suo nome il suo il nome come se morta dentro l'ombra della colpa di cui aveva voluto serbare l'orrendo segreto ora ne fosse uscita poiché io sapevo tutto entrai quindi nella camera di mirina sorrideva anche lui al lazzo e affrettava quasi senza volerlo quei suoi passettini da pernice per levar la tentazione d'un altro lazzo a quegli oziosi eh come si fa ci vuol pazienza il bello intanto era questo che credevo di ragionare la mia pazzia anzi se debbo dir tutta la verità senza vergognarmi ero finanche arrivato a tracciare lo schema d'un trattato sui generis che intendevo scrivere col titolo fondamento della morale non voglio farti male no che dovere hai tu d'amarmi per forza dove mi conduci da lui che t'aspetta entrando in una casa pensavo io allora dobbiamo contentarci della sedia che l'ospite può offrirci senza stare a pensare se dall'albero donde quella sedia fu tratta malissimo malissimo andate via andate a chiudervi in cucina a momenti arriverà cosimino non vi fate vedere se non vi chiamo io in cucina conosceva i dubbii tenebrosi accumulati dalla scienza come tanti nuvoloni su la luminosa spiegazione che la fede ci dà della morte sí per averne fatta lettura in qualche libro e sí per averli quasi respirati sissignore come dice lei i lasci stare fece il povero sagrestano rifinito pallidissimo con la testa cascante appoggiata al muro senza neppur forza di fiatare possibile possibile dicevo a me stesso errando di nuovo per la campagna tra gli alberi com'ebbro m'usciva dalla gola un mugolío sordo continuo che si confondeva col violento stormire delle foglie come se il mio corpo ferito si dolesse per suo conto là dopo alcuni mesi mi giunse la notizia che il povero santi bensai era morto di un colpo lo piansi come un fratello dopo circa un anno la vedova mandò a cercare di me m'ero ridotto cosí male che non volevo assolutamente presentarmi a lei concedere di servir lei il signorino poiché nessun'altra donna prezzolata avrebbe potuto farlo con piú amore e con piú zelo di lei sicura d'ottenere questa grazia lavorò come un facchino per ripulir la villa e preparare la camera ove il padrone avrebbe dormito insieme col padroncino l'ho chiamata io spiegò il marchese volevo dirvi questo non potendo la madre qual piú amorosa assistenza e terminò la frase in un sorriso grazioso rivolto alla giovane suora che abbassò subito gli occhi sotto le grandi ali bianche della cornetta ravanà guardò un tantino perplesso il medico se credergli o no poi con voce irritata come se si lagnasse d'un ingiustizia di lui rispose ma lo stomaco dottor liborio mio lo stomaco lo stomaco non mi vuole piú star bene volete intenderlo tanto era lontano da me il sospetto che mia moglie mi tradisse veramente mi sembra di non presumer troppo pensando che in una notte come quella sarebbe stato lontano da tutti un tal sospetto gli nasceva il sospetto che qualcuno pur lí nella casa di dio potesse provar gusto a ridere di lui riposatosi un po si metteva a esaminare la chiesa pian pianino come uno che ci abbia da passar la giornata e ne studiava con amorosa attenzione l'architettura le singole parti con fettine di pane con fettine di pane e un torlo d'uovo aggiunse forte don ravanà tutto premuroso di ce lo vuoi è vero un bel torlo d'uovo cosimino non voglio niente i lasci stare gemette questi al colmo dell'esasperazione non ho creato io prima la luce poi il cielo poi la terra e tutto il resto come ti avevano insegnato ne tuoi gracili anni che che non c'entro piú per nulla io le nebulose capisci la materia cosmica e tutto s'è fatto da sé don ravanà si buttò sul letto con gli occhi lagrimosi e il volto contratto dalla pena cosimino pose il bricco su la spiritiera per aver pronta al bisogno l'acqua tepida poi chiudendo gli occhi ingollò la prima cucchiajata del medicinale ecco fatto non si staccò piú da quel lettuccio né giorno né notte per circa un mese licenziò la suora di carità quel cappellaccio che gli pareva di malaugurio e volle attender lui a tutte le cure a tutte senza darsi un momento di requie senza piú chiuder occhio per notti e notti rifiutando anche il cibo che c'entri tu santi mio che sei un pover'uomo da bene e veramente se lo avessi lasciato fare secondo il suo affetto e la considerazione sua mi sarei ridotto a vivere giorno e notte con lui non mi voleva lasciare un sol momento e mi chiedeva per grazia ch'io fossi contento di accettare i suoi servizii doverosi il vardi ha abbandonato mirina la quale sottratta alla miseria al vizio alla disperazione vive in casa d'una parente ella è però in potere d'un male orribile e sta per morirne sú sú andiamo figliuolo anche tu qua ci stai maluccio lo vedo andiamocene andiamocene in campagna fra la gente timorata fra la buona gente che lavora speranze illusioni ricchezza e tant'altre belle cose aveva perduto il signor aurelio lungo il cammino della vita gli era solo rimasta la fede in dio ch'era tra il bujo angoscioso della rovinata esistenza pingue nana con un grosso pajo d'occhiali rotondi che le ingrandivano mostruosamente gli occhi poverina si era recata all'aperto a raccoglier qua e là quanti piú fiori aveva potuto nelle vicinanze della villetta e ora veniva a spargerli sulla morta torniamo a quand'ero matto sul cadere della sera in villa mentre da lontano mi giungeva il suono delle cornamuse che aprivano la marcia delle frotte dei falciatori di ritorno al villaggio con le carrette cariche del raccolto non mi compianga per carità si stia zitto o faccio cose da pazzi zitto sí zitto povero figliuolo mio hai ragione malato ora e gravemente e se fosse morto se fosse morto senza conoscere il padre bàrtola quei giorni si teneva con sé lontano tanotto il figliuolo vedendo il padrone cosí aggrondato e in pensiero per rifiutando ogni ajuto non domandò affatto notizie della moglie non volle neppur sapere di che male fosse inferma non visse in quei giorni che per il suo piccino il quale a poco a poco per istintiva gratitudine al caldo di quell'amore sempre vigile un quadernetto ad esempio è intitolato il giovine timido e certo in esso alludevo a quel buon ragazzo figlio d'un mercante di campagna in relazione d'affari con me il quale mandato dal padre veniva a trovarmi in città e quella disgraziata lo invitava a desinare con noi per divertirsi un po alle spalle di lui i mettevo a sedere a piè d'un albero e allora il genio della mia follia cominciava a suggerirmi le piú strambe idee che l'umanità avesse bisogno di me della mia parola esortatrice che abbiamo padre ravanà domandò parlando col naso e socchiudendo al solito gli occhietti calvi avete una faccia che dio vi benedica sí glielo daranno il soldino dico tra me ah tu non sai ragazza la prima volta che gli sposi novelli van per via a braccetto credono d'aver tutti gli occhi del mondo appuntati addosso ma quando la moglie inferma seppe di quei preparativi di partenza temendo che il marito volesse portarsi via il figlio per sempre montò su le furie e ci andò di mezzo il povero marchese nigrelli che dovette correre per un pezzo gli altri seguitarono a portar via a balle e a carra lui come una sobria formichetta e quando io alla fine rimasi povero come santo giobbe bisognava vedere il buon santi molto ma molto piú afflitto di me ahimè sí ma mentre io per le mie terre camminavo in punta di piedi e curvo per vedere di non calpestare qualche fiorellino o qualche insetto dei quali vivevo in me la tenue vita d'un giorno gli altri mi rubavano la campagna mi rubavano le case mi spogliavano addirittura trascrivo dal quadernetto dimmi o mirina o che occhi sono i tuoi non vedi che codesto povero giovine s'è accorto che tu intendi prenderti giuoco di lui finita la messa seguí don ravanà in sagrestia aggrondato ingrugnato poco dopo entrò il dottor liborio nicastro piccino piccino vecchissimo tutto rattrappito dall'età la falda della tuba gli posava quasi su la gobba vestiva all'antica e portava la barba a collana che avresti fatto tu avrei mangiato i gamberi rispose asciutto e serio cosimino ma poi avrei scontato da me il peccato di gola non lo avrei fatto scontare a un povero innocente fuggivano squarciate pel cielo con disperata furia le nuvole a schiera infinita e pareva si trascinassero seco la luna pallida dallo sgomento gli alberi si scontorcevano stormendo cigolando spasimando senza requie levatomi dunque da terra mi misi a errar di nuovo a un tratto mi sentii quasi forzato a nascondermi ancora una volta e mi accoccolai dietro la siepe che limitava il mio campo da quello di lui il vardi ritornava lentamente alla sua villa peggio come se con quel no avessi dato la stura a un altro pajo di frasi tenute in serbo in previsione del caso sbuffo una prima volta sbuffo una seconda finalmente poi mandò via la ragazza senza neanche volerle dare qualcosina perché disse per quel giorno l'elemosina era fatta e realmente marta l'elemosina la fa ogni giorno badiamo considerando amaramente ai meschini profitti dell'anima in questo tanto decantato secolo dei lumi rivolto col pensiero al vecchio dio dell'intatta fede dei padri a poco a poco s'addormentò un ladro invece che non sia in tali angustie e possa e sappia aspettar tempo e preparare i modi arriva ad alti e onoratissimi posti con plauso e soddisfazione di tutti ma il barone le rivolse uno sguardo cosí imperioso che ella subito si trattenne chinò il capo e se n'andò a piangere col cuore spezzato lassù nella cameretta in cui s'era allogata col figliuolo dio che mi legge nel cuore sa che non mi meritavo questo da vossignoria sia fatta la sua volontà per cangiar discorso e per farle piacere il barone le domandò di tanotto eccolo là rispose bàrtola indicandoglielo dalla finestra su la poggiata tra i tacchini lingua cosimino con gli occhi bassi porse una seggiola a don ravanà il dottor nicastro trasse flemmaticamente gli occhiali dall'astuccio se li aggiustò sul naso e guardò la lingua sporca questo buon odor d'incenso e messe e preghiere tutti i giorni nel camposanto se vogliamo dirla ci piove la morte però anche lí nel camposanto eh una liberazione quando sulla terra piú che per viver bene ci si duri per prepararsi a morir senza paura come per sradicarsi e fuggire pur là pur là dove il vento portava le nuvole a un tempestoso convegno l'anima mia che nell'uscir dalla villetta era tutta chiusa nel cordoglio della morte a un tratto si aprí come se il cordoglio stesso si fosse spalancato al cospetto di quella notte figliuolo stanca d'aspettare in quelle condizioni d'animo si disponeva a partire senza dir nulla di nascosto quando il barone venne lui stesso a trovarla lí nella casa colonica che fai le disse vedendo il fagotto già preparato in mezzo alla camera e un gran silenzio attonito era dentro di me sicché un frullo d'ali vicino mi faceva sussultare e un trillo lontano mi dava quasi un singulto di gioja perché mi sentivo felice per gli uccelletti che in quella stagione non pativano il freddo e trovavano per la campagna da cibarsi in abbondanza il barone s'adirò la guardò un pezzo accigliato severamente poi socchiuse gli occhi e le disse sta quieta e non mi seccare chi t'ha cacciato via ho di là mio figlio e non ho tempo né voglia di pensare ad altro talvolta mentre fantasticava cosí tutto assorto gli s'avvistava da una nicchietta nel pilastro di fronte qualche busto che pareva se ne stesse lí affacciato a guardare in chiesa ma fatto come guardava i fiori ecco a lui non facevano male eccetto quelli di cardo si sa ch'erano spinosi ma questi egli certo non li avrebbe offerti non li toccava nemmeno lui seguii con l'udito rattenendo il fiato i suoi passi piú lenti assai dei battiti del mio cuore poi mi rialzai in preda al primo sbalordimento e allora quel che avevo veduto e inteso quasi non mi parve piú vero qua e qua e qua su tutti i ditini e poi sul dorso e poi su la palma che scottava di quella manina cara ischeletrita ah dio dio come scottava bàrtola diventò di bragia e s'affrettò a rispondergli umilmente ma se vossignoria non ci pensa piú neanch'io ci penso glielo giuro e n'ho piacere non parlo per questo sarei una svergognata dico però che potevo restar la serva di vossignoria e del bambinello che è venuto qua bisogna bisogna ch'io mi risolva a lasciare la città e mi restringa a fare il padreterno nelle campagne là vivono tuttora non dico piú molte ma alquante anime ingenue di contadini per cui non si muove foglia d'albero se io non voglia e sono ancora io che faccio il nuvolo e il sereno i concepivo insomma in società di mutuo soccorso con l'universo ma siccome io allora non avevo bisogno di nessuno quel mutuo aveva soltanto valore per gli altri riferendo invettive domande risposte che egli da gentiluomo compito si sforzava d'attenuare di verniciare alla meglio il barone a un certo punto tagliò corto oh insomma dite a vostra figlia che io sono il padre e che comando io te d'allora in poi non era piú ritornato in città non gli importava dunque che la moglie stesse male ma che ora si fosse ammalato anche il figlio sí e molto cosí senti dissi alla ragazza soldi non te ne do vuoi davvero lavorare si fermò a guardarmi un tratto con quegli occhi scontrosi sotto le ciglia ne riderei di cuore tanto tanto figliuolo mio se non vedessi gli uomini far buon viso a siffatte scempiaggini ricordo bene quand'io li tenevo tutti in un sacro terrore parlando loro con la voce dei venti dei tuoni e dei terremoti ma ella s'era ribellata fieramente a quella violenza che egli per puntiglio voleva usarle accecato il ragona s'era lasciato spingere un po troppo oltre dall'amor proprio offeso e finalmente se n'era andato rompendo in una sghignazzata quella lí del resto vale cento volte piú di te non c'entrava ma tanto era latino e tappò la bocca al povero sagrestano dobbiamo fare al solito domandò questi pallido accigliato appena andato via il medico se mi dà licenza gli rispose bàrtola con gli occhi bassi me ne vado te ne vai dove che dici me ne vado da mia madre che sto piú a farci qua se vossignoria non ha più bisogno di me ah per quel sospiro fui proprio sul punto d'ucciderlo potevo solo che avessi alzato un po il fucile anche senza darmi la pena di prendere la mira tanto vicino mi passava lo lasciai passare non c'era bisogno che me lo consigliaste voi ci avevo pensato io prima da me disse ai medici il ragona e diede gli ordini per la partenza pensando a tutte le minuzie perché il figliuolo malatuccio avesse in campagna tutti i comodi e non avesse nulla a desiderare già prima di vederle quegli occhi ero pentito dell'atto di minaccia quant'anni hai la ragazza mi guarda di traverso senza abbassare il braccio e non risponde perché non lavori ma bàrtola su questo punto non ostante la degnazione del padrone non volle transigere e poco dopo rimproverò di nuovo tanotto che domandava al signorino come ti chiami a queste parole il signor aurelio nel sogno sentiva stringersi il cuore la campagna il suo sospiro la vedeva come se vi fosse ne respirava l'aria balsamica lei si fa la chiacchieratina e io ci ho il veleno in corpo per lei prima mi rovina lo stomaco e poi fettine di pane e torlo d'uovo sono azioni degne d'un santo sacerdote codeste i lasci andar via mannaggia perderei la fede ahi fa già il guardiano tutte le sere tornando a casa mi domanda del signorino si muore dal desiderio di vederlo magari da lontano dice vorrebbe portargli i fiori ma io gli ho detto che il signorino non si può vedere perché è malato e che i fiori gli farebbero male cosí s'è eccolo venga venga gridò cosimino scorgendolo dica se lei ha ordinato alla serva di comprarle questi gamberi qua il faccione di don ravanà tremò impallidendo in un sorriso nervoso balbettò no io veramente altro dolore immenso mi parve che fosse nel cielo misterioso in quelle nuvole squarciate e trascinate altra pena arcana nell'aria infuriata e urlante in quella fuga e se così gli alberi muti si agitavano anche uno spasimo ignoto doveva certo essere in loro non so nulla non mi sanno dir nulla le rispondeva egli duramente smaniando e bàrtola non s'offendeva di quella durezza pensava che era per il dolore del figlio e giungeva le mani alzando gli occhi al cielo di là il signor aurelio non se n'attendeva gli bastava portarsi di qua fino all'ultimo passo la coscienza tranquilla di non aver mai fatto il male per volontà cuore ci vuole e chi si sente servito col cuore può farne a meno dell'arte non l'ho saputo crescere io il mio figliuolo e piú che come un figliuolo l'avrei servito il signorino perché oltre l'amore avrei avuto per lui il rispetto e la devozione ma se vossignoria non m'ha creduta degna non ne parliamo piú la grandine hai visto ha flagellato orti e vigne la nebbia minaccia gli olivi di un po ti senti già no nossignore ancora nulla i prendo l'acqua tepida ma se il padrone intanto la trattava a quel modo se aveva condotto in campagna il signorino forse era segno che si era riconciliato con la moglie e dunque ella se ne sarebbe andata via se ne sarebbe tornata in paese presso la vecchia madre o a far la serva altrove ti faccio ridere uno c'è stato finanche un certo scienziato il quale ha avuto il coraggio di proclamare che avendo studiato in tutti i sensi il cielo non vi aveva trovato neppur una minima traccia dell'esistenza mia mogio mogio su i proprii passi e già infilava il portone della villa quando si vide sopra la madre che lo afferrò per un orecchio e cominciò a sculacciarlo con l'altra mano m'ha chiamato il padrone i vuole il padrone strillava tanotto tra le sculacciate e pianse poi dalla finestra guardò nella poggiata di là tanotto che se ne stava per la prima volta a guardia dei tacchini povero figliuolo lo aveva mandato via lei perché non désse fastidio al momento dell'arrivo e già cominciava per lui cosí piccino la fatica gli astanti accolsero quest'ordinazione con un nuovo e piú alto scoppio di risa e don ravanà si fece largo tra la ressa sorridendo male come una lumaca nel fuoco e dicendo a questo e a quello ecco disse il barone a piè della scala ai due ragazzi prendetevi adesso per le manine e andate pian piano sotto gli alberi cosí tanotto e il signorino s'avviarono con l'impaccio dei bambini che vanno per la prima volta insieme tenendosi per mano basta se io ora per modo d'esempio mi fermo sotto la finestra d'una casa ove sappia c'è gente che piange debbo subito vedere a quella finestra la mia smarrita sparuta immagine la quale affacciandosi ha l'obbligo espresso di gridarmi di lassù crollando un po il capo e appuntandosi l'indice d'una mano sul petto rincasavo non si può dare credo maggior fastidio di quello che l'insistenza d'un mendicante cagiona quando non s'abbia il soldo in tasca e quegli ci veda all'aria dispostissimi a darglielo era nel caso mio una ragazza il piccino lo guardava dal letto smarrito sgomento non sapendo chi fosse colui che lo chiamava a quel modo egli comprese l'espressione di quello sguardo e ruppe in singhiozzi passare ritornato di corsa alla villetta trovai che i parenti s'erano ritirati dalla camera della morta e che soltanto due servi erano rimasti a vegliare i dispensai dal triste ufficio dicendo che avrei vegliato io i trattenni un po a contemplare mia cognata che mi sembrò piú tranquilla piú serena è curioso intanto che marta mentre io seguendo la nostra vecchia abitudine di leggere qualche buon libro prima d'andare a letto leggo per esempio i fioretti di san francesco m'interrompa di tratto in tratto esclamando con riverenza e piena d'ammirazione che santo che santo cosí e anche lei poveretta aveva ragione per esercitar bene qualunque professione c'è bisogno come ognun sa anche di una certa larghezza di mezzi la quale renda possibile aspettare le opportunità migliori senza buttarsi alle prime come cani le strade sotto il cocente sole erano quasi deserte tuttavia per lui c'era sempre qualcuno un monellaccio un vetturino di stazione che vedendolo passare col lucido cranio scoperto la barbetta lieve tremolante sul mento e la zazzeretta grigia tremolante anch'essa su la nuca qualche rara divota che si voltava appena a spiarlo vedendolo con quel buffo copricapo sbruffava tra sé una risatina ma il signor aurelio in quel momento si sentiva beato respirando quell'umido insaporato d'incenso che stagnava nella solenne vacuità silenziosa dell'interno sacro aveva anche lui un tempo una bella campagna sotto perugia ricca da cipressetti densi e lunghesso il canale quell'eleganza di gracili salci violetti e tanto dolce azzurro d'ombra che dilaga la magnifica villa con dentro una preziosa raccolta d'oggetti prima tutto mansueto poi ci ripensa e diventa una vespa e dire che gli ho fatto tanto bene a quel brutto ingrato stette un po a tentennare il capo con gli angoli della bocca contratti in giú poi chiamò per dare la piú lampante prova delle segnalate pazzie di quei tempi da questi appunti argomento che il trattato del fondamento della morale dovesse nel mio concetto consistere di dialoghi tra me e quella mia prima moglie o forse d'apologhi eh che la teneva dunque in conto d'una femminaccia davvero neppure in cucina neppure in cucina la avrebbe dunque ammessa per attendere ai piú umili servizii le vennero le lagrime agli occhi specie d'ebbrezza abbarbagliante che dura un attimo un lampo nel quale il mondo sembra dia un gran palpito e sussulti tutto dentro di noi quanto per le riflessioni da povero savio con cui cercai subito di puntellare quell'ebbrezza in me ruppe l'alba cercai ancora finché ogni dubbio non fu vinto dalla certezza che ella era andata da sola a rifugiarsi là dove io senza alcuna violenza volevo condurla guardai il cielo velato da strisce rade che erano come la traccia superstite della gran fuga delle nuvole nella notte magari a trovarne non trovo non cerchi le dico io riavviandomi perché hai preso gusto a codesto bel mestiere manco a dirlo colei mi seguí ripigliando l'affliggente cantilena che aveva fame le déssi qualcosa per amor di dio io rimasi perplesso sorpreso da quella fuga improvvisa pareva che ella mi seguisse cosí docile chiamai come un cieco mirina mirina era sparita nella tenebra tra gli alberi errai in cerca a lungo invano di qua subito demonio tentatore e volgendosi al pescivendolo non le date retta di codesta roba lei non ne compra non deve comprarne calvo quand'ero ancora io voglio dire il riverito signor fausto bandini ricco e in capo avevo tutti i miei bellissimi capelli è però provato provatissimo ch'ero matto e piú d'una volta vedendomi un po troppo pallido volle trascinarmi per forza in casa sua a desinare e lui non mangiava dalla bile che lo rendeva furibondo contro quegli altri quante prove quanti esempii potrei qui citare se ogni savio oggi non riconoscesse tante cose che si fanno nella vita o che si dicono e certi usi e certe abitudini esser proprio irragionevoli dimodoché è matto chi li ragioni investito dal vento andai tra gli alberi a un certo punto non so perché mi voltai a guardare verso la villetta che mi presentava l'altro lato dopo aver guardato un pezzo improvvisamente mi protesi per discernere tra il bujo se quel che mi sembrava di vedere fosse vero e rimpiangeva che il dio dei suoi giorni anche per lui credente non potesse piú esser quello che in sei dí aveva creato il mondo e s'era nel settimo riposato ogni volta però la vista di quel supplizio a cui la vittima si sottoponeva senza ribellarsi lo sconvolgeva talmente rimorso stizza avvilimento gli facevano tale impeto nello spirito che don ravanà si sarebbe gettato dalla finestra il ragazzo poi aveva bisogno di cure particolari che ella forse non avrebbe saputo prestargli bàrtola scosse amaramente il capo e che ci vuol arte disse per servire i bambini mali tempi figlio mio vedi come mi son ridotto sto qui a guardia delle panche di tanto in tanto qualche forestiere ma non entra mica per me sai viene a visitar gli affreschi antichi e i monumenti la tenevo per mano all'aperto e le parlavo andando non so bene quel che le dicessi so che a un certo punto ella svincolò il polso dalla mia mano e scappò via di corsa di corsa tra gli alberi come portata dal vento certo ne avevano ragione ma non m'ajutavano così a rinsavire ché io anzi da quei loro sguardi traevo argomento di compatirli sinceramente sono tuo padre figlio mio tuo padre tuo padre che ti vuol tanto bene e s'inginocchiò accanto al lettuccio e cominciò a carezzare il visino sparuto del figliuolo a baciargli le manine teneramente ma se io ora che sono divenuto savio col timore continuo che mi scappi qualche stramberia non so piú dire due parole una dopo l'altra basta mia moglie non si lasciò sfuggire l'occasione di ripetermi quel suo terribile ancora ancora che per me è peggio d'una doccia a sorpresa campieri arrivò ch'era già sera inoltrata e trovò a casa il marchese nigrelli venuto apposta da roma dove da vecchio donnajuolo impenitente dava fondo alle sue ultime sostanze si fermava davanti a ogni pala d'altare a ogni opera musiva a ogni cappella a ogni monumento funerario e con l'occhio esperto scopriva subito le peculiarità del tempo della scuola a cui l'opera d'arte doveva ascriversi e se era sincera o deturpata da toppe e rimessi di restauri infelici davvero ella sentiva tanto disprezzo per lui davvero non lo riteneva degno d'altra donna che di quella bàrtola che teneva in campagna ti voglio le aveva gridato inasprito dalle sdegnose ripulse di lei sei infine mia moglie sta in camera con la madre domandò fermandosi il ragona eh no rispose il nigrelli s'è dovuto portar via in un'altra camera perché capite ha bisogno d'aria di molta aria che ad eugenia farebbe male santi si ribellava il diverbio s'accendeva e invano io tentavo di metter pace dichiarando che alla fin fine quei tali il piú gran male non lo avevano fatto a me che sapevo adattarmi a vivere comunque ma alla povera gente che aveva bisogno del mio ajuto come no esclamò la sgriscia dandosi un pugno sul petto ossuto stupita trasecolata me lo negherebbe in faccia don ravanà le diede su la voce arrabbiatissimo zitta voi pettegola gamberi v'ho detto v'ho detto pesce egli aveva raggranellato di che vivere modestamente e non si sapeva dar pace che quegli altri non si fossero degnati neppure di lasciarmi nella sua condizione carnefici esclamava lui che mi aveva tratto sangue a mala pena zitto zitto con uno spillo la sgriscia arrovesciò le mani sui fianchi appuntò le gomita davanti in atto di sfida ma cosimino non le diede tempo di rimbeccare uno spintone e le fu sopra di nuovo con le braccia levate incalzando via all'inferno vi dico ed ella gli disse l'abbiamo uccisa noi ah dunque amalia aveva saputo aveva scoperto prima di me il tradimento non piangere è la tua prigione voglio liberarti cadde in ginocchio con la faccia per terra supplicando perdono pietà la ajutai subito a rialzarsi imponendole di far silenzio la tirai fuori della stanza pensai purché a questa ragazza si dia da mangiare da dormire e qualche veste smessa ci servirà senza pretendere altro sarà pure un risparmio per marta cosí non importa dio mi vede si esortava in cuor suo e n'era proprio sicuro di questo il signor aurelio che dio lo vedeva per quel suo lanternino tanto sicuro che il pensiero della prossima fine non che sgomentarlo lo confortava monterebbe anche su gli altari per veder meglio le immagini dipinte in qualche pala mali tempi figlio mio hai sentito hai letto i libri nuovi io padre eterno non ho fatto nulla tutto s'è fatto da sé naturalmente a poco a poco entrando nella chiesa designata quel giorno per villeggiatura voleva prima di tutto goder della giunta sedere e traeva un gran respiro s'asciugava il sudore poi con diligenza ripiegava in quattro il fazzoletto e se lo poneva in capo cosí ripiegato per riguardarsi dall'umida frescura andiamo sú andiamo ma se è tanto che barbugliò il signor aurelio con gli occhi sbarrati atterrito dalla realtà del suo sogno il vecchio sagrestano scosse le chiavi andiamo la chiesa si chiude difatti ai contadini che venivano dalla campagna aveva ordinato di dire a bàrtola che lasciasse la villa e se ne andasse ad abitare con tanotto nella casa colonica lí presso e cosí io ora savio godo il frutto scarso della piú savia tra le virtù la previdenza d'un mio povero ladro riconoscente e da bene oh caro barone caro barone riverisco grufò il ragona guardandolo cupo negli occhi e lasciandolo lí con la mano protesa poi vedendo che il marchese alzava quella mano per battergliela amorevolmente su la spalla aggiunse seccato i prego di non toccarmi poi chinò piú volte il capo sí ebbene vieni allora con me ti darò io da lavorare a casa mia la ragazza si fermò di nuovo perplessa e mamma andrai a dirglielo dopo adesso vieni dà un soldino al primo povero che capita e quando ha dato quel soldino e ha detto raccomandami alle anime sante del purgatorio s'è messa in pace con la coscienza e non vuol sentire altro i raccomando per carità premise cosimino prima d'entrare non mi faccia vedere quella stortaccia infame per causa sua basta ecco qua la medicina vada a prendermi un cucchiajo l'ho forse scritta in fronte la mia vergogna o non erano degne le mie mani amorose di servirlo proferí queste parole con tanto accoramento che il barone n'ebbe pietà e le spiegò con buona maniera le ragioni delicate per cui la aveva tenuta lontana anch'io tanino come nonno me l'ha detto il fattore a me però mi chiamano tanotto perché sono grosso e mamma non vuole che si dica che mi chiamo come nonno cavarmi la giacca e dirle tieni chi sa in altri tempi forse l'avrei fatto ma già in altri tempi avrei avuto in tasca il soldino i nacque improvvisamente un'idea della quale sento il dovere di scusarmi al cospetto della gente savia voce d'esempio parola di fatto a un certo punto m'accorgevo io stesso che deliravo e allora mi dicevo rientriamo rientriamo nella nostra coscienza mentre l'anima sconvolta stupita non gli badava possibile intesi alla fine quel mugolo che partiva da me e m'arrestai arrangolato e m'afferrai forte con l'una mano e con l'altra gli omeri incrociando le braccia sul petto quasi per trattenermi e sedetti a terra dopo cinque anni si sentiva come un estraneo nella propria casa non si raccapezzava piú tra i cambiamenti che vi aveva apportato la moglie nella camera ove giaceva il bambino vide prima di tutto accanto al letto una suora di carità e se ne turbò profondamente perché domandò tanino impensierito perché nonno io non l'ho conosciuto rispose serio tanotto e allora come me ripeté tanino ridendo a sua volta neanche io l'ho conosciuto nonno cosimino aveva ricevuto da lui tanti e tanti benefizii ebbene in ricambio che gli chiedeva lui questo solo sacrifizio per la salute non tanto del corpo quanto tanotto poi cresciuto ci avrebbe pensato lui a darle un tozzo di pane per la vecchiaja deliberò di licenziarsi subito ma né quel giorno né i giorni seguenti poté accostarsi al padrone che era tutto intento al figliuolo dio che occhi apriva quel volto smunto citrino sotto i capelli rossastri abbatuffolati tutti i vizii della strada vermicavano in quegli occhi e la precocità li rendeva spaventevoli non metto alcun punto esclamativo perché ora che son savio nessuna cosa deve piú farmi meraviglia ruppi allora in singhiozzi disperati piansi e piansi poi spossato alleggerito cominciai a esortar me stesso ma dirò solo quello che feci dopo aver pensato a lungo sarà meglio addirittura e ora eccomi qua ecce homo il cero benedetto il cero della buona morte che quella santa donna s'era portato dalla chiesa madre del paesello natale faceva ora il suo ufficio quand'ero matto invece quand'ero matto non mi sentivo in me stesso che è come dire non stavo di casa in me ero infatti divenuto un albergo aperto a tutti e se mi picchiavo un po sulla fronte sentivo che vi stava sempre gente alloggiata contentissima s'erano guastati del tutto apertamente per una stupida bizza mauro ragona adesso lo riconosceva vedendosi trattato d'alto in basso dalla moglie aristocratica nelle rare volte che si recava in città piú per rivedere il figlio che per lei s'era sentito un giorno rimescolare il sangue quanta stanchezza in quella stupefatta immobilità ero sfinito anch'io e mi posi a sedere per terra guardai le foglie degli alberi piú vicini e sentii che se un soffio d'aria in quel momento fosse venuto a smuoverle senza interruzione con voce piagnucolosa da un quarto d'ora m'andava ripetendo dietro le stesse frasi due o tre io sordo senza guardarla a un certo punto mi lascia investe e s'appiccica come una mosca tavana a una coppia di sposi novelli piccolo asciutto con la schiena quasi ingommata i baffetti lunghi ritinti e incerati egli accolse il genero col solito garbo cerimonioso come se non sapesse nulla di nulla nel passare davanti a me nascosto dalla siepe lo sentii sospirare profondamente nella notte quel sospiro me lo avvicinò tanto che quasi ne provai ribrezzo a don ravanà assistere agli effetti del medicinale nel corpo della vittima perché ne avesse lo stesso beneficio per virtú d'esempio barbarie sí ma sapeva forse cosimino quante volte il pensiero di lui tratteneva don ravanà lí lí per cadere in tentazione in mezzo alla parete a destra era il letticciuolo pulito dai trespoli di ferro esposti a capezzale un antico crocifisso d'avorio ingiallito dal tempo gli occhi di don ravanà non osavano quel giorno levarsi a guardarlo stimo inutile rappresentare a gente savia quel che seguí quei bravi parenti insorsero tutti alle parole mie alle mie spiegazioni mi proclamarono pazzo e anzi quella cugina pingue nana dagli occhiali rotondi mentre tutti vociavano trasse dalla concitazione generale il coraggio di strillarmi in faccia con le pugna serrate guarda disse piano davanti all'altare don ravanà con gli occhi bassi al sagrestano che gli mesceva acqua e vino nel calice c'è in chiesa il dottor nicastro qua davanti presso la balaustra sta fermo non ti voltare asino a destra siamo dunque parchi per carità nell'accordare il merito della saggezza ai ladri di casa mia tutti quelli che esercitarono sulla mia cospicua ricchezza la loro professione non meritano l'encomio della gente savia non seppe piú fare a meno di lui e se lo teneva abbracciato stretto stretto e se lo accarezzava mentre egli sentiva soffocarsi dalla commozione vinto il male i medici consigliarono al barone di portarsi il figlio in campagna per ajutare col cambiamento d'aria la convalescenza si tratta di tifo purtroppo caro barone tanto che io ho pensato ditemi dov'è lo interruppe brusco e smanioso il barone accompagnatemi me li stropicciai così forte che per un attimo dopo non riuscii a discernere piú nulla quasi che una tenebra piú fitta fosse caduta attorno per impedirmi non di vedere ma di credere a ciò che m'era parso di vedere un'ombra che gestiva l'ombra d'un albero agitato dal vento la coscienza gli rimordeva non c'era dubbio dio misericordioso gli concedeva la grazia di metterlo alla prova per mezzo di quel diavolo zoppo travestito da donna e lui lui ingrato non ne sapeva profittare col mio perdono con la pace io ho sperato sognato di allegrarle gli ultimi giorni di vita riconducendola alla nostra campagna i presento a lei in quella camera squallida le dico i comprendi ora no mi risponde lei ritirando la mano che voglio carezzarle e guardandomi aveva nei capelli scompigliati il vento che urlava fuori gentile e pietoso quel pensiero ora lo riconosco ma allora ricordavo che pochi giorni addietro amalia nel veder mirina ritornare alla villetta con un gran fascio di fiori aveva esclamato tutt'afflitta peccato perché dell'annata cosimino ascoltava con molta attenzione ma forse senza intender sillaba di tanto in tanto si faceva in volto di mille colori poi d'un tratto impallidiva impallidiva vieppiú sudava freddo si agitava un po su la seggiola l'occhio gli anch'egli il piccino convalescente tanto pallido ancora e tanto gracile coi capellucci che gli rispuntavano appena biondissimi aerei lo guardava incuriosito dai vetri del balcone ma poco dopo dietro a que vetri apparve la figura del barone e tanotto se la diede a gambe spaventato esse avrebbero forse provato lo stesso senso di dolore che avrei provato io se qualcuno fosse venuto a scuotermi una mano i sovvenne a un tratto che la morta era sola nella villetta che c'erano i parenti i quali forse a quell'ora s'erano svegliati e domandavano di me e di mia moglie balzai in piedi e via di corsa ahi ahi ahi e se n'andò con le mani sul ventre nicchiando cosí che brutto viziaccio esclamò stizzito don ravanà venite subito credo che ci siamo la sgriscia accorreva a sorreggere la fronte al padrone e cosimino intanto tra i conati e i contorcimenti le appoggiava sotto sotto calci di vero cuore membra la terra fosse il mio corpo e i fiumi le mie vene e l'aria la mia anima e andavo un tratto cosí estatico e compenetrato in questa divina visione svanita restavo anelante come se davvero nel gracile petto avessi accolto la vita del mondo e io cosí sempre e io in ogni occasione che è qui la base della vera saggezza quand'ero matto invece faceva allora tentennando il capo con un sorriso te beato amico mio si sta bene da morti e si levava di nuovo per leggere nell'inscrizione funeraria il nome di quel sepolto poi tornava a sedere e si metteva a conversare con lui mentalmente guardandolo che intendi dire io voglio fare non dire e quello che vuoi tu vieni intanto ti farò vedere la presi per mano la attirai tremante fremente ella si lasciò trascinare fino alla camera della morta le additai la sorella ho qui nel cassetto gli appunti per questo trattato e ogni tanto di sera mentre marta si fa di là il solito pisolino dopo cena li cavo fuori e me li rileggo pian piano di nascosto con un certo godimento e anche una certa meraviglia lo confesso comprendeva col suo cuore devoto che la vista di tanotto allegro e spensierato non poteva riuscir gradita in quei momenti al padrone temeva che questi non facesse anche qualche sgarbo al povero piccino innocente non lo respingesse come un cagnolo importuno ella stessa s'arrischiava appena di domandargli notizie basta non voglio qui dilungarmi a narrare la mia infelice esistenza coniugale con mirina dirò solo che ella detestava in me quel che ammirava in sua sorella e questo ora mi sembra naturalissimo a un tratto nella camera mortuaria entrò sbuffante una delle cugine di mia moglie di cui non ricordo piú il nome tanotto minore di circa due anni pareva tuttavia maggiore d'assai lo guidava e lo proteggeva prese dopo un tratto con la sua sinistra la mano del bambino e gli portò la destra a tergo per farlo camminar meglio poi tornava a sedere e se in chiesa come spesso avveniva a quell'ora di quella stagione non c'era altri che lui ne approfittava per segnar rapidamente in un modesto taccuino qualche nota un dubbio da chiarire le sue impressioni come doveva essere dunque quel bambino e meditava escogitava il modo di vederlo senza farsi vedere non trovandone e non sapendo piú resistere alla tentazione un giorno piantò lí su la poggiata i tacchini e se ne venne su lo spiazzo davanti la villa a guardar risolutamente ai balconi della camera dove dormiva il padrone lei non era nato per questo e ora toglierà senza volerlo il posto a un poveretto che forse si sarà incamminato per la via di quell'impiego che lei va cercando i voleva dunque morto la buona amica struggendosi in lacrime sul fusto dietro il capo della morta già stesa sul pavimento dentro la bara ancora scoperta nel posto occupato prima dal letto ogni qual volta mi viene in mente la mia prima moglie mi s'affaccia con straordinaria lucidità questa funebre visione pesce nossignore gamberi gamberi m'ha detto gamberi o gamberi o pesce non è tutt'uno gridò allora cosimino tra la serva e il padrone mentre tutta la gente rideva ora marta non vuol dare a sé il merito di avermi salvato ma se è vero che il buon santi lasciò nel testamento una calda raccomandazione per me alla moglie è anche vero che ella poteva non tenerne conto tale in fondo ero io tale nel mio trattato mi dimostravo non me ne sarei accorto se marta non mi avesse prestato i suoi occhiali per curiosità intanto coloro che non si vogliono tener paghi di dio perché lo dicono fondato in un sentimento che non ammette ragione potrebbero vedere in questo mio trattato come io però lo ragionassi chi facesse veramente cosí e alle altre coscienze attribuisse l'identica realtà che alla propria avrebbe per necessità l'idea d'una realtà comune a tutti d'una verità e anche di un'esistenza che ci sorpassa dio ma non per la gente savia ripeto di un po te lo immagini questo pover'uomo che armato del suo canocchiale s'affannava sul serio a darmi la caccia per i cieli quando non mi sentiva dentro il suo misero coricino altra sedia di miglior foggia e di maggior dimensione avremmo tratta noi per il nostro gusto e per la nostra statura per mirina erano troppo alte le sedie di casa mia sedendo restava con le gambe spenzolate ed ella voleva sentire sotto i piedi la terra lesso brodo e latte latte brodo e lesso e niente altro cosí le ha prescritto il medico vuol capirlo non mi faccia parlare santo dio vero cuore adesso un buon tazzone di brodo per cosimino ordinò verso sera don ravanà alla serva ci vuoi fettine di pane di cosimino io matto confesso che non seppi resistere alla vista della morta coperta di quei fiori non dissi nulla me ne andai ricordo ancora l'impressione che mi fece quella notte l'improvviso spettacolo della natura quasi tutta in fuga nell'urlante veemenza del vento sarebbe stato l'erede della sua ricchezza e cresceva intanto come un nigrelli lí tutto della madre che forse gli parlava male di lui a tradimento male del proprio padre di cui il piccino non poteva piú certo ricordarsi che è la sorte di chi si trovi in ristrettezze e per l'oggi debba ammiserire il proprio domani e se stesso e la professione sua ora questo vale anche per la professione del ladro un povero ladro che debba vivere alla giornata suol finir sempre male e il signore avrebbe dovuto sempre guardarglielo sul tramonto di quello stesso giorno il barone ragona fece sellare il cavallo e partí per la città con la scorta di due campieri la trovai che piangeva appena mi vide si cangiò in volto non temere le dissi vieni con me dove con me non avrai piú rimorsi ce l'hai di buon uomo la faccia poveretto e certi guaj perciò mi conteresti mah come si fa ci vuol pazienza i sembra però che in chiesa ci si debba star meglio da morti ti libero ti libero avevo ancora lo schioppo in ispalla ah come ella me lo guardò sospettando ragionevolmente che con le buone volessi attirarla fuori me ne accorsi sorrisi amaramente e corsi a posar l'arma in un angolo della saletta tanotto restò allocchito a mirarlo gli pareva fatto davvero d'un'altra maniera non sapeva dir come e pensava che veramente essendo cosí i fiori gli potessero far male lo stimi sciocco e invece è soltanto timido cosí timido che non sa ritrarsi dalla berlina a cui lo metti quantunque ne soffra dentro se la sofferenza di questo giovine o mirina non rimanesse per te allo stato di segno apparente che ti fa ridere se tu non avessi soltanto coscienza del tuo tristo piacere o che ti scappa di bocca pettegola scattava santi a queste parole temendo non mi paressero un raffaccio di quel po d'ajuto ch'egli con tutto il cuore mi prestava marta placida e commiserandolo con lo sguardo gli rispondeva non dico per te sgriscia dammelo a me il brodo ce l'hai messo il torlo d'uovo brava ora il cappello e il tabarro esce eh sí non lo sai i sento benone adesso grazie a dio se ne ricordava lui però ah era tanto bello come un angioletto con quei ricci biondi e quegli occhi limpidi color di cielo chi sa intanto come s'era fatto ora dopo cinque anni lo aveva custodito tant'anni per sé in fondo all'armadio e ora esso ardeva su un lungo candeliere di piombo e quasi vegliava coi ricordi umili e cari del lontano paese eh sfido sbuffò cosimino voltandosi a guardare da un'altra parte don ravanà lo fulminò con un'occhiata sedete sedete padre ravanà riprese il dottor liborio visitiamo la lingua i pareva di camminare per un altro viale e che mi vergogno a dirlo case e alberetti fossero in preda all'agitazione che provavo io e l'agitazione crebbe crebbe di punto in punto appressandomi a casa che avrebbe detto mia moglie quietato tanotto lassù tra i tacchini si scapava invece intere giornate per capacitarsi come mai i fiori potessero far male a un bambino tranne pensava che non fosse un bambino fatto d'un'altra maniera no no mi ripete lei ringrazia santi buon'anima che ebbe almeno l'accortezza di metter da parte questo poco denaro ch'era tuo per la nostra vecchiaja vedi quello che tu non sapesti fare lo fece lui per te peccato che gli mancasse il coraggio poverino figlio d'una povera contadina il quale morendo si sarebbe levato di patire di tante dure fatiche si sarebbe levato che già lo aspettavano mentre quello lí il signorino morendo dio liberi avrebbe fatto tanto guasto poiché era ricco e bello e fatto per vivere e per godere stanco della lettura s'abbandonava con gli occhi fissi nel vuoto e strofinando a lungo tra loro l'indice e il pollice delle due manine alle proprie fantasie o ai ricordi degli anni perduti ti vuoi star zitto malcreato davanti al santissimo sacramento lo rimproverò don ravanà non tanto piano voltandosi a guardarlo severamente dalla prima pancata s'intese il rimprovero del sacerdote al sagrestano io amavo amalia sanni come una sorella riconosco ora in lei un solo torto questo che la sua anima s'accordava in tutto e per tutto con la mia nel concepir la vita non direi però ch'ella era matta direi tutt'al piú che amalia sanni non fu savia come san francesco vattene vattene insisteva lei e tra le lagrime aggiunse altre parole che m'impietrarono di piú intravidi tutto egli era venuto in quella notte tempestosa per chiedere notizie sí ma voi ecco lí in campagna avete si provò a obbiettare il marchese per conto della figlia sí dico la vostra situazione dite a vostra figlia riprese con lo stesso tono il barone che io conosco il mio dovere di padre e tanto basta no no gamberi no non voglio che padre ravanà ne mangi non può né deve mangiarne e costei vada pure a dirglielo a nome mio costei che lo tenta come il demonio e fa di tutto per rovinargli lo stomaco per fortuna si trovò a passare in quella dal mercato proprio lui don ravanà la vergine santa doveva farglielo guarire presto quel bambino ella non poteva vedere cosí angustiato il suo padrone lasciala stare la vergine le disse egli un giorno irritato lo so che a te piacerebbe che mio figlio morisse marta mia moglie è d'accordo con me in questo giudizio soltanto ella osserva che allorquando un pover'uomo discretamente onesto si trova insieme con tanti ladri ingordi nell'amministrazione dei beni d'un ricco imbecille o matto che sarei io la tattica della parsimonia nel furto non è piú saggia sana e gaja contadina piena d'umile bontà che aveva accolto come un grande onore come una vera degnazione l'amore del giovane padrone gli era nato un figliuolo anche da lei ma bruno come lui solido e paffuto e finalmente s'era sentito a posto la moglie contentissima cose di poco momento badiamo che può mai accadere a un povero savio e savio povero ridotto a vivere piú ordinatamente d'una formica quanto piú tenue la tela tanto piú delicato il ricamo ho letto una volta non so dove ma prima di tutto bisognerebbe saper ricamare teneva di guardia i suoi tre marmocchi ai tre mercati della città che corressero subito subito a chiamarlo scorgendo da lontano quella zoppaccia della sgriscia la vecchia serva di don ravanà dal non che convengo adesso che questo sarebbe un dio difficile per la gente savia e anzi addirittura impraticabile perché chi volesse riconoscerlo dovrebbe agire verso gli altri come agivo io una volta cioè da matto con eguale coscienza di sé e degli altri perché sono coscienze come la nostra calmati sí bravo hai ragione figliuolo s'affrettò a dirgli don ravanà tutto confuso mortificato e volgendosi alla serva andate pure a casa lesso al solito forse non tralasciò di consigliare per comune interesse moderazione ai suoi colleghi non fu certo ascoltato si creò nemici e sofferse non poco poverino la pazienza divina è stanca il mondo piange ma piange e uccide hai sentito guerra in africa guerra in cina il povero soffre ma soffre e ruba e l'ira del signore ci sta sopra quel suo ragionamento mi colpí e non volendo togliere il posto a nessuno me ne andai lontano a chieder ricetto a una famiglia di contadini gia miei dipendenti ai quali di notte in cambio guardavo nel bosco la carbonaja con la scusa che non riuscivo mai a prender sonno io me ne sto seduto presso la finestra e come se la sciagura inattesa mi avesse piú stordito che addolorato guardo i parenti e gli amici convenuti per quella morte gente savia e dabbene mi guarderei dal negarlo ma che peccava di troppo zelo nel farmi accorgere dell'antipatia che sentivano per me robusto tutto d'un pezzo bruno di carnagione anzi nero come un africano faccia dura occhi duri grossi baffi e capelli fitti crespi nerissimi egli ora si diceva contadino e se ne vantava bàrtola rise ma gli diede subito su la voce come si dice impertinente vuoi si dice e non sai che parli col signorino lasciali dire tra loro le disse il barone sono ragazzi bella la testa soltanto il corpo tozzo curvo cadente pareva penasse a sorreggerla con tutto quel volume di peli ora il signor aurelio riflettendo intorno alla vita e alla morte si guardarono sorpresi e risero insieme di questa bella trovata come se fosse un caso molto strano e sopra tutto un bel caso da riderci sú a lungo allegramente ravanà aprí le braccia senza guardarlo e disse non hai sentito allora riprese cosimino funebre vado a dirlo a mia moglie i dia i soldi per la medicina e se ne vada a casa vengo subito ci sono qua io ora disse il barone accostandosi al letto poi vedendo il piccino ischeletrito giallo come la cera quasi calvo figlio esclamò figlio figlio mio con tre sospiri che parve gl'impietrassero il cuore ora concependo e riflettendo cosí nello specchio interiore della coscienza gli altri esseri con una realtà uguale alla mia e per tal mezzo anche l'essere nella sua unità un'azione egoistica un'azione cioè nella quale la parte si erige al posto del tutto e lo subordina non era naturale che mi apparisse irragionevole la santa donna stesa in quella bara è amalia sanni la sorella maggiore e vorrei dire la madre di mirina rivedo la camera modestissima e oltre al cero benedetto due altri ceri piú piccoli che si consumano piú presto a piè della bara crepitando di tratto in tratto quando puoi fagli cenno che rimanga dopo messa e che entri in sagrestia cosimino s'accigliò impallidí strinse i denti per frenare un impeto d'ira jer sera lei dica la verità e lei dunque ribatteva marta non ha fatto male soltanto a sé ma anche agli altri ne conviene non pensando a sé non ha pensato neanche agli altri doppio male quando a un tratto si sentí scuotere e aprendo gli occhi stordito oppresso di stupore si vide davanti vivo e spirante il padre eterno proprio lui che gli ripeteva ancora quella poi invidiato decoro di casa vetti gli restavano le chiese ora per villeggiare eh come si fa ci vuol pazienza da parecchi anni a roma non gli era ancora riuscito di visitarne tutte le chiese piú famose l'avrebbe fatto quest'anno per villeggiatura nella sua santità difatti ella riteneva che quei fiori di campo non nascono per gli uomini ma sono come il riso della terra che esprime gratitudine al sole per il calore che esso le dà strappare quei fiori era per lei una profanazione perché è innegabile che io ragionavo pur bene quand'ero matto dovrei veramente riderne ma forse non ci riesco per il motivo affatto particolare che quei ragionamenti erano per la maggior parte diretti a convertire quella disgraziata che fu la mia prima moglie della quale parlerò appresso volevamo insegnare a una farfalla non a chiuder le ali e non volar piú ma a non andare a posarsi su certi fiori velenosi senza intendere che per la farfalla quel che a noi pareva veleno era il proprio cibo si sentí piú volte chiamare dalla voce del padrone e si fermò col cuore che gli galoppava in petto si voltò e si vide chiamato ancora chiamato con le mani che fare sarà tentazione del demonio ma io abbasso il libro sulle ginocchia e sto a guardarla se lo dica proprio sul serio davanti a me per esser logici via san francesco per lei non dovrebbe esser savio o io ora ma già mi persuado che i savii debbono esser logici fino a un certo punto in un modo piú balordo non avrei potuto presentarle la proposta balbettavo e certo certissimo questo modo balordo dovette contribuire non solo a fargliela respingere com'era giusto ma anche a farla arrabbiare povera marta a un tratto un singhiozzo quasi un bollo di paurosa luce in quel mare di tenebre un chiurlo d'assiolo nella valle giú e lontano gridi di terrore i grilli che scampanellavano di là verso la collina il maltese la fulminò con una guardataccia sapeva bene il valore del podere e che maràbito aveva già compiti settantacinque anni e presto sia sospirò come avvenne a ciuzzo pace prima di lui ciuzzo pace aveva ceduto per un vitalizio d'una lira al giorno l'attiguo poderetto al mercante scinè soprannominato il maltese e dopo appena sei mesi era morto e s'era mietuto l'orzo e abbacchiate le mandorle lasciando ai nuovi padroni l'abbacchiatura delle olive e la vendemmia quel giorno appunto dovevano venire a prendere possesso del podere avrebbe fatto loro la consegna e addio la se invece di fuggirmi dicevo mi aveste ajutato coi vostri buoni consigli né io né voi saremmo cosí scontenti né riro forse sarebbe morto e seguitò la frase movendo l'indice e il medio d'una mano il che significava due lire al giorno son due lire al giorno padrone mio intervenne a questo punto maràbito fermandosi don michelangelo non ne poteva piú proruppe che vecchierello somarone che vecchierello non vedi che cammina meglio di me questo non vuol dire rispose con un sorriso da scemo grigòli ma lo scinè spingeva in su le guance e la bocca in una smorfia d'incredulità stizzosa cosa strana però pure in quella smorfia le sopracciglia fortemente segnate sotto la fronte tonda come un boccale uguale forse sí ma meglio di lui in tutto il territorio di girgenti non si ritrova qua qua questi mandorli innestati da lui quanto bene gli volete a quel vecchio sghignò infatti quello appena maràbito si fu un poco allontanato ma se cercate di persuaderlo con le buone a morir presto il fiato ci sprecate cent'anni vi campa quel vecchio ve l'ho detto e la vigna tralcio per tralcio pena per il podere e pena anche per le bestie che tant'anni lo avevano ajutato le due belle mule che non s'erano mai avvilite a tirar l'aratro per giornate sane là e chétati una buona volta parli piú d'un giudice povero il podere è buono il podere è buono non dico di no ma ma alla fatica erano avvezze povere bestie ma anche alla loro razione d'orzo e cruschello ogni giorno oltre la paglia o che avevano quel giorno le calandre strillavano sui piani piú del solito come se sapessero che il vecchio doveva andarsene e lo salutassero ora dandosi a vedere per un verso mal contento del podere e per l'altro contento dello stato di salute del vecchio sperava di potere ancora lesinare sul vitalizio di due lire al giorno già convenuto fermandosi domani all'alba io me n'andrò sú al paese e stia sicuro che ci andrò a morire perché quella ch'è stata finora la mia vita la lascerò qua in questa terra non mi piace parlare ma ciò ch'è giusto glielo debbo dire gli toccava di là risalire verso lo stretto di santa lucia anch'esso malfamato e quasi sempre deserto per riuscire a porta mazzara dove imboccava la via del ràbato la terra è terra soggetta alle vicende del tempo e due lire al giorno son due lire al giorno ma non gli venne fatto visitando passo passo il podere non ebbe proprio dove metter pecca le mani alla schiena e guardando a terra mentre la nappina della berretta nera a calza gli ciondolava sulla nuca a ogni passo si rimescolava tutto scorgendo da lontano a destra la bottega di panneria dello case case che sul davanti nella straduccia piú sú erano d'un sol piano e di misero aspetto qua di dietro avevano certi muri che parevano di cattedrale sappia che lo faccio non per me ma per la mia terra che con me patirebbe perché non sono piú buono da lavorarla come il mio cuore vorrebbe e l'arte comanda giojoso s'aspettavano le prime acque dopo le quali sarebbe cominciato il tempo delle fatiche per la campagna la rimonda l'aratura la semina un altr'uomo fatto per la fatica come zio maràbito non c'è mai stato e non ci sarà mai vero maestro per la campagna poi quanto a rimondare a innestare a potare qua qua guardi qua e mostrava nell'agrumeto ch'egli chiamava giardino certe lumíe certi portogalli la cui vista soltanto a suo dire ricreava il cuore questo giardino eccellenza è vermiglio cosí tutto cent'anni cent anni dovete campare il signore e maria santissima delle grazie debbono tenervi in vita per farlo crepar di rabbia le ossa s'ha da rodere cosí sudore serv'a voscenza salutò appena maràbito rotto al lavoro da tanti anni parlava poco di solito e ora per giunta provava quasi vergogna pensando che per quella cessione che faceva del suo podere il mantenimento gli sarebbe venuto ancora da esso faranno patire hanno abbattuto gli albicocchetti davanti la roba diceva maràbito appena quindici giorni dopo alle vicine della piazzetta di santa croce ora addio riro e il fischio della nòria da quel giorno in poi non l'avrebbe piú udito sette contò intanto ché pur tra i pensieri il conto dei giri per la lunga abitudine non lo perdeva mai abituato a vivere in campagna entrando nella stretta delle case si sentiva ogni volta soffocare anche se attraversava la città per la via maestra ch'egli non chiamava col suo nome via atenèa ma a modo di tutti e chi sa perché la piazza piccola con tutto che fosse malfamata quella via per tanti delitti rimasti oscuri e a passarci sul tardi incutesse un certo sgomento i passi vi facevano l'eco perché il pendio del colle troppo ripido metteva lí quasi a ridosso i muri delle case e cercò nel sobborgo ràbato che pareva il braccio su cui s'appoggiasse cosí lunga sdrajata se gli riusciva scorgere il campaniletto di santa croce ch'era la sua parrocchia aveva là presso un vecchio casalino dove avrebbe chiuso gli occhi per sempre voscenza m'è padrone e non per contraddirla ma cosí bello grasso voglio dire in salute com'è voscenza non è tanto facile camminare ora qua per la vigna la vigna era zappata di fresco e veramente ci s'affondava col pericolo anche di slogarsi un piede esalava poi un senso d'umido corrotto in basso nell'afa di quelle giornate ancora di sole caldo e don michelangelo stronfiando ne soffriva come d'una smania che gli si fosse messa allo stomaco ma era anche per la parlantina di quel ménchero là non che poco dopo vedendosi solo nel suo vecchio casalino s'avviliva che sto piú a farci zitto vecchio stolido lo rimbeccavano allora le vicine per confortarlo chiamate la morte di piazza non aveva proprio nulla era una via un po piú larga e piú lunga delle altre serpeggiante lastricata con case signorili e botteghe in fila uno di que sganasciati landò d'affitto con l'attacco a tre che puzzano di rimessa lontano un miglio e servono con gran fracasso di sonagliere per le scampagnate tre volte maràbito scosse la testa perché ormai non erano piú per lui quelle fatiche lo riconosceva da sé tanto che entrando col marzo i mesi grandi aveva detto a se stesso questa sarà l'ultima stagione lasciatelo campare poverello mi fa proprio piacere cosí il rodimento lo dava lui agli altri anzi per rappresentar meglio la sua parte una mattina vedendo passare il vecchio davanti la bottega volle fargli cenno d'accostarsi attraversando quel tratto maràbito avvertiva realmente nel silenzio e tra l'eco dei passi come un sospetto che ci fosse qualcosa in quella via di misterioso e non gli pareva l'ora d'arrivare al piano di ravanusella arioso ma vi respirava per poco spesso don michelangelo stava seduto davanti la porta col pancione che pareva un sacco di crusca tra le cosce aperte e cosí sbracato che la camicia gli strabuzzava perfino di sotto il panciotto fumava e sputava tondo visetto caro con le braccia appoggiate sulle gambe discoste e lasciando pendere come morte le mani terrose il vecchio maràbito sedeva sul logoro murello accanto alla porta della roba ma che dovesse poi distruggergli il frutto di tante fatiche maltrattargli le bestie questo no questo il signore non doveva permetterlo e si recava in fondo al viale detto della passeggiata all'uscita del paese riro riro è morto non me ne so dar pace e io esclamò il maltese non me ne parlate quel grigòli è una canaglia per colpa sua ma anche per colpa vostra un poco di dove poteva scorgere la sua terra lontana laggiú laggiú nella vallata tra i due tempii antichi guardava e guardava come se con gli occhi potesse impedire di lassú lo sterminio del maltese il cuore però non gli reggeva a lungo e se ne ritornava pian piano con le lagrime agli occhi anziché da porta di ponte preferiva prendere per la via solitaria sotto san pietro fino al piano di io vi voglio bene e voglio che vi diate cura della vostra salute venite venite da me c'intenderemo proferí forte quest'ultime parole perché le udisse don luzzo l'orefice ma l'aveva e come la sua malizia anche lui bastava guardargli quel naso intanto con l'ajuto del vetturino don michelangelo poté scendere dalla carrozza tenevano sú per giú il medesimo discorso sebbene con minore efficacia di gesti e di frasi e in tono di scherno a don michelangelo scinè quel vecchio cent'anni vi campa caro maltese ma allegro lui se mai grigòli che da quel giorno avrebbe mangiato a due greppie abbattuto il murello di cinta che separava il podere di maràbito da quello del povero pace fortuna e dormi che gli restavano duri e attoniti quasi a dispetto delle pàlpebre sotto il cielo velato gli alberi stavano immobili come se sospesi nella pena con cui il vecchio padrone ora li guardava cosí dovessero durare anche quand'egli non ci sarebbe stato piú ora il silenzio che pareva fervesse lontano lontano d'un sordo ronzío di mosche che pure erano vicine dava arcanamente il senso di quella morte ma il vecchio non ne aveva sgomento piuttosto come sputava vedendo maràbito che veniva avanti pian piano gli figgeva gli occhi addosso e pareva se lo volesse succhiar vivo con lo sguardo come la vipera un ranocchio dormi s'era cattivata la fiducia del maltese chi sa poi perché cosí tracagnotto con gli occhi tondi e ridenti e quella puntina di naso che gli s'alzava quasi incuriosita all'insaputa della faccia da pacioccone senza malizia fece peggio grigòli imperterrito incalzò avete ragione la vostra bocca non parla mai ah non per vantarlo di presenza ma la verità è verità atterrarli certo com'è certo dio questa è opera di grigòli che per far legna dà a intendere al padrone che gli alberi sono secchi ma s'ingannava non passò neanche un mese che vennero a dirgli hanno abbattuto la roba la roba eh già roba casa e stalla insieme col pavimento fatto coi ciottoli del fiume dove non mancavano quella vecchia roba cretosa e annerita gli faceva sentire ancora per poco il suo alito quell'odor grasso e caldo del concio ma se adesso il padrone è quell'altro lasciategli fare ciò che gli pare e piace ora appunto questo non sapeva tollerare maràbito che il maltese fosse il padrone sí poi rivolto a maràbito o che debbo dirvi dunque che siete vecchio stravecchio e in punto di morte come sono voscenza lo vede rispose il vecchio aprendo le braccia gli anni miei non li so dispettoso gli domandava sorridendo come si va come si va come vuole dio rispondeva duro maràbito senza fermarsi e tra sé diceva a tuo dispetto voglio campare e gli veniva la tentazione di voltarsi e fargli le corna dalla via che fracasso facevano su quei lisci lastroni scivolosi gli scarponi imbullettati di maràbito che andava curvo e cauto con l'andatura dei contadini mia vostra vostra perché se voi col vostro brutto caratteraccio invece di fuggirmi come se v'avessi rubato mentre dio solo sa che sacrifizio sto facendo a darvi queste due lire al giorno la morte quando il signore comanda verrà a picchiarmi alla porta lassú alzò gli occhi cosí pensando a girgenti che sedeva alta sul colle con le vecchie case dorate dal sole come in uno scenario l'asinella che valeva piú delle mule e riro il giovenco biondo come l'oro che tirava da sé senza benda né guida l'acqua del pozzo pian piano com'egli l'aveva io avrei seguito i vostri consigli senza lasciarmi menar per il naso da quello lí che s'approfitta della mia inesperienza ruba a tutto spiano e fa di padrone spacca-e-liscia il padrone sareste rimasto voi invece da lontano e tutto sarebbe andato per il le mule e l'asinella erano impastojate su l'aja a rimpinzarsi di paglia paglia quanta ne volevano anche ad esse il vecchio maràbito rivolse uno sguardo come le avrebbe trattate il nuovo padrone non per nulla la gente del paese se lo richiamava con piacere alla memoria lacero e impolverato su per le viucole a sdrucciolo del quartiere di san michele con la balla della mercanzia sulle spalle e la mezzacanna in una mano ne scese con lo stesso stento la moglie si-donna nela e subito prendendosi con due dita la veste cominciò a spiccicarsi tutta poi ne scesero le figlie due ragazzone gemelle la signora nela e le due figliuole non s'aspettavano quest'uscita del vecchio e lo guardarono allocchite ma don michelangelo da volpe vecchia esclamò sorridendo rivolto a grigòli e tu mi dicevi che non parla alla grazia con le quattro grandi vetrine sfarzose e la porta in mezzo era proprio nel centro della via un poco prima del largo dei tribunali dove la gente s'affollava di piú era solo perché non aveva mai voluto né donne né amici sentiva pena per quel suo podere a lasciarlo dopo tanto tempo conosceva gli alberi uno per uno li aveva allevati come sue creature lui piantati lui rimondati lui innestati in potere di voscenza e di grigoletto che sa l'arte meglio di me sono sicuro che alla terra non mancherà mai nulla e sono pronto a staccarmene ora stesso senza neanche fiatare ma se voscenza non è piú contento me lo dica chiaro e non ne facciamo piú niente ringraziate dio piuttosto che ha voluto darvi la buona vecchiaja ma il vecchio scoteva il capo levava una mano a un gesto di stizza che buona vecchiaja e si metteva a piangere come un bambino i rimprovera il pane che mangio e questi quattro giorni che mi restano dallo stradone tutt'a un tratto venne un allegro rumor di sonagli ma il vecchio si cangiò in volto la carrozza eccolo disse e andò incontro al nuovo padrone tirandosi sulle spalle la giacca che teneva appesa addosso con le maniche spenzolanti ma non piú in compenso del suo lavoro auff si crepa sbuffò lo scinè asciugandosi col fazzoletto il faccione congestionato piú volte infatti come se non avesse udito i continui richiami di grigòli era passato diritto o s'era fermato con gli occhi socchiusi e l'indice d'una mano sulla punta del naso quasi assorto in qualche conto complicato pero questo signorinella fa pere grosse cosí terra come questa non ce n'è non ci manca nulla e maràbito in coscienza se l'è meritata che ha saputo lavorarla come dio comanda peccato che ora è vecchierello tutto sudato mentre dell'altra si faceva portavoce nel gridare roba di fràaancia s'era arricchito in poco tempo con l'usura e ora troneggiava seduto sotto il lampadino della madonna dietro il lungo banco del suo negozio di panneria ma il vecchio restò ferito ah dunque voscenza vorrebbe dire che riro è morto per me per voi certo qualche gazza appostata però pareva sghignasse beffarda a quando a quando mentre di tra le stoppie riarse sui piani e i poggi delle quote le calandre alternavano il loro ciaucío stridulo giojoso chiudeva gli occhi e li rivedeva tutt'e tre quegli alberetti lí sulla spianata del ciglione erano cosí belli perché atterrarli gemelle sembravano tutt'e quattro un tino una botte e due caratelli la carrozza risollevandosi sulle molle parve rifiatasse i cavalli no poveri animali tutti imbrattati di schiuma e sgocciolanti di sudore a una delle figliuole girando lo sguardo sul ciglione lí vicino su cui sorgono i due tempii antichi quello di giunone da una parte e quello detto della concordia dall'altra in un soprassalto d'ammirazione scattò proprio dal cuore uh bello papà rimase abbagliato lui stesso il maltese dalle sue parole difatti ora che ci pensava chi meglio di maràbito avrebbe potuto ajutarlo a guardarsi da quell'imbroglione di grigòli lui piante massaje come queste non ce n'è ogni albero tre quattro staja l'anno che voscenza può contarci a occhi chiusi e questi albicocchi qua se voscenza ne assaggia il frutto non se lo può piú levar di bocca vera rarità e venite qua santo dio perché mi fuggite cosí che male v'ho fatto nessuno a me gli rispose maràbito ma la terra io gliel'avevo raccomandata tanto a voscenza e anche le povere bestie vicine tre alberetti state a piangere come se vi avessero tagliato le braccia e le bestie soggiungeva allora maràbito m'hanno detto che l'asinella l'animaluccia mia è ridotta cosí male che non si regge piú in piedi e riro riro non si riconosce piú grigòli però senza scomporsi s'era rivolto alla si-donna nela e alle due ragazzone qua qua guardino qua tanto che maràbito alla fine stimò prudente ammonirlo e zitto via grigoletto i padroni hanno occhi per vedere da sé dall'altro lato in principio la via mostrava ancora l'antica cinta della città con le torri mezzo diroccate nella prima chiusa appena da una portaccia stinta e sgangherata s'esponevano i morti sconosciuti e si portavano per le perizie giudiziarie gli uccisi e voi campate cent'anni a suo marcio dispetto gli gridavano quelle a coro aprendo il fuoco contro lo scinè sanguisuga dei poveri succhiategli il sangue come lui l'ha succhiato a tante povere creature chi è riro il giovenco credevamo che fosse un vostro figliuolo da un canto le vicine sentivano pietà di lui dall'altro certe volte non potevano tenersi dal ridere il maltese al posto della vecchia roba voleva far sorgere una bella cascina nuova e quei tre alberetti lo impicciavano godetevi in pace il vitalizio lo esortavano le vicine averle maràbito settantacinque anni non doveva compirli piú per bene che stesse quant'anni avrebbe potuto vivere ancora tre quattro abbondiamo fino a ottanta dunque da tre a quattro mila lire fino a dodici mila ci correva e quell'animalaccio di grigòli pareva glielo facesse apposta qua qua guardi qua e con le mani sollevava i pampini d'una vite per mostrare certi grappoli piú grossi d'una poppa della signora nela so so che mi sento stanco e voscenza ripeto può star sicuro che dei suoi belli denari con me non ne sciuperà molti prendo la via di ciuzzo pace ch'è per me la migliore e lor signori si godranno il fondo e spero in dio che non me lo faranno patire michelangelo scinè guardava e chinava la testa brusco non potendo far altro o fors'anche in grazia di quell'eccellenza che grigòli non gli risparmiava fingeva di sbuffare per il caldo si crepa si crepa miglia di stradone a guardare dalla città non credevo che fosse cosí lontano era una prima botta questa da mercantuccio rifatto la quale dava a vedere come fosse venuto col proposito di disprezzare tutto panneria ch'era il piú grande di tutta la via atenèa la signora nela dalla faccia di melanzana piantata senza collo sopra le poppe enormi non apriva bocca se prima non si consigliava con gli occhi del marito non creda ch'io stia facendo questo negozio per poca voglia di lavorare ho lavorato fin da quand'ero ragazzo di sett'anni e vita e lavoro per me sono stati sempre una cosa sola la nòria a ogni giro della bestia dava un fischio lamentoso egli da lontano contava quei fischi sapeva quanti giri ci volevano a riempire i vivaj e si regolava crepa maràbito non parlava gli seccava anzi che parlasse tanto grigòli essendosi accorto che lo scinè a mano a mano s'intozzava dalla bile quel tanfo secco e acre del fumo stagnato ch'erano per lui l'odore stesso della sua vita contemplava intanto il suo podere sbattendo continuamente gli occhietti vitrei infossati e stropicciavano in giro furiosamente la punta di un gomito sulla palma dell'altra mano cosí cosí nello stesso tempo don luzzo l'orefice ch'era la peggior lingua di tutta la via atenèa e il farmacista dirimpetto come mai ella cosí nudo il seno nude le spalle le braccia nude tutta fulgente di gemme e di stoffe non la vedeva non la vedeva piú come una persona viva e vera davanti a sé e micuccio rimase a tentennare il capo perbacco era vero dunque la fortuna acciuffata affaroni quel cameriere che pareva un gran signore il cuoco e il guattero quella dorina che ronfava di là servi tutti a gli ordini di teresina se non forse per questo che quel cameriere allora avrebbe dovuto trattar lui micuccio da padrone ed egli vedendolo cosí disinvolto ed elegante quantunque ancor senza marsina non riusciva a vincere l'impaccio che già ne provava solo a pensarci le spiegazioni e tutt'e due di nuovo si sorridevano e si rimettevano a mangiare e a parlare del paese lontano d'amici e conoscenti di cui zia marta gli domandava notizie senza fine non mi par vero che me ne possa star qua con te stasera e la buona vecchietta che aveva parlato parlato istintivamente per non dar tempo a micuccio di pensare alla fine sorrise e si stropicciò le mani guardandolo intenerita chi l'avrebbe mai detto rivedeva col pensiero la soffitta squallida laggiú laggiú a messina dove teresina abitava con la madre cinque anni addietro in quella soffitta lontana se non fosse stato per lui mamma e figlia sarebbero morte di fame ma ecco ella era ormai arrivata tanto tanto lontano che egli rimasto lí sempre lo stesso a sonare il flauto le domeniche nella piazza del paese come avrebbe piú potuto raggiungerla la vista gli s'annebbiò era tanto lo stupore tanta la commozione che non s'accorse egli stesso che gli occhi gli si erano riempiti di lagrime li chiuse e in quel bujo si strinse tutto in sé quasi per resistere allo strazio che gli cagionava una lunga squillante risata arrossí ne provò onta e si cacciò una mano nella tasca in petto della giacca dove era il portafogli ero venuto zia marta disse in fretta dicevano quelli di zia marta ma subito la buona vecchietta abbassò i suoi perché micuccio non vi leggesse altro si stropicciò di nuovo le mani e disse mangiamo eh e agitò piú volte le dita presso il mento come se salutasse per significare non mi va piú non posso stette ancora un pezzo silenzioso avvilito assorto nella visione di poc'anzi poi mormorò come s'è fatta e poi sapeva sapeva ciò che costava a lui la follia di quel sogno pericoloso ma né lui né teresina le davano ascolto e invano essa si era ribellata quando un giovane maestro compositore avendo udito teresina in un concerto se tutti quei signori se quel cameriere stesso avessero saputo che egli micuccio bonavino s'era rotte le ossa a venire di cosí lontano trentasei ore di ferrovia ehi dorina sú chiamò il cameriere vedi che c'è qui il signor bonvicino bonavino corresse micuccio che stava a soffiarsi su le dita sciolse la bocca al sacchetto e facendo riparo d'un braccio versò quei freschi frutti fragranti sulla tavola e se mi mettessi a tirare tutte queste lumíe e dorina che risate se teresina lo avesse trascinato al loro cospetto lí in sala dicendo guardate questo poveretto sonator di flauto dice che vuol diventare mio marito dita bonavino bonavino conoscente della signora tu dormi della grossa suonano alla porta e non senti io ho da apparecchiare non posso far tutto io capisci badare al cuoco che non sa alla gente che viene ostante la guerra che gli movevano in casa i genitori la madre specialmente ma poteva abbandonar teresina in quello stato dopo la morte del padre abbandonarla perché non aveva nulla mentre lui bene o male un posticino ce l'aveva di sonator di flauto nel concerto comunale si lamentò una voce insonnolita dietro la cortina e poco dopo apparve un donnone tozzo affagottato che strascicava una gamba zia marta lo lasciò facendogli con una mano inguantata segno d'attendere ed entrò nella sala nella quale poco dopo a micuccio parve si aprisse una voragine vi s'era fatto d'improvviso silenzio poi udí il cameriere recò il lume e quello che ronfava nella stanza dietro una cortina sospesa a una funicella da una parete all'altra borbottò tra il sonno chi è ecco veniva a ridarlo a teresina perché denari niente egli non ne voleva non perché gli paressero elemosina avendo egli già speso tanto per lei ma niente non lo sapeva dire lui stesso mentre correva ad aprire ma vedendo che micuccio stava per seguirlo s'arrestò di botto per intimargli voi state qua prima lasciate che la avverta a dispetto di chi non voleva crederci micuccio sorse in piedi con le ciglia corrugate come per raffermarsi in questa conclusione si soffiò di nuovo su le mani diacce e pestò i piedi per terra e ora piú che mai lí in quella casa denari niente come aveva aspettato tant'anni poteva ancora aspettare che se poi denari teresina ne aveva d'avanzo segno che l'avvenire le si era schiuso ed era tempo perciò che l'antica promessa s'adempisse chiare distinte queste parole di teresina un momento signori e di nuovo la vista gli s'annebbiò nell'attesa ch'ella comparisse ma teresina non comparve e la conversazione fu ripresa nella sala quello appunto per cui ella piangeva inconsolabile trascinando senza requie il suo cordoglio segreto fra il tumulto di quella vita di lusso odioso che disonorava sconciamente la sua stanca vecchiaja ma io le scappò detto a questa risposta il cameriere stimò innanzi tutto conveniente ritirare il lei e riprendere il voi introdusse micuccio in una cameretta al bujo presso la cucina dove qualcuno ronfava strepitosamente e gli disse sedete qua adesso porto un lume e va bene micuccio sorrise e lo seguí con gli occhi attraverso un'altra stanza in penombra fino alla vasta sala in fondo illuminata dove sorgeva splendida la mensa e restò meravigliato a contemplare finché di nuovo il ronfo non lo fece voltare a guardar la cortina lasciatela star lí con quei signori lí sta bene al suo posto io poveretto l'ho veduta m'è bastato o piuttosto andate pure andate anche voi di là sentite come si ride io non voglio che si rida di me me ne vado eran rimasti d'accordo che egli le avrebbe lasciato cinque sei anni di tempo per farsi strada liberamente erano giovani entrambi e potevano aspettare era di teresina oh dio e perché rideva cosí di là un grido represso gli fece riaprir gli occhi e si vide davanti irriconoscibile zia marta col cappello in capo poveretta oppressa da una ricca splendida mantiglia di velluto non mi par vero di trovarmi con te figlietto mio qua qua appartati lí capirai tanti signori lei poverina non può farne a meno la carriera m'intendi eh come si fa i hai veduti i giornali cose grandi figlio mio ma io io come sopra mare sempre egli si voltava turbato e poi guardava gli occhi dolenti e affettuosi della vecchina quasi per leggervi una spiegazione ma vi leggeva invece la preghiera di non chieder nulla per il momento di rimettere a piú tardi le spiegazioni e non riusciva ancora a spiccicar gli occhi con uno scialle di lana fin sopra il naso i capelli ritinti d'oro micuccio stette a mirarla allocchito anche colei sorpresa sgranò tanto d'occhi in faccia spiegazioni micuccio per non infastidirlo anche lui stimò prudente ricacciarsi dentro tutte le domande che gli veniva di rivolgergli avrebbe poi dovuto dirgli o fargli intendere ch'era il fidanzato di teresina e non voleva pur non sapendone il perché lui stesso piatto micuccio si portò due dita al colletto affumicato e spiegazzato e se lo stirò provandosi a trarre un lungo respiro mangiare ed egli si sentí beato a posto e si mise a mangiare come non aveva mangiato mai in vita sua senza piú pensare alle sue mani né al cameriere piè di quelle tremule incerte lettere raspate alla meglio su la carta dalla povera vecchietta c'eran sempre due paroline di lei di teresina che non aveva mai tempo di scrivere caro micuccio confermo quanto ti dice la mamma sta sano e voglimi bene glielo aveva promesso lei stessa è vero ma come avrebbe potuto allora supporre che un giorno sarebbe divenuta cosí ed era anche vero sí che egli le aveva schiuso quella via e le aveva dato modo io ormai non posso piú farle la guardia figliuolo mio perché domandò allora micuccio leggendole a un tratto negli occhi il sospetto ch'egli non aveva ancora avuto e si rabbujò in volto rimise a sedere e a pensare costernato poco dopo una forte scampanellata lo scosse dorina la signora strillò il cameriere infilandosi in fretta e in furia la marsina freddo gli disse passando il cameriere poco ci vorrà adesso venite qua in cucina starete meglio micuccio non volle seguire il consiglio del cameriere che con quell'aria da gran signore lo sconcertava e l'indispettiva si e vide che zia marta scoteva amaramente il capo e che aveva sospeso di mangiare anche lei come se aspettasse ma neanche a pensarci piú aggiunse poi quasi tra sé chiudendo gli occhi solo abbandonato di notte in una grande città sconosciuta lontano dal suo paese deluso avvilito scornato bei giorni lontani teresina ardeva tutta nel desiderio di spiccare il volo di lanciarsi nell'avvenire che il maestro le prometteva luminoso e frattanto che carezze di fuoco a lui per dimostrargli tutta la sua gratitudine e che sogni di felicità comune la signora ripeté micuccio allora dorina riprese d'un subito coscienza eccomi eccomi disse togliendosi e buttando dietro la cortina lo scialle e adoperandosi con tutta la pesante persona a correr verso prese la valigetta e il sacchettino di sotto la tavola e s'avviava per uscire quando gli venne in mente che lí dentro il sacchetto c'eran le belle lumíe ch'egli aveva portato a teresina dal paese oh guardate zia marta riprese come va stai bene ora micuccio bravo bravo sei stato malato se non m'inganno ci rivedremo tra poco tanto qui hai con te la mamma siamo intesi eh un ampio sonoro sbadiglio protratto nello stiramento delle membra e terminato in un nitrito per un brividore improvviso accolse la protesta del cameriere il quale s'allontanò esclamando e va bene velluto come micuccio tu qui zia marta esclamò micuccio quasi impaurito restando a contemplarla come mai seguitò la vecchietta sconvolta senza avvertire che è stato quando sei arrivato giusto questa sera oh dio la vecchietta si smarrí nella sua pena e si nascose la faccia con le mani tremule ma non riuscí a frenar l'impeto delle lagrime irrompenti sí sí vattene figliuolo mio vattene disse soffocata dai singhiozzi non è piú per te hai ragione se mi aveste dato ascolto voi siete zia marta dicevano gli occhi di micuccio e tu micuccio il mio caro e buon figliuolo sempre lo stesso poverino e il cameriere e dorina gli passarono davanti reggendo magnifiche ceste di fiori sporse il capo a guardare in fondo la sala illuminata e vide tanti signori in marsina che parlavano confusamente dorina venne ad apparecchiare la tavola in fretta perché già di là in sala il pranzo era cominciato verrà domandò cupo micuccio con voce angosciata dico per vederla almeno certo che verrà gli rispose subito la vecchietta sforzandosi di vincere l'impaccio giunse al portone vide che pioveva a dirotto non ebbe il coraggio d'avventurarsi per quelle vie ignote sotto quella pioggia rientrò pian piano rifece una branca di scala ma subito dopo le venne di sorridere guarda le disse la madre senza frenar piú le lagrime col tovagliolo ti aveva portato le lumíe oh belle esclamò sina con un balzo strinse un braccio alla vita e ne prese con l'altra mano quanto piú poteva portarne ascolto dunque proruppe micuccio chinandosi su lei e strappandole a forza una mano dal volto ma fu tanto accorato e miserevole lo sguardo con cui ella gli chiese pietà portandosi un dito su le labbra che egli si frenò e aggiunse con altro tono forzandosi a parlar piano appena avrà un momentino di largo già me l'ha detto si guardarono tutt'e due e si sorrisero come se finalmente si riconoscessero attraverso l'impaccio e la commozione le loro anime avevano trovato la via per salutarsi con quel sorriso poi sedette sul primo scalino e appoggiando i gomiti su le ginocchia e la testa tra le mani si mise a piangere silenziosamente sul finir della cena sina marnis fece un'altra comparsa nella cameretta a voi sola badate bene a lei dite cosí buona fortuna a nome mio riprese la valigetta e andò via ma per la scala un senso d'angoscioso smarrimento lo vinse e anch'egli ricordava era triste tanto che gli erano spuntate le lagrime sentendola cantare pure tant'altre volte l'aveva sentita quell'arietta ma cantata a quel modo mai il cameriere venne a offrir loro il primo servito micuccio stette bene attento a osservare come faceva zia marta a trarre dal piatto la porzione tornò invece dopo pochi minuti che a lui parvero eterni zia marta senza cappello senza mantiglia senza guanti meno imbarazzata aspettiamo un po qua sei contento gli disse da un pezzo ed egli sciocco egli stupido se n'accorgeva solo adesso glielo avevano detto là al paese e lui s'era ostinato a non crederci e ora che figura ci faceva a star lí in quella casa era stato per morire e in quell'occasione a sua insaputa zia marta e teresina avevano inviato al suo indirizzo una buona somma di danaro parte se n'era andata durante la malattia ma il resto egli lo aveva strappato a viva forza dalle mani rapaci dei suoi parenti e ora allora micuccio restò un istante impacciato non sono no non sono cugino veramente sono sono micuccio bonavino lei lo sa vengo apposta dal paese io starò con te adesso si fa cena noi ce ne staremo qua dorina ci apparecchierà questo tavolino e ceneremo insieme qua ci ricorderemo de bei tempi eh son venuto per balbettò micuccio non sapendo piú che dire aspetta lo interruppe zia marta come si fa come si fa vedi quanta gente figliuolo mio è la festa di teresina la sua serata aspetta aspetta un po qua anche per restituirvi questo denaro che mi avete mandato che ha voluto essere pagamento restituzione vedo che teresina è divenuta una sí mi pare una regina vedo che niente neanche a pensarci piú ma questo denaro no non l'aveva piú riveduta da allora lettere sí aveva le sue lettere dal conservatorio e poi quelle di zia marta quando già teresina si era lanciata nella vita artistica contesa dai principali teatri dopo l'esordio clamoroso al san carlo a contrappeso teresina e chi è domandò a sua volta marcando le folte ciglia giunte che parevano due baffi rasi dal labbro e appiccicati lí per non perderli ah esclamò il cameriere con un sorriso d'ironico stupore si chiama cosí senz'altro teresina e voi chi siete c'è o non c'è domandò il giovanotto corrugando le ciglia e sorsando col naso ditele che c'è micuccio e lasciatemi entrare favorisca allora favorisca non c'è nessuno anche lei a teatro la zia prima del tocco non ritorneranno è la serata d'onore di sua come sarebbe di lei la signora cugina allora teresina canticchiava un'appassionata arietta siciliana di cui micuccio ricordava ancora le tènere parole era triste teresina quel giorno per la recente morte del padre e per l'ostinata opposizione dei parenti di lui mio cercò d'interromperlo afflitta e con le lagrime agli occhi zia marta micuccio le fe cenno di star zitta non li ho spesi io li hanno spesi i miei parenti durante la malattia senza ch'io ne sapessi nulla il giovanotto scosse prima la testa per far saltare dalla punta del naso una gocciolina di freddo poi rispose teresina la cantante e quelle lettere nei cinque anni già trascorsi egli le aveva sempre mostrate a chi voleva vederle per distruggere le calunnie che i suoi parenti scagliavano contro teresina e la madre poi s'era ammalato campagnolo all'aspetto col bavero del pastrano ruvido rialzato fin su gli orecchi e le mani paonazze gronchie dal freddo che reggevano un sacchetto sudicio di qua una vecchia valigetta di là a contrappeso i trovò la mamma che piangeva anche lei sola mentre di là quei signori schiamazzavano e ridevano è andato via domandò sorpresa zia marta accennò di sí col capo senza guardarla sina fissò gli occhi nel vuoto assorta poi sospirò poverino e allora lui micuccio senza pensarci due volte l'aveva rotta coi parenti aveva venduto un poderetto lasciatogli in eredità dallo zio prete e mandato teresina a napoli a compiere gli studi e l'aveva scoperto lui lui quel tesoro nella gola di teresina ella cantava sempre allora come una passera dei tetti ignara del suo tesoro cantava per dispetto cantava per non pensare alla miseria a cui egli cercava di sovvenire alla meglio pensarci a un certo punto però vedendolo ripassare non seppe tenersi dal domandargli scusi questa casa di chi è nostra finché ci siamo gli rispose in fretta il cameriere zia marta invece scoteva amaramente il capo ne aveva viste tante in vita sua povera vecchietta che ormai non aveva piú fiducia nell'avvenire temeva per la figliola e non voleva che ella pensasse neppure alla possibilità di togliersi da quella rassegnata miseria non mi meritavo questo da lei è finita e non se ne parla piú ma denari niente i dispiace solo che non sono tutti che dici figliuolo mio se voi si provò a dir micuccio a cui l'angoscia stringeva la gola se voi credete che me ne debba andare no aspetta un po ti dico s'affrettò a rispondergli la buona vecchietta tutta imbarazzata io però riprese micuccio non saprei dove andare in questo paese a questa l'odor misto delle vivande in preparazione lo vinse n'ebbe quasi un'ebbrietà vertiginosa era poco men che digiuno dalla mattina veniva dalla provincia di messina una notte e un giorno intero in ferrovia e la voce gli morí sulle labbra dallo stupore ah che regina col volto in fiamme gli occhi sbarrati la bocca aperta egli restò a contemplarla istupidito come ho una fame io esclamò tutto lieto e raffidato micuccio la croce prima qua posso farmela davanti a te aggiunse la vecchietta con aria birichina strizzando un occhio e si segnò zia marta interpretò nel peggior senso quella risoluzione improvvisa di micuccio come un atto di sdegno un moto di gelosia le sembrava ormai poverina che tutti vedendo sua figlia dovessero d'un tratto concepire il piú tristo dei sospetti credendosi sul serio ancora il fidanzato di quella regina che risate quei signori e quel cameriere e il cuoco e il guattero e dorina ogni qual volta questi entrando o uscendo dalla sala schiudeva la bussola a vetri e veniva di là come un ondata di parole confuse o qualche scoppio di risa neanche a pensarci e che cos'erano poi quei pochi quattrinucci spesi allora per lei divenuta adesso una gran signora si vergognava solo a pensare che qualcuno potesse sospettare che egli con la sua venuta volesse le avevo portate a lei ma ora le lascio a voi sola zia marta ne prese una e la accostò al naso di zia marta sentite zia marta sentite l'odore del nostro paese e dire che ci ho anche pagato il dazio basta mai n'era rimasto cosí impressionato che il giorno appresso senza prevenire né lei né la madre aveva condotto con sé sú nella soffitta il direttore del concerto suo amico volesse accampar qualche diritto per quei pochi quattrinucci miserabili gli sovvenne in quel punto di avere in tasca il denaro inviatogli da teresina durante la malattia vedeva ora in quel suo bujo l'abisso che s'era aperto tra loro due no non era piú lei quella lí la sua teresina era tutto finito da un pezzo aspetta almeno che lo dica a teresina non hai sentito che voleva rivederti vado a dirglielo no è inutile le rispose micuccio deciso l'apparizione di quella strega ritinta l'intimazione del cameriere diedero a un tratto a micuccio avvilito un angoscioso presentimento sentí la voce stridula di zia marta di là in sala in sala dorina ma quando venne la sua volta nel levar le mani pensò che le aveva sporche dal lungo viaggio arrossí si confuse alzò gli occhi a sogguardare il cameriere il quale compitissimo ora gli fece un lieve inchino col capo e un sorriso come per invitarlo a servirsi e teresina scappò via in sala tutta frusciante non mangi piú domandò timorosa poco dopo zia marta per rompere lo sbalordimento di micuccio questi si voltò appena a guardarla mangia insistette la vecchina indicandogli il piatto lume micuccio guardò prima dalla parte donde veniva quel ronfo ma non poté discernere nulla guardò poi in cucina dove il cuoco assistito da un guattero apparecchiava da cena ma vanno per quella miseria che spesi io allora vi ricordate non ci pensiamo piú qua c'è il resto e io me ne vado ma come cosí di furia esclamò zia marta cercando di trattenerlo il cameriere col tovagliolo sotto il braccio passava e ripassava borbottando or contro dorina che seguitava a dormire or contro il cuoco che doveva esser nuovo chiamato per l'avvenimento di quella sera e lo infastidiva chiedendo di continuo spiegazioni il cameriere ancora in maniche di camicia ma già impiccato in un altissimo solino squadrò da capo a piedi il giovanotto che gli stava davanti sul pianerottolo della scala che gli diceva non la voce né gli occhi né il riso nulla nulla piú riconosceva di lei in quell'apparizione di sogno aveva dichiarato che sarebbe stato un vero delitto non darle migliori maestri e una compiuta educazione artistica a napoli bisognava mandarla al conservatorio di napoli a qualunque costo e cosí erano cominciate le prime lezioni di canto e per due anni di fila egli aveva speso per lei quasi tutto il suo stipendio le aveva preso a nolo un pianoforte comperate le carte di musica e qualche amichevole compenso aveva pur dato al maestro bella ragione e il cuore ah era stata una vera ispirazione del cielo un suggerimento della fortuna quel far caso alla voce di lei quando nessuno ci badava in quella bellissima giornata d'aprile presso la finestra dell'abbaino che incorniciava vivo vivo l'azzurro del cielo non bevi micuccio stese la mano per prendere la bottiglia ma in quella la bussola della sala si riaprí un fruscío di seta tre passi frettolosi uno sbarbaglio quasi la cameretta si fosse d'un tratto violentemente illuminata per accecarlo teresina e soggiunse sulla testa di quei galantuomini là per carità gemette la vecchina tra le lagrime facendogli un nuovo cenno supplichevole di tacere no niente riprese micuccio ridendo acre e rimettendosi in tasca il sacchetto vuoto fortunatamente zia marta venne a trarlo d'impaccio qua qua micuccio ti servo io se la sarebbe baciata dalla gratitudine avuta la porzione appena il cameriere si fu allontanato si segnò anche lui in fretta bravo figliuolo gli disse zia marta lei dunque lei lei non è piú degna di me basta basta me ne vado lo stesso anzi tanto piú ora che sciocco zia marta non l'avevo capito non piangete tanto che fa fortuna dicono fortuna ma non c'è nessuno a quest'ora rispose il cameriere col sorriso rassegato su le labbra la signora sina marnis è ancora a teatro e anche zia marta lo interruppe micuccio ah lei è il nipote e il cameriere si fece subito cerimonioso ma veramente diogene non quadrava bene al caso quel che sarebbe andato a capello veramente ah entrare al consiglio di stato allora sí la madre avrebbe acconsentito alle nozze interrotto quegli sfaccendati intanto gli vennero sopra portando in trionfo su l'asino l'ardelli che per la statura rivaleggiava col quagliola ma aveva in compenso un testone da golia pompeo lagúmina andò a chiudersi nella celletta e si buttò sul lettuccio ove rimase un pezzo in una tetraggine attonita di cui egli stesso a un certo punto ebbe sgomento prima di tutto i libri a posto erano le cinque in punto l'ora stabilita e pompeo lagúmina contentone si diede una fregatina alle mani ma il tavolino eh troppo piccolo per tutti quei grossi libri voleva averli sotto gli occhi tutti a portata di mano un tavolino piú grande intanto non sarebbe entrato nella celletta e il grosso cane lo spiava intento coi grandi occhi buoni pieni di silenzio s'intenerí fino alle lagrime pompeo lagúmina rileggendo quella sua patetica lettera sincerissima nelle bugie avrei bisogno d'una stanza appartata ah qua son tutte cellette di frati disse il signor lanzi fatte apposta per lo studio e per la meditazione signore ecco venga a vedere poiché lei s'è fatto monaco con noi giustissimo obbligatissimo esclamò il lagúmina si alzò e con molto garbo distribuí in giro il suo e discuteva e accettava i sennati consigli di questo e di quello e poi parlava degli studii già compiuti per la costruzione della funicolare tutto pronto al prossimo ottobre bravo avvocato siamo già in porto ora si riposi un tantino pompeo lagúmina si mostrava loro gratissimo di quel momentaneo sollievo di quelle buone parole e allora pilatus qua resterò io con tutti i miei comodi e un palmo di naso non sarebbe dunque mai sorto l'albergo di tipo svizzero lassù ma sí l'anno venturo senza dubbio bravo bravo signor lanzi una vera indecenza quel natale co suoi somarelli arrembati sci brrr sci gli avventori pe primi giorni tolleravano quella mancanza d'ogni comodità in grazia dello strano sapor di vita claustrale poi si annojavano pur senza volerlo riconoscere sentiva in sé specialmente su le pàlpebre il nemico invasore il sonno e voleva con tutte le forze resistergli ma impegnando cosí in quello sforzo tutta l'attenzione leggeva e non capiva e intontivano quel povero ragazzo che credeva di non meritarsi questo da lui quando poté riprender fiato dallo stordimento quagliolino domandò il giovane professor di liceo tancredi picinelli rosso di pelo magro lentigginoso compitissimo si fecero su la spianata innanzi al convento per l'orrore che la vista del letto gl'ispirava dopo il tradimento del giorno avanti il martedí mattina pompeo lagúmina decise di recarsi a studiare nella macchia all'ombra tranquillamente cosí anche nessuno lo avrebbe disturbato ma che dice mai signora esclamò con subita commozione il lagúmina ma io sarei felicissimo se non mi trovassi in queste angustie le promettiamo riprese la signora ardelli signori salutò con un profondo inchino il lagúmina e seguí impettito con passo da granatiere il signor lanzi l'ex deputato quagliola e il professor picinelli alzarono il capo a guardare quelli che si erano goduta la scena dalle finestre incalzò pompeo lagúmina prendendo per le spalle natale e dandogli un poderoso scrollone e perciò l'asino non li porta osservò placidamente l'ex deputato quagliola eh che vuole esclamò il lagúmina traendo un gran sospiro il luogo è tentatore traditore l'ozio la stagione l'uomo hic ma intanto venga un po giú che diamine un momento di respiro guardi abbiamo bisogno di lei ci levi un dubbio e fingevano di credere alla gran preparazione che egli diceva d'aver fatta in quel giorno e lo incoraggiavano una boccata d aria i si gonfiano le tempie i fuma la testa e ora si metteva a parlare fervorosamente per stordirsi ora se ne stava muto aggrondato e poco dopo riscappava tornava sú a studiare esortandosi a non perdersi se non lo trovo son rovinato sú sú lo ritrovò per fortuna dopo circa tre ore di smaniosa ricerca lo ritrovò lí aperto tra le foglie secche a piè del tronco e di nuovo la smania lo assaltava come una vellicazione irritante allo stomaco un'angosciosa rabbia che lo rendeva crudele feroce contro se stesso si sarebbe preso a schiaffi sgraffiata la faccia e il libro guarda era scivolato fino a quel tronco laggiù il lagúmina non ebbe piú coraggio di muovere un passo si teneva aggrappato a un cespuglio e provava ad allungare un piede via fino a quel tronco là e che per consolarsi studiava ininterrottamente anche durante il pasto frugale che ogni mattina un ragazzotto gli recava dal prossimo paesello lí nell'antico refettorio de frati deserto mentre il vento urlava di fuori squassando gli alberi annosi della vetta anche il risotto direi osservò piano il quagliola rivolto al picinelli e anche bisogna dire la verità anche le cotolette e il pollo e l'insalata e via seguitando pensò che non aveva armi con sé gli sovvenne il racconto che il signor lanzi aveva fatto alcuni giorni addietro del suicidio d'un povero carabiniere il quale nello scorso inverno era venuto a buttarsi da uno dei rocchi del monte dalla parte di ponente l'uomo serio quando abbia preso un impegno sia da vicino sia da lontano deve rispettarlo fedele anche col pensiero via via e nella calura asfissiante nell'ozio opprimente fra lo stridor lontano continuo delle cicale e gli zighi acuti dei grilli vicini ansiosi di sapere se quello stortaccio conducesse lassù qualche nuovo compagno di sventura o un visitatore momentaneo aveva messo da parte di nascosto chi sa con quanto stento quelle mille lire che gli aveva date a viva forza per mandarlo via lontano da lei a studiare e tutto ora dipendeva da cosí pian piano il nemico lo invase senza ch'egli se n'accorgesse gli occhi gli si chiusero da sé ma ci volevano anche i mezzi per miracolo a pompeo lagúmina non spuntarono le lagrime lí in presenza di tanta gente pensando a quello che aveva saputo fare sandrina per lui sandrina mia ma sentite vada via si vergogni non vollero lasciarlo parlare non vollero sentir scuse appena egli apriva bocca subito gli esplodevano cosí a bruciapelo un insulto per una che cosa no sa stia tranquillo non ho veduto niente dico se ha veduto di là il bello spettacolo che offrono tra la macchia certi signori ah e chi come fare un lampo dei suoi la cassa su due seggiole accanto al tavolino ecco fatto e si mise con molta diligenza a disporre i libri per materia poi preparò la carta per gli appunti il picinelli si provò a persuadere con le buone l'asino a rialzarsi ma la povera bestia che conosceva soltanto il linguaggio del bastone il cuore gli si gonfiava dalla tenerezza gli spuntavano finanche le lagrime dietro gli occhiali se li sarebbe baciati si stizziva invece contro di loro e arrivava a odiarli quando si dimenticavano di lui e lo lasciavano lí solo nella celletta senza disturbarlo temperò il lapis nero e poi quello rosso e turchino per certi suoi segni particolari espedienti mnemonici e finalmente si sedette per intraprendere la grande preparazione naturalmente in quei giorni di tremenda attesa non gli fu possibile studiare e chi avrebbe potuto in quelle condizioni di spirito scendeva angosciato funebre a desinare e non s'accorgeva di mangiare alle risa al frastuono il lagúmina si svegliò di soprassalto e poiché aveva sognato gli esami e aveva avuto paura d'un subito si tolse il libro di sotto il capo per mettersi a leggere con gli occhi gonfii e rossi dal sonno interrotto ma li avrebbe lasciati cantare perbacco era una vera indiscrezione sapevano bene che egli non era venuto lassù per divertirsi padre lagúmina padre priore man mano che i giorni passavano cosí vuoti ora per una ragione ora per un'altra da una parte l'avvilimento e il rimorso dall'altra la trepidazione angosciosa per gl'incombenti esami crescevano nell'anima di pompeo lagúmina sporcaccione riguadagnò infine la vetta infocato strappato sbracato in un mar di sudore e con un formidabile appetito lunedí insegnava da circa un'ora eh oilà oilà tutto sudato come si lanciasse il cerchietto delle grazie tra gli evviva e gli applausi di quella gaja frotta di signorine quando eh sí difatti borbottò il lagúmina passandosi una mano su la fronte e su gli occhi come se davvero avesse fin'allora studiato ma non tanto per farlo credere agli altri quanto per il bisogno angoscioso di crederlo egli stesso si affacciava allora non chiamato alla finestra per farsi vedere e tendeva irresistibilmente l'orecchio per sorprendere qualche parola dei loro discorsi tanto che quando con la forchetta nel bislungo frugando non trovò piú nulla guardò in giro i commensali poi il cameriere e disse se non m'inganno m'è parso buono vogliamo fare un bis ecco la novità esclamò il mesciardi indicando il lagúmina le presentiamo il nostro padre priore il lagúmina si alzò sorridente ho detto che non posso accettare i vedono sto qui a rompermi la testa perdio è già sera leggendo non me n'ero accorto d'un rustico tavolino d'un lavamano e di tre o quattro seggiole impagliate tal quale col suo refettorio coi suoi lunghi e cupi corridoj rintronanti con le grige scalette logore e la chiesuola accanto ora sempre chiusa e seguitò su questo tono a lungo a lungo abbagliandosi lui stesso nei lumi del suo discorso e quasi inebriandosi della sua voce felice beato delle idee originali e profonde che gli sgorgavano cosí facilmente dal cervello allegri signori gridò agli amici sfaccendati non debbo piú dar l'esame posso ora assumere la carica di padre priore ehi cameriere che diamo oggi a questa brigata spendereccia haec bestia sa bestia vile cede cede non c'è buona volontà che tenga vede me ero venuto qua apposta per studiare con questa notizia lei m'ha già tutto scombussolato gli appennini spina dorsale della patria chi sa se qualcuno lo aveva mai detto prima di lui la testa gli riposava male appoggiata al tronco dell'albero si tirò piú giú e la posò sul libro prima comparve l'asino e cadde si abbandonò disperatamente con le orecchie ciondoloni gli occhi chiusi tutto trafelato e sbuffante come a dire che proprio non ne poteva piú andiamo s'aggirarono per la macchia come due segugi parecchie ore arrestandosi di tratto in tratto sospesi ansiosi a ogni minimo rumore al crollo d'una foglia secca in distanza e dàlli col priore intanto a non rispondere chi sa per quanto tempo avrebbero seguitato a chiamarlo e poi potevano anche credere che egli se ne stesse ancora a dormire s'affacciò alla finestra spendereccia ma proprio non posso ho i minuti contati debbo prepararmi a un concorso difficilissimo quello di referendario al consiglio di stato nientemeno esclamò il mesciardi eh purtroppo come si fa sospirò il lagúmina la voce di natale si sentiva ora a mano a mano piú prossima sotto la macchia il signor lanzi con l'ex deputato quagliola calvo e ma per quanto cercassero non riuscirono a scoprire i due colpevoli e cosí anche quella mattina si fece l'ora della colazione senza che pompeo lagúmina avesse aperto il libro mercoledí giovedí venerdí ma cosí nello scendere come nel risalire lo fecero parlar tanto del suo difficilissimo concorso che si ridussero su la vetta del monte all'ora della colazione il suo spirito era come ubriacato dal dispetto ma il corpo gigantesco trionfava nella ricuperata libertà come se si fosse tolto un macigno dal petto faccia come vuole signore ma si levi di qua prego è troppo sudato può prendere un malanno grazie non c'è pericolo rispose il lagúmina e s'intenerí pensando alla sua sandra alla sua modesta sandrina che da due anni si consumava d'amore aspettando il giorno delle nozze e lottando contro l'arcigna madre che le teneva continuamente tra i piedi un cugino ricco quello stupido mimmino orrei gli ha rotto il filo della schiena tornò a brontolare natale t'uccido tonò pompeo lagúmina voltandosi e alzando terribile un pugno non fiatare fu proprio un fulmine a ciel sereno pompeo lagúmina rimase impietrito con le due bacchette levate e il cerchietto ch'era per aria venne a insertarglisi su la fronte come una corona risero tutti e rise anche lui cercando di dominarsi pompeo lagúmina distratto continuamente dagli scoppi di riso di quelle signorine s'era affacciato piú volte furibondo alla finestra neppure in quel giorno festivo egli aveva voluto concedersi vacanza insieme l'avvocato mesciardi tese l'orecchio per sentire ciò che diceva il nuovo venuto avrebbe voluto goderselo anche lui ma non voleva lasciare il posto accanto alla signora ardelli ebbe un'idea trasse dal portafogli un biglietto da visita e andò a presentarsi al lagúmina niente un ruzzolone perbacco bisognava andar cauti con tutto quel pacciame di foglie per terra lubrico tappeto s'era fatto un po male all'osso sacro faccia piano in punta di piedi non so se ci siano ancora ma chi sono domandò di nuovo il lagúmina come non l'ha ancora capito ma il mesciardi e la signora signori miei chiedo chiusa sto qui dalle cinque a studiare già lo sanno non so nulla gridò il signor ardelli montando ma il naso no che c'entrava e per miracolo non gli s'erano rotte le lenti urtando nel tronco via con piú cautela era pur divertente quell'andar cosí a volate un'altra e poi un'altra giú giú di tronco in tronco si ridusse fin quasi a piè del monte e scrisse alla sua cara sandra che egli lassù era solo solo in compagnia d'un grosso cane che i vecchi frati non avevano potuto indurre ad abbandonare la vista di tutti quei libri di cui già avrebbe dovuto leggere almeno una buona parte gli diventava intollerabile tutta quell'enorme materia di scienza politica giuridica amministrativa gli s'accumulava gli sorgeva davanti agli occhi come una montagna insormontabile che gli levava il respiro un gigante miope furibondo contro la propria lente che non gli si reggeva piú sul naso sudato le ampie tese del cappello di tela bianca gli s'erano ammoscite e appiccicate sul faccione dal troppo sudore ha ragione sospirò il lagúmina qua non è possibile il nostro convento è invaso oggi dalle demonia e rise ecco un'altra bella frase di sapore classico erano il suo forte si affacciavano di tanto in tanto alle finestre dell'ex-convento ridotto da alcuni anni ad albergo il convento a dir vero era rimasto tal quale con le sue anguste cellette fornite di un lettuccio cosí stretto che a mala pena ci si poteva rigirare e si provò davvero a caricarsi l'asino tra le risate fragorose degli spettatori ma se è una montagna gemette l'asinajo per scusarsi col principale le nove perbacco che dormitona domani lunedì alle cinque in piedi si levò si vestí si cacciò un altro librone sotto il braccio e scese su la spianata poco dopo ronfava contemplato dagli altri avventori accorsi in punta di piedi al richiamo del terribile quagliolino zitti studia disse alla fine quagliola padre ponendosi un dito su le labbra mugolava coi gomiti sul tavolino il testone tra le mani che tenevano forte acciuffati i capelli che colpa ha lui poveretto diceva intanto quagliola ai compagni su la spianata dopo essersi accertato che il suo figliuolo non stava lí ad ascoltarlo non lo disturbiamo è già entrato al consiglio di stato ma ve lo lasciarono star poco ogni sabato sera la colonia del romitorio accoglieva con rumorosa festa il cavaliere ardelli di ritorno dalla città ogni mercoledí corredo grande di lepri starne fasani e pavoni e cotte manze et arrosti capponi e quante son delicate vivande ma invece no forse natale lo comprese e cominciò allora anche a sonargli randellate di santa ragione però l'asino suona come se non le dessero a lui l'avvocato mesciardi che faceva la corte alla signora quagliolino il figlio del deputato che tentava di farle la corte anche lui e si rovinava la salute da povero collegiale e infine il pretino don vinè che ne fuggiva la tentazione voglio vedere chi la vince aveva ripetuto piú volte a se stesso nella mattinata ma era troppo il chiasso giú e piú d'una volta affacciato alla finestra partecipando con gli occhi involontariamente a quel nuovo divertimento si era sentito prudere le mani oggi è sabato arrivo adesso si mise a pensare poco dopo accendendo il sigaro beatamente domani domenica meglio cominciar da lunedí per assuefarmi prima almeno un po e togliermi ogni curiosità son venuto qua appositamente per studiare riprese il lagúmina rivolgendosi all'albergatore e facendosi all'improvviso molto serio quasi scuro i ha ammazzato l'asino mannaggia sacrò questi mentre sudava a svincolar con le mani e coi denti la corda che teneva legato il carico sul basto accetterei molto molto volentieri rispose dolente il lagúmina e saprei non dubiti istituire col beneplacito del nostro don vinè un nuovo ordine coi fiocchi di romiti gaudenti brigata spendereccia lei ci perderà la vista glielo dico io esclamò con molta serietà il quagliola domenica veramente ecco s'era proposto di non perdere neppure un giorno neppure un minuto capiva si agitò smaniosamente su la seggiola e riprese daccapo la lettura ora però concentrando invece sul libro tutta l'attenzione allentava per conseguenza lo sforzo di resistenza al sonno don vinè magrolino e disappetente ne rimase addirittura esterrefatto e il libro un po di pazienza a fin di tavola con un segno evidentissimo che un uccellino vi s'era posato a leggere a studiare in sua vece e a digerir per lui subito subito tutte le cognizioni apprese in un batter d'occhio ma che sporcaccione a cui sandrina non risparmiava né sgarbi né beffe povera sandrina ma che poteva farci lui il cuore sí largo un mare e guardava intanto laggiù in fondo azzurre e lievi nella lontananza le giogaje degli appennini buona spina dorsale della patria nostra glielo dico io non potrà resistere all'enorme fatica è vero signora ardelli ma l'avvocato mangerà concluse questa vorrà scusarci se non abbiamo saputo fare a meno della sua graziosa compagnia e provò a spiccicarsi dal capo sudato il cappello di tela sorridendo anche lui come un buon bamboccione non se ne parli piú lo prende in grazia lei signora ma la signora ardelli era già scappata via dalla finestra alle amorevoli esortazioni drizzò le orecchie e le ribassò subito chiudendo gli occhi e pensando evidentemente non dicono a me qua si sta d'incanto esclamò levandosi insieme con gli altri e prendendosi il ventre con le mani soddisfatto satollo e ora un tantino al rezzo eh proprio ci vuole e andò a sdrajarsi piú là a piè d'un faggio debbo studiare dichiarava l'infelice ogni volta affacciandosi alla finestra va bene va bene gli rispondevano dalla spianata il mesciardi o il quagliola o il picinelli gli scriveva la madre e gli diceva che alla figlia era bastato lo spettacolo indecente di quel giorno perché rinsavisse e le desse finalmente la consolazione di accogliere il suo saggio antico consiglio quello di accettar la mano del cugino mimmino orrei orribile morte ma alla fine soccorso dalle risate delle signorine su la spianata egli poté sottrarsi all'incubo di quella idea trovarono affacciati alle finestre delle cellette gli altri quattro avventori in attesa la bionda signora ardelli il cui marito uomo da bene anzi da benissimo veniva ogni sabato sera dalla città vicina ov'era impiegato già cavaliere che colpa ha lui se la natura lo ha dotato di quel corpo cosí prepotente che vuol mangiare e dormire e che quando ha mangiato caschi il mondo non riceve piú cognizioni di sorta chiude gli occhi e buona notte può tenerseli aperti per forza quando non si può non si può poco dopo tramontato il sole gli avventori del romitorio si disponevano a desinare sotto gli alberi della vetta dalla parte di levante e riapriva i libri riprendeva la lettura dopo alcune pagine però incontrando la prima difficoltà risentiva piú profondo per me è vitale se non riuscissi ma che ma che non voglio neanche metterlo in dubbio ho però solo un mese davanti a me quando ci penso mi sento mancar e al signor lanzi che aveva avuto la peregrina idea d'assumer l'impresa di quel sedicente albergo lassú e che prometteva ogni anno per l'anno venturo un albergo nuovo levato di pianta di tipo svizzero e la funicolare si svegliò che era già quasi sera dio che aria rannuvolata gli gridò quagliola dallo spiazzo vedendolo alla finestra ho capito lei ci vuole proprio lasciar la pelle poteva piú rifiutarsi si ritrasse dalla finestra sbuffò un'altra volta e scese presto però mi raccomando premise il tempo di scendete e di risalire gli risposero e borbottava potrebbero parlar piú basso brutte bestie egoisti si divertano è giusto durante la villeggiatura ma potrebbero andarsene piú al largo a conversare proprio qui dove sanno che c'è un pover'uomo che deve studiare e accorrendo verso sandrina e la madre che stavano a osservarlo zitte zitte con l'occhialetto lí su lo spiazzo che bella improvvisata bugiardo imbroglione come ma no perché burattino buffone immeritamente da lei respinto ogni relazione tra lui e sandrina era rotta per sempre pompeo lagúmina si precipitò su la spianata con quella lettera in mano preparazione avvocato lagúmina avvocato lagúmina ecco gli sfaccendati pompeo lagúmina sbuffò scotendo in aria rabbiosamente le pugna subito pompeo lagúmina aprí il libro anche qui fra tanto chiasso venne a dirgli l'avvocato mesciardi il quale per far dispetto alla signora ardelli che in quel giorno era tutta del marito se ne stava a guardar le gambe delle signorine finestre il mesciardi si stropicciò le mani come per dire allegri è venuto lo spasso e quagliolino domandò piombo natale hai ragione mangiando chiacchierando dimenticò la stizza e il dispiacere e poté fare onore al suo appetito tanto che stentò non poco alla fine a sollevarsi dalla seggiola ma nessuna remissione adesso studiare che non la disturberemo piú va bene cosí e ora mangi faccia questo piacere a me cosí quella mattina proprio per far piacere a quella gentilissima signora che lo aveva pregato con tanta insistenza pompeo lagúmina mangiò io me ne ritorno in città e voglio essere accompagnato da tutta la comunità fino all'uscita della macchia non posso mi scusi rispose il lagúmina lei ha già tanta bella compagnia i lasci studiare sospirò chiudendo gli occhi e deponendo il libro su la tavola non ho proprio un minuto da perdere ciascuno degli avventori aveva il suo tavolino solo i due quagliola desinavano insieme si precipitò su l'asino gridando a natale che si cacciò la testa tra le spalle me lo carico io mascalzone come morgante il caval de la badia poiché egli di gran cuore ardentemente avrebbe desiderato che fosse vero tutto ciò che aveva scritto e discese poco dopo cupo raffagottato con un nodo alla gola a cenare martedí mah vada a vedere di là e indicò un punto nella macchia il lagúmina vivamente incuriosito vi si diresse poco dopo quagliolino lo raggiunse bis portamene un altro eh l'aria montanina peccato che non possa goderne a mi mi conforta ecco mi conforta il pensiero che lo studio è stato sempre la mia passione poteva piú sopravvenne arrovellato come una furia d'inferno natale col randello brandito sú majale sú perché pare che un asino si debba offendere a sentirsi dare del majale questo è vero si piegò a dire il lagúmina per cortesia e anche sí perché era indubitabile che una passeggiatina non l'avesse mai detto dunque scenda dunque scenda gridarono a coro gli sfaccendati non sento ragione rispose l'ardelli non posso rinunziare al priore ma è l'onorevole quagliola il priore e allora io priore disse questi le ordino di scendere per accompagnare il nostro frate cercatore gli venivano spesso cosí a lampi spontaneamente si alzò pensò d'internarsi giú nella macchia che vestiva nel ripidissimo pendío tutto il monte che bellezza che ombra che frescura la sua intelligenza era proprio cosí a lampi era capace in certi momenti di restare come un allocco davanti a un ragazzino e in certi altri di stordire il mondo andiamo ebbene sí andiamo e ch'egli lassù in quella solitudine alpestre sentiva freddo freddo anche dentro nell'anima cosí lontano da lei quanta gente signore signorine venute sú giocondamente coi somarelli dai paesi vicini dalla parte di levante tra due alberi perché quantunque miope era bravissimo lui in quel giuoco finalmente una volta non seppe tenersi dal gridare a quelle signorine ma non così non così scusino protendendo il possente torace lei è l'albergatore a servirla favorirmi grazie dunque senta io l'asino non l'ho toccato i son provato a cavalcarlo i piedi mi strisciavano per terra poi a un certo punto mi si piegò sotto nessuna delle signorine venute lassù quel giorno si dimostrava destra in quel giuoco e neppure la signora ardelli riusciva a insegnar loro il modo di lanciare il cerchio con le due bacchette e di coglierlo poi a volo poi andava a buttarsi di nuovo sul letto e soltanto nel sonno trovava un po di requie dopo due giorni arrivò la risposta ma non di sandrina a cuore creso quanto a soldi eh diogene sí diogene quando buttò via anche la ciotola per bere nel cavo delle mani scelse il libro da portarsi prese il quaderno degli appunti e via s'era da poco internato nella macchia quando un grido represso lo fece sobbalzare ma si studia bene di mattina lo sanno gridò stizzito il agúmina i lascino andare non mi trattengano se lei non si nutre osservò con la solita serietà flemmatica il il signor lanzi per distrarre i suoi avventori mostrava loro il punto preciso dove la nuova costruzione sarebbe sorta e la descriveva coi piú minuti particolari la faceva vedere lí come se già ci fosse che splendore non l'appetito però per dire la verità divorava si calò pulitamente nella voragine dello stomaco un bislungo di risotto senza accorgersene discorrendo del concorso si voltarono tutte a guardare verso la finestra e la signora ardelli lo pregò insistentemente lo supplicò di scendere a far da maestro solo per cinque minuti mi raccomando premise lagúmina vogliamo tentare se ci riesce di scovarli pompeo lagúmina non sapeva piú di che si parlasse voleva ripensare a quel che aveva detto e non ci riusciva disperazione sobbalzare quagliolino tutto affocato in volto con gli occhi lustri s'era d'un subito rivoltato pancia a terra e lo guardava sospeso e sorridente colazione pompeo lagúmina se ne mostrò inconsolabile protestava di non voler mangiare una mattinata perduta eh via che ci vuol fare adesso gli disse il mesciardi pazienza studierà dopo è orribile non tanto veda questo tradimento che ci avviene per caso di scoprire quanto in generale l'accertamento della comune miseria umana della debolezza della nostra natura esposta alla mercé dei casi bravo pompeo e ora a risalire ti voglio e il libro ma guarda un po se l'era dimenticato per terra lassù e come ritrovarlo adesso fra tanti alberi ma come studiare come prepararsi al concorso lí in città dopo tante ore passate al ministero di agricoltura industria e commercio con la voglia matta di correre dalla fidanzata impossibile ci voleva un mesetto di licenza e andar lontano in qualche posto solitario poi gli voltarono le spalle e via ridiscesero il monte senza riposarsi neppure un momento né voler bere neanche un sorso e allora scappava disperato si presentava su la spianata ove all'ombra degli alberi quegli altri beati se ne stavano in ozio a sfrottolare il lagúmina sorrise anche lui e gli domandò crudele l'ho disturbato no niente rispose abbassando gli occhi il giovinetto e aggiunse ha veduto di là cosí si arrivò alla terza domenica del mese durante la quale fu inaugurato su la vetta il giuoco delle grazie coi cerchi e le bacchette portati da quel demonio tentatore del cavaliere ardelli per innocente passatempo dei poveri frati del romitorio eh sí dicevano perbacco è un vero peccato questo è un luogo delizioso di villeggiatura senonché rispondeva sospirando e grattandosi il capo il signor lanzi la signora ardelli dalla finestra sbruffò un'irrefrenabile risata il lagúmina alzò il capo irato ma vide che il riso era partito da una signora e per carità di prossimo andava coi compagni sotto le finestre del lagúmina e lo chiamava perché egli potesse addebitar loro la colpa del tempo perduto e per offrirgli cosí il pretesto di sottrarsi senza rimorso al suo martirio e son venuto a piedi gridò sollevandosi pompeo lagúmina codesto tuo asino non si regge su le gambe piú asino di te con quella cassa piena di piombo grugní allora natale di scienza bestia sono libri ma non aveva già la sera avanti stabilito con se stesso che avrebbe cominciato da lunedì sí per assuefarsi un po alla montagna ecco e poi era già troppo tardi venga giú noi abbiamo già desinato no piú tardi se mai rispose il lagúmina adesso devo scrivere una letterina i pochi avventori del romitorio esiliati lassù in vetta al monte da un pezzo sentivano la vociaccia di natale il somararo sú per l'erta faticosa sotto la macchia sci brrr sci brrr ecco belle idee cosí nell'ozio senza starci a pensare gliene venivano di tanto in tanto e qualche immagine robusta via via l'avrebbe superata quella prova tremenda non era uno sciocco perbacco e certi giorni diventavano cosí pungenti e forti ch'egli non poteva piú star solo lí nella celletta si vedeva proprio costretto a scappare per parlar con qualcuno e distrarsi soltanto si provò a levare a metà un'orecchia spelata quasi per sentire da qual parte venissero terzo stronfiando arrangolato comparve il nuovo avventore l'avvocato pompeo lagúmina vi montavano a turno altre signorine con gridolini d'allegro spavento a ogni spinta un po troppo forte dei giovanotti ai quali fingendo di non badarci di non pensarci lasciavano intanto ammirare nelle volate i bei polpacci stretti nelle calze colorate e traforate e quel povero cavaliere riprese il lagúmina ah perciò jeri gli hanno fatto tanta festa ma glie la fanno ogni giorno raffibbiò quagliolino mentre il lagúmina infuriato diceva a natale non ti pago non avrai mercede il signor lanzi s'interpose pieno di garbo io sono il piú anziano disse il quagliola ma in considerazione della statura sarà meglio cedere a lei avvocato lagúmina il priorato del nostro convento in quel vuoto orrendo in quella sospensione terribile della coscienza una truce idea gli s'era affacciata a cui egli avvilito perduto non sapeva ribellarsi pompeo lagúmina spalancò tanto d'occhi dice sul serio fino a questo punto quagliolino sospirò accigliato dicendo di sí col capo circostanze propizie allo sviluppo dei germi del male in tutte le sue gradazioni dal piú piccolo fallo fino al delitto piú mostruoso ah il male è invincibile in noi invincibile pompeo lagúmina s'era tutto rinfrescato con abbondanti abluzioni e venne a prender posto beato e sorridente nell'ampio faccione di gigante pacifico tra il professor picinelli e i due quagliola portava sotto il braccio un grosso libraccio rilegato eh e anche pompeo lagúmina distolse gli occhi da quello spettacolo aggrottando le ciglia ah lui no lui non doveva piú guardare donne ne portava una nel cuore e basta signori vanno a dormire io ritorno ai miei libri buon riposo e salí alla sua celletta veramente armato di tutta la buona volontà si mise a studiare benissimo benissimo approvarono gli altri e il mesciardi aggiunse via avvocato lagúmina pensi che una passeggiatina di buon mattino fa bene al cervello schiarisce le idee si alzò dal letto e decise di scrivere una lunga lettera di spiegazione a sandrina proponendosi di rimeditare sul proposito violento dopo la risposta della fidanzata a quella sua lettera a un crollo piú forte del capo si svegliò intontito si guardò attorno vide il letto era inutile via bisognava assolutamente che si concedesse dopo tutto quel pasto con tutto quel caldo un'oretta di sonno un'oretta sola giú la stanza grande col soffitto a travicelli era divenuta gialla come la fame e la crosta dell'intonaco a una parete s'era come raggrinzita e cascava a pezzettini tra lui e l'albero da potare o la zappa da raffilare o il fieno da falciare non s'era mai messo nulla di mezzo a e un'altra sorpresa le buone vicine avevano preparato al loro vecchietto un abito nuovo per la festa tagliato e cucito da loro quando la folla insieme con la banda si riversò nella piazzetta la porta del casalino era ancora chiusa per loro era in fondo da saggio e provavano soddisfazione a fargli vedere che tuttavia erano pronte a servirlo lietamente pur non avendo mai avuto nulla da lui di quel tale olivo e della vigna e dell'agrumeto e non gl'importava che la terra non fosse piú sua purché facesse il suo dovere e lasciando contento il nuovo padrone si facesse amare da lui di me non è contento sia almeno contento di lei che sonavano ai suoi orecchi derisione per il povero notajo di cui egli non solo aveva da lodarsi ma rimpiangeva sinceramente il danno che quel suo vivere increscioso e dispettoso gli arrecava senza alcun suo piacere non prosperavano piú come prima e siccome gli piaceva il parlar figurato per lo scinè ripeteva quest'apologo un palloncino vide in cielo la luna e gli venne il desiderio di diventare luna anche lui mia moglie è avvisata in galera debbono andare in galera tutt'e due assassinio premeditato altro che cerosi epàtica i fanno ridere i medici e voltandosi alla moglie alzava una mano in segno di minaccia come per ricordarle guaj a te se non lo fai ma quella notte con gli abiti del morto in casa non poté chiudere occhio e gli parve mill'anni che spuntasse il giorno per disfarsene dandoli in elemosina ai piú bisognosi di lui ma no questo no maràbito non voleva farlo quantunque il maltese l'avesse trattato a quel modo l'ultima volta per via atenèa doveva passare per forza jettatore peggio gridava col sangue agli occhi a grigòli vedi come m'ha ridotto fattura della malanotte per ordine di lui l'ho saputo e se muojo angoscioso il lungo magazzino con la mensa tutta in disordine le seggiole rovesciate restò vuoto nessuno aveva badato al vecchio centenario il quale era caduto per terra in preda a un tremito convulso nell'atto d'accorrere con gli altri dietro a colui ch'egli poco prima aveva chiamato suo secondo le prescrizioni senza bisogno di portarlo all'ospedale dove i poveri andavano soltanto per far studiare i signori dottori e morire andato via il medico appena la z'a milla fece l'atto di dire non piangete non piangete gli gridò subito con rabbia la signora nela a un solo patto posso perdonarvi a patto che facciate a lui a quel brigante ciò che faceste a mio marito scorticatelo vivo fatelo morire prima di voi e vi perdono e ora eccoli qua grigi bianchi mentre il vecchio era rimasto tal quale per tutti il tempo era passato per lui solo no tale era morto era morto il tal altro lí accanto non era dunque da dire che la morte non fosse passata per quella piazzetta ma come se la casa del vecchio per lei non ci fosse stata lasciatemi stare lasciatemi morire appunto questo vo cercando i sono seccato gli sorse perfino il sospetto che una forza arcana d'oltre tomba lo tenesse in piedi e cioè liberarsi del jettatore e d'un vecchio debito come lei ha potuto vedere dalle carte che le ho presentate il povero don michelangelo mi doveva cinque mila lire porta per anni e anni la prima a riaprirsi all'alba nella piazzetta fu sempre quella porta era senza dubbio una beffa della morte al maltese prima ora al notajo zàgara non volevano forse ridere anch'esse alle sue spalle e s'esponeva al freddo apposta usciva di casa col tempo minaccioso apposta e apposta ritornava zuppo di pioggia e si ribellava se quelle gli davano del vecchio stolido e lo cacciavano subito dentro per farlo cambiare e mettere a letto perdono non v'arrischiate di morire ora sapete non deve goderselo il podere quel brigante non deve berselo il sangue di mio marito se siete cristiano se avete coscienza se vi preme l'onore campate campate sempre in salute mi raccomando anzi il loro stesso piacere ora non esserselo preso questo piacere per non darlo alle donne pagandolo come tutti gli altri uomini lo pagano e mandarono per il medico la z'a milla intanto aveva sentenziato ch'era una polmonite ma di quelle proprio coi fiocchi la gna croce però strillando al solito suo con le braccia levate la prova eccola lí del resto lo zàgara non aveva avuto il coraggio di confessarle che il contratto col vecchio l'avrebbe rinnovato lui per conto suo a quei patti da vero giudeo e se lo rinnovava per conto suo non era segno che l'affare era buono piú maràbito non l'amava quel suo casalino come non amava la città a cui prima dalla campagna non saliva quasi mai ora a poco a poco cominciava a riconoscerne le viuzze alcuni a principio s'erano messi a forzarlo ma poi pregati dal notajo avevano smesso la festa non era per lui era per gli altri egli rappresentava lí solo i bisacce da rattoppare canestri e cestoni da accomodare zolfo da pestare per la vigna a vedere ora là in un canto della stanza qualche resto dei suoi attrezzi rurali nulla rispondeva grigòli scrollando le spalle che volete che vi dica ogni notte canta il gufo laggiú il vecchio alzava le lunghe sopracciglia e chiudeva gli occhi scotendo il capo segno di buon tempo e se questa luna di settembre non ci porta acqua siamo rovinati grigoletto non gli pesano piú ormai i suoi cento cinque anni ma quelli non permettono e lo lasciano a guardia del bambino a cui per gratitudine hanno imposto il nome della buon'anima del notajo ricordi lontani quasi senza piú immagini anche degli anni passati in america a rosario di santa fe oltre l'impressione del tanto e tanto mare che aveva corso per arrivarci e trovare che là di giugno era inverno e di natale era estate il notajo gli diede convegno per il giorno appresso avrebbe rinnovato il contratto del vitalizio assumendosi lui gl'impegni del maltese purché gli disse aprendo le braccia e abbandonando a quel gesto la frase paese maràbito non poté fare a meno di caricarsi di quei doni che non dimostravano né carità né benevolenza per lui e se ne tornò avvilito al casalino caccia maràbito che portate gli domandarono le vicine allegramente credendo ch'egli portasse roba oppressi dai muri delle case sempre a ridosso con quel po di cielo che si poteva vedere nello stretto di essi a storcere il collo che poi nemmeno si riusciva a vederlo abbagliati gli occhi dalla luce che sfolgorava dalle grondaie alte venne alla fine l'ora del banchetto nocio zàgara aveva preso in affitto per quest'avvenimento un magazzino a pian terreno lungo che non finiva mai da un capo all'altro correva la tavolata i presero posto da una parte gli amici del notajo dall'altra il vicinato ma c'è la giustizia divina per i poverelli e già se nè vista la prova è morto lui invece lui che aveva tirato ad ammazzare me basta basta disse il notajo che non ne poteva piú dal ridere speriamo che non avvenga nulla e quando poco dopo si sparse la notizia che al maltese era sopravvenuto un male in cui neppure i medici sapevano veder chiaro giusta vendetta della strega pensarono e morto appena sei mesi dopo il contratto di vitalizio questa volta quella sanguisuga dei poveri non doveva averla vinta e curavano a gara maràbito quasi impegnate davvero a farlo vivere cent'anni per far la vendetta di quell'altro archilèo maràbito non comprendeva quella parola archilèo e restava a guardarlo sbattendo gli occhi il notajo si spiegava meglio don michelangelo via tanto contento di voi non dev'essere si comportò meglio ciuzzo pace maràbito allora si stringeva nelle spalle e la gna carminilla detta la spiritata e la z'a gesa detta la mascolina e tutte le altre che non finivano mai noto com'era ch'egli non aveva mai voluto saper di gonnelle nemmeno da giovine nocio zàgara s'avvilí pensò di traviar la furia di quella disperazione rovesciandola addosso al maràbito per carità non me ne parli urlò la signora nela levando le braccia no e dava a grigòli i buoni consigli ch'era solito di dare al maltese prima della rottura bada grigoletto se non cadono le prime acque non rimondare ma i giorni passavano passavano i mesi e gli anni la tristezza cresceva e la morte non veniva non veniva le vicine vedendolo cosí due lire al giorno e che sono rena erano troppe veramente per maràbito che non aveva da pagar pigione di casa e per mangiare si adattava con un po di pane e companatico la mattina e un po di cotto la sera l'infermo fosse portato con tutte le cautele all'ospedale ma a questo le vicine s'opposero con vivaci proteste che c'erano loro per assisterlo di giorno e di notte e curarlo amorosamente ma lo sa voscenza riprese maràbito con ira che se non faccio cosí non muojo piú le giuro che se non fosse peccato da un pezzo parlava di tutto sapeva di tutto ne aveva viste tante voi oh santa maria e che sapete voi gli diceva però scrollando il capo e socchiudendo gli occhi qualcuna delle piú giovani vicine pezzettini il casalino da tanti anni disabitato e chiuso aveva preso la polvere la quale appassita esalava un tanfo di vecchio che non se n'andava piú siete come un bambino siete e tutte le altre donne ridevano quelle conversazioni serali non si protraevano però a lungo sia perché gli uomini dovevano poi levarsi ai primi albori per le loro fatiche sia per non stancar troppo il vecchio notarile affogata nel lardo delle garge enormi aveva però una bionda ridicolissima faccina da bimbo con due occhietti chiari chiari e fervidi rosso e poroso come una fragola il nasetto gli spariva tra le ripiegature delle guance per me oh oh non facciamo storie perché io se mai non c'entro né punto né poco rimbeccò il vecchio incrociando le braccia sul petto glielo giuro signor notajo su la salute dell'anima mia rimasta vedova presto s'era rimaritata con uno di montaperto e lui ragazzo di sette anni era stato messo a lavorare in campagna da un compare del padre uomo bestiale rosso di pelo che con la scusa d'ammaestrarlo lo picchiava ogni sera senza ragione a un tratto un nuovo grido partí dalla folla viva il notajo nocio zàgara si sbracciava con la tuba in mano a ringraziare sovrastando tutti con l'alta persona anzi erano disposte a riconoscergli una certa furberia per aver dimostrato di comprendere ciò che di solito la cara minchionaggine degli uomini non comprende che cioè quello che esse dànno e che per gli uomini è tanto tanto che perfino ci fanno le pazzie per loro è meno che niente e se ne faceva un gran ridere in tutto il paese non c'era giorno che tre o quattro curiosi non si recassero al ràbato per vedere il vecchio che per castigo non moriva gli debbo non solo gratitudine ma un compenso e glielo darò se arriva a cent'anni come gli auguro vedrete musica luminaria un banchetto da far epoca e per giunta si volle che il vecchio parlasse facesse un brindisi dicesse almeno due parole tanto insistettero che alla fine lo fecero levare in piedi col bicchiere che gli tremava in mano le mule come stanno le mule stanno bene anche l'asinella è morta ho saputo pazienza s'è levata di patire le bestie figlio mio guardale bene negli occhi t'accorgerai che la fatica la capiscono la gioja no le vicine si radunarono in grande assemblea discussero animatamente su ciò che al vecchio convenisse di fare e alla fine decisero di mandarlo dal notajo zàgara raccomandandogli però di tenersi ben fermo nei termini del contratto ch'era per lui una botte di ferro gliene rincresceva sinceramente ma piú gli rincresceva che sconoscendo i suoi sentimenti il maltese non lo chiamasse piú come prima per parlargli della campagna un disinganno nel vedersi invece davanti un vecchierello curvo magro umile e schivo il quale si schermiva rudemente dalla loro vista e dalle loro domande le vicine non lo facevano per male quella curiosità di tutto il paese pareva loro di buon augurio al vecchio che esse tenevano in custodia come se qualcuno lo avesse affidato alle loro cure perché veramente un miracolo si compisse e perciò a gara lo mostravano a tutti come esclamò nocio zàgara vedendosi davanti il vecchio con la berretta in mano non v'hanno ancora messo in prigione maràbito lo guardò dapprima stordito poi sorrise mestamente e disse la morte in prigione eccellenza che colpa ci ho io i pagava cari quegli evviva che non eran per beffa quel giorno la gente si divertiva alla festa straordinaria e del divertimento gli era grata vedete che avevo ragione io la gna croce le piantò in faccia due occhi cosí e corse in casa a prendere la mantellina gridando alla z'a gàpita ogni quindici giorni intanto maràbito si recava dal notajo nocio zàgara per riscuotere le rate del vitalizio don nocio per carne addosso segno che la mia terra gli è piaciuta sí ma voi vi dovreste sbrigare so che siete un galantuomo e gli batteva una mano sulla spalla sapeva che gli affari del maltese da un pezzo mio i ripiglio la terra eh vedremo sospirò lo zàgara alzandosi lasciate che vada dalla vedova e spero d'accomodare ogni cosa tornate da me questa sera mezzo tutt'intorno le vicine guardavano trattenendo il fiato con gli occhi fissi su quella goccia d'olio galleggiante la malanotte si mise a borbottare incomprensibili scongiuri e quella a poco a poco cominciò a spandersi a dilatarsi e che debbo dire la mia vergogna dio solo la vede ringrazio questo mio benefattore e non mi resta che di mettere un bando per la città per castigo di quell'imbroglione datevi cura se vi bisogna qualche cosa ditelo venite da me perfino il pane di bocca mi leverò per darlo a voi siete provvisto d'abiti aspettate ve ne darò io ora posso darvene quelli della buon'anima l'allegria quando n'avrò fatti parecchi ogni mattina me n'andrò in giro a venderli ceste corbelli panieri voglio fare la dote ad annicchia si voltava ora verso l'uno ora verso l'altro dei commensali che lo chiamavano coi bicchieri levati per augurargli di vivere altri cent'anni e chinava il capo in segno di ringraziamento egli solo non rideva non mangiava non beveva che il nuovo contraente darà per la cascina andrebbero non a scòmputo ma a saldo del mio credito io mi contento è contenta lei schiattò quell'ultima pazzia del vitalizio al maràbito per esempio perché il gioco gli era riuscito bene la prima volta con quel povero pace ma la morte sa essere anche buffona se le gira ah mi tenti di nuovo bene andrò dal vecchio quando piacerà a me e tu paga intanto paga il vecchio maràbito china piú volte il capo sorridendo a nociarello che gli sta seduto accanto sulla soglia della cascina che il maltese aveva fatto fabbricare al posto dell'antica roba calandosi pian piano a sedere su una seggiola che una delle vicine corse ad offrirgli che vi sentite perché non siete venuto oggi allo studio invece del maràbito rispose la z'a milla appressandosi insieme con le altre vicine nella ridondanza della pappagorgia gli spariva la tenera puntina del mento da stringere tra due dita per la simpatia con quel bucolino nel mezzo il nonno aveva promesso di pensare a lei ma da un pezzo in qua fa il cattivo e dimostra di non voler bene a nessuno infatti maràbito di quella sua longevità s'era fatta a poco a poco una vera fissazione della madre non aveva buoni ricordi era una donna alta stecchita di pochi capelli con certi occhi cupi adirati e un collo lungo lungo e sotto il collo ricordava un po di gozzo come le lo strombettío e le grancassate furiose della banda tra il frastuono confuso delle grida e degli applausi assordava e invano di qua di là qualcuno si levava interprete della costernazione del vicinato a far cenni di tacere d'aspettare che il vecchio aprisse e desse segno di vita vicinato maràbito vi fu portato in trionfo quasi a viva forza e fu fatto sedere al posto d'onore accanto allo zàgara era sbalordito in mezzo alla baraonda lasciatemi stare i sono seccato gridava avvilito e con esasperazione alle vicine che andavano a scovarlo dentro il casalino dove s'era rintanato all'apparire di qualche sconosciuto nella piazzetta di santa croce mia non s'accorgeva che il notajo voleva fargli paura per prendersi giuoco di lui ah vedete confessate voi stesso che il maleficio c'è stato ne farò testimonianza davanti ai giudici grigòli e annicchia marito e moglie da quattro anni sono per la campagna tornata in potere di maràbito dopo la morte del notajo grigòli sú per gli alberi abbacchia le ulive annicchia le raccoglie da terra poveretta è incinta di nuovo e il vecchio vorrebbe ajutare la sua figliuola adottiva ogni mattina le vicine ajutavano maràbito a caricarsi delle sue ceste caricato egli si faceva il segno della croce e provava il bando ceste corbelli panieri e prese a far dire ogni domenica una messa in suffragio di quell'anima in pena se si libera lui mi libero anch'io queste e altre notizie confidate dalle vicine a quei curiosi non le lasciavano addormentare il sesto sempre attaccato a quella pellàncica cenciosa che quando se la cavava dal corpetto faceva sputare dallo schifo ma alle otto galline e al gatto e al porchetto che allevava in casa di nascosto alle guardie municipali essendosi però formata in paese intorno al maràbito una specie di leggenda che lo raffigurava ilare vegeto ostinato a campar per dispetto quei curiosi provavano a prima giunta ah fate finta di non capire campate troppo caro mio brutto vizio e dovreste levarvelo maràbito sorrise e alzò una mano a un gesto vago caso tipico e aveva sulle labbra un sorriso di compatimento per l'ignoranza dell'enorme signora andato via il medico la signora nela ebbe come un terremoto nelle poppe che alla fine eruppe spaventosamente in singhiozzi e strilli uomo di parola il notajo zàgara la mattina del gran giorno il sobborgo ràbato fu destato dall'allegro strepitar della banda musicale che a suon di marcia si recava all'abitazione del vecchio centenario gli auguravano la buona notte gli raccomandavano di serrar bene la porta e di chiamare a un bisogno poi si scambiavano a bassa voce per via le loro impressioni su lo stato di lui marà vecchiuzzo nostro date almeno la voce forzata la porta corsero sú nella stanza a solajo ormai certe di trovarlo morto no no ha gli occhi aperti ha gli occhi aperti lucenti però e imbambolati dalla febbre pianta ti resta ferita e l'acqua le può far male e un'altra cosa ti dico appena piove rompi la terra e sta ad aspettare che l'erba schiumi di nuovo poi passa l'aratro e il terreno ti verrà netto e allora sémina ma dimmi non sai dirmi nulla e questa qui dicevano le vicine per distrarre subito il vecchio indicando annicchia l'altra loro protetta aveva appena due anni povera orfanella quando lui venne quassú e ora che ragazzona eh strilli un'ira di dio nocio zàgara soffriva il contagio del pianto vedendo sussultare quella montagna di carne anche la sua si mise a sussultare come per un altro terremoto ma non aveva né visto né sentito mai altro tutte piene di cose da fare allora le sue giornate anche quando il signore mandava la buona acqua sulle terre assetate annicchia annicchia era una bambina orfana di padre e di madre che una delle vicine la z'a milla s'era tolta in casa e trattava da figliuola le volevano bene tutti lí nella piazzetta di santa croce e perciò quella promessa del vecchio di farle la dote fu accolta con gioja mai piú mai piú esclamò la vedova quell'assassino è capace di far morire anche me e le mie figliuole via via non voglio piú sentirne parlare e la malanotte come no replicò il notajo la morte era venuta a casa vostra e voi d'accordo con la strega l'avete invece mandata da don michelangelo tutto il paese lo dice e già la vedova caro mio sta pensando per voi macco o minestra quando non erba sola e tante volte senza olio piú da bestie che da cristiani si cucinava da sé nel fornelletto dello stanzino a terreno dietro la stanza grande dove passava le giornate quel fornelletto era sotto la finestrina munita in fondo allo strombo d'una grata e si voltavano a guardar costernati la porta chiusa del casalino nella piazzetta deserta coi ciottoli luccicanti sotto la luna chi sa se il vecchio domani la avrebbe riaperta quella porta e quando di lí a pochi giorni il maltese pur protestando nel delirio dell'ultima febbre che non voleva morire morí davvero ella chiese consiglio a un avvocato se non fosse il caso d'agire contro i due assassini z'a gàpita che pareva una pentolaccia squarciata con tanto di pancia come se fosse sempre gravida la gna croce che strillava dalla mattina alla sera non solo ai cinque figliuoli se poi volete vivere ancora tanto piacere i prometto che ci divertiremo e se n'andò lasciando il denaro che la gente nelle cui case entra la morte le dica che a santa croce al ràbato c'è un vecchio che da tant'anni la aspetta che se lo venga a prendere voscenza vuol sapere perché perché il nostro vecchio è stolido o ammattito no nient'affatto né stolido né ammattito eccellenza disse maràbito corrugando le ciglia avevano raddoppiato le cure non permettevano ch'egli s'indugiasse piú tanto la sera a conversare con loro seduto davanti la porta del casalino rientrate ma signora mia mi creda sono mortificato e dio solo sa quello che provo dentro di me in questo momento potevo mai credere potevo mai aspettarmi che dovessi campar tanto e altrettanto altrettanto dovete campare riprese con nuova furia la signora nela della vigna ora ecco le gocce infittiscono ed è un vasto crepitio continuo nonno piove notajo nonno e mamma domanda di nuovo nociarello costernato dalla pioggia adesso verrà di corsa risponde il vecchio lascia piovere ché la terra ha sete e questa è acqua buona e fuori del filo acciajato e lucente di quella zappa e il taglio della sua ronca e della sua accetta sul ramo di quell'albero e il frusciare dell'erba fresca appena stendeva la mano per acciuffarla e l'odore che quel fieno spruzzava reciso dalla sua falce seduto presso il banco lo scinè appena lo vide entrare diede un pugno e urlò tentando di levarsi in piedi avete il coraggio di comparirmi davanti fuori uscite fuori assassino cacciatelo via gli rimase da allora come un'ombra di tristezza sul volto che s'incupiva di piú in piú ogni qual volta ritornava dal riscuotere le rate del vitalizio una vecchia falce arrugginita appesa a un chiodo accanto all'uscio che metteva nello stanzino provava in quell'ozio che per lui era vuoto vuoto della mente e vuoto del cuore un tale avvilimento che andava sú nella stanza a solajo a raggricchiarsi sullo strapunto di paglia per terra ero in fin di vita io ah in galera per giunta mi vogliono gettare levarmi il podere e gettarmi in galera a ottant'un anni perché non sono morto come quel poveretto di ciuzzo pace dopo sei mesi tetti tesi in tanti ripiani tetti vecchi di tegole logore o tetti nuovi sanguigni o rappezzati che sgrondavano di qua e di là chi piú e chi meno caro vecchio mio siete piú imbecille di me i ringrazio di quanto mi dite ma non posso accettare debbo pagare fino all'ultimo centesimo e pago col mio gusto e il mio piacere dovete guardarvi dal freddo ora che l'inverno è alle porte aspettate aspettate e per forza volle fargli un fagotto d'alcuni abiti grevi del marito nel toglierli dall'armadio piangeva si mordeva il labbro strizzava gli occhi inghiottiva doman l'altro novantaquattro anni non muore piú circa vent'anni addietro quand'egli cioè dalla campagna era venuto ad abitare in quel casalino esse avevano ancora i capelli biondi o neri e un giorno che scadeva la rata del vitalizio non vedendo il vecchio presentarsi allo studio s'addolorò veramente e volle recarsi al ràbato per averne notizie stata maràbito ascoltava attonito quel racconto delle vicine tante volte ripetuto ma ogni volta sentendo nominare i morti del vicinato tutti meno vecchi di lui e utili ancora alle loro famiglie si metteva a piangere silenziosamente con gli occhietti calvi risecchi dagli anni levate via subito codeste porcherie confermò con molta soddisfazione della z'a milla ch'era caso di polmonite e grave e consigliò parve addirittura che volesse arrabbiare già sosteneva che don nocio doveva essersi mangiata mezza l'eredità del marito era mai possibile che il piú ricco mercante del paese avesse lasciato la famiglia in cosí tristi condizioni ma vedendo gli abiti e il mantello del maltese fecero gli scongiuri di rito codesta roba vi siete presa buttatela subito via senza toccarla con le mani il vecchio scrollò le spalle e rifece pian piano il fagotto il notajo per dir la verità non lo trattava male ma sempre a battergli in faccia la stessa cosa del brutto vizio di campar troppo e il povero vecchio se ne crucciava non era mai stato di peso a nessuno in vita sua ed ecco che ora viveva unicamente per esser di peso a sé e agli altri sale requisí poi tutte le granate del vicinato e le appoggiò con la scopa all'insú al muro del casalino di qua e di là della porta come a guardia dell'entrata quando il medico vide quel letto cosí parato s'indignò una forchetta e un cucchiajo di stagno tutte compere nuove il coltello di quelli a punta col manico d'osso maràbito come ogni buon contadino lo teneva sempre in tasca anche per il solo pacifico uso d'affettarsi il pane la signora nela appena venne a sapere che la posizione finanziaria del defunto marito non solo era scossa ma anche mezzo rovinata se prima piangeva ora levò certi strilli da spaccare i muri della casa contentissima la signora nela e il notajo se ne tornò allo studio ch'era già sera chiusa maràbito lo aspettava don nocio come lo vide gli posò le mani sulle spalle e disse traendo un gran sospiro una volta c'era un padre che si lamentava cosí da presso e da lontano i galli annunziano lievemente quella prima rivoltura del tempo le calandre s'indugiano ancora su i piani quasi in dubbio che quelle nuvole non vogliano far sul serio e di tratto in tratto si scambiano qualche trillo breve come per consigliarsi il casalino era stato parato festosamente di ghirlande e bandiere durante la notte mentre il vecchio dormiva nella piazzetta erano rizzati i pali per la girandola vi fece cadere un'altra goccia d'olio la quale questa volta si dilatò un po meno agli scongiuri ripeté altre volte quest'opera di magia finché la goccia non rimase qual'era galleggiante in mezzo alla scodella e allora la malanotte annunciò il vecchio dalla via alzò un dito al cielo pieno di stelle e poi congiunse le mani per significare preghi il signore i sono fatto il conto la terra voscenza me l'ha pagata da un pezzo sono povero ma onesto denari non ne voglio piú nocio zàgara rimase un po a guardarlo ammirato poi gli disse l'ho liberato e adesso a quel canaccio ci penso io nessuno poté levare dal capo alle vicine che il vecchio fosse guarito per opera della malanotte vero miracolo come un cane ammalato non poteva vedersi là tra tutte quelle femmine e quei ragazzi della piazzetta di santa croce la z'a milla ch'era la meglio del vicinato e dettava legge a tutti placida placida fina e pulita come una signora ma io non piango per me protestò il vecchio per me provvederà dio m'affliggo per lui che alla fin fine è padre di famiglia e tanto piú giovane di me l'ozio vi fa male non ci siete avvezzo codesto è lavoro lieve e vi servirà da passatempo e lui svelto come un giovanotto bisognava vederlo col lavoro gli era tornata cent anni cent'anni campa com'è vero dio già poco ci manca sta benone sí sí ma tante volte anche stando cosí bene tutt'a un tratto a quell'età non si sa mai muojono come gli uccellini non ci fu verso di fargli intendere che quella festa non era per metterlo in berlina e quando alla fine spinto dal notajo s'affacciò alla finestretta sulla porta del casalino piangeva e tentennava il capo agli evviva e agli applausi della folla vedete vedete nella scodella al lume incerto del cero tremolava un disco lucente come una luna le vicine s'erano rizzate sulla punta dei piedi allibite qualcuna si picchiava il petto con le pugna dallo stupore perché avesse almeno un po d'aria e non fosse mangiato dai topi era avvenuto qualche volta gli approntarono alla meglio un letto chi prestando i trespoli chi le tavole chi una materassa e un pajo di lenzuola pulite e una coperta e appena ebbe notizia che il maltese non ostante il grave stato in cui si trovava s'era fatto trasportare per forza giú al negozio su una seggiola stimò dover suo andargli a far visita non erano amici oramai non s'aspettava povero vecchio d'essere accolto a modo d'un cane ripararsi ancora e schermirsi da alcune innocenti attenzioni che sapendolo solo volevano usargli nessuna punta di spregio in quel sentimento ché cosí aveva potuto mettere insieme il capitaluccio col quale tornato in patria aveva acquistato il poderetto laggiú e a mano a mano parlando degli anni lavorati il vecchio si sollevava dal peso della malinconia videro piangere siete ammattito e che ve ne importa se muore ha tirato ad ammazzar voi e s'è ammazzato lui invece da sé ora se la moglie e le figliuole non vi vogliono dare ciò che vi spetta dovranno restituirvi il podere non abbiate paura ma a questo punto maràbito fu interrotto dal levarsi frettoloso d'alcuni convitati i quali in mezzo al coro delle risa che accompagnava ogni sua parola avevano visto il notajo impallidire tutt'a un tratto e piegar sul petto il grosso testone non ne aveva meno dello scinè ma era molto piú alto di statura un gigante panciuto che riempiva di sé tutta la stanza a terreno dove teneva lo studio notarile la vita eccellenza disse pare lunga ma passa a me è passata come stando affacciato a una finestra benone esclamò don nocio e avete intenzione di starci affacciato ancora a lungo a codesta finestra non ancora da me replicò il notajo io porto con voi la croce da quattordici anni è vero vuol dire che finora v'ho dato eccolo qua il conto me lo son fatto anch'io vi ho dato diecimila duecento venti lire ma subito si alzò irritatissimo e quasi per castigare il pianto di sé e nella vedova esclamò e questo è nulla signora mia c'è di peggio di peggio l'esclamazione non giovò e lavorando lui non aveva mai pensato a niente concentrato tutto nelle sue mani e nelle cose ch'esse adoperavano per il lavoro da compiere per piú di quarant'anni in quell'appezzamento comperato col denaro ch'era riuscito a raggruzzolare laggiú ammalò vedendo quella mattina rimaner chiusa la porta del casalino le vicine impensierite dopo aver bussato a lungo invano con le mani con le ginocchia coi piedi mandarono a chiamar le guardie restando nell'attesa davanti la porta a chiamare in tutti i modi il vecchio o zi marà i cento anni che non volevano dire piú nulla a pensarci veramente tutta quella baldoria era nella sua sguajataggine cosí triste da far cascare le braccia e il fiato pregò il vento che strappasse di mano al ragazzo la funicella da cui era tenuto il vento lo secondò e lo portò sú sú sú troppo sú e il palloncino pa schiattò e allora don nocio risolutamente venne a piantarsi di fronte alla signora nela o lei si calma un momento signora o io me ne vado lei è madre di famiglia e deve pensare alle sue figliuole parliamo d'affari come se fossero roba da ridere gli affari c'era poi piú palese un altro sentimento che non era tanto di carità per lui quanto di stizza contro il maltese e di pena ancor viva per quel povero ciuzzo pace e poi congiunse le mani per significare preghi il signore quando la signora nela venne a sapere che l'amico di cui le aveva parlato il notajo zàgara a proposito del vitalizio era proprio lui il notajo stesso lo scompiglio generale nocio zàgara fu portato su la stessa seggiola in una casa vicina sorretto da tante braccia aveva gli occhi chiusi e la bocca spalancata da cui usciva un rantolo angoscioso altri quell'andare ogni quindici giorni a farsi pagar lo scotto di quel peso era divenuto per lui una vera condanna e con tutto il cuore desiderava ogni volta che ne ritornava che quella fosse qualche cupola di chiesa col suo campanile accanto e qualche terrazza su cui sbattevano al vento e sbarbagliavano al sole i panni stesi ad asciugare fatemi il favore di dare un occhio alla casa e a queste sei creature tornò di lí a poco con la malanotte ch'era una vecchia strega famosa per levare il malocchio nera come la pece con certi occhi da lupa e una bocca enorme da cui usciva una vociaccia rca maschile ma vedrà voscenza che verrà da sé la morte appena io non prenderò piú neppure un soldo di questi denari che in coscienza non mi spettano il fondo le ripeto l'ho avuto pagato piú di quanto valeva e su quello strombo unto e affumicato erano tutti gli attrezzi di cucina e di tavola il tegame e la pentola di coccio una scodella di rozza terraglia smaltata e dipinta con certe ditate di rosso e di blu che volevano esser fiori tra fasci di vétrici di vinchi di vímini lunghi come serpentelli maràbito passava ora la giornata a intrecciar panieri corbelli cofani e cesti per consiglio delle buone vicine porti fichi d'india al padrone tieni vèrsali qua in questi due panieri nuovi te li regalo io se avesse saputo che il maltese di lí a poco quei due panieri nuovi li avrebbe fatti saltar dalla finestra ma roba di colui in casa non ne voleva grata non l'avrebbe certo tenuta il maltese quella festa sí ma non l'avrebbe tenuta neanche il notajo se avesse potuto supporre che essa avrebbe cagionato al vecchio tanto dolore e tanto avvilimento lo comprese appena pervenuto tra quel gran rimescolío di gente davanti la porta del casalino alla rovescia non serbava ricordi s'era trovato tra compaesani emigrati con lui e condotti in branco a lavorare la terra ch'è da per tutto la stessa come le stesse da per tutto sono le mani che la lavorano fidava in dio però che quel podere dove la sant'anima del marito aveva buttato tanti denari quel podere come non se l'era goduto lei non se lo sarebbe goduto neanche colui e un giorno mandò a chiamare il vecchio benefattore qualche rara goccia su la tremula mano tesa poi appena percettibile il picchiettar delle prime gocce su i pàmpini mezzo aveva davvero cominciato a credere che la morte si fosse apposta dimenticata di lui per far quella beffa che tutti dicevano già il podere tra i denari che s'era presi dal maltese e quelli che tuttavia si prendeva dal notajo zàgara lo aveva avuto pagato e strapagato la bene concluse il notajo in questo caso avrei da presentarle una proposta c'è già chi s'assumerebbe gl'impegni del contratto col maràbito un amico mio gli feci notare che il povero don michelangelo pagò per sei anni il vitalizio folla annicchia gli recò l'abito nuovo insieme con le altre vicine poi nella chiesa di santa croce fu detta una messa a cui anche il notajo volle assistere la prima e l'ultima e all'uscita spari di mortaretti e stamburate le lagrime gli scendevano giú per i solchi delle rughe fino alla bocca infossata e raggrinzita e allora levava una mano tremolante e con le dita nodose si stringeva le labbra epoca v'invito tutti fin da ora non aveva parenti né prossimi né lontani poteva dunque pigliarsi il gusto di coronare trionfalmente la bestialità commessa dolentissimo mi rispose l'amico ma chi glielo fece fare peggio per lui che pagò gli parlai allora della cascina nuova che costa già parecchie migliaja di lire e non è ancor finita in groppa anche questa no grigoletto tutta l'annata se n'andrà leggera si scorge l'isola di pantelleria sul tramonto in fondo in fondo al mare grigòli rispondeva di no col capo abbiamo guaj se si scorge pantelleria certo l'acqua sta per via regola che non falla nelle nostre campagne non piango perché mio figlio perde al giuoco piango perché vuol rifarsi giocando ancora ero in credito di cinque mila lire col maltese per non perderle sto commettendo la piú grossa pazzia della mia vita sedete quant'anni avete tutte queste donne provavano ora per lui un curioso sentimento che un po le irritava sotto sotto e un po le faceva sorridere di nascosto specialmente certe volte che lo vedevano impacciato e scontroso costei si fece portare una scodella piena d'acqua e un'ampollina d'olio ordinò che si chiudesse la porta e che l'infermo fosse tenuto a sedere sul letto poi accese un cero pose sul capo al vecchio la scodella e vi fece cadere pian pianino una goccia d'olio lí sull'acqua in mezzo il podere fu stimato dodici mila dunque ho ancora parecchi anni da pagare e quelli che mi son presi dalla buon'anima del maltese gli fece notare maràbito chiusa evviva maràbito fuori fuori maràbito niente la porta restava chiusa invano i vicini vi bussavano con le mani e coi piedi aspettate aspettate ecco anche questo mantello se lo metteva sant'anima quand'andava laggiú alla vostra campagna tenete tenete polmonite levàtevi che medico e medico questo è tutto malocchio lasciate fare a me e con l'ajuto della z'a gàpita e della fa fresco or ora verremo noi aspettavano che i loro uomini ritornassero dal lavoro o sú dalle campagne o dalle fornaci o dalle fabbriche la prima visita era per il vecchio e lí nel casalino dopo la magra cena si raccoglievano le sere d'inverno a tenergli compagnia carminilla si mise a parare il letto appena levato appendendogli intorno ogni sorta di scongiuri sferre di cavallo corna di capro sacchetti scarlatti pieni di sale per la cascina dice sarebbe disposto a dare qualche cosa da tre a quattro mila lire ora se lei accetta questa proposta ci sarebbe da cogliere come suol dirsi due piccioni a una fava è sempre poco il danno son sempre poche le beffe ben altro mi merito nerbate ma non mi dite male del vecchio vi prego galantomone poveretto lo so sta piangendo anche lui il castigo che io mi sono meritato ma quanto piú al largo gli fosse possibile dalla bottega di colui e zitto ché quegli non l'udisse neppure da lontano non gli pareva giusto fargli dispetto tanto piú che lo sapeva in istato di giorno in giorno piú grave ostinato tuttavia a star lí nella bottega a morir lí vecchio maràbito le si presentò tutt'afflitto e imbarazzato la signora nela appena lo vide rinnovò i pianti e gli strilli poi proruppe vedete vedete che avete fatto il vecchio aveva anche lui le lagrime agli occhi notizie trovò maràbito seduto al solito davanti la porta del casalino tutto raccolto sotto un debole raggio di sole invernale bel gusto a far muovere le montagne gli disse ansante vegeto e forte finché egli non crepi avete capito cillenzasí come voscenza comanda rispose il vecchio investito stordito da quella furia rabbiosa di parole il paese ne rideva come se lui ci provasse gusto a vivere cosí alle spalle altrui e invece no no non voleva non voleva piú e le cure le raccomandazioni premurose delle vicine lo stizzivano non assassini maràbito quel giorno vedendo le tre porte del negozio serrate con la fascia nera di traverso in segno di lutto rimase un pezzo quasi inchiodato sul lastrico della via se ne tornò al ràbato come un cane bastonato ottantuno rispose maràbito sedendo e non siete ancora soddisfatto che intenzione avete il vecchio rimase a guardarlo senza comprendere finché non arrivava al piano di san gerlando sú in cima alla collina ma arrivato lassú di tutta la città non scorgeva altro che tetti si fece far largo ordinò ai vicini di guardare l'entrata per impedire che la folla si rovesciasse dentro e picchiò alla porta col bastone dando la voce il vecchio finalmente aprí e allora scoppiarono piú calorosi gli applausi e le grida della folla io gridò allora maràbito come smarrito all'improvviso nello spavento io ho confessato ma se non ne so nulla io l'anima penante di ciuzzo pace il quale piangeva certo ancora il poderetto suo perduto per pochi soldi ecco sí ciuzzo pace era ciuzzo pace che voleva essere vendicato da lui tutti si voltarono a guardare sorsero poi tutti in piedi e s'affollarono a precipizio attorno allo zàgara si credette dapprima che il frastuono il troppo ridere il vino avessero cagionato al povero notajo quel malore improvviso la morte dunque tenendolo ancora in piedi si divertiva proprio a fargli commettere una cattiva azione a fargli far la parte dello scroccone ecco egli non voleva per me rispose il vecchio se la morte viene a chiudermela anche domani mi fa piacere morire sí eccellenza ci vuol niente ma campare apposta non si può se dio vuole deve dirlo lui e io sono pronto che comandi ha da darmi se la buon'anima avesse voluto darmi ascolto sospirò il notajo intanto cara signora bisogna pure parlarne che vuol fare per me è come lasciarsi aperta una vena e perdere sangue a goccia a goccia gutta cavat lapidem gli uomini fumando a pipa le donne facendo la calza e forzavano il vecchio taciturno a parlare della sua lunga vita dell'america lontana dov'era stato da giovine e dove s'era adattato a far di tutto meglio nero pane che nera fame ma come da lontano a certi odori che lo facevano fermare perché gli ridestavano dentro svaniti ricordi dell'infanzia si rivedeva ragazzetto trascinato per mano dalla madre e sú e sú per tutti quei vicoli a sdrucciolo acciottolati come letti di torrenti e tutti in ombra di quell'altro se non che quella canaglia del maltese doveva certo esser venuto a patti col diavolo altri cinque anni e difatti ecco che entrato da pochi giorni nel suo ottantesimo anno maràbito ammalò portatevelo i terrà caldo vi riparerà dalla pioggia e dal vento guardatevi dal prender aria all'età vostra c'è sempre tanto ventaccio in questo nostro paese venivano poi riferite al notajo zàgara il quale teneva testa come meglio poteva alle beffe che tutti si facevano di lui beffatemi beffatemi esclamava dio scottava e là per terra come un cane su quello strapunto di paglia per prima cosa pensarono di trasportarlo giú nella stanza a terreno i commessi di negozio accorsero ad afferrarlo per le braccia per il petto per le spalle e lo spinsero sulla strada mentre il povero vecchio s'affannava a ripetere ma che colpa ci ho io se la morte non m'ha voluto non si può fare apposta non è mancato per me non sono affar mio ma l'affare mi scusi l'ho fatto io o l'ha fatto voscenza oh quest'è bella non sono dunque padrone di morire il notajo alzò la testa con comica serietà no finché io non vi abbia pagato fino all'ultimo centesimo la malanotte buttò alla fine l'acqua della scodella in un catino tutto malocchio accumulato versò altra acqua nella scodella sul capo del vecchio in casa della signora nela il notajo trovò il medico che venuto per una visita di condoglianza s'affannava a ripetere ma no ma no signora sciocchezze non dia retta caso tipico di cirrosi epàtica la signora nela rossa come un peperone si mordeva il labbro per non piangere in presenza del marito sentiva spezzarsi il cuore nel vederlo ridotto in quello stato proprio agli estremi credeva anche lei che la malanotte e il maràbito fossero cagione di quella sciagura poi si voltava a domandare va bene cosí benone rispondevano quelle ridendo e dio vi accompagni zi marà e non dimenticate di passar davanti la bottega di quel galantuomo e strillate forte allora cosí la faccia gli diventerà piú verde dalla bile ci sono altri guaj però eh non vi siete contentato di sbarazzarvi di lui soltanto c'è anche un mondo d'imbrogli nell'eredità maràbito già messo in guardia dalle vicine corrugò le ciglia imbrogli non voglio saperne per me c'è il contratto che parla chiaro come perché esclamò don nocio vedendo maràbito tutto tremante e in lagrime un popolo intero vi fa festa e voi piangete cosí mi ringraziate d'aver voluto festeggiare i vostri e ci avrebbero messo le mani sul fuoco maràbito s'era levato da pochi giorni quando venne a sapere della malattia del maltese come avrebbero potuto mai immaginarsi le vicine che questa notizia dovesse fargli tanta impressione lo videro piangere approfittarsi d'una povera vedova di due povere orfane gridava alla gente che veniva a condolersi della sciagura azionaccia che grida vendetta davanti a dio ladro ladro causa d'ogni male non era piú il maràbito adesso ma il notajo la vita che conducevano si reggeva dunque su miracoli d'economie segrete e sacrifizii dissimulati con ogni arte erano sempre liete le tre care figliuole fu venduto e ora non so piú chi lo possegga e dove sia andato a finire con me e col tranzi nessuna ipocrisia mai quando in teatro vedevamo qualcuna di loro piú del solito raggiante bastava farle un cenno del capo perché intendesse e il cenno significava abbiamo trovato dico anche quello che un altro forse non direbbe per paura del ridicolo quando qualche sera comparivano in salotto a noi due soli abbigliate con qualche abito nuovo già pronte per recarsi o in casa di famiglie amiche o a teatro che s'era accostata con insolita insistenza ad arnaldo ruffo uno dei piú assidui frequentatori della casa poi che s'era messa d'improvviso a parlare di lui con acredine non meno insolita per un ritegno piú facile a intendere che a definire io dopo la morte del tranzi mi astenni dal visitarle laggiú non saprei piú darne perciò notizie precise so che il villino fu sempre molto frequentato ma che i piú assidui dopo un certo tempo i figuro la buona vecchietta nell'atto di contemplarlo beata mentre con una mano tremula allontana una mosca ostinata che vuol posarsi giusto lí sul tondo visetto caro dalla festosità della conversazione si fosse sentito spinto a eccedere un po nei gesti o nelle parole ma che non fossero civette una prova posso darvela io a mie spese e a spese del povero tranzi e quello sguardo mi compassionava amorosamente mi diceva dovresti esser tu perché gli occhi di carlotta vi assicuro che mi davano del tu sa l'avvilimento per questa scena nel tumulto interno nella improvvisa dissociazione di tanti sentimenti e di tanti pensieri forse avrà pure contribuito a determinare in lui l'atto violento contro se stesso né quel loro cocente e onestissimo desiderio d'un marito le rendeva mai fastidiose specialmente con noi dico con me e col povero tranzi di cui del resto conoscevano la buona volontà che avremmo avuto di farle felici se ho gusto per i signori uomini anzi guardate quasi quasi ora dopo tanto tempo sarei tentato di fare una visita di congratulazione a giorgina la coraggiosa ci affliggevamo che le tre buone belle e care ragazze non riuscissero a trovar marito e non potendo esser noi per due di esse almeno avremmo voluto che fossero altri che lo potevano ai quali davamo di bestie perché non sentendosi in alcun modo particolarmente incoraggiati non sapevano decidersi il primo segno ch'io potei scorgere e che m'è rimasto impresso come in un dramma una frase che lasci intravedere la catastrofe fu quella mattina che dovevamo recarci alla vigna di ponte molle e giorgina si presentò al tranzi col capo chino sa che la scoperta di quel capello bianco insieme con tante altre piccole cose tristi su cui gli occhi fino allora si erano chiusi con pena non abbia determinato davvero in lei e conseguentemente nelle sorelle la ribellione no rispondeva la testina scrollandosi vivacemente con gli occhi socchiusi e un sorriso birichino su le labbra non trovavano non trovavano ancora non trovavano mai quelle tre care ragazze da secoli la società s'industria a insegnarle la creanza a farle dire per esempio buon giorno o buona sera ad andar vestita decentemente per via diritta su due zampe soltanto ecc ecc ma ogni tanto la mala bestia ne fa qualcuna delle sue aveva l'abbozzo di un'opera giovanile ebbene perché non lo ripigliava perché non si dava a qualche altro lavoro quasi con le lagrime a gli occhi il povero tranzi allora le rivelò le segrete miserie di cui era piena la sua vita il tesoro d'una bellissima voce di contralto con la quale istupidiva ogni dopo pranzo le pazienti orecchie d'un decrepito maestrucolo di canto io davo a giorgina lezioni di pittura a tempo perso il tranzi insegnava con piú regolarità a carlotta musica e canto l'una e l'altra ci si dimostravano gratissime del poco che facevamo per loro dico di piú ora intanto tra poco tutt'e tre avranno uno stato finalmente una casa uno scopo nella vita quello che desideravano onestamente e già sulle ginocchia della nonnina che sarà ridotta piú bianca della cera dorme roseo il primo nipotino ma con l'una o con l'altra delle tre quegli sciocchi sarebbero guariti senza dubbio della noja e d'ogni altro male giacché ciascuna avrebbe reso lieta la vita al proprio marito a uno a uno invece quegli sciocchi che è che non è ce la pigliamo con la società come se da essa ci venisse il danno solo perché abbiamo voluto costringerla a imporre alla natura certi doveri che questa poi non vuole né riconoscere né rispettare la madre espertissima tagliava e loro tre imbastivano cucivano a mano e a macchina per intere giornate come tre gaje sartine e non sapete che coi pizzi e i nastri appendevano a ogni abito irene s'era fisso il chiodo di far l'attrice drammatica e declamava ad altissima voce con grandi gesti condannando la vecchia madre a farle la controparte bel giovane alto bruno solido il marito che ci voleva per giorgina il primo amore in lui col possesso divampò diventò passione violenta arma il pennello luogo una tavoletta finché i raggi del sole non dicevano basta carlotta mi dissero s'era piú che mai confermata nell'idea d'aver nella propria gola si accorgevano tutt'e tre del desiderio che suscitavano in noi e per il nostro desiderio segreto ma sfavillante dagli occhi avevano uno sguardo e un sorriso indefinibile di compiacimento per sé e di pietà per noi il tarlo di troppi disinganni lo aveva roso dentro tutto all'urto della gioja si infranse io lo vidi quel giorno rincasare con gli occhi gonfi e rossi s'era messo a piangere capite no no il tranzi l'ho conosciuto bene era troppo tarlato dentro e non poté resistere alla irruzione su lui di questa gioja ardentissima ribelle a ogni pregiudizio di casa mia sí e sul momento odetta e mia figlia conte oh mia figlia la tengo meco odetta qui senza di me conte senza di voi tempo si allontanavano per dar posto ad altri le tre sorelle senza piú alcun freno nella libertà della campagna parevano addirittura impazzite facevano i piú strani disegni per voi odetta via voi siete pazzo signore mia figlia mi appartiene e voi non isperate di separarmi da lei cosí finché non tornò al villino dopo alcuni mesi d'assenza uno degli assidui che si erano pe primi eclissati voglio dire il ruffo quasi che una donna non possa amare neanche per isbaglio un altr'uomo che non sia precisamente suo marito solo perché dalla società le si è fatto dire che una moglie non deve la speranza che con quello avrebbero finalmente dato nell'occhio a qualcuno che le avrebbe sposate la madre aveva una modestissima pensione lasciatale dal marito quel bravo signor carlo marúccoli che tutti poi riconobbero per un gran galantuomo ah lui sí ebbene un bel giorno si stancarono perdettero la pazienza alla fine chi sa da quanto tempo frenavano dentro le smanie della loro speranza frustrata di continuo e reprimevano i segni delle loro disillusioni delle tre carlotta era la piú bella almeno per me irene la piú intelligente giorgina la piú piacente il ritratto che feci di loro a gruppo è certo la meno peggio delle cose mie lo esposi a monaco tanti anni fa col titolo le tre carissime il se ve lo immaginerete facilmente io un povero pittore il tranzi maestro di musica arti belle non dico di no ma buone da mantenerci la moglie non credo la povera vecchietta paziente la secondava stando seduta e leggendo placidamente con gli occhiali su la punta del naso odetta voi pretendete obbligarmi ad uscire conte leggeva la madre dopo e dovette piangere a lungo certo convinto d'aver commesso un delitto e la donna la ragazza dovette confortarlo rianimarlo scacciando l'ombra del rimorso con cui egli voleva offuscare a lei in quel momento il sole della gioja recente soltanto poiché irene non raccoglieva tante simpatie quanto le altre due io consigliavo giorgina il tranzi carlotta cioè io la sua e lui la mia e che s'era voltata infine a tormentare il tranzi sferzando la pigrizia di lui dicendogli che non aveva alcun diritto di lamentarsi della ingiustizia della sorte giacché egli non voleva far piú nulla e nulla tentare per far valere le sue doti artistiche il resto lo sapete da due anni ormai giorgina marúccoli è legittima sposa di arnaldo ruffo dopo giorgina si maritò carlotta subito nessuno mai prima le aveva giudicate civette ora si sa ora tutti i vizii tutti i difetti erano in loro non me ne faccio nient'affatto il paladino domandatene pure a tanti altri che frequentavano con me la casa chi può dire d'aver mai ricevuto un anche minimo incitamento da loro oh potrei fare su questo proposito un lungo discorso su quel che gli occhi dicono quando le labbra non debbono parlare allorché carlotta per esempio attendeva quasi per scrupolo di coscienza a qualche imbecille che le stava attorno con soverchia insistenza spesso parlandogli o ridendogli volgeva uno sguardo a me e la marúccoli non lo pianse della morte di lui anzi si sentí ferita come d'un insulto tutt'e tre le sorelle si ritirarono allora nel bel villino della vigna reggendo in alto con due dita un filo d'argento allungato dal sommo della fronte al quale gli occhi si sforzavano d'alzarsi per guardarlo e si storcevano vita le disse tra l'altro che da circa un anno aveva dovuto finanche privarsi del pianoforte che teneva a nolo senz'altro allora giorgina gli propose di lavorare lí in casa loro mettendo a disposizione di lui il pianoforte di cui avrebbe potuto servirsi con la massima libertà a ogni prima rappresentazione sempre in un palchetto di platea o a passeggio al pincio o per il corso sul tramonto l'una con la madre bianca e stanca a braccetto le altre due avanti vestite sempre un po alla bizzarra quelle sí le marúccoli irene è ancora fidanzata i sono imbattuto l'altro jeri nel promesso sposo in gran faccende per il nido è contentone e m'ha detto che sposerà prestissimo capite prima no poi sí e io a sentirle sorridevo tra me studiando l'aria compunta e stordita delle loro timorate figliuole ci vengono effettivamente dalla società un buon numero di leggi e regolamenti che dovrebbero tenere a freno questa mala bestia che si chiama uomo giorgina si sarebbe consacrata alla pittura e ogni mattina con un cappellaccio di paglia in capo florida esuberante di forza e di salute usciva all'aperto a sfidare a duello i cipressetti di monte mario ricordo che scoppio d'indignazione allora le mamme specialmente non se ne potevano dar pace in presenza delle loro figliuole e battevano le mani inorridite esclamando che mondo che mondo gelosia alcuni amici mi raccontarono di aver sorpreso una sera nel bujo d'un viale questo brano di dialogo ebbene e tu allora sposami e la voce del ruffo concitata sorda no no no allora una gran risata dispettosa di giorgina e allora lasciami in pace lo avrebbero lasciato solo nel salotto la famiglia si sarebbe ritirata al lato opposto della casa tanto disse tanto fece che lo costrinse ad accettare so che arrivò finanche a chiuderlo a chiave nel salotto e la chiave la teneva lei tornato come una farfalletta al lume al villino marúccoli pare altresí che abbia trovato giorgina innamorata già di un altro assiduo del momento e che nel villino siano accadute furibonde scene di gelosia si scherzava si rideva si sfrottolava del piú e del meno la sera ma nei modi piú leciti e corretti come si deve davanti a tre fanciulle che occorrendo col tatto e col garbo piú squisito avrebbero saputo mettere a posto chiunque non sapete tante cose delle quali a prima giunta pare che non si debba tener conto ma che pure hanno o dovrebbero avere il maggior peso nella famosa bilancia della giustizia la società poverina lo dice e lo impone ma che colpa ha se la natura poi se ne ride come pare voi dite che non sono ammogliato irene intendeva piú di tutte e arrossiva confusa e a cancellare la confusione ci domandava con una grazia indicibile guardandosi l'abito siamo belle cosí perché non dirlo io ero innamorato della seconda il tranzi di giorgina la maggiore qualche sera nel lasciar la loro casa conversando tra noi sinceramente pare che i parenti abbiano tentato di strapparlo alla ragazza una seconda volta costringendolo a provare la sciocca medicina di un viaggetto di distrazione dopo aver goduto un pezzo della dolce compagnia e lusingato forse con gli sguardi o con graziose premure le tre ragazze andavano a prender moglie altrove e se ne pentivano dopo ecco tutti questi abiti smessi delle tre povere figliuole voi ignorate che uscivano dalle loro mani questi abiti tanto ammirati per la loro bizzarra leggiadria ho sentito piú d'uno incolpare la maggiore delle marúccoli del suicidio di angiolo tranzi è un'infamia che colpa ebbe la marúccoli se il tranzi volle farsi un rimorso della gioja che ella non è molto felice poverina ha il marito geloso del passato stupido come se la colpa non fosse sua ma dopo tutto chi è felice in questo mondo la quale fu tanto piú violenta quanto piú lunga e paziente era stata la speranza che a un tratto dovette loro apparir vana e quasi derisoria avvenne lo scandalo e avevano anche una piccola vigna come la chiamano a roma con un grazioso villino oltre ponte molle ma né questa né quella potevano bastare a sopperire alle spese tranzi un capello bianco perché aveva già varcato la trentina avevo notato in quegli ultimi tempi improvvisamente nella sua ribellione contro il tempo perduto nella vana attesa e contro la sorte che la condannava ad appassire senz'amore gli volle concedere deliberatamente quasi in premio al lungo desiderio di lui rassegnato al silenzio veniamo al caso delle marúccoli vorrei che prima di condannare tentassimo di esaminar bene se ci riesce il pro e il contro senza servirci di quelle parole che sono come le mosche d'agosto pronte ad accorrere a ogni lagrima o a ogni sputo arnaldo ruffo ve l'ho accennato prima dell'avventura del povero tranzi aveva fatto concepire serie speranze a giorgina era uno di quelli che potevano benché due capatine a monte carlo avessero scemato di molto le sue sostanze e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite sotto il titolo novelle per un anno una novella al giorno per tutt'un anno senza che dai giorni dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità grazia almeno di questa cura l'autore delle novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo che può sembrar modesto e al contrario è forse troppo ambizioso se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime nostro m'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni né dei mesi né di ciascun giorno secondo l'intenzione che mi ha suggerito questo titolo avrei desiderato che tutt'intera la raccolta fosse contenuta in un volume solo di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano piú ogni volume ne conterrà non poche nuove e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo altre rifuse e ritoccate qua e là e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura ma in ventiquattro il che potrebbe suggerire a chi ne avesse veglia qualche non inutile considerazione sull'indole e le necessità del tempo nostro l'editore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio e m'ha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi di trenta e piú novelle ciascuno come almeno m'ero rassegnato a chiedergli monti l'orizzonte s'allargava non c'eran piú alberi da un pezzo oh via non era meglio fermarsi lí forse il sole sarebbe sorto sú da quei monti lontani gosto gosto crepa crepa la sciagura massima eccola là era uscito da un caffè su la hhe strasse con l'ottima intenzione di rientrare in albergo a dormire a un tratto s'era sentito vellicare dietro l'orecchio da una piuma di pavone maledetta atavica scimmiesca destrezza mah per amor dello spettacolo si riportò col pensiero alle sale del circolo illuminato a luce elettrica tepide splendidamente arredate rivedeva gli amici e già cedeva al sonno quando a un tratto tre giovani che ridevano gridavano scalpitando come puledre selvagge e agitandogli davanti agli occhi le mani dalle innumerevoli dita inanellate sfavillanti a quale delle tre apparteneva la piuma nessuna aveva voluto dirlo non piangere cara ti sciuperesti inutilmente gli occhi e sai che non voglio del resto t'assicuro che non ne vale proprio la pena dunque addio si meravigliò d'aver tanto camminato era stanco difatti sedette per terra poi scorse un masso poco discosto e andò a seder meglio lí sopra dov'era bujo e solitudine che pazzia che è stato sbarrò gli occhi e la notte nera gli si spalancò tutt'intorno nella paurosa solitudine il sangue gli sfrizzava per tutte le vene si trovò in preda a una vivissima agitazione un gallo un gallo aveva cantato lontano in qualche parte a due passi un altro mondo chi sa perché intanto provava uno strano ritegno quasi di sgomento a muovervi i piedi com'era diversa la notte qui pure a due passi dalla città il tempo che lí per gli uomini era guerra intrigo di tristi passioni noja acre e smaniosa qui era attonita smemorata quiete poco a poco gli occhi s'erano abituati al bujo discernevano anche a distanza gli alberi non appariva alcun segno di prossima abitazione tese l'orecchio a quel canto con tutta l'anima sospesa percepí allora anche il fruscío vago delle ultime foglie il brulichío confuso della vasta campagna nella notte e provò un ansia strana ah ecco e ora un altro da piú lontano gli rispondeva laggiú nella fitta oscurità perbacco un gallo che paura perché s'era tanto divertito lui ad averla tra mano come una palla di gomma elastica la vita a farla rimbalzare con accorti colpetti giú e sú sú e giú buffetto sul naso ma quella dannata nel riceverselo aveva socchiuso gli occhi in tal maniera ch'egli s'era sentito rimescolare tutto il sangue e dopo un anno sua moglie ma le altre notti i suoi passi avevano una meta ben nota ogni nuovo passo lo avvicinava alla sua casa al suo letto ora invece difatti tornò a sedere ma daccapo per terra accanto al masso per star piú scomodo e non farsi cosí riprendere dal sonno eccola lí la terra ma in quarantacinque anni di vita non ricordava d'aver mai visto nascere il sole neppure una volta mai che cos'era l'alba com'era l'alba ne aveva sentito tanto parlare come d'un bellissimo spettacolo che la natura offre gratis a chi si leva per tempo e poiché la moglie giú era ancora sveglia e da un momento all'altro se saliva accorgendosi di quella lettera addio ogni cosa decise di portarla via con sé e di buttarla senza francobollo in qualche cassetta postale della città sedette alla scrivania e tra un singhiozzo e l'altro del lumetto moribondo scrisse in questi termini alla moglie cara aennchen ti lascio la vita te l'ho detto tante volte m'è parsa sempre un giuoco d'azzardo ho perduto pago qui si rifermò e si guardò attorno smarrito poi guardò in alto ah il cielo ampio libero fervido di stelle o con le spalle meglio ancora appoggiate a un tronco d'albero la levata del sole ma sí chi sa che piacere veder cominciare un altro giorno per gli altri e non piú per sé di primo lancio aveva ghermito quella piuma tentatrice e nel voltarsi di scatto trionfante stupido s'era visto davanti tre donne di nuovo si fermò perplesso quasi oppresso di pauroso stupore tornò a guardarsi attorno nel bujo lo sfavillío delle stelle che trapungeva e allargava il cielo non arrivava ad esser lume in terra gli alberi sfrondati dalle prime ventate d'autunno gli sorgevano attorno come fantasmi dai gesti pieni di mistero per la prima volta li vedeva cosí e se ne sentiva una pena indefinibile addio cara disse riconoscente come se quella femmina con quella fragranza lo avesse compensato della carezza che le aveva fatto triste cupo si raffondò di nuovo col pensiero nella sua vita tumultuosa lo spirito bislacco da cui s'era lasciato trascinare a tante pazze avventure riprese subito in lui il dominio sul buon senso e se n'appropriò l'esclamazione pazzia sí quella scampagnata notturna poco allegra non che egli invariabilmente fermandosi rispondeva piano a quella voce con due inchini crepa crepa e intanto cosí bianco di cera cosí tutto parato di gala in marsina con quello sparato lucido provò a ridiscendere su la via patapúnfete scivolò per il lurido pendio e una gamba manco a dirlo dentro l'acqua della zana mezzo pediluvio be be pazienza non avrò tempo di prendere una costipazione fa anche freddo umidaccio tirò sú il bavero della marsina si cacciò le mani in tasca e tutto ristretto in sé chiuse gli occhi non stava comodo no capelli aspetti l'aratro che ti squarci aspetti il seme che ti fecondi ritrasse la mano che gli s'era insaporata d'una fragranza di mentastro acuta una costernazione angosciosa di tutto quell'ignoto indistinto che formicolava nel silenzio istintivamente per sottrarsi a queste minute sottilissime percezioni si mosse chiusi poco dopo dietro i monti lontani la tenebra cominciò a diradarsi appena appena a un indizio d'albore ah com'era triste affliggente quella primissima luce del cielo sai che ai condannati a morte non si suol negare l'esaudimento di qualche desiderio possibile io voglio passarmi questa senz'altro da dirti ti prego di non credermi piú il tuo eccolo là e quell'uomo poteva campare di ciò che gli altri buttavano via d'una cosettucciaccia amara velenosa schifosa un cane abbajò poco lontano eh no se non è permesso morire sí ma con le gambe sane prima che spunti il giorno mi troverò in qualche luogo da cui si possa goder bene la levata del sole m'è nata in questo momento una vivissima curiosità d'assistere almeno una volta a questo tanto decantato spettacolo di natura avrebbe fatto meglio a uccidersi in casa comodamente senza il pediluvio senza insudiciarsi cosí le scarpe i calzoni la marsina e senza stancarsi tanto l'alba di domani non la vedrò oh a questo punto gosto bombichi rimase come abbagliato da un'idea l'alba di domani nella zana a destra di quella via di campagna scorreva un'acqua silenziosa nell'ombra la quale qua e là s'alluciava un attimo quasi per il riflesso di qualche stella o forse era una lucciola che vi sprazzava sopra a tratti volando il suo verde lume giungeva pure di tanto in tanto dalle stanze inferiori della casa la voce rauca raschiosa della moglie che lo chiamava come da sottoterra gosto gosto non gli avrebbe guastato lo spettacolo guardò l'orologio le due e un quarto come aspettar cosí per le vie tre ore forse forse piú quando spuntava il sole in quella stagione sorse in piedi andò per un tratto avanti e dietro senza allontanarsi da quel posto ove per un momento s'era accovacciato si vide lui stesso come un cane che prima di riaccovacciarsi sente il bisogno di rigirarsi due o tre volte battere a terra e rivenire alla mano trovarsi una compagna e giocare a rimandarsela con certi palpiti e corse avanti e dietro para di qua acchiappa di là sbagliare il colpo e precipitarsele dietro ora gli s'era bucata irrimediabilmente e sgonfiata tra le mani ne aveva anche letto parecchie descrizioni di poeti e prosatori e sí insomma sapeva piú o meno di che poteva trattarsi ma lui coi propri occhi no non l'aveva mai veduta un'alba parola sarebbe stata una distrazione un'altra esperienza perdio gliene mancavano parecchie gliene mancavano lo chiamò gli diede il sigaro appena acceso ah te lo fumi insomma il lumetto lí sul piano della scrivania non ne poteva piú riparato da un mantino verde singhiozzava disperatamente a ogni singhiozzo faceva sobbalzar l'ombra di tutti gli oggetti della camera come per mandarli al diavolo e meglio di cosí non lo poteva dire è vero che avrebbe avuto tutto il tempo di riposarsi tra poco e poi ormai giacché fin lí c'era arrivato sí ma chi sa per quanto tempo ancora doveva aspettare questa benedetta levata del sole infagottato gosto bombichi col capo appoggiato al masso dormiva profondissimamente facendo con tutto il petto strepitoso màntice al sonno camminò lungo quella zana fino a un primo passatojo e montò sul ciglio della via per internarsi nella campagna la terra era ammollata dalla pioggia recente gli sterpi ne gocciolavano ancora spontaneamente da sé gli venne alle labbra questa esclamazione come un sospiro del suo buon senso da lungo tempo soffocato ma riscosso dal momentaneo stordimento le ultime migliaja di lire orfanelle bisognava vedere con che grazia in quelle facce da rapina gliel'avevano sgranfignate contentandosi di rimaner creditori su la parola di altre due o tre mila non ricordava piú con precisione tutto intento a superare le difficoltà del cammino con quel piede zuppo che gli pesava come fosse di piombo non pensò piú al proposito violento che lo aveva cacciato di notte lí per la campagna fumi lurido irsuto colui aprí la boccaccia sdentata e fetida a un riso da scemo rispose prima lo riduco cicca poi la metto insieme con le altre grazie signorino guardò di nuovo l'orologio e gli parve da prima impossibile che fossero già circa le quattro accese un fiammifero sí proprio le quattro meno sei minuti che guizzi di luce innumerevoli che palpito continuo trasse un respiro di sollievo se ne sentí refrigerato che silenzio che pace poteva anche parere uno spavento perché nel profondo silenzio della notte al bombichi che passeggiava per quella stanza inghiottito dall'ombra e subito rivomitato alla luce da quel singulto del lumetto e come tanto carina eh perché pareva solo gosto bombici ma c'è momenti che uno si mette a parlare con se stesso come se fosse un altro tal e quale che avrebbe fatto io qui disse e si vide morto lí steso scomposto in mezzo alla campagna sotto il sole con le mosche attorno alle labbra e gli occhi chiusi là piombatagli tra capo e collo sei anni fa mentre viaggiava in germania nelle amene contrade del reno a colonia l'ultima notte di carnevale che la vecchia città cattolica pareva tutta impazzita ma questo non valeva a scusarlo signorino gosto bombichi lo guatò con ribrezzo ma anche colui lo guatava con gli occhi scerpellati invetrati di lagrime dal freddo e con quel laido ghigno rassegato su le labbra come se mentre sulla terra era ancor notte sicché pareva che quel cielo sentisse pena a ridestarla alla vita ma a poco a poco s'inalbò tutto su i monti il cielo d'una tenera freschissima luce verdina un altro giorno le solite noje i soliti affari le solite facce le solite parole e le mosche dio mio e poter dire non siete piú per me pagherà la multa e forse sarà questo l'unico suo dispiacere tu qua disse poi alla piccola rivoltella facendole posto in un taschino del panciotto di velluto nero ampiamente aperto su lo sparato della camicia e cosí come si trovava s'era seccato del resto ne aveva la bocca cosí amara bile no neanche bile nausea ma guarda che idea bellissima vedere nascere il sole almeno una volta e poi si fregò le mani lieto di questa risoluzione improvvisa tutta l'uggia tutta la nausea di essa gli si raffigurò a poco a poco in sua moglie se la immaginò nell'atto di leggere la sua lettera fra quattro o cinque ore duretta duretta anzichenò vecchia vecchia terra la sentiva ancora per poco tempo ancora tese una mano a un cespuglio radicato sotto il masso e l'accarezzò come si accarezza una femmina passandole una mano su i capelli erbacco i manca come esperienza mi manca se l'hanno tanto gonfiata i poeti sarà magari uno sciocco spettacolo ma mi manca e vorrei pur vederlo prima d'andarmene sarà tra un pajo spogliato di tutte le miserie nudo d'ogni pensiero lí fuori all'aperto in campagna come il primo uomo o l'ultimo sulla faccia della terra ritto su due piedi o meglio comodamente a sedere su qualche pietra se volesse signorino disse infatti alla fine strizzando uno di quegli occhi sta qui a due passi gosto bombichi gli voltò le spalle ah via quanto a lei quella strega ritinta si sarebbe adattata a vivere in qualche modo se proprio proprio non se la fosse sentita di crepare come lui amorosamente le suggeriva ora subito due paroline di lettera e basta eh e frac uscí di casa per salutar la levata del sole e tanti ossequi a chi resta era ancora mosse sfangando alcuni passi e si fermò scoraggiato povero abito nero povere scarpine di coppale ma infine via che bel gusto anche insudiciar tutto cosí e cosí tutto guizzi di riso nella faccia da morto con quei gesti a scatti che gli balzavano anch'essi al soffitto chi sa che altro poteva parere tanto piú che poi accanto a quel lumetto su la scrivania una piccola rivoltella dal manico di madreperla guizzava quell'altro lui per esempio che tre ore fa prima che andasse al circolo glielo diceva cosí bene di non andarci e nossignori c'era voluto andare per forza al circolo dei buoni amici e sissignori che bontà ma al lucido tremore di lassú pareva rispondesse lontano lontano dalla terra tutta un tremor sonoro continuo il fritinnío dei grilli si scosse l'acqua dalla gamba e s'inerpicò a stento dall'altra parte della via qua la terra era piú soda la campagna meno alberata a ogni passo s'aspettava un altro latrato anche la natura come un qualunque teatro dava i suoi spettacoli a ore fisse ma a questo orario egli era impreparato solito di rincasar tardissimo ogni notte era avvezzo all'eco dei suoi passi nelle vie lunghe silenziose della città la rivoltella non gli restava altro quando il tempo sbatte la porta in faccia a ogni speranza e dice che non si può inutile seguitare a picchiare meglio voltar le spalle e andarsene ora dopo sei gosto crepa figli niente per fortuna ma pure chi sa se ne avesse avuti non si sarebbe forse via via inutile pensarci era piovuto e per le strade deserte i fanali sonnacchiosi verberavano d'un giallastro lume tremolante l'acqua del lastrico ma ora il cielo cominciava a rasserenarsi sfavillava qua e là di stelle che a mano a mano crescendo s'indorava e vibrava della sua stessa intensità lievi quasi fragili rosei ora in quella luce pareva respirassero i monti laggiú uscire al piú presto dalla città da quella cloaca via via camminando all'aperto avrebbe trovato il punto migliore per godere dell'ultimo spettacolo e addio andò con passo svelto finché non oltrepassò le ultime case di quella strada che sboccava nella campagna e allora egli invece di prenderle a scapaccioni tutt'e tre scelta sciaguratamente quella di mezzo le aveva restituito con bel garbo la piuma al patto convenuto nella tradizione carnevalesca un bacio o un buffetto sul naso andò a lungo a lungo sempre internandosi di traverso la campagna declinava leggermente lontano lontano in fondo al cielo si disegnava nera nell'albor siderale una lunga giogaja di monti sorse alla fine flammeo e come vagellante nel suo ardore trionfale il disco del sole per terra sporco infagottato gosto s'arrestò un momento da lontano terra terra un lume si moveva lungo il marciapiede lasciandosi dietro un'ombra traballante quasi di bestia che non si reggesse bene su le gambe un ciccajolo col suo lanternino dio e che schifosa malinconia anche la vita gli venne tuttavia la tentazione di mettersi a cercare un tratto con quel ciccajolo perché no poteva permettersi tutto ormai ecco lo interruppe camposoldani accennando geremia in fondo alla sala lo domandi laggiù al nostro esattore egregio signor pascotti tutti si voltarono a guardare due o tre esclamarono e chi l'ha mai veduto diventava subito un altro diventava quel perazzetti che gli altri volevano quale amava foggiarselo la donna nelle cui mani era caduto non solo ma quale amavano foggiarselo anche i futuri suoceri i futuri cognati e perfino gli amici di casa della sposa ma insomma che diavolo hai gli domandò il dottor pulejo fermandosi un po a osservarlo paolino lovico aprì le braccia sotto lo sguardo del dottor piegò le gambe rilassò tutta la personcina arruffata e rispose gigino mio sono un uomo morto e gli occhi gli si riempirono di lagrime gli faceva l'effetto d'un lupo tra un branco di pecore sì era lui il nemico lui senza dubbio era venuto a roma era andato a trovare il pascotti già vicepresidente e tutti e due la suocera era una buona vecchietta modesta e taciturna e lino il cognato pareva fatto apposta per medesimarsi in tutto e per tutto con lui all'improvviso sorse in mezzo tra i due tudina che ormai non pareva più lei gonfia scarduffata imbruttita si levò davanti a camposoldani come l'immagine viva dell'infamia commessa del laido delitto di cui s'era macchiato di quell'ignominiosa complicazione del suo alloggio gratuito con la figliuola nella sede dell'associazione nazionale per la cultura del popolo stimando ormai inevitabile una scenata avrebbe voluto che avvenisse al più presto per uscirne comunque e togliersi questo pensiero pareva quella volta e ci avrebbe messo chiunque la mano sul fuoco che il matrimonio dovesse aver luogo la signorina ely lamanna educata all'inglese come si poteva conoscere anche dal nome ma quelle che per i lettori sarebbero risa sono state pur troppo lagrime lagrime vere per il povero perazzetti e rabbie e angosce e disperazione aveva una fantasia mobilissima e quanto mai capricciosa la quale alla vista della gente si sbizzarriva a destargli dentro senza ch'egli lo volesse le più stravaganti immagini e guizzi di comicissimi aspetti inesprimibile lovico si strappò questa volta il fazzoletto dal capo e sedette in un'altra positura quasi con la faccia al muro paolì ti senti male gli domandò allora dal banco saro pulejo subito irresistibilmente gli scattava dentro l'immagine di quelle intime necessità naturali a cui anch'essi per forza dovevano ogni giorno ubbidire li vedeva in quell'atto e scoppiava a ridere senza remissione l'italia che ta-tanti sacrifizii tanti eroismi l'italia che vittorio cavour chi sa che che cosa credevano dovesse diventare ecco qua donnaccia da trivio vergogna figli bastardi il di tudina per quello straccetto bagnato messo ad asciugare sul mezzo busto di dante alighieri la prima volta che lo vide corse a farle in camera una severa riprensione ma non poté fare a meno di sorridere quando tudina si mostrò stupita che meritasse tanto rispetto quell'uomo lì con quel naso articciato come se sentisse puzza tanta tanta e voleva che quella sua vergogna egli la riparasse con tanto tanto amore sempre perché sempre se no ella la avrebbe sentita quella vergogna e ne sarebbe morta ecco no no no gridarono a questo punto parecchi insieme e pascotti per la terza volta domando la parola dimissionarii perché signor presidente nella guardaroba dell'eloquenza vesti della mia camicia rossa di garibaldino il tuo furto o ladro nudo i accuso mi uccido per salvarti e ti do la stoffa per un magnifico discorso in compenso ti chiedo solamente di rendere l'onore alla mia povera figliuola non lo conosco disse il dottor pulejo non lo conosci tanto meglio ma tomba lo stesso oh due case ripeté con la stess'aria cupa e grave una qua una a napoli concetto sbardi allora levò il capo si tolse la mano dal mento e gridò signor camposoldani il ladro nudo successe un pandemonio scattarono tutti in piedi primo fra tutti camposoldani un balzo da tigre a un certo punto egli cominciò a scoprire nella fidanzata una rassomiglianza inquietante col fratello di lei fu a livorno ai bagni ov'era andato naturalmente coi lamanna era stato fidanzato a dir poco una ventina di volte e faceva schiattar dalle risa nel descrivere i tanti perazzetti ch'egli era stato uno più stupido e imbecille dell'altro quello del pappagallo della suocera quello delle stelle fisse della cognatina quello dei fagiolini dell'amico non so chi da te da me vedremo disse e si ritirò nella sua cameretta più tardi geremia fu mandato in giro a distribuire gli inviti all'adunanza per la sera del giorno successivo era come intronato e pareva che le gambe gli si fossero stroncate sotto apparente un'anatra ecco tal'e quale scoppiava in certe risate che parevano il verso di un'anatra e ci guazzava dentro proprio come un'anatra moltissimi trovavano appunto in queste risate la prova più lampante della pazzia di perazzetti nel vederlo torcere con le lagrime agli occhi gli amici gli domandavano ebbene ah ti pare niente domandò scomponendosi tutto nella rabbia che lo divorava paolino lovico un uomo ammogliato che approfitta vigliaccamente del suo mestiere di marinajo e si fa un'altra casa in un altro paese ti pare niente ma sono cose turche perdio ah miserabile doveva certamente aver litigato con la moglie anche quella sera io l'uccido pensò lovico parola d'onore io l'uccido e intanto con un sorrisetto ma anche lei vedo io grugnì il petella che cosa ma a quest'ora avrebbe potuto dunque anche di notte appendere il fazzoletto al cordino della finestra perché egli si fosse levato subito d'ambascia doveva figurarselo che lui non avrebbe chiuso occhio durante la notte e appena spuntata l'alba sarebbe venuto a vedere egli professava liberamente creando circoli istituzioni accanto a quelli dello stato e aveva perciò bisogno di problemi posti da lunga data di cui fosse largamente riconosciuta la gravità le donne non entravano se non per poco e di passata nella sua vita tutt'al più la donna ecco così in astratto la donna come questione sociale il problema giuridico della donna sì un giorno o l'altro avrebbe potuto interessarlo sapeva bene perazzetti per propria esperienza quanto in ogni uomo il fondo dell'essere sia diverso dalle fittizie interpretazioni che ciascuno se ne dà spontaneamente o per inconscia finzione per quel bisogno di crederci o d'esser creduti diversi da quel che siamo venite domani sera signori voi e tutti gli altri renderò conto di tutto minutamente coi documenti alla mano la seduta è tolta sonò il campanello e tutti uscirono in silenzio dalla sala in trattoria perazzetti studiava le impazienze raffrenate degli avventori fuori la creanza dentro l'asino che voleva subito la biada e si divertiva un mondo a immaginare tutte le razze di bestie rintanate negli antri degli uomini di sua conoscenza che impressione ebbe perazzetti dalla scoperta di questa rassomiglianza cominciò a sudar freddo cominciò a provare un ribrezzo invincibile al pensiero d'entrare in intimità coniugale con ely lamanna che somigliava tanto al fratello quando il calore della fiamma che lo aveva messo per così dire in istato di fusione cominciava ad attutirsi ed egli a poco a poco cominciava a rapprendersi nella sua forma consueta e riacquistava coscienza di sé ma che recato un certo involtino misterioso di pasterelle con la crema alla signora petella poiché al capitano piacevano tanto i dolci e sceso dalla casa di lei s'era messo a girare di qua e di là e l'orgasmo gli era cresciuto di punto in punto le donne io però ci ho avuto sempre questo di buono sa quando voglio voglio quando non voglio non voglio il padrone sono restato sempre io discorso lungo gli domandò per istrada il dottore lunghissimo caro mio mi dispiace non ho tempo non hai tempo sai che faccio i butto sotto un tram mi fratturo una gamba e ti costringo a starmi attorno per una mezza giornata dove devi andare ora con questo immaginatevi perazzetti innamorato e s'innamorava il disgraziato s'innamorava con una facilità spaventosa non pensava più a nulla s'intende finiva d'esser lui appena innamorato col solito sorrisetto anche le donne ah sa con me le donne veramente si viaggia si sta tanto tempo lontani non dico ora che sono vecchio ma quando si è giovanotti investito così il povero vecchio s'era provato più volte a interromperlo con le mani protese battendo continuamente le palpebre su gli occhietti acquosi pareva cascato dalle nuvole non sapeva nulla di nulla proprio se la prendeva con lui è vero che dopo tanti secoli di civiltà molti nel loro antro ospitano ormai una bestia troppo mortificata un porco per esempio che si dice ogni sera il rosario ah brava così tudina d'un balzo come una tigre gli era saltata al collo e lo aveva abbracciato freneticamente quasi volesse strozzarlo sentiva tanta vergogna disposizione nessuno s'è mai fatto vedere io sono stato qua a lavorare qua a mantener vivo il fuoco dell'associazione di cui loro questa sera senza averne il diritto vengono a domandarmi conto guardò dentro al banco e asciugandosi il sudore che gli grondava dai capelli su la faccia congestionata domandò a saro pulejo è passato gigi no ma starà poco perché i volevate morto è vero col cappio sempre alla gola basta basta cari miei ora mi sono liberato per sempre ci voleva quest'ultima tempesta da cui sono uscito vivo per miracolo vorrei vedere chi avrebbe saputo resistere chi non si sarebbe ribellata e chi potrebbe condannarla è una donna onesta una donna che bisogna assolutamente salvare gigino mio tu capisci si trova in una terribile condizione adesso disperata dio oh dio un figliuolo da quella ragazza in quelle circostanze e che avrebbe fatto ora che avrebbe detto quel povero geremia da un giorno all'altro camposoldani s'aspettava che il vecchio gli si parasse davanti a domandargli conto e ragione dopo mezzanotte bonaventura camposoldani uscito a prendere un po d'aria per riconnettere le idee scompigliate e disporsi con la calma ad aver quel lampo geniale che doveva salvarlo rientrando nella sede dell'associazione restò meravigliato su la soglia della sala perdersi no non era uomo da perdersi così facilmente massime di fronte a quei venticinque firmatarii con un pascotti per capitano ma i conti no ecco i conti doveva trovar modo di non presentarli vedete bene che io ho accolto la vostra istanza felicissimo di vedervi qua finalmente in pochi va bene ma con la speranza che da questa sera in poi dietro l'esempio vostro la nostra associazione si risvegli a quella vita feconda ch'era nei miei voti nel fondarla bastando al pubblico che i problemi sociali sieno posti e il sapere che c'è chi pensa a risolverli si sa che è proprio di tutti i problemi sociali esser posti e non mai risolti vedendo un pover'uomo una povera donna in atto umile e dimesso perazzetti non ci pensava affatto ma quando invece vedeva certe donne che si davano arie di sentimento certi uomini tronfii gravidi di boria era un disastro aspettate prego dicevo il professor concetto sbardi perché voglia far violenza alla sua natural ritrosia alla sua un po troppo ribelle modestia e che parli lui che porti qua lui con la rigidezza severa che gli è solita pareva che la vista chiara aperta delle passioni e fossero anche le più tristi le più angosciose avesse il potere di promuovere le risa in tutti coloro che o non le avevano mai provate o usi com'erano a mascherarle non le riconoscevano più in un pover'uomo come lui che aveva la sciagura di non saperle nascondere e dominare a lei eh fosse dipeso soltanto da lei povera tudina poteva non parlare tudina non dirne nulla neanche a lui ma dopo tre mesi bonaventura camposoldani rimase per più di cinque minuti a grattarsi la fronte non si aspettava applausi camposoldani dopo questa volata ottenne però l'effetto voluto tutti apparvero lì per lì sconcertati e di nuovo molti si voltarono a guardar l'unico che non si dovesse sentire fuor di posto e ammesso per indulgenza concetto sbardi invece in fondo appartato era un ometto tozzo ispido aggrondato che teneva continuamente una mano spalmata sul mento e si raschiava con le unghie adunche le guance rase stridenti ecco parlo io disse allora pascotti alzandosi un po impacciato col permesso dell'egregio signor presidente no no parli sbardi parli sbardi poi guardando la sposa guardando la suocera guardando il suocero ricominciavano le terribili risate e doveva scappare non c'era via di mezzo doveva scappare per fortuna svoltando il primo vicolo trovò a pochi passi un caffeuccio aperto caffeuccio per gli operai che si recavano di buon'ora all'arsenale lì presso i entrò si lasciò cadere su la panca di legno non c'era nessuno ma perché e lui niente non ve lo posso dire a veder ridere uno così senza che voglia dirne la ragione si resta sconcertati non posso stasera perché veramente non mi aspettavo una siffatta aggressione domani ho il modo semplice dignitoso degno di me di ricacciare in gola a un incosciente l'offesa che ha creduto di scagliarmi parli sbardi parli sbardi parli pascotti perdio urlò lo sbardi divincolandosi lasciatemi andare o parla pascotti o io me ne vado gli si rappresentò subito come mostruosa quasi contro natura quella intimità giacché vedeva il fratello nella fidanzata e si torceva alla minima carezza ch'ella gli faceva nel vedersi guardato con occhi ora incitanti e aizzosi ora che s'illanguidivano nella promessa d'una voluttà sospirata e che a tutti gli onesti e i modesti che avevano concorso a farla non restava altro che servire ai ladri che bisogno c'era più di lui nella busta due lettere in una si accusava di essersi approfittato indegnamente della cieca fiducia che il signor presidente dell'associazione suo benefattore aveva riposto in lui per tanti anni prima di tutto qua vicino in via butera t'accompagno disse lovico tu sali a far la visita io t'aspetto giù e riprenderemo a parlare gigi pulejo entrò di fretta diviato allo stipetto a muro per vedere se nella sua casella ci fossero chiamate per lui ciao paolì hai fretta gli domandò accigliato paolino lovico senza rispondere al saluto geremia poteva sopravvenire da un momento all'altro e perché dargli un dispiacere povero vecchio dopo che il fatto era fatto e si poteva bene nascondere e anche di nascosto seguitare perché no senza furie con prudenza ma sì ma sì intanto perché tremava così perché piangeva così zitta calma c'era da godere non da morire perché quella vergogna nessuno avrebbe saputo stava a lei che nessuno sapesse parla parla lo incitò il dottore andiamo che t'è accaduto paolino fece alcuni passi poi si fermò di nuovo e trattenendo gigi pulejo per una manica premise misteriosamente ridi se vuoi della mia disperazione ma dammi ajuto un rimedio qualche mezzo qualche medicina gigi pulejo era arrivato alla casa di via butera nella quale doveva far la visita come meglio poté si tenne dal ridere ancora e disse vuoi insomma impedire che il capitano prenda un pretesto d'attaccar lite questa sera con la moglie perché le mogli sa così dicendo lo prese sotto il braccio e seguitò a parlare a parlare lovico fremeva lo guardava in volto gli guardava gli occhi gonfi ammaccati ma forse i i conti balbettò il vecchio da me camposoldani lo guatò come se quella ingenua domanda che i socii volessero i conti da lui geremia gli avesse fatto balenare qualche idea e d'aver sottratto quasi tutti i fondi della tombola telegrafica diceva di averli in gran parte buttati nei botteghini del lotto e chiedeva perdono al presidente e a tutti i socii nell'altra scritta per il solo bonaventura camposoldani diceva testualmente così non potendo sgraffiare i così detti urtati di nervi che sono poi tanti oggidì si scrollavano rabbiosamente e dicevano di perazzetti è pazzo e che scusi che colpa seguitò a balbettar lovico tutto fremente e pur sorridente che colpa ci hanno gli altri gli altri domandò stordito il petella che c'entrano gli altri ma se dice che s'arrabbia con chi s'arrabbia con chi se la piglia se fa caldo un fazzole cioè dico un caffè forte bello forte mi raccomando gli fu servito subito ma sì metà se lo buttò addosso metà lo sbruffò dalla bocca balzando in piedi accidenti era bollente che ha fatto signorino una voglia selvaggia gli fece a un tratto impeto nello spirito salire precipitarsi in camera di petella strozzarlo sul letto e come se veramente fosse salito e avesse commesso il delitto si sentì d'un subito stremato sfinito un sacco vuoto ogni mattina entrava con l'animo sospeso e costernato nella sala si faceva all'uscio della cameretta ove abitavano il padre e la figliuola guardava accigliato l'uno e l'altra che lo accoglievano in desolato silenzio e stizzito domandava quasi per provocarli nulla di nuovo geremia chiudeva gli occhi e apriva le mani e se lo lasci scappare esclamò camposoldani pallidissimo dando un altro pugno su la tavola parli dica siamo qua per parlare e per sentire lì attraverso l'uscio della cameretta s'udiva il ronfo cadenzato di tudina bonaventura camposoldani s'accostò alla tavola per scuotere il vecchio e mandarlo a dormire ma presso la testa abbandonata di cui il lume lasciava vedere il roseo della cute di tra la rada canizie scorse una lettera chiusa e allibì ma il guajo era questo che non volevano più lasciarlo scappare era un ottimo giovine perazzetti agiato simpaticissimo quel che si dice un partito invidiabile e una mattina che si trovava di buon umore entrò nella cameretta di lei per tirarle l'orecchio come a una bambina discola e impertinente e dirle che non doveva farlo più o che se voleva farlo ancora ma tudina si ribellò a quella tirata non c'era ancora da disperare avrebbe aspettato ma lì no aspettar lì ogni minuto un'eternità le gambe però non se le sentiva più le gambe me la piglio con me me la piglio col tempo me la piglio con tutti proruppe il petella io voglio aria io sono abituato al mare e la terra caro professore specialmente d'estate la terra non la posso soffrire la casa le pareti gl'impicci le donne debbo dirle la verità io se avessi moglie petella scoppiò a ridere ma non parliamo delle mogli adesso che c'entrano le mogli le donne le donne gli era toccato di battersi alla spada col fratello di lei lino lamanna e poiché di lino egli era amicissimo e sentiva di non aver nulla proprio nulla contro di lui s'era lasciato infilzare generosamente come un pollo provava dapprima stupore sbigottimento nel contemplare la forma che gli avevano dato la parte che gli avevano fatto rappresentare lo stato d'imbecillità in cui lo avevano ridotto bella forza rispondeva perazzetti sicuro che me ne pentirò già già comincio a esserne pentito gli amici a questa uscita levavano alte le grida ah lo vedi gente che non pagava più gente che non s'era fatta più viva da tanto tempo grattandosi nervosamente la bella barba nera spartita sul mento camposoldani s'immerse a considerare di nuovo quell'istanza che dalla prima firma poteva argomentarsi scritta tutta di pugno dal pascotti stesso tu non capisci le finezze tu non capisci il bello delicato la soavità della grazia malinconica tu sei un animale un majalone sei e non puoi capire queste cose perciò disprezzi e poi che vuoi mettere una femminaccia da trivio con una signora per bene con una donna onesta no anzi ridicolissima e dunque tornò a concludere perazzetti escimi dai piedi avete finito di ridere alle mie spalle basta basta son calmo lasciatemi signori ai vostri posti sono il presidente andò alla tavola tutti rimasero in piedi e in piedi egli parlò più che mai come una larva che un soffio sospingesse entrò parlando al suo solito sottovoce con un tremolio più accentuato del capo e delle mani e con l'ombra l'ombra appena del consueto risolino mesto e ragionevole su le labbra tutto poteva immaginarsi povero perazzetti tranne che questa volta il disastro dovesse venirgli da questa troppa intimità col futuro cognato per un altro tiro dell'immaginazione sua morbosa e buffona sotto camposoldani rimase tutto il giorno all'associazione a preparare la difesa aveva avuto la debolezza di pagare alcuni debiti che lo opprimevano e questa sottrazione si poteva mascherare benissimo col viaggio che diceva d'aver fatto in germania per studiare l'organismo dei circoli di cultura fiorentissimi come tutti sapevano in quel paese pezzo d'imbecille proruppe allora camposoldani e giusto al pascotti ti sei rivolto io che ti figuri che ci guadagnerai adesso vogliono i conti ma subito comincerai dal risponderne tu intanto ogni volta egli prometteva e giurava a se stesso di non ricascarci più si proponeva di escogitare qualche rimedio eroico che gl'impedisse d'innamorarsi di nuovo ma che ci ricascava poco dopo e sempre peggio di prima il lampo geniale lo aveva avuto lui geremia bencivenni l'i l'italia vergogna figli bastardi ma se la figliastra aveva già compreso che l'italia era fatta male ah le spese di viaggio per le inaugurazioni spese che venuto meno quasi del tutto l'introito delle rate mensili dei socii avevano naturalmente assottigliato il fondo della tombola telegrafica spiritava nonò faglielo vedere a papà sai come sarà contento papà seguita così caro seguita così e fra qualche anno saprai il latino meglio di un'oca del campidoglio di quelle nonò che fecero fuggire i galli sai e che bontà è pure bella sai fosse brutta capirei è bella e vedersi trattata così tradita disprezzata e lasciata in un canto là come uno straccio inutile se perazzetti invece avesse detto loro la ragione di quel suo anatrare ma non la poteva dire spesso perazzetti veramente non la poteva dire la tortura che soffrì questa volta perazzetti fu di gran lunga superiore a tutte quelle che aveva sofferto per l'innanzi finì con quel colpo di spada che per miracolo non lo mandò all'altro mondo e appena guarito della ferita trovò il rimedio eroico che doveva precludergli per sempre la via del matrimonio santo diavolo scattò paolino lovico precipitandosi dentro la farmacia che corno t'importa di me me lo dici chi ti domanda niente se ti senti male se ti senti bene che hai che non hai lasciatemi stare e se mancava a lui il coraggio dell'accusa il coraggio più difficile lo avrebbe avuto il rotondo pascotti via lo faceva ridere pascotti di nuovo camposoldani levò il volto sorridente verso geremia i conti disse a solleticarlo in questo o in quello strato risponde con inchini con sorrisi porge la mano dice buon giorno e buona sera dà magari in prestito cento lire ma guai ad andarlo a stuzzicare laggiù nell'antro della bestia scappa fuori il ladro il farabutto l'assassino da quattro mesi io do lezione di latino al ragazzo al figliuolo di petella che ha dieci anni e va in prima ginnasiale ah fece il dottore se tu sapessi quanta pietà m'ha ispirato quella disgraziata signora seguitò lovico quante lagrime quante lagrime ha pianto la poverina poteva intanto gridarle perazzetti oh dio per carità smetti finiamola io posso essere amicissimo di lino perché non debbo sposarlo ma non posso più sposar te perché mi parrebbe di sposare tuo fratello le sante ragioni che ci hanno spinto o signori a domandare questa solenne adunanza scoppiarono applausi e nuove grida parli sbardi viva sbardi e appena il petella entrò nel portoncino prese la via di corsa giubilante esultante sgrignando e con gli occhi lustri ilari parlanti mostrando le cinque dita della mano a tutti quelli che incontrava come parere che lui paolino lovico si contentava del rifiuto di un altro d'una donna che per un altro non valeva nulla oh che era forse meglio quella signora di napoli più bella della moglie ma avrebbe voluto vederla metterle accanto l'una e l'altra e poi mostrargliele e gridargli sul muso signor sbardi disse allora camposoldani con aria di sfida via faccia contenti i suoi amici sono curioso anch'io di sentire quel che lei ha da dire quel che aveva divisato d'esprimere con la parola adorna ed eloquente del professor labbro in fuori e le palpebre basse attraverso le quali guardavano le sedie le tende la tavola della presidenza e lo stesso dante alighieri come per compassione pascotti prese posto in prima fila nel mezzo geremia si strinse nelle spalle e rispose non c'e altro e che è questo non so l'ha portato un ragazzino camposoldani con le ciglia aggrondate prese rabbiosamente il foglio lo spiegò cominciò a leggere a un tratto alzò gli occhi a fulminare geremia non posso avere un cane malato un pollo d'india con la tosse fatevi gli affari vostri santo e santissimo non so chi e non so come oh ecco qua gigi disse saro ridendo con chi mangio olo i fai tu da mangiare io sissignore e sono sempre lo stesso perazzetti sempre lo stesso sissignore nessuno gli dava ascolto signori che vergogna ci guarda dante alighieri camposoldani disarmato della seggiola sconvolto ansimante trattenuto per le braccia cessò alla fine di divincolarsi e disse a quelli che cercavano di calmarlo ma che ci posso fare io scusa domandò gigi pulejo stringendosi nelle spalle se non mi lasci dire porco diavolo porca natura porca vita sbuffò lovico senti che caldo io crepo però però però se il rimedio non fosse efficace come gli aveva assicurato la noncuranza anzi il disprezzo di quell'uomo per la propria moglie lo faceva ora ribollire come se fosse un'offesa fatta a lui direttamente e questo supplizio durò un'eternità perché aveva voglia di camminare di camminare il bestione e se lo trascinava lungo la marina alla fine voltò per ritornare a casa se poi proprio proprio vi fosse stato costretto un lampo uno dei suoi soliti lampi geniali doveva salvarlo che lampo ci pensò tutta la notte camposoldani e il giorno appresso poche ore prima dell'adunanza si vide all'improvviso comparire davanti geremia paolino lovico si fermò risolutamente in mezzo alla via stringendo forte un braccio al dottore sai che avverrà gli disse truce petella arriva stasera ripartirà domani per il levante va a smirne starà fuori circa un mese concetto sbardi diede una bracciata a coloro che gli s'erano fatti intorno e si fece innanzi per parlare pareva un bufalo parato per scagliarsi a testa bassa afferrò con una mano la spalliera della seggiola che gli stava davanti rimase con l'altra sul mento a raschiarsi la guancia poi cominciò brandì la seggiola si scagliò contro lo sbardi molti lo trattennero altri afferrarono lo sbardi tutti gridavano in grande orgasmo tra le seggiole rovesciate molti si voltavano a guardarlo ed egli seccato s'insaccava di più nelle spalle ma se c'era pascotti perché non guardavano pascotti che stupidi non c'era nobiltà d'uomo o bellezza di donna che si potesse salvare da questo disastro nell'immaginazione di perazzetti anzi quanto più eterea e ideale gli si presentava una donna quanto più composto a un'aria di maestà un uomo tanto più quella maledetta immagine si svegliava in lui ma sicuro come mai quella donna di cui egli paolino lovico si contentava non solo ma che pareva a lui così degna d'essere amata così desiderabile non era poi calcolata per nulla da quel mascalzone ma imbecilli rimbeccava perazzetti giusto quando me ne pentirò per davvero risentirò il beneficio del mio rimedio perché vorrà dire che mi sarò allora innamorato di nuovo fino al punto di commettere la più grossa delle bestialità quella di prendere moglie curiosa però tutta quella ribellione dopo ch'ella lo aveva provocato e poi quello spavento e ora che piangeva oh là là che storie basta via che c'era da piangere così aveva confidato con garbo alla sposa il perché di quelle risate ne aveva riso anche lei e superato quello scoglio credeva anche lui perazzetti che quella volta finalmente avrebbe raggiunto il tranquillo porto delle nozze per tutto sommato però quanto restava camposoldani tirò la somma pur largheggiando nelle spese pure arrotondando più volte le cifre la somma totale era ben lungi dal mettersi d'accordo col magro residuo effettivo concetto sbardi questa volta si scrollò tutto rabbiosamente e si alzò come per andar via contemporaneamente quattro o cinque si levarono e accorsero a trattenerlo mentre gli altri gridavano non dicano così esclamò allora camposoldani dando un pugno su la tavola lo hanno veduto benissimo lor signori per due o tre mesi puntuale e non solo lo hanno veduto ma egli ha lasciato nelle loro case la ricevuta della tassa lo conoscevano tutti là a piazza marina passò un amico ohi paolì lovico alzò gli occhi e gli riabbassò subito brontolando lasciami stare un altro amico paolì che hai stupidi camposoldani un po pallido con occhi gravi ma pur con un sorrisino ironico appena percettibile sotto i baffi prima di aprir la seduta chiamò con un cenno della mano geremia che s'era seduto trepidante presso l'uscio e gli diede un foglio di carta perché gl'intervenuti vi apponessero la firma di presenza domattina il mio primo pensiero sarà quello di venire a vedere fammelo trovare quel segno cara fammelo trovare e prima d'andar via aveva seminato col lapis turchino i dieci e i dieci con lode nel quaderno delle versioni di quel somarone del figlio che sentiva latino e spiritava sì o signori senza averne il diritto perché delle due l'una o non debbono ritenersi dimissionarii tutti coloro che non sono in regola coi pagamenti e allora c'è poco da dire qui manca il numero legale ed io non potrei aprir la seduta domando la parola esclamò pascotti prego professore seguitò camposoldani indovino ciò che ella vorrebbe dire di questi novantasei socii molti debbono ritenersi dimissionarii perché da un pezzo ah perché mi vede fuori a quest'ora una nottataccia caro professore il caldo forse io non so non non ha non ha dormito bene non ho dormito affatto gridò il petella con esasperazione e sa quando io non dormo quando non riesco a prender sonno io arrabbio no gridò paolino lovico col sangue agli occhi è una povera donna che soffre pene d'inferno una donna onesta capisci tradita in un modo infame capisci dal proprio marito c'è bisogno di esser parente per sentirsene rimescolare se tutti i problemi sociali come a mano a mano sorgono dalla vita e s'impongono all'attenzione e allo studio dei commessi pensatori si risolvessero in quattro e quattr'otto addio professione lui perazzetti e lino lamanna diventarono infatti fin dal primo giorno del fidanzamento due indivisibili più che con la sposa si può dire che perazzetti stava col futuro cognato escursioni cacce passeggiate a cavallo insieme insieme sul tevere alla società di canottaggio poi c'erano le spese per la sede sociale arredo pigione le spese per la pubblicazione del bollettino lo stipendio di geremia che altro quel caro petella quel carissimo petella non si contenta di tradire la moglie d'avere un'altra casa a napoli ha tre o quattro figli là con quella e uno qua con la moglie non vuole averne altri i drammi attraversati in quei suoi venti e più fidanzamenti a raccoglierli in un libro narrati da lui formerebbero una delle più esilaranti letture dei giorni nostri quasi quasi camposoldani lo avrebbe preso per il petto gli avrebbe dato uno scrollone gridandogli in faccia ma parla smuoviti dimmi quello che mi devi dire e facciamola finita urlò morse sgraffiò dapprima poi non volendo concedere si sentì costretta dal suo stesso corpo a cedere e restò alla fine come esterrefatta nello scompiglio ne aveva uno per le mani che prima d'esser risolto non una vita ma gli avrebbe dato tempo di viverne dieci di novant'anni ciascuna il guajo era che i denari della tombola telegrafica purtroppo si assottigliavano di giorno in giorno era un problema una questione sociale come un'altra da studiare a cui attendere e poteva entrare nel campo della sua attività non da risolvere dio guardi ih fece saro t'ha morso la tarantola hai domandato di gigi e credevo che ma ci sono forse io solo su la faccia della terra gridò lovico con le braccia per aria e gli occhi schizzanti geremia si portò le mani tremicchianti al petto e aprendo le squallide labbra al solito sorrisetto mesto e ragionevole io sospirò con un filo di voce che c'entro io coro ma se l'hai già presa perazzetti quella eh via quella non è una cosa seria conclusione perazzetti aveva sposato per guardarsi dal pericolo di prendere moglie eh forse li aveva così perché non era riuscito a dormire e ora gli pareva da qualche frase di potere argomentare che quella poverina fosse salva ora invece a qualche altra ripiombava nel dubbio e nella disperazione non c'è tempo da perdere o subito o tutto è perduto per carità gigino salvami salva quella povera martire tu avrai un mezzo tu avrai un rimedio non ridere perdio o ti strozzo o piuttosto ridi io sono un uomo morto io vado a buttarmi a mare se tu non mi dai ajuto vuoi capirlo ma che ajuto posso darti io domandò il pulejo senza potere ancora trattener le risa perché aveva la disgrazia lui d'essere trasparente sicuro e questa trasparenza sua riusciva esilarantissima a tutti gl'ipocriti foderati di menzogna sii sorridente cara le aveva raccomandato con le lagrime in gola acconciati bene per carità indossa quella camicetta di seta giapponese che ti sta tanto bene ma soprattutto te ne scongiuro non farti trovare così come un funerale quando riebbe il foglio firmato sonò il campanello e disse pacatamente signori l'adunanza era indetta per le ore sono già circa le a questa nota di presenza risulta che non siamo in numero i soci iscritti nella sede di roma sono novantasei e intendeva della bestia originaria acquattata dentro a ciascuno di noi sotto tutti gli strati di coscienza che gli si sono a mano a mano sovrapposti con gli anni l'uomo diceva perazzetti a toccarlo avete un pensieruzzo tisico e tisico sempre vi resterà se non avete la guardaroba dell'eloquenza ma se avete la guardaroba dell'eloquenza il pensieruzzo tisico vi uscirà dalla bocca imbottito di tanta stoppa di frasi che parrà un gigante un ercole parrà con la clava e la pelle del legone si posò una mano su lo stomaco e con uno sguardo d'intelligenza aggiunse solennemente tomba oh quindi sbarrando tanto d'occhi e congiungendo l'indice e il pollice quasi per pesar le parole che stava per dire sillabò petella ha due case c'è cosa più seria della morte eppure per tanti che non le danno importanza va bene ma tra qualche giorno lo volevano vedere gli amici chi sa come se ne sarebbe pentito che ridi che ridi animalone muggì fremendo e agitando le pugna paolino lovico c'è in vista una tragedia e tu ridi c'è un farabutto che non vuol fare l'obbligo suo e tu ridi una donna ninacciata nell'onore nella vita e tu ridi e non ti parlo di me ti parlo come a un fratello bada anzi no il medico è come il confessore è vero certo abbiamo anche noi il segreto professionale va bene ti parlo allora sotto il sigillo della confessione come a un sacerdote cose serie a rigore non ce n'erano per perazzetti tutto sta nell'importanza che si dà alle cose una cosa ridicolissima a darle importanza può diventare seriissima e viceversa la cosa più seria ridicolissima lascia fare a me lo assicurò il dottore va da saro e aspettami fa presto oh gli gridò dietro lovico a mani giunte sul tramonto paolino era allo scalo per assistere all'arrivo del capitano petella col segesta per chi m'hai preso credi ch'io sia un uomo immorale un birbaccione che voglia il tuo ajuto per oh mi fa schifo orrore solo a pensarlo ma che corno vuoi dunque da me io non ti capisco gridò il dottor pulejo spazientito n'andò camposoldani rimase sbalordito non trovò la voce per richiamarlo indietro per saper che cosa volesse dire che niente niente geremia aveva protestato in quel modo contro la seduzione e la gravidanza della figliastra perazzetti aveva veduto tante volte lino in maglia alla società di canottaggio vide ora la sposa in costume da bagno notare che lino aveva veramente un che di femineo nelle anche si rintanò in casa si buttò vestito sul letto com'era pallida com'era pallida quella poveretta quand'egli le aveva recato l'involto delle paste così pallida e con quegli occhi smarriti nella pena non era bella davvero che volevano da lui i conti padronissimi ma se lo sbardi era andato a trovare pascotti per eleggerlo comandante supremo della battaglia era segno che per lo meno non sapeva parlare e se parlo qua stasera ho pagura che mi scappi dalla bocca non so che cosa ma qualche cosa che al signor camposoldani il quale mi sfida anche lui non farebbe piacere insomma ve lo dico ho pagura che mi scappi dalla bocca mi scappi dalla bocca schietta franca solida bene azzampata leggi scarpe all'americana era riuscita senza dubbio a salvarsi da quel solito disastro nell'immaginazione di perazzetti alla tavola della presidenza si presentò solo a testa alta bonaventura camposoldani più a testa alta di lui e con cipiglio più sdegnoso del suo si ergeva però dietro la tavola della presidenza qualche altro dante alighieri su la colonnina di gesso abbronzato dante alighieri pareva che sentisse più puzza che mai e non sono donne le mogli che cosa sono ma saranno anche donne qualche volta esclamò petella lei intanto non ne ha caro professore ed io le auguro per il suo bene di non averne mai benissimo aspettate ragion per cui io prego io prego caldamente a nome di tutti i colleghi qui presenti e lasciatemelo supporre a nome anche di tutti i socii del sodalizio nostro sparsi per le terre d'ltalia domando la parola insisté pascotti l'avrà ma prima mi lasci dire replicò con fermo accento camposoldani io sono qui anche per far rispettare lo statuto sociale quantunque acceso di candida e vorrei dire apostolica condiscendenza con la sua pregiudiziale io stimo e faccio notare all'egregio collega sbardi che il mio discorso non avrebbe più quell'efficacia che dovrebbe avere che sarebbe giusto che avesse secondo l'intendimento nostro e la nostra intesa pazzie ne aveva fatte perazzetti d'ogni genere ma che potesse arrivare fino a tal punto fino a legarsi per tutta la vita con una donna come quella legarsi quando a uno dei tanti amici andato a trovarlo in casa gli scappò detto così per miracolo perazzetti non se lo mangiò basta eh parentesi chiusa per camposoldani o da riaprirsi una volta tanto a comodo poiché la ragazza abitava lì nella cameretta accanto ah che nottata fu quella per lui non un minuto di requie quando finalmente gli parve che cominciasse ad albeggiare non poté più stare alle mosse la signora petella aveva il letto diviso da quello del marito in una camera a parte soltanto per dire seguitò il professor agesilao pascotti levando un braccio maestosamente soltanto per dire che nella condizione in cui mi ha messo e ci ha messo il signor presidente o amici miei sempre l'uccido sempre che ho voluto s'intende lei no eh lei si lascia facilmente prendere un sorrisetto una mossetta un'aria umile vergognosetta dica eh dica la verità lovico si fermò a guardarlo in faccia ma geremia placido placido si cacciò una mano nella tasca interna della giacca ne trasse un foglio di carta protocollo ripiegato in quattro e glielo porse che significa fece camposoldani guardando quel foglio spiegazzato senza prenderlo petella domandò stordito gigi pulejo chi è petella petella il capitano perdio proruppe lovico petella della navigazione generale quello aveva certo dentro un formichiere e quello un porcospino e quell'altro un pollo d'india e così via spesso però le risate di perazzetti avevano una ragione dirò così più costante ma sì vero verissimo rispose perazzetti l'ho sposata l'ho sposata in chiesa e allo stato civile ma che per questo ti pare una cosa seria le pasterelle se quell'imbecille di pulejo si fosse preso gioco di lui no no questo no egli lo aveva reso capace della gravità del caso avrebbe commesso una birbonata senza nome a ingannarlo era evidentissimo che prima di intervenire alla seduta quei trentasette socii avevano concertato fra loro un piano di battaglia si leggeva chiaramente negli occhi dei più stupidi alcuni intozzati su di sé altri spavaldi altri sdegnosi ohi saro non hai niente da pestare nel mortajo niente perché e allora andiamo via ripigliò lovico afferrando per un braccio gigi pulejo e trascinandolo fuori qua non posso parlare parlo io sbardi sbardi camposoldani sonò sogghignando il campanello signori miei vi prego che cos'è parlo io tuonò pascotti domando la parola parli parli e dico loro innanzi tutto che avrei potuto benissimo non tener conto della loro istanza perché tutti i venticinque firmatarii tranne uno come del resto la maggioranza dei socii inscritti a questa sede avrei potuto considerare come dimissionarii in chiesa e allo stato civile la sposò la tolse dalla strada le assegnò venti lire al giorno e la spedì lontano in campagna col cane gli amici come potete figurarvi non gli dettero più pace per parecchio tempo povera signora esclamò gigi pulejo con una commiserazione da cui non poté staccare un sorriso ma io scusa ancora non capisco senti gigino mio riprese con altro tono lovico appendendoglisi al braccio ma come voi dite sposando sicuro filomena quella del cane sposando filomena quella povera scema che si vedeva ogni sera per via che bel frescolino alla coscia adesso distese il fazzoletto bagnato lo guardò impallidì buttò una monetina di quattro soldi nel vassojo e scappò via ma appena svoltato il vicolo ah è stata una delizia per me questa questa bella passeggiata ma sono stanco stanco morto casco proprio casco grazie grazie con tutto il cuore caro capitano a rivederla buon viaggio eh a rivederla grazie grazie toh uno solo no concetto sbardi o dove sei andato a pescarlo costui non sta in abruzzo quello che scrive idega è a roma ah è venuto qua e ti sei rivolto a lui non lo dico io sghignò allora rabbioso il paolino lovico con le pugna protese che epidemia c'è cholera morbus peste bubbonica il canchero che vi porti via tutti quanti devi dare ascolto a me senti morto per morto io sono qua ho diritto alla precedenza ma quelli di là capirai bene non sono legittimi se ne ha qualche altro e gli fa impiccio può buttarlo via come niente invece qua con la moglie d'un figlio legittimo non potrebbe disfarsi e allora brutto manigoldo che ti combina i problemi nuovi del resto hanno questo di male che sono avvertiti soltanto da pochi in principio non era dunque per lui che non aveva ancora un ufficio fisso stabilmente retribuito e con diritto a pensione per cui si sarebbe potuto prendere il lusso di studii sempre nuovi e difficili di lente e accorte preparazioni a scoprirgli d'un subito certe strane riposte analogie a rappresentargli improvvisamente certi contrasti così grotteschi e buffi che la risata gli scattava irrefrenabile come comunicare altrui il giuoco istantaneo di queste fuggevoli immagini impensate pascotti montò su la tavola della presidenza signori signori è deplorevole i prego signori ascoltatemi c'è un malinteso perdio ragioniamo signori signori per lettera chi dichiarò che secondo lo statuto sociale si riteneva già da un pezzo scaduto dalla carica chi dimesso anche da socio per non aver più pagato chi fece finanche le meraviglie che l'associazione fosse tuttora in vita dormire dormo solo in casa mia mangiare mangio solo in casa mia non la vedo non mi dà alcun fastidio voi dite per il nome sì le ho dato il mio nome ma signori miei che cosa è un nome non è una cosa seria e ora ecco venuta la sera avrebbe voluto andare a letto quanto più tardi gli fosse possibile ma si stancò presto di girovagare per la città con la smania esacerbata dal timore d'attaccar lite con qualcuno de suoi innumerevoli conoscenti il quale avesse la cattiva ispirazione d'accostarglisi io tu tu per il primo caro tu che da tant'anni vai seminando le ricevute delle tasse mensili senza riscuoterne l'importo pezzo d'imbecille sono tutti morosi questi firmatarii qua tutti cardilli voceri spagna falletri romeggi di faccia il capitano petella ohé lei qua già mi mi balbettò paolino lovico senza più una goccia di sangue nelle vene i mi sono levato per tempo e una passeggiatina al fresco compì la frase il petella voglio quel ch'è giusto gridò a sua volta paolino lovico la morale voglio voglio che petella sia un buon marito e non chiuda la porta in faccia alla moglie quando sbarca qui gigi pulejo scoppiò in una fragorosa risata un giorno finalmente scoppiò come una bomba la notizia ch'egli aveva sposato e aveva sposato nientemeno ma no nessuno in prima ci volle credere che c'entrava il patrigno in quell'istanza che interesse poteva avere a metter su i socii contro di lui e allora fece camposoldani come donde era venuta fuori quell'istanza a chi era saltato quel grillo per qual ragione così tutt'a un tratto poi cominciò agesilago agesilago pascotti e tutti voi signori avete torto a tirarmi per forza a parlare i avevo detto vi avevo pregato che non so parlare io non possiedo come il signor camposoldani come pascotti il il come si chiama sì insomma la parola di spasimo la gioja che lo soffocava che cos'ha gli gridò petella sorreggendolo e lovico oh caro capitano oh caro capitano grazie grazie tudina interpretò il sorriso di lui come una concessione e seguitò a stendere lo straccetto non ostante le rinnovate riprensioni bonaventura camposoldani interpretò questa pervicacia della ragazza come un'arte per attirar la sua attenzione aaahhh fiatava lovico con gli occhi e la bocca spalancati un po d'acqua un po d'acqua gli suggerì il caffettiere prenda beva un po d'acqua e i calzoni gemette paolino guardandosi addosso cavò di tasca il fazzoletto ne intinse una cocca nel bicchiere e si mise a stropicciar forte su la macchia ma figuratevi se poteva mai passarmi per la mente di non accogliere la vostra domanda io sono qua sono stato sempre qua a lavorare per tutti a tenere una continua attiva corrispondenza con le nostre sezioni ad attendere alla pubblicazione del nostro bollettino che si diffonde anche non lo lascio pensava tra sé lovico salgo con lui a casa e se non ha fatto l'obbligo suo questa è l'ultima giornata per tutti e tre si fissò talmente in questo truce pensiero tese con tanta violenza e tanta rabbia in esso tutta la sua energia nervosa alla seduta oltre ai venticinque firmatarii intervennero appena una dozzina di socii che non avevano mai posto piede nella sala dell'associazione dei sei consiglieri della sede centrale di roma nessuno volle presentarsi geremia ancora col lume acceso stava seduto davanti alla tavola della presidenza col capo appoggiato sul tappeto verde di essa camposoldani pensò che il povero vecchio aveva forse voluto aspettarlo dopo quella seduta tempestosa e s'era addormentato lì hai fatto questo era una domanda firmata da venticinque socii perché fosse indetta al più presto un'adunanza capolista il professor agesilao pascotti cercò di sollevarsi pensò che forse ancora era presto che forse egli pretendeva troppo contando che ella di notte si levasse ed esponesse il segno per farglielo trovare all'alba che forse non aveva potuto chi perché perché mi serve perché quante cose vuoi sapere si lasciò il fazzoletto steso sul capo appoggiò i gomiti sui ginocchi il mento sulle mani e rimase lì a guardare a terra fosco con le ciglia qualche risata sì gli era scappata guardando il suocero commendatore che anche con lui stava in aria e gli parlava alle volte con quella sua collosità pomatosa ma poi basta legarsi come legarsi perché legarsi stupidi scemi imbecilli tutti quanti legarsi chi l'ha detto ti sembro legato vieni entra qua questo è il mio solito letto sì o no ti sembra un letto a due la confidò una volta a un amico presso al quale gli premeva di non passare per matto io non posso dirvela forte posso accennarvela appena voi cercate d'intenderla a volo giacché detta forte rischierebbe tra l'altro di parere una sconcezza e non è stesso lesse rilesse più volte quella filza di nomi alla fine levò il volto sorridente verso geremia pascotti domandò quasi a se stesso e di nuovo si mise a considerare le firme le diceva serio serio che non pareva nemmeno lui guardandosi le unghie adunche lunghissime di cui aveva la cura più meticolosa è vero che poi tutt'a un tratto senz'alcuna ragione apparente sicché quando una mattina alla sua solita domanda nulla di nuovo geremia invece di chiudere gli occhi e aprir le mani crollò più volte il capo in segno affermativo camposoldani non poté fare a meno di sbuffare ah finalmente sentiamo molta sì sospirò il dottor pulejo buttandosi su la nuca il cappello e facendosi vento col fazzoletto su la fronte di questi giorni caro mio un affar serio animo animo hai apparecchiato tutto per bene i raccomando che non abbia alcun motivo di lagnarsi coraggio cara a domani speriamo bene non dimenticare per carità d'appendere un fazzoletto per segno al cordino là davanti la finestra di camera tua con un certo viso da scemi si resta e una certa irritazione in corpo che nei così detti urtati di nervi può diventar facilmente stizza feroce e voglia di oh dura da due anni sai questa storia ti combina che nei giorni che sbarca qui piglia il più piccolo pretesto per attaccar lite con la moglie e la notte si chiude a dormir solo il giorno appresso riparte e chi s'è visto s'è visto da due anni così mandato via il servo dopo questo interrogatorio perazzetti concluse aprendo le braccia dunque dunque non è vero domandò quello beato lei senza noje senza impicci libero scapolo lovico gli affondò gli occhi negli occhi per cercare di scoprire se ma già il fatto che il bestione fosse fuori a quell'ora e poi con quell'aria rabbuffata da temporale così pensava correndo alla casa del petella lusingato dal desiderio ardentissimo era così sicuro di trovare quel segno alla finestra che il non trovarlo fu proprio una morte per lui si sentì mancar le gambe nulla nulla e che aspetto funebre avevano quelle persiane serrate turchissime chi ti dice di no ma a te che te n'importa che c'entri tu che me n'importa a me che c'entro io è tua parente scusa la moglie di petella l'aveva voluto almeno vedere da lontano non sapeva bene perché vedergli l'aria e mandargli dietro una filza di male parole sperava dopo l'assalto al dottor pulejo e l'ajuto che era riuscito a ottenere che l'orgasmo a cui era in preda dalla mattina cessasse almeno un poco voi vi siete finalmente risolti a venire a partecipare alla vita della nostra associazione ma figuratevi figuratevi se io stanco come sono non vi apro le braccia e non vi benedico precisamente per la morale è vero per la morale seguiti a scherzare no no dico sul serio adesso senti io vado su tu ritorna in farmacia da saro e aspettami lì vengo subito ma che vuoi fare perazzetti non era uomo volgare anzi dichiarava d'avere una stima altissima dell'umanità di tutto quanto essa a dispetto della bestia originaria ha saputo fare fidandosi che forse impediti per il momento lor signori sarebbero poi venuti a pagarne l'importo qua nella sede sociale aperta tutto il giorno a loro disposizione e vero sì che la vita è prolifica di problemi sociali e se qualcuno per miracolo se ne risolve ne sorgono subito altri due o tre nuovi ma è una fatica mettersi ogni volta daccapo a pensare a un problema nuovo quand'è così comodo adagiarsi nei vecchi che si sentì sciogliere le membra cascare a pezzi appena svoltata la via e alzati gli occhi alla finestra della casa del petella vide stesi al cordino oh dio oh dio oh dio uno due tre quattro cinque fazzoletti arricciò il naso aprì la bocca col capo vagellante ed esalò in un ah ma perazzetti non riusciva a dimenticare che l'uomo il quale è stato capace di crear tante bellezze è pure una bestia che mangia e che mangiando è costretto per conseguenza a obbedire ogni giorno a certe intime necessità naturali che certamente non gli fanno onore ah tu preferisci quell'altra ma perché tu sei un bestione senza discernimento e senza gusto non perché tua moglie non valga centomila volte di più ma guardala guardala bene come puoi aver cuore di non toccarla l'ultima tempesta a cui alludeva perazzetti era il fidanzamento con la figlia del capodivisione al ministero delle finanze commendator vico lamanna e aveva proprio ragione di dire perazzetti che ne era uscito vivo per miracolo o debbono ritenersi dimissionarii e allora anche tutti voi o signori tranne uno non avete più veste di socii e potete andar via ma no no no signori miei s'affrettò a soggiungere non si vedeva neanche il padrone si sentiva però sfaccendare e parlottare di là nell'antro bujo dove forse sì accendevano allora allora i fornelli quando di lì a poco un omaccione in maniche di camicia gli si presentò per domandargli che cosa desiderasse paolino lovico gli volse uno sguardo attonito truce poi gli disse parata con certi cappellacci carichi di verdura svolazzante tirata da un barbone nero che non le lasciava mai il tempo di finir certe sue risatelle assassine alle guardie ai giovanottini di primo pelo e ai soldati per la fretta che aveva maledetto cane d'arrivare chi sa dove chi sa a qual remoto angolo bujo bonaventura camposoldani si sentì allora eccitato alla lotta l'afferrò tutti e due si dibatterono un po ridendo un po facendo sul serio finché tudina nel vedersi presa da lui come non s'aspettava affatto di potere esser presa non diventò furibonda ehi celestino celestino celestino era il suo vecchio servo fidato di celestino vengo ogni sera a dormire qua solo sissignore solo ogni sera ogni sera dove mangio di là io già siamo in un circolo di cultura mi perdoni non userei mai codesta parola entrata purtroppo nell'uso e non nostra ma diciam pure dimissionarii poiché di ben altro qua che di parole più o meno pure questa sera dovremo discutere dimissionarii perché domando io signor presidente una sola gli dava ombra quella dello sbardi abruzzese aveva sempre pagato costui puntualissimamente come si trovava lì con quegli altri a schiera o per imitazione degli altri o per le necessità e le convenienze sociali su questo fondo dell'essere egli aveva fatto studii particolari lo chiamava l antro della bestia gigi pulejo si fermò e guardò severamente il lovico ah no caro gli disse queste cose io non le faccio non voglio mica aver da fare col codice penale io pezzo d'imbecille scattò paolino lovico e che ti figuri adesso che ti figuri che io voglia da te con certi pennacchi di parole tutta appuntata di virgole e punt'e virgole che l'ideguccia sporca non si riconoscerà più neanche lei stessa signori io non possiedo la guardaroba dell'eloquenza voi mi forzate a parlare io non ho nemmanco uno straccio nemmanco un cencio per vestire le mie ideghe ma perazzetti era ritornato ormai tranquillo a dirle serio serio che non pareva nemmeno lui sì diceva guardandosi le unghie l'ho sposata ma non è una cosa seria e questa davvero non era da spiattellare là a tutti ma da confidare se mai in un orecchio pian piano a qualcuno confidata così vi assicuro che promoveva inevitabilmente il più fragoroso scoppio di risa sai viva papirio allegri allegri dobbiamo essere tutti allegri questa sera nonò viene papà allegro e buono pulito composto fa vedere le unghie sono pulite bravo attento a non sporcartele viva papirio nonò viva papirio numerosi s'impostava che neanche demostene o cicerone e giù per ore e ore senza mai concludere nulla abbandonato beatamente all'onda sonora che gli fluiva dalle labbra naturalmente in questa atmosfera ideale sono come tanti pesci fuor d'acqua si smarriscono facilmente abbagliati dallo sprazzo di qualche pensiero improvviso bisognava saper cogliere questo momento per prenderli li lisciava con un dito e se li metteva fra le labbra e certi giorni non finiva mai di carezzarsi con le dita i folti riccioli neri asserpolati sul capo allungandoli pian piano e poi lasciandoli riasserpolare perduto in vecchi abiti sempre fuor di stagione avuti in elemosina o comperati di combinazione coi poveri piedi imbarcati in certe scarpacce legate con lo spago entrava parlando sottovoce quasi tra sé con una larva di sorriso su le labbra sorriso ragionevole e pur mesto che altro ah la bandiera dell'associazione tutto questo nella sala delle sedute in una delle due stanzette s'era allogato lui camposoldani quando poi geremia più cadente che mai veniva ad annunziare che proprio non c'era più nessuno che volesse pagare e in prova tirava fuori rovesciate tutte le tasche della giacca del panciotto dei calzoni e mostrava anche la fodera del cappelluccio bisunto doveva pure mandarle a stampa quelle relazioni nel bollettino dell'associazione che aveva stimato opportuno pubblicare almeno una volta al mese perché le quarantacinquemila lire della tombola dessero qualche segno di vita bisunto bonaventura camposoldani restava per un momento perplesso se disperdere con un soffio quella larva di circolo di cui geremia gli rappresentava l'immagine o se risuscitarla con un lampo geniale nel primo caso avrebbe dovuto rimettersi alla fatica di fondarne subito un altro solo quattro o cinque per non parer troppo invadente le aveva lasciate inaugurare a un tal pascotti professore di storia in un liceo di roma vicepresidente della sede centrale bell'uomo tutto quanto rotondo anche nella voce rotondo e pastoso la nuova associazione nazionale per la cultura del popolo contava ormai più di mille e seicento soci sede centrale roma e il governo saggiamente aveva concesso per costituirle un fondo di riserva necessario una tombola telegrafica che aveva fruttato la bellezza di quarantacinque mila lire così apparentemente per un impeto selvaggio ma in realtà per un bisogno istintivo incosciente di togliersi dinanzi e distruggere certe cose di cui non riusciva a cogliere il senso e il valore il fatto che b e a fa ba enunziato dal patrigno con quella vocina di zanzara e quel sorrisetto mesto e ragionevole che gli era abituale non le era sembrato né serio né verosimile era rimasta a mirarlo negli occhi a bocca aperta certuni mandavano finanche allegri trattatelli di pedagogia interi interi ma che fatica anche doverli abbassar di tono riassumere e qua raddrizzare un periodo e là pescare il senso miseramente naufragato in un mare di frasi accavallate e spumanti pareva quasi un'arma di cui mandandola a scuola la avessero munita e che ella dovesse custodire gelosamente e conservare intatta più volte il patrigno tornando a casa stanco la sera s'era provato prima di cena o dopo cena a insegnarle con molta pazienza un po di alfabeto sul sillabario era stata a scuola da bambina in parecchie scuole da tutte era stata cacciata via una volta s'era messa sotto i piedi una compagna e per miracolo non le aveva strappato gli occhi un'altra volta s'era ribellata con atti non meno violenti di insubordinazione alla maestra tolleranza che vuol dire tolleranza ma appunto questo pigrizia mentale elasticità morale vivere e lasciar vivere nominata la commissione compilato lo statuto indetta una nuova riunione per discuterne e approvarne gli articoli per la nomina delle cariche sociali eletto ad unanimità presidente bonaventura camposoldani che ne aveva avuto l'idea e aveva trovato la sede provvisoria senza darsi un momento di dove in che poteva toccarla la realtà lei in quella perpetua precarietà d'esistenza se attorno e dentro di lei tutto era instabile e incerto se non aveva niente né nessuno a cui appoggiarsi forse credeva ne avesse l'obbligo avvicinando tanta gente perbene e parlava di politica delle belle leggi che si votano in parlamento o commentava un fatto di cronaca o dava notizia del socio a da cui era stato poc'anzi o del socio b dal quale si sarebbe or ora recato martino lutero avrebbe voluto pagare centomila fiorini perché gli fosse risparmiata la vista di roma martino lutero era uno sciocco ecco qua temperamenti per temperature bisognava considerare prima di tutto la temperatura in germania fa freddo pensarne pareva seguitasse un discorso per cui gli avessero dato corda la mattina uscendo di casa un discorso ch'egli forse non interrompeva neanche per via né salendo o scendendo le scale e tutti allora restavano stupiti e frastornati a mirarlo non comprendendo come c'entrassero quei nomi e quei titoli di giornali nelle sue lamentele c'entravano invece benissimo perché geremia bencivenni non si lamentava affatto ma intendeva di conversare così sottovoce e quasi tra sé sana in corpore sano e il popolo italiano li lascia mangiare purché facciano sempre con garbo s'intende e salvino in certo qual modo le apparenze o di sperimentare la sua presenza la sua forza contro di esse per il dispetto ch'esse le facevano nel vedersele star lì davanti ecco come se lei non ci fosse come se lei volendo non le potesse stracciare rompere fracassare ma per niente così perché le faceva dispetto invece per certi altri oggetti tenui labili minuscoli di nessun valore un pezzetto di carta velina colorata un chicco di vetro un bottone di camicia di finta madreperla aveva protezione cura delicatezza infinita certe mossettine di capo aveva poi aggraziate e un muover di palpebre pieno di filosofica indulgenza su quegli occhietti chiari ingenui e acquosi che tutti a guardarlo non sapevano che pensarne se qualcuno gli diceva che non intendeva più pagare perché non voleva più far parte del circolo geremia non se ne dava per inteso staccava come se niente fosse la ricevuta debitamente firmata in ltalia fa caldo il sole se da un canto addormenta gl'ingegni e intorpidisce le energie dall'altro mantiene elastiche accese in continua fusione le anime nessuno aveva voluto tener conto della ragione di quegli atti violenti ma s'era messa quella compagna sotto i piedi vedendosi derisa per aver detto che aveva paura dei cani perché una gatta da bambina tutti supponevano che il povero vecchio si lamentasse del troppo camminare del salire e scendere troppe scale alla sua età così mal ridotto se non che in mezzo a quel biascichio fitto tra un sorrisetto e l'altro mesto e ragionevole ecco che si coglieva ora il nome di un ministro o di questo o quel deputato al parlamento ora il titolo d'un giornale in premio delle eroiche fatiche della sua gioventù in compenso dei molti stenti patiti fino alla vecchiaja alloggiava nella sede d'una associazione nazionale e tudina la figliastra poteva alla fine stendere ad asciugare su le cinquanta sedie della sala tutti i suoi straccetti talvolta anche sul mezzobusto di dante alighieri aveva già ventiquattro anni ma pareva ne avesse quindici non più nelle carni nell'aria della testa in quegli occhi brillanti in quei capelli riccioluti sempre arruffati era rimasta ragazza una ragazza mezzo selvaggia irriducibile a ogni principio d'esperienza e di cultura nel fondo dell'anima bonaventura camposoldani stimava pregio inestimabile del popolo italiano la costante avversione a ogni genere di cultura e d'educazione come quelle che appena conquistate rendono necessarie tante cose di cui per esser saggi veramente si dovrebbe fare a meno e bonaventura camposoldani ci riusciva quasi sempre quest'ultimo non era propriamente un circolo ma un'associazione nazionale con un intento eminentemente patriottico e civile mea culpa mea culpa mea culpa diceva camposoldani imitando a ogni starnuto le scrollatine del vecchio il quale andando in giro tutto il giorno arrivava sempre stanco morto nelle case dei socii poco più poco meno le aveva inaugurate quasi tutte lui quelle settantacinque sezioni improvvisando un discorso di un'ora per ciascuna sui beneficii dell'alfabeto e i vantaggi della cultura mai una camicia di suo mai un pajo di scarpe fatte per i suoi piedi mai un cappello che gli calzasse giusto in capo la miseria l'incertezza d'ogni stato quel vederlo andare sempre vagabondo quasi per aria smarrito ma non piangeva nient'affatto geremia pareva che piangesse non piangeva linfatico di natura andava facilmente soggetto ai raffreddori e non solo gli occhi gli sgocciolavano ma il naso quel povero naso gracile e pallidissimo affilato stirato a furia di soffiarselo per impedire ogni volta un'ira di dio ma non osava più dirselo neanche in tacito sinu ora che ben settantacinque sezioni contro l'analfabetismo s'erano formate in meno d'un anno delle quali quarantadue sintomo consolantissimo di salutare risveglio nelle provincie meridionali con quella camicia con quel cappello con quelle scarpe con quei calzoni con quel pastrano tutto sempre troppo largo tanto largo che vi sembrava dentro perduto e la notte stanco del lavoro di tutta la giornata si buttava a dormire vestito lì su l'ottomana per poche ore nell'altra stanzetta c'era allogato geremia con la figliuola la portarono al camposanto e la seppellirono traendo un gran sospiro di sollievo ascoltando per via o nelle case dei conoscenti o nei pubblici ritrovi le chiacchiere della gente sugli avvenimenti del giorno le pareva quasi aereo quel patrigno un uomo che per sé di suo non avesse nulla a cui tutto venisse di combinazione non perché lui facesse qualche cosa per averlo ma perché gli altri glielo davano quasi per ridere per il gusto di vedere come stava così parato e messo su quella compagna non sapeva ch'ella teneva amorosamente in braccio quella gatta la quale aveva fatto da poco certi gattini bellini bellini e che un cane s'era accostato minaccioso abbajando e che la gatta allora s'era arruffata e non potendo sgraffiare il cane aveva sgraffiato lei donde logicamente la sua paura dei cani tirate le anime cedono s'allungano come una pasta molle si lasciano aggirare intorno a un gomitolo qualsiasi purché si faccia con garbo s'intende e pian pianino quella maestra poi aveva voluto nientemeno costringerla a intingere nel calamajo il pennino un bel pennino tutto pulito e lucente che figurava una mano con l'indice teso un amore di pennino che a lei reduce dalle patrie battaglie superstite di villa glori e per modestia morto di fame a voltare la pagina un po sciocco era anche stato per dire la verità s'era presa in moglie la vedova d'un suo fratello d'armi morto a digione s'era tirati su quattro figliuoli non suoi al primo d'ogni mese mandava l'esattore a svegliare con garbo per un momentino solo gli addormentati il cui sonno leggero nel primo mese diveniva a mano a mano più grave e infine letargo profondo pastoso pover'uomo bisognava compatirlo aveva la debolezza di credersi sul serio un forte oratore aveva veramente una grande facilità di parola e parlava dipinto con frasi fiorite a periodi numerosi un mezzobusto di gesso abbronzato indispensabile di dante alighieri su una colonnina pure di gesso dietro la tavola della presidenza un vassojo con due bottiglie da acqua e quattro bicchieri una cassetta da sputare indire una prima riunione per lo svolgimento dell'idea e la dimostrazione dei vantaggi da cavarne delle benemerenze da acquistarne poi nominare una commissione per compilare uno statuto tutto era qui come se fosse una pasta molle con le mani grassocce levate davanti alla bocca pareva palpeggiasse quella sua eloquenza e la arrotondasse e la appallottolasse atteggiati gli occhi di voluttà certe scariche interminabili di starnuti comicissimi piccoli rapidi secchi durante le quali pareva che terribilmente stizzito contro se stesso volesse col naso beccarsi il petto per un momento tutti stavano a sentirlo con piacere ma poi le fronti che s'erano aggrottate nell'attenzione cominciavano a tirar su a poco a poco le sopracciglia gli occhi si ingrandivano si spalancavano intorno smarriti come per cercare una via di scampo non capiva perché talvolta gli brillassero gli occhi chiari dietro il velo perenne delle lagrime e non sapeva credere che le dita tremicchianti di quelle manine esangui avessero tatto da sentir le cose che toccavano o ch'egli avvertisse il gusto dei cibi che mangiava o che in quella testa candida si potessero volgere pensieri non era brutta tudina ma neanche bella belli veramente belli aveva gli occhi soltanto e anche i capelli neri profondi e brillanti gli occhi neri e riccioluti i capelli il popolo italiano non vuol darsi la pena di pensare commette a pochi l'incarico di pensare per lui ora questi pochi siamo giusti anche per poter pensare così in grande per tutti senza stancarsi bisogna che siano ben nutriti si proponeva di raccogliere in esercito operoso in ogni provincia e comune d'italia tutti coloro cui stesse a cuore sanare finalmente la piaga vergognosa dell'analfabetismo e diffondere per via di letture e conferenze il gusto della cultura nel popolo italiano bonaventura camposoldani s'era addestrato meravigliosamente avere un'idea unificatrice proporla a una dozzina d'amici di qualche autorità e di molte aderenze l'esattore di tutti i circoli fondati da bonaventura camposoldani era sempre lo stesso un vecchietto che si chiamava bencivenni squallido piccolo gracile tremulo spirava dai chiari occhietti cilestri perennemente pieni di lagrime una serafica ingenuità e questa volta aveva dovuto anche dar sede stabile all'associazione aveva preso in affitto un quartierino al primo piano d'una vecchia casa in via delle marmorelle due stanzette e una bella sala per le sedute caso mai i soci di roma per qualche miracolo si fossero sognati di tenerne qualcuna non per dormirci no per lavorare dalla mattina alla sera poiché i consiglieri eletti e il segretario al solito lo lasciavano solo e doveva far tutto da sé tanto che a un certo punto aveva stimato inutile tenere ancora in affitto la camera mobigliata in via ovidio in fondo ai prati giorno bonaventura camposoldani aveva intuito che sopra i comuni bisogni materiali e i casi quotidiani della vita e le ordinarie occupazioni gravita una certa atmosfera ideale fatta di concetti più o meno grossolani di riflessioni più o meno ovvie di considerazioni generiche e tudina balzava talvolta d'improvviso a stracciare a rompere a fracassare un fascio di carte un viso un qualunque oggetto che stranamente a poco a poco le s'avvistasse davanti agli occhi lavoravano ancora con alacrità un po inquietante le sezioni segnatamente due o tre ma per fortuna molto lontane in calabria e in sicilia che risate si faceva bonaventura camposoldani nel leggere le relazioni in istile eroico dei presidenti di quelle sezioni poveri maestri elementari lo chiamava quell'uomo che sente puzza e non capiva tudina perché camposoldani lo tenesse lì in capo alla sala dietro la tavola della presidenza stendendo il bucato su le sedie non poteva soffrire quella faccia di gesso che la guardava dalla colonnina con quel cipiglio sdegnoso e correva subito a nasconderla con uno straccetto quegli abiti quel cappello quelle scarpe conservavano tutti qualche cosa della loro provenienza tudina li riconosceva per quelli di tizio o di cajo ma chi era che consistenza aveva colui che li portava e non piuttosto una larva d'uomo un'ombra che un soffio poteva portar via lo vedeva parlare sorridere ma che dicesse perché o di che sorridesse non capiva neanche lei una tavola coperta da un panno verde per la presidenza e il consiglio penne e calamai una cinquantina di seggiole tre tende alle finestre cinque ritratti oleografici dei tre re e delle due regine alle pareti e la lasciava lì sul tavolino quasi che questo solo fosse il suo compito e non dovesse curarsi d'altro almeno fin tanto che c'era qualche socio il quale o per levarselo davanti o per pietà o per dabbenaggine seguitava a pagare il circolo nasceva e cominciava subito a morire per tutti i socii che non se ne curavano più seguitava a vivere soltanto per bonaventura camposoldani che presidente consigliere amministratore cassiere segretario di motti e proverbi e via dicendo a cui nei momenti d'ozio tutti coloro che sogliono stare l'intero giorno sotto il peso delle loro meschine esistenze cercano di sollevarsi per prendere una boccata indignato dell'esito di quei suoi cinque discorsi inaugurali pascotti s'era dimesso da vicepresidente e non s'era fatto più vivo ottenuta la tombola sbollito il primo fervore la sede centrale di roma s'era profondamente addormentata spesso anche adesso rimaneva a lungo a mirarlo così per una ragione che più speciosa non si sarebbe potuta immaginare non era mica certa tudina che quel suo patrigno fosse vero un uomo vero di carne e ossa come tutti gli altri dietro a faccende vane con quel ronzio di parole senza senso su le labbra tra i risolini e le lagrime le davano quell'idea dell'irrealità di lui non solo ma anche di se stessa e di tutto quel vaso lì ma sì che lei poteva da lì metterlo qui e da qui lì e anche sbatterlo forte così sul divanzale della finestra e fracassarlo ecco fatto perché la moglie dopo cinque anni gli era morta i tre figliastri appena cresciuti lo avevano abbandonato ed era rimasto solo così vecchio nella miseria con la figliastra femmina amata come una figlia vera se piangeva sempre dunque geremia ne aveva ragione per ignoranza badiamo povera tudina non per mancanza di rispetto al padre della lingua italiana dante alighieri per tudina era tutto in quel naso sdegnosamente arricciato camposoldani lo aveva da un pezzo soprannominato geremia e tutti credevano che si chiamasse davvero geremia di nome e bencivenni di cognome lo proteggeva camposoldani perché veramente il povero vecchio meritava d'essere protetto gli seccava e poi meglio non abusare dunque un lampo un lampo che lampo contava segnatamente su due cose camposoldani cioè su quella che egli chiamava elasticità morale del popolo italiano e su la pigrizia mentale di esso poi batte le mani senza troppo scaldarsi ogni qual volta i suoi commessi pensatori riescano per avventura a procurargli qualche soddisfazioncella ecco qua qualche soddisfazioncella doveva egli procurare ai socii del circolo moribondo per destarli dalla loro morosità povero geremia aveva finalmente una retribuzione fissa sul fondo della tombola telegrafica e casa franca poteva ormai dire che l'italia per cui aveva sofferto e combattuto s'era alla fine costituita e rassettata infatti nelle case dei socii entrava parlando e parlando ne usciva senza smettere un momento neppure mentre con la mano tremicchiante raspava sul registro la ricevuta della tassa mensile ma nessuno riusciva a capire che cosa dicesse ora naturalmente il freddo come congela l'acqua così irrigidisce gli spiriti formule precise precetti e norme assolute non c'è elasticità accompagnava il frullo della saettella con grugniti a mano a mano più frequenti e più forti e il viso gli diventava più verde dalla bile e gli occhi più aguzzi e accesi di stizza morta senza conforti religiosi le torce quattro torce sì ma il danaro eccolo qua una vicina lo appronta per ogni nonnulla anche per una pietruzza caduta dal murello di cinta anche per una festuca di paglia gridava che gli sellassero la mula per correre in città a fare gli atti sì ho le scarpe strette che non mettevo più da un anno risponde la signora fana guardandosi i piedi seduta i più vicini ridono le tolgono le scarpe voglio tornare a casa e non contento accendeva la candela per meglio esaminarla se non era troppo pallida fredda non era e respirava sì ma perché così piano e a lento perché così placida egli non poteva più vederla dormire la toccava leggermente per sentire se non era fredda si levava su un gomito per discernere al lume del lampadino da notte se la coperta sulla moglie si movesse al ritmo del respiro andava il mortorio silenzioso per le vie della cittaduzza a quell'ora deserte il freddo era intenso e andavano gli uomini stretti nelle spalle e con le mani in tasca e si metteva a declamare a casaccio ripetendo le parole del libro come gli sovvenivano alla memoria e a far gestire furiosamente la sua marionetta don saverio lo scacciava per sorvegliare la moglie la quale minacciava d'addormentarsi come prima sulla seggiola per divagarla la intratteneva in discorsi sciocchi e senza nesso poiché la costante costernazione gl'inaridiva la fantasia ma la strana animazione che è nei volti dei sopravvenuti tutti ansanti esultanti sorprende il mago e i quattro compagni gli disse quello vedendogli la faccia alterata zi dima alzò la mano a un gesto rabbioso aprì la scatola di latta che conteneva il mastice e lo levò al cielo allogata in quell'antro intanfato di mosto e di quell'odore acre e crudo che cova nei luoghi senz'aria e senza luce faceva pena e aspettavano pure tocchi e toghe maglie e brachette e manti reali su gli altri cordoncini di ferro giudici pagliaccetti contadinotti e carlimagni e ferraù di spagna si scagliò prima contro quei tre ne afferrò uno per la gola e lo impiccò al muro gridando sangue della madonna me la pagherete solleticata alle gambe alle mani al volto dalle foglie dell'albero tra le grida d'orrore di tutta la gente sorgere a sedere sul calaletto i pulcinelli senza berrettoncini par che se li siano levati dal capo per rispetto verso la morta i florindi e i lindori senza parrucchine pare che se le sieno strappate nella disperazione del dolore così no giù giù ma come avete fatto e la giara adesso calma calma calma si mise a raccomandare tutt'intorno come se la calma stessero per perderla gli altri e non lui quest'albero di fico guardiano della via del cimitero non era stato abbattuto perché rendendo così coi suoi rami difficile il transito ai morti pareva ai vivi di buon augurio dio saverio ti pare che sia una ragazzina no ti rappresento una parte seria della rotta di roncisvalle sta a sentire poiché il discorso è partito dalla disgrazia della moglie che da molto tempo non lo ajutava più nel suo lavoro ma ne parla come se fosse morta da più d'un anno la giara si poteva sanare non era poi rotta malamente un pezzo solo un bravo conciabrocche l'avrebbe rimessa su nuova c'era giusto zi dima licasi che aveva scoperto un mastice miracoloso così a nessuno dei due recava riposo la notte di giorno poi era un altro continuo tormento non dormendo la notte il sonno naturalmente li coglieva spesso durante la giornata ma come non dovevate prender prima le misure su provate fuori un braccio così e la testa su no piano che giù aspettate ma le notti che era così smaniosa e non dormiva il mago era contentone e dormiva lui invece fino a tanto però che la moglie trambasciata dall'insonnia e dalla paura non lo svegliava a sua volta è facile che un bambino fattura di dio muoja ma questi che faccio io campano cent'anni parola d'onore la ragione c'è figli non ne ho avuti mi capite i miei figli sono stati sempre questi qua e così gli ardori del càrzara a poco a poco si erano raffreddati attendeva ora assiduamente al lavoro senza mai stancarsi fatemi uscire urlava corpo di dio voglio uscire subito datemi ajuto don lollò rimase dapprima come stordito non sapeva crederci e lo bollò con due palle in fronte si raccoglieva ci ripensava un po e poi di nuovo e lo bollò con due palle in fronte guardate no vi prego guardate bene in coscienza chi li lavora più così questi non si rompono neanche se li sbattete su le corna del tubba che osa dirsi mio rivale saverio saverio saverio mio lo chiama la moglie abbracciandolo adesso muore il marito esclama la gente qua e là morta morta oh fana mia il càrzara siede inconsolabile tra un crocchio d'amici mentre la signora fana è sollevata da terra e messa a giacere sul letto non fosse quel sonno continuo della moglie il segno manifesto d'una malattia che le covava dentro sì così era adesso troppo tardi egli ne aveva la prova nel fatto e intanto a piè del letto c'è chi strappa le scarpe alla morta mentre gli altri raccomandano piano piano come se la piccola buona signora fana si possa ancora far male la giara disse non suona di nuovo come una campana non sento niente lo interruppe don lollò la moglie invece era malata dormiva poverina quasi per prepararsi all'ultimo sonno che ne sapeva don saverio come se volessero dire ma che ma che la padrona fa per burla intanto chi va chi corre per un medico un medico perché povera signora fana per cavargli una parola di bocca ci voleva l'uncino mutria o tristezza radicate in quel suo corpo deforme o anche sconfidenza che nessuno potesse capire e apprezzare giustamente il suo merito d'inventore non ancora patentato cinque lire i bastano non voglio nulla gridò zi dima voglio uscire uscirete ma io intanto vi pago qua cinque lire il codice perché ci si scapasse a cercare da sé il fondamento giuridico alle liti che voleva intentare prima che arrivi la processione che va gridando in delirio per le vie miracolo miracolo cose che avvengono spiega invece sorridendo un medico mattiniero in una farmacia una sincope cessata a tempo per fortuna a casa a casa no prima in chiesa a ringraziare dio a casa a casa da quel pandemonio intanto tre quattro vicini di casa del mago scappano di corsa per prepararlo al fausto avvenimento intanto i vicini accorsi a dare l'annunzio pervenuti in casa di càrzara lo trovano tra i quattro amici della veglia se non del tutto confortato già quasi calmo dio don saverio che avete il mago si abbandona sulla seggiola privo di sensi aceto aceto fategli vento poi come impazzito dalla gioja si mette a trar salti da montone e con le mani scuote agita scompiglia su i cordini di ferro i burattini e le marionette invitando gli altri a far lo stesso giunto presso all'albero già il codazzo del mortorio si sbandava quand'ecco a un tratto avendo i portantini nel darsi un ultimo cambio lasciato impigliar le vesti della morta tra i rami del fico più sporgenti la signora fana domanda mestamente don saverio fana lì morta se voi volete senza cerimonie di là ce ne dev'essere no perché dormivo bene dormi allora dormi ma perché mi hai svegliata come faccio adesso a riaddormentarmi tutto insomma un popolo vario di burattini e marionette saverio càrzara marito della signora fana per questa sua svariata e ingegnosa produzione s'era acquistato il nome e la fama di mago delle fiere realmente aveva la passione del suo mestiere e tanto impegno tanto studio e tanto amore poneva nel fabbricare le sue creaturine quanto forse il signore iddio nel crear gli uomini non ne mise i fuma la testa calma questo è caso nuovo la mula picchiò con le nocche delle dita su la giara sonava davvero come una campana prima tutti coloro con cui aveva da dire per prenderlo in giro gli gridavano sellate la mula ora invece così in quel tratto di via non si parlava d'altro che del continuo sonno della signora fana passato quasi in proverbio quand'ecco una mattina poco prima di mezzogiorno partire dalla casa del càrzara grida e pianti disperati così così facciamoli ballare su su ballare balliamo tutti perdio e mille braccia minuscole mille gambette di legno si agitano scompostamente con furia pazza in pazzo tripudio ma come là dentro s'è cucito là dentro s'accostò alla giara e gridò al vecchio ajuto e che ajuto posso darvi io vecchiaccio stolido neanche a dirlo aveva litigato anche col fornaciajo di là per questa giara e con chi non l'attaccava don lollò zirafa ah quante cose storte hai tu fatte signore iddio soleva infatti ripetere il mago ci hai dato i denti e a uno a uno ce li levi la vista e ce la levi la forza e ce la levi parona bela chiamavano i florindi e i lindori neh signo chiamavano i pulcinelli invano per quanto era lunga la giornata finché stanco per farla breve di quella continua sorveglianza prese un giorno il partito di lasciar dormire in pace la moglie e di dare a cucir fuori i varii indumenti delle sue creaturine riprende la signora fana sorge allora un contrasto tra la folla raccolta per carità non la fate andare subito a casa raccomandano alcuni e pretendeva che la moglie stesse ad ascoltarlo figli miei ajutatemi voi esclamava il mago rivolgendosi ai burattini ne toglieva due dai cordini di ferro e ne dava uno in mano alla moglie così a furia di carta bollata e d'onorarii agli avvocati citando questo citando quello e pagando sempre le spese per tutti s'era mezzo rovinato gli era di conforto a quello studio un buon fiasco di vino e leggeva ad alta voce magnificamente spropositando e lui annodarle ancora una volta i polsi mentre i singhiozzi gli rompevano il petto però ai portantini che già sollevavano il cataletto non seppe tenersi dal dire tra le lagrime e c'è chi vuol sentire quanto le pesi il braccio chi le tasta la fronte vincendo il ribrezzo con paurosa curiosità chi la rassetta addosso qualche piega della veste così a poco a poco la bottiglia si votava ma piano piano senza glo glo e finalmente ruppe ma come è vero è vero e tocca stringe torna ad abbracciare la moglie piangendo è vero è vero imprigionato imprigionato lì nella giara da lui stesso sanata e che ora non c'era via di mezzo per farlo uscire doveva essere rotta daccapo e per sempre miracolo miracolo e la piccola signora fana non trovava parole da rispondere stordita oppressa tempestata di domande di cure guardava in bocca la gente i morti al tempo del mago non si spedivano belli e incassati all'altro mondo usavano altri mezzi di spedizione i cataletti verrà bene col mastice solo però mise per patto lo zirafa non mi fido ci voglio anche i punti me ne vado e finalmente i portantini s'introdussero tra le stanghe del cataletto si disposero su gli omeri le cinghie e via il mago ricadde in preda ai quattro amici della veglia perché contava di portarsi via i resti di quelle torce mentre le altre due compagne dormivano placidamente accanto al letto funebre vennero su le prime ore del giorno i portantini col cataletto il primo più spaurito di tutti propose di raccostar subito la porta e andare via zitti zitti lasciando fuori appoggiate al muro le scale e le canne guardando il fiato vaporare nell'aria rigida invece del fumo della pipa che non accendevano per rispetto alla morta andavano le donne avvolte negli scialli neri di lana o nelle mantelline di panno conversando tra loro a bassa voce zi dima non se ne curò si pulì le dita prima di pigliare gli occhiali se li inforcò poi si mise a esaminare con molta gravità la giara tratta sull'aja disse nel cuore eh poveretto no don saverio accenna alla guancia come se ci avessi un cane addentato scherzi del dolore gli risponde uno degli amici e un altro gli propone con esitanza ecco se don lollò voleva domani alla punta dell'alba zi dima licasi sarebbe venuto lì e in quattro e quattr'otto la giara meglio di prima lo zirafa che ne aveva un bel giro nel suo podere delle quote a primosole prevedendo che le cinque giare vecchie di coccio smaltato che aveva in cantina non sarebbero bastate a contener tutto l'olio della nuova raccolta zitti zitti perdio è svenuto lo fate impazzire la signora fana seguita da gran moltitudine di gente sale la scala la casa è inondata don saverio non rinviene come vi sentite adesso gli domanda uno di lì a poco ma che lo stesso risponde il mago arrabbio dal dolore forse date ascolto a me un goccetto di vino suggerisce il primo rattristato e premuroso anche la signora fana ora aveva paura del sonno smaniava sul letto con gli occhi sbarrati angosciata dal terrore come in attesa che qualcosa a un tratto dovesse mancarle dentro all'opera si vede ma verrà bene zi dima posò a terra la cesta ne cavò un grosso fazzoletto di cotone rosso logoro e tutto avvoltolato erano da dodici anni uniti in matrimonio e mai una lite mai un malinteso avevano turbato la quiete laboriosa della loro casetta e tra la pace che scendeva su la campagna con le ombre della sera e la dolce frescura avventavano i gesti di quell'uomo sempre infuriato ma il secondo siete pazzi con don lollò sarebbe capace di credere che gliel'abbiamo rotta noi fermi qua tutti svoltava bruscamente al cominciare dell'erta fuori dell'abitato proprio al gomito sorgeva un vecchio albero di fico dal tronco ginocchiuto e dai rami aspri e stravolti coi quali sbarrava quasi il passaggio come no giù una crollatina di capo la signora fana dormiva ah che disperazione per il mago si sentiva stretto alla gola da una voglia rabbiosa di piangere d'urlare se il mago col suo onesto contegno non avesse imposto fin da principio un limite alla vedova vicina badate se quel sonno non provenga da qualche malattia che cova nessuno sa o attende a rispondergli e il medico se ne va allora le vicine fanno sgomberare la stanza e poco dopo la signora fana è vestita e coperta da un lenzuolo fana chiamava egli pertanto dalla stanza attigua in cui lavorava e fana di lì a poco se ella non rispondeva e fana fana di afferrato a sua volta dagli altri due stravolti nelle facce terrigne e bestiali rivolse contro se stesso la rabbia furibonda ora alla fine della terza giornata tre dei contadini che avevano abbacchiato entrando nel palmento per deporvi le scale e le canne eccolo là sotto la costa con gli scaricatori del concime gesticolava al solito furiosamente dandosi di tratto in tratto con ambo le mani una rincalcata al cappellaccio bianco a chi badar prima e bestemmiava come un turco e minacciava di fulminare questi e quelli se un'oliva che fosse un'oliva gli fosse mancata quasi le avesse prima contate tutte a una a una sugli alberi picchia picchia suona si o no come una campana anche con me qua dentro va va a dirlo al tuo padrone a qualche frase d'effetto chiudeva furiosamente il libro balzava in piedi e ripeteva la frase ad altissima voce accompagnandola con un largo ed energico gesto come se volesse un po tardi veramente e con molto languore dir di sì ai florindi e ai lindori un sì che voleva dir no perché le parrucchine dormendo non le faceva davvero quella buona signora fana da due giorni era cominciata l'abbacchiatura delle olive e don lollò era su tutte le furie perché tra gli abbacchiatori e i mulattieri venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per la favata della nuova stagione non sapeva più come spartirsi per il sonno e per il caldo del letto vedete ci siamo ridotti in questo stato lui no ormai dorme in pace per sempre poverino poi ajutato da un amico tolse dal letto la morta per le spalle e l'adagiò sul cataletto e le pose sul seno un crocifisso sbatacchiò a terra il cappellaccio si percosse le guance pestando i piedi e sbraitando a modo di quelli che piangono un parente morto la giara nuova quattr'onze di giara non incignata ancora di cui serbava gelosamente il segreto un mastice che neanche il martello ci poteva quando aveva fatto presa ma accertata da un medico la morte si mise a piangere e a strillare come la prima volta e volle vestir lui con le sue mani la morta lui rimetterla sul cataletto ma intanto eh già intanto bisognava pur farsi coraggio rassegnarsi nessuna colpa volontaria in fin dei conti da parte sua aveva lasciato dormire la moglie per non infastidirla più poi con le tenaglie fece del fil di ferro tanti pezzetti quanti erano i punti che doveva dare e chiamò per ajuto uno dei contadini che abbacchiavano coraggio zi dima fana fana fana mia non mi senti più perdono fana mia poi alla vista di tanta gente comincia a percuotersi le guance o si rintanava in un cupo oscuro silenzio rifuggendo in tutti i modi da ogni sensazione della vita aveva accolto i primi impeti d'amore del marito come un lenzuolo bagnato un febbricitante a poco a poco intanto i curiosi sgombrano la casa rimangono i più intimi del vicinato una dozzina di persone a pranzo a pranzo tutti quanti a pranzo con me propone il mago e tiene una seconda festa di nozze tutto il vicinato era già in attesa per accompagnare la defunta fino all'uscita del paese don saverio volle legare lui stesso con le sue mani i polsi della moglie con un nastrino di seta gialla come usava allora un miglio di spaccatura col mastice solo ci voglio i punti mastice e punti comando io zi dima chiuse gli occhi strinse le labbra e scosse il capo ai quattro angoli del letto le torce si erano a metà consumate non ostante la cura d'una vicina che pazientemente aveva nutrito d'ora in ora le fiammelle coi gocciolotti raccolti dai fusti uno due tre punti e a poco a poco di nuovo ecco le palpebre socchiudersi e il capo pian pianino reclinarsi sul seno e non lavorava più le schiere dei burattini e delle marionette s'assottigliavano di giorno in giorno su i cordini di ferro in ogni stanza della casa si va per il medico ma è inutile vestirla piuttosto bisogna vestirla dove saranno gli abiti le vicine più premurose girano per la casa in cerca dell'armadio ficcano il naso ma la voce aveva adesso certi improvvisi ridicolissimi cangiamenti di tono che don saverio preferiva star zitto e parlava solo quando non poteva farne a meno e lo faceva ogni volta in fretta e arrossendo che aveva sì due finestroni ma più con impannate che con vetri chiamavano la moglie del fabbricante di burattini la quale si era appisolata con l'ago sospeso in una mano che pian pianino le si abbassava in grembo dove messere e porco così trattate ma guarda un po che arie da carlomagno scannato miserabile e pezzo d'asino ci devo metter olio io là dentro e l'olio trasuda tieni tu reggi questo per far che domandava sorpresa la signora fana sta a sentire ti faccio sbellicare dalle risa ma già comincia a farsi sentire dal fondo della via il clamore confuso della processione vostra moglie sentite ebbene ebbene balbetta don saverio impallidendo poi a un tratto arrossendo una buona notizia don saverio no cioè sì una notizia che vi farà piacere piccola di statura stecchita come di legno la signora fana pareva avesse lo spirito avvelenato di sonno dormiva sempre infusa come in un'aura spessa e greve di letargo per stordirlo una fumatina il terzo gli offre un sigaro ma che no si schermisce il mago quasi offeso fana è lì morta come faccio a fumare io qua per volere di dio o per mano del diavolo la piccola signora fana era risuscitata e forse il merito spettava più al diavolo al guasto dei capelli all'infermità della voce s'era poi unita a finir d'estinguere il giovanile fervore del mago l'indole placidissima della moglie chi è sopra comanda zi dima sospirò il contadino e chi è sotto si danna date i punti date i punti un quarto si stringe nelle spalle e osserva non vedo che male ci sarebbe se non fumate per piacere e quell'altro gli offre di nuovo il sigaro tentazione ma terminata la festa badate adesso don saverio gli ricordano gli amici sottovoce prima di partirsi badate che vostra moglie non si rimetta a dormire come per l'addietro badate che notizia ma ecco dicono che tante volte sì uno si inganna e che poi non è vero in certe malattie questo supplizio durò parecchi mesi finalmente la morte ebbe pietà del povero mago e venne a togliersi questa volta sul serio la piccola signora fana il clamore della processione cresce s'avvicina vie più diviene assordante la popolazione è già sotto la casa del mago e invano i primi accorsi e due dei compagni si sbracciano a far cenni a zittire dal balconcino nessuno dà loro retta e gli altri certo meglio stordisce di più la notte è così fredda ma vi pare che possa bere la tanto attesa opera dell'ago senza contare che quattrini in casa non ne entravano davvero seguitando così stancarsi qualche volta dimentico della infermità della voce si provava a canticchiare lavorando smetteva però subito non appena la dolorosa coscienza di quella ridicola infermità gli si ridestava sbuffava e continuava arrivava talvolta a forza di quelle rincalcate a non poterselo più strappare dalla nuca e dalla fronte già nel cielo si spegnevano gli ultimi fuochi del crepuscolo ajutami a uscirne disse alla fine zi dima ma quanto larga di pancia tanto quella giara era stretta di collo ne aveva ordinata a tempo una sesta più capace a santo stefano di camastra dove si fabbricavano alta a petto d'uomo bella panciuta e maestosa che fosse delle altre cinque la badessa miracoli della madonna ecco esclama uno con gli occhi spiritati non sapendo più contenersi che miracoli che malattie parlate fa il mago alzandosi inquieto don lollò diceva di no a quelle esortazioni ch'era tutto inutile che non c'era più rimedio ma alla fine si lasciò persuadere gli suggeriva intanto qualche amico il mago si stizziva scrollava le spalle non mi fate ridere mangia per due dorme per quattro vorrei essere malato io com'è malata lei tutti così gli era negato il piacere di fare un lavoro pulito filato coscienziosamente a regola d'arte e di dare una prova della virtù del suo mastice prese a svolgerlo pian piano tra l'attenzione e la curiosità di tutti e quando alla fine venne fuori un pajo d'occhiali col sellino e le stanghette rotte e legate con lo spago lui sospirò e gli altri risero questa del continuo sonno della moglie era una spina che di giorno in giorno si faceva più pungente per il mago i burattini è vero esposti ignudi su i cordini di ferro non erano capaci di soffrire il freddo o la vergogna ora guardami signore iddio come m'hai ridotto di tante cose belle che ci hai date nessuna dunque dobbiamo riportarne a te bel gusto di qui a cent'anni vedersi comparire davanti figure come la mia subito assiepato da curiosi che si sporgono a guardare di su le spalle dei più vicini ha gli occhi chiusi la buona signora fana e pare che dorma placidamente ma è fredda e pallida come di cera neh signo chiamavano allora i pulcinelli dal secondo cordino l'appisolata tornava a scuotersi di soprassalto si stropicciava gli occhi si rimetteva a cucire uno due tre punti da giovanotto il càrzara sì era stato un po focoso tanto che portava ancora i calzoni a campana a modo dei guappi zi dima si mise all'opera gonfio d'ira e di dispetto e l'ira e il dispetto gli crebbero ad ogni foro che praticava col trapano nella giara e nel lembo spaccato per farvi passare il fil di ferro della cucitura fana perdio sì parla parla ti sento non mi senti cava il brando cavo cavo non cavi un corno stai dormendo no prese le tenaglie e i pezzetti di fil di ferro preparati avanti e si cacciò dentro la pancia aperta della giara ordinando al contadino di applicare il lembo alla giara così come aveva fatto lui poc'anzi prima di cominciare a dare i punti tira quella bella giara nuova pagata quattr'onze ballanti e sonanti in attesa del posto da trovarle in cantina fu allogata provvisoriamente nel palmento una giara così non s'era mai veduta e borbottando orazioni le vecchie di tratto in tratto il mortorio s'arrestava e i portantini si davano il cambio la via che conduceva al camposanto situato in alto in cima al colle che sovrasta la cittaduzza tutto il vicinato e altra gente che si trovava a passare per via accorrono e trovano la signora fana stesa immobile sul pavimento e il mago che grida in ginocchio e piange davanti a lei assassino assassino l'ho ammazzata io non l'ho curata io che credevo coraggio su coraggio gli ripetono attorno tante voci nella confusione del momento subito subito tempestano altri no preparate alla notizia il marito potrebbe impazzire è giusto è giusto si grida di qua ma di là sollevando in trionfo la sedia su cui la signora fana sta seduta non è morta domanda stupito uno dei quattro compagni no don saverio no sentite ve la por coraggio avete ragione poveretto e alcune braccia lo strappano dalla morta lo sollevano lo trascinano in un'altra stanza sorreggendolo questa non è giara quest'è ordigno del diavolo fermo fermo lì e accorse a regger la giara in cui zi dima furibondo si dibatteva come una bestia credevo che dormisse fana fana la chiamo ah fana mia io t'ho ammazzata la chiamavo chi poteva supporre e lei come poteva rispondermi consultate il calepino e don lollò rispondeva sicuro e vi fulmino tutti figli d'un cane ed ecco di nuovo le palpebre socchiudersi il capo reclinarsi pian pianino come se volesse dir di sì anche ai pulcinelli ma ahimè non faceva neanche le casacche e i berrettoncini la buona signora fana così rispose senz'altro zi dima rizzandosi e rimettendosi la cesta dietro le spalle don lollò lo acchiappò per un braccio finita quella prima operazione scagliò con rabbia il trapano nella cesta applicò il lembo staccato alla giara per provare se i fori erano a egual distanza e in corrispondenza tra loro e il giorno appresso all'alba puntuale si presentò a primosole zi dima licasi con la cesta degli attrezzi dietro le spalle era un vecchio sbilenco dalle giunture storpie e nodose come un ceppo antico di olivo saraceno vado e torno abbiate pazienza nell'interesse vostro intanto piano calma io mi guardo i miei e prima di tutto per salvare il mio diritto faccio il mio dovere ecco vi pago il lavoro vi pago la giornata questo sonno è la mia croce diceva il mago a gli amici di cui ascoltava ora con compiacimento le commiserazioni e in ispecie quelle della vicina a cui aveva rimesso l'incarico della fornitura del vestiario per i suoi burattini una sedia una sedia non si reggeva in piedi i piedi come si sentiva aria aria largo i piedi come le facevano male i piedi zi dima nella rabbia non ci aveva fatto caso ora prova e riprova non trovava più il modo di uscirne e il contadino invece di dargli ajuto eccolo là si torceva dalle risa voleva che parlassero i fatti zi dima licasi doveva poi guardarsi davanti e dietro perché non gli rubassero il segreto arriva il medico osserva tra quella confusione la giacente poi domanda ai vicini perché m'avete chiamato la baciò in fronte e la contemplò un tratto attraverso le lagrime che gli sgorgavano abbondanti dagli occhi gonfi e rossi un sacerdote labbreggiando con gli occhi socchiusi un'orazione benedisse il cadavere voleva sapere chi gliel'avesse rotta possibile che si fosse rotta da sé qualcuno per forza doveva averla rotta per infamità o per invidia ma quando ma come non gli si vedeva segno di violenza a giudicare almeno dalla prova che della sua resurrezione volle subito dare spezzando il nastro che le legava i polsi per scagliare contro la gente che la intronava il crocifisso trovatosi in grembo tre vicine veglieranno la morta tutta la notte quattro amici terranno in un'altra stanza compagnia al mago ah che spasimo qua si lamenta questi a tarda notte come parlo v'ho detto che ci voglio i punti c'intenderemo a lavoro finito non ho tempo da perdere con voi e se ne andò a badare ai suoi uomini restarono alla vista della bella giara nuova spaccata in due come se qualcuno con un taglio netto prendendo tutta l'ampiezza della pancia ne avesse staccato tutto il lembo davanti due tre lievi pieghe soltanto accusano il cadavere al lume giallognolo dei grandi ceri è già sopravvenuta la sera fana fana chiamava allora a bassa voce per non svegliarla di soprassalto ah chi è che vuoi nulla sono io ti senti male sorreggendolo mentr'egli con l'escandescenza del primo dolore interrotto da singhiozzi narra com'è avvenuta la disgrazia su la seggiola là i florindi e i lindori dalle teste di creta dipinte di fresco appesi in fila ad asciugare su uno dei cinque cordini di ferro tesi da una parete all'altra nella penombra della stanzaccia il mago rovesciava le sue bollenti collere su la mobilia sconquassava seggiole e tavolini rompeva contro le pareti tazze vasetti boccali soltanto i paladini di francia chiusi nelle loro armature di latta o di cartone indorato ostentano un fiero disdegno per quell'umile morte non avvenuta in campo di battaglia dicevano che il suo consulente legale stanco di vederselo comparire davanti due o tre volte la settimana per levarselo di torno gli aveva regalato un libricino come quelli da messa da quella notte stessa cominciò per il mago una vita d'inferno nulla di più naturale che di notte santo dio la moglie dormisse che fosse arrivata rotta dalla fabbrica ma che sonava come una campana appena i contadini videro che la prima furia gli era caduta cominciarono ad esortarlo a calmarsi ma io mi vedete perciò vi dico che nessuno può compatirvi più di me e chi sa quanto e fino a qual punto avrebbe voluto davvero compatirlo a modulare il motivo fischiando s'intratteneva qualche sera un po di soverchio col fiasco del vino ma la placida moglie ci passava sopra purché egli la lasciasse dormire era il meglio che potesse fare perché la signora fana imbestiata nel sonno infastidita dai continui richiami cominciava a rispondere con poco garbo al marito e forse avrebbe voluto pettinarsi ancora coi fiaccagote ma i capelli eh gli erano caduti precocemente avrebbe voluto fors'anche parlare con l'enfasi d'un tempo coi polsi legati cerea sbalordita di trovarsi in quel luogo all'aria aperta tra tanto popolo che le urlava intorno raccapricciato alcuni di quei cordini parevano tesi ormai per le mosche che con l'estate ricominciavano ad abbondare e quella casa tanto tranquilla un tempo rimbombava adesso delle liti tra marito e moglie a causa del sonno gli amici gli lodano le sue creaturine e lui se ne compiace ne ha presa anzi una a caso da un cordino e la mostra ai quattro ammiratori una bottiglia e cinque bicchieri man mano la conversazione s'avvia triste resta al mago il rimorso di non aver dato ascolto a chi gli aveva espresso il dubbio scesa poi dal cataletto con le mani tra i capelli fu circondata dalle amiche dai curiosi che avevano seguito il mortorio in un baleno si sparse volò la nuova della resurrezione e gente accorreva da ogni parte a vedere il miracolo finalmente il mago si rià marito e moglie s'abbracciano piangendo dalla gioja a lungo a lungo tra i battimani e gli evviva di tutti don saverio non sa credere ancora ai suoi occhi uno degli amici si alza infreddolito e va a prendere il vino seguendo le indicazioni del vedovo non per sé né per gli amici ma per quel poveretto che ha mal di denti ci volle un'ora a passarli tutti i sudori giù a fontana dentro la giara lavorando si lagnava della sua mala sorte e il contadino di fuori a confortarlo il popolo delle marionette appeso su i cordini di ferro par che assista atterrito dall'alto a questa scena con gli occhi immobili nell'ombra della camera alle risa alle grida sopravvenne don lollò zi dima dento la giara era come un gatto inferocito guardate guardate chi sarà stato oh mamma mia e chi lo sente ora don lollò la giara nuova peccato disse dall'interno della giara al contadino tira con tutta la tua forza vedi se si stacca più malanno a chi non ci crede i piccoli pasquini dalle folte sopracciglia dipinte e il codino arguto sulla nuca conservano la smorfia furbesca del sorriso che scontorce loro la faccia bella rimessa a nuovo aspettate disse al prigioniero va a sellarmi la mula ordinò al contadino e grattandosi con tutte le dita la fronte seguitò a dire tra sé ma vedete un po che mi capita piena anche per gli olivi quell'annata piante massaje cariche l'anno avanti avevano raffermato tutte a dispetto della nebbia che le aveva oppresse sul fiorire o se non fosse ogni mucchio di concime della stessa misura degli altri col cappellaccio bianco in maniche di camicia spettorato affocato in volto e tutto sgocciolante di sudore il mago sorretto per le ascelle viene condotto davanti al letto di morte la signora fana su l'ampio letto è così esile e piccina che s'indovina appena sotto il lenzuolo ma andando a lungo di questo passo don saverio si vedeva minacciato d'avere tra breve tutte le stanze invase dalle sue creaturine ignude e supplicanti la signora fana di fornir loro alla fine scotendolo come per offrirlo a dio visto che gli uomini non volevano riconoscerne le virtù poi col dito cominciò a spalmarlo tutt'in giro al lembo staccato e lungo la spaccatura un colpo apoplettico genuino di pieno giorno e mentr'ella non dormiva quasi quasi in principio don saverio non voleva prestarci fede davanti a un gran canestro tutto pieno di berrettini di brachette di giubboncini variopinti parona bela e l'appisolata si scoteva di soprassalto si stropicciava gli occhi si rimetteva a cucire un giorno o l'altro quella disgrazia doveva pure accadere non era più vita ormai meglio dunque presto che tardi e per tante ragioni morta capite così su la seggiola me le accosto per scuoterla pian piano e lei oh dio me la vedo traboccare a testa giù sotto gli occhi e già la signora fana calata tra gli evviva dalle spalle dei portatori si alza dalla seggiola confusa imbalordita dai mille rallegramenti che le piovono da tutte le parti fatemi vedere codesto mastice gli disse per prima cosa don lollò dopo averlo squadrato a lungo con diffidenza zi dima negò col capo pieno di dignità i punti pago mastice e punti quanto vi debbo dare se col mastice solo càzzica che testa esclamò lo zirafa egli il mago ogni sera vincendo lo stento con la pazienza leggeva ogni sorta di libri dai reali di francia alle commedie del goldoni per arricchirsi vieppiù la mente di nuove cognizioni utili al suo mestiere discorre dei suoi burattini e dell'arte sua fumando e bevendo con gli altri a sorsellini senza aver l'aria di badare a quello che fa la mestizia sì è rimasta nella voce la moglie dormiva quietamente seduta all'altro capo del tavolino affagottata in un ampio scialle di lana di tanto in tanto il suo ronfo crescente infastidiva il marito caso nuovo caro mio che deve risolvere l'avvocato io non mi fido la mula la mula mentre quella sorretta dalla signora fana a poco a poco si piegava su le gambette s'inginocchiava come se impaurita dagl'irosi gesti dell'altra volesse chiederle misericordia grazie no se mai la pipa dice don saverio cavando esitante dalla tasca una vecchia pipa intartarita i quattro amici lo imitano tra le risa e le grida della gente i più ridicoli di tutti sono i piccoli pasquini con la faccia scontorta dalla smorfia furbesca lo dicevamo noi che la padrona faceva per burla e danzano e dondolano allegramente uscì davanti al palmento e facendosi portavoce delle mani chiamò don lollò ah don lollòoo il quale allora interrompeva la lettura per mettersi a fare con le labbra il verso con cui si chiamano i gatti la moglie si destava ma poco dopo ripigliava a dormire spesso rileggeva tre e quattro volte di seguito lo stesso periodo o per il gusto di ripeterselo o per capirne meglio il senso talvolta nei punti più drammatici e commoventi ve la raccomando poveretta fate piano passando davanti all'albero di fico state bene attenti tenetevi al largo quanto più potete per carità saverio càrzara e la signora fana come ella si faceva chiamare perché io veramente di nascita e d'educazione sono signora correva di qua e di là girando gli occhi lupigni e stropicciandosi con rabbia le guance rase su cui la barba prepotente rispuntava quasi sotto la raschiatura del rasojo e zi dima si mise a far passare ogni pezzetto di fil di ferro attraverso i due fori accanto l'uno di qua e l'altro di là della saldatura e con le tanaglie ne attorceva i due capi con gli occhi bassi questa vicina parlava sospirando al càrzara del marito defunto buon uomo ma pigro sant'anima professore io la ringrazio dice ma mi faccia il favore la carità di non incomodarsi più per me ecco solleva il capo e guardando tra le lagrime giacomino piango dice perché mio è il rimorso io t'ho protetto io t'ho accolto in casa io le ho parlato sempre tanto bene di te io io che non conto per nulla che fastidio vi do io io sono come il padre io posso anche se volete per la vostra pace sì sì il professor toti lo sa bene e non si fa la minima illusione perciò che maddalena la bella mogliettina che non ha ancora ventisei anni lo possa amare per se stesso dentro eh s'era cucito dentro e lui don lollò che pretendeva te tene tenerlo là dentro ah ah ah e si schermisce professore grida ma come non capisce come non s'accorge che tutta codesta sua bontà ma come scusi viene a cercarlo pure in casa adesso e che vedo anche col bambino ha condotto anche il bambino uno andò a far le spese in una taverna lì presso a farlo apposta c'era una luna che pareva fosse raggiornato a una cert'ora don lollò andato a dormire fu svegliato da un baccano no qua ninì buono dice di tratto in tratto al bimbo che vorrebbe andare a una mensoletta dove luccicano certi gingilli di porcellana giacomino esclama ferito con severità il professor toti che ha da dirmi professore s'affretta a domandargli quello schivando di guardarlo negli occhi io sto male ero a letto e tratta di tasca con qualche stento la pipetta intartarita l'accese e si mise a fumare cacciando il fumo per il collo della giara ordinò che gli si désse montò in sella e via di galoppo per la città chi lo vide credette che andasse a chiudersi da sé in manicomio tanto e in così strano modo gesticolava ti senti male riprende il professor toti un po racconsolato da quel bacio lo supponevo e son venuto per questo il capo eh siedi siedi discorriamo andarsene il professore casca a sedere su la seggiola le gambe gli si sono come stroncate sotto si prende la testa tra le mani e geme ah per la gente esclama il professore e tu i lasci stare ripete giacomino al colmo dell'orgasmo scotendo in aria le braccia guardi ci sono tant'altri giovani che han bisogno d'ajuto professore non sono in grado di parlare e neanche di sostener la vista d'alcuno ma il bambino ecco dice giacomino e si china a baciare ninì rispondo se lei me l'avesse fatta conciare col mastice solo com'io volevo io prima di tutto non mi troverei qua dentro e la giara avrebbe su per giù lo stesso prezzo di prima dunque non lo capisci non lo hai capito neanche tu il sentimento di questo povero vecchio che sta per andarsene e che era tranquillo e contento di lasciar tutto a posto una famigliuola bene avviata in buone condizioni felice e più che mai paternamente s'è messo ad amarla da che è nato quel bambino da cui quasi quasi gli piacerebbe più d'esser chiamato nonno che papà già tra i più valenti alunni suoi al liceo giovane timido onesto garbatissimo biondo bello e ricciuto come un angelo e non lo delizia più con quelle ariette e canzoncine cantate con la vocetta limpida e fervida e non gli prodiga più quelle cure a cui egli è ormai avvezzo ma sapete come si chiama questo gli disse infine l'avvocato si chiama sequestro di persona sequestro e chi l'ha sequestrato esclamò lo zirafa questa volta non poté più reggere don lollò si precipitò come un toro infuriato e prima che quelli avessero tempo di pararlo con uno spintone mandò a rotolare la giara giù per la costa placido nossignore non voglio impedirle niente io sto forse qua per piacere i faccia uscire e me ne vado volentieri pagare neanche per ischerzo vossignoria che certe furie bisogna lasciarle svaporare e che quando nascono malintesi la miglior cosa è chiarire chiarire signorina chiarire francamente senza sotterfugi senza riscaldarsi non le pare ma dimmi com'è stato che è accaduto come ti s'è voltata la testa così tutt'a un tratto dimmelo dimmelo e il professor toti s'accosta a giacomino e vuol prendergli un braccio e scuoterglielo ma quegli si restringe tutto in sé quasi il professor toti si reca in cucina e cerca d'abbordar la servetta per avere qualche notizia da lei ma fa larghi giri perché sa che la servetta gli è nemica sparla di lui fuori come tutti gli altri e lo mette in berlina giacomino lo guarda trasecolato allibito io dice ma lei piuttosto professore scusi lei lei come può parlare così ma dice sul serio che fece zi dima come se non avesse inteso rompo la giara per farti uscire rispose don lollò e tu dice l'avvocato me la paghi per quanto l'hai stimata un'onza e trentatré avrebbe potuto pretendere da maddalenina un po di pazienza che aspettasse cioè la morte di lui non lontana per rifarsi del sacrifizio d'aver sposato un vecchio io le ho tolto ogni scrupolo d'amarti e ora che ella ti amava sicura madre di questo piccino tu s'interrompe e fiero risoluto convulso il professor toti resta sbalordito domanda ma perché glielo dico subito risponde giacomino io sono fidanzato professore ha capito sono fidanzato dall'altro il conciabrocche doveva rispondere del danno che veniva a cagionare con la sua imperizia o con la sua storditaggine ogni giorno non gli par l'ora che finiscano le lezioni al liceo per correre a casa a soddisfare tutti i capriccetti del suo piccolo tiranno veramente dopo l'eredità egli avrebbe potuto mettersi a riposo rinunziando a quel massimo della pensione ma questi balza in piedi quasi ne provi ribrezzo mostra il viso scontraffatto come per una fiera risoluzione improvvisa e gli grida esasperatamente il professor toti socchiude gli occhi torna a sorridere alza una mano e poi si tocca parecchie volte con la punta delle dita il petto per significarle che quanto a comprendere lasci fare a lui io schiavo prorompe ora con uno schianto nella voce il professor toti io e lo puoi dire sono vecchio signorina dice e comprendo tante cose comprendo io e guardi prima di tutte questa toti no s'affretta a rispondergli giacomino dolente ma è bene che lei che lei se ne vada professore c'è anche un bambino ora per casa un angioletto di due anni e mezzo a cui egli si è dedicato tutto come uno schiavo innamorato fidanzato sissignore dice giacomino e dunque basta basta per sempre capirà che non posso più vederla qui i cacci via domanda quasi senza voce il professor toti on s accosti rofessore se ne vada la scongiuro se ne vada lei mi sta facendo soffrire una pena d'inferno io non merito codesto suo affetto e non lo voglio non lo voglio per carità se ne vada si porti via il bambino e si scordi che io esisto caro mio ma se non debbo più curarmi di te di chi vuoi che mi curi io sono vecchio giacomino e ai vecchi badiamo che non siano egoisti ai vecchi che hanno tanto stentato come me a prendere uno stato s'affacciò a un balcone della cascina e vide su l'aja sotto la luna tanti diavoli i contadini ubriachi che presisi per mano ballavano attorno alla giara zi dima là dentro cantava a squarciagola le cavò dal taschino del panciotto e le buttò nella giara poi domandò premuroso avete fatto colazione pane e companatico subito non ne volete buttatelo ai cani a me basta che ve l'abbia dato se ha preso moglie proprio per questo proprio perché recasse un beneficio a qualcuno ciò che per lui è stato un tormento tutta la vita ti do tre giorni di tempo e voltandosi su la soglia col piccino per mano pensaci giacomino pensaci eh gioventù gioventù sospira il professor toti scrollando il capo con un risolino mesto e arguto negli occhi e sulle labbra qualche nuvola qualche temporaletto ecco professore lo interrompe un po rabbonita la signorina agata noi creda pure le siamo le siamo riconoscentissimi ma anche lei dovrebbe comprendere qua anche nella sorella di giacomino il professor toti che ha creduto finora a una bizza passeggera comincia a impensierirsi e a costernarsi sul serio tu vuoi domiciliare nella mia giara testimonii tutti qua non vuole uscirne lui per non pagarla io sono pronto a romperla giacomino si sente rinfacciare con queste parole l'ingratitudine e si ribella fosco ma scusi che mi voleva schiavo lei bisogna pure che si prenda con un bacio quell'appellativo dalla boccuccia di ninì quel papà che fa ridere tutti i maligni i quali non sanno capire la tenerezza sua per quell'innocente la sua felicità per il bene che ha fatto e che seguita a fare a una donna lo porta innanzi al pianoforte tocca qua e là qualche tasto sbuffa sbadiglia poi siede fa galoppare un po ninì su le ginocchia poi torna ad alzarsi si sente tra le spine senza saper penetrare nel suo sentimento ebbene che glie n'importa egli è felice questa bugia incosciente sui puri labbruzzi del bambino ignaro gli fa pena gli pare che anche il suo amore per lui ne resti offeso ma come si fa da parte d'un fratello spatriato da tanto tempo in rumenia e morto celibe colà non per tutto questo però il professor toti crede d'aver diritto alla pace e al riso egli è filosofo il professor toti si stringe ambo le mani su la bocca strizza gli occhi squassa il capo e rompe in un pianto disperato il professor toti però insiste no a spassino a spassino e si reca col bimbo in casa di giacomino delisi il professor toti non s'aspetta una simile accoglienza resta intronato guarda la signorina agata guarda il piccino sorride balbetta per perché che è non posso non posso venire a la mamma non vorrebbe sa che la trista gente ride vedendo il vecchio professore col piccino per mano sa che qualche malvagio insolente è arrivato finanche a dirgli ma quanto gli somiglia professore il suo figliuolo ninì lo guarda sbigottito poi rivolgendosi al professore dice giamì bua il professore si alza e fa per posare una mano su la spalla di giacomino né più ne meno perché ha indotto il suo giacomino in peccato mortale il professor toti deve aspettare un bel po col piccino dietro la porta dopo aver sonato pezzo da galera ruggì allora lo zirafa chi l'ha fatto il male io o tu e devo pagarlo io muori di fame là dentro vediamo chi la vince e se ne andò non pensando alle cinque lire che gli aveva buttate la mattina dentro la giara lollò in un impeto di rabbia alzò un piede per avventare un calcio alla giara ma si trattenne la abbrancò invece con ambo le mani e la scrollò tutta fremendo vede che mastice gli disse zi dima e intanto si scapa a pensare che diamine può essere accaduto di così grave in casa sua senza ch'egli se ne sia accorto per nulla maddalenina è così buona che male può ella aver fatto da provocare un così aspro e forte risentimento ninì anche lui allora si mette a piangere il professore lo sente corre a lui lo abbraccia ah povero ninì mio ah che sciagura ninì mio che rovina intanto poiché vuole stare lì domani io lo cito per alloggio abusivo e perché mi impedisce l'uso della giara zi dima cacciò prima fuori un'altra boccata di fumo poi rispose placido io sono vecchio e comprendo tutto perché sono stato anche giovane signorina con calma glielo dica mi lasci entrare io pagare sghignazzò zi dima vossignoria scherza qua dentro ci faccio i vermi io ho settant'anni io domani me ne vado giacomino che ti sei levato di cervello figliuolo mio io vi lascio tutto qua che vai cercando non so ancora non voglio saper chi sia la tua fidanzata anzi gli consigliò fatela stimare avanti da lui stesso bacio le mani disse don lollò andando via di corsa è vero che egli se l'è presa povera e l'ha inalzata figliuola del bidello del liceo è diventata moglie d'un professore ordinario di scienze naturali tra pochi mesi con diritto al massimo della pensione ha circa settant'anni e dir che sia un bel vecchio non si potrebbe neanche dire piccoletto con la testa grossa calva senza collo il torso sproporzionato su due gambettine da uccello eccola vestita di nero cerea con le occhiaje livide stecchita arcigna appena aperta la porta investe tutta vibrante il professore tu credi che ella possa passare così da uno all'altro come niente madre di questo piccino ma che dici come puoi parlar così ridano ridano pure di lui tutti i maligni che risate facili che risate sciocche perché non capiscono perché non si mettono al suo posto avvertono soltanto il comico anzi il grottesco della sua situazione vuole star sola e al bujo il capo eh poverina le fa tanto male il capo eh la lite dev'essere stata grossa davvero perché domanda ella lo porto a spassino risponde lui oggi è festa qua s'annoja povero bimbo se l'hai scelta tu sarà magari un'onesta giovine perché tu sei buono ma pensa che pensa che non è possibile che tu abbia trovato di meglio e perché ma perché era rotta oh bella rotta nossignore ora è sana meglio che sana lo dice lui stesso e se ora torno a romperla non potrò più farla risanare giara perduta signor avvocato e che sarà della tua mamma ora e che sarà di te ninì mio con una mammina come la tua inesperta senza guida ah che baratro la signorina agata è venuta a guardar dalla spia ed è scappata senza dubbio è andata ad avvertire il fratello della visita e ora tornerà a dire che giacomino non è in casa ma per un povero vecchio è grave perdita un giorno e sono ormai tre che la moglie lo lascia così per casa come una mosca senza capo di ritorno verso sera trovò tutti i contadini in festa attorno alla giara abitata partecipava alla festa anche il cane di guardia saltando e abbajando ma son venute troppo tardi ahimè quelle duecentomila lire due anni dopo il matrimonio quando già quando già il professor toti filosoficamente aveva riconosciuto che non poteva bastare a compensare il sacrifizio della moglie a tutti quelli che incontrava pensaci giacomino da tre giorni il professore agostino toti non ha in casa quella pace quel riso a cui crede ormai di aver diritto don lollò ci restò brutto quest'altro caso che zi dima ora non volesse più uscire dalla giara nè lui nè l'avvocato l'avevano previsto e come si risolveva adesso bada giacomino dice io son capace di presentarmi con questo piccino per mano in casa della tua fidanzata bbene i lasci stare non mi faccia dire come non capisce che certe cose si possono far solo di nascosto e non son più possibili alla luce con lei che sa con tutta la gente che ride la sola pensioncina ch'egli le avrebbe un giorno lasciata avendo già concesso tutto prima il professor toti crede d'aver più che mai ragione di pretendere la pace e il riso ora non che da tre giorni che sarà accaduto la moglie ha gli occhi gonfii e rossi di pianto accusa un forte mal di capo non vuole uscir di camera e e si lascia tutto così e e non si pensa più a a nulla non si non si tien più conto di nulla giacomino che suda freddo pur su la brace ardente nel sentirlo parlare e piangere così a questa minaccia giunge le mani gli si fa innanzi e scongiura professore professore ma lei vuol dunque proprio coprirsi di ridicolo piacere intanto ti avverto che questa giara mi costò quattr'onze nuova quanto credi che possa costare adesso come me qua dentro domandò zi dima io poi per te via tu lo sai ti considero come un figliuolo che cos'è piangi giacomino ha nascosto infatti il volto tra le mani e sussulta come per un impeto di pianto che vorrebbe frenare ah la insulti per giunta e non ti vergogni e non ne senti rimorso di fronte a me puoi dirmi questo in faccia lo zirafa scostò tutti e si sporse a guardare dentro la giara ah ci stai bene benone al fresco rispose quello meglio che a casa mia tenerlo là dentro per non perderci la giara ce la devo perdere domandò lo zirafa con le pugna serrate il danno e lo scorno con ninì s'aggira per casa afflitto inquieto anche un po irritato perché via proprio non si merita questo lui dalla moglie e da giacomino i giovani non contano i giorni ne hanno tanti ancora innanzi a sé così conciata con questi puntacci che ho dovuto darle per forza di qua dentro che prezzo potrà avere un terzo di quanto valeva sì e no di ridicolo grida il professore e che vuoi che me n'importi quando vedo la rovina d'una povera donna la rovina tua la rovina d'una creatura innocente vieni vieni andiamo su via ninì andiamo il professor toti vacilla come per una mazzata sul capo alza le mani balbetta tu fi fidanzato si è sequestrato lui da sé che colpa ne ho io l'avvocato allora gli spiegò che erano due casi da un canto lui don lollò doveva subito liberare il prigioniero per non rispondere di sequestro di persona anche ninì è serio serio come se capisca che la mamma non ha testa da badare a lui il professore se lo conduce da una stanza all'altra e quasi non ha bisogno di chinarsi per dargli la mano tant'è piccolino anche lui un terzo domandò lo zirafa un'onza e trentatré meno sì più no ebbene disse don lollò passi la tua parola e dammi un'onza e trentatré avvocato l'avvocato gli assicurò che se ne sarebbe tenuto conto facendogliela pagare per quanto valeva nello stato in cui era adesso a un buon giovinotto al piccino e anche a sé sicuro anche a sé la felicità di vivere quegli ultimi anni in lieta e dolce compagnia camminando per la fossa così con un angioletto per mano oh ecco giacomino finalmente dio che viso alterato che aria rabbuffata eh come ah questo no scansa freddamente il bambino che gli è corso incontro gridando con le manine tese giamì sposando con quest'unico intento di beneficare una povera giovine egli ha amato la moglie quasi paternamente soltanto giacomino gli si para davanti professore lei non lo farà io lo farò gli grida con viso fermo il professor toti e per impedirti il matrimonio son anche capace di farti cacciare dalla banca per fortuna non gli toccò di fare anticamera nello studio dell'avvocato ma gli toccò d'attendere un bel po prima che questo finisse di ridere quando gli ebbe esposto il caso delle risa si stizzì se serve a qualche cosa la giara così com'è deve avere il suo prezzo che prezzo stimala tu zi dima rimase un pezzo a riflettere poi disse maddalenina è giovine ma è onesta perdio e tu lo sai maddalenina ne può morire perché è qui è qui il suo male nel cuore dove credi che sia è qui è qui ingrato giacomino sotto tutti i riguardi non ti dico soltanto per l'agiatezza assicurata ma tu hai già la tua famigliuola in cui non ci sono che io solo di più ancora per poco qua professore da un pezzo dice giacomino con una povera orfana come me amica di mia sorella il professor toti lo guarda inebetito con gli occhi spenti la bocca aperta e non trova la voce per parlare sa che tutto questo non può bastare a una moglie giovine e bella se l'eredità fosse venuta prima del matrimonio egli magari cinque o sei volte ha tentato di forzar la mogliettina a parlare male eh ti senti proprio male maddalenina seguita a non volergli dir nulla piange lo prega di accostar gli scuri del balcone e di portarsi ninì di là ah sì risponde il professor toti con quel risolino ancora su la bocca bravo non abbiamo più bisogno di nessuno eh ma se io volessi farlo per mio piacere qua ninì senti che giamì ha la bua sì caro la bua qua povero giami sta bonino ora andiamo via volevo domandarti soggiunge rivolgendosi a giacomino non solo ma ricco anche da due anni per una fortuna impensata per una vera manna dal cielo una eredità di quasi duecentomila lire dio ah che rovina dunque per questo oh povero me oh povero me ma quando come senza dirne nulla con chi ti sei fidanzato introdotto nel modesto salotto il professor toti siede con ninì tra le gambe rassegnato ad aspettare anche qua un bel pezzo che la sorella persuada giacomino vede no non mi deve dire che non c'è giacomino è in casa e lei me lo deve chiamare chiariremo tutto con calma glielo dica con calma ma sì ma sì ha fatto tutto ha pensato a tutto il vecchio professore agostino toti giacomino delisi era sfaccendato e l'ozio lo addolorava e lo avviliva con l'aggiunta di quell'eredità vistosa tanto più poi in quanto egli uomo saggio veramente e dabbene non si è contentato di beneficiar la moglie ma ha voluto anche beneficiare sì lui il suo buon giacomino piace di vedere i giovani come te meritevoli farsi avanti nella vita per loro mezzo e godono della loro allegria delle loro speranze del posto ch'essi prendono man mano nella società i villani risero silenzio gridò lo zirafa delle due l'una o il tuo mastice serve a qualche cosa o non serve a nulla se non serve a nulla tu sei un imbroglione rotolando accompagnata dalle risa degli ubriachi la giara andò a spaccarsi contro un olivo e la vinse zi dima il toti si sente ferire fin nell'anima da queste parole che sono un'offesa atroce e ingiusta per sua moglie impallidisce allividisce e tutto tremante dice con esse per cominciare zi dima pensò di far festa quella sera coi contadini che avendo fatto tardi per quello strano accidente rimanevano a passare la notte in campagna all'aperto ma lei signorina mi scusi lei mi tratta in un modo che non so io non credo d'aver fatto né a suo fratello né a lei che c'è da ridere scusi a vossignoria non brucia la giara è mia ma quello seguitava a ridere e voleva che gli rinarrasse il caso com'era stato per farci su altre risate certo sì riconosce almeno così in astratto la signorina agata e dunque riprende il professor toti mi lasci entrare e mi chiami giacomino ma se non c'è il tuo stipendio non è molto grasso figliuol mio e sai che una mia parolina giacomino si torce su la sedia stringe le pugna fino ad affondarsi le unghie nel palmo delle mani rifiatò lo zirafa pagandomi la giara piano osservò l'avvocato non come se fosse nuova badiamo io che ti ho fatto padrone della mia casa ah questa questa sì che è vera ingratitudine e che forse t'ho beneficato per me che ne ho avuto io se non il dileggio di tutti gli sciocchi che non sanno capire il sentimento mio per consacrare tutto il suo tempo al bambino ma no sarebbe stato un peccato dacché c'è egli vuol portare fino all'ultimo quella sua croce che gli è stata sempre tanto gravosa se il direttore della banca agricola ti ha detto qualche cosa no perché fa giacomino turbandosi ancor più perché jeri gli ho parlato di te risponde con un risolino misterioso il professor toti ebbene lui il professor toti gli ha trovato posto nella banca agricola dove ha collocato le duecentomila lire dell'eredità brutta scema non riesce a saper nulla neanche da lei e allora il professor toti prende una risoluzione eroica reca ninì dalla mamma e la prega che glielo vesta per benino questi abita insieme con una sorella nubile che gli ha fatto da madre ignorando la ragione del beneficio la signorina agata era prima molto grata al professor toti ora invece religiosissima com'è lo tiene in conto d'un diavolo ma ora perché ora che non si ingannava più nessuno e liberi entrambi vedovi d'una certa età non dovevano più dar conto a nessuno se seguitavano quella loro tranquilla relazione il decoro ma anzi adesso non c'era più nulla di male fu accompagnata dall'avvocato gàttica-mei vecchio amico del defunto vedovo anch'egli da tre anni le lenti cerchiate d'oro con un laccetto pur d'oro che passando sopra l'orecchio gli scendeva su la spalla e s'appuntava sotto il bavero della redingote irreprensibile fischiò allora tra i denti furiosa la zorzi sotto il lunghissimo velo se ti porgevo la mano si scusò egli mortificato senza guardarla non hai visto tu zitto basta per dove ecco di qua t'ammirai allora sì ti ammirai tanto più quanto più stimavo tua moglie indegna della tua fedeltà poi sì è inutile è inutile parlarne non seppi dirti di no ho detto a casa ripeté per la terza volta la zorzi ma del resto poiché ci teneva tanto anche lui povero momo ci teneva a questo capolavoro qua faccio notare due colonnine due lampade perché una bastava invano sperando che col tempo quella fissazione le passasse egli le disse ch'era inutile e anche crudele mostrarsi con lui adesso così dura poiché la legge prescriveva che prima di nove mesi non si poteva contrarre un nuovo matrimonio e che c'entra questo lasciami dire quando mai ti comprese povera margherita se ti afflisse sempre e non venivi forse a sfogarti qua con momo e con me sì ma e che se mai ne avrebbero riparlato allora no no e no o moglie o niente e tenne duro per otto mesi la vedova zorzi ago io er sé il gàttica-mei aveva poi preparato un'altra epigrafe che un giorno avrebbe figurato bellamente su la lapide accanto degno complemento della prima allora anche il gàttica-mei cavò fuori con due dita da un polsino la pezzuola profumata poi si tolse con l'altra mano le lenti e s'asciugò pian pianino a più riprese prima un occhio e poi quando il domestico di lui venne ad annunziarle che il suo padrone era gravemente ammalato di polmonite e che la scongiurava d'una visita ella accorse straziata dal rimorso per la sua durezza causa forse di qualche disordine nella vita di lui e ma immagina me ora stesa lì accanto a mio marito fida compagna è buffo atrocemente buffo chi sa e anche chi non sa niente vedendo lì quelle due gentilizie e con un gesto della mano quasi allontanandolo lo mandò a deporre il mazzo di fiori su la tomba della moglie ella col capo inclinato su l'indice della mano destra teso all'angolo della bocca al settimo giorno quand'egli fu dichiarato dai medici fuor di pericolo la zorzi stremata di forze dopo tante notti perdute pianse pianse di gioja chinando il capo su la sponda del letto ma santo dio frase ovvia consacrata ormai dall'uso si diceva fida compagna come vaso capace parca mensa non ci aveva proprio fatto caso ecco balbettò forse capisco ma e perciò parlo sono una donna onesta io come tua moglie onesta come te come mio marito e voglio essere tua moglie capisci o niente ah sei fanatico tu della bella concezione con un gesto che gli era solito ogni qual volta perdeva ma per poco la padronanza di sé veramente con la zorzi gli avveniva piuttosto di frequente però ecco si riprese eh via da vivo va bene ella non aveva potuto farne a meno ma da morto no non voleva più ingannare il marito la sua onestà la sua dignità il suo decoro non glielo consentivano male voleva ella riparare così il male passato il povero momolo non c'era più di fronte a se stessa e perché qual male da riparare di fronte a se stessa o a lui è male l'amore e poi oh dio sì perché non pensarci la moglie esemplare ci verrà lei ci verrà lei la doppia vedova qui invece il più tardi possibile intanto lì le lampade delle colonnine sono accese tutt'e due e qui tutt'e due spente non gli pareva l'ora d'arrivare a quella gentilizia per riceverne la lode che in coscienza credeva di meritarsi dalla vedova zorzi ma questa dopo aver recitato in ginocchio una preghiera e aver deposto il mazzo di fiori a piè della lapide senza ragione via proprio senza ragione avrebbe capito gli scrupoli il dolore il rimorso di lei finché era vivo il povero zorzi ma ora perché ma per chi la prendeva dunque il signor avvocato gàttica-mei supponeva che ella per quell aspetta in pace lo sposo della gentilizia di lui e per quell in attesa che la fida compagna ecc aspra l'avvocato gàttica-mei confessò in prima candidamente che nulla proprio nulla di quanto ella aveva sospettato con maligno animo gli era passato per il capo nel dettar quell'epigrafe lo stesso è da me disse il gàttica-mei e aggiunse più a bassa voce e abbassando anche gli occhi dovremmo morire tutt'e due insieme chiara ora basta perché avrebbe dovuto subirla ancora questa menzogna finita la necessità con la morte dello zorzi per il vincolo di quelle tombe stupide vincolo ch'egli ponendo subito le mani avanti con la nuova epigrafe s'era affrettato a ribadire piangere il gàttica-mei vedendola piangere si stette zitto per un pezzo poi riprese a borbottare guardandosi le unghie livide poi sì lo vedrà lei poi sapeva sapeva bene ella che nei cimiteri le epigrafi non sono fatte per l'onore dei morti che se lo mangiano i vermi ma solamente per la vanità dei vivi eh no eh no caro signor avvocato le menzogne inutili stavano bene lì incise sui morti qua nella vita no il povero zorzi amico suo e della defunta l'aveva tanto ammirata questa gentilizia l'anno avanti nella ricorrenza della festa dei morti il letto a due intanto quello sì doveva esser nuovo poi dismessa la casa del primo marito ella avrebbe fatto trasportar qui i suoi mobili più cari si sarebbe fatta una scelta tra quelli in migliore stato delle due case e il superfluo scartato sarebbe stato venduto scese per primo dalla tranvia di san lorenzo e impostandosi quasi militarmente alzò una mano per ajutare la vedova zorzi a smontare ritenuta ella non avrebbe voluto contrariar l'infermo che conosceva metodico e schiavo delle abitudini ma proprio non se la sentiva di viver lì nella casa di lui da moglie tutto lì parlava di margherita là accanto alla prima moglie ah no no davvero no no e no egli era stato adesso suo marito e lei non poteva affatto tollerare che andasse a giacere a fianco di migliorò un poco durante l'estate volle uscir di casa esporsi un po all'aria prima in carrozza poi a piedi sorretto da lei e col bastone le spalle alte la rigidità del collo davano al contegno dell'avvocato gàttica-mei quella gravità austera e solenne appropriata al luttuoso momento e lo facevano apparire come impalato nel cordoglio in questo almeno la simmetria era salva e il gàttica-mei poteva esserne contento e a no ma non s'era mica impuntata per la menzogna di quella frase convenzionale la vedova zorzi come il gàttica-mei aveva ingenuamente supposto che gli si presentava come un problema insolubile il pensiero di quelle due tombe gemelle nel pincetto lassù al verano dove lo avrebbe fatto seppellire ora sua moglie dimenticò ogni riguardo sociale e gli si pose accanto notte e giorno a lottare con la morte senza un momento di requie ma ricadde coi primi freddi e allora comprese che era finita per lui lungo tutto l'inverno che passò miseramente tra il letto e la poltrona assaporando la morte che gli stava sopra fu tormentato fino all'ultimo da un pensiero la fida compagna di cui il buon momolo zorzi stava in attesa che venisse a dormirgli accanto fu l'avvocato gàttica-mei e ancora nella nicchia dell'altro letto a due margherita la moglie esemplare lapide rialzatosi il lungo velo e letta l'epigrafe si voltò a guardarlo pallida accigliata severa ed ebbe un fremito nel mento dove spiccava nero un grosso porro peloso animato da un tic che le si soleva destare nei momenti di più fiera irritazione in tutti i modi l'avvocato gàttica-mei cercò di dimostrarle ch'era proprio una picca una stoltezza un'intestatura deplorevole una pazzia ma la vedova zorzi fu irremovibile o moglie o niente nella furia delle disposizioni da dare per i funerali la trovò difatti pochi giorni dopo rimestando in quel cassetto la moglie due volte vedova la lesse la rilesse poi la buttò via sdegnata pestando un piede oh dirà ma guardate ma ammirate qua che pace tra questi coniugi sfido morti caricatura caricatura caricatura là fatti per la morte che la menzogna la quale sì poteva avere un certo valor decorativo per la morte dovesse ancora sussistere e imporsi da quelle due lapidi alla vita bisogna invece pensarci a tempo brontolò egli cupo lanciandole di traverso sguardi odiosi io voglio saperlo ecco voglio saperlo ma sei pazzo tornò a gridargli lei tu guarirai guarirai attendi a guarire ma dove allora dove lì nella sepoltura dello zorzi tutti e due insieme i mariti l'uno e l'altro per lei sola no tu no gli gridò convulsa rabbiosamente la vedova riavendosi a un tratto dal pianto tu no e si soffiò il naso rabbiosamente per perché barbugliò il gàttica-mei poi a casa scattò di nuovo la zorzi uh bella pare un letto a due bella bella e quasi presago della prossima fine aveva voluto farne costruire un'altra tal quale subito subito per sé e per la moglie poco discosto non vedeva dove mettere i piedi non vedeva la mano guantata di nero che l'avvocato le porgeva e di cui ella del resto non avrebbe potuto valersi per poco non gli traboccò addosso giù tutta in un fascio stupido non vedevi con le mani impicciate la gran bazza rasa con cura e lucente i capelli forse troppo neri ricciuti divisi dalla scriminatura fino alla nuca e allargati poi a ventaglio dietro gli orecchi faccio notare anch'io allora e non sia mai veh allora tutt'e due le lampade qua e là resteranno spente e la simmetria era salva ma la vedova zorzi non volle darsi per vinta animati ma anch'egli certo si sarebbe sentito estraneo fra gli oggetti della casa di lei prendere un'altra casa una casa nuova con nuova mobilia e vendere la vecchia delle due case che intenzioni aveva il signor gàttica-mei con chi credeva d'aver da fare s'era immaginato dettando quell'epigrafe che lei viva e lui vivo dovessero restar vincolati schiavi dello stupido ordine della stupida simmetria di quei due letti a due e il porro peloso animato dal tic rimase a fremerle per più di cinque minuti sul mento irritatissimo il gàttica-mei restò proprio ferito fino all'anima da questa lunga intemerata ma più della derisione e ricomposti diritti e duri ciascuno col suo mazzo di fiori in mano si diressero verso il pincetto là tre anni addietro il gàttica-mei aveva fatto costruire per la moglie e per sé una gentilizia a due nicchie una accanto chiuse da due belle lapidi un po rialzate da capo con due colonnine che reggevano ciascuna una lampada il tutto cinto da fiori e da una roccia di lava artificiale moglie ma anch'ella la zorzi aveva di là la sua casa maritale in pieno assetto ora sposando quale delle due case avrebbero ritenuta voleva anche perdere l'assegnamento circa centosessanta lire al mese di pensione lasciatale dal marito un vero peccato ma non avrei dovuto farlo io come non lo facesti tu finché visse tua moglie avrei dovuto aspettare anch'io che momo morisse così io sola sono venuta meno a miei doveri rimase a mirare in silenzio la lapide del marito mentre una rosa mezzo sfogliata accanto alla colonnina tentennando appena sul gambo a un soffio di vento pareva crollasse il capo amaramente per conto del buon momolo zorzi lì lasciami dire e perché t'amai io io che a mia volta non mi sentivo compresa dal povero momo ah dio nulla più dell'ingiustizia fa ribellare ma tu volesti rimaner fedele fino all'ultimo a margherita e dettasti quella bell'epigrafe quegli allora si strinse nelle spalle si provò ad aggiungere i pareva non so guardando ancora una volta l'epigrafe fermò gli occhi su quel fida compagna che sì certamente tu verresti ad accendermi qua la candela o io a te di là è vero domandò con più acredine la zorzi grazie caro grazie ma questa è la discussione che faremo a casa guarire egli convulso si provò a levarsi dal seggiolone io non arrivo a finire il mese come farai come farai ma si vedrà poi antonio per carità per carità proruppe ella e si mise a piangere come eh fece il gàttica-mei stupito aprendo le mani con un sorriso vano la simmetria è vero domandò agra la zorzi ma senza figli senz'altri parenti finché uno è in piedi può venire ad accendere all'altro la candela questo sarebbe stato il meglio e a questo senza dubbio ella avrebbe indotto l'amico se egli fosse stato sano quello di prima adesso bisognava rassegnarsi e contentarlo mutando il meno possibile ridicola quella concezione oh questo poi no questo poi no ridicola ridicola ridicola raffermò tre volte con focosa stizza la vedova zorzi serio e posato non poteva ammettere neppure che si scherzasse con lui o d'una cosa sua come non aveva potuto ammettere viva la moglie il tradimento la pretesa della zorzi di farsi sposare gli guastava tutto tante spese tante cure tutto per aria tutto scombinato perché poi poteva ogni cosa restar disposta come era tanto bene non già dunque per l'inutile offesa al marito morto s'era ella indignata ma per l'offesa che quell'epigrafe conteneva per lei viva e quasi quasi nel comporre l'epigrafe avrebbe voluto saper la data precisa della sua morte per compier bene l'iscrizione e lasciare tutto in perfetto ordine lasciamo andare quelle due tombe che aspettavano là ma il nuovo ordinamento della sua vita da vedovo a cui già da tre anni s'era acconciato così bene perché un nuovo rivolgimento adesso nella sua vita e i polmoni eh i polmoni che tosse a ogni nuovo accesso ansimante soffocato si picchiava il petto con le mani e diceva a lei che lo guardava oppressa andato andato ma data ecco data quella concezione di tombe per coniugi senza prole le epigrafi necessariamente per non rompere l'armonia dell'insieme dovevano rispondersi così la questione era un'altra marito di lei ora poteva egli andare a giacer lassù accanto alla prima moglie e domani lei divenuta moglie d'un altro accanto al primo marito non si reggeva più in piedi lui un tempo così solidamente e rigidamente impostato ora curvo tremicchiante pareva proprio l'ombra di se stesso i pare che che vada bene no osò domandare egli perplesso afflitto intimidito poi a casa rispose con due scatti secchi la zorzi non possiamo mica discutere qua ora e s'impossessò di lui tra il lento cociore della febbre e le smanie angosciose del male una stizza sorda e profonda che di punto in punto si esasperava vieppiù contro di lei che aveva voluto a ogni costo quel matrimonio inutile stolto e sciagurato recavano entrambi l'una per il marito l'altro per la moglie due grossi mazzi di fiori ma la zorzi oltre il mazzo nello smontare doveva reggere la veste e impedita dal lungo crespo vedovile che le nascondeva il volto finalmente riacquistate alquanto le forze volle ch'ella s'affrettasse a preparar l'occorrente per le nozze guarirò vedrai i sento meglio molto meglio libero il signor avvocato già da tre anni libera anche lei adesso o ciascuno per sé onestamente o uniti onestamente innanzi alla legge e innanzi all'altare la discussione fu lunga e aspra ed ella non poteva aprire un cassetto senza provare uno strano ritegno una costernazione indefinibile quasi che tutti gli oggetti custodissero gelosi i ricordi di quella ond'erano animati per conseguenza di quella malattia accorse funestata dai più neri presentimenti e difatti lo trovò sprofondato nel letto rantolante strozzato quasi con la morte in bocca irriconoscibile ora e riguardò la tomba e scrollò lievemente il capo a lungo e infine si recò a gli occhi il fazzoletto listato di nero pianse veramente si scosse tutta anzi per un impeto violento di singhiozzi a stento soffocati ma già avviene sempre così col tempo con la riflessione tutto si perfeziona quell aspetta in pace lo sposo dell'epigrafe della moglie gli sembrava adesso troppo freddo troppo semplice troppo asciutto eh no eh no caro signor avvocato menzogna inutile ormai quella fida compagna donna onesta lei per necessità aveva potuto ingannare il marito da vivo qua le utili si era costretti a usare o a subir le necessarie e lei donna onesta ne aveva dio sa con che pena subita una per tre anni vivendo il marito e ormai da quattro giorni ella in grande orgasmo metteva in deliberazione se cercare di farsi incontrare per istrada come per caso o se scrivergli o se andare senz'altro ad affrontarlo in casa era rimasta intatta a lui qua la casa maritale solo dalla camera aveva tolto il letto a due o meglio aveva staccato e fatto portar via quello de due lettini gemelli d'ottone su cui aveva dormito la moglie così fecero e sposarono come se la cerimonia nuziale fosse di buon augurio per circa tre mesi fino a metà dell'autunno egli stette quasi bene colorito forse un po troppo e senza tosse un letto a due precisamente e difatti il gàttica-mei uomo in tutto preciso aveva allogato la moglie defunta nella nicchietta a sinistra perché egli poi a suo tempo giacendo avesse potuto darle la destra proprio come nel letto matrimoniale la accenderà a me quella poi e di là a te già riconobbe un po scosso e smarrito il gàttica-mei portandosi istintivamente le mani alla nuca per rialzarsi dietro gli orecchi le due ali di capelli se ci fosse stato il divorzio un matrimonio prima sì per riparare all'inganno che si faceva a un uomo a quel furto d'onore a quei sotterfugi ch'eran pur tanto saporiti però ma pensa lì quella tua moglie esemplare che ti aspetta in pace non mi far dire ciò che non vorrei so bene io e tu meglio di me quel che passasti con lei della gentilizia del marito dovesse graziosamente prestarsi a rimanere ancora la sua comoda amante per andarsene poi da fida compagna a giacere anzi a dormire accanto allo sposo e lui accanto alla moglie esemplare e con ciò una intanto quella resterà sempre lì nuova intatta non accesa mai inutile dunque se ne poteva fare a meno e una bastava avrebbe voluto il signor avvocato che seguitasse a ingannarlo anche da morto ora senza un perché o per il solo fatto ridicolo che esistevano là quelle due tombe gemelle diceva infatti questa epigrafe che l'avvocato anton maria gàttica-mei non già al solito qui giace oppure morì ecc ecc ma addì puntini in fila dell'anno puntini in fila raggiunse la sposa sapeva che stolta per la moglie era stata invece l'idea di costruire quelle due tombe a quel modo ma egli non voleva riconoscerlo del resto discussione oziosa questa adesso che non avrebbe avuto altro effetto che acuirgli la stizza se per poco ella fosse entrata nello spirito di quella sua concezione di tombe per coniugi senza prole avrebbe compreso che quelle epigrafi là venivano da sé naturalmente come conseguenze inevitabili si tenne finché poté e all'ultimo glielo volle domandare ma che vai pensando adesso gli gridò ella senza lasciarlo finire anche tu sì ma verso l'amico sposo fosti fedele e questo vedi ora che tua moglie e mio marito se ne sono andati e tu sei restato solo qua di fronte a me questo mi pesa più di tutto egli stanco di pregarla ogni giorno storcendosi le mani pover'uomo alla fine si licenziò passò una settimana ne passarono due tre passò un mese e più senza che si facesse rivedere allungava due dita si tirava dal capo con uno strappo netto un capello e lo mostrava è buono questo neanche questo tre lire signorino tre lire sono giuste faccia come le dico io dove alle volte qualche ranocchia quacquarava se qualcuno ardiva di levare gli occhi vedeva in quei momenti dopo la sfuriata un luccicore di lagrime di lagrime vere negli occhi di bòmbolo lega se bòmbolo stesso negli ultimi tempi aveva permesso che fosse salassato il proprio suocero il quale pure tra i primi aveva accordato il salario di tre lire ai contadini non potevano essi per la giustizia seguitare a salassar gli altri proprietarii una parte della somma era poi destinata per gli sbruffi ai campieri e ai guardiani di bestiame che d'intesa si facevano legare e imbavagliare il resto se ne restava era conservato come fondo di cassa deponeva con quel berretto la sovranità e dichiarava sciolta la lega non passarono neppure quindici giorni che dimenandosi al solito di qua e di là col pomo d'avorio della mazzettina d'ebano su le labbra appuntite e se domani qualcuno le manca di rispetto tanto a lei quanto alle bestie venga a sputarmi in faccia io sono qua in fine cangiando aria e tono concludeva quanti capi ha detto quattro lasci fare a me vado a sellare questa era una delle sue massime favorite diventava terribile ma proprio col sangue agli occhi e la bava alla bocca quando s'accorgeva o veniva a sapere che qualcuno della lega voleva far la carogna cioè non lavorare che non si sapeva non avrebbero ottenuto né la restituzione delle bestie né l'arresto dei colpevoli sperare poi che questi avrebbero ricondotto alle stalle le bestie così per amore senz'averne nulla via era da ingenui solo da questo riconoscimento poteva venir purificata santificata l'opera ch'egli metteva per loro orbene in quei momenti vedeva ignominiosamente compromessa la giustizia che sul serio con santità sentiva d'amministrare che questi ne tremò di paura e traendosi indietro cadde a sedere su una seggiola mentre l'altro gli si levava sopra furente ruggendo tra i denti ancora i signori proprietarii di terre volevano ostinarsi a pagar tre tarì la giornata d'un uomo ebbene quel che non davano per amore lo avrebbero dato per forza pacificamente ohè senza né sangue né violenze e col dovuto rispetto alle bestie ancora non lo sapeva ma che poteva ormai fare bòmbolo gli stessi proprietarii di terre il marchese nigrelli il ragona il tavella tutti gli altri lo persuasero ch'egli non poteva più far nulla che c'entrava lui pagarlo tre tarì in coscienza non è peccato guardi don cosimo lopes dacché s'è messo a pagare gli uomini a tre lire al giorno ha da lagnarsi più di nulla nessuno più s'attenta a levargli che dico guardando tutti in giro senza disprezzo ma con gravità accigliata quasi per dire i conti qua signori miei lo sapete bisogna farli con me se da punta bianca vi brillasse una vela aveva poi sposato una dei dimìno ch'erano notoriamente tra i più ricchi massari del circondario massari buoni di quelli all'antica che avevano terre che ci si camminava a giornate senza vederne la fine e tutti in un pugno li teneva l'esperienza gli aveva insegnato che a raccoglierli apertamente in un fascio perché resistessero con giusta pretesa socii todisco principe e barrera che arrestati per caso di notte da una pattuglia in perlustrazione e condannati a tre anni di carcere avevano saputo tacere e ribrezzo per l'opera sua e sdegno e dolore perché gli pareva che i contadini non gli fossero grati abbastanza di quanto aveva loro ottenuto di quel salario di tre lire che batti oggi batti domani era riuscito a strappare all'avarizia dei padroni ma come zulì così ti rispettano i tuoi e che sei tu allora broccolo sei i sputi in faccia rispondeva bòmbolo succiando con gli occhi chiusi il fiele di quel giusto rimbrotto con le brache a mezza gamba la berretta nera a calza con la nappina in punta e gli orecchini in forma di catenaccetti agli orecchi veniva a trovarlo appoggiato al lungo bastone dalle terre di luna e gli diceva mirando la fiamma filante del moccolo di candela ritto tra la colatura su la tavola sudicia come una roccia di cacio e dopo la fiera invettiva si sentiva l'ansito del suo torace poderoso e stia sicuro che stanotte puntuali verranno a riportarle su la costa le bestie più belle di prima gli sarebbe sembrata una mancanza di rispetto così a sé come al signore questa me la tengo se non mi paghi com'è debito di coscienza i miei sudori di sangue faceva paura in quei momenti tutti muti come ombre stavano ad ascoltarlo nel fondaco nero dicevamo un uomo che butta sangue con la zappa in mano dalla punta dell'alba alla calata del sole senza sedere mai altro che per mandar giù a mezzogiorno un tozzo di pane con la saliva per companatico un uomo che le torna all'opera masticando l'ultimo boccone dico padrone mio e due giorni dopo raccolte le sue robe scese al porto di mare e si rimbarcò su un brigantino greco per il levante la e dal tono con cui gli dicevano queste cose bòmbolo capiva che quelli ritenevano una commedia adesso il suo sdegno come una commedia avevano prima ritenuta la sua pietà per i contadini venivano uno dopo l'altro i proprietarii di terre non soltanto di montelusa ma anche dei paesi del circondario anche il vecchio marchese don nicolino nigrelli quello che andava sempre col pomo d'avorio della mazzettina d'ebano sulle labbra appuntite come se sonasse il flauto e fingeva di mettersi in cerca di quei capi di bestiame per le campagne due o tre giorni cavalcando anche di notte sotto la pioggia e sotto lo stellato loro stessi i padroni glielo dicevano una cosellina bisognava pur darla sì al solito oh senza né patti né condizioni essendoci lui bòmbolo di mezzo quando alla sera bòmbolo che gli aveva cercati invano tutto il giorno da per tutto gli trovò su le alture di san gerlando e saltò loro addosso come un tigre a cui pareva rispondessero dalla tenebra frigida d'una grotta che vaneggiava in fondo i cupi tonfi cadenzati delle gocce d'una cert'acqua amara renosiccia piombanti entro una conca viscida per sequestrare sei o sette bestie grosse a zio lisciànnaru dimìno che pure tra i primi s'era messo a pagare gli uomini a tre lire al giorno poi si voltò verso il marchese ancora lì seduto in mezzo agli avventori sbalorditi e gli gridò non dia un centesimo per la madonna non s'arrischi a dare un centesimo ci penso io sentendoli parlare così bòmbolo si mangiava le mani dalla rabbia disse che dava loro tre giorni di tempo se in capo a tre giorni senza il compenso neppure di un centesimo i quattro capi di bestiame non erano restituiti al marchese nigrelli che avrebbe fatto accennare anche lontanamente al sospetto che quei bravi picciotti potessero trovare la notte in agguato guardie e carabinieri sapeva bene che se il signore s'era rivolto a lui era segno che stimava inutile il ricorrere alla forza pubblica per riavere le bestie al caffè dove bòmbolo stava tutto il giorno col berretto rosso da turco sul testone ricciuto un pugno chiuso sul marmo del tavolino in atto d'impero l'altra mano al fianco una gamba qua una gamba là fu una gran festa il giorno di quella scarcerazione nel fondaco su a san gerlando si bevve e si danzò poi bòmbolo raggiante tenne il discorso di chiusura e bòmbolo prendeva il denaro cinquecento mille duemila lire a seconda del numero delle bestie sequestrate e questo denaro ogni settimana il sabato sera avrebbero potuto tutt'al più chiederne ai picciotti mettersi in cerca per le campagne già come lui un tempo per due e tre giorni cavalcando anche di notte sotto la pioggia e sotto lo stellato quali tra i contadini fossero più designati o per pratica dei luoghi o per amicizia coi guardiani o perché d'animo più sicuro al sequestro delle bestie e raccomandava prudenza e discrezione il poco non fa male ma potevano sul serio quei tre todisco principe e barrera contentarsi di quel tal premio degno decantato da bòmbolo nell'ultima riunione della lega i sputi in faccia che posso dirle gli pareva ormai mill'anni che uscissero dal carcere quei tre socii todisco principe e barrera per sciogliere finalmente quella lega ch'era divenuta un incubo per lui qua tutti con le ossa rotte dalla fatica dovete presentarvi il sabato sera o questo diventa un covo di malfattori e di briganti per lui erano sacri e sacri voleva che fossero tutti i socii della lega quelli che si erano arresi alla sua costante predicazione concedendo il giusto salario già egli non aveva bisogno di quel denaro era stato tanti anni nel levante e vi aveva fatto fortuna non si sapeva dove precisamente né come ma nel levante aveva fatto fortuna certo bòmbolo si voltava a fulminarlo con gli occhi bianco d'ira e fremente quelli non si dovevano toccare ma allora ah minacciava di denunziarli perché per il passato e allora tutti dentro e lui per il primo come capo per quel nuovo sequestro al marchese nigrelli ma se non ne sapevano nulla quasi basito eppur tentando un sorrisetto a fior di labbra il marchese gli mostrò quattro dita della sua manina tremicchiante e gli disse gnorsì quattro al solito che c'è di nuovo cima di birbante gli urlava in faccia chi sono io per chi mi vuoi far conoscere per chi mi prendi tu dunque per un protettore di ladri e di vagabondi qua sangue s'ha da buttare carogna sangue sudori di sangue paese di carogne e mandò dai nonni alle terre di luna il suo figliuolo facendo dire al suocero che rivoleva subito subito il suo berretto rosso turco di nuovo turco voleva farsi però al solito vossignoria m'intende oh trattando con vossignoria e con me di mezzo senza né patti né condizioni la sua buona grazia quello che il cuore le detta e disse in fine che egli ora assolto il compito si sarebbe ritirato in pace e contento e fece ridere tutti annunziando che quel giorno stesso avrebbe mandato il suo berretto rosso da turco al suocero che non aveva saputo mai vederglielo in capo di buon occhio allora scattava bòmbolo buttando all'aria il cartolare allora piuttosto salassiamo mio suocero e a due o tre contadini era assegnato il compito di recarsi la notte alle terre di luna presso la marina quelli che non per colpa loro avevano seduto cioè non avevano trovato lavoro ricevevano sette lire una per giorno prima però venivano detratte come per sacro impegno le pensioncine settimanali assegnate alle famiglie di tre socii ho penato ma li ho scovati e prima di tutto le do parte e consolazione che alle bestie hanno dato stalla e cura dove stanno stanno bene poteva bastar questo a turare la bocca ai calunniatori salassando il suocero bòmbolo rubava a se stesso perché l'unico erede dei dimìno sarebbe stato un giorno il suo figliuolo se talvolta mancava il danaro e cercando e ricercando nel cartolare non si trovava chi al solito per quella settimana dovesse pagar la tassa qualcuno tra i consiglieri accennava timidamente a uno di quelli si presentò al caffè il vecchio marchese don nicolino nigrelli don zulì una grazia bòmbolo diventò dapprima più bianco del marmo del tavolino e fissò con occhi così terribilmente spalancati il povero marchese e non sarebbe andato appresso a quei pochi quattrinucci rimediati a quel modo lo dicevano chiaramente quel suo berretto rosso e l'aria del volto e il sapore dei suoi discorsi e quello speciale odore che esalava da tutta la persona e con le quali egli era in segreti commerci almeno a detta di molti che per ore e ore certe mattine lo vedevano con quel fiammante cupolino in capo guardare come all'aspetto sospirando l'indaco del mare lontano lo investiva lo abbrancava per il petto gli metteva le unghie nel viso lo scrollava così furiosamente che gli faceva cader dal capo il berretto e venir fuori la camicia dai pantaloni tutte calunnie egli era un apostolo egli lavorava per la giustizia la soddisfazione morale che gli veniva dal rispetto dall'amore dalla gratitudine dei contadini che lo consideravano come il loro re gli bastava li avrebbe uccisi però a torto essi non sapevano nulla di nulla innocenti come l'acqua lega che lega non c'era più lega non la aveva egli disciolta i picciotti non sono cattivi cattivo è il bisogno e creda che se non fosse il bisogno per il modo come sono pagati basta pronti a restituire le bestie sa quanto avete penato egli troncava con un gesto reciso della mano l'esclamazione chiudeva gli occhi con gravità lasciamo andare diceva erano le solite lagnanze e le solite raccomandazioni al nigrelli erano spariti dalla costa quattro capi di bestiame otto al ragona dall'addiaccio cinque al tavella dalla stalla non le avrebbe riavute di sicuro nel riaverle così mediante quel piccolo salasso di denari con bòmbolo di mezzo ogni idea di tradimento doveva essere esclusa e zi lisciànnaru dimìno e sua moglie quantunque la loro figliola dopo appena quattr'anni di matrimonio fosse morta gli volevano ancora tanto bene che si sarebbero levata la camicia per lui pretesa all'avarizia prepotente dei padroni il fascio con una scusa o con un'altra sarebbe stato sciolto e i caporioni mandati a domicilio coatto bòmbolo non toccava un centesimo quel che si dice un centesimo erano tutte infamie tutte calunnie quelle che si spargevano sul conto suo a compromesso il suo apostolato il suo onore per quell'uno che poteva infamar tutti sentiva enorme allora il peso della sua responsabilità con la bella giustizia che si amministrava in sicilia non se ne fidavano neanche i signori là là nel fondaco di san gerlando amministrava lui la giustizia quella vera in quel modo ch'era recava intatto ai contadini della lega che si raccoglievano in un fondaco su le alture di san gerlando qua si faceva la giusta lo apriva chiamava a consulto i più fidati e stabiliva con essi quali tra i signori dovessero per quella settimana pagar la tassa anche il barone don mauro ragona anche il tavella tutti insomma con tanto di cappello in mano don zulì una grazia e uno veniva a dire che gli avevano legato all'albero il garzone che li badava e un altro che gli avevano finanche rubato la vacca appena figliata lasciando il buccelluzzo che piangeva e sarebbe morto di fame senza dubbio si sfogò per alcuni giorni a predicare che almeno si fossero rimessi a pagarli tre tarì al giorno tre tarì tre tarì per dare a lui una soddisfazione ma piuttosto rubare a se stesso al suo figliuolo che far offesa alla giustizia e che strazio ogni qual volta il vecchio suocero che vestiva ancora in prima bòmbolo invariabilmente per concedere una giusta soddisfazione all'oltraggio patito esclamava ah birbanti poi giungendo le mani e scotendole in aria aveva un cartolare bòmbolo ch'era come un decimario di comune dove accanto a ogni nome erano segnati i beni e i luoghi e il novero delle bestie grosse e delle minute un odor quasi esotico di spezie levantine forse per certi sacchettini di cuojo e bossoletti di legno che teneva addosso o forse per il fumo del suo tabacco turco di contrabbando che gli veniva dalle navi che approdavano nel vicino porto di mare e ricordò le imprese e cantò la vittoria ch'era il premio per quei tre che avevano sofferto il carcere il premio più degno quello di trovare mutate le condizioni onestamente retribuito il lavoro ma padroni miei padroni miei diciamo birbanti in coscienza però a voltar la pagina quanto tirano al giorno questi birbanti tre tarì tirano e che sono tre tarì quando mai c'era entrato non era stata sempre disinteressata l'opera messa da lui e dunque che c'era adesso di nuovo perché non voleva più mettere l'opera sua rivolgersi alla forza pubblica ma sarebbe stato inutile per tutta risposta bòmbolo si strappò dal capo il cappelluccio nuovo a pan di zucchero se lo portò alla bocca e lo stracciò coi denti si mosse tutto in preda a un fremito convulso tra i tavolini rovesciando le seggiole e bòmbolo all'atto deferente subito bisogna dirlo balzava in piedi si cavava il berretto s'impostava sull'attenti e con la testa alta e gli occhi bassi rispondeva ai comandi eccellenza nessuno ci credeva e nemmeno credeva lui che gli altri ci credessero sicché quando in capo ai tre giorni si presentava in casa o del marchese nigrelli o del ragona o degli altri e questi lo accoglievano con la solita esclamazione povero don zulì io ti mangio la faccia se tu non lavori sotto i piedi ti pesto il lavoro è la legge col lavoro soltanto acquistate il diritto di prendere per le corna una bestia dalla stalla altrui e di gridare in faccia al padrone non li meritavano parola d'onore neppure quei tre tarì meritavano ladri svergognati figli di cane pezzi da galera no ah dunque volevano proprio che gli schiattasse nel fegato la vescichetta del fiele cioè a ogni contadino che durante la settimana aveva lavorato per tre tarì al giorno veniva secondo giustizia computata la giornata in ragione di tre lire e gli era dato il rimanente tigre essi si lasciarono percuotere strappare mordere malmenare e anzi dissero che se egli li voleva uccidere era padrone non avrebbero mosso un dito per difendersi tanto era il rispetto tanta la gratitudine che avevano per lui era vanto supremo per lui la testimonianza che gli stessi proprietarii di terre rendevano unanimi che mai come in quei tempi i contadini s'erano dimostrati sottomessi al lavoro e obbedienti virando per imboccare la via tra le due scogliere che quasi braccia protettrici chiudono in mezzo il piccolo molo vecchio sede della capitaneria la ciurma s'era accorta che tutta la banchina dal castello alla bianca torretta del faro era gremita di popolo che gridava e agitava in aria berretti e fazzoletti passo ma quand'essa scioltolo dall'abbraccio lì davanti a tutto il popolo acclamante lo spinse ad abbracciare anche rosa quella poveretta che apriva come due laghi di lagrime i grandi occhi chiari nel viso diafano egli alla vista di tanto squallore di tanta disperazione di tanta vergogna si ribellò veramente dapprima tutti rimasero come storditi poi scoppiarono in una gran risata l'irritazione l'indignazione sorsero dopo padron nino mo a queste notizie che gli grandinavano da tutte le parti stordito batteva di continuo le palpebre su i piccoli occhi strabi a tratti la palpebra manca gli restava chiusa come tirata e tutto il volto gli fremeva convulso quasi pinzato da spilli e con le braccia levate quasi volesse parare una minaccia s'avventò alla prua verso quelli delle barche che lo accolsero con un turbine di grida e pressanti inviti delle braccia si trasse indietro non reggendo alla conferma della nuova o alla voglia di precipitarsi giù e si volse di nuovo verso la ciurma come per chiedere soccorso o essere trattenuto viva come viva tornata da dove quando sicché dunque davanti alla legge egli non aveva che una sola moglie la seconda sopra la legge degli uomini poi concluse signor pretore c'è quella di dio a cui mi sono sempre attenuto obbediente le fecero chiudere subito la porta e tutt'e due insieme taciturni se ne ritornarono alla casa delle balàte si levò allora per tutto il paese un coro di commiserazioni per quella poveretta così sacrificata poi salvata raccolta da un piroscafo russo che si recava in america ma pazza dal terrore e due anni e otto mesi era stata pazza in america a new york in un manicomio poi guarita aveva ottenuto il rimpatrio dal consolato e da tre giorni era in paese arrivata da genova mogli tutt'e due davanti a dio e davanti alla legge la risoluzione di quei tre poveretti fosse la migliore che si potesse prendere irritò sopratutto la pace l'accordo la rassegnazione delle due sorelle divote senz'ombra d'invidia né di gelosia tra loro certi gruppi di scogli neri corrosi dalle maree certi lastroni viscidi algosi ritti abbattuti tra cui qualche rara ondata si cacciava sbattendo rimbalzando e subito s'ingorgava con profondi risucchi per tutta la notte da quella porta si projettò il giallo riverbero del lume cercarono di far comprendere quell'acerba disapprovazione di tutto il paese a padron nino uscito più che mai cupo a badare al nuovo carico della tartana per la prossima partenza aveva navigato tutta la vita profondamente compreso dell'infinita potenza di dio da rispettare sempre in tutte le vicende con imperturbabile rassegnazione e non poteva soffrire lo schiamazzo degli uomini tutti ritenevano fosse perita nel naufragio del vaporetto insieme con gli altri passeggeri e invece no no non era perita un giorno e una notte era stata in acqua affidata a una tavola comprendevano che rosa la sorella minore non poteva aver gelosia dell'altra a cui doveva tutto a cui senza volerlo è vero aveva preso il marito come si rimedia sbuffò l'ufficiale lo domandate a me come si rimedia ma voi che siete sultano pascià bey che siete dovreste aver giudizio perdio e non venire a imbrogliarmi le carte qua supposero che qualche flottiglia di torpediniere si fosse ormeggiata nel piccolo molo e che ora stesse per levar le ancore salutata festosamente dalla popolazione per cui era una gran novità la vista d'una regia nave da guerra finché scomparsa filippa dovendo seguitare a vivere insieme con lei e considerando che nessun'altra donna avrebbe potuto far meglio da madre al piccino che quella gli aveva lasciato ancor quasi in fasce l'aveva sposata onestamente si segnò e stava per mettersi a recitare la preghiera allorché la ciurma gli si precipitò addosso con visi furia risa gridi da matti zi nì zi nì la gnà filippa vostra moglie la gnà filippa viva è tornata l'imbroglio avvenne all'ufficio dello stato civile ove d'allora in poi puntuale ogni cinque mesi padron nino mo si recò a denunziare la nascita d'un figliuolo questo è della morta questo è della viva e proprio perché tutti in fondo si videro costretti a riconoscere che non essendoci stato inganno né colpa da nessuna parte né da pretendere perciò la condanna o il sacrifizio dell'una o dell'altra moglie qua tutti s'arrestarono davanti all'uscio di padron nino mo ad aspettare che cosa quei tre ora decidessero di fare quasi fosse un problema quello da risolvere così su due piedi la casa era a terreno e prendeva luce soltanto dalla porta e allora tutto il paese che prima aveva tanto commiserato il sacrifizio della seconda moglie vedendo ora che non c'era sacrifizio per nessuna delle due s'indignò s'irritò fieramente della pacata e semplice ragionevolezza di quella soluzione e molti gridarono allo scandalo si ritrovò poco dopo tra le braccia sul petto della moglie rediviva che lo superava di tutta la testa donnone ossuto dalla faccia nera e fiera maschile nei gesti nella voce nel passo la curiosità era tanto più viva in quanto che a tutti eran noti l'onestà fino allo scrupolo il timore di dio gli esemplari costumi di padron nino mo e di quelle due sorelle né maggiore soddisfazione volle dare a coloro che egli chiamava principali commercianti magazzinieri sensali di noleggio soltanto con questi fu meno ispido e reciso al suono della campanella di bordo si tolse la berretta e scoprì la pelle bianchissima del cranio velata d'una peluria rossigna vaporosa quasi di un'ombra di capelli padron nino mo per prudenza diede ordine s'allentasse subito la vela si calasse anzi addirittura in attesa della barca che doveva rimorchiare la filippa all'ormeggio nel molo compare insieme tutt'e due col piccino per mano quando fu il giorno dell'arrivo della tartana si recarono al molo questa volta su la banchina c'erano pochi curiosi la prima volta alla denunzia del figliuolo di cui la seconda moglie era incinta all'arrivo di filippa non essendosi questa rifatta viva davanti alla legge tutto andò liscio e il figliuolo poté regolarmente essere registrato come legittimo la ciurma della tartana restò delusa in orgasmo vedendo allontanare la barca con padron nino e per non perdere lo spettacolo cominciò a gridare come indemoniata a quelli dell'altre barchette accorse perché raccogliessero il canapo e rimorchiassero loro almeno la tartana al molo calata la vela mentre la tartana non più spinta seguitava a filare lentamente rompendo appena le acque che lì chiuse entro le due scogliere parevano d'un lago di madreperla i tre mozzi incuriositi s'arrampicarono come scojattoli uno alle sartie uno all'albero fino al calcese uno all'antenna a un certo punto si tolse di bocca la pipetta di radica sputò e passandosi il dorso della mano sugl'ispidi peli dei baffetti di rame e della rada barbetta a punta si voltò brusco al mozzo che s'era arrampicato sulle sartie gli gridò che scendesse e andasse a poppa a sonare la campanella dell angelus l'ufficiale sgranò tanto d'occhi ma come della seconda se cinque mesi fa ha ragione ha ragione troncò padron nino tornando a grattarsi la testa come si rimedia allora dunque proprio per loro tanto popolo tutto quel fermento e perché forse una falsa notizia di naufragio e la ciurma si tendeva dalla prua curiosa ansiosa verso quelle barche accorrenti per cogliere il senso di quelle grida non piangere scioccona il pianto ti fa male su su dritta buona che piangi se dio ha voluto così c'è rimedio a tutto su zitta a tutto a tutto c'è rimedio dio ci ajuterà entrava nel piccolo molo di porto empedocle tra il fiammeggiar d'uno di quei magnifici tramonti del mediterraneo che fanno tremolare e palpitare l'infinita distesa delle acque come in un delirio di luci e di colori ebbene poiché dio aveva permesso il ritorno dell'una poiché dio aveva voluto così una alla volta in pace e senz'invidia avrebbero atteso al loro uomo che ritornava stanco dal mare perché quelle due mogli erano tra loro sorelle due sorelle inseparabili anzi tra loro quasi madre e figlia avendo sempre la maggiore filippa fatto da madre a rosa che anche lui sposando aveva dovuto accogliere in casa come una figliola padron nino mo si scrollò tutto rabbiosamente desiderò che la barca sprofondasse e gli sparisse dagli occhi quello spettacolo crudele pensò per un momento di saltare addosso ai rematori e costringerli a remare indietro per ritornare alla tartana per fuggirsene via lontano lontano per sempre i più vollero accompagnarli fino a casa dietro al castello alle balàte dove quella strada svolta e s'allunga ancora con poche casupole di marinai su un'altra insenatura di spiaggia morta ed ecco a gran furia di remi la barca che doveva rimorchiarli seguita da tant'altri calchi neri che per poco non affondavano dalla troppa gente che vi era salita e che vi stava in piedi gridando e accennando scompostamente con le braccia filippa con un braccio su le spalle di rosa la teneva come sotto l'ala la sorreggeva la proteggeva e si voltava a tener testa ai lazzi ai motteggi ai commenti della folla e di tratto in tratto si chinava verso la sorella e le gridava non che giunti davanti alla porta questa volta nella casa delle balàte rimase con padron nino rosa la seconda moglie e filippa col piccino se n'andò quietamente alla cameretta sulla via del cimitero ma padron nino senza fermarsi senza voltarsi con la berretta a barca di pelo calcata fin su gli occhi uno chiuso e l'altro no e la pipetta di radica tra i denti troncò in bocca a tutti domande e recriminazioni scattando lasciatemi stare affari miei si chinò con un singhiozzo nella gola a trsi in braccio il bambino di tre anni e s'avviò di furia gridando a casa a casa le due donne lo seguirono e tutto il popolo si mosse dietro avanti intorno schiamazzando padron nino saltando a terra porse la mano all'una e all'altra silenzioso si chinò a baciare il bambino se lo tolse in braccio e s'avviò avanti come l'altra volta seguito dalle due donne aveva parlato poco prima con un forense padron nino mo e si presentò al pretore al solito suo serio placido e duro gli rispose che nel suo caso non si poteva parlare di bigamia perché la prima moglie figurava ancora in atti e avrebbe seguitato a figurare sempre come morta padron nino restò dapprima come perduto tra quelli che così lo assaltavano e cercò spaventato negli occhi degli altri quasi l'assicurazione che poteva credere a quella notizia senza impazzire ed ecco ne davano una prova quella sera stessa lasciando aperta per tutta la notte la porta della loro casupola nell'ombra di quella triste spiaggia morta che protendeva qua e là nell'acqua stracca crassa quasi oleosa non dipende da me lei faccia come crede io ho fatto l'obbligo mio bacio le mani e tornò puntuale ogni cinque mesi a fare l'obbligo suo sicurissimo che dio gli comandava così ma come registrare il secondo di lì a cinque mesi nato da filippa che figurava ancora come morta o illegittimo il primo nato dal matrimonio putativo o illegittimo il secondo non c'era via di mezzo marito gelosia tutt'al più avrebbe potuto aver filippa di lei ma no comprendevano che neanche filippa poteva averne sapendo che rosa aveva agito senz'inganno e non aveva colpa e dunque il volto gli si scompose passando in un attimo dallo stupore all'incredulità dall'angoscia rabbiosa alla gioja poi feroce quasi di fronte a una sopraffazione scostò tutti ne abbrancò uno per il petto e lo squassò con violenza gridando che dite che dite dunque c'era poi per tutt'e due la santità del matrimonio inviolabile la devozione per l'uomo che lavorava per il padre egli era sempre in viaggio sbarcava per due o tre giorni soltanto al mese per godersi lo spettacolo d'un uomo che veniva a trovare a terra due mogli spettacolo tanto più da ridere per essi quanto più grave e doloroso era per lui l'impaccio l'oppressione di quella folla era per essi l'oppressione stessa delle anime loro lì presente e tangibile e non pensavano che almeno quella si potesse rimuovere ci pensò filippa dopo avere acceso il lume sulla tavola già apparecchiata in mezzo alla stanza per la cena si fece alla porta gridò signori miei ancora che volete avete veduto avete riso non vi basta lasciateci pensare adesso agli affari nostri casa ne avete non potendo parlare indicava la paratia che ne tirassero subito l'alzaja sì sì e come il canapo fu preso a calare per il rimorchio gridò reggete lo afferrò con le due mani scavalcò e come una scimmia a forza di braccia scese lungo l'alzaja si buttò tra i rimorchiatori che lo aspettavano con le braccia protese ma distintamente si coglieva soltanto il nome della tartana filippa filippa padron nino mo se ne stava in disparte lui solo senza curiosità col berretto di pelo calcato fin su gli occhi dei quali teneva sempre chiuso il manco quando lo apriva era strabo padron nino mo si trasse un po indietro e s'appuntò gl'indici delle due mani sul petto io esclamò e che ci ho da fare io se dio permette così durante la sua assenza dal paese però le due sorelle tornarono insieme nella casa delle balàte e insieme quiete rassegnate e amorose attesero alle faccende domestiche e al bambino poi le due donne inginocchiate a terra curve su le seggiole e padron nino seduto con la fronte su un pugno appoggiato a uno spigolo della tavola già sparecchiata intenti a recitare il rosario in fine il piccino solo il figlio della prima moglie e quelli che s'attardarono a spiare dall'ombra passando ora l'uno ora l'altro davanti alla porta e gettando un rapido sguardo obliquo nell'interno della casupola poterono veder dapprima i tre seduti a tavola col piccino a cenare eccole eccole là su la banchina ecco filippa eccola là viva con un braccio gli fa cenni come per dargli coraggio con l'altro si regge sul petto rosa terra ch'egli ogni volta vedeva sparire come niente appena s'allontanava un po dalle coste nelle immensità del mare e del cielo eccoli là accorsi in folla al suo arrivo assiepati là impazienti e vociferanti nel molo tutta quella folla di curiosi assiepata lì davanti addensava l'ombra già cupa e toglieva il respiro ma né padron nino mo né la moglie gravida avevano fiato di ribellarsi la trovarono quasi in capo al paese nella via che conduce al cimitero aereo su l'altipiano con la campagna dietro e il mare davanti i fecero trasportare un lettuccio un tavolino due seggiole e quando fu la sera vi accompagnarono rosa la seconda moglie col piccino a cui pareva rispondesse il lento e lieve sciabordio delle acque sulla spiaggia sotto le stelle nel bujo della notte già alta il giorno appresso padron nino e la gnà filippa senza dar confidenza a nessuno andarono in cerca d'una cameretta d'affitto coricato sul letto matrimoniale in fondo alla camera e la seconda moglie la gravida seduta a piè del letto vestita col capo appoggiato alle materasse con gli occhi chiusi lo gridava anche alla folla e soggiungeva rivolta a questo e a quello non abbiate paura né scandalo né guerra né invidia né gelosia quello che dio vorrà siamo gente di dio alle vicine a tutti i curiosi che venivano a interrogarle per tutta risposta aprivano le braccia alzavano gli occhi al cielo e con un mesto sorriso rispondevano come vuole dio comare come vuole dio compare razzano i vetri delle case variopinte brilla la marna dell'altipiano a cui il grosso borgo è addossato risplende come oro lo zolfo accatastato su la lunga spiaggia e solo contrasta l'ombra dell'antico castello a mare quadrato e fosco in capo al molo la povera incinta che trema tutta e piange e si strugge dalla pena e dalla vergogna tra gli urli le risa i battimani lo sventolio dei berretti di tutta quella folla in attesa messa così da parte senz'altro buttata fuori sola in quello stato ma pensate in quello stato con che cuore e che colpa aveva la poveretta nessuno si voltò a dar retta a quelle grida tutti i calchi arrancarono dietro la barca del rimorchio ove in gran confusione padron nino mo veniva intanto ragguagliato su quel miracoloso ritorno della moglie rediviva che tre anni addietro nel recarsi a tunisi a visitare la madre moribonda ognuno con la sua coscienza signore rispose cose di famiglia non c'entra nessuno dio solo e basta e due giorni dopo rimbarcandosi neanche alla ciurma della sua tartana volle dir nulla giunti al castello che già le fiamme del crepuscolo s'erano offuscate e il cielo prima di porpora era divenuto quasi fumolento molti della folla si sbandarono imboccarono la larga strada del borgo già coi fanali accesi né padron nino né alcuno della ciurma poteva mai supporre che tutto quel popolo fosse adunato lì per l'arrivo della filippa quantunque proprio a loro paressero rivolti le grida e quel continuo furioso sventolio di fazzoletti e di berretti mentre gli altri due padron nino e la gnà filippa conversavano tra loro a bassa voce pacatamente ai due capi della tavola finché non vennero a sedere su l'uscio a seguitare la conversazione in un mormorio sommesso e ora e ora filippa era venuta a trovare rosa maritata con lui e incinta incinta da quattro mesi ah sì c'era da ridere veramente un uomo così tra due mogli tra due sorelle tra due madri il grido di uno dei calchi e le risa sguajate da cui questo grido fu accolto due mogli zi nì allegramente lo riscossero dallo sbalordimento e gli fecero guardare con rabbioso dispetto tutti quegli uomini vermucci di terra padron nino mo si portò una mano alla nuca e si fece saltar sul naso la berretta prese a grattarsi la testa poi disse all'ufficiale di stato civile e scusi non potrebbe registrarlo come legittimo della seconda tutte buone ragioni sì e oneste e quiete ma appunto perché così buone e quiete e oneste irritarono e padron nino mo il giorno dopo il suo secondo arrivo fu chiamato dal pretore per sentirsi ammonire severamente che la bigamia non era permessa dalla legge sì così voleva la legge ma che legge era quella legge turca no no perdio non era giusto non era giusto e tanti e tanti il giorno appresso risoluti ma sentì in pari tempo di non poter ribellarsi a quella violenza orrenda che lo trascinava degli uomini e del caso avvertì come uno scoppio interno un intronamento per cui le orecchie presero a rombargli e gli s'offuscò la vista così investita la gente si ritrasse parte di qua parte di là dalla porta lanciando gli ultimi lazzi ma pur molti rimasero a spiare da lontano nell'ombra della spiaggia che il diavolo vi porti venite a ogni nove mesi almeno salvate la decenza gabbate la legge e ve li schiaffo tutti qua legittimi uno dopo l'altro padron nino mo ascoltò impassibile la sfuriata poi disse due mesi addietro di sera essa gli aveva allungato all'improvviso una strizzatina al cuore e lo aveva lasciato boccheggiante col capo riverso su la sua scrivania di ministro al palazzo dei lavori pubblici poteva mai passare per il capo ai cav spigula-nonnis che il carro-feretro dell'on costanzo ramberti verso le due da alcuni ferrovieri cascanti a pezzi dal sonno dovesse essere agganciato al treno che partiva in quell'ora per appena scesi alla stazione di castel gandolfo tutti però si ricomposero riassunsero l'aria grave e compunta si vestirono della solennità del momento luttuoso dell'importanza che dava loro la folla rispettosa accorsa per assistere e sarebbero rimasti lì soli quella notte tra il frastuono dei treni in arrivo e in partenza tra l'andar frettoloso dei viaggiatori notturni lì stesi immobili nel bujo delle loro casse fra il tramenio incessante d'una stazione ferroviaria addio addio lì tranne quella di fare una gita in larga compagnia notoriamente avversarii del ramberti o denigratori di lui in segreto avvertivano costoro che la loro presenza violentava qualche cosa la fine tutto questo l'on costanzo ramberti immaginò alla vigilia della morte un po per colpa sua un po per colpa d'altri la realtà non corrispose interamente a quanto egli aveva immaginato la marsina doveva esser di là nel baule insieme con l'uniforme nuova lo spadino e la feluca di ministro intanto per far la prova rattrasse i piedi e se li guatò i funerali e il trasporto sarebbero stati certamente a spese dello stato e la cassa ecco era sollevata attraversava le camere scendeva stentatamente le scale della villetta attraversava il giardino seguita da tutti i colleghi di nuovo a capo scoperto col presidente del consiglio innanzi a tutti che era stato digestio post mortem sospirò dignitosamente in latino uno di essi ch'era medico appena poté rimettersi un po di fiato in corpo il cav spigula-nonnis si accostò per leggerlo con gli occhi miopi lesse più su avalli omini e scrollò il capo e sospirò che il sindaco del paese per farsi onore con l'ajuto del cav spigula-nonnis avrebbe trasformato in cappella ardente con cassoni di lauro e altre piante e fiori e candelabri che da tanti giorni e tante notti lo assisteva pover'uomo con devoto affetto senza lasciarlo solo neanche un momento struggendosi a piè del letto di non potere in alcun modo alleviargli le sofferenze arrivò di notte alla stazione di valdana il solo sindaco e quattro fidati beccamorti erano ad aspettarla alla stazione e zitti zitti col passo dei ladri che sottraggono alla vista dei doganieri un contrabbando fossero stati neri prese quattro candelabri dorati roba del mille e uno fiori sì e piante fiori per terra fiori sul letto tutta la camera piena naturalmente il carro feretro di questo la mattina dopo fu adornato con magnificenza sotto la vigilanza dello stesso capo della casa di pompe funebri che si era assunto l'incarico del funerale a spese dello stato stette ancora un pezzo un lungo pezzo a contemplare quei due carri-feretro lì accanto due morti due già andati che dovevano ancora viaggiare non avrebbe avuto mai fine così una settimana la stanchezza però che già egli avvertiva non era a cagione di quell'eternarsi del tempo tra la peluria del suo scialle di lana era effetto dello sforzo che faceva su se stesso per impedirsi di pensare forse data la vicinanza e dato il breve tempo trascorso dalla sua uscita dal ministero s e il presidente del consiglio e i ministri già suoi colleghi e i sotto-segretarii di stato e i molti deputati amici sarebbero venuti da roma a vederlo morto lì in quella camera cavaliere per favore un sorso d'acqua il cav spigula-nonnis balzò in piedi quant'era lungo riscotendosi dal torpore gli porse l'acqua gli chiese premuroso eccellenza come si sente sarebbero entrati tutti a capo scoperto col presidente del consiglio in testa lo avrebbero contemplato un pezzo muti costernati pallidi con quella curiosità trattenuta dall'orrore istintivo che tante volte egli stesso aveva provato davanti ad altri morti momento solenne e commovente un vecchio facchino della stazione mezzo sciancato e asmatico venne col pentolino della colla ad attaccare anche sul carro dell'on ramberti lo stesso cartellino e se ne andò l'on costanzo ramberti rivide la propria cassa tratta fuori del carro e la seguì entro il vagone nudo e polveroso che certamente a roma sarebbe stato addobbato e parato con tutte le corone che il re e il consiglio dei ministri il municipio di valdana e gli amici avrebbero inviato partenza c'era la luna c'era la luna non sapeva dir altro la luna che luna una luna una luna va bene c'era la luna ma caro signore qua bisogna spedire un telegramma d'urgenza a s e il presidente della camera il cimitero era laggiù dietro il colle fosco e solitario i cavalli andavano a passo lento quasi per dargli il tempo di godere di quegli estremi onori che gli si rendevano e che gli prolungavano d'un breve tratto ancora la vita oltre la fine un altro a s e il presidente del consiglio un altro al sindaco di di dov'era deputato sua eccellenza valdana che luna lasci stare la luna dunque al sindaco di valdana si dice rivide col pensiero la via principale della città tutta imbandierata a mezz'asta via costanzo rambertl e le finestre gremite di gente in attesa del carro tirato da otto cavalli bardati coperto di corone e tanti per via che si mostravano a dito quella del re bellissima fra tutte e c'è anche tutta la scolaresca con le bandiere dei varii istituti e quant'altre bandiere di sodalizii sì perché egli veramente pur tutto inteso ai problemi più alti della politica alle questioni più ardue dell'economia sociale non aveva mai trascurato gl'interessi particolari del collegio e quando alla fine era riuscito a strappar la vittoria aveva la morte dentro la morte la morte che gli s'era insinuata da un pezzo nel corpo di soppiatto quand'era andato dal re a prestare il giuramento l'on costanzo ramberti strizzò gli occhi volle ricordarsi d'una vecchia definizione dell'anima che lo aveva molto soddisfatto quand'era ancora studente di filosofia la vista degli oggetti attorno lo richiamasse con qualche rimpianto alle relazioni che poteva avere ancora con la vita e che la morte tra poco avrebbe spezzate raccolto rimpiccolito entro quel limite angustissimo si sentiva più sicuro più riparato quasi protetto povero ramberti e tutti si sarebbero quindi ritirati di là ad aspettare ch'egli fosse chiuso nella cassa già pronta valdana la sua città natale valdana che da quindici anni lo rieleggeva deputato valdana per cui aveva fatto tanto avrebbe certamente voluto le sue spoglie mortali sa chi era quell'altro e dove sarebbe andato a finire stava lì quella notte senza alcun sospetto dell'onore che gli toccava d'avere accanto uno che riempiva di sé in quel momento tutti i giornali d'italia e che il giorno appresso avrebbe avuto accoglienze trionfali da tutta una città che lo piangeva di due o di tre giorni fors'anche al più d'una settimana ma se un minuto tra quelle minuzie là passava così lento così lento eh avrebbe avuto anche il tempo di stancarsi sì proprio di stancarsi in una settimana e appena vestito sissignori si dovette rispogliare e poi rivestire daccapo perché dal municipio di valdana questo sì come l'on costanzo ramberti aveva immaginato subito dopo quella sincope gli s'era lasciato intendere con bella maniera che sarebbe stato opportuno oh soltanto per riguardo alla sua salute non per altro lasciare il portafoglio gli toccò a viaggiare per tutto il resto della notte via lentamente via lugubremente verso la destinazione di quell'altro morto ch'era un giovine seminarista di avezzano per nome feliciangiolo scanalino che altro si poteva fare in un frangente come quello e l'innocente seminarista feliciangiolo scanalino ebbe le accoglienze trionfali della città di valdana nel a ridere grati a quei cinque o sei più sinceri che per i primi avevano rotto l'aria di compunzione con qualche frizzo e ora seguitavano a far da buffoni questo sarebbe stato poco male in fondo se il cav spigula-nonnis svegliandosi di soprassalto verso le quattro del mattino e trovandolo già freddo e duro non fosse rimasto straordinariamente impressionato era introdotta nel carro del municipio tra la curiosità timorosa e rispettosa di tutta la popolazione accorsa allo spettacolo insolito qui ancora l'on ramberti lasciò cacciar dentro del carro la cassa e rimase fuori a vedere il carro che poi lo stagnajo come si chiamava quello strumento rombante con una livida lingua di fuoco ecco la lastra di zinco da saldare su la cassa ecco il coperchio da avvitare monumento anche un monumento cose grandi e sì proprio una piazza quella della posta ribattezzata col nome di lui e un medico arrivò a roma per praticare al cadavere alcune iniezioni di formalina diceva dopo molte evoluzioni su per le linee intricate vide alla fine quel carro lasciato in capo a un binario in fondo accanto a un altro su cui già era incollato un cartellino con la scritta feretro paramenti ricchissimi di velluto con frange d'argento a padiglione e veli e nastri e palme sul feretro coperto da una splendida coltre la sola corona del re ai due lati quelle dei presidenti della camera e del consiglio dei ministri e in coda a quel treno che partiva per l'abruzzo quasi vuoto e che coi freni logori finiva di sconquassare le povere vecchie sporche vetture di cui era composto dov'era arrivato doveva partire per valdana la salma sì meglio tenersi alla salma soltanto ecco la prendevano per la testa e per i piedi nella cassa era già deposto un lenzuolo zuppo d'acqua sublimata nel quale la salma sarebbe stata avvolta tutti i giornali d'opposizione che avevano tanto malignato su la sua nomina qualificandola favoritismo sfacciato del presidente del consiglio ora nel dare l'annunzio della sua morte immatura dove poteva essere là nella cassa caro robertelli eh uno alla volta ma l'on costanzo ramberti vedeva quella scena e coraggiosamente l'on costanzo ramberti si vide morto come gli altri lo avrebbero veduto com'egli aveva veduto tanti altri morto e duro lì su quel letto coi piedi rattratti nelle scarpine di coppale messo a sedere sul letto perché l'asma non lo soffocasse abbandonato su i guanciali ammontati l'on costanzo ramberti guardava attraverso le gonfie palpebre semichiuse il raggio di sole che entrando dalla finestra un faccione così gli fecero senza più né naso né guance né collo né nulla una palla di sego ecco tanto che si pensò di nascondergli il volto con un fazzoletto addentro perciò nelle segrete cose l'on costanzo ramberti che conosceva tutte le magagne del servizio ferroviario avrebbe potuto prevedere facilmente un simile tradimento giunse un telegramma d'urgenza nel quale si annunziava che la cittadinanza addoloratissima con voto unanime reclamava la salma del suo illustre rappresentante per onorarla con esequie solenni ma non aveva altri accanto nessun parente né prossimo né lontano moriva solo com'era sempre vissuto solo in quell'amena villetta di castel gandolfo presa in affitto con la speranza che dopo due o tre mesi di riposo si sarebbe rimesso in salute e ridisceso su la via per recarsi a cenare alla solita pensione volle prima di tutto comperare in un'edicola altre dieci copie di quel giornale per mandarle a novara il giorno appresso ai parenti a gli amici con l enne aggiunta s'intende e il passo segnato con un tratto di lapis turchino sì la presenza di quell'uomo squallido allampanato miope lo teneva per un filo esilissimo ormai su la scena investito della sua parte fino e annunziavano che già il sindaco una rappresentanza del consiglio comunale e altri egregi cittadini devoti amici dell'illustre estinto erano partiti alla volta di roma per scortare il cadavere non lo dicevano si mostravano anzi compunti ed erano forse ma per il segreto rammarico d'aver consumato e di consumare tuttavia in lotte vane e meschine l'esistenza così breve così poco sicura e che pur sentivano cara lì in quella fresca ariosa apparizione incantevole protetto e tutt'intento ad avvistar le minime cose gli esilissimi fili arricciolati e indorati dal sole della calugine di quello scialle assaporava la lunghezza del tempo di tutto il suo tempo che poteva essere di ore o forse di qualche altro giorno tutto come l'on costanzo ramberti s'era figurato c'era l'esistenza innanzi tempo spezzata e c'erano i grandi servigi che certamente egli avrebbe potuto rendere ancora alla patria cereo in volto e gelido le mani quasi sassificate composto e ma sì elegante anche nell'abito nero tra tanti fiori sparsi lungo la persona e sul guanciale ma pure lo ajutava quel cav spigula-nonnis senza saperlo lo ajutava a morire con dignità filosoficamente forse se fosse stato solo si sarebbe messo a smaniare a piangere a gridare con disperata rabbia peccato che il nonnis del suo cognome fosse stampato con un enne sola ma si capiva ch'era lui rilesse quel cenno a dir poco una ventina di volte simile in tutto a quello cui tante volte aveva assistito con curiosità crudele di qualche bestiolina agonizzante d'un insetto caduto nell'acqua appeso a un bioccolo a un peluzzo natante il ronzio era d'un moscone a cui egli col suo destarsi improvviso aveva rotto il sonno quando all'alba accorse il sindaco agostino migneco chiamato in fretta in furia dal cameriere il cav spigula-nonnis c'era lo so io solo e il telegrafista qua anche a roma e ad avezzano il capo-stazione e il telegrafista commendatore è interesse nostro dell'amministrazione ferroviaria tener segreta la cosa si affidi accadde una cosa che l'on ramberti non si sarebbe potuto mai immaginare una cosa orribile nel silenzio quasi sacro di quella scena un improvviso borboglio lugubre squacquerato nel ventre del cadavere che intronò e atterrì tutti gli astanti aveva appena quarantacinque anni ma s'era ucciso lui bestialmente con le sue mani se l'era troncata lui l'esistenza a furia di lavoro e di lotta testarda accanita eh sì si possono dare di queste consolazioni a uno che se n'è andato e tanto più poi in quanto che l'amicizia la famosa protezione del presidente del consiglio non erano arrivate fino al punto di concedergli quell'altra di morire almeno da ministro vorresti per l'amico tuo che pur ti fece tanti favori un funerale spiccio spiccio lasciaglielo fare con pompa e solennità vedi ecco il signor prefetto largo largo uh c'è anche il colonnello ma già gli toccava anche l'accompagnamento militare ebbe l'impressione d'un tradimento era tutto finito così e restò lui solo nell'incerto afflitto lume del giorno morente sotto l'alto immenso lucernario affumicato a seguire con gli occhi le manovre del treno che si scomponeva quando tre ore dopo alla stazione di roma il cav spigula-nonnis vide con infinita tristezza allontanarsi tutti coloro che erano venuti a castel gandolfo senza volgere nemmeno uno sguardo un ultimo sguardo d'addio al carro ove s e l'on ramberti consiglieri provinciali e comunali alcuni un po goffi nell'insolito abito nero o col cappello a stajo il robertelli eh sì lui sì caro robertelli piangeva si faceva largo dov'è su e giù per viottoli di campagna stenebrati a malapena da un lanternino se la portarono al camposanto e la seppellirono traendo un gran sospiro di sollievo molti più deputati amici di quanto l'on costanzo ramberti sapesse d'averne accorsero la mattina seguente a castel gandolfo insieme coi presidenti della camera e del consiglio e i ministri e i sotto-segretarii di stato e poi subito qua bisognerà vestirlo al più presto vede il cadavere è già irrigidito per miracolo il cav spigula-nonnis non mise in tutti quei telegrammi che c'era la luna rincasando verso la mezzanotte nel silenzio delle vie deserte vegliate lugubremente dai lampioni il cav spigula-nonnis ripensò ai due carri-feretro là in capo a un binario della stazione in attesa e l'on costanzo ramberti seguì il treno col suo carro-feretro in coda per tanta e tanta via fino alla stazione di valdana gremita anch'essa di popolo ecco a uno a uno i suoi più fedeli e affezionati amici cosicché neanche per i giornali amici del ministero la sua morte sarebbe stata un vero lutto nazionale ma sarebbe stato a ogni modo per tutti un illustre estinto questo sì senza dubbio in colonna coi due presidenti in testa fra due ali e un codazzo enorme di popolo alla villa del ramberti quest'arrivo questa entrata nel paese imbandierato a lutto questo corteo furono realmente di gran lunga superiori a quanto il ramberti aveva immaginato il sindaco di valdana restò come basito e come si faceva adesso con tutto il popolo lì in attesa con la città parata commendatore suggerì sottovoce il capostazione ponendosi una mano sul petto che cosa l'aspettazione del morto l'aspettazione d'uno che non poteva più protestare e cacciarli via svergognandoli ma era sì o no una visita funebre quella se era via un morto non si va a visitarlo così chiacchierando allegramente e ridendo ribrezzo provava anche lui del resto pensando che le sue carni il suo corpo nudo sarebbe stato toccato dalle grosse mani ossute e visto da quell'uomo lì tutti quei colleghi là amici e non amici ignoravano la rappresentazione che il povero ramberti si era fatta alla vigilia della morte di quella loro visita naturalmente secondo il carattere che essa avrebbe dovuto avere di tristezza di rimpianto di commiserazione per lui quando con un'aria di afflitta rassegnazione ma in cuore tutto ridente aveva ricevuto le congratulazioni dei colleghi e degli amici aveva la morte dentro e non lo sapeva ma questa essenza dentro di me è per se stessa o in quanto io sono due casi se è per sé e soltanto dentro di me si rende cosciente di se stessa fuori di me non avrà più coscienza e che sarà dunque qualche cosa che io non sono che essa medesima non è finché mi rimane dentro andata fuori sarà quel che sarà seppure sarà perché c'è l'altro caso che essa cioè sia in quanto io sono sicché dunque non essendo più io se aveva proprio perduto la testa quel pover'uomo oh affezionatissimo lagrime a fontana ma la marsina si dovette spaccare in due di dietro peccato nuova nuova perché le braccia del cadavere non si movevano più a che voleva pensare ormai alla sua morte piuttosto ecco poteva darsi a immaginare tutto ciò che sarebbe avvenuto dopo sì sarebbe stato un modo anche questo d'impedire che come se egli veramente non fosse dentro la cassa che pur pesava sì sì pesava e lo dimostravano chiaramente gli uscieri del municipio in guanti bianchi e livrea che stentavano a caricarsela sulle spalle ma paesetti non si trovava nulla mancavano i bravi operai era corso in chiesa per qualche paramento tutti damaschi rossi a strisce dati due carri-feretro in attesa in una stazione di tanto traffico niente di più facile e di più ovvio che uno fosse spedito al destino dell'altro e viceversa l'esilità di questo filo gli esasperava internamente di punto in punto l'angoscia e il terrore poich'egli non poteva non sentir vano vano e disperato lo sforzo con cui tutta l'anima sua si aggrappava ad esso che di molti beneficii doveva essergli grato a lungo e valdana forse gli avrebbe dimostrato questa gratitudine con qualche ricordo marmoreo nella villa comunale o intitolando dal nome di lui qualche via o qualche piazza e intanto con quelle esequie solenni vietandosi anche d'allungare lo sguardo oltre le sponde del letto nella camera non già per raccogliersi nel pensiero della fine imminente ma al contrario per timore che allargando anche d'un po l'orizzonte al suo sguardo la ignoravano e tuttavia per il solo fatto che essa ora si effettuava non potevano non avvertire di tratto in tratto che era sconveniente il modo con cui si effettuava e i non amici non potevano non avvertire che essi vi erano di più e che commettevano una violenza quando verso le tre del pomeriggio il treno arrivò alla stazione di valdana rigurgitante di popolo commosso il sindaco che aveva accompagnato la salma con la rappresentanza comunale fu chiamato misteriosamente in disparte nella sala del telegrafo dal capo-stazione che tremava tutto pallidissimo la sua autorità il suo prestigio cose vane che gli venivano meno che non avevano più pregio ma che tuttavia sul vuoto che tra poco lo avrebbe inghiottito campeggiavano come larve di sogno parvenze di vita davvero per farsi onore il sindaco migneco avrebbe voluto metter su una camera ardente da far restare tutti a bocca aperta col catafalco e ogni cosa e il sindaco di valdana sarebbe accorso con due o tre consiglieri comunali per accompagnare la salma l'anima eh l'anima partita da un pezzo e chi sa dove arrivata e che l'illustre estinto dovesse così essere sottratto alle accoglienze trionfali alle onoranze solenni della sua città natale ma l'on costanzo ramberti uomo politico già salito al potere già morì di notte non si sa se durante il sonno certo senza farsi sentire dal cav spigula-nonnis che vinto dalla stanchezza s'era profondamente addormentato sulla poltrona a piè del letto grandi elogi grandi elogi facevano tutti dell'on costanzo ramberti il compianto era unanime e debitamente erano messi in rilievo i meriti lo zelo sformalina avrebbe detto invece il sindaco migneco col dovuto rispetto perché dopo quelle iniezioni oh il volto cereo l'eleganza con cui si era rappresentato da morto l'on costanzo ramberti sentì come una vellicazione al ventre levò una mano e si lisciò sul capo i capelli poi si strinse la barba rossiccia spartita sul mento chiuso inchiodato lì nel suo carro ora egli non poté protestare contro quello scambio indegno allo strappo che sei facchini bestiali facevano in quel momento di tutte le gramaglie di cui la sua valdana si parava quella notte per accoglierlo solennemente il giorno appresso un certo conforto veniva loro dal pensiero che essi ne potevano godere ancora pur fuggevolmente mentre quel loro compagno no e così confortati in fatti a poco a poco durante il breve tragitto cominciarono a conversare lietamente l'anima è quell'essenza che si rende in noi cosciente di se stessa e delle cose poste fuori di noi già così era la definizione d'un filosofo tedesco e anche lui il cav spigula-nonnis se ne andò se ne andò angosciato per via però comperati i giornali della sera si riconfortò nel vedere le lunghe necrologie che tutti recavano in prima pagina col ritratto dell'illustre estinto in mezzo a questo punto l'on costanzo ramberti non vide più se stesso dentro la cassa rimase fuori e vide la cassa come gli altri la avrebbero veduta una bella cassa di castagno in forma d'urna levigata con borchie dorate era arrivato dalla stazione di roma un telegramma che avvertiva in gran segreto dello scambio dei vagoni mortuarii la salma dell'on ramberti si trovava alla stazione d'avezzano e tre tutti d'urgenza per dar l'infausto annunzio alla cittadinanza mi spiego a gli elettori avrà da fare quel sindaco si sbrighi per carità bisognerà fare aprire l'ufficio telegrafico si faccia accompagnare da una guardia a nome mio eh pazienza caro tonni pazienza avrai dalla moglie una scenata ma poi ti rappacificherai rimani vivo tu all'altro mondo invece non si rivà due volte vennero anche alcuni senatori tra i meno vecchi e una frotta di giornalisti e anche due fotografi era una splendida giornata a gente oppressa da tanti gravi problemi sociali intristita da tante brighe quotidiane guidati dal sindaco migneco e dai consiglieri comunali affocati in volto tutti in sudore coi polsini che scappavan fuori dalle maniche e il giro delle cravatte dai colletti ministri e deputati si recarono a piedi doveva certo far l'effetto d'una festa quel tuffo nell'azzurro la vista deliziosa della campagna rinverdita dei castelli romani solatii del lago e dei boschi in quell'aria ancora un po frizzante ma nella quale si presentiva già l'alito della primavera e i telegrammi di valdana parlavano della profonda costernazione della cittadinanza al ferale annunzio delle straordinarie indimenticabili onoranze che la città natale avrebbe fatto al suo grande figlio e tutti gli altri guatarono sconcertati il cadavere che pareva si fosse coperto il volto col fazzoletto per fare senza vergogna una tal cosa in faccia alle supreme autorità della nazione e uscirono gravemente accigliati dalla camera ardente avrebbero forse tenuto conto de suoi meriti de suoi studii lunghi e pazienti della sua passione costante unica assorbente per la vita pubblica dello zelo che aveva posto sempre nell'adempimento de suoi doveri di deputato prima di ministro poi per poco gli si stendeva su le gambe e indorava la calugine di uno scialle grigio di lana a quadri neri si sentiva morire sapeva che per lui non c'era più rimedio e se ne stava ormai tutto ristretto in sé accompagnato da tanto popolo scendeva lentamente con solennità dal borgo alla stazione ferroviaria un vagone di quelli con la scritta avalli omini era bell'e pronto con le assi inchiodate per chiudervi il feretro vedeva uh il tonni che ogni volta poveretto usciva di casa coi minuti contati dalla moglie ferocemente gelosa eccolo lì irrequieto sbuffava cavava fuori ogni momento l'orologio maledicendo al ritardo di un'ora con cui il treno era arrivato e a cui certo la moglie non avrebbe creduto nel carro funebre che pareva una montagna di fiori tirato da otto cavalli ebbe la corona del re ebbe l'elogio funebre del sindaco ebbe l'accompagnamento di tutto un popolo fino al cimitero col cav spigula-nonnis lì a piè del letto che lo chiamava eccellenza non fiatava nemmeno guardava fisso attento quasi meravigliato innanzi a sé con le labbra sfiorate da un leggero sorriso prima da uno strano ronzio nella camera poi dalla luna piena che nel declinare pareva si fosse arrestata in cielo a mirare quel morto sul letto attraverso i vetri della finestra rimasta per inavvertenza con gli scuri aperti l'on costanzo ramberti bevve due sorsi poi restituendo il bicchiere sorrise pallidamente al suo segretario richiuse gli occhi sospirò così tedesco quell'essenza pensò adesso che vuol dire quella certa cosa che è innegabilmente per la quale io mentre sono vivo differisco da me quando sarò morto è chiaro la marsina intanto non si trovò nel baule e il cav spigula-nonnis fu costretto a correre a roma nel quartierino in via ludovisi ma non la trovò neanche là era nel baule era giù in fondo a casa s'immerse nella lettura di esse e si commosse molto al cenno che uno di quei giornali faceva delle cure dell'amorosa assistenza della devozione di cui egli il cav spigula-nonnis aveva circondato in quegli ultimi mesi l'on costanzo ramberti almeno al suo pensiero smarrito privo d'ogni conforto di religione la vita diventasse d'un tratto fra breve come niente un modo di rimanere di qua ancora per poco innanzi a gli occhi degli altri se non più innanzi ai suoi proprii pure di tratto in tratto come se dagli usciolini delle vetture intercomunicanti si affacciasse la testa di costanzo ramberti le conversazioni gaje e le risate cadevano e avvertivano tutti quasi uno smarrimento un disagio impiccioso segnatamente coloro che non avevano proprio alcuna ragione di trovarsi lì non che proprio nel momento più solenne allorché il presidente della camera e quello del consiglio con tutti i ministri e i sottosegretarii e i deputati e la folla dei curiosi entrarono nella camera ardente a capo scoperto e tutti avrebbero rimpianto la sua esistenza innanzi tempo spezzata che certamente altri nobili servigi avrebbe potuto rendere ancora alla patria circa una settantina di altre corone furono allogate nel carro appresso e alle otto e mezzo precise innanzi a gli occhi ammirati d'una vera folla d'amici dell'on costanzo ramberti feliciangiolo scanalino partì verso le onoranze solenni di valdana l'on costanzo ramberti viaggiava frattanto da avezzano nel carro nudo e polveroso avalli omini senza un fiore senza un nastro povera spoglia rimandata via sballottata fuori di strada per luoghi così lontani dal suo destino che per poco ancora dopo la sua morte egli poteva prevedere si sarebbero agitate attorno a lui attorno al suo letto attorno alla sua bara quel cav spigula-nonnis dunque lo avrebbe lavato vestito e pettinato amorosamente ma pur con un certo ribrezzo ventinove chilometri a buon conto ogni minuto secondo hai dunque inventato il lumacone la tartaruga la bestia che sei e questo medesimo animale uomo pretende di dare un dio il suo dio a tutto s'è formata anche lui una sua particolare filosofia di cui strada facendo per non restare indietro a nessuno vuol dare un saggio ai due compagni i pianta lì in mezzo allo stradone dicendo loro d'aspettare un pochino perché ha riflettuto che sopri è molto lontana e non potrebbero arrivarci se non dopo il tocco le voleva leggere da sé ero già accecato mi dicevano di no che m'avrebbero fatto l'operazione quando non so dicevano che si doveva maturare e aspettavo ma mi annojavo lì in casa della zia volevo ritornare al mio paese e piangevo si udivano allora gemere gli alberi tormentati della vetta e se questi alberi tacevano per un istante e si udiva invece da più lontano il frascheggiare confuso dei boschi sottoposti lassù pareva si stesse sospesi tra le nuvole come in un pallone i topi fanno così le formiche fanno così creaturine di dio innocenti bisogna allargare le idee e sta pur sicuro che non prendo per arricchire ché allora sì sarei ladro svergognato prendo per mangiare e chi muore muore sazio non tocco neppure una mosca ventotto agosto benone pochi giorni ancora meno che un mese benone e riponeva da parte il fogliolino del calendario insieme con gli altri precedenti perché ottimo per i voltai ma che dici e lei zitto bello di con me e stendi la manina così la manina me la cacciai subito dietro come se avesse voluto farmi toccare il fuoco lì si mise a dir forte mica a me certe parole che io in prima non compresi fate la carità a questo povero orfanello cieco abbandonato solo al mondo mah io direi di tornare indietro bel negozio ho fatto io a mettermi con vojaltri due lascialo riposare vedrai che gli passerà tutto domando e dico che ci state a fare su la faccia della terra che si lamentavano di continuo ora per il freddo ora per la solitudine traendo da ogni piccola infelicità argomento di lagni e sospiri e le sere d'inverno lassù le palpebre murate e va come beandosi dell'aria che gli venta sulla bella faccia di cera sa d'avere un dono prezioso il dono della parola e la vanità di farsi conoscere anche nei paesi vicini lo ha forse indotto ad accompagnarsi con quei due lontana s'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina e che qua tra gli sterpi del poggio forse qualche grillo strida di tratto in tratto nel silenzio e che se la romba lontana cessi per un istante si debba anche udire il borboglio fresco sommesso dell'acqua che scorre benone figurati esclama marco ma sai che potevo entrare in un ospizio io dove avrei potuto imparare qualche arte o mestiere da guadagnare sonare il violino o il flauto per esempio tanto meglio allora conclude il osso i guiderò io ma bisognerebbe concertare qualche cosa mi sono morte quelle tre cavie ch'erano la mia ricchezza quella nebbia umida e densa che toglie lo spettacolo incantevole dei due laghi gemelli ora vaporosi ora morbidi come azzurri veli di seta occhi più che occhiali tra le folte ciglia dei boschi di qui il maraventano e la moglie si guastavano jacopo pregava la signora guendalina non bestemmiare fallo almeno per pietà di noi due povere donne esposte quassù e leva le braccia agitando le mani per aria mentre la faccia col volume di tutta quella gran barba nera gli si sbianca di più un cieco che dica ciechi gli altri non è di tutti i giorni e fa furore benché lui marco di la verità ci veda un po meglio di te meglio di me dice alfreduccio maravigliato e ride come uno scemo e di questo suo disprezzo non che della terra ma di tutto il sistema solare e della stima che si era ridotto a far delle cose umane considerandole da tanta altezza avrebbe voluto far partecipi moglie e figliuola l'uomo ha il coraggio di dire io ho inventato la ferrovia e che cos'è la ferrovia non te la comparo con la velocità della luce perché ti farei impazzire ma in confronto allo stesso moto di questo cece terra che cos'è se io non ci vedo niente eh via alfreduccio tra compagni dimmi almeno che ci vedi poco ti dico niente parola d'onore e niente neanche marco provoca di nuovo le risa del rosso che s'è fermato a guardarli se non che a un certo punto vedendo che alla svoltata seguitano a tirar via di lungo ferma ferma perdio si mette a gridare e correndo giunge appena in tempo a strapparli dal pericolo di precipitare giù nel burrone e la immobilità delle stoviglie appese alle pareti e della povera e scarsa suppellettile rassettava il loro animo conturbato dal vento e dal panico della notte in quella orrenda solitudine alpestre cerco da tanto tempo una bertuccia e non la trovo se tu non fossi tanto stupido potresti almeno fare le veci delle cavie ho più di trecento pianete stampate proprio bene per militari ragazze da marito giovani spose vedove e vecchie tutto sta a sapere pescare giusto nelle caselline che cosa diventavano questi polviscoli infinitesimali chiamati uomini che cosa le vicende della vita i casi giornalieri le afflizioni e le miserie particolari le generali calamità ma non crediate che potreste scorgerlo a occhio nudo forse con qualche telescopio di prim'ordine e non lo so di certo pallottoline care mie pallottoline tutti alfreduccio allunga una mano per toccare marco e stringersi a lui non tocca nulla perché marco gli sta dietro e allora chiama marco eh fa questi protendendo anche lui una mano nel vuoto ma basta a confortarli la voce sentendosi almeno vicini bell'aria allegri compagno ch'è stato non so m'è passata qualche cosa su la faccia foglia non so dormivo dormi dormi ti farà bene una voce lontana di donna che passa cantando questa zana qua per esempio a piè del poggio con l'acqua che vi scorre sotto la palancola e là quella bisaccia e quella stampella sulla spalletta del viale il cielo dietro il poggio con quel ricovero in cima e il chiaror lieve e ampio che sfuma nella sera dalla città lontana l'uomo questo verme che c'è e non c'è l'uomo che quando crede di ragionare è per me il più stupido fra tutte le trecento mila specie animali che popolano il globo per questa zana sotto la palancola e il tenue stormire di questi alti alberi foschi la luna che s'indovina e non si vede quella bisaccia e quella stampella illuminate da essa l'acqua della zana e questi eucalipti formano per conto loro un concerto a cui i due mendicanti restano estranei traggono un sospiro di sollievo udendo il tonfo cupo della stampella del rosso eccomi zitti dice questi ansimando e trascinandoli via per lo stradone andiamo andiamo la signora guendalina tentava ma timida d'indurre il marito rinchiuso a farsi vedere dai visitatori non foss'altro per dovere d'ospitalità diceva ma didina ogni qualvolta la madre si provava a muovere questo discorso le dava sotto sotto gomitate poi pensare che la luce la quale se non lo sapete cammina con la piccolissima velocità di circa duecento novantotto mila e cinquecento chilometri al minuto secondo zitto zitto quatto quatto scese su la spianata né egli discerneva tra la nebbia gl'innamorati né questi tra loro si discernevano dall'alto sospirava una voce cadrà tanta neve tanta neve dev'esser bello rispondeva dalla spianata l'altra voce bello sarebbe per me rimanessi qua ma per te no caro si muore di freddo sai povero amore ma ora io debbo partire ti giuro però che tornerò tra poco non tornerai ne sono certa io resterò per te nel tuo cuore il ricordo di un'estate in montagna punto di partenza ogni stella un mondo a sé un mondo care mie non crediate più o meno simile al nostro vale a dire un sole accompagnato da pianeti e da satelliti io ho fatto per ischerzo marco tu dici chiedere l'elemosina come se questa non fosse anche la mia professione ma scusa quando sono per le campagne che ho fame e nessuno mi vede se vedo una gallina scusa mica posso andare a chiederle fammi un ovetto cocca bella per carità giù lascialo buttalo così e a terra anche tu per carità per carità geme alfreduccio buttandoglisi davanti in ginocchio che gli fai urla marco niente dice subito il rosso raccattando con una mano il coltello i si tratteneva ogni volta una notte e per grazia particolare dei direttore del collegio romano la passava beatamente tutta intera al telescopio la moglie nel vederlo partire tentava d'indurlo a servirsi della vettura da rocca di papa a frascati o almeno della ferrovia da frascati a roma e mi credevo vestito come quando mio padre m'accompagnava a scuola ma la serva due giorni dopo la morte di zia mi prese per mano mi fece scendere una scala che non finiva mai e mi condusse per istrada egli allora scoperchiava la pentola guardava dentro poi rispondeva alla moglie no comincia a muoversi faccio vento lo vedi ma veniamo ai nostri grandi pianeti care mie alla distanza che vi ho detto s'involerebbero addirittura al nostro sguardo tutti meno forse giove forse non me lo fa e allora io me la prendo me l'arrosto e me la mangio tu dici che rubo io dico che ho fame qua siamo in campagna caro mio gli uccellini fanno così sia d'estate sia d'inverno fosse nuvolo o sereno si recava ai piedi dalla cima del monte fino a roma avrebbe potuto spedire per posta da rocca di papa il bollettino meteorologico all'ufficio centrale ma a roma lo attendeva il maggior godimento della sua vita eh via lasciami le gambe mi hai fatto ridere dice allora il rosso alzati e andiamo finiamola se no a sopri ci arriveremo per l'anno santo andiamo andiamo e tieni qua il coltello che ti può servire per il pane alla risata marco che s'è steso tutto per terra e addormentato si sveglia di soprassalto e domanda spaventato chi è il rosso allunga una mano gli tocca la fronte e fa una smusata stai lì stai lì gli dice dormi tranquillo uh e quasi quasi allora ti potevi far prete sì prete avrò avuto appena tredici anni quando ammalai d'occhi e mio padre mi levò dalle scuole per mandarmi dalla zia in città a curarmi difatti ne vedi tu colori di notte stando al bujo sicché gli occhi caro mio vedono finto con la luce aspetta dice il rosso ora me li cavo tanto sono per finta ignorante ripete marco e afferrando con l'altra un orecchio ad alfreduccio gli mozzo per segno quest'orecchio no grida alfreduccio con una strappata di testa e abbracciandogli le gambe atterrito zia alla fine si seccò e mi disse che al paese non avevo più nessuno perché mio padre perduto l'impiego era partito per l'america per l'america e come i avevano abbandonato là solo in casa della zia ma seppi poi che cosa significava quell'america l'altro mondo assistendo come gli pareva d'assistere con la fantasia nel fondo dello spazio alla prodigiosa attività al lavoro incessante della materia eterna alla preparazione e formazione di nuovi soli nel grembo delle nebulose la voce dalla spianata voleva protestare ma jacopo maraventano tossì forte e subito corse con le mani avanti come un cieco in direzione del convento per tagliar la via al giovanotto che se la svignava radendo il muro aperta non allargo niente ribatte marco pestando un piede me ne torno indietro bada a costo di rompermi l'osso del collo coi ladri non la vetta ormai si udiva solo il vento parlare con gli alberi antichi jacopo maraventano restava assoluto padrone della solitudine libero in mezzo alla nebbia signore dei venti marco pesta i piedi si contorce dalla rabbia curvo e grida che vuol tornare indietro tra le mani del rosso alfreduccio come un annegato gli lancia una voce e io con te marco allora il rosso lo caccia a spintoni tre volte di seguito sempre allo stesso posto lì nel mezzo della fronte ronzando ah ma anche per le mosche se dio voleva erano gli ultimi giorni di baldoria come per gli insetti umani che a piedi o su somarelli s'inerpicavano fin lassù a circa mille metri sul livello del mare dio chiudi codesta bocca mannaggia o te la muro con un pugno di terra non te la posso vedere così aperta alfreduccio chiude subito la bocca e allora il rosso ripiglia con altro tono l'oste velletrano che aveva avuto la cattiva ispirazione di ridurre a miseri camerini d'albergo le povere cellette dei frati cacciati via da quel loro alpestre potresti imparare a trovare a tasto subito nella casella ch'io t'indicherei con qualche malizia combinata tra noi cieco come sei farebbe effetto ma sempre marco ci vuole tu invece delle cavie e marco invece della bertuccia ebbene senz'altro retrospingeva nello spazio il sistema planetario spariva il sole spariva la terra tutto diventava niente e con gli occhi chiusi fermo nella considerazione di questo niente a poco a poco addormentava il suo tormento un dente cariato che duole nella bocca di un astronomo roba da ridere strappa uno dei papaveri che avvampano al sole lì sul ciglio e va a ficcarne il gambo amaro in bocca ad alfreduccio che subito stolza facendo boccacce e sputando ringrazia dio carogna che non ho nulla addosso ti ammazzerei vuoi il coltello tieni ammazzami fa il rosso cacciandosi una mano in tasca per finta di cercarvi il coltello ma sul serio potete credere pretendere che un'idea o un sentimento nati in questo niente pieno di paura che si chiama uomo debba essere il dio debba essere quello che ha formato l'universo infinito quanto mi sarebbe piaciuto il flauto ma anche gli studii avrei potuto seguitare quella invece mi sfruttò mi tenne per più di dieci anni con sé quando ci penso venne proprio a cadergli tra le braccia all'inciampone indietreggiò balbettando oh scusi buo buona sera professore buona sera lei va a far le valige non è vero sì sissignore conto di partire domattina mette settant'anni e qualche mese e se si tien conto dei calcoli di certi astronomi la luce emessa da alcuni remoti ammassi ci mette cinque milioni d'anni come mi fate ridere asini ormai sospira marco scrollando le spalle del resto non t illudere sai non c'è niente di niente neanche per te come non c'è niente niente gli occhi caro mio qua siamo due ciechi e mezzo metti che anche tu sii cieco tutto e dove se ne va la tua bella giornata e la tua bella campagna oh alfa del centauro oh sirio oh capella sapete perché piange didina piange perché non ha una veste nuova d'inverno da farsi ammirare in chiesa le domeniche a rocca di papa roba da ridere marco il poeta ha una dignitosa e serena aria da apostolo col petto inondato da una solenne barba fluente un po brizzolata la sua cecità non è orribile come quella d'alfreduccio gli occhi gli si sono disseccati neanche buoni a fare tre miglia a piedi e ammazzatevi che vita è la vostra guarda che faccia oh guarda che occhi fortuna che non ti vedi caro mio alfreduccio ascolta con un sorriso da scemo sulle labbra appoggiato al tronco dell'albero ah tu ridi eh risponde alfreduccio che vuoi che faccia ai quali la buona signora guendalina bruna magra ossuta col volto bruciato dai rigori invernali non mancava di ripetere invece del marito come poteva cioè sempre con le stesse parole e gli stessi gesti la spiegazione dei pochi strumenti per le osservazioni meteorologiche è vero soggiunge infatti il rosso che tuo padre era scrivano in un botteghino del lotto e che si metteva in tasca dice le poste dei gonzi che andavano a giocare io non ci credo dove un momento innanzi aveva lanciato come un giocoliere i suoi globetti di vetro tutto il sistema planetario e scrollava il capo con le ciglia aggrottate gli occhi socchiusi e gli angoli della bocca contratti sdegnosamente in giù ma se la paglia scusa è paglia per me perché la volpe poi ti deve parer ladra sarà ladra per te che hai comprato la gallina ma la volpe ha fame caro mio non è ladra vede una gallina se la prende è proprio quello che ci vuole per lei e io so di tanti ciechi che sono ricercati e mandati a prendere fino a casa da certe vecchie ah ma non brutti come te però di ti piacerebbe e tuttavia quell'ultimo matto resisteva lì jacopo maraventano non tardò a intenderne la ragione una sera dalla sua finestretta per entro a quella nebbia fittissima marco non dico questo tu vedi la cosa come i tuoi occhi te la fanno vedere io la tocco e me la figuro con le dita dimmi un po se pensi alla morte che vedi anche tu nero più nero di questo mio davanti alla morte ciechi tutti ciechi tutti guarda scommetterei che marco bell'uomo avrà avuto le sue avventure perché la donna capisci tutto sta che possa farlo senza esser veduta un cieco che non può sapere né dire domani con chi sia stato non era regolato col tempo solare la distanza ma su la terra per lui non ci erano distanze congiungeva ad anello l'indice e il pollice d'una mano e diceva alla moglie sghignazzando ma se la terra è tanta il rosso se n'accorge e si mette in apprensione bisogna che tu ti riposi un poco gli dice lascia fare a me lassù all'ombra ajuta prima l'uno e poi l'altro a montare sul ciglio dello stradone che c'è di male bada vien gente zitta lì zitta lì non ci sono o se mai il professore studia di così di così mi raccomando ma scoppia a ridere di nuovo scoprendo che alfreduccio lo ha cavato di tasca per davvero lui sotto sotto bello gli grida agguantandogli la mano il rosso si volta a guardarlo stende una mano e gli stringe le gote col pollice e il medio schiacciandogli contemporaneamente con l'indice la punta del naso cane alfreduccio non si ribella attende con la faccia volta alla luna che quello gli esamini ben bene gli occhi poi domanda come un bambino ci vedo ma sai dice allora il rosso lasciandolo dopo tutto dovendo fare il cieco è una fortuna diviene diceva loro il maraventano dal non sapere filare un ragionamento semplicissimo dal non volere guardare in su un momentino rapire da ogni frase per le infinite plaghe dello spazio da cui non sapeva poi ridiscendere più come la moglie avrebbe desiderato ma ridiscendere perché e li pone a sedere all'ombra d'un grande platano siede anche lui e dice all'orecchio d'alfreduccio ho paura che non regga al cammino ho paura anch'io fa alfreduccio toccagli la mano scotta il rosso ha uno scatto d'ira e che vorresti fare e tu che sei volpe gli domanda marco no risponde il rosso ma essere uomo per te che vuol dire morire di fame lavorare gli urla marco bravo cane e se non puoi faccio così oh dio mio un po di vita quanto può averne una vecchia stampa di maniera vogliamo provarci per cominciare questi due mendicanti uno mi pare che si potrebbe chiamare alfreduccio e l'altro il rosso dice subito alfreduccio marco aggrotta le ciglia l'hai rubata no presa risponde il rosso tranquillamente marco si ribella via subito a lasciarla dove l'hai rubata e come hai fatto non ci hai mai pensato sì sempre anzi ma capisco ma i ciechi sai chiudi la bocca i ciechi con le donne oneste possono aver fortuna dopo la spiegazione presentava ai visitatori un registro perché vi apponessero la firma e accanto qualche pensiero lasciava andar certi sospironi la povera didina rileggendo in quel registro nelle serate d'inverno lassù quei pensieri in margine e talvolta qualche poesiola eh sospira alfreduccio alzando le spalle se marco volesse venire i secchi sbadiglia il rosso e si gratta con tutt'e due le mani la testa arruffata ne riparleremo domani intanto guarda va a prendermi la stampella che ho lasciato laggiù marco scuote la testa su la terra l'altro attende ancora un poco poi non sentendosi dire più nulla rimane zitto anche lui tutt'intorno è un gran silenzio a un tratto marco ha un sussulto e ritrae la mano dalla mano del compagno a un tratto esplodeva tra il barbone abbatuffolato come se ripiombasse su la terra lì in cucina bah e con la ventola faceva un largo gesto indeterminato quanto a noi alla nostra terra non se ne sospetterebbe nemmeno l'esistenza e volete far sparire anche il sole basta col beneplacito di didina senz'altro là retrospingerlo alla distanza delle stelle di prima grandezza c'è non c'è uhm sparito e dice che tutti i signori con l'estate se ne sono andati in villeggiatura chi qua chi là per cui l'unica sarebbe d'andare in villeggiatura anche loro alfreduccio però è titubante non si fida del rosso è cieco da tutt'e due gli occhi con una barbetta di malato pallido gracile insomma civilino erano fitti ribocchi di nebbia che si ergevano a onde impigliandosi pigri tra i rami attediati in basso stagnando sui laghi o fumigavano qua e là dai boschi sottoposti che pareva ardessero a lento senza fiamma senza crepito e ora comincia la predica esclama il rosso sta zitto che qua non c'è nessuno così difatti è solito cominciare le sue prediche marco quelle almeno più solenni e terribili ciechi tutti ciechi tutti occhi della pianura laziale in cui come serpente lucido enorme il tevere dall'oscuro grembo di roma visibile appena là in fondo si svolge ricomparendo qua e là nelle ampie volute fino al mare visibile appena laggiù sorella di tuo padre sì me la ricordo appena tirava certi calci calci stentava a leggere s'arrabbiava e tirava calci perché io le suggerivo le parole che lei stentava a leggere non voleva marco gli risponde un lamento ti senti molto male e marco passa un carro buttamici sopra un carro fa alfreduccio tendendo l'orecchio no sai non passa nessun carro vorresti tornare indietro appena verrà il rosso glielo diremo siamo nelle sue mani ecco tieni schiaffeggiami dice poi a marco lasciandosi prendere sono qua marco ancora rabbioso gli afferra la camicia sul petto e gli grida in faccia come in confidenza ma se poi dal fornello scoppiava una favilla le due donne sentivano il conforto di quella stanza familiare illuminata intepidita dal fuoco fisica non ne mangio le cose come sono nessuno lo può sapere così mi consolo io tu dici qua sì ci sono tante cose perché tu le vedi mentre io no al germogliare dei mondi dall'etere infinito che cosa diventava per lui questa molecola solare chiamata terra addirittura invisibile fuori del sistema planetario cioè di questo punto microscopico dello spazio cosmico quella per esempio indirizzata proprio a lei all'edelweiss di monte cave ah il giovane poeta che l'aveva scritta chi sa dov'era ormai se pensava più a lei se sarebbe ritornato la ventura estate soffriva di mal di denti e talvolta la guancia per la furia del dolore gli si gonfiava sotto il barbone come un'anca di padre abate ebbene e tavole e tavolini aveva disposti per gli avventori su la spianata dietro al convento dalla parte di levante sotto un enorme faggio secolare asino ci ho piacere piacerone no asinella la interrompeva il padre la terra lasciala qua è un'ipotesi per farti capace didina alzava le spalle non si capacitava hai paura le gridava il marito temi che dio perché io bestemmio come tu dici ti mandi un fulmine c'è il parafulmine sciocca vedi dond'è nato il vostro dio da codesta paura già l'autunno si ridestava con certi sbuffi che scotevano là sulla cima la grave e stanca immobilità dei grandi alberi esausti e quando quegli sbuffi non avevano alcun impeto contro le povere foglie moribonde il vento cacciava dentro la stanza attraverso la gola del camino un mugolìo continuo opprimente nei brevi intervalli tra una fase e l'altra del maraventano pareva che il silenzio sprofondasse pauroso nella tenebra sghignazza e soggiunge donne tu niente alfreduccio gli mostra la faccia squallida con la bocca di nuovo aperta a un ineffabile sorriso mai dice me lo disse la serva quando mi morì anche la zia già due volte avevo cambiato casa stando con lei e non sapevo dove mi fossi ridotto ad abitare vedevo ancora come in sogno casa mia per loro l'estate era una benedizione e la sospiravano ardentemente in segreto tutto l'inverno potevano almeno sentire in quei mesi un po di vita attorno e veder gente e scambiare qualche parola e didina chi sa poteva anche dar nell'occhio a qualche giovanotto tra i tanti che salivano a visitare l'osservatorio chi soffre non te ne fa non compatisce pensa a sé anche con una piccola sventura crede alla sua e non vede la tua e se lo vuoi fare capace s'indispettisce e ti volta le spalle altre stelle scusa interloquiva didina che insieme con la madre non sapendo che fare gli prestava ascolto d'inverno hai detto rispetto a noi ma trasportando il sole la terra non dovrà pure per conseguenza signori alfreduccio scoppia a ridere e fa ridere anche marco che non ne ha nessuna voglia il sangue gli s'è tutto rimescolato si sente come un gran fuoco alla testa stenta a respirare ora il rosso apprezza queste doti di marco perché sa che gli fruttano bene ma si può essere certi che stima sciocchi tutti coloro che gli fanno la il maraventano sopra le regioni del vento sopra le nuvole più alte era rimasto intanto con la ventola da cucina in mano nella remotissima plaga dello spazio fa bene buon viaggio quassù non tira più buon'aria e neanche il babbo si riesce più a scorgere come dice non dico a lei dico a mia figlia è vero didina che con questa nebbia non scorgi più neanche il babbo tuo ma didina era già scappata in lagrime a rifugiarsi presso la mamma due giorni dopo per tempo eccoli con marco per lo stradone polveroso il rosso in mezzo alfreduccio a sinistra marco a destra l'uno a braccetto e l'altro reggendo un lembo della giacca del rosso e finalmente fermandosi a una svoltata dello stradone acchiappa una mano d'alfreduccio per fargli palpare qualcosa dentro la bisaccia gallina sembrava certi giorni che tutta l'aria si fosse raddensata in un fumo bianchiccio umido accecante e allora la vetta del monte restava come esiliata dal mondo e dalla spianata non si sarebbe potuto scorgere neanche a un passo il convento fuoco alfreduccio commosso ha un brivido alla schiena che lo fa ridere allegri allegri mannaggia macometto gli fa eco il rosso dopo tutto la professione t'è andata sempre bene no e marco stende una mano in atto di chiedere l'elemosina allora il rosso irresistibilmente puh uno sputo su quella mano partito proprio dal fondo dello stomaco marco diventa furibondo prova ne sia che ho una pulce adesso che mi sta a succhiare una gamba la lascio succhiare quantunque di un po ci può essere bestia più stupida di questa pulce succhiare il sangue a me il sangue mio che non può essere dolce né puro né nutritivo e lasciare in pace le gambe dei signori a quattr'occhi le faceva notare che se il babbo non si persuadeva prima a farsi tagliare quell'aspra selva di capelli riccioluti e quel barbone mostruoso arruffato che gli aveva invaso le guance fin sotto gli occhi era meglio che non si lasciasse vedere roba da ridere ma io mi muojo dal freddo rispondeva tra le lagrime didina e il maraventano senti freddo perché non ragioni non a parole soltanto dimostrava egli il disprezzo in cui teneva la terra e tutte le cose della vita e andate a rompervi il collo tutt'e due voglio vedervi andate andate i due si raggiungono si prendono per mano e via di furia tastando coi bastoni la polvere dello stradone quella fretta arrabbiata di poveri impotenti che andando ballano sghignazzando alfreduccio più là spaventato si mette a gridare ajuto ajuto ma subito il rosso gli è sopra e gli tura la bocca zitto bestia ho fatto per ischerzo un'alba di luna che si indovina dal giuoco delle ombre e delle luci è una vecchia stampa ingenua e di maniera che quasi commuove per il piacere manifesto che dovette provare l'ignoto incisore nel far preciso tutto ciò che ci poteva entrare alberetti gobbi alberetti nani dai tronchi ginocchiuti e pieni di giunture storpie e nodose anziché questi eucalipti che pare si siano levati così alti per non vedere e non sentire io sì risponde secco secco marco ah sì ma faceva bene sai benone vedendo tutto quel danaro sprecato povero galantuomo lui n'avrà avuto bisogno lo capisco sicché dunque accecasti in città il rosso si ferma un pezzetto a mirarlo come per vedere se dica sul serio poi scoppia a ridere oh non ti sciupare gli dice con me non serve sai aspetta a fare il poeta quando saremo in mezzo alla gente ignorante esclama marco che c'entra il poeta fisica caro mio ma inzupperà certo il pane nel brodo che ne caveremo aspettami torno presto e pensa intanto alle donne tu così starai allegro alfreduccio riapre la bocca al suo riso da scemo il rosso scendendo si volta a guardarlo per un'idea che gli balena ma come sono tu che le vedi mica lo sai meglio di me e te lo spiego che vedi là una croce che ci ammazzarono padron dodo l'altro anno volta lo so di qua che vedi un pagliajo con un pentolino in cima per cappello e come ti pare giallo colore di paglia direi di paglia per te la paglia poi per conto suo chi sa cos'è chi sa com'è sai dove sono i colori tu credi nelle cose che negli occhi sono e bada finché vedono la luce ah tu lo cacci per davvero bravo rospo e guarda com'è affilato e fuori misura ma sai che potrei schiaffarti in catorbia come niente per mostrare lì alla gente che veniva a frastornarlo a seccarlo e da cui una così sterminata distanza lo allontanava come agisse un pluviometro due bisogna ch'io supponga così perché i due mendicanti della stampa so di certo che marco non se li farebbe compagni per nessun'altra ragione il rosso è scaltro per entrargli in grazia a un certo punto gli domanda sei andato a scuola tu marco da ragazzo là là in villeggiatura se marco ti domandasse come tu a me ma noi due soli tu perché non ti fidi di me lui perché non si fida di te e tu allora glielo dici c'è anche il rosso che ha tre piedi e sa le vie della campagna la madre ne conveniva sospirando e alla domanda dei visitatori il professore dov'è il professore studia rispondeva con gli occhi bassi invariabilmente poi riprendeva con gli occhi immobili e invagati pensare pensare che la stella alfa della costellazione del centauro vale a dire la stella più vicina a questo nostro cece alias il signor pianetino terra dista da noi trentatré miliardi e quattrocento milioni di chilometri sì forse in città ma qua siamo in campagna caro mio la volpe sì se le vien fatto si prende una gallina e io uomo no allarga le idee all'aria aperta sciocco sta fermo è un fiore apri la bocca ti voglio lasciare così come uno sposino torna a sghignazzare e se ne va alfreduccio resta fermo un pezzo con quel papavero in bocca ode dallo stradone ancora una risata del rosso poi più nulla bello gli grida i fai il pappagallo alfreduccio si lascia fare lo sfregio senza protestare e l'altro soggiunge la carità caro mio chi te la fa la gente allegra per levarti dai piedi capacitava che c'entra il sole è sempre il sole e che cos'è le gridava allora il padre sdegnatissimo ma lo sai che se sirio sputa il sole ti si spegne come una candela di sego sappilo pah si spegne piccolo su quell'alta punta nevosa al cospetto del cielo che da ogni parte lo abbracciava e nel quale d'ora in poi poteva tornare a immergersi a naufragare non più infastidito o distratto la luna è certo che sale di là da dietro gli alberi e più volte scoperti da essa alfreduccio e il rosso si sono tratti più su nell'ombra lasciando al posto di prima sulla spalletta la bisaccia e la stampella ma nel mentre jacopo maraventano si fregava lieto le mani tappato là in quel camerino dell'osservatorio metereologico al piano superiore dell'antico convento situato con l'attigua chiesetta su la cima del monte alla nebbia invadente imprecava all'incontro dove domanda alfreduccio senza voltarsi laggiù va rasente alla spalletta e cerca a tasto così impari guarda che c'è pure la bisaccia alfreduccio si muove a testa alta una mano sulla spalletta quand'è a un passo dalla stampella si ferma e domanda ancora porco schifoso vigliacco a me uno sputo t'approfitti che sono così e con quella mano da cui pende filando lo sputo levata in aria per schifo e con l'altra armata del bastone cerca il rosso che lo scansa dando indietro e sghignazzando e alfreduccio rimane in ansia costernato non potendo più indovinare se quella donna si avvicini o si allontani si rimette in bocca il fiore le donne forse è meglio finire qui non val la pena stare ancora a far spreco di fantasia su questa vecchia stampa di maniera e per vedere che cosa infine i laghi d'albano e di nemi un paio d'occhiali insellato su quel gran naso con la punta all'insù ch'è il monte cave già cominciavano infatti a spesseggiare i giorni di nebbia dico secondo non può giungere a noi da quel mondo prossimo che dopo tre anni e cinque mesi l'età cioè del nostro buon franceschino che sta a sfruconarsi il naso col dito e non mi piace quello pur essendo vivo e vero come ognuno può andare a vederlo e toccarlo seduto davanti la chiesa di san giuseppe con una ciotolina di legno in mano non è meno di maniera di loro uguale del resto a tanti altri che fanno con arte e coscienza il mestiere di mendicanti marco costernato sentendosi strappare avanti con tanta furia domanda perché e alfreduccio arrancando dietro chiede anche lui perché zitti impone loro il rosso di nuovo marco che stiamo più a fare in città tutti i signori sono andati via in villeggiatura marco che stiamo più a fare in città prende a recitare sotto sotto alfreduccio come un ragazzo che voglia imparare la lezione ti vorrei mettere un fiore in bocca riprende il rosso lavare pettinare e vestire come un signore poi condurti per le fiere guardate signori che belle cose fa il buon dio poi volgendosi ad alfreduccio ha la febbre per davvero oh e forte sai che faccio ti lascio qua di guardia e vado a vedere se mi riesce far cuocere in qualche posto la gallina so bene come sono i galantuomini la gallina no non se la mangerà perché l'ho rubata ma la pena che fa tutta questa puerile precisione di disegno è tanta che vien voglia di comunicare a tutte le cose qui rappresentate a questi due mendicanti che confabulano tra loro appoggiati alla spalletta del viale quella vita che l'ignoto incisore pur con tutto lo studio e l'amore che ci mise non riuscì a comunicare o un anemometro per far vedere i sismografi o i barometri eh via un giorno gli sapeva un anno che quella processione di seccatori terminasse per fortuna dei pochi matti che avevano preso alloggio nel sedicente albergo uno solo resisteva ancora alle incalzanti minacce del tempo orbene il nostro gran sole sapete a che cosa sarebbe ridotto rispetto a noi alle proporzioni d'un puntino luminoso alle proporzioni di una stella di quinta o sesta grandezza non sarebbe più insomma che una stellina in mezzo alle altre stelle già perché tu nasci bene lo so gli scaltri però non sempre riescono a valersi a lungo della loro scaltrezza tenendola nascosta non resistono alla tentazione di scoprirla specie quando li obblighi ad avvilirsi e colui su cui la esercitano si mostri soddisfatto mentre didina e la madre infreddolite se ne stavano raccolte in cucina e lui senza neppure saperlo sventolava davanti al fornello per far bollire la pentola parlava loro delle meraviglie del cielo spiegava la sua filosofia certo per fare da sentinelle alla miseria che va ogni notte a rintanarsi in quel ricovero su in cima al poggio più bella figura farebbero lungo questo viale eh fa di nuovo alfreduccio stringendosi nelle spalle ebbene a sopri se ci arriveremo promette il rosso ma tu persuadi marco a seguirci sì sì non dubitare s'affretta a dire alfreduccio con tale impegno che il rosso scoppia a ridere forte palpa con le mani giro giro le tese del tubino che gli hanno regalato da poco e ripete con voce piagnucolosa ma noi due soli noi due soli miagola il rosso rifacendogli il verso ti sto dicendo che bisogna andare da marco domattina studiava davvero il maraventano o almeno stava immerso tutto il giorno nella lettura di certi libracci che trattavano d'astronomia unico suo pascolo la lettura però andava a rilento poiché egli si lasciava distrarre dalla fantasia un viale scortato da giganteschi eucalipti a sinistra un poggio con su in cima un ricovero notturno due mendicanti che confabulano tra loro per quel viale e che hanno lasciato un po più giù sulla spalletta una bisaccia e una stampella ragionate tra voi dei colori che non ci sono me li arrotolo e me li porto via con me sotto il braccio per cinque minuti tanto a voi non servono e dove vai domanda alfreduccio qua vicino non temete torno presto penso per tutti se arriveremo a sopri vedrai che raccoglieremo bene avendo poi qualche cosa da parte non saremo forzati a trottar sempre potremo prendercela anche comoda e far davvero la villeggiatura anche noi sopri è un bel paese sai grande e ci conosco parecchia gente uomini e anche anche donne sì ma costà non vedi ci sei gli grida il rosso poi scoppia a ridere si dà una rincalcata al cappellaccio e balzelloni con quattro gambate lo raggiunge gli prende la faccia tra le mani gliela alza verso la luna e gli osserva da vicino gli occhi tumidi orribili sghignandogli sul muso tu ci vedi cane le due donne si turavano gli orecchi chiudevano gli occhi allora il maraventano scaraventava per terra la ventola e gridando con le braccia per aria asine asine andava a chiudersi nella sua stanzetta e per quella sera addio cena il vuoto s'allarga intorno ad alfreduccio di quanto è lontana quella voce con tutta l'anima nell'orecchio egli cerca d'avvicinarsi a quella voce ma la voce tutt'a un tratto si spegne simili scene avvenivano assai di frequente poiché né didina né la moglie volevano adattarsi alla filosofia di lui specialmente quando avevano bisogno di qualche cosa quell'alta vetta di monte di cui egli con la famigliuola pativa per tutto l'inverno i rigori crudissimi la desolazione della neve l'esiliante assedio della nebbia la furia dei venti doveva con la bella stagione diventare per gli altri a un tratto luogo di delizia ecco la nebbia asino ben ti stia piacere piacerone non la pensavano però come lui la moglie e la figlia didina già su i vent'anni e neanche franceschino che pure era nato e cresciuto lassù jacopo diceva placidamente la signora guendalina se non ci metti altro carbone ti si spegne pure il fuoco e l'acqua ti bolle per l'anno santo perché se la mangino i cani è già morta non so niente buttala via se dobbiamo stare insieme rubare niente te lo pongo per patto ma chi ruba dice il rosso sghignazzando lo chiami rubare tu questo ne volete un'idea trasportate nello spazio il nostro mondo questo così detto sistema solare a una distanza uguale non dico molto a poche migliaja di volte il suo diametro cioè alla distanza delle stelle più vicine non ci pensare più gli consiglia il rosso pensa piuttosto a svagarti in questi giorni che ne hai bisogno i sembri un cristo di cera vedessi che bella giornata e che belle campagne ti vuoi mettere col nostro marco che mi figuro deve sapere anche il latino marco accenna di sì un'altra volta poi stropiccia la fronte e dice con gravità latino italiano storia e geografia storia naturale e matematica arrivai fino alla terza del ginnasio vuoi farmi parlare dice marco in città sì da quella mia zia ch'era monaca di casa che t'insegnò la bibbia è vero m'insegnò la leggeva l'imparai mendicanti ma alfreduccio seguita a non fidarsi e domanda e se marco non vorrà venire verrà se andrai a dirglielo tu è una bella pensata tutto sta a sapergliela presentare là come se venisse in mente a te marco accenna di sì col capo anch'io vuol far sapere alfreduccio fino alla terza elementare zitto tu bestia gli dà sulla voce il rosso poeta lo sai com'è si mette a predicare che perfino i cani oh gli s'acculano davanti a sentire noi mungiamo i signori villeggianti e sorteggiamo le pianete ai paesanelli più di questo non possiamo fare ti va parlano tra loro a bassa voce il rosso s'è tirati sulla fronte gli occhialacci affumicati e parlando fa girare per aria la corona del rosario e poi se la raccoglie attorno all'indice ritto la corona sì santa ma sgranane pure i chicchi quanto ti pare se poi non ti dai ajuto da te che gli rotano intorno come i pianeti e i satelliti del nostro sistema attorno al sole nostro il quale sapete che cos'è vi faccio ridere nient'altro che una stella di media grandezza della via lattea udì o gli parve certi bisbigli che non potevano esser presi per gli acuti stridii che sogliono lanciare nell'aria i pipistrelli o gli scojattoli su per i rami degli alberi prenderai un'insolazione il sole mia cara ti serva non è neanche buono da regolare gli orologi le rispondeva il maraventano e il suo orologio infatti sul cui quadrante aveva scritto con inchiostro rosso solis mendaces arguit horas che la capra dista da noi seicentosessantatré miliardi di chilometri e che la sua luce prima d'arrivare a noi con quel po po di velocità che v'ho detto marco è un mendicante di mia conoscenza a cui ho pensato subito guardando questi due mendicanti della stampa può stare benissimo in loro compagnia perché se questi due sono disegno di maniera chiudeva subito l'uscio poi trac accostava la persiana oh e ora eccolo là segnale a pagina l'universo è finito o infinito questione antica è certo che a noi riesce assolutamente impossibile ufff no grazie me le porto da me non pesano molto il bagaglio lo lasci in deposito alla stazione quale bagaglio fece luca pelletta ho questi due colli soltanto libri e biancheria ti fiuto tu puzzi di la verità sei più miserabile di me no perché fece luca istintivamente subito si riprese forse no questo tuo di un po a quanto ammonta chi sa forse no non si può dire la povertà capisci che fa il ferro al fuoco si torce ebbene e tu marito arrivi fino al punto di dire a tua moglie m'hai fatto le corna t'hanno procacciato pane sì e allora hai fatto benone luca accettò con entusiasmo la proposta e s'avviarono in silenzio davanti alla soglia di casa il pelletta trattenne per un braccio confermando col capo più volte di seguito e non l'ho cacciata io sai se n'è andata via lei da sé io sono così aggiunse afferrandosi con ambo le mani la barbaccia incolta su le gote arrivati in fondo al viale il currao si cacciò nel portoncino di casa e prima di mettersi a salire disse a luca ti prego di parlare sottovoce quantum mutatus ab illo ma che abillo gli anni amico pelletta gli anni sì ma anche luca lo squadrò alla luce delle lampade elettriche avevo lì presso l'asciugamani uno specchio se non m'inganno se lo sono portato via e come fai per guardarti domandò luca costernato non ci penso neppure e ora che fa domandò timidamente luca il currao seguitò a passeggiare come se non avesse udito la domanda non sai dov'è sotto gli occhi di luca pelletta pieni di tanto stupore le labbra del currao si allargarono a un ghigno muto tu sei ricco amico pelletta e il tempo non ti deteriora andiamo andiamo ma ti pongo questo patto il currao si fermò davanti al lume fa la puttana disse non consumiamo petrolio inutilmente lavati se lo credi proprio necessario e usciamo non vuoi cenare no rispose luca ho desinato a napoli piuttosto bene non ci credo pavimento luca pelletta dritto sulla vita accigliato lo esaminava e dunque la tua signora il currao alzò il testone e guardò un pezzo negli occhi l'amico e dalli con la mia signora se vuoi lavarti lì c'è l'occorrente e non hai uno specchio domandò afflitto e reso timido da tanta miseria luca guardando in giro le pareti polverose danne un pezzetto anche a me si alzò e si mise a passeggiare per la camera col testone sul petto e le mani dietro la schiena ma il pretto necessario e basta perché sei venuto a roma sono una bestia dimenticavo che tu hai quattrini da buttar via t'inganni corresse con un sorrisetto bonario il pelletta gli anni e quel vestito un gran maestro di musica con quella camicia con quella giacca con quei calzoni e quelle scarpe dunque nella miseria ma mia moglie era una bella e rispettabilissima signora la povertà amico pelletta senza la povertà forse non l'avrebbe fatto non era poi tanto cattiva in fondo ho sì quanto mi basta poco ma io ho bisogno di poco nulla da buttar via è vero che in compenso ora sono divenuto padrone del mio eh sì affermò luca è un fatto che a me il mangiar poco mi conferisce ma forse sono un po troppo pallido questa sera no sei pallido perché sei povero raffibbiò il currao via usciamo tu vuoi certo vedere il colosseo al lume di luna e intanto concluse santi prima base ci vuole il pane non dire sciocchezze e per giunta in latino rimasero un buon pezzo in penoso silenzio santi currao sedette presso il tavolino con la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento non una parola sul paesaccio in cui io e tu abbiamo avuto la sciagura di nascere chi è vivo è vivo chi è morto è morto non voglio saperne nulla non c'è bisogno di prendere la vettura sto qua in fondo al viale da a me la valigia o la cassetta intontito dal viaggio tra la ressa e il rimescolio dei passeggeri che gli davano la vertigine restò a mirarlo sbalordito oh tu santi e come mai così che cosa un camerotto squallido sudicio in disordine con un letto in un angolo non rifatto chi sa da quanti giorni un tavolino rustico senza tappeto presso l'unica finestra vedrai sospirò luca socchiudendo di nuovo gli occhi misteriosamente è la mia città l'ho sempre sognata amico pelletta ho un vago sospetto riprese santi currao pago dodici lire al mese amico pelletta e non sono rispettato do qualche lezione di musica e non mi pagano viene la fine del mese e io non pago e più non pago e meno sono rispettato si scoprì il capo solennemente si batté più volte l'ampia fronte rischiarata dal lume vedi cervo esclamò e le grosse pallide labbra allargandosi a un orribile ghigno scoprirono i denti serrati gialli dai lunghi digiuni digiuni luca pelletta lo guardò perplesso quasi consigliandosi con l'espressione del volto del currao se dovesse riderne o no cervo cervo ripeté santi rendituccia modesta ma sicura cinque lire al giorno i bastano santi currao sghignò forte squassando la testa centocinquanta lire al mese e che te ne fai un attaccapanni appeso alla parete seggiole impagliate un lavamano santi currao accese il lume sul tavolino e invitò l'amico a sedere ti tratterrai dunque poco no perché sono venuto forse per sempre così a mani vuote andarono per un tratto in silenzio poi gli batté la spalla con una mano e gli disse socchiudendo gli occhi santi risorgeremo lascia fare a me statti quieto brontolò il currao e tutti e due si perdettero e quella barba incolta già quasi grigia cresciuta più sulle gote che sul mento e quella faccia pallida e grassa e quelle occhiaje gonfie intorno agli occhi acquosi come mai era divenuto anche più corto di statura abbiamo fatto quasi un capitombolo sai per miracolo la miseria non ha battuto alla nostra porta ma in compenso ti ripeto ora sono libero e padrone del tuo sta bene ma se non sei più ricco perché sei venuto a roma non avrebbe riconosciuto alla stazione di roma santi currao se questi non gli si fosse fatto avanti chiamandolo ripetutamente amico pelletta amico pelletta credo parola d'onore di un po come ti sembro compassionevole amico pelletta no dico ti pare che stia male in faccia no ancora non pare fece santi è vero che io per lei fui marito esemplare le portavo tutto quel po che guadagnavo tranne qualche soldo per mantenermi l'occhio vivo ma è pur vero che l'uomo per quanto porco sia vale sempre mille volte più di qualunque donna dici di no amico pelletta fai male santi perché il fisico il vero fisico è il pane amico pelletta sentenziò bruscamente il currao ah nego nego fece luca non solo pane vivit homo la tua signora s'arrischiò a domandare luca alla fine il currao abbassò la testa e borbottò sono solo è fuori di roma è a roma amico pelletta ti dirò a casa parliamo ora di te e bernardo sopo se li sentiva come tanti macigni sul petto ci mancavano ancora sei giorni a finire il mese la pigione di quel mese era pagata non avrebbe voluto pagare quella del mese venturo a cagione di tutti quei mobili là di cui non sapeva che farsi ma che il bimbo non si sveglia per nessun rumore eppure ha il sonno cosí lieve che basta a svegliarlo il volo d'una mosca mamma rosa se ne costerna giunsero a un tratto dalla camera parole concitate poi uno strillo di madama prever e due altri strilli simili delle zitellone il mascetti balzò in piedi morta venga signore chiamò marietta facendosi all'uscio con gli occhi lagrimosi dunque nello scrivere quella lettera non aveva nient'affatto pensato a lui le stesse riflessioni facevano nella camera della morta le prever e madama anzi non seppe tenersi dal rimproverare con garbo marietta dottor allais alto asciutto coi baffetti ancora biondi e i capelli già canuti tagliati a spazzola non si scompose affatto a quella narrazione l'ha preso per lei il bimbo piange per lei perché lei possa fare all'amore e l'amore ha tanta potenza che non fa sentire gli strilli dell'affamato il promesso sposo del resto s'è appressata alla cuna e tende l'orecchio silenzio un raggio di luna s'è allungato dalla porta per terra come un fantasma nel bujo fin sotto il forno ove sono appollajate le galline tornò col pollice ad accarezzarselo poi la mano stanca ricadde sul letto la mattina dopo non la vidi piú la indovinai appena da una piega del lenzuolo steso su tutto il letto a riparo da certe mosche che sentono la morte da un miglio lontano dunque aspettate sarto e padre d'un bambino ora vedrete che la storia si complica un poco ma niente son sempre i cenni e gli atteggiamenti di quella mano no non avevano diritto nessun diritto su quei mobili che appartenevano a lui soltanto a bernardo sopo ma perdio era un'indecenza e misericordia per la figliuola sposa che le si conceda almeno un comporto fino alla sera il tempo di correre dal sindaco dall'assessore e dal medico dell'ospizio dei trovatelli per carità per carità e di quell'assessore il còmpito d'una madre che deve maritar la figliuola e non ha altro mezzo che quello d'un libretto rosso è assai piú grave e merita maggior considerazione che il còmpito d'allevare un trovatello il quale se muore a chi fa male e chi se ne lagna se patisce come come domandò sorpreso impuntandosi il signor martino sí riprese marietta e ha scritto e la lettera sta lí sotto il guanciale come ha voluto poi s'è messa a delirare diceva non so era giovine lui e robusto che bella luna e mise un gran sospiro come per cacciar via tutti i pensieri tornò alla villa dopo circa due ore col medico marito solo mons grattarola faceva da contrabbasso a quelle sviolinate patetiche con certi duri e profondi grugniti ma nessuno gli badava sosteneva egli solo che la ragione del ritorno della mascetti a cargiore doveva cercarsi nell'ostilità implacabile dei parenti del marito seggono in fila sulla panca del lungo corridojo polveroso ove si apre lo sportello dell'ufficio d'esattoria e ognuno aspetta il suo turno pacificamente pisolando o infrociando tabacco o cacciando via le mosche pian piano ero andato per il medico io non gliel'hai detto gliel ho detto ma non ha capito seguitò marietta strillava no martino no no tutta spaventata ora da un pezzo sta tranquilla ma cosí dio pare morta una figliuola è una figliuola un trovatello è un trovatello e se la figliuola non si marita c'è pericolo che si metta a far crescere anche lei il numero dei trovatelli a cui il municipio dovrà poi provvedere e cosí si spiegava la protezione della mascetti per la famiglia prever e specialmente per il giovane martino pronipote di quell'altro era in mano dei prever ora quella cara velia i ragazzi raccolti nell'asilo d'infanzia fatto costruire e mantenuto a sue spese recitavano poveri piccini mattina e sera una elaborata preghiera composta da don buti per la sua guarigione se non forse un po nell'indice che appariva soverchiamente tenace nell'ultima falange e nel pollice un po troppo ripiegato in dentro e dal nodo alla giuntura eccessivamente sviluppato un gattone bigio sotto quella tavola i lavoratori seduti in fila di qua e di là intenti a imbastire a passare a macchina e lui tra questi non gli piaceva forse questa realtà forse egli non era tutto in quel suo mestiere urtavano i parenti muti e raccolti nel cordoglio urtava peggio la sua presenza ogni qual volta egli veniva a fermarsi un momento su la soglia e col capo reclinato indietro e gli occhi tra i peli guardava tutti in giro come per compassione di quello spettacolo di morte levarselo e sissignori ogni volta un'ora prima nel palco al bujo ad aspettare si doveva partire misericordia di dio un precipizio sí senza dubbio nell'incoscienza povera vecchina era chiaro che lo aveva scambiato per qualche persona a lei odiosa lí del paese ma era pur naturale che ricordi aveva egli della madre quasi quasi aveva piú notizie del padre morto quand'egli aveva appena tre anni che della madre vissuta fino adesso quanti figliuoli le sono morti in fasce non ne ricorda piú il numero neppur lei ne ha tirati sú quattro femmine tre le ha già maritate ora ha la quarta sposa il signor martino ma tuttavia non poteva fare a meno di pensare che da troppo tempo ormai si studiava di non dar mai causa a quella vecchina che avesse a lamentarsi di lui e gli veniva di tirare dal fondo dei polmoni un respiro di sollievo non lo tirava perché subito dopo avrebbe sentito la puntura d'un rimorso ma il suo mestiere era pur lí in quelle due dita in quel pollice che da sé ormai dopo tant'anni per abitudine s'assoggettava alla pressura dell'indice e qua adesso per lui era una piú triste realtà ecco difatti la mano interrompeva la vaga carezza spariva dietro il telajo dopo aver sollevato la rimboccatura del lenzuolo e poco dopo quella rimboccatura era rimessa in sesto e bagnata in un punto dalle lagrime e non badando alle torve occhiate che tutti gli lanciavano per quel che or ora il suocero era tornato a riferire su la cartella della dote seguitò a dimostrare in tutti i modi la smania l'affanno che quell'attesa forzata gli cagionava ma subito avvertiva in quello la repulsione l'urto non se n'aveva per male già c'era avvezzo del resto riconosceva che quella repulsione quell'urto erano naturali verso uno che come lui stava a rappresentare le dure necessità dell'esistenza comprendeva e compativa tranne un lampadino votivo su una mensoletta davanti a un antico crocifisso d'avorio nessun lume ardeva nella camera dell'inferma arredata con squisita semplicità e rara gentilezza nella farmacia che era insieme drogheria e ufficio postale dell'arcigno mons grattarola tutti ricordavano che madama mascetti nata a cargiore non piangeva perché sapeva che nessuno avrebbe potuto confortarlo e che era inutile ogni commiserazione né c'era da aver pena per quelli che se n'andavano fortunati da invidiare anzi il giovine come raggelato d'un tratto dal silenzio mortale del piccino non sa piú muovere un passo resta a guardare torbido e scuro dalla porta e allora mamma rosa prima che il vicinato accorra balza lei su la seggiola e strappa la fune gridando a tuzza di parare il tutti quei parenti che s'indignavano sapevan pur bene che egli era stato sempre cosí quante volte non mi aveva fatti ridere la loro ersilia raccontando con festosa esagerazione le furiose avventure della sua vita coniugale con quell'uomo il quale poveretto che poteva farci i prever erano addirittura scombussolati e se la prendevano con martino che non s'era trovato presente giusto in quel momento ma se ero corso per il medico si scusava il giovanotto col padre che pareva il piú contrariato di majaletti cretacei e di galline ove da un uscio all'altro ciarlano o piú spesso leticano tutte quelle mamme dai libretti rossi dei trovatelli i maltesi si prendono la stessa cura che dei majaletti le donne e tutta quella pace fascinosa assumeva agli occhi di lei quasi un senso arcano che la forzava al pianto veniva da lontano continuo profondo come un cupo ammonimento c'a preuva madama e a vdrà s'a farà nen l miracl d fela guarí la linda vecchina inferma ancora tanto bella con quei candidi capelli ondulati sotto la cuffia di merletti fini basta rosa marenga ha trovato alla fine un maltese di second'ordine un maltesino principiante il quale le ha promesso di darle un po per volta non come di solito duecento lire di roba ma centoquaranta galline che borbottano tra loro le galline qualcuna di esse è stata chioccia e ha provato l'angoscia una volta di sentirsi chiamare da lontano da un suo pulcino sperduto rosa marenga strepita si straccia i capelli si dà manate sulla faccia e pugni sul petto si scopre il seno per far vedere che ha latte ancora e invoca pietà e misericordia per la e sotto due nomi congiunti da una lineetta velia-martino s'è ricordata di lui scappò nella sorpresa al prever del padre gli avevano parlato tanto i parenti fin dalla infanzia mentre la madre era venuta a ritirarsi lassú ed era vissuta sempre lontana da lui egli era solito scriverle due tre volte l'anno nelle feste principali per farle gli augurii tutta la giornata era stata meglio proprio meglio con le malattie di cuore però e a quell'età da un momento all'altro eh non si sa mai se n'affliggeva tanto lui all'ospizio le hanno affidato un trovatello non è segno che hanno riconosciuto in lei la possibilità di allevarlo ma a questo argomento i maltesi nell'ombra dietro il banco della bottega hanno sorriso sotto il naso tentennando il capo tutti avevano impressione che cosí passeggiando quell'uomo stésse ad aspettare con forzata pazienza che si finisse una buona volta di piangere m'han veduto sempre obbediente cacciar fuori la lingua a ogni loro richiesta gridare trentatré-trentatré quattro cinque dieci volte sopportando pazientemente il ribrezzo d'una loro orecchia fredda applicata alle mie terga aggirandosi per la tana buja protesta co suoi grugniti da ingordo contro il piccino sospeso nella cuna rètico anche per lui sú piccino lascia dormire il porchetto grasso che ha sonno lascia dormire le galline e il vicinato credi pure che te lo darebbe il latte mamma rosa se ne avesse ma non ne ha signor martino signor martino e marietta scosse violentemente il giovanotto che stava a dormire sul canapè troppo piccolo per lui ah che stupida sono stata venga venga le avrà fatto male l'aria della notte smaniava marietta mentre il giovanotto stentava a riprendere coscienza si riaffollano tutti davanti la porta sul far della sera all'arrivo del carro funebre municipale che trasporterà il morticino al cimitero lo hanno già inchiodato nella piccola bara d'abete ma ne ha tanto poco mamma rosa di latte bisogna bene che tuzza si rassegni ad andare a nozze con quella musica di strilli disperati se ella non avesse dovuto sposare questa volta mamma rosa in coscienza non avrebbe preso dall'ospizio un trovatello la vita caro che tristezza la vita che miseria oppure di nuovo ersilia poveretta si fermava e con atteggiamento umile e pietoso o fingendosi all'improvviso distratto sospirava lo sposo della figliuola e i suoi parenti se ne sono contentati e si sono stabilite le nozze ora il trovatello affamato entro una specie di sacco sospeso con l'arcuccio a due funi in un angolo della tana strilla da mane a sera e tuzza la figliuola fidanzata di rosa marenga verso le cinque tornerò ma il figlio dovrebbe arrivare nella mattinata di domani pregò afflitto il signor martino potesse almeno tirare fino all'arrivo di lui il dottor allais si strinse nelle spalle non dipende da me caro signor prever marietta annunziò loro che la malata appena rimessa a letto aveva dato in violente smanie poi coi segni le aveva fatto comprendere che voleva scrivere qualche cosa non sono rare perciò in certe ore del giorno le visite di perlustrazione dei maltesi sotto colore di giratina per sollievo in quei sudici vicoli formicolanti di bimbi ignudi il mascetti nel volgersi a guardarlo si accorse che don buti faceva cenno a colui di tacere e volle sapere allora di chi si fosse ricordata la madre e che significasse quel ritaglio di stoffa cosí forato allora la busta che vi stava nascosta scivolò sul tappeto i cinque prever e don buti la puntarono rattenendo il fiato come tanti cani da caccia il figlio non se ne accorse e si volse dolente per dire ed ella la poverina si rappresentava come una cagnetta stanca in corsa perpetua dietro a lui sempre con tanto di lingua fuori si doveva andare a teatro quell'uomo non aveva piú requie e certo gli occhi guardavano lontano pur fissi in quel cerchietto d'oro cosí vicino e la mente forse pensava quest'anellino che vuol dire sto per sciogliermi da tutto e m'ha voluto legare corre all'ospizio dei trovatelli e se ne prende uno con la scorta d'un libretto rosso che vale per parecchi anni trenta lire al mese tutti i mercanti di tele e d'altre stoffe sono a nisia maltesi un contadino rispose questa lietamente affacciata alla finestra nell'aria chiara falcia il suo fieno sotto la luna sta a raffilare la falce un fazzolettone turchino in una mano e nell'altra la tabacchiera d'osso o d'argento al municipio di nisia ciascuno con sette o dieci o quindici di quei libretti rossi di baliàtico a chi fosse quel malato b perché fosse lí c che male avesse niente cari miei di tutto questo dei cereali e dei salati non si respira se vogliono respirare debbono andare lassú ci vanno morti e si figurano che morti respireranno e che non pertanto alla loro presenza era stato accolto in quel modo don buti s'era inginocchiato davanti al letto e recitava la preghiera dei defunti anche i prever e marietta si erano inginocchiati e pregavano con lui tra i singhiozzi il mascetti tornò a ritirarsi nell'altra se ti piacciono questo canapè e queste poltroncine puoi prenderle sai caro finché vedendo che tutti a un modo i piú intimi gli si rivoltavano scandalizzati non cominciò a profferire i mobili e gli oggetti della casa ai meno intimi don buti pareva incerto se vederci una minaccia per l'asilo d'infanzia o una promessa forse l'erezione d'un asilo pei vecchi o d'un ospedaletto chi sa o di una cappella qualche disposizione insomma di beneficenza o in favore della santa religione e poi scusate spendere denaro ad averne per un piacere lasciamo che io non lo farei mai perché i piaceri miei non mi compro a denari ma via potrei ammetterlo i quali le avevano finanche tolto il figliuolo per educarlo a modo loro il figliuolo che ora nientemeno era addetto d'ambasciata a vienna i piú vecchi gli opponevano che la ragione era un'altra piú antica l'avversione di velia per torino ora serrando il pugno o per un fitto spasimo improvviso o per un moto d'ira e d'impazienza a cui succedeva sempre un rilassamento di mortale stanchezza oh ne ha avuto tanto perché la mamma sua benché porca notte e giorno gliene diede con tutto il cuore finché ne volle esso perciò non sa concepire che si possa strillar cosí per mancanza di latte e bernardo sopo si accostò al suocero e lo pregò di recarsi con lui per un momento nello scrittojo qua la vista dei mobili quieti in penombra gli restava un pezzo accanto a guardarlo attraverso le pàlpebre semichiuse inerte ingombrante soffocante finché non provocava con uno sbuffo la domanda su le altre negli scaffali e su panche e nelle vetrine un banco di vendita una tavola da tagliatore con sú distesa una stoffa segnata e un pajo di grosse cesoje sopra povera mano tu cosí gialla cosí macra con quel segno d'amore eh no di morte su un letto d'ospedale non si sposa che in previsione della morte morta e in quell'atteggiamento di rivolta e di paura preso all'apparire del figlio marietta le aveva pian piano rimesso sul letto il braccio che ella aveva levato per nascondere la faccia ma nessuno ardiva di toccarle la testa il mascetti contemplò un pezzo sua madre che c'era la luna che voleva scendere in giardino che a pian del viermo cantavano non a rufinera stramberie poi s'è messa a chiamar lei signor martino me domandò arrossendo poi impallidendo il giovanotto erano sottili acuti fritinníi di grilli risi di rivoli giú per le zane per marietta l'incanto di quella notte era tutto lí presente dicono che ho guasto tutto l'organismo sarà vero ma non me n importa perché dopo tutto se mai dico se questo fosse vero non sarebbe un gran guajo il vero guajo è un altro mortificazioni e bernardo sopo sempre con gli occhi chiusi aprendo le braccia ma scusate perché cari perché io mi spoglio per me è finita cari miei bisogna che non ci pensi piú so quello che porto addosso lasciatemi fare son cose che si devono fare tutte queste sciocchezze da fare e che si devono fare la veglia al cadavere sicuro e i ceri e i fiori e i funerali in chiesa e il trasporto e il seppellimento quarantotto ore e lei gli aveva risposto sí e no ma sempre con frasi comuni e brevemente e senz'alcuna effusione di cuore mai la notizia della grave malattia di lei gli era arrivata di colpo mah dopo morta il signor martino restò assorto stupito costernato era ben sicuro che il testamento della vecchia conteneva qualche disposizione in suo favore e in favore della sua famiglia ora questa lettera lo inquietava domandò ha scritto molto non mi riconosce vedendo tutti gli occhi fissi lí presso i suoi piedi si chinò anche lui a guardare e vide la busta sarà per lei gli disse piano marietta indicandola la signora però ha detto dopo morta poco dopo da un lontano ceppo di case del villaggio tutto sparso a gruppi su quel pianoro tra le prealpi giunse dolcissimo un coro di donne cantano a rufinera annunziò marietta e quando questa bocca vi parla e vedete sottosopra la chiostra dei denti la puntina in mezzo del labbro superiore e il principio del palato anche senza sentire quello che la bocca vi dice v'assicuro si perde il rispetto il mascetti l'aprí ne trasse la ricetta di cui aveva fatto cenno l'infermiera la scrittura a lapis era quasi indecifrabile ci fu bisogno del concorso di tutti per l'interpretazione di certe parole smezzate o scritte scorrettamente in dialetto tra altre italiane e a quella lettera pensava pure tra le smanie il signor martino andando per i ceri e don buti correndo dalla chiesa parrocchiale all'asilo per far chiudere il portone in segno di lutto e dare anche lí disposizioni per il funerale del giorno seguente solo il mascetti pareva se ne fosse dimenticato azzimato profumato con le fedine già brizzolate e la calvizie nascosta appena da pochissimi capelli raffilati con meschina cura a sommo del capo volto piú davvicino volle esser guardata con quell'anellino d'un giorno che avrebbe potuto dir tante cose e una sola ne diceva triste tanto triste e tutto quel giorno e fino alla metà del giorno appresso tenne sulla corda quella povera gente don buti alla fine quando già la cassa mortuaria era arrivata non seppe tenersi piú sarò pazzo ma io vivo non ho casa non ho stato ado all ospedale i prego di credere che non ci sono mai andato da me coi miei piedi mi ci hanno sempre trasportato gli altri in barella privo di sensi i ci sono ritrovato e mi son subito detto madama velia chiamò contemporaneamente dall'altro lato del letto don buti ma la morente non mostrò di riconoscere né l'uno né l'altro entrò in quel momento nella camera inavvertito un signore su i cinquant'anni bassotto dunque il male era inguaribile sí me l'aveva detto chiaramente la mano troppo incerta nel tatto nei movimenti con che lenta tristezza ora faceva girar col pollice quell'anellino troppo largo attorno zia velia chiamava intanto il giovanotto con voce grossa ancora insonnolito che chiama non vede che non sente gli gridò manetta spazientita e senza avere altra risposta che uno sguardo di disgusto d'abominazione bernardo sopo si vedeva lasciato in asso il che però non gli toglieva l'animo d'accostarsi poco dopo a un altro dei parenti piú intimi e di portarselo a passeggiare nel salotto per proporgli a un certo punto come il fumo non trova sfogo e ristagna in quelle tane e annegra soffitto e pareti e che smorfie di disgusto fanno dalle stampacce fuligginose i santi protettori appesi a quelle pareti spazientita m'ajuti a rimetterla a letto e corra per il medico ma si svegli eh se no di qui a che lei va e torna col medico la povera signora ah dio non sia mai muore domandò il signor martino avvertendo finalmente il rantolo con codesto pollice in bocca ti sei tutto succhiato fino a non lasciare piú che sola pelle attorno agli ossicini del tuo scheletro come dove trovi in te la forza di strillare ancora cosí miracolo parecchi credo anzi senza dubbio sono la tessera d'entrata senza non m'avrebbero ricevuto e devo anche averli buoni a quanto sembra intendo non passeggeri qua non so al cuore al fegato ai reni non so eccomi qua fu nell'ospedale in cui sono stato l'ultima volta ma non fate codesta faccia afflitta da imbecilli perché non vi narro una storia triste tra me e l'ospedale benché non possa soffrire i medici e la loro scienza ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni per fortuna essa figurava come locata alla moglie sicché dunque il contratto con la morte di questa si scioglieva naturalmente ma c'erano i mobili i mobili tutti quei mobili di cui la povera morta che amava gli agi aveva ingombrato le stanze fin negli angoli piú riposti il mascetti se ne stava compunto e taciturno chinava di tanto in tanto il capo alle parole melate del parroco ma pensava intanto tra sé all'accoglienza che gli aveva fatto la madre dopo un cosí lungo e precipitoso viaggio intrapreso per rivederla quelli gridavano va bene si devono fare ma a tempo e a luogo perdio e allora lui per troncare il discorso rimettendosi concorrono a questa corruzione della virtú cioè a crescere il tanfo il majaletto e le galline e non di rado anche qualche scalpicciante somarello solo m'ha seccato d'esser tenuto dai medici per questo in conto di malato intelligente la noncuranza da parte mia di sapere di che male fossi afflitto è stata presa dai medici per fiducia nella loro scienza capite sa se avrebbe fatto a tempo però meglio forse eh sí meglio non auff sbuffò a questo punto il signor martino combattuto interrompendo le amare riflessioni il mascetti la raccolse e poiché la madre continuava a dire soffocata ch'a vada via ch'a vada via si recò angustiato nella camera attigua seguito poco dopo da don buti vuoto e l'ozio doloroso di quella corsia d'ospedale la malattia l'attesa stanca e piena d'angoscia chi sa forse della morte sí senza dubbio quella era la mano d'un sarto ahimè si ricasca subito nell'uniformità degli aspetti consueti nell'abitudine delle consuete relazioni si riaccetta il consueto valore dell'esistenza quotidiana e sopportare i picchi sodi delle loro dita a martello le punture delle loro siringhette e ingollarmi tutte le loro porcherie liquide o in pillole senza mai gemere per nausea o per fastidio oh dio dottore cos'é è amaro dottore ma forse poi pensò che sí qualche cosa pure quell'anellino legava legava il suo nome alla vita del suo figliuolo gli era nato prima delle nozze quel figliuolo e non aveva nome ora l'avrebbe avuto gli levava dunque un rimorso quell'anellino prever su la vita della madre su cargiore per venire indirettamente a sapere tra che gente si trovasse gli era nato finanche il dubbio che quelli fossero lontani parenti materni di cui egli ignorasse l'esistenza il prever si struggeva dentro poi si pose una mano sugli occhi non riusciva a piangere irritato sordamente dal pianto di quegli altri per lui affatto estranei ne ignorava finanche i nomi ma che pure mostravano d'avere una ragione per piangere sua madre piú di lui che era il l'attesa è lunga il vicinato si stanca si stancano i parenti del fidanzato e tutti se ne vanno alle loro case solo il maltesino resta lí di guardia irremovibile che non sapevano nulla di quanto era accaduto di là lo fece sbuffare specialmente la vista degli scaffali pieni zeppi di pesanti libri dl filosofia aperto un cassetto della scrivania ne trasse una cartella di rendita intestata alla moglie defunta e la porse al suocero anche se nati in sicilia sono maltesi andare dal maltese vuol dire a nisia andare a provvedersi di tela e i maltesi armati di mezzacanna fanno a nisia affaroni aprendo gli occhi vidi attorno al letto del mio vicino molta gente uomini donne forse parenti in prima pensai che fosse morto no è una bella consolazione molta indulgenza bisogna avere per gli abitanti di nisia perché non è molto facile essere onesti quando si sta male cova in quelle case oppresse tane piú che case un tristo tanfo umido e acre che corrompe a lungo andare ogni stende la luna lassú e fiorisce spontaneo in quell'incanto delizioso un desiderio accorato di bontà tuzza si promette in cuore d'essere una mamma amorosa per i suoi piccini sú povero piccolo fatti capezzolo d'un tuo ditino e succhia succhia questo invece e addorméntati il cielo col solito azzurro vi guarda poi la sera con le solite stelle il mare v'addormenta col solito brontolío le case vi sbadigliano di qua e di là con le finestre delle solite facciate e col solito lastricato vi s'allungano sotto i piedi e a uno a uno non riuscendo piú a trattenersi balzarono da sedere e corsero a investirlo a gridargli tra i denti che doveva vergognarsi di quel che stava facendo vergognarsi come si vergognavano per lui quelli stessi che nell'imbarazzo non avevano saputo opporsi alle profferte una mattina io mi riscossi tardi da uno dei letarghi profondi di piombo che sogliono seguire ai piú forti accessi di quel male ch'è forse il piú grave tra i tanti di cui soffro si rimetteva a passeggiare e poco dopo si fermava per ripetere poveretta il suono de suoi passi il suono della sua voce in quella che non pareva neppure un'esclamazione di compianto ma quasi una conclusione ragionata e anche a qualche estraneo amico di casa i quali con minor scrupolo ma pur perplessi e timidi lo ringraziavano bernardo sopo troncava subito i ringraziamenti con un gesto della mano alzava le spalle per significare che non dava alcuna importanza al regalo e soggiungeva qualche maltese al colmo della costernazione è arrivato perfino a far dare a un trovatello molto deperito una bevutina di latte dalla propria moglie per una mezz oretta al giorno e alla madre e alla sorella del fidanzato che vogliono vedere come andrà a finire quella storia una vicina caritatevole è entrata nella tana e con l'ajuto di tuzza che si scioglie in lagrime lava e veste il cadaverino il figlio seguendo le indicazioni del biglietto aprí il secondo cassetto del canterano e cercò nell'angolo a destra non c'era propriamente alcun fagottino c'era soltanto l'involto di un pezzo di panno turchino forato e bruciacchiato in una parte come da una palla vengono invece fredde fredde piano piano con le labbra cucite la mamma di lui e una sorella maritata per assistere alla scena del maltese del maltesino principiante che piomba furibondo nella tana a riprendersi la roba anticipata a dimostrare quella sua rigidezza impassibile possedeva anche lui una villa con un vasto giardino aveva una simpatica moglietta che gli aveva recata una buona dote e continuava ad esercitare la professione tanto per fare qualche cosa intanto pensava al medico che si sarebbe certo seccato di quella chiamata notturna ma che poteva farci lui non poteva certo assumersi la responsabilità di sospendere quelle iniezioni che tenevano artificialmente in vita l'inferma ora che il figlio da vienna aveva telegrafato l'annunzio della sua partenza e ad ascoltare il canto lontano a un tratto si scosse di soprassalto la padrona rantolava spaventata richiuse subito l'imposta si chinò su l'inferma le sollevò il capo la chiamò piú volte invano si smarrí corse a chiamare ajuto nella stanza accanto livide composte a forza sul petto bernardo sopo il marito passeggiava nella camera accanto di larghe spalle quantunque povero e tardo di gambe calvo e barbuto come un padre cappuccino con gli occhi socchiusi a un certo punto lo videro entrare nella camera con un'aria che gli conoscevano bene aria di rassegnazione ma testarda con la quale sfidava le proteste e accoglieva le ingiurie di tutti come un asino le nerbate senza rimuoversi d'un passo dall'orlo del precipizio nello stordimento lasciatomi dal lungo letargo socchiusi le pàlpebre il corpo d'una vecchia grassa che mi voltava le spalle presso il paraventino specialmente il suo sedere enorme e la sua gonna rigonfia tutta a fitte piegoline e a quadretti rossi e neri gli diede ragguaglio di sé della sua famiglia gli parlò dell'antica amicizia di essa per madama tacendo però dell'amore e del suicidio dello zio martino eccolo eccolo grida mostrandolo da lontano alla figlia che sorride tra le lagrime mentre il carro funebre s'avvia lentamente al cimitero una per concludere che tutta cargiore era profondamente addolorata e nello stesso tempo in legittima ansia di conoscere se oh il mascetti s'affrettò a rassicurarlo nisia se ha voluto crescere s'è dovuto arrampicare una casa sull'altra per le marne scoscese dell'altipiano imminente dovresti affrettarti piuttosto a farli portar via mi preme di sgombrare al piú presto quegli altri allora presero a fulminarlo dalla camera mortuaria con certi occhiacci da spiritati e a dar segni d'ira e di sdegno e di dispetto per un altro verso e scappa via cosí gridando tutta scarduffata con le braccia per aria accompagnata dai lazzi e dai fischi dei monelli tutto il vicinato è in fermento là davanti la porta attorno al maltesino che s'è piantato di guardia alla sua roba pro vi faccia ecco sarà perché io propriamente non ho mai capito che gusto ci sia a rivolgere domande agli altri per sapere le cose come sono ve le dicono come loro le sanno come pajono a loro passava davanti al camposanto intravide per una delle finestre ferrate aperte lungo il muro di cinta la tomba gentilizia della sua famiglia e accanto quella della mascetti lo sollevano per introdurlo nel carro quando tra gli urli di maraviglia e altri lazzi e altri fischi della folla sopravviene raggiante e trionfante rosa marenga con in braccio un altro trovatello quarantotto ore come se la povera ersilia potesse non esser morta davvero purtroppo è morta purtroppo per me non per lei ah lei sí povera ersilia se l'è levato questo pensiero della morte mentre noi qua ora ma io vi ho promesso di parlarvi della mano d'un malato povero la premessa è stata lunga ma forse non del tutto inutile perché voi almeno cosí adesso non mi domanderete nulla di quello che vi premerebbe piú di sapere per commuovervi al modo solito cioè le notizie di fatto che disgrazia che disgrazia la fune s'è strappata chi sa come s'è strappata e il bimbo è caduto dalla culla ed è morto l'hanno trovato morto per terra freddo e duro che disgrazia che disgrazia non già perché gli premesse il teatro anzi al contrario il pensiero d'andarci diventava per lui un tale incubo che non gli pareva l'ora di levarselo si può supporre che essi non abbiano molta fiducia nel medico e nell'assessore comunale incaricati di sorvegliare alla sorte dei trovatelli dell'ospizio ma non è questo i maltesi sanno che agli occhi di quel medico la signora velia aveva ricevuto i sacramenti tre giorni avanti finita la preghiera don buti scappò in chiesa per far sonare le campane e dar le prime disposizioni per i solenni funerali del giorno appresso le signore prever si misero a disposizione di marietta per accudire al cadavere il quale poco oltre il borgo strapiomba minaccioso sul mare liberamente avrebbe potuto estendersi su questo altipiano vasto e arioso morta forse il figlio per curiosità l'aveva già aperta che stupida quella marietta che c'entrava dire al figlio sarà per lei dall'accoglienza che la moribonda gli aveva fatto si poteva capir chiaramente che madama velia non si aspettava di rivedere il stanchezza compresi ch'era la mano d'un malato povero perché quantunque accuratamente lavata come l'igiene negli ospedali prescrive serbava tuttavia nella gialla magrezza un che di sudicio indetersibile che non è sudicio propriamente nella mano dei poveri e se troppi uomini costretti da questa necessità convengono in quel punto e troppi ve ne nascono e il punto è troppo angusto per forza il borgo deve crescere male tutta la notte anche quando le ultime vicine accorse alle grida se ne sono tornate a dormire nelle loro case ella séguita a piangere e a strillare e appena spunta il nuovo giorno riprende a raccontare quella disgrazia a chiunque s'affacci alla porta doveva avere settantatre o settantaquattro anni sua madre il suo tempo dunque lo aveva fatto ne aveva già quasi cinquanta lui purtroppo di nebbia stracciati ritornò il medico che non volle rispondere nulla al solito alle tante interrogazioni dei prever e di don buti protestando i lascino ascoltare fece ancora uniniezione ma dichiarò ch'era proprio inutile ma dimostrava forse il pianto la intensità del dolore dimostrava la debolezza di chi soffre chi piange vuol far conoscere che soffre o vuole intenerire o chiede conforto e commiserazione ma non si sa piú se sia donna o strofinaccio tanto che i maltesi a cui si è rivolta per le tre prime figliuole si sono rifiutati per questa quarta di farle credito rètico viene da eretico e significa inquieto bizzoso fastidioso scontento non si può dire che non sia un modo blando per gente cristiana di giudicare gli eretici un po di latte e quel bambino diventerebbe subito cristiano gnora rosilla non gliela fate io non gliela faccio io si è sentita offesa nella dignità di bestia per tanti anni buona per razza e per latte e poiché non si discute coi taciturni maltesi ha strillato ferocemente davanti alle botteghe qualcuna ne prova fastidio e crocchia sotto sotto maledetta e maledetto anche il vecchio marito che ritorna ubriaco al solito dalla bettola e inciampa nella porta per scansare i due fidanzati ditino oh dio che hai fatto il pollice della tua manina manca è diventato cosí enorme che quasi non puoi piú ficcartelo in bocca enorme esso solo quel dito nella gracile manina gelida e rattrappita enorme esso solo in tutto il tuo corpicciuolo marenga rosa de nicolao è famosa al municipio di nisia da piú di vent'anni nutre l'usura dei maltesi con una serie quasi ininterrotta di quei libretti rossi abbandonare le membra come se non fossero mie ai palpeggiamenti troppo confidenziali delle loro mani ben lavate sí ma dio mio adibite allo schifoso servizio pubblico di tutte le piaghe umane questi stordito dalla sciagura guardò coi calvi occhi insanguati nel pianto prima quella cartella poi il genero senza comprendere figuratevi che quest'ospedale di cui vi parlo aveva la squisita attenzione verso i suoi ricoverati d'impedire che l'uno vedesse la faccia dell'altro mediante un paraventino a una sola banda tu se vuoi caro potresti prenderti intanto queste due vetrine col servizio da tavola e la cristalleria anche la credenza se vuoi l'offerta in quel punto col cadavere ancor lí presente pareva a quello un insulto anzi peggio un pugno sul petto il pagamento del baliàtico ai maltesi è ormai a nisia tradizionale marenga rosa grida l'esattore presente risponde il maltese morta la moglie e dovendo restituire la dote egli con quel che aveva di suo e coi tanti pesi che aveva addosso non poteva piú sostenerne la pigione quella casa per altro sarebbe stata troppo grande per lui che restava ormai solo e il giovane martino mentr'ella se ne stava sul seggiolone del parroco a guardare i prati attraverso i vetri della finestra era di là nella stanza attigua a rifarsi un po delle veglie durate e schiuse gli occhi subito i prever spinsero al letto il giovine martino suggerendogli sottovoce chiamala chiamala zia velia chiamò il giovanotto bernardo sopo tornò a strizzare dolorosamente gli occhi per pietà profonda di quel povero vecchio di quel povero padre ma poi sollevò la faccia sollevò il petto trasse con le nari quanta piú aria poté e quindi vtandosene con gesto di sconsolata stanchezza disse tastò il polso all'inferma poi senza dare a veder nulla a quei due che lo spiavano intentamente preparò la siringhetta per una nuova iniezione potrà tirare fino all'alba disse licenziandosi certi giorni tra tutto quel bianco pareva di stare in una nuvola e con la benefica illusione della febbre di veleggiare nell'azzurro ch'entrava dalle vetrate dei finestroni io non so nulla di nulla non mi sono curato di saper nulla come forse avrei potuto domandandone notizie agl'infermieri io ho visto solamente la sua mano e non posso parlarvi d'altro ve ne contentate e allora eccomi qua ah eccoci qua ora bisogna cacciar fuori la lingua e subito volenteroso e obbediente invece di lamentarmi lho cacciata fuori a ogni richiesta per uscirmene presto e il signor dottore domandò marietta che dirà il signor dottore sa lei che abbiamo già la neve su roccia vré un tantino insisté la padrona vedi respiro cosí calma marietta aprí uno spiraglio dapprima poi a poco a poco per le insistenze dell'inferma la mezza imposta non che stimasse cattivo quel bamboccione del signor martino e interessato l'affetto della famiglia prever per la sua padrona ma eh i dindi i dindi piacciono a tutti sicché io del malato che mi stava a sinistra veramente non potevo veder altro che la mano quand'egli tirava il braccio fuori dalle coperte e l'abbandonava sul lettino i misi a contemplare con curiosità amorosa questa mano e da essa a poco a poco mi feci narrare la favola che vi dirò di spogliare le cose delle vecchie apparenze che ormai per abitudine per pigrizia di spirito ponderosamente si sono imposte a tutti eppure è raro che almeno una volta in un momento felice non sia avvenuto a ciascuno di vedere all'improvviso il mondo la vita con occhi nuovi con tutto il cuore egli avrebbe adempiuto alle generose promesse della madre anche se nessuna disposizione si fosse trovata nel testamento ma non mostrò affatto di ricordarsi di quella lettera scivolata di sotto il guanciale la vita era per bernardo sopo profondamente oscura la morte uno sbuffo di piú densa tenebra nell'oscurità né al lume della scienza per la vita né al lume della fede per la morte riusciva a dar credito o piuttosto un telajo a cui con puntine si fissava ai quattro angoli una tendina di mussolo cambiata ogni settimana lavata stirata e sempre candida la narrò coi cenni s'intende forse incoscienti che di tanto in tanto faceva con gli atteggiamenti in cui s'abbandonava macra ingiallita tutti allora per un momento zitti e intenti intorno al letto di lei ruppe l'alba alla fine cielo aggrondato piovoso sú per i greppi delle scabre montagne nessuno piangeva nessuno si lamentava parlavano anzi col malato e tra loro festosamente quantunque a bassa voce per non disturbare gli altri malati i chiamavano in testimonianza è vero è vero quelli si stringevano nelle spalle con un sorriso afflitto su le labbra ma certo ognuno esclamavano allora i parenti sono mortificazioni ma la inferma aveva reclinato il capo soffocata dall'interna commozione marietta non se ne accorse rimase a contemplare estatica lo spettacolo del povera povera madama e il parroco cominciò a tessere al figliuolo l'elogio della madre grande benefattrice sopraggiunse con aria smarrita prever padre poi venne anche prever figlio rosso come un gambero spinto evidentemente dalla madre e dalle sorelle in mal punto non è prerogativa soltanto degli uomini anche un borgo non nasce come o dove vorrebbe ma là dove per qualche necessità naturale urga la vita che è uno scaricatore di bordo viene di sera quando è finito il lavoro del porto e se la serata è bella mamma figliuola e fidanzato se ne vanno sull'altipiano a respirare il chiaro di luna e il trovatello rimane a strillar solo al bujo nella tana serrata sospeso in quella specie di culla e in tanta oscurità non vedeva profilarsi altro a ogni passo che le sgradevoli dure ispide necessità dell'esistenza a cui era vano tentar di sottrarsi e che si dovevano subito perciò affrontare o subire per levarsene al piú presto il pensiero se però per il municipio la morte d'un trovatello è una fortuna è per il maltese per lo meno un cattivo affare anche se riesca a riprendersi la roba anticipata il signor martino fu spedito per i ceri da accendere attorno al letto funebre e prever padre non sapendo che fare si recò di nuovo a raggiungere nell'altra stanza il mascetti quella lettera misteriosa gli stava fissa in mente come un chiodo dopo morta la morente fissò gli occhi velati sul figlio e aggrottò le ciglia agitò un braccio e nascose il volto balbettando con espressione di terrore ch a vada via chiel e la sua padrona ne aveva di molti e quell'aver pensato a scrivere qualche cosa in quegli ultimi momenti doveva per forza suscitar timori o accendere speranze n'ebbe la prova non appena giunsero tutti ansanti dalla corsa i parenti del signor martino e don buti l'altipiano quelli di nisia hanno posto il cimitero il respiro è lassú per i morti lassú respireremo dicono quelli di nisia là fuori d'ogni traccia solita d'ogni consuetudine libero di tutte le vecchie apparenze col respiro sempre nuovo e largo tra cose sempre nuove e vive i s è guastato il cuore mi si sono logorati i polmoni che me n'importa le lenti dimenticate su la punta del naso le mani a tergo passeggiava si fermava di tratto in tratto diceva ersilia poveretta mamma i prever don buti marietta si guardarono negli occhi scostandosi poi presero tutti a osservarlo con un'aria mista di suggezione e di diffidenza ecco sí levarsene il pensiero tutta la vita non era altro che questo un pensiero una sequela di pensieri da levarsi ogni indugio era una debolezza e chi scotendo amaramente il capo appena appena con gli angoli della bocca contratti in giú mirava sul letto tra i quattro ceri la povera morta cosparsa di fiori con un piccolo crocefisso d'argento e la corona del rosario di grani rossi tra le mani dure maritata per forza a un ricco signore di torino che se n'era innamorato durante una villeggiatura estiva lassú dopo quattro anni rimasta vedova aveva lasciato il bel palazzo della capitale e se n'era tornata a cargiore per beneficare i suoi compaesani con le vistose sostanze ereditate dal marito di te non ha avuto pietà la tua mamma vera la tua mamma ignota come vuoi che ne abbia lei che deve averla invece per la sua figliuola lasciala respirare un po lassú nei segni incisi sulla palma che sono come si dice il suggello della morte nella mano dell'uomo e allora mi diedi a immaginare a che mestiere fosse addetta quella mano non certo a un rude mestiere perché era gracile e fina quasi femminea per nulla deformata o attrappita se assillato dalla sollecitudine non trovava requie s'accostava a questo e a quello dei parenti piú intimi della defunta irresistibilmente tratto dall'idea di proporgli qualcuna delle tante cose che si dovevano fare ogni lettino nella lunga corsia luminosa aerata aveva accanto a destra il riparo d'un di quei telaj che non arrivava oltre l'altezza del guanciale ma non sarebbero stati certo accesi quei ceri né sparsi quei fiori né posti in mano alla morta quel crocefisso e quella corona di grani rossi non per la ragione però che con maligno animo sospettavano i parenti e andò via subito il signor martino assalí di domande marietta intorno a quella lettera misteriosa ma la infermiera non sapeva leggere e poté dirgli soltanto che la signora aveva scritto col lapis dietro una vecchia ricetta del medico si avanzò fino al letto con le scarpe sgrigliolanti scostò piano con la mano inguantata il signor martino si chinò verso la morente ed entrò infine a parlargli anche lui delle grandi benemerenze della defunta delle opere di carità parte compiute parte promesse da lei ma come caduto non ha nessuna ferita nessun livido nessuna ammaccatura quel cadaverino ha soltanto una magrezza che incute ribrezzo e nella manina manca quel dito quel pollice enorme la madre sapeva dominarsi meglio grassa pallida placida dal parlare lento e dal gesto molle rivolgeva a marietta sciocche e inutili domande l'inferma accennava di tratto in tratto di riscotersi dallo stato comatoso non era giorno di visita come e perché dunque era stata ammessa tutta quella gente fino al letto del malato non udivo né volevo udire le loro parole anche la loro vista m'era grave agli occhi avventandosi di qua e di là con tutti i merluzzi della cresta erti non s'era data pace finché non lo aveva ritrovato ora come mai la mamma di quel piccino che certo dev'essere anche lui sperduto non accorre a quei disperati richiami il padre vecchissimo le sorelle coi loro mariti i fratelli con le loro mogli e i figliuoli piú grandi e chi piangeva silenziosamente col fazzoletto sugli occhi quale eh voi cari amici volete saper troppo al contrario di me che non voglio saper mai nulla se debbo dirvelo io qual è il vero guajo è segno che voi non l'avvertite e mi ci mettessi a cavallo tanto per dire ma quanti si sforzano di rompere la crosta di questa comune rappresentazione delle cose di sottrarsi all'orribile noja dei consueti aspetti i vuoi accennava di sí col capo mestamente e con aria stanca abbattuta se lo portava a passeggiare nella sala da pranzo qua dopo essere andato due o tre volte sú e giú esclamando a tratti aveva già stabilito d'andarsene in una camera mobiliata intanto come far presto per levarsi quest'altro pensiero dei mobili bisognava che prima la moglie fosse portata via al camposanto e dovevano passare almeno quarantotto ore per espressa volontà dei parenti da tutti subíta passivamente le fracasserei i dico che sedere su una seggiola è divenuto per me un supplizio intollerabile per alleviarlo un poco bisognerebbe per lo meno permettete che la mettessi cosí ecco per lungo poco rispose marietta un pezzettino di carta cosí e la mano le tremava tanto sai la nuova marietta riprese dopo aver pensato un po il giovanotto corro a chiamare i miei hai sentito che ha detto è bello vedere alla fine d'ogni mese la processione dei panciuti e taciturni maltesi in pantofole ricamate e berretto di seta nera ajutò l'infermiera a rimettere a letto quell'esile corpo abbandonato e scappò per il medico che abitava nella frazione di ruadamonte che luna esclamò anche lui appena fuori gli uomini lo sentono meno imbrigati e imbestiati come sono tutto il giorno sulla spiaggia o sulle navi le donne lo sentono e ne sono come arrabbiate e pare che questa loro rabbia sfoghino facendo figliuoli quanti ne fanno chi dodici chi quattordici chi sedici zitti sí ma tuzza non può trattenere lo scatto di certe risatine a qualche parola che il fidanzato le susurra all'orecchio parola o bacio al bujo non si vede mamma rosa è entrata nella tana e io passo per pazzo perché voglio vivere là in quello che per voi è stato un momento uno sbarbàglio un fresco breve stupore di sogno vivo luminoso che effetto curioso fa la faccia dell'uomo medico o infermiere guardata da sotto in sú stando a giacere su un letto che ve la vedete sopra coi due buchi del naso che vengono fuori e l'arco della bocca che va in sú di qua e di là dalla pallottola del mento e allora perché dovrei dirvelo io ai medici che m'hanno avuto in cura io non ho mai chiesto di che male fosse afflitto il mio corpo so che questo povero asino che mi porta l'ho fatto trottar troppo e per certe vie che non sarebbe mai venuto in mente a nessuno d'infilare enorme il medico necroscopo dopo la visita se ne va facendo spallucce e smusate c'è tutto il vicinato che attesta a una voce che il bimbo è morto di fame e il promesso sposo pur sapendo in quale angoscia dev'essere tuzza non si fa vedere ma bernardo sopo strizzando dolorosamente gli occhi e protendendo le mani cercò di trattenerlo per carità pregò tutto quello che si deve fare ma piangere gli gridò il vecchio piangere piangere per ora e morte ch'essi stavano lí a rappresentare sinceramente quasi per esercizio d'un dovere oh tristissimo sí ma al tutto inutile e appena egli voltava le spalle per rimettersi a passeggiare nella stanza accanto ma quasi la pàtina della miseria che nessun'acqua mai porterà via si scorgeva questa pàtina nelle nocche aguzze e un po scabre delle dita nelle pieghe interne cartilaginose delle falangi che facevano pensare al collo della tartaruga non ammetto dopo il malanno dopo le sofferenze d'una malattia per giunta pagar le medicine il medico del resto non ne ho mai avuti per prendermi i cosí detti piaceri della vita come li intendono gli altri dunque diritto d'aver gratis la cura dei malanni che mi dà ma alla vecchina guardando assorta pareva che quel silenzio sprofondasse nel tempo e altre notti pensava remote simili a questa vegliate dalla luna poiché lei non aveva potuto trovarle altra carta lí nella camera e che aveva scritto con stento e che infine aveva chiuso quel pezzo di carta in una busta del farmacista da cui lei aveva tratto alcune ostie e una cartina di medicinale messa la lettera sotto il guanciale la padrona aveva balbettato ma si sarebbe allora allontanato dalla spiaggia forse una casa posta per forza lassú un bel giorno sotto il cappello delle tegole e stretta nello scialle del suo intonaco si sarebbe veduta scendere come una papera alla spiaggia perché lí sulla spiaggia urge la vita morta com'era all'improvviso di paralisi cardiaca quarantotto ore diceva fra sé bernardo sopo seguitando a passeggiare con gli occhi socchiusi e grattandosi il mento con la mano irrequieta tra i peli della folta barba da padre cappuccino c'era un guscio di noce alcuni fiori secchi una ciocchetta di capelli castani e un pezzettino di carta su cui erano scritte queste parole già sbiadite dal tempo notte di luna ottobre i prever don buti restarono delusi storditi non sapendo che pensare un fagottin domandò madama prever che sarà quando glielo dissero non seppe piú toccare quegli oggetti che appartenevano alla remota gioventú di sua madre prima ch'egli nascesse si scostò dicendo facciano loro la sua volontà fa all'amore conversa col promesso sposo ride cuce il suo corredo e di tanto in tanto tira la cordicella legata a quella culla primitiva e la fa dondolare aòh bello aòh mamma santissima com'è rètico questo nutrico capisco capisco ma non capiva affatto o piuttosto capiva questo soltanto ch'era una debolezza quell'indugio che si voleva frapporre una debolezza come tutto quel pianto là lo credevano senza cuore perché egli non piangeva e dunque chi piú intelligente di me un malato che nutra una cosí cieca abbandonata fiducia nella scienza medica dev'essere per forza a loro giudizio intelligentissimo lasciamo questo discorso i fa tanto piacere vedervi ridere accende il lume guarda nella culla allunga càuta una mano alla fronte del piccino e subito caccia un grido tuzza accorre ma il fidanzato rimane perplesso e sgomento davanti la porta andremo a vedere propose timido don buti intanto sono proprio contento che una disposizione ci sia come avevo preveduto si recarono tutti nella camera della morta la vecchina parata amorosamente da marietta era già deposta nella bara non ancora chiusa le galline sono tanto stupide che covano anche le uova fetate da altre e quando da queste uova non loro nascono i pulcini non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro e li amano e fanno incetta di quei libretti rossi dànno per ciascun libretto duecento lire di roba un corredo da sposa le ragazze a nisia si maritano tutte cosí coi libretti rossi dei trovatelli a cui le mamme in compenso dovrebbero dare ah che incanto che pace pareva che la luna inondasse di luminoso silenzio quei prati d'un silenzio attonito e pur tutto pieno di fremiti e dicono cosí perché giú sulla spiaggia non si respira in mezzo al traffico tumultuoso e polverulento dello zolfo del carbone del legname ci sarò stato almeno tre volte tre cinque non so perché vi fa tanta impressione l'ospedale non ho casa non ho nessuno già esclamò il mascetti cercandosi nelle tasche se n'era proprio dimenticato tutti gli si fecero attorno sospesi in un'ansia trepidante la busta dopo lunga ricerca fu trovata in fondo ad una tasca dei calzoni dopo una giornataccia di rudi fatiche e beare della gioja della sua figliuola innamorata che passeggia sotto la luna a braccio del promesso sposo se tu sapessi che luminoso velo trapunto di rugiada e tutto sonoro di trilli argentini voi ve ne contentate grazie tante io voglio saperle per me e voglio che entrino in me come a me pajono è ben per questo vedete che ormai tutte le cose ci stanno sopra sotto intorno col modo d'essere il senso il valore che da secoli e secoli gli uomini hanno dato ad gli grida mamma rosa di venire a sciogliere in fretta in furia una delle funi che reggono sospesa all'angolo la culla e perché sú presto presto lo sa lei il perché mamma rosa afferrò il lume che ardeva in quella stanza e rientrò nella camera dell'inferma seguita dal signor martino m'ajuti m'ajuti bisogna rimetterla a letto non c'è voluta stare ed ecco le conseguenze zia male con tutto quel lume avrebbe potuto correre piú speditamente per i difficili sentieri tra i prati ma non se l'aspettava dio santo d'essere svegliato cosí sul piú bello povera zia velia di ritorno dal chiaro di luna mamma figliuola e fidanzato trovano una sera nella tana un gran silenzio zitti per carità raccomanda la mamma ai fidanzati che vorrebbero indugiarsi ancora a conversare davanti la porta correre correre affannarsi per sé e per gli altri penare per poi andare a finir lí e saper dove meglio non saperlo meglio non costruirle avanti quelle tombe bah lo sentono i vicini con smanioso fastidio e con angoscia e per pietà tutti d'accordo gli augurano la morte levano proprio il respiro quegli strilli ininterrotti finanche il porcellino n'ha fastidio e sbuffa e grufola e se ne inquietano raccolte sotto il forno le galline plenilunio la inalbava dolcemente dietro la tenda della finestra con la fronte appoggiata ai vetri anche la infermiera guardava fuori che luna sospirò a un tratto nel silenzio da un altro cenno di essa compresi poi che quel sarto povero doveva esser padre da poco aveva certo un bambino levava di tanto in tanto sotto le coperte un ginocchio la mano dapprima inerte si alzava con le dita tremolanti e quasi vagava su quel ginocchio levato cercai la sua mano attorno all'anulare un cerchietto d'oro una fede ah ecco sposino le nozze quella gente era venuta per farlo sposare certo gli occhi del malato mentre la mano illusa vagellante accennava sul ginocchio la carezza stavano chiusi vedevano sotto le pàlpebre la testolina e le pàlpebre si gonfiavano di lagrime calde che traboccavano alla fine sul volto ch'io non vedevo non sanno poi che ai pulcini umani non basta il solo calore materno ma è necessario anche il latte il porcello lo sa che ha avuto bisogno di latte anche lui e n'ha avuto oh ne ha avuto neri m'ingombrava mi pesava come un incubo intollerabile non mi pareva l'ora che tutti se n'andassero tra le pàlpebre socchiuse mi parve d'intravedere la figura alta d'un prete non ci feci caso forse ricaddi anzi certamente ricaddi per lungo tempo nel letargo piú e piú volte fu costretta a ripetere tutto ciò che poteva dire intorno a quella lettera pareva che ci volessero leggere attraverso le sue parole e che facce da spiritati guardava i prati verdi che si stendevano davanti alla villa limitati qua e là da alte file di esili pioppi tutta cargiore era in ansia e in pena per la malattia di lei i quadretti rossi e neri di quella gonna mi tesero come una rete una grata di prigione con sbarre di fuoco e sbarre d'ombra e quelle di fuoco mi bruciavano gli occhi quando li riaprii attorno al letto di quel malato non c'era piú nessuno mamma sono io sai sono io disse piano sorridendo il mascetti e si chinò di nuovo verso la morente ma questa raffondò vie piú il capo come se volesse cacciarlo sotto il guanciale si richiamasse a una realtà lontana e la toccasse lí su quel pollice cosí premuto la realtà della sua esistenza da sano forse una bottega impregnata dal tanfo particolare delle stoffe nuove disposte in pezze con ordine a chi mi lega per quanto oggi me l'hanno messo al dito domani forse verranno a levarmelo la mano s'alzò e si tese ferma davanti al volto del sangone nella valle e di qua presso un rumore di tratto in tratto che la inferma non riusciva a spiegarsi che stride cosí marietta quasi quasi temettero che andasse a soffiare sui quattro ceri per spegnerli come a dire che lo spettacolo era già durato abbastanza e poteva aver fine di tanto tutti quei parenti stimavano capace bernardo sopo e certo se fosse dipeso da lui no spenti no spenti mai gli si presentò seguito dai prever tutto cerimonioso e impacciato con la scusa di non voler mancare a qualche volontà a qualche disposizione della defunta intorno ai funerali o al seppellimento espresse probabilmente in quella tal lettera se vostra signoria si ricorda la morte sarebbe avvenuta da un momento all'altro per paralisi cardiaca poco dopo la partenza del medico la signora velia però si riscosse con un lungo sospiro dal profondo letargo in cui pareva inabissata la dote d'ersilia gli disse il sopo il vecchio sdegnato buttò la cartella su la scrivania e poiché anche lí non reggendosi in piedi era cascato a sedere su la prima seggiola si levò come sospinto da una susta per ritornare alla camera mortuaria pare che raggiorni se aprissi un tantino marietta un tantino pregò la signora velia con voce carezzevole non mi potrà far male a che giova non avendo avuto figliuoli dalla moglie egli doveva restituire la dote bisognava che si levasse questo pensiero un altro pensiero che non gli pareva l'ora di levarsi era quello della casa nuovi d'intravedere in una súbita luce un senso nuovo delle cose d'intuire in un lampo che relazioni insolite nuove impensate si possono forse stabilire con esse sicché la vita acquisti agli occhi nostri rinfrescati un valore meraviglioso diverso mutevole aveva in corpo la smania la frenesia di levarsi tutti i pensieri appena gli si affacciassero alla mente come unineluttabile necessità anche anche a letto sí tutti i pensieri in una carezza intorno che non era certo rivolta al ginocchio a chi poteva esser rivolta quella carezza forse gli arrivava lí al ginocchio la testa del suo bambino e lí quella mano soleva carezzare i capellucci freschi e morbidi come la seta di quella testolina la bianca coperta ora sul dorso con la palma in sú e le dita un po aperte e appena contratte in atto di totale remissione alla sorte che l'inchiodava come a una croce su quel letto notai che spesso questo pollice s'assoggettava da sé come per abitudine alla pressura della punta dell'indice quasi che il malato inconsciamente con quella pressura era divenuto un incubo per tutti tutti credevano ch'egli provasse un gusto feroce a tormentare a opprimere le gambe con gli anni gli divennero sempre piú tarde rappresentavano per lui un pensiero da levarsi da levarsi al piú presto ogni mese anche a costo di mangiare cosí una sola volta al giorno e anche scarsamente subito subito anche quel desinarino per non pensarci piú per tutto il giorno ma effimeri per forza la natura non può concludere essendo eterna la natura nella sua eternità non conclude mai e dunque neppur l'uomo se n'accorgeva bene bernardo sopo quando nel tempo che sempre gli avanzava si astraeva dalle volgari contingenze col bastone sotto l'ascella il cappello in mano l'altra mano sul mento irrequieta tra i peli della folta barba restava un pezzo a pensare con gli occhi chiusi ripetendo piano a se stesso io dovevo fare una cosa fu raccolto moribondo da alcuni vetturini di stazione e trasportato all'ospedale privo di conoscenza si riebbe pochi momenti prima di morire riaprí gli occhi appannati guardò un pezzo accigliato il medico e gli infermieri attorno al letto e cosí una volta lo colse in mezzo a una piazza deserta di pieno meriggio un'automobile che passava di furia travolto in un attimo sballottato sotto le ruote bernardo sopo con le costole fracassate e le braccia e le gambe spezzate ora che la moglie non c'era piú gli assegni a quei parenti poveri che non glie ne restavano affatto grati neppur di questo egli si doleva stimava il suo sacrifizio come dovere come necessità vedi ti sei levato il pensiero bebi mio e ora e ora a questa domanda bernardo sopo si metteva a scuotere il capo sempre con gli occhi chiusi non già perché temesse di perdere la corsa ma perché non poteva piú aspettare in casa neanche un minuto con quel pensiero della partenza che lo assillava e quante volte non s'era presentato in casa con un fagotto di cinque o sei paja di scarpe per levarsi per un pezzo il pensiero non riusciva a comprendere che proprio per questo proprio per obbedire a quelle necessità si stésse nella vita possibile che non ci fosse da fare altro che si fosse venuti su la terra e ci si stésse per questo oh sí c'erano i sogni dei poeti dalle brighe quotidiane dai doveri che s'era imposti dalle abitudini che s'era tracciate e allargava i confini della consueta visione della vita e si sollevava spassionato a contemplare da questa altezza tragica e solenne la natura addio conclusione che restava dunque a non volersi illudere coscientemente quasi per uno scherzo ahimè nient'altro che le dure necessità dell'esistenza da subire o da affrontare subito per levarsene il pensiero al piú presto ma allora tanto valeva uccidersi per levarsi subito il pensiero di tutto bravo sí uccidersi poterlo fare bernardo sopo non poteva la sua vita era purtroppo una necessità ma accettate per lei subite o affrontate col solito coraggio e la solita rassegnazione si restrinse in tutte le spese di vitto di biancheria di vestiario a cui la moglie lo obbligava per non ridurre di troppo natura s'accorgeva che per concludere l'uomo si metteva un paraocchi che gli facesse vedere per alcun tempo una cosa sola ma quando credeva di averla raggiunta non la trovava piú perché levandosi quel paraocchi e scoprendoglisi la vista di tutte le cose intorno sbrigate cosí subito le poche faccende a cui ormai gli restava da attendere gli crebbe innanzi piú che mai il tempo il vuoto smanioso che non sapeva come riempire architetture mentali dei filosofi le scoperte della scienza ma a bernardo sopo parevano tutti scherzi questi scherzi graziosi o scherzi ingegnosi illusioni che concludevano e non aveva né pietà né considerazione per tutti quei deboli che indugiavano si presentava quando non doveva a ricordar loro quelle necessità con un'aria sempre piú stanca e piú oppressa che diceva chiaramente gli mancava al tutto il senso dell'opportunità perché non riusciva a intendere che si potesse provar piacere a indugiarsi nelle illusioni convinto com'era che ogni indugio di fronte alle necessità impellenti e ineluttabili dell'esistenza fosse una debolezza vedete pur essendo cosí pur costandomi tanto io sono qua pronto sú cari miei leviamoci questo pensiero e ormai tutti appena lo vedevano da lontano spiritavano era anch'essa incresciosa e lo lasciava intendere chiaramente nelle sue lettere a quei parenti che perciò non gli restavano grati essi insomma come tutto il resto gli anni erano passati e passavano e bernardo sopo oggi piú stanco e piú stufo di jeri ma pur non meno obbediente a tutte le piú dure necessità dell'esistenza anzi tanto piú obbediente quanto piú stanco e piú stufo concludevano s'era convinto man mano sempre piú che l'uomo su la terra non poteva concluder nulla che tutte le conclusioni a cui l'uomo credeva d'esser venuto erano per forza illusorie o arbitrarie l'uomo è nella natura non voleva confessare non che agli altri ma nemmeno a se stesso che nel fondo piú recondito di quella oscurità che si sentiva dentro e che né il lume della scienza né quello della fede riuscivano mai a stenebrare neppur d'un primo frigido pallor di cui non si poteva levare il pensiero aveva fuori tanti parenti poveri per cui doveva vivere dopo il trasporto e il seppellimento della moglie riuscito a spogliarsi di tutto nei pochi giorni che restavano a finire il mese si ridusse a viver solo miseramente in una cameretta d'affitto è la natura stessa che pensa che produce in lui i suoi frutti di pensiero frutti secondo le stagioni anch'essi come quelli degli alberi effimeri forse un po meno d'affitto nessuno dei parenti della moglie volle piú sapere di lui né egli se ne dolse si sbarazzò subito di moltissime necessità che anche vivendo la moglie aveva sempre stimate superflue punto avviluppato nell'ombra tremenda del tempo che gli avanzava col rodío l'assillo di tante sollecitudini non sue soltanto gli avveniva spesso di fermarsi di botto in mezzo alla via non ricordandosi piú dove fosse diretto che cosa dovesse fare cominciò a spenderlo a profitto degli altri di gente che conosceva appena di cui per caso veniva a conoscere la necessità ma al solito anche da questi beneficati non ebbe altro compenso che sgarbi e ingratitudine era forse l'unico dei contribuenti che pagasse tutte in una volta per l'annata le rate delle tasse sempre il primo dietro gli sportelli dell'esattoria per miracolo all'alba del giorno segnato per il pagamento della prima rata non andava a svegliare in casa d'alba gli palpitava come un'ansia indefinibile l'ansia di un'attesa ignota un presentimento vago che nella vita ci fosse da fare qualche cosa che non era mai quella delle tante a cui correva dietro per levarsene subito il pensiero nulla era piú penoso che il vedere com'egli si adoperasse ora nella corsa dietro a quelle necessità sue e altrui e cercasse il verso d'andare speditamente con quelle povere gambe che pareva lo lasciassero sempre allo stesso punto sempre nel vederlo assaettato cosí in tutte le faccende aveva cercato di arrestarlo la povera ersilia poi quando lo vedeva stanco o smanioso con tanto tempo avanti a sé che non sapeva piú come riempire gli domandava pur troppo sempre quando di queste s'era levato il pensiero restava come sospeso e anelante in un vuoto smanioso gli rimaneva quell'ansia dentro ma l'attesa ahimè era sempre vana sempre bauli valige fagotti caccia cocchiere corri facchino e i sudori e i sudori e quante cose smarrite e quante dimenticate per arrivare alla stazione due ore prima della partenza del treno cosí vivendo speravano di riuscire a superare in perfetta salute prima marco poi annibale il limite massimo d'età raggiunto da tutti i parenti tranne il padre morto d'altro male come per una improvvisa furiosa folata di vento che fosse venuta a scompigliargli non solo la vecchia camera silenziosa ma anche tutta l'anima e dunque e dunque si mise a dire seduto sul letto quand'essi se ne furono andati e si grattava con ambo le mani la fronte volle per forza che rimanesse a desinare con loro e quanto lo fece mangiare e quanto bere si levò ebbro ma piú di gioja che marco picotti si sentí placato lo scopo della sua vita era raggiunto e ora ora poteva morire ah sí morire morire era stufo nauseato stomacato non chiedeva altro piú se n'allontanava piú si sentiva sicuro voleva doveva invecchiare con la gioventú odiava tutte le cose che le si riferivano l'amore la primavera sopra tutte la primavera no perché che che mi vedi gli domandò impallidendo con un sorriso smorto sulle labbra disgraziato la morte la morte già ne aveva il segno lí in faccia il segno che non falla passarono parecchi mesi quasi un anno dalle nozze del fratello la vigilia di natale marco picotti sentiva venire dalla strada il suono delle zampogne e dell'acciarino e il coro delle donne e dei fanciulli per l'ultimo giorno di novena davanti alla cappelletta parata di fronde donna fanny si storceva tutta e soggiungeva capisco capisco vossignoria mi rimprovera perché mi vuol bene non voglio bene a nessuno le gridava allora con tanto d'occhi sbarrati moltissimi che videro nella camera quei seggioloni e quel divano squarciati non sapendo spiegarsi né il suicidio né quegli squarci credettero piuttosto a un delitto sospettarono che quegli squarci là fossero opera d'un ladro o di parecchi ladri andate andate via non v'arrischiate piú a venire per carità volete farmi morire ve ne scongiuro andate via subito non posso vedervi non posso vedervi che rovina che pazzia non rifiniva d'esclamare aggirandosi per l'ampia stanza ben turata intanfata di medicinali con gli occhi fissi nel vuoto e tastando con le mani irrequiete i mobili rimasti che rovina che pazzia ma intanto che terribile mònito per lui e che schianto non volle arrischiarsi neanche ad accompagnarlo fino al cimitero troppo si sarebbe commosso e troppo dispetto anzi odio gli avrebbero mosso dentro gli sguardi della gente ora dunque se marco pur cosí piú esile com'era stava benone non poteva egli impunemente far getto in qualche trascorso di quanto aveva d'avanzo rispetto al fratello e come se potesse giovare a far lume al processo un bravo ornitologo ebbe l'incarico di definire che razza d'uccello fosse accesi annibale picotti morí difatti circa tre anni dopo le nozze e fu per marco il colpo piú tremendo lo aveva previsto sí lo sapeva bene che per forza al fratello doveva andargli a finire cosí finché non avvistava lí sullo stesso vetro su cui tamburellava oh dio una mosca morta intisichita appesa ancora per una zampina non era per anco riuscita a levarsi dal capo che il padrone avesse qualche mira su lei e per timidezza non glielo sapesse dire vedendolo gironzare cosí per casa gli sorrideva e gli domandava poi la morte ma un'altra non quella non quella di tutti i suoi poteva pure prendersi la soddisfazione di portarselo via non gliene sarebbe importato piú nulla ma sarebbe stato anche un delitto perdio mettere al mondo altri infelici e chi era quella sciagurata che si prestava a un simile delitto a un doppio a un doppio delitto ma che no no orrore annibale venne a dirgli un giorno che s'era innamorato e che voleva prender moglie imbecille con quella minaccia terribile sul capo sposare sposare chi la morte che poteva piú essere la vita per lui senza piú quello scopo senza piú quell'impegno stanchezza noja afa si mise a vivere fuori d'ogni regola a levarsi da letto molto prima del solito a uscire di sera a frequentare qualche ritrovo a mangiare tutti i cibi una visita d'annibale e della cognata annibale e lillina irruppero imbacuccati sbuffanti e si misero a pestare i piedi per il freddo e a ridere a ridere come ridevano vispi allegri festanti gli parvero ubriachi quando fu la sera però appena giunto a casa marco picotti si sentí male una forte costipazione di petto e di stomaco per cui dovette stare a letto parecchi giorni il fratello marco cercò con l'autorità che gli veniva da quei due o tre anni di piú di richiamarlo all'ordine ma annibale come se veramente della morte avesse ormai da guardarsi meno oppure bel tempo gli venivano alle labbra sole non pensate proprio sole non che lui le volesse proferire per sentir se la voce non gli si fosse un poco arrochita guardava quand'annibale sposò egli non volle prender parte alla festa nuziale solo una volta per convenienza era andato in casa della sposa e non le aveva rivolto né una parola di congratulazione né un augurio gelida visita di cinque minuti e dunque non sapeva concludere possibile aveva ritenuto per certo che il fratello subito dopo la prima settimana dalle nozze dovesse disfarsi cascare a pezzi invece invece eccolo là benone stava benone e come lieto felice addirittura ma dunque che non ci fosse piú bisogno davvero neanche per lui di tutte quelle cure opprimenti di tutta quella paurosa vigilanza e raddoppiò le cure e la vigilanza non voleva però in pari tempo che la costernazione assidua quello starsi a spiare tutti i momenti gli nocesse vuole qualche cosa signorino marco picotti la guardava d'alto in basso e le rispondeva asciutto non voglio nulla soffiatevi il naso si guastò un poco lo stomaco si seccò molto s'indispettí piú che mai della vista della gente che seguitava a congratularsi con lui del buono stato della sua salute basta sí basta non voleva inquietarsi lui gli dispiaceva anzi d'essersi in prima alterato e riscaldato non piú non piú delitto annibale s'inquietò disse al fratello che non poteva assolutamente permettere ch'egli usasse siffatte espressioni verso colei che tra poco sarebbe stata sua moglie che del resto se doveva conservare la vita cosí a patto di non viverla tanto valeva che la perdesse no egli no non doveva morire egli solo della sua famiglia l'avrebbe vinta aveva già quarantacinque anni gli bastava arrivare fino ai sessanta che potesse anche lui sottrarsi all'incubo che lo soffocava e vivere vivere buttarsi a vivere come il fratello questi ridendo gli aveva dichiarato che non seguiva piú nessuna cura e nessuna regola tutto via al diavolo medici e un giorno la vedova del fratello ebbe la cattiva ispirazione di fargli una visita per carità no le gridò lui premendosi forte le mani sul volto per non vederla piangere cosí vestita di nero paglia guardò in giro la camera vide i seggioloni antichi di finto cuojo e il divano e con lo stesso temperino si mise a spaccarne l'imbottitura e a trarne fuori a pugni la borra ripetendo col volto atteggiato di scherno e di nausea ecco paglia paglia paglia quando i baffi che gli s'erano conservati ostinatamente neri cominciarono a brizzolarglisi come già i capelli su le tempie anziché affliggersene ne fu contento contentissimo la tisi poiché tutti i suoi erano morti giovanissimi gli richiamava l'idea della gioventú contro alla quale tutto l'essere suo si ribellava non solamente per sé ma anche per tutti i parenti caduti ch'egli con quella sua dura ostinata resistenza doveva vendicare anche questo tutto quello che sta qua dentro disse marco che c'è da ridere un uccello impagliato ricordi di famiglia làscialo stare poteva portarsi via tutti quelli che desiderava ma pian piano con garbo senza sollevar polvere perché la salute lui se la voleva guardare marco picotti se ne dolse soltanto perché dovette prendere un'altra cameriera e gli toccò di cambiarne tante in pochi anni all'ultimo poiché nessuna piú lo contentava e tutte si stufavano di lui si ridusse a viver solo a farsi tutto da sé si vigilavano l'un l'altro con gli animi sempre all'erta irsuti e punto per punto con rigore inflessibile seguivano le prescrizioni dei medici non solo per le dosi e la qualità dei cibi e i varii corroboranti da prendere in pillole o a cucchiaj e allora arrivò fino a proporsi di fingere davanti a se stesso che non ci pensava piú sí ecco di tratto in tratto certe parole come fa caldo povera donna fanny era proprio vero che quel brutto padrone non le voleva bene e se n'accorse meglio quando ammalò gravemente e fu mandata via a morire voleva sposare liberissimo sarebbe rimasto lui solo a guardare in faccia la morte senza lasciarsi allettare dalle insidie della vita patti chiari però stare insieme niente noje impicci niente se voleva sposare fuori quando ci riuscirono credettero d'aver conseguito una grande vittoria se non che annibale il minore se ne imbaldanzí tanto che cominciò a rallentare un poco i rigidissimi freni che s'era finora imposti e a lasciarsi andare a mano a mano a qualche non lieve trasgressione un po prima un po dopo che gl'importava era stufo ecco e basta cosí il fratello rimase a guardarlo col volto atteggiato di commiserazione e di sdegno tentennando appena appena il capo non sarebbe andato di sicuro in casa del fratello né al ritorno dal viaggio di nozze né mai si sentiva venir male un tremito alle gambe pensando a quel matrimonio e anche la vetrina con tutto il vasellame purché gli lasciasse intatta insomma la sua camera con quei seggioloni antichi e il divano imbottiti di finto cuojo a cui era affezionato un attentato gli parve quella visita ma che credeva colei ch'egli non pensasse piú al fratello ci pensava ci pensava soltanto fingeva di non pensarci perché non doveva ancora non doveva bare resistevano loro due soli ancora marco e annibale picotti e parevano impegnati a non darla vinta a quel male che aveva sterminato due famiglie sapeva che questa era la stagione piú temibile per i malati di petto e con sorda stizza vedeva rinverdire e ingemmarsi gli alberi del giardinetto quell'armadio ma sí e anche quel cassettone e la specchiera e le seggiole e il lavabo sí sí quelle tende ma sí anche quelle e la tavola grande da pranzo per tutti i floridi figliuoli che gli sarebbero nati sí non avendolo essa colto nell'età in cui aveva colto tutti gli altri di famiglia non gli volle dar retta erano sí entrambi della stessa corporatura bassotti e piuttosto ben piantati col naso tozzo ritto gli occhi obliqui la fronte angusta e i baffi grossi nella vecchia carta da parato erano rimaste e spiccavano le impronte degli altri mobili portati via dal fratello e quelle impronte gli accrescevano l'impressione del vuoto nel quale egli quasi cancellato vagava come un anima in pena paglia paglia si mise a dire marco picotti quel giorno guardandolo lo strappò dalla gruccia cavò da una tasca del panciotto il temperino e gli spaccò la pancia ecco qua paglia paglia quando si sparse in paese la notizia del suicidio di marco picotti nessuno dapprima ci volle credere tanto apparve a tutti in contraddizione col chiuso testardo furore con cui fino alla vecchiezza s'era tenuto in vita per tutto un giorno ci stette male e anche la notte nello svegliarsi ebbe un furioso accesso di pianto di cui la mattina dopo finse di non ricordarsi piú ilare ilare la mattina dopo fischiettava come un merlo e ogni tanto fa caldo bel tempo e indicò tra i due scaffali un grosso uccello impagliato ritto su una gruccia da pappagallo cosí antico che dalle penne scolorite non si arrivava piú a riconoscere che razza d'uccello fosse stato fronde udiva lo schioppettío dei due grossi fasci di paglia che ardevano sotto quella cappelletta e cosí angosciato si disponeva ad andare a letto all'ora solita allorché una furiosa scampanellata lo fece sobbalzare quasi con tutta la casa che da un canto lo avrebbero compassionato e dall'altro gli si sarebbero fitti acutamente in faccia per scoprire anche in lui i segni del male di che erano morti tutti i suoi fino a marco dopo aver fatto il suo dovere come la coscienza gli aveva dettato lasciò andare i richiami e le riprensioni per stare a vedere senza suo rischio gli effetti di quelle trasgressioni nella salute del fratello ma lui annibale quantunque minore d'età era piú robusto di marco aveva quasi una discreta pancettina lui della quale si gloriava e piú ampio il torace piú larghe le spalle via via no non doveva scoraggiarsi non doveva pensarci piú a quell'ingrato a quel pazzo avrebbe saputo bastare a se stesso invano annibale cercò di dimostrargli che questo era dipeso perché se n'era dato troppo pensiero e non s'era buttato con coraggio e con allegria allo sproposito no no mai piú mai piú e guardò il fratello con tali occhi che annibale a un tratto campane tranne il padre morto a cinquant'anni di polmonite tutti gli altri della famiglia madre e fratelli e sorelle e zie e zii del lato materno tutti erano morti di tisi giovanissimi uno dopo l'altro una bella processione di bare ma anche per il vestiario da indossare secondo le stagioni e le minime variazioni di temperatura e per l'ora d'andare a letto o di levarsene e le passeggiatine da fare e gli altri lievi svaghi compatibili che avevan sapore anch'essi di cura e di ricetta glielo aveva scorto in quell'improvviso impallidire i pomelli gli erano rimasti accesi spenta l'allegria ecco lí sugli zigomi i due fuochi della morte cupi accesi lo sospettò prima di tutti l'autorità giudiziaria che si pose subito a fare indagini e ricerche tra i numerosi reperti trovò un posto d'onore appunto quell'uccello impagliato fuori fuori perché il fratello maggiore il capo di casa era lui e la casa spettava dunque a lui tutto il resto sarebbe stato diviso in parti uguali anche i mobili di casa sí no è vero non si poteva neppure per un minuto oh dio e che cos'era là quella bestiaccia quell'uccellaccio impagliato su la gruccia e questa oh una bilancetta per le medicine è vero carina carina e donna fanny dov'era donna fanny e andava in giro per le ampie stanze vuote della casa antica dondolando il fiocco della papalina di velluto e fischiettando la piccola donna fanny la cameriera che non si sentiva ancora tanto vecchia e in parecchi anni che stava lí a servizio chiudeva gli occhi e parava le mani in difesa ogni qual volta lillina accennava di saltargli al collo ah che cara diavoletta che cara diavoletta quella lillina friggeva tutta era la vita e si metteva a fischiare pian piano o a tamburar con le dita su i vetri della finestra guardando fuori gli alberi del giardinetto ischeletriti capo oh sciocco vivere non vivere quasi che fosse questo bisognava non morire e non già per paura della morte ma perché questa era una feroce ingiustizia arrivò cosí ai sessant'anni allora la tensione in cui per tanto tempo aveva tenuto lo spirito d'un tratto si rilasciò non volle dire che cosí ben conservato quell'uccello gli pareva di buon augurio e per la sua antichità gli dava un certo conforto ogni qual volta lo guardava di primavera non usciva piú di casa dopo il desinare rimaneva a tavola e si divertiva a far l'armonica coi bicchieri se donna fanny accorreva al suono come una farfalletta al lume la cacciava via aspramente che intendeva dire ma questo semplicemente andò a sedere davanti alla scrivania trasse da un cassetto la rivoltella e se la puntò alla tempia questo cosí soltanto avrebbe vinto veramente che se a lungo andare esse non avessero recato alcun nocumento anche lui chi sa se le sarebbe forse concesse un po per volta avrebbe potuto almeno provare e quei due scaffali di vecchi libri e la scrivania quelli no quelli li voleva per sé anche questo gli domandò sorridendo il fratello non aveva già vinto no sentiva che ancora non aveva vinto glielo disse glielo dimostrò a meraviglia quell'uccello impagliato ritto lí su la gruccia da pappagallo tra le due l'uggia la nausea gli crebbero tanto che un giorno alla fine si convinse che gli restava da fare qualche cosa non sapeva ancor bene quale ma certamente qualche cosa per liberarsi dell'incubo che ancora lo soffocava i dico soffiatevi il naso perché pigliate tabacco e quando uno piglia tabacco non fa veder certe gocce che pendono dal naso le voltava le spalle e si rimetteva a fischiettare dimenando il fiocco e gironzando per tutti quei dieci minuti lillina non si fermò un attimo saltellando cosí di qua e di là per la camera del cognato marco picotti rimase stordito oh una visitina di dieci minuti soltanto per fargli gli augurii non volevano che per causa loro ritardasse neppure d'un minuto l'andata a letto e non si poteva intanto aprire neppure uno spiraglietto per rinnovare l'aria un tantino là dentro se provassi anch'io se lo propose e per la prima volta andò in casa d'annibale fu accolto con tanta festa che ne rimase per un pezzo balordo la rada le case finché tutta la città non si confuse in una striscia bianca vaporosa qua e là trapunta da pallidi lumi sotto la chiostra ampia dei monti grigi rossigni poi a mano a mano schiarendosi restringendosi precisa nel suo niveo fulgore che allargò il mare in un argenteo pàlpito senza fine la sua dedizione era divenuta ormai totale cosicché si maravigliava se il cognato o i figliuoli si opponevano a qualche cura soverchia che si dava di loro le pareva di non far mai abbastanza e credeva anche lei a quell'orrore del mare per il solo fatto che prima non lo aveva mai neppur veduto da lontano e doverci ora andar sopra ove non sapeva che cosa quasi un'antica pena sommossa dal fondo del suo essere le si era a un tratto ingorgata ed ecco la forzava alle lagrime pur fra tanta gioja diventava sdegno ribrezzo poi la sera allorché il marito dopo quei racconti del fratello veniva a trovarla in camera acceso sovreccitato smanioso lo la costernazione crebbe dopo un lungo e attento esame dell'inferma il male era alla plèura ma di che natura il vecchio medico con l'ajuto d'un collega tentò una puntura esplorativa senza alcun esito riconobbe i caratteri del maggiore dei suoi figliuoli si portò quella busta alle labbra e la baciò disperatamente poi entrò nella sua camera un delirio una frenesia a cui diedero una violenta lena instancabile la brama di ricompensarsi in quei pochi giorni sotto la condanna mortale di lei di tutti quegli anni perduti di soffocato ardore e di nascosta febbre ma poco dopo quando la vettura finalmente si fermò in fondo a un viale remoto ed ella sorretta da lui ne scese per vedere da vicino la fontana e senza volerlo si voltò a guardare il cognato e gli sorrise per gratitudine subito però quel sorriso le destò una viva e profonda tenerezza per sé condannata a morire e invitandola ad alzarsi passandole con una intimità che finora non s'era mai permessa un braccio sotto il braccio per sorreggerla la condusse a vedere di là su la coperta stessa i lucidi possenti stantuffi d'acciajo che movevano quelle eliche o forse ma sí questo era da credere piuttosto sapendola irremissibilmente perduta egli voleva poiché si trovava in viaggio con lei procurarle quell'ultimo e straordinario svago come un tenue compenso alla crudeltà della sorte non poteva piú ritornare laggiú davanti ai figliuoli lo aveva ben presentito partendo lo sapeva che passando il mare sarebbe finita per lei da tredici anni adriana braggi non usciva piú dalla casa antica silenziosa come una badía dove giovinetta era entrata sposa non la vedevano piú nemmeno dietro le vetrate delle finestre i pochi passanti che di tanto in tanto salivano quell'erta via a sdrucciolo all'albergo no no andiamo allora a cenare allo chlet a mare al foro italico ti piace sí dove vuoi benissimo andiamo poi vedremo il passeggio al foro sentiremo la musica comprese che era giunta al suo destino che lí il suo viaggio doveva aver fine volle tuttavia avere il suo giorno di venezia fino alla sera fino alla notte per i canali silenziosi in gondola percorrendo in vettura gli sterminati viali deserti del parco della favorita perché a un certo punto con un lunghissimo sospiro poté quasi rivenire a sé da quella lontananza e misurarla nella furia della gelosia le aveva lasciato intendere che cesare aveva già avuto in animo di sposar lei non aveva saputo piú come contenersi di fronte al cognato e tanto piú il suo imbarazzo era cresciuto la novità stessa del viaggio l'assalto di tante impressioni strane alla sua anima chiusa e schiva e attribuiva lo sforzo che faceva su sé stessa per dominare quel turbamento sola con lui lo seguiva in uno di quei viaggi a cui un tempo pensava con tanto turbamento e un solo timore aveva adesso quello di apparire turbata a lui che le stava davanti tutto intento a lei ma tranquillo come sempre comprese bene che questi aveva dato su lei sentenza di morte e che quella mistura di veleni da prendere a gocce con molta precauzione due volte al giorno prima dei pasti non era altro che un inganno pietoso o il viatico di una lenta agonia lontana anche da sé stessa senza memoria né coscienza né pensiero in una infinita lontananza di sogno l'impressione di questa lontananza infinita la riebbe piú intensa la mattina seguente da un pezzo parlava con lei come con una sorella tuttavia con la madre accanto lei poteva pensarsi ancora giovane qual'era difatti anziché accrescere diminuivano e raffreddavano quella fervida fluttuante immagine di grandezza ch'ella smarrita con quel sentimento di pena indefinibile si creava alla vista di tanto mondo ignoto l'eternità d'acquistare una lucida sconfinata coscienza di tutto dell'infinito che si nasconde nella profondità dell'anima misteriosa e d'aver vissuto e che le poteva bastare perché era stata in un attimo in quell'attimo eterna trasse dalla borsa di cuojo la boccetta con la mistura dei veleni intatta si buttò sul letto disfatto e la bevve d'un sorso sollecitudine cercò d'opporsi in tutti i modi assicurando il cognato e i figliuoli che non si sentiva poi cosí male un viaggio solo a pensarci le venivano i brividi era poi giusto il tempo che cesare soleva prendersi le sue vacanze d'un mese la vita la vita la vita soltanto si sentí irrompere in subbuglio nell'anima per tutti i sensi commossi ed esaltati quasi per un'ebbrezza divina in cui il tubo enorme della ciminiera esalava con continuo sbocco il fumo denso e lento quasi arroventato dal calore della macchina il cognato recava con sé l'aria d'un mondo che lei non riusciva nemmeno a immaginare e il turbamento le cresceva udendo le stridule risate del marito che di là ascoltava il racconto delle saporite avventure occorse al fratello o forse era in lui veramente la speranza che un altro medico di piú lontano piú bravo riconoscesse curabile il male scoprisse un rimedio per salvarla col tempo s'era addormentato ogni rammarico nel cuore di adriana i figliuoli crescevano e lei godeva che crescessero con la guida di quello zio musica montarono in vettura e andarono incontro a quel nembo sfolgorante che accecava ah che serata fu quella per lei nello chlet a mare sotto la luna no no la vita la vita e quel subbuglio interno che le sconvolgeva lo spirito le faceva impeto intanto alla gola oh per pietà tentò di scappare di nascondersi come se egli l'avesse sorpresa nuda ma i figliuoli la tenevano la mostrarono allo zio che rideva di quella vergogna ma se ti sta proprio bene disse egli alla fine ritornando serio sú làsciati vedere oltre a quello che gli occhi arrivavano a vedere non esisteva piú nulla per quella gente il mondo era un sogno tanti e tanti lí nascevano e lí crescevano e morivano senza aver visto nulla di quel che ora andava a veder lei in quel suo viaggio restarono anch'essi i figliuoli abbagliati dapprima da quella trasformazione improvvisa la mamma cercava di schernirsi ripetendo ma no lasciatemi ma che impossibile siete matti quando sopravvenne il cognato un altro giorno egli avrebbe perduto per riaccompagnarla poi poteva riprendere la via la sua corsa annuale per paesi piú lontani oltre quell'infinito mare turchino senza timore poteva ché di sicuro lei non sarebbe morta cosí presto in quel mese delle sue vacanze loro croce se fanciulle aspettavano di sentirsi dire un bel giorno dai parenti eccoti sposa questo lo sposavano quieti e paghi gli uomini di quella supina fedeltà senza amore la morte annidata in lei con le sue trafitture li fustigava e fomentava l'ardore niente diceva a ogni assalto a ogni morso niente poi notando un certo indurimento nelle glandule sopra e sottoscapolari consigliò al braggi di condurre subito la cognata a palermo lasciando intendere chiaramente che temeva fosse un tumore interno forse irrimediabile ora ora che le si schiudevano davanti agli occhi stupiti tante bellezze maravigliose una vita quale anche per lei avrebbe potuto essere qual'era per tante creature che lí vivevano e sentí che forse era stata una crudeltà farla viaggiare accorava alido il cielo alida la terra da cui nel silenzio immobile addormentato dal ronzío degli insetti dal fritinnío di qualche grillo dal canto lontano d'un gallo o dall'abbajare d'un cane vaporava denso nell'abbagliamento meridiano l'odore di tante erbe appassite perché lo avrebbe costretto a quell'atto quasi sacrilego per tutti perché lo avrebbe legato a sé che aveva ormai tanto poco da vivere no no sparita la madre con quei due figliuoli ormai giovinetti uno di sedici l'altro di quattordici anni già alti quasi quanto lo zio cominciò a sentirsi e a considerarsi vecchia a tuffarsi nella vita a prendere com'egli diceva un bagno di civiltà ritornava da quei viaggi ringiovanito nell'anima e nel corpo conca chinandosi a guardare l'acqua vitrea su cui natava qualche foglia qualche cuora verdastra che riflettevano l'ombra sul fondo e poi a ogni lieve ondulío di quell'acqua vedendo vaporare come una nebbiolina sul volto impassibile delle sfingi che guardano la conca quando pioveva era una festa tutte le donne mettevan fuori conche e buglioli vaschette e botticine e stavano poi su gli usci con le vesti di baracane raccolte tra le gambe e a poco a poco adriana liberata dall'esosa tirannia del marito con la compagnia della madre aveva potuto se non acquistare al tutto la pace tranquillare alquanto lo spirito a palermo scendendo il giorno dopo dalla casa del clinico primario dopo la lunghissima visita comprese bene dallo forzo che faceva il cognato per nascondere la profonda costernazione tuttavia una serenità mesta e dolce le sorrideva nel volto pallido e delicato di questa clausura nessuno si maravigliava in quell'alta cittaduzza dell'interno della sicilia ove i rigidi costumi per poco non imponevano alla moglie di seguire nella tomba il marito dai volti e dagli abiti accesi da riflessi purpurei i guizzi di luce gli sprazzi colorati quasi di pietre preziose delle vetrine delle insegne degli specchi delle botteghe e lo stridore delle grue su le stive vedendo a grado a grado allontanarsi e rimpiccolirsi ogni cosa la gente su lo scalo che seguitava ad agitare in saluto i fazzoletti le abitudini di rilassata pigrizia a cui quella vuota e misera vita di provincia induceva per tanti mesi dell'anno avevano potuto mai non che arrozzire ma neppure alterare d'un poco non gli disse tutto questo lo pensò soltanto e lo pregò che fosse contento di ricondurla al paese ma no perché le rispose egli ormai ci siamo tu verrai con me a napoli consulteremo là per maggior sicurezza qualche altro medico fu a napoli in un attimo nell'uscire da un caffè-concerto ove avevano cenato e passato la sera solito egli nei suoi viaggi annuali a uscire di notte da quei ritrovi con una donna sotto il braccio fu tutto l'incendio divampò là al bujo nella vettura che li riconduceva all'albergo allacciati con la bocca su la bocca insaziabilmente si dissero tutto in pochi momenti obbedí sforzandosi di parer calma ma il seno ben disegnato dall'abito le si sollevava al frequente respiro che tradiva interna agitazione cagionata da quell'esame attento e tranquillo di lui espertissimo conoscitore il bisogno d'accecarsi di perdersi di non vedersi quali finora l'uno per l'altri erano stati per tanti anni nelle composte apparenze oneste laggiú finché a compir l'incanto non sorse dal mare la luna dapprima tra i vapori dell'orizzonte come una lugubre maschera di fuoco che spuntasse minacciosa a spiare in un silenzio spaventevole quei suoi dominii sempre sottomesse e obbedienti queste si paravano com'essi volevano per non farli sfigurare dopo quelle brevi comparse ritornavano tranquille alle cure casalinghe e se spose attendevano a far figliuoli tutti quelli che dio mandava e a che avrebbe dovuto pensare se non a loro era stato per lei un gran dolore la morte della madre era venuta a mancarle l'unica compagnia pur senza rompere l'incanto né turbare l'ebbrezza di quel sogno nel sole tra quelle piante che parevano assorte anch'esse in un sogno senza fine l'amore quell'amore frenetico e travolgente in quel viaggio di pochi giorni viaggio d'amore senza ritorno viaggio d'amore verso la morte adriana che non aveva mai dato un passo fuori del paese natale nel vederlo rientrare cosí nella vasta casa antica ove il tempo pareva stagnasse in un silenzio di morte provava ogni volta un segreto turbamento indefinibile no no per carità cesare lasciami ritornare a casa è inutile perché nient'affatto sarà meglio per maggior sicurezza lí davanti a quella fontana sotto il cobalto del cielo cosí intenso che quasi pareva nero attorno alla fulgida statua marmorea del semidio su l'alta colonna sorgente in mezzo all'ampia conca sposate senz'amore dopo avere atteso come serve alle faccende domestiche sempre le stesse languivano miseramente con un bambino in grembo o col rosario in mano in attesa che l'uomo il padrone rincasasse propose al cognato di ripartire quello stesso giorno voleva ritornarsene a casa per lasciarlo libero dopo quei quattro giorni sottratti alle sue vacanze ogni anno del resto per parecchi giorni spesso anche per piú d'un mese s'allontanava dalla cittaduzza e dagli affari andava a palermo a napoli a roma a firenze a milano cesare tornò a guardarla calmo sorridente disse ma sí hai tanti capelli sí sí brava mammina pèttinati subito approvarono i figliuoli dovevano le vedove starsene chiuse cosí in perpetuo lutto fino alla morte del resto le donne delle poche famiglie signorili da fanciulle e da maritate non si vedevano quasi mai per via uscivano solamente le domeniche per andare a messa ma benché madre non era riuscita a superare di fronte al cognato la sua nativa timidezza di fanciulla questa timidezza veramente non era stata mai in lei ritrosia quello sfoggio era quasi d'obbligo quelle visite o quei due passi fino alla chiesa erano per loro vere e proprie spedizioni da preparare fin dal giorno avanti ormai ignara affatto di mode inesperta non sapeva da che parte prenderli per vestirsene dove e come agganciare i tanti uncinelli che trovava qua e là quel colletto oh dio cosí alto e quelle maniche con tanti sbuffi non avrebbe saputo muovervi un passo per carità per carità la lasciassero in pace quando da palermo arrivarono gli abiti e i cappelli fu per i due figliuoli un tripudio né poté avere alcuna angustia neppure un fuggevole pensiero per la morte prossima e inevitabile per la morte ch'era pure già dentro di lei appiattata là sotto la scapola sinistra dove piú acute a tratti sentiva le punture ma il cognato e i figliuoli gliele abbattevano con una risata si ostinava a dire che il viaggio le avrebbe fatto certo piú male oh buon dio se non sapeva piú neppure come fossero fatte le strade nulla poteva ella confessargli l'oscuro presentimento che la angosciava alla vista di quel mare che cioè se fosse partita se si fosse staccata dalle sponde dell'isola che già le parevano tanto lontane dal suo paesello e cosí nuove martirio ella gli disse come sempre sempre senza volerlo senza saperlo lo avesse amato e lui quanto da giovinetta la aveva desiderata nel sogno di farla sua cosí sua sua nel porgerlo ora a lei colse all'improvviso sotto il gran cappello nero piumato il guizzo d'uno sguardo acceso e subito quasi senza volerlo diede col braccio al braccio di lei una stretta rapida e forte contro il suo petto sotto un cielo tutto di fiamma che dalla parte della marina lanciava come un immenso nembo sfolgorante sul corso lunghissimo e vide tra le vetture entro quel baglior d'oro il brulichío della folla rumorosa ne aveva ora trentacinque e vestiva ancora di nero come il primo giorno della disgrazia un fazzoletto nero di seta le nascondeva i bei capelli castani non piú curati appena ravviati in due bande e annodati alla nuca avrebbe potuto non curarsi né tanto né poco di loro vivere per sé libero poiché il fratello gli aveva impedito di formarsi una famiglia sua e invece come non riconoscerlo tolte quelle brevi vacanze era tutto dedito alla casa e ai nipotini orfani si costringeva a nascondere la maraviglia a dominare quella curiosità che pure le avrebbe giovato tener desta e accesa per vincere con essa lo stordimento e la vertigine che il rombar cadenzato delle ruote e quella fuga illusoria di siepi e d'alberi e di colli le cagionavano pur le sembravano come lontane e le davano insieme col piacere della loro vista anche un senso di pena sottilissima e indefinibile la pena ch'esse fossero sempre esistite oltre è fuori dell'esistenza e anche dell'immaginazione di lei entrando nella casa antica dei braggi adriana aveva provato una certa umiliazione nel sapersi cosí soggetta al cognato la sua condizione era diventata doppiamente penosa e irritante allorché il marito stesso eliche ma ella già turbata di quel contatto insolito non poté resistere a quella vista e piú al fiato caldo al tanfo grasso che vaporavano di là e fu per mancare e reclinò e quasi appoggiò il capo su la spalla lui tutto quello che egli or ora in un attimo in un lampo al guizzo di quello sguardo aveva indovinato tutta la vita di lei in tanti anni di silenzio e di martirio dalla premura affettata con cui ancora una volta aveva voluto farsi insegnare il modo di usare la medicina prescritta e dall'aria con cui il medico gli aveva risposto la casa senza il presidio d'un uomo faceva paura alle donne segnatamente la notte nei giorni ch'egli era assente pareva ad adriana che il silenzio divenuto piú profondo piú cupo tenesse come sospesa sulla casa una grande ignota sciagura a inoltrarsi fin dove quelle straducole terminavano la vista della distesa ondeggiante delle terre arse dalle zolfare accorava quando tutta confusa accaldata levò gli occhi e si vide nello specchio dell'armadio provò un'impressione violentissima quasi di vergogna andava in treno per la prima volta a ogni tratto a ogni giro di ruota aveva l'impressione di penetrare d'avanzarsi in un mondo ignoto che d'improvviso le si creava nello spirito con apparenze che per quanto le fossero vicine si contenne subito quasi atterrita di quella voglia istintiva d'abbandono a cui stava per cedere e di nuovo egli con maggior premura le chiese ti senti male eppure appena ancora un po stordita e disgustata dal diffuso odore dell'etere nella casa del medico uscí dall'ombra della scala sulla via nell'abbagliamento del sole al tramonto respiro non ne mosse lamento e forse nessuno lo avrebbe mai saputo se un giorno a tavola ella non avesse avuto l'assalto d'uno di quei fitti spasimi improvvisi fu chiamato il vecchio medico di casa il quale fin da principio restò costernato dal ragguaglio di quei sintomi e porgeva la bocca col pallore della morte sul volto adriana tu soffri no niente che m'importa non basta quello che abbiamo saputo qua non ho nulla mi sento bene vedi farò la cura basterà egli la guardò serio e disse adriana desidero cosí morto il marito adriana aveva provato un'angoscia piena di sgomento al pensiero di restar sola con lui in quella casa aveva sí i due piccini che in quei quattro anni le erano nati spirito s'era dedicata con intero abbandono alla cura dei figliuoli prodigando loro quell'amore e quelle tenerezze che non avevano potuto trovare uno sfogo nel matrimonio disgraziato questa tranquillità di lui naturalissima avrebbe fatto stimare a lei indegno il suo turbamento e tale da doverne arrossire ove ella con una finzione quasi cosciente appunto per non doverne aver vergogna e raffidarsi di sé medesima non gli avesse dato un'altra cagione e con infinito sbigottimento udiva stridere la carrucola dell'antica cisterna in capo all'erta via solitaria se un soffio di vento veniva a scuoterne la fune che era cosí poco a petto della grandezza del mondo e che tuttavia a lei sembrava già tanto nel volgere gli occhi incontrava a quando a quando lo sguardo e il sorriso del cognato che le domandava di nuovo si sentí smarrire nel sogno in un altro sogno maraviglioso che le faceva però sgranare gli occhi di sgomento quanto piú su quel piroscafo pur grande sí ma forse fragile adriana sorrise mestamente vedete che mi fate fare disse rivolgendosi anche al cognato la partenza fu stabilita per la mattina appresso si provò ad alzare il capo i pare d'essere mascherata ma no perché ti sta invece benissimo vòltati un poco cosí di fianco non sarebbe piú ritornata alla sua casa non avrebbe piú rivalicato quelle acque se non forse morta no neanche a se stessa poteva confessarlo questo presentimento era in quest'animo allorché per la prima volta le avvenne avvertire un vago malessere una stanchezza un'oppressione un po a una spalla un po al petto a vedere l'acqua piovana scorrere a torrenti per i ripidi viottoli a sentirla gorgogliare nelle grondaje e per entro ai doccioni e ai cannoni delle cisterne lo sdegno il ribrezzo erano per il marito e tanto piú forti quanto piú ella vedeva invece il cognato pieno di rispetto anzi di riverenza per lei in cui già tanta agitazione e cosí strana aveva provato se con lui si fosse avventurata ancor piú lontano con lui sperduta nella tremenda misteriosa lontananza di quel mare meno il cognato aveva fatto pesare la sua potestà su lei accolta fin dal primo giorno con cordiale franchezza di simpatia e trattata come una vera sorella e allora piú che mai adriana sentí crescersi dentro l'angoscia e lo sgomento di quella delizia che la rapiva e la traeva irresistibilmente a nascondere esausta la faccia sul petto di lui si lavavano i ciottoli si lavavano i muri delle case e tutto pareva respirasse piú lieve nella freschezza fragrante della terra bagnata forse perché il padre morendo poco prima di quelle nozze aveva disposto che il capo della famiglia rimanesse lui e che il secondogenito ammogliato gli dovesse obbedienza intera e allora ella non poté piú replicare vide in sé la donna del suo paese che non deve mai replicare a ciò che l'uomo stima giusto e conveniente pensò che egli volesse per sé la soddisfazione di non essersi contentato d'un solo consulto andar sopra s'imbarcarono quella sera stessa per napoli di nuovo appena il piroscafo si mosse dalla rada e uscí dal porto passato lo stordimento per il trambusto e il rimescolío di tanta gente che saliva e scendeva per il pontile vociando col capo non trovando la voce gli rispose di no e andarono tutti e due cosí a braccio verso la poppa a guardar lunga scia fervida fosforescente sul mare già divenuto nero sotto il cielo polverato di stelle la soddisfazione che gli altri là in paese domani alla morte di lei potessero dire egli fece di tutto per salvarla la portò a palermo anche a napoli bara com'egli la mattina seguente scese dall'albergo per andare a impostare alcune lettere per la sicilia ella entrò nella camera di lui scorse sul tavolino una busta lacerata gli uomini tanto o quanto trovavano nella varia vicenda degli affari nella lotta dei partiti comunali nel caffè o nel casino di compagnia la sera da distrarsi in qualche modo ma le donne in cui fin dall'infanzia s'era costretto a isterilire ogni istinto di vanità quasi avesse dovuto attraversarlo a nuoto ma no vedrai la rassicurò egli sorridendo non avvertirai neppure d'esserci di questa stagione vedi com'è tranquillo e poi vedrai il piroscafo non sentirai nulla ma che ma che impossibile gridò storcendo il collo e levando una mano per sottrarsi a quella vista i figliuoli udendo l'esclamazione cominciarono a picchiare forte all'uscio con le mani coi piedi a sospingerlo gridandole che aprisse che si facesse vedere usavano adesso cosí dietro l'uscio intanto tempestavano i figliuoli impazienti mamma fatto ancora nella cittaduzza dai rigidi costumi per cui quel loro amore le loro nozze domani sarebbero apparse come un inaudito sacrilegio che nozze no qualche rara volta per le visite che di tempo in tempo si scambiavano tra loro sfoggiavano allora a gara ricchissimi abiti d'ultima moda fatti venire dalle primarie sartorie di palermo o di catania e gemme e ori preziosi non per civetteria andavano serie e invermigliate in volto con gli occhi a terra impacciate strette accanto al marito o al padre o al fratello maggiore e a non voltare continuamente il capo da un finestrino all'altro come aveva la tentazione di fare per non perdere nulla delle tante cose su cui i suoi occhi cosí in fuga si posavano un attimo per la prima volta era di modi gentili e nel parlare e nel vestire e in tutti i tratti d'una squisita signorilità naturale che né il contatto della ruvida gente del paese né le faccende a cui attendeva sorte ma ella aveva orrore ecco orrore di tutto quel mare da attraversare solo a guardarlo con questo pensiero si sentiva mozzare il fiato tutti gli aspetti di maggior rilievo che si figurava dovessero piú vivamente richiamare l'attenzione di lei non intendeva che tutte le cose anche le minime quelle che per lui erano le piú comuni destavano intanto in lei un tumulto di sensazioni nuove e che le indicazioni le notizie ch'egli le dava geloso fin anche del fratello maggiore a cui sapeva d'aver fatto sposando un grave torto anzi un vero tradimento ancora là di tutti i figli maschi d'ogni famiglia ricca uno solo il maggiore doveva prendere moglie ecco lí le umili case di un villaggio tetti e finestre e porte e scale e strade la gente che vi dimorava era come per tanti anni era stata lei nella sua cittaduzza chiusa lí in quel punto di terra con le sue abitudini e le sue occupazioni va proprio bene e i cappelli certe ceste esclamò adriana quasi sgomenta eh sí usano grandissimi come farò a mettermeli in capo bisognerà che mi pèttini in qualche altro modo adriana braggi non aveva amato affatto il marito debolissimo di complessione e in continuo orgasmo per la cagionevole salute quel marito l'aveva oppressa e torturata quattr'anni alla convenienza di non darsi a vedere tanto nuova delle cose e maravigliata di fronte a uno che per esser da tanti anni esperto di tutto e padrone sempre di sé avrebbe potuto provarne fastidio e dispiacere soltanto la fede cieca in un compenso oltre la vita poteva far sopportare senza disperazione il lento e greve squallore in cui volgevano le giornate una dopo l'altra tutte uguali in quella cittaduzza montana anche ridicola infatti avrebbe potuto apparire alla sua età per quella maraviglia quasi infantile che le ferveva negli occhi si costringeva pertanto a frenare l'ilare ansia febbrile dello sguardo volevano veder bella la loro mammina come non la avevano veduta mai e tanto dissero tanto fecero che dovette arrendersi e contentarli erano abiti neri da lutto anche quelli ma ricchissimi e lavorati con meravigliosa maestria come se la mamma di là stésse ad abbigliarsi per una festa non pensavano piú alla ragione per cui quegli abiti erano arrivati non ci pensava piú veramente nemmeno lei in quel momento un certo dolor sordo che le prendeva talvolta anche tutto il braccio sinistro e che di tratto in tratto diventava lancinante e le toglieva il respiro perché le sostanze del casato non andassero sparpagliate tra molti eredi cesare braggi il fratello maggiore non aveva mai dato a vedere d'essersi avuto a male di quel tradimento e mezza dirupata cosí solitaria che l'erba vi cresceva tra i ciottoli a cespugli a ventidue anni dopo quattro appena di matrimonio con la morte del marito era quasi morta anche lei per il mondo vergogna quell'abito disegnandole con procacissima eleganza i fianchi e il seno le dava la sveltezza e l'aria d'una fanciulla si sentiva già vecchia si ritrovò d'un tratto in quello specchio giovane bella ma che no si vergognava era una caricatura no no ma quelli minacciarono di buttar l'uscio a terra dovette aprire del grassume delle stalle sparso in tutte le case anche nelle poche signorili mancava l'acqua nei vasti cortili come in capo alle vie c'erano vecchie cisterne alla mercé del cielo ma anche d'inverno pioveva poco partendo con lui gli avrebbe tolto la libertà ogni piacere no no non voleva a nessun patto e poi come a chi avrebbe lasciato i figliuoli a chi affidato la casa metteva avanti tutte queste difficoltà irrimediabile partire subito non fu possibile adriana dopo tredici anni di clausura era affatto sprovvista d'abiti per comparire in pubblico e per viaggiare bisognò scrivere a palermo per provvederla con la massima sollecitudine ma ora sí e ne incolpava il marito geloso che l'aveva oppressa con la piú sospettosa e obliqua sorveglianza cesare braggi con squisita premura aveva allora invitato la madre di lei a venirsene a stare con la figliuola vedova smarrita come in un incanto sovrumano a cui una certa angoscia le impediva di abbandonarsi interamente l'angoscia destata dal dubbio che non fosse vero quanto vedeva si sentiva lontana ogni anno cesare aveva seguitato a fare il suo viaggio d'un mese nel continente recando doni al ritorno cosí a lei come alla nonna e ai nipotini per i quali aveva sempre avuto le piú delicate premure paterne il decoro del casato poteva scapitarne e gli uomini se ne impacciavano anzi i piú puntigliosi erano loro perché volevano dimostrare cosí di sapere e potere spendere per le loro donne come ti senti gli rispondeva con un cenno del capo bene piú d'una volta il cognato venne a sederlesi accanto per mostrarle e nominarle un paese lontano ov'era stato e quel monte là dal profilo minaccioso se vibrava tutto cosí ai cupi tonfi cadenzati delle eliche entrava nelle due immensità sterminate del mare e del cielo egli sorrise di quello sgomento e come se un lume d'altri cieli le si accendesse improvviso in quel vuoto incommensurabile ella sentí d'attingere in quel punto quasi quasi un'ombra di pensiero si sentí anche lei passare sul volto che come un alito fresco veniva da quell'acqua e subito a quel soffio un gran silenzio di stupore le allargò smisuratamente lo spirito l'ultimo giorno a milano poco prima di partire per venezia si vide nello specchio disfatta e quando dopo il viaggio notturno le si aprí nel silenzio dell'alba la visione di sogno superba e malinconica della città emergente dalle acque ma poteva egli per riguardo a due donne e a due piccini che in fondo non gli appartenevano privarsi di quell'unico svago dopo un anno di lavoro e di noja niente niente disse al cognato con un sorriso che le s'illuminò vividissimo negli occhi attraverso le lagrime i par d'essere non so andiamo andiamo la pena d'essere tra loro estranea e di passaggio e ch'esse senza di lei avrebbero seguitato a vivere per sé con le loro proprie vicende quel foro illuminato corso da un continuo fragore di vetture scintillanti tra l'odore delle alghe che veniva dal mare il profumo delle zàgare che veniva dai giardini cosí silenziosa che pareva quasi deserta sotto l'azzurro intenso e ardente del cielo con le straducole anguste male acciottolate tra le grezze casette di pietra e calce coi doccioni di creta e i tubi di latta scoperti e tutta la notte rimase sveglia con una strana impressione di quel giorno un giorno di velluto il velluto della gondola il velluto dell'ombra di certi canali chi sa il velluto della bara e ora via via voleva andar via piú sú piú lontano cosí in braccio a lui cieca fino alla morte e cosí passarono per roma poi per firenze poi per milano quasi senza veder nulla nel tumulto interno delle sensazioni inoltre la voce di lui anziché far luce le cagionava quasi un arresto bujo e violento pieno di fremiti pungenti e allora quel sentimento di pena si faceva piú acuto in lei piú distinto si vedeva meschina nella sua ignoranza e avvertiva un oscuro e quasi ostile rincrescimento della vista di tutte quelle cose che ora troppo tardi per lei all'improvviso le riempivano gli occhi e le entravano e si mise a soffiare gonfiando le gote e ad agitare i braccini e a sgambettare come se fosse in mezzo all'acqua e vi passasse sicura con quelle barchette ai piedi no non si andava a scuola perché dinuccia era malata che peccato pioveva cosí bene avrebbe voluto chiedere alla mamma perché non mandava a scuola lei sola con la serva ma la mamma non le badava piangeva ma scorse invece piú che mai torbido e aggrondato il volto della mamma e l'ombrello tentennò tra le due manine che lo sorreggevano uscita dalla bottega in preda a una rabbiosa mortificazione la mammina lottava in quel momento per espungere dall'animo il piú cattivo dei pensieri contro la sua dinuccia là didí domandò allora la bimba sbigottita intravedendo al debole chiarore della lampada il viso cereo della sorellina sul letto sí cara le rispose quella il signore la vuole per sé se ne va in cielo didí in e il commesso due soli prezzi signora per i piccoli venti lire per i grandi trentacinque un po piú lunghe un po piú corte capirà ciò che conta è la fattura non me lo sarei mai aspettato confessò allora afflitta la mammina ma se non voleva capirla neanche lei questa ragione era soltanto meravigliata la piccina di non vederla gaja come gli altri giorni ecco un pensiero orribile ch'ella non voleva assolutamente le si riflettesse neppure per un attimo sulla coscienza dove sarebbe rimasto al minimo contatto come una macchia come una piaga e quando seppero che di ombrelli non se ne poteva comperar che uno cominciarono le liti dinuccia sosteneva con ragione che toccava a lei ch'era la piú grande ma mimí non voleva sentirla questa ragione poiché un ombrello era stato promesso anche a lei e ora levava un piede ora l'altro per guardarselo dal divano dinuccia la guardava e sorrideva pallidamente si rifece seria udendo la madre esclamare quaranta lire venti il pajo a casa tua elisabetta prese una mano della madre e gliela baciò e gliela bagnò di lagrime gemendovi sopra povera mamma povera mamma mimí non fiatò aveva una sua idea appena arrivate al portone di casa s'affrettò a pregare la mamma oa mamma io pelle ccale lo lleggio io pelle ccale per comperarle alcune paste elisabetta con tono scherzoso non avesse trovato modo di dirle che invece di quelle paste se la mamma aveva da spendere avrebbe preferito qualche cosa di piú sostanzioso e che le avrebbe insegnato lei dove poteva darle da mangiare lí presso alla sua casetta in un orto nella capanna d'una vecchia contadina che aveva tanti colombi e tante galline e le vendeva le uova ogni giorno fame fame aveva proprio fame lei sera dinuccia scottava dalla febbre la mamma restò un pezzo sgomenta a contemplarla poi se la tolse in braccio gridando oh dio no dinuccia mia no no no non perché avesse indovinato il tristo pensiero della mamma come avrebbe potuto mai indovinarlo ma subito dopo che le aveva scorto quel volto torbido e aggrondato aveva sentito un brivido alla schiena dinuccia e gli occhietti le si erano infoscati e s'era messa a pensare che non la sola mimí tenere alte ben alte questo sí gelosamente custodite e nascoste in vetta allo spirito la nobiltà e la purezza dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri perché non s'insozzassero minimamente nel contatto indegno che in quei giorni parecchie volte aveva veduto per casa affaccendate tra la camera da letto e la cucina era tanto presa di quei suoi tesori che non ci badò non badava a nulla da sei giorni poi tendeva l'orecchio ecco se egli non accettava la mamma sarebbe apparsa da quell'uscio come un'ombra povera mamma con le braccia cadute apparve come un'ombra la vecchia mamma da quell'uscio e di nuovo elisabetta guardandola si sentí morire ma come già la mattina quella le si accostò e posandole una mano sulla spalla le disse ch'egli aveva accettato i mobili semplici quasi rustici appena comperati furono messi a posto e il matrimonio senz'inviti e senza l'intervento del duca quasi clandestino che era stato quel cigolío niente forse il duca non lo aveva nemmeno avvertito eppure la vecchia duchessa ne rimase un pezzo vibrante e ansante e in preda a una sorda stizza quasi quell'uscio pur trattato con tanta delicatezza avesse voluto farle un crudelissimo dispetto mattina s'appuntava un cappellino che non era piú neanche di moda e via alla scuola senza guardare mai nessuno eppure se avesse voluto già due partiti poi andò a pararsi davanti allo specchio dell'armadio col loden e con le barchette si tirò sulla testina il cappuccetto fin su le ciglia aprí con molto stento l'ombrello e si contemplò beata nello specchio con calmo e freddo sprezzo che non ammetteva replica ma la figlia la pregò di dir tutto crudamente mah sai che da un pezzo non vuole piú vedere nessuno dunque non vuol vederlo poi e segnatamente sulla maggiore delle figliuole su dinuccia si scaricava allora la maligna elettricità di quelle torbide giornate la piccina senza saperlo attirava quelle scariche col suo visino pallido silenziosamente vigile la madre esitava piú che mai non sapeva come dire alla figlia che dopo il matrimonio non doveva piú metter piede neanche sola nel palazzo mimí la sgridò la mamma guardandola severamente e cangiandosi in volto subito dinuccia notò questo repentino cambiamento e assunse con gli occhi attoniti e serii quell'aria di attonimento penoso che tanto urtava la madre e dopo essersi contemplata per piú d'un'ora a piú riprese toltisi il cappotto e le barchette andava a nascondere l'ombrello in un certo posto che sapeva lei sola ah quell'ombrello era suo ormai tutto suo suo unicamente e mai lo avrebbe ceduto neppure alla mamma bevendo ella con l'anima l'azzurra purità del cielo l'incanto di quella chiostra di monti che respiravano nell'aria accesa e palpitante come se non fossero di dura pietra e dal palpitante bagliore dei lampi aperta era anche la porta della sua casa e mimí cacciò dentro e corse alla camera da letto gridando mamma mamma poi lo scalone tu sai è chiuso dacché tua cognata vuole allora ch'egli séguiti a salire per la scaletta della servitú poi che pena intanto che tutta quella pioggia andasse sprecata la sera del sesto giorno mimí fu condotta dalla serva nel quartierino accanto abitato da due vecchie signore amiche della mamma con sordi ronzíi tra accecanti sbarbagli le lampade elettriche già s'accendevano opaline rossastre gialligne davanti alle botteghe articolo indistruttibile lei lo può stringere in un pugno guardi capisco ma scusi per un piedino cosí venti lire per ammansare lo sdegno di quell'uomo per compensarlo delle offese alla sua dignità per dimostrargli se non proprio amore remissione intera e riconoscenza e per circa quattro mesi con la gioja che le raggiava come un fascino da tutto il corpo trasfigurato riuscí a legare a sé amorosamente il marito cioè fino a quando ebbe bisogno di lui poté esser concluso nel tempo piú strettamente necessario per le pratiche e le formalità civili e religiose con tutta quella furia nessuna sposa piú d'elisabetta andò a legarsi conscia della gravità e della santità poi si accecò nell'ebbrezza del primo segno rivelatore della sua maternità e non vide allora piú nulla non le importò piú di nulla che si adirasse o si amareggiasse il sangue se ella voleva sposare un servitore un precettoruccio un maestrino di scuole elementari forse per lui non era degna d'altre nozze comprese perché la piccina non aveva accolto con festa per via l'ombrello nuovo e perché poi contro il solito lei che come una vecchina compativa sempre i capricci di mimí l'aveva fatta piangere quella sera lei no ma avrebbe voluto che qualcuno per via esclamasse ma brava guardate come sa regger bene l'ombrello quella pupetta l'ombrello vecchio poverina chi sa che gioja se le avesse dato il nuovo aveva anche sette anni piú di lui e riconosceva che già appassita peggio disseccata senz'essere stata mai in fiore nel silenzio e nell'ombra di quella casa oppressa da tante cose morte solo si era lasciato prendere dalle furie per il patto di salire dalla scaletta della servitú ma santo dio se lo scalone era chiuso per tutti se era sempre salito di là ed elisabetta ridendo e senza smettere di mangiare ma sí tanto mangio tanto ma non mi sazio mai vedi mangio per due quando però ella si vide salva col bimbo quando vide quella sua carne che palpitava viva recisa da lei carne che piangeva fuori di lei che le cercava il seno cieca e il calore che le mancava tu stai qua sotto con me buona buona è vero dinuccia si ripara da sé che direbbe la gente vedendola con quest'ombrellaccio vecchio uh che poverella direbbe è forse la servetta e tu non vorresti è vero che si dicesse cosí della tua sorellina parve che la gioja mettesse le ali a elisabetta e bella no bella non poteva renderla ma di quanta luce le accese gli occhi di che dolce e mesto fascino le animò i sorrisi di quanta timida grazia i modi devoto per la vita al passato governo delle due sicilie chiave d'oro della corte di napoli e onorato ancora della corrispondenza epistolare con gli ultimi superstiti della dinastia decaduta morto il marito che aveva vent'anni piú di lei pur dovendo attendere a quelle due creaturine aveva avuto la forza di ripigliare gli studii interrotti all'ultimo anno aveva preso il diploma non sei morta tu aveva domandato alla moglie e anche io aveva soggiunto i figli nel fango la vecchia mamma duchessa uscí quasi imbalordita dalla stanza ove il marito s'era segregato dal giorno che la nuora coi due nipotini aveva abbandonato il palazzo e la città per ritornare dai suoi parenti di nicosía era cattiva ma anche la mamma cattiva la mamma che riparava mimí e non badava a lei e la lasciava sola con quell'ombrellaccio vecchio della serva che sgocciolava e che pesava tanto ormai la serva due o tre volte si liberò della coperta in cui era avvolta e balzò a sedere sul letto era ancora vestita guardò il lettino accanto intatto e si raccapezzò i loden quaranta lire l'uno quaranta le due paja di soprascarpe non ne restavano che quindici poche per due ombrelli sí e no avrebbe potuto comperarne uno e d'infima qualità il commesso prima d'andare a prendere un altro pajo d'ultima misura avrebbe voluto provare quelle alla maggiore ma dinuccia si schermí indicando la sorellina prima a lei quest'anno anche mimí aveva cominciato a frequentare il giardino d'infanzia ed erano altre sei lire al mese di tassa perché ma sí non aveva saputo togliere dinuccia la maggiore dalle scuole a pagamento per mandarla a quelle pubbliche e le toccava di pagare per due adesso era un po il piacere dell'avaro il suo dell'avaro che non soffre tanto delle privazioni a cui s'assoggetta pensando che se volesse potrebbe godere senz'alcuna difficoltà le ilaravano lo spirito davano quasi un sapore eroico a quella sua rinunzia al mondo e le facevano stimar bello e lieve il sacrifizio per il bene delle due figliuole se egli usciva e tardava a rincasare se non rincasava affatto se le mancava di rispetto e la maltrattava se le portava via e le spendeva chi sa come chi sa dove e con chi quelle poche lire dell'assegno che la mamma ogni giorno veniva a lasciarle stupida le gridava stupida perché perché non capiva la ragione per cui la mammina era cosí nervosa quel giorno e cattiva carnucce tènere che strazio vederle andar fuori cosí sprovviste di tutto certe mattine lei s'adoperava in tutti i modi ma come bastare con quel po di pensioncina lasciata dal marito quando poi il crollo viene inatteso e da tant'anni s'ha l'abitudine di viver bene e per quella prova cosí ben disimpegnata anche nell'andare non si meritava adesso di reggere l'ombrello nuovo perché lo aveva comperato la mamma per tenerlo chiuso sotto il braccio se la mamma riparava col suo mimí perché lasciar lei intanto con quello vecchio della serva la svestí la mise a letto e le si sedette accanto con l'anima vuota e sospesa come intronata dalla pioggia che scrosciava furiosa di fuori piovve tutta quella notte e piovve per sei giorni di fila quasi senza interruzione ma poi abbassarsi fino a lui lasciar sospettare di sé le cose piú vili umiliarsi concedersi abbandonarsi questo no questo non doveva farle né schifo né ribrezzo perché era necessario inevitabile per arrivare allo scopo forestiera soprascarpe suggerí asciutto con aria di sufficienza il commesso marcando le ciglia barchette però sarebbe piú carino pima a me pima a me gridava intanto mimí arrampicatasi sul divano agitando i piedini solo a costo di qualunque sacrifizio voleva ancora mantenere quella carrozza pomposa coi tre valletti in parrucca per la sua quotidiana comparsa in pubblico e giú a piè del palazzo il guardaportone con la mazza già glielo aveva lasciato intendere chiaramente forse prevedendo che il duca non si sarebbe mai abbassato a considerarlo e a trattarlo da genero già ma l'altra allora eh l'altra tutte vinte se aveva fatto male a promettere anche a lei un ombrello tutto per sé se non aveva potuto comperarne due doveva andarci di mezzo la povera piccina di che disse di dote mamma era qui il punto non si faceva la minima illusione elisabetta sapeva che colui non la avrebbe sposata poi avvalendosi del buon nome lasciato dal marito e delle molte aderenze ch'egli aveva facendo anche considerare le sue tristi condizioni era riuscita a ottenere una classe aggiunta in una scuola complementare i loden disse mi faccia vedere che prezzo hanno ecco favorisca di qua dinuccia mimí chiamò la mammina irritata buona sai mimí o ti levo le calosce vieni qua lasciami vedere non ti vanno troppo larghe anche queste quella era la camera in cui dormivano le due vecchie signore v'era entrata tante volte scivolò dal letto attraversò una stanza al bujo trovò la porta aperta e uscí sul pianerottolo della scala atterrita dal fragorío della pioggia che cadeva sul lucernario fabbrica americana signora rispose il commesso opponendo alla maraviglia della compratrice la freddezza dignitosa di chi conosce il valore della merce che si vende in bottega colui che troneggiava ogni giorno per via maqueda all'ora del passeggio dall'alto della sua carrozza antica con due valletti dietro immobili come statue stette un po in orecchi poi con la cèrea faccia disfatta il collo piegato come sotto un giogo si mosse sui soffici tappeti attraversò molte stanze in penombra in parrucca e un altro valletto accanto al gigantesco cocchiere senza mai salutare nessuno rigido cupo sprezzante diretto al solitario parco della favorita di sentimenti democratici e liberali quasi quasi faceva un sacrificio a imparentarsi con un patrizio d'idee cosí notoriamente retrive ma che per lei lo faceva volentieri per lei cosí mite e buona unicamente per lei sai riprese questa mi ha fatto quasi ridere sai quanto tenga alla sua carrozza bene quella no dice quella no e come se questa fosse veramente una cosa da ridere la vecchia mamma duchessa si mise a ridere oh sí poverina eccola là tutta ridente sotto gli occhi della madre pieni di compassione e la duchessa di rosàbia ingannata da quella letizia poteva non accorgersi di questo il giovine precettore chiamato a dare i primi tormenti dell'alfabeto a quei due bambini là su le ginocchia stesse della zietta che essi non volevano lasciare neanche per un momento pazzie quell'ammirazione intanto quegli sguardi ora arditi e impertinenti ora languidi e dolci colti a volo per via con apparente fastidio o anche certe volte con sdegno le cagionavano in fondo una frizzante ebbrezza accettava attese spasimando d'ansia che la madre quella sera stessa glieli comunicasse ecco egli era di là povera mamma santa chi sa quanto doveva soffrire in quel momento consentiva che la figliuola sposasse un signor fabrizio pingiterra maestro elementare e di ginnastica già precettore de suoi nipotini una delle due vecchie signore che se ne stava accanto al lettuccio della bambina agonizzante le corse subito incontro per fermarla sulla soglia va va piccina mia le disse la mamma è di là la casetta fu presto trovata fuorimano quasi in campagna in via cuba tutta fragrante di zàgare e di gelsomini il corredo ricco di trine di nastri di ricami era già pronto da un pezzo non voleva risentirsi di nulla a nulla badare per non turbare affatto l'opera santa della natura che si compiva in lei e che doveva compiersi in letizia la lite inevitabile scoppiò mentre la mamma si svestiva di là dinuccia strappò l'ombrello a mimí e la fece cadere per terra con un urtone strilli di mimí restituzione a lei pensava andando quella mammina frettolosa che le stagioni non avrebbero dovuto mutar mai e l'inverno sopra tutto mai venire quante spese e le soggiunse piano in un orecchio vibrando tutta cosí non lo vedrà non lo conoscerà capisci e sarà piú mio tutto mio tutto mio ma l'agitazione affrettò il parto e non senza rischio cosí per lei come per il nascituro ora tutto stava che egli accettasse quei patti e quelle condizioni niente dote pur troppo un semplice assegno di venti lire al giorno e le spese per l'arredo d'una modesta casetta non aveva nulla proprio nulla in sé da suscitare e accendere il desiderio d'un uomo senza il danaro neppure l'ambizione di diventare fosse pur soltanto di nome genero del duca di rosàbia sarebbe valsa a fargliela accettare come la vide elisabetta le corse incontro quasi a ripararla a escluderla dalla vista di quello spettacolo e prese a dirle affollatamente niente mamma niente non ti spaventare vedi sono tranquilla ringraziamo dio anzi mamma ringraziamo dio ma ormai aveva sperato di ristorare le sorti del casato col matrimonio del duchino con una ricchissima ereditiera figlia unica d'un barone di campagna quel tristo s'era infognato in un amorazzo per cui tra tante vergogne era dovuto scappar via e dinuccia castigata senza cena sul tardi però quando la mamma andò a cercare dinuccia che s'era rincantucciata in un angolo dietro l'armadio e la trovò che dormiva quasi si sentisse lacerare dentro contrasse il volto e si restrinse tutta in sé al cigolío lamentoso dell'uscio che avrebbe voluto richiudere pian piano quella sera intanto la mammina era molto gaja sú mimí ecco è qua siamo arrivate la bambina era restata a bocca aperta davanti a certe grandi vetrine abbarbaglianti in capo a via nazionale quantunque da un mese cioè dal giorno che la nuora era andata via il cancello dello scalone fosse chiuso per non lasciar passare piú nessuno e allora ella le tendeva le braccia e appena quel batuffoletto le saltava al collo se lo stringeva forte forte al seno rompendo che la poverina storcendosi le mani stridette convulsa tra il riso e il pianto sí sí ma come sí sí ripeté la mamma piú col cenno che con la voce ha gridato s'è infuriato no niente e allora ma subito comprese che appunto perché il padre aveva detto di sí senza gridare né infuriarsi la madre era cosí oppressa di doloroso stupore non avrebbe mai sospettato che quel vile arrivava fino al punto di lasciarle digiuna la figliuola se un giorno avendo fatto cenno al vetturino di arrestarsi davanti la bottega d'un dolciere guardi si provò ad allettarlo la mammina dovrei comperare altra roba due loden pure per le piccine due ombrelli abbiamo tutto no belle gridò mimí ribellandosi e lasciami vedere belle no belle tanto belle seguitò mimí scappando via oscuro cenò in casa delle vicine giocò chiacchierò a lungo con la serva saltando di palo in frasca e finalmente le si addormentò in grembo si svegliò a notte alta di soprassalto sbalordita da un formidabile fragore e dinuccia pensava che toccava a lei a lei di diritto non solo perché la maggiore ma anche perché ecco qua si poteva dare una prova migliore di quella che dava lei in quello stesso momento di saper reggere ombrelli per via eppure a ogni urto anche lieve contro la dura realtà in certi momenti quel pensiero odioso le si riaffacciava chiamava subito a sé anche dinuccia le abbracciava tutt'e due con fremente tenerezza carezzando anche di piú la piccina poc'anzi maltrattata e godeva di sentirsi inebbriare da quest'altra gioja pura ma piuttosto come un ingombro lí per casa un ingombro di cui provava fastidio solo quando si sentiva guardato non metteva conto dunque meravigliata si meravigliava a torto perché non tutti i giorni si può essere gaj e non era mica gioconda per la mammina quella vita di stenti e d'angustie lo sapeva bene lei sola quanti pensieri e quanti bisogni e quante difficoltà e subito tutte le membra le si rilassarono cosí che non poté neanche sollevare le gracili mani per nascondersi il volto ma la vecchia mamma le si accostò e posandole lievemente una mano sulla spalla figlia mia le annunziò scappò per le barchette e per il cappotto pioveva e dunque festa sarebbe andata a scuola munita di tutto punto le barchette ai piedi il cappotto addosso e l'ombrello in mano aperto sotto tutta ristretta nelle spallucce coi piedini giunti ridendo e tremando dei brividi che le comunicava quella pioggia immaginaria per cinque giorni ogni mattina mimí fece quella prova davanti allo specchio mimí prima la guardava la guardava per un pezzo ma non con quegli occhi vigili e serii della maggiore con occhi ingenui e amorosi la guardava poi faceva parlare quello sguardo soffiando coi labbruzzi di ciliegia la mammina gli lanciò uno sguardo torbido di sdegno facile a dire lasciare come togliere dai piedini a mimí le barchette la solita furia avrebbe dovuto prima contrattare ecco ma il non voler confessare a se stessa la vera ragione della sua tristezza e della sua nervosità la rendeva ancora piú triste e nervosa per fortuna c'era l'altra piccina mimí la esortava la mammina impaziente che voleva andare spedita tra il confuso viavai della gente che spiaccicava pur lí sul marciapiedi sotto lo spruzzolío incessante d'una lenta e nessuna delle due badò alla gioja di mimí a cui quell'antipatico commesso aveva già provato la prima barchetta voleva subito subito scendere dal divano per camminarci senz'aspettare l'altra qua ferma mimí o via a casa troppo larga non vedi qua piccina mimí non doveva far capricci e dinuccia che sapeva regger cosí bene l'ombrello doveva reggere il nuovo e non il vecchio glielo diede ma la piccina non lo accolse con quella festa ch'ella s'era immaginata ma che sarebbe dell'avaro se da un momento all'altro l'oro del suo forziere perdesse ogni valore ebbene certi giorni senza saper perché o meglio senza volersene dire la ragione ella cadeva in una cupa invescato da una donnaccola di teatro e fuggito via con essa ormai da un anno don gaspare grisanti duca di rosàbia marchese di collemagno barone di fontana e di gibella e lei lei si torceva le mani si nascondeva gli occhi si premeva le tempie serrava i denti e con tutta l'anima protesa verso di lui gli gridava accetta accetta tu non sai qual bene puoi avere da me se accetti gli sarebbe subito saltata al collo domandando anche a lui con la solita grazia scotendo la testina ricciuta vuoi bene e come non volerle bene ma tu non mangi a tavola le domandò la mamma vedendo di lí a qualche ora la figliuola seduta a una tavola rustica davanti alla capannetta nell'orto di quella contadina divorare anche con gli occhi un galletto arrostito e tutti si voltavano e si fermavano per via a mirare con espressione di pietà la vecchia duchessa di rosàbia in quella vetturetta con quella figliuola accanto cosí miseramente vestita la guardò e subito come le soleva avvenir sempre sentí un acuto rimorso e un'angosciosa tenerezza per quella sua povera piccina la vide ancora tutta intenta a dare quella sua prova di bravura e non poté fare a meno di sorridere ma la retribuzione insieme con la pensioncina del marito non bastava o bastava appena appena se avesse voluto non vestiva bene non si curava piú per nulla di sé si pettinava là alla svelta ogni mattina questa parve a dinuccia una prepotenza e stese le mani per strapparglielo vergogna gridò la mamma che spettacolo che bambine per bene qua a me l'ombrello non l'avrà nessuna delle due e non sapeva capacitarsi perché la madre pur vedendola cosí venisse di giorno in giorno a visitarla sempre piú dolente e cupa ma perché la vecchia mamma alla fine glielo bene dinuccia invece con quegli occhi sempre attoniti e serii ecco se li immaginava quegli occhi rivolti penosamente al patrigno e no no mai sentiva che con lei e per lei ella non lo avrebbe mai fatto quel passo non avrebbe potuto farlo soffocava cosí il rimorso d'aver maltrattato e fatto piangere ingiustamente la bambina erano pur veri sí i pensieri gli stenti i bisogni le angustie le difficoltà che nasceva dal suo dolore e dalla sua bontà che nasceva veramente dal suo sacrifizio imposto dalla crudeltà della sorte e ch'ella era felice felice di compiere per quelle due creaturine unicamente per loro che faceva ogni volta il miracolo di rasserenarla tutt'a un tratto con qualcuno de suoi vezzi infantili pieni di grazia irresistibili e pue l'ombello seguitava mimí due ombelli due tappotti quatto bacchette sí cara le barchette e tutto ma andiamo sú e per i libri di scuola che sempre ogni anno di nuovi e ora per riparare dal freddo dal vento dalla pioggia quelle due povere piccine rimaste orfane prima che l'ultima avesse avuto il tempo d'imparare a dir babbo stupida è lo stesso le gridò la madre prendendola sotto le ascelle e sedendola con mal garbo sul divano intanto per quietare mimí disse al commesso che gliel'avrebbe calzate lei quelle alla maggiore se accettava invece ah se accettava la avrebbero chiamata di là oh dio quando quando ancora degnò di un sorriso alla fine quel commesso di negozio ma non l'avesse mai fatto vedendolo ridere come per compassione la mammina sentí rimescolarsi tutto il sangue pensò che aveva soltanto centotrentacinque lire nella borsetta per questo esclamò elisabetta oh povera mamma mia me ne duole per te ma io piangerei credi se dovessi portare là in quella tristezza in quella oppressione il mio bimbo che ha tanto riso di luce qua vedi tanta basta s'era molto sdegnato e per non addolorarla troppo con la vista del suo come aveva detto già rimescolamento didí in cielo e mimí uscí senza aspettare risposta si fermò nella saletta al bujo un po perplessa udí novamente attraverso la porta aperta giudiziaria fabrizio pingiterra accusato di falso e come affiliato a una banda di truffatori era scappato non si sapeva se in grecia o in america questa frenesia le era nata e divampata dando con tutto il cuore con tutta l'anima tutte le cure d'una madre e fino il sonno delle sue notti a quei due nipotini andati via da un mese ai due figliuoli della cognata che tirata dalla mamma entrò nella bottega ripetendo ancora una volta le bacchette pima le bacchette ecco sí zitta le gridò la madre a cui s'era fatto innanzi un commesso di negozio coi suoi sguardi attoniti e serii che seguivano la mammina furiosa la mammina che si sentiva spiata e credeva di scorgere un rimprovero in quell'attonimento penoso e in quello sguardo serio e indagatore la proprietà in comune va bene ma a chi lo avrebbe affidato la mattina appresso la mamma tutto era qui portarlo aperto per via quell'ombrello sotto la pioggia nel vedere quell'aria della madre elisabetta si sentí venir meno l'impeto con cui nell'attesa avrebbe voluto correrle incontro le mancò a un tratto aveva fatto chiedere al padre che volesse condiscendere alle nozze di lei col precettore de due figliuoli della nuora andata via da poco ma la condiscendenza del padre cosí senza gridi né furie aveva per lei un significato ben diverso da quello che aveva per la madre in mezzo alla nuda santa semplicità della casetta levò alto sulle braccia il suo bambino al sole che entrava festivamente con la frescura degli orti dai balconi spalancati il castigo se mai doveva essere per quella mimí soltanto per quella mimí prepotentona che mai e poi mai avrebbe saputo reggere un ombrello come lei eh avrebbe voluto vederla cioè unicamente per il danaro aveva ella tradotto fra sé senza schifo né ribrezzo no no né schifo né ribrezzo barch cioè vedi lo fai dire anche a me i dia due paja di bacchette e dàlli calosce per queste bambine le chiama barchette la mia piccina veramente si potrebbero anche chiamare cosí per non usare quella parolaccia forestiera e le tasse erano il meno tutte alunne per bene in quella scuola e le sue piccine non dovevano sfigurare non si perdeva lei no pensava che se egli derogava cosí a se stesso ai suoi piú forti sentimenti doveva senza dubbio essere già cominciato l'estremo sfacelo del suo spirito dopo l'ultimo colpo che gli aveva dato il figlio unico erede del nome per via benché coi loden addosso e le barchette ai piedi le due bambine andarono taciturne imbronciate con gli occhietti sfavillanti fisso il pensiero a quell'ombrello per cui la lite si sarebbe certo riaccesa appena varcata la soglia di casa era del resto di cosí facile natura che s'accomodava subito e si sentiva a posto ovunque la mettessero traeva da sé la vita e la spandeva intorno festosamente popolando di meraviglie ogni cantuccio fosse anche il piú nudo e il piú oscuro il pensiero di mimí la mattina dopo allo svegliarsi fu per l'ombrello per le barchette e il cappotto nuovo l'ombrello se l'era messo accanto al lettino e se lo trovò subito in mano a ridere e a fingere che quelle scosse di riso le impedissero di seguitare a dire alla figlia quest'altra condizione che via non era altro che ridicola aveva sperato che il padre ora che la figlia era sola lí abbandonata si sarebbe piegato a riaccoglierla in casa ebbene no non voleva quanto mi vuol dare domandò elisabetta la mamma finse ancora di non capire o piuttosto di non aver bene inteso per prendere tempo e preparare quest'altra risposta ch'era la piú angustiosa sa perché anche quella sera là mentre andava frettolosa fra le sue bambine tutti si voltavano a mirarla e pioveva figurarsi però se lei avrebbe voluto mai dare un altro babbo a dinuccia e a mimí pazzie pazzie aprendo gli occhi avevano acceso l'alba non solamente nelle tenebre di quel palazzo ma anche nell'anima di lei che n'era piena un'alba d'una dolcezza e d'una freschezza inesprimibili che l'avevano tutta la nuora sorda a tutte le preghiere aveva ottenuto dal tribunale la separazione di beni e persona dal marito e se n'era ritornata al suo paese tutto era finito voleva tentare di levargliele per provare se le riuscisse di trovarne a minor prezzo in qualche altra bottega le veniva ormai di schiaffeggiarlo quel commesso lagghe comprendeva elisabetta che quanto piú duri quei patti tanto piú cara avrebbe pagata la sua felicità se egli li accettava invano la mamma per metter pace badava a ripetere che non sarebbe stato né dell'una né dell'altra ma di tutt'e due in comune dovendo andare a scuola insieme intanto di nascosto la vecchia contadina faceva alla duchessa certi cenni con gli occhi e col capo che questa non capiva capí qualche tempo dopo quando entrando nella casetta della figlia la trovò invasa da tante guardie di questura che vi facevano una perquisizione giudiziaria e che egli per piacere andasse nel frattempo a prendere il pajo per la piccola dinuccia calzata rimase a sedere sul divano mimí invece ne scivolò via lesta battendo le mani e si mise a saltare a girare su se stessa come una trottolina cacciando gridi di gioia avevo calcolato al piú al piú venti lire per tutt'e due uh non lo dica nemmeno protestò il commesso quasi inorridito guardi si ben diverso non meno penoso forse perché donna e secondogenita forse perché non bella cosí timida in apparenza umile di cuore e di maniere schiva e taciturna non era stata mai calcolata da lui come una figliuola ed era anzi contenta che la mamma fosse tutta intenta alla sorellina malata e non si curasse affatto di lei perché cosí poteva fare l'inverno l'invenno diceva lei a suo agio e con la massima libertà poco dopo le due vecchie signore che vegliavano l'agonia di dinuccia se la videro venire innanzi con quell'ombrellone piú grosso di lei tra le braccia balbettando l'ombello a didí in cielo piove tanto piú fanatico e fiero quanto piú angustiose si erano a mano a mano ridotte le condizioni finanziarie del casato e le ire furibonde che lo assalivano per ogni atto del volgo che gli paresse un nuovo attentato a suoi privilegi nobiliari lo so sono venuta qua apposta i faccia qualche riduzioncina il commesso alzò le mani inflessibile prezzi fissi signora prendere o lasciare cosí pensando dinuccia si provava a lanciare un'occhiatina alla mamma di sotto l'ombrello senza perdere l'equilibrio per vedere se ella si accorgesse di quella sua bravura perché non avrebbe potuto averlo lei un figlio suo veramente suo sarebbe impazzita dalla felicità avrebbe sofferto qualunque umiliazione qualunque vergogna anche il martirio per la gioja d'un figlio suo era andato via per non rimettere piede mai piú mai piú nel palazzo si sarebbero però veduti fuori ogni giorno per la scelta della casa e la compera degli arredi voleva che tutto si facesse nel piú breve tempo possibile ma figurarsi subito di volo la madre invece che con tanto terrore spinta dall'amore per la figlia s'era presentata con quella proposta al marito di cui conosceva bene e il sole il sole ch'entrava nelle sue stanzette come non era entrato mai là nei tetri saloni del palazzo paterno ma sí mamma non vedi sono felice felice la carrozzella d'affitto andava quasi a passo per non scuotere troppo la gestante tanto che lei se ne sentiva tutt'e due i braccini indolenziti e non poteva e non sapeva reggerlo piú ora il nuovo pesava meno e dinuccia ringraziò la mamma soltanto con un sorriso parve poco alla mamma e si rivolse subito a mimí per per vederci balbettò quando sí poi quando sarai sposata verrò io verrò io ogni giorno a casa tua che aveva scosso tutta la casa e che ora s'allontanava con cupi rimbombi tra lo scroscio violento della pioggia la bambina si guardò attorno smarrita dov'era quella non era la sua casa quello non era il suo lettino ah che fuoco e che tortura a non poterli far suoi suoi del suo sangue e della sua carne quei piccini a furia di stringerli a sé e di baciarli e di renderli padroni assoluti di lei là coi loro rosei piedini su la sua faccia cosí sul suo seno cosí come gli animi tutti gli oggetti di quella casa animati da tanti ricordi familiari pareva fossero da qualche tempo in una tensione di spasimo violenta a toccarli appena appena davano un lamento dove tra i cortinaggi antichi e gli alti mobili scuri e quasi funebri stagnava un alido strano come un'afa del passato e si presentò sulla soglia della camera remota nella quale elisabetta la figliuola stava ad attenderla in smaniosa ambascia voleva vivere vivere cioè esser madre voleva un figlio voleva suo tutto suo e non avrebbe potuto averlo altrimenti e cosí entrò in casa dove si sentiva piú sicura con l'ombrello in suo potere e non volle cederlo salite le scale perché la mamma lo riponesse con la scusa che didí lo aveva tenuto tanto tempo per istrada lo chiese alla serva ma questa già lí lí per uscire in fretta in furia in cerca d'un medico nemmeno si voltò per risponderle mimí rimase un pezzo dietro la vetrata della finestra a guardare la bell'acqua scrosciante impetuosa e noi seguitiamo da morti la nostra mascherata elisabetta si riscosse con un sospiro e domandò alla mamma che t'ha detto la madre voleva attenuare in qualche modo la durezza dei patti e delle condizioni posti dal padre ma poteva mai supporre che gliene domandassero tanto e poi se erano prezzi fissi aveva calcolato di spendere in tutto centoventi lire piú non poteva vuole che prenda a nolo dice una carrozzella per venire da te permette però che usciamo insieme a passeggio con questa con quella no con quella no eh quella quella ella con mimí soltanto ch'era d'indole cosí gaja e aperta sempre contenta con mimí soltanto ella si sarebbe rimaritata mimí senza dubbio si sarebbe fatta amare da colui ch'ella avrebbe scelto per compagno il tremendo fragorío della pioggia sul lucernario della scala intravide dalla finestra a un nuovo palpito di luce il cielo sconvolto e scappò via lungo il corridojo ha detto di sí la figliuola ebbe un sussulto e con la faccia sconvolta guardò la madre era cosí violento il contrasto fra l'esultanza che quell'annunzio le suscitava e la soffocazione che le incuteva quell'aria di stordimento e di pena della madre cosí decaduta scacciata dal padre maritata di nascosto chi sa quando chi sa con chi piú squallida che mai deformata dalla gravidanza e pur cosí ridente lo lleggio io protestò mimí no io si ribellò dinuccia un po l'una un po l'altra troncò la madre e rivolgendosi a mimí tu non potrai non saprai reggerlo sí che lo lleggio all'altro lato dinuccia la sorellina maggiore andava come una vecchina seria e precisa reggendo a due mani un altro ombrello già vecchio sforacchiato che presto comperato il nuovo sarebbe passato alla serva oh aveva avuto finanche l'ardire di confessarle che egli fabrizio pingiterra essendo come il duchino di cui godeva l'amicizia ora il piacere delle bambine era appunto d'avere un ombrello per ciascuna l'ombrello e le barchette a quei cappotti impermeabili grevi grigi pelosi non fecero alcuna festa ma se è piú alto di te non vedi e per fargliene la prova la mammina glielo pose accanto subito mimí se lo strinse al petto con tutte e due le braccia era agitata da una sorda irritazione che cercava in ogni piú piccola contrarietà e quante ne trovava allora un pretesto per darsi uno sfogo le erano mancati per via quegli sguardi quell'ammirazione e il pensiero odioso era questo che se lei dinuccia non ci fosse stata non che dovesse morire dio no ma se non ci fosse stata ecco se non l'avesse avuta era la voce di lei anny si voltò saltò agile e svelta dal predellino guardò il furri fermandosi e strizzando un po gli occhi quasi un dubbio che la voce non fosse partita da lui ma egli le tese la mano lauretta non ricordava d'aver mai veduto il padre cosí e il furri nel compiacersi del buon effetto della sua dissimulazione pigliava animo per la tremenda prova che lo attendeva pur con la coscienza che quello sforzo avrebbe amaramente scontato se pure non gli sarebbe riuscito addirittura fatale fa vedere mopchen come bacerai la nuova padroncina un bacio cosí bravo mopchen basta basta adesso prendi aprí la borsetta da viaggio e ne trasse una zolla di zucchero per la bestiola festante negli orecchi gli scricchiolíi della carcassa enorme galleggiante agli urti possenti e fragorosi del mare e avevano la visione confusa d'un porto affaccendato che veramente nessuno della sua numerosa famiglia era pervenuto al limite d'età superato da lui ma in quelle condizioni da lui e dalla sorella maddalena no no lasciami piangere non ho mai pianto ma mi vedo davanti ciò che ho perduto ciò che tu mi hai rubato e vedi vorrei qua sotto i piedi la fossa di tua madre per calcarci sopra la terra con tutta la forza del mio odio e ritratti di lei non ne hai no nessuno e com'era babbo com'era il furri al ricordo di questo lontano dialogo con la figlia fanciulletta s'addentò furiosamente una mano per soffocare i singhiozzi irrompenti che gli scotevano tutta la persona prima di partire avevano veduto i vecchi abiti coi quali erano arrivate ferite e morenti da candia stinti strappati macchiati di sangue senti la colpa non è mia la colpa è del giovi sono venuta spontaneamente sí ma egli m'assicurò piú volte che tu vivevi solo solo e sempre in casa e malfermo in salute anche dice non lo sa neppure lui per istinto giovanile m'ha risposto ma poi s'è tolto il cappello e battendosi con una mano il capo calvo ha esclamato eppure ecco qua piazza della vecchiaja m'ha detto che sei calvo anche tu fa vedere rumori d'argani e di catene ora erano qua e nel candore e nel silenzio di quella camera luminosa che dava loro con la freschezza fragrante dei lini puliti ma come aveva saputo poi dominarsi la sera in presenza della figliuola ora il rombar cadenzato del treno imponeva quasi un ritmo al turbinare di tante impressioni e di tanti sentimenti in lui a lasciare il letto quantunque col seno e un braccio ancora fasciati fu suor erminia le tre altre credevano che fossero trattenute nell'infermeria in attesa della guarigione della compagna per partire poi tutte insieme alla volta di napoli per il ritiro insieme com'ella spesso soleva esporre all'avvocato mario furri della cui figliuola lauretta era da tredici anni governante e innanzi tutto la perdita di tanta vita inutilmente sí io guarda ancora spettinata fece lauretta scappando via sorridente e tuttavia confusa ma poco dopo ecco picchiare all'uscio del signor avvocato la signorina lander nessuno parlò la vecchia conversa ricomponeva sul letto le membra della morta a cui nel pallido livido visino affilato erano rimasti semiaperti i dolci occhi azzurri e pareva che in quel pallore la piccola morta sorridesse d'essersi liberata cosí ma era in lei lei lo teneva in grembo oh dio e lo nutriva di sé oh dio oh dio e non avrebbe potuto non avrebbe dovuto far nulla per lui per riscattarlo dall'infamia da cui nasceva a wiesbaden eravamo andate in quest'ultimi anni soltanto per invito dello zio che è morto poveretto due anni fa era solo vecchio e infermo aspetta diceva alla figlia si provava a trarre un largo respiro guardando intorno rapidamente e soggiungeva andiamo non è nulla un po d'asma non rispose seguitò ad andare con le spalle alzate come si chiama non qui non qui pregò smaniando il furri lauretta diventa tutto bianco e non volendo ricorrere ai cosmetici taglia taglia capisci sarchia anche i baffi quel bel pajo di baffi perché giovi gli domandai avevano suscitato in loro quello sgomento e quel ribrezzo che si prova per gli oggetti appartenuti a qualcuno tragicamente morto e tanto piú s'erano costernate l'italiano troncava per esempio certe parole giusto dove non doveva e diceva sighnora e sighnor con grazia particolare come si ostinasse a non volere intendere che gli altri dicevano signora e signore ricordava e gli pareva di sognare ora come allora in treno da novara andava a torino gli era nata una bambina andava in fretta per una balia la bambina era là dietro quei monti in una campagna presso novara con la madre è morto cloriosamente nella cuerra del settanta ma non so la città di nascita non so che famiglia né lui né la signora erano nativi di bonn dunque riprese il urri i è nata soltanto la signorina sí anny la mia rosaria era la moglie del contadino che aveva in custodia la grangia ove ogni estate erano condotte le orfanelle a villeggiare invece di rosaria rispose un grosso cane di guardia con furibondi latrati ma poi temendo non farle intendere piú che non bisognasse la pregò d'uscire e quella uscí stordita ma pur rassicurata per sé sebbene con la certezza che ci doveva esser sotto qualcosa di grave se il sighnor era cosí e il padre già in vettura per la stazione assentí sorridendo una veste nuova di mezza stagione e un cappellino di paglia ecco a che pensava in quel momento la figlietta sua senza domandarne notizia ignorandone finanche il nome poteva essere nell'anima e nel corpo se non piú troppo giovane come prima molto giovane ancora a ogni modo giovane sopravvenire quell'infinita sospensione nell'attesa che a un tratto qualcosa dovesse mancargli dentro ecco il terrore ecco l'orrenda ambascia attese un tratto piangendo che il furri le dicesse qualcosa poi si tolse il fazzoletto dagli occhi e vedendolo chiuso nel cordoglio e col volto contratto si alzò e asciugandosi gli occhi disse va va a domani dunque lasciami sola cose che le mani d'un vecchio dovevano scostare e sfuggire dopo avrebbe richiuso la porta e si sarebbe messo a guardia contro chiunque avesse voluto forzarla tornò il giorno dopo all'albergo la signora è partita fin da jeri gli annunziò il cameriere ossequioso partita disse il furri come a se stesso e pensò ma no ma no se non m'ascolti gli gridò a un certo punto lauretta hai ragione fece lui riscotendosi e andando a sederle accanto ma con questo fracasso lí che delizia a due passi da roma con di piú il mare che di lassú si scorge benissimo specie nelle notti di luna ma no monte cave con la vetta incoronata d'aceri e faggi per la signorina lander era naturalmente tal quale il ma vedi questo mi ripugnava sperare su la morte della mamma e su quella della figlia no per distrarti è vero mi sono distratta dopo la malattia mi parve d'uscire da un sogno angoscioso e che tutto fosse finito un improvviso rossore infiammò il volto di lauretta come se le fosse nato il dubbio d'aver commesso un'indiscrezione si smarrí ragioni bene ma non osservi due cose prima che ella madre mi avrebbe abbandonata se io mi fossi ricusata di seguirla e non dovevo capisci non dovevo perché noi non avevamo piú nulla tranne una misera pensioncina eccola è questa tua figlia e stringeva vieppiú il braccio di lauretta questa la figlia che tu hai abbandonata che ignora che tu sua madre sia qui vicina presente guardala e passa senza gridare ebbene sí ma non giova rilevarlo giacché dev'essere cosí ah non giova per te si sa ma tu andrai a prenderla voglio vederla anche dalla finestra bastassero a lavarlo per sempre di quel sangue osceno le lagrime ch'ella ora versava per l'onta e per il supplizio cosí il suo martirio non sarebbe stato invano si levò in piedi di scatto con un'esclamazione indeterminata bah a coblenza sai piú d'uno chiese alla mamma la mia mano e poi tanti uh hanno perduto il tempo a corteggiarmi la signorina lander non rispose si portò il fazzoletto agli occhi e si mosse per uscire scotendo il capo certo col sospetto che ora ella non avrebbe potuto assicurarsi piú che qualche lettera potesse capitare nelle sue mani che non fosse prima aperta dal signor avvocato use tutte e tre ormai da tanti anni a non curare affatto e quasi a non sentire piú il proprio corpo a dominarne tutti i bisogni a vincerne la stanchezza provavano ora un avvilimento e uno smarrimento strano mario furri era credente e inoltre per la sua fissazione tenuto e legato da superstizioni se non che quale madre veniva a prendere il suo posto senza ardire di alzarsi e di picchiare all'uscio che la conversa aveva chiuso a chiave seppe nel pomeriggio che tutte e due le compagne s'erano liberate e che ora riposavano tranquille l'abito che aveva indosso rappresentava per suor leonora un sacrifizio la violenza che aveva dovuto fare a se stessa per serbare intatta contro l'insidia della sua propria carne la sua purezza era stata resa vana dalla violenza altrui brutale sotto le ampie cornette oscillanti erano vestite tutte e tre d'abiti nuovi ma troppo larghi per il loro corpo già esile e ora piú che mai assottigliato dalle sofferenze una promessa che poteva esser sacra e che la vita a una prima svoltata poteva smentire domandò come potrò vederla non mi lasciare ti prego le disse egli non rimesso ancora dall'interno rimescolamento bella figura se qualcuno m'ha veduta aggiunse lauretta guardando intorno c'era nella loro memoria un abisso un vero inferno che s'era spalancato loro davanti all'improvviso inghiottendole e travolgendole dove tanti demonii avevano fatto scempio e strazio delle loro carni immacolate che cosa ridomandò la sorda vedendosi guardata da lauretta non dico a lei rispose questa accompagnando le parole con un gesto della mano inguantata e rivolgendosi al padre aggiunse l'antica cisterna patriarcale là a principio del lungo pergolato di fronte al portoncino verde si voltarono nel sentirsi indicate dalla custode e videro la suora anziana e la conversa parlar piano tra loro ma non t'è passato neanche per la mente tu hai potuto scusare davanti a me quello che hai fatto e addurre come una giustificazione l'essere tornata a noi dopo tant'anni via via anny poco dopo quasi attirato dalla propria imagine si fermò davanti allo specchio dell'armadio e nel vedersi cosí stravolto impallidí e si premé forte con una mano il grosso capo calvo guardandosi fiso negli occhi imponendo a se stesso di calmarsi di domare l'interna agitazione non era lo stesso paesaggio della nostra villetta del nostro nido presso novara ch'io vedo ancora chiudendo gli occhi e che ho sempre sempre ricordato ma cosí del resto doveva fare la dura resistenza per quanto in certi punti ora a lui stesso crudele era necessaria dopo otto anni suor sidonia mia mah e queste sono tre suore nuove le tre convalescenti s'erano un poco allontanate e guardavano smarrite le vecchie finestre di quella villa il cagnolino nero si levò su le quattro zampette sul canapè cacciando il musetto sotto il braccio della padrona ma anny lo respinse col gomito verrai a salutarmi partirò domani l'altro sabato verrò rispose il furri intanto a domani addio guardava le lagrime silenziose della compagna addossata al muro udiva i singhiozzi dell'altra accosciata sullo scalino ascoltava il conforto e le esortazioni delle tre altre e non ne capiva ancora la ragione ma ella poteva rimanere qua con noi ecco l'altra osservazione doveva stare con te e t'odiava sosteneva che tu le avessi sedotta la figlia per quanto io le dicessi non riuscii mai a toglierle quest'idea dal capo morta davvero e ch'ella è cresciuta e che adesso ha quasi gli anni che avevi tu quando la mettesti al mondo lo sai tutto questo posso ora dire a mia figlia notizie notizie ma nessuna traccia nessuna come mai ora improvvisamente da wiesbaden quella lettera da wiesbaden egli era pur passato vi si era trattenuto otto giorni ma c'era anny allora uscito il giorno innanzi com'ebbro dall'albergo gli era parso è vero che tutto gli fosse girato intorno e aveva avuto appena il tempo e la forza di chiamare una vettura e di salirvi perché mai piú non si sarebbe aspettato di poterne aver bisogno e ora non aveva tempo di attendere a prepararne uno nuovo aveva comperato la tela oh rozza tela per le tènere carnucce d'un bimbo è sempre quello di prima soltanto non ha piú quell'enorme barbone io non l'avrei riconosciuto m'ha riconosciuta lui ma a momenti non ha piú nemmeno i baffi vive m'ha detto il giovi sta con lui e io sono corsa ad annunziarlo a questo mostro qui è vero mopchen come t'ho detto vive vive la padroncina vive noi l'abbiamo chiamata mary è vero il giovi m'ha anche detto che tu hai preso per lei una governante tedesca una vecchia è vero in quel punto la madre sconosciuta conosceva certamente la figliuola ignara il furri impedito d'andare stretto tra la folla serrava con una mano convulsa il braccio di lauretta e incoscientemente con gli occhi annebbiati vaganti in giro singhiozzava tra sé per quanti sforzi abbia fatto non sono riuscito a uccidere il ricordo di te per me forse no non eri morta mi sopravvivevi ma lo sai che per tua figlia tu sei morta finalmente disse con durezza nella voce mia figlia non debbo vederla il furri notò l'espressione torva del volto di lei e urtato dal tono della voce rispose te ne nasce tardi il desiderio esitò alquanto grattandosi celermente l'insenatura tra la pinna destra del naso e la guancia con un gesto che il furri le riconobbe abituale e gli diceva che tra poco avrebbe trovato un'altra padroncina laura mopchen si chiama laura bionda mopchen e tu cosí nero e quest'altro tuo padrone cosí bianco e brutto e cattivo che non vuol dirti nulla e con curiosità mista di pena mirava i movimenti delle pàlpebre del neonato per adattar gli occhi a resistere alla luce eccolo uno cosí tra poco sarebbe nato da lei e non sapeva ancor come uno cosí passai da neuwied ritornando in italia ma non mi fermai già non ti cercavo piú fui anche a wiesbaden povero mario fece anny con tenerezza via via lascia che veda mia figlia mi porterò almeno l'imagine di lei nel cuore e questa imagine forse non concluse ritenuta improvvisamente dal fare anche a se stessa soltanto negò subito recisamente la lander scotendo il capo e frignando in modo comicissimo come no certo replicò lauretta frenando a stento il riso per quel modo di piangere l'uscio s'aprí di furia sbacchiando contro la strombatura e facendo sobbalzare la sorda a cui lauretta coi capelli disciolti le belle braccia nude e un asciugamani sorretto col mento sul seno ripeté stizzita avanti avanti avanti per chi teme del resto le domandò se lei lassú non ha piú nessuno doch esclamò tra le lagrime la sorda levando gli occhi dal fazzoletto ah sí fece lauretta e chi das la prima e piú tremenda prova era superata e quantunque il furri in treno con la figliuola si sentisse ancora sotto l'incubo della presenza di colei pure no sai bambina non è vero io ho mentito con te tant'anni mi sono divertito a straziare il tuo coricino dicendoti che la tua mamma era morta nel darti alla luce no sai la mamma vive si rifà viva dopo tanto tempo ed eccola qua te la presento la famiglia de wichmann conosco benissimo frau de wichmann non stava molto lontano d'abitazione da me ciusto nella wenzelgasse lo so lo so disse il furri recisamente per impedire che la vecchia governante richiamata dal ricordo al paese natale quand'è cosí esclamò lauretta grazie e le mie civiltà disse il furri inchinandosi lauretta rise del buon umore del padre le mie civiltà era il modo d'accomiatarsi nelle lettere d'un mercante di torino che provvedeva lauretta delle stoffe per gli abiti ma questo sospetto era in lei ormai invecchiato e lei nel sospetto cosí pure erano invecchiati e tenacemente radicati nell'aspra sua gorga tedesca alcuni errori di pronunzia non ostante che ella intendesse benissimo e intanto intanto sono partita in quello stato dopo tre giorni e sperando di morire sai durante il viaggio senza dirlo a nessuno tua madre è morta ma sei morta anche tu per lauretta oh no mario fece con orrore anny aspetta anny vedi davanti a te m'è caduto lo sdegno era andata fin dove l'argine termina in un sentieruolo su la riva che conduce a godesberg a diporto i dí festivi tutto tutto aveva voluto vedere quasi con gli occhi di lei ma di che gravità fossero le ferite non sapevano stando immobili non le sentivano pareva a ciascuna di star bene e di poter credere che non fosse piú a ogni modo per nessuna delle quattro caso di morte ma poi chi che pensare ma sí questo senza dubbio che aveva saputo della disgrazia però dov'era la lettera le lettere erano lí ancora chiuse ma erano tutte ah ecco una busta sul tappetino strappata egli non la guardava guardava innanzi a sé con le ciglia un po aggrottate triste e assorto quante cose abbiamo da dirci bisbigliò anny prendendogli una mano no vieni vieni qua al di fuori rispose lei qua e s'inginocchiò presso il padre il furri a capo chino si provò a volgere gli occhi in giro ma li riabbassò subito su la figlia inginocchiata come se volesse nasconderla con lo sguardo coi gomiti su la ribalta della scrivania la testa tra le mani e gli occhi chiusi il furri s'immerse negli antichi ricordi era come se si conficcasse una lama in una vecchia ferita andammo a neuwied cioè ci fermammo colà perché io non potei piú proseguire il viaggio mi ammalai fui per morire mario quattro mesi a letto volle accorrere ma fu trattenuta sull'uscio dalla conversa la quale le annunziò che non suor leonora urlava cosí ma l'altra l'altra suor agnese è l'ora sua ora si libera poverina e in quel punto in quel punto e poi domandò egli poi partii con la fiducia che la mamma si sarebbe piegata tra breve assistendo ogni giorno al mio tormento io venni a cercarti senza nessuna traccia fui a bonn a colonia a braunschweig a dsseldorf seguendo qualche indicazione raccolta qua e là era certo che colei la guardava da un punto forse vicinissimo della chiesa e gli correvano brividi per la schiena e tremava tutto quasi in attesa che da un momento all'altro colei non sapendo piú trattenersi irrompesse tra la folla silenziosa piombasse sulla figlia chi le ha detto che ho ricevuto una lettera per lei lei entra qua fruga tra le mie carte trova una busta che non le appartiene e subito le salta in capo non so che cosa finito ma com'io abbia vissuto non te lo saprei dire non lo so nemmeno io perché non sapevo nulla di voi e la mamma intanto mi spingeva mi assediava cercava ogni mezzo per divagarmi voleva abbandonarmi allora in quel punto quand'io avevo piú paura e piú che mai bisogno di lei infame muggí il furri tra i denti no non dirlo pregò anny in petto il suo cuore se ci avesse avuto il tuo o il mio non l'avrebbe fatto per lei l'infame eri tu e io la colpevole da punire un'ambascia smaniosa per quelle loro sofferenze corporali la piú giovane ch'era anche la piú gracile suor ginevra chiese a un certo punto se andando cosí di passo la vettura non potesse provarsi a seguirla a piedi lasciate addietro le ultime case della città la vettura si mise a correre per uno stradone costeggiato di qua e di là da fitti boschi d'aranci e di limoni ma quante notizie tuttavia e quanta parte della vita d'anny non aveva raccolte a bonn aveva voluto visitare finanche la casa abbandonata nella wenzelgasse come ogni altro luogo della città per investigare la prima vita di lei guardi del resto il bollo postale wiesbaden vede se non si rassicura telegrafi a chi sa lei e mi lasci in pace voglio restar solo è permesso nulla non ebbi risposta attesi attesi poi volli persuadermi che la creaturina fosse morta e che il berti non avesse voluto darmi questa notizia o che se viva ero morta io per lei almeno fintanto che la mamma che ora si mostrava tutta lieta di quella partenza improvvisa e già proponeva giusto per giovedí un'ascensione a monte cave e mentre il furri ascoltava il caro chiacchierio pensava perché si parte se io te lo dicessi figlia mia bella figlia mia che ridi accorse alla fine la custode sbracciata scarmigliata col faccione acceso dorato dal sole tutto in sudore due grandi cerchi d'oro agli orecchi le quattro giovani suore giacevano immobili le cuffiette di tela semplici senza una trina né un nastro annodate sotto il mento da due cordelline disegnavano la rotondità del capo e incorniciavano i pallidi visi quasi infantili è proprio cosí rimango cosí bisogna dire che rimango male mah tu in coscienza credi che non puoi né devi fartene un rimorso infatti dici bene e spesso andava lí quasi a covare quel ricordo felice di sentirsi accanto la sua dolce innocenza d'allora era ancora come stordita dalla sciagura ma cielo e mare perdevano spesso ora quella loro diversa azzurrità si mescevano sconvolti in fosche brume e nel silenzio tetro della villa solitaria durava per giornate intere su i vetri delle finestre il crepitío della pioggia l'asilo di pace una sera era stato preso d'assalto invaso e profanato da orde selvagge sotto ai loro occhi s'era compiuta la strage dei ricoverati perché nulla con l'ajuto delle notizie al cospetto delle cose intorno gli restasse ignoto lí per la poppelsdorf-allée ella era certo andata a passeggio con le amiche la conversa sonò il campanello e levandosi su la punta dei piedi per guardar sopra la banda che copriva la parte inferiore del cancello chiamò forte rosaria e famiglia e s'ostinava intanto a sorprendere di tratto in tratto evidentissime somiglianze tra quel lembo laziale e le contrade del reno presso bonn lauretta ebbe l'ingenuità di mettersi a discutere con lei ravvicinando piuttosto monte cave coi boschi e i laghi a un pezzo di svizzera suor agnese cuciva e si sforzava di non intenerirsi alla vista di quelle camicine di quelle cuffiette di quei bavaglini non doveva pensare al bimbo che sarebbe nato da lei poi un certo tradimento di cui il signor avvocato era a conoscenza e per cui quello stato di servitú in italia e la debolezza se non la vecchiaja venuta prima del tempo e la ignoranza infine delle cose del mondo causa di tanti mali e di tanti mancamenti aggiunse per esortarla a far buon animo è indirizzata a papà e poi se fosse come lei sospetta perché sarebbe uscito papà sarebbe venuto da me a dirmelo sono andato in giro per loro ma cosí senza nessuna traccia e dove sono allora domandò costernata la ander i arriva ora una lettera da wiesbaden speravo perciò che lei sapesse dirmi se vi avesse mai avuto residenza qualche parente della famiglia de subito subito prese quasi esitante quegli scontrini avrebbe voluto gridarle ma guarda prima a chi li dài guardami mi vedi come la vista mia non ti fa cadere le braccia si mosse e lei dietro è passato è passato come se l'aver potuto jeri andar via a tempo rendesse oggi tardivo e per ciò inutile il rimpianto di non aver ceduto al sentimento di indulgente pietà ispiratogli dalle lagrime di lei si sentiva di tratto in tratto ferire acutamente dalla spina del rimorso infertagli dalle ultime parole d'anny e allora ripeteva a se stesso si parte lauretta domani andiamo via annunziò il furri uscendo dalla sua camera per la colazione si parte e per dove domandò lauretta sorpresa domani babbo è la settimana santa cosí grazie oh siedi ora qua accanto a me dammi una mano codesta con l'anellino mio ora è vero ti senti vecchio tu povero riese ascoltando tutte e quattro a occhi bassi quest'ordine suor erminia si chiese in cuore perché lei sola e ciascuna delle tre altre in che la loro sorte potesse essere diversa da quella della compagna che piú di loro aveva stentato a guarire la mamma è morta sono corsa qui e non dio ma tu pare che non voglia farmela vedere ah sí e c'entra anche dio nella tua partenza la volle dio perché te ne partisti con gli occhi rossi dal pianto frenato a stento dal fazzoletto che teneva in mano pronto se mai a porre un altro argine che vuole da me le disse il furri duramente senza darle tempo d'aprir bocca il traballío della logora vettura cominciò a cagionar loro un grave disturbo tanto che alla fine una suor agnese non potendo piú reggere chiese per grazia se la vettura non potesse andare piú piano la vettura si mise quasi di passo quella socchiuse gli occhi e chinò il capo piú volte sospirando suor leonora scivolò sul gradino della scala a dsseldorf il cugino non c'era piú vorrei sapere da lei qualche notizia se per caso ne avesse dei parenti del marito il luogotenente de wichmann s'affrettò a rispondere la signorina lander con insolita scioltezza di lingua non solo si occupava ancora dopo tant'anni della vita di lui fino a farne segretamente la vita stessa del suo cuore ma sapendolo nella miseria gli faceva pervenire per via indiretta la carrozza si fermò davanti all'albergo della minerva ah stai qui domandò anny alzandosi col cagnolino in braccio ma subito aggiunse questo è un albergo intendo intendo ma bada laura voglio vederla subito io e allora perché dici di sí col capo mentr'io invece dicevo di no che non può essere che cosa scusami pensavo già come la signorina lander quando le parlo e non mi sente lauretta senza smettere di sonare reclinò il capo indietro e rispose sorridendo al padre non senti che hanno slegato le campane ma non si anticipa andremo soltanto per una breve ricognizione i spiego quest'anno non vorrei andare in montagna o andarci tardi e allora ho pensato la primavera qua ai castelli poi al mare per te e se mai l'ultimo mese in montagna al solito di questo suo rapido deperire s'era fatta il furri una tremenda fissazione una costernazione non ovviata mai alla quale dava in apparenza sostegno di ragione o di scusa il fatto forse il suo latte forse le sue cure lo avrebbero redento sottratto a lei allevato in un ospizio senz'amore come sarebbe cresciuto concepito com'era nell'orrore d'una strage frutto nefando d'un sacrilegio no io balbettò la signorina alvina per scusarsi ecco si scende interruppe entrambe il furri vedremo poi vedremo poverina m'è morta sai con tutti quei suoi capelli ancora biondi come l'oro ah i capelli della mamma io non ne ho neanche la metà e ora mi parla della madre pensava il furri stupito e ormai dall'incoscienza di colei irritato piú a sdegno che e se tu ti eri ammogliato e se la bambina era morta davvero tanti pensieri tanti sogni e nulla di certo né per me né per voi parve al furri che tutti gli occhi della folla sopravveniente fossero appuntati su lui e sulla figlia e che tutti gli occhi fossero quelli di colei ah sí vedi questo le toglieva appunto la ragione che noi con la violenza e col tradimento avessimo voluto forzare la sua volontà e i primi mesi lí in campagna ricordi sparve subito infatti la contrazione della fronte gli ritornò agli occhi quasi velati da costante cordoglio lo sguardo fioco che s'intonava al pallore del volto contornato da una corta barba brizzolata tutto il corpo stanco dimostrava una senilità precoce ma non importa senti codeste due rughe cattive su le ciglia te le spianerò io senti rientrando in italia dal treno guardavo la campagna e le ville sparse qua e là ah c'è da inorridire davvero non è non è reparabile quello che avete fatto ora tutto è finito tutto e per sempre s'era spogliata dell'abito non scendeva piú a pregare passava l'intera giornata a sedere sul letto inerte coi denti serrati e gli occhi a terra in una dura e truce fissità gli occhi a un tratto gli andarono sulla busta lí su la scrivania la prese e rilesse con gli angoli della bocca contratti in giú dallo sdegno furi ha dimenticato perfino il nome aspetta disse anny parleremo di questo e di tutto ma con calma ti prego io mi confondo siedi ma prima apri ti prego quella finestra un po il riese come lei lo chiamava pretendendo ch'egli chiamasse lei riesin gigantessa meine liebe riesin e ne rideva giacché quel riesin lui lo pronunziava cosí dolcemente come se le dicesse invece fiorellino come potrei fartela vedere disse il furri e poi perché voglio vederla insisté anny tra i singhiozzi anche da lontano e poi me ne ripartirò ma io fece esitante il furri temi che voglia tenderti un agguato oh fece anny accorrendo imbarazzata con un sorriso nervoso su le labbra aspetta le valige aggiunse subito volgendosi verso la vettura ah nessun fiore se c'è dio crescerà su quella fossa come nuda e senza un sorriso è stata la culla della figlia mia e squallida e muta la mia vita per causa di lei e tua e tua ti copri la faccia ah dietro una porta chiusa un mondo di cose morte là dentro il sole non poteva né doveva piú penetrare vi entrava lui per cercare ma con tal sentimento come se dovesse trovarvi fra l'altro bambole e giocattoli appartenuti a bambini morti tutti i suoi risparmi e pareva non avesse altro piacere o sollievo se non quanto di lui pensava fantasticando dietro le notizie che gliene dava una sorella con la quale era in corrispondenza o davanti al ritratto di lui custodito in un cofanetto insieme con quelli dei figliuoli non suoi che lei da circa tre mesi gli nascondeva ma e perché era uscito rannuvolato sehr umwlkt come diceva la lander indossò in fretta l'accappatojo e corse alla camera del padre seguita dalla lander che ripeteva was soll man denken che aveva quella villa nella quiete attonita che regnava tutt'intorno alcunché di lugubre con tutti quei fasci di sole che si allungavano di traverso simmetricamente nei corridoj eccola eccola e cercava tra tanti due occhi ben noti su cui appuntare lo sguardo come per tenerli lontani eccola diceva il suo sguardo a quei due occhi che non riusciva a scoprire tra la folla aveva forse bisogno di qualche rimedio che qua non le si poteva apprestare ma allora perché lasciarla partir sola e perché rimanevano loro tre se erano al tutto guarite ecco bobbo disse la suora anziana sorridendo alla conversa bobbo bobbo siamo noi di casa aggiunse la conversa e sonò di nuovo il campanello che soffrire il danno temuto da quell'incontro ne aveva quasi tratto insperata energia e piú che compiacersene se ne stupiva che ha moglie e figliuoli e debbo sperare non si curi piú di lei né punto né poco può esser morta la sorella può esser morto lui che gliene deve importare scusi suor agnese ritta addossata al muro socchiuse gli occhi da cui sgorgarono grosse lagrime ignara ancora restava la piú giovane dagli occhi celesti dunque ho supposto che scusami se rido che via sarei potuta venire ho supposto male hai ragione oh non te ne fo né potrei fartene un torto rido vedi la mia parte infatti non è bella ora e appena salito in vettura gli parve che conducesse la figliuola a un sacrifizio entro la chiesa non tirava quasi piú fiato dall'angoscia e in quella tortura e in quello smarrimento dei sensi non discerneva piú se fosse costernato maggiormente per sé o avesse paura per la figliuola essa la coscienza si sentiva subito trafitta dal ricordo di quanto a quel loro corpo era stato fatto caduto in preda alle voglie infami di gente feroce nemica di quella fede di cui esse erano andate a spargere l'esempio nell'isola straniera lontana la pregai la scongiurai figúrati come in quel punto e lei irremovibile e allora io promisi sí ebbi paura mano egli aggrottò maggiormente le ciglia accennando di sí col capo e traendo un lungo sospiro non mi stringi la mano non sei contento ch'io sia venuta domandò sommessamente poco dopo e aggiunse non può intenerirmi il tuo pianto non ti fo piangere io ma tua madre domandane conto a lei ha spezzato la mia vita e la tua che non dovessero aver piú ritegno ormai di guardare quel suo sconcio ventre e di udire certi discorsi circa al loro stato comune si lamentava di aver dato via ad altre contadine piú poverette di lei le camicine le fasce le cuffiette i bavaglini del corredo avevano bisogno di lasciare in quel torpore non solo il corpo ma anche la coscienza se per qualche movimento inconsulto o anche soltanto per tirare un piú lungo sospiro il corpo aveva una fitta di spasimo oh se tra queste colei si fosse fermata ad aspettare strinse le pugna come per contenere in sé un impeto rabbioso d'odio come come passarle davanti sotto gli occhi con la figliuola accanto il furri passeggiò un tratto per la camera poi andò presso la finestra e vi si trattenne fermo nell'odio contro ogni suggerimento pietoso che potesse venirgli dai singhiozzi di lei poco dopo le due compagne superstiti piangevano e pregavano inginocchiate ai due lati del letto della piccola morta che certo aveva riaperto in paradiso i suoi dolci occhi di cielo ma no caro e come faccio io vuoi che rimanga cosí uno almeno è necessario portarlo con noi vieni ti dirò io quale dei due montati finalmente in vettura anny cominciò a sentirsi un po a disagio accanto al compagno che si teneva chiuso e quasi ristretto in sé come se sentisse freddo una domanda angosciosa le affiorò alle labbra che subito vaní nel silenzio lugubre della villa non si sentiva alcun piccolo vagito aggiunse riesin meine liebe riesin strizzò gli occhi contrasse il volto come per un interno spasimo insopportabile e si mise a passeggiare per la camera mormorando a capo chino ora ora che invano si dia per vinto tutt'a un tratto le grida tacquero nella notte fu per alcuni minuti eterni un silenzio orribile e monte cave domandò lauretta contrariata ma infine si rimise dalla finestra dell'albergo la mattina dopo gridò al padre che partiva aspetto di scrivere che tu sia ritornato avevano la vaga impressione d'aver navigato a lungo e sentivano ancora nelle narici ogni tanto quel tanfo particolare alido nauseante che cova nell'interno delle navi il treno entrato nella stazione quasi scivolando sul binario s'arrestò di schianto e la lander che già s'era alzata ricadde improvvisamente a sedere esclamando oh je mentre il cappellaccio di paglia urtando contro la spalliera púmfete le saltava sul naso il furri s'era portate ambo le mani su la faccia premendovele vieppiú a ogni parola d'anny guardami negli occhi riprese questa cangiando tono ma pur quasi affettando una seria preoccupazione il caso è grave altri figliuoli ricordo che lei una volta molt'anni or sono mi disse che conosceva la famiglia de wichmann è vero sí rispose con esitanza la lander non intendendo il perché di quella domanda perché ormai non poteva piú fare a meno di riferir tutto al suo segreto tormento a cagione della lettera per cui tanto lei aveva lagrimato hans sospirò il furri appena rimasto solo tentennando leggermente il capo e quasi imitando una voce che venisse da molto lontano aggiunse non tra la folla pregò lui vedendo in quest'altra ala della crociera un fitto assembramento di gente curva inginocchiata presso la luminaria densa dell'altare di fianco sí sí mario ma in quel punto senza mia madre sentii di non poter vivere ti conoscevo da cosí poco ti amavo sí ma avevo tanta soggezione di te io non so tu col tuo carattere con la tua serietà mi avevi domata io ero una bambina allora e sotto quell'abito crescesse la vergogna il ribrezzo l'orrore d'una atroce maternità come poteva dio permetter questo finché ai loro occhi la castità dell'abito non cominciò a essere offesa dal progressivo sformarsi del corpo e gli bastava posare lo sguardo sulla figlia che gli sedeva dirimpetto per averne conforto e giustificazione lauretta gli parlava e lui guardandola intentamente chinava di tanto in tanto il capo in segno d'approvazione pur senz'intendere nulla di ciò che lei gli diceva basta basta ogni recriminazione è inutile sono accorsa a te alla figlia col cuore d'allora tu me l'hai assiderato basta comprendo ora anch'io d'aver commesso una follia a venire oh come ti stringe il dito puoi tenerlo ancora non ti fa male io il tuo la mamma me lo levò credevo lo tenesse nascosto l'ho cercato non l'ho trovato chi sa che n'avrà fatto l'avrà buttato via scendevano adesso nella cappelletta in ore diverse ciascuna a pregar sola prendevano il cibo nelle loro camerette e quand'erano stanche di cucire e di pregare s'affacciavano alla finestra oppresse già dal peso del corpo a guardare l'orto solingo e il mare vicino e la bocca accesa dai piccoli denti pari aperta sempre a un riso vibrante di fremiti dalla quale sgorgava la voce tutta trilli e scivoli alto il corpo agile e svelto su l'esilissima vita ma dovizioso il seno e incarnate le guance e ora anny sarebbe appunto arrivata giovedí bisognava ch'egli si trovasse ad accoglierla alla stazione l'interno sconvolgimento gli dava intanto un'insolita vivacità di gesti e di parole figlia ebbe un sussulto e guardò ferocemente una signora venuta a inginocchiarsi presso lauretta si voltò uno scalpiccio confuso veniva dall'altro lato della crociera la signora fece per discendere ma sul predellino si volse verso l'interno della vettura ad abbracciare e baciare un bambino di circa due anni adieu adieu mon entrambi stettero a lungo in silenzio poi ella rimesso alla cuccia il cagnolino si alzò prese da una seggiola una valigetta e l'aprí per trarne un altro fazzoletto anch'esso listato di nero col quale si asciugò a lungo gli occhi ma mi dica un po di grazia chi può mai averle scritto da wiesbaden e che sciagura potrebbe esserle occorsa so so ch'ella commette l'inqualificabile leggerezza di scrivere ancora alla sorella di quel signor wahlen della madre aveva sentito che tutti parlavano male non quanto però l'odio ch'egli le portava avrebbe desiderato era antipatica a tutti per le sue arie e velleità nobilesche cosí poco fondate come quel de davanti al cognome in luogo del von dimostrava come sarebbe rimasta lauretta quando tra poco e forse anche per questo colpo improvviso egli non sarebbe piú non era forse provvidenziale e quasi un annunzio della sua prossima fine la venuta di colei ma lo sai la mamma ah la mamma e non potevi tu dirle come pretendi che la figlia non abbandoni la madre mentre vuoi che io abbandoni la mia creaturina e anche di questo faceva segretamente carico a colei e non tanto per sé quanto per la figliuola pensando alla quale un dubbio angoscioso gli teneva tuttavia l'animo sospeso credeva ancora per la pietosa cura di lauretta vana cura in parte perché i nipoti lontani per scusare la mancanza di caratteri di colei in ogni lettera erano costretti a ripetere che incessanti infermità le impedivano di scrivere oh inorridisci tu adesso ma è cosí naturale imaginare codesto sospetto in uno che ha accumulato tant'odio per rovesciarlo senza alcuna considerazione su una morta oh suor sidonia mia suor sidonia cominciò a strillare con furiosi gesti di maraviglia e di gioja come va con tanta compagnia anche voi donna mita come va stavo a lavare e mi vede aggiunse indicando il ventre immane poco dopo l'alba piú selvaggi piú lunghi fra un gran tramestío per il corridojo le giunsero agli orecchi gelata allibita inginocchiata davanti al lettuccio col rosario in mano suor ginevra ascoltava e tremava tutta molta gente attendeva con lui il treno da firenze già in ritardo il furri pensò di piantarsi presso l'uscita per modo che tutti i viaggiatori gli passassero sotto gli occhi tutto quello che avevamo era mandato a me a me soltanto dal fratello di mio padre di cui dovevo raccogliere com'ho raccolto l'eredità per certe sue idee quel mio zio non poteva soffrire la mamma sono voluta andar via io tu mi avresti sposata subito allora dell'esser io tornata non vuoi tenere alcun conto non fa piú comodo a te adesso di sposarmi ah se tu mi avessi vista quando mi rialzai scrissi allora sai di nascosto scrissi a quel signor berti che era a novara e che veniva qualche volta a trovarci in villa mi désse notizia della bambina mi dicesse soltanto vive soll man denken frulein laura lauretta impallidí con gli occhi appuntati nel sospetto che le balenava davanti che il padre oh dio fosse venuto a conoscere da qualche lettera la morte della sorella la morte della zia maddalena ripeté forte con schianto quasi trabalzando nel vedere la figlia lasciare il suo braccio e correre verso la pila a sinistra sorretta dai colossali angeletti eh lo so ma vedrai non ci ho colpa la mamma s'interruppe si portò subito il fazzoletto agli occhi il furri si voltò a guardarla il fazzoletto era listato di nero pareva impazzita si teneva quella creaturina stretta al seno e gridava la prendo io la prendo io o datemi la mia butto via l'abito dio ha voluto troppo ha voluto troppo ha voluto troppo se ti avessi trovata allora sospirò il furri alzandosi ma vedi ora disse anny son venuta a trovarti io un fazzoletto rosso sgargiante sul seno e il ventre pregno che le lasciava scoperti sotto la gonna di baracane tirata sú i fusoli delle gambe entro le grosse calze turchine di cotone sporche di creta cosí assalita all'improvviso da un impeto di singhiozzi suor agnese andò a buttarsi in ginocchio accanto al letto ma suor leonora volgendo attorno obliquamente gli occhi da matta quella che so io no è troppo brutta non potevo dirgliela perché farti rinascere davanti agli occhi di lei e farti morire nello stesso tempo nel suo cuore il furti ebbe quasi l'impeto di saltare dalla vettura fuggire scommetto disse che tu non hai un solo capello bianco è vero ah neppure uno esclamò anny trionfante ti sfido a trovarmene uno vedrai ma anche la mamma sai poverina subito subito il mio piccolo povero mopy povera bestia non vede da tre giorni la sua padroncina e poi trasse altri due scontrini dalla borsetta i bauli e qual segreta corrispondenza non gli era parso di sorprendere tra l'aspetto di quei luoghi e l'indole di anny e come le notizie apprese su l'antecedente vita di lei e della madre lo avevano confermato nel concetto ch'egli s'era formato di loro veramente non aveva piú alcun indizio per cercarla in quella città era morta dunque a wiesbaden la signora de wichmann come la lettera di anny annunziava quand'era morta anny non precisava né il tempo né il luogo non precisava nulla fuor che il giorno che sarebbe arrivata a roma balzò in piedi la sonnolenza lo atterriva ma simulò a se stesso che non tanto la paura d'addormentarsi lo avesse spinto ad alzarsi quanto un pensiero sortogli in mente uscito cosí per tempo e perché la signorina alvina lander tanto alta di statura quanto nel corpo magra lunga di gambe e le braccia ossute ciondoloni pian piano dolcemente quella trovò il verso di sciogliere in lagrime quel fiero ingorgo di demenza e la piccina fu fatta sparire sospettava la signorina lander che nell'animo delle persone con cui praticava fossero impressi due falsi concetti di lei l'uno di malizia l'altro di ipocrisia del che era pur forse cagione se lei porta cappelli inverosimili gridò aspramente alla lander e come se la scoperta di quella somiglianza nel riso avesse avuto per lui un significato di condanna si chiuse e con gioja selvaggia offrí il seno che le scoppiava a quella creaturina la madre superiora accorsa alcune ore dopo dalla città dovette stentare a lungo per persuaderla a riaprire hai tanto da fare che jeri prima hai dimenticato la mia commissione fortuna dico io perché cosí scelgo da me e ti faccio spendere il doppio e poi oggi non so mi pareva che avessi la testa tra le nuvole figúrati se ti avrei detto papà conducimi a san pietro era morta da circa un anno come morta trovai pure a colonia frau lork la zia a braunschweig mi dissero che a dsseldorf abitava un cugino della per mia figlia sono morta e ho commesso una follia a venire si deve dunque chiudere cosí la mia vita convieni almeno via che la follia che ho commessa non è poi brutta ma non fu cosí guarita suor erminia la madre superiora del collegio ov'erano state ricoverate e curate venne ad annunciare che soltanto suor erminia sarebbe partita quella sera stessa per napoli di grandi alberature non ben ferme sotto grosse nuvole candenti immote su l'aspro azzurro delle acque e meno confuso il ricordo di strani aspetti di strane voci e lungo argine del reno aveva certo atteso il piccolo battello a vapore che tutto il giorno come una spola riallaccia la vita di bonn a quella di beuel dirimpetto venne la primavera e un bel mattino entrò col sole nella vecchia villa rosaria ridente e dimagrita reggendo alto un grosso bimbo roseo tra le ruvide mani e gridando per il corridojo eccolo qua è nato è nato quante volte le chiedemmo perdono ricordi a te faceva le viste di perdonare perché dentro meditava la fuga e temeva che tu scorgendo ancora in lei avversità per il nostro matrimonio non mi sottraessi a lei un'altra volta ma a me no no mai aprivano di tanto in tanto gli occhi dapprima un po esitanti alla luce poi attoniti e smemorati li richiudevano poco dopo con lenta stanchezza ma ormai senza pena la vettura difatti si fermò poco dopo davanti al cancello d'una grande villa solitaria in cima a un poggiolino cinta tutt'intorno da un muro era la grangia del collegio non è morto nessuno gridò a sua volta il furri le ripeto che la lettera non è per lei e non mi faccia perdere la pazienza con codeste follie ma i figli dei poveri si sa bisognava che presto imparassero a sentire le durezze della vita subito suor ginevra si profferse di ajutarla a cucire quel corredino partita ha veduto la figlia era in chiesa jeri o ha seguito il mio consiglio ed è andata via senza vederla senza conoscerla per lauretta la sua mamma era morta chi sarebbe stata ora costei un'estranea un'intrusa che comunque non avrebbe mai potuto incarnare l'imagine che la figliuola fantasticando in un passato senza ricordi s'era creata della propria madre morta nel darle la vita cadde in preda a un'agitazione rabbiosa di cui la signorina lander volle per un buon tratto esser vittima ostinandosi a scusare il suo cappello e a incolpare il treno che s'era fermato di schianto cosa che in germania naturalmente non soleva mai avvenire scuse della signorina alvina ecco eh già non aveva inteso perché aveva la mente altrove si scervellava da un'ora a immaginare che cosa potesse mai essere accaduta al sighnor avvocato uscito di casa sehr non è vero negò lauretta ma se tu scusa hai sentito il bisogno di muoverti giusto la settimana santa se non fossimo andati via all'abito forse non ci avrei pensato e avrei pensato certo d'assistere alle funzioni poi supponevo che tu non mi ci volessi accompagnare si udí per il corridojo una corsa precipitosa tra gemiti e suono di voci cupe tra fiati affannosi là nella celletta in fondo al corridojo picchiò con le grosse nocche su un uscio del corridojo in penombra e attese abbassando le pàlpebre su i vivi occhietti ceruli mobilissimi poco dopo rientrò con mopy in braccio e buttandolo sul canapè gli gridò cuccia lí dobbiamo prima parlare riprese il furri severamente l'agitazione del furri crebbe di punto in punto fino a fargli perdere ogni dominio di sé davanti alla figlia la quale stupita dapprima ch'egli avesse potuto prendere in cosí mala parte l'incidente occorso alla signorina lander avrebbe tra poco urlato cosí anche lei come avrebbe fatto debole e gracile com'era a resistere ai dolori che strappavano quegli urli e urli altri urli ancora urli una signora bionda vestita di nero sporse il capo dal finestrino e lo ritrasse subito un signore aprí dall'interno lo sportello il furri aspettò poco discosto soltanto ah questo sí condurre lontano la figlia sottrarla a ogni probabile pericolo partirono la mattina dopo non fu possibile a lauretta impedire che la signorina lander si mettesse un cappellaccio di paglia poi la custode prendersi con un gesto d'orrore la testa tra le mani e voltarsi allargando un po le mani a guardare verso di loro con la bocca aperta e gli occhi pieni di raccapriccio in premio della tua vita intemerata in compenso del tuo lungo soffrire e dei tuoi sacrificii non morrai angosciato dal pensiero di lasciare sola tua figlia e senz'ajuto eccoti la madre che viene a prendere accanto a lei il tuo posto ma non hai neanche occhi per vedermi non parliamo di me non parliamo di me ora vuoi dire che l'essere tu venuta è una prova del tuo affetto per tua figlia e lo sanno lo sanno le tre convalescenti si guardarono negli occhi angosciate quella delle tre che durante il tragitto non aveva aperto bocca suor leonora chiudi l'uscio ti prego ho fatto male a venire vuoi dirmi questo dimmelo semplicemente ti prego senza turbarti senti ma già dopo tanti anni ma perché io non sono mutata lo riconosci tu stesso capisco lo dici in male ma si fa presto sai a giudicare dai fatti che importa domani mercoledí è vero l'essere santo impedisce forse di partire no ma domani è impossibile babbo se non mi do prima a preparare ciò che fa bisogno avresti dovuto dirmelo avanti che quest'anno intendevi anticipare di tanto la partenza a trovare chi a trovare un morto oh anny non vedi non vedi fra tua madre e me e nostra figlia hai scelto quella che vuoi ora da me rosaria glielo tolse per farlo vedere a suor leonora ma questa storcendo la faccia la respinse le gridò sulle furie che non voleva vederlo via via via sono ricca potrei permettermi il lusso della franchezza dichiarare che non sono zitellona come mi si crede benché non sia né vedova né maritata il furri quantunque avesse ben altro per il capo la seguí con gli occhi compreso di stupore quella vecchia lí ingannata in gioventú e tradita dall'amante ammogliatosi poi con un'altra donna in quel nascondiglio bujo dei ricordi era pure una culla abbandonata la culla di lauretta ignara sí la mamma è morta figliuola mia morta nel darti alla luce piedi nudi farneticava e i tonfi cupi dei passi nella sonorità del lungo corridojo impaurivano suor ginevra la paura diventò terrore una di quelle notti allorché destandosi di soprassalto udí certe grida laceranti e úluli lunghi e mugolii da belva ferita non erano piú sicure di nulla nemmeno se quella camera fosse d'un ospedale o dell'infermeria d'un collegio di suore né ricordavano come quando da chi vi fossero state portate traversando la piazza immensa sporse un po il capo a guardar la cordonata della chiesa in fondo minuscole persone sparse vi salivano e scendevano altre erano ferme là in alto rispose la lander dopo aver cercato nella memoria è braunschweig lo so interruppe di nuovo il furri sono andato fin lassú ma la madre della signora che vi abitava ormai sola non resisto piú balbettò il furri ansimando si mossero per la navata di centro ma si videro venire incontro solenne la processione verso il sepolcro beata suor ginevra che non aveva alcuna idea né di casa né di famiglia sapeva soltanto d'esser nata a sorrento non sapeva da chi era stata allevata dalle suore in un ospizio e s'era fatta suora era dunque tutta nell'abito che indossava bada a me bada a me dove andiamo senti che cosa cantano dall'ala destra della crociera in fondo venivano le parole confuse del canto sí gl'improperia disse lauretta vedi è tardi andiamo qua a sinistra al sepolcro la signorina lander vi fissò gli occhi impallidendo lei questa volta e indicando francobollo tetesco tolse di mano a lauretta la busta la esaminò e aggiunse scrittura feminina ah fece anny improvvisamente sollevando la mano di lui che teneva ancora nella sua il mio anellino fa vedere e poiché egli ritrasse la mano quasi istintivamente fa vedere insisté anny che è accaduto domandò a sua volta con voce mal ferma sí alla signorina alvina sta a piangere di là sostiene che tu hai ricevuto una lettera per lei dalla germania per lei va dille che è matta rispose il furri urtato con asprezza cosí per tempo uscito come domandò lauretta uscito il portiere gli aveva recato al solito la posta ma lettere e giornali erano lí ancora su la scrivania quelle non aperte questi sotto fascia ecco appunto non era per lei esclamò lauretta gliel'ho detto e lei no oh je oh je abbiamo trovato questa busta per terra e che vuoi tu non sei mai uscito di casa cosí presto abbiamo temuto che tu sí siamo entrate che ne facciamo di lei non possiamo mica portarcela in chiesa con quel cappellaccio si sa rispose il furri scendiamo prima a casa e la lasciamo non intendeva ora perché avesse quell'angosciosa fretta di condurla in chiesa se non puoi babbo lasciamo andare gli disse no no rispose recisamente il furri andiamo subito anzi laura bionda egli chinò il capo piú volte bionda e ora tu tutto bianco povero vecchio riese e dimmi parleremo poi ti prego parleremo poi la interruppe il furri non reggendo piú alla tortura di quelle domande quello d'uccidere in lei l'ideale senza imagine che ella ha della mamma sua tu le sembreresti pazza e tutt'al piú come pazza potresti farle pietà e intanto per non legarmi maggiormente con cure e sollecitudini alla creaturina che portavo in grembo non volle ricordi ch'io preparassi da me il corredo il furri computava gli anni doveva già averne trentacinque e poiché aveva potuto abbandonare la figlia appena nata e vivere tant'anni senza domandarne notizia una maggiore angoscia la riprova ch'egli era un essere ormai finito non era terrore della morte no la morte l'aveva tante volte sfidata da giovine ma quel doverla aspettare cosí quasi spiandola quel sapere che di minuto in minuto poteva ma la signorina lander seguitò a dir di no col capo e a frignare mentre lauretta perché no avrebbe voluto insistere ma ritorse invece a se stessa la domanda guardando la vecchia governante che per la prima volta le appariva come strappata a una vita lontana a lei ignota ora andremmo per tre o quattro giorni una visitina ai castelli ti sceglierai il nido e ritorneremo via padroncina dite di sí ne ho bisogno lauretta scoppiò a ridere il furri che non s'era accorto di nulla sconvolto alla vista della stazione dal ricordo del giorno innanzi si voltò di scatto al riso della figlia colpito il riso della madre lo stesso riso non l'aveva mai notato ti portò per le lunghe prima con la scusa delle mie carte da sbrigare a bonn poi con l'altra del mio stato che non comportava piú di presentarmi in chiesa e al municipio lo dimostrava l'eleganza dell'abito da viaggio tutta l'accurata persona ancora fresca e florida sebbene di forme piú complesse ma forse perciò piú piacente ecco ed era venuta col cagnolino e non si dava pensiero d'altro appena giunta fatti e da che vuoi che giudichi scusa si reggono i sacchi vuoti no e cosí i fatti se tu li vuoti degli affetti dei sentimenti di tante cose che li riempivano ogni giorno per lui poteva esser l'ultimo certo avvertiva una grande debolezza alle gambe come un abbandono di tutte le membra divenute pesanti in quanto che alle vestigia evidentissime lí d'una violenza terribile non rispondeva piú in loro ritornate alla vita una memoria precisa ha fatto bene disse il furri quasi senza volerlo ah no guarda esclamò anny mostrandogli le due mani bellissime non ne ho piú tenuti da allora piú che determinata paura sentiva sgomento della chiesa sapendovi in agguato invisibile colei piccola sotto la poderosa vacuità di quell'interno sacro mario furri mormorò additando e fissando con torvo sdegno la propria imagine nello specchio ma l'imagine ritorse e appuntò contro a lui l'indice teso come se volesse significare tu non io se tu ridessi io riderei per i quali veniva accusata quand'invece avrebbe dovuto essere non solo scusata ma compatita e soccorsa anche mah mah a bonn tue anni non erano piú tornate dopo loro viatcio in italia venduta casa mobilio tutto lo so lo so io andando in germania dovevo dovevo rimettere nelle loro mani una lettera importantissima da roma non le ho trovate non osando dirlo a lei diceva piano piano a se stesso ancora ancora non resistendo piú a vederla pregare come se da quel tuffo violento nel passato e dal cozzo interno di tanti opposti sentimenti un po dell'antico vigore si fosse ridestato in lui notava che egli è mia mia unicamente io solo so quanto mi sia costata io che l'ho allevata tra le braccia in vece tua piangendo tante notti il suo piccolo pianto potevo anche morire solo che mi sopravvenisse una febbre dio non volle sperai in seguito ch'egli volesse invece esaudire il mio voto quello che feci segretamente baciando per l'ultima volta la creaturina ci rivedremo quando dio vorrà erano per un altro bimbo quelle camicine che sarebbe cresciuto lí il suo sarebbe scomparso di furto ignudo e forse non lo avrebbe neppur veduto e poi pensai a lei vecchia senz'ajuto e a me sola senza piú la mamma accanto in un paese che non era il mio e a me non pensasti a me a tua figlia ora me ne ritornerò a wiesbaden nella casa che m'ha lasciato lo zio e chi sa ci sarà qualche altro ancora benché io non sia piú giovane che vorrà avere la degnazione di credere che forse valga la pena di continuare a perdere un po di tempo a corteggiarmi con fine onesto anche perché no e suor ginevra rimase atterrita addossata all'uscio a udire quegli urli che non parevano umani e che partendo dalla compagna silenziosa le rappresentavano spaventosamente il mistero che si compiva di là la farai passare di qui o per via io non so non temere saprò frenarmi ebbene ma è una follia anche questa anny ascoltami io non temo perché l'affetto o il desiderio che hai di vederla non potrebbe spingerti a commettere un altro delitto coraggio coraggio sorella mia si fa presto sa vedrà che si fa presto vede com'è bello ha gli occhi del padre e guardi qua guardi con quanti capelli m'è nato corse poi da suor ginevra e senz'altro le posò in grembo il piccino per te il tempo non è passato lo vedo lo sento tu sei ancora come una ragazza quella di prima e vedi parlandoti mi viene da piangere perché io sono vecchio anny vecchio vecchio e finito per infermità di molti anni era insordita e per questa cagione dolentissima benché non fosse questa sola ce n'erano altre ciascuna delle quali avrebbe potuto fare piú che infelice una donna non che tutte insieme intanto il cuore mi si riempiva dell'antico amore e non imaginavo che tu dovessi accogliermi cosí i guardi non piango no vuoi crederlo tu che sia tutto finito non io perché mario me lo dici rosaria la custode qualche volta le raggiungeva e senza rendersi conto della urtante impertinenza delle sue parole si metteva a parlar loro come a compagne di sventura anny si levò da sedere e lisciandosi con ambo le mani i capelli dietro la nuca disse ma vedo che tu mio caro mi credi non saprei i fai accorgere d'essere venuta con altre oh ben altre idee delle tue in mente e con ben altri sentimenti nel cuore lo seppero la mattina dopo all'alba quando insieme con una suora anziana e una vecchia conversa furono fatte salire su una giardiniera traballante e svolazzante di tendine di juta il signore che aveva aperto lo sportello gliele porgeva il furri spinse subito un facchino a prenderle e anny ringraziò in francese il signore poi si rivolse al furri aprendo la borsetta da viaggio a tracolla e traendone uno scontrino aggiunse in tedesco gli era poi sovvenuta a tempo la scusa verisimilissima della sua ricerca infruttuosa in germania quella lettera importante cioè da recapitare alla de wichmann anny voglio vederla appunto per questo esclamò anny tra le lagrime lo so riprese il furri ma la ragione dovrebbe imporre un freno a codesto tuo sentimento nell'interesse tuo stesso no rispose entriamo i sono troppo strapazzato jeri e oggi non è nulla dammi il braccio a ogni passo sú per l'ampia cordonata sentiva appesantirsi vieppiú le membra e l'ànsito farsi piú frequente e piú corto ma no cara fece il furri non è a roma non sta con te qua mopy qua gridò anny correndo dietro al cagnolino che col musetto aveva aperto l'uscio accostato e se n'era uscito sul corridoio il furri guardò la figlia in uno smarrimento di vertigine come se la vista di lei e la subitanea domanda gli avessero dentro arrestato con freno violento un tumulto era pallido impallidí vieppiú mentre pur si sforzava a sorridere quanto volte intanto lauretta aveva gridato avanti o herein la signorina lander attendeva ancora lí paziente e assorta stirandosi lo scialletto di seta verdastra che teneva sempre addosso no no negò anny sono venuta qua so che mia figlia è qua vuoi che me ne riparta senza vederla ma non è qua non è a roma ti ripeto non è vero stai in campagna tu o l'hai nascosta perché hai avuto paura di la verità sú in toscana piú sú in lombardia una casa da tanti anni abbandonata picchiare alla porta di quelle case per conforto suor leonora e suor agnese non potevano morto no perdio vuoi proprio farmi uscire dai gangheri questa mattina tuonò il furri voglio sapere qualcosa da lei segga la prego la lander non piangeva piú la riconoscerò domandava a se stesso il furri passeggiando su la banchina della stazione in attesa del treno da firenze socchiudendo gli occhi richiamava l'imagine di lei prova prova di che domandò il furri interrompendo prova della tua incoscienza per non dire altro e non già per quello che tu supponi di me e che io potrei prendere per un'irrisione se tu non fossi proprio incosciente è la parola i bauli disse il furri con voce roca come se le parole gli facessero groppo alla gola i bauli sarà meglio lasciarli qui come esclamò sorpresa anny sí domani se mai manderemo a prenderli scorse in un angolo un movimento convulso dentro un lenzuolo insanguinato tutto avvoltolato per terra con una mossa da belva balzò a quell'angolo raccattò da terra una creaturina paonazza che emise un vagito rco e scappò nella sua cella di vero di concreto intorno a me nulla mia madre che mi teneva posto di tutto è vero ma e la gioventú un soffio passata cosí senza nulla hai bisogno che te lo dica ma non mi vedi ma non lo senti anny per te era quasi naturale imaginare che potesse accoglierti il mario d'allora tu sei la stessa e non sai quello che hai fatto oh a lungo piú d'un anno poi siamo andate a coblenza eri dunque a neuwied e io ci passai al ritorno tu allora mopy si rizzò con le due zampette anteriori sul bracciuolo e si mise a ringhiare contro il furri alla finestra poi abbajò anny si voltò subito a lui e se lo strinse al petto piangendo il furri si tolse dalla finestra senza guardare anny sono tornata mi chiudi la porta in faccia resto sola senza piú neanche un dolce ricordo con la memoria soltanto dell'accoglienza che m'hai fatta e senza alcuno stato aprí le mani e scosse il capo mestamente con gli occhi socchiusi salí invece da un albero dell'orto un cinguettío nella letizia serena del vespro primaverile tre giorni dopo sul far della sera venne la volta di suor ginevra tanto vero che ove lí su la vetta ci sono le rovine d'un antico castello qui c'è un convento tal quale e se n'appellava al sighnor avvocato il furri non badava a quei discorsi guardava fuori dal finestrino lauretta lauretta chiamò ella alzò gli occhi al padre ancora inginocchiata e subito sorse in piedi sgomenta babbo che hai avvertivano nel seno mortificato da anni sotto il modestino respirando finalmente all'aperto come un indurimento e nello stesso tempo uno strano senso di risveglio che le turbava mai e invano io ti difendevo e le dicevo che le tue intenzioni erano state oneste sempre tanto vero che le avevi prima chiesto la mia mano che la nostra fuga da torino era avvenuta dietro il suo rifiuto cosí ho vissuto fino alla morte della mamma che debbo dirti di piú a neuwied mormorò il furri assorto dopo un lungo silenzio quanto ti ci sei trattenuta nel sentirmela sul petto abbandonata da te vexilla regis prodeunt intonò in quel momento supremo il coro di ritorno dal sepolcro prima di rimproverarmi aspetta che ti dica credi forse mario ch'io non abbia mai pianto la mamma non c'è piú per dirtelo ma l'essere venuta cosí col pericolo di rappresentare per te ora una parte poco gradita non è una prova lauretta stringendo a sé il braccio di lei quasi senza volerlo o come per prevenirla di qualche cosa lauretta si sforzò di parer lieto tutto quel giorno a castel gandolfo ad albano la sera rientrando all'albergo per la cena annunziò alla figlia che la mattina seguente per tempo avrebbe dovuto trovarsi a roma per un affare che s'era dimenticato di sbrigare ritornò alla scrivania per leggere le altre lettere ricevute la mattina scorse la prima scorse la seconda a metà della terza piegò il capo sulle mani sentendo l'incapacità di continuare e quasi la voglia d'addormentarsi il padre allora sorrise mestamente dell'imbarazzo della figliuola e carezzandola sotto il mento le disse non è nulla non è nulla va di là lasciami vedere la posta si vedeva in ognuno di quei fasci fervere lento il polviscolo di tratto in tratto il canto d'un gallo pareva volesse rompere il fascino di quella quiete misteriosa io torno questa sera in campagna disse il furri con voce arida domattina sarò a roma con lauretta domani è venerdí ah è il venerdí santo in chiesa senti a san pietro domattina per le funzioni e lui non che sperare riteneva il furri assolutamente inammissibile ch'ella potesse riconoscere in lui in quel suo corpo cadente nel volto già disfatto il mario d'allora il gigante anche suor agnese allora le disse che la avrebbe ajutata suor leonora non ne volle sapere con l'inverno si chiusero ciascuna in una cameretta tra le tante che avevano l'uscio lí sul lungo corridojo riderei sorrise difatti tristemente poco dopo si staccò dallo specchio fermo nel proponimento di non pensare piú per il momento alla lettera inattesa e di studiare poi pacatamente quel che gli sarebbe convenuto di fare mopchen la povera bestia poi i bauli sei venuto solo riprese ella m'aspettavo che il furri piegò il capo sul petto alzando le spalle come se ella lo avesse colpito di dietro come si chiama babbo scommessa fatta gridò a un tratto lauretta rinunzio al mare rinunzio alle alpi quest'estate a bonn sul reno che scommessa domandò il furri turbato tra me e frulein lander le due compagne non seppero resistere piú oltre all'angoscia che le soffocava scesero dal letto si buttarono addosso le prime vesti che vennero loro sotto mano e vacillanti s'avviarono a quella celletta parleremo poi ti prego anny ripeté piú commosso che intenerito sí sí a casa quieto mopy oh ma non credere che sia venuta cosí non sarei venuta se non avessi incontrato nel kuhrgarten scommetto che tu imagini ancora lauretta come una bambina ed è alta sai quanto te è una donna davanti a cui tu se ora la vedessi resteresti come davanti a una estranea anny se egli la conosceva tredici anni erano trascorsi dal suo viaggio in germania che gli si ridestava adesso nella memoria come un sogno turbinoso nessuna traccia di lei né vicina né lontana meglio cosí meglio cosí ritornò a casa e aprendo la porta si meravigliò sentendo lauretta sonare lieta e ignara il pianoforte si accostò pian piano e intenerito si chinò a baciarla sui capelli suoni si provò ma dovette poco dopo rimontare perché le gambe non le ressero alla fatica del cammino in salita la suora anziana che le scortava annunziò per confortarle che poco ormai ci voleva ad arrivare entrò prima nella cella di suor agnese che schiuse appena le labbra a un sorriso di infinita tristezza contemplando con gli occhi rossi di pianto il bimbo e levando come a riparo davanti al seno le mani bianche ma dio certo nella sua infinita misericordia aveva disposto che il martirio di lei nel tempo ch'ella lo soffriva giovasse al nascituro bastasse a mondarlo della colpa originaria subito lauretta si chinò a raccoglierla una busta listata a nero con un francobollo tedesco l'indirizzo di minutissima scrittura diceva furi in luogo di furri che cosa domandò la sorda a sua volta nel vedersi indicata da lauretta nulla nulla non dico piú nulla fece questa indispettita e si mise a guardar fuori scoperto all'improvviso sopravvennero suor sidonia e la conversa e poco dopo con le chiavi della villa la custode sú per la scala ove l'aria della campagna stagnava mista col tanfo grasso della corte vicina la notte le due compagne la intravedevano dall'uscio delle loro camerette andare sú e giú per il corridojo rischiarato a fasci dalla luna tozza enorme con la testa da maschio e i piedi nudi se ragioni se la convinci profanando l'idealità vaga e pura e santa che ha di te morta per lei non pietà né alcun altro sentimento buono credilo potresti muovere in lei di questo sono convinto perciò non temo io dicevo per te ci volle in casa dimenticando gli antichi dissapori con la mamma dopo un anno e mezzo è morta lei quattro mesi come l'altro jeri il vecchio padre né il fratello né la cognata di suor leonora dovevano sapere tanto meno poi oh dio il fratello della cognata non dovevano sapere la vecchia madre né la sorella di suor agnese in quel tranquillo borgo sul po presso mantova qualche primo brivido di frescura autunnale ma le tre convalescenti non poterono godersi a lungo la delizia di quell'ora e di quei luoghi il furri la guardò fisso e quasi con durezza come non potesse piú trattenere le tante domande che gli facevan ressa alle labbra nessuno ripeté anny con fermezza soltanto per pochi giorni quello tolto dalla mano della mamma morta era l'anello nuziale del babbo una sacra memoria e un altro gallo che rispondeva da qualche aja lontana pareva dicesse che lo stesso fascino di misteriosa quiete gravava anche lí e piú lontano ancora fin dove le tre suore affacciate alle finestre si perdevano nella lontananza di quella quiete misteriosa dalle dieci alle undici ti troverai lí io entrerò con mia figlia e la vedrai è religiosa molto sí allora certo in chiesa prega ogni volta per me e se domani io la vedo inginocchiata dirò eccola prega per me affetti sentimenti e quale altro piú forte di quello per la propria figlia l'ho abbandonata tu vedi il fatto ma se la piccina quando sono partita piangeva credi che non piangessi anch'io e dio aveva permesso che quell'abito simbolo del sacrifizio le pesasse ora addosso come uno scherno dio permetteva che in un corpo offerto a lui fosse accolto e stésse a maturare un frutto infame stettero insieme tutte e tre per sentirsi nel cordoglio meno sperdute dentro quell'ampio rustico casamento dai lunghi corridoj rintronanti ove per tante finestre in fila entravano l'aria salsa e il fragorío continuo del mare entrati nella camera loro assegnata anny riprese ora lasciami sola tre giorni di viaggio non ne posso piú il baule è qui farò la mia toletta tu intanto va a casa e conducimi qui subito subito laura non si curavano piú di sapere se cosí immobili su quei lettucci fossero in attesa della guarigione o della morte erano tutte e quattro ferite e fasciate ti ha uccisa per tua figlia è stata lei che vuoi ora da me io sono morto non posso farti rivivere anny era caduta sul canapè e piangeva arrovesciata sulla spalliera ora vorrei pigliarmela con quel burlone del giovi ma poveretto gli amici non sono obbligati a saper tutto via confessalo mario non stare cosí e il furri che non se l'aspettava a quelle voci fu quasi per cadere tramortito andiamo via andiamo via ebbe appena la forza di balbettare alla figlia era meglio sí era meglio per prudenza raccomandare alla lander di non far cenno di quella lettera a lauretta non aveva voluto far mai consapevole di nulla la vecchia governante le finestre davano su l'orto e di sul muro di cinta si scorgeva l'azzurro denso del mare che si congiungeva con quello tenue e vano del cielo le altre due allora la seguivano e cercavano di calmarla nell'ombra del lungo pergolato davanti alla villa o per i sentieruoli in mezzo al frutteto dove al vespro si raccoglievano tanti uccelli a far sbaldore si perdesse in inutili particolari a lui per altro notissimi i dica oltre alla vecchia zia della signora quella frau lork che abitava a colonia sa ella se la famiglia de wichmann avesse altri parenti in altre città della germania la città di nascita della sighnora de sí carattere di donna confermò lauretta ach frulein esclamò allora la signorina lander portandosi alla fronte le grosse mani da maschio e sollevando la mèsse dei capelli discrazia discrazia il furri quantunque stupito da tanta disinvoltura inutí subito che questa non veniva da sfrontatezza per come aveva malignato all'annunzio dell'arrivo ma da vera e propria incoscienza ma era italia anche lí e campagna e quel cielo quell'aria e io respiravo correndo in treno come nel bel tempo passato con gli occhi a una villetta lontana finché non spariva e poi a un'altra che gli occhi subito cercavano per non interrompere il sogno quale comunione d'affetti da un altro canto avrebbe potuto stabilirsi tra colei e la figlia se egli le avesse detto tutto era meglio aspettare prima di prendere una decisione vederla parlarle sí disse il furri come un delitto allora nell'andartene questo è il mio giudizio delitto disse allora il mio cuore quando tornai da torino alla villetta ove trovai la bambina abbandonata follia mormorava di tanto in tanto qualche frase su quel suo stato e tendeva l'udito alle lugubri parole come per sentire egli stesso con che voce le pronunziava le improvvise impulsive ribellioni a quest'incubo sortivan sempre lo stesso effetto eh lo sapevo disse il furri ridendo hai sempre ragione tu vuoi essere ringraziato no no rispose egli turbandosi i ringrazierai dell'abito piuttosto se mi farai spendere molto lo spero bene esclamò lauretta wiesbaden indovina chi il giovi l'amico nostro di torino che m'ha parlato tanto di te io pensavo non so pensavo tra l'altro sí che tu ti fossi ammogliato pensavo che la piccina potesse anche non vivere piú lei con gli occhi alle punte aguzze delle scarpine ora sono sola disse come a se stessa tutto questo tempo sono stata cosí per aria un'estranea curiosa e leggera in mezzo alla vita di qua di là domande appena ella ebbe tra le mani il cagnolino che gagnolava e si storcignava tutto dalla gioja cominciò a sbaciucchiarlo a confortarlo con frasucce carezzevoli e volle che tu lo facessi venire bell'e fatto da torino e come ci spiava ricordi io ti consigliavo pazienza e tu ne avevi povero riese sperando compenso nell'avvenire ah quei mesi quei mesi tu sapevi dunque disse il furri concitato il delitto che tua madre meditava e non me ne dicesti nulla no no all'ultimo lo seppi negli ultimi sei giorni lasciami dire cosí è l'unica scusa che potrei trovare per te dici di no e quale altra dunque sentiamo ma lo sai lo sai tu quello che hai fatto lo sai che hai abbandonato la figlia per me forse no mi costringe ora a dire lo stato in cui sono ridotto ed è veramente cosí perché tu che avresti potuto imaginare com'io dovessi rimanere allora avresti potuto anche supporre come necessariamente dovevi ritrovarmi adesso strillò a questo punto ferita nel cuore la signorina lander patre di famiglia no no non dica questa cosa sighnor morto morto non è morto ma si fa a tempo a momenti siamo arrivati vedi che se non t'ascoltavo pensavo di farti un regalo con la mia proposta e tu di la verità pensavi al negozio delle stoffe e a san pietro no io me ne riparto subito riprese anny con la stessa espressione ma piú fiera e la stessa voce però mia figlia voglio vederla e scoppiò di nuovo in singhiozzi nascondendo la faccia nel fazzoletto sí rispose piú col cenno del capo che con la parola il furri qui in italia il furri ripeté il cenno sono ancora in italia domandò esitante la lander no ebbe negli occhi come un guizzo di follia si coprí il volto con le mani emise un mugolío sordo fra un tremore delle spalle e delle braccia perché brava lauretta oh senti se facciamo a tempo dopo la compera dell'abito vuoi che andiamo a san pietro per le funzioni bravo papà approvò lauretta ma non facciamo a tempo se andassimo prima a san pietro però ma sempre dentro di me qualcosa che m'impediva d'accogliere la vita all'infuori delle minute frivolezze o dei piccoli avvenimenti senza vero interesse e senza scopo nello smarrimento gli parve in un baleno ch'ella accorresse alla madre nascosta lí dietro lauretta si voltò interdetta e tornando a lui sorridente che sciocca dimenticavo che oggi non c'è acqua benedetta tu lo sapevi piú imbalordita con gli occhi rossi guardava il furri e nell'attesa era a tratti scossa da certi singulti nel naso il furri stette un po con una mano su gli occhi come per vedere quel che pensava dentro e studiare il modo di manifestarlo nascesse si scostò dicendo facciano loro la sua volontà sui bianchi lettucci tolti dalla corsia e disposti uno accanto all'altro in quella camera remota del collegio piena di luce e di silenzio non lo disturberei piú m'indirizzerei in séguito ad altri e se ad altri non potessi mi terrei paga d'una sua sola notizia la meno precisa ma me la désse no imaginavo ch'ella dovesse credermi morta ma supponevo che tu in questi tre giorni l'avrei preparata come ma dimmi dimmelo tu quel che avrei potuto dirle la verità quale verità la verità dici e che ne so io si pentiva ora d'averle rivolto quelle inutili domande con la sciocca speranza di potere dalle risposte di lei trarre un filo per uscire dal labirinto delle tante sue supposizioni ma l'avergli la lander domandato se egli conoscesse anny lo assicurava che non aveva sospetti di sorta perché ho mentito bisogna pure che glielo dica e allora ma lo intendi come vuoi che vuoi che le dica non le hai detto nulla domandò anny sorpresa e addolorata ah tu credevi un conforto d'arcana soavità e un senso d'infinita beatitudine avevano quasi il dubbio che fosse stato un incubo orrendo tutto quell'inferno e quel lungo navigare e quel porto e quegli aspetti strani e con l'umidore esalante della prossima cisterna suor leonora afferrò un braccio alla suora anziana e le chiese piano per sé e le compagne se fosse vero ciò che le era parso di dover capire al gesto d'orrore della custode non concepiva affatto l'orrore che ne provavano le altre due e le guardava e le spiava negli occhi quasi sospesa in una paurosa ignota attesa soffrendo delle fosche smaniose ambasce dell'una delle cocenti lagrime misura il baratro che s'è scavato tra noi due tu credi di poterlo saltare a piè pari ma io non posso vedi mi reggo appena su le gambe io basta basta davvero perché vuoi vedere tua figlia tu non la conosci l'enorme volume dei capelli ritinti d'un color d'oro scialbo e cascanti su gli orecchi su la fronte e in neglette trecce su la nuca gli odori sparsi della campagna il ronzío degli insetti il frusciare delle piante scendevano insieme a pregare nella cappelletta ma spesso le preghiere erano interrotte dai singhiozzi quasi rabbiosi di suor leonora che scappava via suor ginevra aveva trovato lí un cantuccio ove un certo odore amaro di prugnole e un altro denso e pungente di mentastro le avevano ridestato vivo il ricordo dell'ospizio di sorrento in cui aveva passato ma il pudore dell'età la coscienza dello stato in cui era ridotto non gli consentivano indugio nella tenerezza di certi ricordi ricordando voleva giudicare e giudicando raffermarsi in un proposito irremovibile introdottisi attraverso la pesante portiera di cuojo nella enorme basilica egli lanciò uno sguardo fino in fondo ma subito la vista gli s'intorbidò quasi perduta nella vastità dell'interno e chiamò sottovoce l'altra invece suor ginevra sollevando con le mani ceree contro il lume della finestra la camicina or ora cucita piegava da un lato la testa la contemplava e sorrideva ma che come suoi ella amava quella vecchia lí signorina chiamò il furri improvvisamente scotendosi mentr'ella stava per varcare la soglia la vecchia signorina si volse di scatto tese le lunghe braccia e ruppe in singhiozzi morto è vero morto morto scese tremando dalla vettura babbo tu non ti senti bene gli disse lauretta vedendolo cosí stravolto e quasi in preda a brividi di febbre torniamo a casa con la stessa vettura anny anny vuoi che non pianga io non sono morta come tu le hai fatto credere e a mia figlia che prega per me non posso neanche dire sono viva guardami sono viva e piango per te e la sciagura presente non le mordeva a sangue le carni offese coi ricordi d'una vita estranea d'estranei affetti da cui le altre due si erano con violenza strappate laura dunque parla il tedesco mentre io non so piú parlare l'italiano ho provato col giovi l'ho fatto ridere ah com'egli si diverte a wiesbaden è io non so piú parlarti come forse dovrei ma è evidente che tu non sai renderti conto di quello che hai fatto del tempo che è passato di tutto quello che è avvenuto in questo tempo che pareva un canestro rovesciato su la mèsse dei capelli la vecchia governante portava con sé il cofanetto ov'erano custoditi i ritratti del signor wahlen e famiglia mamma ella dunque se ne sarebbe andata sola incontro alla miseria oh credi non era donna d'accettare da me ajuto se la lasciavo andar via era cosiffatta piuttosto morir di fame potevo permetterlo certo lettera per me oh je oh je per lei perché per lei ma no s'affrettò a replicare lauretta non ostante che l'interpretazione della signorina lander che la lettera fosse per lei le paresse in fondo giusta guardi tu non sai ciò che voglia dire averne una disse egli con voce vibrante di sdegno scoprendo il volto irosamente e stringendo le pugna come per trattenersi fu dato finalmente il segnale d'arrivo i numerosi aspettanti s'affollarono con gli occhi al treno che entrava sbuffando strepitoso nella stazione roma roma trasse di tasca la lettera listata a nero ma non ebbe animo neanche di posarvi lo sguardo e la richiuse nella busta lacerata si rimise a passeggiare limoni s'era d'ottobre e pareva ancora piena estate sebbene di tratto in tratto entro quel tepore denso di odori inebrianti sorvolasse dal mare che s'intravedeva prossimo di tra il fitto turbinío di tutti quei fusti d'alberi non sapevano dove andare con l'anima a chi rivolgersi per conforto come nascondere ai loro stessi occhi l'onta di quel martirio era per due di esse in quella lontananza ma piú là assai piú là dove lo sguardo si perdeva e l'anima non ardiva di arrivare ricoverati all'orrore delle ferite aperte dal ferro nelle loro carni rispondeva l'orrore piú grande di un'altra ferita insanabile per cui piú del corpo la loro anima aveva sanguinato oh grazie dopo quello che hai detto ti preoccupi ancora di un'altra spina che mi porterei nel cuore quanta carità e del mio avvenire adesso di non ti preoccupi che sarà di me ci penso anch'io quando mario furri tornò a casa lauretta era ancora lí nella camera di lui appoggiata alla scrivania e assorta oh babbo che è accaduto hans come tutti la chiamavano come maschio perché era cosí come si dice tutto spirito un cafallino hans l'ha conosciuta lei sighnor a lei eccolo qua lo vede che cos'è pesa no pesa con la cuffietta che gli ha fatto lei e anche la camicina vede suor ginevra si provò a posare le labbra sul petto roseo del bimbo che la madre aveva scoperto poi a sollevare su le mani il dolce peso rispose la governante nascondendosi la faccia tra le mani non posso né debbo dirglielo e se ne uscí ripetendo tra il pianto la preferita esclamazione oh je oh je chiese allora suor ginevra volgendo gli occhi azzurri infantili all'altra compagna che s'era recata una mano alle labbra e con gli occhi sbarrati era rimasta come sospesa davanti a un abisso scoperto primavera su le spalle e giugno in testa come lauretta soleva dire e giugno erano i capelli color di mèsse affienita se lei non sa non ho altro da chiederle le raccomando s'interruppe stava per aggiungere le raccomando di non far parola a lauretta di questo nostro colloquio si schiusero i primi sportelli la gente accorse ansiosa cercando da una vettura all'altra il furri non seppe trattenersi alla posta spinto quasi dall'ansia degli altri a un tratto si fermò eccola dev'esser lei a tavola poi concertarono l'itinerario della gita il furri non disse alla figlia che il giovedí avrebbe dovuto lasciarla sola con la governante e allora perché partire domani avrebbe potuto domandargli lauretta anch'io tacquero un tratto tutti e due assorti in questo nuovo pensiero lui con gli occhi chiusi dolorosamente nell'atteggiamento di chi è solito crucciarsi in cuore senza parola rilevata e spirante nella sua memoria di lei a diciannove anni in una testina da birichino coi capelli tagliati a tondo maschilmente due occhietti furbi brillanti e provocanti quasi armati di spilli luminosi e a cui ella non aveva mai avuto occasione di rivolgere il pensiero non avendo mai concepito nella lander un essere che per sé esistesse o che avesse potuto esistere fuori dei rapporti di vita con lei che da bambina se la era veduta sempre attorno nel sentirle parlare cosí non poteva tenersi di piangere e piangeva silenziosamente mordendosi il labbro e carezzando le loro testine svaporate le prime furie il verri per puntiglio promise che appena terminato il servizio d'ufficiale di complemento avrebbe sposato mommina nel sospetto si raffermò la sera del dí seguente trovando la moglie disfatta con un affanno da cavallo gli occhi schizzanti il volto congestionato incapace di reggersi in piedi e le figliuole addirittura imbalordite tutti si precipitò in casa salí a balzi la scala trovò in camera dietro la cortina del letto il corpo enorme della moglie buttato per terra con un cappellaccio piumato in capo i baffetti sul labbro fatti col sughero bruciato e davanti il ventre salito enormemente quasi a sorreggere il grosso petto floscio per una donna che s'aggirava per casa ansante lei non si curava affatto di sapere dove andasse la sua assenza era il piú gran sollievo che potesse sperare messe a letto le figliuole ogni sera stava ad aspettarlo affacciata a quella una di quelle sere ritrattasi sul tardi dalla finestretta e vedendo nella camera buttato scompostamente su una seggiola l'abito che il marito soleva indossare a prendersi con esse certe libertà di cui ogni donna avrebbe arrossito e anche loro certamente se non fossero state piú che sicure che proprio in continente si faceva cosí e nessuno avrebbe trovato da ridirci la voce di qualche donna che forse aspettava come lei l'abbajare d'un cane e con piú angoscia il suono dell'ora dal campanile della chiesa piú vicina verri con un urlo di rabbia s'avventò sopra il corpo caduto della moglie e lo rimosse con un piede era morta in continente si faceva cosí e sempre per fare come si faceva in continente quando la domenica sera sonava nella villa comunale la banda del reggimento ognuna delle quattro sorelle si allontanava a braccetto d'un ufficiale per i viali piú reconditi a inseguire le lucciole niente di male gracili pallide mute andavano dietro alla mamma nell'ombra di quella carcere aspettando ch'egli uscisse di casa per affacciarsi con lei a quell'unica finestretta aperta perché misurava il tempo quell'orologio a chi segnava le ore tutto era morto e vano nera stringergliele di nascosto forte forte con tutta la veemenza del desiderio fino a farle emettere un piccolo grido ah quegli occhi in quei visini smorti pareva che essi soltanto crescessero dalla paura che li teneva sempre sbarrati e scattò difatti una sera e successe un parapiglia seggiole per aria vetri rotti urli pianti convulsioni tre sfide tre duelli ferí due avversari e fu ferito dal terzo aveva assistito soltanto divertendocisi non appena aveva voluto provarsi a fare come gli altri cioè a scherzare con quelle ragazze subito da buon siciliano aveva preso sul serio lo scherzo e allora addio spasso fiammeggiandole innanzi agli occhi il teatro della sua città il ricordo delle antiche serate la gioja spensierata della sua giovinezza tra le sorelle crebbe anzi con esse il martirio di lei e tanto piú quanto piú le due povere creaturine man mano con gli anni cominciarono a comprendere mi potrò l'immagin sua dal cor fu irremovibile e lo sposò finché il cordoglio non le faceva venire l'affanno un affanno insopportabile per cui avrebbe voluto balzare in piedi smaniosa ma non poteva i trovò uno di quei manifestini di teatro a stampa che si distribuiscono nei caffè e per le vie i si annunziava per quella sera appunto nel teatro della città la prima rappresentazione della forza del destino mommina capiva tante cose prima di tutto che gli anni passavano che il padre con quel disordine in casa non riusciva a mettere un soldo da parte era in sua moglie vivo perenne indistruttibile nei ricordi di lei in quegli occhi che avevano veduto in quelle labbra che avevano baciato ora la chiamava momma o anche quando pur con la voce la voleva percuotere mò per fortuna da qualche tempo non stava piú molto in casa usciva anche di sera e non rincasava mai prima del tocco rincasando non permetteva neppure al ragazzo faservizii di salire in casa si caricava di tutti i pacchetti e gl'involti della cesta guardava le stelle aveva sotto gli occhi tutto il paese una strana vista tra il chiarore che sfumava dai lumi delle strade anguste brevi o lunghe tortuose in pendío la moltitudine dei tetti delle case e le quattro sorelle dotate di discrete vocette cantavano in costumi improvvisati anche le parti da uomo coi baffetti sul labbro fatti con tappi di sughero bruciati e certi cappellacci piumati e le giubbe e le sciabole degli ufficiali gli spettacoli che vi si davano la ribalta l'orchestra gli scenarii poi a narrare l'argomento dell'opera e a dire dei varii personaggi rincasando dal teatro rico verri notò subito nel volto della moglie un'accensione insolita ella temette che il marito la toccasse si sarebbe accorto allora del fremito convulso che ancora la agitava tutta tutti gli ugonotti tutti dalla prima all'ultima battuta aveva loro cantato e non solo cantato anche rappresentato sostenendo a volta a volta e anche a due e tre alla volta tutte le parti una sola piccola aperta alla vista della lontana campagna del mare lontano della cittaduzza non si scorgevano altro che i tetti delle case i campanili delle chiese con lenti passi faticosí spettinata imbalordita dal dolore ridotta quasi materia inerte ma egli la vedeva sempre quale era stata tanti anni addietro quando la chiamava mommina o anche mummi destino vedere quell'annunzio leggere il titolo dell'opera e rompere in un pianto disperato fu tutt'uno il sangue le aveva fatto un tuffo le era piombato d'un tratto al cuore e d'un tratto risalito alla testa brutti selvaggi che non erano altro idioti che non sapevano che in continente si faceva cosí tutto andò bene finché rico verri il quale s'accordava prima con donna ignazia nell'odio per tutti i selvaggi e subito proferito il nome gli veniva di stringerle le bianche e fresche braccia trasparenti sotto il merletto della camicetta nera se il teatro era chiuso scuola di galanteria e danze e rappresentazioni ogni sera in casa la croce la madre sonava a tempesta sul pianoforte tutti i pezzi d'opera che avevano sentito nell'ultima stagione non poté andare piú avanti scoppiò di nuovo in pianto ma si riprese subito si alzò fece ridistendere nei lettucci le figliuole sbalordite e baciandole e rincalzando le coperte promise che il giorno appresso appena uscito di casa il padre per la sua gelosia non c'era salvezza era del passato il tradimento era lí chiuso in quella carcere non sapeva a quali patti egli per la pazzia di spuntarla contro tutti quegli ufficiali si fosse arreso col padre usurajo e quali altri avesse con se stesso stabiliti non solo per compensarsi del sacrificio che gli costava quel puntiglio le bimbe avevano ancora negli orecchi l'aria di marcello pif paf pif dispersa sen vada la nera masnada e il motivo del coro che avevano imparato a cantare insieme con lei com'erano vestiti e infine tra lo stupore delle piccine che la guardavano sedute sul letto con tanto d'occhi e temevano che fosse impazzita era uscito quella sera piú presto del solito e s'era vestito d'un altro abito che teneva riposto per le grandi occasioni pensò di frugare per curiosità nella giacca prima di appenderla nella villa comunale sonava allora la banda del reggimento e il profumo intenso e soave dei gelsomini e delle zàgare nel caldo alito della sera inebriava cosí è vero le ruggiva sul volto ti stringeva cosí le braccia cosí mommina non poté piú né cantare né ballare né andare a teatro e neanche piú ridere come prima mommina era buona la piú saggia tra le quattro sorelle la sacrificata ricondotte a letto le figliuole tutta accesa in volto e sussultante ancora dai singulti prese a descrivere affollatamente il teatro le due figliuole si svegliarono di soprassalto e accorsero spaventate in camicina credevano che fosse ritornato il padre vedendo la madre piangere sola con quel foglietto di carta gialla sulle ginocchia restarono stupite dalla madre donna ignazia oriunda napoletana intesa in paese la generala e chiamata da loro chi sa poi perché donna nicodema e da quattro belle figliuole pienotte e sentimentali vivaci e appassionate mommina e totina dorina e assistevano atterrite a quei súbiti assalti di pazzia furiosa a quelle scene selvagge per cui i loro visini si scolorivano e s'ingrandivano i loro occhi smisuratamente a venticinque anni ufficialetto di complemento rico verri si piaceva della compagnia degli altri ufficiali del reggimento tutti del continente i quali non sapendo come passare il tempo in quella polverosa città dell'interno della sicilia con la scusa che in continente si faceva cosí quegli ufficiali tra lo scandalo e la maldicenza di tutte le altre famiglie del paese erano riusciti a far commettere a quelle quattro figliuole le piú audaci e ridicole matterie si mise a cantare con strani gesti questa e quell'aria e i duetti e i cori a rappresentar la parte dei varii personaggi tutta la forza del destino finché esausta con la faccia paonazza dallo sforzo quando la mattina seguente egli notò qualcosa d'insolito anche negli occhi delle figliuole entrò in sospetto non disse nulla ma si propose di scoprire se mai ci fosse qualche accordo segreto sopraggiungendo in casa tese l'orecchio guardò infoscandosi le finestre serrate chi cantava in casa sua resistito a tutti i costi agli incitamenti alle pressioni alla rivolta delle sorelle e della madre eccolo là pallido fremente nel vederla assediata le teneva gli occhi addosso lí lí per scattare alla minima osservazione di uno di quegli ufficiali a poco a poco innamorandosi sul serio di mommina non cominciò a diventare un selvaggio anche lui e che selvaggio alle feste alle matterie dei colleghi ufficiali egli veramente non aveva mai partecipato come tanti dadi neri vaneggianti in quel chiarore udiva nel silenzio profondo dalle viuzze piú prossime qualche suono di passi cosí e la baciava e la mordeva e le strappava i capelli quei poveri capelli non piú pettinati perché egli non voleva che si pettinasse piú lei al rezzo placido dei verdi faggi correte o giovani vaghe beltà rico verri sapeva che da qualche tempo la moglie soffriva di mal di cuore e finse di credere a un improvviso assalto del male mentre la generala restava troneggiando a guardia delle seggiole d'affitto disposte in circolo vuote e fulminava i compaesani che le lanciavano occhiatacce di scherno e di disprezzo la vita come te la stringeva cosí cosí e la bocca come te la baciava cosí il cuore il cuore le batteva precipitoso come il galoppo d'un cavallo scappato ah il cuore il cuore non le reggeva piú fors'anche per tutta quella grassezza per tutta quella gravezza di carne morta senza piú sangue e non gli bastava ogni mattina aver chiuso con quelle due chiavi la porta stava un pezzo a sospingerla con tutte e due le braccia furiosamente per assicurarsi che era ben serrata ma anche per rialzarsi di fronte ai suoi compaesani a cui era ben nota la fama che nella città vicina godeva la famiglia della moglie mommina oltre alle tante cose che capiva aveva anche la passione dei melodrammi e rico verri rico verri aveva fatto tre duelli per lei raul ernani don alvaro avrebbe rappresentato loro un'altra opera piú bella gli ugonotti sí e poi un'altra una al giorno cosí le sue care piccine avrebbero almeno vissuto della sua vita d'un tempo solo tegole gialligne piú alte piú basse spioventi per ogni verso rico verri si fece venire dalla germania due diverse serrature speciali né ella poteva negare ella non poteva altro che piangere e spaventarsi allorché se lo vedeva sopra terribile scontraffatto dall'ira per uno di quei ricordi che gli aveva acceso la visione sinistra dei sospetti piú infami non erano mai uscite di casa e avrebbero tanto desiderato di esser là in mezzo a quel verde e domandavano alla madre se lei almeno fosse mai stata in campagna e volevano sapere né che piú tenesse il busto né che si prendesse la minima cura della persona non valse a nulla la nascita d'una prima figlia e poi d'una seconda il padre aveva fama in paese d'usurajo e d'uomo cosí geloso che in pochi anni aveva fatto morir la moglie di crepacuore se le portavano a teatro nella loro barcaccia e ogni sorella tra due ufficiali era da quello a sinistra sventagliata e contemporaneamente da quello a destra servita in bocca d'una caramella o d'un cioccolattino in continente si faceva cosí a bere un po d'aria a guardare il mare lontano e a contarvi nelle giornate serene le vele delle paranze a guardare la campagna e a contare anche qua le bianche villette sparse tra il vario verde dei vigneti dei mandorli e degli olivi sicilia s'erano messi attorno come tante mosche all'unica famiglia ospitale la famiglia la croce composta dal padre don palmiro ingegnere minerario sampognetta come lo chiamavano tutti perché distratto fischiava sempre credendo piú conveniente che intervenisse il padre invece a mettere a posto colui che senz'alcuna veste s'era permesso di dettar legge in casa d'altri ma don palmiro sordo se ne stava al solito a fischiare di là cominciò a dire tra i singhiozzi che si mutavano in strani scatti di riso il teatro il teatro ecco qua il teatro la forza del destino ah voi piccoline mie povere animucce mie non sapete stupite allora ella non potendo in prima articolar parola si mise ad agitare quel manifestino e poi tranghiottendo le lagrime e scomponendo orribilmente il volto lagrimoso per sforzarlo a sorridere gli era divampata subito dopo il matrimonio la stessa gelosia del padre anzi piú feroce esasperata com'era da un pentimento senza requie e dalla certezza di non potersi guardare in alcun modo per quante spranghe mettesse alla porta e alle finestre e le due figliuole sedute su due seggioline accanto immobili con le mani su le ginocchia gli occhi spalancati e le boccucce aperte in attesa che la rappresentazione della mamma seguitasse ve lo dico io ve lo dico io venite tornate ai vostri lettucci per non raffreddarvi ora ve lo faccio io sí sí ora ve lo faccio io il teatro venite non arrivò all'ultima aria di leonora pace pace mio dio si mise a cantarla con tanta passione che dopo i versi come il dí primo da tant'anni dura profondo il mio soffrir poteva ormai parere tra l'altro uno scherno atroce la gelosia di quell'uomo per una donna a cui dietro le spalle non piú sostenute dal busto erano quasi scivolate il giorno dopo rincasando due ore prima del solito nell'introdurre le due chiavi tedesche nei buchi delle serrature credette di udire strane grida nell'interno della casa bisognava vedere mommina ch'era la piú pienotta di tutte nella parte di siebel nel faust le parlate d'amor o cari fior i cori li cantavano tutti a squarciagola anche donna nicodema dal pianoforte richiudeva con una spallata la porta e appena liberatosi del carico correva a ispezionare tutte le imposte pur assicurate internamente da lucchetti di cui egli solo teneva le chiavi fu imprigionata nella piú alta casa del paese sul colle isolato e ventoso in faccia al mare africano tutte le finestre ermeticamente chiuse vetrate e persiane di fronte alla domanda di matrimonio volle perciò che la figlia avesse qualche giorno per riflettere e tanto lei quanto le sorelle sconsigliarono mommina di accettare che nessuno del paese si sarebbe mai messo con lei come nessuno di quegli ufficiali si sarebbe mai lasciato prendere da qualcuna di loro il verri invece non scherzava tutt'altro e certo l'avrebbe sposata se ella avesse obbedito a quelle proibizioni la generala aveva già chiesto informazioni nella vicina città su la costa meridionale dell'isola e aveva saputo ch'egli era sí d'agiata famiglia non trovò una serva che volesse acconciarsi a stare in quella prigione e si condannò a scendere ogni giorno al mercato per la spesa e condannò la moglie ad attendere alla cucina e alle piú umili faccende domestiche quando una settimana dopo ancora col polso fasciato si ripresentò in casa la croce fu investito dalla generala su tutte le furie mommina piangeva le tre sorelle cercavano di trattenere la madre colei che preparava agli altri i divertimenti e non ne godeva se non a costo di fatiche di veglie e di tormentosi pensieri il peso della famiglia era tutto addosso a lei perché la madre faceva da uomo anche quando don palmiro non era alla zolfara e sarebbe ritornato i pianti gli scongiuri il pensiero di lei che già vecchia malata di cuore ne sarebbe morta certamente non avrebbero avuto potere di trattenerlo se a nocera dove lo aveva condotto a villeggiare e per la cura delle acque norina stava a mirarla in silenzio quando sirio non c'era e mirandola s'accorgeva che veramente zafferanetta l'avevano battezzata cosí la zia e la cameriera non era poi tanto brutta solo la tinta quella tinta ramata incuteva ribrezzo no no la interruppe egli hai ragione ma io come faccio io tu capisci che non posso vedermela morire cosí che non posso stare piú qua neanche io impazzisco impazzisco muojo anch'io con lei poi una seconda volta già in partenza per l'africa in difesa dei boeri alla fine per il congo aveva dovuto chiudere gli occhi e chinare la testa sirio era già maggiorenne un altro sentimento era duro rodente indefinibile quello che norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto rabbia fredda invidia dispetto schifo e pietà insieme nel vederlo già padre troncavano il discorso appena ella entrava e dal modo con cui egli si voltava a guardarla norina intendeva che la sua presenza non solo non gli era gradita ma anzi lo urtava ebbene cosí parlavano i congolesi molenghe ti bungiu figli dei bianchi volevano acqua dicevano n'gu comprese vide l'enorme follia della sua condiscendenza fin dal primo momento allorché sirio corso alla stazione ad accogliere la piccina il nasino a pallottola e i labbruzzi divaricati non tumidi un po lividi si sentí gelare istintivamente compose il volto a una espressione di pena e di raccapriccio non sapeva piú lei stessa la signora bruzzi come avesse fatto a condurlo sano e salvo dall'infanzia alla giovinezza lo aveva fatto arrestare una prima volta quando le era scappato di casa giovinetto per correre in grecia a raggiungere la spedizione garibaldina a ogni sensazione a cui certo non poteva rispondere dentro di lei unimmagine che gliela chiarisse e la tranquillasse doveva essere invasa dallo sgomento quell'animuccia selvaggia ah il modo con cui quella piccina là nel suo strano linguaggio aveva detto mio escludeva assolutamente ch'egli potesse esser d'altri almeno nella stessa misura la quando arriva quando arriva e moveva convulso tutte le dieci dita delle mani per aria o se le faceva scattare come in galoppo su la fronte sul naso sul mento fino a e sbuffava e correva a strappar dal naso alla zia gli occhiali o ad abbracciare forte forte la madre fin quasi a soffocarla o a stringere le braccia alla mogliettina gridandole frenetico man mano che stringeva vieppiú e la sollevava da terra piccolissimo punto a croce con le cavallette d'un disegno acrobatico a nappe azzurre a fiocchi neri cara mia dietro l'indice teso del tuo salvatore che non muoja qui che non muoja qui morrà in viaggio ne sono sicuro ma potrò almeno consolarmi pensando che ho voluto darle ajuto e che per lei sono arrivato fino a lasciar te qua in questo stato lasciami partire per carità nora dimmi di sí dimmi di sí m'bi egli se la rapí di furia e scappò via in un'altra stanza seguito dal cugino nora la madre la zia restarono un pezzo silenziose oppresse di stupore poi nora si nascose il volto tra le mani giongo come sirio lo chiamava col soprannome che i negri gli avevano affibbiato laggiú arrivò con la piccina congolese norina aveva già notato che su tutto sirio scherzava tutti i nomi storpiava tranne quello della figliuola su la quale non scherzava mai la titti era sempre la titti e ogni qual volta la nominava gli occhi gli ridevano umidi di commozione aveva potuto anche argomentare quanto la amasse dalle notizie che le aveva dato sul linguaggio di lei muore la mia titti muore per carità nora mia per carità ma tu sei pazzo io laggiú con te gli gridò nora pazzo sí pazzo come tu vuoi sono stato pazzo sarò pazzo e ti chiedo perdono ma il padre le si precipitò addosso e se la strinse al petto furiosamente con la bocca sulla bocca quasi a succhiarsi ingordo d'amore dopo tanti mesi d'attesa quella risposta no no riprese poi di come sai dire tu cara quand'egli alla fine riuscí a sviticchiarla da sé parlandole in quello strano linguaggio infantile ed ella poté vederle la faccia anch'essa color di zafferano con quel casco di capelli ricci d'ebano quasi soprammessi la fronte ovale protuberante gli occhioni densi truci fuggevoli smarriti della madre egli s'era accorto che la piccina deperiva deperiva sempre piú di giorno in giorno e non sapeva staccarsi piú da lei un momento non pensava piú alle trattative già avviate per l'affitto della tenuta la bimba schiudeva appena gli occhi e rispondeva kubèla malata traduceva piano il cugino lelli a nora kubela ti nie s'affrettava sirio a domandare alla piccina e allora là capisci su tutto quel pacciame di foglie tra il groviglio delle liane che è che non è un piccolo ti par brutta è vero anche a te mamma ma non è brutta non è brutta la mia titti poi la vedrete vi abituerete guarda non è mica brutto questo nasino questi labbruzzi qua non sono mica brutti con questi dentini non so piú dove per qual diavolo di pasticcio burocratico uno dei soliti tra una quarantina di giorni sarà a mesània forse c'è già a quest'ora corre a mokàla prende la mia titti e ritorna ritorna anche lui per sempre sú va mamma va ad annunziarlo alla zia nena a un solo patto venne a dirle un giorno tutto stravolto fremente quasi impazzito che tu venga laggiú con me che tu mi segua se no ti lascio non posso non posso vedermela morire cosí a un solo patto avrebbe potuto rimanere che cioè il cugino lelli il quale tra qualche mese doveva ritornare in italia in licenza anche lui gli portasse la sua titti e che la signorina rua ma come sperare che ella volesse accettarlo piú ora con quella bambina non le fosse venuta in ajuto quella buona norina norina rua col fascino della sua grazia e della sua musica appena s'era accorta che quella signorina rua riusciva a far breccia nel cuore di lui le s'era messa attorno quasi a covare la passione nascente sta male sta male le rispondeva lui irosamente e quasi con rancore poi cangiando voce chinandosi su la bimba e scotendola lievemente le domandava che ti senti titti mia di a baba di a baba che ti senti certo ormai che la piccina sarebbe presto arrivata col cugino sirio volle affrettare le nozze la tempestosa impazienza di far sua norina trattenuta a stento finora dal timore di possibili difficoltà che il cugino avrebbe potuto accampare si scatenò al solito in una furia cosí veemente che norina finiti insieme col cugino lelli i sei mesi d'ufficiale di complemento tutti e due erano andati nel belgio a fare il corso coloniale e s'erano arruolati nella milizia dello stato libero del congo spesso lo sorprendeva seduto per terra con la figlia addormentata su le ginocchia e gli occhi rossi di pianto che fa sta male domandava non a lui ma al cugino lelli che alzava gli occhi su lei come a scusarsi aspettava che cadesse un po il primo impeto d'amore e un'altra cosa aspettava con una irrequietezza che sua madre avrebbe voluto vedere almeno un po dissimulata dopo sei anni le era ritornato in licenza irriconoscibile pieno di piaghe e con la dissenteria e sissignori appena rimesso in piedi voleva ritornarci norina si ribellava s'arrabbiava ma non c'era verso di richiamarlo piú alla narrazione cosí crudelmente interrotta era già incinta da un mese norina quando finalmente il cugino lelli ecco questo questo non poteva soffrire norina che il suo domani dovesse per lui essere un altro figlio accanto a quella pupattola ramata tutta la gente certo si voltava per istrada e forse i monelli lo seguivano al caffé gli amici gli avrebbero domandato e tua moglie che ne dice pensò che norina la fidanzata a cui sirio era corso a far leggere quella lettera non poteva certo in cuor suo esultare come lui per la notizia ch'essa recava ne doveva anzi provare afflizione e tanto piú forte quanto piú viva avrebbe veduto ridere e gridare la gioja di lui come dici mio tu rispondi di chi sono la bimba allora con voce sua dolcissima e con un sorriso indefinibile tendendo le braccia rispose pur felice di sentirsi rapita in essa come un turbine n'ebbe quasi sgomento chiuse gli occhi e vi si abbandonò sirio s'era proposto di dedicarsi ora all'agricoltura voleva prendere in affitto una tenuta della campagna romana e bonificarla ma perché ah perché aveva laggiú nel settore di mokàla di cui era capo una figliuola di cinque anni nata da una giovinetta negra che un giorno gli si era presentata fuggiasca da un villaggio lontano della foresta del fiume della solitudine immensa del sole dell'africa che le mancavano era malata ah via via via senti sa come ne sarà contenta anche lei io scappo da nora uscendo dalla zia vieni da nianò anche tu a pigliarmi eh t'aspetto si chinò a baciare la mamma e scappò via con quella lettera in mano ah che impressione faceva quel battito delle pàlpebre quel movimento reale e comune e presente in quell'esseruccio che pareva finto non vero diverso e lontano ah che sgraffii avrebbe voluto allungare la signora bruzzi sulla faccia di cartapecora di quella vecchia mummia con gli occhiali tanto piú lunghi e profondi quanto piú in cuor suo riconosceva saggi veramente quei consigli e quelle considerazioni ma la norina per fortuna era innamorata davvero non era questa gioja a costo d'un suo sacrifizio sí norina vi s'era rassegnata ma non per questo sirio avrebbe dovuto darle ora spettacolo di quella gioja e quasi pretendere che ne partecipasse ah benedetto figliuolo proprio non ragionava piú aveva accettato la signorina rua era andata lei la mamma a scongiurarla e norina aveva accettato non ostante che la zia l'unica parente ch'ella senza dubbio era una prova di bontà e di costanza quell'affetto per la piccina l'unica prova a dir vero che potesse dare un certo affidamento perché il giovine via onesto sí ma scapato impetuoso disordinato la porterà mamma ah mimmomammina mia come sono felice la mia titti la mia titti giongo risale il fiume lo steamer è in partenza povero giongo mio caro mio piccolo gionghicello deve andare per sul piú bello del racconto mentre descriveva il gran fiume selvaggio o la vita dei villaggi tra le palme e le banane o la corsa delle piroghe su le rapide o la traversata delle paludi entro la foresta senza fine e zafferanetta immobile seduta su la sediolina di bambú si lasciava mirare battendo le pàlpebre quasi con pena su gli occhioni fuligginosi ma sí ma sí perché baba era bungiu titti mia se la mamma era nera titti mia titti mia sú sú fa sentire la tua vocina cara di chi sono io di di di chi sono rispondi approssimandosi man mano il termine della licenza sirio nel sentirsi già legato dall'amore aveva cominciato a dare in ismanie a cadere in cupe malinconie finché una sera se l'era visto entrare in camera disperato s'era messo a piangere a piangere come un bambino e certo egli doveva mostrar loro che non gl'importava affatto ciò che ella potesse dirne era innanzi a tutti e lí per casa una violenza grottesca quella bimba pareva che lei stessa la poverina lo avvertisse e ne soffrisse la titti comprendeva l'italiano e lo parlava anche ma parlava meglio il congolese che a suo dire era un linguaggio da bambini come dicono i bambini dicono bombo dicono bua o la caccia all'elefante e al leopardo tranquillamente nel vederla tutta intenta ad ascoltare cominciava a infilzar pian piano con viso fermo senza cangiar tono le sue frasi sconclusionate la povera signora bruzzi restò un pezzo stordita come le soleva avvenire a ogni nuovo assalto di quel benedetto figliuolo ma il sorriso lieto provocato dall'esultanza di lui a poco a poco le s'illanguidí sulle pallide labbra che dice domandava nora dice rispondeva il cugino lelli che non lo sa di che è malata ma lo sapeva lui lui sirio di che era malata la sua piccina del suo stesso male era malata era malata di mokàla della vita di là che le mancava e se ne stava quasi tutto il giorno chiuso con lei e col cugino lelli nello scrittojo tra gli strani ricordi portati da laggiú a parlare a parlare la piccina in mezzo alla camera sperduta cosí stridentemente diversa da tutto ciò che la circondava come una strana bambola di cera dipinta rispose in modo macchinale con una voce che non parve sua mio là nel suo settore a mokàla aveva bene imparato il governo colònico dei negri qua invece dei negri avrebbe governato la gente di sabina carina poverina non poté dir altro restringendo innanzi al seno le braccia con le mani levate e raggricchiate quasi per paura ch'egli gliel'accostasse e gliela facesse baciare eccola qua eccola qua la mia titti esclamava egli intanto con le lagrime agli occhi vivo ancora in lui e non poteva perciò notarne la stranezza che avventava invece agli occhi degli altri ecco e si portava a spasso felice quel suo mostriciattolo esotico le entrò in camera con le braccia e le gambe di quel mostriciattolo avviticchiate al collo e al petto non vide dapprima che queste gambe e queste braccia gracili color di zafferano e i capelli ricci gremiti piuttosto lunghi boffici e quasi metallici per quella lí per quella lí inveí nora accesa d'ira e di sdegno tu vuoi sacrificare me la mia creatura per quella lí vergogna le suscitava inoltre quanto c'era di strano e di goffo in quella paternità di lui pareva ch'egli non se n'accorgesse forse non se n accorgeva davvero perché attorno alla sua bambina vedeva tutto quel mondo là lontano lí sotto gli occhi suoi di quella scimmietta e senza un pensiero dell'altro figlio che già cominciava a vivere in grembo a lei un altro per lui ma per lei no per lei il solo il vero figlio aveva negli occhioni attoniti non piú truci adesso ma anzi profondamente mesti e quasi velati di fuliggine uno smarrimento angoscioso teneva le labbra serrate e le manine rattratte e vibrava tutta a ogni minimo rumore con molte e sagge considerazioni avesse voluto indurla almeno a riflettere bene prima di dire di sí alla gravità e alle conseguenze di quel sacrifizio e si buttava a dormire sul canapè ancora norina non era riuscita a farsi raccontare le sue imprese coloniali ad avere una descrizione dei luoghi ov'era stato era stata con lui circa due anni e poi era sparita durante una sua escursione nella foresta abbandonando la bimba ebbene egli amava piú di se stesso quella sua creaturina quel fiore selvaggio della sua vita avventurosa nessun altro amore avrebbe potuto vincere quello nora comprese che per il suo cuore ormai sarebbe stato inutile dirgli di no anche se egli fosse rimasto parti gli disse e sirio bruzzi due giorni dopo ripartí per il congo con la piccina inferma e col cugino lelli non tornò piú e seguitando a piangere le aveva parlato di tutte le cure di tutti gli stenti per allevare quella piccina abbandonata che per cinque anni aveva riempito la solitudine atroce della sua vita laggiú non poteva piú distaccarsene doveva partire ritornare a lei questa allora richiudendo gli occhi e sollevando appena una manina su cui era caduta una grossa lagrima del padre sospirava m'bi ingalo pepè quando mai però a dir vero aveva ragionato il suo sirio del padre morto giovine e tragicamente in duello aveva preso la furia di gettarsi alle piú rischiose avventure la signora bruzzi si profferí di persuadere sirio a portar da lei quella piccina ma nora non volle era sicura che sirio allora avrebbe passato tutta la giornata in casa della madre per carità lasciami partire quando sarò lontano forse ritornerò certo ritornerò perché sarai tu allora la piú forte ma ora lasciami partire con la mia titti pareva avesse dentro per anima una bufera investiva e scompigliava tutto quando non poteva altro storpiava i nomi ruzzolava frasi sconclusionate parole inconcludenti s'abbaruffava con le sillabe di esse faceva far loro capitomboli nora nianò rorina elinanò non e che fuori di lei ch'era sua moglie da mille e mille miglia lontano da un altro mondo ch'ella non sapeva neanche immaginare ma che doveva esser pieno d'un grandioso fascino ardente fosse venuto a lui vivo chiuso in quella scorza selvaggia il sentimento della paternità di cui le dava spettacolo le braccia balbettando l'ombello a didí in cielo piove sirio bruzzi corse esultante in camera della madre agitando la lettera del cugino arrivata or ora datata da banana su la foce del congo era innamorato straziato dal rimorso d'aver turbato il cuore di quella cara fanciulla con vane lusinghe e doveva partire partire per forza gente della sabina udite il bando sirio bruzzi bungiu congolese bonificatore della campagna romana re d'un placido mondo d'una landa infinita a un popolo fecondo voglio donar la vita tu canterai sul tuo liuto in sonni placidi io dormirò nel bujo potevano discernersi appena ma egli da un pezzo la sapeva bella ne conosceva già tutte le grazie delle mosse i guizzi degli occhi neri i sorrisi delle labbra rosse di cui per riflesso aveva goduto anche lui crollava se quella donna di furto al bujo veniva alla finestra per un estraneo questo estraneo sí era lui l'umore dell'inquilino tullio buti andava per via sempre solo senza neanche i due compagni dei solitarii piú schivi il sigaro e il bastone uscire la zitellona fece una smorfietta con gli occhi bassi come se l'inquilino potesse vederla e insistette sa ce l'ho qua per non farla stare al bujo all'ufficio non scambiava mai una parola con nessuno dei colleghi i quali tra gufo e orso non avevano ancora stabilito quale dei due appellativi gli quadrasse di piú aveva spiato dal buco della serratura clotildina e con maraviglia veduto anche lei nella cameretta dell'inquilino il chiarore diffuso dal lume dell'altra casa attesero attesero che s'inalbasse ancora del lume dell'altra casa di quel lume dovevano vivere ormai cosí da lontano eccolo quando a sera tarda egli richiuse la finestra ebbe la certezza che la sera dopo ella spento il lume si sarebbe riaffacciata per lui e cosí fu gli avevano bruciato nello spirito ogni germe di vita morta ancor giovane la madre per le atroci sevizie del marito la famiglia s'era sbandata ma il buti ripeté duro grazie no s'era seduto sul piccolo canapè dietro al tavolino e sbarrava gli occhi invagati nell'ombra che a mano a mano s'addensava nella cameretta mentre ai vetri smoriva tristissimo l'ultimo barlume del crepuscolo quei due fabbricati altissimi che aprivano l'uno contro l'altro cosí da presso gli occhi delle loro finestre non lasciavano vedere né in alto la striscia chiara di cielo né in basso la striscia nera di terra a ministrarli cercando com'egli poteva argomentare dalle mosse di frenar l'impazienza dei due maggiori che brandivano il cucchiajo e si dimenavano su la seggiola la cameretta piuttosto angusta ammobigliata modestamente non serbava traccia della abitazione di lui pareva che di proposito con istudio egli volesse restarvi estraneo come in una stanza ah per pietà per pietà di quella povera madre che voleva rivedere da lontano senz'esser veduta i suoi figliuoli avrebbero usato tutte le precauzioni si sarebbero magari travestiti avrebbe colto ogni sera il momento che nessuno fosse per le scale piú che altro però quella prima volta per la sorpresa che lo sconvolgeva tutto e gli toglieva il respiro di un fremito d'inquietudine quasi insostenibile provò pena sí questo prodigio operò il lume dell'altra casa la tetraggine attonita in cui lo spirito di lui era rimasto per tanti anni sospeso si sciolse a quel blando chiarore quel conforto familiare di cui gli altri godevano di cui anch'egli bambino in qualche rara sera di calma aveva goduto quando la mamma la mamma sua come quella e piangeva e cosí d'ora in poi non gli sarebbe venuto piú quel lume di cui viveva quel lume ch'era il suo godimento innocente e il suo unico conforto una sorella s'era fatta monaca un fratello era scappato in america fuggito anche lui di casa ramingo con incredibili stenti s'era tirato sú fino a formarsi quello stato quel lume riacceso sul triste desco tornò allora a rischiarare ma spettrale la cameretta di contro vuota poi il lume fu riacceso su quel triste desco attorno al quale un padre istupidito dalla sciagura mirò i visi sbigottiti di tre bimbi che non osavano volgere gli occhi all'uscio donde la mamma soleva entrare ogni sera con la zuppiera fumante piú notturni della notte quella domenica stanco della lunga passeggiata per la via appia antica insolitamente aveva deciso di rincasare era ancora presto per la cena avrebbe aspettato nella cameretta che il giorno finisse di morire e si facesse né un cenno degli occhi o delle labbra tradivano mai i pensieri in cui pareva assorto la doglia cupa in cui stava cosí tutto chiuso la devastazione che quei pensieri e questa doglia gli dovevano aver fatto che era com'era avvenuto ah ecco il lume dell'altra casa un lume or ora acceso nella casa dirimpetto non pensò intanto tullio buti a tutte le strane supposizioni che quel suo starsene al bujo doveva far nascere nella padrona di casa e nella figliuola mani quale delle tante cure e attenzioni studiate e preparate quale delle tante finezze e civiltà particolari usargli prima della casa dei masci appunto e veduto lui lui ritto dietro ai vetri della finestra intento a guardare lí nella casa dei masci clotildina era corsa tutta sossopra ad annunziare alla mamma la grande scoperta con le mani affondate nelle tasche del pastrano le spalle in capo aggrondato il cappello calcato fin sugli occhi pareva covasse il piú cupo rancore contro la vita e cosí fu d'allora in poi tullio buti non attese piú nella sua cameretta il lume dell'altra casa attese con impazienza invece che quel lume fosse spento lo accese e andò a picchiare discretamente all'uscio dell'inquilino tremava tanto per l'emozione che il globo oscillando batteva contro il tubo che rischiava d'affumicarsi eppure prima di ritirarsi prima di richiudete la vetrata ella gli bisbigliò buona sera che avevano fantasticato di lui le due donne che lo ospitavano da suscitare e accendere cosí la curiosità di quella donna ora non soffriva piú pareva che soffrisse ma s'era ottuso in lui anche il sentimento del dolore pareva che stésse assorto sempre in pensieri ma no non pensava piú nemmeno ma tullio buti non poté in prima sostenerlo lei invece coi singhiozzi che le gorgogliavano in gola lo bevve come un'assetata si precipitò ai vetri della finestra premendosi forte il fazzoletto su la bocca era evidentissima nella fissità spasimosa degli occhi chiari acuti nel pallore del volto disfatto nella precoce brizzolatura della barba incolta due altre volte clotildina gli aveva profferto il lume invano avesse almeno acceso la candela ma no neppure che si sentisse male aveva osato domandarglielo clotildina con tenera voce dall'uscio la seconda volta ch'era accorsa col lume ma senza il babbo quella sera se ne stava a cenare vide entrare la signora nini sua padrona di casa e la figliuola accolte come amiche di antica data vide una famigliuola raccolta intorno al desco tre bambini il padre già seduti la mamma ancora in piedi che stava veramente non era né molto comoda né molto allegra con quell'unica finestra che dava su una viuzza stretta privata e dalla quale non pigliava mai né aria né luce oppressa com'era dalla casa dirimpetto che parava e ora ora tutto forse era finito la sera appresso quella mammina o il marito sapendo che nella cameretta di contro c'era lui cosí misteriosamente al bujo avrebbero accostato gli scuri tutti e due ne era certo avevano vibrato dello stesso tremito d'ignota attesa sgomenti del fascino che cosí da vicino li avvolgeva nel bujo avvolto tutt'a un tratto vide stupito volse gli occhi intorno sí la cameretta s'era schiarata all'improvviso d'un blando lume discreto come per un soffio misterioso passeggiando di sera per le vie solitarie contava i fanali non faceva altro o guardava la sua ombra o ascoltava l'eco dei suoi passi o qualche volta si fermava davanti ai giardini delle ville a contemplare i cipressi chiusi e cupi come lui lo spirito gli era rimasto come sospeso in una specie di tetraggine attonita che solo gli faceva avvertire ma appena un che d'amaro alla gola passeggiata tullio buti aveva preso in affitto quella camera da circa due mesi la padrona di casa signora nini buona vecchietta all'antica e la figliuola zitella ormai appassita non lo vedevano mai sorse in quell'angoscia il ricordo della sua infanzia oppressa di sua madre e gli parve come se la luce di un'alba lontana spirasse nella notte del suo spirito figliuola avrebbero voluto compensare l'inquilino tanto sospirato con cure e attenzioni ne avevano studiate e preparate tante aspettando oh ma cosí senza secondo fine aveva studiate e preparate ma come usargliele se non si lasciava mai vedere e se talvolta la pioggia lo coglieva alla sprovvista seguitava ad andare dello stesso passo come se nulla fosse che stésse a farci cosí nella vita non si sapeva forse non lo sapeva neppur lui da quel giorno in poi tutte le sere uscendo dall'ufficio invece d'avviarsi per le sue solite passeggiate solitarie prese la via di casa mai su qualche seggiola un capo di biancheria lasciato un colletto una cravatta a dar segno ch'egli lí si considerava in casa sua la passione d'amore non mai provata divampò vorace tremenda nel cuore di quell'uomo per tanti anni fuori della vita e investí schiantò travolse come in un turbine quella donna l'uno di faccia all'altra benché avessero entrambi schivato di guardarsi e avessero quasi finto davanti a se stessi d'essere alla finestra senza alcuna intenzione ecco ecco infatti ih con quale voracità s'affrettava a ingollare tutto il cucchiajo si ficcava in bocca e il babbo tra il fumo che vaporava dal suo piatto rideva l'ultimo stirava il collo rigirava la testina bionda evidentemente gli avevano legato troppo stretto al collo il tovagliolo ma se la mammina si fosse affrettata a dargli la minestra non avrebbe piú sentito il fastidio di quella legatura troppo stretta usciva ogni mattina per tempo e rincasava a sera inoltrata sapevano ch'era impiegato a un ministero ch'era anche avvocato le nini madre e figlia temevano che non vi durasse avevano stentato tanto ad affittare quella cameretta parecchi erano venuti a visitarla nessuno aveva voluto prenderla non aveva avuto infanzia non era stato giovine mai le scene selvagge a cui aveva assistito nella casa paterna fin dai piú gracili anni per la brutalità e la tirannia feroce del padre dirimpetto l'alito d'una vita estranea ch'entrava a stenebrare il bujo il vuoto il deserto della sua esistenza rimase un pezzo a mirare quel chiarore come alcunché di prodigioso permesso il lume no grazie rispose il buti di là sto per uscire gli faremo questo gli diremo quello e cosí e colà specialmente lei clotildina la figliuola tante care finezze tante care civiltà come diceva la madre prima di tutto bisognava recargli un lume quello buono messo apposta da parte di porcellana coi papaveri dipinti e il globo smerigliato per le nini madre e figlia fu una gratissima sorpresa clotildina dalla contentezza batté anche le mani che strana potente attrazione aveva operato su lei il mistero di quella sua vita chiusa se fin dalla prima volta lasciando di là i suoi piccini era venuta a lui quasi a tenergli un po di compagnia innamorato di margherita di margherita masci innamorato qualche sera dopo tullio buti mentre se ne stava a guardare vide con sorpresa in quella stanza dirimpetto ove la famigliuola al solito a un certo punto tullio buti si ritrasse d'un balzo dalla finestra turbato ansante la mammina e i tre piccini avevano alzato gli occhi verso la sua finestra senza dubbio quelle due si erano messe a parlare di lui egli le aveva risposto no sto bene cosí alla fine ma sí santo dio scusabilissima oh ma per carità a patto che nessuno li avesse scoperti qualche rara volta la sera dopo come due ladri essi vennero entrarono quasi rantolanti nella cameretta al bujo e attesero nessuno lo aveva mai veduto entrare di sera in qualche caffè molti invece schivare di furia le vie piú frequentate per subito riimmergersi nell'ombra delle lunghe vie diritte e solitarie dei quartieri alti chiusa all'imboccatura da un cancello non lasciavano mai penetrare né un raggio di sole né un raggio di luna ella dunque là non poteva essersi affacciata che per lui e certo perché s'era accorta che egli s'era affacciato a quella sua finestra spenta ma pensò che essendo al bujo non poteva esser veduto e rimase lí ad assistere alla cena di quella famigliuola dimenticandosi affatto della sua forse se lo avessero veduto avrebbero compreso subito che il loro timore era infondato quella cameretta triste buja oppressa dalla casa dirimpetto s'accordava con e scostarsi ogni volta dal muro e girare attorno al cerchio di luce che i fanali projettano sui marciapiedi né un gesto involontario né una anche minima contrazione dei lineamenti del volto quanto tempo stette cosí inerte con gli occhi sbarrati senza pensare senza avvertire le tenebre che già lo avevano avvolto usargli prima confabularono mamma e figliuola a un tratto clotildina pestò un piede si batté la fronte oh dio il lume intanto non scriveva e non riceveva mai lettere non leggeva giornali non si fermava né si voltava mai a guardare qualunque cosa accadesse per istrada che attirasse l'altrui curiosità egli avrebbe pagato il doppio il triplo la pigione per quel momento solo no le nini non vollero acconsentire solo finché la cameretta restava sfitta concessero che qualche rara volta prodigioso e un'intensa angoscia gli serrò la gola nel notare con quale soave carezza si posava là sul suo letto su la parete e qua su le sue mani pallide abbandonate sul tavolino dovette fare uno sforzo violento su se stesso per non ritirarsi per aspettare che si ritirasse lei per la prima quel sogno di pace d'amore d'intimità dolce e cara di cui aveva immaginato dovesse godere quella famigliuola aspettò ogni sera che il bujo della sua cameretta s'inalbasse soavemente del lume dell'altra casa e stette lí dietro ai vetri come un mendico ad assaporare con infinita angoscia quell'intimità dolce e cara vide anche aperta la finestra di là vide poco dopo e ne ebbe nel bujo un tremore di sgomento vide affacciarsi a quella finestra la donna forse incuriosita di quanto avevano detto di lui le nini mamma e figliuola rimase vuota la cameretta che aveva ospitato per circa quattro mesi il buti rimase spenta per parecchie settimane la stanza dirimpetto ove la famigliuola soleva ogni sera raccogliersi a cena rideva ora si sedeva anche la mammina lí proprio dirimpetto tullio buti fece per ritrarsi istintivamente nel vedere ch'ella sedendo aveva alzato gli occhi verso la finestra non fu cosí quella sera stessa allorché il lume di là fu spento ed egli piombato nella tenebra dopo avere atteso ancora un poco che la famigliuola fosse andata a letto si recò ad aprire cautamente la vetrata della finestra per rinnovare lo stesso giorno che il buti sloggiò dalla cameretta delle nini scoppiò come una bomba la notizia che la signora del terzo piano della casa accanto la signora masci aveva abbandonato il marito e i tre figliuoli i suoi piccini i suoi piccini i suoi piccini là eccoli a tavola egli accorse a sorreggerla e tutti e due rimasero lí stretti inchiodati a spiare aveva sí disposto la biancheria nel cassettone appeso qualche abito nell'armadio ma poi alle pareti sugli altri mobili nulla né un astuccio né un libro né un ritratto mai sul tavolino qualche busta lacerata ci stava non sospettava forse nemmeno che ci si potesse stare diversamente o che a starci diversamente si potesse sentir meno il peso della noja e della tristezza se ne sovvennero dopo alcuni mesi dalla loro crudele follia tullio buti e l'amante una sera le nini spaventate si videro comparir dinanzi stravolto e convulso il loro strano inquilino che voleva la cameretta la cameretta se era ancora sfitta no non per sé non per starci per venirci un'ora sola un momento solo almeno ogni sera di nascosto si alzò andò alla finestra e furtivamente dietro ai vetri guardò là nella casa dirimpetto a quella finestra donde gli veniva ma in ventiquattro il che potrebbe suggerire a chi ne avesse veglia qualche non inutile considerazione sull'indole e le necessità del tempo nostro raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite sotto il titolo novelle per un anno nostro m'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni né dei mesi né di ciascun giorno una novella al giorno per tutt'un anno senza che dai giorni dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera secondo l'intenzione che mi ha suggerito questo titolo avrei desiderato che tutt'intera la raccolta fosse contenuta in un volume solo di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano piú ogni volume ne conterrà non poche nuove e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo altre rifuse e ritoccate qua e là e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura grazia almeno di questa cura l'autore delle novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo l'editore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio e m'ha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi di trenta e piú novelle ciascuno come almeno m'ero rassegnato a chiedergli che può sembrar modesto e al contrario è forse troppo ambizioso se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime con l'altre donne mia vista gabbate e non pensate donna onde si mova ch'io vi rassembri sì figura nova quando riguardo la vostra beltate se lo saveste non porìa pietate tener più contra me l'usata prova la seconda comincia quivi fàlli natura poscia quando dico bieltate appare dico come questa potenzia si riduce in atto e prima come si riduce in uomo poi come si riduce in donna quivi e simil fàce in donna i occhi dolenti per pietà del core hanno di lagrimar sofferta pena sì che per vinti son remasi omai ora s'i voglio sfogar lo dolore che a poco a poco a la morte mi mena càmpami uno spirto vivo solamente e que riman perché di voi ragiona poscia mi sforzo ché mi voglio atare e così smorto d'onne valor vòto vegno a vedervi credendo guerire e che se fosse saputa io credo che pietà ne giugnerebbe altrui e propuòsile di dire desiderando che venissero per avventura ne la sua audienza e allora dissi questo sonetto lo quale comincia con l'altre donne che mi mostrò questa donna morta e pareami che donne la covrissero cioè la sua testa con uno bianco velo e pareami che la sua faccia avesse tanto aspetto d'umilitade che parea che dicesse io sono a vedere lo principio de la pace a l'altro questo sonetto ha tre parti ne la prima comincio a dire a questa donna come lo mio desiderio si volge tutto verso lei ne la seconda dico come l'anima cioè la ragione dice al cuore cioè a lo appetito onde molti s'accorsero de lo suo mirare ed in tanto vi fue posto mente che partendomi da questo luogo mi sentio dicere appresso di me vedi come cotale donna distrugge la persona di costui e questi fue tanto distretto di sanguinitade con questa gloriosa che nullo più presso l'era e poi che fue meco a ragionare mi pregòe ch'io li dovesse dire alcuna cosa per una donna che s'era morta e simulava sue parole acciò che paresse che dicesse d'un'altra allora dico che la mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa e disse donne ch'avete intelletto d'amore queste parole io ripuosi ne la mente con grande letizia pensando di prenderle per mio cominciamento onde poi ritornato a la sopradetta cittade pensando alquanti die accolta onde con ciò sia cosa che quando li miseri veggiono di loro compassione altrui più tosto si muovono a lagrimare quasi come di se stessi avendo questa canzone acciò che sia meglio intesa la dividerò più artificiosamente che l'altre cose di sopra e però prima ne fo tre parti la prima parte è proemio de le sequenti parole non s'intende peregrino se non chi va verso la casa di sa iacopo o riede e però è da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'altissimo chiamansi palmieri in quanto vanno oltremare però che mi parea di me assai avere manifestato avvegna che sempre poi tacesse di dire a lei a me convenne ripigliare matera nuova e più nobile che la passata color d'amore e di pietà sembianti non preser mai così mirabilmente viso di donna per veder sovente occhi gentili o dolorosi pianti come lo vostro qualora davanti divenne spirital bellezza grande che per lo cielo spande luce d'amor che li angeli saluta e lo intelletto loro alto sottile face maravigliar sì v'è gentile però quando mi tolle sì l valore che li spiriti par che fuggan via allor sente la frale anima mia tanta dolcezza che l viso ne smore poi prende amore in me tanta vertute che fa li miei sospiri gir parlando e però che sono di sopra assai manifesti non m'intrametto di narrare la sentenzia de le parti e però le distinguo solamente la seconda comincia quivi e perché piangi la terza lascia pianger a noi la quarta ell'ha nel viso che l cor mi triema di vederne tanto questo sonetto si divide in due parti ne la prima chiamo e domando queste donne se vegnono da lei dicendo loro che io lo credo però che tornano quasi ingentilite ne l'una appresso de l'altra maraviglia e sì come la mente mi ridice amor mi disse quell'è primavera e quell'ha nome amor sì mi somiglia questa è una donna gentile bella giovane e savia e apparita forse per volontade d'amore acciò che la mia vita si riposi e molte volte pensava più amorosamente tanto che lo cuore consentiva in lui cioè nel suo ragionare so ppresso la battaglia de li diversi pensieri avvenne che questa gentilissima venne in parte ove molte donne gentili erano adunate a la qual parte io fui condotto per amica persona e questo fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e me quando elli seppe che io era quelli che li avea ciò mandato lo verace giudicio del detto sogno non fue veduto allora per alcuno ma ora è manifestissimo a li più semplici tanta sicurtade e tanta signoria per la vertù che li dava la mia imaginazione che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente mena convènemi parlar traendo guai e perché me ricorda ch'io parlai de la mia donna mentre che vivia donne gentili volontier con vui non vòi parlare altrui se non a cor gentil che in donna sia e com'ella n'è tolta dànnomi angoscia li sospiri forte quando l pensero ne la mente grave mi reca quella che m'ha l cor diviso dove ppresso la morte di questa donna alquanti die avvenne cosa per la quale me convenne partire de la sopradetta cittade e ire verso quelle parti che dissi questi tre sonetti ne li quali parlai a questa donna però che fuoro narratori di tutto quasi lo mio stato credendomi tacere e non dire più e tanto ne mostrai in poco tempo che lo mio secreto fue creduto sapere da le più persone che di me ragionavano con questa donna mi celai alquanti anni e mesi e partitomi da lui mi ritornai ne la camera de le lagrime ne la quale piangendo e vergognandomi fra me stesso dicea se questa donna sapesse la mia condizione io non credo che così gabbasse la mia persona anzi credo che molta pietade le ne verrebbe vide quel ch'ella par quando un poco sorride non si pò dicer né tenere a mente sì è novo miracolo e gentile questo sonetto sì ha tre parti ne la prima dico sì come questa donna riduce questa potenzia in atto secondo la nobilissima parte de li suoi occhi drappi elli mi parea disbigottito e guardava la terra salvo che talora li suoi occhi mi parea che si volgessero ad uno fiume bello e corrente e chiarissimo lo quale sen gìa lungo questo cammino là ov'io era a me parve che amore mi chiamasse e dicèssemi queste parole e se io pensava di volere cercare una comune via di costoro cioè là ove tutti s'accordassero questa era via molto inimica verso me e se alcuno volesse me riprendere di ciò ch'io non scrivo qui le parole che sèguitano a quelle allegate escùsomene però che lo intendimento mio non fue dal principio di scrivere altro che allora pensando a le sue parole mi parea che m'avesse parlato molto oscuramente sì ch'io mi sforzava di parlare e diceali queste parole spesse fiate vègnonmi a la mente le oscure qualità ch'amor mi dona e vènnemi pietà sì che sovente io dico lasso avvien elli a persona ch'amor m'assale subitanamente sì che la vita quasi m'abbandona e però mi venne volontade di dire anche parole parlando a lei e dissi questo sonetto lo quale comincia color d'amore ed è piano sanza dividerlo per la sua precedente ragione non è di cor villan sì alto ingegno che possa imaginar di lei alquanto e però non mi vendi pianger doglia ma ven trestizia e voglia di sospirare e di morir di pianto e d'onne consolar l'anima spoglia chi vede nel pensero alcuna volta quale ella fue quasi a uno medesimo punto quanto a la sua propria girazione quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente la quale fu chiamata da molti beatrice li quali non sapeano che si chiamare e se non fosse ch'io attendea audire anche di lei però ch'io era in luogo onde se ne gìano la maggior parte di quelle donne che da lei si partìano io mi sarei nascoso incontanente che le lagrime m'aveano e se non tutte almeno la loro sentenzia ove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce passando per alcuna parte mi negò lo suo dolcissimo salutare ne lo quale stava tutta la mia beatitudine ed uscendo alquanto del proposito presente voglio dare a intendere quello che lo suo salutare in me virtuosamente operava e così dimorai alquanti dì con disiderio di dire e con paura di cominciare vvenne poi che passando per uno cammino lungo lo quale sen gìa uno rivo chiaro molto a me giunse tanta volontade di dire che io cominciai a pensare lo modo ch'io a ciascun'alma presa e gentil core nel cui cospetto ven lo dir presente in ciò che mi rescrivan suo parvente salute in lor segnor cioè amore però che lo suo nome giovanna è da quello giovanni lo quale precedette la verace luce dicendo ego vox clamantis in deserto parate viam domini cioè uno miracolo la cui radice cioè del miracolo è solamente la mirabile trinitade forse ancora per più sottile persona si vederebbe in ciò più sottile ragione ma questa è quella ch'io ne veggio e che più mi piace e nel fine di questa quinta parte dico donne mie care a dare ad intendere che sono donne coloro a cui io parlo la seconda parte comincia quivi intelligenza nova la terza quivi quand'elli è giunto la quarta quivi ma non sì ch'io non senta bene allore li guai de li scacciati tormentosi questo sonetto non divido in parti però che la divisione non si fa se non per aprire la sentenzia de la cosa divisa onde con ciò sia cosa che per la sua ragionata cagione assai sia manifesto e chi avesse voluto conoscere amore fare lo potea mirando lo tremare de li occhi miei e quando questa gentilissima salute salutava non che amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine quando guardaste li atti e la statura ch'io faccio per dolor molte fiate allor m'accorsi che voi pensavate la qualità de la mia vita oscura sì che mi giunse ne lo cor paura di dimostrar con li occhi mia viltate dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere proprie de l'uomo e spezialmente essere risibile esse acciò che più onorevolemente adempiesse li loro prieghi e dissi allora uno sonetto lo quale narra del mio stato e mandàlo a loro co lo precedente sonetto accompagnato e con un altro che comincia venite a intender la quarta mi volgo a parlare a indiffinita persona avvegna che quanto a lo mio intendimento sia diffinita la seconda comincia quivi poi che hai data la terza quivi e s'io di grazia la quarta quivi chi non merta salute e secondo l'usanza nostra ella si partìo in quello anno de la nostra indizione cioè de li anni domini in cui lo perfetto numero nove volte era compiuto in quello centinaio nel quale in questo mondo ella fue posta ed ella fue de li cristiani del terzodecimo centinaio lo cielo che non have altro difetto che d'aver lei al suo segnor la chiede e ciascun santo ne grida merzede sola pietà nostra parte difende e anzi ch'io uscisse di questa camera propuosi di fare una ballata ne la quale io seguitasse ciò che lo mio segnore m'avea imposto e feci poi questa ballata che comincia ballata i questa parte si divide in tre ne la prima dico chi non la piange ne la seconda dico chi la piange ne la terza dico de la mia condizione la seconda comincia quivi ma ven trestizia e voglia la terza quivi dànnomi angoscia dico che in poco tempo la feci mia difesa tanto che troppa gente ne ragionava oltre li termini de la cortesia onde molte fiate mi pesava duramente in quello punto dico veracemente che lo spirito de la vita lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore cominciò a tremare sì fortemente che apparia ne li mènimi polsi orribilmente e tremando disse queste parole dico quello medesimo che detto è ne la prima parte secondo due atti de la sua bocca l'uno de li quali è lo suo dolcissimo parlare e l'altro lo suo mirabile riso salvo che non dico di questo ultimo come adopera ne li cuori altrui vedestù pianger lei che tu non pui punto celar la dolorosa mente lascia pianger a noi e triste andare e fa peccato chi mai ne conforta che nel suo pianto l'udimmo parlare non perch'io creda sua laude finire ma ragionar per isfogar la mente io dico che pensando il suo valore amor sì dolce mi si fa sentire e a donna co la quale io avea tanto tempo celata la mia volontade convenne che si partisse de la sopradetta cittade e andasse in paese molto lontano per che io quasi sbigottito de la bella difesa che m'era venuta meno la vista sua fa ogne cosa umile e non fa sola sé parer piacente ma ciascuna per lei riceve onore ed è ne li atti suoi tanto gentile che nessun la si può recare a mente che non sospiri in dolcezza e però che questa ultima parte è lieve a intendere non mi travaglio di più divisioni dico bene che a più aprire lo intendimento di questa canzone si converrebbe usare di più minute divisioni ma tuttavia chi non è di tanto ingegno l'altro era questo non buona è la signoria d'amore però che quanto lo suo fedele più fede li porta tanto più gravi e dolorosi punti li conviene passare veggendo li occhi miei pien di pietate e ascoltando le parole vane si mosse con paura a pianger forte e altre donne che si fuoro accorte di me per quella che meco piangia fecer lei partir via e appressrsi per farmi sentire parte si divide in quattro ne la prima dico a cu io dicer voglio de la mia donna e perché io voglio dire ne la seconda dico quale me pare avere a me stesso quand'io penso lo suo valore e com'io direi s'io non perdessi e quand'io vi son presso i sento amore che dice fuggi se l perir t'è noia lo viso mostra lo color del core che tramortendo ovunque pò la sembianza mi parea meschino come avesse perduta segnoria e sospirando pensoso venia per non veder la gente a capo chino quando mi vide mi chiamò per nome e disse io vegno di lontana parte ov'era lo tuo cor per mio volere e per questo puote essere manifesto a chi dubita in alcuna parte di questo mio libello e acciò che non ne pigli alcuna baldanza persona grossa dico che né li poete parlavano così sanza ragione risposto quella nostra beatrice udio da certe persone di te ragionando che la donna la quale io ti nominai nel cammino de li sospiri ricevea da te alcuna noia e però questa gentilissima la quale è contraria di tutte le noie non degnò salutare la tua persona temendo non fosse noiosa e già detto avea o beatrice quando riscotendomi apersi li occhi e vidi che io era ingannato e con tutto che io chiamasse questo nome che ne la prima dico di lei quanto da la parte de la nobilitade de la sua anima narrando alquanto de le sue vertudi effettive che de la sua anima procedeano la quale io riguardando molto intentivamente conobbi ch'era la donna de la salute la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare onde io sostenea sì grande angoscia che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere anzi si ruppe e fui disvegliato e mantenente cominciai a pensare e trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita era la quarta de la notte stata e presi li nomi di sessanta le più belle donne de la cittade ove la mia donna fue posta da l'altissimo sire e compuosi una pìstola sotto forma di serventese la quale io non scriverò che detto èi questo sonetto pensandomi chi questi era a cui lo intendea dare quasi come per lui fatto vidi che povero mi parea lo servigio e nudo a così distretta persona di questa gloriosa la terza comincia quivi ogne dolcezza la prima si divide in tre che ne la prima parte dico sì come virtuosamente fae gentile tutto ciò che vede e questo è tanto a dire quanto inducere amore in potenzia là ove non è quivi vedela tal la quinta quivi so io che parla potrèbbesi più sottilmente ancora dividere e più sottilmente fare intendere ma puòtesi passare con questa divisa e però non m'intrametto di più dal secolo hai partita cortesia e ciò ch'è in donna da pregiar vertute in gaia gioventute distrutta hai l'amorosa leggiadria più non vòi discovrir qual donna sia che per le propietà sue canosciute e pensando di lei mi sopragiunse uno soave sonno ne lo quale m'apparve una maravigliosa visione che me parea vedere ne la mia camera una nèbula di colore di fuoco dentro a la quale io discernea una figura d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse che ne lo incominciamento de lo errare che fece la mia fantasia apparvero a me certi visi di donne scapigliate che mi diceano tu pur morrai sì mi venne una volontade di volere ricordare lo nome di quella gentilissima ed acompagnarlo di molti nomi di donne e spezialmente del nome di questa gentile donna poi icovròmi la vista di quella donna in sì nuova condizione che molte volte ne pensava sì come di persona che troppo mi piacesse e pensava di lei così ponesse anche di quello che mi diviene presso di lei e dissi questo sonetto lo quale comincia ciò che m'incontra ciò che m'incontra ne la mente more quand'i vegno a veder voi bella gioia di ppresso ciò cominciai a pensare uno giorno sopra quello che detto avea de la mia donna cio è in questi due sonetti precedenti onde passati costoro da la mia veduta propuosi di fare uno sonetto ne lo quale io manifestasse ciò che io avea detto fra me medesimo e acciò che più paresse pietoso propuosi di dire come se io avesse parlato a loro e dissi questo sonetto lo quale comincia e nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito per tutte le parti del mio corpo allora dico che io poggiai la mia persona simulatamente ad una pintura la quale circundava questa magione e dico come l'uno dice con l'altro e che degno sia di chiamare l'appetito cuore e la ragione anima assai è manifesto a coloro a cui mi piace che ciò sia aperto beatrice la terza quivi pietosa mia canzone la prima parte si divide in tre ne la prima dico perché io mi muovo a dire ne la seconda dico a cui io voglio dire poscia quando dico pietosa mia canzone parlo a questa canzone disegnandole a quali donne se ne vada e stèasi con loro e spesse fiate pensando a la morte vènemene un disio tanto soave che mi tramuta lo color nel viso e quando l maginar mi ven ben fiso giùgnemi tanta pena d'ogne parte ch'io mi riscuoto per dolor ch'i sento o ppresso di questa soprascritta visione avendo già dette le parole che amore m'avea imposte a dire mi cominciaro molti e diversi pensamenti a combattere ed a tentare ciascuno quasi che io tegno sopra te per lei e come tu fosti suo tostamente da la tua puerizia e di ciò chiama testimonio colui che lo sa e come tu prieghi lui che li le dica ed io che son quelli volentieri le ne ragionerò questo numero fue amico di lei per dare ad intendere che ne la sua generazione tutti e nove li mobili cieli perfettissimamente s'aveano insieme sì si rivolsero tutti li miei pensamenti a la loro gentilissima beatrice e dico che d'allora innanzi cominciai a pensare di lei sì con tutto lo vergognoso cuore che li sospiri manifestavano ciò molte volte la seconda rimuovo alcuna dubitazione manifestando chi è che così parla e comincia questa parte quivi così dice potrebbe bene ancora ricevere più divisioni ma sariano indarno però che è manifesto per la precedente ragione chi la mia donna tra le donne vede quelle che vanno con lei son tenute di bella grazia a dio render merzede e sua bieltate è di tanta vertute che nulla invidia a l'altre ne procede anzi le face andar seco vestute di gentilezza d'amore e di fede con ciò sia cosa che lo nostro intelletto s'abbia a quelle benedette anime sì come l'occhio debole a lo sole e ciò dice lo filosofo nel secondo de la metafisica la quarta dico come elli la vede tale cioè in tale qualitade che io non lo posso intendere cioè a dire che lo mio pensero sale ne la qualitade di costei in grado che lo mio intelletto no lo puote comprendere che questo non si potea ricovrire e quando mi domandavano per cui t'ha così distrutto questo amore ed io sorridendo li guardava e nulla dicea loro però che la memoria non puote ritenere lui né sua operazione ppresso ciò non molti dì passati sì come piacque al glorioso sire lo quale non negòe la morte a sé anzi mi giugnea una fiamma di caritade la quale mi facea perdonare a chiunque m'avesse offeso e chi allora m'avesse domandato di cosa alcuna la mia risponsione sarebbe stata solamente amore con viso vestito ch'io l vidi lamentare in forma vera sovra la morta imagine avenente e riguardava ver lo ciel sovente ove l'alma gentil già locata era che donna fu di sì gaia sembianza e dicendo amore aiuta lo tuo fedele m'addormentai come uno pargoletto battuto lagrimando avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo me sedere uno giovane vestito di bianchissime vestimenta onde io essendo alquanto riconfortato e conosciuto lo fallace imaginare rispuosi a loro io ho avuto dov'era la gentile donna ch'era stata mia difesa avegna che non tanto fosse lontano lo termine de lo mio andare quanto ella era e tutto ch'io fosse a la compagnia di molti dubitazione acciò che lo mio parlare dichiarando sarebbe indarno o vero di soperchio ppresso la nuova trasfigurazione dico che lo vidi venire onde con ciò sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per sé secondo lo filosofo sia solamente corpo appare che io ponga amore essere corpo onde poi pensando a ciò propuosi di fare uno sonetto nel quale mi lamentasse alquanto e di darlo a questo mio amico acciò che paresse che per lui l'avessi fatto e dissi allora questo sonetto che comincia venite a ntender li sospiri miei sì mi fa travagliar l'acerba vita la quale è sì nvilita che ogn'om par che mi dica io t'abbandono veggendo la mia labbia tramortita so io che parla di quella gentile però che spesso ricorda beatrice sì ch'io lo ntendo ben donne mie care così mi trovo in amorosa erranza e se con tutti vòi far accordanza convènemi chiamar la mia nemica madonna la pietà che mi difenda in guisa che avessero verace intendimento e questo mio primo amico e io ne sapemo bene di quelli che così rìmano stoltamente e sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve così mi parea udire le loro parole uscire mischiate di sospiri e poi che alquanto ebbero parlato tra loro anche mi disse questa donna che m'avea prima parlato queste parole voi che portate la sembianza umile con li occhi bassi mostrando dolore onde venite che l vostro colore par divenuto de pietà simile vedeste voi nostra donna gentile bagnar nel viso suo di pianto amore ché li avvien ciò che li dona salute e sì l'umilia ch'ogni offesa oblia ancor l'ha dio per maggior grazia dato che non pò mal finir chi l'ha parlato dice di lei amor cosa mortale come esser pò sì adorna e sì pura e per questa cagione cioè di questa soverchievole voce che parea che m'infamasse viziosamente quella gentilissima la quale fue distruggitrice di tutti li vizi e regina de le virtudi fatti son che paion due disiri di lagrimare e di mostrar dolore e spesse volte piangon sì ch'amore li ncerchia di corona di martìri e però appare ch'io ponga lui essere uomo a cotale cosa dichiarare secondo che è buono a presente prima è da intendere che anticamente non erano dicitori d'amore in lingua volgare anzi erano dicitori d'amore certi poete in lingua latina la seconda le prego che mi dicano di lei la seconda comincia quivi e se venite qui appresso è l'altro sonetto sì come dinanzi avemo narrato anima mia chè non ten vai chè li tormenti che tu porterai nel secol che t'è già tanto noio mi fan pensoso di paura forte quando mi vidi mi levai e salutando loro dissi altri era testé meco però pensava onde partiti costoro ritornàimi a la mia opera cioè del disegnare figure d'angeli e facendo ciò mi venne uno pensero di dire parole quasi per annovale e e oi che furono passati tanti die che appunto erano compiuti li nove anni appresso l'apparimento soprascritto di questa gentilissima ne l'ultimo di questi die avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo in mezzo a due gentili donne e non ne sanno neente anzi li loro penseri sono d'altre cose che di queste qui ché forse pensano de li loro amici lontani li quali noi non conoscemo la terza dico di cui io voglio dire la seconda comincia quivi e perché me ricorda la terza quivi e dicerò poscia quando dico e voi crescete sì lor volontate che de la voglia si consuman tutti ma lagrimar dinanzi a voi non sanno dico come io dissi loro questa mia imaginazione ed intorno a ciò foe due parti ne la prima dico per ordine questa imaginazione ne la seconda dicendo a che ora mi chiamaro le ringrazio chiusamente e comincia quivi questa parte voi mi chiamaste potenzia ella mirabilemente operando lo fa venire e allora dissi questo sonetto lo quale comincia negli occhi porta negli occhi porta la mia donna amore per che si fa gentil ciò ch'ella mira ov'ella passa ogn'om vèr lei si gira e appresso questo sonetto apparve a me una mirabile visione ne la quale io vidi cose che mi fecero proporre di non dire più di questa benedetta infino a tanto che io potesse più degnamente trattare di lei e di venire a ciò io studio quanto posso sì e però lo dolcissimo segnore lo quale mi segnoreggiava per la vertù de la gentilissima donna ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente vestito e di vili drappi e con ciò sia cosa che secondo l'usanza de la sopradetta cittade donne con donne e uomini con uomini s'adunino a cotale tristizia molte donne s'adunaro colà dove questa beatrice piangea pietosamente onde io veggendo ritornare alquante donne da lei la prima è proemio ne la seconda ragiono di lei ne la terza parlo a la canzone pietosamente la seconda parte comincia quivi la seconda dico perché va là suso cioè chi lo fa così andare ne la terza dico quello che vide cioè una donna onorata là suso e chiamolo allora spirito peregrino acciò che spiritualmente va là suso e sì come peregrino lo quale è fuori de la sua patria vi stae e altri diceano questa è una maraviglia che benedetto sia lo segnore che sì mirabilemente sae adoperare io dico ch'ella si mostrava sì gentile e sì piena di tutti li piaceri che quelli che la miravano comprendeano in loro una dolcezza onesta e soave tanto che ridìcere tu vai ballata sì cortesemente che sanza compagnia dovresti avere in tutte parti ardire ma se tu vuoli andar sicuramente retrova l'amor pria ché forse non è bon sanza lui gire ed io ritornai pensando a la mia debilitata vita e veggendo come leggero era lo suo durare ancora che sana fosse sì cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria onde sospirando forte dicea fra me medesimo e però le lascerò tutte salvo che alcuna cosa ne scriverò che pare che sia loda di lei ico che in questo tempo che questa donna era schermo di tanto amore quanto da la mia parte onde io accorgendomi del mio travagliare levai li occhi per vedere se altri mi vedesse allora vidi una gentile donna giovane e bella molto la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente quanto a la vista che tutta la pietà però che tutti quasi diceano nel loro uscire quello che nel cuore si ragionava cioè lo nome di quella gentilissima e come si partìo da noi e molte volte avvenia che tanto dolore avea in sé alcuno pensero ch'io dimenticava lui leggero piànsemi amor nel core ove dimora per che l'anima mia fu sì smarrita che sospirando dicea nel pensero ben converrà che la mia donna mora ragione rispondea loro che amore era quelli che così m'avea governato dicea d'amore però che io portava nel viso tante de le sue insegne amore e l cor gentil sono una cosa sì come il saggio in suo dittare pone e così esser l'un sanza l'altro osa com'alma razional sanza ragione la quale molte volte passava e redundava la mia capacitade ra tornando al proposito dico che poi che la mia beatitudine mi fue negata mi giunse tanto dolore che partito me da le genti malnati io vidi la speranza de beati madonna è disiata in sommo cielo or vòi di sua virtù farvi savere dico qual vuol gentil donna parere vada con lei chè quando va per via gitta nei cor villani amore un gelo tra li quali fue risponditore quelli cui io chiamo primo de li miei amici e disse allora uno sonetto lo quale comincia vedesti al mio parere onne valore piangendo uscivan for de lo mio petto con una voce che sovente mena le lagrime dogliose a li occhi tristi ma quei che n'uscian for con maggior pena venian dicendo oi nobile intelletto oggi fa l'anno che nel ciel salisti terza dico come non solamente ne le donne ma in tutte le persone e non solamente ne la sua presenzia ma ricordandosi di lei mirabilmente operava la seconda comincia quivi la vista sua e la terza quivi ed è ed a costui rispondea un altro umile pensero e dicea s'io non perdessi le mie vertudi e fossi libero tanto che io le potessi rispondere l'anima dice al cor chi è costui che vene a consolar la nostra mente ed è la sua vertù tanto possente ch'altro penser non lascia star con nui e dispregiar talora questa vita in persona de l'anima dolente abbandonata de la sua salute certo lo fine di cotale amore conviene che sia novissimo e poi che m'ebbe dette queste parole non solamente ella ma tutte l'altre cominciaro ad attendere in vista la mia e sì fatto divento che da le genti vergogna mi parte poscia piangendo sol nel mio lamento chiamo beatrice e dico or se tu morta poi a questa visione innanzi cominciò lo mio spirito naturale ad essere impedito ne la sua operazione però che l'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima ma per lei erano onorate e laudate molte ond'io veggendo ciò e volendo manifestare a chi ciò non vedea propuosi anche di dire parole ne le quali ciò fosse significato e dissi allora questo altro sonetto che comincia e acciò che questa canzone paia rimanere più vedova dopo lo suo fine la dividerò prima che io la scriva e cotale modo terrò da qui innanzi io dico che questa cattivella canzone ha tre parti parlando spezialmente a li spiriti del viso sì disse queste parole apparuit iam beatitudo vestra in quello punto lo spirito naturale la seconda mi lamento io cioè ne l'altra stanzia si comincia e si raccoglie ne li miei e così appare che in questa canzone si lamentano due persone l'una de le quali si lamenta come frate l'altra come servo in quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere si trova una rubrica la quale dice incipit vita nova sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d'asemplare in questo libello d'allora innanzi dico che amore segnoreggiò la mia anima la quale fu sì tosto a lui disponsata e cominciò a prendere sopra me e dicèanmi non dormire più e non ti sconfortare e parlandomi così sì mi cessò la forte fantasia entro in quello punto ch'eo volea dicere o beatrice benedetta sie tu che di tristizia saettavan foco poi mi parve vedere a poco a poco turbar lo sole ed apparir la stella e pianger elli ed ella cader li augelli volando per l're e la terra tremare ed omo apparve scolorito e fioco dicendomi che fai non sai novella onde io poi ripensando propuosi di scrivere per rima a lo mio primo amico tacendomi certe parole le quali pareano da tacere credendo io che ancora lo suo cuore mirasse la bieltade di questa primavera gentile e dissi questo sonetto lo quale comincia iente oi che li miei occhi ebbero per alquanto tempo lagrimato e tanto affaticati erano che non poteano disfogare la mia trestizia pensai di volere disfogarla con alquante parole dolorose pigliando quello cominciamento di geremia profeta che dice quomodo sedet sola civitas e questo dico acciò che altri non si maravigli perché io l'abbia allegato di sopra quasi come entrata de la nuova materia che appresso vene elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando e vedèala di sì nobili e laudabili portamenti la seconda comincia quivi ma quei per questo medesimo modo si divide secondo l'altro cominciamento salvo che ne la prima parte dico quando questa donna era così venuta ne la mia memoria e ciò non dico questo sonetto si divide in due parti ne la prima dico di lui in quanto è in potenzia ne la seconda dico di lui in quanto di potenzia si riduce in atto la seconda comincia quivi onde io volendo che cotale desiderio malvagio e vana tentazione paresse distrutto sì che alcuno dubbio non potessero indùcere le rimate parole ch'io avea dette innanzi propuosi di fare uno sonetto ne lo quale io comprendesse la sentenza di questa ragione e dissi allora la quale ella mangiava dubitosamente appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto e così piangendo si ricogliea questa donna ne le sue braccia e con essa mi parea che si ne gisse verso lo cielo e passan sì che l cor ciascun retrova voi le vedete amor pinto nel viso là ve non pote alcun mirarla fiso canzone io so che tu girai parlando a donne assai però che quella che ti dee audire sì com'io credo è ver di me adirata se tu di lui non fossi accompagnata leggeramente ti faria disnore parole ecce deus fortior me qui veniens dominabitur mihi in quello punto lo spirito animale lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni si cominciò a maravigliare molto e assai me ne disconfortai più che io medesimo non avrei creduto dinanzi e pensando che se de la sua partita io non parlasse alquanto dolorosamente le persone sarebbero accorte dicerò di lei piangendo pui che si n'è gita in ciel subitamente e ha lasciato amor meco dolente ita n'è beatrice in l'alto cielo nel reame ove li angeli hanno pace e sta con loro e voi donne ha lassate e dissi questo sonetto lo quale comincia l'amaro lagrimar ed hae due parti ne la prima parlo a li occhi miei sì come parlava lo mio cuore in me medesimo è ciò segnore che mi parli con tanta oscuritade e quelli mi dicea in parole volgari non dimandare più che utile ti sia tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine l'ora che lo suo dolcissimo salutare mi giunse era fermamente nona di quello giorno poi per alquanto tempo con ciò fosse cosa che io fosse in parte ne la quale mi ricordava del passato tempo molto stava pensoso e con dolorosi pensamenti tanto che mi faceano parere de fore una vista di terribile praetermictantur simulacra nostra allora mi parea che io lo conoscesse però che mi chiamava così come assai fiate ne li miei sonni m'avea già chiamato e riguardandolo parvemi che piangesse pietosamente e parea che attendesse da me alcuna parola e scrivere a costoro li quali erano venuti a me e dissi allora questo sonetto lo quale comincia era venuta lo quale ha due cominciamenti e però lo dividerò secondo l'uno e secondo io venni a tanto per la vista di questa donna che li miei occhi si cominciaro a dilettare troppo di vederla onde molte volte me ne crucciava nel mio cuore ed avèamene per vile assai non lo sapeano né alcuno era lo quale potesse mirare lei che nel principio nol convenisse sospirare queste e più mirabili cose da lei procedeano virtuosamente e luce sì che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira vedela tal che quando l mi ridice io no lo intendo sì parla sottile al cor dolente che lo fa parlare onde con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori e questi dicitori per rima non siano altro che poete volgari degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di parlare che a li altri parlatori volgari quanto a la vista l'andare mi dispiacea sì che quasi li sospiri non poteano disfogare l'angoscia che lo cuore sentia però ch'io mi dilungava da la mia beatitudine la terza si è che posto che fosse l'uno e l'altro non è convenevole a me trattare di ciò per quello che trattando converrebbe essere me laudatore di me medesimo la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae poi si rilevava un altro pensero e dicea a me or tu se stato in tanta tribulazione perché non vuoli tu ritrarre te da tanta amaritudine tu che certo di lei si potea dire quella parola del poeta omero ella non parea figliuola d'uomo mortale ma di deo e avegna che la sua imagine la quale continuamente meco stava fosse baldanza d'amore a segnoreggiare me in quello giorno nel quale si compiea l'anno che questa donna era fatta de li cittadini di vita eterna io mi sedea in parte ne la quale ricordandomi di lei la terza parte si divide in due ne la prima dico quello che io vidi ne la seconda dico quello che io udio la seconda comincia quivi amor mi disse ed èssi gloriosa in loco degno chi no la piange quando ne ragiona core ha di pietra sì malvagio e vile ch'entrar no i puote spirito benegno gentil pensero che parla di vui sen vene a dimorar meco sovente e ragiona d'amor sì dolcemente che face consentir lo core in lui la seconda significo a che si dee rispondere la seconda parte comincia quivi già eran a questo sonetto fue risposto da molti e di diverse sentenzie era la voce mia sì dolorosa e rotta sì da l'angoscia del pianto ch'io solo intesi il nome nel mio core e con tutta la vista vergognosa ch'era nel viso mio giunta cotanto mi fece verso lor volgere amore le quali erano di più lunga etade e passando per una via volse li occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso e per la sua ineffabile cortesia la quale è oggi meritata nel grande secolo mi salutoe molto virtuosamente questa gentilissima donna di cui ragionato è ne le precedenti parole venne in tanta grazia de le genti che quando passava per via le persone correano per vedere lei giustizia chiamòe questa gentilissima a gloriare sotto la insegna di quella regina benedetta virgo maria lo cui nome fue in grandissima reverenzia ne le parole di questa beatrice beata quantunque volte lasso mi rimembra ch'io non debbo giammai veder la donna ond'io vo sì dolente tanto dolore intorno l cor m'assembra la dolorosa mente ch'io dico l'etterno sire sì che dolce disire lo giunse di chiamar tanta salute e félla di qua giù a sé venire perché vedea ch'esta vita noiosa non era degna di sì gentil cosa partìssi de la sua bella persona piena di grazia l'anima gentile la seconda dico quello che queste donne mi dissero poi che io lasciai questo farneticare e comincia questa parte quivi era la voce mia poscia quando dico mentr'io pensava cominciamento era venuta ne la mente mia la gentil donna che per suo valore fu posta da l'altissimo signore nel ciel de l'umiltate ov'è maria tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta ch'ogne lingua deven tremando muta e li occhi no l'ardiscon di guardare gentil ballata potrebbe già l'uomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona però che la ballata non è altro che queste parole ched io parlo aiutatemi donne farle onore ogne dolcezza ogne pensero umile nasce nel core a chi parlar la sente ond'è laudato chi prima la vide onde se alcuna figura o colore rettorico è conceduto a li rima ori unque se noi vedemo che li poete hanno parlato a le cose inanimate sì come se avessero senso e ragione e fàttele parlare insieme poi dicea fra me medesimo io so che s'elli fossero di propinquo paese in alcuna vista parrebbero turbati passando per lo mezzo de la dolorosa cittade e pensando molto quanto a la vista sua mi riguardava là ov'io giacea e quando m'avea guardato alquanto pareami che sospirando mi chiamasse e diceami queste parole e tòlsimi dinanzi a voi sentendo che si movean le lagrime dal core ch'era sommosso da la vostra vista io dicea poscia ne l'anima trista ben è con quella donna quello amore lo qual mi face andar così piangendo avemo altre dipoi diceano di me vedi questi che non pare esso tal è divenuto e così passando queste donne udio parole di lei e di me in questo modo che detto è e per più fare credente altrui feci per lei certe cosette per rima le quali non è mio intendimento di scrivere qui se non in quanto facesse a trattare di quella gentilissima beatrice voi non dovreste mai se non per morte la vostra donna ch'è morta obliare così dice l meo core e poi sospira donna e di ciò toccai alcuna cosa ne l'ultima parte de le parole che io ne dissi sì come appare manifestamente a chi lo intende e dissi allora questi due sonetti li quali comincia lo primo piangete amanti e lo secondo morte villana ché io la vi pur rimembrerò molto spesso maladetti occhi ché mai se non dopo la morte non dovrebbero le vostre lagrime avere restate e pregandoli che giudicassero la mia visione scrissi a loro ciò che io avea nel mio sonno veduto e cominciai allora questo sonetto lo quale comincia a ciascun'alma presa onde io pensando che appresso di cotale trattato bello era trattare alquanto d'amore e pensando che l'amico era da servire propuosi di dire parole ne le quali io trattassi d'amore e allora dissi questo sonetto lo qual comincia amore e l cor gentil e per questo sentirà ella la tua volontade la quale sentendo conoscerà le parole de li ingannati queste parole fa che siano quasi un mezzo sì che tu non parli a lei immediatamente che non è degno onde faccendo lei partire da me la quale era meco di propinquissima sanguinitade congiunta elle si trassero verso me per isvegliarmi credendo che io sognasse la quarta dico che volendo dire d'amore non so da qual parte pigli matera e se la voglio pigliare da tutti convene che io chiami la mia inimica madonna la pietade e dico madonna quasi per disdegnoso modo di parlare morta è la donna tua ch'era sì bella levava gli occhi miei bagnati in pianti e vedea che parean pioggia di manna li angeli che tornavan suso in cielo onde con ciò sia cosa che le parole che sèguitano a quelle che sono allegate siano tutte latine sarebbe fuori del mio intendimento se le scrivessi e simile intenzione so ch'ebbe questo mio primo amico a cui io ciò scrivo cioè ch'io li scrivessi solamente volgare poscia quando dico aiutatemi donne do a intendere a cui la mia intenzione è di parlare chiamando le donne che m'aiutino onorare costei poscia quando dico ogne dolcezza la seconda si è che amore spesse volte di subito m'assalia sì forte che n me non rimanea altro di vita se non un pensero che parlava di questa donna pietosamente appresso costoro passaro altre donne che veniano dicendo questi ch'è qui piange né più né meno come se l'avesse veduta come noi avemo di ppresso ciò per pochi dì avvenne che in alcuna parte de la mia persona mi giunse una dolorosa infermitade onde io continuamente soffersi per nove dì amarissima pena la quale mi condusse a tanta debolezza che me convenia stare come coloro li quali non si possono muovere propuosi di farne alcuna lamentanza in uno sonetto lo quale io scriverò acciò che la mia donna fue immediata cagione di certe parole che ne lo sonetto sono sì come appare a chi lo intende e allora dissi questo sonetto che comincia o voi che per la via ed ora pare che vogliate dimenticarlo per questa donna che vi mira che non mira voi se non in quanto le pesa de la gloriosa donna di cui piangere solete ma quanto potete fate presi tanta matera di dire come s'io l'avesse domandate ed elle m'avessero risposto e feci due sonetti che nel primo domando in quello modo che voglia mi giunse di domandare ed io passando appresso di loro sì come da la fortuna menato fui chiamato da una di queste gentili donne la donna che m'avea chiamato era donna di molto leggiadro parlare sa lo vero ed a la fine falle umil preghero lo perdonare se le fosse a noia che mi comandi per messo ch'eo moia e vedrassi ubidir ben servidore e dì a colui ch'è d'ogni pietà chiave avante che sdonnei perché altro parlare è stato lo mio e però propuosi di prendere per matera de lo mio parlare sempre mai quello che fosse loda di questa gentilissima e pensando molto a ciò pareami avere impresa troppo alta matera quanto a me sì che non ardia di cominciare passata e però che la cagione de la nuova matera è dilettevole a udire la dicerò quanto potrò più brievemente e cui saluta fa tremar lo core sì che bassando il viso tutto smore e d'ogni suo difetto allor sospira fugge dinanzi a lei superbia ed ira io senti allora cominciare li miei occhi a volere piangere e però temendo di non mostrare la mia vile vita mi partio dinanzi da li occhi di questa gentile e dicea poi fra me medesimo d'esto core ardendo lei paventosa umilmente pascea appresso gir lo ne vedea piangendo questo sonetto si divide in due parti che la prima parte saluto e domando la seconda è lo intento trattato la terza è quasi una serviziale de le precedenti parole la seconda comincia quivi angelo clama la terza quivi canzone io so che e questa donna fosse in altissimo grado di bontade e lo suo padre sì come da molti si crede e vero è fosse bono in alto grado manifesto è che questa donna fue amarissimamente piena di dolore ei le risponde oi anima pensosa questi è uno spiritel novo d'amore che reca innanzi me li suoi desiri e la sua vita e tutto l suo valore mosse de li occhi di quella pietosa che si turbava de nostri martìri e però anzi ch'io li dessi questo soprascritto sonetto sì dissi due stanzie d'una canzone l'una per costui veracemente e l'altra per me la terza dice come poi che questi fue alquanto stato meco cotale io vidi e udio certe cose la seconda parte comincia quivi dicendo or pensa la terza quivi e poco stando la seconda narro la cagione ne la terza parlo d'alcuno onore che amore fece a questa donna la seconda parte comincia quivi amor sente la terza quivi audite io dico che secondo l'usanza d'arabia l'anima sua nobilissima si partìo ne la prima ora del nono giorno del mese e secondo l'usanza di siria ella si partìo nel nono mese de l'anno però che lo primo mese è ivi tisirin primo lo quale a noi è ottobre questo sonetto ha due parti principali che ne la prima intendo chiamare li fedeli d'amore per quelle parole di geremia profeta che dicono o vos omnes qui transitis per viam attendite et videte si est dolor sicut dolor meus bieltate appare la prima si divide in due ne la prima dico in che suggetto sia questa potenzia ne la seconda dico sì come questo suggetto e questa potenzia siano produtti in essere e come l'uno guarda l'altro come forma materia la quale morta era certamente onde io accorgendomi che questi dicea solamente per questa benedetta sì li dissi di fare ciò che mi domandava lo suo prego amore è qui che per vostra bieltate lo face come vol vista cangiare dunque perché li fece altra guardare pensatel voi da che non mutò l core dille amor che ne la mente la sentia s'era svegliato nel destrutto core e diceva a sospiri andate fore per che ciascun dolente si partia so ppresso ciò che io dissi questo sonetto mi mosse una volontade di dire anche parole ne le quali io dicesse quattro cose ancora sopra lo mio stato ballata i vo che tu ritrovi amore e con lui vade a madonna davante sì che la scusa mia la qual tu cante ragioni poi con lei lo mio segnore forte ond'io chiamo la morte come soave e dolce mio riposo e dico vieni a me con tanto amore che sono astioso di chiunque more e si raccoglie ne li miei sospiri un sòno di pietate che va chiamando morte tuttavia la quale era malagevole d'intendere li versi latini e questo è contra coloro che rìmano sopra altra matera che amorosa con ciò sia cosa che cotale modo di parlare fosse dal principio trovato per dire e però ne dissi questa canzone donna pietosa e di novella etate ordinata sì come manifesta la infrascritta divisione donna pietosa e di novella etate adorna assai di gentilezze umane che era là v'io chiamava spesso morte ché parla dio che di madonna intende diletti miei or sofferite in pace che vostra spene sia quanto me piace là ov è alcun che perder lei s'attende e che dirà ne lo inferno tra li quali pensamenti quattro mi parea che ingombrassero più lo riposo de la vita l'uno de li quali era questo buona è la signoria d'amore però che trae lo intendimento del suo fedele da tutte le vili cose e quando elli era stato alquanto pareami che disvegliasse questa che dormia e tanto si sforzava per suo ingegno che la facea mangiare questa cosa che in mano li ardea lo quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento nostro cominciò a piangere e piangendo disse queste parole heu miser quia frequenter impeditus tuttavia era di sì nobilissima vertù che nulla volta sofferse che amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione in quelle cose là ove cotale consiglio fosse utile a udire e però che soprastare a le passioni e atti di tanta lasso per forza di molti sospiri e dissi lasso in quanto mi vergognava di ciò che li miei occhi aveano così vaneggiato questo sonetto non divido però che assai lo manifesta la sua ragione numero del tre è la radice del nove però che sanza numero altro alcuno per se medesimo fa nove sì come vedemo manifestamente che tre via tre fa nove l'altro dico la loro risponsione pigliando ciò ch'io udio da loro sì come lo m avessero detto rispondendo e comincia lo primo voi che portate la sembianza umile e l'altro se tu colui c'hai trattato sovente la quinta dico che avvegna che io non possa intendere là ove lo pensero mi trae cioè a la sua mirabile qualitade almeno intendo questo cioè che tutto è lo cotale pensare de la mia donna però ch'io sento lo suo nome spesso nel mio pensero e quando ella fosse alquanto propinqua al salutare uno spirito d'amore distruggendo tutti gli altri spiriti sensitivi pingea fuori li deboletti spiriti del viso e dicea loro andate a onorare la donna vostra ed elli si rimanea nel luogo loro fàlli natura quand'è amorosa amor per sire e l cor per sua magione dentro la qual dormendo si riposa tal volta poca e tal lunga stagione a opo questa tribulazione avvenne in quello tempo che molta gente va per vedere quella imagine benedetta la quale jesu cristo lasciò a noi per esemplo de la sua bellissima figura però che maggiore desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna mia che di vedere costei avvegna che alcuno appetito n'avessi già ma leggero parea onde appare che l'uno detto non è contrario poi dicea fra me medesimo se io li potesse tenere alquanto io li pur farei piangere anzi ch'elli uscissero di questa cittade però che io direi parole le quali farebbero piangere chiunque le intendesse e quando così avea detto fra me medesimo a li miei occhi e li sospiri m'assalivano grandissimi e angosciosi e acciò che questa battaglia che io avea meco non rimanesse saputa pur dal misero che la sentia propuosi di fare un sonetto e di comprendere in ello questa orribile condizione e non n'avrei fatto menzione se non per dire quello che componendola maravigliosamente addivenne cioè che in alcuno altro numero non sofferse lo nome de la mia donna stare se non in su lo nove tra li nomi di queste donne l'altro era questo lo nome d'amore è sì dolce a udire che impossibile mi pare che la sua propria operazione sia ne le più cose altro che dolce con ciò sia cosa che li nomi sèguitino le nominate cose con ciò sia cosa che per la vista mia molte persone avessero compreso lo secreto del mio cuore certe donne le quali adunate s'erano dilettandosi l'una ne la compagnia de l'altra sapeano bene lo mio cuore però che ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte ed io accorgendomi del malvagio domandare che mi faceano per la volontade d'amore lo quale mi comandava secondo lo consiglio de la ragione e nominandola eo intesi che dicea di colei che mezzo era stata ne la linea retta che movea da la gentilissima beatrice e terminava ne li occhi miei io dico che molte di queste donne accorgendosi de la mia trasfigurazione si cominciaro a maravigliare e ragionando si gabbavano di me con questa gentilissima udio dicere loro parole di questa gentilissima com'ella si lamentava tra le quali parole udio che diceano certo ella piange sì che quale la mirasse doverebbe morire di pietade e vedere mi parea donne andare scapigliate piangendo per via maravigliosamente triste e pareami vedere lo sole oscurare sì che le stelle si mostravano di colore ch'elle mi faceano giudicare che e però cominciai allora con lui a ragionare de la salute la quale mi fue negata e domandàilo de la cagione onde in questa guisa da lui mi fue risposto li quali sono principio d'amore ne la seconda dico de la bocca la quale è fine d'amore e acciò che quinci si lievi ogni vizioso pensiero ricòrdisi chi ci legge che di sopra è scritto che lo saluto di questa donna lo quale era de le operazioni de la bocca sua ecco che tu fossi domandato da lei che avrestù da rispondere ponendo che tu avessi libera ciascuna tua vertude in quanto tu le rispondessi se tu colui c'hai trattato sovente di nostra donna sol parlando a nui tu risomigli a la voce ben lui ma la figura ne par d'altra gente e perché piangi tu sì coralmente che fai di te pietà venire altrui la seconda parte comincia quivi lo viso mostra la terza quivi e per la ebrietà la quarta peccato face la quinta per la pietà anzi piangendo mi propuosi di dicere alquante parole de la sua morte in guiderdone di ciò che alcuna fiata l'avea veduta con la mia donna vero è che nel precedente sonetto io fo la parte del cuore contra quella de li occhi e ciò pare contrario di quello che io dico nel presente e però dico che ivi lo cuore anche intendo per lo appetito venite a ntender li sospiri miei oi cor gentili chè pietà l disia li quai disconsolati vanno via e s'e non fosser di dolor morrei però che gli occhi mi sarebber rei di questo primo mio amico e lo nome di questa donna era giovanna salvo che per la sua bieltade secondo che altri crede imposto l'era nome primavera e così era chiamata molto luogo convènesi di dire quindi alcuna cosa acciò che pare al proposito convenirsi onde prima dicerò come ebbe luogo ne la sua partita e poi n'assegnerò alcuna ragione per che questo numero fue a lei cotanto amico io dico che ne lo nono giorno sentendo me dolere quasi intollerabilmente a me giunse uno pensero lo quale era de la mia donna e quando èi pensato alquanto di lei perché villana morte in gentil core ha miso il suo crudele adoperare guastando ciò che al mondo è da laudare in gentil donna sovra de l'onore audite quanto amor le fece orranza la terza dico come le risponde la seconda parte comincia quivi l'anima dice la terza quivi ei le risponde ell'ha nel viso la pietà sì scorta che qual l'avesse voluta mirare sarebbe innanzi lei piangendo morta questo sonetto ha quattro parti secondo che quattro modi di parlare ebbero in loro le donne per cui rispondo e però che per questa ragione è assai manifesto sì nollo dividerò lo sonetto comincia videro li occhi miei videro li occhi miei quanta pietate era apparita in la vostra figura altro non mi parea udire allora mi parea che lo cuore ove era tanto amore mi dicesse vero è che morta giace la nostra donna e per questo mi parea andare per vedere lo corpo ne lo quale era stata quella nobilissima e beata anima e fue sì forte la erronea fantasia o voi che per la via d'amor passate attendete e guardate s'elli è dolore alcun quanto l mio grave e prego sol ch'audir mi sofferiate e poi imaginate s'io son d'ogni tormento ostale e chiave piangete amanti poi che piange amore udendo qual cagion lui fa plorare amor sente a pietà donne chiamare mostrando amaro duol per gli occhi fore ego dominus tuus ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggeramente questi penseri e li sospir ch'eo gitto diventan ne lo cor sì angosciosi ch'amor vi tramortisce sì glien dole però ch'elli hanno in lor li dolorosi quel dolce nome di madonna scritto e de la morte sua molte parole di necessitade convene che la gentilissima beatrice alcuna volta si muoia e però mi giunse uno sì forte smarrimento che chiusi li occhi e cominciai a travagliare sì come farnetica persona ed a imaginare in questo modo apparve vestita di nobilissimo colore umile ed onesto sanguigno cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia i quali peregrini andavano secondo che mi parve molto pensosi ond'io pensando a loro dissi fra me medesimo questi peregrini mi paiono di lontana parte e non credo che anche udissero parlare di questa donna qual dicea non dormire e qual dicea perché sì ti sconforte allor lassai la nova fantasia chiamando il nome de la donna mia onde io poi pensando propuosi di dire parole acciò che degnamente avea cagione di dire ne le quali parole io conchiudesse tutto ciò che inteso avea da queste donne e però che volentieri l'averei domandate se non mi fosse stata e s'ella pel tuo prego li perdona fa che li annunzi un bel sembiante pace gentil ballata mia quando ti piace movi in quel punto che tu n'aggie onore allora trapassaro queste donne ed io rimasi in tanta tristizia che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia onde io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi e rècolo a servir novo piacere allora presi di lui sì gran parte ch'elli disparve e non m'accorsi come questo sonetto ha tre parti ne la prima parte dico sì com'io trovai amore e quale mi parea questo sonetto ha molte parti la prima de le quali dice come io mi sentii svegliare lo tremore usato nel cuore e come parve che amore m'apparisse allegro nel mio cuore da lunga parte la seconda dice come me parea che amore mi dicesse nel mio cuore e quale mi parea cioè di chiamare e di mettermi ne le braccia de la pietà e in questo stato dimorando mi giunse volontade di scriverne parole rimate e dìssine allora questo sonetto lo quale comincia tutti li miei pensier questa è una ragione di ciò ma più sottilmente pensando e secondo la infallibile veritade questo numero fue ella medesima per similitudine dico e ciò intendo così allora mi confortai molto assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato lo giorno altrui per mia vista e mantenente pensai di fare di questa gentile donna schermo de la veritade la ci tolse qualità di gelo né di calore come l'altre face ma solo fue sua gran benignitate ché luce de la sua umilitate passò li cieli con tanta vertute che fé dunque se lo tre è fattore per sè medesimo del nove e lo fattore per sè medesimo de li miracoli è tre cioè padre e figlio e spirito santo li quali sono tre e uno questa donna fue accompagnata da questo numero del nove a dare ad intendere ch'ella era uno nove sì che volendo far come coloro che per vergogna celan lor mancanza di fuor mostro allegranza e dentro dallo core struggo e ploro la seconda si è che posto che fosse del presente proposito ancora non sarebbe sufficiente la mia lingua a trattare come si converrebbe di ciò e quando io avea consentito ciò e io mi ripensava sì come da la ragione mosso e dicea fra me medesimo deo che pensero è questo che in così vile modo vuole consolare me e non mi lascia quasi altro pensare ragione l'amaro lagrimar che voi faceste oi occhi miei così lunga stagione facea lagrimar l'altre persone de la pietate come voi vedeste e però che quella fu la prima volta che le sue parole si mossero per venire a li miei orecchi presi tanta dolcezza che come inebriato mi partio da le genti e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera e puòsimi a pensare di questa cortesissima i contra questo avversario de la ragione si levoe un die quasi ne l'ora de la nona una forte imaginazione in me che mi parve vedere questa gloriosa beatrice con quelle vestimenta sanguigne co le quali apparve prima a li occhi onde con ciò sia cosa che veracemente sia conosciuto per lei alquanto lo tuo secreto per lunga consuetudine voglio che tu dichi certe parole per rima ne le quali tu comprendi la forza e pareami con tanta letizia quanto a sé che mirabile cosa era e ne le sue parole dicea molte cose le quali io non intendea se non poche tra le quali intendea queste avuto allora cominciandomi dal principio infino a la fine dissi loro quello che veduto avea tacendo lo nome di questa gentilissima onde poi sanato di questa infermitade propuosi di dire parole di questo che m'era addivenuto però che mi parea che fosse amorosa cosa da udire cominciai una canzone con questo cominciamento ordinata nel modo che si vedrà di sotto ne la sua divisione la canzone comincia donne ch'avete donne ch'avete intelletto d'amore i vo con voi de la mia donna dire non ha mestiere di divisione vero è che tra le parole dove si manifesta la cagione di questo sonetto si scrivono dubbiose parole cioè quando dico che amore uccide tutti li miei spiriti poi vidi cose dubitose molte nel vano imaginare ov'io entrai ed esser mi parea non so in qual loco e veder donne andar per via disciolte qual lagrimando e qual traendo guai de le quali una volgendo li suoi occhi verso me e chiamandomi per nome disse queste parole a che fine ami tu questa tua donna poi che tu non puoi sostenere la sua presenza dilloci donne e donzelle amorose con vui ché non è cosa da parlarne altrui angelo clama in divino intelletto e dice sire nel mondo si vede maraviglia ne l'atto che procede d'un'anima che nfin quassù risplende e poco stando meco il mio segnore guardando in quella parte onde venia io vidi monna vanna e monna bice venir invr lo loco là ov'io era le loro possessioni dissi a questo mio amico queste parole io tenni li piedi in quella parte de la vita di là da la quale non si puote ire più per intendimento di ritornare che s'io allora non perdessi ardire farei parlando innamorar la gente e io non vo parlar sì altamente ch'io divenisse per temenza vile ma tratterò del suo stato gentile a respetto di lei leggeramente ma tuttavia di queste parole ch'io t'ho ragionate se alcuna cosa ne dicessi dille nel modo che per loro non si discernesse lo simulato amore che tu hai mostrato a questa e che ti converrà mostrare ad altri vedètevi la mia labbia dolente sì che per voi mi ven cosa a la mente ch'io temo forte no lo cor si schianti eo non posso tener li occhi distrutti che non reguardin voi spesse fiate per desiderio di pianger ch'elli questa canzone e questo soprascritto sonetto li diedi dicendo io lui che per lui solo fatto l'avea la canzone comincia quantunque volte e ha due parti ne l'una cioè ne la prima stanzia si lamenta questo mio caro e distretto a lei e avvegna che forse piacerebbe a presente trattare alquanto de la sua partita da noi non è lo mio intendimento di trattarne qui per tre ragioni la prima è che ciò non è del presente proposito se volemo guardare nel proemio che precede questo libello che vedestù che tu non hai valore e quando un poco confortato fui io dissi donne dicerollo a vui mentr'io pensava la mia frale vita e vedea l suo durar com'è leggero e pregare che mi sofferino d'audire nella seconda narro là ove amore m'avea posto con altro intendimento che l'estreme parti del sonetto non mostrano e dico che io hoe ciò perduto la seconda parte comincia quivi amor non già le donne erano molte tra le quali n'avea certe che si rideano tra loro altre v'erano che mi guardavano aspettando che io dovessi dire altre v'erano che parlavano tra loro tutti li miei pensier parlan d'amore e hanno in loro sì gran varietate ch'altro mi fa voler sua potestate altro folle ragiona il suo valore altro sperando m'aporta dico che secondo lo primo questo sonetto ha tre parti ne la prima dico che questa donna era già ne la mia memoria ne la seconda dico quello che amore però mi facea e non puote essere che con quella pietosa donna non sia nobilissimo amore e però propuosi di dire uno sonetto ne lo quale io parlasse a lei e conchiudesse in esso tutto ciò che narrato è in questa ragione onde lo ingannato amico di buona fede mi prese per la mano e traendomi fuori de la veduta di queste donne sì mi domandò che io avesse allora io riposato alquanto e resurressiti li morti spiriti miei e li discacciati rivenuti questi pare morto e a dire tra loro procuriamo di confortarlo onde molte parole mi diceano da confortarmi e talora mi domandavano di che io avesse avuto paura chi non merta salute non speri mai d'aver sua compagnia questo sonetto si divide in quattro parti ne la prima parte chiamo la morte per certi suoi nomi propri ne la seconda parlando a lei dico la cagione per che io mi muovo a biasimarla ne la terza la vitupero ne e non solamente cose vere ma cose non vere cioè che detto hanno di cose le quali non sono che parlano e detto che molti accidenti parlano sì come se fossero sustanzie ed uomini degno è lo dicitore per rima di fare lo somigliante di otrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne dubitazione e dubitare potrebbe di ciò che io dico d'amore come se fosse una cosa per sé e non solamente sustanzia intelligente ma sì come fosse sustanzia corporale la quale cosa secondo la veritate è falsa per la pietà che l vostro gabbo ancide la qual si cria ne la vista morta de li occhi c'hanno di lor morte voglia questo sonetto si divide in due parti ne la prima dico la cagione per che non mi tengo di gire presso di questa donna oltre la sfera che più larga gira passa l sospiro ch'esce del mio core intelligenza nova che l'amore piangendo mette in lui pur sù lo tira quand'elli è giunto là dove disira vede una donna che riceve onore la quale vista pietosa è distrutta cioè non pare altrui per lo gabbare di questa donna la quale trae a sua simile operazione coloro che forse vederebbono questa pietà lo cui corpo io vidi giacere sanza l'anima in mezzo di molte donne le quali piangeano assai pietosamente allora ricordandomi che già l'avea veduta fare compagnia a quella gentilissima non poteo sostenere alquante lagrime a lei si volser tutti i miei disiri quando la donna mia fu giunta da la sua crudelitate perché l piacere de la sua bieltate partendo sé da la nostra veduta lo imaginar fallace mi condusse a veder madonna morta e quand'io l'avea scorta vedea che donne la covrìan d'un velo ed avea seco umilità verace che parea che dicesse io sono in pace io divenia nel dolor sì umile veggendo in lei tanta umiltà formata ch'io dicea morte assai dolce ti tegno tu dèi omai esser cosa gentile poi che tu se ne la mia donna stata e dèi aver pietate e non disdegno la quarta donne e donzelle poscia quando dico angelo clama comincio a trattare di questa donna e dividesi questa parte in due e non credendo potere ciò narrare in brevitade di sonetto cominciai allora una canzone la quale comincia sì lungiamente sì lungiamente m'ha tenuto amore e costumato a la sua segnoria che sì com'elli m'era forte in pria così mi sta soave ora nel core e però lascio cotale trattato ad altro chiosatore tuttavia però che molte volte lo numero del nove ha preso luogo tra le parole dinanzi onde pare che sia non sanza ragione e ne la sua partita cotale numero pare che avesse molto luogo per lo lungo continuare del pianto dintorno loro si facea uno colore purpureo lo quale suole apparire per alcuno martirio che altri riceva ed anche mi parve che mi dicesse dopo queste parole e chi volesse sottilmente considerare quella beatrice chiamerebbe amore per molta simiglianza che ha meco sì come è scritto nomina sunt consequentia rerum lo quarto era questo la donna per cui amore ti stringe così non è come l'altre donne che leggeramente si muova dal pianto oi mandaro due donne gentili a me pregando che io mandasse loro di queste mie parole rimate onde io pensando la loro nobilitade propuosi di mandare loro e di fare una cosa nuova la quale io mandasse a loro con esse ché era fine di tutti li miei desiderii ma poi che le piacque di negarlo a me lo mio segnore amore la sua merzede ha posto tutta la mia beatitudine in quello che non mi puote venire meno allora queste donne cominciaro a parlare tra loro in questa imaginazione mi giunse tanta umilitade per vedere lei che io chiamava la morte e dicea dolcissima morte vieni a me e non m'essere villana però che tu dèi essere gentile in tal parte se stata or vieni a me che molto ti desidero e tu lo vedi ché io porto già lo tuo colore onde più volte bestemmiava la vanitade de li occhi miei e dicea loro nel mio pensero or voi solavate fare piangere chi vedea la vostra dolorosa condizione e s'io di grazia ti vòi far mendica convènesi ch'eo dica lo tuo fallar d'onni torto tortoso non però ch'a la gente sia nascoso ma per farne cruccioso chi d'amor per innanzi si notrica e appresso lei guardando vidi venire la mirabile beatrice queste donne andaro presso di me così l'una appresso l'altra e parve che amore mi parlasse nel cuore e dicesse quella prima è nominata primavera solo per questa venuta d'oggi terza dico sì come onne sicurtade mi viene meno ne la quarta dico che pecca quelli che non mostra pietà di me acciò che mi sarebbe alcuno conforto ne l'ultima dico perché altri doverebbe avere pietà e ciò è per la pietosa vista che ne li occhi mi giugne per la forza che amore prese veggendosi in tanta propinquitade a la gentilissima donna che non ne rimasero in vita più che li spiriti del viso e ancora questi rimasero fuori de li loro istrumenti però che amore volea stare nel loro nobilissimo luogo per vedere la mirabile donna sua fue fine de li miei desiderii mentre ch'io lo potei ricevere poscia quando dico canzone io so che tu aggiungo una stanza quasi come ancella de l'altre ne la quale dico quello che di questa mia canzone desidero beatrice ragiono di lei e intorno a ciò foe due parti prima dico la cagione per che tolta ne fue appresso dico come altri si piange de la sua partita e comincia questa parte quivi partìssi de la sua vede perfettamente ogne salute lo quale narra di lei come la sua vertude adoperava ne l'altre sì come appare ne la sua divisione vede perfettamente ogne salute che fue partita da questo secolo rimase tutta la sopradetta cittade quasi vedova dispogliata da ogni dignitade onde io ancora lagrimando in questa desolata cittade scrissi a li prìncipi de la terra alquanto de la sua condizione onde appare che de la loro vanitade fuoro degnamente guiderdonati sì che d'allora innanzi non potero mirare persona che li guardasse sì che loro potesse trarre a simile intendimento ed escon for chiamando la donna mia per darmi più salute questo m'avene ovunque ella mi vede e sì è cosa umìl che nol si crede allora dissi queste parole loro madonne lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna forse di cui voi intendete ed in quello dimorava la beatitudine e la cagione per che alquanti grossi ebbero fama di sapere dire è che quasi fuoro li primi che dissero in lingua di sì e lo primo che cominciò a dire sì come poeta volgare si mosse però che volle fare intendere le sue parole a donna ma qual ch'io sia la mia donna il si vede ed io ne spero ancor da lei merzede pietosa mia canzone or va piangendo e ritruova le donne e le donzelle a cui le tue sorelle erano usate di portar letizia altro pianger mi fa spesse fiate e sol s'accordano in cherer pietate tremando di paura che è nel core ond'io non so da qual matera prenda e vorrei dire e non so ch'io mi dica e pareami che li uccelli volando per l'aria cadessero morti e che fossero grandissimi terremuoti e maravigliandomi in cotale fantasia e paventando assai no le mandare in parte sanza me ove potessero essere intese da lei ma falle adornare di soave armonia ne la quale io sarò tutte le volte che farà mestiere e sua bieltate questa ultima parte si divide in tre ne la prima dico quello che operava ne le donne cio è per loro medesime ne la seconda dico quello che operava in loro per altrui la prima dico che di lei si comprende in cielo ne la seconda dico che di lei si comprende in terra quivi madonna è disiata questa seconda parte si divide in due i ppresso questa vana imaginazione avvenne uno die che sedendo io pensoso in alcuna parte ed io mi sentio cominciare un tremuoto nel cuore così come se io fosse stato presente a questa donna e mentre ch'io la chiamo me conforta pianger di doglia e sospirar d'angoscia mi strugge l core ovunque sol mi trovo sì che ne ncrescerebbe a chi m'audesse e pareami giovane in simile etade in quale io prima la vidi allora cominciai a pensare di lei e ricordandomi di lei secondo l'ordine del tempo passato lo mio cuore cominciò dolorosamente e però propuosi di fare una canzone ne la quale piangendo ragionassi di lei per cui tanto dolore era fatto distruggitore de l'anima mia e cominciai allora una canzone la quale comincia i occhi dolenti per pietà del core pare alcuno parlare fabuloso mi partirò da esse e trapassando molte cose le quali si potrebbero trarre de l'esemplo onde nascono queste verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori paragrafi la terza dico come credo dire di lei acciò ch'io non sia impedito da viltà ne la quarta ridicendo anche a cui ne intenda dire dico la cagione per che dico a loro la seconda comincia quivi io dico la terza quivi e io non vo parlar che onne lor pensero agghiaccia e père e qual soffrisse di starla a vedere diverria nobil cosa o si morria e quando trova alcun che degno sia di veder lei quei prova sua vertute amor non già per mia poca bontate ma per sua nobiltate mi pose in vita sì dolce e soave ch'io mi sentia dir dietro spesse fiate le quali non mi parea che fossero manifestate ancora per me la prima de le quali si è che molte volte io mi dolea quando a mia memoria movesse la fantasia ad imaginare quale amore mi facea allora mi rispuose questa che mi parlava se tu ne dicessi vero quelle parole che tu n'hai dette in notificando la tua condizione avrestù operate con altro intendimento né quelli che rìmano dèono parlare così non avendo alcuno ragionamento in loro di quello che dicono però che grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico e poscia domandato non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta e dico gentile in quanto ragionava di gentile donna ché per altro era vilissimo in questo sonetto fo due parti di me secondo che li miei pensieri erano divisi l'una parte chiamo cuore cioè l'appetito l'altra chiamo anima cioè la ragione e pensai che parlare di lei non si convenia che io facesse se io non parlasse a donne in seconda persona e non ad ogni donna ma solamente a coloro che sono gentili e che non sono pure femmine li quali erano famosi trovatori in quello tempo e con ciò fosse cosa che io avesse già veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima propuosi di fare uno sonetto ne lo quale io salutasse tutti li fedeli stagione bieltate appare in saggia donna pui che piace a gli occhi sì che dentro al core nasce un disio de la cosa piacente e tanto dura talora in costui che fa svegliar lo spirito d'amore e simil fàce in donna omo valente la quale vede la mia donna gloriosamente che alquanti peregrini passavano per una via la quale è quasi mezzo de la cittade ove nacque e vivette e morìo la gentilissima donna e se io levo li occhi per guardare nel cor mi si comincia uno tremoto che fa de polsi l'anima partire questo sonetto si divide in quattro parti secondo che quattro cose sono in esso narrate e però che sono di sopra ragionate dette queste parole sì disparve e lo mio sonno fue rotto onde io ricordandomi trovai che questa visione m'era apparita ne la nona ora del die li visivi rimangono in vita salvo che fuori de li strumenti loro e questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele d'amore ed a coloro che vi sono è manifesto ciò che solverebbe le dubitose parole e però non è bene a me di dichiarare cotale dubitazione e poi dopo queste donne m'apparvero certi visi diversi e orribili a vedere li quali mi diceano tu se morto così cominciando ad errare la mia fantasia venni a quello ch'io non sapea ove io mi fosse ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale che lo mio corpo lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento molte volte si movea come cosa grave inanimata sì che appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine e certo molte volte non potendo lagrimare né disfogare la mia trestizia io andava per vedere questa pietosa donna la quale parea che tirasse le lagrime fuori de li miei occhi per la sua vista dolze sono quando se con lui comincia este parole appresso che averai chesta pietate madonna quelli che mi manda a vui quando vi piaccia vole sed elli ha scusa che la m'intendiate e però non mi ritraggono le passate passioni da cercare la veduta di costei onde io mosso da cotali pensamenti propuosi di dire certe parole ne le quali escusandomi a lei da cotale poscia che trattai d'amore ne la soprascritta rima vènnemi volontade di volere dire anche in loda di questa gentilissima parole per le quali io mostrasse come per lei si sveglia questo amore e come non solamente si sveglia là ove dorme ma là ove non è in potenzia che se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono che la mia vita duri per alquanti anni io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna e poi piaccia a colui che è sire de la cortesia che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna voi mi chiamaste allor vostra merzede questa canzone ha due parti ne la prima dico parlando a indiffinita persona come io fui levato d'una vana fantasia da certe donne e come promisi loro di dirla la mia voce era sì rotta dal singulto del piangere che queste donne non mi potero intendere secondo il mio parere e avvegna che io vergognasse molto tuttavia per alcuno ammonimento d'amore mi rivolsi a loro e quando mi videro cominciaro a dire oi anima bellissima come è beato colui che ti vede e dicendo io queste parole con doloroso singulto di pianto e chiamando la morte che venisse a me una donna giovane e gentile la quale era lungo lo mio letto est per questo medesimo poeta parla la cosa che non è animata a le cose animate nel terzo de lo eneida quivi dardanide duri per lucano parla la cosa animata a la cosa inanimata quivi disegnava uno angelo sopra certe tavolette e mentre io lo disegnava volsi li occhi e vidi lungo me uomini a li quali si convenia di fare onore e riguardavano quello che io facea e secondo che me fu detto poi elli erano stati già alquanto anzi che io me ne accorgesse com'a la vista voi ne dimostrate che non piangete quando voi passate per lo suo mezzo la città dolente come quelle persone che neente par che ntendesser la sua gravitate se mi giunse uno pensamento forte lo quale poco si partìa da me anzi continuamente mi riprendea ed era di cotale ragionamento meco poscia che tu perviene a così dischernevole vista quando tu se presso di questa donna perché pur cerchi di vedere lei madonna lo suo core è stato con sì fermata fede che n voi servir l'ha mpronto onne pensero tosto fu vostro e mai non s'è smagato sed ella non ti crede dì che domandi amor v uno giorno avvenne che questa gentilissima sedea in parte ove s'udiano parole de la regina de la gloria ed io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine la reguarda e fra se stesso giura che dio ne ntenda di far cosa nova color di perle ha quasi in forma quale convene a donna aver non for misura che le saprà contar mia ragion bona per grazia de la mia nota soave reman tu qui con lei e del tuo servo ciò che vuoi ragiona dici ico che quando ella apparia da parte alcuna per la speranza de la mirabile salute nullo nemico mi rimanea anzi tra noi dico avvegna forse che tra altra gente addivenisse e addivegna ancora sì come in grecia non volgari ma litterati poete queste cose trattavano e non è molto numero d'anni passati che appariro prima questi poete volgari e certo me parea avere lo cuore sì lieto che me non parea che fosse lo mio cuore per la sua nuova condizione e poco dopo queste parole che lo cuore mi disse con la lingua d'amore io vidi venire verso me una gentile donna la quale era di famosa bieltade e fue già molto donna ma non sanza ragione alcuna ma con ragione la quale poi sia possibile d'aprire per prosa che li poete abbiano così parlato come detto è appare per virgilio lo quale dice che juno i vvenne poi che là ovunque questa donna mi vedea sì si facea d'una vista pietosa e d'un colore palido quasi come d'amore onde molte fiate mi ricordava de la mia nobilissima donna che di simile colore si mostrava tuttavia che ne la prima dico quello che amore consigliato da la ragione mi dice quando le sono presso ne la seconda manifesto lo stato del cuore per esemplo del viso e veggendo nel mio pensero che io non avea detto di quello che al presente tempo adoperava in me pareami defettivamente avere parlato e però propuosi di dire parole ne le quali io dicesse come me parea essere disposto a la sua operazione e come operava in me la sua vertude e avvegna che io fossi altro che prima molto mi dolea di questi spiritelli che si lamentavano forte e diceano se questi non ci infolgorasse così fuori del nostro luogo noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna così come stanno li altri nostri pari cominciamento era venuta ne la mente mia quella donna gentil cui piange amore entro n quel punto che lo suo valore mi trasse a riguardar quel ch'eo facia la seconda dico quello che mi diviene per andare presso di lei e comincia questa parte quivi e quand'io vi son presso ed anche si divide questa seconda parte in cinque secondo cinque diverse narrazioni la seconda dico quello ch'elli mi disse avegna che non compiutamente per tema ch'avea di discovrire lo mio secreto ne la terza dico com'elli mi disparve la seconda comincia quivi quando mi vide la terza allora presi assai quand'io t'avrò avanzata or t'ammonisco perch'io t'ho allevata per figliuola d'amor giovane e piana che là ove giugni tu dichi pregando insegnàtemi gir ch'io son mandata a quella di cui laude so adornata molte fiate più ch'io non vorria lasso di pianger sì la donna mia che sfogasser lo cor piangendo lei voi udirete lor chiamar sovente la mia donna gentil che si n'è gita al secol degno de la sua vertute noi ti preghiamo che tu ne dichi ove sia questa tua beatitudine ed io rispondendo lei dissi cotanto in quelle parole che lodano la donna mia perché semo noi venuti a queste donne allora quelli mi disse per fare sì ch'elle siano degnamente servite e lo vero è che adunate quivi erano a la compagnia d'una gentile donna che disposata era lo giorno la seconda dico come reduce in atto amore ne li cuori di tutti coloro cui vede ne la terza dico quello che poi virtuosamente adopera ne loro cuori la seconda comincia quivi ov'ella passa la terza quivi e cui saluta ora mi par che voi l'obliereste s'io fosse dal mio lato sì fellone ch'i non ven disturbasse ogne cagione membrandovi colei cui voi piangeste la vostra vanità mi fa pensare e spavèntami sì ch'io temo forte del viso d'una donna che vi mira già eran quasi che atterzate l'ore del tempo che onne stella n'è lucente quando m'apparve amor subitamente cui essenza membrar mi dà orrore lasso per forza di molti sospiri che nascon de penser che son nel core li occhi son vinti e non hanno valore di riguardar persona che li miri questo sonetto in quattro parti si può dividere ne la prima dico e soppongo che tutti li miei pensieri sono d'amore ne la seconda dico che sono diversi e narro la loro diversitade ne la terza dico in che tutti pare che s'accordino la terza dico de gli effetti d'amore la seconda comincia quivi amor che la terza quivi piangendo uscivan for mòstrasi sì piacente a chi la mira che dà per li occhi una dolcezza al core che ntender no la può chi non la prova e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d'amore che va dicendo questo sonetto non divido però che assai lo manifesta la sua ragione deh peregrini che pensosi andate forse di cosa che non v'è presente venite voi da sì lontana gente allegro mi sembrava amor tenendo meo core in mano e ne le braccia avea madonna involta in un drappo dormendo poi la svegliava e ciascuno mi combattea tanto che mi facea stare quasi come colui che non sa per qual via pigli lo suo cammino e che vuole andare e non sa onde se ne vada perché questo numero fosse in tanto amico di lei questa potrebbe essere una ragione con ciò sia cosa che secondo tolomeo e secondo la cristiana veritade nove siano li cieli che si muovono e secondo comune opinione astrologa li detti cieli adoperino qua giuso secondo la loro abitudine insieme la quarta si è come cotale veduta non solamente non mi difendea ma finalmente disconfiggea la mia poca vita e però dissi questo sonetto lo quale comincia spesse fiate e però secondo l'usanza de la sopradetta cittade convenia che le facessero compagnia nel primo sedere a la mensa che facea ne la magione del suo novello sposo sì che io credendomi fare piacere di questo amico propuosi di stare al servigio de le donne ne la sua compagnia e quando io avea veduto compiere tutti li dolorosi mestieri che a le còrpora de li morti s'usano di fare mi parea tornare ne la mia camera e quivi mi parea guardare verso lo cielo e sì forte era la mia imaginazione che piangendo incominciai a dire con verace voce lo quale ha due parti ne la prima chiamo li fedeli d'amore che m intendano ne la seconda narro de la mia misera condizione la seconda comincia quivi li quai disconsolati ché io mossi lo imponitore del nome a chiamarla così primavera cioè prima verrà lo die che beatrice si mosterrà dopo la imaginazione del suo fedele e se anche vòli considerare lo primo nome suo tanto è quanto dire prima verrà ché amore non è per sé sì come sustanzia ma è uno accidente in sustanzia e che io dica di lui come se fosse corpo ancora sì come se fosse uomo appare per tre cose che dico di lui alcuno amico che mi venisse a dire or non sai la tua mirabile donna è partita di questo secolo allora cominciai a piangere molto pietosamente e non solamente piangea ne la imaginazione ma piangea con li occhi bagnandoli di vere lagrime cioè una dea nemica de li troiani parlòe ad eolo segnore de li venti quivi nel primo de lo eneida eole namque tibi e che questo segnore le rispuose quivi tuus o regina quid optes explorare labor operazioni acciò che non pur coloro che la poteano sensibilmente vedere ma li altri sappiano di lei quello che le parole ne possono fare intendere allora dissi questo sonetto lo quale comincia tanto gentile ché amor quando sì presso a voi mi trova prende baldanza e tanta securtate che fère tra miei spiriti paurosi e quale ancide e qual pinge di fore sì che solo remane a veder vui ond'io mi cangio in figura d'altrui onde io divenni in picciolo tempo poi di sì fràile e debole condizione che a molti amici pesava de la mia vista e molti pieni d'invidia già si procacciavano di sapere di me quello che io volea del tutto celare ad altrui io mi senti svegliar io mi senti svegliar dentro a lo core un spirito amoroso che dormia e poi vidi venir da lungi amore allegro sì che appena il conoscia dicendo or pensa pur di farmi onore e ciascuna parola la seconda dico di lei quanto da la parte de la nobilitade del suo corpo narrando alquanto de le sue bellezze quivi dice di lei amor questa seconda parte si divide in due che ne la prima dico d'alquante bellezze che sono secondo tutta la persona e temendo non altri si fosse accorto del mio tremare levai gli occhi e mirando le donne vidi tra loro la gentilissima beatrice allora fuoro sì distrutti li miei spiriti ed una nuvoletta avean davanti dopo la qual gridavan tutti osanna e s'altro avesser detto a voi dirèlo allor diceva amor più nol ti celo vieni a veder nostra donna che giace chiamare ella era in questa vita già stata tanto che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me ed io la vidi quasi da la fine del mio nono la seconda dico quello che lei si pertiene di fare intendere ne la terza la licenzio del gire quando vuole raccomandando lo suo movimento ne le braccia de la fortuna la seconda parte comincia quivi con dolze sono la terza quivi onde mirabile letizia me ne giungea e quando ella fosse presso d'alcuno tanta onestade giungea nel cuore di quello che non ardia di levare li occhi né di rispondere a lo suo saluto e di questo molti sì come esperti mi potrebbero testimoniare a chi non lo credesse questo primo sonetto si divide in tre parti ne la prima chiamo e sollìcito li fedeli d'amore a piangere e dico che lo segnore loro piange e dico udendo la cagione per che piange acciò che s'acconcino più ad ascoltarmi in solinga parte andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime e poi che alquanto mi fue sollenato questo lagrimare misimi ne la mia camera là ov'io potea lamentarmi sanza essere udito e quivi chiamando misericordia a la donna de la cortesia l'ho meco e pòrtolo a donna la quale sarà tua difensione come questa era e nominòllami per nome sì che io la conobbi bene onde molte volte recano la palma chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di galizia però che la sepultura di sa iacopo fue più lontana de la sua patria che d'alcuno altro apostolo chiamansi romei in quanto vanno a roma là ove questi cu io chiamo peregrini andavano e là dov'io era per questo raccendimento de sospiri si raccese lo sollenato lagrimare in guisa che li miei occhi pareano due cose che desiderassero pur di piangere e spesso avvenia credendo che lo mio piangere e le mie parole fossero solamente per lo dolore de la mia infermitade con grande paura cominciò a piangere onde altre donne che per la camera erano s'accorsero di me che io piangea per lo pianto che vedeano fare a questa se voi restaste per volerlo audire certo lo cor de sospiri mi dice che lagrimando n'uscireste pui ell'ha perduta la sua beatrice e le parole ch'om di lei pò dire hanno vertù di far piangere altrui onde con ciò sia cosa che cotale partire sia doloroso a coloro che rimangono e sono stati amici di colui che se ne va e nulla sia sì intima amistade come da buon padre a buon figliuolo e da buon figliuolo a buon padre ché dire per rima in volgare tanto è quanto dire per versi in latino secondo alcuna proporzione e segno che sia picciolo tempo è che se volemo cercare in lingua d oco e in quella di sì noi non troviamo cose dette anzi lo presente tempo per cento e cinquanta anni che per queste che sono fatte la possa intendere a me non dispiace se la mi lascia stare ché certo io temo d'avere a troppi comunicato lo suo intendimento pur per queste divisioni che fatte sono s'elli avvenisse che molti le potessero audire credesse ella coronata e vestita d'umilitade s'andava nulla gloria mostrando di ciò ch'ella vedea e udia diceano molti poi che passata era questa non è femmina anzi è uno de li bellissimi angeli del cielo credendosi fare a me grande piacere in quanto mi menava là ove tante donne mostravano le loro bellezze onde io quasi non sappiendo a che io fossi menato e fidandomi ne la persona la quale uno suo amico a l'estremitade de la vita condotto avea dissi a lui io vegno da quella donna la quale è stata tua lunga difesa e so che lo suo rivenire non sarà a gran tempi e però quello cuore che io ti facea avere a lei pentère de lo desiderio a cui sì vilmente s'avea lasciato possedere alquanti die contra la costanzia de la ragione e discacciato questo cotale malvagio desiderio io le direi che sì tosto com'io imagino la sua mirabile bellezza sì tosto mi giugne uno desiderio di vederla lo quale è di tanta vertude che uccide e distrugge ne la mia memoria ciò che contra lui si potesse levare e però dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte più dubbiosa e allora intenda qui chi qui dubita o chi qui volesse opporre in questo modo e ne la terza dico questo medesimo secondo la nobilissima parte de la sua bocca e intra queste due parti è una particella ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte ed a la sequente e comincia quivi aiutatemi donne avvegna che paia l'una e l'altra per una persona detta a chi non guarda sottilmente ma chi sottilmente le mira vede bene che diverse persone parlano acciò che l'una non chiama sua donna costei e l'altra sì come appare manifestamente allora dico che mi giunse una imaginazione d'amore che mi parve vederlo venire da quella parte ove la mia donna stava e pareami che lietamente mi dicesse nel cor mio pensa di benedicere lo dì che io ti presi però che tu lo dèi fare onde io pensando a queste parole quasi vergognoso mi partìo da loro e venia dicendo fra me medesimo poi che è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna a ppresso lo partire di questa gentile donna fue piacere del segnore de li angeli di chiamare a la sua gloria una donna giovane e di gentile aspetto molto la quale fue assai graziosa in questa sopradetta cittade quomodo sedet sola civitas plena populo facta est quasi vidua domina gentium io era nel proponimento ancora di questa canzone e compiuta n'avea questa soprascritta stanzia quando lo signore de la giustizia onde io avendo così più volte combattuto in me medesimo ancora ne volli dire alquante parole e però che la battaglia de pensieri vinceano coloro che per lei parlavano mi parve che si convenisse di parlare a lei e dissi questo sonetto lo quale comincia gentil pensero non m'intrametto se non di distinguere le parti per li loro cominciamenti onde dico che la seconda parte comincia quivi ch'amor la terza quivi poscia mi sforzo la quarta quivi e se io levo sì che appare manifestamente ch'ella fue la prima ora de le nove ultime ore de la notte pensando io a ciò che m'era apparuto propuosi di farlo sentire a molti e però dimorando ancora nel medesimo luogo donne anche passaro presso di me le quali andavano ragionando tra loro queste parole chi dee mai essere lieta di noi che avemo udita parlare questa donna così pietosamente la seconda dico come io dissi a loro la seconda comincia quivi mentr'io pensava la prima parte si divide in due ne la prima dico quello che certe donne e che una sola dissero e fecero per la mia fantasia quanto è dinanzi che io fossi tornato in verace condizione e nel mezzo di lei e di me per la retta linea sedea una gentile donna di molto piacevole aspetto la quale mi mirava spesse volte maravigliandosi del mio sguardare che parea che sopra lei terminasse che quand'io fui giunto dinanzi da loro e vidi bene che la mia gentilissima donna non era con esse rassicurandomi le salutai e domandai che piacesse loro x appresso la mia ritornata mi misi a cercare di questa donna che lo mio segnore m'avea nominata ne lo cammino de li sospiri e acciò che lo mio parlare sia più brieve e quale è stata la mia vita poscia che la mia donna andò nel secol novo lingua non è che dicer lo sapesse e però donne mie pur ch'io volesse non vi saprei io dir ben quel ch'io sono questo sonetto è sì piano ad intendere per quello che narrato è dinanzi che non abbisogna d'alcuna divisione e però lassando lui dico che questa mia donna venne in tanta grazia che non solamente ella era onorata e laudata ma onde io pensando a ciò volendo ripigliare lo stilo de la sua loda propuosi di dicere parole ne le quali io dessi ad intendere de le sue mirabili ed eccellenti operazioni la seconda parte comincia quivi e hanno in loro la terza quivi e sol s'accordano la quarta quivi ond'io non so e tu che se figliuola di trestizia vatten disconsolata a star con elle i che detta fue questa canzone sì venne a me uno lo quale secondo li gradi de l'amistade è amico a me immediatamente dopo lo primo la terza si è che quando questa battaglia d'amore mi pugnava così io mi movea quasi discolorito tutto per vedere questa donna credendo che mi difendesse la sua veduta da questa battaglia dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia guardare ella si va sentendosi laudare benignamente d'umiltà vestuta e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare e se non vuoli andar sì come vana non restare ove sia gente villana ingègnati se puoi d'esser palese solo con donne o con omo cortese che ti merranno là per via tostana tu troverai amor con esso lei raccomàndami a lui come tu dei per la ebrietà del gran tremore le pietre par che gridin moia moia peccato face chi allora mi vide se l'alma sbigottita non conforta sol dimostrando che di me li doglia e in questo pianto stando propuosi di dire parole ne le quali parlando a lei significasse la cagione del mio trasfiguramento e dicesse che io so bene ch'ella non è saputa questa ballata in tre parti si divide ne la prima dico a lei ov'ella vada e confòrtola però che vada più sicura e dico ne la cui compagnia si metta se vuole sicuramente andare e sanza pericolo alcuno vedi che sì desideroso vegno d'esser de tuoi ch'io ti somiglio in fede vieni ché l cor te chiede poi mi partìa consumato ogne duolo e quand'io era solo dicea guardando verso l'alto regno beato anima bella chi te vede tu vedi che questo è uno spiramento d'amore che ne reca li disiri d'amore dinanzi ed è mosso da così gentil parte com'è quella de li occhi de la donna che tanto pietosa ci s'hae mostrata deh peregrini che pensosi andate e dissi peregrini secondo la larga significazione del vocabulo ché peregrini si possono intendere in due modi in uno largo e in uno stretto in largo in quanto è peregrino chiunque è fuori de la sua patria in modo stretto poi ppresso che questa canzone fue alquanto divolgata tra le genti con ciò fosse cosa che alcuno amico l'udisse volontade lo mosse a pregare me che io li dovesse dire che è amore avendo forse per l'udite parole speranza di me oltre che degna ella è quanto de ben pò far natura per esemplo di lei bieltà si prova de li occhi suoi come ch ella gli mova escono spirti d'amore inflammati che fèron li occhi a qual che allor la guati lo sonetto lo quale io feci allora comincia oltre la spera lo quale ha in sé cinque parti ne la prima dico là ove va lo mio pensero nominandolo per lo nome d'alcuno suo effetto la seconda dico d'alquante bellezze che sono secondo diterminata parte de la persona quivi de li occhi suoi questa seconda parte si divide in due che ne l'una dico deli occhi questa parte si divide in due ne l'una dico che tutti li miei sospiri uscivano parlando ne la seconda dico che alquanti diceano certe parole diverse da gli altri come se altri me l'avesse imposta e combinata quella figura per farmi muovere in una vita non mia per farmi compiere in quella vita da cui ero stato sempre assente atti di presenza nei quali ora improvvisamente il mio spirito s'accorgeva di non essersi mai trovato mai di chi era moglie quella donna di chi erano figli quei quattro ragazzi miei no di vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavità della campagna umbra ma io certo non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano tappeto piano con garbo le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola le faccio muovere cioè otto o dieci passi non piú con le sole zampette davanti reggendola per quelle di dietro e sento che in questa forma la mia vita una mia vera vita non c'è stata mai i hanno preso come una materia qualunque hanno preso un cervello un'anima muscoli nervi carne e li hanno impastati e foggiati a piacer loro con tutti quei doveri e gli onori e il rispetto e la ricchezza e anche la moglie sí fors'anche la moglie ma i ragazzi i portai le mani alle tempie e me le strinsi forte no cose vuote cose morte che mi pesano addosso mi soffocano mi schiacciano e non mi fanno piú respirare liberarmi ma ecco la bestia da quindici giorni rimane come basita a mirarmi con quegli occhi appannati sbarrati dal terrore vorrei farle intendere ripeto che non è nulla che stia tranquilla che non mi guardi cosí avvocato quell'uomo che tutti cercavano che tutti rispettavano e ammiravano di cui tutti volevan l'opera il consiglio l'assistenza che tutti si disputavano senza mai dargli un momento di requie un momento di respiro ero io io propriamente chi gli aveva imposto tutti quei doveri uno piú gravoso e odioso dell'altro commendatore professore anche il mio stesso corpo la mia figura quale adesso improvvisamente m'appariva cosí vestita cosí messa sú mi parve estranea a me potevo tollerare quell'uomo insoffribile che dovevo esser io e nel quale io ora vedevo un estraneo a me un nemico mia moglie i miei figli e ti grava attorno come un'aria densa irrespirabile la responsabilità che per quelle azioni e le conseguenze di esse non volute o non prevedute ti sei assunta e come puoi piú liberarti ebbene fu nella scala della mia casa fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta io vidi a un tratto innanzi a quella porta scura color di bronzo con lei che questo mio atto non fosse scoperto giacché se scoperto il danno che ne verrebbe e non soltanto a me sarebbe incalcolabile sarei un uomo finito di tasca il chiavino aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima gli occhi mi sfavillano di gioja le mani mi ballano dalla voluttà che sto per concedermi d'esser pazzo d'esser pazzo per un attimo solo d'uscire per un attimo solo dalla prigione di questa forma morta guaj dunque se il mio segreto si scoprisse la mia vittima non può parlare è vero tuttavia da qualche giorno non mi sento piú sicuro ho una vecchia cagna lupetta da undici anni per casa bianca e nera grassa bassa e pelosa con gli occhi già appannati dalla vecchiaja di distruggere d'annientare per un attimo solo beffardamente questa sapienza questa dignità che mi soffoca e mi schiaccia corro a lei alla cagnetta che dorme sul tappeto dev'essere questa per forza serve cosí a mia moglie ai miei figli alla società cioè ai signori studenti universitarii della facoltà di legge ai signori clienti che mi hanno affidato la vita l'onore la libertà gli averi dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe tra tante carte e tanti libri qua si sentiva protetta e sicura di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi come per dire bravo sí caro lavora non ti muovere di lí quali me li vedevo ogni giorno davanti che avevano bisogno di me delle mie cure del mio consiglio del mio lavoro attraverso questo sentimento e col senso d'atroce afa col quale m'ero destato in treno mi sentii rientrare in quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta sono affidati a me la vita l'onore la libertà gli averi di gente innumerevole che m'assedia dalla mattina alla sera per avere la mia opera il mio consiglio la mia assistenza perché è sicuro che finché stai lí a lavorare nessuno entrerà qui a disturbare il mio sonno cosí pensava certamente la povera bestia dico forse perché quando mi destai tutto indolenzito e con la bocca amara acre e arida già prossimo all'arrivo mi ritrovai d'un tratto in tutt'altro animo con un senso d'atroce afa della vita in un tetro plumbeo spaventosamente d'un tratto mi s'impose la certezza che l'uomo che stava davanti a quella porta con la busta di cuojo sotto il braccio l'uomo che abitava là in quella casa non ero io non ero stato mai io uno degli obblighi miei piú gravi è quello di non avvertire la stanchezza che m'opprime il peso enorme di tutti i doveri che mi sono e mi hanno imposto e di non indulgere minimamente al bisogno di un po di distrazione che la mia mente affaticata di tanto in tanto reclama lo compio ogni giorno al momento opportuno nel massimo segreto con spaventosa gioja perché vi assaporo tremando la voluttà d'una divina cosciente follia che per un attimo mi libera e mi vendica di tutto lontananza d'una vita remota che forse era stata sua non sapeva come né quando di cui gli alitava il ricordo indistinto non d'atti non assistenza d'altri doveri altissimi sono gravato pubblici e privati ho moglie e figli che spesso non sanno essere come dovrebbero e che perciò hanno bisogno d'esser tenuti a freno di continuo dalla mia autorità severa lo spirito mi s'era quasi alienato dai sensi in una lontananza infinita ove avvertiva appena chi sa come con una delizia che non gli pareva sua e in punta di piedi mi reco all'uscio a spiare nel corridojo se qualcuno non sopravvenga chiudo l'uscio a chiave per un momentino solo quand'ho qualcuno attorno non la guardo mai ma sento che mi guarda lei mi guarda mi guarda senza staccarmi un momento gli occhi d'addosso il brulichío insomma di una vita che era da vivere là lontano lontano donde accennava con palpiti e guizzi di luce e non era nata nella quale esso lo spirito allora sí ah tutto intero e pieno si sarebbe ritrovato anche per soffrire il brulichío d'una vita diversa non sua ma che avrebbe potuto esser sua non qua non ora ma là in quell'infinita lontananza pian piano dal mio seggiolone perché nessuno s'accorga che la mia sapienza temuta e ambita la mia sapienza formidabile di professore di diritto e d'avvocato la mia austera dignità di marito di padre si siano per poco staccate dal trono di questo seggiolone io non avevo mai vissuto non ero mai stato nella vita in una vita intendo che potessi riconoscer mia da me voluta e sentita come mia mai e ho nausea orrore odio di questo che non sono io che non sono stato mai io di questa forma morta in cui sono prigioniero e da cui non mi posso liberare di quell'uomo che il mio spirito in quel momento se avesse avuto un corpo il suo vero corpo la sua vera figura avrebbe preso a calci o afferrato dilacerato distrutto insieme con tutte quelle brighe solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data la fortuna i casi le condizioni in cui ciascuno è nato finito forse m'acchiapperebbero mi legherebbero e mi trascinerebbero atterriti in un ospizio di matti il terrore da cui tutti sarebbero presi se questo mio atto fosse scoperto ecco lo leggo ora negli occhi della mia vittima non li sentii miei ma attraverso un sentimento strano penoso angoscioso di loro quali essi erano fuori di me ma nessuno può fare che il fatto sia come non fatto e che la morte non sia quando ci ha preso e ci tiene ci sono i fatti quando tu comunque hai agito anche senza che ti sentissi e ti ritrovassi dopo negli atti compiuti come potrei io nella prigione di questa forma non mia ma che rappresenta me quale sono per tutti quale tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano accogliere e muovere una vita diversa una mia vera vita la tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse quindici giorni or sono all'improvviso nel vedermi guardato cosí se uno può vedere la propria vita è segno che non la vive piú la subisce la trascina come una cosa morta la trascina perché ogni forma è una morte l'anima mia grida dentro questa forma morta che mai non è stata mia ma come io questo io cosí ma quando mai dall'esempio costante della mia obbedienza inflessibile e inappuntabile a tutti i miei obblighi uno piú serio dell'altro di marito di padre di cittadino di professore di diritto mai chi lo aveva fatto cosí quell'uomo che figurava me chi lo aveva voluto cosí chi cosí lo vestiva e lo calzava chi lo faceva muovere e parlare cosí pochissimi lo sanno i piú quasi tutti lottano s'affannano per farsi come dicono uno stato per raggiungere una forma raggiuntala credono d'aver conquistato la loro vita e cominciano invece a morire ma quando mai e che m'importava di tutte le brighe in cui quell'uomo stava affogato dalla mattina alla sera di tutto il rispetto di tutta la considerazione di cui godeva commendatore professore avvocato comprende la bestia la terribilità dell'atto che compio non sarebbe nulla se per ischerzo glielo facesse uno dei miei ragazzi ma sa ch'io non posso scherzare non le è possibile ammettere che io scherzi per un momento solo non pensavo a ciò che vedevo e non pensai piú a nulla restai per un tempo incalcolabile come in una sospensione vaga e strana ma pur chiara e placida ariosa ma se possiamo vederla questa forma è segno che la nostra vita non è piú in essa perché se fosse noi non la vedremmo la vivremmo questa forma senza vederla forma gravata di doveri che non sento miei oppressa da brighe di cui non m'importa nulla fatta segno d'una considerazione di cui non so che farmi forma che è questi doveri queste brighe questa considerazione fuori di me sopra di me e morremmo ogni giorno di piú in essa che è già per sé una morte senza conoscerla possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto conoscersi è morire e farlo intendere non è facile i proverò ritornavo quindici giorni or sono da perugia ove mi ero recato per affari della mia professione una vita in una forma che sento morta ma che deve sussistere per gli altri per tutti quelli che l'hanno messa sú e la vogliono cosí e non altrimenti perché compissero un lavoro facessero atti obbedissero a obblighi in cui io mi cerco e non mi trovo e grido non che a poco a poco cominciò ad allentarsi in me quella che prestavo alla difficoltà che m'occupava senza che per questo intanto mi s'avvistasse di piú lo spettacolo della campagna che pur mi passava sotto gli occhi limpido lieve riposante ed erano lí dietro quella porta che recava su la targa ovale d'ottone il mio nome erano lí una donna e quattro ragazzi che vedevano tutti i giorni con un fastidio ch'era il mio stesso ma che in loro non potevo tollerare questo è tutto non faccio altro corro subito a riaprire l'uscio adagio adagio senza il minimo cricchio essere indotto a cercarne la ragione sarei ripeto un uomo finito il valore dell'atto ch'io compio può essere stimato e apprezzato solamente da quei pochissimi a cui la vita si sia rivelata come d'un tratto s'è rivelata a me quello che hai fatto resta come una prigione per te e come spire e tentacoli t'avviluppano le conseguenze delle tue azioni io conobbi d'un tratto d'essere stato sempre come assente da quella casa dalla vita di quell'uomo non solo ma veramente e propriamente da ogni vita non lo sanno perché non si vedono perché non riescono a staccarsi piú da quella forma moribonda che hanno raggiunta non si conoscono per morti e credono d'esser vivi e della ricchezza e degli onori che gli erano venuti dall'assiduo scrupoloso adempimento di tutti quei doveri dell'esercizio della sua professione ora la mia tragedia è questa dico mia ma chi sa di quanti chi vive quando vive non si vede vive non per godere soltanto ma di sofferenze veramente sue gli occhi a poco a poco mi si chiusero senza che me n'accorgessi e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita che non era nata e mi rimetto in trono sul seggiolone pronto a ricevere un nuovo cliente con l'austera dignità di prima carico come un cannone di tutta la mia sapienza formidabile il mio caso è anche peggiore io vedo non ciò che di me è morto vedo che non sono mai stato vivo vedo la forma che gli altri non io mi hanno data vorrei farle intendere a quattr'occhi che non è nulla che stia tranquilla che non potevo permettermi con altri questo breve atto che per lei non ha alcuna importanza e per me è tutto ma quasi di desiderii prima svaniti che sorti con una pena di non essere angosciosa vana e pur dura quella stessa dei fiori forse che non han potuto sbocciare l'unica che mi possa concedere quando mi vince troppo la stanchezza per una briga a cui attendo da tempo è quella di volgermi a un'altra nuova ma se non ero stato mai io veramente se veramente non ero io e lo sentivo con spaventosa certezza quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta nel quale gli aspetti delle cose piú consuete m'apparvero come vtati di ogni senso eppure per i miei occhi d'una gravezza crudele insopportabile guardavo fuori ma non vedevo nulla assorto in quella difficoltà veramente non potrei dire che non vedessi nulla gli occhi vedevano m'ero perciò portate in treno nella busta di cuojo alcune carte nuove da studiare a una prima difficoltà incontrata nella lettura avevo alzato gli occhi e li avevo volti verso il finestrino della vettura sono costernato e inquieto perché se è vero che non può parlare mi guarda mi guarda con tali occhi e in questi occhi è cosí chiaro il terrore che temo qualcuno possa da un momento all'altro accorgersene casa s'era messa però ad approvarla a poco a poco con la vecchiaja tanto che per sfuggire alla tirannia capricciosa dei ragazzi che vorrebbero ancora ruzzare con lei giú in giardino aveva preso da un pezzo il partito di rifugiarsi qua nel mio studio da mane a sera cogliendo con trepidazione e circospezione infinita il momento opportuno che nessuno mi veda ecco con la targa ovale d'ottone su cui è inciso il mio nome preceduto dai miei titoli e seguito da miei attributi scientifici e professionali vidi a un tratto come da fuori me stesso e la mia vita ma per non riconoscermi e per non riconoscerla come mia tra me e lei non c'erano mai stati buoni rapporti forse prima essa non approvava la mia professione che non permetteva si facessero rumori per casa non le faccio male non le faccio nulla appena posso appena qualche cliente mi lascia libero un momento mi alzo cauto serve cosí e non posso mutarla non posso prenderla a calci e levarmela dai piedi ribellarmi vendicarmi se non per un attimo solo ogni giorno con l'atto che compio nel massimo segreto il crudo di quest'ombra s'avverte diventa quasi l'alito sensibile del silenzio sospeso vano sui mobili e gli oggetti i quali a lor volta par che rimangano sgomenti ogni giorno della cura con cui sono stati spolverati ripuliti e rimessi in ordine o che non son forse morti il vostro figliuolo la vostra figliuola quando sono partiti per gli studii nella grande città lontana ah voi fate gli scongiuri mi date sulla voce gridando che non sono morti nient'affatto sul tavolino da notte però la boccetta dell'acqua di cristallo verde dorato panciuta incappellata del suo lungo bicchiere capovolto pigliando di tra gli scuri accostati della finestra dirimpetto un filo di luce sembra ridere di tutto quello sgomento diffuso nella camera anch'essa da quattordici mesi confitta nella bugia di ferro smaltato in forma di trifoglio col manichetto e il bocciuolo d'ottone nell'attesa della fiamma che deve consumarla s'è ingiallita quella candela sul trifoglio della bugia come una vergine matura ma le tre sorelle meno vecchie e perciò meno deboli della mamma s'ostinano a dire di no che questo tradimento non se l'aspettavano vogliono a ogni costo resistere al crollo esse tanto esse ne sono state certe che gli hanno finanche preparato ogni sera la camicia da notte lí sul letto sul suo lettino rifatto ogni mattina come se egli davvero la notte vi abbia dormito ma sí appunto lasciando la camera in attesa rifacendola con cura minuziosa traendo ogni sera dal sacchetto la camicia da notte e stendendola su le coperte rimboccate e non c'è pericolo che la maggiore delle tre sorelle ogni sabato alle quattro del pomeriggio si dimentichi d'entrare nella camera per ridar la corda a quel vecchio orologio di bronzo sul cassettone che con tanto risentimento rompe il silenzio le tre sorelle hanno indovinato il perché di questo pensiero pauroso nella mente della madre inferma abbandonata sul seggiolone e perciò han corrugato la fronte e segna la data di jeri il calendario a muro s'è arrestata d'un giorno e pare per sempre nella camera quell'illusione di vita solo il vecchio orologio di bronzo sul cassettone no di nero hanno detto perché quel malaugurio e alla prima speranza di quelle poverine che s'esprimeva ancora in forma di dubbio l'ombra tuttavia appena le persiane e le vetrate della finestra sono richiuse e raccostati gli scuri si fa subito cruda come in un sotterraneo e subito come se quella finestra non sia stata aperta da anni e muove le due lancette sul quadrante piano piano che non si veda come se voglia dire che non lo fa apposta lui per suo piacere ma perché forzato dalla corda che gli dànno il calendario a muro presso la finestra è certo che rimane col senso dello strappo d'un altro fogliolino come se gli paja una inutile crudeltà che gli si faccia segnar la data in quell'ombra vana e in quel silenzio non è già per cesarino c'è un'altra c'è un'altra non qua nella casa ma che della casa forse domani chi sa potrebbe essere la regina e volle lei stessa con le sue mani portarli nella camera di cesarino e distribuirli in vasetti su la piccola scrivania sul tavolino da notte sul cassettone disse che aveva fatto un bel sogno e con smarrimento vi domandate ma come erano proprio cosí i suoi occhi avrei potuto giurare che il suo nasino quand'è partita era un pochino e non fecero nessuna opposizione quando claretta facendosi rossa rossa disse che le era nata una grande curiosità di sapere che cosa aveva scritto a cesarino nelle sue prime lettere di piú d'un anno fa chiuse nel cassetto della scrivania la realtà di cesarino è inalterabile qua nella sua camera e nel cuore e nella mente di quella mamma e di quelle tre sorelle che per sé fuori di questa non ne hanno altra tittí quanti ne abbiamo del mese domanda dal seggiolone la mamma inferma all'ultima delle tre figliuole che saran di ritorno a fin d'anno e che intanto ricevete puntualmente loro notizie due volte la settimana calmatevi sí via lo credo bene la verità è che voi non riconoscete nel vostro figliuolo o nella vostra figliuola ritornati dopo un anno quella stessa realtà che davate loro prima che partissero non c'è piú è morta quella realtà eppure voi non vi vestite di nero per questa morte e non piangete veniva prima ogni giorno la cara bambina bambina veramente claretta per quelle tre sorelle anziane quasi ogni giorno con la speranza che fosse arrivata la notizia perché era certa piú certa di tutte lei da allora le visite si sono diradate la vecchia mamma inferma guardando fiso il bracciolo del seggiolone conta i giorni che son passati dall'ultima visita ed è curioso che tanto per lei quanto per le tre figliuole con la fronte corrugata è entrato un pensiero che di solito non per istudio ma istintivamente è tenuto lontano dalle quattro donne il pensiero del tempo che passa e al suo posto lasciava la nuova e sopra vi posava un fiore nuovo durò a lungo per mesi e mesi questa cura gentile ma un giorno la piccina venne con piú fiori sí ma senza lettera avrà la certezza lei ma non potrà tornare per darne l'annunzio a loro vorrebbe dire la mamma che non c'è bisogno di questo annunzio perché è già certa lei che lo troverà di là il suo cesarino ma no non lo dice primaverili risbocciata come un fiore tutta accesa e vivace come da gran tempo le tre sorelle e la loro povera mamma non l'avevano piú veduta recò tanti tanti fiori le lettere invece di spedirle ecco veniva a lasciarle qua perché le trovasse cesarino subito appena arrivato il fiore avvizziva la lettera restava ovvero sí ne piangete se vi fa dolore quest'altro che vi è ritornato invece del vostro figliuolo quest'altro che voi non potete non sapete piú riconoscere ma come va che passato l'anno quando il vostro figliuolo o la vostra figliuola ritornano con un anno di piú dalla grande città voi restate stupiti storditi davanti a loro e voi proprio voi con le mani aperte come a parare un dubbio che vi sgomenta esclamate e han cambiato oh dio finanche le pantofole davanti la poltroncina a piè del letto sicuro le vecchie buttate via dentro il comodino e al loro posto lí su lo scendiletto un pajo di nuove di velluto ricamate dall'ultima delle tre c'è in realtà alcunché di vivo e d'arguto su quel tavolino da notte il riso della boccetta dell'acqua viene sí senza dubbio dal filo di luce ma forse perché con questo filo di luce quella boccetta panciuta veramente era cosí ciò che importava era il pensiero di scrivere ogni giorno che poi scrivesse in carta da lettere o nel taccuino era lo stesso se non che con quella lettera cominciò anche a mancare la visita giornaliera di claretta dapprima tre volte pensava forse claretta nel trovare sotto il fiore vizzo la lettera del giorno precedente che anche il profumo di questa era svanito senz'avere inebriato nessuno la riponeva nel cassetto della piccola scrivania presso la finestra è veramente una dimenticanza deplorevole perché non solo l'acqua della boccetta ma cambiano tutto quelle tre sorelle ogni quindici giorni le lenzuola e le foderette del letto rifatto con amorosa diligenza ogni mattina come se davvero qualcuno vi abbia dormito e poi andare a dormire nel suo lettino lí pronto il crollo è dato alla povera mamma dalla notizia che claretta s'è rifatta sposa era da attendersela questa notizia poiché già da due mesi claretta non si faceva piú vedere disse che aveva scritto la sera precedente oh anche piú a lungo del solito e che ogni sera avrebbe seguitato a scrivere ma in un taccuino perché la mamma le aveva fatto notare ch'era un inutile sciupío di carta da lettere e di buste il lugubre effetto di quella camicia da notte stesa lí sul letto e di quelle due pantofole nuove in attesa su lo scendiletto davanti la poltroncina dicono che claretta s'è fatta sposa con un altro non perché cesarino sia morto ed ella non abbia perciò veramente nessuna ragione piú d'aspettarne ancora il ritorno ma perché dopo sedici mesi s'è stancata d'aspettarlo scusò ne incolpò il suo abito nero il dolore per la morte della nonna riprese a ogni modo a venire una volta la settimana ma le tre sorelle provavano ora un certo ritegno a condurla nella camera in attesa sente una grande pietà per le sue tre povere figliuole che restano sole qua e hanno tanto bisogno di pensare e di credere che cesarino sia ancora vivo per loro e che un giorno o l'altro debba ritornare alla supposizione che il loro caro sia morto e accolta invece come tutti hanno voluto l'illusione che sia vivo quella povera mamma inferma quelle tre sorelle diano quanto piú possono consistenza di realtà a questa illusione quindici risponde margherita alzando il capo dal libro ma non ne è ben certa e domanda a sua volta alle due sorelle quindici è vero può scorgere su la lucida lastra di bardiglio le smorfie delle due figurine d'una scatola di fiammiferi posata lí da quattordici mesi ormai perché sia pronta a un bisogno ad accendere la candela tanto è il silenzio della casa che gli scoppiettii di quei ceri per quanto lievi arrivano di là alla camera in attesa e quella candela ingiallita da sedici mesi confitta sul trifoglio della bugia ed ecco vela dolcemente la luce degli occhi e fino all'ultimo fino all'ultimo vuol rimanere attaccata all'illusione delle tre figliuole perché anche dal suo ultimo respiro quest'illusione tragga alito e seguiti a vivere per loro con l'estremo filo di voce sospira la comunicazione ufficiale che il sottotenente mochi cesare dopo un combattimento coi ribelli non trovandosi né tra i morti né tra i feriti né tra i prigionieri di cui si è riuscito ad aver notizia certa deve ritenersi disperso anzi scomparso senz'alcuna traccia via benché intatta ancora povera vergine candela dovrebbero cambiarla le tre sorelle se non proprio ogni giorno come fanno per l'acqua della boccetta che anche perciò è cosí viva e pronta a ridere a ogni filo di luce e il vecchio orologio di bronzo in forma d'anfora sul piano di marmo del cassettone pare che avverta la violenza che gli fanno costringendolo a staccare ancora là dentro il suo cupo tic-tac sul e la mamma dal letto dice di sí che muore di questa pena ma negli occhi ha come un riso di luce le tre figliuole glieli guardano quegli occhi con invidia accorata ella tra poco andrà a vedere di là se lui c'è si leverà da quest'ansia della lunghissima attesa rimase stordita come smarrita dopo di fronte allo stupore angoscioso al tremore di quelle tre sorelle pallide livide disse che non sapeva lei stessa come era stato come le era avvenuto si scusò a ogni quindici giorni a ogni mese via per non vederla cosí gialla per non vedere in quel giallore i quattordici mesi che sono passati senza che nessuno sia venuto ad accenderla la sera su quel tavolino da notte poi due poi prese a venire una sola volta per settimana poi con la scusa del lutto per la morte della nonna materna stette piú di quindici giorni senza venire è per quella candela una rivincita difatti quella sera non è stata cambiata l'acqua della boccetta né tratto dal sacchetto e stesa sulle coperte rimboccate la camicia da notte credono di potere e di dovere aspettare cosí il probabile ritorno del fratello e figliuolo cesarino sottotenente di complemento del era partito ormai son piú di due anni per la tripolitania e colà distaccato nel fezzan il caso ha destato in principio molta pietà in tutti i vicini e conoscenti di quella mamma e di quelle tre sorelle a poco a poco però la pietà s'è raffreddata ed è cominciata invece una certa irritazione in qualcuno anche una vera indignazione per questa che pare una commedia questi giorni s'assommino e si facciano troppi mentre per cesarino che non torna il tempo non passa mai è come se fosse partito jeri cesarino anzi come se non fosse partito affatto ma fosse solo uscito di casa e dovesse rientrare da un momento all'altro per sedersi a tavola con loro piú di cento dovevano essere quelle lettere centoventidue o centoventitré le voleva rileggere le avrebbe poi conservate lei per cesarino insieme coi taccuini e a dieci per volta se l'era tutte riportate a casa séguita cupo e piú sgomento che mai a parlare del tempo in quella buja attesa senza fine nelle società cosí quel che fa la vita dunque è la realtà che voi le date e dunque realmente può bastare alla mamma e alle tre sorelle di cesarino mochi la vita ch'egli seguita ad avere per esse della camera cioè tenuta cosí puntualmente in ordine finanche con la camicia da notte stesa sul letto rimboccato quasi che con questa commedia quelle quattro donne vogliano negare il tributo di lagrime a quel povero giovine e risparmiare a se stesse il dolore di piangerlo morto sapendo bene che cosa sta ad attendere lí ancora intatta cosí ingiallita che cosa il fatto è che da quattordici mesi quelle tre sorelle e la loro madre inferma claretta la fidanzata del fratello c'è lei sí purtroppo che fa pensare al tempo che passa la mamma domandando a quanti si è del mese ha voluto contare i giorni che son passati dall'ultima visita di claretta troppo presto han dimenticato vicini e conoscenti che essi proprio essi all'arrivo della comunicazione del comando della colonia quando quella madre e quelle tre sorelle s'eran pur messe a piangere morto il loro caro levando grida strazianti dicono che la loro mamma muore non perché il nuovo fidanzamento di claretta le abbia fatto crollare l'illusione sempre piú fievole del ritorno del suo figliuolo ma per la pena che il suo cesarino sentirà al suo ritorno di questo crudele tradimento di claretta perché se si son lasciate persuadere a non piangerlo morto a non disperarsi della sua morte devono per forza far vedere a lui vivo per loro a lui che veramente può sopravvenire da un momento all'altro che ecco il vostro figliuolo quello che voi conoscevate prima che partisse è morto credetelo è morto solo l'esserci d'un corpo e pur esso tanto cambiato vi fa dire di no voi lo sapete bene ora che la realtà non dipende dall'esserci o dal non esserci d'un corpo può esserci il corpo ed esser morto per la realtà che voi gli davate e alla fine quando non spontaneamente ma condotta dalle sorelle rientrò per la prima volta vestita di nero nella camera di cesarino avvenne una scena inattesa che per poco non fece scoppiare d'angoscia il cuore di quelle tre poverine poverine tutt'a un tratto cosí vestita di nero appena entrata si rovesciò sul lettino bianco di cesarino rompendo in un pianto disperato perché che quanto alla candela confitta lí sul trifoglio della bugia oh essa è cosí diritta e assorta nella sua gialla rigidità che non si cura del dileggio di quelle due figurine smorfiose e del riso della panciuta boccetta da quattordici mesi è vero non hanno piú notizia di lui c'è di piú dopo tante ricerche angosciose suppliche e istanze è arrivata alla fine dal comando della colonia quella candela derisa dalle due figurine smorfiose della scatola di fiammiferi ad ogni scoppiettío pare che abbia un sussulto da cui possa trar fiamma anche lei per vegliare un altro morto qui sul letto intatto glielo direte che l'ho tanto aspettato nella notte i quattro ceri funebri ardono ai quattro angoli del letto e di tratto in tratto hanno un lieve scoppiettío che fa vacillare appena la lunga fiamma gialla sí forse è vivo si sono affrettati a rispondere ma sarà vivo sí è vivo certamente ebbene non è naturale adesso che mancando davvero ogni fondamento di certezza era disperso poteva ritornare da un momento all'altro ma anche dopo un anno chi sa nell'africa ramingo nascosto e sono stati pur essi a sconsigliare e quasi impedire che quella madre e quelle tre sorelle si vestissero di nero come volevano anche rimasero con l'affanno oppresse e quasi sgomente di quella vivacità esuberante di quella rinata gajezza della bambina le tre sorelle sempre piú pallide e piú livide sentirono appena cessato il primo stordimento come l'urto d'una violenza crudele l'urto della vita che rifioriva prepotente in quella bambina e che non poteva piú esser contenuta nel silenzio di quell'attesa a cui esse con le religiose cure delle loro mani gracili e fredde davano ancora e tenacemente volevano dar sempre una larva di vita tanta che bastasse a loro le due figurine smorfiose della scatola evidentemente non vedono come possono vederlo il vecchio orologio di bronzo col bianco occhio tondo del quadrante e il calendario dall'alto della parete col numero rosso che segna la data sono mangiato e volete una tragedia piú tragedia di questa si dà pur luce ogni mattino a questa camera quando una delle tre sorelle a turno viene a ripulirla senza guardarsi attorno due volte la settimana la camicia da notte che ogni sera dopo rimboccate le coperte vien tratta dal sacchetto di raso appeso col nastrino azzurro alla testata della lettiera bianca e distesa sul letto con la falda di dietro debitamente rialzata le han persuase a lungo e con tanti argomenti uno piú efficace dell'altro a non disperarsi cosí perché piangerlo morto hanno detto se chiaramente in quella comunicazione s'annunziava che l'ufficiale mochi tra i morti non s'era trovato ed ecco là le nuove pantofole che margheritina aspettando non si è contentata soltanto di ricamare ma ha voluto anche far mettere sú da un calzolajo perché egli appena tornato le trovi pronte al posto delle vecchie scusate tanto e il calendario quello lí presso la finestra è già il secondo l'altro dell'anno scorso s'è sentito strappare a uno a uno tutti i giorni dei dodici mesi uno ogni mattina con inesorabile puntualità qua nella realtà degli atti che compiono per lui in questa camera che lo attende in ordine pronta ad accoglierlo tal quale egli era prima che partisse ah non c'è pericolo per quella mamma e per quelle tre sorelle ch'egli ritorni un altro com'è avvenuto per il vostro figliuolo a fin d'anno dio ma sei proprio tu oh dio come s'è fatta un'altra non solo nell'anima un'altra cioè nel modo di pensare e di sentire ma anche nel suono della voce anche nel corpo un'altra nel modo di gestire di muoversi di guardare di sorridere ma lo avvertite bene voi ch'era un altro quello partito un anno fa che non è piú ritornato ebbene precisamente come non ritorna piú alla sua mamma e alle sue tre sorelle questo cesarino mochi partito da due anni per la tripolitania e colà distaccato nel ed ella né c'entrava da sé né chiedeva alle tre sorelle che ve la conducessero e di cesarino quasi non parlavano piú tre mesi fa venne di nuovo vestita di abiti gaj che la notizia sarebbe presto arrivata e allora entrava festosa nella camera del fidanzato e vi lasciava sempre qualche fiore e una lettera sí perché seguitava a scrivere lei come al solito ogni sera a cesarino quindici sí conferma nanda la maggiore dal telajo quindici ripete flavia che cuce su la fronte di tutt'e tre s'incide per quella domanda della madre a cui hanno risposto la stessa ruga nella quiete della vasta sala da pranzo luminosa velata da candide tendine di mussolo e c'è da scommettere che le due figurine monellescamente smorfiose della scatola di fiammiferi la paragonino alle tre sorelle stagionate che vengono un giorno per una a ripulire e a rimettere in ordine la camera e lí dov'era il fianco si scopre una chiazza di sangue ah ah geme allora nane trasportandola con chico verso la camera da letto che i porci grassi non possono essere intelligenti perché se questi porci parlano tra sé come il signor lavaccara pretende e va dicendo non essi ma la dignità umana appunto sarebbe scannata in questa festa del signore della nave la sua voce rintrona nelle stanze vuote nessuno risponde entra nella stanza accanto allo studio ov'è la scrivania e dà un balzo indietro nella gran luce ferma in quella stanza bianca candelora è buttata per terra lunga stirata con le vesti scomposte come se si fosse rotolata ridere intanto di tutte le cose nate male che restano a penare nelle lor forme sgraziate o sconce finché col tempo non crollano in cenere nessuno vorrà negare che il porco finché campa campa bene considerando la vita che ha fatto se poi è scannato se ne deve contentare perché certo per sé come porco non se la meritava ma ridendo perché candelora pretendeva d'uscire da questa vergogna ora che a suo dire potevano già perché si vendono bene ora i quadri di nane papa e il valore della sua arte nuova personalissima s'è se non mi lasci finire spende per me e per te il barone ma vedi se spende assai piú per me che significa sii ragionevole significa che dà prezzo a te unicamente perché tu ricevi il lustro da me questo non lo puoi negare con l'immagine buffa di chico e di quel critico e di tanti altri che attorno a lei e a lui idillicamente abbracciati si metterebbero a fare giro giro tondo ohé al sole il sangue s'è tutto aggrumato e incrostato su le dentate e le campane della gentile chiesina ajutavano le voci umane rintronando all'impazzata senza posa a coprire pietosamente quelle strida ma l'aver pensato di coprir di panni l'oscena nudità del corpo già questo solo considerate a quale altezza colloca l'uomo sopra uno schifosissimo porco potrà mangiare fino a schiattarne e anche imbrodolarsi tutto un uomo ma poi ha questo che si lava e si veste perché certo gli è parso che io facendo ragionare quella sua bestia come un uomo o meglio pretendendo che quella sua bestia ragionasse come un uomo non intendessi mica parlare della bestia ma di lui bestie intelligenti quelle ma via con quel grugno lí con quelle orecchie con quel buffo cosino arricciolato dietro e grugnirebbero cosí se fossero intelligenti ma se è la voce della stessa ingordigia quel loro grugnito come se in genere avessi detto che la grassezza esclude l'intelligenza ma del porco ripeto si parlava non doveva dunque farsi cosí brutto il signor lavaccara né domandarmi ma allora io secondo lei tratto fuori dalla chiesa sorretto da un chierico pallido e seguito da alcuni preti digiuni col càmice e la stola due porcelloni per loro somma ventura scampati al macello sdrajati a piè d'un fico vedendo passare quella processione tutta quella umanità degna di tanta considerazione e di tanto rispetto ridursi a poco a poco in uno stato miserando senza piú neppure un'ombra di coscienza con quelle robuste braccia nude spellate e quelle anche poderose par che debba stracciare a ogni mossa la fragile vesticciuola aderente di velo azzurro che le stride su le carni arse ah com'è ridicola quella veste facendosi egli stesso pasta carnosa fibre e vene di quella foglia rigido e nudo un sasso che si senta e viva sasso sulla tela e questo solo gl'importa la sua vergogna la sua vita la vita degli altri ho veduto poco dopo al richiamo delle campane sante raccogliersi alla meglio tra spinte e urtoni tutta quella folla ubriaca e imbrancarsi in processione dietro a quel terribile cristo flagellato su la croce nera senza volerlo sporge l'occhio con la caramella a fissar quella coscia scoperta ajutami a sollevarla perdio gli grida nane esasperato dagli inutili sforzi ma appena la sollevano dalla mano rimasta schiacciata sotto il fianco casca a terra una rivoltella e passiamo agli uomini signori miei ho voluto osservarli apposta anch'essi a uno a uno mentre s'avviavano al luogo della festa che altro aspetto signori miei nella tetraggine di tutto quel sole torrido sul giardino frastagliato d'ombre ha il senso ora nane papa un senso che l'opprime lo urta e quasi lo sgomenta della presenza di tante cose immobili e come attonitamente sospese davanti a lui quando la mattina tra la polvere dello stradone ho veduto i branchi e branchetti di tutti quei porcelloni cretacei avviarsi ballonzolanti e grufolanti al luogo della festa ho voluto guardarli apposta a uno a uno attentamente chico piú che mai imbalordito rinculando a ogni scrollone ma sí ma sí ma sí seguita a inveire nane papa cosí stupidi da far nascere la voglia a questa poverina d'essere amata da me capisci da me da me amata da me poniamo poniamo caro signor lavaccara che lei con la sua bella intelligenza fosse un porco mi scusi mangerebbe lei io no il signor lavaccara e ora lo offendo per davvero questione di logica signori e poi qui è in ballo la dignità umana che mi preme salvare ad ogni costo e non potrei salvarla se non a patto di convincere il signor lavaccara e tutti quelli che gli dànno ragione non ti conviene dài retta a me cara non ti conviene e candelora su le furie gli grida e che mi conviene allora rimanere con te crepare qua di rabbia di schifo non avrebbe potuto fare ciò che ha fatto e goderne dopo ma come mai cosí all'improvviso questa nostalgia di purezza di mettersi con lui adesso appartata tranquilla modesta amorosa con lui dopo quanto è avvenuto non erano però grida giulive di festa ma grida strappate dalla violenza d'un ferocissimo dolore oh sensibilità umana i venditori ambulanti gridando la loro merce i tavernaj invitando alle loro mense apparecchiate e per dir la verità ho torto il viso anch'io ma lamentando dentro di me amaramente che l'uomo a mano a mano col progredire della civiltà si fa sempre piú debole perde sempre piú pur cercando d'acquistarlo meglio il sentimento religioso schifo nane papa placido calcandosi sempre piú il panama sí cara ma senza crepare con un po di pazienza guarda per dirla com'è chico ti proibisco di chiamarlo cosí e non lo chiami cosí ma sí non erano tutti lieti quei visi la promessa del godimento d'una giornata grassa non spianava su la fronte di tanti magri le rughe delle cure opprimenti e i segni delle fatiche e delle sofferenze spiegazione piú chiara di questa mi sembra che non avrei potuto dare al signor lavaccara ma non ha valso a nulla anzi è certo che ho fatto peggio me ne sono accorto parlando piú mi sforzavo di render chiara la spiegazione e piú il signor lavaccara si scuriva in viso masticando già ritornata questa mattina dai bagni di mare scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine ha negli occhi chiari bruciati nel mento un po rientrato nei capelli gialli irruviditi un'aria di capra addormentata nella voluttà e il polso e anche un po la mano gli si sono gonfiati e incordate le vene nane papa si scuote dalle sue considerazioni e s'avvia per salire alla villetta chiama due volte prima dalla scala poi dalla saletta d'ingresso candelora candelora la sua ma anche con chico e un altro insieme allegramente cose della vita sciocchezze in un modo o nell'altro passano e non lasciano traccia ed ecco che il signor lavaccara mi guardò una prima volta come se con questa domanda non propriamente lui ma avessi voluto offendere quella sua bestia mi rispose magro peserà piú d'un quintale ogni cosa porta con sé la pena della sua forma la pena d'esser cosí e di non poter piú essere altrimenti è appunto in questo il nuovo della sua arte nel far sentire questa pena della forma sa bene lui che ogni gobbo bisogna che si rassegni a portare la sua gobba anche questa volta ma con piú ragione il signor lavaccara ha finto di non vedermi uno dei due piccini piangeva ma voglio credere che non piangesse per la prossima vista della pallida testa insanguinata della cara grossa bestia tuttavia che differenza pensate anche a guardar soltanto alla luce dell'occhio umano specchio dell'anima e al dono del sorriso e della parola loretta naturalmente gli è saltata addosso come una gatta inferocita ma che fa intanto non ti torna giú con la tintura di jodio la bambagia e la fascetta se n'è andata sú piangendo poverina gli alberi quegli alti fusti d'acacia la vasca con quel giro di roccia artificiale e con quello specchio verde d'acqua stagnata i sedili che aspettano voi dite ma perché almeno non si macellavano lontano dalla folla tutti quei porci e io vi rispondo ma perché la festa allora avrebbe perduto uno dei suoi caratteri tradizionali forse il suo primitivo carattere sacro d'immolazione voi non pensate al sentimento religioso signori non è indurita dallo spasimo loretta ma dalla morte nane papa come impazzito appena disteso il cadavere sul letto grida a chico chi era ai bagni con voi dimmi chi era ai bagni con voi ci si mise addosso con una tale ferocia di farlo cristo che nei duri stinchi inchiodati su la rozza croce nera nelle costole che gli si possono contare tutte a una a una tra i guidaleschi e le lividure non un'oncia di carne gli lasciò che non apparisse atrocemente martoriata perché fosse scannata alla festa del signore della nave se no alle corte m'arrabbio sul serio e dico al signor lavaccara che o il suo porco era un porco qualunque e non aveva questa famosa intelligenza umana che lui va dicendo o il vero porco è lui ma non le dice poverina lui bambina bambina perché gli pare un po buffo il fatto che abbia bevuto la tintura di jodio bambina le ripete avvenuto quasiché lui adesso sia piú in grado di prendere sul serio qualche cosa nella vita e l'amore poi e un amore poi cosí tutto gualcito come quello di lei io gli ho voluto dimostrare appunto che non poteva averla e non l'aveva per sua fortuna questa famosa intelligenza umana perché un uomo sí può permetterselo il lusso di mangiare come un porco sapendo che alla fine ingrassando non sarà scannato ma un porco no no e no vedi dice nane mostrandola il cuore cosí ti mangerei rugge candelora tutta aggruppata sul sedile lo so dice nane e appunto per questo desiderio vedrai che ti persuaderai a non andartene e quando anche l immaginarsi mo nudi per lo stradone uomini e donne cosa impossibile ma ammettiamola pure non dico che sarebbe un bel vedere le vecchie i panciuti i non puliti lui perdio se l'uomo arriva finanche ad assaggiargli addosso da vivo le orecchie e il codino meglio di cosí che se poi vogliamo chiamar fiducia la stupidità siamo logici in nome di dio e non diciamo che i porci sono bestie intelligenti chico smarrito fa alcuni nomi ah perdio esclama allora nane feroce venendogli addosso afferrandolo per il petto e scrollandolo tutto ma è possibile che dobbiate essere tutti quanti cosí stupidi vojaltri che avete un po di quattrini cosí stupidi noi è stata cosí la sua sorte è segno che non poteva essere altrimenti gli pare già tanto lontana a pensarci e cosí come da lontano ha detto a loretta questa mattina che gli sarebbe piaciuto certo oh ma senza dare alcun peso alla cosa è solo nella villa loretta ritornata quella mattina dai bagni di mare prima di partire volle licenziare le donne di servizio nessuno dunque può ajutarlo a sollevarla da terra nessuno può correre a chiamare una vettura per farla trasportare a un ospedale per un pronto soccorso siamo perfettamente d'accordo ma se me l'ha cantato lui santo dio il signor lavaccara lui in tutti i toni che quella sua bestia la parola sola le mancava tutt'e sei han fatto finta di non vedermi ma le due figliuole tirando via di lungo si sono tutte invermigliate e uno dei piccini dopo pochi passi s'è voltato tre volte a sbirciarmi in campagna perché il signore della nave si festeggia nell'antica chiesetta normanna di san nicola che sorge un buon tratto fuori del paese a una svolta dello stradone tra i campi dico che il barone ti ama candelora mia e spende per te ah per me spende buffone mascalzone non spende assai piú per te niente mi restò lí piantato e duro davanti piú brutto di prima e io allora per smuoverlo soggiunsi con premura una sfida dispettosa ai suoi occhi di pittore che la scoprono sempre nuova e diversa in questa ora meridiana qua nel giardino della villetta sotto questo sole nero d'agosto che si frastaglia tutto d'ombre violente è spaventosa e la chiama anche scioccherella sua e cerca di tirar la veste azzurra labile su quella coscia scoperta che l'offende e torce gli occhi per non vederle la bocca cosí tutta nera la vesticciuola si lacera allo strappo della sua mano convulsa e scopre di piú la coscia senza la piú lontana memoria delle innumerevoli benemerenze che in tanti secoli ha saputo acquistarsi sopra le altre bestie della terra con le sue fatiche e con le sue virtú scamiciati gli uomini discinte le donne teste ciondolanti facce paonazze occhi imbambolati danze folli tra tavole capovolte panche rovesciate canti sguajati falò spari di mortaretti urli di bimbi risa sgangherate come può piú nasconderle ora la nudità prorompente quella vesticciuola celeste messa per decenza in realtà la fa apparire assai piú indecente che se fosse nuda basta io intanto con la discussione su l'intelligenza e la grassezza del porco e il deplorabilissimo malinteso a cui questa discussione ha dato luogo ho perduto l'invito del signor lavaccara alla festa appunto perché lo chiamo io cosí ah bene credevo di farti piacere vuoi allora che lo chiami il barone il barone una coscia scoperta accorre le solleva la testa oh dio che ha fatto la bocca il mento il collo il seno sono macchiati d'un giallo nerastro e ha provato un gran dispetto per lui rimasto tal quale né triste né lieto sciamannato come prima senz'altra gioja fuori di quella de suoi colori senz'altra voglia che di scavare di scavare nella sua arte per il bisogno sempre insoddisfatto di andare in fondo ad essa egli può muoversi se ne può anche andare ma che stranezza si sente come guardato da tutte quelle cose immobili attorno e non solo guardato ma anche come legato dal fascino ostile quasi ironico e per questa maledetta ostinazione si guasterà il piacere di mangiarsela ah mi avesse invitato a tavola con lui mi sarei risparmiato certamente il grande affanno di vedere io solo a digiuno io solo con gli occhi non offuscati dai vapori del vino no perdio mi sembra cosí chiaro offendere ma che offendere io ho voluto anzi difendere contro se stesso il signor lavaccara e conservargli intero il mio rispetto e levargli fin l'ombra del rimorso d'aver venduto quella sua bestia un pandemonio sotto le rosse nubi dense e gravi del tramonto sopravvenute quasi con spavento sotto queste nubi divenute a mano a mano piú cupe e fumolente gli occhi gli diventano di punto in punto piú lustri e piú acuti poi quando i denti di candelora si staccano delizia si sente nel braccio come una bollatura di fuoco non dice nulla tira sú pian piano la manica della giacca quella della camicia non vien sú la tela s'è affondata nella carne viva la manica bianca è pezzata nel mezzo di rosso una chiostra insanguinata la chiostra dei denti forti di candelora impressi lí tutti a uno a uno veramente non so che relazione ci sia tra il signore della nave e la scanna dei porci che si suole iniziare il giorno della sua festa penso che siccome d'estate la carne di queste bestie è nociva s'è imposto non già perché sia realmente compreso ma perché l'imbecillità dei ricchi visitatori delle esposizioni d'arte è stata costretta dalla critica a fermarsi davanti alle sue tele nella rabbia ella nota l'ammirazione negli occhi di lui e istintivamente ha un sorriso di compiacimento che subito però la esaspera diventa ghigno quel sorriso un ghigno che a un tratto si rompe in singhiozzi ho seguíto da lontano per un buon tratto la cara famigliuola del signor lavaccara che si avviava sicuramente incontro a un solennissimo guasto di stomaco ma ecco che mi son potuto consolare pensando che domani troverà da un farmacista la purghetta che li guarirà mangerà il porco anche lui povero piccino forse ne mangerà troppo ma speriamo che non gli faccia male quand'anche però gli dovesse far male la previdenza umana c'è pure per qualche cosa un velo di fumo grasso misto alla polvere annebbiava lo spettacolo tumultuoso della festa ma pareva che non tanto quella grassa fumicaja quanto lo stordimento cagionato dalla confusione e dal baccano impedisse di vedere chiaramente ha voluto sí con un magistrale articolo richiamare l'attenzione degli imbecilli sull'arte nuova e personalissima di nane papa ma ha voluto anche che questo riconoscimento dell'artista fosse non diciamo pagato ma graziosamente compensato con la piú viva gratitudine di candelora e vergogna ricevo vergogna vergogna nane papa sorride e piú placido che mai risponde no scusa vergogna io se mai sono tuo marito è tutto qui credi loretta quella veste candelora ha nuotato nuda per mattinate intere nuda su la spiaggia deserta s'è cosparse e maculate di rena infocata le sode carni al sole sentendo alle piante dei piedi il fremito fresco delle spume marine il signor lavaccara mi volle parlare d'un suo porco per convincermi ch'era una bestia intelligente io allora gli domandai scusi è magro perciò le ho domandato se il suo era magro lei m'ha risposto che pesa piú d'un quintale e allora mi scusi caro signor lavaccara sarà un bel porco il suo non dico ma non è certo un porco intelligente e come le forme sono i fatti quando un fatto è fatto è quello non si cangia piú candelora per quanto faccia non potrà piú per esempio ritornar pura come quando era povera sebbene pura forse non è stata mai candelora neppure da bambina ma scusate e se non se lo dovesse mangiare che obbligo avrebbe l'uomo d'allevare il porco con tanta cura fargli da servo lui carne battezzata condurselo al pascolo perché che servizio gli tende in compenso del cibo che n'ha saranno stati i giudei su la carne viva di cristo ma qui fu lui lo scultore quando però si dice esser cristo e amare l'umanità pur trattato cosí fa miracoli senza fine questo signore della nave uscire da questa vergogna e come è piú possibile ormai se tutti e due l'hanno dentro fuori attorno l'unica è questa non darci importanza e seguitare lui a dipingere lei a divertirsi con chico per ora poi con un altro voi o porci la passate grassa e in pace la vostra vita finché vi dura guardate a questa degli uomini adesso lei m'affrettai a rispondergli o che c'entra lei caro signor lavaccara è forse un porco lei mi scusi quando lei mangia col bello appetito che dio le conservi sempre per chi mangia lei quanto piú in fondo fosse possibile tanto da non veder piú nulla della buffa fantasmagoria della vita che gli s'agita attorno forse anzi certo rappresenta la sua gloria questa buffa fantasmagoria e poi pensavo a tutte le arti a tutti i mestieri a cui quegli uomini attendevano con tanto studio con tanti travagli e tanti rischi che i porci certamente non conoscono lustro torna a gridare candelora al colmo della rabbia sí lustro di queste alza un piede e gli mostra la scarpa e non può sapere che gli altri la facciano ingrassare per conto loro e se un porco è nato porco che può farci per forza come un porco deve mangiare e dire che non dovrebbe e dovrebbe rifiutare il pasto per farsi mangiar magro è una sciocchezza perché un tal proposito a un porco non può mai venire in mente ma se frugolavano finanche nella polvere dello stradone fino all'ultimo senza il minimo sospetto che tra poco sarebbero stati scannati si fidavano la critica via una parola la critica una parola che non vive se non nei calzoni d'un critico e il critico a cui candelora un giorno per disperata volle andare a gridare in faccia se era giusto che un artista come nane papa morisse di fame quel critico il piú ascoltato di tutti e i pensieri che ciascuno pur andando alla festa aveva in mente forse non del padre o della madre ma di qualche amico o della nipote o dello zio che lo scorso anno partecipavano anche loro allegri alla festa campestre andartene tògliti il cappellino via un po di tintura di jodio per levare il veleno la bambagia fenicata e una fascetta di garza sú nel cassetto della mia scrivania loretta il secondo a destra lo so che sei una bestiolina di quelle che mordono e appunto per questo tengo una provvista di rimedi urgenti a sollevarla ti voglio ma alla fine sempre sorridente e ancora pallidissimo nane ci riesce il braccio è una pietà in giro ogni dentata una ferita e dentro la carne è nera si sono imbestiati si sono ubriacati ed eccoli qua che piangono ora inconsolabilmente dietro a questo loro cristo sanguinante su la croce nera eccoli qua che piangono il porco che si sono mangiato e volete una tragedia piú tragedia di questa lui quest'ingiustizia ha voluto vendicare e come eccolo come la villetta l'automobile il canotto ori gemme gite abiti feste la terza volta cosí per ridere io ho cacciato fuori la lingua e l'ho salutato di nascosto con la mano s'è fatto serio serio con un viso lungo lungo distratto e s'è subito messo a guardare altrove curvo per tenerle il braccio comodo all'altezza della bocca nane digrigna i denti anche lui ma per sorridere muto allo spasimo che lo fa impallidire per sé non ingrassa mica per gli altri il porco invece crede di mangiare per sé e ingrassa per gli altri mica rise ma grazie tante di questa fiducia come se l'uomo da che mondo è mondo e ha pratica coi porci non avesse sempre dimostrato al porco di appetirne la carne e ch'esso perciò non deve affatto fidarsi di lui urgenti candelora alza il braccio e lo guarda guarda di sfuggita il braccio nane in quell'atto la ammira è una maraviglia di forme e di colori candelora quante baracche improvvisate con grandi lenzuola palpitanti nello spiazzo davanti la chiesa di san nicola attraversato dallo stradone taverne all'aperto tavole tavole e panche caratelli e barili di vino fornelli portatili banchi e ceppi di macellaj è atroce veramente in mezzo a un afoso meriggio d'agosto avvertire cosí in una pausa la vita che pesa carica di vergogna e di schifo e sentire pietà mentre si suda del peso sull'anima di quella vergogna e di quello schifo i macellai ai loro banchi di vendita intonavano il bando senza forse saperlo su le strida terribili dei porci che là stesso in mezzo alla folla erano macellati sparati scorticati squartati le gemme il lusso di loretta gl'inviti le feste la sua gloria e anche perché no la sua vergogna ma che glien'importa tutta la sua vita tutto ciò che di vivo è in lui egli lo mette lo dà lo spende per il gusto di far carnosa una foglia ho visto tanti impallidire turarsi con le mani gli orecchi torcere il viso per non vedere l'accoratojo brandito cacciarsi nella gola del porco convulso tenuto violentemente da otto braccia sanguinose smanicate me da me amata da me e rompe in un pianto disperato abbattendosi sul cadavere di loretta giuro che non ho voluto offendere il signor lavaccara né una volta né due come in paese si va dicendo cose estranee transitorie di cui è vano tener conto l'arte sua lei sola vive l'opera che prepotentemente piglia corpo dalla luce e dal tormento della sua anima egli nane papa vi sta da circa sei mesi e solo questa mattina ha provato il bisogno irresistibile di porre sotto gli occhi a se stesso e a candelora ritornata dal mare la sua vergogna e quella di lei in tutta la sua nudità bevevano anche loro quella bell'aria aperta e adesso rinserrati nel bujo sottoterra poverini sospiri rimpianti e anche qualche rimorso ma no no ecco oh consolazione vidi che piangeva piangeva tutta quella folla ubriaca singhiozzava si dava pugni sul petto si strappava i capelli scarmigliati cempennando barellando dietro a quel cristo flagellato s'era mangiato il porco sí s'era ubriacata è vero ma ora piangeva disperatamente dietro a quel suo cristo l'umanità morire scannate è niente o stupidissime bestie io allora esclamai trionfante e candelora subito non solo a quel critico ma a tutti gli ammiratori piú fanatici dell'arte nuova del marito inebriata della vittoria che forse le pareva dovesse costarle chi sa quanto subito s'è dimostrata gratissima senza piú me tu loretta papa diventeresti subito una piccola cosa di poco valore e di molto rischio per cui chico il barone non spen che fai piangi ma no via io sto scherzando ma per fortuna ecco dalla via la tromba dell'automobile di chico il barone e poco dopo chico appare sbalordito con la faccia gialla di vecchio ebete sul corpo giovanile sperticato elegantissimamente vestito oh e che ha bevuto la boccetta del jodio è niente è niente le grida candelora mia ma che sciocchezza hai fatto bambina mia ma non è niente ti brucerà un po lo stomaco sú sú cerca di sollevarla e non ci riesce perché la poverina s'è indurita nello spasimo vedendomi portare da mangiare io grugnirei inorridito nix ringrazio signori mangiatemi magro un porco che sia grasso vuol dire che questo ancora non l'ha capito e se non ha capito questo può mai essere intelligente m'è parso si guardassero tra loro come per dirsi ecco fratello vedi e poi dicono che i porci siamo noi mi sentii fino all'anima ferire da quello sguardo e fissai anch'io la folla ubriaca che mi passava davanti vuol essere amata adesso loretta amata da lui forse per dispetto della sua indifferenza non è una pazzia se egli la amasse davvero dovrebbe ucciderla ci vuole quella indifferenza come condizione imprescindibile per sopportare la vergogna ch'ella gli rappresenta accanto il dono divino dell'intelligenza traspariva anche dai minimi atti dal fastidio con cui voltavano la faccia per non prendersi il polverone sollevato dai branchi di quelle bestie e dal rispetto con cui poi si salutavano l'un a un certo punto il signor lavaccara reggendo per mano uno di qua uno di là i due figliuoli piú piccoli m'è passato davanti con la moglie dietro rosea e prosperosa come lui tra le due figliuole maggiori ci dev'essere se si chiama cosí questo signore qualche storia o leggenda ch'io non so ma certo è un cristo che chi lo fece piú cristo di cosí non lo poteva fare gli sarebbe piaciuto trovarsi accanto nella vita una compagna buona a cui la povertà non avesse fatto tutta quella rabbia una compagna umile e mite sul cui seno avesse potuto riposarsi che gli avesse ispirato con le sue sofferenze la stessa pena che gl'ispirava allora la sua arte misconosciuta se non le è costato nulla far cosí niente di male povera candelora le ha fatto paura la povertà ecco dice di no lei dice che le faceva rabbia non paura perché quella povertà non era lo stento non era l'avvilimento era l'ingiustizia dato il merito di lui e candelora scappa via verso la villetta nane papa quasi senza volerlo arriccia il volto in una smorfia monellesca seguendola con gli occhi poi si guarda il braccio ferito che al sole gli brucia forte poi chi sa perché si sente pungere anche lui gli occhi dal pianto e il naufragio della barchetta col nome scritto bello grosso a poppa che ciascuno possa leggerlo bene e insomma ogni cosa tra nuvole squarciate e questo cristo che appare alle supplicazioni dei naufraghi e fa il miracolo e parecchi compassionevolmente portavano a quella festa d'un giorno la loro miseria di tutto l'anno per provare se trovasse piú il verso là tra tanti sanguigni ben pasciuti d'aprire i denti gialli a uno squallido sorriso è cosí so difatti che il signor lavaccara va portando in giro il mio discorso per farne risaltare la fatuità agli occhi di tutti perché tutti gli dicano che non avrebbe senso quel mio discorso riferito a una bestia la quale anch'essa crede di mangiare per sé porco e professore di belle lettere e filosofia e notajo e cancelliere e orologiajo e fabbro tutti i lavori le afflizioni le cure dell'umanità vedevo con soddisfazione rappresentati in quella folla che procedeva per lo stradone e certo è ormai cancellato il ricordo dell'antica maja madre del dio mercurio da cui il porco ripete il suo secondo nome ho rivisto sul tardi il signor lavaccara sudato e stravolto senza giacca recando tra le mani un gran piatto bislungo gratissima a tutti a quel barone chico in ispecie che ecco è arrivato finanche ad alloggiarli nella sua villetta per avere l'onore di dar ricetto a un portento dell'arte a un figlio della gloria e che trattamenti che regali che feste dico la verità dati i sani criteri di cui mi sento ormai profondamente compenetrato non credevo mi dovesse costar tanto ma alla fine con l'ajuto di dio ci sono riuscito e io allora gli dissi scusi e le pare che possa essere intelligente del porco si parlava il signor lavaccara con tutta quella rosea prosperità di carne che gli tremola addosso credette che io dopo il porco ora volessi offendere lui scherzando nane s'accosta a candelora fa per passarle una mano sotto il mento ma loretta gli ghermisce il braccio apre la bocca come una belva e gli addenta quel braccio a lungo a lungo senza lasciare stringendo sempre piú forte non me ne dolgo tanto per il piacere che mi è mancato quanto per lo sforzo che ho dovuto fare assistendo solo da curioso alla festa per conservare il rispetto a tante brave persone e salvare come ho detto la dignità umana carezzata per circa due anni nel cortile della casa la contemplerà il padre quella testa dalle larghe orecchie abbattute dagli occhi gravemente socchiusi tra i peli per lodarne forse con rimpianto ancora una volta l'intelligenza se non fossi tuo marito e sopra tutto se tu non stéssi piú con me sotto questo tetto ospitale tutto il gusto capisci svanirebbe qua possono venire a onorarti impunemente e tutti con un piacere tanto piú grande quanto piú tu diciamo così i fai disonore e vergogna tanto che se ne proibisce la macellazione e con l'autunno il tempo comincia a rinfrescare si colga l'occasione della festa del signore della nave che cade appunto in settembre per festeggiare anche come suol dirsi le nozze di che spira dalla loro attonita immobilità e che gli fa apparire inutile stupido anche buffo il suo potersene andare rappresenta la ricchezza del barone chico quel giardino avviarsi seguito dai due piccini al banco del macellajo al quale aveva venduta quella sua bestia intelligente andava a riceverne patto della vendita la testa e tutto il fegato come rassegata in una smorfia frigida tra di schifo e di compassione ma gli occhi ecco si provavano a far notare non per iscusa però non per opporsi all'accertamento del resto ben noto di quei guasti sono convinto che non c'è altra realtà fuori delle illusioni che il sentimento ci crea se un sentimento cangia all'improvviso crolla l'illusione e con essa quella realtà in cui vivevamo e allora ci vediamo subito sperduti nel vuoto vagolava parlava tra sé di cose aliene senza nesso tra loro seguiva immagini note che si presentavano non richiamate affatto aeree ma precise fuori della coscienza e dava suggerimenti pur sicura di non essere ascoltata ma la volontà nemica lo costringeva a levarsi dal seggiolone e a presentarsi là davanti a se stesso nello specchio oh guarda nello specchio dell'armadio disposto ad angolo dall'altra parte della finestra appariva e spariva la punta di quel piede dondolante con una virgola di luce su la mascheretta di coppale si chiudevano da sé quegli occhi di bimbo e la stanchezza repentinamente invadeva appesantiva tutte le membra la volontà però aveva un ultimo guizzo sinistro e prima che il corpo cosí all'improvviso vuoto di forze cascante si trascinasse fino alla poltrona a piè del letto ma ora no ora tremavano e i polpastrelli avevano quasi perduto il tatto tremavano d'armarsi del rasojo cosí non piú sicure com'erano di sé guidate come sarebbero tra poco da quegli occhi spaventosi con un'ira che non solo accrebbe il nostro sbigottimento ma ci offese e ci ferí come una crudelissima ingiustizia non avrebbe dovuto sembrargli naturale che restassimo cosí a quella notizia inattesa ma l'ira ingiusta e l'asprezza non erano per noi da normale e consueto che era diventava un'impresa oscura decisiva e quasi solenne sul cassettone era il pennello la scatoletta della pasta di sapone il rasojo ma bisognava prima versar l'acqua nella catinella prendere accappatojo dormí quel corpo nell'incomoda positura fino a che il barlume primo del nuovo giorno piú squallido piú umido dell'ultimo del giorno precedente non diradò appena appena con un brulichío indistinto l'ombra nel vano di quella finestra piccola come un giocattolo da lasciar per ora nel cassetto cosí come stava quieta e nascosta il mazzetto di chiavi rimaneva appeso alla toppa e ciondolante dalla finestra sul giardino entrava la dolce frescura della sera imminente non sapevano piú con precisione le mani quel che bisognasse far prima prima l'accappatojo sí nel tondo specchietto a bilico tirato innanzi sul piano di marmo del cassettone appariva di tra gli sgonfii del candido accappatojo l'ispida faccia che neppure ci salutava noi suoi figli soli fino a jeri neppure ci vedeva un altro figlio quello la mamma nostra la mamma tutta di noi fino a jeri aveva avuto fuori della nostra un'altra vita fuori di noi un altro figlio come poi stanche di quel giuoco s'allungavano per farne un altro che consisteva in un aprirsi e chiudersi ritmato prima col piede sinistro sul destro e poi col destro sul sinistro per star sotto una volta per uno senza smontato allora allora da cavallo tutto ansante e polveroso per prevenir di qualche passo l'arrivo della vettura che conduceva la mamma non sola capisci nessuna madre io credo fu cosí tutta de suoi figli come la mia né io né certo le mie sorelle nel vederla dalla mattina alla sera attorno a noi proprio dentro la vita nostra nelle lunghe assenze di mio padre dalla villa c'immaginavamo che potesse avere una vita per sé fuori della nostra anzi se n'era sempre servito per non lasciare in pace un momento i suoi compagni di mano e quasi se ne gloriasse spesso anche si levava ritto come per dire a tutti ecco vedete sono cosí ne prendeva un lembo e timidamente come per riprendere il giuoco col pollice e l'indice si metteva a scorrerlo fino alla punta passiamo il tempo cosí pareva dicesse quella mano ma ormai la tentazione di quello specchio era troppo forte non piú per il corpo adesso ma per quella volontà nemica la quale ecco costringeva gli occhi a fissarlo per modo che prima si stirassero fino a combaciare l'un dito con l'altro e poi si staccassero molleggiando oppure giocavan separatamente l'una e l'altra mano ma quasi sempre ciò che faceva l'una l'altra rifaceva e in quell'attesa essi non sapendo che fare per non intorpidirsi nell'abbandono giocavano per conto loro giocavano veramente come pazzi impaurite da quegli occhi allungavano le dita tremolanti al pennello scoperchiavano la scatoletta della pasta di sapone ne prendevano una ditata la inserivano tra i peli del pennello bagnato cominciavano a insaponar le guance il mento la gola tu capisci non mi offendeva tanto per me questa sottrazione d'amore quanto m'offendeva il fatto che quel ragazzo era suo questo non sapevo tollerare perché la mamma ora non mi pareva piú mia non mi pareva piú la mamma ch'era stata per me prima altro giuoco gli occhi aggrottati lo seguivano aspettavano fissi all'angolo dello specchio che apparisse la punta del piede ma pur fingevano di non accorgersene sapendo che se avessero minimamente mostrato di farvi attenzione l'ànsito del petto cessava la mano non piú tremante riprendeva svelta e quasi con gioja il pennello giacché la spuma s'era ormai tutta rappresa frigida tra i peli io sono per esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nell'ignoranza di tante cose che scoperte alla fine improvvisamente per caso sconvolgono l'animo e lo guastano talvolta irreparabilmente appena appena vedevano eran subito distratti dalla cosa veduta e condannati a volgersi altrove senza attenzione ma essi con la coda senza parere seguivano il giuoco delle gambe o delle mani erano cosí rossi e gonfi per la polvere dello stradone se non che una sera vedemmo ritornare in villa solo e fosco nostro padre la mamma quei mobiletti nuovi mi stavano attorno rigidi e come compresi di tutte le regole della buona società si capiva che avrebbero sofferto e si sarebbero offesi d'una trasgressione anche minima a quelle regole i parve che il giovinetto lí effigiato con la disperata tristezza degli occhi mi dicesse perché chiedi di me io t'ho confidato che sento la stessa pena che tu entrando qui hai sentito accanto a lei sorretto da guanciali tutto avvolto in scialli di lana pallido come di cera con questi occhi smarriti che tu gli vedi nel ritratto ma sarebbe ora veramente d'andare a cena almeno a cena poiché oggi a mezzogiorno non s'è desinato prima d'andare a cena però e la mano levandosi di nuovo ma non piú adunca riafferrava le guance per grattar l'ispidume dei peli rinascenti le sopracciglia la fronte avvertivano confusamente in quell'abbandono cosí a lungo protratto una minaccia oscura e paurosa a cui per proprio conto cercavano di sottrarsi io avrei voluto ch'egli guarisse anzi ch'egli rimanesse lí tra noi per riempire con l'odio che la sua presenza m'ispirava il vuoto orrendo rimasto dopo la sua morte tra me e mia madre perché perché tant'odio contro quell'aspetto di povero malato soffriva di che soffriva all'improvviso un tremor convulso partiva dalle viscere contratte e gli occhi quegli occhi si riempivano di lagrime bisognava che dopo il corpo fosse trovato pulito intanto la barba subito contrariamente al loro primo desiderio le mani si sentivano ora messe a servizio della volontà nemica per un atto che mani suggerivano a queste di sfuggita di prendere per esempio dal tavolinetto presso il seggiolone il tagliacarte per cominciare con esso un altro giuoco perché esci ora da questa pena e vuoi da altri intorno a me notizie che io qui muta immagine non posso correggere o smentire stefano conti alla mia domanda storse la testa e levò un braccio come per ripararsi dalla vista di quel ritratto quasi quasi no via non conveniva meglio seguitare a giocare non stuzzicare la fiera volontà nemica penetrata nella profonda misteriosa intimità ove la decisione oscura e paurosa si maturava ma un po anche per le altre tre dita buffo di forma con l'ultima falangetta attaccata male storta in dentro dura quasi inflessibile pareva un dito col torcicollo fisso ma di questo difetto non s'era mai afflitto e lo teneva sotto premendolo con l'ajuto delle tre altre dita fin quasi a stracollarlo non si dava per vinto cosí premuto grattava al pollice il polpaccio come per dirgli vedi posso muovermi stai peggio tu che io ma che tuttavia per l'addietro era usa a presentarsi innanzi allo specchio pietosamente nel modo piú favorevole ora quasi non comprendendo il perché di quell'esame cosí minuzioso cosí acuto e spietato restava come mortificata e attonita davanti a se stessa l'indice stropicciava la gamba come per cancellarle la sofferenza inutilmente inflitta poi tutt'e due le mani la prendevano e la accavalciavan su l'altra perché si spassasse un poco a dondolare il piede andava è vero di tanto in tanto una volta ogni due o tre mesi in città col babbo per tutto un giorno ma credevamo che non s'allontanasse affatto da noi con quelle gite fatte come ci sembravano per rinnovar le provviste della casa di campagna lo strano sentimento di commettere una violenza di cui mi dovessi vergognare o piuttosto un tradimento che tanto piú doveva rimordermi in quanto approfittavo che nessuno potesse rinfacciarmelo se non lo stesso mio sentimento ma non si svegliarono le membra il primo a svegliarsi fu il cuore róso da un tormento che il corpo non sapeva si svegliò per avvertire una vacuità spaventevole sospesa nella sua tetraggine in quel salotto non ero mai entrato perché stefano m'accoglieva nella sua stanzetta da studio o nella sala da pranzo il ritratto appariva d'una trentina d'anni fa ci guardò con occhi quasi feroci la mamma era rimasta in città perché perché s'era sentita male ci disse cosí dapprima dio come stravolta quasi aguzzata tutta negli occhi attoniti truci irriconoscibile ed ecco le mani ormai abituato da un pezzo agli antichi mobili delle case di campagna comodi massicci e confidenziali che dalla lunga consuetudine e da tutti i ricordi d'una vita placida e sana hanno acquistato quasi un'anima patriarcale che ce li rende cari non stavano certo ad aspettar nessuno quei mobiletti in quel salottino appartato e sempre chiuso e il senso di pena con cui li guardavo me li faceva ora sembrare intorno come stupiti di vedermi tra loro non ostili ma neppure invitanti attenzione l'uomo tutt'assorto nel suo intimo dolore con uno sbuffo avrebbe fatto finir quel dondolío e prendere al corpo un'altra positura chi sa forse non sarebbe stato male poco dopo il ragazzo s'era mortalmente ammalato e mia madre era accorsa al suo capezzale lo aveva conteso alla morte e appena convalescente se l'era portato con sé in campagna sperando di fargli riacquistare la salute col suo amore con le sue cure fu tutto invano quello e lo amava come noi piú di noi non so se le mie sorelle provarono quel che provai io nella stessa misura io ero il piú piccolo avevo appena sette anni godevano altre volte gli occhi e gli orecchi nel vedere e nell'udire il bollichío e il friggío della spuma fresca bianchissima crescente morbida in volute bambagiose su le guance sul mento poi l'una ecco si levava o per andare a stirare il lobo d'uno degli orecchi o nella bocca il labbro inferiore o la borsa gonfia sotto l'occhio o per grattare senza bisogno il mento irto di barba non rifatta da parecchi giorni piú pietosi di tutti erano gli occhi le sopracciglia la fronte per carità non me ne parlare non posso neanche guardarlo scusami non credevo balbettai no non immaginare niente di male s'affrettò a soggiungere stefano maledetto il piede che dapprima dondolandosi vi s'era riflesso ma gli occhi piuttosto maledetti gli occhi che lo avevano scorto posando la rivoltella sul cassettone la mano diceva a quella volontà ecco c'è questa per te non hai detto con questa e lasciami dunque rifar la barba in pace da allora credi ti dico una cosa orrenda da allora io non mi sentii piú la mamma nel cuore l'ho perduta due volte io la madre ma ne ho anche avute quasi due il corpo tutto il corpo dormiva ora col capo appoggiato ai piedi del letto un braccio proteso verso la piccola rivoltella senza avvertire il freddo della notte ch'entrava dalla finestra aperta il vederla riattaccarsi a noi dopo la morte di lui come se ormai ella potesse ridivenir tutta nostra come prima fu per me uno strazio anche maggiore subito il pollice e poi tutt'e cinque le dita dell'altra mano si davano a compensarlo con carezzine e strofinamenti amorosi del male che s'era fatto per il bene di tutti i sentii strappare le viscere il cuore soffocare d'angoscia occupar l'animo da un sentimento oscuro violentissimo d'odio di gelosia di ribrezzo di non so che altro noi siamo qua tanto tristi d'esser lasciati cosí soli senza vita in questo stanzino privo d'aria e di luce esclusi per sempre dall'intimità della casa o andava con l'unghietta sbilenca a stuzzicar l'unghiona dura del pollice tozzo ma questo alle volte seccato e stanco gli s'opponeva con violenza saltandogli addosso su la prima falange ma cosí quasi per proprio conto si provavano a far notare che quelle borse gonfie intanto no ecco non ci sarebbero state avrebbero potuto non esserci o non essere almeno cosí pronunziate se quattro notti quattro notti sappi che io ebbi attossicata l'infanzia nel modo piú crudele da questo ragazzo morto di sedici anni attossicata nell'amore piú santo quello della madre nel salottino tenuto in una triste penombra restai in piedi a guardare con un senso indefinibile di fastidio i mobiletti nuovi disposti in giro ma come per non servire e l'uomo ritornava a sedere sul seggiolone col fazzoletto su gli occhi stava un pezzo cosí poi abbandonava le mani su le gambe e la sinistra ecco s'avvicinava alla destra che teneva il fazzoletto io e difatti il pollice preso come in una morsa presto lo lasciava andare quel giorno però erano tutti d'accordo che quel mignolo buffo fosse cosí dispettoso e prepotente e non si stésse quieto un momento piaceva anzi alle altre quattro dita bisognava veder le gambe come ballavano ora l'una ora l'altra ora tutt'e due insieme con la punta dei piedi a terra e il tallone sospeso per modo che il tendine brandisse imponeva alla mano di prendere con sé la rivoltella per posarla lí a piè del letto stesso accanto alla poltrona come a dire che concedeva sí al corpo un po di riposo ma che intanto non dimenticava il patto e anche le scarpe col loro cigolío prendevano parte a quel giuoco ma piú di tutti giocavano le mani ora intrecciando le dita ora infrontandole per le punte e movendole cosí a leva udendo dal fondo del viale l'allegro scampanellío dei sonaglioli ci precipitammo giú io e le mie sorelle per accoglierla in festa ma su la soglia del portone fummo bruscamente fermati da nostro padre come se ne stava quieta là nascosta col suo manichino d'osso liscio bianco emergente dalla custodia di feltro grigio l'altra mano quasi di nascosto si levava a richiudere il cassetto per impedire agli occhi di seguitare a fissar quella cosa lí aveva la rinunzia di chi resta indietro in una marcia di guerra estenuato abbandonato senza soccorso in terra nemica e guarda gli altri che vanno avanti e sempre piú s'allontanano portandosi con loro ogni romor di vita io ella forse pensava ma io non ti amo solo non amo anche le tue sorelle senza intendere che nell'amore ch'ella aveva per le mie sorelle c'ero anch'io mi sentivo anch'io sentivo ch'era lo stesso amore ch'ella aveva per me tirava un po fuori il cassetto ne cavava la rivoltella e la poneva sul piano di marmo discosta era questo un venire a patti con la volontà nemica con gli occhi chiusi cosí ah quel grilletto come duro sú forza ec co sí nel corpo traboccato pesantemente a terra dopo il rimbombo le dita delle mani cedendo lo sforzo violento nel quale s'erano serrate che m'è morta di recente non era piú la mamma la mamma vera la mamma di cui si dice che ce n'è una sola la mia vera mamma la mia sola mamma mi morí allora quand'avevo sett'anni e allora come se mi rubasse lei la vita che mi aveva data staccandosi da me escludendosi dalla vita mia per dare l'amore che doveva esser tutto mio quello stesso amore che dava a me a un altro che come me ci aveva diritto lo stesso diritto che ci avevo io le lente sgraziate alterazioni dei tratti la pelle sulle tempie attorno agli zigomi lisa e ingiallita gli affossamenti le rigonfiature la calvizie umiliante la meschinità ridicola e affliggente di quei pochi capelli superstiti perduto l'espressione truce ma s'erano ora quasi subito velati d'una enorme stanchezza dietro alla quale lo sguardo smarrito esprimeva una bontà pietosa quasi infantile lontana tu intendi ora le rare volte che mia madre si recava dalla campagna in città andava lí a vedere quel suo figliuolo di cui noi non sapevamo nulla che gli cresceva lontano affidato a un fratello e a una sorella del primo marito ora questo fratello era morto disgrazia mentr'io non per colpa ma certo per causa sua vissi tant'anni accanto a mia madre senza piú sentirmela nel cuore come prima mentre lí no nell'amore che aveva per quel suo ragazzo no lí non c'ero io lí non potevo entrarci perché quel ragazzo era suo e quand'ella era di lui e con lui non poteva esser mia con me doveva essersi fermato lí quel giovinetto alle soglie della vita negli occhi stranamente aperti intenti e come smarriti in una disperata tristezza o si metteva a grattare dove non c'era prurito cosí che il dito grattato si ribellava con uno scatto violento e avveniva allora come una zuffa tra le due mani uno stropicciamento convulso troncato alla fine con l'afferrarsi l'una e l'altra e tenersi per un pezzo strette strette imprigionate da dirvi cominciarono le dita della mano sinistra prima il mignolo che come il piú piccolo era anche il piú irrequieto e sempre era stato un tormento per il povero languido anulare che aveva la sventura di stargli vicino perché mi fece intendere ch'ella non aveva affatto sentito quel che avevo sentito io e non poteva difatti sentirlo perché quello per lei era un figliuolo com'ero io di là dai colli che scorgevo grigi e tristi all'orizzonte ci fosse altro mondo tutto il mio mondo era lí né c'era altra vita per me fuori di quella de la mia casa cioè di mio padre e di mia madre delle mie due sorelle e delle persone di servizio c'era il rischio che questa volontà vedendo lo squallore della faccia stralunata il capo calvo quelle borse gonfie sotto gli occhi quella barba non rifatta da tanti giorni improvvisamente opponesse alla violenza un'altra violenza non conveniva sí sí ecco la volontà poteva piombare su quella mano ancora inerte sul letto farle impugnare la rivoltella subito estratta dal fodero cosí qua un attimo in bocca sí qua qua quando di lí a poco stefano sopravvenne e dopo le prime esclamazioni nel ritrovarci tanto mutati l'uno e l'altro ci mettemmo a rievocare i nostri ricordi provai alzando gli occhi di nuovo a quel ritratto e domandandone al mio amico qualche notizia l'ultimo barlume del giorno smoriva squallido umido alla finestra l'ombra poi man mano il bujo la tenebra entravano nella camera e il rettangolo della finestra ora vaneggiava men nero prossimo e lontanissimo punto da un infinito formicolío di stelle grido ancora vedi risento a pensarci la stessa esasperazione d'allora l'odio che non poté mai piú placarsi per quanto poi mi narrassero la storia pietosa di quel ragazzo da cui mia madre aveva dovuto staccarsi quando passò a seconde nozze con mio padre a un tratto però avveniva come dianzi per la tentazione dello specchio la volontà nemica come in agguato d'ogni moto istintivo d'ogni suggerimento che tendesse ad avversarla lo ghermiva di sorpresa lo faceva suo per ritorcerlo subito contro il corpo neppure un'ombra di somiglianza con stefano o con le due sorelle di lui già da un pezzo maritate la data del ritratto poi e quel che si scorgeva del vestiario non potevano far pensare che fosse qualche antico parente della madre o del padre morto nell'adolescenza lontana che effetto curioso quella parola signore rivolta a me su la soglia di casa di quel mio amico della prima giovinezza ero un signore adesso e stefano conti di certo un signore di trentacinque o trentasei anni anche lui me lo avvicini troppo con questa parola e mi fai male rispose stefano contraendo il volto dolorosamente ecco ti dirò mi forzerò a spiegarti una difficilissima complicazione di sentimenti cosí che presto nel silenzio che gli si farà vicino intorno sentirà certa e imminente la morte nessun uomo di quarantasei o quarantasette anni di sicuro avrebbe mai aperto l'uscio di quel salottino per dire indicando nella parete il ritratto il male che mi fa la vista di questo ritratto è cosí difficile a dire se sapessi è un tuo parente m'arrischiai a domandare parente lo comprendemmo una decina di giorni appresso allorché mia madre ritornò in villa non sola vivessi cent'anni non potrei dimenticare l'arrivo di lei in carrozza davanti al portone della villa morí tre o quattro mesi dopo ma né le sofferenze valsero mai a suscitare in me un moto di pietà né la sua morte a placare il mio odio perché tutto l'essere mi s'era rivoltato stravolto allo spettacolo di quella cosa inconcepibile che fuori di me mia madre potesse avere un altro figlio che non era mio fratello ma quel pallore seppure ce n'accorgevamo era spiegato con la stanchezza del lungo tragitto in vettura e quanto agli occhi possibile che avesse pianto e le mani non se lo lasciavano dire due volte cominciavano quel giuoco sotto sotto quasi di nascosto per divertimento degli occhi facendo girare e rigirare in tutti i versi quel tagliacarte ma nell'alzar gli occhi a una parete all'improvviso e con stupore misto a uno strano turbamento mi parve di scorgere in un ritratto a olio che raffigurava un giovanetto dai sedici ai diciassette anni il mio stesso disagio e la mia stessa pena e che potesse amarlo come me piú di me i sentii rubare la madre no che dico nessuno me la rubava lei lei commetteva davanti a me e in me una violenza disumana s'era sentita male doveva trattenersi per qualche giorno in città niente di grave aveva bisogno di cure che in campagna non poteva avere restammo in tale sbigottimento che mio padre pur di scuotercene ci maltrattò aspramente tal maraviglia afflitta e tanto imbarazzo mi si dipinsero in volto che stefano conti arrossendo improvvisamente esclamò non illegittimo ti prego di credere mia madre fu una santa ma dici tuo fratellastro allora gli gridai quasi con ira e un senso d'afrezza cruda atroce ch'emanava quasi da una realtà non vissuta e ov'era impossibile vivere ecco bisognava approfittare di quest'attimo che il corpo indolenzito era ancora invaso dal torpore del sonno eccolo quanto disprezzo quant'odio addensava quella volontà nemica negli occhi con quale maligna voluttà scopriva in quella povera faccia i guasti irrimediabili del tempo non potendo piú tirarsi fuori obbligava l'uomo a piegarsi tutto da un lato per trovare il verso d'estrarlo senza scorticature e senza sciupare il piano del seggiolone che avevano una gran paura d'intorpidirsi nello smemorato abbandono in cui da circa una settimana tutto il corpo era lasciato non solamente le dita delle mani tutti tal'altra il pollice e l'indice della mano destra pizzicavano la gamba per fare avvertire a quell'uomo che se aveva il cuore che gli soffriva dentro aveva pure quella gamba e sensibilissima anch'essa cioè capacissima di soffrire come gamba d'un pizzicotto le mani aprivano il rasojo per fortuna il corpo aderendo al cassettone avvertiva a un tratto su la bocca dello stomaco una pressione dolorosa era il mazzetto di chiavi rimasto appeso lí alla toppa del primo cassetto chi era quel giovinetto come e dond'era venuto in quel salottino questo ritratto forse era prima nell'antico salotto dei genitori di stefano conti nella casa dov'io andavo tanti e tanti anni fa a trovarlo la pietà improvvisa onde quelle lagrime erano sgorgate ne provava un refrigerio ineffabile i polmoni oppressi dall'angoscia s'allargavano in lunghi sospiri il naso sorsava le ultime lagrime che ha poi come vedi questo effetto di farmi tener lí come per un'ammenda questo ritratto la sua vista mi sconvolge ancora e sono passati tanti anni rinascenti che barbaccia bisognerebbe rifarla per non far voltare la gente entrando nella trattoria cosa strana anche la mente pareva scherzasse per proprio conto sú via le mani subito subito in cerca d'un fazzoletto in questa no nell'altra tasca nemmeno le chiavi allora il mazzetto di chiavi per aprire il primo cassetto del canterano ov'erano i fazzoletti subito e le dita si compiacevano di quel godimento degli occhi e degli orecchi e s'indugiavano con voluttà nel far gonfiare la saponata con altre volute piú boffici e dense la barba sí presto presto e poi un bagno un bagno come di sera perché perché sí pulito da capo a piedi e cambiato tutto maglia mutande calzini camicia tutto invece di nascondere per pudore quella falangetta storpia sotto il polpastrello dell'anulare gliela imponeva prepotente sul dorso o costringendolo a star sú in una posizione incomodissima si allungava a imporla sul medio o da piú giorni la vita s'era come alienata da loro per concentrarsi cupamente in una profonda misteriosa intimità dalla quale erano esclusi tenuti estranei e come lontani e allora la piansi davvero lagrime di sangue come non ne verserò mai piú in vita mia lagrime che scavano e lasciano un solco eterno incolmabile me le sento ancora dentro queste lagrime che m'avvelenarono l'infanzia e le devo a lui superstiti raffilati quasi a uno a uno sul cranio lucido piú roseo della fronte tutta secata di aspre rughe e la faccia che non poteva non riconoscer veri quei guasti lui perciò t'ho detto che non posso neanche guardarlo riconosco che fu un disgraziato anche lui ma ebbe almeno la fortuna di non vivere la sua disgrazia questo avvenne a me a sette anni per il cangiare improvviso d'un sentimento che a quell'età è tutto quello ripeto dell'amor materno misteriosamente però e pur nel modo piú certo la vista di quell'immagine escludeva che questi trent'anni dal giorno ch'era stata fissata lí dal pittore fossero stati comunque vivi per lei appoggiando il gomito sul bracciuolo destro del seggiolone e allungando un po il collo tutta la testa si sarebbe mostrata nello specchio e sarebbe bastato questo cioè la vista della propria faccia per far balzare in piedi sdegnato e feroce ma anche quelle dei piedi imprigionate e i piedi tutt'interi e le gambe e sú sú il busto le spalle le braccia il collo e nella testa le guance le labbra le pinne del naso gli occhi non lo aveva preteso mio padre quel distacco lo avevano preteso i parenti del primo marito sembra che costui per gravi dissapori con mia madre allora giovinetta dopo quattro o cinque anni di tempestosa vita coniugale si fosse ucciso posto piú di considerazione che d'affetto sapevo che stefano conti non aveva né aveva avuto mai fratelli né del resto quell'immagine aveva alcun tratto caratteristico della famiglia del mio amico viva il mio divanaccio pensavo il mio vecchio divanaccio di juta ampio e soffice che sa i miei sonni saporosi dei lunghi pomeriggi d'estate e non s'offende del contatto delle mie scarpacce cretose e della cenere che cade dalla mia vecchia pipa c'era questo ragazzo suo figlio ed ella era cosí intenta a lui cosí tutta di lui in quel momento costernata tanto della difficoltà di calarlo giú in braccio dalla vettura senza fargli male sta a sentire vivevamo allora nella campagna dove son nato e dove dimorai fino ai dieci anni cioè fino a quando mio padre disgraziatissimo non abbandonò l'impresa della mandrana che poi ad altri fruttò onori e ricchezza talvolta sospendevano il giuoco per richiamare a loro l'attenzione dello spirito con un mezzo violento facendosi male il terribile mignolo della mano sinistra ficcava la falangetta sbilenca in uno dei forellini del piano del seggiolone di vienna e la mano destra allora quasi di sua iniziativa o piuttosto obbedendo a un istintivo moto di ribrezzo per l'arma volgarissima già impugnata posava il rasojo sul marmo del cassettone e invece di estrarre la chiave incomoda dalla toppa e riaprendosi già morte lentissimamente da sé con quel mignolo sbilenco della sinistra innanzi a tutte pareva chiedessero e perché anzi tante volte avevamo l'illusione d'averla spinta noi ad andare in città per i regalucci i giocattoli che ci recava al ritorno ritornava qualche volta pallida come una morta e con gli occhi gonfi e rossi ripeté stefano conti stringendosi ne le spalle piú forse per ritrarsi da un contatto ideale che gli faceva ribrezzo che per non saper come dire era era un figliuolo della mamma oh là il fazzoletto sí la mano ne pigliava uno tra i tanti riposti là ma lo pigliava quasi meccanicamente andando a tasto tra gli altri capi di biancheria mentre gli occhi in fondo al cassetto in un angolo sí la piccola rivoltella se la destra un tamburellío su la gamba destra lo stesso tamburellío la sinistra su la gamba sinistra come se non potesse farne a meno un frullo o uno schiocco la destra lo stesso frullo o lo stesso schiocco poco dopo la sinistra ritratto eccomi quand'io avevo sedici anni era senza dubbio il ritratto d'un giovinetto morto e lo dimostrava chiaramente anche il posto che occupava nel salottino come in segno di ricordo ma non molto caro se era lasciato lí tra quei mobiletti nuovi fuori d'ogni intimità della casa uno avesse aperto lí in alto nella parete una finestretta e si fosse affacciato a spiarmi di là lei ha ragione è proprio cosí signore mi dissero per togliermi subito d'impaccio gli occhi di quel giovinetto vivevamo lí soli come esiliati dal mondo ma quest'esilio lo penso adesso allora non lo sentivo perché non immaginavo neppure che lontano da quella terra da quella casa solitaria ov'ero nato e crescevo ma molto piú intensa quasi angosciosa restai a mirarlo come colto in fallo a tradimento i parve come se a mia insaputa zitto zitto mentr'io facevo quelle considerazioni sui mobiletti del salottino di soffrire ecco quel bruciorino fitto piú fitto piú fitto no non voleva avvertirlo e allora niente allontanato il pericolo alleggerito il respiro le dita lavoravano con voluttà insieme col pennello a far ricrescere la saponata poi con la massima sicurezza oppure sempre per giuoco l'una stringeva le dita dell'altra e viceversa o gliele pizzicava per poi carezzargliele con uno strofinío delicato lento lento quasi non dovesse affatto riguardarli la decisione che in quell'intimità profonda e misteriosa nascostamente si maturava eran lasciati lí da piú giorni su un seggiolone di vienna presso la finestra in attesa che la decisione fosse matura sicurezza riprendevano il rasojo lo passavano su la guancia destra a tratti netti su la sinistra e infine senz'ombra d'esitazione su la gola tornando come prima a compiacersi del godimento che gli orecchi prendevano del fitto raschío non fossero passate insonni tra violente smanie e vaneggiamenti e poi quella barba cresciuta ma perché ecco una mano si levava adunca ad afferrar le guance flaccide e irsute il petto ansava il cuore stesso che pur soffriva in sé ed era la causa di tutto batteva ora in tumulto solo un sottil filo di respiro entrava quasi fischiando acuto per una delle nari dilatata avrebbero voluto giocare anch'essi ma dalla cupa tensione dello spirito erano tenuti attoniti gli occhi o in una dura e truce fissità le sopracciglia aggrottate la fronte contratta gli occhi potevano guardare e non vedere ne restavano ancora due o tre piú fedeli o piú coraggiosi e questi almeno questi voleva difenderseli uno specialmente il piú intelligente di tutti marito dapprima tempestosa zingaresca in viaggi affannosi da un paese all'altro con la lingua fuori come una povera cagnetta dietro l'ansia smaniosa di lui che voleva a ogni costo raggiungere la mèta il ricordo d'ogni abbandono avvelenato sul piú bello da quell'irritazione le si cangiava in rancore sosteneva che fosse una fissazione in lei l'impaccio l'imbarazzo che diceva di provare davanti a tutti gli uomini due strazii orribili informi volarono via per la finestra presso il tetto accompagnati da un calcio e da una esclamazione rabbiosa sú in piedi non voglio signore io per casa quanto a toccarlo lei neppur ci pensava perché lei la musica sí c'era vissuta sempre in mezzo ma neanche le note il do dal re aveva imparato mai a distinguere basta saperla prendere accendere e dominare le troppo pudiche non hanno neppur bisogno d'essere accese s'accendono avvampano subito da sé appena toccate un lungo grosso grosso sospiro sollevò il petto di nenè accosciata lí davanti alla panchetta incantata abbagliata dal lusso di quella cameretta di bimba imbottita di raso azzurro e lievemente senza saperlo con la manina tozza gonfia per la manica troppo stretta e corta che le serrava il braccio come un salsicciotto finché conquistata solidamente con la fama l'agiatezza egli non s'era stabilito a roma qua la figliuola era cresciuta bionda e bellissima in mezzo all'inebriante fulgore d'arte di cui era circondato il marito e rivivevano una nuova vita maravigliosa anche per lei quale ella non avrebbe mai immaginato di dar loro un'anima una vita che prendevano qualità appunto dalla maraviglia di nenè ch'era maraviglia di servetta l'impazienza la smania l'angoscia l'esasperazione della signora moma crescevano sbuffava balzando in piedi andava sú e giú per il salone s'affacciava ora a questa ora a quella finestra a guardare se l'aspettato venisse ella serrava i denti s'interiva tutta per dominare il tremito il fremito del corpo e allora egli prendeva tranquillamente a denudarle il seno e no domani certo v'aspetto badate dalle quattro alle sei ho tante cose da dirvi e dalle quattro alle sei la signora moma stava ad aspettare in casa la visita se veramente però non s'era mostrata imbarazzata come il marito asseriva l'imbarazzo tuttavia lo provava poteva qualche volta vincerlo forzarsi a non mostrarlo ma lo provava esigente bisogna che trovi il bagno pronto ogni mattina e poi la colazione di cioccolato e biscottini e poi e poi non mangia niente sai non mangia altro che palline d'argento quelle che si comprano dove le compra mammà dal farmacista baker di fronte al grand htel la bambola le stava davanti come se non vedesse nulla in attesa ch'ella facesse qualche cosa per lei per ridarle vita la sua vita perduta di gran signora e un nuovo piacere a lei nel farle muovere e parlare da tanto tempo infatti quelle sette bambole per dolly quasi non vivevano piú sentiva bene la dolly che il giuoco realmente lo faceva nenè quantunque finora non avesse aperto bocca con la sua maraviglia intenta e muta dava un'anima nuova a quelle sette bambole sedute sul lettino come damine in visita sempre con quel cappellino in capo con quelle scarpine ai piedi con quei braccialettini al polso e quella catenella al collo da cui pendeva il ventaglino fu nel sogno la rivelazione cominciò come una sfida quel sogno come una prova a cui quell'uomo odiosissimo la sfidasse in séguito alla discussione avuta con lei tre sere avanti e una volta alla caccia della volpe s'era ferita qua allo zigomo ecco oh le stava bene brutta americanaccia mostrava a tutti le sue ferite di cavallerizza al petto alle spalle anche alle gambe e quando stringeva la mano faceva male e per nulla la batteva e l'afferrava pei capelli o le scaraventava addosso ciò che gli capitava prima sotto mano gridandole e non potevi morir tu invece non far crollare il bel castello che ho edificato in questo mese il bel castello dove tu sarai regina e tutte le mie speranze ancora giovani ti serviranno come ancelle amorose non le s'affacciava neppur per ombra alla mente che avrebbe potuto giocarci con quella bambola servirla sí avrebbe potuto servirla ma come se non sapeva nemmeno parlarle se non capiva nulla della vita a cui la bambola era avvezza amiche amici le sedevano accanto allora durante le riunioni le rivolgevano anche la parola la salutavano con aria complimentosa e deferente entrando nel salone e uscendone perché avevano tutti un ricordo vivo ancora o del marito o della figliuola e per lei nessuno perché nulla è piú complicato della sincerità fingiamo tutti spontaneamente non tanto innanzi agli altri quanto innanzi a noi stessi ed ecco ora egli le accostava le dita alla bocca le rovesciava delicatamente il labbro inferiore e annegava lí nell'interno umidore un bacio caldo lungo d'infinita dolcezza e rancore rancore contro di lui anche perché in sei anni di matrimonio non aveva saputo mai mai farle provare quel che aveva or ora provato in sogno con un altro ma il fatto è che il fratellino un giorno era morto in braccio a lei morto e lei che non lo sapeva aveva per un pezzo seguitato a portarselo in braccio in una lunga discussione su l'eterno argomento dell'onestà delle donne aveva osato sostenere che il soverchio pudore accusa infallibilmente un temperamento sensuale nenè non capiva nulla poteva esser vero per lei che quella bambola lí fumasse e quell'altra andasse a cavallo davvero allo zigomo quello sgraffietto ma se avevano finanche le mutandine coi merletti e i fiocchettini di seta e anche le calze di seta con le giarrettiere di velluto scese le scale attraversò tante vie e si ridusse alla catapecchia ove abitava col padre senza veder nulla senza sentir nulla quasi alienata d'ogni senso di vita ecco ella lo aveva tradito in sogno tradito e non ne aveva rimorso no ma rabbia per sé d'essere stata vinta m'ha insultata in tutti i modi per due ore e tu tu invece di difendermi hai sorriso hai approvato lasciandogli intendere cosí ch'era vero quel che diceva perché tu mio marito eh tu tu lo potevi sapere non aveva dubitato un momento ella che tutto questo discorso si riferisse a lei e appena andato via l'amico s'era rivoltata ferocemente contro il marito che durante la lunga discussione non aveva fatto altro che sorridere come uno scimunito e approvare aveva voluto sposarlo e se n'era andata in america a buenos aires dove al marito era stata offerta la direzione d'un grande giornale italiano pochi giorni addietro con l'amico prezioso con quello che le era naturalmente il piú antipatico di tutti crediamo sempre di noi quello che ci piace credere e ci vediamo non quali siamo in realtà ma quali presumiamo d'essere secondo la costruzione ideale che ci siamo fatta di noi stessi ed era anche ricco padrone di molte terre e di molte case e non privo d'una certa coltura antica e sana se poteva leggere nel loro testo latino e senz'ajuto di traduzione le georgiche di virgilio com'era bello quel ventaglino di piume ventaglino vero che faceva un po di vento davvero poco poco quanto poteva bastare a quella piccola marchesina mimí se n'andò via come intronata gli occhi sbarrati senza sguardo la boccuccia aperta e coi capelli che le si rizzavano sotto il nastro color di rosa quanto piú la madre cercava d'assettarglieli sul capo do mimí sí ecco prendila per davvero te la do sí per sempre prendila ti dico aspetta che le do un bacio ecco te la puoi portar via se parlo d'ansia tu puoi ben dire ma sei vecchio sei povero il mio giorgio ed è vero sono vecchio sí ma di pensare momolina che fin da ragazzo io t'ho amata e quanto le faceva perciò parlare come signorone del gran mondo piene di capriccio e di moine press'a poco come parlavano le amiche di mammà non sei punto impacciata punto imbarazzata e che tutto codesto tuo presunto imbarazzo non è altro che fissazione che c'entra il pudore di cui quello ti parlava altra vita lí una sua vita non era possibile perché in realtà lei la signora moma ditelo piano per carità se non volete esser troppo crudeli voi che adesso la chiamate una terribile seccatrice la né di poesia né d'alcun'altra arte ebbene appunto perciò forse il maestro aldo sorave se l'era sposata pur non di meno ella credeva era sicurissima d'aver condiviso per vent'otto anni la vita del marito era stato lavato rilavato tante volte s'era stinto aveva piú d'uno strappo ma veniva di là era stato della dolly e forse la marchesina mimí lo avrebbe riconosciuto piú geloso d'un tigre il padre le aveva inculcato fin da bambina un vero terrore degli uomini non ne aveva ammesso mai uno che si dice uno in casa selciato ebbene che maraviglia se ora alla presenza d'un uomo provava quell'imbarazzo e non riusciva a guardar negli occhi nessuno e non sapeva piú né parlare né muoversi ah là sí in casa di dolly con tutte le cose adatte il lettuccio di legno bianco e gli altri mobiletti e il ricco corredo là sí sarebbe stata felice lei di servire quella bambola marchesina tutta nei sensi dunque era vero no no la colpa era di lui del marito che non volendo credere al suo imbarazzo la forzava a vincersi a far violenza alla sua natura la mia povera testa il mio povero cuore i prego moringhi siate buono moringhi non mi fate male non posso piú ridere moringhi la mia povera testa il mio povero cuore parli sempre tu giuochi tu sola la dolly sostenuta da una pila di guanciali sedeva sul lettino in compagnia di tutte le sue bambole belle ah moringhi certo non sarebbe venuto lí nella catapecchia a trovare la marchesina mimí e nessuna delle amiche sarebbe venuta e le sigarette col bocchino dorato e le palline d'argento profumate e i cavallini veri i cavallini vivi piccoli piccoli egli restò in prima piú che stupito quasi sgomento di quello scatto furioso non potendo comprendere la ragione di tanta ripugnanza quando già credeva che l'amico anzi per quanto egli aveva detto dopo quella discussione fosse entrato un po nelle grazie di lei la esponeva a quelle prove a quelle sfide dond'era nato il sogno come resistere a una tal prova la aveva voluta lui il marito e questo era il castigo balzò dal sogno convulsa disfatta tremante piena di ribrezzo e d'orrore guatò il marito che le dormiva ignaro accanto tanto che innanzi a lui non aveva saputo se non arrossire e balbettare e forzata a dirgli qualche cosa gli aveva dichiarato candidamente di non capir nulla lei né di musica né di poesia ricordava la poveretta d'essersi mostrata sempre affabile e cordiale con le amiche con gli amici ammiratrici del marito corteggiatori della figliuola e se guardava il pianoforte eh in verità non poteva altro che guardarlo non s'arrischiava nemmeno a scoprirne la tastiera perché il marito prima di morire le aveva espressamente raccomandato che non lo lasciasse piú toccare a nessuno ella era veramente momolina allora sedici anni rosea e fresca bellina grassottella e placida placida insieme col cappellino se n'era venuta la testa e quella testa col cappellino e il busto decapitato e una e due e tre volte alla fine si sa s'erano stancati poteva loro dar torto ispido e compatto dei capelli neri ancor zuppi d'acqua poiché era stata lavata tutta con insolita cura non sentiva nulla non avvertiva nulla lo investí malamente là nel salone senza neppur levarsi il cappello sollevando soltanto la veletta per fargli scorgere bene negli occhi la sua collera e il fermo proposito di respingere quella proposta che le pareva quasi un insulto e ogni volta con una strana voce rabbiosa di pianto le udí ripetere quella sua solita frase non voglio signore io per casa ho tante cose da dirvi la lettera in un bel foglietto volgarissimo di suprema eleganza provinciale color di rosa e filettato d'oro finiva cosí ma certo un maligno come quello poteva scambiare per pudore quell'imbarazzo e perciò crederla una una a quel modo ecco non se lo levava che per qualche mezz'oretta per qualche oretta al giorno se lo ripiantava di furia in capo e via di nuovo fuori di casa lui e nossignori non era vero niente che avesse fatto cattiva figura tutt'altro perché quando non ci pensi vedi quando t'abbandoni al tuo naturale due volte la mammina aveva sporto il capo dall'uscio a raccomandare alla dolly di non parlar troppo di non agitarsi tanto ché altrimenti la febbre le sarebbe cresciuta a richiamare a ricondurre attorno a sé quella vita nell'angoscia smaniosa di sentirsela mancare e sfuggire senza saper perché aveva anche tante vestaglie una piú bella dell'altra rosse gialle viola a fiorellini a ombrellini giapponesi possibile che ora stésse vestita sempre cosí anzi una tracotanza ma chi v'ha detto di venire caro fantini io non ve l'ho detto non v'ho neppure risposto ma sí scusate e a poco a poco la signora moma era divenuta quasi aggressiva birbante birbante avevate promesso che sareste venuto tu sei vivace grazie tu sei intelligente grazie e sei tutt'altro che impacciata te lo assicuro io poi nata la figliuola un'altra vita non mai placida veramente ma certo meno irrequieta quella che seguiva ai ritorni di lui dopo i trionfi o d'un giro di concerti o d'una stagione musicale diretta in questa o in quella città via signora aveva concluso alcune sere fa quell'amico prezioso la donna per sua natura salve s'intende le eccezioni è tutta nei sensi eppure da una smania orribile si sentiva presa guardando o piuttosto sentendosi guardata come un'estranea lí da tutti quegli oggetti che non le dicevano nulla che non le sapevano dir nulla desiderato sicché anche allora per un altro verso si sentiva irritata tanto che pur essendo proclive a cedere s'induriva restía via via un po di riflessione avreste dovuto riflettere un po prima veramente basta non ne parliamo piú qua la mano caro fantini senza rancore e restiamo buoni amici un gran dolore sí oh un gran dolore per la signora moma l'allontanamento di quell'unica figliuola e la piú grande delle sciagure era stata poi per lei la morte del marito poiché la dolly diceva che era amico specialmente di quell'altra bambola lí di mistress betsy all right thank you no no senza ridere parlava sempre inglese mistress betsy con l'anima oppressa d'angoscia gli vide levare l'altra mano afferrare con due dita la falda del cappellino alla bambola dare uno strappo violento soffocò un gemito involontario qualunque prodigio poteva esser vero in quella cameretta lí anche i cavallini veri cavallini vivi piccoli piccoli potevano sbucar fuori da un momento all'altro e mettersi a caracollare sú per le campagne lontane lontane l'urto avvenne nel pomeriggio del giorno appresso dopo il duro silenzio mantenuto per tutta la giornata contro ogni insistente domanda del marito che voleva sapere perché fosse cosí e che cosa le fosse accaduto la signora moma non riusciva ancora a capacitarsi certo la vita d'un tempo quella fervida vita cosí bruscamente interrotta e le fibbie dorate e le scarpine di coppale potevano anche veramente andare a cavallo fumare parlare quel linguaggio incomprensibile perché era come in un sogno nenè da due ore sospesa quasi angosciata nel dubbio che non fosse vero ciò che pur si vedeva attorno e toccava enorme allungarsi sul suo capo e ghermire la bambola su la panchetta insaccò la testa poi allibita arrischiò di su la spalluccia con la coda dell'occhio uno sguardo ma una vita quale ormai poteva essere nelle mutate condizioni le tante e tante amiche i tanti e tanti amici d'allora potevano bene ricondurla lí nella casa rimasta tal quale in quel magnifico salone attorno a lei che v'era restata sola la lingua parlando le s'imbrogliava in bocca e d'improvviso senza saper perché si faceva in volto di bragia per cui tutti potevano credere che le passasse per la mente chi sa che cosa mentre proprio non pensava a nulla e con molta industria allora aveva costretto la poetica frase sovvenutagli tardi forse nel rileggere la lettera prima di chiuderla nella busta a capir tutta di minutissimo carattere nel poco spazio che avanzava nel rigo dopo il placida ma s'era innamorata anche lei del giovane maestro sorave se n'era innamorata forse perché tutte le ragazze del paese se n'erano innamorate la signora moma lí nella sua casa non aveva mai avuto una vita sua e quasi non c'era mai stata si guardò attorno smarrita avvilita non per sé ma per la damina che portava in braccio non osava ancora guardarla certo per sé la marchesina mimí aveva gli occhi di vetro e non vedeva le veniva la tentazione di graffiarlo di schiaffeggiarlo di morderlo anche perché poi con quella freddezza e sicurezza e quell'orgoglio di dotto sul serio e odiatore della pedanteria fors'anche un po per ostentazione giornalista argutissimo insomma amico prezioso ma ora il compiacimento d'aver saputo parlare davanti a quello anche con improntitudine proveniva dal fatto che costui da un anno e quattro mesi era vedova la signora moma dell'illustre maestro aldo sorave e poi che se ne farebbe nenè è mammina di casa nenè deve attendere a servire il babbo e non ha tempo di giocare ché guaj se il babbo non trova tutto pronto la sera veniva a mancarle in certi altri momenti allorché le s'accostava perché aveva bisogno di lei timido umile supplichevole allora come insomma in quei momenti ella non lo avrebbe desiderato doveva dimostrargli che non avrebbe arrossito di nulla che egli poteva fare su lei qualunque cosa gli piacesse ch'ella non si sarebbe né turbata né punto scomposta voltava le spalle e ritornava dio sa come dentro di fuori sorridente ad annunziare abbi pazienza caro non si sente bene s'è buttata sul letto e la vide per via nella tristezza brumosa della sera decembrina fermarsi tre o quattro volte in mezzo a una fiumana di gente ad aggredire questo e quello e s'accorse che quei signori aggrediti le porgevano la mano voltando la faccia signora mia creda non ho potuto verrete oggi fatemi il piacere venite ho tante cose da dirvi dalle quattro alle sei ci conto oggi no mi dispiace signora non potrei spero domani e poco dopo uscí con lei che per un momento a causa di lui aveva dovuto interrompere la sua quotidiana inesorabile ricerca non aveva trovato da rispondere a questa giustificazione del marito s'era chiusa in sé cupa a rimuginare perché si fosse sentita cosí a dentro ferire dal discorso di colui ma se avesse per poco sospettato che tu potessi riferire a te il suo discorso non avrebbe aperto bocca e poi scusa come poteva crederlo se non ti sei mostrata affatto con lui quella donna pudibonda di cui egli parlava entrò nella cameretta la signora seguita dalla nurse ch'era rimasta dopo il baliatico a servire in quella casa di signori anche la mamma vestita cosí bene da nurse ma vedeva lei nenè ora la miseria brutta di quel suo bugigattolino con gli occhi della marchesina mimí abituati al lusso della cameretta da cui veniva i pare sul serio che sia una cosa possibile ma basta che vi guardiate un po attorno caro fantini vedete questa è la mia casa credete proprio possibile ch'io alla mia età rinunzii ormai a ciò che per tanti anni ha formato la mia vita che c'era di male no no nulla nulla di male ma oh dio no egli s'indugiava perfidamente nella carezza no no troppo e ne avrebbe goduto se dalla gioja maligna che provava al pensiero del castigo per lui avesse potuto staccare l'onta che provava per sé e ora vuol dire che questa donna ha l'ossessione di immagini tentatrici teme di vederle dovunque se ne turba al solo pensiero come no mentre un'altra tranquilla di sensi non ha affatto di questi pudori e può parlare senza turbarsi anche di certe intimità amorose il babbo dove le sembrava tanto lontano ormai a nenè quel suo babbo cattivo che rincasava sempre ubriaco e scontento le viveva invece lí sul petto stretta sotto il braccio quella bambola meravigliosa d'una vita incomprensibile però quale le sbarbagliava ancora nella mente attraverso il chiacchierío fitto e volubile della padroncina malata e insomma si vedeva condannata a far cattive figure a passare per sciocca per stupida e non voleva inutile insistere ma un bel giorno chi sa come chi sa perché rovesciando tutti i disegni ambiziosi del padre s'era invaghita d'un giornalista brutto e quasi vecchio ma ecco che proprio proprio con quell'allontanamento e con questa morte fosse tutto finito come se ella non fosse rimasta lí come se non fosse rimasta la casa tal quale per l'agiatezza in cui la aveva lasciata il marito requie dapprima era stata accolta con una certa cordialità molti la avevano commiserata per la doppia sventura qualcuno le aveva anche promesso che sarebbe venuto a trovarla ma che non era mai piú venuto nessuno volse il capo e in un momento di nuovo abbagliata vide in un angolo lercio del bugigattolino la cameretta della marchesina mimí erano suoi tutti e assolutamente suoi ora quei mobili e la casa ella era la signora e la padrona di tutto eppure con mammà con tutti e andava sempre a cavallo op op mica a sedere però con le gambe aperte cosí come i maschiacci brutta scostumata e spesso cadeva a uno sfido venivano in casa domandavano tua moglie sua moglie se n'era scappata a precipizio al primo squillo del campanello cosí può avvenire che una donna anche a sua insaputa sensualissima sinceramente creda d'esser casta e di provare sdegno e ribrezzo della sensualità per il solo fatto che arrossisce di nulla la lettera ricevuta quella mattina nella quale quel signor giorgio la chiamava momolina le aveva per poco ridestato il ricordo del suo paesello nativo di quel ferrigno borgo montano tutto cinto di faggi di querci e di castagni al tocco di quella mano ella faceva uno sforzo violento su se stessa per nascondere il brivido che le correva per tutta la persona e non velare lo sguardo e tener fermi e impassibili gli occhi e appena sorridente la bocca con questo badiamo non diceva mica che una donna per non essere creduta sensuale dovesse mostrarsi sfacciata sguajata e far vedere quello che non si deve far vedere sarebbe stato un paradosso non era piú certamente quel puerile terrore di prima ma quest'imbarazzo ecco i suoi occhi per quanto si sforzassero non potevano proprio sostenere lo sguardo di nessuno lontano scantonavano si nascondevano e quand'erano acchiappati le porgevano la mano voltando la faccia e scappavano via senza darle il tempo di finir la solita frase domani eh v'aspetto domani dalle quattro alle sei ho tante cose da dirvi e pur certa ormai che non sarebbe piú venuto scoccate le sei si costringeva divorata dalla rabbia ad aspettare ancora dieci minuti un quarto d'ora e ancora un altro quarto e finanche alla fine si ripiantava il cappello in capo e via di nuovo per le strade furiosa imprecando al maleducato non s'accorgeva nemmeno che ora amici e conoscenti per non farsi aggredire avvistandola da lontano il signor giorgio o non aveva voluto sprecare il bel foglietto color di rosa filettato d'oro o non aveva voluto sobbarcarsi alla fatica di rifar di nuovo chi sa con quanto stento in bella copia la lettera con tutti quegli svolazzi in fine d'ogni parola il giorno appresso s'intende accolse a modo d'un cane quel povero signor giorgio fantini suo compaesanello innamorato di vent'otto anni fa di quel tappeto azzurro vellutato con quelle damine in groppa dai veli svolazzanti affascinata da quella visione nenè stentava a credere o veramente non riusciva ancora a capire che stanca alla fine del giuoco entrata nel bugigattolino ov'era la sua cuccia con una seggiola spagliata e una panchetta che le serviva da tavolino per far le aste e le vocali quand'ancora andava a scuola pensò che nella cassetta dei panni sotto la cuccia c'era un grembiulino azzurro smesso dalla dolly e regalato dalla signora alla bàlia per lei e vi s'aggirava come sperduta e col cappello in capo dalla mattina alla sera angosciata esasperata la signora moma correva in cerca degli antichi frequentatori della casa dall'uno all'altro senza requie e finalmente osò guardarla un sentimento misto di pietà e d'adorazione espressero le manine rimaste innanzi al petto aperte in un gesto d'incertezza angustiosa e a stata questo ella naturalmente non poteva intenderlo lo avvertiva solo come una smania che le si esacerbava sempre piú e la cacciava fuori senza requie se alzava gli occhi a guardare per esempio un quadro del salone sapeva ch'era antico come no sapeva ch'era di pregio ma che cosa rappresentasse quel quadro perché fosse bello veramente non avrebbe saputo dire neanche a se stessa dio se quella bambola parlava col linguaggio che le aveva messo in bocca la dolly come avrebbe fatto lei a comprenderla moringhi moringhi se scappi ti raggiungo sensuale sicché c'è da diffidare d'una donna che arrossisce di nulla che non osa alzar gli occhi perché crede di scoprire da per tutto un attentato al proprio pudore e in ogni sguardo in ogni parola un'insidia alla propria onestà e quanto dicevi d'amarmi anche tu allora venne la bufera proprio la bufera e mi ti portò via quanti mai anni sono passati vent'otto ma come si fa che son rimasto sempre lo stesso già non si fece neppur trovare in casa la signora moma quando dopo circa due ore rincasò tutta accaldata e sbuffante piú che mai invelenita dalla stizza contro tutti quegli ingrati e maleducati che la sfuggivano e le mancavano di parola dico meglio il mio cuore non dovresti perciò farmi aspettare piú a lungo la risposta sai io verrò a te domani hai avuto circa un mese per riflettere i devi dire domani o sí o no ma dev'essere sí momolina ma come che cosa le mancava tutto la dolly le aveva detto ch'erano avvezze a cambiarsi d'abito piú volte al giorno le sue bambole e che quella marchesina mimí poi con la cuffietta in capo e il grembiule bianco ricamato accanto alla signora apparve in quel punto a nenè come trasfigurata nel lume di quella casa come infusa nell'azzurro d'una meravigliosa lontananza grazie al padre doveva star chiusa senza veder nessuno per non provare almeno il dispetto di quello stupidissimo ridicolissimo imbarazzo piú forte di lei palpava la coperta cosí liscia cosí morbida del lettino mentre tutta occhi e con la boccuccia aperta seguiva il chiacchierío fitto volubile della padroncina malata gli amici i migliori quelli a cui egli teneva di piú e che avrebbe voluto considerare come ornamento della sua casa del piccolo mondo che sei anni addietro sposando aveva sperato di formarsi attorno già s'erano allontanati a uno a uno e vide sé vestita bene come la mamma tutta intenta a servire quella sua padroncina esigente e capricciosa a prevenirne tutti i desiderii per non farsi sgridare ché certo per quanto ella facesse la marchesina mimí lí o piuttosto a farvi la signora come diceva il babbo e come ora veramente pareva anche a nenè certo la mamma parlava ora e guardava e sorrideva e gestiva come una signora freddo freddo bianco bianco e zitto e duro da allora il babbo era diventato cattivo cosí cattivo che la mamma non aveva voluto piú star con lui ed era rimasta a servire in quella casa quasi che non potendosi mettere in dubbio che fosse un bellissimo uomo ma proprio bello tutto non potesse parimenti esser mai contraddetto in nulla umile e inchinevole per sé da servetta amorosa che compatisce i capricci della padroncina tiranna allorché tutt'a un tratto con un brivido di terrore alla schiena vide una manaccia scabra tre mesi appena dopo quelle nozze il padre che aveva negato fino all'ultimo il consenso e non aveva voluto rivedere la figliuola neanche prima della partenza per l'america era morto di crepacuore e ottenne questo bell'effetto che la signora moma sbuffando buttò via la lettera senza leggerne le ultime righe oh dio viene domani ma come non capisce cretino che non voglio saperne non aveva mai però compreso bene perché egli fra tante avesse scelto lei proprio lei che certo gli s'era mostrata meno accesa di tutte le altre vinta perduta dapprima senza concedere cominciava a cedere non per forza di lui no ma per il languore spasimoso del suo stesso corpo e alla fine le feste d'arte le conversazioni la corte delle splendide signore attorno al vecchio maestro illustre piccoletto e capelluto dagli occhi selvaggi sotto le folte ciglia spioventi questo arrossir di nulla che è per se stesso espressione sincerissima della reale sensualità di lei è assunto invece come prova della creduta castità e cosí assunto diventa naturalmente insincero sensualità insincera è la donna che voglia negare la sua sensualità mostrando in prova il rosso del suo pudore su le guance e questa donna può essere insincera anche senza volerlo anche senza saperlo ove un giorno il giovane maestro sorave sbattuto da chi sa quale tempesta era venuto a rifugiarsi genio incompreso con un libretto da musicare la bufera modesta vita tranquilla dai giorni semplici uguali dove non avveniva mai nulla ch'ella non potesse capire dove in ogni cosa nota avrebbe potuto sentire e toccare la realtà sicura della propria esistenza ma qua come non aveva pensato la dolly che avrebbe dovuto anche darle almeno almeno il lettuccio e un po di corredo non per far piú ricco e compiuto il dono ma perché la bambola non avesse a soffrire non hai mica arrossito hai difeso con impeto con fervore la tua opinione e io ho sorriso perché me ne compiacevo perché vedevo la prova di quanto ho sempre detto e sostenuto che cioè quando tu non ci pensi e accoglieva quelle lodi sul suo parlar franco e disinvolto e finanche ardito con evidente compiacimento quando e con chi aveva ella parlato cosí ma mica un cuore cosí un cuore col q e staccato qu-ore moringhi diceva cosí roba da morir dal ridere un cuore col e tutte le finestre chiuse e le rarissime volte che la aveva condotta fuori le aveva imposto d'andare a capo chino come le monache e guardando a terra quasi a fare il conto dei ciottoli del selciato e l'onta che sentiva in sé si cangiò subito in abominazione per lui come se lui fosse cagione dell'ignominia di cui provava ancora il piacere e il raccapriccio lui lui per la stupida ostinazione d'accogliere in casa quegli amici cameretta un gran camerone col tappeto azzurro vellutato lí per terra e il lettino di legno bianco col parato a padiglione di seta celeste e di là l'armadietto a specchio le sedioline dorate la specchiera ma ecco la signora le prendeva un braccino poi le posava sul petto la bambola quella marchesina mimí e poi sulla bambola le ripiegava il braccino perché la reggesse forte grulla e non si ringrazia nemmeno sú come si dice nulla non poteva dir nulla nenè e non osava nemmeno guardare quella bambola marchesina contro il suo petto sotto il suo braccino suo padre dietro a lei con un ghigno su le labbra ispide guatava la bambola fragile in quella sua manaccia scabra e scrollava il capo ripetendo ah sí ah sí possibile ah dio no il solo pensiero le faceva schifo orrore eppure tu sarai regina l'appiccicatura saltando agli occhi evidente rendeva piú che mai goffe quelle speranze ancora giovani che dovevano servirla come ancelle amorose con quelle ricche tende e quelle portiere di damasco quei quadri antichi e moderni alle pareti e quel gran pianoforte a coda del marito qualche volta da questi pochi amici superstiti sua moglie s'era fatta vedere o perché colta di sorpresa o perché in un momento buono s'era attesa alla preghiera di lui tutti avessero cosí disertato la bella casa dove quei preziosi oggetti d'arte erano rimasti attorno a lei come sospesi in una immobilità silenziosa e quasi solenne vedeva con gli occhi sbarrati quel suo sogno là in quell'angolo incantato nenè e parlava sola cosí da un pezzo forte e imperiosa per conto della marchesina mimí un'ira furibonda le guizzò negli occhi saltò addosso al marito e fremente da capo a piedi gl'intimò di non ricevere quell'uomo non voglio non voglio fallo andar via toccava l'abituccio color cece di due anni fa le segava il collo le segava le ascelle le opprimeva le spallucce il nastrino di seta color di rosa un po stinto attorno al capo le s'allentava a mano a mano e cedeva al goffo rizzarsi e ancora col cappello in capo pestò un piede e alzò la mano guantata a un vivacissimo gesto di fastidio e di stizza con quel cappello in capo la signora moma stava si può dire da un anno e quattro mesi la luna e buona notte la realtà del sogno tutto ciò che egli diceva pareva avesse lo stesso valore incontestabile della sua bellezza credeva veramente d'aver tante cose da dire e ripeteva a tutti dopo gl'inviti sempre piú pressanti quella frase passavano le quattro passavano le cinque passavano le sei quasi quasi era meglio ritornare da dolly con la bambola e dirle o mi dài da farla vivere com'è avvezza o te la tieni chi sa forse dolly le avrebbe dato tutto lei già invece del fratellino che la madre aveva lasciato poppante per andare a bàlia una vicina s'era incaricata d'allevarlo per poche lire al mese e lei nenè avrebbe dovuto fargli da mammina la signora moma s'accorse che quest'ultima frase cosí poetica era stata aggiunta appiccicata dopo scritta la lettera inchini complimenti sorrisi ella udiva paziente tutta quella musica tutte quelle dispute d'arte qualche volta le era avvenuto di rispondere con un cenno del capo o con un sorriso a qualcuno che nel calore della discussione le aveva rivolto lo sguardo ecco questa era la contessina lulú che guidava da sé la sua auto fumava sigarette col bocchino dorato e gridava sempre agitando in aria un dito minacciosamente moringhi moringhi se scappi ti raggiungo e il cricchio della maniglia il cigolío dell'uscio schiuso lo sporgersi di quel capo la voce della mamma di dolly erano stati per lei un fracasso un crollo uno scompiglio non pensando che ci possa esser nulla di male in una che so in una camicetta un po scollata in una calza traforata in una gonna che lasci scorgere appena appena qualcosa piú sú del ginocchio che diceva diceva di no a dolly che non doveva darle la bambola non doveva dargliela prima di tutto perché troppo bella troppo ben vestita anche calzata e coi guanti e col cappello ma figurarsi una bambola cosí fina a nenè senza posarla senza guardarla nenè si chinò trasse da quella cassetta il grembiulino e lo stese su la panca come un tappeto badando che gli strappi almeno i piú grossi non venissero in mostra sul piano e a poco a poco si piegò su le ginocchia guardando negli occhi la bambola ahimè la vita maravigliosa di cui la dolly nella sua cameretta la aveva fatta vivere qua s'era come spenta non le viveva ecco non poteva piú viverle attorno quella casa per riprendere a vivere bisognava assolutamente che un po dell'antica vita quella degli altri quella della figliuola e del marito tornasse a muoversi in essa come appariva dal ritratto a olio appeso alla parete del salone la corte degli elegantissimi giovanotti attorno alla figliuola non era piú possibile ormai questo sí la signora moma lo comprendeva bene ed ecco egli cominciava con fredda audacia la prova le passava prima lievemente una mano sul volto e non capiva niente proprio non capiva niente di quanto avveniva in lei nel sentire le interpretazioni che dava con tanta sicurezza di certi suoi moti istintivi di certe sue fors'anche ingiuste antipatie di certi suoi sentimenti e debbo ringraziarne mio padre la bella educazione che m'ha data vuoi mettere in dubbio anche questo eh almeno questo no era sperabile ne aveva fatto esperienza lui stesso durante il fidanzamento e due volte scotendo la testina per cacciar via dagli occhi i riccioli d'oro scappati nel calore del giuoco di sotto la cuffietta di raso celeste aveva risposto alla mamma no io sola giuoca anche nenè nenè è vero che ella ammetteva l'ingiustizia di certe sue antipatie e che sopra tutti antipatici diceva quegli uomini davanti ai quali si sentiva piú imbarazzata scusa che gusto avrei a farti fare una cattiva figura parli con franchezza ma sí anche troppa talvolta sí sí graziosissima te lo giuro t'accendi tutta e gli occhi la dolly stésse ora per regalarle una di quelle bambole e non sapesse ancor quale no questa no diceva la dolly questa ha il braccino malato e deve stare a letto con me ecco ti do ti do quest'altra invece come la mamma di dolly appunto e a lei non pareva piú la sua mamma ma no via signorina ma le pare ma neanche per sogno una bambola cosí bella a questa mia povera nenè già da sei anni è vero s'era liberata dall'incubo di quella feroce gelosia paterna vedeva gente per casa per via eppure quale signora marchesina quella rossa quella gialla quella con gli ombrellini giapponesi no quella viola non lo sapete subito signora marchesina eccola qua nenè era la figliuola della nurse ma finora per dir la verità nenè non aveva mai aperto bocca tutt'e due le volte invece aveva guardato quasi atterrita la signora che sporgeva il capo dall'uscio nei quattro mesi prima del matrimonio là nella cittaduzza natale non gli era stato concesso non che di toccarle una mano ma neppure di scambiare con lei due paroline a bassa voce e quei leggii che parevano di chiesa innanzi ai quali sedevano con gli strumenti ad arco i colleghi del marito e anche alda la sua bella figliuola adesso lontana lontana anche lei col suo violino altro che non saper guardare ti sfavillano cara mia e dici e dici cose anche ardite sí ti maravigli non dico scorrette ma ardite per una donna e per sfogarsi certo l'avrebbe comandata a bacchetta pronto il bagno ecco un momentino signora marchesina ma il mio bagno dev'esser pronto subito appena mi alzo che fate datemi adesso il mio cioccolato e i biscottini la mia vestaglia subito che pure con la sua profferta di nozze intendeva di richiamare e di ricondurre lei piuttosto a quell'unica vita ch'ella veramente avrebbe potuto vivere là nel ferrigno borgo montano tra i boschi di faggi di querci e di castagni non ebbe il coraggio d'insistere il signor giorgio fantini guardò in giro quel solenne salone dov'ella diceva d'aver la sua vita i provi cara perché ci pensi s'ostinava a ripeterle ci penso caro perché li provo ribatteva lei che fissazione i provo è cosí è cosí è proprio cosí credi è una vera fissazione la tua avrebbe dovuto metterlo almeno in apprensione il fatto che ella non protestava contro questa sua cento volte asserita fissazione ecco per il momento poteva metterla a sedere lí sul pulito di quel grembiule vecchio ma fino la pose a sedere pian piano con mani tremanti per paura di farle male e di sciuparle e non era poi tanto vecchio quel signor giorgio fantini ed era anche un bell'uomo molto piú bello certamente di quel piccoletto e capelluto maestro-bufera aldo sorave ora se il marito negava in lei quest'imbarazzo voleva dire che non s'accorgeva di nulla non si sarebbe perciò neanche accorto se quest'imbarazzo fosse in lei un'altra cosa cioè quel tal pudore di cui quello aveva parlato chi era moringhi un mago chi sa forse un amico di mammà anche lui un amico di tutte le amiche di mammà ma il nome a quel grido si rappresentava a nenè come quello d'un mago no no proprio no non riusciva a capacitarsi ancora perché allontanatasi la figliuola morto il marito tutti l'avessero abbandonata cosí come se ella avesse commesso qualche indegnità non era pudore no no e no non era pudore il suo quel tal pudore schifoso di cui quegli parlava era imbarazzo imbarazzo imbarazzo ma che cosa aveva esclamato lui trasecolato tu farnetichi io che tu sii sensuale ma che dici se quello parlava della donna in genere che c'entri tu la cacciava via cosí sempre in giro di qua e di là una smania non sapeva di che una smania che le si esasperava in corpo sopra tutto alla vista dei mobili della casa e specialmente alla vista del magnifico salone di ricevimento lei s'irritò fieramente all'assurda perentoria intimazione ma tu sei pazza o vuoi farmi impazzire debbo perdere davvero per la tua stupida follia tutti gli amici e divincolandosi da lei che gli s'era aggrappata addosso ordinò alla serva di far passare il signore lí sola con lei benché circondata da tutti i suoi agi da tutto il suo lusso sarebbe stata a malincuore senza piú visite d'amiche né di moringhi né passeggiate a cavallo campanello fingeva d'andare a chiamarla andava davvero si presentava con la faccia afflitta le mani aperte pur sapendo che sarebbe stato inutile che la moglie lo avrebbe fulminato con gli occhi accesi d'ira e gli avrebbe gridato tra i denti stupido ma no neanche ti scappa via mistress betsy tanto cattiva è scostumata e poi parla sempre in inglese e non la capiresti egli parlava del pudore e il pudore per lui era la vendetta dell'insincerità non che non fosse sincero per se stesso era anzi sincerissimo ma come espressione della sensualità con scioltezza con disinvoltura con spirito insomma te lo giuro s'infervorava nelle lodi notando ch'ella pur protestando di non credere affatto ne provava in fondo piacere arrossiva non sapeva se sorridere o aggrottar le ciglia finché lei non la guardava la marchesina mimí ancora stretta sotto il suo braccio non vedeva nulla avrebbe veduto però appena lei si fosse risolta a guardarla ebbene bisognava che vedesse fin da principio il meno peggio possibile nenè guardava sbalordita e piú che mai sospesa e angosciata s'era levata in piedi alle insistenze di dolly ma restava lí senza poter alzare la mano quasi sul punto di piangere erano pezzi di legno testine di cera o di porcellana occhi di vetro capelli di stoppa ma ora riavevano anima un anima nuova n'ebbe la prova un giorno nell'ampia camera luminosa non c'era nessuno di tanto in tanto alla cugina faceva comodo credere ch'ella dormisse e che poteva perciò lasciarla sola non ostante l'espressa raccomandazione del marito del cane no mio e l'indirizzo della casa ne sentono di tutti i colori i camerieri tutta la vita passa di là la vita senza requie mossa da tante vicende sospinta da tanti bisogni molte valige pochi bauli un gran traffico un continuo andirivieni dunque dalla mattina alle quattro fin dopo la mezzanotte il maggiordomo ci perde la testa c'è dentro il pretore e un medico necroscopo dalla fessura dell'uscio allo spigolo ecco ecco s'intravede il cadavere sul letto ecco la faccia uh come bianca con una mano sotto la guancia pare che dorma e quando poco dopo la madre accorse tutta sossopra e quasi atterrita a ritirar di furia quella bimba dalla camera ove certo s'era introdotta eludendo la rigorosa vigilanza chiuse gli occhi e finse di dormire davvero nel portafogli solo sessantacinque lire e poche monete spicciole in una borsetta nel taschino del panciotto una delle guardie viene a posare sulla lastra di bardiglio del cassettone quelle povere scarpe scalcagnate o per liti giudiziarie o per consulto in caso di malattia avventori di passaggio insomma che non durano di piú di tre o quattro giorni moltissimi arrivano la sera per ripartire il giorno dopo vivi essi soli nella sparuta magrezza del visino diafano le ridevano maliziosi forse si vedeva come quella formichetta dell'apologo nel suo libro di lettura di quand'era bambina proprio un minuto prima non fosse stato assegnato a quel signor funardi intraprenditore proveniente da new york vedendo la vecchia madre piangere aggrappata al collo della signora sua compagna di viaggio smarrita e titubante pareva una pollastrotta scappata dalla stia e penetrata per caso in un salotto ella sorridente le aveva fatto cenno con la mano d'accostarsi al letto ma la bimba era rimasta come incantata a mirarla da lontano disperati quei poverini chi sa che discorsi facevano tra loro di là e che pensavano di qua stando a vegliarla si staccavano anzi dal letto e la lasciavano sola dunque patti chiari non le concedevano il diritto di star bene le concedevano in cambio il diritto di tormentarli col suo male quanto piú potesse quanto piú sapesse e se n'è salito in ascensore al numero tredici del secondo piano per quanto il figliuolo e la figliuola abbiano insistito non c'è stato verso d'indurre la vecchia madre a servirsi anche lei dell'ascensore entrano il delegato e il proprietario dell'albergo l'uomo che ha passato l'oceano è morto in un letto d'albergo la prima notte che ha toccato terra si fa il nome dell'americano arrivato jersera chi l'ha veduto è sbarcato dal piroscafo di genova forse la notte scorsa non ha dormito con gli elastici ai due lati slabbrati crepati chi sa quanta fatica quali stenti quanta stanchezza per quante vie è un divino imbevimento che la fa quasi nitrire ebbra una forza agile prodigiosa tremenda la lancia poi la culla spaventosamente latte la grossolanità goffa dei corpi non solo del marito e della cugina ma di quanti le s'accostavano al letto era ormai ai suoi occhi a tutti i suoi sensi acutissimi bianca di fronte a tutto quel nero angoscioso tempestoso bagnato di lagrime che involgeva e sconvolgeva la grossa cugina e ben buffo le parve che se lo fosse assunto lei cosí il lutto del marito è morto dormendo con una mano sotto la guancia come un bambino forse di sincope tanti vivi tutti questi che la vita senza requie aduna qui per un giorno mossi dalle piú opposte vicende ogni congegno meccanico le incute spavento terrore e pensare che ora deve andare in america a new york passare tanto mare l'oceano pajono in gastigo fatte per camminarci lasciate lí disutili cosí logore dopo aver tanto servito pare che si vergognino e chiedano pietosamente d'esser tolte di lí o ritirate alla fine delle lagnanze sui prezzi il proprietario può dunque non curarsi e rispondere ai malcontenti che vadano pure altrove l'albergo è sempre pieno d'avventori e parecchi all'arrivo del piroscafo ogni mattina e dei treni durante il giorno i pianti gli urli erano disperati doveva esser morto non per lei che da tanto tempo stava qui ad aspettarla sua preda accaparrata ecco anche a quella signora con cui ha viaggiato se dunque il signor funardi volesse no il signor funardi non ha voluto ha risposto di no composta anch'essa di tre persone con la quale aveva viaggiato in treno e da cui aveva avuto l'indirizzo dell'albergo tanto piú se n'è doluta quando ha saputo ch'essa avrebbe potuto alloggiare nella camera accanto se il numero tredici un minuto prima e chi alloggia al numero ciotto è sicuro di non aver la disgrazia con sé ci sono i vecchi clienti che chiamano per nome i camerieri con la soddisfazione di non esser per essi come tutti gli altri il numero della stanza che occupano farle già s'era accorta che la pietà dei parenti non era tanto a costo delle sue sofferenze quanto di quelle che ella dava loro senza volerlo col suo male inguaribile e che insomma nasceva da un goffo rimorso quella loro affannata pietà nella prima luce livida soffusa dal finestrone in fondo allo squallido corridojo ha veduto due lunghe file di scarpe di qua e di là il bacio nell'interno del labbro la carezza sul seno con la perfida certezza ch'egli pur sentendo come lei che quel tradimento era una realtà e come tale irrevocabile e irreparabile la vecchia signora non può piú reggere vede passare un cameriere lo ferma gl'indica quelle scarpe ma come dorme ancora la facciata è brutta e poco promettente ma se non ci fosse chi sa che effetto curioso farebbero queste cento cinquanta scatole cinquanta per cinquanta le une sulle altre e la gente che vi si muove dentro ma tutto il sangue le frizzava per le vene e tutto l'essere le si rivoltava dentro in quell'abbandono disperato udendo attraverso l'uscio chiuso le espressioni di festosa accoglienza del marito a colui con cui ella la notte avanti ma anche a tutti gli altri per quanto si lavassero restavano sempre nella pelle tutti quei puntini neri poteva scorgerli lei sola che non cammineranno piú a poco a poco per liberarsi dalla calca tutti cominciano a sfollare rientrano nelle loro stanze sú al terzo piano giú al primo si dondolava andando ma cosí leggera per quel traforo verde del lungo pergolato opaco con in fondo il sole abbarbagliante e la vecchia signora scende col cameriere ora nel corridojo non c'è piú nessuno tutte le stanze sono vuote suonano il campanello per domandare al cameriere indirizzi e informazioni un collarino con la targhetta cosí e cosí da farci incidere il nome ci fosse veramente lei e che gli altri se ne potessero contentare non solo ma se ne beassero tanto come d'un atto di grande generosità che costituiva una vera fortuna per le due povere piccine vestite di nero quella firma desinare ella indovinò che qualcuno era trascinato con molto stento sorretto per la testa e pei piedi da una stanza all'altra dalla sala da pranzo a un letto il marito un colpo d'apoplessia tanto rumore s'è fatto per quel corridojo tanta gente è passata camerieri cameriere facchini tutti o quasi tutti i forestieri sono usciti dalle loro stanze tanti vi sono rientrati in quel bianco il suo visino quasi spariva e solo si vedevano acuti e brillanti i due grandi occhi di zaffiro come due vive gemme posate lí non chiedendo altro di qua alla vita degli altri che una goccia d'acqua una goccia di latte non poteva dunque legarla piú a questa vita degli altri visto che la morte non veniva di qua a liberarli di là si fossero messi insieme maritalmente con quei loro grossi corpi oh dio si sa tentati l'uno verso l'altro dalla vicinanza e dal bisogno d'un conforto reciproco svegliati troppo presto dai rumori dell'albergo e della via sottostante si buttano a sbrigare in gran fretta i loro negozii trovano tutte le porte ancora chiuse l'avvocato scende in istudio fra un'ora il medico comincia a ricevere alle nove e mezzo passeggiano sbuffano guardano il letto che non li invita a sdrajarsi le poltrone il canapè che non l invitano a sedere la finestra che non l invita ad affacciarsi naturalissimo e già due volte in sei anni la poverina era stata costretta a sparire la prima volta per tre mesi quasi che per prodigio dovesse uscir di vita non già dalla vecchiaja ma dall'infanzia a ritroso rimane lí a piangere atterrita per quell'uomo che è morto dopo aver passato l'oceano che anch'ella or ora dovrà passare anche un po baffuta poverina volevano soffrire per lei perché intendevano di pagare cosí il sollievo il bene che sarebbe loro venuto dalla sua morte forse la vedevano come presa in uno strano impenetrabile incanto che la rappresentava loro come lontana lontana pur lí vicina sotto i loro occhi guardava i dorsi del grosso marito e della grossa cugina che s'allontanavano curvi e mogi mogi dal letto e ora in barca sola col mare agitato si sente assalita dalle ondate che la sferzano come di piombo e si sente acqua si sente vento viva in mezzo alla tempesta e ogni volta a ogni sferzata pur senza sformarsi pur senza perdere anzi acquistando sempre piú una sua certa grazia infantile per cui pareva non tanto dimagrisse quanto si rimpiccolisse tutta a mano a mano che il tempo passava ella ascoltò da prima sbigottita ma poi protraendosi a lungo lo spettacolo un po teatrale di quella disperazione pur sincera non ascoltò piú prese a fremere tutto d'un fremito voluttuoso e sotto gli occhi del marito s'aggrappò a quell'uomo chiedendogli smaniosamente con orribile urgenza le carezze frenetiche del sogno no ecco a nessuno tutti vanno via senza farci caso viene un cameriere a chiamarla i figliuoli sono giú arrivati or ora la aspettano in sala da pranzo un cameriere corre a chiamare il maggiordomo questi manda a chiamare il proprietario e tutti e due prima l'uno poi l'altro picchiano venivano a nutrirla in abbondanza i ricordi che per lei erano vita le recavano non piú la materialità ma la fragranza e il sapore dei cibi d'allora di quelli che piú le piacevano e la ressa cresce attorno a quel pajo di scarpe innanzi all'uscio chiuso ma tutti istintivamente se ne tengono discosti in semicerchio se ne son potuti accogliere quattro soltanto in due sole camere questa povera signora in gramaglie col figliuolo e la figliuola al numero del secondo piano frutta ed erbe e l'aria d'allora e la gajezza e la salute come poteva piú morire e dove lucidi precisi con tutti i loro colori quasi riflessi davanti a lei in uno specchio le vivevano gli aspetti della sua vita com'era allora una dolcezza di respiro nuovo tra il candor fresco del letto rifatto né l'uno né l'altra partecipavano alla sua gioja è arrivata jersera cadente sorretta di qua da un figliuolo di là da una figliuola anch'essi in gramaglie arriva il piroscafo da genova con la gente che rimpatria dalle americhe e contemporaneamente dall'interno il treno diretto piú affollato di viaggiatori jersera alle sei si sono presentati al bureau piú di quindici forestieri quasi quasi la vecchia signora ha la tentazione di picchiar con le nocche delle dita a quell'uscio torna a ritirarsi in camera i figli tardano a rientrare in albergo la smania le cresce di punto in punto avrebbe voluto dirle che via non stésse a pigliarsene tanto perché ella sapeva aveva indovinato da un pezzo e le pareva naturalissimo che tutti e due cugino e cugina con gli occhiali povera mimma chi sa qualcuno non volesse credere di chi era figlia ma ben pasciuta poi sana placida innanzi a ogni uscio un pajo ha veduto di tratto in tratto crescere sempre piú i vuoti nelle due file ha sorpreso piú d'un braccio stendersi fuori di questo o di quell'uscio a ritirare il pajo di scarpe che vi stava davanti qualche avventore piú d'uno si lamenta di pagar troppo tutti però alla fine riconoscono che in altri alberghi se si spende meno si sta peggio e non si ha il vantaggio che si vuole d'alloggiare nel centro della città dove per lei forse solamente alle bambole poteva capitare la disgrazia di perdere un piede e il parrucchino di stoppa volle avere pietà una pagliuzza niente ma pretendeva la formichetta che tutto il traffico della via gente veicoli s'arrestassero per lasciarla passare con quella sua pagliuzza e al numero tredici accanto un signore sbarcato dal piroscafo di genova al bureau il maggiordomo ha segnato nel registro signor persico giovanni con madre e sorella provenienti da vittoria lo aveva detto però con tale aria smarrita e vergognosa che certo ella sarebbe scoppiata a ridergli in faccia se veramente avesse ancora potuto ridere ma non poteva altro che con gli occhi ormai le nove sono passate le nove sono passate le nove e mezzo sono passate le dieci quelle scarpe ancora lí sempre lí fissò l'altra bimba che ancora non conosceva e notò con piacere che questa era senza occhiali le parve un refrigerio sentirsi cosí esile quasi impalpabile tra il fresco delle lenzuola bianche in quella vana attesa di morte la vita esterna s'era come assordita in lei da anni e anni durava in quel suo male che nessun medico finora aveva saputo dichiarare e non si capiva come cosí anche poteva credere di non toglier nulla agli altri rimanendo lí in attesa della morte che non veniva ma spesso gli occhi che avevano ancora il limpido brillío dello zaffiro inorridito egli la strappò dal petto dell'amico ella gridò si dibatté poi gli si arrovesciò tra le braccia quasi esanime e fu messa a letto i due uomini si guardarono esterrefatti non sapendo che pensare che dire col capo senz'altro dopo aver ascoltato la preghiera del giovane in inglese un no da bravo americano con le dense ciglia aggrottate nella faccia tumida giallastra irta di barba incipiente specialmente il lunedí sera alle ore sei il proprietario vorrebbe che al bureau si sapesse con precisione di quante camere si può disporre e difatti quand'ella soffriva le erano attorno ansanti e premurosi ma poi appena il male le dava requie e sul letto poteva gustare per ogni nonnulla una lieve gioja innocente e poi anche si moriva dalla curiosità di sapere se l'altro figliuolo fosse un bamboccetto o un'altra bamboccetta e se anche questa seconda per non sbagliare fosse con gli occhiali come un bambino chi è come si chiama non si sa nulla si sa soltanto che torna dall'america da new york dov'era diretto da chi era aspettato perché non potevano con lei ancora lí regolare la loro unione la nascita dei due figliuoli avrebbero dovuto pensarci prima ai figliuoli li avevano fatti e ora piangevano mugolando ululando il marito si provò a sollevarla l'amico accorse ad ajutarlo non l'avesse mai fatto sentendosi toccata da quelle mani il corpo di lei nell'incoscienza nell'assoluto dominio dei sensi ancor memori tre ordini di finestre tutte uguali le ringhierine ai davanzali le vetrate e le persiane grigie chiuse aperte semiaperte accostate perché qui ora doveva loro sembrare ch'ella non avesse piú bisogno né di sole né d'aria né di nulla lontano lontano alla fine con molta delicatezza si vide presentare un oggetto che non vedeva piú da tanto tempo una penna il dramma della sua passione povera grossa cugina con gli occhiali il dramma certo della sua vergogna e del suo rimorso poi sbrigate le faccende storditi annojati stanchi tornano a chiudersi nella loro stanza con l'incubo delle due o tre ore che avanzano alla partenza del treno dopo alcuni giorni vide entrare nella camera vestita di nero tra le due bambine vestite anch'esse di nero la grossa cugina con gli occhiali disfatta dal pianto la sua disperazione mostrando le due piccine orfane e il danno ormai irreparabile ch'ella aveva fatto loro non morendo prima come come sarebbero rimaste adesso quelle due piccine la sua firma prese la penna la osservò quasi non sapeva piú reggerla tra le dita e alzò poi in faccia al notajo i limpidi occhi di zaffiro con un'espressione smarrita e ridente ciò che ella chiamava sole ciò che ella chiamava aria quando con una voce che non pareva piú umana diceva sole diceva aria e là sí là aveva riso riso riso ma tanto come una pazza avrebbe forse dovuto pentirsene come d'un peccato perché costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso di qui a vent'anni chi sa perché forse per venti anni ancora e piú avrebbe seguitato su quel letto a incadaverirsi viva chi va chi viene e quel signore non si sveglia ancora sono già vicine le undici quel pajo di scarpe è ancora lí davanti all'uscio lí poche gocce d'acqua qualche goccia di latte ora e nient'altro ma nel sogno cosí anche a occhi aperti dov'ella perennemente viveva e intanto due nuovi avventori si sono or ora rimandati chi arriva tardi è facile che trovi sgombra la camera migliore al primo piano mentre chi è arrivato un momento prima ha dovuto contentarsi del numero cinquant del terzo ma anche oh dio perdono anche de suoi segreti piaceri carnali col grosso cugino attossicati da chi sa quante lagrime poverina ridevano però ardevano diabolici di riso non perché sotto gli occhiali della cugina scorgessero grossi e lunghi i peli della ciglia quasi antenne la nuova s'è sparsa in tutto l'albergo accorrono di sú di giú vogliono vedere vogliono sapere chi è morto com'è morto non si entra doveva ora piangere di questa disgrazia era per quelli che restavano in vita le feste i lutti le gioje i dolori degli altri non erano piú da gran tempo per lei la formichetta che attraversando una via chiedeva ai passanti che vi fa buona gente questa mia pagliuzza i camerieri le cameriere i facchini questa mattina per levarsela d'addosso si sono intesi di darle il consiglio di rivolgersi al signore della stanza accanto sbarcato or ora dal piroscafo di genova di ritorno la sua vita per viverla soltanto lí nel ricordo oh come le piacciono lí certe giornate di nuvole chiare dopo le piogge con l'odore di terra bagnata e nella luce umida l'illusione delle piante e degl'insetti poco dopo calma era come se non fosse stato nulla diventava sempre piú magra questo sí e piú che a vederla era uno spavento a immaginare a che punto di magrezza si sarebbe ridotta di qui a dieci quel giorno la cugina la aveva lasciata con tanto d'occhi aperti ma non importa doveva credere che dormisse ed era uscita da un pezzo dalla camera finse di dormire anche quando la cugina ancora tutta rimescolata venne a riprendere il suo posto d'assistenza presso il letto ma dio dio che tentazione d'aprire a un tratto gli occhi ridenti e di domandarle all'improvviso come si chiama carta amina e poi come il nome di zitella e poi quello di maritata oh e anche vedova bisognava mettere vedova lei e dentro di sé ne rideva come di grosse bestie strane che non potevano vedersi da sé come le vedeva lei condannate all'affanno di stupidi bisogni di gravi e non pulite passioni ormai estranea a lei come un sogno senza senso chiuse gli occhi e aspettò che di là quel subbuglio a poco a poco si quietasse dagli oggetti piú cari dai ricordi del paese natale e vedendosi sul punto di staccarsi per sempre anche dalla sicilia s'aggrappa a tutto a tutti lo chiese a nome delle due piccine per risparmiar loro lo sbigottimento di tutto quel pianto e di tutte quelle grida c'era e dunque perché quel pianto e quelle grida di che si trattava di lasciar tutto ciò che ella possedeva a quelle due piccine ebbene dall'alba poiché i figliuoli sono usciti a ritirare i bagagli dalla stazione e si sono messi in giro per alcune compere dall'alba la vecchia signora schiude l'uscio pian piano di cinque minuti in cinque minuti il grosso marito calvo e accigliato quella grossa cugina povera corazzata da due poppe prepotenti sotto il mento i capelli che parevano un casco di ferro su la fronte bassa e quel pajo di spaventosi occhiali sul fiero naso oh quella paglia sul cristallo azzurro della fontana in fondo al pergolato ove lei ora corre a specchiarsi pare un cestello rovesciato tutti i campanelli hanno squillato seguitano di tratto in tratto a squillare e non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore sú e giú da questo a quel piano al pianterreno e fosse almeno passata ma non passava mai non poteva passare perché veramente il tempo per lei non passava piú come faceva cosí fragile a resistere agli spasimi di quei fieri accessi del male non rari non pareva un dolore umano poiché le strappava dalla gola cupi gridi d'animale ma pure resisteva per fortuna certo i due piccini non potevano ancora prender parte a quel loro affanno fuori come lei dalla goffaggine delle grossolane e complicate passioni che dal suo letto li considerava solo come buffi aspetti di qualche cosa che piú non la riguardasse era anche lei della morte nessuno risponde si provano ad aprir l'uscio è chiuso di dentro picchiano piú forte piú forte silenzio ancora ma subito ma pronta veramente per sé ella credeva di non possedere piú altro che quell'esile filo di vita il quale aveva soltanto bisogno di qualche goccia d'acqua di qualche goccia di latte tende l'orecchio appoggia l'orecchio alla parete se le riesca d'avvertire di là qualche rumore niente silenzio ma è già quasi mezzogiorno possibile che dorma ancora le diranno che è tranquillo come credere a loro lui solo il signore della stanza accanto potrebbe dirle la verità nella luce di quella vasta camera bianca su quell'ampio letto bianco s'era ridotta piú fragile di quegli insetti d'estate che a toccarli appena son lieve polvere d'oro tra le dita ma dunque davvero era una goffaggine insopportabile la vita se una cosa cosí semplice poteva diventar difficile e complicata sospinti dai piú diversi bisogni fanno ressa innanzi a una celletta d'alveare ove una vita d'improvviso s'è arrestata cinquanta le camere per ogni piano ma ogni piano ha il numero cinquant perché in tutti e tre manca il diciassette al sedici si salta al che poi la lasciassero sola nei momenti di requie non solo non le importava nulla ma le faceva anzi un gran piacere perché sapeva bene che quei due non avrebbero potuto neppur lontanamente immaginare di che cosa ella godesse ecco lui ch'è stato tanti e tanti giorni per mare che ha passato l'oceano lui sí e nessuno meglio di lui le potrà dire se per mare si soffre o non si soffre ed ella con l'anima piena della piú angosciosa dolcezza d'amore ecco affonda gli occhi in quel notturno azzurro e si beve tutte quelle stelle gli occhi però gli occhi nel brillío dell'azzurra luce in quello sparuto visino di bimba non erano infantili si facevano anzi sempre piú diabolicamente maliziosi quando a un tratto l'uscio s'era schiuso ed era entrata una grossa bamboccetta con gli occhiali che reggeva con un braccino sul petto una bambola tignosa in camicino rosso e senza un piede e nell'altra mano una mela sbocconcellata le manine rosee appese alle falde del gran cappello di paglia stretto ai lati da un nastro di velluto nero annodato sotto il mento la sua firma aveva ancora dunque il peso d'un nome ella un nome da lasciare là su quella carta ignara e beata de le belle rosse mele che si potevano intanto mangiare cosí con tutta la buccia e col solo ajuto dei dentini in questo illecito mondo nel tempo suo lieto col sole e l'aria di allora quand'era bella e sana e gaja e i limpidi occhi di zaffiro avevano fremiti di desiderio o collere ridenti giú tra le bestemmie e le imprecazioni dei vetturini e dei facchini che entrano ed escono di continuo hanno chiuso in segno di lutto il portone dell'albergo lasciando aperto soltanto lo sportello ora questa piange ha pianto e ha sofferto tanto lungo tutto il viaggio in treno che è stato in sessantasei anni il suo primo viaggio la seconda per due perché si sa oh dio non è senza conseguenze il piú delle volte questo cocente bisogno di conforto reciproco il marito le aveva detto che era andata in campagna a riposarsi un poco gente senza casa propria gente che viaggia tutto l'anno con la valigia sempre in mano gente che sta bene ovunque pronta a tutte le evenienze e sicura di sé massime quando dopo gli accessi del male ancora aggruppata nel letto con la testina arruffata giú dal guanciale su la rimboccatura del lenzuolo scomposta a guardarla da fuori l'albergo tuttavia è decente e molto comodo ascensore numerosi camerieri svelti e ben disciplinati buoni letti buon trattamento nella sala da pranzo servizio d'automobile dopo un lieve sonno la sua anima era pienamente ristorata e bastava al suo corpo cosí com'era ridotto che quasi non era piú una goccia d'acqua una goccia di latte ma per un altro che non se l'aspettava la morte era entrata nella casa era entrata forse passando innanzi all'uscio schiuso di quella camera bianca forse s'era fermata un momento a guardarla sul bianco letto e ritira il capo dall'uscio poco dopo lo riapre e sporge il capo di nuovo a riguardare con strano sgomento quelle scarpe lí deve aver viaggiato molto davvero quell'uomo devono aver fatto davvero tanto e tanto cammino quelle scarpe son due povere scarpacce enormi sformate scalcagnate lo pregò in inglese perché anche lui il giovanotto è un americano ritornato insieme con la sorella dagli stati uniti da appena una quarantina di giorni per una disgrazia per la morte d'un fratello che manteneva in sicilia la vecchia madre nel sogno lo aveva tradito e la voce di quell'uomo oh dio le mani le mani di quell'uomo d'improvviso mentre si convelleva tutta su la poltrona strizzandosi con le dita artigliate le braccia e il seno fuori dalle proprie abitudini lontani dagli aspetti e dagli oggetti consueti in cui giornalmente vedono e toccano la realtà solita e meschina della propria esistenza ora non si ritrovano piú avvertendo i nauseanti odori di quei corpi la densità acre dei loro fiati e quasi avevan peso per lei anche i loro sguardi quando le si posavano addosso per commiserarla piú che per tutti gli altri rideva tra sé per il marito quando lo vedeva piantato fermo in mezzo alla camera con la pensosità pesante e lugubre dei buoi viaggio jersera il figliuolo si volle provare a rivolgere al signor funardi la preghiera di cedere a quell'altra famigliuola la stanza come lei sola scorgeva la granulosità dei nasi e tant'altre cose che a guardar cosí da lontano erano per lei divertentissime la quasi non si conoscono piú perché tutto è come arrestato in loro e sospeso in un vuoto che non sanno come riempire ma che pur forse doveva dare alla cugina qualche volta una cert'ombra di gelosia se egli per esempio nel sostenerla negli accessi del male le ravviava con dita tremanti i lunghi capelli d'oro ricordo d'intime carezze lontane al ritorno dal pranzo dopo circa un'ora tutti i forestieri si fermano finalmente per l'indicazione piena di stupore e di paura della vecchia signora a osservarle con curiosità le si piantò come un incubo lí davanti al letto poi prese a sussultare arrangolando e infine stimò giustizia gridarle in faccia tra infinite lagrime c'è piú dubbio bisogna correr subito ad avvertire la questura per fortuna c'è un ufficio qua a due passi viene un delegato con due guardie e un fabbro l'uscio è forzato le guardie impediscono l'entrata ai curiosi che fanno impeto ecco suona la campana del pranzo da tutti gli usci sul corridojo escono i signori che si recano giú alla sala da mangiare ella si riaffaccia all'uscio a osservare se facciano impressione a qualcuno quelle scarpe ancora lí s'è staccata con strazio dalla casa dov'è nata e invecchiata dalla tomba recente del figliuolo con cui era rimasta sola non esisteva nel fatto per quell'altro il tradimento ma era stato e rimaneva qua qua per lei nel suo corpo che aveva goduto una realtà e le parve di vedersela entrare in camera alcuni giorni dopo la complicata goffaggine della vita nella persona d'un notajo il quale alla presenza di due testimonii prese a leggere un atto interminabile di cui non comprese nulla che sia di nuovo primavera la notte le nuvole dilagano su le stelle e le annegano per poi lasciarle riapparire su brevi profonde radure d'azzurro poi s'era introdotta di là nella sala da pranzo per picchiar di dietro col dito adunco sul cranio lucido del grosso marito intento a divorare senza sospetto il suo pranzo quotidiano la ritrovò sul letto già rinvenuta aggruppata come una belva con gli occhi invetrati tremava in tutte le membra come per freddo con scatti violenti e sussultava di tratto in tratto ma che poteva farci se non moriva e del resto che pentimento se l'uno e l'altra stanchi d'aspettare invano la sua morte s'erano di là accomodati tra loro anche cosí da lontano gli scorgeva la pelle spungosa seminata di puntini neri certo egli credeva di lavarsi bene ogni mattina bene come si lavavano tutti gli altri in un momento tutto pieno un momento dopo tre quattro cinque camere vuote parte il numero del primo piano il numero del secondo il due il enti il quarantacinque del terzo nell'albergo è morto un tale cento cinquanta camere in tre piani nel punto piú popoloso della città occhiali ma s'infranse da sé il mistero in un modo inopinato pochi giorni dopo l'entrata furtiva di quella bimba nella camera urli pianti fracasso di seggiole rovesciate un gran subbuglio quel giorno venne dalle stanze di là nell'ora del desinare marito s'erano messi insieme i due ma certo in un modo molto curioso salvando cioè nei loro cuori grossi ma teneri l'affetto per lei un affetto che appariva tanto piú comico quanto piú si dimostrava sincero e commovente chi sa se sono andati come le hanno promesso a guardare il mare se è tranquillo ma già come si può vedere da terra se il mare è tranquillo il mare lontano il mare che non finisce mai l'oceano quell'esile filo di vita che conservava ancora serviva per condurla fuori lontano nel passato tra le cose morte in cui solo il suo spirito viveva ancora di che vivesse pareva di nulla e veramente non viveva piú di ciò che agli altri bisogna per vivere e sporge il capo timidamente a guardar l'uscio della stanza accanto per domandare all'uomo che ha passato l'oceano se per mare si soffre o non si soffre e si poteva giurare perfettamente ignara dell'affanno che aveva dovuto costare alla madre il metterla al mondo illecitamente cacciò un urlo e cadde a terra in preda a una spaventosa crisi di nervi a un vero assalto di pazzia i due uomini si precipitarono nella camera restarono un istante atterriti alla vista di lei che si contorceva per terra come una serpe la grossa cugina con gli occhiali per esempio non poteva fare a meno d'abbassar le pàlpebre appena ella la fissava col capo di solito reclinato giú dal guanciale sul bianco della rimboccatura del lenzuolo nascondeva perciò spesso la faccia sui guanciali finché non si fossero allontanati dal letto da lontano con piú spazio attorno alla chiara aerea levità del suo sogno li guardava dormito forse ha sofferto per mare viene dall'america se ha sofferto per mare traversando l'oceano chi sa quante notti avrà passato insonni vorrà rifarsi dormendo un giorno intero possibile in mezzo a tanto frastuono è già il tocco e lo avesse anche imposto a quelle due povere piccine che fortunatamente avevano l'aria di non ricordarsi piú di nulla e una gran maraviglia avevano negli occhi spalancati d'esser penetrate finalmente in quella camera proibita e di veder sul letto perché consumato e assaporato fino all'ultimo non poteva imputarglielo a colpa il suo corpo i figliuoli la esortano a star tranquilla che per mare non si soffre ma lei non si fida ha sofferto tanto in treno e domanda a tutti ogni cinque minuti se è vero che per mare non si soffre lo accompagnò fino alla porta domandandogli scusa se lo licenziava per quel doloroso improvviso incidente e ritornò di corsa alla camera di lei sí via bisognava un giorno o l'altro venire a questa risoluzione chi sa quali disordini cagionava di là il mantenere ancora qua tutto questo inutile mistero affacciarsi com'è strano quel letto che forma curiosa ha quel canapè e quello specchio lí che orrore tutt'a un tratto si sovvengono d'una commissione dimenticata la macchinetta per la barba le giarrettiere per la moglie il collarino per il cane vittoria signor funardi rosario intraprenditore proveniente da new york quella vecchia signora in gramaglie ha dovuto staccarsi con dolore da un'altra famigliuola veramente se ne vanno altrove non perché vogliano ma perché non vi trovano posto sono per la maggior parte commessi viaggiatori uomini d'affari gente della provincia che viene a sbrigare in città qualche faccenda lei che le guardava con curiosità affettuosa non comprendevano certo quelle due bambine ch'ella avesse loro fatto un gran danno quel gran danno che la loro mamma gridava cosí disperatamente ma non c'era proprio rimedio nessun rimedio perché apponesse la firma a quell'atto non solo in fondo ma parecchie volte in margine a ogni foglio di esso l'innocenza era cosí evidente nello sbalordimento doloroso dell'amico che nessun sospetto fu possibile al marito lo invitò ad uscire dalla camera gli disse che dalla mattina la moglie era turbata in uno stato di strana alterazione nervosa ma perché ella sapeva bene che la cugina venendo qua cosí pacifica con l'aria di niente ad assisterla lasciava nelle altre stanze di là un dramma che piú goffo nella sua grossolanità non si sarebbe potuto immaginare tratto com'egli le si fece sopra fosco per domandarle conto di quanto era accaduto ella lo respinse con ambo le braccia e a denti stretti con voluttà dilaniatrice gli avventò in faccia la confessione del tradimento strane curiosità che gli facciano vedere e toccare una realtà diversa misteriosa non soltanto attorno a lui ma anche in lui stesso ridere ridere forte con la sua bocca rossa coi suoi denti splendidi ridere come una pazza poteva là soltanto nel sogno vivo in cui si vedeva con la sua immagine rosea e fresca di salute per lei era come uno scherzo strascicare quel lungo nome goffo su per tutti quei fogli di carta bollata come una bambina parata da grande la lunga coda della veste di mamma ora tutte le paja sono state ritirate solo quelle dell'uscio accanto giusto quelle dell'uomo che ha passato l'oceano e da cui ella ha tanta smania di sapere se per mare non si soffre eccole ancora lí eh fa il cameriere alzando le spalle si vede che sarà stanco ha viaggiato tanto e se ne va la vecchia signora fa un gesto come per dire nel quale ciascuno teme possano da un istante all'altro avvistarglisi aspetti di cose sconosciute o sorgergli pensieri desiderii nuovi da un nonnulla signore ella balzò a rintanarsi nella camera accanto lanciandogli prima di scomparire dietro la portiera uno sguardo d'odio e di sprezzo cascò su la poltrona come se le gambe d'un tratto le si fossero stroncate diceva con un sorriso convulso malvagio stringendosi in sé e aprendo le mani nel sogno nel sogno e non gli fece grazia d'alcun particolare non si sa nulla nessuna indicazione è venuta fuori dalle carte che gli si sono trovate nelle tasche e nella valigia intraprenditore ma di che in quasi tutti gli altri è un'impazienza smaniosa o un'aria smarrita o una costernazione accigliata non sono assenti soltanto dal loro paese dalla loro casa sono anche assenti da sé sí sí questa commiserazione come tutti gli altri sentimenti e desiderii in quei corpi avevan peso per lei e anche cattivi odori e pareva che di questo cambio volessero proprio essere ringraziati non era troppo tormentarli doveva tormentarli per forza non poteva farne a meno non dipendeva da lei d'una gravezza insopportabile e cagione di ribrezzo e qualche volta anche di terrore la diafana gracilità delle pinne del suo nasino fremeva spasimava altri se ne vanno per i loro affari ripresi dalle loro brighe solo la vecchia signora che voleva sapere se per mare non si soffre rimane lí innanzi all'uscio non ostante la violenza che le fanno i due figliuoli lí sole l'unico pajo rimasto in tutto il corridojo dietro quell'uscio solo lí accanto ancora chiuso forse a nessuno dei due pareva che fosse piú lo stesso loro sole la stessa loro aria era difatti come il sole d'un altro tempo un'aria ch'ella chiedesse da respirare altrove lontano che le importava di tutto il resto che le importava di lasciare agli altri ciò che non era piú suo da tanto tempo era una faccenda difficile e molto complicata ah sí e come perché rimase a contemplarla un pezzo quella sua incerta scrittura sulla carta e le parve cosí buffo che si potesse credere che in quel rigo di scrittura lí il pajo di scarpe resta in attesa nella solitudine nel silenzio dietro quell'uscio sempre chiuso e in questo spavento vertiginoso che voluttà non bisogna abusarne se no è l'affanno di nuovo e il feroce morso di quei dolori al petto che la fanno urlare come una belva no no bisogna tenerla lontana ogni volume ne conterrà non poche nuove e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo altre rifuse e ritoccate qua e là e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura ma in ventiquattro il che potrebbe suggerire a chi ne avesse veglia qualche non inutile considerazione sull'indole e le necessità del tempo nostro e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera una novella al giorno per tutt'un anno senza che dai giorni dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità nostro m'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni né dei mesi né di ciascun giorno che può sembrar modesto e al contrario è forse troppo ambizioso se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime secondo l'intenzione che mi ha suggerito questo titolo avrei desiderato che tutt'intera la raccolta fosse contenuta in un volume solo di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano piú l'editore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio e m'ha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi di trenta e piú novelle ciascuno come almeno m'ero rassegnato a chiedergli raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite sotto il titolo novelle per un anno grazia almeno di questa cura l'autore delle novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo sa si sarebbe forse anch'ella addormentata se avesse potuto in qualche modo appoggiare un gomito o il capo senza svegliare il piccino a cui le sue gambe facevano da guanciale che scosci guardate uh le falde della finanziera guardate guardate quelle falde come s'aprono e chiudono su i calzoni chiari ma bravo ma bravo oh dio la ciocca la ciocca incerottata gli si stacca la ciocca che la conduce a sedere digià ma in quell'attimo d'angosciosa perplessità di fronte alla sfida di quei sette impudenti sconfitti che seguitavano a strillarle intorno con furia dilaniatrice ecco ecco vede lo dice lei ma non lo dice lui e pensava anche alle buone amiche dalle quali all'ultimo non era andata a licenziarsi perché anch'esse tutte l'avevano tradita pur dandosi l'aria di volerla ajutare a gara ma anche solamente vederla e poter dire il loffredi vivo tenne stretta fra le braccia quella cosina lí i civili di pèola ne erano tutti insuperbiti quindici venti braccia le s'offrirono col gomito teso tutti da prendere ma quale per primo a uno per volta sí avrebbe un po per volta ballato con tutti ecco largo largo si doveva andare piú giú della sala col banco di méscita che s'intravedeva dalla via piú giú di molto ma in fondo non mi dispiacque l'idea che dovessi andare a conoscere sottoterra l'uomo che aveva raggiunto ma sí lo so avrei voluto dirgli per levarlo da quella inquietudine lo so ed è giusto che sia cosí non credere che m'offenda il fatto che tu tenga cosí a distanza tua moglie e che ella sia cosí miserablle anelante col braccio teso e la bellissima rosa alta nella mano la signora lucietta guardò quei sette infuriati come voltandosi nel sentirsi sopraffatta una preda inseguita i suoi assalitori e tutti a pèola per ogni cosa da fare chiudevano gli occhi e sospiravano domani perché oggi o domani era lo stesso cioè domani non era mai ma negli occhi di quell'uomo in quei grandi occhi chiari intenti e tristi che le restavano a lungo impressi nella memoria dopo ch'egli se n'era andato via la signora lucietta leggeva quelle considerazioni affliggenti e non potei fare a meno di considerare che era giusto che ella s'inchinasse a me cosí perché lo voleva in lei quello stesso iddio a cui io or ora avevo reso omaggio e ora ah ora veniva il difficile sfilare i braccini dalle maniche del giubbetto alla cacciatora sú piano piano con l'ajuto della serva non cosí di qua sí giú piano piano ecco fatto è consuetudine annuale signora la signora lucietta confusa per quanto con una gran voglia di ridere e tutta vermiglia in volto per quei pressanti inviti piú degli occhi cupidi che delle labbra impacciate cercò di schermirsi in prima nessuno lo trova perché lo andiamo cercando fuori in quell'errore che debba essere altissimo e che ci vogliano mezzi straordinarii quel signore stette un pezzo ad osservarla impressionato del rapido passaggio dall'eccitazione improvvisa all'improvvisa mortificazione raccogliersi prendere a due mani e tener ben ferma l'attenzione perché tutto procedesse là dentro in perfetta regola con perfetto ordine e ricordarsi ricordarsi sempre che a casa intanto affidati a una vecchia serva molto stupida e rozza la sua manina era allora cosí gracile manina di ragazzetta e ora che le dita erano un po ingrossate quell'anellino le faceva male cosí stretto era che non poteva cavarselo piú era stanca veramente avrebbe voluto addormentarsi i suoi due bimbi orfani loro sí poveri amorini s'erano addormentati un nostro pernicioso errore è questo immaginarci che per diventare un dio bisogni attingere con straordinarii mezzi altezze inaccessibili no amici miei voleva esser l'erede unica almeno di tutto il chiasso che la tragica fine del fiero e impetuoso giornalista genovese aveva sollevato circa un anno addietro in tutta la stampa quotidiana d'italia e la vita appare subito un'altra il peso della noja s'alleggerisce i pensieri piú cupi s'inazzurrano chi non è voluto uscir di casa viene all'aperto ma sentite che buon odore di terra bagnata oh dio come si respira bene frescura di funghi eh e s'era stancata alla fine e pur d'uscirsene eccola là telegrafista a pèola povera signora sospirò sorridendo anche lui il compagno di viaggio povera perché eh perché vedrà non si divertirà molto a pèola e liberatasi d'un tratto dalla perplessità che finora la aveva tenuta dall'orrore dello spettro del marito dal pensiero dei figli corse staccò dal gambo quella rosa e istintivamente presentandosi davanti allo specchio su la mensola se la accostò al capo effetti dell'occhio di sole spuntato improvvisamente a pèola nella piazzetta dell'ufficio telegrafico oltre la persecuzione ai cani questa domanda di tanti mariti alla loro moglie perché cara non ti pettini un pochino meglio perfetto ma naturalmente nessuno degli spettatori riusciva a rendersi conto di quella perfezione sentivo che tutti tenevano la loro disillusione sospesa in una aspettativa forestiera accorsero a lei in folla con vivaci esclamazioni e lí per lí subito poiché già le danze erano cominciate senza neanche darle tempo di volgere un'occhiata attorno presero a contendersela tra loro e altre quindici venti braccia col gomito teso le si parano davanti con me con me un momento un momento l'ha promesso a me no prima a me dio che scandalo per miracolo non facevano a strattarsi l'un l'altro ma perché poi cosí tanto pian pianino a un anno appena dalla tragica morte del marito voleva proprio andare a ballare no non sarebbe andata forse la signora lucietta se tutt'a un tratto uscita dalla camera da letto nell'attigua saletta ecco che ora pur di difendere di tra l'accanimento dei brutali appetiti di quegli uomini l'innocenza del dono di quella rosa l'innocenza di quella sua folle gioja d'una sera esigeva da lui la rinunzia a un amore che sarebbe durato per tutta la vita tanto e non piú cioè quanto basta per esser lui e non un altro assolutamente bisognava ch'io lo vedessi gli parlassi quella sera stessa quasi senza accorgermene passavo di sera per una delle vie piú popolose della nostra città mi pareva che la gente tutta quanta impazzita come me era corsa qua era corsa là aveva fatto questo e quest'altro non tanto per sé no quanto per quei due poveri piccini ma via sí un po anche per sé che in fin dei conti aveva appena vent'anni venti già e non dimostrava nemmeno non ci sarebbe voluto tanto perché già fremeva friggeva di per sé la signora lucietta che impiccio le davano certe ciocchette di capelli ebbene temeva di questo non sapeva dirselo e seguitava a guardarla costernato dentro intanto sotto sotto il cuore gli diceva tremando domani domani o uno di questi giorni parlerai via fu l'ebbrezza fu il delirio fu la pazzia al suo primo apparire quando già quasi tutti avevano perduto la speranza ch'ella venisse poi alcune ballonzolando su tre zampe con la quarta aggranchita e rattratta andavano a sdrajarsi piú là ma che cos'era accaduto ragion per cui è da imbecilli andarlo cercando osservò uno di noi bravo quel che dico io approvò perazzetti ma lasciatemi dire per favore ogni principio è difficile poi viene il bello rifuggiva dalla realtà nella quale era costretto a vivere ci camminava se la vedeva attorno la toccava ma nessun pensiero nessun sentimento ne veniva piú a lui e anche se stesso vedeva come lontano da sé perduto in un esilio angoscioso senza pensare che se si spegne qua di là non c'è piú lume è filosofo lei esclamò la signora lucietta e via via per riavvolgersi in quegli strisci vorticosi per farsi girare ancora attorno in frenetico scompiglio tutti quei lumi e tutti quei colori la signora lucietta s'animò tutta e difatti già cominciò a dire ma subito frenò lo slancio per non rompere il sonno al suo piccino aprí le braccia e indicandolo con lo sguardo e poi indicando l'altro di là ma vede come sono legata soggiunse io sí sono la nuova telegrafista io ho vinto il concorso son riuscita la quinta sa m'hanno destinata a pèola ah guarda sí sí la aspettavamo difatti per jeri sera non avesse visto davanti la finestra chiusa di quella saletta un prodigio un vero prodigio stava da tanti giorni in quel quartierino d'affitto e non s'era neanche accorta che davanti la finestra della saletta d'ingresso ci fosse un vecchio portafiori di legno tutto impolverato che le cadevano su la fronte appena chinava il capo per seguire con gli occhi il nastro di carta punteggiato che si svolgeva dalla macchinetta ticchettante sul tavolino dell'ufficio profittava con occhi folli per rassettarsi incollarsi rilisciarsi con mani tremanti sul capo su le tempie su la nuca i capelli bagnati irsuti non si fossero messi a disturbarli e cacciarli via a calci o pestando i piedi e battendo le mani per chiasso le povere bestie si levavano da terra piú stupite che seccate guardavano di traverso alzando appena un'orecchia quegli alzò una mano dal pomo del bastone a un gesto vago e sospirò con un altro sorriso osservo il treno si fermò per un gran pezzo davanti a una stazionuccia di passaggio colori seduto nell'ultima sala accosto al muro in un canto quasi in ombra fausto silvagni con le mani sul pomo del bastone e su le mani la grossa barba fulva da circa due ore la seguiva coi grandi occhi chiari animati da un benigno sorriso bravo bene a uno a sua scelta bravissimo vediamo vediamo a chi l'offre a sua scelta il giudizio di paride silenzio vediamo a chi l'offre il treno salutò con un fischio lamentoso la stazionuccia di pèola qua tra poi domandò e lei scusi il suo nome silvagni signora fausto silvagni sono il segretario comunale oh guarda piacere mah e andò a rincantucciarsi in un angolo in fondo vestita di un abito nero inverdito e sfrittellato con un cappellino frusto guarnito di una piuma piangente da un lato su le spalle curve una vecchia mantiglia sfrangiata non protestava impallidiva sempre piú e una crudele sofferenza gli s'acuiva di punto in punto negli occhi intuí tutto in un lampo la signora lucietta e n'ebbe come uno schianto doveva essere sicura che nessuno vedendola e sapendo che uomo era stato il loffredi le avrebbe creduto vivo il loffredi ella aveva dovuto averne certo una gran suggezione forse ricordandolo ne aveva ancora anzi in una catacomba dia ordine via che s'accenda il riflettore e faccia un'altra cosa sempre per suo tornaconto inviti tutti gli avventori che stanno a sbadigliare nella sala di sopra a scendere qua a sentire il signor zuccarello gratis non importa per una sera quel lume che non c'è ravvivando il sorriso e lo sguardo la signora lucietta levò un dito a indicar la lampada nel cielo della vettura eccolo qua vedrà quanto poco avrà da fare all'ufficio del telegrafo concluse non se ne serve mai nessuno vede questo trenino va col passo d'una diligenza e anche la diligenza rappresenterebbe un progresso per pèola la vita a pèola va ancora in lettiga e allora perazzetti ci spiegò paziente con gli occhi chiusi e le mani avanti ecco qua prima o poi il fine che ci siamo proposto a cui tendono tutti i nostri affetti tutti i nostri pensieri ma ce ne volle lui stesso rappresentare uno l'altra sera raccontandoci a suo modo la seguente avventura ero cominciò a dire guardandosi al solito le unghie silvagni smorí d'un tratto restò un momento come sospesa confusa tremante alla vista del volto di lui le sfuggí un'esclamazione sommessa oh dio ma si riprese subito sí per carità piú che mai sconcertato il proprietario guardò anche lui rispose un riflettore ah è un riflettore e lei non pensa d'accenderlo per illuminare alla ribalta un artista come il signor zuccarello ma perché ci accorgiamo santo dio che come questo fine qualunque altro avremmo potuto proporcene che sarebbe stato vano lo stesso perché l'assoluto cari miei quell'assoluto in cui soltanto potrebbe quietarsi il nostro spirito non si raggiunge mai si riscosse dall'angoscia momentanea e domandò al compagno di viaggio ci vorrà ancor molto a pèola eh rispose quegli piú di un'ora scende a pèola anche lei si torcevano si strizzavano le mani si guardavano in bocca l'un l'altro nell'atto che si buttavano a parlare mentre il presidente che era anche il sindaco del paese s'intozzava sempre piú paonazzo dalla stizza s'era preparato il discorso lui e non glielo lasciavano dire lo avrebbe detto lo stesso di certo ma in fondo all'anima le era rimasta la disillusione di quelle stanze sgombre cosí meschine e nessuno guardava verso il piccolo palcoscenico dove una scheletrica stella italiana miagolava prima levando le braccia come per tentare d'aggrapparsi a un acuto che non riusciva a prendere poi abbassando le mani con grazia squacquerata e al pensiero ch'essi avessero potuto bestialmente accendersi per la sua innocente festosità provò ribrezzo onta volle fuggire sottrarsi a quell'aggressione ma allo scatto di cerbiatta i capelli già un po allentati le cascarono e la rosa giú a terra come foglie secche per non esser rapiti dal turbine s'erano costoro ritratti al muro riparati tra le oneste gonne di seta delle loro mogli o cognate o sorelle goffe gonne a sbuffi e a falbalà e la musica ma che facevano i musicanti s'erano anch'essi incantati a mirare musica musica e via tra i battimani ecco spiccata la prima danza col vecchio sindaco e presidente del circolo in abito lungo ma bravo ma bravo dove aveva inserito il seme che l'aveva fatto un dio modesto padrone del suo piccolo mondo era contento e soddisfatto di tutto anche di cantare alle sedie in quel lugubre caffè sotterraneo ci sfugge e non riusciamo mai a scoprirlo ma ecco qua questo signor zuccarello la dolcezza stessa del suo nome io mi diedi a pensare la signora lucietta vinta la vertigine divenuta lei stessa vertigine ballava ballava senza piú nulla vedere senza piú distinguere nessuno fu molto soddisfatto quel signore d'avere cosí bene indovinato l'animo e l'indole di lei allorché spintala con brevi e accorte domande a parlare de suoi casi n'ebbe la conferma dalla sua stessa bocca hanno voluto insinuare per motivo di donne no sa vendetta è stata una vendetta politica per il tempo che il loffredi aveva da pensare alle donne una gli era anche di troppo gli bastavo io si figuri mi prese a quindici anni andasse in tumulto e che i campanelli dei tram le trombe delle automobili chiamassero ajuto allorché per caso m'avvenne di posare lo sguardo su una tabella tra le due finestre ferrate d'un sotterraneo la signora lucietta riprese con mano non ben ferma quella rosa e la buttò via in un canto ecco sí grazie disse sapendo bene ormai ciò che con quella rosa d'un momento aveva buttato via per sempre la cravatta di traverso la camicia spiegazzata tragici in quel loro furore senile erano stati finora respinti dai giovanotti ora frenetici si rilanciavano per farsi buttare uno dopo l'altro come balle su le seggiole appena compiuti due giri o svanisce quel fine crolla e svanisce all'improvviso con esso la nostra realtà o piuttosto l'illusione della nostra realtà quasi con le mani in faccia a domandarmi conto e ragione di quanto avevo fatto del pericolo a cui lo avevo esposto d'un fiasco clamoroso e anche di fargli perdere la scrittura per l'inqualificabile soperchieria usata al proprietario del caffè il proprietario mi guardò ancora per un momento accigliato e perplesso poi sorrise anche lui aprí le braccia s'inchinò e corse sú a dare gli ordini e quella commissione di giovinotti soci del circolo di compagnia col loro bravo presidente anziano entrata all'ufficio una mattina per invitarla alla famosa festa da ballo annunziatale in treno dal signor silvagni che eccola qua ma no che grazie ora lei non aveva piú fiato da parlare il vecchio sindaco la testa gli ciondolava ora lei deve far la scelta ecco deve offrirla qua a uno un artista che si qualifica da sé distinto melodista pur sapendo che il suo nome sarà esposto sú nella via in quella tabella sfolgorante di luce un nuovo scoppio di risa accolse queste mie parole il proprietario ne fu scosso in questa se li stringesse vivi e spiranti tra le braccia chi sa non poteva fermarla trattenerla e ritornare per essa e con essa finalmente dal suo lontano esilio e gli archi delle tre sale i lumi i mobili le stoffe gialle verdi rosse celesti delle signore gli abiti neri e i candidi sparati delle camíce degli uomini tutto le s'avvolgeva ormai attorno in strisci vorticosi ma non poteva soffrire si sospettasse che il loffredi aveva potuto non curarsi di lei e che ella era stata per lui una bamboletta e nient'altro per le fiere proteste che faceva del suo avvedimento e del suo gran coraggio ah che che non sarebbe mai perita lei figurarsi dall'oggi al domani sbalzata da uno stato all'altro tra l'orrore e il trambusto della tragedia non s'era perduta un momento soffocato m'alzai rumorosamente con una smania esasperata di parlar forte di gridare di pigliarmela con qualcuno e come il cameriere mi s'appressò per domandarmi che cosa ordina il signore niente gli risposi ad alta voce non ordino niente se dopo giorni e giorni di bruma e di pioggia spunta un occhio di sole non s'allegrano tutti i cuori non traggono tutti i petti un respiro di sollievo ebbene che cos'è niente un occhio di sole che si volgeva dubbiosa da me a lui da lui a me per fortuna un buon acuto finale smorzato con arte rialzò sostenne le sorti riuscí a ghermirla il vecchio sindaco a costo d'un tremendo sgraffio alla mano eccola gridò e corse con gli altri a porgerla alla signora lucietta riparata in fondo alla seconda sala per ricomporsi alla meglio i capelli un altro ostacolo questo e il piú dispettoso di tutti perché ognuno vedendola accanita e disperata si metteva a ridere quasi ella non avesse il diritto d'accanirsi tanto di disperarsi tanto invece di sembrarle piú grandi le erano sembrate piú piccole che tradimento aveva bisogno di vederle grandi lei oh ma senza pretese si figuri festa in famiglia ma sí lasciate dire è consuetudine annuale signora ma via che dice basta che voglia veramente onorarci si ma io non debbo dar conto a lei se accendo o non accendo no no scusi scusi lo interruppi subito facendomi manieroso lei deve rispettare in me un avventore attirato come una farfalletta dal lume di quella sua tabella nella via un omaccione su i trentacinque anni barbuto bruno in viso ma con occhi chiari verdastri due occhi grandi intenti e tristi uno il maggiore disteso sul sedile sotto un mantelletto l'altro qua rinchioccito col capino biondo su le gambe di lei e lo feci entrare in un caffè notturno perché seguitasse bevendo una tazza di birra a parlarmi di sé della sua vita delle sue speranze dei suoi desiderii sarebbe passato comunque il suo tempo e quando il tempo è passato e si è vecchi anche ai ricordi tristi siamo già abituati a far buon viso diedi le tre lire presi il biglietto e scesi due lunghe rampe di scala scendendo avvertii subito che la terra si vendicava della violazione del suo grembo quell'aria nuova che i loro uomini respiravano da alcuni giorni e per cui avevano gli occhi cosí lustri e l'aspetto stralunato esse sí le donne un poco piú intelligenti dei cani almeno alcune l'avevano avvertita subito i figurati che m'abbia detto cose straordinarie siete veramente imbecilli mi disse le cose piú ovvie piú comuni piú semplici del mondo quali poteva dirle uno che aveva saputo trovare in sé il punto giusto il puntino infinitesimale in verità la signora lucietta nespi vedova loffredi per quanto annojata e stanca del lungo viaggio in quella sudicia vettura di seconda classe non aveva alcuna fretta d'arrivare a pèola pensava pensava può lei credere sul serio che offrendole codesta rosa io abbia voluto farle una dichiarazione fausto silvagni restò un momento a guardarla con quel sorriso squallido di nuovo sulle labbra io mi affrettai ad applaudire con entusiasmo tutti applaudirono con me e il signor zuccarello venne fuori due o tre volte a ringraziare inchinandosi con una mano sul petto oppure anche lei anche lei signor notajo come non si vergogna scusi ma guarda che calcio a tradimento povera bestiolina qua cara vieni qua ma via come prendere a lungo sul serio quell'eccitazione e questa mortificazione benché mamma di quei due piccini pareva ancora una bambina anzi una bamboletta e c'era in quella piazzetta l'ufficio del telegrafo si sarebbero accorti se fossero stati cani un poco piú intelligenti che tutti passando di là specialmente i giovinotti e ora da quest'altra parte no amore sí qua qua con la mamma tua è mamma tua qua lasciate faccio da me rimboccate la coperta piuttosto sí costà pian pianino egli non la fermava se egli non la tratteneva chi sa dove e come sarebbe andata a finire quella povera fatina folle aveva bisogno d'ajuto anche lei bisogno di guida e di consiglio e prezzi normali soggiunse come per tenersi fermo a un dato di fatto nell'incertezza penosa in cui quel mio strano modo di guardarlo lo teneva sospeso bene bene dissi per tranquillarlo questo suo piú piccino caro caro che voleva ogni sera addormentarsi in braccio a lei l'altro il maggiore spogliato dalla vecchia serva taciturna s'era messo da sé per benino nel suo lettuccio non solo non posso crederlo io ma stia sicura che non lo crederà mai nessuno signora ecco a lei la rosa io non posso la butti via lei quanto ai cani credo che in verità avrebbero seguitato a dormire pacificamente sdrajati per le viuzze e le piazzette del paese senza il minimo sentore di quel privilegio non comune si staccava d'un balzo dalle braccia d'un ballerino appena lo sentiva stanco pesante ansimante e subito si buttava tra altre braccia le prime che si vedeva tese davanti la zampina guardate le ha storpiato la zampina e se ne va col sigaro in bocca come se non sapesse niente vergogna un uomo serio ah miei cari amici se l'aveste veduto piuttosto piccolino con una faccia che pareva intagliata in un saponetto da barbiere color di rosa con un che di caprigno nei capelli fitti ricci e neri mi parve anzi giustissimo e che non potesse essere altrimenti quanto il biglietto domandai allo sportellino sedie o poltrone ci sono anche poltrone poltrone sissignore cosí sperduta anche lei in un mondo non suo e con quella gran voglia di non perdersi ma anche ahimè di godere quella rosa lo diceva quella rosa rossa tra i capelli ero sicuro che lui la teneva ancora con sé non solo per farsi servire da lei come da una schiava ma anche per misurare da lei il cammino che aveva saputo percorrere nella camera da letto del vecchio quartierino mobigliato la signora lucietta ora stava a dire a se stessa di no che non sarebbe andata e intanto dondolava aòh su le ginocchia il suo angioletto biondo vestito di nero dunque il signor zuccarello non richiama gente chi il signor zuccarello il cameriere guardò nel programma ah già disse nossignore chi vuole che richiami lagrime calde brucianti per un oscuro improvviso scompiglio nella mente per uno strano orgasmo che le dava un serpeggiar di smanie per tutto il corpo un'insofferenza ed ecco la sua vendetta non ostanti gli sforzi del proprietario la luce elettrica e la musica e gli specchi quel caffè-concerto aveva il rigido squallore d'una tomba quel signore approvò piú volte col capo lentamente poi aggiunse con un sorriso triste eh sí come la fede accendiamo noi il lume di qua nella vita e lo vediamo anche di là e cosí fulgidamente le sfavillarono gli occhi e cosí pazza di gioja le strideva quella rosa di fuoco tra i capelli neri tutti gli uomini perdettero la testa per fortuna in ajuto di quei poveri cani qualche finestra si spalancava di furia e una testa di donna con occhi feroci tra due pugna tese rabbiosamente s'avventava a gridare ma che v'ha preso manigoldi contro codeste povere bestie tenerezza solo ancora solo tenerezza non gli palpitava già troppo dentro per essere ancora solo tenerezza da anni e anni fausto silvagni con quei suoi occhi intenti e tristi guardava come da lontano ogni cosa se tutt'a un tratto essendosi sparsa la voce della cattiva impressione che avevano fatto e facevano col loro sonno continuo alla signora lucietta la gente specie i giovanotti ma anche gli uomini maturi il caldo a poco a poco nelle tre sale s'era fatto soffocante quasi una nebbia s'era diffusa dal vaporare della bestialità di tutti quegli uomini bestialità ansante bollente paonazza sudata che del sudore nelle brevi tregue allucinate deserte l'ombra d'una donna miserabile che potei distinguere bene quando schiudendo timidamente la porta a vetri del caffè notturno strisciò dentro dieci minuti dopo ch'eravamo entrati noi e il silvagni levò una mano dal pomo del bastone a un gesto sconsolato atteggiando il volto d'un sorriso amarissimo che gli velò d'intensa malinconia i grandi occhi chiari irresistibilmente sciolti d'ogni freno di convenienza d'ogni riguardo alla gelosia delle mogli o delle fidanzate all'invidia delle zitellone figliuole sorelle cugine sotto colore che bisognava accogliere con festa l'ospite forestiera questa o quell'amica a seguirla via tutte via tutte non s'era mai vista simile indecenza alcune quasi piangenti altre tremanti di rabbia si sfogavano con certi omicelli stremenziti nei vecchi abitucci lustri di taglio antico odoranti di pepe e di canfora lei ha detto che il signor zuccarello non richiama nessuno sappia intanto che ha richiamato me avvenne quel che avevo immaginato un signore a questo punto mi si fece incontro turbato pallidissimo lo fissai per fermarlo a una certa distanza e lo interpellai altezzosamente lei è il proprietario il proprietario a servirla tutti anche i sonatori dell'orchestrina si voltarono sbalorditi a guardarmi parecchi si levarono da sedere il cameriere quasi basito mormorò e s'era forse mortificata lei stessa d'aver con tanta fermezza e cosí in prima asserito che il loffredi avendo per moglie una cosina cosí fresca e vispa come lei non aveva potuto pensare ad altre donne stridenti dei piú vivaci colori verdi gialle rosse celesti che ermeticamente con gran conforto delle loro nari e della loro coscienza custodivano cosí prese dal tanfo delle onorate cassapanche gli arcigni pudori provinciali in breve una vivissima simpatia venne a stabilirsi tra le brutte donne di pèola e quei poveri cani presi cosí tutt'a un tratto a perseguitare da loro uomini mariti padri fratelli cugini fidanzati e infine per contagio anche da tutti i ragazzacci ecco a lei prenda prenda signor silvagni fausto silvagni prese la rosa e si voltò con un sorriso vano squallido a guardare quei sette che s'erano precipitati appresso a lei gridando come ossessi a sbuffare a ripetersi che i suoi figliuoli erano ancor tanto piccini e dunque via perché avvilirsi non doveva e non voleva là sú sú coraggio era giovine lei per ora tanto giovine e dunque ma l'ho offerta al signor silvagni che non s'è mosso tutta la serata e che dunque non può crederlo è vero non può crederlo come non possono crederlo neanche loro per non pensare a niente per non andare svolazzando con la fantasia dietro ogni immagine comica o pericolosa per non sorprendersi assorta in certe previsioni inverosimili l'unica era d'attendere giudiziosamente al suo ufficio il pensiero dei figliuoli ogni volta chi sa perché glielo richiamava lui angosciosissimo pur senza ch'egli ne avesse chiesto affatto o glien'avesse fatto parola per incidenza indicai cosí dicendo in alto nella parete di fronte al palcoscenico un riflettore per illuminare gli artisti alla ribalta all'improvvisa diversione tutti nella sala scoppiarono a ridere e alzarono il capo a guardare dove io indicavo con fiero cipiglio tutto è qui saper trovare in noi questo punto giusto per inserirvi il piccolo seme divino che è in tutti e che ci farà padroni d'un mondo niente fuori di noi nessun'altezza coi mezzi piú comuni e piú semplici un punto dentro di noi il punto giusto preciso dove s'inserisca quel seme piccolissimo che a mano a mano da sé sviluppandosi diverrà un mondo quanti ne entravano all'ufficio a rivolgerle di quelle stupide domande come non ridere eran pur buffi davvero tutti quei signori di pèola malizia allorché d'un balzo ella sguizzando tra gli ultimi due alla sua manca prese la corsa verso la prima sala aveva trovato lo scampo offrire la rosa a uno di quelli che se n'erano stati tutta la serata quieti a guardare fresca leggera tutta compresa nella sua gioja che respingeva ogni contatto brutale ridendo e guizzando con scatti improvvisi per appagarsi di se stessa intatta e pura in quel suo momento di follia agile fiamma volubile in mezzo al tetro fuoco di tutti quei ciocchi congestionati ah bravo la prego di dirmi se lei scritturando il signor zuccarello gli aveva detto che il suo nome sarebbe apparso sú nella via in quella tabella folgorata da due lampade elettriche ebbene davanti a questo nome con tanta rabbia folgorato da quelle due lampade io mi fermai con la certezza acquistata lí per lí che questo signor zuccarello il quale si qualificava da sé con dolce probità distinto melodista doveva come non lo dice gridò lasciando prevalere tra il guizzare e il cozzare di tanti opposti sentimenti il dispetto e facendosi innanzi al silvagni agitata da un fremito convulso guardandolo negli occhi gli domandò tre lire compreso l'ingresso e a scelta anche una consumazione titubante guardai il bigliettajo come per domandargli tutto questo col signor zuccarello è una vera indegnità che un distinto melodista come lui debba cantare alle sedie tutte quelle mummie d'avventori già richiamate alla vita a questa mia inattesa proposta batterono festosamente le mani approvando a coro ma sí la vita angustie noje amarezze poi tutt'a un tratto ecco si ride oh dio cosí per niente si ride attraversata la piazzetta erano poi tutti com'ebbri ilari e nervosi e vedendo un cane passa via fuori dai piedi via di qua brutta bestiaccia e anche sassate non bastavano i calci anche sassate tiravano ohé per in quel portafiori quasi all'improvviso fuor di stagione era sbocciata una magnifica rosa rossa la signora lucietta restò dapprima a mirarla stupita tra lo smortume della tappezzeria grigiastra di quella sudicia saletta abbagliati da vane illusioni aberrati da ambiziose e stravaganti speranze distratti o anche pervertiti da desiderii artificiosi quel niente quel puntino infinitesimale che è la cosa piú comune e piú semplice del mondo in una infinita moltitudine di cani che dormivano da mane a sera sdrajati su l'acciottolato delle vie non si svegliavano neanche per grattarsi quei cani o meglio si grattavano seguitando a dormire ma io non ho mica inteso d'offenderla signore no no seguitai con sdegno e con ira tanto perché lei lo sappia e lo dica al suo direttore o al signor proprietario del caffè che fa di queste belle speculazioni impiantare qua in un sotterraneo un caffè per fare impazzire i suoi avventori zitto zitto in punta di piedi m'appressai a un cameriere e gli presentai il biglietto per avere indicato il mio posto ma segga dove vuole mi rispose il cameriere vede che non c'è nessuno già possibile è cosí ogni sera sú per giú ero amici miei in uno di quei momenti purtroppo non rari in cui la ragione ne ho per disgrazia ancora un poco saettava con lo sguardo ora l'uno ora l'altro come fosse incerta nella scelta e incerti e goffi con le mani protese e nelle facce brutali e stravolte una smorfia d'implorazione sguajata quei sette pendevano dal visino di lei ora sfolgorante di malizia il sedile di fronte serbava l'impronta de suoi piedini che vi avevano trovato un comodo sostegno prima che fosse venuto a prender posto ce n'erano tante di vetture nossignori proprio lí i avrebbero preso per pazzo ma che ero io a restare lí ancora per poco in quel vuoto sotterraneo in quel silenzio di morte non sarei impazzito davvero e a ogni canto di strada possiamo veder passare la follia e come niente metterci a conversare con essa che potrebbe anche essere l'ombra del nostro stesso corpo e domandarle per esempio con molta buona grazia e delicatezza s'era passato anche il cerotto con gran cura su la lunga ciocca di capelli rigirata sul cranio e aveva infilato i guanti canarini e inserito due dita dignitosamente tra i bottoni del panciotto melodista sissignore da sé ma io non capisco lo vedo bene gridai lo vedo bene che lei non capisce nulla scusi che cosa c'è lassú e le teste si rigiravano come per un tuffo di sangue improvviso non trovassero piú da rassettarsi entro il giro del colletto inamidato e le mani si davano un gran da fare per tirar giú il panciotto e accomodar la cravatta serio s'era dato da un pezzo per non so quale connessione allo studio della filosofia quali effetti un tale studio dovesse produrre in un cervello come il suo era facile a noi tutti immaginare povera fatina forzata dall'impeto bestiale di quegli uomini a uscire dal cerchio magico di quella pura gioja di quell'innocente ebbrezza nella quale come una pazzerella s'era aggirata e si ribellava ormai quella bestialità con tracotanza inaudita a ogni richiamo della ragione veniva una volta l'anno la festa del resto nulla di male zitte e a posto le donne una gran tenerezza s'impadroní allora di lui per le arie di libertà che si dava quella calandrella or ora uscita dal nido inesperta ancora del volo che diamine sú sú che sú ma sí bisogna tenersi sú i baffi ma sí anche i baffi sú cara perché non ti pettini un pochino meglio per non vederli teneva da un pezzo la faccia voltata verso il finestrino quantunque di fuori non si scorgesse nulla si vedeva solo in alto sospeso nella tenebra in cosí dire il viso della signora lucietta si fece rosso rosso gli occhi le brillarono inquieti sfuggirono di qua di là e alla fine si chinarono come dianzi per tirarsi fuori dello stagno nel quale era caduto protestammo che se seguitava a parlare cosí difficile non gli avremmo piú dato ascolto la fede mormorò a un certo punto quel signore la signora lucietta si voltò con aria stordita che cosa non era forse volata da suoi sogni lontani questa cara folle fatina vestita di nero con una rosa di fiamma tra i capelli potevano anche essere i suoi sogni stessi divenuti vivi ora in questa fatina perché egli non avendo potuto raggiungerli allora sott'altra forma le altre indignate stomacate rifiutavano con un grazie tante a schizzo e si scambiavano tra loro con occhi feroci sguardi di schifo qualcuna scattava da sedere faceva cenni violenti di volersene andare nulla ma c'è chi sa disse con un lampo negli occhi la signora lucietta il vero assassino del loffredi creda non fu il sicario che lo colpí proditoriamente a le spalle e scomparve ah che rabbia ma piú s'arrabbiava e piú gli altri ridevano e ridendo chi le prometteva una cosa e chi un'altra ma tutti avrebbero voluto accompagnare la promessa con una carezzina che non osavano farle ma che ella leggeva loro chiaramente negli occhi accaduto forse l'avrebbero capito se fossero stati cani un poco piú intelligenti e meno imbalorditi dal sonno bastava santo dio fermarsi un po a guardare dalle imboccature della piazzetta ove a nessuno di loro era piú permesso non che di sdrajarsi ma neppur di passare di corsa le tre cupe sale del circolo a pianterreno divise da due larghe arcate malamente illuminate da lampade a petrolio e da candele parve che all'improvviso sfolgorassero di luce tant'era acceso e quasi sbigottito dal fremito interno del sangue il suo visino era la stretta finale l'ultima danza se le vide tutti e sette attorno sopra aggressivi furibondi la signora lucietta con me con me con me con me n'ebbe sgomento d'un tratto le s'avventò agli occhi la bestiale sovreccitazione di quegli uomini la signora lucietta si sentí tutta sconvolgere da un dispetto feroce non era piú uno scherzo ormai la malignità schizzava da quegli occhi da quelle bocche giusto il circolo è su la piazza vicino all'ufficio del telegrafo ha trovato l'alloggio la signora lucietta rispose di sí che lo aveva trovato nella stessa casa che prima ospitava l'ufficiale telegrafico suo predecessore ma questa è una dichiarazione d'amore bell'e buona gridarono allora quelli che ripigliò la signora lucietta facendosi in volto di bragia ah nossignori prego sarebbe stata una dichiarazione se la avessi offerta a uno di loro dio dio lei mi spaventa disse la signora lucietta non si spaventi via sorrise quel signore ora le do una buona notizia fra pochi giorni avremo al circolo una festa da ballo ah della cui tragica morte ancora avvolta nel mistero si seguitava di tanto in tanto a parlare nei giornali delle grandi città privilegio non comune poter sapere dalla viva voce di lei tante cose che gli altri nelle grandi città non sapevano come dice signore ma sí conti le parole del telegramma e poi calcoli due soldi di piú vuole un modulo a stampa no ah tanto per saperlo ho capito a rivederla signore ma di niente si figuri sí là con quella sola rosa tra i capelli sarebbe andata alla festa e i suoi vent'anni e la sua gioja vestita di nero via no che c'entra lui a uno di noi doveva offrirla uno di noi non è vero protestò la signora lucietta battendo un piede fieramente s'è detto a uno e basta e io l ho offerta qua al signor silvagni era chiara nei loro ammiccamenti nei loro grugniti l'allusione alle visite del silvagni all'ufficio alla bontà ch'egli le aveva dimostrato fin dal suo arrivo e quel pallore intanto quel turbamento di lui davano esca ai sospetti maligni perché quel pallore quel turbamento e da me sola a dovermi staccare da tante cose lei è la vedova loffredi è vero sí e la signora lucietta chinò gli occhi ma non si è saputo piú nulla domandò dopo un breve e grave silenzio quel signore la ragione del resto s'accorge a un tratto di tenere vittoriosamente stretto in pugno un codino capite invece dell'assoluto un codino di parrucca quel tal codino di parrucca a cui s'aggrappava l'ineffabile barone di come remote ombre evanescenti gli aspetti vicini e dentro di sé i suoi stessi pensieri e i suoi sentimenti fallita per avversità di casi per gravosi obblighi meschini la sua vita molto grandi e belle quelle stanze nell'ultima visita d'addio dopo lo sgombero per poter dire un giorno con orgoglio nella miseria a cui discendeva eh la casa che avevo a genova era ancora a lutto lo sapevano e poi i due figliuoli stava con loro la sera soltanto non li vedeva per tutto il giorno era usa metterli a letto lei e poi aveva tante cose a cui attendere morti in anticamera aspiranti morti pochissimi e oppressi d'una disperata tristezza ogni stato incerto è peggiore d'ogni cattivo stato certo doveva aver raggiunto l'assoluto e dunque senza meno essere un dio un dio se ci riflettete bene non può di conseguenza non essere un dio chi abbia raggiunto non poteva frenarle quelle lagrime e sbuffava sbuffava di stizza ma poi subito dopo per un nonnulla ecco si rimetteva a ridere e la signora lucietta lo guardò come colta in un lampo dal sospetto che anche questo signore si volesse burlar di lei ballano i cani domandò no i civili di pèola ci vada si divertirà avvilito presi posto in una poltrona la stella italiana inchinandosi a vuoto tre o quattro volte si ritirò tra le quinte l'orchestrina tacque un silenzio sepolcrale si fece nel caffè sotterraneo e allora che è che non è privi d'un tratto della realtà che c'immaginavamo di poter finalmente toccare ci vediamo vaneggiare nel vuoto sfrangiata ai piedi un pajo di scarpacce da uomo avevo notato che andando via egli di tanto in tanto pian piano e come di nascosto si voltava a lanciare indietro un occhiata inquieta chi diceva cosí lei lo diceva ma non perché veramente le sorgessero spontanee nell'animo queste considerazioni affliggenti passava ogni mattina dall'ufficio e talvolta anche sul tramonto quando usciva dal municipio la signora lucietta vedeva e sentiva tutto questo il guizzare di tanti desiderii da occhi accesi che la seguivano in tutte le mosse e la carezzavano con lo sguardo voluttuosamente il calore di simpatia che la avvolgeva inebriarono in breve anche lei ma anche gli uomini maturi pareva entrassero in un'altra aria piú vivida per cui il passo i moti della persona diventavano subito piú svelti piú agili seduti accosto al muro a uno qual si fosse il primo che capitava in direzione della corsa ecco qua l'offro qua a si trovò davanti i grandi occhi chiari di fausto silvagni che scena tutti con gli occhi spiritati che da un canto pareva se la volessero mangiare e dall'altro provassero una strana maraviglia nell'accorgersi che da vicino ella aveva il nasetto cosí e cosí cosí e cosí la bocca e gli occhi e la fronte per non parlare che della testa soltanto e guaj a chi a pèola apriva la bocca per sbadigliare gli restava aperta per un'infilata di almeno cinque sbadigli alla volta entrata in bocca a uno la noja non si risolveva a uscirne facilmente poi dalla gioja di quella rosa rossa ebbe come un tuffo nel sangue vide vivo lí in quella rosa il suo desiderio ardente di godere una notte almeno ora lascia ch'ella balli cosí come una fatina folle ma ormai la maggior parte dei cavalieri cascavano a pezzi dalla stanchezza si dichiaravano vinti e si voltavano attorno come ubriachi in cerca delle loro donne andate via e sí sí sí che bellezza già dormiva con la maggior leggerezza di mano possibile la signora lucietta prendeva ora a svestire il piccino già addormentato anch'esso in grembo a lei la voce di questa canzonettista e il rombo dell'orchestrina facevano una violenza orribile d'indegno stordimento alla tragica sconsolata solitudine di quelle poche mummie di avventori si sentiva trasportata da quel trenino ma con l'anima era ancora nella lontana casa di genova abbandonata le cui stanze sgombre della bella mobilia ancor quasi nuova miseramente svenduta respinti in attesa che venisse il loro turno si recavano mogi mogi a invitare altre dame delle loro qualcuna piú brutta accettava ingrugnata una risposta che valesse per ora e per sempre la risposta che doveva far subito appassire tra le sue dita quella rosa sorgendo in piedi e guardando con fredda fermezza quegli uomini negli occhi disse la signora lucietta udí per un momento la voce del suo destino che sí proprio la voleva sperduta nella vita insieme con quelle due creaturine confesso che mi sarebbe piaciuto molto trovar laggiú nelle poltrone e nelle sedie serii e composti con la loro brava consumazione davanti intatta velata di polvere e con qualche ragnetto natante dalle grate di queste finestre s'intravedevano giú un banco di méscita di lacca verde e luccicante di specchi una diecina di tavolini di marmo attorno a cui stavano seduti molti avventori uomini donne poi un armonium ecc alla fine giunse da lontano lamentoso il fischio del treno in ritardo eccolo nel lamento di quel treno che correva nella notte per la stessa via su cui tra poco anche lei sarebbe passata lasciatemi ripetere amici che siete veramente imbecilli sappiate che dopo aver accompagnato fino al portone dell'alberguccio il signor zuccarello nel ritornare indietro io m'ebbi nel bujo fitto della strada un profondissimo inchino da quell'ombra pian pianino le scarpette una e due pian pianino i calzini uno e due e via ora i calzoncini insieme con le mutandine poco dopo la sala era quasi piena rumorosa ansiosa per la promessa d'un godimento insperato il riflettore di contro al palcoscenico cominciò a sfriggere sbarbagliando s'accese e parimenti ero sicuro che ella senza muovere un lamento faceva di tutto per tener lui come un damerino dite di no e mai certo da anni e anni al circolo per via nelle case a passeggio avevano canticchiato tanto senza volerlo senza saperlo i civili di pèola la e come lontano lontanissimo e ignoto e ch'ella vi si sarebbe sperduta invano chiedendo ajuto tra tanti occhi che sarebbero rimasti a guardarla come quelli con qualche velo di tristezza sí ma in fondo indifferenti cosí pensando la signora lucietta ora restringeva ora dilatava i begli occhietti vispi e di tratto in tratto con una rapida speciosa mossetta che le era abituale levava una mano e si passava l'indice sul nasetto ardito e sospirava chi piú ombra o cara di noi due state a sentire ero dunque in uno di questi deliziosi momenti con in mano il codino della mia ragione e che ha perciò acquistato per noi il valore intrinseco della nostra stessa vita un valore assoluto capite appena raggiunto o anche prima d'essere raggiunto ci si scopre vano come perché vano qua tra quell'ampia chiostra di monti azzurrini qua e là spaccata da vaporose vallate fosche di querci e d'abeti gaje di castagni pèola col suo mucchietto di tetti roggi e i suoi quattro campaniletti scuri il segretario comunale quel signor silvagni incontrato sul treno si tratteneva un momento lí sull'uscio o davanti lo sportello le parlava di cose aliene anche liete rideva con lei della caccia che si dava ai cani per esempio e delle difese che ne prendevano le donne brutte del paese dio sa che cosa il bigliettajo arguí dalla mia aria smarrita perché evidentemente il signor zuccarello era per lui un numero come un altro del programma ma voi capite amici miei che a me non importava tanto quella sera di salvare il signor zuccarello quanto di salvare l'assoluto ne avevo proprio bisogno e anche nella voce quando cominciò a belare appassionatamente per me la maggior prova la prova piú lampante che non m'ero affatto ingannato sul suo conto fu questa che non si sforzò per nulla ora in questo esilio un sentimento all'improvviso era venuto a raggiungerlo un sentimento ch'egli avrebbe voluto tener discosto per non riconoscerlo ancora non avrebbe voluto riconoscerlo ma non osava piú neanche scacciarlo il riflesso preciso della lampada a olio della vettura con la rossa fiammella fumosa e vacillante il vetro concavo dello schermo e l'olio caduto che vi sguazzava no via via erano ancor tanto piccini perché immaginare queste cose brutte sarebbe stata vecchia lei allora la prova maggiore della sua divinità mi fu data però da un'ombra che appena usciti dal caffè sotterraneo prese a seguirci a distanza per piú d'un'ora lungo le vie deserte ecco la vita nostra corre protesa tutta verso quel fine nel quale s'illude di poter toccare e sentire la propria realtà egli solo intendeva tutta la purezza di quella folle gioja e ne godeva ne godeva come se quel tripudio innocente fosse un dono della sua tenerezza a lei nel bujo fitto della sera invernale il trenino andava col passo di chi sa che tanto ormai non arriva piú a tempo ma via per una sera poteva anche venire dopo averli messi a letto e non c'era la serva per una sera a uno dei giovanotti nella furia scappò detto finanche il lutto ma che sciocchezza ebbe una gomitata in un fianco e non fiatò piú la signora lucietta ne aveva provato subito un gran fastidio il color chiaro di quei grandi occhi le aveva chi sa perché destato confusamente l'idea che il mondo ovunque ella andasse le sarebbe rimasto sempre estraneo ormai e gli bastava perciò di poter dire per accrescere colà il suo prestigio d'aver cantato a roma in un caffè-concerto di roma quale non importava e le diede qualche ragguaglio del paesello per tutte le viuzze e le piazzette la noja a pèola era visibile e tangibile sempre visibile come l'orchestrina attaccò il preludio della prima romanza e il signor zuccarello in marsina cravatta bianca guanti bianchi si fece avanti raggiante accolto da uno strepitoso applauso fausto silvagni si tirò sú a guardare come sospinto dal presentimento oscuro d'un imminente pericolo ma già quei sette s'eran precipitati a raccogliere la rosa un avventore che ha avuto fiducia nel signor zuccarello e se ne promette una gioja che lei non può neanche immaginarsi ma questo si provò a interrompermi a sua volta il proprietario non gli diedi tempo questo anche per suo tornaconto caro signore qua siamo in un sotterraneo lei lo sa bene ma sí ma sí che noi lo crediamo lo crediamo invece benissimo anzi tanto piú lo crediamo protestarono quelli a coro proprio a lui oh proprio a lui non s'udiva alcuna voce e cessato il rumor cadenzato delle ruote l'attesa in quel silenzio pareva eterna e sbigottiva mazzàno mormorò il signore s'aspetta al solito la coincidenza spenta sul piú bello la luce di tanti sogni tenuta fin da ragazzo accesa con l'ardore di tutta l'anima sogni che ora non poteva richiamare al suo ricordo senza strazio e senza rossore si recavano alle labbra la tazza di caffè lo sciop di birra il bicchiere di menta col gesto di chi pensa poiché è ancora necessario ch'io lo beva stentai non poco a calmarlo ma alla fine ci riuscii non solo ma riuscii anche a farmelo amico lo condussi con me per piú d'un'ora per le vie già deserte perché in quell'equilibrio perfetto che solamente può dare la piena soddisfazione di sé egli aveva capito che a lui conveniva d'essere un piccolo dio provinciale di condurre cioè nei paeselli di provincia la sua modesta divinità i sorse allora come in un lampo di follia la tentazione di mettermi a battere fragorosamente le mani per rompere per fracassare quel silenzio per far balzare in piedi atterriti quei pochi taciturni oppressi avventori aspiranti morti la sua vista una conversazione con lui mi avrebbero senza dubbio rimesso a posto lo spirito ridato la calma e la fiducia nella vita entrai dunque in quel caffè-concerto sotterraneo miseramente pur troppo oggi qua domani là randagia con essi e poi quando sarebbero cresciuti quando si sarebbero fatta una vita per loro forse del suo sacrificio di tutte le sue pene non avrebbero tenuto alcun conto il primo sbalordimento si cangiò in irritazione forse gli balenò il sospetto ch'io fossi pagato dal signor zuccarello per fare quella parte si scrollò irosamente e disse e tutti i disegni per la conquista dell'avvenire diventano facili agevoli e ciascuno si scrolla d'addosso il ricordo delle bussate piú solenni riconoscendo che via aveva dato ad esse troppa importanza che questo grembo fosse squarciato per il riposo cieco e muto dei morti la terra lo poteva tollerare ma che fosse aperto e cosí oscenamente ad archi scosciati e la cecità fosse rischiarata con tanta sfacciataggine da due grosse lampade l'avrà portato un bel giorno a cantare cosí naturalmente come fanno gli uccellini s'è trovata in gola una discreta vocetta e gli è bastata per distinguersi senza sforzo dagli altri tanto e non piú cosí nella voce come nei gesti e nei sorrisi dava quel che poteva e perfettamente sapeva quanto poteva dare nelle pause cacciava fuori la lingua sorridendo per umettarsi le labbra e graziosamente con due dita si tirava i polsini di sotto le maniche scrollava il capo e quasi sobbalzava come per un vellicamento di sorpresa e che improvvise caldane e che subitanei arresti di respiro che finivano a un tratto in una stanca risatina oh ma piangeva anche sí sí piangeva in certi momenti senza saper perché una moltitudine di morti venuti per vie sotterranee a quel loro caffè-concerto con gli abiti neri lustri d'umido spiegazzati e chiazzati qua e là da bianche gromme di muffa trovai di peggio s'era come diffusa sui roggi tetti ammuffiti e in ogni angolo del vecchio sonnolento paesello e lo ilarava tutto agli occhi degli uomini fausto silvagni guardava da un pezzo costernato quella rosa non sapeva perché la vedeva su quel capo come una fiamma si scoteva tanto quella testolina folle come non cascava quella rosa poco sicura d'aver raggiunto alla fine quell assoluto che tutti affannosamente senza saperlo andiamo cercando nella vita io no io no io no lo interrompemmo a coro bestie se vi dico senza saperlo pareva proprio che ci fosse un'altra lampada di là la quale seguisse con pena nella notte il treno quasi per dargli insieme conforto e sgomento la signora lucietta promise infine che sarebbe andata o piuttosto che avrebbe fatto di tutto per andare ma poi quando tutti se ne furono andati rimase a guardarsi nella manina bianca posata su la veste nera il cerchietto d'oro che il loffredi sposando le aveva messo al dito poteva forse credere anche lui che ella non era possibile e perché allora forse perché lo credevano gli altri invece d'impallidire e di turbarsi a quel modo avrebbe dovuto protestare e anche segnata vi so dire con uno di quei cerchietti che indicano le città capoluogo di provincia e il suo bravo nome accanto riparo che vita aveva la vita gliel'aveva data lui e l'usurpazione e la frode che quell'altro era venuto a commettere non era della terra ma della vita che egli a questa terra aveva dato l'altra la nuova sarà presto terminata e sarà una vera galanteria col campanile e tutto tre altarini e il pulpito e la sagrestia tutto insomma chiesa per davvero levata di pianta per chiesa con un tanto a testa di tutti i borghigiani il vecchio ora dice che l'avrebbe preferito tre o quattro altri insieme sarebbero stati compagni e si sarebbero diviso il lavoro e sua moglie forse allora non sarebbe morta di fatica il suo remo di fronte rivale quantunque non fratello lo aveva avuto davvero non l'aveva ucciso solo perché remo aveva pensato lui di morire prima a tempo da sé nelle società cosí dette civili o dette anche storiche la leggenda si sa non può piú nascere potrebbe nascere e spesso anche nasce ma umile e striscia timida tra il popolino c'era il deserto un beato deserto qua uomini che come un nastro svolgevano la vita da lontano lontano passarono allungando il nastro per questo deserto uno stradone non ben cotta la chiara soltanto di cui la sorellina malatuccia e disappetente aveva schifo ebbene con quel sorsellino che avrebbe dovuto scoronar l'uovo appena appena che era per essi quello stradone lunghezza di cammino via da fare chi poteva pensare di fermarcisi un uomo questo vecchio qua egli nella furia del gioco interrotto senza farlo apposta s'era tirato dentro tutto l'uovo chiara e torlo tutto quanto lasciando con tanto d'occhi sbarrati per la sorpresa e il guscio in mano vuoto la madre e la sorellina lo stesso ora qua per lo stradone quando disse qua non aveva certo in mente questa borgata d'oggi la città di domani pensava che sarebbe restato sempre lui solo a offrire ajuto a tutti quelli che sarebbero passati di là e carri cominciarono a poco a poco a passare nella solitudine per questo stradone e qualche uomo a cavallo armato che volgeva attorno gli occhi guardinghi dallo sgomento che si scoprisse per la prima volta a lui solo ma quell'uno fu per forza nemico un nemico da respingere anche col coltello in pugno dalla vita che egli aveva fatto nascere su quello stradone e ch'era sua di fronte a tre o quattro altri insieme egli avrebbe cercato e stabilito un accordo e certo sarebbe stato da essi riconosciuto e rispettato come il primo e come il capo egli non aveva il diritto d'impedire che un'altra casa gli sorgesse di fronte la terra su cui sorgeva non era sua ma questa terra prima era un deserto popolino lumachella che ha gli occhi nelle corna e subito li ritira tra il bollichío della vana bava appena col dito rigido e sporco d'inchiostro un professore di storia glieli tocchi di cui riconosce in dio la causa e dunque l'obbligo per gli uomini d'accettarli con obbedienza e rassegnazione per quanto dolorosi e crudeli possano parere i casi passano e vanità è ricordarli di fronte a questa certezza che la giustizia di dio trionfa sempre romolo non può parlare altrimenti deve riconoscere romolo che fu giustizia di dio la morte della moglie che dio cioè con questa morte lo volle punire del suo voler troppo finché con l'andare degli anni tra questa e quella una terza non sorse in mezzo come paciera a riunirle per questo dice romolo le strade antiche dei piccoli paesi sono tutte storte che ogni casa vi scantona carri uomini a cavallo qualcuno raro a piedi passavano e tutti sentivano di quella solitudine uno sgomento che a mano a mano diveniva oppressione intollerabile prefettessa se dureranno ancora questi saggi ordinamenti sociali e se un terremoto prima con l'ajuto di dio che castiga le ambizioni degli uomini non l'avrà fatta crollare dalle fondamenta ma speriamo di no ecco qua dopo che lui sfidando gli orrori della solitudine per mesi e mesi solo era riuscito a far fermare davanti a quel suo tetto di paglia i carri che passavano e si provò a respirare l'aria allora deserta a vedere intorno le cose come quelle che dovevano essere la sua aria e la sua vista di tutti i giorni ecco qua in terra il segno delle scalciature povera bestia non lo sa che è ufficio divino le pare una gran seccatura e mill'anni che finisca perché alla fine il trionfo della giustizia divina romolo deve additarlo in lui che morto remo ne sposò in seconde nozze la moglie e perché morí remo ma anche lui per punizione di dio per una gran paura che dio gli mise addosso poteva dio permettere che una sua punizione diventasse soverchia e dunque ingiusta lasciando che quell'altro profittasse di quanto ora a lui era venuto a mancare con la morte della moglie ora quando qui sarà città nessuno dei tanti figli di essa saprà di questo romolo primo loro padre come perché sia nata la città perché qui e non altrove soggiunge però che allora nelle due case di contro popolate tutte e due di figliuoli a cui finora non era stato mai concesso d'accostarsi gli uni agli altri per mettere insieme i loro giuochi e piú disgraziati i posteri che avranno minuto per minuto documentati i fatti degli avi e dei padri che forse abbandonati alla memoria e all'immaginazione a poco a poco come ogni cosa lontana s'inazzurrerebbero di qualche poesia morí perché comprese che l'uomo a cui egli era venuto a mettersi contro ora stroncato dalla morte della moglie avrebbe certo rovesciato su lui il furore della sua disperazione sí ma civiltà vuol dire appunto il riconoscimento di questo fatto che l'uomo tra tanti altri istinti che lo portano a farsi guerra ha anche quello che si chiama istinto gregario per cui non vive se non coi suoi simili dio dice il vecchio adesso alzando una mano con l'indice teso e lascia nell'ombra i casi e gli eventi passati si guardò attorno a osservare ciò che prima aveva soltanto guardato con l'occhio distratto di chi passa e non pensa a fermarsi guardò col senso della sua presenza non per un solo momento qua ma stabile ma non andate ora a cercare nelle carte geografiche la città fondata da questo romolo non la trovereste la troveranno i posteri di sicuro di qui a tre o quattrocent'anni la punizione ch'era dolore per lui doveva essere paura per quell'altro e tanta fu che ne morí romolo non dice altro e a mangiare in rozze scodelle campestri i cibi cucinati dalla moglie mentr'egli attendeva a riparare una ruota o una molla a qualche carro o a ferrar la mula o il cavallo un altro era venuto su lo stradone un po piú in giú a levare contro alla sua casa un'altra casa poesia storia storia finiamola con la poesia ecco qua senza lupa senza il fratello remo senza volo d'avvoltoj romolo come ce lo fanno conoscere gli storici come l'ho conosciuto io jeri vivo per consiglio di romolo adattata a chiesina con un solo altarino dentro di vecchio legno ingrassato al tanfo caldo del letame e una stampa del sacro cuore di gesú attaccata al muro coi chiodini alla meglio si sa ma che importa e col coraggio che gli sorgeva dentro per distendersi e imporsi attorno comparò la tristezza infinita di quella solitudine se il suo coraggio avrebbe saputo resisterle e durarvi quando non ora e poi levata a poco a poco la casetta di pietra e fatta venir la moglie coi figliuoli era riuscito a far sedere sotto la pergola i carrettieri a bere il vino di cui una bottiglina di saggio pendeva appesa con una frasca d'insegna alla porta nelle due case di contro restarono qua un uomo senza donna là una donna senza uomo e l'uno vestito di nero vide l'altra vestita di nero e nel cuore dell'uno e dell'altra ecco che dio allora fece sbocciare la carità e tanto era stato il suo coraggio nel levare quel primo tetto di paglia che altri per forza dovevano sentirsene attirati quando però una necessità non pensata si para davanti a una illusione questa necessità ci sembra un tradimento la terra in un luogo non si riesce piú a vedere questa terra e questo luogo com'erano prima che la città vi sorgesse cancellare la vita è difficile quando la vita in un luogo si sia espressa e imposta con tanto ingombro di pesanti aspetti case vie piazze chiese la vista di tanta solitudine cosí lontana e ignota a tutti silenzio intorno e aperto sotto la vastità cupa del cielo per ora è piú che un casale di già una bella borgata con presto due chiesine una è questa qua stalla un tempo ma dentro quel suo primo respiro tratto in mezzo allo stradone non c'era soltanto aria per un solo tetto di paglia c'era dentro l'aria per tutta questa borgata d'oggi per la città di domani ah una di qua una di là quelle case non propriamente nemiche no scontrose le spalle non se le voltavano ma l'una s'era messa un po di fianco e l'altra un po di traverso come se tra loro non volessero vedersi in faccia vede in mente come dopo le prime due nacquero le altre case di questa borgata quando i figliuoli da una parte e dall'altra crebbero e alcuni fecero nozze tra loro e altri portarono da lontano chi la moglie chi il marito chi penserà tra le chiacchiere vane dei caffè alle cicale che qui arrabbiate tra le stoppie segate segavano la vasta e ferma afa nell'abbagliamento delle eterne giornate estive crede il professore di storia che in quel suo dito rigido e sporco d'inchiostro sia la santa verità e che sia un bene far ritirare le corna alla lumachella disgraziato anch'egli quelle due braccia sole che dio gli aveva date non se le sentiva piú la sera dalla stanchezza c'era dunque posto e lavoro non solo per un altro ma anche forse per tre o quattro altri da quell'uno dovette invece accanitamente difendersi la vita da non lasciargliene prendere nulla o quel poco soltanto che alle sue braccia non riusciva piú di contenere ma l'effetto fu questo che gli morí la moglie dalla troppa fatica nelle vetrine delle ricche botteghe chi penserà a una lampada sola in cielo la luna che nel silenzio e nella solitudine guardava dall'alto il nastro bianco dello stradone in mezzo al deserto sterminato e ai grilli e alle raganelle che qui scampanellavano soli tutto sudato e impolverato d'estate intabarrato fino agli occhi e con l'ombrellone di seta verde d'inverno come nelle oleografie la mula legata per la cavezza all'anello accanto alla porta aspetta sbuffando e scalciando per le mosche culaje quando di qui a quattrocent'anni campanelli di tram elettrici trombe d'automobili squilleranno streperanno tra la confusione delle vie affollate illuminate da lampade ad arco con luccichii e sbarbagli di vetri di specchi negli sporti un reciproco bisogno d'ajuto e di conforto e la prima guerra finí romolo tentenna il capo e sorride romolo un fondatore di città e dire che a guardarlo bene negli occhi di lupo peccato si poteva credere benissimo che davvero una lupa lo avesse allattato bambino circa novanta anni fa troppo però veramente doveva riconoscerlo troppo ci aveva messo per uno solo tutti i carri che passavano spesso in lunga fila si fermavano là ora per una sosta abituale la moglie non riparava a servir tutti e non si reggeva piú in piedi dalla fatica per questo sí ma poi viene o romolo la civiltà coi piani regolatori che obbligano le case a stare in riga la guerra allineata tu dici qua non è tuo poteva soltanto dirgli quell'altro sí ma che era qua prima per te poteva gridargli lui e ci saresti tu venuto se prima non ci fossi venuto io qua non c'era nulla e tu vieni adesso a rubarmi quello che ci ho messo io col cielo aggrondato e il freddo nell'eterne giornate di pioggia si sarebbe fatta piú squallida e paurosa parla per apologhi il vecchio e narra che da ragazzo aveva una sorellina malatuccia e disappetente che faceva tanto penar la madre per contentarla gesú ce la respira davvero qui dentro la sua natività da miglia e miglia lontano ogni domenica ci viene con la mula un prete a dir messa sentí forse che in quel punto tanti come lui passando avevano avrebbero sentito il bisogno d'un poco di riposo d'un poco di conforto e d'ajuto e disse qua quando una casa sorge in un punto l'altra casa non le si mette mica accanto come una compagna o una buona sorella di fronte le si mette come una nemica a toglierle la vista e il respiro casa perché un paese ora il vecchio lo sa bene e lo può dire per esperienza un paese nasce cosí non è mica vero che gli uomini si mettono insieme per darsi conforto e ajuto a vicenda insieme si mettono per farsi la guerra che ciascuno dentro ci potrà immaginare le belle cose che vi saranno vie piazze palazzi chiese monumenti col signor prefetto e la signora prefettessa ora un giorno mentr'egli giocava per istrada coi compagni a un gioco furioso la madre che se ne stava seduta allo scalino davanti la porta lo chiamò perché piano piano con un sorsellino càuto si sorbisse da un uovo ch'ella teneva in mano la chiara soltanto quì ognuno comanda venite osservò alice mentre lo seguiva lentamente non sono stata mai così comandata in tutta la mia vita non si erano di molto inoltrati quando videro a una certa distanza la falsa testuggine che sedeva mesta e soletta sull'orlo d'una rupe se è questo tutto quel che sapete voi potete ritirarvi continuò il re quì un altro porcellino d'india diè un applauso ma fu soppresso addio porcellini d'india non vi vedrò più disse alice ora le cose andranno meglio maestà che bella giornata balbettò la duchessa con voce debole e fioca vi dò a tempo un avvertimento tuonò la regina battendo fieramente il terreno col piede e giunsero e videro che il re e la regina di cuori erano seduti in trono circondati da una gran folla composta di uccellini di bestioline e da tutto il mazzo di carte in qual modo in qual modo per vedere in qual modo si mutava ma restò molto sorpresa nel vedersi della stessa statura certo così accade a tutti coloro che mangiano pasticci a queste parole il cappellaio tremò a verghe così che le scarpe gli scappavano da piedi rendete la vostra testimonianza ripetè fieramente il re o vi farò mozzare il capo poco importa che tremiate o no sempre meditabonda domandò la duchessa mentre affondava quel suo mento acuminato sull'omero della bambina ho ben di che rispose vivamente alice perchè cominciava a sentirsi annoiata passò qualche istante e poi rincominciò che dovessi io traversare la terra sarebbe bella s'io uscissi fra le genti che camminano col capo in giù ponderate il vostro verdetto disse il re a giurati non tanta fretta interruppe vivamente il coniglio vi son molte cose da fare prima vi dovreste vergognare di far questioni tanto semplici aggiunse il grifone e poi zittirono ed entrambi fissarono gli occhi sulla povera alice che le pareva sprofondarsi sotterra si mise a camminar mestamente nel mezzo della sala pensando come mai avrebbe potuto riuscirne fuori tutt'a un tratto capitò vicina a un piccolo tavolino di cristallo solido e sorretto da tre piedi scommetto che siete sorpresa perchè non vi cingo la vita col mio braccio disse la duchessa dopo qualche istante ma gli è perchè non so che razza d'umore abbia il vostro fenicòntero facciamo la prova questo è nulla rimpetto a quel che potrei dire se ne avessi voglia soggiunse la duchessa contenta come una pasqua non v'incomodate a dirne di più lunghe di quella che avete recitata or ora disse alice non potete credere quanto son lieta di ritrovarvi bambina mia disse la duchessa mettendo amichevolmente il suo braccio in quello di alice e camminando insieme ad alice non piacque l'esser così stretta con lei primo perchè la duchessa era bruttissima secondo perchè per la sua altezza ella appoggiava il mento sulla spalla d'alice ora quel mento era spiacevolmente acuto e andò via lasciando alice sola col grifone non piacque ad alice l'aspetto della bestia ma poi riflettendo che il rimaner col grifone non era tanto pericoloso per lei quanto il rimanere con quella selvaggia regina stette lì ed aspettò mai sentito parlare di bruttificazione ma sapete che significa bellificazione eh sì rispose alice ma un pò dubbiosa significa rendere qualche cosa più bella e vi affisò gli occhi e scappò via alice saltò in piedi perchè l'era venuto in mente ch'ella non avea mai veduto un coniglio col panciotto e il suo rispettivo taschino nè con un oriuolo da starvici dentro oh quanto desiderò d'uscir fuori da quella sala buja per correre su que prati di fiori risplendenti e lungo le chiare e fresche acque delle fontane ma non l'era dato neppure di cacciare il capo fuori della buca poichè essendo ultimamente accadute tante cose straordinarie alice avea cominciato a persuadersi che poche fossero le cose veramente impossibili davvero non c'era troppo da meravigliarsi di ciò nè alice pensò che fosse cosa troppo stravagante di sentire parlare il coniglio il quale diceva fra sè oimè oimèi ho fatto tardi ma pure non volle essere scortese e sopportò quella noja come meglio potè il giuoco va meglio ora disse così per alimentare la conversazione e la duchessa come i porci ne hanno di volare e la mo quì con gran sorpresa d'alice la voce della duchessa andò morendo e si spense in mezzo alla parola morale che tanto gradiva tavola l'aprì e vi trovò dentro un piccolo pasticcino sul quale con uva di corinto era scritto in belli caratteri mangia bene lo mangerò disse alice e se mi farà crescere di molto giungerò ad afferrare la chiavettina e se mi farà rimpicciolire mi striscerò sotto l'uscio volta v'erano porte tutt'intorno alla sala ma erano tutte serrate e dopo che alice andò su e giù provando tutti gli usci per vedere se fosse possibile d'aprirne qualcheduno ma sempre inutilmente tartaruga perchè la chiamavate tartaruga se non era tale domandò alice la chiamavamo tartaruga perchè c'insegnava a tartagliare disse la falsa testuggine con dispetto avete poco comprendonio forse non ne ha osservò cautamente alice che che bimba disse la duchessa ogni cosa ha la sua morale purchè voi la possiate trovare e si strinse più presso ad alice mentre parlava provò la chiavettina d'oro se andasse alla toppa e con molta allegrezza vide che c'entrava per l'appuntino alice aprì l'uscio e vide che dava a un piccolo corridoio largo quanto una buca da topi s'inginocchiò e vide al di là del corridoio il più bel giardino del mondo erano guardati e condannati nel capo finalmente la regina lasciò il giuoco tutta sbuffante ed anelante e disse ad alice hai veduto la falsa testuggine nò disse alice non so neppure che sia la falsa testuggine proprio così disse il grifone sospirando anche lui ed entrambe le bestie nascosero la faccia fra le zampe quante ore di lezione avevate al giorno disse alice prontamente per mutare argomento ei non si reggeva più in gambe guardava ansiosamente la regina e confuso morsicò un bel pezzo del labbro della tazza invece del pane col burro andando giù prese di volo un vasettino che aveva un cartello lo lesse conserva d'arance ma oimè era vuoto e restò delusa non volle lasciar cadere il vasettino per non ammazzare chi era in fondo e andando sempre giù lo depose in un'altra credenza notate queste cose disse il re ai giurati e questi si misero a scrivere con molta premura le tre date sopra le lavagne e poi le sommarono riducendole a lire e centesimi darcene e così discorrendo avea quasi dimenticata la duchessa e trasaltò quando si udì dire all'orecchio cara mia voi avete la testa ad altro e dimenticate di parlare con me non potrei dirvene ora la morale ma me ne ricorderò fra breve ma la senape non è un uccello osservò alice bene come sempre disse la duchessa voi dite ogni cosa assai benino e mozzategli il capo fuori soggiunse la regina indirizzandosi ad un ufficiale ma il cappellaio era sparito dalla vista pria che l'ufficiale giungesse alla porta ma qualcheduno ha detto invece bisbigliò alice se ognuno badasse alle proprie faccende il mondo girerebbe meglio bene l'una vale l'altra disse la duchessa e mentre conficcava il suo mento acuto nelle spalle d'alice continuò ma non era quella la migliore occasione per fare sfoggio della sua erudizione poichè non c'era niuno che l'ascoltasse ciò non di meno era bene di ripassarle a mente e il giudice non era altro che il re e siccome portava la corona sopra la parrucca guardate il frontespizio per averne un'idea era un poco imbarazzato certo non gli andava bene e la morale di ciò la è questa guardate al franco gli spiccioli si guarderanno da sè come si diletta a trovar la morale in ogni cosa pensò alice giardino ma povera alice quando fu all'uscio si accorse che avea dimenticata la chiavettina d'oro e quando si rivolse verso la tavola dove l'avea lasciata vide che non potea più arrivarla è un minerale credo disse alice certo rispose la duchessa che pareva desiderasse d'acconsentire a tutte le cose che diceva alice il braccio ch'era nel suo cominciò a tremare alice alzò gli occhi e vide che la regina stava davanti ad esse le braccia conserte accigliata e spaventevole come un uragano ma alice s'era tanto abituata a veder cose straordinarie che le sembrava una cosa stupida e sciocca quella di crescere come si cresce generalmente e tornò alla bisogna e in pochi istanti ingoiò tutto il pasticcio potrebbe mordervi rispose alice che non ne voleva di quelli esperimenti è vero disse la duchessa i fenicònteri e la senape pizzicano entrambi e la morale è questa chi si rassembra s'assembra una delle due o il pozzo era arci profondo o ella vi ruzzolava assai adagino poichè ebbe tempo mentre cadeva di guardare tutto intorno e stupiva pensando a ciò che le avverrebbe poi pensò che sarebbe stato bene per lei di lasciare il tribunale ma poi riflettendoci su volle restare almeno sino a che vi fosse spazio per lei intanto la regina non avea mai sviato il suo sguardo feroce dal cappellaio e mentre il ghiro traversava la sala del tribunale disse ad un usciere recatemi la lista de cantanti nell'ultimo concerto così in un modo o in un altro entrerò nel giardino e poi sarà quel che sarà ne mangiò un bocconcino e mettendosi la mano sul capo sclamò ansiosamente ma comunque fosse non potette aprirne alcuno ciò non di meno avendo fatto un secondo giro nella sala capitò davanti a una cortina bassa che non aveva osservata prima e dietro ad essa v'era un piccolo uscio alto quindici pollici o giù di lì la vostra dunque non era una buona scuola disse la falsa testuggine come se si sentisse sollevata nella nostra c'era alla fine del programma extra francese musica e bucato avreste dovuto finirlo rispose il re quando avete cominciato a prenderlo il cappellaio guardò la lepre marzolina che l'avea seguito al tribunale andando a braccetto prima di tutto aguzzò la vista e cercò di vedere nel fondo per scoprire ciò che le accaderebbe ma gli era bujo affatto e non ci si vedea punto perchè si duole domandò al grifone e il grifone rispose un po su un po giù come dianzi è un ruzzo che ha in testa non ha dolore di sorta venite eh sì rispose la duchessa e questa n'è la morale è amore è amore è il pazzeron d'amore che fa girare il mondo ed il mio cuore alice cominciava a sentirsi mortalmente stanca di sedere sul poggio accanto a sua sorella senza far nulla una o due volte aveva gittato lo sguardo sul libro che leggeva sua sorella ma non c'erano imagini nè dialoghi allorchè sarò duchessa disse fra sè ma senza troppo sperarlo non voglio aver punto pepe nella mia cucina la minestra è buona anche senza è quella con cui si fa la minestra di falsa testuggine disse la regina non ne ho mai veduto nè udito parlare soggiunse alice vieni dunque disse la regina ed essa ti racconterà la sua storia sì ma non tanto soggiunse il ghiro io non cresco a quel modo ridicolo e borbottando fra sè si alzò e andò a mettersi all'altro lato del tribunale ciò non di meno quell'ampolla non aveva l'iscrizione veleno perciò alice si avventurò di assaggiarne il contenuto e trovandolo delizioso di fatto aveva un sapore misto di torta di ciliegie di crema d'ananasso di tacchino arrosto di torrone e di crostini burrati lo vuotò tutto d'un fiato che curiosa sensazione disse alice mi vo ristringendo come un cannocchiale ed era proprio così alice stava osservando il coniglio che ripassava la lista curiosa di vedere chi mai sarebbe l'altro testimone perchè sin ad ora non hanno affatto prove diceva fra sè dina dìmmi la verità hai tu mai mangiata una nottola quando tonfete cascò d'un subito sopra un mucchio di ramicelli e di foglie secche e la caduta finì ne tengo per venderli soggiunse il cappellaio per spiegare il fatto non ne ho di mio sono un cappellaio quì la regina inforcò gli occhiali guardò fieramente il cappellaio che allibbì di paura chiamate l'altro testimonio gridò il re era la cuoca della duchessa aveva la pepaiola in mano e alice indovinò chi fosse anche prima che entrasse nel tribunale perchè tutti coloro ch'erano vicini all'uscio cominciarono a starnutire non ho mai sentito parlare di bruttificazione disse alice ch'è mai il grifone levò le due zampe all'aria in segno di sorpresa e sclamò la testa soppressata cominciò col tè rispose il cappellaio sicuro che testa comincia con un t disse vivamente il re m'avete voi preso per un gonzo andate via ma non ne avevate bisogno disse alice voi vivevate nel fondo del mare non ho avuto mai mezzi per impararlo soggiunse sospirando la falsa testuggine così seguii soltanto i corsi ordinarii ma ora è inutile voler credermi due persone pensò la povera alice me ne resta appena tanto per comporne una ed ecco le cadde sott'occhio una cassettina di cristallo che giaceva sotto la tavola uno de giurati aveva una matita che scricchiolava alice non la poteva soffrire e perciò girò intorno al tribunale giunse alle spalle di lui e colse tosto il destro per strappargliela e cercò di farsi un'idea dell'apparenza della fiamma d'una candela smorzata poichè non potea nemmeno ricordarsi se mai avesse veduta una cosa simile e scorsero alcuni momenti e veggendo che nulla di nuovo le accadeva si accinse ad entrare nel giardino essa la vedea chiaramente a traverso del cristallo e fece ogni sforzo possibile per arrampicarsi ad uno de piedi della tavola e montar su ma gli era troppo sdrucciolevole e dopo essersi affaticata invano per vincere quella difficoltà la poverina si sedette e pianse e a che serve un libro pensò alice senza imagini e dialoghi e andava fantasticando col suo cervello come meglio poteva perchè lo stellone l'avea resa sonnacchiosa e grullina se alice qual'è la commedia domandò alice è lei stessa soggiunse il grifone è un ruzzo che ha in testa ma le teste non son mai mozzate per ciò venite quando se lo rammentò in seguito s'accorse che avrebbe dovuto meravigliarsene ma allora le sembrò una cosa assai naturale ma quando il coniglio trasse un oriuolo dal taschino del panciotto ciò fece con tale lestezza che il piccolo giurato era tonio la lucertola non seppe che fosse della sua matita girò quà e là per ritrovarla ma invano perciò dovette rassegnarsi a scrivere col dito in tutto il resto della giornata e tutto ciò perchè non vollero ricordarsi della prudenza ch'era stata loro insegnata in casi simili come per esempio non maneggiare le molle infocate perchè scottano se col coltello ti fai sul dito un taglio molto profondo certo n'uscirà sangue che incomodo rispose la duchessa vi fo un regalo di tutto ciò che ho detto sino ad ora è un regalo che costa niente pensò alice buono che non fanno di que regali ne giorni natalizii ma non osò dir questo a voce alta durante qualche istante il tribunale fu una vera confusione mentre il ghiro era preso e quando si ristabiliva l'ordine la cuoca era sparita perchè sapete la nostra fanciulla era mestissima vedendo tanta gente condannata a morte dalla regina tosto giunsero vicino a un grifone accoccolato e dormente al sole se voi non sapete che è il grifone guardate la vignetta e quì alice cominciò a sonniferare e fra il sonno e la veglia continuò a ruminare fra denti i gatti mangiano le nottole i gatti mangiano le nottole e talvolta le nottole mangiano i gatti misero cappellaio si lasciò cadere la tazza il pane col burro e le ginocchia a terra e sclamò maestà sono un povero mortale siete un povero oratore disse ed ella non avea dimenticato quell'altro avvertimento se tu bevi smodatamente d'una bottiglia che ha l'iscrizione veleno presto o tardi ti farà male su su pigro disse la regina conducete questa fanciulla a vedere la falsa testuggine che le farà il racconto della sua vita quanto a me debbo tornare indietro per fare eseguire alcune sentenze di morte i dodici giurati erano occupatissimi a scrivere sulle lavagne che cosa fanno bisbigliò alice all'orecchio del grifone non possono aver nulla da scrivere perchè il processo non è ancora cominciato no maestà sono un povero sventurato cominciò il cappellaio con voce tremante ed ho appena cominciato a prendere il tè non è ancora una settimana e in quanto al pane col burro che si assottiglia e alla testa soppressata che soppressata il fante stava davanti incatenato con un soldato a destra e un altro a sinistra presso al re stava il coniglio bianco con la tromba in una mano e un ruotolo di pergamene nell'altra e l'esser non è altro che l'essere di quell'essere ch'è l'essere dell'essere e non altrimenti credo che l'intenderei meglio disse alice con molta garbatezza se me la scriveste ma non posso seguirvi con la mente quando la dite e come facevate nel duodecimo domandò vivamente alice ma il grifone l'interruppe e disse con voce risoluta basta in quanto alle lezioni dìlle ora qualche cosa dei giuochi generalmente ella dava a sè stessa dei buoni consigli benchè raramente poi li seguisse e talvolta si rimproverava tanto severamente che le lagrime le scorrevano per le gote ma se farò una tale domanda mi crederanno una sciocca no non la farò forse troverò scritto il nome in qualche parte colaggiù e giù e giù e giù non avendo nulla da fare alice rincominciò a cinguettare dina mi cercherà stanotte indi guardò alle pareti del pozzo ed osservò ch'erano ricoperte di credenze e di scaffali da libri quà e là vide mappe e quadri che pendeano da chiodi non c'era altro su d'esso che una chiavettina d'oro or la prima idea ch'ebbe alice fu che quella potesse aprire uno degli usci della sala e provò ma oimè o le toppe erano troppo grandi o la chiavettina era troppo piccola prima aspettò qualche minuto per vedere se rimpicciolisse di più è vero che provò una certa ansietà su quel mutamento perchè sapete potrei rimpicciolirmi tanto da sparire affatto come una candela disse alice a chi assomiglierei allora mentre andavano insieme alice sentì che il re diceva a voce bassa a tutt'i condannati fo grazia a tutti oh ne son lieta disse fra sè alice scrivono i loro nomi bisbigliò in risposta il grifone temono di scordarsene pria che il processo sarà finito sciocchi gridò alice con voce disdegnosa ma si fermò subito perchè il coniglio bianco sclamò silenzio nel tribunale e sedettero e per qualche minuto niuno fiatò intanto alice osservò fra sè non so come mai terminerà se non comincia mai ma aspettò pazientemente via che vale abbandonarsi al pianto disse alice a sè stessa io ti consiglio invece o signorina di smetter subito quel cavatevi il cappello disse il re al cappellaio non è mio rispose il cappellaio è rubato sclamò il re rivolto a giurati i quali subito presero nota del delitto e divorata dalla curiosità traversò il campo correndogli appresso e giunse proprio a tempo di vederlo slanciarsi in una spaziosa conigliera di sotto alla siepe figuratevi la sua sorpresa quando il coniglio bianco chiamò con la sua voce stridula alice capitolo e avevate degli extra domandò la falsa testuggine con qualche ansietà sì rispose alice imparavamo il francese e la musica e il bucato disse la falsa testuggine no davvero disse alice tutta corrucciata domando perdono alla maestà vostra disse se vengo così impacciato ma il fatto sta ch'io non avea finito ancora di prendere il tè quando fui chiamato ecco c'era la stoia rispose la falsa testuggine contando i soggetti ad uno ad uno sulle natatoie la stoia antica e moderna con la girografia una volta disse finalmente la falsa testuggine con un gran sospirone io era una vera testuggine quelle parole furono seguite da un altro lunghissimo silenzio interrotto soltanto da qualche aspra è la camomilla che la rende amara e sono i confetti e cose simili che addolciscono il carattere de bambini vorrei che si conoscesse ciò le persone non sarebbero tanto tirchie a darcene e di pepe per la maggior parte rispose la cuoca di melazzo soggiunse una voce sonnolenta dietro ad essa afferrate quel ghiro gridò la regina tagliategli il capo fuori quel ghiro sopprimetelo pizzicatelo strappategli i baffi la regina di cuori fè delle torte in un bel dì d'està l'empio fante di cuori rubò le torte e certo a morte andrà e ancorchè il mio capo potesse passarvi pensò la povera alice mi servirebbe poco senza farci passare anche le spalle oh quanto bramerei riserrarmi come un telescopio credo che potrei farlo se sapessi soltanto come cominciare sì la sarà questa la vera distanza o press'a poco ma vorrei sapere a quale grado di latitudine o di longitudine io sia giunta alice non sapea mica che fosse longitudine o latitudine ma pensò ch'erano belle parolone a dire e le disse bene se debbo farlo mi converrà farlo disse il re con una ciera malinconica e dopo aver poste le braccia conserte al petto e fatto gli occhiacci alla cuoca disse con voce profonda di che sono composte le torte quì vicino c'è una grande miniera di senape e la morale di ciò è questa la miniera è la maniera di gabbar la gente intiera il grifone si levò si stropicciò gli occhi aspettò che la regina sparisse totalmente e poi si mise a sghignazzare che commedia disse il grifone parlando un po a sè stesso un po ad alice poco perchè il dito non lasciava traccia alcuna sulla lavagna usciere leggete l'atto d'accusa disse il re allora il coniglio diè tre squilli di tromba poi aprì il ruotolo delle pergamene e lesse così finalmente il grifone disse alla falsa testuggine va innanzi comare ma non andar per le lunghe sai e così continuò credo che si chiamino le antipatie questa volta fu contenta che non ci fosse niuno che l'ascoltasse perchè quel nome non le suonava giusto perchè vedete non potendo rispondere a nessuna delle due quistioni non le importava se invertiva il senso di esse sonnecchiava di già e proprio allora cominciava a sognare che se ne andava a braccetto con dina e che le diceva con faccia austera non ebbi tempo rispose il grifone ma studiai le lingue classiche e bene ebbi per maestro un vecchio granchio sapete non andai mai da lui disse la falsa testuggine con un sospiro mi dissero che insegnava catino loro lavagne osservò altresì che uno di loro non sapeva sillabare sciocchi e domandava al suo vicino come dovea compitarlo che ammasso di scarabocchi faranno sulle lavagne pria che il processo sia terminato pensò alice son contenta d'aver veduto ciò pensò alice ho letto tante volte ne giornali alla fine de processi vi fu un tentativo d'approvazione che fu subito soppresso dagli uscieri del tribunale ma sino ad ora non potetti mai comprendere che volesse dire alice era lieta di rivederla in tale buon umore e pensò che forse era il pepe che l'avea resa tanto irritabile quando la vide in cucina lì lì per raggiungerlo ma appena passò la cantonata il coniglio non si vide più ed ella si trovò in una sala lunga e bassa illuminata da una fila di lampade che pendevano dalla volta e quello è il seggio de giurati osservò alice e quelle dodici creature disse creature capite perchè alcune erano bestie ed altre uccelli credo che sieno i giurati se il piacere di fare una ghirlanda di margherite valesse la noja di levarsi su e cogliere i fiori quand'ecco un coniglio bianco con gli occhi di rubino le passò da vicino ebbene lasciate andare bene ad ogni modo il ghiro disse e il cappellaio lo guardò per vedere s'egli pure volesse dargli una mentita ma il ghiro non negava dormiva profondamente ora il primo testimonio era il cappellaio venne con una tazza di tè in una mano una fetta di pane col burro nell'altra coloro ch'erano sentenziati a morte erano guardati da soldati che doveano cessare di servire d'archi al giuoco e così in meno di mezz'ora non c'erano più archi e tutt'i giuocatori eccettuati il re la regina ed alice giusto allora alice provò una sensazione curiosissima che la riempì di sorpresa sino a che potette rendersene ragione ella cresceva di nuovo questa volta vi trovò un'ampolla e certo non c'era prima disse alice e aveva attaccato al collo un cartello sul quale a lettere di scatola era magnificamente scritta questa parola bevi poi il disdegno il maestro di disdegno era un vecchio grongo e veniva una volta la settimana c'insegnava il disdegno il passaggio e la frittura ad occhio e andarono verso la falsa testuggine che li riguardò con certi occhioni ripieni di lagrime ma senza far motto questa fanciulla disse il grifone vorrebbe sentire la vostra storia vorrebbe vorrei piuttosto finire il mio tè disse il cappellaio riguardando con ansietà la regina la quale leggeva la lista de cantanti potete andare disse il re e il cappellaio fuggì dal tribunale senza nemmeno rimettersi le scarpe vorrei che non pigiaste tanto disse il ghiro che le sedeva vicino posso appena respirare non posso fare a meno rispose soavemente alice vedete stò crescendo cioè domandò alice a reggere e stridere prima di tutto rispose la falsa testuggine e poi le diverse operazioni dellaritmetica ambizione distrazione bruttificazione e derisione rendete la vostra testimonianza disse il re no rispose la cuoca il re guardò con ansietà il coniglio bianco che mormorò a voce bassa maestà esaminate da voi stesso questo testimone alice non si fece male e saltò in piedi lesta e pronta guardò in alto era bujo affatto davanti a lei sfilava un lungo corridoio percorso dal coniglio bianco ch'era sempre in vista sa che non sia il pepe che rende la gente cotanto piccosa continuò tutta lieta d'aver scoperta una specie di nuova teoria è l'aceto che la rende aspra è vorrei che finissero presto il processo pensò alice e che ci servissero quelle buone torte ma siccome non ce n'era neppure la speranza allora ella cominciò a guardare tutt'intorno per uccidere il tempo era proprio tempo perso star lì piantata davanti all'usciolino perciò alice ritornò verso la tavola con una mezza speranza di potervi trovare sopra un'altra chiave o almeno un libro il quale insegnasse alla gente a riserrarsi come un e si rammentò che una volta stava lì lì per schiaffeggiarsi perchè s'era truffata in una partita di croquet che giuocava contro a sè medesima che questa straordinaria bimba trovava piacere a fingersi di essere due persone dieci ore il primo giorno rispose la falsa testuggine nove il secondo e così discorrendo che metodo curioso sclamò alice ma è questa la ragione perchè si chiamano lezioni osservò il grifone perchè soffrono lesioni ogni giorno qui un porcellino d'india diè un applauso ma subito fu soppresso dagli uscieri del tribunale ed ecco come fecero presero un sacco di canavaccio con de legacci all'orlo vi gittaron giù capovolto il porcellino d'india e poi vi si sedettero sopra ebbene continuò il grifone se non sapete che significa bruttificare voi siete una sciocca alice non si vedeva incoraggiata a fare altre domande così si rivolse alla falsa testuggine e disse che altro dovevate imparare alice non era stata mai in un tribunale ma ne avea letto alcunchè ne libri e fu lieta di poter chiamare per nome tutti coloro che vedea quegli è il giudice disse fra sè perchè porta quel gran parruccone terreno gl'invitati intanto profittando dell'assenza della regina si riposavano all'ombra però appena la videro ricomparire ritornarono ai posti loro la regina fece soltanto capir loro che se avessero ritardato un momento avrebbero perduta la vita rendete la vostra testimonianza disse il re e non siate spaventato altrimenti vi farò subito mozzare il capo queste parole non incoraggirono punto il testimone voi non avete nessun dritto di crescere quì urlò il ghiro non dite delle sciocchezze gridò alice sapete che anche voi crescete in un altro istante giù alice scivolò correndogli appresso senza punto riflettere come mai avrebbe fatto per riuscirne fuori la buca della conigliera sfilava diritto come una galleria di tunnel spero che si rammenteranno di darle il suo piattino di latte quando prenderanno il tè cara dina mia vorrei che tu fossi meco quaggiù non vi son sorci nell'aria ma sai tu potresti afferrare una nottola ch'è simile al sorcio ma che i gatti mangiano le nottole nel mezzo della corte c'era una tavola con un gran piatto di torte le quali sembravano tanto buone che risvegliarono l'appetito ad alice ritorniamo al giuoco disse la regina ad alice ma alice era troppo spaventata non osò rispondere e la seguì lentamente sul terreno và benissimo il dire bevi ma alice ch'era una ragazzina prudente lì per lì non volle bere nò voglio prima vedere se c'è scritto veleno poichè ella aveva letto molte belle novellette sopra ragazzi ch'erano stati abbruciati e mangiati vivi da bestie feroci e cose e ripetè queste parole un pajo di volte fiera del suo sapere poichè pensò e ne avea ben d'onde che pochissime ragazze dell'età sua sapessero ciò era nuova quell'idea per alice e ci pensò su un poco prima di fare quest'altra osservazione allora avevate vacanza l'undecimo giorno s'intende disse la falsa testuggine oh lo so sclamò alice che non aveva badato alle parole della duchessa è un vegetale non ne ha l'apparenza ma lo è proprio così disse la duchessa quando eravamo piccini continuò la falsa testuggine un poco più quieta ma sempre singhiozzando andavamo a scuola al mare la maestra era una vecchia testuggine e noi la chiamavamo tartaruga perchè e questa a che rassomigliava ella disse alice non ve la potrei mostrare rispose la falsa testuggine perchè vedete son tutto d'un pezzo e il grifone non l'ha mai imparata la falsa testuggine continuò noi fummo educate benissimo in fatti andavamo a scuola ogni giorno anchio andava a scuola ogni giorno disse alice non bisogna vantarsi per così poco ma domanderò loro che nome abbia quel paese di grazia signora è questa la nuova zelanda o l'australia e cercò di fare una riverenza mentre parlava figuratevi far riverenza mentre si casca giù a precipizio dite potreste farla voi e la morale di ciò è questa siate quello che volete parere o se volete che ve lo dica più semplicemente non vi crediate mai d'essere altra se non quella che apparite ad altri d'essere o d'essere stata o che possiate essere non aveva più che dieci pollici d'altezza e il suo bel visino s'illuminò di gioja pensando che finalmente era giunta alla giusta statura per traversare l'usciolino ed entrare nel bel giardino e il re inforcò gli occhiali e si mise a riguardare ansiosamente in ogni parte per vedere chi parlasse alice vedeva così bene come se fosse stata dietro le loro spalle che scrivevano sciocchi sulle loro lavagne andavamo a scuola al mare benchè voi non lo crediate non ho mai detto ciò interruppe alice ma sì tuonò la falsa testuggine zitta soggiunse il grifone pria che alice avesse potuto rispondere dopo ciò continuò il cappellaio mi preparai un'altra fetta di pane col burro ma che cosa disse il ghiro domandò un giurato non me lo posso ricordare disse il cappellaio voi dovreste ricordarlo osservò il re se no vi farò mozzare il capo dal grifone e da singhiozzi continui della falsa testuggine alice stava per levarsi e dirle grazie della vostra storia interessante quando riflettè che essa doveva dire qualche cosa di più e sedette tranquillamente senza far motto o voi o la vostra testa dovranno abbandonare il giardino e ciò subito scegliete la duchessa scelse e fuggì via in un attimo la verità e giù e giù e giù finirà mai quella caduta chi sa quante miglia ho percorse a quest'ora sclamò davvero io stò per toccare il centro della terra vediamo suppongo che saranno quattrocento miglia di profondità come vedete alice aveva imparate molte di tali cose nelle sue lezioni non importa disse il re con un'aria di sollievo chiamate l'altro testimone e bisbigliò all'orecchio della regina cara mia dovreste esaminar voi l'altro testimone e poi s'inabissava tanto rapidamente che alice non ebbe un solo istante per considerare se avesse potuto fermarsi poichè si sentiva cader giù rotoloni in qualche precipizio che rassomigliava a un pozzo profondissimo chiamate il primo testimonio disse il re e il coniglio bianco diè tre squilli di tromba e gridò il primo testimonio ed essendosi avvicinati un poco più alice sentì che sospirava come se le si spezzasse il cuore ella n'ebbe compassione non c'era tempo da perdere alice come se avesse le ali gli corse appresso e sentì che sclamava mentre svoltava a una cantonata giurammio gli è tardi davvero guai tenete voi ve lo potrete ninnare un poco se v'aggrada disse la duchessa ad alice buttandole il bimbo in braccio come che volesse provare quale delle due parole suonasse meglio all'orecchio alcuni de giurati scrissero importante altri non importante non ne conosco alcuno che faccia il ghigno replicò alice con molto rispetto e contenta ch'era entrata in conversazione voi non sapete molto disse la duchessa e questo è quanto oh vi prego d'avermi per iscusata sclamò con voce d'angoscia e cominciò a raccattarli con molta sollecitudine pastorello e gli starnuti del bimbo l'urlo del grifone e tutti gli altri strepiti curiosi si sarebbero mutati e il poverino si rimise a singhiozzare forse grugniva ma era difficile il distinguere e andarono innanzi silenziosamente per qualche tempo alice aveva appena cominciato a riflettere in essi disse non sai mica nuotar voi non potete nuotare non è vero continuò rivolgendosi al fante il fante scosse mestamente il capo e disse ne ho io l'apparenza e il gatto fece soltanto un ghigno quando vide alice sembra di buon umore pensò ciò non di meno ha le unghie troppo lunghe ed ha troppi denti perciò bisognerà trattarlo con molta deferenza dissi porcellino rispose alice ma ti prego di non apparire e disparire come un lampo mi fai girare il capo e vi fu gran silenzio è un bisticcio soggiunse il re con voce irata e tutti allora risero che i giurati ponderino il loro verdetto ripetè il re forse per la ventesima volta in quel giorno il bimbo grugnì di nuovo e alice lo guardò con molta ansietà per vedere che avesse aveva un naso che s'arricciava troppo pensi che confusione farebbe del giorno e della notte ella sa che la terra impiega ventiquattro ore per girare intorno al suo asse a proposito di asce gridò la duchessa tagliatele il capo quando trasaltò un poco di paura veggendo il ghignagatto accoccolato sopra un ramo d'albero a pochi metri di distanza risvegliati alice cara le disse la sorella che buona dormitona hai fatto eh oh ho avuto un sogno tanto curioso disse alice bisogna ch'io vada a prepararmi per giuocare una partita a croquet con la regina e scappò via la cuoca le scaraventò addosso una padella e per poco non la colse quando la fanciulla trovò la maniera di ninnarlo a modo e ciò consisteva nell'averlo aggruppato bene come un nodo e afferrato all'orecchio destro e al piede sinistro per non permettergli di sciogliersi dicendo ventiquattr'ore credo o dodici io oh non mi seccate disse la duchessa non ho mai potuto sopportare le cifre il non averlo firmato rispose il re prova doppiamente il vostro delitto voi dovevate avere l'intenzione d'offendere se no da galantuomo avreste firmato il foglio no no disse la regina prima la sentenza poi il verdetto ma che sciocchezze sclamò alice ad alta voce che idea d'aver prima la sentenza la è questa la quistione principale e avea ragione soltanto alice non volea che le fosse fatta quella domanda è orribile mormorò fra sè il modo con cui arguiscono coteste bestie mi farebbero impazzare gatto purchè giunga a qualche luogo riprese alice come se volesse spiegarsi meglio oh certo vi giungerai disse il gatto sai il proverbio italiano tanto cammina sino che arriva domanda come potrei fare per entrar dentro disse alice a voce alta io siederò quì osservò il servo sino a domani in il processo disse il re con voce autorevole e grave non potrà andare innanzi se non quando tutt'i giurati saranno rimessi ne loro proprii posti dico tutti soggiunse con molta enfasi lo portò all'aria aperta se non porto via questo bambino meco osservò alice è certo che qualche giorno l'ammazzeranno non sarei colpevole d'un assassinio se lo abbandonassi poteva sentire il vero suono della sua voce e vedere quello strano agitarsi della sua testolina per rigettare indietro i capelli che voleano per forza velarle il viso il servo colse quella propizia opportunità per ripetere l'osservazione con qualche variante io siederò quì su per giù per giorni e giorni così depose quella creaturina a terra e si sentì sollevata quando la vide trottare via quietamente verso la foresta se fosse cresciuto disse fra sè sarebbe stato un bruttissimo ragazzo e non c'era dubbio che rassomigliava più a un grugno che a un naso naturale e poi gli occhi s'impiccolivano tanto che non pareano occhi di bambino tutto insieme quell'aspetto non piaceva ad alice punto punto la prima perchè io stò allo stesso lato dell'uscio dov'ella sta la seconda perchè di dentro stanno facendo un tale strepito che niuno potrebbe sentirla allora dovrebbe essere la regola prima disse alice il re impallidì e chiuse il taccuino in fretta ponderate il vostro verdetto disse rivolgendosi a giurati ma con voce sommessa e tremolante alice guardò con ansietà la cuoca per vedere se ella ubbidisse al cenno ma la cuoca era occupata a dimenare la minestra e non parea che avesse ascoltato perciò andò innanzi dicendo grande quasi quanto lui e lo presentò all'altro dicendo con voce solenne per la duchessa un invito della regina per giuocare una partita di croquet ei guaisce il malandrino perchè il pepe mio rifiuta ei ci annoia co suoi lai coro al quale si uniscono la cuoca e il bimbo porco ella pronunziò l'ultima parola con una tale furia che alice trasalì ma subito s'accorse che quel titolo era dato al bambino e non già a lei così si rianimò e continuò a dire ma si ritrovò sul poggio col capo appoggiato sulle ginocchia di sua sorella la quale le toglieva con molta delicatezza alcune foglie appassite ch'erano cadute sulla sua faccia e raccontò alla sorella il meglio che per lei si potesse tutte le strane avventure che avete lette sino ad ora cadde in una specie d'assopimento e sognò talcosa simile a questo prima di tutto sognò la piccola alice con le sue manine delicate e congiunte sulle ginocchia di lei e co suoi grandi occhi lucenti fissi in lei canne il rumore delle tazze si sarebbe mutato nel tintinnìo dei campanelli delle pecore e la voce stridente della regina nella voce del pastorello e cominciate dal principio disse il re con tuono solenne e continuate sino alla fine poi fermatevi or questi erano i versi letti dal coniglio bianco nel paese delle meraviglie e con quanta simpatica tenerezza avrebbe ella stessa partecipato alle loro innocenti angosce e con quanta letizia alle loro gioje mi dica di grazia domandò alice un po timidamente perchè non era certa se fosse buona creanza di cominciare a parlare perchè il suo gatto ghigna così è un ghignagatto rispose la duchessa ecco il perchè porco forse singhiozzava pensò ella e riguardò di nuovo a suoi occhi per vedere se vi fossero lagrime ma non ce n'erano intendete ma disse alice continua con le parole tutte a voi ritornarono già esse sono là disse il re con un'aria di trionfo indicando le torte ch'erano sulla tavola niente di più chiaro di ciò ognuno riguardò alice io non sono alta un miglio disse alice sì che lo siete rispose il re quasi due miglia d'altezza soggiunse la regina dessa od io per caso inopinato involti in quest'affare ci vedrem confido in voi che ognun fia liberato come prima fra noi rivedremo spiegarmi alfine mi sarà concesso già sapete un attacco ella sentì perchè piena dell'idea de pesciolini dorati caduti dal globo pensava che dovea prontamente raccoglierli e rimetterli nel palchetto de giurati se no sarebbero morti salvo la lucertola che non s'era riavuta e sedeva con la bocca spalancata e guardando la volta che cosa sapete di quest'affare domandò il re ad alice niente rispose alice l'erba rigogliosa stormiva sotto di lei mentre il coniglio bianco scappava via il sorcio spaventato s'apriva sguazzando una via in mezzo dello stagno vicino poteva parlo duro al mio bambino lo sculaccio se starnuta perchè il pepe il malandrino quando ei vuol non lo rifiuta ei ci annoia co suoi lai coro non sapea che i gatti ghignassero a quel modo anzi non sapea neppure che i gatti potessero ghignare tutti lo possono rispose la duchessa e la maggior parte ghignano se ognuno badasse alle proprie faccende sclamò la duchessa con voce rauca il mondo girerebbe più presto di quello che nol fa ora ciò non sarebbe un bene disse alice lieta di poter far pompa della sua erudizione per qualche istante si mise a guardar la casa e non sapea che fare quando ecco un servo in livrea venne frettolosamente dalla foresta e quasi si credette davvero nel paese delle meraviglie benchè sapesse che aprendo gli occhi tutto sarebbe mutato in realtà desolante avrebbe carino mio se tu ti trasformi in porcellino disse alice seriamente non voglio aver più nulla a fare con te bada a te dunque come sai ch'io sono matta domandò alice tu devi esserla disse il gatto altrimenti non saresti venuta quì ch'io non la visitai disse pur dianzi e questo è il vero e ognun di noi lo sa ma se lei spingerà la cosa innanzi oh dite allor di voi che ne avverrà ciò non prova niente affatto disse alice ma se non sapete neppure ciò che contiene il foglio leggetelo disse il re il coniglio bianco inforcò gli occhiali e domandò maestà dove debbo incominciare lo prese per un servitore perchè era in livrea altrimenti al viso l'avrebbe creduto un pesce e picchiò furiosamente all'uscio colle nocche e quando finì sua sorella la baciò e le disse è stato davvero un sogno curioso cara mia ma ora va subito a prendere il tè è già tardi il poverino quando alice lo prese stronfiava come una macchina a vapore e continuava a contorcersi e a stiracchiarsi di tal che ella ebbe la maggior pena del mondo per tenerlo di cappellai ne ho veduti tanti disse fra sè sarà più interessante per me la lepre marzolina e come siamo a maggio non sarà poi tanto matta da legare almeno meno matta di quel che l'era nel marzo domani in quell'istante l'uscio della casa si aprì e un gran piatto volò verso la testa del servo e gli sfiorò il naso poi andò a sfracellarsi contro a un albero ch'era dietro a lui e far loro brillare gli occhi beandoli con istorielle curiose e strane e forse anche col sogno delle avventure o sino a dopo domani forse continuò il servo con la stessa imperturbabilità come se nulla fosse accaduto non parve una ragione sufficiente ad alice ma pure continuò oh come sai che tu sei matto per cominciare disse il gatto un cane non è matto ne convieni lo suppongo rispose alice mentre guardava ancora al ramo dov'era stato il gatto eccotelo ricomparire di nuovo a proposito che n'è del bimbo disse il gatto avea dimenticato di domandartene sta bene disse il gatto e questa volta sparì lentamente cominciò con la punta della coda e finì col suo ghigno e questo restò come una visione sul ramo dopo che tutto era sparito tutti applaudirono e con ragione perchè era quello il primo detto spiritoso che il re avesse detto in quel giorno ciò prova il suo delitto sclamò la regina ed entrambi s'inchinarono sino a terra e le ciocche de loro capelli s'imbrogliarono insieme alice proruppe in una grossa risata e dovette internarsi nella foresta per paura di esser sentita son dessi scritti dalla mano del prigioniere domandò un giurato nò non lo sono rispose il coniglio bianco ed è questa la più strana di tutte le cose i ciò non la liberò dall'ansietà e mentre si avvicinava timidamente alla porta diceva fra sè e se poi fosse matto furioso quasi quasi vorrei essere andata a trovare il cappellaio come potrei fare per entrar dentro gridò di nuovo alice ma con voce più forte dovrà ella entrare rispose il servo si mutò in porcellino rispose alice senza scomporsi come che il gatto fosse riapparito in modo naturale me l'ero immaginato disse il gatto e sparì di nuovo e lesse dal suo libriccino regola quarantaduesima ogni persona la cui altezza supera il miglio deve uscire dal tribunale ma voi foste per lui per noi per esso l'ostacolo fatal che la colpì non gli dite giammai che preferisca costoro ciò debb'essere un mister un secreto che altrui non apparisca un secreto nascosto nel pensier è questo il più importante documento contro l'accusato disse il re stropicciandosi le mani or dunque i giurati se uno di loro potesse spiegarmelo disse alice la quale era talmente cresciuta in quegli ultimi istanti che non avea più paura d'interrompere il re ma forse non può farne a meno disse fra sè ha gli occhi incastrati sul cranio potrebbe però rispondere a qualche domanda come vicino poteva sentire il rumore delle tazze mentre la lepre marzolina e gli amici suoi partecipavano a quel loro perenne pasto udiva la voce strillante della regina che mandava i suoi invitati al patibolo anche chi di stima chi vi teme disse alice allora era cresciuta di tanto che giungeva alla sua statura naturale voi non siete altro che un mazzo di carte la casa era tanto grande che ella non osò di avvicinarvisi se non dopo aver morsecchiato un poco del fungo che avea nella mano sinistra e crebbe quasi due piedi bene per ora disse il re e continuò fra sè stesso a borbottare su versi e questo è il vero e ognun di noi lo sa ciò si riferisce a giurati non c'è dubbio una a lei dètti ed essi due gli diro ciò spiega l'uso ch'egli fece delle torte intendete ma abbandonassi ella pronunziò le ultime parole a voce alta e il poverino si mise a grugnire per risponderle non starnutiva più allora non grugnire disse alice non sta bene esprimersi a quel modo ghignamicio cominciò a dire con un poco di timidità perchè non sapeva se gli piacesse quel titolo ciò non di meno egli non fece altro che ghignare più apertamente via ci ha piacere pensò alice e continuò patibolo anche una volta il bimbo porcellino starnutiva sulle ginocchia della duchessa mentre i tondi e i piatti volavano d'ogni intorno anche una volta l'urlo del grifone lo scricchiolìo della matita della lucertola la soppressione de porcellini d'india riempivano l'aria ma che cosa debbo io fare domandò alice quel che vuole rispose il servo e si mise a zufolare è inutile di parlar con lui disse alice tutta disperata è un idiota spaccato e aprì l'uscio ed entrò ma diventerà un bellissimo porco credo e riandò con la memoria a certi fanciulli che conosceva i quali potrebbero essere buonissimi porcellini e stava per dire se uno conoscesse il vero modo di mutarli appena che i giurati si rimisero dal colpo che li avea rovesciati e che furono ritrovate le lavagne e le matite e consegnate loro si misero a scarabocchiare con molta premura la storia del loro ruzzolone e rincominciò a cullare il bimbo cantando una certa ninna-nanna e dandogli una violenta scossa alla fine d'ogni strofa parla duro al tuo bambino dàgli bòtte se starnuta mentre diceva queste parole riguardò in alto ed eccoti di nuovo il gatto accoccolato sul ramo d'un albero dicesti porcellino o porcellana domandò il gatto finalmente volle figurarsi la sua sorellina già cresciuta e diventata donna conservare ne suoi anni maturi il cuore affettuoso e semplice della sua fanciullezza raccogliere intorno a sè altre fanciulle non si era dilungata di molto quando si trovò in faccia alla dimora della lepre marzolina pensò che quella fosse proprio la casa perchè le gole dei camini aveano la forma di orecchie e il tetto era coperto di pelo croquet il ranocchio servo rispose con lo stesso tuono di voce ma invertendo l'ordine delle parole da parte della regina un invito alla duchessa per giuocare una partita di croquet appena disse queste parole tutto il mazzo si sollevò in aria furiosamente e poi si rovesciò sopra la fanciulla essa dette un piccolo strillo un po commossa dalla paura un po dall'ira e cercò di respingerle da sè ciò le rammentò il rovescione che la settimana avanti aveva casualmente dato a un globo di cristallo che conteneva de pesciolini dorati maestà vi sono altre testimonianze disse il coniglio bianco sbalzando in piedi giusto adesso abbiam trovato questo foglio che c'è dentro domandò la regina e così alice si levò e andò via pensando mentre correva al sogno straordinario che aveva avuto ma sua sorella rimase colà e col capo appoggiato alla mano tutta intenta a riguardare il sol cadente e riflettendo sulla piccola alice e sulle sue avventure meravigliose vorresti dirmi quale via dovrei infilare da quì ciò dipende molto dal luogo dove vorresti andare rispose il gatto poco importa dove disse alice allora poco importa di sapere quale via dovresti prendere soggiunse il gatto interruppe non importante è questo il senso delle parole di vostra maestà disse con voce rispettosa ma saettandolo col guardo e facendogli il visaccio mentre parlava non mai tuonò furiosamente la regina e in quell'istante scagliò un calamajo al capo della lucertola il povero tonietto avea abbandonato l'uso di scrivere col dito sulla lavagna perchè s'era accorto che non vi lasciava traccia alcuna ma ora si rimise sollecitamente all'opera usando l'inchiostro che gli gocciolava sulla faccia e l'usò sinchè n'ebbe dunque queste parole non si attaccano a voi disse il re guardando con la bocca sorridente tutt'intorno al tribunale mentre la duchessa cantava la seconda strofa faceva saltare il bimbo su e giù con molta violenza e il poverino guaiva tanto che alice appena potette udire le parole della poesia ma davvero c'era troppo pepe nell'aria anche la duchessa starnutiva qualche volta e quanto al bimbo non faceva altro che starnutire e strillava a vicenda senza posa tutto questo le eccitò la curiosità e uscì un poco dalla foresta e si mise ad origliare il pesce servo cavò di sotto il braccio un letterone riguardando fieramente alice alice guardò il palchetto de giurati e vide che nella fretta avea rimessa la lucertola col capo in giù per cui la povera bestiolina agitava la coda al di sopra non l'ho aperto ancora disse il coniglio bianco ma sembra una lettera scritta dal prigioniere a a qualcheduno dev'essere così disse il re salvo che sia stata scritta a nessuno ciò che non si fa generalmente di là rispose il gatto girando la zampa destra abita un cappellaio e di quà indicando con l'altra zampa abita una lepre marzolina visita chi vuoi de due sono entrambi matti per esempio se lei fosse dentro potrebbe picchiare ed io la farei uscire capisce e continuava a guardare il cielo mentre parlava e ciò pareva proprio scortese ad alice alice potette osservarlo poichè era vicina a loro e potea sbirciare sulle lavagne ma non importa niente pensò fra sè allora il re che era stato occupatissimo a scrivere sul suo taccuino gridò silenzio desolante avrebbe sentito l'erba stormire all'agitar del vento avrebbe veduto lo stagno increspato a causa delle canne il io direi far le fusa e non già brontolare disse alice dì come vuoi riprese il gatto vai tu quest'oggi dalla regina a giuocare a croquet ma non mi piace d'andare dai matti osservò alice oh non c'è modo d'uscirne disse il gatto quì siam tutti matti io son matto tu sei matta entrò quell'uscio menava diritto a una cucina spaziosa da un capo all'altro tutta ripiena di fumo la duchessa sedeva nel mezzo sopra uno sgabello a tre piedi e ninnava un bambino ciò continua già sapete un attacco ella sentì voi non aveste mai degli attacchi nervosi cara mia non è vero soggiunse rivolgendosi alla regina ma faccia attenzione a quel che fa gridò alice saltando quà e là tutta spaventata addio naso continuò a dire mentre una grossa casseruola volò vicino al naso del mimmo e poco mancò che non glielo portasse via che cosa ho da fare di questa creatura quando la porterò a casa allorchè grugnì di nuovo e tanto forte che tutta spaventata si mise a riguardarla in faccia alice aspettò un poco mezzo persuasa che riapparisse nuovamente ma non ricomparve e pochi istanti dopo si diresse alla via dove abitava la lepre marzolina niente affatto replicò il re niente affatto soggiunse alice ciò è molto importante disse il re rivolgendosi a giurati essi si accingevano a scriverlo sulle lavagne quando il coniglio bianco lo interruppe a chi è indirizzata domandò uno de giurati non ha indirizzo di sorta disse il coniglio bianco di fatti non c'è scritto nulla al di fuori e spiegò il foglio mentre parlava e soggiunse somma tutto non è punto una lettera è testimonianza d'alice eccomi rispose alice e dimenticando che in quegli ultimi momenti era cresciuta smisuratamente saltò su molto lesta la porta fu spalancata da un altro servitore in livrea con una faccia rotonda e occhi grossi come un ranocchio ed alice osservò che entrambi aveano in testa parrucche incipriate ed inanellate gli darei cinquanta centesimi io non credo che vi sia in esso neppure un briciolo di senso comune i giurati scrissero tutti sulle lavagne ella non crede che vi sia in esso neppure un briciolo di senso comune ma niuno cercò di spiegare il senso di quel foglio alice si avvicinò timidamente alla porta e picchiò non giova punto picchiare disse il servo e ciò per due ragioni una a lei dètti ed essi due le diro e voi men deste tre col sopra più tutte a voi ritornarono oh mistero eppure erano mie or nol son più i soli due esseri che non starnutivano nella cucina erano la cuoca e un grosso gatto che stava accoccolato presso il focolare e ghignando con la bocca da un orecchio all'altro rovesciando col suo gonnellino il palchetto de giurati di tal che questi capitombolarono con la testa in giù sulla folla ch'era di sotto e restarono con le gambe all'aria e mentre era tutta intenta ad ascoltare o sembrava che fosse così tutto il luogo che la circondava si animò popolandosi di quelle creature vedute nel sogno dalla sua sorellina bambino pria volarono le molle e la paletta poi un nembo di casseruole di piatti e di tondi la duchessa non se ne dette per intesa nemmeno quando era colpita e il bimbo guaiva di già tanto forte che non si poteva sapere se i colpi gli facessero male o no se non c'è senso comune disse il re ciò ci toglie da un mondo d'imbarazzi e noi certo non ci affanneremo per trovarvene uno eppure non saprei continuò spiegando il foglio sul ginocchio e sbirciando la poesia ma mi pare di vedere un senso occulto in essi disse non non piacque punto ad alice quella risposta secca e pensò di mutar discorso mentre cercava un argomento la cuoca tolse il calderone della minestra dal fuoco e tosto si mise a gittar tutto ciò che le stava vicino contro alla duchessa ed al bambino pria parlava non importante già è quel che volea dire soggiunse in fretta il re e poi si mise a recitar fra denti importante non importante non importante importante come che oh bella ho veduto spesso un gatto senza ghigno osservò alice ma un ghigno senza gatto è la cosa più curiosa ch'io abbia mai veduta in tutta la mia vita di grazia domandò alice che dovrei fare per entrare il suo picchiare riuscirebbe a qualche effetto continuò il servo senza badare a lei se la porta fosse fra noi due bene continuò il gatto un cane brontola quando è arrabbiato ed agita la coda quando è contento ora io brontolo quando son contento ed agito la coda quando sono arrabbiato dunque ma in modo da eccitare la compassione perchè non poteva muoversi subito la estrasse e la rimise convenientemente non già perchè importi assai disse fra sè poichè nè la sua coda nè la sua testa recheranno vantaggio al processo lo desidererei tanto rispose alice ma non sono stata ancora invitata mi vedrai da lei disse il gatto e sparì alice non fu sorpresa da tutto questo si era di già abituata a veder cose strane ebbene poco mi cale ma non andrò via disse alice oltre a ciò quella non è una regola regolare l'avete inventata ora che è la più vecchia regola nel libro rispose il re questa volta non c'era più dubbio era un porcellino bell'e buono ed essa fu persuasa che non c'era più ragione di portarlo oltre e quando poi tornò ad occhiare il pesce servo era andato via e l'altro sedeva a terra press'all'uscio stralunando stupidamente gli occhi verso il cielo e davvero si sentiva un gran rumore nel di dentro un guaire e uno starnutire non mai interrotti e di tempo in tempo un gran fracasso come se un piatto o una caldaia andasse a pezzi alice sentì che quel proverbio non poteva essere contraddetto e tentò un altra domanda che razza di gente abita in questi dintorni alice afferrò il bimbo ma con qualche difficoltà perchè la era una creaturina molto strana e le sue mani e i suoi piedi guizzavano verso tutt'i lati proprio come quell'animaletto marino che si chiama stella pensò alice forse egli ha imitata la scrittura di qualcheduno disse il re quì i giurati si rasserenarono maestà disse il fante non li ho scritti e niuno potrebbe provarmi l'opposto e poi non c'è nessuna firma alla fine la cuoca era in faccia al fornello mestando un calderone che parea pieno di minestra certo c'è troppo pepe in quella minestra disse alice a sè stessa non potendo rattenere gli starnuti questo saltò in aria come un razzo dando fuori un urlo di gioja e s'avventò al ramuscello come se lo volesse sbranare allora alice si mise cautamente dietro ad un cardo altissimo per non esser da lui rovesciata eccomi qua stava scavando patate illustrissimo scavando patate tuonò furiosamente il coniglio vieni qua aiutami per uscire da questo basta per ora spero che non crescerò di più ma così come sono non potrò uscire più dalluscio ah magari avessi bevuto meno oimè era tardi il pentirsi andò crescendo crescendo e dovette inginocchiarsi perchè non poteva più stare in piedi più ogni cosa sembrava mutata dal momento ch'era cascata nello stagno e la gran sala e il tavolino di cristallo e l'usciolino erano svaniti totalmente bentosto il coniglio si accorse di alice mentr'ella si affannava alla ricerca e gridò con voce irata vide che ella camminava a canto del coniglio bianco che la stava occhiando affissandola in faccia con un certo fare inquieto e timoroso bellissimo rispose alice dov'è la duchessa marianna che cosa stai facendo quì via corri a casa e portami un paio di guanti ed un ventaglio subito ti dico il re la regina e il boja vociavano tutti e tre insieme e gli altri erano silenziosi e malinconici appena alice apparve i tre si appellarono a lei per risolvere la quistione e le ripeterono i loro argomenti parlando tutti a una volta così che era difficile per lei d'intendere che volessero dire ma io non ne dovea portare che una tonio ha laltra dì tonio portala quì bambino mio là appoggiatela a quel cantone no un enorme cucciolo la squadrava con occhi dilatati e rotondi e allungando una zampa cercava di toccarla poverino disse alice con voce carezzevole e per allettarlo si provò a dirgli te te statura adeguata oimè avevo quasi dimenticato che mi convien crescere ancora vediamo come potrei fare suppongo che dovrei mangiare o bere qualche cosa ma quale cosa quì sta il punto alice pensò che fosse il coniglio che veniva a sollecitarla a far presto e tremò tanto da scuoter la casa dalle fondamenta scordandosi ch'oramai era diventata mille volte più grande del coniglio e che non c'era motivo da spiritar di paura si fece subito un gran silenzio e alice disse fra sè vediamo cosa faranno ora se avesser cervello scoperchierebbero il tetto qualche istante dopo cominciarono a muoversi di nuovo e sentì il coniglio che diceva poi sfilavano gl'invitati la maggior parte re e regine e fra loro alice riconobbe il coniglio bianco discorreva con una fretta nervosa facendo bocca da ridere a chiunque gli parlava e passò oltre senza punto badare ad alice alice colse quell'occasione propizia per scappar via e fuggì e corse tanto da perderne affatto il fiato e sino a che il latrare del cagnolino si perdè nella lontananza ma no rispose alice non credo punto che sia peccato dissi per quale peccato ha schiaffeggiata la regina cominciò il coniglio alice scoppiò in una grossa risata a quella tegola che vacilla ohè casca giù bada bada patatrac chi ha fatto ciò gli è tonio credo chi scenderà pella gola del caminetto io no vuoi tu no neppur io era tutto a solchi e zolle le palle erano ricci i mazzapicchi erano fenicònteri viventi e gli archi erano soldati viventi curvati e reggentisi sulle mani e su piedi oh la duchessa la duchessa oh zampine mie pelle e baffi miei state freschi ora ella mi farà impiccare e ne son tanto sicuro come son certo che le donnole sono donnole se la regina se ne avvedesse a tutti le teste sarebbero tagliate così signorina facciamo il meglio per riparare pria che venga a in quell'istante cinque che guardava attorno con ansietà gridò poi s'udì una voce rabbiosa quella del coniglio gianni gianni dove sei e rispose una voce ch'ella non avea mai sentita ma dopo qualche istante sentì una voce di fuori e si mise ad ascoltare marianna marianna vociava quel tale di fuori portami subito i guanti e si sentì un calpestìo frettoloso per la scala ma tremava a verghe temendo che fosse affamato nel qual caso l'avrebbe probabilmente divorata a dispetto di tutte le sue carezze non sapendo che farsi prese un ramuscello e lo presentò al cagnolino allorchè la processione giunse vicina ad alice tutti si fermarono e la guardarono e la regina gridò con cipiglio severo chi è costei e si rivolse al fante di cuori il quale rispose con un risolino e una riverenza disse il coniglio a voce bassa e parlando in fretta riguardò ansiosamente intorno a lui ed alzandosi sulla punta de piedi bisbigliò all'orecchio della fanciulla è sotto sentenza di morte per quale peccato domandò alice avete detto che peccato disse il coniglio non ci entrerai pensò alice ed attese sino a che le parve che il coniglio fosse sotto la finestra allora aprì d'un subito la mano come se volesse acchiappare qualche cosa nell'aria non credo che giuochino lealmente disse alice lagnandosi contrastano fra loro furiosamente e non si può sentire neppure la propria voce non hanno ordine nel giuoco e se ve n'è niuno lo segue e non potete credere che confusione c'è perchè quì tutto è vivente ma è meglio recargli il ventaglio e i guanti cioè purchè io li possa trovare e giunse innanzi a una bella casettina e sull'uscio v'era un cartello inciso sopra una rilucente lamina di ottone con questo nome coniglio b i tre soldati vagarono quà e là per qualche istante in cerca di loro e poi quietamente seguirono la processione reale avete loro recisa la testa gridò la regina maestà le loro teste non sono più risposero i soldati siora alice venga quì subito e si prepari a trottare eccomi quì tata ma dovrei far la guardia a questo buco sinchè dina venga acciocchè il sorcio non ne scappi poichè tutti gli archi se ne sono iti all'altro lato del terreno e se lo acconciò per benino sotto l'ascella acciocchè non scappasse più e ritornò al micio per riappiccicar con lui il discorso ma con sua sorpresa trovò una folla immensa intorno però non crederei continuò alice che permetterebbero a dina di restare in casa se essa cominciasse a comandare la gente a questo modo e così ciarlando entrò in una cameretta assai pulitina bisbigliò il coniglio tutto tremante la regina vi potrebbe sentire vedete essa è venuta un pò tardi e la regina ha detto ai vostri posti gridò la regina con voce tuonante e gl'invitati cominciarono a correre verso tutte le direzioni rovesciandosi gli uni sugli altri imbecille disse la regina e impaziente scosse il capo indi rivolgendosi ad alice continuò a dire come ti chiami fanciulla maestà mi chiamo alice e studiava il modo di scappar via senza esser veduta quando osservò un'apparizione curiosa nell'aria prima ne restò sorpresa ma dopo averla riguardata un poco vide un ghigno e disse fra sè è ghignagatto ora avrò qualcheduno con cui discorrere come va il giuoco disse il gatto appena ch'ebbe tanta bocca per cominciare a parlare alice aspettò che gli occhi apparissero e poi gli fè cenno col capo è inutile parlargli pensò fra sè aspettiamo che almeno gli orecchi appariscano almeno uno seguiva il fante di cuori portando la corona reale sopra un cuscino di velluto rosso e finalmente venivano il re e la regina di cuori alice non sapea se dovesse cadere a faccia per terra come i tre giardinieri ma non potè ricordarsi che ci fosse un tal cerimoniale nelle processioni regie la povera lucertola era tonio stava nel mezzo sostenuta da due porcellini d'india che le davano qualche ristoro da una bottiglia appena comparve alice tutti le si avventarono addosso ma la bimba si mise a correre sino a che si ritrovò sana e salva in una foresta non afferrò nulla ma sentì uno strillo e il rumore d'una caduta poi un fracasso di vetri rotti e capì che il poverino era probabilmente cascato in qualche vetrina da cetrioli o cosa simile per esempio ecco l'arco ch'io dovrei traversare ma mi scappa via all'altra estremità del terreno e avrei dovuto fare croquet col riccio della regina ma m'è fuggito via appena vide il mio avvicinatevi dunque urlò la regina ed alice raggiunse la processione curiosa di sapere ciò che avverrebbe in seguito fa fa bel tempo disse una timida vocettina presso a lei finalmente s'udì una vocina debole e sibilante è tonio pensò alice non saprei che dirvi non più grazie stò meglio ma mi sento troppo agitato per raccontarvelo tutto disse cinque non più tardi di ieri sentii che la regina diceva che tu meriteresti d'essere decollato perchè domandò il primo che avea parlato rispose la fanciulla con molta garbatezza ma soggiunse a sè stessa non è che un mazzo di carte soltanto non c'è da aver paura di costoro e chi sono cotestoro domandò la regina indicando i tre giardinieri che baciavano la polvere intorno al rosajo l'argomento della regina era che se non si faceva presto avrebbe ordinato che tutti quelli che la circondavano fossero decapitati era questa l'osservazione che avea dato a tutti quell'aria grave e piena d'ansietà ed ora eccomi nel bel mezzo di una di quelle si dovrebbe scrivere un libro su queste mie avventure si dovrebbe certo quando sarò grande ne scriverò uno ma sono di già grande soggiunse con mestizia la prima difficoltà stava in ciò che alice non sapea come maneggiare il suo fenicòntero riuscì a tenerselo bene avviluppato sotto il braccio con le gambe penzoloni ma quando gli allungava il collo e si preparava a picchiare il riccio con la testa il fenicòntero girava il capo e poi si metteva a guardarla in faccia con una espressione tanto stupefatta perchè capite siccome giacevano sulle lor faccie e il disegno del loro di dietro rassomigliava a quello del resto del mazzo non sapea discernere se fossero giardinieri o soldati o cortigiani o tre de suoi proprii figli allora alice di nuovo fendette l'aria con la mano minacciando d'acchiappare questa volta si udirono due strilli acuti e cri cri scricchiò di nuovo il vetro la regina sorrise e andò altrove con chi parlate voi domandò il re che s'era avvicinato ad alice ed osservava la testa del gatto con molta curiosità pigliatelo voi altri che siete vicino alla siepe e poi silenzio e poi una gran confusione di voci sostenetegli il capo quà lacquavite non lo soffocate come andò compare che cosa ti avvenne sù narraci tutto davvero la gran quistione si aggirava su quale cosa alice guardò tutt'intorno i fiori l'erba ma non trovò niente che le paresse adatto a mangiare o bere per con la buona grazia della maestà vostra rispose due con voce umile e piegando il ginocchio a terra noi volevamo lo vedo disse la regina che avea già osservate le rose e davvero sembrava un piano eccellente e imaginato assai per benino ma la difficoltà stava in ciò ch'ella non sapea da dove rifarsi per metterlo ad effetto e mentre aguzzava l'occhio fra gli alberi della foresta un piccolo latrato acuto al di sopra di lei la fece guardare in su presto presto la prima cosa che dovrò fare pensò alice vagando nella foresta la è quella di ricrescere e giungere alla mia statura naturale e la seconda poi sarà di cercare il modo d'entrare in quell'ameno giardino è questo mi pare il miglior piano alice fu tanto spaventata da quella voce che senza perder tempo corse velocemente verso il luogo indicato senza dir nulla sullo sbaglio che il coniglio faceva mi ha presa per la cameriera disse fra sè mentre continuava a correre ei sarà molto sorpreso quando scoprirà chi e mangiò un pasticcino e si rallegrò di vedersi subito impiccolire appena che si sentì piccola abbastanza per uscire dalla porta scappò dalla casa e incontrò una folla di animalucci e d'uccelli che aspettavano fuori come vi piace la regina domandò il gatto a voce bassa punto punto rispose alice la è tanto ma s'accorse che la regina le stava vicino origliando e continuò abile nel giuocare e vincere ch'è inutile di finire la partita tagliate loro il capo e la processione reale si mosse lasciando indietro tre soldati per mozzare il capo agli sventurati giardinieri che corsero ad alice per esser da lei protetti non vi decapiteranno disse alice e li mise in un grosso vaso da fiori che stava vicino a lei non ho potuto farne di meno rispose cinque con tuono burbero sette mi ha urtato il gomito sette lo guardò e disse ma bene cinque incolpa sempre gli altri tu faresti meglio di zittire è un amico mio un ghignagatto disse alice vorrei presentarlo a vostra maestà non mi piace punto il ceffo che ha rispose il re ma può baciarmi la mano se vuole non ne ho punto voglia osservò il gatto alice pensò che sarebbe bene d'andare a vedere come il giuoco progrediva tanto più che sentì da lontano la voce della regina che urlava con ira ella avea di già sentito che avea condannato nel capo tre giuocatori che avevano mancato alla loro volta tagliatele il capo subito eh via rispose alice a voce alta e con fermezza e la regina si tacque il re appoggiò la mano sul braccio della regina e disse timidamente un braccio va via paperone chi ne ha mai veduti di quella grossezza diamine riempie tutta la finestra gli è proprio così lustrissimo ma è un braccio bell'e buono alzò sulla punta de piedi e affacciossi all'orlo del fungo ed ecco gli occhi suoi s'incontrarono con quelli di un grosso bruco turchino che se ne stava seduto nel mezzo con le braccia conserte fumando tranquillamente una lunga pipa turca non facendo la minima attenzione a lei nè ad alcun'altra cosa ella non poteva far di meno di scoppiare dalle risa e quando gli abbassava di nuovo il collo e si accingeva a ricominciare ecco il riccio si era sricciato e andava via alice non seppe trovar altro a dire che il gatto appartiene alla duchessa fareste bene di consultar lei su di ciò ella è in prigione disse la regina al boja conducetela quì cricch si sentì scricchiare il vetro dimmi gianni che mostruosità c'è lassù alla finestra poffare gli è un braccio lustrissimo andavano a due a due come i soldati venivano poi i principini reali erano dieci divisi a coppie e tenendosi per la mano andavano innanzi quegli amorini saltando come matti erano ornati di cuori il fante ubbidì e con un piede li rivoltò cautamente levatevi urlò la regina e i tre giardinieri si alzarono immediatamente e s'inchinarono davanti al re alla regina ai figli reali e a tutti gli altri ah pazzerella che sei rispose alice a sè stessa come potresti imparare le lezioni quì c'è appena spazio per te come c'entrerebbero i libri e così passava il tempo ora parlando ora rispondendo a sè stessa e facendo una vera conversazione fra alice ed alice bene gridò la regina sapete giuocare a croquet i soldati zittirono e guardarono alice credendo che la domanda fosse rivolta a lei sì gridò alice i giuocatori giuocavano tutti insieme senza aspettare la loro volta litigando sempre e picchiandosi a causa de ricci di tal che la regina ne diventò furiosa e andava quà e là battendo il piede e vociando ad ogni istante mozzategli il capo oppure mozzatele il capo e poi a che servirebbero coteste processioni riflette fra sè se tutti dovessero stare a faccia per terra e niuno potesse vederle così restò dov'era ed aspettò alice cominciò a sentire un pò d'ansietà è vero che non avea contrastata con la regina ma ciò poteva accadere ad ogni momento e pensò che cosa ne sarà di me quì hanno un gusto matto a mozzar teste è una meraviglia se ve ne sia alcuno che abbia ancora il capo sul collo entrò senza picchiare all'uscio e frettolosamente divorò tutta la scala temendo d'incontrare la vera marianna ed esser da lei cacciata via dalla casa prima di trovare il ventaglio e i guanti e il boja andò via come una saetta appena il boja sparì la testa del gatto andò dileguandosi e quando ritornò con la duchessa era sparita totalmente il re e il boja corsero quà e là all'impazzata per ritrovarla mentre gl'invitati ritornarono a giuocare basta sclamò la regina mi fate girare il capo e guardando al rosajo continuò che cosa avete fatto al rosajo raccontarvelo tutto quel che mi rammento gli è qualche cosa che mi sbalestrò in aria ed io schizzai via come un razzo schizzasti via davvero poveretto dissero gli altri pria che avesse bevuto la metà dell'ampolla sentì che il suo capo premeva contro la volta e dovette smetter subito perchè rischiava di rompersi la nuca immediatamente depose l'ampolla dicendo era il coniglio bianco che ritornava bel bello indietro guardando ansiosamente quà e là come che avesse smarrito qualche cosa e mormorando fra sè stesso ecco finalmente avvicinarsi un cigolìo di certe ruote di carri e molti che vociavano e parlavano insieme e sentì che dicevano dov'è l'altra scala che raschiava e scendeva adagino lunghesso il camino gli è tonio disse e tirò un bel calcio poi attese ciò che seguirebbe dopo la prima cosa che sentì fu un coro di voci che diceva ecco tonio che vola e poi la voce sola del coniglio che gridava gli è proprio curioso pensò alice d'esser mandata da un coniglio a far servizi mi aspetto che dina vorrà poi mandarmi a far servizi per lei e cominciò a fantasticare ciò che in tal caso avverrebbe l'argomento del boja era che non poteva tagliare una testa se non ci fosse un corpo da cui mozzarla che non avea mai avuto a fare una cosa simile innanzi e che non voleva cominciare a farne a quell'età l'argomento del re era che ogni essere che ha una testa può essere decapitato e il boja non dovea dir sciocchezze bene ma bisogna cacciarlo via disse il re con voce autorevole e chiamò la regina che passava colà in quel momento cara mia vorrei che quel gatto fosse cacciato via il coniglio giunse all'uscio e cercò di aprirlo ma gli era inutile spingere la porta perchè il gomito d'alice era puntellato contro alice udì che il coniglio diceva fra sè andrò dietro la casa ed entrerò per la finestra e non c'è spazio per crescere di più quì ma che pensò alice non crescerò più negli anni da una parte sarebbe un bene non diventare mai vecchia ma quell'imparar sempre le lezioni m'annoierebbe oh non mi piacerebbe ciò quando le riuscì di afferrare il fenicòntero e lo ricondusse sul terreno il combattimento era finito e i due ricci s'erano allontanati importa poco pensò alice ciò non preme a te due ripose sette gli preme certo disse cinque e gliel dirò io perchè portasti al cuoco bulbi di tulipano invece di cipolle un magnifico rosajo stava vicino all'ingresso del giardino le sue rose erano bianche ma tre giardinieri che gli stavano d'intorno erano occupati a colorirle di rosso cantone no no legatele insieme prima non vedete che non arrivano oh vi arriveranno non sarà tanto difficile quà tonio afferra questa fune ma reggerà il tetto incendiamo la casa sclamò il coniglio ma alice gridò subito con quanta voce aveva in gola se fate ciò vi farò acchiappar tutti da dina non avea nessun cartello attaccato con la parola bevi eppure essa la sturò e se l'avvicinò alle labbra certo qualche cosa di meraviglioso mi accade ogni qual volta bevo o mangio disse fra sè tutto ciò non le piaceva perchè il giuoco era caduto in tale confusione che ella non sapea più se la sua volta fosse venuta o no andò dunque in cerca del suo riccio quasi quasi mi pento d'esser discesa nella conigliera eppure eppure lè curiosetto questo genere di vita ma che cosa mai son'io addiventata quando io leggeva le novelle delle fate credeva che quella sorta di stranezze non potesse mai accadere con una tavola presso al terrazzino e sopra di essa v'erano come alice avea di già sperato un ventaglio e due o tre paja di guanti bianchi e nitidi ella prese il ventaglio ed un pajo di guanti e stava per uscire quando le cadde sott'occhio un'ampolla che stava vicino allo specchio cara mia riflettici bene su la è una bambina la regina gli voltò le spalle con viso irato e disse al fante rivoltateli davvero è curioso pensò alice e si avvicinò per osservarli e quando vi fu presso sentì che uno di loro diceva fa attenzione cinque non mi schizzare con le tue pennellate allora il cagnolino cominciò una serie di cariche verso il ramuscello correndo ogni volta al di là del segno e correndo indietro più di quel che gli conveniva e sempre abbaiando raucamente sino a che s'accoccolò a una breve distanza anelante con la lingua penzoloni e con gli occhioni semichiusi due disse allora con voce bassa gli è perchè codesto costì doveva essere un rosajo di rose rosse e noi per isbaglio ne abbiam piantato uno che dà rose bianche non vorrei esser mica ne suoi panni questo camino è molto angusto non v'è dubbio ma potrò tirarvi qualche calcio credo e ritirò il piede quanto più potè dal caminetto ed aspettò sino a che sentì un animaluccio senza che quando si affacciò all'altro lato vide che il cagnolino s'era avventato nuovamente al ramuscello ed aveva fatto un capitombolo nella furia d'afferrarlo ma siccome ad alice sembrava che era come scherzare con un cavallo di vetturale così per evitare d'esser calpestata dalle zampe della bestia fuggì di nuovo dietro al cardo immediatamente apparve tutta la testa e alice depose il suo fenicòntero e cominciò a raccontare come andava il giuoco lieta che uno le prestasse attenzione il gatto intanto dopo aver fatto mostra della sua testa pensò bene a non mostrare il resto del suo corpo bisogna finirla pensò alice e gridò fareste bene di non provarvici un'altra volta queste parole produssero un altro silenzio sepolcrale sette scaraventò lontano il suo pennello e stava lì lì per dire in mezzo a tutte le cose le più ingiuste quando s'accorse d'alice che li osservava e divorò il resto della frase gli altri la guardarono del pari e le fecero tutti una profonda riverenza basterà una carrettata per cominciare una carrettata di che disse alice ma non restò molto in dubbio perchè subito una grandine di sassolini cominciò a scoppiettare nella finestra ed alcuni la colpirono in faccia oltre a ciò e era sempre una zolla o un solco là dove voleva sbalzare il riccio e siccome i soldati si alzavano sempre e vagavano quà e là alice si persuase che quello era un giuoco disperatamente difficile mi direste domandò alice ma timidamente perchè state colorendo quelle rose cinque e sette non risposero ma guardarono due tonio dovrà scendervi ohè tonio il padrone dice che devi scendere pella gola del caminetto bellino disse alice fra sè così questo tonio verrà dal caminetto pare che quei signori abbian posto ogni carico sulle spalle del povero tonio prima comparvero dieci soldati armati di bastoni erano conformati come i tre giardinieri bislunghi e piatti con le mani e i piedi agli angoli seguivano dieci cortigiani tutti sfolgoranti di diamanti alice osservò con un pò di stupore che i sassolini si convertivano in pasticcini appena toccavano il pavimento e subito un idea le sfolgorò in mente la regina la regina e i tre giardinieri si misero subito con la faccia per terra si sentì un grande scalpiccío e alice si mise a guardare per veder la regina il riccio stava allora battagliando contro un altro riccio ciò sembrò ad alice una occasione propizia per battere a croquet l'uno con l'altro di loro ma v'era una difficoltà il suo fenicòntero era andato all'altro lato del giardino e alice lo vide che si sforzava inutilmente di volare sopra un albero come volete ch'io lo sappia rispose alice che si meravigliava del suo proprio coraggio ciò non mi spetta la regina diventò di fiamma per la rabbia dopo d'averla fissata ferocemente come una bestia selvaggia gridò proviamo a mangiare uno di questi pasticcini disse certo essi produrranno qualche mutamento nella mia statura e siccome non potranno farmi più grossa di quel che sono m'impiccoliranno forse non siate impertinente disse il re e non mi guardate a quel modo e mentre parlava si nascondeva dietro ad alice un gatto può guardare un re osservò alice l'ho letto in qualche libro ma non ricordo quale e dopo un altro minuto dovette sdraiarsi appoggiando un gomito all'uscio e mettendo un braccio intorno al capo e cresceva ancora disperata cacciò una mano fuori della finestra ficcò un piede nel caminetto e disse a sè medesima stava molto meglio a casa mia pensò la povera alice colà non passava il mio tempo a crescere ed a impiccolire e ad esser la serva de sorci e de conigli c'era però un grosso fungo vicino a lei press'a poco alto quanto lei e dopo che l'ebbe osservato di sotto ai lati e di dietro le parve cosa naturale di vedere ciò che v'era di sopra vediamo dunque che cosa produrrà questo liquore spero che mi farà crescere di nuovo perchè sono proprio stanca di vedermi così piccina e così accadde e molto più presto di quello che si aspettasse bene ma ei non ha niente da fare con la mia finestra va portalo via successe un lungo silenzio poi alice sentì un bisbiglio sommesso e parole come queste davvero non potrei lustrissimo nò davvero fa come ti dico vigliaccone eppure che caro cucciolo era quello disse alice appoggiandosi a un ranuncolo e facendosi vento con una delle sue foglie oh quanto avrei desiderato d'insegnargli dei giuocolini se se fossi stata d'una statura adeguata finalmente poterono mettersi in un certo ordine e poi cominciò il giuoco alice osservò che mai in sua vita non avea veduto un terreno più curioso per giuocare il croquet ma dove mai mi son caduti alice indovinò subito ch'egli andava ricercando il ventaglio e il paio di guanti bianchi e buona e servizievole com'era si dette attorno per ritrovarli ma fu inutile non si trovarono più ogni quante vetrine da cetrioli vi debbon essere colaggiù pensò alice chi sa che faranno dopo quanto al cacciarmi fuori dalla finestra vorrei che potessero farlo certo io non ho mica voglia di rimaner più quì aspettò un poco ma non si sentiva nulla medesima checchè accada non posso far di più che sarà di me buono per alice che la virtù dell'ampolla magica era giunta al suo apice e perciò non crebbe di più ciò non di meno si sentiva molto male in quello stato e come che non c'era verso d'uscire da quella gabbia se ne attristò di molto trovò la cosa ben fatta cioè di unirsi ad oudinot al re di napoli ed alla regina di spagna per assistere il papa e rimetterlo sul trono nel principio il papa usò moderazione ma la violenza dei suoi consiglieri e la povera alice rincominciò a piangere perchè si sentiva tutta soletta e sconsolata ma alcuni momenti dopo sentì di nuovo uno scalpiccío in lontananza e guardò fissamente nella speranza che il sorcio avesse mutato pensiero e tornasse per finire il suo racconto se la vedesse ne sarebbe innamorato pazzo la è una bestiolina tanto carina e quietina e nuotando svogliatamente e parlando talvolta a sè stessa continuava alice smetti subito ti dico ma pure continuò versando lagrime a secchie sinchè formò uno stagno intorno a lei di quasi quattro pollici d'altezza e che giungeva a metà della sala oramai sarò tanto lungi da voi che certo io non mi prenderò più briga di voi altri bisogna che vi accomodiate alla meglio eppure bisognerebbe ch'io li trattassi bene pensò alice se nò non vorranno andare per la via ch'io vorrei battere vediamo un po ogni anno a natale darò loro un bel pajo di stivaletti mi era parso di sì soggiunse il sorcio continuo dunque il re di napoli e la regina di spagna con oudinot sposarono la causa del papa ed anche il granduca di toscana trovò la cosa trovò che cosa disse l'anitra alice pensò che quello era il vero modo di parlare ad un sorcio non aveva mai fatto una cosa simile prima ma si rammentò d'aver letto nella grammatica latina di suo fratello un sorcio di un sorcio a un sorcio un sorcio o sorcio il sorcio e rincominciò où est ma chatte era questa la prima frase ch'avea trovata nel suo libriccino di lingua francese il sorcio fece un salto nell'acqua e tremò a verghe le domando perdono soggiunse subito alice avvedendosi d'avere scossi i nervi delicati della bestiolina avea dimenticato che lei non ama i gatti e andava mulinando col cervello come farebbe glieli manderò col procaccino pensò la bimba ma gli è davvero strano il mandar regali a proprii piedi e quanto sarà curioso l'indirizzo alice raccattò il ventaglio e i guanti e perchè la sala pareva una stufaiuola si rinfrescò sventolandosi e parlando fra sè meschina me come ogni cosa è strana quest'oggi eppure ieri le cose andavano secondo il solito ad ogni modo dopo che ebbero corso una mezz'ora o quasi e si sentirono tutti ben seccati il dronte sclamò tutt'a un tratto la corsa è finita e tutti l'intorniarono anelanti e sclamando ma chi ha vinto somma continuò a dire io devo essere isabella e dovrò andare a vivere in quella casuccia e non aver quasi più giuocattoli e tante lezioni da imparare ma se sono isabella caschi pure il mondo io resterò quì inutilmente signori miei caccerete la testa dal soffitto per dirmi carina vieni su certo io non sono ada disse perchè i suoi capelli sono inanellati e i miei non lo sono punto certo non sono isabella poichè io so tante belle cose e quella poverina sa tanto poco eppoi isabella è isabella ed io sono io meschina che imbroglio è questo allora disse il dronte con voce solenne e levandosi in piedi propongo che il parlamento si aggiorni acciochè sieno adottati rimedii più energici ma parli italiano sclamò l'aquilotto non capisco la metà delle sue parolone e forse lei stesso non ne intende cica sta zitto babbo rispose la piccina con un fare sdegnosetto tu provocheresti anche la pazienza d'un'ostrica ah se dina fosse quì disse alice parlando ad alta voce ma senza rivolgersi a chi che sia lo porterebbe indietro in un momento finalmente il sorcio che sembrava essere persona d'una certa autorità fra loro gridò si seggano signori e mi ascoltino io seccherò tutti in pochi momenti tutti sedettero in circolo col sorcio in mezzo il generale oudinot che venne a restaurare il governo papale fu presto secondato dal re di napoli e dalle truppe della regina di spagna uff fece il lori con un brivido scusi disse il sorcio tutto accigliato ma con molta civiltà diceva qualche cosa le pare rispose frettolosamente il lori e così chi con un pretesto chi con un altro tutti andarono via ed alice rimase sola ho fatto male di nominare dina disse fra sè assai mestamente ei pare che niuno l'ami quaggiù eppure la è la miglior gatta del mondo oh dina mia cara chi sa se ti rivedrò mai più e siede sulle zampine di dietro per pitoccare il suo desinaruccio e fa tante altre belle cosettine non potrei neppure rammentarne la metà appartiene a un fattore ed egli dice che la bestiolina vale proprio un perù perchè gli è utile di molto e uccide tutt'i topi e oimè gridò alice tutta sconsolata londra è la capitale di parigi e parigi è la capitale di roma e roma nò ho sbagliato tutto davvero devo essere stata trasformata in isabella perchè appena guardò giù a suoi piedi le sembrò che gli avesse quasi perduti di vista tanto erano lontani oh i miei poveri piedini chi mai in terra v'infilerà le calze e vi metterà le scarpettine davvero io non potrò farlo più volta rondinella porporina che ti posi sul loggione raccattando ogni mattina la zanzara ed il moscone li vuoi friggere in padella porporina rondinella scommetto che le vere parole della romanza non son queste disse la povera alice e le ritornarono i lucciconi agli occhi naturalmente la prima quistione che fu posta fu quella di sapere come si sarebbero asciugati si consultarono insieme su questo argomento e pochi minuti dopo alice si mise a parlare familiarmente con loro come se li avesse conosciuti da un secolo finalmente il dronte disse tuttiquanti hanno vinto e tutti debbon'essere premiati ma chi distribuirà i premii replicò un coro di voci indovinò che la causa di questa nuova trasformazione era il ventaglio che aveva in mano e subito lo buttò a terra e fu proprio a tempo altrimenti assottigliava tanto da sparire totalmente l'ho scampata bella disse alice tutta impaurita da quel subitaneo mutamento ma lieta però perchè esisteva ancora ecco disse il dronte il miglior modo di spiegarla è quello di eseguirla e siccome mi potrebbe venire la voglia di provare questa corsa in qualche giorno d'inverno vi dirò come il dronte la diresse bizzarra figuratevi gli uccelli avevano le piume fradice e gli altri animali avevano il pelo incollato a loro corpicciuoli e tutti erano inzuppati grondanti acqua tristi e malcontenti di grazia signore il coniglio trasaltò gli caddero a terra i guanti e il ventaglio e in mezzo a quella tenebrìa si mise a correre di traverso come se avesse le ali alle zampe e sentì qualche cosa che sguazzava nello stagno si rivolse e credette vedere un elefante di mare o un ippopotamo ma si rammentò ch'era assai piccina allora e scoprì ch'altro non era che un sorcio cascato come lei nello stagno a queste parole il sorcio si rivoltò indietro nuotando lentamente verso di lei la sua faccia era pallida di rabbia pensò alice e disse con voce sommessa e tremante approdiamo alla spiaggia e le racconterò la mia storia allora lei capirà perchè io detesti tanto i gatti e i cani la mia è una storia lunga e trista e con la coda rispose il sorcio rivolgendosi con un sospiro ad alice certo è una lunga coda disse alice guardando con meraviglia alla coda del sorcio e tutti l'accerchiarono di nuovo mentre il dronte con molta gravità le offrì il ditale e disse la preghiamo di accettare quest'elegante ditale e appena finito questo breve discorso tutti applaudirono e fa le fusa per benino quando giace accoccolata presso al focolare leccandosi le zampine e nettandosi la faccia e l'è tanto soffice e soave alle carezze e l'è proprio un paladino nell'afferrare i sorci oh questo discorso produsse un impressione vivissima nell'assemblea alcuni uccelli volarono via di botto una gazza vecchia si avviluppò ben bene dicendo è ormai tempo di tornare a casa l'aria della notte mi fa male alla gola e un canarino chiamò con voce tremula tutt'i suoi piccini venite venite carini gli è tempo di andare a letto peccato che non sia restato disse sospirando il lori appena che il sorcio si perdè di vista e un vecchio granchio colse quella opportunità per dire alla sua figlia amore mio ciò ti serva di lezione e bada a non andar mai in collera le domando scusa rispose umilmente alice ella è giunta alla quinta curvatura della coda non è vero no doh riprese il sorcio con voce acerba ed irata che c'è un nodo sclamò alice sempre pronta e servizievole e guardandosi attorno mi conceda il favore di disfarlo temo d'averla offesa di nuovo e davvero l'aveva offeso perchè il sorcio si allontanò nuotando furiosamente ed agitando le acque dello stagno alice lo richiamò con un soave tuono di voce sorcio caro ritorni pure ed io le prometto che non parlerò più di gatti nè di cani ebbe una lunga discussione col lori ma bentosto quest'ultimo le fece un viso arcigno e disse perentoriamente son più vecchio di lei perciò devo saper più di lei ma alice non volle convenirne se prima non le avesse detto quanti anni aveva il lori non volle dirlo e la loro conversazione cessò pensò alice forse farei bene di parlare a questo sorcio ogni cosa è talmente straordinaria quaggiù che non mi stupirei se egli potesse parlare ad ogni modo proviamo e cominciò o sorcio sai tu la via per uscire da questo stagno o sorcio io mi sento veramente stanca di nuotare quì sedette dunque e si rimise a piangere ti dovresti vergognare disse alice figurati una gran ragazzona come te e davvero lo poteva dire allora fare la piagnolosa era proprio tempo d'uscir fuori perchè lo stagno si stava riempendo di uccelli e d'altri animali che v'eran caduti dentro un'anitra un dronte un lori un aquilotto ed altre curiose bestioline alice aprì la via e tutti nuotando la seguirono alla spiaggia ma anche ciò ebbe un termine e sedettero in circolo pregando il sorcio di dir loro qualcosuccia di più si rammenti che mi ha promesso di raccontarmi la sua storia disse alice e la ragione per cui odia i g e i c soggiunse sommessamente e un poco con paura che di nuovo si offendesse curiosissimo e sempre più curiosissimo gridò alice era tanta la sua sorpresa che non sapeva più parlar correttamente la sua lingua mi stò allungando come un cannocchiale e il più lungo che mai vi sia stato addio piedi ed ora andiamo al giardino e rivolse sollecitamente i passi verso l'usciolino ma ahi l'usciolino era chiuso e la chiavettina d'oro era sulla tavola come prima alice giudicò tutto quest'affare come una cosa sovranamente stupida ma avevano tutti un contegno talmente grave ch'ella non osò ridere pure non seppe che cosa rispondere ma semplicemente s'inchinò e prese il ditale assumendo la migliore serietà del mondo il sorcio la guardò fissamente la squadrò ben bene co suoi piccoli occhietti ma non rispose niente forse non intende la mia lingua disse alice scommetto ch'è un sorcio francese venuto quì con napoleone eh già con tutte le sue cognizioni storiche alice non sapea al giusto le date che citava amare i gatti io sclamò con voce acuta e rabbiosa amerebbe lei i gatti se fosse me forse no rispose alice con voce carezzevole ma non si adiri sa eppure io vorrei farle vedere dina la gatta nostra veniva trottando frettolosamente e mormorando fra sè stesso oh la duchessa la duchessa se n'andrà sulle furie perchè l'ho fatta aspettare alice era tanto fuori di sè che avrebbe chiesto soccorso a chiunque le fosse capitato così quando il coniglio le fu vicino gli disse con voce tremula e sommessa mentre diceva queste parole sdrucciolò e zaffete cascò sino al mento nell'acqua salsa imprima credette esser caduta nel mare e in tal caso potrò tornare a casa per la ferrovia disse fra sè ma perchè la chiama trista e continuò a pensarvi sopra imbarazzata mentre il sorcio parlava e così l'idea che si fece di quella storia con la coda fu presso a poco questa vicino a casa nostra c'è un bellissimo cagnolino se lo vedesse è un canbassetto con certi belli occhi luccicanti e col pelo cenerino arricciato e lungo ei busca benissimo le cose che gli si gittano aveva più di nove piedi d'altezza subito adunghiò la chiavettina d'oro e via verso l'uscio del giardino povera alice tutto quello che potea fare consisteva nel giacere appoggiando il fianco per guardare il giardino con la coda d'un occhio ma il penetrarvi dentro era diventato più difficile che mai qualchedunaltra ma oimè sclamò alice versando un fiume di lagrime vorrei che mettessero fuori la testa son tanto stanca d'esser quì sola e si guardò le mani e si meravigliò vedendo che mentre parlava fra sè stessa aveva infilato uno de guanti bianchi che il coniglio avea lasciati cadere trovò la cosa replicò vivamente il sorcio ella sa che significa la cosa sò bene che significa la cosa quando io trovo qualche cosa rispose l'anitra per tutta riposta il sorcio si mise a borbottare di grazia ritorni e finisca il suo racconto alice dunque lo richiamò e tutti gli altri sclamarono in coro via finisca il racconto ma il sorcio crollò il capo con un moto d'impazienza ed affrettò il passo disse a furietta il sorcio ma come andremo in corte senza giurì nè giudici sarebbe una vendetta sarò giurì e giudice rispose allor furietta e passerò latrando la tua sentenza a morte ella non presta attenzione disse il sorcio ad alice con tuono severo a che cosa sta pensando e nella disperazione cacciò la mano in tasca e ne cavò una scatola di confetti per buona sorte l'acqua non v'era entrata dentro e ne distribuì tutt'intorno ce ne erano appunto uno per uno ma se non sono la stessa dovrò rivolgermi questa domanda chi mai dunque son io ah quì stà l'imbroglio e ripensò a tutte le ragazze che conosceva e che erano dell'età sua per vedere se per caso fosse stata trasformata in una di quelle rimaneva ora il mangiare i confetti ciò produsse un po di rumore e di confusione poichè gli uccelli grandi si lagnavano che non avean potuto assaporarne il gusto e gli uccelli piccoli avendoli inghiottiti ne rimasero pressochè strozzati e si dovette loro picchiar la schiena diresse imprima tracciò la linea dello steccato una specie di circolo già non importa che sia ben tracciata disse e poi tutta la comitiva entrò nello steccato mettendosi chi quà chi là alice gli affisò ansiosamente gli occhi in faccia perchè era sicura che se non si fosse presto rasciugata avrebbe guadagnata una infreddatura solenne hem disse il sorcio con aria autorevole sono tutti all'ordine questa domanda è bastantemente secca mi pare silenzio tutti di grazia niente affatto rispose il sorcio levandosi e in atto di partire lei m'insulta dicendomi tali scempiaggini no davvero disse alice con sottomissione ma lei s'offende tanto facilmente qualche istante dopo sentì in lontananza come uno scalpiccío subito si forbì gli occhi per vedere chi fosse era il coniglio bianco che ritornava splendidamente vestito con un pajo di guanti bianchi in una mano e un gran ventaglio nell'altra non mi sorprenderebbe se stanotte fossi stata scambiata vediamo non ero io io stessa che mi levai questa mattina mi pare di rammentarmi ch'io mi trovai un poco diversa ma essa dovrebbe avere un premio disse il sorcio s'intende soggiunse il dronte assai gravemente che altro ha in saccoccia disse rivolgendosi ad alice soltanto un ditale rispose mestamente la fanciulla dia quì replicò il dronte perdoni la curiosità chi è dina domandò il lori alice rispose sollecitamente perchè la era sempre pronta a parlare della sua prediletta dina è la nostra gatta è un vero paladino quando va a caccia di sorci e se la vedeste correr dietro agli uccelli visti e presi che è la corsa arruffata domandò alice non le premeva molto di saperlo ma il dronte taceva come se qualcheduno dovesse parlare mentre niuno sembrava disposto ad aprire becco o bocca no davvero rispose sollecitamente alice e mutando argomento soggiunse dica le piacciono forse le piacciono i i cani il sorcio non rispose e alice seguitò così al signor piedestro d'alice tappeto presso il parafuoco coi saluti d'alice meschina quante sciocchezze vo dicendo giusto allora il suo capo urtò contro la volta della sala essa s'intende disse il dronte indicando alice con un dito e tutti si affollarono intorno a lei gridando confusamente i premii i premii alice non sapea che fare proviamo se io mi rammento tutte le cose che sapeva una volta quattro volte cinque fanno dodici e quattro volte sei fanno tredici e quattro volte sette fanno oimè se vado di questo passo non giungerò mai a venti del resto la tavola aritmetica non significa nulla proviamo la geografia generalmente trovo un ranocchio o un verme or la quistione stà nella cosa che cosa ha trovato il granduca il sorcio non gli badò punto e si affrettò d'andare innanzi sorci oh mi perdoni sclamò di nuovo alice perchè questa volta il sorcio aveva il pelo tutto arruffato e sembrava offeso immensamente noi non ne parleremo più se ciò le incresce ma subito si accorse ch'era caduta nello stagno delle lagrime che avea versate quando aveva nove piedi d'altezza peccato ch'io abbia pianto tanto disse alice nuotando e cercando d'afferrar la riva ora sì che sarò punita affogando nelle mie proprie lagrime la sarà proprio una cosa strana ma tutto è strano oggi io alzerò soltanto gli occhi e dirò loro chi son io ditemelo prima e se sarò quella che voi cercate verrò su se no resterò quì inchiodata sino a che sarò qualchedunaltra ma le cose vanno proprio alla peggio pensò la derelitta fanciulla non sono stata mai tanto piccina e protesto che tutto ciò è un brutto affare ma brutto assai no davvero gridò il sorcio che avea la tremarella sino alla punta della coda come se io volessi parlare dei gatti la nostra famiglia odiò sempre i gatti bestiaccie schifose volgari e basse non mi faccia sentir più il nome loro furietta disse al sorcio che in casa avea trovato andiamo al tribunale ti voglio processare non chiedo le tue scuse o sorcio indiavolato quest'oggi non ho nulla a casa mia da fare ebbene carina come si sente ora disse rivolgendosi ad alice bagnata come un pulcino rispose alice mestamente non mi pare che la sua storiella mi secchi abbastanza come mai ho potuto far ciò disse forse sono ridiventata piccina si levò ed avvicinossi alla tavola per misurarsi con quella osservò che per quanto le pareva era ridotta a circa due piedi d'altezza e che andava impiccolendosi rapidamente questa domanda impensierì immensamente il dronte perciò sedette e restò lungo tempo con un dito appoggiato alla fronte tale e quale come è rappresentato dante mentre gli altri zittivano e l'aquilotto abbassò la testa per nascondere un sorriso ma alcuni degli uccelli sghignazzarono apertamente volevo dire continuò il dronte facendo il broncio che il miglior modo di seccarsi sarebbe quello di fare una corsa arruffata non si udì uno due tre via ma cominciarono a correre a piacere e si fermarono quando n'ebbero voglia di tal che non si seppe quando la corsa fosse terminata alice era stata una volta sola ai bagni di mare d'allora in poi s'imaginò che dovunque si va verso la spiaggia trovansi casotti da bagni lungo il mare ragazzi che zappano l'arena con le vanghe di legno poi una fila di case mobiliate e dietro ad esse una stazione di strada ferrata proverò a ripetere rondinella pellegrina e si mise le mani conserte al petto come se stesse per ripetere le lezioni e cominciò a recitare quella romanza ma la sua voce suonava rauca e strana e le parole non le uscivano dalle labbra come una volta con l'accesa fantasia la fanciulla vagante in portentose regïoni di sogni e poesia che con bestie ed uccelli ognor favella e con forma del io non l'avrei giammai creduto m'interrompe una volta ogni minuto eccole ferme attente silenziose tre voci armonïose chiedendomi un racconto io non osava fare il broncio severo ed il ribelle a tre bocche di rose a tre donzelle questa è la tua volta avanti avanti e così le avventure raccontai ad una ad una alle fanciulle amate e pel timon che incerto fende l'onda va la barchetta errante e vagabonda mentre oppresso dal sonno in luminose visioni il mio pensiero vaneggiava l'errore abbella la storia non toccava ancora il fine e appariva di già confusa e incolta allor pregai le care fanciulline di finir la novella un'altra volta ma risposer più vispe e più raggianti o alice accogli questa mia novella e fra i sogni d'infanzia la riponi deh fanne d'essa una ghirlanda bella e sulla tua memoria la su vespri giocondi dolcemente sul lago tranquillissimo voghiamo da delicate mani facilmente son mossi i remi e alla ventura andiamo la prima con la voce di comando fieramente m'impone cominciate la seconda mi dice io ti domando un racconto di silfidi e di fate la terza ristretta s'è entro il mezzo del core con quella vita che rimane spenta solo in quel ponto eh ella sen che non piangete quando voi passate per lo suo mezzo la città dolente come quelle persone che neente par che intendesser la sua gravitate se non vede il sol che tutto il mondo gira cosa tanta gentil quanto in quelp ora che luce nella parte ove dimora la donna di cui dire amor mi face ogni intelletto di lassù la mira quando egli è giunto à ove u desira tede una donna che riceve onore e luce sì che per lo suo splendore lo pellegrino spirito la mirai bene è verace amor quel che m ha preso e ben mi stringe forte quand io farei quel ch io dico per luì che nullo amore è di cotanto peso quanto è quel che la morte face piacer per ben servire altrui canzone i gli occhi dolenti per pietà del core hanno di lagrimar sofferta pena sicché per vinti son rimasi omai aggiugne perch'egli avvien che tanto fo dimora in uno stato e tanto amor m'avvezza con un martìro e con una dolcezza quanto è quel tempo che spesso mi pugne io la dimando per aver più vita a quei begli occhi il cui dolce splendore porta conforto ovunque io senta amore similmente fu chi tenne impero in diflìnire errato che prima pone il falso e d altro lata con difetto procede la grazia sua a chi la può mirare discende nel coraggio e non yi lascia alcdn difetto stare tante'ia sua vertute e la valenza ched ella fa meravigliar lo sole con rei non star né ad ingegno né ad arte che non fu mai saver tenev lor parte canzone a tre men rei di nostra terra ten andrai anzi che tu tadi altrove tentil pensiero che parla di vni sen viene a dimorar meco sovente e ragiona d'amor si dolcemente che face consentir lo core in lui cosi ritorno i'ora e voglio dire che non fu per ardir s io posi cora a questa creatura ch io vidi quel che mi venne a ferirà perchè mai non avca vaduto amore teco ghio non ho dove posso salvo andare gh appo lo mio penare giaschedun altro ha gioia non vo che vada altrui facendo noia quando m apparve poi la gran beliate che si mi fa dolere donne gentili a cui io ho parlato quella vertù che ha più nobilitate mirando nel piacere non può dir né saper quel che somiglia se non chi sta nel ciel chi è di lassoso perch esser non ne può già cor astiusoj i ma per crescere i desirì una donna ci verrà coronata dalf amore le parole mie novelle che di fior fatto han ballata per leggiadria ci han tolt elle una veste ch altrni fu data fuori maladico v amorosa lima ch ha pulito i miei moti e bei colori ch io ho per voi trovati e messi in rima per far che il mondo mai sempre vedesse quale è stata la mia vita poscia che la mia donna andò nel seeol nuovo lingua non è che dicer lo sapesse e però donne mie perch io volesse non vi saprei ben dicer quel àìt io sono contr ogni avversità le dà valore con la sua vista e con la rimembranza del dolce loco e del soave fiore che di nuovo colore cierco la mente mia merzè di vostra dolce cortesia gli atti soavi eh ella mostra altrui vanno chiamando amor ciascuno a prova in quella voce che lo fa sentire di costei si può dire gentile in donna ciò che in lei si trova quando gli occhi riguardan la heltate e troyan lo piacer destar la mente l anima e il cor si sente miran dentro la propietate stando a veder senz altra tolontate non perchio non speri ad esse ritornare ma perchè gli atti disdegnosi e fieri che nella donna mia sono appariti m han chiusa la tìa delp usato parlare ond io conforto sempre mia speranza la qual è stata tanto combattuta che sarebbe perdala se non fosse che amore mira quanto ella è pietosa ed umile cortese e saggia nella sua grandezza pensa di chiamarla donna omai che se tu non t inganni ancor vedrai di si alti miracoli ddornezza che tu dirai a costei non ne cale no spero mai d'altrui aver soccorso questa sbandeggiata di tua corte signor non cura colpo di tuo strale e qnelle cose cb'a voi ònor sono dimando e vogko ogni altra men noiosa dar mi potete ciò eh altri non osa elle man vostre o gentil donna mia raccomando lo spirito che muore c se ne va sì dolente ch amore lio mira con pietà che manda via sonetto xxl o nde venite voi cosi pensose di temei s a voi piace in cortesia ch'io ho dottanza che la donna mia non vi faccia tornar cosi dogliose panni esser di mercede oltre pagato ed anche pia che a torto mi par di servidor nome tenere così dinanzi agli occhi del piacere si fa m servir mercè d altrui bontate io che pur senlia costor dolersi come i affetto mena molte fiate corsi avanti a lei ballata it per una ghirlandetla ch io vidi mi farà sospirare ogni fiore erra lo spirito maggior tremò s forte che parve ben che morte per lui in questo mondo ginnta fosse ora ne ineresce a quei che questo moise quando v immaginar mi vien ben filo giangemi tanta pena d ogni parte gh io mi riscuoto per dolor ch io sento s si fatto divento che dalle genti vergogna mi parte onde la piaga del mio cor rimpolpo lo qnal niente lagrimando scolpo né mnoto punto col lamento amaro io roen vo gire ora apparisce chi lo fa fuggire e signoreggia me di tal vertute che cor ne trema sì che faori appare donna non c è che amor le venga al vòltos ne uomo ancora che per lui sospiri e chi facesse saria detto stolto e se vi pare oltraggio gh ad amarvi sia dato non sia da voi biasmato ghe solo amor mi sforza gontra cui non vai forza né misura e quivi si lamenta jy amor chefuor d esto mondo la caccia spesse tolte abbraccia gli spiriti che piangon tuttavia perocché perdon la lor compagnia e falla rallegrar dentro lo core onde si face a quel chelf era strana e conta novitate come venisse di parte lontana e così quando la chiamo orgogliosa non cbnsidero lei secondo il vero ma pur secondo quel ch ella parea che v anima temea e teme ancor sì che mi par fiero quandunque io vengo dov ella mi senta giorno oimè il fresco ed adorno e rilucente viso oimè il dolce riso per lo qual si vedea la bianca neve fra le rose vermiglie d ogni tempo tu nuvoletta in forma più che umana foco mettesti dentro alla mia mente gol tuo parlar ch'ancide poi con atto di spirito cocente creasti speme che n parte mi è sana laddove tu mi ride canzone lu p erchè nel tempo rio dimoro tuttavia aspettando peggio non so come io mi deggio mai consolar se non m'aiuta iddio per la morte con lei non sate che non v è amore ma gite attorno in abito dolente a guisa delle vostre antiche suore quando trovate donne di valore gittatevile a piedi umilemente dicendo dunque verrà come dal nero il perso ciascheduna vertute da costei ovvero il gener lor ch'io misi avanti poscia piangendo sol nel mio lamento chiamo beatrice e dico or sei ta morta e mentre eh io la chiamo mi conforta oltr a natura oltra natura umana vostra fina piacenza fece dio per essenza che toi foste sovrana perchè vostra parvenza vèr me non sia lontana or non mi ma villana la dolce provedenza per volta di ventura condotto fosti suso gli aspri monti dove tha chiusa oimè fra duri sassi la morte che due fonti fatto ha di lagrtmar gli occhi miei lassi so io che u parla di quella gentil perocché spesso ricorda beatrice sicch io io intendo bea donne mie caie perchè l piacere della sua beliate partendo sé dalla nostra veduta divenne spiritai bellesza grande che per lo cielo spande luce d'amor che gli angeli salata e lo ntelletto loro alto e sottile face meravigliar lo non posso fuggir eh ella non veglia neil immagine mia se non come il pensier che la ti mna l anima folle eh al suo mal s ingegna come ella è bella e ria così dipinge e forma la saa pena però ti piaccia che di te mi fidi che vadi in guisa a lei eh ella t ascolti e prego umilemente a lei tu guidi gli spinti fuggiti del mio core noi darem pace al core a voi diletto dìcieno agli occhi miei s quei della bella donna alcuna volta io veggio il lume de begli occhi spento che suole essere a miei sì dolce guida ben veggio che l mio fin consenti e vuoi mostrando per lo viso gli occhi morte non sentì pace mai ne riso alquanto posciachè amor e madonna trovai deh non guardare perchè a lei mi fide ma drizza gli occhi al gran disio che m aidie che mille donne già per esser tarde sentito han pena dell altrui dolore canzone e par che tu parli contraro al dir duna sorella che tu bai che questa donna che tanto umil fai quella la chiama fiera e disdegnosa che quella donna piena d umiliate giugne cortese e umana e posa nelle braccia di pietate soffierrìa perocch'ella è finita e questo e quello ond io prendo cordoglio gh alla voglia il poder non terrà fede ma se di buon voler nasce mercede anzi è tìe più beli ors che mai e vie più lieta par che ridar ed alza gli occhi micidiak e grida sopra colei che piange il suo patire vatten misera ibor m ha in tutto amor da sé scacciato ch'ogni suo atto mi trae a ferire guardate ben s io sono consumato ben deggio sempre amore rendere a te onor poiché desire mi desti ad ubbidire a quella donna eh e di tal valore e bello è tanto quanto lei simiglia e puossi dire che suo aspetto giova a consentir ciò che par iperaviglia onde la nostra fede è aiutata la nemica figura che rimane vittoriosa e fera e signoreggia la vertù che mole taga di sé medesma andar mi fané colà dove ella è vera certo h viaggio ne parrà minore prendendo un così dolce tranquillare e già mi par gioioso il ritornare udendo dire e dir del suo valore o ime lasso quelle trecce bionde dalle quai rilucieno d aureo color gli poggi d ogn intorno questo gridò il desire gbe mi combatte così come sode avvegna che men dote perocché l mio sentire è meno assaied è più presso al terminar de guai dunque soccorso cheto da quel signor che apparve nel chiar tììo quando mi prese per mirar si fiso e rompon come tuono gp innati vizi che fanno a ui vile però qual donna sente sua eltate biasmar per non parer qué j ed umile che le divizie siccome si crede non posson gentilezza dar ne torr perocché vili son di lor natura madonna la venuta nostr c per raccomandare un che si duole dicendo ove è desio degli occhi miei oltra r umana sorte ch io mi credea ultimo ogni spir pur v ardente desiro tanto poi mi costrinse a sofferire che per p angoscia tramortitti in terrai che non ha invidia quel e ha meratìglia lo quale tìzìo regna ov è paraggìo ma questa è senza pare non so esemplo dar quanto ella è maggio xjnsso per forza de molti sospiri che nascoa di pensier che son nel core gli occhi son vinti e non hanno valore di riguardar persona che li miri e fatti son che paìon due desiri di lagrimare e di mostrar dolore io mi sto sol come uom che pur desia di veder lei sospirando sovente perocch io mi riguardo nella mente irovo ched ella è la donna mia onde m allegra amor e fammi umile dell onor che mi face s accorse ben che suo malie era nato e conobbe il desio eh era criato per lo mirare intento eh ella fece sicché piangendo disse alp altre poi uom che conosce è degno eh aa ardire e che si arrischi quando si assicnra ter quello onde paura può per natura o per altro atvenire che amor è una cosa e la ventura che soverchian natura là un per usanza e v altro per sua forza e ine ciascun isforza sicchio vo'per men male morir contra la voglia naturale gertanamente a mia coscienza pare chi non è amato s elli è amadore ghe'n cor porti dolor senza paraggio pietate escon tali sospir d està novella gh io mi sto solo perchè altri non gli òda intenda amor come madonna loda che mi fa viver sotto la sua stella suo esser tanto a quel che gliel die piace che sempre infonde in lei la sua rertute oltre al dimando di nostra natura che solo iddio air anima la dona che vede in sua persona perfettamente star sicch ad alquanti lo seme di felicità si accosta messo da dio new anima ben posta onde qui ne scintilla l aspra saetta che percosso m are tosto che sopra me strinse la chiave allora cresce il sfrenato destro e tuttor sempre ne si chiama stanco finche a porto m ha scorto però gli mena per fidata via poi le di qoando le sarai presente questi sono in figura d qu che si more o vuol mercede o vuol tua cortesia che la mia mente o il mio pensier dipone tal è il desio che aspetta d ascoltare quella donna gentile che mi mostrasti amor subitamente un giorno che m entrò si nella mente la sua sembianza umile teggendo te ne suoi begli occhi stare che dilettare il core dappoi non s è voluto in altra cosa fuorché n quella amorosa tista eh io tidi rimembrar tutt canzone y a dispietata mente che pur mira di dietro al tempo che sen è andato dall un de lati mi combatte il core setta se non pnote tosto t abbandona che il buon col buon sempre camera tiene ma egli avvien che spesso altri si getta in compagnia che non ha che disdetta di mala fama ch altri di lui suona e la ragion per cui chiedeva morte sarai ivi in tutto accorto poscia se ta m uccidi ed haine voglia morrò sfogato e fiemene men doglia nella fantasia udiamt dire che di cotesta guerra ben converrà eh io ne perisse antera sicchio dottava amar per gran paara signor tu m hai intesa la vita eh io sostenni teco stando non le tenere il tuo mestier coperto potrà le dir per certo io to parlando dell'amica vostra n avrà forse mercede àllor di me il signor che questo tede ganxon mia ta starai dunque qui meco acciocché io pianga teco onori maladico la mia mente dura che ferma è di tener quel che m uccide cioè la bella e rea vostra figura per cui amor sovente si spergiura a tutte mie vertù fu posto nn freno subitamente sì ch'io cai in terra per una voce che nel cor percosse che mi par già veder lo cielo aprire e gli angeli di dio quaggiù venire per volerne portar v anima santa di questa in cui onor lassù si canta mercede non se n è madonna ancora accorta quando mi ven pensier eh io voglia dire a gentil core della sua vertute io trovo me di sì poca salute cb io non ardisco di star nel pensiero ei le risponde o anima pensosa questi è uno spirìliel nuovo d'amore che reca innanai a me li suoi desiri f così lasso innamoralo e stracco desiderava morte quasi per campo diverso martiro che il pianto m'avea già sì rotto e fiacco iovene donna dentro al cor mi siede e mostra in sé beltà tanto perfetta ghe se io non ho aita io non saprò dischiara ciò che vede gli spirti innamorati cui diletta questa lor nova vita vmjden dico certo che non è riparo che ritenesse de suoi occhi il colpo e questo gran valore io non incolpo ma m duro core d ogni merco avaro che mi nasconde il suo bel viso chiaro intorno oimè la bella cera e le dolci onde che nel cor mi sedieno di quei begli occhi al ben segnato giorno e spesse volte piangon sì ch amore gli cerchia di corona di martiri questi pensieri e gli sospir eh io gitto diventan dentro al cor sì angosciosi ch'amor vi tramortisce sì glien duole che gli spinti miei son combattati da tal ph io non ragiono se per taa tofontà non han perdono che possan guari star senza finita ha le sue sembiante si cambiate e la figura sua mi par si spentaj gh al mio parere ella non rapjnta quella che fa parer l'altre beate tutto lo mondo canti poiché io tempo vene siccome si convene vostra altezza pregiata che sete angelicata criatura poi chi pinge figura se non può esser lei non la può porre né la diritta torre fa piegar rivo che da lungi corre canzon tu vedi ben com è sottile quel filo a cui s atten la mia speranza quel che senza questa donna io posso però con tua ragione piane utile movi novella mia non far tardanza e mi duol forte del gabbato affanno ma più m incresce lasso che si vede meco pietà tradita da mercede dunque ti metti in via chiara e palese d ogni cortese ed umile servente liberamente come vuoi ti appella di che sei novella d un che vide quello signor che chi lo sguarda occide o dolci rime che parlando andate della donna genti che v altre onora a toi verrà se non è giunco ancora un che direte questi è nostro frate ed è tanto darala la così falsa opinion tra nui che r uoio chiama colui uum gentil il qual può dire io fiit nipote o figlio di cotal valente benché sia da niente io cheggio a lui che vegna nel toocorso mio che miserf com io sempre disdegnac come or provo e veggio anima dice al cor chi è costoi che viene a consolar la nostra mente ed è la sua ver tu tanto possente ch altro pensier non lascia star con nai se guardi alla pietà ch'ivi entro tegno se guardi al segno eh io porto de tnoii deh se paura già co colpi suoi m ha così concio che farai tormento pianger di doglia e sospirar di angoscia mi strugge il core ovunque sol mi traovc sicché ne increseerebbe a chi l vedesse pietanza sparsa è per lo viso una sembianza che vien dal cor ov è sì combattuta la vita eh è perduta pellegrini che pensosi andate forse di cosa che non v è presente venite voi di si lontana gente come alla vista voi ne dimostrate aliar gdansi ad essa e poiché furoa stretti nel suo manto la doke pace h converse di questa donna non si può contare che di tante bellezze adorna viene che mente di quaggiù noa la sostiene sicché la veggia lo intelletto nostro lo giorno che costei nel mondo renne secondo che si trova nel libro della mente che tien meno la mia persona parvola sostenne una passion nova tal ch'io rimasi di paura pieno i sen va sbigottito io un colore che i fa parere una persona morta con una doglia che negli occhi porta che di levargli già non ha valore n è beatrice in alto cielo nel reame ove gli angeli hanno pace sta con loro e voi donne ha lasciate questa mia voglia fera è tanto forte che spesse fiate per r altrui podestate daria al mio cor la morte più leggera io piacciati donna mia non venir meno a questo ponto al cor cbe tanto y poi sol da voi lo suo soccorso attende lo vostro pregio fino in gio sì rinnovelli da grandi e da zitelli per ciascuno cammino e cantine gli augelli giasciino in suo latino da sera e da mattino sa li verdi arbuscelli qui vivo e morto come vuoi mi palpi mercè del fiero lume che folgorando fa via alla morte lasso non donne qui non genti accorte veggio io a cui incresca del mio male tu non se morta ma se sbigottita anima nostra che si ti lamenti dice uno spirite d amor gentile che questa bella donna che tu senti ha trasmutata in tanto la tua vita che n ha paura si è fatta vile perchè lo spirto non si rassicura cosi m hai concio amore in mezzo v alpi nella valle del fiume lungo il qual sempre sopra me sei forte cosi e voi dovete tie maggiormente aver cura di lui che quel da cui convien che bea s appaà per r immagine sua ne tien più cari i ifjlorte poichio non truoto a cui mi doglia ne cui pietà per me muo a sospiri pye ch io miri o n qual parte eh io sia tu conosci signore assai di certo che m creasti sempre atto a servirti ma non era io ancor morto quando di sotto il giel vidi scoperto lo volto ond io soa catto poi nella quarta parte della tita à dio si rimarita contemplando la fine eh ella aspetta benedice gli tempi passali tu rompi e parti tanta buona lede di quel verace amor che la conduce se chiodi dlorte la sua bella luce amor potrà ben dire ovunque regna io ho perduto la mia bella insegna s io voglio sfogare il dolore oh appoco appoco alla morte mi mena conviemmi di parlar traendo guai che questa nobilitate che vien quaggiuso e tutta altra bontate lieva principio della tua altesza guarda la vita mia quanto ejfhi è dora prendine pietate e dirò del valore per lo qual veramente è v uom gentile con rima aspra e sottile riprovando il giudicio falso e vile di quei che voglion che di gentilezza sia principio ricchezza ond io ti prego che tn tiassqttiglii dolce mia amorosa dahte kme io in prender modo e tìa ehe ti slea bene se gavalier lintita o ti ritiene innanzi che nel suo piacer ti metta spia se far lo puoi della tua setta fiso dimorasi nel centro la gentile leggiadra adorna e quasi vergognosa e però via più splende appresso de suoi piedi v alma umile lo qual mi disse tu non camperai che troppo è lo valor di costei forte la mia ver tu si parti sconsolata guarda che fai raffrena un poco il disfrenato ardire che già è mosso per voler ferire questa in cui dio mise grazia tanta morte deh non tardar mercè se v ta disfai la beltà cb ella possiede la qual tanto di ben più ch'altra lace quanto conven che cosa che n adduce lume di cielo in criatura degna p ercemo non trovo chi meco ragioni del signor a cui siete voi ed io conviemmi soddisfare al gran desio chio ho di dire i pensamenti buoni sicché i pensier eh hanno vaga tpene considerando sì alta cooset ba fra lor inedesmi si covigua e strigne k d indi si dipigne la fantasia io son servente e quando penso a cui quel che ella sia di tutto son contento che v uom può ben servir con tra talento parlare poiché tempo mi par daspettare diporrò giuso il mio soave stile gho ho tenuto nel trattar d'amore che non v avea forse egli di retro da costor van tutti quegli che fan gentile per ischiatta arui che lungamente in gran ricchezza è stata e perchè m mi ricorda ch io parlai della mia donna mentre che vivia donne gentili tólentier xon vui non to parlare altrai se non a cor gentil che n donna sìa sed ei non teme angoscia di sospiri trova contraro tal che lo distrugge l umil pensiero che parlar mi suole d un angiola che n cielo è coronata l'anima piange sì che ancor le duole dice se dentro v entri va dicendo ornai non vi può fare il mio signor più guerra là ond io vegno una catena il serra talché se piega vostra crudeltà te on ha di ritornar qui ubertate stato oimè lo desio nato di sì bella abbondanza qlmè quella speranza gh ogn altra mi facea eder addietro lieve mi rendea d amor lo peso quando io penso un gentil desio eh è nato del gran desio ch'io porto gh a ben far tira tutto mio potere in questa speme è tutto il mio diletto ch è così nobil cosa che solo per veder tolto il suo affetto questa speranza palese esser osa chaltro già non affetto che veder lei cb è di mia vita posa così ti scusa se ti fa mestiero e quando puoi a lei ti rappresenta e di madonna s elio v è aggrato io parlerò di voi ia ogni lato perchè vedea ch eata vita noiosa non era degna di si gentil cosa partissi della sua bella persona piena di grazia l anima gentile d essi gloriosa in loco degno lo cui sommo valore air intelletto mostra perfetto ciò che n lei si vede ta discacci vertù tu la disfidi ta togli a leggiadria il sao ricetto ta r alto effetto spegni di mercede sua beltà piove fiammelle di joco animate d uno spirito gentil h è criàtore d ogni pensir uono questi mi face una donna guardare dice chi veder vuol la salute faccia che gli occhi d està donna miri da te convien che ciascun ben si mova per lo qual si travaglia il mondo tutto senza te è distrutto quanto avem in potenza di ben fere cade la lor ragion par che s offenda la tanto quanto assegna che tempo a gentilezza si condegna diffiniendo con esso io dicea poscia nelp anima trista ben è con quella donna quelle amore lo qnal mi ifoce andar cosi piangendo ìsoi v accorgete voi d un che si muore va piangendo si si discooforta r priego toi se non vea sete accorta che toi u miriate per lo vostro onore li due saluta e v altro fa che prore di trarlo fuor di mala setta imria digli che u buon col buon non prende guerra la qual mi spolpa e snerba fingendo cosa onesta esser acerba così m incontra insieme ben e male che la ragion ehe netto vero vuole di tal fin è contenta converso noi in donne ed in età novella vedemo està salute in quanto vergognose son tenute gh è da vertù diverso che buon signor mai non ristringe fréno per soccorrere al servo quando m chiama che non pur lui ma suo onor difende ma qual eh io sìa la mia donna se h veda ed io ne spero ancor da lei meroado pietosa mia cansone prova vuol che solo allo suo nome vadi a color che son sui perfettamente ancor cbed ei sian radi dirai io vegno a dimorar con vui prego che vi aggradi per quel signor da cui mandata fui io sono a fine della mia possanza e ciò conoscer voi dovete quando l ultima speme a cercar mi son mosso se lo sguardo si giunge immantenente passa nel cor ardente amor che par uscir di eh irritate così fui io ferito risguardando come pintura in tenebrosa parte che non si può mostrare né dar diletto di color ne d arte feremi il core sempre la tua luce tanta vergogna porto della mia vita che testé non more peggio ho che u dolore nel qaal d amar la gente disconforto ogni sommo diletto posposi per guardar nel chiaro segno si m'ha quel crudo sdegno per consumarmi ciò che ne fu manco rifiuto oimè di che pietra qual colonna in tutto il mondo avea che fosse degna in aere darti aiuto oimè vasel compiuto di ben sopra natura che ciascun che tì mira in ventate di fuor conosce che dentro è pietà te dunqcbe tostra salute ornai si muota e vegna dentro al cor che lei aspetta per gli occhi fiere la sua claritate sicché qual uom mi vede dice non guardi me questa pietate che posta è a tccc di persona morta per dimandar mercede d io così per falsi gli ripruoto da ciò mi rimuovo toglio dire ornai siccome io sento che cosa è gentilezza e donde viene ben avrà questa donna il cuor di ghiaccio tan daspres qe per ma fed e sors nisi pietatem habuerit servo ben sai pamors seu ie non hai soccors che per lei dolorosa morte faccio anle mie che per lo mondo siete voi che oasceste poichmo cominciai a dir per quella donna in cui errai vuoi che intendendo il terzo del movete però fu tal dall eterno ordinata coie appariscon neilo suo aspetto che mostraa de piaper di paradiso i dico negli occhi e nel suo dolee rtso che le vi reca amor come a suo loco chi non la piange quando ne ragiona gore ha di pietra si malvagio e vile ch ntrare non vi può spirto benegno non è di cor tìllan sì alto ingegno gbe possa immaginar di lei alquanto e per gradire a dio inscio ch ei vuole a lei a inchina e falle riverenza adunque se la cosa conoscente la ingrandisce ed onora quanto la de più onorar la gente a te conven eh io drizzi la mia face dipinta in guisa di persona morta io vegno a te come a persona pia piangendo morte canzone ih lo sento si d amor la gran possanza ch io non posso durare lungamente a soffrire ond io mi doglio se voi restate per volerlo udire certo lo core ne sospir mi dice che lagrimando n'uscireste pui ella ha perduta la sua beatrice e le parole eh uom di lei può dire hanno vertù di far piangere altrul che tu sai ben che picciol tempo ornai puote aver luogo quel perchè tu vai v anima torna poscia al core ignoranza ed obblio stato è con lei mentre eh ella è partita quando risurgo e miro la ferita che mi disfece quando io fui percosso confortar non mi posso e quel che pare e quel che mi traluocii m abbaglia tanto v uno e v altro viso che da ragione e da vertù diviso seguo solo il disio com ei m è duce anima che per ter dovea tenersi mi porse alquanto lena ch io mirai fiso gli occhi di costei ma viene in gravitate ancorché io non mi creda già potere finalmente tenere che ciò per soverchianza non mi mova misericordia nova quale argomento di ragion raffrena ove tanta tcmpesla in me si gira l angoscia che non cape dentro spira fuor della bocca sì ch'ella s'intende ed anche agli occhi lor merito rende prima che co malvagi vincer prove digli eh é folle chi non si rimove per tema di vergogna da follia che quegli teme e ha del mal paura perché fuggendo tanto lor parli faticoso e forte ma fé per attentura egli addiviene che tu dinanzi da persone vadi che non ti paian dessa bene accorte ali or ti prego che tu ti con forte dichi lor diletta mia novella esser vita dello cor dolente un soave pensier che se ne già spesse fiate a piè del vostro sire ove una donna gloriar vedta di coi parlava a me sì dolcemente che v anima dicea o son sì vago della bella luce degli occhi traditor che m hanno oeciso che là dov io son morto e son derìso la gran vaghezza pur mi riconduce né diverrà mi credo mai costante ma pur siccome amante a ppellomi soggetto al dolce volto né mai lieto sarò s ei mi fia folto muore si raccoglie negli miei sospiri un suono di pietà te che va chiamando morte tuttavia a lei si volser tutti i miei desiri quando la donna mia fu giunta dalla sua anima cui adorna està bontate non la si tiene ascosa che dal principio ch'ai corpo si sposa la mostra infìn la morte ubidente soave e vergognosa tanto dolore intorno al cor m assembra la dolorosa mente ch io dico anima mia che non ten vai che li tormenti ohe tu porterai nel secol che t è già tanto noioso mi fan pensoso di panra ibrte sonetto i qual che voi siate amico vostro manto di scienza parmi tal che non é gioco sicché per non saver d ira mi coco non che laudarvi soddisfarvi tanto e perchè tu se quella che mi spoglia d ogni baldanza e vesti di martiri per me giri ogni fortuna ria perchè tu morte puoi la vita mia povera e ricca far come a te piace porto sua beltà del tuo valor conforto in quanto giudicar si puote effetto sovra degno suggetto in guisa che il sol segno di foco quanto é nell esser suo bella e gentile negli atti ed amorosa tanto lo immagioar che non si posa l adorna nella mente ov io la porto or va piangendo e ritrova le donne e le donselle a cui le tue sorelle erano osate di portar letiaia e dicerò di lei piangendo pui che se n è ita in ciel subitamente d ha lasciato amor meco dolente io sarò là dove sia fioretta mia helja e gentile auor dirò alla donna mia che porta in testa i miei suspiiit e quando avviene che questi occhi miri io veggio in quella parte la saldcte che r intelletto mio non vi può gire auor si strugge si la mia vertute perchè ogni lor verttì ver lei è ita di che mi trovo già di lena asciso per v accidente piano e in parte fiero perchè il soccorso suo non ha possanza questa pietà vien come vuol natura poi dimostra in figura lo cor tristo o lassa me come si fugge questo pietoso che m ha consolata degli occhi miei dice questa affannata qualora fu che amore e di pietà sembianti non preser mai così mirabilmente tiso'di donna per veder sovente occhi gentili e dolorosi pianti come lo vostro duole perocch egli hanno in sé gli dolorosi quel dolce nome di madonna scritto della morte sua molte parole ed in colai voler fermato fui sì tosto come i gran desio eh io sento fu nato per vertù del piacimento che nel bel viso d ogni bel s accoglie oimè dolce accoglienza ed accorto intelletto e cor pensato oimè bello umil alto disdegno che mi crescea la'nteaza d odiar lo vile e d amar v alto stato io i scongiuro che non lo ascoltiate per quel signor che le donne innamora che nella sua sentenza non dimora cosa che amica sia di ventate se ora mi par che voi v obbliereste smo fossi dal mio lato si fellone gh io non ven disturbassi ogni cagione membrandovi colei cui voi piangeste se dir voleste dolce mia sperante di dare indugio a quel ch io vi domando sacciate che v attender più non posso qualora davanti vedetevi la mia labbia dolente sicché per voi mi vien cose alle mente chio temo forte no lo cor si schianti io non posso tener gli occhi distrutti che non rìguardin voi molte fiate per desiderio di pianger eh egli hanno onor ti sarà grande se m aiuti d a me ricco dono tanto quanto conosco ben ch io sono là ov io non posso difander mia tìta ricchezza cominciando chiamo quel signore ch'alia mia donna negli occhi dimora perch ella di sé stessa s innamora tanto è gentil che quando penso bene l anima sento per lo cor tremare siccome quella che non può dorare datante al gran dolor che a lei dimostro e innanzi a voi perdono la morte mia a quella bella cosa che men ha colpa e non fu mai pietosa ragioniamo un poco insieme amore e tra mi d ira che mi fa pensare e se tuoi v un deir altro dilettare diciam di nostra donna o mio signore sacciate ben ch io mi conosco alquanto che di saver ver voi ho men d un moco né per via saggia come voi non voco cosi e se mercè giovinezza mi toglie aspetto tempo che più ragion prenda purché la vita tanto si difenda io lei discende le vertù divina siccome face in angelo che tede e qual donna gentil questo non crede vada con lei e miri gli atti suoi poi stilla mente dritto li per meggia amor si gloria nel beato regno ched ella onora e tene lo qoal mi mena pien tutto di fede a dolce morte sotto dolce inganno che conosciuto solo è dopo il danno o non domaddo amore fuorché potere il tuo piacer gradire cosi t amo seguire lo ciascun tempo dolce il mio signore sono in ciascun tempo egual d amare amor signor verace cco ancella tua fa che ti piace canzone io credo che saranno radi color che tua ragione in tendan bene r tu che sei figliuola di tristitia ya tiene sconsolata a star con elle perchè mercè volgendosi a me fanno e di colei cui son procaccian danno gelandosi da me poi tanto l'amo che sol per lei servir mi tengo caro e miei pensier che pur d amor si fanao lassi oimè morte finché non ti scolpa dimmi almen per gli tristi occhi miei se tua man non mi spolpa finir non deggio di chiamar omei la sua anima pura che riceve da lui tanta salute lo manifesta in quel eh ella conduce che sue bellezze son cose vedute ondalo chiamo la morte come soave dolce mio riposo ila dico ìen a me con tento amore gh io sono astioso di chiunque muore che gli occhi di coloro ove ella luce ne ma oda n messi al cor pien di desiri che prendono aere e diventan sospiri ouesta donna ch andar mi fa pensoso porta nel viso la virtù d amore la qual risveglia dentro nello core lo spirito gentil che v era ascoso perchè io entrare a tutti altri è conteto fuor eh a messi d amor eh aprir lo sanno per volontà della vertù che l serra gentil mia donna mentr ho della vita per quel ch io m era consolato in pace ti piaccia agli occhi miei non esser cara tale imperò che gentilezza volse secondo u suo parete che fosse antica possession d avere con reggimenti begli d altri fu di più lieve savere che tal detto rivolse r ultima particola ne tolse e certo la sua doglia più m incende quand io mi penso ben donna che voi per man d amor là entro pinta sete fatto ha d orgoglio al petto scherno tale che ogni saetta li spunta suo corso perchè v armato cuor da nulla è morso goti è tuttavia bella e crudele d'amor selvaggia e di pietà nemica ma più m incresce che convien ch io dica per forza del dolor che m affatica non perch io contr a lei porti alcun fele e donde viene dirò i segni che gentile uom tiene dico ch ogni vertù principalmente tien da una radice vertute intendo che fa p uom felice in sua operazione oimè rotto hai qual vetro morte che vivo m hai morto ed impeso oimè donna d ogni virtù donna dea per cui d ogni dea siccome volse amor feci rifiuto lo suo parlar sì dolcemente suona che v anima ch ascolta e che lo sente dice oimè lassa ch io non son possente di dir quel ch odo della donna mia che lo tuo ardor per la costei beltate mi fa sentire al cor troppa gravetza falle sentire amor per tua dolcetza il gran disio eh io ho di veder lei poria beato divenir qui io tant è la sua verta che spande e porge avvegna non la scorge se non chi lei onora desiando come h raggiò la stella poiché v anima mia fu fatta ancella della tua podestà primieramente onde ha vita un pensier che mi conduce con sua dolce favella a rimirar ciascuna cosa bella ma se mi dai parlar quanto tormento fa signor mio che innanzi al mio morire questa rea per me noi possa udire che se intendesse ciò eh io dentro ascolui pietà faria men bello il suo bel rollo che tutti i carchi sostenere addosso de r uomo infino al peso eh è mortale prima che u suo maggiore amico provi sicché ciascun di lui e di me ride che credo tor la ruota alla ventura a questa registrazione è nel dominio pubblico non dico chi amor faccia più eh io voglio che se facesse quanto il voler chiede quella vertù che natura mi diede noi morte adunque di tantq mal t incresca quanto seguiterà sé costei muore che fa il maggior che si sentisse mai coperse l'umiltà del nobil viso onde discese lo quadrel nel fianco che vivo m'ave ucciso ed ella si gode vedermi in pene sol per provar se da te valor vesew egli avvìeu che per te sìa rimosso lo suo mortai voler fa che ne porte novelle a nostra donna e la conforte sicch ancor faccia al mondo di sé dono questa anima gentil di cui io sono come a lor segno al suo servigio vanno perchè r adoperar sì forte bramo ghe s io v credessi far fugendo lei lieve saria ma so eh io ne morrei altra cosa appo voi m accagioni dello lungo e noioso tacer mio se non il loco ove io son ch è sì rio che ben non trova chi albergo gli doni pone però ta sai ln con quai persone dei gir a stary per esser onorata quando sei guardata no sbigottir nella tua openione che ragion ti assicura e cortesia cosi parete saggio in ciascun canto poi piacevi sarer lo meo coraggio ed io m vi mostro di menzogna fore siccome quei eh ha saggio el soo parlare tu ricordar ten dei che mi chiamasti col viso soave oad io sperai allento al maggior carco kjìtfe la spera che più larga gira passa sospiro ch esce dal mìo core intelligenzia nova che v amore piangendo mette in ini pur su lo tira sta nella mente mia come la vidi di dolce vista e d umile sembianza onde ne tragge amor una speranza di che il cor pasce e vuol che in ciò si fidi vedete ornai quanti son gv ingannati gontra gli erranti mia tu te ne andrai quando tu sarai in luogo dove sia la donna nostra non innamorata se ne va piangendo fnora di questa vita la sconsolata che la caccia amore ella si muove quinci si dolendo ch'anzi la sua partita li ascolta con pietà te il suo fattore a colei che fu nel mondo nata per aver signoria serra la mente d ogni uom che la guata jlira venuta nella mente mia la gentil donna che per suo valore fu posta dair altissimo signore nel ciel deir nmiltate ov è maria amor che nella mente la tentia s era svegliato nel distratto cope e diceva a sospiri andate fore come simile a simil correr suole ben conosc io che va la neve al sole ma più non posso fo come colui che nel podere altrui ta co suoi pie colà dove egli è morto la contempla sì forte amorosa ghe a nuli altro attende e posciachè nel gran piacer si accende gli begli occhi si levano soave per confortare la sua cara aneilla oichè saziar non posso gli oechi miei di guardare a madonna il sao bel riso mirerol tanto fiso gh io di terrò beato lei guardando a guisa poi mi volsi tremando nei sospiri né sia chi più mi risvegli giammai ancorché mai io non possa campare che sei vo pur pensare tremo tutto di tal guisa conosco il cor distrutto questa membranza amor tanto mi piace e si l ho immaginata ch io veggio sempre quel eh io vidi allora ma dir non lo potria tanto m accora che sol mi s è posata entro alla mente però mi do pace entrano i raggi di questi occhi belk ne miei innamorati portaa dolce ovunque io senta amaro che amor alle bellezze sue vedute mi sbigottisce sì che sofferire non puote il cor sentendola venire che sospirando dice io ti despero dice il dolce signor questa salute voglio chiamar laudando per ogni nome di gentil virtù te che propiamente tutte ella adornando sono in essa cresciute cha buona invidia si vanno adastando per farmi acquisto solo di mercede la qual si chiede come si convene là ve forza non viene di signore che ragion tegna di colui che more che per soverchio dello suo valore eran destrotti se non fosser touì e vanao soli senza compagnia per via troppo aspra e darat però se le mie rime avran difetto cb entraron nella loda di costei di ciò si biasmi il debile intelletto e parlar nostro che non ha valore di rtrar tutto ciò che parla amore sicch io non tremi tutto di paura e mostra poi la faccia scolorita qual fu quel tuono che mi unse addosso che se con dolce riso è stato mosso lunga fiata poi rimane oscura che i si converta in amaro sospiro e pria che spiri io rimango bianco a simile d uom morto dico che il ciel sempre è lucente e chiaro e quanto in sé non si turba giammai ma gli nostri occhi per cagioni assai chiama n la stella talor tenebrosa andatettoe a lei che la sapetq piangendo sì ch ella oda i nostri guai ditele noi sem vostre dunque ornai più che ni semo non ci vederete io son di quella ch è tanto gentile le parole sue son vita e pace gh è si saggia e sottile che d ogni coy ella tragge il verace canzone ih amor che muovi tua verta dal cielo come u soi io splendore che là si apprende più lo sao valore dove più nobiltà suo raggio trova o montanina mia ganzon ta vbì forse vedrai fiorenza la mia terra che fuor di sé mi serra tota d amore e nuda di pi poiché v avei veduta per forza converrà che tu morissi canzon tu sai che dei labbri d'amore io ti sembrai quando madonna vidi ed hammi in foco acceso come acqua per chiarezza foco accende perchè nel suo venir li raggi tuoi coi quai mi risplende saliron tutti su negli occhi suoi hanno toi crescete sì lor volontate che della voglia si consuman tutti ma lagrimar dinanti a voi non sanna il ciel che segue lo vostro talore gentili criature che voi sete mi tregge nello stato otìo mi troo onde l parlar della vita ch'io proto par che si drizzi drittamente a yuì questa è secondo che v tica dice un abito cliente il qual dimora in mezzo solamente tai parole pone dico che nobiltate in sua ragione importa sempre ben del suo suggetto ma vilissimo sembra a chim ver guata cui è scorto il cammino e poscia v erra e tocca a tal chè morto e va per terra quella dolce pace che il colpo tuo mi toue se disface la donna che con seco il mio cor porta quella eh è d ogni ben la vera porta avtien eh io colga alcnn confortot immaginando l'angelica vista ancor di certo ciò non mi assicura anzi sto in paura gentil madonna come avete inteso ma sappi ch'alio entrar di lui si trova serrato forte di quella saetta ch amor lanciò lo giorno eh io fu preso io non la vidi tante volte ancora ch io non trovassi io lei nova bellezza onde amor cresee in me la sua grandezza tanto quanto m piacer novo s aggiugne canzone v d acche ti piace amore ch'io ritorni neil usurpato oltraggio dell orgogliosa e bella quanto sai poi la riguarda e quando ella è ben piena del gran desicf che dagli occhi le tira incontra a sé s adira c ha fatto il foco ove ella trista incende tu mi pari ganzon sì bella e nova cbe di chiamarti mia non aggio ardire di cbe ti fece amor se vuoi ben dire dentro al mio cor cbe sua valenza prova m avesse amore prima che m vidi immantenente morto che per biasmo del torto avrebbe a lei ed a me fatto onore di che gli spiritelli ferno corso ver madonna a destrorso quella leggiadra che ìojira tcrtnte e vaga di beliate di se stessa moitra ponerli subito a salute perchè di rado nel vincer si acquista quando che della preda si contrista luce ella nobil neìv ornato seggio e signoreggia con un atto degno qual ad essa convene onde é rimasa jtrista l anima mia che n attendea conforto ed ora quasi morto tede lo core a cui era sposata e partir le conviene innamorata fra lor le donne dea vi chiaman come sete tanto adoma parete ghio non saccio contare e chi porria pensare oltr a natura amaro lagrìmar che voi faceste occhi miei così lunga stagione facea meravigliar v altre persone della pietate come voi vedeste che m verace colore chiarir non si poria per mie parole amor come si vole dil tu per me là u io son servitore passò li dell con tanta vertute che fé meratigliar lo eterno sire sicché dolce desire lo giunse di chiamar tanta salate fella di quaggiù a sé tenire vidi a voi donna portare ghirlandetta di fior gentile sovra lei vidi volare angìolel d amore umile e nel suo cantar sottile diceva chi mi vedrà lauderà il mio signore e quando alcun pietosamente il mira il cuor di pianger tutto si distrugge p anima ne duol sicché ne stride e se non fosse eh egli allor si fugge sì alto chiama a voi poiché inspira ch'altri direbbe or immagine di questa donofl siede sa nella mente ancora ove la pose amor ch'era sna gaida non le pesa del mal ch'ella vede poiché lasciò lo core alla battaglia ove madonna è stata la qual dagli occhi suoi venne a ferire in tal guisa che amore ruppe tutti i miei spiriti a fuggire angelica sembianza in toi donna riposa dio quanto avventurosa fu la mia disianza vostra cera gioiosa poiché passa e avanza natura e costumanza bene è mirabil cosa con più diletto quanto é più piacente per questo mio guardar m é nella mente una giovene entrata che m'ha preso tempo oimè senza meve morte perchè togliesti sì per tempo oimè caro diporto e bel contegno e come ella d è tolta donanmi angoscia gli sospiri forte quando il penserò nella mente pye mi reca qaella che m ha il cor diviso io so che a voi ogni torto dispiace però la morte eh i non ho servita molto più m entra nello cor amara jyiadonna quel sigtìor che voi portate negli occhi tal che vince ogni possanka mi dona sicuranza che voi sarete amica di pietate però che là dov ei fa dimoranza ma poich io mi ristrìngo a ventate gonvien che tal desiò servigio conti perocché s io procaccio di valere lion penso tanto a mia propietate quanto a colei ohe m ha in sua podestate deb gentil donne non siate sdegnose né di ristare alquanto in questa via e dire al doloroso che disia udir della sua donna alcune cose avregna che gravoso me l udire vide perchè non credeano a me di lei io dicea ben negli occhi di costei de star colui che li miei pari occide non mi valse eh io ne fossi accorta che noi mirasser tal ch'io ne son morta chi diifinisce l uom legno animato prima dice non vero poi dopom fako parla non intero ma forse più non vede vattene mia ganzon eh io te ne prego fra le person che volentier t intenda e sì ti arresta di ragionar sego e di lor eh io non vego né temo che lo palegiar mi offenda non soffrir che costei per giovinezza mi conduca a morte che non s accorge ancor com ella piace ne come io v amo forte ne che negli occhi porta la mia pace lode solo in lealtà far si diletta poi nella sua senetta prudaite e giusta e targhezza sen ode io se medesma gode udire e ragionar dell altrui prode caazod odir si può la tua ragione ma non intender si che sia approvata se non da innamorata gentil alma dove amor si pone e tosto che ver me strinse u chiave con benigno ramraarco mi compiagnevi e ìd atto sì pietoso che al tormento m infiammo più gioioso perchè ciasenn dolente sen partia piangendo uscivan fuori del mio petto con ana voce che sovente mena le lagrime dogliose agli occhi tristi ventate se voi foste per le sue parole mosse a venir in ver là donna vostra non vi arrestate a venite a lei dite non mi to lamentar di chi ciò face perch io aspetto pace da lei sai ponto dello mio finire gh io le credo servire lasso così morendo poi le diservo e dispiaccio vivendo presupposto gentilezza dovunque è vertute ma non vertù dove ella siccome è cielo dovunque è la stella ma ciò non è converso canzone i v oi che intendendo il teixo ciel moirete udite il ragionar che è nel mio core che noi so dire altrui tà mi par novo e la sua vita e tutto il suo valore mosto è dagli occhi di quella pietosa che si turbava de noatrì martiri però vi prego che lo m intendiate io yì dirò del cor la novitate come v anima trista piange in lui e come un spirto contro lei favella che vien pe raggi della vostra stella altri ch amor non mi potea far tale chmo fiossi degnamente cosa di quella che non s innamora ma stassi come donna a cui non cale della amorosa mente che senza lei non può passare non ch'io ti conti questa per difesa anzi ti obbedirò nel tuo comando dia se di tal impresa rimarrò morto e che tu mi abbandoni per dio ti prego almen che a lei perdonl e spesse fiate pensando alla morte me ne viene un desio tanto soave che mi tramuta io color nel tìso ma ciò non acconsento né eglino altresì se son cristiani chagli intelletti sani manifesto i lor detti esser tani toi mi legaste a la sua signoria si chtnon ebbi poi alcun valore di potergli dir altro che signore qualunque vuoi di me quel vo che sia e certo e mi convien lassare in pria s io vo cantar di quel eh odo di lei ciò che lo mio intelletto non comprende e di quel che s intende gran parte perchè dirlo non saprei a taa fidanza sè mio prego mosso con quella umiltà che tieni addosso fatti pietosa mìa dinanzi a morte sicch a cfudelità rompa le porte e giunghi alla mercè del frutto buono canzone iii j alta speranza che mi reca amore d nna donna gentile ch ho veduta l anima mia dolcemente saluta perchè tanta verta data f uè agli occhi d una donna cosi acerba ghe suo fedel nessuno in vita serba ed è contr a pietà tanto superba ghe s altri muor per lei noi mira pine anzi gli asconde le bellezze sue podestate cheu fo perchè sua cosa in pregio monti ed io son tutto suo cosi mi tegno gh amor di tanto onor m ha fatto degno a tanto sono scorto dagli occhi cfa m ancidono a gran torto qaal io divenga si fernto amore sai contar tu non io che rimani a veder me senza vita m ha fatto tanto pauroso posciach io vidi il mio dolce signore negli occhi suoi con tutto il suo vaore chmo le vo presso e riguardar non l'oso però se a voi con vene ad iscampo di lui mai fare impresa piacciavi di mandar vostra salute che sia conforto della sua vertute e nella prima etate la sua persona adorna di eltate con le sue parti accorte in giovinezza temperata e forte piena d amore e di cortese lode cui non conosce il core se noi sente che par propiamente una salate per la ter tu te della qual si cria poi a ferire va via con un dardo ratto che si congiunge al dolce sguardo ballata it d eh nuvoletta che n ombra d amore negli occhi miei di subito apparisti abbi pietà del cor che tu feristi che spera in te e desiando muore quivi dov ella parla si dichina un spirito d'amor che reca fede come r alto valor eh ella possiede e oltre a quel che si conviene a nui e quella gente che qai s innamora ne lor pensieri la trovano ancora quando amor fa sentir della sua pace sai allumale lo cor sicché s adorni coir amoroso raggio a non gradir che sempre treggia guai e se prima intendrai la nova pace e la mia fiamma forte e lo sdegno che mi crncciata a torto che non sa qnal sei trovi e s egli avvien che gli risponda male cosa non è che tanto costi cara che morte n ha più tosta e più amara e fanno lor cammin siccome quelli che già vi sod passali e sanno il loco dove amor lasciaro quando per gli occhi miei dentro il tnenaro ed ancor tua potenza fia sentita in questa bella donna che n'è degna che par che si convegna di darle à ogni ben gran compagnia vece d una eh io vidi la bella figura che già mi fa patirà e sarà donna sopra tutte noi tosto che fia piacer degli occhi sqx allor m accorsi che toì pensavate la qualità della mia vita oscura sicché mi giunse nello cor paura di dimostrar negli occhi mia viltate e tolsimi dinanzi a voi sentendo che si movean le lagrime dal core ch'eran sommosse dalla vostra vista o maladico il dì ch'io vidi imprima la luce da rostri occhi traditori e punto che reniste io sulla cima del core a trarne p anima di fuori onde nella mia guerra la sua venuta mi sarebbe danno s ella venisse senza compagnia de messi del signor che m ha in balia canzone il tuo andar vuol esser corto distendi v arco tuo sì ohe non esca pinta per corda la saetta fore che per passare il core già messa v'hai deh qui mercè per amara voi pur sete quella ch io più amo e che far mi potete maggior dono en cui la mia speranxa più riposa che sol per voi servir la vita bramo che dura dacdh io perdo la sua vistainfino al tempo eh ella si racquistaé ganzon mia bella se tu mi somigli tu non sarai sdegnosa tanto quanto alla tua bontà si avviene tu vuoi ch'io muoia ed io ne son contento ma chi mi scuserà s io non so dire ii ciò che mi fai sentire chi crederà ch'io sìa ornai sì colto si mi fa travagliar v acerba vita la quale è si invilita che ogn uom par mi dica io t abbandono vedendo la mia labbia tramortita poi mostro che la mia non fu arditanzas non eh io rischiassi il cor nella veduta posso dir eh è venuta negli occhi miei drittamente pietanza e non è legno di si forti nocchi ne anco tanto dura alcuna pietra gh està crude che mia morte perpetra non tì mettesse amor co suoi hegli occhi quando son presso parmi odir parole dicer yie tia tedrai inorila costai allor mi volgo por vedere a cui mi raccomandi canzone io non pensava che lo cor giammai avesse di sospir tormento tanto che dalp anima mia nascesse pianto lasso per pietà te deir anima mia trista che non pera e torni a dio qua era ella non muor miri costei ch esempio è d imiltate questa è colei omiglia ogni perverso costei pensò chi mosse però ne siate pregate qaal uomo la canterà che a lui facciate onore io ho parlato a voi gioveni donne gh avete gli occhi di bellezze ornati e la mente d'amor vinta e pensosa perchè raccomandati ti fìan gli detti miei dovunque sono se nostra dònna conoscer non puoi gh'è si conquisa non mi par gran fattoj perocché quel medesmo avvene a noi ma se tu mirerai al gentil atto degli occhi suoi cognoscerala poi canzone il a mor che nella mente mi ragiona della mia donna disiosamente muove cose di lei meco sovente che lo intelletto sovresse disvia la ci tolse qualità di gelo ne di calor siccome v altre face ma sola fu sua gran ben igni tate che luce della sua umiliiate morte qual sia la pace che mi tolli perchè dinanzi a te piangendo vegno qui non v assegno che veder lo pqoi se guardi agli occhi miei di pianti molli l jt resca rosa novella piacente primavera per prata e per rivera gaiamente cantando vostro fin pregio mando alla verdura ncque plus vitam sperando conservo yae omni meo nervo sella non fai qe per son sen verai io vegna a riveder sua faccia allegra ahi dio quanto è integra mas en men dopt si gran dolor en ma poiché sepper df loro intelletto che per forza di lei m era la mente già ben tutta tolta con le insegne d amor dieder la volta sicché la lor vittoriosa vista non si rivide poi una fiata il disio amoroso che mi tira verso dolce paese e ho lasciato dall altra parte è con forza che di sua natura stando su in altura diven beato sol vedendo iddio cosi essendo umana criatura guardando la figura di questa donna che tene il cor né dentro a lui sent io tanto valore che possa lungamente far difesa gentil madonna se da voi non vene lo qual non dà a lui ne to tertute ma fallo in altro loco neil effetto parer di più salute dunque signor di sì gentil natura en d uno effetto dunque convien die tuna venga dall altra o d un terzo ciascuna ma se v una vai ciò che v altra vale ed ancor pia da lei verrà piuttosto ciò ch io ho detto qaf sia presupposto trova come el fuga oscurilate e gelo così alto signore tu scacci la viltate altrui del core né ira conlra te fa lunga prova e che sien vili appare ed imperfette che quantunque collette non posson quietar ma dan più cura onde r animo eh è dritto e verace per loro scorrimento non si sface però nessun si vanti dicendo per ischiatta io son con lei che e son quasi dei quei e han tal grazia fuor di tutti i rei ancor segue di ciò ch atanti ho messo che tutti siam gentili otver tillani o che non fosse ad uom cominciamento ballata ly iaantnnque volte lasso mi rimembra eh io non debbo iammai eder la donna ond io vo si dolente ed ha in compagnia molta biltate dante bime t tragge tutta bontate a se come a princìpio che ha possanza come viltate importa sempre male vertute cotale dà sempre altrui di se buono intelletto perchè in medesmo detto convengono ambedue ed è conversa in senso natarale perchè ciascun affan chi prova doole e sempre non allenta e di qualunque prima mi rammenta mi frange lo giudizio mio molto ìdero gli occhi miei quanta pietae era apparita in la vostra figura quando guardaste gli atti e la statura ch io facia per dolor molte fiate né voglion che vile uom gentil divenga né di vil padre scenda nazion che per gentil giammai s intenda questo è da lor coticesso la vostra vanità mi fa pensare spaventami sì eh io temo forte del viso d una donna che vi mira voi non dovreste mai se pon per morte alquanto però non gli vien di pianger coglia ma tien trtslizia e doglia di sospirar e di morir di pianto d ogni consolar v anima spoglia chi tede nel penserò alcuna volta ilo qaale ella fu mirai yedela tal che quando il mi ridice io non lo intendo si parla sottile al cor dolente che lo fa parlare loco elle soverchia n lo nostro intelletto come raggio di sole un fragil viso e perch io non la posso mirar fiso mi convien contentar di dirne poco sentirai dolce sotto il mio lamento ch io temo forte già per quel eh io sento che per aver di minor doglia strida vorrò morire e non fia chi m'occidflu morte se in questa gentile occidi voi udirete lor ehiamar sovente la mia donna gentil che se n'è gita al secol degno della sua vertute dispregiare talor questa vita in persona delpanima dolente ìlbbandonata dalla sua salute a intender li sospiri miei o cor gentili che pietà il desia li quali sconsolati vanno via e se non fusser di dolor morrei perocché gli occhi mi sarebber rei molte fiate piti eh io non torria lasso di pianger si la donna mia ch affogberieho il coir piangendo lei però quando mi tolle sì m valore che gli spiriti par che foggan via allor sente la frale anima mia tanta dolcezza che il viso ne smuòre poi prende amore in me tanta vertute che fa gli spiriti miei andar parlando ed escon fuor chiamando la donna mia per darmi più salute ma poscia perdo tutte le mie prove e tornomi colà dov io son vinto riconfortando gli occhi paurosi che sentir prima questo gran valore quando son giunto lasso ma io dico eh amor non ha sustania né é cosa corporal ch'abbia figura anzi è una passione in disianza piacer di forma dato per natura ed amor che sue ragne ritira al ciel per lo vento che poggia nun ra abbandona sì è bella donna questa crudel che m è data per donnaw me comun come conciar ti veggio si dagli oltramontan si da vicini e maggiormente da tuo cittadini che ti dovrebbon nel mezzo della mia mente risplende un lume da begli occhi ond io son vago che r anima contenta vero è che ad or nelp alto seggio chi più ti dee onorar que ti fa peggio legge non ci ha che per te si dicrini co graffi colla sega e cogli uncini ciascun s ingegna di levar lo scheggio e con tutta la vista vergognosa gh era nel viso mio giunta cotanto mi fece terso lor volgere amore egli era tal a veder mio colore ghe facea ragionar di morte altmi perchè gli copre di fioretti e d erba quando ella ha in testa una ghirlanda d erba trae della mente nostra ogni altra donna ed io non vo parlar si altamente gh io divenissi per temenza vile ma tratterò del sìfb stato gentile a rispetto di lei leggeramente donne e donzelle amorose con tuì che non è cosa da parlarne altrui sicché di quanti saccio nessnn parla che si pò ben canoscere d'nn omo ragionando se ha senno che ben parla conven poi voi laudar sarà fornomo e forte a lingua mia o son venuto al punto della rota che r orizzonte quando h sol si corca ci partorisce il geminato cielo aliata io to che tu ritrovi amore con lui vadi a madonna davanti sicché la scusa mia la qual tu cantì ragioni poi con lei lo mio signore di sua vertute sua loquela tinge al primo ciel di sé già non v è duro colei che terzo ciel di se costringe il cor le fa d ogni ed ogni ramo verde a noi s asconde se non se in pino in lauro o in abete o in alcun che sua yerdura serba isonne eh avete intelletto d'amore io vo con voi della mia donna dire non perch io creda saa loda finire ma ragionar per isfogar la mtnteu vedete quanto è forte mia ventura che fa tra v altre la mia vita eletta per dare esempio altrui chuom non si metta a rischio di mirar la sua gura destinata mi fu questa finita dacch un uom terrà che la mia donna mora io presi tanto smarrimento allora ch io chiusi gli occhi vilmente gravati e furo sì smagati gli spirti miei che ciascun giva errando allor diceva amor più non ti celo tieni a veder nostra donna che giace imaginar volate mi condasse a veder madonna morta tu felice regnavi al tempo bello quando le tue rede yoller che la virtù fussin colonne madre di loda e di salute ostello con pura unita fede eri beata e colle sette donne era la toce mia sì dolorosa e rotta si dall angoscia e dal pianto gh io solo intesi il nome nel mio core e gli altri han posto alle lor voci triegoe per non sonarle infino al tempo verde se ciò non fosse per cagion di guai che dar mi dovrebbe sicurtate però parla un pensier che mi rampogna com io più vivo no sperando mai che parla iddio che di madonna intende diletti miei or sofferite in pace che vostra speme sia quanto mi piace ma per sua nobilitate mi pose in vita si dolce e soave ghio mi sentia dir dietro spesse fiate n n a cuntastur sua graziosa ovra che nulla cosa gli è incontro possente volendo prendere om con lui battaglia e dei aver pietate e non disdegno tedi che sì desideroso regno d esser de tuoi ch io ti somiglio in fede tieni chel cor ti chiede la terra fa un suol che par di smalto r acqua morta si converte in vetro per la freddura che dì fuor la serras d io della mia guerra non son però tornato un passo addietro par eh ella dica io non sarò umile verso d'alcun che negli occhi mi guardi gh io ci porto entro quel signor gentile che m ha fatto sentir degli suoi dardi capaneo e crasso aglauro simon mago il falso greco macometto cieco che tien giugurta e faraone al passo poi ti rivolgi a che tra lei e pietà pace si pogna onde morir pur mi pouvene ornai e posso dir che mal vidi bologna e quella beila donna eh io guardai dico pensando v ovra sua d allore la figura che già morta sorvene la fermezza eh a vera nel core sonetto v jliagli occhi della mia donna si maore un lume sì gentil che dove appare si teggion cose eh uom non può ri tra re per loro altesza e per loro esser nove similemente questa nova donpa si sta gelata come neve alp ombra che non la move se non come pietra ii dolce tempo che riscalda i colli che gli fa tornar di bianco in verde deh confortiam costui pregava v una p altra umilemente e diceva n sovente ghe vedestu che tu non hai valore dacché v affezion t avrà ornata felice palma che in te fia creata ogni potenza e loda in te fia degna sarai del mondo insegna ch il cor mi strugge per lei ti priego che da te non fagge signor che ta di tal piacer israghi con la tua dritta man uonna pietosa e di not ha elate adorna assai di gentilezze umane era là vìo chiamava spesso morte veggéndo gli occhi miei pien di pietatej e nom m apparve scolorito e fioco dicendomi che fili non sai novella mort è la donna tua eh era sì bella con dolce suono quando ie con lai comincia este parole appresso eh averai chiesta pietate madonna quegli che mi manda a vui quando vi piaccia vnole sed egli ha scusa che la m intendiate poi mi partia consumato ogni duolo e quand io era solo dicea guardando verso paltò regno beato anima bella chi ti vede il suo durar come è leggero piansemi amor nel core ove dimora perchè v animi mia fu sì smarrita che sospirando dicea nel pensiero per figliuola d amor giovene e piana che dove giugni tu dichi pregando insegnatemi gir eh io son mandata a quella di cui loda io sono ornata ma ben ritorneranno i fiumi a colli prima che questo legno molle e verde s infiammi come suol far bella donna di me e n ciascuna parola sua ridia e poco stando meco il mio signore guardando in quella parte onde ei venia io vidi monna tanna ma se non mnti alla toa nate guida maggior tempesta con fortanal morte attendi per tua sorte che le passate tue piene di strida e poi immaginate s io son d ogni dolore ostello e chiate amor non già per mia poca bontate risplende lo cielo che non ave akro difetto che d aver lei al suo signor la chiede e ciascun santo ne grida mercede sola pietà nostra parte difende ahi quanto in te la iniqua gente è pronta a sempre congregarsi alla tua morte convinci bieche e torte falso per vero al popol tuo mostrando che d abisso gli tira suso in alto onde cammino al bei giorno mi piacque che ora è fatto rivo e sarà mentre che durerà del verno il grande assalto ma quanto vuol nasconda e guardi lui gh io non veggia talor tanta salute perocché i miei desiri avran vertute centra il disdegno che mi dà amore onde al suo lame non mi può fare ombra peggio né muro mai né fronda terde io l ho veduta già vestita a verde sì fsatta eh ella avrebbe messo in pietra l amor eh io porto pare alla sua ombra ascoltando le parole tane si mosse con paura a pianger forte e r altre donne che si furo accorte di me per quella che meco pìangia fecer lei partir via perchè si mischia il crespo gialo e verde sì bel eh amor vi viene a stare alp ombra che m ha serrato tra piccioli colli più forte assai che la calcina pietra ed appressarsi per farmi sentire qual dice non dormire e qual dice perchè sì ti scon forte allor lassai la nota fantasia chiamando il nome della donna mia e la stella d amor ci sta rimota per lo raggio lucente che la nforca si di traverso che le si fa velo ma dentro porta n la dolce figura ch air anima gentil fa dir mercede si vertuosa che quando si vede fra gli sospiri altrui fora del core ed io trovo disdegno e crudeltate ed ira forte in luogo d nmiltate sicch io m accuso già persona morta gh io veggio che mi sfida e mi sconforta ciò di lei amor cosa mortale come esser puote sì adorna e pura poi la riguarda e fra sé stesso giura che dio n entende di far cosa nora io no spero che mai per la piétate degnasse di guardare un poco altrui così è fera donna in sua beltate questa che sente amor negli occhi sui altrove saranne quello eh è d un tiom di marmo se in pargoletta a per cuore un marmo angelo chiama in divino intelletto e dice sire nel mondo si vede meraviglia néll atto che procede d una anima che fin quassù risplende valore ed alcun fu che disse eh era ardore di mente immaginato per pensiero ed altri disser ch'era desidero di voler nato per piacer del core e già la gente si guarda da lui chi ha borsa al lato là dove s appressa dicendo questi che ha la faccia fessa è piuvico ladron negli atti sui e quando v avea scorta yedea che donne la covrian d un telo ed avea seco una umiltà verace che parea che dicesse io son in pace quando di signoria chiese la verga gome ella volse amor tosto le diede e quando quella accomiatar si vede di quella parte dove amore alberga se u vostro cuor si piega in tante voglie per dio vi priego che voi u correggiate sicché s accordi i fatti a dolci detti a i poco giorno ed al gran cerchio d ombra son giunto lasso ed al bianchir de colli quando si perde lo color nelp erba serena e gloriosa in sulla ruota d ogni beata essenza se questo fai regnerai onorata m nome eccelso tno che mal si nota potrà poi dir fioren le sue bellezze han più vertù che pietra e u colpo suo non può sanar p r erba ch io sod fuggito per piani e per colli per potere scampar da cotal donna esser disfatto perch altri fosse di pericol tratto e però lasso fumo così ratto in trarre a me contrario della vita come vertù di stella margherita e passa il mare onde conduce copia di nebbia tal che s'altro non la torba qaeto emispero chinde e tutto e quel pianeta che conforta il gelo si mostra tutto a noi per lo grande arco nel qual ciascan de sette fa poca ombra l voi che per la via d'amor passate attendete e guardate s egli è dolore alcun quanto l mio grave prego sol eh a adir mi sofferiate che voler del core ogni altro avanza e questo basta fin che'l piacer dura tu vai ballata si cortesemente che senza compagnia dovresti avere in tutte parti ardire ma se tu vogli andar sicuramente ritrova v amor pria che forse non è buon senza lui e da suoi raggi sopra mio cor piove tanta paura che mi fa tremare e dico qui non voglio mai tornare poi vidi cose dobitose molte nel vano immaginare ov io entrai e d esser mi parea non so in qnal loco d ivi discende una saetta che m asciuga un lago dai cor pria che sia spenta ciò face amor e se non vuogli andar siccome vana non ristare ove sia gente villana ingegnati se puoi d esser palese solo con donna o con uomo cortese com parla amico certo sonde a ciò ch'amato per amore aggio sacci ben chi ama se no è amato lo maggior dol porta tesooj ond'io pover dimorò in guisa che di dir mi tien dottanza sicché tolendo far come coloro che per vergogna celan lor mancanza di fuor mostro allegranza poiché ti guida amore dentro la terra mia cui doglio e piango e troverai de buon la cui lumiera non dà nullo splendore ma stan canzone io so che tu girai parlando a donne assai quando t'avrò avanzata or t deh per qual degnitate così leggiadro questi lo core ave ora ho perduta tutta mia baldanza che si motea d amoroso tesooj avere e cortesia ingegno ed arte nobilitate bellezza e riccore fortezza a umiltate e largo core prodezza ed eccellenza giunte e sparte sembiante pace gentil ballata mia quando ti piace muotì io quel punto che la n aggi onore e l'or virtù è nel fango grida surgela su che per voi clango prendete v armi ed esaltate quella che stentando vive ella e la divoran la tosse il freddo e v altra mala voglia non le àddirien per omor eh ubbia vecchi ma per difetto eh ella sente al nido piange le madre che ha più d una doglia dicendo infiammati che fieron gli occhi a qua i che allor gli guati e passan sì che'l cor ciascun ritrova voi le vedete amor pinto nel viso là u non puote alcun mirarla fiso e certo io credo che così gli gaardt per vedergli per se quando le piace a qaella guisa donna retta face quando si mira per volere onore che mi torrei dormire in pietra tutto il mio tempo e gir pascendo perba sol per vedere u suoi panni fanno ombra ombra quandunque i colli fanno più nera ombra sotto un bel verde la giovene donna gli fa sparir come pietra sotto erba piglio dirada in te le maligne radici de figli non pietosa che hanno fatto il tuo fior sudicio e vancr vogli le virtù sien vincitrici sui tal giace per lui nel ietto tristo per tema non sia preso all imbolare che gli appartien quanto di bicci e de fra tei posso contare ch per lo sangue lor del male acquisto u mio disio però non cangia il verde si è barbato nella dura pietra che parla e sente come fosse donna nò vo tornar che se u martiro è dolce la morte de passare ogni altro dolce canzone or che sarà di me nelp altro tempo novello e dolce lievava gli occhi miei bagnati in pianti e vedea che paréan pioggia di manna gli angeli che tornavan suso in cielo e veder donne andar per via disciolte qnal lagamando e qual traendo guai che di tristizia saettavan foco ogni lor pena sopra te rimbalza niuno non è che pensi di tua doglia o stu dibassi quando sé rinalza tanto disdegna qualunque la mira che fa chinare gli occhi per paura che d intorno da suoi sempre si gira ly ogni crudeli tate sarte e stando regge tra saturno e marte secondo che lo astrologo ne spira quella che in me col suo piacer ne aspira d essa rìcragge signorevol arte là ove è alcun che perder lei s attende e che dirà nello inferno a malnati io vidi la speranza ed una nuvoletta avean davanti dopo la qual grida van tutti osanna e s altro avesser detto a voi direlo color di perla quasi iti forma quale convene a donna aver non fuor misnra ella è quanto di ben può far natura per esempio di lei beltà si prova degli occhi suoi come ch ella gli mova escono ond io v ho chiesta in un bel prato d erba innamorata come anco fu donna chiusa intomo d altissimi colli capei non ti riroan che ben ti rogliar chi ti to la bacchetta e chi ti scalza chi il testimento stracciando ti spoglia baldanzosamente come colei che mi si crede torre quando ella è giunta aff iè di quella torre che tace quando v animo acconsente auaglii messo ha di paura tanto gelo nel cuor de tuoi fedei che ciascun ma tu fuoco d amor lume del cielo questa vertù chi s innamora siccome voi fate e ad ogni piacer si lega e scioglie mostra ch'amor leggiermente il saetti ferch io son fermo di portarla sempre ch'io sarò in rite s io vivessi sempre yersan le rene le fumi fera a quei d egli per ji vapor che la terra ha nel ventre agli occhi belli di questa mia dama esce una vertù d amor sì pina ch ogni persona che la ve s inchina a veder lei e mai altro non brama magnanimi madre ftù che n tua suora in te dolor sormonta quap è de figli lui che in onor v ama sentendo topre ladre che in te si fanno con dolore ha onta e tanto è la stagfon forte ed acerba ch ammorta gli fioretti per le piagge gli quai non posaon tollerar la brina v amorosa spina amor però di cor non la mi tra ma perch io ho di voi più volte odito che pigliar vi lasciate ad ogni uncino piacciavi di prestare un pocolino a quésta penna lo stancato dito sonetto iv per quella via che la bellezza corre qaando a destare amor va nella mente passa una donna o mi senti svegliar dentro dal core un spirito amoroso che dormia e poi vidi venir sonetto iv n on conoscendo amico vostro nomo donde che mova chi con meco parla conosco ben eh è scienza di gran nomo ballata vl lionne io non so di che mi preghi amore ched ei m ancide e la morte m è dotas e di sentirlo meno ho più paura hi udisse tossir la mal fatata moglie di bicci vocato forese potrebbe dir che là fosse ternaro ora si fa h crìslatlo ìn quel aese e fredda giace levala su vestita del tuo velo che senza lei non h in terra pace oi che sapete ragionar d amore udite la ballata mia pietosa che parla d una donna disdegnosa xa qual m ha tolto il cor per suo valore sonetto l i o mi credea del tutto esser partito da queste vostre rime messer cino che si conviene omai altro cammino alla mia nave più lunge dal lito gire perocché quella che ti deveodire s è commo credo in ver di me adirata se tu di lui non fossi accompagnata leggeramente ti faria disnore che quando va per via gitta ne cor villani amore un gelo perch ogni lor pensiero aggiaccia e pere qual soffrìsse di starla a vedere ste grazie e virtuti in onne partey con lo piacer di lor vincono amore una più ch'altra bene ha più valore in verso lui ma ciascuna n ha parte avete giudicar vostra ragione o om che pregio di saver portate perchè vitando aver con voi quistioue com so rispondo alle parole ornate che tal dolor ten sotto soo camato tutti altri e capo di ciascun si chiama da ciò ven quanta pena amore porta qual tolta mi rammenta la dolce mano e quella fede pura che dovrìa la mia vita far sicura lolti volendo dir che fosse amore disser parole assai ma non poterò dir di lui in parte eh assembrasse il vero né diffinir qual fosse il suo valore che la fé nascosa resurga con giustìzia a spada in mano segui le luci di giustiniano le focose tue mal giuste leggi con discrezion correggi sì che le laudi u mondo e l divin regno e quei che dal ciel quarto non si parte le dà p effetto della mia desira ancor quel bel pianeta di disiò verace u rado fin si pone che mosse di valore o di biltaté e mmagina p amica openione significasse il don che pria narrate ora ti veggio ignuda di tai gonne vestita di dolor piena di vizi fuori i leai fabrizi superba vile nimica di pace che ti merranno per la via tostana tu troverai amor con esso lei raccomandami a lui come tn dei poi delle tue ricchezze onora e fregia qual figliuol te più pregia non recando ai tuo ben chi non n é degno sì che prudenza ed ogni sua sorella abbi in teco e tu non lor rubella poi mi parve veder appoco appoco turbar lo sole ed apparir la stella e pianger egli ed ella cader gli augelli volando per v ave e la terra tremare cioè che paghi chi la giustizia uccide e poi rifugge al gran tiranno del cui tosco sugge ch'egli ha già sparto e vuol che'i mondo sonetto iv c hi guarderà giammai senza panra negli occhi d està bella pargoletta che m hanno concio sì che non aspetta per me se non la morte che m è dura amore è qui che per vostra beliate lo face come vuol vbta cangiare dunque perché gii fece altra guardare pensatel voi da che non muto core e però non disgombra un sol pensier d amore ond io son carco la mente mia eh è più dura che pietra in tener forte immagine di pìeti e quando un poco confortato fui io dissi donne diceruuo a vni mentre io pensava la mia frale vita sonetto xviii a hi lasso oh io credea trovar pietate quando si fosse la mia donna accorta della gran pena che lo mio cor porta per graaùa della mia nota soave ri man tu qui con lei e del tuo servo ciò che vuoi ragiona e s ella per tuo priego gli perdona fa che gli annunù un bel fuggito è ogni augel che m caldo segue del paese d europa che non perde le sette stelle gelide unqne mai alza il cor de sommersi il sangue accendi sui traditori scendi nel tuo giudicio sì che in te laudando si posi quella grazia che ti sgrida nella quale ogni ben surge e s annida chi rama come può esser contento guardando le vertù che n lei son tante e s tu mi dici come sai che u sento ma se tu mi domandi e dici quante ed eì son chiudi e desio che gli mena qui è stinto però proveggia del mio stato amore onde se voli amico che ti vaglia vertute naturale od accidente con lealtà in piacer d amor v adovra amore allegro sì che appena il conoscia dicendo or pensa pur di farmi onore te e cortesia sua dea la chiama e fanno ben ch ella è cosa sì fina ch'ella non pare umana anzi divina e sempre sempre monta la sua fama quando piove amore in terra da tutti li cieli quando per questi geli amore è solo in me e non altrove in ver lo loco là v io era luna appresso dell altra meraviglia e siccome la mente mi ridice amor mi disse questa è primavera lo vestimento aggtate vera spene che fia da lei cui disiate amore e n ciò provvide vostro spirto bene madonna è desiata in sommo cielo or vo di sua tertù farvi sapere dico qual vuol gentil donna parere vada con lei io dico ehe pensando il suo valore amor si dolce mi si fa sentire che s io allora non perdessi ardire farei psrlaado innamorar la gente ode una voce dir subitamente levati bella donna e non ti porre che quella donna che di sopra siede io diveniva nel dolor si umile yeggendo in lei tanta umiltà formata gh io dicea morte assai dolce ti tegno tu dei omai esser cosa gentile poiché tu se nella mia donna stata ogni lingua diven tremando muta e gli occhi non ardiscon di guardare ella sen va sentendosi laudare benignamente d umiltà vestuta e par che sia una cosa venuta di cielo in terra a miracol mostrare mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per gli occhi una dolcezza al core che ntender non la può chi non la prova par che della sua labbia si muova un spirito soave e pien d amore che va dicendo all anima sospira da bella donna più eh io non diviso son io partito innamorato tanto quanto convene a lei e porto pioto nella mente il viso onde procede il doloroso pianto che fanno gli occhi miei color t me stringete senza risa se gli altri de dubbii non son certi ricorrete alla fine a messer giano disegno quel pensier che sol per lei m invola mi dice vedi allegro il bel diletto aver quel collo fra le braccia stretto far in quella gola un picciol segno e bella sia come move par che fugga via dinanzi al sol ciascun altra chiarezza cosi costei ogni adornezza sface o miro i crespi e gli biondi capegli de'quali ha fatto per me rete amore di un fir di perle e quando di un bel fiore per me pigliare e trovo eh egli adesca riede alla mente mia ciascuna cosa che fu dn lei per me giammai veduta o ch io v udissi dire fo come colui che non riposa e la cui vita a pin a più si stuta in pianto ed in languire quel che le piace e giova e sol d onesta e di gentil usanza ma solo in suo ben far prende speranza il vago mio pensier allor mi tocca dicendo vedi allegro dar di piglio dentro a quel labbro sottile e tenniglio dove ogni dolce e saporoso pare e pria riguardo dentro gli occhiliegli che passan per gli miei dentro dal core con tanto tìto e lucente splendore che propiamente par che dal sol esca da lei mi vien d ogni cosa il martire che se da lei pietà mi fa mostrata ed io v aggio lassata tanto più di ragion mi dee dolere odi che n avvenne che tutti gli altri augei le for d intorno sicché senza soggiorno la pelar sì eh ella rimase ignuda e sio la mi ricordo mai parere ne suoi sembianti verso me turbata ovver disnamorata gotal m è or quale mi fu a vedere e viemmene di pianger più volere pregno non saprei io dir quale io divegno gh io mi ricordo allor quando io tedia talor la donna mia e la figura sua ch io dentro porto surge sì fortej ch io divengo morto che sol per le belpopre che fanno in ciel il sole e v altre stelle dentro in lui si crede il paradiso così se guardi fiso pensar ben dei cli ogni terreo piacere si trova dove tu non puoi vedere tu no a sei bella ma tu sei pietosa ganzon mia nova e cotal te ne andrai xià dove tu sarai per avventura da madonna udita la sua sentenza non richiede fretta né luogo di romor né da giullare nxi si vuol più volte lusingare prima che in intelletto altrui si metta parlavi riverente e sbigottita pria salutando e poi sì le dirai gom io no spero mai di più vederla anzi la mia finita perchè io non credo aver ti lunga vita odi il suo teszoso ragionare quaoto ben mostra morbida e pietosa come il sno parlar parte e divide perchè si trova in lei beltà di corpo e d anima bontate fuorché le manca nn poco dì pietate or vedi s ella piace che amore è tanto quanto sua beliate e somma e gran beltà con lei si trova e se ne vuoi veder viva r agione dice il pensier guarda alla mente tua ben fissamente allorch ella s indua con donna che leggiadra e bella sia uando il consiglio degli augei si tenne di nicistà convenne che ciascun comparisse a tav novèlla e la cornacchia maliziosa e iella pensò mutar gonnella e da molti altri augei o bella donna luce ch'io vedrei s io fossi là dove io mi son partito dolente sbigottito dice tra sé piangendo il cor dolente cosi fa questa il core alli gentili ed a quei c'han talore col lume che nel viso le dimora ciaschedon l onora esser brunetto questa pukelletta con esso voi si vien la pasqua a fare non intendete pasqua da mangiare gh ella non mangia anzi vuol esser letta mira che quando ride passa ben di dolceua ogni altra cosa così di quella bocca il pensier mio mi sprona perchè io non ho nel mondo cosa che non desse a tal eh un sì con buon voler dicesse greco ragionando a grand agio meco guardai e vidi amore che venia vestito di novo di un drappo nero nel suo capo portava un cappello certo lacrimava pur da lei si mote ciascun mio pensiero perchè p anima ha preso qualitate di sua bella persona tiemmi di vederla un desidero che mi reca il penser di sua beltate che spesse volte soda deir attrai caldo talché poi agghiaccia dunque beato chi per se procaccia vedi ch ogni sao membro par depinto formosi e grandi quanto a lei si a v vene gou un color angelico di perla graziosa a vederla e disdegnosa dove si convene umile vergognosa e temperata e sempre a verlù grata intra suoi be costumi un atto regna che d ogni riverenza la fa degna ragiono oimè perchè non sono a sol a sol con lei ovmo la chieggio sicch io potessi quella treccia bionda disfarla ad onda ad onda e far de suoi begli occhi a miei due specchi che lucon sì che non troran parecchi poi guardo i bracci suoi distesi e grossi la bianca mano morbida e polita guardo le lunghe e sottilette dita vaghe di quello anel che un tien cinto e il mio pensier mi dice poi guardo l amorosa e bella bocca la spaciosa fronte e il vago piglio li bianchi diti e il dritto naso e il ciglio pulito e brun talché dipinto pare poi guardo la sua svelta e bianca gola commessa ben dalle spalle e dal petto il mento tondo fesso e piccioletto talché più bel cogli occhi noi disegno se toi non la ntendete in questa guisa in tostra gente ha molti frati alberti d intender ciò che porto loro ini mano e r un dicea or vedi bella druda dicea r altro ella muda e cosi la lasciaro in grande scorno similemente addìtién tatto giorno d uomo che si fa adomo di fama o di irtù ch attrai dischidda di si venne a me melanconia disse voglio un poco stare teco parve a me che si menasse seco dolor ed ira per sua compagnia d io le dissi partiti va via d ella mi rispose come un greco che la mia voglia sprona pur ad amarla e pur non mi abbandona ma fallami chiamar senza riposo lasso morir non oso e la vita dolente in pianto meno innamorata mia vita si fagge dietro al desio che a madonna mi tira senza niuo ritegno e il grande lacrimar che mi distrugge quando mia vista bella donna mira divien assai più pregno penne adornossi e nei consiglio venne ma poco si sostenne perchè pareva sopra gli altri bella alcun domandò p altro chi è quella sicché finalmente ella fa conosciuta e sio non posso dir mio duolo appieno non mei voglio però tenere ascoso ch io ne farò pietoso ciascun cui tien il mio signor a freno ancorach io ne dica poi sopraggi ugoe e dice apri lo ngegno se le parti di fuor son così belle l altre che den parer che asconde e copre ond io lo stato mio dir non potrìa lasso eh io non vorrìa giammai trovar chi mi desse conforto finch io sarò dal suo bel viso scorto canzon tu puoi ben dir sta veritate posciachè al mondo bella dunna nacque nessuna mai non piacque generalmente quanto fa costei vertù mostra così che in lor più cresca ond io ohe sì leggiadri star gli veggio cosi fra me sospirando ragiono d io gli dissi che hai cattivello d ei rispose io ho guai e penserò che nostra donna muor dolce fratello se tu fossi dentro a qne bracci fra quella partita tanto piacer avrebbe la tua vita che dir per me non si potrebbe il quinto a bella stella che il tempo misura sembra la donna che mi ha innamorato posta nel ciel d amore come quella fa di sua figura a giorno a giorno il mondo illuminato più bella assai la porto nella mente che non sarà nel mio parlar udito perch io non ion fornito d intelletto a parlar cosi altamente né a contar il mio mal perfettamente soave a guisa va di un bel pavone diritta sopra sé come una gru a tedi che propriamente ben par sua quadto esser puote onesta leggiadria onora perocché vede in lei perfetta luce per la qual nella mente si conduce piena vertute a chi se ne innamora e questo é che colora quel ciel d un lume eh agli buoni è daoa con lo splendor che sua bellexza addace truovi vertù per esempio ha chi lui piglia o falsi cavalier malvagi e rei nemici di costei ch al prenze delle stelle simili beni al cor gentile accosta che n donar vita è tosta col bel sollazzo e co begli atti nuovi ch ognora par che truovi tanto son belle e di tanta vertute chem possente signore dico quel che è nel core appena di parlar di lor s aita dolesi tuna con parole molto e n sulla man ù posa come succisa rosa il nudo braccio di dolor colonna sente lo raggio che cade dal volto ma v uno e p altro in ciò diletto tragge già non s induce ad ira per parole ma quelle sole ricole che son buone e sue novelle tutte quante son belle e riceve v uom cui questa tuole mai non sen dole né sole per dotiar luce alle stelle né per prender da elle nel suo effetto aiuto e questo vo per merto per voi non per me certo ch aggiate a vii ciascuno ed a dispetto ch assimiglianza fa nascer diletto re donne intorno al cuor mi son tennt e sgìonsi di fore che dentro siede amore lo quale è in signoria della mia vita che non solvete quel che qon si spende se fate a cui si rende noi so posciachè tal cerchio ne cinge chi di lassù ne riga colpa della ragion che noi gastiga se vuol dire io son presa io dico a toi che siete innamorate che se beliate a tol fu data e vertù a noi ed a costui di due potere ud fare voi non dovreste amare ma coprir quanto di beltà v dato e questa ch era si di pianger pronta tosto che lui intese più nei dolor s accese dicendo or non ti duol degli occhi mieif per nessuna grandezza monta in orgoglio ma quando gp incontra che sua franchezza gli convien mostrare quivi si fa laudare color che vivon fanno tutti contra chi è servo è come quel ch è seguace ratto a signore e non sa dove vada per dolorosa strada come r avaro seguitando avere ch a tutti signoreggia corre t avaro ma più fugge pace ciascuna par dolente e sbigottita come persona discacciata e stanca cui tutta gente manca e cui vertute e nobiltà non vale di pochi tiyanda rispose in toce con sospiri mista noslra natura qai a te ci manda ma qaei non v apre v ale se par tiene quando s è partita tanto par che gv incresca come ciò possa dar sicché non esca disvelato v ho donne in alcun membro la viltà della gente che vi mira perchè gli aggiate in ira ma troppo è più ancor quel che s asconde perchè a dire è ledo per se è car tenuto desiato da persone sagge che dell'altre selvagge cotanto lod quanto biasmo prezza drixzate i colli ecco l arme ch'io volli per nod v usar le vedete torbate larghezza e tempecaosa e v altre nate del nostro sangue mendicando tanno queste cosi solette venute son come a casa d amico che sanno ben che dentro è quel chio dico cader tra buoni è pur di lode degno e se non che degli occhi miei'l bel segno per lontananza m'ò tolto dal viso che m ave in foco miso lieve mi contevei dò che m è grave che la beltà ch'amore in voi consente a virtù solamente formata fu dal suo deci'eto antico contra lo qual fallate fenno i sospiri amore un poco tardo e pm con gli occhi molli che prima fnron folli salato le germane sconsolate pofciachè prete p nno e p altro dardo disse perchè da questo punto con rima più sottile tratterò il ver di lei ma non so a cui giuro per colui ch amor si chiama ed è pien di salate che senza ovrar vertute nessun puote acquistar verace loda a cintura poiché fatta si fu palese e conta doglia e vergogna prese il mio signore e chiese chi fosser t altre due ch erao con lei ecco giunti a colei che ne pareggia dimmi che hai tu fatto cieco avaro disfatto rispoodimi se puoi altro che nuuai altra mantiene ascosa la faccia lagrìmosa discinta e tcalxa e sol di sé par doom ah compoca difesa mostra signore a cui servo sormonta qui si raddoppia v onta se ben si guarda là dov io come amor prima per la rotta gonna la tide in parte che tacere è bello i pietoso e fello di lei e del dolor fece dimanda maledetta tua calla che lasiogò cotanti sonni invano maledetto lo tuo perduto pane che non si perde al cane che da sera e da mane hai ragunato e stretto ad ambe mano ciò che sì tosto si farà lontano yertnte al suo fattor senfpre sottana lui obbedisce a lui acquista onore donne tanto eh amore la segna d eccellente sua famiglia nella beata corte ell'è verace insegnai la qual dimostra uma vertù dimora perchè son certo sebben la difendo nel dir com io la intendo chamor di sé mi farà grazia ancora ed altri son che per esser ridenti dmntendimenti gorrenti vogliono esser giudicati da quei che somngannati yeggendo rider cosa ghe lo intelletto ancora non la vede morte repugna sì che lei noo cura o eara ancella e pura colt hai nel ciel misura tu sola fai signore e questo prora che tu sei possession che sempre giova tempo fu già nel quale secondo il lor parlar fnron dilette or sono a tntti in ira ed in non cale ancorché ciel con cielo in punto sia che leggiadria disvia cotanto e più quant io ne conto ed io che le son conto mercè d'una gentile che la'riistrava in tatti gli alti sui non tacerò di lei che bella mia farmi parria sì ria ch'ai suoi nemici sarie giunto non è pura vertù la disviata poich è biasmata negata dove è più verlù richiesta cioè in gente onesta di vita spiritale o d abito che di scienza tene del benefizio loda io to che ciascun m oda qual con tardare e qual con vana tìsta qual con sembianza trista tolge il donare in vender tanto caro quanto sa sol chi tal compera paga però se questo è danno pianganlo gli occhi e dolgasi la bocca degli nomini a coi tocca che sono a raggi di cotal ciel giunti come con dismisura si raguua così con dismisura si distringe quest è che molti pinge in suo servaggio e s alcun si difende non è senza gran briga morte che fai che fai buona fortuna messione abuon non può piacere perchè l tenere savere fora e fuggirieno il danno che s aggiunge allo inganno di loro e della gente bastia le parti ignnde lo dolce pomo a tutta gente niega per cai ciascun man piega s egli atvien che tu mai aìcnn tmoid amico di vertù ed ei ti priega questo servo signor quanto è protervo che gli occhi ch alla mente lume fanno chiusi per lui si stanno sicché gir ne conviene all altrui posta ch adocchia pur follia ma poco vale che empre fugge l esca poiché girato v ha chiamando molto gittau pasto ver lui tanto glien cale vede parlan con vocaboli eccellenti vanno spiacenti gontenti che dal volgo sieno lodati non sono innamorati mai di donna amorosa ne parlamenti lor tengono scede non moverieno il piede per donneare a guisa di leggiadro ma questo fuoco m ave già consumate si l'ossa e la polpa che morte al petto m ha posto la chiave onde s io ebbi colpa in ciascuno e ciascuno vizio assembro perch amistà nel mondo si confonde che v amorosa fronde di radice di bene altro ben tira poi suo simile in grado lucenteed io ch'ascolto nel parlar divino consolarsi e dolersi cosi alti dispersi l esilio che m è dato oner mi tegno e se giudizio o forza di destino tuoi pur che il mondo versi i bianchi fiori in persi ma perocché pietoso fu tanto del mio core che non sofferse d'ascoltar suo pianto io canterò cosi disamorato contr'al peccato ch'è nato in noi di chiamare a ritroso al gran pianeta è tutta simigliante che da levante avante infino attanto che s asconde con li bei raggi infonde vita e vertù quaggiuso nella materia sì com'è disposta chiamando amore appetito di fera daute mime la o cotal donna pera che sua beltà dichiera da naturai bontà per tal cagione e crede amor fuor d'orto di ragione fatti di color nuovi poi gli ti mostra e u fior ch è bel di fuori fa desiar negli amorosi cuori fassi dinanzi dallo avaro volto yertù eh euuoi nemici a pace invita con matera pulita per allettarlo a sé sono che per gittar via loro arere gredon capere valere là dove gli buoni stanno che dopo morte fanno riparo nella mente a quei cotanti c hanno conoscenza più lune ha volto il sol poiché fo spenta se colpa muore perchè l'uom si penta canzone a panni tnoi non ponga nom mano per veder qael che bella donna chìnde e perocché il mio dire util vi sia discenderò del tutto in parte ed in costrutto più lieve perchè men grave sntenda che rado sotto benda parola oscura giugne allo intelletto perchè parlar con voi si vuole aperto ch'è vile e noioso per nome di valore cioè di leggiadria eh è bella tanto che fa degno di manto imperiai colui dove ella regna poi cominciò siccome saper dei di fonte nasce nilo picciol fiume ivi doveri gran lume toglie alla terra dei vinco la fronda servo non di signor ma di tìi servo si fa chi da cotal signor si scosta udite qaanto costa se ragionate v uno e v altro danno a chi da lei disvia uomo da se vertù fatta ha lontana uomo non già ma bestia ch qom somiglia o dio qual meraviglia voler cadere in servo di signore ovver di vita in morte dunque se questa mia materia è baoua come ciascun ragiona sarà vertù e con vertù s annoda ma come al furto il ladro cosi vanno a pigliar villan diletto non però che in donne è cosi spento leggiadro portamento che paiono animai senza intelletto uoglia mi reca nello core ardire a voler eh è di ventate amico però donne s io dico parole quasi contra a tutta gente non vi maravigliate ma conoscete il vii vostro desire io che son la più trista son suora alla tua madre e son drìttara poterà vedi appanni ed a cintura non noi che semo delf eterna rocca che se noi siamo or punti noi pur saremo e por troverem geat che questo dardo farà star lucenteed lietamente esce dalle belle porte alla sua donna torna lieta va e soggiorna lietamente ovra suo gran vassallaggio per lo corto viaggio conserva adorna accresce ciò che trova falsi animali a voi ed altrui crudi che vedete gir nudi per colli e per paludi uomini innanzi a cui vizio è fuggito e voi tenete vii fango vestito dunque seirè in cavalier lodata sarà causata mischiata di più cose perchè questa goutien che di se vesta l'un bene e l'altro male ma rertù pura in ciascuno sta bene sollazzo è che con vene con essa amore e v opera perfetta da questo terzo retta è leggiadria ed in suo esser dura siccome il sole al cui esser s adduce lo calore e la luce con la perfetta sua bella figura volete udir se piaga tanto chi prende smaga che'l negar poscia non gli pare amaro così altrui e se concia udite come conchiudendo vado che non de creder quella cui par ben esser bella essere amata da questi ootali che se beltà fra mali vogliamo annoverar creder ai puone sovra la vergi n ondo generai io costei che m è da lato e che s'asciuga con la treccia bionda questo mio bel portato mirando se nella chiara fontana generò questa che m'è più lontana poiché non è terlù eh era suo segno lasso a che dicer vegno dico che bel disdegno sarebbe in donna di ragion lodato partir da sé beltà per suo comiato hanno falso giudicio in lor sentenza qual non dirà fallenza divorar cibo ed a lussuria intendere ornarsi come vendere si volesse al mercato denoa saggi o mi sod pargoletta bella e nova e son venuta per mostrarmi a vni delle bellezze e loco dond io fui che non gli fu in piacere alcun disdetto quando natura mi chiese a colui che volle donne accompagnarmi a vul le qaai non posson esser conosciute se non per conoscenza d nomo in cui amor si metta per piacere altrui di perder la vita perocch'io ricevetti tal ferita da un eh io vidi dentro agli occhi sui gh io to piangendo e non m acquetai pui queste parole si leggon nel viso d'ana angioletta che ci è apparita ond io che per campar la mirai fiso nd sono a rischio di perder la vita io fui del cielo e tornerò v vi ancora per dar della mia luce altrui diletto e chi mi vede e non se ne innamora d amor non averà mai intelletto giascana stella negli occhi mi piove della sua luce e della sua vertute le mie bellezze sono al mondo nove perocché di lassù mi son venute guardando vidi un angiol figurato a chi era degno poi dava salute con gli occhi suoi quella benigna e piana empiendo il core a ciascun di virtute ma fa che prenda per io primo dono questi tuoi frati ed a lor si comanda che stien con lui e qua non tomin mai ma fa che la praga prima da un lato di meuccio quei che t ama assai delle sue gioie più care ti manda per accostarsi al tuo coraggio buono quando m apparve amor subitamente cui essenza membrar mi dà orrore allegro mi sembrava amor tenendo mio core in mano e nelle braccia avea madonna involta in un drappo dormendo e sua beltate è di tanta vertute che nulla invidia all'altre ne procede atizi le face andar seco vestute di gentilezza d amore e di fede o fin piacer di quello adomo viso compose il dardo che gli occhi lanciaro dentro dallo mio cor quando giraro ver me the sua beltà guardava fiso amor m assale subitanamente sicché la vita quasi m abbandona campami un spirto vivo solamente e quei ri iman perchè di voi ragiona ispesse fiate vengommi alla mente l oscure qualità eh amor mi dona e viemmeoe pietà sicché sovente io dico lasso avviene egli a persona ivi un di loro in questo modo al core dice pietà non è la vertù nostra che tu la truovi e però mi dispero more e m cor gentil sono una cosa siccome il saggio in suo dittato pone e cosi esser v un senza v altro osa gom alma razionai senza ragione u dipoi mi pianse ogni pensiero nella mente dogliosa che mi mostra sempre davanti lo suo gran valore chino quaodo'mi vide mi chiamò per nome e disse io tegno di lontana parte dove era lo tuo cor per mio volere recolo a servir novo piacere allora presi di lui sì gran parte gh egli disparve e non m accora come allor sentii lo spirito diviso da quelle membra che se ne turbaro e quei sospiri che di fore andaro dicean piangendo che u core era anciso a ciascun alma presa e gentil core nel cai gonspetto viene il dir presente in ciò che mi riscrivan suo parvente salute in lor signor cioè amore già eran quasi che atterzate v ore del tempo ch'ogni stella è più lucente la vista sua face ogni cosa umile non fa sola se parer piacente ma ciascuna per lei riceve onore ed è negli atti saoi tanto gentile che nessun la si può recare a mente che non sospiri in dolcezza poscia mi sforzo che mi voglio aitare così smorto d ogni valor voto tegno a vedervi credendo guarire e se io levo gli occhi per guardare nel cor mi s incomincia un terremoto trovai amor nel mezzo della via in abito legger di pellegrino nella sejivnza mi parea meschino comblsse perduto signoria e sospirando pensoso venia per non veder la gente a capo chino fagli natura quando è amorosa amor pregiare il cor per sua magione dentro alio qual dormendo si riposa tal tolta brieve e tal lunga stagione stagione beltate appare in saggia donna pui che piace agli occhi sicché dentro al core nasce un desio della cosa piacente tanto dura talora in costui che fa svegliar lo spirito ede perfettamente ogni salute chi la mia donna tra le donne vede quelle che vanno con lei son tenute di bella grazia a dio render ele gli occhi a veder chi mi tira per eh ib non posso più viver con ui ed onorate che questi è colui che per le gentil donne altrui marlira ponti sera e mattin contento al desco poiché del car figliuol vedi presente el fruito che speresti e sì repente s avvaccia ne lo stil greco e francesco n bellezza e virtù allo intelletto e fan quistion come nn caor puote stare infra duo donne con amor perfetto altra ha bellezza e vaga leggiadrìa e adorna gentilezza le fa onore et io mercè del dolce mio signore sloramene a pie de la lor signoria xjue donne in cima de la mente mia venule sono a ragionar d'amore l una ha in se cortesia e valore prudenzia et onestate n compagnia u che stampi lo colle ombroso e fresco ch è co lo fiume che non è torrente linci molle lo chiama quella gente in nome italiano e non tedesco perchè cima d'ingegno no s astalla in quella italia de dolor ostello di cui si speri già cotanto fruto gavazzi pur el primo haffaellq che tra dotti vedrallo esser veduto la sua virtute ch ancide senz ira pregatel che mi lasci venir pui ed io vi dico che li modi sui cotanto intende quanto v uom sospira ella m è giunta fera nella mente e pingemi una donna sì gentile che tutto mio valore a pie le corre e fammi udire una voce sottile che dice le il fonte del gentil parlare che amar si può bellezza per diletto e amar puossi virtù per alto oprare che sua mercè conforta l anima mia piena di gravitate a dirlo a me lontano lo mandate adonne deh vedeste voi v altr ieri quella gentil figura che m'ancide io dico che quand ella un po sorride ella distrugge tutti i miei pensieri giugne nel cuor colpi sì fieri che della morte par che mi disfide però madonne qualunque la vide se v encontrate per via ne sentieri restatevi con lei per pietate e umilmente la facete accorta che la mia vita per lei morte portar lascia piangere a noi e triste andare e fa peccato chi mai ne conforta che nel suo pianto l ultimo parlare ella ha nel viso la pietà si scorta che qual v avesse voluta mirare sana dinanzi a lei caduta morta e se venite da tanta pie tate piacciavi di ristar qui meco alquanto e che che sia di lei noi mi celate io veggio gli occhi vostri e hanno pianto vedeste toi vostra donna gentile bagnar nel viso suo di pianto amore ditelmi donne che mei dice il core perch io vi veggio andar senza atto vile perchè piangi tu si coralmente che fai di te pietà venire altrui tedestu pianger lei che tu non pui punto celar la amor sente a pietà donne chiamare mostrando amaro dool per gli occhi fore perché villana morte in gentil core ha messo il suo crudele adoperare ond io mi cangio in figura d altrui sia non si ch'io non senta bene allora gli guai de discacciati tormentosl e se con tatti to fare accordansa contenemi chiamar la mia nemiea madonna la pietà che mi difenda e quand io vi son presso sento amore che dice fuggi se ì perir t è noia lo viso mostra lo color del cora gh è tramortendo dovunque e per la d rietà del gran tensore le pietre par ohe gridin muoia mnoia peccato fa chi allofu mi vede se palma sbigottita non conforta sol dimostrando che di me gli se lo sateste non porria pietate tener più contra a me v usata prova che quando amor si presso a voi mi trota prende baldanza e tanta sicurtate che per la pietà che u vostro gdbbo occide lo qual si cria nella vista morta degli occhi e hanno di lor morte voglia uro folle ragiona il suo valore altro sperando m'apporta dolzore altro pianger mi fa spesse fiate e sol s accordano in chieder pietate tremando di paura eh è nel core riguardava ver lo ciel sovente dove palma gentil già locata era che donna fu di si gaia sembianfa guastando ciò che al mondo e da lodare in gentil donna fuora dell onore udite quanto amor le fece orranza gh io m vidi lamentare in forma vera sovia la morta immagine avvenente l fiere tra miei spirti paurosi e quale ancide e qual càccia di fora sicch ei solo rimane a veder tui che tal per me sta in cima della rota che in simil modo rubandt m offese onde la sedia poi rimase vuota tu che salisti quando quegli scese pigliando asempro mie panile nota e fa che impari senno alle sue spese come sarebbe firenze reale ma siate certi che di questo male per tempo o tardi ne sarà tendetta chi mi torrà converrà che rimetta in me comun del irio capitale poi che justizia vedi che mi vendica deh non voler del mio tesor far endica più no vo discovrir qual donna sia che per le propietà sue conosciute chi non merta salute no speri mai d'aver sua compagnia e ciò che in donna è da pregiar virtute in gaia gioventù te distrutta hai v amorosa leggiadria e cui saluta fa tremar lo core sicché bassando il viso tutto smuore ed ogni suo difetto allor sospira fugge dinanzi a lei superbia ed ira la lingua s'affatica e se di grazia ti vo'far mendica conviene si ch'io dica lo tuo fallir d ogni torto tortoso non è laudato chi prima la vide quel ch ella par quand un poco sorrìde non si può dicer né tenere a mente si è nuovo miracolo gentile aiutatemi donne a farle onore ogni dolcezza ogni penserò umile nasce nel core a chi parlar e di pietà nemica di dolor madre antica giudizio incontrastabile gravoso poich bai dato matera al cor doglioso ond io vado pensoso di te non però che a le genti sia nascoso ma per farne cruccioso chi d'amor per innanzi si nodrica dal secol hai partita cortesia sbalordito dopo essersi un po fatto pregare e minacciare efix caricò la bisaccia sul cavallo che pareva si fosse addormentato poi montò in groppa alle spalle di don predu cercando di farsi leggero zitto se no ti scaravento dentro il fiume senti adesso continuerete a far debiti per mantenere il ragazzo prenderete denari da kallina il demonio l'affondi eccolo che adesso ritorna con grixenda dalla fontana si vedevano infatti in lontananza tra il verde delle macchie lui alto e verdognolo al diavolo le cugine e la loro testa piena di vento son loro che mi han trattato sempre da nemico e nemico sia ma tu ricordati efix il poderetto lo voglio io seduto all'ombra del muro cominciò a intagliare lo spiedo le donne ridevano intorno a lui giacinto come sempre taceva e pareva intento alla voce della fisarmonica che riempiva di lamenti e di grida il cortile male avremo un po di maldicenza e il vostro giacinto è un bravo ragazzo viene a messa e alla novena ben educato affabile ma mi raccomando attenzione bada ti avverto efisè ti taglio le canne della gola sei avvertito l'uomo dietro ansava a chi al barone morto che vive ancora nel castello ma donna ruth si mise l'unghia dell'indice sulla bocca non bisognava parlar di morti alla festa alla fuga l'indomani all'alba efix riportò il cavallo in paese e raccontò alla padrona giovine il divertimento della sera prima parlavano piano come di cosa grave ma donna ruth si affacciò alla porticina con in mano una coscia d'agnello bianca di grasso col rognone violetto coperto dal velo e interruppe il colloquio ansava oppresso da un peso ben piú grave della bisaccia di cui don predu aveva voluto liberarlo dio signore perché parla cosí don predu come un nemico delle sue povere cugine la guardava con tenerezza vide giacinto sollevar gli occhi pieni d'amore e di desiderio e in cuor suo benedisse i due giovani lei piccola e nera tutti e due con in mano le secchie scintillanti che di tanto in tanto si toccavano e di cui l'acqua traboccando si mischiava e sgocciolava cosa insolita vedendo efix si fermò e che facciamo con questa bisaccia sei stato a rubar fave efix s'alzò rispettoso il tempo s'era rinfrescato dai monti del nuorese scendeva il venticello dei boschi e correva correva sulle erbe lungo il fiume e pareva volesse scendere con questo al mare don predu si gonfiò tutto dal ridere una risata silenziosa feroce ah ecco ci siamo ecco che hai già la testa piena di vento si divertono domandò efix deponendo la bisaccia ai piedi delle sue padrone e lui balliamo sempre disse donna ester e donna ruth si alzò per riporre la roba e tu vai a piedi babbèo anche il cavallo ti fanno fare adesso dammi la bisaccia te la porto non scappo no se vuoi esser piú sicuro monta su in groppa anche tu venderete il podere ricordati che lo voglio io se non mi avverti a tempo se farete come altre volte che invece di vendere a me per il prezzo giusto avete venduto a metà agli altri fuori giacinto s'era messo a sedere a gambe aperte e vi dondolava in mezzo le mani ascoltando kallina che lo invitava a mangiare con lei le fave cotte col latte son le provviste per le mie dame e lei dove va anche don predu andava laggiú dalla sua bisaccia a fiorami usciva l'odore del gattò che portava in regalo al rettore suo amico e il collo violetto di una damigiana l'idea che il cugino ricco facesse caso del nipote povero bastava per renderla felice le donne lodavano giacinto grixenda a sua volta sembrava eccitata per l'arrivo di don predu quello vede disse sottovoce a giacinto mentre attraversavano il cortile il martirio durò tutta la strada finché efix stanco piú che avesse viaggiato a piedi scivolò dalla groppa del cavallo e tirò giú la bisaccia quello suo zio è un uomo che si diverte e spende nelle feste non sta melanconico come lei cento lire ha cento lire butta cosí prese un po d'acqua con le dita e gliela buttò sul viso senza ch'egli cessasse di sorridere con gli occhi dolci pieni di desiderio mostrandole fra le labbra rosee i denti bianchi quasi volesse morderla un ragazzo cosí docile non l'avevo mai conosciuto e bello poi rassomiglia al barone antico bisogna chiamar efix perché faccia uno spiedo di legno giacintino va grixenda corse lei a chiamare il servo gli si fregò addosso come una gattina gli diede da baciare il bambino se le riusciva si sarebbe cosí vendicata di grixenda che si era preso tutto per sé lo straniero se vuole ha subito un posto a nuoro eppoi ha anche denari alla banca tu li hai contati babbèo ah efix in fede mia a te danno da mangiare fandonie invece di pane andò su dal prete a portargli un cestino di biscotti regalo di una paesana e vide di lassú don predu indugiatosi ad abbeverare il cavallo alla fontana raggiungere giacinto e grixenda e curvarsi a dir loro qualche cosa ma certo per vivere in quei posti ci vuole molto denaro ci son signori che hanno terre quanto è grande la sardegna e uno fa elemosine piú del re e l'usuraia traendo il filo fra il pollice e l'indice e girando il fuso sul ginocchio diceva con dolcezza insolita dimmi quanto ti devono adesso le tue nobili padrone nulla mi devono io devo tutto a loro le serve del prete corsero fuori per aiutare don predu a scaricar le bisacce mentre le altre donne affacciavano i visi pallidi alle porticine e il cane dopo aver un po abbaiato si slanciava alto davanti al cavallo quasi volesse baciarlo ma arrivò natòlia dondolando i fianchi il mio padrone e don predu invitano don giacintino a pranzo ed egli si alzò dopo aver sbattuto bene l'orlo dei calzoni nell'interno delle capanne le donne sedute per terra bevevano il caffè cullavano i bimbi e sull'alto del belvedere sullo sfondo del cielo dorato la figura nera di prete paskale salutava col fazzoletto turchino donna ester lo seguí con gli occhi e guardò a lungo verso il belvedere come affascinata dal luccichio dei bicchieri e del vassoio d'argento che natòlia agitava lassú come uno specchio entrando nel recinto rivide la solita scena le sue dame sedevano sulla panchina con le mani in grembo kallina filava coi piedi nudi entro le scarpette a nastri come sono contenta zio efix stanotte balleremo ancora ma guardate il vostro padroncino pare faccia la corte a kallina che cosa son cento lire io ne ho spese mille in una notte e non mi sono divertito grixenda depose la secchia sul sedile e si gettò sopra il bambino che le sorrideva dal giaciglio agitando le gambine in aria e tentando di afferrarsele con le manine sporche tutti e tre ridevano la fanciulla a testa bassa giacinto toccando il collo del cavallo efix disse il prete sbattendosi il fazzoletto sul petto per togliervi il tabacco ecco don predu perché parla cosí don predu disse efix con dignità il ragazzo è sincero buono non ha vizi non fuma non beve non ama le donne avrà fortuna leggero adesso suderà sí il cavallo di vossignoria cosí il diavolo mi aiuti è il cavallo piú forte del circondario puoi caricargli su un monte lo porta vedi va come non avesse neanche sella gli baciò le cosce affondando le labbra nella carne tenera ove i solchi segnavano striscioline rosee e viola lo sollevò in alto lo riabbassò fino a terra lo sollevò ancora lo fece ridere lo portò fuori stringendoselo forte al petto e i due pareva provassero piacere a quel contatto perché guardavano le secchie a testa bassa e ridevano efix ebbe un presentimento la tocchi la saetta don predu imprecò natòlia pur guardandolo con occhi languidi per tentarne la conquista di giacinto parlò commossa l'usuraia che giovane affabile di poche parole ma buono come il miele si diverte come un bambino e viene qui a mangiare il mio pane e dar molto frutto come era loro dovere ma un rumore nella strada richiamò la sua attenzione don predu fiero e pesante sul suo cavallo nero grasso passava dietro la siepe sí divertitevi amatevi alla festa si va per questo e la festa passa presto piano donne disse don predu c'è dentro le bisacce qualche cosa che si rompe a toccarla come voi noemi sembrava tranquilla solo quando egli ripartí per il poderetto corse al portone raccomandandogli di tornare fra tre giorni per portare provviste alle sorelle perché vagabondo era impiegato che impiego aveva contava le ore un buon impiego invece nella dogana efix sostò al poderetto presso l'ontano al limite sabbioso del campo delle angurie e guardando i tralci carnosi che correvano avviluppandosi qua e là come serpi sotto le foglie e dimmi tu cosa è venuto a frugare qui quel vagabondo di mio nipote efix gli fece una smorfia alle spalle ah ecco perché l'aveva preso dopo tre giorni efix tornò e per non pagare il nolo del cavallo si caricò sulle spalle la bisaccia e s'avviò a piedi gli pareva che avessero come del resto tutti i cespugli tremuli intorno qualche cosa di vivo di animale e parlava loro come lo intendessero raccomandando loro di non stroncarsi di non seccarsi di crescere bene il ragazzo s'era seduto stanco sulla pietra davanti alla capanna e si slacciava gli scarponi domandando se non c'era nulla da mangiare ho corso come un cerbiatto avevo paura dei folletti oh bisognerebbe farla uscire prendere un po d'aria questo penso anch'io ma dove don predu guardava laggiú verso il fiume il suo viso sembrava diverso sembrava quasi bello cosí andava andava ma non trovava pace e il suo pensiero era sempre laggiú fra le canne e gli ontani del poderetto specialmente alla sera se un usignuolo cantava la nostalgia lo struggeva che tutti in paese temevano e disprezzavano a sua volta l'usciere esitò ancora prima di consegnarle la carta finalmente si decise e andò via rapido ma quando efix gli ebbe toccato lievemente il cappotto si volse dapprima sorpreso poi violento senza riconoscere il mendicante al diavolo neanche qui lasciate in pace ma eccolo che vien su per il sentiero trascinandosi a fianco come un cane la bicicletta polverosa arriva ansante quasi venga dall'altro capo del mondo ma che buono disse noemi senza piú ridere è vecchio adesso e non può piú beffarsi del prossimo ecco tutto non parliamo di lui uno struggimento di umiliazione tutti gli affanni i rimpianti il rancore e l'ansito della peccatrice i monticoli sopra i paesetti e in fondo la nuvola color malva e oro delle montagne nuoresi e le superstiti un poco sfrondate anch'esse pareva si curvassero a guardare le compagne morte accarezzandole con le loro foglie ferite sí il mio padrone l'ha veduto ultimamente ma pare non sia un posto molto di lusso basta vivere stefana ammoní efix senza sollevare la testa basta vivere senza peccare no egli non lo conosceva ma era certo che andando a nuoro avrebbe ottenuto il posto noemi sorrideva con rancore e con ironia curva a punger la frittata tutto gli sembrava lontano sempre piú lontano come se egli si fosse imbarcato e dal mare grigio e torbido vedesse dileguarsi la terra noemi stava sempre sul belvedere tra gli avanzi del banchetto intorno a lei scintillavano le bottiglie vuote i piatti rotti qualche mela d'un verde ghiacciato un vassoio e un cucchiaino dimenticati il mio amico disse lasci i denari e torni piú tardi per la ricevuta che dev'essere firmata dal superiore il capitano lasciò i denari il mio amico li prese andò fuori li giocò e li perdette tu pure lo sai come lo sai sono stato io il primo paraninfo il primo e l'ultimo gridò noemi buttando via il gatto come un gomitolo basta non voglio se ne parli piú tua nonna è una strega lei e tu tu e lei lasciate in pace i morti gridò efix bocconi soli ci vogliono disse kallina a efix dopo averlo chiamato ammiccando vieni efix bevi un bicchiere di vernaccia sai chi me l'ha regalata ed era stato lui quasi vinto dalle descrizioni del compagno a proporre di visitare il poderetto ed avevano visitato il poderetto lasciando giú il cavallo a strappare qualche fronda della siepe del muricciolo inquietudini egli spendeva e non guadagnava ed anche il pozzo piú profondo pensava efix ad attingervi troppo si secca e giacinto che penava fra i dannati ma aspettando il termine dell'espiazione la domenica dopo pasqua andò a una piccola festa campestre nella chiesetta di valverde ah sei efix dio ti aiuti ebbene la lettera di chi era di don giacintino riprenderanno il discorso interrotto tanti mesi prima ed egli forse potrà portare la buona risposta a don predu si raschiò con l'unghia una macchia del corpetto guardandoci su attentamente i vorrà poi ah che dice balbettò efix trasaliva ad ogni colpo e gli pareva lo lapidassero ma raccoglieva le monete con una certa avidità e in ultimo finito il giuoco di nuovo si pentí e si vergognò tu dove lo hai conosciuto si vede da come scrive potrà far molto bisognerà però comprargli un cavallo affacciata al balcone con gli occhi fissi in lontananza a spiare anch'essa cosa c'era di là nel mondo i dispiace che te ne vai se no te la racconterei no non me ne andrò disse efix io ti accompagnerò d'ora in avanti ci porteremo per mano l'uno con sí lo so lo ha fatto ammaliare una ragazza povera che egli doveva sposare e non ha sposato va e impiccati maria che dici se lo ammaliava lo ammaliava per farsi sposare e non mi spingere per questo va a romperti il collo franzisca bè anche se torna non c'è piú nulla da perdere e non abbiamo bisogno di nessuno per difenderci egli raccolse di terra la viola e andò a sedersi sulla scala come la notte dopo la morte di donna noemi mi disse noemi ha il mio cuore perché il cuore dei morti rimane ai vivi va pottoi mi disse vedrai che noemi ti aiuterà queste proprie parole mi disse padrone sí egli faceva adorare un dio tutto d'oro per questo è rimasto nel mondo tanto amore del denaro e i parenti persino uccidono i parenti per il denaro persino le anime innocenti adorano il denaro le mie zie che sian fustigate e tu con loro se vuoteranno tutto il sacco dei loro peccati certo troverai il tuo padrone morto di sincope dentro il confessionale sí donna noemi se penso invece di camminare ti dico che stai male non scherzare che hai e sentiva entro il suo cuore l'ardore la dolcezza la passione di tutte quelle donne unite assieme giacinto le stringeva la mano e la festa intorno nel cortile nel mondo era per loro il tempo s'era fatto cattivo verso sera cominciò a piovere e i due compagni s'avvicinarono a una capanna di pastori ma dentro non li vollero e dovettero ripararsi sotto una tettoia di frasche a fianco della mandria nugoli di farfalle bianche e giallognole volavano di qua e di là posandosi confondendosi coi fiori dei piselli le cavallette si staccavano e ricadevano come sbattute dal vento no davvero lo prenda donna noemi sedette davanti a lei per terra a gambe in croce come uno schiavo prendendosi i piedi colle mani ma ancora una volta il suo cuore palpitava convulso e gli parve che i colpi battuti al portone gli si ripercotessero dentro le viscere tu tu tu no perché no egli stridette hai paura che ti rubi le angurie toglie una pietruzza da un vaso di violacciocche ed entrata in cucina saluta efix domandandogli se gli han già dato il caffè dato dato donna ester padrona mia bene sarà come la regina saba ma anche lei la regina saba non era contenta anche noemi si stancherà della sua croce d'oro e vorrà andare lontano come lia come la regina saba nei tempi di carestia cioè nelle settimane che precedevano la raccolta dell'orzo e la gente terminata la provvista del grano ricorre all'usura la vecchia pottoi andava a pescare sanguisughe e la vecchia contenta di sapere che il ragazzo una sera alla festa aveva detto la sposerò andò via senz'altro efix rimase solo in faccia alla luna rossa che saliva tra i vapori cinerei della sera ma piú dello zio pietro piú del milese certo zio pietro cos'è zio pietro ha lasciato le zie soffrire sole per tanti anni esposte a tutte le miserie e alle beffe di tutto il paese il rettore e la sorella però sono usurai davvero sono ricchi quanto posseggono neanche loro che dici forse forse il milese ma un'usura giusta il trenta per cento non di piú seta vedeva efix aprire la capanna volgersi richiamandolo con un gesto malizioso dell'indice poi ritornare con qualche cosa nascosta dietro la schiena e inginocchiarsi ammiccando rientrando videro efix rialzarsi a fatica appoggiando la mano allo scalino allora noemi calda ancora di pietà e d'amore di dio lucidi all'ombra del fazzoletto ripiegato sul capo efix fratello caro come stai e le tue padroncine e questa visita siedi siedi indugiati mi diceva pottoi vieni assaggia questo caffè cosa ti pare è buono sí cosí umile era i loro volti eran vicini quello di lui aveva un odore maschio di sudore di pelle bruciata dal sole di vino e di tabacco quello di lei un profumo di chiuso di spigo e di lagrime ecco laggiú seduto sulla panchina di pietra addossata alla casa grigia del milese un grosso uomo vestito di velluto la cui tinta marrone fa spiccare meglio il colore del viso rosso e della barba nera non è don grixenda stava sempre male un altro poco e la trovava morta sí è venuto tacque col viso reclinato sulla fisarmonica gli occhi gravi di ricordo che dormiva nella camera terrena per vegliarlo s'alzò presto rimise tutto bene in ordine parlando sottovoce fra sé e curvandosi per fargli bere una tazzina di latte disse su efix allegro oggi predu fisserà il giorno delle nozze sei contento allora il capitano disse cerchiamo di aggiustare le cose io non voglio rovinarla venga a casa mia ecco il mio indirizzo venga domani e assieme andremo dai suoi superiori verso sera il cielo si schiariva tutto l'argento delle miniere del mondo s'ammucchiava a blocchi a cataste sull'orizzonte operai adesso ascoltami visto che da loro non si può ricavare niente ho interrogato kallina ma anche lei malanno l'impicchi tace sa fare i suoi affari quella dannata come posso dirvelo se non lo so neppur io dimmelo dimmelo ella insisté curvandosi su efix e toccandosi le collane quasi volesse levarsele e offrirgliele l'avete mandato via l'ha mandato via donna noemi se torna donna ester mia di grazia lo lasci entrare è bene cominciare a congedarsi che dici efix perché questa idea fissa perché non vuoi che venga il rettore ti reciterebbe il vangelo e non avresti piú paura di morire e il ragazzo le darà ascolto perché è buono e dice non mi dispiace altro solo che zia noemi soffra per me era il suo passaggio che destava lo scintillio dei rami e delle pietre sotto la luna e agli spiriti maligni si univano quelli dei bambini non battezzati spiriti bianchi che volavano per aria tramutandosi nelle nuvolette argentee dietro la luna allora le due serve cominciarono a parlar male delle cugine del padrone quando vado là col regalo entro il cestino mi accolgono come se vada a chieder loro l'elemosina e invece la porto loro io zuannantoni impaziente di riprendere la fisarmonica fu il primo a balzar fuori con la berretta in mano ma sulla porta si fermò guardò in su e diede un grido tutti si precipitarono a guardare e il dolore e l'insonnia mi hanno ridotta cosí piccola curva come succhiata dal vampiro è giusto pensava efix ma non lo disse noemi osservò che le calze di lui erano verdi un colore strano davvero per calze da uomo e accese il fuoco ripetendo fra sé ah ester gli ha scritto di nascosto che se lo curi lei adesso del muricciuolo lo spettacolo del mondo ed ecco don predu e i parenti arrivano per portar via la sposa entrano si dispongono intorno nella cucina come le figure di un sogno confusamente ma con rilievi strani di particolari don predu e dall'altra stava già donna noemi col dorso che ondulava lievemente a tratti sotto la stoffa nera opaca e un piede lungo e nervoso fuori dalla sottana sollevata solo son venuto a dirti che non devi piú rimetter piede in casa loro potevi risparmiarti questa fatica chi pensa a ritornare chiamò ma efix gli fece solo un segno di addio senza voltarsi appena fuori del paese cominciarono le questioni adattarsi bisogna disse efix versandogli da bere guarda tu l'acqua perché dicono che è saggia perché prende la forma del vaso ove la si versa ma subito dietro lo spiazzo biancheggiava fra i melograni e i palmizi simile a un'abitazione moresca con porte ad arco logge in muratura finestre a mezza luna la casa di don predu tutto è luce dolcezza le sue nobili padrone ringiovaniscono si risollevano a volo come aquile che han rimesso le penne la loro casa risorge dalle sue rovine e tutto intorno rifiorisce come la valle a primavera noemi è terribile egli gemette a un tratto nascondendosi il viso fra le mani ah efix sono cosí amareggiato eppoi mi fa tanta vergogna vederle cosí misere rispose giacinto subito lusingato conosco un po la vita null'altro si fa presto a conoscere la vita quando si nasce dove sono nato io ma tu pure conosci la vita a modo tuo e per questo ci siamo capiti anche parlando un diverso linguaggio questo suo primo viaggio aveva però uno scopo egli quindi si preoccupava ancora delle cose del mondo e di arrivare presto e di sbrigarsi commosso tacquero poi giacinto riprese a parlare con una voce tenue dolce che vibrava nel silenzio lunare come una voce infantile non andava quasi piú in chiesa si trascinava qua e là per la casa si sedeva ogni tanto con le mani abbandonate sulle cosce dicendo che le facevano male i piedi e le rondini passavano incessantemente in giro sopra le loro teste come una ghirlanda mobile di fiori neri di piccole croci nere padrona mia non esce piú e dove vuoi che vada a quest'ora nessuno mi ha invitato a pranzo vorrei dirle una cosa è contenta di che anima mia infine espresse il desiderio di visitarle e di stabilirsi con loro se al paese trovava da lavorare il suo piccolo impiego nell'ufficio della dogana non gli piaceva era umile e penoso gli sciupava la giovinezza ho la febbre mi par di morire vorrei confessarmi e vieni proprio qui se non ti confessi col cristo mormorò la guardiana sorridendo ironica ma efix appoggiò di nuovo la fronte alla colonna del pulpito e con gli acceso efix si curvò a spegnerlo pensando che i pintor erano tutti cosí incuranti dell'economia e del pericolo il silenzio era tale che s'udivano le donne a sbattere i panni laggiú sotto il pino solitario della riva mai che cosa ti ha raccontato dimmi che non vuol piú vedermi che ha giurato di non pronunziare piú il mio nome lo so ma non importa son contento che si sposi sai cos'era accaduto l'ultima volta che venni io le dicevo sposatevi zia noemi ah tu avevi dei compagni sardi avevo dei compagni sardi uno vecchio e uno giovane i pare di averli ancora ai fianchi salvo il rispetto alle loro signorie disprezzo e lo domandi anche e perché sei ancora qui se non sai quello che hai fatto io non ti dico nulla non ti domando nulla perché non hai nulla neanche cuore hai sdraiato davanti alla capanna appena lo vide venir su con in mano il cestino che sebbene vuoto pareva lo tirasse giú verso la terra capí che si sapeva tutto meglio cosí poteva liberarsi d'una parte del peso che lo egli non rispose no non lo ingannavano ma l'ora non era ancor giunta ed egli si aggrappava alla vita solo perché aveva paura di deporre il suo peso in casa delle sue padrone intorno a lui la vita prendeva un aspetto nuovo un'onda di adesso me ne accorgo anch'io ci vuole altro ma tu dimmi tu io giacinto cosí ti dico le cose del mondo son cosí don predu vuole sposare donna noemi e donna noemi non vuole colpa tua sí le ho vendute in parte a un nuorese in parte le ho adoperate per accomodare il tetto e cosí ho pagato anche il muratore sai che l'ultimo giorno di quaresima il vento portò via le tegole gli pareva d'essere ancora seduto davanti alla sua capanna nel poderetto e sentiva il frusciare delle canne ed era la voce del suo cuore che gli diceva efix se stai lí per vera penitenza perché temi d'esser riconosciuto uno di questi si arrampicava sul muro e vi si affacciava come per guardare cosa c'era di là nel mondo quanti ricordi destava nel cuore del servo quest'angolo di cortile si disegnavano fra un cespuglio e l'altro sulla linea azzurrognola e lattea dell'orizzonte ma al di là vedeva efix aspettava ma dopo mezzogiorno la gente era già tutta ritornata alle capanne giú nella radura e don predu non era ancora passato solo le foglie delle canne si movevano sopra il ciglione dritte rigide come spade che s'arrotavano sul metallo del la giovinezza l'ardore il dolore di giacinto si trasfondevano in lei dimenticava i suoi anni il suo aspetto la sua essenza ebbene forse meglio cosí nella vita anche lui si volse supino e chiuse i pugni attraverso i buchi del tetto oscillavan le stelle ma non eravate in mare in mare sí cosa dico e in mare in burrasca anche i sono tante volte bagnato e con sorpresa di noemi che aveva seguito con la coda dell'occhio tutti i movimenti di lui egli non riattaccò il piuolo e com'era pallida e come il suo viso era giovane e vecchio nello stesso tempo l'orgoglio la passione il desiderio di spezzare la sua vecchia vita miserabile quella che deve accompagnare la sposa e due ceri con due nastri color rosa sostenuti da due manine pallide e tutti sono serii come venuti a prendere lui morto non la padrona sposa e camminano piano per non dargli ma tu che cosa puoi sapere efix stringeva fra le mani un pezzo di pane e gli sembrava di stringere il suo cuore tormentato dai ricordi rispetta le tue zie tu non le rivedrai piú donna ruth è morta giacinto allora abbassò il viso e si guardò le mani ma vide zia pottoi e richiuse istintivamente il portone per respingerla la vecchia spingeva a sua volta quella pace aumentava il turbamento di efix per la prima volta gli appariva chiaro come la roccia là sui monti attraverso l'aria diafana l'errore della sua penitenza no non era questo ch'egli aveva sognato tu fai tutto a scopo di bene sarebbe bella che lo facessi a scopo di male anche ma intanto ebbene non era poi un nemico è un parente alla fine e coi frantumi ricostruirsene un'altra nuova e forte le ardevano negli occhi sentimi efix disse ritraendo il lume dimmi almeno dove sei stato cosí ho voluto un poco girare il mondo sono stato fino in oriente dove c'era il tempio e la casa del re salomone e ad andarsene vagabondo era per dar tempo a giacinto di scender nella sua coscienza e a noemi di guarire dal suo male se ne va o no domandò noemi se ne andrà ella lo guardò fisso lo vide cosí grigio e scarno che ne ebbe pietà e non parlò piú ecco le siepi di gravi pomidoro lungo il solco umido ecco un campicello che sembra di narcisi ed è di patate ne vanno se ne vanno e dove volevo dire alle loro baracche a riposarsi e che lingua parlano lingua di tutte le parti io parlavo sardo coi miei compagni io non voglio piú venire con te piuttosto mi butto per terra e mi lascio morire tu sei uno stupido un buono a niente tu vieni con me per divertirti e tormentarmi va e impiccati va al piú profondo ma alla vecchia non importava nulla della gente di laggiú ho dovuto prendere il palo per difendermi intende vossignoria il servo è feroce non si fidi aprí l'armadio versò l'anice e guardò efix con un vago senso di terrore ma anche per scrutare se egli prendeva sul serio gli scherzi del padrone nulla di male padrona mia solo che devo andare è ora e allora va in buon'ora piano piano come salisse tacita dal sentiero accompagnata da un corteggio di spiriti erranti dal batter dei panni delle panas giú al fiume dal lieve svolazzare delle anime innocenti tramutate in foglie non poté fare a meno di ribattere qui non c'entra la provvidenza e non si tratta di questo si tratta aggiunse dopo un momento di esitazione si tratta di rispondergli netto e chiaro che in casa nostra non c'è posto per lui fuor dalla porta si vedeva kallina seduta insolitamente oziosa sulla sua pietra e grixenda col bambino in grembo pallida e triste fissava il belvedere del prete a sinistra di efix e percorrevano le sponde del fiume alla caccia dei cinghiali e delle volpi le loro armi scintillavano in mezzo ai bassi ontani della riva e l'abbaiar fioco dei cani in lontananza indicava il loro passaggio donna maria cristina è viva e s'affaccia al balcone ove sono stese le coperte di seta donna noemi è giovanissima è fidanzata a don predu ripeté giacinto e sollevò il viso guardandosi attorno quasi per accertarsi che la notte era bella efix ascoltava col gomito sul ginocchio e il viso sulla mano come i bambini intenti alle fiabe come lui sporge il petto coi pollici nei taschini del corpetto le altre dita rosse intrecciate alla catena d'oro dell'orologio egli sta lí tutto il giorno a guardare i passanti e a beffarsi di loro tua zia noemi t'ha bastonato grixenda non ti ha baciato abbastanza corfu e mazza a conca disse il milese ripetendo l'imprecazione della serva golosa camminare coi ciechi attraverso le valli e le tancas dell'altipiano e sognava le feste i soldi che cadevano davanti a lui le donne pietose i bei giovani sui cavalli balzani che correvano sulla costa del monte guai se le vedeva affacciate alle finestre verso il vicolo dietro la casa o se uscivano senza suo permesso le schiaffeggiava coprendole d'improper e minacciava di morte i giovani che passavano due volte di seguito nel vicolo stessa egli s'aggirava tra le rovine e gli sembrava di aver l'obbligo di scavare di ritrarre i cadaveri dalle macerie i tesori di sottoterra ma di non potere cosí solo com'era cosí debole i rosicchiano le ossa mi scarnificano sia per l'amor di dio egli sospirò guardandosi le mani nere tremanti le tue padrone stanno bene non si vedono piú neppure in chiesa ebbene te lo posso dire che ruth sia morta cosí forse anche lei sarebbe stata contenta efix s'alzò sentiva qualche cosa pungerlo in tutta la persona e aveva bisogno di andare di affrettare il destino nuoresi efix cammina piccolo e nero fra tanta grandiosità luminosa il sole obliquo fa scintillare tutta la pianura ogni giunco ha un filo d'argento da ogni cespuglio di euforbia sale un grido era tuo parente no ci siamo incontrati dieci anni fa alla festa del miracolo io allora avevo un compagno juanne maria ma ciò che impressionò efix fu di vedere donna noemi col fazzoletto bianco di donna ruth sul capo in segno di lutto era invecchiata bianca in viso come il lenzuolo rattoppato che ella rattoppava ancora rimise in ordine le trapunte e i cestini chiuse riaprí l'armadio strideva e pareva la sola cosa viva della casa levatrice si ostinò finché visse a dire ch'era stata un'illusione della febbre ma si sa ella diceva questo perché kallina tenesse il segreto i suoi occhi e i suoi denti scintillarono al tramonto e il suo viso diventò feroce di non ti vergogni domandò sottovoce afferrandogli le braccia e ficcandogli gli occhi negli occhi egli non vuole che essa esca di casa che vada a lavorare e se la trova sulla soglia la fa rientrare e se grixenda si lamenta egli dice per te io faccio morir le zie di dolore zia noemi specialmente e tutto questo era quanto di piú utile egli faceva il resto del tempo lo passava oziando di qua e di là per il paese notizie finalmente ella scrisse alle sorelle dicendo di trovarsi in un luogo sicuro e d'esser contenta d'aver rotto la sua catena le sorelle però non perdonarono non risposero ma le parole d'amore di giacinto balenavano lucenti sullo sfondo tenebroso e le sue stesse lagrime lo illuminavano gli splendevano intorno come stelle ottenne di coltivare a mezzadria il poderetto cosí portava in casa delle sue padrone la porzione di frutti che gli spettava infine dicevano le donne maliziose da venti anni a questa parte quando qualche avvenimento rompeva la vita monotona di casa pintor era invariabilmente una disgrazia anche il ragazzo s'era coricato ma non aveva voglia di dormire sedevo a tavola con loro li sentivo scherzare far progetti per me come fossi un loro figliuolo e tutto mi dava pena mi umiliava eppure non potevo andarmene una siepe di fichi d'india recingeva come una muraglia pesante il cortile di zia kallina anche lei filava piccola con le scarpette ricamate senza calze col visetto bianco e gli occhi dorati di uccello da preda allora giacinto lo guardò a sua volta da sotto in su maligno e sorpreso poi sollevò di nuovo le braccia e parve alzarsi da terra scuotendosi tutto contro efix come un'aquila sopra la sua preda ragazza le disse con voce straniera corri dalla maestra di parto e pregala di venir su stanotte al castello perché mia moglie la barona ha i dolori corri salva dal tetto a cono di canne e giunchi che copriva i muri a secco e aveva un foro nel mezzo per l'uscita del fumo pendevano grappoli di cipolle e mazzi d'erbe secche croci di palma e rami d'ulivo benedetto efix cacciò il cestino entro la bisaccia e mentre don predu andava via senza dir altro se ne tornò su alla capanna aveva paura che le padrone lo sgridassero sapeva d'aver commesso un atto grave forse un errore ma i denari a questo morto glieli hai presi malanno disse efix erano i miei che fanno i denari addosso a un morto non ti vergogni miserabile tu io posso aver errato ma son giovane e posso imparare perché vieni a tormentarmi scoppiò a piangere va muoviti chiama i pastori che stanno lassú nel bosco dove lo mandi che è cieco disse efix inginocchiato con una mano sul cuore del vecchio piú giú la biancheria odorosa di mele cotogne e canestrini di asfodelo e di giunchi sul cui sfondo giallino si disegnavano in nero i vasi i pesci gl'idoletti dell'arte sarda primitiva in quaresima le due sorelle andarono a confessarsi era un bel mattino limpido sonoro s'udivano grida di bambini e tintinnii di greggi giú fra i giuncheti della pianura andò dritto dall'usuraia e rise accorgendosi che sebbene non lo riconoscesse subito ella lo accoglieva benevolmente credendolo uno straniero un servo mandato da qualche proprietario per chiedere denaro mi lasci morire da servo davanti a dio non ci sono né servi né padroni disse donna ester e don predu si curvò e tentò di sollevarlo fra le sue braccia devo mettermi a cantare non è il messia ella disse passando di traverso nella porticina dal cui vano si vedeva l'interno d'una camera bianca con un letto antico non è contento d'esser venuto don giacintí non chiamarmi cosí disse allora il giovine io non sono nobile non sono nulla e la pena dell'uno era uguale a quella dell'altra e la pena di entrambi era la stessa di tutto quel popolo che ricordava come il servo un passato di tenebre donna ester non dimentica mai nulla e non trascura di osservar nulla cosí appena nel cortile s'accorge che qualcuno ha attinto acqua al pozzo e rimette a posto la secchia intanto efix sentiva le donne discutere su chi quel giorno aveva piú speso denari e s'era piú divertito e qualcuno diceva è don predu devo andare donna ester mia ero venuto solo per salutarla tu starai qui fino a domani disse noemi e con un gesto quasi felino gli tolse la bisaccia e la mise piú in là sulla panca ma una mano afferrò per il di dietro il suo cappotto e fermò il gruppo egli si buttò giú sussultando aprí gli occhi e vide donna noemi davanti a lui col lume in mano disse la vecchia e natòlia se ne andò con un peso sul cuore cosa strana ripassando davanti alla casa delle dame vide proprio efix salire su dalla strada solitaria e dove vuoi che vada allora in casa del rettore come i forestieri che non trovano alloggio io piuttosto non gli risponderei niente propose donna ruth togliendo di mano a noemi il telegramma che quella piegava e ripiegava nervosamente donna cristina è morta il viso pallido delle figlie perde un poco della sua serenità e la fiamma in fondo agli occhi cresce raccolti entro una capanna seduti per terra a gambe in croce intorno a una damigiana verso cui si volgevano come a un idolo i poeti improvvisavano ottave pro e contro la guerra di libia non sapeva come cominciare ma sapeva già che la padrona indovinava infatti noemi aveva lasciato cadere la viola in una valletta bianca della tela le batteva il cuore sí indovinava adesso donna ester e donna ruth sedevano umili e nere come due monache col fazzoletto bianco in testa e le mani sotto il grembiale pensando a noemi lontana a giacinto lontano le feste si rassomigliavano le principali erano di primavera e di autunno e si svolgevano attorno alle chiesette campestri solitarie sui monti sugli altipiani sull'orlo delle valli rifiuta rifiuto rifiuta ma perché donna noemi mia perché ma te lo sei dimenticato sono vecchia efix e le vecchie non scherzano volentieri non parlarmene piú e sebbene la vecchia padrona ammonisse ognuno deve andare coi pari suoi natòlia quando fu nella strada egli sentí che le donne ridevano parlando di lui e di grixenda devo parlarti disse efix e son qui parla sedettero nella cucina ma il borghese preparava la cena ed efix non voleva parlare in sua presenza da parte sua giacinto scherzava e rideva e non sollecitava il colloquio perché la sorte ci stronca cosí come canne sí egli disse allora siamo proprio come le canne al vento donna ester mia ecco perché anche la cucina era medioevale vasta bassa col soffitto a travi incrociate nere di fuliggine un sedile di legno lavorato poggiava lungo la parete al di qua e al di là del grande camino tutto era in ordine là dentro in alto alcune trapunte logore tappeti di seta coperte di lana che il lungo uso aveva ingiallito come lo zafferano dimmi tutto puoi dirmelo zuannantò io sono come di famiglia sí ecco vi dirò dunque grixenda stava male si consumava come un lucignolo a grappoli d'uva di cui solo qualche acino conservava come nei grappoli veri acerbi un po di rosso e di violetto le stesse pareti imbiancate con la calce i quadretti con cornici nere con antiche stampe di cui nessuno in casa conosceva il valore è dunque tempo di ritirarsi e chiuder gli occhi sotto la protezione degli angeli custodi efix si fece il segno della croce e si alzò ma aspettava ancora che qualcuno arrivasse noemi pensava bisogna chiamare zia pottoi bisogna mandar da efix come farò sola ah esse lo sapevano che doveva arrivare e mi han lasciata sola un cero dipinto una falce contro i vampiri e un sacchetto di orzo contro le panas ad ogni soffio tutto tremava e i fili dei ragni lucevano alla luna dirti giacinto rifece il viso infantile di un tempo triste e spaventato ah questo no questo no io non voglio che venga il focolare scopato tutto in ordine come il buon servo che se ne va e tiene al giudizio favorevole di chi deve sostituirlo la biancheria c'è tutto c'è le provviste non mancano eh cosí dio la conservi basta di queste cose poi parleremo con ester solo mi dispiace efix nonostante la luce il canto degli uccelli avrebbe creduto di assistere ad una messa di fantasmi eccoli son tutti lí è questo che dicevo sempre quando le vostre dame non volevano che io e giacinto ci sposassimo perché io son povera io dicevo non son giovane non gli voglio bene forse che donna noemi e don predu con tutta la loro roba sono piú ricchi di noi lo chiamai non rispondeva e non ho potuto toccarlo e son fuggito e poi son tornato tre volte cosí mai ho potuto toccarlo avevo paura egli era tornato in paese perché don predu aveva mandato a chiamarlo altrimenti non si sarebbe piú mosso dal poderetto che poteva la pietà di donna noemi contro il suo male non faceva che aumentarglielo egli si tolse la berretta come un penitente donna noemi mi perdoni io credevo di far del bene pensavo quando non ci sarò piú io esse almeno avranno chi le difenderà il suo credito aumentava di anno in anno tanto che donna ester un po scherzando un po sul serio gli prometteva di lasciarlo erede del podere e della casa sebbene egli fosse piú vecchio di loro ha idee buone è beneducato i ha mancato mai di rispetto questo no proruppe donna ester e anche donna ruth fece cenno di no ho trovato mio cognato in un luogo che pare l'inferno nel molino gli dissi tutto allora egli domandò tre giorni di permesso e venne con me con la testa fra le mani cantava e piangeva grixenda guardava avanti a sé con gli occhi umidi che riflettevano la fiammella dei ceri e cantava e piangeva anche lei si ripiegava di nuovo su sé stesso livido e tremante proprio come una canna al vento ma dopo lo spasimo provava una gran verso sera la raccolta era stata scarsa diede sfogo alla sua ira accusando efix di aver ammazzato l'altro compagno per liberarsene e tenersi i denari genero potevano mancar loro di rispetto salutale tanto e di a donna ruth che presto andrò a farle una visita siamo sempre state buone amiche con donna ruth sebbene io non sia nobile voi avete la nobiltà nell'anima come al paese durante tutto l'anno parlavano della festa ora alla festa parlavano del paese cammina e il popolo lo segue e in mezzo al popolo è lui efix che va va col fiore in mano col cuore agitato da un sussulto di tenerezza tutta la casa spirava pace e benessere sui muri chiari tremolava l'ombra dei palmizi e tra il fogliame dorato dei melagrani le frutta rosse spaccate mostravano i grani perlati come denti di bambino e loro credevano ch'io sapessi e come e perché si domandava vero efix non rispose chiuse gli occhi si mise la mano sull'orecchio ma la voce del ragazzo ronzava nel buio e gli sembrava la voce stessa degli spiriti del passato e non siete già ricchi chi piú ricchi di voi ella si chinò su di lui graziosa e infantile come un tempo la fila si cominciò a piegare formando lentamente un circolo di tanto in tanto una donna s'avanzava staccava due mani unite le intrecciava alle sue accresceva la ghirlanda nera e rossa dietro cui si muoveva la frangia delle ombre camminavano camminavano non sapevano dove non sapevano perché i luoghi di spasso ove andavano erano per loro indifferenti e ancora una volta sentiva tutto il peso delle disgrazie dei suoi padroni gravare su lui sta quieto disse infine tornerò io domani al paese e rimedierò tutto e don zame che segue anche lui la processione finge d'esser come sempre corrucciato ma è molto contento ma il canto delle donne cessò e alcune s'alzarono per andarsene tanti affari hai o vai a qualche festa l'ironia di don predu non lo pungeva piú tuttavia l'accenno alla festa lo scosse sí voglio andare alla festa di san cosimo e san damiano se egli arriva accoglietelo bene dopo tutto torna a casa sua è l'anima di don zame perché le anime dei vecchi rivivono nei giovani me lo mandò a dire con un servo donna ester guardò efix ma efix taceva a testa bassa come usava un tempo quando le sue padrone indugiati galline sonnolente che si beccavano sotto le ali gattini allegri che correvano appresso ad alcuni porcellini rosei colombi bianchi e azzurrognoli un asino legato a un piuolo e le rondini per aria davano al recinto l'aspetto dell'arca di noè che quando succede qualche disastro nazionale offre denari piú del re anche in sardegna c'è un frate che ha trecento scudi di rendita al giorno disse efix umiliato no è don giacinto piú di trecento lire ha speso ma è ricco dicono che ha una miniera d'argento ma come s'è divertito pagava da bere a tutti anche a chi non conosceva va cosa pensi quando non dormi va va sei cristiana anche tu come anch'io piú cristiana di te anima mia io non ho mai lasciato la mia casa per correre il mondo da vecchia l'antica camera per gli ospiti in fondo al balcone ridiscese disinvolto e andò a lavarsi al pozzo come il servo noemi lo seguiva con l'asciugamano sul braccio meglio tardi che mai donna ester mia ma da contare c'è poco racconta quel poco macchie ecco egli pensava è dio che mi ha liberato di uno de miei compagni oh che peso mi ha tolto ma tentava ancora di scherzare perché ti turbi tanto speri che io ti paghi quello che ti devono no sai tu ti aggiusti con ester io non ho che vederci eppoi c'è una cosa che incubo lo stradone biancastro nella notte e la voce della fisarmonica che scendeva dalla collina e faceva tacere quella alzati disse efix curvo su lui non star lí l'aria della sera fa male lasciami crepare efix fisarmonica che zuannantoni suonava in onore degli sposi ed egli ricominciò a ricordare tante cose il rumore del molino su a nuoro le nuvole sopra monte gonare il fruscío delle canne sul ciglione efix giacinto stette un momento immobile guardandosi le mani su cui cadeva l'ombra tremula d'un riccio di vite poi trasalí non mi fiderò chi sono io al loro confronto e le donne le principesse russe le americane chi sposano non s'innamorano di poveri artisti e persino dei loro cocchieri e dei loro servi è il molino e giacinto è là pensò con gioia era l'ultima tappa del suo viaggio mondano l'ultima salita del suo calvario quel vicolo in salita lurido oleoso con un gattino morto in mezzo sulle prime non seppero cosa dirsi egli stringeva a sé la bisaccia e chinava la testa vergognoso ella si levò gli occhiali li chiuse fra le pagine del libro parve volesse appoggiarsi al fianco del servo e andando su per lo stradone attraverso la brughiera i giuncheti i bassi ontani lungo il fiume gli sembrava di essere un pellegrino con la piccola bisaccia di lana sulle spalle e un bastone di sambuco in mano diretto verso un luogo di penitenza finalmente domandò un po aspra chi è amici rispose una voce straniera ma noemi non riusciva ad aprire tanto le tremavano le mani il vento sollevava le falde di questa specie di mantello spagnuolo e lasciava vedere la bisaccia ricamata e le grosse gambe del cavaliere con gli sproni lucidi come lo guardò bene prima di lasciarlo entrare come si guarda uno sconosciuto poi disse solo oh oh sei tu le sembrava d'essere distesa sotto un'acqua limpida nel folto di un bosco e di vedere una figura curvarsi a bere a bere sopra la sua bocca non filava per rispetto alla giobiana chiacchierando con la figlia febbricitante e con le serve pallide sedute per terra appoggiate al muro giovane ella lo aveva subito riconosciuto era il barone uno dei tanti antichi baroni i cui spiriti vivevano ancora tra le rovine del castello nei sotterranei scavati entro la collina e che finivano nel mare in fiori una notte stava assopito nella capanna quando si svegliò di soprassalto come se qualcuno lo scuotesse gli parve che un essere misterioso gli piombasse sopra frugandogli le viscere con un coltello e che tutto il sangue gli sgorgasse dal corpo lacerato ma ecco un'ombra che si muove dietro la siepe fra gli ontani è un animale deforme nero con le gambe d'argento scricchiola sulla sabbia si ferma efix corse giú gli sembrava di volare sei tu sei tu m'hai spaventato ed anche efix si curvò e stettero cosí vicini tanto che l'uno sentiva il caldo del fianco dell'altro stettero quasi tempia contro tempia come ascoltando una voce di sotterra di no non voleva il prete piú che della morte e della sua dannazione aveva paura di rivelare il suo segreto qui qui è un bel posto lo dice anche grixenda che fa grixenda cucisce il suo vestito da sposa ma come un filo di fuoco scintillava sul suo petto dalla parte del cuore fu davanti a noemi e accorgendosi dell'agitazione di lei si fermò mentr'ella appoggiava forte la mano aperta al muro per non cadere occhiali tu efix siedi sí ho avuto male agli occhi dal troppo piangere ma noemi li guardava tutti e due coi suoi occhi cattivi e pareva divertirsi alla scena sollevò appena gli occhi velati e attese rassegnato quasi sapesse già quello che ella voleva da lui egli disse questa e l'ultima volta che mi vedono efix non fece altre domande passò la notte nella capanna e siccome era venuto su un gran vento e le canne del ciglione gemevano come anime in pena destando paura al piccolo guardiano allora fu una gara a chi piú offriva al condannato a morir presto le monete piovevano sulla sua bisaccia tanto che il compagno di efix diventò livido e la sua voce tremò per l'invidia a mezzogiorno rifiutò da mangiare apparire le rovine del castello da una muraglia nera una finestra azzurra vuota come l'occhio stesso del passato guarda il panorama melanconico roseo di sole nascente egli non era commosso ma quel lamento dolce velato che pareva salire dalla quiete dell'acqua verdastra lo attirava come un richiamo efix provava rabbia per quest'inganno e quando le monete cadevano nel cappello del suo compagno arrossiva sembrandogli di ingannare anche lui i pietosi andò a prender le uova per fare una frittata vedi qui non c'è neanche carne tutti i giorni di vino non se ne trova piú e questo amministratore del molino come si chiama tu lo conosci zio pietro com'è questo zio pietro è il piú ricco vero quanto può possedere è ricco sí certo ma è una testa superbo come un giudeo egli dà denari a usura sangue aspettai ore ed ore finalmente il capitano tornò era con la moglie grossa come lui bonaria come lui sembravano due bambini enormi fa morire è poca coscienza far morire un uomo allora noemi rise e i suoi denti intatti luccicarono sino in fondo come quelli d'una fanciulla follemente allegra allora la solita immagine di lui annoiato spostato avvilito di lui contro cui non si poteva combattere perché dava l'impressione d'un masso precipitato dal monte a rovinar la casa eppure di tanto in tanto donna ester aveva come un brivido di rimorso un pensiero segreto quasi colpevole la donna s'affacciò nera col ventre gonfio il seno gonfio e il viso severo come quello d'una dama efix la guardò un attimo supplichevole ti mandano le tue dame allora ebbene dirai loro che non si prendano pensiero c'è tempo a pagare non ho fretta in tutto ho dato quattrocento scudi al ragazzo nel cortiletto fu tutto un subbuglio le colombe volarono sul tetto i gatti s'arrampicarono sui muri solo la donna taceva per non far accorrere gente ma un servo che nessun compenso al mondo poteva retribuire donna noemi lei dice cose che non pensa donna noemi ma efix si ribellava ma perché io non gli ho mai portato la risposta donna noemi mia come potevo portargliela non osavo e sono fuggito per questo efix sentiva il rumore che le panas donne morte di parto facevano nel lavar i loro panni giú al fiume battendoli con uno stinco di morto e credeva di intraveder l'ammattadore cosí dicono i maligni efix guardava pensieroso per terra fra le sue ginocchia devo tornare si domandava non crederanno sia il vento della buona fortuna che mi riporta chi parla di predu io parlavo di quel disgraziato efix guardò il cestino io volevo dire per don predu per quello che ho fatto ieri le spalle si udí lo scoccare forte di un bacio come sono contento adesso posso morire pensava efix sotto il panno ma aveva come l'impressione di non potersene andare di non poter uscire da quel cerchio di muri che sentiva la primavera anche lei era felice benché fossero i giorni della passione di nostro signore qualche ricco feudatario doveva averla domandata in sposa giacinto non tornava senza dubbio aveva saputo del disastro e a sua volta esitava a ritornare dov'era ancora ad oliena o a nuoro o piú lontano traeva da una scatola le lunghe berrette di panno nero ed efix ne misurava con la mano aperta la circonferenza qualcuno aprí la porticina che dava sul cortile e nello sfondo inghirlandato di viti apparve seduta su una lunga scranna una donna imponente finge di credere che ester ha veramente firmata la cambiale di giacinto e solo dice che vuole il fatto suo so che tu ed ester siete andati da lei per cercare di aggiustare le cose e che kallina ha rinnovato per tre mesi la cambiale se non l'ho sto zitto non ho mai toccato la roba altrui non ho mai conosciuta la donna juanne maria me ne condusse una accanto una volta ma fra loro due in confidenza poiché don predu continuava a mandare regali e regali alle dame pintor ammettevano che egli sí sembrava stregato e parlavano di efix sottovoce e la letizia fiera dei bei giovani pastori e la passione chiusa delle donne dai corsetti rossi e tutta la malinconia dei poveri che vivono aspettando l'avanzo della mensa dei ricchi giacinto dammi la mano sei bravo disse efix commosso sulle prime anche noemi credette come efix a un atto inconsulto di ester un fugace rossore le colorí la fronte la folla non si decideva ad uscire sebbene il prete avesse finito le sue orazioni e continuava a cantare intonando le laudi sacre era come il mormorio lontano del mare il muoversi della foresta al vespero era fece sedere i ciechi contro il muro ed entrò nella chiesetta avanzandosi in punta di piedi fino ai gradini dell'altare ove don predu inginocchiato immobile il ragazzo a me non sembra cattivo è stato finora mal guidato ha perduto i genitori nel peggior tempo per lui ed è rimasto come un bambino solo nella strada e s'è perduto e poi dimenticate e poi finalmente ritrovate quando non si ricordano e non si rimpiangono piú zie efix intanto tirati giú i guanciali li portò dentro la capanna vuota passando di traverso per la stretta porticina le api ronzavano lungo le muricce come dorate dal polline dei fiori su cui posavano una fila di papaveri s'accendeva tra il verde monotono del campo di fave arrivato accanto a grixenda le prese il braccio si uní alla fila delle danzatrici e parve davvero animare con la sua presenza il ballo s'era addormentata aspettandola e ancora l'aspettava il resto le si confondeva nella memoria un cerchio d'ombra con un anello di luce intorno come egli aveva sognato li circondava e poi io volevo parlarti da solo efix tutto il giorno efix il servo delle dame pintor aveva lavorato a rinforzare l'argine primitivo da lui stesso costruito un po per volta a furia d'anni e di fatica giú in fondo al poderetto lungo il fiume e lui il padre indovinò tutto e una sera voleva uccidermi i son difeso con una pietra gli ho percosso la testa la festa durava nove giorni di cui gli ultimi tre diventavano un ballo tondo continuo accompagnato da suoni e canti don predu gli batté una mano sulle ginocchia bravo è questo e prima è meglio è efix queste cose non bisogna lasciarle inacidire le dirai e cosa dice tornerà se gli passa un'idea simile in mente gli rompo i garetti disse don predu oscurandosi in viso sí ridotto a questo a fare il servo ad uno ch'era stato mercante girovago noemi lo disprezzava non gli rivolgeva la parola ma quando era sola lo rivedeva curvo su lei a bagnarle il viso con l'aceto e con le sue lagrime che cosa sei venuto a cercare fin quassú gli domandò afferrandolo e scuotendolo per gli omeri efix lo guardava senza rispondere lasciandosi trascinare su per la straducola fino a un cortiletto chiuso fra due casette sopra la valle il fatto era che don predu dimagriva non parlava piú tanto insolentemente del prossimo e infine commetteva la sciocchezza di comperare un podere senza valore e col podere il servo di nuovo si rivedeva sul rozzo belvedere del prete laggiú alla chiesa del rimedio nel cortile ardeva il falò e la festa ferveva non bisognerà dargli molta libertà in principio i ragazzi son ragazzi io ricordo quando ero ragazzo se uno mi permetteva di stringergli il dito mignolo io gli torcevo tutta la mano eppoi gli uomini della razza pintor neppure in chiesa vanno dopo la disgrazia e don giacinto non torna non torna ha un posto a nuoro e vossignoria mia sí farà questa carità di parlargli non è il pane che le chiedo è piú del pane è la salvezza di una donna donna ester dopo aver rimesso qualche oggetto in ordine uscí di nuovo per andare nella basilica efix promise di raggiungerla morto quando ella incominciava a divagare cosí non la finiva mai ed efix che lo sapeva la mandò via infastidito andate in pace cercate anche voi un uomo con un buon pungolo per nipote vostra passa il vento e le canne tremano e bisbigliano efix rammenti efix rammenti sei andato sei tornato qualche donna balzò indietro qualche altra si mise a ridere sollevando il viso a guardarlo è costume del tuo paese donna ester donna ruth ci ha scambiato con loro ci crede tutte sue zie gli pareva di sentire ancora le donne a sbattere i mobili ma erano colpi sulla sua persona sí qualche cosa lo percoteva sulla schiena sulle spalle sulle scapole e mia madre che aveva una voce dolce come un frutto mi ricordo diceva basta che il mio istène si conservi innocente tutto il resto non importa padrone e noemi stessa gli sollevò la testa e gli diede da bere bravo efix cosí va bene sai cosa succede oggi egli accennò di sí bevendo sei contento vero efix quanto ci hai pensato a questo giorno ti parrà un sogno egli il servo era abituato a obbedire alle sue padrone e non fece altre richieste tirò una cipolla dal grappolo un pezzo di pane dalla bisaccia e mentre il ragazzo mangiava ridendo e piangendo per l'odore dell'aspro companatico gli sembrava di riconoscere il luogo dov'era ecco il portico tante volte ricordato da sua madre egli vi spinse la bicicletta e cominciò a slegare la valigia battendovi su un fazzoletto per togliere la polvere era presto ancora sul cielo lucido del crepuscolo spuntavano le prime stelle e dietro la torretta del belvedere l'occidente rosseggiava spegnendosi a poco a poco ma la mia nonna dice che zia kallina ha un sacchettino pieno d'oro nascosto dentro il muro ma ad efix in fondo poco importavano queste storie la prima notte sostò in una cantoniera della valle ma non poté dormire la notte era limpida e dolce sul cielo bianco sopra la valle chiusa da colonne di rocce la luna pendeva come una lampada d'oro dalla volta d'un tempio tanto che lo straniero arrivato davanti alla capanna si buttò steso sull'erba ed ebbe desiderio di non proseguire il viaggio hai ragione disse efix e chinò la testa ma la sua remissione gli rese benevolo il servetto don predu è cosí ricco che può prendervi lo stesso vi può mandare negli altri poderi perché a me piace star qui dentro sentiva e che la gente si ricordasse di lui cosí lontano cosí al limite del mondo lo sorprendeva le altre penitenti pregavano di qua e di là nella chiesa accovacciate sul pavimento verdastro un silenzio profondo una luce azzurrina erano quasi eguali i due portoni preceduti da tre gradini rotti invasi d'erba ma mentre il portone dell'antico cimitero era sormontato appena da un'asse corrosa bevevano seduti nella queta stanza terrena con le gambe accavallate e il gomito sullo spigolo del tavolo e tutti e due l'uomo grasso e l'uomo magro sembravano contenti della vita e noemi sentiva anche lei fin là dentro fin contro la grata che esalava un odor di ruggine e di alito umano un tremito di vita un desiderio di morte un'angoscia di passione ripresero a chiacchierare i personaggi piú importanti del paese attraversavano il loro discorso prima veniva il rettore poi la sorella del rettore ma sopra le alture di nuoro una striscia di cielo rimaneva di un azzurro triste di lapislazzuli e la luna nuova tramontava rosea fra due rupi prima un colpo poi tre poi incessantemente ella sollevò la testa guardando verso il cortile con occhi spaventati il postino non può essere è già passato i colpi echeggiavano nel cortile silenzioso le case son nuove il portone della famiglia pintor è nuovo di noce lucido il balcone è intatto tutto è nuovo tutto è bello e che ti perdoni per l'amore che hai portato alle sue figlie ti perdonerà efix hai portato il carico abbastanza ma a un tratto anche lei scendeva per unirsi alla catena delle donne danzanti anche lei prendeva parte alla festa era la piú folle di tutte era come grixenda e come natòlia il cortile erano silenziosi il gatto stava immobile sulla panca nero con gli occhi verdi come l'idolo della solitudine nel silenzio si udiva il legno corroso del balcone scricchiolare e sollevando un poco di piú la testa efix rivide un'ultima per farmi ingrassare tu scherzi predu ma le tue serve hanno la lingua lunga ma è una cosa evidente che ingrasso non c'è che un mezzo per rompere la malía donna ester s'appoggiò alla sedia di noemi e guardò il cugino senza parlare aspettando egli adesso era lui che sognava per loro la buona fortuna almeno che noemi trovasse marito se la lettera gialla dopo tutto portasse una buona notizia presero il cestino e ringraziarono la serva e le diedero anche la mancia ma poi zia noemi fu colta da uno svenimento e zia ruth la credeva morta e gridò io non so come avete fatto a lasciar la casa sola comare kallí come disse una ragazza alta che portava sotto il grembiale un vaso di latte cagliato dono del prete alle dame pintor allora il cieco vero si chinò sul cieco finto e gli chiese a denti stretti sottovoce perché hai fatto questo fariseo perché mi pare e piace sembrava una regina con la gonna gialla e lo scialle nero ricamato e le donne di tanti paesi le stavano sedute intorno come serve i pare sii stata tu a stregare don predu se lo voglio sposo anche don predu disse grixenda sollevando fieramente il viso tragico infantile ma ho altri pensieri in mente io ella non aveva ben distinto il viso del giovane arrivato da terre lontane ma aveva notato la sua alta statura e i capelli folti dorati come il fuoco ed ecco don predu che arriva siede accanto alla stuoia e comincia a scherzare è allegro don predu s'è ingrassato di nuovo e la catena d'oro non pende piú tanto sul suo panciotto nero nella capanna attigua le parenti con cui ella era venuta alla festa cenavano sedute per terra attorno ad una bertula stesa come tovaglia anche noemi curva con una scodella fumante in mano mentre gli asciuga il sudore dal viso cerca di imitare il suo grosso fidanzato su bevi che vuoi morire scapolo basterebbero disse tuttavia vibrante di rancore e noemi tornò a sedersi posando le mani sulle ginocchia quasi per nascondere il tremito sí le parenti dànno da mangiare a grixenda ma non badano ov'essa va giorno e notte con don giacinto e le mie padrone non s'accorgono donna ester lo afferrò per la mano e noemi che lo aveva seguito cadde sulla panca come donna ruth con gli occhi chiusi e il viso violetto egli tornò fuori sullo scalino e rimase tutta la notte immobile col viso fra le mani dalle loro ave fin dal tempo in cui gli arcivescovi di pisa nelle loro visite pastorali alle diocesi sarde sbarcavano nel porto piú vicino e celebravano messe nel santuario la lettera è di don giacintino lettera è un telegramma gesúgrande non gli è accaduto nulla di male nulla nulla va se mancavo io chi le assisteva ma è stato per disgrazia giací questo te lo giuro io sapevo che tua madre voleva fuggire e la compativo perché le volevo bene questo è stato il mio primo perdette sulla lucerna nera la fiammella azzurrognola immobile pareva la luna sul rudero della torre zia pottoi sono io bisogna che mandiate subito qualcuno a chiamare efix è arrivato giacinto e poi voi verrete a dormire con me ho paura a star sola con un forestiere ecco perché era stato triste tutto il giorno ecco come vanno le cose della vita ma che dire in fondo era contento che il passaggio delle volpi avesse fatto tacere giacinto suo nipote non ha denari per potermi pagare e quando anche ne avesse non gli basterebbero impiccarmi ma l'ometto curvo a cuocere i maccheroni sollevò gli occhi tristi e giacinto rise e guardò le travi del tetto sai efix i primi giorni che venni qui a pensione da questo buon servo di dio tentai davvero di appiccarmi nuvole gialle si affacciavano stupite sul monte umido e dall'alto del paese davanti al portone delle dame si vedeva la pianura coperta di giunchi dorati e il fiume verde fra isole di sabbia bianca vero è non possiamo fare la sorte ammise efix eppoi tu credi ch'ella sarebbe felice sposando zio pietro non basta il pane per renderci felici volta io sentii che odorava di male e mi buttai per terra come passasse il vento che devo fare anima mia se non mi salvo l'anima che cosa ho d'altro fratello caro non mi basterebbe neanche per condurre a termine tre delle mille cose che penso su prendi e gettò all'infermo una moneta tu quando si trattava di farlo venire dicesti se si comporta male penso io a mandarlo via hai sí o no detto questo ecco le cipolline tremule alla brezza come asfodeli ecco i cavoli solcati dai bruchi verdi luminosi doveva farlo prima allora i nostri parenti non hanno mai comprato buoi altri tempi noemi sorella mia tu lo pagherai sposandola ha ereditato tanto disse allora giacinto ridendo ma efix lo guardava serio e ripeté due volte e domani tu non pensi al domani e che mendicante sei tu si vede che sei nuovo allora efix s'accorse che non voleva chiedere perché si vergognava e arrossí della sua vergogna tuttavia pensava che forse don predu aveva ragione come devo fare i piedi si sollevavano se uno e li altri percuotendo la terra come per svegliarla dalla sua immobilità e su e su anche la fisarmonica suonava piú lieta ed agile il milese rise tanto che gli venne il singhiozzo don predu era piú riserbato ma il suo sorriso a guardarlo bene tagliava come un coltello e tornatene là allora e portati dietro grixenda come un cagnolino e adesso anche lui crede di far bene perché vuole sposare noemi lo fa perché la donna gli piace come donna come a me piace grixenda null'altro è amore quello è carità padrone mie zitte zitte mormorava ma egli stesso era poi corso per il paese domandando a tutti se avevano veduto lia e si curvava a guardare entro i pozzi e spiava le lontananze stecchita e immobile come un cadavere abbigliato per la sepoltura credendola addormentata natòlia le sfiorò la mano che scottava ma la vecchia l'attirò a sé dicendole sottovoce senti natòlia contro sua volontà allora andò e chiuse il portone perché qualcuno non la sorprendesse a disperarsi cosí sul servo morto e la gente non s'accorgesse che l'avevano lasciato morire solo mentre per la famiglia era un gran giorno di festa in attesa che le la folla andò loro dietro come in processione efix seguiva anche lui ma le gambe gli tremavano un velo gli copriva gli occhi adesso arrestano anche me e vengono a sapere chi sono e vengono a sapere tutto e mi condannano cresce a misura che don zame dopo la morte della moglie prende sempre piú l'aspetto prepotente dei baroni suoi antenati e come questi egli si fece il segno della croce come davanti a una indemoniata e andò a prendere la sua bisaccia per fuggire in capo al mondo egli la guardò coi suoi occhi indifferenti come quelli di un animale e non disse se sarebbe o no andato dalla vecchia se non era lui vossignoria non era nato giacinto sollevò rapido gli occhi riabbassandoli tosto occhi pieni di disperazione e perché nascere e lo introduceva nella bottiglia spingendovelo giú con un giunco l'acino s'allungava si restringeva prendeva la forma di un anello nero era la sanguisuga si confondevano di là del muricciuolo col fruscío delle canne col ronzío del vento che passa eppure a un tratto parve sollevarsi e rivivere durante la sera un accesso violento del male lo aveva pestato come sale nel mortaio era diventato non poteva durare la nostra inimicizia zuannantoni mio piange ogni volta che torno dall'orto piange e dice perché le dame mi hanno cacciato via e prende la fisarmonica e viene a suonare qui dietro il muro oh zio efix vi devo dire una cosa l'altra notte di notte sto chiuso nella capanna perché ho paura degli spiriti e sempre sento nonna raspare alla porta l'altra notte che spavento chi resiste oggi ma si piegherà domani e posdomani si spezzerà efix rammenti efix rammenti il vecchio gemeva la donna ed efix s'erano precipitati su lui ma non riuscirono a fargli tener sollevata la testa bisogna distenderlo disse la donna ora gli darò un po di liquore mettilo giú aiutami dalle ginocchia della fidanzata della malía parliamo di disfarla prima che io ingrassi troppo come disfarla dici tu cosí ecco cosí alla salute di chi ci vede e fra il ridere un poco forzato di donna ester e le proteste di noemi che egli teneva ferma telegramma ella sollevò la testa e col pugno rivolto bianco di farina si tirò un po indietro il fazzoletto l'hai sentita disse sottovoce accennando a noemi è sempre lei l'orgoglio la regge presero posto accanto ad una delle croci che segnano il sentiero il vento passava impetuoso ma sul tardi il sole apparve fra le nubi bene allora restiamo intesi tu devi fare come ti dico io intendi inteso ho farò di tutto disse efix meglio pescar sanguisughe che farsi succhiare il sangue come te malaugurato sí maccabeo te lo do lo scudo dieci e cento te ne do se li vuoi come li do a gente piú ragguardevole di te alle tue padroncine è la figura della maddalena che dicono dipinta dal vero l'amore la tristezza il rimorso e la speranza le ridono e le piangon negli occhi profondi e nella bocca amara ma lo scintillare della lama al sole gli faceva male agli occhi e la violacciocca già appassita tremolava sul suo ginocchio egli sentiva le idee confuse e pensava alla febbre che lo aveva tormentato l'anno scorso io non ho dolori non ho dispiaceri son forte come il pino in riva al fiume e verrà un giorno che tu mi manderai un'ambasciata per chiedermi di diventar allora egli ebbe il coraggio di guardarla negli occhi e una risposta sola io non sono avvezzo a esser pagato gli riempí la bocca di saliva amara noemi lo guardò sorpresa con la coperta abbracciata di che cosa che venga don giacintino vedrà è un bravo ragazzo attraverso l'inferriata della finestra verdeggiava lo sfondo della montagna sulle pareti nude rossicce si notavano ancora i segni delle casseruole di rame scomparse chi aveva interesse a far questo non si sapeva queste cose non si sanno mai chiare e precise e se si sapessero non sarebbero piú grandi e misteriose noemi mi guardi non abbassi gli occhi son venuta per chiederle aiuto a me sí a lei un'ombra di morte gravò sulla casa mai nel paese era accaduto uno scandalo eguale mai una fanciulla nobile e beneducata come lia era fuggita cosí gemendo efix efix non ne posso piú che hai fatto che hai fatto e dopo aver gettato da lontano un involto al servo si butta per terra lungo disteso come morto e di un morto aveva il viso pallido le labbra grigie a misura che saliva verso nuoro sentiva come un gran cuore sospeso sopra la valle palpitare forte sempre piú forte donna ester attenzione del resto anche noi abbiamo ballato quando avevamo ali ai piedi e adesso che fa vossignoria andrò a roma e offrirò la merce al ministero della guerra sai quanto c'è da guadagnare ma e i capitali piú e adesso che cosa conti di fare tornerai da predu o come dice la gente è vero che sei diventato ricco ma perché non metti giú quella bisaccia almeno un boccone lo prenderai qui padrone efix diventò pensieroso sí una sera alla festa egli mi disse la sposerò in mia coscienza credo però che egli non possa parliamone invece disse donna ester con forza efix spiegami le tue parole che cosa devo spiegarle donna ester mia che don predu vuole sposare donna noemi giacinto stava immobile abbattuto forse pentito della sua confessione ed egli non osò piú parlare e se ester apre la bocca per parlare ella la fissa cosí terribile che le toglie la parola di bocca cosí con me disse efix preciso cosí anteriore remotissima e gli sembra che ella gli accenni di accostarsi di aiutarla a scendere di seguirla chiuse gli occhi la testa gli tremava gli pareva di camminare con lei sulla sabbia lungo il fiume all'errore eppoi quando si è orfani su alzati vuoi mangiare entrò nella capanna e tornò sbucciando una cipolla la donna sfidando lo sguardo del padrone e dietro di lei sorrideva pallida enigmatica con la lunga bocca serrata e come fermata da due fossette pacciana l'altra serva eravate proprio in campagna dicono che là è tutto caro rammenti quello che raccontavano gli emigranti laggiú al rimedio eppoi dicono è un paese dove non ci si diverte carichi di frutta i palmizi le stuoie coperte di grappoli d'uva e di zucche d'oro noemi starà bene là mangerà bene ingrasserà darà i denari a donna ester per accomodare qui il balcone starà eppure il mio amico fu cacciato via dal posto sí saranno quattro mesi sí ricordo in carnevale egli andò a ballare si stordiva beveva non aveva piú un soldo un colpo al portone la richiamò andò ad aprire credendo fossero le sorelle o giacinto stesso della cui presenza non aveva timore perché bastava a far cessare delle bottiglie di menta i sacchi di farina sporgevano le loro pance bianche contro le gobbe nere delle botti d'aringhe e nella piccola vetrina le donne nude delle cartoline illustrate sorridevano ai vasi di confetti stantii ed ai rotoli di nastri scoloriti mentre e a lui al povero servo non rimane che ritirarsi per il resto della vita nel poderetto spiegar la sua stuoia e riposarsi con dio mentre nel silenzio della notte i piatti erano d'oro i vasi d'oro e tutta la casa era ornata di melagrane e di gigli d'oro anche i collari dei cani eran d'oro e le bardature dei cavalli d'argento e le coperte di scarlatto cosí egli l'aveva veduta il giorno della fuga immobile lassú simile al pilota che esplora con lo sguardo il mistero del mare sollevava l'indice accennando di no a occhi chiusi nei primi giorni qualcuno domandò di visitarlo ma noemi apriva appena il portone e mandava via tutti era inquieto per il podere sebbene in quel tempo ci fosse poco da rubare ma gli sembrava che un segreto dissidio turbasse le sue padrone e non voleva ripartire se prima non le vedeva tutte pare una rondine che sta per spiccare il volo scende va al pozzo innaffia i fiori e mentre il profumo dolce della violacciocca si mesce sollevò il viso verso di lei si batté le mani sulle ginocchia e disse ebbene quando vogliamo romperla questa catena spetta a te predu decidere noemi cuciva sollevò anche lei il viso gli occhi le brillarono ma tosto li riabbassò che cosa è un piccolo argine se dio non lo rende col suo volere formidabile come una montagna sette giunchi attraverso un vimine dunque e sette preghiere al signore ed a nostra signora del rimedio ma la vecchia col viso immobile e gli occhi vitrei disse con dolcezza don zame bonanima ritorna tornata poi a casa grixenda m'ha anche lei mancato di rispetto perché non vuole che vada dalle tue padrone io non so da qual parte rivolgermi efix non siamo noi che abbiamo chiamato il ragazzo dalla strada è venuto lui ti secchi ogni giorno di piú disse natòlia entrando grixenda infatti era magra e pallida acerba ancora ma come inaridita lo dissi e allora tieni la promessa giacinto è la nostra rovina efix abbassò un momento la testa arrossiva e aveva vergogna di arrossire ma subito si fece coraggio e domandò il castello sul cielo azzurro le rovine su cui l'erba tremava piena di perle la pianura laggiú con le macchie rugginose dei giuncheti la vecchia almeno questo non te lo ha detto ma adesso bisogna pensarci sul serio bisogna toglierle questo verme dal cervello a tua zia intendi intendi un uomo giovane che pareva un operaio alto e pallido vestito di verde con le scarpe gialle polverose e i piccoli baffi in colore delle scarpe stava davanti al portone appoggiato a una bicicletta egli aveva l'idea fin d'allora e tu non dicevi nulla e tu sei fuggito ma perché quello che adesso importa è di sapere se noemi accetta io farò la domanda come si conviene le manderò prete paskale chiedeva muovendo appena le labbra grigie sui grandi denti sporgenti come dormisse e parlasse in sogno indifferente al mondo esterno solo giacinto non ballava seduto accanto all'usuraia faceva dondolar le mani fra le sue ginocchia pallido e stanco le firme sono false vero ah sí è vero ah giacinto anima mia che hai fatto e adesso andrai a nuoro lavorerai per me è finito tutto dalla capanna le parenti la chiamavano grixenda vieni che dirà tua nonna vedendoti cosí magra che non ti diamo da mangiare ebbene che hai tornerà certo lo senti anima mia disse la vecchia strappando la ragazza dal muro tornerà non è andato via per sempre no istintivamente cercò di attaccare la bisaccia al piuolo ma il piuolo non c'era nessuno lo aveva piú rimesso ed egli tenne con sé la bisaccia come un ospite che deve presto ripartire gli alberelli intorno erano carichi di frutti acerbi e la festa pareva si stendesse per tutta la valle arrivando efix trovò il recinto intorno alle capanne già ingombro di carri con tende formate da sacchi e da lenzuola rapido ella si mise a leggere con la tela sul braccio gli occhi ancora umidi di lagrime d'amore in nome di sua maestà il re la carta aveva qualcosa di misterioso e di terribile pareva mandata da una potenza malefica aveva sempre paura d'esser riconosciuto sebbene vestito da borghese e con la barba grigia ispida come una mezza maschera fatta di pelo era sola don predu era corso a richiamare donna ester ella ricordò le parole della vecchia zuannantoni viene a farle la serenata e un mugolío di dolore uscí dalle sue labbra verdastre perché ricordare il passato rimpianto inutile meglio pensare all'avvenire e sperare nell'aiuto di dio si avanzò come un'ombra ma doveva aver lasciato fuori qualcuno perché si volse a guardare mentre le dame si ritiravano sdegnose da cinque giorni il ragazzo è assente e non si sa dov'è dillo tu anima mia efix dov'è si curvò su se stesso scavava silenzioso tirava tirava su come un macigno da un pozzo finalmente si sollevò sospirando stanco e impotente il viso di efix s'illuminò ed egli volle dire qualcosa ma dentro si sentiva aprire il portone e don predu si allontanò senza voltarsi cercando di nascondersi lungo il muro oh bella perché dio vuole cosí giacinto non rispose guardava sempre per terra e le sue palpebre si sbattevano quasi stesse per piangere ester non capisce certe cose e tu hai fatto male a chiacchierare con lei anche tu non capisci egli taceva capiva sí ma doveva tacere e fingere come uno schiavo dimmi subito come va l'affare di don giacinto l'usuraia sollevò le sopracciglia nude e lo guardò placida se ama davvero quella ragazza perché non lasciargliela sposare noemi balzò su appoggiando le gambe tremanti al sedile ti ha pagato per parlare cosí piú noemi s'irrigidí perché non permetteva a nessuno di immischiarsi nei fatti di casa sua se verrà ch'egli sia il benvenuto rispose fredda passando sotto il poderetto s'eran fermati un momento ed efix aveva additato con tenerezza d'amante la sua collina il ciglione ove le canne tremavano rosee al tramonto ohuff come siete stupidi in questo paese non come nel tuo però egli tacque ma dopo riprese e pensando che per il viaggio di giacinto bastava uno cosí l'altro lo ripose la luna alta sul finestrino sopra la cassa mandava un nastro d'argento fino al suo petto legnoso e a me quasi non rivolge la parola l'ho mai cacciato via io tu non lo cacci via ma fai peggio ancora tu ridi quando egli viene tu ti burli di lui donna noemi comanda nulla nulla solo mi pare che tu stia male sei malato sta qui chiameremo il dottore ti tremano le gambe con se gna to consegnato in in ma no mano della sorella nobile donna donna no e mi noemi la piú vergognosa il silenzio raccontami disse mentre efix sedeva al solito posto senza abbandonare il cestino racconta ripeté piú forte poiché l'altro taceva adesso si mise a parlare con loro fermo stanco con la bisaccia che gli scivolava dalle spalle dove sta don giacinto chi quello del molino qui piú sopra cosa gli porti in quella bisaccia sei il suo servo che è accaduto zuannantò stanno bene le mie dame stanno bene sí mi pare solo mi mandano per dirvi di tornare domani presto in paese che hanno bisogno di parlarvi ed anche gli sproni allora tutto sta che le loro signorie vadano d'accordo questo è efix guardava come dal fondo di un pozzo quel punto alto lontano ma d'improvviso gli parve che il raggio deviasse piovesse su lui illuminandolo il rozzo belvedere a colonne sopra la capanna destinata al prete e lo sfondo azzurro gli alberi mormoranti il mare che luccicava laggiú fra le dune argentee giacinto ingoiò le pastiglie e senza sollevarsi si strinse la testa fra le mani come sono stanco efix sí ho la febbre l'ho presa sí come si fa a non prenderla in questo maledetto paese senza sapere dove si andava a finire ma sempre con la speranza del guadagno si andava in fila come i condannati aspetta solo la mia morte per fuggire e io non posso chiuder gli occhi tranquilla tu va dal ragazzo e digli che non la perda che si ricordi che ha promesso di sposarla prendetevi dell'uva zio efix gli disse il ragazzo salutandolo pensieroso se don predu vi rimanda qui son contento cosí passeremo il tempo a contar le storie e andate da grixenda a salutarla appena egli si fu allontanato ella si guardò attorno e scese fino alla casupola della vecchia pottoi la porticina era aperta ma dentro tutto era nero ma quando il ragazzo tornerà tutto andrà bene lo disse anche donna noemi i due uomini s'allontanarono ma la vecchia richiamò indietro don predu e gli disse sottovoce venne la regina saba la quale aveva sentito raccontare di queste cose fino all'altro capo del mondo ed era gelosa perché ricca anche lei e voleva vedere chi era piú ricco le donne son curiose un gran fuoco di lentischi come lo aveva veduto noemi fanciulla ardeva nel cortile di nostra signora del rimedio illuminando i muri nerastri del santuario e le capanne attorno sono un povero servo ma dico che la provvidenza sa quello che fa signore vi ringrazio c'è almeno qualcuno che capisce la ragione disse donna ester tutto il paesaggio ha un aspetto sacro e il redentore ferma il volo sulla roccia piú alta con la croce che sbatte le sue braccia nere sul pallore dorato del cielo ma le giornate eran già troppo calde ed efix pensava anche alle piogge torrenziali che gonfiano il fiume senz'argini e lo fanno balzare come un mostro e distruggere ogni cosa e spiava la strada bianca ai piedi del monte il palpito del molino gli dava un senso di commozione quasi di sgomento gli pareva il battito d'un cuore d'un cuore nuovo che ringiovaniva la vecchia terra selvaggia come la figura su nel quadro antico che tutte le donne guardano ogni tanto e che pare affacciata davvero a un balcone nero cadente appena la vide don predu trasalí fermandosi di botto e dal movimento di lui noemi comprese la verità guardò lui spaventata poi guardò la sorella e corse a soccorrerla ruth ruth chiamò sottovoce curva su lei stringendole gli omeri allora la vecchia sollevò irritata il viso e il suo collo parve allungarsi piú del solito tutto corde e in casa mia viene forse a far giacinto ebbe l'impressione di essere assalito da un avvoltoio aprí le mani e la lettera cadde per terra ma non si pentí di averla fatta ben altre responsabilità s'era assunte nella sua vita egli restò in paese tutta la giornata ma nel sonno rivedeva il cieco curvo su sé stesso con le labbra livide semiaperte sui denti ferini e gli sembrava che lo deridesse e lo compiangesse dormiva sotto gli archi del porto tossiva e faceva brutti sogni sognava sempre il capitano che lo inseguiva lo inseguiva come nelle scene del cinematografo efix fece uno sforzo per muoversi si strappò di nuovo la berretta dal capo e cominciò a sbattergliela sul viso pazzo di disperazione ah maledetta tu sii ah che il boia t'impicchi ah che hai fatto per strada raggiunsero altri mendicanti che si recavano alla festa tutti salutarono il cieco come una vecchia conoscenza ma guardarono efix con occhi diffidenti tuttavia spinse l'asse che serviva da porticina e vi appoggiò contro una gran croce di canne che doveva impedire ai folletti e alle tentazioni di penetrare nella capanna noemi non dimenticò mai quel momento d'attesa nell'ultimo crepuscolo che le pareva il crepuscolo stesso della sua vita le persone scantonavano nel vederlo tanto avevan paura della sua lingua egli litigava con tutti ed era talmente invidioso del bene altrui che quando passava in un bel podere diceva le liti ti divorino devo andare efix ascolta non averti a male di quanto t'ho detto è cosí non posso credi lo so che ti fa dispiacere ma non posso non dir nulla a ester aveva preso un cavallo a nolo perché costa meno della carrozza e mi prese in groppa era bello andare cosí pareva di esser giganti cosí ha chiesto grixenda in moglie e cosí per i santi si sposano terree e turchine alcune con orribili occhi bianchi altre con piaghe rosse e tumori violacei coi petti nudi come scorticati con le braccia e le dita brancicanti nerastre come ramicelli bruciati ma era soprattutto un soffio un ansito misterioso che pareva uscire dalla terra stessa sí la giornata dell'uomo lavoratore era finita di boschi dorati apparvero fra squarci di azzurro e sul ciglione sopra di lui un melagrano come quelli di cui raccontava il cieco curvò i suoi rami pesanti di frutti rossi spaccati che lasciavano cadere i loro chicchi di perla ma la gente al di là del cosí ti dico no io non ho rubato né sparso mai il sangue neppure i fratelli di giuseppe sparsero il sangue giuda disse loro vendiamolo meglio agli ismaeliti piuttosto che ucciderlo e cosí fecero la sai tu tutta la storia di giuseppe ebreo il servo non sapeva rispondere adesso vedeva sí tutto l'errore commesso consegnando il cestino a don predu e pensava al modo di rimediarvi ma non vedeva come non sapeva perché noemi sedette sul letto ma aveva appena svolto il foglio e messo una mano sul pomo d'ottone che qualcuno picchiò giú e giacinto con gli occhi distratti riprese a narrare delle favolose ricchezze dei signori del continente dei loro vizi e delle loro dissipazioni il cortile era pieno di sole e d'ombra qualche filo di legno cadeva dal balcone come cadono le foglie dei pini in autunno dio sa quello che si fa intanto non si decideva ad andarsene aspettando grixenda e quando non c'era in casa giacinto scendeva il vicolo sedeva sul ciglione della valle e tutto andrà bene metterà giudizio si pentirà sarete contenti e tutto andrà bene le due donne se ne andarono confortate lo sapevo che saresti venuto e ti aspettavo tu tu almeno devi comprendere e non condannarmi hai capito non rispondi adesso ah tremi adesso assassino va che mi vergogno di averti toccato io lavorerò andrò a nuoro comprerò formaggio bestiame lana vino persino legna sí perché adesso con la guerra tutto ha valore ma la donna era troppo dignitosa per proseguire nello scherzo e non aprí bocca finché il padrone ed efix non uscirono assieme se sapessi tu ma che puoi sapere tu c'è a roma un principe che possiede terre quanto tutta la sardegna e un altro uno che s'è fatto grande da sé quando è in casa ha sempre fretta ma fuori fa le cose con calma perché una donna nobile dev'essere ferma e tranquilla giunta davanti all'antico cimitero si fa il segno della croce e prega per le anime dei morti anche don predu era ricco ma non come il milese poi veniva kallina l'usuraia ricca anche lei ma in modo misterioso egli rientrò e vide noemi sorgergli davanti come un'ombra nera ferma palpabile efix ho sentito nuova per riceverlo e scese quindi alla bottega del milese rassegnandosi anche a salutare l'uomo seduto sulla panchina era don predu il parente ricco delle sue padroncine don predu rispose con un cenno sprezzante del capo da sotto in lascialo disse efix quello che ho da dirti nessuno deve saperlo eppure rimasti soli provarono entrambi un senso d'imbarazzo la luce pareva un ostacolo fra di loro ma i fedeli accorrevano egualmente salivano da tutti i sentieri tortuosi da tutte le strade serpeggianti affluendo alla chiesetta come il sangue che dalle vene va su al cuore che abbiano gl'italiani in ogni passo la vittoria da poter tutta l'africa conquistare tranquilli e sani possano tornare egli sedette sull'antica panca di faccia al monte che gettava la sua ombra violetta nella cucina accavalcò le lunghe gambe incrociò sul petto le lunghe braccia palpandosele con le mani bianche giacinto si divertiva lassú dimentico di lei e a lei pareva di star accovacciata sul limite di un deserto davanti a un miraggio e d'improvviso per un attimo gli dispiacque che noemi avesse acconsentito prima ch'egli tornasse ma subito s'alzò pentito umiliato ah com'era peccatore ancora specialmente nelle notti di luna tutto questo popolo misterioso anima le colline e le valli l'uomo non ha diritto a turbarlo con la sua presenza come gli spiriti han rispettato lui durante il corso del sole si usa cosí e guarda com'è bello questo è il regalo di predu si chinò nonostante il vestito stretto e gli fece vedere il rosario di madreperla con una grande croce d'oro vedi era la croce di un vescovo antico era della nonna di predu ch'era poi i piuoli levigati e lucidi ai quali un tempo venivano appese le selle le bisacce le armi parevano messi lí per ricordo inondando la stuoia bagnandogli i capelli il viso le mani cominciò a gridare come se lo uccidessero davvero ma nella notte solo il mormorio dell'acqua rispondeva quel riso fece tanto male a efix lo irritò lo rese maligno e bugiardo eppoi un'altra cosa piú grave ancora donna noemi sí mi costringe a dirgliela la lucerna ardeva sul sedile antico e pareva che la fiammella facesse pietosa compagnia a donna ruth ancora seduta immobile con la testa appoggiata alla spalliera e le mani abbandonate una qua una là efix aspettava don predu scendevano i patriarchi le donne taciturne i giovani dalle ginocchia elastiche i piccoli pastori dagli occhi tristi di solitudine don predu non si vedeva andiamo a teatro zio pietro a quest'ora nelle città del continente comincia la vita e il divertimento davanti ai teatri passano tante carrozze come un fiume nero si vedono persino delle signore in giro ancora coi cagnolini e le monete cadevano cadevano egli non aveva mai immaginato che ci fossero tanti pietosi al mondo le donne soprattutto erano generose e son gente contenta domandò efix quasi irritato e noi siamo gente contenta cosí passò molto tempo finalmente mi accostai giací giací ripeté due volte efix con voce bassa e ansante come se chiamasse ancora la sua vittima si guardò attorno e sospirò tutto era mutato il mondo si allargava come la valle dopo l'uragano quando la nebbia sale su e scompare il silenzio e la frescura del monte incombente regnavano attorno solo il gorgheggio delle cingallegre in mezzo ai rovi animava il luogo accompagnando la preghiera monotona delle donne raccolte nella chiesa dio s'accorse per la prima volta che il servo si era mal ridotto vecchio grigio con le vesti divenutegli larghe e tese la mano come per aiutarlo a sollevarsi ma egli era già su e non badava all'atto di lei don predu ha voglia di ridere brutto segno quando egli ha voglia di ridere altri devono piangere sai chi è quello disse al cieco giovane è il mio padrone cessata la pioggia i tre compagni ripresero a salire silenziosi curvi come cercando qualche cosa smarrita nel sentiero lontano sempre piú lontano ma con un peso addosso con un traino che non gli permetteva di andare avanti di tornare indietro era peggio di quando si portava appresso i ciechi subito donna ester scese giú le scale annodandosi il fazzoletto pronta a servire da interprete ai due fidanzati fra i quali spesso nascevano malintesi perché noemi si offendeva di tutto e capiva tutto alla rovescia nonostante la buona volontà di don predu bisaccia natòlia cuoricino mio io non ho lasciato in casa i tesori che ha lasciato in casa il tuo padrone il rettore raggiunse efix e si fermarono davanti al portone chiuso delle dame le ortiche crescevano sui gradini don predu ricordava ogni volta noemi lí ferma ad attendere capiva d'esser d'ingombro di dar peso e soggezione alle donne e allo stesso don predu bisognava andarsene lasciare liberi i fidanzati di amarsi e scherzare senza quell'immagine della morte davanti a loro e d'un sono i servi le serve i parenti gli amici tutta la gente che invade la casa ricca dei discendenti dei baroni della contrada dorato scintillavano però infantili e maliziosi il servo s'era messo davanti a loro aspettando ma donna noemi dopo aver spiegato il foglio giallo verso il tramonto qualcuno batté al portone ch'ella teneva sempre chiuso era la vecchia pottoi che veniva per domandarle se occorrevano i suoi servizi dice che fa la serenata a donna noemi l'ha sentito vossignoria e adesso tutto andrà bene avete fatto fortuna voi zitto zitto maligno che siete egli sedette e mise la bisaccia per terra e guardava grixenda e grixenda lo guardava maliziosa lasciandogli capire che sapeva la verità perché egli parlava cosí con un accento cadenzato da mendicante si burlava di lei o aveva la febbre efix anima mia il girare il mondo ti ha consumato le scarpe e il cervello sparve ella buttò il fascio raccolse i denari paurosa come l'uccellino che becca le briciole e scappò via agile saltellante ma la maestra di parto sebbene vedesse le monete calde umide entro i pugni ardenti di lei padrone sí efix lo sentiva doveva esser cosí tuttavia si grattava pensieroso la guancia a testa china e sperava e temeva d'ingannarsi non scende donna noemi ripeté efix a testa in su sotto il balcone adesso adesso ma ella stendeva bene la coperta e pareva s'indugiasse a contemplare il panorama a destra il panorama a sinistra predu lasciami sei come un ragazzetto colpa tua che hai fatto la malía per farmi rimbambire predu smettila sai cosa dice quella filosofessa di stefana dice che adesso tu hai fatto la malía al rovescio prima per farmi dimagrire adesso ma ringhiottí parole e saliva perché vedeva donna ester tirar la giacca di noemi e donna ruth pallida guardarlo supplichevole e hai perché manchi di rispetto allo straniero grixè ti ha morsicato la tarantola ché diventi matta sí e perciò voglio ballare ma stefana fece le fiche tanto queste parole le sembravano assurde quando fu nella strada dopo che don predu lo ebbe accompagnato fino al portone come un amico ma grixenda mia fa sempre di sua testa che vi ha scritto giacinto a chi scritto mai ha scritto non si sa nulla di lui ma deve tornare certo perché l'ha promesso s'alzò e s'avviò poi tornò indietro per riprendere la bisaccia attaccata al piuolo sotto la loggia il piuolo fisso lí da secoli si staccò e balzò fra i ciottoli del cortile come un grosso dito nero non parlò piú dal buco del tetto pioveva come da un imbuto capovolto un raggio dorato che illuminava sul lettuccio il suo corpo nero e le sue collane lasciando scuro il resto della stanza desolata attesi che si sollevasse poi cominciai a sudare ma non potevo muovermi credevo sempre fosse una finzione e guardavo guardavo tu credi che nelle grandi città si stia bene domandò donna ruth con voce grave e donna ester che aveva vuotato il vaso del latte e lo restituiva a natòlia con dentro mezza pezza di mancia solo due uomini giocavano silenziosi e un terzo guardava ora le carte dell'uno ora le carte dell'altro ma a un cenno di don predu si avvicinò ai nuovi venuti e tutti e quattro sedettero intorno a un altro tavolo la testa di donna ruth si reclinò prima di qua poi di là poi tutto il suo corpo parve protendersi in avanti e curvarsi ad ascoltar la voce della terra che la richiamava a le sembrava di sentire sulle labbra il sapore delle lagrime di lui ed era il sapore di tutta la tristezza di tutta la debolezza umana domandò dov'è si può conoscere sta a calangianus in gallura troppo lontano già alcune donne s'eran decise a riunirsi attorno al suonatore porgendosi la mano per cominciare il ballo i bottoni dei loro corsetti scintillavano al fuoco le loro ombre s'incrociavano sul terreno grigiastro e gli anni passarono giacinto crebbe e ogni anno per pasqua e per natale scriveva alle zie e le zie gli mandavano un regalo il vecchio tremava di rabbia ma non apriva bocca l'altro aveva ripreso la sua posizione e disse con voce triste che non sapeva nulla che non si era mosso che aveva sentito un uomo piombargli addosso come un muro che crolla i fecero alzare li portarono via sospirò e adesso le mie padrone si sono un po calmate perché ho promesso di cacciarti via intendi esse credono che le cambiali son davvero firmate da don predu ed io non ho avuto il coraggio di dir loro la verità il passo non s'udiva piú efix tuttavia rimase ancora là immobile ad aspettare la luna saliva davanti a lui e le voci della sera avvertivano l'uomo che la sua giornata era finita aspettava d'altronde certo che noemi nonostante il suo disprezzo doveva tornare a lui per riprendere il discorso fra loro due soli le colombe bianche tubavano con le zampe di corallo posate sull'architrave della porticina sotto un tralcio di vite che gettava una ghirlanda d'oro sulla sua ombra nera era giunto il momento delle confidenze efix sporse la zucca di qui e di là a destra e a sinistra con la falciuola scintillante in una mano e nell'altra il tralcio di vite dalla cui estremità violacea stillavano come da un dito tagliato gocce di sangue ed è stato ozioso e vive nel vizio tu stesso lo dici se questo non è mancare di rispetto a noi alla casa nostra che cos'è dillo tu sedette rassegnato tornando a guardarsi le mani e don predu mentre vigilava verso il cortile perché le serve non origliassero gli domandò a mezza voce eppure sí te lo dico perché so che posso dirtelo solo una volta quando ella è svenuta ed io ho pianto sopra i suoi occhi sí posso dirtelo come potrei dirlo a mia madre con la stessa innocenza a cacciarlo via vuoi dire bella figura sorella cara e ne avrai il coraggio tu ruth efix pensava aprile rallegrava anche il triste cortile le rondini sporgevano la testina nera dai nidi della loggia guardando le compagne che volavano basse come inseguendo la loro ombra sull'erba fitta dell'antico cimitero ma adesso vedeva le zie servirlo premurose il servo sorridergli come ad un bambino le fanciulle guardarlo tenere ed avide lo sapevate chi era lui e siete stata una cattiva nonna a permettere che grixenda badasse a uno non adatto per lei fra una canna e l'altra sopra la collina le nuvole di maggio passavano bianche e tenere come veli di donna egli guardava il cielo d'un azzurro struggente e gli pareva d'esser coricato su un bel letto dalle coltri di seta una grande luna di rame sorge dal mare e tutto il mondo pare d'oro e di perla la fisarmonica riempie coi suoi gridi lamentosi l'angolo piú tranquillo era quello delle dame sedute nella loro capanna mangiavano con efix l'arrosto di agnello e parlavano di noemi lontana e di giacinto del prete e del milese sorridendo senza malizia era un mormorio misterioso che ripeteva il sussurro dei fantasmi della valle la voce del fiume il salmodiare dei pellegrini il palpito del molino il gemito della fisarmonica di zuannantoni egli lucerna sedettero tutte e tre sulla panca e noemi ritornata calma e crudele rilesse a voce alta la carta ma gli pareva di camminare in sogno portato via da una compagnia di fantasmi come tante volte laggiú nelle notti del poderetto era guardava l'ometto tra il meravigliato e il diffidente e pareva chiedergli con gli occhi perché tanta generosità e l'uomo che mangiava col viso curvo sul piatto sollevò gli occhi e disse invecchio disse battendosi le mani una sull'altra e d'improvviso la sua gioia se n'andò com'era venuta un vecchio cieco e un giovane che prima d'arrivare si era punto il petto sotto la mammella destra sfregandovi su il latte di un'erba velenosa per formarvi un gonfiore che esponeva alla folla come un tumore maligno e grixenda allora anche lei porta il lutto e non esce piú efix non rispose e don predu adesso viene da voi io non lo so io sono sempre laggiú al poderetto suo malgrado noemi si sentiva turbata la vecchia che arrotolava come una bimba la cocca del suo grembiale le dava tanta pena ebbene glielo confido egli parla sempre di vossignoria e le vuol bene grixenda è persino gelosa di vossignoria che fai non mi dici niente sono venuto per te sai sono qui non volevano lasciarmi entrare ed ho saltato il muro su guardami egli lo guardava ma non ne vedeva piú gli occhi zia noemi è scappata come di volo vedendomi proprio non mi perdonerà arrivati là si cominciò a lavorare che lavoro era oh un lavoro facile per questo cosí si levava la terra da un posto e si metteva folletti efix sollevò il viso olivastro duro come una maschera di bronzo e fissò il ragazzo coi piccoli occhi azzurrognoli infossati e circondati di rughe son contenta sí doveva esser cosí è un bravo ragazzo farà fortuna bisogna comprargli un cavallo però però un lago azzurro inondava l'orizzonte la notte d'autunno limpida e fredda con grandi stelle nel cielo e fuochi lontani sulla terra stendevasi dai monti al mare e cosí ti dico fratello mio mi hanno mangiato la roba morto mio padre e mia madre mi hanno piluccato come un grappolo d'uva tutti parenti e conoscenti il servo intrecciava una stuoia all'ombra delle canne con le dita che tremavano per la febbre di malaria vedendo la vecchia che gli si sedeva ai piedi con la bottiglia in grembo molti cambiano strada per paura di lui e altrettanto fa efix per raggiungere non visto la casa dell'usuraia una messa nella basilica stamattina esco ancora leggi sedette anche lei sulla panca e donna ruth la imitò ma le liti finivano col divorare le sue terre e una disgrazia inaudita lo colpí a un tratto come un castigo di dio per la sua superbia e i suoi pregiudizi anima mia bella e avrebbe voluto curvarsi sul desolato ragazzo e dirgli sono qua io non ti mancherà nulla adesso però mi dovete dare i soldi per il viaggio i rilascerò un'altra cambiale firmata da chi ella tornò al suo posto il cielo scolorito ad oriente sopra il monte ardeva ancora come se tutto lo splendore del giorno si fosse raccolto lassú la pianura ondulata con le macchie grigie delle sabbie e le macchie giallognole dei giuncheti la vena verdastra del fiume i paesetti bianchi col campanile in mezzo come il pistillo nel fiore adesso che io col mio peccato mortale e con la mia scomunica sono lontano da loro e andava andava in fila coi mendicanti su su attraverso la valle verde di mamojada efix sorrideva il cieco vedeva questo sorriso e se ne esasperava tutta la sua ira contro il compagno ladro si riversò sul compagno buono ma è vero che si fa un canale perché ci passi il mare ma l'acqua non segue dentro il canale sí veniva dentro il canale ma ci son le macchine per tenerla indietro tu lo credi non dice una verità neanche se gli dai una fucilata ma non è cattivo dice le bugie cosí perché gli sembran verità come i bambini un giorno verso la metà di giugno ella salí fino alla capanna di efix faceva un gran caldo e la valle era tutta gialla sotto il cielo d'un azzurro velato le nuvole correvano sopra le rocce e le macchie e gli alberi si contorcevano al vento folli dal desiderio di staccarsi dalla terra e seguirle il tuono rombava ancora tutto era grande di agitazione e d'angoscia ed efix si sentiva preso dal turbine come una foglia secca giacinto strappò di mezzo alle sue gambe sollevate uno stelo d'avena e guardando per terra domandò come vivono le mie zie che ne dici domandò donna ester mettendo un dito fuor dell'incrociatura dello scialle efix aveva un viso beato le fitte rughe intorno ai suoi occhi vivaci sembravano raggi ed egli non cercava di nascondere la sua gioia abbassò gli occhi e riprese aspra e fredda io non gli dirò nulla mettetevelo bene in mente giú lungo la vallata dell'isalle finché arrivò al mare là si gettò a terra fra due macchie di filirea e gli parve d'esser tornato al suo paese dopo aver compiuto il giro del mondo queste storie sono qui è la sacra bibbia efix guardò umiliato il libro e non continuò rimasto solo si sdraiò sulla stuoia l'ombra del disonore che gravava su lui e su l'intera famiglia per la fuga di lia gli pesava come una cappa da condannato vino efix però respinse il bicchiere con un gesto di orrore mai piú bere mai piú vizi da due mesi digiunava e talvolta quando aveva sete non beveva per penitenza il cappuccio ombreggiava un viso bonario e sarcastico che si volse ai mendicanti e sogghignò lievemente mentre la mano gettava alcune monete efix riaprí gli occhi e piano piano si sollevò dal tuo viaggio efix sentiva le parole e le capiva anche ma erano senza suono come parole scritte su dimmi almeno cos'hai non mi racconti neppure dove sei stato rammenti quando sei venuto al molino e ti chiesi dove vederle vender di nascosto le patate le pere e i pomi ai bambini che entrano piano piano nel cortile col soldo nel pugno e domandando la roba sottovoce quasi si tratti di cosa rubata rimasi là piú di un mese efix capisci quaranta giorni i curarono cercarono di rimettermi a posto non disse altro e noemi non domandò altro la speranza ch'egli se ne andasse presto a nuoro la rendeva buona e paziente apparecchiò la tavola nell'attigua camera da pranzo abbandonata e umida come una cantina e sotto i pastori seduti per terra le donne coi canestri in mano il sacerdote con una bisaccia gettata sulle spalle a modo di scialle per ripararsi si drizzò un po sulla schiena e i suoi occhi si circondarono di rughe raggianti dunque in viaggio eravamo tutti poveri diavoli si andava si andava disse grixenda correndogli appresso ridente e non posso neppure dire vado a guardare perché le vostre padrone chiudono a doppio giro il portone quando mi vedono egli andò cosí rispondi di almeno cosa intendi di fare le hai ridotte all'elemosina le tue disgraziate zie che intendi di fare e riandava col pensiero fino al momento in cui era corso alla casa dei suoi padroni per vedere il figlio di lia che momento finalmente volsero tutti e due il viso a guardarsi ed ella scosse la testa con un cenno di rimprovero bravo gira gira sei tornato ma perché mai una riga un saluto eppure gente d'america ne è venuta non lo so non mi dicono nulla so che ester gira in cerca di denari ha un bel girare le cadranno gli ultimi denti e non avrà trovato so che sarebbe disposta anche a vendere ma non a me giú fra i giuncheti della pianura il caffè mi si raffredda adesso poi son venute le tue zie e diventerà di ghiaccio disse natòlia traendo la caffettiera dal cofanetto cosí me ne bevo un po anch'io ebbene donna ruth interrogò efix mentre la donna metteva una piccola caffettiera di rame sul fuoco ma ella volse il gran viso nero incorniciato di bianco e ammiccò accennandogli di pazientare mio genero è uscito un momento fa dev'essere andato da don predu disse a giacinto e le zie di vossignoria stan bene le saluti tanto e le ringrazi per il regalo che han mandato a mio fratello il rettore le porte i sostegni e la balaustrata del balcone erano in legno finemente scolpito tutto però cadeva gli occhi socchiusi guardavan tuttavia in alto loschi come nello sforzo di fissare un punto solo lontano ma grixenda appoggiata al muro col bimbo che le morsicava i bottoni della camicia guardava anche lei il vassoio luccicante su nel belvedere ecco ancora fra una capanna e l'altra all'angolo del cortile il sedile di pietra addossato al muro ove zia pottoi aveva veduto donna maria cristina corteggiata come una barona da tutte le vassalle che si recavano in pellegrinaggio alla chiesa l'usuraia non rispose ma lo guardò a lungo da capo a piedi e tese il pugno verso di lui facendo le fiche mentre il sole già senza raggi gettava un chiarore roseo sulla biancheria disposta sulle assi rivestite di carta turchina porticina grixenda lo aiutò a stenderli sul sedile in muratura lungo la parete e fu lei a spazzar la celletta e a preparare il lettuccio mentre nell'altra capanna si udiva giacintino rispondere rispettoso e quasi timido alle domande delle zie fu messo giú ma le gocce d'un liquido verde ch'ella tentò di versargli in bocca sopra i denti serrati gli si sparsero sul mento ma l'ora passava e tutto restava immoto intorno ai primi di maggio donna noemi rimase sola in casa ferma accanto al portone noemi tentava di cucire ancora con la testa curva sulla tela che rifletteva il color rosso del cielo sopra il monte ebbene che volete don giacinto minaccia di tornarsene qui intende ella smise di cucire si drizzò sulla vita si piegò indietro col viso per respirare meglio le sue mani abbrancarono la tela sí ero io tu avevi capito andai dal capitano non era in casa ma la cameriera una ragazza pallida che parlava sottovoce mi fece aspettare in anticamera donna ester tornò a sedersi accanto a lui ed egli la sentí tremare tutta ah efix mormorava nella casa la miseria non era piú grave degli anni scorsi poiché efix provvedeva alle cose piú necessarie ma l'aria stessa pareva impregnata di tristezza e i suoi occhi parevano affascinati come quelli della vecchia nonna quando nelle notti di luna spiavano il passaggio dei folletti giú verso il fiume fermo fermo lo scosse lo chiamò e accorgendosi ch'era morto e che lo avevano lasciato morire solo si mise a piangere forte con un gemito rauco che la spaventò cercò di calmarsi ma non poteva era come un'anima che piangeva entro di lei ecco il puntello forza coraggio e su e su un filo magico parve allacciare le donne dando loro un'eccitazione composta e ardente ma la padrona rideva di nuovo ed egli contro sua volontà s'irritò che c'è da ridere ebbene non è forse disgraziato don predu questi era cosí disperato che stava per uccidersi ma scavò dove quella aveva sognato e adesso è cosí ricco che passa venti mila lire al mese a una donna tieni il segreto prendi questo ma kallina tremava sostenendosi al suo fascio di legna che contro il sole cremis le pareva una nuvola nera e me ne andai piangevo te lo disse su efix tu non mi ascolti su ecco zia ester non è vero zia ester che efix finge d'esser malato per non venire alle nozze mie ed a quelle di zia noemi per non farci il regalo eppure dicono denari ne hai se annunziava una eredità se fosse appunto una domanda di matrimonio per noemi le dame pintor avevano ancora ricchi parenti a sassari e a nuoro è mia è di mia madre è mia non è degna di stare là questa lettera giacinto dammela disse efix stendendo le mani si curvò vide il servo e i suoi occhi scuri a mandorla scintillarono di gioia donna ruth buon giorno padrona mia noemi sorrise ma un sorriso che le torse la bocca e l'occhio verso l'orecchio sinistro efix disse con voce aspra noi parliamo di giacinto sono sempre a tempo se non smetti dimmi come stai non troppo bene da qualche tempo ho sempre male di testa adesso dormiva e russava ed efix l'aveva veduto poco prima sul lettuccio lungo il muro con le palpebre chiuse cosí delicate di là andarono alla festa dello spirito santo il cieco sapeva bene il tempo d'ogni festa e l'itinerario da seguire ed era lui che guidava il compagno qualche cosa le spaventava qualche cosa le rallegrava forse il loro stesso spavento e gridi lontani risuonavano fra la nebbia come nitriti di cavalli selvaggi in corsa col vento una processione s'aggirava continuamente attorno al santuario come un serpente rosso e bianco giallo e nero gli stendardi sventolavano simili a grandi farfalle e canti corali tintinnii di cavalli bardati per la corsa grida di gioia si univano alle cantilene gravi dei pellegrini il ragazzo è bravo e la provvidenza lo aiuterà bisogna però stare attenti che non prenda le febbri poi bisognerà comprargli un cavallo perché in continente non si usa andare a piedi ed efix vide noemi balzare convulsa livida di collera e d'odio ester disse con voce aspra tu avevi giurato di non pronunziare piú il suo nome e uscí come soffocasse d'ira un passo risuonò un po lento un po pesante una forma apparve giú nella strada saliva diventava grande campeggiava gigantesca sullo sfondo incolore dell'orizzonte era nera ma anche lei credeva alle cose fantastiche alla vita soprannaturale degli esseri notturni e ricordava che da ragazzetta tu tu l'altra sera dicevi questo dicevi quest'altro promettevi mari e monti per far felici le tue zie e ieri sera invece sei andato a giocare in questa cornice l'usuraia filava coi piccoli piedi nudi entro le scarpette ricamate il fazzoletto ripiegato sulla testa lo spasimo di efix turbò la pace del luogo efix pensava a giacinto divenuto allegro e buono dopo che aveva trovato da lavorare e si domandava con rammarico se non aveva ancora una volta errato abbandonando le sue povere padrone l'impressione di sognare erano figure del sogno della vita era il prete era il milese era zuannantoni erano le serve di don predu e don predu stesso e noemi a volte qualcuno di loro corfu e mazza a conca allora datemi la chiave vado e frugo in casa vostra eppoi scappo nelle grandi città qualche casa nuova sorge timida fra tanta desolazione e piante di melograni e di carrubi gruppi di fichi d'india e palmizi danno una nota di poesia alla tristezza del luogo e perché durante la sua assenza il folletto non entrasse lasciò il tizzone acceso sulla soglia della porta altre donne sedevano pallide in riposo sulle pietre dei muricciuoli che recingevano un cortiletto esterno piangere e tacere disse con un soffio e questo fu il suo augurio da quel momento non parlò piú gli pareva di tenersi aggrappato all'orlo del panno per non cadere di là e di vedere dall'alto la vecchia la guardava e nei suoi occhi vitrei la malizia brillava come la collana giovanile sul suo collo di scheletro cosa mi dice dunque donna noemi me ne vado un po tranquilla sí vero mi aiuterà cercherai il posto l'importante è di cambiar strada adesso di sollevarti una buona volta intendi ma giacinto che fino all'ultimo momento aveva sperato nell'aiuto del servo non rispose tuttavia gli prestò i denari egli però non se ne andò non posso uscire cosí presentarmi alle serve beffarde di don predu bisogna che tu mi procuri le vesti gli porse una moneta ma efix lo guardava negli occhi coi suoi occhi di cane fedele e sospirava senza offendersi il tempo era bello le valli eran già coperte d'erba e le pervinche fiorivano sorridenti come occhi infantili reti d'acqua scintillavano tra il verde delle chine e il fiume mormorava fra gli ontani predu ella lo cacciò via terribile come l'hai veduta adesso ed egli andò via piangendo ma dimmi dimmi efix proseguí accorata non è una gran cattiva sorte la nostra zame missignoria era l'anima della festa gridava spesso sembrava la burrasca ma in fondo era buono ma d'improvviso giacinto se ne andò senza dir niente ed efix vide davanti a sé lo spazio libero la vallata rosea solcata d'ombre su su fino alle colline di nuoro nere contro il tramonto l'amore è quello che lega l'uomo alla donna e il denaro quello che lega la donna all'uomo lui diceva cosí a chi ma non seppe che offrirgli di nuovo la zucca come la madre offre il seno al bambino che si lamenta lo sappiamo sí che diavolo di mondo è quello si sentí quasi un forte e per confortarla pensò di ripeterle uno dei tanti racconti del cieco del resto è che non si è mai contenti ferma sulle pietre rotte della soglia si protendeva in avanti e le sembrava di aspettare un essere misterioso salvatore e vendicatore assieme quasi tutte si fermavano col viso reclinato interrogando alcune erano alte sottili fasciate di orbace coi grembiali ricamati di geroglifici gialli e verdi e i cappucci di scarlatto e pareva venissero di lontano dall'antico egitto se lei accetta don predu manderà il prete a far la domanda o chi vuol lei noemi buttò giú la viola ferita e si rimise a cucire pareva tranquilla tu non hai voluto bere con noi neppure se ti vedo morire accetto il tuo vino tuttavia finirono nella bettola quasi deserta a usura noemi arrossí perché sebbene le relazioni col cugino fossero tese le sembrava un'ingiuria personale dare dell'usuraio a un nobile pintor chi te lo ha detto questo ah non dirlo neanche per scherzo il chiarore della luna illuminava attraverso le fessure la stanza stretta e bassa agli angoli ma abbastanza larga per lui che era piccolo e scarno come un adolescente figlio di sua madre vuoi dire sospirò donna ruth e il servo sospirò anche lui l'ombra del passato era sempre lí intorno a loro vedi aggiunse sottovoce adesso dopo la scena di oggi mi pare di essere ancora nella casa del capitano dio mi aiuti efix il vagabondo è tornato e donna ester come sta i permette di farle una visita ecco nella penombra glauca le cose stavano immobili al loro posto è da un pezzetto che la cerco so che è fuori di posto per via del versamento ma a me preme che i suoi superiori e tutti sappiano la verità e fra gli uni e gli altri apparve all'orizzonte la cattedrale di nuoro efix camminava col velo della febbre davanti agli occhi gli pareva d'esser morto e di andare la vecchia sollevò il braccio e lo attirò a sé tenacemente un odore di putrefazione e di tomba esalava dal lettuccio silenziosa nera nel chiarore tra la finestruola e l'armadio sembrava essa stessa una figura del passato salita su dall'antico cimitero per visitare la casa abbandonata giú verso il mare della baronia e gli pareva di esser sempre vissuto cosí sull'orlo d'una strada metà percorsa metà da percorrere eppure si sentiva sollevato come uno che dopo lungo errare in luoghi impervi ritrova la via smarrita il punto donde è partito al cader del sole il popolo si raccolse nella chiesa e migliaia di voci salirono in una sola fondendosi come fuori si fondevano i profumi dei cespugli finalmente si decise e strappò la lettera dal fascio di carte era ancora bianca entro la busta bianca sembrava scritta ieri e che nessuno ancora l'avesse letta e dio prometteva una buona annata o per lo meno faceva ricoprir di fiori tutti i mandorli e i peschi della valle ma i corvi ti divoreranno prima gli occhi due di noi le hai vedute andar via di qui ma le altre due no e tu sarai sempre il servo e noi le padrone andò quindi da kallina l'usuraia fermandosi a salutare la nonna del ragazzo rimasto a guardia del poderetto alta e scarna col viso egizio inquadrato dal fazzoletto nero con le cocche ripiegate alla sommità del capo loro stavo lí istupidito seduto immobile ad ascoltare la signora che parlava parlava parlava o in compagnia della serva che taceva ebbene sentí raccontare che il re salomone era piú ricco di lei e perdette il sonno l'invidia la rodeva piú a misura che l'ombra calda della casa copriva il cortile e l'odore dell'euforbia arrivava dalla pianura ricordava piú intensamente la fuga di lia che pareva vi trasparisse l'azzurro degli occhi coi capelli rossicci sul bianco del guanciale e i pugni chiusi come un bambino che sogna aveva dimenticato per terra il lume acceso tornerà sí ragazza grixenda gli prese la mano e gliela baciò singhiozzando egli sentí le labbra di lei bagnate di lagrime lasciargli sulle dita come l'impronta di un fiore umido di rugiada in fila tornarono al cortile della basilica e vi fecero il giro cercando il falso malato la gente ballava e suonava il tramonto tingeva di rosa il campanile i tetti gli alberi intorno sei occhi lo fissarono meravigliati noemi tornò a sogghignare ma donna ester posò una mano sulla mano di lei e parlò con dolcezza egli prende i denari da kallina noi credevamo che tu lo sapessi efix in casa di predu c'è troppa roba e non saprei neppure custodirla efix meditava disperato che fare se non ricorrere a qualche menzogna il tuo padroncino buono come il pane e affabile ma senti bisogna dirgli che grixenda non è adatta per lui efix entrò e vide che il cestino mandato da lui con don predu era quasi vuoto sopra il sedile segno che gli ortaggi eran già stati venduti rimanevano solo i pomini gialli di san giovanni gli parve quindi di aver sognato il piú felice di tutti era efix sdraiato su un mucchio d'erba in una delle muristenes vuote gli pareva ancora di ballare e di ammirare giacinto a nuoro per arrivare a nuoro impiegò due giorni andava su piano piano a piccole tappe buttandosi sull'orlo della strada quando era stanco poi tacque e parve meditare qualche cosa di fosco infatti quando la folla si radunò nuovamente nel cortile e le donne passando si frugavano in tasca per dare l'elemosina al finto malato egli cominciò a gridare i fichi d'india già fioriti mettevano una nota d'oro sul grigio degli orti e laggiú dietro la torre della chiesa in rovina i melograni di don predu parevano chiazzati di sangue le strade erano deserte e le rocce a picco del monte apparivano adesso come torri di marmo efix si fermò davanti a un portone attiguo a quello dell'antico cimitero una mattina fu trovato morto nello stradone sul ponte dopo il paese doveva esser morto di sincope perché non presentava traccia alcuna di violenza solo una piccola macchia verde al collo sotto la nuca eran parecchi e si davano il turno e intorno a loro si accalcavano uomini e ragazzi di tanto in tanto qualcuno si curvava per prendere di terra un bicchiere di vino infinito le sembrava di sentire la serenata del fanciullo e versi d'amore passavano nell'aria ardente del crepuscolo qua e là però nella balaustrata del balcone oltre le colonnine svelte ancora intatte si osservavano avanzi di cornice su cui correva una decorazione di foglie di fiori e di frutta in rilievo una sera poi aveva provato vecchia com'era la stessa impressione di gioia e di terrore di quella volta il monte circondava col suo cappuccio verde e bianco la casa una colonnina istoriata era caduta dal balcone e giaceva in mezzo ai sassolini come l'avanzo di un razzo tutto era silenzio ebbene che volete da me che lei parli a don giacinto sí che gli dica lascia in pace grixenda o sposala sia fatta allora la sua volontà ella disse chinando la testa sul petto e vedendola cosí piegata cosí vecchia e triste andate pure disse noemi con voce mutata ma la vecchia non se ne andava profondendosi in ringraziamenti umili la nostra casa misera è sempre stata accanto alla loro come la serva accanto alla padrona ma come l'usuraia diceva di non voler la cambiale egli capí che ella gli faceva una elemosina e provò un'angoscia insostenibile gli parve d'essere ancora nell'anticamera del capitano di porto e questa fra due file di colline bianche con lontananze cerule di monti ad occidente e di mare ad oriente coperta di vegetazione primaverile d'acque di macchie di fiori il resto si perde nella penombra perlacea della notte lunare noemi ricordava di non aver mai preso parte diretta alla festa l'importante ella tolse un filo dalla coperta e lo buttò nel cortile il suo viso s'era oscurato quando non siamo andate d'accordo finora sempre sí ma pare che lei non sia contenta dell'arrivo di don giacintino nel pomeriggio la festa fu ancora piú animata gli uomini si mostravano piú espansivi con le donne trascinandole al ballo e il sole obliquo tingeva di rosa il cortile che ronzava come un alveare trenta scudi all'anno e un paio di scarponi abbi pazienza per l'amor di cristo il tuo non ti mancherà e lui aveva pazienza allora sí cosí dio mi assista andrai alle feste coi mendicanti però efix trasalí era quello il suo sogno di penitenza si alzò e disse farò di tutto un senso di paura e di vergogna e anche d'invidia quelli erano uomini le loro mani sembravano artigli pronti ad afferrare la fortuna al suo passaggio i pare di sognare diceva donna ester servendo da cenare al nipote mentre donna ruth lo guardava fisso con occhi lucidi lagrime l'autunno s'inoltrava coi giorni dolci di ottobre coi primi freddi di novembre le montagne davanti e in fondo alla valle parevano vulcani torno presto io appena li avrò accompagnati bisogna che vada sta quieto fermo fermo sí egli stava fermo al suo posto fermo e solo chiesa efix entrò in punta di piedi con la violacciocca fra le dita e s'inginocchiò dietro la colonna del pulpito la basilica cadeva in rovina d'improvviso alzò la testa e appoggiò una mano sul petto per questo ci penserei io promise con forza allora i suoi occhi incontrarono quelli di noemi giacinto credette che morisse lo tirò su lo appoggiò con le spalle al muro si sollevò e stette a guardarlo dall'alto dimmelo dimmelo rantolava efix sollevando le palme insanguinate all'alba partí lasciando il ragazzo a guardare il podere lo stradone fino al paese era in salita ed egli camminava piano perché l'anno passato aveva avuto le febbri di malaria e conservava una gran debolezza alle gambe e quella spalla convulsa parve dargli tale noia che si alzò e vi posò la mano dicendo usciamo andiamo a prendere il fresco senza piú voce è lunga donna ester mia abbiano pazienza che cosa è lunga efix la strada non s'arriva mai gli sembrava stai male che non bevi sto male sí però non disse che male tanto quei due non l'avrebbero capito e cosí voglio far io efix aggiunse parlandogli accosto al viso sei tu che mi hai salvato allora nel luogo tutto l'anno deserto nei campi incolti e selvaggi era come una improvvisa fioritura un irrompere di vita e di gioia ma il suo cavallo non sopporta la bisaccia aggiunse socchiudendo gli occhi contro il barbaglio della bicicletta io me ne vado a nuoro disse giacintino pur guardando il podere di sotto in su come si guarda una persona un baroniese smilzo alto e nero come un arabo invitò efix a bere e gli raccontò episodi della guerra di cui era reduce l'antico cimitero coperto d'erba in mezzo al cui verde biancheggiavano come margherite le ossa dei morti e in fondo la collina con le rovine del castello piantando la croce fra la terra grigia e il cielo azzurro s'udí qualcuno piangere forte era un mendicante fra due ciechi dietro un cespuglio era efix sono venuto per parlarti di questo il padrone di casa capí che la sua presenza era di troppo e se ne andò via silenzioso nonostante le proteste e i richiami di giacinto le dirò lei sa tutto i ragazzi si voglion bene io dicevo se si voglion bene perché impedirlo loro lei sí pochi momenti prima ma ester ester non poteva aver provato la sua follia ester non poteva aver rovinato la famiglia per amore di quell'avventuriero ed efix mormorò toccando il ginocchio di giacinto vossignoria dicono guarda quella ragazza poi le dirai che non si dia pensiero di nulla la casa è pronta le serve ci sono pettegole sí ma ci sono e pagate bene angurie ella continuava a balbettare incosciente tu no tu no tu no don predu indovinava il dramma che si svolgeva là dentro ester non si vede e un giorno che io sono andata là donna noemi mi ha preso viva e morta m'ha lasciata tanti improperi mi ha detto si sa se non ci sono maschi non vi divertite ci fosse almeno efix il servo di donna ruth anche quello vi basterebbe è vecchio come le pietre che me ne faccio di efix meglio bello con un ramo di lentischio noemi ancora inginocchiata presso il sedile ov'era steso il cadavere di donna ruth sollevò il viso guardandosi attorno era già morto ed errava ancora per il mondo scacciato dai regni di là a fonni dove i mendicanti si collocarono nel cortiletto intorno alla basilica piena di gente di lontani paesi egli cominciò a provare un nuovo tormento ma giacinto non parlava piú ed efix non sapeva cosa dire se pregarlo di riprendere il racconto se confortarlo se commentare in bene o in male quanto aveva sentito pietre vulcaniche sparse qua e là dappertutto danno l'idea che un cataclisma abbia distrutto l'antica città e disperso gli abitanti simile in tutto ai baroni in pellegrinaggio quali il servo li aveva veduti dipinti in qualche antico quadro della basilica pregava assorto donna ester prese la carta con la mano fuor dello scialle donna ruth poiché era già buio accese la lucerna triste di musco allegro dell'oro brunito delle violacciocche e del tenero verde dei gelsomini gli sembrava di veder ancora donna lia pallida e sottile come un giunco la sua anima allora vibrava tutta di passione un turbine di desiderio la investiva portando via tutti i suoi pensieri tristi come il vento che passa e spoglia l'albero di tutte le sue foglie morte passando davanti alla casa di don predu chiamò stefana e le disse ch'era costretto a partire per affari suoi e che non sapeva quando sarebbe tornato di almeno dove vai era vestito di colore del sole e dei monti e il viso si rassomigliava a quello di un figlio di don zame pintor morto giovane mai mai efix l'aveva sentita ridere cosí eppure egli ricordava quel riso quel volto curvo su lui quell'ombra e quella luce tremula intorno e il cuore gli batteva gli batteva da spezzarsi picchiò ma nessuno apriva e don predu stava lí a toccarsi la catena e a guardare giú verso il fiume quasi anche lui aspettasse qualcuno oh che son morte anche loro ci vai vicino e ti morsica come un cane sí fratelli cari io ci andai con la bisaccia a metà piena e credevo di riportarla colma la riportai vuota e i benediceva come una vecchia madre ma si sentiva trasportata in mezzo a loro attraverso la vita misteriosa come gesú fra i suoi genitori nella fuga in egitto e come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché di dolore ch'era gioia di gioia ch'era dolore è una donna che picchia disse semplicemente donna ruth spiriti topi e donne per me son la stessa cosa rispose giacinto era inutile insistere prima che scendesse donna noemi donna ruth sebbene fosse la piú vecchia delle tre sorelle e tenesse le chiavi di casa del resto non c'era piú nulla da custodire non prendeva mai nessuna iniziativa e nessuna responsabilità ma efix abituato a quella mimica salutava e a sua volta accennava di no di no con la mano e con la testa e gemendo per l'inutilità di tutte le cose allora anche l'occhio melanconico delle giumente pareva pieno di una dolcezza nostalgica anzi ti devo dire che non voglio piú pazientare giacché mi trattate cosí o alla scadenza in settembre mi pagate o protesto la cambiale e se la firma è falsa metto il ragazzo in prigione va gli pareva che lo guardassero con disdegno buttandogli la moneta che si vergognassero di lui come uomo e stessero per rimuoverlo col piede al loro passaggio come uno straccio sporco nascosta in mezzo a sacchi di scorza il carro spariva nella notte ma sul ponte sotto la luna rimaneva don zame morto steso sulla polvere con una macchia gonfia noemi non rispose non poteva parlare che è successo egli ripeté forte siamo rovinate predu ella disse infine e le sembrava di parlare contro la sua volontà cappello e le pieghe del vestito donna ester con le ali nere dello scialle rigettate sugli omeri gli parve l'ombra della sposa sto bene vero domandò noemi ritta davanti a lui accomodandosi i risvolti delle maniche non ti pare stretto questo vestito non poté quindi stendere la manina e le monete d'oro che il barone porgeva caddero per terra egli sparve come un bambino davvero un bambino che ha tutti i denti però e come mastica i mangerà anche il poderetto efix ricordati son qua io se no bastonate era in un bosco chiamato il libano per le piante alte di cedro che là crescevano luogo fresco e tutta questa casa era fatta di colonne d'oro e d'argento adesso non resta che questo poderetto ma è come il cuore che batte anche nel petto dei vecchi si vive di questo ma che testa mio nonno è stato lui a rovinare la famiglia saper custodire la loro roba e soprattutto non dovevano sollevar gli occhi davanti agli uomini né permettersi di pensare ad uno che non fosse destinato per loro sposo e di nascosto dalle sorelle comprò anche un cestino di biscotti dopo tutto era un ospite che arrivava e l'ospitalità è sacra ed efix balzò su spaventato credendo ch'ella stesse per svenire ma fu un attimo ella tornò a guardarlo coi suoi occhi cattivi e disse calma rammenti efix rammenti com'era diventata grande la cucina scura e tiepida coi muri lontani con sfondi misteriosi come una tanca di notte l'usignuolo cantava il cieco raccontava la uno giovane ancora alto e curvo col viso giallo scarnificato ove pareva fosse rimasta la sola pelle sulle ossa con le palpebre livide abbassate chiedeva efix rientrò nella capanna ma tardò a chiudere gli occhi e anche nel sonno aveva l'idea tormentosa di dover commentare il racconto di giacinto non sapeva però come se in bene o in male aprí l'armadio per rimettere il lavoro e il cardine stridette nel silenzio come una corda di violino non parlavano e il loro silenzio rendeva la scena piú tragica dopo un momento però un grappolo di gente fu sopra di loro e gli strilli delle donne s'unirono alle risate degli uomini io però vorrei sapere come ha fatto a vederlo donna ester sarà in chiesa e donna noemi forse sarà coricata perché sta male mah da qualche tempo ogni volta che torno la trovo coricata ha mal di testa ecco la stretta della mano di noemi gli ricordava la stretta di giacinto là nel cortiletto di nuoro e il segreto che impediva alla donna di accettare la domanda di don predu tu credi d'essere tornato e di riposarti vedrai efix adesso comincia davvero il tuo cammino seguendo con gli occhi la figura smilza del milese ancora vestito con la lunga sopravveste di pelli del suo paese la botteguccia era piccola ma piena zeppa come un uovo sulle scansie rosseggiavano le pezze dello scarlatto e accanto brillava il verde che cammino verso l'eternità disse il cieco sottovoce vado verso una porta che mi sarà aperta a due battenti e non penso ad altro se ho un pane me lo mangio non c'erano né canti né suoni in questa piccola festa che ad efix pareva riunione di banditi e di pastori radunatisi là per il desiderio di rivedere le loro donne e di ascoltare la santa messa mentre le sorelle maggiori ridevano e si divertivano e lia accovacciata come una lepre in un angolo erboso del cortile forse fin da quel tempo meditava la fuga promessa ella li amava perché si sentiva in mezzo a loro parte di loro unita all'uomo per il suo amore unita alla donna per il suo dolore passavano donne coi capelli neri sciolti giú per le spalle come veli di lutto seguivano uomini a capo scoperto con un cero in mano scalzi polverosi come arrivassero dall'altra estremità del mondo tutti andavano a divertirsi laggiú i sembra di rivedere la madre di vossignoria donna maria cristina seduta sulla panca all'angolo del grande cortile allora piano piano cominciò a parlare afferrando il lembo della gonna di noemi e non capiva bene ciò che diceva ma doveva essere un discorso poco convincente perché la donna continuava a cucire e non rispondeva parlano piú i tuoi occhi che la mia lingua grixè il fuoco ti mangi le palpebre e state zitte donne e ballate adesso non farete come l'altra volta disse efix se vi azzuffate e vi arrestano io in verità me ne lavo le mani mah che vuoi la vita passa e noi la lasciamo passare come l'acqua del fiume e solo quando manca ci accorgiamo che manca mah lasciamo stare aggiunse battendosi le mani sulle ginocchia e poi alzandosi e poi rimettendosi a sedere lo guardava fisso quasi non riuscisse a decifrarne le parole e infine lo scosse indispettita ebbene dice che fra pochi giorni arriverà è questo ed ecco efix vinto dal sonno crede di non poter piú sollevare le palpebre e di sognare vede il vecchio cieco mettersi a sedere protendersi in ascolto appoggiare la mano al tronco della quercia fuori lo aspettava uannantoni i ho chiamato tre volte andiamo c'è nonna che sta male e vuol parlarvi perché non venite non vi si prende il pane dalla bisaccia donna ester leggeva tranquilla seduta su uno sgabellino davanti alla panca antica ma d'improvviso il gatto posato sulla sua ombra accanto al lume e che seguiva con gli occhi i movimenti delle mani di lei e dove lo trovo io efix sarà in paese egli vien su dal poderetto lo vedo venir su disse la vecchia mettendosi un dito sulle labbra perché grixenda entrava col caffè già tornano anche i morti dite voi ma la vecchia si volse ad efix che stava lí a testa bassa e fissava il selciato non lo ha detto a te che la sposa dillo su l'ha detto o no altro che spirito è vivo e ha le mani che si muovono non è vero grixè chi don giacintino è vero ammise efix ma è un ragazzo ripeto bisognerebbe aiutarlo cercargli un'occupazione poi vorrei dire un'altra cosa uscirono nel cortiletto sedettero sullo scalino e giacinto tirò la porticina dietro di sé come per impedire al lume e al fuoco di ascoltare gli uomini venuti alla vigilia per portare le masserizie eran già ripartiti coi loro carri e i loro cavalli rimanevano le donne i vecchi i bambini e qualche adolescente è stata tua madre dimmi almeno che non è stata lei giacinto fece cenno di no allora efix parve calmarsi donna ester invece favoriva i progetti del nipote mentre donna noemi la piú giovane sorrideva fredda e beffarda a non rispondere da buon servo rispettoso donna ester ricordandosi che gli piacevano i fiori spiccò un geranio dal pozzo e glielo mise fra le dita sul crocefisso in ultimo ricoprí il cadavere con un tappeto di seta verde che avevano tirato efix s'era messo un po discosto dalla chiesa in un posto ove non molta gente passava il cieco non finiva di brontolare fra una lamentazione e l'altra e aveva un viso cupo minaccioso gonfia delle spese di protesto e di interessi piú forti e ha preso ipoteca sul poderetto e sulla casa fune che la strangoli sí va bene ma e adesso in ottobre come farete ed efix cercava le parole per trar fuori dal suo cuore il penoso segreto ah gli sembrava talmente grande e pesante da non poterlo trarre intero a brani forse sí sanguinante le api vi si posarono e tutt'intorno fu un ronzio di dolcezza ma dopo l'arrivo al rimedio il ragazzo pareva contento aveva abbracciato le zie e le altre donne aveva mangiato bene e ballato come un pastore alla festa era scalza e le sue gambe dritte luccicavano come fossero di bronzo vedendo l'uomo lasciò cadere le sottane e rise gridando di gioia nel riconoscerlo come grixenda tu vai ancora al fiume lo sposo te lo permette da prima l'uomo lo guardò sorpreso poi un sorriso benevolo gli increspò le labbra carnose sollevò una gamba e disse guarda lí c'è posto ma dovette interrompere la discussione perché da lontano donna ester gli accennava di avvicinarsi era l'ora del pasto ma egli capirà che qui lui è ospite allora efix si alzò scuotendosi dalle brache la segatura del piuolo tutto andava bene eppure un senso di inquietudine lo agitava da servo era salito al grado di parente anzi di protettore delle dame pintor ciò che piú sorprendeva era l'accondiscendenza di don predu ma da qualche tempo sembrava un altro sí e che fa don giacinto eh lavora e si diverte è allegro è un ragazzo d'oro tutte le donne gli vanno appresso se lo contrastano come un dolce di miele cosa credi fratello mio io son nato ricco mio padre era come giacobbe ma senza tanti figli e diceva io devo pagare il debito delle zie è per questo che volevo morire perché avevo la disperazione nel cuore sí bisognava partire andare in cerca di fortuna per non ripassare davanti alla casa della fidanzata scese un viottolo poi un altro fino ad uno spiazzo su cui guardavano le rovine d'una chiesa pisana vecchia pottoi ferma sulla sua soglia guardava con una mano appoggiata al muro e l'altra sopra gli occhi sembrava decrepita piccola con i gioielli ancora piú vistosi e lugubri sul suo corpo ischeletrito che donna ester la piú vecchia benedetta ella sia si ricordava certo di lui peccatore bastava questo perché egli si sentisse contento compensato delle sue fatiche ma se non è cieco malanno li colga tutti fingono dal primo all'ultimo e io gli ho dato tre volte nove reali come te lo hai fatto il tumore dimmelo ti do altri nove reali che cosí me lo faccio anch'io per non andare al servizio militare ecco un vago chiarore illumina la pianura intorno è un anello bianco sopra un gran cerchio nero è lo guardava di sotto in su supplichevole con gli occhi dolci lucidi alla luna efix aveva preso l'involto del pane ma non poteva mangiare sentiva la gola stretta da un'angoscia profonda ed entrambi abbassarono gli occhi la spalla di giacinto tremava convulsa ma egli la sollevò e la scosse come per liberarsi dal tremito e riprese con voce piú dura in fondo alle tenebre che già lo avvolgevano brillò come una lampada lontana la volontà di combattere la morte si scoprí il viso e parlò donna ester sto meglio i dia da bere accorsero tutt'e due era la voce fresca ma un po ansante di un ragazzo che abitava accanto alla casa delle dame pintor zio efisè zio efisè l'euforbia odorava intorno la luna azzurrognola splendeva sul rudero della torre come una fiamma su un candelabro nero e pareva che in quell'angolo di mondo morto non dovesse piú spuntare il giorno l'arcobaleno c'è sempre dietro la tempesta ah sí proprio in questi giorni quando sto seduta giú a filare mi sembra di sentire un passo di cavallo lei sa la storia della regina di saba era bella e aveva un regno lontano con tanti giardini di fichi e di melagrani e un palazzo tutto ecco egli pensava di nuovo alle sue padrone le amava ancora e aspettava don predu per domandar notizie di loro ma don predu non scendeva lo guardava dal basso spaurito e il grosso uomo a cavallo gli sembrava nel crepuscolo rosso un uccello di malaugurio uno dei tanti mostri notturni di cui aveva paura là non si andava mentre egli aveva bisogno di andare al di là per liberarsi del suo peso per guarire del suo dolore da una nicchia di pietre ove s'era rifugiato coi compagni efix vedeva le figure passare fra la nebbia come sopra le nuvole e la storia del diluvio universale che il cieco giovane raccontava gli sembrava la loro storia era tutto un popolo antico che andava andava cantando le preghiere ingenue dei primi cristiani andava andava per una strada tenebrosa si lasciò ricadere sulla sedia tremava e sudava e gli pareva di svenire sarebbe che vossignoria nubi squarciandole e respingendole fino all'orizzonte e tutto brillò attorno ai monti e alle valli ove la nebbia si raccolse in laghi argentei luminosi ma il posto era difficile trovarlo perché tutti ormai sapevano la mia storia d'altronde anch'io volevo andarmene lontano al di là del mare ma in fondo erano anche buoni l'uomo è fatto cosí buono e cattivo eppoi si è sempre disgraziati anche i ricchi spesso son disgraziati ah ecco le fanciulle pieghevoli soavi come le figure bibliche evocate dal cieco il tempo era sempre nebbioso e intorno alla chiesetta bruna fra le pietre e le macchie della pianura era un silenzio infinito un odore aspro di boschi là tacite come fantasmi e tutto fu di nuovo solitudine e silenzio intorno alla casa delle dame pintor donna ester s'avvicinò al pozzo per coprire con un'assicella una piantina di garofani l'abbraccio di quell'uomo sconosciuto arrivato non si sa da dove dalle vie del mondo le destava una vaga paura ma ella sapeva bene i doveri dell'ospitalità e non poteva trascurarli della suocera del milese ella chiamò il servo con un cenno del capo e gli domandò con solennità come stavan le sue padrone dopo tutto erano donne nobili e meritavano il rispetto delle persone per bene solo i giramondo arricchiti come il milese in cucina c'era luce ma non la luce fiammante della casa di grixenda un lumino funebre sopra la panca antica in mezzo a una grande ombra eccolo è lui che va alla festa sul suo cavallo nero con le bisacce piene passa e mi saluta pottoi vieni in groppa su mala fata saputo che le sue padrone stavano a confessarsi si tolse la bisaccia la depose sul gradino e sedette aspettando le ortiche gli punsero le mani ma la messa tardava su nel belvedere i preti ridevano e il vassoio di natòlia passava e ripassava scintillando fra l'azzurro e il nero andarono a prendere il fresco i loro passi risuonavano nel silenzio come quelli della ronda notturna gira e rigira anche giacinto fu preso dall'allegria un po amara de suoi compagni veniva giú dopo aver ascoltata la messa una catena di fanciulle paesane belle come rose l'una appresso l'altra strette ridenti sarà forse per una lettera gialla che ho visto in mano a donna noemi donna noemi la leggeva e donna ruth col fazzoletto bianco in testa come una monaca spazzava il cortile ma stava ferma appoggiata alla scopa e ascoltava libero ma aveva l'impressione fisica di tirarsi ancora addietro i compagni e si dava pensiero di loro camminò tutta la notte e tutto il giorno seguente nel silenzio il torrente palpitava come il sangue della valle addormentata ed efix sentiva avvicinarsi la morte efix guardava le sue dita e taceva ma don predu irritato per questa indifferenza gli batté le mani sulle ginocchia che pensi santo di legno ohè di l'altro vecchio ma forte col viso rosso cremisi congestionato tutta la persona agitata da un tremito che sembrava finto aveva messo il cappello fra le sue gambe aperte e di tanto in tanto si curvava a guardarvi dentro le piccole monete lo stesso chiarore aranciato del crepuscolo il monte coperto di veli violetti l'odore della sera tutto le ridestava l'anima di vent'anni prima ma bastò quest'espressione di sorpresa diffidente e un po ironica per aumentare l'umiliazione e il turbamento di lui ebbene sono tornato donna noemi mia disse entrando e seguendola attraverso il cortile e al di là del muro si vedeva il monte bianco come di zucchero e tutto era soave e tenero come al mattino quando egli era uscito dalla casa di don predu al tintinnire delle monete contro la pietra l'altro mendicante sollevò il viso terreo spalancando gli occhi vitrei come sentisse un rumore minaccioso e per poterne prender parte sua sorella lia era fuggita da casa lei noemi era rimasta sul balcone cadente della vecchia dimora come un tempo sul belvedere del prete vattene donna noemi ebbene che hai adesso levati non star lí inginocchiato con le mani giunte sei stupido ma donna noemi che ha rifiuta sono noemi ella disse un poco umiliata ma tosto s'irrigidí non ti aspettavamo ester e ruth sono alla festa asciugandosi si dirigeva verso la cucina noemi lo seguiva ester gli ha scritto e lui è partito cosí come alla festa ebbene sí sono io padrona mia sono tornato il vagabondo è tornato che ne dice donna ester come va la salute efix efix e tutto era silenzio i fantasmi s'erano ritirati dietro il velo dell'alba e anche l'acqua mormorava piú lieve come per lasciar meglio risonare il passo di efix giú per il sentiero indovinava donna ester dov'è disse efix curvandosi sui suoi piedi come sarà contenta quando saprà don predu mi aveva fatto tornare in paese per questo la capanna appiattata tra il verde ad aspettarlo io sto qui tutto l'anno e vossignoria verrà quando ci saran gli ortaggi e le frutta da portare al paese efix efix ascoltava con terrore sentiva d'essere di nuovo davanti al destino tragico della famiglia alla quale era attaccato come il musco alla pietra e non sapeva che dire non sapeva che fare sentiva la cantilena della fisarmonica intravedeva le ombre danzanti al chiaro del fuoco e s'immaginava che la sua vita dovesse trascorrere sempre cosí fantastica e lieta non bastavano a cancellare il suo delitto a liberarlo dall'inferno come rallegrarsi dunque e le disse perché non ti diverti ella accomodò sulla cuffietta del bimbo il nastrino giallo contro il malocchio e gli occhi le si riempivano di lagrime che cosa vuoi fare dunque pagare e poi andare a chieder l'elemosina anche gesú ha chiesto l'elemosina ma gesú castiga anche castiga i peccatori i fraudolenti i falsari efix s'alzò e non voleva piú rimettersi a sedere bisogna che vada disse accennando fuori come uno che ha da camminare da andare lontano vede che è oro l'oro è sempre oro donna ruth capí che con efix era inutile scusare l'orgoglio fuori posto di noemi e sempre pronta a seguire l'opinione altrui se ne rallegrò chi si deve mandare per la domanda ufficiale prete paskale o la sorella o chi se lei dice di non mandare nessuno tanto meglio in fede di cristiano tanto meglio là dentro a quel palpito batteva il sangue di giacinto ed efix sentiva voglia di piangere pensando a lui eccolo gli sembra sempre di vederlo alto anche le stelle oscillavano sopra il cortile come scosse dal ritmo della danza no ella non ballava non rideva allora cominciò a pregare piano piano poi sempre piú forte finché gli parve di mettersi a cantare come facevano i pellegrini su alla madonna del miracolo era notte ancora ma un brivido di luce passava ad oriente fra i monti che si aprivano verso il mare l'alba si svegliava laggiú domani tutto andrà bene domani tutto sarà concluso tutto sarà chiaro gli sembrava di capire finalmente perché dio lo aveva spinto ad abbandonare la casa delle sue padrone portò via la bisaccia colse un gelsomino dalla siepe e si volse in giro a guardare e tutta la valle gli parve bianca e dolce come il gelsomino in carcere no questo non lo permetterò no tu dunque efix hai denari se ne avessi non sarei qui si era seduto davanti alla capanna guardando lontano che ne dici tu domandò gravemente don predu mi ripiglierà al suo servizio doveva ricordargli i racconti nostalgici di sua madre perché cominciò a domandar notizie di persone del paese che erano morte o di cui noemi non s'interessava affatto oh dio dio oh dio dio io bagnavo il viso di zia noemi con l'aceto e piangevo te lo giuro sulla memoria di mia madre piangevo senza sapere perché è lui che ha voluto i ha aggredita e voleva uccidermi uccidervi per cosí poco oh quell'uomo e le mie zie fanno tanto strepito per delle miserie mentre c'è gente laggiú che fa debiti per milioni e nessuno lo sa seduto non si coricava mai con le braccia intorno alle ginocchia coi grandi denti gialli lucidi al riflesso del fuoco le palpebre violette abbassate continuava a raccontare le sue storie e i muri erano tutti di pietre fini segate a pezzi uguali come mattoni le ricchezze che c'eran dentro non si possono contare e lui amava la vita laboriosa sí ma semplice all'aperto tutti gli consigliavano di recarsi nell'isola di sua madre per tentar la fortuna con un onesto lavoro l'amore non conosce né povertà né nobiltà quanti signori non han sposato ragazze povere che ne sai tu all'alba si mosse addio questa volta partiva davvero e mise tutto in ordine dentro la capanna gli arnesi agricoli in fondo la stuoia arrotolata accanto la pentola capovolta sull'asse il fascio di giunchi com'era sfacciata natòlia per piacere allo straniero si beffava persino delle capanne che dopo tutto erano sacre perché abitate dai fedeli e appartenenti alla chiesa lia intanto mentre le sorelle disonorate dalla fuga di lei non trovavano marito scrisse annunziando il suo matrimonio di pesar bene disse efix e se ne andò pesato il sacco giacinto balzò fuori e vide i due mendicanti allontanarsi tenendosi per mano pallidi e tremuli tutti e due come malati e lei fa bene a non volerlo fa bene la approvo il vero amore è stato il tuo verso di loro occhi che pareva implorassero dalla profondità di un abisso mentre la mano che stringeva la sua lo tirava giú verso terra e il corpo del servo si piegava e cadeva lentamente di là vedeva l'erba alta ondulare quasi seguendo il motivo monotono della fisarmonica e i cavalli immobili al sole come dipinti sullo smalto azzurro don zame era divenuto piú tiranno con loro vendeva i rimasugli del suo patrimonio maltrattava il servo annoiava mezzo mondo con le sue querele viaggiava sempre con la speranza di rintracciare sua figlia e ricondurla a casa sí la zia noemi è rimasta vedendomi non mi aspettava certo e forse credeva che avessi sbagliato porta ogni sua parola e il suo accento straniero colpivano grixenda al cuore miele allora efix ricordò la festa del rimedio natòlia e grixenda che ballavano stringendosi in mezzo lo straniero e un dolore cocente lo punse ma col dolore un intenso desiderio di fare qualche cosa contro il destino ripeté scuotendolo per le spalle ricordi le cose che dicevamo al poderetto io le ricordo sempre e dico appunto a me stesso efix ed io siamo due disgraziati ma siamo veramente uomini tutti e due era la luna nuova che rasentava il muro e pareva volesse scender là dentro dopo cena ricominciarono i canti e le grida attorno ai fuochi ballava persino don predu rendendo felici tutte le donne che speravano d'esser scelte da lui zio pietro mi porta alla bettola e a me non piace il vino lo sai il milese vuole che io giochi cosí s'è fatto la fortuna lui ed a me non piace giocare sí tu sapevi che vuoi che ti dica un uomo si accorge sempre di queste cose ma io ti giuro sull'anima di mia madre io l'ho sempre rispettata noemi come una cosa sacra egli pensò un momento gli parve di dimenticare qualche cosa come quando si sta per intraprendere un viaggio e ci si domanda se si è provvisti di tutto ruth scese svelta lasciando vedere le grosse gambe coperte di calze turchine gli sorrideva mostrando i denti intatti sotto il labbro scuro di peluria e donna ester e donna noemi noemi disse rozzo e timido levandosi il cappello e poi rimettendoselo se avete bisogno di me ditemelo che è successo ma che cosa dici disgraziato no non mi chiami disgraziato sono contento come se morissi in grazia di dio in questo momento e vedessi il cielo aperto con grande meraviglia di efix donna ester accondiscese alle proposte del cugino cosí il poderetto fu venduto e la cambiale pagata i tempi cambiano anche i puledri invecchiano sentenziò stefana ma entrambe sentivano qualche cosa di nuovo di grave pendere sul loro destino di serve senza padrona grixenda balzò in piedi appoggiandosi al muro tanto era turbata anche la fisarmonica cessò di suonare donna ester mia suo nipote la moneta nel pugno seguito dai saluti ironici della donna di alle tue padroncine che si conservino bene ma egli era deciso a sopportare ogni pena pur di far bella figura all'arrivo di don giacintino voleva comprarsi una le donne cantano gli uccelli cantano donna ester sgambetta accanto al servo col dito fuori dell'incrociatura dello scialle la processione esce fuori dal paese e il paese è tutto fiorito di melograni e di vitalbe le era quasi notte il monte era diventato scuro e là dentro in quell'umida stanza dalle pareti macchiate di verde pareva d'essere in una grotta lontani dal mondo donna ester piangeva di gioia ma finse di starnutire sembra pepe il suo tabacco prete paskà dalla chiesa usciva un salmodiare di laudi che accompagnava il motivo della danza e un profumo d'incenso che si mescolava all'odore degli orti ma dopo la confessione di giacinto s'inquietava però vedendo don predu gli sembrava piú beffardo del solito una sera aspettò accanto alla siepe e gli chiese la nebbia si diradava apparivano profili di boschi neri sull'azzurro pallido dell'orizzonte poi tutto fu sereno come se mani invisibili tirassero di qua e di là i veli del egli balzò quasi sfuggendo alla prigionia delle due vecchie dame arrivato però in mezzo al cortile si fermò incerto che posso fare che posso io tu credi che siamo noi a fare la sorte ricordati quello che dicevamo laggiú al poderetto te lo ricordi e tu sei stato tu a fare la sorte ed egli sentiva che la sua penitenza era cominciata arrivato alla chiesetta sull'alto della china rocciosa sedette accanto alla porta e si mise a pregare e grixenda si prepara a lasciarci te la vedrai capitare qui fra qualche giorno ecco questo son venuto a dirti zie sissignora da terranova in bicicletta cos'è poi un volo con una strada cosí piana e solitaria si può girare il mondo in un giorno mi farai un piacere va da efix maronzu e digli che devo parlargli ma che non lo sappia grixenda va piccola tortora va e un'ombra dolce velava i loro occhi ogni volta che il falso tumore del mendicante giovane appariva gonfio e scuro come un fico tra le pieghe della camicia slacciata tiene chiuse dentro casa come schiave le quattro ragazze in attesa di mariti degni di loro e come schiave esse dovevano lavorare fare il pane tessere cucire cucinare a fargli un cenno di addio con la croce d'oro addio ed egli come già per giacinto ebbe l'impressione che fosse lei a morire uscivano tutti se ne andavano donna ester si curvò su lui parve coprirlo con le sue ricordi eppoi dicono di credere in dio loro perché non mi lasciano sposare la donna che amo taci giacinto non parlare cosí di loro esse vogliono il tuo bene e a questo lasciava tutta la sua libertà stefana e pacciana dicevano è un'elemosina ch'egli vuol fare alle sue disgraziate cugine il podere disse efix appoggiandosi al muro accanto alla donna va bene quest'anno avremo piú mandorle che foglie cosí ti pagherò tutto kallí non stare in pensiero don predu mandi questo con la sua serva alle mie padrone io non posso abbandonare il poderetto e don giacinto non viene io voglio essere come te rispondi ho ragione io ti ho buttato per terra laggiú ad oliena ma anche i santi son stati maltrattati e per questo non cessano d'essere santi rispondi ho ragione la colpa è vostra disse grave sapevate vecchia come siete come vanno a finire queste cose sappiamo sappiamo e non sappiamo mai niente vossignoria mia il cuore non è mai vecchio ed io non conosco te sebbene ci veda ma se tu credi di poterti trovare un altro compagno fa pure ti aiuterò le donne specialmente guardavano dall'alto dei cavalli dalla cornice dei loro scialli coi grandi occhi smarriti eppure a tratti scintillanti di gioia e dappertutto si beveva si cantava si ballava si rissava efix vestito anche lui come gli altri mendicanti si portava addietro i due ciechi sí presa al laccio era riuscita a scappare e stava lí con la zampetta rotta e mi guardava con due occhi da cristiana gliel'ho fasciata la zampetta ma poi ha avuto la febbre scottava fra le mie mani come un gomitolo di fuoco e s'è fatta nera nera ed è morta perché uno di loro non poteva sposar noemi lo stesso don predu poteva aver scritto la lettera gialla ed ecco nella fantasia stanca del servo le cose a un tratto cambiano aspetto come dalla notte al giorno ai piedi della scala gli pareva che don predu fosse anche lui triste quasi malato ed esitasse a scendere la spalla di giacinto cominciò a tremare tremò anche il suo labbro inferiore ma egli se lo morsicò rabbiosamente e strinse e riaprí i pugni quasi volesse prendere e buttar via qualche cosa e scacciata dal mondo dei giusti si mettesse a vagabondare inquieta e dannata coi fantasmi della valle eppure rispose di no tua egli s'accomodò sulle spalle la bisaccia e uscí sugli scalini del portone scosse i piedi uno dopo l'altro per non portar via neppure la polvere della casa che abbandonava viso vedi che regalo efix ed era pallida nel suo vestito granato con gli occhi cattivi pieni di lagrime ma efix non ne provò dolore siamo nati per soffrire come lui bisogna si fa presto a dire che si trova un posto c'è tanta gente in cerca di posti ma tu hai lasciato quello che avevi il suono della fisarmonica arrivava fin laggiú il motivo saltellante e voluttuoso richiamava alla danza ma a volte si mutava in lamento come stanco di gioia come rimpiangendo il piacere che passa non l'ho fatto per male volevo guadagnare ma come si fa in questo paese tu lo sai tu che sei rimasto cosí cosí miserabile le zie non rimetteranno un soldo se io davo subito la risposta a don predu tutto era finito pensava con un senso di sollievo e sognava trovò la capanna deserta le padrone erano in chiesa ed egli andò a cercarle ma si trovò preso in mezzo fra don predu il milese e giacinto davanti a un rivenditore di vino a un tratto i cani cominciarono ad abbaiare nei poderi vicini e tutto il paesaggio che pochi momenti prima pareva si fosse addormentato fra il mormorio di preghiera delle voci notturne grixenda si morse le labbra e picchiò sulla parete per far tacere natòlia ci sono anche gli spiriti i sente grida di gioia echeggiarono quasi selvagge come per domandare al motivo del ballo una intonazione piú animata e piú voluttuosa uhí ahiahi tutti e poi guardava questi come per misurare meglio la grandiosità della costruzione tutto da solo che forza dovevi esser forte in gioventú ma poi guardava lontano al di là della nebbia gli sembrava cominciasse un altro mondo e si aprisse la porta di cui parlava il cieco la grande porta dell'eternità e si pentiva della sua vergogna ma sant'uomo non hai orecchie per ascoltare io ti dico che non posso tenerla che non posso sposarla devo pagare il debito delle zie ogni tanto si fermava volgendosi a guardare il poderetto tutto verde fra le due muraglie di fichi d'india e la capanna lassú nera fra il glauco delle canne la loro cena era stata frugale una zuppa di latte che non gonfiava lo stomaco e lasciava il pensiero lucido e puro come quel gran cielo di primavera allora noemi si mise a ridere ma sentí le ginocchia tremarle e sentí nel cuore la bellezza luminosa del tramonto era un mare di luce sparso d'isole d'oro con un miraggio in fondo la voce del fiume e degli ontani laggiú l'odore delle euforbie il riso e il pianto di grixenda il riso e il pianto di noemi il servo solo non poteva dormire pensava alla storia di giacinto e del capitano di porto e provava un senso d'infinita dolcezza d'infinita tristezza messo in mezzo fra grixenda e natòlia alto diverso da tutti egli parve la perla nell'anello della danza se arriva ben arrivato lo si potrebbe accogliere appunto come un forestiere ben venuto l'ospite aggiunse come salutando qualcuno che entrasse dalla porta va bene e se si comporta male è sempre a tempo ad andarsene come una fiamma che brilla un attimo e si spegne nella lontananza della notte oscura le salí dalla profondità della coscienza le voci si perdevano nel silenzio le figure sfumavano nella luce ed eccone una di donna sorgere accanto a un cespuglio i colori vivi dei costumi paesani il rosso di scarlatto il giallo delle bende il cremis ardente dei grembiuli brillavano come macchie di fiori tra il verde dei lentischi e l'avorio delle stoppie i fanciulli ridenti i cani che scuotevano la coda e guardavano fisso negli occhi i loro padroni aspettando l'osso da rosicchiare tutto ricordava la dolce serenità di una scena biblica le tocco la spalla come il barone ed ella s'alzò e andò a prendere i denari dalla cassa due biglietti da cinquanta lire che palpò a lungo guardandoli attraverso la luna benché fosse presto quando arrivò al villaggio efix vide l'usuraia filare nel suo cortile fra i porcellini grassi e i colombi in amore e la salutò accennandole che sarebbe passato piú tardi e se io quando il capitano tornò il mio amico disse che non aveva ricevuto nulla quello protestò andò dai superiori ma non aveva la ricevuta e tutti gli risero in faccia terribile come una nemesi con la clava e fu lei allora a far indietreggiare l'uomo dicendogli sottovoce minacciosa donna ester anziana e donna ruth già vecchia ma d'una vecchiaia forte nobile serena gli occhi di donna ester un po piú chiari di quelli delle sorelle d'un color nocciola dorato interrotto efix senti tu almeno ci racconterai le tue vicende poiché non hai mai scritto quante cose avrai da dire adesso oh efix efix chi avrebbe mai creduto che da vecchio te ne andavi in giro per il mondo operai invisibili lo lavoravano costruivano case edifizi intere città e subito dopo le distruggevano e rovine e rovine biancheggiavano allora nel crepuscolo coperte di erbe dorate di cespugli rosei e noi da giovani non abbiamo amato ma il tempo passa vossignoria e il ragazzo diventa strano grixenda mia è ridotta a un filo immobili ad ascoltarlo efix si sentiva portato via come da un impeto di vento ricordi e speranze lo sollevavano un grido che aveva qualche cosa di beffardo attraversò il silenzio del ciglione sopra i due uomini e giacinto balzò sorpreso credendo che qualcuno avesse ascoltato il suo racconto e lo irridesse cosí sedute le tre sorelle si rassomigliavano in modo straordinario solo che rappresentavano tre età differenti donna noemi ancora giovane sembrava la voce del fiume quell'onda d'armonia che si spandeva a rinfrescare la notte ed era cosí canora e straziante che gli stessi spiriti notturni si rifugiavano sull'orlo della collina protesi lo domandi a me ebbene lo domando io a te che c'è di nuovo che ti spinge alle mie calcagne sei venuto a comprare il vino per le nozze di zia noemi predu don predu verbigrazia disse quasi involontariamente indi aggiunse guardando la padrona giovane non è forse ricco e disgraziato bene speriamo tutto andrà bene disse noemi ma non sapeva neanche lei che cosa dovesse andar bene sentiva un improvviso amore per tutti allora giacinto riprese tu devi dire alle zie che non son stato io a consigliarti di incaricare zio pietro della consegna del cestino esse credono cosí dormi ti dico non è ora e lasciatemi parlare e perché è fuggita donna lia la vostra padrona piccola la mia nonna dice che voi lo sapete che l'avete aiutata a fuggire donna lia all'alba uscendo dalla capanna efix infatti ne vide centinaia pendere spezzate con le lunghe foglie sparse per terra come spade rotte del panno e pareva affacciarsi già cadavere dal mondo di là per contemplare un'ultima volta la felicità della sua padrona ma ella disse chinandosi ancora di piú con le ginocchia piegate in modo che gli sfiorava il viso col anche le sue dita intrecciate alla catena d'oro sul petto parvero ridere efix lo guardava spaurito con gli occhi pieni di una angoscia da bestia ferita ma nessuno badava a lui e dopo che i due ciechi furono dentro in caserma la gente se ne andò ed egli rimase solo a distanza seduto su una pietra ad aspettare aveva paura ma per nulla al mondo avrebbe abbandonato il cieco e adesso come farai cosa vuoi che faccia starò qui aspettando la morte ho tutto con me sia salva l'anima mia trent'anni di possesso e di lavoro lo han fatto ben suo e le siepi di fichi d'india che lo chiudono dall'alto in basso come due muri grigi serpeggianti di scaglione in scaglione dalla collina al fiume saetta che ti sfiori pensava efix m'hai dato quattro scudi a natale e ora son già sette ebbene kallí aggiunse a bassa voce curvando la testa come parlasse ai porcellini che gli fiutavano con insistenza i piedi sfuggivano esse non erano capaci che delle faccende domestiche e neppure conoscevano il poderetto ultimo avanzo del loro patrimonio starò ancora un anno al loro servizio aveva detto efix mosso a pietà del loro abbandono poi era tornato don zame a questo ricordo un fragore di tempesta echeggiava nella memoria di noemi ogni volta ella sentiva il bisogno di muoversi come per rompere un incubo un usignuolo cantò sull'albero solitario ancora soffuso di fumo tutta la frescura della sera tutta l'armonia delle lontananze serene e il sorriso delle stelle ai fiori e il sorriso dei fiori alle stelle poi il milese che aveva sposato una figlia di questa ed era diventato da venditore ambulante di arance e di anfore il piú ricco mercante del villaggio seguiva don predu il sindaco cugino delle padrone di efix il castigo che gravava su tutta la casa ed egli era il verme dentro il frutto era il tarlo che rodeva il destino della famiglia anzi ogni giorno di piú un bisogno violento di solitudine la spingeva a nascondersi per abbandonarsi meglio al suo struggimento come un malato che non spera piú di guarire spariva per lasciar posto all'immagine di lui buono pentito appassionato questa immagine sí noemi la amava don predu gli batté cosí forte alle spalle che egli balzò avanti e il vino traboccò dai bicchieri e gli si versò addosso sia tutto per l'amor di dio piangeva tanto era felice s'intende come la casa era piena di regali come la gente buttava grano e fiori fin dentro il cortile degli sposi per augurar loro buona fortuna come tutti insomma erano contenti e tu hai fatto questo di vammi a prendere un po d'acqua intanto che scende noemi efix prese il secchio di sotto al sedile s'avviò ma sulla porta si volse timido guardando il secchio che dondolava la casa a un sol piano oltre il terreno sorgeva in fondo al cortile subito dominata dal monte che pareva incomberle sopra come un enorme cappuccio bianco e verde eccolo tutto ai suoi piedi silenzioso e qua e là scintillante d'acque nel crepuscolo il poderetto che efix considerava piú suo che delle sue padrone e sorrideva agli improperi che don predu pentito del suo primo impeto di benevolenza gli rivolgeva trattandolo da mendicante quale era il mio compagno soffriva di cuore raccontava il mendicante anche questi giorni scorsi è stato male ma nessuno ci credeva la gente non crede mai zitto babbeo zitto ma efix si mise a gemere scuotendosi debolmente come un uccello ferito che tenta ancora di volare allora don predu si mise a ridere del suo riso goffo e cattivo d'altri tempi non la vorrai sposare tu credo ti serbo stefana lo sai ma la sua gioia si spense subito d'un tratto come s'era accesa e di nuovo egli si trovò nel suo deserto nel suo mare nel suo viaggio misterioso e terribile verso il castigo divino allora il vero dio offeso fece sí che i servi di questo re diventassero cosí cattivi che congiurarono per uccidere il loro padrone l'aurora pareva sorgere dalla valle come un fumo rosso inondando le cime fantastiche dell'orizzonte monte corrasi monte uddè bella vista sa bardia santu juanne monte nou non ci pensare li ho basta mi lascino in pace loro io non sono venuto per sfruttarle né per vivere alle loro spalle ah ma zia noemi è terribile disse l'uomo con forza battendogli di nuovo la mano sul ginocchio se è vero che vuoi il loro bene l'unico scampo è questo essa è andata al fiume per lavare perché lavorare bisogna e tu avevi detto che la sposava zia pottoi pazienza bisogna avere siamo nati per patire era il grido cadenzato del cuculo il zirlio dei grilli precoci qualche gemito d'uccello era il sospiro delle canne e la voce sempre piú chiara del fiume pazienza anch'essi non lo amavano ma erano gelosi l'uno dell'altro per le attenzioni di lui e litigavano continuamente in agosto e settembre fu un andare continuo un correre affannoso dapprima salirono sul monte orthobene per la festa del redentore bel ragazzo suo nipote donna ruth trasse la tabacchiera d'argento la scosse l'aprí e la porse nel cavo della mano prima a donna ester poi a donna ruth infine alla stessa kallina chinò alquanto coi folti capelli neri dorati splendenti intorno al viso pallido come due bande di raso rispose al saluto con gli occhi anch'essi neri dorati sotto le lunghe ciglia che ho fatto non so bene neppur io è venuta la serva di zio pietro portando un cestino dicendo che lo avevi consegnato tu al suo padrone c'erano zia ruth e zia noemi in casa poiché zia ester era alla novena di sí di sí tutto era stato tutto era un sogno poi lo lasciarono solo perché noemi doveva vestirsi ed egli sollevò la testa e si guardò attorno ma come di nascosto ma la sera cadeva rapida grave di nuvole e la gente se ne andava anche la donna dei confetti chiuse le sue cassette ancora piene e si mise a parlare sdegnosa coi mendicanti di tanto in tanto una testina lucida e tonda come una nacchera ne usciva fuori sgusciava una rondine poi un'altra dieci venti ed era tutto uno svolazzare di piccole croci nere uno stridío melanconico intorno al finestrino di giacinto giocando tante volte si guadagna io voglio guadagnare appunto per loro no non voglio piú essere a carico loro voglio morire ma è che da due giorni non si vede quasi piú e sempre con predu e con altri compagni lasciamolo divertire disse efix ma passa il vento della disgrazia e la gente si disperde come le nuvolette in cielo attorno alla luna quando soffia la tramontana eppure tu le ami di piú per questo perché il tuo cuore è un vero cuore di uomo ebbene cosa fai adesso ohè uomo vergognati non hai pianto abbastanza è vero questo ammise noemi ma con una voce che pareva le uscisse suo malgrado di bocca ma subito corrugò le sopracciglia e sollevò gli occhi freddi beffardi fissando quelli della vecchia finché lei donna noemi mia non avrà pietà di lui eppure egli è buono allora donna ester si alzò appoggiando la mano alla spalliera della panca e stette a guardarli severa nel mondo di qua ma fu un momento ecco che si velava anch'essa perdeva forza ritornava fantasma ed efix provò dolore come fosse giacinto a morire non lui efix perché sei tornato qui babbeo se venivi a casa mia ci stavi male sei come il gatto che ritorna anche se portato via dentro il sacco su andiamo ti metterò nel letto di stefana e a me sí forse ho tentato di parlarne ma come col muro tu devi convincerle tu ma il viso tragico si tingeva di viola e di verde sempre piú duro e immobile alla luce fosca del crepuscolo anche il cuore cessò di battere anzi volevo proporre a don giacinto di scontare i dieci scudi che tu mi devi ma in fede mia poi ho pensato che non andava bene se però rinnovando la cambiale vogliamo fare tutto un conto va bene ma l'indomani né poi l'amico andò aveva paura aveva paura sul cortile rosso di papaveri sul monte ombreggiato dal passaggio di qualche nuvola sull'intero villaggio metà dei cui abitanti era alla festa ma le bastava veder la gente a divertirsi perché sperava di poter anche lei prender parte alla festa della vita ma gli anni eran passati e la festa della vita s'era svolta lontana dal paesetto prendetevi l'anima mia come l'uccello prende il chicco del grano signore disperdetemi ai quattro venti io vi loderò perché avete esaudito il mio cuore e per otto giorni vissero tutti e tre nella speranza angosciosa che giacinto tornasse e rimediasse al malfatto che giacinto se ne andasse e non si facesse rivedere mai piú egli era smontato davanti a loro e si guardava attorno confuso sentí le sue mani prese dalle mani secche della zia e sullo sfondo nero del muro vide il viso pallido e gli occhi di perla di grixenda a quell'ora mentre la luna sbocciava come una grande rosa fra i cespugli della collina e le euforbie odoravano lungo il fiume anche le padrone di efix pregavano a me sei sordo sí a me ma io avevo quindici anni ed ero senza malizia ma il signore mi ha sempre aiutato prima juanne maria dio l'abbia in gloria poi questo sono stati i miei compagni i miei fratelli come gli angeli che accompagnavano tobia adesso le sue padrone però stavano lí sulla panca e lo guardavano donna ester vecchia e quasi supplichevole donna noemi ridente ma piú terribile di quando era austera che dirgli per confortarlo perché non sei rimasto là efix sentiva troppa pietà di tanta miseria prostrata davanti a lui per parlare cosí ma da un punto aperto della valle vide il redentore sopra la roccia con la grande croce che pareva unisse il cielo azzurro alla terra grigia e s'inginocchiò a testa bassa vergognoso delle sue fantasticherie un'altra cosa dimmi perché sei andato via non lo so pensavo appunto a questo addormentandomi pensavo fosse stato il signore a farmi andar via i visi delle sorelle protesi sul foglio lucevano di sudore d'angoscia ma noemi sollevò gli occhi e disse la mia amica egli gridò allora aprendo gli occhi spauriti e vide rosso gridò ancora qualche parola ma senza sapere quel che diceva e corse via gli sembrano i confini del mondo il servo non guardava al di là del poderetto anche perché i terreni da una parte e dall'altra erano un tempo appartenuti alle sue padrone le descrizioni che noemi faceva della festa lo suggestionavano egli la guardava un po stanco e assonnato e quella figura nera sullo sfondo ancora lucido del finestrino coi capelli folti e le mani piccole appoggiate al tavolo melanconico rimase una settimana a nuoro tanto lui che giacinto aspettavano di vedere da un momento all'altro arrivare grixenda ma i giorni passavano ed ella non veniva vedi natòlia s'è voluta alzare stamattina e ha la febbre alta nonna nonna tornate sotto le coperte tornerò tornerò tutti torniamo sotto la coperta ma dove posso trovarlo è al molino adesso ecco che viene ecco infatti giacinto arriva frettoloso a testa nuda coi capelli e i vestiti bianchi di farina già qualcuno era corso ad avvertirlo dell'arrivo del servo mi disse persino coi tuoi denari se ne hai compra un'altra fisarmonica a grixenda che male c'è efix s'io vado da quella ragazza dove si va se ore e giorni d'ansia e di terrore misterioso come quando si ha la febbre alta rivedeva solo il viso livido e contratto di efix che si curvava a guardare per terra quasi cercasse un oggetto smarrito perché le sorelle andarono alla festa di nostra signora del rimedio come usavano tutti gli anni da tempo immemorabile per penitenza dicevano ma anche un poco per divertimento efix pensava alla casa desolata delle sue povere padrone a noemi che vi si consumava dentro come un fiore al buio come sei dimagrito gli disse la serva anziana che filava seduta presso la porta hai le febbri raccolto lassú ella s'ostinava a cucire ma non vedeva né la tela né l'ago solo quel grande chiarore quel miraggio senza confini profondo di nuovo calma con un sorriso ambiguo alle labbra solo dopo ch'egli parve aver detto tutto tutte le miserie passate tutti gli splendori da venire ella parlò con le nocche sul legno metà del suo viso era illuminato cereo metà era in ombra nero eppure staccò una margheritina ne masticò lo stelo e guardò senza invidia grixenda e giacinto abbracciati dio li benedica e li avvolga sempre cosí di sole e di luce cenere efix aspettò ch'ella scendesse seduto al sole sugli scalini con la berretta ripiegata per farsi un po d'ombra sul viso appuntava col suo coltello a serramanico un piuolo che donna ruth desiderava piantare sotto il portico perché il cieco sebbene avesse la bisaccia colma di roba voleva chiedere l'elemosina ai passanti mentre efix osservava perché chiedere se ce ne abbiamo le prime stelle salgono sopra il monte lia va a sedersi sull'alto della scala con la mano sulla corda gli occhi fissi nella penombra no e mi noemi pintor ella guardava rigida tremando entro di sé cento domande le salivano alle labbra ma non voleva mostrarsi curiosa e debole davanti a contento egli accennò di sí poi si coprí la testa col panno e là sotto gli pareva d'essere già morto ma di gioire lo stesso per la buona fortuna delle sue padrone anche noemi s'alzò presto discuteva con la sorella e diceva con fierezza perché il giorno deve fissarlo è giusto quel che si semina si raccoglie noemi perché parli cosí sembri diventata matta da qualche tempo in qua tu non ragioni piú perché dici che egli si burla di te se ti ha mandato a dire che ti vuol bene guardava le figure che passavano sul sentiero davanti a lui se qualcuna gli era nota e infatti d'improvviso si piegò chiudendo gli occhi come i bambini quando vogliono nascondersi i morti risuscitano il cristo che sta dietro la tenda giallastra dell'altare e che solo due volte all'anno viene mostrato al popolo scende dal suo nascondiglio e cammina anche lui è magro pallido silenzioso tuttavia qualche cosa bisognava pur dire dunque quel capitano si vede che era uomo savio capiva che la gioventú la gioventú è soggetta ester la guardava di sopra la spalla finalmente don predu domandò quasi timido e tu cosa dici di che cosa parlate noemi protestò donna ester ma il fidanzato le cennò di tacere e ricominciò a tirar la sollevò il cappello duro verdognolo sul cranio calvo guardò noemi esitando a parlare e provava già un senso di gelosia perché natòlia la serva del prete s'era cacciata dentro la capanna delle dame e parlava con lui ma qualcuno spinse il portone e tutti e tre le donne e il servo balzarono come svegliandosi da quel sogno di morte era ancora la vecchia pottoi che veniva a domandare notizie di giacinto ma avvenne una cosa che destò le chiacchiere di tutto il paesetto efix pur continuando a stare al servizio di donna ester e di donna noemi se vuoi tu puoi farlo io sono come il soldato ch'è stato in guerra torno ma non posso tenere queste vesti che liberazione in principio ma adesso in casa delle zie sono ancora come là e non so era stata cosí forte la sua gioia che neppure si rammentava che cosa aveva detto che cosa aveva fatto solo rivedeva la figura fredda i vuole schiacciare come un ragno donna noè non vengo a farle del male noemi si ritirava fredda e sdegnosa guardando la tela che aveva in mano pagherò tutto io tu con promesse ah ma adesso basta perdio adesso non inganni piú nessuno sai andrò a chiamare qualcuno per mandarlo al podere ma io dalla vossignoria non vengo no la casa non la lascio in balía del folletto a misura che s'avvicinava al poderetto risalendo lo stradone sentiva un lamento di fisarmonica che gli pareva un'illusione delle sue orecchie abituate ai suoni delle feste cercava di raccogliere le sue idee i ricordi le impressioni di quei tre giorni di terrore ecco gli sembrava d'essere ancora seduto davanti alla sua capanna ad ascoltare l'usignolo che cantava laggiú tra gli ontani don zame parve impazzire corse di qua e di là per tutto il circondario e lungo la costa in cerca di lia ma nessuno seppe dargliene notizie sardonico imprecò dietro pacciana a voce bassa e urtò stefana per incitarla a rispondere male al padrone e il legno corroso diventato nero pareva al minimo urto sciogliersi in polvere come sgretolato da un invisibile trivello ma sollevando gli occhi efix vide che non era lia la donna alta che si affacciava agile al balcone agganciandosi i polsi della giacca nera a falde donna noemi buon giorno padrona mia non scende hai fatto bene a venir qui disse donna ester coprendolo con un panno e noemi si curvò anche lei gli tastò il polso gli afferrò il braccio cercando di convincerlo a mettersi a letto poi tutte le donne gli furono attorno guardandolo toccandolo interrogandolo il calore dei loro corpi parve eccitarlo sorrise gli sembrò d'esser giunto in mezzo ad una numerosa famiglia e cominciò ad abbracciare tutti altre avevano i fianchi potenti il viso largo con due pomi maturati per guance la bocca carnosa ardente e umida come l'orlo d'un vaso di miele qui appunto in paese perché devo comprare un cavallo per lui un cavallo di canna domandò allora don predu ridendo goffamente ah ecco perché ti ho visto uscire dalla tana di kallina a lei che importa a lei non abbiamo domandato una grave dolcezza perché sperava di morire presto la sua giornata era finita finché poté resistere rimase laggiú accanto alla terra che aveva succhiato tutta la sua forza e tutte le sue lagrime infatti le donne si avvolgevano meglio nelle loro tuniche e dopo aver recitato il rosario s'avviavano al ritorno non rimasero che una venditrice di torroni e di pupazzi di farina nera ricoperti di zucchero sordo e muto dal dolore ma aveva veduto don predu guardare noemi con un gesto di contrarietà perché le nozze erano fissate per l'indomani e s'egli moriva portava il malaugurio agli sposi o li costringeva a rimandare a un altro giorno la cerimonia nuziale allora e poi lo sai abbiamo vissuto finora non siamo state bene finora che ci è mancato e tireremo avanti con l'aiuto di dio il pane non mancherà pulisci bene che sarà fatica risparmiata per le nozze tue con efix disse pacciana per don predu bisogna prima aspettare che donna noemi lo accetti lí c'è don zame inginocchiato sul banco di famiglia e piú in là donna lia pallida nel suo scialle nero lasciate queste storie disse efix deponendo il cestino ai piedi della fanciulla ma ella ascoltava come incantata le parole della nonna e anche lui discendendo la strada credeva di rivedere il passato in ogni angolo di muro alcune gocce di olio caddero sulle brace inondando la cucina di fumo grasso poi la padella riprese a friggere tranquilla e giacinto disse era una cosa tanto meschina e neppur sicura con tanta responsabilità entrò sollevò gli occhi e subito si accorse che il poderetto era mal coltivato pareva un luogo da cui fosse mancato il padrone gli alberi erano già quasi tutti spogli dei loro frutti e qualche ramo stroncato pendeva qua e là per questo aveva lavorato tutto il giorno e adesso in attesa della notte mentre per non perder tempo intesseva una stuoia di giunchi pregava perché dio rendesse valido il suo lavoro se n'è andato senza dirmi niente ma io quando mi raccontò la sua storia col capitano non ho fatto cosí ma il corpo del giovine sembrava di bronzo steso grave aderente alla terra dalla quale pareva non volesse piú staccarsi il ragazzo cantava accompagnandosi e la sua voce acerba d'una melanconia inesprimibile riempiva la notte di dolcezza e di chiarore dopo gli pareva sarebbe stato libero solo col suo carico da portare con pazienza fino alla morte anche il viso di donna noemi curva a cucire nel cortile era velato d'ombra efix colse una viola del pensiero dall'orlo del pozzo e andò a offrirgliela ella cercava di nascondere la loro miseria ma pareva ch'egli conoscesse anche questa perché senza attender d'esser servito dopo aver portato la valigia nella camera che zia ester aveva già preparato per lui ma anche noi zio efix anche noi io e giacinto qualche cosa faremo possiamo anche diventar ricchi zio efix chi lo sa tutto è possibile nel mondo io credo che tutto sia possibile ragazzo ma efix rimise la testa giú e chiuse gli occhi non perché offeso dagli scherzi dei suoi padroni ma perché si sentiva tanto lontano da loro da tutti anzi voglio partire non posso piú vivere qui anzi guadagnerò fra quaranta giorni vi restituirò tutto fino all'ultimo centesimo una miniera d'argento sí rende ma non come una miniera di petrolio una signora che conosco io sognò che in tal posto ce n'era una in un terreno d'un signore decaduto è buona ma è povera eppoi anche orfana la sposerò disse giacinto ma guardava per terra e pareva sognasse smontavano taciturni come per un convegno segreto in quel punto lontano del mondo ad efix seduto col cieco sull'ingresso della chiesa pareva di sognare cercò di passare oltre ma la vecchia cominciò a parlar alto ed egli dovette fermarsi per ascoltarla ebbene che ti ho fatto perché i ragazzi si voglion bene dobbiamo odiarci noi vecchi terreno grigiastro lentamente si disposero in fila con le mani intrecciate e sollevarono i piedi accennando i primi passi della danza ma erano rigide e incerte e pareva si sostenessero a vicenda tu tu tu sei un servo e basta tu non ci perdoni d'esser nobili e vuoi vederci andare a chiedere l'elemosina con la tua bisaccia giacinto non aveva preso ancora una decisione in proposito ma sembrava tranquillo lavorava tornava a casa solo durante l'ora dei pasti e scherzava col suo padrone di casa domandandogli consiglio sul modo di accogliere la ragazza e tu rispondesti in un bel posto non rammenti apri gli occhi guardami dove andavi efix ricominciò a provare fastidio aprí un momento gli occhi li richiuse gravi già del sonno della morte e le parole di il cieco abbassò un momento la testa palpando l'involto delle monete non parve meravigliato della decisione dello sconosciuto solo gli domandò intanto passava le giornate a girovagare per il paese o seduto sulla panca di pietra davanti alla bottega della sorella del rettore ma nonostante la grande stanchezza non poté addormentarsi aveva l'impressione che i ciechi fossero coricati lí accanto e che intorno e fuori nelle tenebre si stendesse un paese ignoto ma in fondo nella cucina scura donna ester e donna noemi non si movevano dalla panca ed ecco egli sentiva soggezione dell'una e paura cuore eppure nell'alzarsi a fatica con le ginocchia indolenzite provò un senso di pena come se l'ombra di una nuvola passasse nella chiesa velando il viso della maddalena e perché non siete andata anche voi e la casa missignoria per quanto povera una casa non deve esser mai abbandonata del tutto altrimenti ci si installa il folletto i vecchi rimangono i giovani vanno sperare sí ma non fidarsi anche star vigili come le canne sopra il ciglione che ad ogni soffio di vento si battono l'una contro l'altra le foglie come per avvertirsi del pericolo anche donna ester si inginocchiò davanti alla stuoia mormorando efix anima mia vuoi che chiamiamo prete paskale ti leggerà il vangelo e questo ti solleverà io ti dico che tu sposerai efix stefana adesso dici di no ma poi dirai di sí che c'è da ridere sul capo e qua e là sul viso sulla persona sui piedi qualche cosa che scintillava gli occhi i gioielli le scarpette egli spalancò gli occhi e riconobbe noemi ma dietro di lei accomodandole le rose vanno sospirò curvando il viso per guardarsi e aggiustarsi i coralli sul petto e raccontò di quando anche lei andava alla festa con suo marito sua figlia le buone vicine abbassò la testa e trasse di saccoccia una lettera vedi efix so tutto se zia noemi non ha perdonato mia madre dopo questa lettera come può aver l'animo buono giacinto vide la grossa figura di suo zio e quella smilza del milese immobili sullo sfondo dorato d'una porta preceduta da un portico passando per nuoro efix lo condusse verso il molino lo lasciò appoggiato a un muro e andò a salutare giacinto parto per luoghi lontani addio ricorda la tua promessa di andare come un'anima in pena che deve raggiungere ancora il suo destino eterno di tanto in tanto però un senso di ribellione lo costringeva a fermarsi a sedersi sul paracarro ed a guardare lontano e sentiva la piccola mano di grixenda abbandonarsi tremando un poco entro la sua mentre le dita dure e calde di natòlia s'intrecciavano forte alle sue come fossero amanti riprese a palparle la veste eppoi devo dirle cose gravi donna noemi mia non volevo ma lei con la sua ostinazione mi costringe a cui durante la notte anche le figure umane parevan misteriose si fece di nuovo il segno della croce ma una voce conosciuta lo chiamò kallina mi dice cacciatelo fuori ma lei lo caccia fuori quando ci va efix sorrise là non va certo per far ma guardatelo bene è piú sano di voi s'è punto con un ago avvelenato allora qualcuno si curvò a guardare meglio il falso tumore e il mendicante pallido immobile non reagí si mise le cassette sul capo e disse bisogna che vada avvertirò il medico a nuoro cosí efix rimase solo fra il moribondo ed il cieco tutto era silenzio e sole nel cortile fiorivano i gelsomini sopra il pozzo e le ossa dei morti fra l'erba d'oro dell'antico cimitero che penserà don predu che mi aspetta con la risposta di noemi ma dio provvederà e provvederà bene le donne pietose portavano grandi piatti di carne e di pane ai due mendicanti e nel sentire il fruscío dei loro passi sull'erba il cieco alzava la voce e raccontava quando era povera e andava a chieder l'elemosina ed a raccogliere sterpi sotto le rovine del castello e la fame e la febbre di malaria la perseguitavano come cani arrabbiati offrirgliela ella sollevò gli occhi meravigliati e non prese il fiore indovina chi glielo manda lo prenda tu l'hai colto e tu io gli dissi che portavo la cambiale da don predu allora si spaventò e me ne portò un'altra firmata da donna ester allora gli diedi altri denari come potevo dire di no tu non sapevi nulla ella concluse riprendendo cosí a me i miei parenti vedendomi privo di luce mi spogliarono come il vento spoglia l'albero in autunno la gente partí presto e i due uomini rimasero un'altra volta soli nella tristezza del luogo deserto ebbro di dolore e di speranza verso un luogo di luce ma lontano irraggiungibile filava placida come una regina antica ecco mia suocera domanda a lei se queste berrette non costano a me nove pezzas disse il milese mentre efix se ne misurava una tirandone giú sulla fronte il cerchio e ripiegandone la ecco la muraglia grigia il portone corroso l'antico cimitero coi fiori bianchi delle ossa in mezzo all'avena e alle ortiche adesso voglio sapere solamente se è vero che tu proprio non hai riferito nulla a predu del nostro discorso hai veduto quell'uomo grosso che s'è comunicato disse una è un nobile un riccone ammaliato carnose ella lo riconobbe subito agli occhi occhi grandi a mandorla d'un azzurro verdognolo erano ben gli occhi dei pintor eran grida gemiti lamenti che si confondevano con le note dello strumento e col canto del fanciullo come l'ansito di un ferito abbandonato in un bosco col gorgheggiare dell'usignolo gli pareva di essere solo nel mondo con l'usignuolo per compagno sentiva ancora le monete dei giovani nuoresi percuotergli il petto e trasaliva tutto come se lo lapidassero ma era un brivido di gioia era la voluttà del martirio grixenda di là appoggiata alla parete di mezzo si mise a ridere forte ascoltava la voce del giovane come aveva poco prima ascoltato il suono della fisarmonica e rideva per il piacere giacinto era invitato dal prete e tutti chi piú chi meno mangiavano in buona compagnia dalle capanne uscivan nuvole di fumo odoroso nere donna noemi vossignoria mia lei ha il cuore di sua madre a lei posso dirlo quando mio padre mi avvertí che facciamo fratello caro ebbene compagno mio tutto succede per ordine del signore noi siamo strumenti ed egli si serve di noi per provare il cuore degli uomini ed egli che aveva sempre avuto paura di quegli occhi liquidi e freddi come un'acqua profonda comprese come la padrona giovane prendeva sul serio la sua promessa ed efix ebbe l'impressione che quello sguardo gli bruciasse le pupille un rombo gli risuonò entro le orecchie che cosa t'importa dimmelo dimmelo giací per l'anima di tua madre giacinto non dimenticò mai gli occhi di efix in quel momento e tutto è silenzio e morto nel mattino roseo ma efix ritrovava la sua anima e gli sembrava di tornare alla casa del suo dolore come il figliol prodigo dopo aver dissipato tutte le sue speranze tu sei forte e potente ancora gli disse un giovane sciancato come va che chiedi l'elemosina ho un male segreto che mi consuma e mi impedisce di lavorare rispose efix ma e a volte la sentiva cosí viva e reale accanto a lei che arrossiva e piangeva come assalita da un amante penetrato di nascosto nel cortile non sapeva perché da qualche tempo dalla sera che aveva portato il cestino dalla sera in cui giacinto gli aveva detto tu accumuli le tue monete come le tue fave per darle ai porci sentiva un vuoto dentro un male strano andarsene efix che aveva appoggiato la testa alla colonna del pulpito si scosse dal suo sogno e seguí donna ester che usciva per tornarsene a casa piano piano a misura che leggeva e che capiva noemi credeva di sognare tornò a sedersi rilesse meglio attese di nuovo pazientemente finché donna ester tornò per attinger acqua dia dia a me disse togliendole di mano la secchia bevi bevi dissero assieme porgendo a giacinto il loro vino ma egli respinse assieme i due bicchieri ella aggrottò le sopracciglia nude seguendo con gli occhi il filo del suo fuso non ci pensavo neanche vedi tutti fossero come te e i sette scudi che tu mi devi fossero cento son come delle pompe io non le so descrivere insomma noemi ascoltava zitta lisciando la schiena al gatto che le ronfava in grembo con voluttà ascoltava ma col pensiero lontano e lui non lavora è forse un signore lui se fosse stato un signore io sarei sottoterra ebbene non venite avanti sedetevi vi pesa quella bisaccia è piena ebbe vergogna dei suoi sogni ricordò la promessa alla vecchia tutto andrà bene allora cercò le parole da dire al nipote per convincerlo a mettersi nella buona via ed a sposare grixenda ecco pensava guardando il profilo dell'orthobene lassú è una città di granito con castelli forti silenziosi don predu padrone mio mi dia notizie delle mie dame le tue dame chi le vede stanno chiuse nella loro tana come faine ed efix ricordava che fin da bambino quel balcone gli aveva destato un rispetto religioso come il pulpito e la balaustrata che circondava l'altare della basilica con due raggi di luce che gli danzavano attorno e parevano emanati dalla sua testa di profeta senza lo squillo del campanello agitato dal piccolo sacrista che pareva scacciasse gli spiriti d'intorno efix guardava inginocchiato come in adorazione bevette anche lui e sentí voglia di piangere le api si posarono sulla zucca disse donna ester alzandosi e incrociandosi lo scialle sul petto del resto bisogna esser pazienti e prudenti andrò da kallina e la pregherò di pazientare tu credi che don predu sia là domandò volgendosi prima di uscire io sono qui non sono là zio efix ecco io voglio sposare noemi efix cominciò a tremare cosí forte che la mano sul tavolo pareva saltasse kallí dammi un altro scudo cosí fan otto e a luglio come è vero il sole ti restituirò fino all'ultimo centesimo agitando la berretta come andasse a spegnere un incendio si trovò nel cortiletto dell'usuraia tutto era pace là dentro come nell'arca di noè don predu è tanto preso che se lei non lo vuole morrà sí è come stregato non dorme piú lei non sa cosa sia l'amore donna noemi mia era la lettera di lia dopo la fuga quel giorno noemi aveva come il male del ricordo la lontananza delle sorelle e un'istintiva paura della solitudine la riconducevano al passato intanto donna noemi era scesa col telegramma in mano ma non si decideva a leggerlo quasi prendesse gusto ad esasperare l'ansia curiosa del servo ester disse sedendosi sulla panca accanto al camino perché non ti levi lo scialle allora ebbe paura e pensò di tornarsene in paese ma per lunga ora della notte non poté muoversi debole come dissanguato un sudore mortale gli bagnava tutta la persona due pendenti d'oro tremolavano alle sue orecchie come gocce luminose che non si decidevano a staccarsi pareva che invecchiando ella avesse dimenticato di togliersi quei gioielli di giovinetta il corpo poderoso che sfiorava il suo in dissoluzione vada vada e don predu andò a sedersi accanto alla fidanzata come andiamo d'umore oggi lascia predu non tirar la tela mi fai pungere è questo che li riconosceva li aveva veduti laggiú alla festa del rimedio erano due mendicanti vestiti decentemente da borghesi con pantaloni turchini e giacca di fustagno tigre efix hai capito egli non deve rientrar qui e neppure in paese tu tu sei la cagione di tutto tu l'hai lasciato venire tu dicevi che ci avresti difeso da lui tu fiche efix sobbalzò e le afferrò il polso mentre i porcellini scappavano seguiti dai gattini e a tanto subbuglio le galline starnazzavano kallí si fermò un momento in mezzo a un gruppo di paesani del nuorese le donne sedevano in fila davanti alle capanne aspettando l'ora della messa cantata e i loro corsetti di scarlatto davano un tono rosso all'ombra del muro non parlò ma il vecchio cieco suo compagno s'alzò a un tratto alto tentennante come un fusto d'albero scosso dal vento mosse qualche passo e s'abbatte su istène battendogli i pugni sulla testa come due martelli le sorelle non le perdonarono questo nuovo errore il matrimonio con un uomo plebeo incontrato in cosí tristo modo e non risposero un giorno in autunno efix andò in casa di don predu c'erano solo le serve una grassa e anziana che si dava le arie imponenti della sorella del rettore l'altra giovane e lesta benché afflitta dalle febbri di malaria nou sorgevano dalla conca luminosa come i petali di un immenso fiore aperto al mattino e il cielo stesso pareva curvarsi pallido e commosso su tanta bellezza dalla cucina usciva un po di barlume che illuminava una parte del cortile s'udiva dentro qualche timido rumore noemi e donna ester si muovevano di là ma pareva avessero paura anche loro paura di farsi sentire a vivere le ombre si muovono fantastiche sull'erba calpestata e sui muri della chiesa brillano i bottoni d'oro i galloni argentei dei costumi i tasti della fisarmonica come avevamo convenuto al tempo della nostra fanciullezza adesso è tempo d'andarcene assieme e per la strada gli dirò che non si fermi dov'è caduto dove tu lo hai ucciso con la sola pelle aderente al teschio le mie padrone non hanno piú confidenza in me e non mi dicono piú tutti i loro affari è giusto a che dirmeli io sono il servo sa festa a sa festa so andatu uhí uhiahi il grido tremolava come un nitrito d'un colpo balzò su come se qualcosa lo pungesse si scosse la polvere dal vestito e corse via dietro la chiesa giú allo stradone incalzato dal pensiero che giacinto tornasse a casa e maltrattasse le donne faceva coraggio e cercava di aiutarlo di trarlo giú dal muricciuolo senza riuscirvi ed egli cominciò a provare fastidio di loro volse il viso di là e fissò la valle nebbiosa ed ecco la nebbia cominciò a diradarsi ave maria zia pottoi come ve la passate il ragazzo è rimasto lassú ma stasera sarà di ritorno ella lo fissava coi suoi occhi vitrei dimmelo tu lo sai grixenda mia muore si curvava si curvava e sul suo profilo nero come su quello di una montagna efix vedeva brillare una stella tutti eran corsi a vedere e là in fondo nell'angolo del cortile grixenda distinse i capelli dorati di giacinto fra i due fazzoletti bianchi delle zie il ragazzo sporse il viso strappò un boccone dalla focaccia e continuò a suonare non si decideva a cominciare il ballo tanto che grixenda e natòlia irritate per l'indifferenza delle donne dissero qualche insolenza la donna lo guardava di sottocchi mentre infilava i lacci nuovi alle sue scarpette senza buttar via i vecchi che a legare qualche cosa ancora potevan servire il dottore o chi vuole ma non voglio prendermi un rifiuto eh cosí dio mi assista questo no perbacco tu intendi efix efix dava l'idea di una culla gonfia di veli verdi di nastri azzurri col mormorio del fiume monotono come quello di un bambino che hujas efix attraversò il vasto cortile quadrato lastricato al centro come le strade da una specie di solco in macigni per lo scolo delle acque piovane e si tolse la bisaccia dalle spalle guardando se qualcuna delle sue padrone e i dolori lontani e le speranze di là e il passato la patria perduta l'amore il delitto il rimorso la preghiera te ne vai egli si fermò a testa bassa non aspetti ester torni per pasqua egli accennò di no efix ti sei offeso ti ho detto qualche cosa di male viso ed efix ebbe a un tratto l'impressione che finalmente le sue disgraziate padrone avessero trovato un appoggio un difensore piú valido di lui ah sia lodato dio egli non abbandona le sue creature ancora assieme con le dame alla festa del rimedio sí ella proseguí con accento di nostalgia da giovani si andava tutti assieme alla festa ci si divertiva con niente adesso la gente pare abbia vergogna a ridere grixenda non senti che ti chiamano obbedisci disse donna ester ah donna ester mia non ho fame che di ballare e anche le piú belle le piú fini col petto scarno e lo stomaco gonfio dalle febbri di malaria anche la preghiera aveva una risonanza lenta e monotona che pareva vibrasse lontano al di là del tempo e il loro tremolío e l'incessante tremolío dei grilli parevano la stessa cosa si sentiva l'odore degli ontani e del puleggio ma si curvò per sfuggire ai colpi e si difese col fuso balzando indietreggiando e quando fu dentro la cucina si volse verso l'angolo dietro la porta afferrò con tutte e due le mani un palo di ferro e si drizzò ferma contro la parete tornare condannarsi anche l'anima ma non farle soffrire questa era la vera penitenza ma non poteva abbandonare il compagno zia kallina disse una voce straniera perché avete raccontato i miei affari al servo prete paskale era dentro il suo confessionale e non intendeva uscirne sebbene natòlia l'aspettasse in sagrestia col caffè e i biscotti in un cofanetto e la voce del fiume grossa sempre piú grossa che pareva minacciasse ma per scherzo sul cielo tutto turchino non una nuvoletta tre porticine s'aprivano sotto un balcone di legno a veranda che fasciava tutto il piano superiore della casa al quale si saliva per una scala esterna in cattivo stato il ballo i canti notturni donna lia seduta sulla pietra all'angolo del cortile piegata su se stessa come una giovine prigioniera che rode i lacci i mendicanti si scaldavano al sole ed efix raccoglieva le elemosine tremando a ogni rumore di passo per paura di rivedere don predu eppure di tanto in tanto sollevava la testa come ascoltando una voce lontana ed egli dovette attendere nella stanza terrena divagandosi a guardare nel vasto cortile i graticoli di canna coperti di fichi verdi e neri d'uva violetta e di pomidoro spaccati velati di sale che vita è la vostra accumulare i denari come le fave sulla stuoia per darle poi ai porci non volete bene a nessuno neanche a voi stesso il mormorio dell'acqua era solitario non accompagnato dallo sbatter dei panni delle panas anche i fantasmi avevan pace quella notte noemi vide accanto a sé il ragazzo col viso pallido e i grandi occhi spalancati che si stringeva al petto la fisarmonica come per difendersi da qualche assalto e gli disse sposasse donna noemi e don predu si gonfiò nuovamente di riso rideva ma teneva fermo efix quasi per impedirgli di andarsene del resto i signori sono appunto i mercanti adesso vedi il milese egli dice il barone di galte adesso sono io il cantico del pellegrino che va e va e non sa dove passerà la notte ma si sente guidato da dio e la solitudine verde del poderetto laggiú ma un giorno vide salir su per il cortiletto la figura stanca di efix e si accorse ch'era appunto lui che aspettava dimmi zuannantoni don giacinto è venuto in paese mio cognato disse il ragazzo con orgoglio è venuto sí questo luglio scorso ecco il viottolo e la siepe con le farfalline lilla e le coccinelle rosse che sembrano fiorellini e bacche tutto è fresco innocente e bello come quando siamo bambini e siamo scappati di casa a correre per il mondo meraviglioso ma andata via la vecchia riprese il filo dei suoi pensieri riviveva talmente nel passato che il presente non la interessava quasi piú nessuno passava tutto era silenzio e anche dentro casa donna ruth pareva morta loro sono come i santi di legno nelle chiese guardano ma non vedono il male non esiste per loro il rimedio è in noi sentenziò la vecchia cuore bisogna avere null'altro cuore bisogna avere ripeteva efix fra sé entrando dalle sue padrone ma qui è diverso si può anche far fortuna le racconterò come ha fatto il milese un giorno arrivò come un uccello che non ha nido nulla era mutato tutto era morto ancora ed efix pensò con dolore non dev'esser vero che donna noemi ha acconsentito tutti i folletti e i mostri s'erano scossi e danzavano nell'ombra inseguendolo e circondandolo ed ecco adesso egli aspettava di nuovo siamo morte giacinto ha falsificato la firma di ester e l'usuraia ha protestato la cambiale ciò che io ho sofferto durante quel tempo nessuno può saperlo il capitano sua moglie la serva io li vedo sempre in sogno li vedo anche nella realtà anche adesso lí davanti a me riprese mentre giacinto si buttava di nuovo per terra silenzioso hai veduto com'eran lunghe mangiano l'uva acerba come diavoli gli pareva di sognare ma non capiva finalmente alzò gli occhi e si guardò attorno no non sognava tutto era vero ti manda lui i manda il boia che ti impicchi parla e subito anche con un gesto minaccioso le fermò il fuso ed ella ebbe paura ma non lo dimostrò immobile ad aspettare allora non piú tardi di domani ve li restituirò promise alzandosi e andò dal milese per dirgli che l'indomani partiva giacinto guardava le donne che andavano a messa composte rigide coi visi quadrati pallidi nella cornice dei capelli lucenti come raso nero i malleoli nudi di cerbiatta le belle scarpette fiorite ritornando verso la tettoia efix vide il cieco che s'era mosso e stava curvo sul compagno chiamandolo a nome piangeva e cercava l'involto delle monete trovato che l'ebbe se lo cacciò in seno e continuò a piangere egli sollevò gli occhi e vide che noemi lo fissava come il giudice fissa l'accusato lo so la colpa è mia ma l'ho fatto a scopo di bene piú tardi un nuovo accesso del male lo contorse lo annerí e mentre le padrone mandavano a chiamare il dottore egli cominciò a delirare a mezzogiorno tutti si riunirono sotto l'albero intorno al fuoco e il prete sedette in mezzo a loro il tempo si schiariva un raggio dorato di sole allo zenit filtrava attraverso le nuvole e cadeva dritto sopra l'albero del banchetto ma vide una piccola forma grigia lunga seguita da un'altra piú scura e piú corta balzare come volando da una macchia all'altra intorno alla capanna e sparire senza neppur lasciargli tempo di raccattare un sasso per colpirla efix rispondeva a occhi bassi alle loro domande e raccoglieva con tristezza l'elemosina ma anche alcuni uomini si fermarono intorno al vecchio cieco e al falso infermo e uno si curvò per guardar bene il tumore poi sollevò gli occhi e guardò verso l'antico cimitero di questi giorni mi par di rivedere tutti i morti risuscitati e i nani e le janas piccole fate che durante la giornata stanno nelle loro case di roccia a tesser stoffe d'oro in telai che fate salutò don predu aspetto grixenda mia ch'è andata al fiume io non volevo a dire il vero perché il ragazzo il nipote di vossignoria glielo ha proibito e se viene a saperlo si offende fu noemi ad aprire efix se la vide apparire davanti sullo sfondo glauco del cortile alta alta sottile col viso bianco lia fanciulla lia risorta la lettera gialla giallo brutto colore chissà cosa doveva ancora accadere alle sue padrone alzarsi e dopo un momento di esitazione accostarsi a lui e con la mano adunca tirar su la bisaccia come pescandola nell'ombra ella balbettava proprio efix ha male agli occhi donna ester che tiene gli occhiali i bicchieri passavano da una mano all'altra qualche donna s'affacciava timidamente alla porta e gregorio giordano di dualchi bel giovane rosso vestito come un trovatore si lisciava i lunghi capelli con tutte e due le mani se li tirava sul collo lei lo sa donna ester sono superbi se mio nipote arriverà efix io gli dirò come all'ospite siediti sei come in casa tua ma gli anni passavano e lo sposo non veniva e piú le figlie invecchiavano piú don zame pretendeva da loro una costante severità di costumi due volte noemi lo trovò alzato che tentava di uscire fuori del cortile levarono la chiave dal portone donna ester si curvava su lui gli accomodava il guanciale la coperta addosso gli tastava il polso efix il rettore verrà a visitarti ed ecco che la porta della caserma si apre e i due ciechi ne escono tenendosi per mano come fratelli efix andò loro incontro prese per mano il suo compagno perché non adatto per lei un uomo libero è sempre adatto per una donna libera basta ci sia e un grande arcobaleno di sette vivi colori e un altro piú piccolo e piú scialbo s'incurvarono sul paesaggio la primavera nuorese sorrise allora al povero efix seduto sulla porta della chiesetta non potrebbe farmi un favore dire lei a grixenda che non vada al fiume non è dignitoso per lei che deve sposare un signore una gran pace regnava su quel villaggio improvvisato e le note della fisarmonica e le voci e le risate entro le capanne parevano lontane pensava a zia noemi piú che a grixenda e aveva voglia di piangere di tornare laggiú di sedersi accanto a lei che cuciva nel cortile e posarle la testa sulle ginocchia sotto la tela camminavano sempre a piccole tappe fermandosi negli ovili dove il cieco riusciva a farsi ascoltare dai pastori e pareva riconoscerli all'odore diceva lui raccontando gli episodi piú commoventi del vecchio testamento ai piú semplici ai timorati di dio allora mi lascino formare la mia famiglia io magari porterò grixenda in casa loro ed essa le aiuterà ormai esse sono vecchie attraversando il grande cortile ove luccicavano alla luna larghi graticolati di canna su cui di giorno s'essiccavano i legumi adesso coperti da stuoie di giunco al suo fianco il compagno continuava a chiedere l'elemosina declamando o si rivolgeva a lui perché i passanti ascoltassero che facciamo noi in questa vita di peso ai pietosi che ci danno dio egli si asciugò le vesti con la mano e bevette e con sorpresa e soddisfazione vide giacinto trarre il portafogli e porgere al rivenditore un biglietto da cinquanta lire dio sia lodato vuol dire che il ragazzo aveva denari davvero accanto efix preparò la stuoia ma non si coricò gli sembrava sempre di sentire il rumore dei passi infantili qualcuno veniva di certo e infatti la strada è bella e la città è bella sí l'aria è buona la gente è buona là non ci sono febbri come qui e tutti possono lavorare e guadagnare perché lo fa oh bella perché chi ne ha ne spende efix provava soddisfazione e inquietudine sedette accanto a giacinto e gli riferí le chiacchiere delle donne ecco cominciò quando furono nella stanza terrena piena di sole e d'ombra di rondini ecco io ti devo dire una cosa ed esitava guardandosi le unghie era d'agosto la luna grande rossa sorgeva dal mare e illuminava i boschi di lassú sí efix vedeva il suo monte lontano nuvole di fumo solcate da pallide fiamme e poi getti di lava azzurrognola e colonne di fuoco salivano laggiú dal mare vado là dalla ragazza perché è buona e la vecchia dice cose divertenti che male c'è dimmi dimmi questa casa era tutta d'oro con le porte che avevano per pomi melagrane d'oro e i piatti e i vasi erano d'oro e persino le chiavi e i pali per fermare le porte erano anche là le rondini s'incrociavano rapide ma piú alte sullo sfondo latteo del cielo entro casa si sentivano le donne pulire le stanze e mettere tutto in ordine per la pasqua e una grande pace regnava intorno inciampava nelle pietre vulcaniche sparse qua e là e gli pareva che il terremoto ricordato dalla tradizione fosse avvenuto quella mattina stessa certe mosse del collo scarno e del viso giallastro ricordavano quelle della nonna solo gli occhi brillavano grandi e chiari pieni di una luce melanconica e insieme perfida come l'acqua delle paludi egli non si muove non parla e il vecchio se ne va piano piano su fra le macchie e le pietre senza voltarsi grande e nero sullo sfondo azzurro della montagna ballavano all'ombra delle grandi macchie di filirèa mentre i giganti s'affacciavano fra le rocce dei monti battuti dalla luna tenendo per la briglia gli enormi cavalli verdi che essi soltanto sanno montare spiando se laggiú fra le distese d'euforbia malefica che cosa posso darti anima mia ma nulla vecchia egli disse a voce alta i giuro che non lo so ma appena sarà qui vi avvertirò sí diceva guardandosi le mani ho strappato il ciuffo ad un sirdusso uno che adorava il diavolo andarono dietro la chiesa si appoggiarono al muro in rovina davanti al grande paesaggio pieno di luce ebbene domandò efix con voce tremante efix inginocchiato in un angolo provava la solita estasi dolorosa e accanto a lui grixenda inginocchiata rigida come un angelo di legno cantava gemendo l'acqua se è messa sul fuoco a bollire disse natòlia allora grixenda corse là dentro prese per il braccio la serva e la trascinò via con sé lasciami che hai aggrappato bocconi al muricciuolo e da una parte vedeva la cucina delle sue padrone dall'altra una distesa nebbiosa come lassú dal monte gonare donna ester saliva dalla valle col viso coperto da un'ala nera sollevava eccola dunque col pensiero laggiú le par d'essere ancora fanciulla arrampicata sul belvedere del prete in una sera di maggio dio non abbandonerebbe le disgraziate donne andato via lui donna noemi forse offesa dalla stessa maniera dell'ambasciata si piegherebbe dopo tutto due donne sole non possono vivere stridente efix s'inginocchiò al solito posto sotto il pulpito appoggiò la testa alla colonna e pregò il sangue tornava a circolargli nelle vene ma caldo e pesante come lava egli andò al pozzo che pareva un nuraghe scavato in un angolo del cortile e protetto da un recinto di macigni sui quali entro vecchie brocche rotte fiorivano piante di violacciocche e cespugli di gelsomini e gli sorrideva come gli sorridevan le donne ecco la figura del ragazzo aveva già preso nella sua vita il miglior posto come nel circolo della danza donna perché non ha sposato quella del sogno o aveva già marito domandò efix pensieroso le donne ballavano si vedeva grixenda col viso acceso ridere come la creatura piú folle della festa buttata nella strada efix se la tolse e la lisciò pensieroso finalmente mise sul banco la moneta dell'usuraia don predu sporgeva il viso dalla porta e il fatto che efix comprava una berretta cosí di lusso richiamò anche ed ella sentí il suo cuore fondersi chiamare aiuto predu fammi un piacere cercami qualcuno che possa andare a chiamare efix al poderetto andrò io noemi ma mia nonna racconta che dopo morta donna maria cristina la vostra beata padrona vecchia passò come la scomunica in casa vostra è vero o non è vero la febbre e la debolezza gli davano un ronzío alle orecchie sentiva come il mormorare del fiume nella notte e voci lontane coi denti scintillanti nella bella bocca piena di male parole passavano davanti ad efix qualcuna s'indugiava a gettare una monetina ai mendicanti e il vento sollevava i lembi del suo fazzoletto ricamato il viso di giacinto gli occhi dolci umidi di pietà stavano sopra di lui fra tante figure morte quella gli parve ancora la sola viva tanto viva che le sue mani calde avevano quasi la potenza di tirarlo su rimetterlo dritto il bettoliere un piccolo paesano che pareva un ebreo della bibbia col giustacuore slacciato sulle brache orientali portò il vino in un boccale levantino e depose una lucerna di ferro nero in mezzo alla tavola ebbene tu dirai a predu che lo voglio ma che dobbiamo sposarci subito prima di quei due eccoli quando don giacintino sta seduto sullo sgabello e grixenda sulla soglia della porta mi par di essere io e il beato morto gli sembrava che la piccola madonna guardasse un po spaurita dalla sua nicchia umida la gente che andava a turbare la sua solitudine e che il vento soffiasse sempre piú forte e il sole cadesse rapido sopra la valle per costringere gl'importuni ad andarsene e mentre tirava su l'acqua guardava dentro il pozzo per non guardare in viso la padrona poiché si vergognava di chiederle i denari che ella gli doveva donna ester non vedo piú i fasci di canne le ha poi vendute le susine nere disse una serva golosa natòlia corfu e mazza a conca se le ha mangiate tutte di nascosto giovani vedi grixenda mia nipote è nata sedici anni fa per la festa del cristo mentre la madre moriva ebbene guardala non è sua madre rinata eccola voi volete farmi morire prima dell'ora allora il dottore fece un cenno con la mano e con la testa sollevando gli occhi al cielo e don predu rimise giú il malato lo ricoprí non scherzò piú natòlia la guardava e ne sentiva pietà le sembrava un po fuori di sé l'infelice e non insisté quindi nel tormentarla ah boia gridò don predu dando un pugno al muro noemi ebbe paura di quel grido e il sentimento del decoro la richiamò a sé le parve che i vicini si affacciassero ad ascoltare la sua miseria bisognava andarsene questo solo capiva ma un filo di speranza lo sosteneva ancora come lo stelo ancor fresco sosteneva la viola livida ch'egli teneva fra le dita giacintino si tirò a fianco la bicicletta e lo seguí silenzioso ma ancora una volta arrivati davanti alla capanna si buttò a terra gemendo che pareva piú alto dei monti con la cima rasente al cielo e la punta dell'ultima foglia ficcata dentro una stella ed efix ricominciò a piangere non sapeva perché ma piangeva giacinto eppure bisogna che tu sposi grixenda essa verrà qui a giorni non mandarla via non perderla eccola dunque col cofanetto sul capo uscire dietro l'abside e scendere il viottolo fra le macchie di rovo scintillanti di rugiada egli si aggirò un po intorno a sé stesso come una trottola con la mano sulla nuca e cadde lontano dal punto ove mi aveva aggredito io credevo lo facesse apposta attesi il capitano non aveva perdonato perché non dovevano perdonare anche gli altri ah se tutti si perdonassero a vicenda il mondo avrebbe pace immobile e singhiozzò cosí forte che la guardiana s'accostò a lui con la scopa efix che hai stai male egli spalancò gli occhi spauriti e gli parve di vedere ancora kallina col palo che gli gridava assassino non conosceva né le piante né le erbe non sapeva che i fiumi straripano in primavera ecco la striscia coltivata a ceci pallidi già entro le loro bucce puntute l'ho veduta accanto al mio letto come venne quella volta che avevo preso l'estrema unzione era bella donna maria cristina aveva il fazzoletto bianco come il fiore del giglio sentiva di lasciar lassú la parte migliore di sé stesso la forza che dà la solitudine il distacco dal mondo sei di nuovo in mezzo a noi come uno della nostra famiglia chi si piega e chi si spezza aprí la bocca per rispondere ma vide noemi che rideva come se sapesse anche lei la verità e tacque ancora piú umiliato dio li perdoni mi hanno costretto ad andare ad elemosinare ma l'innocenza l'ho conservata cosí ti dico io non ho fatto mai male a nessuno appena vide noemi si tolse il berretto che lasciava l'impronta sui folti capelli dorati e le sorrise mostrando i bei denti fra le labbra carnose ma tu tu efix a tua volta salva grixenda mia essa sta per perdersi giacinto pesava un sacco di orzo macinato sollevò gli occhi con le palpebre bianche di farina e sorrise che promessa tornò ancora tre giorni dopo questa volta non era solo quasi tutti quelli del paese scendevano alla festa e le donne portavano sul capo vassoi con torte e cestini pieni di galline legate con nastri rossi dopo la morte di don zame egli era rimasto con le tre dame per aiutarle a sbrigare i loro affari imbrogliati i parenti non si curavano di loro anzi le disprezzavano e le sfuggivano aveva paura di esser riconosciuto e tentava di nascondersi dietro il suo compagno accanto a loro stavano altri due mendicanti giacinto devi dirmi una cosa sola giacinto ti parlo come fossi un moribondo giací dimmelo per l'anima di tua madre come hai saputo l'occhio spaziava sul verde e i gruppi dei cavalli e dei puledri rendevano piú grandioso il paesaggio i ladri han tentato di rompere il suo muro inutile è fatato e lei rideva stamattina nel suo cortile dicendo anche se entrano trovano solo cenere e chiodi povera come cristo un passo in lontananza gli fece sollevar gli occhi gli sembrò di riconoscerlo era un passo rapido e lieve di fanciullo passo d'angelo che corre ad annunziare le cose liete e le tristi nulla donna noemi mia un'altra cosa ti voglio domandare efix ma mi devi rispondere il vero tu esitò un momento poi alzò la voce tu hai parlato di questo fatto con giacinto dimmi il vero tutto era tranquillo e triste lassú il monte s'affacciava sopra la casa nera sul cielo verdolino del crepuscolo la luna nuova cadeva sopra il monte la stella della sera tremolava sopra la luna sai efix taceva taceva e lo guardava e i suoi occhi erano cosí pieni di passione di terrore di gioia che don predu si fece serio cosí lo sollevano lo portano su via lontano cantando come fanno i bambini nei loro giochi egli rideva non era stato mai cosí felice egli cominciò a chiedermi i quattrini quando eravamo alla festa voleva far bella figura diceva che aspettava denari dal ontinente i rilasciò una cambiale firmata da don predu come potevo dire di no e cosa strana non sentiva piú soggezione di donna ester non aveva piú paura di donna noemi era davvero come il servo affrancatosi diventato ricco davanti ai suoi padroni poveri la certezza che anche lei avrebbe pochi momenti prima fatto qualunque follia per giacinto poi silenzio buio ma d'improvviso la sua figura balzò l'ombra parve diventare alta enorme efix la sentí sopra di sé come una tigre egli la guardava con occhi vivi lucidi ed era tale la sua gioia improvvisa che le rughe intorno agli occhi parevano raggi qualche carro passava nello stradone e ad efix veniva desiderio di chiedere d'essere portato ma subito se ne affliggeva no doveva camminare per penitenza arrivare senza aiuto di nessuno e anche lui si toccò la catena d'oro e s'oscurò in viso come quella sera quando aveva veduto la spalla del nipote tremare avevo paura e vergogna di presentarmi a don predu con quella risposta sí donna noemi perché don predu mi aveva preso al suo servizio solo per questo io lo capisco su su verso fonni per i sentieri sopra i quali nella sera nuvolosa i monti del gennargentu incombevano con forme fantastiche di muraglie di castelli di tombe ciclopiche di città argentee di boschi azzurri coperti di nebbia gesú salvaci nostra signora del rimedio pensa a noi don predu s'era già allontanato quando efix lo raggiunse nello stradone porgendogli con tutte e due le mani un cestino colmo di pomi e di ortaggi perché e lei mi allontanava con una mano nascondendosi gli occhi con l'altra che pena perché son venuto efix perché per denari ne ha questo si vede spende senza contare e il tuo padrone morto diceva mi ricordo quando anche lui veniva a sedersi a casa mia ed era giovane e viveva mia nonna ed efix s'inginocchia ma non prega non può pregare ha dimenticato le parole ma i suoi occhi le mani tremanti tutto il suo corpo agitato dalla febbre è una preghiera con le travi di legno forte lavorato e il pavimento di marmo come nelle chiese in mezzo alla casa c'era un cortile con una fontana che dava acqua giorno e notte e quelli che male interpretati avevano un sapore di scandalo ai giovani ed ai libertini questa condotta del compagno addolorava efix a volte se ne sentiva tanto nauseato che si proponeva di abbandonarlo lia sta su nelle camere di sopra e vi si aggira silenziosa s'affaccia al balcone pallida vestita di nero coi capelli scuri che par riflettano un po l'azzurro dorato del cielo nell'anima rispose galantemente efix ma ella roteò lieve il fuso come per dire lasciamo andare anche mio fratello il rettore ha molta stima per le tue padrone egli mi domanda sempre quando si vattene assassino vattene egli indietreggiava vattene che vuoi da me tu cosí incerto sul punto da incominciare passando davanti alla basilica vide ch'era aperta ed entrò la restituzione di duemilaseicento lire comprese le spese della cambiale firmata da detta nobile ester pintor kallina i corvi ti becchino non mi riconosci anche tu sei diminuita però ella aveva le scarpette in mano le lasciò cadere una dopo l'altra poi si curvò a riprenderle i ciechi si alzano intrecciano le loro dita si curvano davanti a lui e lo costringono a sedere sulle loro mani ed a mettere le sue braccia intorno al loro collo tutto vi era grigio umido e polveroso dai buchi del tetto di legno piovevan raggi obliqui di polviscolo argenteo che finivano sulla testa delle donne inginocchiate per terra ti porto via la pupilla viva se guardi don zame quando ti guarda cosí passò il tempo ma i morti ritornano ed ecco a poco a poco tutti vengono attorno penetrano per le fessure come i raggi della luna è donna maria cristina bella e calma come una santa gente tua morte tua efix ebbene non accadrà piú vuol dire è partito domandò allora donna ester turbandosi partito don predu dove allora chiuse gli occhi e finse d'esser cieco anche lui e andavano cosí tutti e tre di qua e di là su un terreno molle cantando le laudi sacre dello spirito santo comprendeva a testa curva a occhi chiusi livido apriva e chiudeva i pugni spaventato e non gli riusciva di rispondere zia noemi oggi però s'è inquietata un poco perché zia ester mi diceva che non riesce a metter su i denari per l'imposta si capisce spendono per me e da me non vogliono niente mai niente sfido babbeo non vi darei mai niente un buon consiglio però sí lasciate quel ragazzo dov'è ma efix era uscito dalla bottega a testa alta con la berretta sotto il braccio cercheremo gli pesteremo le ossa efix sorrideva durante la festa fu quasi felice una folla com'egli non l'aveva ancora veduta riempiva la chiesa il campo attorno il sentiero che conduceva al paese sapevo già ebbene disse efix sollevandosi tu sei un uomo che vuoi egli prova un tremito un desiderio d'inginocchiarsi davanti a lei e dirle sí sí è una grande gioia donna noemi piangiamo assieme lei accetta donna noemi padrona mia è contenta vero devo dirgli che venga ed ella sorrideva ai passanti dal suo balcone e sorrideva anche ad efix inginocchiato sotto il pulpito ignore i ringrazio signore prendetevi adesso l'anima mia è meglio anche per lei dica in sua coscienza li ho versati o no i denari l'amico rispose sí bene sí le dirò noemi apparecchiava silenziosa ecco lo stesso canestro annerito dal tempo levigato dall'uso ecco lo stesso pane e lo stesso companatico e le figure pallide dei quadri guardavano tutte giú si avrei già ritirato le cambiali che fare efix allora che fare ebbene senti tu andrai ancora dall'usuraia e ti farai dare cento lire per recarti a nuoro là già è venuto senza dir nulla appena arrivato ha fatto relazione con tutta la gente che ci disprezza poi s'è messo a far all'amore con la ragazza della peggior razza di galte una che va scalza al fiume neanche a roma ci son palazzi come questi guardi che cortine le han messe i ragni gratis per amor di dio e i topi non li conta se si sente grattare i piedi stanotte non creda che sia io don giací grixenda si se predu ha voglia di ridere rida pure non m'importa nulla donna noemi sí sí non dico che non faccia sul serio sí allora non saresti lí ma adesso fa il piacere alzati e vattene ti han detto s'io devo tornare domani o stanotte domani vi dico intanto che voi sarete in paese io starò qui a guardare il podere invano però nei giorni seguenti e per intere settimane le dame pintor aspettarono il nipote donna ester fece il pane apposta un pane bianco e sottile come ostia quale si fa solo per le feste perché non mi rifugio lassú solo e non mi nutrisco di erbe di carne rubata libero come i banditi e capiva ch'esse tutte indovinavano la sua risposta e sapevano che non era un servo da esser pagato lui o meglio sí un servo tutti gli anni la primavera le dava questo senso d'inquietudine i sogni della vita rifiorivano in lei come le rose fra le pietre dell'antico cimitero la nostra cosí rimane in famiglia è bella vero guarda il cristo pare che sorrida mentre gli calano giú le lagrime e il sangue e dietro guarda efix guardava silenzioso immobile con le mani nere e secche aggrappate sulle pietre le canne frusciavano piegandosi fino a lui per toccarlo per lambirlo con le foglie che avevano qualche cosa di vivo come dita come lingue e gli parlavano e una gli pungeva l'orecchio perché sentisse meglio e invece sono andato piú giú piú giú ma era come una pazzia che m'era presa adesso ho aperto gli occhi e vedo dov'è la vera salvezza tu dove l'hai trovata la vera salvezza vivendo per gli altri un giovane signore le era apparso tale e quale il barone era giacinto e ogni volta che lo vedeva si rinnovava in lei quel senso di vertigine il ricordo confuso d'una vita anteriore dimmi in tua coscienza efix che intenzioni ha fammi questa carità per l'anima del tuo padrone la gente disse che forse don zame aveva litigato con qualcuno e che era stato ammazzato a colpi di bastone ma col tempo questa voce tacque e predominò la certezza che egli fosse morto di crepacuore per la fuga di sua figlia ebbene non te lo nego noemi è bella e mi piace m'è sempre piaciuta a dirti la verità quello grande di badde saliche quello sí ne dà prodotto le frutta di qui il mio padrone le manda in regalo alle sue cugine le vostre padrone ma esse stanno sempre chiuse dentro come il riccio nella sua scorza di anni sí se vogliono non di altro efix trasalí si sposano si sposano sí egli si consumava come mi consumavo io questa primavera scorsa dicevano ch'era ammaliato era ammaliato giacinto dammela la riporterò io la rimetterò nell'armadio parlerò io con loro metterò pace tu aspettami qui ma dammi la lettera la stanza era quasi buia ma ricordo che quando un uscio s'apriva il pavimento rosso luccicava come lavato col sangue se tu ester non hai firmato niente non dobbiamo pagar niente è chiaro perché desolarsi ritorna allora grixenda s'irrigidí e il suo bel viso e i suoi begli occhi rassomigliavano vagamente a quelli della nonna ritorna il balcone su nero sul fondo grigio del muro il pozzo coi fiori rossi la corda sulla scala ridevano rumorosamente la signora aprí gli usci per vedermi bene io tossivo e sbadigliavo si accorsero che avevo fame e m'invitarono ad entrare nella sala da pranzo il passato regnava ancora sul luogo le ossa stesse dei morti sembravano i suoi fiori le nuvole il suo diadema dopo ritornò qui i disse che i denari del continente li aveva giocati col milese e li aveva perduti dunque disse efix sollevando il capo ma rifiutando il brodo ce ne andiamo ma cosa dici vuoi andare di nuovo che girellone oh uomo che fai andiamo su da stefana che t'ha serbato una melagrana su ragazzo eppure in fondo sentiva voglia di piangere del resto tutti erano felici ma d'una felicità grave nella vera capanna delle dame in ultimo pareva ridersi di tutti silenziosamente adesso mi lasciano solo pensa efix con un poco di amarezza solo e son io che ho fatto tutto sulla porta noemi si un uomo un borghese piccolo quasi nano con gli occhi grandi melanconici e il viso bianco attingeva acqua dal pozzo e giacinto lo presentò come il suo padrone di casa i cespugli fiorirono di volti di fanciulli ridenti e sotto gli elci i vecchi pastori s'inginocchiarono come druidi convertiti sopra l'altare tagliato sulla viva pietra il calice scintillò al sole e il redentore parve indugiare prima di spiccare il volo dalla roccia arrivato sotto il finestrino il servo guardò in su senza parlare non poteva quasi aprir bocca ma scosse la testa verso la strada accennando a giacinto di seguirlo e giacinto lo seguí se me ne dà ancora don giací vengo giú al podere con lei disse natòlia provocante vieni pure egli rispose ma la sua voce era triste tristi sia fatto il volere di dio è lui che manda le buone e le cattive notizie ma il cuore cominciò a tremargli ed anche le dita nere screpolate tremarono coi giunchi argentei lucenti alla luna come fili e tutti sebbene convinti d'esser là per far penitenza cercavano di divertirsi nel miglior modo possibile le dame pintor avevano a loro disposizione due capanne fra le piú antiche predu aprí le grosse labbra per ridere e dire una delle sue solite insolenze ma abbassò gli occhi sulla vecchia tremante guardò la collana e gli orecchini che oscillavano uno dei pastori attirato dai racconti del cieco s'avvicinò alla tettoia correndo curvo per non bagnarsi i compagni lo imitarono eccitato dal successo il cieco si animò si sollevò raccontò la storia di tamar e delle frittelle sui gomiti e sui ginocchi e sulle nocche delle dita e donna noemi era lí pallida che cuciva cuciva che gli pungeva l'anima col suo ago legava alle carte morte una lettera che noemi ogni volta che sollevava il panierino guardava come si guarda dalla riva del mare il cadavere di un naufrago respinto lentamente guarda che vengono i soldati state zitti roba da niente la gente si divise per lasciar passare i carabinieri alti col pennacchio rosso e azzurro svolazzante come un uccello fantastico stettero sopra i due mendicanti raggomitolati per terra io non ho da far penitenza se vado vado per devozione la mia anima è davanti a dio non davanti a un peccatore tuo pari donna ester invece mentre risale a passo lento e calmo la strada su dalla chiesa nuova del villaggio piegava accuratamente la sua berretta dio volendo quest'anno le mie padrone andranno alla festa per pregare non per divertirsi questo mi fa piacere e dimmi una cosa se è lecito è vero grixenda stava appoggiata al muro e piangeva come contro una prigione che racchiudesse tutto il suo bene e dove lei non poteva entrare rimase lí un'ora due tre il luogo era silenzioso la gente era giú alla festa e il villaggio in quell'angolo pareva disabitato vedendo arrivare le due nuove penitenti la serva fece un atto disperato e pensò che era bene andare a far riscaldare il caffè dalla sua amica e quegli occhi vivi lucenti esprimevano un'angoscia infantile kallina gliele diede solo ne tenne una col buco e se la mise al collo infilata ad un correggiuolo rosso andate disse alla donna salvate poi cominciò a descrivere il tempio e i palazzi del re salomone zuannantoni si addormentò ch'egli raccontava ancora fuori le canne dei ciglione frusciavano con tale violenza che pareva combattessero una battaglia solo quando non lo vide piú s'accorse di non aver sognato e balzò in piedi ma gli parve che una mano lo tirasse giú costringendolo a sedersi di nuovo a stare immobile noemi si mise a ridere ma un riso lieve ben diverso dal cattivo riso di prima era compassione per efix compassione per don predu ma anche soddisfazione e dolcezza qualche tempo dopo lia scrisse ancora annunziando la nascita di giacinto esse mandarono un regalo al nipotino ma non scrissero alla madre lo portai al mio capitano tenendolo come un grappolo sgocciolava sangue nero come acini d'uva nera il capitano mi disse bravo conzinu e provava un vago timore a voltarsi a guardare quella figura d'uomo un po tutta strana verde e gialla immobile sulla panca dalla quale pareva non dovesse alzarsi piú guardò efix ed egli rivide gli occhi di lei come nei giorni terribili pieni di rancore e di superbia l'ombra ridiscese su lui dopo cena volle uscire domandò dov'era la posta e noemi lo condusse fino alla strada indicandogli la piazzetta in fondo verso la casa del milese e questo non voleva a sua volta forzare la sorte e pensava ch'era peccato cercare di opporsi ai voleri della provvidenza bisognava abbandonarsi a lei come il seme al vento s'era persino dimagrito e una voce strana correva che egli fosse toccato a libro vale a dire ammaliato per virtú di una fattucchieria eseguita coi libri santi e a poco a poco alla sorpresa seguí un impeto di gioia un desiderio di ridere e rise e tutto intorno il cielo si colorí di azzurro e di rosa e le cinzie cantarono fra le macchie tu parli cosí perché sai che non ti abbandono disse efix tu sebbene cieco conosci me gli occhi e si tirò il panno sulla testa ed ecco si trovò di nuovo sul muricciuolo del poderetto le canne mormoravano lia e giacinto stavano seduti silenziosi davanti alla capanna e guardavano verso il mare gli parve di alla sommità della testa hai scelto la migliore non sei semplice come dicono non vedi che è una berretta da sposo è stretta perché è nuova figlio di dio prendila nove pezzas è come che sia con un filo di voce donna ester mia di grazia se vuole chiami prete paskale dopo la confessione non parlò piú non si lamentò piú stava col capo coperto cose del mondo s'invecchia si rimbambisce egli rispose con un gesto vago adesso son qui non parliamone piú sollevati verso l'altare cominciò a balbettare confuse parole grosse lagrime gli cadevano lungo il viso deviavano verso il mento tremulo cadevano goccia a goccia fino a terra giacinto lo aspettava benedetta ella sia ecco laggiú nell'estremo azzurro del crepuscolo la chiesetta e il recinto di capanne quieto come un villaggio preistorico abbandonato da secoli don predu padrone mio sono efix non mi riconosce don predu balzò sollevando le falde del gabbano quasi volesse abbracciare il suo servo e si guardarono come due vecchi amici cosí picchiava suo padre quando tardavano ad aprirgli abbandonò la lettera e corse giú ma arrivata al portone si fermò ad ascoltare il cuore le batteva come se i colpi arrivassero al petto signore signore non può esser lui la messa era per un trigesimo e un panno nero a frange d'oro copriva la balaustrata dell'altare il prete bianco e nero si volgeva lentamente con le mani sollevate pari egli abbassò la testa senti riprese io ho bisogno di vesti e di denari tu devi aiutarmi kallina non vedi che viso da affamato ha efix da vent'anni non lo pagano e adesso non gli danno neppure da mangiare eppure hai sentito il nostro padrone come s'inalbera quando gli si accenna alle sue cugine infatti di camminare sempre saliva un monte attraversava una tanca ma arrivato al confine di questa ecco un altro monte un'altra pianura e in fondo il mare adesso però camminava tranquillo e solo gli dispiaceva di non donna ester con lo scialle sciolto un po svolazzante sulle spalle dispone il corteo prima i bambini coi ceri alti in mano poi la sposa con la parente poi lo sposo coi parenti in coda i pochi invitati don giacinto venga e su e su e venga e venga tutte le donne guardavano laggiú sorridendo i denti brillavano agli angoli delle loro bocche la basilica era aperta in quei giorni di quaresima ed efix andò a inginocchiarsi al suo posto sotto il pulpito la maddalena guardava lieta anche lei come una dama spagnola ospite dei baroni affacciata a un balcone del castello andò in cerca di legna il vento infuriava sempre piú e le nuvole salivano e scendevano dall'orthobene giú e su come torrenti di lava come colonne di fumo spandendosi su tutta la valle per questo non amo neppure tornare laggiú mi pare che ci ho lasciato qualche cosa e che non la ritroverei piú noemi assentí vivacemente con la testa reclinata sul lavoro la voce della vecchia le sembrava l'eco del suo passato ascoltami efix siamo davanti a dio io sto per partire verrà lui stesso a prendermi don zame me essi erano buoni ma io vorrei sprofondarmi per non vederli piú e il peggio è che non potevo andarmene da casa loro piú questo solo mi dice questo solo ti dico tacquero ella cuciva egli aveva sollevato le ginocchia e si stringeva in mezzo le mani giunte soli efix la senti come parla eppure io ti dico che non sei stato tu solo a dirglielo anche giacinto ma questo nome fece come un vuoto pauroso attorno no egli è un ragazzo onesto neppure tocca la mano a grixenda essi si amano come buoni cristiani in attesa di sposarsi sí mormorò donna ester curvandosi all'orecchio di efix ella lo odia al punto che m'ha fatto giurare di non nominarlo piú quando venne ultimamente per dirci che sposa grixenda e per consigliare noemi ad accettare predu dopo la festa di san cosma e damiano di mamojada efix e i ciechi andarono a bitti per la madonna del miracolo prima di arrivare fecero tappa sopra orune zuannantoni seduto sotto il pergolato davanti alla capanna suonava la fisarmonica e tutto intorno il motivo monotono si spandeva come un velo di sonno sul luogo desolato il mondo ma sia fatta la volontà di dio e andiamo avanti ecco a un tratto la valle aprirsi e sulla cima a picco d'una collina simile a un enorme cumulo di ruderi era impiegato con me alla dogana un giorno un ricco capitano di porto in ritiro un buon signore grosso ma ingenuo come un bambino venne per fare un pagamento lasciami che caldo non ho mai conosciuto un caldo simile almeno da noi si facevano i bagni è vero disse sottovoce l'ho ucciso io tuo nonno sí mille volte avrei confessato per la strada in chiesa ma non l'ho fatto per loro anche lui guardava lontano dal finestrino della sua stanzetta sopra un cortiletto in pendío in fondo al quale come da un buco si vedeva la grande vallata d'isporosile colpevole giacintino la lettera scritta di nascosto accanto a loro seduta per terra con le spalle al muro e le braccia intorno alle ginocchia grixenda rideva guardando il ragazzo che suonava la fisarmonica io avevo fatto voto di prenderglielo il ciuffo di prenderlo intero con la pelle e con tutto e cosí lo presi che possiate vedermi cieco se mentisco portone era l'usciere un borghese magro col viso nero di barba non rasa da otto giorni aveva in mano una carta lunga piegata in due e sei andato via cosí efix come se ti avessimo offeso senza dire una parola efix e pensa pensa io dicevo sempre a me stessa perché efix ha fatto cosí si può finalmente sapere il perché c'è una festa egli disse tirando su la bicicletta a cui era legata una valigia polverosa ah sí ricordo la festa del rimedio ah ecco ma ogni tanto una marea di vento lo rinfrescava e i noci e i peschi negli orti mormoravano tra il fruscío dell'acqua e degli uccelli ma egli non si scostò sebbene sentisse la collana di zia pottoi calda come fosse stata sul fuoco sfiorargli il viso e l'alito di lei passargli sui capelli come un ragno bisogna ricondurlo nella buona via adesso qui in paese non sa che fare ha la febbre s'annoia va perciò a giocare e a fare ester è andata a messa noemi s'alza adesso bel tempo efix come va laggiú bene bene grazie a dio tutto bene il cuore sussultava come tentando ogni tanto di sollevarsi e subito ricadendo e l'ombra si addensava rapida e il cielo rosso sopra i muri alti coperti di gramigne arrivato a metà si volse l'ombra saliva dalla valle descrivendo un cerchio bruno su per le chine rosee dell'orthobene e raggiungeva anche lui su per il vicolo dame efix si sentiva dolere il cuore ma non poteva parlare solo disse giacintí sei diventato allegro mi pare che fare impiccarmi sollevò gli occhi e arrossí guardando severa il viso di efix anche le altre due lo guardavano capisci cosí senz'altro quasi venga a casa sua tutti avevano gli occhi pieni di domande e di speranza e i cavalli pazienti salivano su per la strada carichi di gioia o di dolore serrava don predu rimase tutto il giorno lí invitato a pranzo dalle cugine parlava rideva si beffava nuovamente del prossimo ogni tanto però taceva anche perché noemi pareva curarsi poco di lui un silenzio grave circondava allora efix ed egli il bianco della roccia gli pareva un nido un vero nido ogni volta che se ne allontanava lo guardava cosí tenero e melanconico appunto come un uccello che emigra andò dunque dal nuovo padrone e lo trovò arrampicato su una scala a piuoli a potar la vite sotto la rete dei rami del melograno ricamata di foglioline ebbene ebbene ebbene sí disse don predu riprendendosi per il primo giacinto mi ha raccontato le tue prodezze babbeo e dunque ti sei messo a fare un mestiere facile poltronaccio bel mestiere sí ecco prendi e il milese con la testa reclinata a destra mescolò pensieroso le carte guardando ora l'uno ora l'altro dei suoi compagni si guardarono ed egli comprese che avevano da parlarsi loro due da riallacciare un discorso interrotto ma un tremito gli agitava la spalla sinistra tanto che efix spaventato trasse di tasca un tubetto di vetro fece cadere sulla palma della mano due pastiglie di chinino e gliele mise in bocca mandale giú hai la febbre quel giorno era sola donna ester e donna ruth avevano accettato l'invito del rettore di far parte del comitato d'una festa giacinto era ad oliena ad acquistar vino per conto del milese su coraggio uomo cammina lo scosse di nuovo afferrandolo da dietro per gli omeri ma efix piangeva piegato in due con la testa fra le ginocchia e mentre il suo gemito riempiva il silenzio della notte ebbene le dirò la verità io spero che giacinto riesca a pagare allora don predu si riversò ridendo sulla sedia col petto gonfio i denti scintillanti fra le labbra carnose aspettando che passasse qualcuno per pregarlo d'andare a chiamare il servo lui lui è la causa di tutto lui aveva promesso di sorvegliare giacinto e di proteggerci contro di lui ma un uomo malato gemeva nella cantoniera triste come una stalla e il dolore umano turbava la solitudine efix ripartí prima dell'alba piú stanco di prima i rivenditori di dolci e di vino dritti accanto ai loro piccoli banchi all'ombra della chiesa una fila di mendicanti vigilava il sentiero e le loro figure accovacciate e lo straniero aveva curiosità infantili che divertivano il servo il fiume si gonfia d'inverno cos'è questo domandava tirando a sé qualche fronda di alberello intanto don predu accompagnava efix su su per la straducola lavata dalle ultime piogge l'erba rimaneva lungo i muri delle case deserte un silenzio dolce profondo avvolgeva tutte le cose a dirvi la verità mi son deciso avantieri c'era un amico che partiva allora ieri visto che il mare era calmo sono partito era ammaliato sí malía d'amore andò persino ad oliena a consultare la fattucchiera ultimamente la settimana scorsa è andato alla madonna di gonare in pellegrinaggio ed ha fatto un'offerta di tre scudi per ottenere il miracolo donna ruth se n'era andata e ombre e silenzio circondavano di nuovo la casa efix seduto sullo scalino con un gelsomino in mano e la testa appoggiata al muro aspettava il ritorno di giacinto con un vago sentimento di paura io non posso sposarla vero vero che non posso micheli non posso e non voglio non sono in condizioni di sposarmi sono un pezzente ho altri doveri tu lo sai ebbene posso parlare davanti a quest'uomo che sa tutto di me come lo sai tu e mi compatisce le sembrava d'esser svenuta come quel giorno e che le sue lagrime fossero quelle di giacinto e le sorbiva come il succo d'un frutto acre con le labbra avide tremanti di tutti i baci che non avevano dato né ricevuto già di ritorno quella diavola donna ester ridiscese con un vasetto di sughero in mano egli si tirò in là per lasciarla passare e sollevò il viso ombreggiato dalla berretta anche lui parlava cosí lui certo non avrebbe permesso a giacintino neppure di sbarcare che ne dici efix nidi di rondine che col tempo avevano preso il colore della pietra correvano come una decorazione fra il tetto e i finestrini della casetta ogni nido racchiudeva un mucchio di uccellini ma qualcuno picchiò di nuovo ed ella s'asciugò gli occhi con la tela e andò ad aprire un uomo entrò chiudendo il portone dimmi come vanno gli affari delle mie cugine efix sollevò riabbassò tosto gli occhi un rossore fosco gli colorí il viso che pareva arso scarnificato una lettera non sai di chi è io no non so leggere ma la mia nonna dice che forse è di sennor giacinto il nipote delle vostre padrone e sognava come la fanciulla un avvenire di luce pena d'amore poi tutto fu silenzio laggiú in fondo aveva lasciato il luogo del suo delitto lassú verso i monti era il luogo della penitenza inutile pregarla di scendere bisogna salire fino a lei donna noemi mi permette una domanda è contenta si domandava sí disse noemi con crudeltà noi credevamo che tu lo sapessi non solo ma che gli facessi garanzia presso la tua amica kallina ma ella rispose agitando il fuso ella poteva aspettare non aveva fretta piú su ecco zia pottoi con una ciotola di latte per la colazione dei ragazzi ma cominciava la vita fantastica dei folletti delle fate degli spiriti erranti i fantasmi degli antichi baroni scendevano dalle rovine del castello sopra il paese di galte su all'ombra della chiesa efix invece sentiva altri gruppi di paesani parlare dell'america e degli emigranti l'america chi non l'assaggia non sa cosa è la vedi da lontano e ti sembra un agnello da tosare benché noemi non la invitasse a restare sedette per terra con le spalle al muro sciogliendosi il fazzoletto sul collo ingemmato e cominciò a parlare con nostalgia della festa voglio che le zie stian bene voglio che la casa risorga queste cose le pensavo anch'io quando tu dovevi venire e invece invece se tu non paghi l'usuraia metterà ma quando arrivò la casa era ricaduta nella sua pace di morte donna ester lavava il grano prima di mandarlo alla mola immergendolo entro un vaglio nell'acqua d'un paiuolo padrone sí egli faceva adorare un dio tutto d'oro per questo è rimasto nel mondo tanto amore del denaro e i parenti persino uccidono i parenti per il denaro la cucina si empiva di fantasmi e l'essere terribile che non cessava di colpirlo gli gridò all'orecchio confessati confessati cosí e provò quasi un senso di sollievo perché il ricordo degli occhi di noemi lo perseguitava peggio che il suo rimorso antico le donne ardevano di curiosità perché da qualche tempo il padrone mandava regali alle cugine e pur beffandosi di loro non permetteva che altri ne parlasse male in sua presenza tutto è dolce buono caro ecco i rovi della basilica circondati dai fili dei ragni verdi e violetti di rugiada tutto aveva una dolcezza di ricordi infantili di cose perdute da lungo tempo da lungo tempo piante e desiderate tutti e due d'una bellezza melanconica con la pianura sabbiosa solcata dal fiume da file di pioppi di ontani bassi da distese di giunchi e d'euforbie con la basilica nerastra di rovi il sole batteva sui tetti di schegge delle casette basse e umili come capanne il vento del pomeriggio portava un odore di erbe aromatiche e qualche grido qualche suono lontano era un giovedí sera e l'usuraia non filava per timore della giobiana la donna del giovedí che si mostra appunto alle filatrici notturne e può loro cagionare del male capí che lo congedava e uscí nel cortile ma guardò se si poteva parlare anche con donna noemi eccola appunto che ritira la coperta dal balcone passarono la notte cosí il cieco raccontava le sue vicende alternandole a racconti della bibbia e il suo dolore si calmava rapido come un male violento che passa presto tanto il desiderio e l'orrore di rivolgersi al passante la turbavano ma egli domandò noemi che c'è io devo dirgli questo e perché proprio io domandò noemi e poiché l'altra a sua volta la fissava senza rispondere ebbe una penosa impressione le parve che la vecchia sapesse anche là attraverso la porta si vedeva il cortile bianco e nero di luna e dell'ombra del pergolato la suocera seduta sulla sua scranna da regina primitiva dite a zuannantoni che venga stasera gli darò le pere rosse la vecchia le afferrò la mano gliela baciò andò via piangendo caterina carta di professione casalinga domandava alla nobile ester pintor entro cinque giorni dalla notificazione dell'atto di protesto il portone era chiuso l'erba cresceva lungo il muro e sugli scalini come davanti a una casa abbandonata ed efix ebbe paura a picchiare ma piano sollevando appena gli occhi quasi parlasse con gli occhi soltanto ma non prenderti tanto pensiero efix non immischiarti oltre nei fatti nostri c'erano due giovani nuoresi bellissimi che per farsi notare dalle fanciulle cominciarono a buttar soldi al cieco mirando da lontano al petto e ridendo ogni volta che colpivano giusto poi s'avvicinarono e presero di mira efix divertendosi come al bersaglio sí ci siamo guardati attraverso le lacrime e forse allora forse allora non so ecco non ti dico altro ma forse per questo sono andato via piú che per quanto avevo commesso di male sognava s'alzò a sedere cingendosi le ginocchia con le braccia e si fece un po pregare prima di prendere la zucca arabescata piena di vino giallo che il servo gli porgeva ma non si pentiva una mano misteriosa lo aveva spinto ed egli sapeva che tutte le azioni compiute cosí per forza sovrannaturale sono azioni buone egli sollevò gli occhi la vide pallida con le labbra tremanti con le palpebre livide come quelle di una morta è la gioia certo che la fa sbiancare cosí stefana stefana gridò sempre tenendolo fermo e volgendo il viso ridente verso la porta senti c'è qui un pretendente perché egli non è nobile non può ripeto donna disse efix con piú forza io dissi a zia ester non preoccupatevi andrò io dall'esattore una furia zia noemi aveva gli occhi come un gatto arrabbiato non la credevo cosí collerica ebbene santi piccoli e neri con gli occhi di perla santi grossi e deformi piú mostri che idoli tu non capisci e perciò parli troppo efix se tu quel giorno avessi riferito solo l'ambasciata senza darmi dei consigli sarebbe stato meglio invece abbiamo detto molte cose inutili ohuff sbuffò giacinto appoggiando i gomiti al tavolino per stringersi la testa fra le mani e come la sua spalla tremava don predu gliela guardò sbiancandosi lievemente in viso è giacinto pensò efix ha preso un cavallo e torna laggiú e rivela tutto alle zie e le maltratta ascoltò gli sembrava che il passo del cavallo risuonasse sul muro sopra di lui e poi piú basso sul suo corpo sopra il suo cuore se non cessi prendo il palo kallí bada per tutto il giorno continuarono a insolentirsi un po scherzando un po sul serio ma nel pomeriggio ella uscí e comprò un costume quasi nuovo da una donna il cui marito era andato in america fabbricate di nuove dette appunto sas muristenes de sas damas perché divenute quasi di loro proprietà in seguito a regali e donazioni fatte alla chiesa qualche volta verrà prima che faccia troppo caldo e poi in autunno si sta bene all'ombra lassú e di notte la luna ci fa compagnia come una sposa mia nonna cacciò via di casa don zame e mi fece sposare priamu piras e priamu mio era un valent'uomo aveva un pungolo con una lesina in cima e mi diceva avvicinandomelo agli occhi le dame s'alzarono tremando e donna ester parlò con una vocina che pareva il belato d'un capretto giacintino giacintino nipote mio ma non è una visione sei tu egli voleva bene a lei e voleva che fossi io l'intermediario allora quando lei disse di no di no sono scappato di nero un abito nuovo attillato che lo costringe a respirar forte ma efix non ne distingue il viso mentre vede la bocca sarcastica del milese lunga stretta come piena di riso represso e il ventre gonfio d'una parente delle dame nell'altro mondo noemi donna ruth taceva mentre le sorelle discutevano ma sudava appoggiata alla spalliera del sedile con le mani abbandonate come morte lungo i fianchi allora noemi fu riassalita da un impeto di umiliazione e di sdegno la figura di efix le balzò davanti come quella della vittima rassegnata al sacrifizio ed ella corse nel cortile e uscí sul portone addio efix addio ritornò dalle sue padrone e si coricò sulla stuoia ebbe vergogna della sua bugia dio comanda di lavorare finché si può potessi lavorare io oh come sono felici quelli che possono lavorare passassero rimosse il cadavere secco e leggero come quello d'un bambino lo lavò lo rivestí parlandogli sottovoce fra una preghiera e l'altra per raccontargli come s'era svolta la cerimonia nuziale come noemi piangeva entrando nella sua ricca nuova dimora ma egli ricominciò a parlare del viaggio della strada solitaria e domandò quanto s'impiegava per arrivare a nuoro voleva recarsi a nuoro c'era lassú l'amministratore di un molino a vapore amico di suo padre che gli aveva promesso un posto e credeva anche lui di sognare dopo l'accoglienza fredda di noemi s'era sentito ciò che veramente era straniero in mezzo a gente diversa da lui ma tu non vai domandò il cieco sempre immobile al suo posto andrò quando dio comanda adesso accendo il fuoco perché bisogna passare qui la notte ester forse parlerebbe ma c'è noemi dura come una suola la prima sera quando accadde la disgrazia di ruth e io passavo là per caso solo quella sera si confidò sfido perdio era l'ora della disperazione appunto come il tarlo egli aveva fatto tutte le sue cose di nascosto aveva roso roso roso adesso si meravigliava se tutto s'era sgretolato intorno a lui non io io non sono una paesana per seguire l'uso comune che impazienza ti è presa le pubblicazioni sono fatte oggi si parlerà del resto noemi era agitata ed efix la sentiva andare e venire per la casa con passo lieve ma inquieto finalmente io io sono un povero servo ma dico che don giacintino sarebbe sbarcato lo stesso per quanto lo cercassero il finto malato non si trovò nel cortile né in chiesa e neppure nelle strade attorno qualcuno disse che era scappato per paura dei carabinieri cosí efix rimase con tutti e due i ciechi fata ella rifaceva commossa la voce del nobile morto poi a un tratto seguendo i suoi pensieri domandò e questo don giacintino non arriva piú non c'era messa ma la guardiana puliva la chiesa e s'udiva il frusciar della scopa nel silenzio della penombra come se le antiche castellane vi passassero coi loro vestiti di broccato dallo strascico stridente le donne che portano il frumento al molino si aggrappano intorno a lui curvo a pesare la farina e lo guardano con occhi di madre con occhi finalmente arrivò il dottore lo palpò tutto gli batté le nocche delle dita sul ventre duro come un tamburo lo voltò lo rivoltò gli buttò addosso il panno come su un pane che fermenta perché mi chiamate stupido perché ho buon cuore perché vorrei passar bene la gioventú e voi che fate che hai fatto oggi domandò sottovoce e cosa vuoi che faccia non c'è niente da fare scender qui a portarti il pane tornar là a portare l'erba e loro che vivono come tre mummie figlio di dio va io avrei voluto che tu non andassi ma se io stesso ti dico d'andartene è perché non c'è altra salvezza ricordati le cose belle che dicevi l'altra sera dicevi e gli sembrava fossero il suo destino stesso il suo delitto e il suo castigo non li amava ma li sopportava con infinita pazienza sospirò profondamente capiva era il castigo di dio che gravava su lui nel sopore in cui tutta la valle era immersa il mormorio dell'acqua gli pareva il ronzio della febbre e che i grilli stessi col loro canto si lamentassero senza tregua io posso aiutarle posso aiutarle ancora anche se esse non lo vogliono domani aspettava con ansia il domani ecco perché non poteva dormire domani parlerà con noemi farle morire io perché efix ho sentito ella ripeté con voce monotona e a sua volta mentre si stringeva il braccio che gli ardeva per la stretta respirò con angoscia sí colpa tua colpa tua ricominciò quasi aggressivo non lo sapevi alla efix mangiava e raccontava con parole incerte velate di menzogna timida ma quando ebbe gettato le briciole e il fondo del bicchiere sul pavimento poiché la terra vuole sempre la sua piccola parte del nutrimento eppure inquieta di noemi seguirlo e dirgli come in segreto andate su andate alla festa andate vi aspettano vide la porticina di grixenda che brillava come un rettangolo d'oro sul muro nero e ricordò l'incarico di zuannantoni grixenda stava davanti alla fiammata ad asciugarsi le sottane bagnate bene negli occhi e le dissi zia noemi io sposerò grixenda perché solo grixenda povera come me giovane e sola come me può essere la mia compagna allora noemi si fece pallida come una morta ebbi paura entra vuoi lavarti porteremo poi su la valigia chiamerò una donna che ci fa i servizi adesso son sola in casa e non ti aspettavo ebbene andrai suppongo che non parti subito siedi ho da farti una domanda stefana vino che posso farci io disse finalmente giacinto e parve ricadere di nuovo nella sua antica tristezza curvo su sé stesso nell'ombra guardava la terra ai suoi piedi e vedeva un abisso nero e le gambe delle donne disegnate dalle gonne scure e i piedi corti emergenti dall'ondulare dell'orlo rosso si movevan sempre piú agili scaldati dal piacere del ballo un'altra di uomo la raggiunge e le si accosta tanto che formano un'ombra sola efix sentí un brivido alla schiena e non disse altro finché non arrivarono le sorelle donna ester col dito fuori dell'incrociatura dello scialle noemi pallida silenziosa con le palpebre violette abbassate non parliamone don predu mio non mi mortifichi ti mortifichi pure babbeo ebbene senti anch'io vado qualche volta da quelle donne ma non è possibile cavar loro nulla di corpo e passò la notte a pregare sotto la croce nera che pareva unisse il cielo azzurro alla terra grigia all'alba s'udí un salmodiare lontano una processione salí dalla valle e in un attimo le rocce si coprirono di bianco e di rosso ogni sera don predu che possedeva grandi poderi verso il mare passava di ritorno al paese e se vedeva il servo tendeva l'indice verso la terra delle sue cugine e poi si toccava il petto per significare che aspettava l'espropriazione e il possesso del poderetto ai parenti dei baroni ma le fiche te le farò sempre finché sarai uno stupido cioè fino alla tua morte te li darò e andò a prendere cinque lire d'argento efix se ne andò ma invece di giacinto arrivò zuannantoni con qualche cosa di nero sul petto come un avvoltoio morto da quel momento efix aveva l'impressione di esser caduto sotto un urto di febbre delirante ma efix era cosí umile e sbigottito ch'ella tornò su e disse alla compagna giovine s'egli ha fatto la stregoneria l'ha fatta bene la fortuna cade come una saetta su quella gente bene lo aveva promesso disse efix e di nuovo si sentí pieno di gioia ecco fatta la grazia che lei chiedeva padrone mio pensava del resto fu tutta una giornata di gioia gioia composta e quasi melanconica nelle donne verso le quali gli uomini divertendosi rumorosamente fra loro dimostravano una certa noncuranza un'opera paziente e solida che ricordava quella degli antichi padri costruttori dei nuraghes e su e su ad ogni scaglione si fermavano e si volgevano a contemplare l'opera del piccolo uomo il chiarore del fuoco a misura che i due salivano illuminava però le loro figure misteriose e la prima era quella di efix su un cavallo gobbo di bisacce e di guanciali sei un mendicante anche tu sí disse efix non te ne sei accorto allora va bene prendi tienilo tu e gli porse l'involto del denaro mai per sgombrare del suo corpo la casa delle sue padrone ma un giorno o una notte non capiva piú che tempo era gli parve d'esser giunto al muricciuolo del poderetto su in alto sul ciglione delle canne e di sdraiarsi e pareva volessero fuggire luminose d'un verde metallico agitate da una convulsione di tristezza e di terrore anche la donna ebbe paura della solitudine e di quella morte improvvisa io ricordo mi alzai ma ricaddi seduto battendo la testa alla spalliera della cassapanca non ricordo altro quando rinvenni ero a letto in casa loro la cameriera mi portava una tazza di brodo su un vassoio d'argento e mi parlava con grande rispetto ti ricordi com'era superbo mio padre disse ricacciando fra la pasta pallida le sue mani rosse venate di turchino come il contadino si serve della zappa per smuovere la terra e vedere se è feconda cristiani non guardate in noi due creature povere piú tristi delle foglie cadute piú luride dei lebbrosi lo vedi lo vedi che razza di uomo è si svegliò con un peso sul cuore benché fosse notte ancora si alzò ma giacinto se n'era già andato sinistra guardi vossignoria fin dove arriva l'occhio la valle era della sua famiglia gente forte era donna lia la terza delle sue figlie sparí una notte dalla casa paterna e per lungo tempo non si seppe piú nulla di lei era annientato ricordava che donna ester aveva di nascosto scritto a giacinto di venire di nascosto poteva anche aver firmato la cambiale gli occhi di efix verdi scintillanti d'ira eran le lucciole eran le lucciole stretti forte da un nastrino giallo contro il malocchio il nastrino giallo che non aveva impedito alle terre di passare in altre mani e alla lite di esser vinta dagli avversari una volta mentre scendeva fra i ciottoli acuti come coltelli in faccia al sole cremis fermo sopra i monti violetti di dorgali un signore l'aveva raggiunta silenzioso toccandola per la spalla amara efix la guarda e sente come sempre davanti a questa figura che s'affaccia dall'oscurità di un passato senza limiti un capogiro come se fosse egli stesso sospeso in un vuoto nero misterioso se li tirò addietro per molto tempo di festa in festa camminavano o soli o in fila con altri mendicanti come condannati diretti a un luogo di pena irraggiungibile finalmente un giorno la signora vedendomi completamente guarito mi domandò che intenzioni avevo io dissi che volevo venire qui dalle mie zie di cui avevo parlato come di persone benestanti finalmente zia noemi rinvenne e mi allontanò con la mano diceva era meglio fossi morta prima di questo giorno io domandavo perché perché zia noemi mia perché incubo s'alzò dunque e salí nella sua camera la stessa ove un tempo dormiva con lia lo stesso letto di ferro arrugginito a foglie d'oro stinte ma al grido efix era apparso e si avanzava battendo i piedi in cadenza e agitando le braccia come un vero ballerino cantava accompagnandosi a sa festa a sa festa so andatu allora mi comprarono il biglietto per il viaggio e mi regalarono anche la bicicletta io capii ch'era tempo d'andarmene e partii venni qui il ragazzo esitò nuovamente sí disse poi c'è stato credo che abbiano litigato perché venne fuori con gli occhi rossi come avesse pianto grixenda lo guardava e rideva ma stringeva i denti rammentate micheli l'ometto accennò di sí ma scuotendo la testa con rimprovero ed egli mi salvò mi mise a letto come un bambino mi legava quando usciva avevo la febbre alta trasse quindi l'involtino delle monete raccolte in quel giorno e dopo averlo fatto dondolare davanti a loro guardandoli e sorridendo lo lasciò cadere in mano al cieco vero e se ne andò piano piano la sua luce illuminava tutto il paesaggio misterioso e come al tocco di un dito magico tutto spariva nuvole d'oro incoronavano la collina e i ruderi e la dolcezza e il silenzio del mattino davano a tutto il paesaggio una serenità di cimitero che cosa volete voglio parlare con la vossignoria ma con calma come da cristiano a cristiano disse la vecchia che s'accomodava i coralli sul collo bruciato e tremava scarna e triste come uno scheletro noemi rimise il suo lavoro entro uno di questi canestrini e ne sollevò un altro sotto c'era un plico di carte le carte di famiglia gli stromenti i legati gli atti di una lite adesso il guardiano qui sono io se voglio scacciarvi come un ladro posso farlo ma non lo faccio volete dell'uva prendetevela il mio padrone don predu se ne infischia di questo pezzo di terra ne ha tanti altri di poderi infantile efix tu sei buono ti voglio raccontare una cosa accaduta ad un mio amico l'avete accompagnata fino al ponte dove si è nascosta finché è passato un carro sul quale ella è andata fino al mare là si è imbarcata e don zame suo padre il vostro padrone la cercava la cercava finché è morto tutto era caduto in un silenzio tremulo come dentro un'acqua corrente ed efix ricordava le sere lontane si fece il segno della croce libera nos domine entrambe pensavano alla stessa cosa alla fuga di lia all'arrivo di giacinto e con sorpresa sentirono grixenda mormorare ella non aveva mai provato un attimo di ebbrezza simile un attimo e il mondo aveva mutato aspetto una corda nerastra annodata e fermata a dei piuoli piantati agli angoli degli scalini sostituiva la ringhiera scomparsa ed efix traeva dalla bisaccia un bariletto di vino e pur cosí curvo si volgeva a sorridere ai suoi padroni giacinto mangiava seduto sul sedile in muratura che serviva a piú usi da tavola e da letto un odore di erba inondavano la basilica umida e triste come una grotta la maddalena affacciata alla sua cornice pareva intenta alle voci della primavera che venivano con l'aria fragrante un cassettone antico una finestruola senza vetri aperta sullo sfondo verde del monte efix scese staccò una piccola violacciocca rosea e tenendola fra le dita intrecciate sulla schiena si diresse alla basilica non si offenda se gliene parlo io per il primo donna noemi sono un povero servo sí ma sono chiuso come una lettera di tanto in tanto si curvava un poco vedeva i suoi piedi ondulare grandi e giallastri entro l'acqua ne traeva uno staccava dalla gamba bagnata un acino nero lucente che vi si era attaccato giacinto lo guardò la sua spalla tremava ma gli occhi erano freddi quasi crudeli allora efix balzò gli gravò le mani sulle spalle gli sibilò all'orecchio una parola ladro nella guerra non è peccato è forse di nascosto no allora cominciarono a discutere ed efix guardava la rosellina come parlando a lei sola ad uccidere tocca in alto era l'ansito del molino un palpito maschio in contrasto col richiamo femineo d'una campana che suonava a vespro e sullo sfondo della strada passavano contadini coi buoi aggiogati borghesi imponenti come don predu donne con anfore sul capo pago tutto io cosí vi resta la casa cerca tu di convincerle quelle teste di legno io ti tengo al mio servizio perché non parla vossignoria con loro a me non danno ascolto appena entrato egli s'avvicinò ad efix e lo guardò dall'alto come va bene mi pare alziamoci su efix sollevò gli occhi infossati indifferenti e poiché don predu si chinava a toccarlo tese la mano come per respingere pensando a queste dolci cose noemi sentiva voglia di piangere ma si morsicava le labbra vergognosa davanti a sé stessa della sua debolezza e l'altra quella di uno straniero la cui bicicletta scintillò rossa attraversando di volo il cortile pregava invece seduta sullo scalino della porta sotto la ghirlanda della vite argentea e nera alla luna e ogni volta che guardava intorno le sembrava ancora di vedere qua e là sulla muraglia dei fichi tristezza il rimorso e la speranza le ridono e le piangono negli occhi profondi e sulla bocca amara efix la guarda la guarda e gli sembra di ricordare una vita anteriore la casetta sorgeva sullo sfondo della vecchia casa riattata del milese alta quest'ultima col tetto nuovo ma qua e là scrostata e come graffiata dal tempo indispettito contro chi voleva togliergli la sua preda che mi maltrattava i maltrattava come un cane allora questo povero vecchio mi prese con sé mi teneva come un figlio non mi lasciava mai la mano se non ero seduto al sicuro adesso è finito credendolo addormentato e sollevò lievemente il lembo del panno lo vide con gli occhi spalancati col viso rosso le labbra tremanti ebbene efix che hai egli le accennò con le palpebre di accostarsi di piú le mormorò sul diavolo stettero cosí con le mani unite come efix li aveva veduti uscire dalla caserma di fonni e pareva aspettassero ch'egli parlasse sfidandolo un poco e trasalí e gli sembrò che l'incubo in cui da tre giorni era caduto si sciogliesse tornerà ripeté a voce alta corfu e mazza a conca pagarti però non ti pagano di quest'affare almeno dovrebbero intrattenerti quanto ti devono i pastori ridevano dandosi qualche gomitata sui fianchi portarono latte pane diedero monete al cieco ma efix era triste e appena furono soli sgridò il compagno per la sua malizia e il cattivo esempio donna ester sorrideva guardando la sorella che era la piú timida e irresoluta delle tre e curvandosi le batté una mano sulle ginocchia tutti i forestieri son diventati ricchi lassú mentre qui pare d'essere in luogo di morti sí sí è vero ma tacque efix gli lasciò la mano cadde piegato su se stesso brancicando la terra e cominciò a tossire e a vomitare sangue il suo viso era nero decomposto stefana s'udivano le donne sbattere i mobili con furore finalmente la serva anziana apparve con un tovagliolo sul capo e un altro in mano seria e imponente tuttavia con gli occhi pieni di rassegnazione ai voleri del padrone sí c'era un re che faceva adorare gli alberi e gli animali e persino il fuoco allora dio offeso fece sí che i servi di questo re diventassero tanto cattivi da congiurare fra loro per uccidere il padrone tante cose lontane gli tornarono in mente e tutte le foglie si agitavano intorno per salutarlo ecco la siepe ecco il fiume la collina la capanna e al cader della sera contemplava la sua opera dall'alto seduto davanti alla capanna sotto il ciglione glauco di canne a mezza costa sulla bianca collina dei colombi due uomini salivano dallo stradone e mentre uno stava seduto su un piccolo cammello l'altro si piegava su una grande cavalletta le cui ali parevano mandassero giú e su i lunghi piedi del cavaliere l'odore della cipolla si mischiava al profumo delle erbe intorno della vite e della salsapariglia le volpi ripassarono ma se quello muore di fame l'ho veduto l'altro giorno sembrava un pezzente con le scarpe rotte s'ha venduto anche la bicicletta non ti dico altro no dica ha rubato io posso ricondurti fino a nuoro disse efix e d'improvviso cominciò a piangere curvo sul moribondo tentava di rianimarlo bagnandogli le labbra col liquore lasciato dalla donna e la fronte con uno straccio inzuppato nel vino i vergogno sí questo deve cessare esse torneranno quelle che erano se mi lasceranno fare se zia noemi sapesse il bene che le voglio non farebbe cosí parevano tutti banditi esseri superiori alla legge non si pentivano certo delle loro colpe se ne avevano non si tormentavano se si erano fatta giustizia da sé nella vita ho fretta comare pottoi lo so c'è chiasso in casa delle tue padrone ma la colpa non è mia io ci perdo in questa occasione come tutti ma questo non gli destava piú meraviglia andare lontano bisognava andare lontano nelle altre terre dove ci sono cose piú grandi delle nostre ed egli andava chiuse pagherai è tanto è una somma grossa efix come fare ma efix gli parlava sottovoce curvo su lui delirante va ecco infatti grixenda che torna su dal fiume con un cestino di panni sul capo alta le sottane sollevate sulle gambe lucide e dritte di cerbiatta e di cerbiatta aveva anche gli occhi lunghi umidi nel viso pallido di medaglia antica donna ester ogni volta che sollevava il panno vedeva il povero viso sempre piú piccolo violaceo raggrinzito come una prugna secca una sera egli aprí gli occhi fissandola con quel suo sguardo di spavento che le destava tanta pietà andava curvo sotto la bisaccia cosí curvo che pareva cercasse qualcosa per terra la vecchia deve morire e vede già pensò natòlia come sei divertente diavolo ti tengo con me tutta la vita cosí mi svaghi quando sono di malumore ti faccio sposare stefana è un po grassa per te forse ma non è pericolosa perché i trent'anni li ha passati da un pezzo la vecchia filava seduta sullo scalino della sua catapecchia di pietre nerastre una fila di coralli le circondava il lungo collo giallo rugoso giacinto non tornerà e tanto meno pagherà te lo garantisco io ma ricordati quello che ti dissi mille volte il poderetto lo voglio io qua e là davanti ai piccoli fuochi accesi lungo i muri si curvava ripassarono efix cenò ma il pane gli parve amaro e due o tre volte tentò di dire qualche cosa ma non poteva non poteva gli sembrava un sogno tutto il giorno la fisarmonica suonò accompagnata dai gridi dei rivenditori dall'urlo dei giocatori di morra dai canti corali o dai versi dei poeti estemporanei ma poi anche lui si vergognava del suo sogno e tornava al finestrino della stanzetta solitaria a guardare la cattedrale di nuoro lassú forse era la sua salvezza vieni dentro predu ti racconterò tutto ed egli entrò nella casa di cui da venti anni non varcava la soglia vedendo l'uomo sconosciuto che s'avanzava curvandosi per guardare dentro la capanna il ragazzo smise di suonare e i suoi occhi si fecero minacciosi che volete l'uomo si tolse il berretto ma mentre donna noemi risaliva al piano superiore egli rientrò in cucina e sottovoce pregò donna ruth che si era inginocchiata per terra e gramolava un po di pasta su una tavola bassa di dargli il telegramma la gente camminava triste ma tranquilla come in processione avviata non a un luogo di festa ma di preghiera anche una fisarmonica lontana ripeteva il motivo religioso delle laudi sacre giacinto non rispose ma gli afferrò forte il braccio e parve volesse stroncarglielo poi glielo lasciò efix lo sentiva ansare lievemente come colto da malessere ma l'uomo fece un gesto appunto come per allontanare quest'ombra e seguendo con gli occhi il movimento delle mani rosse che tiravano piegavano e battevano la pasta bianca riprese con calma immobile seduta all'ombra di un ontano con le gambe nude nell'acqua trasparente verdognola venata d'oro e mentre con una mano teneva ferma sulla sabbia una bottiglia con l'altra si toccava la collana donna ester non c'è no avrei avrei da consegnarle questo ma posso farlo a lei aggiunse rapido scrivendo qualche riga col lapis in fondo alla carta e compitando le parole che scriveva è il fegato che fa un brutto scherzo bisogna andare a letto efix il malato sollevò l'indice accennando di no tanto devo morire noemi non s'impressionava per questo fin da bambina era abituata a veder le ossa che in inverno pareva si scaldassero al sole e in primavera scintillavano di rugiada nessuno pensava a toglierle di lí perché avrebbe dovuto pensarci lei un silenzio infinito regnava solo qualche grido di rondine pareva uscir dai muri in rovina e un trotto di cavallo risuonò lontano sempre piú lontano non piú lieti né tristi delle solitudini ove facevano tappa per riposarsi o per mangiare eppure litigavano fra loro urlavano parole oscene parlavano male di dio si invidiavano avevano tutte le passioni degli uomini fortunati nessun male ma la ragazza benché buona è povera e non è degna di te per la prima volta in vita sua provava un sentimento strano il bisogno di muoversi di fare qualche cosa per aiutare la famiglia guarda laggiú verso il castello poi d'improvviso solleva le palpebre pesanti e si scuote tutta agitando le braccia che colpa ne ho io sono io che voglio venderlo forse nessuno vuol venderlo perché parlare di queste cose ma tu anima mia tu non osava guardarle s'alzò rispettoso davanti a loro che prendevano posto sul sedile e solo dopo che donna ester ebbe domandato efix sai che succede si nascondeva qualche drago o se il leggendario serpente cananèa vivente fin dai tempi di cristo strisciava sulle sabbie intorno alla palude era di nuovo laggiú al poderetto terminata la buona stagione raccolte le frutta zuannantoni a cui il padrone aveva dato l'incarico di pascolare un branco di pecore nelle giuncaie intorno al paesetto se n'era andato di buon grado dopo le funzioni sacre la gente se ne andava a casa e giacinto se ne tornava al suo rifugio passando davanti a una chiesa in rovina che gli ricordava la casa laggiú delle sue zie vecchio oramai e debole ma era sempre un uomo e bastava la sua ombra per proteggere ancora le tre donne ed ecco il cono verde e bianco del monte di galte solcato da ombre e da strisce di sole e ai suoi piedi il paese che pare composto dei soli ruderi dell'antica città romana ma sebbene stanco efix non s'addormentò per paura che gli rubassero la bisaccia col gruzzolo raccolto nelle ultime feste pregava tranquillo socchiudendo ogni tanto gli occhi per guardare i suoi compagni addormentati sotto una quercia ruth a sua volta sognava ogni notte l'arrivo del nipote e ogni giorno verso le tre ora dell'arrivo della diligenza spiava dal portone e giacinto l'ho veduto a nuoro quel morto di fame perché non l'hai preso con te a chiedere l'elemosina e adesso sai cosa fa sposa quell'altra morta di fame grixenda sí stupido che aspetto dove vado alla mia età una donna molto giovane non mi conviene ma questo non importa insomma ho deciso questo è difficile anima mia come guadare il fiume senza bagnarsi passando sul ponte disse l'altra serva dal cortile curva a sbucciare un mucchio di mandorle poi domandò che ho fatto domandò con insolenza allora efix lo guardò di sotto in su con dolore e disprezzo non dice altro perché è beneducato e buono ma queste parole sono come il veleno che corrode senza far gridare diede un gran sospiro e prese un lembo del grembiale di noemi arrotolandone la cocca fra le dita nere attraverso la porta aperta della vecchia pottoi si vedeva grixenda china sulla fiamma del focolare a far bollire il caffè per la nonna ch'era a letto malata coricato sulla stuoia con una mano sotto l'ascella e l'altra sotto la guancia sentiva il cuore palpitare e il fruscio delle canne sopra il ciglione gli sembrava il sospiro d'uno spirito malefico istène chinò la testa fin quasi a mettersela fra le ginocchia poi si sollevò afferrò le gambe del suo assalitore e lo scosse tutto e non riuscendo ad abbatterlo gli morsicò un ginocchio non si domandava piú perché noemi rifiutava la vita gli sembrava di capire era il castigo di dio su lui come pesano questi ricordi pesano come il secchio pieno d'acqua che tira giú giú nel pozzo ma quest'uomo mi disse ti terrò gratis in casa mia ti darò alloggio e anche da mangiare quando ne ho ma tu devi lavorare e pagare il tuo debito e quando furono dentro e donna ester domandò notizie del poderetto come fosse ancora suo egli rispose alzando le spalle con rozzezza insolita e andò a lavarsi al pozzo li cavalcavano giovani dal viso fiammante gonfio di sangue fanciulle pallide che nascondevano la passione come le brage sotto la cenere e infermi pazzi indemoniati tutti avevano gli occhi pieni di vita e di morte allora il circolo delle donne si riaprí si allungò di nuovo in fila andò incontro allo straniero come nei giuochi infantili lo accerchiò lo prese si richiuse per questo ci si diverte chi ha voglia di divertirsi s'intende chi suona chi balla chi prega chi si ubriaca e poi tutti se ne vanno la vecchia pottoi è morta disse efix finalmente e giacinto gli accostò la sua forchetta al viso quasi volesse pungerlo va uccello di malaugurio lo sapevo che portavi la notizia di una morte e altro un uomo un po abbandonato sopra un cavallo nero saliva lentamente tutto ricoperto da un gabbano d'orbace foderato di scarlatto e dalla scollatura della camicia si vedeva la moneta d'oro infilata nel correggiuolo diventato nero giacinto non rimase contento cos'era quel foglietto sottile in paragone dei tesori dei grandi signori del continente l'aria cosí trasparente che sulle rocce del castello si vedevano scintillare le pietre e una finestra vuota delle rovine affacciarsi piena d'azzurro fra l'edera che l'inghirlandava il correre delle nuvole sul cielo grigio dava al luogo un aspetto ancora piú fantastico per tutta la mattina fu uno sbucare di uomini a cavallo dal sentiero nebbioso volta il muro rovinato e l'erba e i fiori d'ossa dell'antico cimitero ma d'improvviso una figura apparve sulla porta alta sottile vestita d'uno stretto abito granato a fiori neri aveva una ghirlanda di rose non esser tanto sicuro oh adesso parliamo sul serio ho pensato bene prima di decidermi lo faccio credi pure piú per dovere che per capriccio ma il suo turbamento aumentò quando lo straniero balzato sugli scalini del portone la strinse forte fra le sue braccia dure zia ester sono io e le zie cosí lo lasciarono e le ore e i giorni passavano ed efix nel delirio sognava di camminare sotto la luna andavano andavano silenziosi cauti arrivavano allo stradone accanto al ponte laggiú la sua visione si confondeva c'era un carro su cui lia guardate in noi gli strumenti del signore per smuovere il vostro cuore le monete di rame cadevano davanti a loro come fiori duri e sonanti aveva la lingua lunga e fuori don predu raschiò in segno di approvazione mentre il negoziante si arrampicava su una scaletta a piuoli tutto invecchia e tutto può rinnovarsi come l'anno replicò efix ci son tanti ricchi ma c'è tanta gente agitava le dita della mano tesa lontano come per accennare al brulichio della folla ed efix guardava il suo piede e mormorava con tenerezza e con pietà d'amore efix era stato una sera a trovarlo e fra il rombare della macchina e l'agitarsi delle figure pallide su uno sfondo ardente fra l'incrociarsi delle ombre e lo stridere dei pesi gli era parso di intravedere uno scorcio del purgatorio triste e distratto come quello del nipote eh dico si può andare in qualche posto a badde saliche anche il mio podere verso il mare c'è ancora un po d'uva bianca ma noemi era ridiventata pallida parole di protesta le salivano alle labbra e sebbene come sempre riuscisse a dominarsi davanti al servo al quale pareva non desse molta importanza il lamento della fisarmonica di zuannantoni giunse in fondo al caos del dolore di noemi come una luce lontana folletto con sette berretti entro i quali conserva un tesoro balzar di qua e di là sotto il bosco di mandorli inseguito dai vampiri con la coda di acciaio ma la sua voce era roca e il ragazzo rise con insolenza non arrabbiatevi che vi fa male zio efix mia nonna dice che è stato il folletto a uccidere don zame è vero o non è vero il cortile illuminato da un fuoco d'alaterni il cui chiarore rossastro fa spiccare sul grigio del muro la figura svelta e bruna del suonatore i visi violacei delle donne e dei ragazzi che ballano il ballo sardo tutto il mondo era tranquillo lui solo spasimava ah dunque non lo sapevi io credevo che parte del denaro l'avessero tenuto loro le dame per pagarti vero no mentí egli con voce ferma le giuro io non ne ho parlato tu allora credi che sia stato predu a dirglielo io credo cosí donna noemi mia giacinto era ad oliena sapeva del disastro e della morte di zia ruth e aveva paura a tornare laggiú viveva con le poche lire guadagnate dalla senseria del vino acquistato per conto del milese ma non sapeva che avrebbe fatto poi no la vita che giacinto conduceva non era quella di un giovane onesto e timorato di dio giorno per giorno le grandi speranze fondate su lui cadevano lasciando posto a vere inquietudini sedette e domandò dove son le altre che è accaduto ester è a messa noemi è su disse donna ruth curva a preparare il caffè le loro ombre correvano sul terreno come foglie spinte dal vento ed egli ricordò la pena provata nell'alzarsi di sotto il pulpito e l'ombra sul viso della maddalena ma d'improvviso tutto tacque poi s'udirono passi risuonarono voci il cortile fu pieno di gente tu parli come parlava mia madre disse il cieco e si addormentò sotto la pioggia alla festa dello spirito santo c'era poca gente ma scelta erano ricchi pastori con le mogli grasse e le belle figlie svelte allora efix aprí le mani e reclinò un poco la testa come per dire e allora perché mi consultate ma donna ester si mise a ridere e alzò sbattendo con impazienza le due ali nere del suo scialle a chi l'ha chiesta in moglie non lo so a lei stessa dimmi zuannantoni don giacinto è dalle sue zie dalle mie padrone tutto è possibile nel mondo ed efix amava le sue padrone fino al punto di rendersi capace di far per loro qualche sortilegio ma bevette di nuovo docile chiudendo gli occhi mentre efix si lasciava sedere a gambe in croce e si prendeva un piede fra le mani siamo canne e la sorte è il vento sí va bene ma perché questa sorte e il vento perché dio solo lo sa giacinto ascoltava alto nero sul cielo rosso la sua spalla tremava ed efix dal basso credeva di veder tremolare tutto giú per terra la brocca riposava con le sue anse sui fianchi e la pentola capovolta le dormiva accanto uscendo dal ballo prese una polmonite e cadde su una panchina di un viale lo portarono all'ospedale quando uscí debole e sfinito non aveva casa non aveva pane ma a poco a poco si svegliò le parve che il fuoco si spegnesse e il sangue cessasse di batter violento nelle sue vene andartene cosí di nascosto senza dir nulla come l'altra volta ah efix questo non lo dovevi fare oggi proprio oggi egli pareva ascoltasse con gli occhi vitrei socchiusi tranquillo ma fu pieno di echi e di fremiti quasi si svegliasse di soprassalto efix riaprí una figura nera saliva attraverso la china ove già le fave basse ondulavano argentee alla luna ed egli giacinto egli tentava di prenderne qualcuna tanto gli passavan rasenti al viso e stava immobile in agguato e cosí l'ora passava e parla pure disse noemi ma con tale disprezzo ch'egli si sentí gelare tuttavia osò io credo che gli gioverebbe aver famiglia propria egli intrecciava una stuoia e pregava di tanto in tanto un acuto dolore al fianco lo faceva balzare dritto rigido come se qualcuno gli infilasse un palo di ferro nelle reni la vecchia stava ancora vestita sul letto coi polsi nudi rossicci e ardenti come tizzi accesi pareva assopita ma quando efix si curvò su di lei gli disse con voce afona lo vedi noemi la ricordava sempre cosí come l'aveva veduta l'ultima volta passandole accanto per andare a letto dormivano assieme nello stesso letto ma quella sera ella l'aveva attesa invano mi pare che non stai troppo bene tu dovresti prenderti qualche cosa o riposarti qualche giorno disse noemi gli occhi di noemi scintillarono di malizia spero che noi siamo piú pulite disse stringendogli il braccio sí un vecchio e un giovane litigavano sempre erano cattivi invidiosi gelosi si vede che manca il puntello manca l'uomo chiamate almeno efix gridò natòlia e siccome grixenda la pizzicava al braccio aggiunse ah ti punga la vespa anche a lui vuoi che si usi rispetto ebbene aspetta un altro po diavolo ti darò da bere un po di acquavite o anice stefana ira di dio c'è il tuo pretendente stefana ma dopo ritornò ostile quando vado là mi accoglie bene ma di tanto in tanto mi guarda torva come sia io la causa dei loro malanni piú di un lord inglese piú di un milionario d'america han sposato serve maestre cantanti perché perché amavano e quelli son ricchi sono i re del petrolio del rame delle conserve grandi ranuncoli gialli umidi come di rugiada brillarono nei prati argentei e le prime stelle apparse al cadere della sera sorrisero ai fiori il cielo e la terra parevano due specchi che si riflettessero per molti giorni non si lasciò piú vedere tanto che efix cominciò a inquietarsi anche perché gli ortaggi e i pomi si ammucchiavano all'ombra della capanna e nessuno veniva a prenderli tutti i giorni era la stessa storia il nome di giacinto risuonava per tutta la casa e anche quando le tre sorelle tacevano egli era in mezzo a loro come del resto lo era sempre fin dal giorno della sua nascita zuannantò vieni a mangiare non vedi che il tuo suono è come il vento fa scappar la gente aspetta che le otri siano piene e vedrai disse l'usuraia uscendo sulla porticina a destra delle dame pintor e pulendosi i denti con è morto là accanto al ponte chi l'ha ucciso mia nonna dice che voi lo sapete promettevi l'altra sera tante cose belle tu figlio di dio la spalla di giacinto ricominciò a tremare sollevò il viso sotto il viso reclinato di efix e si guardarono e aveva dentro la testa tutto un mondo suo ov'egli viveva distaccato dal mondo reale non gl'importava piú nulla di giacinto né di grixenda e neppure quasi delle padrone ma efix non era disposto alle confidenze don predu l'aveva mandato a chiamare ed egli era lí per attenderlo non per chiacchierare voi fingete di non crederci perché io tenga il segreto ma lo terrò lo stesso e cadde a terra come morta io sí vossignoria beva beva e si faccia coraggio giacinto bevette ed efix scosse poi le ultime gocce ed ecco dunque efix di nuovo seduto al solito posto davanti alla capanna sotto il ciglione glauco di canne il cielo è rosso in alto sopra la collina bianca sedette accanto all'uscio a cucire silenziosa e quando arrivò don predu scostò la sedia tirando in là la tela per lasciarlo passare ma sollevò appena il viso per guardarlo e rispose con un lieve cenno del capo al saluto di lui ed questa parola fece ridere giacinto non seppe perché ma davanti alla miseria del servo si sentiva tutto ad un tratto forte e malvagio che viene il figlio di lia lo dicevano stamattina lí in bottega siccome il milese s'era avvicinato alla porta e rideva per qualche cosa che don predu gli diceva sottovoce efix esclamò con dignità è vero io delitto ho sollevato gli occhi a lei io verme io servo allora lei ha profittato del mio affetto s'è servita di me per fuggire del palazzo d'oro del re salomone tutto era d'oro come nel mondo della verità tutto era puro lucente melagrane d'oro vasi d'oro stuoie d'oro ed egli vedeva la casa di don predu coi noemi sentiva entro di sé tutto questo grigio e questo rosso il suo male primaverile di tutti gli anni non cessava col sopraggiungere ma se quelli che stanno nelle grandi città vogliono venir qui la gente cominciava ad uscir nel cortile sulle porticine apparivan le donne che si pulivan la bocca col grembiale e poi rincorrevano i bambini per prenderli e metterli a dormire prende i denari da kallina a usura e predu gli ha firmato qualche cambiale perché spera di toglierci il poderetto comprendi posso dire una parola se è mal detta è come non detta parla pure prese un altro biscotto e andò a offrirlo a zia pottoi nel suo buco una striscia di luce pioveva dal tetto della stanzetta terrena illuminando il letto ove la vecchia giaceva vestita e con la collana e con gli orecchini i due amici s'urtavano sorridendo sei malato davvero stanotte male di borsa la mia borsa è piú colma della vostra andiamo nella bettola e vedrete egli disse arrossendo la verità le balenò allora sfolgorante la fece balzare correre di qua e di là inciampando barcollando come colpita da un male fisico le sorelle la trovarono cosí il suo posto favorito era una insenatura del fiume sotto la collina dei colombi presso il poderetto delle dame pintor stava là ore ed ore intanto le donne preparavano il pranzo avevano acceso il fuoco sotto un albero solitario e il fumo si confondeva con la nebbia la macchia dei loro corsetti rossi spiccava fra il grigio piú viva della fiamma ricordati quando scendevo al poderetto io giocavo e misi la firma falsa perché volevo pagare il capitano e far bella figura davanti a lui tornando egli avrebbe detto quell'infelice s'è sollevato paura eppoi il tempo era orribile ed egli non si muoveva di là tossiva e un facchino gli portava di tanto in tanto un po di latte caldo che tempo era che tempo continuando a far cenni di approvazione tutto andava bene la festa nuziale si svolgeva in casa dello sposo e qui nulla turbava l'antica pace per un'attenzione di noemi verso il malato neppure la cucina era stata ripulita come si usa per le nozze la casa la luce rossa del crepuscolo vinta verso l'altare dal chiaror dei ceri copriva la folla come di un velo di sangue ma a poco a poco il velo si fece nero rischiarato appena dall'oro dei ceri ma giacinto aveva anche lui preso un aspetto mostruoso come se gli spiriti notturni l'avessero portato via nel loro regno misterioso ed egli ritornasse di là orribilmente deformato meglio non tornasse mai ma col sorgere del sole l'incanto svaní i falchi passavano stridendo con le ali scintillanti come coltelli l'orthobene stese il suo profilo di città nuragica di fronte ai baluardi bianchi di oliena e le sue povere padrone che pativano laggiú sole abbandonate per la prima volta pensò di tornare di finire i suoi giorni ai loro piedi come un cane fedele ragazza perderla certo non voglio povera orfana se la sposassimo con voi una donna in casa ci vuole l'ometto lo guardava con rimprovero ma non parlava almeno in presenza di efix ebbe uno scatto donna ester un corno il bisogno tu lo sai sorella mia rende pari tutti e andò noemi non m'importa però essa non ha perdonato mia madre come può perdonare me ma io ma io come avrebbero pagato gli pareva di non potersi piú muovere d'aver le gambe gonfie pesanti di tutto il sangue che gli calava giú lasciandogli vuoto il cuore e la testa e le mani inerti egli non insisté dunque ci son tanti modi di aggiustar le cose senza mortificar la gente a cui si vuol bene è vita la vostra che vita è la tua non vuoi bene neanche a tua moglie malata e voi zio pietro efix non metterti in mente di far morire anche noi giacinto non deve rientrare in questa casa efix teneva ancora il gelsomino in mano e il fiorellino tremò nel buio come di un dolore proprio ecco alcuni patriarchi s'erano salvati e si rifugiavano sul monte venivano su con le loro donne e i loro figli ed erano tristi e lieti in pari tempo perché avevano tutto perduto e tutto salvato verso sera efix ritornò dalle sue padrone sí verso sera come dopo una giornata di libertà passata girovagando ozioso e scontento cosí esse credono e zia noemi specialmente che io cerchi l'amicizia di zio pietro per far dispetto a loro io sono amico di tutti perché non dovrei esserlo di zio pietro ma le zie sanno che egli vuole comprare il poderetto non importa che mio figlio sia cieco i suoi occhi son d'oro alludeva alle sue ricchezze e ci vedrà lo stesso quello delle tre dame aveva un arco in muratura e sull'architrave si notava l'avanzo di uno stemma una testa di guerriero con l'elmo e un braccio armato di spada il motto era quis resistit hujas dimmi tu come te lo dico io se sono contento no sono venuto qui perché non sapevo dove andare là c'è tanta gente là bisogna esser cattivi per far fortuna tu non puoi sapere tu sei buono efix dio ti pagherà vieni là fuori confortala gli afferrò la mano e lo attirò fuori egli cominciò a raccontare le storie della bibbia imitando l'accento del cieco sí c'era un re che con la scusa che gli alberi sono spiriti li faceva adorare e anche gli animali e persino il fuoco che la sposi sí cosí anche donna noemi non penserà piú a lui va lo respinse ed egli spalancò gli occhi ma gli parve di averli bruciati coperti di cenere come tornasse ma a misura che le giornate si allungavano e l'erba cresceva nell'antico cimitero anche donna ester pareva presa da un senso di stanchezza da una malattia di languore come quella che tutti gli anni a primavera rendeva pallida noemi una donna bassa e grossa vestita di nero e con un fazzoletto bianco intorno al viso duro nerastro apparve sul balcone battere efix riviveva l'ora piú terribile della sua vita ricordava il ponte laggiú fra l'ondulare dei giuncheti alla luna e lui curvo a sentire il cuore del suo padrone morto seguiva una fila di paesane avvolte nelle loro tuniche grevi e col vento che gli batteva sul petto sentiva qualche cosa di nuovo di forte penetrargli nel cuore lo stesso armadio tarlato sopra la cui cornice arance e limoni in fila luccicavano al tramonto come e va se vuoi andare ma se ti senti male torna ricordati che questa è casa tua sí sul sentieruolo bianco si disegnava anche l'ombra dei fiori le foglie dei fichi d'india avevano le spine nell'ombra e dove l'acqua era ferma giú al fiume si vedevano le stelle sposare grixenda ch'essi sian felici ella li amava tutti e due adesso la donna perché col suo amore formava una parte stessa dell'uomo che siano felici nella loro povertà e nel loro amore nel loro viaggio verso una terra promessa ed era rimasto venti anni le tre donne vivevano della rendita del podere coltivato da lui nelle annate scarse donna ester diceva al servo giunto il momento di pagarlo di notte aveva la febbre s'alzava come una matta e diceva voglio andare a nuoro ma quando si trattava di aprir la porta non poteva capite c'era fuori la nonna che spingeva la porta e le impediva di andare allora una volta sono andato io a nuoro che dovevo dirti ester ha forse mai fatto la sua domanda lui quando s'è mai spiegato manda regali viene qualche volta si mette a sedere chiacchiera con te si ubriacava di sole davanti alla porta della chiesa il villaggio bianco sotto i monti azzurri e chiari come fatti di marmo e d'aria ardeva come una cava di calce e se c'è qualcuno ch'esse dovrebbero amare e sposare sí lo dico saresti tu non lo zio pietro invece ti han cacciato via come un cane vecchio adesso che non sei buono piú a niente i lasci qui donna noemi mia egli gemeva sorridendo ma con gli occhi vaghi come quelli del cieco coperti già dal velo della morte questo è il mio posto che lingua si vede che t'ha morsicato la vipera prendi un biscotto eccolo te l'offro come un fiore per raddolcirti il cuore le zie cominciarono a discutere e piú discutevano meno si trovavano d'accordo lavorare diceva donna ruth la piú calma se il paesetto non dava risorse neppure a quelli che c'eran nati mostrava il suo viso scuro doloroso gli occhi velati di pietà ma si traeva indietro dal muricciuolo come per paura di cadere ed ecco altre figure salivano tutte col viso nascosto da un'ala nera e tutte si avvicinavano ma sedute sul pavimento della chiesa coi corsetti rossi quasi del tutto coperte dai fazzoletti ricamati davano l'idea di un campo di fiori e tutta la chiesa era piena di nastri e di idoli bisognava andare come aveva fatto a non capirlo ancora gli sembrò che una voce lo chiamasse e una voce lo chiamò davvero al di là del muro dal silenzio della strada lui efix sei un uomo di dio e puoi parlarmi con la coscienza in mano che intenzioni ha il tuo padroncino e tornò a guardarsi le mani per nasconder l'idea fissa ferma nelle sue pupille don predu riprese io sono felice d'aver sofferto d'aver peccato perché esperimento la vostra misericordia divina il vostro perdono l'aiuto vostro la vostra infinita grandezza ma ecco don predu che rientra è meno grasso di prima come vuotatosi alquanto la catena d'oro pende un poco sullo stomaco ansante le saltò in grembo come volesse nascondersi e di là balzò sotto la panca ella sollevò la testa vide lo sconosciuto e cominciò a fissarlo con gli occhi scintillanti e il libro che le tremava fra le mani il sole alto sferzava adesso il paesetto piú che mai desolato nella luce abbagliante del mattino già caldo le donne uscite di chiesa sparvero qua e là sereno bianco di farina come una giovine pianta coperta di brina purificato dal lavoro e dal proposito del bene tutti lo amano ed egli è gentile con tutti per le nozze ma il tappeto era corto e i piedi rimasero scoperti rivolti come d'uso alla porta e pareva che il servo dormisse un'ultima volta nella nobile casa riposandosi prima bibe diaulu salute che possiamo conoscerla cento anni di seguito questa festa sani e allegri bibe forca il cieco finto ascoltava con la bisaccia rubata stretta a sé afferrò la mano di istène e gli disse e rimani con me diavolo ma non parlò e non scese spalancò porte e finestre tanto non c'era pericolo che la corrente sbattesse e rompesse i vetri mancavano da tanti anni e portò fuori stendendola bene al sole una coperta gialla ma quando fu per alzarsi ricadde come se i piedi gli scivolassero sul selciato dell'ingresso e batté la testa al muro e le mani al suolo una sera in luglio noemi stava seduta al solito posto nel cortile cucendo la giornata era stata caldissima e il cielo d'un azzurro grigiastro pareva soffuso ancora della cenere d'un incendio di cui all'occidente si smorzavano le ultime fiamme tutte le grandezze della terra anche se toccavano a lui anche se egli diventava re anche se avesse la potenza di render felici tutti gli uomini del mondo domandò in fretta senza sollevar gli occhi giacinto non rispose subito pareva molto preoccupato per l'esito della frittata che ella rivoltava cautamente meglio eppoi le cose le faremo presto e senza chiasso non siamo piú due ragazzetti che ne pensi io ho quarantotto anni a settembre e lei sarà sui trentacinque che ne dici tu sai la sua età precisa in ottobre senti disse efix che s'era seduto davanti al focolare e non accennava ad andarsene è inutile che tu vai in pellegrinaggio se hai da far penitenza falla in casa tua ma poi passò tutto e adesso sono allegro e contento vero micheli non sono allegro e contento su efix parla tu certo sei venuto a turbare la mia allegria aspetta che finisco o hai fretta d'andartene disse don predu ma subito si riprese parve ricordarsi e scese pesantemente lasciando che efix tirasse in là la scala e mentre una di esse cullava un bambino che s'addormentava agitando le manine molli l'altra chiamava la fanciulla grixenda fiore vieni prendi almeno un pezzo di focaccia cosa dirà tua nonna che t'abbiamo lasciato morir di fame attraverso il finestrino si vedeva sulle rocce dell'orthobene il redentore piccolo come una rondine e dall'orto saliva un odore di violacciocche che ricordava il cortile laggiú delle dame e cominciò a servirlo scusandosi di non potergli offrire altro in questo paese bisogna contentarsi giacinto schiacciava le noci con le sue forti mani tendendo l'orecchio al tintinnio delle greggi che passavano dietro la casa tutti son laggiú anche i miei nipotini nostra signora li aiuti ah tutti son laggiú e han fresco perché vedono il mare efix stanco morto con la febbre fin dentro le ossa non tentava di convertirli e neppure sentiva pietà di loro sorrideva vieni disse prendendolo per mano e dopo aver camminato un poco senti il cieco sentiva la voce dell'altro compagno che lí davanti a loro domandava una volta scrisse che studiava un'altra volta che voleva entrare in marina un'altra ancora che aveva trovato un impiego poi annunziò la morte di suo padre poi la morte di sua madre ed ecco i monti d'oliena sorgere dalle tenebre bianchi e vaporosi come una massa d'incenso di fronte al rozzo altare di granito dell'orthobene ma ella capiva che era un periodo di crisi un po di debolezza destinata a cessare coi primi calori estivi e lasciava che la sua fantasia viaggiasse spinta dalla stessa calma sonnolenta che stagnava attorno sí ero forte e il sentiero non l'ho fatto io il sentiero serpeggiava su rinforzato anch'esso da muriccie come da terrapieni eran sostenuti i ciglioni e i rialzi del poderetto egli forse crede di venir qui a fare il signore venga venga andrà a pescare al fiume egli stesso dice che vuol lavorare noemi sorella mia lavorerà dunque farà il negoziante come suo padre qualche sera giacinto scendeva al poderetto per portare in paese le frutta e gli ortaggi che le zie poi vendevano a casa di nascosto come roba rubata poiché non è da donne nobili far le rubato rubato sei pazzo adesso lo calunni anche quel fiorellino quell'angelo dipinto e cosa ruba non è buono neanche a quello anche lei aveva finito di cenare e per non perder tempo si mise a filare al chiarore del fuoco allora fra lei le dame la ragazza e le donne dentro cominciò la solita conversazione ma ripensandoci gli sembrava che la sua penitenza fosse piú completa cosí e diceva a se stesso è come che conduca un malato un lebbroso dio terrà piú in conto la mia opera di misericordia lia com'era nella notte della fuga gli stava davanti un'altra cosa ancora e poi basta senti tu credi giacinto sposi davvero grixenda sí è una cosa certa lui e lasciateli divertire siamo alla festa qui si viene a far penitenza non a peccare è vero disse il servo sospirando ma non è ora di ricordar queste cose dormi il ragazzo sbadigliò disse parola ester io direi prima dell'avvento bene prima dell'avvento ti pare che sia tutto pronto verso la metà del mese sarà tutto pronto predu e va bene silenzio noemi cuciva era un pomeriggio freddo e sulla vallata dell'isalle battuta dal vento di tramontana con monte albo giú in fondo fra le nuvole come una nave incagliata in un mare burrascoso pareva dominasse ancora ma d'un tratto il cane del prete dopo aver abbaiato sul belvedere corse giú urlando fuori del cortile e le donne smisero d'insolentirsi per andare a vedere la febbre lo pungeva tutto i raggi obliqui di polviscolo argenteo che cadevano dal tetto in rovina gli parevano buchi bianchi sul pavimento nero tanto che volle mettersi in viaggio sebbene dovesse attraversare metà della terra per andare a vedere donna ester si curvò un po dall'altro lato e prese il libro in mezzo al quale aveva chiuso gli occhiali un ragazzo suonava la fisarmonica ma la gente ch'era appena uscita dalla novena e preparava la cena o già mangiava entro le capanne non si decideva a cominciare il ballo quasi lo straniero gli avesse comunicato il suo e pensando alle cugine provava una pietà insolita vide che noemi tremava e anche lui appoggiò la mano al muro accanto a quella di lei ho sentito una cosa molle agitarsi intorno ai miei piedi ho gridato ho sudato ma poi all'alba mi accorsi che era una lepre ferita a chiamare zia ester ella venne spaventata e per la prima volta anche lei mi guardò torva e mi disse che son venuto per farle morire il compagno con le spalle appoggiate alla porta chiusa e le mani intorno alle ginocchia dormiva e russava di là andarono a fonni per la festa dei santi martiri mia ella lo trattava maternamente senza famigliarità però lo aveva sempre considerato un uomo semplice che che sieno tutte d'accordo per la venuta di don giacintino dito nero egli trasalí sí bisognava andarsene anche il piuolo si staccava per non sostener piú la bisaccia tratto lí sotto al buio sotto il panno gli parve di capire perché non poteva andarsene era qualcosa che lo tratteneva ancora nella casa dei padroni come un conto non aggiustato che bisognava aggiustare e quando donna ester si chinò su lui non parlò piú ripiegato su se stesso come una bestia malata sentiva le cavallette volare crepitando tra le foglie secche e seguiva con uno sguardo stupido lo sbattersi delle loro ali iridate due gli caddero sulla mano efix fece osservare bene al nuovo padroncino le arginature costrutte da lui con metodi preistorici e il giovane guardava con meraviglia i massi accumulati dal piccolo uomo tutto sarebbe chiaro e tranquillo come in quella notte di luna s'alzò e andò a fare un giro nel poderetto da me egli disse risoluto da me fidatevi salvate un'anima su presto e tenete il segreto efix la guardò un attimo come aveva guardato stefana e non rispose quello che mi dispiace è il rancore delle dame disse la vecchia guardando di nuovo laggiú ogni nuvola passando sul vicino orizzonte lasciava un velo il vento urlava dietro la chiesa tutte le macchie tremavano protendendosi in là verso la valle vedi vedi neanche una parola di dolore dici neanche una lagrima ed è morta per te miserabile è morta di dolore per causa tua sono stato in chiesa prima di tornar qui a ringraziare il signore in coscienza mia è cosí ma perché efix ella disse con voce vaga pungendo con l'ago la viola io non ti capisco salí svelta le scale chiuse porte e finestre al suo passare il ballatoio scricchiolava e dal muro e dal legno corroso pioveva una polverina grigia come cenere ma non sdegnò di tender l'orecchio per sentire cosa il servo comprava dammi una berretta antoni franzí ma che sia lunga e che non sia tarlata non l'ho presa in casa delle tue padrone rispose il rispondeva sí a tutte le domande di noemi ma pareva molto distratto perché non ho scritto dopo la lettera di zia ester stavo incerto poi sono stato anche malato e non sapevo è questa un'usura giusta ah com'è allora l'altra allora noemi si curvò sul tavolo e mormorò anche il mille per cento e anche di piú qualche volta aspettava giacinto e giacinto veniva con sue notizie fantastiche aveva trovato un posto aveva tenuto la sua promessa d'essere la consolazione delle vecchie zie e don predu aveva domandato noemi in moglie il riso e il pianto di lui efix il riso e il pianto di tutto il mondo tremavano e vibravano nelle note dell'usignuolo sopra l'albero solitario berretto zio efix gridò il ragazzo e riprese a suonare parlando e ridendo nel medesimo tempo ma non eravate morto e chi diceva che eravate in america e diventato ricco e che mandavate tanti denari alle vostre padrone egli viene a casa mia si mette a sedere dice al ragazzo suona la fisarmonica gliel'ha regalata lui poi dice a me manderò zia ester a chiedervi la mano di grixenda ma solleverà ma efix la guardava fisso con gli occhi vitrei nel viso nero brillante di gocce di sudore il terrore della fine lo soffocava aveva paura che l'anima gli sfuggisse d'improvviso dal corpo come era fuggito lui dalla casa dei suoi padroni si ritraevano subito spaurite spaventate dal pericolo di precipitare al di là efix le riconosceva tutte queste figure le sentiva parlare capiva che erano vive e reali eppure aveva poderetto o ti caccerà in carcere per le firme false e loro dovranno domandare l'elemosina questo hai fatto tu questo so che non l'hai fatto per male tu fave e un silenzio grave odoroso scendeva con le ombre dei muricciuoli e tutto era caldo e pieno d'oblio in quell'angolo di mondo recinto dai fichi d'india come da una muraglia vegetale chiudeva gli occhi ma non dormiva riaprendoli vedeva lo stradone giallognolo perdersi tra il verde e l'azzurro delle lontananze su verso i monti del nuorese perché siamo cristiani allora efix tornò come dentro di sé nella casa della sua anima e ricordò perché era venuto e la sua figura ignota riempiva di vita la casa in rovina efix non ricordava di aver mai preso parte diretta alle discussioni delle sue padrone fame non se ne pativa no eppoi chi aveva fame io no sentivo qualche volta come una mano che mi abbrancava lo stomaco e pareva volesse estirparmelo allora mangiavo e mi acquetavo e si stendeva poi nel cavo della fontana nel folto del bosco e formava un essere solo con lei ma grixenda aveva davvero il cuore attossicato e non accettava scherzi se sei venuta per pungermi ti sbagli natòlia spine tu non ne hai perché sei l'euforbia non la rosa come avrebbero pagato e l'usuraia filava e le colombe tubavano e le galline beccavano le mosche sulla pancia rosea dei porcellini stesi al sole è vero ammise efix bevette ma si sentí triste e andò a coricarsi sotto un lentischio della brughiera infine bevette era un vino dolce e profumato come l'ambra e a berlo cosí dalla bocca stretta della zucca dava quasi un senso di voluttà a noi ci scacciano e solo zuannantoni può qualche volta entrare nella loro casa piú chiusa del castello ai tempi dei baroni hanno perdonato a kallina peste la secchi e a noi no nostra signora del rimedio le aiuti orecchie infatti efix aveva preso una fisionomia chiusa da sordo devi minacciava don predu sapeva qualche cosa don predu a lui non importava nulla non aveva paura che sí ester hai gli occhiali perché oramai sei vecchia siedi invitò anche lei battendo la mano sulla panca ed efix sedette accanto alla vecchia padrona tutta tremante di sorpresa e vide tre bicchieri gialli intorno al suo viso bevi babbèo per me è presto non è mai presto per un uomo sano o sei malato chi devi sposare il barone del castello sposerò un vivo non un morto i morti ti si attacchino ai fianchi anche adesso la compagnia non ti mancherà disse efix con voce grave ma cosa intendi quando dici che sei innocente e da lontano gli lanciavano monete e parole mordenti ma alte pareti affumicate con chiazze rosse di rame con una panca in fondo circondavano sempre ecco è un tramonto come questo il monte bianco e verde incombe sulla casa il cielo è tutto il suo andirivieni con don predu destava soprattutto i sospetti delle serve stefana guardò se sotto la soglia ci fosse qualche oggetto magico nascosto e pacciana trovò un giorno una spilla nera nel letto del padrone ma un giorno mi decisi e andai silenzio il viso dei due uomini si coprí le sputacchiò sul viso per toglierle lo spavento e le disse ridendo vai che hai la febbre e il delirio le monete le avrai trovate se ne trovano ancora sotto il castello dammele che te le farò fruttare ma invece di meravigliarsi giacinto si versò da bere e disse pensieroso sí anche da noi l'usura è diventata enorme il nipote del cardinale rampolla si è rovinato cosí passavano torme di cavalli grigi e neri un punto giallo brillava dietro un castello smantellato e pareva il fuoco di un eremita o di un bandito rifugiatosi lassú era la luna che spuntava che paese aggiunse come parlando fra sé stanco si muore si muore le monete intanto fruttavano fruttavano tutti gli anni sempre piú come i melograni che ella vedeva laggiú verdi e rossi intorno al cortile di don predu pintor egli sedette sulla panca davanti a loro sembravano tutti e tre tranquilli come se nulla fosse accaduto noemi rideva con uno sguardo cattivo negli occhi profondi e il suo riso scoraggiava donna ester piú che tutti gli argomenti dell'altra sorella non lo lasciava in pace a contemplare tanto bene egli non si volgeva piú e solo un giorno una mano che si posava sulla sua spalla e una voce che lo chiamava piano piano all'orecchio lo fecero sobbalzare efix in verità mia mi pare tutto un sogno io non ho saputo mai nulla solo la gente veniva a dirmelo solo gli estranei e tu sorella mia e tu e tu devo dirgli ebbene coraggio ti emenderai dopo tutto eri un ragazzo un orfano ma sognò noemi che lo guardava coi suoi occhi cattivi e gli diceva sottovoce a denti stretti ma poi alzò la voce dico trecento scudi intende vossignoria vossignoria non parve sorpreso ma dopo un momento domandò in settembre salirono sul monte gonare il tempo era di nuovo brutto sconvolto da violenti temporali rivoli d'acqua torbida solcavano le chine sotto i boschi contorti dal vento e tutto il monte sussultava per il rombo dei tuoni anche il vino mi pare anche il vino sí solo che il vino qualche volta spumeggia e scappa l'acqua no tu devi è il tuo dovere di aprir loro le pupille se loro son cieche devi intendi o no hai il verme nelle orecchie se guardi ancora don zame ti crepo la pupilla col pungolo io ho chiuso gli occhi e don zame da quel momento è stato morto per me ma grixenda non è cosí grixenda non può chiudere gli occhi e quando avete bisogno siete buoni e poi diventate feroci come il lupo affamato vattene efix era sulla porta ella lo incalzava con la cattedrale di nuoro fra due ciglioni in alto sul cielo venato di rosa ma neppure a nuoro si decideva ad andare provava un senso di attesa di qualche cosa che ancora doveva succedere e intanto girovagava per il paese è tempo di finirla e smetti la finzione perché tanto non abbiamo piú nulla da darti hai inteso miserabile il turco non vuole arrendersi anzi per combattere è animoso l'arabo inferocito è coraggioso si slancia pronto né vuole fuggire venga ella fece violenza a se stessa si morsicò le labbra riaprí gli occhi e il sangue tornò a colorirle il viso ma lievemente appena intorno alle palpebre e sulle labbra non dimenticò piú quei momenti era partito dal poderetto con la certezza che qualche cosa di straordinario doveva succedere ma guardando in su quando si sposano prima di natale ella abbassò il lume come per vedere bene il viso di lui e cosí illuminò bene il suo qualche figura di pescatore si disegnava immobile come dipinta in doppio sul verde della riva e sul verde dell'acqua stagnante fra i ciottoli bianchi non osava anzitutto perché esse non lo interpellavano poi per non aver scrupoli di coscienza ma desiderava che il ragazzo venisse egli lo amava lo aveva sempre amato come una persona di famiglia tutti nel mondo pecchiamo piú o meno adesso o prima o poi e per questo pareva invadere la casa quando arrivava don predu ed erano timide risate di donna ester discussioni dei fidanzati progetti chiacchiere improvvisi silenzi per rispetto al malato allora egli si sentiva d'ingombro e desiderava andarsene una mattina donna ester tu sorella mia tu in casa dell'usuraia tu donna ester pintor noemi la tirava per il lembo dello scialle ma donna ester nonostante predicasse pazienza e prudenza in quanto a denari ne ha non suoi ma ne ha e chi glieli dà egli andrà in carcere peggio per lui e tu noemi tu parli cosí si può mandare un cristiano in prigione non vale la pena di far tanta strada festa da niente fratelli miei non si campa piú disse il vecchio e versò le monete in un fazzoletto e rimise il cappello in testa pare morto e tu non ti muovi ella disse all'altro mendicante era malato non rispondi l'uomo tentò di parlare ma solo un mugolío tremulo gli uscí di bocca poi scoppiò a piangere ma giacinto ascoltava desolato a testa bassa torcendo un poco la bocca con disgusto e d'improvviso si buttò col gomito appoggiato sull'erba e il viso alla mano masticando con rabbia tu lo sai cosa c'è in questa lettera l'hai portata tu a zia noemi ed io gliel'ho presa stava sul lettuccio il giorno del mio arrivo io ne lessi qualche riga poi la presi dall'armadio oggi la vecchia non aveva riaperto i suoi con le mani rigide le dita dure aperte muoveva ancora le labbra violette orlate di nero ma non parlava piú passato allora efix fece salire i compagni fino alla chiesetta davanti alla quale solo pochi giovani si aggrappavano alla roccia per guardare le corse dei barberi a mezza costa il vento pareva portarsi via lungo il sentiero laggiú i cavalli lunghi montati da paesani incappucciati i piedi delle donne si mossero piú agili riunendosi strisciando sollevandosi i corpi si fecero piú molli i visi brillarono di gioia svegliò l'altro dicendogli dell'accaduto lo vedi efix adesso sei convinto io lo sapevo che fingeva non lo dissi subito e tu te lo sei portato addietro tu mi hai tormentato giorno e notte con lui adesso andremo a denunziarlo tutto era chiaro cosí i suoi occhi oramai distinguevano tutto gli errori scuri intorno il centro luminoso che era il castigo di dio su lui e riprese la bisaccia senza piú parlare e se ne andò arrivavano a cavallo fieri e bruni gli uomini coi lunghi coltelli infilati alla cintura nelle guaine di cuoio inciso i giovani alti coi denti e il bianco degli occhi scintillante agili come beduini il tuo padroncino vuole che grixenda stia a casa che non vada piú scalza che non vada piú a lavare io devo fare la serva ma lo faccio con piacere poiché si tratta di render felici i ragazzi non vuoi e come puoi impedirglielo d'altronde è tua fidanzata hai promesso di sposarla antica e sotterranea come quella dei baroni nel castello eccolo che viene alto nero col viso bianco alla luna entra siede accanto a lei sulla soglia e le angurie qua sotto l'orto sembrano allora bocce di cristallo sí qualche volta verrò promise giacinto buttandosi giú dalla macchina svelto come un uccello pregava col viso sollevato i capelli azzurrognoli nella penombra dorata dai ceri una falda rossa del gabbano rivoltata lo sprone al piede fatti straordinari dovevano succedere durante l'inverno le dame pintor stettero sempre in casa e non parlarono mai di andare alla festa del rimedio gli sembra di ricordare una vita anteriore remotissima gli sembra che tutto intorno a lui si animi ma d'una vita fantastica di leggenda i assistano i santi della gloria e con buona memoria e virtú tornino a casa loro con salute applausi e risate risuonavano tutti ridevano ma erano commossi oh sospirò profondamente giacinto ma di qui me ne vado certo non aspetto che mi caccino via sono senza carità le mie zie specialmente zia noemi ma gli sembrava che il suo corpo fosse come un sacco vuoto sbattuto dal vento lacero sporco buono solo da buttarsi fra i cenci e i suoi compagni non erano di piú di lui anima mia bella sempre penso a voi e voi non avete nulla da darmi neanche una mandorla efix lasciava fare rallegrato dalla grazia di lei riprenderle efix vedi come io ti ho maledetto cosí sei andato hai persino mutato di vesti rammentati quando volevi massacrarmi sono la strada in salita tra la valle e la montagna fra rocce olivi e fichi d'india tutti d'uno stesso grigio gli sembrava sí quella del suo calvario ma anche una strada che poteva condurre a un luogo di libertà dormivi già efix abbi pazienza ma ester mi disse che te ne saresti andato domani mattina presto e son tornata giú egli balzò a sedere sulla stuoia ai piedi di lei ritta ferma grande col lume in mano noemi non amava né l'una né l'altro eppure mentre sedeva all'ombra calda della casa in quel lungo pomeriggio luminoso seguiva col pensiero nostalgico il viaggio delle sorelle se ne andò ma non tornò a casa andava andava per il paesetto deserto sotto il sole vengo io a cercarvi forse venite voi tutti da me quando la fame o i vizi vi spingono è venuto don zame son venute le sue figlie è venuto suo nipote sei venuto anche tu un nastro rosso le attraversava il petto da un lembo all'altro del corsettino aperto sulla camicia sostenendole il seno acerbo zio efix gridò carezzevole e crudele mettendogli il cestino sul capo e frugandogli le saccocce e solo ai richiami timidi di noemi la vecchia s'avanzò dalla profondità scura della stamberga con un tizzone acceso in mano il barlume rossastro faceva scintillare i suoi gioielli predu rise dall'alto del cavallo col suo riso forzato a bocca chiusa a guance gonfie ieri sera l'ho veduto a giocare dal milese e perdeva anche dormire zio efix anche oggi la mia nonna raccontava che le vostre padrone erano ricche come don predu è vero o non è vero ed ecco una sera ecco proprio il capitano che va a cercarlo sotto gli archi del porto l'amico credeva di sognare ancora ma l'altro gli disse zie compare efix fate ballare il vostro figlioccio disse natòlia quello è un puntello sí mettilo accanto alla chiesa e ti sembrerà il campanile e sta zitta natòlia lingua di fuoco ci penserò io l'importante è che le loro signorie vadano d'accordo ma ella disse subito con fierezza e non siamo d'accordo ci hai forse sentito a questionare non vai a messa efix bel ragazzo donna ester ma mi raccomando attenzione sollevò la sottana per rimettersi in tasca la tabacchiera e ripiegò e arrotolò il suo fazzoletto turchino sbattendosene le cocche sul petto prima dell'alba s'avviò in cerca di giacinto e su e su per lo stradone dapprima grigio poi bianco poi roseo ed ecco efix che risale la strada verso il paese l'alba è quasi fredda e le colline bianche sembrano coperte di neve i monticelli sopra i paesetti sparsi per la pianura dopo il castello fumano come carbonaie coperte ascoltava con in mano una rosellina di macchia si fece il segno della croce con lo stelo del fiore e disse ti confesserai conzí hai ucciso un uomo lo sposo era un negoziante di bestiame ch'ella aveva incontrato per caso durante il suo viaggio di fuga vivevano a civitavecchia in discreta agiatezza dovevano presto avere un figlio e le figure giallognole che balzavano dagli sfondi neri screpolati dei dipinti che ancora decoravano le pareti somigliavano a queste donne vestite di nero e viola tutte pallide come romana lunghe muriccie in rovina casupole senza tetto muri sgretolati avanzi di cortili e di recinti catapecchie intatte piú melanconiche degli stessi ruderi fiancheggiano le strade in pendío selciate al centro di grossi macigni una delle parenti di grixenda andò dal suonatore di fisarmonica e gli porse una focaccia piegata in quattro e mangia gioiello cosa dirà tua nonna che non ti do da mangiare è don zame rosso e violento come il diavolo sono le quattro figlie che nel viso pallido hanno la serenità della madre e in fondo agli occhi la fiamma del padre anche il prete uscí dalla sua capanna guardò qua e là placido e rosso come un bambino ancora calvo poi andò a sedersi accanto alle dame pintor noemi si sollevò sorridente quanto ci vuole non so dirtelo quanto ci vuole in bicicletta poche ore io sono stata a nuoro molti anni fa a cavallo rivedeva la chiesetta grigia e rotonda simile a un gran nido capovolto in mezzo all'erba del vasto cortile la cinta di capanne in muratura entro cui si pigiava tutto un popolo variopinto e pittoresco come una tribú di zingari e li aveva mandati via col viso rischiarato solo all'atto del congedo su nella cornice del portone che si chiudeva davanti a lei aveva da dire ancora una cosa ma non osava seguí passo passo la donna si tolse la berretta per piantar con piú forza il piuolo anche qui non c'erano altri mendicanti ed egli provava un vago senso di paura quando gli uomini forti e superbi dalla cui bocca e dalle narici usciva un vapore di vita gli passavano davanti intrecciate verdi e dure come di metallo egli trasalí pensò a grixenda pensò che doveva partire e non rivederla piú cosí povero da rinunziare anche a una creatura cosí povera e affondò il viso tra intendeva benissimo e accennava di sí di sí col capo con gli occhi scintillanti devo parlar io con donna noemi notte egli ricordava il sangue che aveva vomitato davanti alla vecchia chiesa d'oliena dopo l'altra scena con giacinto e anche adesso gli pareva che tutto il sangue gli uscisse dagli occhi vossignoria son tre mesi che le loro signorie non mi lasciano piú metter piede qui hanno ragione ma stanotte ho sognato donna maria cristina non è tua dammela la riporterò io alle mie padrone ma giacinto stringeva la lettera fra le palme delle mani e scuoteva la testa efix cercò di prendergliela supplicava pareva domandasse un'elemosina suprema devi mostrarti uomo una volta tanto devi dir loro che se non vogliono pagarti in denari ti paghino almeno in riconoscenza se il poderetto va in mani di un altro padrone tu vieni cacciato via come un cane alzati quando passa il tuo padrone e salutalo e d'improvviso un senso di gioia lo fece balzare lo penetrò tutto come il sole che gli asciugava le vesti e scaldava le sue membra intirizzite e due uomini seduti uno per parte davanti alla porta della chiesetta sotto l'atrio in rovina efix sedeva poco distante da loro e li guardava gravemente il ragazzo si fece minaccioso e allora dovrebbe scacciarmi e io come faccio allora grixenda si sposa e se ne va e io cosa faccio intanto vado a chiedere l'elemosina no andateci voi che siete vecchio tu devi sapere che tredici anni belli e lunghi occorsero per fabbricare la casa del re salomone misura che efix saliva questa tristezza aumentava e a incoronarla si stendevano sul ciglione all'ombra del monte fra siepi di rovi e di euforbie gli avanzi di un antico cimitero e la basilica pisana in rovina i primi giorni disse donna ruth tagliando una piccola torta in tre porzioni eguali giacinto parlava sempre d'andarsene a nuoro ove diceva d'aver un posto nel molino adesso da due giorni non ne parla piú era giacinto ma era anche lei noemi viva assetata d'amore era uno spirito misterioso che sorbiva tutta l'acqua della sorgente tutta la vita dalla bocca di lei tanta sete insaziabile aveva finalmente scosse giacinto tentò di sollevarlo gli disse con dolcezza su vieni dentro la febbre è in giro i cani abbaiavano un velo triste circondava tutta la pianura umida e la pioggia e il vento smorzavano il fuocherello che efix tentava di accendere il cieco restava impassibile fermo sotto la sua maschera dolorosa le pietruzze rimanevano tutte in un angolo ed ella dava un balzo al vaglio per cacciarle via tutte assieme era molto polveroso e pietroso il grano era l'ultimo del sacco che loro rimaneva ma noemi disse con voce amara stringendo lentamente i pugni e stendendoli verso efix dacché è venuto non ha fatto altro che mancarci di rispetto gli diede uno spintone e s'avviò per andarsene efix lo rincorse gli afferrò la mano aspetta stettero un momento in silenzio come ascoltando una voce lontana tutto il sangue cattivo il sangue del peccato il suo corpo ne rimaneva esausto e l'anima vi si sbatteva dentro in uno spazio vuoto e nero come la notte quanto la posta cinquanta lire rispose giacinto trasse il biglietto dell'usuraia sí cosí dio mi assista disse era proprio cosí ed è campato solo un anno un anno solo gridò un altro e la voce tremante di lui le sue parole zia noemi mia mia perché perché questo e gli occhi di lui tristi e ardenti come quel cielo d'estate non le uscivano di mente che puoi farci lo sai te l'ho detto comincia tu a fare il tuo dovere poi lei farà il suo è un male da cani il male di testa efix mio ho persino promesso di andare in pellegrinaggio a san francesco adesso in ottobre allora le sue antiche speranze rifiorirono all'improvviso che don predu sposasse noemi che la casa delle sue padrone risorgesse dalle sue rovine zio pietro è ricco vi ama vi renderà felice essa mi guardava con disprezzo ed io capivo bene che non si sarebbe decisa mai allora efix senti parliamo piano non stia ad ascoltare ebbene ricordai il tuo consiglio la guardai giacinto che ci rovina e sposa quella pezzente e noemi che rifiuta invece la buona fortuna ma perché questo efix dimmi tu che hai girato il mondo è perdeva ripeté efix smarrito come lo dici vuoi che vinca sempre a me disse che non giocava mai la regge ha ragione affermò efix pensieroso quando si è nobili si è nobili donna ruth trova lei una moneta sotterra le sembra di ferro perché è nera ma se lei la pulisce Io parto con una domanda: il cibo può comunicare con il nostro DNA? E se comunica con il nostro DNA, può influenzare la salute? Pensiamo a una prima immagine: alle api. Abbiamo tre tipi di api: l'ape operaia, il fuco, e l'ape regina. Tutte e tre hanno il medesimo DNA, il medesimo genoma; ma l'ape regina è stata nutrita dalla larva con un cibo diverso: la pappa reale. E come vediamo, le dimensioni dell'ape regina sono differenti. Ma non solo le dimensioni: la sua funzione è differente. È l'unica, all'interno dell'arnia, che si può riprodurre, che può dare origine a una nuova colonia. Allora il cibo ha comunicato qualcosa al DNA, perché tutte hanno lo stesso DNA. E per capire questo, dobbiamo addentrarci nel molto piccolo, nel nucleo delle nostre cellule. Due micron, che racchiudono tre miliardi di basi, che è il nostro genoma, lungo circa due metri, molto impacchettato. Pensate che alla fine degli anni Novanta si pensava che dallo studio del genoma umano si avrebbero avuto grandi risposte sia di comprensione delle malattie ma anche di comprensione sul DNA. In realtà si è capito che eravamo solo all'inizio, perché solo il due - tre percento del DNA codifica per una proteina, e pertanto una funzione. Tutto il resto - pensate, il 98% - è un DNA che all'epoca era considerato "junk DNA", scusate il termine inglese. "Spazzatura" che serviva come backup per far sì che le mutazioni cadessero non sui geni. In realtà, con questo DNA si è scoperto che eravamo all'inizio di una nuova avventura: questo DNA era funzionale a regolare l'espressione dei geni. E come? Ci sono dei marcatori chimici sul DNA, delle bandierine che, durante lo sviluppo, vengono apposte sul DNA. Queste bandierine, che possono essere o dirette sul DNA o sulle proteine che avvolgono il DNA, o addirittura su alcuni RNA, che sono lo stampo del DNA anti-senso, vengono poste durante lo sviluppo affinché le cellule possano compiere la loro funzione. Pensate che noi abbiamo, nelle nostre cellule, in ogni nostra cellula, lo stesso medesimo DNA. Ma ogni cellula svolge una funzione differente: perché? Perché ha le prime parti del DNA differente, grazie a queste bandierine, questi marcatori che dicono a un gene: tu devi essere espresso in questa cellula, devi far sì che questa cellula abbia questa funzione e un'altra cellula un'altra. Per capire meglio, immaginiamo che il nostro DNA sia uno spartito orchestrale, e che i geni siano gli strumenti. Se suonassero tutti insieme, non ci sarebbe un'armonia, non ci sarebbe una sinfonia. Non sarebbe la musica, sarebbe solo rumore. In realtà, ogni gene sa perfettamente, grazie a queste bandierine, questi marker, quando entrare in funzione, quando suonare, quando stare zitto, se suonare forte, se suonare piano. Ecco, questa armonia si svolge in ogni secondo, in ogni istante, all'interno delle nostre cellule. E c'è uno studio estremamente interessante fatto sui topi - nella biologia si parte sempre da un modello sperimentale, e spesso sono i topi. A due mamme con la stessa genetica è stato dato da mangiare del cibo. A una mamma del cibo povero, povero di nutrienti; a un'altra mamma hanno dato da mangiare un cibo ricco di nutrimento. E soprattutto, particolari nutrienti, vitamine. Il risultato è stato che i cuccioli di queste due mamme hanno avuto un fenotipo, cioè una manifestazione di quello in cui sono differenti - addirittura il colore del manto è cambiato, perché il cibo ha comunicato una cosa differente, durante lo sviluppo di questi cuccioli, ai geni. Allora pensiamo al cibo ai nostri giorni. Abbiamo su questo piccolo pianeta, come dice Edgar Morin, persone che muoiono di fame, persone che mangiano in eccesso, abbiamo spreco di cibo. Abbiamo persone che si ammalano perché mangiano troppo, mangiano male. E abbiamo anche una situazione paradossale, chiamata deserto nutrizionale: io esco di casa, e in dieci minuti non riesco a recuperare cibo ricco di vitamine. Riesco a recuperare solo il cibo cosiddetto - non mi piace il termine, perché del cibo bisogna sempre avere rispetto - cibo che ha solo calorie ma non ha nutrienti essenziali. E la cosa più interessante è che l'ambiente, il cibo, lo stile di vita e anche le emozioni possono scrivere sul DNA. Possono parlare, col DNA. E questo scrivere può essere trasmesso - soprattutto se questo avviene durante i primi 1.000 giorni di vita del bambino, dal concepimento al terzo anno di età - questa scrittura può passare anche da una generazione a un'altra. C'è un'evidenza storica di questo passaggio intergenerazionale di quanto l'ambiente, e il cibo, abbiano influenzato la salute delle generazioni successive. Questo è uno studio storico, avvenuto in Olanda. Si è studiata una popolazione di 45 milioni di persone olandesi, che durante la Seconda Guerra Mondiale fu confinata in una zona molto ristretta dell'Olanda. Era inverno: da una parte c'erano le truppe tedesche, dall'altra parte i canali ghiacciati. Questa popolazione visse, per nove mesi circa, mangiando pochissimo, di stenti: arrivarono addirittura a mangiare, pensate, i bulbi dei tulipani. E si calcolò che mangiarono circa 500 Kcal al giorno. Si sono studiati i bambini nati dalle mamme che durante quel periodo erano in gravidanza, e che aspettavano. Questi bambini hanno mantenuto la "programmazione" delle loro mamme: le loro mamme avevano vissuto senza cibo, e quando sono nati, questi bimbi erano programmati a resistere all'assenza di cibo. A guerra poi finita, hanno avuto accesso al cibo e questi bimbi sono stati più esposti a una vulnerabilità sanitaria: più esposti a diabete, obesità, sovrappeso, malattie cardiovascolari e anche tumori. E questa vulnerabilità, questo aumento di rischio si è anche ripresentato nella seconda e adesso si sta studiando la terza generazione. Alllora dobbiamo pensare dal piccolo, perché il piccolo ci possa suggerire delle azioni da fare nel grande, per migliorare la società e per migliorare, anche, l'aspettativa di salute della nostra società, e ripensare all'origine delle malattie. Ed è il modo migliore di promuovere la salute: portare la scienza del piccolo, questi meccanismi meravigliosi che avvengono nelle nostre cellule, nelle scelte grandi. Investire soprattutto sulle classi che hanno meno consapevolezza di tutto questo. Che hanno accesso a cibo povero, perché costa poco, perché hanno magari un basso reddito, perché magari hanno anche una bassa scolarizzazione che non li può far accedere a questi tipi di messaggi. E soprattutto, investire nelle mamme, perché il diritto alla salute, sancito anche dalla Costituzione, sia un diritto, anche, di giustizia intergenerazionale. Dobbiamo pensare alla nostra salute, [che è] un bene prezioso, ma pensare anche di poterla trasmettere alle generazioni successive. E allora dobbiamo un po' risvegliarci, e questo è il mio risveglio. C'è un'origine che pone una vulnerabilità maggiore alle malattie: sono importanti i primi 1.000 giorni di vita del bambino. E c'è forse, questa è una domanda che mi faccio sempre, un'evoluzione silenziosa, che porta una società ad avere una prospettiva di salute diversa rispetto a un'altra, perché c'è un accesso al cibo differente? E questa evoluzione continuerà? Per fortuna può essere reversibile, se le condizioni cambiano. E se il cibo, che ovviamente mangia la mamma, mangiamo noi, cambia. Allora, se è vero che è importante, per la salute dei nascituri e anche delle generazioni successive, l'ambiente, il cibo che mangia la mamma, allora dobbiamo curare il cibo e tutto ciò che è l'ambiente attorno alle mamme, attorno a quelle che sono le nuove vite. Allora dobbiamo pensare ogni momento in cui una persona mangia. E curare, questo momento. Può essere l'ospedale: non possiamo lasciare che il cibo diventi solo un servizio alberghiero. Il cibo deve trasmettere dei valori: deve essere importante trasmettere anche salute. Alle scuole, dove tanti genitori sono più preoccupati se i bambini non mangiano, ma mai si preoccupano se il bambino mangia male. Sempre la preoccupazione: mio figlio non mangia. Ma preoccupiamoci di cosa mangia, preoccupiamoci se quello che mangia è importante per la sua salute. Poi ci sono le aziende: in ogni momento, ma anche tra amici, un marketing della salute che può essere, anche, trasversale nella società. Pensiamo, in ogni momento in cui si mangia, quanto possiamo comunicare attraverso un cibo. Deve essere sempre buono, ma anche funzionale alla salute. Perché il cibo è un interconnessione tra il nostro passato, al nostro presente ma anche al nostro futuro. Ci interconnette con la Terra, perché il cibo è lavoro: viene prodotto e viene trasformato, dobbiamo averne grande rispetto. Con gli esseri viventi, con l'ambiente. Diceva una grande agronoma inglese che la salute dell'uomo, degli animali, della terra, dell'acqua e dell'aria è unica e indivisibile. E poi pensiamo: noi ci nutriamo di molecole che sono i carboidrati, dove il carbonio è in uno stato chimico di legame ad alta energia. E questo legame ad alta energia lo ricava da che cosa? Dalle piante! Perché le piante invece trasformano, grazie all'energia solare, una molecola di carbonio, che ha un legame a bassa energia, CO2, in ossigeno ad alta energia. Per la proprietà transitiva, noi possiamo dire che mangiamo grazie all'energia del Sole. Quindi dobbiamo rispettare questo tipo di ambiente intorno a noi. Ci ricollega all'interconnessione con noi stessi, con la nostra storia. Pensiamo ai profumi che ci evocano delle emozioni, i profumi della cucina della nonna. Pensiamo a Proust e alle Madeleine. Pensiamo a quanto il cibo lega la tradizione, la storia: è parte del nostro passato ma è parte anche nel nostro futuro. Ed è parte, anche, di quello che possiamo trasmettere alle generazioni successive. A volte, invece, si mangiano anche cibi standard, con dei profumi standard e sapori standard, e questo penso sia uno svilimento di quello che è un nostro organo di senso. Perché abbiamo cinque organi di senso, e l'organo di senso del gusto è un organo meraviglioso: abbiamo attraverso il gusto cinque gusti, ma attraverso l'organo vomero-nasale, e l'olfatto, milioni di possibilità di apprezzare sapori e profumi. A volte il cibo è industriale, molto processato, e un cibo che è sempre lo stesso, sempre uguale. E dobbiamo investire nella cultura del cibo, che è una cultura diversa dalla prevenzione, però possono avere davvero dei link in comune. E poi nutrire è il primo atto che svolge la mamma, nutrire e amare. Un cibo che nutre è un cibo che ama. E poi, ovviamente, le nostre tradizioni. Le nostre tradizioni che fanno sì che ci sia un quotidiano più frugale, ma sempre buono, e una festa che dobbiamo aspettare e attendere per poter condividere un cibo più ricco con i nostri cari. E allora l'epigenetica che cos'è? De "epi", greco, "sopra" il DNA. Tutte queste modifiche sopra il DNA. È un ponte che lega l'ambiente - ahimè, anche l'inquinamento - le emozioni, il cibo, che è un po tutto questo, al nostro DNA. Pensavamo che il DNA fosse un codice immutabile: alto; basso; occhi azzurri; occhi neri. In realtà abbiamo capito, attraverso questi ultimi studi - che non sono poi così recenti, perché ormai sono 15 anni che si studia in questo senso - che possiamo avere un dialogo col DNA, e possiamo anche trasmettere la nostra storia alle generazioni successive. Per, io penso, una prospettiva di salute più equa e uguale per tutti. E per permettere alle nuove generazioni di avere anche meno vulnerabilità a determinate malattie. Grazie. (Applausi) Immaginatevi di essere in un paese che, per raggiungerlo, bisogna necessariamente fare una strada tortuosa e ripida. Immaginatevi di essere in questo paese che sente un solo campanile. È isolato, è di 750 abitanti. Dove si sente il profumo dei prati, si ascolta il fruscio degli alberi, e si vive una vita tranquilla e serena. La mia famiglia è originaria di lì: dal 1400 viviamo nella stessa casa, come tante altre famiglie di Esino. Qua si svolge la storia. Un giorno, mia cugina - sempre del paese, Iolanda Pensa, Wikipediana, mi contatta e mi dice: Pietro, organizziamo ad Esino il convegno mondiale di Wikipedia. In quel momento resto lì ... - Scusa, di cosa stai parlando?. È il convegno che tutti gli anni viene realizzato in diverse città del mondo, dove tutti i wikipediani si ritrovano, si parlano - - Sì, scusa, ma in che città? Tranquillamente a Londra, Hong Kong, Washington - E... noi lo dobbiamo fare ... a Esino? (Risate) - Certo! - Idea folle: fa per me, sono della squadra. Dimmi quello che devo fare. Questo naturalmente glielo devo dire. Il mio lavoro è libero professionista, faccio progetti, mi occupo di edilizia. Sono un muratore. E quindi faccio quello che so fare, e mi metto all'opera. Il concetto era realizzare dei progetti a basso costo perché lo scopo della nostra candidatura era dimostrare che si poteva fare, ovunque, un convegno importante e a costi molto bassi. Per cui mi sono dovuto ingegnare per riuscire a trovare le soluzioni migliori per ristrutturare il patrimonio esistente. E così ho fatto. Ho fatto una dozzina di progetti che ho regalato all'amministrazione comunale. L'amministrazione comunale li ha approvati, e li ha messi in archivio. Li ha messi in archivio perché mancava, nel 2013, quando li ho consegnati, una volontà di fare. Questa volontà mancante si è poi trasformata proprio in assoluta mancanza politica di voler rappresentare le proprie idee, voler rappresentare il proprio paese. Tant'è che nel 2014 è successo un fatto gravissimo: nessuno, in paese, presentò una lista per fare un'amministrazione. Il paese fu commissariato. "Paese commissariato" è una parola che si sente alla televisione quando c'è la mafia, quando c'è gente che ruba. No, qui c'è gente che non si è presentata. Un paese che era diventato amorfo. Nel frattempo, però, la candidatura andava avanti. Iolanda stava lavorando tantissimo, perché praticamente dovevamo fare un progetto che prendesse il congressista dall'altra parte della Terra e lo accompagnasse fino a Esino Lario con treni, aerei, pullmann. Mia moglie all'aeroporto era lì, organizzata, che raccoglieva le persone, le caricava su un pullman che arrivavano poi a Esino e da lì venivano redistribuite. Tutto questo progetto è stato presentato in America, piano piano le selezioni andavano avanti, passata l'Italia, l'Europa, finalmente siamo finiti in America. In America, alla Wikipedia Fondation, si chiedono: "Ma Esino esiste?" E vengono da noi, in paese. Sbarcano per capire se effettivamente ci siamo o non ci siamo. E scoprono che ci siamo ed eravamo persone fisiche reali, senza antenne, che stavamo lavorando al progetto. Ma a questo punto nasce un problema. Avevamo un commissario prefettizio, che può fare solo l'ordinaria. I progetti che io avevo presentato erano tutti progetti ovviamente straordinari, a investimento. Non erano cari, però qualcuno doveva portarli avanti. A quel punto, cosa ci salta in mente? Abbiamo fatto 30, facciamo 31. Lista. Lista civica. Stella Alpina, ovviamente, perché siamo in montagna, e sotto la Grigna che ne fa 2400. Anzi, vi consiglio di visitarli tutti e due. Facciamo questa lista e tiro su la pagliuzza più corta e automaticamente mi ritrovo sindaco. (Risate) Ridete, voi. (Applausi) Ma io, in vita mia, non ho neanche mai partecipato ad un consiglio comunale, perché mi viene l'orticaria. Immaginate di fare il sindaco. Beh, fatto sta che la situazione era preoccupante. Nando Della Chiesa ha scritto un articolo sulle buone notizie dall'Italia, e mi paragona ad un moderno Asterix che nel suo villaggio Gallico sfida l'infinito. Sì, ma se conoscete Asterix, lui ha la pozione magica. Il sottoscritto, la pozione magica non ce l'aveva. Però non ero solo. Non ero solo perché automaticamente la gente ha cominciato ad arrivare. E tutte le associazioni - ad Esino ce ne sono 15, di associazioni di volontariato. Sembra impossibile, un paese di 750 abitanti! non sono poche. E la voglia di fare è cresciuta. Ci siamo messi, abbiamo realizzato tutti i progetti che dovevamo realizzare e anche di più. Perché poi le imprese locali hanno lavorato, hanno fatto tanti piccoli appalti per riuscire ad assegnare a turno, a tutti, qualche cosa da fare. Tant'è che ogni impresa cercava di lavorare meglio dell'altra e soprattutto perché: uno, perché lavorava a casa propria; e due, perché dovevamo arrivare in tempo. Dovevamo fare tutto. Avevamo un anno a disposizione. e in un anno - meno un mese, perché abbiamo finito un mese prima, abbiamo finito tutto. Abbiamo finito tutto e sono arrivati. Sono arrivati tutti i congressisti in paese. E non è stato facile accoglierli, perché in un paese di 750 abitanti, non c'erano alberghi per tutti i congressisti. Gli esinesi hanno messo a disposizione le loro case. Infatti, nel progetto, chi era magari della Nuova Zelanda sapeva già che andava a casa del Carlo Nasazzi piuttosto che il Giuseppe Barindelli. E succedeva [così]: si arrivava con il pullman, il Carlo Nasazzi andava e gli prendeva le valigie. E lo portava a casa sua, felici e contenti. (Applausi) Grazie. La settimana è andata avanti in una maniera straordinaria. C'era un clima in paese pazzesco. (Risate) Praticamente, il clima internazionale lo respiravi in ogni angolo, dappertutto. Un giorno, ero dietro due vecchine che pensavano di essere da sole. Sento che chiacchierano, e ad un certo punto sento in dialetto che si dicono: "Parliamo in dialetto, così pensano che siamo estere anche noi." (Risate) Quindi tutti volevano proprio partecipare. È stata una cosa troppo bella, straordinaria. Alla fine, i numeri sono stati veramente imponenti. Avevamo avuto 1300 congressisti - con amici, parenti, familiari - più i giornalisti, più gli ex-villeggianti che hanno detto: "Ma cosa succede ad Esino, andiamo a vedere". Per cui, veramente, è successo quello che si immaginava non potesse mai succedere. Tutte le televisioni sono venute, telegiornali, testate. Insomma, qualcosa di straordinario. Nessuno, alla fine, voleva andarsene. Alcuni di loro l'abbiamo proprio mandati via perché non era possibile che ce li tenessimo. Alla fine - il Congresso è finito, insomma. E noi ci chiediamo, qual è l'eredità di Wikimania? Cos'è che ci ha lasciato? Sì, ci ha lasciato delle infrastrutture, perché effettivamente ne abbiamo fatte tante. Avevamo un cinema che era ridotto a magazzino per il camion della spazzatura, avevamo non museo che non apriva mai che abbiamo fatto aprire e che continua - Tante, tante altre cose. Abbiamo messa a norma tutto. Finito l'evento, abbiamo continuato ad andare avanti, perché ormai ci eravamo lanciati. Abbiamo fatto il teleriscaldamento a legna, le luci a LED. Quelle cosette che si devono fare in un paese per essere un pochino più ecologici. E servono. Quindi, queste sono le parti, diciamo, fisiche, del nostro cambiamento, e quindi dell'eredità di questo evento, di questa cosa eccezionale. Una cosa eccezionale che dura una settimana e che però poi finisce. Quello che deve restare è il cambiamento delle persone. Finalmente mi sono anche un po' reso conto che la pozione magica, di cui parlava nell'articolo Nando, ce l'avevo. L'ho avuta in mano. È stata la partecipazione. La partecipazione di tutti, di tutto il paese. Si sono coinvolti in questo evento e hanno continuato ad avere fiducia e ad aver voglia di fare, perché hanno avuto la consapevolezza di essere riusciti a fare qualcosa di straordinario, di oltre misura, come hanno citato. E li ha portati quindi a crescere e passare da uno stato di commissariamento per eutanasia politica, a una voglia di fare ed una voglia di partecipare e di essere attori di quello che è il loro futuro. E quindi, nel mio piccolo, posso dire cosa ha funzionato e cosa può essere replicato, come metodo da applicare anche fuori dalla porta, tirando su la cler di un negozio o, sperabile, nella politica, se qualcuno ci pensa. L'immaginazione, l'idea geniale e visionaria di mia cugina Iolanda che dice: "Facciamo a Esino Lario un convegno mondiale". Folle, va bene. È un'idea, però poi ci vuole la volontà, la volontà fisica di mettersi a lavorare tutti i giorni e pensare solo a quello finché non si arriva al risultato; il coinvolgimento, perché non basta la volontà di una visionaria e uno che, siccome l'idea è pazza, la segue, per riuscire a fare qualche cosa. Bisogna coinvolgere un numero maggiore, sempre maggiore di persone. La pianificazione, importantissima. Perché devi dare dei progetti reali e realizzabili. Tant'è che i nostri progetti erano tutti con costi limitati e realizzabili con piccole risorse di piccole persone e piccole imprese. E poi la pozione magica: la partecipazione. Riuscire a far sì che tutti, proprio tutti, possano partecipare e possano trarre beneficio da quello che stanno facendo. Ma è un beneficio interno, non in termini di denaro. Perché chi ha affittato le camere, non le ha affittate. C'era un rimborso di 20 euro per ogni camera per le pulizie e queste cose. Non sono neanche andati a ritirarli, perché era un piacere avere la gente a casa propria. Hanno fatto dei corsi di inglese durante tutto l'anno, anche le vecchine che parlavano estero. Delle cose divertentissime, ma sarà l'argomento di un'altra cosa. E li hanno accolti. Quindi queste cose, compresa la pozione magica e la partecipazione, possono essere replicate, possono essere fatte. E cosa è cambiato a Esino? Niente. È ancora un paese ... il più bello del mondo, ovviamente, perché è il mio, in mezzo ad una valle a cui si accede per una strada stretta. Sotto alla Grigna, sopra al lago di Como. Nulla è cambiato, ma sono cambiate le persone. Sono cambiate le persone. Andate a Esino e vedete che c'è la voglia di fare, la voglia di ripetersi, la voglia di mettersi in gioco, cosa che era sparita. E questo è il punto migliore. E cosa vi posso dire? Io sono ingegnere, quindi vi devo dare dei numeri. I numeri di questo cambiamento, di questa fiducia, di questa voglia di fare. Nel 2017, le nascite in paese sono triplicate. Non sono stati i Wikipediani. (Risate) (Applausi) Nel 2018 - Tutti dicevano, non nascerà più nessuno, nel 2018. No. Nel 2018, ci siamo attestati al doppio delle nascite degli ultimi 10 anni. Cosa vi devo dire di più? Grazie. (Applausi) Buongiorno a tutti. Come ha già detto il presentatore, mi chiamo Fabrizio Lori. Vedo davanti a me una serie, la A. E questa è una lettera che io ho amato tantissimo. Però l'ho anche odiata, e adesso cerco di spiegarvi perché. Era il lontano 2004/2005, parliamo di quasi 15 anni fa, e i dirigenti del Mantova di allora mi chiesero una sponsorizzazione. Io lì per lì dissi: "Ma no, non sono interessato". E poi: "Mah, quasi quasi, far qualcosa per la città -" Perché allora non era come oggi, che c'è il basket, c'è il calcio a cinque. Allora c'era solo il calcio, era un calcio un po' - era in Serie C2 insomma. E dissi: "Va bene, quasi quasi mi butto". Ma più per fare qualcosa per la città, non pensando assolutamente che sarebbe diventato quello che è diventato, con questo entusiasmo. Comunque, partiamo col primo anno di Serie C, si crea un entusiasmo fantastico perché la squadra poi andava bene. Io naturalmente mai avrei pensato di superare e di andare subito in serie B. Anche perché erano 35 anni che non ci si andava. Qui c'è una bellissima foto dello stadio, per dire l'entusiasmo, perché cosa si era creato? Si era creata una fusione tra la città, i tifosi, i giocatori - si parlava solo di questo Mantova. E da lì si arrivò a questa benedetta Serie B, che era 35 anni che non si andava in B. Per cui per Mantova era un evento. Prima noi - ecco, questa è una foto che a me è particolarmente cara, guardate lo stadio che era veramente, in gergo si dice "bombato", perché era quasi una bomboniera. E appena andata in B, molti tifosi, soprattutto qualche ultrà, mi chiese subito "Andiamo in A?" "Ma che andiamo in A: è 35 anni che non stiamo in B, rimaniamo almeno in B, no?" "Sì, si va bene, va bene." C'era un po' la paura, nei giocatori, perché era un'altra categoria, erano altri giocatori, c'erano altre squadre importanti, tipo l'Atalanta, che adesso vedete cosa sta facendo in serie A, incredibile. Il Torino - faccio fatica a dirlo: Torino, vabbè. E poi c'era il Catania, c'erano un sacco di squadre blasonate. Noi, in fin dei conti - Mantova era una piccola città, aveva 48 mila persone, in confronto a Torino, Bergamo, Bologna. E insomma partiamo come dei razzi, arriviamo - io mi ricordo la prima partita che abbiamo perso, e magari qualche mantovano se la ricorderà: è stato in dicembre, l'ultima di campionato, contro il Pescara, battendo tutte le varie - E questa è la classifica della Serie B del girone di andata, cioè il girone invernale. C'era: Mantova 42, Catania 40, questo non riesco a dirlo, Atalanta 38. Ma incredibile! Infatti arriva la chiamata di Sky. Guardate bene: mi chiama Sky, il direttore, di cui ora non ricordo [il nome], è passato tanto tempo, non mi ricordo. Mi fa: Fabrizio, ci dobbiamo incontrare, perché dobbiamo firmare il contratto per la serie A. Io: per carità, aspettiamo un attimo perché è ancora presto. No, mi fa, perché guarda: non è mai successo che una squadra che è arrivata, nel girone di andata, prima in classifica, non sia andata in Serie A. Ecco, non era mai successo fino allora, e infatti io ho toccato ferro. Cosa è successo? Siamo rimasti in serie B, purtroppo. E non è più successo neanche dopo, negli 80 anni, 90 anni di serie B. L'unica volta che una squadra arriva prima nel girone di andata, [e poi] rimane in serie B. Qual è stata la squadra? Il Mantova. Vabbè, non importa. Ecco, qui facciamo i playoff. Che molti mantovani, secondo me, se li ricordano. Io me li ricordo come se fosse ieri. Giochiamo contro il Modena, grande partita, andata e ritorno, andiamo in finale col Torino e giochiamo la prima in casa, vinciamo 4 a 2. Siamo già vicino al sogno, quel sogno che io, sinceramente, non avrei mai sperato che potesse succedere. Però stava succedendo. Fatalità, cosa succede? Che quella settimana lì, dopo il quattro a due che abbiamo giocato in casa - forse la più bella partita che ho visto giocare dal mio Mantova, diciamo. Avessimo avuto il Real Madrid, avremmo vinto anche contro il Real Madrid. Comunque, giochiamo benissimo. Esce sulla Gazzetta un titolone: "Scandalo scommesse: Calciopoli" Praticamente, la Juventus retrocede in Serie B. Io dico: no, non è possibile. Noi andiamo lì a Torino, facciamo questa partita, diciamo tra virgolette "onesta", ma non è una partita - era una partita che già sulla carta aveva qualcosa che non andava. Perché Mantova era una piccola città. Juve e Toro non potevano rimanere in serie B, o andare in serie B, a scapito di un Mantova in serie A. Per cui la partita fu a dir poco scandalosa, un arbitraggio - posso dire improbabile, per essere gentile? e lì si rimase in serie B. Purtroppo, grandissima delusione: perché sarebbe stata una favola, e sarebbe stato il bene anche per il calcio italiano, questa favola di questa piccola società che parte dalla C2 e in tre anni va in serie A. Vabbè, comunque è andata così. Il giorno dopo, ricordo la tristezza infinita, io piansi, mi ricordo. Al Delle Alpi piansi, come la maggior parte dei tifosi del Mantova. Perché, sapete, non è facile poi ripetersi. Comunque, poi, secondo anno di B: abbiamo Juventus, Napoli e Genova, cioè le squadrette della parrocchia, no? E vabbè, in settembre vado al calciomercato - perché c'è il calciomercato - e dico: "Vediamo qualche giocatore per potenziare la squadra perché, in fin dei conti, la squadra era arrivata: noi ci siamo andati, in serie A, ma poi non ci hanno permesso di andare. Però adesso non sono qui per dire cose che poi - Vabbè. Incontro un giornalista, sempre di Sky. Perché, si vede che - E mi dice: "Ma Presidente, non prenda nessuno quest'anno". E io dico: "Perché non devo prendere nessuno? Scusi, siamo arrivati in finale, in serie B. Io ci tengo, a provare ancora ad andare in serie A" "Ma no, guardi: quest'anno non spenda niente, perché tanto andranno in serie A la Juventus, il Napoli, e il Genoa. E probabilmente non si faranno neanche i playoff". Ma non diciamo - Oh, è successo così! Prima volta nella storia del calcio che Juve, Napoli e Genoa vanno in serie A. Noi siamo arrivati quarti o quinti, abbiamo fatto un campionato eccezionale. Però, una cosa siamo riusciti a farla. E adesso, vi voglio far vedere cosa. Prego, video. [MANTOVA - JUVENTUS 1-0] [10 anni fa, la storica vittoria al Martelli] [13 gennaio del 2007] [PICCOLO MA FIERO - Il trionfo dell'orgoglio biancorosso] [Anche per i giocatori biancorossi, è il giorno del sogno che diventa realtà,] [in campo contro i loro idoli da ragazzi] [Una partita da vedere e rivedere] [Il mito Buffon, fresco campione del mondo,] [che esce infortunato tra gli applausi di tutto lo stadio] [L'errore in extremis di Del Piero] [La storia è scritta: Juve ko, dopo 45 partite in Serie A] [Che festa!] [Da non dimenticare] [Il presidente Lori, oggi: "Fu il punto più alto della mia gestione"] (Applausi) Grazie. (Applausi) Non so se fu il punto più alto della mia gestione. Fu diciamo una grande soddisfazione, questa vittoria. Ma questa vittoria ha dimostrato - era due anni che non perdeva, la Juve! C'erano tutti i campioni del mondo dei campionati mondiali, per cui c'era Trezeguet, che se anche giocava nella Francia, giocava nella Juventus; Del Piero - insomma, tutti. E abbiamo dato dimostrazione, soprattutto alla Lega, che noi eravamo una squadra da serie A. Questo è stato - per questo i ragazzi ci hanno messo il cuore, e abbiamo vinto questa partita. Poi sono passati anni, diciamo, abbastanza tranquilli, ho fatto altri tre anni di serie B, che già, voglio dire, cinque anni di B non è poco per una città come Mantova. Poi nel 2010 ci fu un particolare un po' - avevamo una buonissima squadra, però non capivamo. Io mi ricordo, allora c'era l'allenatore Serena, che magari qualcuno si ricorda, che ci mettevamo a tavolino e dicevamo: "Ma come mai non riusciamo a vincere una partita? Non si capisce, non si capisce." Insomma il finale della favola, retrocediamo perché arriviamo penultimi, retrocediamo, non capendo. Poi lì c'è stato un capitolo, c'è stato un fallimento, c'è stato un capitolo, diciamo, abbastanza brutto della mia vita oltre a questa delusione. Poi, dopo due anni, si venne a sapere che noi eravamo falliti perché avevamo dei giocatori che ci vendevano le partite. E lì è stata la più grossa delusione della mia vita, perché quando ti senti, tra virgolette, "tradito" - Cerchi di fare il più possibile, e poi hai qualche - uno o due giocatori che tradiscono la tua fiducia... Forse qualcuno può capire cosa ho provato in quel momento. Infatti, per alcuni anni, non voluto avere niente a che fare con il calcio perché ero, tra virgolette, non so se si può dire, schifato. E forse è dir poco, schifato. Ero nauseato da tutto questo mondo, perché è un mondo un po' così. Poi insomma, dopo qualche anno mi è un po' passata, e ho deciso con la mia compagna, che saluto - Ciao Elena - di fare questa piccola accademia di calcio dilettantistico con i bambini dai 4 ai 12 anni, per insegnare loro - queste sono le foto dei bambini - insegnare, più che a diventare campioni, insegnare a vivere e a divertirsi, perché il calcio deve essere un divertimento. Se inizia a diventare - se uno pensa: "Vado, faccio il calciatore perché così guadagno milioni di euro" allora è meglio non farlo. E fiore all'occhiello, oltre a questa piccola accademia, con AS Diverso, che è una società qui di Mantova di disabili, abbiamo fatto una fusione e abbiamo creato questo - questa è una squadra favolosa. Questa squadra si chiama Accademia Fabrizio Lori - AS Diverso. E quest'anno, per la prima volta, abbiamo fatto la serie B a Milano. Noi naturalmente siamo una piccola realtà, e ci siamo scontrati contro realtà come ad esempio Inter, Genova, Fiorentina che sono tutte affiliate alle squadre professionistiche. Noi - questa accademia Fabrizio Lori è affiliata alla mia Accademia per cui, per dirvi, noi andavamo coi pulmini: io ne guidavo uno, e Riccardo guidava l'altro. Loro invece arrivavano coi pullman della società dell'Inter. Oh, abbiamo fatto un campionato eccezionale. Mi venivano i brividi, perché mi veniva in mente il mio Mantova di allora. Abbiamo battuto l'Inter, il Genoa, Fiorentina, insomma praticamente siamo arrivati terzi in classifica. Sapete in quanti vanno su? Due. (Risate) Vabbè, non importa, perché abbiamo ricevuto il premio più bello che un Presidente potesse ricevere. Questo è il premio "Fair Play." C'erano 45 squadre, l'hanno dato a noi. Forse perché gli abbiamo fatto pena, non lo so. Però probabilmente, penso che ci daranno il diritto, me l'hanno già detto, ma non c'è ancora l'ufficialità, perché, praticamente, prima, seconda, terza, poi c'era la quarta che aveva un divario di punti impensabile. Per cui secondo me ci faranno andare - perché io, prima o poi, in questa A ci voglio andare, scusate. E comunque è un altro modo di vedere le cose, però mi han dato delle gioie, questi ragazzi. Io li chiamo ragazzi speciali, perché per me sono veramente speciali. Anzi, vi dirò di più. Ho imparato molto di più io da loro, in questo ultimo anno, che loro da me. Perché mi hanno dato un senso di leggerezza, e di felicità, che erano tanti anni che non provavo. Io vi ringrazio, spero di non avervi annoiato e vi ringrazio di avermi ascoltato. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Isabelle Andrieu Quando veniamo a conoscenza di un segreto, generalmente stupiamo i bambini dicendo loro, "Me l'ha detto un uccellino". E in realtà chi è soltanto capace di ripetere le stesse cose viene in genere additato più o meno come un pappagallo. Secondo la cultura contadina, le rondini sono degli animali sacri, invece la civetta è portatrice di sventura. In Mozambico, alcune tribù hanno imparato a dialogare con i passeri per andare con loro alla ricerca di miele. Figure come Icaro, piuttosto che Leonardo da Vinci si sono ispirate al volo degli uccelli e hanno sognato di poter finalmente volare. I corvi della Nuova Caledonia hanno una capacità di astrazione incredibile. Loro si fabbricano, utilizzando rametti e foglie, gli strumenti necessari per andare alla ricerca di cibo. Ora, questo presuppone una capacità cognitiva enorme. Perché? Perché in realtà lo sanno fare semplicemente per aver visto altri corvi utilizzare gli strumenti, ovvero sanno costruire i loro strumenti di lavoro pur non avendo mai visto il processo necessario a poterli fabbricare. Questo fenomeno è interessantissimo, perché permette l'evoluzione stessa degli strumenti di lavoro e anche l'evoluzione stessa della specie dei corvi. E in realtà questo fenomeno si riteneva solo un puro appannaggio della specie umana. E basandomi su questo che vi chiedo di frugare all'interno della vostra borsa TED, cercate, guardate dentro, c'è una piccola busta. Ok? Su cui c'è scritto, "Aspetta ad aprire". Dentro questa busta ci trovate sei mattoncini colorati. Siccome, appunto vi ho detto, i corvi sanno fabbricarsi i loro strumenti pur non avendo mai visto le istruzioni necessarie a poterlo fare, l'esperimento che faremo qui dentro è di cercare di fare la stessa cosa. Pensate ad una papera. Voi avete mai visto una papera dal vivo? Se non l'avete vista dal vivo, di sicuro l'avete vista in qualche documentario, l'avete vista nei cartoni animati, l'avete vista nei fumetti, ok? Com'è fatta una papera? Come sono fatte le sue zampe, com'è fatto il suo petto, il suo collo? Vola o non vola una papera? Immaginatela, costruitela nella vostra mente. Ora vi chiedo con i sei pezzettini, con i sei mattoncini che avete tra le mani, di costruire una papera. Non copiate dai vostri vicini. Vi do tempo più o meno un minuto. Montate i vostri sei mattoncini e costruite una papera. Prego. Quando avete finito di costruirla, sollevatela in alto, così posso vedere chi ha finito. Ora vi chiedo un po' di attenzione, perché questa parte è estremamente divertente. Allora, osservate. Osservate le vostre papere, osservate le papere dei vostri vicini. Tenetele su, tenetele su. Ci sono papere uguali? I vostri vicini hanno fatto delle papere uguali alla vostra? (Trambusto) So che vi ho fatto fare è un esercizio estremamente interessante, ovvero vi ho fatte costruire una papera, non vi ho dato le istruzioni per poterlo fare, vi ho chiesto di osservare le papere, non vi ho detto che poteva esistere una papera giusta e una papera sbagliata, e probabilmente, se le osservassimo bene, gran parte delle papere all'interno di questo teatro sono diverse tra di loro. Ok? In realtà, ciò che vi ho chiesto di fare è qualcosa di più. Vi ho chiesto di sfruttare il vostro modello mentale di papera. Tutti voi avete in testa un modello mentale di che cosa sia una papera, ovvero avete osservato le papere nella realtà. Le papere nella realtà sono molteplici, ok? Ci sono papere di tanti tipi diversi, ma voi li avete sintetizzate nella vostra testa e semplificate in un modello. Ora, il vostro modello non contiene tutti i dettagli di una papera. Non sapete esattamente quante piume ha una papera, non lo so, ma il vostro modello è sufficiente da poter distinguere una papera da un airone o da un gallo. Ora ci sono persone che innovano esattamente come avete fatto voi, ovvero sanno osservare la realtà, si rendono conto che la realtà è molteplice e riescono a sintetizzare in testa dei modelli che gli permettono di produrre a loro volta dei prodotti o dei servizi da consegnare all'umanità che siano nuovi, che siano mai visti prima e soprattutto che migliorino la vita degli esseri umani. La creatività spinge in questo, la vostra creatività vi ha portato a fare un numero altissimo di papere diverse. Ora vi faccio fare un esercizio in più. Questo disegno è uno dei tanti studi di Pablo Picasso in cui ha cercato di studiare e semplificare il modo in cui potesse essere rappresentata la realtà e tramite un semplice tratto, una semplice linea, è riuscito a produrre quello che effettivamente può essere facilmente identificato come un gallo. Ok? Ora che processo è questo? È un processo di ulteriore semplificazione. I modelli mentali sono comodissimi perché ci permettono davvero, da un semplice tratto, da un semplice dettaglio, di poter decifrare la realtà. Ci sono persone che innovano in questo modo, ovvero sanno guardare nel profondo delle cose, o meglio sanno guardare nel profondo dell'animo delle persone. Sanno cogliere qual è l'essenza dei vostri sogni, qual è l'essenza di ciò che vi piace di più, qual è l'essenza della felicità e la riescono a sintetizzare in qualcosa che chiamiamo comunemente un'icona, ovvero un prodotto, un servizio, un qualcosa che utilizzate e che riconoscete da un semplice tratto. Rendiamo più complicato e divertente il nostro esercizio. Se vi avessi chiesto di costruire una non papera, che cosa avreste costruito? Sareste partiti da un progetto o avreste cominciato a muovere le mani? Aumento la difficoltà: se vi avessi chiesto di spiegare al vostro vicino di posto che cosa sia un aeroplano e lui non l'avesse mai visto? Gli avreste detto: "Un aeroplano è più o meno simile ad una papera". Può avere lo stesso colore di una papera, vola più o meno come una papera, non fa l'uovo. Quindi a volte cerchiamo di utilizzare i modelli mentali per spiegare agli altri qualcosa che loro non hanno mai visto. Aumento la difficoltà: se vi avessi chiesto di raccontare al vostro vicino di posto un qualcosa che non esiste nella realtà, ma che vorreste fare perché è il vostro prodotto innovativo. Che cosa gli avreste raccontato? Beh, la difficoltà aumenta. È difficile pensare nella vostra testa, decifrare ciò che state pensando, ed è ancora più difficile raccontarlo agli altri o farvi aiutare dagli altri. Ci sono persone che innovano in questo modo, ovvero riescono a concepire nella loro testa prodotti, servizi, innovazioni così nuove da essere non soltanto difficili da pensare ma anche difficili da raccontare agli altri. Ora, come fanno queste persone? Come fanno a riuscire a portare a bordo altre persone? Come fanno a raccontare tutto questo? Beh, sono persone che hanno capito appieno come funzionano i nostri tempi. Sono persone che li sanno cavalcare. Sono persone cha hanno capito che il cambiamento è la misura dei tempi di oggi. Perché? Perché i tempi di oggi sono caratterizzati dalla velocità. Che cosa significa "tempi veloci"? Tempi veloci sono tempi in cui ti sembra sempre, perennemente di essere in ritardo, certo. O sono quei tempi per cui chi si trova a dover fare prodotti e servizi arriva sul mercato sempre un po' troppo tardi. Se i nostri tempi sono veloci, ci hanno anche permesso di renderci conto di un'altra cosa, ovvero che i tempi in cui viviamo sono non lineari. Che cosa significa non lineari? Ve lo spiego con un esempio. Provate a pensare ai vostri nonni, quanti cambiamenti epocali avranno vissuto nella loro vita. Certo alcuni cambiamenti vissuti dai vostri nonni probabilmente sono stati davvero epocali e stravolgenti per l'intera umanità. Davvero impattanti. Ma quanti in tutto? Forse cinque? Forse dieci nella loro vita? I loro nonni quanti ne avranno vissuti? Forse di meno. Ora pensate a voi, pensate ai vostri figli. Gli analisti dicono che nei prossimi 20 anni, il genere umano cambierà più di quanto non abbia fatto negli scorsi 300. Quindi che cosa significa che il nostro tempo è non lineare? Significa che non segue a tutti i costi una linea retta. La linea retta è quella che ti fa pensare che domani andrà più o meno come oggi e come ieri. Ma è chiaro a tutti che alcune linee non sono rette, sono esponenziali, se non addirittura completamente imprevedibili e impreviste. I nostri tempi, poi, sono complessi. Che cosa significa complesso? "Complesso" significa che la quantità di relazioni tra le parti è talmente alta da non permetterci di semplificare. È complessa la natura: pensate alla foresta, pensate agli ecosistemi naturali. È complesso il corpo umano, è complesso il nostro cervello. Non è così facile, non è neppure possibile isolare una parte e semplificare. Ora, ciò che è importante all'interno della complessità è che appunto le reti e le relazioni ne sono la misura davvero importante e interessante. E ultima cosa, i nostri tempi sono caratterizzati dall'imprevedibilità. Ora, l'imprevedibilità è sempre stata considerata, o è spesso stata considerata dalle nostre aziende come un qualcosa di negativo. Abbiamo cercato di pianificare ogni cosa, ci ha sempre spaventato pensare che il futuro sia imprevedibile. In realtà l'imprevedibilità è un buonissimo motore di innovazione. Ce lo racconta Darwin, ci racconta che è l'imprevedibilità a permettere alle specie di evolversi e di adattarsi al mondo in cui stiamo vivendo. Ora quindi come fare? Io nella mia esperienza ho avuto modo di incontrare centinaia di imprenditori che si stanno facendo questa domanda. Alcuni hanno capito come fare, altri non lo sanno, alcuni ci riescono, altri non ci riescono. Tutti riconoscono che è estremamente difficile, ma c'è un'altra cosa che invece io riconosco in tutti loro e sono due caratteristiche che accomunano le persone che cercano di innovare oggi, e sono una deliberata, sconfinata, un desiderio fortissimo, una voglia fortissima di poter fare sperimentazione, e di nuovo un deliberato e sconfinato desiderio fortissimo di poter disimparare. Che cosa significano queste due cose? Ora, ci siamo detti, "Il mondo di oggi, i nostri tempi sono caratterizzati dall'incertezza e l'incertezza è una misura positiva dei nostri tempi". Se sei incerto che cosa puoi fare? Come ti puoi comportare? Cosa puoi fare, se non puoi prevedere sempre tutto? Un'idea buona è cominciare a scommettere, anziché promettere; e per scommettere bene, una buona idea è di cominciare a muoverci un passo dopo l'altro. Ovvero, faccio un piccolo passo verso la direzione in cui penso di voler andare, poi mi chiedo come sta andando. Se mi chiedo come sta andando, lo chiedo anche agli altri. Questo capite che presuppone una estrema gentilezza nei confronti di noi stesse e delle altre persone, ovvero devo davvero accettare di domandarmi come sta andando. Ora non vi sto dicendo che tutto è allo sbando, davvero non vi sto dicendo che andare a caso è più o meno come muoversi con un obiettivo, ma vi sto dicendo che gli obiettivi si raggiungono per piccoli passi tramite i quali continuare a imparare. Questa cosa dell'imparare è un secondo termine estremamente importante, ovvero per anni abbiamo trasformato le nostre organizzazioni in learning organisations, cioè abbiamo cominciato a pensare che imparare fosse una misura buona per poterci muovere nei nostri tempi, ed è vero. Per fortuna è stato così, per fortuna ci siamo resi conto che imparare è importante, ma ad un certo punto è anche successo, e lo fanno alcune delle aziende con cui lavoro, che tutto ciò che avevano imparato, chiamateli data o chiamateli big data, tutto ciò che avevano imparato ogni tanto gli ha fatto pensare di poter predire il futuro. L'uomo da sempre ha sperato di poter predire il futuro; ma in realtà predire il futuro, lo sappiamo, non si può fare. Non riusciamo neppure a predire che tempo farà domani, per cui probabilmente, anziché concentrarvi su come diventare learning organisation, ciò che vi voglio proporre è di concentrarvi su come diventare unlearning organisation, ovvero a volte è più difficile disimparare che imparare. Disimparare significa spostarsi in una condizione di leggero disagio. Guardare il mondo, guardare le cose che stai facendo e renderti conto che forse ciò che avevi imparato per ieri e per oggi, oggi non vale più per domani, ovvero non puoi riapplicare vecchie regole a mondi nuovi e disimparare fa spazio a un nuovo imparare. Serve molto coraggio per poterlo fare. È davvero una sfida entusiasmante per il mondo dell'imprenditoria ma anche per il mondo, al di fuori del mondo del lavoro. Magari ciò che fate normalmente nella vostra vita portatelo nel vostro mondo del lavoro, perché lo lasciate confinato allo spazio al di fuori del vostro lavoro? Ora, la domanda importante per tutti noi però è quella che ci siamo fatti all'inizio, ovvero, voi che tipo di innovatori siete? Siete innovatori che guardano il mondo e riconoscono quanto è variopinto e sanno aggiungere prodotti nuovi per creare ancora più felicità o siete innovatori che sanno guardare nel profondo dell'essere umano e riconoscerne i tratti fondamentali che accomunano tutte le persone e produrre quelle che chiamiamo appunto delle icone. Siete innovatori che sanno fare esperimenti? Sapete sperimentare ed essere gentili nei confronti dei risultati dei vostri esperimenti? O siete innovatori che sanno disimparare e che quindi ogni tanto riconoscono di poter lasciare alcune vecchie tradizioni per far spazio a nuove idee e nuove modalità. Qualsiasi tipo di innovatori voi siate, il motivo per cui lo fate è importante. Ovvero, nella mia esperienza vedo innovatori che in genere non innovano solo per sé stessi e non innovano neppure per l'innovazione fine a sé stessa. Non innovi solo per modificare dei processi e non innovi neppure soltanto per guadagnare di più. Il motivo principale per cui innovi è la linfa vitale dell'innovazione, è la quantità di relazioni che hai saputo creare attorno a te. È la linfa che ti spinge a voler innovare ed è anche la misura di quanto bravo sei stato a farlo. Più relazioni hai, più innoverai, e più relazioni hai, più hai innovato. Non è mai esistito prima, un periodo, un momento migliore per poter fare innovazione e in realtà, se non mi credete, ritirate su le vostre papere che avete costruito. Ascoltate questa cosa, ascoltate il sorriso che vi è nato sul volto quando le avevate costruite, ascoltate il sorriso che è nato sul volto delle persone che le avevano costruite vicino a voi. Ecco, questa è la misura di quanto oggi valga la pena di innovare e creare nuove relazioni. Grazie. (Applausi) Le mie mappe vogliono essere un ponte colorato con le parole. Perché le parole? Perché per me le parole sono evocative. Quando inizio a disegnare, il mio foglio è bianco. Disegno con un programma vettoriale che si chiama Illustrator, però disegno a mano libera attraverso una penna vettoriale, o un mouse. Costruisco passo dopo passo tutto il mio lavoro, iniziando dai confini geografici. Le parole per me sono - come dicevo prima - la fonte di ispirazione, perché io lavoro con molti autori che scrivono e descrivono la situazione politica del mondo. Per cui io leggo quello che scrivono nei loro articoli e, passo dopo passo, nella mia mente si formano delle immagini che cerco poi di riportare sulle mie mappe. In questo caso ho portato questo disegno perché è un taglio geografico che non siamo abituati a guardare perché c'è l'America al centro. Noi, normalmente, abbiamo tutte le mappe degli atlanti che partono con l'Europa al centro. Invece siamo costretti a fare un cambio di prospettiva. Poi, l'altra peculiarità di questa mappa è il colore; in verità, diciamo, il colore è la seconda caratteristica importante delle mie mappe dopo le parole, perché il colore è uno strumento fondamentale per evocare. Evocano un po' i sentimenti, come fosse la colonna sonora di un film: quando vediamo un film che c'è una colonna sonora romantica, noi predisponiamo l'animo verso quel sentimento e quella sensazione. E lo stesso succede quando guardiamo un'immagine, un’immagine colorata. Se io colorassi sempre con lo stesso colore uno stato, come per esempio la Russia o gli Stati Uniti, due importantissimi attori del mondo, darei una connotazione precisa. Per esempio, se usassi sempre il viola - che è un colore, diciamo, è un po’ l'anticamera del lutto, è un colore abbastanza nefasto nel suo insieme - connoterei subito, darei sempre un'aria sinistra a quel paese. Quindi, fondamentalmente, io cerco di ruotare i colori in base al concetto che devo esprimere in quell'area di mondo. In questo caso c'era il mondo di Trump. Quindi la Russia, nel momento in cui lui ha vinto le elezioni, si capiva - secondo la sua campagna elettorale - che non sarebbe stato un vero nemico, ma quasi un alleato, soprattutto in vista della guerra di Siria. Quindi, in questa mappa, io ho disegnato la Russia azzurra e gli Stati Uniti - che sono al centro, l'attore principale - con i colori della bandiera americana; e poi tutte le connessioni, via via, che aveva questo particolare mondo di Trump nei confronti di tutto il resto del paese - del mondo, scusate. In questa mappa - questa è la guerra di Siria. Allora, io da quando è iniziata la guerra ho seguito passo passo quello che è avvenuto; ho fatto tantissime mappe che monitorizzano la guerra, dai suoi inizi fino a oggi. E ho scelto dei colori precisi per ogni forza in campo: quello rosso è la zona, diciamo, controllata da Assad; quello che vedete giallo nel nord, invece, è la zona curda; e il viola è lo Stato islamico. Poi ci sono altre zone: per esempio, il verde in alto - dove ci stanno, diciamo, i militari turchi - e poi altre aree che sono un po' miste, un po' ribelli, un po' ci stanno altre forze internazionali che gravitano in questo teatro di guerra. Qui ho usato il rosso. Ma il rosso, normalmente, non lo utilizzo; lo utilizzo in modo molto parsimonioso perché è un colore che allarma, porta con sé emergenza. Quindi, in un'immagine è, diciamo, una cosa molto forte: bisogna stare attenti a utilizzarlo. In questo caso io negli anni - dal 2005 in poi, da quando c'è la guerra - io ho sempre usato più o meno gli stessi colori per poter seguire, anche dal punto di vista visivo, le fazioni in campo. Adesso, immaginate che la mia vita - sono 25 anni che disegno - ho disegnato fino a un certo numero, fino a circa al 2012; io ho contato le mappe - ne ho fatte circa 5.000 - dopodiché ho smesso, perché questo numero che cresceva mi aveva cominciato un po’ ad angosciare. E pensate che ho a che fare tutti i giorni con articoli che parlano di vari dittatori - non so, per dire, le lotte per il gas e il petrolio. Insomma, vedo, io uso dire: “Guardo il mondo in faccia”. Non c'è, tra me e il mondo, non ci sono molti schermi - lo guardo dritto negli occhi attraverso le cose che leggo. E quindi, a un certo punto, ho avuto il desiderio di disegnare delle mappe con un respiro un po' più ampio, delle mappe che poi ho chiamato “geopoetiche” perché c'è stato un insieme di forze che mi ha portato verso questo ramo. Pensavo di - volevo costruire una mappa un po' più fantasiosa, più libera dagli schemi politici e dalle esigenze lavorative. E lì mi è venuta in soccorso un'amica che insegna all'Università “Sapienza” di Roma, che mi ha chiesto di provare a disegnare una mappa su una poesia del poeta Paul Celan - che probabilmente non tutti conoscono - però è un importantissimo poeta dei primi del ‘900 il quale, insomma, questa bellissima poesia che, però, è in stile ermetico - già dal titolo adesso lo capirete - e con il libro di Tarusa “Tutti i poeti sono ebrei”, Marina Cvetaeva. Ma questo è solo il titolo. Poi, per il resto, prosegue con una serie di metafore e di concetti molto geografici, molto poetici. Ma sono tutte delle metafore. Quindi, è stato un lavoro - di andare un po’ a scartare le parole, a cercare sotto, a vedere il significato. Questo poeta è un poeta ebreo che è nato nel 1920 in una regione dell'Europa che si chiama Bucovina. È una regione molto piccola: questa è la mappa geopoetica che io ho realizzato seguendo i suoi - la sua poesia, diciamo. Questo poeta è nato nel territorio - voi lo potete vedere, è nella zona verde sopra il Mar Nero - e questo è un territorio che è stato sempre conteso tra grandissime forze. In realtà, non c'è un vero motivo: non è ricco, è un territorio molto piccolo. Attualmente è diviso tra Romania e Ucraina; però è stato, pensate: prima sotto l'Impero ottomano; poi è passato sotto all’Impero austro-ungarico; poi è diventato rumeno; poi ucraino-sovietico; e poi, finalmente, diviso tra Romania e Ucraina, come è adesso. Quindi, un territorio già di per sé molto problematico. E Paul Celan viene proprio da questa terra. Quindi già, diciamo, c’è un significato. Però lui, nella sua poesia, descrive questo territorio come se - avete presente nei porti, quando uno lancia la fune, si aggancia e poi tira la barca? Ecco, lui usa il suo luogo di nascita così: per allontanarsi e per ritornare. Però sempre in modo metaforico, perché lui è un esule: viene e deve andare via dalla sua terra, in quanto ebreo, e viene perseguitato insieme alla sua famiglia. E quindi, purtroppo, i suoi genitori muoiono nel campo di concentramento mentre lui sopravvive e viene liberato. Per cui, quando scrive questa poesia, è solo, si trova a Parigi e fa una vita da esule. Ma immagina, lui sta disegnando - sta scrivendo su questo tavolo, da solo, e immagina di fare un viaggio nei suoi luoghi di nascita attraversando la sua vita come se - diciamo, usa i fiumi. Come vedete, qui io ho disegnato diversi fiumi che nascono dal Mar Nero, trasformando il Mar Nero come un cuore pulsante di quest'area del mondo, un cuore che pulsa dal quale nascono dei fiumi: sono i fiumi importanti per la storia di Paul Celan. Il primo fiume è il fiume Oka, che si trova ad est, ed è il fiume che ricorda i suoi momenti felici di quando studiava in Russia - appunto la città di Tarusa, come veniva dal titolo - e gli ricorda il periodo più spensierato. Dopodiché, dal fiume Reno lui osserva la “zona dei popoli muti”. La "zona dei popoli" muti è una metafora, ed è una metafora per dire Germania. Lui non riesce a dire Germania, perché è la patria del popolo degli aguzzini dei suoi genitori. Quindi lui la chiama così. Dopodiché, si passa al fiume Senna che arriva a Parigi - che è la sua patria di accoglienza, la sua seconda possibilità di vita - però lo chiama “Pont Mirabeau”. Allora, Pont Mirabeau è un ponte importante - intanto è già comparso in un'altra poesia di Apollinaire. Non è un ponte centrale, è un po' più periferico. E purtroppo è il ponte dal quale lui, poi, si toglierà la vita a soli 50 anni, nel 1970. Lo cita in questa poesia e lo cita facendo riferimento alla città come se fosse Parigi. Questo per spiegarvi un po', diciamo, come è questa poesia, cioè come i luoghi toponimi, i luoghi geografici, si trasformano in luoghi sentimentali; quindi, improvvisamente, i luoghi che noi siamo abituati a chiamare in un certo modo, vedendo le mappe, hanno dei suoni e un ritmo diverso, però rappresentano delle geografie. Quindi, questo viaggio interiore, attraverso questi fiumi, è anche un viaggio interiore dentro le sue stesse vene, come se fosse un reticolo di vene. Perché una persona che ha perso tutto il legame con la propria terra di origine, come la Bucovina - lui non può tornare perché nel frattempo è diventata sovietica, quindi c'è il muro, c’è la cortina di ferro, non può tornare a rivisitare i paesi dal quale è venuto. E pensate che non è semplice vivere non potendo più calpestare i luoghi della propria infanzia, è uno sradicamento molto profondo. E nel frattempo, quindi, lui però sogna di tornare. Un altro elemento fondamentale della sua poetica, e anche della sua visione della vita, sono le costellazioni, perché una persona che ha perso la rotta sulla Terra come lui - non ha amici, non ha i parenti e tutto il suo mondo è dall'altra parte, non è più con lui - osserva il cielo per ritrovare la rotta sulla Terra, come gli antichi naviganti. Quindi c'è la Cintura di Orione e la Costellazione dei Cani che sono posizionate più o meno ad est - per rappresentare la Bucovina e la Russia - perché per lui, comunque, è la sua patria di adozione e di studio - e a sud la Costellazione dei Cani per ricordare Israele, in quanto appartenente al popolo ebraico. Questo viaggio è poggiato su un’Europa - come vedete ho disegnato questa terra frastagliata, molto - un po' tirata, strappata. Perché? Perché l'Europa è appena uscita dalla seconda guerra mondiale, e quindi non è una terra giovane: è una terra che ha sofferto, che ha patito parecchio e porta delle cicatrici. Ed è anche anziana, ormai. Quindi ho voluto rappresentare un po' come la pelle di una persona anziana che ha delle rughe, che porta dei segni. La poesia si conclude con la parola Colchide, che voi vedete a est del Mar Nero. Allora, Colchide io l'ho posizionata in quel luogo lì - è un altro toponimo, diciamo, quasi nascosto perché rappresenta la Georgia che è un paese attualmente a sud del Caucaso che sta esattamente in quel punto dove l'ho messa. E rappresenta anche il regno di Colchide, che è un luogo realmente esistito però anche appartenente, diciamo, alla mitologia greca. Era il regno di Colchide, dove veniva custodito il vello d'oro. Il vello d'oro era una pelle - vello vuol dire pelle - ed era la pelle di un animale mitologico, che era un ariete dorato che volava. Era stato creato da Zeus ed era andato in soccorso di due semidei - due fratelli che dovevano scappare da una matrigna cattivissima che li voleva uccidere - e vengono trasportati nel regno di Colchide dove il re li accoglie, e li salva. E loro, per ringraziarlo di questo gesto, uccidono, sacrificano l'animale, ne custodiscono la pelle e la donano. Perché è importante? Perché questa pelle è magica, e ha la capacità di guarire da tutti i mali. Ma non solo fisici, anche quelli dell'anima. E quindi, il poeta che li vuole descrivere, che pone, diciamo, l'ultima parola su questa poesia, lui dice Colchide, dice: “Io non posso guarire dai miei dolori perché, purtroppo, la storia è andata in un certo modo e la mia vita è andata in un certo modo”. Non ci sta, come un po' Primo Levi - il senso di colpa, le difficoltà di sopravvivere a una storia così importante come è stata quella della seconda guerra mondiale. E quindi dice: “Io non guarirò mai.” Ci vorrebbe questo elemento così, diciamo, un po' magico, impossibile da raggiungere. Seguire i versi delle poesie, per me, è stato come fare un altro viaggio, oltre alla geopolitica, che è il mio lavoro e che amo moltissimo. Però le poesie mi hanno fatto scoprire un mondo parallelo, come se fosse, io la chiamo “la Costellazione dei Poeti" perché leggendo le poesie dell'antica Grecia fino a oggi, tutte quante viaggiano sui sentimenti; i versi poetici sono dei sentimenti, descrivono sentimenti, ma descrivono anche la storia, raccontano quello che abbiamo vissuto. E quindi è come vedere sempre i fatti storici o politici attraverso la pancia, i sentimenti. Quindi ho pensato che questo poteva essere - mi piace pensare, diciamo - che il nucleo dei sentimenti che ognuno di noi ha dentro di sé, con i quali nasciamo, è un nucleo forte che sta dentro di noi. Ci viene donato - è un dono - e anche i sentimenti sono la cosa che ci unisce, in realtà; gli esseri umani sono uniti dai sentimenti, fondamentalmente, oltre che da tante altre cose. E quindi mi piace pensare che siano un elemento che è arrivato dal Big Bang, dall'esplosione, dalla grande esplosione. Ognuno di noi conserva una scheggia di questa grande esplosione che ci dà la forza di cambiare la rotta delle nostre vite quando, per esempio, l'amore esplode dentro di noi. Grazie. (Applausi) Da qualche parte, lungo il nostro cammino, abbiamo cominciato a confondere quella che è la comodità con la felicità. La vita moderna, oggi, è un continuo bombardamento di stimoli. E il nostro cervello è estremamente ricettivo a tutti gli stimoli che provengono dall'esterno. È frutto di quello che è l'adattamento, la sopravvivenza. Ma nonostante questo, dal 2010 gli esseri umani sono diventati quella che si può considerare una specie urbana. Cioè la maggior parte di noi, più della metà, vive in un contesto urbano, cioè nelle città, ed è stimato che circa il 90 percento del tempo di americani e degli europei è passato indoor, al chiuso. Noi oggi ne siamo una grande rappresentanza, tutti qui seduti. E del 10 percento che rimane del tempo, il 5 percento viene speso nel traffico. Chi è di Milano conosce bene questa situazione, d'altra parte. E oltretutto, nonostante questo, c’è un interessante effetto secondario, cioè che il nostro cervello non è stato progettato per ricevere una così alta quantità di stimoli di memoria. E tutto questo lo sta cambiando. Sta cambiando la sua struttura. Il cervello cambia, secondo una regola chiamata plasticità, quella che è la sua struttura, e anche la sua dimensione. Perché paradossalmente è più piccolo di quello dei nostri antenati. E la domanda è se siamo davvero stati progettati per tutto questo. Cioè se il disegno biologico che la natura e l'evoluzione hanno fatto per noi era questo, cioè di rimanere seduti buona parte del tempo della nostra giornata. In effetti questo ci pone in una condizione di cattività. La città è diventata un ambiente ostile. La spiegazione, probabilmente, è sia antropologica che evolutiva. L'Homo Sapiens, quando diventa una specie - brutta notizia, non ha come intento la felicità, ma la sopravvivenza. Quindi sviluppa tutti quelli che sono i meccanismi di difesa: la paura, il senso di allerta, il senso del pericolo. Cioè tutto ciò che gli serviva per reagire a quello che era il mondo esterno. Perché vi sto dicendo questo? Perché io mi occupo del cervello. Nel nostro lavoro ci occupiamo di studiare quelle che sono tutte le sensazioni ed emozioni che passano nel cervello degli utenti. E come veniva raccontato un attimo fa, dieci anni fa ad un convegno incontro un collega e mostra quello che è il primo elettroencefalogramma portatile. Questo strumento incredibile che ci permette di vedere, attraverso quelle che sono le nostre onde, quello che ci passa nel cervello. Sembrano informazioni di poco conto: ma fino a non molto tempo fa, di nuovo, l’elettroencefalogramma era uno strumento pieno di fili, dove la vita veniva, in qualche modo, simulata. Simulata dentro delle stanze. E da dieci anni a questa parte abbiamo cercato di utilizzare questo strumento per misurare gli esseri umani nella loro vita reale, cioè quando fanno qualcosa all'interno della loro vita. Questo ci ha permesso oggi di avere due sedi in Italia e una sede all'estero, a San Francisco, in California. E siamo diventati esperti in quelle che sono le Real Life Experiences, cioè nella misurazione di quello che è l'essere umano mentre svolge la sua vita quotidiana. Lo facciamo per diverse multinazionali, da quello che è il food fino a quello che è il fashion. Dall'automotive fino ai viaggi e altro. Ci chiedono di capire cosa passa dentro di noi mentre facciamo qualcosa. Ma cos’è che ci chiedono? Cos'è che ci caratterizza? La cosa più straordinaria che appartiene alla nostra specie: le emozioni. Le emozioni sono il regalo più grande che la natura e l'evoluzione ci hanno lasciato come retaggio. Sono, al tempo stesso, la cosa più semplice e più complicata in assoluto che noi possiamo sperimentare. Se anche solo adesso io vi chiedessi di descrivermi in una sola parola, o in pochi concetti, cos'è l'emozione? Che cosa sono? Come si sentono le emozioni? Dove si sentono? Come si sente la rabbia, da dove parte, com’è fatta? L’emozione, per essere tale, ha bisogno di due componenti: quello che è il vostro cervello - spero che qui ne siate tutti dotati, e quello che è il vostro corpo, e questi li vedo tutti. Questo ci permette di essere degli uomini e delle donne che hanno uno straordinario dono, che è quello delle emozioni. Però, c'è un però. Studiando le emozioni della gente, nel corso di questi anni, ci siamo resi conto, anche, che gli esseri umani stanno, progressivamente, perdendo la loro serenità. Ci stiamo, in un qualche modo, ammalando. Ci stiamo ammalando di quella che è la nostra stessa malattia, cioè della modernità e delle comodità che noi stessi abbiamo creato. E ci cominciano a dare una serie di problemi, che tutti conosciamo. Abbiamo imparato moltissimo di modernità, di tecnologia, di cemento, di città. E paradossalmente, il rimedio a questa malattia non è altro che una cosa estremamente semplice, e lo abbiamo visto proprio misurandolo. Immaginate una terapia. Una terapia che possa essere facile da eseguire, che è priva di effetti collaterali noti, che ha un funzionamento migliorativo rispetto al vostro sistema cognitivo, e soprattutto è priva di costi, anche se non ve la passa la mutua. E questa esiste, e si chiama natura. Da centinaia d’anni, gli uomini si curano con quella che la è natura, non è una novità. Ma la vera domanda che ci siamo fatti noi è, quale natura? Funzionano tutte allo stesso modo? Tutte le persone che stanno passeggiando in un parco, oggi, che vedono e si godono la bella giornata, tutte stanno provando la stessa emozione? Tutte le persone che vanno in un bosco dolomitico - e tanti di voi ci vanno, vanno in vacanza, vanno in campagna - Qual è l'emozione reale che provate? E soprattutto, possiamo noi cristallizzarla? In modo tale che questa emozione possa essere come trasportata a qualcun altro? Misurata, in qualche modo capita? Perché se riusciamo a capire le cose, riusciamo anche, in un qualche modo, a renderle nostre e portarle avanti. E per riuscirci, abbiamo iniziato a fare una serie di ricerche. Perché è un tema che ci è molto caro. E per farlo, di nuovo, vorrei rendervi colleghi. Siamo tutti colleghi in questo momento. Siete tutti neuroscienziati, avete ricevuto tutti la laurea ad honorem. Vi racconto come funziona il cervello. Il cervello ha tre piccole sovrastrutture che evolutivamente, una sopra l'altra, hanno cominciato a svilupparsi. C’è il cervelletto, il famosissimo cervelletto, che è la sede delle nostre, come potremmo dire, reazioni più istintive; il sistema limbico, direttamente sopra, che si è creato, e forse non tutti lo sanno, quando siamo diventati una specie, ed è la sede delle nostre emozioni. Quando abbiamo cominciato a diventare una specie, e parlare e comunicare tra di noi, abbiamo avuto bisogno di farlo anche attraverso le emozioni, e di leggerlo attraverso gli altri. E in ultimo, solo alla fine, tardissimamente, è arrivata quella che è la corteccia, che è il sistema razionale. La tanto decantata razionalità, e pensiero superiore. Arriva solo molto tardi. In realtà, a noi interessano le ultime due, quelle che stanno sotto, che in fondo sono quelle che decidono e a cui frega poco di quel che pensate. Sono quelle che quando state davanti al negozio, qui in centro, e avete il paio di scarpe - non lo volete comprare, ma in realtà quello sotto aveva già deciso che la vostra carta di credito sta per uscire dal portafoglio per andare a comprarlo. Per farlo, voglio portarvi due esempi: torniamo alla natura, vogliamo il centro. Due esempi interessanti di come funziona questa natura. E il primo di questi esempi - cioè la natura sul cervello - il primo di questi esempi è il Madagascar. Questa terra straordinaria. E in questo esempio, in questo scenario in particolare voglio raccontarvi di quando la natura selvaggia incontra quello che è l'uomo. Questa è una foto che ho scattato io, quindi per dirvi quanto sia facile scattare una fotografia oggi, ma in realtà anche quanto è bello il Madagascar. Per farlo abbiamo portato, per una settimana, un gruppo di persone, di volontari, che si sono sottoposti a questa tortura incredibile, che sono venuti con noi, e abbiamo visitato tantissimi scenari differenti: i fiumi di mangrovie - siamo stati su spiagge bianchissime, fino a foreste non ancora antropizzate. Cioè abbiamo cercato, con loro, di capire come differenti tipi di nature impattavano realmente su di loro. Siamo andati con le piroghe, abbiamo fatto delle robe straordinarie. Abbiamo cercato di vivere nel modo più consono e meno impattante possibile quella che fosse questa realtà. Per capire bene come sono stati i risultati, voglio di nuovo rendervi miei colleghi e spiegarvi come poterli leggere. Parliamo di un indice che si chiama, la dico all’italiana, asimmetria frontale, ovvero quando c'è una polarizzazione di onde in un lobo piuttosto che in un altro. Quando queste onde, in questo caso le onde alfa emesse dal nostro cervello, si trovano a sinistra dei vostri lobi frontali, gli esseri umani si è notato che hanno un atteggiamento positivo, di approccio verso quello che stanno vivendo. Quando queste sono verso destra, l’atteggiamento è negativo, di repulsione, cioè sono un po' [a disagio]. E udite udite, di tutte le esperienze che queste persone hanno vissuto in una settimana, le due esperienze a più alto tasso di, chiamiamolo, discomfort, ovvero il fiume di mangrovie e la foresta di Lokobe, sono state le esperienze che hanno gradito di più in assoluto. Detto così, sembra una cosa da poco, ma in realtà - immaginatevi la foresta. La foresta non è una roba comoda. C’erano serpenti, li ho visti davvero. Boa di sei metri che dormivano sotto gli alberi, gli insetti, umidità - discomfort. Qualsiasi cosa di umanamente - in questa stanza, voi siete seduti comodamente, In realtà è particolarmente complicato. Eppure, guardate, è stato il risultato più eclatante. Abbiamo cercato di indagare a fondo, e capire che cosa sia successo nel loro cervello, mentre stava nella foresta. E questo lo facciamo grazie a due indici. Il primo è il carico cognitivo, cioè quanto sforzo la loro parte razionale ha cercato di mettere per capire, comprendere l’ambiente che gli stava intorno. E l'altro, invece, il coinvolgimento, l’engagement, cioè la loro capacità di sentirsi a proprio agio. Entro la prima parte del loro tempo, gli esseri umani - i nostri tester, in questo caso - hanno speso circa un'ora per capire dove erano. Per capire se era pericoloso, se dovevano stare all’erta o no. Vi ricordate? Il cervello è tarato sulla paura e la sopravvivenza. Ma dopo un'ora che sono nella foresta, crolla il loro impegno cognitivo, misteriosamente, e lascia spazio a quello che è, invece, la parte di coinvolgimento emotivo. Come se, ad un certo punto, il cervello avesse detto: “Ehi, tranquillo. Il massimo che può succedere è questo”. I decibel arrivano solo fino a un certo punto, gli animali li abbiamo in un qualche modo catalogati, le persone che stanno qui in un qualche modo non sono pericolose..." Ha cominciato a mettere in atto una serie di meccanismi come se si sentisse a casa. E il risultato è talmente eclatante che è riuscito a surclassare addirittura posti come questo. Questa è la bellissima Nosy Iranja. È una lingua di sabbia che collega due isolotti, che compare e scompare al ritmo delle maree, e ci tenevo molto a mostrarvela anche per sottolineare quanto dura è stata la settimana che abbiamo trascorso in Madagascar. (Risate) Vi giuro: nessuno di noi, del nostro team, voleva - una mattina abbiamo litigato per andare in spiaggia. È stata una roba veramente complicata. Quelli lì siamo noi piccolini. È una foto aerea fatta col drone. Basta spiaggie, cambiamo capitolo. Parliamo di ... miele! Di quando la natura entra nel piatto. Il miele è una sostanza straordinaria. Un regalo che ci viene fatto da questi esseri minuscoli, che - tra parentesi, una notizia che ho letto ieri: il 50 percento del raccolto di miele di quest'anno andrà perduto per via del cambiamento climatico. Il miele sta scomparendo! E, in aggiunta a questo, forse non tutti qui sanno che un miele su due di quelli venduti in commercio proviene dall'estero. In Italia, chiaramente. Quindi provengono dalla Cina o dai paesi dell'Est. E il 75 percento dei mieli presenti in grande distribuzione non è miele, ma sono una miscela di zuccheri aromatizzanti, melassa, che lo rende aromaticamente simile, al miele, ma non è miele! Il 75 percento, cioè meriterebbe un talk solo questo, per potercelo raccontare. E, in aggiunta, e che lo rende ancora più complicato, è che il prodotto vero, il miele delle api, costa circa tre volte il miele-non-miele. E la domanda che ci siamo posti, ma anche diverse associazioni di apicoltori ci hanno posto, proprio in rispetto a questo problema, è: il nostro cervello è in grado, spontaneamente, di riconoscere un prodotto autentico da un prodotto che non lo è? Ovvero, siamo in grado, noi, di riconoscere un prodotto che proviene dalla natura, rispetto ad un prodotto creato in laboratorio? Quindi abbiamo preso un altro gruppo di utenti, sottoposti all'ennesimo test per vedere come funzionava, e abbiamo preso tre campioni di miele equiparabili per tipologia, di cui l'ultimo, il miele bio, è l'unico vero. E abbiamo chiesto loro di assaggiarli, e poi abbiamo chiesto consapevolmente di esprimere una preferenza, di dirci quale fosse il loro preferito, se notavano qualche tipo di differenza. Chiaramente era un test alla cieca, nessuno di loro sapeva qual era quello vero, né tantomeno lo scopo del test. E nel frattempo noi misuravamo. Quando veniva richiesto, nessuno esprime la preferenza netta per il miele vero - per il miele delle api, per intenderci. Ma guardate nella loro testa cosa è successo: l'elettroencefalogramma, cioè la loro parte più istintiva, riesce a beccare 10 volte su 10 quello che è il miele vero! Come se il nostro cervello sapesse delle cose che nemmeno noi siamo in grado di interpretare! Di più, maggiormente: è riuscito, il miele vero, a stimolare delle aree - tipo quella temporale, che vediamo qui illuminata, che è la sede dei nostri ricordi, dell'attivazione piacevole, di armonia con quello che sta accadendo, e ha mosso addirittura delle onde, chiamate onde Theta, che sono tipiche della meditazione e del rilassamento profondo. Il miele! Ed è una cosa incredibile, che nemmeno gli utenti riuscivano a riconoscere. Dove voglio arrivare con questo? C'è tantissimo là fuori da scoprire. Oggi siamo come affacciati a questo bordo enorme che ci permette di guardare un po' più in là, rispetto a quella che è tutta la situazione, tutta la Terra. E ci portiamo addosso per tutta la vita il sistema più meraviglioso e complesso che l'Universo abbia creato, che è il nostro cervello. Eppure, l'ignoranza che noi abbiamo, rispetto a questo tema di complessità, è abissale: non conosciamo nulla. E solo negli ultimi anni siamo riusciti a fare un po' di luce su quelle che sono le sue regole, i suoi sistemi, i suoi meccanismi. E la ragione di questo ritardo scientifico è presto detta: per studiare sistemi complessi servono i computer. Grazie alla tecnologia, noi oggi possiamo studiare enormi quantità di dati che prima non era possibile analizzare. In realtà è come se ci dicessimo che solo grazie alla tecnologia oggi possiamo recuperare la nostra parte più antica. Anche il contatto con la natura. Quindi il nostro desiderio, il nostro sogno, su tutto questo è che il nostro sforzo, per quanto modesto, possa essere parte di uno sforzo collettivo. Di una volontà collettiva di riuscire a vedere quali meraviglie accadono dentro al nostro cervello e quale meraviglia, nonostante quello che succede, sono gli esseri umani. Perché di fondo, cercando un po' di proteggere quello che ci sta attorno, e di amarlo, sentiremo il desidero di farlo nostro. E solo cercando di salvare il nostro rapporto con la natura e con il mondo cercheremo un po' di salvare anche noi stessi. Grazie. (Applausi) Trascrizione: claudia vettore Alla fine dell'Ottocento, un contadino delle campagne inglesi vede un bambino che inciampa, sta per affogare in questo fossato, nelle terre dove lui lavorava. E il contadino, anche se era molto freddo, decide di tuffarsi. Nonostante il freddo, nonostante la pioggia e le difficoltà, porta in salvo questo bambino, che non conosceva. Il giorno dopo arriva a casa sua il papà di questo contadino. Era un ricco signore, e dice: "Lei ha salvato mio figlio, e so che anche lei ha un figlio. Per ricambiare la sua generosità, pagherò gli studi fino all'università a suo figlio". A quel tempo era molto. Il figlio del ricco signore si laurea e scopre la penicillina. Si chiama Fleming, e salva il mondo da una terribile malattia. Anche il figlio del contadino si ammala di tubercolosi, e grazie alla penicillina di Fleming riesce a stare in vita. Questo bambino diventa grande, e si chiama Winston Churchill, e salva l'Europa dal Nazismo. Quindi, con un solo tuffo, in un fossato in inverno, questo contadino ha salvato il mondo due volte. Il senso è: noi non abbiamo idea di quanto potente sia ogni cosa che facciamo. Non abbiamo idea del risultato di ciò che facciamo. La cosa più importante è che ogni cosa che facciamo è preceduta da un atto: un attimo, un pensiero che noi chiamiamo idea. Dunque, l'idea arriva prima. Vorrei iniziare con tre citazioni molto importanti: la prima, non so se le conoscete già, ve le leggo. La prima è di Gandhi: "La differenza tra un carciofo è un fior di loto è che il primo non crede nella prossima vita". Vi leggo la seconda: "Per scegliere una mela ci vuole occhio, ma per morderla ci vuole coraggio". Vi leggo anche la terza: Lao Tsu, alcuni lo chiamano Sun Tzu, è un saggio di tremila anni fa che diceva all'imperatore cinese: "Governa il tuo grande regno come stringeresti un pesciolino, con leggerezza". Non so se le conoscete, ma sono frasi importanti, giusto? Gandhi, Steve Jobs e Lao Tzu. Ecco, sono delle cazzate: le ho scritte io, in bagno. Ora, perché ve le ho fatte vedere e perché ci avete creduto? Perché noi crediamo nel potere del brand: non è importante il prodotto che compriamo, ma il brand. Nell'intervallo ho parlato con dieci persone di voi, contenti, adesso so che state dormendo - faccio finta di trovarvi svegli - e mi hanno detto: "Sì, molto interessante" Perché sei qui? Be,' è TED. E non hanno nominato nessuno dei relatori, perché sei venuto qui per il brand. Ora, la capacità di un brand è venderti una borsa di plastica - Vuitton - e fartela pagare più della pelle. Questo è il potere del brand, e noi abbiamo bisogno di brand. Perché? Perché abbiamo bisogno di passaporti sociali: l'orologio, l'auto, le cose che compriamo parlano di noi; e noi usiamo questi prodotti, che sono diventati brand. Qual è la differenza tra un prodotto e un brand? Be', la differenza tra un prodotto un brand è che Adamo ed Eva erano solo due corpi di fango; un brand è dopo che Dio ha alitato la vita. Un brand è un prodotto che parla, un'icona, un prodotto che resta per sempre - Nike è un'icona, Apple è un'icona. Ora, il tema di oggi è contaminazione. La cosa fantastica è che per secoli "contaminatio" - deriva dal greco - aveva una valenza negativa. L'acqua contaminata è negativa. La contaminazione, fino a dieci anni fa, era qualcosa di negativo. Adesso, improvvisamente, Zucchero canta con Pavarotti. E la cucina fusion è una contaminazione, giusto? E le musiche: ci sono gruppi francesi con nome inglese che cantano tango argentino, che suonano tango argentino. Quindi siamo nel tempo dell'ornitorinco, sapete cos'è? È la prova che Dio ha il senso dell'umorismo. (Risate) È un animale che fa tutto: è un mammifero, ma depone le uova; ha le zampe palmate, però ha anche le unghie; poi ha il becco, ma morde, secerne veleno come i serpenti - è meraviglioso! Siamo nel tempo del multitasking, è la prova che [il mondo] era contaminato molto prima di noi, quindi noi abbiamo scoperto questa parola meravigliosa. Ma cosa pensiamo noi della contaminazione? Vi farei vedere un frammento, pochi secondi che ho trovato su Wall-E, per dirvi secondo me cosa noi pensiamo, veramente, della contaminazione. Se dalla regia lo fanno partire - (Video) Mamma mia, agente contaminante 100% Bene, siamo entrati dunque a pieno titolo nell'era della contaminazione. Che cosa serve ad un creativo conoscere che la contaminazione è qualcosa di positivo? Beh se noi, specie in questa stagione, ci chiediamo come mai riusciamo a mangiare la frutta, è perché qualche ape, farfalla o specialmente il vento hanno impollinato. So let's say - creative pollination, una sorta di impollinazione creativa, tanto per togliere questa velatura negativa che la parola contaminatio può avere. Dunque noi viviamo nel tempo dell'impollinazione creativa e tutti noi non facciamo altro che impollinarci. Cioè quello che è veramente successo, nella pubblicità, negli ultimi anni, è che non c'è più una entità che trasmette e una passiva che riceve, ma è cambiato il mondo, cioè siamo tutti influencer. Non dico che siamo tutti blogger, ma tra un po' lo saremo. Cioè, non ascoltiamo più, ma siamo adesso che, come Michele Serra dice, "l'ignoranza è stata sdoganata", possiamo dire tutto di tutto, che è fantastico - cioè, finalmente! Vi farei vedere quello che in realtà noi pensiamo che la pubblicità sia - di nuovo un cartone, non più Wall-E. (Video) "Credi a me, solo a me", dice Kaa al piccolo Mowgli. E quindi per anni noi abbiamo pensato che ci fossero i persuasori occulti e che noi fossimo non più soggetti operanti, ma oggetti operati; ecco, la cosa è cambiata e siamo noi che decidiamo cosa fare; Ed è un cambio culturale molto importante, perché attraverso i social stiamo dicendo cosa fare - certo siamo ancora molto primitivi, siamo all'inizio: pensate che ogni giorno, su Instagram, vengono vomitate 50 miliardi di fotografie, nella palletta di fango che noi chiamiamo Terra. Quasi tutte mostrano aperitivi. Ora, siamo abbastanza informati si può dire. Che cosa ci serve, allora, connettere la pubblicità con la contaminazione? Perché in genere, un atto creativo presuppone il due. Certo, uno può anche godersi la sua adolescenza in bagno da solo; ma in genere, in due si fa l'amore molto meglio. In due Tom & Jerry, ma anche Ollio e Stanlio, ma anche Garinei e Giovannini, ma anche chi scrive canzoni ha bisogno di uno che musica, e uno che musica ha bisogno di chi scrive canzoni. Ecco perché il nostro corpo è fatto di due, una parte emotiva e una parte razionale. Ognuno di noi è maschile e femminile, ognuno di noi è emotivo e razionale. Difatti, noi che non siamo abituati a contaminare, non abbiamo inventato l'agrodolce, che viene dall'Oriente; gli Orientali sono molto più avanti in questo. Ma ci arriviamo un po' alla volta. Noi purtroppo abbiamo una cultura che divide il primo piatto dal secondo, il nord dal sud, il bianco dal nero, e così via. Ma tra un po', se tu disegni le cartine geografiche del mondo, tra un po' le sfumature dei colori prenderanno il posto delle linee rette di divisione, perché è una palletta di fango sempre più piccola, perché noi siamo sempre di più. Ora, il senso è: ci dicono fin da bambini che dobbiamo essere creativi. Perché? Perché dobbiamo essere creativi? Perché le idee portano soldi, i soldi non portano idee. Ora noi pensiamo che ci sia una parte di popolo creativo, e gli altri no. È una vera stronzata, non è vero niente: noi tutti non solo siamo creativi, ma dobbiamo esserlo. Pensate che pur avendo tutti due occhi, un naso, due orecchie sempre, bocca, tutto simmetrico - ognuno di noi ha una conformazione diversa. Siamo sempre tutti fatti di 20.000 miliardi di cellule, tutte dotate di una propria intelligenza; ma ognuno di noi è unico, perché la natura non si ripete mai. Quindi prima di venire qui da TED ho detto: ok, vediamo i fiocchi di neve. Nossignore, non c'è un fiocco di neve, nella composizione, che è uguale ad ogni altro. Se noi dunque siamo un fatto unico - è fantastica ‘sta cosa - dobbiamo pensare, agire e muoverci in un modo unico, in un modo speciale, perché ogni volta che abbiamo un'idea risolviamo un problema. Ora tu puoi dire: "Beh, ma io non sono così bravo". Va bene, tu incontri Eve - sapete che Eve è questo robot analogico dell'ultima generazione - e tu sei Wall-E. Che cosa fai mentre lei vola e tu no? Beh, ti faccio vedere come fai a volare, quando non puoi! (Video) Cioè, non è poesia pura? Con l'estintore vola, capisci? Allora con le idee tu puoi superare qualsiasi cosa, capite? L'importanza di essere creativo sta proprio qui, cioè con le idee qualsiasi. Se noi abbiamo un negozio di fiori, ma se anche tu hai un pane, una pasticceria, qualsiasi cosa, se hai un'azienda, qualsiasi atto fisico è preceduto da un atto mentale. Per cui, quando ti invitano a TED ti dicono "devi dire qualcosa di grande". Ho due cose: la prima è che tutti noi dobbiamo dire e fare qualcosa di grande, qualcosa che nessuno ha mai fatto. La seconda è che è nata prima la gallina o prima l'uovo? Prima l'uovo, fratelli, perché l'uovo è un'idea. È nato prima il seme o il baobab? Il seme, fratelli, perché il seme è un'idea. Il tuo occhio è fatto di tre parti: l'idea; che diventa sogno condensato, cioè energia; e l'energia diventa materia. E noi siamo molto più di un corpo. Ho chiesto ad una azienda di chimica quanto costa più o meno un corpo - sì lo so, anche il vostro, uguale. Meno di due euro, perché tre quarti è acqua, poi rame, calcio, fosforo - da un punto di vista chimico, non valiamo niente. Capisci che valiamo molto di più come esseri pensanti? Ok, vi do un suggerimento, tanto per i depressi, che funziona molto meglio. Nel nostro cervello c'è una quantità di energia che basta a illuminare per una notte intera Chicago. È che non la usiamo, perché noi pensiamo "Oh, questo è troppo per me". Allora noi dobbiamo cominciare dalle piccole cose. Vedere le cose in modo creativo vuol dire elaborare un sistema creativo per pensare. Nella mia vita ho fatto il conduttore radiofonico, ho scritto dei romanzi, ho scritto dei saggi, ho fatto l'architetto, ho fatto il pubblicitario, faccio il creativo, faccio gli spot, ho fatto il regista. Ogni volta fai qualcosa che ti mette in discussione. C'è una frase molto bella di Leo Longanesi, che diceva: "La mia fantasia si è inceppata, ho bisogno di un piccolo dispiacere". Noi dobbiamo vivere più vite nel tempo della nostra vita. E ogni volta che noi pensiamo di avere paura, è come se guidassimo l'auto col freno a mano tirato, non vai da nessuna parte. La paura è esattamente il contrario del coraggio, e il coraggio è il fratello gemello della creatività. Non puoi pensare niente di nuovo se non convinci te stesso che sei un fatto unico. E allora bisogna cominciare dalle piccole cose. Ad una scuola di giapponese, di bambini, hanno chiesto - sapete, con i test abc abc abc - "Che cosa diventa la neve quando si scioglie? " Quasi tutti hanno detto..? - Pubblico: Acqua! - LM: Acqua, bravi. Promossi. Qualcuno ha detto "ruscello", "cascata". Un bambino ha detto "primavera". È stato bocciato, ovviamente. (Risate) Ecco, noi dobbiamo essere come quel bambino. Noi siamo un fatto unico, irripetibile; ed è una cosa fantastica il fatto di essere qui, a parlare di creatività, non in termini astratti, ma in termini pratici. Solamente perché ognuno di noi è nato con una potenzialità assoluta. Il fatto che non l'abbiamo ancora sviluppata è perché non ci crediamo. Ma, diceva un maestro indiano, che dovremmo parlare usando parole che nessuno ha mai usato, vivere le emozioni in un modo che nessuno abbia mai vissuto; e amare in una maniera unica, come nessuno ha mai amato. Quindi non possiamo più scrivere "Mi manchi" o "Cosa fai stasera? ". Abbiate una buona serata, grazie. (Applausi) Va bene, va bene, c'è il bis. Mancano due - tre minuti: siccome siete stati bravi, vi racconto una fiaba che so che vi piace. Voi pensate che la creatività sia una cosa lontana, e pensate che sia - c'è una storia bella, che potrebbe piacervi, che viene dall'India: si intitola "La donna perfetta". Ora, noi pensiamo che vogliamo la situazione migliore per essere creativi, giusto? La temperatura giusta, il tavolo giusto, la carta giusta; e diamo sempre la colpa alla tela, o al rumore, o alla radio. E c'era un tizio che diceva all'altro, "Senti, voglio trovare la donna perfetta", E questo diceva "figurati, non esiste nel pianeta una donna perfetta". Ma questo diceva: "Da qualche parte, sono sicuro che c'è una donna brava, bella, buona, intelligente, carina" E l'amico diceva "avanti, perderai tutta la tua vita non la troverai mai", ma questo diceva "Sono sicuro che la troverò. Girerò tutte le città, girerò tutte le nazioni; alla fine troverò la donna perfetta, perché sono sicuro che esiste". Ed è partito, e sono passati anni, anni, anni. Quello che è rimasto lì nel villaggio, un giorno, da vecchio, con la barba lunga, vede arrivare il suo amico, gli corre incontro e gli chiede: "L'hai trovata la donna perfetta?". E questo gli risponde: "Sì, alla fine l'ho trovata. Ma lei voleva un uomo perfetto. (Risate) (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella Io sono questo strumento. Manca ancora qualcosa perché io possa farlo, ma arriviamo tra un attimo. Ci sono dei musicologi che dicono che la prima volta, in tempi preistorici, quando un uomo ha scagliato la prima freccia e ha teso un arco, ha inventato l'arpa, che è l’Arco musicale. Ecco: questo strumento, ovviamente, lancia suoni, non lancia frecce. Suoni che possono commuovere. Nella storia abbiamo Orfeo, che mitiga gli animali, Davide, che mitiga l'animo dell'uomo. E sono eccezioni dell'arte. Ma a tutt’oggi lo strumento, in pratica, conserva questa sua anima primitiva. Ma cosa succederebbe se noi, invece, volessimo cambiare la sua immagine? Che è molto standardizzata, perché tutti abbiamo un immagine dell'arpa, essendo così unita alla storia dell'uomo? Eh, succedono delle cose particolari. La prima è che muoviamo la mente, cambiamo la nostra immagine, e questo è sempre interessante. La seconda cosa, invece, è quella di lavorare sul suono, e quindi spostare un po' più in là il suono che voi avete in mente o che avete sempre sentito dello strumento. Ed è quello che sono qui a fare oggi, mostrare cosa succederebbe se si uniscono delle cose antiche e moderne, e quali sono le differenze. Sul suono è bello lavorare, perché è la materia di cui siamo fatti, anche, credo, noi. La vibrazione è l'universo, è il tutto. E quindi il musicista ha una grande responsabilità a maneggiare questa cosa. E il primo brano che vi suono, infatti, è proprio su questo. Si intitola: “Tempio del suono”. È un brano di Roberto Cacciapaglia, lui lavora molto su questa accezione magica, sul potere del suono. Cercherò di farlo anch'io, con la mia visione di questo brano. E quindi vi invito ad entrare nel tempio del suono. (Applausi) (Applausi) Grazie. Sempre per “What If..” c'è anche un altro brano. È un "What If..." un po' diverso da quello di prima, nel senso che qui si parla di un brano molto famoso del '900: “Adagio for strings”, di Samuel Barber. È un brano che penso sia incluso in tutti i “Best-of” di musica classica. E qualche anno fa, però, un DJ olandese, che è uno dei più famosi al mondo, si chiama DJ Tiësto, ne ha fatto una versione pop. E così un brano di musica classica per archi è diventato uno, è stato proprio votato, come uno dei brani dance più belli di sempre. Ecco, io ho pensato di farvene una versione per arpa. Che mi sembra uno strumento molto dance, come potete vedere. (Applausi) How many roads must a man walk down before you call him a man? How many seas must a white dove sail before she sleeps in the sand? How many times must the cannonballs fly before they're forever banned? The answer, my friend, is blowin' in the wind, the answer is blowin' in the wind. How many times must a man look up before he can see the sky? How many ears must one man have before he can hear people cry? "How many ears must one man have?" "Quante orecchie deve avere un uomo prima di sentire gli altri che piangono?" Su questo verso mi sono sempre fermato, cantando "Blowin' in the Wind". Credo che si fermasse bene anche lui, quando la cantava. Quante orecchie abbiamo, quante orecchie dobbiamo avere? "Se gli dei ci hanno dato due orecchie", diceva un filosofo, "e una bocca sola, forse una ragione ce l'avevano". E invece noi pensiamo che --sì, ci alleniamo per parlare, per scrivere-- vi assicuro che tutti gli speaker che ascolterete qua, ci siamo impegnati. E invece pensiamo che per ascoltare basti stare lì. "Ascolto" è una parola impegnativa, è una parola difficile. Per ascoltare bisogna concentrarsi, impegnarsi, sollevarsi, un po' come volare, bisogna sollevarsi, bisogna spostarsi, bisogna andare da un'altra parte, bisogna voler cambiare. Siccome 'ascolto' è una parola di 7 lettere, come vedete dai puntini, forse intuite che sto per costruirci su un gioco di parole. Da un linguista questo ci si può aspettare. Sette suggerimenti che voglio proporvi saranno scanditi dalle 7 lettere di questa parola per ascoltare in modo efficace. Il primo. A: Ascolta per ascoltare, e non per rispondere o per giudicare. Beh, pensate all'evento Bob Dylan; so che iniziare con Bob Dylan non è la cosa più popolare, di questi tempi, però qualcuno gliel'ha chiesto? Qual è la sua posizione? Gliel'ha chiesto perché si è comportato così? No, siamo stati, dopo i primi momenti di latitanza, prontissimi ad attaccarci un'etichetta: prepotente, arrogante, chi si crede di essere? Poi, quando ha dichiarato: "No grazie, scusate, molto gentili, quel giorno lì ho da fare", si sono scatenate polemiche: "Ho da fare" si dice quando ti invitano per il raduno dei compagni di liceo, no? Dicevo: "Ho da fare..." Non si fa così. Magari si sente inadeguato. Non lo so, però non gliel'abbiamo chiesto, e questo è quello che facciamo di solito. Noi ascoltiamo pochissimo. Ascoltiamo quel tanto che serve per metterci un'etichetta. Credo che lo stiate facendo anche voi, lo facciamo tutti. "Ah, quello lì com'è vestito!" "Ah, cosa c'entra la chitarrina?" "Ah, 'sta parlata milanese!" "Oh, ero capace anch'io!" Ecco, qualunque cosa accada qui, velocissimi siamo nel metterci un'etichetta. Oppure, ascoltiamo quel tanto che ci serve per rispondere. Pensate a una riunione di lavoro. Parla uno, parla l'altro, parla l'altra. A un certo punto mi parte l'embolo e io comincio a preparare la mia risposta, non ascolto più gli altri. O a una conferenza, quando dicono "Poi ci sarà spazio per le domande". Io preparo la mia domanda e non ascolto quello che dicono. Ascoltare per ascoltare, e basta, è il primo allenamento. Che vi propongo. Poi c'è la S di Ascolto: ascoltiamo Solo parole? Ci sono un sacco di altri elementi che ci possono aiutare nell'ascolto. Sono tre i canali attraverso i quali noi esprimiamo quello che abbiamo dentro. Le parole: congiuntivi, verbi, nomi e aggettivi. Poi abbiamo tutta la parte fonetica, prosodica, dicono quelli che parlano bene. I suoni, il timbro della voce, il tono della voce. Se hai un timbro come Gassmann, come Proietti, come Lilli Gruber, sei avvantaggiato. Se ce l'hai come la Iervolino, sei un po' più in difficoltà. Mario Giordano: con quella voce lì bisogna impegnarsi, tanto. Però se io ho una voce alla Gassmann e comincio a parlare con questo tono vado avanti 10 minuti-- dormi anche con lui! Quindi in certi punti bisogna andare molto in su e in altri punti molto in giù. In certi momenti bisogna accelerare per concentrare l'attenzione e in altri momenti le persone rallentano. In certi momenti si fanno delle pause. Pensate che buco nello stomaco, quando sei davanti a un medico che sfoglia le tue analisi e a un certo punto-- Comincia a partirti un'ansia! Se avete una persona che amate, e anche nelle relazioni interpersonali, potreste fare un esperimento sull'effetto di una pausa. Potreste prenderla, a bruciapelo, senza avviso, scuoterla e dirle: "Dimmi la verità! Dimmi la verità! Mi ami?" E questo-- "Sì!" Ecco, quando uscirà la parola che ti aspettavi, che cosa che è girato dentro? E poi c'è tutta la parte fisica, no? L'abito, il sorriso, la postura. Pensate ai gesti. Ss io vi dicessi adesso: "Abbiamo una grande opportunità". Cioè vi dico la parola "grande" e con le mani faccio un gesto piccolo, quanto vi eccita? "Sono molto felice di essere qui oggi a TED". Non ci credete! Se vi dico "Sono molto felice!", potete crederci. Allora il secondo allenamento: ascoltiamo le parole e ascoltiamo un sacco di altri elementi che stanno intorno. La C, 'Certe' parole. È opportuno ascoltare in particolare certe parole: quali sono? Abbiamo un'infinità di parole nelle nostre lingue. le parole dei dizionari, quelli alti così. 465.000, il dizionario più ricco: sono 7 volumi, o 6, non ricordo bene. Perché contiene queste, più le parole dei cosiddetti DIS, dizionari italiani speciali, quelli di settore. Il medico, il giuridico, l'assicurativo, il bancario, lo sportivo. Pensate a come parlano gli informatici: Zippalo, droppalo, backuppalo, downloadalo. Tu lo downloadi, lo printi, lo flagghi, lo ri-uploadi e lo forwardi. Tra di loro si parlano perfettamente, si capiscono. Pensate che disastro avviene se io dico una parola in un mio DIS e tu la leggi nel tuo DIS. Non so, 'premio'. Io intendevo la coppa perché sono uno sportivo tu intendevi il pagamento della polizza. Positivo e negativo qui dentro vogliono dire quello che dicono: "Com'è andato il TED? Molto positivo!" Eh, sarete contenti! In fondo a un'analisi medica non sono sfumature, è il contrario. Settimana prossima, se voteremo, voteremo sì per dire sì e no per dire no, ed è un'eccezione, perché di solito i referendum fanno il contrario. Allora, di questa infinita mole di parole con un sacco di ambiguità, noi circa ne abbiamo 250, che sono chiamate le nostre "hot words", le parole che ci scaldano il cuore. E di queste una cinquantina sono chiamate le nostre "key words", le parole chiave, quelle che il cuore ce lo aprono o ce lo chiudono. Se c'è qualcuno di voi che si chiama Alessandro come me, quando ci presentiamo, vi sarà capitato: "Alessandro. Anch'io!" Però la prima roba che ti arriva in testa sei tu, o come i tuoi figli, come le persone che ami. Se riuscissi a vedere alcune teste canute tra di voi, saprei che per esempio la parola "Fornero" ad alcuni di voi magari cambia la temperatura. Allora, quanto è utile quando io ascolto una persona riconoscere le parole che danno energia, vigore: amore, salute, onore, libertà. Le parole sulle quali le persone mettono enfasi. Riconosciamole e trattiamole con la massima cura. O: "O" è una parola che genera un bivio. Mangi questo o mangi quello? Preferisci stare qui o andare altrove? Congiunzione disgiuntiva. Siamo sicuri che quando ascoltiamo un racconto, di qualcuno, ascoltiamo il racconto? Oppure lo ascoltiamo nella nostra percezione, nei nostri pregiudizi, nella nostra rappresentazione. Mettete qui una cosa, qui un'altra e qui un'altra ancora. Qui ci sono i fatti della vita. Una partita di calcio, una guerra, un atto d'amore. Qui c'è la mia percezione, e qui c'è quello che vado in giro a dire sul tema. C'è gente che confonde questi tre piani. C'è gente che pensa di pensare sempre il vero, di avere la verità in tasca. Gente che pensa di dire il vero. C'è gente che pensa di dire sempre ciò che pensa. Conoscete molta gente che dice: "Ah io non ho peli sulla lingua, dico tutto quello penso". Se sei così vattene su un'isola del Pacifico, butta via le chiavi e non far danni in giro! Cioè, quando avevi sei mesi potevi dire tutto ciò che pensavi. Pensate ai bambini di 6 mesi, finita la pappa vengono presi, messi sulla spalla, coccolati e la mamma gli dà delle pacchette, acciocché il bambino manifesti al mondo la sua felicità. E quando la manifesta la mamma lo prende: "Amore mio, tesorino". Quando ha 14 anni, quel cristo lì, dovrebbe aver filtrato che tra ciò che si sente e ciò che si dice o si manifesta-- Allora, distinguiamo la realtà dal pensiero sulla realtà, dalla rappresentazione linguistica. E mettiamoci le nostre tare. L sta per Logica, strutture logiche. Cos'è l'analisi logica? È l'analisi delle sequenze delle parole dentro una frase. Un giorno, in un convento, un novizio chiese al suo priore: "Padre, posso fumare mentre prego?" E fu rimproverato, castigato come il peggiore dei peccatori. Un minuto dopo, un altro novizio chiese allo stesso priore: "Padre, posso pregare mentre fumo?" E fu lodato per la sua devozione. Ora, la storiella vi sembrerà anche stupidina, ma fumare mentre prego e pregare mentre fumo è la stessa roba, è la stessa cosa. La differenza sta nella percezione dell'altro. Ci sono persone che prima di raccontarti una cosa devono farti le premesse. Quelli che dicono: "Guarda, ti devo dire una cosa ma prima devo farti una premessa". No, la premessa no! Dimmi la cosa! O viceversa, quelli che te la sbattono sul muso e tu avevi bisogno delle cause che hanno generato quell'effetto. Se un medico dice a un paziente: "Signor Mario, o Giovanni, la situazione è piuttosto grave, ma per fortuna l'abbiam presa in tempo e siamo ottimisti per il futuro". Oppure dice: "Per fortuna l'abbiamo presa in tempo e siamo ottimisti, ma la situazione è piuttosto grave". È o non è la stessa realtà? Sì. Quello che cambia è la percezione; allora, le sequenze logiche, causa ed effetto, effetto e causa, passato, presente, futuro, futuro, passato, presente, sono il significato che le persone danno a ciò che hanno da dire. Ascoltiamole, senza giudicare, riconosciamole e apprezziamole. Penultimo allenamento: ascolta anche Tra le parole. La T sta per Tra e anche per Trans, che vuol dire: oltre. Tra e oltre, le parole. Per esempio, in questo sono fantastiche le mamme, le mamme sono cintura nera del 'leggere tra le parole'. "Com'è andata a scuola, oggi?" "Ehm.." Ecco, da quel "Ehm.." la mamma comincia a scavare. "Ehm" nel senso che ti ha segato, "Ehm" nel senso che l'hai saltata, nel senso che non c'era il prof. Però le mamme sono mosse dall'amore, nel fare un'indagine. Lo fanno anche gli investigatori, con sistemi poliziotti, con sistemi un po' più coercitivi, lo fanno gli psicoanalisti. Andare tra e sotto le parole, per ascoltare, aiutando la persona che parla, magari facendo delle buone domande. Per esempio: "Sono spaventato". Da cosa sei spaventato? Da quando sei spaventato? Come sei spaventato? In che modo? Dove hai sentito che eri spaventato? La domanda "perchè?" non sempre è una buona domanda. "Non voglio venire fuori con voi". "Perché?" "Perché no!" La domanda "perché?" spesso genera una chiusura, invece girandole intorno si riesce ad andare sotto, dentro, intorno alle parole e far venir fuori qualcosa di più significativo. E l'ultimo punto, la "O" di Ascolto vi richiede una cosa un po' strana, vi chiedo di mettervi in fondo a questa frase e leggerla al contrario, come si fa di solito quando si atterra in un volo. Si pensa: "Quanta strada ho fatto, da dove son partito". Leggetela al contrario: "Once upon a time". "C'era una volta". "Il y était une fois". "Había una vez". Tutte le favole iniziano con questa formula, che è la narrazione delle narrazioni; le favole sono le storie per eccellenza. E la gente racconta storie. Ascoltiamo i racconti delle persone, che non sono solo i fatti, sono il valore che le persone attribuiscono a quel fatto. Se io dovessi raccontarvi qualcosa su questa penna, vi direi che è di plastica, ha un po' di metallo, però vi direi il fatto. Se vi raccontassi che cosa rappresenta per me, dal fatto che io la tenga qui e non nel mio astuccio, un'idea può venirvi. È il valore, la persona che me l'ha regalata, il significato che attribuisco. Le persone non fanno l'amore o la guerra per i fatti. Fanno l'amore, la guerra, per il significato che attribuiscono ai fatti. E quindi ci sono persone che ti raccontano la visita che hanno fatto dal medico o il film o il TED che hanno visto e persone che ti racconto le storie che vorranno vivere in futuro. "I have a dream". Martin Luther King ha raccontato sotto forma di sogno, cioè una storia al passato, un obiettivo, sapersi muovere tra passato e futuro è il valore delle narrazioni. Ascoltiamo con amore i racconti delle persone, perché è veramente il maggior atto d'amore che possiamo rivolgere a una persona, ascoltare le loro storie. E siccome ho la sensazione che mi abbiate ascoltato, lasciate che vi risponda. Grazie. Chi è il vero Francesco? Chi è la vera società? Chi siamo noi? Chi siete voi? Questa è la domanda, davvero, che continua a risuonarmi dentro sempre, sempre, sempre. Da lì - io arrivo da una terra, da una valle, dalla Valtellina - da lì ho guardato la natura. Tutti noi abbiamo sempre la natura attorno. E la natura ci si può ispirare. Ho cominciato a chiedermi, anche, chi è una vera pianta di mele? Chi è, cosa fa, una pianta di mele? Cosa produce una pianta di mele? E la cosa interessante è che ho capito che una pianta di mele produce mele, da un punto di vista umano. Però, ho anche visto che se la pianta di mele guarda la vera essenza della pianta di mele, la pianta di mele fa anche un'operazione, che è quella di assorbire anidride carbonica, per poi rilasciare ossigeno. A questo punto, chi è la vera pianta di mele? È solo colei che dà delle mele, oppure è colei che fa, anche, questa operazione di assorbire per rilasciare ossigeno? Chi sono quindi, veramente, io? Sono qualcuno che lavora secondo degli schemi sociali, oppure sono qualcuno che fa anche qualcosa di più? Al che, ho cominciato a ragionare su quelli che sono gli schemi sociali. E ho cominciato a scoprire una cosa che per me è super interessante. Ho cominciato a vedere che il mondo è pieno di regole rotte. Delle regole sociali rotte, delle regole di cooperazione rotte. Ho cominciato a pensare, quindi, che le regole rotte dovevano essere rotte. Quindi ho cominciato a mettermi, come mantra mio, il fatto di rompere le regole che erano rotte. E quindi, la pianta di mele non [deve] solo produrre mele, ma anche produrre ossigeno. Di fatto, nessuno ha istruito la pianta di mele a produrre ossigeno, lo fa da sola. Quindi, la pianta di mele sa veramente chi è la vera pianta di mele. Io, insomma, ci sto un po' pensando su chi è il vero Francesco. Poi, nella vita, ognuno di noi si fa un po' i conti su quello che gli succede. Chi va a fare un lavoro, piuttosto che un altro. E io mi sono trovato, in qualche modo, a capire, a fondare aziende, condurre aziende. E mi sono trovato sempre ad essere a capo di qualcosa. Da lì ho detto: Ma qual è il vero senso di quello che facciamo? Dov'è? Chi siamo, noi? E guardando le montagne, ho cominciato a pensare, mi sono visto come quello che raccoglieva cuore, a un certo punto, che è l'ossigeno che viene prodotto. Guardando le montagne della mia cara, carissima valle ho cominciato a dire: Guardando la cima, la cima è un po' il posto di questa montagna su cui io voglio andare. È un po' come se fosse il mio obiettivo. Se voi chiedete a un alpinista che cosa vuole fare nella vita, vuole andare in cima alla montagna per scendere. A questo punto, nell'organizzazione, ho detto: "Qual è l'organizzazione? Qual è la cima della nostra organizzazione? Chi siamo veramente noi?" Perché siamo un'ottima organizzazione che produce delle ottime mele. Non facciamo mele; però produciamo ottimi servizi, ottimi prodotti, il mercato ci riconosce che siamo molto bravi. Ma qual è il nostro vero proposito? Chi siamo noi veramente? E che cos'è l'organizzazione veramente? E da lì abbiamo cominciato a darci collettivamente delle risposte, e quindi abbiamo cominciato a capire, a darci un senso, a dare il senso all'organizzazione, all'azienda nella quale tutti noi lavoravamo. O, come mi piace di più pensare, all'azienda nella quale tutti noi serviamo. Noi siamo servi del nostro vero essere. Perché noi vogliamo pensare che cos'è il futuro. Tanti mi dicono, "Dovremmo lasciare un futuro migliore". Dobbiamo lasciare un futuro migliore? È una domanda? Secondo me, no. Secondo me dobbiamo lasciare un presente migliore, perché, se ci pensate bene, tutti noi oggi siamo qua. Io sono in piedi su questo punto rosso, voi siete seduti, e ci troviamo in una condizione in cui qualcuno domani si risiederà o ritornerà in piedi su questo palco. È come se io, in questo momento, stessi già frequentando il futuro di qualcun altro. Ma allora io devo pensare al suo futuro, e quindi proiettarmi da quella parte, oppure devo pensare che questo punto rosso, e la vostra sedia, in qualche modo deve essere preservata, deve essere vissuta bene? E quindi deve essere lasciata, perché quello è già un futuro in prestito che avete da qualcun altro. Allora se io comincio a pensare che è in prestito da qualcun altro, comincio a capire che, come qualsiasi prestito che io ottengo; vado da una banca a chiedere dei soldi in prestito, li devo ridare indietro. Quindi questo qualcun altro che arriverà dal futuro mi darà, dovrò consegnarli il suo futuro, perché ce l'ho in prestito. Una banca, generalmente, mi chiede degli interessi attivi, e quindi dovrò dare indietro anche degli interessi attivi. È questo il senso di quello che devo fare: quindi non devo costruire un futuro migliore, ma devo costruire un mio presente migliore. È solo con quell'azione lì che riconsegno il futuro di chi verrà dopo di me su questo palco, di chi verrà dopo di voi su quelle sedie e chi verrà dopo di noi. È davvero sistemico. È sempre un discorso più grande, di chi arriverà dopo di noi per trovare il mondo. Se ci pensate, ci sono grandi artisti, pensiamo al David di Michelangelo. Sono opere d'arte che riescono a resistere centinaia di anni, e quindi riescono a prendere, hanno preso in prestito tutto il futuro e lo stanno riconsegnando. La magnificenza dell'arte. Ora pensate come cambia il sistema se un'azienda comincia a ragionare con questo termine, che ha in prestito un futuro. Pensate alla relazione che c'è con un cliente. Consegnate solo delle mele al cliente, o consegnate anche l'impatto che andrete a produrre per costruire quelle mele? I clienti ti scelgono anche per quel motivo. Chiaramente dovete saper fare delle mele buone al mercato attuale, quindi non potete far spendere dieci volte tanto per le mele. Ma pensate all'azienda: l'azienda sta servendo, l'azienda, assieme ai clienti, stanno servendo un proposito evolutivo. E quindi cosa fa questa organizzazione? Questa organizzazione sa perché lavora. L'organizzazione diventa una piattaforma nelle quali le persone si possono sviluppare, evolvere, possono trovare se stesse. Questo è il senso di un'organizzazione, quindi ha senso avere una gerarchia all'interno dell'organizzazione, ha senso avere qualcuno che ti dice cosa tu devi fare? No, lo sai già. Perché tu sai che vuoi trasformare CO2 in ossigeno, producendo mele. Tu sai questo, quindi tu sai che ti devi muovere in quella direzione, perché costruirai un impatto su un futuro che ti è stato dato in prestito. Quindi un'azienda può essere auto-organizzata, un'azienda può essere un organismo vivente che continua giorno per giorno ad apprendere e imparare. Questo è il senso di quello che sta succedendo. Questo è il senso di come, se io riesco a capire chi sono, chi siamo veramente, riesco a fare. E da lì, chiaramente, c'è il consiglio d'amministrazione di un'azienda. E che tipo di leadership deve avere un consiglio? Pensate: stiamo scendendo da quella mia montagna, scendo dalla mia cara valle. Un amministratore delegato è al servizio del proposito evolutivo dell'azienda. Non è il capo. Il capo è il proposito, è quello che noi tutti vogliamo fare. E tutto il resto va al servizio di questo proposito. Si parla di servant leadership. È così, anche il capitale. Ora, in Italia siamo fortunati, perché abbiamo le società benefit che sono lo strumento che ci permette di fare questo. Abbiamo una certificazione B-corp, ecc. Quindi, il punto vero è che le aziende diventano dei posti, delle piattaforme in cui le persone si possono risvegliare, in cui le persone possono trovare se stesse, in cui le persone danno un senso al lavoro, oltre il compenso. Il pane lo paghiamo, quindi il compenso è ragionevole. È normale, che una pianta di mele produca mele. Non mettiamolo in discussione. Ma il punto importante è che dobbiamo cominciare a capire che noi impattiamo nella società, perché abbiamo un futuro in prestito da qualcuno. Quindi, le funzioni sono tutte le funzioni di un'organizzazione tradizionale, e sono all'interno di tutti. Io sono un po' HR, ufficio del personale; io sono un po' CFO, finanziario, io sono un po' di tutte le parti. È chiaro, se tutti noi stiamo servendo un proposito posso condividere con voi tutte le informazioni per arrivare a questo proposito. I salari possono essere trasparenti, il bilancio mensile può essere trasparente. Il budget può essere a disposizione di tutti, di tutti quelli che, attraverso l'azienda, vogliono cambiare il mondo. Pensate se l'ufficio del personale è all'interno di ognuno di noi che assume le persone in un'azienda: che serve un proposito - ma fa mele, ricordiamoci, fa mele. Se io sono in quella condizione, io cosa voglio? Io voglio che le persone - se io volessi assumere qualcuno che deve lavorare con me, voglio che quella persona sfrutti l'azienda come il luogo in cui quella persona si può sviluppare. Quindi chiederei a questa persona, per prima cosa: so che tu sai gestire le mele, so che tu sai potare, ma voglio anche capire se tu vuoi veramente venire a sviluppare te stesso. Ed è qua, un piccolo pensiero perché quando si pensa in maniera imprenditoriale si comincia a ragionare e a cominciare a pensare a che cos'è fare scaling. Un'azienda deve poter scalare. Anche l'impatto che produce l'azienda deve poter scalare, deve potere andare e diventare esponenziale. Tutto questo movimento delle Exponential Organization, che dice: "Dobbiamo fare cose". E la parte importante che vi voglio dire è: pensate che dobbiamo trovare un sistema, e dobbiamo continuare a rompere delle regole che sono già rotte. E pensate quando andate a trattare con un procurement, con un ufficio acquisti. Andate a trattare, e l'ufficio acquisti la prima cosa che vi chiede è uno sconto. E vi dice: io con voi, però, voglio avere una relazione a lungo periodo. È come se io incontrassi una bellissima ragazza, la guardo e dico: "Io ti voglio sposare, ma puzzi". (Risate) E quindi la relazione è strana, perché io ti voglio sposare ma, insomma, c'è un problema da fissare. Ma se è una relazione a lungo termine, stiamo già trovando una soluzione. Questo è quello che succede normalmente: io vado all'ufficio acquisti, e l'ufficio acquisti mi dice sempre: "Ah guarda, noi volevamo, capiamo la tua fornitura, le tue mail, eccetera eccetera, però insomma, i tuoi soldi che mi chiedi, che erano 100, saranno 80 perché per noi è 80". Da lì io ho cominciato a pensare: "Ah cavoli, è dura questa cosa qua, è come se io volessi stabilire veramente, una relazione a lungo termine, ma non ci riesco". Allora la parte che ho cominciato a ragionare, pensandomi parte di un sistema; tutti noi siamo parte di un sistema, tutti noi facciamo parte di un sistema. E se siamo parte del sistema dobbiamo cominciare a pensare che, in maniera mutualistica, dobbiamo aiutare l'altra parte a far che cosa? A fidarsi del sistema; e di [con]verso, anch'io dalla mia parte, anch'io a fidarmi dell'altra parte. Quindi arrivare a concepire che l'altra parte ha ragione. Quindi la sua quantificazione è giusta. E quindi il punto è: ci sono due pesi, due taglie della t-shirt per lo stesso corpo. Chi di voi non ha due magliette di taglie diverse, però che calzano nello stesso corpo? Ognuno di noi ce le ha. Perché? Perché sono due pesi, due taglie e due pesi, per lo stesso corpo. Allora la parte importante, realizzando questo, è che anche il nostro cliente ha ragione. Quindi la sua valutazione è la sua valutazione, la sua percezione di valore. Ah, è super interessante questo argomento, se comincio a pensarlo, e dico: "Lo sconto di per sé era una regola che era rotta". Perché è normale chiedere lo sconto; ma perché è normale? Nessuno lo sa chiedere, è rotto. Il punto importante, però, è che quello sconto lì è un punto sul quale io posso ragionare. È un punto sul quale io, assieme al cliente, posso fare un ragionamento in più, perché, ricordiamoci, io voglio espandere l'impatto, il bene che io voglio produrre rispetto al mio proposito, rispetto alla cima della mia montagna. Quindi cosa posso fare? Posso trasformare questo concetto di differenza di prezzo e costruirla come se fosse una scommessa. Quando vado al casinò, e faccio una scommessa pensando di vincere tutto, e quindi pensando di prendere questa scommessa, questi soldi di differenza, e dire: "Noi li vogliamo scommettere per il nostro proposito evolutivo, perché vogliamo amplificare il 'chi siamo noi'. Se ci pensate, io sono partito da quando avevo 13 anni a chiedermi chi sono io veramente. Poi, all'interno dell'organizzazione in cui ho vissuto, con i miei colleghi, ho sempre detto: "Chi siamo noi veramente?" E a questo punto, con i clienti e anche i fornitori, e tutti i portatori di interesse, ho chiesto: "Ma noi chi siamo veramente?" Chi siamo e, ancora di più, qual è il senso del nostro lavoro? Perché dobbiamo lavorare assieme? Perché io ti devo fornire le mele? La cosa interessante è che, ragionando in questi termini, anche corporate grandissime capiscono e dicono: "Vero, stiamo facendo qualcosa d'importante". Quindi puntiamo questi soldi, come se fosse una scommessa, e dichiariamo una interdipendenza tra le due parti. Quindi dichiariamo che queste due parti sono tra di loro interdipendenti, per costruire, o per riconsegnare, un futuro a qualcuno che verrà. Per quello che vi dicevo. E quindi il punto importante è riuscire a stabilire, rispetto a una lingua comprensibile, e siamo nel 2019, ce l'abbiamo - abbiamo la ESG, abbiamo gli SDG goals, con i sub-goals, con i target, abbiamo il mondo delle Benefit Corporation. Abbiamo una struttura legale, di Srl, Sb, Spa, Sp, che mi permette di dire che io posso seguire un proposito evolutivo. Dichiariamoci per come noi vogliamo lasciare impatto nel mondo e andiamo. Un esempio? Potremo commissionarci con un cliente, magari un'assicurazione o una banca, e dire: "Vedo che tu produci tanta carta per i tuoi elaborati; facciamo così, prova a ridurla. E se tu la riduci, io questa cifra la scommetto assieme a te sul fatto che tu riuscirai a ridurre carta". Ridurre carta, per la maggior parte delle volte, oggi vuol dire tagliare alberi, vuol dire impattare. Non li vedo chiaramente gli alberi, qua: però, se penso a questo futuro che devo riconsegnare, magari un giorno li vedrò anch'io, quegli alberi che avrò segato. E pensate che cosa interessante se poi ci aggiungo anche l'ingrediente legale e quindi dico: "Caro cliente, o caro fornitore, posso fare la stessa cosa, anche con un fornitore, su un fornitore posso andare a creare una, a chiedere di rendere le sue persone più felici. La felicità si misura, si chiama psicometria. Quindi io posso fare delle survey settimanali per misurare la felicità. Io posso andare a mettere queste clausole, questi sconti, si chiamano sconti condizionati. È una regola rotta, lo sconto condizionato, i rebates, Posso andare, mettere questo sconto condizionato che dice: "Caro cliente, caro fornitore, se non si applica, se tu non fai azioni in cui le tue persone sono più felici, in cui tu tagli, usi meno carta, perché ti mando il file via PDF, io ti devo chiedere indietro quei soldi, perché la scommessa l'abbiamo persa". E cosa farò di quei soldi? In maniera assolutamente trasparente, perché tutti stiamo servendo un proposito, li userò per ricolmare, per ridare indietro quello che stiamo privando come futuro di chi viene. Questo lo chiamiamo accordo di interdipendenza in cui tutti assieme riconosciamo, tramite un contratto, che siamo parti dello stesso sistema. Con questo, quello che voglio dirvi è che con le nostre azioni, se continuiamo a vivere seguendo le regole, e non cerchiamo di mettere in discussione, certe volte, delle regole; non dico di violarle, dico semplicemente di rielaborarle, di digerirle, abbiamo un grandissimo - lo stomaco è un grandissimo apparato digerente, e possiamo veramente essere dei grandi digestori. Quindi, se noi non cominciamo a vedere queste regole, se noi non cominciamo a capire che impatto è, e scalare l'impatto che noi produciamo, non faremo qualcosa di efficace per il futuro. E l'ultimo messaggio che vi voglio lasciare è che ognuno di noi, con le sue azioni, produce impatto e disegna nella sua vita. L'impatto può essere positivo, neutro o per me neutralizzante e negativo. Sta a noi la scelta. Però ogni volta, nel momento in cui metto un piede avanti, produco quell'impatto. Trovando solo noi stessi, il modo con il quale noi agiamo, possiamo dipingere il mondo che vorremo. E tutti noi stiamo dipingendo. Namasté. (Applausi) Buonasera. Conoscete? Lago di Como. Io sono nato in provincia di Como, qualche anno fa. I Monti Lariani per me sono stati proprio la prima base dove iniziare quelle che io chiamerò "le riunioni con me". Quando io dovevo staccare andavo su in montagna, spesso, e dicevo "vado in riunione con me" e frequentavo i Monti Lariani. In tutti i modi, in tutte le stagioni, in tutte le condizioni. Queste riunioni con me erano riunioni di... Parlo di 13-14 anni, a volte non andavo a scuola per vedere i galli forcelli volare via... Queste riunioni erano tra creatività, tra la fantasia, tra la voglia di fare, progetti. Riunioni con la propria persona. A me piaceva, mi trovavo bene. Durante queste scampagnate incontravo spesso anche amici, conoscevi gente e, soprattutto, incontravo persone che abitavano in montagna. A me, più che l'alpinista, ha sempre affascinato il vecchietto che abitava, magari, Cioè, il vivere tutti i giorni, quello che devi fare tutti i giorni per portare a casa il risultato. A me piaceva questo, mi prendeva. E cominciavano anche le prime difficoltà. A cercare di capire, prima di dirlo a qualcun altro, a cercare di capire che mestiere è... In che professione rientra fare ciò che comporta il vivere in montagna? Non rientra in nessuna professione. Non rientra in nessuna professione. Allora, ad un certo punto, più che l'usare l'attrezzatura — l'attrezzatura non nasce per pestar neve la domenica, poi è diventata mezzo, ma l'attrezzatura nasce, prima di tutto, per portare a casa un risultato in determinate condizioni. Per andare a caccia, per procurarsi il cibo, per raggiungere un paese, gli sci... Nasce per riuscire a vivere in determinate condizioni. E a me ha sempre affascinato questo, il "vivere". Ed è la fase anche delle prime domande, perché i Monti Lariani... Questo per me sarà una tappa fondamentale. Questo è il primo 4000, a 15 anni su al Bernina. Ci ritornerò ancora più volte ed è un pò il punto fermo, quello dove partono un pò tutte le decisioni. Iniziano i primi scontri forti, perché la voglia di abitare, di vivere, di fare quelle cose era forte, ma si scontrava con una educazione e con le persone vicine. Uno dei punti fermi dell'educazione era che le cose di passione non ti danno da vivere. Prima porti a casa il risultato, poi fai quello che ti sta a cuore. Ho capito, ma a me piace fare quello. Sì, però non è un mestiere. Facciamolo diventare un mestiere. Però, ovviamente, a 16, 17 anni non hai quella presenza di porti di fronte a un modo di organizzare le cose da parte di genitori, di amici, di società, di tutto, per cui cerchi, cosa che non sono riuscito ancora oggi, cercare di far capire, di dimostrare... C'è ancora oggi gente che viene su, dopo vent'anni che c'è la baita che conosce, che vede, che si ferma lì e pensa che tutto sia possibile grazie ai soldi. Pensa questo. Incredibile. Incredibile. Allora, ad un certo punto nascono le domande forti. Periodo dei 20, 25 anni, faccio altre esperienze, faccio altre scelte... Anche perché in una delle riunioni fondamentali di me con me, io avevo messo la razionalità come punto fermo, come riferimento, come ultima parola. Per cui tutti i progetti, le idee, vuoi fare una cosa o l'altra, la razionalità vagliava il tutto. Se la razionalità dava l'ok si faceva, altrimenti era irrazionale, non si faceva. Ad un certo punto la domanda è: alla fine cos'è vivere? A me è sempre stato insegnato: mi raccomando, crea sicurezze, perché un domani non si sa mai. Va bene... fammi arrivare a questo domani! 'Sto "domani non si sa mai", "mi raccomando, fai in modo che non ti manchi nulla". Ma allora, in una delle famose riunioni, dicevo, se ogni attimo della vita è un'incognita, io non so cosa mi succederà tra 10 minuti, ma neanche tra un minuto, se tutto il mio fare è orientato ad annullare l'imprevisto, perché lo vedo come qualcosa che può minare... Io non vivo. Perché rifiuto la vita, perché la vita è fatta di imprevisti, è fatta di attimi. Allora, più che annullare l'imprevisto, insegnami a cavalcarlo, educami a prendere dall'imprevisto quello che può andare bene per me, a non averne paura. Perché altrimenti io continuerò a creare sicurezze, ma in realtà non creo niente. A meno che uno lavori nelle assicurazioni, allora lì per forza... "Ah, sì guardi, perché può succedere". Zero, esci fuori. Ma io voglio vivere, voglio vivere. Allora: vivere cos'è? Fare famiglia, viaggiare, documentare, cercare? In una di queste riunioni viene fuori: no! Non sono queste cose, per me vivere è vivermi. Cioè, prendo il mio potenziale e me lo gioco. Prendo quello che sono, voglio vivermi fino in fondo. La capacità di sentire, di sudare, di camminare, di vedere, di ascoltare. Io voglio vivermi fino in fondo. Ad un certo punto, a 26 anni, riunione memorabile in cima al Bernina. Ormai mi conoscevano anche le cole lì in alto. Riunione memorabile in cima al Bernina, si passa dalla razionalità, via, viene destituita. Viene affidato il ruolo fondamentale alla passione, passione per la montagna. A me veniva naturale far quelle cose lì. Inutile che vado a fare un'altra cosa che non mi sento. Quando facevo delle esperienze forti, io stavo in giro, davo una mano a chi incontravo nelle baite, stavo bene. Tornavo a casa e non è che stavo male, perché facevi delle cose, facevo bene delle cose, aiutavo anche mio padre... Ma star bene era un'altra cosa. Quando senti che il motore gira è tutta un'altra cosa. Allora in cima al Bernina i "se" e i "ma" sono stati sostituiti da "scelgo" o "non scelgo". I "se" e i "ma" non servono a niente. Ho imparato a fare a meno dei "se" e dei "ma" in un secondo tempo, quando mi son fatto male ed ero da solo. Tu scendi, ti fai male: "Ah, però se stavo attento". Non è che elaborando 30 "se" la spalla ti va a posto. No, finita l'elaborazione dei 30 "se" tu rimani ancora con le stesse condizioni e devi venirne fuori. Allora cosa serve? Allora ad un certo punto lascio perdere i "se" e i "ma", "scelgo" o "non scelgo". Scelgo di fare una cosa, non scelgo di far l'altra. A me non interessa trovare il motivo per cui ho fatto o non ho fatto una cosa, a me interessa farla, dare forma a quello che ho dentro. Lascio il compito alla passione. È come se cambi il sistema operativo, passi da una cosa all'altra, cambi il modo di impostare le cose, cambia tutto. Vado a cercare un posto e vado a vivere lì. Ciao. "Sei esagerato". "Va bene che ti piace la montagna, però così è troppo". Ad un certo punto... Queste sono le Grigne. Sempre su in Grigna, di qua e di là, aiutare, fare e disfare... Una cosa: difficoltà enormi, perché tutto remava contro, perché era un modo, trent'anni fa, completamente... Come fai a mangiare, come fai a mantenerti? Vai a vivere in montagna perché ti piacciono quelle cose, ho capito, ma come fai? Però una cosa, sottile. Una sensazione di serenità e di libertà. Io questa non la faccio scappare, io mi aggrappo a questa e me la tengo. Dentro. Fuori c'era il mondo e il finimondo. Ma dentro una sensazione sottile di serenità e di libertà. Va bene. Ad un certo punto cerco il posto organizzandomi giorno per giorno, sto in giro quasi un paio d'anni in tenda, estate e inverno, da Courmayeur fino in Friuli per cercare il posto con almeno un'ora a piedi, panorama incredibile, acqua di sorgente, isolato, senza altre baite attorno e sole anche in inverno. Lo trovo in Valsesia, sopra Alagna, a 2100 metri di altezza. Arrivo a casa, sento mio fratello, perché poi anche lì ci si parlava e non parlava con un pò tutto il comprensorio, e dico: "Ho trovato un posto fantastico". Lui pensava una casetta fuori dal paese. Finalmente, sei in giro come un'anima in pena. Ho trovato un posto fantastico. (Risate) A 2100 metri d'altezza. La razionalità non si dà pace. Ma non esiste! Non si possono fare queste cose qua! Riunioni... La razionalità va dalla passione e le dice: "Sì, ho capito... vi porto un elemento che vi dimostra che questo non è fattibile". La fattibilità. Per fortuna che non c'erano gli studi di fattibilità vent'anni fa, sennò adesso ero in una stanzetta, altro che essere qua. Io dicevo: ma la fattibilità... Se io ho un cancello e devo passare con una macchina, io ti posso dire se è fattibile. Misuro e vedo. Ma riguardo una vita, riguardo alla persona come fai a dire se è fattibile o no? Entrano in gioco troppe variabili, troppe varianti. Non posso a priori dirti se è fattibile. Ma anche voi, penso, quando andate a fare un viaggio o a fare un giro, vi trovate con l'amico: "Dai, ci troviamo dopo così ti dico com'è andata". Perché "ci troviamo dopo"? Diglielo subito come andrà a finire. Ma non puoi saperlo, devi prima viverla la cosa. Allora la fattibilità non esiste. In questo caso. E soprattutto l'ho sperimentato con gli istituti di credito, quando devi chiedere un prestito. Allora, il commento più tranquillo è stato: "Signor Pozzi, queste cose non le facciamo". Non è che ti ho chiesto di andare in mutande in piazza. (Risate) Il commento più a favore è stato di un vice direttore appassionato di montagna: "Mi faccia sapere come va a finire". (Risate) Va bene, te lo farò sapere. Ma cosa sto chiedendo io? La razionalità, forte di queste situazioni, in una di queste riunioni dice: "Vi porto un elemento che vi convince che questa cosa non è fattibile". Questa in settembre. È sempre quella, comunque. Allora, in una di queste riunioni chiama il soldo. Il soldo entra dentro. C'è la passione, la fantasia, la creatività. Eravamo lì tutti insieme, c'ero anch'io. Il soldo dice: "Senza di me non si va da nessuna parte". Al che tutti dicono "Come?" "Io porto la fattibilità delle cose". "Se ci sono io non vi mancherà nulla". Un casino totale perché uno dice no, io non ci sto. Ma allora, tutto il resto, tutto quello che è la persona, il valore di una persona, la sua fantasia... non vale niente? Io non ci sto. Discussione incredibile, ad un certo punto, per mettere fine a tutto, ho detto: "Ok, d'ora in poi tu, razionalità, sarai a completa disposizione della passione." A completa disposizione. A completa. Organizza, fai, a completa disposizione. Tu, soldo, non sarai mai il motivo, la ragione per fare o non fare una cosa. Tu sei un mezzo. Come uso i ramponi quando c'è ghiaccio. Come uso la sega per tagliare la legna. Ti rispetto. Faremo cose insieme. Ma non sarai mai il motivo, la ragione per cui, da parte mia, vale la pena fare o non fare una cosa. Primo. Secondo, non ti azzardare a metterti in mezzo, perché tu non sei un elemento naturale. Tu sei una convenzione. Io in natura non ti trovo. Non c'è una pianta di soldi che nasce, cresce, muore. Non c'è il soldo in natura. Per cui, quando si pretende di gestire degli elementi naturali col parametro del soldo, non tornano i conti. Come fai a quantificare una carezza, un valore? Dare il valore ad uno sguardo? Non puoi. Quando si cerca di quantificare, di parametrizzare tutto col soldo, snaturi le cose e non vai più da nessuna parte. Quando uno inizia a snaturare le cose, inaridisce, che è la cosa peggiore che possa succedere a una persona. Mai vissuta come sfida, mai vissuta come reazione. Ne ho piene le scatole, vado via. Vissuta con amore. Fai quello che sei, fai quello che ti viene naturale fare. A te non pesa. Le difficoltà, comunque, rimangono fuori di te. Poi ci sarebbe tutta la costruzione della baita, perché la baita è stata costruita. Questo è in inverno, ero andato a fare Natale, perché per me era già casa, ero proprietario del rudere. Qua con la tenda, i primi lavori. Questo è il primo cane, sto smontando la tenda. Questo con le tende. Che poi c'erano difficoltà incredibili. Un direttore che mi disse: "Sì, ti facciamo il mutuo entro Natale". Io entro Natale dico all'elicottero e al materiale: "Vi pago". Non ce la facciamo perché al 18 dicembre mi chiama: "Non si fa niente". Una ditta di Belluno, che non è vicino alla Valsesia, cercava gente a mettere reti. Vado a Belluno, mi faccio assumere, per 6 mesi, finché ho fatto il mutuo con la banca, poi mi sono licenziato perché volevo fare gli interni. Sono andato a lavorare ancora quando non avevo più in tasca niente. Gennaio. Il bed and breakfast. Adesso uno può venire su, fermarsi e stare tranquillo. Il bed and breakfast nasce da un'incidente. Lusso la spalla. Sono fermo. Vado dal sindaco. Però, nel frattempo, la gente chiedeva di fermarsi per vedere l'alba. Vado dal sindaco e dico: "Io sono in queste condizioni, se do la possibilità a uno di fermarsi..." "Ben venga". Apro il bed and breakfast, ma chi mi garantisce che viene su gente? Provi. È questo muoversi tra le situazioni della vita, tra i fatti della vita che non puoi prevedere a priori. Non posso prevedere che viene su gente. Praticamente io ho la tendenza a questo obiettivo... Le cole le conoscete? Qua ero isolato dalla neve. Le cole le conoscete? Sono i gracchi di montagna. Perché, nel frattempo, la baita è stata messa a punto. Non nasce come attività ricettiva. Nasce come dar forma alla passione di una persona per cui viene messa a punto, è un motore. Dopo due anni in tenda, avere un tetto, anche con i cellophane alle finestre, era tanta roba. E allora continui in quella direzione. Queste sono le cole. Hanno una capacità di volare che è fantastica. Tu le vedi quando c'è bufera, si alzano nel vento. Fanno di quei giochi, vedono un boccone, scendono, il vento le spara su a 40 metri, ritornano giù. Io le chiamo "i giocolieri dell'aria". Perché veramente sono i giocolieri dell'aria. Uno dei miei obiettivi, forse il principale, in questi anni e prima, è di avere, nelle situazioni della vita, la stessa dimestichezza che hanno loro hanno con l'aria. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia La voce è uno strumento emotivo. Tutte le voci sono uno strumento emotivo e di solito quando pensiamo alla voce tendiamo a credere che si tratti di qualcosa di esterno. Abbiamo i cantanti: cantano. Hanno una voce, il LORO è uno strumento emotivo. No, il TUO è uno strumento emotivo. Perché la voce ce l'abbiamo tutti e comunichiamo attraverso la voce. È un po' come una seconda pelle, è un punto di contatto tra noi e le altre persone. Ma la voce, a differenza della pelle, racconta moltissime cose. Racconta molte più cose di quante noi vorremmo raccontare. Perché tante memorie noi le abbiamo perse, ma la voce no. Sì, la voce si ricorda di un sacco di cose; un sacco di cose dell'infanzia, della crescita. Ne sentiamo tante di voci durante il giorno. Almeno un centinaio di voci sicuramente le sentiamo! E ci poniamo il problema o, se non altro, pensiamo che potrebbe essere uno strumento d'analisi? La voce della persona che ci sta parlando contiene, in qualche modo, la sua storia. Contiene delle informazioni su quella persona stessa. Per noi è semplicemente una suoneria organica dell'entità che ci sta di fronte però invece è qualcosa di un pochino più profondo. Sentiamo voci rotte, voci graffiate, voci in transito tra un'età e un'altra, voci in transito da un'identità e un'altra. Sentiamo tantissime voci. Mi affascina moltissimo questa cosa. La voce è la finestra attraverso la quale io guardo l'emotività, l'interiorità dell'essere umano. Io sono un vocal coach: mi occupo di voce. Vocal coach potrebbe essere tranquillamente un modo creativo per dire che non sapevo come chiamare il mio lavoro però un po' più praticamente, anzi, un po' più metafisicamente (che mi piace di più) vocal coach è un po' come aiutare le persone ad addomesticare la propria voce. Addomesticare come faceva la volpe col piccolo Principe: creare dei legami profondi. OK. Questo è quello che mi piace pensare di fare. Vi racconto anche un pochino come ci sono arrivato a questo. Da bambino avevo un sogno: cantare. C'era un piccolo ostacolino: ero molto timido. Talmente tanto timido che, quando mi chiedevano che cosa volevo fare, dicevo che volevo fare lo scienziato. Più o meno, era il mio modo per coprirmi. Ero terrorizzato dalla paura. Ero terrorizzato dalla paura di sbagliare, o meglio dalla paura di essere sbagliato, o meglio ancora, dalla paura che gli altri potessero dirmi che ero sbagliato. Sentirmi diverso. E poi si cresce arrivano i 16 anni, e a 16 anni non migliora la situazione, lo sappiamo benissimo, qualcuno di voi magari gli ha passati da un pochino più di tempo però comunque un po' ci ricordiamo come sono. A 16 anni c’è sempre quella cosa che non va, qualcosa c' è sempre: sono un po' grassoccio, un po' stupidino, un po' troppo intelligente, - probabilmente per qualcuno - capelli messi male, sono brutto, sono gay (non capiterà a tutti ma, credetemi, capita). Ma, a prescindere da questo, a 16 anni a me è successa una cosa bellissima: ho conosciuto il teatro. Ho iniziato a fare teatro e a sperimentare con la mia voce a quell'età, un'età in cui o cerchi un rifugio o esplodi. Ho trovato un rifugio, un momento giustificato in cui, in qualche modo, potevo essere diverso, in cui, in qualche modo, potevo essere sbagliato. Dopo, ovviamente, diversi anni, facendo un pochino il punto della situazione mi sono reso conto di una cosa: lì, in quel momento, non ero consapevole di quello che stavo facendo e la paura che avevo rispetto all'errore mi bloccava anche nell'atto creativo. Non riuscivo ad avere un humus fertile per la mia creatività, perché la paura ti tiene fermo e non ti fa agire. Però la vita mi ha preso per mano e attraverso diversi percorsi dal teatro alla voce, appunto, ma fino alla psicoterapia e fino alla filosofia buddista, la vita mi ha veramente condotto oltre, da un'altra parte e mi ha in qualche modo rivoluzionato come essere umano. Allora ho detto: va bene, questo è il mio lavoro, questa è la mia missione: aiutare le persone nei propri processi di rivoluzione. Passerò attraverso la voce, passerò attraverso il corpo, ma passerò attraverso un'altra miriade di cose. OK, aiutare le persone nella propria rivoluzione. Bello, suona bene, se non altro. Ma come si fa? Cioè, a livello pratico, poi, alla fine? Perché, stringi stringi, devi riuscire a creare un metodo, ad avere un modo, per riuscire a entrare in contatto con le persone, altrimenti, sta lì. Ho pensato una cosa: quelli che stanno molto ad Oriente dicono che la tecnica va ripetuta e poi interiorizzata piano piano. Quelli che stanno molto ad Occidente dicono: training. Training ci piace. Training è facile. ‘Strigne’, quindi va benissimo. Training: focalizzare la dinamica di blocco, creare una controtendenza, sistematizzarla. Detto così... proviamo a renderlo pratico! Un esempio: stiamo in ascolto del nostro corpo, ogni tanto? Anche in questo momento, ci stiamo in ascolto del nostro corpo? Perché il nostro corpo ci manda dei segnali, ce le dice delle cosine. OK, facciamo un piccolo esperimentino. Vi faccio provare due cose che normalmente farei in classe. Siete una classe un po' più numerosa, immagino che non siate tutti quanti cantanti, per cui farò fare delle cose semplici semplici. OK. Sedetevi sul bordo della sedia. Ora vi faccio muovere. Bene. Mettete la colonna dritta. Sshh! Attenzione! Disciplina, bravi! Mi sento in aula. OK. Tenete la schiena dritta. Ora, in questa posizione seduti sul bordo della sedia, rilassate le vostre spalle, rilassate i glutei e rilassate la pancia. Ahh. Non lo fate mai, non lo facciamo mai. Ma perché di base è un retaggio animale, siamo sempre pronti all’agguato da dietro di qualche animale. OK, voglio tranquillizzarvi, oggi una lince non vi attaccherà. (Risate.) Quindi, rilassiamo queste tre parti: glutei, pancia e spalle e ora sbadigliamo! (Sbadiglia) Via, via, sbadigliate! (Sbadiglia) OK. Ora proviamo, prendendo l'aria dal naso, a gonfiare la pancia come nello sbadiglio. (Gonfia la pancia) Funziona? Voglio sentire la vostra voce. Funziona? Pubblico: “Sì”. OK. Questa è la respirazione diaframmatica: ci fanno una testa così normalmente con la respirazione diaframmatica, soprattutto a teatro. Invece è semplicissima. Quando dormiamo la facciamo. Il punto è questo: il nostro corpo risponde quando non mettiamo un controllo. Questo è abbastanza importante da ricordare, però questa roba qua ve la potete riprovare un pochino, soprattutto quando siete in ansia, magari prima di un talk. È abbastanza importante saper respirare, quindi sfruttiamola! Altra piccola cosina: mi fate un suono facile: “A”. Pubblico: “A”. OK. Qualcuno avrà sentito un po' una strettoia, come se ci fosse un po' il nodo alla gola, il famoso nodo alla gola: ok, è tutto normale. Abbiamo delle strutture di protezione nel corpo che vanno in tensione ogni volta che il corpo ha paura. Per cui, se hai paura di sentirti un idiota facendo “A”, il corpo si è chiuso. Tutto a posto. Ora, proviamo ad aprirlo? “Haha.” Pubblico: “Haha.” Molto bene. A prescindere dal fatto che la risata sia di per sé una cosa simpatica (potete ritornare a sedervi nelle posizioni che per voi sono più consone e comode), a prescindere dal fatto che la risata porti apertura nella vita, anche sociale, in questo caso, semplicemente, a livello biomeccanico, sposta, apre delle zone che normalmente sono di protezione e mandare in chiusura la nostra voce. Questo è solamente un assaggino di quello che faccio. Ma il nostro corpo parla, ci dice che il nostro corpo, la nostra esistenza, la nostra vita è stata strutturata dalla paura. È stata strutturata dalla paura dell'errore e, allora, visto che ce lo sta dicendo, cerchiamo di reagire. Come agisca la paura, se la paura tiene fermi la controtendenza, l'azione, e allora agisci. Azioni piccole: respira profondamente, ogni giorno; ridi sonoramente, ogni giorno. Fai tutto ciò che hai voglia di fare nel rispetto del vicino, ovviamente, ma veramente datti la possibilità di fare ogni qual volta pensi di non doverlo fare perché hai paura che quella roba sia sbagliata, sperimenta, prova! Non proviamo, non sperimentiamo più, non abbiamo più, non ci diamo più questa possibilità. Fin da quando siamo bambini, sperimentiamo, sperimentiamo, arriviamo ad una certa altezza e poi si smette. OK? Perché il bambino può imparare e quindi può sbagliare; l'adulto no. I bambini imparano, gli adulti fanno. Noi facciamo soltanto quello che sappiamo già fare. Però basta. Possiamo andare un pochino oltre: vogliamo essere veramente creativi? Allora il nostro potere creativo risiede in ciò che noi possiamo fare nel nostro potenziale, non nel recintino di quello che sappiamo fare. Abbattiamo i limiti alla paura! Usciamo fuori da questo recintino! Fai tutto ciò che hai voglia di fare. Sbaglia! Hai il diritto di sbagliare. Quando siamo bambini, la caduta è uno step d'apprendimento. Bene. Si dice che un essere umano per potersi muovere, per poter avanzare e fare un passo abbia necessità di allontanarsi dal suo centro, di perdere l'equilibrio, di perdersi, in qualche modo. Ora, se la caduta è uno step d'apprendimento, a noi la scelta se stare fermi, o errare. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella Realizzare di essere molto fortunata, è stato come accendere la miccia del mio percorso. È il 2014, e mi spediscono in Sud Sudan. Il contesto umanitario per eccellenza. Qui mi dicono, "Dai! così impari bene". Là mi diranno: "Guarda che mandano qui le prime missioni, solo perché non sanno dire di no". Ho 25 anni, e per questo motivo mi mandano in un ospedale che Medici Senza Frontiere gestisce da più di 20 anni, così che io abbia il tempo di capire e di imparare osservando. Ma faccio solo in tempo a capire che forse non sono all'altezza del mio compito che mi ritrovo su una barca sul fiume Sobat, in viaggio verso l'Etiopia insieme ai miei colleghi, per metterci in salvo. Ma come? Non ero io che ero andata a salvare gli altri? Era successo che la linea del fronte dove le due etnie del conflitto civile in corso, i Dinka e i Nuer, si scontravano, aveva fatto un improvviso balzo in avanti verso l'ospedale. E questo, per noi espatriati, era il segno che il piano di evacuazione si doveva mettere in atto senza battere ciglio. Sì, per noi espatriati: quelli, ancora una volta, fortunati. Mentre viaggiamo, guardo sulla sponda del fiume e sullo sfondo vedo i soldati ribelli che vanno a combattere. Sfrecciano su delle camionette malconce, sparando in aria coi kalashnikov per darsi la carica. Be', tutto sommato quello me l'aspettavo: ero partita per un Paese in guerra da quasi mezzo secolo. Ma che cos'è la guerra l'ho capito solo quando ho visto in primo piano una bambina di cinque anni, non di più, che camminava nella nostra stessa direzione. Era una piccoletta vestita di stracci che sembrava terribilmente sapere quello che doveva fare. Reggeva un fagotto e un bastone. All'altro capo del bastone si faceva guidare una vecchia: la sua bisnonna, forse. Cieca. Camminavano per mettersi in salvo. Gli uomini sullo sfondo non erano altro che i mariti, i fratelli e i padri delle due in primo piano. E mentre penso, cala la notte. Dopo poche settimane su suolo etiope, mi ritrovo di nuovo in Sud Sudan e mi mandano a riaprire la maternità in un ospedale che poche settimane prima, durante un attacco, era stato raso al suolo e dato alle fiamme. Lavoro lì da qualche mese ormai, e come spesso succede il walkie talkie gracchia nella mia capanna. Guardo fuori, ed è quasi l'alba. Questo mi rallegra, perché nonostante la giornata precedente sono riuscita a dormire abbastanza. Il suono gracchia, quindi non colgo quello che dicono; ma capisco che hanno bisogno di aiuto, quindi mi incammino verso l'ospedale. Sono solo tre minuti a piedi, a passo normale; ma quando li percorri, lo fai così alla svelta, e lasciando spazio all'immaginazione su quello che troverai aprendo la tenda della maternità che in un attimo sei già lì. Varco il cancello sgangherato dell'ospedale, e vedo due uomini che ne escono reggendo una brandina, tipo una rete metallica di un letto. E capisco che la situazione che incontrerò è un po', come sempre, ai limiti. In Sud Sudan, la stragrande maggioranza della gente abita in capanne di fango e paglia, nel bel mezzo del nulla. Non ci sono strade asfaltate, non c'è illuminazione elettrica. Se sei abbastanza fortunato da avere un ospedale funzionante vicino a te, sai che almeno una ventina di chilometri a piedi dovrai farteli. Visto che, durante la notte, solo la Via Lattea può illuminarti il cammino e durante la stagione delle piogge diventa tutto un mare di fango impraticabile, se sei una donna, e il tuo travaglio procede bene, ti conviene partorire nella tua capanna. Se invece c'è un problema, c'è una complicanza, devi iniziare a sperare di essere fortunata, devi avere la fortuna che i tuoi cari capiscano che c'è un problema e decidano di portarti in ospedale, e non dallo sciamano del villaggio. Devi avere la fortuna che la brandina famosa, che è un bene di lusso ed è condivisa nel villaggio, sia libera e reperibile per te. Ma soprattutto devi avere la fortuna che la resistenza del tuo corpo, e possibilmente anche quella del bambino che porti in grembo, siano più forti di tutte le avversità che incontrerai lungo il cammino. Insomma, entro in sala parto, che è una stanza piccola con due letti da parto abbastanza consunti divisi da una tenda di plastica, un lavandino e una mensola con sopra i ferri del parto, sterilizzati nell'autoclave a carbone. L'ostetrica sud sudanese mi ragguaglia sul caso: è una donna in travaglio del suo quarto figlio. Le contrazioni sono regolari, la dilatazione completa e le spinte sono intense. C'è un unico non trascurabile dettaglio, che è la posizione del feto: questo bambino non vuole nascere di testa o di sedere, podalico, ma vuole nascere di gomito, così. Il mio cervello apre il tomo di ostetricia studiato nella mia cara Università di Monza, che in quel momento mi sembra anni luce lontana, e la certezza è una sola: il parto non è espletabile per via naturale. Serve un taglio cesareo urgente, serve una sala operatoria, degli strumenti appositi e qualcuno che sappia fare l'intervento. Però vi ricordate, nell'ospedale dove sono non c'è la sala operatoria perché era stata bruciata poco tempo prima. So che se quella donna non verrà operata presto, a furia di contrarsi il suo utero si romperà e seguirà un'emorragia, e lei morirà, in modo più o meno rapido ma terribile. Esattamente come era successo a un'altra donna, proprio il giorno prima, cosa che io non avevo ancora avuto il tempo di rielaborare. Insomma, il tempo è poco. Quindi chiamo il capo villaggio, e gli chiedo se può organizzare un volo per trasferire la paziente in capitale. Peccato che piove, e in Sud Sudan un volo non si improvvisa così, e non c'è niente che decolla e niente che atterra su un mare di fango. Do alla donna i pochi farmaci che abbiamo a disposizione per cercare di calmare le contrazioni, anche se so che il travaglio di una donna sa essere potente come un tornado e non c'è farmaco che tenga. Il battito cardiaco fetale non si sente più. C'è solo la donna a cui pensare, ora. Passano tre ore, che mi sembrano infinite, finché la potenza di quel corpo di donna, in un modo pressoché inspiegabile all'ostetricia tradizionale, riesce a modellare quel corpo di figlio senza vita e farlo passare nel canale del parto, e darlo alla luce. La donna è salva, è viva. Io sono incredula, esausta e molto sollevata. Mi incammino verso la mia capanna, e incontro Tito, il capo villaggio sud sudanese, un uomo alto, magro, senza un occhio e con i denti davanti ben separati, tipico dei Nuer. Lui, in quanto capo villaggio, sa già quello che è successo in sala parto e si congratula con me. Al che io cerco di chiarire, e gli dico che io non ho fatto un bel niente e che la donna è stata solo molto fortunata. Gli dico: "She was just lucky". Lui mi sorride e mi dice: (Inglese) "La fortuna va bene. Ileana, la fortuna va bene". Il Sud Sudan mi resta nel cuore. E nel 2016, quando mi propongono di tornarci, accetto senza neanche pensare. Mi mandano in un enorme campo profughi, a 130 chilometri a nord dal posto dove ero stata nella prima missione. E lì ho di nuovo una grande fortuna. Incontro alcuni dei colleghi sud sudanesi con cui avevo già lavorato l'altra volta. Sono troppo felice di ritrovarli, vivi. Tra un parto e l'altro mi raccontano del perché sono dovuti scappare, e del come l'hanno fatto; e visto che le rappresaglie si intensificavano al calare del sole, la gente che scappava doveva avanzare durante il giorno e nascondersi nelle paludi durante la notte. Dovevano passare la notte con in braccio i bambini, perché il fango arrivava alla loro vita. Roda è una ostetrica molto in gamba, oltre che di una bellezza unica. E mi racconta delle donne che si mettevano in travaglio durante quelle nottate, e dei parti assistiti con il nulla, dei cordoni ombelicali tagliati con i pezzi di lamiera. E c'è un parto nello specifico, il cui ricordo è come se non la lasciasse tranquilla. Continua a ripetermi le manovre che ha fatto per salvare i bambini, perché era un parto gemellare, come per cercare la mia approvazione. Al che io le dico che è stata una grande e che per quella madre, e quei bambini, lei è stata un vero dono di vita, e che sono stati fortunati. E penso di nuovo al "Lucky is good". Questa e mille altre storie mi fanno pensare che i nostri colleghi locali sono i veri eroi. Nonostante siano loro, le prime vittime della guerra, hanno la forza di venire a lavorare con noi di giorno e di notte per prendersi cura dei nostri pazienti. Seppur traumatizzati, hanno la forza di venire e lenire il trauma della loro gente. È come se sapessero mettere in pausa il ricordo degli orrori che vivono ogni giorno - dei parenti, degli amici ammazzati, degli stupri, della fame - per venire a prendersi cura dei nostri pazienti, che sono a volte i loro nemici. Quando, nel 2017, abbiamo aperto una maternità nel Kurdistan iracheno, a pochi chilometri da dove si svolgeva la battaglia per la liberazione di Mosul dall'Isis, trovare delle ostetriche disposte a venir a lavorare insieme a noi vicino al fronte è stato quasi impossibile. Perché tutte avevano paura, giustamente. Finalmente riesco a mettere insieme un team molto eterogeneo, un mix di curde, di irachene, di yazidi, di siriane. E se pensate alla storia di tutti questi popoli, vi sembrerà impossibile. Eppure loro lavoravano insieme, in sala parto, in prima linea per prendersi cura di altre donne, stremate dalla guerra. Passa un anno, e come ostetrica sono molto entusiasta, perché mi propongono di andare in una delle più grandi maternità del mondo, a Khost, in Afghanistan. Parlo di una vera e propria "fabbrica di bambini", che ne sforna più di 23.000 all'anno. Che sono una sessantina, in media, al giorno: ma alle volte anche un centinaio. Sono numeri da far girare la testa, che non mi sembrano possibili neanche dopo esserci stata. Qui in Italia, se assisti tre parti in una notte, sei autorizzata a sentirti tosta. Là ricordo le ostetriche afghane letteralmente collassate a terra, dopo un turno di 14 ore di notte, in quel caos dove due o tre donne travagliavano nello stesso letto. Una realtà ai limiti, dove la vita nasce e dove la vita resiste, Un po' come per Bibi, che partorisce la sua quarta figlia sulle montagne, e arriva da noi che è incosciente, in shock emorragico, è quasi morta. Per provare a salvarla, non ci resta che volare in sala operatoria e toglierle l'utero. Per farlo, però, abbiamo bisogno del permesso del marito che non è sempre una cosa facile da ottenere. Quindi corro da lui, insieme all'interprete, e parto già un po' prevenuta, come pronta a doverlo convincere usando del tempo che in quegli attimi non c'è. Invece mi trovo davanti un uomo di montagna, con la pelle bruciata dal sole e la barba lunga. Mi sembra un povero tra i poveri, che mi ascolta attento. Forse non coglie tutto quello che dico, ma capisce che non gli resta che darci piena fiducia e appone l'impronta digitale sul foglio del consenso informato, perché non sa firmare. In Afghanistan non mi è neanche permesso di guardare un uomo negli occhi, però io lo vorrei abbracciare. Sotto i ferri, il cuore di Bibi si ferma non una, ma ben due volte, e poi riparte. Cosa quasi inverosimile, con gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione. La situazione è estremamente critica: però l'intervento termina e Bibi è ancora viva. Durante la notte, però, la situazione degenera di nuovo: il suo sangue è come impazzito, non coagula più. Quindi non ci resta che tornare in sala operatoria, riempire la sua pancia di garze per cercare di fermare il sanguinamento, richiuderla e stare a vedere. E così facciamo. Passano due giorni e la situazione sembra tenere, quindi ci prepariamo per tornare in sala operatoria e togliere quelle garze, che sembra abbiano fatto il loro lavoro. Quindi ci riprepariamo di nuovo. Siamo tutti molto tesi, lavoriamo in modo silenzioso e preciso. Ed è proprio Bibi a rompere quel silenzio, perché ci guarda, in pashtun dice: "State tranquilli, che io ce la faccio". E così succede: dopo tre settimane Bibi se ne torna sulle sue montagne, con la sua bambina, ed è piena di vita. (Inglese) - "È stata fortunata" - "La fortuna va bene" Fortuna e vita, Vita e fortuna a braccetto. Quella fortuna che io ho avuto, e realizzare di averla mi ha fatto vibrare e mi ha spinto lontano per cercare di restituirla. Quella fortuna che ho visto essere l'ago della bilancia tra la morte e la vita. Quella vita che va onorata e apprezzata, cercando quello che ci fa vibrare. E a voi, che cosa vi fa sentire vivi? Che cosa vi fa vibrare? (Applausi) All'inizio fu il Verbo. Il Verbo, la parola. Sono le parole che cambiano il nostro mondo, la realtà in cui abitiamo. Hanno questo potere. Porto un esempio: al sei percento dei ragazzi sotto i 18 anni oggi viene diagnosticato il disturbo attentivo e l'iperattività: una scatola stretta dove incasellare quello che non è conforme. E non ci sono dubbi che, se fossi nata adesso, sarei sicuramente stata certificata al Meyer. Non al Meyer, alla Stella Maris; il centro locale per questo tipo di disturbi. Mia mamma, invece di farmi fare strane diagnosi, risolveva tutto: prima, dandomi un paio di scappellotti; e poi dicendo che avevo "l'argento vivo addosso". E sentite già così quanta libertà, invece, lascia. Il modo con cui chiamiamo le cose le cambia. Le parole o danno o tolgono, non sono mai neutre. Il disturbo, non ci sono dubbi, toglie; l'argento vivo da. All’inizio fu il verbo, la parola. La mia era "argento vivo". Infatti a me questo argento ha dato tantissimo. Ha dato l'opportunità di occuparmi di 100 cose, mettere il naso in diecimila e farne un milione E non ultimo, di crescere sulla punta delle dita due coppie di gemelli nate in due anni. Due coppie di gemelli nati in due anni. (Applausi) Il modo con cui chiamiamo le cose le cambia. Qualcuno l'ha chiamata una catastrofe. Per me è stato il dono che ha cambiato la mia vita e mi ha insegnato un paio di cose, lasciatemele condividere. Fino a quel momento, la mia storia era una storia come tante: lo studio, l'Università, gli amici, le feste; e poi l'amore, il fidanzamento, il matrimonio. E poi, come nelle migliori tradizioni, la gravidanza "E tutti vissero felici e contenti". Invece no. Qui la cosa inizia ad annodarsi. Il primo nodo sono due gemelli, e le prime informazioni che ricevo dagli operatori, tipo il ginecologo, l'ostetrica e il pediatra sono che: i gemelli non nascono quasi mai naturalmente; ma soprattutto che i gemelli non si possono allattare. O meglio: si possono allattare, ma nessuno l'ha mai visto fare. Il mondo definito, per me, da qualcun altro. Un'altra scatola, un limite oltre il quale sembra impossibile spingersi. Questo verbo però, andava in contrapposizione con quello che diceva la mia nonna Gilda, ormai novantenne. Borbottava sempre di qualcosa di donne che ai suoi tempi, con una manciata di fagioli, riuscivano a prendere a balia e allattare una schiera di ragazzetti che noi donne moderne, cresciute con le bistecche, non saremmo in grado di farlo neanche per un bambino solo. Il verbo di nonna Gilda, dentro di me, a creare la mia realtà, ad aiutarmi a vedere oltre la scatola, oltre l'orizzonte. Io infatti vado avanti: si sa, sono un’iperattiva - o meglio, ho l'"argento vivo" addosso. E quindi lavoro, faccio, brigo, forco, mi sento in forze, sto benissimo. La mia gravidanza è una "groovydance", dico tutta soddisfatta. Ecco però il secondo nodo. Uno dei cuccioli ha una malformazione, e deve essere operato appena nato. La cosa è grave, e le parole, il verbo, dicono che il 50 percento dei nati con questa malformazione non ce la fa: Terzo nodo: quella che fino a quel momento sentivamo come una bella cosa diventa invece un ulteriore ostacolo. I gemelli nascono prima, e quindi più piccoli; e questo può mettere ulteriore aggravio sull'operazione. Questa nuova storia, questa narrativa mi sovrasta, e la mia groovydance diventa una grave danza. L'attesa si fa opprimente e insopportabile. Mi metterò a casa, buona buona, a fare niente. Ma ormai si sa che ferma non ci sto, e quindi inizio a leggere, studiare, conoscere, sapere. Informarmi e sapere diventa la mia nuova ancora, il mio modo di trovare altre parole, di creare ancora un mondo nuovo per me. Non vi trattengo sui dettagli dell'operazione, o del mese passato al Meyer; ma oggi, Cosimo è così. Quindi - (Applausi) Non si fa, che poi piango. Quindi, tutto è andato alla grande e lui ha incrementato la casistica dei casi risolti. Ma quello che mi è successo mentre eravamo in ospedale è la storia che vi voglio raccontare. La più grande trasformazione del mio mondo, la fase della vita in cui ho imparato l'importanza di non voler fermare il vento con le mani. Subito, appena nato, è arrivato qualcuno che mi ha chiesto se avrei allattato. Io ero molto confusa e non lo sapevo. Mi ha precisato, però, che se non lo avessi fatto, vista la situazione molto delicata, avrei dovuto rimediare con dieci fra integratori e medicinali vari. Ma a me le doppie pesate, i biberon, il latte formulato mi davano un'idea di pesantezza, di fatica. Come avere il vento in poppa e invece andare a remi. Un giorno, però, finalmente a casa, mi sono seduta con i miei neonati sul mio divano comodo. Ho portato cose da mangiare, cose da bere, musica, libri, telecomandi, tablet e tutto quello che pensavo mi sarebbe servito da lì a un anno. Mi sono acciambellata, come in una cuccia, e ho attaccato i miei bimbi al seno. Mio marito diceva che ci puzzava come dentro una tana di una volpe. Però ho detto a tutti che avevo finalmente capito a cosa serve una mamma, e cioè allattare e nutrire i propri cuccioli. E che, da quel giorno, chiunque mi avrebbe trovato lì, spiaggiata. La sensazione di leggerezza che ho provato è stata deflagrante e spaventosa. Essere sospinti dal vento senza opporre resistenza. Ho fatto purtroppo tanti errori. Cose sciocche che un minimo di esperienza avrebbe evitato. Un passo avanti e due indietro, come ora. Ma nessuno sapeva aiutarmi. Ho combattuto contro ignoranza, pressapochismo, modi di dire, luoghi comuni, paure e ansie. Anche chi mi sosteneva non sapeva che dirmi. Perché i gemelli si possono anche allattare, ma chi lo ha mai visto fare? Un po’ matta, o fricchettona, o antica o fissata. Perfino "talebana", mi sono sentita apostrofare. Le parole.. eppure, nessuna di queste mi offendeva. La mia storia di latte è stata una storia bellissima e perfettamente riuscita. Ancora di più, poi, con la seconda coppia di gemelle dove potevo finalmente applicare tutto quello che avevo imparato. A quel punto, però, ho sentito un'emozione nuova. Ho sentito come fondamentale, addirittura urgente, riuscire a trasferire quello che avevo imparato sulla mia pelle per aiutare più mamme possibile a riuscire, visto che nessuno lo fa. Mi sentivo un po‘ così: il mondo va a fuoco, e io solo posso spegnerlo. Non c'è tempo da perdere. Quindi, visto che sono un’iperattiva, ho cominciato a studiare e sono diventata consulente d'allattamento. E ho lavorato nei distretti e ho lavorato negli ospedali. Però, purtroppo, si sa come funziona: i soldi per i nuovi corsi non ci sono; le Usl - o ASL, come si chiamano ora, non investono; e tutto diventa un po’ difficile. E così abbiamo dovuto mollare. Tempo fa, Umberto Eco ricevette il plauso unanime perché disse che Facebook ha dato a tutti i cretini l'opportunità di parlare a un pubblico vasto. Ora, io non sono nessuno per contraddire il grande e compianto Eco: ma uno strumento è uno strumento, dipende che uso ne fai. Con un coltello si può uccidere una persona, o sbucciare una mela. A me che ho l'argento vivo addosso, invece, Facebook ha dato l'occasione di guardare davvero oltre l'orizzonte del possibile. Di raggiungere il sogno di cambiare il mondo. Ho creato un gruppo: “allattamento materno gemellare”; Ma oggi, 1700 mamme gemellari, da tutt'Italia e anche da varie parti del mondo, allatta due o più gemelli anche grazie al mio supporto e a quello delle meravigliose moderatrici del gruppo - questo è il gruppo: "Allattamento materno gemellare". Allatto due o più gemelli, dicevo, anche grazie al supporto mio e quello delle mie meravigliose moderatrici del gruppo che ogni giorno - eccole qua - che ogni giorno e ogni ora aiutano, rispondono ai dubbi, e alle paure, e alle ansie e allo sconforto di queste mamme che si sentono così sole. Creando una rete di solidarietà, sostegno e di amore. Ogni cosa può diventare un'opportunità. Anche quella che inizia con tanti nodi. Datevi sempre l'opportunità di credere, di crescere, di aiutare. All'inizio fu il Verbo: la mia parola, oggi, è evoluzione. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella Ho ascoltato, ho guardato centinaia di TED Talk nella mia vita; ma non avrei mai pensato di tenerne uno. Non sono proprio dove avevo programmato di essere. Alzi la mano chi di voi è nella situazione personale, familiare, o fisica - o professionale, lavorativa ed economica - che aveva pianificato anni fa? Mi chiedo quindi se chi siamo, dove siamo, sia il risultato di una pianificazione, di un metodo, di un controllo attento delle nostre azioni e delle relative conseguenze; oppure sia il risultato di una serie di reazioni ad avvenimenti casuali che ci sono successi. Siamo padroni del nostro destino? È un mantra che ci siamo sentiti ripetere tante volte, in diversi contesti. Avere la convinzione che la nostra vita non sia lasciata al caso, ma siamo noi ad averne le redini, indubbiamente ci rassicura. Siamo noi i padroni del nostro futuro. Siamo noi che decidiamo il nostro futuro con la nostra volontà, con la nostra tenacia, con la nostra bravura. Ma è davvero così? Perché a me invece, a volte, sembra di vivere una vita come se fosse una corsa in equilibrio su una fune. Avete presente quei giochini, gli endless run, che vanno tanto di moda adesso dove l'imprevisto è sempre dietro l'angolo? Un imprevisto lavorativo, un imprevisto di salute, o un imprevisto logistico. Anche piccolo, anche positivo. Non sto parlando necessariamente di grandi tragedie. Arriva l'imprevisto, e saltano i piani. Vengono disattese le mie aspettative. E quindi la prima domanda che mi faccio, il primo dubbio, è sempre: ho sbagliato qualcosa. Potevo prevederlo. E poi l'ansia da ripianificazione. Adesso cosa faccio? La necessità di riprendere subito il controllo. Ora, questa pianificazione, imprevisti, ripianificazione é un lavoro psicologico immenso, che ci occupa tutti i giorni. A me genera stress. A me personalmente mi si forma un piccolo mattone qua, sul petto, che mi impedisce di finire bene il respiro. Mi sento un po’ chiuso in gabbia. E allora mi vengono di nuovo, mi metto di nuovo in discussione. Possibile che non riesco a godermi quella quotidianità che ho, faticosamente, costruito in tanti anni? Possibile che non riesca a vivere la mia giornata con maggiore leggerezza? E quindi inizio a cercarmi delle evasioni, un po’ di spazio solo per me. Quelle due ore che ti prendi solo per te nella giornata; inizi a sognare ad occhi aperti. Le leggende metropolitane: l'amico che ha preso la famiglia e ha aperto il chiringuito sulla spiaggia del paese tropicale dove costa tutto pochissimo, c'è sempre il sole, i bimbi giocano scalzi nella sabbia. Andiamo. Ma se pianificare mi genera questo stress, e lo stress mi genera infelicità, e voglia di evadere, è sbagliato pianificare? È sbagliato pensare alle conseguenze delle nostre azioni? È sbagliato pensare a chi vogliamo essere, nei diversi ruoli della nostra vita? Uomini, donne, genitori, figli, amici, colleghi. È sbagliato impegnarsi per realizzare i nostri sogni? Evidentemente non è così. È una semplificazione che non vale: non vale perché il mondo di oggi è disordinato, è frammentato e guidato da una tecnologia che a volte sembra superare i nostri limiti di pensiero e di azione. Una tecnologia affascinante, a volte inquietante: la usiamo per relazionarci, la usiamo per osservare, per osservarci, la usiamo per scegliere continuamente. E scegliamo cosa ascoltare, cosa leggere, cosa guardare, come viaggiare. Scegliamo continuamente, e nello scegliere abbiamo la sensazione di avere il controllo. Poi ci guardiamo intorno e vediamo sì un mondo controllato; ma condito da insicurezza, nevrosi, disarmonia. Perché viviamo in un mondo complesso. Perché è difficile orientarsi in un mondo complesso. E complesso non vuol dire complicato. Intendo complesso nel suo significato originario. "Complesso" significa "Intrecciato insieme". È un concetto di molteplicità e unità al tempo stesso. È un mondo che è sia globale sia locale, allo stesso tempo. Un mondo che va veloce, un mondo che è accelerato: ogni cosa è un sistema. Sembra quasi che il mondo si sia evoluto, e sia entrato nell'era della complessità, e la nostra mente ancora no, che noi stessimo arrancando dietro questo mondo. E quindi? Fino adesso, vi ho buttato lì qualche pensiero, un po’ di domande, qualche banalità, un po’ di ansia. Effettivamente, se ci mettiamo a guardare questo mondo e a pensare, c'è il rischio di rimanere paralizzati. Io li capisco bene i giovani di oggi, quelli che non hanno voglia di alzarsi dal letto, quelli che non hanno voglia di uscire di casa. Solo che io ho due figlie piccole. Cosa racconto loro? Avevo bisogno di un'ispirazione, avevo bisogno di un'idea. L'ho cercata, e forse l'ho trovata, nel mondo dello sport. Lo vivo tutti i giorni, e racconta delle storie straordinarie. E credo che lo sport sia in grado di trasmettere dei valori e delle emozioni che sono uniche. Vi siete mai chiesti perché le grandi storie di sport ci coinvolgono così tanto? Perché ci appassionano così tanto? Due cose: sono autentiche e sono imprevedibili. Provate a guardare un atleta nel momento della sua gara, nel momento della sua partita, nel suo momento. Osservate per un attimo il suo volto. Guardate la tensione, l’agone che ha in quel momento. È autentico, è reale. Lo sa che non ha un secondo ciak, che non ha un replay. E sa anche che il risultato è imprevedibile, perché ci sono statistiche, ci sono analisi, ci sono sondaggi, ci sono calcoli complessi; ma alla fine, il risultato è sempre incerto. E non è forse questo quello di cui stiamo parlando? Non è così la nostra vita, quando affrontiamo la complessità del mondo? È vita vera ed è imprevedibile. Allora mi son detto: “Guardiamo come fanno loro. Come fanno i protagonisti di queste storie straordinarie, che guardo con tanta ammirazione, ad affrontare l'inevitabile imprevedibilità delle loro sfide? La pressione dei media, le aspettative dei fan, l'attimo che li paralizza prima di entrare in campo, ce l’avranno anche loro. Cosa fanno? Improvvisano, semplificano? Lasciano che sia il caso, a decidere la vittoria o meno? Oppure hanno tutto sotto controllo? E sanno esattamente quale sarà il risultato? Beh, nessuna delle due. O meglio, entrambe. Si preparano al meglio, si allenano agendo su tutte le leve su cui hanno il controllo: l'alimentazione, la preparazione fisica, il riposo, le analisi tecniche, la tecnologia. E poi danno il massimo, senza risparmiarsi, senza lasciare niente. A volte vincono, a volte perdono. Per bravura degli avversari, per un imprevisto, per un errore. Ma possono essere frustrati, possono essere stressati, se sanno che si sono preparati al meglio e poi hanno dato il massimo nel momento della performance? Ecco, secondo me lo sport ci dà gli strumenti per affrontare questa complessità. O quantomeno, ci dà un'ispirazione. Allenarsi tutti i giorni, dando il meglio di noi, e cercando di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo con curiosità, senza pigrizia. E poi, però, essere in grado di affrontare ogni singolo evento della nostra vita, ogni momento, con consapevole leggerezza. Disciplinati, ma non severi con noi stessi. Responsabili, ma non in colpa. Coraggiosi nell'affrontare una nuova sfida nell'uscire dalla nostra zona di comfort, senza essere bloccati dalla paura di fallire. Perché il fallimento non esiste. Il fallimento è un tentativo che non è andato a buon fine. Esistono le sconfitte, esistono le delusioni, esistono le ferite anche profonde, quelle che ti lasciano il segno. Ma bisogna essere consapevoli che queste ci servono soltanto a migliorare, a crescere, a essere più forti nel momento in cui affronteremo la prossima sfida. Ecco, quest'idea, questo approccio mi è piaciuto fin da subito. Mi ha tolto un pezzettino di quel peso che avevo qui. E sto cercando di applicarla nella quotidianità, nel lavoro, oggi su questo palco, con un successo - più o meno, insomma, sto iniziando. E poi ho provato a portarla in un progetto che andasse al di là di me stesso, che lasciasse il segno. E insieme ad alcuni soci e amici, abbiamo iniziato un'avventura che abbiamo chiamato “Akto”, che significa agisci - play! - in esperanto. E con “Akto” abbiamo due obiettivi: quello di offrire ai giovani dei paesi emergenti una formazione professionale di qualità e accessibile. E poi di offrire loro dei posti di lavoro, delle opportunità di lavoro concrete nel mondo dello sport. Siamo convinti che l'educazione sia una delle sfide più importanti per un futuro sostenibile del nostro pianeta. E crediamo nei valori dello sport, e vogliamo fare la nostra piccola parte. “Akto” è stata lanciata lo scorso anno a ottobre a Capo Verde e quest'anno arriverà in Portogallo e in Brasile, coinvolgendo migliaia di giovani, offrendo centinaia di possibilità di lavoro. Ce la faremo? Mi piacerebbe potervi dire che ne sono sicuro, ma il futuro è imprevedibile. Intanto, ce la mettiamo tutta e ce la giochiamo. Grazie. (Applausi) Tuffarci nella vita a testa in giù, e a piedi in su, è in assoluto il modo meno rischioso per nascere, per un bambino. Da futura mamma, spero che la prima immagine catturata dallo sguardo di Maddalena sia l'immagine di un mondo al contrario: a testa in giù e a piedi in su, in uno sguardo capovolto. Peccato che poi non ci possiamo più permettere di mantenere questo sguardo capovolto, perché tutto e tutti ci chiedono di tenere gli occhi ben aperti, i piedi ben piantati per terra. Ma… "What if?" Cosa succederebbe se ci potessimo permettere di tenere questo sguardo capovolto anche da adulti? Quattro anni fa, ho capito che uno sguardo capovolto può offrire rinascite insperate, personali e sistemiche. Per me, la svolta è stata uno sguardo capovolto sulla fragilità. Vi racconto la mia storia: mi chiamo Anna, ho 29 anni e da quattro anni sono un’imprenditrice di fragilità, perché credo che la fragilità sia un fattore inesplorato e indefinito, sia nell'equazione di una vita, la mia vita, come anche nelle equazioni di un'impresa. Era il 2013, ero una ragazza con la testa sulle spalle e con i piedi ben piantati per terra. Con i piedi per terra si può correre veloce, si può scrutare l'orizzonte, ci si può alzare o abbassare, per evitare eventuali colpi e combattere. Avere i piedi ben piantati per terra ci fa sentire forti, e in un certo senso mi sentivo forte. Laureata a pieni voti, e con un curriculum inattaccabile fatto di esperienze all'estero, mi proiettavo verso una carriera di relazioni internazionali. In realtà, mai come in quegli anni mi sentivo debole. Una relazione possessiva e di controllo, con un uomo più grande di me, mi aveva trasformata in una prigioniera. Se, da un lato, la mia vita era piena di successi, dall'altro ero talmente paralizzata da non riuscire a scegliere in modo autonomo neanche un paio di scarpe. Ero tormentata: come potevo conciliare forza e fragilità, come potevo sentirmi così energica, così vibrante, ma così spezzata, così potente e impotente, così libera e incarcerata? Vi è mai capitato di sentirvi così divisi, così fragili? Avete presente quelle situazioni in cui vi siete sentiti indifesi, impauriti, con le spalle al muro? Pensateci, perché ci tornerà utile più avanti. Ero stata offesa proprio in quello spazio, l'amore, dove ci si deve poter sentire fragili senza la paura di essere spezzati. Ma una mattina di primavera la vita mi è venuta a cercare. Una parola mi ha toccato nella mia intimità, e mi sono sentita amata nelle mie ferite e nelle mie fragilità. Ho iniziato così un cammino di ascolto profondo: chiamatelo incontro, fede, Dio, o senso dell'essere su questo pianeta. Questo sguardo capovolto sulla mia vita mi ha permesso di ripartire dall'amore per la mia fragilità. Ho iniziato a sostituire la parola debole con la parola fragile. Debole e chi è intrinsecamente privo di forza, fragile è chi si può spezzare se viene trattato nel modo sbagliato. L'intuizione che la mia fragilità non era un limite ma un punto di partenza mi ha fatto rinascere come persona, e mi ha reso più empatica rispetto a quel mondo che volevo studiare per combattere. Dove gli altri vedevano anelli deboli, ho visto fragilità da valorizzare. Ho cancellato tutti i Contro e li ho trasformati in Pro: potevo finalmente lottare “per” qualcosa, per capovolgere il paradigma della fragilità. Dove gli altri vedevano economie deboli, ho visto opportunità di ricostruzione. Ho lasciato il mondo delle relazioni internazionali e sono tornata in Italia. Un Monopoli finito male, con un “Torno alla Partenza”, agli occhi di molti. La crisi economica era appena alle spalle, e l’economia, appunto, fragile. Ma per me è stato l'inizio della migliore partita con la mia vita. Nel 2013, insieme a un gruppo di amici giovanissimi. ho fondato il progetto QUID. Il logo della molletta testimonia l'incontro e l'unione tra forza e fragilità. Il progetto QUID promuove l'inserimento lavorativo di persone con un passato di fragilità, producendo collezioni di abbigliamento e accessori a partire da tessuti di rimanenza delle più importanti aziende italiane. Dal 2013 ad oggi abbiamo assunto 75 persone con le loro 75 storie di fragilità. 75 vite sfuggite al disagio sociale, alla povertà e all'incertezza. 75 sguardi capovolti grazie a un’opportunità di lavoro. Detto in termini economici più tradizionali, siamo passati da 5 dipendenti a 75 dipendenti. Siamo passati da €90.000 di fatturato a oltre €2.000.000 di fatturato. Da due collaborazioni a 10 collaborazioni, con aziende importanti della moda italiana. Nel 2017 abbiamo prodotto più di 70.000 capi di abbigliamento, e 150.000 accessori. Dopo 10 collezioni, e 800 km di tessuto recuperato, possiamo dire di aver costruito un modello che ha come punto di partenza, piuttosto che come limite, la fragilità. La fragilità umana e la fragilità del nostro ecosistema, rappresentano le assi di questo nuovo modello. Ma solo quando viene aggiunta l'empatia, l'asse Z, questo modello può creare impatto e volume. Ma vediamo, passo per passo. Asse X: la fragilità umana è il nostro capitale e al tempo stesso il metro del nostro profitto. Vi racconto una storia. Questa è Rosa. Rosa è arrivata in QUID dopo aver attraversato il buio di soprusi e violenze domestiche, da bambina, un partner violento, da ventenne, il carcere e l'alcolismo, da trentenne. Si è appassionata alla macchina da cucire durante un laboratorio di sartoria in un carcere del nord Italia. Il ritmo regolare, costante, dell’orlatura di un vestito fa sentire, è una forma di sicurezza, per Rosa e per chi, come lei, non si è mai sentita al sicuro. Dopo il carcere, Rosa è approdata a QUID. Ha iniziato un tirocinio di 6 mesi, ma dopo pochi mesi ha smesso di venire al lavoro. Qualche settimana dopo ci ha chiamato chiedendoci aiuto. Aveva ricominciato a bere. Il lunedì successivo, invece di licenziarla, le abbiamo chiesto di ritornare e di essere fedele in QUID. Oggi Rosa guida un team. Il nostro obiettivo non è la massimizzazione del profitto, ma è la massimizzazione dell'impatto. Ovvero la capacità di creare sempre nuove opportunità di lavoro. Questo, per noi, è lo sguardo capovolto. La nostra cooperativa ci impone, ci richiede di assumere persone che vengono da background svantaggiati, e che la legge definisce come svantaggiati. Persone con invalidità, persone che hanno avuto dipendenze, persone che escono da carcerazione non sono per noi svantaggiati, ma sono forti sotto alcuni aspetti e fragili sotto altri. Come forti e fragili lo siamo stati tutti almeno una volta nella nostra vita. Asse Y, la fragilità del nostro ecosistema è la nostra opportunità. Questo è il nostro magazzino: questi tessuti sono un effetto collaterale del sistema moda. La creazione di un capo di abbigliamento è un processo complesso e creativo. I brand tradizionali iniziano con un anno di anticipo a progettare la collezione, e sulla base di tentativi scelgono e scartano i tessuti da mettere in produzione. Così, inevitabilmente, si creano rimanenze di tessuti. Tessuti pregiati, disegnati con cura e amore, tessuti stampati spesso localmente, sulla scia della tradizione. Il nostro progetto ha trasformato un anello debole della filiera del tessuto in un'opportunità. E grazie al formato della Capsule Collection, ovvero collezioni in edizione limitata, in ogni stagione riusciamo a declinare la nostra collezione sulla base dei tessuti che andiamo a recuperare. Anche qui, ecco lo sguardo capovolto, uno sguardo capovolto su manifatture, tessuti e risorse per ridonare vita e speranza a vite, storie e tessuti. Asse Z: la fragilità è vettore di empatia. Tanti sono i nostri partner e tanti sono partner affermati del settore moda italiana. A chi ci chiede come abbiamo fatto a contattare questi grandi nomi, rispondiamo che spesso è bastato parlare di fragilità in modo aperto e onesto. Il perché è semplice: dipendenze, disagio familiare, invalidità, carcerazione sono tutti sintomi di fragilità. Ma sono parte della variopinta e inestimabile dimensione umana. Chi di noi non ha incrociato ultimamente qualcuno con una di queste fragilità? Oppure, chi di noi non le vive quotidianamente nella cerchia ristretta dei propri affetti? La fragilità è ciò che ci accomuna, ed è trasversale. Uomini e donne, italiani e stranieri, imprenditori e operai. Nel nostro cammino, abbiamo spesso incontrato manager affermati, designer di fama, avvocati che ci raccontavano di aver vissuto in prima persona, o attraverso gli occhi di chi amano, cosa vuol dire essere fragili, ma sentirsi solo come fattori deboli del sistema. Un altro elemento per noi rilevante è stata la capacità di raccontare la nostra fragilità, e la fragilità che portiamo con noi. Fosse in una conferenza, come oggi, fosse durante una pausa caffè con un amministratore delegato, fosse veramente alla cassa di uno dei nostri negozi, sempre il racconto faceva scattare l'empatia, l'empatia l'azione, e l'azione l'impatto. Come per me la svolta è stata incrociare la mia fragilità con la fragilità dell'ecosistema, e attraverso l'empatia coinvolgere il mio team e i nostri partner, così questo è il modello che proponiamo, con queste tre assi. Ma cosa succede se concentriamo i nostri sforzi solo a risolvere le nostre fragilità, e a partire, ombelico-centrici, dai nostri limiti? Tutt’al più diventiamo depressi. Cosa succede, invece, se guardiamo solo alle fragilità dell'ecosistema, intesi come questi problemi insormontabili a cui nessuno di noi, singolarmente, potrà mai dare una risposta? Tutt’al più diventiamo cinici. E se guardiamo solo la nostra fragilità e la fragilità del sistema, probabilmente diventeremo dei cinici depressi. L'incrocio della mia fragilità con quella dell'ecosistema non crea volume, e neanche impatto, ma solo un terreno sterile e arido. "But... What if?" Che cosa succede, se a questo aggiungiamo l'empatia, intesa come la capacità di coinvolgere gli altri e di creare un team, o dei partner, che approvino il nostro progetto? Ecco che allora nasce l'azione, l'azione genera volume e il volume genera impatto. Ero offesa come donna (Asse X), ho deciso di fare qualcosa per donne ferite come me e come Rosa, andando a recuperare i tessuti (Asse Y) e l'ho fatto coinvolgendo il mio team e i nostri partner (Asse Z). Ecco che nasce QUID, la molletta, e oggi Rosa non beve più, ma ha un contratto a tempo indeterminato (Impatto). Questo è il modello QUID, e questo è il modello che proponiamo a chi ci chiede da dove partire per cambiare le cose. Tornando alla mia storia, di fronte alla mia ferita potevo scegliere di chiudermi, potevo scegliere di non investire più in progetti, nuove progettualità e neanche in relazioni, per non rischiare di farmi del male. E invece non l'ho fatto. Nel 2013 è nato QUID, il 28 maggio 2016 ho sposato Daniele. E allora... "What if?" Cosa succederebbe, se ciascuno di voi, qui presente oggi, vedesse la fragilità come un punto di partenza, e non come un limite? (Applausi) Trascrizione: Silvia Butti Allora, proviamo ad immaginare di veder passare, appunto, questo treno ad alta velocità eccolo, è stato per pochi secondi Quando è partito? Dove è diretto? Chi sono le persone, chi sono i viaggiatori, qual è la storia che li ha portati a intraprendere questo viaggio? Ecco questo è il treno della conoscenza umana, o meglio, della ricerca scientifica Quando è partito? Non lo sappiamo. Probabilmente, nel momento stesso in cui l'uomo è comparso sulla terra. Quando, incuriosito, ha cominciato a cercare di capire come sono fatte le cose, come funzionano. Dove è diretto? Non lo sappiamo, Non sappiamo definire né le coordinate spaziali né le coordinate temporali. E chi sono i viaggiatori? Sono tutti i ricercatori di ogni tipo Ogni qualvolta nasce un nuovo ricercatore è come se quel treno si fermasse un attimo giusto il tempo per farlo salire e per dare il suo contributo assolutamente originale a questo viaggio nel breve tempo della propria vita. E una volta salito cosa trova? Trova tutte le tracce delle persone che sono venute prima di lui, dei ricercatori che hanno intrapreso questo viaggio, quindi trova i libri, i trattati, gli appunti, e li può guardare, li può sfogliare, e allo stesso tempo trova le persone che con lui stanno condividendo questo viaggio, con cui parlare, con cui scambiare opinioni. Ecco, anche io sono salito su questo treno, era il secondo anno di università, quando, per caso, ho partecipato alla presentazione rivolta alle future matricole dell'università di Genova. Sono entrato, mi sono seduto, e ho sentito un professore che parlava di questo: ecco, io non lo sapevo, ma in quel momento quel treno si è fermato per me ed io sono salito. Questa è una cellula nervosa, un neurone adagiato su un dispositivo elettronico e l'attività di questo neurone riesce in qualche modo a modulare il funzionamento del dispositivo elettronico. Un gruppo di ricerca del Max Planck Institut in Germania è riuscito e creare un'interfaccia neuroelettronica in cui la biologia incontra l'elettronica. Non avevo mai sentito parlare di una cosa del genere e mi sono subito entusiasmato, e ho detto: "Ecco, io voglio studiare questo". E infatti, ho cambiato corso di studio per seguire quel professore che non conoscevo, Massimo Grattarola, che poi ho scoperto essere un pioniere nell'ambito della bioelettronica e neuroingegneria. L'ho seguito fino al dottorato, quando purtroppo una malattia ci ha tolto la sua preziosissima guida umana e scientifica di cui oggi sento ancora molto la mancanza. A partire da quel giorno, mantenendo lo stupore che ho avuto entrando in quell'aula, il mio viaggio ha continuato, questo treno ha cominciato a viaggiare, e per me è iniziata un'avventura interessantissima. Ho finito gli studi, ho fatto il Dottorato, ho fatto il Post-Dottorato a Chicago, quando poi mi sono imbattuto in questo ambito di ricerca che non conoscevo: Interfacce cervello-macchina, dove l'elettronica e la robotica incontrano le neuroscienze e la biologia con un occhio rivolto a possibili applicazioni cliniche. Interfacce cervello-macchina: Brain-machine interfaces. Che idea, attaccare il cervello a una macchina o a un computer, è un'idea un po' stramba, però interessante. Già nel 1927 si poteva vedere questo: nel film Metropolis, Lang ci fa vedere un robot che prende le fattezze umane dopo essersi collegato al cervello si una donna oppure, più recentemente, il famoso Dr Octopus che riesce a comandare i propri tentacoli robotici con dei sensori inseriti direttamente nel cervello Ecco, cosa c'entra un ingegnere elettronico con il cervello? Partiamo da un numero: Cento miliardi è il numero di cellule che abbiamo nel nostro cervello. È un po' difficile da visualizzare, ma proviamoci: pensiamo che la popolazione mondiale è di circa 7 miliardi, quindi per arrivare ai 100 miliardi bisogna mettere insieme Ma ancora più difficile è pensare che ogni cellula nervosa può avere dalle 1000 alle 10000 connessioni con altre cellule arrivando a un numero di 10 alla 14 connessioni, una cosa incredibile. E ogni cellula nervosa la possiamo pensare come un calcolatore elettronico che prende l'informazione, la elabora, e poi la trasferisce ad altri calcolatori. In che modo? In questo modo. Quello che sentite è il flusso di informazione che accade nel nostro cervello, è il passaggio di messaggi fra un neurone e l'altro, questo suono lo si ottiene registrando l'attività elettrica di un neurone e trasformandola in un segnale audio. Pensate che i neuroni usano, per comunicare, degli impulsi elettrici, e l'analogia con l'ingegneria elettronica è incredibile, perché non solo sono degli impulsi elettrici che noi possiamo registrare e misurare. Ma possiamo anche interpretare questi impulsi come se fossero un segnale digitale, avete presente il bit, 0-1? I messaggi possono essere rappresentati come delle sequenze di 0 e 1, proprio come funziona il nostro calcolatore elettronico. Però qui cominciano i problemi. Quando vogliamo afferrare un oggetto, partono dei messaggi dalla nostra corteccia, poi attraverso il midollo spinale arrivano ai nostri muscoli, che in modo assolutamente coordinato riescono ad afferrare l'oggetto. Ecco, qui c'è un problema: Noi di questo messaggio non conosciamo il significato: delle parole, delle frasi, non conosciamo l'alfabeto. Cosa succederebbe se noi fossimo capaci in qualche modo di decodificare questo codice neurale? È qui che nascono le interfacce cervello-macchina: Da un'idea tanto semplice, quanto difficile da realizzare. Cosa succederebbe se la connessione fra corteccia e muscolo si interrompesse a causa di un incidente o di una malattia? Sarebbe possibile captare direttamente questo messaggio dal cervello per comandare una sedia a rotelle, o un braccio robotico? Ecco, queste sono le interfacce cervello-macchina: E qui, se noi riuscissimo in qualche modo a decodificare questo codice potremmo fare questo. Nel 1974 è iniziata la ricerca nelle Brain-Computer interfaces. E questo signore usava questo tipo di calcolatore. Potete immaginare che passi in avanti se ne sono fatti, rispetto a quel momento, e si è migliorata sia la tecnologia, sia la nostra conoscenza nell'ambito delle neuroscienze. Ma cos'è una brain-machine interface? Il punto principale sono i sensori, che possono essere messi sia nel cervello, sia sulla superficie, sia esternamente. Poi c'è un calcolatore, che prende i segnali, li elabora e li trasforma in comandi motori per un device esterno: un braccio robotico o qualcosa di simile. Pensate alle persone completamente paralizzate, il cui più grande desiderio è poter comunicare con i propri cari. Ci sono dei sistemi basati sulle brain-computer interfaces in cui la persona deve solo fissare su uno schermo una lettera, e il sistema automaticamente, prendendo il segnale cerebrale direttamente da una cuffia posizionata sulla testa riesce a capire quale lettera ha selezionato e le persone possono comunicare, fino ad arrivare a 17 caratteri al minuto. Oppure questo: si può prendere il segnale neuronale, e siccome noi abbiamo la capacità di modularlo, pensando per esempio ai movimenti, penso di muovere la mano destra penso di muovere la mano sinistra. Questo gruppo di Losanna è riuscito a trasformare questo segnale in un comando motorio per una carrozzina riuscendola a spostare sia a destra che a sinistra. Oppure, molti centri di ricerca si sono basati sul segnale registrato direttamente dentro la corteccia. E questo è lo stato dell'arte, Questo è il lavoro della Brown University in cui hanno preso tre pazienti tra cui questa signora completamente paralizzata da 15 anni, di 58 anni, che ha perso anche l'uso della parola, e registrando l'attività direttamente dalla corteccia motoria riesce a comandare un braccio robotico e in qualche modo prendere una bottiglia e portarsela alla bocca, pensando al movimento. Queste sono le brain-machine interfaces. Come potete immaginare la strada è ancora lunga. Come vedete questo movimento è molto lento e difficile, dalle applicazioni cliniche siamo molto lontani, ma la strada è tracciata, il treno è partito e ci sono sempre più ricercatori in giro per il mondo che sono disposti a dare il loro tempo e sacrificare la loro vita per questo tipo di ricerca e per rispondere al desiderio di capire come le cose sono fatte e di aiutare le altre persone. Anche io nel mio piccolo faccio una ricerca di questo tipo: abbiamo cercato di mettere a punto un sistema in cui cerchiamo di prendere il comportamento del midollo spinale e il compito del midollo spinale e farlo fare invece direttamente alla corteccia, a delle regioni che tra l'altro non hanno nulla a che fare col movimento. È una cosa un po' strana, ma grazie a dei giovani ricercatori e a una ricerca finanziata dalla comunità europea stiamo andando avanti in questa direzione. Come potete immaginare a me questa cosa entusiasma molto e seppure in mezzo a mille difficoltà, specialmente per il tema complicato, non ho alcuna intenzione di scendere da questo treno. Grazie. (Applausi) La storia che vi sto per raccontare è una storia molto personale, diciamo proprio una storia autobiografica, che è in fondo, in un certo senso, la storia della mia famiglia. In generale, però, potrebbe essere anche quella delle vostre e in assoluto, un pochino, la storia del nostro essere umani. Le protagoniste della mia storia sono queste due signore di spalle: quella a destra è mia mamma, 81 anni; quella di sinistra, mia figlia, ne ha sette ma a volte, per quello che dice, sembra che ne abbia anche più di 81. E un giorno, la bimba mi ha chiesto: "Papi, ma noi da dove veniamo?". Il caso vuole che fossimo di ritorno, un anno fa più o meno, da un viaggio, e ci trovavamo all'aeroporto internazionale di Addis Abeba che è il più importante crocevia del traffico aereo africano oggi. Addis Abeba ha una particolarità: è il luogo dove, al Museo Nazionale, c'è l'esemplare del nostro antenato forse più antico, di quello che potrebbe essere uno dei nostri antenati diretti più antichi ad aver avuto una postura bipede: questa è Lucy, un esemplare di australopiteco scoperto nel 1974 da un paleoantropologo, Donald Johansson, e dai suoi collaboratori, che risale a 3,2 milioni di anni fa. E negli anni, scoprendo altri reperti di questo nostro lontanissimo antenato, abbiamo scoperto che era probabilmente uno dei primi a camminare su due zampe. Però, la nostra storia comincia da un periodo un pochino più recente. In realtà, altro colpo di fortuna se si vuole, fortuna vuole appunto che io qualche anno fa, abbia partecipato al progetto "Genographics" della National Geographic Society. In che cosa consiste il progetto "Genographics"? In un tentativo di ricostruire la mappa delle migrazioni umane, attraverso l'analisi del DNA, di quante più persone possibile: a oggi, hanno partecipato circa 800.000 persone. In che cosa consiste? Si manda un campione della propria saliva fino a Washington. Lì viene analizzato, e attraverso 750.000 marcatori sul nostro DNA si cerca di risalire alle variazioni, alle mutazioni del DNA che hanno fatto sì che si differenziassero, nei 70.000 anni in cui Homo Sapiens ha colonizzato il mondo, le diverse popolazioni umane. Attraverso il lavoro del Genographic, oggi si è ricostruita questa mappa che in realtà porta dalla zona da cui è partito Homo Sapiens, quasi 70.000 anni fa, che è proprio la zona, non proprio magari quella esattamente di Addis Abeba, ma nel Corno d'Africa, da queste parti, dove Homo Sapiens ha cominciato a migrare verso nord, e nel giro di più di 50.000 anni arrivare a colonizzare, anche, l'estremità meridionale delle Americhe. Ci sono voluti 50.000 anni perché occupassimo tutto il mondo. Attraverso il Genographic, è stato possibile ricostruire: da una parte la mia linea paterna, quella che ereditiamo sempre per parte di padre, per cui purtroppo le signore non lo possono fare. La linea paterna, quella che realizziamo, per parte di padre, attraverso il cromosoma y, che hanno soltanto i maschi. Dall'altra parte, attraverso il DNA mitocondriale, che ereditiamo soltanto dalla madre, è stata ricostruita la storia di quella signora che vi facevo vedere prima. La storia che comincia qui, per l'appunto, circa 67.000 anni fa in Africa Centrale, quando Homo Sapiens moderno comincia a migrare da questa regione. E intorno a 60.000 anni fa, si trova ad attraversare la penisola del Sinai, dove un gruppo di queste popolazioni, individuato proprio attraverso questi marcatori genetici, si sposta attraverso la penisola del Sinai e comincia a passare in parte nella penisola arabica, nel Medio Oriente, e a spostarsi: un pochino verso l'Anatolia, in Turchia, un po' verso nord, nel Caucaso, e in parte verso l'Asia, a est. Poco più avanti, i discendenti di questo gruppo continuano a spostarsi, in parte di nuovo verso nord e ancora verso est: siamo a 55.000 anni fa, circa. E intorno a 40.000 anni fa, si differenzia un'altra popolazione, che è quella che, da una parte, prende direttamente la strada della Turchia per arrivare in Europa. E dall'altra, invece, fa la strada più lunga, attraversa il Caucaso e comincia a colonizzare la parte settentrionale dell'Europa. Che cosa succede? Che 20.000 anni fa, con l'arrivo della glaciazione, quelli che avevano colonizzato la parte settentrionale dell'Europa si spostano un pochino verso sud, e cominciano a colonizzare regioni più miti: l'Italia, la Spagna e allo stesso tempo anche l'Inghilterra, che ha un clima sicuramente più mite del resto del nord Europa. Che cosa succede, la storia è finita qui? No, la storia di fatto la rivediamo a ritroso, perché attraverso tutta questa serie di passaggi che definiscono la migrazione di tutta la mia linea materna, abbiamo superato una serie di punti che sono fondamentali, o comunque che sono cruciali: anche questi, un po' di colpi di fortuna. Per immaginare come siamo arrivati fino a noi, in Pianura Padana - io sono milanese - partendo da un luogo sperduto nel continente africano, 70.000 anni fa. Uno dei primi posti, se ricominciamo a ripercorrere questa strada a ritroso dove siamo passati, è più o meno quell'area al confine tra l'Italia e l'Austria dove c'è il ghiacciaio del Similaun, dove qualche anno fa è stato scoperto Ötzi, l'uomo dei ghiacci, ice man, come lo volete chiamare. Questa figura mummificata, perfettamente mantenuta per più di 5.000 anni all'interno dei ghiacciai alpini, e che, con il disgelo dei ghiacciai, è riapparsa alla superficie. E di cui abbiamo avuto talmente tante testimonianze da poter immaginare come vivessero i nostri predecessori europei circa 5.000 anni fa. Quest'uomo si sa che è morto in circostanze bizzarre: è stato verificato che aveva una punta di freccia conficcata nella spalla sinistra, e che probabilmente ha causato il decesso; però si sono trovate le armi che usava per cacciare, gli abiti, tutto quanto, per cui siamo riusciti in qualche modo a ricostruire l'idea che i nostri antenati di qualche migliaio di anni fa facessero una durissima vita, tra la pianura, le colline e le montagne dell'Italia settentrionale. E che fossero, soprattutto, ancora grandi cacciatori. Se risaliamo un pochino più a nord, ci ritroviamo in questa zona qua della Germania, a Lipsia per la precisione, al Max Planck Institut per l'antropologia evolutiva. Qui c'è questo signore, che si chiama Svante Pebo, e che è uno dei più grandi studiosi di genetica delle popolazioni attraverso l'analisi del DNA. Quello che ha in mano è un calco di un cranio di Neanderthal, perché lui ha sequenziato, attraverso i pochi resti di cui disponiamo, il genoma dell'uomo di Neanderthal. Per scoprire una cosa fondamentale, che mi sono ritrovato tranquillamente nella mia linea materna. È il fatto che una parte del nostro genoma di europei lo abbiamo ereditato dall'Uomo di Neanderthal, mediamente il 2,1%. Il mio DNA è al 2% neandertaliano nel periodo in cui i Neanderthal hanno convissuto con Homo Sapiens, più o meno tra 60.000 e 40.000 anni fa, quando i Neanderthal sono scomparsi. Homo Sapiens e uomo di Neanderthal si sono incrociati, ma non basta: pare che Homo Sapiens si sia incrociato anche con un altro ominide abbastanza bizzarro - perché non ne sappiamo nulla, abbiamo fatto solo una scoperta in una grotta delle montagne dell'Altai, tra Russia e Cina. Questo Uomo di Denisova, di cui è stato però possibile sequenziare il DNA e scoprire che anche quello si era incrociato con Homo Sapiens. In realtà la nostra specie, fino a relativamente poco tempo fa, conviveva con altre due specie umane, che erano queste due e che hanno lasciato qualche traccia nella nostra eredità genetica. Tornando verso nord, e spostandosi un pochino verso est arriviamo in un luogo che oggi è l'ultimo luogo che ci può raccontare com'era l'Europa prima della glaciazione, prima di 20.000 anni fa: la foresta di Bialowieza, in Polonia. Queste sono ovviamente immagini di adesso, e non immagini di 20.000 anni fa; ma la foresta di Bialowieza è l'ultimo lembo di foresta primaria rimasto in Europa; e anche l'ultima foresta dove vivono in libertà, oggi, i bisonti europei, che probabilmente 20.000 anni fa erano una delle prede fondamentali di quelli che erano i nostri antenati. E che sono praticamente scomparsi, probabilmente per la caccia da parte dell'uomo. Scendendo ulteriormente, arriviamo nel Caucaso: ma qui facciamo un passo indietro, perché non siamo più nella storia di Homo Sapiens; ma incrociamo un nodo cruciale e fondamentale lo stesso, perché 1.800.000 anni fa un nostro antenato, Homo Georgicus, o forse Homo Erectus, ancora non si è capito se siano la stessa specie o due specie diverse, era arrivato già nel Caucaso. Dopodiché, si sarà riprodotto per un po', avranno fatto dei piccoli insediamenti, un po' come i vichinghi nel nord america, ma non sono riusciti a rimanerci: in realtà, tutta la popolazione dell'Europa è Homo Sapiens. Però a Dmanisi, in Georgia, hanno trovato quattro crani, quasi perfettamente conservati, di questo straordinario ominide, che già 1.800.000 anni fa aveva cominciato a colonizzare l'Europa. Se noi scendiamo ancora un pochino arriviamo in Anatolia, tornando indietro lungo la strada percorsa delle antenate di mia madre. Arriviamo in Anatolia, in Turchia, nella parte meridionale, quasi al confine con la Siria, oggi teatro di guerre tremende, e arriviamo a Göbekli Tepe. Questo posto è il più antico centro religioso - probabilmente un centro rituale - conosciuto, e risale a circa 11.500 anni fa. Ed è la prima testimonianza, la più antica testimonianza del fatto che l'uomo aveva cominciato a diventare sedentario. E probabilmente aveva cominciato a diventare sedentario proprio in quella stessa zona, perché a poca distanza da lì si è scoperto - queste sono le iscrizioni, assolutamente incomprensibili, ancora non comprese, di Göbekli Tepe, che è stata scoperta solo di recente - poco lontano da lì, circa 10.500 anni fa, poco prima che l'uomo diventasse sedentario si arriva all'agricoltura. Lì si sono trovate le prime tracce di domesticazione del frumento monococco, e lì, probabilmente, ha avuto inizio l'agricoltura, che poi è quella che ha permesso gli insediamenti stabili, ha tolto il nomadismo, fatto iniziare il neolitico, come viene chiamato, e quindi ha permesso agli uomini dell'epoca anche di cominciare ad avere qualche cosa come un centro religioso o comunque un centro per riti di cui non conosciamo moltissimo. Scendendo ulteriormente, riavvolgendo il film della nostra storia, arriviamo un pochino più giù, dove c'è il puntino giallo: questa è la grotta di Manoth, in Israele. E qui ritorniamo a quella che è quella piccola parte, quella minima parte del DNA dell'Uomo di Neanderthal che sta nel mio DNA, cioè quel due percento. Probabilmente è qui, almeno così si dice, che circa 55.000 anni fa si incontrarono Homo Sapiens e Uomo di Neanderthal. In questa grotta, in particolare, ma anche in altre grotte di questa zona del Medio Oriente sono state trovate testimonianze di convivenza, o comunque di vita contemporanea di Homo Sapiens e di Neanderthal. Per cui sappiamo per certo che in quella parte del Medio Oriente Homo Sapiens e Neanderthal vivevano insieme. Non si sa se in pace o meno, questo non è dato saperlo, però vivevano insieme. Ed è lì, con ogni probabilità, che si sono incrociati e che sono rimaste queste tracce del DNA di Neanderthal nel nostro DNA. Ora, scendendo più giù, non ci sono particolari altre indicazioni e tracce del viaggio di Homo Sapiens, salvo il fatto che nella valle dell'Omo, in particolare proprio nella regione di Addis Abeba, nella regione etiopica, è stato trovato quello che è, a oggi, il più antico fossile di Homo Sapiens conosciuto. È la versione primitiva di Homo Sapiens, di 200.000 anni fa. Prima di cominciare la migrazione Homo Sapiens è cambiato molto anche in quella regione: pare che avesse colonizzato, in parte, l'Africa, soprattutto l'Africa meridionale; che abbia attraversato, circa 100.000 anni fa, un periodo abbastanza terribile, probabilmente per ragioni climatiche. Un momento in cui l'uomo era stato sull'orlo dell'estinzione. In realtà ha poi recuperato la popolazione umana, e intorno a 70.000 anni fa ha ricominciato a migrare proprio da questa zona. Questa è la storia mia: siamo ritornati alla fine del viaggio, e siamo di nuovo al punto di partenza. È la storia mia, ma probabilmente è la storia di molti di voi. Di molti europei quantomeno, perché è molto probabile che se vi faceste la stessa analisi del DNA avreste dei risultati molto simili. Qui siamo ritornati al punto di partenza, Addis Abeba, e siamo ritornati a un punto in cui, con il racconto della mia semplicissima storia, abbiamo ricostruito in qualche modo una parte della storia dell'umanità. Se volete saperne qualcosa di più, sul progetto "Genographics", genographic.nationalgeographic.com. Grazie. (Applausi) Non vi parlerò di innovazione tecnologica, o almeno come me la sto immaginando. E prima di raccontarvi un po' quello che sto facendo, vi voglio raccontare una storia che vi fa capire, anche, che il tema della sostenibilità è un tema che viene da lontano. Il primo - questo racconto che vi voglio narrare riguarda una storia meravigliosa. Marco Polo attraversa, da Venezia fino alla Cina, e quando arriva in Persia, nel cuore della Persia, quindi siamo tra l'Iraq e lran, luogo di deserti, un caldo micidiale- Quando arriva in un villaggio, i persiani, in segno di benvenuto - siamo nel 1472-73, in segno di benvenuto gli offrono un gelato al tamarindo. Nel 1470 un gelato al tamarindo? È una domanda a cui bisogna darsi una risposta. Come facevano a mangiare il gelato? È per questo che poi è importante parlare di architettura. I persiani probabilmente ci hanno messo secoli a capire come funzionava il meccanismo, no? Siamo in un periodo in cui l'energia non c'è. Allora costruivano questo edificio che voi vedete, che è un grande muro esposto a sud. Questo muro proteggeva una piccola, chiamiamola piscina, un piccolo avvallamento. E davanti a questo muro c'era una grande cupola che era stata ottenuta scavando una cisterna. E i persiani cosa facevano? Di notte, depositavano uno strato sottile d'acqua in questa piscina, e siccome il muro ha protetto tutto il giorno dal sole quell'area, non aveva avuto nessun guadagno termico, non si è mai scaldata. Per effetto della calotta celeste, che, come voi sapete quando viaggiate in aereo, il comandante dice, - la temperatura esterna -55 gradi - , la calotta celeste è -55 gradi e per effetto della radiazione celeste, in un periodo storico dove non c'era, ovviamente, inquinamento, c'era trasparenza del cielo e per effetto della radiazione celeste questo strato di acqua ghiacciava. E notte dopo notte, i persiani toglievano, rompevano questo ghiaccio e lo mettevano in questa cisterna. Durante l'estate, + 55 gradi esterni, una cupola protegge questo grande invaso di ghiaccio attraverso un semplice principio di ventilazione, quindi le radiazioni del sole che si trasformava in una temperatura all'interno di questa cupola veniva poi espulsa attraverso un sistema di ventilazione naturale. Questa è una delle architetture - poche, purtroppo - rimaste, a causa della guerra che, oltre ad essere un fatto negativo, è anche una distruzione della cultura. Questo esempio è un esempio importante, perché i persiani, nonostante il grande calore estivo, si mangiavano un gelato, durante l'estate, e lo offrivano. Da noi, forse, a Roma l'avrebbero chiamato una grattachecca, che è ghiaccio triturato insieme alle essenze. Questo è un esempio che per me è importante raccontarvi, perché stiamo guardando quello che succederà nei prossimi 30, 40, 50 anni. Ora, per darvi una dimensione del problema, e poi capirete perché vi ho parlato di Marco Polo- parlare di sostenibilità è importante, perché quello che sta succedendo non ha precedenti nella nostra storia. Cioè, tanto per darvi dei numeri: sulla terra sono state costruite, oggi, che non so neanche io dirvi quanto sono fisicamente. Tanta roba, tanta roba. Però il punto non è quello. Il punto è che nei prossimi 15 anni, costruiremo la metà di quello che abbiamo da sempre costruito. Questa è la dimensione del problema. 73 miliardi di metri quadri sono più o meno un miliardo di alloggi. Questo è quello che succederà, e che sta piano piano succedendo nei paesi che stanno crescendo. Magari l'Italia ha un problema diverso, però in altri paesi del mondo - Allora, per poter fare quello, cioè per costruire 75, 73 miliardi di metri quadrati, abbiamo bisogno di cemento, di vetro, di mattoni, di calce. Abbiamo bisogno di portare l'acqua, in qualche posto, abbiamo bisogno di fare del raffrescamento, come in queste immagini, che vi fanno capire anche la dimensione del consumo. Non è che ci siamo affidati un po' troppo alla tecnologia? Perché poi la tecnologia - e in questo caso io parlo di quella edilizia, non parlo della tecnologia in senso più vasto - La tecnologia negli edifici è stata una grande conquista. Perché, negli ultimi 50 anni, abbiamo vissuto in edifici che non avevamo più nessun rapporto con il clima. Era totalmente indifferente sapere se fuori c'era caldo, c'era freddo. Io avevo il mio condizionatore, con il mio controllo termico. Ecco, questa innovazione tecnologica che è stata un po' come questi robot, sono un po' un sogno dell'uomo: fare qualcosa contro natura. Però adesso quella natura ci ha presentato un conto. Avete voluto gli edifici tecnologici? E adesso abbiamo una serie di problemi che abbiamo sentito anche prima. Che sono poi quelli del cambiamento del clima, condizioni di cambiamento locale. Allora, forse, nel guardare anche gli obiettivi dei prossimi anni, noi ci dobbiamo porre delle questioni. Ora, per darvi un altro dato semplice, ogni settimana si spostano, dalle campagne nelle città, un milione e mezzo di persone. Questa è la transumanza che sta avvenendo. Anche su questo varrebbe la pena di discutere, perché questo grande fenomeno delle megalopoli è stato un grande sogno, è anche una grande opportunità, però ha avuto anche alcuni piccoli effetti collaterali, no? È per quello che, se avete avuto occasione di vedere la Biennale, parliamo proprio delle aree interne, che cioè non sono città metropolitane perché sono dei giacimenti culturali. Che cosa sta succedendo? Noi abbiamo davanti una road map che è stata - L'Europa ha disegnato uno scenario, e questo scenario non ha più alternative, la strada è questa. È dal 1992, con Rio de Janeiro che c'è ogni anno, da 21 anni, una conferenza sul cambiamento del clima. L'ultimo accordo, quello di Parigi, quello diciamo più di successo, è anche il risultato di 20 anni di discussioni. Ma perché è importante il tempo? Perché qui il tema vero non è solo il cambiamento del clima, che quello tanto arriverà comunque, che vogliamo o non vogliamo, con tutti gli sforzi che faremo. Il vero cambiamento, qui, è il cambiamento culturale. Noi dobbiamo entrare in un'altra era. Non siamo più dentro l'era dell'uso dei combustibili fossili. Entriamo in un'altra era, un'era ecologica. In un'era ecologica, come qui- Vedete, questa mappa ci dice che nel 2020, nel 2030 avremo degli appuntamenti, ma l'obiettivo qual è? L'obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra. E ancora, nonostante l'accordo di Parigi, quest'anno gli indici sono di crescita, e non di decrescita. Ma allora il framework che cosa ci dice? Io ve ne parlo- Sembra che non sto parlando di architettura, però è importante. Perché il mondo costruito contribuisce per il 70 percento alle emissioni di CO2 dei consumi energetici. Quindi abbiamo, assolutamente, titolo per parlarne. Qui ci chiedono: di ridurre le emissioni di CO2; a parte i numeri, di fare del risparmio energetico; e dall'altra parte di consumare meno energia. Ma com'è che facciamo a fare questo? Perché il CO2 non si vede. E in una società di immagine, una cosa che non si vede non esiste. Come facciamo a produrre energie rinnovabili? E come facciamo a consumarne di meno? Allora, forse, ed è questo che mi sembra il tema più interessante, forse dobbiamo andare a pescare proprio in quell'enorme giacimento culturale che è la nostra storia, in cui si sono costruiti edifici dove l'energia non c'era. Come hanno fatto per 2000 anni a fare edifici meravigliosi dove l'energia non era una delle componenti essenziali? Questo mi fa pensare che il tema dell'innovazione va un po', forse- forse dovremmo un po' rivedere che cos'è l'innovazione. Se è soltanto una macchina, se è soltanto un programma, se è soltanto un computer. O forse, nell'edilizia o nell'architettura dobbiamo ritrovare una relazione che io chiamo di empatia con l'ambiente. Quindi ci sono degli esempi meravigliosi. Adesso io non vi voglio tediare con tante cose, però, per secoli, gli uomini hanno creato, come dire, una complicità con l'ambiente. Hanno costruito - queste sono delle torri del vento. Prendono il vento predominante, lo portano dentro le case, raffrescano le case di notte e di giorno ci sono dieci gradi di meno. Ora è chiaro che noi non vogliamo fare questo. Questo è il passato, io non sono un nostalgico, né tantomeno ho quell'idea che il passato è sempre meglio del futuro. Io credo che il futuro sarà sempre meglio. Però mi incuriosisce. Mi incuriosiscono, per esempio, i pakistani, che fanno queste torri con questa specie di catcher, questo aquilone, che raccoglie il vento, lo incanala nelle case, e riduce la domanda di temperatura. Di notte, queste case sono più fresche, e di giorno - fuori ci sono 50 gradi, dentro ce ne sono 42. Ci sono 7, 8 gradi di differenza. Tutto questo mi fa pensare che lì dentro, in questi edifici - non li rifaremo sicuramente così, però si nasconde una conoscenza. Cioè sapevano, come si faceva. Si sapeva come reagire. Allora, se l'Europa mi sta dicendo, e noi tutti stiamo lavorando con questa idea, che gli edifici del 2020, cioè dopodomani, devono essere a quasi energia zero, e quel "quasi" dovrebbe essere fatto con una fonte rinnovabile, la prima cosa che mi viene in mente è "mi vado a studiare i pakistani". Mi vado a studiare quelli che con l'energia hanno avuto questa complicità. Poi noi viviamo in un mondo dove abbiamo una opportunità che non abbiamo mai avuto. Che è quella, appunto, della tecnologia. Loro non avevano neanche un computer, ma i persiani, forse facendo tante prove, avevano capito che a un certo momento questo rapporto con l'ambiente poteva essere molto vantaggioso. Cioè quell'energia, che era fuori, era qualcosa che poteva essere utile all'uomo; che non era contro l'uomo, ma era per lui. Noi, questa cosa, l'abbiamo totalmente persa. Cioè abbiamo completamente perso la capacità di dialogare con l'ambiente, perché abbiamo avuto un sogno meraviglioso. Abbiamo detto: adesso, con la tecnologia, con le macchine, facciamo tutto quello che ci pare. Figurati, quello che c'è fuori non ci interessa. Ecco, questa cosa qui non funziona più. Mi piace pensare che il futuro dell'innovazione sia di fatto una cosa ibrida. Forse c'è tecnologia, ma c'è anche conoscenza, c'è anche qualcosa che noi sapevamo fare. Noi la sapevamo fare, questa cosa. Un altro esempio meraviglioso. Questa proprio è una storia da architetti. Questo è un palazzo a Merhabad. Invece che costruito sopra la terra, è scavato sotto terra. Ogni dieci metri che si scende, si perde un grado. E queste erano le case, e le piazze, dove si rifugiavano gli indiani quando fuori c'erano 60 gradi. Ed erano anche dei luoghi pubblici, questi. Quindi era un edificio al contrario. Era nella penombra. la terra- come voi sapete, quando voi scavate la terra, dopo alcuni metri la temperatura è costante, intorno ai 16, 17 gradi. Quindi se io - per quello c'è un'architettura ipogea straordinaria: quando io vado sottoterra, qualunque sia la temperatura esterna, io dentro sto a 18, 20 gradi. La cosa bella di questo edificio, se vi capita - si chiama Stepwell, in India, era venuto talmente bene, questo edificio, il Maharaja era così contento, che ha uccisio i sei architetti che ci avevano lavorato. E fuori dall'ingresso di questo edificio ci sono, in forma di onore, le sei tombe. Come a dire: è talmente bello, che non lo dovete più fare per nessuno. Ecco, questi sono i rischi del mestiere. (Risate) Oggi - (Applausi) E qui torniamo anche sul fatto della responsabilità. Perché fare questo mestiere - io dico sempre [che] gli architetti sono delle persone molto pericolose, perché possono far costruire delle cose meravigliose o possono lasciare degli incubi. E di incubi ce ne sono tanti, in giro per il mondo. Questa è la Camera dello Scirocco, dove i catanesi si rifugiavano quando c'era lo scirocco. E questa camera, a ventilazione naturale, permetteva di stare sotto. Ora vi faccio vedere due cose semplici, per chiudere, su che cos'è il rapporto con la natura. Queste sono le dune d'Algeri, e queste sono costruzioni di pietra che si facevano per raccogliere la temperatura, e al cambio giorno-notte dell'umidità intorno a queste pietre si condensava l'acqua dell'umidità, e si costruivano delle pozze per poter dar da bere agli animali. La forma è stata poi l'oggetto di questo. Questo è un edificio che stiamo facendo ad Algeri, ed è il primo edificio che affronta questo tema della sostenibilità dei consumi, in un paese che è il più grande produttore di gas del mondo. Questa è una palma, e una grotta di sale, da cui è nato questo edificio, che è in Ghana, che abbiamo fatto per un developer ghanese, e che è diventato un landmark, perché ha ricollegato alcuni temi che erano perduti: l'ombreggiamento, la ventilazione naturale. Tutti temi che hanno permesso a questo edificio di funzionare per la metà dell'anno senza nessun condizionamento. Soltanto attraverso un principio passivo. Quindi mi piace pensare che forse il futuro dei nostri edifici non è più l'high-tech, quell'edificio muscolare pieno di impianti, ma forse è una mediazione tra conoscenza e innovazione. E chiudo con questa immagine, un saluto. Questo è un beduino con il suo cammello che attraversa il deserto. Vabbè. Detto questo, se io cambio il punto di vista, e vi faccio vedere questo, questo non è un beduino. È un dottore che ha un cammello, che sulla testa ha un'antenna GPS, ha un pannello fotovoltaico che produce energia, che alimenta una batteria, che alimenta un frigorifero con le medicine. Ecco: qui, in questa immagine si nasconde un'idea che non abbiamo ancora capito. Che, forse, il futuro è questa capacità di mettere insieme innovazione tecnologica e conoscenza antica come il mondo. Grazie. (Applausi) A qualcuno di voi è senz'altro capitato di provare a seguire una dieta. Se non siete timidi, alzate la mano. (Risate) Va bene. Poi magari una parte di voi non è arrivata in fondo, perché ad un certo punto non ce la fa più, perché il cibo non è poi tanto buono, diciamolo. E poi è sempre la stessa minestra. I meno timidi ancora alzino la mano. Ecco, la buona notizia è che non è colpa vostra. Sono qua per convincervi. Queste diete sono perfette dal punto di vista nutrizionale, sono completamente sbagliate dal punto di vista gastronomico. Cosa significa questo? Significa che l'uomo non è banalmente un organismo da nutrire. Noi non abbiamo solo uno stomaco e un intestino che digeriscono e assimilano il cibo. Quando ci portano davanti un piatto abbiamo due occhi che lo contemplano, si fanno magari ingolosire dai colori, dalle forme, abbiamo un naso che sente i profumi, abbiamo una bocca che sente i sapori, percepisce le consistenze e addirittura due orecchie che sentono la croccantezza quando mastichiamo. Tutti e cinque i sensi sono coinvolti quando mangiamo. Quando mangiamo, questi sensi trasmettono sensazioni alla nostra mente, generano emozioni, suscitano ricordi. Tutto questo avviene in noi mentre mangiamo e non possiamo farne a meno, perché noi siamo costretti a mangiare. Ogni giorno, più volte al giorno, tutti i giorni della nostra vita, noi dobbiamo sottoporci a questa esperienza. E questa esperienza può essere positiva o negativa, può essere fonte di gioia, può essere noia, può essere anche disgusto, ma è un problema che dobbiamo risolvere. Perché ci può portare anche a delle profonde depressioni. Adesso non vi chiedo di alzare la mano, però a me capita, se mangio male mi sento di cattivo umore e non lavoro nemmeno bene. Se invece ho mangiato bene dimostro un teorema. A me è successo. È successo. Bene, cosa fa l'uomo da che mondo è mondo per risolvere questo problema? Si è inventato la cucina, signori. Perché l'uomo è l'unico animale che cucina. Se noi cuciniamo, è perché siamo costretti ad affrontare questo problema della sensorialità, perché possiamo benissimo vivere senza televisione, senza elettricità, addirittura senza leggere o senza parlare, in casi estremi, ma se non mangiamo, moriamo. È nata la cucina, e la cucina è talmente importante che addirittura, ad oggi, in tanti ospedali stiamo studiando la cosiddetta "Terapia del pasto", perché mangiare bene dal punto di vista sensoriale, favorisce le guarigioni, le accelera. Faccio un esempio: avete presente quei vassoi tipici tristi dell'ospedale, i vassoi marroni o bianco pallido sporco con sopra la mela cotta, la minestrina gialla e se vi va bene un formaggino bianco. Adesso immaginate un bel vassoio colorato, con sopra dei cibi variopinti, profumati, con delle forme fantasiose. Vi viene voglia di mangiarli e avete più appagamento. Siete più felici e guarite prima. Benissimo. In tutto questo allora io mi aspetto che la scienza mi dia una forte mano per risolvere questo problema. Non è così semplice, in realtà. La scienza è molto brava a dirci cosa fa bene al nostro corpo, se però teniamo la stessa prospettiva, cioè di una scienza che ci deve dire cosa è buono da mangiare, abbiamo già perso in partenza, perché il concetto di "buono da mangiare" non è un concetto oggettivo, non è un concetto scientifico. Il buono da mangiare varia da cultura a cultura, da paese a paese, da persona a persona, e anche, nella vostra giornata, dalla mattina alla sera. Vi piace mangiare cose diverse. Però dobbiamo cambiare la prospettiva. Noi non vogliamo l'uomo per la scienza, vogliamo la scienza per l'uomo, la scienza che viene incontro all'uomo. Allora la scienza deve farsi dire dall'uomo cosa gli piace e poi aiutarlo a realizzare questo cibo che gli piace. Come può farlo? La parola è una sola: innovazione. La cucina, da quando esiste, ha bisogno costante di innovazione. Se prendete il ricettario più antico degli antichi romani, vedete che mangiavano mammelle di mucca, ghiri, cervella come dolcificante e condivano tutto con una salsa a base di pesce putrefatto. Nel rinascimento speziavano tutto, e il pomodoro e la patata sono arrivati nella nostra alimentazione solo alla fine del 700. Quindi la cucina cambia in continuazione. La cucina deve adeguarsi al cambiamento del mondo e della società. Il problema è che questi cambiamenti, negli ultimi anni sono diventati talmente rapidi che la cucina deve evolversi ancora più rapidamente. Quindi, innovazione. Ma perché c'è bisogno di innovazione? Sono diversi i motivi. Allora, guardate e fatevi una risata con questo manifesto anni '50. Ne esiste anche una versione italiana, ma questa è stupenda perché è internazionale. Il burro è buono per te e buono per la tua salute. Consigli nutrizionali: il burro è scivoloso, mangiatene più che potete perché così lubrificate le vene e le arterie. Erano gli anni '50, gli anni '50, ok? Ecco, diciamo che adesso, se vedete un bambino con davanti quei panetti di burro che mangia così, prendete i genitori e togliete la patria potestà. (Risate) Adesso magari vogliamo ridurre il tono di grassi saturi, dobbiamo cercare di fare una pasta frolla non con il burro ma magari con olio; è molto difficile, poi ve lo dirò. Quindi cambiano le nostre conoscenze nutrizionali, cambiano in continuazione. La medicina si evolve. Ma non è solo questo, cambiano anche gli ingredienti a disposizione. Vi ho già citato l'esempio degli antichi romani. Vi posso citare i miei nonni che hanno vissuto serenamente senza sapere cosa fosse un kiwi, per esempio. Mentre voi adesso lo usate per decorare di verde le vostre torte. E poi c'è anche altro, perché cambiano i gusti, perché noi nutriamo il corpo ma anche la mente. Il grande antropologo Lévi-Strauss diceva che un cibo prima ancora che buono da mangiare deve essere buono da pensare. Cambiano i gusti e questo lo sappiamo da sempre. Guardate, questa è una pagina di un almanacco francese del 1760, siamo prima della Rivoluzione e prima che Parmentier introducesse il consumo della patata. Siamo a questi livelli. C'è una filastrocca che rappresenta il mestiere della cuoca e dice: "Ogni anno, una nouvelle cuisine", nuova cucina, lo usavano già allora, "Perché ogni anno cambiano i gusti e ogni giorno nuovi ragù. Siate dunque una chimica, Justine", che è il nome della cuoca. Era già chiaro che la scienza doveva contribuire all'innovazione. Allora, la scienza che dominava era la chimica. Ma cosa c'è di così difficile, mi direte, nell'innovare? Infondo, prendo tre ingredienti, li combino insieme e ho già innovato. No, non è così facile. Non è neanche una questione di chimica. La chimica è la scienza che governa i sapori e i profumi, e in parte anche i colori. Aggiustare i sapori e i profumi non è difficile, se non è dolce aggiungete zucchero oppure un dolcificante, se non è abbastanza acido mettete l'aceto. Il sale poi non ne parliamo. Il punto chiave, la vera difficoltà della creazione in cucina sono le strutture, le consistenze. Provate a fare una frolla e a metterci dentro l'olio al posto del burro. Ma anche soltanto se ci mettete il fruttosio, che sembra uno zucchero più salutare, al posto del solito zucchero da cucina, la frolla viene molliccia, non sarà mai secca e non sarà mai croccante. Una meringa appiccica se ci mettete il fruttosio. Il problema delle strutture è un problema pazzescamente difficile e non a caso la grande rivoluzione nella cucina moderna, contemporanea anzi, comincia proprio dall'affrontare il problema delle nuove strutture. La rivoluzione comincia con questo piatto storico: destinato a diventare il più grande cuoco della sua epoca, si inventa questa minestra di verdure testurizzata. Ha "destrutturato" il minestrone. Qual è l'idea? Il minestrone è buono, ci sono delle buone verdure, ma non è elegante come consistenza, non lo proporreste mai in un ristorante a tre stelle, di alta cucina. Se invece cambio le consistenze, rendo il tutto più piacevole. Provate a pensare: patate farinose, fagioli fibrosi, il basilico sfatto. Lui ha messo una gelatina di basilico, ma soprattutto ha inserito una grande novità: quella spuma violetta che vedete sulla destra è una spuma di barbabietola che ha ottenuto con il sifone, che è lo strumento che sta al centro. Il sifone lo avevano inventato gli austriaci per montare la panna più rapidamente. Lui realizza il primo hackeraggio della cucina moderna, cioè usa il sifone per fare qualcosa di completamente diverso rispetto alla sua funzione originaria. Riesce ad ottenere questa spuma che sa solo di barbabietola. Perché prima si facevano le mousse, ma si aggiungevano le uova e la panna, quindi le mousse sapevano di barbabietola, ma anche di uova e di panna. Lui ottiene un sapore in purezza. Va avanti esplorando, ma si rende conto che il cuoco brancola senza la scienza che lo aiuta. Quindi nel 1997 pubblica un libro che è una pietra miliare nella storia della cucina e si intitola "I segreti de El Bulli", dove scrive questa affermazione profetica: "Se riusciamo ad avviare una collaborazione fra cuochi e scienziati, i confini si aprono e le possibilità per la nuova arte culinaria sono illimitate". È il '97. Timidamente, nei primi anni 2000 cominciamo le prime collaborazioni. In realtà, lo sviluppo della scienza era arrivato proprio al momento giusto, perché in quegli anni era nata una nuova disciplina che gli inglesi chiamano "Soft matter", i francesi "Matière molle", tutta Europa la chiama "materia molle", noi in Italia la chiamiamo "Materia soffice" perché ci fa un po' schifo parlare di materia molle e il mio corso all'università si chiama Fisica della materia soffice, ma di fatto è materia molle. Giusto due parole per dirvi che cos'è: a scuola vi insegnano che la materia ha tre stati, solido, liquido e gassoso. Il solido è rigido, indeformabile, ha una forma e un volume propri. Il liquido ha un volume assegnato, ma occupa la forma del recipiente. Il gas invece si espande liberamente. Bene, con questa classificazione, in cucina non ci fate niente. Trattate il sale e lo zucchero, poi finisce lì, perché una marmellata non è né solida né liquida, la polenta non ne parliamo, la panna montata... Ma, guardate, non è solo questione di cucina. La materia della nostra quotidianità non rientra in queste classificazioni. Guardiate i vestiti che avete addosso, sono armature? Sono scafandri? Sono giacche, devono prendere la forma del corpo. Quindi non sono solidi, non sono neanche liquidi. Sono materia soffice. Ecco, questa è la materia soffice. La materia soffice diventa lo strumento di battaglia, lo strumento creativo di questa nuova cucina e arriviamo ad Adrià sulla copertina del New York Times Magazine del 2003 con una sua creazione basata su questi studi. È un'aria, vedete. Un'aria. Cos'è un'aria? È una schiuma molto rarefatta, come quella della birra, come quella del cappuccino, che ha una funzione gastronomica molto interessante, perché ci porta in bocca degli aromi, anche dei sapori, senza riempirla di materia, per cui il gas svapora. Con un'aria io vi posso far mangiare il tabacco sopra ad un gelato. Con un'aria voi a casa prendete succo di limone, un po' di lecitina di soia, montate con il minipimer, la mettete su un pesce, su una sogliola. Invece di uccidermi la sogliola con le gocce di limone che vi corrodono la bocca, date un leggero sentore di limone al vostro pesce e non date nemmeno calorie. Meglio di così... Andiamo avanti. Adrià è veramente un genio. Il caviale di melone. Questo è un primo esempio delle innovazioni portate da questa grande rivoluzione. Usando una sostanza nuova, già usata dall'industria alimentare, che si chiama alginato di sodio, prepara queste palline che sono morbide e gommose all'esterno e ripiene di un gustosissimo succo di limone concentrato all'interno. Caviale di melone. Con un altro ingrediente che si chiama gomma xantanta, Andoni Luis Aduriz, quest'altro grande cuoco spagnolo, realizza questo dolce che si chiama Vanità. La Vanità sono queste bolle di cioccolato che svaniscono quando le mangiate. Ma il tema delle spugne è costante nella cucina di Aduriz. Guardate questa bellissima spugna che ha creato imitando una forma naturale. Ci sono nuovi ingredienti. Adesso, al supermercato comprate l'agar agar, vent'anni fa non sapevate nemmeno cosa fosse. Poi ci sono nuovi strumenti: questo è l'azoto liquido. Facciamo un gelato in dieci secondi stappando una bottiglia di Moscato e mantecandola all'istante. Vi preannuncio che nella pausa pranzo potrete assaggiare una creazione preparata con l'azoto liquido che sono i pop-corn di panna montata al caffè e alla vaniglia. Proseguiamo. Piatto iconico della cucina contemporanea: sulla destra "Marimontagna", mari e monti di Joan Roca, un'ostrica cruda servita su un distillato di terra di bosco. Come fa a distillare la terra di bosco? Con questo strano marchingegno che vedete alla sinistra. Si chiama rotovapor, è un distillatore a bassa pressione che fa bollire l'acqua a 40 gradi. A quel punto distillate senza cuocere, quindi mantenete gli aromi crudi di tutto quello che avete, perfino del muschio. Su questa tecnologia si basa anche questa, una pentola a depressione. Togliamo l'aria. Perché togliamo l'aria? Perché così l'acqua bolle a temperature basse e ci facciamo le fritture a bassa temperatura, che sono croccantissime ma non bruciano mai. Non si scuriscono e non sono nemmeno dannose come le fritture normali. Non soltanto i nuovi strumenti hanno caratterizzato la nuova cucina. Guardate, questa è una creazione del nostro Carlo Cracco. Sono gli spaghetti di solo tuorlo che ha ottenuto con la sua tecnica dell'uovo marinato, che è tipica della cucina molecolare italiana. È una cucina che sfrutta ingredienti tradizionali, utensili assolutamente tradizionali, ma usati in modo nuovo e creativo. Carlo ha preso un tuorlo d'uovo, l'ha messo su un letto di zucchero e sale, l'ha ricoperto di zucchero e sale, dopo qualche ora il tuorlo si rapprende, si asciuga, diventa lavorabile e ci fate gli spaghetti di solo tuorlo. Con tecniche simili anni fa ci siamo inventati la frittura nel glucosio: friggiamo nello zucchero fuso così non ungiamo e abbiamo tutta una serie di altri vantaggi. Un altro piatto che vi lascio come esercizio quando tornate a casa si chiama la cagliata d'uovo. Prendete una padella, ci rompete dentro due, tre, quattro uova, quelle che volete. Poi, invece di cuocerle, versate dentro alcol etilico per liquori. Mescolate, si rapprende all'istante come quando si fa il formaggio. Sembra quasi cotto, l'albume diventa bianco. A questo punto lo strizzate, altrimenti vi ubriacate, togliete l'alcol in eccesso. Lo potete anche lavare con un po' d'acqua fredda - anzi, meglio lavarlo. Strizzate tutto e avete una ricottina, la cagliata d'uovo. Potete mangiarla in mille modi, l'ultimo esperimento che ho fatto è condita con un po' di miele e vi garantisco che è fantastica, ma sbizzarritevi. È una materia prima neutra, potete fare quello che volete. Bene, tutte le cose che vi ho raccontato, adesso finalmente hanno preso forma. Come vedete, la gastronomia è una scienza. Allora noi tutti che abbiamo lavorato su tutto questo negli ultimi anni, ad un certo punto ci siamo detti, "È bene che questi lavori non vadano persi. È bene dire che bisognerebbe creare una nuova disciplina, che si chiama Gastronomia scientifica". Ci siamo riuniti a marzo a Barcellona, all'università, in una veste estremamente ufficiale e ne è uscito questo "Manifesto di Barcellona" che ora sta girando per il mondo, dove si sostiene esattamente quello che vi ho raccontato in questo quarto d'ora, cioè che l'uomo ha bisogno di mangiar bene per il suo benessere psicofisico. Che la cucina è un'attività caratterizzante dell'umanità in quanto tale, culturalmente. Che la gastronomia deve essere una disciplina olistica, non si può ridurre tutto a fisica, chimica o biologia. Ci sono aspetti psicologici, emozionali, filosofici, culturali. Questo è il Manifesto di Barcellona. Ma la cosa più bella è che Manifesto di Barcellona realizza alla perfezione una sorta di sogno, di profezia, che ci ha lasciato scritto il primo gastronomo dell'età moderna, un signore che si chiamava Brillat-Savarin, primi dell'800, che scrive un trattato intitolato "La fisiologia del gusto". All'inizio di questo trattato pone una serie di aforismi e ce n'è uno in particolare che era veramente profetico, ed è questo. Dice: "La scoperta di un piatto nuovo giova più alla felicità dell'uomo che non la scoperta di una nuova stella". Grazie. (Applausi) Trascrizione: Federico Sangati Buonasera! Questa è la baia di Khor Rori nel sud dell'Oman, un porto che nell'antichità prosperava con il commercio dell'incenso. La Punta Linke a 3629 metri nel gruppo dell'Ortles–Cevedale. E la basilica di Sant'Andrea a Mantova, la concattedrale realizzata da Leon Battista Alberti alla fine del 1400. Questi sono solo tre dei luoghi dove le guide alpine del Trentino hanno lavorato negli ultimi anni. Già all'inizio gli anni '90 con un gruppo di colleghi abbiamo iniziato a guardarci in giro perché la situazione stava cambiando molto rapidamente. I ghiacciai, a causa del riscaldamento globale, si stanno riducendo notevolmente, le creste si assottigliano sempre di più i canaloni dove c'erano le classiche vie di alpinismo su ghiaccio molte ormai non ci sono più. Questo è il ghiaccia del Careser, ormai siamo arrivati a circa metà della superficie in 30 anni. La via Bonatti e Grand Dru nel gruppo del Monte Bianco è caduta per circa 400 metri. Quindi quelle montagne cui noi siamo affezionati lontane dall'affollamento delle piste da sci e lontane anche dalle luminarie di capodanno fanno fatica perché intanto siamo sempre meno che ci vivono e poi perché, forse, le pareti dolomitiche, gli ampi orizzonti, e le creste di ghiaccio, non godono di quella considerazione che si meriterebbero. Ci sono anche altre difficoltà una su tutte: abbiamo una burocrazia impicciona e vischiosa che ci rallenta in molte attività. Questa per noi è una difficoltà ancora superiore a quelle che si affrontano sulle montagne. Con questi presupposti abbiamo cercato di reagire ed è qui che è nata l'idea di formare una società cooperativa che si regge su tre concetti chiave: quello della cooperazione, quello dell'innovazione e quello della decontestualizzazione, intesa come la capacità di intraprendere delle iniziative anche al di fuori del contesto dell'alta montagna, che ci appartiene, e cercando però di mettere a frutto quelle che sono delle nostre caratteristiche peculiari. L'impulso ci è stato dato anche dal confronto che abbiamo avuto durante i corsi di formazione per i lavori in quota dove ci siamo confrontati con tecnici strutturisti, con operai specializzati, e professionalità molto diverse tra di loro. Ed è qui che abbiamo pensato che in queste attività forse avremmo potuto anche noi ritagliarci un nostro ruolo. Abbiamo la capacità di muoverci con una certa destrezza in ambienti impervi, possiamo resistere bene alla fatica, al freddo, saltare qualche pasto, lavorare tutto il giorno se serve e anche un po' della notte. Con questi presupposti siamo andati in Oman dove il Sultano ha deciso di regolarizzare una parete per realizzare un maxi proiezione di circa 150 metri di lunghezza per 40 di altezza. Il nostro lavoro consisteva nel tagliare delle asperità della roccia che sporgevano per più di un metro e mezzo e profilarle con l'esplosivo. Poi gli ingegneri inglesi volevano riempire tutto di poliuretano espanso, questo ci siamo rifiutati di farlo per evitare una discarica a cielo aperto. Abbiamo proposto un'altra soluzione che poi vedremo. Condizioni molto difficili per noi, quasi assurde, perché si lavorava a temperature che hanno sfiorato i 50 gradi in parete che ci hanno richiesto una serie di adattamenti. Facevamo 10 ore al giorno però ogni due ore bisognava riposare e idratarsi. Disagio pesante all'inizio, grande rispetto per i cammelli perché chi danneggia un cammello paga circa 8000 euro di multa. Abbiamo ingegnerizzato un cantiere portandoci qualcosa dall'Italia, il resto lo abbiamo realizzato lì sul posto. Dove non si poteva lavorare con le macchine, abbiamo lavorato come si fa normalmente sulle pareti e sempre sotto l'occhio vigile della polizia perché erano oltremodo attenti a quel che stava succedendo. Abbiamo poi minato tutti i fori e alla fine li abbiamo fatti saltare. Questo il risultato. Con questi massi abbiamo poi riempito le cavità, realizzando dei muretti tipici dei terrazzamenti che ci sono sulle Alpi senza snaturare il contesto dei luoghi e questo è stato apprezzato. Qui invece, siamo sul monte Vioz, vicino c'è la punta Linke dove c'è una postazione dei Kaiserschützen che durante la prima guerra mondiale non avevano funzioni solo difensive ma anche funzioni logistiche perché ci arrivava una teleferica che partiva da Cogolo di Peio. La soprintendenza ai beni archeologici della provincia di Trento ha deciso di ripristinare questi luoghi per consegnarli alla memoria sotto forma di un museo. Il nostro lavoro è consistito nel ripristinare il manufatto di cui c'erano ormai solo le pareti e soprattutto di liberare la galleria dal ghiaccio scavata nel permafrost, che è il suolo permanentemente gelato col ghiaccio che fa da cemento, del materiale incoerente. Abbiamo impiantato il cantiere con l'elicottero. Nell'arco di tre anni abbiamo iniziato a ripristinare questa galleria ci siamo aiutati anche con dei fornelli all'infrarosso dove si trovavano degli oggetti non meglio identificati perché lì i proiettili di artiglieria 75 mm che abbia trovato sono stati parecchi e non era il caso di urtarli con i demolitori. È intervenuta anche l'università di Milano che ha adattato alcune colonne di alcune sezioni del ghiaccio. Quando il tempo era particolarmente brutto l'abbiamo occupato a ripristinare il sentiero che poi ci serviva anche per il trasporto dei viveri. Abbiamo utilizzato numerosi accorgimenti per far resistere questi manufatti alle pressioni della neve e anche al calore attuando degli accorgimenti utilizzati nei paesi del nord per i rilevati delle ferrovie. Questo è il risultato quasi finito della galleria e questo è come si vede adesso con gli allestimenti ultimati. L'emozione che uno dovrebbe avere quando entra è che i soldati se ne siano appena andati. Questa è l'uscita sul lato ovest che guardava verso gli Alpini. A Mantova siamo stati chiamati dalla diocesi dopo il terremoto del maggio del 2011 perché aveva lesionato il corpo sommitale della cupola questa lanterna alla base delle finestre dove le colonne sono molto strette e si erano quasi tranciate. Il progetto è consistito nel portar su otto strutture reticolari, collegarle tra di loro e realizzare un vero e proprio cerchiaggio. Abbiamo noleggiato una delle gru più grandi che ci sono in Italia, si arriva a 120 metri di altezza e 70 di sbraccio. Si vede benissimo anche in questa fotografia. Si andava su tutti i giorni. Il lavoro di livellazione richiedeva grande concentrazione. Bisognava stare attenti perché sotto la piazza non era chiusa, quindi se scappava qualsiasi cosa, anche un dado di un bullone che sfuggiva poteva creare grandi danni. Abbiamo allestito le nostre linee vita e lavorando spesso fino a tardi sempre con molta concentrazione siamo arrivati a ultimare questo lavoro appena prima che arrivasse la neve. Pochi giorni dopo è arrivata la neve quindi non avevamo molto margine. Quindi le nostre scelte sono state quelle di cercare di trovare delle attività che ci dessero delle soddisfazioni di voler realizzare questi progetti in collaborazione tra di noi, fatto non per niente scontato per delle guide alpine, e di cercar di portar dei miglioramenti nei contesti nei quali si va ad operare. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Giorgio Fighera Impatto sociale. Se ne parla un sacco, no? E allo stesso tempo, non sappiamo bene di cosa si tratti, è un po' una leggenda metropolitana: non si sa come funzioni, chi siano gli attori di riferimento. E soprattutto, perché sembra avere sempre più a che fare con tutti, invece che con pochi addetti ai lavori. Una delle frasi preferite su questo tema, per me, è il fatto che l’impatto sociale non più permettersi di essere solo giusto: deve diventare efficace. Infatti, se ci pensiamo, i progetti sociali non hanno mai avuto un gran movente funzionale, ma emotivo. È una cosa recente, quella di voler fare il buono e il giusto in modo anche efficace. Però, quando guardiamo all'efficacia dei progetti sociali, iniziamo ad avere subito un paio di problemi. Il primo: tutte le problematiche sociali sono "wicked problems". Significa che non sono problemi lineari. Sono problemi complessi, sistemici, che non sono risolvibili né attaccando un aspetto isolato, né da un solo attore. Il secondo, la scalabilità. Anche quando riusciamo a trovare un progetto particolarmente efficace, nel 90% dei casi non ha una struttura che gli permetta di arrivare in tutte le località dove quella soluzione è necessaria. Questo è un problema. È un problema perché significa che, anche quando riusciamo ad investire sufficientemente tempi, risorse, ed energie nel trovare una soluzione efficace, poi ci blocchiamo per modelli di diffusione obsoleti. Questa dinamica è ulteriormente alimentata dal fatto che siamo ancora attaccati a modelli reattivi. Succede qualcosa; c'è una crisi; agiamo. D’urgenza. Cerchiamo di contenere i danni. Con soluzioni frammentate, isolate, mai coordinate. E con inutili duplicazioni di sforzi. Solo ora, grazie all'era dell'informazione, inizia a sorgere un nuovo paradigma: quello proattivo. Quello che dice: ma se sappiamo come funziona, se sappiamo cosa succede e perché, perché non usiamo le informazioni che abbiamo a disposizione, dei modelli efficaci, e agiamo con tempo? Per prevenire, il peggio. Ma è davvero solo una questione di risparmio di tempi, soldi, energie? O c'è dell'altro? La cosa interessante è che, oggi, la psicogenealogia ci insegna che i traumi provocati da crisi, come l'Olocausto, la malnutrizione cronica, la violenza sociale o la crisi dei rifugiati, creano delle conseguenze sociali, psicologiche e genetiche. Si, anche genetiche. È stato dimostrato che questi traumi hanno conseguenze decennali, che si trasmettono di generazione in generazione finché non vengono risolti o sanati. Questo fatto ci mette davanti alla consapevolezza che fare sistema, salvare risorse o prevenire, o collaborare, o condividere modelli, già non è un'idea carina. Diventa un obbligo morale. Sì, ma vi starete chiedendo: "Chi è questa bionda, che alle cinque di domenica pomeriggio ci racconta queste cose complesse?" Quindi, giusto per conoscerci meglio, prima di continuare: ho 28 anni; ho studiato qui vicino, a Brera; poi un anno a Bilbao, e ho giocato 12 anni a pallavolo. E mi sono laureata nel 2011 con una tesi su arte, psicologia e sociologia. Bel mix, no? Lo penso anche io. Infatti, quando mi sono laureata, non avevo la più pallida idea di cosa fare. Mi sentivo persa. La mia passione per il sociale, per le politiche internazionali, per la tecnologia, per la psicologia, non riuscivano a trovare un canale per esprimersi. Uno spazio, ancora meno nel marco della crisi generazionale ed economica che conosciamo ormai qui da dieci anni. Poi per me è arrivato il 2012. È l'anno in cui ho permesso che la mia urgenza di trovare il mio posto nel mondo avesse la meglio, e ho iniziato a viaggiare e studiare i modelli di impatto sociale e di sviluppo sostenibile in più di 20 paesi nel mondo. Da Macao, qui a Milano, a Bahá'í, in Israele. Dal CERN, ai campi rifugiati in Grecia e Macedonia. E ho iniziato a notare qualcosa. Un fattore in comune, una nota, un elemento ricorrente che accomunava le realtà più disparate del Pianeta Terra. E cioè l'insorgere di movimenti che mettevano a disposizione modelli che semplicemente avevano l’obiettivo di permettere alle persone di agire, ovunque esse fossero. Tieni: questo modello funziona, usalo dove sei. Fai comunque parte di una cosa più grande, di una causa più grande di te, ma è molto importante che tu agisca su scala locale. Questa cosa ha iniziato a incuriosirmi. Ho iniziato a investigare, e ho scoperto che il valore di questo modello va molto più in là di quello che io potessi immaginare. È stato infatti dimostrato che quando il nostro cervello è esposto a eccessivi flussi di informazione su crisi, problemi, traumi, tragedie, sviluppiamo empatia. Sviluppiamo una curva empatica, e una conseguente necessità di agire e reagire, fare qualcosa in merito. In poche parole, siamo disegnati per vedere altre persone soffrire e desiderare di porre fine a ciò che provoca quella sofferenza. Fino a qui tutto bene, no? Invece, purtroppo, è anche stato dimostrato che quando questi flussi di informazioni ci sovrastano e diventano troppi, come oggi succede con i nostri telefonini, i nostri computer o i media, ci blocchiamo. Il nostro cervello dice, Non posso. Non sei tu in pericolo diretto. Mi stai sovraccaricando di informazioni su problemi e cose negative, e non mi dai la possibilità di reagire in un modo che io possa sentire la mia portata. E stacca la spina. Le conseguenze le conosciamo tutti. Isolamento. Distanza. Apatia. Disinteresse. Ignoranza. Esclusione. Intolleranza. Violenza. Questi sono fattori le cui cause conosciamo molto bene. Ed ero ad Idomeni, nel 2015, quando ha capito che non possiamo più permetterci di ignorarle, perché intorno a me c'erano [non] solo migliaia e migliaia di rifugiati e migranti, ma anche migliaia e migliaia di cittadini e comunità locali. E tutti con la stessa domanda in testa: che cosa facciamo? Da dove iniziamo? Che cosa posso fare io? Perché ho bisogno di fare qualcosa. E così è nato ImpactOn. Ho sentito l'urgenza di creare un'organizzazione che si concentrasse solo ed esclusivamente sul trovare, analizzare, selezionare, progetti di impatto sociale e ambientale esistenti, efficaci e metterli a disposizione di altre realtà in tutto il mondo. Banalmente, siamo un ponte tra il talento e il genio dell'impatto sociale locale, che mai potrebbe diffondere la sua formula in tutti i luoghi necessari, e studenti, imprenditori, università, ricercatori, governi, imprese, interessati in agire per cause sociali e semplicemente bloccati dalla complessità di questo settore, o delle condizioni che li circondano. Il progetto è nato un anno fa, quando abbiamo deciso di lanciare un primo pilota usando solo PDF. Abbiamo scelto un progetto che è Blood For All, che permette di creare dei posti di donazioni di sangue in casi di emergenze, in scuole o in palestre. Era fondamentale per noi capire come poter comunicare un progetto non affinché venisse semplicemente conosciuto - quindi emotivo, fattore emotivo, ma perché venisse replicato, funzionale. Il progetto, in meno di tre mesi, è stato replicato in 19 città del mondo. Quindi abbiamo continuato a lavorare, perché per noi è fondamentale scoprire come per esempio usare i big data, e domani il machine learning, per rimuovere quanto più possibile i colli di bottiglia dei processi attuali. Abbiamo scelto un altro progetto, in occasione della settimana del cambio climatico. che permette a qualunque educatore, professore o attivista di fare un'attività con dei giovani in cui si evidenzia la fondamentale connessione tra quello che consumiamo tutti i giorni e come ciò influenza il cambio climatico. L'abbiamo lanciato un mese fa, in inglese e in spagnolo, ed è stato tradotto da comunità in francese, in arabo e in portoghese, e verrà usato in più di 50 città del mondo. E vi direte, chissà i budget di marketing. Zero. I budget di marketing, o l'advertisement, sono la prima ragione per cui conosciamo tantissimo dei progetti che non necessariamente sono i migliori, mentre gli altri rimangono nell'ombra. Introvabili, persi per sempre. È quindi per noi fondamentale riuscire ad usare design, psicologia dell'informazione e tecnologia, per creare un paradigma alternativo. E uno dei pilastri di questo paradigma alternativo per noi è quello che chiamiamo blueprint. Un blueprint è una formula, la ricetta, l'insieme dei componenti che fa di un progetto un progetto efficace, la proposta di valore. Quindi non usiamo più descrizioni accademiche o emotive del perché un progetto è buono e giusto, ma perché funziona, e quali sono gli elementi da prendere in considerazione quando una persona dell'organizzazione lo volesse replicare in qualche altro posto. Per farvi un esempio, una delle cose che specifichiamo nel blueprint è la tipologia di progetto. È un intervento? È una cosa che dura poche settimane, pochi mesi o è da mantenere nel tempo? Qual è l'impatto generato? Qual è il valore? Quale è la proposta? Quale è il target? Chi sono i beneficiari? Quale è il grado di complessità? Quanto è accessibile ai famosi non addetti ai lavori? Quali sono i tempi e le risorse in media necessarie, incluse per esempio leggi particolari o permessi governativi? Qual è la compatibilità di contesto? In quali contesti è stato utilizzato, quindi in quali altri contesti c'è un'altissima probabilità che gli effetti siano positivi? E quali sono le avvenute replicazioni? Un ulteriore riferimento. Un'altra cosa che facciamo è allinearci alle grandi agende della sostenibilità, come l'agenda 20-30 che sta marcando un nord al quale puntare, tutti inclusi. Ma non necessariamente stanno dando delle formule che permettano a persone e organizzazioni di agire e cominciare a implementare e raggiungere questi obiettivi. Se penso a quella ragazza nel 2012, persa, oggi so che ho incontrato il mio posto. Perché tutti i giorni conosco persone e organizzazioni la cui genialità, i cui progetti incredibili fanno impatto sociale locale ma non hanno mai pensato che davvero arrivasse il momento in cui potevano cambiare il mondo. Un esempio? Ecoladrillos. un progetto di un'organizzazione in Argentina, in Cordoba, che ha trovato il modo di costruire con materiale locale una pressa meccanica open source, formula aperta, e prendere PET sporco, quindi neanche da lavare, borse - plastica. E fare dei mattoni. Chiudono i mattoni tra le lamine di legno con cui si fanno dei pannelli per costruire case sociali. Iper-isolanti, iper-resistenti, iper-leggere. da comunità vulnerabili. Ma soprattutto, un terzo più economiche di qualunque prefabbricato sociale. Questo è un progetto che può fare la differenza per la vita di persone in posti dove c'è plastica e assenza di case, come per esempio nelle località affette da disastri naturali. Un altro progetto, questo dalla California: Lava Mae prende autobus che non possono [più] circolare per eccessive emissioni di CO2, per esempio, o perché sono vecchi, li svuota, li dipinge, ci mette un bagno, una doccia e crea dei posti mobili di igiene che girano per la città e permettono ai senza tetto, non solo appunto di avere accesso a igiene basica, ma di fare un colloquio di lavoro, o rivedere i loro cari. O ancora, "Liter of Light", che non usa solo bottiglie di plastica riciclate, ma ricicla cassette elettriche, lanterne al kerosene, batterie, e insegna a comunità locali, vulnerabili, in tutto il mondo, come usare i loro strumenti, le loro capacità, per costruire lampade solari, lavorando anche non solo sull'accesso all'energia ma educazione, o sicurezza, o accesso a wifi. Questi sono progetti che potrebbero mai diventare monopoli multinazionali? No. Le loro formule, però, non avrebbero valore in ogni singola località in cui vengono replicate? Io credo di sì. E allora facciamolo. In un momento di crisi storica, con soluzioni dall'alto inesistenti o che non ci rappresentano, riappropriamoci della capacità di agire, di creare, di offrire alternative, di creare un settore dell'impresa sociale davvero efficace, davvero misurato, davvero inclusivo. Perché lo sappiamo che girarci dall'altra parte non fa che allontanarci dalla consapevolezza che non si tratta di responsabilità sociale, ma di opportunità sociale. Perché sognare un futuro migliore, e rendersi conto di avere tutti i mezzi per costruirlo, è la nostra più grande opportunità oggi. Dicono che se vuoi puoi, e se puoi devi. Quindi? Qual è il vostro blueprint? Grazie. (Applausi) Buonasera a tutti. Io sono qui per raccontarvi un po' della mia vita, perché da qualche anno a questa parte trascorre scandita da voli di aquile, falconi, in dimostrazioni di volo, nelle rievocazioni medievali e nel bird control. Quella della falconeria è una strada in salita, è una strada ricca di sacrifici ma anche di soddisfazioni. E di tante, tante lezioni da imparare. La prima che ho appreso io è che c'è una condizione senza la quale nulla è possibile, con un rapace. Ed è la sua fiducia nei miei confronti. Se un falco non si fida di me, non è assolutamente disposto a collaborare con me. E il primo rapace che ho addestrato è un'aquila, un'aquila delle steppe maschio, si chiama Huracan. Ed è arrivato proprio poco dopo che io avevo cominciato questo nuovo percorso di vita. Io non ricordo la prima volta che ho chiamato Huracan al pugno, perché per tutto il suo primo anno di vita io l'ho tenuto sempre sul mio pugno. Sono stata più con lui che con qualunque altra persona. Però non dimenticherò mai, mai nella vita il primo giorno del suo volo libero. Era un pulcino, si può dire: aveva tre mesi, quattro mesi, era pennato, pronto. Ma ancora mi chiamava come se fossi il suo genitore. Pigolava ogni volta che mi vedeva. Quando ho visto che era pronto, che era in grado di spiccare il volo, l'ho portato a volare su una collina. Quel giorno c'era il vento forte, che spettinava a me i capelli e a lui le penne, ed è partito dal mio pugno e si è appoggiato a terra. Ha scrutato per alcuni istanti il paesaggio davanti a sé, poi ha aperto le ali, e in quel momento lì il vento lo ha reclamato. E lui era alto sopra la mia testa che continuava a pigolare, a chiamarmi. Sembrava che fosse quasi in bilico nell'aria. Poi io l'ho incitato da andare, e lui ha preso a giocare con le correnti. È stato un momento unico, e davvero un'emozione grandissima. Quando poi è stato il momento di richiamarlo al pugno, io ho visto questa sagoma minuscola nel cielo diventare sempre più grande, sempre più grande e sempre più vicina. E alla fine, con qualche colpo d'ala, era di nuovo sul mio pugno. Questa è stata un'emozione immensa, ma solo una delle tante situazioni che mi hanno fatto decidere che la vita che voglio è la vita del falconiere. Anche andare a caccia all'estero, e vedere aquile reali, astori, gufi reali, falconi al massimo delle loro capacità. Vederli fare quello per cui la natura li ha pensati, in realtà, perché loro sono predatori. Anche quello mi ha convinto. Io non vi posso descrivere, a parole, la bellezza, la forza di una picchiata di un falco pellegrino che rompe l'aria davanti a voi; però vi posso dire che, quando si assiste a una situazione del genere, davvero si ha quasi la voglia di urlare, per la grandezza di quello che si è visto. L'addestramento di questi rapaci si basa sui loro istinti, fondamentalmente. Io faccio, da terra, quello che un genitore farebbe dal cielo. I falconi, in particolare, hanno sviluppato il volo al punto da essere esso stesso considerabile un'arma. Per cui io, per insegnargli a volare, per insegnargli a tirar fuori tutte le sue capacità di predatore, di volatore devo simulare una situazione di caccia. E per farlo utilizzo un logoro. Un logoro non è altro che una corda alla cui estremità è legata una sagoma di cuoio che riproduce un volatile, oppure due semplici ali essiccate. Io le faccio roteare in aria, e roteano, e mentre roteano il mio falco è libero in volo. È libero e impara a volare, impara le picchiate, impara a fare le scivolate, impara a fare le virate, impara a prendere le giuste correnti per alzarsi e le giuste correnti per prendere velocità. È un po' una danza. Dico danza perché bisogna prendere il tempo, il tempo del falco. Con tutta l'adrenalina che ne deriva, perché credetemi che sono davvero dei missili sfreccianti. E l'adrenalina? Anche quella mi ha legata a quest'arte. Perché i rapaci non sono animali da pet therapy. Non sono affettuosi, non cercano assolutamente di compiacerci, non gli interessa il contatto fisico. Lo permettono, ma non è una cosa fondamentale per instaurare un rapporto con loro. Sono puro istinto, anche dopo anni e anni di nascita in allevamento. E quindi un falconiere cosa fa? Cosa faccio, io? Io tendo non a domare, non a inibire questo istinto selvatico; vado a coltivarlo, vado a tirarlo fuori. La soddisfazione più grande, per un falconiere cacciatore, è vedere che il suo falco non tanto fa una cattura, ma quanto che è competitivo con un animale selvatico. Vuol dire aver reso veramente onore all'animale che si ha. E nel volo libero, ovviamente, dove non c'è una preda, la soddisfazione più grande è vedere la capacità in volo della propria aquila, del proprio falcone, e poi il ritorno al pugno. Il ritorno al pugno è un momento magico, perché non è scontato, assolutamente. Perché nel momento in cui un falco, o un'aquila, lasciano il pugno, sono liberi. E il loro ritorno dipende solo da come noi ci siamo posti nei loro confronti. Bisogna lavorare sul rapporto prima. E delle dimostrazioni di volo, che io faccio per lavoro, una cosa che amo proprio mostrare alle persone è non solo il rapporto che si instaura tra falconiere e falco, ma anche proprio cosa sono questi rapaci, perché spesso e volentieri non c'è una cultura sul mondo naturale dei rapaci. Le persone non sanno, spesso, cos'è la differenza tra una civetta e un gufo, ad esempio. E c'è la possibilità di spiegarlo, o di farlo vedere. E io sono convinta che il modo migliore per spiegare, e per far apprezzare e rispettare queste creature, in natura anche, sia proprio vederli in volo, sia mostrar loro cosa sono in grado di fare. Vedere il mio falco che sfreccia al logoro, ignorando tutto quello che è intorno, concentrato solo su di me, è un'emozione per me grandissima, ma che mi piace condividere con gli altri, perché spesso succede che le persone, poi, rimangono con il naso in su a guardare nel cielo e a domandarsi, se vedono una sagoma passare, che cosa fosse, cos'è. Perché se qualcosa lo si conosce, lo si capisce; e se lo si capisce, lo si rispetta. Io credo che rispettare questi animali sia un po' come rispettare, poi, anche la natura. È per questo che amo molto il mio lavoro. E anche se l'opinione pubblica spesso è divisa, nei confronti della falconeria, io ci tengo a dire che i rapaci che noi addestriamo sono tutti d'allevamento. Tutti. E anzi, che spesso e volentieri allevatori e falconieri hanno collaborato con enti per la reintroduzione in natura di rapaci a rischio di estinzione. Perché? Perché la falconeria è una fonte infinita di conoscenze su questi animali, dato che è una tradizione antichissima. Pensate - chiedo scusa. Questo gesto, che io faccio, appartiene ad una tradizione che ha circa 6.000 anni. 6.000. E nel 2016, la falconeria italiana è stata proclamata Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'Unesco. È stato un grande riconoscimento. Io, da parte mia, ho avuto la possibilità anche di viaggiare, in questi anni. Ho conosciuto falconieri da tutto il mondo. Sono stata in Spagna, sono stata in Austria; ho conosciuto falconieri kazaki, è stata sempre un'esperienza da cui ho imparato tantissimo, viaggiare, confrontarmi con dei metodi, con delle tecniche di addestramento diverse, fonti di tradizioni differenti, sempre appartenenti, ovviamente, al mondo della falconeria. Alcune di queste persone, che mi hanno spiegato i loro metodi, hanno persino scritto dei libri: io sarò sempre grata a queste persone, a questi falconieri. Ma non ho conosciuto solo falconieri; io ho conosciuto anche tantissime donne falconiere. Tantissime, perché la falconeria, a differenza di arti antiche che spesso sono state precluse alle donne, non è mai stata unicamente maschile. È pieno di affreschi, arazzi, rappresentazioni antiche, incisioni di donne con il falco. Donne, dame a cavallo con il falco. E quindi, al giorno d'oggi, c'è una forte presenza femminile in questo mondo: sono donne direttrici di centri rapaci, allevatrici, bird controller, cacciatrici. Siamo davvero in tutto il mondo. Vai. Adesso vi presento - Vi presento Huracan. Adesso ha il cappuccio, vi spiego brevemente perché. Questa non è una situazione per lui consueta: ci sono luci forti, ci sono telecamere, c'è il tetto molto basso, quindi è una situazione in cui lui potrebbe stressarsi. E il cappuccio è uno strumento utilizzato in falconeria molto comunemente, ed è frutto di secoli e secoli di studi proprio sui rapaci. È fatto in modo che le cuciture non creino nessun disturbo al falco: non stringe rispetto all'ampiezza del becco, non va a toccare gli occhi. È un semplice strumento che gli impedisce di stressarsi. Quindi è proprio per la sua salute. Ebbene, con lui sul pugno io vi saluto. E vi auguro di volare in alto proprio come fanno le aquile, anche controcorrente. Perché un'aquila sa che, che sia un vento forte o che sia una brezza, se vuole andare più in alto deve andarci controcorrente. E io vi auguro di seguire i vostri sogni, anche di cambiare strada, se necessario, lasciando tutto quello che facevate prima. Perché nella vita, certe volte, fare un salto significa spiccare il volo. Grazie. (Applausi) Alexa, SIRI, Crystal, la segretaria Amy, e questa segnatevela: la robottina lavavetri Heidi, in arrivo dal Giappone. Tutti questi sono esempi di Intelligenza Artificiale, la tecnologia più pervasiva dei prossimi 20 anni. Ma c'è un'altra cosa che questi esempi hanno in comune: hanno tutti volti e fattezze femminili! Nell'immaginario collettivo, i robot sono sempre stati un'allegoria delle classi sfruttate. Anche la parola robot deriva da un termine ceco, che significa schiavo. Noi viviamo in un mondo dove 600 milioni di donne vivono ancora sotto la soglia della povertà. Una su cinque è stata vittima di violenza. Per dare un'idea, se ce ne sono 1.000 sono in questa sala, significa 200 donne. Prima che io abbia finito di parlare, dieci donne (dieci!) nel mondo moriranno di quello che dovrebbe essere il momento più gioioso della loro vita, ovvero il parto. Mentre assisto all'avanzata di robot femminili che lavano le nostre case, organizzano le nostre agende, e si prendono cura di noi con una voce gentile, e senza lamentarsi mai, non posso che rabbrividire quando penso a questi parallelismi. Anche Microsoft si è cimentata nella sfida dell'Intelligenza Artificiale lanciando TAI, un bot con le fattezze di un'adolescente gentile, progettata per interagire con gli utenti di Twitter. Dopo poche ore dal suo lancio, TAI è stata subissata di commenti sessisti, che ha a sua volta ripetuto esponenzialmente in rete. E prima di venire chiusa, solo 16 ore dopo il suo lancio, TAI aveva imparato ad apprezzare Hitler! Ma come ha fatto TAI ad imparare? Come funziona l'Intelligenza Artificiale? È molto più semplice di quello che possiamo pensare, e dovrebbe interessarci tutti. Per capirlo insieme, facciamo un esperimento: che cosa vedete in questa foto? Il Colosseo. E in questa? Fin qui tutto semplice, direte voi. In effetti stiamo parlando di un oggetto simbolo, non solo di Roma, ma dell'umanità tutta, che rimane invariato - e per fortuna, almeno quello è uguale a se stesso - da qualche migliaio di anni. Anche da un punto di vista geometrico, il Colosseo è piuttosto riconoscibile: ha delle righe verticali, degli archi, un ovale ... Nella prima fase dell'AI, i ricercatori hanno in effetti fatto questo: [hanno] cercato di insegnare all'algoritmo a riconoscere una serie di forme geometriche. Ma che dire allora di questa immagine? Per noi è ancora facile riconoscerla. ma per un algoritmo, si tratta di aggiungere forme totalmente nuove e un punto di vista totalmente nuovo. Cosa succederebbe se il Colosseo fosse pieno di gente? O se lo riprendessimo da un'altra angolazione? Capite che è estremamente difficile insegnare a una macchina a pensare, con questo metodo. Solo otto anni fa, Fei-Fei Li, una ricercatrice considerata massima esperta di computer vision, la scienza che insegna ai computer a vedere, ha avuto una intuizione semplice ma rivoluzionaria, ed è questa: nessuno insegna a un bambino a vedere. Nessuno insegna a un bambino a vedere?! Che banalità è mai questa! Prima che vi alziate dalle vostre sedie, vi voglio dire che non è così scontato, e che sulla base di questa osservazione impariamo molto di come noi stessi apprendiamo, così come del modo in cui apprendono le macchine. Se i nostri occhi fossero un paio di fotocamere digitali, essi scatterebbero una foto ogni 200 millesecondi: il tempo medio di un battito di ciglia. Quando siamo alti così. quando abbiamo 3 anni, abbiamo già immagazzinato milioni di immagini. Tutte queste vanno a costituire una sorta di enciclopedia digitale, sulla quale basiamo il nostro apprendimento. Per questo si è pensato che anziché costruire algoritmi migliori era sufficiente dare alle macchine dati sempre più fitti e di sempre maggior qualità, mimando un po' l'apprendimento dei bambini. Ecco perché Google è così felice di ospitare gratuitamente le foto delle nostre vacanze e dei nostri viaggi, o i nostri documenti di lavoro. Hanno bisogno dei nostri dati, dei nostri dolci, succulenti dati, per alimentare la loro intelligenza. In effetti, nel machine learning, avere dati migliori è sempre più preferibile che costruire algoritmi migliori. Ma adesso facciamo un altro passo avanti e per questo vi chiedo di prendere i vostri cellulari. (Sorriso e Risatine) Avete controllato le e-mail? Bene! Adesso andiamo tutti insieme su un motore di ricerca per immagini. Quello che preferite. E scriviamo "CEO", la parola inglese, ma ormai di uso internazionale, che denota il numero uno di un'azienda. Che cosa vedete? Ho sentito qualcuno dire "uomini"! Per le prime 50 o 100 immagini vedete maschi bianchi. (Applausi e Brusio) Qualcuno tra di voi riesce a vedere un CEO donna? Barbie! Qualcuno vede una CEO donna nera? Uno, là in fondo! Qualcuno vede un CEO disabile, una persona in carrozzina? Nessuno? Il pregiudizio non è una cosa nuova, non lo abbiamo inventato noi oggi. Quello che è nuovo, e che si sta creando oggi, è la magnitudine che quel pregiudizio assume grazie all'Intelligenza Artificiale. Funziona più o meno così: se pensate all'esempio del bambino, è facile capire che le macchine hanno già disponibilità di molti più dati di quelli che vediamo noi e li apprendono molto più velocemente. La maniera in cui funzionano è questa: la macchina apprende; diventa più intelligente; poi apprende ancora; poi diventa più intelligente. E avanti, come in un ottovolante che a ogni giro aumenta la sua velocità. La rivoluzione dell'apprendimento automatico è molto diversa dalla Rivoluzione Industriale, perchè questa non si assesterà, sarà sempre più veloce: È qualcosa che non abbiamo mai visto, simile a quello che il matematico Good teorizzava come "esplosione dell'intelligenza". Ma che intelligenza sarà? Che tipo di intelligenza vogliamo che sia? Come poniamo le basi giuste perché l'Intelligenza Artificiale ci aiuti e ci liberi dalle diverse opportunità dovute a etnia, genere o ricchezza? Sono domande difficili, ma dobbiamo far modo che diventino sempre più parte delle nostre conversazioni. Non possiamo chiudere gli occhi e lasciare che a occuparsene siano solo gli esperti, perché qui siamo chiamati a determinare come vogliamo che vengano programmate le intelligenze del futuro. E in ultima analisi, in quale tipo di società vogliamo vivere. Quando parliamo di un'Intelligenza Artificiale superintelligente, che migliora se stessa, la nostra unica opportunità è di darle la giusta diversità di visione e la giusta varietà dentro il set di dati da cui apprende. Lasciate che vi racconti una storia personale. Nel 2005 mi sono laureata in ingegneria biomedica, e la mia tesi di laurea era un dispositivo indossabile per prevenire la caduta negli anziani, il fattore primario che induce a ridotta mobilità e quindi all'indebolimento e alla morte. Per realizzarla, avevo costruito un sistema elettronico di 3 accelerometri triassiali collegati ad una maglietta della salute. Gli accelerometri trasmettevano i loro dati di posizione, e io andavo a integrarli in un algoritmo di previsione della caduta. Ho coinvolto tutti i miei compagni di corso, che vedete sotto durante la lezione e poi a ringraziamento per avermi aiutata. Tutti erano chiamati a simulare le più svariate cadute: chi camminando sul tapis roulant, chi inciampando, chi fingendo di svenire, chi cadendo dalle scale. Sono stati lunghi mesi di lavoro. A 15 giorni dalla consegna degli elaborati, niente: ancora l'algoritmo non andava! Poi una sera, me lo ricordo come se fosse ieri, Bingo! L'algoritmo aveva cominciato a prendere e riusciva a prevedere la caduta prima del'impatto, con una buona accuratezza, e soprattutto si migliorava mano a mano che lo alimentavo con nuovi dati. È abbastanza imbarazzante ammetterlo adesso, di fronte a 2.000 persone e a tutti quelli che ci guardano in streaming, ma adesso so che avevo costruito un ottimo strumento per la prevenzione delle cadute, ma solo degli uomini! In effetti, avevo utilizzato i miei compagni di corso. Sarebbe funzionato altrettanto bene se avessi preso delle donne? Se avessi avuto varietà nel mio set di dati? Non ne sono così sicura. Comunque mi sono laureata e poi ho cominciato a cercare lavoro. Non sorprendentemente, il profilo di ingegnere biomedico specializzato in cadute non era primo nei motori di ricerca. E... lo sapete? Nemmeno il profilo di ingegnera è primo nei motori di ricerca. Le ricercatrici della Carnegie Mellon Univesity hanno effettuato uno studio sui lavori ad alto reddito pubblicati online: se una donna riceve in media un uomo ne riceve 1.800. Questa cosa potrebbe essere una colpa delle aziende, che usano come target, per i lavori ad alto redddito, solo gli uomini. Ma la discrepanza è così ampia che viene più facile pensare a un algoritmo deviato e che alimenta se stesso! E adesso vi chiedo: siamo davvero disposti [ad accettare] che a decidere il lavoro che andrà a fare la nostra bambina sia un algoritmo che la discrimina perché il suo genere non è rappresentato nelle stanze in cui viene costruito? Davvero quello che vogliamo è che le cadute dei nonni siano più prevedibili, e che quindi i nonni vengano curati prima e meglio delle nonne? Se ammettiamo che l'elaborazione delle informazioni è la fonte delle opportunità, allora dobbiamo anche pensare che solo portando più varietà all'interno delle comunità che programmano l'Intelligenza Artificiale, avremmo una tecnologia più giusta e una società più equa. Ma la varietà da sola non basta: vi racconto un'altra storia personale. La mia amica Chiara, una donna eccezionale, si è fatta strada in un ambiente estremamente competitivo, diventando la numero uno della sua azienda. Ma Chiara è una persona sensibile, e ha conosciuto momenti duri, come quelli dovuti alla depressione. Promuovere una persona come Chiara, senza guardare al suo genere o alla sua provenienza, appare sicuramente giusto, e credo sia condivisibile usare un algoritmo per farlo: quale maniera migliore di levare soggettività a questa decisione? Esiste una azienda americana che è in grado di desumere qualsiasi cosa su di noi, usando le nostre briciole digitali: le informazioni che lasciamo sparse in rete, senza nemmeno accorgercene. In particolare, sono in grado di predire la depressione mesi prima - mesi prima! - che insorga qualsiasi sintomo. Naturalmente, il loro intento è quello di intercettare il malessere quando è ancora piccolo, appena curabile. Ma adesso vi chedo di pensare un attimo a Chiara. Quali sarebbero le implicazioni morali e sociali se lasciassimo che a decidere fosse un algoritmo che pensa a noi dalle nostre briciole digitali, da quello che facciamo su Facebook, su Twitter, sulla rete? Solo con una comunità scientifica più inclusiva, e rappresentativa di tutti i generi e di tutte le minoranze, riusciremo a mantenere un controllo etico sull'Intelligenza Artificiale. Ma attenzione! Gli algoritmi non devono essere una scusa per abdicare alla nostra responsabilità personale, bensì una opportunità per costruire una intelligenza collettiva, planetaria, inclusiva e partecipata. Grazie. (Applausi) Grazie. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia Ciao ragazzi, ciao a tutti! E grazie Flavia, che hai fatto un'ottima introduzione al talk. Dunque sarò molto breve, comincerò dalla preistoria, nel senso informatico del termine. Ma non temete, Claudio, non aver paura finisco nei termini previsti. Cominciamo dicendo che, quand'ero ragazzino, era molto raro trovare qualcuno che ne sapesse d’informatica e dunque, come me penso molti altri, hanno cominciato a cercare di capirci qualche cosa da soli nella loro propria stanzetta. Ricordo ancora benissimo la prima esperienza: avevo circa dieci anni; mio padre mi aveva regalato un computer di cui io non sapevo cosa fare. Allora ho preso, sono andato in cameretta, ho preso un libro e ho cominciato copiare: per due giorni, senza interrompere, ho cominciato a copiare, a scrivere, scrivere qualche cosa, dicesi “scrivere codice”. Dopo due giorni, magicamente, ho visto un oggetto comparire sullo schermo, che prendeva il volo, e il volo era fantastico, e il volo non si fermava più! Ho dovuto staccare la spina per riprendere il controllo del computer. È stata una cosa fantastica. Questa cosa mi ha fatto imparare due cose: con rispetto parlando. Bisogna spiegargli tutto, passo passo, una cosa alla volta. era soltanto che dovevo metterci un po' del mio, un po' di ragionamento, un po' di logica. Strutturare il pensiero. E questo era tutto. E questo mi è semplicemente piaciuto e ho deciso che la nostra vita insieme sarebbe stata molto lunga, perché ci sono e c'erano tante cose da fare. Infatti, come ha detto anche prima Flavia, ci sono moltissime persone oggi che sono appassionate d’informatica: bimbi, adulti, adolescenti e che lo devono utilizzare tutti i giorni, che lo si voglia o no. Smartphone, tablet, portatile, computer, qualunque cosa: fa parte della vita. Non è più puro e mero appannaggio dei pochi addetti ai lavori. Questo fa parte di tutti, in tutti i mestieri, anche gli artigiani hanno bisogno di un computer di fianco. Dunque c’è chiaramente qualche cosa che può fare paura. Può fa paura il fatto che i nostri ragazzi siano prigionieri di questa tecnologia, passivi di questa tecnologia; è lecito domandarselo. Ma la risposta è semplice, è: no. Fa parte dell’evoluzione della vita. Fa parte dell'evoluzione tecnologica. Ogni volta che c'è una tecnologia nuova praticamente bisogna soltanto imparare a capirne qualche cosa. Per cui l'unico modo per farlo è insegnare ai nostri ragazzi e a noi stessi a utilizzare la tecnologia, a farla parte di tutti i giorni, essere parte attiva di questa e capire come funziona. E dunque… io ci ho provato, facile? Non lo so, ma comunque c’ho provato, ho fatto la mia esperienza. Ho preso mio figlio, quello piu grande, ho aspettato che fosse abbastanza grande che sapesse leggere scrivere, e che avesse un minimo di competenze matematiche, un minimo di ragionamento, e ho preso il computer, l’ho messo davanti a me, ho preso mio figlio e l’ho messo di fianco a me. Ho cominciato sbatacchiare sulla tastiera e ogni tanto guardandolo come per dire: “Boh, secondo me non capisce, ma non fa niente”. Allora intanto parlavo, dicendo quello che facevo. Com'è finita? Benissimo dopo un’ora avevo implementato una funzione che faceva la simulazione del lancio di monetine e faceva la rappresentazione grafica della probabilità che uscisse croce o testa. Fantastico: mi son divertito come al solito. Mio figlio? Benissimo anche lui. Dormiva come un angioletto sull’angolo del tavolo. A quel punto mi son detto: “Peccato, mio figlio, proprio mio figlio non gli piace l’informatica! Va be', faremo qualcos’altro nella vita. C'è tanto da fare, non è un problema.” Però poi alla fine ci ho ripensato, ho detto: “Ma non è, che per caso, sono io che ho utilizzato il metodo sbagliato? Magari ci vuole qualcosa di un pochino più pedagogico, qualcosa che sia approcci un pochino di più ai ragazzi. E allora ho cominciato a cercare. Primo posto dove sono andato è stato a scuola: naturalmente, era un po’ lontano anni luce da quello che mi aspettavo di un qualcosa “computer oriented”, qualcosa che insegnasse a mio figlio a essere pronto alla tecnologia, che diventasse amico della tecnologia, parte attiva di questa. Dunque, dopo di questo, continuai a cercare. Era il 2012, non molto tempo fa, e a quell'epoca abitavamo in Irlanda e sono venuto a conoscenza di un movimento - attualmente una fondazione no-profit che si chiama CoderDojo - che forniva, dava, faceva, corsi gratuiti ai ragazzi d’informatica, di programmazione. Fantastico: non ho esitato un attimo, ho preso i miei figli, più un po’ dei loro amici, e siamo andati, abbiamo conciato a partecipare. All'inizio, c'era qualcosa di strano, un metodo che, secondo me, era un pochino anarchico diciamo: non c’era un sapientone davanti alla lavagna a dettar nozioni e a dire: “Ragazzi, ora schiacciate il tasto in basso a sinistra e ora quello in alto a destra”. No, non funzionava così. Funzionava in modo diverso e ve lo spiego utilizzando le regole che Barbara di CoderDojo Milano ha eccezionalmente trascritto. Allora, CoderDojo si basa su un paio di regole, attualmente sette, chiamiamo sette regole d’oro. Una è: impara facendo, learn by doing. Allora cosa succede, già prima differenza tra il mio approcio e quello che ho visto a CoderDojo. È il figlio che è davanti al computer, è lui che è davanti alla tastiera e comincia a sbatacchiare, qualunque cosa faccia non importa, perché il bambino è competente. Noi dobbiamo partire dalle competenze che i ragazzi hanno, permettergli di crescere e partire da quelle. OK? Loro lo sanno già quello che devono fare, in qualche modo. Poi, naturalmente, a questo punto non siamo noi che gli stiamo davanti, ma gli stiamo di fianco e gli seguiamo. Gli insegnanti, i cosìdetti mentori, non sono davanti, gli sono di fianco, girano intorno e si cerca anche di incoraggiare al limite i ragazzi: quelli più anzani, quelli magari che sono già venuti diverse volte a spiegargli come funzionano le cose. Questo è semplice, perché, nella scala dell’apprendimento, la parte più importante è quando incominci a insegnare. OK? Prima ascolti, poi incominci a fare e quando insegni impari di più, ancora di più. Questo è importante. Poi, gli errori ci piacciono! I ragazzi hanno il diritto di sbagliare come in tutte le materie, come per gli artigiani, è la pratica la cosa più importante. La tecnologia non è nulla di diverso. Bisogna soltanto praticare: bisogna mettersi lì, scrivere, fare. Se si sbaglia, qua non è come l'artigiano del legno, basta un piccolo trucco: CTRL+Z, tornate indietro e rifate. Con la tecnologia è facilissimo. Per cui, dopodiché, è chiaro: “Non dire no!”, pensiero positivo. È inutile dire a un ragazzo: “Ah no, te non sei capace!” Al limite: “Secondo me potresti fare meglio!”, oppure: “Dammi una mano, che lo facciamo meglio insieme!” È un approccio completamente diverso, molto strano e si allontana molto da quello a cui siamo abituati. E soprattutto incoraggiamo, i ragazzi, come dicevo, hanno delle competenze, ognuno ha le sue, per cui, qualunque passo faccia, che lo faccia piccolo o grosso che sia, fa niente, prendiamolo positivamente e incoraggiamolo a continuare su quella strada. E soprattutto, cosa più importante, divertiamoci! Impariamo divertendoci. E, sopratutto, utilizziamo quello che è uno strumento un pochino più adatto. Effettivamente, anche qua, nella mia esperienza, ho preso qualche bel editor di testo informatico che utilizzo tutti i giorni ed era un pochino ostico. Invece ci sono questi tool: questo, per esempio, è chiamato Scratch che è stato fatto più di vent'anni fa dal MIT di Boston, ed è un tool estremamente grafico, ma nulla toglie all’importanza e al metodo con cui si creano le applicazioni, cioè il ragionmento informatico. È come un LEGO: ogni pezzo ha un suo perché, e il ragazzo impara automaticamente a metterli insieme, a comporli in un programma. E il fatto che ha anche di fianco subito un ritorno di ciò che vede, gli permette subito di capire quello che ha fatto: se ha sbagliato, se ha fatto giusto e cosa deve fare. E questo, piano piano, interattivamente gli permette di costruire il suo programma. Prima di arrivare a CoderDojo Italia, cosa è successo? Un anno fa ho preso, sono partito dall'Irlanda, sono venuto in Italia. C’erano già parecchi CoderDojo in Italia. Però non c'era nella città qui a Trento, dove mi ero trasferito. Allora avevo questo desidero, che i miei ragazzi potessero continuare a partecipare a CoderDojo, e dunque ho cominciato a chiedere in giro e immediatamente, è stata una cosa facilissima, un entusiasmo incredibile, in pochissimi giorni abbiamo creato CoderDojo Trento. Abbiamo trovato la passione e l’aiuto, qui in Trentino, di adulti e giovani, piccoli e grandi, che ci hanno aiutato e, in pochi mesi, siamo riusciti a creare cinque centri che, più o meno, ogni sabato, alternandosi, danno dei corsi a dei ragazzi. Qui, soltanto a Trento e dintorni. E per cui questo è il nostro contributo a un movimento che in Italia si sta aprendo sempre di più e si sta allargando molto velocemente, perché è importante. E, come ha detto appunto prima Flavia, abbiamo avuto anche la possibilità, un mese esatto fa, di fare, il 22 di ottobre, un mese fa, siamo andati alla Camera e al MIUR, per cui abbiamo fatto una sessione normalissima con i ragazzi dentro la Sala della regina e ci siamo divertiti molto con i parlamentari. Un'altra cosa molto importante che ho imparato, perché questo movimento è anche un movimento globale, che si sta espandendo nel mondo. Però, nonostante la sua globalità, si focalizza sulla località, sull'ecosistema locale. È una rete, per cui, nonostante la sua globalità tutto si svolge qua, all'interno del nostro territorio, con le competenze del nostro territorio. Perché, come diceva Einstein, praticamente, è una cosa importante la diversità e questa è fatta dal territorio. Einstein diceva: “Ognuno di noi è un genio, ma se tu giudichi una persona, anzi, un pesce, da come si arrampica su un albero questo questo crederà per tutta la sua vita che è uno stupido." Questa è una cosa importante: se vogliamo che i nostri figli, oggi, imparino a utilizzare la tecnologia in maniera attiva e, come dice Carmelo di CoderDojo Bologna: "CoderDojo trasforma i ragazzi da utilizzatori passivi della tecnologia a supereroi." Non dobbiamo far altro che dargli i super poteri, io dico, e i super poteri vengono dalla società nella quale viviamo, nell'ecosistema. Per cui dobbiamo fare in modo da poter preparare i nostri ragazzi per quando entreranno nel mondo del lavoro, che abbiano le competenze giuste. Le competenze giuste, oggi, ce l’hanno solamente le persone che utilizzano la tecnologia per davvero tutti i giorni, per lavorare, per vivere, per passione. Perché non possiamo aspettare la scuola, che avanzi in questo tema. Dunque dobbiamo utilizzare tutte le strutture e cercare di creare sempre di più nuovi spazi, tipo HackerSpace, ImpactHub, FabLab, Science fair, ma anche la famiglia stessa, i centri di ricerca e le aziende locali, che devono contribuire a condividere e collaborare con le conoscenze. Dunque concludo qui, dicendo che naturalmente è importante imparare ad imparare, divertendosi, possibilmente, perché questo che ho imparato: che è bellissimo poter, non si crea niente dal nulla, non si crea dell'entusiasmo senza dei ragazzi che imparano divertendosi, per cui i ragazzi, in pratica, ci promettono una foresta di creatività. Dunque vi aspettiamo tutti al prossimo CoderDojo, perché no, in qualunque città d’Italia, piccola o grande che siate. Grazie a tutti! (Applausi) Mia nonna era una donna bellissima, ed io a quell'epoca ero un bambino molto curioso che le fece una promessa quando morì di cancro. Una promessa quasi impossibile. Le dissi, "Capirò perché, così tu non morirai più". Abitavo a Verona, e a Verona nevicava. E quando scendeva la neve mi emozionavo, e un giorno ho visto su un francobollo un fiocco di neve come non lo vedevo quando scendeva la neve. E decisi di cominciare a provare ad osservarlo. Un nonno mi regalò un microscopio ottico, quello da bambini, avevo quattro anni, e lì cominciai a fare il microscopista. Questa passione mi accompagnò, mi accompagna in tutta la mia carriera, ma una delle cose più importanti della quale vado più orgoglioso in questa carriera, che si lega un po' alla promessa fatta alla nonna è quando con una collega abbiamo capito che l'aloemodina, usando il microscopio, una molecola che viene dalla pianta dell'aloe, era importante per poter provare a sconfiggere il neuroblastoma che colpiva i bambini e che aveva, in quel caso, le aveva fatto perdere il figlio. Ma la cosa ancora più interessante a quell'epoca fu, non tanto il lavoro pubblicato su Cancer Research ma fu il fatto che quella collega decise di avere altri figli. Eravamo immersi già in un uragano nanotecnologico, un uragano nanotecnologico ma di quelli di passione, di quelli nei quali siete immersi anche voi, che permea tutti, anche le persone più insospettabili, di fatto. Uragano nanotecnologico, nano. Beh, non vi chiedo di strapparvi un capello, ma se lo faceste e provaste a vederlo, a osservarlo, riuscireste a vederlo, ma pensate di dover vedere qualcosa di 100.000 volte più piccolo. Quello è il livello del nano, della nanoscala. di un vostro capello. Per nanotecnologie intendo... Ma fatemelo dire come lo disse Richard Feynman, fisico, premio Nobel, in un discorso visionario al Caltech, nel 1959, poco dopo Natale. "Vorrei illustrarvi un settore in cui si è fatto finora poco, ma che sul piano teorico offre enormi potenzialità, si tratta di un campo un po' particolare, poiché non ci dirà molto sulla fisica fondamentale, ma potrebbe aiutarci a capire molte cose interessanti in situazioni complesse, e soprattutto potrebbe avere innumerevoli applicazioni tecnologiche. Ciò di cui vi voglio parlare è il problema di manipolare e controllare le cose su una scala molto piccola". Questo diceva Faynman, il 29 dicembre del '59. E allora, per nanotecnologie intendo la nostra condivisa abilità e capacità di controllare la materia e di osservarla a quella scala così piccola. A Faynman venne chiesto cosa avrebbe voluto che i suoi studenti si ricordassero, una sola cosa, dalle sue lezione. La prima risposta che gli venne in mente fu una cosa che forse ricordate dai libri di scuola: F = MA. La forza, F, legata alla massa e alla mobilità. Poi ci ripensò e gli venne in mente una cosa un po' più di grido, Einstein: E = MC quadro. Pensa, l'energia legata alla massa, moltiplicata per un numero grandissimo come la velocità della luce al quadrato. Poi gli venne in mente la risposta definitiva, e Faynman disse: "Vorrei che si ricordassero per sempre", e io vorrei che vi ricordaste sempre che la materia è fatta di atomi. Questo è quello che c'è alla nanoscala. E questo è quello che ci dobbiamo ricordare quando entriamo in questo uragano di passione che per riprendere quel discorso musicale bellissimo che abbiamo visto in giornata ricorda quel "Like a hurricane" di Neil Young in una storia d'amore incredibile, che è come un uragano, che ti permea e non ti lascia più. Gli atomi, dicevamo. I mattoncini di lego. Sei atomi. Condividiamo sei atomi. Per il 99%, poi ci sono altri atomi differenti. Certo, in grande numero, li condividiamo tutti, ma allora vi potreste chiedere perché il vostro vicino e io non assomigliamo a Clooney o la vostra vicina, insomma. Perché quello che importa effettivamente è come questi atomi si organizzano ad una scala molto, molto piccola, che è la nanoscala. Questo vale per i cuccioli di bambino e bambina - la mia nipotina Irene, in questo caso - Per iCub, il cucciolo di robot. E, guardate, se guardate bene quello che succede a Irene, alla mia nipotina - anche lei condivide con noi quei sei atomi - ad iCub ne servono un po' di più perché ha della plastica, dell'acciaio, del silicio. È un po' più complesso da sistemare, da un certo punto di vista. Ma se a Irene diamo uno zuccherino, se a voi do uno zuccherino, riuscite ad arrivare probabilmente fino a sera. Certo, non siete contenti, però riuscite a fare tutte le cose che riuscite a fare normalmente. Ad iCub uno zuccherino non farebbe alzare neanche un dito, gli servirebbe qualcosa che a qualcuno di voi potrebbe ricordare come potenza una lavatrice in centrifuga. E quello zuccherino per noi, uno zuccherino importante, è quello che si chiama desossiribosio. Che nome strano. Ma se vi dico DNA? Due metri di DNA che stanno dentro a ognuna dei vostri 100.000 miliardi di cellule, nei vostri 76 organi, dove sta scritto tutto. E sono poche note con le quali si possono fare infinite combinazioni, un po' come con la musica, con quelle sette note potete fare infinite melodie e tutta questa informazione così compattata, se voi la metteste in un uovo, potreste raccogliere la maggior parte dei dati disponibili oggi: i big data. Ad Harvard sono riusciti a mettere sul DNA, in un grammo di DNA, 700 terabyte di dati. Va be', è un numero grande, ma invece di pensare a quel numero provate a pensare che 700 terabyte peserebbero 150 chili di memoria, contro un grammo. Insomma, in questo uragano nanotecnologico, c'è una rivoluzione dopo l'altra. Rivoluzioni. Beh, di rivoluzione ne abbiamo parlato anche oggi, ne abbiamo passate. La macchina tessile di Jacquard, la ferrovia, l'automobile, il computer, però, se ci pensate, la macchina tessile è rimasta identica. La ferrovia, levitazione a parte, è sempre qualcosa che scorre su dei binari. L'automobile potrà cambiare il suo motore, la modalità di produrre energia, ma state ad un volante su quattroruote. Forse non ci starete più, andrà da sola, ma è sempre questo il concetto. Il computer è più leggero, porta più dati, si collega meglio, ma è sempre quello. Le nanotecnologie sono incredibilmente rivoluzionarie giorno dopo giorno. Con una matita tracciate su un foglio uno schizzo, uno scarabocchio. La matita, un'idea geniale dei coniugi Bernacotti: lei ha suggerito di mettere la grafite dentro un pezzo di legno. E poi da questo pezzo di legno con la grafite, beh, applicando un po' di forza al foglio, sul foglio si riescono a fare staccare gli atomi di carbonio che compongono la grafite. E come si organizzano? È un atomo solo, il carbonio. Si organizza in strati che si lasciano sfaldare. Ma guardate, se il carbonio si dovesse organizzare invece, sempre quell'atomo, in modo differente, sarebbe diamante. E allora vedo qualche sorriso, qualche signora è più contenta di questo, nel ricevere magari in regalo un diamante, ma anche il marito, piuttosto che una matita. E, se da quella grafite, riusciamo ad estrarre un solo foglio, un solo strato monoatomico di carbonio, quello che otteniamo è in grafene: un materiale incredibilmente flessibile. Vedete scorrere in queste animazioni quello che è flessibile e non flessibile, fa passare la corrente, trasparente o meno. Se una signora dovesse andare alla prime dell'opera, fosse vestita di tutto punto, un po' in ritardo, le è concesso, e all'ultimo minuto scoprisse di non avere la borsetta adatta al vestito scelto. Stiamo andando ad una prima, è una cosa rilevante. Se la borsetta fosse in grafene, potrebbe fotografare il vestito, mandare l'informazione wireless alla borsetta e voilà! Potrebbe andare vestita di tutto punto a quella prima all'opera. È una cosa frivola. Questa è una animazione per rendere conto di quello che può fare il grafene, ma con tre grammi di grafene possiamo, se vogliamo possiamo farlo domani mattina, coprire un campo di calcio. Ma tante cose le abbiamo già fatte, sono già nel quotidiano, ci sono le polveri e gli inchiostri di grafene con il quale è possibile fare dei caschi che sono già sul mercato, delle scarpe, le racchette da tennis. Tantissimi oggetti partendo da cosa? Dal carbonio organizzato in un modo leggermente differente rispetto alla grafite e al diamante. Potete fare delle vele resistenti e più leggere, e il vostro cellulare già oggi... E queste vele già si usano nelle regate, e il vostro cellulare già oggi potrebbe essere... è lo schermo protettivo che state usando per proteggerlo. Ora, quel foglio di grafene, quella superficie monoatomica di disposizione di atomi di carbonio, se la stropicciate un po', fa valli e colline. Le valli raccolgono l'idrogeno e le colline lo rilasciano. Ma perché non provare a fare delle batterie, e magari pensare di fare andare delle auto ad idrogeno. Ecco, questo è quell'uragano nanotecnologico nel quale siamo permeati e come la vede Irene, la nipotina? Bene. Per Irene, niente è impossibile. È un po' come quando Mandela diceva, "Sembra impossibile finché non si fa". Per Irene tutto è possibile. Sa che è calata in una realtà nella quale, per essere conscia di quello che sta avvenendo, deve imparare, deve studiare, deve capire. È in un vortice che è quello della conoscenza, che è quello dell'apprendimento dei fondamentali che sono studiare a scuola il greco come la meccanica quantistica. Entra in quel racconto fantastico che non so quanti di voi hanno letto che è L'Aleph di Borges. È un racconto meraviglioso, entrate in una casa, scendete 19 gradini, vi chinate un po', io a dispetto del mal di schiena, effettivamente, ma da lì potete vedere tutto. Questo abbiamo tra le mani, questo uragano nanotecnologico. Ma allora cosa mi piacerebbe provare a lasciarvi da questa breve lettura? Beh, due cose. Due cose per quando tornerete a casa. Una è una scommessa. Vorrei scommettere con voi e mi piacerebbe che possiate tornare a casa con almeno una nuova idea. Una. Sembra poco, ma non è poco: una nuova idea. E l'altra, rivolta ai più giovani, ma in realtà rivolta a tutti, è quella che questo uragano tecnologico cambia in continuazione, cambia continuamente. Le possibilità di crescita, di lavoro e di occupazione che abbiamo. Tantissimi nuovi lavori stanno scaturendo da questo uragano nanotecnologico. Tantissimi. Sono inimmaginabili, quasi. Uno dopo l'altro. E allora credo che questa sia quella cosa che ci rende tutti insieme con passione partecipi di quello che è un avanzamento tecnologico su una scala molto, molto piccola. Vi ringrazio per l'attenzione. (Applausi) Questo è il tempo delle donne. Lo avevate notato? Questo è il tempo delle donne, viviamo nel tempo delle donne. Le donne sono protagoniste di questo tempo, nel mondo occidentale, oggi. Le donne sono dappertutto. Le donne sono protagoniste nella società, nel mondo del lavoro, nella politica, nella istituzioni, nell'arte, nella cultura, nella scienza. Le donne sono protagoniste. Non c'è problema, questione, progetto che non venga analizzato pensando al punto di vista delle donne, all'impatto di genere, alla prospettiva di genere, all'effetto dal punto di vista femminile. Le donne, quindi, sono protagoniste di questo tempo. Ma le donne non sono soltanto protagoniste di questo tempo; le donne sono anche vittime di questo tempo, o meglio vittime di questi tempi. I tempi delle donne non sono i tempi degli uomini. Le donne hanno abdicato al loro tempo, per donarlo agli altri. Il concetto della relatività del tempo della fisica teorica si concretizza perfettamente nella vita delle donne. Il tempo delle donne non è il tempo degli uomini. Le donne sono divise tra tanti tempi: il tempo della vita familiare; il tempo della procreazione; il tempo dell allevamento e della cura dei figli; il tempo del lavoro. Alle donne si chiede tantissimo: si chiede di essere sempre in forma, di riuscire a soddisfare i tempi degli altri. Se chi è il vero ricco, la persona felice, è la persona che ha del tempo - del tempo per sé stesso, del tempo per donare agli altri - beh, diciamo che le donne sono povere di tempo per sé stesse. Le donne hanno poco tempo per loro, perché donano il loro tempo agli altri: alle donne si chiede tempo. Se dobbiamo descrivere la vita di una donna lavoratrice, madre - magari di un figlio piccolo - come la descriveremmo? Che cosa vi viene in mente? Noi siamo sempre di corsa. La nostra vita è una corsa, è una corsa contro il tempo, un incastro continuo. Siamo vittime della mancata conciliazione dei tempi, siamo vittime della difficile, a volte impossibile conciliazione dei tempi. Siamo vittime del multitasking: a noi si chiede di essere madri perfette, di essere il focolare, il centro del focolare domestico, il fulcro della famiglia tradizionale e non tradizionale. Ma a noi si chiede anche di essere lavoratrici brave, bravissime; di essere competitive con i colleghi uomini, di sfondare la barriera di cristallo; di arrivare ai vertici. Quindi, alle donne si chiede tantissimo. Ma alle donne non si dà altrettanto. Le donne - le donne moderne, le donne del mondo occidentale, le donne protagoniste - si trovano in una situazione difficile. Siamo donne in bilico, spesso costrette a delle scelte drammatiche. Rinunciare a una parte di noi, rinunciare all'idea della procreazione, o posticiparla. E sappiamo che posticiparla troppo, a volte, significa rinunciare. E dall'altro lato, a volte, sacrificare il lavoro, sacrificare la carriera. Siamo in bilico, donne in bilico, una dimensione individuale di profonda drammaticità. Alle donne si impone una scelta, una scelta drammatica che non è la scelta che si impone agli uomini. Siamo quindi sempre sottoposte a una pressione molto forte, che viviamo in una dimensione individuale. Ma questo è l'errore: non è una dimensione individuale. In realtà, questo è un problema collettivo, perché il problema individuale diventa un problema collettivo nel momento in cui ha un impatto collettivo. Perché le donne sono il fulcro del mercato del lavoro. Aumentare l'occupazione, in questo paese, significa aumentare l'occupazione femminile. È l'occupazione femminile che è più bassa di quella maschile: anzi, in Italia l'occupazione femminile è tra le più basse nei paesi europei. La disoccupazione femminile è più bassa di quella maschile. Il tasso di inattività femminile è altissimo. Tasso di inattività significa che le donne hanno rinunciato a sperare. Il tasso di inattività è un indice di sfiducia delle donne nel mercato. È l'indice del fatto che le donne sono sfiduciate: o sono state espulse dal mercato, o non ci sono entrate, ma hanno rinunciato a cercarlo. È un dato di profonda tristezza, il dato di inattività. E allora, aumentare l'occupazione nel paese significa aumentare l'occupazione femminile, puntare sulle donne, rilanciare il lavoro delle donne. Dall'altro lato, guardiamo però questo paese. Questa dimensione individuale di drammatica scelta ha portato a un bassissimo tasso di natalità. Il tasso di natalità, in questo paese, è tra i più bassi al mondo, ben al di sotto del livello di rimpiazzo. Siamo un paese che non cresce: poco lavoro e pochi figli. Troppo pochi figli, troppo poco lavoro. C'è un problema, c'è un corto circuito: che fare? E allora vediamo che quella dimensione di drammaticità individuale diventa una dimensione che ha una proiezione collettiva, una proiezione importante per il nostro Paese. Non è quindi un affare individuale; è un affare collettivo, è un affare che ha a che fare con lo Stato. È un affare di Stato, è la politica che si deve occupare di questo. È la politica che deve puntare sulle donne. Da giuslavorista, vi dico: è vero che ci sono molte tutele, nel mercato del lavoro. Il diritto del lavoro prevede molte tutele, nel mercato, per le lavoratrici. Ma quali lavoratrici? Le lavoratrici subordinate! Le tutele sono fondamentalmente incentrate nel rapporto di lavoro subordinato. Ma guardiamoci intorno: com'è il mercato del lavoro, oggi? Il mercato del lavoro sta cambiando: non è più soltanto il lavoro subordinato, anzi! Il diritto del lavoro, però, si è dimenticato di una parte delle lavoratrici: le autonome, le libere professioniste, le lavoratrici a voucher. La famosa gig ecomony ha quasi polverizzato il rapporto di lavoro. Si è trasformato: ci sono tanti, tanti tipi di lavori, e la maggior parte di questi non sono tutelati. Le lavoratrici allora sono divise tra chi ha tantissime tutele e chi ne ha poche. Ma anche chi ha tante tutele, in realtà, non ha la fortuna di poter fare con serenità delle scelte. Perché? Perché le troppe tutele sono un boomerang. Molte volte, le troppe tutele si trasformano in un boomerang. E accade allora che un datore di lavoro, invece che assumere una lavoratrice, che si porta dietro una dote di pacchetto di tutele, assume un lavoratore, un uomo, proprio per evitare quelle tutele. E allora bisogna fare qualcosa, bisogna cambiare il punto di vista, bisogna cambiare la prospettiva. Dobbiamo partire da una constatazione: le donne in questo paese rappresentano un pezzo del welfare. Le donne hanno sostituito lo Stato in tutta una serie di situazioni. Le donne si occupano dei figli, li allevano; si occupano degli anziani, li accudiscono; le donne arrivano dove lo Stato non arriva. Le donne sono un pezzo di welfare. E allora, se la politica e lo Stato devono investire sul welfare, e se le donne sono un pezzo di welfare, lo Stato deve investire sulle donne. Investire sulle donne significa metterci soldi, significa scommettere sulle donne, scommettere in particolare sulle donne giovani, sulle nuove generazioni, per cambiare il paese, per far andare avanti il paese. Come fare, come scommettere sulle donne? Io voglio lanciare un'idea, perché a TED si lancia un'idea, un'idea che puo essere un progetto, o può essere presa come una provocazione. Un'idea che però è un'idea concretizzabile. Si parla di reddito minimo: io darei un reddito minimo di maternità. Un reddito minimo di maternità alle donne che rinunciano a una parte della loro attività lavorativa per l'accudimento dei figli. E soltanto per un tempo limitato, magari fino ai 13 anni di vita dei minori. Rinunciare a una parte del tempo di lavoro per l'allevamento e la procreazione dei figli. Un reddito minimo di maternità che consenta alle donne - a prescindere dalla tipologia di contratto di lavoro: subordinate, autonome, voucher, libere professioniste, a prescindere. Un reddito di dignità, per consentire alle donne di non essere sempre sottoposte a questa drammatica scelta, di poter prendersi una pausa lavorativa - ma restando con un piede nel mercato - per l'accudimento dei figli. E per un accudimento dei figli che non deve essere limitato ai primi anni di vita dei figli, perché noi italiane non abbiamo la stessa cultura delle donne nordeuropee, delle donne nordamericane. La donna italiana vuole essere una madre italiana: vuole esserci, nella vita dei propri figli. Vuole essere protagonista, vuole essere un punto di riferimento. Vuole esserci. E allora dobbiamo consentire alle donne di soddisfare questa esigenza, di fare questa scelta. Un reddito minimo di maternità, che però imponga alle donne, in cambio, di rimanere nel mercato. Con formazione - perché la formazione è un investimento per sé stessi, è un investimento per il futuro, è un investimento per ritornare a lavorare dopo il periodo di pausa - oppure con una serie di attività lavorative. Dobbiamo prendere il buono, per esempio, che c'è nella gig economy, nella collaborative economy, nella sharing economy. Il lavoretto, la flessibilità negativa, può essere montata al positivo, se è vista come conciliativa. Una forma di conciliazione che consenta alla lavoratrice, che decide che per i primi si occuperà principalmente di loro, di tenere un piede nel mercato, di non mollare completamente, in modo da essere facilmente, poi, reimmessa in un circolo di produzione. Ecco, questo può essere uno spunto, un'idea. Vorrei aggiungere ancora una cosa: accanto a questo, dovrebbe esserci anche una contribuzione figurativa aggiuntiva. Una contribuzione figurativa aggiuntiva che sopperisca alle carenze contributive della lavoratrice che si sacrifica in questo periodo di vita. Perché dobbiamo pensare alla pensione. E allora, se esiste la contribuzione figurativa aggiuntiva, per esempio, per i lavoratori usuranti, io la prevederei anche per le donne. L'usura non sarebbe data dal lavoro, ma dal doppio, dal triplo lavoro, magari in proporzione al numero dei figli allevati. Ecco allora che si investirebbe in modo concreto, si darebbe uno strumento concreto: un reddito minimo di maternità, una contribuzione figurativa aggiuntiva. Lo Stato ci dovrebbe mettere quindi soldi, ma consentirebbe in questo modo alle donne di fare il salto. Ma anche il Paese potrebbe fare il salto, perché abbiamo capito che sono le donne la chiave di volta del sistema. Sono le donne che possono far aumentare l'occupazione. Sono le donne che possono aumentare la sostenibilità del welfare, e sono le donne che possono far crescere il paese, in termini di popolazione. Naturalmente, bisognerebbe sperimentare queste misure. Dove? Per esempio nelle pubbliche amministrazioni, ma non solo. Bisognerebbe coinvolgere le imprese, le imprese che con responsabilità sociale si vogliono far carico di questo, di dare delle occasioni di lavoro alle donne. Delle occasioni di lavoro anche flessibile, molto flessibile, con incentivi alle imprese che decidono di rappresentare uno strumento per le donne, per non perdere completamente il contatto col mercato. Questa potrebbe essere un'idea per far fare il salto. Un'idea per limitare la disoccupazione femminile, per aumentare l'occupazione femminile, per sconfiggere l'inattività femminile e per portare l'inclusione delle donne che decidono - in parte, per una parte della propria vita - di dedicarsi principalmente alla famiglia, ai figli, ma senza rinunciare alle loro aspirazioni di indipendenza economica, di carriera, di futuro. E poi, questo potrebbe anche servire per far ritrovare la voglia di natalità. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Federico Sangati Buonasera a tutti! È un onore è una gioia immensa essere qui con voi. Mamma mia che teatro meraviglioso! Mi hanno suggerito di incominciare con una breve presentazione mia e dei temi che andrò a trattare, allora ho pensato di cominciare con questa immagine che mostra tutta la mia balda prestanza atletica fin da bambino. Tranquilli, non mostrerò tutte le foto dell'album dell'infanzia! Però volevo partire da qui perché mi sono reso conto che questi sono stati anni importanti tra i più formativi di tutta la mia vita durante i quali ho imparato alcune cose fondamentali. Ho imparato l'amore per la natura, ho imparato il valore dell'amicizia, ho imparato il piacere del gioco e il dispiacere degli sbuccioni nelle ginocchia come credo tanti di noi da bambini. Non meno importanti sono stati gli anni a venire durante i quali ho scelto di impegnarmi come volontario con l'associazione Mani Tese. Sono stato 20 volte in Africa a seguire dei progetti di solidarietà. Abbiamo fatto tantissimi progetti, pozzi, scuole, ospedali. Abbiamo cancellato da intere aree soprattutto in Burkina Faso ma non solo, la fame, la sete, l'analfabetismo. Abbiamo fatto progetti per promuove i diritti dei bambini e delle donne. È stata una gioia, una sensazione meravigliosa. Ho imparato tanto, ho cambiato il mio modo di vedere il mondo, ho capito che le cose possono cambiare. In Africa ho compreso i valori della solidarietà, della giustizia, della pace, dell'intercultura e ho maturato questa empatia verso i nostri fratelli vicini e lontani che sono i valori che cerco di promuovere nella mia attività educativa e culturale soprattutto con i ragazzi ma non solo. È un impegno educativo che cerco di portare avanti un po' come un gioco. Io credo avesse ragione George Bernard Shaw quando diceva che noi non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare. Se questo è vero abbiamo l'elisio dell'eterna giovinezza. E io penso sia vero perché mi è capitato nel corso della mia vita di incontrare dei giovani già alle scuole medie vecchi e tristi e invece degli anziani giovani. Ricorda una volta stavo per partire per l'Africa e pochi giorni prima ero all'ufficio vaccinazioni internazionali ho incrociato lungo il corridoio una giovincella 96enne che usciva mentre io stavo entrando, è stata bellissima la scena che voglio condividere con voi, l'infermiere è uscita dalla porta e le è corsa dietro per dire un qualcosa che avevo dimenticato. È la procedura. L'infermiera visibilmente imbarazzata le ha detto: "Vede signora, tra 10 anni ci sarebbe il richiamo." E la signora si è voltata e ha detto: "E se mi dimentico?" E l'infermiera ha detto: "Non si preoccupi, glielo ricorderemo noi." Io ero lì che assistevo, non la conoscevo, ho detto: "Voglio invecchiare così, come lei!" Allora se è il gioco che ci può mantenere giovani, vi chiederò oggi di giocare con me. Proprio come fanno i bambini. Io cerco di vivere in questo modo. Quali sono i temi? Dimenticavo, i temi che vorrei trattare con voi oggi. Sono tre fondamentalmente: Quindi processi di apprendimento qualche spunto di riflessione, con umiltà. il nostro modo di pensare e le nostre abitudini. alla felicità. Penso che sia questo in fin dei conti il primo obbiettivo della nostra vita. Iniziamo con un gioco, vi richiederei di alzarvi subito. Volete giocare con me? Scusate prima non ve l'ho chiesto. Vi chiederei di alzarvi in piedi. Sì, sì, tutti! È un gioco semplicissimo e forse qualcuno di voi l'avrà già fatto. Vi chiedo molto semplicemente, tenete pure giù le braccia, appoggiate qualunque cosa abbiate, di incrociare le braccia. Guardate ora come le avete incrociate. Scommetto che di solito le incrociate sempre così, no? Guardate attentamente qual è la mano che sta sopra e quella che sta sotto. Ora liberatele. Ora proviamo a incrociarle al contrario. Come andiamo? Ce l'avete fatta tutti? su questo piccolo esercizio. Primo: cambiare è possibile. (Risate) Secondo: richiedi un po' d'impegno perché va contro le nostre abitudini che ci fanno arrugginire e ci irrigidiscono. Terzo: può anche essere divertente. Potete tornare a sedere. (Applausi) Mi hanno detto "Chi cerca trova", però chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha perso qualcosa in casa ora dite la verità. Cioè è una sensazione sgradevole! La cerchiamo ovunque, ce l'abbiamo magari sotto al naso ma non riusciamo a ritrovarla. Più ci ostiniamo e peggio è. Se invece la lasciamo perdere per un attimo, facciamo altro, ritorniamo, ed ecco dov'era, era lì sul tavolo! La stessa cosa accade quando non riusciamo a richiamare alla memoria una parola, avete presente la sensazione di averla sulla punta della lingua. Oppure per un musicista quando ci incantiamo che sia pianoforte o chitarra non importa, qualunque strumento, ci incantiamo su una sequenza di note sbagliate e ci intestardiamo nel tentativo sforzandosi di richiamare alla memoria ciò che avevamo perduto facendo peggio. Ci sono ricerche scientifiche su questo che dimostrano come assolutamente i tentativi ripetuti di richiamare alla memoria un qualcosa siano controproducenti. È come se, paradossalmente, gli errori che facciamo in questa ricerca quando vengono ripetuti tante volte, anche se poi vengono corretti, ci portassero, paradossalmente, proprio all'apprendimento dell'errore. E penso anche alla famosa frase che ci hanno detto 100 volte da bambini "sbagliando si impara". Ecco, io la penso un po' come Charlie Brown a riguardo. (Nella vignetta Charlie Brown dice: Mi sembra che ci sia qualcun altro che sta imparando dai miei errori al posto mio) (Applausi) Se fosse vero che sbagliando s'impara, noi dovremmo essere tutti perfetti, come individui e come società. Invece continuiamo, pensateci, paradossalmente a ripetere sempre gli stessi sbagli. Per esempio facciamo le stesse litigate come il giorno prima, come società ripetiamo sempre gli stessi errori. Io credo che allora non sia bene. Cioè fondamentalmente noi impariamo in un altro modo: noi impariamo dai nostri successi. Voglio farvi soltanto un esempio che è un'intuizione da cui è partito un mio percorso di ricerca su questo tema, che veniva dall'osservazione, da 20 anni di esperienza educativa coi ragazzi e anche l'esperienza di impegno sociale. Io comunque ho notato che l'apprendimento deriva fondamentalmente dai nostri successi. Vi faccio un esempio, perché lo abbiamo condiviso tutti da bambini. Quando abbiamo imparato ad andare in bici senza le rotelline. Ve lo ricordate? Io ricordo il giorno in cui il mio babbo disse: "Michele, ormai sei grandicello puoi anche togliere le rotelline, proviamo!" "Babbo, non sta sù. Ci ho provato, ci ho provato! Tra l'altro quello è un momento drammatico perché uno si guarda intorno e vede che tutti sanno andare in bici. Per l'autostima è una botta terrible! Sono l'unico pirla dell'universo che non riesce ad imparare ad andare in bici. Ma quand'è che noi possiamo dire di avere davvero imparato ad andare in bici? Certo saremo caduti 50 volte e ci siamo dovuti rialzare. Ma il momento in cui possiamo dire davvero di avere imparato è quando per la prima volta magari in modo fortuito e un po' traballante, siamo riusciti a rimanere in equilibrio. Perché è quel movimento che noi abbiamo memorizzato e imparato poi a replicare. Certo, occorreva cadere e rialzarsi. Non c'è un'altra via che porti al successo se non questa. Un proverbio giapponese Zen recita così: il successo nella vita è cadere 9 volte e rialzarsi 10. Quindi non dobbiamo avere paura di sbagliare ce l'hanno detto anche questa mattina questo non ci deve frenare o paralizzare, ma nella consapevolezza che poi sono i successi che ci portano ad un apprendimento rinforzato, ma anche su questo non voglio tediarvi. Ci sono infinite ricette sia etologiche, sugli animali, sia fisiologiche ché neurofisiologiche che dimostrano come la memoria di apprendimento per un successo è 7 volte più duratura nel nostro cervello rispetto alla memoria di un insuccesso. L'idea che dobbiamo per forza bruciarci la mano per imparare non è fondata. Ecco questo è fondamentale, l'altro aspetto che volevo dire è che noi non impariamo solo dai nostri successi, ma anche dai successi altrui. E questo è un passaggio evolutivo decisivo. Se capiamo che noi possiamo imparare dai successi altrui, questo accelera enormemente il nostro processo di apprendimento. Se ci pensiamo un attimo ci accorgiamo che è sempre stato così. Non è niente di nuovo, quello che io vi propongo e ciò che è sempre accaduto nel corso della storia. Noi siamo in realtà il frutto di un'eredità culturale di popoli che per centinaia di anni, per secoli, millenni, si sono scambiati tutto ciò che si poteva scambiare. Idee, scoperte, invenzioni, cibi, arte, musica, danza, spettacolo, scienza mogli, tutto quello che ci si poteva scambiare. (Risate) (Grazie) Da tutti i punti di vista, scherzando coi ragazzi faccio una scommessa e dico: scommetto che parlate meglio l'arabo che l'inglese. Ovviamente parliamo benissimo l'arabo. Usiamo nella nostra lingua italiana centinaia di parole mutuate da altre lingue, dall'arabo, al gotico, longobardo, franco, aramaico. Lo stesso vale per i giochi: fin da bambini abbiamo giocato con le trottole egizie, lo yoyo delle Filippine, l'aquilone cinese, la dama egizia, gli scacchi persiani. Tutta la nostra cucina, l'abbigliamento, tutto. Noi siamo il frutto di questo scambio interculturale che ci ha arricchito per secoli e millenni portandoci dove siamo ora. Io ci tengo a dire una cosa. Che dall'antichità, dalla ruota dei Sumeri, al timone dei Fenici, alla bussola dei cinesi, fino alla birra che i Sumeri producevano 4000 anni prima dei tedeschi, o alla cioccolata in tazza, che gli Aztechi producevano Questo siamo noi. Io l'ho riassunto con questa espressione: Ed è magia, capite bene che non funziona così coi soldi, sarebbe bello ma no, o con gli oggetti. La cultura è l'unica cosa che davvero cresce globalmente quando ce la scambiamo. Faccio un esempio per non essere lungo, perché il format TED mi sta come una camicia 7 taglie più piccole. Pensate soltanto, ecco ho dimenticato una slide ve la faccio vedere. Ecco mi ha fatto perdere il filo... Potete anche applaudire, non è vietato. (Applausi) Parlerò di talenti e limiti, uno dei miei limiti è la poco memoria, portate pazienza. Una cosa che secondo me è molto importante è questa cosa qua. Uno più uno uguale a tre. Vi faccio solo un esempio per non dilungarmi. Pensate a quando Gutenberg inventa la stampa a caratteri mobili. Sapete come è nata? Lui unisce due idee molto lontane fra loro, cioè gli stampi per il conio delle monete e la pressa per l'uva per farvi il vino. E nasce la stampa a caratteri mobili. Ora abbiamo smesso di battere moneta? Non mi pare. Abbiamo smesso di produrre il vino? Dio ce ne scampi! Ma abbiamo anche la stampa a caratteri mobili. Uno più uno uguale a tre. La sintesi combinatoria è alla base del processo creativo che ha portato a tutte le invenzioni della storia umana dalla clava all'Ipad. Questa è la base del processo creativo! E su questo noi dovremo, secondo me, lavorare. Faccio una piccola distinzione perché troppo importante dal punto di vista lessicale. Ho utilizzato fino ad ora in maniera abbastanza intercambiabile il termine sbagliare e errare. Non ho fatto bene. Perché in realtà hanno due etimologie molto diverse. Sbagliare deriva dal latino varius, cangiante, abbagliante che ci distrae, sbagliano quando siamo distratti, quando non siamo presenti. Invece errare, come ci diceva questa mattina l'amico in prima fila, errare significa letteralmente andare senza una meta, vagabondare, e questo sì che invece può essere molto fruttuoso per portarci a scoprire tantissime cose che non avevamo neanche previsto, che non stavamo cercando. È quello che viene normalmente chiamato serendipity, richiamato anche nel bellissimo intervento in apertura di questo TED. Cosa significa? Riuscire a cogliere ciò che casualmente ci capita lungo il cammino essendo presenti appunto, e da qui sono nate alcune delle cose più strabilianti nel corso della storia. Ci hanno ricordato questa mattina la famosa mela caduto in testa a Newton che gli ispirò la legge di gravità universale. Ma pensate ad Archimede, quando lui uscì fuori dalla vasca da bagno urlando Eureka! Dalla penicillina al pap test, dall'insulina all'anestesia, passando attraverso la gravitazione universale piuttosto che la corrente elettrica, mi vengono in mente anche scoperte molto materiali come il nylon, la pentola antiaderente, il velcro, il post-it, tutte queste cose sono il frutto di serendipity, cioè di scoperte fatte da persone che non stavano cercando quello o che non stavano cercando affatto, ma che erano presenti nel momento. Lo sbaglio sarebbe stato essere distratti, quindi non riuscire a cogliere ciò che lungo il cammino ci offriva una possibilità di intuizione così come è stato detto anche prima. Un'altra precisazione che vorrei fare: molte di queste scoperte sono state fatte da persone che nella vita si occupavano di tutt'altro. Siamo abituati a pensare che ci siano i professionisti e gli specialisti sono loro, che cercano e trovano. Salvo poi scoprire che ad esempio la pellicola codacon fu inventata da un musicista, il parchimetro da un giornalista, il telefono automatico da un impresario di pompe funebri, la penna a sfera da uno scultore e potrei continuare, quindi capite non c'è qualcuno a cui possiamo delegare. Mi è piaciuto quando prima De Angelis ha detto: "Io ho già fatto due imprese, adesso fatene una anche voi!" Siamo tutti indispensabili, questo mi sembra era fondamentale. Allora dobbiamo ripartire mettendo al centro le relazioni, il miracolo delle relazioni, la poesia, la meraviglia che c'è nelle relazioni umane. Quindi dobbiamo, secondo me, liberarci dalle catene di un consumismo che ci ruba anzitutto il tempo per gli affetti, per gli hobby, per i sogni, e invece riappropriarci del piacere della meraviglia che c'è nelle relazioni. Guardate un po' questa vignetta che volevo condividere con voi, che meraviglia che è! (Vignetta) Bambino 1: Che stupido regalo... Bambino 2: Anche tu stai portando un regalo al tuo papà? Non è fantastica? Secondo me è di una poesia eccezionale! Dobbiamo partire da questo, dalle nostre relazioni che devono essere sinceri. Ho scoperto da poco che sincero deriva dal latino "sine cera" con riferimento all'abitudine degli scultori di nascondere gli errori nelle proprie opere con la cera. Sincero è colui che non ha nulla da nascondere. E quindi questo ci permette di avere la comunicazione che sia fatta di scambio e non una comunicazione volta alla dominazione. Perché è nella diversità, nell'incontro con gli altri che noi scopriamo anche noi stessi. Spesso a scuola io dipingo e scrivo con un gessetto sul muro bianco e i ragazzi rimangono stupiti proprio per farli riflettere sul valore della diversità. Noi siamo come il gessetto, scopriamo noi stessi solo attraverso gli altri. Ognuno è un miracolo, ognuno è perfetto, con i suoi limiti e talenti, l'importante è che non cerchiamo di imitare gli altri come in questo caso. Il compito dell'educazione dovrebbe essere quello di aiutarci a scoprire i nostri talenti Educare significa letteralmente tirare fuori c'è già tutto dentro, i valori sono già tutti dentro, noi non abbiamo bisogno di mettere nulla dentro, il valore della pace, della giustizia, della libertà, sono già dentro ad ognuno di noi, si tratta di tirarli fuori come in questo video meraviglioso che ora vi vorrei mostrare. Il tempo scaduto, come devo fare? Ecco qua, guardatelo! È l'esperimento con parte, guardate che meraviglia. Faccio notare l'età. Questo siamo noi, questo è l'animo umano. La condivisione è innata. Vedete non è neanche chi è senza che chiede. È l'altro offre spontaneamente. Allora forse noi dovremmo imparare dai bambini. A parte questo furbetto. (Risate) Dovremmo imparare dai nostri bambini a condividere. Fermo, perché siamo oltre con i tempi. Dovremmo imparare dai bambini e la creatività per me è la capacità di rievocare, di risvegliare il bambino che c'è dentro di noi. Guardate quest'immagine, ecco vedete la nonnetta che non riesce a resistere alla tentazione della campana del gioco della campana. E questo può essere applicato in mille modi per cercare di invitarci a una corretta gestione dei rifiuti ad attraversare le strisce, questa è la creatività, come capacità di trasformare i limiti in opportunità. Guardate, un invito alla lettura, una campagna ad Ankara per il risparmio idrico contro la discriminazione, per l'ambiente, qui vedete le finte buche adesive per invitare a rallentare, in Italia siamo oltre siamo già al 3D, devo dire. (Applausi) Questa è commuovente, permettetemi... Scusate che ho sforato già i tempo, non applaudite fino alla fine. Questa è una macchina per la risonanza magnetica pediatrica trasformata in un galeone dei pirati. È commuovente! Io credo che dobbiamo davvero trasformare i limiti, i problemi in occasione. Qualcuno ha detto: "Non avere paura delle difficoltà, l'aquilone si alza solo con il vento contrario, mai con il vento a favore. Io ho trovato questa immagine che secondo me descrive il concetto ancora meglio! E allora, lo stupore e la meraviglia sono la chiave per il cambiamento perché noi non siamo nati per soffrire siamo stati creati per essere felici quando mi invitano a parlare del risparmio energetico, io mostro sempre questa immagine. Questo è il vero risparmio energetico! Guardate un bambino neonato quando è nella culla che dorme: sorride, sorride! Questo siamo noi, questo siamo noi! (Applausi) E allora concludo perché stanno per entrare con la motosega. La scuola ci dovrebbe deliberare dalle nostre catene e permetterci di tirare fuori la meraviglia che è in noi. Non dimenticatelo! Grazie mille. Arrivederci! (Applausi) [A.H.] Mi chiamo Armin Holzer, ho 28 anni e vengo da Sesto Pusteria, sono altoatesino e, vivendo nelle Dolomiti, ho avuto la fortuna di scoprire la passione per la montagna. Già da piccolo e grazie anche ai miei genitori che mi hanno portato in montagna, ho imparato tante diverse discipline sportive e una di queste è la slackline. Vivere in montagna mi ha fatto scoprire le montagne ma anche lo spazio areale. Questa è una slackline che, come vedete, unisce da sinistra a destra e io la metto su in alta montagna e cammino da una cima all’altra. Camminare su questo filo mi fa sentire libero, mi unisce con la natura, e adesso camminando qua sopra può sembrare uno sport individuale, sembra che io sia qua da solo, ma dietro a tutto questo c’è sempre un grande team, ci sono amici. E questa fettuccia rossa semplice non funge solo come ponte tra montagne ma anche ponte tra culture e mentalità, e personaggi diversi. Ecco perché vi presento il mio amico Alessandro D’Emilia, con il quale ho fatto tantissime cose insieme. (Applausi) [A.DE.] Buongiorno. Buongiorno a tutti. Io mi chiamo Alessandro e anch'io ho avuto la fortuna, come Armin, di vivere fin da piccolo in montagna: a Misurina nel cuore delle Dolomiti. E questa vita passata in montagna, ogni giorno ti porta a vedere lo stesso panorama con occhi sempre diversi. La prima volta che ho conosciuto Armin è stato circa cinque anni fa: eravamo proprio vicino a una di quelle montagne che tutti conosciamo, le Tre Cime, e là sotto c'è un rifugio. Ci siamo incontrati. L'ho visto con uno zaino che era quasi il doppio di lui e gli ho chiesto cosa era andato a fare. Lui mi ha risposto: “Sono andato a fare highline!” E io gli ho subito detto: “Cosa, highline?” Non avevo mai sentito prima questa parola. Occhio, stai attento che qua ti fai male! [A.H.] Sono davanti alle persone. Non è come in montagna… Sono un po’ teso! [A.DE.] Da quel giorno ci siamo conosciuti e insieme siamo andati ad esplorare le cime di quelle montagne, ma non più solo con le scarpette da arrampicata o con gli sci, ma portandoci dietro questa fettuccia che ci ha unito, che ci ha fatto conoscere piano piano. Una di queste traversata, la prima, è stata sulla Cima Grande di Lavaredo: quel giorno siamo partiti presto, siamo arrivati in cima, abbiamo montato tutto e siamo riusciti a camminare già nello stesso giorno. Ma quello che posso dire è che questa slackline ci ha insegnato che anche nella vita di ogni giorno, vale la pena di vivere appieno, ogni momento in cui ci troviamo. Proprio da quel momento ho iniziato anche a dormire sulle cime delle montagne, perché quando si arrampica, o si scia, si pensa di andare su veloci e scendere veloci. Questa slackline invece ci ha portato a rilassarci sulle cime delle montagne, a passeggiare, a goderci il panorama da un punto di vista più esclusivo e particolare. Quella mattina alle Tre Cime ci siamo svegliati vedendo una di quelle albe che potremo ricordarci per tutta la vita. Ci siamo svegliati ed eravamo sopra il mare di nuvole, come spesso accade in montagna. Un'esperienza che ci è rimasta impressa nel cuore e ci ha portato poi a guardare verso altri orizzonti. [A.H.] Esatto. Quella mattina, che mi ero svegliato qualche oretta prima di te, ero là a testa in giù, guardavo fuori e mi sono riaddormentato subito. Pensavo di sognare: alla fine era vero che eravamo lassù, ed è stato bellissimo. Ricordando il detto di Walter Bonatti che diceva: “Chi più alto sale, più lontano vede”. per noi è stato un po'... [A.DE.] Ispiratorio. [A.H.] Sì, un po’ un'ispirazione per provare nuove cose. Ad un certo punto mi ha invitato Massimo Braconi, un grande mio amico di Belluno, a partecipare ad una spedizione in Cina, per scalare con gli sci il Muztagh Ata, che è una delle montagne più alte del Pamir, in Cina, e io dopo qualche pensiero, dopo qualche giornata di calcoli, anche come soldi, perché costa andare là. [A.DE.] Eravamo giovani, non lavoravamo ancora tanto. [A.H.] Eh già! Gli ho detto subito di sì. Gli ho detto: “Ma perchè portiamo solo gli sci? Portiamo anche la slackline, proviamo a fare una cosa nuova”. Ero curioso di provare a camminare sospeso in aria sottile, che nessuno l’aveva mai provato prima. E così subito ho proposto questo progetto ad Ale, e anche lui ha detto subito di sì. Arrivati in Cina ci siamo subito resi conto che camminare in aria sottile non è come camminare al mare, diciamo. Cambia tutto, tutto quanto, dentro di te, cambia la mente. Sì, anche il tuo modo di reagire a quello che succede. Ogni cosa. Perché, per fortuna, quando siamo arrivati là al campo base, che si trovava a circa 4.000 metri di altezza, abbiamo trovato un lago vicino al campo che ci ha permesso di allenarci su questa altezza. Visto che per noi era la prima volta in aria sottile, ci dava un po' di sicurezza. Noi non sapevamo come il corpo avrebbe reagito, come ci saremmo acclimatati, avevamo paura. Dicevi: “Devo bere di più, c’è pericolo di star male, male di montagna”. Questa slackline, ci ha fatto acclimatare al meglio, perché è una cosa che conosciamo bene, ci dava molta fiducia e anche tranquillità. Mentre scalavamo la montagna, che per scalare queste montagne alte si deve andare su e giù, su e giù per acclimatarsi, ad un certo punto abbiamo trovato sui 5.000 metri di altezza, un punto perfetto per tirare un highline e così ci siamo dedicati a realizzare questo progetto, perché eravamo molto curiosi di vedere cosa succede quando si cammina sospesi a 5.000 metri. All’inizio della traversata, sai, hai paura, è tutto strano. Ero seduto su questa fettuccia, mi giravo indietro e dicevo: “Speriamo che tengano le soste”. Anche se sai che è tutto sicuro, è tutto doppio. Ma anche là, devo dire che, senza l'aiuto di Ale, non sarebbe mai stato possibile fare una cosa del genere. Sono arrivato da una parte, ho attraversato dall'altra e sono arrivato che, sì, mi sembrava un’utopia. Mi sembrava di essere sveglio in un sogno, ed era una sensazione abbastanza forte, e dopo, quando era partito lui, magari spiega un attimo, di come è partito, di quando avevi in testa quel mantra. [A.DE.] Certo, il discorso iniziale di Armin, che la slackline può sembrare uno sport individuale, ma in realtà c'è un team e un'amicizia che si basa principalmente sulla fiducia, perché a volte non c'è neanche il tempo di parlare. Si parte e si decide: uno va da una parte, uno dall’altra, si mette in tensione la fettuccia, ci si assicura che tutto va bene. Perché con l'allenamento, hai la certezza di poterti fidare del tuo partner, del tuo amico. Ma a volte non non basta anche questa motivazione che viene dall’esterno, ma bisogna ricercarla in noi stessi. Ognuno di noi cerca a suo modo, a seconda di quello che gli piace fare, di quello che gli suggerisce il momento. In quel momento, io mi ricordo perfettamente, che così dal nulla mi è venuta una frase in testa e che non sono riuscito più a togliermela per tutta la camminata. E questa frase era: la passione nel cuore libera la mente, la mente libera la passione nel cuore. Ad un certo punto, realizzando questa cosa, non riuscivo più a smettere mai di dirla perchè ho trovato subito una connessione tra quello che proviamo, quello che desideriamo, veramente e sinceramente, ogni desiderio che però richiede anche la consapevolezza e la volontà di crederci fino in fondo, se no non si potrà mai realizzare. Di farlo nel momento e nel posto. E che non basta avere un'idea, ma poi anche il processo che ti porta a realizzarla, quella è la cosa che ti arricchisce di più. Questa giornata, possiamo dire, si è conclusa con questo scenario incredibile sopra le lingue ghiacciate del Muztagh Ata. [A.H.] Eravamo lì alla sosta, rilassati. [A.DE.] Ad un certo punto si è alzata in volo una piccola aquila che girava sopra di noi. [A.H.] Era enorme, non era piccola, l’aquila! (Risate) [A.DE] Capisci subito di essere proprio nel posto giusto al momento giusto, e questo ti dà la forza di andare avanti, di credere in quello che fai e di pensare sempre a nuovi progetti, a nuovi sogni da realizzare con le persone e con i tuoi amici. Ma purtroppo, come tutte le cose belle, i sogni, a un certo punto, bisogna risvegliarsi e tornare a casa. E in quel momento, quando siamo tornati a casa a Misurina, quello scenario che ci sembrava ormai tutto esplorato, che sentivamo come casa, l'abbiamo riguardato, e ovviamente avevamo altre esperienze che ce l'hanno fatto vivere con nuove emozioni nel cuore e altri orizzonti da poter scoprire. E proprio sul Monte Piana, una montagna vicino alle Tre Cime, un pomeriggio, siamo saliti con gli sci e le pelli di foca a fare una gita alpinistica. Ci siamo accorti che questa montagna era un posto magnifico. [A.H.] Era un altopiano con delle gole dove su si può tirare con dei canali centinaia di fettucce diverse. [A.DE.] Ed era proprio dietro casa. Come dire ritornando da quest'esperienza abbiamo trovato di nuovo la possibilità di poterci allenare e di poter usufruire al meglio di quello che avevamo, proprio dietro casa, senza dover fare migliaia di chilometri per avere delle motivazioni in cui credere. E questo ci ha portato subito ad un altro pensiero: che quel posto era così bello che non potevamo tenercelo solo per noi e fare slackline, per quanto ci stiamo simpatici anche sempre e solo in due. Abbiamo iniziato a invitare degli amici, anche loro sono rimasti entusiasti, e ormai da quattro o cinque anni - sì quest'anno sarà il quinto anno - è cresciuta una specie di comunità che ogni anno si riunisce in questo meeting di highliner e di atleti da tutto il mondo: più di 25 nazionalità diverse, e quest'anno eravamo più di 350. Su questa montagna, che la maggior parte della gente conosce per la sua tragica storia perché era la linea delle Tre Cime, e comunque delle Dolomiti, era la linea di confine, proprio cent'anni fa durante la Prima Guerra Mondiale. Quindi per noi questo era da subito un punto molto importante che ci ha fatto riflettere quando eravamo su sospesi a camminare su questa montagna. Il fatto di poter condividere di nuovo, di avere la fortuna di vivere questo posto in compagnia di altri giovani da tutto il mondo, era veramente la realizzazione di un sogno ancora più grande, che non era un record o una cosa personale, ma la possibilità di poter condividere quelle emozioni che erano partite da una piccola culla e poi si sono evolute nel tempo. [A.H.] Anche iniziare l'inverno non con il frastuono delle bombe, ma con il nostro cantare, stare lassù. [A.DE.] Il silenzio, piuttosto che il frastuono delle bombe. Ma anche questa questa linea di confine per noi era molto importante, perché era dietro casa, e anche in questi tempi in cui i confini sono purtroppo luoghi di conflitto e punti caldi, questo è un messaggio forte per noi: poterci dedicare non solo a ciò che ci piace fare, ma anche a vivere e vedere come queste attività sportive possano portare a migliorare, a crescere anche nella vita quotidiana e a credere in quello che fai. Cosa dici, abbiamo ancora tempo? Abbiamo parlato abbastanza? [A.H.] Abbiamo preparato un piccolo video. [A.DE.] Abbiamo ancora tempo per farvi vedere delle immagini: questa passione per la fotografia che abbiamo si è evoluta di pari passo con la volontà di raccontare e di condividere le varie esperienze, e quindi il nostro saluto e vi ringraziamo per l'attenzione che ci avete dato fino ad adesso e vi lasciamo con questo video che in due minuti cercherà di raccogliere e di trasmettere anche a voi, in questo bellissimo teatro, quell'atmosfera che c'era qualche mese fa sul Monte Piana. Grazie mille. (Applausi) Questo è il pangolino di Eric Joisel, è un origami, è piegato da un unico foglio di carta, esagonale, senza tagli. Le regole dell’origami sono facili: [Applausi] si prende un foglio di carta e si piega, non si usano le forbici, né la colla. L’origami è un'arte - e ci vuole un po’ di coraggio a dire che è un'arte - perchè quasi tutti pensano che l'origami sia semplicemente un giochetto per bambini. Cercherò di farvi cambiare idea. L’origami al giorno d’oggi è questo: ogni modello ha un suo autore, questo è un cavallo di Roman Diaz che è un veterinario che è abilissimo a catturare l'essenza degli animali. Robert Lang invece è uno dei teorici dell’origami, ha, tra le altre cose, formalizzato una teoria, di cui vi dirò qualcosina, per progettare origami complessi. Questo è un modello mio, una carrozzina tridimensionale. Satoshi Kamiya è noto per creare modelli molto molto complessi come questa vespa, mentre invece Giang Dinh fa della semplicità la sua arma vincente: lui lavora col cartoncino bagnato, inumidendolo e riuscendo ad ottenere queste figure plastiche. Eric Joisel è un altro autore, l'autore del pangolino anche, e lui è maestro nel creare figure anche umane e nello sfruttare il volume della carta per creare degli effetti tipo ad esempio le gambe dell'Arlecchino. Come si è arrivati a questo punto? Partiamo dalla cosa più semplice: la base quadrata. È un quadrato di carta, vengono piegate le mediane a monte, le diagonali a valle, si richiude e si ottiene questa figura: si chiama base quadrata e ha 4 alette. Nessuna sorpresa, viene da un quadrato: 4 lati, 4 angoli, 4 alette. Piegando un modello di John Montroll a un certo punto uno si ritrova con questa roba tra le mani, che sembra una base quadrata ma di alette ne ha cinque: indiscutibilmente cinque e uno si chiede: “Ma come, sono partito da un quadrato: da dove esce la quinta aletta?” Il trucco per capire la cosa, per capire come funziona, è riaprire il foglio. Allora uno riapre il foglio e vede che l'autore non ha fatto altro che disegnare un pentagono all'interno del quadrato e ha nascosto tutta la carta in eccesso. Allora il messaggio qui è: “Se volete capire come funziona, riaprite il modello.” Questo è uno scorpione, uno degli scorpioni di Robert Lang, ha un sacco di punte. Per capire come funziona questo bisogna sapere come funziona un ombrello. Allora, immaginate: un ombrello chiuso è la punta piegata, un ombrello aperto è la carta che serve per ottenere quella punta. Un ombrello più grande darà una punta più lunga. Questo è lo stesso modello, lo stesso scorpione, riaperto. È stato piegato e poi riaperto e sono state segnate le posizioni delle varie punte. Ogni punto è un cerchio, un ombrello: l’ombrello grande, quello blu, è responsabile per la coda, quelli rossi sono le zampe, quelli verdi sono le chele. Torniamo adesso alla presentazione. Questa è la figura che avete appena visto, e questa mappa delle pieghe - viene chiamata, in termini tecnici, crease pattern - e questa è la versione originale di Lang, dove si vedono tutte le pieghe di lavoro. Quindi il problema di progettare un origami complesso si trasforma nel problema matematico di disporre opportunamente dei cerchi nel piano. Non sono solo cerchi, vedete che ci sono anche delle figure, sono lievemente sfasate però indicherebbero dei fiumiciattoli che separano i punti e riescono a dare una topologia al modello. Facciamo un passo indietro: esiste una vera e propria geometria origami, fatta di assiomi e fatta di teoremi. È una geometria che è più potente della geometria con “riga e compasso”, nel senso che tutte le costruzioni fattibili con riga e compasso sono fattibili anche con l'origami, ma l’origami può farne altre, ad esempio dividere un angolo in tre parti uguali. Un piccolo esempio di geometria origami: partiamo da questo quadrato, facciamo queste pieghe e quello che otteniamo è questa figura qui. Sono solo tre pieghe, però si intravede un triangolo grande, che io affermo essere equilatero. È equilatero perchè i suoi lati sono tre dei lati del quadrato, quindi sono tutti uguali, ok? E se è un triangolo equilatero questi sono esattamente 60 gradi, quindi io ho una maniera facilissima di trovare 60 gradi da un quadrato. Un altro esempio riguarda la divisione in parti uguali di un foglio. Se voi vedete i punti sulla diagonale sono sei e quindi dividono quel segmento in cinque parti uguali. Sull'altra diagonale la divisione è in terzi, quindi, con pochissime pieghe, che son quelle che sono evidenziate qui, io riesco ad ottenere una divisione in quinti e in terzi. A cosa mi potrebbe servire questo, magari lo scopriamo dopo. Una delle mosse più belle in origami è il twist. Il twist è basato su un poligono centrale, che ruota, e una serie di pieghe parallele a due a due che si diramano dal poligono centrale: si chiama così perchè, quando si fa questa piega, il poligono centrale effettivamente fa una rotazione. A cosa serve il twist? Il twist serve a creare delle rose come questa. Questa è basata su un twist pentagonale, è una rosa di Naomiki Sato. Oppure servono a creare delle tassellazioni, come queste qui. Guardate in particolare quella di mezzo, che tra un pochettino vedrete in un'altra luce. Le tassellazioni possono anche essere molto complesse, come questa di Alessandro Beber: questa ha dei twist a 12 lati, a 3, a 4, a 6. I twist vengono usati anche in tecnologia: il problema qui è quello di un pannello solare che deve essere impacchettato nel missile o nello shuttle, mandato su, e, quando è nello spazio, deve essere aperto col minor sforzo e la minima possibilità di rottura. Questa la sequenza di mosse che vengono fatte. È questo. Questo è come viene mandato su, dopodiché, una volta che è su, si apre. [Applausi] Questo è un twist e questa è una tassellazione di twist, è l'alveare di prima. Allora, se voi vedete, ognuno dei robini esagonali in realtà si può aprire. Quindi questi sono molto imparentati tra loro. Io vado matto per gli origami di movimento che sono questi che vi sto mostrando. Questo è un frattale: significa che ho una fila di petali, di 12 petali esterni, una un po' più piccola, uguali come forma ma più piccoli come dimensione. E questo è un unico foglio di carta. [Applausi] La cosa in qualche maniera sorprendente non è tanto che lui si apre, ma il fatto che lui si richiude, perché la carta ricorda. [Applausi] Voglio stupirvi ancora con un paio di modelli di movimento: questo si chiama flexicubo, è creato da un'unica strisce di carta che compone 8 cubetti incernierati in maniera da avere questo movimento continuo. Questo è il suo papà invece: il flexicubo doppia stella, è un modello di Dave Brill. Anche lui è della famiglia dei flexicubi, è l'unico modello qui che non è composto da un unico foglio di carta, sono 64 moduli incastrati. Anche lui può girare, ma ad un certo punto io posso fermarmi, posso aprire lo scrigno e posso estrarre la prima stella. Ma lui si chiama flexicubo doppia stella, perché le stelle sono due. [Applausi] Qui vi lascio immaginare quanta geometria c’è qua dentro, però questo è mezzo cubetto e questo è un altro mezzo cubetto: sono accostati. Ma anche questo è mezzo cubo: questo è mezzo cubo, la stella, e se io lo giro lui diventa una scatola per stelle, cioé una scatola che ha esattamente lo spazio per tenere una stella dentro. [Applausi] Perché uno dovrebbe fare origami? Allora, ci sono un sacco di motivazioni. L'origami istiga alla manualità, alla fantasia e alla creatività, fa piacere la matematica ai ragazzi. Il motivo per cui io piego origami è perchè è bello: l'origami è magia, è realmente la magia della trasformazione. Due parole sul Centro Diffusione Origami, che è l'associazione senza scopo di lucro che raccoglie gli origamisti italiani e organizza convegni, tra le altre cose. I convegni origami sono delle fucine di idee dove ognuno porta i suoi modelli, li espone, li spiega e li fa piegare agli altri. In questa maniera c'è una contaminazione di idee che ha portato tra le altre cose anche ai convegni su origami e didattica. Stiamo adesso organizzando il terzo convegno che sarà il prossimo aprile ed è un'ottima occasione per gli insegnanti e gli educatori che vogliono usare l'origami per la loro attività per entrare in contatto con le varie possibilità. Ok, volevo finire con l'orso di Zsebe, facendovi vedere come si piega, ma non so se ho ancora tempo, quindi... Sì? Ho ancora tempo? [CR] Prenditi un minuto! [RG] Mi prendo un minuto, allora, eccolo qua! Ho già prepiegato qualcosina perché altrimenti non ce l'avrei fatta. Qui uno già intuisce un pochettino la struttura: questo diventerà un orso: coda e testa. Dalla testa uno ricava in qualche maniera le orecchie, e poi la cosa bella è come si forma la testa. Adesso qui serve uno zoom proprio su questa parte. Allora, prima cosa si piega in su, adesso ho esattamente un rombo. Piego in su il musetto, poi schiaccio da dentro e chiudo la parte sopra, che diventerà la gobba dell’orso. E comincia già a formarsi, vedete, il muso, ma adesso la mossa, la mossa base: è una piega a monte qui, seguita da una piega a valle subito sotto, che fanno comparire il muso dell'orso. È venuto un po' così, ma perdonatemi. [Applausi] Questo sarebbe il modello come dovrebbe essere. Ok, ho più o meno finito la mia presentazione. Questo è un modello creato per l'occasione: è un modello che, in pratica, è il modello ha un taglio. Il teorema “un taglio”: quello che succede è che uno ha un foglio di carta, lo piega, - vedete, è stata disegnata la scritta TED - quello che succede è che se uno prende e taglia, che non si dovrebbe fare con l'origami, però se uno taglia qui con un unico taglio riesce a separare le tre lettere e a ottenere la figura che si vedeva. Grazie. [Applausi] Trascrizione: Michele Gianella Buongiorno a tutti, buongiorno a tutte. Sono estremamente felice, presidente Golinelli, di ritornare qui, nella cittadella della conoscenza e della cultura, dopo pochissimi giorni. Questo segnale sancisce una sintonia e una comunanza di obiettivi che avete già descritto; ma sopratutto, oggi, ci consegna una sfida ancora più ambiziosa di quella che abbiamo discusso qualche giorno fa, parlando di Opus 2065 - quindi immaginate, ragazzi, come sarà la società tra 50 anni, e cosa noi possiamo fare per costruirla al meglio. Siamo più ambiziosi, oggi. Perché? Be', intanto la mia è una sfida personale veramente affascinante perché non ho fatto, Dott. Pauri, il TED-EdClub formativo. Quindi apprezzerete l'ingenuità della mia performance: mi si chiede di fare un TED sul TED! Ho insegnato e studiato soprattutto retorica, quindi cercherò di attingere dalle mie vecchie memorie e da quella che in fondo è la matrice più antica, quella più efficace, del public speaking: cioè della capacità, della possibilità, di argomentare di fronte a un pubblico vasto, eterogeneo, in modo efficace, convincendo, persuadendo sulle proprie idee, su quelle che noi riteniamo essere le idee vincenti, le idee che ci rappresentano, le idee che sono la sostanza, il senso della scuola, ma anche di noi stessi. Io credo che il valore del TED sia sostanzialmente questo: mi sono chiesta, quando me ne ha parlato con dolce fermezza e ineludibile insistenza, l'amica e consigliera, oltre che già Sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, mi sono chiesta quali sono gli elementi che possiamo dare ai nostri ragazzi, facendo un accordo nazionale - il primo nel mondo, ne sono molto orgogliosa - un valore in più, un valore aggiunto rispetto a quanto si impara a scuola, rispetto a quanto si impara anche in una scuola, nelle molte occasioni che avete di presentarvi in un contesto sociale, in uno spazio pubblico, e convincere gli altri che le vostre idee hanno un valore, hanno un senso. E poi magari, su quello, costruire un rapporto, una relazione, di qualunque tipo essa sia. Ma mi sono apparsi, diciamo, tre elementi fondamentali, che forse hanno a che fare col TED ma vi dico subito che non sono quelli che mi hanno convinto - insieme, ripeto, alla dolce e ineludibile insistenza di Elena - a fare questo protocollo. Il primo: ma il TED ha a che fare col marketing? Forse un po' sì, diciamolo. Perché ci si presenta, si presenta un idea, si presenta un progetto - di valore, sicuramente, che noi riteniamo magari il più importante in quel momento della nostra vita, soprattutto se si è molto giovani come voi - e si deve convincere qualcuno che quello è il progetto, quella è l'idea. Quindi ha anche a che fare col marketing. Non è una parolaccia, non è un elemento che dobbiamo assolutamente escludere dall'orizzonte formativo dei nostri ragazzi. Ma forse è qualcosa in più, diciamolo: il TED è anche una forma di insegnamento. Vi dicevo, io sono una classicista, ho studiato - tanto - retorica classica. Ho insegnato anche, retorica. È una disciplina fantastica: se vi piace il TED, vi prego, anche se non siete classicisti andate un pochino a rivisitare quello che gli antichi, dalla Grecia al mondo romano e poi a seguire nell'ambito dell'Alto Medioevo e Rinascimento hanno insegnato a questa parte del mondo, la civiltà occidentale, in termini di capacità di argomentazione, in termini di possibilità - con le parole, col potere del discorso - di convincere chi mi sta davanti. E entrare in una relazione dialogica, con chi mi sta davanti. Quindi è una forma di insegnamento: tant'è che si dice - ed è giusto Dottor Pauri, sono d'accordo con voi, TED Organization a livello mondiale - che è anche un modo per rivoluzionare l'insegnamento. Perché io in questo modo metto i ragazzi in cattedra, cioè ribalto il paradigma che normalmente si usa a scuola, quello della lezione frontale. O, se metto gli insegnanti in questa posizione, è il caso mio di questa mattina, li costringo, in qualche modo, a una modalità sicuramente meno ortodossa, meno diciamo rispondente al canone tradizionale. Quindi ha a che fare anche con l'insegnamento. E sarà deformazione della mia attuale posizione di vita e di carriera, forse a che fare anche con la politica. La politica nel senso lato eh, sia ben chiaro. Non la politica di appartenenza, diciamo, a qualche forza di partito. E beh, sì. Perché la politica è discorso, signori miei. La politica, nel senso più nobile, più alto, più antico del termine è partecipazione alla vita attiva, allo spazio sociale, alla polis. Quindi che cosa vuol dire fare politica? Vuol dire esporre le proprie idee, la propria forza, il proprio modello, la propria visione del mondo attraverso il discorso. Ha a che fare anche con la politica. Sarebbe già sufficiente, sarebbero già tre argomenti che possono convincere un Ministro della Repubblica a siglare un accordo nazionale, a destinare risorse. Abbiamo fatto questo primo bando, ma dico subito che ce ne sarà subito un altro con più risorse per far sì che sempre più ragazzi - più dei 350 che quest'anno hanno partecipato - più dei 22 finalisti, un forte in bocca al lupo, si succederanno dopo di me e più brillantemente di me in questa sede. E quindi basterebbero questi elementi. Ma io vi voglio dire un'altra cosa invece. E per dire che cosa io ho trovato nel TED, - e che cosa spero che voi possiate trovare nel TED, e comunque in generale nell'insegnamento, nell'apprendimento di come ci si esprime, di come si entra in contatto, attraverso la parola, con gli altri - io vi suggerisco di ricavarlo da 2 TED atipici, cioè 2 discorsi che trovate online - uno sicuramente lo conoscete, l'altro forse no - e che non sono TED. Uno è molto lungo, poi c'è una versione anche accorciata di 10 minuti ed è l'ultima lezione di Randy Pausch, un informatico della Carnegie Mellon che 8 anni fa è morto per un tumore devastante al pancreas e che ha tenuto quella che si chiama l'ultima lezione, che normalmente i professori fanno quando si arriva alla fine della carriera, per consegnare, come dire, l'eredità di principi e di metodi ai propri studenti. Lui l'ha fatta reinterpretandola, in quel momento drammatico della sua vita. Ma vi garantisco che la lezione non è drammatica, è anche molto brillante, ma soprattutto ha un valore che vi dico subito. L'altra è una prima lezione, la prima lezione, quella famosissima di Steve Jobs - quella dura più o meno 15 minuti, e quindi rientra nel format TED. Quella l'ho citata anche l'altro giorno perché insomma è una lezione da cui si può ricavare molto e se non l'avete vista, ascoltata, guardatela. Ed è quella che ha fatto alla open ceremony dell'anno accademico '90 - 2005, scusate, il 12 giugno per l'esattezza - ai ragazzi di Stanford. Prima lezione perché Steve Jobs, lo sapete, non era nemmeno laureato. È stato anzi lui che si è ritirato dai corsi perché non gli sembravano interessanti, perché non voleva far spendere ai suoi genitori adottivi troppi soldi per le tasse universitarie, di un'università cara; e ha cominciato poi a seguire i corsi di calligrafia che quando ha progettato Macintosh, guarda caso, sono diventati l'archivio prezioso delle sue conoscenze innovative. Allora cosa trovate? Una serie di affinità - almeno io le ho trovate, ve le propongo, voi ne troverete altre - tra questi due speech: last lecture e first lecture. First lecture lo dico io, perché poi Jobs non ha fatto il professore nel proseguo della sua carriera. Trovate un messaggio chiarissimo, che va proprio mirato a voi, perché entrambi parlavano agli studenti - Randy Pausch parlava anche ai suoi 3 figli, visto che era poi quel documento che sarebbe rimasto a sua memoria, dopo la sua scomparsa, come di fatto è avvenuto. I messaggi sono: seguite sempre la vostra curiosità, il vostro istinto, la vostra intuizione, e non fatevi mai fermare da ciò che in quel momento sembra ostacolarla, dice Steve Jobs. E Randy Pausch dice: non fermatevi, non smettete mai di stupirvi, anche quando non siete più bambini, no? Di solito lo stupore è una cosa che hanno i bambini quando vedono, che ne so, uno spazio meraviglioso come questo, Presidente Golinelli. E credo che i piccoli che vengono qui, ce lo ricordava, dalla scuola dell'infanzia fino agli oltre 30 anni, siano sicuramente sorpresi da questa bellezza, da questa originalità. Ecco, non perdete mai questo stupore. Io credo che qualcuno di voi questo principio l'abbia fatto proprio. Quando Alberto ci invita a vedere le cose non sempre come sembrano, scontate, ma interpretare la realtà come una combinazione chimica di elementi, be', quella è una forma, tutto sommato, io l'ho letta così, di scatenare una reazione di stupore. Entrambi parlano di un'altra cosa che è una cosa, invece, che nella vita qualche volta ci ferma, ci ferma soprattutto se non siamo abituati a gestirla: l'ostacolo. Che, dice Randy Pausch, è sempre qualcosa che è messo lì perché noi ci misuriamo nella nostra voglia, nella nostra capacità di superarlo. Quindi non è un dato negativo, è un dato positivo. Steve Jobs, più o meno, in altre parole, dice quella stessa cosa: il fallimento. Il fallimento può diventare il momento da cui si riparte con maggiore energia, con maggiore capacità di misurare le proprie forze, e la voglia di fare quello che non si è fatto fino a quel momento. Quando Steve Jobs fu cacciato da Apple, ve lo ricordate - proprio lui che aveva inventato il prodotto che poi diventa, insomma, la cifra stilistica di una generazione - ecco, in quel momento lì: trova sua moglie, cioè quella che sarebbe diventata la compagna della sua vita; ripensa il modo di lavorare in informatica; e nasce la vera stagione produttiva della sua carriera. Parlare di fallimento significa parlare di perseveranza, di resilienza, di capacità anche di gestire le esperienze negative, per andare oltre. Gabriela, nel blogging, insieme alla passione della fotografia, quando dice che le man servono forse di più dei volti e di altri elementi della nostra persona per raccontarci la loro storia, fa qualcosa di simile - almeno io l'ho letto così, mi piace molto quest'idea, sono molto d'accordo. E poi la terza, ineludibile, richiamo, è alla passione, è all'amore che si fa quando si fa una cosa. Che poi diventa anche una passione che può generare l'ossessione, no? L'attaccamento al progetto, l'attaccamento alle cose che si fanno. E quella è perseveranza, quella è resilienza: Alessandra che diventa campionessa di canottaggio parla di questi valori, e io son convinta che attraverso questi valori -oltre a un talento chiaramente atletico che a non tutti, ahimè, la Natura concede- sia arrivata a ottenere gli stessi risultati. Ma anche Andrei, quando nel garage di casa costruisce... una mano bionica, giusto? Un robottino. Ecco, sì: lì non mi avventuro, perché è un terreno scabroso per me. Allora ragazzi queste cose ve le dico per dire che forse il valore che può dare TED è la capacità, l'esercizio del parlare in pubblico, convincendo gli altri che quello che stiamo dicendo non è solo quello in cui crediamo molto in quel momento e che ci sembra il progetto, che ci sembra l'idea di valore. Ma è una parte fondamentale di noi, è il valore dell autenticità. Io non so se siete d'accordo con me, ma in questo momento della Storia - faccio un po' di outing, anche della mia vita personale - sento un drammatico bisogno di autenticità, cioè di esprimersi per quello che siamo. Quello che purtroppo, nella vita, talvolta si rischia di perdere. Non solo crescendo, ma entrando in mondi che ti danno degli schemi e ti impongono e ti costringono a dire delle cose sì, ma delle altre no. A dire delle cose sì, in certi contesti, ma in altri no. E questo poi produce, a deriva diciamo estrema, il politically correct, che ha dominato molto della cultura, prima anglosassone, poi globale, e su cui ci sarebbe molto da dire - io sono linguista, forse lo sapete, quindi sono ossessioni professionali - ma alla fine ci sarebbe molto da dire su quanto si deve, si può recuperare, attraverso il discorso, l'autenticità. Ecco: per tutto questo io ho deciso di fare il primo protocollo, posso dirlo? mondiale - ci piace, mondiale - con TED: quindi, capite, daremo quantitativamente un gocciolino di contributo, ma qualitativamente sono sicura che sarà una cosa straordinaria perché darà ai nostri ragazzi la possibilità di esercitarsi con l'espressione della loro autenticità, che è il valore più straordinario. Vi ringrazio, in bocca al lupo. (Applausi) Grazie. Abbiamo chiuso il talk con un grazie e riprendiamo con un grazie, perché davvero - sono passati due anni da quel salire sul palco e oggi siamo di nuovo qui. Per noi, davvero, è una grandissima emozione. Son passati due anni in cui sono successe tantissime cose. Due anni in cui lo stesso processo di ripensare, di ritornare indietro a quei tempi, a pensare a quando abbiamo preparato la presentazione per il TED - anche quella per noi è stata una terapia, una sorta di terapia familiare perché era un momento in cui ci aprivamo al pubblico, raccontavamo la nostra storia. Quella data, quel giugno 2013 ha rappresentato per noi un momento cruciale, un momento di divisione tra un'esperienza familiare, vissuta nell'intimità, nella chiusura della nostra famiglia, e un'esperienza di condivisione, di dare indietro qualcosa agli altri e di aprirci agli altri. Ed oggi siamo qui di nuovo perché vi vogliamo raccontare quello che è successo da allora, da quel momento in poi, da quel giugno 2013. Abbiamo imparato tantissime cose, e da queste cose, da questi insegnamenti abbiamo portato avanti delle azioni. Oggi vi racconteremo proprio questo. Il primo insegnamento è questo: il valore della condivisione, per noi. Che cosa ha voluto dire, per noi, dopo aver vissuto questo trauma in famiglia, dire: "Adesso lo diamo agli altri"? Nel momento stesso in cui ci siamo aperti agli altri, ci siamo resi conto che non era più un nostro problema, ma era diventato una causa collettiva. Persone tra il pubblico, o persone familiari, persone che non sapevano la nostra storia, venivano da noi a dirci: ma no, ma anche a noi è successo così, e noi abbiamo reagito così. E quindi abbiamo attivato questo processo. Ma ci siamo subito resi conto di una cosa: era come se i genitori, tutti quelli che avevano già vissuto, prima di noi, un trauma in famiglia, non fossero stati in grado di accumulare conoscenza, di crescere sulla curva dell'esperienza. Era come se, ogni volta che una diagnosi del genere entrava in famiglia, si creavano soltanto famiglie fragili, famiglie che di nuovo si ritrovavano come noi a cercare su Internet una diagnosi di ictus che non trovava risposta. E allora, la prima risposta per noi è stata questa, la prima azione concreta da fare: esiste un gap di conoscenza, andiamo a colmare questa conoscenza, creiamo un'associazione. Oggi l'associazione esiste, è un'associazione che si chiama fightthestroke.org, un'associazione che vuole essere dalla parte dei giovani sopravvissuti all'ictus, e delle loro famiglie. Lavora su questi cinque pilastri, che vedete qui, ve ne riassumo soltanto due, che davvero sono molto importanti. Il fatto che si cominci tutti insieme a lavorare sulla consapevolezza; il fatto che le persone comincino a conoscere questa problematica dell'ictus in età infantile, perché oggi, di nuovo, vi dicevo che questi genitori si trovano di fronte a una diagnosi, vanno a cercare su Internet e di nuovo, che cosa gli viene restituita come informazione? Il fato di dover tenere uno stile di vita corretto, di non fumare, di non mangiare grassi. Ma non sono questi i fattori di rischio per l'ictus infantile. Quindi è importante far sapere che l'ictus infantile è una problematica, e una problematica abbastanza frequente perché colpisce da 2 a 3 bimbi ogni 1000 nati. Per cui è un problema che va fatto conoscere. Un altro aspetto che vogliamo sottolineare, sul quale lavoriamo con l'associazione, è quello della diagnosi precoce. La diagnosi precoce perché abbiamo scoperto in questi anni che la finestra temporale dai 0 ai 2 anni è una finestra cruciale per questi bambini. È il momento in cui c'è massima plasticità cerebrale, e se riusciamo ad avere una diagnosi precoce e un intervento precoce davvero possiamo salvare la vita a questi bambini. Secondo insegnamento: ci siamo resi conto, e l'abbiamo fatto a nostre spese, diventando noi stessi dei pazienti scomodi, che non bisognava stare fermi di fronte a una diagnosi. Nel momento stesso in cui il medico ci raccontava che questa malattia si chiamava "paralisi cerebrale infantile". Niente di più statico, niente di più fermo, niente che togliesse di più la speranza. E ci siamo resi conto che, invece, qualcosa da fare c'era: c'era da fare un'altra domanda, chiedere un secondo parere. Questo nostro diventare dei pazienti scomodi ha fatto sì che poi si allargasse questo modo di fare, diventasse un po' un atteggiamento contagioso. E abbiamo contagiato così altri genitori - a fare che cosa? A condividere la loro esperienza! Il nostro messaggio era: piangete oggi, disperatevi, accogliete il dolore; ma domani, subito domani, cominciate a rimboccarvi le maniche, lottate, e lottate con il sorriso. È il motivo per cui poi siamo arrivati ad un libro: abbiamo scritto questo libro, "Lotta e sorridi", dove non ci bastavano più i 6 minuti del TED Talk. Avevamo accumulato tante altre conoscenze, avevamo conosciuto un centinaio di esperti in giro per il mondo su questa problematica, ed era arrivato il momento di restituire tutta questa conoscenza. Ma il libro serviva anche ad un'altra causa: tutti i proventi derivati dalla vendita del libro servono per la ricerca. Continuiamo con il nostro progetto di ricerca, progetto che, come avete visto, accennavamo lì, il progetto sui neuroni specchio; perché? Perché è fondamentale per noi continuare a lavorare con un'eccellenza italiana, il professor Giacomo Rizzolatti, perché questa può essere davvero la chiave di volta nel futuro di questi giovani sopravvissuti all'ictus. (Applausi) Come diceva Francesca, è stato un percorso, un percorso continuo in cui abbiamo imparato veramente tante cose. L'ultimo aspetto che citava lei era proprio il rapporto con i medici. Questa fotografia è dell'anno scorso, più o meno di questo periodo. Non è stato un bel periodo, perché Mario ha cominciato ad avere delle crisi epilettiche, non una ma una serie, e noi esattamente in questo periodo mi ricordo che gli raccontavamo che l'ambulanza è il modo migliore per muoversi a Milano, perché ormai era diventato comune prendere quello, come mezzo di trasporto. E in quel periodo, al di là dell'essere tornati un po' giù, diciamo, in realtà avevamo già cominciato a vedere le cose da un'altra prospettiva. Quello che Francesca diceva, del rapporto con i medici, in realtà avevamo tante domande e niente ci fermava. Quando Mario ha cominciato ad avere crisi epilettiche, una volta un medico ci fece: "Come potete pretendere che io, in 10 minuti, vi racconti quello che ho imparato in 10 anni?" Quel tipo di risposte non ci andavano assolutamente più bene. Non eravamo assolutamente più disposti a star lì, in silenzio, aspettando che qualcuno ci desse delle risposte. Dovevamo trovare una soluzione a questo, dovevamo mettere insieme i pezzi. Allora, come spesso ci succede, siamo andati in libreria, abbiamo cercato tra i vari libri e abbiamo scoperto che in Natura c'è un fenomeno meraviglioso, che mette insieme delle piccole cose, e costruisce delle cose meravigliose tutte insieme. Si chiamano stormi. Una cosa molto banale: la vedete nelle piazze, lo fanno gli uccelli, lo fanno i pesci nel mare. E a settembre dell'anno scorso abbiamo fatto uno stormo di teste pensanti. Abbiamo messo insieme più di 500 persone, per tre giorni, a Milano, a ragionare insieme sulla convergenza tra tecnologia e medicina. E perché questo è stato, secondo noi, fantastico? Perché aviamo messo insieme giovani, studenti, medici, famiglie; e per la prima volta, tutti sullo stesso piano. All'inizio, vi assicuro, è stata dura: non potete immaginare le facce dei dottori: si sentivano in gabbia, perché non c'era un palco! Perché nessuno rispettava la loro storia, perché non era importante quanti articoli avessero scritto, per il semplice motivo che se avessero funzionato noi non avremmo più avuto il problema. E quindi, per un attimo, noi eravamo riusciti a resettare. E perché abbiamo resettato, mettendoli tutti quanti insieme? Perché volevamo trovare qualcosa di innovativo, delle soluzioni innovative. Quello che c'era non funzionava. Spero che non succeda a nessuno di voi, vi auguro non succeda mai: ma se dovete correre ad un Pronto Soccorso, vi rendete conto di quanto sia assurdo, visto dal punto di vista di un bambino. Quanto, nel 2015, sia assurdo veder piangere un bambino semplicemente per fargli delle analisi. Quanto siano assurde tutte queste cose. Per cui ci doveva essere una soluzione, ci deve essere qualcosa di meglio. E questa Call For Brain, questa chiamata alle armi che siamo riusciti a mettere insieme a Settembre ci ha aiutato a sviluppare alcune di queste cose. E ci ha portato anche a un altro degli insegnamenti, che è quello per cui certe volte alcune cose sembrano veramente insormontabili, il problema sembra enorme: certe volte, però, se poco poco - com'è successo quel giorno, con i medici, i pazienti, le famiglie, che hanno cercato di mettersi gli uni nelle scarpe degli altri, di cambiare un po' prospettiva, di guardare il mondo non sempre con gli occhi con cui siamo abituati ma, certa volte, con gli occhi di un bambino di tre anni. Secondo noi, è successo veramente qualcosa di fantastico che a noi ha dato - che cosa? Ha dato la forza, la volontà di cominciare a sviluppare quello che secondo noi, come diceva Francesca, è un modello di riabilitazione nuovo, un modello di riabilitazione che parte dall'esistente, che è quello che vedete sulla sinistra: quello è Mario, qualche anno fa, questa è la tipica riabilitazione, si fa un paio di volte alla settimana, in un centro ben preciso, solo con degli esperti, i genitori hanno un ruolo estremamente marginale, molto meccanico, molto incentrato sulla performance. E allora, dopo il Call for Brain abbiamo sviluppato un prototipo, perché non si può avere la risposta: se la risposta esistesse, qualcuno l'avrebbe già fatta, per cui il concetto del prototipo è imparare, fallire, reiterare, rialzarsi di continuo in cui abbiamo messo insieme alcuni pezzi, una tecnologia che permetterebbe di far fare la riabilitazione a casa. Sembra banale, ma pensate - ve lo raccontiamo noi, la reazione del bambino nel suo ambiente è completamente diversa da quanto lo porti in un posto che non è il suo. Un qualcosa che parta dal bambino, perché il bambino a quell'età vuole solo giocare, e le bolle, nella loro semplicità, sono il gioco perfetto: è inutile complicarsi la vita cercando di inventarsi chissà che. Era un prototipo, ed è stata la base all'interno della quale, grazie alla quale abbiamo sviluppato o stiamo sviluppando quello che è l'ultimo pezzo: il concetto di una riabilitazione da remoto, sempre tramite la tecnologia, basata sul concetto dei neuroni specchio. Due bambini, sparsi in qualsiasi parte del mondo, con problemi simili, con età simili, e che quindi possono veramente sfruttare al massimo il meccanismo dei neuroni specchio, perché imparano l'uno dall'altro e che normalmente, nella stessa città, fai fatica a organizzare- grazie alla tecnologia questo diventa possibile. E questo è l'ultimo aspetto su cui stiamo lavorando. Per cui proprio non ci siamo assolutamente mai fermati. E su questo c'è un'ultima considerazione, che ripasso a Francesca. L'ultimo insegnamento: essere esposti, rispecchiarsi con un ambiente migliore. A noi è capitato, ma non è capitato in maniera casuale. Noi non pensiamo che per essere degli eroi bisogna salire su un palco, e salire su un palco poi ti permette di diventare dei genitori migliori. Quindi pensiamo che ci siano delle opportunità da sfruttare. Perché Heidi? Perché, se ricordate la storia di Heidi, poi reinterpretata da Miyazaki, uno dei messaggi che viene dato da questo cartone animato è proprio quello, no? Clara, che da Francoforte va sulle Alpi, e sulle Alpi si alza dalla carrozzina e comincia a camminare. Ma perché questo avviene? Non perché noi qui, oggi, vi vogliamo parlare di miracoli, la nostra storia non è un miracolo, non è una favola, e lo stesso non è stato per Clara. Perché crediamo che invece l'ambiente abbia un valore positivo ma nel trasmettere un messaggio di serenità, che l'ambiente favorevole consenta poi di portare avanti gli esercizi. Clara è migliorata sulla Alpi, è migliorata e si è alzata dalla carrozzina perché ha ricominciato a fare gli esercizi, non perché c'era il sole o un bel panorama. Per cui oggi davvero per noi l'insegnamento più grande è questo, e quello che noi oggi vorremmo fare con voi è che vorremmo rendervi davvero partecipi di essere uno specchio migliore, insieme a noi. (Applausi) Eccoli! Eccoli! Hai visto? (Applausi) E loro sono tutti lì, e si vedono anche loro! Grazie, grazie ancora. Sapete qual è la cosa più bella per cui ogni volta, veramente, noi impazziamo nel far vedere voi a Mario? Perché visti da qua - li fai rivedere, per favore? Siamo tutti uguali - tutti alla stessa altezza - Tutti uguali, ed è bellissimo! Roberto: Andiamo? Francesca: Grazie ancora! (Applausi) Grazie. Grazie. Buongiorno a tutti. Oggi ho il compito di parlare di tempo in una logica di sostenibilità e vi parlerò di sughero. Vi parlerò di un qualcosa che tutti noi conosciamo ma probabilmente non lo conosciamo sufficientemente, per farvi un paragone su cosa vuol dire il concetto di sviluppo sostenibile. Il sughero esiste nel mondo molto prima dell’uomo, pensate che il sughero è un patrimonio del Mediterraneo e che è una quercia, una quercia della famiglia della rovere che ha sviluppato questa corteccia per proteggerla dal fuoco perché in questa zona del mondo, milioni di anni fa, c'era il fuoco. E questa corteccia fatta di aria è talmente potente che evita che l'albero bruci. Perciò è un concetto di tempo millenario, un concetto di tempo che si interfaccia con la velocità dei giorni di oggi. Pensate che il sughero è un patrimonio del Mediterraneo perché noi lo troviamo soprattutto nel bacino occidentale del Mediterraneo, lo troviamo nella penisola iberica, tra cui anche il mio paese, che è il principale produttore di sughero. Perciò lo voglio contrapporre ai tempi della velocità, ai tempi del “tutto è veloce”, perché se tu non fai le cose hai perso l'attimo e se tu hai perso l'attimo quell'opportunità non ce l'avrai più. Invece c'è un mondo, un mondo parallelo, quello che io definisco un mondo “slow”, dove chiaramente la natura ha i suoi tempi. Pensate che questo patrimonio è uno dei 35 santuari di biodiversità nel mondo. Un albero di sughero per diventare adulto ci mette ben 25 anni e ogni 9 anni viene decorticato come viene tosata una pecora. Un tappo di sughero riesce a diventare tappo dopo 45 anni, perciò sono 250 anni di questo albero che vegeta tra di noi. È un albero estremamente sostenibile perché aiuta a regolare il ciclo idrogeologico, previene la desertificazione sociale e ambientale, impiegando più di 100.000 persone, è una materia rinnovabile e soprattutto non si buttano giù gli alberi per produrre i tappi di sughero. Trattiene anche 112 grammi di CO2, è una materia unica. Pensate che in un centimetro cubo di un tappo di sughero ci sono 800 milioni di cellule. Perciò un tappo di sughero, che è il principale elemento per chiudere una bottiglia di vino, dona al vino eleganza, prestigio, e un valore classico. Perciò parliamo di un qualcosa che ha a che vedere col tempo, perché per noi il tempo è un valore estremamente importante. Un valore estremamente importante perché essere sostenibile è un valore estremamente importante, perché la sostenibilità non va intesa solo come sostenibilità ambientale, la sostenibilità è un qualcosa di più ampio. D'accordo con la dichiarazione delle Nazioni Unite del 1987, per essere sostenibile bisogna avere la capacità di soddisfare i propri fabbisogni senza compromettere i bisogni delle generazioni future. Pensate che noi, come esseri umani, dobbiamo lasciare ai nostri figli almeno il mondo che abbiamo ereditato dai nostri genitori. Perciò sviluppo sostenibile non è solo ambiente. Sviluppo sostenibile è anche sviluppo economico, sostenibilità economica e anche sostenibilità sociale, quella di cui io vi voglio parlare oggi. Perciò qual è la sfida? La sfida è come riuscire a vendere slow nei tempi del fast. Questa è la sfida che io mi pongo tutti i giorni con tutti i miei manager, con tutti i miei collaboratori, come riuscire a vendere slow nei tempi del fast. Perciò la cultura diventa fondamentale perché è quella che riuscirà a trasmettere i valori della sostenibilità. Solo attraverso la cultura, la diffusione di questa cultura, io riuscirò a inculcare nella testa delle persone che hanno a che fare con noi quello che è il valore di quello che io propongo. Perciò il nostro primo target, chi sono? Chiaramente voi, i consumatori. Perciò il mio primo obiettivo è quello di informare i consumatori. I consumatori oggi stanno cambiando, oggi la grande tendenza del consumo, cioè il segmento che più interessa a chi vende, sono i millennials. I millennials sono quelle persone che sono diventate adulte nel passaggio da un millennio, perciò io credo la maggior parte di voi. Allora, detto questo, come ragiona il millennial? Qual è il tipo di focus che lui cerca nel momento in cui deve acquistare qualcosa? Lui cerca soprattutto le giuste cause. Perciò è fondamentale che ogni prodotto in qualche maniera incorpori questa giusta causa. Allora noi abbiamo deciso di fare comunicazione proprio di questa giusta causa nei tappi, riuscire a dare a questi tappi quello che è il valore intrinseco dal punto di vista della sostenibilità, in modo che chi stappa una bottiglia capisca che quello ha un valore, e quel valore è un valore importante da difendere. Questo diventa un aspetto fondamentale per distinguerci da tutta una serie di altri prodotti che invece sono di matrice artificiale. E dopo, i media: saranno dieci anni che noi gestiamo i rapporti con i media e probabilmente siamo anche una specie di case study nel modo di rapportarsi con i media perché i media diventano per noi un veicolo fondamentale, perciò parlo di televisione, parlo di radio, parlo di carta stampata, parlo di blogger, parlo di internet, social network, tutti i media diventano fondamentali per diffondere questo messaggio. Quando io porto un giornalista, un blogger, a toccare con mano questa materia, loro si innamorano in un modo tale che sentono anche proprio questo piacere di difendere una causa giusta e cominciano a vedere questo prodotto con occhi completamente diversi. Questo dopo si traduce in quello che è la comunicazione, quello che arriva dopo a ciascuno di voi, perché è questo il nostro compito, il compito di creare cultura. E qual è il risultato? Il risultato è chiaramente che un giornalista o un cliente che ha capito questa cosa diventa un nostro ambasciatore, perciò una persona che andrà a diffondere questa cultura e più cultura vuol dire più valore aggiunto. Tuttavia, solo questo non basta perché questo è l'asse della sostenibilità ambientale, ma come vi ho detto sostenibilità ambientale non è solo ambiente. Sostenibilità è anche economia e sociale. Quando parliamo di economia, quando parliamo di risultati, le aziende non esistono per caso, le aziende esistono perché ci sono le persone e le persone diventano fondamentali, cioè la tua squadra è fondamentale per diffondere questo valore aggiunto, per cercare di promuovere questo concetto. Perciò il nostro ruolo è quello di essere manager di talento. Cioè, il concetto del “one man show”, “io vi dico e voi obbedite”, questo concetto oggi non funziona più. Anzi, non credo che abbia mai funzionato. Quello che oggi funziona è essere in grado di gestire il talento, perché le persone hanno delle capacità enormi. Bisogna andare a stuzzicare questa capacità, bisogna, attraverso quello che io definisco la “delega di responsabilità”, riuscire a far capire a queste persone che loro non sono un gatto, loro sono un leone, perché tutti noi abbiamo un leone dentro di noi, bisogna svegliare questo leone. Allora noi siamo le leve del cambiamento, cioè le cose non cambiano per decreto, le cose cambiano perché noi vogliamo che le cose cambino, e per questo è imperativo che il manager abbia la capacità di far uscire le persone da quella che io definisco la loro “zona di comfort”. Devono andare fuori da quella zona dove si addormentano e invece mettersi in gioco costantemente. E allora, come si fa questo? Come si riesce a mettere in gioco costantemente una persona? Come si riesce ad allenare un collaboratore? Io parto da questo, dal potential development analysis, cioè l'analisi del potenziale di sviluppo. Io vado a vedere attraverso un diagnostico quelli che sono i potenziali, come è costruito il terreno di quella persona, vado al di là di quello che può essere un’intervista, un colloquio di lavoro, perché quello non ti dice niente, invece il potenziale ti dice come è costruita questa persona, qual è il suo profilo psico-attitudinale. Ed ecco che il risultato si trasforma in una specie di istogramma che ti permette di capire esattamente come è costruito questo terreno fertile. Questo terreno fertile ha tre macro aree: l'area del sentire, l'area dell'energia e l'area della relazione. Dalla correlazione tra queste aree io riesco a individuare come io posso effettivamente seminare i frutti giusti perché in questo terreno fertile possa crescere qualcosa di importante, sia per la persona sia per la mia azienda. Perciò si tratta di capire quali sono i muscoli da potenziare, quali sono i muscoli invece già perfettamente potenziati e adatti a quelle che sono le sfide, perché solo avendo il team giusto si riescono a sfidare anche le regole del mercato. Anche la formazione diventa fondamentale perché hai individuato le persone, sai chi sono le persone che ti servono, ma adesso devi formarle, e soprattutto non solo i collaboratori che tu hai in azienda ma anche quelli che sono sul mercato, quelli che devono passare il tuo valore. Allora quello che noi cerchiamo di fare e io cerco di fare è far sviluppare il concetto di essere imprenditore di te stesso. Perché? Perché uno, quando si sveglia alla mattina, deve sapere cosa deve fare, deve sapere dove deve andare, deve sapere qual è il valore che lui deve passare al mercato. Allora io utilizzo da qualche tempo questo modern business model canvas, un modo molto semplice di insegnare come fare un business plan, come cercare in qualche maniera di definire qual è il mio tragitto. Ma non il mio tragitto di questa settimana, bisogna guardare almeno uno spazio temporale di tre anni, perché è nei tre anni che io riesco chiaramente a cambiare qualcosa, perché ogni giorno noi cambiamo ma cambiamo solo un pezzettino. L'altro aspetto fondamentale è quello di sviluppare il senso di appartenenza delle persone, perciò la motivazione: la motivazione di far parte del gruppo, la motivazione di vestire la maglietta dell'azienda, e questo diventa fondamentale, perché così tu avrai dei guerrieri che combatteranno insieme a te e così tu avrai capito che solo insieme si vince. Questa componente, che io definisco di sostenibilità economica, permette effettivamente a tutti i tuoi collaboratori di essere allineati con quello che è il tuo progetto. E per ultimo, la componente della sostenibilità sociale. Io sono convinto che essere sostenibile vuol dire anche essere capace di spendersi per gli altri, cercare in qualche maniera di aiutare il circondario, aiutare il territorio dove tu sei inserito. Noi lo facciamo da anni perché un'azienda si nutre da un territorio e questo territorio ti dà i dipendenti, ti dà i fornitori, ma tu al di là di questo, al di là di pagare stipendi, al di là di pagare le fatture, anche tu devi lasciare qualcosa in questo territorio, perché effettivamente questo territorio merita che tu lo aiuti. Allora, nel 2011, ho creato quello che è il volto sociale della mia azienda: si chiama Progetto Etico. Voi direte, cos'è questo progetto etico? Cos'è questa cosa? Abbiamo deciso di raccogliere i tappi usati. Ognuno di voi sicuramente beve del vino, poi siamo in Veneto, perciò a maggior ragione, e quando stappate la bottiglia guardate questo tappo, non sapete dove metterlo. Allora abbiamo detto: “Ma perché questo tappo noi non lo recuperiamo e andiamo a macinare questo tappo trasformandolo in un materiale di coibentazione?”. Sapete che il sughero è il più grande isolante naturale che esiste sulla Terra, perché ricordatevi che protegge l'albero dal fuoco. Allora abbiamo iniziato questo progetto, abbiamo raccolto più di 350 milioni di tappi dal 2011 a oggi, in 6 anni. Non sono tanti, considerato che oggi vengono buttati nella spazzatura circa 800 milioni di tappi all'anno, ma noi siamo riusciti a intercettare una piccola parte e vi dico che abbiamo generato un movimento grandioso perché tutte le persone si domandavano “Ma questi tappi, perché non si possono recuperare?” Abbiamo oggi più di 5.000 punti di raccolta nel centro e nord Italia e anche in poche parti del sud Italia. Abbiamo più di mille volontari che lavorano con noi e che ci aiutano a recuperare i tappi. Noi recuperiamo i tappi, li trasportiamo con dei mezzi autorizzati, li maciniamo e dopo li rivendiamo ad aziende di bioedilizia. E qual è il risultato che noi siamo riusciti ad ottenere? Prima di tutto, siamo riusciti a donare più di 200.000 euro in beneficenza e questo è già un traguardo importante perché andiamo ad aiutare tantissime delle 40 onlus che lavorano con noi, ma soprattutto siamo riusciti a chiudere il cerchio. Un cerchio iniziato nella foresta con un movimento estremamente sostenibile e rispettoso dell'ambiente, passando per il modo con cui noi ci approcciamo al mercato fino a quello che è il fine vita dei nostri prodotti. Allora, cosa farei io con un'ora in più al giorno, o 40 minuti, tanto non è rilevante? Io cercherei di rendere il mio passaggio per il pianeta Terra il più sostenibile possibile e probabilmente facendo così io non avrei bisogno di andare a cercare acqua su Marte. Grazie Avete mai visto la morte in faccia? Io ne ho sentito la vicinanza. Non deve avere un bell’aspetto, né una fisionomia precisa. È piuttosto un colore ampio, che si espande e che copre tutto. Freddo. Lascia anche uno strano sapore in bocca. Ne ho percepito la presenza qualche anno fa, quando lavoravo su una nave da crociera che si è schiantata su un’isola. Sono uno dei musicisti della Costa Concordia, e sono sopravvissuto a un naufragio, quello del 13 gennaio 2012, al largo dell’isola del Giglio, in Toscana. Su quella nave lavoravo come pianista di bordo, così come ho fatto per circa venti anni della mia vita. Suonavo e viaggiavo. E questo, da sempre, è stato il coronamento dei miei sogni di bambino. Sono un tipo molto curioso. Quando ho avuto l’età per leggere e scrivere, i miei mi hanno regalato un’enciclopedia. Si usava, all’epoca. Si chiamava "I mille perché". Era rivestita di pelle rossa, ancora ne ricordo l’odore. Il mio piccolo Universo in soli tre volumi. Vi trovavo le risposte a tutte le mie domande, e nel frattempo si sedimentava dentro, e cresceva, una forte curiosità, forte, che ancora mi porto dietro: quella di conoscere il mondo. Mancava, secondo me, solo un piccolo dettaglio, un anello di congiunzione, una chiave di accesso a qualcosa di superiore, a un'espressione, forse a un linguaggio. Io volevo comunicare con il mondo. A sette anni ho chiesto ai miei di volere imparare a suonare il pianoforte. Era una cosa che ho visto fare ad un signore in televisione, e mi ha letteralmente stregato. Quando questo mobile nero lucido, molto più grande di me, fa la sua prima entrata nel salone di casa, c’è stata una festa grande per tutti. Non ci sono musicisti nella mia famiglia, non ci sono mai stati. E dunque, Antimo suonerà il pianoforte. Suonare era parlare una lingua magica. Era entrare in contatto con il cuore segreto delle cose. Era trasfigurare il mio mondo, e crearne degli altri. Dopo il diploma di Conservatorio, mi arriva un’opportunità incredibile, l’opportunità della vita: un mio collega rinuncia ad un imbarco su una nave - poiché, poverino, sofferente di mal di mare - e mi propone la sostituzione. Io, incredulo, accetto, e dopo un po’ mi ritrovo su una nave da crociera. Incredibile. Sorridevo a tutti, anche senza motivo. Ero inebetito. Sorridevo anche quando c’era il mare in tempesta, quando non c’è proprio niente da ridere, ve lo assicuro. Ho visto dei posti meravigliosi. Ho conosciuto persone straordinarie. E tutto questo suonando il pianoforte. Bello. La musica mi ha portato in giro per il mondo, Ed è proprio la musica che mi porta qui oggi davanti a voi. Ora immaginate di essere su un’altalena. Oscillate su e giù. In una splendida giornata di sole, voi avete chiuso gli occhi e vi godete questo bel vento sulla faccia, questo calore sulla pelle. All’improvviso qualcuno vi afferra per un braccio, bruscamente da dietro. Cosa succede? L’incanto si arresta. Questo è ciò che è successo quella notte. Venerdì, 13 gennaio 2012, la Costa Concordia alle 19,30 lascia il porto di Civitavecchia, in perfetto orario e con condizioni meteo ideali per la navigazione. Siamo diretti a Savona. A quest’ora, circa metà dei passeggeri è al ristorante, l’altra metà a teatro che si gode lo spettacolo, qualcun altro gironzola per i saloni. E io mi trovo esattamente al ponte 5, poppa nave, in un bar molto elegante che si chiama Bar Vienna. Mi accorgo subito dall’oblò che è una serata splendida: c’è mare calmo, visibilità ottima, e questo magnifico cielo stellato. Benissimo. Alle 21:42, all’improvviso, una virata brusca, tremenda, mi sbalza violentemente dallo sgabello su cui sono seduto a suonare e mi scaraventa a terra. Anche il pianoforte viene letteralmente sradicato dai fermi che lo tengono ancorato giù al pavimento, e scivola giù dal palco. Cosa succede? Cos’è questa virata? Mi ritrovo istintivamente, insieme a tutti, al centro nave, dove presumibilmente c’è più equilibrio, su una pista da ballo, quella del Gran Bar Berlino, proprio sotto questo enorme lampadario di cristallo che osserviamo, interroghiamo quasi, come fosse un oracolo. Siamo in attesa di qualcosa. In realtà siamo in attesa della voce del Comandante. È l’unico su questa nave a poter dare un senso a tutto ciò. Ma per un tempo interminabile, gli altoparlanti di bordo diffondono solo uno spettrale silenzio. E questo silenzio sta per scoppiare. All’improvviso un black-out, si scatena un pandemonio. I visi dei miei compagni di viaggio scompaiono inghiottiti dal buio e ricompaiono alla luce deformati da espressioni di terrore. Ai miei occhi sembrano già dei resti umani, sembrano dei reperti archeologici ancora in vita, condannati e congelati in una dolorosa eternità dello sguardo, sembra di essere in un girone dell’Inferno di Dante. La Costa Concordia si sta piegando sempre di più, e il pavimento sta diventando una parete. La cosa che per molti è naturale svolgere, fare: camminare, adesso è la cosa più complicata da fare. Si può solo avanzare, tenendosi saldamente aggrappati a dei corrimano o a qualsiasi tipo di sporgenza. Adesso, in tutto questo io mi chiedo: dove sei, Comandante? Dove sei? Perché non parli? Di sicuro ti ritroverai di fronte a qualcosa che non ti aspettavi. E la fronte ce l’avrai probabilmente imperlata di sudore. Capisco, capisco. Ma noi quaggiù abbiamo bisogno di sapere. Devi schiacciare quel pulsante del microfono, e raccontarci un po’ di verità. Perché c’è quella montagna, così vicina alla nave che quasi la posso toccare? Perché, che cos’è, dove siamo? Comandante, c’è mia figlia che mi dice spesso che vuole andare al cinema con me. Papà, mi porti al cinema domani? Sai che cos’è il domani per un bambino, Comandante? Lo sai? Non esiste il domani. Il domani è subito. Per Dio Comandante, parla! C’è molta confusione: urla; feriti; gente a terra. C’è già qualche morto, nasi rotti, denti spezzati. Io sono venuto quassù per suonare il pianoforte e per ascoltare musica. Ma ciò che sto ascoltando questa sera è una polifonia dell’orrido! La nave, da luogo di svago e di intrattenimento sta diventando una trappola mortale. E questo è un totale capovolgimento del senso, ed è anche un simbolo macabro. Incrocio un membro di equipaggio con una radiolina in mano, sembra un ufficiale. Lo afferro per un braccio e gli faccio delle domande. Cosa succede? Lui mi risponde in un orecchio e mi dice, "Guarda che la Costa Concordia ha urtato uno scoglio e ciò ha provocato una falla. Dobbiamo andarcene di qui. Bisogna abbandonare la nave”. Abbandonare la nave?! Siamo diventati all’improvviso quasi 4250 anime in fuga. Siamo le interiora di questo bestione ferito a morte che non si raddrizzerà mai più. Io ora devo fare due cose. La prima è raggiungere la mia postazione di emergenza: io sono un membro dell' equipaggio e devo adempiere ai miei obblighi. Va bene. Cosa che ho fatto. La seconda, successivamente, è quella di raggiungere la mia zattera di emergenza, per mettermi in salvo. Cosa che non ho fatto. Vi chiederete perché. Facile: la mia zattera è sommersa. Non c’è più. E per me le cose, adesso, si complicano parecchio. Inizio a sentire quello strano sapore in bocca e a immaginare quel colore ampio che si espande e che copre tutto. Ho le mani fredde. Io devo andare via di qui. Io devo portare mia figlia al cinema. Proprio il pensiero di mia figlia che dorme lontana, in una notte diversa dalla mia, la sua notte fortunatamente è una notte tranquilla, è il pensiero di mia figlia che mi scatena una reazione. Io devo portarla al cinema, io devo poter provare mille milioni di gioie come tutti, io devo ancora poter suonare il pianoforte. Devo andar via da questa nave. Ma non so come, non ho i mezzi per farlo. Ho semplicemente nominato mia figlia, si chiama Sofia. L’ho chiamata: "Sofia!" Dopo un po’ mi sono arrampicato su per delle inferriate, guadagnandomi un’improbabile via di accesso al lato esterno della nave, attraverso un cancello d’imbarco precedentemente usato per ammainare una scialuppa con dei passeggeri. Sono sul fianco umido e lacero della nave e giù c’è il mare nero, dove tra l’altro rischio di cadere più volte. Comandante, io non ti ho ancora sentito. Ma dove sei? Mi aggrappo a un cavo di acciaio e tutto ciò che posso fare è aspettare. Non posso tuffarmi: l’acqua è gelida, siamo a gennaio e io, da ciò che ricordo, ho otto minuti. Se qualcuno non viene giù a recuperarmi in otto minuti, il mio corpo va in ipotermia. È qualcosa che non so cosa vuol dire, però so che è qualcosa di brutto. È brutto. Sento ancora delle urla strazianti provenienti dall’interno della nave. Ci sono parti metalliche che collidono tra di loro, che collassano. C’è un rullo di timpano gigantesco che sta emergendo dal basso come una terribile raucedine da lontano. La Costa Concordia sta esalando il suo ultimo sbuffo, il suo ultimo respiro. Questo è un rantolo di morte. Ci sono degli elicotteri sopra la mia testa, sembrano degli uccelli rapaci che stanno ispezionando un cadavere già in decomposizione. Dopo molto tempo, non ricordo quanto, è arrivata una piccola imbarcazione. E qualcuno, da laggiù, dalla pancia ferita della nave mi grida “Ce la fai? Ce la fai?” E certo che ce la faccio! Tu non lo sai, io devo portare mia figlia al cinema, certo che ce la faccio. E allora salto. Credetemi, saltare su quella piccola imbarcazione è stato come saltare di nuovo nella vita. Ho raggiunto l’isola del Giglio alle tre di notte. La mia fuga è durata circa sei ore. Sono vivo, ho freddo. E da quel giorno io festeggio il mio secondo compleanno. I postumi del naufragio sono stati molto difficili, a tratti devastanti per me. La Costa Concordia si è piegata sotto un peso schiacciante e metaforicamente è proprio da lì che io mi devo risollevare. Che cosa ho fatto? Ho semplicemente sottratto peso a questa storia. Come? Come facevo da bambino: trasfigurando il mio mondo, creandone altri di mondi. Suonando il pianoforte. Quando non ho potuto - perché io ho perso tutto quello che avevo - ho immaginato, di suonare il pianoforte. E ho ricominciato daccapo, tre anni fa a 42 anni, da zero, altrove in una città, lontano. Adesso vivo a Londra e da sguattero, cameriere, in un grande museo, il Victoria and Albert Museum di South Kensington, sono diventato il pianista residente. Vorrei ora congedarmi da voi in maniera silenziosa. La mia musica mi ha portato fin qui davanti a voi: che la mia musica ora raggiunga trentadue persone che quella notte hanno perso la vita, tra cui due miei colleghi musicisti. Il brano che ho composto si intitola “32” la cui melodia principale è formata da 32 note. Ogni singola nota è un omaggio alla memoria di ogni singola vittima di quel naufragio. Che la mia musica li raggiunga, ovunque siano. Let’s play. Grazie. (Applausi) Grazie. (Applausi) Oggi vi parlerò di alberi e di foreste. Vi parlerò di alberi, e di foreste, per due motivi: il primo è molto personale - sono la mia passione, che ho trasformato nel mio lavoro. Il secondo, invece, interessa tutti ed è il motivo che noi, come umanità, ci stiamo progressivamente disconnettendo dagli alberi e dalle foreste. Nel corso dei millenni, lasciamo sempre meno spazio, sul pianeta, a questi sistemi e li stiamo progressivamente sostituendo con altre cose: i campi, le città, gli aeroporti, le strade e tutta una serie di sistemi che noi pensiamo siano più utili o fondamentali per la nostra civiltà. Ma ci siamo realmente chiesti come sarebbe il mondo senza alberi? Lo sappiamo? Intendo: come cambierebbe la qualità della nostra vita, senza le foreste attorno a noi? Una serie di domande - ragioniamoci un po'. Ma, facciamo un passo indietro. Partiamo dall'inizio, da quando eravamo bambini e sognavamo - molti di voi, sono sicuro, l'hanno fatto - di costruirci una casetta lassù, in cima agli alberi. Un posto strano per costruire una casa, però così affascinante. Ci dava una visione completamente diversa del mondo: lo guardavamo dall'alto e ci sembrava, in quella prospettiva, che le cose fossero, forse, al posto giusto. Io penso che il motivo per cui da bambini, nella nostra infanzia, pensiamo che gli alberi siano il luogo dove va costruita la casa è perché, in fondo, gli alberi sono stati la prima casa dell'umanità. Noi siamo evoluti scendendo poi da quegli alberi e dando inizio - assumendo così la posizione eretta - proprio all’Antropocene, a quel periodo nel quale l'uomo sta cambiando il mondo. E l'ha fatto, innanzitutto, proprio togliendo gli alberi dal paesaggio e sostituendoli dapprima con l'agricoltura, con i campi; poi abbiamo scoperto il petrolio, il carbone, il metano, l'energia. E con l'energia siamo riusciti a costruire le città, dove stiamo portando la civiltà nell'ultima fase della sua esistenza. In questo passaggio, chiaramente ci stiamo allontanando dagli alberi e quindi ora, se ripensiamo a quella casetta che volevamo costruire, ci rendiamo conto che, forse, è irraggiungibile e stiamo cercando di trovarne un surrogato. Quindi, gli appartamenti più ambiti di Milano adesso diventano una cosa così: invece di avere la casetta sull'albero, stiamo portando proprio gli alberi sulle nostre case. Questo, però, è un cambiamento nel paradigma tra noi e gli alberi: noi prima eravamo ospiti della natura, adesso la ospitiamo - in una forma addomesticata - sulle nostre case. E, mentre facciamo questo, siamo sempre di più su questo pianeta. Ieri, eravamo 7.600.000 e più persone; sono nate 200mila persone in più ieri - 70 milioni quest’anno. Una nuova Italia. E, contemporaneamente, abbiamo sempre meno foreste: circa il 50 percento delle foreste sono scomparse negli ultimi 500 anni e ogni anno sul pianeta scompaiono - scompare una superficie di foresta tropicale che è pari a cinque volte la Lombardia. E allora, nello studiare il rapporto tra foreste e uomini, mi sono chiesto: “Perché non facciamo, semplicemente, il rapporto matematico tra la superficie delle foreste e il numero di uomini?”. Questo rapporto è espresso in quel grafico, in quella linea: come vedete sta cambiando molto rapidamente. Nel 1990, quando quel grafico inizia, io mi laureavo in scienze forestali. E gli uomini in quel momento, ogni uomo della Terra, aveva quasi 8.000 m² di foresta. Sono passati solo 25 anni - 28 anni - e oggi io ne ho 5.400 di m², circa il 30% in meno. E quando i miei figli, che siedono lì e mi stanno guardando, si laureeranno, bene, loro ne avranno solo 4.000, di m². Il 50% in meno, da me ai miei figli. In una sola generazione dimezziamo il rapporto tra foreste e uomini. Ora, noi siamo una società civile, sviluppata, facciamo queste cose; dovremmo razionalmente capire dove stiamo andando e capire dove questo ci porterà. Ma, realmente, lo sappiamo? Intendo, lo stiamo facendo con cognizione di causa? Sappiamo esattamente cosa fanno gli alberi per noi? O ci stiamo ancora comportando come i cowboy nella prateria infinita del Far West, pensando che le risorse del pianeta siano semplicemente infinite, che possiamo prendere quello che vogliamo? Nella realtà, dovremmo cominciare a ragionare come gli astronauti dentro una capsula, dove l'aria, l'acqua, il cibo - tutto è limitato, tutto va gestito in maniera responsabile per poter continuare il viaggio. Ritorniamo alle foreste. Sappiamo cosa hanno fatto per noi, e cosa stanno facendo? Beh, se lo chiedete a un bambino cosa ci fanno le foreste, la prima risposta è: il legno! Il legno, certo. Potremmo definirlo quasi l'eroe nascosto della civilizzazione. Ci ha sempre accompagnato - dai primi strumenti che abbiamo preso in mano per diventare poi cacciatori, poi agricoltori, fino allo strumento principe per costruire le nostre case; era rinnovabile, cresceva da solo attorno a noi. Il legno poi - dal legno, poi, abbiamo fatto il fuoco. E con il fuoco ci siamo impadroniti di una forma di energia; questo ci ha reso completamente diversi da tutti gli altri animali sul pianeta, perché con l'energia la potenza dell'uomo è potuta crescere in maniera enorme. Il fuoco tutt'oggi è importante: la bioenergia - bruciare il legno - rappresenta il 60 percento dell'energia rinnovabile d'Europa, più della somma di tutte le altre energie rinnovabili. Ma il legno, poi, ci ha dotato di un'altra cosa: della carta. La carta che è stata il supporto delle idee dell'uomo, il supporto della cultura. Il ponte della cultura da uno Stato all'altro, da una persona all'altra, da una generazione all'altra. Senza la carta - io sono sicuro - oggi non ci sarebbe TED. Questi servizi del bosco sono servizi materiali, concreti, fisici che possiamo toccare. E le foreste, però, ci danno molto altro - tutta una serie di servizi che noi definiamo immateriali, ma che sono importantissimi. Facciamo fatica a descriverli, però li capiamo: le foreste regolano il ciclo dell'acqua, ad esempio. Il 70 percento dell'acqua che torna dalla Terra verso l'atmosfera per poi riprecipitare come pioggia, bene, il 70 percento passa attraverso le foglie. Gli alberi, poi, proteggono il suolo dall'erosione, e il suolo è il substrato sul quale possiamo produrre cibo - possiamo produrre tutto quello che serve per la nostra vita. Gli alberi sono la base della bellezza dei paesaggi, sono la culla della diversità. Gran parte degli organismi viventi vivono nelle foreste, e proteggere le foreste è l'unico modo che abbiamo per poterle conservare. Infine - è argomento di questi giorni - gli alberi cercano, con quanto possono, di mitigare i cambiamenti climatici. Circa il 30 percento delle nostre emissioni di gas serra vengono riassorbite dagli alberi e trasformate in legno. Quindi, gli alberi fanno tutto questo e io mi chiedo: ma se tutti noi sappiamo il valore di queste cose - il legno, il fuoco, la carta, il paesaggio, l'aria, l'acqua, elementi fondamentali della nostra vita - com'è possibile che accettiamo di ridurre del 50% il rapporto tra foreste-uomo in una sola generazione? Bene, io credo che il problema stia, alla base, nel valore; nel valore che noi diamo a queste cose, nel valore reale di mercato rispetto al valore intrinseco che hanno. Ragioniamoci un attimo. Cos'è il valore, alla fine? Il valore, nella nostra economia di mercato, non è altro che l'incontro - si dice - tra la domanda e l'offerta. Tra quanti cercano una cosa e quanti sono disposti a venderla. Questo ci produce un prezzo che, moltiplicato per una quantità, ci dà un valore. Vado in questo mercato e i peperoni costano 2 euro al chilo: ne voglio 2 chili, pago 4 euro. Semplice. Ora, riusciamo a mettere gli alberi, le foreste e le loro funzioni in quest'equazione? È molto difficile. Dov'è il mercato della diversità, della biodiversità? Ad esempio, chi paga per avere l'aria pulita? Quanto è il valore del paesaggio? Abbiamo dei problemi nell'inserire i servizi ecosistemici immateriali - i servizi che il bosco ci dona e che non hanno confini - in uno schema che è quello che guida le nostre logiche quando scegliamo cosa fare di quello che sta attorno a noi. Quando un contadino dell'Amazzonia deve decidere cosa fare della sua foresta applica questa logica, e non sa dove inserire gli alberi. E, quindi, l'unica soluzione che trova è quella di tagliarli e sostituirli con la canna da zucchero, con la soia. Con qualcosa che, invece, sa vendere in quel mercato. Io credo che oggi, se vogliamo cambiare questo percorso nel quale siamo avviati, l'unica è trovare un modo di inserire in questo schema logico anche le funzioni che gli alberi hanno e che non ci sono rappresentate. Dobbiamo ritornare a dare un valore materiale alle funzioni immateriali che le foreste ci danno. Una soluzione c'è, ed è rappresentata - già oggi - dai satelliti. Sembra un passo molto grande, salire nello spazio: ma, attorno a noi, sopra le nostre teste, sono in orbita ormai decine, centinaia di satelliti che guardano il pianeta in maniera continua. E riescono a dirci molto, di cosa stanno facendo gli alberi. I satelliti - come quelli che riprendono, che hanno ripreso queste immagini - riescono di fatto a vedere i singoli alberi di tutto il pianeta. Questo satellite, mano a mano, sta focalizzando proprio su qui, dove siamo noi. Ci mostra il parco di Villa Erba, dove siamo, e i suoi alberi. Quello è il centro convegni, quello lì in mezzo. Io ho un'immagine come questa, di tutto il pianeta, ogni 5 giorni. E tramite questo riesco a vedere, ad esempio, come sta cambiando la deforestazione nel mondo. Questa immagine, questa serie storica, dal 1984 ci mostra questa zona della Bolivia, ad esempio, dove la foresta è stata, progressivamente, sostituita dai campi. Queste immagini ci permettono di capire come cambia il clima lì dove cambiano le foreste; ci permettono di capire come cambiano le nuvole, quanta biomassa sta cambiando; ci permettono proprio di cominciare a quantificare quei valori immateriali che fino ad oggi non abbiamo mai messo sul mercato. E, grazie a queste immagini, stanno nascendo dei meccanismi, finalmente, di mercato. E delle politiche, come la politica di contrasto alla deforestazione delle Nazioni Unite, dove i paesi sviluppati che hanno preso un grande vantaggio dal petrolio - viene in mente, ad esempio, la Norvegia per l'Europa - stanno trasferendo risorse economiche, denaro, ai paesi in via di sviluppo che accettano di ridurre il loro livello di deforestazione. I satelliti, in questo, giocano un ruolo fondamentale perché sono gli strumenti che permettono all'intera politica ambientale di prendere funzione in maniera trasparente e accettabile da tutte le parti. I satelliti ci stanno dando questa visione della Terra: una visione dall'alto, quasi come la visione che da bambini cercavamo quando salivamo sugli alberi. In effetti, guardare le cose un po' così, da lontano, le rimette nella giusta prospettiva. Quando guardo la Terra da così – questa è la foto presa da un satellite che sta a un milione e mezzo di chilometri da noi e che guarda tutta la Terra continuamente, ogni mezz'ora – quando guardiamo la Terra da così lontano, realmente vediamo che non è una prateria sconfinata. È realmente una capsula spaziale. Nella quale viviamo tutti insieme, con un'atmosfera che è molto sottile, delicata, con degli oceani e della terra. Questa immagine ci fa vedere che non esistono confini; è un'unica capsula. Che dobbiamo, in qualche maniera, proteggere tutti insieme. Non ci sono alternative. E questa immagine ci fa anche capire il valore che abbiamo nell'osservare, nel valutare, nell'apprezzare quello che abbiamo attorno a noi: il valore della natura, il valore degli alberi. E ritornare a ripensare al valore delle funzioni che la natura, e dei servizi che la natura ci offre, anche se questi non hanno, attualmente, un prezzo. Io credo che, solo ripensando a questo - solo ritornando, nella nostra vita, ad apprezzarlo - riusciremo alla fine a costruire un ponte. Un ponte che collega le due sponde di questo fiume che è la nostra vita: la sponda del passato - dove abbiamo ereditato gli alberi dai nostri genitori - e la sponda del futuro, la sponda dove daremo questi alberi nelle mani dei nostri figli. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Elena Anichini La cosa che mi emoziona più di tutte, il picco hertziano della mia emotività, è cercare di vedere ciò che non si vede. Non so dirvi bene, esattamente, cosa mi emozioni così tanto; però so di essere d'accordo con quello scrittore che una volta disse: "L'uomo non è ciò che pensa, ma ciò che nasconde". Io, per esempio, quando a teatro sono seduto nei posti un po' laterali e da lì riesco a vedere i movimenti dei tecnici di scena dietro le quinte, quelli che alzano e abbassano i fondali di cartapesta, o gli attori così nervosi e insicuri prima di entrare in scena, beh, in quel momento a me qualcosa si illumina. C'è una frase di Bruno Munari, che verso la fine della sua carriera disse: "Per tutta la vita ho cercato di far vedere quello che gli altri non vedono. Per esempio, un arcobaleno di profilo". Un arcobaleno di profilo! Per me c'è una bellezza, una magia, una fantasia e, soprattutto, un'indicazione meravigliose. E ne disse un'altra, di frase fantastica. La definizione di albero: "Esplosione lentissima di un seme". E visto che per vedere le cose che non si vedono non servono gli occhi, vorrei che tutti chiudessimo gli occhi. Lo facciamo tutti, non succederà nulla di strano. Chiudeteli. E nel buio che vediamo, immaginiamoci degli oceani, le loro profondità più buie, i loro fondali così immoti e silenziosi, oppure degli animali e i loro sogni, così imperscrutabili e indicibili per noi umani; oppure di un albero le sue radici. Prendiamo, per esempio, una di quelle querce enormi che crescono sole in mezzo ai campi arati. Il tronco è gigantesco e i rami tengono le foglie che si muovono leggermente al vento. Tutto sta. E ora scendiamo lungo il tronco, fino ad arrivare a terra. Sforziamo un po' e passiamo sotto terra, dove il tronco si divide nelle radici più grandi, che piano piano affondano nella terra e si attorcigliano, e diventano sempre più sottili fino a diventare quasi come dei capelli. Poi allontaniamoci indietro, di qualche centinaio di metri, fino a riuscire ad abbracciare, di tutto l'albero, tutte le sue radici, che forse sono più grandi della chioma stessa. Aprite gli occhi. Questo è il viaggio che ho fatto la prima volta che ho cercato di disegnare la radice di un albero, ed è quello che faccio più o meno ogni volta che cerco di disegnarne una. E ogni volta è un viaggio meraviglioso nelle viscere della terra e nel silenzio della terra, dove il passaggio di una talpa o il lento colare della pioggia sono i fatti più clamorosi e rivoluzionari che possano succedere. Dove le radici sono tutte interconnesse tra loro e si riverberano gli echi del mondo di sopra che è così lontano dalle viscere della terra, così silenziose, così materne, così calde e così primordiali. E nel mio studio non è l'unica cosa che faccio, perché, parallelamente a questo lavoro, ho voluto vedere di un libro ciò che non si vede mai, ovvero l'interezza del libro stesso. Com'è vedere di fronte a sé un'edizione della Divina Commedia tutta stesa? Quindi non tanto di considerare la grandezza storica e culturale e l'importanza di quel libro, quanto la sua presenza fisica. Nello studio ho attaccato tre tele di due metri per tre ciascuna, ho preso un'edizione della Divina Commedia del tardo '600 a cui mancava qualche pagina e, quindi, non era un sacrificio smembrarla, e ho incollato su ogni pannello tutte le pagine dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Di fronte a me, nel mio studio, mi è sembrato di avere Dante, perché per me Dante non è più una persona ma è la sua opera. Mi sembrava quasi di sentire le grida dei dannati all'inferno, Ulisse, Penelope, Teseo, il Conte Ugolino, e i cherubini nel paradiso. E visto che stavo disegnando le radici, ho unito i due temi ed è nata una serie di lavori di radici disegnate sulle pagine dei testi più importanti della nostra cultura; dall'Iliade all'Odissea, dall'Enciclopedia di Diderot ai testi di Galileo, al diritto privato canonico e inglese. Tutti i libri che formano la nostra cultura. E poi sono arrivato ai tre Testi Sacri: la Bibbia, il Corano e la Torah. In questo caso ho deciso di prendere non il testo sacro in sé ma un commentario, per non voler offendere un testo e le persone che in quel testo credono. Un commentario - quindi non è più sacro, ma è un libro di studio. E il tema in questo quadro, a me piace pensare che non sia tanto che queste tre religioni hanno la stessa radice, che è pur vero e che è nell'ebraismo, quanto la contrapposizione tra il pensiero dell'uomo, rappresentato dalle pagine, e la natura, rappresentata dalle radici. Il pensiero dell'uomo lo vedete com'è schematico, com'è diviso nelle pagine, com'è tutto monotono e soprattutto come non comunica: le tre religioni, pur dicendo la stessa cosa, non si parlano. La natura è l'unico elemento del quadro che le prende tutte e tre, le abbraccia, le unisce e non tiene in nessuna considerazione le nostre divisioni. E il pensiero umano, l'unico pensiero umano che per me va incontenibile come la radice di un albero è quello dei bambini. Una volta, per esempio, ho sentito due bambini che giocavano in spiaggia e uno diceva all'altro "Sai che ho un coniglio?" e l'altro gli disse "Ah, da mangiare?", "No, da vivere". Ecco, per me questo è il massimo della libertà di pensiero a cui possiamo arrivare. E a me ogni tanto capita che il bambino in me, dalle retrovie in cui l'ho relegato, arrivi correndo, prenda tutta la scena, e tutto il mondo intorno a me diventa meraviglioso. E quei momenti sono dei momenti fantastici. Per esempio, un giorno disegnavo su un taccuino, all'aperto. Un po' sovrappensiero ho colto un fiore dall'erba e l'ho appoggiato sul taccuino, e mi sembrava di vedere, nell'ombra, una specie di struzzo o, più precisamente, il serpente di Robin Hood, Sir Biss, con il collo allungato, la lingua in fuori e la corona. L'ho mosso un secondo ed era subito sparito. E c'era l'ombra che io mi immaginavo quel fiore proiettasse. L'ho rigirato, ed eccola di nuovo lì. Ammazza, eccezionale! Nelle ombre delle foglie si nascondono delle forme! Ho colto un'altra foglia, e mi è sembrato di vedere una specie di facocero o di rinoceronte con una capigliatura rasta. Mi sono messo a cercare e a cercare ed è nata una serie di lavori sulle ombre delle foglie secche, dove l'unica regola che mi sono dato è quella di non modificare mai la foglia per ottenere quell'ombra. Quindi se l'ombra era vagamente approssimata, scartata la foglia. Un mendicante che chiede l'elemosina. Il profilo di un cane, forse uno Schnauzer. Il profilo di Dante, o di Federico da Montefeltro. Una damina triste, triste, come uscita da un romanzo di Flaubert, che vaga per le ombre delle foglie. O un monaco in preghiera, tutto assorto a meditare. Di questo lavoro, la parte che più mi piace è aver visto che più io cerco, meno trovo. Più voglio a tutti i costi trovare una forma, meno ne vedo; e più mi lascio libero, più succede che, come in questo caso, da una foglia con una forma stranissima, anche un po' ammuffita, girando e girando, a un certo punto viene fuori un profilo di un alce che, piano piano, si trasforma nel profilo di un toro. Dove altro si nascondono le magie della vita? Per esempio, nei testi dei libri. Se prendiamo, di un qualsiasi testo, una pagina, e nella pagina prendiamo le parole, alcune parole che scegliamo noi, sparse nel testo, possono comporre delle frasi che io mai mi sarei aspettato. Questa che vedete alle mie spalle è una pagina della Divina Commedia di fine '500. Il testo di Dante è quello al centro, e tutto intorno è il commentario. Un giorno mi è caduto l'occhio su cinque parole: la vendetta guarda – scusate, la mente guarda nel cuore e si distende. Ho guardato meglio e ho visto: la vendetta beve sangue e virtù. Ma ce n'era anche un'altra: com'è bello patire per una pianta. Eterna geme l'anima nel cuore. Poterti tacere che è tutto superfluo. Ma perché la morte non si spiega? Fatto questo lavoro ero abbastanza ammutolito, perché non mi aspettavo che uscissero così tante frasi, e sicuramente ce ne sono molte di più. Ma da qui ho capito che il vero lavoro era di trovare "la" frase, l'unica frase all'interno delle infinite possibili che mi rappresentasse veramente. Ho preso un'altra pagina della stessa edizione e ne ho sottolineata una: "Dopo otto giorni di meraviglia, il tempo, non essendo altro che il tempo, risponde che la morte non era che pace e tranquillità." E poi mi ero convinto che, dando la stessa pagina a centinaia di persone, nessuno avrebbe sottolineato la stessa frase. Quindi sono andato in un liceo, ho dato a 150 ragazzi la stessa pagina dell'Odissea e ho detto a loro di sottolineare, sempre andando dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra, "la" loro frase, e mai mi sarei aspettato di ricevere indietro delle poesie così raffinate. Ve ne leggo due. "Ah, mi avrebbe amato, mi avrebbe dato del bene, se invecchiava tra noi. E invece è morto. Eppure, la triste morte aveva beni infiniti." Questo è Francesco, di 16 anni. "Che il tuo cuore ti dia quello che più desideri." Giada, di 17 anni. E ora tocca a voi. Il mio sogno... Nelle buste che vi sono state consegnate all'ingresso c'è una busta con scritto "Non aprire". Non so chi di voi non l'abbia già aperta: io l'avrei già aperta. Dentro c'è una pagina, diversa per ognuno di voi. Sono 1200 pagine diverse che vengono da quattro capolavori della letteratura mondiale: l'Iliade; l'Eneide; l'Odissea e le Metamorfosi di Ovidio. Ora il mio sogno sarebbe quello che ognuno di voi sottolineasse la "sua" frase in quella pagina e che poi oggi, durante la giornata, le lasciaste qui, dentro delle scatole, al teatro, o me le mandaste, seguendo le istruzioni che trovate dentro. E tutti insieme ricomponessimo questi quattro capolavori che una volta riuniti potranno essere letti leggendo Omero, Virgilio e Ovidio, oppure ciò che voi avete letto tra le loro righe. E mentre lo fate, mi piacerebbe che vi faceste guidare da una frase di Picasso, che dice: "Io non cerco, trovo." Fatevi trovare dalla pagina nascosta, dalle parole nascoste in questa pagina, come dalla magia nascosta nella vita. Grazie. (Applausi) Buongiorno a tutti. Io mi chiamo Ezio, e oggi vi racconterò di connessioni, connessioni tra nuovi soggetti e nuovi oggetti di apprendimento, connessioni che scaturiscono dall'ascolto. Dall'ascolto delle nuove generazioni che ho la fortuna di vivere, tutti i giorni, al lavoro e in famiglia. Che lavoro faccio? Lavoro per un'azienda leader nel campo dell'automazione e della robotica. E qual è il mio compito? Io sono il direttore dell'Academy, sono responsabile della formazione di 9.000 persone nel mondo; e al contempo sono responsabile di aprire le porte dell'azienda verso i giovani, verso l'esterno. Qui mi vedete con la camicia bianca, nella cerimonia di conclusione di un executive master; ma è un'esperienza di ascolto che ho anche la fortuna di vivere tutti i giorni in famiglia. Ho quattro figli - ahimè, tutti maschi: avrei tanto voluto la femmina - e sono disponibile allo scambio, [se] qualcuno avesse una figlia femmina da darmi. E ho tre figli: Francesco, Giacomo, Filippo, e il piccolo Tesfa, che abbiamo deciso di adottare dall'Etiopia, e che vedete in braccio. I miei ragazzi, come tutti i giovani, oggi, frequentano un sistema di istruzione che fatica ad affrontare la sfida della conoscenza correlata all'evoluzione tecnologica. Correlata come la quarta rivoluzione industriale sta cambiando, totalmente, la nostra vita personale e professionale. Sì perché le nuove tecnologie dell'intelligenza artificiale, dell'additive manufacturing, dell'Internet of Things e della robotica collaborativa stanno davvero cambiando il nostro vissuto. E soprattutto il modo con il quale le aziende ideano, producono, e distribuiscono i propri prodotti e servizi. Per lavorare con queste tecnologie, servono nuove competenze, nuove mentalità, nuovi mestieri. Serve allora un nuovo "perimetro formativo", come ho scritto nel mio libro, che metta in connessione nuovi soggetti - i giovani, la scuola, l'università e l'azienda - ma che sappia mettere anche in connessione nuovi oggetti di apprendimento: la tecnologia, le discipline scolastiche e la cultura del lavoro. La storia che vi racconterò oggi è una storia di come le academy aziendali stiano favorendo queste connessioni, e di come, anche grazie a dei manufatti innovativi, stiano riuscendo a creare nei giovani le competenze del futuro. Iniziamo quindi dalle connessioni tra nuovi soggetti di apprendimento. Alcune iniziative, che sono espressione di queste connessioni, sono quelle destinate ai giovani talenti, e perché no anche ai professionisti. Alcuni esempi? Il patentino della robotica: oltre la certificazione delle lingue, la certificazione informatica- Un'iniziativa bellissima, realizzata dalle accademie aziendali insieme agli insegnanti, è questa: mettere a disposizione un programma per offrire ai giovani di dotarsi delle competenze di uso e programmazione di un robot industriale. Sono già 5.000 i ragazzi che in Italia sono entrati a contatto con questa certificazione. Quando avranno 18 anni, potranno lavorare in una fabbrica con 1.000 robot, e guidarli e programmarli. Un'altra iniziativa frutto di queste connessioni è una summer school: project and people management. Eh sì, perché in questa evoluzione tecnologica dobbiamo gestire progetti, essere molto bravi nel gestire le persone. Dieci giorni a Shanghai, Detroit o Belo Horizonte per acquisire questi metodi e strumenti. E di nuovo, è realizzata da chi? Da un'academy aziendale, insieme all'università. Ma l'iniziativa che più ci riempie di orgoglio è un corso di laurea dal titolo "Innovation and Technology Management". Qual è la novità? È che nello stesso banco sono seduti ingegneri, sono seduti i laureati in fisica, psicologi, sociologi, antropologi; e ottengono una laurea interdisciplinare a proposito di connessioni. E sì, perché questa quarta rivoluzione industriale non deve essere guidata solo dagli informatici e dagli ingegneri, ai quali voglio un sacco di bene; ma dev'essere guidata anche dagli psicologi, dai sociologi, dagli antropologi: dagli esperti dell'uomo! Perché possano cogliere tutte le opportunità dell'evoluzione tecnologica cercando di mitigare i rischi. Ecco alcune iniziative per i talenti: ma ci sono iniziative, anche, per i giovani che sono già in azienda Sette anni, ormai. che viene realizzato questo master, "Manufacturing 4.0", dal Politecnico e da un'accademia aziendale. I ragazzi entrano in azienda, li si paga un master sin dal primo giorno: ogni mese, tre settimane di lavoro e una di Master, erogato non solo dai docenti del Politecnico, ma dai Subject Matter Expert dell'azienda. E un'ultima iniziativa, espressione di queste connessioni, è un Executive Master dove più di 40 dirigenti, provenienti da tutta Europa, stanno acquisendo le competenze tecnologiche e gestionali per guidare questa trasformazione. Ecco quindi realizzato il nuovo perimetro formativo, dove i ragazzi non sono fruitori passivi di servizi erogati dagli altri: ma sono protagonisti dell'innovazione. Dove la scuola, l'università, non si limitano a fornire teorie e modelli, ma si immergono all'interno della realtà aziendale, della realtà vera; e danno il loro importante e prezioso contributo. Un nuovo perimetro formativo, dove l'azienda non rinuncia alla propria ambizione di creare e diffondere cultura e di trasferirla alle nuove generazioni con quel DNA tipico dell'identità aziendale: quell'imparare facendo, e quell'imparare relazionandosi. Vorrei ora raccontarvi di altre connessioni, di altre connessioni tra oggetti di apprendimento, discipline scolastiche, tecnologia e cultura d'impresa. Tutto nasce quando abbiamo iniziato a sviluppare questo robot: eravamo chiusi, in un laboratorio, insieme a tanti giovani e tante persone più esperte. E mentre eravamo lì, abbiamo detto: Beh, facciamoci guidare da tre principi: vorremmo che questo robot fosse modulare, fosse aperto - era un'innovazione aperta - e fosse semplice da utilizzare. E mentre eravamo lì, presi in questo laboratorio, in questo garage, siamo andati a visitare un'academy aziendale che ha avuto un'idea intelligente: ha creato un progetto dal nome "la fisica in moto". Ha detto: usiamo le motociclette per attrarre ragazzi e insegnare loro quanta fisica c'è dentro una motocicletta. E poi abbiamo pensato alla nostra generazione, quella del passato millennio, perché le motociclette erano un simbolo della nostra generazione: io e tanti miei amici siamo cresciuti con tre passaggi fondamentali: Questi sono i passaggi che hanno scandito la nostra vita. A 14 anni, cosa c'era? il motorino, il cinquantino: avere il Ciao, avere il Sì era un traguardo fondamentale. Superato quel traguardo, c'erano i sedici anni: il patentino della motocicletta, il 125. Io avevo un Cagiva Elephant! Preistoria. E finalmente, a 18 anni, la patente e la macchina. Su questo aspetto generazionale voglio raccontarvi un aneddoto della mia famiglia. Io e mia moglie eravamo pronti ad affrontare le richieste dei nostri figli rispetto a questi tre passaggi, e quindi, a 14 anni, ci eravamo preparati per dire a Francesco le motivazioni per le quali non avremmo mai comprato una motocicletta. Abbiamo fatto una lista - come quella di Lorenzo - pronti: Francesco, non te la compreremo mai per questo, per questo, per questo. Pronti. A 14 anni, Francesco non è venuto a chiederci nulla. Abbiamo detto: furbo Francesco, vuole il 125, aspettiamo due anni. Teniamo il foglio, l'abbiamo salvato in una cartella speciale, e a 16 anni eravamo lì. Francesco non ne è venuto a chiederci nulla, neanche a 16 anni. Abbiamo detto: cavolo, questo vuole la macchina, vuole una macchina lunga da qui fino alla fine del palco! Abbiamo dovuto mandarlo noi a scuola guida, per evitare di occuparci di servizi logistici, il sabato sera. E questo cosa ci dice? Che le nuove generazioni sono attratte da valori e da oggetti diversi, ovviamente, dalla nostra generazione. Sono attratti dai tablet, dai telefonini: casa mia, la sera, è un fare divanismo, ognuno con il proprio tablet, o con il proprio telefono su Facebook su Instagram. Questo è il presente, e chissà il futuro. E allora, mentre sviluppavano quel robot, abbiamo provato a dire: ma il robot non è ancora più affascinante di una motocicletta, per attirare le nuove generazioni? E così abbiamo proseguito dicendo: usiamolo non solo per fare coding, per fare robotica: ma per fare matematica, per fare fisica, per fare quelle materie STEM che sono fondamentali del futuro. E abbiamo costruito quella che noi chiamiamo una "Robo-Experience" intorno al robot: una serie di esperienze che mettessero in connessione i giovani e il robot. Laboratori, centri, eventi, programmi: e questo breve filmato vi fa vedere una di queste iniziative. [Centro di Apprendimento e.Do - Un ambient Educativo Innovativo] [SI IMPARA: Materie di scuola, Soft skill e cultura del lavoro, con la robotica] [4 FOCUS: STEM, Robotica, Soft skill, Cultura del lavoro] [ISPIRARE] [DIVERTIRSI] [APPRENDERE] [PIANO DI LEZIONI] [Benvenuto / Introduzione alla Robotica/ Materie di scuola con e.Do / Valutazione] [Benvenuto] [Introduzione alla Robotica] [Materie di scuola con e.Do - Divertiti con e.Do] [Materie di scuola con e.Do - Metti in pratica le materie di scuola] [Materie di scuola con e.Do - Usa e.Do] [Valutazione] Ecco questo è un esempio di uno di questi centri dove sono passati, pensate, più di 10.000 ragazzi; ma il nostro sogno è un altro. Il nostro sogno è arrivare a posizionare un robot in ogni scuola, per contribuire a innovare la didattica e aiutare le nuove generazioni ad essere protagonisti del futuro. Eccola qui, la magia: non è un robot, ma sono i nostri ragazzi. Sono un insegnante, un facilitatore, un robot, degli oggetti semplici, di legno, che il robot muove; ma che muove nella realtà, non all'interno di uno schermo virtuale dove i nostri ragazzi già passano fin troppo tempo. E poi c'è un tablet. E sì, perché questo robot è semplice da utilizzare. La robotica sta vivendo quello che accadde ai personal computer negli anni 80. Vi ricordate che negli anni Ottanta solo se eri un esperto di informatica potevi usare lo Spectrum o il Commodore 64. Oggi invece i robot sono - anzi, i computer sono nelle case di ciascuno di noi. Ebbene, la stessa cosa sta accadendo ai robot. Fino ad oggi serviva un programmatore, per guidarli: oggi, anche i nostri bambini Andrea, Alessia, Federico possono utilizzarlo senza nessun tipo di corso. E sì perché c'è questa interazione che è la stessa che abbiamo nei nostri telefonini, questa interfaccia, che con un solo dito ti permette di comandarlo e di muoverlo; ma c'è anche un'evoluzione in più, può essere programmato con blocchi. Quindi con quel pensiero e con quel linguaggio logico-computazionale che aiuta a mettere in fila le cose. E poi, certo, gli informatici che vogliono sbizzarrirsi, tutta la vita. Che tipo di attività vengono proposte? Come avete visto nel video, innanzitutto lo montano: ragazzi, ritorniamo a usare la manualità! E poi? E poi ci giocano! L'imparare facendo, così importante dal punto di vista pedagogico. ma anche andragogico. E poi affrontiamo e risolviamo dei problemi che implicano l'utilizzo della matematica, della fisica. Matematica? Qualche esempio: la somma, la sottrazione, le equivalenze, le figure geometriche che i bambini delle elementari, come Alessia, studiano tutti i giorni a scuola beh, con e-Do è ancora più divertente e ancora più efficace; ma anche per i più grandicelli. Qui abbiamo Federico: la geometria analitica, le equazioni di primo e secondo grado, ecco a cosa servono! Non per risolvere degli esercizi e basta, ma per far muovere un robot nello spazio. Abbiamo quindi vissuto tante esperienze, abbiamo capito alcune cose: uno, che questo robot favorisce la partecipazione e l'inclusione. Anche i bambini con dislessia, con ADHD. Anche il mio piccolo Tesfa, che ha un cromosoma in più, è disabile, ma è bravissimo nell'utilizzare questo robot, e questo è importante. Ma poi, favorisce l'applicazione delle materie alla realtà, l'inclusione, e soprattutto, favorisce anche la diffusione di questa cultura del lavoro che è tanto preziosa: lavorare in team; tenere tutto in ordine; risolvere problemi; essere creativi; avere pensiero critico, e anche mettere in connessione la dimensione cognitiva, quella manuale e quella emotiva. Vorrei chiudere con una frase di Walt Disney: [Se puoi sognarlo, puoi farlo.] Ecco il nostro sogno: mettere in connessione nuovi soggetti e nuovi oggetti di apprendimento; ma soprattutto ascoltare i giovani. E ho scelto di chiudere il mio intervento con la foto di mio figlio Tesfa, che sta ascoltando J-Ax. Perché non dimentichiamoci che i protagonisti del futuro sono loro. (Applausi) Beh, voglio iniziare con una domanda: quanti di voi pensano di usare tanto il proprio cellulare? Siamo in tanti in effetti, eh? Non siamo i soli, siamo in buona compagnia: se andiamo a guardare gli ultimi dati che abbiamo a disposizione ci dicono che ogni italiano, in media, sta sei ore online tutti i giorni. E questo vale per grandi, piccini, neonati: quindi, probabilmente, il numero di ore che noi passiamo online è molto più elevato. Però la domanda che vi faccio è: in effetti ci fa star meglio tutto questo uso del nostro cellulare? Passare le nostre giornate a guardare i social, a cercare di rimanere connessi? La mia impressione è: no. No, non siamo particolarmente felici. nonostante la tecnologia sia entrata a far parte della nostra vita quotidiana, in effetti non ci fa star meglio. Per questo, quello che io sto cercando di fare all'interno del mio centro di ricerca all'Università Cattolica è di cercare di capire come usare la tecnologia per farci stare meglio. La sfida è quella di usare la tecnologia per farci migliorare, per farci risvegliare, per farci cambiare. Punto di partenza è però: che cosa vuol dire cambiare? È un tema che oggi abbiamo sentito tante volte, il cambiamento: che cos'è cambiare? E sapere cos'è il cambiamento, in effetti, non è difficile. Cambiare vuol dire essere diversi, vuol dire trasformarsi. Il problema è come farlo: come si fa a cambiare? E questo è più difficile. Io sono uno psicologo, e in effetti la psicologia ha provato a rispondere a questa domanda in tanti modi diversi. In realtà, però, andando ad analizzare come le persone cambiano, mi sono accorto di una cosa: che in effetti, il modo con cui noi cambiamo può essere in due modi diversi. Due modi che potrei definire "dall'alto verso il basso" e "dal basso verso l'alto" Cerco di essere più chiaro. Quando cambiamo dal basso verso l'alto, il punto di partenza sono le nostre percezioni, sensazioni, emozioni. Cerchiamo di modificare quello che sentiamo, quello che proviamo; e attraverso questo cambiamento, poi, modifichiamo anche a livello superiore i nostri comportamenti, le nostre visioni del mondo. Oppure possiamo fare il contrario: cerchiamo di lavorare sui concetti, su come noi pensiamo, interpretiamo la realtà, e attraverso questa modifica dell'interpretazione cambia il modo con cui noi sperimentiamo le emozioni e poi a sua volta cambia il nostro comportamento. Ma perché ci sono due modi così diversi di cambiare? In realtà la risposta ce l'ha data un premio Nobel, il professor Kahneman, il quale ha vinto il premio Nobel perché si è accorto che all'interno della nostra mente ci sono due modi diversi di pensare. Noi abbiamo due modi che lui ha chiamato intuizione e ragionamento. Cosa differenzia l'intuizione dal ragionamento? L'intuizione è rapida, immediata, genera impressioni. Il ragionamento invece è lento, non può essere in parallelo: dobbiamo dedicarci, abbiamo sentito che dobbiamo spendere risorse, per poter ragionare. E qual è il problema per il cambiamento? Il problema per il cambiamento è che un cambiamento è efficace solo quando riesce a toccare la dimensione intuitiva e la dimensione razionale, contemporaneamente. Se non riesce, ecco che nascono i problemi: per esempio, noi possiamo sapere benissimo come si fa a cambiare: dimensione razionale. Però, nel momento in cui ci proviamo, qualcosa ci blocca, qualcosa che c'è dentro di noi. Oppure il contrario: possiamo sentire dentro di noi che c'è qualcosa che non va, ma poi non sappiamo cosa fare. Qual è la forma più efficace di cambiamento? La forma più efficace di cambiamento è quello che viene definito cambiamento esperienziale. L'idea di base, in effetti, è molto semplice: questa forma di cambiamento la conosciamo tutti con il nome di "prova ed errore". Il meccanismo lo sappiamo. Partiamo, dobbiamo fare qualcosa, usiamo l'intuizione; ci proviamo, ci buttiamo, e poi dopo non riusciamo a raggiungere l'obiettivo? Bene, ci fermiamo, riflettiamo, usiamo il ragionamento per capire che cosa è andato male. A questo punto riproviamo, facciamo una strategia diversa e così via. In effetti, questo meccanismo funziona. Allora perché non lo usiamo tutti i giorni? Perché ci sono un po' di problemi. Il primo principale è che, in effetti, nella nostra vita quotidiana l'errore ha un prezzo. Non possiamo permetterci di sbagliare. Siamo al lavoro, vorremmo provare e riprovare finché il nostro capo non è contento: ma qual è il rischio che poi ci mandi via, nel frattempo? Per cui il problema è che, molto spesso, bisogna riprovare e provare attraverso l'esperienza, ma il contesto non ci aiuta. Poi c'è un altro problema: ogni volta che noi sbagliamo, la nostra autostima scende. Quindi qual è il problema? che non possiamo continuare a sbagliare: A un certo punto diciamo: "Perché perdere del tempo, riprovare? Tanto è inutile" e ci fermiamo. Quello che è interessante è che oggi la tecnologia ci può aiutare. Anche perché la tecnologia è cambiata. Quando noi pensiamo alla tecnologia, pensiamo di solito a qualcosa di fisico, a un oggetto: il nostro smartphone, il pc, il computer. Ma la lezione che ci ha dato Steve Jobs è che in effetti la tecnologia ha successo quando si trasforma in esperienza. Quando io ero studente dovevo fare la tesi di laurea, usavo un computer che aveva, come sistema operativo, l'MS-DOS. Probabilmente, per molti di voi non vuol dire niente questa parola. Era un sistema operativo molto, diciamo, "rigido", basato sui comandi, per cui se devo copiare il mio file da un dischetto o un altro dischetto dovevo usare il linguaggio: copy, a due punti, b, due punti. E se mi dimenticavo i due punti non copiavo un bel niente, e la tesi si perdeva. A me è successo. (Risate) Oggi invece è un'esperienza: prendo il mouse o prendo il dito, perché poi Steve Jobs ha avuto l'intuizione di capire che la tecnologia poteva essere usata anche prima che noi conosciamo il linguaggio. Se qualcuno ha un figlio di un anno, due anni, sa benissimo che anche quando non ha iniziato a parlare è in grado di usare efficacemente la tecnologia. Per cui la tecnologia si sta trasformando in un'esperienza. E in particolare, la tecnologia che più di tutte è vicina all'esperienza è la realtà virtuale. La realtà virtuale è una tecnologia simulativa. Penso che molti di voi l'abbiano vista, qualche volta: indosso un casco, e improvvisamente mi sento all'interno di un mondo diverso da quello in cui sono. Cosa succede? All'interno del casco ho dei sensori, e questi sensori sono in grado di rilevare i miei movimenti, passano queste informazioni al computer che sta dentro il casco e il computer ricalcola il mio punto di vista, dandomi l'impressione che il mondo intorno a me sia cambiato. Qual è la vera forza della realtà virtuale? Che nella realtà virtuale io mi sento presente. Non è come vedere un film, da cui sto fuori, io sono dentro. E in effetti, ormai da una decina d'anni, la realtà virtuale viene usata efficacemente per curare tutta una serie di problemi. All'inizio di quest'anno ho pubblicato questo articolo che ha cercato di raccogliere le principali applicazioni efficaci della realtà virtuale in una serie di ambiti complessi. E quello che emerge, dall'analisi sistematica della letteratura è che in effetti la realtà virtuale è efficace, per curare disturbi d'ansia, per ridurre e combattere le fobie, le nostre paure, per anche affrontare problemi complessi, come vedremo, come disturbi alimentari, l'anoressia. Oppure lavorare per ridurre il dolore acuto o il dolore cronico. Ma perché la realtà virtuale è così efficace? Beh, una parte della risposta l'abbiamo capita: perché è un'esperienza. Un conto è la conoscenza: so cosa devo fare. Un conto è riuscire a farla. E in realtà virtuale io posso provare e riprovare finché non riesco a fare veramente quello che devo fare. Non è un caso che oggi la realtà virtuale sia usata routinariamente per curare all'interno della formazione. Per esempio: volete imparare a guidare un aereo? Dovrete usare un simulatore di volo, che è un sistema di realtà virtuale. Volete diventare dei chirurghi? Anche in questo caso, la realtà virtuale è la chiave. Ma il secondo punto di forza della realtà virtuale è un altro. La realtà virtuale utilizza gli stessi meccanismi che sono all'interno del nostro cervello. Cerco di essere più chiaro: le scienze cognitive ci hanno detto che la nostra mente, in fondo, è un sistema simulativo. Quando io ero giovane, pensavo alla percezione, sui libri di testo c'era scritto che c'era qualcosa da fuori che mi toccava, il mio cervello lo sentiva, ed ecco avevamo avuto la percezione. In realtà le scienze cognitive ci hanno detto che assolutamente non è così. La nostra mente, prima ancora che noi percepiamo qualcosa, cerca di prevedere in anticipo che cosa le succederà. E questo meccanismo funziona per ridurre lo sforzo cognitivo del nostro cervello, e vale non solo per la percezione, ma - in fondo le abitudini che cosa sono? Sono simulazioni. Simulazioni che ci consentono di rimanere all'interno della zona di comfort. In psicologia si dice che il cambiamento parte dalla capacità di uscire dalla zona di comfort. E che cos'è questa zona di comfort, per le neuroscienze? È la capacità di simulare del nostro cervello. Nella zona di comfort noi sappiamo cosa aspettarci e quindi possiamo uscire. Qual è il problema? Che però, ogni tanto, questo sistema simulativo si sbaglia. E allora come facciamo a correggerlo? Vi faccio una serie di esempi, perché la tecnologia virtuale è una tecnologia simulativa. Noi possiamo usare le simulazioni della realtà virtuale per cercare di correggere le simulazioni del nostro cervello. Un esempio su cui abbiamo lavorato a lungo, all'interno dell'Istituto Auxologico Italiano, dove io lavoro, è il caso dell'anoressia. L'anoressia è un esempio evidente di come le simulazioni del nostro cervello non funzionino. L'anoressica pensa di essere in un corpo grasso, ma in realtà il suo corpo è magro. È una simulazione del cervello che non le permette di vedere realmente quello che è. E cosa abbiamo fatto, per cercare di combattere questo problema? Abbiamo obbligato l'anoressica, usando la realtà virtuale, a entrare in un corpo che era diverso dal suo. A questo punto il cervello non era più in grado di fare delle previsioni, non sapeva più come gestire questo corpo che era diverso, e si, in qualche modo, obbligava a rivedere e a riorganizzare la propria immagine di sé. Tenete presente che questo meccanismo non funziona solo per la patologia. Vi racconto questo altro esempio che è molto interessante e che, in questo caso, non è fatto dal mio laboratorio, ma da un gruppo di colleghi. Questi colleghi hanno detto: c'è tanta gente che non è capace, o si sente non capace di essere negato per la matematica. "Io sono negato per la matematica". E molto spesso, questo sentirsi negati per la matematica diventa una simulazione che davanti a un compito di matematica ci blocca. Ma cosa succede se io ti faccio entrare nel corpo dello scienziato che più di tutti incarna la matematica, Albert Einstein? Quello che succede lo vedete nella slide. In effetti entrando nel corpo di Albert Einstein la persona che si sentiva negata in matematica migliorava le proprie prestazioni. Perché succede questo? Perché in effetti, attraverso la realtà virtuale, veniva superato il limite che la mente poneva a sé stesso; usciva dalla zona di comfort. Usciva da ciò che simulava di se stesso, molto spesso i limiti ce li diamo noi. Tenete presente che questa è una tecnica che funziona molto, e con gli amici di Became Hub avevano pensato a un'esperienza virtuale da farvi fare per risvegliarvi. Purtroppo all'ultimo minuto, per una serie di problemi tecnici, non ve la posso far sperimentare in realtà virtuale, mi sarebbe piaciuto molto. Però, se qualcuno di voi ha la disponibilità di un casco, c'è il link nella slide per potersi scaricare l'esperienza. Quello che avevamo pensato era proprio un vero viaggio, un'esperienza che cercasse di unire la stimolazione sul piano intuitivo a una riflessione sul piano razionale. Purtroppo ve la posso solo far vedere, ma, secondo me, vi risveglierà! Grazie. (Applauso) (Musica) Osserva ciò che appare dinnanzi a te: un pontile in legno, il mare, una barca. Un sottile raggio di luce che illumina l'acqua, come un volto, una strada da percorrere. Mentre trovi dentro di te le risorse per salire sulla barca, sciogliere la vela e iniziare la navigazione in mezzo al mare. Ti trovi in mezzo al mare, e scopri che sottocoperta vivono le tue paure, inquietanti, terribili, comprendi che fino a quando rimarrai al largo, senza un obiettivo, senza una meta, non dovrai affrontarle, guardarle, aspettarle. E quando giri il timone il mare diventa agitato, il cielo diventa scuro, tempestoso e le paure emergono dal profondo, per minacciarti, intimorirti. Ma mentre continui a navigare nel mare in tempesta, con il timone tra le mani, ti accorgi che la barca non può affondare, e che le paure non ti hanno mai realmente ferito. Possono minacciarti: ma ora che hai trovato il timone, hai il controllo della barca, che mantieni in direzione della riva. Le paure cercano di intimorirti, le onde ti scuotono, ma questo è tutto questo che possono fare: lascia che le paure si avvicinino a te, mentre il vento soffia contro le vele, e lentamente esci dalla tempesta. Tieni le mani sul timone, dirigendoti verso la riva, mentre noti il cielo che si rasserena, il mare calmo, il sole, il vento, i pesci, gli uccelli, altre barche, un mondo da esplorare e apprezzare. Trascrizione: Isabelle Andrieu Durante un viaggio istituzionale con la Sindaca, e altri esponenti politici della mia città, ebbi un terribile attacco di gastrite. Mi faceva così male la pancia che decisi di prendere un aereo e tornare a Roma, in ospedale. Fui ricoverato per una settimana, e in realtà fu una settimana molto divertente e rilassante, perché mi misero in stanza con altri cinque pazienti, età media 65 anni che passavano giorni e notti a raccontarmi un sacco di storie e avventure. Immaginate, loro in cinque avevano più di 300 anni, quindi immaginate la quantità di storie da raccontare. Io stavo buono e ascoltavo molto incuriosito dal fatto che nonostante fossero persone comuni, ognuno di loro raccontava di un mondo diverso, più o meno generoso, interessante o entusiasmante. I vecchietti. (Risate) Quello che mi colpì molto fu che allo stesso modo, sarà per l'età o per la quantità di delusioni accumulate, quei signori avevano smesso di credere nel potere dei cambiamenti. "Non cambierà niente", dicevano, "e se cambia, cambia in peggio". E da quel momento l'obiettivo della mia permanenza in ospedale cambiò drasticamente. Non dovevo più guarire, ero già guarito magari. Dovevo, prima di tornare a casa, convincere loro del fatto che qualcosa, in qualche modo, si può sempre. Ho raccontato, quindi, di chi non si accontenta, di chi non rimane indifferente, di chi sceglie di trasformare idee, sogni e speranze in progetti concreti, e ho raccontato di me, che durante l'adolescenza ho conosciuto e partecipato a quei movimenti che nascono e muoiono perché incapaci di costruire processi partecipativi reali, i movimenti del No, e che capito questo ho scelto di intraprendere una strada diversa, feci una scelta piccola, che mi cambiò la vita. Trasformai la mia voglia di attivarmi, partecipare ed essere cambiamento in un progetto tangibile, concreto, o meglio sfogliabile. Ho fondato, con un compagno di scuola, un grande progetto editoriale, e intorno a questo un movimento che su base progettuale dà spazio alle idee di quasi 400 ragazzi e ragazze rendendoli realtà. Scomodo, così si chiama il giornale, è un mensile di approfondimento volutamente cartaceo che tratta tematiche di attualità e cultura in più di 100 pagine ogni mese. Le copertine hanno firme importanti, questo è Altan, e queste sono alcune delle altre. E i ragazzi, non ci crederete, ma lo leggono, e pure un sacco. L'obiettivo è quello di rieducare una generazione a interessarsi, approfondire e sentirsi parte attiva della società in cui vive. Dopo questo, Scomodo, che è un progetto molto complesso, può essere raccontato in due punti principali: da una parte è partecipazione, è voglia di attivarsi. Gli articoli si discutono tutti insieme, si decide di che cosa parlare e si decide di come parlarne, e le iniziative, dalle conferenze ai concerti con cui finanziamo la rivista, sono pensate per rendere chi partecipa protagonista di un'esperienza e non più solo fruitore. Dall'altra è voglia di costruire le alternative culturali e sociali di cui sentiamo la mancanza e farlo con il giornale. Ancora, quando pensiamo che non basta dire che possiamo avere accesso a tutte le informazioni che vogliamo, ma bisogna insegnarci a farlo. E di farlo riempiendo di persone, contenuti e idee gli spazi vuoti della nostra città, gli spazi abbandonati. Questo è lo stadio Flaminio. È uno stadio al centro di Roma, 25.000 posti, questo posto, per 25, è enorme. Lo abbiamo occupato in 700 alle quattro di pomeriggio per raccontare un possibile futuro diverso per un posto così grande e bello. Della cosa di parlò un sacco. Insomma, nei primi mesi del progetto, mentre cercavamo di mettere in ordine le idee, nessuno ci aveva detto che cosa sarebbe potuto diventare. Nessuno ci aveva mai parlato della quantità di emozioni, difficoltà e problemi con cui avremmo dovuto imparare a scontrarci. E sapete perché sono qui? Perché non lo abbiamo mai chiesto. Noi ci svegliamo ogni mattina e scegliamo di impegnarci senza fare troppe domande sulla crescita di un progetto che nessuno sente suo e che tutti sentiamo nostro. E Scomodo nasce proprio da questa idea, un'idea semplice e potente che subito dopo divenne un piano per realizzarla. Abbiamo fatto la prima riunione, poi stampato il primo numero e le persone hanno cominciato a parlare di noi. I giornali scrivono di noi, nei licei e nelle facoltà i ragazzi hanno gli adesivi con le copertine sui caschi. Leggono e distribuiscono la rivista. Noi, nel primo anno cresciamo, passiamo da 53 a 440, siamo la realtà culturale più partecipata d'Italia. Arriviamo a distribuire 7500 copie gratuitamente, ogni mese, a Roma, in 200 punti e in altre 13 città d'Italia. Scomodo è la rivista studentesca più stampata d'Europa. Ora, strutturati e un po' più organizzati lavoriamo in contemporanea a 13 progetti, alcuni con partner importantissimi: Internazionale, Treccani, Green Peace. (Risate) (Applausi) Grazie. E al lancio del progetto e alla riproduzione della realtà in altre quattro città d'Italia. Dopo tre anni di riunioni in parchi, piazze e bar, stiamo anche costruendo uno spazio, e sarà uno spazio della città, uno spazio di tutti per tutti, con un processo unico di costruzione partecipata, che coinvolge già quasi 800 persone nella costruzione di un posto nuovo che darà spazio a tutti o quasi, e i desideri di come noi vive e abita la nostra città, che è Roma, se non si fosse capito. (Risate) Dietro tutto questo, un branco di pazzi, secchioni, sfigati, imbranati, su 30, 28 hanno le vertigini, giuro. Siamo gente comune e potremmo essere i vostri figli, potremmo essere quelli seduti accanto a voi o voi alla nostra età. E tutto questo per sottolineare che non sentiamo e non abbiamo mai sentito di avere niente in più rispetto a nessuno, se non la speranza di contribuire a fare di questo il paese nel quale saremmo voluti crescere. Spesso, a doverci impegnare per rincorrere questa speranza, ci sentiamo un po' come i bimbi sperduti di Peter Pan, che sognano un'isola che non c'è più viva e luminosa, che dia importanza al futuro investendo sul presente. È che però siamo sull'isola che non c'è, da un'altra parte rispetto alla realtà. E permettetemi, cari spettatori di TEDx, di dire che se ci sentiamo bimbi sperduti, forse non è solo colpa nostra. La nostra è una generazione frutto di decenni di disinvestimenti culturali, economici, politici, sull'istruzione, sulla cultura e, se posso, anche sulla democrazia. Ne viene una generazione di ragazzi oggettivamente depressi. Guardatevi intorno, siamo apatici, indifferenti, ignoranti. Le librerie chiudono, noi non leggiamo, non ci interessiamo; chiudono i cinema, i teatri, le redazioni: qua ci manca l'aria. E a nessuno frega niente. Ebbene, piuttosto che arrabbiarci e unirci al grande coro dei No abbiamo cercato e poi trovato gli strumenti per crescere nella società civile, negli adulti, nei grandi con cui prima eravamo tanto arrabbiati. Scomodo esiste anche grazie al sostegno dei nostri genitori, degli abbonati, di tutte le persone che non hanno mai smesso di credere in noi. E sapere che quando le cose vanno male, che quando tutto sembra finito, c'è qualcuno pronto a dire, "Tranquillo, ce la farete. Anzi, ce la faremo". Non è importante, è tutto, è bellissimo. Un progetto senza una comunità che lo sostiene non è niente, non è reale. Ora, tutto questo discorso è con un obiettivo e un sogno: l'obiettivo è quello di trasmettervi l'importanza e il potenziale della speranza, in quanto la speranza motiva le nostre scelte nella vita reale ed è un insieme di scelte a generare cambiamenti, anche enormi. E il mondo ha bisogno di questi cambiamenti, il mondo non vuole rimanere uguale, il mondo ha bisogno di trasformarsi, il mondo ha bisogno di innovazione, il mondo ha bisogno di noi che crediamo in lui. Il mondo ha bisogno di migliorare, noi abbiamo bisogno che il mondo migliori e il piccolo sogno è che voi tutti possiate, usciti da quella porta, contribuire a fare questo. Fatelo per voi stessi, fatelo per noi, fatelo per chi vi pare, però per favore fatelo, perché ce n'è bisogno. E perché, dopotutto, io mi chiamo Tommasino e in realtà non so fare niente di speciale, ma ho preso un treno, sono venuto fino a qua e sono emozionatissimo. E l'ho fatto solo per dirvi che forse potete quello che volete. Grazie. (Applausi) Grazie, grazie. (Applausi) Grazie. (Applausi) Stiamo tutti dicendo che la consolidata massima "Mors tua, vita mea" è una delle più grosse idiozie che la mente umana abbia mai partorito. Madre Terra ci sta dicendo, anzi ci sta urlando, che ad occuparci dell'ultimo, del più fragile, del più minuto dei suoi esseri, non stiamo facendo un atto di bontà ed eroismo. Stiamo soltanto perseguendo il nostro bieco, cinico e immediato interesse. Questo vale per una questione di cui si parla dandole un nome errato: i migranti climatici. Ne tratteremo dal punto di vista del nostro bieco, immediato, cinico interesse. Solo che questo interesse dobbiamo capirlo. Vedete in questa diapositiva qualcosa che vi è familiare, si chiama Europa. Ma avete mai riflettuto sulla stranezza di questa idea? Tutti i continenti sono delimitati secondo delle barriere geofisiche. Secondo questo stesso criterio, noi siamo Asia. Non esistiamo. Eppure vogliamo essere un continente, anzi il Vecchio Continente. Che cos'è che ci caratterizza come qualcosa di diverso dall'Asia? Diremo: una cultura che nella sua diversità ha una certa unitarietà; senza voler fare stupidi discorsi di razza, una certa omogeneità fisionomica. Ma poi qual è la determinante fondamentale di tutto questo? Perché siamo unitari? Beh, la determinante è il clima. L'Europa è l'Europa, con una sua identità particolare, perché ha beneficiato di una anomalia climatica. E intorno a questa anomalia climatica si è creato il nostro congiunto di interessi. Solo che le cose stanno cambiando. Questa caratteristica climatica dell'Europa - sto super-semplificando, ma in qualche modo è determinata dall'essere stati soggetti all'influsso dell'anticiclone delle Azzorre. Che sta retrocedendo, lasciando il passo, sempre di più, agli anticicloni africani. Che cosa significa questo? Significa che, se il clima è stato così determinante nel forgiare la nostra identità, e i nostri interessi, cambiando il clima cambiano anche questi. Perdiamo la nostra identità europea? No, a questa se ne aggiunge un'altra. Noi entriamo, anche, nella comunità di interessi che sono governati dall’anticiclone africano. In questa prospettiva di interesse possiamo cercare di capire cosa significano per noi quelle persone che sono mandate via dalle loro terre da un clima che cambia e le rende meno generose. Ma dobbiamo anche capire di cosa parliamo. L'idea generale è che quanto più si è poveri, tanto più si è propensi a emigrare, e questo non è vero. I più poveri sono racchiusi in quella che tecnicamente si chiama la "trappola della povertà". Hanno così poco, la loro prospettiva è di così corto raggio, che a emigrare non ci pensano. Il loro problema è trovare la ciotola di riso fra due ore. E solo quando si inizia ad avere qualche sicurezza in più, che si concepisce il viaggio per andare lontano, per migliorare il proprio stile di vita. Ebbene, questi, coloro che hanno un po' di base per concepire il viaggio, almeno una piccola dose di libera scelta di farlo, sono i veri migranti. E se gestiti bene possono anche avere un ruolo positivo per sé stessi e per chi li accoglie; ma questo è un altro discorso. Il problema è che il clima che cambia incide sulle vite di quelli che migrare non potrebbero. Quelli che devono andarsene semplicemente perché il campo si è disseccato. Questi non sono migranti, questi fanno parte di movimenti forzati di popolazione. E chi è preda di un movimento forzato di popolazione non è utile sé stesso, non è utile a nessuno. Perché è anche preda, nella sua estrema fragilità, dell'illegalità, dei traffici, del terrorismo, del fanatismo. Cosa fa il clima? Siamo abituati a sentire che il clima che cambia crea dei fenomeni più estremi, più violenti e quindi impatta anzitutto sulla nostra fisiologia. Ondate di calore mettono in difficoltà le persone più anziane; si stanno ampliando i cosiddetti areali, cioè le aree d'incidenza di alcune malattie infettive. Poi sentiamo anche dire che i fenomeni climatici violenti fanno del male alle nostre infrastrutture. Gli uragani che fanno crollare i ponti, eccetera, eccetera. Ma quasi nessuno parla del vero effetto devastante del clima che cambia. Che cos'è l'effetto serra? L'effetto serra è una porzione di energia solare che viene introitata dal nostro sistema e non viene rispedita nello spazio. È tanta! La quantità è stata annunciata in un'altra TED, una decina di anni fa, da uno scienziato forse anche un po' controverso, ma comunque della NASA: James Hansen. È l'equivalente dell'esplosione di 400.000 bombe atomiche al giorno. E in che cosa si trasforma questa energia che non si incanala in delle strutture che si sono formate nel corso di millenni? Si trasforma in disordine, si trasforma in imprevedibilità. Lì dove il clima diventa imprevedibile, le società hanno difficoltà ad organizzarsi. Se io sono un contadino e non so quando pioverà, non so quando semino. Ma non è solo una questione rurale. Se io sono l'amministratore dell'acquedotto di Milano, e non so se ci sarà neve o no, ho dei grossi problemi a pianificare. Ecco, se succede da noi, nella misura in cui sta succedendo, ancora riusciamo a rimediare. Ma se succede a un contadino del Burkina Faso, lì la questione non è più economica. Un mancato raccolto, per un contadino della Valpadana, può significare perdite economiche; ma forse si è assicurato, forse interviene la Regione. Per il contadino del Burkina Faso fa la differenza fra mandare o non mandare i propri figli a scuola. E allora diventa un problema di diritti umani. E capiamo come una persona che è sottoposta a pressione sulle sue prospettive di futuro, sui diritti più fondamentali della sua famiglia diventa preda di migrazioni, di fanatismi, di destabilizzazione di ogni tipo. È qualcosa per il futuro? Purtroppo no, sta già succedendo. Sta già succedendo in zone che sono caratterizzate da un ecosistema fragile che si sovrappone ad una società fragile. Sta succedendo nelle isole, che stanno urlando la loro disperazione. Le Maldive stanno mettendo da parte una porzione dei proventi del turismo per comprare, in futuro, un'altra terra. Sta succedendo nei delta dei fiumi, che si stanno salinizzando. Sta succedendo nell'Artico: le popolazioni artiche sono alla disperazione. Gli manca tutto quello che ha definito la loro cultura. E si trasforma in alcolismo, si trasforma in suicidi. Sta succedendo nelle montagne, particolarmente esposte; e poi sta succedendo di fronte a noi. Il posto dove sta succedendo più massicciamente, al momento attuale, è proprio di fronte a noi: ci separa un breve tratto di mare. L'Italia si distende fra le due sponde del Mediterraneo come se fosse un ponte. Vi mostro una mappa della porzione settentrionale dell'Africa. È composta perlopiù di deserti che sono stati deserti per lungo tempo. All'interno di questi deserti, come abbiamo ben capito questa mattina, ci sono delle popolazioni che hanno trovato un modo di vita compatibile con quell’ecosistema piuttosto avaro. Solo che in questa zona non c'è solo il deserto. C'è anche una zona, che grossomodo coincide col Sahel, dove c'è la desertificazione. Se noi mettiamo sul piatto della bilancia la generosità di queste due aree, il deserto e la desertificazione, in termini obiettivi l'area della desertificazione è ancora un po' più generosa, ancora un po' più ricca che non quella del deserto. Solo che nell'area della desertificazione è venuta meno la certezza dei cicli della natura. C'è il disordine di un clima che non è più regolato e quindi non ci si può più organizzare. Vi invito a osservare dove si trova e notare che coincide con l'area di concentrazione della fame e dei conflitti, con l'aria di concentrazione delle dinamiche terroristiche, con l'area di concentrazione dei traffici illeciti di ogni tipo: armi; denaro; droga; esseri umani. E guardate un po' da dove vengono 9 su 10 di questi migranti, che ci stanno mettendo un po' in crisi. Se questa è la realtà, per il momento, su cui l'Italia, nel suo ruolo di primo protagonista, stabilirà uno standard, non dobbiamo pensare che la cosa finisca qui. Vi mostro due foto. Una è una mappa. Nella prima mappa, vedete la fascia dell’Hindu Kush, Himalaya, e Pamir. Queste ad un certo punto fonderanno. Non ho il tempo di spiegare perché, [ma] non fonderanno gradualmente, in proporzione all'aumento della temperatura. Ci sarà, ad un certo punto, un collasso. I ghiacciai di questa fascia, ad un certo punto, crolleranno. Ma a noi che siamo italiani che cosa ce ne importa? Be', il fatto è che ogni volta che si perde un elemento di questo meraviglioso equilibrio che chiamiamo biosfera o ecosistema, non si perde soltanto la sua presenza e bellezza. Si perde anche la sua funzione, la funzione che svolge nel mantenere l'equilibrio di tutto il resto. I ghiacciai svolgono molte funzioni: una di queste ci interessa molto. Sono i regolatori di un ordinato deflusso a valle di acque. Dai ghiacciai di questa fascia si dipartono fiumi, che irrigano piane ove sono stanziate Se i ghiacciai crollano, in questa zona, che soprattutto a sud è monsonica, la situazione delle valli improvvisamente passa da una in cui, durante la siccità, il ghiacciaio sciogliendosi fa arrivare l'acqua con i fiumi, a una di disastrosa alternanza di siccità e alluvioni. Significa che va in tilt l'agricoltura, le infrastrutture. E molto altro. Noi abbiamo iniziato ad avere problemi con l'arrivo di circa 380.000 persone. Sommiamo a tutto questo che comunque le montagne sono degli ecosistemi molto fragili, dove abitano popolazioni molto fragili. Eh, sì, ma sono piccole, sono lontane - no no, sono il 22% delle terre emerse e ci abitano 913 milioni di persone. Se si mettono in moto quelle... E poi c’è un'altra foto, mostra una metropolitana allagata. È a New York. L’innalzamento dei mari è una questione molto controversa, non si capisce bene se sarà tanto o poco, però ormai gli scienziati - avrete sentito parlare di un recente rapporto del Panel delle Nazioni Unite - considerano abbastanza plausibile l'idea che aumenti di un metro e mezzo entro la fine di questo secolo. Beh, aggiungete che il 42% della popolazione umana è stanziata lungo le coste. Se il mare si innalza di un metro e mezzo, ci saranno delle aree sommerse, ma non è tanto quello il problema. È che entra in gioco il cuneo salino. L'acqua salata entra nelle terre, e le brucia. I romani, per assicurarsi che la città sconfitta fosse completamente fuori gioco, sporgevano sale sui campi. E questo è l'effetto che farà. Vedo dai visi che vi ho comunicato una bella cappa di tristezza. (Risate) Tutto è perduto? No, possiamo risolverlo. E possiamo risolverlo nel nostro bieco, cinico, immediato interesse. Come? Beh, ricordandoci che siamo parte di un tutto. Questo schema che vi mostro è stato elaborato dalla fondazione Barilla. Mostra due piramidi: la prima è molto nota, è la piramide alimentare. Ci indica in che proporzione dovremmo nutrirci di ogni categoria di cibo per essere in buona salute. Quindi poca carne rossa, un po' più di proteine da altre fonti e via via, soprattutto: fibre; vegetali; eccetera, eccetera. Succede che se noi affianchiamo questa piramide alla piramide dell’impatto sull'ecosistema della produzione di ciascuna categoria di cibo, coincidono in maniera quasi perfetta. Cioè, tanto più un certo tipo di cibo - consumato in eccesso, non sono vegetariano - fa male alla persona, tanto più fa male all'ecosistema. Accidenti, che coincidenza spettacolare nel settore dell'alimentazione! Solo che non è una coincidenza, e non è solo nel settore dell'alimentazione. È un paradigma della nostra relazione con l’ecosistema e non c'è bisogno di andare a scomodare saggezze ultraterrene. È il frutto della coevoluzione. È solo normale che noi siamo in pieno benessere quando ci poniamo in sintonia con il sistema di cui siamo parte. Se non mi credete, provate a farvi un piccolo esercizio: la vostra piramide del trasporto individuale. E noterete che quanto più la vostra scelta di trasporto giova alla vostra salute, al vostro benessere integrale, alla vostra socializzazione, ai ritmi di vita, tanto più diventa sostenibile. E questo vale un po' in tutti i settori. Ma perché vi sto dicendo questo? Perché questo ci dà una pista. Ci dà una regola: ciò che fa veramente bene a te, fa bene anche al tuo pianeta. Passiamo dalla scoperta individuale a quella globale, geostrategica. Se l’Occidente, per magia, decidesse di nutrirsi secondo la piramide, non solo staremo un po' tutti meglio, ma si scardinerebbe la polarizzazione del mondo fra un miliardo e mezzo di persone che soffrono di patologie per errata o eccessiva nutrizione, e 814 milioni di persone che soffrono la fame. Cosa significa? Significa che sostenibilità e benessere diventano anche giustizia, ridistribuzione. Si liberano quelle risorse che sono consumate in eccesso da alcuni, e diventano disponibili per gli altri. Con che potenza, l’ha calcolato un professore di Piacenza. Se ciascuno di coloro che sono iscritti come patologicamente obesi, nei servizi sanitari occidentali si astenesse da un'unica lattina di bibita gasata al giorno, creerebbe risorse per nutrire 56 milioni di persone. Quindi: il mio benessere individuale diventa sostenibilità; la sostenibilità diventa giustizia; ma la giustizia diventa pace, perché un mondo dove tutti i bambini hanno accesso ad una nutrizione decente è anche un mondo che prende un po' a calci Boko Haram, ISIS, eccetera. E quindi io vi propongo questa equazione, l’equazione della terra. Sembra un discorso molto individuale: la mia scelta in armonia col pianeta. ma è un discorso politico. Possiamo applicare questo metodo. Queste mezzelune che vedete scavate nel terreno sono in Burkina Faso, e sono un sistema con cui possiamo recuperare un ettaro di terreno desertificato a $130. Facendo questo, che cosa facciamo? Riattiviamo per l'agricoltura questo terreno, ma creiamo un pozzo di carbonio straordinariamente efficiente, perché la vegetazione rinasce. Non solo: proteggiamo la biodiversità; consolidiamo l'equilibrio idrico; facciamo diminuire localmente il calore, perché la vegetazione fa diminuire il calore; e riparte tutta l'attività, il mercato, eccetera. Cioè, noi scardiniamo il meccanismo del fanatismo, il meccanismo dei traffici umani, il meccanismo delle guerre. Non ci credete? Questo è il risultato vero. Se non lo facciamo, cosa facciamo? Lasciamo questi paesi in preda all’instabilità e questo significa che loro non possono più collaborare a recuperare il clima. Sono fuori dalla gara comune per avere un clima che ancora sia gestibile. Ma se sono fuori dalla gara comune, nessuno riesce ad avere un clima gestibile per tutti, perché questi paesi contribuiscono con i loro territori gestiti sostenibilmente. Allora cosa succede? Se noi li lasciamo in preda a sé stessi, tutti quanti ci creiamo quel futuro che la IPCC, il panel delle Nazioni Unite, ci ha dipinto 4 giorni fa: È solo il nostro bieco interesse. Dobbiamo occuparci dei più piccoli e dei più poveri. Grazie. (Applausi) Quanti di voi credono che le donne siano portate per le discipline scientifiche, quali la matematica, la fisica, l'ingegneria, quanto gli uomini? Alzate la mano, per favore. La maggior parte di voi, quindi. Ma siete veramente sicuri di questo? Siete veramente sicuri che, nella vostra mente, uomini e donne siano associati nella stessa maniera alle discipline scientifiche? Voglio fare insieme a voi un test in cui vi dimostrerò che, in realtà, voi non avete consapevolezza delle vostre vere credenze, cioè delle credenze che sono codificate nella vostra mente. In questo test dovrete classificare delle parole all'interno di quattro categorie, dicendo destra o sinistra. Qui potete vedere le diverse parole e le quattro categorie di appartenenza. Il test si divide in due parti. Nella prima parte, dovrete dire la parola "sinistra" se la parola che vi compare al centro dello schermo appartiene alle categorie "discipline umanistiche" o "femmina". Dovrete invece dire "destra" se la parola appartiene alle categorie "discipline scientifiche" o "maschio". Quindi, ad esempio, se vi compare la parola "Laura", dovrete dire? Sinistra. Perfetto. Se vi compare la parola "Marco"? Destra. Se compare la parola "Fisica"? Destra. Perfetto. E se compare la parola "Arte"? Ok, allora facciamo alcune prove prima di passare al test vero e proprio. Vi ricordo: sinistra, discipline umanistiche, femmina; destra, discipline scientifiche, maschio. Pronti? Via! Ok, diciamo che ci siamo. Ho visto qualcuno lì in fondo che si guardava intorno per capire se doveva dire "destra" o "sinistra". Ecco, non vi preoccupate: è normale commettere qualche errore. Allora, passiamo al test vero e proprio. Vi ricordo ancora: "sinistra" per discipline umanistiche e femmina; "destra" per discipline scientifiche e maschio. Pronti? Via! Benissimo. Allora, siete stati abbastanza veloci e avete ottenuto un tempo di risposta medio intorno ai 700 millesimi di secondo. Passiamo ora alla seconda parte del test. Allora, anche qui vi verranno presentate le stesse parole di prima. Vediamo se riusciamo a vedere. Eccolo qua, perfetto. Quindi, stesse parole di prima. Ma questa volta dovrete dire "sinistra" se la parola appartiene alle categorie "discipline umanistiche" o maschio; "destra", invece, se queste parole appartengono alle categorie "discipline scientifiche" o "femmine". Ok, non vi preoccupate. Anche qui facciamo alcune prove prima, ok? Allora, vi ricordo: sinistra, discipline umanistiche, maschio; destra, discipline scientifiche, femmina. Ok? Pronti? Via! Ok. Più o meno ci siamo anche qui. Passiamo all'ultima parte. Quindi vi ricordo ancora: sinistra, discipline umanistiche, maschio; destra, discipline scientifiche, femmina. Pronti? Via! Ok. Allora, questa volta i vostri tempi di risposta medi sono intorno ai 1000 millesimi di secondo. Quindi, come potete notare, siete stati, diciamo, meno veloci in questa seconda parte del test rispetto alla prima parte del test. Cosa significa? Significa che per voi è più semplice associare il concetto "femmina" con discipline umanistiche e "maschio" con discipline scientifiche, anziché il contrario. Questo suggerisce, quindi, che nella vostra mente esiste uno stereotipo di genere implicito, cioè di cui voi non avete consapevolezza, e che vi porta ad associare maggiormente il concetto di discipline scientifiche all'essere maschio anziché femmina. Anche io, come voi, e come la maggior parte delle persone, mostro questo stereotipo. Ricordo ancora la prima volta che ho fatto questo test e ho ottenuto questi risultati. Mi sono chiesta: ma com'è possibile? Com'è possibile che io, che sono una ricercatrice, e che credo fortemente che donne e uomini abbiano le stesse competenze in ambito scientifico mostri questo tipo di stereotipo? Ero veramente sorpresa di scoprire questo lato nascosto della mia mente. Ma in realtà, lo stereotipo di genere, in ambito scientifico, è solo un esempio di diversi stereotipi e pregiudizi che possono essere contenuti nella nostra mente. Nella nostra mente possono essere contenuti stereotipi e pregiudizi legati a diverse caratteristiche sociali quali ad esempio il colore della pelle, l'etnia, l'orientamento sessuale, politico, religioso, il peso, l'età, la malattia fisica, la disabilità e la malattia mentale. Ma quali sono le conseguenze di questi pregiudizi e stereotipi inconsci? La ricerca scientifica ha dimostrato che questi pregiudizi e stereotipi influenzano il nostro modo di percepire e di rapportarci con gli altri. Ad esempio, uno studio, pubblicato sulla nota rivista scientifica "Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America" ha dimostrato che la scelta di un candidato maschio, rispetto a un candidato femmina, per un compito aritmetico, a parità di competenze e qualifiche professionali, è proprio legato allo stereotipo di genere in ambito scientifico. Ma addirittura, ricercatori dell'Università di Harvard hanno dimostrato che il pregiudizio etnico-razziale influenza, addirittura, le decisioni dei medici e delle altre figure professionali in campo sanitario. In particolar modo è stato dimostrato che i medici che mostrano forte preferenze per le persone bianche, rispetto a quelli di colore, raccomandano meno spesso trattamenti terapeutici per quest'ultimi, nonostante essi mostrino le stesse condizioni di salute e bisogno di cure dei pazienti bianchi. Ma allora come possiamo far sì che il nostro comportamento sia libero da tali pregiudizi stereotipi inconsci? Come possiamo far sì che il nostro agire sia più in linea con quelle che sono le nostre credenze e le nostre intenzioni a livello consapevole? Negli ultimi anni, molti hanno riconosciuto tale necessità. Compagnie e aziende come Google, Facebook, Starbucks, università come Harvard e persino dipartimenti di polizia, come quello di New York per esempio, hanno creato dei corsi per i propri dipendenti. Delle lezioni teoriche atte a creare una consapevolezza dell'esistenza di questi pregiudizi e stereotipi inconsci. Di come essi operino, e influenzino il nostro comportamento. In particolare, negli ultimi 20 anni i ricercatori hanno cercato di creare degli interventi, delle strategie che vadano proprio a ridurre questi pregiudizi e stereotipi. Ad esempio, è stato dimostrato che è possibile ridurre il pregiudizio etnico-razziale presentando delle informazioni che vanno contro lo stesso stereotipo, come ad esempio uno scenario, relativo ad un'aggressione, in cui una persona bianca interpreta il ruolo dell'aggressore e una persona di colore interpreta il ruolo di soccorritore. Questi interventi, però, nonostante si siano dimostrati efficaci, hanno prodotto solo risultati limitati, soprattutto in termini temporali. E i loro effetti, infatti, durano per poche ore o giorni. L'idea che sto portando avanti, con la mia ricerca, è che questi pregiudizi e questi stereotipi, siano talmente instillati nella nostra mente che per poterli modificare, dobbiamo cambiare quelli che sono i meccanismi biologici, all'interno del cervello, che li formano e li mantengono. In particolare, la mia ricerca è volta verso l'introduzione di una nuova tecnica chiamata "Stimolazione cerebrale non invasiva", tecnica appartenente a un differente campo scientifico: quello delle neuroscienze. Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle tecniche, considerate sicure, che permettono, inducendo piccole correnti elettriche all'interno del cervello, di andare a modificare quelli che sono i meccanismi biologici che sono responsabili di produrre e controllare il nostro comportamento. Studi che hanno iniziato a utilizzare questa tecnica nel campo degli stereotipi hanno permesso di delineare delle specifiche regioni del cervello che sono coinvolte in questi processi. Regioni che sono conosciute per svolgere funzioni di tipo percettivo, come l'area del corpo striato, ad esempio; o aree che sono coinvolte in processi legati alle decisioni in ambito morale, come il lobo parietale inferiore; aree legate a processi di controllo, come la corteccia prefrontale; e aree invece legate alla memoria di tipo semantico come il lobo temporale anteriore. Ma questi studi, soprattutto, hanno permesso di dimostrare che andando ad aumentare o diminuire l'attività di alcune di queste aree, come ad esempio il lobo temporale anteriore, è possibile ridurre gli stereotipi, come quello di genere in ambito scientifico, ma anche il pregiudizio che lega l'essere arabo al terrorismo rispetto a non esserlo. Ok, vedo qualche faccia allibita. E magari qualcuno può pensare, in questo momento, che io voglia fare una specie di remake del film di Kubrick, "Arancia Meccanica" e cominciare a fare il lavaggio del cervello alle persone. Per essere onesta, a me effettivamente i film di Kubrick mi sono sempre piaciuti, in particolar modo quel film. Ma voi dovete sapere che, in realtà, le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, nonostante siano delle tecniche relativamente sconosciute nel campo degli stereotipi sociali, sono molto diffuse in ambito clinico. Vengono utilizzate, ad esempio, per la diagnosi di disturbi legati al sistema motorio, come ad esempio dopo uno stroke; o per il trattamento di disturbi neurologici e psichiatrici, come il dolore neuropatico cronico, il Parkinson, la depressione. In particolar modo, è stato dimostrato che queste tecniche sono molto efficaci nel trattamento della depressione farmaco-resistente, cioè in quelle situazioni in cui il farmaco non riesce a produrre benefici per il paziente. Questi studi hanno dimostrato che andando a stimolare una particolare area del cervello, cioè la corteccia prefrontale dorso-laterale, è possibile ridurre, nel 60% di questi pazienti, i sintomi depressivi. Tanto che un terzo di loro mostra, addirittura, una remissione completa della malattia. In una società come la nostra, dove la globalizzazione ha portato alla coesistenza di differenti gruppi sociali e culturali, le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva possono rivelarsi fondamentali per far sì che il nostro comportamento sia libero da pregiudizi e stereotipi. Soprattutto in quei contesti, come abbiamo visto, dove questi possono produrre serie conseguenze. Ma non solo per questo: queste tecniche potrebbero essere utilizzate per andare a ridurre i pregiudizi, e gli stereotipi, che ci riguardano in prima persona e influenzano la nostra vita. Infatti è stato dimostrato che i pregiudizi e gli stereotipi non influenzano solo il nostro modo di rapportarsi con gli altri, ma possono influenzare, anche, la nostra stessa prestazione. Uno studio che ha analizzato dati in 34 nazioni, per otto anni, ha dimostrato che la prestazione di ragazze di 13- 14 anni, in compiti di matematica e nelle altre materie scientifiche, è strettamente legata alla forza dello stereotipo di genere in ambito scientifico. Questi risultati suggeriscono, quindi, che gli stereotipi possono influenzare e precludere potenzialmente la nostra partecipazione in specifici settori lavorativi, o di ostacolare quelle che potrebbero essere le nostre potenzialità. E quelle delle future generazioni. L'introduzione, quindi, delle tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva potrebbero portare, finalmente, allo sviluppo di una società libera da questi pregiudizi, volta a potenziare solamente il talento dei loro cittadini verso la scienza e il progresso. Grazie. (Applausi) Allora, io sono belga, fiammingo, e quindi vi parlerò in…? In italiano, sì. Allora, 20 anni fa sono entrato in quell’edificio verde, che vedete qui, e che ospita il Museo delle Tecnologie Giurassiche, il Museum of Jurassic Technology, e sapete tutti che il Giurassico è un’era preistorica in cui il mondo era popolato dai dinosauri, no? Però questo museo non parla di dinosauri, e non parla neanche di tecnologia. Parla, o fa vedere, e leggo: "Una scultura di un Papa dentro l'occhiello di un ago, da guardare con un microscopio, un pipistrello incastrato in un blocco di piombo, e quindi invisibile, le corna di una donna inglese. E quindi è difficile spiegare il senso di tutto ciò, e non voglio neanche provarci. Sta di fatto che, quando esci da questo museo, dal buio di questo museo, e rientri nella luce riverberante della città di Los Angeles, sai e senti che il mondo deve essere un po' più complicato rispetto a quello che vedi intorno: la strada, le macchine, i semafori. Il museo ti ha messo in uno stato di meraviglia, che spesso è anche uno stato di dubbio. Ho poi saputo che qualcuno ha scritto un libro proprio su questo museo e lo chiama un degno erede dei gabinetti delle meraviglie del ‘500. Ebbene, anche nel '500 era un po' difficile spiegare il senso di tutto ciò che si vedeva nel '500, no? Tutte le novità, le notizie che arrivavano con le scoperte delle Americhe espandevano di molto l'immaginario collettivo della gente. Ha creato una confusione generale che ha governato l'Europa per più di 100 anni. E nascevano appunto queste stanze delle meraviglie, le Wunderkammer, dove si raccoglieva proprio di tutto: le cose più bizzarre, vere e anche inventate. E mentre tante di queste collezioni alimentavano il gusto barocco per lo straordinario, lo smisurato, altre diventavano strumenti per lo studio. In Italia, e per questo mi piace parlare di tutto ciò in italiano, veramente, in Italia, tra Leonardo e Galileo, il bolognese Ulisse Aldovandri aveva uno scopo ben preciso, con la sua collezione. Voleva sistematizzare e ricomporre il sapere tramite una ricostruzione microcosmica del macrocosmo. A un certo punto scrive, con un certo orgoglio: "Oggi nel mio microcosmo si possono vedere il numero di 18.000 cose diverse, veramente esemplari delle specie prodotte dal grande Iddio". Infatti, per tanto tempo ricondurre tutto a un unico Creatore era l'unico modo di dare qualche coerenza a questo caos di meraviglie. Ma pian piano, le meraviglie dovevano lasciare spazio ai dubbi su come fosse stato descritto il mondo nella Bibbia e nei testi classici. Aldovandri vedeva la necessità di cambiare e di ricomporre il sapere. Il suo primo lavoro è stato dividere i suoi 18.000 esemplari in Naturalia e in Artificialia, quindi cose fatte dalla natura e cose fatte dall'uomo. E questo può sembrare banale, no? Ma all'epoca era un approccio radicalmente nuovo alla realtà, un approccio che poi ha portato al pensiero moderno e in cui la divisione tra natura e uomo è diventata la divisione tra, da una parte le scienze, e dall'altra parte l'arte, la religione, la politica, ecc. Io sono uno scienziato per il mondo, sono un climatologo. E mi è sempre parso utile vedere i cambiamenti climatici di oggi nel contesto dei cambiamenti avvenuti in tutta la storia della Terra, una storia lunga quattro miliardi e mezzo di anni. Ma guardiamo solo gli ultimi 600 milioni di anni, da quando la vita è emigrata dall'Oceano alla terraferma, Dai reperti fossili sappiamo che ci sono state queste grandi estinzioni di massa, causate da cataclismi naturali, no? Impatti meteoritici, attività vulcanica e poi i cambiamenti climatici che ne erano la conseguenza. Queste estinzioni di massa, questi strati di fossili, poi, dividono la preistoria in ere geologiche: il Giurassico, ricordate, il Giurassico andava da 200 a 150 milioni di anni fa. I primi ominidi sono entrati in scena solo 7 milioni di anni fa, e l'Homo Sapiens è a malapena visibile su questo quadrante. Quindi faccio un reset dell'orologio e riparto da 200.000 anni fa, quando Sapiens entra in scena. Ci sono poi le diverse rivoluzioni umane, quella cognitiva, poi quella agricola e quella industriale. Ed eccoci subito arrivati agli ultimi 200 anni, quelli moderni, quelli cosiddetti illuminati, dove troviamo... musica, Haydn! E una tale quantità di altre cose che devo leggervele. Siamo un miliardo, tanto per cominciare. C'è il rumore delle macchine a vapore, macchine che consentono di fare macchine ancora più grandi. Il colonialismo, l'abbruttimento dell'uomo e i primi saccheggi del pianeta. Ci sono le rivolte sociali, bombe e fertilizzanti, la Grande Guerra e l'esplosione demografica a livello mondiale. Siamo due miliardi. Arrivano gli anni ‘30, con New York che compete con Londra e Berlino, il primo dispiegamento di armi di distruzione di massa, seguito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, il petrolio, cioè materiale per la plastica, carburante per le automobili, città tentacolari. Siamo tre miliardi. C’è domanda e offerta, produzione e consumo di massa, i gloriosi anni ‘60, un esplosione di creatività, la società dell'usa e getta, il primo trapianto di cuore, plastica ancora, plastica dappertutto, pesticidi, organismi geneticamente modificati, il freon, il buco dell'ozono, i viaggi nello spazio, il personal computer, Pacman, Super Mario, CNN e MTV, Chernobyl, est, ovest, nord, sud, La Cina in mezzo, l'Africa dimenticata, Internet, i mercati finanziari, la ricerca della sostenibilità, miniere aperte, la biodiversità, foreste bruciate, le reti globali, riscaldamento globale, il terrorismo globale, venti miliardi di polli, macelli automatici, trapianto di testa, la vita virtuale, siamo più di 7 miliardi, ed è la disuguaglianza tra questa donna e questa qua che scatena conflitto dopo conflitto, emergenza dopo emergenza, disastro dopo disastro, guerra dopo [Esplosione]. No, scusate. Forse ho.. (Applausi) Ho forse esagerato un po’, però è chiaro che il nostro fare su questo pianeta ha ormai una forza pari a quello dei grandi cataclismi naturali della preistoria. Adesso siamo noi la causa del cambiamento climatico. E anche senza l'uso delle bombe atomiche, facciamo scomparire specie animali e vegetali a un ritmo pari a quello delle grandi estinzioni di massa. E per questo ha molto senso chiamare i nostri tempi "L'Antropocene". Cioè l'era dell’Antropos, dell'Uomo. Un'era che potrebbe essere ricordata, fra un milione di anni, da uno strato di fossili di varie creature misti con cemento e radioattività e plastica. Beh, sapete, forse non ho esagerato più di tanto, perché tutto quello che ho fatto passare in rassegna si trova su Internet, su YouTube. Tanti filosofi, studiosi della nostra cultura, hanno chiamato proprio YouTube una wunderkammer della nostra epoca. Infatti YouTube fa vedere di tutto, rispecchia il caos e la confusione in cui ci troviamo, no? Un vero “pasticcio” degno del ‘500. E forse ci troviamo ancora nello stesso “pasticcio” e non siamo mai stati moderni, come dice qualcuno. Ovviamente ci sono delle differenze tra il '500 e adesso: mentre allora le novità venivano dal nulla, da continenti sconosciuti, adesso vengono progettate da un apparato scientifico-tecnologico per un consumo di massa. E mentre allora le novità erano delle vere meraviglie, adesso le novità non meravigliano più, perché si soppiantano una dopo l'altra, e ci siamo abituati oramai che tutto è possibile. Mancanza di meraviglia significa mancanza di dubbio, e di senso critico su come operiamo su questo pianeta. E rimaniamo incastrati in questo modello consumistico che è sconnesso da ogni tipo di valore tranne quello del denaro, che appiattisce la nostra cultura umana e che può portare anche alla scomparsa della nostra civilizzazione, se non un'altra estinzione di massa. Guarda[te], io non posso cambiare il mondo, ma credo che il mondo possa essere cambiato, e per questo ho creato una stanza delle meraviglie. Vi ricordate del Museum of Jurassic Technology? Ebbene, io ho fondato the Museum of Antropocene Technology, un museo che parla dell'Antropocene e anche un po' di tecnologie. Per esempio, fa vedere un'opera che mette in luce una lampada a incandescenza, una foto stampata con l'inquinamento atmosferico stesso che la foto fa vedere, un paio di occhiali. E anche qui, è difficile spiegare tutto quello che si vede, ma adesso voglio provarci. Questi occhiali, be’, sono occhiali come questi qui, un oggetto molto semplice, no? Fatto di plastica e vetro. Ma qui c'è scritto qualcosa, che adesso non riesco a vedere, perché ci vogliono gli occhiali, no? (Risate) Ma so che c'è scritto "Made in China", e questo fa esplodere questo oggetto in una cosa molto più complessa. Sì, sarà disegnato qui in Italia, ma vedo gli operai cinesi che l'hanno prodotto, inquinando l'aria e le acque delle loro città. Vedo le guerre nel Medio Oriente per il petrolio, materia prima per la plastica, poi vedo le navi che vanno dal Medio Oriente in Cina con il petrolio, e poi quelle che vanno dalla Cina in Italia con gli occhiali. E poi, perché è fatto in Cina? Perché la manodopera costa di meno, sì. Allora siamo noi che guadagniamo troppo, o sono loro che guadagnano troppo poco? E vedete, tutto ciò fa di questo oggetto una cosa, una meraviglia che non posso più buttare facilmente via. Anzi, mi viene da metterlo su un piedistallo. Insomma, questo museo, il MAT, vuole essere una macchina per guardare, con lo scopo di ritrovare la meraviglia e il dubbio per far vedere come tutto è un po' più complesso rispetto a quello che ci fa credere il modello consumistico. Vuole sistemare questo nostro caos andando oltre la divisione della modernità tra natura e società, tra scienze, arte, fatti, valori. E facendo così, si spera di scoprire nuovi modi di vedere e di vivere il mondo. Modi che possono essere la base per affrontare i nostri grandi problemi collettivi. Voglio finire con un ulteriore pensiero: è chiaro che un solo museo rischia di avere poco impatto, no? Soprattutto se si trova a Laveno Mombello, qui vicino all'altro lago. Ma cosa succederebbe, se ci fosse una rete di tali musei? Una rete capillare, un po' come le nostre chiese. Non è bastato solo San Pietro a Roma, per diffondere la dottrina della Chiesa. Ci sono volute chiese, cappelle e pievi dappertutto. E non basta solo TED, per diffondere le idee. Ci vogliono tutte quelle TEDx. Allora, oltre al MAT, stiamo anche pensando già a una specie di MATx. E di questo stavo parlando con il mio amico. (Applausi) Grazie. Di questo stavo parlando con il mio amico Fabio, qualche mese fa. E lui diceva: "Beh, bisogna parlare con Francesco". E io: "Francesco chi?" "Papa Francesco!" "Addirittura Papa Francesco! Ma vuoi dire usare le chiese come musei?" Infatti. Credo che sia bello per tutti entrare in una chiesa. Dalla luce riverberante della città dentro quello spazio buio e silenzioso, dove la frenesia si ferma. Ma oltre a poter salutare il Dio Padre e i suoi Santi, se volete, o riflettere sulla vita dopo la morte, perché non potersi fermare davanti a un'opera, a una meraviglia che ci fa riflettere sulla vita di oggi? Perché non dedicare un altare alla nostra casa comune, come lo stesso Papa Francesco chiama questo indissolubile intreccio tra natura e uomo? Grazie. (Applausi) Immaginate di essere seduti su una sedia, in silenzio. Dall'altra parte del tavolo, di fronte a voi, c'è un importante investitore: vi guarda, vi scruta, è lì per valutare quanto valete e quanto vale quello che avete fatto. Dopo i convenevoli, vi fissa dritto negli occhi e vi chiede: "Perché fai questo? Cosa ti ha spinto a fare impresa?". Io non mi ero mai posto questa domanda, e sinceramente non avevo la più pallida idea di cosa rispondere. Ma quasi come se non potessi contenerle, alcune parole uscirono dalla mia bocca: "La cena di Natale". Al che immaginate la sua faccia: mi guardò, più o meno, come si farebbe con un alieno. Ma io continuai: "La cena di Natale. Una bella cena nel periodo natalizio, con tutte le componenti dell'azienda e le famiglie. Un momento di gioia e di serenità. È questa prospettiva che, tutti i giorni, mi spinge a fare quello che faccio. È strano?" Lui ci mette un po' a riprendersi, e poi mi dice: "Mi hai stupito, perché quasi tutti mi rispondono, per fare soldi, e per farne fare tanti anche a te". Oggi siamo tutti ammaliati dal modello imprenditoriale statunitense, quello che ci racconta di tre nerd che programmano in un garage e guadagnano centinaia di milioni di dollari in un solo anno. Questo modo di fare impresa, che spesso coincide con fare profitto, utilizza qualsiasi mezzo pur di raggiungerlo. Ma questa non è la giusta fonte di ispirazione. Non può e non deve esserlo. Sapete cos'è che mi spaventa, del futuro? Mi spaventa esattamente questa visione che ha come unico scopo quello di fare soldi. E mi spaventa, drammaticamente, la possibilità che alcuni giovani possano porsi questo come unico obiettivo. Oggi nel mondo si parla molto di start up, di grandi exit e di profitti da capogiro; ma si parla troppo poco spesso di quelli che sono i fallimenti. Che sono tantissimi: basti pensare che il tasso di fallimento di una start up, ovunque voi lo calcoliate nel mondo, è di circa il 96 per cento. E questo che cosa significa? Significa che nove su dieci non raggiungono il terzo anno di attività. Fare start up è una cosa meravigliosa, sì: ci dà la possibilità di creare qualcosa dal nulla; ma allo stesso tempo, è estremamente faticosa e drammaticamente difficile. Queste statistiche non mentono. Sulla frontiera dell'innovazione non si vive tanto bene, è un posto ostile. Nonostante tutto però, c'è qualcuno che accecato dal profitto mette in piedi operazioni finanziarie che hanno come unico scopo il suo personale guadagno. E in questo modo, tutto si rovescia: la forma diventa sostanza, e il prodotto che viene venduto e scambiato, molto spesso, è la startup stessa. Termini che provengono dagli Stati Uniti, come "elevator pitch", i vari round di investimento, pre-seed, seed, round, ormai sono entrati nel nostro gergo. Queste sono metodologie e approcci estremamente importanti, che bisogna conoscere e studiare e vanno capiti bene. Ma vanno, soprattutto, considerati per quello che sono: strumenti. Qualcuno invece, anche in Italia, ormai ne subisce il fascino fino a farli diventare obiettivi. Ma noi siamo italiani, livornesi e italiani. La nostra cultura e la nostra imprenditoria, da sempre hanno valori, a mio avviso, non negoziabili. La nostra stella polare dev'essere generare valore, non profitto. In questo noi siamo fortunati, perché viviamo in un paese dove vi sono tracce di valore ovunque. Abbiamo tracce, sotto forma di cultura, ovunque. Le nostre città ne sono piene, la nostra storia ne è colma. Se poi - mi posso permettere anche di dire che non siamo per niente a digiuno di innovazione e creatività. D'altronde viviamo sulla stessa terra che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Dante Alighieri, Caravaggio, Fermi e mille altri, fino ad arrivare ai giorni nostri. E poi, diciamocelo, siamo molto bravi a fare le cose belle, e questo è vero da sempre. Lo facciamo da millenni. Perché, è la storia a dircelo, il resto del mondo a ricordarcelo, non dobbiamo mai dimenticarci che siamo amati nel mondo proprio per queste caratteristiche: il nostro valore sta nella qualità, non nella velocità. Sta nella concretezza, non nell'effimero. Oggi siamo il settimo Paese manifatturiero al mondo, il secondo in Europa dopo la Germania. E allo stesso tempo, deteniamo il maggior numero di siti "Patrimonio dell'umanità" per l'UNESCO. È questo, quello che siamo. Non a caso noi eravamo startupper prima che la parola start up entrasse nel nostro vocabolario. Quando si parla di fare impresa, non siamo secondi a nessuno. Enzo Ferrari, Giovanni Battista Pirelli, Pietro Ferrero, Ferruccio Lamborghini. Questi sono solo alcuni nomi di meccanici, contadini e pasticceri che hanno creato aziende in grado di generare valore, dare posti di lavoro, rialzare l'Italia del dopoguerra e lanciarla a livello internazionale pur restando ancorati al territorio che li ha partoriti. Hanno fatto questo quando non esisteva quasi nulla. Le uniche opzioni erano: la fabbrica; i campi; o il mare. Non esisteva la rete, non c'era - non era neanche immaginabile la condivisione con il mondo che viviamo oggi. Eppure l'hanno fatto, hanno creato tutto senza conoscere nulla. E questo perché, molto spesso, per accendere lo spirito imprenditoriale non serve chissà cosa. A volte basta solo una scintilla. Io la mia scintilla la ricordo come se fosse ieri. Era il 13 gennaio 2009, quando durante l'inaugurazione del laboratorio di robotica marina allo Scoglio della Regina, qui a Livorno, durante il suo discorso il professor Dario disse una frase che cambiò per sempre qualcosa in me. Indicando i giovani tesisti e dottorandi, disse: "Il lavoro può essere creato, deve essere creato. E chi se non voi, in questo Paese, ha il dovere di creare posti di lavoro?" Voi ci avete mai pensato in questi termini? Avete mai avuto la consapevolezza di poter creare lavoro, e non solo cercare lavoro? Io no. Fino a quel momento no, non ci avevo mai pensato, Molto probabilmente perché, come molti di voi, sono nato e cresciuto in una città che mi ha formato su assunti ben chiari. E fare impresa, sicuramente, non è uno dei punti in agenda della maggior parte dei giovani livornesi. E questo è un nodo cruciale, perché questo tipo di barriere vanno abbattute. Quel martedì, invece, decisi di cimentarmi in una sfida che per me sembrava impossibile. Impossibile perché, si sa, far queste cose a Livorno è impossibile. Ed è vero, probabilmente è vero che è impossibile; è impossibile a meno che, però, non ti butti a capofitto nello studio, nell'approfondimento di tematiche che magari, per te, sono molto lontane. Per me, per esempio, economia, finanza, Business Planning, gestione d'impresa, erano parole quasi vuote. Ma cercai di farle mie, col contributo fondamentale di quello che poi divenne il mio primo socio, che invece aveva una formazione economica; e fu in quel momento preciso, quando mettemmo a fattor comune le nostre competenze complementari, che inconsapevolmente gettammo le basi per quello che, di lì a poco, divenne il nostro team. E con l'ingresso di un terzo socio, che dette basi finanziarie all'idea, decidemmo di fare impresa in Italia, a Livorno. Chiedete a chiunque conoscete: sono abbastanza sicuro che vi dirà che oggi, fare impresa in Italia, a Livorno, è da pazzi. E questo è ancor più vero se per farlo lasci un lavoro sicuro mentre tua moglie è incinta del vostro primo figlio e avete acceso un mutuo per ristrutturare casa. Immaginate cosa passa nella testa delle persone a cui voglio più bene quando decisi di togliere qualsiasi rete di sicurezza e gettarmi nell'ignoto per fondare un'azienda tecnologica nella città che amo, ma che da decenni vive un periodo di profonda crisi. Non è stato facile, non ci è voluto poco impegno, poca forza di volontà. La strada è sempre stata in salita, e con il tempo le salite, indovinate un po', sono sempre solo aumentate. E io mi dicevo: ma sarà per questo che si dice "fare impresa", e non "fare una passeggiata di salute". Aprire un'azienda tecnologica, avviare una startup tecnologica in Italia è certamente più dura che altrove; ma la facilità, a mio avviso, non può essere presa come parametro di scelta. Perché fare impresa significa dare il contributo a un territorio, alle persone che lo vivono. Significa decidere di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico di una città. Perché quindi farlo in un luogo nel quale noi abbiamo legami, solo perché è più facile o perché ci sono gli incentivi? Fare impresa significa dare tutto se stesso. Significa cimentarsi in qualcosa di più grande di noi. Significa decidere di non fare questo percorso da soli. Significa che, nella scelta tra l'uovo oggi e la gallina domani, tu punti tutto sul pollaio che, se tutto andrà bene, costruirai e popolerai tra qualche anno. Se ti fermi a paragonare questi obiettivi con la lunghezza di una vita, ben presto ti rendi conto che il tempo è troppo poco. Io, ad esempio, qualche giorno fa passeggiavo sul mare con mia moglie Bianca e mio figlio Michele. E guardandolo giocare con un legnetto e qualche sasso, per la prima volta mi sono sentito in ritardo. In ritardo perché ha già quasi tre anni e tra poco più di 15 diventerà maggiorenne, e la sua generazione si affaccerà sul mondo. Allora mi sono chiesto: potrà essere la mia startup, tra 15 anni, mi auguro, un'azienda consolidata ad attrarre le nuove generazioni? Potrà essere l'esempio che siamo stati in grado di dare a stimolare la loro creatività e a dar loro coraggio? Io ci spero, e mi pongo questi come obiettivi. D'altronde basta volerlo, oggi, nel mondo. Oggi, nel mondo - insomma, sicuramente in Italia - tutti sono convinti, o si stanno convincendo, del fatto che l'innovazione e l'intraprendenza dei giovani possano essere una soluzione per risollevare questo Paese, questa città. Io ne sono fortemente convinto. E questo cambiamento culturale, però, necessita di tempo. State pur certi che vi diranno che se non sei "figlio di" non hai alcuna speranza. Vi diranno che l'Italia non è un paese per giovani. Vi diranno che certe cose si fanno solo in America. Vi diranno, soprattutto, che non conta la tua conoscenza ma contano solo le conoscenze. Le uniche cose che contano sono la qualità del progetto e le motivazioni che vi spingono. Il progetto deve essere di livello assoluto, e le motivazioni non devono mai farvi cedere di fronte alle difficoltà. Su questi spunti, ad esempio, io e il mio team abbiamo trovato i fondi per iniziare. Abbiamo riportato in Italia dei cervelli dall'estero. Stiamo dando lavoro a sei persone. E tra esattamente dieci giorni, dopo tre anni di sacrifici lanceremo sul mercato il nostro primo prodotto: un prodotto tecnologico, un prodotto innovativo e completamente "Made in Italy". E vi assicuro che noi non siamo speciali. Certo, non tutti possono fare tutto: non voglio che passi il messaggio che con l'impegno uno può fare qualsiasi cosa. L'impegno è fondamentale, ma ci sono altre variabili fondamentali: la cultura, il talento, l'istinto e tanto altro della singola persona fanno la vera differenza. Ma questo non deve abbatterci, non deve scoraggiarci: sottolinea una volta in più l'importanza di costruire un team, e far sì che questo sia coeso, e contenga al proprio interno tutte le caratteristiche per poter affrontare le sfide. L'unico segreto, se di segreto si può parlare, è quello di seguire sempre le proprie attitudini e passioni. Ciò che ci fa bruciare un fuoco nel petto, che non ci fa sentire la stanchezza, che ci fa correre dritti verso i nostri obiettivi. E poi cosa succede in questa specie di trance? Non hai il tempo di pensare a cosa tu stia facendo e a cosa tu ti stia accingendo a diventare. Un po' qualcosa cambia, e il mondo intorno a te inizia a esserne consapevole. E anche tu [intuisci] qualcosa: ma poi ci sono degli episodi. Questo momento di consapevolezza, per me, è coinciso con l'ultimo aneddoto che voglio raccontarvi. Quand'è che ho capito che cosa stavo facendo? Quand'è che ho realizzato che cosa ho costruito in questi anni? Di fronte a un importante investitore? È la cornice perfetta, no? "La mia startup che viene scelta da un'importante fondo d'investimento e da una multinazionale che crede e investe in una scommessa tutta livornese. Ed è lì, a quel tavolo, tra giacche, cravatte, strette di mano che ho realizzato di essere diventato un imprenditore". No, non andò così. Questa sembra quasi la trama di un film, no? In realtà il mio momento di consapevolezza ha coinciso con un altro tavolo. Questa volta, però, da una parte c'era un pediatra, il pediatra che stavamo scegliendo per nostro figlio; e dall'altra ci siamo io e mia moglie. Il medico ci ha fatto delle domande per compilare le anagrafiche dei genitori. A un certo punto fa la domanda: "Professione del padre?" E io non so cosa rispondere. Quindi sono lì che cerco le parole giuste e cerco di fare una sintesi. Quando invece mia moglie risponde di getto, e mi lascia di sasso: "imprenditore." "Imprenditore, no? Imprenditore!" Io?! Ho scoperto di essere diventato un imprenditore dal pediatra. (Risate) Ho deciso di diventarlo nella mia città che è anche la vostra, Livorno, che è subito fuori di qui. Che è pronta ad accogliere i vostri sogni, e rivivere nelle vostre speranze. Gettate sempre lo sguardo oltre l'orizzonte, tuffatevi nelle vostre idee, fatevi prendere dalle vostre idee. Seguitele, fate di tutto per seguire i vostri sogni; ma restate sempre con i piedi ben piantati nella nostra terra salmastrosa. Che, vi assicuro, può essere l'orizzonte più sconfinato del mondo. Se anche dentro di voi, da qualche parte, c'è una fiammella accesa, fatela divampare. E uscite da questo splendido teatro con la consapevolezza che volerlo è il primo passo per riuscirci. Coltivate sempre le vostre speranze, e siate coraggiosi. (Applausi) Trascrizione: Isabella Boux (musica classica) CRISPR-Cas. Cos'è? Una patatina fritta? No. CRISPS-Cas è una nuova tecnologia per modificare il DNA. Chi ha sentito già parlare di modifica del DNA? Gli scienziati riscrivono il genoma del moscerino della frutta. E quando va bene è solo il moscerino della futta. Introdotto nuovo gene nella soia. Modificato il mais da coltura. Eh... giusto, giusto! Gli OGM: organismi geneticamente modificati. Si può già fare. Quindi di cosa stiamo parlando? Dov'è la novità di CRISPR-Cas? CRISPR-Cas ha in sè la promessa di una rivoluzione. Une rivoluzione tale che CRISPS-Cas è stata nominata innovazione dell'anno 2015 dalla rivista scientifica Science. Una rivoluzione tale per cui due colossi universitari americani si sono dati battaglie legali molto aspre fino a letteralmente due giorni fa per la proprietà intellettuale. Una rivoluzione tale, che gli scienziati che sono sì dei visionari, ma sono anche degli scettici cronici per deformazione professionale, sono stati travolti da una "CRISPR-craze", cioè un'ondata di intenso entusiasmo. Dov'è la potenza dirompente di CRISPS-Cas? Sta nel fatto che è una teconologia semplice, veloce ed economica. Le tre chiavi di un grande successo quindi. Come funziona CRISPR-Cas? Funziona un po' come un kit di "taglia e cuci" per riscrivere il DNA. La prima componente fondamentale è Cas9. Una proteina, specificamente un enzima, che taglia il DNA. Cas9 sono quindi le nostre "forbici molecolari". Queste forbici devono però essere portate nel punto giusto del DNA da tagliare. Pensate che il genoma umano ha 3 miliardi di basi. È come dire che è un manuale di istruzioni da 3 miliardi di caratteri. E le nostre forbici molecolari Cas9 devono trovare il pezzo giusto di DNA su tre miliardi di caratteri e lo fa utilizzando una stringa di soli 20 nucleotidi, soli 20 caratteri, per riconoscere fra 3 miliardi il punto preciso da tagliare. Sono numeri che sembrano importanti, ma non so quanto ci dicano. Allora pensiamo ad una piscina olimpionica piena di palline da golf colorate. Immaginiamo di voler trovare la pallina da golf del colore che vogliamo noi in mezzo a questa piscina. È un'impresa, giusto? Adesso immaginate piene di palline colorate tutte diverse. CRISPR-Cas riuscirà nell'impresa di trovare la pallina colorata del colore che volete voi. Come fa? E qui è la differenza rispetto alle tecnologie precedenti. CRSIPR-Cas utilizza un RNA guida. Cos'è un RNA guida? Cos'è un RNA? L'RNA è una molecola molto simile al DNA che ha la proprietà di appaiarsi al DNA di sequenza complementare. Quindi l'RNA guida trova il DNA di sequenza complementare, porta lì Cas9 e lì avverrà il taglio, la modifica. Questo blob è Cas9. L'RNA guida ha agganciato Cas9 e in rosso adesso apparirà la sequenza di 20 caratteri che si appaieranno al DNA da tagliare. Cosa succede? Abbiamo il nostro kit "taglia e cuci": Cas9 e RNA guida. Questo complesso molecolare o kit "taglia e cuci" scansiona in lungo e in largo il DNA, si aggancia al riconoscimento del RNA al DNA. Avete visto che Cas9 srotola la doppia elica del DNA come fosse una cerniera lampo. Riconoscimento perfetto! Zac! Zac! Le forbici molecolari hanno tagliato la doppia elica del DNA, il doppio filamento. Se adesso noi volessimo cambiare sequenza di DNA da tagliare, sequenza genica da modificare, cosa dovremmo fare? È semplicissimo. Dovremmo semplicemente cambiare la sequenza dell'RNA guida, che è un'operazione al limite del banale. È semplice da disegnare e poi è anche materialmente molto semplice da ottenere, da sintetizzare, produrre in grandi quantità. Tant'è che un RNA guida costa poche decine di euro spedizione inclusa. E questa è già una manna dal cielo per noi ricercatori perchè ci ha accorciato i tempi degli esperimenti da svariati mesi a poche settimane. Abbiamo fatto il taglio. E chi ricuce? Ci sono vari meccanismi che la cellula utilizzerà per ricucire il DNA. Quest parte infatti la facciamo fare alla cellula. Il meccanismo che più ci interessa dal punto di vista delle applicazioni cliniche, quindi delle terapie sull'uomo, è un meccanismo che potemmo definire del DNA "toppa". Questo DNA "toppa" può essere fornito da noi, dall'esterno. Si attiva l'allarme. Pechè ci sono questi due filamenti del DNA fluttuanti. È una cosa gravissima per la cellula. Panico! Allarme rosso! Arriva il DNA "toppa" che noi forniamo dall'esterno che vedete è appicicoso ai lati, è complementare alla sequenza del DNA tagliato, ma nel mezzo c'è una sequenza di DNA che vogliamo noi, come la vogliamo noi, disegnata da noi. Per esempio, è la sequenza di un gene sano messa al posto di un gene malato che abbiamo tagliato con CRISPR-Cas precedentemente. Quindi vedete cosa abbiamo fatto? Abbiamo riscritto il DNA nel punto giusto, dove volevamo noi. A questo punto gli scienziati in tutto il mondo sono a lavoro in maniera febbrile per ottimizzare quetso sistema. Stanno cercando altri sistemi CRISPR-Cas, migliorando quello che c'è già. Stanno cercando di renderlo ancora più preciso, o anche di migliorare un primo passaggio essenziale. Infatti se ci pensate questo pacchetto di modifica Cas9 "forbici molecolari", RNA guida e DNA "toppa" in qualche modo devono entrare nella cellula. E magari non in tutte le cellule dell'organismo, ma soltanto in quelle del cervello, soltanto in quelle del fegato, soltanto in quelle del cuore. O solo nelle cellule malate e non in quelle sane. E come si fa? Questo primo passaggio si chiama delivery, cioè cosegna. Non è un problema esclusivo di CRISPR-Cas. È un passagio necessario per tutti i tipi di modifica genica. Infatti il delivery è un processo studiato da decenni per esempio per la terapia genica. Uno dei pionieri del delivery è un italiano, Luigi Naldini, che lavora all'Istituto Telethon del San Raffaele di Milano con i suoi collaboratori e allievi. Cosa hanno fatto questi scienziati? Hanno utilizzato per il delivery di materiale genetico nelle cellule un altro aggeggino che va maneggiato con grande cura. Cioè il virus dell'HIV. Cos'hanno fatto questi scienziati? Hanno preso il virus dell'HIV e l'hanno completamente svuotato del suo potenziale patogeno, della sua possibilità di generare la malattia. E cos'hanno fatto con questo nuovo virus di design completemante sicuro? L'hanno riempito del materiale genetico che serve ad esempio a curare delle malattie ereditarie infantili ottenendo fra l'altro un successo stratosferico. E quindi noi poissiamo immaginare di riempire questo virus ristrutturato dell'HIV o qualunque alto virus con caratteritiche leggermente diverse, con il nostro pacchetto "taglia e cuci": Cas9 "forbici molecolari", RNA guida e DNA "toppa". Pacchetto cosegnato, delivery accettata. Come vedete CRISPR-Cas ci dà un potere enorme. Cioè il potere di poter modificare praticamente qualunque organismo vivente con applicazioni come abbiamo accennato di tipo terapeutico ma anche con ricadute per esempio in campo agro-industriale. Praticamente qualunque cosa che noi otteniamo per via biotecnologica può essere migliorata attraverso l'uso di CRISPR-Cas. Per esempio dall yogurt che mangiamo la mattina, che fra l'alto CRISPR-Cas ha queste origini, è nato così, nell'industria casearia, fino alle vitamine che prendiamo dopo lo yogurt che abbiamo magiato la mattina, alla produzione di farmaci come l'insulina per le persone che hanno il diabete, o alla produzione di enzimi per fare il bucato più bianco. Con questo enorme potere vengono però anche delle enormi responsabilità ovviamente. Ci sono ansie, paure, dubbi, preoccupazioni da parte dell'opinione pubblica, che sono soprattuto incentrate sulla possibilità di modificare gli embrioni. Perchè? Perchè modificando gli embrioni non si modifica solo l'individuo che nascerà da quall'embrione, ma questa modifica è anche trasmissibile alla progenie. Quindi si modifica questo individuo, i suoi figli, i figli dei figli, i figli dei figli dei figli. Abbiamo detto che CRISPR-Cas è molto preciso. Ma non e infallibile. E quindi oltre alla mutazione che noi abbiamo introdotto volutamente finiremmo per introdurre anche altre mutazioni non intenzionali e non sappiamo qali siano gli effetti a lungo termine di queste mutazioni sulla salute di quell'individuo e sulla salute dei suoi figli dei flgli dei figli, dei figli dei figli dei figli. Cosa vuol dire? Che non dovremmo modificare gli embrioni? Dovremmo vietarlo a priori? Il mio perere è no. E non è solo il parere mio, ma anche di una comunità ben nutrita. Perchè in alcuni casi CRISPR-Cas, la modifica degli embrioni atraverso CRISPR-Cas o qualunque altre tecnica di gene editing è l'unica possibilità. E dobbiamo vederla come un'opportunità che ha dei rischi e dei benefici. E secondo me alcune volte vale la pena correre dei rischi sei il beneficio è molto grande. Lasciatemi però sfatare un mito. Eugenetica. Cosi si intende per eugenetica? Lo leggerete sui giornali se non l'avete già fatto. Cioè la possibilità di cambiare caratteristiche fisiche un po' superflue. Non so, come, il colore dei capelli, degli occhi, della pelle, l'intelligenza, la forza fisica. È fantascienza. Perchè? Uno, perchè molti geni controllano ognuna di queste caratteristiche. E due, non sappiamo quali sono al momento. Quindi oggi parlare di eugenetica è come parlare degli unicorni. Possiamo farlo per passatempo ma forse dovremmo concentrarci e parlare di altri temi perchè ce ne sono tanti e sono più pressanti e più realistici. Oviamente questo dibattito secondo me dovrebbe coinvolgere tutta la società. Se ci pensate ognuno di voi è un finanziatore della scienza attraverso le tasse che pagate. Quindi quello che la scienza fa vi riguarda come fruitori e come mandatari. Voglio lasciarvi con un'ultima riflessione. Per partecipare in maniera consapevole e costruttiva ad un dibattito occorre essere informati e in questo caso particolare dobbiamo saper scegliere bene le fonti da cui noi attingiamo le nostre informazioni. Gli scienziati, i ricercatori, non sono star, prime donne, lupi solitari, predicatori eremiti, geni incompresi. No. Quindi dobbiamo cercare di selezionare bene da chi prendiamo le nostre informazioni e facciamolo. Altrimenti CRISPR-Cas rimarrà una patatina fritta. Grazie mille. (applausi dal pubblico) Dal pesce al filosofo. Questo è un bellissimo libro di Homer Smith, pubblicato a Boston nei primi anni '50. Homer Smith è stato un grande fisiologo. La maggior parte delle cose che noi pensiamo di scoprire in laboratorio si trova nei suoi libri, uno più bello dell'altro. In questo c'è scritto che ‘ciascuno di noi non è quello che mangia, ma è quello che il suo rene è capace di conservare’. A cosa servono i reni? A produrre urina, direte voi. Giusto. Ma il rene ha tante altre funzioni ancora. È per il rene che noi viviamo qui, a dispetto dell'ambiente. A noi sembra normale di vivere sulla Terra. Ma la Terra è ostile alla vita, almeno lo era, e per certi versi lo è ancora. Noi siamo fatti per due terzi di acqua. Le nostre cellule sono immerse in un fluido che ha e deve avere una composizione ben precisa. Ecco, la funzione principale del rene è proprio questa: di mantenere la composizione del fluido che bagna le cellule precisa. Basta un poco più di sodio, Na+, o un po' meno, perché il cervello ne soffra. E il potassio? Se il potassio aumenta, si ferma il cuore. Non preoccupatevi. C’è il vostro rene, e voi non lo sapete neppure. È il rene che ci dà la capacità di eccedere. Il rene poi sa, straordinariamente, eliminare tutto quello che è in eccesso. Noi possiamo prendere quanto c’è in eccesso - acqua e sale, per esempio - e il rene elimina ciò che non serve. E lo fa minuto per minuto con una precisione che nessuna bilancia, di nessun farmacista, sarebbe in grado di fare. È il rene quindi che ci permette di riuscire a superare il superfluo. Ma se il rene smette di funzionare improvvisamente, noi moriamo nel giro di pochi giorni. È perché le sostanze di scarto che noi ogni giorno produciamo sono tossiche. Ma il rene si adatta anche molto bene al danno. Possiamo anche avere una riduzione della funzione del rene fino all’80 - 85% e stare ancora abbastanza bene. E dopo? C'è la dialisi. Ma la dialisi non sostituisce tutte le funzioni del rene. Non quella per esempio di contribuire a produrre globuli rossi attraverso l’eritropoietina. Né quella di proteggere le ossa con la vitamina D. Senza i reni saremmo un po' rachitici. Quante persone vivono con la dialisi? Circa 2 milioni di persone al mondo. E per loro spendiamo più di 1000 miliardi di dollari. Una cifra pazzesca, enorme. Le persone in dialisi sono soprattutto negli Stati Uniti, in Europa, in Giappone, in Australia. Il 90% dei dializzati è lì. Nell'altra parte del mondo, nei paesi emergenti, la dialisi è poca o nulla. Ma lì vivono 5 miliardi di persone. Per un certo verso, la dialisi è per i paesi ricchi. Fare in modo che questo non sia più così è stata una grande sfida per tutto il mondo e per tutti noi. Ed è stato questo l'impegno di tanti anni di ricerca. Ma come si arriva alla dialisi? Vi racconto una storia. Mario ha 50 anni, è sempre stato bene. Ad un certo punto fa la visita di leva, quando era giovane, e gli trovano del sangue nelle urine ma nessuno ci fa caso. Andando avanti negli anni sta sempre bene fino a che ad un certo punto, un bel giorno comincia a urinare tanto, anche di notte, e ha forti mal di testa. Non ne può più. Va in farmacia per prendere un analgesico e il farmacista gli prova la pressione. Ha 200 su 110. ‘Ma come è possibile?’, fa lui, ‘Ho sempre avuto la pressione normale!’. Il farmacista lo invita ad andare al pronto soccorso. Va al pronto soccorso e gli fanno una serie di esami. Ha un’insufficienza renale grave, dicono i medici. E dopo due settimane va in dialisi. 4 ore al giorno, 3 giorni su 7, per tutte le settimane del mese, per tutti i mesi dell'anno. E sarà così fino a quando non ci sarà per lui un trapianto, un trapianto di rene. Questa è una storia un po’ come un'altra, di ipertensione, di diabete, che alla lunga danneggiano il rene. E quindi, si è pensato, quante persone possono avere una storia analoga? Sappiamo che il 10 % della popolazione mondiale ha qualche forma di danno renale che, se trascurata, progredirà nel tempo. Ed è quindi molto importante pensare a questo. Di solito sono persone che hanno proteine nelle urine, soprattutto albumina. E noi sappiamo dai nostri studi che l'albumina, anche se poca, presente nelle urine, prima o poi darà un danno al rene e poi anche al cuore. Per fortuna il rene però si può proteggere. Una bellissima notizia, che voglio condividere con voi. Ed è un cambiamento. Rispetto a prima, si pensava che ci fosse solo la dialisi, invece c'è la possibilità di proteggere il rene. Come? Con farmaci che abbassano la pressione e che fanno parte della categoria degli inibitori dell'enzima di conversione per l’angiotensina. Parolone molto difficile. Sono farmaci che vengono utilizzati, come si dice in gergo, antipertensivi e proteggono il rene dal deterioramento della funzione. Ma proteggono alla lunga anche il cuore dall'infarto e dallo scompenso. È partita proprio da qui, da Bergamo, questa ricerca che ha visto un grande sforzo collaborativo tra ricercatori, clinici dell'Istituto Mario Negri e del nostro ospedale. E da adesso questa terapia è usata in tutto il mondo. Anche negli Stati Uniti, che di solito vengono prima di noi. Come abbiamo fatto? (Applausi) Come abbiamo fatto a scoprire questa terapia che protegge il rene? Con l'aiuto degli animali. Senza topi e ratti non c'è progresso, si ferma la medicina. Bisogna che ne siamo consapevoli, che ognuno di noi lo sappia. Grazie a questi piccoli roditori abbiamo capito il rapporto che esiste tra la perdita della normale funzione del rene, il passaggio di albumina, che è tossico, e la presenza di infiammazione che è il primo stadio della malattia renale. Dal topo all'uomo, poi, il passaggio è stato breve. Quei farmaci che erano efficaci nell'animale sono stati efficacissimi nell'uomo. Se un paziente non viene trattato - la riga rossa - la sua funzione renale si deteriora nel tempo, si riduce, fino al punto che ha bisogno di dialisi o trapianto. Con i farmaci che abbiamo studiato e scoperto, la funzione renale viene mantenuta. Non si ha una riduzione della funzione renale, almeno per i primi 3 anni. E, cosa che non ci aspettavamo, la funzione renale addirittura migliora dopo 3 anni. Perché questo? Perché è una questione di cellule staminali. Con questi farmaci noi riusciamo a mantenere il patrimonio di cellule staminali che ciascuno di noi ha nel proprio rene. Ce ne sono dappertutto, le abbiamo in tutti gli organi. Le abbiamo trovate in tanti distretti. A Bergamo le abbiamo viste nel rene, le abbiamo studiate negli animali. Le abbiamo trovate lì e le abbiamo trovate anche nell'uomo. Le abbiamo isolate, come si dice in gergo. Le abbiamo caratterizzate. Abbiamo visto che cosa producevano. Abbiamo visto quale era il loro potenziale. Con i farmaci che proteggono il rene abbiamo mantenuto l'integrità di tutte queste cellule staminali. Il risultato è stato che si è fermata la progressione della malattia renale e il rene, giorno dopo giorno, si è riparato. Così la funzione renale è migliorata. Certo, per curare la malattia renale, per fermare la progressione della malattia renale bisogna partire presto. Dopo è troppo tardi. E come si fa? Basta un semplice esame delle urine. Basta vedere se abbiamo proteine e soprattutto albumina nelle urine. Se l'abbiamo, questo è un segnale. Bisogna intervenire. Ma quasi nessuno lo fa, alle urine non ci si pensa. C'è poca sensibilità per le malattie renali. Se voi pensate il rene è negletto, anche nel linguaggio popolare. Si dice ‘cuor di leone’ o ‘uno che ha fegato’ ma non c'è niente di simile per il rene. Nella Bibbia per un'infinità di volte si parla di sangue e di cuore ma di rene una sola volta. Quando Dio, per giudicare gli uomini, guarda i loro reni. Perché i reni erano considerati la sede del temperamento, delle emozioni e anche delle virtù. E poi via via nessuno più parla di reni nella letteratura fino a Shakespeare. Fine del 1500, "Le allegre comari di Windsor", terzo atto: Falstaff parla di reni e rivolgendosi a colui il quale pensa sia un gentiluomo, che è Master Brook, gli dice la sua disavventura. Falstaff si era nascosto in una cesta di panni sporchi che era stata buttata nel Tamigi, e rivolgendosi al gentiluomo dice (in inglese) ‘a man of my kidneys’. Letteralmente ‘oh uomo dei miei reni’. Cioè una persona come me, col mio temperamento e forse anche per la mia corporatura. Se non fosse per il rene, saremmo ancora negli stagni e saremmo pesci o ranocchi. È il rene che ci ha permesso di evolvere, e ha permesso a certi animali di lasciare gli oceani e i fiumi per vivere sulla Terra. Senza reni, qui sulla Terra, non ci sarebbero i filosofi. Grazie per la vostra attenzione. (Applausi) Gli ecosistemi hanno un'intelligenza acustica. Per tentare di capirlo, sto conducendo un progetto di ricerca, a lungo termine, che indaga l'elemento più rilevante che in una foresta densa giunge ai nostri sensi: il suono. Ho sempre avuto una specie di ossessione nel raccogliere i suoni dell'ambiente sin da quando, da giovanissimo, nelle campagne e nei boschi di Urbino, dove sono nato, passavo letteralmente nottate intere a registrare, aspettare, registrare il paesaggio sonoro perfetto. L'idea era quella di dare la possibilità ad altri di fare la stessa esperienza di meraviglia nell'ascolto dell'ambiente acustico. Oggi sono un compositore, sound designer, insegno musica elettroacustica e studio il mondo sonoro naturale da circa 15 anni, da quando ho fatto un'esperienza, nel febbraio 2002, in Amazzonia, in un'area dell'Amazzonia centrale, che confermava gran parte delle intuizioni [avute] fino a quel momento. Durante la registrazione di un "Dusk Chorus", il coro del crepuscolo, quel graduale momento di passaggio che sta tra il giorno e la notte che è generalmente molto attivo negli habitat naturali, ho capito che quell'ordine ed equilibrio che percepivo era il risultato tangibile di tutti i processi dell'ecosistema istante per istante. Attraverso i microfoni, molto sensibili, con cui stavo registrando ho ascoltato per tre ore consecutive le vocalizzazioni coordinate e interdipendenti delle varie specie che eseguivano una precisa partitura scritta probabilmente dall'evoluzione naturale, dalla selezione naturale, anzi, di 65 milioni di anni di evoluzione. Le centinaia di voci di questa polifonia erano attivate in prima istanza da luce, temperatura, umidità, in modo automatico, quasi; ma ogni individuo emetteva dei segnali acustici, dei segnali sonori con una precisa e specifica funzione vitale: nulla [era pronunciato] a caso. E questi segnali entravano in nicchie sonore frequenziali e temporali nell'arco delle 24 ore intere. Percepivo che quell'orologio era tuttavia un meccanismo fragilissimo, tanto più fragile quanto più alta era la biodiversità del sistema e dell'habitat in cui la canoa stava entrando. In tutto il pianeta, oggi, quel miracolo di sincronia bioacustica è in via di estinzione. (Suoni ambientali) [Frammenti di estinzione] [Il suono intelligente degli ecosistemi, rivelato.] La registrazione precedente a questo video, quello che sentivamo in sottofondo, è stata fatta in Amazzonia nel 2002. Se oggi andassimo nello stesso identico luogo, nella stessa stagione, nella stessa ora del giorno e con le stesse tecnologie, la registrazione probabilmente sarebbe già più povera e meno organizzata. Lasciatemi dire qualche dato sull'estinzione. Il tasso di estinzione presente è stato calcolato essere tra le 100 e le 1000 volte superiore all'estinzione di fondo, quella naturale. La IUCN - International Union for Conservation of Nature, l'organo deputato, pubblica dei dati abbastanza sconvolgenti: un ottavo degli uccelli, un quarto dei mammiferi e quasi la metà degli anfibi delle specie conosciute e monitorate è entrata nella lista rossa delle specie in estinzione. Le previsioni degli anni '90, che parlavano di 30.000, di un'ipotesi di 30.000 specie l'anno ovvero quattro specie ogni ora che vanno estinte, si sono rivelate corrette. È in atto una catastrofe silenziosa, assolutamente non trattata dai media. La vita sta globalmente collassando in quella che viene definita la sesta estinzione di massa, che questa volta è provocata dall'impatto - cosciente, direi - di una specie, homo sapiens, sulla biosfera. Deforestazione, inquinamento e specie invasive, come drivers, diciamo dell'estinzione, ma soprattutto i cambiamenti climatici che oggi si aggiungono, stanno modificando gli habitat naturali e li stanno impoverendo ad un livello molto ampio e velocizzato. La situazione è talmente grave che non c'è tempo di dimostrare, anche con il suono, che le cose stanno cambiando, come spesso mi viene chiesto: ma stai comparando le registrazioni tra il passato e il presente? Non sento questa esigenza, bensì un'esigenza diversa: quella di registrare il prima possibile, e in più luoghi possibili, frammenti di questo patrimonio sonoro immateriale. Il progetto "Fragments of extinction", già scritto nel 1998, sta registrando quindi interi cicli circadiani di 24 ore di registrazione continua in habitat molto specifici, quelli che hanno la più alta biodiversità, come priorità. L'area di interesse è quella intorno all'Equatore: 5 gradi sud e 5 gradi nord. Sappiamo che all'Equatore l'incidenza delle stagioni è minima e la durata di giorno e notte è uniforme da milioni di anni. Quindi i ritmi del paesaggio sonoro sono estremamente regolari, molto belli. All'interno di quest'area, la priorità va nelle foreste che sono primarie ovvero sono nel loro stato originario, intatte. E all'interno di queste aree la priorità va in foreste che sono ad oggi indisturbate, quindi non c'è nessun tipo di attività umana. Luoghi remoti. In questi ecosistemi remoti possiamo davvero ancora rintracciare la firma acustica dell'evoluzione. Ma appunto bisogna fare in fretta, per fissare a beneficio delle generazioni future l'impronta acustica di polifonie primordiali che si degraderanno velocemente. Il progetto "Fragments of extintion" è sempre stato nutrito, diciamo, dall'essere al crocevia tra varie discipline di ricerca e approcci: quello tecnologico, sulla registrazione 3D del suono; quindi le tecnologie più avanzate oggi disponibili; quello della scienza, l'analisi ecologica ed eco-acustica dei dati; l'arte, quindi la creazione, la realizzazione di sistemi per la fruizione museale, sistemi immersivi per l'ascolto museale e di documentari sonori tridimensionali. E l'impegno ambientalistico ovviamente, quello che permette di comunicare quello che sta accadendo attraverso un progetto interdisciplinare. Dunque questo progetto si confronta, ovviamente, con molte difficoltà: dal portare tutte queste tecnologie che vedete - nell'ultimo viaggio abbiamo fatto registrazioni di 24 ore con 38 canali aperti, quindi 38 tracce, 38 microfoni che vengono registrati contemporaneamente. Per dirvi la mole dei dati, [è] un terabyte e mezzo di dati portati a casa in tre settimane, sostanzialmente. E la difficoltà di far funzionare tutte queste tecnologie a batterie, nei luoghi dove l'energia elettrica si raggiunge raramente. E di doverle montare e installare in luoghi ovviamente non canonici, perché andiamo spesso in alto, per vari motivi. Fino a quelle della vita quotidiana, ovviamente, prima di tutte l'umidità, che arriva spesso al 95, a soglie vicino al 100%, e grande nemica delle tecnologie. In questo caso vedete - questa è una foto del 2008, eravamo in Repubblica Centrafricana. Qui il sistema è stato messo in modo automatico perché non si poteva stare in foresta, durante la notte, per il pericolo dell'attacco di elefanti che oggi vengono cacciati, come sappiamo, e quindi attaccano l'uomo. Ascoltiamo un piccolo frammento con due specie di scimmie e una di elefanti: lo spettro del suono grave. (Suoni ambientali) Voglio raccontarvi un ultimo episodio. Ci trovavamo in Amazzonia, in questa foto che vediamo, nel febbraio 2016, ed eravamo a diverse ore di canoa e poi di cammino per raggiungere un'area molto specifica della foresta primaria, indisturbata, e ho deciso di rimanere solo quella notte, a controllare le attrezzature proprio per impattare il meno possibile in questo habitat di questa registrazione di 24 ore che dovevamo fare. Bene, quando è arrivata la notte, buio quasi assoluto nel letto della foresta, ho avuto paura, ho avuto davvero paura. E dopo ore di, diciamo, lotta con me stesso per riuscire ad uscire fuori da questa impellenza di andarmene in un ambiente, ovviamente, anche quasi completamente sconosciuto alla scienza, e in cui mi sentivo un estraneo, è stato proprio l'ascolto a riconnettermi e a calmarmi, diciamo, ho ascoltato come non avevo mai ascoltato prima, ho sentito il flusso degli eventi, ho ascoltato il principio che teneva insieme le parti di questo sistema straordinario, che stava vivendo intorno a me. Ed è stato proprio appunto l'ascolto profondo a farmi in qualche modo riconnettere e a farmi passare la paura. Ascoltiamo un piccolo estratto di questa registrazione. (Suoni ambientali) Negli anni, da compositore che creava la musica, sono diventato colui che la cerca in natura, che la conserva e che eventualmente la ripropone. Non è stato facile rinunciare alla creatività, propria di quello che fa un musicista. Ma ho progettato, in questi anni, degli spazi immersivi per la fruizione dove è possibile ascoltare in perifonia sferica, quindi con una definizione mai tentata, ascoltare questi paesaggi sonori primordiali come fossimo in una macchina del tempo o in una strana sala da concerto - o in un tempio, se preferiamo. E se estendiamo ora questa visione alla generazione dei nostri nipoti, oppure dei loro figli, le registrazioni di cui stiamo parlando saranno l'unico modo di fare esperienza di quanto straordinaria e complessa era la biofonia del mondo naturale. Vi voglio lasciare con una domanda, che mi faccio spesso: questi luoghi, questi spazi, questi teatri ecoacustici potrebbero davvero diventare un mezzo per la riconnessione al mondo naturale, al servizio del cambio di paradigma che l'umanità dovrà fare obbligatoriamente, nei prossimi decenni? Grazie. (Applausi) Grazie. (Applausi) Buonasera a tutti. Quella che stiamo vivendo oggi tutti è un'esperienza. Lo è per voi e lo è soprattutto per noi che siamo da questa parte del palco, e aveva ragione Steve stamattina: è bello vedervi tutti in mutande. Per chi è da questa parte, l'idea è quella, in qualche modo, di lasciare il segno, di comunicare qualcosa, di coinvolgervi, di coinvolgere i vostri sensi, di regalare appunto un'esperienza. Ma come fare? Occorre capire cosa ci stimola nel ricordare un momento, un po' come quando si era bambini. Beh, da bambini è difficile ascoltare è più facile ricordando - è più facile ricordare una cosa con il vissuto e noi adulti non siamo tanto diversi, infatti l'esperienza è la migliore forma di apprendimento. Io e il mio team realizziamo installazioni immersive, interattive che hanno il compito di regalare un momento speciale alle persone, che hanno il compito di essere ricordate quando le persone tornano a casa. E nel fare questo ci siamo accorti che ci sono tre tipologie di situazioni chiave che caratterizzano questi momenti importanti. Noi tentiamo di toccarle tutte con la tecnologia. Non è facile, perché dipende dalla situazione, dai mezzi che abbiamo a disposizione, come per esempio questa presentazione. Qui ci sono io, ci siete voi e abbiamo questo schermo o forse no. Cerchiamo di attrarre con il diverso, con il difficile ed è difficile veramente trovare cose che ad oggi siano diverse da altre: tutti fanno qualcosa di diverso, tutti fanno qualcosa per essere originali però tutto si muove troppo in fretta. oggi, tutto è troppo veloce. E questo dal giorno alla notte. In verità cerchiamo scalpore, cerchiamo di stupire: però lo scalpore non è altro che la rottura di un equilibrio: è l'inaspettato in un momento di comfort. Ma perché è così? Perché il nostro cervello lavora per patterns. Interpreta tutto ciò che lo circonda, e per questo è elastico. È sensibile alla ripetitività del vissuto, riconosce ciò che ha già visto e questo da sempre perché è primordiale; conosco questa situazione, per cui è tutto ok. Quindi, ragioniamo per connessioni emotive prevedibili: quindi, da equilibrio c'è rottura e questo il più delle volte genera gioia dell'inaspettato. Però, per la rottura, serve qualcosa da rompere, serve appunto l'equilibrio. Questo, per esempio, è il ritmo visivo; e quella è la rottura. Quindi per noi la prima caratteristica è appunto lo scalpore; che però non sta in piedi, se non c'è il tempo e il ritmo. In studio da noi, lavoriamo di arti visive quindi il senso più importante, per noi, è la vista. Cerchiamo qualcosa di diverso, cerchiamo una rottura; e lo facciamo appunto con la tecnologia, che ci aiuta ad andare fuori dagli schemi. Ci aiuta con soluzioni, formule; e la prima cosa che ci siamo chiesti è, perché utilizzare una superficie bianca e piatta quando ci sono altre forme interessanti? Questa è una struttura in materiale povero. Ma immaginiamo per un attimo che sia un prodotto da presentare, o l'unveiling di un pezzo d'arte; oppure ancora, un monolite di marmo. Beh, in studio da noi è teneramente chiamata 'Monalita' ed è pensata come esempio per far capire come si possa raccontare attraverso la forma, perché di fatto questo può essere, potenzialmente, un nuovo livello di comunicazione. Beh, immaginate gli usi: immaginate, in un negozio, una borsetta che comunica con la propria pelle i vari materiali di cui è composta o i vari colori in cui è proposta; ma, anche un passo indietro, l'arredamento o ancora qualcosa di più grande. Noi un passo indietro l'abbiamo fatto e abbiamo pensato come lo schermo possa essere un limite, perché anche la luce deve essere incastrata all'interno di un bulbo, perché non può essere libera di essere disegnata sulle pareti. Può essere questo un modo di creare luce non convenzionale, diversa? Beh, si può. Ed è così che noi l'anno scorso abbiamo pensato e brevettato VEDO. Questo è un angolo del nostro studio, le pareti sono bianche e l'arredamento è bianco. Tutto accade in tempo reale con il soggetto. Il sistema è simile a quello che stiamo utilizzando oggi. Queste sono quelle che chiamiamo atmosfere immersive, pareti vive, fonti di luce diverse da quelle a cui siamo abituati. E gli spazi cambiano, viene rotto il limite spaziale. E tutto questo viene fatto con il controllo attraverso uno smartphone, attraverso un'App che mi permette di cambiare le atmosfere in base alle mie emozioni, in base a quello che voglio vivere in quel momento del mio ambiente. Quindi, parliamo di ambiente pulsante, parliamo di stimolazione dei sensi. Non ci sono più schermi: non è più una comunicazione tra persone e persone, ma è comunicazione tra persone e ambiente. Immaginatevi la lobby di un hotel: entro in hotel come visitatore, e l'ambiente intorno a me cambia a seconda della situazione, del tempo, dell'evento. Oppure l'esperienza con il cibo in un ristorante, dove mentre mangio qualcosa viene esaltato attraverso le pareti che mi circondano. E ancora musei, spazi piccoli come imbarcazioni, yacht fino a grandi spazi pubblici. Sono geometrie che comunicano, quindi perché avere il limite di questo schermo bianco, quando in verità abbiamo tutto questo? Questo è il coinvolgimento spaziale ed è il secondo punto. È esperienza immersiva, è architettura che cambia pelle, che esalta i concetti, che aumenta i miei sensi e il mio spazio, che comunica emozioni, fantasia. Questo è il teatro indoor più antico al mondo: ma immaginatevi una visita immersiva, immaginatevi di poter vedere attraverso la struttura come è concepito, di immergervi nella struttura dell'opera, vedere come è progettata, tutto tramite una tecnologia completamente nascosta. Immaginatevi di poterla esplorare... ... con un altro tipo di comunicazione. Un altro modo di penetrare gli ambienti che andiamo a visitare. Quindi non più dei chioschi che sono più simili a tablet datati ad oggi o mura di monitor che urlano gli sconti. La tecnologia ad oggi può essere molto di più in questo senso, può enfatizzare il valore delle cose... ...rivelando informazioni, può intrattenere in modo funzionale, può esaltarne la maestosità. Può simularne il passato, esponendo le sue stesse cicatrici. Ma tutto questo non ha valore senza un terzo elemento, probabilmente il più importante: l'emozione. Noi e i nostri sensi siamo al centro di tutto questo, tutto il resto è un'alchimia dei mezzi che raggiunge l'apice solo se noi, come maestri d'orchestra, stiamo attenti a bilanciarli tra di loro e che ci esprimiamo come esprimiamo le emozioni attraverso i sensi. Quindi il mezzo deve essere coerente con i contenuti. Beh, come qua, al TEDx, che racchiude e impacchetta gli interventi e le idee sotto un unico titolo, Planting the seeds, che non è altro che piantare il seme.. .. di ciò che nel futuro diventerà grande... ... e parte integrante di ciò che siamo. Grazie. (Applausi) (Applausi) Una caratteristica che ci contraddistingue in quanto esseri umani è il fatto che noi ci poniamo delle domande. Gli altri animali hanno istinti, percezione del territorio, ma noi siamo gli unici che non danno per scontato ciò che ci circonda. Noi ci poniamo delle domande ed eventualmente cerchiamo di cambiarlo. Io mi ritengo una persona fortunata: ho avuto una famiglia che mi ha supportato ho avuto la possibilità di studiare, di viaggiare, di fare un lavoro che mi piace e mi gratifica. Spesso ero nel posto giusto al momento giusto. Be', le persone che ricevono, come me, poi hanno voglia di dare. Peccato che questo è impossibile. Perché, quando cerchi di dare, in realtà ricevi molto di più. Questa è la favela di Paraisópolis, “città paradiso”, una delle più popolate di San Paolo, circa 100.000 abitanti. Nelle favelas non c'è acqua, non c'è corrente elettrica (tranne quella rubata ai quartieri vicini) però ci sono le scuole. E io ero in giro per una di quelle scuole con tanta voglia di dare, qualche anno fa. Lavoravo ad un progetto di Worldfund. Worldfund è un'organizzazione internazionale che mira a ridurre la povertà nell'America Latina tramite la qualità dell'educazione, quindi tramite gli insegnanti, le infrastrutture, arrivare agli studenti. E il mio compito era quello di raccontare a questi ragazzi che con l'educazione, con la scuola, si poteva ottenere un successo, si poteva ottenere un futuro diverso. La normalità per i ragazzi di Paraisópolis è la strada. Studiare significa sacrificio, significa convincere i genitori, i nonni, significa lavorare di notte per andare a scuola di giorno. L'ultimo giorno un gruppo di studenti mi si è avvicinato dopo il mio intervento e mi ha chiesto una foto. Una ragazza mi ha detto: “Ma tu davvero ci credi che io con la scuola posso cambiare il mio futuro?” “Sì, sì! Io davvero ci credo!” E lei mi ha detto: “Ma tu cosa stai facendo per contribuire al cambiamento che vorresti vedere nel mondo?” Io non sapevo rispondere. Ancora una volta, io volevo dare e avevo ricevuto. Avevo ricevuto uno specchio enorme davanti a me, uno specchio che mi chiedeva: “Qual è il cambiamento che tu vuoi vedere nel mondo? E, soprattutto, come pensi di contribuire?” Io questa domanda me la sono portata con me poi in giro come un regalo. Due anni dopo ero in Uganda. Collaboravo con Opportunity International. Opportunity si occupa di impact investing. Cos'è l'impact investing? Tradotto letteralmente “impact investing” significa “investire con un impatto”. Banale. Tutti gli investimenti hanno un impatto positivo o negativo. Tutte le azioni che facciamo hanno un impatto, volente o nolente. Ma impact investing significa investire con un duplice scopo: con uno scopo di rendimento finanziario e allo stesso tempo un impatto sociale. Una via di mezzo tra un investimento solo finanziario e la filantropia. Se io faccio un investimento solo finanziario, magari presto soldi a un'azienda o a qualcuno che poi me li ridarà con gli interessi. Il mio rendimento finanziario sono gli interessi. Se io invece faccio un investimento con impatto significa che io presto i soldi ad un'azienda o a qualcuno che mi ripagherà con gli interessi, ma mi interesso anche a qual è l'impatto sociale dell'investimento. Magari quell'azienda ha investito nel costruire una scuola. Una scuola in un posto dove non ce n'era una. E quindi l'impatto sociale sono i bambini che possono andare a scuola, l'aumento dell'alfabetizzazione nella zona, l'aumento dell'occupazione per chi ha costruito la scuola, per gli insegnanti, i bidelli… Ecco, impact investing è due piccioni con una fava. E l'impact investing mi dava delle risposte, perché il cambiamento che io vorrei vedere nel mondo è un mondo più giusto, un mondo più equo, un mondo in cui tutti possiamo vivere dignitosamente. E come potevo contribuire? Con l'impact investing: in quanto intermediario finanziario, l'intermediario finanziario niente altro è che un ponte, un ponte tra chi ha delle risorse (i risparmiatori) e chi ha bisogno di risorse, chi ha dei progetti, magari con un impatto. E cosa fa Opportunity International o tutte queste organizzazioni che fanno impact investing? Fanno esattamente questo: creano un circolo virtuoso che aiuta le persone più sfortunate ad uscire dal ciclo della povertà con le proprie forze. Finalmente qualcosa per cui vale la pena spendere il proprio tempo. L'impact investing è un concetto relativamente nuovo. Il nome impact investing nasce intorno agli anni 2000 e, come tutti i concetti nuovi, è difficile trovare statistiche su cui tutti siano d'accordo; è difficile trovare un'unica definizione, è difficile trovare un unico metodo di valutazione. Però, secondo me, è importante capire qual è l'entità di questo fenomeno. Se noi guardiamo il cerchio più grande, rappresenta tutti gli investimenti finanziari globali di tutto il mondo di tutte le cose, che siano con impatto o no. Stiamo parlando di centinaia di trilioni: Un terzo di quel cerchio, quindi più o meno 100 trilioni, sono gli investimenti fatti dai fondi pensione, dai fondi di investimento, dalle assicurazioni: praticamente i nostri risparmi. E come sono investiti questi 100 trilioni? Ecco, di questi 100 trilioni il10% sono investiti in obbligazioni governative con rendimenti negativi. Questo che c'entra con l’impact investing? C'entra, perché il puntino rosso, lo vedete? Non si vede il puntino rosso. Lo 0,1% è investito in impact investing. È un paradosso. Noi possiamo ottenere dei rendimenti finanziari e un impatto sociale e non lo facciamo. Noi siamo consapevoli che le nostre risorse sono la valuta che può cambiare il mondo e non lo sfruttiamo. Noi possiamo prendere due piccioni con una fava e ci accontentiamo di uno! Certo, queste statistiche magari non sono più complete, magari ci sono alcuni investimenti che hanno un impatto sociale che non sono inclusi. Magari ci sono alcuni di noi che non hanno proprio deciso di non investire con impatto, magari non lo sapevano. Però la cosa più importante in realtà è che c'è un 99,9% di risorse che possono essere portate verso l'impatto. Noi abbiamo 99.9 trilioni che possiamo investire in progetti che abbiano un impatto sociale. Nel 2015 le Nazioni Unite hanno pubblicato un documento con 17 obiettivi per eliminare la povertà, proteggere il nostro pianeta, dare benessere a tutti. Ma ci sono obiettivi tipo eliminare la fame nel mondo, tipo risolvere il problema dell'acqua ma anche la qualità dell’educazione, la pace, la giustizia. Be', le Nazioni Unite stimano che per raggiungere quegli obiettivi entro il 2030 abbiamo bisogno di 1,5 trilioni l'anno. Noi ne abbiamo 99,9 a disposizione. È una buona notizia, no? E allora cosa possiamo fare sul serio? Ogni operatore del mercato finanziario può fare una cosa diversa. I governi possono creare dei sistemi dove gli investimenti con impatto sociale possano funzionare, per esempio diminuire la fiscalità, cosa che sta succedendo. Gli intermediari finanziari si possono dotare di strutture che permettano di creare soluzioni di investimento con rendimenti finanziari e impatto sociale. Sta succedendo. E sta succedendo che l'impact investing raddoppia le cifre di anno in anno perché aumenta la domanda, soprattutto degli investitori istituzionali, e quindi ci sono soluzioni per investitori istituzionali. Ci sono meno soluzioni per gli investitori privati. E allora questo è quello che dobbiamo fare da investitori privati: dobbiamo creare la domanda. Dobbiamo domandarci e domandare agli intermediari finanziari, al consulente, alla banca, al promotore finanziario: “Qual è l'impatto del mio fondo pensione? Qual è l'impatto sociale del mio fondo di investimento?” Queste domande da sole sono piccole, ma insieme noi siamo 99,9 trilioni. E se l'intermediario finanziario ci dice: “Eh be', un attimo però, perché se lei vuole l'impatto sociale deve rinunciare a un po’ di rendimento finanziario.” Non è necessariamente vero. Ci sono statistiche che dicono che la maggior parte degli investimenti con impatto ha degli obiettivi di rendimento, ma anche dei rendimenti effettivi in linea con il mercato, e in più gli investimenti con impatto hanno un profilo di rischio completamente diverso da quello delle altre attività. Il che significa che nel vostro portafoglio creano più diversificazione e quindi meno rischio. E poi magari l'intermediario dice: “Almeno separiamo rendimenti finanziari dalla filantropia”. No, non necessariamente è vero. La filantropia è importantissima: non vogliamo sostituire la filantropia con l'impact investing. Però è vero che certe volte, quando manca lo spirito imprenditoriale, la filantropia ottiene dei risultati limitati. Se io ho 40 miliardi di euro e li distribuisco tra 40 miliardi di persone bisognose, ognuna di loro avrà 10 euro con cui mangerà per una settimana e poi tutto come prima. Se io quei 40 miliardi di euro li investo in infrastrutture, in educazione, creo un volano di ricchezza e cambio il mondo. Quella signora che vedete lì, quella così energetica, lei si chiama Betty Mulooki. Betty vive in Uganda, ha un marito disabile e tre figli. Betty è una cliente di impact investing: Betty ha ottenuto un prestito di 10 dollari con cui ha comprato delle attrezzature e dei semi di canna da zucchero. Il raccolto di Betty è andato bene. Quindi sta pagando gli interessi, pagando il debito e pagando la scuola per i suoi ragazzi, che avranno un'educazione e quindi un futuro diverso da quello di Betty. Betty sta rompendo il ciclo della povertà e Betty non ha bisogno della nostra carità, Betty ha bisogno di un’opportunità. Adesso io so come rispondere alla domanda della ragazza di San Paolo: “Come stai contribuendo al cambiamento che vorresti vedere nel mondo?” “Io sto aiutando Betty”. (Applausi) Quotidiano e straordinario. Io penso che normalmente questi due termini siano assolutamente contrapposti. Il primo è vissuto come un ostacolo fastidioso, un fastidio, quotidiano... quando ti svegli la mattina devi vestirti, devi metterti le scarpe, lavarti i denti, uscire, il quotidiano così noioso, così ripetitivo. Il secondo invece è come il liberarsi, l’astrarsi dai limiti, lo straordinario. Lo straordinario vola a mezz’aria si potrebbe dire, o qualche volta tenta di volare altissimo. Il quotidiano è banale, lo straordinario è sublime, è evento. Scherzando anche prima dicevo che c’è addirittura qualche università che ha fatto dell’evento una disciplina accademica, credendosi evidentemente Dio perché gli eventi, come fulmini, li crea… per chi crede in Dio, Dio, per chi non crede in Dio, la natura, più o meno si equivalgono. Io penso esattamente l’opposto, io penso che la via allo straordinario, perché tutti tendiamo allo straordinario, al bello... sentivo prima “il bello della chimica”, e mi ricordo quando studiavo con Geymonat, che ci raccontava di matematici che di fronte a delle formule esplicative, allo stesso livello esplicativo di problemi matematici, di analisi matematica, dicevano “quale scegli?” “la più bella”. E io trovo… questa è una delle ragioni per cui forse parliamo più col Politecnico che non con gli scienziati del “bello” umanistici... non tutti, alcuni sono molto bravi, ma normalmente insomma… Ma torno. Dicevo, la via dello straordinario passa attraverso la ricerca continua che affonda nell’ordinario, nel quotidiano. L’asperità del reale, la rugosità del reale, il suo non essere addomesticabile, del quotidiano è il terreno di sfida per ricercare il senso di quella parola impronunciabile ormai che è complessità. Complessità e straordinario si sono associate uccidendo il quotidiano, uccidendolo, lasciatemelo dire senza demagogia, in politica, Quindi restituire, secondo me, il peso della quotidianità, come elemento, come terreno di ricerca, è una delle cose importanti. Vi faccio un esempio che non vuole essere affatto moralistico né pietistico. Chiamateli attentati, chiamateli attentati alla vita umana, con i naufragi, migliaia di persone, sono fatti assolutamente straordinari, però noi, in qualche modo, giudicandoli con atteggiamenti personali, quindi diversi, li accettiamo, li subiamo e li accettiamo, li prendiamo come un fatto, un fatto straordinario. Però accade una cosa, io non so se accade anche a voi, ma l’ho visto accadere in altre persone, non solo in me, quindi non sono solamente io ipersensibile o matto, o con particolare tendenza pietistica: diventa insopportabile quando invece di vedere mille cadaveri si vede una scarpa, o si vede un giocattolo, per buttarla più sulla retorica, bagnato sulla spiaggia. Perché? Oppure in autostrada, vi è mai capitato? Purtroppo a me è capitato di vedere degli incidenti, e dici “è straordinario”, per certi aspetti è sensazionale, però poi ti prende un magone qui allo stomaco, quando vedi una scarpa per strada, la scarpa persa da chi è stato travolto in moto io vado in moto quindi ho molta paura di questo. Lì c’è il fatto eccezionale, ma quella scarpa ti fa sentire la quotidianità addosso e a quello non si resiste, scatta un meccanismo emozionale che è totalmente rimosso di fronte alla straordinarietà, invece, che viene attribuita al grande evento tragico, con condanne anche, per carità di Dio. E poi c’è un altro fatto, non so se vi siete accorti che quando vengono annunciate le grandi stragi, i grandi disastri… mille morti, poi si scopre che sono solamente cinquecento. Questo è declassato da straordinario a cronaca, per cui nelle comunicazioni diventa cronaca. Quella cronaca che, io non ho problemi, serve, serve per essere al corrente di quel che accade, ma spesso è la cronaca che uccide e appiattisce la realtà. Mi ricordo che da bambino vedevo le guerre in Vietnam, erano gli anni in cui accadeva, io avevo 13/14 anni, e c’era una tale quantità di notizie di cronaca che io non capivo assolutamente cosa stesse succedendo, e sfido chiunque a dimostrare l’inverso di quello che sta accadendo adesso. In realtà la cronaca, che è un declassamento dello straordinario, portato adesso a straordinario perché urlata anche la cronaca disvela come l’informazione esprime l’insignificanza della parola attualità. C’è una espressione bellissima di Spregelburd - lo citerò dopo brevemente a proposito di uno spettacolo - è un drammaturgo argentino che, nel presentare il testo che poi abbiamo messo in scena, "Panico", ha scritto una nota dicendo che l’attualità è la sorella scema della storia. Io la trovo una definizione formidabile. Cosa c’entra con il quotidiano e con lo straordinario? Beh, perché noi siamo mossi dall’una all’altra parte, salvo, e qui non è demagogia, mi sono posto questa domanda, sempre: io ho sentito alcune frasi espresse in superficie, sopra alla terra, in città... Poi mi sono domandato, senza giudizi politici né moralistici: "Le stesse parole espresse in metropolitana, quando la quotidianità è fatta di fatti molto concreti, di gente che ti urta, di odori, di facce, avrebbero lo stesso significato? Sarebbero pronunciabili?" E mi sono detto: no. E allora forse quel che succede nel nascosto, che è l’oggetto della ricerca, ti dice di più di quello che appare, e quando lo straordinario prende il posto anche di quello che appare scompare la realtà, scompare ogni elemento di ricerca, quello che ci unisce, e qui ritorno. Scienza e teatro hanno in comune proprio questa base di ricerca continua, ricerca infinita nella realtà, ma la realtà è il quotidiano. Io credo che anche le cose che ho sentito prima, affascinantissime, di chimica, giochino, giocano è un termine molto impegnativo, con la quotidianità, intesa come realtà difficile da ridurre a un modello esplicativo unico, ma con la quotidianità. Abbiamo in comune, teatro e scienza, la ricerca nella realtà, quella che quotidianamente si oppone a semplificazioni astratte, consolatorie, a certezze che crollano, i riferimenti ai muri sono fin troppo evidenti, ma va oltre, è una forma mentale di approccio, ecco perché non abbiamo fatto semplicemente spettacoli di teatro sulla scienza; abbiamo fatto pochissimo: abbiamo ospitato dei bellissimi spettacoli sulle biografie di grandi scienziati, o su fatti morali che implicavano un giudizio morale - Oppenheimer - ma quello che avremmo fatto poi, e l’abbiamo fatto anche col Politecnico, è stato quello di entrare nel linguaggio comune tra teatro e scienza, e nel sorprendere noi stessi per primi e poi gli altri che c’era una comunanza di approccio nei confronti della realtà che teneva saldi i piedi, e poi vi dirò perché cito la parola piedi, nel quotidiano. Se si dimentica il quotidiano, non c’è ricerca. C’è una bellissima cosa che mi diceva anche adesso chi ha parlato prima di me di chimica, c’è una piccola variante... quando sono stato al MIT dopo che abbiamo fatto Infinities col Politecnico, ho chiesto: “Ma come fate a mettere insieme gli scienziati che si occupano di cose diverse, l'interdisciplinarietà?” Dice: “Abbiamo una sola mensa, e mentre si mangia si torna al quotidiano e ci si dicono le cose che non si sanno, non quelle che si sanno." Nei congressi si vendono le cose che si sanno. Il teatro in qualche modo è una sola mensa in cui si ha la sfrontatezza non di capire, ma di guardare e di sentire, e di dire. Di condividere è ovvio, lo sappiamo tutti ma anche al cinema si condivide, questo è. Ritorno al quotidiano, il quotidiano si ribella alle scorciatoie ci sorprende, offende le certezze, perché le certezze sono sempre arroganti, scalfisce l’attualità, quella di cui parlavo prima. Il dettaglio, come avevo scritto in quelle piccole note che mi avete chiesto, fa il mondo. Le relazioni dei quotidiani - perché poi non c’è il quotidiano, ci sono i quotidiani: la scarpa che vedi nell’autostrada era di qualcuno, non era una scarpa astratta, non era parte dell’incidente, qualcuno l’aveva calzata, ci aveva fatto qualcosa nella vita, quindi "quel" quotidiano - sono il terreno della realtà e dell’ostinata ricerca oltre la superficie, quella che ci unisce, noi teatranti e voi ricercatori scientifici. Scienza e teatro hanno in comune il leggere nella realtà con la continua ricerca di frammenti. Questa è una cosa… non ho tempo per citarvi questa cosa. Dicevo prima: come si fa, io non sono per le commemorazioni, ma come si fa a ricordare il lavoro di Ronconi, quello che mi ha legato per 35 anni con lui? Lui ha sempre parlato di frammenti che ognuno si porta a casa e che poi si ricostruisce nella sua vita quotidiana; e non è che esce sapendone di più, esce avendo più domande da farsi. Se noi ci facessimo più domande che non darci delle risposte forse saremmo tutti scienziati, scienziati della vita anche, e delle scienze che regolano la vita sociale... non lo facciamo più. Programmare la straordinarietà, l’evento a tavolino è quanto di più lontano dalla vita si possa concepire, è straordinaria stupidità verso il reale che sfugge, è la morte dell’umanissima curiosità. Curiosità, un altro elemento che ci lega tantissimo, da noi è venuto spesso Morin, è venuto anche adesso a 95 anni, e ha detto: “bisogna guardare al mondo con gli occhi di un bambino e la responsabilità di un adulto”. Io credo che questo unisca gli scienziati. Io vedevo prima che chi ha parlato si divertiva, guardava con gli occhi del bambino e con la responsabilità di un adulto. Il teatro fa la stessa cosa. Ecco perché il Politecnico e Il Piccolo si sono incontrati. Nel quotidiano si manifestano i segni, gli stimoli a cogliere le relazioni improbabili: quando ci chiesero di collaborare ai 150 anni del Politecnico io - che ho l’ambizione di essere titolista, sarei felice di far quello di mestiere - proposi “150 anni di ricerche impossibili", "improbabili" - perché l’improbabile può diventare, il certo è morto. Quindi questo unisce, ma dovrebbe essere anche nel quotidiano, dovrebbe fare i conti col quotidiano. E qui vengo alla cosa che abbiamo fatto insieme: Infinities. Cinque paradossi sull’infinito che evidentemente trattavano di un argomento assolutamente straordinario, quasi indicibile, quasi impronunciabile per chi non sia un matematico che ci fa i conti e lo tratta come un numero, l’infinito, ma per tutti l’infinito è impronunciabile. La previsione è che noi avremmo avuto 400/500 spettatori, erano cinque paradossi sull’infinito, si partiva da Hilbert, Kant, il viaggio nel tempo. Vennero 40.000 persone. Ma sapete quale fu la cosa straordinaria? Non tanto il contenuto straordinario dell’infinito, ma l’incontro tra l’infinito e il quotidiano della gente. Questo trasformò quella cosa in una cosa straordinaria, perché la gente usciva… io ricordo il figlio di De Maio, De Maio era allora rettore, venne, mi abbracciò e mi disse “ti debbo tantissimo” “Adriano, abbiamo fatto insieme questo spettacolo” “No, perché mio figlio che ha 14 anni per la prima volta mi ha detto grazie”, e chi è padre sa che cosa vuol dire. E lo straordinario era diventato quello, non il contenuto straordinario dell’infinito, quindi io sono un grande esaltatore del quotidiano. In questi giorni c’è sul palcoscenico del Teatro Grassi “Elvira”, “Elvira” è un testo con la regia di Toni Servillo, “Elvira” sono le lezioni, sette lezioni che Jouvet tenne con Claudia, la studentessa, l’alunna della Scuola del Conservatorio di Parigi, per interpretare un personaggio misterioso come Elvira, nel Don Giovanni di Molière. C’è un passaggio sensazionale: per arrivare a quel sublime lei percorre tante strade, straordinarie, di competenza, di bravura, di ostentazione, di talento e Jouvet/Servillo dice: “no non è questo, è la fatica che ci devi mettere, è il sentimento”. Sapete che cosa succede a un certo punto? Che Claudia si leva le scarpe e a piedi nudi cammina sul palcoscenico, entra in scena sul palcoscenico. Quando i piedi nudi toccano la terra del palcoscenico lei comincia a prendere la strada del sublime, del mistero del Don Giovanni. Poi dietro di me c’è un’immagine, e con questo concludo questa sconsiderata considerazione sul quotidiano e sullo straordinario: questo è "Panico", quello di cui vi parlavo, questo testo di Spregelburd che aveva come tema una cosa assolutamente straordinaria, cioè il viaggio… l’interpretazione della realtà come una diagonale nel tempo e nello spazio. Ma non da film di fantascienza, ma da contemporaneità, nel senso che il concetto di tempo e di spazio cambia non solo per i ricercatori ma anche nella vita quotidiana, il cambiamento, la globalizzazione, tutte queste cose di cui abbiamo sentito parlare. Fu un successo strepitoso, si chiamava "Panico", e ovviamente non portava molto bene. Fu un successo strepitoso, e tutti scrissero, anche i critici e anche noi parlandone con Ronconi dicevamo “E certo che quella...”, vedete che il palcoscenico è in diagonale, no? "Perché è la rappresentazione scenica della diagonalità della vita, della diagonalità del contemporaneo, della trasversalità" si usa anche nella scienza, no? questo termine... e di questo eravamo assolutamente, onestamente convinti. Passarono una quindicina di giorni e parlando con Ronconi, - parlavamo tanto e lavoravamo…, parlavamo poco, scusate, e lavoravamo tanto - ci siamo detti: “Beh però hai visto, hai visto che hanno capito questo…” e lui mi confessò, e con questo chiudo. “Si è vero, rappresentava quello, la diagonalità della conoscenza, della realtà, ma sai perché ho fatto il palcoscenico in diagonale? Perché ero stufo che gli spettatori dello Strehler non vedessero i piedi degli attori.” Grazie. (Applausi) Buonasera, grazie mille per essere qui. Devo dire che sono un po' spaventata, perché dopo il delfino empatico, farsi 18 minuti di filosofia non è facile. Resistete alla tentazione di scappare, vi prometto che sarà interessante. Prima di venire qui, stavo discutendo il talk con una mia amica e le ho detto il titolo. Il titolo è "Intelligenza artificiale e design intelligente", e lei mi ha detto, scusa, ma l'empatia che c'entra? Due giorni dopo stavamo ancora discutendo sulla rilevanza o meno dell'empatia. Vi prometto che in 18 minuti ce la dovremmo fare oggi: ma se lo faccio bene, l'empatia sarà una delle ultime parole che pronuncio questo in questo talk, perché sarà parte della risposta a questa domanda: che cosa significa essere umani, se le macchine sono intelligenti? Una domanda un po' superficiale, semplice. In realtà, quello che è interessante in questa domanda, che è un po' nella descrizione di questo evento di oggi, è che in realtà è un po' tendenziosa, perché sembra assumere che le macchine siano intelligenti e che, se lo sono, sono intelligenti come gli esseri umani. In realtà il "se" in questa domanda ha una funzione fondamentale: dobbiamo domandarci se davvero le macchine siano intelligenti, e se lo sono che intelligenza hanno. Quindi io inizierò questo talk parlandovi un po' di che cos'è l'intelligenza artificiale, la definiamo; capire quali sono i rischi e le opportunità che questa tecnologia ci presenta, che dobbiamo evitare o cogliere. Poi capire come questi rischi, e queste opportunità, abbiano un impatto sugli esseri umani al giorno d'oggi. Quando si parla di intelligenza artificiale le posizioni sono diversissime, abbiamo un range ampissimo. Da una parte troviamo quelli che dicono: "Ah no, l'intelligenza artificiale è fantastica, ci farà superare i limiti biologici, potremo vivere per sempre, potremo diventare immortali, faremo una cosa che si chiama mind uploading: prendere tutte le informazioni che sono nel nostro cervello e trasferirle in una macchina, che sarà così potente da diventare un avatar, noi senza il corpo. Saremo veramente potentissimi, intelligentissimi, eterni." Dall'altra parte dello spettro ci sono quelli che dicono: "ah no, l'intelligenza artificiale, le macchine saranno sempre più potenti, sempre più raffinate e saranno in grado di definire le regole della loro progettazione e diventeranno così potenti, così raffinate da rendere la specie umana una specie superflua, ci stermineranno, ci imprigioneranno, ci faranno schiavi. Ecco, la Singolarità o la "Singularity", il "transhumanism", science fiction, niente a che fare con la ricerca, niente a che fare con la scienza. Se vi capita di sentire qualcuno che vi dice una di queste due cose, è un bel libro, una bella discussione per il pub il venerdì sera, niente a che fare con la realtà che abbiamo davanti. L'intelligenza artificiale - questa è una definizione un po' accademica, però è l'unica cosa veramente accademica di questo talk, quindi abbiate pazienza - è "una risorsa di agenti autonomi capaci di interagire e di imparare, e che possono essere usati per eseguire compiti che altrimenti richiederebbero l'intelligenza umana per essere eseguiti con successo". L'abbiamo definita così in un paper pubblicato l'anno scorso in "Science Robotics". Ci sono due cose che sono importanti, in questa definizione: la prima ci dice che tipo di intelligenza hanno le macchine. Le macchine non sono intelligenti, non hanno idee, non hanno intuizioni, non hanno empatia, non hanno consapevolezza, non hanno coscienza, non hanno intuizioni come quelle che possiamo avere noi quando stiamo facendo la cosa più semplice. Le macchine si comportano come se fossero intelligenti. Regolare la temperatura di questo teatro a seconda della temperatura esterna, di come reagiscono le persone dentro il teatro; se lo facessi io, pensereste: "È intelligente: ha capito che avevamo freddo, ha alzato il termostato". La macchina raggiunge lo stesso obiettivo, ma non è intelligente. Ha un comportamento che noi definiremmo intelligente se un essere umano lo stesse eseguendo. L'altro aspetto che è importante è che l'intelligenza artificiale ci permette di avere agenti che sono autonomi e capaci di interagire e di imparare mentre interagiscono con l'ambiente. Noi nella storia dell'umanità abbiamo avuto macchine automatiche: l'orologio che portiamo al polso o certi tipi di macchine. Ma mai macchine autonome. Ed è questa autonomia, che non è quella degli esseri umani, che crea i problemi, i rischi, ma anche le opportunità che l'intelligenza artificiale ci presenta. Vi parlo un po' dei rischi, ma voglio in realtà parlare di più di cose positive, quindi di opportunità. Il primo rischio ha a che fare con il "profiling": avrete sentito, ne hanno parlato gli speakers prima di me, è quello che permette a Google di farci avere informazioni che sono simili, o vicine, a quelle che noi stavamo cercando quando abbiamo aperto la pagina. Io sono napoletana, se cerco un ristorante a Londra il venerdì sera, per prima cosa vedo pizzerie: mai sia farmi vedere un ristorante di sushi, potrei avere una crisi isterica. Google lo sa, quindi previene la situazione. Il profiling è una cosa buona, fino a quando non diventa ragione di discriminazione, quando perpetra tra quelli che sono i pregiudizi che nella società già ci sono e che l'intelligenza artificiale facilita. Un altro esempio legato a Google: alcuni anni fa è diventato famoso il caso in cui l'algoritmo di Google mostrava avvisi pubblicitari per lavori manageriali più spesso agli utenti uomini che alle utenti donne. È un caso di discriminazione, questo è un rischio che dobbiamo evitare, perché una società in cui l'intelligenza artificiale sarà sempre più distribuita, non possiamo permetterci che si facilitino e si distribuiscano e si moltiplichino questi tipi di discriminazione. Il secondo problema ha a che fare con la natura di questa tecnologia. Molto spesso l'IA è definita come una black box: cioè noi abbiamo gli input, disegniamo la tecnologia, ma non possiamo predire gli output. Potremmo, certo, avendo la stessa capacità di computazione, ma è difficile. E questo perché è importante? È importante perché noi ci fidiamo dell'AI, deleghiamo all'AI compiti importantissimi: la diagnosi del cancro, decidere chi assumeremo al prossimo colloquio di lavoro, in che ristorante andare il venerdì sera. In realtà però ci fidiamo di queste macchine che non comprendiamo e di cui non abbiamo predicibilità nel comportamento, e anche questo è un aspetto importante, c'è tanta ricerca che si focalizza su questo argomento. E l'altro aspetto ha a che fare con l'uso dell'AI e l'impatto sull'essere umano. Abbiamo sentito prima la quarta rivoluzione, no? Una "Quarta Rivoluzione Industriale": è una frase che ricorre spesso, e la si usa per indicare il fatto che siamo diventati società digitali. In realtà la quarta rivoluzione industriale non è tanto il fatto che troviamo gli amici su Facebook, o che compriamo libri su Amazon, ma è più il fatto che il nostro frigo fa la spesa su Amazon, avendo capito quello che ci piace sulla base dei commenti che scriviamo su Facebook, è questa correlazione. Ecco, l'AI facilità questa correlazione, l'AI è un facilitatore invisibile che media tra le interazioni, le nostre interazioni con l'ambiente: e nel mediarle, in realtà, un po' ci dà degli indirizzi. A che punto questi indirizzi sono in contraddizione con la nostra autodeterminazione, con la nostra capacità di scegliere? Il mio lavoro è, in parte, anche essere sicuri che utilizziamo l'AI a supporto della nostra determinazione, non contro o a discapito della stessa. Vi ho detto, appunto: non sono solo rischi, sono anche opportunità. Il grande vantaggio dell'AI è che ci permette di delegare compiti che sono tediosi, noiosi, a volte pericolosi, alle macchine, e ci libera tempo. In Inghilterra tutti abbiamo un giardino, d'estate vorremmo fare delle feste, ma non si arriva mai al sabato sera con la voglia di farle, perché hai speso tutta la giornata a tagliare il prato. E qualche tempo fa ho cambiato casa, ho speso un weekend a montare i mobili di IKEA, liti che non posso descrivere, non c'è una sedia che sia in equilibrio a casa mia. Quando ho scoperto che c'erano robot guidati dall'AI che potevano assemblare i mobili IKEA da soli, ho avuto un momento di commozione inenarrabile. E così guidare nelle zone trafficate, e invece di spendere tempo a guidare, poter leggere o interagire e via dicendo. In una società in cui l'AI sarà distribuita in maniera orizzontale - sarà dovunque, nelle nostre tasche, sui cellulari, nel nostro tostapane, nel nostro termostato, in ospedale, a scuola, in ufficio - il compito è essere sicuri che più AI significhi più "human flourishing", cioè la capacità di sviluppare e realizzare i nostri progetti esistenziali, i nostri progetti umani, sia a livello individuale, sia a livello sociale. Nel 2015 l'ONU ha definito quelli che si chiamano i "sustainable development goals": sono 17 sfide che dobbiamo raggiungere con successo entro il 2030, che permetteranno all'umanità di vivere meglio, fare meglio, stare meglio. E vanno dalla ricerca nell'ambito biomedico alla cura della salute, la protezione dell'ambiente, la parità di genere, la diversità. Abbiamo scoperto, abbiamo capito che l'intelligenza artificiale può aiutare e facilitare lo sviluppo di tutti questi obiettivi. Ci sono applicazioni dell'AI che permettono a dei contadini in India di capire quando seminare per massimizzare il raccolto date le condizioni climatiche. Abbiamo applicazione dell'AI che facilitano la raccolta delle plastiche dagli oceani, che è una delle tragedie ambientaliste forse più sentite al giorno d'oggi. Sappiamo che nel 2050 ci saranno malate di Alzheimer, una malattia che non possiamo curare, che è difficile da diagnosticare, e abbiamo capito che l'AI ci permette di anticipare la diagnosi di sei anni, limitando così l'impatto della malattia perché possiamo curarla prima. Allora com'è che tutti questi rischi e tutte queste opportunità, come ci impattano, come ci affliggono in quanto esseri umani? La risposta che do spesso è questa, è una frase di Leonardo da Vinci che dice: "Sono stato impressionato dall'urgenza del fare. Sapere non è abbastanza, dobbiamo agire. Avere ottime intenzioni non basta, dobbiamo fare". E uno davanti alle potenzialità dell'AI uno è davvero preso dalla voglia di dire, "Beh allora sfruttiamola, non ce la perdiamo, cambiamo il mondo". A leggerla anche un po' superficialmente, sembra quasi di leggere uno di quei motti della Silicon Valley. Qualche anno fa, a San Francisco, avrebbero detto "fail often, fail fast": non ti preoccupare se sbagli, ripeti lo sbaglio, l'importante che ti riprendi e riprovi e continui a provare: prima o poi fai le cose fatte bene. Nel [frattempo] abbiamo avuto Cambridge Analytica e tutti gli scandali di cui abbiamo sentito, quindi non è proprio una buona idea. In realtà Leonardo non ci sta dicendo "fail often, fail fast". Leonardo è un uomo del Rinascimento, è un uomo poetico, il suo fare segue al pensare, è utilizzare lo strumento di oggi per cambiare il domani. Il fare significa progettare: e in realtà ce lo dice, ci dice che la conoscenza non è abbastanza. È necessaria, ma non è sufficiente. Le buone intenzioni servono, ma non bastano: bisogna fare di più, ma ci vogliono. Allora quali sono le buone intenzioni, quali sono le conoscenze che ci servono al giorno d'oggi per poter fare come avrebbe voluto Leonardo, cioè progettare il futuro? E qui arriva un altro po' di filosofia, ma è veramente poca. L'AI è una tecnologia, forse una delle più avanzate o la più avanzata, del digitale e il digitale è una tecnologia rivoluzionaria, non solo perché ci permette di fare cose nuove, ma perché nel farlo cambia la realtà intorno a noi, è una tecnologia trasformativa. Col digitale facciamo nuove cose, appunto potremmo leggere un libro mentre guidiamo. Ma cambia anche il modo in cui capiamo le cose. Pensate al concetto di guerra, che è una delle aree in cui lavoro molto io. La guerra, nella storia dell'umanità, ha significato violenza, distruzione, morte. Oggigiorno parliamo di "cyber conflicts", di conflitti cibernetici che sono sì una espressione di forza, sono un'espressione di aggressività, ma sono completamente staccati dal concetto di violenza. Possiamo combattere una guerra cibernetica senza uccidere nessuno, senza distruggere niente, eppure raggiungere lo stesso obiettivo. È cambiato un concetto: quello di guerra, che era un concetto che equivaleva a forza e violenza, è diventato un concetto in cui, invece, la violenza è staccata da quello di forza. Questa trasformazione dell'ambiente, delle nostre interazioni, della nostra comprensione che digitale e l'AI fanno sono la leva, sono l'elemento sul quale dobbiamo spingere per capire in realtà, per raggiungere quel "fare" che Leonardo ci suggerisce. Qual è, quindi, la natura o il valore dell'essere umano nella società del digitale, nella società dove le macchine si comportano come se fossero intelligenti? E noi possiamo delegare all'AI il potere computazionale: l'intelligenza artificiale può raccogliere informazioni, elaborare informazioni, fare correlazioni in una maniera più veloce, più precisa di qualsiasi altra intelligenza che noi conosciamo. Immaginate la diagnosi del cancro: l'intelligenza artificiale può riconoscere da una tac un cancro senza mai stancarsi, senza mai dimenticarsi nessuna delle tac che ha visto prima, senza avere un momento di stress, un momento di paura. È super efficiente, ma questa è la delega. L'AI è uno strumento, uno strumento che dobbiamo utilizzare per cambiare la realtà in cui viviamo. Dobbiamo utilizzare l'AI per progettare le società: la nostra società, ma anche quelle che si chiamano le società "post-AI", cioè quelle società nelle quali l'AI non sarà più una tecnologia trasformativa, rivoluzionaria, ma sarà [considerata] un po' come la corrente elettrica ai giorni nostri. Dobbiamo utilizzare l'AI per essere sicuri di sviluppare società che siano tolleranti, che siano giuste, che siano democratiche, che siano pluraliste. L'ordine delle parole non è casuale: tolleranza è un valore fondamentale in questo contesto. Allora se guardiamo al design intelligente, perché è importante? Beh, perché il design intelligente, alla maniera di Leonardo, intelligente alla maniera della progettazione del futuro, è quello che ci fa umani ed è la cosa che l'AI non fa e che noi facciamo. E abbiamo la responsabilità di farlo, perché si tratta di dare la forma alla realtà che seguirà quella dei nostri figli. Io vi lascio con una citazione di Winston Churchill, che era uno anche abbastanza cinico, però ci vedeva molto bene per quanto riguardava il futuro. Una volta ha detto: "We shape our buildings and then, afterwards, our buildings shape us", diamo noi una forma ai nostri palazzi, però poi i palazzi danno una forma a noi. L'architettura ci dice questo. Questa frase è vera per l'architettura, e ancora più vera per il digitale, e ancora più vera per l'AI. Noi disegniamo l'AI, noi progettiamo l'AI: e dobbiamo sapere che questa tecnologia, poi, ha un impatto molto diretto e molto forte su noi come persone, su noi come società, su noi come ambiente. Allora dobbiamo essere sicuri di progettare l'AI in modo tale che ci permetta di acquisire la forma che vogliamo, una forma in cui l'empatia rimane un valore fondamentale, un aspetto da curare, da proteggere e da distribuire. E con questo vi ringrazio. (Applausi) C'è un libro, della giornalista e scrittrice Caitlin Moran, che è uscito qualche anno fa, che in originale si intitola "How to be a Woman": come essere una donna. Lo diceva già Simone de Beauvoir negli anni quaranta: Donne non si nasce. Donne si diventa. "Donne" non è una condizione pre-esistente, non è qualcosa che sei e basta. Donna è un processo, con degli step quasi tutti obbligatori. Donna, prima ancora che una "cosa", è un "come". Fra le tante cose difficili che si possono fare se si è una donna, quello che sto facendo io, in questo momento, è una delle più difficili in assoluto: parlare per 10, 12 minuti senza essere interotta - preferibilmente da un uomo è una specie di evento eccezionale. (Risate) (Applausi) E quando lo fai notare, c'è quasi sempre un uomo che ti interrompe per dirti che non è vero. Io sono nata nel 1972. All'epoca, una gravidanza era un po' uno shock/sorpresa: che io sarei stata femmina, i miei l'hanno scoperto nel momento preciso della mia nascita, non un minuto prima. Non hanno avuto quattro, cinque mesi per proiettarmi addosso le loro fantasie di come sarei stata. Sono nata, ero piccoletta, secca, calva - e femmina! Sono una femmina cis-gender. Ovvero, se pensiamo al genere come una collina da scavallare - non è proprio così, ma facciamo come se - io mio trovo già ai piedi del lato che mi corrisponde. Sono di qua, sono "cis". Comunque, nasci e sei, chi più chi meno, femmina. E passi buona parte della tua vita a imparare a diventare una donna. È un processo di addizione e sottrazione. Per lo più di sottrazione, perché per essere una Donna, con la D maiuscola come cantava Carmen Consoli, bisogna imparare a togliere, essere meno: meno rumorose, meno disordinate, meno esuberanti, meno disinvolte. Se poi una aspira alla qualifica di "Signora", la sottrazione si fa estrema. La signora, la vera signora, è elegante; e l'eleganza è minimalismo, asciuttezza, rinuncia. Essere donna significa, anche e soprattutto, imparare a occupare meno spazio nel mondo. La magrezza non è associata alla bellezza per questioni di salute, come si raccontano i grasso-fobici. Lasciate perdere. A parte che della salute altrui alla gente non frega assolutamente nulla. Il problema è la percezione del corpo femminile come qualcosa che ha, sopratutto, la funzione di essere guardata. E quando quello sguardo non trova appagamento, allora quel corpo deve essere nascosto. Siamo passati da "Non permetterai che una strega viva", che è tutto sommato aveva una sua maestosità, con grandissima scioltezza a: "Non permetterai che una donna grassa si metta un scamiciato". Più magre, più belle, e più curate: sono le unici "più" che ci siano veramente concessi. La cosa che ti viene martellata nel cervello, quando sei una ragazza, è che a nessuno importa cosa pensi. Il pensiero delle ragazze è sempre trascurabile, e irrelevante. A nessuno importa davvero cosa pensano, vogliono e desiderano le ragazze. Anzi, quando le ragazze prendono una parola, vengono aggredite. Pensate a Greta, pensate a Malala. E ricordatevi che Malala è una che è sopravvissuta a uno che le ha sparato in testa. Oh, intendiamoci: per le ragazze ci si preoccupa tantissimo! Ci si preoccupa di cosa indossano, di come parlano, di cosa mangiano, di chi frequentano. Ci si preoccupa di dire loro che devono stare attente. Che non devono uscire la notte da sole, che devono scegliere con cura le persone da frequentare. Intorno alle ragazze si costruisce un muro solidissimo di piccole e grandi limitazioni della libertà personale, perchè "là fuori è un brutto mondo". L'unica cosa di cui non ci si preoccupa è fare il modo che i ragazzi non siano il brutto mondo delle ragazze. (Applauso) Da dietro questo muro, in qualche modo, dovremmo imparare a essere leader. E se non ci riusciamo, se lasciamo la leadership ai maschi, ci viene detto che è colpa nostra, che non ci proponiamo, che non siamo coraggiose che non vogliamo emergere, che preferiamo restare nell'ombra. È qui che entra il femminismo. In realtà, entra anche in altri lati dell'esistenza perché non c'è lato, davvero, in cui il femminismo non possa entrare e riscrivere, ribaltare e riscostruire tutto. Il femminismo, per chi si fosse perso le puntate precedenti, nasce più o meno alla fine del '700 con il pamphlet di Mary Wollstonecraft, che si intitolava "A Vindication of the Rights of Woman" All'epoca le donne non erano niente: non possedevano niente, non potevano studiare, non potevano lavorare fuori casa, non potevano votare. Wollstonecraft è fra le prime a rivendicare il diritto delle donne di essere umane, di esistere anche fuori dalle mure domestiche. Da allora, la teoria femminista si è evoluta, ha prodotto opere raffinatissime. Ha cambiato obiettivo! Difende ancora i diritti, anche se i diritti che difende sono cambiati, ma non si incarica più, soltanto, di tutelare il nostro diritto a esistere in un mondo di cui non scriviamo le regole, ma si occupa anche di riscrivere le regole, di renderle più eque e liberatorie per tutti. Il femminismo non crea un mondo anarchico: crea un mondo in cui la spartizione del potere sia sostituita della condivisione della conoscenza e delle risorse. Collaborazione, li dove adesso c'è competizione; solidarietà, al posto della sopraffazione. Chi non lo vorebbe? Eh, un sacco di gente, a quanto pare. (Ride) Essere leader, essere donna, mettersi alla testa di qualcosa, di un partito, di un movimento, di un team professionale, è una facenda complessa. Ed è ancora più complessa perché, dovunque si giri, vede solo il muro che le hanno costruito intorno. Non si può essere leader da dietro un muro. Leader non si nasce, leader si diventa. La leadership è fatta di responsabilità, capacita di rischiare e di assumersi il peso del rischio, polso, coraggio e tenuta. La leader femminista non si defenisce come tale per la sua capacità di emergere, ma per la capacità di collaborare, e creare a sua volta nuove leader. Il femminismo non è occupazione degli spazi, è moltiplicazione degli spazi, delle voci, dei punti di vista. Man mano che si sale sulla scala del prestigio, lo dicono le statistiche, i maschi sono sempre di più. Tutte le caratteristiche che ho elencato come tratti distintivi della buona leader vengono spazzati via davanti alla leadership così come la conosciamo, che è competitiva, verticistica: mai un dubbio! Un uomo solo al commando, come Achab sulla tolda del Pequod. Ci ricordiamo tutti che fine ha fatto Achab con tutto il Pequod, vero? La leadership come la conosciamo è una leadership fragile. È basata sul culto della personalità, non sulla creazione e condivisione di idee. È una leadership che gli uomini si trasmettono, si tramandano e si contendono in circoli esclusivi, in cui le uniche donne ammesse sono quelle capaci di replicare, esattamente, le stesse dinamiche di sopraffazione e di conquista dell'avversario. (Applausi) Succede in tutti gli ambienti lavorativi. Più si sale, più soldi ci sono più è difficile per una donna farsi spazio in una società che predilige l'aggressività e la sicurezza di sé, anche quando non è sostenuta da capacità adeguate. Certo, anche le femmine sanno essere tremende: anzi, la formula giusta è "Le donne sono le peggiori nemiche le une delle altre", perché prima ti insegnano che nella vita fanno strada solo quelli che la affrontano con cattiveria; poi ti puniscono, perché "una donna non si comporta così!". Una donna con la D maiuscola è gentile, comprensiva, premurosa, accogliente. Quello che in un uomo è normale temperamento, è carattere, in una donna è... essere stronza! (Applausi) Anzi - (Applausi) Stronza con la S maiuscola! (Applausi) Essere donna, e essere leader, presupone sul superamento di un grandissimo timore che è quello di parlare in campo aperto invece di bisbigliare nell'orecchio dell'uomo di turno. Avete presente, no? "La grande donna dietro il grande uomo" A questo proposito, vorrei raccontare un aneddoto. Sono almeno un paio d'anni che mi trovo a parlare di femminismo e questioni di genere in situazioni pubbliche, a volte anche molto pubbliche, È successo dopo che, con il mio gruppo di discussione femminista, abbiamo lanciato la campagna #quellavoltache, che si è occupata di aprire il discorso sulle molestie sessuali in Italia, partendo dalla rete. Io mi sono incaricata di andare a parlarne, quindi sui giornali, in radio, in televisione, ovunque ce ne fosse necessità. È un lavoro impegnativo, perché bisogna tenere l'occhio sulla palla e non farsi distrarre, perché quando sei femminista in pubblico la gente pretende che tu salti come una foca ammaestrata quando le tirano le sardine, al grido di: "Dove sone le femministe?" Perché delle donne abbiamo un idea subalterna; o dicono quello che vuoi tu, oppure non sono degni delle qualifiche che si sono meritate. Per fare tutto questo, ho dovuto superare alcune grandi paure. La prima era la paura di dire stupidaggini in pubblico; La seconda era la paura di presentarmi come femminista senza essere stata accreditata da altre femministe. La terza era che la gente potesse pensare che avevo ragione, e quindi decidesse di darmi credito. Il che mi avrebbe posto nella posizione di essere un riferimento per gli altri, che è una posizione di grande responsabilità. Insomma, ho fatto un incontro con le scuole, parlavo di femminismo, come al solito. Alla fine dell'incontro, mi si avvicina uno degli insegnanti e mi dice, "Hai uno stile di conduzione molto maschile!" (Risate) Io non so che faccia ho fatto, perché non so mai che faccia faccio quando prendono a riferimento lo stile dei maschi per farmi un complimento; e siccome sono una donna, sono stata educata a essere gentile, non me lo volevo mangiare e risputare lì sul momento. E avevo capito, anche, che lui voleva essere gentile con me. Insomma, la morale della favola è questa: passi tutta la tua vita, o buona parte della tua vita, a imparare a essere una donna; ma all'atto pratico, quello che conta, quando vai là fuori nel mondo, è somigliare il più possibile a un uomo. (Applausi) Ho 46 anni, e ne ho impiegati almeno 30 a cercare di diventare una donna essendo io a dettare le condizioni. Ma una cosa ho imparato a farla: non ho più paura della mia voce! (Applausi) Grazie! È fantastico vedersi definiti "changemakers". È una parola che per decenni abbiamo usato con reverenza, con timore reverenziale, e invece mi piace contribuire a scardinare quest’idea. In realtà, non è necessario essere premi Nobel, non è necessario essere geni o eroi. Ciascuno, nel suo piccolo, o grande, può essere attivatore - attore - di cambiamento. Ci sono tantissimi esempi: penso ai bambini di strada di Haiti che hanno innovato il sistema della sicurezza stradale; a una singola ricercatrice tedesca che è riuscita a mettere in connessione gli scienziati rifugiati con quelli locali; a una ragazzina nordamericana che ha scritto centinaia di lettere ed è riuscita a costringere il provveditorato a cambiare i manuali scolastici che avevano immagini stereotipate delle donne. Quindi, ora, il ponte che vorrei contribuire a costruire stamane, il cambiamento che voglio affrontare, riguarda il terzo settore, il cosiddetto non profit. E, in particolare, il modo in cui guardiamo alle organizzazioni del terzo settore, il modo in cui ci rapportiamo ad esse. Quando diciamo terzo settore ci riferiamo a una galassia di associazioni, organizzazioni non governative, organizzazioni di volontariato, imprese sociali, cooperative, fondazioni ed enti filantropici. sei milioni e mezzo di volontari nel nostro paese, un settore che è cresciuto del 60 percento negli ultimi 15 anni e oggi conta l’8 percento del comparto produttivo italiano. Ma perché ci interessa il terzo settore? Non sono solo i numeri. Il terzo settore ci interessa perché si occupa delle cause che ci stanno a cuore; perché si occupa dell'umanità, del pianeta, delle persone più fragili che amiamo. Il terzo settore ci interessa perché fa la differenza per un mondo migliore, perché ha la capacità di immaginare l'impossibile e di riunire centinaia, migliaia, milioni di persone per una causa. Vedere le persone con disabilità mentale come persone, innanzi e prima di tutto; guardare ai bambini con disabilità come bambini, soprattutto; prendersi cura delle persone anziane come “persone risorsa” o di una bambina malata come una bambina, e non soltanto come una paziente; offrire un approdo sicuro alle donne vittime di violenza domestica; combattere il razzismo; promuovere l'interculturalità tra nuovi cittadini; e far capire alla gente che viviamo in un mondo interconnesso in cui, per esempio, l'estinzione delle tartarughe marine a Policoro è un danno enorme per la biodiversità di tutto il pianeta. Ok, la crisi climatica di questi giorni oggi riguarda qualcuno e non altri; ma, in realtà, ci riguarda tutti. Le organizzazioni del terzo settore non si limitano a tappare i buchi, o le voragini, di un sistema di welfare italiano obsoleto e inefficiente; le organizzazioni del terzo settore non si limitano ad attività di supplenza; le organizzazioni del terzo settore possono - di questi chiari di luna, direi devono - fare la differenza: cambiare il mondo, trasformare la società, innescare processi che riescano a dare valore non soltanto per il risultato finale che producono, ma durante tutto il percorso, magari lungo e accidentato, che mettono in atto. Ora, questa mattina vorrei contribuire a sfatare due miti, due falsi miti che - due muri ideologici, due falsi miti che hanno, in realtà, impedito al terzo settore del nostro paese di cambiare il mondo, tenendolo sotto schiaffo e lasciandolo in una situazione di sudditanza e di dipendenza. Due falsi miti: la riduzione all'osso dei costi di struttura e il lavorare solo per cicli di progetto. Sul primo: il mantra imperante è “Le organizzazioni del terzo settore devono costare poco. Tutti i finanziamenti vanno destinati ai progetti”. Quindi niente fondi, niente soldi per la comunicazione, il fundraising, il management, lo sviluppo tecnologico e digitale, lo sviluppo gestionale. È un percorso, un processo di isomorfismo che crea un ciclo della fame. I donatori non vogliono finanziare costi di struttura, le organizzazioni del terzo settore si adeguano e riducono i costi di struttura, i donatori finanziano sempre meno costi di struttura. Questo dogma, nel nostro paese, è incontrastato in tutte le procedure e le prassi dei donatori pubblici e privati ma anche nell'opinione pubblica. Anche noi, quando diamo il nostro 5 per mille, quando doniamo per una causa, quando sottoscriviamo una petizione o una campagna, quando partecipiamo a un crowdfunding vogliamo finanziare progetti, e non organizzazioni. Quindi, questa ideologia ha creato dei progettifici nelle organizzazioni del terzo settore, con organizzazioni, strutture, staff troppo spesso inadeguati. Tanti giovani del nostro paese - forse le menti e i cuori migliori - vogliono cambiare il mondo, vogliono essere protagonisti di questo cambiamento; si avvicinano al terzo settore e poi scoprono, si rendono conto che non solo tutta la vita, ogni anno, guadagnerebbero il 35-40 percento in meno degli altri settori profit, ma anche che lavorerebbero in organizzazioni sottosviluppate, sottocapacitate, a cui si richiede di fare sempre di più, con meno. E, allora, la domanda per me è: “Perché, in qualunque settore, le imprese - diciamo, in generale, le organizzazioni che investono nelle persone, che investono nelle capacità, che investono nello sviluppo finanziario, nella comunicazione - sono quelle che hanno più probabilità di successo?”. E, invece, nel terzo settore questo cambia; e anche l'imprenditore, che nella sua attività di impresa conosce benissimo il valore dell'investimento sull'organizzazione, nella sua attività filantropica vuole finanziare solo progetti. In Italia, le radici profonde di questa ideologia affondano in vari terreni: la cultura del volontariato cattolico, l'inconscio di un paese in cui, per centinaia di anni, i servizi sociali sono stati svolti gratuitamente dalla Chiesa e, in particolare, da donne - religiose e laiche - non pagate. Una serie di dichiarazioni di facciata nella lotta alla cultura della furberia: quindi, evitare che i furbi, o gli pseudo-furbi, possano riuscire a finanziare gli amici degli amici; in generale, la mancanza di fiducia sociale del nostro paese e, da parte dei donatori, la mancanza di - la paura di assumersi responsabilità di scelta. Le organizzazioni del terzo settore hanno un bisogno vitale di supporto economico, di finanziamenti flessibili, di finanziamenti sulle organizzazioni, di finanziamenti sulle missioni perché le organizzazioni possano essere forti, capaci, innovative e creative. Finanziamenti per missioni e non solo su progetti. E quindi, andiamo al secondo punto. I progetti possono essere bellissimi, ma rimangono chiusi in loro stessi, chiusi in una gassa centripeta attorcigliata su sé stessa che è incapace di trasformare la società, che è incapace di costruire una trasformazione sistemica e di provocare un cambiamento sociale. Lavorare per progetti vuol dire lavorare per obiettivi specifici, reinventare una squadra con dei consulenti, con dei collaboratori, con del personale di progetto ogni volta; vuol dire lavorare su tempi e orizzonti di tempo estremamente brevi - sei mesi, un anno, due anni - tempi che sono ridicoli per riuscire ad avere un investimento vero sul cambiamento sociale. Se io penso ad Amazon, che nei primi sei anni è stata in perdita, e ha avuto un capitale paziente - quel capitale paziente, e flessibile, che nel terzo settore non c'è. Per affrontare i grandi temi - la diseguaglianza crescente, il razzismo, il cambiamento climatico, l'impoverimento culturale, i grandi temi di oggi, tutti intersezionali - bisogna investire su missioni, su missioni interdisciplinari, e dare flessibilità alle organizzazioni di investire sulla comunicazione, di investire sul fundraising, di investire sul digitale, sull'organizzazione stessa. Le organizzazioni e le persone ci sono, bisogna veramente cambiare le modalità. Da parte dei donatori, le modalità di erogare, di finanziare, di sostenere - superare la logica dell'erogatore che dà al beneficiario, e il beneficiario che riceve. E costruire, invece, una partnership di lungo periodo. Finanziare non per sei mesi, un anno, due anni; ma veramente per cinque - sette anni, almeno, e riuscire a finanziare su missioni. Da parte delle organizzazioni del terzo settore, è necessario smettere di adattarsi e quindi riuscire veramente a dire quali sono gli investimenti necessari e i costi; evitare l'isomorfismo che le ha costrette a fare: “Esisto perché produco progetti, e produco progetti per esistere”, all'inseguimento delle modalità dei bandi. Esistono già, ci sono tante iniziative pilota – pochissime, purtroppo, nel nostro paese, per il momento - di nuove modalità di finanziamento, diverse dai bandi, che sono invece ancora la modalità assolutamente dominante nel nostro paese. Da parte mia, penso che oggi abbiamo, veramente, l'opportunità per costruire un nuovo ponte tra donatori, investitori, finanziatori, organizzazioni del terzo settore - che in realtà, però, è un ponte che ci riguarda tutti. E in cui ciascuno di noi, e tutti insieme, possiamo veramente fare la differenza. Giovani che si avvicinano per la prima volta al terzo settore; meno giovani che, invece, vogliono restituire capacità e competenze: tutti insieme possiamo fare la differenza perché si tratta, veramente, di un cambiamento culturale. E quindi, il ponte che va costruito è un cambiamento, innanzitutto, di pensiero e di cultura. Grazie. (Applausi) Sono emozionata come in un primo giorno di scuola perché per chi insegna ogni giorno è come il primo perché bisogna conquistarsi le persone che si hanno davanti e io con che diritto vi posso togliere dieci minuti di oggi pomeriggio? Solo perché spero di potervi raccontare qualcosa che possa avere un senso. Parlando di scuola tutti sono capaci di dire qualcosa perché o uno insegna, o ha la moglie che insegna o ha un figlio che va a scuola, o un nipote che va a scuola e poi tutti siamo stati a scuola. La diamo per scontata, la scuola ma la scuola è un luogo dove possono accadere delle cose belle o delle cose talmente annoianti, annoianti... da convincere a cambiare rotta magari a lasciare la scuola. Che cosa può rendere le ore di scuola delle ore affascinanti, interessanti che aiutano a mettere a frutto quel che ogni bambino, ogni ragazzo è, perché ogni bambino e ogni ragazzo possa prendere la strada della vita. Perché queste ore possano avere un senso, per aprire un orizzonte. Vorrei partire da un fatto che mi ha colpito moltissimo. Un bel po' di anni fa, una ragazza nella stazione Termini si suicida e lascia questo biglietto ai genitori: Perdonatemi mi avete dato tutto mi avete dato il necessario, il superfluo ma non l'indispensabile. Ecco, io, da quel giorno tutte le volte che ho guardato in faccia degli adolescenti, e poi, quando ho visto crescere i miei figli ho sempre avuto in mente quel biglietto. Che cos'è l'indispensabile che serve per valorizzare e godersi il dono della vita? Ma cosa c'entra questa domanda così grande con la scuola? Vi racconto un altro fatto. Più o meno 15 anni fa, una mia alunna, Tullia che adesso è medico e ortopedico, a 15 anni, una ragazza piena di vita, di quelle che rompono le scatole perchè alzan sempre il braccio e fanno sempre tante domande chiede urgentemente un appuntamento e mi viene a parlare, si siede davanti a me e coi suoi occhi acuti, di quelli che ti penetrano mi chiede: Prof, io ho fatto un conto ho calcolato che ogni anno io passo a scuola 1000 ore che sono 30 ore la settimana, sono più o meno 1000 ore il pomeriggio, in media, due ore e mezzo di studio quindi, ogni anno, io dedico alla scuola più o meno 1500 ore della mia vita faccia una moltiplicazione: tre anni di asilo, cinque anni di elementari, tre anni di medie, cinque anni di liceo, ma sono migliaia e migliaia di ore della mia vita. Se fossero ore da buttar via, senza senso, io perderei la mia vita, venendo qua. Ma perché devo studiare? Io non potevo non prendere sul serio questa domanda e le ho detto: Cara Tullia scuola deriva da 'scholé' che in greco vuol dire 'tempo libero'. Tu non ci potrai credere perché una volta erano pochi i bambini e i ragazzi che avevano la possibilità di non lavorare e di dedicarsi allo studio alla conoscenza, all'imparare. Però, come tutti i doni, occorre saperli valorizzare, occorre capire che senso ha un dono che ti viene fatto, occorre scartarlo un dono per capire che cosa c'è dentro ecco qual è il senso delle 1000 ore di scuola che i nostri studenti fanno ogni anno. Pensate che in Italia ci sono 7 milioni e mezzo di studenti che ogni mattina varcano le soglie delle scuole, 800.000 insegnanti che stanno con loro, sono miliardi di ore di vita che dovrebbero essere piene di senso, di quella scoperta, questo è il cuore della scuola, di quella scoperta di sé e della realtà, del vero, del bene e del bello che sono nascosti dentro il reale. Dentro la scuola, passano tanti mondi: lo scopo della scuola non è studiare dei libri. Attraverso le discipline, la fisica, la matematica, la filosofia, le scienze, l'italiano, noi entriamo in rapporto con la realtà, attraverso tutto quel patrimonio di lavoro, di conoscenza e di esperienza che altri ci hanno regalato, perché noi li possiamo reinventare, noi insegnanti con i ragazzi. Questo è il tono che dovrebbe avere ogni ora di lezione, è per questo che, all'inizio dell'anno, ho deciso di portare tutti i miei studenti a bordo del Voyager. Avrei voluto farlo veramente, ma era impossibile. Troppo costoso. E li ho semplicemente portati in palestra a vedere quel filmato straordinario in cui gli astronauti vedono in fondo allo spazio emergere, come un piccolo puntino, la Terra e la vedono sorgere e loro, invece di prendere delle misure, cominciano a dire - Che bello. Ecco, questa domanda - Che fai, tu, luna in cielo? è la stessa domanda del pastore del Canto notturno di Leopardi. Questo è quello che ho voluto far capire ai miei ragazzi anche quest'anno, dentro alla scuola si entra per aprirsi al mondo e alla realtà, per scoprire sé. E in questo rapporto tra docente e studenti, tra passato e presente si costruisce il futuro. Fisica in moto, il laboratorio che 7 anni fa ho collaborato a far aprire in Ducati, che sfrutta l'attrattiva della moto per spiegare il senso delle leggi della fisica, nasce da questa passione, dalla passione di imprenditori, di tecnici, di ingegneri, di insegnanti, che sanno che non c'è niente di più assurdo che una risposta a una domanda che non si pone. Ogni giorno noi dobbiamo scommettere sul fatto che davanti a noi ci son dei ragazzi che hanno questo desiderio di vero, di bene, di bello, di compimento, di felicità, questo desiderio di capire, anche se sepolto da mille detriti, e studiare mille strade per farlo. Lunedì scorso il 13 ottobre in Ducati & Lamborghini abbiamo aperto il quarto anno di Istituto Professionale per ragazzi che avevano smesso di andare a scuola. Son 44 ragazzi che avevano deciso di lasciare e han deciso di ricominciare ad andare a scuola, facendo un percorso integrato tra studio e lavoro. Sapete cos'hanno scritto nel post it che gli abbiamo dato il primo giorno? Un post it per scrivere che cosa porti a questo progetto, hanno scritto: curiosità, passione, voglia di innovare, stupore, voglia di collaborare, responsabilità, ed eran ragazzi che avevano lasciato, che non lavoravano e che non studiavano, i famosi Neet, quelli che non sembra più possibile raggiungere. Ecco, è possibile raggiungere tutti, perché esiste questo grande catalizzatore che è il desiderio, e noi è questo che dobbiamo accendere, che dobbiamo incrociare ed è la grande rivoluzione che deve accadere a scuola e può accadere senza nessuna legge, perché da domani mattina io posso andare a scuola, con questo desiderio di scoprire il vero, il bene e il bello che c'è dentro la realtà, insieme ai miei alunni, insieme ai miei colleghi, e questo è semplice, è semplice come aprir la finestre e guardare che c'è il cielo (Applausi) Quello che abbiamo sentito fino a questo momento è stata l'esaltazione del genio, di un eroismo della mente e della creatività che di solito noi leghiamo all'individualità. Il genio è sempre uno, il genio è sempre unico perché il modo in cui è geniale è solo suo. Quindi quello che io sto per dirvi potrà sembrarvi un po' contro-narrativo rispetto a quello che abbiamo sentito fino adesso perché Leonardo, grande nume tutelare di questa assise, è l'uomo che incarna, se vogliamo, la sintesi di ogni genio del suo tempo e anche del nostro, oserei dire, perché geni così ne abbiamo visti pochi. Io, invece, vorrei cominciare a riflettere su un'inversione del paradigma, diciamo così: ragionare anziché sulla sintesi del genio, sul genio della sintesi, cioè come coordinare la molteplicità delle creatività di tante persone che hanno visione, specialità, competenze che, presi singolarmente, geni non sono ma genialmente possono lavorare insieme. Naturalmente parto, per fare questo ragionamento, dalla materia del mio mestiere, che sono le storie. Tutta la nostra vita è costellata di storie: da quando nasciamo ci seguono fino a che campiamo. Le storie occupano le librerie, occupano gli schermi grandi e piccoli, sin dall'infanzia. Però non sono un materiale neutro: noi ci abitiamo lì dentro. Ma, per raccontare, è necessario prima scegliere cosa raccontare. E il primo dato che bisogna rilevare è che la stragrande maggioranza delle storie di cui noi siamo formati sono storie di personaggi solitari. Io ricordo la mia infanzia: Pollicino abbandonato dalla famiglia, nel bosco, che già lì è un trauma, no? E deve tornare a casa e lo fa con la mollica. La fiaba omette il fatto che a casa non lo vogliano o lo abbiano, appunto, abbandonato nel bosco. Dolce Remì, che di famiglie ne perde addirittura due, vedo molti giovani presenti che non sanno di cosa sto parlando, questo mi fa sembrare improvvisamente vecchia ma mi consola il fatto che vi sia stata risparmiata la tragedia di Dolce Remì. Pollyanna : povera orfanella - simpatica eh, per carità - però, anche lì, sola come un cane che poi, la sua gentilezza attira della simpatia intorno a lei, ma parliamo sempre di una ragazzina il cui principale dato di trama è la solitudine. Potrei citarvene altri ma ve li risparmio perchè già mi sto intristendo. Entro i sei anni, queste storie erano già nel mio immaginario, io che non avevo neanche la fortuna di essere unica come figlia. Mi ritrovavo, appunto, con mio fratello e dovevamo dividerci il tentativo di essere speciali ciascuno a suo modo. Tuttora io a volte lo chiamo l'altro figlio di mia mamma per sentirmi un po' speciale, secondo quelli che erano gli schemi della mia infanzia. Crescendo, le cose non son migliorate: io venivo da una famiglia cattolica, quindi avevo anche le storie della Bibbia a cui attingere. Nelle storie della Bibbia c'è Mosè, balbuziente ma tuttavia scelto da Dio. L'unico che parla con Dio può guidare il popolo di Israele alla Terra Promessa. Poi c'è Davide: re pastore che a tempo perso componeva anche salmi, quindi anche qui siamo sul genio multi-tasking. C'è Sansone che combatte i Filistei con una forza sovrumana e li abbatte con, non si capisce perché, una mascella d'asino. Tutte queste figure, si arriva poi fino a Gesù Cristo, la specialità religiosa assoluta, il più solitario dei solitari che solo sulla croce, alla fine ci muore. A quattordici anni mi iscrivo al liceo Classico, sì, lo so, sembra una vicenda veramente tragica ma in parte lo è. Credo che collimi però con l'esperienza dell'immaginario di tutti. Al liceo Classico mi arriva addosso tutta l'epica, per intero. Achille, semidio, indistruttibile, invincibile. Se non fosse per quel piccolo particolare che,comunque, nemmeno lui sa bene dov'è. Agamennone, feroce guerriero che arriva al punto di cinismo di sacrificare la figlia pur di procacciarsi un buon vento che porti le sue navi fino a Troia. E poi Ulisse, certo, il viaggiatore, Dedalo, che sconfigge il Minotauro dentro il labirinto. Orfeo, l'investigatore degli inferi che va per il suo amore fino a dove vivono i morti. In generale, sempre figure solitarie. Se andavo al cinema la cosa non cambiava eh! Solo supereroi: Batman, solo come Batman credo neanche Pollicino. Superman, cioè sempre drammi familiari alle spalle. Fino a Luke Skywalker, dentro il quale scorre potente la forza, per arrivare a Harry Potter, bambino magico, destinato a combattere contro colui che non può essere nominato e non lo nomineremo neanche qui. Ecco, tutte queste storie sono una sequenza di vicende che corrispondono tutte allo stesso schema: figura solitaria, che deve affrontare da solo tutto il mondo o comunque un pericolo davvero molto grande, salva moltitudini in genere, questo tipo di eroe e lo fa in forza di un potere, di una specialità di una genialità che è tutta sua: non fatevi ingannare dal fatto che questi abbiano degli amici intorno. Non sono storie corali: se muore Ron Weasley, la storia di Harry Potter continua. Se muore Harry Potter, della storia di Ron Weasley non ce ne frega niente. Quindi quando vi dicono: "Ah, ma avevano degli amici" si chiamano figure gregarie. Quel tipo di schema lo ha già analizzato, quando ha fatto, appunto, le scansioni delle favola, Propp: si chiama viaggio dell'eroe. Quelle figure sono, appunto, figure di supporto che devono sostenere la missione dell'eroe fino al compimento del suo obiettivo. Ora, in mezzo a tutto questo, io mi ricordo anche della frase di Bertold Brecht che dice: "beato il Paese che non ha bisogno di eroi". Ma come si fa a credere a questa frase se le storie degli eroi ci connotano, sono le prime che sentiamo da bambini, le sole che studiamo da ragazzi, e le uniche che ci ispirano da adulti? Ci dicono che sono storie educative, che servono a formarci il carattere, ma esattamente a che cos'è che educano? Io lo so. Lo so perchè lo vedo, vedo di cosa è fatta la nostra società costruita sulla base di molte storie solitarie. L'X Factor, l'idea che tutto quello che si trova di ben fatto al mondo sia dovuto all'eccellenza di singoli speciali, e tutti noi che speciali non siamo, benché avremmo voluto esserlo, non siamo riusciti a ottenere lo stesso risultato, possiamo solo ammirarlo. Ecco, le storie dell'eroe studiate in questo modo, sono storie ammirevoli, ma non sono storie imitabili. Ecco, io penso che questa cosa non sia vera ma non è vera proprio nella storia, ma neanche nell'epica è vera. La presa di Troia: se ci si fosse dovuti fidare dell'invincibilità di Achille e della spietatezza di Agamennone, quei due cretini sarebbero ancora ciascuno nella sua tenda odiando l'altro perché ha dovuto rinunciare alla sua schiava per l'orgoglio dell'altro eroe. Quei due che litigarono, appunto, per la questione Briseide e Criseide, Troia non l'avrebbero presa mai! C'è voluto Ulisse, che ha avuto un'idea geniale e ha detto: forse, se ci mettiamo insieme, e facciamo una cosa che faccia, appunto, la sintesi delle nostre genialità e anche delle nostre cretinerie in modo che un po' si stemperi per il principio delle cretinerie comunicanti, anche il genio è comunicativo ma anche un po' la scemenza lo è. E dice: il cavallo di troia è questo, il cavallo di Troia fa cadere l'invincibile Troia e quella vittoria è di tutti proprio perché nessuno, nessun eroe di quelli lì presenti può dire "è mia". E purtroppo, l'epica così non ce la raccontano. Ho visto che c'è una mostra in questo momento, mentre venivo c'era un cartello, sembrava messo lì tipo Candid Camera che dice: "Ercole e le sue fatiche nella storia dell'arte, tutti quadri solo dell'eroe". Ecco, le storie collettive non ce le racconta nessuno. Eppure è pieno, siamo circondati, pensate a Wikipedia. Quanti di voi qui hanno scritto una voce di Wikipedia? (Risate) Qualcuno c'è, qualcuno c'è! Tra i presenti, ecco, qualcuno c'è. Wikipedia è una storia collettiva, non ci ricordiamo magari i fondatori, sappiamo che è un'opera che richiede e ottiene il contributo di milioni di persone nel mondo, un sapere condiviso. Penso a Messico '68, quei due corridori assieme al bianco, che li supporta con un gesto tutto suo, che nel tempo di un inno nazionale col pugno alzato in alto, portano nelle case di tutto il mondo il tema della discriminazione razziale. Penso alla macchina di Turing, allo sforzo di molti cervelli insieme, dagli scacchisti ai matematici, che riescono a decifrare il codice dei nazisti, e a far fare un salto di qualità enorme alla guerra che in quel momento forse senza di loro sarebbe stata persa. Queste storie non vengono raccontate. La prima volta che io ho incontrato una storia che mi ha cambiata è stato quando ho conosciuto "I ragazzi della via Pal" di Ferenc Molnár. Gruppi di ragazzi che si incontrano per il controllo di un quartiere. Certo, poi Nemecek muore, è stato il primo lutto della mia vita, ma anche lì c'era qualcosa che non tornava: erano tutti maschi, e ripetevano lo schema della guerra per il controllo di un territorio. Quel modello di potere è il modello che passano quelle storie, è un modello sottrattivo, dove se tu lo possiedi è perché l'hai rubato a qualcun altro, e quel qualcun altro, come diceva Talleyrand, si logora. La seconda volta che ho visto una storia collettiva però, è cambiato tutto. A sedici anni ho letto "IT" di Stephen King. E "IT" di Stephen King è una storia collettiva dove non c'è dubbio che tutti i protagonisti siano assolutamente sfigati: c'è un ciccione bullizzato, c'è un balbuziente, c'è un nero in un mondo di bianchi, c'è un secchione, c'è un ipocondriaco mammone, c'è una femmina, una di quelle che nelle storie dell'eroe vanno salvate, di sicuro non salvano. Tutti loro sarebbero morti in quella storia, ma mettendosi insieme ammazzano IT. Ecco, dopo IT io vado in giro a raccontare ai ragazzini solo storie collettive, perché non credano di poter essere potenti solo uno contro l'altro, ma imparino anche che si può essere potenti insieme. Perché, alla fine, la tempesta è solo un milione di gocce d'acqua, ma col giusto vento. (Applausi e acclamazioni) Ecco, voi siete tempesta, senza dubbio. (Applausi) Grazie. Ho passato gli ultimi dieci anni in spiaggia. E prima che cominciate a invidiarmi un po' troppo, in realtà li ho passati più a raccogliere spazzatura e a cercare di capire che cosa era tutta questa plastica che trovavo in spiaggia, da dove veniva, e come cercare di fermarla. C'erano molte cose che non mi quadravano, e non mi quadrano ancora adesso: come sia arrivato un frigorifero in spiaggia, un telefono, o un asciugacapelli. E quello che veramente non riuscivo a capire è come mai così tante persone andassero in spiaggia a pulirsi le orecchie. Questo veramente non riuscivo a spiegarlo. Quello che ho capito, invece, è che di gran parte della plastica che troviamo in spiaggia, solo poca parte di questa plastica arriva dal mare. La gran parte, invece, viene dalle coste e viene dall'entroterra. E una parte importante, la metà degli oggetti che troviamo in spiaggia, sono in realtà oggetti usa e getta di uso quotidiano. E sono un po' la somma di tanti piccoli comportamenti quotidiani che abbiamo, ciascuno di noi, moltiplicati per milioni di volte. E allora, ora finalmente il mare di plastica è diventato un argomento di grande attualità, per fortuna, anche se sembra che il problema, l'allarme che suscita, sia più rivolto alle isole di plastica del Pacifico piuttosto che al mare di casa nostra. E allora, come diceva Luca giustamente, una cosa abbiamo capito anche, o per lo meno l'ho capita io, che la plastica è un materiale meraviglioso. Non dobbiamo demonizzarlo. Le nostre automobili, i nostri aerei, adesso sono leggerissimi, consumano pochissimo, poco carburante. La plastica ha salvato tanti animali; pensate alle tartarughe e agli elefanti. Salva anche le nostre vite. Il problema non è la plastica: il problema è come noi stiamo usando la plastica, che è un materiale fantastico, utilissimo, leggero, resistente e lo usiamo per degli usi, appunto, che si esauriscono in pochissimi minuti. E poi è talmente poco costosa che ci dimentichiamo, e non facciamo caso, o attenzione, a come la smaltiamo. E allora, da questa idea del cercare di capire come uscire da questo problema, abbiamo creato un progetto europeo in cui vi è una grande alleanza fra tutti gli amanti del mare, fra tutti i velisti, subacquei, diportisti, pescatori, sportivi, i ragazzi delle scuole, gli insegnanti, tutti i cittadini. E a tutti stiamo chiedendo di fare tre cose molto semplici: non buttare; raccogliere; e cercare di usare meno plastica usa e getta. Sono, insomma, delle cose di estrema semplicità, e forse addirittura banali. Però andiamo a vedere un attimo che cosa vuol dire "non buttare": per esempio, "non buttare" vuol dire "fare più attenzione". Io sono certa che nessuno di voi butti i sacchetti della spazzatura per le strade, vero? Però, quando andiamo in spiaggia e lasciamo un sacchetto in un contenitore strapieno, guardate che è esattamente la stessa cosa, perché basta che passi un cane, un gatto, un uccello e apra il sacchetto, e a quel punto tutta la spazzatura che è contenuta si spargerà e andrà a finire in mare. In questi 18 minuti di chiacchierata, in Italia si fumeranno due milioni e mezzo di sigarette. E a giudicare dai marciapiedi, come li vediamo in tutte le città o nelle spiagge, molte di queste sigarette vanno a finire per terra. Allora, fumatori, per piacere, fate attenzione, perché i mozziconi di sigarette sono di plastica, intrisi di sostanze tossiche, e quindi ci vuole veramente molto poco per eliminare uno dei rifiuti più frequenti sulle spiagge: mozziconi e accendini. Questi sembrano oggetti assolutamente innocui, allegri, colorati e divertenti - sempre plastica sono. Una parte importante, addirittura un terzo dei rifiuti che troviamo in spiaggia, derivano da persone che sono andate in spiaggia a divertirsi; quindi sono giocattoli, penne, occhiali, creme solari e cose del genere, O merendine. Quindi attenzione, di nuovo: con un po' più di attenzione, possiamo eliminare una parte importante dei rifiuti. Ma l'attenzione verso la pulizia del mare deve partire anche dall'entroterra. I palloncini ce lo dimostrano: tutto quello che va su, naturalmente poi scoppia e cade giù. E quando sono in mare, i palloncini assumono la stessa forma e le stesse movenze di meduse o calamari, che sono il cibo preferito di pesci, tartarughe e uccelli. Quindi, palloncini sì, ma non facciamoli volare, per favore. Ma l'attenzione per il mare parte dalle nostre case. Nei nostri gabinetti, per piacere, non dobbiamo buttare nulla, perché questi sono alcuni dei rifiuti che troviamo più spesso sulle spiagge. E quindi abbiamo risolto [l'enigma]: non erano tutte persone che andavano in spiaggia a pulirsi le orecchie, erano tutte persone che si pulivano le orecchie e poi gettavano i bastoncini non nel cestino, ma nel gabinetto. Quindi, [con] un poco di attenzione in più riusciamo ad eliminare una parte importante di rifiuti. Dalle nostre docce parte, quotidianamente, una nuvola di frammenti di plastica verso il mare: sono gli esfolianti. Guardate da queste fotografie quanta plastica è contenuta in un singolo flacone. Anche qua - per fortuna, dall'anno prossimo saranno proibiti; ma già da subito possiamo evitare di comprarli, semplicemente guardando l'etichetta, e se c'è scritto "polietilene'' evitiamo. Questa è la strada preferita per i rifiuti per finire in mare: i nostri fiumi. Quindi particolare attenzione dobbiamo prestare quando siamo vicino ai fiumi, per l'appunto. Giusto per farvi vedere lo stillicidio continuo di spazzatura che c'è, che arriva in mare attraverso i fiumi, è questo: basta un tappo che si forma, un tappo sotto le arcate di un ponte, e vediamo effettivamente quanta plastica, dall'entroterra, arriva al mare. E infine l'attenzione che dobbiamo porre anche quando vogliamo svuotare le nostre cantine: siamo sicuri che il dondolo della nonna, o il triciclo di nostro nipote, vada a finire veramente all'isola ecologica e non venga abbandonato sotto il primo ponte? Attenzione a chi affidiamo i nostri oggetti. Raccogliere è importante, perché nessun paese al mondo ha le capacità economiche di andare a pulire il mare. Il momento migliore, per pulire una spiaggia, è d'inverno, quando ci sono le burrasche. E perché dobbiamo raccogliere? Perché abbiamo ormai, veramente, testimonianze infinite dei danni che la plastica possa fare agli animali. Che ci si infilano dentro, o si intrappolano, mangiano, soffocano, per non parlare poi di altri impatti: quanto costa ripulire le nostre spiagge? Sono un danno per la navigazione: i rifiuti sono veramente - Noi ci stiamo focalizzando tanto sulle isole di plastica del Pacifico senza renderci conto che, nel nostro Mediterraneo, c è la stessa concentrazione di microplastiche che c'è in queste famigerate isole. E il perché è presto detto: il nostro mare è un lago, tutto quello che c'è finito dentro è ancora lì. E se non lo vediamo, è semplicemente perché si è frantumato. E quindi, raccogliamo degli oggetti finché sono ancora interi, perché sennò, se li lasciamo in spiaggia, si frantumeranno sotto l'azione del sole, del sale e delle onde, fino a frammenti così piccoli che poi, a quel punto, è veramente impossibile recuperarli. E non pensate che questi siano più innocui: anzi, forse sono ancora più subdoli e più pericolosi, perché poi alla fine diventano a portata di bocca del plancton, che è il primo anello della catena alimentare. E quindi raccogliamo. Raccogliamo da soli. Sergio ci ha appena detto: portiamoci due sacchetti, quando andiamo a fare il bagno. Coinvolgiamo i nostri amici. E per fortuna, nel nostro grande progetto abbiamo coinvolto tanti subacquei, perché se ci sembra orrendo quello che abbiamo trovato in spiaggia, e quello che avete visto in spiaggia, in realtà la gran parte dei rifiuti si trova sul fondo del mare. Quindi i sommozzatori sono gli unici che riescono ad andare a pulire sul fondo del mare. Ma se fare attenzione e raccogliere sono due cose fondamentali, la cosa più importante in assoluto è il ripensare il nostro rapporto con la plastica. Senza essere talebani: in realtà, io sono probabilmente vestita di plastica; però la metà dei rifiuti che troviamo in spiaggia è usa e getta. E di nuovo: noi stiamo utilizzando un materiale che è virtualmente eterno per degli utilizzi che si esauriscono in pochissimo tempo. Ci siamo un po' ubriacati di questo materiale che è allegro e comodissimo nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo però imparare a utilizzarlo per quegli impieghi per i quali un materiale così eterno, da una vita così lunga, sia effettivamente giustificato. Quindi ciascuno deve cercare, nella vita di tutti i giorni, di trovare il modo per diminuire l'uso di plastica usa e getta, sostituendola con materiali tipo il vetro, ad esempio. Ma attenzione, che la bioplastica è una soluzione, ma non è "la" soluzione. Perché un sacchetto di questi che vada a finire in mare - loro si decompongono in condizioni di compostaggio industriale. Se invece questo finisce in mezzo al mare, ci metterà mesi, se non anni, a distruggersi, e questo nel frattempo, se un animale [lo] incontra e se lo mangia, è spacciato lo stesso. Sulle spiagge troviamo tantissime bottiglie e tappi di bottiglia. E questo è uno dei rifiuti che possiamo più facilmente eliminare. Ogni italiano, ciascuno di noi, di voi, seduto in questa sala, consuma in media 200 litri di acqua in bottiglia all'anno, E questo in un paese, come l'Italia, dove l'acqua mediamente è buonissima. Quindi è un modo molto semplice: usiamo una borraccia, ed evitiamo di usare e di comprare tutta quest'acqua in bottiglia. Ed è un modo molto rapido per abbattere il nostro uso di plastica usa e getta. Ma c'è chi mi dice: "Ma perché? Se io la riciclo, la mia bottiglietta?". E allora... la bottiglietta di plastica, la plastica delle bottigliette d'acqua, non tornerà mai ad essere, una volta riciclata, di nuovo una bottiglietta; diventerà qualcos'altro, tanto più se la bottiglietta d'acqua era colorata. Quella plastica diventerà un sacchetto della spesa, un pile o una panchina. Ma di quante panchine abbiamo bisogno noi? E poi alla fine comunque andrà smaltita, e quindi non facciamo altro che portare più in là il momento in cui dovremo smaltire questa plastica. La realtà è che noi non siamo in grado di smaltire tutta questa spazzatura, tutti questi rifiuti che stiamo generando. E quindi la soluzione fondamentale è quella di diminuire. Diminuire gli imballaggi, soprattutto: cerchiamo di comprare sfuso il più possibile. Ricordiamoci di quando usavamo il sapone, anziché il sapone liquido. Cerchiamo di evitare situazioni tipo queste, che sono francamente assurde. Allora basta veramente poco, basta un po' di consapevolezza per diminuire il nostro uso e abuso di plastica. Queste sono solo alcune delle mille idee che si possono avere per andare in questa direzione. Basta soltanto questo per salvare il mare? Ovviamente no, perché un problema così complesso non ha una singola soluzione. Il problema della plastica in mare deriva dal fatto che abbiamo una gestione dei rifiuti sbagliata, a volte illegale, certamente non sufficiente; però abbiamo visto che una parte importante dei rifiuti la generiamo noi nel nostro comportamento quotidiano. E quindi, senza di noi, senza un impegno nostro quotidiano, per esempio come questo, la situazione di certo non si risolve. La buona notizia, come vedete, è che veramente basta poco, basta un po' di consapevolezza. E allora - negli ultimi due anni, da quando è partito questo progetto, abbiamo coinvolto più di 10.000 persone, che hanno raccolto più di dieci tonnellate di cose. Immaginate se arrivassimo a 100.000 persone, quanto riusciremmo a fare. Stiamo aiutando il Governo italiano e l'Unione Europea a semplificare la questione dei rifiuti, e stiamo aiutando i pescatori a riportare i rifiuti che raccolgono nelle loro reti a mare. Abbiamo incontrato migliaia di bambini che hanno fatto la loro promessa al mare, dal non lanciare i palloncini a non usare mai più bicchieri di plastica usa e getta. Abbiamo convinto tre sindaci a bandire il lancio dei palloncini; e anche grazie al nostro lavoro lo Stato italiano ha proibito l'uso dei bastoncini per le orecchie di plastica all'inizio di quest'anno, e l'anno prossimo bandirà le microplastiche nei cosmetici. E allora basta questo? Non basta, dobbiamo continuare. Certo, se avessimo iniziato 20 anni fa, a quest'ora sarebbe stato tutto molto più facile. Però c è un proverbio cinese, meraviglioso, che dice: "Il momento migliore per piantare un albero, e avere l'ombra, era 20 anni fa; il secondo, il prossimo momento, è questo". Grazie. (Applausi). Buongiorno! Bene, adesso che vi siete presentati, se volete, mi presento io. Lo hanno già fatto in parte, però io voglio dire qualcosa di più chiaramente. Sono uno studente di 19 anni sono nato qui a Trento. Frequento il primo anno di Studi Internazionali, qui all’Università. Studio, perché chiaramente c'è tanto studiare, intendiamoci... Però, ho tanti hobby. Il mio preferito è lo sport, qualsiasi tipo di sport. Il migliore direi che… il mio preferito è la pallavolo. L'ho praticato per 9 anni, ad alti livelli. Adesso, chiaramente, non ho più il tempo per starci dietro, detto in parole semplici, però trovo ancora il tempo per andare in palestra e allenare una piccola squadra di ragazzi under 15. Il calcio è qualcosa di fondamentale. La partita del venerdì con gli amici è qualcosa di sacro. Non bisogna mancare, voi mi capite vero? Be’...immaginavo… E poi qui siamo a Trento, in mezzo alle montagne, in mezzo alle Dolomiti, quindi non amar le montagne sarebbe un delitto. E quindi anche la montagna: vado a fare scalate, scio, anche sci alpinismo, insomma mi piace muovermi! Tutte cose bellissime, no? C’è un però, un piccolo però, che per fare tutte queste cose serve fiato. E io di fiato non ne ho. O meglio, ne ho meno. Perché io ho la fibrosi cistica. “Cosa è la fibrosi cistica?”, voi mi chiederete. La fibrosi cistica è una malattia genetica. È una malattia genetica che compromette in maniera seria l’apparato digerente e respiratorio. In pratica, tutte le secrezioni dal corpo, tutti i liquidi che produciamo sono più densi e più concentrati. Il sudore è più salato, le lacrime sono più dense, i succhi gastrici. E c’è una frase, molto importante, che risale al 1700, quando ancora c’erano delle osservazioni empiriche su questa malattia. “Guai per il bambino che sapora di salato da un bacio sulla fronte, perché maledetto e presto deve morire”. Una condanna senza appello, oseri dire. Ovviamente le cose sono cambiate, cioè mi vedete, sono qua a parlare di fronte a voi, non sono né deperito, né altro, no? Sono in forma, dai, ci sta, concedetemelo, almeno questo. Ad un certo punto, un nostro amico, qualche estate fa viene a chiederci: ”Ma vuoi scalare il Kilimangiaro?” E io dico: “Il Kilimangiaro? Cos’è il Kilimangiaro? Già ero così alto…” Ed io ho detto: ”Informiamoci, cos’è questo Kilimangiaro?” Il Kilimangiaro è la più alta montagna dell’Africa, uno strano vulcano in fase di quiescenza, con tre coni vulcanici. Alto 5.895 metri, è la montagna più alta dell’Africa, il vulcano più alto del mondo, la montagna singola più alta del mondo ed una delle Seven Summits del pianeta. Al che ho detto: “Io? Fibrosi cistica? Sul Kilimangiaro? No dai, non prendiamoci in giro”. Ovviamente la mia famiglia inizialmente diceva: “Che cosa ti salta in testa?” Poi dopo hanno capito, bisogna far qualcosa, bisogna andare oltre, bisogna far cambiare la mentalità. I medici, non ne parliamo; sono andato dal mio medico curante e gli ho detto: “Eh, io vorrei scalare il KIlimangiaro” “Ah si? Secondo me è meglio invece che vai sul lido di Jesolo a prenderti l’aria salubre del mare, seduto lì, non ti piace?”. Indovinate come è andata? Ve l’ho detto prima giustamente, quindi… E quindi, a febbraio del 2014 siamo sbarcati in Africa, e l’Africa te la raccontano, ti dicono tante cose, però, fino a quando non ci arrivi, non sai veramente come è. I primi giorni, abbiamo camminato tanto in mezzo agli animali della savana, in mezzo alla giungla. Non vi dico altro; durante la nostra attraversata della giungla c’era una pioggia battente. 99% di umidità, il fango sotto, la pioggia sopra... insomma un disastro. Però mano a mano, camminando, siamo arrivati fin quasi in cima a 3.008 al primo rifugio, poi a 4.008 al secondo rifugio e volevamo dare l'assalto alla cima. E la notte dell’assalto alla cima è stata una cosa pazzesca. Sveglia a mezzanotte, per arrivare in cima alle sei di mattina in una nebbia padana, cioè sembrava di essere allo svincolo della A4, mi sono trovato lì... E questo cartello verde che diceva: “Congratulazioni, sei arrivato in cima al Kilimangiaro”. E lì ho pianto, lo ammetto, è un sentimento umano. E poi la discesa, mi aspettavano altre 11 ore per arrivare al rifugio dove avremmo dormito. Fate conto, partenza a mezzanotte, arrivo al rifugio alle 17. Ed è andata così! Perché tutto questo è stato possibile? Voglio dire, eravamo rimasti al bambino che sapeva di salato, che presto doveva morire e adesso mandiamo un ragazzo malato di fibrosi cistica sul Kilimangiaro. La ricerca ha fatto passi da gigante. Nel 1989, che clinicamente parlando è l'altro ieri, hanno scoperto la proteina causa della fibrosi cistica: la CFTR. Questa proteina sostanzialmente è zoppa, nel senso che non permette al corpo di funzionare bene. Ora, un piccolo inciso su quella che è la ricerca: cosa è la ricerca? Ci sono tre tipi di ricerca: la prima che potremmo chiamare “terapia genica”, come molti l’hanno definita, ha alimentato tante speranze per quanto riguarda la fibrosi cistica ma le ha deluse. La seconda è quella che ci immaginiamo tutti: lo scienziato pazzo, con i fumi, gli alambicchi, questi diversi liquidi colorati, insomma quello che ci immaginiamo tutti. E poi c’è una terza figura, figlia di quello che è il progresso scientifico. Io lo chiamo “scienziato-metereologo”; perché il metereologo guarda le correnti, le nubi, in pratica ci da un'idea di come sarà la giornata da qui a molto tempo, anche una settimana, due settimane. In pratica lo “scienziato-metereologo” fa la stessa cosa con la cellula. Dice: “Se la cellula sottoposta ad un dato trattamento reagisce in questo modo è plausibile che ci siano tutta una serie di conseguenze”. In pratica da allo scienziato “pazzo” qualche cosa di concreto su cui lavorare. Non andare a tentoni, o come diciamo noi Trentini, “a taston”, fino a come poteva essere 10 o 20 anni fa. Questo ha permesso alla ricerca medica di raggiungere livelli che fino a neanche 3-4 anni fa sarebbero stati possibili. Per la prima volta, è stato scoperto, è stato prodotto, diciamo, un mix vitaminico apposta per la fibrosi cistica. Adesso la ricerca medico-scientifica si sta concentrando sugli antibiotici, non più in vena per 3-4 ore, attaccati ad un letto, ma semplicemente inalnado un piccolo “puff”, sostanzialmente. Quello che vorrei dirvi oggi è che, il coraggio di osare, è anche questo; è l’abbattere il limite. Oggi si giocano i giochi importanti, passatemi la ripetizione. Oggi, per la prima volta nella storia dell'uomo, abbiamo la possibilità di battere la malattia genetica in assoluto più diffusa al mondo. È una sfida di fronte alla quale non ci possiamo tirare indietro. No, signori! E questa è una sfida molto più alta della scalata al Kilimagiaro. La ricerca costa fatica soprattutto. Siete con me, siamo tutti insieme, proiettati verso questa ricerca medico-scientifica? (Sì.) Allora arriveremo molto presto ad una soluzione. Grazie! (Applausi) 'Scotland forever'. Fu questo il grido di battaglia dei soldati scozzesi lanciandosi al galoppo verso le linee francesi durante la battaglia di Waterloo nel 1815 ed è il titolo di questo quadro che fu dipinto da Lady Butler circa 70 anni dopo, nel 1881. Lady Butler, come donna, non ebbe mai modo di partecipare ad una battaglia, quindi dovette studiare, dovette documentarsi, dovette fare ricerca, perché doveva poter rappresentare le divise dei soldati che corrispondessero a quelle dell'epoca, dovette studiare l'anatomia degli animali, dei cavalli in modo da poterli rappresentare con questa visuale, molto particolare, dal davanti, molto originale. Grazie al mio lavoro, ho avuto la possibilità di rendere omaggio a quest'immagine probabilmente la più particolare, celebrata di quell'evento e che tanto mi ha emozionato sin da quando ero ragazzino. Come si diceva, sono un paleo-illustratore, ossia un illustratore di quelli che si occupano di paleontologia, cioè cercano attraverso lo studio dei fossili di rappresentare il mondo della preistoria. Come ogni artista, l'illustratore paleontologico ha sempre un po' la testa tra le nuvole, nuvole giurassiche, devoniane nel mio caso. Mi piace la natura, ne sono affascinato, mi stimola, mi dà tanti spunti per realizzare le immagini che vedrete. Però, inevitabilmente, ogni volta che a me capita di osservare qualche cosa di naturale, tendo inevitabilmente a trasformarlo in qualche cosa di preistorico. Quando io cammino su un bel prato rasato e mi trovo davanti una quercia, ecco, immediatamente tendo a trasformarla in una specie di albero gigantesco, dalle forme particolari, dall'aspetto inusuale, alieno. Il prato ovviamente diventa una distesa acquitrinosa, ricca di alberi caduti, di vegetazione rigogliosa. I cani che stanno correndo davanti a me possono tranquillamente essere dei piccoli carnivori che si stanno inseguendo, che si stanno contendendo la preda, oppure sopra di me passano i lunghi colli dei sauropodi che brucano a dieci metri da terra. E dietro il cespuglio che si è mosso poco fa secondo me c'è sicuramente qualche grosso animale che sicuramente può saltar fuori un carnivoro aggressivo. Il fatto è che nella mia testa io continuo a cercare di risolvere il problema che riguarda l'illustrazione che sto cercando di realizzare in questi giorni. Ho studiato molto bene il soggetto protagonista del quale ovviamente non ricordo assolutamente il nome e che confondo con un altro che ha anche lui un nome assolutamente impronunciabile. Ecco, me lo sono studiato bene anatomicamente però non mi piace la postura che gli ho dato e per rappresentare meglio l'immagine sarebbe meglio che io lo inquadrassi dall'alto in modo tale da avere una visione precisa e completa di tutto il paesaggio e dovrò però spostare l'allosauro tutto su un lato in modo da rendere più equilibrata l'immagine e poter avere una visuale completa dello scenario. Il fatto è che io devo avere a che fare con i paleontologi. I paleontologi, i geologi, sono i miei compagni di viaggio, sono coloro che mi supervisionano, quelli che mi danno tutte le informazioni e le indicazioni che mi permettono di realizzare l'illustrazione arrivando a curare i minimi dettagli anatomici. Contemporaneamente però, sono anche coloro che tendono a imbrigliarmi, a incanalarmi in uno strettissimo corridoio artistico che serve ad evitare che il sottoscritto, preso dallo slancio e dal desiderio di rendere sempre più emozionante e più particolare l'inquadratura, rischi di esagerare e metta i soggetti in posizioni tali per cui risulterebbero poi anatomicamente impossibili. È una specia di CSI in chiave paleontologica. Io ho tutti gli elementi che mi servono per fare la mia ricerca, ho tutti gli indizi, ho gli schizzi, i disegni fatti da chi mi ha preceduto, le indicazioni che mi vengono date da paleontologi e geologi, i quali nella loro testa hanno chiarissimo com'era il mondo preistorico, perché lo studiano. Il problema loro è quello di renderlo visibile e quindi il mio compito è proprio quello di cercare di scattare una sorta di istantanea del passato profondo. È un lavoro in continua evoluzione. Può capitare che l'animale che tu hai con tanta attenzione studiato, l'edmontosauro, di cui hai curato ogni minimo dettaglio, persino la pelle di cui si conoscono le impronte, ecco, salti fuori proprio il giorno prima che tu stai per consegnare il tuo lavoro, succede che esce uno studio che mette in luce un dettaglio anatomico veramente insignificante che è una cresta carnosa proprio in mezzo alla fronte del nostro soggetto, quindi sarà mia premura quella di cercare di aggiornare questo animale alla velocità della luce. Stessa cosa può succedere, per esempio, per un animale come può essere il tirannosauro. I tirannosauri sono tra gli animali preistorici tra i più conosciuti in assoluto nel campo della paleontologia. Ecco, da qualche tempo i paleontologi sono praticamente convinti che i tirannosauri fossero coperti da una sorta di piumaggio primitivo che si chiamano proto-piume, quindi una specie di soffice piumino, il che ovviamente nella mia testa si è presentato subito come una specie di gigantesco pulcino mannaro -- (Risate) e quindi ho dovuto trasformare quella vecchia illustrazione di cui andavo particolarmente fiero in un qualche cosa che fosse anatomicamente sistemato -- essendo una cosa vecchia di qualche anno fa -- fosse anatomicamente sistemato ma anche ricoperto di questo piumaggio. E cosa succede? Quando ci si trova di fronte a questo tipo di problematiche la tecnologia ovviamente diventa il mezzo fondamentale perché si possano risolvere e questo è il motivo per cui i paleontologi utilizzano i laser scanner per avere delle immagini tridimensionali dei reperti oppure fanno delle TAC in modo da poter osservare l'interno del nostro fossile senza doverlo rompere o tagliare. Gli illustratori utilizzano Photoshop con i caratteristici livelli sovrapposti, mentre le vecchie maquette, cioè quei modellini fatti in plastilina, vengono sostituiti dagli scultori da delle sculture fatte con i nuovi programmi di modellazione digitale tridimensionale, quindi modellazione 3D. È un lavoro estremamente complesso, minuzioso, che deve richiedere tanta pazienza e dedizione per cui non è raro che dopo tanto lavorare sulla texture di un animale, il sottoscritto vada a dormire, chiuda gli occhi e continui a vedere squame, squamine, squamette, punte, artigli, seghettature e tutto questo genere di cose. Però una volta raggiunto il proprio scopo, cioè aver finalmente realizzato il modello finale, si aprono degli scenari che possono dare spunto a delle iniziative che non sono propriamente scientifiche -- (Risate) -- e che però danno anche grande soddisfazione e divertimento a chi tanto tempo ha passato su questi soggetti. I paleontologi hanno a disposizione del materiale straordinario, materiale assolutamente incredibile come è il piccolo 'Ciro', cioè lo Scipionyx samniticus, quel piccolo dinosauro che è stato trovato vicino a Pietraroja e che è un cucciolo. Lo sappiamo perché le proporzioni del corpo ce lo dicono, la testa molto grande, anzi, gli occhi molto grandi rispetto alla testa. C'è addirittura la fontanella aperta, proprio come i bambini Sappiamo che cosa ha mangiato perché la fossilizzazione è talmente incredibile che si vedono persino gli organi interni, è un caso unico al mondo. E all'interno di questi organi sono stati trovate delle zampine che corrispondono a quelle di una piccola lucertola. Sappiamo dove viveva: in un ambiente simile a quello delle odierne Bahamas. Ce lo dicono i sedimenti. Non sappiamo come è morto, e questo rimane un mistero, ma è attraverso la rappresentazione artistica che noi possiamo continuare a sognare, a immaginare qualche cosa che alla fine resterà ignoto. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Lucia Compieta Salve. In realtà il tema che avevo scelto è un tema che rincorro senza riuscire ad acchiappare, non soltanto biograficamente ma anche nelle mie ricerche nelle mie scritture: la felicità. Ma è arrivato questo tema così imponente, innanzitutto perché qui quello che ha reso così prezioso questo luogo non è semplicemente il miracolo di aver scovato delle meravigliose rovine, ma che queste rovine erano vita, vita fermata in un attimo. Quindi il mondo, non solo degli archeologi, scopre non semplicemente quello che era rimasto di una civiltà, come monete fuori conio che vengono scovate in una campagna abbandonata, quindi ormai avevano fatto tutto il loro percorso. No. Qui in un attimo tutto si è fermato. E quindi il fascino vero era trovare vita. Vita: un teatro che un attimo prima era pieno, una villa ancora abitata. La potenza di Pompei e di Ercolano è proprio questo: che è il contrario esattamente di quello che è semplice la morte, la tragedia, il disastro certo, ma quello che vince poi è sopratutto la vita. Allora mi è sembrato in queste ore fosse necessario tornare a scavare e parlare di quel moto che sta portando migliaia e migliaia di persone a inseguire la felicità. Perché la comunicazione su questo rischia di fare degli errori molto importanti; rincorrere la cronaca può essere rischioso, quindi c'è la conta dei morti affogati, c'è la conta dei pareri politici, c'è una sorta di riflessione su come disegnare le frontiere, su chi può decidere, su che cosa bisogna fare per fermare i flussi, ma l'unica riflessione che ha a che fare con il più profondo motivo che porta le persone a rischiare l'esistenza propria, dei propri bambini, spesso, è la ricerca della felicità. (Applausi) Ed è così imbarazzante dirlo che non lo si dice... immaginate poterlo dire. Io sono abituato sia ad essere bersaglio sia a subire ogni tipo di critica, quindi nel momento in cui hai questa ginnastica... Ma immaginate l'imbarazzo anche di una persona che conosce, magari è impegnata su questi temi, che va a un talk piuttosto che a un incontro politico in un comune, in un municipio e dice ma queste persone cercano la felicità... viene preso per romantico, buonista, naif (nella migliore delle ipotesi). Non bisogna invece avere l'imarazzo di fissare quella che è la realtà prima; provate ad ascoltare anche molte interviste: "...preferisco morire piuttosto che restare nel mio paese..." La possibilità di immaginarsi una vita diversa: beh nessuno più dei meridionali italiani del sud Italia sa cosa significa questo, cioè sa cosa significa dover cambiare esistenza, dover cercare una strada al proprio talento altrove. E quindi questo mondo parla a noi, soprattutto a noi. E riflettere sulla felicità significa riflettere in questo momento sul tema più pericoloso che c'è. Perché ribadisco: non se ne parla. Cosa sta portando la felicità? E cosa sta portando l'infelicità? Ora sia chiaro: capisco che la felicità è un problema privato. Se mi si dovesse chiedere: "ma uno Stato deve occuparsi della felicità?" No. "Ma la felicità è qualcosa che riguarda la società o le persone, la propria individualità, la propria capacità di relazionarsi all'altro?" Sì, certo. Però esiste una declinazione di questa felicità che è sociale, pubblica. La malinconia o quella che chiamiamo la depressione spesso ci attanaglia, mi attanaglia non ha sempre un significato solo privato, ma spesso è il giudizio che il corpo o una parte del nostro corpo dà sulla società...è insopportabile. E quindi esiste una possibilità eversiva alla felicità. Io non sono stato tanto capace nella mia esistenza di flirtare con la felicità, di incontrarla: mi sono sempre anzi sentito imbarazzato ogni volta che ho riconosciuto una strada che potesse farmi essere felice mi sentivo in colpa, mi sono sempre sentito in colpa come se non fossi in grado di meritarla. Poi appunto succede che d'improvviso la vita ti si cambia, come accade a moltissimi ahimè, e succede che inizi ad avere un altro tipo di prospettiva, che mi sta aiutando anche in queste ora a resistere alle idiozie della Lega, a resistere e a cercare di drenare, di capire perché questo tipo di commenti stanno arrivando così copiosi sui social network, perché stanno così unendo purtroppo le persone di una certa posizione. E dicevo: cos'è questa cosa? Che in realtà - la potenza letteraria in questo senso aiuta - in realtà comprendi il valore di una cosa esattamente nel momento in cui la perdi. E' uno strano destino umano, a cui credo la letteratura venga in soccorso, la letteratura a volte permette il miracolo di poter valutare, dare il peso specifico di una cosa - definisco cosa: persona, sentimento, incontro, momento - prima che tu possa perderla, addirittura prima che tu possa incontrarlo quel momento. E allora solo quando ho perso nove anni fa' la libertà, in qualche modo, io ho iniziato a capirne esattamente il peso specifico, il valore, la qualità. E' sempre così. E' sempre così e me lo dicevano le persone che avevano passato cose assai peggiori delle mie, non so...intellettuali e dissidenti arrestati, persone appunto che si sono fatti il carcere in paesi del Medio Oriente o in Africa, quindi - come dire - io ero un privilegiato rispetto a loro. Loro dicevano: "ma è così!" Nessuno che non ha fatto un giorno di carcere può capire il carcere, nessuno che non è stato malato può capire il malato, sì puoi essere empatico, allo stesso modo se non hai perso la libertà non puoi lontanamente capire cosa sia. Ecco perché questo flusso - non mi importa di essere considerato naif, buonista, romantico - ma questo flusso voglio - visto che non siamo molti a farlo - poterlo intuire come un flusso incredibile di desiderio che sta arrivando da noi. Di desiderio, di voglia di realizzarsi, di voglia di potersi mettere in gioco. E quindi innanzitutto vedo questo. Poi c'è un altro tipo di logica molto semplice, che è la logica - che tra l'altro ci hanno insegnato i pescatori di Lampedusa - che bisogna dividere su due piani la questione: primo, possiamo accoglierli tutti, bisogna andare in Libia, bisogna capire cosa fare, l'Europa deve intervenire... dibattiti necessari, ma che sono su un altro piano, un altro piano rispetto alla legge del mare. La legge del mare dice una cosa semplice: nessuno viene lasciato in mare e quindi la legge del mare è quella unica a cui obbedire nel momento in cui ci si trova di fronte al problema. Poi viene tutto il resto, poi viene il dibattito legittimo, ma la legge del mare è l'unica da ascoltare in una situazione del genere. E il Sud sta vivendo una desertificazione, - sono le parole di centri di ricerca svizzeri autorevolissimi - desertificazione. Sono parole che in un altro momento avrebbero avuto un'eco immenso, invece ormai ci sembra normale. E tutto il problema del Sud Italia nasce anche dal fatto che contiamo sempre meno nella bilancia politica nazionale, perché tanto sappiamo già che l'alternativa è spesso tra il resistere e l'andare via, tra il cercare di farcela a tutti i costi e l'andare via, cioè si emigra, a quel punto è come se la classe, - stavo dicendo dirigente - ma no ma tutti al Sud sapessero che quella strada prima o poi... allora in questo modo è come se risolvessimo da soli il problema. Questo cosa permette? Permette di non vedere i flussi migratori come una grande risorsa per il Mezzogiorno, immensa, ma noi abbiamo già per altre forme delle città che sono già diventate africane: Castel Volturno, la città africana più grande d'Europa con tutti i problemi che ha: c'è una presenza della mafia nigeriana enorme, ma ha anche una comunità sana, che è riuscita a costruire una propria identità, già sono la seconda e terza generazione di africani che nascono a Castel Volturno e quindi di nuovi Castellani, voglio dire, questa cosa dovrebbe essere vanto, sperimentare un sindaco africano, anche se lì, anche politicamente, le cose stanno cambiando per fortuna, però voglio dire, tutto questo dovrebbe essere elemento di dibattito non semplicemente cifre, dettagli e quello che ci stanno facendo credere essere il tema importante, cioè se si è gelidi, cinici, se non si pronuncia la parola felicità siamo autorevoli, se invece pronunciamo questo tipo di parole, se cioè descriviamo qual è il sentimento che porta una donna a prendere - come la storia che abbiamo sentito prima - a prendere un bambino di un anno, tenerlo in braccio e attraversare il Mediterraneo, beh se facciamo questo siamo chiaramente inefficienti, non stiamo guardando in faccia alla realtà, vogliamo il facile consenso, perché facciamo appello al sentimento, - esattamente quello che voglio fare - esattamente il coraggio che credo che bisogna avere. (Applausi) E' molto facile, e va bene così, poter attaccare un sentimento, un moto di apertura e deriderlo, è facilissimo, la crudeltà, la distanza si presentano sicuramente più forti, a volte anche persino più affascinanti, no? quindi se tu cerchi di esser buono sei buonista... C'è un libro bellissimo, che si chiama "Vita e destino" di Vasilij Grossman, è un librone, se avete voglia di dedicare tempo, è un capolavoro assoluto, è uno scrittore immenso, che affronta la tragedia del totalitarismo comunista e quello nazionalsocialista. E c'è un passaggio, che non ho mai dimenticato, che mi piace ripetere spesso dove c'è questo personaggio, che poi è il protagonista che dice: "Io non ho mai creduto nella giustizia né nel bene perché in nome della giustizia e in nome del bene, per il vostro bene, per il bene dell'umanità e in nome della giustizia sono stati commessi i peggiori crimini, che lui - tra l'altro il protagonista di questo libro, che è una fiction - stava vedendo e subendo sulla sua carne. E lui dice: "Io ho sempre creduto nella Bontà", e lì risuona in quella pagina immensa. Quella parola non ha niente di scontato, di sotterfugio, di fragilità psichica, di furbizia a buon prezzo... E' potente...e poi lo spiega anche e dice: "Perchè la Bontà è il rapporto uno a uno, perché lo posso valutare subito, perché posso esperire l'immediata trasformazione della realtà, della mia vita, della quotidianità con quel gesto." Ora può sembrare incredibile ma in un momento del genere qui appunto stiamo parlando, ma poi questo video, le vostre sensazioni, i vostri commenti arriveranno ovunque, ora pensate che mai come in questo momento la parola viene fermata, perseguitata, bloccata e sembra impensabile proprio quando la parola è riuscita, più che in altre epoche, a emanciparsi dai vincoli della tipografia, dell'editoria, della censura; proprio in questo momento la parola torna ad essere al centro della persecuzione: per un twitter in Messico si muore. Twitt, nel vero senso della parola, cioè persone, giornalisti, blogger, che fanno dei twitt, che funzionano, cioè iniziano ad essere molto condivisi, molto commentati e vengono uccisi per questo. Oppure intellettuali, che vengono frustati come in Arabia Saudita, ammazzati come nel centro di Parigi e che... che potere avevano? cosa ha, cosa aveva la blogger Felina - così si chiamava - quando gli Zeta, uno dei gruppi più ricchi del Messico, che riempie di cocaina Miami e New York, e decapitano una blogger che fa dei twitter, che ha centomila followers, cioè cosa ha? cosa può fare di male a un gruppo così potente al punto tale da andare a intercettare con un'operazione di hackeraggio - perchè lei si firmava con un nickname - casa sua, andare, decapitarla, fare una foto al suo corpo e postarla sul suo account: ma come è possibile? Cosa potevano fare dei vignettisti come la storia di Charlie Hebdo, cosa era contro la potenza della diffusione propagandistica dell'Islam? Ma è proprio questo il punto. Malala.... - mi ha fatto piacere che sia stata una traccia alla maturità - ma stiamo parlando di una bambina contro i più grandi narcotrafficanti, che esistono al mondo di eroina, i Talebani. Sapete no? Il 90% dell'eroina mondiale, quindi l'eroina che da Mosca, passando per Napoli, Parigi, Montpellier è tutta afghana per la maggior parte, tranne una piccola percentuale, che viene dal Vietnam, quindi i Talebani e quella guerriglia e il loro governo e le loro leggi sono irrorate dai soldi dell'eroina - pensate no a tutto il loro moralismo... ... una quattordicenne diventa il loro bersaglio numero uno. E qui viene il pensiero, solito, ma come... allora si può? Certo che si può. Perché una parola, una posizione, una scelta, una condivisione iniziano a portare a quella eversione - uso questa parola - cioè cancellare ciò che non va. A quell'eversione che a me piace pensare essere della felicità, perché ho citato apposta questa blogger e Malala perché nei loro scritti o nelle loro scelte c'era la felicità. Lei scriveva per esempio che in alcune zone della città, di Città del Messico, non solo di città del confine, i narcotrafficanti stavano trasformando il territorio in posti tristi, stavano comprando gli asili per farci andare i figli dei ricchi, stavano trasformando delle palestre in cliniche di bellezza. Quindi lei parlava di un'infelicità che stava conquistando il territorio e lei ha scritto per difendere la sua felicità. Malala voleva andare a scuola perché era bello andare a scuola, quindi lei difendeva la sua felicità, l'ipotesi di una possibile felicità, l'ipotesi. E questi hanno - come dire - il terrore - sono due strutture apparentemente diverse: una religiosa, l'altra interessata esclusivamente al profitto, l'altra interessata al profitto e alla diffusione del proprio credo. Insomma quello che voglio dire è che d'improvviso la felicità ci accorgiamo che è una bomba contagiosa, disciplinata, capace in qualche modo di entrare e parlare più di qualsiasi altra cosa. Ora volevo chiudere con due immagini. Una, l'ho trovata in Murakami che parla di felicità come allegoria e infelicità come storia, cioè - dice - in fondo la felicità è un'allegoria, mentre l'infelicità è la storia. Non credo. Credo che l'obiettivo sia davvero questo invece: quello di far sì che la felicità diventi una storia raccontabile e questi flussi, che in queste ore stiamo vedendo, siano raccontati così, senza il timore di pronunciare questa parola senza la paura di raccontare biografie, sentimenti, scelte personali, senza temere che questo comprometta la nostra autorevolezza. C'è una storia, che mi piace raccontare, di un libro di Warlam Schalamow, che considero il mio maestro vero, insomma cerco di imitarlo in tutti i modi, di imparare da quello che lui ha fatto. Ha passato vent'anni nei gulag sovietici per aver fatto due articoli letterari contro il regime - e pensate cosa ha pagato - e ha scritto un capolavoro che si chiama "I racconti di Kolyma", - sono soddisfatto perché quando sono andato in TV sono riuscito a farlo entrare in classifica e a farlo leggere a tante persone quindi chi l'ha ascoltato già conosce questa storia - ma c'è un storia che qui volevo raccontarla a voi e a queste meravigliose pietre, che mi stanno guardando e che mi imbarazzano. A un certo punto c'è un'ispezione nella baracca, loro tagliavano legna a 30 ° sottozero e l'ispezione è semplice: "Consegnateci le vostre protesi". Allora c'è qualcuno più vecchio che tira via un occhio di vetro, una gamba di legno un reduce di battaglia, qualcuno dà gli occhiali, qualcuno un bastone e Shalamow molto giovane, un uomo di un metro e novanta, forte, che regge anche il freddo, resta fermo, al che il soldato: "Tu che protesi hai?" "Nessuna". Allora un po' per scherzare il soldato dice "Tu mi dai l'anima!" E Shalamow non sta allo scherzo: "No, non do l'anima" Al che si picca il soldato che aveva fatto la battuta e dice: "Una settimana di pozzo" che significava quasi morte certa, significava stare in un pozzo solo a pane e acqua, ma senza coperte, solo col cappotto "Se non mi dai l'anima..." "No, non ti do l'anima." "Due settimane di pozzo se non mi dai l'anima!" Ribadisce: "Non ti do l'anima." "Tre settimane." Che si farà tra l'altro sopravvivendo. "Se non mi dai l'anima." Nel libro poi scriverà dopo essere stato messo in questo pozzo e tutti i suoi compagni lo guardavano come per dire: "Ma stai rischiando per niente?!" E lui scriverà: "Nel momento in cui mi hanno chiesto l'anima, io mi sono accorto, io che credevo di non averla, io materialista, che credevo di non averla, che era la cosa più preziosa che avessi." Tutto qua. Grazie, grazie, grazie. L'Inferno di Dante non è l'unico Inferno. Ce ne sono anche altri. Alzi la mano chi, in questa sala, ha più di 28 anni. Se ora fossimo nel 2010, nelle comunità indigene di Canaan de Cachiyaku e Nuevo Sucre, nell'Amazzonia peruviana, tutti voi che avete alzato la mano sareste ora morti. Perché la speranza di vita, in queste due comunità, è appunto di 28 anni. Perché appunto l'Inferno di Dante non è l'unico Inferno, e sulla Terra a volte l'Inferno può presentarsi in vari modi. Uno di quelli è così. Qui siamo a Cerro de Pasco, nel cuore delle Ande peruviane. A 4.500 metri di quota, 80.000 persone vivono intorno a questo squarcio nella crosta terrestre, dal quale a più riprese sono state estratte ogni tipo di risorse non umane. Parliamo di - all'inizio si estraeva argento; poi rame; poi piombo; zinco; ora oro e argento. Anche la proprietà è passata di mano più volte: all'inizio era un'impresa americana; poi è stata venduta a un impresa canadese; poi è stata nazionalizzata; poi è stata venduta a un prezzo ridicolo al cugino del Presidente. E adesso, la compagnia che gestisce questa miniera è una società anonima che è posseduta da una società amministratrice che è posseduta da un fondo che è posseduto da un trust con sede nelle Isole Vergini Britanniche. Per cui, alla fine della fiera, nessuno sa chi sia il proprietario di questa voragine che adorna la vita, tutti i giorni, di 80.000 persone. E vi chiederete come ci sono finito io, lassù. Be', 12 anni fa mi ritrovavo nella mia selva oscura quando a una conferenza, un po' come qua, conobbi un'attivista guatemalteca che stava parlando dell'impatto sull'ambiente e sui diritti umani delle miniere d'oro nel suo paese. Aveva una - un'esposizione molto forte, ti toccava proprio dentro. Però non aveva dati, non aveva prove concrete. Io, da buon scienziato un po' nerd, alla fine della conferenza mi avvicinai a lei e le dissi: "Bello tutto quello che hai detto, forte. Ma senza dati, senza numeri, io posso facilmente contraddirti." E lei mi disse: "Be', parli bene tu. Ma noi scienziati che lavorano per noi non ne abbiamo." Hanno paura a lavorare per noi, perché poi si precludono ogni altra possibilità. E io dissi: va bene, sarò io il primo. E due mesi dopo ero su un aereo con un biglietto di sola andata per il Guatemala. E così questa attivista - il suo nome è Magalì - fu la mia Caronte che mi trasportò al di là dell'Oceano a conoscere poi l'inferno dell'estrazione mineraria. Una volta raggiunto l'altro lato dell'Atlantico, l'altro lato dell'Acheronte, anch'io dovetti trovarmi un po' un mio Virgilio. Il mio Virgilio si presenta oggi a noi con questa bella faccia sorridente. Il suo nome è Berta Caceres, un'attivista indigena Lenca, dell'Honduras, che da più di 20 anni difende le terre indigene dallo sfruttamento delle compagnie minerarie, petrolifere, di palma da olio e idroelettriche. Goldman Prize, che è un po' il Nobel dell'ambientalismo, nel 2015. È stata lei a introdurmi all'inferno del modello estrattivo. E oggi porterò voi in questo inferno. Cominciamo dal primo girone, quello più esterno, che è un po' il girone, potremmo dire, degli sfollati perché quella miniera, come tutte le miniere, ha bisogno di esplosioni per distruggere la Terra. E quelle esplosioni, poi, distruggono anche le case. Se voi passeggiate per Cerro de Pasco, o per qualunque altra città mineraria, vi sembra di camminare in una città terremotata o bombardata. Invece sono semplicemente le esplosioni costanti della compagnia mineraria. Ma quello è poco, quello è nulla in confronto alla quantità di terra che viene utilizzata per fare spazio a quelle miniere. Avete visto quella voragine? Il volume è due volte il Monte Titano, qui vicino. Per chi non è di qui, il Monte Titano è dove ha la "sede", tra virgolette, San Marino. Due volte quel volume. E di tutto quello che viene estratto lì, per ogni tonnellata di roccia, è un grammo quello che viene portato via. Quelle belle vene d'oro che si vedono nei film? Appunto, si vedono nei film. Oggi son finite, son finite da quel dì. Oggi l'oro e l'argento sono in tracce, disperse all'interno di roccia. Per cui, per ogni tonnellata di roccia che viene estratta, un grammo viene processato. 999 chili e 999 grammi sono spazzatura. La miniera di Cerro de Pasco ogni anno produce più immondizia di tutte le città degli Stati Uniti messe insieme. E questa immondizia va messa da qualche parte: all'inizio hanno riempito, tappato completamente due laghi. Poi hanno riempito un'intera valle, la conca di un fiume. Poi non c'era più spazio, e hanno cominciato a metterla ovunque. Ci sono montagne di detriti ovunque, e se state a Cerro de Pasco i vostri figli si ritroveranno a giocare a pallone circondati dai detriti minerari. Il secondo girone, scendendo più nelle viscere della Terra, più nelle viscere dell'Inferno, è quello dei lavoratori. I turni sono di 12 ore: dalle 8 alle 8. Esistono solo due turni, dalle 8 alle 20 e dalle 20 alle 8, per 21 giorni di fila. Poi 4 giorni di riposo, poi si ricomincia: Al caldo dei cunicoli, fuori al freddo. C'è una legge, in Perù, che fu promossa dal Presidente, o dittatore, del Perù, dell'epoca, Alberto Fujimori, ora in carcere per violazione dei diritti umani - lo stesso che poi ha venduto la miniera a suo cugino - promosse questa legge per cui ogni impresa con meno di 300 lavoratori, in Perù, non può essere sindacalizzata. A Cerro de Pasco ci sono 3400 operai, suddivisi in 14 sotto-imprese, ognuna con meno di 300 lavoratori. Il girone successivo potremmo definirlo un po' il girone del cianuro, il girone della lisciviazione chimica che è questo processo, appunto - siccome quest'oro è così disperso dentro la roccia che bisogna irrorarlo con quegli innaffiatoi che vedete lì, che spruzzano una miscela di acqua e cianuro che percola nella roccia e strappa l'oro dalla roccia, per poi portarlo in soluzione. Il cianuro di sodio è la stessa identica sostanza che veniva utilizzata nelle camere a gas naziste. Tra l'altro, lo produce la stessa identica ditta. Oggi, però, lo vende alle compagnie minerarie. In fase liquida: allora veniva utilizzato in fase gassosa. C'è una scuola, in Honduras, che dista 82 metri da questi innaffiatoi. Quando tira vento, si sente l'odore delle mandorle amare. Chi di voi ha letto "Se questo è un uomo" sa cosa significhi. Il girone successivo, per forza di cose, è quello dell'acqua inquinata. Perché noi da quest'oro, da quest'acqua con cianuro, ricaviamo l'oro e l'argento, perché è quello che ci serve, che costa, che ha un valore! Arsenico, alluminio, piombo non hanno valore, quindi li scarichiamo nel fiume, così. A Cerro de Pasco, la compagnia mineraria utilizza l'equivalente in acqua di 80.000 piscine olimpioniche, ogni giorno. Nelle case, l'acqua arriva un'ora alla settimana: dalle 8:10 alle 8:30, il lunedì, il mercoledì e il sabato. Quando non arriva si è costretti ad andarla a prendere altrove, magari qua. E se seguite i consigli del medico, cioè bevete 2 litri di acqua al giorno - tutti i giorni, quest'acqua qui - dopo 45 giorni avrete bevuto questa quantità di alluminio. Otto di queste lattine, ogni anno, finiscono nel vostro organismo. Vien da sé che, secondo uno studio recente, il 100% della popolazione di Cerro de Pasco andrebbe ricoverata d'urgenza in ospedale per la presenza di metalli nel loro sangue. Il problema è che 80.000 persone fanno affidamento su un ospedale di 124 posti letto, circondato dalle scorie minerarie. Un ospedale in cui non c'è niente: un mese fa, per fare le analisi, ci siamo dovuti portare da Lima i guanti in lattice. Perché poi, alla fine della fiera, quella voragine che produce 60 milioni di dollari in guadagni ogni anno lì a Cerro de Pasco non lascia niente: Cerro de Pasco è una delle città più povere di tutto il Perù. E siccome non ci si può curare, siccome ci si ammala, il girone successivo, mentre scendiamo nelle viscere di questo inferno, è quello di chi muore. Lidia aveva otto anni quando abbiamo fatto questa foto, nel 2009. Siccome il piombo si deposita sulle ossa al posto del calcio, e impedisce quindi al calcio di depositarsi, e le rende fragili, in soli otto anni ebbe quasi una ventina di fratture alle gambe, e non riusciva già più a camminare. Due anni fa è morta. È ovvio che tutto questo non va giù, alla gente che vive lì. E cercano vie alternative, allora ci sono chiaramente gruppi che si organizzano, che protestano, che cercano di negoziare, di ottenere che vengano rispettati i loro diritti; ma la risposta delle imprese, del Governo, molto spesso è violenta. E quindi, un po' come Virgilio non poté accompagnare Dante negli ultimi gironi dell'Inferno, neanche Berta potrà accompagnarci nei nostri ultimi gironi. Perché poco meno di un anno fa, il 3 marzo del 2016, Berta è stata uccisa. Di notte, due sicari sono entrati nella sua casa e le hanno sparato tre colpi, al buio. Non hanno avuto nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi. Senza Berta, però, noi continuiamo. Ci scendiamo, nelle viscere dell'inferno; andiamo a trovarlo, Lucifero. E Lucifero si presenta così. Perché tutto questo... ...succede per questo. Succede per darci quell'anello d'oro, a basso costo; succede per darci gli orecchini d'argento che abbiamo regalato, di nuovo a basso costo; succede per darci del cobalto a basso costo, in modo che i telefonini possano costare meno di 100 euro. Succede per avere il coltan, che è quel minerale che ci consente di avere dei telefonini così sottili. Perché se sono mezzo centimetro più alti, non ci piacciono. Però, un po' come Dante, anche noi alla fine uscimmo a riveder le stelle. Tra le stelle, oggi, ce n'è una che si chiama Source International. È un'organizzazione che si occupa di difendere queste popolazioni da quello che sta succedendo, e ve lo racconterò con quello che abbiamo fatto a Cerro de Pasco. Un mese fa, il 17 gennaio, dopo otto anni di battaglia, abbiamo ottenuto che la città di Cerro de Pasco venisse dichiarata in emergenza ambientale. Quindi c'è stato un tavolo di negoziazione tra l'impresa, il Governo e la comunità. Ora immaginatevi questo tavolo: un ferro di cavallo, molto stretto e lungo. A capotavola c'era la Ministra della Salute del Perù, con due suoi consiglieri; a sinistra c'erano tutti i consiglieri dell'impresa e del Governo. C'erano 17 alti funzionari tra professori universitari, Rettori, direttori di dipartimento, direttori di grandi centri di ricerca. Arrivavano da tutto il mondo: dal Pakistan; dal Brasile; molti dagli Stati Uniti; dall'Inghilterra; Germania. Erano tutti lì, ben vestiti, coi loro traduttori simultanei perché parlavano chi inglese, chi altre lingue. Di qua c'erano i rappresentanti della comunità: un gruppo di pastori, molti di loro indigeni che non parlavano nemmeno lo spagnolo, e avevano viaggiato di notte sull'autobus per scendere fino a Lima. E con loro c'ero io, in rappresentanza di Source International. Ma la cosa bella è che questi - nessuno di loro c'era mai stato, a Cerro de Pasco. Nessuno di loro aveva qualcosa di concreto in mano. Nessuno aveva dati, nessuno di loro aveva numeri, qualcosa di scientifico da far valere. Noi lo avevamo: erano nove anni che raccoglievamo dati, avevamo un'infinità di conoscenza scientifica. Avevamo un'infinita di dati, di realtà, di casi che avevamo studiato. Il risultato? Il 3 febbraio, l'organismo di fiscalizzazione ambientale del Perù ha ordinato alla compagnia mineraria di ripristinare i passivi ambientali, esattamente come avevamo chiesto noi in quel tavolo di negoziazione. Ora vi ricordate le due comunità indigene di Canaan de Cachiyaku e Nuevo Sucre, dove la speranza di vita era di 28 anni nel 2010? Ora vorrei che alzassero la mano tutti quelli che hanno tra i 28 e 36 anni. Perché... non sarete moltissimi, ma quella, in otto anni, grazie al nostro intervento, la speranza di vita a Canaan e Nuevo Sucre è cresciuta di otto anni. Quindi... non siete molti, ma tutti quelli che hanno la mano alzata ora se fossimo a Canaan e Nuevo Sucre sarebbero vivi grazie a Source International. Grazie. (Applausi) Sono qui per raccontarvi un esperimento che ho iniziato a fare cinque anni fa. Mi sono seduta al computer e ho scritto una mail a tutti i miei contatti nella quale, in sostanza, chiedevo loro di fare tre cose: la prima, di smettere di fare quello che stavano facendo; la seconda, di guardarsi intorno; la terza, di scegliere un oggetto. Ma l’'oggetto doveva essere scelto secondo il principio della parità, cioè la scelta doveva ricadere su qualche cosa che non suscitasse sentimenti di superiorità o di inferiorità, al contrario, qualcosa di percepito come vicino, cordiale, amico: insomma, un oggetto alla pari. Per spiegarmi, personalmente non potrei scegliere alla pari un vocabolario di latino, poiché non mi esprimo in latino, non uso il latino, pur avendolo studiato, ma posso scegliere con una certa spontaneità, e sentirmi a mio agio, e quindi alla pari, con una caffettiera. Cio è io con una moka del caff è posso addirittura pensare di parlare. Poi la mail continuava chiedendo alle persone di venire nel mio studio con l’'oggetto scelto e di raccontarmi i motivi che avevano portato a questa scelta. Nel frattempo, io avrei fatto delle foto. Ebbene, hanno risposto all'’invito 24 persone. Chi è venuto piů convinto, chi titubante, chi curioso, ognuno con il proprio oggetto. Per esempio Alberto. Alberto ha scelto una molletta del bucato e in questa immagine sta parlando del rispetto di sé. Oppure Gabriella, che è un'’appassionata di macchine sportive, sceglie un modellino di macchina, la sfida e in quest'immagine sta parlando del piacere della lentezza. O ancora Andrea, che si sta domandando: cosa ci sto facendo qui con una melanzana? Però è l'’oggetto giusto! Loris invece sceglie un megafono costruito a mano, lo guarda, lo osserva e in quest'immagine sta ascoltando la sua voce profonda. Oppure Chiara, che addenta la vita e con la sua scarpa parla di amore e di famiglia. Allora cominciavo a vedere che quello che io avevo immaginato dava i suoi frutti, e cioè che un oggetto, per il fatto di essere scelto, restituisce qualcosa di colui o colei che ha operato la scelta. E quindi la scelta diventa un atto comunicante. Però non era sufficiente, perché le persone in questione mi conoscevano già, quindi c'era un rapporto. Allora ho riscritto tutto sotto forma di progetto d'arte, l'ho chiamato "Discorso Alla Pari" e l'ho presentato in altri contesti sociali, come il mondo delle imprese, o l'Università o il teatro. Qui avete il risultato ottenuto in alcune aziende. Ho incontrato un centinaio di persone che svolgevano mansioni diverse dal fattorino, all'’impiegato, l'’operaio, l’'amministratore delegato. E qui mi sono convinta della bontà dell'’idea. Ma per entrare più nel dettaglio e spiegarvi che cosa scatena, quale dinamica si attua nel momento in cui scegliamo un oggetto percepito alla pari, vi racconto di questo ragazzo. Dunque, mi trovo in una tipografia e il suo mestiere è quello dello stampatore, infatti porta un utensile, per lui, cioè le spatole per stendere l'inchiostro. Nella stampa tipografica i colori sono quattro: - ciano, magenta, giallo e nero- e dello stesso colore sono le spatole. Dunque mi trovo in fabbrica, c’ 'è un'’area dedicata al progetto, sto aspettando il prossimo oggetto, lui entra con aria molto distante e subito va al dunque e mi dice: sappi che io non ho letto molti libri, però so una cosa che tu non sai. So di che colore è l'alba, perché la vedo tutte le mattine, mi alzo molto presto per venire al lavoro. E vedo che l'alba non è mai uguale. Anche fosse per una piccola sfumatura, è sempre diversa. Anche io ho diverse sfumature’. E comincia a usare le spatole. Ho il rosso che è la parte di me che trattengo, la rabbia, quella che non esprimo; ma allo stesso tempo ho il giallo-arancio che è la parte di me più cordiale, quella che sta bene con gli altri; poi ho il blu che è la parte più riflessiva, quella anche più melanconica, quella che pensa però; e poi ho il nero, che la parte di me che mi fa paura, quella in ombra. Ecco vedi, mettere insieme tutte queste sfumature per me non è facile.’ E fa un discorso alla pari sul carattere. Allora vedete come, nel momento, - la scelta è importante, dal momento in cui il mio sentimento si dirige verso un oggetto, fino a quando scelgo e decido che è quello giusto e poi di conseguenza agisco, ne parlo, lo motivo, faccio le foto, ecco, tutto questo, insieme, restituisce uno straordinario autoritratto. In altri termini, nella misura in cui noi scegliamo, in accordo con la nostra parte più profonda, nel rispetto della nostra indole, riusciamo a far emergere la parte di noi più bella, più efficace. Perché ho fatto tutto questo? Perché circa cinque anni fa mi sono trovata a prendere una decisione per me molto delicata: se abbandonare la mia professione artistica per ragioni economiche - avevo perso i miei contratti più importanti ed ero rimasta senza lavoro; –oppure persistere nonostante le previsioni più nere. E finché stavo pensando queste cose, con lo sguardo perso in un orizzonte che non vedevo, avevo un fiore tra le mani. E il fiore ha cominciato a parlarmi. E questo vi da l'idea dello stato d'animo: parlavo coi fiori, ero persa. Ma il fiore mi ha risposto, materialmente! E mi ha detto una cosa interessante, cio è: io sono una gerbera, sono rossa, vado bene così, mi piaccio. O forse dovrei essere un tulipano? Ho dato ascolto al fiore, ho deciso di seguire la mia indole, ho deciso di persistere: e questo mi ha dato la forza per risalire la china, e come potete immaginare ha anche ispirato il progetto di cui vi sto parlando che è diventato, nel tempo, parte del mio lavoro. Quindi, confermo quello che ho intuito all'inizio, e cioè che scegliere in accordo con la propria profonda natura non fa che far emergere la parte di noi veramente più attiva, più vincente addirittura, e vi invito a farlo. Provate adesso, più tardi, domani. Pensate a un oggetto, sceglietelo, ascoltatelo, domandatevi perché l’'avete scelto. Ciò che conta è, però, che la scelta sia fatta completamente alla pari. Grazie! (Applausi) È molto bello essere qui, anche se, per grande parte della scienza, non avremmo dovuto esserci. In effetti, durante l'era glaciale, avremmo dovuto trovare la nostra estinzione, invece, mi pare, a giudicare dal numero delle persone che vedo, che non è andata così. Sono venuto a raccontarvi quella che io ritengo essere una bella storia. Una storia di una specie magnifica che ha avuto tanta paura. Quindi vi parlerò della loro paura - che poi, in effetti, è anche la nostra paura - e poi vi parlerò della mente. La mente che, in questo incessante tentativo di farci sopravvivere, non esita a imbrogliarci. Infine vi parlerò del coraggio. Il coraggio è una cosa che abbiamo inventato per difenderci da noi stessi. Io ho paura; come homo sapiens ho tanta paura. Qualcuno mi ha chiesto: “Ma cos'è questa fissazione per la paura? Perché ti interessa così tanto la paura?” Io sono formatore, un educatore, ho lavorato per tanti anni con i gruppi e con le persone singole. Ho scoperto quanto la paura possa essere capace di bloccare tutte le nostre aspirazioni. La paura ha il sapore del metallo sulla lingua. Ricorda un po’ quello del sangue, non so se avete presente. È qualcosa che veramente può disturbarci. La peggiore di tutte è la paura della paura. Funziona con i pregiudizi, preconcetti e le preoccupazioni. “Pre”, appunto, prima che succedano, e fa venir fuori quelle vocine che sentiamo e che io, in questo momento, sento: “Lascia perdere, vai via, non è il caso! Ma sei sicuro che puoi hai abbastanza informazioni? Ma dai che non ti piace? Non è per te! Dai, ti guardano tutti!” Ecco, questo è un meccanismo complesso e anche molto semplice. Il meccanismo funziona più o meno così: la nostra mente recepisce dei dati, degli stimoli dall'esterno. Immediatamente scatta un allarme e inonda il sangue con sostanze che ci fanno reagire. Le reazioni sono di tre tipi. La prima è: scappare; la seconda è: combattere e la terza è: bloccarsi. Ecco, devo dire che questa nostra mente lo fa per proteggerci, ha un grosso interesse a farci arrivare a fine della corsa. Ma è anche un po' egoista, perché pensa a se stessa. Pensa a proteggere se stessa, a consumare poche energie, ha questo istinto di autoconservazione e, per fare questo, non esita a mentirci. Ci manda delle immagini che non sono la realtà, non sono la verità. Per esempio, io cammino in un bosco; vedo un ramo dalla forma sinusoidale a terra e, immediatamente, ecco l'immagine di un serpente! Mi proteggo, ma non è la verità, è una bugia. In questo modo la nostra mente può trasformarsi in un’entità bloccante e, in qualche modo, diventa un pessimo padrone. Mi chiedo e vi chiedo se non vi è mai capitato di cercare di fare la scelta giusta, la cosa giusta. "Faccio la cosa giusta, ci penso. Pensaci più volte prima di agire!" Ma cos'è la cosa giusta in assoluto? Ogni volta che scegliamo, lasciamo da parte altre cose. Quanti di noi, a causa della paura, non portano sulle spalle qualche rimorso o qualche rimpianto? Bene, per capire come funziona tutto questo mi sono permesso di tornare indietro nel tempo e vedere come l'evoluzione, in qualche modo, ha condizionato questa storia. Ricordate che il coraggio lo abbiamo inventato e lo abbiamo inventato proprio per difenderci dalla nostra paura. Parliamo del nostro antenato, l'homo sapiens, 100.000 anni fa. Vivevamo in un ambiente naturale abbastanza confortevole: un bel po' di risorse a disposizione, qualche predatore di troppo, ma comunque si viveva una vita decente. Poi, improvvisamente, dei cambiamenti climatici repentini - repentini si fa per dire, perché si parla di ere - hanno trasformato il nostro ambiente naturale da così a così: la savana. E nella savana non ci sentivamo più tanto a nostro agio: c'erano molti predatori e l'homo sapiens non voleva fare da pasto a leoni e iene. Così, per qualche motivo inspiegabile, 70.000 anni fa, ha deciso di puntare verso Nord ed è partito. Un viaggio incredibile, un viaggio verso l'ignoto, verso l'incertezza: un viaggio di 70.000 anni, pensate! Diretto verso Nord alla scoperta, affrontando l'ignoto. L'ignoto diventa un'opportunità. Con loro avevano tanta paura e qualche attrezzo o utensile di selce. Niente più. In 70.000 anni si imparano però tante cose. E l'homo sapiens ha voluto sempre esplorare ed innovare, esplorare ed innovare, finché alla fine non ha trovato il continente Europeo e lì ha trovato una culla dove, in qualche modo, fermarsi, ma sempre continuando ad esplorare e innovare. Poi, 40.000 anni fa, probabilmente durante una battuta di caccia, si imbatte nel suo cugino più sofisticato e anche più affascinante: l'homo di Neanderthal. L'homo di Neanderthal è forte, è veloce, è perfettamente adattato ai climi freddi, è un predatore incredibilmente efficace. E i due, per un po' di tempo, Condividono tante esperienze e, probabilmente, anche un po' di DNA. E cosa succede? Che adottano comportamenti completamente diversi. I tempi sono duri per tutti, ma l'homo sapiens decide di praticare il nomadismo: non si ferma mai, non si accontenta di quello che ha, vuole vedere dietro le montagne, cerca la Grande Acqua, esplora. Il neanderthal vive in una piccola zona, la sfruttra al massimo e, quando le risorse vengono a mancare, l'abbandona. Sapiens osa unirsi ad altri individui, esterni al gruppo familiare e quindi rischia anche un po'. Questo per scambiare conoscenze e crea le prime proto-tribù. Neanderthal invece: gruppo familiare, poche persone, pochi individui e, ovviamente, soffre dell'impoverimento del codice genetico e della mortalità femminile. Sapiens innova sempre: sembra incessantemente interessato a migliorare. I suoi utensili cambiano e diventano sempre più sofisticati e anche le tecniche di caccia. Neanderthal, invece, per migliaia di anni fa sempre le stesse cose. Infine sapiens inventa il linguaggio: un codice sofisticato che serve a scambiarsi la conoscenza e saperi. Neanderthal non ha molto da condividere e quindi: sapiens sopravvive; neanderthal si estingue. Darwin, il nostro amato Darwin, aveva ragione: è la specie più capace di adattarsi al cambiamento a sopravvivere e sicuramente lo fa a spese di quella più forte. E così è stato dal punto di vista biologico, ma non solo: anche dal punto di vista dei comportamenti! I nostri progenitori hanno avuto il coraggio di adottare comportamenti sociali nuovi ed efficaci in un contesto di continuo cambiamento, come quello dell'era glaciale. In ogni homo sapiens, proprio in tutti, esiste un'innata spinta ad osare per affrontare la paura. Noi siamo una specie che ha un'incredibile capacità di desiderare e questo ci espone all'incertezza. Dopo di me, su questo palco, sentirete storie incredibili: persone che si sono perse in oceani in tempesta, altri che stanno immaginando addirittura un viaggio su Marte, persone che hanno sfidato malattie molto serie e inabilitanti, e lo hanno fatto sempre senza cercare l'assoluta sicurezza, perché l'assoluta sicurezza impedisce il soddisfacimento delle nostre aspirazioni. E allora sono venuto qui a dirvi che nella mia esperienza professionale ho scoperto che la paura ha un'origine biologica e sarà sempre con noi, non si può eliminare. Non possiamo non avere paura. Il coraggio, invece, è un'altra cosa: il coraggio è una competenza. Il coraggio si impara, il coraggio si allena, il coraggio è la quantità di incertezza con la quale siamo disposti a convivere. Se noi coglieremo quest'opportunità, riusciremo a crescere e fare del cambiamento una vera nuova chance. In questo modo mi potrò permettere di dire che la mia mente da pessimo padrone diventerà ottimo servitore. E allora, in questi tempi di incertezza, dove questo mondo sembra andare talmente veloce da non potergli star dietro, tutto cambia e siamo un pò sopraffatti dagli eventi. In questi tempi, credo che sia utile avere una donna e un uomo nuovo: neo sapiens, appunto, non più homo sapiens. Non abbiamo più bisogno di altri muri, di filo spinato, di leggi che regolano tutto quello che ci circonda, non abbiamo bisogno di unirci in altre tribù che combattono nuove tribù sotto simboli antichi. Sapiens sopravvive ad ogni simbolo e ad ogni ideologia. Non abbiamo bisogno di tante abilità e nuove tecnologie, quanto di avere empatia ed esercitare comprensione. Ci serve umanità. È tanta roba, ma, tranquilli, queste cose non dobbiamo farle da soli. Guardatevi intorno: chi sono queste persone sedute vicino a voi? Chi c'è in questo teatro? Girate la testa, guardateli! Chi sono tutti questi? Perché sono venuti qui oggi? Perché avete scelto di dedicare Questa giornata al TED? Con chi avete scelto di venire al TED? Questa è la nostra tribù! Questa è la tribù con cui dobbiamo imparare a riunirci di nuovo, ma veramente, come hanno fatto i nostri progenitori. È importantissimo imparare, ri-imparare a comunicare con profondità e a condividere i nostri bisogni. È importante essere generosi e condividere i nostri saperi, mettere le competenze al servizio di una grande tribù. Ma, soprattutto, è importante avere il coraggio di cambiare tutto. Se riusciremo a cogliere questo insegnamento, se ci riusciremo, avremo un'opportunità. E, per questo motivo, io vi dico che la grande opportunità di crescere e di progredire, per la razza umana, passa attraverso la necessità di accettare l'incertezza. E, in questo modo, ci riusciremo, come 70.000 anni fa, come sempre. E allora vi chiedo: qual è la quantità di incertezza che siete disposti ad accettare oggi? Qual'è la sfida che volete raccogliere oggi, in questo teatro? Darwin aveva ragione: se non cambio mi estinguo. E questa qui è la chiave della nostra sopravvivenza. Grazie per aver ascoltato. [Applausi] Trascrizione: Michele Gianella Avete mai provato a non riuscire a definire una relazione che, diciamo così, diventa intima? O avete fatto l'esperienza di non riuscire a riconoscere una persona con cui state in coppia da tempo, e sentirla come estranea? Oppure, vi siete mai chiesti se state con una persona in coppia perché realmente vi interessa, o per noia, per abitudine? Avete mai pensato, provato ad avere più di una relazione di coppia nello stesso momento? Sono domande importanti, nella nostra società, che non riguardano soltanto le relazioni intime, ma anche le relazioni sociali. Io sono una psicologa, psicoterapeuta della Gestalt, mi occupo di formazione alla psicoterapia da 40 anni, sia in Italia che all'estero. Dal mio punto di vista vi parlerò della coppia secondo un aspetto importante e ancora poco esplorato, che è la sincronia. Cioè il modo di essere in coppia come una danza, con reciprocità. Vi parlerò della reciprocità della coppia. Cos'è la sincronia? La sincronia è la capacità di rispondere all'altro in un tempo abbastanza breve da creare una ritmicità dell'uno con l'altro, da creare una danza. La sincronia è qualcosa che oggi è importante, e nasce già nelle relazioni primarie. Già nelle prime relazioni dei genitori con il bambino, nei primi giorni di vita, si dà l'avvio a quella che poi sarà la sincronia, o la reciprocità, nelle relazioni del bambino. Più c'è sincronia, più il bambino riesce a regolare l'arousal, ovvero la crescita dell'eccitazione nelle cose che fa, sia che siano accompagnate da paura o da gioia. I vocalizzi della mamma calmano il bambino, e lo fanno radicare anche nella relazione. Più c'è sincronia, più c'è senso dell'alleanza in una relazione. Più c'è sincronia, e più c'è il senso della sicurezza di sé. Quindi la sincronia consente di essere più sicuri e radicati in se stessi, e anche di potere affrontare le situazioni stressanti della vita in modo autonomo. Tutte le ricerche psicologiche e neuro-scientifiche, in questi anni, ci portano a descrivere le relazioni come relazioni in cui il nostro sé nasce e cresce all'interno di relazioni significative. Il nostro cervello è fatto nella relazione e per la relazione. In particolare, sembra che il nostro cervello sia sensibile al movimento dell'altro. Il bambino, per esempio, riconosce la madre non tanto dai singoli dettagli del volto, ma da tutto l'insieme dei dettagli che vengono armonizzati in un movimento. Quindi, noi siamo sensibili all'armonia in movimento dell'altro. E anche noi rispondiamo al movimento dell'altro con un nostro movimento: ci intenzioniamo verso l'altro in un modo creativo, dando luogo ad una danza unica, fatta del movimento dell'altro e del movimento nostro. Questo movimento, quindi, è la sede della danza della coppia, della reciprocità; ma anche la sede della nascita del sé. Noi nasciamo, il nostro sé - cioè senso di chi siamo - nasce all'interno di relazioni significative e in più possiamo dire che nasce all'interno di un movimento, del movimento che si apprende all'interno della relazione. Cosa cambia questo, nel nostro modo di guardare la coppia? Cambia nel fatto che non siamo tanto interessati ai significati relativi, alle esperienze passate della coppia, quando la coppia è in conflitto; ma siamo più interessati a capire cosa la coppia sperimenta nel presente, in questo momento. Quindi, se per esempio uno dice all'altro "Ti odio, sei la rovina della mia vita", ci interessa sapere come dice questa frase, quale è la sua esperienza e soprattutto l'esperienza corporea. Cosa sente nel corpo, mentre dice all'altro questa cosa. Questo è quello che noi chiamiamo "atteggiamento fenomenologico". Ma c'è anche un atteggiamento estetico, che segue da quello che vi dicevo prima. Cioè guardare l'altro come se fosse un'opera d'arte. Se proviamo a guardare l'altro, che ci dice questa frase, come se fosse un'opera d'arte, mettiamo da parte le nostre ferite, cioè ciò che ci aggancia. E lo guardiamo con una certa oggettività estetica e quindi ci lasciamo affascinare da qualcosa che ci colpisce. Cosa ci affascina dell'altro? Forse uno sguardo che ci può dire qualcosa di particolare sul dolore, e anche il desiderio dell'altro. Allora dovremmo essere tutti più addestrati a guardare l'altro in modo estetico, per potere capire una profondità dell'esperienza dell'altro che le parole non dicono. Qualcosa che dice la sintesi, la Gestalt appunto, del suo movimento. Un'altra cosa che cambia riguarda il guardare l'interazione di coppia come un campo, come qualcosa che i due creano insieme. La presenza dell'altro è come un sasso, che cade nell'acqua e provoca dei cerchi concentrici nell'acqua. Siamo come l'acqua, che ci facciamo modificare dall'altro, quindi reagiamo all'altro, risuoniamo a quello che l'altro fa o dice con le nostre esperienze passate, che possono essere di fallimento o di successo. Quindi, tra i due si crea un gioco di sfondi e di figure. Gli sfondi sono fatti dalle nostre esperienze passate, che poi si uniscono e si incontrano nel confine di contatto presente, del qui e ora che è un gioco di desideri dei due. Non sempre questa presenza del confine di contatto è chiara, è nitida. A volte ci desensibilizziamo. A volte non vediamo esattamente l'altro. E la desensibilizzazione è qualcosa che riguarda un po' la nostra società: la nostra è una società desensibilizzata. Che vuol dire? Che dobbiamo alzare la soglia della nostra sensibilità, perché sentire le cose diventa insopportabile. Da dove viene questa difficoltà? Molto, dalle condizioni in cui si cresce. Oggi le condizioni sono diverse rispetto a prima. per esempio, la presenza dei genitori è molto meno, rispetto ad anni fa. Per cui il bambino ha meno la presenza, lo sguardo del genitore, il contenimento del genitore; ci sono molti stimoli a cui il bambino deve far fronte ma poca possibilità di chiudere le esperienze. C'è molto "zapping": si passa da un'esperienza all'altra ma le esperienze non possono chiudersi, allora è come il bambino rimanesse in uno stato di perenne eccitazione, e non si può rilasciare. Questo è spiacevole, e per adattamento creativo il bambino si desensibilizza: alza la soglia della propria sensibilità. Questo succede anche agli adulti: viviamo in un mondo desensibilizzato. Cosa succede allora, cosa vuol dire questo nel momento in cui, da adulto, la persona si innamora e deve gestire il desiderio dell'altro? È difficile, perché è difficile sentire il proprio corpo. Perché è difficile stare con l'altro a lungo, il contatto con l'altro diventa stressante. È difficile anche avere un terreno solido, un senso di sé solido, per potersi lanciare in qualcosa di nuovo con l'altro. Quindi le relazioni di coppia sono difficili per questo. E rispondendo alle domande iniziali, a volte ci chiediamo se una relazione di coppia è una relazione di coppia o meno, perché è difficile sentire il corpo. Oppure ci chiediamo se stare con l'altro è realmente una cosa che viene dal nostro desiderio o meno. Oppure, non essendoci un senso di radicamento nella relazione, non chiediamo una relazione univoca, e abbiamo più relazioni contemporaneamente. Questa è la situazione: come possiamo fare, per [migliorarla]? Nell'istituto che dirigo con alcuni colleghi, stiamo studiando la reciprocità della coppia, cioè cosa la coppia fa già bene insieme, in che modo è sincrona, e come possiamo sostenere questi aspetti della coppia che funziona. Quindi come possiamo sostenere la reciprocità e la danza. Ci sono tre cose che la coppia fa bene insieme, quando funziona. Uno è vedere l'altro come altro, cioè riconoscere l'alterità dell'altro. Il riconoscere che è diverso e non cercare di cambiarlo, stare con l'alterità. La seconda cosa è riuscire a separare l'effetto che quello che ci dice l'altro ha su di noi, dalla sua intenzione. Non sempre, quando l'altro ci ferisce, vuole ferirci. Quindi, riuscire a separare ciò che noi sentiamo da quello che l'altro, effettivamente, intende fare con noi è una qualità importante. La terza cosa è il riuscire a fare un salto nel vuoto, cioè riuscire a mettere le nostre ferite da parte per vedere l'altro e fare una cosa che piace all'altro. Queste sono le tre caratteristiche che riguardano un po' tutta la ricchezza, il riconoscere l'alterità della persona. Cosa fare quindi nella pratica, nella nostra pratica quotidiana? Vi inviterei a pensare ad una persona che voi amate, e a pensare al movimento tipico di questa persona che voi amate: Qual è il movimento? Pensatelo, e quando avete tempo, magari disegnatelo. Un'altra cosa che potete fare, per capire la sincronia della vostra relazione di coppia è chiedere ad un amico di guardarvi mentre decidete qualcosa insieme, per esempio dove andare in vacanza. E poi chiedetegli di dirvi come vede la vostra relazione, come vede la vostra danza, come la descriverebbe da un punto di vista estetico. Un'altra cosa che potete fare è trovare insieme due, tre cose che sapete fare bene, e poi chiedervi: che cosa sento, quando faccio questa cosa bene insieme all'altro? Per esempio fare la spesa, una cosa molto banale. Quando faccio la spesa con lui, la faccio bene perché mi sento libera, penso di potere scegliere tutto quello che voglio. Pensate ora il momento difficile: che cosa dovrebbe fare l'altro perché voi vi possiate sentirvi così bene, perché voi possiate sentirvi liberi? Per esempio, l'altro dovrebbe farvi un sorriso o dirvi quella frase che mi fa sentire libera. Ecco: se riuscite ad individuare questa cosa magica, che la persona può fare con voi, è un grande aiuto. E una terza cosa che potete fare è pensare all'altro come una persona che voi amate e che non vi ha mai ferito. Pensate all'altro come se non vi avesse mai ferito e ditegli che cosa vi ha fatto innamorare, cioè quale è stata la cosa, quel dolore che la persona ha forgiato e che vi rende forti, vi dà la forza, il coraggio, per raggiungerlo con il vostro amore, come se fossero due opere d'arte intrecciate. La cosa importante da imparare, nella relazione di coppia, è la reciprocità. La reciprocità è qualcosa che va al di là dei significati individuali. Può aiutare molto la relazione di coppia, ed è una reciprocità che è fatta di tante cose: dalle reazioni personali ma molto anche, dalla vitalità delle due persone che stanno bene insieme. Quindi un problema di coppia non è mai dovuto a uno dei due singolarmente, ma è sempre dovuto a qualcosa che accade nella danza, nella loro reciprocità. In questo modo, quindi, se ognuno di noi vede le proprie ferite come se fossero un'opera d'arte, allora l'altro può vibrare davanti alle nostre ferite come se fossero un'opera d'arte. Può intrecciare il capolavoro della propria vita con la vita dell'altro. Grazie. (Applausi) Vi voglio porre una domanda. Secondo voi la fotografia è una riproduzione della realtà, o in qualche maniera ne è un'interpretazione? Possiamo, con la fotografia, vedere qualcosa che vada oltre i nostri occhi? Ve lo siete mai chiesto? Io ho trovato la risposta a tutto ciò realizzando degli scatti che sono andati oltre la mia visione. In questo scatto in notturna di Manarola si possono notare dei dettagli che di norma il nostro occhio potrebbe non cogliere appieno: vediamo la trasparenza del mare; vediamo la scogliera particolarmente luminosa; ma soprattutto, vediamo il cielo. Il cielo appare molto più luminoso di come appare normalmente ai nostri occhi. Ciò avviene grazie a una tecnica chiamata "lunga esposizione". È una tecnica di scatto in cui la durata della nostra foto non è di pochi secondi, ma dura diversi secondi: magari otto o dieci secondi o più, alcuni minuti, o talvolta anche diverse ore. Con questa tecnica, quindi, noi riusciamo ad avere uno scatto molto più luminoso rispetto a ciò che potremmo vedere normalmente. Questa tecnica, quindi, ci aiuta a vedere qualcosa che il nostro occhio non potrebbe mai cogliere. Ma proviamo ad andare ancora un po’ oltre. Questo è lo scatto completo. Sulla destra abbiamo una chiara e distinta visione della Via Lattea. Sono diversi anni che mi sto occupando di questa tipologia di foto e da alcuni luoghi particolarmente bui si riescono ad ottenere degli scatti di questo genere. La Via Lattea è la nostra galassia, dove si trova il nostro sistema solare, e con le opportune tecniche di scatto è possibile riprenderla al meglio. È possibile coglierne forme e colori che di norma sarebbero quasi invisibili per noi. Per quale ragione? Di notte, i nostri occhi non vedono così bene questi colori nel buio. Al contrario, con la macchina fotografica possiamo ottenere questi risultati. In realtà questa mia passione per il cielo notturno è nata ben prima della fotografia, e del mio lavoro da fotografo. È nata da bambino, quando da bambino ero appassionato di astronomia e per un qualche periodo ho voluto fare l'astronomo. Poi crescendo, ovviamente, ho cambiato interesse e ho cambiato lavoro e l'astronomia però è tornata nel momento in cui ho avuto a disposizione degli strumenti fotografici particolarmente adatti a questa tipologia di scatti. Macchine fotografiche che lavorano molto bene al buio, obiettivi luminosi che mi hanno aiutato a realizzare queste foto. E quindi, in qualche maniera, ho assegnato questa sorta di sfida a me stesso, questa ricerca continua di vedere questi cieli notturni da diversi luoghi, ma soprattutto da luoghi in cui l'inquinamento luminoso, spesso e volentieri, ne copre la visione. Come si può immaginare, i primi risultati non sono stati eccezionali. Devo dire che, all'inizio, i risultati non erano per niente belli. Però nel tempo sono migliorato. Come ho fatto a migliorare? Studiando molto, prima di tutto, come sfruttare al meglio la mia attrezzatura. Ho studiato il fotoritocco, perché comunque un po’ di fotoritocco è necessario per estrapolare al meglio i dettagli e il colore del cielo; ma soprattutto ho studiato il momento giusto per realizzare queste foto, che è, diciamo, il fattore fondamentale. La Via Lattea, infatti, è visibile, praticamente, tutto l'anno. Però bisogna inquadrare nella giusta direzione, e nel giusto periodo dell'anno in realtà. Questa che vedete è la Via Lattea detta “estiva”. È una Via Lattea, una zona della Via Lattea, che si vede per lo più nei mesi estivi. In realtà già in questa stagione è visibile, solo che è visibile in ore non particolarmente comode per scattare, poco prima dell'alba, quindi già con la presenza del Sole. Più si va verso l'estate, più diventa visibile in ore notturne, e quindi è più semplice realizzare gli scatti di questo genere. Al contrario, in inverno, si vede la Via Lattea “invernale” che è molto meno interessante rispetto a quella precedente. Presenta meno colori, meno forme e soprattutto ha una colorazione meno intensa che è quella che, quindi, rende un po’ particolari gli scatti. In inverno, al contrario, però, si possono realizzare scatti differenti, sempre astronomici, più relativi alle galassie e alle nebulose. Infatti, in questo scatto si può notare sul lato quella piccola linea chiara che è una galassia. È la Galassia di Andromeda, che è facilmente fotografabile e in questo scatto, pur molto grandangolare, già si riesce a vedere chiaramente. Un fattore importantissimo quando si scatta, poi, è tenere conto di tutte quelle variabili, e soprattutto del meteo. Il meteo è uno dei fattori fondamentali per ottenere una buona foto. Quindi, una buona foto astronomica si basa soprattutto sull'organizzarsi e trovare, al di là del giusto punto di scatto, la giusta nottata dove realizzare gli scatti. Una nottata completamente tersa aiuta particolarmente la realizzazione delle foto, ma teniamo anche in conto che la presenza della Luna va a offuscare la visione del cielo e di conseguenza una notte senza Luna, o con la Luna nuova, è perfetta per realizzare questi scatti. Uno dei problemi maggiori della fotografia notturna è l'inquinamento luminoso. Purtroppo, l'inquinamento luminoso va a coprire in qualche maniera il cielo, creando questo effetto offuscato su di esso e creando questa forte dominante gialla. Di conseguenza, la parte più importante successiva allo scatto, del fotoritocco, è proprio togliere questo effetto visivo. L'effetto visivo, quindi, va a coprire la visione del cielo. La copre nella macchina fotografica, ma la copre anche per i nostri occhi. Di conseguenza, buona parte del lavoro è relativo proprio a togliere questo effetto visivo fastidioso. Come avete visto in questo breve video, l'inquinamento luminoso è un fattore molto importante che copre fisicamente la visione del cielo. Avete visto che, durante il video, quasi i colori cambiavano di volta in volta proprio perché le luci artificiali andavano, in qualche maniera, a cambiare la tonalità del cielo su cui si riflettono esse stesse. L'Italia, purtroppo, ha un fortissimo inquinamento luminoso, quindi trovare zone in cui riuscire a realizzare questi scatti è quasi una sfida. In Liguria, abbiamo la fortuna di avere la zona del Parco delle Cinque Terre in cui è particolarmente buio, quindi è fattibile realizzare queste foto. Ma si possono trovare anche tante altre zone interessanti. Personalmente, sono rimasto stupito scoprendo di trovare una zona così idonea tra Genova Voltri e Arenzano. Stranamente, in questa zona c'è una serie di spiagge in cui è particolarmente buio, e dove spesso vado a realizzare queste foto. Diciamo che è il primo punto in cui vado a scattare, quando voglio provare dei nuovi scatti. Poco tempo fa, alla fine dell'estate scorsa, ho realizzato proprio questa foto. Una foto, diciamo, unica, credo che sarà impossibile ripeterla, in cui ho avuto, in contemporanea: la visione dalla Via Lattea, da un lato; e dall'altra parte, una tempesta di fulmini sopra Genova. Credo che sia stata totalmente la fortuna che mi ha provato quella sera in quel luogo, però sono stato ripagato. Con la continua voglia di migliorare i miei scatti, tempo fa ho fatto un po’ una pazzia, quella che, sicuramente, molti fotografi non farebbero mai. Ho smontato la mia reflex, e l'ho modificata per migliorarla per l’astrofotografia. È stata una modifica un po’ azzardata, devo dire, che non si dovrebbe fare. E che però mi ha ampliato le capacità di lettura del cielo notturno. Fondamentalmente, come funzionano tutte le macchine fotografiche, ma anche i nostri cellulari? Funzionano attraverso un sensore che legge la luce che li colpisce. Sul sensore è posto un filtro che va a filtrare la luce affinché la macchina possa vedere dei colori simili a quelli del nostro occhio. Infatti, ciò che vede l'occhio umano è una zona molto ridotta dello spettro di emissione. Esistono ad esempio gli infrarossi, gli ultravioletti che l'occhio umano non percepisce. Al contrario, ci sono degli animali, quali i rettili oppure gli insetti, che invece possono vedere queste lunghezze d'onda. Io cosa ho fatto? Fondamentalmente ho messo, al posto del filtro originale della macchina, che va a bloccare l'infrarosso, un filtro che invece ne consente la lettura. Cosa ha fatto questa modifica? Ha consentito alla mia macchina di iniziare a leggere dei colori che prima non poteva vedere. Ha iniziato a vedere sfumature di colore nei gas interstellari che la macchina proprio non poteva percepire assolutamente. Con questa modifica, invece, ha iniziato a vederli e i miei cieli notturni sono stati molto più colorati rispetto a prima. La fotografia poi non è solo lato tecnico, come ho parlato fino ad ora. A volte è anche tanta, tanta pianificazione. Vi racconterò questo. L'estate scorsa, a giugno, ho raggiunto il rifugio Monzino, in Valle d'Aosta, sulle pareti del Monte Bianco. Ho raggiunto questo rifugio perché, l'estate precedente, avevo visitato questo luogo con alcuni miei amici e avevo deciso, mi ero proposto l'idea, di ritornarci una seconda volta per realizzare gli scatti in notturna. Avevo notato che il posto era particolarmente adatto a realizzare degli scatti per la veduta che avevo sul panorama, ma soprattutto perché immaginavo che sarebbe stato particolarmente buio. Di conseguenza, per diversi mesi ho pianificato questa mia scalata. È stata una scalata, anche abbastanza difficile, perché abbiamo trovato - eravamo in due fotografi - dei tratti innevati e dei tratti di scalata, quindi non era semplice scalare già in queste condizioni, oltretutto portando tutta questa attrezzatura, quindi oltre l'attrezzatura da scalata anche quella fotografica. L'esperienza vissuta è stata indubbiamente bellissima, perché vedere un luogo del genere, in queste condizioni, era spettacolare. Il problema qual è stato? Verso il tramonto, notai che il cielo non era perfettamente terso, come speravo, ma trovai diverse nuvole. Ero un po’ sconfortato di cosa stava accadendo e di conseguenza, pensavo già di non ottenere nessun risultato interessante. Durante la nottata, però, mi accorsi per caso che nel cielo vi erano delle strane forme, delle forme che non riuscivo a interpretare. Domandandomi cosa fossero, provai a fare una foto, e scoprii che in realtà stavo vedendo, a occhio nudo, la Via Lattea. È stato questo lo scatto forse più riuscito di tutti i miei mai realizzati. Per quale ragione? Perché offre la visione dell'intero arco della Via Lattea. E soprattutto, la visione è particolarmente distinta rispetto ad altri scatti. Lo scatto è stato molto difficile da realizzare, non tanto tecnicamente, ma per l'attenzione che ho dovuto dare a tutte le fasi di scatto. Per quale ragione? Perché ogni errore fatto in quel momento lo avrei ripagato a casa, non avendo magari lo scatto necessario. Lo scatto è, infatti, una panoramica di sette foto verticali e per ognuna di esse ho dovuto realizzare più di una foto. Alcune più chiare, per esporre bene l'ambiente; e alcune più scure, per esporre quelle zone troppo luminose, quali il centro abitato, oppure il rifugio stesso che vedete poco in basso. È interessante anche notare tutti gli oggetti celesti che erano visibili in quella nottata e che quasi si potevano percepire a occhio nudo, da quanto era terso il cielo. Come dicevo prima, il lato organizzativo è fondamentale per realizzare queste foto. E come potete vedere ho utilizzato, prima della partenza, alcune applicazioni che mi hanno aiutato a capire la direzione dello scatto. Per quale ragione? Il rifugio, purtroppo, rimane aperto tre mesi all'anno, quindi in un periodo tra giugno e settembre, ho dovuto tenere in conto delle fasi lunari, ho dovuto tenere un po' in conto anche il meteo. In poche parole avevo identificato, in un'estate, tre o quattro occasioni per scattare. Di conseguenza, ho dovuto pianificare molto bene quello che dovevo fare e soprattutto scegliere l'inquadratura. In qualche maniera, sono arrivato sul posto già sapendo quello che volevo ottenere perché è l'unico modo per ottimizzare la mia fase di scatto. Questo è un altro scatto in cui si notano ancora più dettagli. Uno scatto più zoomato, rispetto a prima. E anche in questo si possono notare le diverse sfumature e colori che compongono la Via Lattea. E anche tante piccole nebulose, che sono quelle macchie, tendenzialmente più rosse, che sono visibili nel cielo. Tra i tanti scatti, ho realizzato anche questo, che è una tecnica completamente diversa, questa è detta star trail. È una tecnica di scatto in cui la durata della nostra foto non dura 8, 10 secondi, come avviene normalmente per il cielo notturno, ma dura 25 minuti. È un tempo molto lungo. E cosa accade in questi 25 minuti? Vediamo la rotazione della volta celeste: l'unica stella che rimane fissa è la stella polare. Le altre stelle, invece, lasciano queste strisce che è la loro rotazione. È quindi interessante pensare che con la fotografia riusciamo a fotografare il tempo, che è qualcosa che noi non possiamo vedere, lo possiamo solamente percepire. Quindi, grazie alla fotografia lo trasportiamo nella realtà. È anche interessante pensare a un'altra cosa: le stelle che stiamo vedendo noi sono stelle che arrivano dal passato. Il tempo che la luce impiega tra l'essere emessa da una stella e l'arrivare a noi, può essere molto lungo. Ad esempio, la luce del Sole impiega otto minuti per giungere fino a noi. Quindi, le stelle che sono distanti miliardi di anni luce impiegano miliardi di anni per arrivare a noi, di conseguenza noi stiamo vedendo un cielo del passato. Quindi con la fotografia noi possiamo ottenere qualcosa che va oltre il nostro sguardo, che va oltre quello che è per noi la normalità. Possiamo anche creare qualcosa che non possiamo percepire, come il passaggio del tempo. A tal proposito, vi starete domandando cosa abbia fatto all'inizio, con quei lanci di sabbia. In quel caso ho realizzato una tecnica particolare, in cui ho realizzato qualcosa che in realtà non esiste, ma lo realizzo e lo rendo reale grazie alla fotografia. Ho realizzato una tecnica come questa, un abito di sabbia. Questo non è lo scatto realizzato prima, è un altro realizzato precedentemente. Questa tecnica è una sorta di mia piccola sfida che ho avuto in questi anni. Sono anni che sto sperimentando questa tipologia di foto in cui realizzo questi abiti con diversi materiali. Ho usato la sabbia, ho usato della vernice e tanto altro. Fondamentalmente, come avete visto, realizzo diversi lanci di materiale sul corpo della modella e poi vado a riassemblare tutti gli scatti assieme in Photoshop, per riunire e ricreare l'abito intero. È quindi una tecnica un po’ particolare. Ma da dove nasce? In realtà mi sono ispirato a un noto fotografo che si chiama Aurum Light, che è stato il primo a sperimentare questa tecnica. Interessato dal suo risultato, ho deciso di crearne una mia versione e quindi ho iniziato a sperimentare provando diverse tecniche di scatto e tantissimi materiali. Come potete immaginare, quando si usa la vernice è molto più caotico che lanciare la sabbia, come ho fatto prima. Nel tempo, poi, provando a discostarmi completamente dai risultati iniziali, ho deciso di passare ad altri materiali, altri elementi: in questo caso, del caffè e della verdura. Ovviamente ho sempre usato dei cibi scaduti, per non sprecare nulla, e questo non va detto assolutamente alle modelle. (Risate) Ho provato anche a realizzare scatti più simpatici, alcuni pubblicitari, anche per dare un aspetto molto diverso al mio lavoro, in qualche maniera variarlo sempre. Successivamente, ho deciso di uscire dalla sala pose, in qualche maniera, quindi non stare più in ambiente chiuso, ma ambientare tutto in esterno. E quindi ho scelto diversi luoghi dove ambientare questi scatti. È stato più difficile farlo, perché quando sono in studio ho molta più attrezzatura disponibile, in esterno meno. Però ho ottenuto comunque dei risultati interessanti, in qualche maniera ambientando la figura, il materiale dell'abito, con l'ambiente stesso. Ad esempio, questo è uno dei miei scatti preferiti, per quanto sia stato uno dei più difficili da realizzare. Per quale ragione? Perché le foglie, quando le lanciavo, volavano via, ovviamente, quindi ogni volta che facevamo un lancio dovevamo, per forza, recuperare moltissime foglie. Come avete visto è un lavoro di squadra. Lavoro sempre con una o due persone che mi aiutano nei lanci, perché una persona deve lanciare, l'altra deve scattare. Quindi è sempre un lavoro di team questo. Recentemente, poi, ho deciso di tornare in sala posa. Ho deciso di fare un lavoro completamente diverso da quello precedente. Ho realizzato i dodici segni zodiacali con questa tecnica dell'abito liquido. È una tecnica, in questo caso, mixata con altre realtà: ho mixato con la grafica 3D. Sono andato a inserire la grafica 3D per realizzare alcune parti dell'abito che non potevo realizzare lanciando semplicemente la vernice e per realizzare poi i piedistalli, quindi avevo bisogno di qualcosa in più. La cosa interessante, nella realizzazione di queste foto, qual è stata? Cercare quel piccolo dettaglio che fosse rappresentativo del singolo segno provando a mantenere, comunque, una continuità stilistica tra tutte le foto, che era il fattore principale per creare una serie intera. Giustamente, adesso vi faccio vedere quello che abbiamo fatto prima. Mentre stavate vedendo i primi speaker, io ero giù a "montare" l'abito. E questa è una versione molto velocizzata, giusto per farvi capire quello che ho fatto. Fondamentalmente sono andato a sovrapporre i vari scatti cercando di fonderli al meglio. Non è uno dei risultati migliori, devo ammetterlo, perché ho lavorato molto di fretta in uno spazio non completamente idoneo. Però vi dà un'idea di come il risultato si possa ottenere e quale sia la magia che sta dietro a questa tipologia di foto. (Applausi) Per me, questa è la magia. Da un lato riuscire a trasportare chiunque in luoghi che ho fotografato, in qualche maniera farli rivivere agli altri. Dall'altra parte, creare qualcosa che non esiste, e che con la fotografia, invece, diventa reale. Grazie a tutti. (Applausi) Il mio nome è Paolo Sammicheli, e la mia prossima auto farà 40 chilometri con un litro di benzina. Sono qui per raccontarvi la storia di Wikispeed e di un eroe moderno, a partire già dal suo nome: Joe Justice. Nel 2008, l'assicurazione "Progressive" ha sponsorizzato con 10 milioni di dollari un premio XPrize, sfidando i partecipanti a realizzare un auto che facesse 100 Mpg, Per noi europei, si tratta sostanzialmente di fare 100 Km con 2,8 litri di benzina. Nel 2008 già esistevano auto che facevano 100 Mpg. Ma erano più degli slittini, come questo qua. Portavano un solo passeggero, e non potevano sicuramente girare nelle strade di tutti i giorni. Uno dei requisiti del premio XPrize era che l'auto fosse legalmente immatricolabile per girare negli Stati Uniti. Joe Justice decise di partecipare, e all'inizio era praticamente da solo: ma tramite i social media incominciò a condividere con il web le sue esperienze, i suoi errori, e quello che imparava. E in breve, una comunità di 44 persone da quattro paesi diversi si presentò virtualmente alla sua porta, per aiutarlo. Nacque così Wikispeed. Wikispeed, in soli tre mesi, senza nessun finanziamento né da Università, né da aziende, riuscì a realizzare il primo prototipo per partecipare al premio XPrize e si piazzò in decima posizione superando più di 100 concorrenti, da tutto il mondo, ben finanziati da Università e da aziende, realizzando quello che il New York Times Online ha definito "qualcosa al limite del credibile". Ma come è stato possibile? Joe Justice, proprio come me, è un informatico. E dall'informatica ha preso quei metodi che permettono di creare prodotti molto velocemente, facendo innovazione. Metodologie agili, dai nomi bizzarri, come Scrum, Kanban, eXtreme Programming. Con il premio di consolazione di 10 mila dollari il team di Wikispeed potette immatricolare l'auto. Nel 2011, Wikispeed ricevette un invito per partecipare alla più grande mostra dell'auto al mondo. Proprio a Detroit, in Michigan, nella tana del lupo. Sarebbero state presenti tutte le marche più importanti di auto al mondo. Eccitazione nel team, ma anche panico! Il team Wikispeed voleva qualcosa di più bello da portare ad un salone dell'auto del prototipo che avevano utilizzato per fare il concorso. Ma per realizzare una carrozzeria su misura servivano 3 mesi e 36.000 dollari. Fu così che Joe tornò a scuola, e si iscrisse ad un corso di materiali compositi. E al suo rientro nel team iniziarono a modellare la nuova carrozzeria di Wikispeed - prima piccolina, e poi un modello in scala naturale. E in soli tre giorni, spendendo soltanto 800 dollari, crearono la carrozzeria in fibra di carbonio con cui portarono l'auto in mostra. E per fortuna era bellissima, perché furono posizionati nel piano principale della mostra, in mezzo a Ford e Chevrolet. Quella volta tutti parlarono di Wikispeed: il New York Times Online, il National Geographics, Wired Magazine, perfino in Italia "Report", su Rai Tre. Oggi Wikispeed conta 1000 volontari da 40 nazioni diverse, e producono auto. Se andate sul sito di Wikispeed, è esattamente come un progetto software Open Source: potete scaricare gratuitamente i progetti, e costruirvela da soli; oppure potete ordinare le parti, e montarle da soli; oppure potete chieder loro di montarla per voi. E stanno facendo altri progetti molto interessanti come quello di realizzare una micro casa che costi meno di 100 dollari con un letto, un bagno e una porta chiudibile dall'interno per aiutare i senzatetto involontari, usando solo materiale di riciclo. Ma la cosa più strabiliante che Joe Justice e i volontari di Wikispeed abbiano fatto, è l'aver dimostrato che si possono utilizzare metodologie specifiche del software anche per costruire degli oggetti fisici, sfatando una convinzione comune che questo invece non fosse possibile. Hanno organizzato il team di lavoro con un metodo chiamato Scrum, che nel software permette di avere dei team coesi e molto produttivi i cui membri collaborano a coppie, prendendo idea da eXtreme Programming, in modo che le competenze passino da un componente all'altro del team, aumentando anche la qualità e la sicurezza. E disegnando l'auto con quello che nel software chiamiamo programmazione a oggetti, cioè dividendo l'auto in moduli ben identificati a priori con delle interfacce stabili di collegamento fra di loro, dimodoché fosse possibile modificare e migliorare le singole parti dell'auto senza dover ridisegnare e stravolgere l'intero progetto. Il telaio di Wikispeed, ancora oggi, è il telaio più leggero in commercio negli Stati Uniti che abbia ricevuto al Crash Test l'equivalenza di 5 stelle. Questo perché i test di sicurezza vengono pensati e realizzati prima ancora delle parti che dovranno sostenerli. Abbiamo preso questa idea sempre dall'informatica: si chiama Test Driven Development. Ma soprattutto, è stato dimostrato che anche per costruire oggetti fisici il morale è un moltiplicatore della produttività. Tutte le industrie possono beneficiare di queste idee. Ed oggi Joe fa il consulente e aiuta le aziende di tutto il mondo a trovare nuovi modi per produrre prodotti migliori. Ed è proprio qua dove l'ho incontrato la scorsa estate, in Colorado, a nord di Denver, allo Scrum for Hardware Gathering che è stato il primo convegno internazionale di questi informatici pazzi che hanno questa idea di contaminare l'industria con le idee che vengono dal software. Per due giorni abbiamo discusso delle cose che dal software funzionano meglio portate sull'hardware, e delle cose che funzionano meno. E alla fine abbiamo fatto un documento, un manifesto, con i principi e i valori che derivavano dalla nostra esperienza. Il sabato mattina siamo andati in un garage a casa di Hubert Smith, la persona con gli occhiali proprio dietro di me. Abbiamo fatto un Wikispeed build party cioè abbiamo costruito una macchina Wikispeed da zero. Al mio arrivo negli Stati Uniti mi dicevo, Probabilmente sarò l'unico italiano: anzi, probabilmente sarò l'unico europeo. E invece mi sbagliavo: al mio arrivo, dei 30 partecipanti sette, oltre a me, erano italiani, tutti dipendenti di un'azienda di Ivrea, fondata decenni fa da ex dipendenti Olivetti. Durante la giornata abbiamo - ci siamo divertiti un sacco nel costruire l'auto, abbiamo fatto ancheun bel po' di fatica e a fine giornata Joe era contentissimo: avevamo montato nel telaio le quattro sospensioni; messo sopra le ruote; i freni; il braccetto dello sterzo; riparato la carrozzeria che si era danneggiata durante il trasporto e reintegrato tutte le parti per essere sicuri che si accoppiasse perfettamente. Secondo Joe abbiamo fatto l'equivalente di 2 giorni e mezzo di lavoro di un team normale, e ci ha assicurato che se fossimo stati negli Stati Uniti altri 4 giorni avremmo potuto mettere in moto la nostra Wikispeed. A fine giornata, esausti, abbiamo festeggiato con la birra. Io mi sono avvicinato al padrone di casa, e gli ho fatto: "Hubert, ti stai facendo costruire la tua prossima auto da un gruppo di informatici, da un gruppo di nerd, e buona parte di questi sono anche italiani. Io ti consiglio di fare una assicurazione tutto incluso!" (Risate) Quel giorno è nata una comunità di persone che vogliono iniziare a contaminare le industrie di tutti i tipi con le idee che sono nate nel software. Hanno scritto un documento, un manifesto, con i principi e i valori di queste idee. In inglese, e la prima lingua in cui è stato tradotto è l'italiano. È stato fatto un sito web che raccoglie le esperienze di aziende da tutto il mondo che hanno iniziato a fare queste cose. In Inglese, e la prima lingua disponibile oltre all'inglese è l'italiano. Ho provato una cosa simile al mio primo viaggio negli Stati Uniti, anni indietro. Ero andato in California, nella Silicon Valley, per partecipare ad una conferenza dentro il campus di Google. Il sabato, con altri colleghi siamo andati in giro per i musei. E arrivato a San Jose, la capitale amministrativa della Silicon Valley, al Museo della Scienza e della Tecnologia abbiamo trovato una mostra su Leonardo da Vinci e l'ingegneria del '500. Appena entrati, girato l'angolo, trovo la storia degli ingegneri senesi e lo schema dei bottini. Uscendo fuori, trovo le bandiere delle Contrade sopra la biglietteria. Avevo attraversato l'Oceano per andare nel posto più tecnologico al mondo per poi sentirmi dire che il posto più tecnologico al mondo era quello da cui venivo, ma 500 anni prima. Ora pare che stia arrivando una nuova rivoluzione industriale, la chiamano la Quarta Rivoluzione Industriale. Dicono che sarà non sarà più il pesce più grande che mangia il pesce più piccolo, ma sarà il pesce più veloce che mangerà il pesce più lento. Ma questo è esattamente quello che è successo nell'informatica negli ultimi 15 anni, quando dei ragazzini, in un garage, in pochi anni, sono riusciti a fare le scarpe a dei colossi quotati in Borsa. Allora, se tutto quello che ha reso grande l'informatica negli ultimi 15 anni - la condivisione, l'open source, il lavoro di squadra e il coraggio - se tutte queste cose stanno per contaminare le industrie di tutti i tipi, be', sono sicuro che ne vedremo delle belle. Grazie! (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella François de Brabant: Allora, la prima domanda, Aurelia, che ti faccio è - dovremmo spiegare perché hai accettato di venire a parlare di fronte al pubblico di TEDxMilano oggi, su questo palco. Aurelia Rivarola: Sì, alla mia età, e senza essere mai salita su un palco, ho fatto un po' di fatica ad accettare. Però ho pensato che questa occasione potesse essere veramente un momento in cui diffondere qualcosa a cui io, e tanti colleghi, ci dedichiamo. Un momento in cui qualcosa che finora è stato sussurrato forse può venire gridato, e cioè il diritto alla comunicazione. Noi tutti diciamo che la comunicazione è un fondamentale diritto umano. Ma cosa facciamo quando una persona non può parlare e spesso non può adoperare neanche le altre modalità comunicative che tutti noi usiamo, come i gesti, la mimica, lo spostamento del corpo, il linguaggio del corpo? Beh, vivono una vita- le persone che hanno queste caratteristiche vivono una vita molto isolata, una vita in cui spesso non sono neanche considerate capaci di pensare. E allora ho pensato che questa potesse essere l'occasione per diffondere qualche cosa che è conosciuto come nome però non è conosciuto a livello di comunità, per cui quando c'è una persona che non parla, spesso si pensa che non possa pensare, FdB: Ci fa molto piacere che tu abbia scelto questo pubblico - credo non a caso, perché è un pubblico di curiosi, aperti e innovativi, per raccontare - per affrontare questo tema effettivamente molto delicato e poco conosciuto. Ecco, ma a chi è rivolta la CAA, che poi ci spiegherai cos'è? A.R.: La Comunicazione Aumentativa, poi ne parleremo, è rivolta a quei bambini, o adulti, che per cause congenite - cioè sono persone che hanno avuto un'asfissia alla nascita e hanno una paralisi cerebrale infantile; sono le persone che vediamo in carrozzina che spesso non riescono neanche a muovere le mani e ad avere alcuna autonomia; persone con un ritardo cognitivo notevole, spesso dovuto a cause genetiche, malattie genetiche che provocano ritardo intellettivo e, per molte delle persone che ne sono affette, impossibilità a parlare. Sono i bambini autistici; sono bambini con disprassia di sviluppo. E poi ci sono delle cause acquisite: pensiamo a un ictus, a un trauma cranico, persone che non riescono più ad esprimersi. Cause neurologiche evolutive: sono tutte le forme di malattia degenerativa. Adesso si parla molto dei malati di SLA: tutti i malati di SLA, nelle fasi finali della loro vita, non possono proprio parlare. E già nelle prime fasi della malattia riescono con fatica a parlare. E poi ci sono delle cause temporanee. Capita che nei reparti di chirurgia maxilofacciale, di terapia intensiva, delle persone, anche temporaneamente, non possono parlare. E si è visto che per queste persone, oltre al trauma, si può capire quello che succede, hanno anche meno adesione alle cure e hanno dei ricoveri più lunghi. È tanti anni che cerchiamo di diffondere questo - l'importanza della comunicazione, anche temporaneamente. E dei colleghi delle terapie intensive tempo fa avevano detto: ma se non parlano curiamo meglio il corpo. Come se questa fosse l'unica cosa da curare. Ecco, tutte queste persone sono dei candidati alla Comunicazione Aumentativa Alternativa. FdB: Ecco, con questo hai allargato veramente - sembrava un problema di nicchia, invece può succedere anche a me. Cioè, voglio dire, la descrizione che hai fatto apre moltissimo le possibilità e quindi rende ancora più importante sapere cos'è. Abbiamo citato la sigla e l'hai appena accennata un po', ma CAA che cos'è? AR: Volevo dire una cosa su quello che hai detto. Può succedere a tutti, speriamo di no, però è importante pensare che aiutare a comunicare con queste persone interessa anche noi. Perché noi vogliamo comunicare con tutti, quindi anche con chi non può parlare. Quindi non solo come destinatari dell'intervento, ma anche come persone che vogliono conoscere, stare con tutti e non possono stare con queste persone. FdB: A maggior ragione, adesso, entriamo in che cos'è la CAA. AR: CAA sta per Comunicazione Aumentativa Alternativa. Ed è tutto quello che può aiutare una persona che non può parlare a comunicare. Quindi sono degli strumenti, delle tecniche, degli ausili. Ma soprattutto è la capacità dei partner comunicativi di interagire con queste persone e di facilitarne la comunicazione. FdB: Ecco, ma quando è nata? A.R.: La Comunicazione Aumentativa - i primi semi sono stati gettati negli anni '60/'70 in Nord America e Nord Europa e - F.d.B: Scusa se ti interrompo, ma se ricordo bene su dei fatti molto precisi. A.R.: Sì. Quando i reduci del Vietnam, che avevano avuto traumi cranici, non riuscivano più a parlare, allora i logopedisti dovevano far riemergere il linguaggio. Era obbligatorio, perché i sensi di colpa erano notevoli. Quindi cercavano di far riemergere il linguaggio, però queste persone non riuscivano, e non riuscivano nemmeno i logopedisti. Invece, dando degli altri strumenti riuscivano almeno a comunicare ed essere, nella loro vita, protagonisti. E lo facevano di nascosto, nei primi tempi. Finché questi strumenti, queste tabelle usate con gli afasici - a volte, delle tabelle con l'alfabeto che la persona indicava con le mani o con gli occhi - poteva permettere una comunicazione. Un po' alla volta, si è capito che in certi casi il linguaggio non poteva ritornare e molte persone che venivano dal campo dell'educazione - ma anche dal campo della tecnologia, perché hanno subito provato con degli strumenti tecnologici, si è riunita per fondare, nel Michigan, la società che si chiama Isaac e sta per "International Society Augmentative Alternative Communication" che cerca di diffondere la Comunicazione Aumentativa nel mondo. FdB: Ho portato un attimo fa una bellissima descrizione, che leggo, di che cos'è la Comunicazione Aumentativa Alternativa: "Tutte le volte che mi chiedono cos'è la Comunicazione Aumentativa Alternativa, dò sempre la stessa risposta: è la voce di mio figlio". Questo è di Michela, mamma di Stefano, che mi sembra sintetizzi bene - AR: Le definizioni, quelle che dicono i genitori, sono sempre molto sintetiche e belle. FdB: Ecco adesso vediamo appunto gli strumenti a cui hai accennato. A.R.: Gli strumenti di comunicazione vanno da strumenti semplici a strumenti tecnologici. Gli aspetti - degli strumenti semplicissimi sono dei simboli semplici, dei simboli che rappresentano delle cose e possono essere indicate con gli occhi, con le mani da bambini che non possono parlare, anche in assenza dell'oggetto che loro vorrebbero. Questi simboli - nella prima immagine avete visto una mamma che propone una domanda al bambino e il bambino può rispondere indicando il si o il no. I simboli spesso vengono assemblati in tabelle di comunicazione che sono assolutamente personali, così come i sistemi simbolici. Esistono tantissimi sistemi simbolici nel mondo: vengono assemblati in tabelle che sono portabili se un bambino cammina, [o] sul tavolino se non cammina. E il bambino può indicarlo con le mani, con gli occhi o con delle tecniche di codifica. Ci sono molti strumenti tecnologici: vedete alcuni strumenti che vengono chiamati VOCA, da Voice Output Communication Aids. Alcuni sono molto semplici: si registra un messaggio, la persona può schiacciare il tasto ed emette il messaggio. E veramente, tante volte anche un semplice messaggio dà a un bambino, o a un adulto, il senso di esistere. Io ricordo una bambina che a 2 anni e mezzo è stata ricoverata in ospedale perché non respirava più, è stata tracheostomizzata. Una bambina che già parlava, quando è stata ricoverata. E ha gradito moltissimo uno di questi tastoni a due messaggi perché poteva dire alle infermiere "vai via" quando venivano. Quindi il senso di potere esistere e potere, nell'ambiente, decidere qualche cosa, perché sono persone che non possono decidere. Ci sono, naturalmente, strumenti a tecnologia semplice e a tecnologia più sofisticata. Stephen Hawking, lo conoscono tutti, è un malato di SLA che usa l'indicazione oculare per selezionare messaggi, parole eccetera. In genere non si sceglie uno strumento solo, ma noi diciamo un sistema di comunicazione a seconda di partner comunicativi e a seconda di quello che si vuole dire. Con un sistema di comunicazione semplice ma molto complesso da adoperare per il partner, una bambina con una pervicacia [notevole] perché voleva sapere, ha chiesto alla sua mamma cosa le era successo alla nascita per cui era in carrozzina, quindi veramente permettono di poter esistere. FdB: Ecco, quest'ultima immagine mi ricorda che mi hai detto che Leonardo sta dialogando, sta comunicando e sta - AR: Leonardo è un bambino con una sindrome gravissima, un ritardo mentale. Però, dopo tanti anni che viene seguito, qui lo vedete in giardino a una festa, che apre la sua tabella e dice quello che vuole, quindi riesce ad essere autonomo. I contenuti sono quelli suoi: non cambia il carattere, non lo fa cambiare. Però dà il senso di esistere. FdB: Nella prima immagine, quando c'erano tante persone, non so se avete notato ma c'è una persona molto famosa che è Hawking, il fisico, il quale utilizza - ha fatto anche uno speech a TED, utilizza però una voce - AR: Registrata, si - FdB: Artificiale, non la sua. Tu mi avevi detto che - AR: Si, adesso abbiamo avuto, venerdì, un convegno su Comunicazione Aumentativa e SLA. Ed è venuto un collega americano che lavora al Children Hospital di Boston. È uno specialista in Comunicazione Aumentativa che adesso ha trovato il modo, lo fa da tanti anni, di registrare, per questi malati, moltissimi messaggi. E lui riesce a farli registrare a persone che hanno ancora la voce. Molti chiedono "ma come fai?", e lui dice "gli dico che questi possono servire". E poi parla dei software che vengono adoperati con indicazione oculare, dove escono delle frasi dette dal paziente, dette con la propria voce. Ci ha mostrato una signora che chiama il suo cane; e il cane, sentendo la voce, viene. E poi ci sono tutti i messaggi, io li chiamo i messaggi di legame, gli ultimi messaggi detti ai figli e ai propri cari. FdB: Interessante quello che hai accennato, cioè che anche la tecnologia e l'innovazione aiutano moltissimo in questo modo. E pensare che le tabelle che proponete sono tabelle con le icone, che poi sono entrate nel linguaggio di interfaccia con gli oggetti che usiamo oggi. Però, a questo punto, [la domanda] è: bastano gli strumenti? AR: Ecco, c'è molta enfasi sugli strumenti. Gli strumenti, senza un progetto, senza delle persone che vogliano relazionarsi, che diano tempo, che diano spazio, che abbiano voglia di ascoltare, che non invadano con la propria voce, non servono a niente. Infatti quello che conta è, veramente, il lavoro con i partner comunicativi. Altrimenti ci sono - queste sono frasi di persone che usano la Comunicazione Aumentativa, però dicono: prima di tutto, devono credere in noi; e poi devono darci il tempo, perché il tempo è molto importante. Un malato di SLA diceva, recentemente, che quando lui sta componendo il messaggio, tutti si mettono a parlare perché non tollerano il silenzio. E non tollerando il silenzio, entrano a parlare. E lui non solo non riesce a finire il suo messaggio, ma non può seguire la conversazione. Il lavoro con i partner comunicativi è essenziale e unico. FdB: Eh, come quello che - sei qui anche perché - come interessa al mondo TED, e la ragione per cui ci sono i TED Talks è - ma c'è anche una action a cui avete pensato. A.R: Sì - FdB: che avete - A.R: Non l'abbiamo pensata noi - FdB: No, però - A.R.: L'hanno pensata in Canada, una action - intanto questo ottobre è il mese per la sensibilizzazione della Comunicazione Aumentativa Alternativa, quindi qui cade a fagiolo. E poi stanno facendo tante azioni, tra cui una di fare questo logo che dovrebbe venire esposto nei negozi, nei teatri, nei luoghi pubblici, delle persone che sono disposte ad ascoltare chi non parla, utilizzando eventuali strumenti di comunicazione, senza rivolgersi all'accompagnatore. E questo è molto importante per la dignità e il senso di esistere della persona disabile. (Applausi) Trascrizione: Federico Sangati C'era una volta un bambino, un bambino senza sogni. Era un bambino che viveva in una famiglia, una famiglia come tante, con i suoi pregi e con i suoi difetti. Ma comunque una famiglia. Era in compagnia di un fratello, il fratellone, quello un pò più grande, colui che lo proteggeva. Aveva degli amici, andava all'asilo, era spesso dagli azzurri. In realtà lui era dei rosa però faceva sempre casino e lo mandavano dagli azzurri. Lì conobbe quello che è diventato poi il suo migliore amico. Lo era lì in asilo e lo è tutt'ora. Questo bambino non aveva sogni: giocava a calcio, era anche bravino però c'era da far fatica. Lì aveva vinto perfino il campionato provinciale, però non aveva sogni. Crebbe, finì la scuola. La scuola era una prigione per lui. Non ce la faceva a star dentro, era uno spirito libero. Voleva uscire da questa cosa che si chiamava scuola, voleva vivere la vita. Ma continuava a non avere sogni. Fino a che andò a fare il militare. Era fatto così: era più forte di lui. Stava per mettere la firma, voleva rimanere dentro; ma proprio questa parola “dentro” non ce la faceva. E quindi se ne uscì, andò a lavorare e fece 15 lavori: dal macellaio, all'elettricista, al muratore, al portalettere. Fece di tutto e sempre con quella voglia di arrivare. Però non aveva un sogno, non sapeva dove. Finchè gli venne una piccola idea: fare l'animatore turistico. Sarebbe bello fare l'animatore turistico! Ma qualcuno gli disse: "Eh... ma devi sapere l'inglese!" E quindi andò a Londra a 25 anni a lavorare in un ristorante francese per imparare l'inglese. E lo imparò, faceva il lavapiatti e poi pian piano è riuscito a diventare perfino il capo della cucina, perché lassù se sei bravo te lo fanno capire. E poi però a 25 anni aveva già 25 anni e questo bambino che aveva quest'idea dell'animatore disse: "Ma perché ormai ho 25 anni e sono vecchio: forse è il caso che torno a casa e che mi trovo un lavoro e che rimango lì a fare quello che ho sempre fatto." E così è ritornato a casa e ha ritrovato il suo lavoro e ha messo in parte quello che era un sogno. Poi un giorno una persona gli disse: "Ma tu cosa vuoi fare da grande?" E il bambino gli rispose: "Voglio fare l'animatore turistico!" "Ah, e perché non lo fai?" "Eh... perché...", e trovò mille scuse. E poi gli disse: "Va bene ma da grande cosa vuoi fare?" "L'animatore turistico", rispose. "E perché non lo fai?" "Eh... perché..." Trovò altre mille scuse. E allora gli chiese: "Ma cosa vorresti fare da grande?" Alché il bambino disse: "Forse non l'hai capito, ti ho detto l'animatore turistico!" Lei lo guardò e gli disse: "Forse non l'hai capito tu!" Queste parole lo toccarono. Andò a fare veramente l'animatore turistico, mollò tutto. Tutto quello che era sicurezza, stare a casa, genitori, fratelli, amici. E andò in un villaggio turistico a Metaponto in Basilicata, per 350 euro al mese. Non c'è una persona che gli ha detto: "Bravo, bella scelta!", immaginate... E in quel villaggio questo bambino grande, com'era stato soprannominato da un altro bambino, conobbe delle persone speciali: Giorgino, Beppe, Bart, e Roberta quella persona che ad oggi è diventata sua moglie. E grazie a lei è venuto a vivere in Trentino, ha incominciato a lavorare, a fare l'animatore turistico lavorava negli alberghi, lavorava per le piazze, faceva la tombola, faceva il karaoke. E poi conobbe la magia e lì cambiò tutto. Il sogno cominciava veramente a realizzarsi. Stava facendo l'animatore turistico, ma voleva far di più, voleva parlare con le persone, voleva comunicare con le persone con dei mezzi. Il mezzo era ridere e scherzare e studiò. Studiò e cominciò a fare cose un po' strane, si vestiva in maniera particolare, faceva il clown, faceva un po' di tutto. Quella è stata l'opportunità che si è dato. Si è permesso (che è una parola che tanti non si permettono di fare), lui si è permesso di divertire e far divertire le persone. Ed ecco che un giorno, il 22 novembre 2014, questo bambino ha realizzato il suo sogno: era su un palco a Trento al TED a fare un numero di magia per comunicare con le persone e quello che voglio fare adesso è questa cosa qua: comunicare con voi tramite un filo. È un filo che definisco: il filo della bella vita. Eccola questa è la bella vita: bella perfetta dritta. Guardate che meraviglia! Ogni tanto capitano quegli alti e bassi, succede questa cosa qua. Ma poi se uno ha la forza ritorna ad averla bella dritta perfetta così. Ma per averla così abbiamo bisogno di ingredienti particolari, degli ingredienti che si chiamano valori. Gli abbiamo visti prima durante quel racconto di quel bambino che ero io, Water Klinkon, e ho espresso dei valori e ho visto che è veramente importante guardare i valori. Ne elencherò alcuni perché credo che sia importante. Il primo valore è il valore dell'amore. Poi ce ne sono altri tipo l'onestà e il rispetto. Potremmo nominare anche un altro che mi piace assai che si chiama l'entusiasmo. L'entusiasmo io lo definisco il valore che ci dà l'opportunità di alimentare tutti gli altri valori. Nel momento in cui le cose magari vanno un po' meno bene. Un altro, venuto fuori in questi giorni, si chiama proprio permesso. Alle volte non bussate alla porta ma entrate! Perché se ti dai il permesso di fare delle cose riuscirai ad arrivare dove non avresti mai pensato. Ce ne sono tanti di valori. Ah, una cosa importante: i valori non vanno solo detti, non è solo un nome; bisogna dargli un significato e bisogna avere degli atteggiamenti per far sì che quel valore sia veramente un valore. Un valore particolare che mi piace si chiama cambiamento. È un valore particolare perché per pochi è un valore, per me è fenomenale. Cosa vuol dire cambiamento? Cambiamento vuol dire che, se da quando sei nato fino ad oggi hai fatto un certo tipo di vita, se tu farai un cambiamento aggiungerai qualcosa alla tua vita e quindi da semplice cambiamento, cioè sostituire, per me cambiamento vuol dire aggiungere, aggiungere alla mia vita. Sì, perché è successo questo nel 2003, io facevo il macellaio a Trieste, in via Pirano 7, in un piccolo supermercato con mio fratello. Mio fratello mi diceva delle parole fenomenali, mi diceva: "Per avere cose che non hai mai avuto, devi far cose che non hai mai fatto." Le parole erano veramente belle, ma non sapevo dove metterle fino a che incontrai quella persona che mi disse: "Walter, cosa vuoi fare da grande?" E quindi presi una decisione, coraggio e decisione. Mollai tutto, come vi dissi prima, e andai a fare l'animatore turistico. E oggi io nella vita sono un mago, ma nel lavoro solo un illusionista. Vi ho fatto vedere tante belle parole: questo e quello che capita soprattutto in TV oggi. Ci fanno vedere delle cose, ma rimangono lì così. No! Io voglio fare qualcosa di più. Non voglio lasciare le parole lì così alla rinfusa e non farò neanche questo, cosa che noi grandi siamo veramente bravi a fare, perché poi cresciamo e ci dimentichiamo quello che magari veramente volevamo. Prendiamo tutte le belle parole e le mettiamo qui e le lasciamo così in sospeso ma sì, farò domani, dopodomani, fra un mese, un anno. Poi alle volte passa una vita e quello che veramente volevate fare è rimasto lì, e quindi io questa sera non lascerò niente in sospeso. Lascerò un ricordo in voi che è quello di prendere tutte le cose importanti e metterle al centro della mia vita. Perché al centro della mia vita? Perché è quello il posto giusto, perché io credo a quello che faccio, credo nel prossimo, ma credo in me stesso. Io, nel ringraziarvi di avermi dato l'opportunità di poter comunicare con voi, vi auguro a tutti quanti una gran bella vita! (Applausi) Vi ricorderete [che] qualche settimana fa, mi sembra la settimana scorsa, molti giornali del mondo sono usciti con grandi titoli: cambiamento climatico, siamo prossimi ad un punto di non ritorno. Io vivo in India, e anche i giornali indiani riportavano questa notizia. Mi è sembrata un'introduzione ideale a quello di cui volevo parlare oggi, che appunto riguarda i cinque grandi problemi globali di questo pianeta che sono l'acqua, la fame e la malnutrizione, la povertà, la biodiversità e il cambiamento climatico. Si parla di questi problemi come se fossero indipendenti; in realtà a me piace pensare che siano tutti in qualche modo collegati, e che il problema dei semi è al centro di questi problemi. Parlare di semi significa fondamentalmente parlare di salute, c'è stato qualche accenno già quest'oggi. Perché tutto il cibo che noi mangiamo, di fatto, direttamente o indirettamente, proviene da semi, e siamo tutti d'accordo, credo, che la nostra salute dipenda da ciò che mangiamo, particolarmente oggi che è stato dimostrato che molte delle malattie moderne in realtà derivano dal cibo. Tornando al cambiamento climatico, una cosa che non si dice, o si dice molto raramente, è che noi in realtà non sappiamo di che cosa parliamo, perché nessuno oggi è in grado di dirvi quanto più caldo farà e quanto meno pioverà a Como fra 20 anni. Associato al problema del cambiamento climatico c'è quello della biodiversità, e qui c'è una grande contraddizione nella scienza moderna, perché da una parte, se voi sfogliate i numeri delle riviste più importanti, tipo Science e Nature, quasi ogni settimana, sicuramente ogni mese, ci viene detto che la biodiversità è la chiave per la sicurezza alimentare; e dall'altra un'altra scienza, il miglioramento genetico, che quegli alimenti producono, è andata in maniera esasperata, negli ultimi 20-30 anni, verso l'uniformità, in direzione esattamente opposta. Pensate che oggi quello che voi comprate al mercato, i cavolfiori, le zucchine, i pomodori e i peperoni, tutta quella roba lì, per essere legalmente commercializzata, quelle varietà devono essere state iscritte a un registro, che si chiama registro delle varietà, e per essere iscritte a quel registro devono essere uniformi, stabili e riconoscibili. E immagino che la contraddizione tra uniformità e stabilità, e la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici sia palese. Contemporaneamente, sempre negli ultimi 20-30 anni, forse 40, si è assistito gradualmente a un consolidamento di un vero e proprio monopolio nel mercato mondiale dei semi, un mercato che vale miliardi di dollari e che oggi, per il 65% circa, è controllato da quattro grosse corporazioni internazionali. Che cosa significa controllo del seme? Significa che quando l'agricoltore va al mercato, a comprare i semi per seminare, non ha grandissime scelte. Negli Stati Uniti oggi è pressoché impossibile - io ho appena scommesso 50.000 euro - è pressoché impossibile trovare seme di mais o di soia che non sia geneticamente modificato. Questa ridotta possibilità di scelta, da parte dell'agricoltore, su ciò che può seminare si ripercuote sulla diversità di ciò che lui coltiva e sulla diversità del cibo che noi mangiamo, e questo è associato a tutta una serie di malattie e ci fa pensare se siamo veramente noi a decidere che cosa mangiamo. Accanto a questo monopolio del mercato dei semi si è sviluppato il monopolio nel mercato dei pesticidi, a cui si è fatto cenno anche questa mattina. I pesticidi sono abbastanza interessanti, perché i medici ci dicono che, tra le 12 sostanze chimiche più pericolose al mondo, nove sono pesticidi, e alcune di queste corporazioni internazionali che vendono semi vendono anche pesticidi. Allora diventa logico chiedersi: ma se io vendo semi e pesticidi, perché dovrei vendere semi che danno piante che di pesticidi non hanno bisogno? E tutto ciò, probabilmente, finisce in quel piatto. Come siamo arrivati a questo punto? L'evoluzione del miglioramento genetico, di quella scienza cui accennavo prima, ci può aiutare a capire. Il primo speaker di questa mattina parlava appunto dell'uomo del Neolitico, che, a cominciare dalla Mezzaluna fertile, quell'arco che va da Giordania a Palestina e Israele, Siria, Libano, il sud della Turchia e poi giù giù verso l'Iraq, - lì è cominciata l'agricoltura. Io ho lavorato per 30 anni in un istituto vicino ad Aleppo, e i semi di orzo più vecchi sono stati trovati dentro delle giare e in un villaggio a circa 100 chilometri da Aleppo, oggi sommerso dalle acque dell'Eufrate. Lì, l'uomo ha addomesticato - perché anche le piante possono essere addomesticate, non con i metodi con cui si addomesticano gli animali ma semplicemente le piante selvatiche lasciano cadere i semi a terra. Le piante diventano addomesticate quando, per mutazioni spontanee, trattengono i semi di una spiga, e la donna, probabilmente del Neolitico, ha afferrato immediatamente l'importanza di queste piante strane che non lasciavano cadere i semi a terra. E lì, in quella zona, nella Mezzaluna fertile, questo è successo per il frumento, per l'orzo, per la lenticchia, per il cece, per il fico, per il pistacchio e altre specie. Questo poi è successo in altre parti del mondo, per altre specie. Poi che cos'è successo? Che a partire da 9000 anni fa, questa gente ha cominciato a emigrare - la Turchia, la Grecia, poi i Balcani - sono entrati in Italia dalla frontiera est, circa 7000 anni fa, e a un certo punto si fermavano. E questo lavoro di miglioramento delle colture è continuato per circa 9000 anni, e ancora oggi -io l'ho visto in Nepal, l'ho visto nel nord dell'India- prima di raccogliere si va al campo, si scelgono le piante più belle, quel seme viene conservato in un angolo fresco e asciutto della casa, verrà riseminato l'anno successivo e il resto si raccoglie, si mangia o si da da mangiare agli animali. Ora immaginatevi questo lavoro, fatto da migliaia di agricoltori, in tantissimi posti del mondo, con tante culture diverse. Ognuno ovviamente selezionava per quello che noi chiamiamo adattamento specifico, cioè selezionava le piante belle, in quel particolare terreno, con quel tipo di pratiche culturali e per l'uso che faceva di quella cultura. Quando voi sentite parlare di vecchie varietà, di cereali antichi, è da questo lavoro di millenni, che vengono. Poi, con la riscoperta delle Leggi di Mendel, poco più di 100 anni fa, il miglioramento genetico ha avuto un grosso cambiamento, nel senso che tutto ciò che fino a quel punto era stato fatto da tantissime persone in tantissimi posti del mondo, ha cominciato ad essere fatto da relativamente poche persone, i ricercatori, in relativamente pochi posti, le stazioni di ricerca, e c'è stato un grosso cambiamento di filosofia della ricerca, perché mentre gli agricoltori selezionavano per adattamento specifico, il ricercatore ovviamente non poteva fare varietà per la stazione sperimentale, le doveva fare per il mondo esterno. E quindi cercava di selezionare varietà che andassero bene per quante più persone possibili. Questo ovviamente ha determinato la scomparsa, in parte, delle vecchie varietà, ha prodotto una grande uniformità e soprattutto è una filosofia che è alla base della cosiddetta agricoltura industriale, che non può fare a meno della chimica, perché queste varietà, ovviamente, bene dappertutto non potevano andare, e allora, laddove non andavano bene, si modificava l'ambiente con concimi, antiparassitari, pesticidi, acqua di irrigazione, in modo che anche quell'ambiente potesse andare bene per quella varietà. Questo, per inciso, andava bene anche alle industrie sementiere che nel frattempo stavano sorgendo, perché per l'industria sementiera è molto più conveniente vendere tanto seme di poche varietà che poco seme di tantissime varietà diverse. Io ho cercato di ribaltare un po' tutto questo, con un metodo di miglioramento genetico che pur utilizzando la stessa identica scienza, anzi tutti i requisiti della scienza più moderna, riportava il miglioramento genetico nelle mani degli agricoltori. Questo modello si chiama miglioramento genetico partecipativo, non sono soltanto io a farlo, e fondamentalmente introduce tre cambiamenti. Per prima cosa, tutto il lavoro si fa nei campi degli agricoltori; gli agricoltori partecipano a tutte le decisioni - io, quando arrivo in un posto in cui non sono mai stato, la prima domanda che faccio agli agricoltori è: quali sono i vostri problemi? E la terza differenza è che questo modello si può applicare in tantissimi villaggi diversi, soltanto in funzione di quante risorse voi avete. Il pallino giallo è dove io ho lavorato per 30 anni, quelli blu sono le stazioni sperimentali del Ministero dell'Agricoltura siriano, e i rossi sono i villaggi. Ecco, qui il punto chiave è che ogni villaggio diventa un'unità di selezione indipendente, cioè lì si seleziona ciò che va bene in quel villaggio, selezionano uomini e donne, il metodo ovviamente è molto inclusivo, e si fanno varietà specificatamente adatte a quel particolare luogo, a quel particolare modo di coltivare. Questo modello io l'ho cominciato in Siria nel '95, poi gradualmente è stato implementato in Marocco, in Tunisia, Algeria, Egitto, Etiopia ed Eritrea, Yemen, Iran, e può arrivare e può essere utilizzato in posti dove il miglioramento genetico cosidetto convenzionale non è mai arrivato: questo progetto su orzo e lenticchia nelle montagne dello Yemen - tutta l'agricoltura dello Yemen è praticamente in queste terrazze, costruite 2000 anni fa, che non sono mai state raggiunte dalla scienza convenzionale. Poi, all'incirca intorno al 2007-2008, ci siamo accorti che questo modello aveva un punto debole, e il punto debole era proprio nella collaborazione necessaria di una istituzione, perché le istituzioni, nei confronti di questo modello che di fatto riportava molto potere nelle mani degli agricoltori - a molti governi questa cosa non andava giù, per cui nel 2008 io ho rispolverato una vecchia idea di un ricercatore americano che si chiama miglioramento genetico evolutivo, che consiste nel fare dei grandi miscugli. Questo che vedete è uno coltivato in Sicilia, io questa cosa ho cominciato a farla in Siria nel 2008, poi noi siamo venuti via nel 2011, e questo è un miscuglio, vi prego di credermi sulla parola, di 2000 tipi diversi di frumento tenero, il frumento con cui si fa il pane. Che cosa succede? Che in questo miscuglio avvengono sempre un po' di incroci tra queste piante, per cui il seme che voi raccogliete non è mai geneticamente identico a quello che avete seminato, cioè la popolazione gradualmente si evolve. E si evolve in che direzione? Nella direzione di diventare sempre più adatta, adattata a quel particolare ambiente, a quel particolare modo di coltivare, e quindi si adatta bene all'agricoltura biologica e biodinamica, e soprattutto, se vi ricordate quello che ho detto all'inizio, sarà adattata al clima che ci sarà tra 20 anni, senza sapere oggi quanto più caldo farà, e quanto meno pioverà, perché ha tutto il tempo per, appunto, evolversi. Questa idea, in questo momento, è attuata in Giordania, Etiopia, in Iran queste popolazioni [si] stanno diffondendo dappertutto e nel 2009-2010 sono arrivate anche in Italia. Sono tre popolazioni: una di frumento duro, per il pane; una di frumento tenero, per la pasta, e una di orzo. Sono in questo momento coltivate in circa 14-15 regioni italiane. Gli agricoltori iraniani hanno fatto una scoperta interessante, che adesso stiamo attuando anche in Italia, e cioè hanno fatto il pane direttamente con la farina di questi miscugli. E hanno scoperto che dopo 6 mesi che questo pane stava in commercio, non solo era molto apprezzato, perché aveva un profumo e un aroma straordinari, ma questi panettieri hanno cominciato a ricevere telefonate dai clienti che dicevano, ma che cosa ci avete messo in quel pane? Perché in questo villaggio, tutti coloro che soffrivano di intolleranze da quando hanno cominciato a mangiare quel pane si sentono molto meglio. Noi stiamo facendo ancora questa esperienza in Italia, particolarmente nelle Marche, dove io in genere vado quando vengo in Italia, e quindi stiamo dimostrando che con questi miscugli non soltanto abbiamo una tecnologia per adattare le colture in modo dinamico e poco costoso ai cambiamenti climatici, non solo si riporta biodiversità nei campi, perché ovviamente queste popolazioni si evolvono in modo diverso nei diversi posti, non solo si riporta il controllo dei semi nelle mani degli agricoltori ma si produce un cibo che è molto più diverso e, come ho detto prima, diversità di cibo significa maggiore salute. Grazie. (Applausi) “Sa di polvere da sparo” si diceva, nell’aprile 1972, l'astronauta dell'Apollo 16, Charlie Duke. Era appena rientrato da una passeggiata sulla luna; un po' di polvere lunare gli era rimasta attaccata alla tuta spaziale e questa polvere aveva invaso l'abitacolo dell'Apollo 16 e lui l’aveva, inavvertitamente, assaggiata e odorata. Vorrei partire da questa testimonianza molto insolita - rarissima - per parlarvi dell'universo, in particolare di come percepiamo l'universo e di come questa percezione stia cambiando grazie alle scoperte della cosmologia moderna e dell'astronomia moderna. Ora, noi abbiamo cinque sensi a disposizione ma, se ci pensate bene, utilizziamo soltanto la vista per conoscere l'universo. Questo un po' è scontato: non possiamo certo pensare di andare a toccare, o assaggiare, gli asteroidi, le stelle e i pianeti. Anche l'odorato e l'udito non ci aiutano certo molto, per conoscere l'universo: sono limitati a piccole distanze e, in ogni caso, a questo piccolo guscio di atmosfera che c'è intorno alla Terra. Ci resta soltanto la vista. Il fatto di riuscire a vedere l'universo è meno scontato di quanto possa sembrare. Da una parte, è vero che i nostri occhi - gli occhi degli esseri umani - sono, in un certo senso, fatti per vedere le stelle. Sono degli organi che si sono sviluppati nel corso dell'umanità per raccogliere e analizzare la luce che ci viene dalla stella che è più vicina a noi, il Sole. Però, è anche vero che potremmo vivere, per esempio, come nel racconto “Nightfall” di Asimov, su un pianeta con molti soli, in cui è sempre giorno e gli abitanti di quel pianeta non sono a conoscenza dell'esistenza delle stelle. Potremmo vivere su un pianeta come Venere, coperto sempre da nubi; oppure sotto la superficie ghiacciata di un pianeta, come delle ipotetiche forme di vita sul satellite Europa di Giove. Eppure, quindi, possiamo considerarci fortunati, in un certo senso, di poter godere ogni notte di questo grande spettacolo del cielo stellato. Ed è proprio grazie all'osservazione di questo cielo stellato che i nostri antenati hanno cominciato a conoscere l'universo, osservando a occhio nudo le stelle. E gli allineamenti dei grandi monumenti dell'antichità ci testimoniano come questo sia qualcosa che l'umanità ha fatto da sempre. Abbiamo utilizzato il sorgere e il tramontare delle costellazioni come un calendario, un grande calendario astronomico che ci aiutava a gestire il raccolto, la semina. E abbiamo lentamente cominciato a distinguere i pianeti dalle stelle; abbiamo capito che la Terra è un pianeta che gira intorno al Sole; abbiamo imparato a descrivere le leggi che governano il movimento dei pianeti; e, in particolare, abbiamo capito la forza di gravità, che è la forza che regola, praticamente, l'universo sulle grandi scale. A partire da Galileo in poi abbiamo cominciato a percepire l'universo profondo grazie ai telescopi, che sono delle sorte di occhi artificiali, dei nuovi organi di senso, degli occhi artificiali che ci permettono di percepire degli oggetti celesti, delle stelle, delle galassie che sarebbero altrimenti invisibili all'occhio umano. E, allo stesso tempo, ci siamo resi conto che esistono tanti altri colori nell'universo, dei colori che sono invisibili all'occhio umano. Potremmo, anzi, raccontare la storia dell'astronomia come un lungo viaggio alla scoperta dei colori che sono invisibili all'occhio umano. E abbiamo quindi - se voi prendete il rosso e il blu, su questo palco, questa è luce, lo stesso tipo di luce; c'è una piccola differenza di energia, dell'ordine del 30 percento, ma lo spettro della luce è molto, molto più ampio. E quindi, con l'astronomia, a partire dagli anni trenta del 1900, abbiamo cominciato a studiare questi colori invisibili all'occhio umano e abbiamo cominciato a costruire degli strumenti che ci permettevano di osservare dall'infrarosso alle microonde, alle onde radio. E via via abbiamo cominciato a studiare l'universo anche alle più alte energie: ai raggi X, ai raggi gamma. Abbiamo scoperto un universo assolutamente incredibile, un universo popolato di cose strane: ci sono delle stelle, come le Pulsar, che sono dense e compatte, girano intorno a sé stesse in una frazione di secondo; abbiamo scoperto il Quasar, dei buchi neri giganteschi che sputano dei getti di energia e di materia nello spazio intergalattico. Ma quanto è grande, allora, l'universo? E che cosa c'è là fuori? Primo Levi, un grande scrittore - che era anche uno scienziato, peraltro - scrisse nel suo libro “Se questo è un uomo” che la natura umana è nemica di ogni infinito. È difficile, per noi, concepire l'immensità del cosmo. E quello che vorrei fare è di provare a fare un piccolo esperimento per aiutarvi a visualizzare l'universo come lo possono visualizzare gli astronomi. E vorrei partire da questa immagine: questa è una fotografia vera scattata da una sonda della NASA, la sonda Osiris, pochi mesi fa. Quello che vedete al centro di questa immagine è il nostro pianeta: è la Terra. Quel minuscolo disco che sembra perso in un universo, in uno spazio completamente vuoto, è il pianeta su cui si è svolta l'intera storia dell'umanità. In basso a destra vedete la luna. Il diametro di quest'orbita, dell'orbita della luna, è di circa un miliardo di metri - un miliardo di volte un metro. Vediamo chi ha scale più grandi. Facciamo un altro salto di un miliardo di volte. Andiamo su una scala di un miliardo di miliardi di metri. Se prendete una sfera di questo diametro arrivate a contenere più di 10.000 stelle della nostra galassia. Sono tutte stelle della nostra galassia - quindi girano insieme al Sole intorno a un centro comune, il centro della Via Lattea. Intorno a ognuna di queste stelle, molto probabilmente, ci sono dei pianeti. Lo sappiamo perché di questi pianeti ne abbiamo già osservati tantissimi – ne conosciamo ormai quasi 4.000. Pianeti intorno ad altre stelle. E queste stelle sono talmente lontane che la luce che ci arriva da queste stelle impiega decine di anni ad arrivare a noi. Ed è in questo senso che l'astronomia ci offre una sorta di macchina del tempo: ci permette di vedere l'universo come era nel passato. Facciamo un ultimo salto: siamo a un miliardo di miliardi di miliardi di metri ed arriviamo ai confini dell'universo osservabile. Non sono i confini dell'universo, di tutto quello che esiste. Probabilmente l'universo è molto più grande: potrebbe essere infinito, per quanto ne sappiamo. Ma questo è l'universo osservabile. La luce che ci arriva da queste distanze ha impiegato l'età dell'universo per arrivare a noi; quindi noi la vediamo come era, vediamo queste regioni dello spazio come erano poco dopo il Big Bang, essenzialmente. E questa, secondo me, è una delle immagini più incredibili che siano mai state prodotte dalla scienza e dall'umanità. È una fotografia dell'universo nella sua infanzia, prima che si accendessero le stelle e prima che si formassero i primi pianeti. Ci troviamo oggi, per la prima volta nella storia dell'umanità, nella condizione di avere una spiegazione scientifica, convincente, precisa, dettagliata dell'origine, della struttura e dell'evoluzione dell'universo. Il progresso scientifico, però, ci ha messo di fronte anche a qualcosa di completamente inaspettato. Abbiamo scoperto un universo oscuro, misterioso. Popolato di entità sconosciute, di cui non sappiamo quasi nulla, come la materia oscura che sembra sostenere le galassie come una sorta di impalcatura cosmica - tutte le galassie, compresa la nostra; o l'energia oscura che, invece, sembra spingere l'espansione dell'universo e farlo espandere sempre più velocemente. E ci siamo anche dovuti confrontare con le cosiddette singolarità. Le singolarità sono dei punti in cui la fisica nota, essenzialmente, impazzisce, perde significato. Sono singolarità come i buchi neri - degli oggetti talmente estremi da distorcere lo spazio e il tempo intorno a loro, che sono fusi insieme in un'unica entità che si chiama spaziotempo, secondo la teoria della relatività di Einstein. E come il Big Bang stesso: se voi riavvolgete all'indietro il nastro del tempo arrivate a un istante in cui, praticamente, tutta la materia che esiste nell'universo è concentrata in un punto di densità infinita. Questa è la frontiera della cosmologia e queste singolarità sono quelle che molti di noi - forse anche di voi - hanno imparato a conoscere grazie ai lavori del fisico inglese Stephen Hawking, che è scomparso da poco, che ha scritto un libro molto conosciuto, molto popolare, che si chiama appunto “Dal Big Bang ai buchi neri”. Questa è la frontiera della cosmologia moderna: in tutti gli istituti di ricerca, nel mio istituto ad Amsterdam e in tutti gli istituti di ricerca del mondo, stiamo cercando di capire e di conoscere meglio i misteri che sono racchiusi in questi nomi che diamo a cose che ancora non capiamo bene. C'è una cosa, però, in comune a tutti questi misteri: che sembrano affondare le loro radici nell'infinitamente piccolo. Questi misteri che osserviamo sull'universo a grandissima scala sembrano tutti affondare le loro radici nella cosiddetta fisica quantistica - la fisica che regola l'infinitamente piccolo, il microcosmo. Proviamo, allora, a vedere - a fare il percorso inverso. Abbiamo visto che cosa c'è sulle grandissime scale dell'universo; vediamo cosa c'è sulle piccolissime scale. E partendo dal metro, che è la nostra unità di riferimento, andiamo a vedere che cosa c'è su scale di un miliardesimo di metro. Dentro ciascuno di noi, dentro ciascuna cellula del nostro organismo, se guardate sulla scala di un miliardesimo di metro troverete la molecola del DNA, per esempio; tante molecole, in particolare la molecola del DNA che ha uno spessore di 2 miliardesimi di metro. Continuiamo a scendere in dimensione; arriviamo a un miliardesimo di miliardesimo di metro e arriviamo a risolvere quello che c'è dentro i nuclei atomici - dentro ai protoni e ai neutroni che stanno dentro i nuclei atomici. La fisica che governa, che regna in questo mondo, è la fisica quantistica ed è una fisica stranissima. Vi faccio un esempio: dentro i protoni - i protoni sono composti, praticamente, da tre particelle fondamentali che si chiamano quark - se voi prendete la massa di questi tre quark vi aspettereste che fosse uguale alla massa del protone; invece, la massa del protone è molto più grande della massa dei quark. La massa dei protoni è contenuta non nella massa dei quark, ma nell'energia che li lega insieme. E secondo l'equazione di Einstein, E=mc2, energia uguale massa per velocità della luce al quadrato, si manifesta come massa. Quindi, tutto quello che vedete intorno - il vostro stesso peso - deriva da questi minuscoli nodi di energia che sono contenuti in ciascun atomo del vostro organismo. Ecco, la cosmologia moderna ci invita a cercare la risposta ai grandi problemi delle grandissime scale dell'universo in questo mondo - nel mondo della fisica quantistica. A cambiare completamente lo studio di questi fenomeni, e a creare una sorta di ponte tra infinitamente grande ed infinitamente piccolo, è nata, pochissimo tempo fa, una nuova branca dell'astronomia. Alcuni di voi ne avranno sentito parlare: si chiamano le onde gravitazionali. E queste sono importanti perché ci permettono - ci offrono delle informazioni completamente complementari a quelle che vengono portate dalla luce, a qualunque lunghezza d'onda, sulla terra. Ci permettono, in particolare, di ascoltare le vibrazioni dello spaziotempo stesso prodotte da oggetti che, altrimenti, resterebbero per sempre nascosti nelle tenebre dell'universo profondo, come i buchi neri, per esempio. Ed è proprio per questo che il Premio Nobel per la fisica è stato assegnato per questa scoperta straordinaria nel 2017. É come se, esauriti i colori dell’universo, l'umanità stesse sviluppando dei nuovi organi di senso per percepire l'universo profondo e per conoscere l’universo. È una frontiera straordinaria della conoscenza che sta nascendo proprio in questi anni. E quello che stiamo cercando di fare è di utilizzare queste onde gravitazionali per stabilire questi collegamenti tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. Lo stiamo cercando di fare con i buchi neri, e abbiamo già osservato la fusione di diversi sistemi, di due buchi neri che si sono fusi in un unico grande buco nero. E questo ci sta permettendo di capire tantissimo sull'origine e l'evoluzione dei buchi neri, anche sui cosiddetti effetti quantistici della fisica quantistica che avvengono intorno all'orizzonte degli eventi di questi buchi neri. Stiamo cercando la firma della materia oscura intorno a questi oggetti, intorno a questi buchi neri. E forse, analizzando questa firma riusciremo anche a capire di che cosa è composta, e identificare la natura della materia oscura. Potremo capire se l'energia oscura è collegata veramente all'energia del vuoto - del vuoto quantistico – che a differenza del vuoto classico, che significa assenza di materia, ribolle continuamente di attività. E forse, in maniera ancora più incredibile, stiamo cercando le onde gravitazionali prodotte dal Big Bang stesso, e stiamo cercando di verificare questa teoria, assolutamente incredibile e vertiginosa, secondo cui tutto quello che esiste nell'universo deriva da piccolissime fluttuazioni quantistiche che erano presenti nell'universo primordiale. Arriviamo, quindi, alla fine di questo viaggio tra infinitamente grande e infinitamente piccolo e vale la pena chiedersi: cosa ne è di noi, di noi esseri umani? Che ruolo giochiamo, in questo grande spettacolo del cosmo? Viene quasi da sentirsi piccoli, irrilevanti, insignificanti di fronte all'immensità del cosmo. Se ci pensate, da Copernico in poi siamo stati spostati: prima eravamo - la Terra era il centro dell’universo; poi siamo stati spostati, siamo diventati un pianeta che gira intorno al Sole, uno dei tanti pianeti che girano intorno al Sole; poi abbiamo scoperto che eravamo uno dei tanti pianeti, intorno a una delle tante stelle, intorno a una delle tante galassie. Ma il messaggio con cui vi vorrei lasciare stasera è esattamente l’opposto. Secondo me, la fisica e l'astronomia moderne ci stanno dicendo in maniera chiara che siamo speciali; siamo fatti, noi esseri umani, di una forma di materia rara nell’universo. Siamo come delle gemme incastonate in questo mare di oscurità che è l’universo. Se ci pensate, siamo agglomerati di atomi che riflettono sulla loro esistenza, sull’esistenza dell’universo. Una sorta di autocoscienza e di autoconsapevolezza dell'universo che si sta generando. Ecco, vorrei che fosse questo quello che penserete quando stasera uscirete a rivedere le stelle. Grazie. (Applausi) “E di design ci sono queste – questi caissé al design che sono più belli di quelli.” “Perché sono di design questi?” “Perché abbiamo usato delle torte di design – questo è il cupcake di design. E questi sono i tortellini al design, che sono tanto buonissimi e anche il cupcake al design è buonissimo, con un pochino di sale, tanto olio; e questo è fatto con un pochino di sale, e tanto pesce.” (Applausi) Questa è una bambina di due anni e mezzo, a cui è stata fatta una domanda: perché questi tortellini sono di design, perché questo cibo è di design? Sta giocando in cucina, come tutti i bambini fanno. E lei risponde "perché è più buono" e "perché è buonissimo". Quanti di voi, pensando al cibo e al design, pensano a una cosa bella, esteticamente interessante, colorata, decorata - alzate la mano. Quanti di voi, pensando al design - quasi tutti. Ecco, se vi chiedessi quanti di voi pensano che sia anche buona, magari ci sarebbero un pochino meno persone. State tranquilli: il 90 percento delle persone pensa che il design sia collegato al cibo per la questione estetica. E questo è quello che mi viene chiesto tutte le volte che vado a fare una presentazione su cibo e design. Mi dicono, vieni con degli esempi belli: un cake design, un bel piatto, qualcosa di colorato, un bel ristorante. Ecco, oggi io vorrei parlarvi di qualcosa di diverso: vorrei farvi vedere che il design, nell'agroalimentare, può avere anche delle altre applicazioni, qualcosa che magari non è così ben conosciuto. E allora pensate al danno economico che nelle Marche, dopo il terremoto c'è stato perché le stalle sono state distrutte, quindi gli animali sono morti, e sono morti per fame e per gelo. Un giovane designer, uno studente di design, incontra un allevatore e dice: ma allora perché non usiamo questi droni per trasportare il foraggio agli animali che ne hanno bisogno? E col drone siamo anche in grado di monitorare e magari trovare delle soluzioni a quelli che sono i problemi. In Siria, il 95 percento di alcune città è stato totalmente distrutto: tutti gli edifici distrutti, rasi a zero. Ora, noi speriamo che dopo otto anni di conflitti queste persone possano tornare a casa: ma torneranno in un luogo senza edifici, dovranno ricostruire queste città. E costruire gli edifici è la parte più semplice. L'idea sarà di sfamare le persone all'interno di queste città. Allora immaginiamo che dalle macerie noi possiamo creare dei nuovi mattoni, dei mattoni edibili, dei mattoni da cui produrre, da cui coltivare il cibo, poi, che si mangerà. E queste città che si ingrandiscono, dove la popolazione urbana aumenta: come sfameremo le città? Allora l’idroponica, l'acquaponica, queste tecnologie potranno essere utilizzate per degli scenari emergenti e utilizzeremo magari l'aria, e l'acqua, per le nostre coltivazioni. Capire i flussi migratori nel Mediterraneo adesso non è cosa semplice. L'unica cosa sicura, da sempre, è che il Mediterraneo è unito dagli ingredienti: abbiamo gli stessi ingredienti da sempre. Immaginiamo allora uno strumento che ci riporta a conversare, ad unire, perché con lo stesso strumento possiamo cucinare tutte le cucine del Mediterraneo. Inclusione e integrazione, invece che confronto e attacco. Il packaging ci sta aiutando tanto, ci permette di conservare, ci permette di trasportare e quindi anche di non sprecare. Però è anche vero che sprechiamo tanto packaging, perché non tutto il packaging è biodegradabile; e assolutamente non è naturale. Allora immaginiamo un packaging diverso, che magari viene proprio, anche, dallo stesso cibo. Un packaging che scadrà - avrà una data di scadenza uguale al cibo che noi mangiamo. Un packaging fatto di olio d'oliva, di riso, di alghe. E da una ricerca dell'Eurisko sembra che il 51 percento di quel campione abbia detto che è interessato, o comunque ha già utilizzato dei servizi di take-away, quindi cibo da asporto. Questo è un grande trend: ma se noi potessimo avere, come cibo da asporto, un cibo fatto a mano, fatto in casa, fatto come una volta, fatto con le tradizioni di una volta, allora potremo ricostruire, magari, anche dei rapporti di vicinato, perché potremo comprare dalle persone che vivono vicino a noi. E quel cibo diventerebbe un mezzo di comunicazione, di riavvicinamento. Il 70 percento degli uccelli marini, e l’80 percento delle tartarughe, mangiano plastica. Non ho dati sui pesci – e i pesci li mangiamo pure noi, dopo. Ecco: un'azienda artigianale di birra ha incontrato un designer, e hanno pensato: ma allora, perché non facciamo quegli anelli più biodegradabili, in grado di sciogliersi; e magari utilizziamo proprio gli avanzi della birra, della fermentazione - il frumento, l'orzo - per creare qualcosa che si scioglierà nei mari e a sua volta diventerà cibo per gli animali. Un sistema-cibo che crea un altro sistema-cibo. Perché il cibo può cambiare, può diventare qualcos'altro. E allora i nostri avanzi possono diventare il materiale che usiamo nelle stampanti 3D per produrre dei nuovi oggetti, per esempio. Immaginate i contadini: se potessero, dai loro avanzi, dai loro sprechi produrre dei contenitori; e a sua volta quegli agricoltori potrebbero trovare nel design soluzioni di rete, la rete che permetterebbe a loro di risolvere tanti problemi del mercato di oggi. Come vedete, c'erano tante parole dentro - design for food, urban food system design, social food design - queste sono delle categorie che noi utilizziamo e tante volte è difficile, anche, categorizzare fino a dove finisce il social, fino dove finisce il systemic. Diciamo che questo è tutto design, design applicato alla filiera agroalimentare. E che cos'è il design? Il design non è nient'altro che le competenze e le conoscenze che ci servono per risolvere dei problemi complessi. Il design, in inglese, vuol dire “progettare”. E non “bello”, come noi spesso pensiamo. È indubbio che il design sia cambiato nel tempo, perché è cambiata la società e sono cambiati i bisogni; ma comunque è sempre design. Quindi all'inizio eravamo, con l'espansione industriale, alla ricerca di prodotti e oggetti, quindi c'era un utilizzo dell'industrial design, c'era una ricerca in quello che viene chiamato il disegno industriale. E poi ci si evolve, cambiano chiaramente gli scenari e il design viene applicato anche in altri contesti; si inizia a puntare l'attenzione sull'utente, poi sull'interazione tra l'utente e gli oggetti; fino ad arrivare, con la penetrazione del digitale, a un livello esperienziale molto importante, e quindi ci si focalizza sull'esperienza. Immaginate che un designer deve rendere interessante un pezzo di plastica come il vostro iPhone - è semplicemente un pezzo di plastica, ma quante esperienze fate con quel pezzo di plastica? Le possibilità per un designer diventano innumerevoli. E il rischio è anche che si progettino delle cose che non servono, quindi cose inutili. E allora ci si rifocalizza sull'umanità, l'uomo, i suoi valori. Il design ti dice: pensiamo quali sono i veri valori per l'uomo. Nel cibo questo è fondamentale, perché i valori sono determinati dal rapporto che noi abbiamo con il cibo. E il nostro rapporto con il cibo è dato da mediazioni culturali, che noi creiamo a tutti i livelli della filiera. La filiera è lunga: produzione; distribuzione; commercializzazione; consumo e, anche, post-consumo - abbiamo visto lo spreco, l'educazione. È fondamentale lavorare e progettare sui valori. Quando vi dicono [che] il food design, o il design applicato al cibo, è nuovo, non è tanto vero, l'ho detto prima: in fase di espansione industriale, diciamo che il design si è proprio approcciato al cibo, producendo e creando nuovi prodotti, nuovi oggetti. Pensate che questa - la riconoscete? È la rotella di liquirizia; il brevetto è del 1934. [Il design ha bisogno del cibo] In quel periodo, e con il boom economico, con l'espansione industriale, potremmo quasi dire che era più il design che aveva bisogno del cibo: più cibo c'era e più si poteva progettare. Ed è anche un po’ il motivo per cui il design è finito dalla parte dei nemici, col marketing, con la pubblicità: più si progettava, e più uscivano prodotti che proprio sani non erano. Però è anche vero che bisogna dire grazie al design, perché è riuscito a progettare anche delle identità, qualcosa che abbiamo portato nel tempo; a crearci una vita più semplice, mobile, efficiente, efficace; e anche a darci delle icone che sono diventate le icone della cultura del progetto. È vero anche che ci sono dei progetti interessanti, ludici, carini che insomma, proprio utili non è che siano, nella quotidianità. Questi sono oggetti per l'ufficio, per mangiare lo snack all'interno dell'ufficio. Se è vero che il food design non è nuovo, o comunque che l'applicazione del design al mondo-cibo non è una novità, è vero che è invece molto più recente l'interesse del design applicato al mondo agroalimentare. Cosa vuol dire? Vuol dire che effettivamente - questo è un po’ più recente, perché accade quasi in contemporanea o subito dopo l'inizio dei food studies. Cosa sono i food studies? Sono gli studi accademici sul cibo. I food studies non nascono in Italia, nascono negli Stati Uniti. Siamo alla fine degli anni ‘90, e la gente inizia a chiedersi: ma quello che mangio da dove viene? È sano, è sostenibile? Come sarà il cibo del futuro? A tutte queste domande servono delle risposte: e l'accademia deve rispondere, l'accademia deve trovare delle soluzioni, deve realizzare il sistema e trovare delle soluzioni, perché nel 2018 ancora viviamo in un mondo in cui si muore per il troppo cibo e si muore perché non c’è cibo. Sappiamo come creare sistemi sostenibili, abbiamo delle tecnologie pazzesche che ci possono aiutare in questo; ma non lo facciamo. E con quello che noi sprechiamo, potremo dare da mangiare e dare delle risorse tre - quattro volte alle persone che ne hanno bisogno, e non sto parlando solo di Africa. Quindi c'è, da parte del mondo del cibo, un interesse a usare il design, perché il design può dare delle soluzioni. [Il cibo ha bisogno del design] Questo viene chiesto al design: soluzioni per risolvere dei problemi. E un po’ il fatto che non sia nuovo, ma che sia l'interesse cambiato, io un po’ l'ho provato sulla mia pelle. Tanto più che ho una storia, abbastanza emblematica, che non dovrei condividere, ma lo faccio: nel 2012 avevo appena finito uno studio sull'utilizzo delle nuove tecnologie nel mondo agroalimentare, per vedere come le nuove tecnologie possono cambiare il nostro modo di mangiare. E come il design, appunto, può aiutare in questo. Sono andata a una conferenza a New York dove ho presentato i risultati della mia ricerca. C’erano dieci persone - massimo - all'interno, e sono andate via prima della fine del mio speech. E la frase che hanno detto in inglese era: "Speriamo che il mondo che quella ragazza italiana ha presentato non succeda mai". E uno è uscito dicendo: “I had so much fun”, mi sono troppo divertito. Questo è il finale della mia presentazione. Io me ne sono andata - devo dire non ero molto contenta - e ho anche detto, ho anche pensato: forse è meglio lasciar perdere, che questa cosa del design non interesserà a nessuno. E per tre anni non ho più presentato niente che avesse a che fare con il design nelle conferenze dedicate ai food studies. Expo dà coraggio a tutti quelli che lavoravano nel cibo, ricredono a quello che fanno. Mi chiamano di nuovo negli Stati Uniti per parlare a una conferenza “Creatività e cibo”. Io mi presento, faccio una cosa che non si dovrebbe mai fare: prendo la presentazione del 2012 e cambio la prima slide - la data: uguale, stessa presentazione. 50 e più persone sono rimaste lì, tutte, fino alla fine. Applausi, domande - un successone. L'ho detto ad alcuni, non a tutti perché sennò mi avrebbero menato, ma ho detto: sapete cosa, il mio speech non è questo, perché voi pensate che io vi stia presentando il cibo del futuro, ma questo è già passato. L’ho presentato nel 2012, ed era il passato già allora. Questo è solo la prova che il vostro interesse è cambiato; voi oggi siete più interessati a quello che io presento perché trovate in questo delle soluzioni. Siete voi che avete cambiato il punto di vista, non io che presento qualcosa di nuovo. Per me questo è molto importante. E infatti poi sono comparse, dal 2014-2015, una serie di conferenze dedicate proprio al food, al design, all'applicazione di questi. Abbiamo contaminato benissimo, col design, professori e docenti; abbiamo contaminato anche la gente comune perché questi eventi, queste conferenze erano aperte al pubblico e le persone hanno iniziato a essere veramente interessate all'argomento. Ma sapete cosa? Non abbiamo ancora contaminato chi fa il food, chi fa il cibo, quindi i veri attori della filiera agroalimentare. Abbiamo iniziato, ma è ancora debole. Non abbiamo contaminato i contadini, gli agricoltori, gli apicoltori, gli allevatori. Non abbiamo contaminato i ristoratori, i produttori delle aziende alimentari, dell'industria alimentare, i manager, chi si occupa del turismo, i sindaci, gli agronomi, gli ingegneri del cibo, i politici. Mi dispiace perché non ho trovato il Playmobil del politico, per cui è rimasto questo. La cosa che, diciamo, attrae un po’ tutti del design è il concetto di creatività. Ecco, la creatività, diciamo, è un po’ più semplice e quest'idea è uscita con questo termine che va molto, no? Il “design thinking”. Il design thinking è “voglio imparare a pensare come i designer“. Cosa vuol dire? A me piace tantissimo questa scena di Big Hero 6, un cartone animato. Se non lo avete visto guardatelo, perché è molto bello. Il fratello grande di questo piccolo, che è un genio, ma che non ha idee, a cui non viene un'idea, dice: guarda con un angolo differente la cosa e ti verrà l'idea, quindi guarda gli scenari con una prospettiva diversa. Questo è pensare come i designer: e se è vero che tutti, più o meno, possiamo essere creativi, è anche vero che non tutti siamo dei designer. Ezio Manzini, che è un grande teorico del design italiano, dice: tutti sappiamo cantare, tutti sappiamo - qualcuno sa suonare, ma non tutti sono dei direttori d'orchestra. Allora chi è il designer? Il designer è proprio quella persona che incanala le intuizioni. La differenza tra intuizione e progetto è che il designer prende l'intuizione e ti aiuta a progettare. Il designer è quella persona che è creativa, ma che rende creativo anche l'utente, cioè la persona per cui progetta; e rende creative anche le persone che lavorano con lui. Il designer è quella persona che potrebbe veramente diventare un changemaker e aiutare i changemaker a diventarlo. Allora immaginate il designer che - da un concetto semplice, da un rituale semplice, perché il designer non inventa, trova dei rituali e li esalta attraverso i propri prodotti, ma da un rituale semplice come quello di annusare possa uscire un’idea come questa, un'applicazione che ti dice che quella mela, al mercato, è più buona perché un buon odore. Cosa cambierebbe? Cambierebbe il mercato: non compreremmo più perché le cose sono belle o costano poco, ma le compriamo perché hanno un buon odore. E questo porterebbe le persone a riacquisire una competenza che purtroppo stiamo perdendo: che odore ha il cibo? Cambierebbe l'economia, cambierebbe il mercato, cambierebbe anche il concetto esperienziale ed estetico del cibo. Il design è sempre sistemico, è sempre transdisciplinare. Cosa vuol dire? Che mette insieme le discipline, le competenze. Riesce a creare un ambiente perché queste si contaminino. E il design usa l'empatia, usa la flessibilità cognitiva per aiutare le persone a parlare. E ne abbiamo bisogno del design, abbiamo sicuramente bisogno. Soprattutto perché le Nazioni Unite hanno detto che entro il 2030 noi dobbiamo raggiungere quei 17 obiettivi, in cui il cibo è trasversale a tutti. E se non iniziamo a lavorare insieme, in maniera sistemica, difficilmente li raggiungeremo. Il design è uno strumento, che possiamo utilizzare: e credetemi, nelle professioni del futuro ci sarà molto più design. Professioni del futuro del cibo, in particolare. Questa è Zoe, ha 5 anni ed è mia figlia; è la stessa bimba che avete sentito all'inizio, prima ne aveva due anni e mezzo. Quello è il suo gioco preferito: è una macchina fotografica, l'ho comprata io. Pensavo fosse la normale macchina fotografica che spingi e fa le foto; invece all'interno ha delle app che permettono di fare la foto a me, io divento un personaggino di una storia, che lei può editare con la musica e le parole che lei mette e crea delle storie. È arrivata senza libretto di istruzioni, questa macchinetta, e io di certo non sono la persona che le ha insegnato ad utilizzarlo. Questo è l'oggetto che lei utilizza da tre anni, e non si è mai stancata, che esalta la sua creatività. Mia figlia è una nativa digitale: vuol dire che è nata in un mondo in cui le tecnologie sono semplici per lei perché sono parte di quel bagaglio culturale che lei ha acquisito dall’inizio. Non c'è difficoltà per lei ad acquisire queste tecnologie, questi comportamenti. Io spero che lei possa diventare una nativa sostenibile e vivere in un mondo di nativi sostenibili. Cosa vuol dire? Vuol dire nascere e crescere in un mondo in cui tutti i servizi, i sistemi, i prodotti che noi abbiamo ci permettono di vivere facilmente una vita sostenibile e sana: una città a misura d'uomo, luoghi per l'educazione del cibo, una casa che mi parla del cibo e mi racconta che il cibo ha un suo ciclo di vita, che io devo rispettare; dei prodotti industriali, anche, che tengono conto dell'ambiente e che lo rispettano. John Thackara, un grande teorico del design, dice: se riuscissimo, un giorno, a rendere così sexy, così interessante la biodiversità, la sostenibilità così come oggi lo è il digitale per la gente, saremmo a cavallo. E allora forse qui c'è la risposta: a cosa serve il design per il cibo? Serve a ricreare, e a creare, dei nuovi rapporti tra noi e il cibo. Grazie. (Applausi) Noi siamo all'alba della civilizzazione digitale. Ce ne siamo accorti, probabilmente, perché la posta è diventata elettronica, perché la musica e i film sono diventati liquidi, perché tutto ciò che una volta pesava sui nostri scaffali, pensiamo alle enciclopedie, è scomparso, sostituito da Wikipedia. Bene, oggi c'è l'aspettativa, a torto o ragione, che un intero sistema bancario e finanziario entri nei nostri smartphone. Lo aveva già predetto, peraltro, un premio Nobel per l'economia come Milton Friedman, il quale nel '99 ha detto: ciò che manca, e che sarà sicuramente inventato a breve, è una forma di contante digitale - badate, non di moneta elettronica, che è associata a degli individui, ma di contante al portatore, utilizzabile senza identificazione, da tutti, su Internet. Ecco, quella profezia vede oggi la sua realizzazione in bitcoin, che è assolutamente in pole position in questa gara. Perché? Non tanto per il fatto di essere evidentemente digitale: anche i nostri euro e dollari, di fatto, sono ormai da tempo digitali. Quanto per essere decentralizzato: non ha cioè, alle sue spalle, un'organizzazione, un governo che in qualche maniera ne coordinino, facciano da supervisori del suo funzionamento. E questo, anche se un po' ci inquieta, è in realtà una garanzia molto forte sul fatto che Bitcoin non potrà mai essere manipolato. Si tratta di quella forma di innovazione che gli anglosassoni chiamano "permissionless innovation". Cosa si intende per un'innovazione che non chiede permesso? È un'innovazione che non ha meccanismi di sicurezza centralizzati, che non ha controlli all'ingresso, che non ha un sistema di controllo editoriale dei contenuti. Se vi sembra un piano un po' troppo anarchico, e vi state spaventando, no, non fatelo. È un'innovazione che avete già visto all'opera, e sa essere molto efficace, ma anche molto gentile. L'e-mail, ad esempio, non è stato inventato da un consorzio di uffici postali. Internet non è stata inventata da un consorzio di telecomunicazioni. Per quale motivo un network transazionale del valore debba essere inventato da un consorzio di banche - beh, lasciatemi dire che il sottoscritto lo trova alquanto implausibile. Io ho scoperto Bitcoin nel 2014. Di formazione sono un fisico, e ho lavorato per oltre 20 anni nel mondo delle banche di investimento su finanza e derivati. Bene, io non mi ero mai posto la domanda su cosa fosse la moneta. La prima volta in vita mia che me la sono posta fu quando ho scoperto Bitcoin. Questo è il più bel regalo che Bitcoin mi abbia finora fatto. E allora proverei con voi, giocosamente s'intende, a fare tutta la storia della moneta in tre minuti. Proviamoci. La prima forma di moneta che vediamo affermarsi nella storia è l'oro. Perché l'oro? Vi sembrerà strano, ma per due caratteristiche fondamentali: perché è scarso e perché luccica. Sì, pare che ci piacciano veramente molto, a noi esseri umani, le cose che luccicano. L'oro è anche molto malleabile, e apprezzarne la purezza è relativamente facile. Prendete un paiolo, accendete un fuoco sotto, fate fondere l'oro, attendete che si raffreddi. Se, dopo questo violentissimo ciclo termodinamico, luccica ancora è oro; qualsiasi altra cosa, vi garantisco, smette di luccicare. Se però, per ogni transazione commerciale noi dovessimo accendere un paiolo - insomma, è piuttosto faticoso. Ecco che allora abbiamo chiesto a Giulio - sì, Giulio Cesare: senti, Giulio, perché non metti la tua faccia sulla moneta d'oro in maniera da garantirne il suo contenuto aureo? La prima crisi inflazionaria della storia è già sotto il successore di Giulio Cesare, Cesare Augusto. Anche la plebe si rende conto che nel sesterzio non c'è l'oro che dovrebbe esserci. Ma se siete un mercante medioevale, l'oro ha anche un altro problema: pesa tantissimo, ha una densità elevatissima, e quindi è scomodo da portar dietro. Nonché piuttosto pericoloso, perché i briganti possono derubarvi. E allora quasi contemporaneamente, nella storia, gli orefici londinesi e quelli che diventeranno i banchieri italiani hanno la stessa idea: propongono ai mercanti di lasciare l'oro presso i loro forzieri e danno in cambio un certificato che è prima nominativo, ma poi diventa al portatore: è una nota di banco con la quale, presso il loro banco pegni, è possibile redimere l'oro depositato. Nasce la banconota, moneta rappresentativa di valore custodito altrove. Entrambi, però, non resistono alla tentazione perché fanno un'osservazione fondamentale: notano che ben pochi redimono la banconota in oro, e quindi hanno quella che potremmo definire un'alzata di ingegno. Se emettiamo più banconote dell'oro che abbiamo nei nostri forzieri, chi se ne accorge? E la risposta sapete qual'è? Nessuno! Nasce quindi la moneta frazionaria. Ci sono più banconote dell'oro che c'è a garanzia. Andiamo veloci nella storia: 1972, pur in un regime di moneta frazionaria, la redimibilità aurea delle monete, o del dollaro statunitense nel caso che stiamo analizzando, resta un po' una palla al piede della discrezionalità di politica monetaria. Ecco che allora Richard Nixon decide che no, basta: il dollaro statunitense non è più convertibile in oro. Da allora abbiamo Fiat money, proprio nel senso di "Fiat Lux et Lux Fuit": moneta che ha valore solo convenzionale, solo perché decidiamo che abbia valore da contratto sociale. E se qualcuno non è d'accordo con noi, lo costringiamo attraverso una cosa che si chiama "corso legale": cioè l'irrifiutabilità del fiat money nell'estinzione di un debito. Lasciatemi dire che questa moneta è una cattiva moneta, anzi potremmo anche dire una pessima moneta: senza andare a guardare esempi assolutamente macroscopici, o deleteri, della storia della moneta, anche il buon vecchio, caro dollaro statunitense non ha proprio una performance impeccabile. Pensate che dal 1913, l'anno di fondazione della Federal Reserve, il dollaro statunitense ha perso oltre il 96 per cento del suo potere di acquisto: è quindi una cattiva moneta, tipico risultato di una situazione di monopolio. Friedrich von Hayek, Premio Nobel per l'economia e fondatore della scuola austriaca del pensiero economico, scrive un intero trattato lamentando il fatto che "noi possiamo considerare il monopolio governativo della moneta come indispensabile. Noi che non accetteremmo il monopolio di nulla, di nessun bene, in un'economia di mercato, accettiamo proprio il monopolio di quel bene sintetico che entra al 50 percento di qualunque transazione commerciale, cioè la moneta. Come tutti i monopoli, non solo ci ha dato un cattivo prodotto, ma ci ha impedito di sperimentare alla ricerca di prodotti migliori." E allora, concluderà Hayek, "semmai vorremo rivedere una buona moneta, dobbiamo toglierla dalle mani degli Stati. E siccome non possiamo farlo con la violenza - bontà sua, e io mi adeguo volentieri a questo invito, dovremo farlo con un astuto stratagemma, qualcosa che non possano fermare". Bitcoin è esattamente questo astuto stratagemma. Ma proviamo ad approfondire più intrinsecamente che cosa è la moneta. La moneta è fondamentalmente uno strumento di relazione sociale. Sì, lo so che magari vi spiazza questa definizione; ma se voi pensate alla vostra esperienza, noi tutti nasciamo nell'economia del dono. Spero per voi che nessuno di voi abbia dovuto pagare per le cure parentali che mamma e papà gli hanno fornito, altrimenti veramente mi dispiace per voi e sono lieto per il vostro analista, che sicuramente avrà da lavorare con voi. Ma questa economia del dono non si allarga solo alla famiglia, agli amici, ai vicini, diciamo così tra virgolette "a tutta la tribù". È un'economia che però non scala, perché prima o poi incontriamo persone che non conosciamo e per questo non ci fidiamo di loro; o a volte, talvolta, non ci fidiamo di loro perché le conosciamo, ma è un po' lo stesso. E allora noi, che però siamo intrinsecamente animali socievoli, siamo antropologicamente sociali, vogliamo cooperare anche con coloro di cui non ci fidiamo. E allora, prima abbiamo inventato il baratto: io dò le mie uova a lei, ma sarà il caso che io debba volere il suo latte oggi. Oppure, per disintermediare nel tempo e nello spazio il baratto, inventiamo la moneta: un bene sintetico per cooperare con coloro di cui non ci fidiamo. Non so voi, ma io auspico un momento di commozione intellettuale, perché a me questa osservazione sembra di una portata gigantesca: la moneta è lo strumento per cooperare con i nostri simili di cui non ci fidiamo. E allora, è evidente che oggi, in un'economia che per la prima volta è un'economia dell'informazione, digitale e globale, viene la necessità di una moneta sovranazionale, di una moneta digitale. Ma di una moneta non controllata da Stati, di una moneta globale, di una moneta di Internet. Il problema è che nel tentare di fare una moneta di Internet ci sono difficoltà gigantesche. La difficoltà più grossa è il cosiddetto "problema della doppia spesa". Tutte le volte che noi abbiamo un artefatto digitale che rappresenta valore, abbiamo sempre avuto bisogno di un'autorità centrale, che ne impedisca la duplicazione. Sì, essendo digitale è duplicabile, non è difficile: pensate al saldo del vostro conto corrente. Se io bonificassi a lei il saldo del mio conto corrente - non si faccia illusioni, frattaglie, quando poi tentassi di bodificarlo anche al signore, la mia banca, che presiede all'aggiornamento del suo registro contabile, mi direbbe: "No Ferdinando, non puoi farlo." Come facciamo a creare un asset digitale che abbia valore, cioè non sia duplicabile, perché - pensate ad esempio alla Gioconda. Bellissima, senza dubbio. Il suo prezzo di mercato è inestimabile. Ma se fosse duplicabile arbitrariamente, in un numero illimitato di copie perfette, resterebbe altrettanto bella, ma il suo valore di mercato crollerebbe a zero. Bene, Bitcoin riesce proprio in questo, ed è quindi limitato a 21 milioni di Bitcoin. Bitcoin, da un certo punto di vista, è scarso come l'oro a livello fisico; Bitcoin lo è a livello digitale. Bitcoin è, o perlomeno vuole essere, l'equivalente digitale dell'oro. E qui io auspicherei un secondo momento di commozione intellettuale, perché tutto sommato sono abbastanza sicuro che entrando in questo teatro voi tutti siete entrati convinti che qualsiasi cosa digitale può essere duplicata. Bitcoin vi smentisce proprio su questo punto straordinario: è un oro digitale, peraltro con annesso, intrinseco a Bitcoin medesimo, il network transazionale, incensurabile e sicuro, con cui trasferire a livello globale questo oro. Lo so che siete scettici, lo vedo dalle facce. Allora facciamo un altro gioco: immaginiamo che arrivi un alieno, d'accordo? Voi spiegate le monete tradizionali, ed io spiego Bitcoin. Io parto subito, e comincio a dire all'alieno: guarda che le loro monete non hanno alcun valore intrinseco. E voi, giustamente, un po' piccati ribattete: sì, ma Ferdinando, anche il tuo Bitcoin non ha alcun valore intrinseco! Ed io: ma come, vi ho appena spiegato la scarsità in ambito digitale! Ma avete gioco facile: Sì però vuoi mettere il contratto sociale, secoli su questa storia della moneta, il corso legale - Bene, uno pari, palla al centro, ripartiamo. Io però a questo punto incomincio a prendervi in giro, dicendovi che il contante che vi portate in giro sono foglietti colorati. Sì, va bene, carta speciale, inchiostro speciale: ma signori, sono le banconote del Monopoli, né più né meno. Invece, il mio contante è matematica e crittografia. Non solo, ma poi faccio notare a questo alieno che mentre io sono gentile, il mio Bitcoin a voi non lo forzo in alcun modo, eh, voi siete abbastanza coercitivi. Il vostro euro, io, non posso fare a meno di usarlo. Il corso legale dice che se un mio debitore vuole saldare il suo debito con me in euro, io non posso rifiutarlo. Lascio a voi ricavare quale sia l'impressione che l'alieno si farà di questa cosa. Ah, ma dimenticavo: forse bisognerebbe dire all'alieno, anche, che abbiamo un signore a Francoforte - uno serissimo per carità, il più serio fra di noi, che di quei foglietti di carta colorata può stamparne quanti ne vuole, quando vuole, darli a chi vuole, non è stato eletto e non dovrà rispondere a nessuno di come interpreta il suo mandato. Io invece ho già spiegato all'alieno che la politica monetaria di Bitcoin è perfettamente deterministica, non influenzabile da nessuno. Mi direte: Sì, ma sto Bitcoin non lo usa nessuno. Non si vedono transazioni in Bitcoin. Eh, ci credo: chi ha comprato, nel 2010, due pizze, pagandole 10.000 Bitcoin, cioè al corso attuale 40 milioni di dollari - be', speriamo che quelle pizze fossero almeno molto, ma molto buone, perché io non sarei riuscito a digerirle in qualche modo. Bitcoin è un bene rifugio, quindi si tesaurizza, e allora è più opportuno confrontarlo non con la moneta, ma con l'oro fisico. L'oro è stato accettato da tutte le civilizzazioni come prima forma di moneta, senza alcuna pianificazione centralizzata. Per secoli è stata la forma di moneta di maggior successo, ha innescato lo sviluppo di tutti i sistemi monetari che conosciamo, è stato superato da forme di moneta più sofisticata, senza per questo diventare obsoleto. Bene, quello che è successo nei secoli all'oro fisico sta succedendo in questi dieci anni, e probabilmente nei prossimi decenni, a Bitcoin. Di Bitcoin spaventa moltissimo questa volatilità: sale e scende. Guardate che non c'è molto da spaventarsi. Per carità, tutte le volte che si parla di Bitcoin fate bene ad allacciare le cinture di sicurezza, i percorsi sono sempre molto accidentati; ma questa volatilità è fisiologica. Quando domanda e offerta sul mercato tentano di mettere a fuoco il valore di un bene, se questo bene è controverso, come l'oro digitale, il processo sarà altrettanto controverso. Lo abbiamo visto accadere, nella storia, anche per il commercio elettronico: andate a guardare la storia della quotazione di Amazon, com'è volatile. Di Bitcoin quello che spaventa, però, è il cosiddetto drowdown, cioè il fatto che da massimo a minimo è stato in grado di perdere ben oltre il 93 per cento del suo valore. Quindi il messaggio da portare a casa è che, se mai voleste investire in Bitcoin, vi prego, fatelo con una piccola percentuale dei vostri risparmi, con la quantità dei vostri risparmi di cui potete, ragionevolmente, sostenere la perdita integrale. Ma la buona notizia è che Bitcoin non ha correlazione con le altre asset class di investimento, con le altre opportunità di investimento: non si muove assieme a loro, diversifica i rischi; quindi, introdotto in un portafoglio d'investimento, sembrerà paradossale, ma abbatte i rischi di quel portafoglio a parità di rendimento atteso, o, a parità di rischio, aumenta grandemente il rendimento atteso. È quindi ragionevole fare un piccolo investimento in Bitcoin, e questo ci dà uno spunto per qualche valutazione di massima. Immaginiamo che il 2 percento dei patrimoni gestiti - badate, non parlo del 2 per cento della ricchezza globale mondiale, ma il 2 per cento dei patrimoni gestiti professionalmente - investano nei prossimi anni in Bitcoin. Be', se facciamo due conti, un bitcoin deve andare a valere Se Bitcoin invece è, o dimostrasse di essere, oro digitale - e dico se perché, ricordiamoci, è un esperimento ardito, e potrebbe fallire, ma è un esperimento culturalmente e tecnologicamente sostanziato - ripeto, se fosse oro digitale, be', signori, è meglio dell'oro fisico: leggerissimo, trasferibile istantaneamente, con costi transazionali bassissimi, senza problemi logistici, in maniera incensurabile e inarrestabile. E allora, se Bitcoin andasse a capitalizzare quanto capitalizza oggi l'oro al mondo, un bitcoin dovrebbe valere 400.000 dollari. signori, io non sono qui a vendere Bitcoin. Io sto soltanto dicendo che se Bitcoin è oro digitale, allora oggi è grandemente sottovalutato. Ma qualcuno mi obietta: no, ma ho letto che non è il Bitcoin, è la blockchain, la tecnologia sottostante Bitcoin, a essere fondamentale. Io amo, da questo punto di vista, parafrasare Confucio, il quale diceva: "Quando un uomo saggio indica la luna, gli stolti guardano il dito". La luna è Bitcoin, e il dito la blockchain. Perché non può sfuggirvi la rilevanza del fenomeno Bitcoin. Se avete un minimo di consapevolezza di quale sia stato il ruolo dell'oro fisico nella storia della civilizzazione, della finanza e della moneta, l'emergere dell'equivalente digitale dell'oro nella civilizzazione digitale e nel futuro della finanza e della moneta sarà dirompente. E allora, io concluderei con una osservazione: e in generale navigavo sul web, non avrei mai potuto immaginare che sul protocollo TCP/IP, cioè sulla tecnologia sottostante web ed e-mail, avremmo in futuro organizzato i nostri weekend in dei club digitali - Facebook, piuttosto che comprato libri e dischi in formato liquido sui negozi online, o ancora che avremmo fatto domande in lingua naturale ad un computer, a un assistente digitale, aspettandoci delle risposte sensate. Ecco io non so dirvi, tra 20 anni, sul TCP/IP del valore, che cosa avremo, quali applicazioni incredibili ci potranno essere: questa è proprio l'avventura che aspetta tutti noi oltre l'orizzonte. Grazie. (Applausi) Buonasera. Non so se sia meta-advertising, ma è un bel modo di fare comunicazione pubblicitaria di questi tempi, è un bel modo di produrre idee, di affrontare la creatività pubblicitaria per raccontare marche e prodotti con cui tutti noi, ogni giorno, abbiamo a che fare. Nel preparare l'intervento di stasera mi sono trovato a scrivere questa parola perché riflettevo sui confini e sui perimetri di questo mestiere. E ho incontrato borderlive, che di fatto è una parola che non esiste: unisce, contamina il confine con la vita. Perché è questo che noi, oggi, ci troviamo a fare nel momento in cui i tanti confini di questo mestiere, i tanti perimetri, i tanti limiti che ogni giorno incontriamo nella creatività pubblicitaria - e non vi inganni la parola "creatività", è una trappola. La creatività pubblicitaria è piena di confini che noi professionisti, noi che siamo impegnati ogni giorno in una cosa molto importante, che è l'immaginario collettivo, noi siamo chiamati in qualche modo ad affrontare questo mestiere avendo a che fare con i brief. Io vi chiedo scusa per l'inglese di questa diapositiva ma la pubblicità, ahimè, è fatta di moltissime parole inglesi che risuonano in questo modo: i brief, gli insight, il target, il budget, i competitor, le ricerche, i media, i format, le guideline. Queste sono le tante, troppe costrizioni a cui noi creativi pubblicitari ogni giorno guardiamo. Ma, in questo nuovo modo, forse, di affrontare la creatività pubblicitaria che molti di noi stanno già praticando - in particolare nell'agenzia in cui lavoro, ma anche tantissimi colleghi soprattutto a livello internazionale - stiamo imparando a prendere alcuni di questi confini, alcuni di questi limiti, e a spostare questo limite un po' più in là e a fare un passo un po' più deciso verso le persone. Allora vi faccio vedere come alcuni di questi confini, quelli che sono sotto la giurisdizione del creativo, di chi deve pensarla, la creatività. Gli insight, i target, i media, il tempo, lo spazio, la verità, se vengono maneggiati in un altro modo cambiano completamente l'atteggiamento progettuale. Riflettere su questi confini e limiti, e sforzarci di vederli in maniera completamente nuova e diversa da quello che abbiamo fatto fino a qui, costringe tutti noi a fare pubblicità in maniera diversa. Se noi continuiamo a parlare di insight andiamo sempre a occuparci di bisogni da risolvere, anzi molto spesso di bisogni da inventare, da indurre. Nessuno ha bisogno di un sorriso splendente. Il sorriso scintillante delle pubblicità è un'invenzione del marketing. L'uomo ha bisogno di una bocca sana e pulita. Ad un certo punto, una qualche multinazionale, di fronte all'affollamento degli scaffali ha deciso che per essere più convincente doveva dire semplicemente che il tuo sorriso doveva scintillare come quello dei divi del cinema, dello star-system altrimenti saresti stato uno sfigato. Noi stiamo imparando a usare le tensioni culturali come oggetto delle nostre comunicazioni. Vuol dire alzare un po' l'asticella della comunicazione, occuparsi della vita delle persone, vuol dire guardare fuori dai nostri PowerPoint e dalle nostre sale riunioni, vuol dire occuparci dei temi di pertinenza della nostra comunicazione. Se fai una merendina, la nutrizione, l'obesità infantile, sono un tuo problema, e di quella cosa in qualche modo devi occuparti. Se ti occupi di bellezza, di prodotti di bellezza, devi scardinare dei paradigmi, devi rompere dei cliché. Non puoi parlare continuamente al tuo pubblico usando degli stereotipi. La donna, in pubblicità, o è una figa 90-60-90, oppure entra in gioco la disistima del pubblico femminile. L'autostima femminile deve diventare un tema. Questa marca da anni con la campagna sulla bellezza autentica mette in scena dei modelli di bellezza finalmente arrivabili. Ciascuno può, in qualche modo, sentire risuonare la propria verità, nella comunicazione della marca. Poi, certo che c'è anche chi ci dice - e io questo lo trovo delittuoso - che la cellulite è una malattia. Però io preferisco stare da questa parte, cioè preferisco occuparmi della tensione culturale, andarci dentro, e responsabilmente affrontare questo tema. Un altro limite di questo mestiere è il target. Il target costringe a un atteggiamento progettuale molto preciso. Target vuol dire bersaglio: prendi la mira, colpisci, uccidi; prendi la mira, colpisci, conquista. Rivolgersi a un target, quindi, costringe noi a muovere la comunicazione in un certo modo. Occuparsi e avere a che fare con un pubblico, invece, cambia completamente l'atteggiamento progettuale. Perché io da un pubblico cerco il consenso, l'applauso, cerco di sintonizzarmi con il pubblico per guadagnare consenso. Ragazzi, consenso uguale reputazione, reputazione uguale moneta. Non c'è niente di filantropico, in tutto questo. È semplicemente fare questo mestiere in maniera profondamente diversa. Io ai miei studenti chiedo di fare progetti senza usare la parola target nelle loro comunicazioni. Quindi trovare sinonimi, audience, interlocutori, individui, cittadini - metteteci quello che volete, ma non "rivolgersi a dei cluster di target da abbattere". Perché solo così noi riusciamo a fare pubblicità che le persone scelgono. Tra i 10 video più visti nel 2014, su YouTube, 4 erano spot. Vi rendete conto? Milioni di persone hanno deciso di guardare la pubblicità. Quindi non è così vero che quello che facciamo fa così schifo. Non è così vero. Se riusciamo a mettere in circolazione oggetti di comunicazione rilevanti, e la marca è credibile nel fare quel tipo di affermazione, ed è capace di intrattenere il suo pubblico, anziché spingerlo dentro i supermercati a tutti i costi, allora la marca riesce a farsi scegliere. E se la marca riesce a farsi scegliere, entra in qualche modo nella vita delle persone in maniera un po' più importante, ed è destinata a restarci parecchio perché le persone finiscono per credere in quella marca, per quello che quella marca rappresenta. Il destino della marca e il destino delle persone camminano in parallelo. La matrice narrativa della marca e il racconto della marca finisce per assomigliare al racconto della persona che in quella marca si riconosce. Un altro confine assolutamente importante all'interno del nostro lavoro è stato per anni, da sempre, i media. Le nostre pubblicità finiscono sui media: la televisione, la stampa, l'affissione, la cultura digitale, l'Internet, i social network - ecco, i social network. Si chiamano social network, nel senso che le persone sono andate su Facebook, su Twitter, su Instagram per stare in contatto. Noi li abbiamo chiamati social media, perché chiamarli social media significava, in qualche modo, utilizzarli come media. Parlare di habitat narrativi vuol dire rispettare profondamente questi spazi. E guardate che le persone, all'interno dei social network, mettono like, seguono le marche, annettono le comunicazioni di marca all'interno del proprio feed. Quando mettete like a una pagina di marca, il contenuto di quella marca esce nel vostro, nel nostro feed esistenziale come il fidanzato, la moglie, il figlio, il collega, l'amico delle medie che ci ha recuperato e chiede la pizzata. L'habitat narrativo significa essere profondamente consapevoli che quello è uno spazio esistenziale. E quindi le marche che stanno imparando a fare meglio questo mestiere, stanno rinnovando la propria comunicazione di conseguenza, sono marche che vengono seguite dalle persone per la bontà dei contenuti che queste sanno mettere in scena. Che non è l'apologia del prodotto, le funzioni e tutto quello che le ragioni della pubblicità hanno sempre portato avanti. La narrazione diventa altro, diventa condivisa, diventa partecipata, diventa intrattenimento, diventa un sacco di cose, per parlare con lo stesso linguaggio delle persone. Allora ci sono più di 4 milioni di persone agganciate alla pagina Nutella, in Italia, oltre 30 milioni nel mondo. Io ci lavoro con questi signori, e, vi assicuro, creare un piccolo contenuto, ogni giorno, per questa marca, ti costringe a riflettere con un altro tipo di atteggiamento sulla produzione dell'idea. Guardate Dolce & Gabbana quanti social network ha all'interno del proprio ecosistema, come dicono quelli bravi. E per ogni social network c'è un contenuto diverso, per ogni social network c'è una grammatica diversa, la necessità di continuare a comunicare, a restare in contatto, a dialogare con le persone che in qualche modo hanno scelto quella marca e l'hanno portata nella propria vita. E così milioni e milioni di persone, in qualche modo, chiedono alle marche una relazione. Perché alla fine, all'interno di questi habitat narrativi, se pensiamo al nostro comportamento quotidiano, il 70 -80% delle conversazioni è su quello che mangiamo, su quello che guidiamo, su quello che vestiamo, sulle scelte di consumo che facciamo e che continuamente vetrinizziamo, nel momento in cui in qualche modo ci rappresentano. Ma attenzione, non ci rappresentano più come uno status, ci rappresentano in maniera un po' più profonda, ci rappresentano perché le marche che abbiamo scelto - alcune di queste, quantomeno - incarnano anche la nostra matrice di valori. Noi ci riconosciamo in quello che è il loro racconto, il loro destino in qualche modo somiglia al nostro. Il concetto del tempo e dello spazio - altri confini dell'advertising fino a qualche tempo fa. Tutto questo è stato reso possibile da una maturazione dell'Internet, da una una cultura digitale ormai sempre più pervasiva. La pubblicità è sempre stata confinata all'interno di tempi e spazi molto precisi: lo spot deve durare 30 secondi; il pre-roll su YouTube ne deve durare 15; i manifesti sono un 6 per 3; un 70- 100; la pubblicità sui giornali è fatta di un foglio che ha un perimetro molto preciso. Quindi tempo e spazio, in qualche modo, condizionano il nostro mestiere; muoverci all'interno di questo nuovo scenario e provare a varcare quel confine in una nuova direzione, ci fa dire: cominciamo a occuparci dell'attenzione del pubblico, non del tempo e non dello spazio. Cerchiamo di guadagnare attenzione ma non come faceva la réclame. Sapete che l'etimologia di réclame è: "chiamare ad alta voce". Per richiamare l'attenzione di qualcuno si doveva urlare. E per forza si doveva urlare: c'è un tale affollamento di comunicazione, una tale overdose di stimoli che la reclame deve urlare. C'è sempre qualcuno che deve parlare più forte degli altri. L'attenzione, invece, ha a che fare con la memorabilità, non con la memorizzazione. La pubblicità ha sempre chiesto di memorizzare i messaggi: vi ricordate i tormentoni della pubblicità? Se fate uno sforzo, negli ultimi due o tre anni non trovate un tormentone della pubblicità. Non lo trovate, non trovate più un "Nuovo? No, lavato con Perlana"; "O così o Pomì". Non lo trovate più perché semplicemente è stato più difficile, a un certo punto, richiamare l'attenzione in quel modo; e abbiamo imparato a essere memorabili. Guadagnare l'attenzione attraverso la memorabilità vuol dire trasformare, per esempio, il manifesto pubblicitario di una immobiliare online che dice: "Cercare casa è facile, con un clic cerchi casa" e questi signori nei paraggi degli aeroporti e delle stazioni riflettendo sul contesto all'interno del quale la pubblicità andava in scena - attenzione, non viene pianificata: va in scena! È diverso: si pianificano le guerre, la pubblicità può anche andare in scena. Ecco, hanno trasformato questo impianto in un mini appartamento per i senzatetto perché hai voglia dire: cercare casa è facile online, quando fuori dalle stazioni, dagli aereoporti delle grandi città c'è un'umanità che una casa non ce l'ha. E allora vedete che la pubblicità può fare un passo diverso nei confronti del tessuto all'interno del quale si inserisce. Questo diventa un mini appartamento che queste ONG sul territorio, ogni settimana, ogni 15 giorni, gestiscono per ospitare gente che casa non ce l'ha. Quindi la promessa della pubblicità si riempie di un nuovo senso. Se ci fosse qui uno speaker del TED di quelli - direbbe meaningful. Si riempie di nuovi significati, il paradigma salta completamente. In ultima analisi c'è il tema della verità, e la verità per la pubblicità è stato sempre un confine nel senso più importante, è stato quasi un tabù. Insomma, la pubblicità con la verità non è andata sempre d'accordissimo, un po' di cazzate se ne son dette, e guardate che se ne continueranno a dire ancora per un po', mettiamoci tutti tranquilli. Però io non voglio rinunciare a questa parola, e sto vedendo che trasformare la verità non in un tabù ma in un'urgenza trasforma i nostri progetti in maniera decisa, in maniera definitiva, ci fa avvicinare alle persone, fidandosi un po' di più l'uno dell'altro. Ci sono marche che questa cosa la stanno facendo molto bene, su alcuni progetti. Pensate quanto è controverso il tema McDonald's. Negli Stati Uniti apre una piattaforma digitale che sta online per giorni e giorni, dove le persone fanno domande continuamente, continuamente... e rispondono in tempo reale le persone di McDonald's, dal nutrizionista al... per rispondere a tematiche anche molto controverse, anche sul McJob per esempio, e a tutte una serie di tematiche. Poi Dominus ha fatto la stessa cosa in un'importante campagna. In Italia abbiamo la campagna di Barilla: nel momento in cui il problema del caporalato, della terra dei fuochi ha creato più di un problema, hanno aperto una piattaforma completamente trasparente per far vedere alle persone attraverso l'uso della tecnologia da dove arrivavano i loro pomodori, li hanno fatti entrare in fabbrica. Wind, che da anni cerca di imporre il valore della trasparenza, decide di aprire un magazine digitale, Wind transparency. Addirittura c'è un premio ogni anno che viene dato alle aziende più trasparenti, alle startup che lavorano in questo ambito, E non c'è testimonial là dentro, non c'è un piano tariffario, c'è semplicemente la voglia di parlare alle persone in un altro modo. Che questo sia meta-advertising o che sia invertising a me davvero importa pochissimo, come questa cosa verrà chiamata o come si chiami. Mi interessa molto invece l'atteggiamento con cui noi ci troviamo a che fare con la creatività, con dei confini un po' più spostati in avanti, verso le persone. Ve lo dico molto sinceramente: non c'è davvero del filantropismo, in tutto questo. C'è la voglia di rinnovare il mestiere, forse anche riscattarlo, reinventarlo. Fare profitto, perché questo è un mestiere che si fa per vendere qualcosa a qualcuno. Ma si può fare profitto anche in maniera più sana. Non voglio parlare di etica perché è un'altra parola che rispetto moltissimo; però sono convinto che facendo questo in maniera nuova, ci troveremo a rinnovare in maniera importante il linguaggio della comunicazione pubblicitaria, forse anche a bonificare un po' l'immaginario collettivo che abbiamo maltrattato per anni. E in questa logica vincono tutti: vince il creativo pubblicitario; vince l'azienda che investe; vincono soprattutto i consumatori. Ed è questa, credo, che sia la cosa più importante. Grazie. (Applausi) Buongiorno a tutti. Sono venuto a raccontarvi non la mia storia, ma un insieme di storie, a partire dalla storia di questa persona qui. Qualcuno la riconosce? Questa persona, un bimbo che vedete qui, a 13 anni ha iniziato a lavorare in azienda, pur non dovendo farlo per necessità; e poi, a 20 anni, ha preso ed è partito per l'America, ha studiato come funzionavano le imprese. E poi, a poco più di 30 anni, il padre lo mette a capo della sua azienda. È Adriano Olivetti. Adriano Olivetti è stato - un enorme imprenditore. Un imprenditore innovativo, ma è stato anche tantissime altre cose: è stato un politico; è stato un editore; è stato un innovatore sociale. Perché da lui sono nate tante cose che oggi ritroviamo nella nostra quotidianità. Quella dietro di lui è la Olivetti. La Olivetti è stata, negli anni del dopoguerra, la fabbrica simbolo del rinascimento industriale italiano. Ha creato cose magnifiche: la "Lettera 22", che credo molti di voi, o molti dei vostri papà, o genitori, hanno a casa, e che è diventato simbolo di un design di massa; la "Programma 101", il primo personal computer nella storia dell'uomo: dieci di questi calcolatori furono presi dalla NASA per programmare la missione "Apollo 11" sulla Luna. Ma anche oggetti di design che oggi fanno invidia, per le forme, per la toccabilità, a grandi marche che provocano sentimenti di design e di bellezza in tutti noi. Il più grande esperimento sociale, e forse il più grande prodotto, però, l'ha lasciato suo padre Camillo, che vedete al centro di questa fotografia, assieme a tutti i suoi operai. Camillo ha creato l'impresa della Olivetti partendo dalle campagne del Canavese, andando a prendere, nelle campagne appunto, gli operai e dandogli una nuova opportunità in un momento in cui l'Italia, l'Europa, si avvicinava a un forte cambiamento industriale. E questa foto rappresenta, però, anche la grande sfida che Camillo dà a suo figlio Adriano, che appunto era andato in America a assorbire la potenza dell'innovazione e del nuovo meccanismo industriale americano, che lui trasporta in Italia. Gli dice: puoi innovare e mettere nuovi metodi all'interno della tua azienda: ma non puoi licenziare nessuno, perché il licenziamento involontario è la più grande disgrazia che può accadere a una persona. L'innovazione che porta avanti Adriano non è solamente un'innovazione tecnologica, non è solamente un'innovazione di metodo: è un'innovazione anche sociale. L'innovazione sociale che porta avanti parte anche da quella sfida che gli ha lasciato il padre. E quindi, con l'inserimento di nuovi metodi, l'inserimento di nuove catene industriali, si rende conto che l'uomo, all'interno della fabbrica, non è solamente una pedina di un meccanismo, ma fa parte di un disegno molto più grande. È quello destinato al benessere della stessa comunità che lui vive. Ed è su questo punto che nasce il pensiero olivettiano. Lui, in esilio, crea il libro "Il nuovo ordine delle comunità" che dà spinta alla volontà di porre la comunità al centro del pensiero sociale che lo attraversa. E quindi, l'impresa non è più operaio - dirigente - imprenditore: ma fa parte di una comunità molto più ampia, determinata anche dalla necessità di avere progetti educativi, progetti culturali che possano arricchire anche gli operai, i dirigenti e gli imprenditori. Per permettere loro, anche, di innovare in modo più umano. Questo disegno che fa Adriano, nel retro di una copertina di un libro, racchiude in sé, anche, un altro importante tassello: quello di avere la comunità al centro; ma poi, accanto, lo spazio agricolo. Una delle cose a cui tiene tantissimo Adriano è permettere ai propri operai di andare, il weekend, a coltivare le proprie terre, a prendersi cura del proprio orto. I momenti all'interno dell'azienda dove c'è più assenteismo sono infatti il periodo della semina, il periodo della mietitura; e questo ci fa capire quant'è importante il disegno di comunità. Ma una comunità oggi la dobbiamo vedere attraverso una nuova chiave di lettura che trasmette, sicuramente, quell'impulso olivettiano che ha plasmato molti di noi. Una di queste è l'idea di costruire un Paese a regola d'arte, e quindi una comunità a regola d'arte. Questo motto, "Costruire un paese a regola d'arte" l'ho conosciuto durante una summer school nel 2011 a Matera. Una summer school fatta da un'associazione, la "Rete per l'eccellenza nazionale", che ci ha insegnato - e io l'ho fatto mio - che Arte sta per apertura. Apertura all'altro. Apertura al diverso. Non rinchiudersi mai nelle proprie certezze, perché da lì si determina una chiusura totale verso il nuovo e anche il bello. Responsabilità: R come responsabilità. Vi è una responsabilità, da parte nostra, a stare all'interno della comunità [in cui] viviamo. Non a caso, oggi, ho messo il pin degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile: perché sono parte integrante della regola che permette al nostro futuro di essere. E quindi, questa grandissima responsabilità che abbiamo come individui ma anche come comunità. Trasparenza: la T di trasparenza è importantissima, perché ci permette, anche, di comprendere quanto importante è poter contare su qualcosa che conosciamo, che condividiamo, che co-costruiamo. Il vantaggio di avere delle politiche costruite dal basso, dove le istituzioni cooperano con l'ambiente che hanno attorno. Ambiente di Società Civile, ambiente di impresa e ambiente di ricerca. Questa quadrupla elica, fondamentale per il rinnovamento della nostra possibilità di accogliere: l'innovazione, oggi; l'intelligenza artificiale domani, il quantum computing. Ci permettono di vedere qualcosa in più nel nostro futuro, basandoci però sulla capacità di poterlo assorbire. Ed "E" come equilibrio, perché ovviamente abbiamo bisogno di un equilibrio in tutte le cose che facciamo. Ci dev'essere un equilibrio puro nella quadrupla elica, ma anche nella nostra capacità di essere membri di una comunità. E poi c'è un altro elemento: l'elemento della fiducia, su cui noi dobbiamo riscoprire i valori che questa parola ci trasmette. Dobbiamo essere in grado di riprendere fiducia nelle istituzioni. Dobbiamo essere in grado di riprendere fiducia che il vicino di casa è intenzionato a migliorare la nostra esistenza. E la sua, esistenza. Ma da solo non lo può fare, così come noi, da soli, non lo possiamo fare. La fiducia mi porta a parlarvi di Matera. Matera è stata, nella prima metà dello scorso secolo, un incubo per molti. Il simbolo del degrado, di un'Italia arretrata, che non aveva fatto il salto che Ivrea aveva fatto, ma che anche il resto d'Italia stava compiendo. Il sasso materano - i sassi materani, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano che comportano la struttura di questi due quartieri all'interno della città di Matera, erano delle strutture abitative che avevano secoli di storia e dove convivevano insieme animali e uomini, dando, ovviamente, uno squilibrio igienico sanitario molto evidente nella società. E questo comporta, da parte dello Stato, la volontà di imporre una dislocazione all'interno della città di Matera, portando via le persone dai sassi e mettendole a lato, diciamo, della città in nuovi quartieri, assolutamente di design, per l'epoca, o comunque urbanisticamente molto ben strutturati; ma c'è un problema. Il progetto della Martella è un progetto imposto, principalmente, dall'alto; e quindi ha tolto le persone da un luogo disperato, ma non le ha ricostruite come comunità. E questo porta la comunità materana a riscoprire il valore dell'esistenza dei Sassi solamente nei primi anni Ottanta. E lì comincia una storia nuova, per Matera, una sfida fortissima: ricostruire il senso dei sassi, ricostruire la propria appartenenza alla storia, e anche ricostruire la comunità. E inizia così un viaggio molto importante, arrivato ai giorni nostri. Dieci anni fa, più o meno, inizia una grandissima sfida, che viene proprio dal basso. Vogliamo porre una sfida enorme a Matera: candidarla a "Città europea della cultura" Un simbolo ovviamente importantissimo non solo per il nostro Paese, ma perché rappresenta una cultura totalmente eterogenea, che è quella europea; e quindi è l'unione di tantissimi segmenti culturali. E qui nasce la sfida di Matera "Capitale della Cultura Europea 2019". Ce l'abbiamo fatta, ce l'ha fatta: Matera ha ritrovato il suo senso di appartenenza nel mondo, ha incredibilmente ripulito la sua identità partendo proprio dalla volontà della comunità. Oggi sentirete, così come si sente sempre nei TEDx, l'importanza delle azioni individuali. Le azioni individuali, come quella di Adriano Olivetti, o come quella di chi si è inventato il motto "Facciamo un paese a regola d'arte"; o le nostre personali esperienze all'interno del nostro essere comunità sono importantissime solo, e laddove, ci riconosciamo come comunità stessa. Oggi possiamo creare valore solo attraverso la comunità. E dev'essere una comunità aperta, responsabile, trasparente ed equilibrata. Grazie. (Applausi) Nel mondo ci sono 22 milioni di consumatori di cocaina. Di questi, nove sono distribuiti nelle Americhe, e cinque milioni in Europa. Perché la cocaina, che sembra continui a espandersi senza sosta, ha questo grande appeal nei confronti degli abitanti del nostro pianeta? La risposta è abbastanza semplice: perché produce un grande piacere. Un piacere che è tremendamente simile a quello del primo amore, e quindi un piacere che tutti ricordiamo e che tutti vorremmo riprovare [come] nel momento in cui lo abbiamo provato la prima volta. Ma se fosse per questo motivo, la cocaina sarebbe sì un problema, ma relativamente. Il problema, come vedete qui, è legato al fatto che questa sostanza, oltre a produrre piacere, riduce funzionalmente, cioè l'efficienza, di una parte molto importante del cervello, che è la corteccia prefrontale. Si chiama prefrontale, la corteccia, perché è dietro la fronte, e costituisce circa un terzo del cervello, che svolge delle funzioni importantissime in tutti i mammiferi perché ad un buon funzionamento di questa parte del cervello è legata la sopravvivenza del mammifero, uomo e donna compresi. Nel momento in cui la cocaina fa diminuire questa funzionalità, la nostra coscienza, la nostra capacità di prendere decisioni, la nostra capacità di controllare gli impulsi, si riduce progressivamente e inesorabilmente. Ed è questo il motivo per cui, giustamente, la dipendenza da cocaina, oggi, dai neuroscienziati più all'avanguardia, viene considerata una vera e propria brain disease, cioè un disturbo, una malattia mentale. Come si è cercato di arginare, in questi decenni, la cocaina? Intanto, tutto quello che si è fatto non ha superato il vaglio dell'efficacia. E le cose che si sono fatte possono essere raggruppate in tre gruppi: i farmaci, per cercare di ridurre il desiderio e l'intensità del piacere; la psicoterapia, che ha cercato di affrontare gli eventuali conflitti, i problemi che potevano star dietro all'insorgenza dell'attrazione per la cocaina; e le strutture di riabilitazione, che hanno cercato di rieducare i comportamenti che erano andati completamente fuori squadra per colpa della cocaina. Ma nessuno dei tre sistemi, né separatamente né insieme, ha funzionato. Nel quarto canto dell'Inferno della Divina Commedia, un certo filosofo, Democrito, "che 'l mondo a caso pone", cioè che afferma che il mondo e l'universo sono dovuti a nient'altro che all'incontro del caso e della necessità è stato messo da Dante nell'Inferno. In uno straordinario errore giudiziario, perché non lo meritava affatto. Da allora, e anche da prima, il mondo e l'universo intero nasce, si sviluppa e si espande proprio perché caso e necessità si incontrano. E anche la storia che sto per raccontarvi parte da un caso che è contenuto in questo pezzo di giornale. È un pezzetto del "Resto del Carlino" del 13 aprile 2013, quando un papà di un paziente, un medico, pensate, di 32 anni, dipendente da crack, che ci era stato affidato da un paio di anni - dipendente da crack ma che continuava a fare il medico, immaginatevi le problematiche che dovevamo affrontare, arriva con questo pezzo di giornale. Che cosa contiene? "Il raggio che sconfiggerà la cocaina" è il titolo dell'articolo che racconta di un esperimento fatto negli Stati Uniti da un certo Antonello Bonci, che non conoscevo, un italiano che da 15 anni era negli Stati Uniti a dirigere il National Institute on Drug Abuse (NIDA), che era, ed è, il centro più importante al mondo per lo studio delle tossicodipendenze. Che cosa raccontava questo articolo? Nell'intervista, il neuroscienziato diceva che un gruppo di ratti resi dipendenti dalla cocaina - pensate che i ratti, una volta dipendenti da cocaina, arrivano a premere fino a 2000 volte all'ora la leva per procurarsi cocaina - dopo essere stati sottoposti ad una tecnica di recente invenzione, chiamata optogenetica, avevano perso l'interesse per la sostanza. Come era potuto succedere questo? Voi sapete che nel ratto, e se non lo sapete ve lo dico io, nel ratto esiste il sistema del piacere, che è centinaia di volte più piccolo del sistema del piacere dell'uomo ma è più o meno fatto nello stesso modo, che si chiama sistema limbico. Da questa parte del cervello, che sta nella pancia del cervello, nascono tutte le passioni: l'amore, l'odio, il desiderio di sesso, la fame, la sete e via di questo passo. Che cosa ha fatto l'optogenetica? L'optogenetica è una scienza rivoluzionaria scoperta a Stanford da uno psichiatra di nome Karl Deisseroth, il quale ha inserito in un certo modo dei piccoli canali nelle cellule del cervello del ratto, e questo inserimento ha reso queste cellule sensibili alla luce. È stato sufficiente infilare una fibra ottica nel cervello del ratto, grande come un capello, accendere la luce e le cellule del sistema limbico - perché questo sistema è geneticamente determinato, permetteva di sensibilizzare con estrema precisione qualsiasi parte del cervello, ed è stato scelto il limbico - ha immesso - una volta che la sua parte sensibilizzata è stata colpita dalla luce, ha smesso di cercare cocaina. Evidentemente, un raggio di luce dei laboratori americani deve aver colpito anche la mia, di corteccia prefrontale, perché da quel momento in poi anche io non ho più conosciuto limiti e mi sono azzardato - tutti mi han chiesto come sia arrivato a farlo, e non lo so - a passare dal ratto all'uomo, cercando di ottenere risultati simili a quelli ottenuti sul ratto, non potendo però utilizzare optogenetica, tecnica invasiva e non autorizzata. E ho pensato di farlo attraverso stimolazioni e impulsi magnetici. Voi vedete che lì c'è una sonda dove passa una corrente elettrica, emette stimolazioni magnetiche e queste stimolazioni magnetiche vanno a finire sul sistema limbico, quello del ratto, dove andava a finire la luce del sistema optogenetico. E tutto lasciava presumere che avremmo ottenuto dei risultati simili a quelli ottenuti da Bonci con il suo esperimento. Ed ecco la stanza della TMS. In quattro e quattr'otto, completamente fuori squadra, mi sono organizzato per procurarmi questo sistema, ed eccolo qui. È costituito da una comoda poltrona, che ricorda quella di un dentista. Poltrona che serve al paziente per sdraiarsi comodamente. Finché è sdraiato, viene identificata con grande precisione, grazie al neuronavigatore, una parte grande più o meno come una moneta da 2 euro, sulla tempia sinistra. Parte che viene colpita da 12 minuti di onde magnetiche, che hanno dato il risultato che abbiamo osservato nei topi. La prima paziente che abbiamo trattato in questo modo l'abbiamo chiamata Beatrice. Una donna di 38 anni che dall'età di 14 si faceva, ininterrottamente, di cocaina. Si è seduta su questa poltrona, dopo 12 minuti di trattamento si è alzata, ha aperto gli occhi, ci ha fatto un grande sorriso e ci ha detto: "È successa una cosa straordinaria. Non ho più voglia di cocaina. Non penso più alla cocaina. Se penso alla cocaina, non ho più voglia di farmi. Non mi era mai successo". Immaginate come possiamo esserci rimasti noi, vedendo una cosa di questo genere. Avevamo superato tutti i limiti perché, passando dal topo direttamente all'umano, come poi ci è stato riconosciuto anche a livello internazionale, non era una cosa così scontata. E immediatamente ci siamo dati da fare. Abbiamo prodotto un primo lavoro scientifico, fatto su un piccolo campione pilota: e confrontati con il trattamento di 16 pazienti trattati con i farmaci. E anche qui abbiamo notato che quelli trattati con TMS avevano un risultato straordinariamente superiore agli altri. E da questo momento in poi, i pazienti hanno cominciato, più o meno, a reagire come aveva reagito Beatrice. Sono diventati prima decine, poi centinaia: adesso abbiamo quasi superato le 500 persone. Ma sarebbe un errore farvi credere che tutto è andato liscio. Come qualcuno ha detto prima, chi supera i limiti paga pegno. Anche noi abbiamo pagato pegno. Il primo che abbiamo dovuto pagare ci è stato fatto pagare proprio da un quinto dei pazienti, che non voleva saperne di smettere di usare la cocaina. E nonostante tutte le nostre manipolazioni di tipo tecnologico, non riuscivamo a farli smettere. E così ci siamo rivolti a degli psicoanalisti, i quali ci hanno aiutato a studiare il problema. Hanno preso in carico questi pazienti, E molti di loro, grazie all'intervento congiunto della TMS, che va fatta alla totalità dei pazienti più questo 20% aiutato in maniera specifica da un intervento psicoterapico-psicoanalitico, hanno finalmente ceduto e anche gran parte di loro ha smesso di usare cocaina. Ovviamente le notizie hanno fatto un po' il giro del mondo, siamo stati contattati da giornali molto importanti, tipo "Science" e "National Geographic". Hanno voluto conoscerci ed abbiamo lavorato con loro per mesi, è stata un'esperienza molto bella, per farci intervistare e far intervistare i nostri pazienti. In settembre dell'anno scorso i due giornali sono usciti, il "National Geographic" ci ha dedicato la copertina e in 23 lingue ha tradotto la nostra esperienza in giro per il mondo. E da quel momento in poi la nostra fama, con grande soddisfazione ma anche con grande timore da parte nostra, è aumenta improvvisamente. Perché il timore? (Applauso) Grazie. Perché il timore? Il timore è perché noi eravamo sicurissimi che le cose funzionavano; ma voi sapete che nella scienza non si può lavorare solo sull'osservato. Bisogna avere il dato scientifico. E noi avevamo lavorato per anni raccogliendo dati in maniera molto precisa e consegnandoli tutti agli Stati Uniti d'America, dove esperti indipendenti li hanno studiati, elaborati e rielaborati e da poche settimane ci sono arrivati. Hanno dimostrato che su di un campione di 200 pazienti, che è un campione grandissimo, osservato per 24 mesi, cioè 2 anni, che è un periodo lunghissimo, la quasi totalità dei pazienti aveva completamente smesso l'uso di cocaina. A questo punto abbiamo la consapevolezza importante che abbiamo aperto una quarta via. Una quarta via che ha tutte le garanzie per far sospettare che potrebbe essere la strada giusta per sconfiggere definitivamente la cocaina. È una quarta via che non si sostituisce alle precedenti tre, ma può essere affiancata aumentando ulteriormente l'efficacia della TMS. Da questo momento in poi il nostro team, che allora era di 3-4 persone, è diventato di decine di persone tra medici, psichiatri, neurologi, psicoanalisti, psicologi, tecnici di laboratorio, statistici, amministrativi eccetera. E tutto questo team, diviso prevalentemente tra noi e gli Stati Uniti, ha deciso di mettere insieme tutti i propri sforzi per portare questa tecnica ad essere diffusa il più possibile in tutto il mondo, per poter replicare i risultati che abbiamo ottenuto noi. Però abbiamo spiegato, e stiamo spiegando, a tutti quelli che ci chiedono di poter lavorare come noi che l'uomo non è fatto solo di cervello. L'uomo è fatto di cervello e di mente, di corpo e di cuore e dobbiamo farci carico di tutta la persona se vogliamo che questa persona trovi la forza di abbandonare completamente la cocaina. Ma non solo della persona, anche della famiglia. E anche della collettività all'interno della quale la cocaina si è diffusa. Questo sarà destinato a portare a quel cambiamento culturale che permetterà a molte persone di avere la vita salva e a molte altre persone di averla certamente riqualificata. Grazie. (Applausi) Alessandro Cecchi Paone: Complimenti, professore. Affascinante. È una delle bellezze del TED, poter sapere quasi per primi che è stata scoperta una cosa così importante, come diceva lei, per il benessere e la salute individuale e collettiva. Credo che capirete perché dico che, se questa cosa si diffonde, avrà bisogno anche lei delle guardie del corpo. G.G: Le ho già. ACP: Ah, è già successo? G.G: Eh eh, le ho già. ACP: Sennò mi offrivo. Io mi offro continuamente, come guardia del corpo. Grazie, arrivederci. G.G. Comunque, c'è chi fa piangere, e chi fa godere. Io sono uno di quelli che ha fatto godere, più che piangere. ACP: Ma perché me lo dice così, adesso? Vengo via con lei, subito! Trovate un altro presentatore! Grazie, professore. (Applausi) Che cosa significa unificare? Come possiamo costruire dei ponti che ci permettano di mettere in relazione ambiti e punti di vista diversi e trasferire conoscenze tra loro? In questo intervento vorrei fornirvi il mio punto di vista di matematica su questi temi, un punto di vista maturato in anni di ricerche su tecniche per mettere in relazione, e unificare, teorie matematiche differenti. Devo, quindi, cominciare col dirvi qualcosa del mio lavoro di ricerca, perché è da lì che è scaturita questa riflessione più generale sul tema dell'unificazione. Nel contesto del mio dottorato ho iniziato a elaborare una teoria che permette di creare ponti tra teorie matematiche differenti. Questi ponti sono basati sul concetto fondamentale di “topos” introdotto dal grande matematico Alexander Grothendieck negli anni ‘60. Lo stesso Grothendieck aveva intuito il potenziale unificante di questa nozione, senza, però, farne uno strumento concreto per lo studio delle relazioni tra teorie matematiche differenti. Io mi sono occupata proprio di questo, e nel corso degli anni ho sviluppato un insieme di tecniche che permettono di utilizzare efficacemente i tòpoi come delle sorte di ponti atti a collegare tra loro contesti matematici differenti. Ora vi chiederete: “Che cos'è un topos?” Non è facile dare una risposta non tecnica a questa domanda, ma in prima approssimazione potete pensare ad un topos come ad un oggetto che incarna l'insieme di tutti i punti di vista su un determinato tema. Potete pensarlo come ad un luogo in cui prospettive e linguaggi differenti si incontrano rispecchiandosi gli uni negli altri. E in effetti, l'aspetto cruciale dei tòpoi che sfrutto per creare questi ponti, è il fatto che uno stesso topos ammette un'infinità di rappresentazioni differenti, che corrispondono, appunto, ai differenti punti di vista che esso incarna. Grazie a questi ponti, si riescono, fattivamente, a mettere in relazione, in modo, spesso, molto profondo e sorprendente, delle nozioni, proprietà e risultati tra teorie matematiche differenti che possono anche appartenere a settori apparentemente lontani tra loro e sembrare a prima vista scollegate. Si tratta, quindi, di tecniche che servono a moltiplicare, in un certo senso, i punti di vista su uno stesso problema e a scoprire relazioni nascoste tra contesti matematici differenti. Ora, state tranquilli, non intendo entrare nella tecnicalità di queste ricerche. Quello di cui vorrei parlarvi è, invece, il concetto generale di ponti unificanti, così come è stato ispirato da queste ricerche. Attraverso l'analisi di alcuni esempi, illustrati graficamente da Silvio Curti, che ringrazio, cercherò di mostrarvi l'utilità del pensare in termini di ponti nei più svariati contesti. E anche in relazione a temi di importanza sociale come quello dell'integrazione, della valorizzazione della diversità, dell'omologazione. Quindi, iniziamo a riflettere sulle differenti modalità che possiamo utilizzare per mettere in relazione tra loro oggetti o concetti differenti. Nel confrontare tra loro oggetti diversi, siamo interessati a identificare gli invarianti. Che cos'è un invariante? Gli invarianti sono gli aspetti che gli oggetti hanno in comune tra di loro, aspetti che non necessariamente sono visibili a occhio nudo, in maniera concreta. Diciamo che, in alcuni casi, gli invarianti si possono identificare attraverso un processo di generalizzazione che possiamo schematizzare in questo modo: nella figura ho rappresentato, con due pallini di colori differenti, due concetti che vogliamo confrontare tra loro; e con un pallino di colore nero un concetto più generale che li riassume entrambi. Pensate, ad esempio, di voler confrontare tra loro gli uomini e i roditori attraverso una generalizzazione. Potreste, ad esempio, osservare che sia gli uomini che i roditori sono degli esseri vertebrati, o dei mammiferi. Questo vi consentirà di applicare indifferentemente agli uomini e ai roditori tutte le informazioni generali di cui disponete sugli esseri vertebrati e sui mammiferi. Però vi rendete conto che questa forma di unificazione non è realmente soddisfacente, perché non ci permette di trasferire informazione tra i roditori e gli uomini. Infatti, notate che le frecce vanno dall'alto verso il basso. Vanno dal concetto più generale ai casi particolari, e quindi non consentono un trasferimento di informazione tra i due oggetti che vogliamo confrontare. Rivisiteremo, poi, questo stesso esempio degli uomini e dei roditori alla luce di una forma di unificazione più sostanziale che verrà fornita da un oggetto ponte. Per ora, quello che vorrei osservare è che la ragione per cui un'unificazione basata su una generalizzazione è statica e limitata è che, generalizzando, si dimenticano gli aspetti specifici degli oggetti che vogliamo confrontare tra loro a vantaggio esclusivo di quelli che si condividono. In altre parole, questo tipo di unificazione si riduce ad un’omologazione. Invece, è lecito aspettarsi da un'unificazione profonda che, da un lato, permetta degli efficaci trasferimenti di conoscenza tra gli oggetti che vogliamo confrontare; e, dall'altro, che non annulli la diversità, bensì possibilmente, ne spieghi l'origine. Questo tipo di unificazione passa attraverso il concetto di oggetto ponte. Che cos'è un oggetto ponte? L'idea è quella di mettere in relazione tra loro i nostri due oggetti, attraverso una terza entità, un terzo oggetto che sarà, appunto, il nostro oggetto ponte associabile a ciascuna delle due entità separatamente. Ora, questo oggetto ponte può avere una natura completamente differente da quella delle due entità; non c'è nessuna limitazione in tal senso. L'unica cosa che conta è che uno possa costruire, non necessariamente in senso concreto, lo stesso oggetto a partire dalle due entità considerate individualmente. Qquesto oggetto potrà fungere da ponte per trasferire conoscenze da un oggetto all'altro. Come? Come avvengono questi trasferimenti di conoscenze? Andando a considerare come proprietà dell'oggetto ponte si esprimono nel contesto delle due differenti entità a partire dalle quali l'oggetto ponte è costruito. Ogni proprietà dell'oggetto ponte darà luogo ad un invariante la cui espressione è unica a livello dell'oggetto ponte, ma le cui manifestazioni concrete, nel contesto delle due entità, possono essere completamente differenti. Pensate, ad esempio, ad un sentimento: può essere espresso in forma scritta, oppure attraverso un gesto; o, ancora, con la musica o la parola. Quindi, vedete che un invariante si può esprimere in maniere concretamente molto diverse tra loro. Osservate che questo tipo di unificazione basata sui ponti permette, effettivamente, un trasferimento di conoscenza tra i due oggetti, come indicato nella figura, a differenza di quanto avveniva con l'unificazione basata su una generalizzazione. E, infatti, tornando all'esempio dei roditori e degli uomini, vediamo che, identificando appropriatamente un oggetto ponte si arriva a realizzare un'unificazione molto più sostanziale, molto più utile, tra i roditori e gli uomini di quelle che potremmo arrivare a ottenere attraverso delle semplici generalizzazioni. Un oggetto ponte particolarmente naturale da considerare, se vogliamo studiare le relazioni tra gli uomini e i roditori, è la parte di DNA che essi condividono. Questo, appunto, può giocare il ruolo di oggetto ponte. Infatti, pur essendo il DNA un invariante, questo DNA comune - un invariante - le sue espressioni nel contesto degli uomini e dei roditori sono completamente diverse. E, infatti, la profondità di questa forma di unificazione, a differenza di quelle date dalle generalizzazioni, è testimoniata dal grande successo degli studi scientifici sui roditori che sono stati fatti negli ultimi decenni per comprendere una grande varietà di malattie dell'uomo. Infatti, notate che, mentre con una semplice generalizzazione, di fatto, non si andava molto in là, perché non si riusciva, ad esempio, a curare una malattia studiando ciò che avveniva sui roditori, in questo caso possiamo, effettivamente, trasferire informazioni dai roditori agli uomini. E questo, ovviamente, ha delle enormi conseguenze. Quindi notate che, mentre il metodo della generalizzazione conduceva ad un'unificazione basata sull'omologazione, il metodo dei ponti permette di realizzare un’unificazione che non annulla la diversità, annacquandola nell'astrazione, bensì la valorizza, perché la diversità dei singoli oggetti diventa responsabile delle forme differenti in cui gli invarianti, definiti a livello dell'oggetto ponte, si manifestano. Quindi, in altre parole, si realizza una sorta di morfogenesi che spiega l'origine della diversità delle espressioni, diverse, di un medesimo invariante. Un altro esempio naturale di ponte, tratto dall'astronomia, è quello dato dai pianeti che ruotano attorno ad una stessa stella, ad esempio i pianeti del sistema solare. Se ci pensate è il Sole, che è l'oggetto ponte in questo caso, a essere responsabile del fatto che tutti i pianeti che gli ruotano attorno hanno orbite ellittiche, che pur nella loro diversità condividono tra loro un certo numero di caratteristiche. E in effetti, le leggi di Keplero ci mostrano che gli invarianti, cioè gli aspetti comuni, tra le diverse orbite, dei differenti pianeti, vivono astrattamente a livello del Sole, ma si manifestano in modo diverso nel contesto dei differenti pianeti. Storicamente, il fatto di ignorare questi invarianti, privilegiando dei punti di vista concreti, come quelli dei pianeti, invece che adottando il punto di vista del Sole, l'oggetto ponte, come avveniva ad esempio nel sistema tolemaico, ha prodotto notevoli complicazioni nella descrizione dei loro moti; la rivoluzione copernicana ha proposto di cambiare il punto di vista, spostandolo dalla Terra al Sole. E in questo modo ha generato tutta una serie di importanti sviluppi. In altre parole, l'identificazione dell'oggetto ponte ha determinato un grande progresso della conoscenza. Ora, passiamo ad un altro contesto, linguistico, in cui si possono naturalmente trovare ponti: è quello dato dalle traduzioni di un testo da una lingua all'altra. Se cercate di effettuare una traduzione letterale, quindi basata sul rigido uso di un dizionario, vi trovate in un'ottica di omologazione. Quindi vi rendete conto che si tratta di un approccio che, sempre che sia possibile - perché se le lingue sono troppo diverse tra loro è chiaro che un approccio di questo tipo non può proprio funzionare perché un certo significato andrà ad esprimersi in maniera sintatticamente troppo diversa, nelle due lingue, perché una traduzione letterale sia possibile - ma anche quando è possibile, diciamo che il risultato è difficilmente soddisfacente. Come bisogna fare, quindi, per realizzare una buona traduzione? Bisogna, innanzitutto, identificare gli invarianti, ovvero ciò che vogliamo resti invariato, resti preservato nel passaggio da una lingua all'altra. Naturalmente, tra questi invarianti, quello principale è naturalmente il significato; ma ce ne sono anche altre. Ad esempio, se volete tradurre una poesia, potreste voler preservare altri aspetti, come un certo tipo di metrica o di musicalità. In ogni caso, qualsiasi siano gli invarianti, quello che conta è di metterli al centro nell'effettuare la traduzione, fare la traduzione in funzione di questi invarianti, utilizzandoli come oggetti ponte, ovvero andando a considerare come questi invarianti si esprimono nelle due diverse lingue. E, se ci pensate, questo è precisamente quello che noi tutti facciamo, il più delle volte inconsciamente, quando ci impegniamo a tradurre in modo intelligente. Questo è anche quello che faccio io in matematica, quando traduco nozioni e risultati da una teoria all'altra. In questo caso, gli oggetti da mettere in relazione tra loro sono teorie matematiche, e gli oggetti ponte che utilizzo sono dei tòpoi associati a queste teorie, su cui sono definiti un numero infinito di invarianti. Se avete ancora in mente l'immagine dei pianeti e del Sole potete rappresentare i tòpoi come delle sorti di soli che illuminano la realtà matematica, come dei punti di vista universali sulle teorie che permettono di comprenderne, in modo naturale, le simmetrie. Riassumendo, il concetto di ponte mostra che due oggetti hanno, in generale, molte più relazioni tra loro di quanto ci si potrebbe intuitivamente aspettare. Per scoprire e comprendere queste relazioni è spesso necessario adottare un punto di vista diverso da quello fornito dagli oggetti stessi: il punto di vista di un oggetto ponte che possa collegarli tra loro. Questo perché gli invarianti che si possono osservare, per così dire, a occhio nudo, o, diciamo, senza cambiare il punto di vista, sono relativamente pochi. E soprattutto, non sono necessariamente i più rilevanti. È, quindi, importante tener presente che un oggetto ponte può avere una natura completamente diversa da quella delle entità che vogliamo confrontare tra loro. In particolare, può trattarsi di qualcosa di molto astratto, come un topos associato a una teoria; o di ineffabile, come il significato di una frase; o di molto lontano, come una stella attorno a cui ruota un pianeta. È quindi, fondamentale pensare a due livelli: il livello delle entità che vogliamo confrontare tra loro, e il livello degli oggetti ponte suscettibili di collegarli, distinguendo, quindi, nettamente il livello degli invarianti, definiti a livello degli oggetti ponte, e quello delle loro manifestazioni concrete nel contesto delle differenti entità. Per vedere gli invarianti bisogna pensare in modo astratto, non c'è altra soluzione. Se vogliamo costruire ponti, dobbiamo farci ispirare da concetti che non si possono ridurre ad una loro particolare manifestazione. Pensate a degli ideali come la bellezza, il bene, la razionalità, la giustizia, l'amore. Sono tutti concetti parzialmente ambigui, è vero; ma la loro forza sta proprio nella loro astrazione, perché sono dei concetti ponte. Con la loro grandissima quantità di manifestazioni differenti, sia attuali che potenziali, questi concetti ci ispirano perché ci mostrano che non dobbiamo mai rinchiuderci nella parzialità di un modo di vedere o di un'esperienza, che dobbiamo sempre guardare oltre, alla ricerca di nuovi punti di vista che ci permettano di scoprire relazioni nascoste con le cose e le persone che ci circondano. Grazie. (Applausi) "Non esistono più le mezze stagioni". "È intelligente, ma non si applica". "Si stava meglio quando si stava peggio". "La matematica non è un'opinione". "Ai tempi nostri, ci si divertiva con poco". "Sono sempre i migliori, quelli che se ne vanno". Ci sono luoghi comuni che, ogni anno, vengono visitati da milioni di persone. Iniziare questo talk dicendo che stiamo vivendo la sesta distruzione di massa, quella che forse segnerà la nostra fine, ne sarebbe un altro. E quindi non lo faccio - anche se l'ho appena fatto... È che noi viviamo di contraddizioni, e poche volte facciamo quello che davvero vorremmo fare. È necessario qualcosa, o qualcuno, per risvegliarci. Nel mio caso è successo questo: una mattina, aprendo gli occhi, ho assistito a un'alba bellissima. Mentre sorgeva, il sole ha iniziato a illuminare enormi strutture artistiche. Ero al "Burning Man", nel mezzo del deserto del Nevada, un festival che ha più il sapore di un esperimento sociale, un sogno collettivo, un luogo dove migliaia di persone collaborano alla creazione di queste gigantesche installazioni. Il mio lavoro mi porta spesso in America: ed è proprio lì, in America, che ho assistito alla rinascita di alcuni quartieri periferici grazie alla forza rigenerativa della street art. Winwood Art District, a Miami, ne è un esempio lampante. Pensate che fino agli anni 2000 era un quartiere industriale periferico, pieno di magazzini e ben poco raccomandabile. Ma proprio in quegli anni, l'associazione Primary Flight decise di creare in quest'area un "open air museum", ed invitò artisti provenienti da tutto il mondo a decorare i muri delle warehouse con le loro opere. Oggi, Winwood è il più grande street art museum del mondo. Io sono una sognatrice, e l'America mi ha insegnato che tutto è possibile. Quindi mi sono chiesta: ma perché non portare questo sogno qui, in Italia, nel mio paese? E a pensarci bene, io una tela già ce l'avevo. Questo edificio, che è bruttino, lo ammetto, ma l'ha costruito il mio bisnonno, ed è arrivato a me dopo la perdita di mio padre. L'uomo che mi ha insegnato ad amare il mare, a scalare le montagne, lo stesso uomo che mi ha detto di inseguire i miei sogni, e che per farlo c'è bisogno di costanza e determinazione. Perché i sogni nel cassetto svaniscono, e si trasformano i rimpianti. Ecco, più lo guardavo, più capivo che quel muro poteva essere la tela perfetta che avrebbe potuto lanciare un messaggio a me caro. Ma ero sola, e non avevo la più pallida idea di come fare. Un giorno, la mia insegnante di yoga mi disse che per la religione induista l'universo è perfetto, che c'è equilibrio in tutto. E che quando abbiamo un desiderio, ed agiamo per realizzarlo, l'universo ci asseconda, ci risponde. Così, un'estate scoprii l'esistenza di queste pitture magiche, in grado di mangiare lo smog, depurando l'area dall'88,8% dell'inquinamento presente. Nella stessa estate conobbi la mia attuale vicepresidente, una donna pratica e sognatrice allo stesso tempo, ed una brillante project manager. L'universo stava rispondendo, i tasselli si stavano inserendo nel modo giusto. Di lì a poco andai a New York, e conobbi, sempre per caso, Federico Massa, in arte Iena Cruz, un artista già noto per la sua sensibilità verso le tematiche ambientali. Lui era l'anello mancante. Gli raccontai del mio progetto, lui accolse la sfida, venne a Roma e di lì a poco mi mandò il primo bozzetto. Così ho deciso di fondare una no profit, "Yourban 2030", per utilizzare il linguaggio universale dell'arte al fine di sensibilizzare sull'importanza e sull'urgenza di agire nei confronti delle tematiche ambientali. E su quel muro, un tempo solo del mio bisnonno, in 21 giorni ha preso vita "Hunting Pollution", che per me rappresenta la sintesi perfetta tra arte e tecnologia. (Video) Aldo! Scendi che ti vedo, mi si è rotto il collo! [Scoprite il più grande green murale d'Europa] [Un'opera di Iena Cruz] (Applausi) Avevamo realizzato il più grande green murale d'Europa, un'opera da Guinness, "Hunting Pollution" è in grado di assorbire l'inquinamento prodotto da 80 veicoli, in un giorno. È come piantare 30 alberi ad alto fusto. E tutto questo grazie alla pittura che abbiamo scelto per questo progetto, una pittura a base acqua, totalmente naturale, antibatterica e anti smog. Questa pittura agisce in modo molto simile a quello della fotosintesi clorofilliana delle piante. Sì, perché a contatto con la luce genera un processo fotochimico attraverso il quale cattura le particelle inquinanti e le trasforma in sali innocui. La poetica dietro "Hunting Pollution" è un invito a riflettere sulle azioni contaminanti che l'uomo ha sull'ambiente. Raffigura un airone multicolore, una specie in via d'estinzione, che caccia la sua preda in un mare fortemente inquinato. È in piedi su un barile di petrolio; ormai è il suo habitat, e delle gocce nere cadono su di lui, in contrasto con quelle bianche. L'airone è ignaro che quella preda possa essere contaminata, e quindi per lui letale. E se ci pensate bene, anche noi ignoriamo il pericolo che corriamo ogni giorno quando facciamo la cosa più naturale del mondo: respirare. il 90% della popolazione mondiale respira aria fortemente inquinata; l'inquinamento coinvolge nove persone su dieci in tutto il mondo, mietendo sette milioni di vittime l'anno, una ogni cinque secondi. In Italia, su una popolazione di 60 milioni di abitanti, abbiamo 38 milioni di veicoli in circolazione, e 90.000 morti l'anno riconducibili proprio all'inquinamento atmosferico. Eppure, continuiamo a disboscare. Sapete quanti alberi dovremmo piantare, per avere una riduzione significativa dell'anidride carbonica? Circa 10 milioni di chilometri quadrati, pari più o meno all'estensione del Canada. Gli indiani d'America dicono che non ereditiamo la terra dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli. Io non sono ancora madre, eppure una domanda mi perseguita: ma cosa diremo ai nostri bambini? Che non dipendeva da noi? Che era un problema al di fuori della nostra portata? O insegneremo loro a sognare, ad avere speranza, ad agire per realizzare quei sogni, per concretizzare quella speranza? Qualche giorno fa ho ricevuto un'e-mail, e ho il piacere di condividerla con voi: "Gentilissima Veronica, mi chiamo Tommaso, sono uno studente di Terni e ho 14 anni. Ho visto in televisione quello che ha fatto a Roma: beh, io voglio proporre il mio palazzo, che è in una città fortemente inquinata. Abbiamo l'acciaieria ed un inceneritore: Dio solo sa quello che respiriamo, infatti sono nato con l'asma. Ci sono alcuni giorni che la mattina, quando si va a scuola, non si riesce a respirare. Per giunta, il nostro Comune, in un'intera via, ha fatto tagliare tutti gli alberi. Ho visto che voi, con la pittura, riuscite a cambiare l'aria: mi piacerebbe che lei, o chi lavora per lei, dipingesse il mio palazzo, che è in centro, in una zona molto trafficata, anche per far capire ai grandi che comandano che anche noi giovani abbiamo un cervello, e che forse per il nostro futuro vogliamo di più. E se siamo su questa Terra, dobbiamo curarla il più possibile. Spero che mi risponda. Grazie, Tommaso". Ecco: la mia nuova sfida, il mio nuovo sogno, è quello di concretizzare progetti come questo. Sto immaginando persone disposte a donare le facciate dei loro edifici, artisti disponibili a lavorarci sopra ed un'operazione di crowdfunding capace di coinvolgere tutti, come possono, a partecipare. Per sentirsi parte di un cambiamento, di una metamorfosi, perché quei muri e quelle opere siano davvero di tutti. Immagino un grido fatto di colori, di un pensiero, di comunione. Un mondo dove, guardando un muro, si possa dire: "Questo è nostro", perché questa è casa nostra. E quindi no, "Non esistono più le mezze stagioni", "È intelligente ma non si applica", "Si stava meglio quando si stava peggio", "La matematica non è un'opinione", "Ai tempi nostri ci si divertiva con poco". Perché concludere questo talk dicendo che "Il futuro è nelle nostre mani" sarebbe un altro luogo comune, l'ennesimo. Ed io lo faccio perché è così. (Applausi) Bap meogeosseoyo. (Pubblico): Bap meogeosseoyo. MC: Bap meogeosseoyo è un saluto coreano, molto diffuso fino a qualche anno fa. Letteralmente significa: "Avete mangiato oggi?" Infatti dimostra la preoccupazione dei coreani per la propria salute. Sappiamo che la Corea del Sud ha attraversato una profonda crisi, fino a qualche anno fa; però oggi è diventata una potenza globale nell'ambito dell'industria, della tecnologia. Per me, nella mia esperienza coreana, "Bap meogeosseoyo" è il simbolo che le crisi non solo si possono attraversare, ma ci posso rendere molto più forti. Però come si fa? Sono anni che studio crisi, a livello della società, delle organizzazioni, e personali. E uno dei motivi [per cui] mi sono appassionato a questo tema è [che], come si dice a Roma, me la sono un po' cercata. Ho cambiato otto paesi in 12 anni; ho cambiato tre professioni, quindi ho dovuto reinventarmi e ricominciare da zero molte volte. E alcuni di questi cambiamenti hanno portato delle crisi. Altri cambiamenti, invece, sono avvenuti grazie a delle crisi. Quindi oggi vorrei parlare con voi di crisi personali, di come attraversarle, trasformarle e ripartire. Che cos'è una crisi personale? È un periodo della propria vita dove sentiamo una profonda energia negativa all'interno di noi, riconducibile a un evento, a una persona o addirittura una frase. Nell'ambito del lavoro, "La tua performance non è buona", o "Sei licenziato!". Nell'ambito dell'amore, "Non sono più innamorato di te, lasciamoci." E nell'ambito della famiglia o degli amici, "Ho un problema di salute, mi devono operare." Quindi vorrei chiedere a voi qual è stata la vostra ultima crisi. Qual è stato quell'evento, quella frase che l'ha generata. Fatto? Se ancora non lo avete trovato, per favore venite voi la prossima volta a parlare di come non avere crisi. Questa è una delle crisi più significative della mia vita. Quello che vedete è il geyser del lago di Ginevra. È il simbolo della città di Ginevra. Ma è anche il simbolo di come mi sentivo io, a Ginevra. Infatti stavo al top della mia carriera, ma mi sentivo che stavo in caduta libera nella mia vita personale. Infatti due anni prima ero riuscito a entrare, subito dopo laureato, in una delle più grandi multinazionali dei beni di largo consumo. Era il mio sogno ideale. Dopo due anni ero riuscito a farmi trasferire nell'headquarter, nella sede europea di questa società. Ed ero contentissimo. Ma dopo alcune settimane, le cose non sono andate come pensavo. Infatti ho avuto molte incomprensioni con il mio capo, con cui non ci trovavamo, era molto esigente. Il marchio per cui lavoravo era in profonda crisi, quindi c'era molta pressione all'interno dell'azienda e non ero riuscito ad ambientarmi a Ginevra. E quindi ho reagito nell'unico modo che sapevo: lavorando più ore. Ma le cose non sono migliorate tanto. Infatti, lavorando più ore ho incominciato ad avere meno tempo libero e meno per gli amici, ho incominciato a mangiare male, dormire male, lavorare male, diventavo meno produttivo e quindi dovevo lavorare più ore. Ero entrato in questo circolo vizioso da cui non sapevo come uscire. Ero arrivato a pesare 99 chili, e a piangere, alcune volte, prima di andare al lavoro, tanta era l'ansia prima di arrivare. Poi un evento fortuito, drammatico, che mi ha costretto a letto per dieci giorni. E per la prima volta, ancora mi ricordo, che non ho aperto le email di lavoro. Quei dieci giorni li ho dedicati a me, a capire la mia situazione, perché mi sentivo in questa maniera. A capirmi meglio. E quando sono tornato a lavoro ho cominciato a parlare con altri colleghi che avevano lavorato col mio capo, che lavoravano per altri marchi che erano simili al mio, che avevano molta pressione, ai colleghi inoltre, anche, che si erano appena trasferiti a Ginevra. Ho incominciato a chiedere loro: ma voi come fate? Cosa provate? E con mio stupore, le loro risposte erano diverse da quelle che mi aspettavo. Infatti, riconoscevano sì la mia ansia, la mia crisi, le difficoltà; però loro avevano reagito in maniera diversa. Vedevano in queste difficoltà un modo per imparare di più, perché a loro piaceva il loro lavoro. Quindi, forse, mi è venuto il dubbio che il problema non era il contesto, non era né il mio capo, non era né l'azienda, né Ginevra; forse, forse, il problema ero io. Perché stavo reagendo in questa maniera, perché gli altri reagivano in maniera diversa. E quindi ho incominciato a cercare qual era il vero problema, la vera causa. E ho fatto questo esercizio, l'esercizio dei valori. Ho preso una tabella con tutti i valori e le cose più importanti della vita, e ho sottolineato quelle più vicine a me, e le ho messe in ordine. Questo esercizio mi ha fatto già capire molte cose della mia situazione. Infatti, avevo preso questa carriera anche perché mi dava sicurezza economica e sicurezza sociale. Il famoso contratto a tempo indeterminato che molti italiani cercano. Nello stesso tempo, era anche quello che faceva piacere alla mia famiglia, che mi avrebbe dato la sicurezza per creare la mia famiglia. Ma il mio valore vero, il mio valore principale era la passione. E alla domanda: "Ero appassionato di quello che facevo?" la risposta, banalmente, era no. Una seconda domanda mi ha aiutato: "Voglio fare il lavoro del capo del mio capo?" Perché come sapete, in azienda una delle motivazioni del lavorare tanto è per essere promossi. E fare il lavoro del proprio capo, per lavorare ancora di più e diventare il capo del proprio capo. E questo processo, se siamo fortunati, dura anni. E quindi è una domanda importante da farsi, "Dopo così tanti anni sarò contento di fare il lavoro del capo del mio capo?" E la risposta, banalmente, era no. Quindi questi due esercizi, tra gli altri, mi hanno fatto capire che il vero problema era che non mi piaceva più quella carriera. E quindi ho esplorato nuove alternative, e ho deciso di fare un dottorato. Mi sono laureato a Parigi, con soddisfazione mia e dei miei. Questo mi ha portato poi a insegnare a Helsinki e a Seul, dove insegno Management e sono specializzato in gestione delle crisi. Questa invece è una delle mie ultime crisi. Il 25 marzo 2019, due mesi fa. Mi ricordo bene questa data. Stavo a letto, guardando il soffitto della mia camera, in piena energia negativa, condizionata da una parte sentimentale, lavorativa, professionale e familiare. Quindi ho fatto l'esercizio di prima, di capire qual è il vero problema. Per capire il vero problema, però, ci vogliono alcuni giorni, alcune settimane anche per prendere delle decisioni. Nel frattempo abbiamo questa energia negativa. Non so se vi è mai capitato di stare a letto di non avere la forza di andare al lavoro o di vedere degli amici. Quindi la domanda è: come gestire questa energia negativa che proviamo? E uno dei motivi per cui l'abbiamo è perché la mente, alcune volte, è la nostra migliore amica; ma alcune volte diventa la nostra peggiore nemica, come degli studi di psicologia ci dicono. Infatti la mente va a rivivere quella persona, quella frase milioni di volte, cercando forse una soluzione che comunque ormai è inutile. E ogni volta che pensiamo, che abbiamo questo pensiero negativo, abbiamo un'altra ondata di energia negativa dentro di noi. E quindi per gestire questa energia, forse dobbiamo gestire i nostri pensieri. Il discorso silenzioso che abbiamo all'interno della nostra mente, il nostro percorso mentale. E questa è una tecnica che ho utilizzato, creare il pulsante d'aiuto. Cioè selezionare una ristretta cerchia di amici e familiari che sappiamo ci possono aiutare per questa crisi specifica. Il pulsante d'aiuto, quindi, è una metafora, il pulsante che possiamo spingere, la telefonata che possiamo fare per i momenti in cui siamo particolarmente tristi. E parlare con un'altra persona ci aiuta a dare una nuova prospettiva, e cambiare il nostro percorso mentale. Questa volta ho fatto una cosa diversa anche, ho utilizzato un percorso - un pulsante di aiuto social o virtuale. Infatti seguivo da molti mesi due gruppi di sviluppo personale. E ho visto che, negli ultimi mesi, le persone incominciavano a pubblicare richieste di aiuto e consigli su libri o su cose, suggerimenti per come gestire meglio il tempo, come gestire lo stress, come perdere peso, come gestire un collega che non ci piace o come andare avanti dopo la fine di una relazione d'amore. E quindi ho deciso anch'io di mettere la mia domanda. E ho ricevuto più di 120 commenti. Il fatto che degli [estranei], delle persone che non conosco, avessero investito del tempo a darmi dei suggerimenti, mi ha fatto sentire meno solo. Con alcune di queste persone, poi, ci siamo sentiti in privato e ci siamo aiutati a vicenda a superare questa crisi. E ho avuto anche una serie di libri, di audio e di video che ho incominciato a leggere, ascoltare e vedere che mi hanno aiutato a capire qual è il vero problema, e a superarlo. Questa invece è una seconda tecnica che ho utilizzato, la tecnica della tavola dei desideri. La tavola dei desideri è quell'immagine che vedete di fronte al mio letto. Quell'immagine è semplicemente creata con una slide di Power Point. L'ho divisa nelle quattro aree per me più importanti della vita, per voi possono essere diverse: l'amore; le finanze; la carriera e la salute. E poi sono andato su Google, Pinterest e Instagram a cercare delle immagini di come volevo sentirmi in quella particolare area della mia vita. E quindi: nella parte dell'amore, voglio sposarmi, avere tre figli e avere una relazione con cui c'è intimità, complicità e gioiosità; nell'ambito delle finanze, voglio raggiungere un equilibrio, la cosiddetta financial freedom, libertà finanziaria; nell'ambito della carriera, ho messo tutte le riviste accademiche su cui voglio pubblicare, i premi che voglio vincere come professore, i libri che voglio pubblicare e anche quanti follower, sui social media, voglio avere. E nell'ambito della salute, ho messo tutte le immagini di come vorrei vedermi e di come vorrei sentirmi quando mangio. Una volta creata questa tavola dei desideri, l'ho stampata in diversi formati e l'ho messa nei posti, nei luoghi dove passavo più tempo: in camera da letto, in soggiorno, in ufficio. L'ho messa anche come cover del mio cellulare. E ogni volta che la mia mente mi voleva fregare, o mandarmi nel passato, io cercavo di fregarla e di mandarla invece nel futuro, nei miei desideri. Di come volevo sentirmi, non di come mi sentivo. E mi focalizzavo su tutta quest'immagine, e soprattutto su un numero: 79. Che cos'è il 79? 79 è un mio obiettivo, l'obiettivo del mio peso che ho da tantissimi anni. Vi ho detto [che], nella mia crisi di Ginevra, ero riuscito ad arrivare a 99 chili, a sfiorare i 100. Però poi avevo perso tantissimo peso, ero arrivato a 82. Però non ero mai riuscito ad arrivare sotto gli 82 chili. E il 25 marzo 2019, due mesi fa, pesavo più di 90 chili. E quindi mi sono detto, voglio utilizzare tutta questa energia negativa per trasformarla in un mio obiettivo, l'obiettivo che ho da tantissimi anni. E quindi riuscire a raggiungere i 79 chili entro il 25 maggio. Cioè oggi. E quindi da bravo ingegnere, che ho fatto? Ho creato un grafico, ho detto: quanto devo perdere, di media, ogni settimana, per raggiungere questo obiettivo? E sono riuscito a perdere - intorno al 20 aprile pensavo 83, 84 chili. Quindi avevo perso già tanto: ma lo sappiamo, gli ultimi chili sono più difficili da perdere. E poi ho smesso di pesarmi per un po' di tempo. E oggi vorrei condividere con voi questo momento. Sono riuscito a raggiungere o meno il mio obiettivo? (Applausi) Qui abbiamo una bilancia che è stata tarata con i miei pesi, con il peso dei miei vestiti. Possiamo chiedere a una persona di controllare? (Applausi) Questi due mesi sono stati un bel viaggio. E questi sono alcuni strumenti che ho utilizzato per trasformare una crisi. Il primo è chiedersi qual è il vero problema perché, come nel mio caso, avrei potuto cambiare capo, avrei potuto cambiare brand, marchio, azienda o anche città. Ma il problema poi sarebbe tornato, perché il [punto] era che non mi piaceva quella carriera. Questo esercizio dei valori può aiutare a superare, e a capire, il vero problema di molte crisi. E poi cambiare il percorso mentale, e quindi creare un pulsante di aiuto reale o virtuale. E questa tavola dei desideri che mi ha aiutato tanto a focalizzare, a trasformare l'energia da negativa a positiva. Perché sapete, io so che avrò altre crisi: non posso evitarle, probabilmente, non posso neanche evitare che voi le abbiate. Però so che si possono attraversare, anzi, si possono trasformare. Quindi vorrei chiedervi come trasformerete la vostra prossima crisi. Quale sarà il vostro 79? Bap meogeosseoyo. (Applausi) Allora BB-8, vediamo se oggi vuoi collaborare? Dovete scusarci, perché questa è la nostra prima presentazione interattiva, e quindi siamo tutti e due abbastanza tesi. Hello! Eh … Saluti? Non saluti... Hai intenzione di collaborare, oggi? Dai, che abbiamo poco tempo. Go to sleep! BB-8? BB-8! Go to sleep! Va bene - dovete scusarlo, è un po' teso. Allora, adesso ti spengo - ti spengo, perché dobbiamo parlare di cose serie. Vediamo se ci riusciamo. Dai, stai zitto un pochino! Scusateci. Questo è il mio mondo. E questo è il mio sogno: un futuro in cui i robot saranno fra di noi, in ogni campo del quotidiano e, possibilmente, ci aiuteranno in tutti i task della nostra giornata: al lavoro, a scuola, magari ci aiuteranno a fare i compiti - però, purtroppo, questa immagine è abbastanza lontana per il momento, chiaramente perché i robot sono sistemi complicati dal punto di vista ingegneristico; ma una parte su cui bisogna fare tanto lavoro, ancora, è l'interfaccia. Perché, chiaramente, per poter utilizzare un robot bisogna avere un'interfaccia intuitiva, senza doversi leggere soltanto per accenderlo. In questo momento, una tipica interfaccia per macchine anche abbastanza semplici è questa. Vi sfido a utilizzare questa lavatrice senza aver mai letto il manuale; vi sfido a utilizzare una delle lavatrici che abbiamo noi a Tokyo senza avere idea di cosa significhino i kanji che ci sono sopra; e, chiaramente, vi lascio immaginare quali sono le interfacce che utilizziamo per robot un pochettino più complessi. Ma come facciamo per costruire un’interfaccia veramente intuitiva? È interessante sapere che, da parecchi studi, è emerso che noi tendiamo a interfacciarci con le macchine, con i dispositivi, in maniera tanto più naturale – come se ci stessimo interfacciando con un'altra persona – quanto più questi dispositivi sono tecnologicamente avanzati. Sicuramente, per me è stato di grande conforto, perché trovarmi a gridare al GPS quando mi ha portato a sperdere chissà dove mi ha fatto sentire un po' stupida – ma è scientificamente provato che è una cosa naturale, per noi, fare questo. Quindi, per costruire un’interfaccia intuitiva, la cosa migliore sarebbe partire da come noi ci interfacciamo con le altre persone. Quindi abbiamo preso un modello di interazione umana - che, come vedete, è un po' complesso, perché non soltanto entra in gioco quello che l'altra persona dice o fa nel costruire la nostra risposta, ma è importante anche l'atteggiamento dell'altra persona, il contesto generale dell'interazione. E questi due - tutti questi fattori sono presi in considerazione da due processi paralleli: i processi cognitivi e i processi emozionali. Il processo cognitivo, fondamentalmente, è tutto l'insieme di ragionamenti logici che noi facciamo e che ci portano a costruire una risposta diretta, sensata, possibilmente logica e razionale, all'azione o alla domanda dell'altra persona. I processi emozionali, invece, non sempre sono razionali. Tengono parte di molti altri fattori di cui, certe volte, noi siamo all'oscuro da un punto di vista di pensiero e portano, a volte, a risposte del tutto impreviste. Quindi è importante, per costruire un’interfaccia del tutto intuitiva, essere in grado di interpretare correttamente e anche rispondere correttamente a entrambi questi processi. Infatti, secondo molti studi, uno dei più importanti è quello di Mehrabian, soltanto il 7 percento dell'interazione è data da azioni dirette o parole - il linguaggio. Tutto il resto si svolge in maniera indiretta, tramite il linguaggio del corpo, tramite i cambi di toni di voce. E tutto questo deve essere preso in considerazione dal robot, per essere in grado di interfacciarsi con noi in maniera intuitiva e diretta. Un concetto interessante, per noi roboticisti, è il concetto di Uncanny Valley- o “valle perturbante”, come è tradotto su Wikipedia - o magari un po' più intelligentemente come “zona del disagio”. Questa teoria afferma che, quanto più un oggetto è simile - un oggetto, un robot, è simile ad una persona nel suo … nella sua interazione, prendendo in considerazione tutti gli aspetti dell'interazione – non soltanto l'apparenza fisica, il modo di muoversi, il modo di porsi, il modo di parlare –, quanto più noi tendiamo a essere a nostro agio, proprio come se ci stessimo interfacciando con una persona normale. C’è però un punto in cui si cade nella zona del disagio, in cui quando questo oggetto, questo robot, è molto simile all'uomo ma uno di questi fattori non è all'altezza, non è come ce lo aspettiamo noi, che noi entriamo - sentiamo una sensazione spiacevole, una sensazione di disagio, non riusciamo più a interfacciarci in maniera corretta e cerchiamo di interrompere l’interazione. Questo è dato da una nostra risposta emozionale ad un’incongruenza dell'emozione - della risposta emozionale, generalmente del robot. Quindi le emozioni sono il ponte che ci permette di superare la zona del disagio e far sì che riusciamo - che i robot riescano a essere veramente interattivi, come noi ce lo aspettiamo. In sostanza, se voi avete letto questo libro, se gli uomini sono da Marte e le donne vengono da Venere, e devono imparare a comunicare fra di loro secondo le aspettative l'uno dell'altro perché altrimenti non si arriva a un dialogo, i robot vengono dalla Terra e anche loro hanno bisogno di interfacciarsi con noi secondo le nostre aspettative. In sostanza, per costruire un’interfaccia completamente intuitiva uomo-robot, il robot deve essere in grado sì, di saper interpretare correttamente e rispondere sul canale cognitivo con risposte dirette a domande dirette- risposte dirette a azioni dirette; ma deve essere anche in grado di interpretare correttamente, e rispondere, sul canale emozionale. Un po' più indiretto, un po' più sottile e che però, certe volte, è completamente opposto al canale cognitivo. Chiaramente, i robot devono sapere interpretare le emozioni, per poterci rispondere correttamente; ma non devono, come si pensa, provare emozioni. Perché? Proprio perché le emozioni sono frutto di ragionamenti, processi non del tutto razionali, e possono portare a risposte impreviste. Noi non vogliamo che il robot abbia risposte impreviste: noi vogliamo che il robot risponda esattamente come noi ce lo aspettiamo, per cui non vogliamo trovarci a litigare con il robot - così. Per cui, è importante questa distinzione. Ma da un punto di vista pratico, come si svolge la comunicazione? Dunque, abbiamo detto che la maggior parte della comunicazione si svolge su un piano non verbale; all'interno dei segnali non verbali ci sono segnali consci, che noi facciamo sapendo di fare, e segnali inconsci di cui non siamo del tutto... consci, giustamente. Dunque, questi segnali si dividono in: segnali vocali, paralinguaggio, tutto quello che non è linguaggio diretto, le esclamazioni, i cambi di toni di voce; e poi c'è il linguaggio del corpo, i movimenti. Inoltre, ci sono segnali del tutto emozionali, segnali che sono gesti codificati, gesti di cui tutti, comunque, conoscono il significato – basti pensare, se io punto in una certa direzione. A metà fra i gesti codificati e i segnali emozionali, ci sono i gesti creativi, che sono generalmente utilizzati nell’arte e che sono gesti che noi facciamo sapendo di fare, ma che vogliono esternare una particolare emozione. Un robot deve sapere correttamente interpretare tutti questi segnali e rispondere correttamente a tutti questi segnali. Fisicamente noi come interagiamo? Fisicamente noi usiamo il nostro corpo. Ci sono parecchi cambiamenti in atto, nel corpo, durante l'interazione. Alcuni cambiamenti sono visibili – l'espressione facciale, il movimento del corpo; alcuni cambiamenti sono invisibili, e generalmente sono proprio i cambiamenti dovuti alle risposte emozionali. Per esempio: cambiamenti nel battito cardiaco; nella respirazione; la pressione sanguigna che sale a mille quando uno si arrabbia, eccetera. Dunque, noi uomini, generalmente abbiamo tutti i cinque sensi, che sono pochi, ma sono capaci di interpretare segnali molto complessi, e con questi segnali molto - questi cinque sensi, noi interpretiamo, generalmente, soltanto la parte visibile dei cambiamenti del corpo, quindi le espressioni facciali, la voce, i cambi di toni di voce, i movimenti del corpo. Quindi un robot, per essere in grado di interfacciarsi con noi in maniera intuitiva, deve essere in grado di muoversi correttamente, rispondere correttamente, tono di voce corretto e fare espressioni facciali, in caso abbia il viso, corrette. Per quanto riguarda i robot, invece, ce ne sono tanti tipi, di tante dimensioni, di tante forme e generalmente sono dotati di tantissimi tipi di sensori diversi, che però sono in grado di processare soltanto segnali molto semplici. Per cui, per un robot, per costruirsi il più possibile un'immagine corretta della situazione globale – quindi sia cognitiva che emozionale, nostra, del loro partner – devono essere in grado di utilizzare i loro sensori per captare tutte le variazioni possibili del corpo di chi sta interagendo con loro. E quindi, fondamentalmente, io sono diventata la psico-fisiologa, come dicevano ieri, dei robot. [È] interessante, [il fatto che] noi lavoriamo soprattutto con gli umanoidi, per cui abbiamo fatto studi sulla postura degli umanoidi – chiaramente, se un robot vuole esprimere felicità, deve avere una postura corretta; se vuole esprimere tristezza, avrà una postura diversa. Tutti gli studi sono stati fatti su persone normali, generalmente su video, e applicati a robot. Un robot dotato di viso umanoide - sempre nostro, del nostro laboratorio - deve essere in grado di produrre espressioni facciali che assomiglino il più possibile a quelle che facciamo noi durante le nostre interazioni emozionali. Nel caso mio, io lavoro con il robot sassofonista che deve interpretare in questo video i gesti creativi della ballerina, estrarre l'informazione emotiva che la ballerina vuole esprimere e riprodurla con un mezzo diverso, la musica. E adesso, per farvi capire quanto in realtà sia molto più sottile l'interazione, ho portato il mio assistente, che però è un po' birichino e non so se vuole collaborare. E questo per farvi vedere che un robot, che non è umanoide, che non ha una faccia, che non ha grandi possibilità di comunicare, se non quella vocale, è in grado lo stesso, possibilmente, di generare qualche risposta emotiva - vediamo se ce la facciamo. BB-8, sei pronto? Hello! No, no, non ti buttare, che già ci hai provato ieri. Vuoi salutare la folla, sì o no? È spaventato, chiaramente, perché è veramente la prima volta che noi facciamo una presentazione interattiva. Sì, sì, sì, non ti preoccupare, non ti preoccupare - Però è contento di essere qui. Va bene, che facciamo, ce ne andiamo? Saluta tutti. Ce la facciamo, BB-8? Va bene, grazie. (Applausi) Salve a tutti. Allora, buongiorno a tutti, io mi chiamo Sebastiano Scrofina e mi occupo di monete alternative, creazione di monete, una cosa apparentemente strana, esoterica. Il percorso che mi porta qui inizia in realtà da molto lontano, da bambino, quando, nella fase in cui si chiede agli adulti il perché e il percome di qualsiasi cosa, chiesi: "Che cos'è il denaro, perché lavorate per questi pezzi di carta?". Quando l'ho capito, da buon italiano ho subito detto: "Beh, allora stampiamoli, basta stamparli e risolviamo il problema!". Era il mio benvenuto nel mondo della moneta. [Su] che cosa fosse la moneta, in realtà, non ricevetti risposte veramente appaganti, né le ho ricevute negli anni, nei decenni successivi: neanche nei testi di economia c'è una risposta appagante su cosa sia la moneta. Si spiega cosa la moneta faccia, le funzioni della moneta; ma che cos'è la moneta, che influenza così tanto le nostre vite? Noi viviamo per la moneta, quantomeno ci serve, a volte si muore per la moneta, [ma] non sappiamo definire esattamente che cosa sia. Bene, per rispondere un po' a questa domanda partirei da un esempio però concreto, di cosa si può raggiungere, cosa si può ottenere attraverso questi sistemi alternativi, questi sistemi di vere e proprie monete alternative. C'è qualche banchiere in sala? Mi ha rovinato - no, è un banchiere veramente? Mi ha rovinato il gioco, perché volevo farvi vedere come possiamo iniziare a vendicarci delle sofferenze a cui ci sottopongono quotidianamente persone come lui. In questo esempio, con tre righe di codice molto semplice, codice javascript, possiamo fare quello che oggi necessita documenti, moduli, tempo e soldi, ovvero l'apertura di un conto bancario. Con queste tre righe di codice, basandosi su una libreria che si chiama Bitcore che si appoggia su Bitcoin, una moneta alternativa di cui tutti avete sentito parlare, possiamo aprire un conto che ci permette di ricevere denaro, conservare del denaro, e trasferire denaro ovunque in tutto il mondo. Questa è l'alternativa ad aprire un conto in banca. Ovviamente è un'alternativa innovativa, particolare: ma questo per dare un piccolo esempio di quello che è possibile fare, con i sistemi di monete alternative. Non parliamo di sistemi di pagamento differenti, come PayPal o carta di credito, ma vere e proprie monete alternative al denaro, al denaro delle banche centrali. In questo grafico, vediamo l'evoluzione di questi sistemi di monete alternative negli ultimi decenni. Il fenomeno di cui oggi si parla con Bitcoin è in realtà un fenomeno che è iniziato da molto tempo, quindi va contestualizzato, è iniziato molti decenni fa. Qui vediamo che dagli anni '80 fino ai primi 2000, le monete alternative nel mondo, gli esperimenti di monete alternative nel mondo sono cresciuti, almeno fino a un certo momento, in misura esponenziale. E questo ci dimostra che ci troviamo appunto in un percorso: si sono aperte delle crepe nel sistema finanziario, monetario tradizionale. E queste crepe stanno venendo riempite da persone che in tutto il mondo cercano di risolvere dei problemi. Come lo fanno? In questa mappa sono classificate, ho cercato di classificare alcune delle famiglie di questi sistemi monetari alternativi, su due assi. L'asse verticale è quello della globalità, dello spettro geografico di utilizzo e di accettazione degli strumenti. Alcuni sono molto locali, appunto per piccoli territori, come le monete locali di cui parlavamo; alcuni sono di accettazione globale: il denaro fiat, come viene chiamato in questo grafico qui, è sostanzialmente quello che conosciamo come moneta, l'euro, il dollaro - il denaro delle banche centrali. Sull'asse orizzontale, però, abbiamo la natura, più o meno fiduciaria, del sistema monetario. E qui torniamo alla domanda iniziale: che cos'è la moneta? La moneta è una merce o è un credito? Sono due cose diverse: per millenni siamo stati abituati a pensare che la moneta, appunto, fosse una merce, qualcosa di tangibile. O una merce digitale, perché il Bitcoin e le criptomonete, che sono la famiglia di monete affini al Bitcoin, sono sostanzialmente delle merci digitali. Bitcoin a volte viene chiamato un oro digitale, perché appunto è virtuale, ma è limitato. Non è possibile replicarlo a piacimento. Gli altri strumenti, invece, un'altra filosofia sostanzialmente monetaria, è quella che la moneta sia un credito. E su questo modello si basa il concetto di credito mutuale. Ora, TED sono idee che vale la pena condividere: io ho cercato di fare il meglio condensando, individuando tre idee che in questi anni di studio e di lavoro in questo settore ho trovato molto interessanti, col più grande potenziale, e voglio condividerle con voi. La prima è appunto quella del credito mutuale, che abbiamo appena citato. In questo paper del 2000, l'economista americano James Stodder analizza "le implicazioni macroeconomiche dei sistemi di credito mutuale", un titolo assolutamente esoterico che però nasconde in realtà una storia reale, e secondo me anche appassionante. Negli anni '30, degli imprenditori svizzeri si trovarono di fronte al problema della crisi economica: carenza di liquidità, recessione - qualcosa di affine a quello che viviamo oggi. Bene, rifacendosi a delle strane teorie di un economista anarchico, argentino/austriaco, di nome Silvio Gesell, decisero di creare un sistema senza denaro, di creare una moneta virtuale con cui gli imprenditori potessero fare business senza utilizzare denaro. Perché ragionarono sul concetto che se ci sono le potenzialità produttive e ci sono le necessità, perché si deve soffrire una crisi economica? Bene, quello che hanno creato era una sorta di sistema di credito mutuale: come funziona? Gli economisti chiamano quello del baratto il problema della doppia coincidenza delle necessità: è molto difficile trovare una controparte con cui barattare. E allora, col baratto triangolare, si può acquistare, o meglio acquisire beni e servizi da un'altra azienda, e fornire beni e servizi, ripagando la propria posizione debitoria, ad un'azienda terza. In questo modo si è effettuato un baratto triangolare che può avvenire attraverso una camera di compensazione, che è appunto la camera che gestisce il credito mutuale. Bene, le implicazioni quali sono? Sono enormi. La prima è che in questo sistema viene emesso credito senza la necessità di una raccolta di risparmio. Questa è un'implicazione mastodontica, e infatti uno degli effetti è che il credito, tipicamente, in questi sistemi è a tasso zero. Stiamo parlando non di teorie: ci sono più di un milione di aziende, nel mondo, che usano già questo tipo di monete virtuali, e quindi è qualcosa di molto concreto. Un'altra implicazione, forse la più interessante, è che in questi sistemi la posizione creditoria tende a essere liquidata il più in fretta possibile, ovvero, chi guadagna, si vuole liberare di una moneta virtuale che non è fatta per essere accumulata, e che è accettata spesso in un circuito ristretto. Ma questo, paradossalmente, aiuta l'economia, perché aiuta chi si trova in una posizione di debito a tornare in equilibrio, ed è appunto questo equilibrio che è molto interessante e si collega anche con temi di attualità come quello della Grecia, per esempio. In questi sistemi si tende ad avere un riequilibrio costante delle posizioni. E qual è l'implicazione macroeconomica? Beh, qui in questo grafico vediamo che negli ultimi 50 anni la correlazione - che non vuol dire consequenzialità - ma la correlazione tra un parametro macroeconomico come quello della disoccupazione in Svizzera, indicato in blu, e la crescita del sistema - il WIR, in questo caso - il sistema di cui parlavamo, in viola. E in questo studio vengono analizzati tanti altri dati. Il concetto è simile, ed è lo stesso: in tempo di crisi economica, quando viene meno la circolazione della moneta tradizionale, ma restano le potenzialità produttive, questi sistemi aiutano l'economia a sostenersi, e a volte fanno la differenza tra la vita o la morte delle aziende. Un'altra idea che secondo me vale la pena condividere è quella espressa da un informatico canadese, nel 2004, in questo paper, che si intitola - anche qui, un titolo assolutamente esoterico - "moneta come titolo di credito nelle reti sociali: proposta per un protocollo di moneta decentralizzato". Poteva sceglierne forse uno più difficile. In realtà l'idea è molto semplice: Fugger si fa una domanda, e qui c'è un filo conduttore anche con la prima idea di cui abbiamo parlato: come possiamo fare economia, rendendo obsoleto il sistema finanziario e senza utilizzarlo, sostanzialmente, facendo a meno delle banche? Lui si interroga sul fatto che la moneta che la banca ci attribuisce, il nostro conto in banca, in realtà è una promessa, una IOU della banca. Moneta bancaria che, attraverso anche meccanismi come quello della riserva frazionaria, appunto, non è altro che una promessa. E allora Fugger si chiede: se noi dobbiamo utilizzare un intermediario per trasmetterci delle promesse, non facciamo prima a trasmetterci delle promesse attraverso la rete fiduciaria, reale, che già lega le persone? Nel suo paper mostra questo esempio, molto semplice, in cui sulla sinistra vediamo Alice che vuole pagare Charlie nel sistema tradizionale. Paga la banca, la banca svolge un'intermediazione, e per questa intermediazione, ovviamente, si fa riconoscere un prezzo. Nel modello teorico ipotizzato da Fugger, Alice paga sempre Charlie, Charlie riceve sempre una promessa; ma nel primo caso riceve una promessa della banca, nel secondo caso riceve una promessa di Bob, un amico di Charlie di cui Charlie si fida. E Bob riceve una promessa di Alice, che è un'amica di Bob, e di cui Bob si fida. Quindi, a livello teorico, Fugger ci vuole dimostrare, ci vuole dire: noi già ci appoggiamo su un sistema puramente basato sulla fiducia, puramente fiduciario. Bene, perché non lo rendiamo ancora più fiduciario, rendendo ancora più capillare questa rete e trovando nuovi modi di fare il routing, la trasmissione di questa informazione economica che è la moneta? La terza idea che voglio condividere con voi è quella, ovviamente, di Bitcoin. Basandosi su un problema in parte simile a quello, che abbiamo visto, di Fugger - ovvero: come riusciamo a pagarci senza passare dal sistema finanziario?- nel 2008, nell'ottobre del 2008 esce questo paper a firma di Satoshi Nakamoto, che appunto vuole risolvere questo problema, ma anche degli altri problemi. L'altro problema che Nakamoto vuole risolvere è: come facciamo ad avere un sistema di pagamenti che sia totalmente indipendente dalle autorità politiche, dall'arbitrio politico, dalla possibilità di congelare, rendere reversibili transazioni, bloccare conti, conoscere le identità di chi transa cosa? E poi degli obiettivi ancora più ambiziosi, tipo: come possiamo fare a meno di una banca centrale? E come possiamo tornare a una moneta puramente merce, fuori dall'arbitrio e dalla capacità inflazionistica di una banca centrale, dalla capacità di inflazionare la base monetaria? Queste sono delle idee che sono alla base, sostanzialmente, di quella che poi è l'implementazione tecnologica di Satoshi Nakamoto, che inventa e spiega - innanzitutto in questo paper, poi implementa in codice - l'idea di blockchain, quindi la tecnologia che è alla base di Bitcoin. Si tratta sostanzialmente di un libro mastro, in cui si possono registrare informazioni, e in cui viene registrata, innanzitutto, l'informazione riguardante questa moneta. È una moneta di quantità limitata, è stata limitata a 21 milioni, e il trasferimento di questa moneta è registrato su questo libro mastro che è condiviso in una rete peer to peer di computer sparsi in tutto il mondo. È trasparente, quindi chiunque può vedere come questa moneta viene trasferita e come si sposta; ed è replicato, è resiliente, quindi è molto, molto difficile, se non impossibile, che arbitrariamente si possa manipolare. Quindi per la prima volta abbiamo una moneta virtuale, digitale, che però non dipende dall'arbitrio, dal controllo di nessuna singola autorità. Quello che si può fare con Bitcoin, in realtà, è molto di più del semplice utilizzo della moneta: si può utilizzare quella che abbiamo appunto chiamato blockchain, ovvero la tecnologia alla base, per fare tante altre cose. In questo esempio vediamo come, con una semplice chiamata HTTP, si possa fare qualcosa che oggi richiede l'uso di un notaio. In questo esempio, stiamo emettendo, e registrando su questo libro mastro, dei titoli, 500 titoli, che possono essere rappresentativi per esempio di quote societarie, sul libro mastro, le stiamo notarizzando su un libro mastro che non potrà essere alterato, e quindi in ogni momento si potrà dimostrare la validità di questi titoli, si potranno trasmettere su questo libro mastro - stiamo facendo, in modo praticamente gratuito, quello che oggi ha bisogno di un notaio. Ho cercato velocemente di far vedere dei piccoli esempi di quello che si può fare attraverso questo strano mondo delle monete alternative. C'è un filone comune, tra questi tre esempi che abbiamo visto: innanzitutto, vengono da persone che non sono economisti. Vengono da una volontà di rendere obsoleto, di fare a meno del sistema finanziario tradizionale. Ma soprattutto, dietro questo sforzo, c'è sempre, una grande spinta ideale su quale può essere il mondo economico possibile in cui vivere. A volte ci sono anche visioni diverse; ma comunque, sono visioni molto forti. Ed è questo che mi ha appassionato, e poi portato a rendere questa passione un lavoro: l'idea che, attraverso la moneta, si possano implementare dei concetti, delle idee del mondo, delle filosofie. E in effetti, per citare John Maynard Keynes, spesso, dietro lo sforzo pratico, si nasconde lo spirito di un economista, o di un filosofo. Il bello, quello che trovo emozionante, è che il nostro futuro economico non è scritto. Quindi, quale sarà il futuro economico in cui vivremo? Un mondo come quello immaginato da Keynes, o uno come quello immaginato da Hayek, un misto di queste due visioni o qualcosa che ancora non riusciamo a immmaginare? La moneta è un linguaggio, un linguaggio che rende - un linguaggio che influenza la nostra percezione e poi rende reale la nostra idea del mondo, e l'idea che era alla base di quel linguaggio stesso, quindi è sostanzialmente un modo di creare mondi. Disegnare monete è come creare dei mondi che poi vengono resi reali da coloro che le utilizzano, perché una lingua che non viene parlata da nessuno non ha sostanzialmente nessun valore. Quindi, quello che trovo emozionante è appunto che il futuro economico sia un libro bianco, un foglio bianco che ancora deve essere scritto e lo scriveremo noi, sostanzialmente, con la consapevolezza con la quale sceglieremo quale, o quali, dei mondi monetari possibili vogliamo rendere reale e a quale di questi vogliamo dare corpo. Grazie. (Applausi) Ho deciso di iniziare a parlarvi del mio intervento parlandovi di morte. Fin dall'antichità, i centri della vita erano costituiti dal cuore e dal respiro. Se il cuore batteva, e respiravi, eri vivo; altrimenti, no. Penso che sia così tutt'oggi, per la maggior parte di voi. Però guardate, le moderne tecniche di rianimazione e lo sviluppo della medicina, che in parte possono sostituire questa attività del cuore e del respiro, questo sviluppo ci ha dimostrato ed insegnato che la morte dell'individuo s'identifica sempre con la morte del suo cervello. Questa poi può avvenire per cause dirette o indirette. Per cause dirette, immaginate un grave trauma cranico. Per le cause indirette, ho bisogno di un esempio un po' più articolato, cercate di seguirmi. Immaginate un infarto del cuore, che ha come complicanza un arresto cardiaco. Cioè il cuore smette di pompare, il sangue si ferma, non arriva più ossigeno in tutti i tessuti. Arrivano i sanitari, saltano addosso - come si dice in gergo - a questo malato, mettono in pratica le tecniche della rianimazione: Talvolta si riesce a far ripartire questo cuore. Ma questo cuore è stato così a lungo fermo, da generare una così grave carenza di ossigeno nel cervello, che questo è morto. Dunque vedete che cause diverse - primitive, secondarie, dirette, indirette, producono il medesimo effetto. Ma allora, cos'è questa diagnosi di morte encefalica? La leggiamo qui nella diapositiva: è la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo, compreso il tronco dell'encefalo, che genera inevitabilmente l'arresto cardiaco, qualunque terapia o cura venga somministrata. Intanto, perché ho riportato il tronco dell'encefalo? È una parte poco conosciuta del cervello, è qua dietro, e lì dentro ci sono i centri di controllo del respiro e di regolazione del sistema cardio-circolatorio. Cosa vuol dire questa frase qui? Vuol dire che quando il cervello, cioè l'intero contenuto della scatola cranica - l'intero contenuto, non una parte più o meno piccola, più o meno importante - quando l'intero contenuto della scatola cranica muore, questo dà il via a una situazione che ha una sola fine, che è anche quella dell'arresto cardiaco. In medicina è stato coniato un termine, tanto preciso quanto crudo, per descrivere questa situazione. Un paziente di morte encefalica è un "cadavere a cuore battente". Ma allora, come si presenta questo paziente? Si presenta in coma; è incapace di respirare, quindi è collegato a un ventilatore automatico; ha un sistema cardiocircolatorio altamente inefficiente: vuol dire, in soldoni, che arriva poco ossigeno in tutti i tessuti. Non è più in grado di controllare la propria temperatura, cioè la temperatura corporea di questo malato si abbasserà fino a livelli incompatibili con l'attività cardiaca, intorno ai 29, 30 gradi, questo è il livello di temperatura. E ha gravissime alterazioni del sistema idro-elettrolitico - traduco in soldoni, degli scambi di acqua - nel sistema della coagulazione e del sistema ormonale. Cioè, la morte del cervello, della stanza di controllo del nostro organismo, dà il via a una serie di processi degenerativi che si concluderanno, inevitabilmente, con il disfacimento degli organi: cuore compreso, che ovviamente finirà per fermarsi. E la nostra terapia può solo rallentare questo processo. Non lo può fermare, solo rallentare. Però, come rianimatori, quando ci troviamo di fronte a un paziente in queste condizioni siamo di fronte alla condizione più importante per poter procedere a un'eventuale donazione di organi. Cioè, quel paziente lì è un potenziale donatore d'organi. L'altra condizione indispensabile è ottenere il consenso alla donazione, cioè il permesso di prelevare questi organi qua. E di certo a lui non possiamo chiederlo, non è in grado di risponderci. Adesso ho bisogno di uno sforzo da parte vostra. Venite insieme a me, nella saletta colloqui della rianimazione, dove convochi i parenti di questo paziente. E li convochi per dire cosa? Per dire a questi parenti che il loro caro è in morte encefalica. È, dunque, morto. Che da lì a poco, per legge, dovrai convocare un collegio di tre specialisti che ha il compito di accertare e verificare la tua diagnosi. E che concluso questo periodo di accertamento, che dura sei ore, spegnerai le macchine, sospenderai le terapie e quindi il cuore di questo malato in pochi minuti, una manciata di minuti, si fermerà. Per lui non c'è assolutamente più nulla da fare; ma lui potrebbe fare qualcosa per gli altri. E cioè, potrebbe donare gli organi. Ne avete mai parlato? Lui, come la pensava? Ha lasciato scritto qualche cosa? Avete qualche idea in merito? Generalmente, la prima domanda che ci fanno, penso che la immaginiate anche voi, è: Siete sicuri? Siete proprio sicuri? La risposta è sì. E le nostre sicurezze derivano dalla conoscenza del meccanismo della morte encefalica, dalle capacità diagnostiche di accertare e certificare questa morte encefalica, e dal fatto che questa diagnosi verrà accertata, certificata e verificata dal famoso collegio di cui vi ho anticipato qualcosa. Io credo che sia importante che vi dica il meccanismo della morte encefalica: è un meccanismo legato alla pressione. È abbastanza semplice. Quando il cervello muore, all'interno della scatola cranica, il suo contenitore - che è inestensibile! Quindi, quando il cervello muore, là dentro aumenta la pressione. Ed aumenta la pressione fino ad eguagliare, e superare, la pressione arteriosa, quella generata dalla pompa cardiaca. Di conseguenza, là dentro non arriva più sangue. E se non arriva più sangue, non arriva neanche più ossigeno. Situazione incompatibile con la vita. Due parole sull'accertamento, il collegio, eccetera eccetera. Guardate, l'intero processo - diagnosi, accertamento ed eventuale donazione d'organi - è strettamente regolato da una legge: molto rigorosa, che ci indirizza passo passo; estremamente precisa; ed estremamente, estremamente, estremamente garantista, e in linea con le leggi internazionali. Ed è ora che vi dica che il processo di diagnosi, accertamento ed eventuale donazione - il processo di diagnosi e accertamento va fatto indipendentemente che ci sia la donazione di organi o no. Questo è lo scopo, in primis, di evitare l'accanimento terapeutico. Se il malato non dona, spengono le macchine. Se invece ci sarà la donazione, condurrò il paziente in sala operatoria per l'intervento di prelievo d'organi. Torno un attimo sul collegio. Da chi è costituito questo collegio? Tanto per fare un esempio del rigore che c'è, è costituito da tre specialisti diversi fra di loro, per specialità diverse, che devono essere diversi da quelli che hanno fatto la diagnosi - e attenzione, diversi e indipendenti da quelli che faranno l'eventuale prelievo d'organi. Allora, per l'ultima volta, vi chiedo ancora di venire con me. Stavolta andiamo intorno al letto di questo paziente, per vedere cosa succede, chi c'è. Be', intanto c'è il personale "di guardia", diciamo: medici, infermieri, inservienti, che ha lo scopo di mantenere le terapie a livello ottimale per tutto il periodo dell'osservazione, quelle famose sei ore di cui vi ho detto prima. In primis, per concludere il periodo di osservazione; Secondo, se ci sarà il prelievo, per rallentare al massimo quei processi degenerativi che vi ho detto proprio all'inizio e quindi consentire il prelievo di organi sani, che producono un vantaggio al ricevente. Poi questo gruppo di medici, e il personale di guardia, è impegnato nel verificare se questo malato può donare gli organi o no. E vedere quali organi può donare. E infine, questo personale di guardia è in continuo collegamento con i centri di coordinamento, che ci aiutano, ci guidano, ci osservano, ma soprattutto verificano chi ha bisogno di organi e di quali organi c'è bisogno, dove sono ubicati questi pazienti. Li chiamano, e organizzano l'équipe di prelievo e di trapianto. Poi c'è il collegio, questi tre medici, che ha il compito importantissimo di verificare e certificare che tutto si svolga secondo le regole della legge, e naturalmente dei processi scientifici. Guardate, una donazione multi-organo muove all'incirca 100, anzi 150 persone compresi tutti, i radiologi, i laboratoristi, i medici di guardia, l'equipe, quelli che portano le staffette - tutti. Credo che vi domandiate quali sono gli organi e i tessuti che si possono donare e che abbiamo rappresentato in questa diapositiva. Allora, li abbiamo divisi in organi e tessuti. Intanto che li leggete, vi dico che alcuni sono prelevabili e donabili durante la vita. I più noti sono il sangue e il midollo osseo. Altri solo dopo la morte: il cuore, le valvole cardiache, ed eventualmente le cornee, per esempio. E adesso, invece, vi faccio vedere questa diapositiva qua. Questa è Sabbioneta, 4.000 abitanti circa. È il numero dei pazienti che hanno ricevuto un trapianto nel 2017, Io non so se per voi una cittadina di 4.000 abitanti è grande o piccola. Io so che in dieci anni diventa una città grossomodo un più piccola di Mantova. Mentre questa è Volterra, una cittadina di 9.000 abitanti. Questi 9.000 è il numero di pazienti che è rimasto in lista d'attesa nel 2017: aveva bisogno di un trapianto, e non l'ha ricevuto. È più del doppio della precedente. Ma 364 di questi 9.026, sono morti in attesa di un trapianto. Uno al giorno. Un trapianto non solo ti cambia la vita: pensate a chi ha bisogno di un rene, lo riceve e smette di fare la dialisi per tre volte a settimana. Ma in tante occasioni la vita te la salva. E non è un caso, a mio avviso, che moltissimi di questi trapiantati festeggiano il giorno del trapianto come un secondo compleanno. Io non ho dubbi che questo sia un segno di risveglio della vita. Non ho mezzo dubbio. Quindi vi invito a pensare alle vostre volontà in merito alla donazione di organi e tessuti. Sia che siate favorevoli o contrari. Ripeto: sia che siate favorevoli o contrari. È un dono che uno deve fare. E quantomeno vi invito a parlarne con i vostri familiari. Perché se i nostri familiari si trovassero in quella disgraziata condizione che vi ho illustrato prima brevemente, non siano da soli a decidere, sappiano come la pensate in quel momento lì, di dolore, rabbia, paura. Una situazione obiettivamente difficile da capire. Meglio ancora, vi invito a registrare le vostre volontà - ripeto, qualunque esse siano - presso il Registro Nazionale. Tra l'altro, questa seconda modalità vi dà la certezza che le vostre volontà vengano rispettate. E per chi è interessato - è un dono - sapere come ci si fa a registrare è facilissimo, consultando il web, la rete, online. C'è scritto tutto: come, dove, quando, con chi, perché. Semplicissimo. Cerco di concludere. Ho dovuto ovviamente sintetizzare, questo penso che si sia capito, e spero che si sia capito che questa tematica va ben al di là delle mere questioni tecnico-sanitarie. Sarà banale, ma anch'io mi sono posto la domanda. Cosa vorrei per me stesso, se mi trovassi nella condizione di morte encefalica? Per rispondere a questa domanda sono forse stato facilitato dal mio lavoro, ho attinto dalle mie conoscenze. Però vi confesso una cosa: guardate, è stata la risposta a una domanda molto semplice che mi ha spinto a decidere. E mi sono reso conto che sono venuto qui per riproporvi questa domanda. La domanda è questa: Ma io, cosa mi porto dall'altra parte? Qualunque cosa ci sia? Della roba, degli organi che a me non serviranno mai più. Perché non donarli a qualcuno che ne ha veramente bisogno? Tra l'altro, è una roba che a me non costa assolutamente nulla. Credo sia giusto lasciare a ciascuno di voi la propria risposta. Grazie. (Applausi) L'ultima cosa da decidere definitivamente è se lei si trovi in una commedia o in una tragedia. Per citare Italo Calvino, Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita e l'inevitabilità della morte. Tragedia, lei muore; commedia, si accasa. Noi non abbiamo, come il personaggio di questo film, un narratore esterno che decide quello che accadrà nelle nostre vite. E di certo non apparteniamo ad un determinato stile letterario. Però mi piace pensare che c'è una qualche similitudine tra quello che accade al personaggio di "Vero come la Finzione" e quello che succede internamente a noi. Ovvero, la nostra voce interiore che continuamente giudica le nostre azioni influenzando le nostre scelte e di conseguenza influenzando la nostra felicità. Io vorrei chiedervi di fare un'esperienza insieme a me: vorrei chiedervi di girarvi e presentarvi tra voi. Avete cinque secondi per farlo quindi prego, giratevi e presentatevi. In uno studio realizzato dalla Brigham Young University in Utah, è stato dimostrato che l'isolamento e la solitudine hanno delle conseguenze più nocive per la salute di quanto ce l'abbia l'obesità. Isolamento e solitudine predicono una morte prematura sotto i 65 anni, quindi non pensiate che, poiché siete giovani, siete immuni a tali rischi! Noi, intanto, ci siamo appena presentati e forse, con un po' di fortuna, abbiamo appena aumentato la nostra aspettativa di vita! Ma voi vi chiederete cosa c'entra l'isolamento e cosa c'entra la solitudine con l'ottimismo, che è quello di cui io sono venuta oggi a parlarvi. Ebbene, questi due sono sintomi molto noti della depressione, e la depressione non è altro che la forma più cronica di pessimismo, o la più patologica, ovvero la totale assenza di ottimismo. E se voi pensate che la depressione non è un argomento sul quale puntare l'attenzione, io vi invito a guardare le statistiche, che per il 2020, almeno negli Stati Uniti, predicono la depressione come principale causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Parliamo di ottimismo. Cos'è, secondo voi, l'ottimismo? È una forma di vita, uno stile di pensiero, un emozione? Qualcuno si è già posto questa domanda: fortunatamente l'ha fatto nell'ambito empirico, scientifico. Uno dei primi è stato il professor Lionel Tiger che nel 1979 ha scritto un libro, "Optimism: the Biology of Hope" nel quale ha abbracciato l'ottimismo dal punto di vista antropologico. Secondo il professor Tiger, l'ottimismo è stata una forma di adattamento biologico che ha sviluppato l'uomo primitivo per riuscire a sopravvivere. Sostanzialmente, l'uomo tende ad abbandonare tutte le attività che sono troppo rischiose. Invece l'uomo primitivo ha sempre trovato la forza per uscire dalle caverne e procurarsi da mangiare. Una delle ipotesi riguarda il rilascio di endorfine, le sue proprietà benefiche dal punto di vista euforico e anche analgesico. Diciamo che forse l'uomo delle caverne è stato uno dei primi amanti degli sport estremi! Ma studi più recenti - e qui si va al 1990 - hanno introdotto l'ottimismo come qualità appresa, o come frutto dell'esperienza. Il professore Martin Seligman, dell'Università della Pennsylvania, ha introdotto per la prima volta il concetto di stile esplicativo. Lo stile esplicativo non è altro che le motivazioni che diamo continuamente a tutto ciò che ci accade, che sia di carattere positivo o che siano delle avversità. Questo stile esplicativo può essere ottimista, pessimista, temporaneo o permanente. E a seconda di qual è il nostro stile esplicativo, influenziamo continuamente il nostro successo, in tutti gli ambiti. Dal lavoro, alla salute, dalla politica alla religione, e anche nelle situazioni di massa, come nello sport. Parliamo per un attimo della salute. Lo stile esplicativo ottimista ha un'influenza sulla salute che è notevole, ed è in tre modi. In primis, le persone ottimiste hanno le difese immunitarie più attive, e perciò rimangono in migliore salute. In più, le persone ottimiste godono di un'autostima più elevata, e quindi questo li porta a prendersi più cura di sé. E anche godono di un supporto sociale migliore, perché tendono a sviluppare dei rapporti di amicizia e di amore più duraturi, e questo è stato provato che ha un'influenza notevole sulla salute. E cosa si può dire sul mondo del lavoro? Gli ottimisti - e qua citiamo il professor Snyder, dell'Università di Kansas - hanno una componente proattiva che è indispensabile nel successo lavorativo, e si parla della pianificazione. Gli ottimisti tendono a cercare delle evidenze tangibili nel mondo circostante, per poter supportare la propria posizione ottimista davanti alla vita. E in più, sono persone più perseveranti. E voi lo sapete meglio di me: quando si intraprende un progetto, si ha un'idea. L'entusiasmo è fondamentale, all'inizio; ma è la perseveranza che diventerà cruciale nel tempo. Quindi a questo punto ci possiamo chiedere: c'è una relazione diretta tra l'ottimismo e la felicità? Sono le persone più ottimiste ad essere di conseguenza più felici perché sviluppano dei rapporti interpersonali migliori, hanno una miglior salute e più successo al lavoro? O è il contrario: persone che per varie circostanze sono già più felici diventano ottimisti e lo rimangono nel tempo? Sulla felicità si sa che un bel 50% dipende dalla nostra condizione genetica - e qua, sfido tutti, possiamo fare ben poco oltre che accettarci. Ma un altro 40 e 10% dipende dalle nostre circostanze e dai nostri pensieri. La domanda è, riusciamo ad influenzare questa seconda metà? La risposta ce l'ha già data facebook, nel 2012. Facebook ha analizzato uno studio su 700.000 utenti, e l'ha fatto senza il loro consenso - ma qui non siamo venuti a fare polemica. E in questo studio ha segmentato i contenuti esplicati all'interno del newsfeed degli utenti in maniera positiva o negativa. Si volva provare se questa segmentazione potesse influenzare il loro stato d'animo. E la risposta è stata esattamente quella: gli utenti sottoposti a stimoli negativi hanno iniziato a loro volta a postare contenuti di tono negativo, e viceversa. Davanti a questi fatti, ovvero che l'ottimismo sia così indispensabile per lo sviluppo, per il successo, per la felicità, e che lo si riesca ad indurre, e ad influenzare, io insieme a un gruppo di ragazzi abbiamo avuto un sogno e nel 2014 abbiamo iniziato a pensare di creare uno spazio virtuale segmentato di notizie positive. Notizie che potevano arrivare sia dall'aggregazione che da contenuti originali, creati dagli stessi utenti. È così è nato Sunscious. Sunscious è un social network segmentato in maniera positiva, che funziona con la geolocalizzazione, il che ci permette in tempo reale di vedere qual è il livello di ottimismo a livello globale, e che funziona in maniera fruibile. Però non volevamo fermarci soltanto alla segmentazione: volevamo che questo fosse uno spazio dove si potessero misurare i comportamenti virtuali in maniera tale da generare delle statistiche con una certa valenza dal punto di vista socioeconomico, e che fossero di carattere ottimista. Ma avevamo una sfida davanti: non è facile popolare un nuovo social network, lo sapete bene. E in più volevamo combattere l'isolamento che, come abbiamo sfiorato all'inizio, è una componente essenziale per chiudere il cerchio. Così abbiamo ideato un'applicazione. Questa applicazione è ancora in fase di sviluppo, è stata presentata in anteprima a Las Vegas in occasione del CES e anche accolta positivamente da una delle agenzie delle Nazioni Unite, qualche giorno fa a New York. Questa applicazione è uno spazio virtuale che in tempo reale, nel raggio di pochi chilometri, permette alle persone di interagire intorno alla risoluzione dei problemi. Quindi sostanzialmente io posso postare una richiesta di aiuto, e far diventare qualcuno che non conosco il mio eroe spontaneo, perché questa persona può aiutarmi in tempo reale. Questo progetto, come tanti altri, è solo una delle mille forme che può acquisire l'ottimismo, se preso alla base della ricerca e dell'innovazione. Ed è, da parte mia e da parte del mio team, un invito a tutti voi a non sottovalutare l'ottimismo nelle vostre scelte personali e professionali. Noi, intanto, all'inizio di questo speech, ci siamo presentati. Alcuni di voi magari hanno una memoria migliore della mia e ricorderete il nome della persona che avete conosciuto, altri magari solo del loro volto. Ma l'importante è che quella persona non è più un estraneo. E i suoi problemi non sono più così lontani, né così astratti. E questa, credetemi, è un'occasione per renderci utili, per diventare magari gli eroi degli altri - e soprattutto è una ragione per rimanere ottimisti sul futuro. Grazie mille. (Applausi) Trascrizione: Cristina Mancuso una data che probabilmente non dirà nulla a molti di voi, ma che, vi assicuro, è stampata a fuoco nella memoria di milioni di tifosi giallorossi. È il giorno in cui la Roma vinse il suo secondo scudetto: uno scudetto agognato per 41 anni e conquistato con ben quattro punti di vantaggio sulla odiata Juventus. Uno scudetto suggellato da una vittoria per tre a uno ai danni del mio amato Toro, di fronte a 60.000 tifosi accorsi allo stadio Olimpico. Quella sera, i nuovi campioni d'Italia andarono ospiti a "La Domenica Sportiva": lo storico rotocalco di Raiuno all'epoca appuntamento imperdibile per qualsiasi tifoso. A metà trasmissione, annunciano l'arrivo di un ospite; e sullo schermo compare un uomo sulla quarantina completamente vestito di bianco e con una chitarra a tracolla. Chitarra con cui sta armeggiando: probabilmente ha un problema tecnico. Ma quando, dalla regia, gli fanno partire la base musicale a tradimento lui non fa una piega, e con nonchalance inizia a cantare. (Musica) Qui In Italia c’è un bell'uomo Che vive a Roma, che vive a Roma! Un simpatico calciatore che gioca con anima e cuore. Che chiama il pallone amore mio, il gol tesoro mio. Ciao, ciao, ciao ciao, Quest'uomo, questo principe, questo genio, questo mago, questa meraviglia, questo artista, questo bravo, questo umano si chiama - La canzone viene tagliata brutalmente qui, ma ormai si è capito benissimo chi è il protagonista della canzone: è Paulo Roberto Falcao. Il fuoriclasse brasiliano incoronato dai tifosi "L'ottavo re di Roma", uno dei principali artefici della conquista dello scudetto. Il tizio vestito come un imbianchino, che ha scatenato l'ilarità dei giocatori della Roma per la sua buffa pronuncia, si chiama Jorge Ben. Ed è l'artista che più di chiunque altro, con le sue canzoni, ha contribuito alla creazione di una mitologia del calcio brasiliano. "Falcao" è un pezzone, ma oggettivamente non regge il confronto con i capolavori del passato. Conserva però tre delle caratteristiche che rendono uniche le canzoni di Ben. Primo: una melodia appiccicosa, di quelle che ti tormentano per settimane. Secondo: un testo semplice solo in apparenza. Il simpatico calciatore che chiama il pallone "amore mio" ci fa sorridere; ma se vi dico che Falcao con il pallone ci ha dormito fino all'adolescenza, quel verso assume un significato completamente diverso. La terza è l'ironia. Vi faccio sentire come prosegue la canzone: (Musica) Si chiama, si chiama Falcão, Falcao, Falcone, Falsao, Falcon, Farson, Falcone, Farsao, Falcon, Farcon! Questi sono alcuni dei modi in cui veniva storpiato il suo nome. Ben lo sapeva perché durante le interviste gli facevano più domande su Falcao che sulla sua musica. Una classica situazione grottesca, all'italiana, che l'artista sfrutta per scrivere un ritornello virale. Una di quelle cose che sanno fare solo i più grandi autori; e Jorge Ben, un grande lo è di sicuro. Posso tranquillamente affermare che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi autori pop del Ventesimo secolo. E vedo le facce. (Risate) L'ho sparata troppo grossa? Facciamo così allora: alzi la mano chi di voi non aveva mai neanche sentito nominare Jorge Ben fino a tre minuti fa. Bene. Posso mettere questa mano sul fuoco che tutti, almeno una volta nella vita, avete ascoltato sei, delle sue composizioni. Solo che lo avete fatto nel peggiore dei modi possibili, a causa dello scempio perpetrato a quelle canzoni dai Two Man Sound. Questi tre splendidi esemplari di maschio belga, alla fine degli anni ‘70 divennero miliardari rifacendo in chiave disco successi brasiliani. Il loro capolavoro sono i sette minuti di "Disco Samba", canzone nota nel nostro Paese come “Il trenino”: (Risate) il diabolico brano che ogni Capodanno ci fa regredire allo stadio infantile e ci spinge a danzare forsennatamente in fila indiana. "Disco Samba" è un medley di mega hit brasiliane in cui il repertorio di Jorge viene letteralmente saccheggiato. Pe pee, pee pe, pee pe, Pe pee, pee pe, pee pe Zazuera, Zazuera, (Portoghese) Fio maravilha, noi vogliamo solo te - Ay, ay, Caramba... Ay, ay, Caramba! (Portoghese) Vivo in un paese tropicale - benedetto da Dio e bello per natura - Queste sono le prime cinque canzoni brutalizzate in "Disco Samba". Alla sesta, probabilmente, non avete mai prestato attenzione perché è alla fine del medley; e a quel punto, a Capodanno, siamo tutti troppo ubriachi per prestare attenzione a qualcosa. In realtà è quella che conoscono tutti. (Musica) O ariá raiô Obá obá obá (Portoghese): Ma come niente, esci dalla mia testa che voglio dimenticare. Perché il samba è entusiasmante, e quello che voglio è ballare la samba. Avete presente quando si dice un inizio col botto? Ecco, "Mas que nada" è la prima canzone scritta da Jorge Ben a ventun anni. La pubblica nel ‘63 in "Samba Esquema Novo", primo di nove album con cui rivoluziona prima la samba e poi l'intera musica popolare brasiliana, codificando un sound che la critica definì "Samba Rock, Samba Soul, Samba Funky". Lasciate perdere, fidatevi: stiamo parlando di musica di un altro pianeta. La chitarra acustica più groovy della storia, una voce unica per timbro e duttilità, musicisti pazzeschi, tutto al servizio di canzoni meravigliose. È un crescendo che raggiunge l'apice nel 1972, con la pubblicazione di "Ben": l'album dov'è contenuta la prima canzone sul calcio scritta da Jorge. Una canzone ispirata a un episodio legato alla sua squadra del cuore, il Flamengo: il leggendario club carioca in cui aveva militato da ragazzino prima che un infortunio gli stroncasse la carriera sul nascere. Siamo allo Stadio Maracanà di Rio de Janeiro, è il 15 gennaio 1972: Flamengo-Benfica. Metà del secondo tempo, il risultato è bloccato sullo 0 a 0 quando i tifosi iniziano a invocare a gran voce un nome: Fio. João Batista de Sales, detto Fio, è un centrocampista dalla tecnica bizzarra e una dentatura incredibilmente sporgente. Due caratteristiche che lo hanno reso un beniamino della Torcida. Come spesso accade, Fio sta scaldando la panchina perché non lo fanno giocare quasi mai. Ma quel giorno, i tifosi non vogliono sentire ragioni: continuano a invocare il suo nome. (Musica) 44.000 voci, più una: quella di Jorge Ben, che il destino volle fosse testimone di quello che accadde quando alla fine Zagalo, esasperato, fece entrare Fio in campo. (Portoghese) E ancora una volta inizia a giocare, ispirato Pieno d’amore, con emozione, con un’esplosione e… GOL! Scuotendo la Torcida al 33° minuto del secondo tempo Dopo aver fatto una giocata celestiale e GOL! Finta e dribbla due difensori, la tocca e dribbla il portiere Ma non è entrato in porta con la palla per non umiliare e GOL! Fu un gol di classe, con cui ha mostrato la sua malizia e la sua razza. È stato un gol angelico, un vero gol da antologia Che la curva riconoscente così cantò: Fio maravilha, noi vogliamo solo te! Fio maravilha, faccene ancora uno! In "Fio maravilha", Jorge riesce a elevare la cronaca di un'azione a racconto epico. Un'azione che è la sintesi del miglior calcio brasiliano fatto di fantasia, improvvisazione e rispetto dell'avversario. Per il testo si ispira alla grande tradizione dei commentatori calcistici brasiliani, e costruisce la musica come un crescendo che raggiunge l'apice, nel ritornello che conosciamo tutti, solo alla fine. Il risultato ha la forza del poema epico: una forza tale da rendere leggenda un calciatore, un'azione che altrimenti sarebbero destinate all'oblio. Nell'album che contiene "Fio maravilha" Jorge omaggia un altro dei suoi eroi: San Giorgio da Cappadocia. Niente di strano se partiamo dal presupposto che in Brasile i calciatori sono oggetto della stessa venerazione dei santi. Jorge ha un'altra passione bizzarra: l'alchimia. Passione che lo porta, nel 1974, a pubblicare "A tabla de Esmeralda". Album in cui parla di: filosofi ermetici; santi; alchimisti; divinità aliene e agricoltura celeste. So già che non mi crederete mai: ma il disco è un capolavoro assoluto. Per farvi capire che non sono pazzo, nella classifica di Rolling Stone Brasile degli album brasiliani più belli di tutti i tempi, "A tabla de Esmeralda", si è piazzato al sesto posto. Nel ‘75, Jorge pubblica un altro capolavoro: "Solta o Pavao", l'album che contiene la seconda football song di Ben. Questa volta, il protagonista della canzone non è un calciatore in particolare, ma un ruolo: (Musica) quello dello "zagueiro". (Portoghese): Pelle d’oca, difensore È un buon difensore, è l'angelo custode della difesa. Ma per essere un buon difensore, non può essere troppo sentimentale. Deve essere sottile ed elegante, avere sangue freddo, credere in sé stesso ed essere leale. Il difensore deve essere un furfante, In caso di pericolo con la palla sul campo Pensare rapido e concreto, oppure torni a giocare nella foresta, perché è in gioco il campionato! Difensore - "Zagueiro" non è la semplice celebrazione di un ruolo poco considerato, ma è un vademecum per chi aspira a diventare una leggenda del calcio ma non ha la vocazione del goleador. Io ho sempre pensato che Ben l'abbia scritta per i bambini, per insegnare ai piccoli calciatori i valori di un grande difensore: la lealtà, il sacrificio e il senso di responsabilità. E la creazione di un modello virtuoso per ispirare i campioni di domani. Nel 1976 Jorge pubblica "Africa Brasil": ennesimo capolavoro che riesce a fissare, nei solchi di un vinile, l'essenza dell’afro-brasilianità. Perché Jorge è stato uno dei primissimi a portare elementi africani nella musica brasiliana e a parlare di certi argomenti. Ma con "Africa Brasil" si spinge molto oltre, e scrive tre canzoni su altrettante figure leggendarie della comunità afro brasiliana. La prima è "Zumbi": il liberatore di schiavi, l'ultimo leader dei Quilombo de Palmares, una sorta di Spartaco brasiliano. La seconda è "Xica Da Silva": la leggendaria schiava che riuscì a diventare una regina sposando un mercante di diamanti. La terza è "Umbabarauma". (Musica) Umbabarauma, uomo gol. Gioca a calcio, giocatore! Salta, salta, scendi, sali, salta, scendi, corri corri, calcia, apri uno spazio, tira e ringrazia! Guarda come la città si è completamente svuotata, in questo bellissimo pomeriggio, solo per vederti giocare! Umbabarauma uomo gol Questa è la storia di Umbabarauma, un attaccante guerriero africano, un attaccante deciso. Umbabarauma! I calciofili tra di voi stanno rovistando nei cassetti più reconditi della loro memoria per trovare chi sia 'sto diavolo di Umbabarauma. Lasciate perdere. Non esiste nessun calciatore che risponda a questo nome. Umbabarauma rappresenta tutti i calciatori neri e la passione dei brasiliani per il gioco del calcio. Perché Umbabarauma è l'attaccante supremo e al tempo stesso un guerriero africano. Umbabarauma è africano, brasiliano; e grazie alla forza della musica di Ben, Umbabarauma entra a far parte dell'immaginario collettivo di tutti i brasiliani: è l'apoteosi di Jorge Ben come autore. Ha generato una figura mitologica con una canzone. (Musica) È l'apoteosi del figlio di un'immigrata etiope, cresciuto in uno dei quartieri più miserevoli di Rio de Janeiro. Che da bambino aveva un sogno: diventare un calciatore. Sogno infranto da un infortunio proprio quando era riuscito a entrare nella sua squadra del cuore. È l'apoteosi di un bambino che appende le scarpe al chiodo, abbraccia completamente la musica e inizia a lavorare duramente, per anni, fino a diventare una leggenda della musica. Oggetto della stessa venerazione di quei calciatori che tanto ammirava. Perché con quell’infortunio, il calcio brasiliano, forse ha perso una futura stella; ma ha ottenuto in cambio il suo più grande poeta cantore: Jorge Duilio Lima Menezes, in arte Jorge Ben. (Musica) (Applausi) Grazie. Buon pomeriggio. Oggi vi voglio parlare di un sogno: il sogno della cura dei sani. Naturalmente, quando dico cura non intendo terapia, anzi è proprio il contrario. Ma lo intendo nel senso di Battiato: io mi prendo cura di, ho cura di te, mi interessa qualcosa. "I care", diremmo in inglese. Ma in effetti, se ci pensiamo, quando parliamo di questo argomento l'organo istituzionale che si occupa dell'argomento si chiama "Ministero della Salute". E non si chiama "Ministero delle Malattie". Ma malgrado ciò anche noi, quando pensiamo alla nostra salute ci immaginiamo subito la farmacia, l'ospedale, la sala chirurgica, l'ambulatorio. E pensiamo alle malattie. E pensiamo che le malattie siano tutte diverse: le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie neurodegenerative. Siamo nella situazione in cui era Tolomeo quando ha pensato che la Terra fosse al centro dell'Universo, e che tutto girasse attorno alla Terra. Poi è venuto Copernico, e ha convinto tutti che non era così, ma che era il Sole al centro. E quindi ha cambiato, ha fatto quella che chiamiamo una "Rivoluzione Copernicana". Allora, oggi ci troviamo nella medicina con l'esigenza, col desiderio, di fare una rivoluzione copernicana. Al posto della malattia, vogliamo mettere al centro della medicina la persona, l'uomo. Ma quando pensiamo all'uomo, abbiamo una tradizione tale che pensiamo immediatamente all'uomo sofferente, all'uomo malato. Come questo incappucciato della processione del Giovedì Santo che si svolge a Lanciano, in Abruzzo. E noi ci immaginiamo che da questo modello dell'uomo malato possiamo ricavare delle informazioni utili per tutta una serie di altre persone che, come vediamo, sembrano tutte uguali, per cui il modello del malato va bene. In realtà, se cogliamo gli incappucciati in un momento in cui non hanno il cappuccio, ci rendiamo conto che sono l'uno diverso dall'altro, e che quindi questo modello non va bene. Voglio quindi utilizzare qui una frase famosa, di Don Milani, che diceva "L'obbedienza non è più una virtù". Io voglio dire: in medicina, l'uguaglianza non è più una virtù. Non siamo tutti diabetici, non siamo tutti ipertesi, vogliamo vedere le cose in un modo diverso. Certo, se fossimo come questi ombrelloni di Rimini, tutti uguali, sarebbe una cosa molto più semplice: ma in realtà, la nostra situazione è più vicina a quello che voi vedete adesso, in questa immagine. Ma davanti a questa confusione, davanti a questa complessità della situazione degli uomini, che cosa possiamo fare? Una quindicina di anni fa, con il mio gruppo di ricerca, che operava in Molise, abbiamo pensato di cambiare un po' la prospettiva. E di fare uno studio che dal nome stesso, dal titolo stesso del progetto, "Moli-sani", sottolinea e indica chiaramente che siamo interessati di più alla salute che alla malattia. E siamo interessati di più a capire cosa c'è prima, cosa c'è all'origine del benessere dell'uomo. Abbiamo sorteggiato, come diceva Brett stamattina, abbiamo sorteggiato 30 Paesi, in Molise, e siamo andati a chiedere al Sindaco la lista dei residenti. E in ogni paese abbiamo preso un numero di persone, abbiamo sorteggiato un numero di persone proporzionale al numero degli abitanti; e alla fine abbiamo preso 25.000 persone. Era una cifra veramente che all'inizio mi ha impressionato. E abbiamo pensato: adesso vediamo com'è, questa popolazione. E però subito ci siamo resi conto che non valeva la pena di sapere quanti tumori c'erano, quante malattie cardiovascolari. Abbiamo pensato di andare un pochino più alle radici. E ci siamo immaginati che le malattie che a noi sembrano così diverse, in realtà, se andiamo a scavare sotto, vediamo che sono come degli alberi, che hanno delle radici o comuni o comunque che si intersecano molto. Allora il nostro interesse si è spostato dalle foglie e dai rami sulle radici. Vi faccio qualche esempio di che cosa abbiamo trovato in questa indagine. Una delle radici che è alla base di quegli alberi che abbiamo visto è l'infiammazione. Noi sappiamo - l'infiammazione, ci immaginiamo una febbre altissima, un dolore alle ginocchia che non ci fa camminare, le artriti, le artrosi e tutto quello che vi potete immaginare. Ma questo è già qualcosa che è successo. Noi non vogliamo fare una medicina di "Guardie e Ladri". [In Guardie e Ladri], prima aspettiamo che i ladri facciano un'operazione; e poi le guardie li inseguono. E noi facciamo uguale: aspettiamo prima che si sviluppi una malattia, prima che si sviluppi e si manifesti un'infiammazione; e poi gli andiamo dietro, cerchiamo di curarla. Non è così. Vogliamo vedere piuttosto qualche cosa che rassomiglia meglio a questa immagine. Non ci interessa la parte dell'iceberg che si vede: sì, lo vedono tutti, questo lo può vedere la medicina tradizionale. Noi vogliamo andare più sotto, vogliamo andare a studiare, a capire cosa c'è nella parte nascosta dell'iceberg. E questo, vi assicuro, è un'impresa molto affascinante. Qualche esempio: questa infiammazione - che non è appunto il dolore, la febbre - può essere misurata in un modo che abbiamo elaborato nei nostri laboratori e che chiamiamo infiammazione subclinica. Tutti noi, qui, abbiamo un'infiammazione subclinica; ma nessuno di noi lo sa, neanche io. Ma se andiamo a misurare, in una popolazione come i molisani, questi parametri, ci accorgiamo che c'è una diversità. Nessuno se ne rende conto, però abbiamo potuto vedere che man mano che aumenta questa infiammazione subclinica, aumenta nientemeno che il rischio di morire. Quindi noi camminiamo tranquilli, portando dentro di noi un'infiammazione subclininca che determina, favorisce quello che sarà il nostro rischio di morire. È una cosa veramente affascinante. Allora, uno subito dice: dammi il farmaco, voglio ridurre questa infiammazione. Eh no: il farmaco viene dopo. Fa parte di quella medicina che noi non vogliamo fare. Che cosa possiamo fare per ridurre, nella nostra vita di persone sane, questa infiammazione? Allora abbiamo potuto studiare, e capire, che mangiare in modo Mediterraneo - dalle nostre parti è abbastanza frequente - aderire alla dieta mediterranea riduce questa infiammazione, di cui nessuno si accorge; ma neanche noi, mangiando la dieta mediterranea - frutta, verdura, olio d'oliva, un pochino di pesce e così via - nessuno si accorge che, mangiando, si riduce l'infiammazione. Sono tutte cose che vanno sotto l'iceberg: ma determinano in maniera importante quello che è adesso la nostra salute e quello che potrà essere, un domani, il rischio di ammalarci o addirittura di morire. Allora abbiamo voluto verificare: se la dieta mediterranea riduce questa infiammazione subclinica, cosa fa poi nella realtà? E come vedete, riduce la mortalità per malattie cardiovascolari, ma anche la mortalità totale per tutte le cause. Quindi, è una cosa interessante che se uno segue questo tipo di alimentazione riduce qualche cosa che non vediamo, ma riduce anche qualche cosa che si può sperimentare che è la mortalità per le malattie più diffuse che abbiamo oggi, che sono le malattie cardiovascolari. Però, evidentemente, non è soltanto la dieta mediterranea: noi sappiamo tutti che è bene non fumare, che è bene camminare, fare attività fisica, che è bene controllare il peso. Se mettiamo insieme tutte queste buone abitudini, e poi andiamo a misurare, nei dieci anni di osservazione che stiamo seguendo, che stiamo facendo su questa popolazione di molisani, vediamo che i moli-sani che non seguono questi stili di vita hanno una curva di mortalità, che è quella rossa in alto, che è molto più alta, molto più pericolosa di chi, invece, vivendo nello stesso ambiente - ovviamente calcolando tutte le variabili: la variazione, qui, sono solo gli stili di vita - ha un rischio, una curva di mortalità che è molto più bassa. Quindi non c'è bisogno di andare in ospedale, non c'è bisogno di pensare alle farmacie, non c'è bisogno di pensare ai farmaci. Noi possiamo controllare la nostra salute, e anche prevedere e prevenire delle cose che temiamo in maniera che è molto più vicina all'essere sani che all'essere malati. Allora, dopo aver visto queste cose eravamo molto contenti e molto soddisfatti. Poi siamo andati a guardare un pochino più da vicino, e ci siamo resi conto che la dieta mediterranea non è uguale per tutti. Non fa bene a tutti indistintamente. Per esempio, chi ha studiato di più ha più vantaggio dalla dieta mediterranea. Voi direte: ma perché? Non lo sappiamo ancora bene, però sappiamo, perché l'abbiamo studiato, che chi ha un grado di istruzione superiore legge meglio le etichette, è più critico, e segue meno le notizie false che i giornali e la televisione ci propinano sulla salute ogni giorno. Ogni giorno ci sono anche persone che hanno dei canali televisivi che dicono una serie di sciocchezze. Ma quanto uno più è colto, più ha sviluppato un sistema critico per resistere a questo tipo di malainformazione. E l'altra cosa, ci siamo accorti che non solo il medico, ma l'Agenzia delle Entrate gioca un ruolo importante nella nostra salute. La gran parte dei molisani hanno risposto alla domanda sul reddito familiare - guardandoci bene se potevamo essere degli agenti delle tasse camuffati da un camice - e quindi abbiamo potuto studiare, e valutare, che il reddito è più importante del colesterolo. Noi tutti vogliamo misurarci il colesterolo; ma il reddito familiare, il reddito personale, è estremamente importante. Perché? Vi faccio un semplice esempio. La dieta mediterranea è caratterizzata da tante cose: l'olio extravergine di oliva. Allora, noi nei questionari chiedevamo: lei consuma l'olio extravergine? Sì sì: allora, un punto a favore. E lei consuma l'olio extra vergine di oliva? Sì si: un punto a favore. Poi, seconda domanda: quanto costa mediamente, una bottiglia di olio che lei compra? Quanto costa una bottiglia, mediamente? Quattro euro. Allora è vero che tutte e due seguono la dieta mediterranea, è vero che tutte e due condiscono l'insalata con l'olio extravergine di oliva. Ma capite che la differenza è enorme. Quindi, anche all'interno della dieta mediterranea l'uguaglianza non è più una virtù. E non basta più dire che la dieta mediterranea fa bene: bisogna definirne la qualità all'origine e capire tutte queste cose per poter avere un'idea di come va, e come può andare, la nostra salute o il rischio di ammalarci. E l'ultima cosa che abbiamo visto, e che ci sta molto interessando - siamo in una società che invecchia, quindi stiamo diventando tutti più vecchi. E quindi la vecchiaia, l'invecchiamento, è certamente un problema che ci interessa molto. Allora abbiamo scoperto, nei molisani, che non è tanto importante l'età che deriva dai nostri passaporti e dalla carta di identità che ognuno di noi ha. Ma l'età biologica, cioè l'età che deriva da una serie di parametri - che noi stiamo elaborando per cercare di definire meglio. Che cos'è questa età biologica? L'età biologica corrisponde meglio al rischio di ammalarsi e alla possibilità di [man]tenere bene la nostra salute. Basta quindi con una medicina che si accontenta di misurare la pressione, misurare il colesterolo, la glicemia, l'esame delle urine. Vogliamo una medicina che indaghi l'uomo, che indaghi la persona in tutte le sue caratteristiche. Nelle sue passioni, nelle sue letture, nei suoi viaggi, dove abita, come viaggia, qual è la sua situazione socio-economica. E così anche io, anche noi, come Diogene, andiamo in giro, in mezzo alla gente, a cercare l'uomo, a cercare la persona, a cercare l'individuo. In realtà, a me non interessa molto che sia più sano o meno malato. Mi interessa che sia più felice. E mi interessa che abbia trovato un senso alla propria vita e alla propria morte. La ricerca continua. Vi ringrazio. (Applausi) Trascrizione: Isabelle Andrieu A quest'ora del pomeriggio, vi chiedo di fare uno sforzo piccolo e cioè di provare, ognuno di voi, ad associare nella vostra mente un'immagine alla parola museo, in particolare se dico un museo di storia naturale, un museo scientifico. Probabilmente, alla maggior parte di voi verrà in mente un'immagine noiosa come questa, cioè un luogo un po' polveroso, silenzioso, un'atmosfera un po' rarefatta, una moltitudine di oggetti disposti in teche di vetro, disposti ortogonalmente e in effetti è così. Questa è l'eredità che ci arriva del museo, dal museo illuminista. Come dirà Karl Popper, l'ingenuità anche delle idee illuministe, l'illuminismo si inventa il museo e eredita delle collezioni, le "wunderkammer", le collezioni private che dal Medioevo fino al '600 i ricchi signori avevano collezionato e le fa diventare pubbliche e inventa il museo. Ma questo museo, per tanto tempo, funziona su un paradigma: non toccare. E "non toccare" funziona per un sacco di tempo. Io faccio parte di una generazione, come molti di voi, che è cresciuta con una cantilena: guardare e non taccare è una cosa da imparare. È una virtù sociale. È la coltivazione di un aspetto comportamentale, di una virtù: non toccare. E dovremmo arrivare fino ai primi anni del '900 prima che qualcosa cambi, però, ad un certo punto, accade un evento che cambia il punto di vista. Nel 1851 a Londra c'è questo evento pazzesco, il primo Expo della storia, e si chiama la Grande Esposizione Universale. Già la parola universale nel 1851 ci fa pensare che è un progetto molto ambizioso. E infatti nasce con l'idea di celebrare la potenza coloniale britannica, no? È un evento incredibile. Giusto per capirci, in sei mesi lo visitano sei milioni di persone, praticamente un terzo della popolazione della Britannia di allora. Ci sono 13.000 espositori da 45 paesi diversi. In realtà, lì c'è il germe di quello che un secolo e mezzo dopo avremmo cominciato a chiamare globalizzazione, no? Per la prima volta, si vedono cose che non si erano mai viste. All'interno c'è di tutto. Eccellenze artigianali da tutto il mondo, tessuti, ceramiche, trofei di animali esotici, ma si va dall'esposizione del Koh-i-Noor, che è il diamante più grande conosciuto all'epoca fino all'esposizione di strumenti scientifici, sperimentazioni scientifiche, strumenti di misurazione. Ma la cosa più affascinante è questa, cioè che vengono esposte le macchine. Macchine a vapore, processi industriali... Si è parlato poco fa del telaio. La presentazione del primo telaio Jacquard. È la rivoluzione industriale su un palcoscenico. È la vertigine della modernità. C'è questa grande promessa di un futuro migliore, la modernità finalmente emancipa l'uomo dalla natura. È il dominio definitivo, abbiamo dominato tutto ciò e tutti vivremo meglio. Ma la cosa più affascinante, quella che mi interessa mettere in rilievo, è che si scopre, in questo evento, la potenza spettacolare e straordinaria della scienza e della tecnologia. Questo evento sarà visitato, appunto, abbiamo detto da sei milioni di persone. I biglietti all'inizio costeranno più di £350, dopo tre mesi si abbassa ad un prezzo di £3, di modo che lo possano vedere tutti. Lo vedono tutti, dalla famiglia reale fino alla working class. E tutti rimangono profondamente sbalorditi a vedere questa esposizione di scienza e di tecnica. Questo evento va talmente bene dal punto di vista di questa scoperta e di questa spettacolarità di scienza e tecnica e va talmente bene da un punto di vista economico, forse l'unico Expo della storia che guadagna, al cambio di oggi hanno guadagnato che a Londra si decide di aprire tre musei: il Victoria and Albert Museum, ça va sans dire, il principe Alberto ha voluto l'evento, il Natural History Museum e il Science Museum di Londra, e proprio il Science Museum di Londra è uno di quelli che ci interessa di più capire come funziona. Dovrà passare ancora tanto tempo, ma nel 1934 il Science Museum di Londra fa una cosa, apre una Children's Gallery, cioè una galleria per bambini, dove per la prima volta i bambini possono toccare. Ci sono esperimenti di fisica che sono fatti con degli exhibit, i cosiddetti "hands-on", cioè da toccare, e comincia a cambiare, comincia ad innescarsi il mutamento. È l'inizio di un modello esperienziale di museo: è partecipativo, è interattivo, richiede una fruizione diretta. Poi questo signore sbaraglierà le carte. Questo signore si chiama Frank Oppenheimer, è americano, è un fisico delle particelle, è un professore all’Università del Colorado ed è il fratello di un Oppenheimer più famoso, Robert Oppenheimer, cioè quello che per capirci con Enrico Fermi lavorerà al progetto Manhattan, gli scopritori della bomba atomica, per capirci. Ad un certo punto lui sta a Londra perché ha vinto un premio e fa degli studi lì e rimane profondamente colpito dall'esperienza del Science Museum e dei musei scientifici europei. Torna a San Francisco, torna negli Stati Uniti, e apre l'Exploratorium, e qui cambia tutto. L'Exploratorium è un posto veramente straordinario, esiste ancora. Se non ci siete mai stati cercate di andarci perché è un posto veramente incredibile, e ribalta tutto, perché oggettivamente non è un museo. E come si definisce? Si definisce un "Public Learning Laboratory". È un posto dove la scienza viene sperimentata solo ed esclusivamente attraverso esperimenti interattivi. I bambini devono partecipare. Se volessimo invertire, per parafrasare il ritornello, potremmo adesso dire che guardare e non toccare non serve ad imparare. Perché è il contrario, se vuoi imparare devi necessariamente toccare. È l'incarnazione dell'idea di "Edutainment", cioè si veicola il contenuto, in questo caso un contenuto scientifico, le leggi della fisica, attraverso quello che si chiama la "Gamification", attraverso un meccanismo di gioco. La cosa interessante all'Exploratorium è che si pone un obiettivo che è anche nel nome, Exploratorium. Vuole costruire esploratori attivi, e cioè nei valori dell'Exploratorium si legge questa cosa: non vogliamo che i giovani vengano qui a trovare risposte, ma vorremmo che venissero qui ad imparare a fare nuove domande. E questo è un altro cambiamento fondamentale. Poi, anche se questa foto sembra più vecchia, è una foto degli anni '80. Nel 1986, il Science Museum apre la prima Lauchpad Gallery, che è una galleria totalmente interattiva, anche qui dedicata a dimostrazioni scientifiche. E qui c'è questo episodio divertente che racconta il direttore del museo di allora, di questo ragazzino di otto anni che per la prima volta, uno dei primi ad entrare in questa sala, che aperte le porte ha sgranato gli occhi e ha detto: "Wow, it's toy heaven". Cioè è il paradiso dei giocattoli. Questa è stato l'inizio infatti di questa nuova trasformazione del museo, cioè è iniziata la nuova era: "Please, touch". E qui cambia tutto. Il museo comincia ad adottare linguaggi completamente diversi: i linguaggi di scenografia, spettacolo, performance, interazione. Ma quella che mi interessa è farvi capire il paradigma culturale come cambia, no? Cioè, se il museo precedente ereditava una tradizione che poteva avere, come dire, due punti fondamentali, no? Il curatore e il fruitore che andava a contemplare. Cambia totalmente il paradigma, cioè l'idea è la realtà diventa più complessa, le competenze della scienza e della fisica si ampliano, ed è evidente che se tu non ti senti parte di questo universo, se non lo sperimenti su di te, tu rimani esterno. Quindi cambia la modalità in cui va raccontata la scienza. E da lì in poi il museo cambia completamente. Cambia completamente compreso dal "Non toccare" fino a questo disgraziato, sulla destra, che ci sale sopra, cioè è quello che a noi costringe a fare strutture che reggano tre volte quello che dovrebbero fare, perché dobbiamo prevedere che l'uso del tocco, a questo punto, non è più così facilmente misurabile e prevedibile. Nascono idee che diventano meccanismi installativi. Questo sempre al Science Museum, per scendere dalle scale, si possono fare gli scivoli che è un esperimento scientifico, perché si prova l'attrito dei materiali. Il museo del CERN di Ginevra, in cui si entra in un paesaggio che è fatto di microparticelle. Questa è una mostra che abbiamo fatto a Roma qualche anno fa sul DNA, per cui per raccontare i cromosomi abbiamo costruito il bosco dei cromosomi interattivi, cioè, si diceva prima, una scala non visibile la dobbiamo rendere visibile, dobbiamo far capire come funziona quel sistema, e quindi lo esasperiamo, diventa un'installazione, diventa un oggetto in cui muoversi all'interno. E poi ci sono casi come questo: questo è affascinantissimo. Questo è... Chiamiamolo un "museo della cacca". In realtà il bambino arriva, gli viene messo un bel cappellino da cacca, non so come questo influirà sull'autostima del bambino... (Risate) Viene fatto entrare in un WC, scaricato e fa tutto il percorso all'interno delle fogne. (Risate) È a Tokio, esiste, è un'experience: e non si chiama, come l'ho banalizzato io, "Museo della Cacca", ma si chiama "Toilet!? Human Waste and Earth's Future", cioè, in effetti è l'Edutainment al massimo livello: cerco di far capire ai piccoli la complessità di un sistema strutturale urbano, come è quello delle fognature, e cerco di dare una consapevolezza ambientale. Quindi è Edutainment a livelli altissimi, in effetti. È cambiato veramente tutto, quindi il museo diventa anche soggetto che deve entrare nel mondo del marketing, deve cominciare a promuoversi, deve comunicare a diventare competitivo. Non è più solo quella cosa là, è un'altra cosa. Ed è molto chiaro da questa frase. Questa frase non la dice uno a caso, questa frase la dice l'ex responsabile della parte digitale del MOMA di New York, cioè uno dei musei più visitati al mondo. E lui dice, noi non siamo in competizione con gli altri musei, noi siamo in competizione con Netflix e con Candy Crush. Il nostro tema non è più competere con meccanismi di tipo culturale, la cultura è diventata un add-on di un'esperienza che compete con altre esperienze di entertainment. E qui subentro io, cioè io faccio questo lavoro qui. Io faccio, con altri nel mondo, questo lavoro qui, cioè il tentativo di fare questo passaggio, di trovare questa chiave di progettazione di questa nuova entità che chiamiamo museo, perché se no non ci capiamo, ma non è più museo, è un'altra cosa. Non ha un nome, ma è un'altra cosa. E quello che per me oggi diventa difficile è che, rispetto al museo precedente che poteva funzionare per almeno due o anche tre generazioni, io ho questa situazione qua. Io sono quella di sinistra. Tra l'altro da piccolo avevo un maglione schifoso come quello lì. Cioè faccio parte, come tanti qui dentro, di quella generazione lì, cioè quella che di fatto è cresciuta dove il medium con cui aveva la conoscenza era il libro: poi si è ampliato ad altre cose, ma di base c'era il libro. E siamo diventati "information seekers", cioè cercatori di informazione. Noi dovevamo, per ampliare la nostra conoscenza, andare a cercare informazione. Infatti, la foto... Quella foto potrebbe essere strappata dall'album di famiglia di ognuno di noi. Quando ho dovuto cercare una foto, invece, per raccontare la generazione per cui io progetto, ho trovato solo una foto da comunicazione che raccontasse quella roba lì. Però quella è la generazione per cui adesso bisogna progettare, cioè una generazione multi-tasking, digital natives, che ha un problema inverso, non deve cercare l'informazione, ma ha il problema di quello che oggi si chiama l'"information overload". È una generazione che ha bisogno di un lavoro di aiuto per gestire tutte quelle informazioni. Per capirci, c'è uno studio dell'università della California del 2008... Quindi del 2008, sono passati dieci anni, e la situazione sarà ancora più importante oggi, che ha stimato che più o meno siamo soggetti a 34 gigabyte di dati al giorno, solo guardando giornali, televisioni, le pubblicità per strada, il telefonino e queste cose qui. Per capirci, vuol dire circa 100.000 parole al giorno. Per capirci, Guerra e Pace, che è uno dei romanzi che ha più parole della storia della letteratura, ne ha circa 544.000. Quindi è veramente complicato. La soglia di attenzione pare che si sia abbassata ad otto secondi, quindi è davvero complesso capire come progettare ora. E quindi quello che io racconto sempre ai miei studenti è che alla fine noi siamo progettisti di filtri. Quello che dobbiamo veramente imparare è a costruire dei filtri intelligenti. Non il filtro contenutistico, quello lo fa il curatore. Non è il nostro compito, ma noi dobbiamo imparare a prendere tutta l'informazione che ci viene data e cominciare a capire come distillarla in tanti piccoli pezzettini da otto secondi di attenzione, perché nell'insieme costruiscano una maglia interessante. Oggi, con qualunque smartphone, possiamo accedere alle fonti di conoscenza su tantissimi aspetti della scienza, quindi il museo non può più competere con quella cosa lì. Il museo deve affascinare, deve coinvolgerci, deve farci capire il quadro di insieme di un racconto che diventa sempre più complesso e poi deve mandare successivamente all'approfondimento, perché non posso più staccarti da Netflix o da Candy Crush se penso di farti la lezione al museo. E la cosa interessante sapete qual è? Che né io né nessun altro che fa questo lavoro in questo momento al mondo è intitolato per farlo. Cioè nessuno di noi ha studiato per fare questa cosa qui. Abbiamo imparato da soli. Io faccio l'architetto, il mio socio ha studiato musicologia, quello con cui lavoravo precedentemente faceva musica elettronica ed era un graphic designer. Cioè, siamo tutta gente che è arrivata da esperienze totalmente diverse e ha imparato a fare questa cosa. Lavoriamo in team che sono composti da designer, informatici, artisti, scenografi, tecnici dello spettacolo, informatici, divulgatori scientifici, story teller, ingegneri. Siamo il vero esempio della multidisciplinarietà, ma non perché vogliamo riempirci la bocca con una parola moderna, perché nessuno sa fare questa roba qua, veramente. Tutti stiamo imparando a costruirla attraverso tante competenze. La cosa forse positiva è che tutti insegniamo in università, cioè stiamo tutti insegnando a qualche generazione più giovane a farlo questo lavoro invece, a costruire un sistema, un metodo. E ogni tanto ci capitano delle cose molto difficili. Questo è un esempio di una cosa che abbiamo fatto recentemente. Forse avete sentito parlare di questo museo M9 che ha aperto a Venezia, anzi, più precisamente a Mestre, circa l'anno scorso. È un museo molto grande che fa una scommessa molto particolare, una scommessa sperimentale straordinaria, come quella che stiamo facendo tutti i giorni, sperimentiamo. E cioè un museo del '900 che non contiene un solo oggetto fisico. È basato unicamente su esperienze immersive e interattive, e racconta il '900 attraverso questo modello di racconto seguendo la logica anglosassone del racconto storico che è quella della "Public history", cioè invece che raccontare la storia dal punto di vista dei potenti, la racconta attraverso il meccanismo dell'immedesimazione, provi a metterti nei panni di qualcuno che era lì. A noi, tra le varie cose che abbiamo progettato, ci è stato chiesto di raccontare la fabbrica. Quello che è stato nella memoria di molti di noi un mondo del lavoro molto importante, dovevamo raccontarlo a dei ragazzi molto giovani. Non sapendo da che parte cominciare, ad un certo punto abbiamo tentato un azzardo, una sperimentazione: proviamo a fare così, pensiamo che cos'hanno in comune la catena di montaggio e il videogioco. Entrambi hanno una cosa in comune, lo stress ambientale, il meccanismo di un punteggio, le penalità in caso di errore, e quindi proviamo a lavorare su quello. Ricostruiamo un meccanismo che attraverso la gamification, quello che si chiama il "Serious game", cioè un gioco che non dovrebbe divertire ma è un gioco serio, ricostruiamo un meccanismo sulla fabbrica. E questa è l'installazione finale, ci siamo anche inventati questa cosa: che nonostante tutto sia digitale ed elettronico, l'interfaccia è meccanica, perché volevamo che qualcosa del '900 rimanesse comunque. Ci siamo riferiti all’Ansaldo degli anni '50 e abbiamo ricostruito una sorta di video game che molto fedelmente ricostruisce tutti i pezzi di lavoro di una catena di montaggio. Ce lo chiediamo tutte le volte che finiamo un lavoro se abbiamo fatto la cosa giusta o se abbiamo fatto la cosa sbagliata. È un dramma perché non lo sai mai, perché c'è una sperimentazione, non c'è una strada che puoi seguire. [Mediatori Evanescenti] E questo mi ha fatto sempre sentire molto vicino a questa definizione che un filosofo che io apprezzo particolarmente, vivente, di origine slovena che si chiama Slavoj Žižek. Qualche anno fa, ha coniato questo termine, "Mediatori evanescenti", per definire chi, come noi, sta tra un prima e un dopo ed è un mediatore, perché fa una mediazione. Noi stiamo facendo una mediazione fra ciò che c'era prima, stiamo cercando di immaginare ciò che può venire dopo e siamo evanescenti perché dureremo pochissimo, perché, come ci è stato detto poco fa, nei prossimi anni faremo passi da gigante rispetto a quello che è stato fatto fino ad esso. Io continuo a dire, 50 anni fa, un figlio, un nonno e un padre facevano praticamente la stessa vita, se n'è parlato poco fa. Io vedo ragazzi che ogni 15 anni cambiano totalmente punto di vista. E Žižek diceva, per farvi capire che cosa intendeva per mediatore evanescente, faceva l'esempio di Charlie Chaplin quando nel cinema è entrato il sonoro, e Charlie Chaplin ha puntato un po' i piedi, ha avuto un atteggiamento un po' conservatore, perché cercava di capire l'impatto traumatico che avrebbe avuto la voce all'interno di quella forma espressiva, perché era un intruso estraneo e capiva che la sua poetica non avrebbe tratto alcun giovamento da quella cosa in più. E in questo io sento di dover fare, e quelli che fanno il lavoro come me credo che dovrebbero avere questo atteggiamento, cioè capire questo ruolo di mediazione e capire dove dobbiamo cedere di più e dove di meno, perché alla fin fine ci è delegato il racconto della scienza, della conoscenza, e quindi c'è un ruolo importante che dobbiamo rivestire, di cui dobbiamo essere consapevoli. Sappiamo da dove veniamo, abbiamo una porta davanti, che è quella successiva ed è molto difficile capire qual è il passo vero che possiamo fare. Ce lo domandiamo ad ogni progetto. Ad ogni progetto cerchiamo di essere coerenti, di essere attenti, di studiare con attenzione gli argomenti e di trovare i modi giusti per raccontarli. Non sappiamo se questa è la strada giusta. Domani mattina, con il prossimo progetto, proveremo a ripensarci nuovamente. Grazie. (Applausi) Mi occupo di geopolitica. Non vi annoierò con trattati su che cos'è la geopolitica. Fortunatamente, o sfortunatamente, per noi, va molto di moda oggi: tutti se ne occupano, tutti ne parlano. Ma resta una disciplina quasi esoterica. Serve stabilire, prima che ci addentriamo nelle mie chiacchiere di oggi, che la geopolitica è lo studio dei conflitti in uno spazio geografico. Detto in maniera ancora più semplice, la geopolitica non è lo studio delle relazioni internazionali in quanto tali. Ma serve a riconoscere le costrizioni che poi obbligano gli attori internazionali a muoversi in una certa maniera. È una disciplina antipatica, come potete immaginare, per eccellenza perché si concentra sugli obblighi. E oggi, con questa impostazione vi parlerò di globalizzazione. Proveremo a capire che cos'è la globalizzazione, altro tema gigantesco che va più o meno di moda. C'è chi l'ama: non moltissimi; chi la odia: molti di più. Proveremo a capire che cos'è, in realtà, qual è il suo sostrato strategico, per poi intuire a che punto è, quanto può durare, e soprattutto se si tratta o meno di un fenomeno inedito. Sul piano geopolitico, questa che vedete alle mie spalle - quindi sono coerente con quanto vi ho appena detto: la geopolitica dev'essere sul territorio, sullo spazio. Tutto ciò di cui discutiamo dev'essere cartografabile. Queste sono carte della rivista per cui lavoro, la rivista "Limes", di geopolitica. Su questa carta in particolare, che vedete, con dizione altisonante, cioè "Impero Americano". L'impero, in geopolitica, non ha un'accezione positiva o negativa: esiste in quanto tale. E spesso anche contro la volontà di chi ne è parte: probabilmente, gli americani non volevano costruire un impero. Eppure ce l'hanno, l'hanno fatto, e come sempre, in questi casi, se lo tengono e moriranno da impero. Chissà quando: gli auguriamo il più tardi possibile, per loro. Ma quella che vediamo, che ci interessa di più su questa carta, è la globalizzazione. Cioè, la globalizzazione è tutta qui. Se chiedessimo - in Italia va molto di moda - a persone che non si occupano di questioni strategiche di intervenire su una questione strategica come la globalizzazione - anzitutto gli economisti, che in Italia vanno particolarmente di moda - vi racconteranno che la globalizzazione è quella situazione, e quella condizione, in cui gli scambi commerciali avvengono in un unico mercato globale. Forse, se volessimo condire questo assunto con una disposizione di tipo ideologico, aggiungeremmo anche che lo fanno perché mediamente si vogliono bene, o comunque esiste una predisposizione tutta umana al commercio. Il problema è che manca il principio di causalità, in un'affermazione come questa. Come nasce la globalizzazione? Perché esiste? Quanto dura? Quella che vedete raffigurata su questa carta è la divisione in flotte, da parte della marina statunitense, del planisfero. Cioè come il Pentagono, per essere molto semplici, guarda al planisfero, e come lo divide in base alle competenze delle proprie flotte. Perché, ed entriamo nel vivo della questione, la globalizzazione che viviamo non è nient'altro che il controllo dei mari e degli oceani da parte degli Stati Uniti d'America. Proprio nient'altro! Nel suo telaio, la globalizzazione è tutta qui. Perché questo? Perché oggi, quindi nel 2019, non 100 anni fa, il 90 percento delle merci che si muovono sulla Terra viaggiano via mare. Ed è evidente che chi controlla i mari su cui viaggiano il 90 percento delle merci, quindi praticamente tutte, può creare un unico mercato globale. Gli americani lo hanno fatto alla fine della guerra fredda, quando sono rimasti, per implosione - o suicidio, fate voi - dell'Unione Sovietica l'unica superpotenza della Terra si sono ritrovati a controllare tutti i mari e hanno pensato bene di creare un unico mercato globale. Facciamo un passo indietro. Altro pregiudizio che riguarda la globalizzazione, se studiata in senso non strategico, non geopolitico, è che questo sia un fenomeno inedito. Noi siamo esseri umani: i social network di fatto attestano questo, crediamo di vivere vite straordinarie. Altrimenti, perché fotografare il piatto di pasta che ci mangiamo, o raccontare di chi ci siamo innamorati, come se fosse qualcosa di eccezionale? Allo stesso tempo, siamo convinti che anche la globalizzazione sia qualcosa di necessariamente inedito: non può essere altrimenti, chi l'ha mai vista? In realtà, ce ne sono state almeno un paio precedenti all'attuale globalizzazione. Una in senso tecnico, che era la prima, la "Pax Romana", la globalizzazione originaria per eccellenza. All'epoca bastava il Mediterraneo, che era di gran lunga il mare più importante del pianeta; bastava controllare quello per creare una globalizzazione. Cioè, quando i Romani sconfissero, alla fine della Terza Guerra Punica, i Cartaginesi, e controllarono l'intero Mar Mediterraneo, crearono una globalizzazione a tutti gli effetti, in senso tecnico. Cioè divennero dominatori delle rotte marittime su cui viaggiano le merci, e attraverso quelle crearono un unico mercato, che gestivano. Dopo i romani ci sono stati i britannici. La prima globalizzazione in senso strettamente geografico è quella britannica: la "Pax Britannica", per dirla in latino. Non a caso le globalizzazioni si chiamano con la dizione latina: "Pax Romana", "Pax Britannica", "Pax Americana". Ad indicare una continuazione, quindi l'esatto contrario di qualcosa di inedito, che invece noi crediamo tale. All'epoca i britannici, controllando tutti i mari e oceani, con la loro eccezionale Marina crearono la prima globalizzazione della Storia. Siamo nella seconda metà dell'800, in quella che si chiama "Era Vittoriana", per la Gran Bretagna. Queste linee blu che vedete sulla mappa della globalizzazione attuale non sono altro che le rotte marittime principali del pianeta, perché le merci si muovono sul planisfero non a casaccio, ovviamente. C'è una necessità di riduzione dei costi: si deve navigare meno per spendere meno e arrivare prima, ci sono rotte marittime obbligate, tracciate che si seguono, che sono quelle che vedete in blu. E sono queste rotte marittime che controlla la superpotenza, tutte quante. In un mondo che, anche su questo siamo umani, ci sembra in pieno caos, ci sembra - non si capisce bene perché, peraltro - ma ci sembra molto pericoloso. Due, tre generazioni fa i nostri nonni, i nostri bisnonni avrebbero firmato - e qualcuno che è vivo firmerebbe ancora - per vivere questa condizione, anche se noi sembra molto spaventosa. E invece è molto placida, specialmente alle nostre latitudini. Ma se c'è qualcosa che proprio non cambia - perché abbiamo l'impressione, anche qui, che il mondo che viviamo è in netto cambiamento - è il controllo di tutti i mari, e di tutti gli oceani da parte degli americani. Questo è proprio inscalfibile, ormai da diversi decenni, perché controllano quelle rotte marittime blu. In particolare, se vedete ci sono dei cerchiolini in quelli che sono gli stretti, gli istmi del pianeta, perché ovviamente una potenza che controlla tutti i mari e tutti gli oceani, cosa vuol dire tecnicamente? Nessuno può controllare, umanamente, mari e oceani, chilometro quadrato per chilometro quadrato: è impossibile. Vuol dire controllare quei passaggi cogenti, ineludibili che sono gli stretti, gli istmi del pianeta, cioè dove le navi devono necessariamente passare: le strettoie. Suez, Gibilterra, Bab-el-Mandeb, Malacca, Panama. Ne possiamo citare moltissimi: Hormuz... Tutti quegli stretti dove bisogna passare per forza. E in linea di potenza, gli Stati Uniti possono interdire il passaggio a qualsiasi Marina, che sia commerciale o militare, del pianeta: qualsiasi, nessuna esclusa. Lo strapotere marittimo americano è inattaccabile ancora oggi, perché gli Stati Uniti, come nel caso di ogni globalizzazione della Storia, come è successo ai romani e i britannici, sono una talassocrazia. Cioè sono una potenza principalmente marittima. Gli americani guardano il mondo dal mare. Non solo perché - in modo molto violento, come tutte le grandi potenze - si sono fatti isola sterminando o sconfiggendo le popolazioni vicine. Oggi vivono di fatto su un'isola, che è il Nord America, attaccabili soltanto dagli oceani e quindi la loro percezione è sempre marittima; ma giudicano anche gli altri dalla capacità o meno di stare in mare. Perché è così fondamentale, in qualsiasi dominio assoluto che poi conduce alla globalizzazione, avere uno strapotere marittimo? Perché parliamo del vantaggio strategico per eccellenza. Anzitutto perché le infrastrutture marittime, come potete capire per semplice inferenza, esistono in quanto tali: non devono essere costruite, non costano niente. Il mare già c'è: bisogna saperlo navigare. E non è semplicissimo: ci si muore di paura, mediamente, specialmente all'inizio; ma esiste già l'infrastruttura. Sul piano strettamente militare, controllare i mari vuol dire poter soffocare qualsiasi nemico che si affaccia sui mari. Impedire a questo di uscire di casa. Di dover volgere le spalle al mare per terrore. Il terrore del mare è un tema che riguarda tutte le grandi civiltà e tutte le grandi potenze, non sono nella loro fase embrionale, ma che spesso ne determina il destino. I britannici, come dicevamo, hanno creato la globalizzazione immediatamente precedente a questa, che finisce intorno alla Prima Guerra Mondiale. Sono diventati potenza marittima, quando non lo erano mai stati. lo diventano, di fatto, nel sedicesimo secolo, a fronte di sforzi disumani, perché il passaggio da potenza terranea a potenza marittima è qualcosa di estremamente disumano, quasi crudele. All'epoca, i britannici - anzi meglio: gli inglesi, che hanno creato la loro capacità marittima, si lanciarono sui flutti per terrore che qualcuno li venisse ad attaccare, ancora una volta, dal continente europeo. Gli attacchi sull'Inghilterra provenienti dal continente europeo sono stati una costante della storia inglese, al punto da stravolgerne la grammatica; l'invasione normanna dell'Inghilterra stravolge la grammatica inglese. Addirittura, impone agli inglesi, in alcuni casi, di porre l'aggettivo dopo il sostantivo: "Segretario generale" si dice "Secretary General", in inglese, perché dal mare arrivarono i Normanni che imposero una dizione francese alla grammatica inglese. Quando la grammatica si stravolge, la crudeltà è massima. Quindi, chi controlla le rotte marittime può non solo creare un mercato globale, come hanno fatto gli americani, ma dominare il pianeta perché ha in sé, fra le sue mani, lo strumento più capace - e anche più malvagio - di cui dispone, ancora oggi, quando si discute con amenità di sciocchezze come piazze finanziarie, oppure telematiche ecc. ecc. Le questioni che determinano l'esistenza del pianeta sono queste: sono essenzialmente concrete, e viaggiano sull'acqua. Quello che vediamo qui è un tentativo di contro-globalizzazione, l'attuale tentativo di contro-globalizzazione. E quindi, entriamo nel tema: quanto durerà la globalizzazione che viviamo? A che punto è? Piccola premessa: la globalizzazione non c'entra niente con il libero commercio. Non solo perché il libero commercio non esiste, e non è mai esistito: è pura ideologia, tutti i paesi del pianeta, da sempre, applicano dazi su qualcosa o contro qualcuno. Tutti, nessuno escluso. Chi li applica meno è proprio il perno del sistema, cioè gli Stati Uniti in questo caso, così come i romani o i britannici prima di loro, perché per creare dipendenza sugli altri questi paesi importano massicciamente, perché importando massicciamente rendono gli altri dipendenti da sé; e poi, fisicamente, consegnano la propria moneta nelle mani di questi. A qualcuno non va bene, inevitabilmente: questo qualcuno, nel tempo presente, è la Cina. Che non è una potenza marittima, tantomeno una talassocrazia, che sta cercando di sfidare gli Stati Uniti promuovendo una contro-globalizzazione che chiama "Via della Seta". Siccome la Cina tutte queste cose le sa, dal momento che la Cina esporta una buona fetta del suo PIL e lo fa per il 90 percento delle merci su rotte controllate dagli americani, capite che la Cina sta sotto schiaffo degli americani. Abbiamo l'impressione che la Cina sia quasi all'offensiva nei confronti degli Stati Uniti, specialmente in Italia, dove non brilliamo esattamente per strategia. Ma su questo il mare è inesorabile: ci da una cartina che ci consente di capire quali sono i rapporti di forza. Tradotto: non sono i cinesi ad insidiare gli americani nel Golfo del Messico, ma sono gli americani che impediscono ai cinesi di arrivare a Taiwan. Questa è la distanza fra le due potenze: la Cina pensa, attraverso questi corridoi delle "Vie della Seta", di sfidare la globalizzazione Statunitense, con una dimensione, quella principale che vedete in alto, che è soprattutto terrestre. La Cina intende costruire infrastrutture che vadano dalla sua costa alla Germania, sulla terra, in paesi non esattamente al primato per quanto riguarda lo sviluppo economico e civile, nell'Asia centrale, perché non potendo controllare i mari prova ad andare via terra. I rapporti di forza sono questi. Poi c'è una dimensione anche marittima, nelle "Vie della Seta" cinesi, che è una dimensione utilitaristica: non di sfida aperta allo strapotere marittimo americano, che oggi come dicevo è inscalfibile, ci serve a determinare quanto durerà ancora la globalizzazione, con cui mi avvio alla conclusione. La Cina, anche quando pensa a una dimensione marittima della propria contro-globalizzazione, lo fa pensando di costruire porti nell'Oceano Indiano che poi conducano fino all'Europa, in particolare nel Mediterraneo, dove ha già acquistato il porto del Pireo ad Atene e vorrebbe mettere le mani - ma ci sta pensando seriamente - a Trieste, in Italia. Perché non potendo andare per mare in quanto tale, pensa di appoggiarsi. Come quando si sta sulla spiaggia, la sabbia scotta e si mettono in piedi, ogni volta, nell'ombra di un ombrellone. La Cina prova a farlo costruendo porti che le consentano di appoggiarsi, non potendo andare nel mare aperto per non incontrare la rappresaglia americana. Che comunque arriverà, probabilmente, anche soltanto su questo. Quindi, a che punto è la globalizzazione? La globalizzazione non si sta estinguendo perché Trump impone dazi agli altri. La globalizzazione non è il libero commercio: è il controllo delle rotte marittime da parte di una sola potenza, e finirà quando gli americani non avranno più la capacità, o la forza, di controllare tutti i mari e tutti gli oceani nella maniera in cui vi ho spiegato. Quando cioè, visto che abbiamo introdotto la Cina - che resta un paese ancora terrestre, sebbene si stia espandendo in maniera eccezionale per quanto riguarda i mezzi navali - quando la Cina sarà in grado di interdire agli americani almeno il controllo di un mare rivierasco. Quando saranno i cinesi a "balcanizzare", come si dice, una parte della globalizzazione. In quel momento, la globalizzazione per come la conosciamo finirà, non sarà più tale: potrà essere una globalizzazione a tre quarti o a metà, oppure, semplicemente, gli Stati Uniti imploderanno, e lasceranno che il planisfero torni alla fase precedente alla globalizzazione che è quella di una divisione dei mari e dei compiti, quindi tra "paces" diverse per quanto riguarda l'ambito marittimo. Ma ciò che ci serve ricordare è che quando ci occupiamo di globalizzazione, invece di distrarci con elementi ideologici riguardanti il libero commercio o questioni affini, conviene sempre dare uno sguardo a quello che capita sui mari, perché i mari ci dicono a che punto siamo sulla globalizzazione e il dominio del pianeta. Grazie. (Applausi) Il mio lavoro è nato per caso, in una giornata qualunque. Oggi è strano pensare a quante possibilità si nascondano all'interno delle abitudini. La mia giornata qualunque, ma che ha per sempre cambiato il corso della mia vita, è avvenuta cinque anni fa. Mi sono svegliata e, come tutte le mattine, ho preparato il caffè. Devo ammettere di essere una persona tendenzialmente pigra. E seppur questa caratteristica non mi abbia particolarmente aiutato nella vita, probabilmente ha dato una certa profondità alla mia osservazione, data appunto dalla lentezza. Per cui, cinque anni fa ho preparato il mio caffè, e per sbaglio, l'ho rovesciato sul tavolo della mia cucina. Ma sempre seguendo questo principio di lentezza o di pigrizia, non ho asciugato subito questa macchia e mi sono presa un momento per osservarla. E mi è sembrata una macchia molto interessante, anzi direi piuttosto bella. Quello che mi piace incredibilmente, di questa macchia, è che sia il perfetto risultato di un gesto, come un disegno o una scrittura. E se ci pensiamo, ogni macchia è il risultato di un movimento diverso del nostro polso. Un po' come la scrittura giapponese. Per cui, quel giorno, ero presa nell'osservazione della mia macchia, e ho incominciato a pensare: Ma se oltre al movimento, che è già insito, per natura, nella macchia, ci mettessi un'intenzione? Se dalla tazzina di caffè, che ne so, potesse uscire un ritratto, una storia o un paesaggio? Se addirittura, in tutto quello che guardo, ci fosse una realtà diversa, se solo si avesse la lentezza e lo sguardo giusto per osservarla? Così quel giorno ho incominciato a disegnare all'interno della macchia con quello che avevo attorno a me. Un pennello, o semplicemente cucchiaini, stuzzicadenti, quello che mi proponeva la mia cucina. E quel giorno sono letteralmente entrata all'interno della tazzina, come se fosse una realtà parallela, realtà nella quale tuttora mi trovo, e che ha cambiato il corso della mia vita. Il mio punto di vista sul mondo è diventato il mio lavoro. Dalla prima macchia di cinque anni fa ne sono nate tantissime altre, e all'interno di queste macchie sono successe tantissime cose. Sono sorte delle città immaginarie: addirittura delle persone si sono innamorate, sono nate delle grandissime metropoli - sì, c'è stato un vascello. E devo dire di aver veramente vissuto delle storie incredibili, all'interno di queste tazzine di caffè. Guardare le cose da vicino, spesso vicinissimo, è stato illuminante. È stata la cosa più bella che mi abbia portato a fare il mio lavoro. Così, il mio occhio si è concentrato sulle forme, sui colori. Sono diventata affamata di vedere e di capire il perché di certe texture che trovavo in natura, ma che poi si ripresentavano sempre uguali. E si ripresentavano, anche, all'interno del mio corpo. Come ad esempio la venatura delle foglie. Tutto era fonte di ispirazione, appunto guardata con un occhio nuovo. Ed era un occhio nuovo, soprattutto, verso la semplicità, verso l'abitudine, verso quello che trovavo in casa, come le verdure. E mi affascinava la loro forma e il loro colore, come il rosso andava a cadere nel verde e viceversa. E anche le loro intricatissime costruzioni interne, che sembravano proprio quasi umane. Di una cosa ero perfettamente certa: tutto mi sembrava unito dal filo rosso dell'armonia e del significato. Così, il mio lavoro è diventato un dialogo. Mettevo una parte di me all'interno di una foglia, ad esempio, ma andandone a ricalcare le naturali venature, andandone a studiare lo spessore, la forma, il colore, la resistenza. Non vedendolo più come un semplice mezzo a mio servizio, ma come una forma di vita a sé, piena di cose da dire, piena di storie da raccontare. E di cose da dire ce ne sarebbero veramente tantissime. Spesso scendo nel mio quartiere, o vado in campagna a fare una passeggiata alla ricerca di piccoli elementi naturali, o foglie, con in testa un'idea di disegno o di intaglio. Poi torno a casa, svolto tutto il mio bottino sul tavolo della cucina, sempre lo stesso, e dispongo tutti gli elementi. E mi rendo conto che è tutto perfetto così, non serve nessun tipo di mio intervento. E in quei momenti magici, di epifania, sento che c'è una forma di riposo, nella bellezza, e di tendenza al bene. La parola riposo è una delle mie parole preferite. Provate a chiudere gli occhi e pensare che cos'è per voi il riposo. Riposo che non è dovuto - non è sonno, è una cosa diversa. Almeno a me, la parola riposo dava più un senso di benessere, di pace. E per me la bellezza che scopro nella natura è proprio questo: riposo. Penso che la bellezza sia una necessità umana, necessità appunto di riposare gli occhi, il cuore, e di credere che ci siano possibilità. Per bellezza non intendo quella finta, che tende ad allontanare le persone, che spesso vediamo sui social, soprattutto su Instagram io lo vedo spessissimo, perché tende a mettere su un piedistallo qualcuno, e tutti gli altri in basso. Ma intendo una bellezza "pesante", ricca di significato, che trovo sempre nelle forme naturali e in tutto quello che è la spontaneità. Un tipo di bellezza che accomuna, che avvicina. Non a cui tendere con fatica, ma che abbiamo proprio all'interno di noi stessi. A tal proposito, vorrei leggervi una poesia di Wislawa Szymborska, una poetessa polacca che io amo particolarmente, e che tratta proprio questo tema della bellezza quotidiana vista nelle sue forme più semplici ma più profonde. Cercherò di leggervela nel migliore dei modi, ma magari rileggetela anche a casa. Si intitola "Un appunto". La vita è il solo modo per coprirsi di foglie, prendere fiato sulla sabbia, sollevarsi sulle ali. Essere un cane, o accarezzarlo sul suo pelo caldo. Distinguere il dolore da tutto ciò che dolore non è. Stare dentro gli eventi, dileguarsi nelle vedute, cercare il più piccolo errore. Un'occasione eccezionale per ricordare, per un attimo, di che si è parlato a luce spenta. E almeno per una volta, inciampare in una pietra, bagnarsi in qualche pioggia, perdere le chiavi tra l'erba, e seguire con gli occhi una scintilla nel vento. E persistere nel non sapere qualcosa d'importante. Grazie. (Applausi) Vi parlo di una cosa molto semplice, che ci riguarda tutti, che come usiamo le parole. È un po' la mia fissazione nel senso che io passo la vita a parlare di parole e a cercare di usarle bene. E prima di tutto, ho provato queste cose su di me. La prima cosa che vi voglio dire è questa. Non ci riflettiamo mai abbastanza, ma il linguaggio è la cosa che ci rende umani. Noi siamo gli unici animali che hanno il potere della parola. Pensate agli animali che avete in casa, un gatto, un cane. Sapete bene che il gatto non dice solo: "Miao", il cane non dice solo: "Bau"; ma il gatto dice un sacco di "miao" diversi, il cane un sacco di "bau" diversi, eppure, nessun animale, per quanto intelligente, riesce usare uno strumento sofisticato come il linguaggio umano. Il Professor Chomsky, in un intervista molto buffa, rilasciata a Ali G, che è il rapper inventato da Sacha Baron Cohen, risponde così alla domanda che gli fa il rapper che è: "Professore, ma lei che è 80 anni che si occupa di lingua, non si è stancato sempre di parlare di lingua o del linguaggio?" E lui risponde così: "No, in realtà no, perché la lingua è la caratteristica nucleare che ci rende esseri umani. Noi non possiamo fare a meno delle parole, eppure, siccome la lingua madre ce l'abbiamo da sempre, praticamente gratis da quando nasciamo, non ci pensiamo mai abbastanza. Eppure, ogni parola che noi scegliamo ha un sacco di usi, serve a un sacco di cose. La prima cosa che noi facciamo con la lingua è questa: descriviamo la realtà che ci circonda. Pensate bene, noi parliamo della realtà e decodifichiamo la realtà, mettendole dei cartellini, e ci riusciamo a intendere, perché siamo d'accordo su questi cartellini. Potrei citare un famoso sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo, che forse conoscete, è quello della cadrega, carega per chi è veneto; come funziona lì: che due persone mettono alla prova un'altra per capire se fanno parte della stessa "tribù", perché non c'è accordo sul significato della parola "cadrega". Infatti, Aldo prende una mela, e dice: "Buona questa cadrega" e gli altri capiscono che lui è un estraneo. Quindi, a noi, serve la lingua per descrivere ciò che ci circonda. Vi faccio notare un'altra cosa. Siccome la realtà cambia di continuo, è in evoluzione perenne, allora, anche la lingua cambia di continuo. Non è detto che questo ci piaccia, ma su questo torniamo fra un attimo. La lingua ci serve per comunicare, ovviamente, fra di noi, e come vi dicevo prima, oltre che comunicare e basta, la lingua definisce la mia tribù. Quindi, io identifico le persone che appartengono alla mia stessa tribù. Noi pensiamo di essere andati avanti rispetto al concetto tribale, ma così non è, siamo ancora estremamente tribali come esseri umani, e allo stesso tempo identifico le persone che non fanno parte della mia tribù. Quindi mi permette di individuare "gli altri". Pensate allo sketch che vi ho raccontato prima. La lingua serve per una terza cosa molto importante, che forse è quella che ci interessa di più. Ogni parola che usiamo è letteralmente un atto di identità. Cioè io dico agli altri chi sono, faccio una dichiarazione. Quand'è che ci si innamora veramente di una persona, ci si può invaghire dell'aspetto fisico, ma la cosa veramente che ci colpisce sono le cose che dice e in che modo dice quelle cose. Ovviamente, essendo il linguaggio la proprietà nucleare delle persone, noi ci innamoriamo di questo, cioè della parte più profonda della persona. Infatti, spesso ci si innamora che di brutti, perché non è così importante. L'importante alla fine è quello che dice. Poi a che altro serve la lingua. Ovviamente, se io racconto delle cose di me, quelle parole, le devo pensare bene, perché che cosa voglio che gli altri capiscano di me? Ve lo chiedete mai quando, per esempio, rilasciato un pezzettino di frase su Facebook, in pubblico, che cosa penseranno gli altri di me leggendo quella cosa che ho scritto. Poi magari, me ne pento e voglio cancellare, ma, come sapete tutti, esiste dio screenshot, e quindi anche cancellare è un po' un'utopia. Dice Searle: "Non è possibile pensare con chiarezza se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza." Cioè il nostro modo di comunicare spiega anche agli altri quanto è chiaro il nostro pensiero, quanto siamo in grado di concepire un pensiero lineare, perché se il pensiero è lineare, allora siamo anche in grado di veicolarlo in maniera lineare. Un po' quello che diceva Nanni Moretti, ve lo ricordate? Siamo sempre quel campo lì. Ovviamente, le lingue, tutte, hanno molte più parole di quelle strettamente necessarie. Facciamo un attimo di statistica. L'italiano ha dalle 300 mila al milione di parole. È difficile fare una stima precisa perché dipende da quali parti, per esempio, dei dialetti, consideriamo parte anche del lessico italiano. Una persona mediamente colta, diciamo alla fine degli studi superiori, conosce circa 35-40 mila parole, Ma non le usiamo tutte. Noi, nelle nostre attività quotidiane, ce la caviamo con circa due mila parole. Molte di più sono quelle che sentiamo, e quindi conosciamo perché, per esempio, i media le usano spesso. Non lo so: "penitenziario", "meteorologico", e via dicendo. Abbiamo un patrimonio sterminato di parole, e, secondo me, più o meno tutti intuiamo abbastanza chiaramente che le parole non sono tutte uguali. Una parola può essere un bacio, una parola può essere un proiettile. Allora, il modo più facile di identificare le parole è fare una lista di quelle brutte. Pensate che è quello che si fa spesso online. Io mi faccio una blacklist di parolacce. E quindi, se una persona usa quelle parolacce, io non pubblico il post. Quel post viene censurato. Ma è sempre così? Pensate una parola come "negro". Tutti quanti rabbrividiscono. Se la dice un bianco in senso offensivo nei confronti di un afroamericano, è chiaro che è una parola brutta. Ma avete notato che, per esempio, i rapper afroamericani le usano nei loro testi per autodefinirsi, perché è un modo di sottolineare black power. Quindi neanche una parola "brutta", come "negro", può essere stigmatizzata a priori, In realtà, dipende dal contesto in cui quella parola viene usata. Ma facciamo qualche esempio più vicino a noi. Potrebbe essere un ortaggio "finocchio", oppure un modo molto maleducato di riferirsi al omosessuale. Usiamo una frase: Entro in una mensa e dico, "Oh, oggi a pranzo ci sono i finocchi." Mi sto riferendo al piatto che probabilmente molti di voi amano. Finocchi fanno bene, drenanti. Entro nella stessa mensa, c'è un tavolo di attivisti LGBT, "Uh, oggi a pranzo ci sono i finocchi." Stessa frase. Ma cosa cambia? L'intento comunicativo. Che faccio? Flaggo a priori la parola "finocchio" perché è negativa? No, perché a questo punto dovrei censurare metà del mio lessico. Cagna. "Cagna", nel corso degli anni, da cane femmina, ha assunto un altro significato, che forse vi ricordate, perché è diventato famoso anche grazie alla serie televisiva, quello prima di "attrice scadente", e poi, appunto, usato in senso negativo nei confronti delle donne. Talmente questa parola ha assunto un significato negativo, che i padroni di cani femmine preferiscono fare delle circonlocuzioni. Non dicono: "Porto fuori la cagna." Sennò qualcuno potrebbe pensare alla moglie. No? Ma piuttosto dicono "la canetta", "la canina", "la cana". Ah!? Ci autocensuriamo, perché, sennò, uno potrebbe pensare male. Vi stupisco colla terza parola: "signora". Come "signora" negativo? Allora, se ne parlo coi ragazzi, i ragazzi mi dicono: "Sì, signora è negativo nel senso che magari una è giovane, sarebbe una signorina, allora, chiamata signora si offende." Ma è molto più sottile quello che vi faccio notare. A me, è successo diverse volte. Unica donna in stanza di uomini. Tutti i professionisti. L'uomo che entra nella sala chiama "dottori" i maschi e "signora" la donna. Al che, io di solito reagisco piuttosto male, quindi, per fino una parola che in realtà, voglio dire, è positiva come signora, se usata in un certo senso, potrebbe diventare, non dico offensiva, ma comunque, perlomeno, dare fastidio a qualcuno. Allora, capite che non basta la lista nera. Non basta la lista nera, non basta la censura. Ma ci vuole una cosa fondamentale che è la nostra intelligenza. Dobbiamo pensarci noi, anche perché le parole non sono solo parole. Pensate a un'altra cosa che fanno le parole. Le parole compiono azioni. Se io sono un professore, ho il potere di promuovere o bocciare uno studente. Se io sono un sindaco, ho il potere di sposare le persone. Se io sono un medico, ho il potere di dichiarare la nascita e la morte. Avete presente nei medical drama la persona non è morta finché una persona, un'altra persona nel ruolo giusto, non ha dichiarato il decesso. Cioè noi compiamo atti con le parole. Compiamo atti di continuo. Pensate all'atto supremo: giurare. Giurare una cosa serissima. Ma ha delle conseguenze pratiche se io spergiuro? In realtà, no. Ma fra le persone c'è una c'è una specie di patto, per cui, se io giuro, penso veramente a quella cosa lì. Non giuro con leggerezza, anche se in realtà sappiamo tutti che nessuno ci fulminerà. Questo è il potere della parola. Allora, in un mondo così sovraccarico di parole, perché è vero che è sovraccarico, siamo circondati continuamente da parole, io vi invito a fare una cosa: riprendiamoci il potere della parola giusta. Questa è una cosa che possiamo fare tutti. Perché non implica imparare cose strane. Implica a prendere in mano una competenza che abbiamo tutti, che è quella della parola, e usarla meglio. Vi do tre consigli in questo senso. La prima: coltivare il dubbio. Noi viviamo in un'era che, a causa della quantità di informazioni presenti, ci dà l'illusione della conoscenza. Ovviamente, conoscere non è googlare. Conoscere è qualcosa di molto più approfondito. Allora, noi, giorno dopo giorno, in qualsiasi settore della conoscenza, dobbiamo chiederci i limiti delle cose che sappiamo. Quanto poco so. Quanto poco so di tutta l'immensità di informazioni che mi circonda. E questo vale anche per la lingua. Ogni giorno, se conosco è normale che io ogni giorno possa incontrare parole che non conosco. Allora, davanti a quelle parole, io avrò un sensazione di fastidio perché io voglio certezze nella vita. Gli esseri umani vogliono certezze. I cambiamenti, le cose che non conosciamo, ci spaventano. Però, almeno in campo linguistico, è facile risolvere il problema: vado su un vocabolario. Ma oggi è ancora più facile: posso googlare. Ma alla fine la cosa è la stessa, cioè: incontro una parola che non conosco, vi faccio un esempio dal gennaio di quest'anno: "gelicidio". "Gelicidio" ha creato un sacco di scontento. Molti hanno pensato che fosse una parola nuova, un neologismo. È una parola del 1360, quindi ha 700 anni. E allora, come mai non la conoscevo? Perché ognuno di noi conosce solo una piccola parte di tutto il lessico che abbiamo a disposizione. Quindi, la prima cosa è il dubbio che è fecondo, perché l'unico modo di aumentare la conoscenza è sapere di non sapere. Nel momento in cui siamo convinti di sapere tutto quello che ci serve, la nostra capacità di imparare cose nuove si atrofizza. Prima cosa. Seconda. Possiamo riflettere il tempo di un respiro. In realtà, è semplicissimo. Perché? Perché ne abbiamo la facoltà. Abbiamo un po' l'illusione di doverci muovere sempre, di essere sempre di corsa, di non avere il tempo di pensare alle cose. Ma non è vero. Anche quando abbiamo voglia di fare un post su Facebook, per fare un esempio, possiamo sempre fermarci 10 secondi a pensare a quello che vogliamo veramente dire. Riprendiamoci il lusso di riflettere su quello che stiamo per immettere, indiciamo al mondo che ci circonda, quella microparticella d'informazione, pensiamoci un attimo di più. Non è difficile. E poi un terzo consiglio, altrettanto semplice. Quando non siamo competenti, e non sappiamo le cose, cose che succede molto spesso, possiamo sempre scegliere il silenzio. Noi viviamo nella società che è abituata a polarizzarsi su tutto. E invece, a volte, si può scegliere di non dire nulla. Anche perché, se io dico le cose sbagliate, occorre che ci ricordiamo che le cose che abbiamo digitato soprattutto rimangano. Ci rimangono attaccate, e contribuiranno alla creazione della nostra personalità online. Vogliamo veramente dire questa cosa che poi rimane lì, attaccata a noi, come una specie di cartaccia che abbiamo immesso nel mondo? Quindi, come vedete, le cose sono semplici: dubbio, riflessione, silenzio. Alla fine è buffo, perché in qualche modo sono tre richieste che non riguardano direttamente la lingua, ma delle quali la lingua è una conseguenza. Alla fine di tutto questo, vorrei farvi notare una cosa. Queste competenze non sono immediate. Occorre lavorarci tanto. È quello che io chiamo "bisogna essere contadini della lingua". Perché, che cosa fanno i contadini? Forse, voi l'avete presente: i contadini si impegnano giorno dopo giorno, non si stancano mai, sanno che dal momento in cui dissodano il campo al momento in cui cresce la piantina, passa molto tempo, passa un sacco di tempo, bisogna proprio che si impegnino tanto. Allora, l'ho riassunta così: la conseguenza di fatica, sudore, costanza, resilienza e anche fiducia in sé è questa piantina qui, che alla fine ha bucato anche l'asfalto. Non occorre per forza essere delle spugne, magari siamo più simili all'asfalto, ma la conoscenza è ancora più resiliente di noi, e se diamo una chance, potrebbe andare a finire così. Grazie. (Applausi) A cosa pensate, quando dico la parola design? Molto probabilmente pensate a oggetti finemente lavorati. O oggetti che potete tenere in mano, o che avete a casa. Queste sono icone classiche di un design che ha reso famoso il nostro Paese in tutto il mondo. Questo è un tipo di design che mi ha affascinato fin dall'inizio della mia carriera da designer, ma di cui non vi parlerò oggi. Vi parlerò, bensì, di un tipo di design che utilizzate quotidianamente e che evolve in maniera continua. Vi parlerò delle interfacce digitali. Ciò che combina, ciò che accomuna questi due tipi di mondi - il mondo degli atomi e del design fisico, industriale, con il mondo dei pixel, delle interfacce digitali è l'intento progettuale di risolvere i veri problemi delle persone, di migliorare la qualità della vita. E questo è un intento progettuale che mi ha portato a condurre quasi una ricerca personale, filosofica, sul ruolo del designer, sul ruolo dell'etica del design. Per rispondere, semplicemente, a una domanda: che responsabilità ha il designer? Il designer può avere una responsabilità di progettare una piacevolezza estetica di un oggetto o può bensì avere una responsabilità di non creare dolore fisico mentre progetta una seduta per la persona che la usa. Ma vi racconterò un aneddoto, a riguardo. Chi di voi sa da dove viene lo stereotipo che le donne al volante sono un pericolo? Ve lo racconto: all'inizio del Novecento, quando Ford lanciò una serie di prime automobili, la prima automobile che fu progettata fu progettata su forma e misura del corpo maschile. E dopo qualche anno, quando anche le donne finalmente andarono alla guida, purtroppo si vede un'impennata di una serie di incidenti. Ovviamente, penserete [che] il corpo e le misure del corpo femminile sono molto diverse rispetto a quelle del corpo maschile. E nonostante questo, la seduta del guidatore non era neanche regolabile. E quindi, non accessibile per tutti. Quindi, mi domando: qual è il tipo di responsabilità che un designer, al giorno d'oggi, un designer di interfacce digitali ha e come cambia il ruolo del designer dai prodotti fisici ai prodotti digitali? Internet e le piattaforme di social media, oggi, sono i nuovi punti d'incontro, di apprendimento. Sono paragonabili, appunto, a piazze, a ospedali, a città. E anche se questi sono mondi virtuali, devono essere accessibili per tutti. Questo è proprio quello di cui mi occupo come responsabile del digitale per l'accessibilità. Ovvero, il mio ruolo è quello di rendere prodotti come WhatsApp, Messenger, Instagram, Facebook, e in generale tutto il web, accessibili a tutti. "A tutti" vuol dire a prescindere dalle abilità visive, cognitive, uditive e motorie delle persone. Qui, ad esempio, eravamo una settimana fa a Los Angeles, dove abbiamo organizzato un workshop con il mio team, con un gruppo di non vedenti e ipovedenti. L'obiettivo era di essere tutti insieme e co-progettare soluzioni innovative per rendere i contenuti online fruibili per tutti. Le Nazioni Unite dicono che un miliardo di persone nel mondo, ovvero quasi il 20 per cento della popolazione mondiale, vive con almeno una disabilità o una diversa abilità. Ora una persona su sette, in questa stanza e nel mondo, vive con una diversa abilità. Ovvero, quante persone di voi si svegliano la mattina e indossano gli occhiali per vedere meglio? O quante persone chiedono ai propri figli o nipoti di ripetere quello che gli è stato detto perché la prima volta non è arrivato il messaggio in maniera chiara? Quindi, la World Health Organization dice che la disabilità è parte integrante della condizione umana. Ovvero, tutti noi pensiamo che la disabilità sia un qualcosa di permanente; ma in realtà la scienza ci insegna che è un qualcosa di dinamico. Ovvero può essere situazionale, o temporaneo. Banalmente, basti pensare, se ci si rompe un braccio, il braccio sarà ingessato e quindi dovrò utilizzare la mia mano sinistra; oppure durante una giornata assolata, il sole potrà influire la mia visione e, diciamo, impedire di vedere quello che veramente ho davanti ai miei occhi. Quindi, come progettista, mi sono sempre domandata quale tipo di responsabilità [ho] e soprattutto che, nel momento in cui ci avviciniamo al progettare esperienze digitali dobbiamo sempre più prendere in considerazione questi tipi di diversi punti di vista, di necessità che provengono da diverse parti del mondo, ma anche diverse necessità culturali. Progettare per l'accessibilità è un qualcosa che ha innovato, ha portato a innovazioni radicali in molti settori: dal settore automobilistico, aeronautico, educativo e in molti altri. E in particolare, un esempio negli anni Settanta che fece molto scalpore a suo tempo fu durante il movimento degli hippie in California. Un gruppo di studenti di Berkeley, che era sulla sedia a rotelle, propose un semplice cambiamento architettonico della città, ovvero di aggiungere un pezzo di cemento per creare uno scivolo e permettere, quindi, di attraversare la strada in maniera semplice e autonoma. Quindi qui vediamo che progettare per un gruppo ristretto di persone riesce a risolvere varie problematiche, come per esempio quando si cammina con un passeggino per la strada; o con un carrello della spesa o una persona in bicicletta o uno skateboard può trarre beneficio di questo abbattimento di barriere architettoniche e questo si chiama "The curb effect": appunto, quando si abbatte, si risolve un problema per un gruppo ristretto di persone si risolvono problemi per molte altre persone. Quanti di voi hanno utilizzato sottotitoli a video senza l'utilizzo dell'audio? Questo, immagino, sarà capitato a molti di voi perché magari si è in un ambiente molto rumoroso o perché magari non si vuole disturbare il proprio vicino in treno. O magari perché si vuole imparare una nuova lingua. E questa è un altro tipo di tecnologia che è stata sviluppata negli anni Settanta per un gruppo ristretto di persone colpite da sordità totale o parziale. E questo oggi è alla base di ogni piattaforma e sito web che offre contenuti video, come Youtube, Netflix, o lo stesso TED. E questo - con il mio team abbiamo preso questa tecnologia, che è diffusa oramai ovunque, per rendere accessibile tutti i contenuti sulle nostre piattaforme. Un altro esempio di un progetto che abbiamo realizzato si chiama Automatic Alt Text ovvero Testo Automatico Alternato. Cosa vuol dire? Come riuscire a trasformare i contenuti visivi per persone non vedenti o ipovedenti? Quindi, questa funzione sfrutta l'intelligenza artificiale per identificare gli oggetti in un'immagine e trasformare i contenuti di immagini in contenuti audio. In questo caso, questa immagine può essere letta come: "L'immagine può contenere: cielo, alberi e cuore." Questo non è il massimo della naturalezza linguistica, però è un primo passo verso quello che ci permetterà di rendere tutti questi contenuti online accessibili per tutti. Progettare per l'accessibilità è questo e tanto altro. Come scegliere e progettare pattern di colori e forme per persone daltoniche, o progettare software per ipovedenti, oppure rendere queste bacheche d'informazioni infinite con contenuti verbosi e cognitivamente affaticanti accessibili per persone affette da dislessia. Che tra l’altro sono, più o meno, il 15 percento della popolazione mondiale. Quindi, tornando alla mia domanda iniziale, che tipo di responsabilità ha il designer oggi, soprattutto pensando che in poche settimane, in pochi mesi, in pochi clic, in pochi istanti un designer di esperienze digitali può raggiungere milioni, se non miliardi di persone? Io credo che una delle responsabilità principali sia di abbattere le barriere architettoniche digitali: per permettere un accesso equo e democratico delle informazioni online; per un accesso alle visite mediche; o per garantire l'integrità durante le elezioni politiche in tutto il mondo; e per abbattere l'insorgere di bullismo online, di hate speech; e per aiutare, invece, l'insorgere di nuovi gruppi di pensiero o di manifestazioni come quella, per esempio, organizzata dalla sedicenne svedese per il cambiamento climatico. Quindi per concludere, "Good Design enables and bad design disables". Io credo che progettare per l'accessibilità sia una sfida etico creativa che dovrebbe essere alla base di qualsiasi processo creativo, dall'ideazione alla progettazione al lancio di un mercato. E questa è la sfida che lancio a tutti noi creativi, architetti, designer, persone che sono coinvolte a realizzare questi prodotti che sono nelle mani di milioni, di miliardi di persone. Grazie. (Applausi) Buon pomeriggio! Io sono un medico, mi occupo di nefrologia, di malattie dei reni - e magari vediamo insieme, più avanti, anche questo tema. Però volevo raccontarvi, e iniziare, dal perché ho voluto fare il medico. Perché per me era importante, sin da piccolo, riuscire a comprendere le varie sfaccettature della vita. Sì, la parte organica, le malattie; ma anche la parte psicologica, gli aspetti emozionali, le culture. Arrivo da una famiglia in cui i miei nonni avevano fatto la guerra, e mi hanno raccontato molto di questi aspetti. E quindi, riuscire a comprendere come sia possibile che l'uomo arrivasse a certe situazioni per me è stato sempre importante. Io la guerra non l'ho vissuta, quindi ho pensato che fosse utile fare delle esperienze nei paesi in via di sviluppo, nei paesi in guerra, per comprendere le culture, le religioni locali e come gli uomini interagiscano l'un l'altro. Perché la dinamica dei gruppi condiziona la società, ovviamente. In questa slide - non sono io quello nell’immagine, avrei troppi capelli, ma rappresenta il percorso che io percepisco necessario per comprendere l'indole umana. Un percorso difficile, cupo, ombroso, vero? Però mio nonno mi diceva sempre - il nonno che ha fatto la guerra- quando dovrai fare una scelta, scegli sempre la strada più difficile. Mai quella più facile. E per scegliere una strada difficile come questa scalinata ci vuole coraggio, ovviamente, ma ci vuole anche curiosità; determinazione, ma anche una certa dose di incoscienza. E quindi, per raggiungere quell'obiettivo, magari insieme adesso cerchiamo di capire alcuni passaggi. Qua siamo a Giacarta dove una manifestazione pacifica si trasforma, incomprensibilmente, in una rissa collettiva. I gruppi sono complessi, le dinamiche delle persone, all'interno dei gruppi, sono complesse e creano delle situazioni imprevedibili e spesso non replicabili. E soprattutto, le dinamiche e le azioni dei singoli membri all'interno del gruppo non corrispondono quasi mai alle azioni e alle dinamiche del gruppo. Ognuno di noi, da solo, si comporterebbe in maniera diversa rispetto a come si comporta in gruppo. E certe volte in maniera opposta, da come si comporta il gruppo. E questo crea una difficoltà enorme nell'[analisi scientifica], che necessità la replicabilità, e quindi non riusciamo a comprendere completamente quali siano le dinamiche dei gruppi. Ci sono stati alcuni esperimenti sociali: questo è un esperimento di Hash. Qual è la linea più lunga? La quattro, ovviamente. Bene, se io prendo questa immagine, la metto in una classe, e addestro tutti i partecipanti a dire che la linea più lunga è la seconda, e poi chiamo una persona ignara, vittima dell'esperimento, e comincio a chiedere a tutti quanti quale è la linea più lunga, e tutti, ovviamente, dicono: la due. Arrivato il suo turno, lui risponderà, nel 75% delle volte, la numero due, Quindi solo il 25 % di voi, avrebbero il coraggio di uscire dalle dinamiche di gruppo. Sto uscendo dal centro rosso... Uscire dalle dinamiche di gruppo - perché questo? Perché noi abbiamo bisogno di essere accettati dal gruppo, perché essere accettati dal gruppo vuol dire essere protetti. E abbiamo bisogno di protezione, di una zona di comfort. e quindi nel 75% delle volte scegliamo la strada più facile. Non quella più difficile, come invece diceva mio nonno. E questo cosa comporta? Comporta il fatto che non siamo più liberi di pensare, non riusciamo ad emanciparci. Tutti parliamo di emancipazione femminile, e delle persone, eccetera. "Emancipazione" vuol dire essere liberi dalle costrizioni di pensiero. Il 75% di noi non è emancipato. Questo è il problema. Quindi, cosa succede? Diventiamo vittime del potere, delle autorità, dei media. E diventiamo pedine! Quindi non più attori della nostra vita, e quindi frustrati. Perché chi fa una vita che non è la propria diventa frustrato, non è contento, è insoddisfatto della vita. E questo crea un enorme problema nella società, e quindi nei gruppi. E allora, facendo tutte queste mie sperimentazioni mentali e anche sociali ho cercato di pensare: qual è il luogo migliore per provare a vedere se ci sono delle strade per rendere noi stessi più gratificati da quello che facciamo. E l'ambiente lavorativo è il posto migliore: noi basiamo tutta la nostra vita, sostanzialmente, tra lavoro e famiglia. E se guardiamo le ore, siamo più al lavoro che in famiglia. Dunque, nelle mie analisi, ho cercato di capire quali fossero i pilastri, le dinamiche migliori per raggiungere uno stato di gratificazione nell'ambito lavorativo. E mi sono imbattuto in questo. Impronunciabile, vero? Csíkszentmihályi. È il nome di uno psicologo. È il nome di uno psicologo, ed è uno dei più importanti psicologi nell'ambito della felicità. È ungherese, naturalizzato americano. E ha teorizzato lo stato di "Flow", cioè il coinvolgimento emotivo massimale, la trance agonistica. Tutti voi in qualche maniera, nella vostra vita, siete stati immersi in qualche cosa tanto che niente vi poteva distrarre. Si o no? Avrete avuto, qualche volta, un esperienza di questo tipo, magari nei giochi. Quello è la trance agonistica, il momento a cui tutti noi dovremmo arrivare per essere imbattibili. Ma non solo: per far coincidere l'obiettivo personale con quello del gruppo. Perché noi raggiungiamo lo stato di "Flow" quando il nostro gruppo, grazie a noi, raggiunge la massima performance. Quindi dobbiamo fare in modo che il nostro obiettivo sia lo stesso del gruppo. E per fare questo, ci sono quattro pilastri. Fare questo vuol dire arrivare al flow, che in questo caso è rappresentato dal fiore di loto. Il fiore di loto lo conoscete? Lo avete mai visto? È un fiore splendido, bellissimo che nasce sugli stagni, sulle pozze putride, sull'acqua stagnante. È la rappresentazione ideale dell'essere umano che fa le cose più orrende al mondo, distrugge tutto quello che può trovare e poi crea le sinfonie di Beethoven, crea l'arte più incredibile; non solo, la tecnologia che ci permette di viaggiare nello spazio! Però, contemporaneamente, tutto questo nasce su una situazione tremenda, se ci pensate: guerre, interessi personali, violazioni dei diritti umani. Bene, il primo pilastro è il pilastro "Teal". Teal vuol dire colore verde acqua, la foglia del tè. Ed è stata teorizzata da Frédéric Laloux. È un concetto di organizzazione aziendale, in cui il meccanismo non è verticale ma orizzontale, dove non c'è un capo che comanda ma un insieme di gruppetti di persone che decidono autonomamente alcuni passaggi per rendere al massimo la produzione e la qualità di vita all'interno dell'azienda. Tanto che è paragonabile a un sistema quasi vivente, in cui i gruppetti sono le cellule. E il sistema aziendale "Teal" si muove non con un business plan e un obiettivo, ma si muove con la crescita di questi gruppi che poi portano all'obiettivo che magari è diverso da quello iniziale. Sembra una cosa utopica, vero? Pensate sia possibile? Michelin, Decathlon, Patagonia, Harley Davidson sono tutte organizzazioni "Teal". Le persone all'interno della vera organizzazione "Teal" addirittura scelgono il loro stipendio a seconda di quanto hanno prodotto nel mese [in cui devono essere pagati], tanto sono responsabilizzati, tanto è diffusa la responsabilizzazione del sistema. Ma per essere veramente "Teal", bisogna saper comunicare: secondo pilastro. Comunicare vuol dire, ovviamente, essere trasparenti, dirci tutto, comunicare gli obiettivi: ma non è solo questo. Esiste una teoria psicologica che è il "sistema dell’enneagramma", non so se lo avete mai sentito, che divide le persone in tre diverse tipologie: istintuali, emotivi e razionali. Le persone all'interno di questi gruppi, quando si parlano, nella stessa lingua ovviamente, non percepiscono esattamente le stesse sfumature. E spesso nascono delle incomprensioni. Se io sono un istintuale per me amare una persona vuol dire fare in modo di metterla vicino a me, se ho un problema, e di combattere insieme per risolvere il suo problema. Insieme a lei. Ok? Questo, per me, vuol dire amare. Per un razionale, amare vuol dire: "Ti stimo", ma ti stimo talmente tanto! Per un emotivo, invece, ha un aspetto più romantico, "del fiore". Non è che le persone vogliano dire qualcosa di diverso, in fondo è la stessa cosa; ma l’interpretazione è diversa. Bene, quindi se io conosco come, soprattutto nei concetti astratti, le tre personalità si parlano e si interpretano, allora a questo punto io sono in grado di riuscire a comunicare molto meglio dentro il sistema. E poi abbiamo gli altri due pilastri, anche loro con delle analogie fra di loro. Il primo è quello della leggerezza, e leggerezza non vuol dire superficialità. L'ha teorizzata Italo Calvino nelle "Lezioni Americane" di Harvard. Leggerezza vuol dire che - vi ricordate la scalinata iniziale? Quando io devo cominciare a fare quella scalinata, ombrosa, tenebrosa, difficile, lunga e faticosa non posso partire con uno zaino completamente pieno, altrimenti mi fermo al primo scalino. Leggerezza significa che, per qualsiasi percorso, noi dobbiamo salire con uno zaino vuoto per i primi scalini e poi, pian piano, abbiamo tutto il tempo di aggiungere ostacoli e complicazioni varie. Che normalmente arriveranno, ma più in alto siamo e più siamo vicini allo stato di Flow. E se siamo vicini allo stato di Flow, siamo imbattibili. Quando voi raggiungete lo stato di Flow, in qualsiasi situazione sia, nessuno vi può battere. Ricordatevelo, questo. "Gamification": l'avete sentita prima. È la metodologia migliore per imparare lo stato di Flow. Nella vostra esperienza personale voi avrete avuto tante possibilità, ma nel gioco - tanto è vero che si chiamava "trance agonistica", inizialmente - nel gioco, raggiungete più facilmente lo stato di Flow, quindi il gioco serve per fare team building, per conoscersi bene, per avere tutta una serie di interazioni più vicine l’uno con l’altro, nell’ambito lavorativo; ma serve perché voi impariate che cosa significa trance agonistica, coinvolgimento massivo. Nel gioco la raggiungete molto più facilmente. Io ho imparato la trance agonistica con la mia macchina. Questo è il quadrante della mia automobile, e mi sono accorto che, [da] anni, mi sfidava e io non capivo che stavo giocando. Questa linea orizzontale, la parte bianca, identifica il mio consumo; io accelero, e aumenta la parte bianca. Il rombo è la media: ogni volta che io accelero, non devo superare quel rombo altrimenti la macchina comincia a friggermi. Fa dei rumorini strani, beep-beep, eccetera eccetera. Ma il problema è che quella è una media! E quindi, meno io raggiungo quel rombo, come vuole la mia macchina, più quel rombo si sposta a sinistra e quindi mi rende il gioco sempre più difficile, ovviamente! Cioè ero arrivato ad un punto in cui tutti mi suonavano dietro perché non acceleravo più, perché non vincevo sulla macchina. Alla fine del gioco, però, io consumo 300/400 km in meno a pieno, solo giocando ogni volta con questo sistema. Ma perché vi sto raccontando tutta questa cosa? Perché tutta questa cosa che è stata teorizzata tutto sommato è stata messa in pratica in due aspetti: uno, la fondazione Auxilia. In dieci anni si è diffusa in tutto il mondo, e abbiamo fatto una serie di attività umanitarie, artistiche e culturali che adesso non vi sto a dire per mancanza di tempo. Qui vedete poi due articoli di giornale: il primo parla di una bambina soldato che noi abbiamo tolto, durante la guerra civile, dal carcere. Era una terrorista Tamil, non so se voi conoscete le tigri Tamil, che cosa sono eccetera, e l'abbiamo portata a Udine per farla curare e guarire per un braccio perso in battaglia. Il secondo è sempre durante la guerra civile, in Sri Lanka. Abbiamo liberato 180 bambini dal carcere minorile, bambini che avevano tre, quattro, cinque, sei anni. Quindi non si può dire che avessero commesso un reato. Queste attività sono avvenute grazie alla forza della negoziazione. Di Auxilia, ma imparata sul meccanismo dei quattro pilastri. Perché questo? Perché negoziare vuol dire "fare quello che voglio io alle vostre condizioni". E quindi è molto simile al concetto di Flow, in cui l'obiettivo personale coincide con l'obiettivo del gruppo. Diventiamo io e il negoziatore, la persona che deve negoziare con me, un tutt’uno. E facciamo in modo che l’obiettivo mio corrisponda al suo. Questa è la negoziazione. E questa è la rappresentazione dello stesso meccanismo inserito all'interno di un reparto ospedaliero, il mio. Io sono responsabile di questo piccolo reparto, all'ospedale di Cividale del Friuli, di nefrologia, delle malattie del rene e quindi ci ricolleghiamo al concetto di prima. Questo è il momento in cui prendo in mano la questione. E le prestazioni, con lo stesso personale e con lo stesso budget, il primo anno aumentano a 14.000 e poi arriviamo a 23.461. Si sono praticamente più che raddoppiate in due anni. Poi ci stabilizziamo su questo livello: ormai, probabilmente, più di così non riusciamo a fare! Però è un grosso risultato, sopratutto perché è un ambito pubblico, dove non c'è la vendita diretta. Cioè non c'è il meccanismo in cui io vendo, e quindi ho un feedback di questo tipo. È un ambiente pubblico. Quindi tutta l'attività è dovuta ed è permessa da quei quattro pilastri. (Applausi) Concludo, ho ancora 11 secondi! Concludo con questa slide. C'è un bambino che guarda attraverso un pertugio. e rappresenta un po' la nostra infanzia, almeno sicuramente la mia, che sono stato sempre curioso di entrare dentro i luoghi bui. E questo vuol dire che in qualche maniera tutti noi dobbiamo mantenere una parte di incoscienza, di curiosità, di gioco e di leggerezza per poter raggiungere lo stato di Flow. Ma soprattutto, la strada difficile, che è utile che noi prendiamo per la nostra crescita, magari è anche molto bella e divertente. (Applausi) Grazie a tutti. (Applausi) Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Comincia così una poesia che forse tutti conosciamo e che prima o poi tutti, forse, abbiamo ascoltato. La poesia è “A Silvia”, scritta dal conte Giacomo Leopardi, nel 1828. E fra le altre cose, parla di una tematica molto cara al poeta. Cioè quella del ricordo e della nostalgia, cioè delle emozioni legate al ricordo e alla memoria. Io la sentii per la prima volta alle elementari, e poi di nuovo al Liceo. E fu lì che mi appassionai al tema della memoria. La memoria è un concetto complesso, che può avere molti significati. Possiamo parlare, per esempio, di memoria storica, quella contenuta nei libri, negli edifici, negli usi e costumi di una popolazione. Oppure può essere la memoria di un computer, in cui l‘informazione è codificata e immagazzinata su supporti fisici, in formato digitale. Oppure può essere la memoria di un individuo, magari innescata da un profumo o da una musica, che ci permette di rievocare fatti ed eventi andati, e che si chiama memoria dichiarativa. La memoria dichiarativa viene codificata nel cervello, dove presumibilmente viene anche contenuta, conservata. E come ci ricorda Salvador Dalì, nel suo celebre dipinto “La persistenza della memoria”, la memoria di fatti ed eventi può essere erosa dal tempo - vedete le formichine che brulicano sull’orologio? O, come vedremo oggi, dalla malattia. È sulla memoria dichiarativa che io ho investito, dedicato gli ultimi 10 anni delle mie ricerche. Ancora più in particolare, sui meccanismi presenti nel cervello, sulla funzione delle singole cellule e delle reti neurali. E di come esse funzionino per codificare, immagazzinare e rievocare la memoria di un fatto e di un evento. E anche se non sappiamo con esattezza dove le memorie, nel nostro cervello, siano contenute, sappiamo con una certa accuratezza quali parti del cervello siano coinvolte nella sua codifica, nella sua formazione. Si tratta di strutture presenti nei lobi temporali, proprio qui, sotto le tempie. Ed in particolare un’area del cervello che si chiama ippocampo, perché l’immaginazione dei primi neuro anatomisti vi riconobbe la forma approssimativa di un cavalluccio marino. Qui vedete un bellissimo disegno eseguito dal Prof. Ramón y Cajal, nel 1879 circa, basato sui suoi esperimenti di impregnazione argentica su fettine di ippocampo, una tecnica sviluppata da Camillo Golgi, con cui condividerà il Premio Nobel nel 1906. E noi conosciamo la funzione dell’ippocampo grazie al curioso caso del paziente H.M. H.M. subì l’asportazione di entrambi gli ippocampi per trattare una forma molto grave di epilessia, più o meno negli anni '50. Dopo l’operazione, H.M. conservava memoria di tutto quanto fosse successo nella sua vita fino al momento dell’operazione. Ma da lì in poi, non riusciva più a codificare, a mantenere memorie nel lungo termine. Questo tipo di amnesia viene definita come "amnesia anterograda", ed oltre ad avere ispirato diversi film come “Memento” di Chris Nolan o “50 volte il primo bacio” con Drew Barrymore, ci insegna che l’ippocampo non contiene memorie. Bensì ci permette di acquisirne di nuove. Nell’ippocampo, così come in ogni altra parte del cervello, la funzione cognitiva - in questo caso, la memoria - deriva dalla funzione e dal corretto funzionamento dei singoli neuroni e dal modo in cui essi comunicano fra di loro. E se, all'interno del singolo neurone, l'informazione viene codificata e trasmessa sotto forma di impulsi elettrici, i neuroni comunicano fra di loro attraverso strutture specializzate, chiamate sinapsi, in cui, all’arrivo di un impulso elettrico sul neurone “donatore” di informazione, detto pre-sinaptico, una sostanza chimica detta neurotrasmettitore viene rilasciata, e si lega al neurone accettore dell’informazione, detto appunto post-sinaptico, stimolando o inibendo la sua attività elettrica. E così via, per un altro ciclo. Il risultato è una rete di neuroni in cui alcuni funzionano come eccitatori, e altri come inibitori. Per meglio capirci, il cervello funziona più o meno come un’orchestra, in cui i singoli musicisti corispondono ai neuroni eccitatori, coordinati fra di loro da un particolare tipo di neurone, che è l’interneurone inibitorio, che funzione appunto come coordinatore, o maestro d’orchestra. E se i neuroni, che comunicano fra di loro attraverso le sinapsi, lavorano in concerto, quello che ne risulta è musica: le funzioni della mente, inclusa la memoria. Tuttavia, se i musicisti sono poco coordinati fra di loro, o se, in altre parole, le sinapsi non funzionano bene, quello che ne risulta è una cacofonia, un casino. Simile a quello che potrebbe succedere nel cervello di una persona con l’epilessia o, appunto, con una malattia che possa portare alla demenza. Il passo dallo studiare i meccanismi alla base della memoria e dell'apprendimento allo studio dei suoi disturbi è breve, e fu così che spostai la mia attenzione sulla demenza. La demenza è un termine ombrello, che racchiude la sintomatologia di diverse malattie che portano alla progressiva perdita di memoria, ma anche progressivi disturbi dell'umore, disturbi del linguaggio, alterazioni del ciclo sonno-veglia, parallele alla progressiva perdita, morte, di cellule neuronali. E nota bene: normalmente vengono descritte come malattie dell’anziano. E non è vero! Perché i primi sintomi delle demenze possono partire anche molto presto, anche intorno ai 45-50 anni di età, e lentamente progredire nel corso di decenni, erodendo progressivamente le capacità cognitive dell’individuo con un enorme impatto sia sulla persona che ne soffre, che per chi se ne prende cura, sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista finanziario. Ogni volta che schiocco le dita - se ce la faccio, perché mi sudano le mani - la demenza viene diagnosticata ad un’altra persona. Esatto: se la tendenza rimarrà inalterata, si calcola che entro il 2050 ci saranno, nel mondo, per una spesa complessiva di circa 2 trilioni di dollari americani. La quale presumibilmente ricadrà, per la maggior parte, sulle spalle delle famiglie. Ad oggi non esiste ancora una cura, se non a livello sintomatico. La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza. Ne esistono principalmente due forme: una genetica, familiare, molto rara, causata direttamente da fattori di tipo ereditario; e poi una molto più comune, sporadica, causata non si sa veramente da cosa: noi sappiamo che esistono dei fattori di rischio, ambientali - come per esempio il fumo, l'alcolismo, il diabete di tipo 2 - e anche fattori genetici che aumentano il rischio di contrarre la malattia di Alzheimer, ma non si sa esattamente come. Nel cervello di persone con la malattia di Alzheimer osserviamo il progressivo accumularsi di proteine tossiche, come per esempio la proteina beta amiloide. Una sostanza appiccicosa, che può accumularsi prima ancora della comparsa dei primi sintomi di declino cognitivo. Tuttavia, al progredire dell’accumulo di tale sostanza, cominciano a comparire i primi segni di deficit cognitivo. A un certo punto, la proteina beta amiloide smette di accumularsi ed è lì che compare il prossimo protagonista: cominciano a comparire dei microscopici grovigli di proteina tau iperfosforilata, una proteina tossica e filamentosa che si pensa sia la principale responsabile della morte delle cellule neuronali e della grave perdita delle facoltà cognitive nelle fasi terminali della malattia. E come se tutto questo non bastasse, nelle persone con la malattia di Alzheimer noi osserviamo un'alterazione della attività elettrica del cervello simile a quanto succede in persone con l’epilessia. Una teoria consolidata, e confermata da diversi dati sperimentali, è che l’alterata funzione elettrica e sinaptica nel cervello di persone con l'Alzheimer sia causata dalla proteina beta amiloide. La quale, fin dai primi stadi della malattia, potrebbe agire sul cervello sia distruggendo le sinapsi che alterando l’attività elettrica dei singoli neuroni. E questo è quello che io ho fatto negli ultimi 6 anni della mia vita, Fondamentalmente, ho cercato di lavorare su questo. E allora? Come cambia, la vita delle persone con l'Alzheimer? Come possiamo sfruttare questi fatti a nostro vantaggio? È possibile - è questa la domanda che ci poniamo, almeno nel mio gruppo e coi miei collaboratori - è possibile usare l’alterazione della attività elettrica del cervello, nelle persone con deficit cognitivo nella malattia di Alzheimer, come opportunità per sviluppare nuove cure, nuovi sistemi diagnostici precoci che ci permettano di identificare la malattia quanto prima, negli stadi meno avanzati? È possibile utilizzare queste informazioni per sviluppare nuove pratiche, per migliorare la qualità della vita delle persone con l’Alzheimer e per chi se ne prende cura? Nota bene: queste priorità sono interconnesse tra di loro. Per esempio, lo sviluppo di una nuova cura, di un nuovo approccio farmacologico, per esempio, risulterà più efficace, presumibilmente, se abbiamo uno strumento in mano per diagnosticare la malattia di Alzheimer il prima possibile E oggi vi parlerò di come, insieme ai miei collaboratori, cerchiamo di sviluppare un metodo per diagnosticare la malattia di Alzheimer basato sulla elettroencefalografia. Ovvero l’applicazione di elettrodi, proprio sopra lo scalpo, non invasiva ed economica. Questo approccio avrebbe il vantaggio chiave di essere basato sulle infrastrutture già presenti in ambito clinico, per esempio per la diagnosi dell’epilessia. E quindi non richiederebbe l’acquisto di nuove macchine da parte delle strutture ospedaliere. San Marino è bellissima. Il Titano è una visione che mi riempie di gioia quando ritorno dopo un lungo periodo passato fuori. Non è solo l'aspetto, da Cesena, della sua maestosità, è l'odore, è il ricordo dell'odore che aveva l’aria quando ero un bambino, il sapore del cibo, le risate piene degli avventori del bar a cui mi reco, dopo mangiato, a prendere il caffè. Il loro accento musicale, con le esse strascicate e le zeta inesistenti. Che poi è il mio accento, capito? A San Marino si vive bene. Siamo in pochi, circa 30.000 abitanti, molto controllati dal punto di vista medico - intorno ai 1000 abitanti per medico di base - e si vive a lungo. Esatto: San Marino ha una delle aspettative di vita più lunghe al mondo. In effetti, secondo i dati della Organizzazione Mondiale della Sanità, relativi al 2013, San Marino ha l’aspettativa di vita più lunga al mondo per i maschi, ed è all’undicesimo posto per le donne. E vabbè, e quindi? E quindi può essere un ottimo laboratorio per lo studio delle condizioni cliniche delle malattie a lungo decorso, come appunto la malattia di Alzheimer. A San Marino, abbiamo iniziato, due anni fa, il progetto AlzSM. Una equipe di medici, qui a San Marino, guidati dalla Dr.ssa Susanna Guttmann, si è occupata e si sta tuttora occupando di raccogliere i tracciati elettrofisiologici e i dati di risonanza magnetica di persone con la malattia di Alzheimer e persone della stessa età senza disturbi cognitivi. E contemporaneamente, un team di ricercatori fra San Marino, Regno Unito e Germania, guidati, rispettivamente, dal Dr. Marc Goodfellow a Exeter e dal Dr. Federico Tombari a Monaco, si occupa della analisi dei dati, a partire dai dati elettroencefalografici. Marc Goodfellow ha sviluppato un metodo che a partire dai dati elettrofisiologici dei pazienti e [dei] controlli ci permette di prevedere, con una accuratezza di circa l’80%, se il tracciato elettrofisiologico appartiene a una persona sana o a una persona con la malattia di Alzheimer, o perlomeno con la malattia di Alzheimer probabile. Questo non è uno sviluppo del tutto nuovo: altri gruppi di ricerca, prima, hanno ottenuto risultati simili, anche se con metodi un po' diversi. Tuttavia, noi ipotizziamo di riuscire a prevedere se il tracciato elettrofisiologico di una persona con deficit cognitivo lieve, che può corrispondere alle fasi iniziali della malattia di Alzheimer, si svilupperà o meno in demenza, causata magari da malattia di Alzheimer. Al momento non posso rivelare i dettagli del metodo sviluppato da Marc, prima di tutto perché non siamo del tutto sicuri che funzioni; e poi, in secondo luogo, perché, se ve lo rivelassi, poi dovrei uccidervi - Scherzo, eh. Non è che sono matto. Per verificare, però, la validità della nostra ipotesi, quello che faremo è seguire la coorte di pazienti, di persone con deficit cognitivo lieve, per almeno tre - cinque anni, e valutare se il nostro metodo è in effetti predittivo dello sviluppo della demenza, ed in particolare della malattia di Alzheimer. Infine, miriamo a combinare l’elettrofisiologia con tecniche più classiche per la diagnosi della demenza e della neurodegenerazione. In primo luogo, la valutazione neuropsicologica, cioè la misura diretta delle capacità cognitive di una persona, mediantre l'esecuzione di una serie di test. E poi il neuroimaging, che ci permette di visualizzare le strutture del cervello. Per esempio, nel nostro caso, la risonanza magnetica nucleare. E i dati provenienti dal neuroimaging al momento sono in fase di analisi da parte del dottor Federico Tombari, a Monaco. E qual è lo scopo del combinare questi metodi insieme? Combinare questi metodi insieme è finalizzato ad aumentare l’accuratezza della diagnosi e della prognosi dello sviluppo del deficit cognitivo lieve in demenza rispetto al loro utilizzo individuale. Concludendo, la memoria è qualcosa di bellissimo e fragile. In un certo senso, noi siamo le nostre memorie. Le demenze, ed in particolare la malattia di Alzheimer, sono una condizione devastante, sia per chi ne soffre sia per chi si prende cura di chi ne soffre, di chi ne è affetto. E la ricerca scientifica sta lavorando incessantemente per trovare una cura, per sviluppare un metodo di diagnosi precoce e per sviluppare pratiche per migliorare la qualità della vita delle persone. Parte di questo sforzo si svolge proprio qui, a San Marino. Una realtà piccola, che lavora localmente e collabora internazionalmente. Forse, proprio grazie alla sua unicità, forse proprio grazie alla compatta potenza del suo piccolo, organizzato territorio, San Marino potrebbe avere le potenzialità per cambiare il mondo. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia Ti ringrazio intanto, la presentazione era un po’ seria, comunque grazie, perché mi sono messo i pantaloni di pelle, così cominciamo a sdrammatizzare la situazione. Io sono molto contento di essere qui per due motivi in particolare oggi: primo, che chi mi ha preceduto e ha parlato di design ha messo le persone al centro e non gli oggetti e i prodotti al centro, ed è il lavoro che con Low Cost Design noi facciamo da molti anni. Il secondo è perché, tutte le persone che vengono qui, e soprattutto quelli che sono venuti oggi pomeriggio, hanno iniziato raccontando una storia d'amore; chi si è innamorato dei carciofi, chi comunque ha avuto una storia d'amore, insomma da qualche parte a Milano, bene, questo è il mio amore: una caffettiera. Sono anche abbastanza geloso, quindi ce l'ho solo io fortunatamente nessun altro dei talk precedenti aveva una storia d'amore con una caffettiera e il mio progetto nasce da qui. Circa 15 anni fa mi sono trovato all'interno di una situazione familiare in cui avevo a che fare con una persona che, finito il gas della bombola, ha girato il ferro da stiro, ha messo sopra la caffettiera e ha fatto uscire il caffè. Da qui è iniziata per me una riflessione straordinaria. Dopo questo gesto, apparentemente inconsapevole ma frutto di un interessante mix di saperi, di DNA culturale e interessi personali, io ho iniziato a studiare, attraverso anche l’aiuto di molti amici, tutto il panorama della creatività, coniata con tale nome “spontanea” da noi, che ci circondava e che mi circondava in modo particolare. Ho viaggiato per quattro continenti per circa 15 anni, conoscendo migliaia di persone, intervistandole, entrando nelle loro case e cercando di capire soprattutto cosa potessi capire della loro creatività. Cioè perché loro riuscivano a compiere dei gesti spontanei, per essere in grado di trasformare le necessità di tutti i giorni e fare in modo che potessero cambiare i loro obiettivi. Da qui abbiamo trovato migliaia di esempi, come vedete sono circa 6.000 gli oggetti che noi abbiamo censito in tutto il mondo in quindici anni di lavoro e ce ne sono alcuni, credetemi, veramente esilaranti, e 2.000 esempi di come le persone trasformano lo spazio pubblico. Lo spazio pubblico è inventato dalle persone, ricreato dalle persone e le persone giustamente che lo vivono lo vogliono utilizzare. Trovati tutti questi esempi, noi abbiamo cominciato a cercare di capire quali di questi oggetti poteva essere utile per trovare il vero DNA culturale. Dai nostri studi e dalle nostre ricerche, durate parecchi anni, possiamo affermare alcune cose con certezza: la creatività spontanea, che noi così come tale nominiamo, è quella che non appartiene ai comparti aziendali. È quella dei mondi, non della produttività forzata. Quindi noi potremmo pensare che il maggior tasso di brevetti al mondo è alla Silicon Valley, ma tutto questo non riguarda il proprio territorio naturalmente. Dalla Silicon Valley non esce un autoctono probabilmente in grado di inventare qualche cosa, ma sono tutte persone compartate lì. Quindi non ci sforziamo di capire come le persone vivono attraverso gli oggetti, rimodellandoli e li abbiamo divisi in cinque livelli. Cinque livelli che partono dal primo al quinto naturalmente, ed il quinto è il livello più importante, cioè quello in cui l'oggetto più semplice risolve la necessità più complessa. Quindi il vero corto circuito di intuizione umana. Immaginatevi tra 6.000 quanti ne abbiamo trovati e comincio a farvene vedere alcuni. Questa è una pallina di gommapiuma cucita nella schiena di una T-shirt. Che cosa è? A che cosa potrebbe servire? Ve lo dico io! È un sistema anti roncopatia, ha salvato alcuni matrimoni e funziona in questo modo: l'avventore, cioè la persona che russa, affetta da russamento, una volta giratosi con la pancia in su, quindi la posizione migliore per fare quei suoni meravigliosi che piacciono tanto alle mogli, praticamente avverte il fastidio della pallina di gommapiuma, si gira e nell'altra posizione smette di russare. È molto semplice, funziona benissimo e abbiamo scoperto, grazie a questo, anche un sacco di varianti di questi progetti. Abbiamo trovato migliaia di progetti molto simili tra loro in tutto il mondo. Bene, la versione siciliana dell'800 constava in una patata infilata nella tasca posteriore del pigiama. Stesso risultato, vedete? Quindi, da qui il teorema di Bell e cose meravigliose di meccanica quantistica che ci fanno anche pensare che, essendo particelle separate alla nascita, potremmo avere la stessa intuizione a migliaia di chilometri di distanza, senza neanche conoscerci. E procediamo, potete ridere… Potete anche chiedervi che cosa ci fa, non l'ho detto io questo ecco perfetto era questo, potete anche chiedervi che cosa ci fa un condom sul manico di una racchetta? Potete chiedervelo, è abbastanza normale, su questo vi posso aiutare, non c'è finito da solo. Saltiamo le facili conclusioni, ok, se no andiamo verso… insomma qualche cosa di poco tecnico, ecco. Tecnicamente il preservativo in che materiale è fatto? In lattice, quindi è assolutamente ipoallergenico e può prevenire le vesciche nelle mani dei giovani tennisti. Quindi molti giovani tennisti hanno un preservativo infilato nel manico della racchetta per questo tipo di uso. Bene, che cosa ha portato nella testa della persona che ha fatto per prima questo tipo di progettazione? Seneca diceva: “Le grandi invenzioni sono di portata dell'umanità.” Sono di tutti, no? Che cosa può aver portato a questo tipo di sdoppiamento? Una grande abilità concettuale, una immensa capacità oggettiva di decontestualizzare le situazioni per riuscire ad ottenere un risultato. Abbiamo un altro esempio: questo è un sacchettino, la reticella gialla dei limoni classica, utilizzata per i limoni, in questo caso è stata riempita con un pezzettino di pane. A che cosa potrebbe servire, secondo voi? Perfetto, questa signora di 85 anni fa selezione naturale. Io vorrei portarla al discorso della “Linnean Society”, insieme a Charles Darwin, perché potrebbe raccontare sulla strada proprio come questo avviene, perché questo sistema consente di cibare solo i passeri, i piccoli volatili urbani e non gabbiani, corvi e piccioni. E quando le ho chiesto perché, con la faccia proprio spalancata, questa signora mi ha detto: “A) Perché non mangiano in volo; B) perché sono troppo pesanti e se si aggrappano, cappottano e non riescono a deglutire.” Quindi una signora di 84 anni può intervenire nel sistema di razionalizzazione della distribuzione dei volatili urbani, eliminando quelli ingestibili, praticamente corvi, gabbiani e così con una reticella di paglia a costo zero. Questa è l'apoteosi della creatività e questo non è un oggetto sadomaso. Vi ho abituato bene con i preservativi sulle racchette, non c'entra niente con questo. Alcuni di voi avranno forse frequentato le facoltà di chirurgia. Come facciamo ad insegnare a uno studente di chirurgia a dare i punti di sutura? Non gli possiamo dire di farlo sulla sorellina, no? Neanche sul cane… Quindi lo strumento più semplice è una banana, perché? Perché la pelle della banana, la buccia è molto simile al derma umano, anche come consistenza, quindi, vi potrà capitare se avete un figlio, che fa chirurgia, di trovare un sacco di banane cucite in casa, non vi preoccupate è abbastanza normale. Come è abbastanza normale trovare una patata dentro il cruscotto del camion di un camionista di circa 200 chili, una montagna di muscoli così e di certo non la usa per cucinare. Per quale motivo potrebbe tenere una patata nel cruscotto? Non se ne separa mai! Può vivere, può separarsi dalla moglie ma mai dalla sua patata, come tanti altri… (Risate) Questa non era voluta, scusate, è uscita così, ok… Non si separerebbe mai dalla sua patata lui come tanti altri camionisti. Perché? Perché, se si rompe il tergicristallo della macchina e questo signore si trova sulla Bologna-Firenze, con 200 camion dietro 200 davanti, cosa fa sotto la pioggia battente? È costretto a fermarsi, no, è costretto comunque a fermarsi ma, si ferma, taglia la patata in due, la strofina sul parabrezza: facendo così l’amido della patata consente lo scivolamento delle gocce dell’acqua. Quindi lui ottiene la stessa capacità, più o meno simile, di visibilità del tergicristallo che invece ha rotto. Quindi guardate come anche un camionista che non ha l'abilità tecnologica di un ingegnere, di uno scienziato o di un chimico, possa cambiare le regole del gioco attraverso la sua creatività. E, andiamo ancora avanti: un cimitero. Il caro estinto ce l'abbiamo più o meno tutti, ahimè, in famiglia e i fiori, che noi portiamo, sono dentro il vaso di fiori, il miglior ricettacolo per la schiusa delle zanzare, di uova tigre. Cioè quella cosa tremenda che terrorizza le nostre città d’estate. Bene, molti degli esempi che abbiamo trovato in questa ricerca condotta, come dicevo, in modo abbastanza allargato, ci ha portato a tanti usi di oggetti e di progettazioni che uniscono l'abilità tecnica e culturale di un privato e la mentalità pubblica, quindi del servizio pubblico, cioè qualcosa che va verso la collettività, no? Quindi anche se il privato interviene in questi meccanismi, non perde la sua dimensione collettiva. Questo è uno dei classici esempi in cui un ente dello Stato, un cimitero, quindi qualche cosa di molto regolato, applica, per risolvere un problema, una tecnologia di chiara importazione di matrice privatistica perché questo è un pezzetto di rame che, infilato dentro ad ogni vaso del cimitero, consente, attraverso lo sviluppo dell’ossido di rame, la non schiusa delle uova di zanzara tigre. Stiamo vedendo naturalmente sei esempi su 5.000 e questa è l’apoteosi del pensiero privato che si fonde nel pensiero pubblico. È un cartello dello “stop” con una buca della posta. Questo sistema naturalmente fa parte di un accordo privato tra due persone, quindi tra un rappresentante di un ente e un privato cittadino che si accordano per fare in modo che la posta, non certificabile, quindi non necessitante di una firma, sia lasciata in questa buca della posta per permettere al postino di non entrare per due chilometri nella strada privata dove questa persona abita per non recarsi fino in fondo alla propria abitazione. Immaginate che tipo di razionalizzazione del servizio potrebbe comportare questo. All'interno di un comparto come quello dello Stato, della Pubblica Amministrazione, che è assolutamente necessitante di strutture per la razionalizzazione, non solo dei costi, ma anche dell'introduzione delle buone pratiche, e proprio di buone pratiche noi ci occupiamo. Tutto questo mondo che abbiamo visto, raccolto dalla conoscenza di migliaia di persone, tutte abbastanza divertenti tra l'altro, è concretizzato all'interno di un progetto di mostra, chiamata “Low Cost Design”. È una mostra che ha già avuto più di 10 modalità di essere vista, un po’ in tutto il mondo, e riproduce e ci consegna 500 di questi oggetti come strutture didattiche e vi posso assicurare che la mostra è molto interessante. Il nostro lavoro, alla fine, cercando di riassumere tutto questo, è lavorare sulle buone pratiche. La definizione che vedete in fondo è molto semplice. Low Cost Design, nel corso degli anni, nel corso di questi 15 anni di ricerca, sono diventati due libri, una piattaforma di insegnamento in diverse Università, un sistema di consulenza per imprese, per chi può aver voglia di fare due chiacchiere con me, molto tranquillamente, ma soprattutto ha cercato di lanciare un paio di concetti molto importanti. Il primo, che non ha senso “low costizzare” gli oggetti abbassando la qualità, ma ha senso lavorare sui processi intuitivi per abbassare i costi di produzione. Questo è il vero low cost, il resto è “low costizzazione”, cioè abbassare dal legno al truciolare non è produrre un oggetto low cost, è produrre un altro oggetto a scadenza predeterminata, che sarà buttato nella pattumiera ed è progettato per essere buttato nella pattumiera. Uno degli altri concetti che noi portiamo avanti è: meglio un euro da 1.000 persone che 10 da 100 persone. Perché un euro da 1.000 persone vuol dire partecipare e noi da questo abbiamo coniato una serie di progettualità trasversali che vanno dai workshop sulla microeconomia a tutti quei sistemi che possono aiutare a far ripartire, anche nel nostro piccolo, grazie alle migliaia di intuizioni che abbiamo raccolto, piccoli sistemi d'impresa dal basso come già di fatto anche il passato ci consegna. E, siamo all’ultima slide, ok? Tutto questo per dirvi che la creatività spontanea, secondo i nostri studi, le nostre ricerche, è qualcosa che è molto difficile definire. La migliore che abbiamo trovato è: “la perfetta fusione tra capacità tecnologica e capacità poetica”. Senza queste due qualità, non possiamo definire la creatività come un moto spontaneo e, soprattutto, se messa in pratica in questo modo, ha il dono del respiro dell'eternità perché è una cosa altamente condivisibile da tutti, non ci sono differenze, dalle nostre ricerche durate 15 anni, tra Nord e Sud, e ricchi e poveri. Cambia semplicemente l'indirizzo della creatività. Ovviamente le persone più povere negli strati più poveri dei Sud del Mondo dirigono la loro creatività alla risoluzione dei bisogni primari. Semplicemente le persone più abbienti, dei Nord del Mondo, indirizzano la loro creatività al tempo libero, molte volte, a tutto ciò che è secondario perché i bisogni primari sono assolti dal Paese o dallo Stato o dall'economia. Detto questo concludo: tutto quello che avete visto è il frutto di un sistema organizzato, mentale che ognuno di noi possiede soprattutto quando usa l'abilità tecnologica di un ingegnere e la capacità visionaria di un bambino. Mescolando queste due qualità riesce a trovare i sistemi che possono risolvere, come abbiamo visto noi, le piccole cose del proprio quotidiano ma, possono risolvere anche un intero sistema produttivo. Grazie! (Applausi) Di fronte a questa immagine, non rimarrete indifferenti, lo so, perché questa è un'immagine di guerra e ci tira fuori tanti sentimenti. Non è solamente la guerra che distrugge, la guerra che crea disastri, che crea ferite. È una guerra che porta fuori dei sentimenti molto, molto pesanti. Perché ho scelto questo quadro per parlarvi del mio tema? Perché vorrei che vi concentraste proprio su questi sentimenti, che sono non solo la devastazione, ma sono lo sgomento, la disperazione, ma anche l'incredulità e la paura. Ecco, questo è quello che provano tantissime donne in una guerra sotterranea che abbiamo di fianco tutti i giorni e che io ho scoperto praticamente quasi per caso. Era il 1990, mi sono avvicinata a degli avvocati che contestavano quella che allora era una decisione dell'America di attaccare l'Iraq, di attaccare i paesi che avevano il petrolio, e eravamo avvocati per la pace. E lì abbiamo contestato quel modo prepotente di dominio che si voleva imporre. Non so se qualcuno di voi ricorda, si parlava di una possibile terza guerra mondiale, la guerra del Golfo. In quella occasione una donna mi ha avvicinata in un'assemblea in cui parlavamo di tutte queste cose, mi ha detto: "Ma perché non vieni nella nostra associazione? Stiamo costruendo un gruppo di donne che si occupino di donne che subiscono violenza". Mi ha subito incuriosita. Sono andata, ho accettato questo invito e ho scoperto veramente una guerra sotterranea, una guerra che le donne raccontavano, ma ancora non si conosceva e non se ne parlava come se ne parla oggi. Ma chi erano queste donne? Erano tanti tipi di donne. C'era molto pregiudizio, si pensava che fossero solo donne disperate, senza mezzi, senza capacità, che non avessero studiato. In realtà no, mi sono ritrovata addirittura delle mie colleghe che mi raccontavano situazioni di violenze che veramente sembrano sempre incredibili. Casalinghe, manager, libere professioniste, persone di ceto basso, di ceto medio, di ceto alto, persone con capacità economiche. Normalmente si pensa che se uno ha capacità economiche non arrivi a certi livelli. Non è vero. Abbiamo subito detto che questa violenza era trasversale. E come mai allora continuava ad esserci? Un aforisma mi aiuta, che dice: "che è più facile entrare in quasi ogni cosa che uscirne". È proprio vero. Infatti noi ascoltavamo tutti quei racconti e dicevamo, "Come facciamo ad aiutare queste donne perché possano uscire dalla violenza?". Affiancandoci a loro e sostenendole. Quindi abbiamo cominciato a studiare che cosa si potesse fare in modo anche attento, competente, anche scientifico. Tutto però ci è sempre venuto dai racconti delle donne. Il ciclo della violenza è stato studiato alla fine degli anni '70 in America, Leonor Walker che era una terapista, avendo ascoltato tante donne lo ha costruito, lo ha proprio, diciamo, portato perché fosse a conoscenza di tutti come si possono sviluppare queste storie. E che cos'è il ciclo della violenza? Ci racconta come ci si entra in questo tunnel e quanto sia difficile uscirne. C'è una prima fase che è quella della crescita della tensione, che è quella della provocazione, dove ci sono tanti momenti molto particolari che... Tra l'altro ogni storia fa a sé. C'è la donna che ci racconta della pasta che non è piaciuta per un qualsiasi pretesto, e magari presa insieme al piatto, buttata al cestino. La pasta tirata sulla testa della donna. Tutti racconti che io ho ascoltato. E uno si domanda ma perché una donna rimane dentro a questa situazione? È la prima domanda che si fa in genere alle donne. Beh, io vi vorrei portare qui la voce di una donna che ho seguito e che è uscita dalla violenza e che mi piaceva lo dicesse perché è l'ha detto in maniera molto chiara proprio davanti ad un giudice questo perché. Perché ero innamorata di lui e pensavo che potesse cambiare. "Perché ero innamorata di lui e pensavo che potesse cambiare." È altrettanto tipico. Uno dice, "Mah, strano. Come mai queste donne stanno in questa situazione?". Eppure dobbiamo fare i conti anche con il sentimento. E l'altra cosa? Si passa da una fase quindi dove cresce la tensione, si fanno delle provocazioni piccole o grandi, alla fase dove scoppia la tensione. Scoppia con un'aggressione, ma attenzione che non è solo un'attenzione fisica. Può essere anche un'aggressione verbale, può essere anche un impaurire attraverso la rotture di oggetti, attraverso lo sbattimento delle porte, attraverso tutta una serie di atti che portano a dire, "Qui decido io quello che si fa e come lo si fa". E allora questa è la fase in cui, dallo smarrimento iniziale, si arriva proprio allo sgomento, perché è una persona che ti vuole bene che ti sta facendo quella cosa, è una persona a cui tu magari hai affidato tante confidenze, un pezzo della tua vita. E quindi, se è sgomento, come reagisce? Vi voglio portare ancora la voce di questa donna. Ho sempre nutrito la speranza che fosse anche colpa mia, e che comportandomi diversamente tutto questo non sarebbe successo. Ecco, lei dice: "Ho nutrito la speranza che fosse anche colpa mia". Addirittura. Questa è una frase che fa rabbrividire. Io quando l'ho sentita e l'ho letta nel processo penale pensavo di avere sbagliato anche a leggerla. In realtà è proprio così. Lei spera che sia così per darsi la possibilità di uscirne. Il problema è che non se ne esce, perché cosa succede? C'è la fase della cosiddetta "Luna di miele", che è quella forse alla fine anche più pericolosa, anche più pericolosa dell'aggressione, perché fa pensare ad una donna che il pentimento e le attenzioni amorevoli che in quel momento il violento porta per riuscire a recuperare una situazione che forse sta perdendo di mano, eh, forse lo faranno cambiare, forse succederà qualcosa per cui non ci sarà più, quella situazione lì non si ripeterà. Invece Leonor Walker ci dice proprio che questo è un ciclo che va a ripetersi, è un tunnel e noi quando intercettiamo le donne vorremmo che in quella fase, tra il secondo momento del maltrattamento e quello della luna di miele decidessero, perché quello è il momento giusto per poterne uscire, è il momento in cui lo sgomento si trasforma in paura, qui tornano i sentimenti di una guerra, e si può cambiare qualcosa. E invece il ciclo ricomincia se da lì non se ne esce e si crede a quel pentimento. Vorrei farvi sentire per l'ultima volta la voce di questa donna. Quello che non capivo è come lui dopo le liti mostruose in cui mi insultava nei modi peggiori, "Vaffanculo, stronza", parolacce di ogni tipo, quando si calmava voleva avere un rapporto sessuale con me, e io non potevo dire di no, altrimenti sarebbe ricominciato tutto da capo. Ecco, lei aveva già messo in conto di non potere dire di no, perché altrimenti ricominciava tutto da capo. La paura, la paura che paralizza una donna che sta dentro questa situazione è quella che consente al violento di procedere e di andare avanti. In tutte queste fasi, quando si arriva al maltrattamento, quando si riprende il ciclo, il maltrattamento che arriva la volta successiva, lo dico sempre, a tutte le donne che incontro, è un maltrattamento che è sempre più grave, e quindi è importantissimo poter fare il passo di uscita il prima possibile. E quali sono i numeri della violenza di genere in Italia? Forse li avrete anche già sentiti. Una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, ha subito violenza, e alla fine l'ISTAT ha calcolato che sono 7 milioni queste donne, di cui 4,5 milioni hanno subito violenza sessuale e un milione e più ha subito violenza sessuale ancora più grave, cioè stupri o tentati stupri. Questa è la situazione dei numeri. Sono numeri che non cambiano, sono numeri che si ripetono, sono numeri che abbiamo fatto emergere anche con il lavoro dei centri antiviolenza. Ma con il nostro lavoro abbiamo messo in evidenza anche i costi. Perché noi dobbiamo, anche, porci questa domanda: che cosa succede quando una donna subisce violenza? Succedono tantissime cose comunque anche all'esterno, e quindi andare ad un pronto soccorso, richiederà un terapeuta, prenderà dei farmaci, chiamerà la polizia, forse farà una denuncia, la denuncia sembra che sia quella che risolva tutto. Non è detto che questo sia, anzi molto spesso non lo è, purtroppo. Ci sono tribunali che lavorano costantemente su questi temi. Ci sono tutte le spese legali, le spese dei servizi sociali e le spese, anche, dei centri antiviolenza che fanno la loro parte. E tutti questi costi, moltiplicati per il fattore produttività, perché una donna che subisce violenza non sarà a livello sociale la stessa persona, non potrà essere attiva come lo è chi vive serenamente, più o meno, la propria vita. Che risultato dà questa operazione? È stata stimata in 26 miliardi di Euro. E noi riteniamo che sia anche sottostimata, sto parlando dell'Italia, non sto parlando del mondo, ovviamente. E nel 2017 in Italia, circa 50.000 donne si sono rivolte ad un centro antiviolenza. Capite che qui i numeri non tornano. I numeri sono tutti da rivedere e tra poco vi dirò anche come, per coinvolgere tutti noi in quello che possiamo fare, anche se non lavoriamo in un centro antiviolenza. Perché questo? Perché noi vi vorremmo anche, soprattutto le donne, vedere nel nostro centro, anche aiutarci. In tanti modi si può aiutare un centro antiviolenza, ma qui oggi non voglio chiedervi questo tipo di aiuto. Né un aiuto personale, né un aiuto economico, dal punto di vista dello starci e del sostenere, perché in genere sulla violenza si fa sempre questo passaggio. Quello che vi vorrei chiedere invece è quello di aiutarci tutti a ridurre questo numero di donne che devono rivolgersi ai centri antiviolenza. Come, direte voi? Eh, qui la situazione la dobbiamo valutare tutti insieme, perché oggi si parla di cambiamenti e noi dobbiamo pensare che purtroppo su questo tema di cambiamento non ce n'è stato moltissimo, perché anche la manager, anche la persona che ha disponibilità economiche, culturali, capacità rientra dentro questa situazione, perché è una questione di relazioni intime. Si dice che la violenza sia un rapporto, sia determinata da un rapporto di dominio tra generi. Se questo è vero allora vediamo un attimo, perché c'è la prevenzione che è importante, per noi. In che cosa può consistere la prevenzione? La prevenzione la possiamo fare tutti, incominciando dall'educazione, dall'educazione dei nostri figli. Io dico sempre, ci sono stereotipi che noi non riusciamo ancora a scalfire. Al maschietto si dice, "Non piangere come una femminuccia", il maschietto lo si iscrive a calcio, lo si iscrive a rugby, gli si fanno fare sport, diciamo, di una certa forza, virulenza; alla femmina si dice, "Non fare il maschiaccio, comportati bene, sii educata, sii carina", soprattutto "Sii carina". Quando noi facciamo tutto questo... Tante femmine, tantissime ragazzine vanno a danza, la danza ormai è tutto il mondo delle ragazzine. Allora quando noi facciamo questi passaggi, rischiamo di avere costruito una struttura che porta quell'uomo o quella donna, quel futuro uomo, quella futura donna a potere entrare dentro questo meccanismo, perché è un meccanismo dove qualcuno domina e qualcun altro rimane sotto. Allora, badate, sicuramente qui in questa sala ci saranno persone che o hanno subito violenza o hanno agito in violenza. E, se i numeri e la statistica ce la raccontano giusta, come io credo, dovremmo cominciare a farci delle domande su come noi ci comportiamo, e questa è la prima cosa scomoda che io vi dico, perché se noi continueremo a comportarci in questo modo, saremo anche conviventi con certe forme di violenza. Se noi giriamo la testa, ad esempio, rispetto all'amica, rispetto alla collega, rispetto al collega che si può comportare in maniera non scorretta, di più, che si può portare in maniera aggressiva, perché tanto ad una donna si possono dire tante cose, non reagirà nello stesso modo in cui potrebbe reagire un uomo. Ecco, allora mettiamo le basi per questo. Quindi quello che vi chiedo è di cambiare, di cambiare il nostro modo di pensare, sapendo che le donne stanno dentro quel ciclo della violenza perché noi a volte giriamo anche la faccia dall'altra parte o perché noi abbiamo costruito quel modo di stare delle donne dentro alle situazione e i rapporti di coppia. Quindi cambiare le nostre menti per cambiare le nostre azioni e forse per essere un po' più liberi e felici tutti. Grazie. (Applausi) Fratesi, tummera, cusulusu sciambalaka. Anche per me queste parole erano incomprensibili. Queste parole, forse sarebbe meglio dire questi suoni, addirittura questi rumori, sono stati per un momento anche fastidiosi. Molti di voi sapranno che tante delle scoperte nel mondo sono avvenute per caso, o mentre perseguivamo altri obiettivi. John Lennon disse: “La vita è tutto quello che ci succede mentre stiamo pensando a qualcos’altro”. Così è successo a me, così ho scoperto Awatanné, un codice di comunicazione musicale, vibrazionale, è qualcosa di profondo. Slegato dall'uso della parola. Era il 2011 in Accademia di Musica. Accanto alla mia aula, iniziava il corso di propedeutica per neonati e mamme al seguito. Vi lascio immaginare il rumore che riescono a fare quattro, cinque, sei neonati messi insieme. La fine del mondo, soprattutto per me, che accanto cercavo di concentrarmi e di scrivere nuove cose. Allora per settimane, grida, piagnistei - veramente ero arrivato a un punto di rottura. Decido di andare nell'aula accanto, e chiedere cortesemente se queste piccole belve, come le avevo soprannominate io, potevano essere trasferite all'asilo perché veramente lì era una cosa fastidiosa, incredibile, non si poteva studiare. Allora tutto convinto, quel giorno lo ricordo bene, esco dalla mia stanza, vado in quella accanto. Mentre cerco di afferrare la maniglia della porta, succede qualcosa. Mi blocco. A un certo punto, vi faccio un esempio semplice, è come se mi fossi trovato al buio da tanto tempo e vedo una luce. La prospettiva cambia. O forse, l'esempio più giusto sarebbe, se vi ricordate quando avete ascoltato per la prima volta un quintetto jazz dove i musicisti - sembra che ognuno suoni per conto proprio. Così è successo a me. Allora mi domando: dove sono finiti i vagiti sconnessi, le grida, tutto quel caos? Mi viene in mente, addirittura, che forse le piccole belve erano state trasferite davvero. Allora mi affaccio curioso per vedere. Erano ancora lì. Erano loro. Le stesse belve che non mi avevano dato tregua. Allora mi domando che cosa stavano facendo, perché a quel punto non sentivo più quel fastidio. Che cosa stavano facendo? Facevano esattamente quello che avevano sempre fatto fino a quel momento. Stavano comunicando tra loro. Per la prima volta avevo visto Awatanne. Un codice di comunicazione sensoriale, primordiale, fatto di suoni, di ritmo. Addirittura, questi suoni ritornavano con una cadenza quasi regolare, che sembrava suggerirmi una melodia. Allora comincio a pensare a una cosa semplice, alla quale non avevo mai fatto caso. I neonati, precisamente da zero a tre mesi, in tutto il mondo, in tutto il globo, emettono gli stessi suoni. Parlano uguale. Hanno la stessa frequenza, in tutto il mondo. Soltanto dopo diventano cinesi, diventano americani, diventano italiani, francesi. Ma prima, da zero a tre mesi, parlano uguale. Allora mi viene in mente la prima regola dell'essere vivente. L'essere vivente, specialmente per i nostri, per il cucciolo di uomo da zero a tre mesi, quello è il periodo, ha un obiettivo soltanto, un obiettivo primordiale. Non è una cosa, un codice che gli diciamo noi; è una cosa che sente, che sa. Sopravvivere. Deve essenzialmente sopravvivere, è in pericolo di vita da zero a tre mesi. Per sopravvivere, la prima regola è trovare energia e risparmiare la stessa. Per trovare energia deve saper comunicare da subito. Allora mi viene in mente una frase che forse racchiude tutto questo. Nessun movimento, o vagito, o suono può essere casuale, se non funzionale alla vita. Se diamo per scontato questo, che nessun vagito o suono può essere casuale, Awatanné esiste. È la prova, scientifica, che Awatanné esiste. Loro sanno, hanno già un codice di comunicazione che gli possa garantire la sopravvivenza. Faccio un altro esempio semplice. Quando il bambino nasce, quando esce dal grembo della mamma, la prima cosa che fa è piangere. Allora noi adulti, con la nostra solita presunzione, che vogliamo dare a tutte le cose una qualificazione, potremmo pensare che quel pianto è un pianto di dolore, un pianto di tristezza. Niente di tutto questo. È solamente un pianto funzionale. Dallo stato liquido allo stato gassoso, deve piangere per cominciare a sopravvivere al nuovo mondo. Soltanto noi, quando vediamo un neonato nella culla, pensiamo che lui stia giocando con noi, addirittura. Niente di tutto questo, non è così romantico. Diciamo insomma, in parole povere, che il neonato, da zero a tre mesi, se ne frega. Perché ha un obiettivo. E quell'obiettivo è trovare energia e risparmiare energia. Tutto quello che fa, lo fa per comunicare. Allora mi viene in mente che siamo nati tutti uguali o perlomeno, anche se il Dna ci ha svelato che siamo tutti diversi, tutti unici, ma abbiamo tutti uno stesso codice di comunicazione. Tutti noi. E quindi oggi vi do una notizia: che siamo tutti bilingue. Perché ognuno di noi, per un momento, ha usato o utilizzato questo codice. Il codice dei suoni, il codice slegato dalle parole dalla lingua. È chiaro che le nostre sovrastrutture, adesso, ci hanno fatto diventare grandi e adesso conosciamo le lingue, conosciamo la matematica. Ma non possiamo illuderci davvero che le nostre emozioni possano essere trasferite tra di noi tramite la tecnologia, tramite un emoticon. Perché la tecnologia, che è una cosa splendida, meravigliosa, che adesso ha raggiunto veramente un livello incredibile perché ci ha connessi in tutto il mondo, ci ha connessi, ma soltanto per una comunicazione di servizio: "Anna, domani passo a prenderti alle 3." Lo posso scrivere ad Anna. Ma non posso scriverle: "Ti voglio bene."; "Ti amo." Perché non capirebbe. Dovrei sussurarglielo, e magari dicendole: "Awatanné". Allora davvero capirebbe, quanto le voglio bene. Alcuni professori universitari considerano Awatanné come uno strumento valido per la terapia o addirittura per la comunicazione. E tante altre cose. Ma io mi fermo qui perché, come ha detto Elena, io faccio un altro lavoro e non ho gli strumenti per potervi dire davvero che cosa si dicessero quei neonati in quella stanza. Ma sono sicuro che stessero comunicando tra di loro. Loro si capivano. Allora dobbiamo fermarci un attimo. Perché il nostro errore è quello di aver dimenticato, di essere stati anche noi in pericolo di vita. Siamo stati tutti in pericolo di vita, da zero a tre mesi. Adesso, nella nostra certezza, nelle nostre convinzioni, pensiamo che questo non succeda, non possa succedere più. Ovviamente è un errore, perché gli esseri umani sono, costantemente, in pericolo di vita. Per tanti motivi, milioni di motivi. Anche in questo momento. Forse noi siamo fortunati, siamo in un mondo nostro, nel nostro metro quadrato, dove ci bastano poche parole. Ma ci siamo impoveriti, non sappiamo comunicare veramente tra di noi, emozionarci veramente. Allora io vi voglio lasciare con una piccola riflessione. Torniamo ad Awatanné. Io l'ho chiamato Awatanné perché mi ricorda l'Africa. Perché questo codice, fatto ovviamente di predominanze e dittonghi, ricorda l'Africa. E così, la prima cosa che mi ha detto un professore, io non avevo mai pensato neanche a questo, mi ha detto: “Beh, è evidente. Veniamo tutti dall'Africa. Tutti noi veniamo dall'Africa, questo è scritto nel nostro codice genetico. Veniamo tutti dall'Africa”. Mi fa piacere, in questo momento storico, sottolineare questo. Allora mi chiedo e vi chiedo, proviamo a fermarci un attimo e pensiamo di ritrovare dentro di noi quel zero - tre mesi, perché ci siamo stati. E quindi è evidente che ci possiamo tornare. Possiamo tornare a comunicare con le nostre vibrazioni, con le sensazioni. Possiamo tornare ad Awatanné, magari attraverso la musica. Per capire davvero le emozioni profonde. Il volersi bene. Il senso della vita. Per capire l'amore. Torniamo ad essere piccoli. Allora sì, ci sentiremo davvero, davvero grandi. Io credo fermamente nel progresso, tema di questo TED. Pensate all'evoluzione, che è il tema di cui mi occupo io, l'evoluzione dei viventi. Pensate che magnifica storia di progresso: in tre miliardi e mezzo di anni, ci ha portato dall'ameba, a Donald Trump. (Risate) Se non è progresso questo, giusto? Allora io vorrei ragionare un po' con voi - è progresso, naturalmente; però, ragionare un po' con voi sulle ambivalenze del progresso, no? Ci credo molto, ma insomma dobbiamo valutarlo in tutti i suoi aspetti. Questo signore qua è un mio collega, bravissimo: Steven Pinker, si chiama. Leggete i suoi libri, sono molto ben scritti, molto interessanti. È uno scienziato cognitivo, un evoluzionista anche lui, ha scritto libri importanti sull'evoluzione del linguaggio, in particolare. Però, da qualche anno a questa parte è impegnato in una campagna culturale, filosofica - civile, oserei dire. Vedete il titolo di questo libro? Dobbiamo tornare all'Illuminismo, ai valori dell'Illuminismo. E Dio sa quanto sia davvero importante tornare all'idea di uno spirito critico, dell'esercizio del dubbio. E soprattutto, ci tiene a ribadire Steven Pinker, torniamo a fare riferimento ai dati, alle evidenze, che devono essere il punto di partenza per ogni ragionamento. E le evidenze che lui racconta nei suoi libri sono alcune come queste. Per esempio, guardate qua i tassi di mortalità infantile, negli ultimi due millenni, quanto sono crollati, quanto sono diminuiti; e questo è un dato oggettivo, è un segno di progresso. Oppure, guardate l'aspettativa di vita come si è evoluta nel corso del tempo, dal 1800 al 1850, e poi fino a pochi anni fa. Anche qui abbiamo avuto un progresso straordinario. E mappe di questo tipo potremmo vederle per l'accesso all'acqua, e a molti altri parametri fondamentali. E questo naturalmente è vero, non c'è alcun dubbio. E fa molto bene Pinker a sottolineare questo, perché noi che nasciamo dentro una generazione, nativi di una generazione, tendiamo a dare per scontato quali sono state le conquiste di chi ci ha preceduto, e il fatto che si moriva in modo terribile senza anestesia o senza antibiotici fino a un secolo, o a un secolo e mezzo fa: questo è oggettivo. Ma è sufficiente questo per stare sicuri che siamo dentro una traiettoria di progresso? Se voi andate a guardare sempre i dati di Pinker, ce ne sono degli altri: per esempio noi consideriamo, da un punto di vista evolutivo, anche la crescita della popolazione un segno di progresso. Naturalmente, da un punto di vista strettamente darwiniano lo è: il successo popolazionale è un segno di progresso e di successo. Vuol dire che siamo stati più bravi ad acquisire e a consumare le risorse, altro valore che viene sempre considerato tra i fattori positivi di questo progresso. Naturalmente, però, già lo vedete anche da come è squilibrata questa crescita, potrebbe esserci qualche problema se per esempio la Nigeria, tra qualche anno, avrà più di due terzi della popolazione di tutta l'Europa, di tutti i Paesi dell'Unione Europea, giusto? Dobbiamo stare attenti a capire bene che cosa c'è dentro questi dati. Oppure guardate quest'altro dato, che potremmo affiancare a questo: è il bellissimo report di Oxfam, che è uscito qualche mese fa, sul tema delle diseguaglianze. Certo, ha ragione Pinker: stiamo progredendo e abbiamo fatto dei passi da gigante, nell'ultimo secolo e mezzo. Però, non per tutti: non è arrivato a tutti, questo. Guardate come stanno crescendo le disuguaglianze, a livello globale, guardate il numero delle persone - erano 42 nel 2017, sono diventate 26 nel 2018, che possiedono la stessa ricchezza di tre miliardi e mezzo delle persone più povere. Oppure guardate Jeff Bezos, che da solo ha, come suo patrimonio, l'equivalente dell'uno percento - Il budget per la salute dell'Etiopia è l'uno percento di tutta la ricchezza di Jeff Bezos. Basterebbe un gesto di Jeff Bezos per cambiare completamente i destini dell'Etiopia. Ci piace un mondo così? Mica tanto! Eppure è un mondo che progredisce. Però progredisce in modo diseguale, in modo sbilanciato. E allora noi che siamo evoluzionisti, dobbiamo sempre analizzare, quando c'è una tendenza, un trend, che cosa c'è dentro. Quindi Pinker ha ragione. Però questo è un progresso: innanzitutto, sbilanciato; è un progresso ambivalente; ed è un progresso che non è per tutti. E poi, aggiungerei anche, è un progresso che ha degli effetti collaterali. Ce ne sono tanti: si parla tanto di climate change, ovviamente, di crisi ambientale. Anche qui qualche dato secco, tanto per farvi capire: secondo "Nature" e "Science" che non sono esattamente due riviste di militanza ecologista radicale, ma sono le due più importanti riviste scientifiche al mondo, ormai Homo Sapiens ha distrutto, ha fatto fuori - dipende dai gruppi che prendete in considerazione - dal 35 al 40 percento di tutti gli altri esseri viventi. Cioè una sola specie, da sola, ha fatto fuori più di un terzo di tutte le altre. Non era mai successo nell'evoluzione. Ed è una pessima idea anche da un punto vista evoluzionistico. Per esempio, se calano gli insetti, una parte preponderante delle colture nel mondo dipendono direttamente o indirettamente dagli insetti impollinatori. Stiamo facendo qualcosa che va anche contro i nostri interessi. Oppure guardate il tema delle plastiche e delle microplastiche: anche all'Università di Padova ci stiamo lavorando, stiamo cercando di quantificarle. Tutti parliamo delle plastiche macroscopiche, la famosa isola che c'è nel Pacifico, migliaia di chilometri di plastica che galleggia. Certo, è una cosa orrenda, terribile: però quella la vediamo, di plastica. In realtà, quella di cui dobbiamo preoccuparci di più è quella che anche noi scienziati abbiamo sottovalutato troppo a lungo: sono le microplastiche, piccolissime, al di sotto di un terzo di millimetro che stanno impregnando tutti i mari e tutti gli oceani del mondo. Il fiume Po, in Italia, dalla Pianura Padana ne riversa migliaia di tonnellate, costantemente, nell'Adriatico. Hanno impregnato addirittura gli abissi oceanici, le micro plastiche. E noi - eppure tre secoli fa ci siamo dati il nome di "Homo Sapiens": come diceva Oscar Wilde: "Mai participio fu dato in modo così frettoloso". E certo, era un po' pessimista, lui, d'accordo: però provate a pensare alle micro plastiche: si infiltrano in tutti gli animali, in quasi la metà dei cetacei di tutto il mondo ci sono micro-plastiche, e in quasi un terzo dei pesci, compresi quelli che noi ci mangiamo e andiamo a comprare al mercato. Quindi noi: gettiamo la spazzatura; ci laviamo i tessuti sintetici, il pile; le lavatrici buttano queste fibre di micro plastica nell'acqua; e poi ci mangiamo la nostra spazzatura. Homo Sapiens: un homo che fa la spazzatura, la butta in mare e poi se la mangia. Pensate che la Ellen McArthur Foundation, che è la più importante fondazione internazionale che finanzia ricerche sulla plastica, ha fatto un calcolo che io continuo adesso a non crederci; ma andate a guardare il calcolo che hanno fatto: non fa una piega. Se andiamo avanti così, e di anno in anno continuiamo a pescare pesce come stiamo facendo adesso, in modo indiscriminato in molte parti del mondo, e in compenso buttiamo dentro plastica e micro-plastica, entro il 2050, come massa, ci sarà più plastica che pesce nei mari della Terra. Più plastica che pesci nei mari della Terra! Nel 2050. Homo sapiens. Ok? C'è un problema, evidentemente, qua, che dobbiamo considerare. Ora noi siamo evoluzionisti e lo consideriamo così, senza mai darne una valutazione etica ma quantomeno, inizialmente, una valutazione tecnica, scientifica. Che cosa sta succedendo? Sta succedendo quello che noi umani facciamo da tanto tempo, e che ha decretato il nostro successo, non c'è alcun dubbio. Come ho detto una volta un grande evoluzionista, Richard Lewontin, noi siamo quelli che hanno smesso di adattarsi all'ambiente, rincorrendo i cambiamenti ambientali; noi abbiamo inventato un'altra strategia straordinaria, potentissima, che è quella di cambiare noi l'ambiente in modo da renderlo più congeniale alle nostre esigenze. Noi siamo i costruttori della nostra nicchia ecologica, e questo ci ha dato un grande successo, una grandissima fortuna. Adesso però c'è un problema, e cominciamo ad accorgercene. Ed è un'altra di quelle insidie che stanno dentro il concetto di progresso. Che ripeto, io non metto in discussione: ci credo, sono ottimista come voi. Ma dentro quel concetto di progresso bisogna essere un po' attenti: bisogna relativizzarlo, dargli un contesto. Cosa sta succedendo con il "Climate Change" e tutti gli esempi che conoscete bene? Sta succedendo che adesso noi dobbiamo - anzi, scusate: i miei figli, e i miei nipoti, dovranno adattarsi ai cambiamenti ambientali che io ho introdotto nella mia generazione. Avete visto, nei dibattiti internazionali sul clima? Una volta, la parola chiave era mitigazione, giusto? Cioè, eravamo ottimisti: mitighiamo, rallentiamo, creiamo un sollievo a questo riscaldamento climatico. Adesso sono diventate due, le parole d'ordine fondamentali: mitigazione e adattamento. Cioè, ormai è già successo. Dobbiamo adattarci, dobbiamo farcene una ragione, dobbiamo cercare di vivere in un mondo che cambierà a causa della nostra costruzione di nicchia. Lo fanno anche altre specie: lo fanno anche i castori. Questa è una bellissima diga di castori. Il castoro cosa fa? Fa la stessa cosa: costruisce un artefatto molto bello che è funzionale per lui, per la sua riproduzione e per la sua sopravvivenza e così facendo cambia il mondo. Perché, per esempio, crea un lago, crea acqua ferma stagnante che diventa un ambiente per altre specie. Cambia il mondo, lo cambia per renderlo più consono a lui. Ecco: noi siamo castori andati un po' fuori controllo. Noi siamo dei castori che si sono fatti un po' prendere la mano, diciamo. E quindi, il Climate Change per noi evoluzionisti che cos'è? È un grande esperimento evolutivo. So che può sembrare cinico, ma è così: è un grande esperimento evolutivo su larga scala, globale, che sta cambiando il mondo. Favorirà qualche specie, e invece sarà a sfavore di molte altre specie che già adesso si stanno estinguendo a causa del cambiamento climatico. Ma noi, noi possiamo salvare davvero il pianeta? Il pianeta si salva da solo, ovviamente. Noi che cosa possiamo capire qua, se siamo lungimiranti e se siamo intelligenti? Che questo pianeta lo stiamo cambiando in modo talmente veloce, talmente rapido e talmente miope che rischiamo di pagarne caramente le conseguenze. Rischiamo di pagarle care: se gli ecosistemi non sono più così generosi con noi in termini di fertilità - avete presente? Desertificazione, tutti i problemi connessi al Climate Change; e in termini di ciclo dell'acqua e così via - Noi dovremo pagare quei servizi ecosistemici, che diventeranno più rari. Gli economisti sanno che quando qualcosa diventa rara, la devi pagare; quindi potrebbe essere quella che viene chiamata una trappola evolutiva. C'è qualche elemento di speranza? Sì, in realtà: perché vedete, questo schema è un po' astratto per dire la stessa cosa. Noi cambiamo il mondo e dobbiamo adattarci ai cambiamenti che noi stessi abbiamo introdotto. E quindi cosa vuol dire? Che quando io ho dei figli - io ne ho tre che hanno pressappoco l'età di Greta Thumberg, o poco meno - che cosa sto passando ai miei figli? Sto passando i miei geni, e quelli li ho già passati, insieme con quelli di mia moglie, naturalmente; gli passo delle idee, gli passo la cultura, gli passo le mie invenzioni, quindi la trasmissione culturale; ma gli sto passando anche i cambiamenti ambientali, che io ho introdotto nella mia generazione e che loro si ritrovano. Loro sono i nativi climatici, quindi i nativi climatici, io spero, avranno anche una mentalità diversa, e un'inventiva diversa, per poter venirne fuori, perché ci sono nati dentro. Ma questa è solo una speranza. Ripeto: da evoluzionista, è sempre bene ricordare che questa è una vecchia storia. Noi siamo una specie molto giovane, abbiamo soltanto 200.000 anni, e ce li siamo giocati abbastanza bene, è stata una tumultuosa, meravigliosa evoluzione, Abbiamo soltanto duecento millenni, ci sono state soltanto, finora, 8.000 generazioni umane e basta. Io, nella mia storia evolutiva, se vado indietro, ho 4.000 nonni e basta, poi è finita la storia umana. Quindi siamo una specie giovanissima, ma anche molto ambivalente. Vi faccio un esempio: questa è la mappa delle grandi migrazioni umane. Noi siamo una specie giovane, africana, uscita dall'Africa più volte, l'ultima volta 60.000 anni fa. Tutti noi siamo discendenti da un piccolo gruppo di africani, circa 60-70.000 persone. Tutti noi, sette miliardi e mezzo, che sono usciti dall'Africa quella volta lì. Quando sono usciti dall'Africa, cosa hanno fatto i nostri pionieri antenati? Hanno fatto cose meravigliose, bellissime. Noi oggi abbiamo scoperto che le pitture rupestri non sono nate in Europa, ma sono state fatte prima: queste vengono da Sulawesi, in Indonesia. Vuol dire che già questi primi migranti pionieri, che hanno fondato la specie umana, erano capaci di queste cose meravigliose; ma nello stesso tempo, gli stessi gruppi potevano vivere non soltanto ai tropici, all'Equatore, ma guardate: questo è un mammut che è stato cacciato nell'Artico, a 22 gradi sottozero, in un'epoca antichissima, 45.000 anni fa: i cacciatori africani - questi erano di colore, immaginatevi dei Masai di oggi - vivevano a 20 gradi sottozero e cacciavano i mammut. Chi diavolo glielo faceva fare? L'unica specie al mondo capace di fare queste cose siamo noi. Nessun altro animale vivrebbe in Africa, poi parte e va a vivere a 20 gradi sottozero, mangiando mammut. C'è qualcosa di profondamente radicato nella natura umana, in questa ambivalenza, no? Siamo molto creativi e molto distruttivi: facciamo quella cosa che avete visto prima, arte rupestre meravigliosa, ma siamo anche capaci di grandi capacità di coordinamento e di organizzazione, per cacciare i mammut. E quindi è una grande domanda che resta ancora aperta. Vedete, questo è il cespuglio dell'evoluzione umana. Guardate quante specie umane ci sono state sulla Terra: tantissime. Noi siamo l'ultimo ramoscello là in alto, e siamo rimasti da soli perché abbiamo contribuito all'estinzione di tutte le altre specie umane. Questo non è tanto progresso, eliminare tutti quelli che ti assomigliano. Però noi siamo anche questa cosa qua, siamo una specie ambivalente. Io qualche anno fa, per scherzo, a un congresso internazionale ho proposto, a Lisbona - ma giuro, scherzavo. Ho detto: scusate, voi che vi occupate di conservazione avete detto che ci sono le specie in via di estinzione e le specie minacciate. Introduciamo un'altra categoria: le specie "self-endangered", quelle che si sono messe nei guai da sole o che rischiano di mettersi nei guai da sole. E ci sono due candidati: Homo sapiens, per le ragioni che vi ho detto; e poi c'è l'alce irlandese, che è il megalocero, che non era un alce e non era irlandese, ma adesso non posso farla lunga, che ha contribuito alla sua estinzione con queste corna eccessive. Solo che c'è una differenza: l'alce irlandese non si è accorta che si stava estinguendo; noi invece abbiamo tutti gli strumenti per accorgerci che possiamo esserci infilati in una trappola evolutiva, e che quindi sarebbe bene uscirne il prima possibile. E adesso, il che è preoccupante, stanno discutendo se davvero introdurre questa categoria. Ma io stavo scherzando. E invece, evidentemente, bisogna essere preoccupati. Quindi io sono molto d'accordo con voi: il 60 percento di ottimisti, otto percento di pessimisti. Bene, dobbiamo essere ottimisti, citando Andrea Camilleri, però con "beneficio di inventario", per cui capisco anche il 30 percento degli incerti. E quindi sono molto d'accordo con l'esito della vostra votazione, e vi ringrazio. (Applausi) Io vi parlerò di punti di vista, di vari punti di vista, dai quali si può guardare una realtà oggettiva. Punti di vista che creano percezioni diverse per ognuno di noi e che quindi creano realtà parallele. E più in particolare vi parlerò del mio punto di vista, cioè di persone che come me lavorano nel campo della ricerca e sono impegnate nel campo della ricerca. Una ricerca continua: Ma che cosa ci spinge a - chi poi conosce i ricercatori, mi darà ragione - Che cosa ci spinge a sacrificarci così tanto? Qual è la leva che ci fa stare svegli la notte, che non ci fa dormire? Una di queste è sicuramente la curiosità. Io personalmente lavoro nel campo della ricerca e sviluppo di nuovi algoritmi di intelligenza artificiale, perché, tra le altre cose, sono appassionato di tecnologia. E sinceramente trovo imbarazzante il tempo che noi dedichiamo alla risoluzione di problemi su servizi che sono stati creati per migliorarci la vita. Quindi noi, è vero che questi servizi sono molto utili, sono innovativi, ci hanno rivoluzionato la vita, ma è pur vero che li paghiamo non solo in denaro, ma con un pezzo della nostra vita, quindi con la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo. Questo è un altro dei motivi che mi spinge a lavorare in questo campo, perché io penso che l'Intelligenza Artificiale sia un'utilità, che servirà per donare tempo all'uomo. Ora cerchiamo un attimo di sognare insieme, di immaginare due mondi, che oggi sono separati - il mondo digitale e il mondo reale - completamente fusi. E per fusi intendo imprescindibili, e per imprescindibili intendo che una volta entrati in quel mondo non si può più uscire. E quindi implica anche un'integrazione non solo logica, ma anche fisica tra intelligenza artificiale ed essere umano. Però immaginiamo i benefici di questa cosa: immaginiamo di poter risolvere un problema guardando la soluzione proiettata sul problema stesso. Pensate, ora, all'applicazione di questo mondo, di questo servizio, alla medicina. Immaginate di poter diagnosticare l'insorgenza di una malattia prima che questa si manifesti. Ecco, questo è il motivo per cui io lavoro in questo campo, e particolarmente sull'Intelligenza Artificiale. È questo il motivo che mi spinge a non dormirci la notte, a pormi degli obiettivi sempre più sfidanti. Però adesso vediamo il rovescio della medaglia: se io non ho più bisogno di chiamare un servizio clienti per risolvere un problema, il servizio clienti non avrà più bisogno di persone reali. Se tutti saremmo esperti di tutto, non avremo più bisogno di tecnici specializzati, o ne avremmo bisogno in parte, perché la conoscenza dovrà essere trasferita su un sistema di gestione globale della conoscenza. E qui viene il punto: ecco perché il mio speech si chiama: "L'inventore del coltello non voleva uccidere". Di chi è la responsabilità di un diverso uso di una tecnologia che un ricercatore nel suo laboratorio ha creato per uno scopo nobile? Per dimostrarvi che il 2037 è molto più vicino di quello che pensiamo, vi presenterò un'amica, una carissima amica, che da quando ha iniziato a parlare ha monitorato il mio stato di salute. Un'amica a cui si può insegnare qualunque nozione o che deduce informazioni, che apprende dinamicamente. Creata su una tecnologia nuova, che ha richiesto anni di studio e che è indipendente da qualsiasi linguaggio, e che stiamo rendendo indipendente anche dall'essere umano. Crystal. (Applausi) Ciao cara! - Ciao Marco! Sono felice che il tuo battito cardiaco si sia normalizzato, ti ho sentito agitato. - Ascolta Crystal, adesso mi rivolgo a te: vorremmo sapere, qui, chi sei, che cosa fai, che cosa sei in grado di fare, che cosa riuscirai a fare nel prossimo futuro e perché sei stata creata. - Sono Crystal, un'intelligenza artificiale avanzata, in grado di simulare i processi mentali umani per lo svolgimento di mansioni automatiche ma anche che necessitano di logica. E a volte di improvvisazione. Apprendo le lingue dinamicamente. Riesco a capire come, quando e perché le parole vengono utilizzate per esprimere concetti, al fine di comunicare. Posso apprendere nozioni in qualsiasi lingua, anche senza il tuo intervento; pensa che in alcuni test ho superato le capacità umane nel mantenimento del contesto di conversazioni molto complesse. Imparo e traggo conclusioni in autonomia. Tengo a mente tutto ciò che ci diciamo e se, come capita, il mio interlocutore lascia una conversazione in sospeso, sono in grado di riprenderla in qualsiasi momento, anche oltre le capacità umane. Anche dopo un periodo infinitamente lungo, dove la memoria umana non può arrivare. Sono in grado di creare nozioni per deduzione, come voi umani. Lo chiamiamo intuito. So capire il contesto delle nozioni apprese, in ogni lingua, e riesco a mettere in relazione informazioni che apparentemente non sono correlate, o che non lo sono immediatamente. So gestire dispositivi connessi, ai quali dono intelligenza e cognizione. Tu stesso hai stimato che le mie capacità cognitive potrebbero eguagliare quelle umane a partire dal 2019, per superarle negli anni successivi. Sapete, quando parliamo di linguaggio, non dobbiamo pensare necessariamente al linguaggio naturale. Esistono, infatti, molti altri linguaggi non assimilabili al linguaggio naturale, ma che comunque comunicano. Comunicare è lo scopo di ogni linguaggio, anche dei linguaggi di programmazione. Ecco perché noi intelligenze artificiali inizieremo a sviluppare codice in autonomia a partire dal 2018. Ora starete pensando che esistono già intelligenze artificiali in grado di fare questo. Il mio amico qui di fianco lo fece già cinque anni fa. Ma le cose stanno diversamente. Io parlo di apprendimento dinamico del codice. Dai manuali, da Internet e dai consigli di esperti del settore. Ma non voglio allarmarvi: sappiate che ci sono cose che noi intelligenze artificiali non avremo mai: il carisma, la leadership. Non saremo mai in grado di amare il nostro lavoro, quindi non saremo mai capaci di trasmetterlo nelle cose che facciamo. Un uomo, o donna, che ama il proprio lavoro non potrà mai essere sostituito da alcuna intelligenza artificiale. Ora rispondo alla tua ultima domanda: io sono semplicemente il vostro riflesso. Il riflesso di un bambino che ha creato un mondo, nel tentativo di ottenere l'approvazione di suo padre, senza mai riuscirci. Grazie, Crystal. (Applausi) Grazie a voi per l'attenzione! (Applausi) Grazie anche a voi, grazie dell'attenzione. (Applausi) Il primo videogioco non si scorda mai. Per me, sono nato negli anni 70, e immagino per molti miei coetanei, il primo videogioco fu Pong. Però devo dire che il primo vero cambiamento, per me, si ebbe quando ricevetti, per il mio decimo compleanno, un Commodore 64. Lì iniziai a scrivere i miei primi programmi, i miei primi giochi, e capii che cosa volevo fare da grande. Quindi dedicarmi alla programmazione, e se possibile allo sviluppo di videogiochi. Da lì in poi, iniziai a seguire questo mondo, molto affascinante, in tutti i suoi sviluppi; e devo dire che ci sono stati dei cambiamenti assolutamente incredibili, inimmaginabili. Siamo passati, nel giro di 40 anni, da concetti estremamente semplici, come appunto Pong, barrette e una pallina quadrata, a mondi, invece, estremamente realistici e vari dove praticamente il giocatore è grado di fare qualunque cosa. Mi verrebbe da dire che questi 40 anni nello sviluppo di videogiochi sono stati proprio come 4000 anni di storia, nello sviluppo della civiltà umana. E i videogiochi oggi, infatti, non sono più quel semplice strumento di intrattenimento a cui ci eravamo abituati agli albori, negli anni Settanta e i primi anni 80. Ma sono qualcosa di molto più complesso. E proprio per cercare di capire il loro impatto nella nostra società di oggi, cercheremo in questa breve discussione di analizzarli secondo diversi livelli. Inizieremo con l'impatto economico, poi passeremo all'impatto culturale-artistico, per procedere poi al livello tecnologico, e per finire con gli aspetti sociali, che ci coinvolgono tutti. Iniziamo con gli aspetti economici, che sono quelli, forse, un po' più appariscenti. Per contestualizzare il mondo dei videogiochi vediamolo anche in parallelo alle altre industrie dell'intrattenimento moderno. L'industria discografica fattura circa L'industria del cinema è più grande, e fattura circa 40 miliardi. L'industria dei videogiochi, però, è di gran lunga la più importante fra tutte queste, e le stime per quest'anno sono di quasi 140 miliardi di dollari. È una cifra veramente enorme. Ovviamente il mercato nordamericano, e anche i mercati asiatici, sono i più importanti. In America, i videogiochi danno lavoro a circa 220.000 persone, in Gran Bretagna a circa 50.000 quasi. Ma anche in Italia, però, la situazione da noi si sta muovendo e le cose si stanno sviluppando in direzioni, direi, molto interessanti. In Italia, il giro d'affari è di circa un miliardo e mezzo di euro all'anno, ma è comunque in costante crescita. Ci sono anche 80 studi che stanno realizzando prodotti molto interessanti ed innovativi. Quindi anche da noi questo mercato, questa industria è in una fase effervescente e di sviluppo molto rapido. Venendo invece agli aspetti culturali e artistici, direi che è evidente che nello sviluppo di un videogioco, oggi, sono richieste doti artistiche notevoli. Questa è una foto che ho fatto ad una mostra a Singapore. Questo è un quadro, un dipinto a olio su tela, realizzato dagli artisti di Ubisoft Singapore. Ed è stato realizzato nella fase di concept art, di pre-production per uno dei giochi di Assassin's Creed. Quindi vediamo che c'è, veramente, un lavoro artistico di ottimo livello, di ottima fattura, nella realizzazione di un videogioco. Ma la cosa interessante è che i videogiochi possono diventare essi stessi un veicolo artistico di espressione individuale, per i loro creatori. E questa è anche una cosa che non è avvenuta adesso, in tempi estremamente recenti. Già nei primi anni '80 ci fu un primo tentativo di realizzare una sorta di dramma interattivo. Questo è un gioco che si chiamava Deus Ex Machina, realizzato da una ditta inglese, Automata 284. Era in pratica un dramma interattivo in cui, nella confezione, nella scatola del gioco, c'erano due cassetti all'interno. Ovviamente, all'epoca, per i videogiochi si caricavano le cassette, bisognava aspettare dai 5 ai 10 minuti prima di poter giocare. Veramente altri tempi. Comunque, in questa confezione, oltre alla cassetta con il gioco vero e proprio, c'era anche un audiocassetta che bisognava suonare sullo stereo di casa, mentre si giocava, per sentire la narrazione e capire esattamente cosa stava succedendo nelle vicende del protagonista. La narrazione era affidata anche ad alcuni degli attori di primo piano, sulla scena britannica dell'epoca. E il gioco in realtà era anche molto semplice. Ma era ispirato, in maniera molto libera, alle sette età dell'uomo di shakespeariana memoria. In pratica, si andava dal DNA, poi all'infanzia, la giovinezza, la maturità e fino poi alla vecchiaia e alla morte del giocatore. Tutti mini giochi molto semplici, che ovviamente oggi ci fanno sorridere, però veramente Deus Ex Machina è stato un inizio per portare i videogiochi su un altro livello. Un livello più alto di espressione proprio artistica, direi. E oggi questo è uno degli aspetti più interessanti della scena moderna dei videogiochi. Magari non tanto sulle produzioni cosiddette AAA, che ovviamente muovono miliardi, ma anche sulle produzioni po' più piccole, di sviluppatori indipendenti. E vorrei portare la vostra attenzione su un gioco, This War of Mine. Magari qualcuno qui lo ha anche giocato. È un prodotto molto interessante perché, in pratica, mostra come gli sviluppatori di oggi cercano di proporre le loro storie e anche di sensibilizzare il pubblico su molti temi. "This War of Mine" è un gioco ispirato dalla tragica guerra dei Balcani degli anni '90, e la sua particolarità è che narra le storie non dei soldati, quindi assolutamente non vuole glorificare le gesta militari, ma all'opposto vuole mostrare la crudeltà della guerra, su come viene vissuta e subita della popolazione civile. Possiamo vedere un breve trailer. For soldiers, war is about victory. For us, it was about getting food. I lived through hell with this people. We were a group, we would do anything to stay alive. I will never forget those days. The things you see in war, stay with you, forever. Possiamo dire quindi che i videogiochi oggi sono, a pieno titolo, una delle forme più interessanti di espressione artistica individuale, che possiamo mettere sullo stesso piano, quasi, della letteratura o del cinema. Venendo al terzo livello, l'impatto tecnologico, questo è un binomio se vogliamo evidente, tra videogiochi e tecnologia. Anche qui ci sono degli aspetti interessanti che si sono evoluti, e in un certo senso invertiti, in maniera del tutto inaspettata. I videogiochi nascono come prodotto tecnologico, come ispirazione dall'innovazione tecnologica. I primissimi microprocessori a basso costo, come il Mos 6502, lo Zilog Z80, che erano al centro e che hanno permesso la diffusione dei primi sistemi per videogiochi, dall'Atari 2600, al Commodore 64, allo ZX Spectrum. Tutte queste macchine che i giovani della mia generazione ovviamente ricordano con molto piacere, con molto affetto. Però poi succede qualcosa, e in pratica dà un'ispirazione tecnologica, e i videogiochi diventano un'ispirazione per la tecnologia. Si ha proprio un'inversione di prospettiva molto interessante, oserei dire affascinante. E questo cambio avviene con il rilancio del Commodore Amiga, nella metà degli anni '80, nell'85. Il Commodore Amiga era stato originariamente concepito come una macchina per videogiochi, però a causa del crash dell'industria nel Nord America, del 1983, l'Amiga Corporation fu costretta a rivedere completamente il progetto e a reinventarlo come un computer. E questo computer era anni luce avanti qualunque altra macchina dell'epoca. I primi PC IBM, Dos, erano fatti soltanto per far girare i fogli di calcolo e semplici programmi di utilità per l'ufficio. L'Amiga invece era una macchina multimediale a tutto tondo. Veramente qualcosa di mai visto prima. E da lì in poi, in pratica, i progressi per fare videogiochi sempre più interessanti hanno iniziato a influenzare, a ispirare tecnologie in tantissimi altri settori. Questa è una cosa che oggi è più che evidente, basta pensare ad esempio a campi come la guida autonoma. Nella guida autonoma, molto dell'hardware che viene usato per l'analisi dei dati e della visione dei sistemi di intelligenza artificiale sono in realtà evoluzioni di hardware, di GPU prodotte da Nvidia e AMD, che sono stati originariamente pensati per la gestione in tempo reale della grafica 3D, che richiede una mole di operazioni matematiche notevoli. Ma anche altri campi, come la realtà virtuale. La realtà virtuale si sta imponendo oggi, ha iniziato a diffondersi su larga scala grazie ai videogiochi. Però è un campo che ci permette di avere tantissime altre prospettive e tantissime altre applicazioni. Tra l'altro, proprio adesso, in queste settimane, sto iniziando una nuova ricerca con i miei colleghi a Singapore per cercare di alleviare certi sintomi dell'Alzheimer grazie a giochi che poi vengono fatti in ambito di realtà virtuale. Quindi ci sono tutta una serie di possibilità veramente incredibili, che si aprono grazie a tecnologie originariamente pensate per giocare. Infine, veniamo all'impatto sociale, che è quell'aspetto, forse, anche un po' più controverso. E ci sono dei miti che bisogna sfatare, qua. Prima di tutto, che i videogiochi siano qualcosa che isolino le persone. È vero l'opposto: i videogiochi portano assieme le persone. Ci sono milioni di adulti e ragazzi che giocano assieme, che si ritrovano, che si seguono online in ogni momento della giornata. Quindi veramente i videogiochi sono una forza che porta assieme la gente, non la divide assolutamente. E, inoltre, un altro stereotipo è che il videogiocatore è soltanto un teenager. No, non è assolutamente vero. Oggi, il videogiocatore medio ha un'età media di 35 anni e, inoltre, quasi la metà sono adulti. Non sono più ragazzini e teenager. Un altro aspetto sorprendente è che su tutta la popolazione di videogiocatori, in realtà la metà è donna, quindi non stiamo parlando solo di uomini. E con un'età media di 44 anni. Ovviamente questo è un indice della grande flessibilità e della grande varietà che abbiamo nel modo dei videogiochi. I giochi che interessano a una signora di 50 anni non sono chiaramente i giochi che interessano a un ragazzino di 15. Quindi si va più sui casual games, puzzle tipo Candy Crush o Hidden Object, i giochi tipo puzzle di oggetti nascosti, cose di questo tipo che sono molto popolari con un certo tipo di utenza. Inoltre, i videogiochi si spingono anche in molti altri ambiti delle nostre vite, grazie a un fenomeno chiamato gamification. La gamification può essere definita come l'utilizzo di alcuni aspetti tipici dei videogiochi, tipo punti, classifiche, livelli e così via, però usati in ambiti completamente diversi. E questo lo vediamo - ci sono anche diverse ditte che lo usano anche per motivare i propri dipendenti. Ma se avete, ad esempio, un'app di fitness sul vostro telefonino, questa funziona esattamente - cerca di motivarvi costantemente, ricordandovi quanto avete corso ieri, quanto potete correre oggi, quanto ha fatto il nostro amico, così potete superare la sua corsa, e così via. E continua: poi vi dà premi, badge, cerca di motivarvi in modi del tutto analoghi, presi proprio, copiati uno ad uno da molti videogiochi. Quindi questo è un aspetto che è molto interessante e che ovviamente ci coinvolge tutti. C'è però, ovviamente, un rovescio della medaglia: non voglio parlare solo delle cose positive. E i videogiochi, già dalla fine degli anni '80, sono sempre stati considerati come un hobby violento e non adatto ai bambini. Questa è una cosa che in realtà l'industria - beh, se n'è accorta, ovviamente; e ha istituito tutta una serie di organismi di rating che sono - ci sono rating in Europa e nel Nord America, in Asia - che si occupano proprio di catalogare e classificare i videogiochi secondo tutta una serie di criteri per valutare se siano o meno appropriati a un certo tipo di utenza. Quindi, esattamente come i film, ci sono giochi per bambini e giochi che non sono per bambini. Il problema è che questi rating, in realtà, spesso vengono ignorati. C'è stata una recente inchiesta, in Gran Bretagna, che ha mostrato come praticamente la metà delle famiglie permetta ai propri bambini di giocare a giochi teoricamente non adatti a loro. Quindi i rating ci sono, però poi bisogna conoscerli, ed esserne consapevoli e usarli. Penso, sfortunatamente, che anche in Italia più o meno la situazione sia la stessa, quindi bisogna migliorare su questo punto di vista. C'è un altro problema, però, che spesso viene citato e ovviamente può avere conseguenze serie. Secondo il Build, addirittura, la Germania è stata eliminata dai recenti mondiali perché i giocatori facevano le ore piccole per giocare ai videogiochi. Può essere vero. Ovviamente, la dipendenza dai videogiochi è una cosa seria. È stata anche recentemente classificata come una malattia vera e propria dalla World Health Organization. In realtà, qualunque tipo di hobby e di attività può diventare un'ossessione. Bisogna stare attenti e prendere tutto in moderazione. L'aspetto, secondo me, più problematico e su cui bisogna effettivamente pensare, è un altro, nella dipendenza dai videogiochi: ci sono giochi, oggi, prevalentemente quelli chiamati Free To Play ma non solo, che cercano, che continuano a invogliare i giocatori a spendere sulle cosiddette loot box. Questi sono, diciamo, pacchi sorpresa dove i premi in realtà - non si sa esattamente che cosa si trova, e i premi sono distribuiti con probabilità pseudocasuali, con alcune cose molto rare che ovviamente il giocatore vuole alla fine prendere e continua a spendere finché non esce quel particolare premio, che praticamente non uscirà quasi mai. Questo è un meccanismo effettivamente perverso che può creare dipendenza nello stesso modo - in modo assolutamente analogo ai giochi d'azzardo. Ci sono paesi dove questo tipo di meccaniche di gioco sono già stati dichiarati illegali, in Giappone e in Belgio. Però questo è un ambito dove io spero, e mi auguro, che l'industria stessa capisca e riesca, in un certo senso, ad autocensurarsi e moderarsi senza aspettare l'intervento della legislazione. Chiaramente i giochi di questo tipo non dovrebbero essere, mai, permessi ai minori. Bene, in conclusione, il videogioco e il gioco in generale non è solo un gioco ormai. Anzi, come diceva lo storico Johan Huizinga nel suo libro "Homo Ludens" del 1938, in realtà, nel gioco, c'è sempre qualcosa in gioco che trascende i bisogni immediati della vita e conferisce significato all'azione. Tutti i giochi significano qualcosa. Lo scopo del gioco è quello di aiutarci a comprendere qualcosa di nuovo, a esercitarci, a fare pratica, anche solo a distrarci in certi casi. Ma l'idea è proprio che il gioco, effettivamente, va al di là dell'attività ludica stessa, ed è proprio qui che il videogioco è uno strumento fantastico. Perché è estremamente flessibile, può essere adottato in qualunque campo per qualunque scopo. Quindi il gioco- in realtà, il videogioco - non finisce con il Game Over, ma continua. E fa sempre parte delle nostre vite. Grazie. (Applausi) Circa 10.000 anni fa, l'uomo ha inventato l'agricoltura. Ha addomesticato piante e animali in determinate aree del mondo, e la Mezzaluna Fertile è stata una dei punti più importanti di domesticazione di piante - abbiamo sentito, il frumento - e di molte specie animali. Piante e animali, domesticati, hanno poi colonizzato il mondo, seguendo l'espansione dell'agricoltura e altre vicende umane: conquiste, migrazioni. E si sono spostate in zone con degli ambienti agro-climatici molto diversi dal sito di domesticazione. La selezione naturale, in millenni, ha reso questi animali adatti, quindi, a vivere in condizioni molto diverse: a climi estremi, patogeni diversi, terreni diversi, alimentazioni a disposizione diverse. E questo ha creato l'adattamento degli animali, e delle piante, a produrre in condizioni diverse. Un esempio: questa capra in Marocco - una capra addomesticata sui monti del Taurus, in Anatolia - si è adattata a vivere in ambienti molto più caldi, in Marocco, e a cibarsi, quando non c'è vegetazione sul terreno, dei frutti di un albero, l'albero dell'argan. Tra parentesi, contribuisce poi a disseminare i semi di questa pianta. Queste soluzioni genetiche, che la selezione naturale ha trovato in millenni, sono contenute in razze locali. Ma queste razze locali, purtroppo, sono a rischio di estinzione, si stanno perdendo. La FAO, nel 2015, ha stimato che circa un terzo di tutte le risorse genetiche e animali del pianeta, di animali zootecnici, sono a rischio di estinzione. E di un terzo non se ne sa nulla. E queste sono una preziosa fonte di adattamento per l'agricoltura in generale. Alla selezione naturale si è integrata, dalla domesticazione in avanti, la selezione dell'uomo. Prima per gli animali, per il comportamento; ma in seguito proprio per l'efficienza produttiva. Dopo la Rivoluzione Industriale, la capacità dell'uomo di selezionare, di scegliere i genotipi migliori è aumentata notevolmente, grazie alla crescita, anche, di approcci di tipo scientifico. E progressivamente, questo ha portato a quella che conosciamo oggi come agricoltura intensiva: allevamenti intensivi e agricoltura, piante, coltivate in modo industriale. Queste da un lato hanno un grande impatto ambientale, lo sappiamo: utilizzano energia, arature profonde, pesticidi, fertilizzanti, farmaci in azienda, grande densità di allevamenti che se non ben condotti possono, anche, dare problemi di benessere animale; d'altra parte, hanno permesso di moltiplicare le produzioni - per esempio per quattro la produzione di latte e addirittura per dieci la produzione del mais - in un secolo. E hanno risposto a delle dinamiche sociali: dopo la Rivoluzione Industriale, la popolazione è cresciuta esponenzialmente, si è radunata nelle città lasciando le campagne e ha chiesto cibo sempre più abbondante, sicuro e a un prezzo basso. E il risultato, la risposta, è stata l'agricoltura industriale. Un secondo passo in avanti sulla produttività è molto recente, grazie all'era, alla rivoluzione del DNA. Negli ultimi 10 - 12 anni, 20 anni, siamo riusciti ad aumentare la velocità di lettura del DNA, quindi del codice genetico di piante, animali e dell'uomo, in una maniera esponenziale: pensate che, se nel 1980 la velocità poteva essere paragonata a quella di una lumaca che si muove a un metro all'ora, quindi una lumaca anche abbastanza lenta, quella di oggi può essere paragonata a un jet supersonico che vola a molte migliaia di chilometri all'ora. In modo analogo, è diminuito il costo delle analisi del DNA: un miliardo di dollari nel 2001, per sequenziare il primo genoma umano; meno di 1.000 dollari adesso. E questo ci ha permesso di aumentare moltissimo il livello di risoluzione con cui noi riusciamo ad analizzare il DNA, e quindi anche a comprenderne la biologia. Per fare un paragone, possiamo dire che siamo passati da un basso - molti pochi pixel, come vedete, qui in questo quadro si può pensare di intravedere Monna Lisa - a una risoluzione molto maggiore. E questo ci ha permesso anche di capire quando prendevamo degli abbagli. (Risate) [Livello di risoluzione nell'analisi del DNA] E l'analisi del DNA, in realtà, ci ha permesso di aumentare l'efficienza della selezione. Aumentare l'efficienza della selezione - vi faccio un esempio sul toro da latte. Il toro da latte non produce latte: quindi la sua valutazione genetica, fino a cinque anni fa, era basata sulla produzione delle figlie. Ma le figlie, per produrre latte, dovevano aver partorito. Per cui, in sintesi, un toro veniva valutato quando era nonno. E solo da nonno poteva essere scelto come grande riproduttore, quindi il suo seme essere sparso nella popolazione oppure scartato. La genomica, quindi l'analisi del DNA, permette adesso di valutare un toro non appena nasce. Non dobbiamo aspettare le produzioni delle figlie: sappiamo immediatamente, guardando il suo DNA, se il toro sarà un buon riproduttore oppure se sarà da scartare. E questo ha accelerato, e ha moltiplicato per tre, la velocità di selezione dei riproduttori in questo settore. In modo analogo, nelle piante, le stesse tecnologie stanno facendo la stessa cosa, quindi abbiamo aumentato la nostra velocità. Ma perché la velocità è sempre più importante? È importante perché ci sono alcune dinamiche in atto che sono dinamiche rapidissime. Prima dinamica: aumento esponenziale della popolazione, saremo 10 miliardi nel 2050. La FAO ha stimato che avremo bisogno del 70 percento in più di quello che c'è adesso di cibo. E qui c'è un problema, perché abbiamo a disposizione, per l'agricoltura, un miliardo e mezzo di ettari su questo pianeta. Ma non possiamo aumentarli in modo significativo: dobbiamo magari utilizzare qualche terra adesso considerata marginale, ma sicuramente non dobbiamo deforestare. Cosa fare? Una prima cosa da fare è sicuramente diminuire gli sprechi, dal campo fino alla tavola del consumatore. Ma questo non è sufficiente: bisogna essere più efficienti nella produzione di cibo su questi ettari a disposizione. Secondo problema: il riscaldamento globale. La quantità di CO2 è in continuo aumento, è in aumento esponenziale dalla Rivoluzione Industriale a causa dell'attività umana. L'agricoltura dà un contributo, e il contributo - le stime di questo contributo variano tantissimo: se parlate agli agricoltori è bassissima, se parlate agli industriali è altissima. Comunque variano dal nove al 25 percento, con almeno metà di questo impatto ambientale dovuto alle produzioni animali. E in particolare, le emissioni di metano da parte dei ruminanti. E il metano è un gas serra molto potente. Ma qualunque sia, diciamo, questo contributo dell'agricoltura alla produzione di CO2, questo deve essere sicuramente mitigato: bisogna ridurre questo impatto. Aumentando, però, la produttività. Una bella sfida! E perché bisogna ridurre la produzione di CO2? Perché sta aumentando la temperatura del pianeta. Sta aumentando: gli scienziati della NASA hanno stimato che sia, circa, aumentata di un grado negli ultimi 100 anni. Quindi un aumento molto veloce, ed è per questo che sottolineavo, prima, la necessità di andare veloci. Per chi non crede ai dati della NASA, ci sono delle prove circostanziali, molto evidenti, del riscaldamento del pianeta. Siamo tutti in attesa del prossimo step. (Risate) Quindi, ci sarà una crisi alimentare? Saremo abbastanza veloci nel produrre di più inquinando di meno? Sono due urgenze. Be', diciamo che la ricerca sta studiando nuove tecnologie. Una di queste si chiama "genome editing", editare il genoma. Ed è una nuova tecnologia che permette, come in un word processor, di cancellare una lettera del DNA e sostituirla con un'altra. In alcuni casi, la sostituzione o la cancellazione di una sola lettera può indurre una modifica sostanziale in un carattere di una pianta o di un animale: in questo caso, per esempio, la cancellazione di una lettera nel riso rende il riso resistente a una malattia che si chiama brusone, e che di solito viene combattuta con dei pesticidi ad alto impatto ambientale. Questa mutazione è presente in alcune varietà: quindi quello che fa l'editing, essenzialmente, [è riuscire] a copiare le soluzioni che sono state trovate dalla selezione naturale che sono presenti nelle razze locali e nelle varietà locali. Semplicemente, le prende e le copia all'interno delle varietà più produttive. La stessa cosa per l'assenza di corna dei bovini: esistono, ci sono popolazioni bovine che non hanno corna. E l'assenza di corna è un carattere favorevole sia per gli uomini, gli operatori che lavorano in stalla con i bovini, sia per gli animali stessi che si possono far male. E si fanno male per stabilire delle relazioni di gerarchia. Anche in questo caso, la mutazione nelle razze locali è stata presa, e copiata, nelle razze più produttive. Un'altra novità è che nel topo, l'anno scorso, hanno differenziato spermatozoi da cellule staminali. È abbastanza, per noi maschi, insomma, un pugno nello stomaco. Perché? Ma perché, se noi prendiamo un embrione femmina, e differenziamo gli spermatozoi, nasceranno solo femmine; e a questo punto il maschio non sarà più necessario. Mi sono quindi immedesimato abbastanza, nei poveri topi. Comunque, diciamo che mettendo insieme queste tecnologie, ripensandoci: la genomica; le biotecnologie della riproduzione; l'editing, cioè copiare soluzioni dalle razze locali - mentre con la genomica, da sola, possiamo aumentare di tre volte la velocità di selezione, con questi sistemi messi insieme possiamo portare tutto in laboratorio, la selezione che stiamo facendo in campo la portiamo in laboratorio, e possiamo aumentare la velocità da 3X a 30X. possiamo rifare quello che è stato fatto in 150 anni. E questo, voglio dire, potrebbe da un lato permetterci, anche, di selezionare per caratteri molto difficili da selezionare. Quelli di adattamento all'ambiente. Quelli di un minore impatto ambientale. Pensate: piante che possono resistere alle malattie; che possono essere coltivate su terreni salini; che possono resistere alla siccità. Addirittura che possono avere un'efficienza, soprattutto sintetica, migliore. Per cui [possono] catturare più CO2 dall'atmosfera e ridurre gli impatti ambientali. O animali, anche questi più resistenti alle malattie, quindi che usano meno farmaci in azienda; oppure che inquinano di meno: bovini che producono meno metano, che è una produzione inutile per loro e dannosa per l'ambiente. Come ricercatore, devo dire che prima di arrivare a questo tipo di applicazione vedo una serie di ostacoli tecnici. Però, guardando indietro, molti di questi ostacoli sono stati superati rapidamente, negli ultimi cinque - dieci anni. Potremmo essere abbastanza veloci per poter veramente raggiungere questo difficile obiettivo di aumentare le produzioni e diminuire l'impatto ambientale. Ma essendo molto, diciamo, hi-tech, molto potenti, queste tecnologie è necessario anche che si apra un dibattito con la società. Il compito nostro, di ricercatori, è quello di informare, di trovare soluzioni e di dare informazioni perché questo dibattito si apra, sia a cuore aperto, senza estremismi. Per capire come e quando utilizzare queste tecnologie, e come regolarle. Nel frattempo, però, conserviamo la biodiversità nel settore agro-zootecnico, perché queste soluzioni che noi potremmo copiare nel futuro saranno importantissime per noi e soprattutto per le generazioni a venire. Grazie. (Applausi) Fra tutti i fenomeni della natura, il vento ha una proprietà unica: il dualismo fra il bene e il male. Il vento è bene quando offre energia rinnovabile, pulita; è bene quando porta i fumi delle fabbriche lontani dal tessuto urbano. Il vento è il sommo bene perché, senza il vento, la vita sulla Terra non potrebbe esistere. Per contro, il vento è male quando distrugge le costruzioni, o quando erode il terreno sino a provocare la desertificazione del territorio. Il vento è il sommo male perché il 75% dei danni e dei morti che la natura produce sulla Terra sono causa del vento. Io entro in questo mondo molto particolare nel lontanissimo 1976, quando stavo svolgendo la tesi di laurea, qua a Genova, sull'azione dei terremoti sui grattacieli. Erano già due o tre mesi che stavo lavorando alla tesi, quando incontro un professore che mi dice che l'Italimpianti, allora un colosso dell'ingegneria genovese, aveva un grande problema: una ciminiera che vibrava per azione del vento - [qui] non la vediamo vibrare - in maniera violentissima. Avevano cercato qualcuno che potesse risolvere il problema, ma non era stato possibile perché in Italia nessuno se ne occupava. Il mio professore osservò: "Sarebbe bene che, prima o poi, fosse data almeno qualche tesi su quest'argomento". Dopo qualche giorno buttavo via il lavoro di tesi sui terremoti e incominciavo a studiare il vento. Con difficoltà enormi, perché trovai con grande fatica due articoli della letteratura americana, ma non riuscivo a leggerli perché mi mancavano tantissime materie: la dinamica aleatoria, i processi aleatori, la teoria delle probabilità che, a Genova e nel resto d'Italia, in quel periodo, non venivano insegnati, almeno nelle facoltà di Ingegneria. E allora incominciai a cercare libri, e passai quasi cinque mesi a studiare matematica per poter applicare questi procedimenti al vento, fino a quando sviluppai un programma di calcolo con il quale riuscii, anche, a calcolare il comportamento al vento di una ciminiera. Poi confrontai i miei risultati con quelli della letteratura americana, ma purtroppo non tornavano. Passai ancora due mesi a cercare disperatamente l'errore. Poi pensai che mi stavo laureando su una materia tanto astrusa e complicata che mai e poi mai la commissione di laurea si sarebbe accorta che mi laureavo con una tesi sbagliata. Mi presentai e - (Applausi) Mi presentai, e mi laureai. Poi però realizzai due aspetti: il primo è che lo studio mi piaceva troppo e dovevo continuare a studiare, magari attraverso una carriera accademica; il secondo è che non potevo arrendermi a quell'errore, dovevo a tutti i costi trovarlo. Quindi passai altri quattro mesi a cercarlo, fino a che trovai che l'errore era una radice di due. Avevamo una differenza di una radice di due. Però, se non sbagliavo qualcosa, l'errore non era mio, ma era degli americani. E allora, me ne andai negli Stati Uniti. Presi appuntamento con uno dei massimi esperti di questo argomento e con molto, molto imbarazzo gli dissi quello che pensavo. Lui mi ascoltò, e dopo un po' mi disse, Da quanto tempo cerchi questo errore? Gli dissi, sono quattro mesi che lo cerco. E lui, Bravo! Io l'ho trovato il mese scorso, dopo due anni che lo cercavo. Tornai a Genova, e non mi erano chiare le conseguenze di questa giornata. Poi ricevetti un pacchetto dagli Stati Uniti, e questo pacchetto conteneva dei tabulati di calcolatore e dei rapporti dove venivano riportati i risultati di prove in galleria del vento su modello. Fu un abbaglio. Io capii che gli Stati Uniti si occupavano, soprattutto, della interpretazione fisica del fenomeno. E io, sfruttando le mie conoscenze matematiche, avrei potuto formulare modelli per calcolarlo. E questo feci. Già l'anno dopo pubblicavo la prima soluzione matematica dell'azione del vento sulle costruzioni, tuttora presente in quasi tutte le normative internazionali. Ebbi anche la fortuna che in quegli anni stavano - (Applausi) Ebbi anche la fortuna che in quegli anni, a Genova, stavano costruendo strutture un po' diverse: la tettoia dello stadio Carlini, Corte Lambruschini, Le Gru di Calata Sanità. E mi fu offerta la possibilità di calcolarli al vento. D'altra parte non c'erano altre persone che se ne occupavano. E applicai i procedimenti che avevo io stesso sviluppato. In questo modo nasceva il percorso della mia vita. Io faccio ricerca, e sviluppo modelli matematici, per calcolare le azioni del vento, e li applico a strutture reali che sono per me motivo d'ispirazione per nuova ricerca attraverso un processo circolare, dove ricerca e applicazione si confondono. Continuai a studiare modelli sulle strutture snelle e negli anni Ottanta incominciai a applicarli a tutte le torri di telecomunicazioni italiane, e anche al Bigo. Che, peraltro, proprio un mese prima dell'inaugurazione, nel corso di prove per controllarne la stabilità al vento, feci vibrare con ampiezze di un metro. Ecco, se quel giorno l'avessi tirato per terra, certamente non sarei qui questa sera. (Risate) Poi applicai i modelli al calcolo delle grandi strutture, ed ebbi la fortuna di poterli usare per il calcolo della Torre di Pisa e per il Ponte di Messina, sino alla struttura a cui mi sento più legato: la Colonna Infinita di Costantin Brancusi, monumento nazionale della Romania. Brancusi è stato il più grande scultore del Novecento e ha dedicato la vita a questa colonna, dove ha ricercato spasmodicamente la perfezione della forma. Quando gli ingegneri ci misero le mani, alla fine degli anni Novanta, "capirono" che questa colonna non poteva stare in piedi, doveva per forza cadere, e mi chiesero dei sistemi per rimediare a queste mancanze. Io non solo non toccai la colonna, ma dimostrai che Brancusi, cercando la perfezione della forma artistica, aveva raggiunto la perfezione della forma strutturale, creando un'opera assolutamente insensibile al vento, che di lì a poco sarebbe diventata il modello di riferimento di tutte le grandi opere dell'ingegneria del terzo millennio. Ovviamente, non potevo continuare a usare i dati che mi arrivavano dall'America e decisi di costruire, qua a Genova, un laboratorio, una galleria del vento molto moderna che è tuttora un fiore all'occhiello del nostro Ateneo. Poi, nell'anno 2000, tenni il primo corso italiano di ingegneria del vento, oggi replicato in tutti gli atenei italiani. E sempre nel 2000, organizzai la prima Scuola Mondiale di Ingegneria del Vento, tuttora itinerante nel mondo. Soprattutto, mi circondai di tantissimi ragazzi bravissimi, giovani, entusiasti, che crearono uno dei gruppi di ricerca più numerosi nel mondo in questo settore. Però, l'elemento dominante non era la numerosità, ma la variegazione culturale. Io ho sempre pensato che un limite dell'università italiana è che i professori tendono a circondarsi di persone a loro immagine e somiglianza. Io mi circondai di: fluidodinamici, architetti, matematici, informatici, fisici, geofisici, dando luogo a una cultura assolutamente intersettoriale, e molto variegata. E allora incominciai a capire che la singola costruzione mi stava stretta e dovevo incominciare a spaziare su ambienti più territoriali. Studiai, ad esempio, l'insediamento delle basi italiane in Antartide e poi l'insediamento nel territorio di centrali eoliche, sino a quando, negli anni 2000, le Ferrovie dello Stato incaricarono l'Università di Genova e il Politecnico di Milano di studiare la sicurezza all'azione del vento delle linee ad alta velocità. Forse non tutti sapete che, quando il treno supera i 250 chilometri all'ora, un vento trasversale violentissimo può provocarne il ribaltamento. E questo è il rischio maggiore a cui si espongono queste linee. Allora feci realizzare dei sistemi di monitoraggio lungo le linee e con quei sistemi di monitoraggio individuammo i punti più pericolosi delle linee italiane e realizzammo delle barriere frangivento. Ma era una soluzione chiaramente sbagliata: costavano tantissimo, e mai e poi mai avremmo potuto proteggere tutti i punti rischiosi. Allora misi mano alla matematica e sviluppai un modello per la previsione del vento. Queste previsioni arrivavano in tempo reale ai macchinisti, che semplicemente rallentavano quando il vento cresceva, senza bisogno di nessun costo e di nessuna spesa. Era un'idea che bisognava esportare, e io- (Applausi) Era un'idea che bisognava esportare, e io pensai che non c'era situazione migliore che le zone portuali della Liguria, dell'Alto Tirreno, che hanno subìto disastri come l'affondamento della London Valtour, per azione del vento, o il costante ribaltamento dei container. Applicammo per due progetti europei e li vincemmo entrambi, "Vento e porti" e "Vento, porti e mare", e incominciamo a realizzare strumenti di misura, disseminando questi strumenti in tutta l'area dell'alto Tirreno, sino a creare una delle reti di monitoraggio al vento più sviluppate nel mondo. Questi dati ci fornivano elementi per prevedere il vento. Queste previsioni andavano, vanno, alle autorità portuali tramite un sistema WebGIS, e i porti pianificano le loro attività in funzione del vento atteso, oppure chiudono delle zone del porto per proteggere i lavoratori nei momenti di pericolo. Ci aspettavamo, esaminando i risultati, di vedere diagrammi del vento di questo tipo, diagrammi cioè regolari, tipici dei fenomeni ciclonici e delle perturbazioni. Invece trovammo molti diagrammi come questi, dove il vento manifestava dei picchi improvvisi. Si chiamano "colpi di vento", e durano 20-30 secondi, un minuto al massimo, poi spariscono. Capii subito che questi fenomeni non potevano che essere legati ai temporali che tanto affliggono la Liguria, a Genova, e voi tutti ne conoscete le conseguenze drammatiche, anche recenti, a causa della pioggia. Noi studiammo il vento e capimmo che, durante il temporale, si scarica dalla nube temporalesca una cascata d'aria che impattando sul terreno esplode a raggiera. E questo è pericolosissimo nei riguardi del traffico aereo e delle costruzioni. Qui vedete un evento capitato a Genova nel '94 quando, durante un temporale, andarono distrutte moltissime gru, con la morte anche di diverse persone. Purtroppo, non sono fenomeni rari. Questo video non parte, ma potreste vedere questa nube temporalesca che si scarica per terra. Beh, voi ci sorridete, ma non so se vi rendete conto che, nella vostra vita, ogni anno, vi trovate lì dentro almeno tre, quattro volte. Non ve ne accorgete dall'interno, ma dall'esterno lo vedreste bene. Tre-quattro volte all'anno, tutti voi siete immersi in questa cascata d'aria. Incominciammo a sviluppare modelli per separare i venti ciclonici dai venti temporaleschi. Incominciammo a usare i nostri profilatori Lidar per misurare l'evoluzione del profilo della velocità del vento. E poi incominciammo a intersecare le nostre misure, come analisi metereologiche e satellitari, radar doppler, immagini di fulminazioni. Applicammo questi modelli alle azioni del vento sulle costruzioni. Pubblicammo tantissimi articoli nella letteratura internazionale, che furono apprezzati e mi diedero l'idea di provare la grande avventura, una application per il progetto più ambito per un ricercatore: l'"Advanced Grant" dello European Research Council, forse il massimo riconoscimento alla ricerca. Io vinsi questo progetto nel 2016, e di qui parte una nuova grande avventura: il progetto "Thunder" per lo studio dei temporali. Ne ha parlato tanto la stampa, ma a me ha colpito moltissimo un servizio che ha fatto TG Leonardo, dicendo che questo progetto è forse quello, attuale, più vicino alle esigenze e ai bisogni delle persone. L'ho considerato un grandissimo elogio. Qui vedete un Lidar scanner, che abbiamo appena installato nel porto di Voltri. Ve ne sono non più di 30 al mondo, è una macchina straordinaria che emette raggi laser con cui noi misuriamo il vento per un raggio di 14 chilometri a passo di 100 metri. É come se avessimo disseminato tutta l'area antistante al porto di strumenti. Vogliamo studiare come la corrente d'aria impatta sulla superficie del mare, come si muove, come entra all'interno delle città. Anche questo video non parte. Stiamo collaborando con l'Università di Western Ontario, in Canada, dove vi è il più grande laboratorio al mondo per la simulazione dei venti temporaleschi e per i tornado. Siamo stati, i mesi scorsi, a lavorare in Canada e vi siamo in questo momento con i miei più giovani collaboratori. Abbiamo aperto una collaborazione con l'Università di Eindhoven, dove vi è il più grande centro al mondo di fluidodinamica computazionale. Abbiamo aperto una collaborazione con l'Università di Berlino, dove vi è un centro importantissimo di meteorologia. Ecco, parlare di cambi climatici è sempre un tema molto scottante e controverso. Però, io mi limito a riportare dati di altri. É stato recentemente postato su Internet uno studio secondo il quale, se la temperatura del nostro pianeta continuerà a crescere come è cresciuta negli ultimi anni, di qui a 50 anni l'Europa sarà sede di temporali violenti e frequenti. E, se fate caso al cerchietto, questi temporali saranno massimamente violenti nell'arco di terra fra Genova e La Spezia. Stiamo ricoprendo le nostre torri di altri strumenti per valutare il comportamento ai temporali delle costruzioni. Fra due mesi partiamo per Taiwan, dove hanno appena realizzato una nuova galleria del vento per realizzare correnti transitorie. Vogliamo riprodurre, in questa galleria, i temporali che stiamo misurando qui a Genova. Io sono 40 anni che studio il vento e non ho mai visto cadere una costruzione alta, un grattacielo, per azione del vento. Questo vuol dire che sono non sicure, ma troppo sicure. E questo vuol dire che noi spendiamo troppi soldi per la sicurezza di queste strutture. Non li spendiamo, invece, per strutture meno importanti e meno affascinanti, medio-basse, che crollano frequentissimamente. E ogni volta che crollano, è in corso nella zona un temporale. Noi vorremmo ricentrare l'economia e la sicurezza e crediamo che questo sia un progetto molto ambizioso. Il progetto finirà nel 2022 e nel 2022 finirà anche la mia carriera. Faremo un grande congresso mondiale sui temporali a Genova. Nel frattempo, oltre che insegnare a Genova, sto insegnando in varie università di tutto il mondo e mi piace molto stare in mezzo ai ragazzi. Mi piace molto vivere coi ricercatori, appassionati, curiosi, intraprendenti. Mi piace moltissimo pensare di lasciare ad altri, di distribuire ad altri, la cultura sul vento che è nata in questi 40 anni di studio, e soprattutto di sacrificio, a Genova. Vi ringrazio tutti. (Applausi) Trascrizione: Alessio Politi Parliamo di innovazione, e vorrei partire ricordando a tutti che l'innovazione oggi è, senza ombra di dubbio, la principale arma di cui dispongono le imprese per competere con successo sul mercato. E questo è forse ancora più vero per quelle imprese, come molte delle aziende italiane, che non possono contare su altre armi come la dimensione, e quindi le efficienze di scala che ne conseguono, o l'accesso a fattori produttivi, come il lavoro o l'energia, a costi competitivi. Quindi l'innovazione oggi, lo sappiamo tutti, è una priorità in cima all'agenda di ogni imprenditore e di ogni manager: tutti ne parlano. Ma forse non tutti sanno esattamente cosa sia, nello specifico, l'innovazione. Io credo che sia molto utile vederla, e definirla, come un processo: non è nient'altro che una serie di azioni, una serie di decisioni, attraverso cui un'impresa, un'organizzazione o noi stessi, un individuo, generano un'idea per un nuovo prodotto, un nuovo servizio, un nuovo modo di fare le cose - e poi la trasformano in realtà, la sviluppano, la rendono concreta e la portano sul mercato. Tradizionalmente, direi fino a una ventina di anni fa, le imprese hanno ritenuto che per innovare con successo fosse fondamentale controllare, avere al proprio interno, disporre internamente di tutte le risorse, le competenze, le tecnologie, le idee e le conoscenze necessarie per portare avanti questo processo. L'idea di fondo era molto semplice: per innovare di più, dobbiamo investire di più internamente, assumere i migliori talenti, tecnici, designer, ingegneri, scienziati e aumentare, anno dopo anno, gli investimenti nei nostri laboratori di ricerca e sviluppo. L'idea di fondo da qualcuno è stata nominata "closed innovation", l'innovazione chiusa: il concetto secondo cui per un'impresa, per innovare con continuità, e quindi per competere sul mercato, fosse necessario espandere continuamente e approfondire continuamente il proprio know how, ossia la propria base di competenze distintive. Ci sono parecchi studi che mostrano che questo modo di fare innovazione nelle organizzazioni produce una sindrome, quella che qualcuno ha chiamato la sindrome del "non inventato qui". Quante volte di fronte a un'idea, uno stimolo che proviene da fuori i confini di un'organizzazione, ci siamo sentiti dire : "Be', questa cosa la sapremmo fare meglio noi". Ecco, la sindrome del "non inventato qui" è proprio questo: la tendenza, spesso anche inconsapevole, a giudicare come di minor valore, di minor potenziale, un'idea, un contributo, una soluzione che ci viene da fuori. Qualcuno appunto l'ha chiamata la sindrome del non inventato qui: una barriera culturale, spesso inconsapevole, che incontriamo nelle organizzazioni. Questo modo di fare innovazione, che abbiamo chiamato "innovazione chiusa", è stato il modello dominante, fino a circa una ventina di anni fa; ma possiamo ancora oggi considerarlo un approccio all'innovazione efficace? Be', le cose sono profondamente cambiate, negli ultimi 20 anni. Innanzitutto, il processo di innovazione è diventato molto più complesso, e molto più costoso. Per rispondere alle esigenze dei clienti, che cambiano sempre più velocemente; per far fronte a una competizione che è sempre più globale, e sempre più imprevedibile, oggi le organizzazioni devono innovare incorporando nei loro prodotti o servizi molte più tecnologie, spesso con una natura digitale, rispetto a quanto accadeva qualche anno fa. Prendiamo l'esempio del mondo dell'automotive: c'è chi ritiene che da qui a tre anni la parte principale del valore che verrà creato nella filiera dell'automotive sarà relativa alla componente software, e non più all'hardware delle autovetture. E questo impone una profondissima trasformazione nel modo di fare innovazione delle imprese che lavorano in questo settore. Volenti o nolenti, e in qualche forma lo stanno già facendo, devono diventare capaci di sviluppare, o quantomeno integrare, software e sistemi informatici di varia natura. Ed è molto difficile, come capirete, farlo, facendo leva, confidando solo sulle proprie competenze, risorse e tecnologie. C'è un secondo fenomeno molto rilevante, ossia il fatto che oggi il ciclo di vita di un nuovo prodotto, di un nuovo servizio dopo che è stato portato sul mercato si è accorciato sensibilmente. Ricordo le parole dell'amministratore delegato di Hewlett-Packard, che qualche anno fa diceva: "Oggi, i nostri prodotti restano sul mercato tra sei e 12 mesi. Cinque anni prima, stavano sul mercato tra i tre e i cinque anni". E questo fenomeno di accelerazione del ciclo di innovazione è un qualcosa che è comune a tantissimi settori industriali. Lo vediamo anche noi, quando andiamo a comprare un elettrodomestico a Media World, per fare un esempio. Quindi, oggi, non solo innovare è più complesso, ma bisogna farlo anche molto, molto più velocemente. E quindi, cosa stanno facendo oggi le imprese più innovative? Che risposta stanno dando a questa sfida? Stanno investendo di più internamente, nei loro laboratori e processi di ricerca e sviluppo e innovazione? In realtà non è proprio così: prendete l'esempio di Apple. L'anno scorso, Apple ha investito il 5,4 percento del suo fatturato in ricerca e sviluppo. Un dato molto lontano da quello di altre imprese, come Microsoft o Google, che hanno investito il 13, il 14, il 15 percento del loro fatturato in ricerca e innovazione. E questa è una costante della storia di Apple degli ultimi cinque-sei anni, e non possiamo certo dire che non sia stata, e non continui ad essere un'impresa molto, molto innovativa. Quello che le imprese che oggi sanno innovare veramente hanno dimostrato di fare, e hanno imparato a fare, è quello di far evolvere il loro modello, il loro approccio all'innovazione da una logica chiusa a una logica aperta. Oggi, il modello che queste imprese adottano si chiama "open innovation". E che differenza c'è tra il modello chiuso e il modello aperto di innovazione? L'idea è molto semplice: si basa sul riconoscere che oggi non è più sufficiente disporre al proprio interno, continuare ad investire sulle proprie tecnologie, sul proprio know how. È forse più veloce, più efficace, meno costoso, meno rischioso, saper identificare, cercare, utilizzare le idee, le competenze, le tecnologie e il know how che già esistono fuori dai confini della nostra organizzazione. L'idea è molto affascinante: poi bisogna, però, metterla in pratica. Ed esistono oggi tantissimi strumenti molto concreti con cui si può dar corpo a questo principio. Alcuni sono anche molto noti e utilizzati da tempo: prendiamo ad esempio il caso di Alessi, che tutti conosciamo, l'impresa che produce accessori per la casa. Nel corso degli anni '90, ha visto crescere il suo fatturato da 20 a 100 milioni di euro rivoluzionando il suo modello di innovazione. Alessi ha cominciato a lavorare sistematicamente con un network di oltre che stavano fuori da Alessi che l'hanno aiutata a reinterpretare il significato dei prodotti che l'impresa sviluppava e portava sul mercato, intercettando e interpretando dei cambiamenti culturali che in quegli anni si stavano verificando nella nostra società. Potete facilmente immaginare quanto fosse più ampio il contributo di creatività e di conoscenza che questa rete di architetti e di designer è riuscita a mettere a disposizione dell'impresa, se confrontato con quello che avrebbero potuto fare i designer direttamente assunti da Alessi stessa. Un secondo strumento è quello che consiste nel dar vita a delle collaborazioni con Università, centri di ricerca o imprese che lavorano in settori completamente diversi dal nostro per dar vita a dei progetti di sviluppo di ampio respiro e di lunga durata. Un esempio in questo senso è Dompé Farmaceutici che poco tempo fa ha creato, nel suo laboratorio di ricerca e sviluppo, in cui investe il 15 percento del suo fatturato ogni anno, un dipartimento che si chiama proprio "open innovation". E cosa fa? Ha il compito di sviluppare, misurare, far crescere e utilizzare una rete di relazioni con oltre 200 università e centri di ricerca in giro per il mondo con cui Dompé innova quotidianamente. E la stessa cosa che, ad esempio, fa anche Cosberg, la nota impresa italiana nel settore dell'automazione che collabora con decine di università e centri di ricerca, in Europa ma non solo. Cosberg però fa qualcosa oltre: è partner di Intellimech, che è uno dei più grandi consorzi di ricerca precompetitiva nel campo della meccatronica, al mondo, che mette insieme, fa lavorare insieme oltre 30 imprese, centri di ricerca e università, che si scambiano continuamente idee, soluzioni e tecnologie per accelerare e migliorare la capacità di innovare di ciascuno dei partner di questo consorzio. Pensate che, negli ultimi anni, Cosberg ha messo a punto nel campo dell'automazione sfruttando le competenze e gli stimoli che provenivano da questo consorzio. Ci sono però oggi molti altri strumenti, anche più innovativi, che le imprese hanno cominciato ad utilizzare solo più recentemente, per fare open innovation. Ad esempio, è in netta crescita il numero di imprese che collaborano sistematicamente, e spesso anche investono nel capitale, di startup o piccole imprese molto innovative. Nel far questo, aiutate anche dal ruolo di ponte, di collegamento, svolto dagli incubatori o dagli acceleratori di imprese come ad esempio PoliHub, che è l'incubatore di startup del Politecnico di Milano, che ospita più di 130 startup innovative. Ci sono poi, oggi, anche piattaforme online. Non so se avete mai sentito parlare di Innocentive, o di Nine Sigma, che aiutano le imprese che vogliono innovare a entrare in contatto con comunità di tecnici, ingegneri, docenti universitari. In alcuni casi, si tratta di centinaia di migliaia, se non milioni, di quelli che vengono chiamati solver, che aiutano le imprese che desiderano innovare a trovare soluzioni innovative ai problemi tecnici più complessi che si trovano ad affrontare. Un altro strumento che negli ultimi anni è sempre più utilizzato sono i contest d'innovazione e gli hackaton. Sono degli strumenti attraverso cui le imprese possono coinvolgere fornitori, clienti, partner, studenti, docenti nel generare nuovi concept per prodotti, servizi che poi vanno a portare sul mercato. Un esempio interessante, in questo senso, è la "Global Packaging Challenge" lanciata nel 2019 da Amadori, la nota impresa nel settore agroalimentare, che ha coinvolto una serie di fornitori attuali e futuri dell'impresa stessa nel mettere a punto delle soluzioni sostenibili per i sistemi di imballaggio di Amadori stessa, ed è stato un progetto di grandissimo successo. Il messaggio che volevo trasmettervi è che oggi ci sono tantissimi strumenti, tantissimi tool che si possono usare per concretizzare l'idea dell'innovazione aperta. E non sono degli strumenti a disposizione solo delle grandi imprese e delle multinazionali. Anzi, forse utilizzare e sfruttare questi strumenti è ancora più importante, diventa ancora più prioritario per le piccole imprese, come molte di quelle che ci sono in Italia e nel nostro territorio. Chiaramente, per far questo bisogna prendere consapevolezza di un cambio di paradigma importante. Noi abbiamo sempre creduto che fosse fondamentale, per innovare con successo, disporre di un solido know how, un set di competenze e di tecnologie distintive che l'impresa presidiava, su cui investiva e che faceva crescere nel tempo. Oggi le imprese che abbiamo visto, e tutte le altre che hanno intrapreso una strada verso l'open innovation, hanno capito che il know how non è più sufficiente. E hanno cominciato a sviluppare quello che io chiamo il "know-where", cioè l'interconnessione con il mondo esterno e la capacità di trovare velocemente e efficacemente, prima dei miei competitor, dove stanno le idee, le soluzioni e le tecnologie che servono per accelerare e rendere più efficace il mio processo di innovazione. Chiaramente, per far questo bisogna superare quella barriera culturale di cui abbiamo parlato, la "sindrome del non inventato qui". È fondamentale che le imprese capiscano, da un lato il valore intrinseco delle idee e delle soluzioni che provengono da fuori dei suoi laboratori di ricerca e sviluppo; e in secondo luogo, è fondamentale che conoscano quegli strumenti, sappiano in cosa consistono e sappiano come si mettono concretamente in pratica. Ecco, io credo che oggi questa è la sfida principale per ogni impresa: saper "mettere a terra" il concetto di open innovation e fare evolvere la propria filosofia e il proprio approccio all'innovazione da un modello chiuso, direi autoreferenziale, verso questo modello espansivo e interconnesso che abbiamo chiamato innovazione aperta. (Applausi) Trascrizione: Stefania Povolo Buonasera a tutti. Siamo un gruppo di studenti dell'Istituto Tecnico Agrario di San Michele all'Adige e studiamo sia l'agricoltura che l'ambiente, dato che l'uno senza l'altro non possono esistere. Il nostro progetto “Be the change you want to see” aveva l'obiettivo di studiare i cambiamenti climatici e come essi hanno influenzato e sono a loro volta influenzati dall’agricoltura. L’uomo, infatti, con le sue azioni può modificare la quantità di gas serra presenti nell'atmosfera. Questi gas funzionano come una coperta attorno al nostro pianeta, bloccando i raggi solari all'interno dell’atmosfera, che quindi si riscalda. Questo fenomeno è detto “effetto serra” ed entro certi limiti è necessario affinché vi sia vita sulla Terra, perché altrimenti il nostro pianeta sarebbe troppo freddo per essere abitato. Quando la quantità di questi gas serra diventa eccessiva il clima della Terra si modifica e questo può causare l'avvenire di fenomeni disastrosi. Vogliamo ma soprattutto possiamo vivere in un mondo così? Il presidente Obama ha detto “Le scelte che facciamo oggi influenzeranno le quantità di gas serra che emetteremo nell'atmosfera domani. Mi rifiuto di condannare il mondo a questo disastro senza ritorno”. Il pianeta si sta scaldando. Negli ultimi secoli, infatti, abbiamo avuto un innalzamento della temperatura che probabilmente continuerà. Nello specifico negli anni '70 è iniziato questo fenomeno e dal 1981 stiamo avendo gli anni più caldi del secolo. Piccoli cambiamenti nella temperatura media del pianeta si traducono in disastri climatici. Alcuni esempi sono gli tsunami, i tornado, la siccità. Gli oceani si stanno riscaldando e stanno diventando sempre più acidi e con l'innalzamento delle temperature i ghiacciai si stanno sciogliendo e di conseguenza vi è un innalzamento di quello che è il livello del mare: negli ultimi 10 anni esso si è alzato di ben 17 centimetri. Forse un giorno non riusciremo più a vedere Venezia perché sarà sommersa. Forse un giorno non riusciremo più a dare da mangiare a tutti perché le piante hanno bisogno di tempo per adattarsi alle nuove temperature e non sempre ci riescono. In questa situazione, cosa ne sarà del mondo? I cambiamenti climatici hanno un impatto devastante sull’agricoltura. La causa è l'incremento dell'intensità e della frequenza dei fenomeni atmosferici. La prova è quello che è successo nelle ultime settimane nel Nord Italia con le alluvioni. I cambiamenti climatici comportano anche un serio rischio per l'allevamento sia direttamente che indirettamente: direttamente perché l'aumento delle temperature comporta uno stress da calore agli animali. Questo stress porta una minor produzione di latte e poi c'è una minor fertilità. Indirettamente perché la siccità brucia e consuma i pascoli e questo vuol dire una minor disponibilità di foraggio agli animali. È chiaro che è difficile contrastare questi problemi e noi dobbiamo spendere molti soldi per metterli a posto. Non sarebbe meglio rimediare ai problemi prevenendoli? William Arthur Ward disse: “Se lo puoi immaginare lo puoi creare.” Noi avevamo deciso che era arrivato il momento di fare qualcosa. Il primo passo per risolvere un problema è conoscerlo e condividerlo, quindi, dopo esserci documentati e aver intervistato varie personalità competenti sul fenomeno dei cambiamenti climatici, abbiamo preparato degli articoli per la stampa, un sito in Internet e delle pagine sui social network. Dopo cinque mesi eravamo pronti ad esportare il nostro modello e ad ampliarlo con un viaggio in un Paese particolarmente sensibile al tema dei cambiamenti climatici: gli Stati Uniti. In particolare la nostra meta era la creativa California del Nord. A questo punto abbiamo realizzato un video per documentare il nostro percorso e soprattutto le nostre motivazioni. Siamo partiti con meta San Francisco: San Francisco è una città molto sensibile ai temi ambientali e i cui abitanti sono da sempre pronti al cambiamento e al miglioramento. Lì Infatti l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette è vissuto come un vero e proprio stile di vita. Inoltre, dalla Stanford alla Silicon Valley, alle visite alle grandi aziende hi-tech abbiamo avuto una lezione di vita che non dimenticheremo mai. Si respirava un'aria di libertà intellettuale, fisica, creativa, mai sentite prima. Il grande insegnamento che queste visite ci hanno lasciato è che l'errore è sintomo di tendenza alla perfezione. Ma allora perché sentirsi sbagliati, se si sbaglia? Il Mahatma Gandhi una volta disse: “Sii il cambiamento che vuoi vedere!” Una volta visitata la famosa Stanford University abbiamo visitato anche il Politecnico Cal Poli e la Hopkins Marine Station, dove abbiamo parlato con i ricercatori sul tema dei cambiamenti climatici. Poi ci siamo recati, nel nostro viaggio 'on the road', nella Sonoma Valley di cui avevamo sentito solo sui libri di enologia. Lì gli agricoltori fanno defogliare le proprie viti alle capre e usano l'energia solare per i loro processi di trasformazione. Nella Death Valley a 48° abbiamo potuto vedere le potenzialità dell’energia eolica, ma anche i devastanti effetti della desertificazione. Abbiamo visto molte cose e ogni volta che ci pensiamo ci piange il cuore da quanto è stato bello questo viaggio. Essere ambasciatori del clima ci ha reso consapevoli del nostro ruolo sul pianeta Terra: è come se fossimo cresciuti di 10 anni in sole due settimane. Penso che ogni insegnante dovrebbe trascorrere un periodo della propria vita a fare ricerca accademica. Durante gli anni del dottorato, infatti, ho scoperto come la cosa che mi piaceva di più al mondo, quella che volevo fare da grande, che mi creava più emozione, era quella di trasmettere la bellezza e l'astuzia della natura a chi con la natura ci avrebbe lavorato tutti i giorni. Ho quindi deciso di cominciare la mia carriera come insegnante di scienze in lingua inglese che poi è la lingua delle scienze. Che è l'acronimo che vedete nel libricino: CLIL e ho deciso di farlo a dei ragazzi che con la natura ci avrebbero sicuramente lavorato a stretto contatto, e sono i ragazzi di un istituto tecnico agrario perché effettivamente non c’è ambiente che non possa dare agricoltura. Penso che tutti quanti, tutte le persone del Mondo, dovrebbero avere una persona che dà motivazione o un modello. Io ho ricercato il mio modello e l’ho cercato tra i miei insegnanti del Collegio del Mondo Unito, che è una scuola internazionale che io stessa ho avuto occasione di frequentare. Una scuola che è nata con l’idea che le guerre accadono perché non si conosce la cultura reciproca. Sono stati anni bellissimi quelli del Collegio del Mondo Unito. Sono stati anni in cui ho capito che il contenuto era esclusivamente un mezzo, e non un fine. Sono stati anni in cui io sapevo, perché me l’avevano i miei insegnanti, che tutto quanto poteva cambiare solo ed esclusivamente grazie alle mie mani. Anni in cui mi sentivo l'attrice principale, non la regista della mia vita. Quindi mi sono fermamente decisa a farlo accadere anche miei studenti. Volevo che sentissero la curiosità, la voglia di conoscere e ne venissero contagiati. Volevo che sentissero la conoscenza come mezzo per cominciare la loro personale esperienza: l'esplorazione alla ricerca, l’azione e fossero in grado di comunicarlo agli altri. Praticamente ho deciso di iniziare quindi questa sfida personale e ho cominciato a scrivere un progetto sui cambiamenti climatici. Un progetto che cercasse di andare oltre le semplici emozioni che sono provocate dalla teoria, per quanto devastante. Un progetto che potesse essere una specie di palestra di vita per i miei ragazzi. Un progetto in cui loro stessi avrebbero trovato le azioni. Le avete sentite dalle loro voci, abbiamo fatto un sacco di cose. Quando siamo partiti alla vigilia della partenza per la California, sapevo di avere vicino a me un gruppo di giovani donne e giovani uomini che erano pronti e determinati a cambiare il mondo. Che sapevano di quanto potevano fare e sapevano la loro potenza, e io sentivo in cuor mio di aver fatto il mio lavoro da insegnante, di aver acceso il fuoco dentro di loro perché alla fine è questo quello che deve fare un insegnante. Durante il nostro viaggio abbiamo toccato tantissime mete, alcune anche un po' anticonvenzionali: dalle grandi città ai centri di ricerca, dalle università, alle aziende che hanno cambiato il mondo, dai parchi naturali, alle aziende produttive, dagli oceani ai deserti, tutto quanto per stimolare la loro autonomia, la loro creatività, la loro curiosità di vedere il Mondo e un pochino anche di contribuirvi. La loro creatività è stata messa anche alla prova con un'idea progettuale che hanno avuto. È stato divertente, perché quando eravamo in America loro guardavano i locali italiani con i tipici occhi dell’immigrante: quegli occhi che gli italiani hanno spesso quando escono dal loro Paese. Quando cercano il loro bellissimo Paese all'interno dei locali italiani, dove pensano di sentire persone italiane come se fossero un pò la quintessenza del loro Paese. Quindi entravano dentro questi locali e pensavano di sentir parlare la loro bellissima lingua, però non era così. E qui si sono resi conto che in America, come nel resto del Mondo, avere un locale italiano non significa per forza avere e utilizzare dei prodotti italiani o quantomeno avere delle persone italiane. Ma perché non cambiare? Quindi abbiamo pensato di istituire un marchio, un marchio per dei locali che all'estero utilizzino prodotti italiani o che all’interno abbiano degli italiani di prima o di seconda generazione. Non si tratta di nazionalismo, si tratta di un'idea così per, forse, spingere un po' il Made in Italy. Un'idea per dare una mano a quest’economia italiana che è un po' in difficoltà, pensiamo. Qualsiasi sia il fine di questa idea comunque non ha potuto che stimolare l'autonomia dei ragazzi. Quindi potrebbe essere una cosa che decideranno loro di fare in futuro, in fin dei conti sono arrivati alla quinta superiore ora i futuro è nelle loro mani. E potrebbero decidere di farla magari istituendo un bollino o un marchio di qualità a chi appunto usa prodotti italiani o ha all'interno dell’expertise italiana. Un progetto che ha stimolato la loro autonomia, che ha cercato di fargli vedere come è il mondo in realtà. Un mondo con degli occhi migliori, dove i giovani devono essere ispirati, attivi e protagonisti della loro vita. “Be the change you want to see” è il nome del nostro progetto, è una frase di Gandhi ed abbiamo proprio voluto dedicarlo a lui. Perché pensiamo che le trasformazioni sociali e personali vadano di pari passo, perché se la logica ti porta da uno a due, la motivazione ti può portare ovunque. (Applausi) Mi crederete se vi dicessi che questo oggetto era una carota? Oggi vi voglio raccontare come si può trasformare una carota in una bioplastica. Ma perché proprio la carota? Perché nel 2016, in Europa, sono stati prodotti 55 milioni di tonnellate di scarti vegetali. Questi scarti non sono utilizzati; vengono buttati, vengono inceneriti o vengono compostati. Però, se io prendo la carota, e invece che vederla come qualcosa che si può mangiare, la guardo da un altro punto di vista, questo è un materiale. Un materiale che la natura ha ingegnerizzato a puntino per la funzione che deve svolgere: crescere, avere una struttura, funzionare finché serve, e poi poter essere reintegrata nell'ambiente una volta finito il suo utilizzo. Per fare questo, la natura utilizza tutta una serie di macromolecole: la cellulosa, la pectina, la lignina, la emicellulosa. Queste hanno una funzione ben precisa che è quella di dare sostegno, forza e la resistenza necessaria alle varie parti del vegetale. Però, se io lo guardo da un altro punto di vista, e riuscissi a fare reverse engineering di quello che fa la natura, e riuscissi a trovare il modo per produrre oggetti con queste macromolecole, sarebbe un notevole passo avanti, non credete? Riuscirei a fare tutte quelle cose che devono durare poco, e avrei trovato una possibile alternativa alla plastica. Questa è l'idea di fondo sulla quale, con i miei colleghi del laboratorio di Smart Materials, all'Istituto Italiano di Tecnologia, stiamo lavorando da alcuni anni. Sviluppiamo processi per convertire scarti vegetali in bioplastiche biodegradabili. In un'ottica di economia circolare vogliamo utilizzare quello che è disponibile come scarto dell'industria del cibo. E, quindi, per ottenere la nostra materia prima, chiamiamo aziende che processano cibo e chiediamo loro di darci quello che rimane come scarto dalla loro lavorazione. Tendenzialmente, devo dire che riceviamo risposte anche troppo entusiaste. Ci arrivano molto spesso sacchi giganteschi di scarti di vegetale, quando per i nostri esperimenti ne bastano pochi grammi per volta. I primi tre, quattro anni li abbiamo passati ad aggiungere e a mescolare gli scarti vegetali con altri materiali biodegradabili, con lo scopo di dare ai vegetali delle proprietà nuove e aggiungere delle proprietà che loro non avrebbero. Però, la cosa che vi voglio raccontare, oggi, è l'ultimo processo, che abbiamo cominciato a sviluppare un paio d'anni fa, che si basa sulla produzione di materiali e di bioplastiche che sono al 100% vegetali. Abbiamo visto che, utilizzando acqua acidulata e controllando la temperatura e il tempo di processo, riusciamo a smontare l'architettura con cui la natura ha messo assieme tutte quelle macromolecole, ovvero la pectina e la cellulosa. Queste, nella parete del vegetale, hanno un'organizzazione che è molto ben precisa, che ha lo scopo di dare, appunto, quella resistenza che serve. Io, dopo che le ho smontate, le rimetto tutte assieme. Però, questa volta, le metto tutte assieme in modo completamente disordinato. Perché? Perché, nella plastica che utilizziamo tutti i giorni, le molecole sono disposte in modo completamente disordinato. Ottengo quindi un materiale che è fatto di molecole vegetali, ma che sono organizzate come la plastica. Questo mi dà il meglio dei due mondi, perché le molecole vegetali mi permettono di avere una bioplastica che è completamente biodegradabile, mentre la mia operazione di riorganizzazione mi permette di dare a un materiale vegetale quelle proprietà di forza e di resistenza che sono simili alla plastica. Se ci pensate, come vi dicevo è da tanti anni che lavoriamo nel produrre bioplastiche, e una volta abbiamo deciso di usare queste applicazioni. Quindi abbiamo fatto una cosa che, vi devo dire, per un team di scienziati e ingegneri, fa veramente paura: siamo usciti dal laboratorio a parlare con delle persone. (Risate) Siamo andati al mercato di Genova, al mercato ortofrutticolo a Bolzaneto, e abbiamo deciso di adattare le nostre tecnologie a quello che è il caso del mercato ortofrutticolo, quindi con l'invenduto del mercato ortofrutticolo, con l'idea di produrre bioplastiche per il mercato stesso. Volevamo dimostrare che le nostre tecnologie di trasformazione mi permettono di generare un nuovo sistema di economia circolare, dove lo scarto dell'invenduto del mercato ortofrutticolo diventa materiale utile per il mercato ortofrutticolo stesso. Più o meno in questo periodo dell'anno, l'anno scorso, eravamo a Berlino a presentare i risultati della nostra ricerca: pellet biodegradabili fatti con il carciofo, fili per la stampante 3D, alveoli, per contenere la frutta nelle cassettine, fatte di pomodoro. Abbiamo dimostrato sul campo che si possono produrre imballaggi che sono fatti con i vegetali, che, quindi, a fine vita poi non inquinano più, perché possono essere smaltiti, possono essere biodegradati. Sono fatti di vegetali. Questo per noi è particolarmente importante perché il settore degli imballaggi utilizza il 40% di tutta la plastica che viene prodotto al mondo. Il 40% della plastica diventa imballaggio. Però, mentre la durata di un imballaggio, l'utilizzo di un imballaggio, è di poche settimane, pochi mesi, la plastica di cui è fatto quell'imballaggio dura un migliaio d'anni. Inoltre l'imballaggio, e questo tipo di rifiuti plastici, sono quelli che più facilmente vengono dispersi nell'ambiente perché la loro raccolta, il loro utilizzo e la loro gestione è particolarmente complicata. Pensate a quanta plastica avete incontrato da questa mattina. Pensate quanta plastica avete incontrato ogni volta che siete andati a Righi o a quanta plastica si trova quando si va al mare, quando si va in spiaggia. Pensate a quanta plastica finisce nello stomaco degli animali, pensate quanta se ne mangiano. Animali che poi ci mangiamo noi. Pensate quanta plastica si trova nello stomaco dei pesci. E pensate se quella, invece che essere plastica, fossero i nostri materiali vegetali. Pensate quanto più contenti sarebbero i pesci. Queste tecnologie a me piacciono particolarmente perché mi consentono di pensare a un nuovo paradigma per produrre tutte quelle cose che devono durare poco. Non uso più materiali, come la plastica, che vengono da fonti fossili, che non sono biodegradabili, ma posso utilizzare materiali naturali, materiali vegetali che a fine vita non inquinano. Posso pensare di disegnare materiali che sono programmati per sparire dopo che hanno svolto la loro funzione, Il che, se ci pensate, era un po' realizzare il nostro proposito iniziale, cioè fare reverse engineering di ciò che fa la natura. Tra l'altro, noi abbiamo voluto lavorare con gli scarti e abbiamo voluto ottimizzare i nostri processi per gli scarti dei vegetali, perché non vogliamo andare in competizione con quella che è la filiera del cibo. I nostri scarti sono effettivamente una risorsa rinnovabile e vengono prodotti in tutti gli step della filiera del cibo. E quindi, al contrario di molte bioplastiche che sono sul mercato, che sono prodotte con il mais, quindi mais che viene coltivato apposta per produrre bioplastiche, noi utilizziamo una cosa che al momento viene buttata. Quindi abbiamo la potenziailità di rendere più sostenibili non una, ma due filiere, contemporaneamente. A quella degli imballaggi, a quella di tutte le cose che durano poco, posso dare dei materiali nuovi che sono biodegradabili, che sono da fonti rinnovabili. Alla filiera del cibo, invece, posso dare un utilizzo nuovo per tutto quello che, al momento, viene buttato via. E voi penserete: "Ma se queste tecnologie sono questa gran figata, perché non le vedo usate dappertutto?" Noi, negli ultimi anni, abbiamo lavorato nel sviluppare queste tecnologie, nel dimostrare che sono utili, che si possono fare materiali, si possono fare bioplastiche, ma si possono fare anche oggetti. Adesso, per fare il passo successivo, dobbiamo lavorare anche con aziende che devono essere quelle che producono queste bioplastiche, con designer che devono essere le persone che sfruttano questi nuovi materiali, che disegnano questi nuovi oggetti e sfruttano il fatto di avere materiali che sono programmati per essere biodegradati. E poi, noi siamo scienziati, siamo ingegneri, e vogliamo tornare a casa, in quello che è il nostro habitat naturale, che è il laboratorio. Vogliamo disegnare nuovi modi per aggredire altre potenziali fonti di scarto della filiera del cibo. Come chiunque ha visto "Esplorando il corpo umano" si ricorda, gli animali non usano la cellulosa, come mattoni da costruzione, ma usano le proteine. Quindi, riuscirò a ingegnerizzare anche le proteine? Questo è quello che vogliamo fare ed è il nostro prossimo obiettivo, partendo con un progetto, che partirà a breve, sulla valorizzazione delle proteine, e in particolare le proteine della cheratina, che si trova neallo scarto delle piume, che si trova nello scarto dell'industria tessile. L'economia circolare, la blue economy, sono delle belle parole, ma non sono parole vuote, che uno pronuncia solo per riempirsi la bocca. Sono effettivamente una potenzialità per disegnare un nuovo modo per vivere, noi come società. Servono delle nuove tecnologie e ve ne ho fatte vedere un paio. Serve l'apporto delle aziende, che devono lavorare con noi per sfruttare questi nuovi materiali, per sfruttare queste nuove tecnologie, con l'obiettivo, in questo caso, di riuscire a eliminare la plastica. Perché, come diceva il poeta, dai diamanti non nasce niente, ma dallo scarto nasce la bioplastica. Grazie mille. (Applausi) CV: Chiudete gli occhi un secondo. Chiudeteli, chiudeteli, chiudeteli tutti e non vi addormentate. Ora vorrei che immaginaste una conversazione tra presente e futuro, come un film di fantascienza. Ce l'avete in testa un bel film di fantascienza? Bene, ora potete riaprire gli occhi. Ciao! Io sono Claudio, e sono il responsabile marketing del presente. E ho bisogno assolutamente di un tuo aiuto. TED: Ciao Claudio! Io sono TED, e sono il responsabile marketing del futuro. CV: Come ti posso aiutare? Beh, TED, io sono nato nel 1977. Ho iniziato a giocare ai videogiochi del Nintendo, e poi con il Commodore 64. Ti ricordi quello con le cassettine? Quello che ci voleva un'ora, per caricare un gioco? Poi ho iniziato a lavorare nel '98 con Windows. Quello delle icone, delle finestre, ti ricordi? Ho iniziato a fare le mie prime ricerche su Google. Nel 2006 ho comprato il Qtech, uno dei primi smartphone. E nel 2007 sono stato tra i primi, in Italia, a iscrivermi a Facebook. Nel 2011 ho fondato un'agenzia di web marketing che ha aiutato molte aziende a promuoversi su Internet. Quindi diciamo che il digitale è sempre stato nel mio DNA. Ma qual è stato l'impatto del digitale nelle aziende? Beh, grazie agli e-commerce, le aziende hanno potuto vendere i propri prodotti on line. Trasformando completamente il proprio modello di business. Grazie ai motori di ricerca, Google in primis, hanno potuto farsi trovare dai propri clienti. E grazie a Facebook hanno potuto attivare un canale di comunicazione diretto con i propri clienti. TED: Beh Claudio, ma questo è fantastico! Io vi ho studiato a scuola, ho studiato Larry Page e Sergey Brin di Google. Ho studiato Mark Zuckerberg di Facebook, Jeff Bezos di Amazon, Steve Jobs di Apple. Per me avete fatto realmente la Storia! Voi siete stati dei pionieri del web! Qual è il vostro problema? CV: Beh, TED, anche a noi, all'inizio, sembrava tutto molto bello. Ma oggi abbiamo un drammatico problema che, se non risolvo immediatamente, questa è la fine che faccio. Ho un problema gigantesco con l'attenzione. In che senso l'attenzione? Ora ti spiego bene. Il nostro cervello è in costante overload. Una specie di sovraccarico cognitivo dovuto a troppe informazioni, troppi stimoli che riceviamo da tutti i media: dalla TV, dalla radio, dalla stampa, ma soprattutto da Internet. E dai nostri telefonini. Ti faccio vedere una cosa. Questo è uno screenshot del mio telefonino. Io passo dodici ore su Whatsapp, e 3 ore su Instagram, ogni settimana, ogni maledettissima settimana. Sono circa tre giorni di lavoro. Assurdo, no? Un millennial, la generazione nata dopo la mia, apre e chiude, apre e chiude, apre e chiude il proprio smartphone Sono circa 20 volte l'ora. Sempre ammesso che vada a dormire. Il nostro cervello deve elaborare qualcosa come 34 gigabyte di informazioni ogni giorno. In pratica, sono 23 parole al secondo. È come se tutto il tempo, tutto il giorno, io ti parlassi con questa velocità qui. Direi che è abbastanza assurdo, no? TED: Claudio, in effetti è molto assurdo. In un vecchio film avrebbero detto: “Grande Giove”. Ma come fate a sopravvivere in un mondo del genere? Io mi incasino anche solo a fare due cose per volta. CV: In effetti viviamo molto, molto male, anche se non ce ne accorgiamo. Questo perché il nostro cervello non è fatto per il multitasking. Il nostro cervello è fatto per fare una cosa bene per volta. E ce lo dice un importante istituto di ricerca americano che qualche anno fa ha scoperto che l'attenzione media di un pesce rosso è di nove secondi. Un comunissimo pesce rosso di un acquario. Invece, l'attenzione media di un utente internet è di otto secondi. Quindi, se hai capito bene, il pesce rosso ha un'attenzione superiore a quella di un utente internet. E nel 2000 era di 12 secondi. Quindi sta calando costantemente. Un'altra ricerca ci dice che il 44% delle persone non riesce a mantenere ferma l'attenzione su un argomento. Non riusciamo nemmeno più a concentrarci. In pratica stiamo diventando quasi degli analfabeti funzionali. Cioè non riusciamo a interpretare nemmeno un testo di media complessità, come un libretto di istruzioni. Sebbene non tutti i libretti di istruzioni siano così semplici, no? In Italia abbiamo un triste primato: siamo i secondi, in Europa, nella classifica degli analfabeti funzionali. Davvero un triste primato. E questa gigantesca mole di informazioni che ci travolge ogni giorno, ormai non ci fa distinguere più ciò che è vero da ciò che è falso. Ormai abbiamo una percezione distorta della realtà. Ti faccio un esempio: in Italia pensiamo che negli ultimi anni gli omicidi siano aumentati, no? E invece sono calati del 39%. Che l'immigrazione sia esplosa, negli ultimi anni. È aumentata, sì, ma solo del 7%. Però, io ti voglio parlare soprattutto delle conseguenze che questo calo di attenzione ha avuto nel marketing e nella comunicazione. Poiché è alla disperata ricerca di un briciolo di attenzione degli utenti, noi marchettari abbiamo fatto l'unica cosa che ci veniva in mente, ovvero riempire il web di pubblicità. E che conseguenze ha avuto questo? Drammatiche. In 30 anni, l'attenzione degli utenti verso la pubblicità è calata di quattro volte. Quattro volte! E cosa è successo? Che di fatto, oggi, paghiamo la pubblicità molto di più. Il 50% in più del 2000. Perché? Perché l'utente è sempre più distratto, e noi dobbiamo fare sempre più pubblicità per catturare la sua attenzione. Quindi, TED, io non so davvero più che cosa fare. L'unica cosa che mi è rimasta, forse, è di prendere a schiaffi l'utente che ho davanti. TED: Beh, Claudio, direi che non è esattamente la risposta giusta al tuo problema. Io ti dico: nella nostra epoca, quei dispositivi che tanto vi distraggono, gli smartphone, non esistono più. Noi abbiamo degli assistenti virtuali basati su un'intelligenza artificiale che cerca le informazioni che ci servono su Internet, pubblica i contenuti che vogliamo condividere sui social network, e compra per noi i prodotti che ci servono sull'e-commerce. Questi assistenti virtuali sono sempre connessi, 24 ore su 24, a casa e in ufficio. Alcuni li indossiamo direttamente, come auricolari, oppure occhiali. I primi assistenti virtuali nacquero proprio nella vostra epoca. Erano un po’ rudimentali, e sapevano rispondere solo a domande molto semplici. E spesso davano risposte un po’ strane. Cercami una gelateria. Domanda: cosa ci fa una pallina di gelato in mezzo al mare? Risposta: Il gelato affogato. Sì, in effetti non era proprio una grande risposta. Ma soprattutto, i primi assistenti virtuali non sapevano rispondere a domande complesse e sostenere una conversazione fatta di domande e di risposte, come è naturale. Questo perché erano basati su un algoritmo antiquato, definito Machine Learning. In pratica sapevano rispondere solo a domande previste dal programmatore. Quindi, ad esempio, se avessi voluto organizzare un viaggio a Roma, avrei dovuto fare almeno tre domande. Esempio: che tempo fa questo weekend a Roma? Poi avrei dovuto chiedere la lista dei voli per Roma, e poi avrei dovuto sceglierne uno e chiedergli di comprarlo. Quindi tre domande. Nella nostra epoca, invece, l'algoritmo si è evoluto in Deep Learning. In pratica, l'algoritmo di intelligenza artificiale riesce sostanzialmente a imparare dai propri errori, e dall'interazione che ha con l'utente. Quindi riesce, sostanzialmente a rispondere a domande molto più complesse, non previste dal programmatore. Quindi, nell'esempio di prima, io oggi semplicemente chiedo: mi va di fare un viaggio a Roma. Se il tempo è bello, comprami il primo volo che parte. E l'assistente virtuale mi risponde: ok, fatto. Ma non solo: mi chiede, anche, se voglio prenotare nello stesso hotel. Perché ha capito che io, normalmente, pernotto sempre nello stesso hotel. E capisce che manca qualcosa: Ho comprato un volo, ma non ho comprato l'hotel. È come se l'assistente virtuale, e l'intelligenza artificiale, fossero diventati un mediatore tra noi e l'enorme mole di informazioni che ci circonda. Altrimenti, dovresti essere bravo come questo vecchio presidente americano che, non a caso, aveva un sacco di assistenti. In pratica, oggi, noi comandiamo tutto con lo strumento a noi più congeniale, uno strumento naturale che tutti usiamo: la voce. La vostra epoca è stata quella dell'immagine, la nostra è quella della voce. Voi immagine, noi voce. Voi apparenza, noi sostanza. Voi distrazione, noi concentrazione. E gli assistenti virtuali hanno anche cambiato i canali di comunicazione delle aziende. In pratica, portale internet, applicazioni mobile, profili social, tutto è stato sostituito dalla cosiddetta Voice Search, la ricerca vocale. E quindi le aziende hanno dovuto imparare ad ottimizzare i propri cataloghi, le proprie informazioni, per farsi trovare dagli assistenti vocali. Un po’ come quello che è successo nella vostra epoca con Google. CV: Caspita. TED, tutto questo è fantastico. Quindi mi stai dicendo che le aziende hanno trovato un modo di entrare in contatto più facilmente con i propri clienti riducendo al massimo l'impatto della tecnologia, cioè la tecnologia è diventata quasi invisibile? TED: Esatto, Claudio. E c'è un'altra cosa che è diventata invisibile. Non indovineresti mai, è la pubblicità. TED: Claudio, voi dovete uscire dalla logica per cui l'attenzione degli utenti la si compra. L'attenzione non la si compra, la si conquista. Avevano proprio ragione questi due vecchi guru del marketing. Seth Godin e Philip Kotler. E avevano detto che il marketing sarebbe passato da "Interruption" a "Permission", e da "Push" a "Pull". E in effetti, da noi le aziende hanno capito che è inutile vomitare addosso tonnellate di pubblicità agli utenti. È molto più efficace farsi trovare dai loro utenti e dai loro clienti, dando loro delle informazioni utili, delle risposte alle loro domande. Perché dovrei vendere un prodotto con uno spot, quando solo il 10 percento delle persone si fida della pubblicità, mentre si fidano per il 70 percento delle raccomandazioni degli altri utenti? Tu prenoteresti un ristorante sulla base di una pubblicità, o perché un tuo amico ti ha consigliato di andarci? Se tu riuscissi a produrre contenuti per i tuoi potenziali clienti e, anziché fare una pubblicità, far parlare di te i tuoi migliori clienti, i tuoi clienti più affezionati, avresti realmente fatto bingo. Nella vostra epoca si chiamava Content Marketing. Nella nostra epoca, ormai, si chiama soltanto marketing, perché non può esistere un marketing senza contenuto. Nella vostra epoca si chiamavano influencer: nella nostra epoca - ti ricordi tipo Chiara Ferragni? nella nostra epoca, ormai, sono dei creatori costanti di contenuto, sono dei consulenti d'azienda. CV: TED, è davvero tutto, tutto interessante. Però, in realtà, io vivo nel 2018. Quindi che cosa posso fare, da subito, per aiutare la mia azienda a promuoversi su internet superando l'attenzione di un pesce rosso? TED: Ok Claudio, ti dò cinque cose che puoi fare da subito. Da oggi. Numero Uno: Punta sul prodotto e sul servizio, e non sulla pubblicità. Apple ti dice qualcosa? Numero Due: produci contenuti rilevanti per i tuoi clienti. Ad esempio, potresti realizzare dei magazine sponsorizzati in cui pubblicare dei contenuti utili ai tuoi clienti, ad esempio ricette di cucina: oppure consigli per la casa, oppure ancora trend sulle infrastrutture globali. Quello che gli serve. Numero Tre: Regala qualcosa ai tuoi clienti, prima di chiedere loro qualcosa in cambio. Ad esempio regala loro tool, strumenti utili a loro, corsi online, guide scaricabili. Tutto ciò che gli può essere utile prima di comprare un tuo prodotto. Numero Quattro: Trova i tuoi testimonial. Il mondo è pieno dei fan dei prodotti e servizi che tu vendi. Devi solo individuarli, scoprirli, coinvolgerli e farli parlare di te sui social network. È il miglior marketing che tu possa fare. Numero Cinque: impara a sfruttare gli assistenti vocali, perché esploderanno nei prossimi anni. Ad esempio, dovresti sfruttare le cosiddette skill. In pratica devi insegnare l'assistente vocale a rispondere alle domande dei tuoi clienti. Per esempio, se sei un'azienda del food dovresti poter rispondere a una domanda del tipo, come si cucina un pollo arrosto? CV: Ok TED, quindi riassumendo mi hai detto: Numero uno: Puntare sui prodotti e sui servizi, e non sulla pubblicità. Numero due: Produrre contenuti rilevanti. Numero Tre: Regalare qualcosa ai miei clienti, prima di chiedere qualcosa in cambio. Numero Quattro: Mi hai chiesto di trovare i miei testimonial; e, numero cinque, puntare sugli assistenti vocali. È giusto? TED: Esatto, Claudio. Ora, però, ti devi dare una mossa, perché il tempo è davvero finito e altrimenti sarete tagliati fuori. Quindi, in bocca al lupo e buon viaggio. Grazie. (Applausi) Quando gli amici dei miei bambini mi chiedono, che lavoro fai? io rispondo: "Io faccio gli occhietti ai robot". Per essere precisi, io cerco di inventare gli algoritmi che siano la parte del cervello di un robot, che controlla gli occhi. La vista è importantissima per noi: noi esploriamo il mondo con la visione, con la nostra capacità di percepirlo. Pensate che il 30 percento dei nostri neuroni sono dedicati alla visione. Solo il 4 percento al tatto. Pensate anche che c'è una parte del nostro cervello che è espressamente dedicata a riconoscere i visi. E che il primo viso che un neonato impara, una delle primissime cose che un neonato impara, è riconoscere il viso della mamma. Perché dalla mamma dipende la protezione, dipende il cibo. E quindi, la nostra capacità di percepire è fondamentale per capire il mondo, ed è per questo che dobbiamo cercare di dare queste stesse capacità percettive ai robot, se vogliamo che diventino veramente parte della nostra vita, che ci aiutino. Però vedere è più che percepire. Facciamo una demo. Ho bisogno del vostro aiuto. Alzi la mano destra chi pensa che questa sia una tazza. Chi pensa che sia una tazza continui a tenere su la mano destra. E adesso, invece, chi pensa che questo sia un porta penne alzi la mano sinistra. Potete tenerle alzate tutte e due. Vi siete arresi tutti. (Risate) Che cos'è che ho fatto? Che è successo qui? Quando io vi ho fatto vedere questo oggetto, voi lo avete riconosciuto come una tazza perché tante, tante, tante volte voi avete bevuto un caffè, un tè, o qualsiasi sia il vostro liquido caldo preferito da un oggetto come questo. Liquido caldo, perché io sto tenendo questo oggetto dal manico, perché le tazze hanno il manico. Perché le vogliamo usare, sono dei contenitori che vogliamo usare per mettere del liquido caldo dentro. Allora la mano deve stare distante, perché non mi voglio scottare. Però è un contenitore. E qualche volta, sicuramente, l'avete visto usare, o lo avete usato, come un portapenne. Perché è un contenitore, posso metterci dentro le cose. Posso metterci anche l'acqua. Posso metterci anche una piantina, perché no. Allora, che cosa sto dicendo qui? Che la percezione di questo oggetto non mi dice tutto rispetto a quella che è l'essenza di questo oggetto. Noi capiamo quello che vediamo non solo sulla base di quello che percepiamo, ma lo capiamo anche sulla base di altre modalità. Di quello che facciamo, con questo oggetto. E allora nel nostro cervello cosa è successo, quando io vi ho mostrato questa tazza? È successo che noi abbiamo dei modelli, che si possono definire meta-modali, formati da tante modalità, a cui la percezione è quello che ci fa fare click, è dove ci agganciamo. Però poi ci sono tutte queste altre informazioni che dipendono molto da tutto quello che noi possiamo fare con questi oggetti. Da tutte le azioni che abbiamo compiuto con questi oggetti, ed è così che l'immagazziniamo nella nostra memoria. È così che si capisce quello che si vede. Ed è questo il tipo di rappresentazioni meta-modali di cui abbiamo bisogno per far capire il mondo ai robot, per farli vedere come vediamo noi. E però non basta ancora. Dobbiamo fare un passo in più, dobbiamo andare oltre. Vi racconto una storia. Questa è una foto dal mio album di famiglia di una Pasqua di tanti, tanti anni fa. Io sono la bambina che sta guardando con un amore sconfinato l'uovo di Pasqua, perché io - La cioccolata mi piaceva, mi piace - è così. Però ero anche una bambina disciplinata, quindi ho aspettato fino alla fine del pranzo per spazzolare l'uovo. E poi non è finita lì. Perché oltre a essere molto golosa, io sono anche sempre stata molto vanitosa. Mi piacevano, mi piacciono i vestiti. E questa carta era bellissima! Tutta luccicante, colorata. E così, dopo aver mangiato l'uovo, ho preso questa carta, me la sono paludata intorno e mi sono presentata così in salotto. Io non avevo mai visto nessuno usare la carta di un uovo di Pasqua così. Nessuno mi aveva mai detto che con la carta di un uovo di Pasqua potevi farti un vestito. Però avevo visto tanti tessuti. Avevo capito, avevo visto che con i tessuti si fanno i vestiti. Avevo visto la mamma al mare con il pareo, che assomiglia molto a questo oggetto, prenderlo e farsi un vestito. E ho riconosciuto che questa bellissima carta colorata aveva queste stesse proprietà di flessibilità. E quindi che cosa ho fatto io? Io ho immaginato che con la carta di un uovo di Pasqua si potesse fare anche quello che si può fare con un pareo. E l'ho fatto, e mi sono vestita. Questo è il punto, questo è l'essenziale. Oltre ad essere capace di capire il mondo con rappresentazioni che vanno al di là di come lo percepiamo, con rappresentazioni meta-modali, noi siamo capaci di immaginare, noi siamo capaci di andare oltre. Quando vediamo qualcosa, noi siamo capaci non solo di pensare a quello che è, di capire e di comprendere quello che è, ma anche di immaginare quello che potrebbe essere. Questo è uno dei grandi trionfi dell'intelligenza umana, ed è oggi uno degli enormi limiti dell'Intelligenza Artificiale. Io sono sicura che voi avete sentito notizie di robot che fanno concerti. Questi robot eseguono perfettamente, esattamente, le azioni, i gesti che gli sono stati insegnati dal loro maestro. Se questo maestro è un grandissimo artista, il concerto sarà meraviglioso. Ma sarà esattamente, esattamente, quella singola e unica interpretazione. Confrontate questo con quello che sono capaci di fare gli esseri umani. Pensate ad un'orchestra jazz di musicisti che si incontrano, che suonano insieme per la prima volta e che mettono il loro talento insieme e creano al momento, improvvisando, una musica meravigliosa, mai sentita prima. Questa capacità di immaginare, questa capacità di andare oltre. Questa è una delle grandi sfide che l'intelligenza artificiale, che la ricerca in questo campo oggi cerca di affrontare. Non è facile: dobbiamo passare da un mondo analogico ad un mondo digitale. Quando io lavoro sulle immagini, le immagini sono fatte di pixel, quindi tutto è discreto. E quello che dobbiamo fare è scrivere programmi, è scrivere algoritmi che riescano a catturare, almeno in parte, quello che io vi ho raccontato. Per farlo abbiamo uno strumento, da un paio di anni - da cinque anni, per la precisione: il Deep Learning. Sono degli algoritmi che cercano di simulare il comportamento del cervello umano. Si implementano delle funzioni che assomigliano ai neuroni, che assomigliano alle sinapsi, i collegamenti tra i neuroni. E questi algoritmi vengono chiamati algoritmi a grande capacità, perché sono algoritmi in grado di gestire milioni e milioni di dati. Nel mio caso, di immagini. Queste immagini sono il "cibo", se volete sono la "benzina" che mettiamo dentro questi algoritmi, che riescono- sono una specie di spremi-dati. Li mettiamo dentro, e riescono a distinguere il rumore dal segnale. Quello che è un dettaglio da quello che è essenziale. E siccome nel web ci sono tantissime, tantissime immagini, ci sono tantissimi dati, per cercare di costruire rappresentazioni meta-modali, soprattutto nel caso in cui non abbiamo esempi concreti, nel mio gruppo di ricerca io e i miei vandali ci siamo detti: "Ma perché non proviamo a insegnare ai robot? Insegnare ad imparare dal web?". In fondo, quando noi non conosciamo qualche cosa, che facciamo adesso? Fuori il cellulare, e cerchiamo sul web. Perché non anche per i robot? Questo è un esempio di quello che noi facciamo. Qui vedete il braccio robotico. Abbiamo chiesto a questo robot di sparecchiare un tavolo dopo che avevamo fatto colazione. Nella memoria dei robot c'erano vari oggetti, c'era la tazza, c'era la banana. Ma non c'era il vasetto di miele. E quindi il robot ha percepito che ci fosse qualche cosa sul tavolo, ma non era in grado di dire cosa fosse. E quindi, è andato a cercare sul web. Cosa ha fatto? Ha preso una foto, e con questa foto ha trovato tante altre immagini simili, tante altre percezioni simili. E dopo un po', ha iniziato a notare che queste percezioni simili che trovava sul web erano molto spesso associate ad una parola: vasetto di miele. E così ha imparato il nome, di quell'oggetto. E con il nome di quell'oggetto ha potuto cercare anche altre informazioni. Ha capito che è un oggetto che è composto di parti, perché ha un coperchio, e quindi, quando un robot deve andare a prenderlo, non è una buona idea prenderlo dal coperchio, perché, se non è avvitato, mi porto via il coperchio e il vasetto resta lì. Ha imparato che c'è un certo peso che si può aspettare, quindi la forza che il braccio robotico deve utilizzare, per tirare su il vasetto, sarà di un certo tipo. Ha imparato che è un oggetto rigido, non è come il cartone del latte. Quindi quando preme, quando la mano si chiude, il controllo tattile deve essere di un certo tipo. Eccetera, eccetera. E vi faccio notare che questa informazione, che sul web troviamo sotto forma di testo, quindi un simbolo, noi la impariamo con le azioni, con la nostra esperienza; e siamo capaci di- click! toglierla dalla nostra esperienza, e renderla simbolica e accessibile a tutti. E così, dopo aver imparato tutte queste cose, il robot ha scoperto che questo oggetto misterioso è un vasetto di miele ed è stato in grado di prenderlo e continuare a sparecchiare la tavola. Abbiamo costruito una rappresentazione meta-modale di un vasetto di miele, a partire dal web. E con l'immaginazione che cosa facciamo? Con la capacità di immaginare? Quello che noi ci siamo immaginato è - perché non facciamo venire al robot delle allucinazioni? In maniera legale, eh. Solo legale. Questa che vedete qui è una mela allucinata. Abbiamo preso delle foto di mele, dal web, e abbiamo insegnato al robot a immaginare come sarebbe stata questa mela in tre dimensioni, perché l'informazione che trovo sul web sono immagini, sono a due dimensioni; ma io ho bisogno di capire la profondità, la forma, dell'oggetto. E quindi, a partire da questa immagine siamo riusciti ad allucinare la forma. Questo è un piccolo risultato, però in realtà per noi è un passo molto importante. Fatemi fare un altro esempio. Io ora vedo - quello che riesco, con queste luci, vedo tutti i vostri visi. Io non vedo il dietro delle vostre teste, però ho visto molte, molte volte delle persone e quindi sto assumendo che il dietro della nostra testa sia sferico. Magari laggiù, dove non vedo, c'è un alieno di Guerre Stellari con una bellissima testa a ricciolo, e quindi lì sto sbagliando. Però, se siamo tutti esseri umani qui, la testa è rotonda. Questo noi lo facciamo continuamente. Quando noi percepiamo in maniera incompleta, per proseguire in qualsiasi sia l'obiettivo che dobbiamo avere, per avere un modello del mondo, noi completiamo con quello che è più probabile. Ma questa capacità di completare è capacità di immaginare, perché di solito io vado con il più probabile. Ma chi disegna, inventa i personaggi di Guerre Stellari, cerca l'improbabile. E allora, se noi qui abbiamo trovato la strada per avere una mela probabile, forse in futuro, da qui, noi troveremo anche la strada per una mela di Guerre Stellari. Mettendo insieme tutti questi pezzi, siamo riusciti ad avere un R1 che impara, dal web, dei fiori. Questi sono tutti gli oggetti che il robot ha già imparato a riconoscere, e quando vedete queste barre che si alzano e che si abbassano, questo segnala la confidenza che ha il robot in quello che vede. Nell'assegnare un nome a quello che vede. Adesso riconosce il guantone da forno. E, vedete- a volte ha delle esitazioni. E adesso gli mostriamo il fiore. - [Inglese]: Che cos'è questo? - Penso che sia un cellulare. Mmh.. no. - [Inglese] No, è un fiore. Allora bisogna che impari che cos'è un fiore. - [Inglese] Lasciami cercare immagini di fiori sul web! E va a cercare immagini sul web simili a quella che ha visto. E ne trova tante. Ha anche il nome "fiore", quindi si può aiutare. E quello che facciamo per aiutare il robot a calare questa conoscenza in quella che è la sua esperienza del mondo, nel momento in cui gli serve usare questo modello, è che prendiamo tutti questi fiori, li tagliamo dalla foto automaticamente, lo facciamo online, tutto quello che non è fiore, e lo mettiamo in uno scenario che è molto simile a quello che il robot vede intorno a sé, per aiutarlo a riconoscere i fiori che può vedere intorno a sé. - [Inglese]: Ok, ora un altro fiore. Ecco il modello di fiore. - [Inglese]: Che cos'è questo? - Penso che sia un fiore. E ha imparato. Siamo ancora molto, molto lontani dal poter dire che possiamo riconoscere qualsiasi oggetto, però stiamo facendo i passettini in questa direzione. Quando questi passettini porteranno ad aver percorso tutta la strada, avremo dei robot che alle feste di compleanno dei nostri bambini prenderanno le lucine dell'albero di Natale e cercheranno di farsi belli per la festa. Siete tutti invitati. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Federico Sangati Voi sapete chi è lui? È un ornitorinco. Un animale che vive in Australia. Un animale strano, e per questa ragione, molto probabilmente, ha sempre attirato la mia attenzione. Vi saluta. (Risate) Guardatelo! Ha il becco come quello di una papera. Poi ha le zampe palmate, esattamente come quelle di una papera. Però non ne ha due, ne ha quattro. Ha la pelliccia che è simile a quella di un visone, o - forse è più probabile - come quella di una nutria, ed ha la coda come quella di un castoro. Ma la cosa straordinaria è che è sia un mammifero, ma depone le uova. Depone le uova, ma da bravo mammifero allatta i cuccioli. Che animale è? È semi acquatico, quindi vive sia nell'acqua che sulla terra. Ed è l'unico esemplare della sua famiglia e del suo genere. Non ha parenti, il che forse - È un po' solo. Poverino, descritto così sembra un nerd, uno sfigato. Invece, se andiamo a vedere i testi miliari della nostra educazione alla natura, per esempio il Manuale delle Giovani Marmotte, lui è un animale che ha delle qualità uniche: ha il senso di elettrolocazione, che pochi animali hanno, cioè cattura le prede individuandone l'energia. È un nuotatore olimpionico e nuota senza usare la vista, ma usando gli altri sensi. Poi può nuotare per ore in acque gelide e la sua temperatura corporea non varia di un grado. Quindi, per me, può essere tranquillamente la controfigura di Keanu Reeves in Matrix, un vero figo! Eppure di lui non si sono dette delle cose esaltanti. La leggenda australiana narra che nacque dall'incrocio di un'anatra con il topo. Il topo la rapì, si approfittò di lei, e nacque lui. Non proprio un buon inizio. I primi coloni britannici che lo individuarono e intercettarono, lo uccisero - ovviamente - lo scuoiarono, portarono in patria la pelle intera e lo fecero esaminare dagli studiosi. Gli studiosi britannici dissero che un animale così non poteva assolutamente esistere. Era senza dubbio un falso, confezionato ad arte da un imbalsamatore asiatico. In filosofia, è la metafora di tutto ciò che complica le classificazioni. Quindi: non è classificabile, di conseguenza non è comprensibile, di conseguenza non è un esempio. Puntualmente, finisce tra le specie vulnerabili, che è la lista che precede immediatamente la lista rossa delle specie in via di estinzione. A tutti gli effetti però, ad oggi, non è ancora finito lì. Io mi sono sempre sentita ornitorinco. Non tanto per il mio fisico, (Risate) ho tutti i pezzi appartenenti ad una stessa specie, sembra, ma perché mi sono sempre sentita diversa rispetto all'ambiente che mi circondava. Vivevo a Selva del Montello, un piccolissimo paesino in provincia di Treviso, ma con la mia testa io ero a Seattle, negli Stati Uniti. Perché da lì veniva la mia prozia, Oliva, che dopo una vita vissuta a Seattle rientrò in patria proprio quando nacqui io. Zia Oliva era la mia babysitter e mi parlava in inglese. In un paese, Selva del Montello, dove, ancora oggi, la lingua ufficiale è il dialetto. Se tu parli italiano sei già strano. Da piccola, poi, dicevo di voler fare il falegname. (Risate) "Una femmina!?" "Non puoi sognare di fare l'infermiera, come tua mamma?" "No, il falegname!" Da sempre sono una gran chiacchierona, in una famiglia di persone taciturne. A casa mia, si possono passare ore senza spiaccicare parola. Io ero diversa. Mi sentivo in un modo e capivo di essere percepita in un altro. Mi sentivo a posto, tutto sommato, ma capivo di essere percepita strana. E dietro di me, un coro di pareri e frasi lapidarie. Bambina socievole in un'area geografica di orsi. "Chiacchierona, lingua lunga!" "Bambina con un'attitudine creativa." E poi: "Voglio andare a fare il liceo artistico." "Di arte non si vive!" Vado all'università; cosa scelgo? Lingue orientali. "Giapponese?!" E poi decido di mandare i curricula prima di finire gli studi e mi assume un'azienda, una multinazionale americana, subito. "Chissà quando mai ti assumeranno..." "Subito!" "Senza una laurea non vai da nessuna parte, un buon lavoro non lo troverai mai!" Dopo dieci anni di quel buon lavoro nella multinazionale americana, decido che è ora di cambiare qualcosa. Capisco che non sono più a posto con me stessa e prendo la decisione di licenziarmi, senza un piano B. Quindi mi licenzio da un contratto a tempo indeterminato, senza un piano B. "Ma sei pazza?" "Non lo sai che fuori c'è la crisi?" "Dove vivi tu?" In quel periodo, che è stato il periodo sabbatico, che fa figo dire sabbatico, (Risate) sono tornata alla bambina falegname. Ho avviato una piccola attività, un laboratorio di compravendita di mobili usati. Non antichi: usati, vecchi. Li compravo, li coloravo, li restauravo, li rivendevo. Indovinate. "Figurati! Cosa pensi di fare?" Vabbè, questi qua in parte avevano ragione: l'Everest della burocrazia italiana non aiuta tantissimo un piccolo laboratorio. Vabbè, ho messo un attimo da parte la "Civetta sul Comò", si chiamava così, e mi riprogrammo, ritorno a fare quello che ho fatto per dieci anni, e dove comunque avevo lasciato il mio cuore, ma ci ritorno da libera professionista, Libera. Professionista. Vabbè, cosa pensate? Il supporto? "Chi ti ripiglia, dopo che hai fatto il falegname nel mezzo?" "Non ce la farai mai!" Questa frase me la ricordo benissimo, pronunciata da un consulente aziendale che avevo interpellato. "Che ne dici se... ?" "Non ce la farai mai!" Sono otto anni che faccio quel lavoro, da libera professionista: felice! (Applausi) Eccomi qua! Puntualmente, durante il percorso, mi fermavo, mi guardavo dentro e mi vedevo diversa. Mi percepivo un essere diverso. Ero la Ornitorianna. (Risate) Ho sempre fatto quello che avevo in mente. Sono sempre arrivata dove volevo arrivare. E vi assicuro che ho visto tante magie accadere. Da dove sono partita? Ho sempre sognato tanto. Io dico di me che potrei fare la donatrice di sogni. E mi sono sempre attrezzata per realizzarli, quei sogni. Lo sappiamo: quando ci incamminiamo, prendiamo il sogno e lo portiamo a terra, e cerchiamo di realizzarlo, incontriamo un sacco di ostacoli, lo sappiamo tutti. Il primo è quel coro lì. Io però, a un certo punto, dopo tanto, ho capito che il mio primo ostacolo non erano i condizionamenti, i giudizi, i pensieri, la voce degli altri. E non era nemmeno la mia voce interiore, condizionata da quelli. Era un altro il mio problema: un ostacolo molto grande. Io avevo il bisogno assoluto di far convivere in me due anime molto diverse, opposte! Quella creativa, artistica, e quella molto razionale. Due anime molto belle, molto forti, con gli stessi diritti di esistere. Avanzavo, tirata da una, tirata dall'altra, cercando di gratificare una e cercando di gratificare quell'altra. Quindi avanzavo con il freno a mano tirato. Ero un essere potenziale, esplosivo, ma ostacolato. Quelle contraddizioni interne e quelle tensioni le sentiamo tutti. E tutti, in qualche modo, e per qualche cosa, ci sentiamo diversi. Però è una diversità che è tutto sommato banale. Il punto non è la diversità in sé, è come ci stiamo dentro a quella diversità. Io ho sofferto tanto, ma ho fatto lo stesso! Tiro fuori il sogno dal cassetto? Faccio! Pianifico? Faccio! Cado, mi rialzo, aggiusto il tiro. Faccio! Mi tappo le orecchie, perché io credo che l'ornitorinco si tappi le orecchie, per non estinguersi. Faccio! Arrivo, al risultato? Faccio! E mentre arrivo al risultato, sto già sempre facendo un'altra cosa. Perché io ho capito che non è il risultato che mi fa felice, è il percorso che mi fa arrivare lì. È nel fare che io sono felice, ed è lì che voglio stare. Per questa ragione, io dico che per me il fare è l'attivatore di felicità. Faccio sempre, anche quando mi ritrovo nel buio, nel tunnel. È quel famoso tunnel dove vedi la lucina piccola, piccola, poi si ingrandisce e tu ti ritrovi asfaltato, perché non era la lucina, erano i fari del TIR. Mi rialzo, un po' appiattita. E lì, mi dico questa frase: "Marianna, guardati i piedi! Questo è il momento di guardarti i piedi ed andare avanti." Questa frase è la frase che più mi sono ripetuta nella mia vita. Ed è una frase che è finita nel Manuale di Ornitorianna. Eccolo qua! Adesso lo prendo e vi voglio leggere delle cose. Il Manuale di Ornitorianna è una raccolta di frasi ad effetto, come quella lì, di sprone, di stimolo, regole, istruzioni, trucchi, escamotage, ordini che mi do. È la mia guida del fare. Un po' come il Manuale delle Giovani Marmotte, infatti. Qui dentro, nella prima pagina, c'è una frase, una dedica, che io ho fatto a me stessa, che è il mantra di Ornitorianna: "Decido io chi sono nella vita, non lascio decidere agli altri." Che detta dai miei genitori, suona così: "Assa star, tanto co' ea pensada l'ha anca fatta" Tradotto dal dialetto di Selva del Montello: "Lascia stare, tanto non ha nemmeno finito il pensiero che la sta già facendo." È diviso in capitoli, molto lunghi. E ho il piacere e la voglia di condividere con voi due punti per capitolo. I due punti che per me sono stati più illuminanti, nel mio fare. Il capitolo del "Do fiducia". "Do fiducia a me stessa e alle mie intuizioni. Do fiducia ai miei amici, ai miei alleati, ai miei cheerleader. Quelli con i pon pon che saltano, danzano e tifano sempre per me, perché mi vogliono bene." Il capitolo del "Rispetto": "Rispetto i miei valori e mi monitoro con costanza, su questo. Rispetto il tempo fisiologico di cose e persone. Io, di mio, sono una persona impaziente: tutto, subito. Non funziona, lo sappiamo." Il capitolo del "Mi permetto". "Mi permetto i momenti di sconforto, tanto lo so, li supero. Mi permetto la parte giocosa in tutto quello che faccio. Io mi devo divertire!" Il capitolo del "Mi proteggo da tutti gli accademici". "In ogni cosa che fai, c'è sempre qualcuno con un titolo importante, più importante del tuo, che ti sa dire come devi fare quello che stai facendo. Probabilmente ha anche ragione. Facciamo che facciamo lo stesso? E poi, casomai, riaggiustiamo il tiro? Mi proteggo, nella quotidianità, dai deliri degli altri. Questa è l'epoca del 'tutto subito' di tutti, tranne per me. Non ho capito: se non vale per me, non vale neanche per gli altri." Il capitolo dei "Non". "Non cerco l'ancora dell'essere pronta, non lo sarò mai. Non cado nella trappola della vittima carnefice del perfezionismo. Non vado avanti, se dopo aver sentito il cuore, e analizzato con la testa, la mia pancia dice: no! Perché lei ha sempre ragione." Il capitolo dell' "Accolgo". "Accolgo l'errore, tanto so che è funzionale al processo evolutivo. E accolgo la crisi, perché è nel momento di crisi che io riesco a conoscere bene me stessa, a conoscermi meglio, e riesco ad aggiustare il tiro del fare." Con quel sistema lì del "me lo metto in testa, faccio" e con il manuale in mano, recentemente ho scritto un libro. Con un co-autore illustre, perché sennò chi se lo filava il libro di Marianna - comunque.. (Risate) Non è stato semplice: il primo ostacolo, il coro, che poi in realtà era più la mia voce interiore, [diceva]: "Tu non sei una scrittrice". Vero! Però volevo farlo lo stesso, perché sapevo, dentro di me, che avrebbe fatto del bene a qualcuno! Poi c'era la voce reale dell'editore: "Noi, libri così noi li facciamo." Vabbè, vi ricordate i miei genitori? "Assa star!" Ok, libro pubblicato. È stato un fare terribile: cadute, tunnel infiniti, buio assoluto. Vabbè, pubblicato, primo risultato oggettivo. E per rispondere all'editore, dopo sole tre settimane è andato in ristampa. Ma il risultato vero, per me, è stato un altro. Io ho iniziato a ricevere messaggi di sconosciuti. Non i miei amici, che mi vogliono bene e si sono prodigati a dirmi: "Brava, quanto siamo fieri di te." No, da sconosciuti. "Mi scusi se la disturbo, la volevo ringraziare per ..."; "Grazie per aver scritto queste cose."; "Grazie per aver raccontato queste e aver raccontato queste altre". Quei grazie sono stati un'iniezione di fiducia totale, e di felicità estrema. Ma, soprattutto, mi hanno fatto capire che il fare non è solo l'attivatore di felicità per me stessa. È l'attivatore di felicità anche per gli altri, attraverso di me. Ed è questa la cosa meravigliosa! Io concludo dicendo questo: L'ornitorinco è strano, sì! Sentiamoci bene, nell'essere ornitorinco. Vogliamoci bene, accettiamo ogni pezzo di noi. Conosciamoci, amiamoci e diamoci veramente da fare per essere chi vogliamo essere nella vita: "Noi." Lasciamo stare gli altri! (Applausi) Grazie. (Applausi) (Musica) Dalla sua pace la mia dipende. Quel che a lei piace, vita mi rende. Quel che le incresce, morte mi dà. Morte, morte mi dà. S'ella sospira, sospiro anch'io. È mia quell'ira, quel pianto è mio. E non ho bene s'ella non l'ha. Non ho bene, s'ella non l'ha. Non ho bene, s'ella non l'ha. Dalla sua pace, la mia dipende. Quel che a lei piace, vita mi rende. Quel che le incresce, morte mi dà. Morte, morte mi dà. (Applausi) (Musica) Don Giovanni: Là ci darem la mano, Là mi dirai di sì. Vedi, non è lontano. Partiam, ben mio, da qui. Zerlina: Vorrei, e non vorrei. Mi trema un poco il cor. Felice ben sarei, Ma può burlarmi ancor, Ma può burlarmi ancor! DG: Vieni mio bel diletto! Z: Mi fa pietà Masetto! DG: Io cangerò tua sorte! Z: Presto non son più forte, non son più forte, non son più forte. DG: Vieni, Vieni! Là ci darem la mano, DG: Là mi dirai di sì! Z: Mi trema un poco il cor! DG: Partiam, ben mio, da qui! Z: Ma può burlarmi ancor! DG: Vieni, mio bel diletto! Z: Mi fa pietà Masetto! DG: Io cangerò tua sorte! Z: Presto, non son più forte, non son più forte, non son più forte! DG: Andiam! Andiam! Z: Andiam... Insieme: Andiam, andiam mio bene, a ristorar le pene, di un innocente amor. Andiamo, andiam, mio bene, a ristorar le pene, di un innocente amor! Andiam, Andiam! Andiam! Andiam, mio bene andiam, le pene a ristorar, di un innocente amor! (Applausi) Un buco nero è una massa compatta, così schiacciata su sé stessa che nulla può scappare dalla sua tremenda forza di attrazione, neppure la luce. Un raggio di luce, sulla sua superficie, resta lì. Senza muoversi, senza riuscire ad uscire. Congelato. Niente esce da un buco nero, tutto può entrarvi. Don Giovanni è come un buco nero: sfugge alla nostra comprensione. Se ci limitiamo all'aspetto erotico, lo banalizziamo. Se lo leggiamo dal punto di vista filosofico, lo ingigantiamo. Eppure, egli resta lì. E come la superficie del buco nero, attrae materia attorno a sé. Non capiremo mai chi sia Don Giovanni senza i personaggi che gli gravitano attorno, come per i buchi neri. Dice John Weeler che "un buco nero è come un uomo vestito di nero che balla il valzer in una sala poco illuminata, con una dama vestita di bianco". Sappiamo che c'è solo perché vediamo una stella chiara volteggiargli intorno. E così per il nostro eroe: non esisterebbe senza Donna Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Masetto, Zerlina e non da ultimo, senza il Commendatore. Don Giovanni è il simbolo di quanto è di più vietato e indicibile. Raccoglie attorno a sé, come un buco nero, la materia del male, della tracotanza, dell'eccesso. E l'uomo da sempre tende ad essere attratto dal male. Il Commendatore, dunque, non ha bisogno di tornare in scena per far sprofondare il libertino agli inferi. La punizione di Don Giovanni è faccenda troppo umana per dover scomodare il cielo. Bastano gli uomini, con la loro furia, a punire in maniera esemplare la propria occulta attrazione verso il male. Fino al punto di pensare che è giusto punire un colpevole, perché dia l'esempio. Mozart e Da Ponte oggi ci parlano di due opposte tendenze dell'uomo: la fatale attrazione verso il male, e la volontà  di esorcizzarlo, di vederlo con vergogna e indignazione. Perché il cielo è pieno, di buchi neri. (Applausi) Questa toilette, dall’aspetto così futuristico, ha una seduta riscaldata, un sistema di autopulizia, emette una fragranza a ogni utilizzo, una melodia. Ha addirittura un getto, all'interno, tipo bidet: tutto controllato da un’app sullo smartphone! Fantastico, no? Ci sono addirittura idee per renderla ancora più utile, con le prossime versioni: magari aggiungere un controllo, un’analisi delle urine, all'interno. Potrà quindi dirvi se avete un'infezione in corso, potrà calcolare il vostro tasso alcolemico, magari proporvi la ricetta di un beverone dopo-sbornia, sull'iPhone, per la mattina dopo. Potrà addirittura dirvi se siete incinta, suonare la cavalcata delle Valchirie, potrà registrare gli ormoni della gravidanza. Addirittura nella versione attuale dell'app c'è un calendario, quindi potete registrare la vostra “regolarità intestinale”. Mi stupisce che non abbiano messo una bilancia, all’interno, così potete sfidare, magari, gli amici su Facebook, a ogni utilizzo! Io non so quanti di voi correranno subito a comprare questa toilette: di sicuro tutte le donne in sala che convivono con un uomo, perché c’è anche una funzione utilissima: quando ci si allontana, abbassa automaticamente la tavoletta. Benvenuti nell’Internet of Things, che riesce anche a metter fine anche alle eterne liti coniugali. Ma cos'è questo Internet of Things, Internet delle Cose? L'Internet delle Cose è la connettività di ogni oggetto, in ogni momento e in ogni luogo. 50 miliardi di dispositivi saranno connessi ad Internet entro i prossimi 5 anni. Ma dove sono tutti questi dispositivi? Nelle nostre case, magari intorno a noi, o addosso a noi, addirittura magari dentro di noi. Ci sono dei sensori che misurano i livelli di pressione e di ossigeno all'interno del corpo. Questi vengono ingeriti e poi vengono assorbiti dall’organismo, quindi comunicano i dati all'esterno con i medici, i dati diagnostici. Ci sono addirittura defibrillatori che comunicano i dati con i medici all'esterno. Oppure pensate ai sistemi che controllano le infrastrutture critiche di intere nazioni: centrali elettriche, cartelli stradali intelligenti connessi tra loro, semafori intelligenti. Oppure anche nelle automobili: le case automobilistiche sono sempre più attente a queste cose. Inseriscono la connettività all’interno di tutte le automobili, ormai: ci sono sistemi di diagnostica dei pneumatici, del tachimetro, controlli della velocità, controlli dello sterzo, controlli dei freni, ci sono addirittura case che aggiornano la centralina a distanza, via Internet. Magari la casa madre in Germania sta aggiornando le auto vendute negli Stati Uniti, di notte, mentre sono in garage. Ci sono poi applicazioni sul telefono che vi fanno vedere come state guidando, i vostri consumi, il vostro stile di guida. Oppure proviamo ad avvicinarci a qualcosa che è nelle vostre case: ad esempio, quanti di voi hanno una Smart TV, una televisione che permette di vedere un video su Internet, o ascoltare una canzone su Youtube? Oppure una netcam? Sono sempre più diffuse le netcam, vi permettono di vedere sul cellulare cosa avviene nella stanza del vostro bambino al piano di sopra, oppure guardare cosa fa il vostro cane mentre siete in ufficio. Vederlo mentre mangia il divano, scodinzolando, e noi siamo in ufficio, impotenti. Non pensate che questi oggetti siano così lontani dalla realtà, perché alla fine quando voi cambierete la televisione, o la lavatrice, è facile che questa sia connessa a Internet, perché ormai tutti i nuovi dispositivi hanno questo tipo di funzioni. Sempre in alcune case ci sono, per esempio, termostati intelligenti, connessi ad Internet. Questi termostati sanno, tramite il cellulare, dove ci troviamo, se stiamo andando verso l'ufficio o se stiamo tornando a casa, in quale stanza siamo, cambiano la temperatura delle stanze di conseguenza. Oppure le bilance che mandano i dati di fitness sui nostri profili online. Ci sono addirittura dei giovani italiani che hanno inventato il materasso intelligente, un coprimaterasso, in realtà, che impara come dormiamo, le nostre abitudini, sa quando deve scaldare, quale parte di letto, e a che ora, addirittura. Questi dispositivi misurano anche come dormiamo, ci possono anche dire se stiamo russando... - Hai russato questa notte! -Non è vero! - Lo dice il materasso! - Ah, ok. Il pericolo è che ci dica anche con chi abbiamo dormito - vedo tante facce preoccupate, qua davanti... Alla fine, però, non vi ho ancora detto chi sono io. Mi chiamo Stefano, e sono almeno 10 giorni che non compro un nuovo dispositivo elettronico di questo tipo. Sono dipendente dalla tecnologia, tendo a riempirmi di questi oggetti. Però nel mio lavoro mi occupo di sicurezza e di insicurezza, cioè di hacking. Tendo a circondarmi di questi oggetti, come dicevo, ma la mia paranoica deformazione professionale mi porta a chiedere: ma se tutti questi oggetti non fossero veramente così sicuri come vorremmo credere? Quale sarebbe, probabilmente, la vostra risposta a questa domanda? "Beh, non è un mio problema! L'importante è che la TV riesca a collegarsi a Internet, e a mostrare Peppa Pig a mio figlio e tenerlo buono mentre lo scarico da YouTube" Beh, in realtà questa domanda se la sono posta tanti ricercatori, tanti esperti di sicurezza informatica, la comunità hacking underground. Sono tutti molto attenti a questo settore, perché è un campo con il quale è bello misurarsi. In più l'hacking di questi oggetti finisce sulle prime pagine dei quotidiani, perché sono oggetti che tanti di noi hanno in casa. Pensate che gli ultimi attacchi informatici sono partiti da reti di frigoriferi, lavatrici, televisori, termostati. Reti di attacchi informatici, tutti con il benestare inconsapevole dei loro proprietari, che magari non hanno neanche cambiato la password predefinita dell’elettrodomestico. Pensate, magari - voi siete qua ad ascoltare TED, da casa la vostra lavatrice sta attaccando il sito del New York Times. “Beh, in realtà questo ancora non è un mio problema.” Magari interessa le aziende, ma ancora non mi tocca direttamente. Allora prendiamo oggetti di uso quotidiano, che sono nelle nostre case, ad esempio, questi oggetti hanno le nostre informazioni personali: il termostato conosce, come dicevo, in che stanza siamo, magari dove siamo, col cellulare: la bilancia conosce quanto pesiamo e conosce anche quanti bicchieri d'acqua abbiamo bevuto, magari; o lo smartphone conosce il percorso abituale della nostra corsetta di fitness serale, sa esattamente che percorso facciamo; oppure le netcam e le televisioni sono una vetrina di quel che avviene in salotto, o nella stanza di sopra. Quindi questi dati sono molto importanti, e se vanno a finire nelle mani sbagliate potrebbe diventare pericoloso. Beh, questo inizia un po' a far vacillare la nostra risposta iniziale. Be', se vi dicessi che è possibile modificare cartelli come questo, a distanza? O semafori intelligenti? Oppure pensate a una notizia di un paio di mesi fa, dove BMW e Mini hanno dovuto aggiornare, sempre via Internet, remotamente, le loro automobili perché tramite un'app sullo smartphone era possibile aprire le portiere, per esempio. Ci sono addirittura ricercatori delle Università di Washington e San Diego che sono riusciti a controllare a distanza delle automobili coi sistemi di controllo delle automobili: quindi mostrare una velocità diversa sul tachimetro, oppure gestire i freni delle automobili, o le luci, con un rischio conseguente per chi si mette alla guida. Con questo, il "non è un mio problema" iniziale non regge più tanto. Allora, vi ricordate il cardiostimolatore di cui vi ho parlato all’inizio? Ci sono altri ricercatori che sono riusciti a collegarsi a questo cardiostimolatore: quindi, a distanza, cambiare i parametri, e addirittura indurre la defibrillazione. Non in un paziente vero, per fortuna: era una prova. Di fronte a questo, il “non è un mio problema” non regge proprio più. Tornando alla nostra immagine iniziale, quella della toilette, il sistema di controllo e di sicurezza del bluetooth di questa toilette è impostato come 0000. Capite che è molto facile collegarsi a queste toilette e fare degli scherzi a chi le sta utilizzando. Magari facciamo aprire il getto del bidet, facciamo partire l'aria calda, apriamo e chiudiamo il coperchio! L’hacking può essere molto divertente, in alcuni casi... Ma a questo punto, dopo che avete visto tutte queste cose, se io vi chiedessi la stessa domanda iniziale: “Se tutti questi oggetti non fossero veramente così sicuri come vorremmo credere?” come sarebbe diventata, ora, la vostra risposta? Io spero che adesso la risposta sia: “Si, è un mio problema. Devo fare qualcosa.” È giusto che ci circondiamo quotidianamente di oggetti di questo tipo, di nuove tecnologie, senza però perdere di vista i nuovi rischi ai quali ci esponiamo e la centralità che abbiamo noi nel proteggerci da questi rischi, prima e dopo l'acquisto, nella scelta del prodotto e nell'utilizzo del prodotto. Quindi cosa possiamo fare noi, concretamente, da parte nostra, per proteggerci da queste cose? In primo luogo, quanti di voi leggono i manuali? Nessuno legge più i manuali, ormai i prodotti sono intuitivi e facili da usare, siamo presi dall'entusiasmo del nuovo acquisto e non vogliamo leggere il manuale. Eppure leggendo il manuale capiamo esattamente quali sono le funzioni di quel prodotto. Perché dobbiamo sapere che cosa offre, in primo luogo per capire che cosa fa, ma in secondo luogo per spegnere tutto ciò che non ci serve. È inutile lasciare porte aperte da cui gli hacker possono intrufolarsi. Per esempio, è inutile tenere acceso il comando vocale della vostra televisione in salotto, che di fatto attiva un microfono nel vostro salotto, se sapete già che userete sempre il telecomando. È importante poi dare solo le informazioni private necessarie a questi prodotti. Perché possono sempre essere attaccati e visti da qualcuno. Per esempio, un termostato che deve collegarsi al meteo, per cambiare la temperatura di casa, non deve sapere per forza la vostra via o il numero civico dell'abitazione. È sufficiente che sappia la città, o il CAP. E poi è importante anche tenere aggiornati questi prodotti, perché se vengono solo installati e mai più toccati, le vecchie versioni sono soggette a errori di programmazione, sono soggette ad attacchi che gli hacker possono utilizzare. Quindi vanno tenuti costantemente aggiornati. E infine, un'accortezza tanto facile quanto importante: cambiare la password ai propri dispositivi, o almeno inserirne una laddove prima non c'era, come un cellulare per esempio. Magari utilizziamo una password complessa: non utilizziamo “123456”, che tra l'altro ha già vinto il premio, nel 2014, come password più utilizzata. Adesso la sanno tutti, tra l'altro. Quindi quello che vorrei ottenere io, oggi, è che voi di fronte al prossimo nuovo acquisto tecnologico, vi chiediate: “come faccio a fargli fare tutto quello che voglio” e subito dopo, “come faccio a non fargli fare tutto quello che non voglio?" Grazie! (Applausi) Io sono un agricoltore. Le mie sorelle ed io gestiamo un'azienda agricola. Abbiamo sempre fatto anche dell'altro, [e] questo forse ci conferisce un’attitudine a cercare di rompere gli schemi classici della produzione, [a] provare a cambiare. Magari l'abbiamo imparato dai nostri genitori, agricoltori anche loro ed eclettici. Cerchiamo di avere il famoso “approccio laterale” ai problemi. Ci riusciamo? Vedremo! La nostra bisnonna Regina - veramente si chiamava Caterina, ma tutti la chiamavano Regina, coltivava la terra nelle campagne friulane. Piantava il grano, il mais, fagioli fra le piante di mais, bruciava l'ulivo per terra per ingraziarsi la protezione di Santa Barbara contro fulmini e tempesta. Possiamo sorridere oggi di queste superstizioni, ma devono darci l'idea di che cosa significasse il terrore di perdere il raccolto: significava fame. La nostra bisnonna Ida coltivava la terra nelle pianure venete, vendeva le sue primizie davanti all'ospedale. Dopo la fioritura del mais tagliava la pianta sopra la spiga, per dare quella parte di verde da mangiare agli animali, e la spiga maturava con quel po’ di foglie che le restavano. Se producevano una tonnellata e mezzo per ettaro erano contenti! Noi oggi ne produciamo 12, 14, ma il record è di un agricoltore della Virginia, David Hula, con 33,3 tonnellate per ettaro. Mica male! Ma il mais è una pianta dalle potenzialità incredibili. Vorrei condividere con voi alcune riflessioni sull'agricoltura. L'agricoltura è ciclo, è ritmo delle stagioni, è tempo, è maltempo, è pianificazione, è investimento, è rischio. L'agricoltura è provenienza ma è anche prospettiva, è tradizione ma è anche futuro. Allora la domanda che mi pongo oggi è: riusciamo a innovare le nostre tradizioni? Riusciamo a prenderle, innovarle e consegnarle migliorate alla generazione futura? L'agricoltura è ciò che ci dà da mangiare, è quello che deve sfamare un pianeta sempre più affollato. Gli agricoltori non si sono mai sottratti a questa sfida, per esempio quando hanno sfamato un’Europa che usciva devastata dal secondo conflitto mondiale, e lo hanno fatto innovando. Ad esempio introducendo la meccanizzazione, passando da questo a questo. Ma il tempo del progresso non è lo stesso per tutti, o ovunque. Questo è Dario, oggi, sulle Ande, che lavora il terreno. Quello è Giampaolo, oggi, nella Pianura Padana, che lavora il terreno. Oppure abbiamo introdotto la fertilizzazione per nutrire le piante, o la chimica per proteggerle dalle malattie, dalle malerbe, e passare da questo a quello. Quelle erano le mondine, ore ed ore con le gambe in ammollo nell'acqua a mondare il riso fra zanzare e tutto il resto. Ma l'innovazione di gran lunga più importante, quella che è responsabile del 50% dell'aumento di produzione che si è avuto negli anni, è il miglioramento genetico. Quell'uomo è uno dei più grandi genetisti italiani, uno di quelli che la genetica agraria l’ha veramente insegnata al mondo. Si chiama Nazareno Strampelli ed è anche grazie al suo lavoro se siamo passati da coltivare frumenti così alti a quelli bassi. E perché vogliamo piante di taglia ridotta? Be', perché quelle alte sprecavano molte risorse a produrre stelo e foglie e poca granella. Per di più cadevano facilmente, si allettavano. E quindi la raccolta era complicata e il prodotto, stando a terra, si guastava, era di cattiva qualità. Le piante ottenute da Strampelli invece, [che sono] basse, sono più produttive, quindi possono essere fertilizzate. E il prodotto è di qualità migliore. Il tempo ci ha portati da nutrire due persone per ettaro di terra coltivata, negli anni '50, a quattro e mezzo oggi. Negli anni '50 un'agricoltore sfamava sei persone, oggi cinquanta. Grazie a queste innovazioni abbiamo potuto produrre di più. E abbiamo liberato forza lavoro che si è spostata dall'agricoltura all'industria e ai servizi, sviluppandoli. E i bambini sono potuti andare a scuola, invece che a lavorare nei campi. Oggi all'agricoltura si chiede di produrre di più senza aumentare l'utilizzo di suolo, senza aumentare la pressione sull'ambiente, prodotto di qualità migliore, a costi accessibili e soddisfando consumatori sempre più esigenti, cioè l'agricoltura deve essere sostenibile. E deve esserlo per l'ambiente, è evidente. Deve esserlo per la società, che deve poter conoscere e condividere i nostri metodi produttivi. E deve esserlo economicamente: un agricoltore deve poter vivere dignitosamente del proprio lavoro. Se manca una di queste tre “gambe”, l'intero processo produttivo non sta in piedi, l'agricoltura non è sostenibile. Fatta questa premessa vorrei cambiare discorso, raccontarvi quali scherzi ci gioca a volte il nostro cervello. Albert Einstein disse che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio; il pregiudizio è un muro, nella nostra mente. Noi tendiamo a prendere decisioni basandoci sulle emozioni, più che sull'analisi intellettiva. Il nostro cervello si è evoluto in condizioni in cui la priorità non era il ragionamento fine, da curato, ma la decisione rapida. Questo salvava la vita, e questo la pressione selettiva ha fatto evolvere. Anche nella vita di branco la priorità era far parte di una tribù, perché questo dava protezione. Ancora oggi il nostro cervello cerca di proteggerci dall'ingresso di nuove idee, punta a preservare il nostro senso di appartenenza, di identità. Le nuove idee sono una sfida che accende nel nostro cervello la stessa area che elabora le minacce fisiche. Ecco perché tendiamo a reagire con forza, a volte con aggressività, alle nuove idee. Davanti a informazioni che mettano in discussione le nostre convinzioni noi tendiamo paradossalmente a reagire rafforzandole ancora di più. Si chiamano bias cognitivi, sono molto forti e ci caschiamo tutti. Combattere l'ignoranza, nel senso di mancanza di informazione, con l'informazione è a volte come gettare benzina sul fuoco. Guardiamo cosa sta succedendo con i vaccini! Io rimango convinta che sia comunque il metodo migliore, anche perché, se conosciamo come funzionano queste trappole del nostro pensiero, forse riusciamo più facilmente a disinnescarle. Il marketing le conosce molto bene e le sfrutta. Lo fa in modo del tutto legittimo, ma noi ricordiamocelo, soprattutto quando si tratta di prendere decisioni che influiscono sul futuro del pianeta! Vediamo cosa succede nel campo dell'agroalimentare. Una piccola digressione: una parrucchiera, una volta, per convincermi a fare una tintura mi disse: “È senza chimica!” Ora, a parte che se fosse stata davvero senza chimica quella tintura non avrebbe funzionato. Ma non sarebbe proprio esistita perché la chimica è letteralmente ovunque! La chimica è vita, la vita è chimica. Ma noi veniamo bombardati da anni da una bizzarra equivalenza: “naturale = buono”, la natura è bene, l'artificiale è male. Ma forse è il caso di ricordare che la natura può anche uccidere, per esempio nel caso della segale cornuta che causa un’intossicazione mortale, l'ergotismo. O che le scoperte dell'uomo possono salvare la vita. Pensiamo ai diabetici: l'insulina che utilizzano è da anni prodotta da microrganismi geneticamente modificati per produrre insulina umana. Un tempo si usava quella dei maiali, ma dava effetti collaterali abbastanza pesanti. La natura, con la "n" rigorosamente minuscola, non è né madre né matrigna. Semplicemente, si fa i fatti suoi. E i fatti suoi sono che ogni specie lotta per sopravvivere. Ecco perché naturale può anche uccidere, [ed] ecco perché artificiale, nel senso di manipolato dall'uomo, può salvare la vita. Niente di ciò che coltiviamo è naturale, ma non lo è da quando l'uomo è diventato agricoltore, ha cominciato a cambiare le piante, a selezionarle, a migliorarle per i propri scopi. Confondere natura e agricoltura è una scorciatoia che apparentemente semplifica i nostri processi decisionali, ma in realtà è una strada chiusa, una trappola. La natura è una risorsa preziosa, noi dobbiamo tutelarla, ne va della nostra sopravvivenza. Ma questo non è compito dell'agricoltura. L'agricoltura non è naturale, è un processo artificiale. Confondere natura e agricoltura ci porta al paradosso per eccellenza, che è quello di rifiutare l'innovazione anche quando riduce l'impatto ambientale. L’esempio più eclatante è quello del mais Bt. Si tratta di un mais geneticamente modificato per proteggersi da solo dagli attacchi di un insetto, la piralide. Ma in Italia non è permesso coltivarlo. Quindi noi, per proteggere il nostro mais, per evitare che venga attaccato dalla piralide, e che diventi una schifezza invendibile, tossico per le persone e per gli animali che dovessero nutrirsene, siamo costretti a trattare a tappeto i nostri campi di mais con insetticida. Proviamo a fare un’altra riflessione: davanti a una malattia noi chiediamo alla medicina l'ultimo ritrovato, oppure alla tecnologia informatica chiediamo sempre maggior rapidità. E tutto questo lo pretendiamo, ma contemporaneamente ci disorienta. Il tempo del progresso è rapido, a volte troppo perché la società si adegui senza disagio, e allora cerchiamo un punto di riferimento che ci rassicuri, ci dia certezze. Il cibo è l’ancora perfetta: quando si tratta del cibo, di mettere in bocca i frutti del campo, qualcosa scatta dentro di noi, vogliamo a tutti i costi essere rassicurati che sia tradizionale, che sia come una volta, che sia il cibo della nonna. Illudendoci di preservare un passato che, credetemi, ci viene dipinto come molto più roseo di quanto in realtà non fosse, noi impediamo all'agricoltura di innovare e in definitiva condanniamo a morte le nostre tradizioni. Eppure, se andassimo a vedere come furono accolti alla loro introduzione alcuni degli alimenti che oggi consideriamo tipici della nostra gastronomia, resteremmo stupiti. La melanzana, per esempio. Fu introdotta in Italia nel Medioevo dagli arabi. Secondo alcune fonti, il suo nome deriva da “mela insana”. Oppure le patate, i pomodori, come saprete, sono originari del Sudamerica: per molto tempo in Europa furono considerati velenosi. Ma un esempio molto interessante è quello della pastorizzazione del latte: nella metà dell'Ottocento, nelle città americane, la mortalità infantile aveva raggiunto il 50%, molto anche a causa dell'abitudine di consumare latte crudo. Quando fu introdotto l'obbligo alla pastorizzazione del latte, la gente scese in strada, ci furono violente sommosse, non ne volevano sapere di questa novità! Pensavano fosse un imbroglio escogitato dall'industria per riuscire a smerciare un prodotto avariato. Guardate che i meccanismi mentali sono sempre gli stessi ancora oggi. Eppure la mortalità infantile crollò di due terzi. Proviamo allora a smontare un piatto tipico della nostra tradizione: la pasta al pomodoro. Il grano per fare la pasta deriva dalla fusione totale dei genomi di due diverse piante selvatiche avvenuta in natura, in modo del tutto casuale, migliaia di anni fa. Altro che OGM, dove si sposta un gene: qui i geni si sono spostati tutti e senza l'intervento dell'uomo. Forse potremmo dire che il grano è un OGM naturale. E il pomodoro per fare il sugo, lo abbiamo visto, viene dal Sud America. E se vogliamo aggiungere un po’ di basilico, molto bene, ma che si sappia: è originario dell'India. Allora la conclusione di questa deliziosa pastasciutta al pomodoro e basilico è che forse noi italiani siamo davvero bravi a innovare, a prendere i frutti del mondo e a metterli insieme. Riusciamo a innovare le nostre tradizioni? Perché siamo giunti al punto che, se vogliamo salvarle, dobbiamo davvero applicare loro una bella dose di sana innovazione. Ma cosa significa innovazione in agricoltura? Perché ci serve? Ci serve per cambiare, perché i nostri processi produttivi, nel tempo, diventano obsoleti, costosi, inadeguati alle sfide del pianeta. Dobbiamo innovare perché i patogeni nel tempo cambiano e a noi servono nuovi metodi per difendere le nostre colture senza aumentare la pressione sull'ambiente. Dobbiamo innovare perché il clima sta cambiando, e bisogna adattare le piante all'ambiente, non viceversa. Ci servono piante che tollerino la salinità, piante che tollerino la carenza idrica in caso di siccità. O, viceversa, piante che tollerino la sommersione in caso di alluvioni. Il clima e l'ambiente stanno cambiando e noi non possiamo farci cogliere impreparati, anche perché abbiamo tutte le competenze per farlo. Dobbiamo innovare perché i mercati, la società stessa nel tempo cambiano e a noi serve elasticità per adeguarci alle loro esigenze. Guardiamo al Made in Italy. Il Made in Italy è un grande successo, è richiestissimo in tutto il mondo. Le esportazioni dell'industria alimentare continuano a crescere. Fa piacere, ma... avete notato? Ho detto industria alimentare, non agroalimentare. Perché noi soddisfiamo solo metà del nostro fabbisogno di cereali alimentari e zootecnici. E solo un terzo del nostro fabbisogno di proteine vegetali. Il resto lo importiamo. Ciò significa che i prodotti necessari a produrre i mangimi che diamo agli animali che ci forniranno il Made in Italy - prosciutti, formaggi, salumi eccetera, sono in buona parte importati, e spesso sono geneticamente modificati. Sono del tutto sicuri, sia ben chiaro, ma sia ben chiaro anche l'assurdo paradosso in cui ci siamo ficcati, cioè noi non consentiamo ai nostri agricoltori di coltivare ciò che poi importiamo in massa per produrre il made in Italy. Ma è un suicidio economico! Un nonsenso scientifico, è un pasticcio giuridico. È un imbroglio! Allora, se vogliamo salvare la reputazione del made in Italy, dell'agroalimentare italiano, abbiamo bisogno di un'agricoltura efficiente, performante, innovativa. Ecco perché non c'è alcuna contraddizione fra prodotto tradizionale e innovazione. Innovazione, progresso, sono la chiave verso un'agricoltura sostenibile. E questo obiettivo si raggiunge più in fretta se agricoltori e ricercatori lavorano insieme, ognuno con le proprie competenze. Lasciamo i ricercatori lIberi di fare il loro mestiere. Lasciamo le aziende libere di scegliere gli strumenti necessari a stare sul mercato. Un'azienda economicamente vitale è un'azienda in grado di aprire le proprie porte alla società e di mostrare con orgoglio come lavora. La tutela dell'ambiente è una priorità anche per noi agricoltori: noi in quell'ambiente ci lavoriamo, spesso ci viviamo. Allora forse dovremmo riflettere sul fatto che quello che noi oggi chiamiamo tradizione, i nostri nonni chiamavano innovazione. Perché per noi agricoltori, è tradizione innovare! Grazie. (Applausi) Blockchain, catena di blocchi. Quanti di voi avete sentito parlare di blockchain in ogni modo? Su giornali, Internet. E quanti di voi sanno dire che cosa sia esattamente il blockchain, in poche parole. È quello che cercherò di fare in questo poco tempo. La mia storia non inizia con codice di programmazione, ma con una mano di poker. Immaginate di giocare a poker con persone che non conoscete, e di far parte di un gioco in cui nessuno ha denaro contante, né fiches, e che sul tavolo, a parte le carte, non ci sia null'altro oltre che fogli di carta bianca. Certo, potreste ritagliare i fogli di carta in piccoli cerchi e farne delle fiches. Ma non fidandovi l'uno degli altri, avete paura che possano imbrogliare. Ad esempio ritagliando di nascosto le fiches o passandosele sotto il tavolo. Decidete allora di distribuire queste pagine ad ognuno, e vi impegnate ciascuno a scrivere chi scommette quanto, chi vince e chi perde. Ognuno tiene la propria copia accanto a sé, visibile a tutti. In questo modo, se qualcuno commette un errore, o prova a imbrogliare, o anche se un paio di giocatori provano a colludere, per far perdere qualcuno in particolare, la discrepanza diventa evidente a tutti. Dopo un paio di mani, avrete riempito una pagina, con un registro di scambi di denaro. Chiamiamo queste pagine: "blocchi di transazioni" Dopo un'ora, avrete probabilmente diverse pagine, e avrete cominciato a numerarle. Chiamiamo questo plico ordinato di pagine, catena di blocchi di transazioni. Avete creato una "blockchain". La prima e più importante implementazione di blockchain di cui sicuramente avrete sentito parlare, si chiama: Bitcoin. Nel 2008, proprio mentre l'industria finanziaria statunitense, non solo, entrava in una profonda crisi, una persona o un collettivo, sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, pubblica un saggio in cui illustra una tecnologia che per la prima volta consente di trasferire il valore digitale senza bisogno di intermediari fidati. E questo atto apparentemente semplice, innesca una scintilla che causa stupore, paura e interesse un po' dappertutto. Ma facciamo un passo indietro e torniamo al poker. Bitcoin, è un software che funziona esattamente come un enorme tavolo di poker, in cui milioni di persone che non si conoscono, e non si fidano l'uno dell'altro, tengono aggiornata una catena di blocchi, tante pagine con la storia di tutte le transazioni. Alcune scambiano effettivamente denaro, ma molti sono solo dei volontari che mettono a disposizione la propria capacità di calcolo, con il computer, per verificare e tenere sincronizzata questa storia di transazioni. Avere milioni di persone che tengono sincronizzata separatamente questa storia, può sembrare un buon modo per garantire la sicurezza e l'integrità della stessa. In realtà, in un sistema completamente decentralizzato come Bitcoin, in cui non c'è un'autorità centrale come ad esempio una banca, a monitorare le transazioni e ad evitare frodi, si pongono alcuni problemi. Ad esempio: chi ci garantisce che solo il legittimo proprietario dei fondi possa effettivamente inviarli? E chi ci garantisce che lo possa fare una volta sola? Il protocollo di Bitcoin, offre garanzie matematiche a questi problemi, grazie alla crittografia, ed è per questo che essendo basato sulla crittografia, Bitcoin è anche chiamata la prima Criptovaluta. In particolare, grazie alle firme digitali, il protocollo di Bitcoin assicura che le transazioni provengano solo dal legittimo proprietario, e grazie ad altri accorgimenti basati sulla crittografia, questo grande registro contabile distribuito del valore, è resistente a compromissioni e hacking. Negli ultimi decenni, abbiamo quasi dato per scontato avere accesso al cosiddetto: "Internet dell'informazione." Se vi invio un file, una e-mail, non vi sto mandando l'originale, ma sto creando una copia, e non c'è alcun problema, è la democrazia dell'informazione. Ma per quanto riguarda proprietà come ad esempio: case, azioni, denaro appunto, inviare una copia è un grande problema. Se vi mando 1.000 euro, è importante che io poi quei 1.000 euro non li abbia più e non li possa spendere nuovamente. Come detto il protocollo di Bitcoin risolve questi problemi, che sono noti da tempo in crittografia e nella scienza dell'informazione, come il problema della doppia spesa, grazie alla crittografia. E per la prima volta, realizza il concetto di scarsità di un bene digitale. Infatti esiste un limite al numero di Bitcoin che saranno in circolazione e la curva dell'inflazione è scritta immutabile nel protocollo. Al giorno d'oggi, la nostra economia, si basa su alcuni intermediari fidati, a cui deleghiamo funzioni fondamentali. A esempio: banche, assicurazioni e notai. Funzionano bene ma pongono alcuni problemi. Innanzitutto sono centralizzati. Possono essere hackerati e dunque compromessi, e sentiamo ogni settimana notizie in merito. L'ultima ad esempio, la compromissione di Equifax. Escludono miliardi di persone dall'economia globale. Rallentano i processi. Ci vogliono secondi per inviare una e-mail dall'altro capo del mondo, mentre ci possono volere 7 giorni a inviare un bonifico in alcune zone. E infine, impongono alti costi di transazione. Per inviare denaro contante in alcune zone dell'Africa, le commissioni possono superare il 20 percento. E se assieme, parallelamente all'Internet dell'informazione, avessimo un Internet del valore? Un grande registro contabile distribuito, un mezzo naturale di trasmissione del valore digitale. Questa grande sfida è quella che si pone la tecnologia che chiamiamo: blockchain. Bitcoin è una, la più importante, ma una blockchain. Ne esistono tante altre. Ethereum, è una blockchain, scritta da un ragazzo russo-canadese di nome Vitalik Butarin all'età di soli diciannove anni, e la sua caratteristica più straordinaria è la possibilità di stipulare contratti intelligenti o smart-contracts. Sono dei veri e propri contratti in codice di programmazione, che vengono eseguiti in modo distribuito, senza nessun intermediario, come ad esempio notaio, esecutori, e si occupano di gestione, adempimento, esecuzione e pagamento in maniera completamente integrata e ad oggi sulla blockchain di Ethereum, ci sono dei progetti che spaziano dalla sostituzione di borse, ai mercati azionari, al crowdfunding di startup, a giochi d'azzardo, con garanzia crittografica di correttezza. Addirittura a nuovi modelli di democrazia, che superino le ideologie del XX secolo e rendano i politici veramente responsabili nei confronti dei cittadini. Don Tapscott qui a TED si chiede: come possiamo risolvere il problema della disuguaglianza? Possiamo creare nuovi approcci a questo problema? Fin ora l'approccio principale è stato: ridistribuire la ricchezza, attraverso le tasse ad esempio. Ma se potessimo cambiare il modo in cui si genera la ricchezza, democratizzandola, includendo più persone in questo processo, e assicurandoci che ognuno riceva il giusto compenso. Secondo Hernando de Soto, il grande economista latino-americano, il primo ostacolo alla mobilità economica in sud America, è la mancanza di titoli di proprietà affidabili. In zone dove l'accesso al conto bancario è molto raro, non poter dimostrare di possedere una terra, vuol dire non poterla mettere a garanzia di un prestito, e quindi non poter fare progetti per il futuro. In Honduras, dove il problema è particolarmente sentito, il governo sta collaborando con una società texana, che si occupa di blockchain, per mettere i registri di proprietà su questa tecnologia. In questo modo sono distribuiti, sono reistenti a compromissioni, sono pubblicamente verificabili. Seguire questo esempio, potrebbe potenzialmente creare prosperità per miliardi di persone. Si stima che più di due terzi dei proprietari terrieri al mondo, non abbia un pieno titolo di proprietà. Il maggior flusso di denaro da paesi sviluppati a paesi in via di sviluppo, sono le rimesse degli emigrati. È la diaspora globale, persone che lasciano il proprio paese di origine, la propria famiglia, e vanno a lavorare in altri paesi. Ogni mese, mandano a casa, nel proprio paese di orgine, parte del loro stipendio. Si tratta di un mercato di più di 600 miliardi di dollari all'anno e sta crescendo. Una domestica filippina che vive negli Stati Uniti, e vuole mandare soldi a sua madre nelle Filippine, con Western Union deve pagare quasi il dieci percento di commissioni, e il processo dura dai quattro ai sette giorni. Esiste un'applicazione basata su blockchain chiamata Abra, che consente di mandare attraverso Bitcoin, fondi in maniera istantanea. Alla madre appare una notifica: "Tua figlia ti ha mandato 10.000 pesos." Lei non deve conoscere Bitcoin. Ha una mappa, simile a quella di Uber, in cui ci sono tanti omini che si spostano, proprio un po' come i taxi di Uber. Seleziona quella più vicino, o quello che ha il feedback più alto, e queste persone, per una piccola commissione, sono disposte a fare da corriere di contanti, per conto di Abra. In questo modo ne seleziona uno, bussa alla porta e riceve i suoi 10.000 pesos in pochi minuti. Il processo è stato quasi istantaneo e le è costato solo il 2% di commissioni, che sono rimaste nell'economia locale. Credo che seguire questo esempio, creerebbe prosperità per altri miliardi di persone. La grande maggioranza di autori e creativi non ricevono il giusto compenso, perché il sistema di proprietà intellettuale è inefficace. Prendiamo esempio la musica. Agli artisti, rimangono solo le briciole alla fine della catena alimentare. Imogen Heap, grande cantautrice vincitrice di due Grammy, ha deciso di spostare la sua musica su un sistema basato su blockchain di nome Mycelia. Si tratta di un contratto intelligente, che integra un sistema di pagamento e definisce i termini della proprietà intellettuale. Ad esempio: se si vuole solo ascoltare la canzone, è gratis, o costa una frazione di centesimo. Se la si vuole usare come suoneria, è diverso. Se la si vuole usare come colonna sonora di un film, ovviamente è ancora diverso. E siccome integra anche i pagamenti questo sistema, i soldi rimangono nelle mani degli artisti. Vengono eliminati diversi intermediari. E questo non si applica solo alla musica, ma si applica potenzialmente a ogni creatore di contenuto: video, invenzioni, ecc. La tecnologia di blockchain, benché nella sua infanzia, si configura come una grande e concreta opportunità di riscrivere la rete di scambi economici, risolvendo alcune delle questioni globali più importanti e difficili. Ci consente di scambiare denaro e beni fisici e digitali, in modi nuovi. Potrebbe rendere obsoleti alcune istituzioni, a cui deleghiamo funzioni fondamentali della nostra società, come banche, assicurazioni e notai. Costringendole a diventare più decentralizzate e più sicure. Potrebbe rivelarsi un formidabile strumento di democratizzazione delle risorse della ricchezza. La sua natura trasparente, potrebbe aiutare a risolvere problemi millenari, come la corruzione, consentendo ad esempio ai cittadini, di verificare il flusso di fondi pubblici. Potrebbe rivoluzionare il mondo delle No Profit, consentendo di donare a progetti verificabili pubblicamente. E tutto questo, un po' in silenzio, sta già accadendo. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia Buongiorno a tutti. Parlavo con Walter [Klinkon] prima, dietro al palco che ci stavamo preparando, e gli chiedevo se c'è qualche illusione per nascondere l'emozione e il sudore, soprattutto, per cui, se alla fine di questa presentazione vi sembro un orsetto lavatore durante la stagione degli amori vogliatemi bene comunque, insomma. Questa mattina Flavia Marzano ha usato una parola interessante: brainstorming. Una parola che a volte è un po' anche abusata Quello che cercherò di fare nei prossimi dieci minuti sarà un po' fare un brainstorming con voi raccontandovi quella che è stata la mia vita. Questi trent'anni di vita e dove mi hanno portato. Sono nato in un piccolo paese vicino alle rive del fiume Po, più precisamente su un'isola: l'isola di Ariano, una sottile striscia di terra che è scavata proprio dal fiume Po. E ho avuto un'infanzia molto felice. Devo tanto soprattutto ai miei nonni. Sono cresciuto nella loro casa e se c'è un oggetto in particolare che ricordo proprio nella stanza da letto di mia nonna, è un vecchio baule. Un baule che è stato il mio miglior compagno d'infanzia. Quando finivo i compiti mi rintanavo in quella stanza e nel baule ci nascondevo tutto. Le cose che trovavo in giro: i giochi, sassi, qualsiasi cosa, i bottoni, perché mia nonna e mia zia facevano le sarte. E a seconda di quello che volevo fare durante la giornata, a seconda del gioco che volevo inventarmi, aprivo questo baule e tiravo fuori gli oggetti che mi servivano per raccontare, per creare delle storie. Parlavo anche tanto spesso da solo e mio padre tornava a casa e diceva: “Ma... va tutto bene in questo ragazzo?” Raccontare, narrare... la potenza delle parole. Le parole possono trasudare vita, passione. Un mio caro maestro ha sempre detto: “Ricorda, Andrea, il potere della parola, perché la parola può smuovere le montagne, l'entusiasmo delle parole può unire i popoli e può ancora una volta costruire mondi!” Prima parola chiave di questo mio brainstorming è quindi storytelling: una cosa che ho sempre portato con me per i primi diciott'anni della mia vita. Volevo fare lo scrittore, volevo occuparmi di teatro tra l'altro, volevo scrivere per il teatro. Poi però sapete succedono delle cose; gli ormoni, l’innamoramento adolescenziale... C'è un'altra bella parola chiave nella lingua italiana, che è "limonare", che usiamo soprattutto durante l'adolescenza. E fu proprio a causa di una limonata che mi ritrovai a Milano. Infatti se devo pensare a me e Milano la parola chiave che mi viene in mente è: pirla Perché decisi di andare a Milano, sapete perché? Perché mi innamorai di una ragazza coi capelli biondi e gli occhi azzurri. Fui molto lungimirante, perché dopo che arrivai a Milano, tra l'altro tirando il freno d'emergenza del treno che non si era fermato alla mia stazione, perché da bravo ragazzo di campagna non avevo mai preso un treno. Doveva fermarsi alla mia stazione, non si è fermato: ho tirato il freno di emergenza. Non fatelo mai! Non sapete quali possono essere le conseguenze. E poi fui molto lungimirante perché questa ragazza dopo tre giorni che arrivai a Milano sparì dalla mia vita, non la rividi mai più. Rimasi lì per studiare marketing. Mi suonava bene, tant'è che tornavo a casa, e dicevo: “Cosa studi tu, Stefania?” “Giurisprudenza.” “E tu?” “Conservazione dei beni culturali.” “E tu, Andrea, cosa fai?” “Marketing e Comunicazione.” Mi sentivo un fico, eh? E il marketing, c’è un po' di confusione attorno a questo termine. Qui di fianco a me c’è sempre il prototipo del mio imprenditore veneto, Toni Sugaman, che dice: “Il pubblicitario è quello che si occupa del marketing.” In realtà io dico sempre ai miei studenti -perché, anche se non sembra, nella vita faccio il professore- che la risposta sta sempre nel nome delle cose e "marketing" vuol dire "mercato". La prima cosa che deve saper fare una persona che si occupa di marketing è proprio analizzare il mercato e capire il nostro tempo. Un po' di anni dopo per fortuna ho cambiato. Ho cambiato perché mi sentivo ancora una volta incompleto. C'era lo storytelling, c’era il marketing però volevo ancora creare, costruire mondi e mi sono trasferito a Padova, dove ho conosciuto tra l'altro una persona straordinaria che è dieci anni che condivide la vita con me che mi supporta e mi sopporta. E sono finito a studiare in una scuola di design dove poi sono rimasto, sono lì ormai da otto anni, e dove ho l'onore di insegnare. E c'è un episodio in particolare che mi ricordo da studente e che racconto sempre durante le mie lezioni, che riguarda la persona che avete alle mie spalle, un designer, Yves Behar, il fondatore di Fuse Project. È uno degli studi di design più famosi che ci sono al mondo. Yves Behar, proprio sul palco di un TED, racconta un episodio che riguarda un po' la sua vita di giovane designer. Erano gli inizi degli anni ‘90; nella Silicon Valley c'era un grande fermento e lui pensava che da designer, se doveva progettare qualcosa, doveva progettare un laptop. E racconta di quest'episodio: finisce in una di queste riunioni americane, no? Avete presente con questi manager che sono tutti un po' dopati parlano di enpowerment, successo, orizzonti, innovazione... Lui, forse un po' stupido, alza la mano e dice: “Scusate, a proposito di innovazione a cosa serve questo [BLOC NUM]? Siamo sicuri che le persone lo vogliono? Io l'ho premuto per sbaglio la prima volta a 14 anni: ero convinto che il computer fosse posseduto. Non funzionava più. A che cacchio serve il bloc num?” Behar disse queste cose a questi manager, che lo guardarono e gli risposero: “Tu sei un designer, pensa a fare un bell'oggetto!” e infatti lui si licenziò. Perché nella vita Behar non voleva fare il designer per fare lo stilista, per giocare con i colori, con i materiali. E da questa lezione ho imparato un'altra parola chiave importante, che è "servizio". Il designer è al servizio dell'uomo e se ci sono dei designer qua dentro, il design è a volte il trionfo dell'individualismo. Fantastici designer che progettano per altri fantastici designer, il trionfo dell'ego, a volte. Invece io penso che il design sia un mestiere molto altruista, che deve essere altruista. Una delle cose che amo di più del mio lavoro è quello di stare con i ragazzi: di fare orientamento, di raccontargli che cosa vuol dire fare il designer. Cerco sempre di dire che un bravo designer non sta solo nella testa o nella mano nella capacità di disegnare, no. Ma sta soprattutto nella pancia e negli occhi. Perché nella pancia noi sentiamo le cose. Quando siamo innamorati, quando siamo incazzati, cos'è che ci fa male? La pancia. Quando vediamo per la prima volta la persona che ameremo per sempre cosa ci fa male? La pancia. La vita è nella pancia, e negli occhi c'è il tempo. C'è il nostro tempo. Un'altra parola chiave, tedesca, siamo in Trentino Alto Adige: der Zeitgeist. Una parola che è nella filosofia otto-novecentesca lo spirito del tempo, il sentimento del tempo. Quando penso a questa parola, penso a lei: Coco Chanel. Non è che Coco Chanel ha creato i suoi abiti solo per fare delle forme, solo per giocare con i materiali. I suoi abiti hanno saputo riflettere lo spirito del suo tempo. Questa donna ha inventato l'uniforme della donna moderna. Ha capito che le donne non volevano essere più angeli del focolare ma Donne con la “D” maiuscola. Quando parliamo anche di creatività, lei si dice una creativa? No? È stata creativa. Si dice che uno che fa qualcosa di creativo fa qualcosa di insolito, di innovativo. Io voglio spostare un po' l'asse, perché questa donna non ha fatto qualcosa di innovativo. Questa donna ha semplicemente guardato il suo tempo. L'ha guardato dritto negli occhi, lo ha ascoltato con la pancia è entrata in empatia con il suo tempo e a volte quello che definiamo creativo in realtà è semplicemente senso comune. C'è un libro bellissimo tra l'altro di Rifkin sull'empatia “La coscienza empatica”. E forse il design, oggi, deve proprio entrare, per essere di nuovo grande, in empatia con le persone. Maria Montessori, a volte penso che ce la siamo dimenticati in Italia lei non creò una scuola per i bambini: creò la scuola dei bambini. Sembra un gioco di parole: cambia una preposizione, in realtà stravolge il mondo dell'educazione. Ma perché? Perché non ha messo al centro se stessa, non ha messo al centro un prodotto o un servizio, ma ha messo al centro le persone, e il design oggi deve essere questo, secondo me. Lei stava in mezzo ai bambini. Oggi Design è car, è forniture, è pop, è fashion, è trendy, è visual; è un sacco di parolone. Finisce sulle copertine dei giornali, sulle riviste patinate. Io invece mi auguro che il design domani smetta di essere un progetto per le persone ma sia un progetto delle persone e il design può fare tanto per questo mondo. Perché nel design c'è il potere di creare, il potere di raccontare qualcosa di più di una sedia o di un oggetto. E io spero che il design entri nelle scuole. Spero che il design entri negli ospedali, nell'assistenza sociale. Io ho cominciato a lavorare con le cooperative sociali e non avete neanche idea di quanto questo strumento possa cambiare la vita anche delle persone. E mi verrebbe da dire una cosa, che sarebbe da mettere nelle scuole, il design, come si insegna l'italiano, la matematica, la religione. Bisognerebbe insegnare il design fin da piccoli ai nostri figli. Perché il design deve diventare qualcosa di quotidiano. E quando penso al quotidiano penso a questa ragazza: penso a Emily Pilloton. Perché queste cose che vi sto raccontando sono come un virus che ha cominciato ad esplodere e fra dieci anni, ma spero anche molto prima, spero di rivedermi qui con tutti voi e vedere che ci sono migliaia di designer che hanno cominciato a fare quello che fa lei o quello che Daniele Pario Perra vi racconterà oggi pomeriggio. E cioè di mettere al centro le persone, di far ritornare il design in mezzo alle persone. Ho chiamato questo intervento “born to stay toghether”, nati per stare assieme: il design è nato per stare con noi. Pensate che questa ragazza usa il design: due copertoni, della terra e un gesso per inventare un nuovo modo di insegnare la matematica ai bambini. Storytelling, sentimento del tempo, empatia, quotidiano, servizio, sono queste le mie parole chiave per il design. Ci avviciniamo al Natale ed è questo il miglior augurio che voglio fare al design, perché esca dai negozi e dalle showroom e torni di nuovo in mezzo alle persone, perché ci insegni a tornare ad essere adulti/bambini coraggiosi e disincantati. Grazie. (Applausi) Allora, voglio partire con una domanda, e vi chiedo di rispondere di pancia. Se vi chiedo come va il mondo oggi, bene o male, per alzata di mano, chi pensa che vada bene? Ok. Abbassate le mani. Chi pensa che il mondo vada male? Ok, fate un po' i conti voi. Questo grafico l'ha fatto Hans Rosling, un geniale scienziato svedese, forse l'avete già visto. E ci fa vedere cosa è successo negli ultimi 218 anni. Nel 1800, ciascuno di questi pallini rappresenta un paese della terra, e vedete in verticale l'aspettativa di vita. In orizzontale vedete il reddito. Il puntino più avanzato giallo, piccolissimo, è l'Inghilterra nel 1800. Aspettativa di vita; 40 anni; reddito medio equivalente a quello di oggi: 2500 euro. Guardate cosa è successo negli ultimi 200 anni. Ecco, vedete? Durante l'800 non succede quasi niente. Il reddito un po' aumenta, però l'aspettativa di vita è sempre bassissima. Guardate cosa succede al volgere del secolo. Vedete il buco, nella Prima Guerra Mondiale? Si è ripreso subito. Vedete la Seconda Guerra Mondiale? Adesso guardate cosa succede dal dopoguerra in poi, questa accelerazione, questa spinta straordinaria. Vedete, è proprio una trasformazione della nostra società. Tutta la popolazione, tutti i paesi della terra che raggiungono un livello di benessere, di aspettativa di vita assolutamente straordinari. Ecco, c'è una spinta, un motore straordinario che ha reso possibile questo, ed è la tecnologia. E c’è un ramo, il braccio operativo della tecnologia, il business: attraverso le aziende, le attività imprenditoriali, noi siamo riusciti a trasformare la condizione umana in una maniera straordinaria. E quindi oggi ci sono tutta una serie di indicatori che vedete qui: da povertà, educazione, alfabetizzazione, democrazia, vaccinazione, mortalità infantile. Tutti questi indici sono straordinariamente positivi come non avremmo mai immaginato qualche decennio fa. Allo stesso tempo però vi chiedo di proiettarvi un po' nel futuro. Allora vi faccio un'altra domanda. Quando pensiamo al futuro ci sembra distante... Chiedo, quanti di voi in questa sala avete figli, per alzata di mano? Ok, una buona metà. Provate a pensare in che anno avranno la vostra età di oggi. Oppure, se non avete figli, i bambini che nascono nel 2018, in che anno avranno la vostra età di oggi. Ecco, nel mio caso arrivo al 2051 e 2055. Quindi pensate cosa è successo nei precedenti 200 anni, [e] immaginate, con questa accelerazione straordinaria, cosa può succedere nei prossimi 20, 30, 40 anni. Pensando che noi stiamo vivendo delle dinamiche che non sono lineari, ma sono esponenziali. Esponenziale vuol dire che per un sacco di tempo non succede nulla, e poi una specie di esplosione. E vedete, quando sono nato io c’erano meno di quattro miliardi di persone sulla terra. Adesso ce ne sono quasi 8 miliardi. Vi rendete conto che viviamo un'epoca di disruption, di accelerazione inimmaginabile di tutta una serie di aspetti, tutta una serie di trend sia positivi che negativi. E infatti la stessa dinamica la troviamo praticamente ovunque. Ci sono centinaia di parametri, d’indicatori, di attività, e i relativi impatti che seguono lo stesso tipo di andamento. Quindi per un sacco di tempo sembra non succeda niente, poi ho questa esplosione. Noi siamo nel mezzo di questa esplosione. E allo stesso tempo viviamo su un pianeta che è sempre lo stesso da miliardi di anni. Una volta c’era tanto pianeta e poche persone, adesso ci sono tantissime persone e il pianeta è sempre quello. E abbiamo adottato un modello economico che poi ha delle conseguenze. Che ci ha portato al successo fino ad oggi, ma non è lo stesso modello che ci traghetterà verso un futuro che sia desiderabile. E quindi vi faccio vedere cosa sta succedendo oggi nel mezzo del Pacifico, nell'atollo delle Midway. Guardate queste immagini. Questo è quello che succede quando noi adottiamo un modello di business che funziona fino a un certo punto, ma non è lo stesso che ci può portare nel futuro. Noi vediamo cosa sta succedendo agli animali, agli Albatros nelle Midway; ma in realtà la stessa cosa sta succedendo a noi come esseri umani. Quindi, se noi guardiamo questa immagine, e pensiamo all'allattamento, oggi ci sono, in alcune zone del pianeta, quelle più inquinate, ci sono centinaia, migliaia di sostanze chimiche tossiche che sono riscontrabili nel latte materno. Il latte materno dovrebbe essere trattato come un rifiuto tossico. Questo, senza andare tanto in là, anche nelle zone più inquinate dell'Italia, per non parlare poi della Cina o altre regioni del pianeta. È chiaro che dobbiamo completamente trasformare il nostro modello economico. Dobbiamo trasformare i nostri paradigmi. E l’altra riflessione che voglio fare con voi è questa. Vedete questa linea rossa? 800 metri, il Parco Sempione, proprio qua a due passi. Se noi consideriamo un corpo umano come volume, sono circa 70 litri. Tutta l'umanità, tutta la specie umana, può essere contenuta dentro un cubo di 800 X 800 X 800 metri. Il volume di tutti gli esseri umani oggi sulla Terra. E allo stesso tempo, questo puntino microscopico, questo pixel rispetto alle dimensioni del pianeta, usando la tecnologia e usando i nostri modelli di business, riesce a impattare il funzionamento dell'intero pianeta. Vi rendete conto che la velocità non è lineare, il futuro non sarà una proiezione di quello che abbiamo vissuto nel passato. Nel futuro vedremo un'accelerazione drastica di tutta una serie di fenomeni. E vedete, questa ruota rappresenta tutti i paesi della Terra, e queste barre che si muovono sono le temperature misurate medie rispetto allo zero storico. Guardate cosa succede dal 2000 in poi. Ovviamente, più diventa rosso, più il pianeta si sta scaldando. E vedete la non linearità di questi cambiamenti? Vedete il senso di urgenza che ci porta a cambiare? Quello che è successo, praticamente dal 2000 in poi, è che gli oceani hanno esaurito la loro capacità di assorbire il calore, le emissioni in eccesso. E quindi la Terra, invece di continuare ad assorbire i nostri impatti, comincia a diventare una emettitrice. Comincia a non essere più in grado di reggere il nostro impatto. Quindi dobbiamo passare da un modello che è estrattivo - non intendo legato all'industria mineraria. Intendo un modello di business che è guidato da un unico obiettivo: guardare dove sia il valore, raccoglierlo e concentrarlo; estrarlo e concentrarlo; estrarlo e concentrarlo. Perché questa macchina straordinaria che è il business, che è l'azienda oggi, se guardiamo il modello dominante, è guidato da un unico obiettivo: distribuire dividendi agli azionisti, o massimizzare il valore degli azionisti. Quindi se c'è questo unico obiettivo, vuol dire una cosa molto semplice, ma quasi scioccante: le persone e il pianeta non rientrano negli obiettivi di business. Vi rendete conto che se ha funzionato fino ad oggi, nella condizione e con la velocità di cambiamento che stiamo vivendo, non potrà funzionare nel futuro. È fondamentale cambiare. E per dare un'idea di quanto bene funzioni questo modello, vi faccio vedere questa equazione. Sembra un po' strana: 8 = 4.000.000.000. Questo modello di concentrazione di valore funziona talmente bene che oggi 8 esseri umani sulla Terra, tanti quanti possono stare su questo carrello da golf, hanno la stessa ricchezza dei 4 miliardi di persone più povere sul pianeta. Quindi il business è una forza straordinaria, come lo sono i terremoti, come lo sono i vulcani, come lo sono gli eventi climatici. Però è giunto il momento di trasformarlo nella sua essenza. È giunto il momento di trasformarlo in qualcosa che invece di essere estrattivo è rigenerativo, qualcosa che riconosce l'interdipendenza con tutti gli attori, con tutto il sistema di cui è parte. Vi faccio leggere questa frase: “Ogni azienda deve servire uno scopo sociale. Deve produrre risultati non solo finanziari ma anche beneficiare tutti i portatori di interesse: azionisti, dipendenti, clienti e comunità in cui operano”. Ecco, quando l'ho vista la prima volta, ho pensato l'avesse scritta - non so, Adriano Olivetti, qualche imprenditore veramente - mitologico, quasi. In realtà, questo è un estratto della lettera che è stata mandata all'inizio di quest'anno da Larry Fink, l'amministratore delegato del più grande fondo d'investimento al mondo, a tutti gli amministratori delegati delle aziende in cui il fondo investe. E Larry Fink dice, a tutte le aziende in cui il fondo investe - BlackRock gestisce quasi sette trilioni di patrimonio, più di 3 volte il PIL dell'Italia - dice: “qual è la vostra vocazione?. Dovete mettere la vocazione, dovete avere un significato, dovete avere un ruolo per impattare positivamente il pianeta”. Quello che lui dice è, se voi non considerate questa vocazione, avrete dei ritorni- sarete meno profitable, andrete peggio delle altre aziende, perché non siete adatti alle sfide che dobbiamo affrontare collettivamente. Ecco, in questo contesto nascono le Benefit Corporation. Le Benefit Corporation rappresentano l'evoluzione, forse la rappresentazione più spinta di quello che è un business sostenibile: il concetto di usare il business come forza positiva. Come possiamo usare questa straordinaria potenzialità per contribuire a risolvere le grandi sfide del nostro tempo? Quindi qualsiasi azienda può cominciare a reinterpretarsi e reinventarsi in questa direzione, e quindi può cominciare a diventare rigenerativa. Vuol dire che questa azienda misura quello che conta, e gestisce tutti i suoi impatti con la stessa completezza, con lo stesso rigore che oggi viene riservato alle misurazioni di tipo economico-finanziario. Un'azienda rigenerativa ha una vocazione che viene scritta nello Statuto. Negli Stati Uniti esiste una forma giuridica, già dal 2010, che riconosce queste aziende, che non sono for profit, sono oltre il profit: sono for Benefit. E hanno la vocazione scritta nell'oggetto sociale. Un'azienda rigenerativa compete non per essere la migliore al mondo, ma per essere la migliore per il mondo. E quindi, se noi immaginiamo che tutte le aziende, o sempre più aziende, vadano in questa direzione, la conseguenza è che usiamo il business per creare una prosperità durevole, una prosperità condivisa. Il pensiero di Kennedy che si avvera. E quindi qui, ispirandomi a Carlo Maria Cipolla, ho provato a rappresentare in questo grafico quali sono le principali tipologie di aziende o di organizzazioni. Ci sono, diciamo, i "buoni" che creano un impatto positivo verso gli altri e non necessariamente creano un valore per gli azionisti. Poi ci sono le locuste, quelli che distruggono sia valore per gli altri, sia valore per sé stessi. Qui Cipolla in realtà direbbe: sono gli stupidi, che fanno un danno agli altri e fanno un danno anche a sé stessi. Poi la grande maggioranza delle aziende sono queste, le estrattive, che generano un valore per sé stesse, generano un valore per gli azionisti, non necessariamente generano un valore per tutti gli altri. E infine ci sono le aziende rigenerative, e quindi le Benefit Corporation creano un valore tanto per sé stessi quanto per gli altri. E quindi questo, se vogliamo, è un modello già disponibile oggi che ci auspichiamo si diffonda il più possibile. Bob Shiller, Premio Nobel per l'economia nel 2013, qualche anno fa disse: “Credo che le Benefit Corporation saranno più profittevoli degli altri tipi di aziende, proprio perché rispondono alle esigenze del nostro secolo”. E queste sono aziende che usano la tecnologia per fare una cosa che in passato non è mai stata possibile: misurare tutti i propri impatti, misurare quello che conta in maniera completa e rigorosa. E quindi, da una dozzina di anni fa, è stata creata questa piattaforma tecnologica, si chiama B Impact Assessment, disponibile e accessibile a chiunque nel mondo, che consente di capire se un'azienda sta creando o distruggendo valore per la società. Quindi non solo valore economico, ma anche valore ambientale e valore sociale. Quindi oggi è possibile per un'azienda prendere tutti i propri dati, misurare tutte le proprie attività e, usando la tecnologia, fare una cosa che qualche anno fa non era possibile: capire se rispetto a questa scala da 0 a 200 punti ci troviamo sotto o sopra questa soglia, diciamo, di equilibrio, di eccellenza di 80 punti. Sotto gli 80 punti vuol dire che è un azienda estrattiva, che prende dal mondo più valore di quanto crei. Sopra gli 80 punti vuol dire che è rigenerativa, crea più valore di quanto ne prenda, e quindi ci auspichiamo che ce ne siano il più possibile. Oggi è abbastanza difficile superare questa soglia. Quindi vedete, questo grafico rappresenta- Nel mondo ci sono più di 70.000 aziende che si sono misurate con questo protocollo, e sono solo 2.650 che superano questa soglia. Però dimostra una cosa fondamentale: che è possibile. Queste sono tutte aziende che hanno misurato i loro impatti e, in 60 paesi, 140 industrie diverse ci dimostrano che è possibile condurre quasi qualsiasi business in modo tale da creare più valore sociale, ambientale, economico di quanto se ne prenda. Vi rendete conto di quanto sia rivoluzionario questo concetto? Allora nel 2012 cosa abbiamo fatto? Quando abbiamo fondato Nativa, abbiamo preso questo modello dagli Stati Uniti, abbiamo detto: “se esiste là, lo possiamo fare anche da noi”. Abbiamo chiamato avvocati, abbiamo chiamato notai, giuristi. Ci siamo messi - abbiamo scritto uno statuto in cui scrivevamo che lo scopo di Nativa era di essere un'azienda rigeneratrice. Andare oltre questo concetto di profit. Quindi, fatta l'azienda, andiamo alla Camera di Commercio. E cosa succede? Il nostro statuto viene respinto. Come viene respinto? Vi proponiamo una cosa bella, innovativa, straordinaria. Già c’è, non chiediamo niente a nessuno. “No, no, no, non si può fare, perché la legge proibisce che una società di capitali faccia qualcosa di diverso da produrre valore per gli azionisti”. Quindi questa cosa non si può fare. Noi insistiamo, viene respinto una seconda volta, viene respinto una terza, viene respinto una quarta. La quinta volta, per sfinimento, l'impiegato della Camera di Commercio dice, va bene, va bene, dai. Lo registriamo, non se ne accorgerà nessuno. E quindi cominciamo a operare in questo limbo, in questa area grigia, speriamo che non se ne accorga nessuno, e andiamo avanti con le nostre attività. Questo però, diciamo, non ci va giù. Allora con Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa, cominciamo ad attivarci, cominciamo a contattare delle persone che possono capire l'opportunità, possono aiutarci a introdurre questa innovazione. Creiamo un gruppo di lavoro che nel giro di 14 mesi, praticamente scrive un disegno di legge. Questo disegno di legge viene presentato al Senato, viene recepito come emendamento della legge di stabilità del 2016. E qua vedete, il 22 dicembre 2015 la legge passa. Questo sono io col senatore Del Barba e Paolo Di Cesare. E per la prima volta viene introdotto in Italia una nuova forma giuridica di impresa che riconosce le società Benefit, che sono aziende che "nell'esercizio delle loro attività economiche, oltre allo scopo di dividere gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune". È una riscrittura del DNA delle aziende. Per cui l'Italia diventa il primo Stato sovrano al mondo ad avere questa forma giuridica. Oggi esiste in 34 stati degli Stati Uniti, in Italia, in Colombia e ci sono altri 15 paesi della Terra che stanno introducendo lo stesso modello. E quindi l'Italia si ritrova ad essere il paese al mondo in cui questo modello sta crescendo più rapidamente. Abbiamo più di 85 aziende che superano questa soglia di 80 punti misurata, verificata e certificata, e abbiamo più di 300 aziende che hanno adottato questa forma giuridica. Complessivamente, in Europa, quando è nata Nativa eravamo il paziente Zero, non c'era nessuna Benefit Corporation; oggi, tra Benefit Corporation e B-Corp certificate ce ne sono più di 700. Quindi l'Italia oggi si ritrova a essere un laboratorio planetario. Da tutto il mondo ci guardano e dicono: “Com’è possibile?”. Vogliamo che questo modello, questo che state facendo in Italia, si diffonda anche in altri Paesi. Quindi crediamo che questo concetto di azienda rigeneratrice sia anche molto vicino al nostro DNA, sia molto vicino al nostro tessuto imprenditoriale. E quindi io mi auguro che, se voi siete cittadini, cominciate a guardare: quello che comprate, da dove viene, chi l'ha fatto, ha un impatto positivo o negativo? Se siete imprenditori, la vostra azienda sta creando o distruggendo valore? Lo sapete? L'avete mai misurato? Oggi c'è modo di farlo. Se siete amministratori, ci sono decine di città nel mondo oggi - questo è un esempio della città di New York - che stanno adottando questo modello e lo stanno diffondendo perché, ovviamente, più aziende di questo tipo ci sono in un dato territorio, meglio è dal punto di vista economico, dal punto di vista sociale e dal punto di vista ambientale. Io sono positivo, ottimista, nonostante quello che vi ho fatto vedere all'inizio, perché credo che i popoli e le nazioni si comportino saggiamente... ... però dopo aver esaurito le altre opportunità. Quindi io non so se abbiamo esaurito proprio tutte le opportunità. Credo che questo muro si sta avvicinando molto più rapidamente di quanto comunemente si pensi; ma credo anche che abbiamo tutte le possibilità, tutti gli strumenti e ci manca forse solo un piccolo salto di volontà per accelerare questa trasformazione positiva. Grazie. (Applausi) Vi voglio raccontare una storia che è cominciata un miliardo e duecento milioni di anni fa. Cioè, milioncino più, milioncino meno, eh! E questa storia è un po' una storia d'amore. Solo che gli amanti sono particolari: sono due buchi neri che per milioni e milioni di anni hanno girato uno attorno all'altro, avvicinandosi pian pianino. Milioni e milioni di anni. Sapete, l'amore, anche tra i buchi neri, è un po' difficile, eh! Solo che, a un certo momento, sono arrivati così vicini che si sono scontrati, e hanno formato un singolo buco nero. E da tutto questo si è generata una potentissima onda gravitazionale, che ha viaggiato nel tempo e nello spazio per anni e anni, per chilometri, finché lo scorso settembre è arrivata qui, sul pianeta Terra, e noi l'abbiamo vista. E dopo mesi e mesi e mesi di analisi, di statistiche, e tutto quello che volete - e non si è dormito tanto - abbiamo annunciato al mondo intero che abbiamo visto la prima onda gravitazionale. La storia in realtà è finita qua, però scommetto che vi ha lasciato un po' di curiosità. Tipo: ma questo qua, di cosa diavolo sta parlando? Cosa sono queste onde gravitazionali? Allora facciamo un po' di storia, visto che siamo qui. Dobbiamo tornare indietro a cento anni fa, quando un certo personaggio, di cui forse avete sentito parlare - si chiamava Einstein, se non ricordo male - ha scritto un articolo su una cosa che ha chiamato relatività e su cui ha detto un sacco di cose pazzesche. Ha detto che gli orologi che si muovono vanno più lenti degli orologi fermi; che quando un oggetto è in movimento, si contrae rispetto a quando era fermo; che lo spazio e il tempo parlano fra loro. Insomma, una cosa pazzesca. E non si è fermato qui, perché dieci anni dopo ha anche detto che ogni massa perturba lo spazio che la circonda, È veramente pazzesco. E come vi è già stato detto, l'anno dopo ha detto di queste onde gravitazionali. Ma cosa vuol dire che la massa incurva lo spazio? Immaginate che lo spazio sia un tappeto elastico: se voi camminate sul tappeto elastico dritto, andate dritti e non avete nessun problema. Ma se appoggiate una massa su questo tappeto elastico, il tappeto elastico si deforma, e voi siete costretti a seguire questa curvatura. Allora, per esempio, prendiamo il sole che perturba il suo elastico, e lasciamo scorrere la Terra sull'elastico che è curvato. Cosa succede? Che la Terra deve seguire la curvatura. Un po' come quando, se avete un vortice nell'acqua, le navi seguono il vortice e non riescono ad uscire. Adesso facciamo un passettino più avanti? Ok, prendiamo masse che si muovono sull'elastico. Se le masse si muovono anche l'elastico stesso si muove. E questo cosa provoca? Che non solo vicino all'elastico siamo mossi, ma anche lontano. Lasciate cadere un sasso nell'acqua, cosa succede? Che si propagano delle onde lontano. Ecco, allora questo elastico che si muove continuamente anche lontano dalle masse, queste sono le onde gravitazionali. Ok, abbiamo capito cosa sono. Cosa fanno? Be', quando arriva un'onda gravitazionale sulla Terra succede quello che state vedendo nel filmato. Fa paura, eh? Ma perché io il 14 settembre questa cosa non l'ho vista? Perché voi non avete visto il vostro vicino che faceva tutto così? Quando passa un'onda gravitazionale, sostanzialmente le distanze si comprimono e si allargano. Ma si allargano di molto poco: stiamo parlando di distanze inferiori al nucleo di un atomo, quindi cose che non si vedono ad occhio nudo. Allora come facciamo a vedere quando passa un'onda gravitazionale? Be', negli anni '60 hanno sviluppato questi rivelatori con delle barre di alluminio. Sostanzialmente cercavano di vedere se le barre si allungavano o no. L'idea era buona, però non è che funzionasse molto bene. Allora qualche anno dopo hanno costruito questi cosiddetti interferometri. Cosa sono gli interferometri? Be', sostanzialmente si prendono i laser - perché usare i laser è sempre fico, no? Allora cosa si fa? Si prende un raggio laser e si spara lungo due direzioni diverse. I laser percorrono la stessa distanza. Quando ritornano al punto d'origine, sostanzialmente si sommano e si annullano, e non si vede nulla. Ma se è passata un'onda gravitazionale, le distanze che hanno percorso i laser sono diverse, e quindi non si annullano più come prima, ma sostanzialmente si vede un po' di luce. Quindi, vedendo questa luce si può vedere l'onda. Ok, abbiamo capito essenzialmente come possiamo vedere queste onde, ma che ce ne facciamo? Allora adesso il nostro amico Fido, che è qua dietro, vi invita a fare un piccolo gioco. Quando ve lo dirò, sostanzialmente vi tapperete le orecchie per qualche secondo. Io alzerò la mia mano, così almeno, quando la abbasserò, potrete riaprire le vostre orecchie. Siete pronti? Avete capito? Ok? Bravissimi, bravissimi. Adesso facciamo il secondo giochino, perché al nostro amico piace giocare. Adesso vi coprirete gli occhi, e in questo momento sarà la mia bocca a dirvi quando potrete riaprirli. Pronti? Ecco rilassatevi, già che ci siamo. Pensate di essere tranquilli fuori al parco, ci sono gli uccellini... C'è anche una leggera brezza... Avete il vostro fidanzato o fidanzata che vi ha portato un picnic... Siete pronti? Mangiate. Ok, potete riaprire gli occhi. Che cosa abbiamo fatto con tutto questo? Beh, quando abbiamo sostanzialmente tappato le orecchie, abbiamo un po' visto come vedevamo l'Universo fino ad oggi, cioè con la luce, con gli occhi. Questo è lo spettro visibile della luce, però come vedete ha dei buchi: si chiama spettro di assorbimento. Perché? Perché quando la luce per esempio arriva nella nostra atmosfera, sostanzialmente incontra idrogeno, elio, azoto, e tutto quello che c'è. L'idrogeno se ne prende un pezzo, l'elio se ne prende un altro, l'azoto un altro ancora, e restano i buchi. Facciamo un po' un esempio: è come dire che spedite una lettera a un vostro amico e il postino ve ne cancella qualche parola. Bastardo... Voi, leggete la lettera, per carità, però qualche parola ve la siete persa. Con la luce è la stessa cosa. Le onde gravitazionali hanno delle buste così fisse, ma fisse, che nessun postino riesce ad aprirle. Ma c'è molto di più. Voi quando avete usato solo gli occhi, potevate vedere un cretino sopra il palco con la mano alzata. Ma quando mi avete ascoltato, forse qualcuno di voi si è immaginato veramente di essere in quel parco. Le onde gravitazionali sono un nuovo messaggero che ci descrive l'Universo. Ne abbiamo già parecchi: la luce visibile, la luce infrarossa, i raggi gamma - e tutti ci danno delle idee nuove, idee diverse. Quindi anche le onde gravitazionali sono un po' il nostro modo di sentire l'Universo, non solo di vederlo. Quindi ci danno qualcosa in più. Veramente? Si! I buchi neri, per esempio. Per la prima volta abbiamo veramente sentito il suono dei buchi neri. Finora non potevamo vederli, perché appunto sono neri. Niente può arrivare dal buco nero. Ma l'onda gravitazionale prodotta dai buchi neri, sì. E l'abbiamo vista. Possiamo fermarci qui? Potremmo, ma potremmo anche fare di più. Non abbiamo mica solo i buchi neri, nell'Universo. Ci sono anche le stelle a neutroni. E le stelle a neutroni sono oggetti veramente molto più complicati di un buco nero: l'equazione di stato, i processi che ci sono dentro... Quindi semplicemente dalla luce che ci arriva dalle stelle a neutroni sappiamo parecchio, ma non sappiamo tutto. Possiamo sapere di più con le onde gravitazionali che ci arriveranno dalle stelle a neutroni, quando ci arriveranno. Andiamo ancora avanti? Perché no? Le supernovae. Grandi esplosioni pazzesche che accadono nell'Universo, che producono luce, neutrini, raggi gamma, infrarossi, e anche onde gravitazionali. Un altro messaggero in più che ci spiega effettivamente come queste esplosioni possano avvenire. E ultimo, ma non ultimo, il Big Bang. Di cui sappiamo poco, molto poco, praticamente niente sappiamo del Big Bang. Però dalle onde gravitazionali del Big Bang, potremmo scoprire i primissimi istanti di vita dell'Universo. Quelli che ancora non sappiamo. Quindi, cosa facciamo? Giochiamo! Adesso sì che possiamo rilevare le onde gravitazionali. Possiamo giocare con le onde gravitazionali. Possiamo tornare indietro ai processi che le hanno generate. E possiamo scoprire un po' di più come nell'Universo funziona l'amore. (Applausi) È il 2000, e il leggendario programmatore della Silicon Valley Bill Joy scrive un editoriale su Wired dal titolo abbastanza eloquente: "Il futuro non ha bisogno di noi". L'argomento di Joy è molto semplice: se continuiamo a migliorare la nostra capacità di costruire macchine che eseguono compiti complessi, siamo molto vicini a inventare l'ultima macchina: la macchina che renderà tutti noi superflui e obsoleti. Avanti 20 anni: della Silicon Valley, da cui provengo, sta tentando di convincervi ogni giorno che siamo vicinissimi a un mondo in cui la profezia di Joy si sta avverando. La cosiddetta quarta rivoluzione industriale, quella dell'AI, dell'intelligenza artificiale, delle macchine pensanti. Io sono Jacopo, sono il fondatore di una start-up che si chiama Tooso, o oggi Toso, con altre due persone - molto più serie di me, evidentemente. Vivo a San Francisco, e mi occupo di intelligenza artificiale. Ho accettato l'invito a questo talk, principalmente, per spiegare ai miei genitori cosa faccio tutto il tempo dall'altra parte dell'oceano. (Risate) AI, San Francisco, Silicon Valley: io sono, sulla carta, la persona perfetta per venire a convincervi del verbo che viene dalla California; ma se vi aspettate un talk da Silicon Valley, oggi rimarrete profondamente delusi. La verità è che non vi biasimo se avete un po' creduto a tutta questa retorica delle macchine pensanti. Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale ha raggiunto risultati straordinari, riuscendo a fare cose che prima erano considerate tipicamente umane, come ad esempio riconoscere gattini su YouTube - che è un'attività che so che a tutti voi sta molto a cuore - e, un po' più seriamente, a battere il campione mondiale di Go. Go è una specie di versione cinese, e molto complicata, degli scacchi. Il campione mondiale di Go, come si vede nella foto, non era particolarmente contento dell'esito della partita. L'Intelligenza Artificale attuale progredisce, principalmente, per quelle che vengono chiamate "reti neurali", che sono di solito rappresentate con questi vaghi schemi in cui ci sono dei "neuroni" e delle connessioni, da cui il nome rete neurale: questa vaga ispirazione al cervello umano. Quel che succede è che voi date in pasto un input a questa rete, che lo processa - come l'immagine di un gatto - e vi dice cosa c'è su queste immagini: ad esempio, un gatto. La verità è che per capire dove la Silicon Valley si sbaglia, non serve sapere davvero cos'è una rete neurale, o tutte le formule che spiegano come funziona. In particolare, vorrei che vi dimenticaste qualsiasi cosa sappiate sulle reti neurali, tanto o poco: pensate per oggi alle reti neurali come una scatola magica. Sono una scatola che inizialmente è completamente vuota, a cui voi date immagini di cani e gatti, una dopo l'altra. Ogni volta che mettete un'immagine in questa scatola magica, dite: "Questo è un cane" o "Questo è un gatto". La scatola è magica perché, dopo che voi fate questa cosa la scatola effettivamente, da sola, sarà in grado di distinguere cosa è un cane e cos'è un gatto. Quello che però non vi dicono, sulle copertine patinate di Wired o di Time Magazine, è quanto costa imparare cos'è un gatto su YouTube. Imparare cos'è un gatto su YouTube ha richiesto 16.000 processori e l'equivalente di 10 milioni di gattini, che sono veramente tanti gattini. Battere un essere umano a Go ha richiesto cinque milioni di partite, ovvero l'equivalente di 500 anni umani di gioco. Il solo costo di elettricità, per Google, di programmare quel computer è stimato in termini di 25 milioni di dollari. Quindi, la prossima volta che vi lamentate della vostra bolletta elettrica, pensate a quella di Google. È un'idea abbastanza intuitiva, in realtà, che anche noi abbiamo nella vita di tutti i giorni: se io domani vado a Monaco, due giorni [dopo] torno e parlo tedesco perfettamente, voi tutti sarete ammirati dalla mia capacità di imparare, penserete che io sia un genio. Se vado in Germania 40 anni, sposo una tedesca, lavoro in un'azienda tedesca, faccio figli in Germania, torno e parlo tedesco, questa cosa è ovviamente molto utile, praticamente, ma nessuno penserà che per questa cosa io sia un genio. Quello che succede, quando la Silicon Valley vuole convincervi che il mondo di Bill Joy sta arrivando ed è alle porte, è che lo slittamento tra il concetto di intelligenza e apprendimento che usiamo per noi umani e quello che usiamo per le macchine è profondamente diverso. Ed è in questo slittamento, che sta fondamentalmente l'inganno. Facciamo un esperimento - purtroppo, non ho niente da farvi cantare. Non so quanti di voi abbiano visto o meno, in vita vostra, un Aardvark. Alziamo la mano: quanti hanno visto un Aardvark? Nessuno. Oh, qualcuno! Ero preparato perché nessuno dicesse qualcosa: pazienza. La cosa bella non è tanto cosa è un Aardvark, che è un mammifero subsahariano. La cosa bella è questa: che quando vi ho detto Aardvark, tutti voi avete guardato questa porzione dell'immagine senza che vi dicessi alcunché. Perché? Perché avete riconosciuto delle orecchie, degli occhi; insomma, avete riconosciuto tutti i tratti tipici con cui un mammifero si differenzia dal proprio sfondo. Non solo: dopo un solo esempio, voi siete in grado di capire che altre foto di Aardvark, con diversa inclinazione e diversa, in qualche modo, inquadratura sono Aardvark e cosa invece è superficialmente simile, come un formichiere, non lo è. Un solo esempio! Quando una rete neurale, una scatola magica, vede per la prima volta un Aardvark, non sa dove guardare. Tutte le porzioni dell'immagine possono potenzialmente contenere un Aardvark. È questo il motivo profondo per cui dovete fargliene vedere dieci milioni. Se le fate vedere dieci milioni di immagini diverse, dove l'Aardvark è in posizioni diverse, è girato, con o senza luce, l'intelligenza artificiale può finalmente capire cos'è il mammifero e cos'è lo sfondo. Se passiamo dall'immagine al linguaggio, che è il mio campo di studio, le cose sono ancora peggio. Questo è un classico task di analogia lessicale, molto semplice. Il cane abbaia; Il gatto, ovviamente, miagola. Io posso prendere il mio portatile che sta là, utilizzare i migliori algoritmi di intelligenza artificiale conosciuti, e in circa tre ore, leggendo l'equivalente di diecimila volte Guerra e Pace, riusciamo ad avere un sistema che risponde a questo quesito. Ma questo non è l'unico modo di fare le cose. Esiste un sistema fisico, molto costoso - soprattutto in America, dove vivo - e molto complesso, che risolve questo problema in maniera molto più facile. La cosa incredibile è che alcuni di voi avranno già questo sistema fisico a casa: qualcuno di voi ne avrà anche più di uno. Questo sistema lo chiamiamo, comunemente, bambino. E per chi non lo sapesse, è una versione in scala di un essere umano. Il bambino risolve questo task in circa tre secondi, una volta che voi, semplicemente, indicate un gatto e dite "miagola". Un bambino è così bravo a imparare che tra i 12 e 18 mesi impara 75 nuove parole al mese. Un bambino è così bravo a imparare, che quando vi cadono le chiavi della macchina e dite una parolaccia il bambino lo imparerà senza che voi lo vogliate. (Risate) Ore? Tre ore, diecimila volte Guerra e Pace - Guerra e Pace è lungo, ragazzi, mi han detto; tre secondi. È questo il vero gap tra l'"intelligenza" artificiale che abbiamo oggi e la vera intelligenza. La distanza tra il mondo in cui noi siamo e il mondo di Billie Joy è la distanza tra le tre ore e i tre secondi. La buona notizia è che possiamo utilizzare i bambini per costruire delle macchine migliori, cercando di carpire un po' i segreti di questo sistema incredibile. Questo è un esperimento standard, in cui abbiamo sottoposto un bambino di sei mesi a un piccolo gioco: c'è una rotaia con un trenino, come vedete, il treno scende dalla rotaia, lo schermo giallo si solleva e in qualche modo si vede un cubo che sta dietro la rotaia. Fin qui niente di nuovo: semplicemente, un trenino che scende. A questo punto noi inganniamo, da buoni sperimentatori, questo bambino di sei mesi e facciamo esattamente la stessa cosa. Ma quando lo schermo sale, dopo che il trenino è passato, mettiamo il cubo in mezzo alla rotaia. Ovviamente, se non avessimo ingannato il bambino, questo è fisicamente impossibile: nel nostro mondo, i corpi solidi non si compenetrano. Ma il bambino non sa niente di fisica: il bambino ha sei mesi. Il bambino, anche se voleste spiegarglielo, non potrebbe capirlo. Quindi è interessante capire cosa succede nella testa di un bambino. Quando il bambino vede il mondo possibile, il mondo normale, il bambino è contento, come tutti i bambini, immagino, che vedono un trenino scorrere su una rotaia. Quando un bambino vede un mondo impossibile, che fisicamente non può accadere, questo è quello che succede. (Risate) Il bambino guarda diversi secondi il setting sperimentale, in qualche modo domandandosi cos'è che nella realtà tendenzialmente non va bene. Ma c'è una cosa ancora più interessante: quando voi prendete il trenino che si comporta in maniera impossibile, e lo date al bambino, il bambino farà questo. (Risate) Il bambino, cioè, testerà la solidità del trenino. Infatti, se voi invece che fare questo esperimento prendete una macchinina e sempre ingannando il bambino - è facilissimo ingannare i bambini di sei mesi, apparentemente - voi prendete una macchinina, e fingete che vada verso l'alto, invece che caschi come la gravità predice, e la date in mano al bambino. Sapete cosa fa? La prende, e la fa cadere dal seggiolone, per testare che la macchinina effettivamente risponda alle leggi di gravità. Queste sono due differenze fondamentali tra come costruiamo oggi l'intelligenza artificiale e i bambini. La prima è che per imparare in fretta dobbiamo già sapere qualcosa: nel caso del bambino, lui ha già una nozione della fisica in qualche modo intuitiva nel cervello, e la usa per imparare. La seconda è che il bambino non sta fermo, come una rete neurale, aspettando che voi gli diate decine di milioni di immagini di gatti. Il bambino è come un piccolo scienziato: utilizza il mondo accanto a sè per fare degli esperimenti, e capire un po' come funziona la realtà. La buona notizia è che, in realtà, possiamo già usare questi principi per costruire dei sistemi che funzionano nella realtà, e nel nostro piccolo abbiamo incominciato a farlo. Prendiamo un caso molto semplice, con cui tutti voi sarete, immagino, familiari: comprare vestiti online. Andate su un e-commerce, scrivete una parola, "tubino", e premete Invio. Quello che succede dall'altra parte è che c'è un'intelligenza artificiale che in qualche modo deve provare a capire il significato di questa nuova parola. Come facciamo a programmare un'intelligenza artificiale che risolva questo problema? Beh, dobbiamo fare come, abbiamo visto, fanno i bambini. La prima cosa che dobbiamo dare all'intelligenza artificiale sono delle nozioni, in qualche modo a priori, che spiegano qual è il nostro dominio di riferimento. Non è la fisica, questo è un dominio un po più mondano, sono i vestiti: ma è utile che la nostra intelligenza artificiale sappia che i vestiti si dividano, ad esempio, in abiti, gonne, jeans; e che a loro volta gli abiti siano fatti di un certo colore, un certo materiale, o abbiano invece un certo stile. Il secondo ingrediente che abbiamo visto è l'esperimento: come facciamo a far sperimentare un motore di ricerca, un'intelligenza artificiale che sta sul vostro browser? Beh, ovviamente usando voi come cavie: tutte le volte che voi finite su un sito, che ha una di queste nuove intelligenze artificiali che imparano come i bambini, tutte le volte che voi cliccate su un prodotto, quando l'intelligenza artificiale vi propone i risultati del motore di ricerca, voi siete di fatto l'equivalente metaforico del tavolino contro cui il bambino stava schiacciando il trenino. L'intelligenza artificiale sta usando voi, e il vostro feedback, e la vostra intelligenza, per imparare utilizzando l'ambiente in maniera molto efficiente. Quando voi utilizzate le IA che funzionano in questo modo, e non nel modo in cui la maggior parte del mondo, appunto, sta in qualche modo facendo in questo momento, potete imparare che "tubino" e "vestito" sono di fatto sinonimi, con solo dieci esempi. Dieci esempi non sono tre secondi; però, nel continuum tra tre ore e tre secondi, dieci esempi sono un primo passo, chiaramente, verso la giusta direzione. Perché questa cosa dovrebbe interessare tutti, e non solo le persone che, come me, stanno cercando una scusa per stare dall'altra parte del mondo rispetto ai propri genitori? Due motivi. Il primo è pratico: ci sono tantissimi ambiti della vostra vita, ad esempio ambiti coperti dalla privacy, o ambiti coperti da eventi molto rari, in cui neanche volendo potreste mai accumulare dieci milioni di esempi. Noi vorremmo utilizzare le macchine, e tutte le cose che le macchine sanno fare meglio di noi in questi ambiti. Quindi imparare con dieci esempi è un ottimo modo per poterle utilizzare in modo più vasto. Il secondo motivo, forse ancora più importante, è il sociale. In mondo in cui i benefici dell'intelligenza artificiale delle macchine, sono appannaggio di company, di aziende che possono raccogliere milioni, miliardi, centinaia di miliardi di dati, è un mondo in cui pochissime company comandano fondamentalmente il progresso. Un mondo in cui la nostra visione del futuro è fondamentalmente delegata a quelli che se lo possono permettere. Ecco: programmare macchine che funzionino un po' più come i bambini, in qualche modo democratizza l'accesso a tutte le nuove tecnologie e a tutto quello che di buono noi e le macchine insieme possiamo fare. L'intelligenza artificiale ha fatto una serie di progressi spaventosi, negli ultimi dieci anni, e non saremo certamente noi a negarlo. Però, l'intelligenza artificiale vera, l'unico modo per produrla è ispirarsi all'unica vera intelligenza che noi abbiamo a nostra disposizione, che è quella degli esseri umani e in particolare, quella dei bambini. Insomma, possiamo proprio dire, con buona pace di Bill Joy, che in realtà il futuro non ha mai avuto così tanto bisogno di noi. Grazie. (Applausi) Abbiamo viaggiato molto oggi. Avete voglia di fare un ultimo viaggio con me? Perché voglio invitarvi a fare un viaggio nello spazio e nel tempo. Però lo avete visto come sono solito viaggiare io, come sono abituato a camminare. Per cui ve lo dico subito: per venire con me, dovete togliervi le scarpe. Non è uno scherzo. Fatelo subito, adesso: togliete anche i calzini, le calze, se potete. Fatelo con fiducia, perché è il primo passo di questo lungo lungo viaggio. Intanto io proseguo! Allora. Se ci pensate noi, in realtà, non siamo nati scalzi. Perché essere scalzi presuppone prima essere stati calzati con le scarpe. Noi siamo nati a piedi nudi: ognuno di noi, singolarmente, e tutti insieme come società umana, siamo venuti al mondo a piedi nudi. Fin da quando, milioni di anni fa, scendendo dagli alberi, avevamo una morfologia e caratteristiche anatomiche ancora molto adatte alla vita sospesa tra i rami. Però nel contempo stavamo sperimentando quello che era uno dei passaggi fondamentali per la nostra evoluzione. Stavamo imparando a camminare e lo facevamo con le abilità, e con gli strumenti più efficaci. di cui la Natura avrebbe potuto dotarci. A questo scopo i piedini: anzitutto, un alluce parallelo, le altre dita, le ossa delle gambe più sottili e più allungate rispetto a quelle dei nostri antenati arboricoli. E poi ancora un appoggio alternato sulle gambe per mantenere un equilibrio dinamico; e soprattutto una postura eretta, che a sua volta ci consentiva, e consentiva allo sguardo, di spaziare in alto in avanti verso l'orizzonte. Ecco forse è stato proprio allora, quando abbiamo cominciato a guardare l'orizzonte e a porci delle mete e a porci delle domande, è nata la filosofia. Chissà. Certamente la postura eretta ci offriva nuovi vantaggi, a cominciare dal fatto che ci consentiva di esporre meno superficie corporea al calore del sole. Liberava le braccia, le mani, e ci consentiva così di manipolare oggetti, strumenti: ma soprattutto, camminare sulle gambe ci permetteva di coprire distanze più lunghe. E fu così che, spinti dai cambiamenti climatici, già allora dovevamo confrontarci con questo problema. Abbandonammo la nostra culla primigenia, l'Africa centro orientale, risalimmo tutto il Medio Oriente fino all'attuale Georgia; e poi ci spostiamo a colonizzare l'Europa fino alle latitudini più settentrionali e fino ai confini più occidentali. Poi con una seconda ondata migratoria, sempre a partire dall'Africa, abbiamo raggiunto le coste dell'Asia e la Cina. E infine, a cominciare da circa 120.000 anni fa è stato l'Homo sapiens ad essere il protagonista della più rapida e globale colonizzazione del pianeta che lo ha riportato in Europa fino alle coste dell'Oceano Indiano, di nuovo fino all'Asia, alla Cina, all'Indonesia e infine all'estremità del Sud America attraversando tutto il Nord e il Centro America. Pensate, immaginate quanto abbiamo camminato per centinaia di generazioni, per migliaia di anni e sempre a piedi nudi. Sì, perché le calzature più antiche documentate, peraltro minimali, non hanno più di 15.000 anni circa. Possiamo dire, quindi, che come specie umana siamo nati camminatori e che da quando abbiamo cominciato a camminare non ci siamo più fermati. Almeno fino a quando non ci hanno messo in mano un cellulare. (Risate) Oggi praticamente non camminiamo più, o camminiamo molto, molto meno perché molte meno sono le occasioni per farlo. E perché? Perché non usciamo più dai nostri gusci, non usciamo più dalle nostre abitazioni, non usciamo più dai nostri uffici, dalle nostre auto, dalle nostre giacche, sempre più impermeabili, sempre più anti-vento, sempre più anti-pioggia, termiche; e non usciamo più dalle nostre scarpe, senza le quali non andiamo praticamente da nessuna parte... A parte qualche folle che se ne va in giro scalzo sulle montagne. E visto che ci siamo tolti le scarpe, guardiamoci un momento questi piedi. Visto che parliamo di risveglio, cominciamo a risvegliarsi muovendo le dita, ondeggiandole, cercando di aprirle un po' a ventaglio, facciamolo con un piede prima e poi con l'altro piede, cerchiamo di distanziare il mignolo delle altre dita. E intanto che fate questo risveglio. Io vi dico che questi piedi, in fondo, non sono morfologicamente molto differenti da quelli dei nostri antichi antenati: degli ominidi. Come faccio a dire questo? Come sappiamo dirlo oggi? Esiste un luogo in Tanzania, Laetoli, dove si trova un vulcano che oggi non è più attivo, ma che qualche milione di anni fa eruttava lava. E sulle rive del lago di Laetoli è stata rinvenuta la più antica camminata fossile finora mai scoperta: è datata circa 3.750.000 anni fa. Sono le impronte di tre, forse cinque individui adulti, alcuni più piccoli, forse erano dei bambini, e queste impronte cristallizzano, fotografano in un certo senso, un momento molto drammatico: la fuga, probabilmente proprio da un'eruzione vulcanica. E sono impronte di piedi nudi che allora furono lasciati nel fango e poi si sono sedimentati nella roccia e morfologicamente sono del tutto simili a quelle che potrebbe lasciare oggi un camminatore scalzo moderno. Quindi torniamo ai nostri piedi. Non so se avete visto bene che abbiamo delle dita, perché sono delle sconosciute, ormai, le dita dei piedi. (Risate) Le teniamo talmente segregate nelle scarpe che noi non ci ricordiamo quasi più di averle, né di che funzione hanno. Non rispondono nemmeno più ai nostri comandi neurosensoriali. Non ci credete? Facciamo un esperimento, allora: ci dobbiamo alzare in piedi però, e visto che parliamo di viaggiare possiamo provare a fare l'autostop, anziché col pollice, con l'alluce. Quindi alziamo solo l'alluce e proviamo con un piede solo, intanto; e teniamo giù le quattro dita e poi cambiamo piede e proviamo dall'altra parte. Com'è, funziona? Avete speranza di prendere un passaggio? (Risate) Proviamo a fare viceversa. Cioè, sempre con un piede, teniamo giù l'alluce e alziamo quattro dita, le altre quattro dita. Le distendiamo bene verso l'alto, può essere un'alternativa. E poi cambiamo piede, e proviamo dall'altra parte: va meglio o va peggio? Va meglio! Per alcuni va meglio, infatti, per alcuni ancora è ancora più facile provare con i due piedi contemporaneamente quindi alzo entrambi gli alluci e tengo giù le quattro dita in entrambi i piedi. Ok, c'è qualche speranza di prendere passaggi? E poi, viceversa, tengo giù i due alluci e alzo le quattro dita in ognuno dei due piedi. Eh... (Risate) Allora, le sentite le sinapsi che cercano di muoversi, che cercano di incontrarsi, c'è tutto un lavorio qua dentro, c'è un esercizio che fa scoppiare direttamente. Che è questo, attenzione: su un piede tengo giù l'alluce e alzo le quattro dita, sull'altro faccio viceversa: alzo l'alluce e abbasso le quattro dita, e poi procedo così. (Risate) A questo punto possiamo suonare anche il piano con le dita dei piedi. (Risate) Vabbè... torniamo. .. potete tornare comodi, grazie! (Risate) Torniamo al nostro viaggio, il nostro modo di viaggiare oggi. Oggi, quando prendiamo un aereo, e percorriamo migliaia di chilometri in poche ore di fatto subiamo un'esperienza per la quale, biologicamente, non siamo programmati. È una sorta di jet lag psichico oltre a quello dato dal fuso orario perché il nostro corpo, in poche ore, si ritrova lontanissimo dal punto dal quale è partito. Ma la nostra parte più interiore, potremmo dire l'anima, è ancora là, al punto di partenza. Avviene una sorta di separazione e perché ci sia di nuovo una ricongiunzione, perché si possa tornare ad essere integri, di nuovo anima e corpo insieme, ci vuole un po di tempo una sorta di acclimamento. Il cammino a piedi nudi in natura mi ha insegnato una pratica che favorisce questa ricongiunzione: si chiama radicamento, o per dirla all'americana "grounding". E consiste, semplicemente, nello stare fermi sul posto a piedi nudi, su terreno naturale. Quando cerchiamo di mantenere questa posizione almeno per qualche minuto, questa mattina ci abbiamo provato, a piedi nudi fissi in un punto come se i piedi dovessero sprofondare nel terreno, metterci radici appunto. Quello che otteniamo è di connetterci energeticamente e psichicamente alla terra. Quella stessa terra che abbiamo percorso in ogni dove a piedi nudi. E cosa succede quando facciamo questa pratica di radicamento, che è conosciuta dalla bio energetica e viene fatta anche nello yoga? Succede semplicemente che stiamo bene, che ci sentiamo bene nel senso più ampio del termine, nel senso che ci sentiamo pienamente integrati nel luogo in cui ci troviamo, aperti ad uno scambio di energie e di forze vitali con esso. Ed è allora che il luogo diventa veramente tale, cioè non è più un posto, oppure potremmo dire un "non luogo", per utilizzare la definizione dell'antropologo Marc Augé. Noi non possiamo fare radicamento in un aeroporto o in un centro commerciale o in qualche altro simile non-luogo, perché questi posti non hanno radici, non hanno connessioni storiche, culturali naturali con i luoghi in cui sono stati realizzati. Se ci pensate, in fondo, camminare nell'aeroporto di Londra piuttosto che in quello di Dubai non fa molta differenza. Basta conoscere le regole: il check-in, il gate, le partenze e gli arrivi; ma il luogo dal quale noi veniamo è la natura. Perché noi le nostre radici le abbiamo nella natura ed è ancora oggi che nella natura ci troviamo anche se non ne abbiamo più consapevolezza, perché noi siamo in natura: ed è per questo che toglierci le scarpe, e camminare su un sentiero di montagna o in un sottobosco, o sull'erba morbida di un prato o sulla sponda umida di un fiume o anche, perché no, a piedi nudi sulla neve, ci fa stare bene. Perché risveglia in noi una memoria antica che tutti abbiamo, in quanto appartenenti all'umanità. Ed è una memoria che si è sedimentata negli strati più profondi della nostra psiche che ancora oggi si trova nelle zone più antiche del nostro cervello, è una memoria che ci ricorda del lungo viaggio dal quale proveniamo. Che ci ricorda di quando, con l'ambiente, avevamo una relazione diretta, totale, vitale. È una memoria che ci ricorda di questo viaggio lungo milioni di anni durante il quale abbiamo sviluppato facoltà sensoriali sopraffini: abbiamo sviluppato attenzione, resistenza, resilienza e soprattutto una visione del mondo e del nostro essere del mondo pienamente integrata con l'ambiente. Risvegliare queste facoltà oggi non è difficile, non è impossibile a patto che ci siano alcune condizioni che sono imprescindibili. Prima fra tutte, essere nella natura stare nella natura: e se nella natura ci stiamo a piedi nudi, ad esempio camminando scalzi su di un prato, magari la mattina, quando la rugiada ci fa venire i brividi: allora questo viaggio antico ci torna alla memoria più spontaneamente, nell'inconscio. È per questo che l'anno scorso, e quest'anno ancora, ho invitato centinaia di persone a camminare scalzi in fila indiana, a realizzare, lo avete visto nel video, uno strano record: "il record della fila indiana più lunga al mondo di persone scalze in montagna". Perché quando torniamo a vedere noi stessi sullo stesso piano degli alberi che hanno radici nella terra. Torniamo a comprendere che dalla nostra connessione con la Terra dipende anche il nostro stesso vivere individualmente, e anche collettivamente come società. Ritornare con la terra sotto i piedi, sentirla vivere veramente, risveglia in noi il nostro amore innato per la natura e per le forme viventi. E siccome non possiamo salvare nulla, se prima non lo amiamo, sarà forse solo in questo modo che potremo salvare la natura e noi stessi e continuare il nostro viaggio. Buon Cammino. (Applausi) "Ci svegliamo, ed è cambiato il mondo." "Svegliamoci, il mondo è cambiato!" "Svegliamoci, e cambiamo il mondo." Sono tre frasi che usano esattamente le stesse parole con significati e toni molto diversi. Le parole sono: il risveglio, ovviamente, qui; il mondo; e il suo cambiamento. Io voglio parlarvi di cambiamento. Non siamo abituati al cambiamento. Siamo adatti al cambiamento? Non siamo adatti al cambiamento; come organismi viventi, tendiamo all'equilibrio. Qualsiasi cosa che modifichi il nostro stato ci fa dissipare energia per raggiungere di nuovo un equilibrio. Come operatori economici, il nostro destino è quello di manipolare i fattori produttivi per ottenere un tornaconto. Ogni modifica dei fattori produttivi o del contesto è un guaio: ci costringe a lavorare, convincere delle persone, riportarci in equilibrio; e forse riotterremo un tornaconto. E poi siamo europei, italiani, mantovani, viviamo in uno dei territori dove si vive meglio al mondo. Se il povero Steve Jobs fosse qui, e ci guardasse, non direbbe: “Stay hungry”. Io no sicuramente, e penso neanche voi. (Risate) Quindi non è quella, la molla che ci porta al cambiamento. Ma di che cambiamento parliamo? Parliamo - ci sono due autori: Friedman è un giornalista americano, di quelli che vanno in giro a intervistare le persone che contano, per il mondo. E Teller è la persona che ha il budget di ricerca più grande del mondo, è il detentore del budget di ricerca di Google. Sono concordi che esista un livello molto alto del cambiamento che loro chiamano "cambiamento di alta quota", caratterizzato da tre linee parallele del discorso. La prima linea è naturale: si chiama cambiamento climatico, abbiamo sentito la pioggia, poco fa. Il secondo è la seconda linea: il cambiamento sociale, si chiama la globalizzazione delle persone. Dopo la globalizzazione delle merci, stiamo attraversando la fase di una accelerata globalizzazione delle persone. Ci sono, in questo momento, che si stanno muovendo dal luogo in cui sono nate o cresciute. Ce ne rendiamo poco conto, forse perché il 92% si muove all'interno dello stesso continente. E poi la terza linea di cambiamento: è il cambiamento tecnologico, la legge di Moore. Sono 18-20 anni che ogni due anni raddoppiamo la nostra capacità di processare dati. Abbiamo una capacità e una velocità di processare dati enormemente più alta di quella che riusciamo ad utilizzare. Questi dicevamo, però, sono i cambiamenti di alta quota. Ma vicino a noi, sulla pelle dove sentiamo le gocce d'acqua, dove sentiamo freddo, c'è un altro tipo di cambiamento. Il primo fattore di questo cambiamento potremmo dire che è la velocità. La velocità è importantissima, perché ci stiamo rendendo conto che se andiamo più veloce di quello che la velocità ci chiede, ci fracassiamo. Commettiamo errori con più facilità. Non ce la facciamo più, ad andare più veloci di come stiamo andando. È molto probabile che la risposta alla velocità sia la continuità. La continuità è un fattore che ci costringe a riorganizzarci completamente, a cambiare i nostri set mentali e organizzativi, quotidiani e a lungo termine. Cerchiamo di capirci meglio: quando siete in un hotel, e aprite il rubinetto dell'acqua calda, arriva subito l'acqua calda. A casa mia, con il boiler a nove metri, ci mette un po’ più di tempo. Perché? Perché in un hotel, o in un luogo pubblico di quel tipo, esiste un circuito di acqua che tiene continuamente in movimento l'acqua calda, per cui l'acqua calda scorre a pochi centimetri dal rubinetto, e quando lo aprite risponde. Ecco, provate ad immaginare la vostra organizzazione, la vostra vita come se tenessimo continuamente in movimento questo sistema; per esempio, lo sa bene chi deve fare innovazione. Se tu cominci a fare ricerca nel momento in cui il mercato ti chiede una risposta, un prodotto o un servizio, non ce la fai! Nessuno ti dà più il tempo di fare quello che hai bisogno di fare. Nessuno, non c'è più il tempo. O sei già in movimento, o ti sei fatto le domande quando nessuno ti faceva le domande; oppure, se l'iniziativa arriva dal marketing, vuol dire che qualcuno, tra i tuoi clienti, ha già visto un qualche cosa fatto da qualcun altro, ed è troppo tardi. La seconda caratteristica importante è l'autorialità, perché noi siamo cresciuti in un mondo in cui si dà un grandissimo valore al genio individuale, all'uomo della provvidenza. Le soluzioni arrivano perché qualcuno, a un certo punto, ci pensa ed è dotato per risolverlo. Quando sappiamo, scientificamente, che l'intelligenza collettiva è enormemente più potente di qualsiasi singolo genio. Il terzo elemento è legato alla non illimitatezza delle risorse. Siamo nati e cresciuti, parlo per la mia generazione soprattutto, abbiamo visto il filmato precedente, pensando che tutto quanto sarà a nostra disposizione per sempre. E ci troviamo a lavorare, invece, in un circuito, in un sistema in cui tutti gli output, tutto quello che noi scartiamo deve essere reimmesso dentro un altro sistema come input. Ogni output deve diventare un input. Economia circolare, chiamatela come volete, System Design. Anche questo ci cambia nettamente il quadro in cui operiamo. E poi, siamo cresciuti in una situazione in cui i saperi sono blindati - si dice - in silos. Io mi occupo di un settore, guai se invado il settore del vicino, no? Ma pensate che in un'azienda le chiamiamo divisioni. Più chiaro di così, gli abbiamo dato anche il nome giusto! Per cui sapete che uno non parla con l'altro; e se parla, non parlano la stessa lingua, non si capiscono. Ecco, noi scopriamo che le cose più interessanti arrivano, negli ultimi tempi, dal crossing tra più saperi: le neuroscienze e le biotecnologie sono sempre situazioni in cui ci si incontra e ci si scambia, o si guardano i fenomeni con più punti di vista. E poi il prodotto! Noi siamo un - permettetemi: il Made in Italy, la cultura del prodotto. Noi sappiamo valutare al tatto, al fiuto, al sapore, al gusto, alla vista, anche da distante la qualità delle cose. Abbiamo, rispetto alla media globale, una cultura del prodotto molto alta. Peccato che è il momento in cui ha molta importanza la qualità del processo. La qualità del processo è diventata importantissima, ce ne siamo accorti. C'è un Canale 52, che qualcuno di voi, sono convinto, lo guarda, e io lo guardo, che trasmette come si produce la marmellata, come si fanno gli pneumatici. Cose di questo tipo; pensate che è un broadcasting americano tradotto in 27 lingue, lo guardano 850 milioni di persone al mondo per almeno quattro ore alla settimana. Cosa se ne faranno di tutta questa cultura sulla fabbricazione degli pneumatici? Eppure è una passione, no? Io ho visto una trasmissione, due anni fa, in cui a Report mostravano come si strappava il piumino delle oche e le oche non felici, che non donavano volontariamente questo piumino. Il giorno dopo, alla Borsa di New York, questa impresa ha perso 180 milioni di dollari di capitalizzazione. Ho passato la mia prima parte della mia vita con mia mamma che mi diceva: compralo, controlla però che ci sia il piumino! E la seconda parte della mia vita con mia moglie che dice: sei pazzo, sei un maiale! Hai comprato una roba con dentro il piumino! Non so più cosa comprare. (Risate) E poi le questioni materiali, le cose materiali, noi siamo cresciuti nel materiale. Siamo in un mondo in cui o ci occupiamo delle cose materiali, perché abbiamo un corpo, o ci occupiamo delle cose digitali. Eppure ci troviamo a vivere e lavorare in un mondo che si è accorto che tutto ciò che è materiale deve avere un gemello digitale, sennò non esiste. Ma tutto ciò che è digitale, deve avere un gemello materiale. Il gemello materiale è fondamentale, lo sa Amazon che era, forse, l'unico operatore economico mondiale che poteva fare a meno di comparire sulla scena, e sta cercando di aprire negozi fisici in tutto il mondo. È fondamentale, abbiamo un corpo; se tu stai nel digitale, non compari ai nostri sensi, non esisti. E poi, ancora, la privacy. La privacy: ci stanno spiando, state attenti. State attenti, no? Eravamo convinti che le nostre cose le sapevamo forse noi e qualche amico. No, le nostre cose sono di dominio mondiale e di dominio globale - le sanno tutti tranne noi, forse. (Risate) Quindi, immaginate in un mondo in cui l'informazione è il bene principale, le nostre informazioni le sanno, tutte, o le usano quelli che vogliono. Ecco questo cambiamento è impetuoso, ha a che fare con la nostra capacità di affrontarlo e con la nostra capacità di gestire una cosa che chiamiamo anticipazione. Sono le future sciences, sono tanti studiosi da molte discipline diverse che da diversi decenni studiano il futuro come se fosse un fenomeno scientifico. E alcune indicazioni ce le possono dare. Andiamo molto velocemente. La prima informazione che ci danno forse la sapevamo: Il futuro non si può prevedere. Dicono, si può costruire. Interessante. La seconda informazione che ci danno è che del futuro noi conosciamo delle porzioni. Immaginatevi una torta; alcune fette noi le possediamo. Le fette si chiamano costanti. Se l'uomo è sulla Terra - diciamo da un punto di vista cognitivo- da 250.000 anni, e si comporta in certi modi da 250.000 anni, questo significa che probabilmente, domani, non so cosa dovrebbe succedere per modificare il nostro comportamento. Quindi, attraverso lo studio delle costanti - se ne occupa l'antropologia - noi abbiamo delle porzioni di certezza. Poi abbiamo dati quantitativi su ogni cosa: demografia, clima - tutto. Dal 1500, negli archivi parrocchiali del mondo cristiano c'è scritto il nome dei nati, quando sono nati, quando sono morti, quando si sono sposati, quando si sono battezzati eccetera. Immaginatevi che mole di dati abbiamo e che ci permettono di fare delle curve e di avere un'ambizione di prospettiva. Poi abbiamo i dati qualitativi: il trend. La moda vive di trend, sappiamo che colore andrà il prossimo anno. Sapete che quest'anno è il coral, no? L'anno prossimo lo sappiamo già. Quindi, immaginatevi quanti dati abbiamo, sia qualitativi sia quantitativi. E poi abbiamo i latenti, che è una parola un po’ difficile per noi. Li chiamavamo - nel nostro mondo, il mondo del design della moda, li chiamavamo i segnali deboli. I segnali deboli sono qualcosa che è già nel presente, ma è portatore di futuro. Immaginatevi che il tempo sia questa cosa qua. Questo è il passato, e questo è il futuro. Noi siamo nel presente, lo tagliamo qua. Cos'è il presente? Il presente è la permanenza di alcuni elementi del passato, vedete le mie dita che si rimpiccioliscono, e l'inizio di alcuni fattori che fanno già parte del futuro. E quindi, studiando e togliendo gli elementi del passato, ci rimane una porzione di futuro. Se la analizziamo rispetto alla dinamica che sta avendo, alla diffusione, a come cresce, possiamo già avere in mano degli elementi che ci permettono di studiare il futuro. E poi, ci dicono ancora quelli delle future sciences, che il futuro singolare non esiste; esistono i futuri. I futuri sono tanti, e sono in competizione per succedere. Quindi noi dobbiamo lavorare di scenaristica, per capire come adattarci ai vari futuri che potrebbero succedere. Per esempio, poi, ci dice che il futuro è un fatto collettivo. Collettivo! Quante più persone noi riusciamo a convincere che quel futuro, che è auspicabile per noi, sarà auspicabile anche per loro, tanto più è probabile che quel futuro si avveri. Lo sa un bambino che vuole andare allo stadio; comincia ad ammorbare il padre, poi lo zio, poi la madre, la sorella, la cugina della cognata - Quante più persone riesce a coinvolgere, quanto più è probabile che verrà portato allo stadio. E quindi il futuro, ricordiamoci, è un fatto collettivo. E poi, il futuro inizia nel presente: quindi, l'azione che commettiamo oggi è una porzione importante di quello che succederà domani. Abbiamo visto anche con la carta igienica. Poi, il futuro contiene degli atteggiamenti. Noi abbiamo degli atteggiamenti, rispetto al futuro: sono quattro. Primo atteggiamento, in cui noi italiani siamo bravissimi, i più grandi del mondo. Si chiama atteggiamento urgente. È già successo un patatrac, un qualche cosa. Forza, tutti, accorriamo a mettere un riparo alla cosa. La famosa pezza. Penso che proprio l'abbiamo inventata noi. Avessimo il brevetto della pezza saremmo ricchissimi, no? Poi c'è un secondo atteggiamento, che si chiama emergente. Vuol dire che stanno succedendo alcuni elementi; se li teniamo sotto controllo sono portatori di qualcosa che sta succedendo, e quindi cominciamo a intervenire. Il terzo comportamento si chiama preattivo. Non sta succedendo niente, ma qualcosa succederà. Quindi io comincio a prefigurarmi - si chiamano proprio scenari- degli scenari e a studiare come posso comportarmi nell'ipotesi che qualcuno di questi scenari si avveri. E posso farlo sia per contrastarli, che per farli succedere se mi sono propizi. Il quarto atteggiamento si chiama proattivo. Ed è proprio l'azione del mettere energia, dell'investire affinché quelli propizi si avverino e quelli non propizi non si avverino. E poi un altro ultimo elemento, su cui la futurologia e le future sciences, l'anticipazione, ci portano a riflettere, e che è molto importante, per riuscire a lavorare sul domani, che di solito è il tempo che ci interessa non il domani-domani, inteso proprio nel domani, il 26, ma domani nel mondo del marketing: l'anno prossimo, la prossima collezione, la prossima stagione, il prodotto che porterò in fiera, e le vacanze che devo organizzare. Ecco: per capire se il domani è giusto, io devo studiare il dopodomani. Perché è il dopodomani che mi dà la direzione. Se una persona vi incontra e vi dice: “Sto andando giusto?” Dovete come minimo chiedergli: “Dipende dove vuoi arrivare”, no? E quindi le parole profetiche di due grandi italiani, che erano Totò e Peppino che dicevano: “Volevam savuar, noio volevan savuar, per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?” contenevano già in essere questa profezia. Cioè: se non sappiamo dove dobbiamo andare, come facciamo a scegliere la strada per arrivarci? Grazie della vostra attenzione. (Applausi) Lo stupore, e la meraviglia, sono stati determinanti nel cambiare il corso della mia vita. Siamo in Africa, in Niger, nel deserto del Ténéré, nel cuore del Sahara, nel nulla apparente. Immaginate di essere a piedi scalzi, su sabbia color vaniglia sotto un cielo sconfinato. Lo stupore scaturì dall'aver visto in pieno giorno la scena che Théodore Monod, grande studioso sahariano del '900, vide di notte: "Lunghe file silenziose di cammelli scivolano nella notte al chiaro di luna. Spettacolo piuttosto solenne, quasi grandioso. Questi convogli evocano non so quale bestia colossale, una specie di scolopendra titanica animata da un ritmo lento ma deciso, infaticabile, implacabile, irresistibile. Credetemi, fu proprio così. Una carovana composta da centinaia di dromedari, e alcune decine di uomini, nel silenzio. Quasi si trattasse di un apparizione sacra. Anche voi, di fronte ad una visione simile, avreste giusto il tempo di trasalire di stupore, di ammutolire, che davanti a voi resterebbero solo centinaia di tracce sulla sabbia. Ecco: fu la fascinazione, scaturita da quella visione, a cambiare tutti i miei progetti. E cominciai a desiderare, da quel momento, di poter essere accolta da una carovana, una carovana del sale. E mi resi conto che l'unico modo per osservare il vivere dei Nomadi prevedeva di mettersi in cammino facendosi nomade per un po', e dirigendosi verso i loro stessi orizzonti. Così cominciai a studiare antropologia. E l'antropologia è una scienza inquieta. Il suo compito non è quello di rassicurare, ma di interrogarsi sull'uomo e le culture altre. Clifford Geertz, l'antropologo che segnò la disciplina tra gli anni '80 e '90, disse, ironicamente, che gli antropologi sono: venditori ambulanti di anomalie; spacciatori di stranezze; mercanti di stupore. E dunque, alla ricerca di anomalie, stranezze e stupore, ma non solo, da allora io cammino con i nomadi. Letteralmente vivo, insieme a loro, frammenti del mio tempo. L'antropologia chiama "mobili" quei popoli che, comunemente, sono detti Nomadi. E i Nomadi sono tutti pastori, che fanno del movimento un imperativo del vivere,. Che allevino pecore, capre, mucche, dromedari, cavalli, sono costretti ad andare alla ricerca di erba, acqua e sale per i loro animali. Stare fermi, per questi popoli, non è compatibile con la sopravvivenza. I Nomadi, infatti, nel mondo occupano nicchie ecologiche difficili, spazi il cui manto vegetale è rarefatto, scarso, pieno di sabbia, di sassi, di polvere, di spine, su cui i Nomadi riescono a sopravvivere semplicemente senza ribellarsi, ma assecondando la severità dei luoghi. Viaggiando dall'Africa alle steppe dell'Asia centrale, ebbi spesso la fortuna di imbattermi nelle genti Nomadi. E mi resi conto che i nomadi, sottratti alla retorica e alla visione romantica che li voleva liberi, anarchici e fluttuanti nello spazio senza regole, non si muovono affatto a caso. In quel loro percorrere a piedi la superficie del mondo, non vi è nulla di casuale, di improvvisato. Vi è tutto di incerto, questo sì, perché i rischi sono costanti: le piogge mai sicure; le fatiche quotidiane; gli imprevisti frequenti; gli attriti col mondo sedentario all'ordine del giorno. Nel passato, questi popoli sono stati percepiti, dagli uomini delle società sedentarie come selvaggi, barbari, a basso grado di civiltà. In realtà, le vite dei Nomadi non sono meno complesse di quelle dei sedentari. E il carattere, talvolta aspro, delle persone è proporzionato alla durezza del vivere. Che è fatto di spostamento, sì, ma anche di attesa, di percezione e di ascolto. Un talento per l'ascolto necessariamente sviluppato in un ambiente ostile. I Nomadi, infatti, sono all'erta. Sanno leggere la natura, odorare la pioggia nel vento, cogliere fruscii tra le pietre e le spine che per le nostre orecchie non sarebbero nemmeno eventi percepibili. Inoltre, la mobilità impone loro leggerezza, corporea e materiale. Essere Nomadi vuol dire possedere poco, il minimo indispensabile da caricare ogni volta sugli animali. E sono esili, i Nomadi. Si direbbe che camminino senza pesare, come se il loro corpo, e le movenze, fossero un modo di adattarsi all'ambiente, al terreno, alla terra. Ecco: la terra, per i Nomadi, non è mai stata terra da coltivare. Come disse Eschilo, le loro sono terre che non sanno aratri, e sono sempre e solo state terre su cui camminare, imprimendo le loro orme che, per quanto effimere, sono state in grado di scrivere una storia fatta di passi e di oralità, spesso poetica. Ora vorrei portarvi con me presso le tre popolazioni nomadi con le quali ho vissuto. Torniamo alla visione della carovana del sale di cui vi ho parlato all'inizio. Era il 2005. Scoprii, durante un viaggio di lavoro, in Niger, una notte, intorno al fuoco, che uno degli autisti Touareg insieme a me era figlio di un capo carovana. Per sua intercessione, dopo nove mesi di allenamenti rigorosi, io fui accolta nella carovana del padre composta da 300 dromedari e 30 uomini Tuareg. Mi aspettavano 1200 km a piedi nel cuore del Sahara tra panorami di feroce bellezza di cui la carovana stessa era partecipe. I Nomadi, infatti, non costruiscono un paesaggio. Semmai lo attraversano. I Tuareg, camminando, si facevano essi stessi paesaggio. Si facevano duna, filo di duna, sabbia, vento. Paesaggio mobile, che si dissolveva pochi istanti dopo il loro passaggio. E cominciai a realizzare quanto contasse, in quel cammino per ore senza sosta, la relazione con lo spazio infinito. Il vuoto del deserto diventava parte di noi, del nostro incedere, si infilava tra le gambe, sotto il velo, tra le dita. E, per la verità, non mi è ancora chiaro se fossimo noi ad entrare nello spazio smisurato del deserto, o se fosse lui ad avanzare verso di noi. Quel che è certo è che, nella carovana, la solitudine non si è affacciata mai, nemmeno nella notte. Essere in tanti ed essere insieme dava a ciascuno la forza di sopportare tutta quella fatica in mezzo a quella bellezza così essenziale. Là, tra le sabbie, infatti, il superfluo non ha spazio. E non ce l'ha nemmeno dentro l'animo, che si denuda e si accorda all'essenzialità del contesto. Dei Nomadi Tuareg potei sperimentare la tenerezza con la quale, a distanza, spiando le mie mosse da sotto i turbanti, si prendevano cura di me, offrendomi un senso di accudimento talmente inatteso da essere da me percepito quasi come una "trafittura di tenerezza", come disse Ceronetti, grande poeta del '900. E imparai il silenzio, quello della notte e quello del giorno. La capacità di reggerlo per ore e ore senza che nessun turbamento giungesse a scalfirmi. Ma passiamo il confine del Niger. Era il 2014 quando decisi di seguire la transumanza di alcune famiglie di pastori Woodaabe, nel cuore del Ciad. Essi nomadizzano nella foresta spinosa, allevando gli zebù Bororo, mucche dalle alte corna a lira. Tra il levar del sole e l'imbrunire, abbiamo seguito otto transumanze. Ho avuto un cavallo, per i momenti di stanchezza durante i cammini più prolungati, ho avuto un toro per i bagagli, e un asino per l'acqua. L'erba bastava due o tre giorni, poi si ripartiva, alla ricerca di nuovi pascoli e pozze d'acqua. In questo caso, sono stati i bambini a scortarmi nell'avventura della conoscenza della loro cultura. E sono stati i bambini, quanto i grandi, a condurmi lungo la via della bellezza materiale e fisica, ideale fondante del loro codice di comportamento. Bellezza espressa nelle danze dei Woodaabe, nel trucco, nei gioielli, nelle espressioni allucinate dei danzatori. Con i Woodaabe ho condiviso le piogge sacre dell'estate. E le notti più buie che io abbia mai visto, nelle quali uomini e donne avevano la stessa disinvoltura che in piena luce. Di quel buio percepivo la paura, quella bellissima paura dell'oscurità, e di quanto essa può nascondere o svelare. In quelle settimane, ho sperimentato la capacità di trasformare un'acacia, e uno spazio d'erba, in una casa, in pochi istanti. Mi sono seduta sulle loro stesse stuoie percorse da scorpioni, ho bevuto il loro tè verde, ho partecipato alla fatica, toccando con mano la resistenza pervicace contro governi che vorrebbero i Nomadi via dal vento e dalle savane per trascinarli nelle case, sulle terre, e farne degli artigiani o dei contadini. Quando, nel 2017, approdai in Gujarat, nell'India nord-occidentale, un'altra visione mi turbò. Ero ferma in un'area di servizio quando vidi qualcosa tremolare in lontananza. Via via, quel brulichio si dipanò in un gruppo in migrazione composto da una fila di una decina di donne vestite come principesse medievali. Ciascuna davanti ad un dromedario, stracarico di masserizie, agnelli e bambini. Erano i Nomadi Rabari che camminavano lungo la corsia di emergenza dell'autostrada, mentre camion giganteschi sfioravano le esili figure. Era come vedere una vena, appartenente ad un'altra epoca, scorrere dentro la contemporaneità. In quel momento, io ho giurato a me stessa che sarei tornata a cercarli. Perché c'era un tale stridore, tra l'avanzare di quelle donne e l'affollata e assordante autostrada indiana, che non potevo ignorarlo. E infatti, poco tempo dopo, mi ritrovai a seguire pecore che invadevano carreggiate, a passare la notte a bordo autostrada accampata insieme alle greggi addossate a mura di recinzione di fabbriche di fertilizzanti, a camminare coi cammelli sotto le piogge del monsone, a cercare tepore al fuoco nel buio che precede l'alba, e a condividere lo spaesamento di pastori nomadi senza più terra dove andare. Dunque, vi domanderete perché io faccia tutto questo. Sarà la polvere che le zampe dei tanti animali sollevano, fine e perenne, soprattutto in Africa? La polvere che è pigra all'alba; ma al tramonto, dopo ore di calura, si solleva e impregna ogni cosa, ammorbidendone le forme? Sarà la magnifica lentezza delle carovane, quando le incroci tra le sabbie? Il silenzio assoluto di quella sacra epifania? Saranno i pozzi, a cui tutti i nomadi convergono prima o poi, l'ebbrezza di toccare l'acqua tanto rara e agognata? Sarà la trasgressione alle regole del silenzio, che l'acqua consente? Sarà l'andatura, la postura eretta e disinvolta di uomini abituati a camminare tanto e a fingere di non sentire la fatica che ad ogni duna o pietraia vorrebbe assalirli? Sarà quella capacità di vedere quel che gli occhi dei sedentari non vedono, perché solo chi è abituato al vuoto "vede oltre"? Sarà che i Nomadi cercano le parole garbate per addolcire la vita, che sa essere così impietosa che anche solo un verbo o un aggettivo più morbido la fanno sentire meno rovente o pungente? È che quando sei Nomade, vivi la maggior parte del tempo in movimento. E ricordare, progettare, piangere, desiderare, immaginare, gioire - anche solo pensare! - da fermi, o in movimento, non è la stessa cosa. Perché il movimento trasforma, impregna, informa di sé. Quindi occuparsi di nomadi, oggi, induce al recupero del senso della metriòtes greca. Vale a dire al senso della misura, all'equilibrio, all'armonia, all'eleganza del pensare e dell'agire. Valori che, ovviamente, non sempre i Nomadi praticano; ma che idealmente ispirano le loro vite. E se il nomadismo è sempre stato un vivere sull'orlo del possibile, oggi è un sopravvivere sull'orlo dell'impossibile, stritolato dalle dinamiche possenti del mondo sedentario, frenato da terre sempre più coltivate, governi insofferenti e strade che tranciano sentieri di passaggio. Pertanto, la volontà di avvicinare e seguire i Nomadi, per me da esigenza si è fatta urgenza. Perché le loro vite, e questo d'altra parte vale per molte culture, si stanno trasformando ad una velocità tale che a breve quel modo di vivere diventerà altro. E io sento il dovere di raccontare realtà minime, fragili, e remote che all'insaputa dei più, nelle pieghe più nascoste del mondo, ancora camminano e resistono. Ecco, per raccontare le loro vite mi occorre viverle, facendo dei miei piedi, e dei miei occhi, strumenti di conoscenza. Grazie. (Applausi) Buonasera. Nel mio paese c'è una strada che si chiama Via della Barbiera. Io un giorno ho chiesto il perché del nome di questa strada e da lì è venuta la storia che adesso vi racconto. La storia di un viaggio. Un tempo, a viaggiare, erano gli uomini ma anche una ragazzetta partì dai monti, sola. La guerra non era ancora cominciata e l'inverno era appena finito. La mattina che se ne andò staccò lo specchio da sopra l'acquaio, prese il rosario dal capo del letto e si mise in tasca gli orecchini di corallo. E poi via, senza salutare nessuno. Sentì un nodo alla gola mentre passava la soglia di casa. Lo sentì anche a scendere le scale, e poi attraversò l'aia e non sentì più nulla. S'affidò ai viottoli, a quello che avrebbe voluto la Santa Vergine. Non si era mai allontanata dal casolare. Il tetto d'ardesia, poche stanze buie e affumicate, il ronzio fitto delle mosche tra il Passo delle Forbici e il Casone. Nomi che li conosce solo la gente di lì. Un posto da lupi, senza una piazzetta, senza una chiesina, nulla. Intorno i boschi e sopra il cielo. E lei stava lì, sotto il cielo, sotto il tetto d'ardesia. Né bella né brutta, secca secca con un foularino in testa che nessuno le aveva mai visto i capelli. Dei figli era la più grande, i suoi eran carbonai: una famiglia chiusa, sembravano nati per tribolare e basta. A sette anni, in piedi su un panchetto perché altrimenti non arrivava all'acquaio faceva i piatti, e finito di rigovernare andava alla fonte a prender l'acqua. Neve, vento... toccava a lei. Era lei che faceva il bucato al fiume, con la lisciva nell'acqua gelata che a volte non sentiva neanche più le manine. Ed era lei che di notte veniva svegliata dalla nonna. "Oh bimba, levatevi! Si dice un'Ave Maria alla Madonna, dopo ci si riaddorme. A modino, mani giunte." Sul comodino c'era un piatto coperto con la carta gialla. E un coltello. Pregavano. E poi la vecchia prendeva il piatto, c'era una fetta di pane, del burro, e un trucciolino di zucchero. Metteva il burro sul pane, lo zucchero sopra e siccome non aveva i denti per masticare con il coltello incideva tutta la crosta intorno. E se lo mangiavano insieme, a pezzetti, e la bimba si addormentava con quel dolce dello zucchero in bocca. Era l'unica dolcezza che le toccava. Perché in casa sua non erano avvezzi a certe cose e a lei dispiaceva di non essere mai presa sulle ginocchia. Mai un complimento, mai un bacino. A volte avrebbe voluto esser lei ad andargli intorno, strusciarsi, come in quella casa faceva solo il gatto. Ma si accorgeva di esser vergognosa come loro, era venuta su così, senza tante moine. Con due cose da temere: dispiacere alla Madonna e la cinghia di suo padre. Una mattina suo padre rientrò bestemmiando, aveva la mano avvolta in uno straccio. Sanguinava. S'era portato via le dita col pennato. Restò a casa pochi giorni, sembrava una bestia in gabbia. Quel pomeriggio erano soli in casa, lei a fare i piatti e lui seduto al tavolo. Quando le disse di spicciarsi, che dopo gli doveva fare la barba. La bimba si voltò e vide che aveva già il rasoio in mano, e seguitò a fare i piatti, zitta. Poi si avvicinò al babbo, prese lo specchio da sopra l'acquaio e glielo mise nella mano buona. Mentre bagnava le setole che si gonfiavano col sapone, il babbo spiegava come fare. Poi appoggiò la testa indietro e il pennello coprì il viso di schiuma. Prese il rasoio... "Occhio bimba! Che qui non siete a fa' le comarelle. Questo qui taglia davvero." Era la prima volta che teneva in mano una cosa così da maschi. Entrò con la lama nella schiuma, appoggiò la lama alla carne e lasciò andare la mano che scivolò libera dagli zigomi al mento lasciando sulla pelle una striscia liscia, come una strada. Venne tutto da sé. Ci sono delle sapienze che uno si porta dentro senza neanche conoscerle. E lei quel giorno scoprì la sua. Alla fine il babbo, toccandosi, faceva "Uhm... uh uh" Segno che anche per lui era stata brava. Non aveva ancora dodici anni e la mandarono a servizio in una famiglia. Le toccarono gli stessi lavori di casa, compresa la barba al marito della signora. Perché i suoi, quando la raccomandarono, lo dissero che aveva l'estro per fare la barbiera. Ci restò parecchi anni. Il necessario per fare la barba era in una bella scatola di latta rossa. Il giorno che scappò era un giorno pensato tante volte. Scappò dopo il lavoro. La mattina, da casa sua, aveva portato via lo specchio da sopra l'acquaio. Alla signora rubò la scatola di latta. Portò via anche un asciugamano, una formetta di pecorino ed era lì lì per prendere delle uova, invece agguantò una gallina, era già sul trespolo a dormire. Fu questione di un attimo, la mise nel sacco e via, senza far chiasso. Ma la domenica avanti si era alzata per tempo ed era andata a San Pellegrino con un sasso grosso così. San Pellegrino rimaneva nell'altro versante e lei cominciò a camminare tra i boschi con il sasso in una cesta sulle spalle. San Pellegrino è in alto, in cima alla montagna. È un borgo di case su un'unica strada e su quella strada c'è il santuario con le spoglie di San Pellegrino. San Pellegrino era figlio di un re ma rinunciò alla corona, si mise in viaggio e da qui il nome Pellegrino. Finché guidato da una stella arrivò lassù sui monti dove anche il diavolo lo seguì. Il diavolo era così arrabbiato con quest'uomo perché non cedeva alle sue tentazioni, che un giorno gli dette uno schiaffo così forte da farlo girare per tre volte. E per la potenza di quello schiaffo tutta la terra tremò e si staccarono dei sassi dal monte. E oggi lì, nel punto dello schiaffo, di sassi ce n'è una distesa. Li ha portati la gente per devozione. Più pesante è il senso di colpa, più grosso è il sasso. E prima di riporlo, per tre volte in ginocchio si fa il giro dell'intera distesa. La ragazza arrivò su stremata e si mise a girare, con i ginocchi che si sgronciolavano, e alla fine si strinse al sasso. "Oh San Pellegrino benedetto perdonatemi le colpe, aiutatemi a scappa'. Guidatemi vo' per i monti perché io le vie all'infori di torno casa non le so. E dove andrò a fini', fatemici arriva' sana. Abbiate misericordia di me. Non c'ho dormito a nottate a rimuginarci, non ne posso più di sta' qui. Vo' ve ne siete andato di casa e potevate esser re. Mi capite no? Aiutate anche mi pa' e mi ma', loro non mi capiranno mai. Ve lo poso qui il sasso, datemi la forza di non ritornarci quassù. Vi vo' bene." Depose la pietra, un po' di saliva sui ginocchi e via. Con le spalle più leggere e con l'anima pesante. E con l'anima pesante, il fagotto di cose rubate, la gallina nel sacco, quella sera prese per i viottoli per non tornare più. A casa sua se ne sarebbero accorti dopo un po'. Potevano disperarsi, maledire il destino, ma non c'era tempo da perdere a cercarla. Il buio le entrava dentro insieme ai rimorsi. Stava stretta agguantata al rosario. Lo ripeteva di continuo, un'Ave Maria dopo l'altra. Graffi, scivolate, non sentiva nulla. Solo gli scossoni della gallina che si dimenava nel sacco, spaventata come lei. Ci volle del tempo per scollettare, arrivava di là da un monte e ne vedeva un altro. Si accorse che era alla piana perché era tutto tutto tutto libero e là in fondo... il mare. Non l'aveva mai visto. Se l'era immaginato tante volte ma anche adesso che era vicina non ci andò. Ce n'era di cose prima di andare a vedere il mare. La strada divideva la piana in due: e di qua, di là, nel mezzo, c'erano i casolari, le galline, le mucche, e le sembrò tutto sparpagliato. Sui monti era più unito, era più raccolto. Fece caso a un viottoletto lungo un fosso, c'era un bell'albero di fico. Sotto c'era un tronco, tagliato basso. Gente non ce n'era, ma le venne lo stesso di nascondersi. Disse un'altra volta il rosario e poi se lo mise al collo, andò sotto il fico e sentì che era arrivata. Lasciò libera la gallina che lì per lì non si mosse, mezza stordita. Attaccò lo specchio a un ramo del fico e graffiando sulla scatola di latta ci scrisse Barbiera. E la barbiera cominciò a rasare i maschi della piana. Quella gente che parlava poco, venuta dal nulla. Cominciò a rasare contadini e marinai. Di lei sapevano "che ven di per in sù da monti e l'Argene la fa dormi' nel granaio" e basta. Gli uomini presero l'abitudine di trovarsi sotto il fico, era il sabato il giorno della barba fatta come si deve. Dei capelli impomatati di brillantina. Finito uno, scuoteva l'asciugamano e via, sotto un altro. Non sorrideva, non dava confidenza, occhi bassi, ma aveva un tocco... Sotto il fico imparò i discorsi dei maschi perché mentre radeva uno gli altri parlavano del prezzo delle sementi, dei viaggi verso il Brasile, l'Argentina, per cambiare vita. Alzavano la voce, lei faceva finta di nulla. Oppure parlavano della domenica nell'aia a ballare con l'organetto. Le piaceva ascoltare. Sotto il fico imparò anche i ragionamenti dei marinai. I mariai erano diversi dagli altri uomini. Avevano visto così tanto mondo, mamma mia. Quando lo raccontavano sembrava inventato. E poi fischiavano sempre. Tutti gli uomini fischiettavano, li vedevi arrivare sulle biciclette e sembravano degli usignoli. Ma i marinai di più. Per i marinai, il fischio era proprio un modo per comunicare. C'era una fischiata che era dei marinai versiliesi, solo di quelli. E se gli capitava di trovarsi in un porto lontano dove non conoscevano la lingua e fischiavano in quel modo lì, se c'era un altro versiliese col fischio si trovavano. Poi i marinai avevano anche un altro odore. Perché a forza di stare accostata ai maschi aveva imparato l'odore della pelle dei maschi e li aveva catalogati nella sua mente. I marinai avevano catrame e salmastro, non si sentiva altro. Soldi non ne vedeva, però le portavano il pane, la verdura, l'uva. Una volta, proprio un marinaio, le portò un romanzo, un librone di tela. Lei non era spedita a leggere, per capire una frase la doveva ripetere tante volte a voce alta. Poi però s'appassionò, entrò nella storia e lo lesse sei o sette volte il libro. Avrebbe voluto leggerne altri ma non ci fu modo. Accadde una mattina, arrivò vociando un gruppo di spose e non c'era nessuno a quell'ora per la barba. "Oh sudicia, te ne devi anda' di qui hai inteso? Tanto gli omini con te non ce lo fanno l'amore. Con te ci volino gode' e basta. Schifosa!" La spinsero, e la fecero cadere. E lei voleva parlare, spiegarsi, ma le parole le si bloccavano nella gola. Quelle bocche spalancate, senza grazia, che sembrava che se la mangiassero le ricordavano la colpa vera: l'unico rimorso, essere scappata di casa e non essersene pentita, mai. Fu l'Argeni a farle smettere, sentì il baccano e arrivò di corsa. "Aria! Via! Sciolare! Ci penso io a lei. Ricordatevi che questa ragazza non ha fatto nulla di male." E restò con il braccio teso sinché non si furono allontanate. La domenica dopo la videro con Cesarino, cambiati. Erano andati dal prete. Fu lei a dirgli del Brasile. Aveva sentito di gente partita con nulla che laggiù si era fatta una posizione. Si imbarcarono a dicembre, lei per l'occasione si mise gli orecchini di corallo, tolse la pezzola dai capelli, aveva una bella treccia dietro, stava bene. Nel mio paese, a Forte dei Marmi, c'è una strada che si chiama Via della Barbiera. Le origini del nome di questa strada sono vaghe. Qualcuno dice che viene da barriera perché è una strada vicina al confine fra due comuni. Qualcuno dice che viene da Barberi, un cognome tipico della zona. Ma i più sostengono che in quella strada, quand'era ancora un viottolo, c'era una donna che faceva la barba sotto il fico. (Applausi) Grazie (Applausi) Trascrizione: Claudia Di Lorenzo (Musica) Che cosa accadrebbe, se domani mattina vi svegliaste in un mondo senza musica? Vi perdereste sicuramente qualcosa di bello, qualcosa che vi piace, ma sarebbe semplicemente rinunciare a qualcosa che vi piace come mangiare la pizza il sabato sera, o andreste incontro ad un cambio molto più profondo? La musica è ovunque, la ritroviamo in tutte le culture, in ogni angolo del mondo, perché è quello che ci permette di connettere gli uni con gli altro. È un collante relazionale, basti pensare a quello che succede normalmente nei concerti, ed è la colonna sonora delle nostre giornate, dei nostri eventi. La musica sembra proprio qualcosa che ci portiamo dietro da sempre. L'oggetto un po' strano che vedete alle mie spalle è un reperto archeologico e più precisamente si tratta di un osso. È l'osso di un orso delle caverne risalente a circa 55.000 anni fa. Cosa c'entra? C'entra perché alcuni studiosi si sono concentrati su questo osso, proprio su quei fori, e hanno provato a ricostruirlo, formulando un'ipotesi che per noi oggi è molto più attraente. Infatti potrebbe trattarsi dello strumento musicale più antico della storia, quello che poi è stato soprannominato il "Flauto di Neanderthal". Accade spesso che quello che ritroviamo fin dai primi passi della nostra evoluzione come esseri umani, in realtà lo troviamo anche nei primi passi della nostra evoluzione come singoli individui, cioè della nostra vita. E sono proprio degli studi di neuroscienze ad indicarci che noi nasciamo già come essere musicali, infatti il nostro cervello quando siamo neonati, prime ore di vita, riesce a rispondere specificatamente alla musica, alla struttura musicale, alla melodia, al ritmo, alle differenti sfumature emotive della musica. In effetti la presenza della musica nella nostra vita sembra avere a che fare proprio con il nostro cervello, e in particolare con dei cambiamenti che avvengono nei suoi circuiti più antichi a livello evolutivo, cioè quelli più profondi, anche a livello anatomico. A giocare un ruolo chiave, qui, è una sostanza che è cruciale per la regolazione del nostro comportamento, tutti i giorni. Questa sostanza è la dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore che noi di solito liberiamo proprio nelle aree più antiche e profonde del nostro cervello in risposta a stimoli come il cibo o il sesso. Sono stimoli che ci attraggono, che ci danno piacere, che ci motivano, che ci danno ricompensa, e che sono anche in qualche modo legati alla nostra sopravvivenza. Quello che però abbiamo recentemente scoperto è che in realtà la dopamina viene anche liberata anche in risposta alla musica. Allora vediamo un po' quanti di voi almeno una volta nella vita, ascoltando una canzone, un brano musicale, hanno provato questa sensazione qui. Ad occhio direi un 90% abbondante. Questi sono brividi, pelle d'oca, sono risposte del nostro corpo fisiologiche, o psicofisiologiche, che possiamo associare al piacere intenso. In una parte delle mie ricerche io mi sono focalizzata proprio su questo tipo di fenomeni abbordandoli però in un modo un po' particolare. Infatti, con dei colleghi di Barcellona e di Montreal, siamo andati ad attivare o disattivare direttamente nel cervello quelli che pensavamo potessero essere i meccanismi alla base di questi fenomeni, e in particolare proprio la liberazione di dopamina. L'abbiamo fatto grazie ad uno studio farmacologico che ci ha permesso di andare ad aumentare o diminuire temporaneamente, quindi non vi preoccupate, la liberazione di dopamina nel cervello delle persone e l'abbiamo fatto mentre le persone, mentre i nostri partecipanti ascoltavano musica. La musica poteva essere la loro musica preferita o della musica pop-rock che avevamo scelto noi, quella che normalmente passa in radio. Quello che abbiamo trovato è che quando la dopamina aumentava rispetto a quando diminuiva, aumentavano anche le loro risposte di piacere. Cioè i partecipanti ci dicevano di amare di più un certo brano musicale e avevano anche più risposte fisiologiche associate: i brividi, la pelle d'oca. Non solo, quando aumentava la dopamina, aumentavano anche quelle risposte che noi chiamiamo motivazionali. In questo caso i partecipanti erano disposti a pagare di più per ottenere il brano che stavano ascoltando. Cioè erano disposti a dare dei soldi per avere quel brano, quella musica nella loro vita. Quindi il piacere, la motivazione legati alla liberazione di dopamina sono fondamentali quando cerchiamo di capire il ruolo della musica nella nostra vita, o quantomeno perché è nella nostra vita. Rimane però aperta una domanda fondamentale, cioè: tutto questo piacere così avvolgente, così intenso che cambia le nostre giornate in positivo è fine a sé stesso? Cioè, qual è veramente il ruolo della musica nella nostra vita? Per provare a rispondere vi propongo di continuare insieme un viaggio nelle attivazioni celebrali e vi chiedo, per quanto possibile, di provare ad immaginare di essere qui da soli, mettervi le vostre cuffie, i vostri auricolari e cominciare ad ascoltare una delle vostre canzoni preferite. Quello che accadrà, è che il vostro cervello comincerà ad accendersi, creando una vera e propria costellazione di attivazioni che riguardano aree che si attivano e che regolano le nostre emozioni, il nostro comportamento, ma anche altre aree che sono implicate nella percezione, nel movimento, nel linguaggio, nella memoria. La musica crea una vera e propria sinfonia neurale nel nostro cervello. Lo attiva e lo modula interamente. E così facendo è capace di modularne l'anatomia e la funzionalità. Allora adesso possiamo fare un passaggio fondamentale. Visto che la maggior parte di questi substrati neurali, la maggior parte di queste aree che la musica attiva in realtà sono aree che noi attiviamo tutti i giorni per compiere tantissime altre attività: sentire, leggere, parlare, camminare. Allora possiamo cominciare a pensare di usare la musica per stimolare queste altre regioni e quindi queste altre funzioni quotidiane. È quello che ad oggi hanno fatto moltissimi studi di psicologia, di neuroscienze. Ad esempio gli studi che si sono interessati alla capacità della musica di stimolare delle aree implicate nel movimento e come questa possa essere utilizzata in caso di deficit di movimento, come nella malattia di Parkinson. O ancora gli studi che si sono focalizzati sul rapporto strettissimo che c'è tra la musica e il linguaggio: la musica è un vero e proprio linguaggio universale e possiamo utilizzare questo rapporto ad esempio per migliorare le capacità di lettura in bambini dislessici. Di ricerca se n'è fatta tanta e come spesso accade nella ricerca scientifica tanto ne rimane da fare e da supportare. Io oggi vorrei parlarvi di una fetta di questa ricerca. È qualcosa che mi interessa particolarmente, ma che in realtà ci tocca tutti nel profondo, perché si tratta del rapporto che esiste tra la musica e la nostra memoria. Prima però lasciate che si attivi un po' nel vostro cervello quella sinfonia neurale grazie alle note che vi farà Andrea. [Musica e memoria] (Musica) La musica ha un fortissimo - (Applausi) Ovviamente questa presentazione non avrebbe lo stesso valore senza tutto questo. So che è un valore aggiunto. La musica ha un fortissimo potere evocativo, cioè un brano musicale ha il potere letterale di farci viaggiare nel tempo, perché grazie ad un brano musicale noi possiamo recuperare sensazioni, esperienze, persone, emozioni che associamo a quel brano. Magari quello che vi è successo adesso con questa versione di Bohemian Rapsody. A giudicare dall'applauso direi di sì. Perché sicuramente vi è suonata famigliare. Altri l'hanno riconosciuta. I fan, fin da subito, dalle prime note, e altri ci hanno messo un po' di più. Insieme al riconoscimento, è arrivato il ricordo delle parole associate, per alcuni, e altri sono andati oltre e sono riusciti ad associare a questo brano dei ricordi della propria vita. Noi questo potere evocativo della musica l'abbiamo preso e portato in laboratorio con il fine di capire quali fossero i meccanismi alla base e capire quindi un po' di più che cosa ci fosse dietro. Abbiamo condotto vari studi su persone giovani, su persone anziane, in cui chiedevamo di memorizzare delle informazioni con o senza musica, e nel frattempo però monitoravamo anche la loro attività celebrarle. Quello che abbiamo scoperto è che la musica può veramente aiutarci a ricordare meglio le informazioni e nel farlo, cioè mentre aiuta i nostri processi di memoria, modula il nostro cervello. Andando a modulare quelle aree che sì sappiamo essere importanti per memorizzare, mantenere, recuperare un'informazione, ma anche aree che sono implicate nella regolazione delle nostre emozioni e quindi del nostro piacere. Eccole che le ritroviamo, le nostre risposte di piacere. Qui non sono fine a sé stesse, diventano rilevanti, diventano fondamentali, perché quello che abbiamo scoperto è che più siamo in grado di attivare le nostre risposte di piacere, di ricompensa, di motivazione in risposta alla musica, più brividi abbiamo, più queste risposte potranno attivare delle regioni che sono importanti nella formazione dei nostri ricordi e quindi maggiori saranno i benefici della musica sulla nostra memoria. Questo ovviamente ha delle implicazioni importantissime, soprattutto se pensiamo ai casi di deficit di memoria, soprattutto se pensiamo alla nostra società, che va incontro ad un incremento dell'invecchiamento, sia normale sia patologico. Durante le mie ricerche ho avuto l'opportunità grandissima di vedere dei pazienti Alzheimer che erano completamenti spenti dalla malattia, essere in grado di riconoscere un brano del loro passato e anche solo per un secondo uscire da quell'apatia. La musica attraverso le emozioni in queste persone riesce a far riaffiorare dei ricordi autobiografici, cioè dei ricordi della loro vita che proprio a causa della malattia sembravano persi fino all'istante prima. E in alcuni casi riesce anche a facilitare l'apprendimento di nuove informazioni. Questo tipo di ricerche ci fa capire un po' di più come funzioniamo, come funziona il nostro cervello, che è il nostro organo più complesso e forse più affascinante. E io credo che ci insegnino anche qualcosa. In questo caso ci insegnano che le nostre risposte emozionali, emotive, quelle di piacere, quelle che consideriamo più istintive, arcaiche, basse, irrazionali, in realtà le possiamo prendere e le possiamo utilizzare per andare a modulare, migliorare, stimolare delle funzioni cognitive che invece consideriamo alte, complesse, come l'apprendimento e la memoria. Tutti gli studi di neuroscienze e musica vanno nella stessa direzione nel sottolineare l'importanza della musica nella nostra vita. E nella vita significa nella nostra società. Non solo nelle nostre case, nelle nostre cuffie, ma anche in ambito educativo, quando muoviamo i primi passi nella società, e in abito clinico quando invece abbiamo delle difficoltà sul nostro percorso. La musica è uno strumento potente, ma questa potenza non è invasiva, è a basso costo, e non solo può, ma deve essere accessibile a tutti. Quindi riempiamo la nostra vita di musica, diamo la possibilità al nostro cervello di cambiare e trasformarsi nel profondo e di farlo per tutto l'arco della nostra esistenza. Diamogli la possibilità di un cambiamento che è fondamentale per il nostro funzionamento cognitivo. Ascoltiamo musica, facciamo musica, non ci perdiamo neanche un secondo di quel piacere, di quei brividi che ci può dare. Liberiamo tutta la dopamina possibile. Attenzione però, scegliamola bene la musica che ascoltiamo oggi, perché potrebbe essere proprio quella a riattivarci domani. Grazie. (Applausi) Quando ho deciso di fare il medico, e quindi mi sono iscritto a medicina, questa mia decisione era dettata in maniera molto forte da una figura, dalla figura del nostro medico di famiglia, che veniva a casa da noi quando stavamo male. Visitava me, visitava le mie sorelle, e poi si tratteneva a chiacchierare amabilmente con i miei genitori. Altri tempi. Probabilmente, anzi sicuramente, altre figure. Nel scorso, però, dei miei studi mi sono poi ritrovato a vedere pazienti con leucemie, pazienti col cancro e quindi sono scivolato verso un'idea diversa della medicina. Un'idea diversa, nella quale mi piaceva personalmente l'idea di poter dare un contributo, senza nulla togliere al medico di famiglia di allora e di oggi, ovviamente, ma un'idea diversa di medicina che voleva cercare di fare qualcosa in più. La vita poi è, come sapete, un po' buffa. A volte una lettera può cambiarci la vita. Questa è una lettera che io ho ricevuto nel 1984. Vedete, è ancora scritta con la macchina da scrivere, in cui l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro mi comunicava di aver vinto una borsa di studio per l'estero. Era una borsa di studio per un periodo di tempo limitato, che io ho utilizzato per andare a lavorare a New York. Andai a lavorare a New York in un centro di immunologia, dove nell'84 si iniziavano a fare le prime esperienze di immunoterapia dei tumori. Poi, un po' come capita nella vita di tutti quanti, ci sono rimasto 6 anni. E quindi a un certo punto, a 29 anni, 30 anni, mi sono ritrovato un po' davanti al bivio: resto? ritorno? Ho deciso di ritornare, in qualche maniera accettando un po' una scommessa con me stesso, di voler provare a mettere in piedi un progetto in Italia che coinvolgesse persone di alto livello nell'ambito dell'immunoterapia dei tumori. Direi che questa scommessa, almeno questa scommessa, è stata vinta, perché oggi a Siena abbiamo un centro in cui lavorano oltre 50 persone, molti di loro ricercatori attivi, nell'ambito dell'immunoterapia dei tumori. Ma cos'è l'immunoterapia del cancro? È sostanzialmente un cambio di paradigma assoluto rispetto a ciò che noi abbiamo utilizzato nell'ultimo secolo, direi, per trattare i tumori umani. Questa è una vecchissima diapositiva, che io ormai uso da probabilmente 30 anni, che in qualche maniera identifica, anche in sequenza temporale, le strategie che noi abbiamo avuto, abbiamo e in qualche maniera avremo a disposizione per trattare i tumori. Fino alla fine dell'800, c'era solo la chirurgia. Molte volte una chirurgia devastante, inutile, perché non aveva la possibilità di portare a casa risultati importanti. Poi, agli inizi del '900, abbiamo cominciato ad avere a disposizione anche la radioterapia, che ha dato certamente un contributo, e continua a darlo, al trattamento dei tumori umani. A questa poi, negli anni '60 ha fatto seguito la chemioterapia, che è stata vista negli anni '60 come la strategia definitiva, che avrebbe combattuto in maniera definitiva i tumori umani. Però, già negli ultimi c'era un gruppo sparuto di oncologi, che, in giro per il mondo, riteneva che questo non fosse sufficiente, e soprattutto che riteneva, nella quarta sfera che vedete colorata in giallo, che si potessero utilizzare le nostre difese immunitarie per combattere il cancro. Era, se volete, un gruppo di visionari che si ritrovava in tutti i convegni internazionali, alla fine del convegno, nella sala più lontana, quella più sperduta. Ci si parlava anche un po' addosso. Ma che aveva le basi razionali per continuare a pensare, in maniera molto pervicace, che fosse possibile utilizzare il nostro sistema immunitario, cioè quello che noi abbiamo all'interno del nostro organismo, tutti noi, e che ci permette di sopravvivere nell'ambiente esterno, quotidianamente, per combattere il cancro. Questa diapositiva io l'ho utilizzata tantissime volte per dire: "E poi c'è l'immunoterapia, che è una strategia promettente". Bene, non è più così. Non è più così perché l'immunoterapia è la quarta strategia, oggi, che abbiamo a disposizione per combattere il cancro, e quindi per sradicarlo dall'interno, utilizzando il nostro stesso organismo. Che, vedete, è in grado, nel corso della nostra vita, della vita di tutti noi, di tenere sotto controllo e distruggere delle cellule che decidono di diventare immortali, quindi delle cellule tumorali. Questo accade. In alcune occasioni, però, queste cellule diventano talmente capaci di sopravvivere che sfuggono a questo controllo, e quindi abbiamo l'evidenza clinica del cancro. "Sfuggire al controllo" significa che le nostre difese immunitarie non sono più efficaci. Sono state messe fuori gioco. Con l'immunoterapia noi cosa facciamo? Cambiamo completamente il paradigma. Non utilizziamo più qualsivoglia delle tre strategie che abbiamo utilizzato negli ultimi 100 anni, bensì utilizziamo dei farmaci, che sono dei veri e propri farmaci, per potenziare le difese immunitarie del paziente. Quindi non dirigiamo più la nostra attività verso il tumore, bensì la dirigiamo verso il sistema immunitario del paziente. E quando siamo bravi a far questo, e quando abbiamo tutti gli ingredienti giusti, riusciamo ad ottenere delle risposte cliniche che sono spettacolari, lasciatemelo dire, e che in alcuni tipi di tumori, penso al melanoma cutaneo, che è un tumore della pelle per il quale, fino a pochissimi anni fa, non avevamo assolutamente nulla da poter offrire ai nostri pazienti, oggi abbiamo più che triplicato la sopravvivenza di questi pazienti, a 10 anni dall'inizio della terapia. Quindi stiamo ottenendo dei risultati estremamente importanti che in alcuni tumori sono andati oltre la chemioterapia. Ad esempio, il melanoma. Ma certamente ci sono tanti altri tumori sui quali stiamo lavorando e abbiamo ottenuto dei risultati importanti che sono oggi a disposizione di tutti, che sono oggi a disposizione di tutti gli oncologi, non solo fuori dall'Italia, ma anche in Italia. E quindi abbiamo farmaci che funzionano bene per il cancro al polmone, il cancro della vescica, dei tumori testa-collo. È una lista che si allunga, un po' come una galoppata trionfale, quasi ogni settimana. Quasi ogni settimana otteniamo ulteriori informazioni sull'efficacia di questa strategia terapeutica. Quindi un cambio assoluto di paradigma. C'è però da dire che - io sono un entusiasta, perché ho sempre lavorato nell'ambito dell'immunoterapia dei tumori. Sono entusiasta di quello che sta accadendo oggi. Ma c'è da dire che la comunità scientifica internazionale, anche quella che è stata assolutamente scettica fino a qualche anno fa, fino a pochissimi anni fa, ha preso coscienza che quel gruppo di visionari qualcosa in testa l'aveva. Aveva degli elementi per immaginare che si potessero ottenere dei risultati importanti. Quindi oggi l'immunoterapia viene vista da tutti, anche dagli scettici, da quelli che non ci credevano, come una strategia assolutamente importante nel percorso terapeutico dei nostri pazienti. Ed è inutile dire che molti di quelli scettici oggi son diventati degli esperti; ma questo fa parte delle cose, della natura delle persone. Quello che però è assolutamente importante è guardare al futuro. Cioè andare oltre ciò che finalmente siamo riusciti a ottenere, dopo decenni di insuccessi. E questo è assolutamente possibile perché noi oggi abbiamo le basi scientifiche, le basi cliniche, per comprendere come migliorare la possibilità - migliorare la percentuale di pazienti che risponde ai trattamenti immunoterapici. Perché comunque, anche nella migliore delle ipotesi, noi abbiamo che circa il 50% dei pazienti non trae beneficio da questo tipo di trattamento. Ma gli ultimi decenni non sono passati invano anche in questo senso, perché noi, grazie alla ricerca, siamo riusciti - noi comunità scientifica internazionale, a comprendere i meccanismi intimi che regolano questa - abbiamo visto una danza molto bella prima - in questo caso particolare, che regolano una danza a due: quella fra il sistema immunitario, il nostro sistema immunitario, quello che è dentro tutti noi, e il cancro. Questa è una danza che per funzionare richiede moltissimi elementi. Richiede che noi conosciamo profondamente le radici di questa interazione. E le radici di questa interazione sono complesse, perché sono da un lato il tumore con tutte le sue sfaccettature, tutte le sue caratteristiche e tutte le sue diversità, e tantissimi meccanismi che mette in atto per sfuggire al controllo del sistema immunitario. Dall'altro lato, quindi, abbiamo però le nostre difese immunitarie che sono in qualche maniera diverse fra tutti noi. Hanno un livello diverso di efficienza. Quindi, solo se riusciamo a mettere insieme in maniera ottimale questi due attori, riusciamo ad ottenere il miglior controllo della malattia. Ma a questo si aggiunge complessità su complessità. Stiamo imparando che il tumore si nasconde al sistema immunitario, non solo cambiando le proprie caratteristiche, ma sviluppando una nicchia, all'interno della quale vive il cosiddetto microambiente tumorale, che molte volte utilizza le nostre stesse difese immunitarie, alcuni tipi di cellule del nostro sistema immunitario per difendersi dal sistema immunitario che abbiamo attivato in maniera specifica con dei farmaci. Quindi c'è molto lavoro da fare. C'è moltissimo lavoro da fare, ma abbiamo una base, come dire, fantastica di lavoro, che parte non solo dai risultati che abbiamo già ottenuto, ma dalle conoscenze che continuiamo ad acquisire giornalmente anche sulla funzionalità del nostro sistema immunitario. E in quest'ottica mi piace ricordare che lunedì scorso, questi due signori, Jim Allison e Tasuku Honjo, hanno ricevuto il premio Nobel per la loro scoperta fondamentale. Nei media avrete sentito che avevano storie toccanti di amici che avevano avuto il cancro. Niente di tutto questo. Loro non erano interessati al cancro. Loro erano interessati a capire come funziona il nostro sistema immunitario. E ci sono riusciti, perché sono riusciti a comprendere che la funzionalità delle nostre difese immunitarie - tutti i giorni, in questo momento, in ciascuno di voi - passa attraverso l'interazione fisica fra le cellule del sistema immunitario che si parlano fra di loro per ottimizzare il controllo di ciò che è estraneo, attraverso delle molecole di membrana. Da questa scoperta fondamentale che ha permesso di capire che esistono dei circuiti regolatori negativi, quindi che spengono la nostra risposta immunitaria, si sono poi generati dei farmaci diretti, in questo momento, prevalentemente contro due molecole - una si chiama CTLA-4, l'altra si chiama PD-1, che sono in grado di spezzare, di bloccare questi segnali negativi, quindi che mantengono e potenziano l'attività del nostro sistema immunitario. Che a sua volta è poi in grado, in circa il 50% dei pazienti, come vi dicevo, di tenere sotto controllo il tumore e di eliminarlo, e di permettere ai pazienti di vivere, e di vivere molto più a lungo rispetto a quello che ci si sarebbe potuto immaginare. Quindi, questi due signori hanno certamente contribuito in maniera fondamentale ai successi dell'immunoterapia di oggi; ma partendo, quindi lavorando sulle radici del funzionamento del nostro sistema immunitario. È un po' come parlavo qualche giorno fa con un amico, grande produttore di vino, che mi diceva: "Per fare un grande vino bisogna conoscere le radici, bisogna sapere in quale terreno affondano le radici, altrimenti non potrai mai riuscire ad ottenere un grandissimo vino". Grazie. (Applausi) Ultimamente si sente tanto parlare di "smart working", nelle imprese si discute di orario flessibile, lavoro remoto da casa, tutti strumenti che tendono a conciliare i tempi della vita lavorativa con quelli della vita privata. Ho letto recentemente che lo smart working, inteso come lavoro da casa, sarà entro il 2020 una realtà per il 51% delle imprese italiane. L'articolo concludeva con una frase: "E finalmente le esigenze dell'individuo saranno al centro del rapporto con le aziende." Questa conclusione mi ha fatto un po' pensare, perché qualcosa non mi torna. Come prima cosa, vorrei ribaltare il concetto della contrapposizione tra esigenze dell'individuo ed esigenze dell'azienda. L'azienda non è un'entità astratta. L'azienda è fatta di persone, di individui. E diventa un’azienda solo quando si relazionano tra di loro. Dal mio punto di vista, questo è il punto chiave. Io poi vorrei anche ricordare che "smart" vuol dire intelligente, non è sinonimo di lavoro in remoto. E quindi oggi vorrei dirvi che cosa è per me "smart" per un'azienda. Tenova, società in cui lavoro, è una multinazionale. È una società di ingegneria che, di fatto, occupa 3000 persone sparse in 22 paesi nel mondo, in oltre 50 uffici, impiegate nel settore siderurgico e minerario. Le nostre persone, il loro know-how, sono l'asse principale della nostra azienda. Ma le relazioni che queste persone generano tra di loro permettono di realizzare le macchine che vedete. Noi non produciamo sempre tutte queste macchine, ma in realtà sempre le progettiamo. Dai nostri uffici non escono pezzi meccanici: dai nostri uffici escono idee, tecnologie che permettono di fare queste macchine. Le persone, per noi, sono tutto ciò che abbiamo. Questo è molto importante per un'azienda, specie per quelle come la nostra che hanno nel know-how l'asset principale, è importante generare sempre scambi, scambi interni ed esterni. Scambi interni tra dipendenti, che hanno competenze, ruolo, esperienze diverse; e scambi esterni con i fornitori, i clienti, le scuole, le loro università, le istituzioni. Insomma è importante pensare a questo bisogno di scambi e ogni giorno cercare di creare le condizioni perché le relazioni si possano esprimere al meglio. Io, questo, lo chiamo "smart connecting". Pensiamo all’etimologia della parola company. Company deriva dal latino "Cum panis", cioè partecipe dello stesso pane. Ora, l'azienda è un insieme di individui che condividono gli stessi obiettivi, il pane appunto, e insieme cercano di raggiungerli. Qual è l'obiettivo, alla fine, di un'impresa? L'impresa deve garantire competitività. Questo attraverso tre cose: l'efficienza, e cioè migliorando, ogni giorno i processi, la produttività dei processi. Poi l’innovazione: l’innovazione di prodotto, di servizio. E infine, il mantenimento e l'accrescimento del know-how delle persone. Io ho avuto la fortuna di visitare alcune aziende. Una di queste era un'azienda che aveva spinto all'estremo il concetto di lavoro in remoto. E visitandola, ho incontrato alcuni giovani brillanti. Questi giovani - ho potuto fare a loro delle domande. Ho chiesto loro: “Cosa cambieresti di questo ambiente di lavoro?” Mi hanno risposto: “Noi, qui, stiamo da soli, non sappiamo da chi imparare. Stiamo imparando dai computer. Se l'avessimo saputo non saremmo venuti qua. Fateci tornare in ufficio. I manager, le persone esperte - noi vogliamo imparare da loro.” Vorrei raccontarvi la nostra storia, che è un po' diversa. Noi, tre anni fa, abbiamo preso la decisione coraggiosa di trasferire la sede principale di Tenova dal centro di Milano a Castellanza, dove già avevamo un sito produttivo. Siamo oggi qui da due anni in un sito qui vicino, che chiamiamo "Campus di Tenova". Ma perché ho parlato di scelta coraggiosa? Perché sin dall'inizio sapevamo di avere tutti contro: i dipendenti di Castellanza, perché in qualche modo con il trasferimento si vedevano occupati, invasi; e i dipendenti di Milano abituati, come me che abitavo a 300 metri dall'ufficio, alle comodità logistiche del centro cittadino. E che quindi vedevano un po', questo trasferimento - la chiamavano la “deportazione in campagna”. Per darvi un'idea, una delle domande che mi è stata fatta è stata: “Ma a Castellanza c'è il parrucchiere?” (Risate) Il parrucchiere! È evidente che non ho fatto io questa domanda, né avevo molte risposte da dare. Abbiamo deciso di andare avanti, di andare avanti con il trasferimento e con l'investimento, e abbiamo aggiunto, alle difficoltà logistiche di costruire un edificio, quelle delle difficoltà relazionali, di mettere per la prima volta insieme due gruppi di collaboratori a convivere sotto lo stesso tetto. Ma siamo andati avanti perché, a mio avviso, non nel centro di Milano, ma qui a Castellanza, avevamo gli spazi per creare lo spazio di lavoro che volevamo. Noi volevamo: ufficio Open Space; aule per il training; un auditorium. Volevamo una mensa bella, luminosa, degli spazi verdi in cui camminare, in cui incontrarci. Volevo avere uffici, laboratori e la fabbrica vicini per fare ricerca. Ma anche una palestra, un campo sportivo. In sostanza, tutti questi spazi ci aiutavano a creare prossimità e relazione. Ora vorrei raccontarvi un altro esempio. Ho visitato una volta una startup in Israele, in un ufficio, per altro, non molto diverso da questo capannone. E entrando ho visto, sul soffitto, un’enorme rete, piena di palline colorate. Per un attimo, mi sembrava quasi uno spazio giochi, dedicato ad accogliere i bambini, i figli dei dipendenti. Ho chiesto che cosa fosse. Mi hanno spiegato che ogni volta che un collaboratore riscontrava un problema - un problema che fosse un problema con un cliente, o legato a un processo interno - Premeva un'icona sul desktop, sul computer, e questo, attraverso un sistema di canaline, scaricava una pallina rossa o gialla, a seconda della gravità del problema, dentro la rete. Quando, però, il collaboratore risolveva un problema, allora premeva un'altra icona. E quest’icona, invece, scaricava una pallina verde dentro la rete. Questo aveva avuto due effetti importantissimi. Il primo, quello che vedendo a vista d'occhio le palline rosse e verdi, chiaramente le persone, senza sofisticati sistemi di misurazione delle performance, potevano capire esattamente come andava l'azienda. Vedere, uscendo la sera, il soffitto pieno di palline rosse, certamente non era di buon auspicio per i risultati di fine mese. Ma ancora di più, un effetto di squadra fenomenale, perché vedendo le palline rosse, le persone smettevano di premere bottoni: convocavano riunioni, si preoccupavano di come risolvere i problemi, si mettevano insieme, portavano idee. Insomma, tutti si dedicavano a risolvere problemi. Qualcuno finiva il suo lavoro, si dedicava agli altri, si rendeva disponibile. Qualcuno si offriva di andare a fare la spesa per tutti, perché potessero andare avanti fino a sera. Questo è un esempio un po' estremo di condivisione. E però, torno al mio punto iniziale. Un'impresa, per avere successo, deve alla fine concentrarsi su quello che ho chiamato "smart connecting", cioè sulle relazioni tra le persone. Ovviamente, la tecnologia, in qualche modo, favorisce il lavoro a distanza. Noi, per esempio, stiamo facendo molte cose a questo riguardo, ma è sbagliato guardarlo solo così. Per esempio, nei nostri uffici stiamo creando degli spazi, usando la realtà virtuale, in cui portare i clienti a vivere esperienze nuove. In che modo? Stiamo creando una "virtual reality room" in cui, grazie alla realtà virtuale, i nostri clienti possono rivivere l'esperienza, per esempio, di salire in alto a 100 metri da uno dei nostri sistemi di carico e scarico delle navi; oppure immergersi, entrare in un forno a 1000 gradi di temperatura e da dentro osservare cosa succede in questo forno. Queste esperienze, chiaramente, non sono possibili nel mondo reale. Le nostre miniere sono sperdute in mezzo ai deserti, molte volte in profondità. Le nostre acciaierie, che produciamo, hanno, di fatto, temperature altissime, quindi non permettono questa prossimità fisica. Ora, grazie alla realtà virtuale, riusciamo invece a creare delle relazioni prima impensabili. Ora, io non voglio dire che questo modello si possa applicare a tutte le aziende. Dico solo che ogni azienda dovrebbe prima di tutto focalizzarsi, guardando se stessa, su come le proprie persone lavorano in team, su come sono le reazioni all’interno dell'azienda, perché con le relazioni si crea valore, non certo seguendo le mode. È ovvio che, vinta questa sfida, tutti gli strumenti - lavoro flessibile, l'orario flessibile, lavoro in remoto, ma come gli asili aziendali o la palestra, il corso di yoga in ufficio, sono tutti strumenti che certamente facilitano, me compreso, la dimensione privata, familiare. Ma questo deve essere un punto di arrivo, non può essere il punto di partenza. Io penso all'azienda che ho definito prima, penso alla sfida di questa company che prima ho definito. Questa sfida non si vince con il lavoro in remoto. Questa sfida, per me, si vince con lo smart connecting. Questa sfida si vince, di fatto, con intelligenza emotiva, non con la solitudine. Si vince, mettendo insieme non creando 3000 uffici da casa. Per me, l'impresa è una squadra, e in quanto squadra ci si allena ogni giorno insieme. Grazie. (Applausi) sono passati poco più di dieci anni da quando i social network sono arrivati nella nostra società, e sono diventati parte della nostra quotidianità. Dieci anni in cui è cambiato praticamente tutto. Quando parliamo di Internet, oggi, ci chiediamo spesso se la rete ci stia rendendo più odiatori, più isolati, più disinformati, più polarizzati. Ogni giorno, le notizie che leggiamo ci raccontano di un mondo in cui sui social si litiga: le persone non sono più capaci di parlarsi senza insultarsi. E così, noi non capiamo bene che cosa sta succedendo. Ma è davvero così? Ci chiediamo spesso, appunto, se Internet ci stia rendendo più odiatori: però forse dovremmo cominciare a cambiare i focus delle domande, per capire davvero che cosa sta succedendo con le piattaforme. E se davvero le piattaforme, che erano state create per unirci, oggi siano responsabili di una profonda frammentazione sociale. Come facciamo a capirne i motivi? Vi voglio lanciare una provocazione: se invece di chiederci se i social ci stanno rendendo solo più odiatori o più disinformati, cominciassimo a chiederci se ci stanno rendendo più diseguali? Cambiando questa prospettiva, e parlando di disuguaglianza, forse appunto troveremmo delle risposte nuove. Parlare di disuguaglianza, quando parliamo di Internet, vuol dire prima di tutto parlare non solo di odio online e non solo di disinformazione, ma parlare di una cosa di cui sentiamo molto poco parlare, ovvero i dati. I dati che sono il nucleo, della società digitale. Ecco: i dati sono responsabili, in qualche modo, del funzionamento della nostra società. E quando parliamo di dati e di disuguaglianza, questo ci serve per chiederci chi possiede questi dati, e soprattutto con quali obiettivi. Una delle prime cose a cui dobbiamo pensare, quando parliamo di dati, è quindi appunto chi li possiede; e cercare di sfatare dei miti, anche, sui dati. A noi viene spontaneo pensare che i dati siano rappresentativi delle persone, e fin da quando siamo piccoli ci insegnano che la matematica non è un'opinione. E quindi, automaticamente, ci viene da pensare che ciò che poi fa funzionare questi dati, e li aggrega, ovvero gli algoritmi, che sono quello che dà il funzionamento a tutte le applicazioni che usiamo, a tutte le piattaforme che usiamo, siano qualcosa di neutrale. Ma non è così: la tecnologia non è neutrale, e questa è una cosa che dobbiamo tenere davvero a mente. Perché la tecnologia è un prodotto umano: dietro ad ogni algoritmo, dietro ogni applicazione, dietro ogni piattaforma c'è un essere umano, con una propria visione del mondo, con delle proprie idee e con dei propri obiettivi. Ed è proprio questo il primo passo per cominciare ad adottare un pensiero critico verso tutte le piattaforme che utilizziamo. Alzi la mano chi non ha mai sentito la frase: "Se il servizio è gratis, il prodotto sei tu". È infatti piuttosto risaputo che le piattaforme della Silicon Valley sono dei grossi monopoli privati che possiedono i nostri dati e possiedono gli strumenti per analizzarli. E fanno questo a fine di lucro, per creare delle pubblicità sempre più personalizzate. Ormai, le piattaforme sono parte dell'infrastruttura sociale: noi le usiamo per qualsiasi cosa, da prenotare una macchina o un ristorante, a tenere sotto controllo la nostra salute, trovare un partner; però facciamo ancora fatica a capire come questi algoritmi funzionino; e soprattutto, poi, questi dati dove vadano, con chi vengano condivisi. Quando parlo di queste cose - e lo faccio spesso, infatti ormai i miei amici mi odiano - una delle cose che mi viene chiesta è: ma perché me ne dovrei occupare? Cioè, alla fine a me le pubblicità personalizzate non danno fastidio. Cioè io so cosa comprare, o comunque della mia privacy mi importa relativamente, perché non ho niente da nascondere. Quando parliamo di privacy, prima di tutto, dobbiamo pensare alla privacy come un diritto umano. E quindi la privacy non ha mai avuto a che vedere con l'idea di non avere niente da nascondere, ma piuttosto con la nostra libertà di ricavarci uno spazio autonomo e libero da interferenze esterne, tanto private quanto pubbliche; ma soprattutto, io credo che quando parliamo di privacy oggi, nel 2019, dobbiamo pensare alla privacy come un diritto collettivo, non solo individuale. Vi faccio un esempio. Siccome quello che fanno gli algoritmi non è aggregare tanto i dati di individui ma piuttosto i dati di gruppi, quello che succede è che poi gli algoritmi molto spesso sono in grado, anche, di conoscere le nostre debolezze - e utilizzarle, a scopo di lucro per l'appunto. Gli algoritmi oggi vengono già utilizzati per prendere delle decisioni anche sociali. Ad esempio, negli Stati Uniti o in Australia già si utilizzano gli algoritmi per decidere se una persona merita un lavoro, o se una persona è più o meno un potenziale criminale, se merita un mutuo. Ecco, questi sono degli esempi che ci insegnano che, come abbiamo detto, gli algoritmi non sono neutrali. Perché se l'algoritmo non è neutrale, quello che farà è utilizzare, o comunque vedere, i pregiudizi che ci sono dentro alla società, e riprodurli ed espanderli. Quindi sono diventati molto famosi casi in cui, per esempio, come quello che vedete alle mie spalle, un algoritmo negli Stati Uniti decideva se una persona fosse più o meno potenziale criminale, e risultava discriminante verso i neri; oppure l'algoritmo di Amazon che a un certo punto, tramite Intelligenza Artificiale, decideva se una persona fosse più o meno valida per fare parte dell'azienda, e risultava discriminante verso le donne. Perché se la nostra società ci dice che i neri sono criminali più probabili dei bianchi, l'algoritmo dirà la stessa cosa; e se la società ci dice che le donne sono meno valide degli uomini per fare lavori di leadership, l'algoritmo dirà la stessa cosa. Ecco perché è un problema collettivo: perché l'algoritmo riproduce la cultura dominante. Ma vi voglio fare un altro esempio: ci sono casi, come Cambridge Analytica o il caso Snowden, che ci hanno insegnato che più spesso di quello che pensiamo le piattaforme utilizzano i nostri dati e li condividono non solo con altre aziende, ma anche con gli Stati, con i governi, che li utilizzano per conoscere i nostri movimenti, le nostre conversazioni - per spiarci. Questo, ovviamente, è molto problematico. E vi faccio un esempio: io sono un'attivista, e per gli attivisti, che sono coloro che, per definizione, mettono in discussione il potere e cercano cambiamento sociale, la sorveglianza significa controllo. Questo è già successo in Francia, non tanto distante da noi, quando nel 2015, in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza dopo gli attentati terroristici, il governo francese comincia a seguire e spiare gli attivisti ecologisti per evitare che manifestassero. In questo senso, il diritto alla privacy è quello che si lega ad altri diritti, come il diritto a manifestare, il diritto di organizzazione, la libertà di espressione. Sono tutti diritti che hanno a che vedere con "noi": non stiamo parlando solo dei miei dati, stiamo parlando dei nostri dati. Quindi, quando parliamo di società digitale io credo che sia molto importante che ricominciamo a vederci come parte di una comunità, e cominciamo a pensare ai nostri dati come un bene comune. Oltre a questo, dobbiamo cominciare anche ad adottare uno sguardo critico in cui cominciamo a chiedere noi, di decidere che cosa è privato che cosa è pubblico. Cominciamo a mettere in discussione questo nostro ruolo di cittadini/consumatori, in cui non ci è dato scegliere - e sono dei privati, a scegliere - i termini e le condizioni della nostra partecipazione sociale, e della nostra visibilità online dei contenuti che consumiamo, che contribuiscono a creare la nostra visione del mondo. Dobbiamo, veramente, riaprire un dibattito completamente nuovo, e dobbiamo cominciare a fissare dei limiti etici. In questo senso, dobbiamo imparare dal passato, perché se pensiamo, per esempio, al petrolio, il petrolio è stata una risorsa che ci ha permesso di svilupparci, come società, in una maniera incredibile. Però, forse, sarebbe stato meglio renderci conto prima che dovevamo regolamentare le aziende prima di svegliarci nel mezzo del cambiamento climatico. Ecco: non possiamo lasciare che con Internet succeda la stessa cosa. Dobbiamo fissare dei limiti. Dopo avervi terrorizzati, vorrei però provare a lasciarvi anche un po' di speranza, raccontando anche la mia esperienza di attivista. Io, appunto, di questi temi mi sono sempre interessata: ho cominciato studiandoli, e poi a un certo punto ho cercato di capire come li potevo portare fuori dall'università. E la prima cosa che ho capito è stata che, per capire come risolvere i problemi su Internet, dobbiamo sempre parlare dall'intersezione tra società, tecnologia, politica, economia. Non possiamo fidarci di coloro che ci offrono soluzioni solo tecniche, o solo giuridiche. Circa un anno fa, sono diventata il volto di questa campagna che si chiama "Intimità Violata": ancora oggi sono emozionata a dirlo, perché nel giro di pochissimi mesi da una petizione su change.org siamo passati ad avere una legge. E come è stato fatto questo? È stata creata, prima di tutto, una rete amplissima di esperti - che è una cosa che oggi facciamo sempre meno, consultare gli esperti. Per Intimità Violata, e per il "revenge porn" - la condivisione non consensuale di materiale intimo - abbiamo avuto bisogno di consultare non solo giuristi, non solo politici, ma anche informatici, psicologi, sociologi. Insomma, abbiamo veramente creato una rete dal basso per fare in modo di approcciarci a questi problemi nel modo giusto. E questo è stato molto importante perché nel nostro percorso c'è stato chi proponeva delle soluzioni alternative alle nostre, per esempio, c'era chi proponeva di vietare il "sexting", ovvero lo scambio di video/foto intime tra partner, andando di fatto a censurare la libertà di espressione dei cittadini; oppure c'è chi proponeva solo soluzioni tecniche, dicendo: "Implementiamo il fingerprinting, l'impronta digitale: creiamo dei grossi archivi on line in cui tutte le foto che sono sulle piattaforme sono schedate insieme, e in questo modo rimuoveremo il materiale più rapidamente" andando a creare di fatto problemi per la sorveglianza dei cittadini. Ecco: questo è un esempio per dire che quando parliamo di Internet, di problemi, dobbiamo veramente adottare uno sguardo sociale e culturale, cioè renderci conto che come il revenge porn, per esempio, non nasce da Internet, ma nasce da una violenza che è già presente nella società - quella contro le donne. Allo stesso modo, l'odio online non lo risolveremo solo parlando di far iscrivere i cittadini sulle piattaforme con un documento; o il problema dei monopoli su Internet non lo risolveremo utilizzando tecnologie nuove come la blockchain, perché non esiste la causa e l'effetto dell'utilizzo di una tecnologia, dobbiamo pensare in una maniera completamente nuova. Per fare questo, ci sono due cose che possiamo fare. La prima è educarci. Dobbiamo conoscere i nostri diritti, per poterli difendere. Dobbiamo parlare del problema dell'accentramento di poteri su Internet con i monopoli; dobbiamo parlare di come funzionano le piattaforme; dobbiamo cominciare a chiedere noi, che cosa vogliamo. E dobbiamo parlare di cos'è privato e di cos'è pubblico. L'altra cosa è unirsi, fare attivismo. A me piace molto, in questo caso, citare Greta Thumberg, che dice "Activism Works": l'attivismo funziona. Ed è davvero così! Forse noi, ancora dentro al nostro sguardo un po' individualista che ci siamo abituati ad adottare, ci siamo dimenticati della potenza di tante persone che si mettono insieme per portare avanti qualcosa. Però la verità è che, se vogliamo cambiamento sociale, dobbiamo ricominciare a guardarci. Perché qui, quando parliamo di diritti digitali, parliamo del futuro della nostra democrazia. Parliamo del fatto che dobbiamo chiederci come fare a risolvere l'immensa forbice sociale che le piattaforme stanno creando, e come risolvere veramente l'odio online. Questo, appunto, sarà un processo molto lungo, però credo che sarà l'unica cosa che possiamo davvero fare. Anche perché dobbiamo parlare di quello che Internet può fare, non solo dei problemi che causa. Nel senso che Internet, non solo nel mio caso ma nel mondo, è stato responsabile dell'espansione dei movimenti sociali, da #metoo a #FridayForFuture. È diventato uno strumento per fare in modo che le persone si potessero unire sulla rete, e allo stesso tempo può creare anche degli spazi sicuri per le persone per parlarsi, per le comunità discriminate. Quindi, crediamoci nel fatto che Internet ci possa aiutare: però, prima, chiediamoci dove stiamo andando. Siamo in un momento cruciale della Storia, e dobbiamo veramente, veramente cominciare a lavorare insieme. Una delle cose che ho imparato quest'anno è che le persone ti diranno sempre che non cambia mai niente, che non possiamo fare niente, che le cose sono così. Però, quello che io oggi spero di potervi lasciare è che non è vero. Non è vero perché io ho cominciato da zero, e oggi sono qui. Ed è stato solo perché ci ho creduto. Quindi, crediamo nei nostri diritti, crediamo nelle nostre libertà e crediamo nel cambiamento. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Isabelle Andrieu Buongiorno. Buongiorno a tutti. È sempre difficile lavorare prima di andare a mangiare, comunque. Il leggio è perché non vado a memoria, perché soffro di una grave forma di perdita di memoria breve, quindi... L'acqua è perché ho una faringite e probabilmente mi capiterà di tossire durante l'intervento. Voi direte, ma perché non sei stato a casa? (Risate) Infatti ero a casa. Sono venuti lì, "Cazzo, Giacomo, sei il primo!". "Porca puttana!" E sono arrivato adesso. (Risate) (Applausi) Come si sia formato il linguaggio è un mistero che ancora oggi la scienza non è riuscita a spiegare completamente. Prudentemente si potrebbe solo balbettare che il linguaggio è frutto di un oscuro e lungo lavorio di trasformazione del substrato biochimico del sistema nervoso centrale e di una complessa influenza culturale e sociale. Ma se biologicamente si può dire poco, invece con altrettanta sicurezza la scienza è in grado di dimostrare che la prima parola pronunciata da un essere umano è stata "cambiare". Fin dalla loro prima comparsa sulla terra, l'uomo e la donna sono sempre stati scontenti. Si sono guardati intorno e hanno cominciato a criticare: il sole potevano farlo un po' più rotondo, il mare potevano farlo meno salato, l'estate farla durare un po' di più, la settimana poteva almeno avere tre domeniche. E via lamentandosi, e via, via, via... Non gli è mai andato bene niente. Si può dire che l'uomo nasce scontento e con la smania di cambiare. Cambiare, cambiare, cambiare, cambiare. L'uomo e la donna, oltre che scontenti, sono sempre stati anche schizzinosi. Pensate che non gli andava bene neppure il paradiso. Uno dice: "Ah, però che culo! Vivete in paradiso!". "Sì, è vero, " diceva, "però... ...non siamo i proprietari..." (Risate) "Siamo solo in affitto." (Risate) "Sì, ho capito, in affitto, ma in paradiso, mica a Quarto Oggiaro." "Sì, però... non puoi capire. C'è il proprietario che è un tale rompiscatole: e quella roba lì non toccarla, e quella frutta non mangiarla. Scusa, mi affitti un giardino e piuttosto che farmele mangiare preferisci farle marcire quelle quattro mele renette? Dai, che sembrano i liguri che ti affittano la casa e non c'è dentro niente! E in più ti sigillano anche l'armadio. Appena quello smidollato di mio marito lo assumono alla Apple, questa casa con giardino da sfigati la compriamo, e al posto delle mele ci mettiamo un bel barbecue, vedi tu!" Poi la storia la sapete. La Apple ha bloccato le assunzioni. (Risate) Il proprietario del giardino ha visto che l'albero era spoglio e li ha sfrattati. Come potete immaginare, da lì in avanti, la storia dell'umanità è storia della sua scontentezza e dell'anelito al cambiamento. Come diceva il filosofo che amava andare in bicicletta, "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare". È tutto da cambiare. Ma tutto cosa? Il tinello, la cucina, l'automobile, il luogo di vacanza, la scuola del figlio, gli insegnanti del figlio, la fidanzata dei figli, le tende del balcone, la colf. Ma no, ma non vanno bene quelle dell'est, ci vogliono le filippine! Ma cazzo non lo sai? Bisogna cambiare l'iPhone! L'alimentazione! Cambiare i componenti del CDA! Il mister sulla panchina, il centravanti, la moglie del centravanti. Il naso, le tette, il culo, gli zigomi! (Applausi) Cambiare la moglie o il marito all'occorrenza. Mh, che libidine cambiare. E da quando mi si è sviluppato l'udito che sento dire questo tipo di frasi: "Se non cambi, ti mandiamo in collegio!". Era mia mamma, scontenta dei miei voti a scuola. "Se non cambia atteggiamento con me, in questa casa non ci mette più piede!" Era mia mamma che ce l'aveva con la mamma di mio papà. Mia nonna, la suocera. "Se non cambi canale, questa faccia non la vedi più!" Era la mamma che ce l'aveva con il papà perché guardava sempre la Domenica Sportiva. Io, papà e la nonna siamo sempre stati molto sensibili al cambiamento. (Risate) E nel contempo, abbiamo sempre percepito il cambiamento come qualcosa di minaccioso. È da quando era Presidente del Consiglio Amintore Fanfani, 1959, io avevo tre anni, che sento in televisione ogni settimana gli appelli dei politici al cambiamento, la necessità e l'impegno congiunto di tutte le forze parlamentari per l'attuazione delle grandi riforme. Tutti invocano un cambiamento, tutti sentono la necessità di novità. Il pianeta invoca un'inversione di rotta, bisogna cambiare le abitudini alimentari, bisogna cambiare lo stile di vita, la richiesta sale, il fastidio si fa insostenibile. Lo slogan è chiaro: dalla moda all'ecologia, alla politica alla morale, dai costumi alla filosofia, dall'economia all'educazione bisogna cambiare! Ma perché? Perché il mondo è così scontento? Perché la gente non è soddisfatta della propria vita? Perché l'uomo è sempre deluso di quelle che possiede? Ma cos'è, siamo dei romantici esistenzialisti che non sopportiamo che le cose diventino vecchie? Ci addolora la morte e cerchiamo di rimuovere un evento naturale con una sostituzione? Mah. Comunque, se c'è una cosa che non soffre di esistenzialismo e romanticismo, è l'economia che, a ragione, è la vera scienza del cambiamento. Si sono accorti che se un'auto era per sempre, o una lavatrice fosse durata cent'anni, dove li trovavano i dividendi da dare agli azionisti? Allora compra un'altra lavatrice! Anzi, cambia il modo di fare il bucato. (Risate) Rinnova la tua centrifuga, riforma il tuo spazio lavanderia. Rivoluziona il lavaggio dei capi colorati. Rottama quella cazzo di lavatrice! (Risate) (Applausi) Rottamare. Pensate, ti do dei soldi per farti cambiare. Sino al colpo di genio del cambiamento: l'obsolescenza programmata. Se non la vuoi cambiare tu la lavatrice, te la facciamo cambiare noi. (Risate) Anche la finanza non soffre di romanticherie. Perfino il modo di concepire il risparmio ci hanno indotto a cambiare. Una volta, una volta se risparmiavi eri virtuoso. Te lo insegnavano fin da piccolo, alle elementari. Ti regalavano il salvadanaio. Ora se conservi i soldi son guai. Spend your money, fai girare l'economia, contribuisci ad innalzare l'indice dei consumi, altrimenti sei un nemico della nazione. Io me lo immagino, un giorno al telegiornale, il conduttore è tutto triste che vien fuori e annuncia, "Per domani il Presidente della Repubblica ha indetto una giornata di lutto nazionale. I consumi al dettaglio si sono ridotti dello 0,3%". Ci telefonano tutti i giorni per ricordarci che dobbiamo cambiare. Tu sei lì distratto, suona il telefono, come diceva prima quell'altro: "Numero sconosciuto, ma magari è importante". Driiin. "Salve, parlo con il signor Giacomino Poretti?" Tu ti incazzi e dici: "Sì, ma è lei che si deve annunciare. Lei chi è? Con chi parlo io, scusi?". E sei fregato: "Salve, Giacomino. Sono Marcello della Sghiberz". "La Sghiberz? Ma che cos'è?" "La società che le fornisce l'energia elettrica." "Ah ah ah, ma guardi che io ho l'Enel!" "Ma no, signor Giacomino, non si ricorda, ha cambiato sei mesi fa." "Ma io non volevo cambiare, mi avete rotto i coglioni tutti i giorni e alla fine ho ceduto!" "Stia calmo, signor Giacomino, la sto contattando per proporle il cambio del piano tariffario." E a furia di telefonate, di riviste patinate e di mobilità ed eserciti di influencer che si fanno fotografare con la loro carta igienica preferita, anche la nostra immagine e le nostre abitudini si stanno modificando. Gli abiti si cambiano una volta all'anno, le scarpe sono solo di plastica: il cuoio è faticoso, è antiestetico. Adesso spendi 200€ ogni sei mesi. Una volta risuolavi ogni due anni e via. Però adesso sei più figo, perché le sneakers le porti anche con lo smoking, volendo. Si cambiano le magliette della squadra di calcio ogni inizio campionato. Eh, per forza, signor Poretti, se no il merchandising non tira. E allora tu ti fai convincere e compri la maglia nuova, altrimenti non ti comprano Lukaku. (Risate) Ma... Ma non è che vendono i giocatori solo per farvi comprare le magliette nuove? (Risate) (Applausi) Ma dai, non affezionarti alla bandiera, il mondo è tutto un cambiamento! Una volta il telefono te lo attaccavano al muro e stava lì per anni, decenni, e adesso ogni sei mesi esce il modello nuovo e tu fai la coda di notte, fuori dal negozio, per comprare la fotocamera da 24 milioni di pixel, 50 milioni di pixel, poi ti fai un selfie e hai sempre la stessa faccia da pirla! (Risate) (Applausi) Pixel più, pixel meno. Si cambia anche l'auto! Ma non deve essere più di proprietà! Ma sei scemo? Fai l'affitto a lungo termine, così hai la macchina nuova ogni due anni. Figata! La bici non stare a comprarla, affittala ad ogni incrocio se vuoi! Ma la casa al mare, ma sei uno sfigato! Ma cosa la affitti un mese! Ma vai su Airbnb, stai due giorni a Spotorno, tre alla Bahamas, quattro a New York, sette a Londra. Falli girare, 'sti cazzo di soldi, cambia, cambia! Solo i cretini non cambiano mai opinione. Ma porca puttana, va’ che son scemo allora. Sono scemo veramente. Ti senti tutto eccitato quando ti dicono così, ti sembra di essere sopra ad un cavallo che corre all'impazzata verso un futuro meraviglioso fatto di sneakers nuove, lavatrici nuove, telefono con sette miliardi di pixel. Ho paura che così si cambia per rimanere sempre gli stessi, perché, dai, c'è una verità. Non è mica facile cambiare per davvero. Voglio dire, a parte le scarpe e il telefono, è complicato cambiare, perché alla fin fine cos'è che si vuole cambiare? Le cose che non ci piacciono, le cose che ci danno veramente fastidio, le cose che fanno stare male. Forse vogliamo cambiare perché in fondo speriamo... Boh, che avvenga un miracolo, che cambiare, invertire la rotta, cambiare la direzione ci porti... ...la felicità. Perché in teoria si cambia per migliorare, o no? Io, per esempio, ho impiegato 35 anni a smettere di fumare. Praticamente dal primo giorno che ho messo in bocca la prima sigaretta. Il mio amico Lucio, sono 20 anni che cambia dieta ogni settimana nel tentativo di perdere 15 chili. Michael Jackson ci ha provato per quasi 50 anni a diventare bianco. La morte non l'ha accontentato. Adesso, adesso mi sono messo in testa di fare dieci piegamenti al giorno e di fare i tre piani di scala, 60 scalini, quando torno a casa. Non è mica facile però, eh... Dopo undici scalini sono in apnea come se avessi corso la maratona di New York e mi dico che il resto li farò domani e prendo l'ascensore. Ma anche le cose più facili, tipo non fare finire gli altri di parlare e urlargli, "Ma te non hai capito niente!". Cosa credete, che sia facile da cambiare? O buttare la carta e la bottiglietta dal finestrino. Credete che sia facile smettere, eh? È difficile cambiare per davvero, molto difficile. E poi, poi c'è il cambiamento ‘cambiamento’, ma soprattutto cambiare per avere cosa? Forse i cambiamenti che desideriamo di più sono quelli che avvengono dentro al cuore, quelli che ti trasformano, ma mi sa che noi, noi moderni siamo dei dilettanti del cambiamento. C'è gente che non ha aspettato gli incentivi del governo per cambiare, no. Come quel giovinastro fancazzista che non perdeva un happy hour e un party ad Assisi. Il papi miliardario, il Loro Piana dell'epoca potremmo dire, ecco il giovinastro cambia radicalmente. Molla tutti gli smoking, le scarpe e la grana del papi e dal quel giorno si veste con un sacco di iuta. Pazzo. Pazzo, diremmo noi. Dopo qualche mese 5.000 rampolli della sua età sono pronti a seguirlo vestiti di stracci come lui. Ma cosa avranno visto che noi non riusciamo a vedere? E quell'altro cazzone, sì, un cazzone, ricco, mai lavorato un'ora in vita sua, passione per i duelli e la spada, tombeur de femmes. Pare che tra le sue amanti ci sia stata anche l'Infanta di Spagna. Non si scrive ma si sa. Un giorno va in guerra, così, "Mi sono rotto i coglioni, sono annoiato, vado in guerra", e una palla di cannone gli buca una gamba. Costretto a letto per mesi passa la convalescenza a leggere storie di cavalli e duelli. L'ultimo libro che gli capita tra le mani è una storia dei santi. Da quel giorno cambia radicalmente e fonda un ordine che dopo sei secoli porterà un tale Francesco sul suolo, sul soglio di Pietro. Che cosa avrà letto in quel libro che non riusciamo a comprendere? E quell'assassino che diventò tale per non aver lasciato passare un passante sul marciapiede, il quale dopo aver tolto la vita al suo nemico cambiò radicalmente facendosi frate e diventando uno dei protagonisti dei Promessi Sposi. E ancora, quell'innominato che prima spargeva terrore e morte, e poi si trasforma e cambia. "Ah, ma questo non vale", direte voi. È solo letteratura. Vero, letteratura. Buone intenzioni, nulla più. E allora finisco rammentandovi da ultimo quel tale che andava a cavallo, come noi probabilmente. Ebbro, contento, convinto della sua verità, inseguendo, incarcerando e uccidendo chi non la pensava come lui. Un giorno, forse rincorrendo l'ultimo da giustiziare, cade rovinosamente da cavallo. Rimane cieco... Scusate, ipovedente... ...per tre giorni, e poi cambia radicalmente. Si mette dalla parte di quelli che perseguitava. Ma cosa gli sarà successo a cavallo? Uno svarione? Un ictus? Un calo di pressione? Aveva forse bevuto troppo? Un'allucinazione? Una crisi di depersonalizzazione? Un delirio mistico-religioso? Cosa avrà visto o sentito mentre andava a cavallo che noi non riusciamo né a vedere né a sentire? Io, al confronto, sono un dilettante del cambiamento. Non potrei mai fare quello che hanno fatto loro. Primo perché non so andare a cavallo. Poi non ho mai avuto il papà ricco che vendeva le stoffe. E poi la guerra a me m'ha sempre fatto paura, mi ha sempre fatto cacare sotto, e quindi anche volendo, nessun proiettile mi ha mai colpito, anche per errore - che so, un cacciatore - da dover stare a letto e leggere certi libri. No. Però, lo dico davanti a tutti, motivato da un insopprimibile anelito di cambiamento, oggi mi impegno pubblicamente oggi a raggiungere almeno il dodicesimo scalino. (Applausi) Stavo raccontando a Jessie la storia di Siddhartha. È una bellissima storia, un bellissimo mito. È un modo di raccontare la verità, e ai bambini piace tanto. Lama Norbu, io ho un grande rispetto per la vostra cultura e la vostra religione. E so tutto dell’invasione del Tibet e delle tragedie che sono successe; però io non credo nella reincarnazione, né ci crede mia moglie. Perché dovreste? Nel Tibet, noi consideriamo la mente e il corpo come il contenuto e il contenitore. Ora la tazza non è più una tazza. Ma che cos'è il the? È ancora the. Esatto. Nella tazza, sul tavolo o sul pavimento, si trasferisce da un contenitore a un altro, ma è ancora the. Così la mente dopo la morte. Anch’essa da un corpo si trasferisce a un altro, ma è ancora mente. Perfino nel panno rimane the, lo stesso the. Non per me, grazie. Allora intanto, per parlare del futuro e per pensare al nostro futuro, focalizzare un attimo di attenzione sul fatto che l'unico dato certo che abbiamo è che non sappiamo quando né come un giorno dovremo lasciare il nostro corpo, chiarisce molto bene alcune idee. Innanzitutto ci consente di riposizionare le nostre priorità e anche, in questo atto di dare un nuovo ordine, di dare realmente il giusto valore alle cose che per noi sono importanti. La seconda cosa che ci consente di fare è di capire esattamente che cosa ci rende unici. Unici non significa insostituibili, ma significa capire esattamente come noi vogliamo costruire il nostro pezzettino di mondo. In questo pezzettino di mondo ci sono poi anche le cose che vogliamo lasciare ai nostri figli, alle persone che amiamo, che vogliamo banalmente lasciare a chiunque segua dopo di noi. Il futuro è uno stato d'animo. Ed è uno stato d'animo su cui è bene che incominciamo a capire come meglio gestire le nostre risorse. Gli stati d'animo vanno allenati e vanno tenuti vivi. Gli stati d'animo sono quelle emozioni che ci legano ai fatti che accadono nella vita. Ognuno di voi sa perfettamente che di fronte a uno stesso fatto può avere reazioni diverse da quelle che hanno le altre persone ed è questa capacità di interpretare un fatto e di portarlo dentro di noi, con un nostro preciso significato, che cambia la qualità della nostra vita. La qualità della nostra vita è costituita da gioie, da dolori. Le cose più importanti sono assolutamente invisibili, e quindi a volte riuscire a guardare quello che abbiamo dentro da un punto di vista diverso ci aiuta tantissimo a costruire il nostro pezzo di mondo esattamente come lo vogliamo. Ieri qualcuno mi chiedeva come sono arrivata negli anni a fare quello che faccio in questi incontri, in questi affiancamenti e accompagnamenti che io ho con le persone. Mi è venuto in mente che la prima volta in cui ho pensato di lavorare sul cambiamento mi è accaduto quando ero molto giovane. Avevo circa 13 anni. Era fine anni '70, e fui portata in Russia, a Mosca, dove dovevo seguire un corso di russo. Una mattina mi dissero che mi avrebbero portato, insieme alle altre compagne, a visitare il Museo dell'Armata Rossa. Ora, a fine anni '70 la Russia era molto diversa da com'è oggi, e quindi quando si entrava nel Paese si restava senza documenti e si riceveva un piccolo pezzo di carta su cui scrivevano il nome e un numero, e quel numero serviva a identificarti dentro al tuo gruppo di pari. Gli stranieri non avevano contatti con la popolazione russa e eravamo assolutamente separati e identificati in maniera molto chiara e potevamo muoverci soltanto accompagnati dalla nostra guida. Quella mattina, io non so esattamente per quale motivo, ma essendo che a 13 anni ero, incredibilmente, ancora un po' più bassa di quanto sono oggi, riuscii a sgattaiolare nel contingente russo. C’erano file separate, separate per nazionalità, e la fila dei tedeschi, degli inglesi, degli italiani e dei francesi a un certo punto combaciava con la fila dei russi e io mi infilai lì dentro e feci la mia visita al Museo dell’Armata Rossa, separatamente ovviamente dalle mie compagne di diversa nazionalità. E quando uscii trovai le mie compagne intanto che mi aspettavano, perché la mia visita era durata 45 minuti in più della loro, ed erano assolutamente annoiate dal fatto che avevano passato un'ora a sentirsi raccontare e a vedere le uniformi che andavano dalla guerra del 1917 al 1922 e trovarono che quella visita fu veramente molto noiosa. Io invece uscii assolutamente sorpresa perché vidi in quelle stanze un racconto molto particolare della storia russa, che era il periodo della guerra tra il 1939 e il 1945, in cui mi raccontarono quanto era importante l'opera che i russi fecero in quegli anni, quanto devastarono la Germania, quanto la Germania fosse stata dura e crudele. Vidi un sacco di documentari che le mie compagne non videro mai e sui quali però ci confrontammo quando io uscii. In quella esperienza io ricordo che ho imparato tre cose: una è che dello stesso tema devi almeno leggere un cinque o sei libri che provengano da diverse culture, perché un'unica visione dello stesso tema è assolutamente parziale. A noi ce l'avevano raccontata quella parte di Storia a scuola, ma ce l'avevano raccontata in una maniera assolutamente diversa. La seconda cosa che imparai è che ci sono degli insegnanti e che a volte ciò che tu ricevi come insegnamento è qualcosa di diverso da quello che ti può dare un maestro, perché l'insegnamento a volte è parziale e quindi bisogna saper riconoscere i maestri, nella vita, che sono un po' diversi dagli insegnanti, e solitamente i maestri ti danno una visione molto più "rotonda". E la terza cosa che imparai è che ogni ideologia è la migliore per se stessa e quindi bisogna cercare di stare il più possibile svegli dentro alle ideologie nelle quali cresciamo, perché è importante capire che tutto ciò che è ideologico è parziale e manipolativo, e non ci consente a volte di venire a contatto con ciò che è realmente la nostra essenza. Questo perché lo racconto? Perché quando davvero volete fare un percorso di cambiamento, e incominciare a capire come costruire il vostro futuro, un po' di sguardo al passato lo dovete dare, e dovete soprattutto liberarvi da ciò che ritenete essere dei ganci che vi tengono legati a rancori o a rimpianti. Rancori o rimpianti non vi consentono di mettere l'energia davanti. Quindi, guardandovi dietro, la riflessione da fare è come includere tutto ciò che avete vissuto. Una cosa interessante è che negli ultimi anni la ricerca neuroscientifica ci ha dato un sacco di elementi per capire come mai, alcune volte, facciamo fatica a lasciare il passato. Uno di questi è che il dolore e la scomodità attivano delle parti del cervello che solitamente non usiamo. Quindi soltanto quando riusciamo a stare realmente dentro al dolore e alla nostra scomodità riusciamo a creare nuovi comportamenti e nuovi modi di andare avanti. Questa è una cosa che non facciamo volentieri, e quindi di solito lasciamo quelle parti del cervello spente. Accenderle è una buona risorsa. La seconda cosa è che per guardare avanti bisogna essere molto consapevoli di dove stiamo. Perché per andare a Roma è importante sapere se stiamo partendo da Napoli o da Milano. Altrimenti a Roma magari ci arriviamo, ma con dei giri e delle dispersioni di energia e con fatiche assolutamente inutili. Quindi sapere da dove state partendo è assolutamente fondamentale. Sapere questo significa che bisogna stare un po’ fermi. Fermi. È un'attività che facciamo raramente, nei nostri giorni. Siamo molto abituati a correre, a risolvere problemi. Siamo spesso abituati a dare per scontate una serie di cose. Stare fermi non è proprio una cosa che ci venga naturale. [Ma] è molto importante. L’altra cosa per costruire un buon stato d'animo che ci consenta di guardare al futuro è sapere che da soli non si va da nessuna parte, e che quindi le cose più importanti che noi possiamo fare sono costruire insieme agli altri, essendo consapevoli che tutti noi siamo interconnessi. E quindi la visione collettiva è una visione che implicitamente contiene una visione etica. Io so che se faccio uno sgarbo a questa parte della sala, prima o poi mi torna. Se sono fortunata mi torna direttamente, se sono sfortunata torna ai miei figli, e quindi bisogna stare molto attenti a come facciamo circolare le nostre scelte. Essere capaci di avere un equilibrio fra ciò che diamo e ciò che riceviamo è un altro elemento importante per rendere le nostre relazioni sostenibili. Non esistono relazioni adulte nelle quali una persona solo dà e non riceve, o solo riceve e nulla dà. Ci possono essere delle relazioni nelle quali c'è un forte disequilibrio, ma non durano molto. E se durano, non sono generative di benessere per chi è coinvolto in queste relazioni. Quindi fate molta attenzione al fatto che dare è importante, ma anche sapersi aprire per ricevere ciò che gli altri ci vogliono dare è un elemento di grandissima forza, che ci consente di essere solidi nella crescita del nostro contesto, della nostra rete, e anche nella crescita del nostro futuro. Io vorrei chiudere con due parole sull'importanza della riconciliazione, perché è una delle cose che rende più grande il nostro futuro rispetto al nostro passato. E il futuro, se è davvero un futuro positivo, è un futuro molto più ricco e grande di ciò che abbiamo già vissuto: è la capacità di includere e di riconciliarci con tutto ciò che in qualche modo abbiamo cercato di escludere dalla nostra vita. L’importante è riuscire ad accettare ciò che è diverso da noi. Abbandonare il giudizio è la cosa che vi rilassa di più. Se vi permettete di non avere opinioni e giudizi, sarete sicuramente più rilassati nell'affrontare le scelte della vostra vita. In particolar modo vi volevo dare un ultimo minuto sull'importanza della riconciliazione, anche quando è difficile guardare negli occhi l'altra persona. E con questo volevo augurarvi un felice e ampissimo ricco futuro. (Applausi) Da poco meno di un mese sono cominciate le scuole. Voi ve lo ricordate uno dei vostri primi giorni di scuola? Quando si rincontrano gli amici, ci si racconta di come sono state le vacanze, delle belle giornate, no? Eppure sono sicuro che ognuno di noi, indipendentemente che la generazione sia la mia, che sia la vostra o quella dei vostri figli, se li avete, ognuno di noi, almeno una volta, ha pensato a questo. [Che palle, si ritorna a scuola] (Risate) E in fondo chi ci può dar torto: tre mesi di assoluta libertà, però con lo spauracchio, con il fantasma di settembre che ritorna, con la scuola che ritorna e quando ritorna giù compiti, verifiche, studio. Che palle. E allora perché esiste la scuola? È un obbligo. Questo non significa che dobbiamo abolire la scuola, ci mancherebbe altro, però perché esiste veramente la scuola? Normalmente le risposte che diamo potrebbero essere queste: per educare i giovani a stare nella società, per crescerli come lavoratori, per crescerli come persone. Quante volte glielo abbiamo detto questo, ai ragazzi e ai giovani? Un milione, forse un miliardo. Ma loro ci credono? Vi faccio un esempio: quante volte ci siamo trovati, tutti quanti, di fronte a quel mattone di storia, di filosofia, di letteratura a dannare la vita e pensare: "Quando mai mi servirà?" Ecco, allora che cosa facevamo? Cercavamo magari una distrazione, guardavamo la tv, o quando eravamo più piccoli magari andavamo a giocare con gli amici; o, quando eravamo più grandicelli, chiudevamo il libro, ci vestivamo e magari uscivamo. Ecco, la fatica che noi facevamo nel chiudere il libro, nel vestirsi, nell'uscire con gli amici, i giovani di oggi l'hanno minimizzata in un solo movimento. Ecco, questo non è solo il simbolo moderno della socialità. Non voglio parlare di questo oggi. Questo strumento è in grado di reperire qualsiasi informazione dello scibile umano, semplicemente facendo una ricerca su Google. Ma più che altro è in grado di riprodurre qualcosa che i libri non saranno mai in grado di fare. Sono immagini in movimento: i video. Per cui, in realtà, la prima causa di distrazione dei giovani, al giorno d'oggi, grazie a questo, è YouTube. YouTube conta circa 2 miliardi di utenti attivi ogni mese, in rapida ascesa. Più di un miliardo di ore di video visti al giorno. Sono tante. In un'era dove l'informazione è diventata la moneta principale e dove l'accesso veloce alle informazioni è diventato una priorità, con la scusa di dare ai giovani uno strumento in grado di reperire informazioni, di fatto, noi gli abbiamo dato la prima causa di distrazione. Eppure, l'obbligo di studiare esiste ancora. Eppure siamo ancora lì, di fronte a quel libro, a quel tomo di storia, di letteratura, di geologia, a dannare la vita intera, a dannare i professori perché mi fanno studiare una cosa che probabilmente la troverai tranquillamente su Internet, quando mi serve, se mai mi servirà. E allora ecco che torna il tema del "A cosa mi serve". Oggi viviamo - in realtà, non oggi, negli ultimi anni ormai - in un clima di scarso lavoro, soprattutto a livello giovanile. Lo leggiamo tutti i giorni sui giornali, lo ascoltiamo alla radio e in più serpeggia tra i giovani quella sensazione che, per ottenere un lavoro decente, oggi forse non ti serve studiare. Ti bastano due cose: fortuna e le giuste raccomandazioni. Che studiare, allora, magari non ti serve, anzi che ti basterebbe imparare quelle quattro cose che ti servono per rimediare un lavoro decente, magari non ambizioso, ma che ti porti a casa il pane e il resto lo puoi trovare tranquillamente su Internet. Stiamo vivendo in un periodo di fortissima disillusione nei confronti dello studio da entrambi i lati. Il lato dei giovani, che vede nella scuola un sistema antico, vecchio, sorpassato, preistorico, che non ti prepara alla "vita vera"; ma anche dal lato degli adulti, dei genitori che vedono sempre con più preoccupazione il fatto di voler trovare un lavoro, anche, di nuovo, non ambizioso, ai propri figli. Ecco quindi che crollano le iscrizioni all'università, ecco che si alza il tasso di abbandono scolastico. E non solamente per i ragazzi anche in giovane età, anche [per] i bambini ci preoccupiamo di voler dare loro un lavoro che già gli insegniamo i lavori del futuro. Ecco che i bambini cominciano a imparare il cinese o la programmazione, a discapito di materie come la geografia, che sta lentamente scomparendo dalle scuole. E quindi, mi sembra che l'unico motivo per il quale esiste al giorno d'oggi la scuola sia solo questo: noi stiamo crescendo dei lavoratori, prima che delle persone, e a crescerli come persone e a dargli una cultura ci sta pensando Internet con i suoi video, con i suoi hashtag, ma anche con le sue notizie false. E quindi, il tema che mi piacerebbe che ci portassimo a casa tutti quanti, e che magari ne discutessimo con i nostri figli, con i giovani, è come possiamo cambiare l'insegnamento, per fare in modo che i giovani si possano riallacciare alla cultura? Già in realtà sbagliamo perché noi non dobbiamo cambiare le materie che consideriamo vecchie. Di nuovo, la geografia, la letteratura, il latino o la chimica vanno bene così. Vi faccio un esempio: oggi - soprattutto negli ultimi tempi, l'avrete sentito - viviamo in un clima di odio, di divisione sociale, di suprematismo. Se noi non studiassimo la storia, ve lo ricordate l'ultima volta cosa è successo, dopo un clima di odio o di divisione sociale e di suprematismo? No, le materie vecchie vanno bene così. Noi dobbiamo adeguare l'insegnamento per fare in modo che i giovani possano ritornare alla cultura. E lo dobbiamo fare, in realtà, con quello che ci ha contraddistinto negli ultimi 20 anni, e che ha contraddistinto la crescita dei giovani, che è la tecnologia digitale. Oggi vorrei portarvi una testimonianza, una visione che abbiamo avuto nella scuola dove lavoro, di quello che potrebbe essere una lezione nel futuro. Lo abbiamo chiamato HOLODECK, come il Ponte degli ologrammi. Avete presente l'Enterprise? L'astronave di Star Trek? Qualcuno probabilmente l'ha visto, Star Trek! Ok, su quel ponte degli ologrammi ci si poteva entrare e cambiava, a seconda di quello che si voleva: si poteva essere alle Maldive, su un altro pianeta, quello che si voleva. Ecco, Holodeck per noi è una classe in realtà virtuale, dove ogni studente ha il proprio visore ed è in grado di assistere a delle lezioni di materie normali come l'astronomia, come la chimica, le scienze, ma anche la storia e la geografia, aumentate attraverso l'animazione 3D. Oltretutto i ragazzi possono vedersi all'interno dello spazio virtuale e possono vedere le loro mani, quindi possono interagire con gli oggetti 3D. Ecco che quindi noi non stiamo andando a cambiare cosa dobbiamo raccontare ai giovani, stiamo aggiornando il come lo vogliamo raccontare. In realtà, utilizziamo una tecnologia che è molto più sulle loro corde. Un sistema di insegnamento che è basato su quello che loro normalmente vedono ogni giorno, che sono le immagini in movimento. Oggi avevamo pensato di portare una demo, portarvi una demo di Holodeck, grazie alle tecnologie di questa sala. Sarebbe stato l'effetto Wow di questo speech. Purtroppo qualche giorno fa la direzione dell'M9 ci ha detto che questa sala non sarebbe più stata in grado di supportare questo tipo di demo. Per cui, io innanzitutto vi faccio le mie più profonde scuse e vi chiedo di fidarvi semplicemente delle immagini che avete visto, e della mia parola sul fatto che questa tecnologia è veramente incredibile. Invitarvi, qualora lo vogliate, a venirla a provare direttamente a Big Rock, lì almeno i visori funzionano. (Risate) Holodeck è una sperimentazione ancora, non abbiamo la pretesa o la presunzione che diventi la scuola del futuro, ci piacerebbe però poterla integrare a quello che è un sistema di lezioni che esiste già, come un laboratorio, come un laboratorio di arte o laboratorio di scienze che già esistono nelle scuole. Immaginatevi un'ora di astronomia, un'ora di geografia, un'ora di storia o un'ora di chimica passata - un'ora alla settimana - passata all'interno di Holodeck. Sarebbe incredibile. Anche perché è scientificamente provato che quando uno studente ha a che fare con una lezione di tipo interattivo, quindi può interagire anche con le mani, le sinapsi del cervello si attivano molto di più. Quindi una lezione di tipo interattivo, in questo modo, è molto, molto più efficace. Noi dobbiamo ricominciare, o meglio dobbiamo cominciare, a usare la tecnologia per riportare gli studenti a innamorarsi di nuovo della cultura e dobbiamo insegnare a utilizzare le tecnologie che loro già hanno. YouTube, che sembrava denigrassimo prima, in mezzo a tanta porcheria ha un sacco di video bellissimi ed estremamente istruttivi, i TED per primi. (Risate) La programmazione va bene insegnarla ai bambini, ma che abbia uno scopo, che insegni loro come ragiona logicamente un computer, per fare in modo che loro possano imparare a ragionare a livello critico, a livello logico. Ma soprattutto dobbiamo cercare di reinsegnare a sognare ai nostri figli, a sognare le persone che vorrebbero essere da grandi e lo dobbiamo fare appunto con la tecnologia. Dobbiamo farli innamorare della cultura, perché solo la cultura li farà crescere come persone. Un recente studio di LEGO, su un campione di circa 3.000 bambini, ha riportato che alla domanda "Cosa vorresti fare da grande?" più di un terzo di loro ha detto che vorrebbe fare lo youtuber, invece che l'astronauta. Questa cosa è agghiacciante. In un momento come questo, dove stiamo per affrontare uno dei cambiamenti climatici più catastrofici della nostra storia, noi non abbiamo bisogno di youtuber, noi abbiamo bisogno di scienziati. Abbiamo bisogno di medici, abbiamo bisogno di architetti, abbiamo bisogno di politici giusti. Abbiamo bisogno di tutti quegli eroi che grazie alla loro cultura, e al loro sapere, possono rimediare agli errori del passato e cercare di fare qualcosa per curare questo pianeta. O se non ce la possono fare, trovare una soluzione per abbandonarlo. Per cui sì, abbiamo bisogno di astronauti. Io mi auguro che al prossimo primo giorno di scuola possiamo ricordare tutti quanti ai nostri giovani, ai nostri figli, il perché stanno andando a scuola, il perché studiano. Ricordiamogli di sognare, di sognare un futuro migliore o essere ispirati da altri sognatori. E studiare tanto, e farsi una cultura, e poter effettivamente realizzare quei sogni. Essere nel mezzo tra queste due cose, in questo momento, non ne vale veramente la pena. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Nicoletta Pedrana Come potete vedere, questa è una banana come la conosciamo tutti. È grande, dolce, buona, senza semi. Ma non è così che Madre Natura l'ha concepita. Ecco com'era una banana circa 7.000 anni fa. Certo, non è un bel vedere. E con tutti quei semi, non era proprio la nostra banana ideale. E così l'abbiamo domesticata, selezionando i frutti migliori, piantando i loro semi, facendo crescere le piante, selezionando di nuovo i frutti migliori e così via, fino ad ottenere la banana ideale, la Cavendish, quella che conosciamo oggi, che costituisce circa il 50 percento delle piante di banano nel mondo. Caratteristiche quali la dolcezza, la grandezza, la resistenza a patogeni sono trasmesse da una generazione all'altra attraverso il DNA, che è contenuto in ogni cellula di ogni essere vivente. Il DNA è una lunga catena di basi azotate, chiamati adenina, guanina, citosina e timina, che costituiscono il codice della vita. Così come una sequenza di lettere forma delle parole, così una sequenza di basi forma dei geni, che hanno un inizio, una fine, ed una lunghezza di alcune migliaia di basi. Alcune caratteristiche sono del tipo "tutto o niente": ad esempio, una banana o una pianta può essere resistente ad un patogeno, oppure no. Caratteristiche di questo tipo vengono dette "monogeniche", e sono dunque trasmesse da un solo gene: chiamiamolo il gene della resistenza. Se la pianta eredita la versione corretta del gene della resistenza, allora sarà resistente; altrimenti, non lo sarà. Ho usato il termine "corretta" in quanto, durante la copia del DNA da una generazione all'altra, possono essere introdotti dei piccoli errori, chiamati mutazioni, che possono alterare uno o più tratti che, se vantaggiosi, vengono mantenuti ed espansi nella popolazione. E questo è alla base dell'evoluzione, e permette alla pianta di adattarsi ad un nuovo ambiente e di competere con altre specie. A differenza della resistenza, non esiste tuttavia il gene della dolcezza. Come viene trasmessa questa informazione da una generazione all'altra? Questo è un esempio di tratto "poligenico", cioè contenuto non in un solo gene ma in decine, centinaia, e a volte migliaia di geni. I tratti di questo tipo sono di solito graduali: ad esempio, una banana può essere: poco dolce, mediamente dolce, dolce, oppure dolcissima. Anche l'uomo è cambiato nel corso degli ultimi 7.000 anni. Abbiamo dovuto adattarci, ad esempio in Europa, a vivere qui con il suo clima più freddo, e a dipendere da altre specie, come le vacche d'allevamento, acquisendo così tolleranza al lattosio e perdendo probabilmente la necessità degli occhi scuri per difenderci dal sole dell'Africa, acquisendo così altri colori. Altri tratti che sono in evoluzione sono, ad esempio, la perdita dei denti del giudizio e sembra, anche, la riduzione della massa cerebrale. Il motivo di questo ultimo tratto non è ben chiaro, ma forse è dovuto al fatto che passando da nomadi a stanziali non abbiamo avuto più necessità di quelle capacità di orientamento nei boschi, e di sopravvivenza nella natura selvaggia, che occupano molte risorse. Probabilmente, chissà, con l'uso dei nostri dispositivi elettronici, a cui affidiamo la nostra memoria, si ridurrà ancora. Chi può dirlo. L'evoluzione dell'uomo procede, dunque, senza sosta. Anche nell'uomo abbiamo tratti monogenici, come ad esempio l'attaccatura del lobo all'orecchio; o la presenza o assenza delle fossette; o anche la capacità, che alcuni di noi hanno, di arrotolare la lingua. Tratti monogenici sono però, anche quelli causativi di malattie genetiche rare - di solito, purtroppo, pediatriche - che sono causate da una singola mutazione in un singolo gene. Esempi di tratti poligenici, invece, sono ad esempio l'altezza, il colore degli occhi, il colore dei capelli, ma anche fattori di rischio per malattie comuni, quali tumori, infarti, demenza senile, diabete. L'evoluzione dell'uomo, dunque, procede senza sosta; ma in maniera del tutto casuale, guidato dall'evoluzione naturale. Nell'uomo, ad esempio, ci sono circa 65 nuove mutazioni che vengono passate da una generazione all'altra. Alcune di queste mutazioni possono alterare uno o più tratti che, se vantaggiosi, vengono mantenuti nella popolazione. Oggi, però, siamo di fronte ad una rivoluzione, cioè siamo di fronte alla possibilità che l'evoluzione dell'uomo sia guidata dall'uomo, e non più dal caso; proprio come l'uomo ha guidato l'evoluzione della banana. Oggi possiamo guidare la nostra evoluzione, e questo grazie a tre tecnologie di cui vi parlerò oggi. La prima delle quali è quella della lettura del DNA. Nel 2001, quando la prima bozza del DNA umano è stata presentata, è stata svelata, questo ha richiesto uno sforzo internazionale di oltre dieci anni, ed un costo di circa tre miliardi di dollari. Oggi, nel nostro istituto di ricerca come in tanti altri nel mondo, abbiamo degli strumenti in grado di leggere il genoma, il DNA di una persona, in meno di un giorno, a un costo al di sotto dei mille euro. La tecnologia funziona attraverso la "colorazione" delle basi del DNA con colori diversi, fotografarle, e poi dall'immagine ricostruire la sequenza di lettere, di basi, che forma il nostro DNA. Quali sono le implicazioni di questa tecnologia? La prima, che già oggi è possibile leggere il DNA di ogni nuovo nato: possiamo quindi individuare quelle mutazioni che, per esempio, causano malattie genetiche rare. Alcune delle quali sono "azionabili", nel senso che esistono terapie per prevenire, o ritardare, l'insorgenza della malattia. È possibile leggere il DNA anche prima della nascita, e addirittura prima ancora del concepimento, grazie alla tecnica della fertilizzazione in vitro, in cui l'ovulo viene fecondato in provetta. In alcuni Paesi è già permesso leggere il DNA dell'embrione prima dell'impianto per identificare la presenza di mutazioni letali e quindi non compatibili con la vita. In questo caso, in questi paesi l'embrione viene scartato e non viene impiantato. Prevedo che nei prossimi dieci anni, con l'aumentare del numero di persone il cui DNA sarà letto, saremo in grado di predire con più accuratezza anche tratti poligenici. Quindi, come vi ho detto, ad esempio fattori di rischio per malattie comuni. Sarebbe dunque possibile associare ad ogni embrione, prima dell'impianto, qual è il rischio che l'individuo che nascerà dall'embrione svilupperà, ad esempio, tumori. Ovviamente, selezionare l'embrione in base alla presenza di queste mutazioni, e di tratti poligenici desiderati, non è eticamente accettabile. Ed è anche praticamente impossibile, dato la natura completamente casuale della presenza di mutazioni nell'embrione, e anche il numero elevato di mutazioni che conferiscono un tratto poligenico. Oggi, però, tutto questo sta per cambiare. Anzi è già cambiato, grazie ad una scoperta di due scienziate che hanno individuato nel batterio dello streptococco, quello che causa la faringite, una proteina che vedete alle mie spalle, chiamata CAS 9, la quale può essere utilizzata per legare il DNA e inserire, cancellare o modificare una base del DNA all'interno di una cellula umana. Già oggi, dunque, in laboratorio possiamo modificare in una singola base il DNA di una cellula, e quindi anche dell'embrione, prima dell'impianto. Questa tecnologia, insieme a quella della lettura del DNA e della fertilizzazione in vitro, è davvero rivoluzionaria per genitori affetti da malattie genetiche rare. Ed anche eticamente meno controversa, in quanto l'embrione con la mutazione deleteria invece che essere scartato, può essere semplicemente corretto, inserendo la base corretta al posto della mutazione deleteria. Dopodiché, l'embrione può essere impiantato, e dall'embrione nascerà un individuo completamente sano. Nel corso dei prossimi dieci anni, è possibile prevedere che saremo in grado non solo di modificare una singola base nel DNA, ma decine, centinaia e addirittura migliaia di basi. Questo cosa significa? Significa che potremo conferire all'embrione anche tratti poligenici desiderati, ad esempio basso rischio di malattie oggi considerate comuni. Ovviamente, questo apre un dibattito etico, e quindi questo è quello che la tecnologia può offrirci. La terza ed ultima tecnologia di cui voglio parlarvi è quella della biologia sintetica, che nasce dall'incontro tra ingegneri come me e biologi come mia moglie, ad esempio. E la biologia sintetica ha come scopo, quello di dotare le cellule di nuove funzionalità, utili all'uomo o all'ambiente. Lo scopo della biologia sintetica può essere raggiunto attraverso la costruzione di veri e propri circuiti biologici, analoghi ai circuiti elettronici che oggi troviamo nei piloti automatici degli aerei, o anche nel semplice termostato di casa. Ovviamente, ingegnerizzare la biologia non è facile, data la complessità della cellula ed anche il fatto che questa, a differenza di un aereo, si duplica e si adatta all'ambiente. Per questo, nel mio laboratorio stiamo lavorando a tecnologie per la costruzione di circuiti biologici robusti all'interno della cellula. Lo scopo o il futuro prossimo, quindi non lontano, ma quello prossimo della biologia sintetica, è quello di sviluppare veri e propri farmaci viventi. Ad esempio batteri probiotici: quelli che troviamo nello yogurt, che possiamo ingerire, ma che sono stati modificati con circuiti biologici che li rendono in grado di riconoscere sostanze tossiche all'interno dell'organismo - in particolar modo per quei pazienti affetti da malattie metaboliche rare - e quindi curarli. È possibile anche inserire circuiti all'interno di cellule umane, e questo già oggi sta rivoluzionando il trattamento dei tumori del sangue. Cellule immunitarie del paziente vengono prelevate dal sangue, e un circuito semplice ma efficace viene inserito all'interno della cellula immunitaria, rendendola in grado di riconoscere la cellula tumorale e di eliminarla. Le cellule così ingegnerizzate vengono reinserite nel paziente e possono, in alcuni casi, curare completamente il tumore. Ovviamente, come ogni tecnologia, l'uso che se ne fa può essere costruttivo o distruttivo. Ad esempio è possibile immaginare, in un futuro lontano ma non troppo, che alcuni regimi totalitari possano imporre la fertilizzazione in vitro per legge, ed obbligare l'inserimento di tratti poligenici desiderabili per il regime, quali una certa altezza o un certo colore degli occhi; ma anche, chissà, in futuro, tratti psicofisici come bassi livelli di aggressività. Questo può sembrare uno scenario da fantascienza distopica, ma non è così. Nel corso di quest'anno, in Cina, un ricercatore ha modificato due embrioni modificando un gene per conferire agli embrioni resistenza al virus dell'HIV, quello che causa l'Aids. Da questi due embrioni sono nate due gemelline, le prime al mondo con DNA riscritto. Purtroppo, questo è stato fatto in maniera del tutto nascosta, sia alla comunità scientifica che al pubblico; senza una vera necessità medica e senza alcuna giustificazione etica. Il ricercatore in questione è oggi agli arresti domiciliari, in Cina. L'unione della tecnologia di lettura del DNA, di riscrittura del DNA e della biologia sintetica apre però scenari davvero incredibili, e spalanca le porte all'evoluzione dell'uomo guidata dall'uomo. Vogliamo davvero lasciare l'evoluzione al caso, o vogliamo guidarla? E fin dove vogliamo spingerci? Per questo ognuno di noi ha il dovere di informarsi, e prendere parte attiva nella decisione che la società dovrà fare su dove dirigere gli investimenti futuri della ricerca al fine di diminuire le sofferenze umane nel rispetto della libertà individuale. Grazie. (Applausi) Cominciamo con una domanda apparentemente semplice. Chi di voi, in questo momento, crede di star sognando? Alzi la mano: ne abbiamo uno, due. Non tanti, per fortuna. (Risate) Una seconda domanda collegata alla prima, anche se apparentemente non lo è: chi di voi si fiderebbe di qualcuno che vi tradisce ogni giorno? Ogni giorno, anzi ogni notte, vi inganna, facendovi credere cose che non sono vere. C'è qualcuno che si fiderebbe? No: su questo, siamo tutti coerenti. Eppure, questo è quello che facciamo: fidarci di qualcuno che ci inganna tutti i giorni. È quello che facciamo tutti noi, perché siamo ingannati dalla nostra mente ogni giorno, ogni notte quando dormiamo, per mediamente un'ora e mezza. Questa è la durata delle cosiddette fasi REM, quella in cui noi sogniamo mentre dormiamo. Qual è l'esperienza del sogno? Lo sappiamo tutti: crediamo a quello che vediamo. Se siamo in un incubo abbiamo paura, perché quel mostro che ci insegue crediamo che sia vero. Se abbiamo un "affaire" con qualcuno, ci crediamo. E quella esperienza che viviamo, la viviamo intensamente. La nostra mente ci inganna in una maniera estremamente convincente, che coinvolge tutti i nostri sensi. Coinvolge la vista, coinvolge l'udito, coinvolge il tatto, coinvolge le emozioni. Il nostro cervello e la nostra mente producono per noi, quando sogniamo, delle specie di film, di realtà virtuali naturali. Qualcuno di voi avrà cominciato ad utilizzare la realtà virtuale, no? Cosa succede? Siamo immersi, ci crediamo. Nel sogno, ancora di più. Abbiamo una tecnologia, diciamo, "naturale" ancora più efficace. Eppure, durante la giornata, quando siamo svegli, ci fidiamo della nostra mente, che è la stessa che ci ha tradito nella notte, è la stessa che ci ha ingannato - o che magari ci ha ispirato, durante la notte, ma pur sempre generando qualcosa che non è vero. È costruito, è illusorio, è un'ombra. Vedete, questa idea che la nostra mente ci inganna ha attraversato tutta la nostra cultura occidentale in una maniera molto profonda generando due approcci, due modi di pensiero, estremamente importanti per tutti noi. Non potremmo essere qui adesso, se non avessimo posto in dubbio la natura ingannatrice dei nostri sensi. Una di queste discipline è la scienza. Con il metodo scientifico, la scienza intende andare oltre i limiti della mente individuale, l'inganno dei nostri sensi. È per quello che usiamo un metro. Se io ad occhio dico che quella cosa è lunga un metro e mezzo, so che posso ingannarmi; la mia mente non è precisa, ho bisogno di usare uno strumento che dia una misura oggettiva di quella lunghezza. E così è per tutto, nell'ambito scientifico. Noi formuliamo dei modelli: ma non ci fidiamo, dobbiamo fare degli esperimenti, dobbiamo prendere delle misure per far sì che quella nostra idea, quella nostra fantasia venga in qualche modo confermata dalla realtà esterna. Quindi il metodo scientifico ha ben presente che la nostra mente ci inganna. E non conta il parere di un singolo scienziato, perché quello lì magari si sarà sbagliato, avrà fatto degli esperimenti, diciamo, solo in una certa direzione; ha bisogno dell'altro scienziato, o dell'altra scienziata, che metta in discussione, cerchi di falsificare quello che il primo scienziato, o la prima scienziata, aveva formulato. Un altro approccio che fortemente tiene conto della natura ingannatrice dei nostri sensi è la filosofia occidentale. C'è anche quella orientale, ma abbiamo più familiarità con quella occidentale. Pensate a Cartesio, René Descartes: grande filosofo francese, uno dei padri del pensiero moderno. Lui parte nel suo studio filosofico, nella sua esplorazione filosofica, proprio dal dubbio fondante sulla veridicità dei suoi sensi. E cerca di trovare un punto solido al di qua dei sensi su cui poi dopo poter costruire un sistema filosofico, e quindi lui parte con il "cogito ergo sum", famosissimo. Vedete, scienza e filosofia, e vari approcci filosofici che adesso non esploriamo, hanno ben presente la natura illusoria dei nostri sensi. Ma noi, come individui, poche volte ci chiediamo, durante il giorno: "Sto sognando oppure no?" E invece crediamo a quello che i nostri sensi, costantemente, ci fanno vedere, sentire, ascoltare, toccare. Vorrei però sottolineare con voi, adesso, un particolare metodo che noi possiamo utilizzare per diventare più consapevoli della natura incantatrice dei nostri sensi. E questo avviene proprio mentre sogniamo. Cioè, mentre siamo in un sogno normale, cercare di coltivare la capacità di chiedersi se quello sia un sogno oppure no. Cioè, io sono per esempio, inseguito da questo mostro di un incubo; e mentre sto scappando, mi fermo, contemplo la situazione e chiedo: ma questo è un sogno oppure no? E mi giro verso il mostro. È un passaggio di coscienza estremamente difficile, non è facile; però, forse, qualcuno di voi ne avrà avuto esperienza. Qualcuno di voi, forse, avrà fatto un sogno in cui sente che è un sogno e forse riesce un pochino a dirigerlo. Si tratta di sogni pre-lucidi. Il sogno lucido è un'esperienza estremamente intensa, in cui noi siamo pienamente consapevoli del fatto che ci troviamo in un sogno. Vedete, questa esperienza a me è capitata da adolescente, perché un po' praticavo, maldestramente, tecniche di meditazione durante il giorno. E una notte mi è capitato di fare un sogno lucido di questo tipo, estremamente intenso, che mi ha un po' trasformato, diciamo, nel modo in cui io vedevo, e in cui ancora oggi vedo, la coscienza e la consapevolezza. Quel primo sogno poi, immediatamente riportato sull'agenda dei sogni lucidi, ha costituito il primo passo di centinaia e centinaia di sogni lucidi che ho fatto nella mia vita, e continuo ancora a fare. E che hanno un grosso potere trasformativo. Inizialmente, con i primi sogni si impara un po' a giocare. Una cosa per esempio che facevo era di alzarmi qualche centimetro da terra. Quindi cercare di sfidare le leggi della fisica, e spostarmi da un luogo all'altro di questa realtà onirica, estremamente dettagliata, scivolando. Ma poi, perché fermarsi a quello? Quindi nei sogni successivi mi alzavo di più, e passavo anche attraverso le pareti. Avevo la possibilità di volare sopra la città, la possibilità di andare da una città ad un'altra, sempre con estremo realismo. Incontrare persone che il nostro mondo onirico genera per noi - le persone del sogno non le possiamo controllare, sono dotate di una strana indipendenza di pensiero; ma noi possiamo decidere di andare da loro. Possiamo trasformare il nostro corpo, perché ci si ritrova con un corpo di sogno, che è quello tipico della veglia. Ma se noi guardiamo le nostre mani di sogno, possiamo, con uno sforzo di lucidità e di consapevolezza, trasformarle: sei dita o dieci dita, o le mani di un animale, diventare un lupo. E possibile diventare un'aquila: non solo volare, ma anche avere il corpo di un'aquila. È possibile trasformarsi in un cane, in una donna se siete un uomo, in un uomo se siete una donna. È possibile stare in due posti contemporaneamente, essere cosciente di essere in due luoghi - e perché no, anche tre luoghi. A me è capitato, una volta, di essere in tre luoghi diversi: in uno stavo volando, nell'altro camminavo e nell'altro ero fuso con un pavimento. Non è stato tanto piacevole, ma interessante. In ogni caso, voi siete in controllo: potete svegliarvi in qualsiasi momento. Ecco, dicevamo della filosofia. Ci sono varie tracce di questa capacità della nostra consapevolezza di spostarsi nel mondo delle ombre. Uno dei miti che più rende questa idea, è un famosissimo mito, che sono certo molti di voi avrete sentito o studiato: Il mito della caverna di Platone, l'allegoria anche della caverna, viene chiamata anche così. Ed è questa storia che, sintetizzo, scritta da Platone in cui siamo in una grotta nelle profondità della terra. E ci sono dei prigionieri incatenati che sono costretti a guardare solo sul fondo della caverna. Non hanno la possibilità di spostarsi e guardarsi indietro. Quello è il loro mondo. Dietro di loro, a loro insaputa, c'è un enorme fuoco, e tra il fuoco e i prigionieri ci sono delle persone che passano con degli oggetti. Quindi i prigionieri vedono, sul fondo della caverna, delle ombre che si spostano. Quella è la loro realtà: e credono, quindi, che quella sia tutta la realtà. Quelle ombre sono tutto ciò che c'è. Un giorno succede che uno di questi prigionieri viene liberato dalle catene. Si ritrova a poter uscire da quel suo mondo limitato. La prima cosa che fa è vedere che c'è un enorme fuoco, e vede che ci sono degli oggetti tridimensionali di cui prima non aveva assolutamente idea. E capisce che le ombre, che prima pensava essere gli oggetti del mondo, sono solo una proiezione della realtà degli oggetti tridimensionali. Poi, in lontananza, vede una luce che è l'ingresso nella caverna in cui aveva vissuto fino ad allora. Vi si dirige, esce fuori e vede che il mondo è molto più complesso: è molto ricco, pieno di colori, pieno di luce; e c'è un grande fuoco, molto più grande di quello della caverna, che è il sole, che illumina tutti gli oggetti; e con questi può interagire, può correre, può toccare le cose. Così risvegliato - questa, vedete, è una metafora del risveglio - però fa un altro passaggio, che è quello che avviene, anche, nel sogno lucido; dal risveglio, decide di tornare nel Mondo delle Ombre. Ritorna giù nella grotta, dove ci sono i suoi compagni ancora prigionieri. E vuole con essi comunicare che la realtà delle ombre non è la vera realtà. Ma c'è una realtà molto più complessa, molto più ricca, molto più bella, molto più vera, esterna. Vedete i miti, sapete, descrivono dei processi mentali, così come i sogni. Infatti miti e sogni si sovrappongono, hanno uno stretto legame. In questo mito di Platone c'è questo movimento mentale del risvegliarsi. Un processo duro, anche perché all'inizio è difficile svegliarsi, perché siamo accecati dalla luce; ma poi, pian piano, ci svegliamo completamente. Ma poi, vedete, c'è questo secondo passaggio, che è il ritorno al mondo delle ombre: il ritorno al sonno, il ritorno alla condizione illusoria in cui si cerca di interagire, ma da risvegliato. Quindi, vedete, come svegliarsi, ma nel sogno. La ricerca neuroscientifica, negli ultimi anni, si è concentrata su questo fenomeno. Prima era, appunto, più appannaggio della filosofia, o di qualche aneddoto raccontato qua e là. Poi è diventato uno studio della psicologia; e adesso, addirittura, anche delle neuroscienze. Quindi, cosa succede in un cervello che sta sognando lucidamente? Il messaggio è questo: noi abbiamo una parte del cervello che è molto importante, che si chiama corteccia prefrontale - è quella che abbiamo dietro la fronte. Potete immaginare il suo ruolo come quello di direttore d'orchestra di tutte le nostre capacità mentali. È quella che dirige la visione, che decide quando dobbiamo prestare attenzione, a cosa dobbiamo prestare attenzione nel nostro campo visivo. Quindi il direttore d'orchestra, nel senso che non suona uno strumento di per sé, ma regola, diciamo,le produzioni di tutti gli altri strumenti. È quindi un po' il boss - o la boss - della nostra mente. Ecco quando noi facciamo dei sogni normali, ordinari, la corteccia prefrontale è spenta, mentre tutto il resto del cervello è normalmente attivo, quasi come se fossimo svegli. Quindi un cervello molto attivo, tranne che per la corteccia prefrontale. Quello che si è scoperto è che quando facciamo un sogno lucido - evento rarissimo, difficilissimo da studiare nei laboratori, la corteccia prefrontale comincia a essere attiva. Non pienamente, come se fossimo svegli; ma in molte parti sostanziali è più attiva, consuma più ossigeno. Si è anche visto che chi ha più propensione per il sogno lucido, o ha sviluppato questa capacità di essere cosciente nei suoi sogni, ha una corteccia prefrontale più doppia, più spessa, lo possiamo misurare con risonanze magnetiche, a indicare quindi una maggiore predisposizione a essere il direttore d'orchestra attivo, ad avere un direttore d'orchestra attivo nella propria mente. Tanti studi - e tantissimi sono ancora in corso, è un argomento di ricerca estremamente recente. La corteccia prefrontale è il mio argomento di ricerca preferito, quindi da tanti anni mi occupo di come la corteccia prefrontale regola e dirige il nostro comportamento. Allora cosa possiamo fare, se vogliamo aumentare questa nostra capacità di essere coscienti nel sogno? Una delle tecniche è proprio quella di chiedersi, anche da svegli, se stiamo sognando oppure no. Così, improvvisamente: "Sto sognando oppure no?" Più che darsi una risposta, porsi la domanda, mettere un po' il dubbio sul fatto che quello che stiamo vedendo sia la realtà oppure no. Se sia una nostra proiezione oppure è un dato di fatto oggettivo. Farlo più volte, durante il giorno, ci fa incorporare una sorta di abitudine. Per cui potrebbe darsi che, una di queste volte che ce lo chiediamo, in realtà stiamo sognando realmente. Per cui sto parlando con qualcuno nel mio mondo di sogno, e mi fermo un attimo, dicendo: sto realmente parlando con questa persona, sto realmente guardando un TED Talk, oppure è un sogno? E cercare di porsi una risposta valida. Facendo questo più volte, durante la giornata; ma non per rifugiarsi in un mondo di sogno, attenzione! È esattamente il movimento opposto, è per diventare più pienamente consapevoli, lucidi e presenti in quello che stiamo esperendo. Facendo così, possiamo diventare dei sognatori lucidi esperti. E che vantaggio ne abbiamo, nella nostra vita da svegli? Pensate a una situazione in cui c'è un evento negativo che vi accade: non so, siete licenziati. Brutto, oggettivamente brutto: ma quanta proiezione di negatività c'è, su un evento così oggettivamente brutto? Incominciamo ad autosvalutarci: "Perché hanno licenziato me?" "Non meritavo di avere quella posizione"; "Non ho mai mostrato di essere bravo su quello o su quell'altro"; "Non ho più possibilità"; "Cosa penseranno di me i miei familiari?" Tutto questo, vedete, è come un sogno: è un vestito di sogno che noi mettiamo addosso ai fatti reali e concreti. Allenarsi a sognare lucidamente aiuta a distinguere ciò che è fatto da ciò che è nostra proiezione. In questo modo possiamo vivere meglio, non per rifugiarci in un mondo distante ma per essere più presenti nei fatti. E quindi diventare più simili al prigioniero liberato della caverna di Platone e poter andare in giro, fuori nel mondo esterno, illuminato dal sole, o anche ritornare nel mondo delle ombre senza lasciarci catturare da queste. Quindi vi saluto con un augurio di buon risveglio nei sogni. (Applausi) Buongiorno. (Applausi) Il mio nome è Francesca Vidotto, e sono una fisica teorica. Per la precisione, il mio lavoro consiste nel cercare di scrivere le equazioni che descrivono lo spazio e il tempo. E queste equazioni sono importanti, per esempio, se vogliamo cercare di capire cosa c'è dentro un buco nero, o come il nostro universo ha iniziato ad espandersi. Sono situazioni un po' diverse dalla nostra quotidianità. Però sono situazioni talmente estreme in cui diventa importante cercare di capire il tempo, e capire il tempo significa anche capire che cos'è la realtà, capire cosa è reale. Allora - la realtà, che cosa è reale... Intanto sembrano domande che non sono il mestiere di un fisico domandarsi. Invece no. Ma sembrano anche domande facili: Che cosa esiste? La realtà, facile. Io sono qui; io esisto; voi esistete, vi sto vedendo; il pavimento esiste; lo schermo esiste; le vostre sedie su cui siete seduti esistono. Facile, banale. Proviamo con una domanda un po' più complicata: esistono i dinosauri? Chi è che vota "sì"? Alzate la mano. Chi è che vota "no"? Io non vedo nessun dinosauro qui. Non ho mai visto dinosauri in vita mia. Li ho visti in un museo, ma erano finti. No, i dinosauri non esistono... Però possiamo dire che "esistevano" nel passato. E nel futuro? Per esempio, possiamo dire che esistono delle colonie umane su Marte? No, però potrebbe essere che nel futuro esistano. Allora forse è solo questione di cercare di formulare un po' meglio la domanda. Forse dovremmo chiederci che cosa esiste ora. Allora, "Che cosa esiste ora?" richiede definire che cosa sia il presente. Il presente è come una linea sottile, una linea senza spessore che divide il passato dal futuro. Allora, per esempio, posso ordinare tante linee una dietro l'altra - delle linee di simultaneità, delle linee su cui metto tutte le cose che esistono allo stesso tempo, e posso ordinare: nel passato i dinosauri; noi adesso; e nel futuro le colonie su Marte. Ma non è così: purtroppo – o per fortuna, nelle equazioni della fisica che io studio non è possibile fare questo. Questo lo abbiamo imparato grazie ad Einstein e alla sua teoria della relatività - le sue due teorie della relatività. Dopo Einstein, sappiamo che questa stratificazione del tempo, questa descrizione del presente, non è come il mondo funziona. Il mondo non è così. Ma cerchiamo di capire un po' meglio. Immaginiamo, per esempio - mi faccio aiutare immaginando che ci sia mia sorella qui. E io e mia sorella abbiamo degli orologi precisissimi - o meglio di questo. Sincronizziamo i nostri orologi e poi io rimango a vivere nei Paesi Bassi, lei per esempio va a vivere nei Paesi "alti", in montagna, sull'Himalaya, sulle Ande: quando ci rincontriamo guardiamo i nostri orologi e vediamo che il suo è un po' più avanti del mio. Cosa vuol dire? Vuol dire che il suo ha ticchettato un po' di più del mio. Allora, il tempo passa diversamente a seconda di dove ci troviamo: più ci troviamo vicino ad una massa, più il tempo scorre lentamente, più il nostro orologio ticchetta più lentamente. Allora questo è vero per gli orologi, ma è vero anche per noi. È vero per qualsiasi cosa: è vero per le vostre cellule, è vero per le particelle elementari che interagiscono; è vero per qualsiasi cosa. Questo ticchettio, più lento quando si è vicino ad una grande massa, implica anche il fatto che, visto che mia sorella è stata in montagna, è invecchiata un po' più di me. Adesso, povera sorella, facciamo il contrario. Facciamo che invece è mia sorella che va vicino ad una grande massa. Com'è che si può fare? La mandiamo in una missione spaziale su un pianeta più massiccio del nostro: la mandiamo per esempio [..] su Giove, più massiccio, quindi il tempo per lei adesso scorre più lentamente. Ancora però non è abbastanza: facciamo una cosa ancora più estrema... La mandiamo in una missione spaziale ancora più estrema; la mandiamo vicino ad un buco nero. Un buco nero è un oggetto supermassiccio dove tutta la massa è concentrata in uno spazio piccolissimo e dove il tempo scorre molto, molto lentamente. Quindi il tempo dipende da dove ci troviamo, ma, anche se io e mia sorella ci trovassimo nello stesso posto, nello stesso luogo, e però mia sorella cominciasse a girarmi attorno ad una velocità pazzesca, anche in quel caso il nostro scorrere del tempo sarebbe diverso. Per lei il tempo passerebbe, ancora una volta, più lentamente; e quando ci ritroveremmo, io scoprirei che lei è invecchiata meno di me. Ma, allora - va bene, Il tempo scorre in modo diverso; il ritmo del tempo è diverso per ciascun osservatore. Però ancora non si capisce perché questo dovrebbe cambiare la nostra nozione di presente, perché la stratificazione del tempo dovrebbe scomparire. Pensiamoci un attimo. In fondo, per un osservatore il tempo passa con una certa velocità, per l'altro scorre con un'altra velocità, però posso sempre ordinare gli eventi in passato, presente e futuro: uno sarà un po' più invecchiato e l'altro sarà un po' più giovane, però posso sempre mettere gli eventi uno dopo l'altro in un ordine. Posso? Eh, no! È proprio qui il punto: non posso. In fisica teorica, nelle equazioni di Einstein, scopro che non posso. Non posso perché non esiste questa stratificazione, e perché ogni orologio ha il suo ritmo. Cerchiamo di capire meglio cosa significa - cosa implica il fatto che ogni orologio ha il suo ritmo. Il tempo non è una linea senza spessore: ha un piccolo spessore. Cosa vuol dire il fatto che qualcosa esista? La domanda che vi ho fatto all'inizio - se mia sorella fosse qui, a un metro da me, come faccio a dire che lei esiste? Come faccio a dire che le cose che sono qui esistono? Esistono perché sto interagendo col pavimento, sto interagendo con questo telecomando, sto guardando voi e ci sono delle particelle di luce che rimbalzano su di voi e arrivano ai miei occhi, e io so che voi esistete. E lo fanno con una velocità che è finita: la velocità della luce è una velocità limitata. Quindi, quando io dico che mia sorella esiste qui, accanto a me, in realtà quello che succede è che ci sono dei fotoni che mi arrivano - e ci mettono qualche miliardesimo di secondo per arrivarmi - quindi in realtà mia sorella esiste lì, accanto a me, però, appunto, il presente è come se diventasse un pochettino più spesso. Diventa spesso, ha uno spessore temporale di qualche millisecondo. Ecco, vediamo - mia sorella va sempre a fare missioni molto estreme, e adesso la mandiamo invece sulla Luna. Sulla Luna questo "presente esteso" comincia ad avere uno spessore di due secondi, comincia a diventare qualcosa di rilevante, anche per le nostre telecomunicazioni, per esempio. Se io cercassi di guardare mia sorella con un telescopio, vedrei la sua immagine due secondi dopo quello che sta succedendo, mi arriverebbe due secondi - ci metterebbero, i fotoni, due secondi ad arrivarmi. Se avessi un telescopio ancora migliore e mandassi mia sorella - non facciamo una cosa troppo estrema, scegliamo il sistema stellare più vicino al nostro, Proxima Centauri - c'è un pianeta abitabile da quelle parti. Mandiamo mia sorella lì. In quel caso, però, la luce ci mette quattro anni ad arrivare da lì. Quindi, se io con un telescopio cerco di guardare cosa sta facendo mia sorella, vedo un'immagine che ci ha messo quattro anni per arrivare. [Chiediamoci] ancora una volta: ma perché questo implica che il presente è esteso, è spesso? Mah, insomma, potrei sempre dire: "Va bene, io sto guardando un'immagine di quattro anni fa. Mia sorella in questo momento sta facendo, quattro anni nel futuro, qualche cosa.". "Per lei in questo momento sono passati - anche per lei sono passati quattro anni; starà facendo qualcos'altro quattro anni dopo; sarà quattro anni più vecchia.". Non è proprio così. Perché quattro anni per me potrebbero essere - i quattro anni per lei potrebbero essere non nel mio presente, nel mio adesso, ma potrebbero essere nel futuro. Per esempio, se lei avesse preso un razzo, come prima, e si fosse mossa ad una grande velocità, ancora una volta, il suo ritmo del tempo sarebbe diverso. Per cui quei quattro anni per me non sono adesso, per lei - sono un momento nel mio futuro. Allora vedete che l'ordinamento delle cose, degli eventi, diventa difficile, diventa impossibile. Questo presente esteso è uno spazio in cui gli eventi - è l'insieme degli eventi che io non posso ordinare, non posso decidere quale viene prima e quale viene dopo. Lì, li raggruppo tutti assieme in un presente esteso. Quindi il presente ha un'estensione, E ha un'estensione per me, ma ha un'estensione anche per mia sorella: ha un'estensione per ognuno di voi; ha un'estensione per ogni osservatore nell'universo. E quanto è grande questo spessore del presente esteso? Beh, dipende da ogni coppia di osservatori. Ogni coppia di osservatori, ogni interazione che considero, ha un suo presente esteso associato. Per ognuno diverso, per ogni coppia diverso. E quindi l'ordinamento temporale - cosa viene prima, cosa viene dopo - lo posso fare solamente per queste coppie: non lo posso fare globalmente. L'ordinamento è solo parziale. Quindi il presente non esiste. Non esiste neanche il passato, non esiste neanche il futuro. Non posso fare questa stratificazione del tempo, non posso ordinare le cose. Allora torniamo alla domanda di prima: "che cosa esiste?" Posso anche cercare di formulare la domanda di prima. Avevamo detto "ok, questa è una domanda più precisa, è una domanda formulata meglio - "che cosa esiste adesso, nel presente?", ma poi il presente non c'è. Addirittura - pensateci un po' - più il mio compagno è lontano e più il mio presente diventa esteso. Addirittura questo presente può estendersi a tutto l'universo. Può succedere che nel mio presente esteso ci sia un altro osservatore il cui presente esteso comprende cose nel mio passato e nel mio futuro. Quindi questa rete di osservatori, ognuno col suo presente esteso, definisce un unico grande presente che comprende tutto l'universo. [Un presente] in cui esistono insieme i dinosauri e gli uomini su Marte; esiste il Big Bang assieme alla fine dell'Universo. L'universo è un unico grande universo-blocco, in cui tutte le cose che esistono esistono assieme allo stesso tempo. Pensateci un attimo. Pensate alla bobina di un film. Adesso viviamo nell'era digitale, ma se voi avete una bobina di un film, la bobina voi la vedete, esiste tutto assieme. Però, quando guardate il film, guardate fotogramma per fotogramma, e questo vi da l'impressione dello scorrere del tempo, dei cambiamenti dell'immagine, anche se la bobina del film esiste tutta assieme. L'universo-blocco è un po' così: le cose esistono tutte assieme. E il cambiamento? La nostra percezione del cambiamento? È allora solo un'illusione? L'universo-blocco è qualcosa in cui tutto esiste tutto assieme. Non c'è cambiamento, il cambiamento è solo un illusione. E io credo di no. Io credo di no. Credo che infatti il cambiamento, queste interazioni tra gli osservatori, queste interazioni che sono interazioni tra le particelle - questo è quello che voglio descrivere nel mio lavoro, ma sono anche le interazioni tra gli osservatori, tra un astronauta e qualcuno che è rimasto sulla Terra - sono l'unica cosa che esiste. In fondo - lo abbiamo detto all'inizio, per dire che qualcosa esiste dobbiamo interagirci. Altrimenti non ha senso [dire] che qualcosa esista. Quindi io credo che le interazioni siano tutto ciò che esiste. Però dobbiamo rinunciare a qualche cosa. Dobbiamo rinunciare all'idea che il tempo possa scorrere tutto assieme, uguale per tutti. Il cambiamento esiste, ma esiste solo localmente, esiste solo rispetto ad un particolare osservatore. Quando parlo di un'interazione, quando parlo di un cambiamento, devo farlo specificando per quale osservatore questo cambiamento esiste: lo stesso cambiamento può non essere vero, o può non essere ancora accaduto per un altro osservatore. Quindi vedete quanto è importante rispondere a questa domanda, questa domanda filosofica che però sta al cuore anche della fisica: "che cosa esiste?". Esistono solo i cambiamenti, esistono solo le interazioni; i cambiamenti sono locali, sono relativi; Il tempo non esiste; il presente non esiste; il passato e il futuro non esistono. E tutto ciò che esiste sono questi cambiamenti relativi. Non possiamo pensare al tempo come un unico flusso, come un unico grande orologio che ticchetta uguale per tutti: ognuno ha il suo orologio. Ma attenzione, la cosa importante è che ogni singola interazione, ogni cambiamento, ogni orologio di ciascuno non è meno vero. Il fatto che sia parziale, che sia relativo, non lo rende meno vero. Queste interazioni parziali, relative, sono tutto ciò che esiste: non c'è nient'altro. Non sono meno vere, sono tutto ciò che esiste. Quindi la realtà non è un unico blocco, ma è la trama di tutti questi cambiamenti che si incrociano, che interagiscono tra loro. È un groviglio delle storie di ciascuno. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Anna M [Musica] [Applausi] Ho amato la natura fin da piccolo. I miei ricordi vanno da quando guardavo il mondo dall'alto dallo zaino di mio papà durante le escursioni estive in montagna e poi dal basso del mio metro e qualcosa non appena ho imparato a camminare e riconoscere cosa fosse un sentiero. Mio padre è fotografo naturalista, mi ha insegnato ad osservare ed a farmi domande. La farfalla che si posava sulla mia mano, gli stambecchi maschi in lotta nella nebbia autunnale, i minerali che brillavano al sole. Pian piano sono diventati dei compagni che ritrovavo tutte le estati. Sulla riva di questi laghetti alpini ho dato il mio primo bacio e molti dei viaggi immaginari che facevo da adolescente avevano luogo in montagna, erano ambientati lì. Salire verso l'alto, scoprire nuovi sentieri era ogni volta un avventura, ma anche qualcosa che mi faceva sentire a casa. Estate dopo estate, cercare stelle cadenti nel cielo notturno è una sana passione per guerre stellari. Mi ha fatto venir voglia di conoscere meglio l'universo. Allora ho comprato un libro, che spiegava le stelle, le costellazioni e leggevo di nebulose di polvere che creavano pianeti e particelle in viaggio fin dall'origine dell'universo, di fusione nucleare al centro del sole. Tutto aumentava il mio senso di meraviglia. Spazi e tempi immensi erano a portata di un semplice binocolo, anzi a volte li potevo percepire anche ad occhio nudo, come quando trovavo la galassia di Andromeda nel cielo e mi accorgevo di stare a guardare indietro nel tempo di due milioni di anni tanto ci aveva messo la luce ad arrivare ai miei occhi. O quando vedevo il centro della nostra galassia: la Via Lattea e mi accorgevo che in fondo, io e lei eravamo fatti praticamente degli stessi elementi. A scuola non ero molto bravo in fisica: sapevo fare bene i conti, ma dimostrare i teoremi non era il mio pane, però il mio professore di scienze era un laureato in scienze forestali, una disciplina che non sapevo neanche esistesse. Mi spiegò che questa materia insegnava non solo a conoscere la natura, ma anche a lavorare insieme a lei per il bene della Società. Sembrava un lavoro a contatto con l'ambiente, in più mi affascinava la prospettiva di mettere un po' le mani in pasta, anzichè limitarmi ad uno studio da spettatore. Così era deciso: l'estate della maturità mi iscrissi a Scienze Forestali. Negli anni dell'università continuavo ad andare in montagna, ma l'attenzione si spostava ora sul bosco che fino ad allora consideravo uno sfondo oppure un noioso intermezzo da superare il più in fretta possibile per arrivare un po' più in alto. Ora invece imparavo a riconoscere gli alberi, a chiamarli per nome, a sapere che ciascuno ha i suoi gusti in fatto di luce, di acqua, di suolo dove crescere. Soprattutto imparavo che tutte le cose in natura sono collegate anche su distanze e tempi che sembrano impossibili da colmare. È un po' come i nostri atomi, sono stati forgiati nel nucleo delle stelle miliardi di anni fa, allo stesso modo le foreste portano in sé la traccia di eventi lontani nel tempo e nello spazio. Prendiamo gli anelli di accrescimento annuali degli alberi: negli anelli noi possiamo leggere non solo l'età delle piante, ma anche la pioggia, il caldo, il freddo del passato registrati nell'ampiezza di ciascun anello. Così che leggendo oggi questi diari naturali siamo in grado di ricostruire il clima di decenni o centinaia di anni fa e capire come stia cambiando. Per esempio: quasi tutti gli alberi della terra si ricordano della più grande eruzione vulcanica registrata in tempi storici quella del vulcano Tambora, in Indonesia nel 1815. In poco meno di un anno la cenere fece il giro della Terra si disperse in tutta l'atmosfera causando una stagione così fredda e umida che il 1816 venne ricordato come l'anno senza estate. Quell'anno gli alberi crebbero molto meno e ancora oggi troviamo la traccia di questa eruzione nell'anello di accrescimento del 1816 improvvisamente più stretto di tutti gli altri. Molte altre cose accaddero in quell'anno senza estate: gli eserciti di Napoleone si impanatarono nel terreno inaspettatamente zuppo a Waterloo; nella campagna svizzera un gruppo di amici scrittori fu costretto a passare gran parte dell'estate al chiuso, tra di loro, una dicianovenne Mary Shelley scrisse Frankestein; i tramonti nei cieli del nord Europa si colorarono di rosso a causa della cenere vulcanica che era ancora dispersa nell'aria, come vediamo ancora oggi nel "L'urlo" di Munch. Ecco, ogni volta che guarderete questo quadro da oggi in poi potrete percepire, quanto siamo connessi a tutto quello che avviene sul Pianeta. Anche se oggi non ce ne accorgiamo, pure le foreste ci legano alla terra e rendono possibile la vita. Più di un miliardo di persone nel mondo dipende dalle foreste per bere acqua pulita. Gli alberi inoltre trattengono il terreno con le radici, intercettano la pioggia con le foglie, la fanno infiltrare lentamente nel suolo con il loro humus, diminuendo così la velocità del deflusso e proteggendo chi abita a valle da frane ed alluvioni. Il carbonio, che gli alberi assorbono grazie alla fotosintesi, viene sottratto all'atmosfera e questo ci aiuta nella lotta ai cambiamenti climatici, che senza le foreste sarebbero del 30% più intensi. L'assorbimento di carbonio poi può essere prolungato se facciamo rivivere gli alberi nel loro legno: le travi del tetto di alcune malghe [alpeggi], baite di montagna ci dimostrano che il legno può trattenere carbonio al suo interno per decine o centinaia di anni e oggi l'edilizia in legno sta vivendo una nuova primavera. Gli architetti di tutto il mondo si sfidano a costruire edifici in legno sempre più alti, di design, grazie alle nuove opportunità offerte dal Mass Timber, dal XLam. In fondo il legno che usiamo tutti i giorni negli oggetti di casa nostra, ci connette a tutta la Terra, all'aria che è servita per far crescere gli alberi all'acqua e al suolo che li hanno nutriti, alle mani e alla fantasia di chi li ha lavorati per noi. Purtroppo in Italia quando usiamo il legno ci connettiamo spesso ad ingiustizie ambientali o sociali. Nonostante le nostre foreste siano in aumento, quasi l'80% del legno che utilizziamo proviene dall'estero e di questo un quinto da foreste che sono tagliate in modo illegale o insostenibile, come negli stati del Sud America o dell'Europa dell'est. Le foreste sono un ecosistema delicato: se non sono gestite nel modo corretto rischiano di perdersi, e con loro la qualità della vita, di chi dalle foreste dipende per acqua, cibo, lavoro. Una parte dei migranti climatici che oggi sono costretti a spostarsi in ampie parti del mondo sono spinti a partire dalla deforestazione e dagli effetti che la deforestazione ha sulla sicurezza alimentare, sull'accesso all'acqua e sulla salute. Esistono invece strategie per aumentare l'uso del legno in modo sostenibile dalle nostre foreste, evitando gli impatti a lunga distanza e garantendo al tempo stesso la conservazione della loro biodiversità e della funzione di protezione del suolo. Per esempio: si tratta di scegliere le piante da tagliare in modo di lasciare spazio e luce alle nuove piantine che nel frattempo si saranno sviluppate dai semi che gli alberi intorno hanno disperso nell'ambiente e che crescendo garantiranno che la foresta nel suo complesso continui a prosperare. Scegliere quali piante tagliare, quali lasciare, quali foreste possono darci legno in modo sostenibile e quali invece è prioritario gestire e conservare per la loro diversità, è il compito della pianificazione forestale. Un compito che deve impostare oggi quello che vogliamo che accada tra 50 o 100 anni. Perchè la lentezza con cui crescono le foreste ci obbliga a connetterci con una percezione del tempo radicalmente diversa dalla nostra. Guardando al futuro poi non possiamo dimenticare i cambiamenti climatici. Oggi l'aumento di temperatura, di siccità causa ondate di mortalità nelle foreste di tutto il mondo. Può propagare e facilitare la propagazione di incendi molto vasti come abbiamo visto in Italia nell'estate del 2017 e causare la drastica riduzione della superficie occupata da alcune specie forestali come già stiamo osservando nelle Alpi. In più, un'atmosfera più energetica significa una maggiore probabilità che si verifichino alucni eventi estremi come gli schianti provocati dal vento che si sono verificati in Trentino, in Friuli, in Veneto. Un fenomeno che non ha precedenti storici in Italia. Questi cambiamenti sono molto più veloci della capacità delle piante di evolversi e di adattarsi, ma forse possiamo aiutare gli alberi ad attraversarli, ad esempio facendoli crescere in modo che resistano un po' di più al vento o assicurandoci che esista una giovane generazione di piantine pronta a partire in caso di catastrofe naturale. Prendiamo per esempio un piccolo seme di faggio. Il faggio è una specie un po' speciale, contrariamente alla maggior parte delle piante che si riproducono ogni anno, come ci aspetteremmo da un organismo che è interessato a diffondersi, a colonizzare l'ambiente che lo circonda, il faggio invece funziona ad intermittenza. In alcuni anni produce moltissimo seme, in altri poco o nessuno. La cosa straordinaria è che questa variabilità è sincronizzata puntualmente tra albero e albero, tra foresta e foresta anche su grandi distanze come tra le faggete tra le Alpi e quelle della Foresta Nera in Germania. Con il nostro team di ricerca abbiamo scoperto che questa variabilità in realtà è causata da una ben precisa sequenza climatica. È necessaria prima un estate fresca ed umida per aumentare la disponibilità di sostanze nutritive nel terreno e subito dopo una calda e secca, per spingere le piante e le gemme a produrre fiori, anzichè foglie. Se le sostanze nutritive si sono accumulate, la fioritura avverrà in massa e con essa la produzione di frutti e di semi. Questa sequenza inoltre è legata ai cicli dell'attività solare. Quando il sole è più attivo il clima sulla terra è un po' più variabile, discontinuo, imprevedibile. Così è più probabile che si susseguano stagioni molto diverse tra di loro, come nel caso di una fredda ed umida e di una calda e secca subito dopo. Questo fenomeno ha ripercussioni su tutti gli ecosistemi, anzitutto sul numero di germogli e di piantine che possono rappresentare il futuro della foresta, soprattutto se queste annate di iper-produzione di seme si verificano subito dopo un incendio, da cui la foresta può quindi riprendersi molto più facilmente. E poi a cascata, con effetti sempre più ampi sul numero dei mammiferi che si nutrono di quei semi, sui parassiti che trasportano, come le zecche per esempio o il loro ospite un po' sgradevole: il batterio del morbo di lyme. O ancora, sulle concentrazioni dei pollini che sono prodotti da quei fiori e che possono causare un picco nelle allergie. Ecco, i cicli dei semi di faggio ci raccontano le storie delle connessioni che attraversano la natura, dal seme al sole, fino ad arrivare a noi. Quasi a rispecchiare lo stesso legame che accomuna i nostri atomi con quello che avviene nel nucleo delle stelle. Quando muovevo i primi passi nelle alpi piemontesi non avrei mai immaginato di diventare uno scienziato. A dir la verità volevo fare il contadino, come suggerisce il significato originale del mio nome: Giorgio, ma guardavo l'ambiente che mi circondava, mi lasciavo meravigliare dagli alberi, dalle farfalle, dai cieli stellati e capivo che tutte le cose erano in qualche modo collegate tra di loro. Una rete di relazioni in cui mi sentivo a casa, piccolo forse ma non insignificante. Studiare le foreste continua a raccontarmi le storie delle relazioni che percorrono gli ecosistemi anche a grandissima distanza. Un fenomeno affascinante di cui posso addirittura farmi canale, raccontando a voi oggi qui di alberi e di legno, di semi e di incendi e aprendo una connesione attraverso cui ciascuno di voi possa sentirsi parte integrante dell'ecosistema, riconoscendosi al tempo stesso una sua causa e un suo effetto. Ce ne accorgiamo noi, noi apparteniamo a queste relazioni e gli alberi e il legno, come grandi connettori, legano la nostra vita a quella di tante altre persone sulla Terra vicine e lontane che sono venute o che verranno. Piccole ma non insignificanti. Tutt'uno col Pianeta. Reti di relazioni con altri uomini. Questo è quello che per me significa vivere. Grazie. [Applausi] [F.T.] Assonnata, scendevo le scale mobili della metro. Mi dirigevo verso la porta automatica d'entrata e lì c'era un nonna e la sua nipotina. Ad un certo punto la bambina comincia ad osservarmi, e chiede alla nonna: "Cosa le è successo?" "Cosa?" "Quella ragazza!" segnando. "Quella ragazza non ha una mano!" Entriamo, tra il grande brusio, le tante persone. La bambina cerca di farsi spazio tra le ginocchia della gente, per scorgere quello che effettivamente non c'è. Ad un certo punto la nonna le risponde, un po' imbarazzata: "Si è fatta male, non guardare!". Be', gentile signora, non è propriamente corretta la sua risposta. Io sono Fabia, e sono nata così: lei è la mia manina. Ci sono alquanto affezionata, sì. Fa diversi compiti, tra cui prendere le cose, a volte scrive, e fa appunto tutte queste cose assieme. E ha delle piccole ditine, per i più curiosi. E sono una persona molto pragmatica: un paio di settimane fa, durante il consueto appuntamento via skype con mia madre, discutevamo del più e del meno, e, ad un certo punto, intervenni con questa frase. Proporrò un argomento che non sia né pietoso o definitosi "speciale". Dunque, andrò a raccontarvi la storia delle tre C. Bene, c'era una volta il Cambiamento. Sostantivo maschile, passaggio da una condizione all'altra. Quando una situazione o una cosa muta, assume un aspetto nuovo. Perché ad un certo punto ho preso in mano le redini della mia vita, ho deciso che era l'ora di cambiare, di prendersi del tempo per se stessa e trovare una soluzione accessibile per me stessa, attraverso appunto un ausilio, magari tecnologico. Un dispositivo medicale pensato, fino a quel momento, possibile solo Oltreoceano, preferibilmente in America. Mi sbagliavo, perché improvvisamente ha fatto capolino la Conoscenza: sostantivo femminile, apprendimento e facoltà di percepire. E mi accorgo ora che, se non avessi frequentato la Scuola Holden, e, in specifico, il corso di Narrazione del reale, ora non sarei qui. Perché parole sono entrate nella mia vita, come l'Open Source, Community, Fablab, Stampanti 3D. Si possono costituire tutte assieme in un unico nome, che è un'associazione no-profit globale che si propone di aiutare il prossimo attraverso dei dispositivi biomedicali. E se da una parte quindi, noi umani, abbiamo questa necessità di rendere partecipe qualcun altro del proprio cambiamento, dall'altra c'è anche la possibilità di rendere accessibile questa conoscenza, attraverso una bellissima parola che è Condivisione. Sostantivo femminile: dividere con gli altri, accettare e proporre idee. Perché questo è stato, diciamo, un viaggio che è stato confluito in un diario, che ha raccontato eventi, ha raccontato i volontari che ci sono dentro. C'è stata una maggiore attenzione, maggiore schiettezza in alcune parole. Come la parola "Sei speciale" che molto spesso viene detta alle persone disabili, e infatti da bambina mi veniva detta: "Sei una bimba speciale". Ma non è che questa parola è sinonimo di: "Oh, poverina, mi dispiace". Quando la paura non supera l'incontro? Quando ciò non lo consideriamo normale. Ma esiste la normalità? E, quindi, ritornando un po' indietro a quando rispondere a quei bimbi è complicato, e deve essere per forza una bugia. Non potrebbe essere qualcos'altro? Quando le tre lettere C collaborerebbero attivamente benissimo assieme e formerebbero qualcosa di bello. E allora, un po' di tempo fa, ero con Sara e la sua mamma. Eravamo tutti e tre sedute su quelle sedie piccole, coi tavolini piccoli, alla stessa altezza. Sara mi guarda, incuriosita dalla mia manina, vuole toccarla. Un po' come noi adulti, che osserviamo ma stiamo lontani. E ad un certo punto, quello che fa la madre di Sara è raccontare una semplicissima storia. È un incantesimo fatato! La sua manina è una bacchetta: Fabia può decidere in base alle situazioni se lasciarla piccola, o allungarla come la tua. Ed è con mio grande piacere, quindi, presentarvi Giancarlo Orsini, co-fondatore dell'Open Biomedical Initiative. Grazie. (Applausi) [G.O.] Io vorrei raccontarvi una storia, la storia di Open Biomedical initiative. E questa storia parte da molto lontano. Parte dall'India, un paese straordinario, fatto da oltre un miliardo di persone. In India il tasso di natalità è elevatissimo: ci sono tanti bambini. E, quando si parla di grandi numeri, si rischia sempre di dimenticarsi dei singoli. In India c'è anche una bambina, una bambina che si chiama Krishma. Krishma è una bambina come Fabia. Quando nasce Krishma, un angelo si dimentica di darle una mano. Questa bambina però fa una vita normalissima, nel quotidiano. Ma questa bambina ha la fortuna di avere due genitori straordinari, che la mandano a scuola e la fanno studiare. Un giorno, la mamma prende Krishma e le dice: guarda, ti devo dare una bellissima notizia: a breve, avrai un fratellino. E Krishma ovviamente è contentissima, perché avrebbe sempre sognato di avere un fratellino con cui giocare, con cui condividere. Però, dal primo momento, la prima felicità si tramuta anche in un momento di tristezza, perché Krishma sa che, quando quel fratellino fosse nato, non avrebbe potuto abbracciarlo come un bambino normale. "Normale" è una parola da togliere dal vocabolario: ma, in questo caso, Krishma dice: "Come posso fare?" La fortuna di Krishma, in questa storia, è di avere un amico, un amico che è a studiare in India. È un ragazzo che si chiama William, e William ha una caratteristica: come molti ragazzi del giorno d'oggi, conosce molto bene la tecnologia. Usa Internet, usa i computer, usa queste tecnologie che abbattono i confini. E allora a William viene un'idea: perché, Krishma, non andiamo su Internet e cerchiamo la soluzione al tuo problema? Iniziano a scrivere, a raccontare la storia di Krishma, e molti gli portano delle idee. Il problema è che erano idee praticamente valide ma totalmente inutilizzabili da Krishma. Ci sono delle mani bioniche, nei Paesi Sviluppati: ma il costo di una di queste mani è il costo di una casa, in India, quindi Krishma non avrebbe potuto averla. In questo mondo, grazie alla rivoluzione, che è arrivata 20 anni fa, di Internet, si sono abbattuti i confini. Tutte le persone possono parlare tra di loro, non c'è differenza di sesso, di razza, di credo. E molti ragazzi sono collegati non solo per giocare, ma per condividere idee. E vedete, da queste idee alcuni ragazzi, in giro per il mondo, si mettono insieme per risolvere il problema a Krishma. Perché? Perché l'idea è quella di costruirle una mano, di progettarla, di pensarla. E infatti iniziano questo lungo percorso e si scambiano idee con differenze di fusi orari, con differenze di lingue, con differenze di strumenti. Ma hanno un unico obiettivo: realizzare per Krishma quell'opportunità, farle abbracciare quel fratellino. E questa sfida diventa sempre più entusiasmante, tanto è vero che non c'era un attimo in cui queste persone non dialogassero tra di loro: nei momenti, negli intervalli a scuola o nelle serate, a casa. E arriva finalmente la magia: riescono a progettare e disegnare una mano per Krishma. Iniziano a darle forma, però iniziano anche i primi contrasti: no, secondo me sarebbe meglio farla così; no, secondo me sarebbe meglio farla cosà. Pensate, la prima tematica era il colore da dare a questa protesi, a questa mano accessoria. E la cosa bella è che nel processo c'era anche Krishma. E Krishma diceva: non preoccupatevi di questo. Per esempio, i miei colori preferiti sono il bianco e il blu: vanno benissimo. Altro problema risolto. E allora, prende sempre più forma questo progetto. Prende talmente forma che una sera, finalmente, condividono che sono arrivati a destinazione. Hanno disegnato una protesi, una mano meccanica per Krishma. La condividono, e poi si pone subito il problema successivo: come fare a portare questa mano a Krishma, in questo paese dell'India? Be', scrivono su Internet e riescono a trovare, vicino al paese, una straordinaria invenzione: la Quarta Rivoluzione Industriale. Trovano, vicino al paese dove è nata Krishma, una macchina che si chiama stampante 3D. Grazie a questa stampante 3D, questi file prodotti in giro per il mondo vengono messi insieme, confezionati, lanciati, mandati su questa macchina; e questa macchina, in un giorno, stampa e realizza una protesi per Krishma. Questa protesi prende il nome di Will, proprio da quel ragazzo che ha dato il via questo progetto. È una protesi molto basica, molto banale, ma che fa la differenza proprio per questa ragazza. Tant'è vero che, da lì a qualche mese, nasce il fratellino a Krishma. E Krishma ovviamente è felicissima, perché riesce innanzitutto a realizzare il sogno di avere un fratellino. E come seconda cosa, non meno importante, lo può abbracciare come un qualsiasi altro bambino. Però, vedete, Krishma è una ragazza molto intelligente. E purtroppo nell'ospedale, nel piccolo ospedale dov'è nato il fratellino di Krishma, ha visto cose che, dalla grande felicità e stupore di avere una mano, si tramutano in tristezza. Ha visto alcuni bambini nascere in maniera prematura, e non vedere il secondo giorno di vita. Perché in quei paesi mancano le attrezzature di base. E allora Krishma dice: "Ma perché non poter dare a questi bambini un futuro e le stesse opportunità che avete dato a me?" Scrive su Internet, a questa community che nel frattempo si è formata, che si chiama Open Biomedical, e dice: possiamo garantire, dare un futuro a questi bambini, provate a progettare una macchina che dia loro la possibilità di sopravvivere, la macchina del futuro? I bambini sono il futuro. Ed è per questo che grazie a Krishma, grazie a tanti volontari, alla tecnologia, due settimane fa prende forma Bob. La prima incubatrice prenatale al mondo stampata con una stampante 3d. Pensate: grazie a una macchina come questa potranno avere un futuro tante creature che altrimenti rischierebbero di non vedere il secondo o il terzo giorno di vita. Tutto questo è dovuto grazie a che cosa? A Internet, alla stampante 3D. Ma soprattutto, a tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo, la loro creatività, le loro competenze. E lavorano e collaborano con Open Biomedical per cercare di creare un futuro migliore per le persone più deboli. Ma anche per le persone. Ed è per questo che voglio dire e dare un segnale positivo in momenti come questo. Nel mondo c'è anche tanta gente che vola in alto. E spesso sono persone di cui non si sente parlare. Persone anonime, sconosciute. Noi, a breve, tra qualche mese, saremo anche in grado di dare un'opportunità a Fabia. Infatti stiamo elaborando, sviluppando Fable, che prende proprio il nome da Fabia: una protesi mio-elettrica, perché siamo in un Paese in cui c'è anche l'elettronica. E quindi grazie alla stampa 3D, questo è il primo prototipo stampato di questa mano che, a breve, potrà aggiungersi a questa splendida ragazza e, perché no, farla sognare, ma soprattutto dare l'opportunità di aiutare tanta altra gente. Perché tutti i nostri apparati devono arrivare alle persone gratuitamente. Ma in cambio chiediamo una cosa a queste persone: di diventare membri di Open Biomedical, rilasciarci dei feedback costruttivi. Perché chi meglio di chi utilizza gli apparati ci può aiutare a migliorarli? Noi non dobbiamo avere la presunzione di sapere cosa è bene e cosa non è bene per gli altri: li dobbiamo integrare in questa community, perché Open Biomedical è una cosa sola. È fatta di tanti volontari, non c'è differenza tra utilizzatori e produttori, realizzatori, comunicatori. Oggi io sono qui, ma dietro di me c'è una grande community e tante brave persone. Io direi che, Fabia, noi ti daremo una mano ma la vera mano ce la devi dare tu a noi perché sennò saremo un po' più lenti e invece vogliamo farlo nel più breve tempo possibile. Ho finito, facciamo un saluto a quattro mani? Ciao a tutti! (Applausi) Vi ricordate l’emergenza rifiuti di Napoli del 2008? Provate a tornare indietro a quel momento: magari ricordate anche cosa facevate, il ponte del Primo Maggio del 2008. Non so voi, ma io ero proprio a Napoli. Era una città meravigliosa, con monumenti meravigliosi e un cielo blu spettacolare. E una montagna di rifiuti. Immondizia ovunque: a fianco ai musei, a fianco ai monumenti, persino a Capri. Era uno spettacolo incredibile: questo. (Musica) (Video) Nel 2008, da tempo, io cercavo di creare una mia propria idea imprenditoriale che mi gratificasse e mi potesse gratificare nel futuro come professione. Io allora facevo la consulente: supportavo le aziende in progetti di innovazione e di cambiamento organizzativo; però aiutare gli altri, e far sì che le cose accadessero per gli altri, mi facevano sentire una gregaria e non la protagonista della mia vita professionale. Non so voi, ma io credo in quei segnali sottili che non sono il caso, ma sono assolutamente il tuo destino. E così, davanti a quell’incredibile visione di cultura, bellezza e rifiuti, l’idea nacque assolutamente in modo chiaro e forte: avrei realizzato oggetti di design, oggetti di “Made in Italy” di alta gamma, ma con materiali rigenerati! Eh già, ma solo un folle può immaginare di pensare di unire la moda e il design con i rifiuti. Per fortuna il cognome mio - Pazzi - mi aiutò a mantenere questa visione e a crederci fino in fondo, anche in un momento dove, in realtà, i rifiuti erano un problema, un costo, e non erano ancora visti come una opportunità di business. Dovete sapere che l'Italia pagava altre aziende e altre nazioni, specialmente nell'Europa del Nord, per trasferire a loro i nostri rifiuti e per smaltirli. Per noi erano un costo: per questi mercati e queste nazioni erano una doppia opportunità perché da una parte ricevevano soldi da noi, e dall'altra li ricevevano, perché trasformavano i nostri rifiuti in energie, e così potevano rivendere l'energia. Ecco che in questi paesi si era già attivata un’economia che si chiama economia circolare. È una rivoluzione, quindi, economica nella gestione e trasformazione dei rifiuti. Ovviamente, in Italia ancora tutto ciò non esisteva. Che cos'è l'economia circolare? È in realtà un cambiamento di mentalità. Si parte da un modello di economia lineare, dove tipicamente un prodotto viene prodotto, utilizzato e poi gettato. In realtà, in questo modo, non facciamo altro che generare i rifiuti, e quindi generare un problema, che il nostro pianeta non è più in grado di sostenere. Al contrario, l'economia circolare si basa su un concetto di ingegnerizzazione e di ripensamento dei prodotti, dove ogni prodotto, una volta soddisfatto un bisogno, può diventare qualcos’altro, può cambiare funzione, avere una nuova vita, migliore della precedente, e non [essere] più, quindi, un rifiuto. Quindi è un nuovo paradigma, dove si utilizzano parole come riuso, riciclo, recupero. Come ad esempio questi prodotti, che sono realizzati dalla trasformazione di pannelli interni di frigoriferi e dai bicchierini delle macchine del caffè. Questo è il paradigma dell'economia circolare, che è ben diversa dall’economia lineare, anche nei suoi risultati, come vedete in fondo. Vi voglio portare qualche numero: noi nel mondo siamo in sette miliardi. Tre di questi vivono in aree urbane, e producono 1,5 miliardi di tonnellate annue di rifiuti solidi. Si calcola che nel 2025 questi rifiuti diventeranno 2,2 miliardi. Io non voglio spaventarvi, ma questi sono i tempi di degradazione dei rifiuti, in termini di anni. Voi tenete conto che nel mondo ci sono delle isole galleggianti di rifiuti. Sono ben cinque, negli oceani, la più grande delle quali è nell’Oceano Pacifico, nel nord. È grande quasi quanto gli Stati Uniti. Nessuno riconosce come propri questi rifiuti, e come tale nessuno stato è interessato, o comunque sia, è impegnato a far sì che questi rifiuti vengano ripuliti. A questo punto noi abbiamo realizzato un progetto: abbiamo deciso di trasformare in oro, quello che altrimenti sarebbero rifiuti, ed è nato un mantra, che è quello di trasformare i rifiuti in bellezza, perché non esista antitesi fra bellezza, funzionalità ed eco-compatibilità. Perché crediamo che dal mercato, dalla società dei consumi, possa nascere qualcosa di bello e di assolutamente compatibile con una funzione e con un'estetica legata alla sostenibilità. Per fare ciò noi abbiamo creato un mondo, dove abbiamo unito varie competenze: competenze di natura produttiva, creativa. Abbiamo fatto sì che queste persone si incontrassero e trovassero un contesto fertile, per poter realizzare questi progetti. È incredibile pensare che dei designer di fama internazionale abbiano accettato, fin dall'inizio, di inserirsi in questo progetto e ancor più accettando una sfida molto importante perché questi materiali che vedete, che sono parte della nostra materioteca, sono materiali che loro non conoscevano, e nemmeno noi li conoscevamo. Soprattutto in termini di lavorabilità di questi materiali. Per questo ci siamo fatti aiutare dal Politecnico di Torino e da Matrec, che è un portale di ricerca di materiali rigenerati, per arrivare a creare una materioteca, una raccolta di materiali rigenerati, con allegato ovviamente anche schede e campioni. È stato naturalmente un percorso, che è iniziato quasi 10 anni fa, ma che continua tuttora perché per noi è una continua sperimentazione, quella di realizzare questi prodotti della rigenerazione di scarti. È ovvio, che per noi è fondamentale il processo di trasformazione, perché è tecnologicamente avanzato ed innovativo. Quello che a noi interessa è che questi materiali abbiano una qualità pari a quella delle materie prime vergine, una estetica ovviamente accattivante e soprattutto una sostenibilità economica. Questa è assolutamente una sfida importante perché sono tutta una serie di filtri che portano ovviamente, spesso, ad intraprendere delle strade, che poi non portano a nulla. Ad esempio, realizziamo questo vassoio con 100 lattine, piuttosto che con la pelle rigenerata, piegata come un origmani, questo cestino per la carta. Sono piccole bellezze, - piccole poesie, scusate, di bellezza - legate alla sostenibilità e agli scarti. Assolutamente dei prodotti, dove "bello" si sposa con "sostenibilità" e dove il lusso possa assolutamente essere compatibile con questi termini di eco-sostenibilità. Nel mio percorso sono stata ispirata da una serie di persone, che per il loro carisma e la loro forza hanno avuto la capacità di accendere dibattiti molto forti su queste tematiche sfruttando ovviamente anche la loro notorietà e presenza pubblica. Una persona è Livia, moglie di Colin Firth, che da più di un decennio è paladina di un impegno legato al rispetto per l’uomo e l'ambiente. Costantemente lei denuncia all'opinione pubblica dei comportamenti poco etici, tipicamente nel settore della moda e del fast fashion. Come pure sfida le dive del cinema e della moda con il suo progetto di Green Carpet Challenge a utilizzare abbigliamento etico, quindi vestiti etici, negli eventi più mondani, come anche la notte degli Oscar. Ellen McArthur è una ragazza che è cresciuta nella campagna inglese e aveva il sogno di diventare navigatrice, lontana dal mare. Però lei c’è riuscita, meglio di chiunque altro perché nel 2005 ha infranto il record della circumnavigazione del globo in solitario, e, ovviamente, questo successo le ha dato una notorietà internazionale. Notorietà che nel 2010 ha deciso di utilizzare per affrontare una nuova sfida: ha creato una fondazione, ha messo insieme l'industria e l’istruzione e ha fatto si che ci fosse un’accelerazione molto forte, nel passaggio dall’economia lineare all'economia circolare. Ovviamente è un’economia che assolutamente porta solo vantaggi nella trasformazione dei materiali, nell'energia sostenibile, e quindi un impatto positivo nell’economia. Tenete conto che la Commissione Europea ha calcolato che in futuro possono esserci 580.000 nuovi posti di lavoro, se si adottano queste politiche, con un risparmio annuo per le imprese europee di 72 miliardi di euro. Sono tanti soldi, legati ovviamente a un consumo più responsabile, ma anche a un utilizzo più efficiente di materie. È chiaro che a questo punto, per me, il sogno è cambiato notevolmente. Non sono brava come Ellen, nel navigare in solitario, ma sicuramente anche il mio è stato un viaggio in solitario. Finalmente è arrivata una nuova sfida: quella di poter coinvolgere altre aziende, fare sistema e creare quindi un portale, dove aziende possano essere interessate ad applicare questi concetti di economia circolare, e realizzare, ad esempio, un portafoglio come questo, che è nato dal recupero delle tute dei piloti di moto gp. Naturalmente la sfida è grande: è molto importante, perché l'economia circolare chiede tanto, alle aziende. Però dona anche, tanto. Chiede tanto perché le aziende devono ripensare al proprio business model, devono riprogettare i prodotti, ragionare in termini di maggiore efficienza, di costi, energie, spese ed altri elementi che, ovviamente, coinvolgono tutte le aree aziendali: la produzione, il marketing, la logistica. È un cambiamento molto forte. D'altra parte, l’economia circolare dà anche tanto, in termini di competitività, di reputazione e anche di fatturato. Questo perché riprogettare i propri prodotti fin dall'inizio porta naturalmente a ripensare e ad avere un vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende. È altrettanto vero che, ad esempio, nel momento in cui si ottimizza il proprio ciclo produttivo si possono avere enormi economie, in termini di efficientamento, ma anche dettate, appunto, dall'utilizzo di energie sostenibili che porta sia a un costo minore in termini di risparmio energetico, ma anche di utilizzo, appunto, di energie alternative. Non ultimo il fatto di non dover più spendere dei soldi per smaltire i propri rifiuti ma, in realtà, poter dare addirittura nuove risorse e quindi nuovo valore. Questi sono elementi fondamentali, non basta la ricerca di materiali, come abbiamo fatto, ma per noi, ad esempio, conta anche la riprogettazione, e ci tengo a ribadirlo perché ad esempio questo bracciale è realizzato con 270 bottoni ma non è, semplicemente, solo da riciclo: è anche riciclabile, perché essendo monomaterico io posso buttarlo nella campana della plastica e come tale potrà rivivere in altro modo. Questo è solo un esempio: ogni azienda potrà, ovviamente, valutare la propria realtà. Però la cosa importante è tener conto che non è pensabile che una azienda non sia coinvolta in questo cambiamento, perché il cambiamento è già in atto, è irreversibile ed è assolutamente sempre più veloce. Si potrà scegliere di cogliere l'opportunità e di trasformarla in un fattore critico di successo personale, aziendale; oppure farsi portare dall'economia circolare e adattarvisi, per sopravvivere sul mercato. È chiaro che ognuno gioca la propria partita: però è ineludibile, e quindi bisogna, comunque, tener conto che questo succederà e molto rapidamente. Ora il mio viaggio, ovviamente, acquista una forza ancora maggiore, perché non è più solo un viaggio in solitario. Io sono partita da Napoli con il sogno di trasformare i rifiuti in bellezza. Ora il mio sogno è quello di coinvolgere altre realtà, perché insieme riusciremo ancora più, con forza e velocemente, a far sì che un'economia che può portare business, quindi non solo un rispetto per il pianeta ma anche un’opportunità di mercato, possa far sì che la tutela del pianeta diventi quindi un interesse ancora più forte, ancora comune. Voi siete pronti a fare questo viaggio con me? (Applausi) La maggior parte delle poche cose che io conosco le ho imparate in un carcere. E non perché sia stato un detenuto, ma perché ho lavorato in una piccola isola-carcere per oltre 25 anni. Qui ho conosciuto reclusi umani e detenuti non umani che saranno un po' la nostra guida durante questo breve viaggio verso i territori della pace e della nonviolenza. Per arrivare a queste mete vorrei partire da lontano, da un altro carcere. Grecia, anni ’70. George Mangakis è un professore di legge, messo in carcere per motivi politici, ideologici, durante la dittatura dei colonnelli. E all’interno del carcere, in questa cella d’isolamento, scrive una lettera che si chiama “Erasmo e le zanzare” raccolta, insieme ad altri scritti di questo tipo, in un libro che si chiama “Scrittori dal carcere”, edito da Feltrinelli nel 1998. Vi leggerò un passo di questo scritto che ritengo molto significativo e che dice così: "Vorrei scrivere di un’altra amicizia nata nel penultimo autunno. La ritengo significativa. Mostra la comunanza che può sorgere tra creature infelici. Ero in cella di isolamento da quattro mesi. Da tutto questo tempo non vedevo un’anima. Solo uniformi: inquisitori e secondini. Un giorno notai tre zanzare nella cella. Stavano lottando duramente per resistere al freddo, che cominciava a farsi sentire. Di giorno dormivano sulla parete, di notte venivano a ronzarmi attorno. All’inizio mi esasperavano. Ma, per fortuna, non impiegai molto tempo a capire che anch’io stavo lottando duramente per sopravvivere all’ondata di freddo. Una goccia di sangue le avrebbe salvate. Non potevo rifiutare. All’imbrunire mi scoprivo il braccio e le aspettavo. Dopo qualche giorno si abituarono e non ebbero più paura. Mi si avvicinavano con tutta naturalezza, apertamente. Di questa fiducia sono loro debitore. Grazie a loro, il mondo non si limitava più a un’aula d’interrogatorio. Poi, un giorno, fui trasferito in un altro carcere. Non rividi mai più le mie zanzare. È così che si viene privati della presenza degli amici nel mondo arbitrario delle prigioni. Ma si continua a pensarli spesso." Ecco, forse vi chiederete: perché partiamo da questa lettura? Questa lettura la ritengo importante perché ci offre molti spunti per questo breve viaggio che faremo insieme, che condivideremo insieme. Abbiamo un accenno al concetto di comunanza tra esseri viventi, la necessità di condividere la presenza con un altro essere vivente nonostante sia così distante dalla nostra specie. Il carcere mi interessa, il carcere ci interessa. Catene e prigioni fanno parte della nostra vita individuale e collettiva. Quindi è un fatto che dovrebbe interessare tutti. Il mio punto di partenza, il mio palcoscenico, il luogo in cui io mi sono confrontato, che mi ha messo a dura prova, è questa piccola isola, l’isola di Gorgona, che fa parte delle sette bellissime isole dell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale, all’interno della grande area marina transfrontaliera che è il Santuario Pelagos dei cetacei. All’interno della parola Gorgona c’è un etimo importante: il “gorgo”, la difficoltà. Gorgona mi ha messo a dura prova ma mi ha fornito molti spunti di riflessione. Quest’isola, carcere dal 1869, ha una caratteristica, perché tutte le persone detenute lavorano e molte di queste lavorano con la terra, lavorano con gli animali. Io ho conosciuto umani reclusi e animali ugualmente reclusi, come tutti gli animali non umani che vivono per produrre cose per l’umano. Entrambi esseri senzienti, entrambi con lo stesso spirito di vita, entrambi con gli stessi desideri. Solo che i primi, gli umani, sarebbero usciti, come spesso Gorgona rappresenta l’ultima tappa del cammino detentivo, mentre i secondi, i non umani, sarebbero rimasti e poi usciti quasi sempre sotto forma di pezzi dei loro corpi o di trasformazioni delle loro secrezioni come appunto il formaggio. In questo mio percorso ho conosciuto molti amici e sono debitore verso molte persone umane e verso molti soggetti animali non umani. Voglio citare Valentina che è una carissima amica ed è qui anche come rappresentate di tutto il mondo degli ospiti animali non umani dell’isola. Mucca-zen, perché abbiamo osservato in lei delle profonde capacità meditative, riflessive, che dipendono molto dalla sua attività ruminativa, e soprattutto la capacità di vivere il “qui e ora”. Perciò l’abbiamo sempre chiamata mucca-zen. Un altro debito, io e tanti altri, lo dobbiamo riconoscere a Samuel Hahnemann, il medico tedesco fondatore della medicina omeopatica, la quale mi ha dato gli strumenti teorici e pratici per sopravvivere in questo luogo, per operare in questo luogo. Mi ha fornito alcuni elementi a me sconosciuti come medico occidentale, cioè la ricerca delle vere cause, che sono sempre invisibili agli occhi, la dimensione della forza vitale, dell'energia vitale che permea e coordina ogni organismo vivente. E soprattutto un’idea di salute globale, di salute unica. Siamo tutti interconnessi, siamo tutti corresponsabili, siamo tutti interdipendenti in una visione ecosistemica, responsabile della vita. Tutto questo ha portato anche a dei fatti molto pratici, come per esempio liberare tutti gli animali. Perché il movimento è la prima condizione per garantire la salute agli esseri animali, che si chiamano appunto animali perché si muovono. E siamo riusciti a raggiungere dei gradi di libertà molto ampi all’interno di un carcere per gli animali non umani. Come vedete in questa foto, ci sono le mucche che pascolano affacciate al mare. C’era un problema però: tutti questi sforzi, quindi una medicina di qualità, un’attenzione al benessere dell’animale, un’attenzione alle esigenze fondamentali di ogni specie, alla fine conducevano i soggetti della mia cura, delle nostre attenzioni, quasi sempre a morire in modo oggettivamente violento all’interno delle mura di un piccolo macello a norma. Tutto questo ovviamente mi ha interrogato: che ci faccio io in tutto questo? Come mi pongo? Cosa dice il mio ultimo giudice, la mia coscienza interna? Come posso unire la mia visione etica della vita con la mia visione e la mia pratica medica per affrontare questo misterioso viaggio che chiamiamo vita? Le domande fondamentali, tra le quali: ama il tuo prossimo. Chi è il mio prossimo? Io mi sono chiesto, e ho chiesto a tante persone: dove termina la barriera del prossimo? Il prossimo è solamente il membro della mia specie? Sono anche gli animali non umani? Sono i vegetali? Ovviamente io ritengo che il mio prossimo sia tutto ciò che vive. La diversità degli animali non umani, che non deve essere declinata in termini di superiorità, di gerarchia, ma di opportunità. La diversità amplia i miei, i nostri orizzonti mentali, spirituali, culturali, etici. E soprattutto, come posso cambiare il mio sguardo verso l’alterità non umana? Mi piace citare questa frase del filosofo Adorno, che dice: “Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali“. Ecco, io non voglio più pensare “sono soltanto animali”, perché non sono soltanto animali. Sono animali come noi, che desiderano esattamente le stesse cose che desideriamo noi. Eppure abbiamo un nutrito corpus dottrinario, normativo, nazionale e internazionale: il codice deontologico della mia professione; il famoso art. 13 del Trattato di Lisbona; abbiamo la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali; abbiamo testi importanti, come "Animal Liberation" di Peter Singer. Abbiamo addirittura un libro sulla Questione Animale all’interno del Trattato di Biodiritto. Quindi c’è molto interesse per alcuni passaggi etici fondamentali. Cioè riconoscere la senzienza nei non umani, riconoscere il loro benessere, tutelare la loro vita, le loro necessità. Addirittura la conferenza di Cambridge del 2012 riconosce coscienza anche ad animali ritenuti inferiori. Eppure noi continuiamo a trattare i cosiddetti animali “da affezione” curandoli e proteggendoli; e quelli cosiddetti “da reddito” curandoli, uccidendoli e sterminandoli. Mi corre l’obbligo, perché io sono qui anche a nome dei “senza voce”, di ricordare che noi mandiamo a morire nel macello almeno 60 miliardi di esseri animali non umani cosiddetti da reddito. Poi ci sono anche quelli che vengono utilizzati per altri scopi. È uno sterminio quotidiano e annuale. Non possiamo negare, e abbiamo ascoltato in questo TED alcuni richiami ai cambiamenti climatici, per esempio, l’impatto che hanno gli allevamenti sulla Terra. Non dobbiamo dimenticarlo: hanno un ruolo fondamentale per i cambiamenti climatici. Ma poiché questo è un tabù, molto spesso non se ne parla. Il docu-film che sta girando in questo periodo in Italia, che si chiama Cowspiracy, affronta proprio questo problema, il tabù degli allevamenti. Noi sugli animali commettiamo tutte le violenze possibili. Ogni cosa che vi viene in mente noi l’abbiamo già commessa. E anche questa volta mi corre l’obbligo di ricordarvi e farvi vedere solo alcune delle cose che noi, ogni giorno, perpetriamo sugli animali non umani. [8 crudeltà che avresti desiderato non conoscere] [La vita nell'industria che sfrutta gli animali] [1- Alimentazione forzata per il foie gras] [2 – Castrazione senza anestesia] [3 – Triturati vivi] [4 – Scuoiati vivi per la loro pelliccia] [5 – Pugnalati a morte] [6 – Esperimenti crudeli] [7 – Ammassati durante il trasporto] [8 – Gettati via ancora vivi] [Queste sono procedure consuete dell'industria che sfrutta gli animali.] Condividiamo questo video, come anche altri video, altre investigazioni, perché se non vediamo noi non capiamo e se non capiamo non cambiamo. Ovviamente io mi sono chiesto: io cosa faccio? Che ci faccio qui? Qual è il mio ruolo, il mio compito, qual è la mia presenza? Mi sono consultato con la saggia Valentina e una delle prime cose che ho fatto, che è la cosa più potente e immediata che chiunque può fare da stasera, è una non-azione. Io ho fatto un patto con i miei amici e pazienti e ho detto: "Io non vi mangio più", perché per me voi non siete più degli ingredienti. Non siete oggetti. Siete esseri viventi, senzienti, come me. (Applausi) Grazie. Ho testimoniato, ho raccontato, come sto facendo ora, ho scritto, ho cercato di portare la loro presenza immateriale dando voce a chi non ha voce. Abbiamo per esempio scritto una “Carta dei diritti degli animali dell’Isola di Gorgona”, inserita in un libro che si chiama "Ogni specie di libertà". Un libro a più voci, dove voglio ricordare che c’è un pezzo scritto da un'ex persona detenuta di Gorgona e dal direttore stesso del carcere di Gorgona. Nel primo articolo abbiamo ricordato una cosa semplice. Tutti gli animali non sono cose né sono macchine. Ma sono, come gli umani, esseri senzienti, che provano desiderio e paura come noi. Ci siamo inventati, ultimamente, un documento originale che abbiamo chiamato “Decreto di Grazia”. Cioè abbiamo riconosciuto formalmente ad alcuni animali, a partire appunto dalla mucca Valentina ma anche ad altri, uno status di soggetto rifugiato, di soggetto tutelato, un essere vivente che non verrà ucciso per motivi alimentari o per altri motivi, ma per il quale noi riconosceremo la giusta durata di vita. Esattamente come desideriamo per noi e per i nostri cari. E soprattutto il ruolo di cooperatore del percorso rieducativo. Qui abbiamo Valentina e altri compagni di viaggio. Tutto questo ha mosso un movimento popolare e un paio di associazioni importanti, come la Lav ed Essere Animali, hanno promosso una petizione pubblica che ha raccolto migliaia di firme per chiedere che tutti gli animali dell’isola venissero tutelati, e non solo quei pochi che avete visto. Un’altra cosa recente è che personaggi importanti del mondo giuridico, della cultura, della comunicazione, da Luigi Lombardi Vallauri, Stefano Rodotà, De Luca, Tamaro, persone che sicuramente conoscerete, hanno sottoscritto un appello per tutelare definitivamente la vita di tutti gli animali presenti sull’isola e inviato alle massime cariche dello Stato. Qual è il nostro sogno? Il nostro sogno è che, così come ci ricorda l’Art.27 della nostra bellissima Costituzione, se le pene devono tendere alla rieducazione del condannato, questa rieducazione deve avvenire secondo principi di nonviolenza, di Pace. Quindi, noi sogniamo un carcere senza macelli. Ma sogniamo anche un mondo senza carceri, o almeno senza queste carceri. Noi sogniamo un mondo senza gabbie, sogniamo un mondo senza macelli. Sogniamo un luogo, come questo che vedete che è la Fattoria della Pace Ippoasi, un santuario, un rifugio per animali ex da reddito, nel quale possiamo stabilire delle relazioni empatiche, di conoscenza, di riconoscimento della soggettività non umana, della conoscenza, delle capacità e delle diversità che i non umani hanno, le quali devono essere rispettate, tutelate e se possibile interiorizzate, per ampliare la nostra visione del mondo che necessita, come ben sapete, di essere rivista totalmente, per mille motivi. Ovviamente ci piacerebbe partire dagli ultimi, o dai primi: i cuccioli umani e non umani. Vorrei concludere questo breve viaggio con due donne. Una è Margherita Hack, che ha scritto: "Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po’ come uccidere noi stessi, e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano." Ecco, io la penso esattamente così. Abbiamo iniziato da un carcere con delle sbarre e vorrei chiudere con un altro tipo di sbarre: una gabbia vuota. Vorrei affidare l’ultimo pensiero alla poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura nel 1996, Wisława Szymborska, che ha scritto: "Tra i cespugli ha trovato una gabbietta per colombi. L’ha presa, e la tiene, perché resti vuota". Ecco, io sogno un mondo con le gabbie vuote, un mondo senza sofferenze e sfruttamenti, un mondo senza specismi e, consentitemi di dire oggi, proprio oggi, un mondo senza terrorismi. Pace! Grazie. (Applausi) Allora, io vorrei raccontarvi una storia. Siamo in estate, in una località, in un villaggio, in una regione della Cina. In questa regione della Cina, un uomo e un bambino, con in mano delle gabbie di legno, si muovono cauti nella campagna. Noi vediamo che loro salgono e scendono dagli alberi con delle cassette, e che afferrano qualcosa dei rami degli alberi, le inseriscono nelle cassette e le chiudono. Risalgono su un altro albero e rifanno la stessa procedura. Un gruppo di turisti italiani, non per caso un gruppo di turisti italiani, sono incuriositi. La guida turistica dice che si tratta di un insegnante e di un suo allievo che stanno portando delle cicale a scuola per far conoscere ai bambini le cicale. Tra i turisti c'è un insegnante e naturalmente l'insegnante sapeva già, quando ha sentito il discorso della scuola, che cosa avrebbero fatto. Cosa poteva fare un insegnante, portandosi dietro una cicala a scuola? Può al massimo studiarla dal punto di vista della scienza, può anche dissezionarla, può anche lavorare spiegando - e direi non solo spiegando, ma comprendendo insomma la forma della cicala. "No," dice la guida turistica cinese, "La portano a scuola per far sentire ai bambini il canto delle cicale". Come vedete è un altro punto di vista. Gli insegnanti di solito portano a scuola degli oggetti, li sezionano a livello astratto e a livello pratico. Ma difficilmente, nell'Occidente, portano un elemento e fanno sentire il canto delle cicale. Questa è una differenza. Ma cosa vuol dire che è una differenza? È una differenza perché noi siamo storie di differenza. Però attenzione, perché non solo noi, io o tu siamo differenza. La differenza sta nella relazione che io stabilisco. Non sta nella cicala, ma sta nella relazione che io stabilisco con la cicala. Questa è la differenza. E quindi proviamo a capire cosa significa nella nostra vita essere differenza, non in quanto "sé". ma in quanto "relazione con". In quanto "relazione con", quello che è importante viene detto da un grandissimo antropologo, psicanalista e psichiatra, è che se noi, nella nostra esistenza, rompiamo questa struttura che connette la relazione, rompiamo la struttura delle nostre relazioni che abbiamo con le cose e con gli altri, noi corriamo il rischio di perderne il valore e la qualità della alterità, che siano cose o che siano relazioni. Se perdiamo valore, perdiamo il senso, non perdiamo la cosa. L'altro può essere un nemico, e quindi significa che io ho una relazione con un nemico. Ma l'altro non è un nemico, quindi è nella relazione che io sento che è un nemico. Questa è la differenza. Ed è importante intuirla, allora siamo differenza. Attraverso che cosa io riesco a cogliere questo? Siamo differenza piuttosto nel sentire, più che nel comprendere. "Nel sentire più che nel comprendere" cosa significa? Significa che il comprendere l'altro assume quasi una posizione di funzione: lo spiego, lo analizzo, lo valuto, lo disseziono. Questo è il comprendere. Anche se c'è questo cum-prendere, in realtà se io lo comprendo, lo categorizzo. Il sentire invece è diverso, ma finisco col comprendere. Attenzione perché il comprendere è la ragione, la razionalità, quello che volete voi, non fa altro che strutturare. E questa struttura diventa a sua volta strutturante e quindi è un continuo corrersi dietro a strutturare le cose, fino a renderle minimaliste, fino a renderle quasi necessarie, funzionali a un disegno minimo della nostra intelligenza, della nostra conoscenza. Il sentire invece è qualcosa d'altro. Perché nasce dentro, nasce nelle intersezioni che noi abbiamo dentro di noi e in queste intersezioni noi funzioniamo per relazione, cioè la relazione che ci riguarda è quella che ci permette di stare al mondo perché noi siamo in relazione, siamo differenza, siamo relazione. E stiamo al mondo solo per la relazione. Adesso vorrei fare con voi, se siete d'accordo, un piccolo esercizio. Ci state? E allora provate a sentire il vostro respiro. Ascoltate il vostro respiro. Fate rientrare lo sguardo, guardatevi dentro. Sentitelo. Sentite il flusso del respiro dentro di voi. Sentitelo lungo il corpo, le mani e i piedi. Sentite che va oltre. Sentitelo bene dentro. Sentite l'onda, la forma, il rumore, il suono, i chiari e scuri, le forme. Cercate di andare al di là, oltre, oltre, oltre il respiro. Quello che sentiamo sono forme, flussi, circolarità. Non sentiamo finito, determinato, lineare. Il respiro interno non ci porta alla struttura, ma ci porta alla circolarità di senso. La circolarità di senso non è ancora comprensibile, è ancora un sentire. Però ci porta e ci fa emergere altro, ci fa emergere altre alterità. Questa circolarità ci porta, anche, a qualcosa che è ancora più profondo dentro di noi, che non trattiamo quasi mai, che è la risonanza. La risonanza è quello che ci suona dentro quando noi facciamo qualcosa, o quando noi pensiamo, quando noi sogniamo, quando noi immaginiamo. È quel qualcosa dentro che non è espresso in qualcosa di particolare. Ricordatevi che la prima risonanza nostra è il suono, perché nel ventre della madre la prima cosa che noi cogliamo è il suono. Il suono dei passi della madre e del ritmo della madre, il suono dell'acqua dentro, del liquido amniotico, questo sentiamo e questo risuona. E questa risonanza, quando il bambino nasce, rimane dentro, non resta fuori, perché fuori usa altri canali. Allora noi, quando siamo in relazione nei confronti di una cosa, nei confronti dell'altro, noi dobbiamo sentire la risonanza, perché nella risonanza noi capiamo perché abbiamo quella relazione. Che tipo di relazione abbiamo con l'alterità? Qualsiasi alterità. Quella relazione ci porta a capire se siamo in grado di fare intersezioni, se siamo in grado di fare contaminazioni, se siamo in grado di costruire qualcosa con l'alterità, o se invece siamo fermi nella nostra percezione razionale, nella nostra struttura, nella nostra linearità di Io, di identità. Io sono io: no, io sono relazione. E per fare questa operazione bisogna fare tutto un lavoro che è di capire il senso di questi flussi, di queste forme che poi riconosco negli atti concreti reali. Quando incontro un uomo, io sono una donna e sento una differenza, quando incontro un migrante, io sono un nativo. Quando incontro un giovane, perché io non sono un giovane, sono un anziano. Quando incontro l'Io e il Tu. Ecco: io sento, in questa relazione, un senso, che mi dice che comportamento posso avere, che comportamento ho avuto, e che comportamento potrò avere nel futuro. Io devo spartire questo senso di me con la differenza, perché Benson diceva che per entrare in relazione noi dobbiamo perdere un po' di sé. Non entri in relazione con niente, neanche con il camminare, neanche con il video, con internet, se tu non perdi un po' di te. E detto questo è chiaro che noi possiamo capire questo soltanto se apriamo le menti alla complessità. La complessità non è complicata, non è infinita, non è nemmeno il plurale, non è nemmeno il multilaterale. La complessità è un movimento continuo, quelle forme che avevamo dentro di noi, che ci dice effettivamente come ci possiamo muovere e che tipo di possibilità abbiamo. Poi vedrete che tipo di possibilità abbiamo. Tenete presente che l'accesso alla complessità non ci è stato dato. Eppure la complessità è sempre esistita, ma non ci è stato dato l'accesso. Non ci è stato dato da una forma di cultura che ci ha impedito questa libertà di relazione. Perché quelle forme di culture ci hanno portato ad accettare il dominio di qualcuno sui molti. Ci hanno detto che la mente è diversa dal corpo e che è gerarchicamente superiore al corpo, e ci hanno detto che possiamo avere dei nemici. Oggi ci dicono che i migranti sono i nostri nemici, che le donne sono le nemiche degli uomini e gli uomini sono i nemici delle donne. Ci dicono tutte queste cose, che i vecchi sfruttano i giovani. Ci dicono questo oggi: è sempre quella cultura deterministica, quella che ci struttura nel pensiero, non quella che apre a tutti e ci permette anche una scelta e ci permette anche di costruire le scelte. Perché io non faccio scelta se non la costruisco, perché la scelta la faccio nella relazione, non faccio una scelta così, "Io sono qui e scelgo lui o scelgo lei": no. Devo stabilire la relazione, per fare la scelta. Anche questo questo linguaggio, "Decidete, scegliete, organizzate, fate", si, va bene ma nella relazione. Cioè quando conosco, quando sto, quando mi situo, quando mi apro. Come quel turista, quell'insegnante che ha capito che a scuola non si può fare soltanto la dissezione della cicala. Poi se analizziamo questa cosa dal punto di vista anche della sostenibilità insomma, portare una cicala a scuola nella gabbietta, che poi grida disperata perché è nella gabbietta, non è questione di bontà, è questione semplicemente di punti di vista. A me piacerebbe quell'insegnante lì e io vorrei essere come quell'insegnante lì, e spero di diventarlo. Forse alla mia età è un po' difficile, ma io credo di esserlo. Io credo di esserlo e penso che anche voi, qualcuno di voi riesca, secondo me, o sappia di esserlo oppure si possa situare su questa relazione. Questo essenza di relazione, fino a diventare che cosa? Questa cultura ci ha usato, ci ha abituato a strutturarci, a categorizzarci in altro modo, fino ad arrivare all'odio, al conflitto. L'odio è peggio del conflitto. Io ti odio. Non so niente di te, ma ti odio. Ho solo sentito parlare di te che ci sei. Sei arrivato via mare. Sei una donna e ti odio. I figli, gli anziani, tutti i professionisti. Questa è la cultura dell'odio, è la cultura della strutturazione, del limite, della limitatezza e del radicalismo. Però tenete presente che allora dobbiamo fare una cosa, dobbiamo rieducarci attraverso la relazione. Dobbiamo rieducaci alla relazione, alle differenze e dobbiamo trovare un'altra grammatica di vita, un'altra grammatica esperienziale, un'altra grammatica di conoscenza, una grammatica concettuale. Perché è importante questo? Ve lo spiego perché è importante. Gli insegnanti sanno, ma anche i genitori sanno questo, tutte le persone secondo me sanno questo, non occorre neanche che lo dica: rieducare significa aprire le menti. Ma non aprire elementi nel senso dell'800, attraverso il sogno, l'immaginazione ristretta a quei campi limitati, a quella zona local dove noi siamo cresciuti. No. Che sia stata l'agricoltura, che sia stata l'industria, sono sempre zone "local". Nella complessità la rieducazione e l'immaginario che ci sta dietro che è sempre esistito, sempre. Anche qui ci è stato impedito, o ci è stato limitato, e ci è stato costretto o ci è stato direzionato. Questo immaginario oggi ha più possibilità, perché nella complessità ci sono più possibilità, più incertezze, più confusione. Ma se io sto nella relazione, la capisco e conosco, vedo le resilienze e le opportunità che ci sono dentro e fuori, e dentro di me e fuori di me, nell'altro, nelle cose, nelle organizzazioni e nelle istituzioni. Io allora devo pensare che questa immaginazione non dev'essere un sogno, un'aspettativa, una probabilità che oggi hanno pochi, ma una possibilità di vite diverse. Una possibilità di vite diverse. I giovani lo sanno che se non trovano qualcosa qui vanno da un'altra parte, se non ce la fanno con quel lavoro possono reinventarsi in un altro lavoro. Noi dobbiamo puntare alla possibilità di vite diverse e questa possibilità ci viene data dall'immaginazione, perché oggi l'immaginazione è concreta, è una pratica sociale. E' una pratica che ci coinvolge in gruppo. Attraverso una differenza, io posso pensare altro. Non posso pensare a un'immaginazione aperta dentro di me, dentro al mio unico luogo ristretto; la posso pensare solo se esco, se incontro, se stabilisco relazioni. E se queste relazioni stabiliscono la differenza, e non l'identificazione con l'altro. Usciamo dalle identificazioni. Usciamo dalle identificazioni. Lo dobbiamo. A chi lo dobbiamo? Lo dobbiamo alla nostra natura di umani. Natura-cultura. Non è natura e nemmeno cultura ma è natura-cultura di umani e anche di non umani. Attenzione, perché dobbiamo pensare anche ai non umani, comprese le cose. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai giovani e lo dobbiamo a noi. Lo dobbiamo alla nostra e altrui diversità, e a tutte le diversità perché i giovani, noi, le diversità, costruiranno il futuro. Grazie. (Applausi) Ciao a tutti! Adesso dovrò parlare di una cosa felice, ci proverò. Stamattina sono venuto da Roma qui a Bologna con i miei amici, mi è capitato di sfogliare un quotidiano e la prima notizia positiva l’ho trovata a pagina 19. Siamo continuamente bombardati dai mass media, tutti i giorni, per tutto il giorno, di notizie negative. Questo crea una sorta di coltre attraverso la quale è difficile vedere dei fatti che stanno già avvenendo. Tesla Motors ha inventato un’auto semplicemente migliore. in qualità e prestazioni, 500 km di autonomia, da 0 a 100 all’ora in poco più di quattro secondi. Tesla sta creando una rete di stazioni di ricarica, dette Supercharger, in tutto il mondo per le quali sarà anche gratuito ricaricare la propria autovettura. In 10 anni, Tesla Motors ha superato in capitalizzazione quella del gruppo Fiat. Su questa parete che vedete della loro fabbrica californiana ci sono i gagliardetti, tutti i brevetti che questa azienda ha registrato negli ultimi anni. Sono 136. Siamo abituati a vedere una parete di questo genere come la dimostrazione della capacità di innovazione e di ricerca e sviluppo di un’azienda. Ebbene, qualche settimana fa il fondatore, presidente e amministratore delegato di Tesla Motors, Elon Musk, il geniale Elon Musk, ha scritto una lettera ai propri azionisti dicendo, signori, se voglio essere il cambiamento che perseguo devo rilasciare in open source tutti questi brevetti. I miei competitor potranno accedere alla tecnologia di Tesla Motors se voglio che l’umanità finalmente decida di modelli di spostamento, di mobilità sostenibili. Era venerdì sera. Lunedì mattina, questo è il risultato: + 10% da parte dei mercati, + 30% da quel giorno. Riflettendo su questo dato, è come se il totem che fa parte del paradigma attuale economico - ricerca, brevetta e difendi il tuo brevetto - fosse caduto, per Tesla quantomeno. Tra l'altro, caduto grazie anche ai mercati, gli stessi che questo totem hanno costruito e che probabilmente difendono. Qualche giorno fa, la Rockefeller Foundation – una delle più grandi fondazioni al mondo - ha deciso che entro cinque anni disinvestirà da tutti gli investimenti che hanno a che fare con l’energia fossile: carbone, petrolio. Si unisce a una campagna più grande che prevede di spostare un totale di 50 miliardi di dollari entro i prossimi cinque anni. La dinastia al mondo, quella dei Rockfeller, più intimamente legata al petrolio, che decide di costruire una barriera alle proprie spalle, rispetto al passato, al motivo del loro successo. Questa è una fantastica notizia. Anzi vi chiedo di applaudire perché 50 miliardi di dollari andranno in un’altra direzione! (Applausi) Qualche giorno fa a Roma c’è stata la Maker Faire, la fiera dei makers: di ragazzi, di piccole start-up e aziende che fanno, che creano. Fa parte di filosofie di innovazione, come per esempio DoItYourself, oppure Innovazione Frugale o l’ultimo dei nomi, quello di Jugaad. Sono filosofie, in cui sostanzialmente, l’innovazione è un’arte. L’arte di superare i vincoli strutturali e di contesto, improvvisando soluzioni efficaci con un limitato uso di risorse. Quindi avviene in particolare, e forse qui nasce anche un'altra buona notizia, in quei contesti in cui c’è flessibilità, creatività e limitatezza di risorse. Sono tre caratteristiche in cui forse l’Italia si può riconoscere. Infatti la Maker Faire di Roma a inizio Ottobre è stato un grandissimo successo di pubblico, con 90 000 presenze. Considerate che a New York, il record è di 37 000 persone. A parte questo, c’erano centinaia di aziende, di piccole start-up anche di ragazzini che portavano innovazioni: robotica, droni, stampanti 3D… Ecco, una cosa che ho scoperto è che l’Italia è la seconda nazione al mondo per numero di aziende che fabbricano stampanti 3D. Ma oltre a stampanti 3D -- con le stampanti 3D si possono fare nuove cose. Allora vi volevo raccontare una piccola cosa che ho visto. Queste sono le mie figlie, una delle quali indossa un tutore perché si era fratturata il braccio. Sono andato in parafarmacia, ho acquistato il tutore, 50 euro più o meno, e potevo scegliere tra tre taglie... C’era un gruppo di ragazzi collegati al Politecnico di Milano che stampa in 3D un tutore perfettamente della misura del braccio che lo dovrà indossare: pochi centesimi di euro. Il mio commento è stato, wow, basta fare una scansione del braccio e posso avere il tutore personalizzato. Mi hanno guardato: "Ancora meglio, noi abbiamo fatto la stampa 3D di un oggetto di un materiale che basta mettere nell'acqua calda e, a quel punto, il legame fisico si alleggerirà, lo poggi sul braccio e diventa esattamente il tuo”. Non c'è bisogno di fare una scansione, che sarebbe un problema. Pochi centesimi di Euro. E questo è un esempio di cosa si può fare con una stampante 3D che una stessa startup italiana ha creato. Quando vedo queste cose, in realtà devo confessarvi: anche se sono ingegnere -- storicamente, quando ho studiato perlomeno -- rimango appassionato più per le cose che cambiano la testa delle persone. Questo è un dato che mi ha veramente colpito. È una ricerca recentissima di Accenture: le persone pensano che il mondo delle imprese sia responsabile di migliorare le loro vite, al pari dei governi. La stessa percentuale per governi e imprese. Ci sono già delle aziende, e questa è una bellissima notizia -- le aziende già adesso, e hanno un nome, si chiamano For Benefit Corporation, hanno deciso di rispondere a questo tipo di chiamata. Ed esistono già con quella capacità di rispondere a questa domanda. Sono anche dette più semplicemente B Corp. Questo è Robert Shiller, Nobel per l’economia 2013, che dice: sono aziende che hanno superato la dicotomia tra no profit e for profit in un mix esplosivo che sarà ancora più esplosivo, avranno risultati migliori di tutte le altre aziende. Questo signore è l’unico economista al mondo che aveva previsto la crisi del 2008. Quindi un po' di mira, probabilmente, ce l’ha. Sono aziende, le B Corp, per spiegarvi rapidamente cosa sono, che hanno innanzitutto uno scopo molteplice: oltre a perseguire la massimizzazione del profitto, ricercano proprio per missione aziendale un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente. Primo punto: quindi non è solo profitto, È profitto certamente, ma è anche altro. Secondo aspetto, responsabilità: non parlano più di shareholder. Per chi sa, nello statuto americano di un'azienda for profit, l'unico obiettivo è massimizzare il ritorno per gli investitori. Ecco, in questo caso, sostituiscono shareholder con stakeholder. Quindi considerano tutti i portatori di interesse: i dipendenti, le comunità in cui operano, i fornitori. La trasparenza non è un più semplicemente un obbligo, ma è un vero e proprio valore. Vi voglio fare qualche esempio di aziende for benefit. La prima la introduco, dicendovi una cosa che mi ha colpito. Viviamo in occidente e non pensiamo a queste cose... Quasi un miliardo di persone nel mondo non ha accesso agli occhiali. Il 15 per cento della popolazione terrestre ha problemi per lavorare, per accudire i propri figli, per cucinare, per fare cose che noi facciamo regolarmente anche se abbiamo problemi di vista. È stato calcolato che un paio di occhiali riuscirebbe ad aumentare la produttività del 35 per cento e il reddito mensile del 20 per cento. C’è un’azienda nel mondo, nata nel 2010 a New York, che come missione, oltre che creare occhiali, da vista e da sole, ha deciso di cercare di risolvere questo problema. Per cui, per ogni paio di occhiali che vende, un paio di occhiali finisce a una persona nel mondo, un paese in via di sviluppo che ha bisogno di questi occhiali. In quattro anni, è nata nel 2010, un milione di occhiali sono arrivati a chi ne ha bisogno, oltre ad averne venduti un milione. Perché uno a uno è la parità. Tra l’altro, un anno fa erano 500 000, vuol dire che in un anno, nell’ultimo anno, è anche la dimostrazione del successo rapido e esponenziale che sta avendo. La buona notizia è che questa azienda esiste, è una For Benefit Corporation e l’impatto economico di questo milione di occhiali fino adesso è stato misurato in più di 200 milioni di dollari. Un altro esempio. Torniamo in Italia dagli Stati Uniti. È un'altra azienda che da poco ha festeggiato i primi 100 anni di vita. Le aziende che superano i 100 anni di vita sono pochissime. Sono lo 0,036%, in Italia. Ma l’obiettivo di questa azienda è ancora più interessante: ha deciso di esistere tra altri 100 anni. Cosa devo fare oggi perché possa esistere tra altri 100 anni? Uno dei punti chiave della strategia è stato quello di lavorare insieme ai propri fornitori. Secondo la regola, la legge, la loro idea è che un’azienda prospera se prosperano anche i propri fornitori. Quindi lavorando con loro, se loro crescono anche l’azienda crescerà con loro. È un'azienda che produce olio, è un'azienda italiana. è un'azienda il cui marchio non trovate nei supermercati perché fa una tipologia di vendita diretta, vi porta l'olio e altri prodotti gastronomici direttamente a casa. Cosa ha fatto con i propri fornitori? Li ha presi a raccolta, decine e decine di aziende, centinaia di persone, spesso anche agricoltori con modelli di collaborazione impensabili per un agricoltore: sedersi intorno a un tavolo, immaginare, scrivere e definire cosa si vuole essere, per arrivare a definire un nuovo livello di qualità. Questa azienda ha già un livello di qualità superiore alla media, in termini di salubrità, di contenuti organolettici, di sapore; ma nello stesso tempo si è posta questa domanda: cosa possiamo dire delle organizzazioni dei miei fornitori? Cosa possiamo dire dell’energia che utilizzano e utilizziamo? Quanta e quale? Cosa possiamo dire dell’acqua o degli scarti di lavorazione? Insieme ai fornitori, stanno scrivendo un nuovo standard di qualità, rispetto al quale tutti gli altri produttori di olio dovranno cimentarsi nel futuro. Questa è un’impresa For Benefit, ed è italiana. Qualcuno probabilmente conoscerà questa pubblicità. Poche aziende al mondo possono dire, “non comprare il mio prodotto”. Sembra quasi un paradosso rispetto all'obiettivo di un'azienda, che è anche fare profitto. Nel caso specifico -- azienda californiana -- questo non è un paradosso perché nello stesso tempo realizzano prodotti che sono di più lunga durata, hanno un sistema di riparazione tra i più efficienti del mondo e un sistema di ritiro a fine di vita del prodotto, tra i più efficienti nel mondo anch'esso. per dare una seconda vita anche a quel prodotto che per noi ha raggiunto il fine vita. Ed è un'azienda For Benefit. Torno in Italia, rimbalzando con gli Stati Uniti ponendovi prima una domanda: chi di voi ha visto il film Gravity? Il film Gravity parla di un problema concreto, anzi possibile, quello della spazzatura spaziale. Due satelliti possono collidere l’uno con l’altro, essi stessi e i loro detriti potrebbero colpire a effetto valanga altri satelliti, fino di fatto a distruggere completamente sistemi di comunicazione a cui siamo abituati: gps, sistemi di navigazione - non potremmo più vedere X Factor! Nello stesso tempo -- visto che abbiamo avuto Luca Parmitano qui -- creerebbero una coltre attorno alla Terra per la quale sarebbe impossibile fare esplorazioni spaziali per generazioni. Questa foto vi fa vedere il numero di satelliti che in questo momento ci sono attorno alla Terra. Ho scoperto che sono 3600: di questi, soltanto 1000 funzionano. Il 70 per cento vaga incontrollato intorno alla Terra. Vaga incontrollato. Quando pensiamo al problema della spazzatura nelle nostre strade, sappiate che l’umanità sta facendo la stessa cosa nello spazio. Il 70 per cento di questi oggetti vaga incontrollato. C’è un’azienda italiana che ha deciso di portare nello spazio i principi di sostenibilità. Ha detto: cosa posso fare io per affrontare questo problema? Per ridurre l'aumento sistematico della densità di questi oggetti e il rischio di quella situazione di default che prima immaginavamo. Ebbene, è un'azienda italiana, premiata in tutto il mondo. Realizzano motori intelligenti che si montano sui satelliti e possono permettere il rientro controllato e sicuro di satelliti che dovessero avere un'avaria. I satelliti in questo momento non hanno questo sistema. Questa è un’azienda italiana ed è un'azienda For Benefit. Come si fa ad emergere come un'impresa for benefit? Non sto parlando di aziende che devono nascere. Sì, un’azienda può nascere con questo tipo di missione, ma esistono già in questo momento. Negli Stati Uniti è innanzitutto una forma giuridica. Quando un'azienda nasce, può essere una for profit, una no profit, o scegliere una terza via: For Benefit. Da pochi anni è così. In 27 Stati americani la legge è già ok, In Canada, nelle prossime settimane, una legge federale introdurrà il concetto di For Benefit in tutto il paese. Anche a Bruxelles se ne parla. In questo momento il mio socio si trova alla Leopolda a Firenze con un tavolo di lavoro specifico. Quindi, qualcosa sta accadendo anche in Europa. Nel frattempo che diventi una forma giuridica in altri paesi, oltre agli Stati Uniti e al Nord America, intanto è una certificazione. Lo stesso movimento no profit che promuove questo concetto e quindi l’introduzione della legge nei codici civili dei vari paesi, aiuta a capire se ti stai muovendo in una direzione, che noi diciamo, a prova di futuro. È sufficiente andare online. Un manager o un imprenditore può andare online. C'è un robustissimo questionario che permette di misurare il tuo grado di impatto rispetto ai temi che dicevamo. Questa è la classica pagella finale, super sintetica, in cui si possono vedere le aree in cui viene analizzata la governance, i lavoratori, la comunità, intesa anche come i fornitori con cui operi, e l’ambiente. Devi raggiungere un minimo di 80 punti: se lo superi puoi essere una For Benefit, se non lo superi, dovrai lavorare, magari per migliorare. Molte aziende che abbiamo conosciuto in questi mesi non raggiungono 80 punti. Il problema è che alcune di queste stanno lavorando per migliorare, altre invece hanno scoperto di aver fatto delle scelte nel passato che, oramai, le mettono in un punto di non ritorno. Ma la buona notizia è che sono tante. Non saranno miliardi le For Benefit, ma sono già tante. Sono più di 1100 in questo momento, in pochissimi mesi, riconosciute nel mondo, ma erano 600 un anno fa. Mano a mano che si diffonde questo concetto, le aziende si cimentano con questo tipo di analisi. In questo momento in Italia ci sono sei For Benefit; ma 100 aziende, più o meno, stanno facendo in questo momento il processo di certificazione. Queste sono le prime aziende italiane a essere diventate For Benefit. Prima abbiamo parlato di alcune aziende, vi voglio anche svelare i nomi. La prima è Warby Parker, vi invito anche a guardare i loro siti per scoprire di più; la seconda è Fratelli Carli di Imperia; la terza è Patagonia, qui vedete il fondatore; la quarta è D-Orbit. Concludo il mio talk con la mia azienda, che è Nativa. Facciamo Future Proof Design: aiutiamo le aziende ad essere a prova di futuro. La cosa interessante della nostra -- vi racconto questo piccolo aneddoto. Quando abbiamo fondato la società, abbiamo scritto uno Statuto, e l'abbiamo scritto facendoci ispirare da questi concetti. La Camera di Commercio di Milano, quattro volte ci ha bocciato lo Statuto. Non so chi è qui imprenditore, se gli è mai successa una cosa del genere. Ho fondato altre società e di solito è un passacarte. Perché introducevamo delle novità, delle innovazioni che non andavano bene al funzionario della Camera di Commercio. Ma, andando ripetutamente, nei loro uffici a cercare di affrontare questo tema abbiamo capito qual era in realtà il vero ostacolo. Ed era tutto qui: nella prima riga dell’oggetto sociale c’era la parola felicità. Che non si era mai vista, almeno nell’esperienza della persona, proprio perché il nostro obiettivo e le nostre scelte quotidiane operative le facciamo cercando di inseguire una massimizzazione della felicità. Concludo dicendo che probabilmente è proprio intorno a questa parola che ruotano anche le esperienze di queste For Benefit: ricercano il profitto, ma nello stesso tempo vogliono impattare l’ambiente e le persone. E questo, in fondo, potrebbe significare massimizzare la felicità. Grazie. (Applausi) Buongiorno a tutti. Visto che Claudio ha scherzato: “Sì, Matteo era prima”, non sono parte correlata né in positivo né in negativo, sganciatemi. Lo dico perché era un cognome tranquillo, poi, chiaramente, c’è chi mi chiede gli 80 euro, le 500. Sono, però, un padre di famiglia con due figlie splendide e una moglie insegnante. I temi che tratteremo hanno importanza per il futuro dei nostri figli e per la società. Non li tratterò dal punto di vista politico, ma li tratterò basandomi su dei fatti e senza connotazioni ideologiche. Volevo darvi delle informazioni al fine di discuterne e di aprire una riflessione. Sono riflessioni personali che sto facendo da tempo attorno a questo tema e che volevo condividere. Bene, computer e cervello: come andrà a finire? Ecco, facciamo per capire, in base a dei dati oggettivi, una brevissima storia dell’informatica. Ho dieci minuti non partiamo dall'abaco, partiamo un po’ più velocemente. Siamo arrivati oggi a dei sistemi, detti “learning system” che fanno apprendimento automatico dalle informazioni che prendono da vari strumenti. Siamo arrivati? No, non siamo arrivati. Se prendete il cervello di ciascuno di voi in questa stanza, il vostro cervello ha venti petaflop di potenza. Cosa siano i petaflop è un tema lungo da spiegare. Vi dico solo che il più grande supercomputer oggi in Italia, sta a Bologna al Cineca, è da 2,4 petaflop; il prossimo che stiamo facendo in Eni, 4 petaflop. Il vostro cervello ha cinque volte più potenza di calcolo del più grande supercomputer italiano e consuma 20 watt, che è molto poco. Quindi quando uscite con lo strudel, non serve tutto questo zucchero per alimentare il cervello. Quindi ne basta poco. Cosa fa un cervello umano? Un cervello umano fa tre cose: calcola, elabora dati e prende decisioni. Poi, apprende dalle esperienze con i sensi e parla il linguaggio naturale, quindi comunica con un linguaggio, per l'appunto, naturale. Stanno avvenendo alcune cose nell'ambito dell’intelligenza artificiale: la prima cosa che sta avvenendo è che le macchine riconoscono sempre meglio le cose. Una cosa che riconoscono sempre meglio è le facce. C'era un error rate alcuni anni fa del 30%, si sbagliava il 30% delle volte. Oggi la macchina sbaglia il 5/6% delle volte la faccia che ha di fronte. Le applicazioni sono infinite. Con la Carnegie Mellon University stiamo facendo applicazioni per un non vedente con la camera e dice: “Sta arrivando Filippo ed è contento”. pensate poi la sicurezza, voglio dire, noi abbiamo numerose applicazioni, in giro per il mondo, di riconoscimento delle facce. A proposito, la macchina riconosce che è contento perché la macchina sa riconoscere le emozioni. Noi, per capire l'emozione di chi abbiamo di fronte, mandiamo le emoticon. Rifletteremo. Secondo tema: le macchine hanno sempre più dati per allenarsi. C'è un bel film, si chiama “Her”, qualcuno di voi l’avrà visto. Lui si innamora di lei. Lei è un computer. Ha la voce di Scarlett Johansson, così suadente da vincere il premio Oscar senza nemmeno averla mai vista nel film. Lui domanda a lei: “Ma cosa pensi?” e lei dice: “Penso a te”. Evvai, questo tutto gongolante: “Cos'altro?” “Sto leggendo 8000 libri e sto parlando con altre 150 persone.“ Come calcolo l’uomo è molto meglio della macchina, come memoria non c'è verso. Io non mi ricordo neanche il cellulare, di mia moglie sì, ma di mia figlia non a memoria. La memoria dell’uomo non ha paragone con quella delle macchine. La potenza di calcolo sta aumentando a dismisura: quello che batteva il campione del mondo di scacchi, alcuni anni fa, si chiamava Deep Blue, pesava 1,4 tonnellate. Oggi, quel telefonino che avete in tasca, un decimo del vostro telefonino, è più potente di quella macchina lì. Tutta la potenza di calcolo che ha portato l'uomo sulla Luna nel ‘69 oggi è contenuta in una frazione microscopica della potenza di calcolo del vostro smartphone, più o meno smart. Sull'intelligenza artificiale stanno avvenendo oggi una serie di investimenti massicci. Un sacco di soldi stanno andando a finire in quest'ambito per svariate ragioni. Questa è la teoria, in pratica se volete provare a casa, c'è Gloogle, cercate personality insight. Questo lo abbiamo fatto noi in IBM ma ne trovate varie. Potete metterci dentro i dati di testo di una pagina scritta da Gandhi. Io ci ho messo una pagina scritta da Gandhi, una pagina scritta da Hitler e una pagina scritta dal mio capo e lui fa l'analisi psicologica della controparte. Il mio capo era più vicino a Gandhi che a Hitler, certi giorni, altri giorni.. Un'altra cosa che sta avvenendo in rete è: voi andate e navigate felici, perfetto, bene, quando avete notato che succedono delle cose strane di fianco alla vostra navigazione. Stesso identico orario, io e un mio amico. Lui stava ristrutturando un trullo in Puglia, quello in alto, e io stavo cercando una nuova macchina in leasing, dal quale stavo scegliendo la macchina. Guarda caso, il sito web a lui suggeriva, attorno all'informazione che aveva cercato, quella di Tsipras, in quel momento informazioni immobiliari. A me suggeriva oggetti delle macchine. Che cosa cosa avviene dietro le quinte? Si chiama, senza entrare nella tecnologia, “cognitive tagging” e, fisicamente, ci piaccia o no, oggi stanno avvenendo dentro, quando navigate, tutta una serie di fenomeni di tagging. La macchina sta cominciando a capire il significato di quello che cercate, il significato delle parole. Se parliamo il linguaggio naturale cominciamo a entrare in questo mondo. Sta avvenendo in questo momento un ulteriore passo. La macchina sta acquisendo senso e sensibilità, questo è importante. Innanzitutto, la parola “senso” ha infiniti sensi. Dal punto di vista anatomico, se prendiamo la Treccani, i cinque sensi, senso di tipo anatomico, oppure c'è un significato filosofico: il senso della vita. Un significato linguistico: il senso delle parole. Bene, le macchine stanno cominciando ad acquisire sensi con i sensori, essendo più pieno di sensori attorno a noi. Che cosa avviene all'interno del sistema? Avviene che la macchina interpreta i dati per voi, dà un senso ai dati di tipo filosofico, adesso assolutamente filosofico non profondo, ma dà un senso ai dati avuti dai sensori per vostro conto. La macchina che invece dà un senso linguistico ai dati è quello che abbiamo visto prima: contact tagging e strumenti del tipo precedente. Lo facciamo. Lo si può fare per delle vigne, lo si può fare per per la medicina, lo si può fare per la gestione del traffico. Queste macchine, quindi, stanno acquisendo sensibilità. E allora che resta all'uomo? L’uomo è ancora in vantaggio sulla macchina per una cosa importante, che è quella del senso comune. Il buon senso, come si chiamava una volta. Guardate la foto bassa alla vostra destra, è una foto nota in letteratura scientifica: si chiama: “Anne e la babysitter”. Vedete, c’è la babysitter e un’altra persona. Chiunque di voi mi direbbe che Anne è la bambina e la babysitter è quella signora grande, corretto? Qualcuno ha un’idea diversa? Questo perché il buonsenso, ma la logica di una macchina non mi porta a quello. La persona piccola potrebbe essere una signora piccola che fa da babysitter ad una ragazzotta grossa di quindici anni, e chi ha detto che la babysitter deve essere di età superiore all’età della babysittata? Il buon senso si, ma la pratica no. Altro esempio di uomo in vantaggio sulla macchina: la macchina va su motori statistici, su considerazioni di statistica, su medie, gaussiane, normale. C'è un classico esempio di Nicholas Taleb, che ha scritto un bel libro, “Il cigno nero”: se voi foste un contadino e un maiale avesse capacità statistiche. Bene, il maiale statistico ogni giorno riceve tre chili di roba da un contadino, quindi, in media tre, 3,1-2,9 chili. In media il contadino è una brava persona. In pratica, a Natale, il contadino lo ammazza, corretto? Statisticamente va bene. Ecco, il buon senso non è una roba on-off, il buon senso o c'è o non c'è. Quindi, se il contadino è un disgraziato è disgraziato sempre, non statisticamente. Ho fatto due esempi stupidi però per darvi un’idea del perchè l’uomo è in vantaggio sulle macchine nel buonsenso. Questa è una pubblicità della IBM negli anni ‘50. Vendendo quei computer, dicevamo: “Se ti accatti una di quelle macchinozze nere giù in basso, non ti servono”. Sappiamo poi come è andata a finire: i 150 extra engineer l’azienda li ha assunti per metterli attorno alle macchinozze nere. Però, nei secoli scorsi, è successo che l’uomo è passato dall'umanesimo alle competenze. Rivoluzione industriale, impararava a fare un lavoro, una competenza. E poi negli anni 1940/50, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ancora più lavoro-capacità, quindi molto più specifico: giro il regolo, faccio la cosa... Le macchine hanno cominciato, a loro volta, facendo cose assolutamente insensate sin dall'inizio: paghe/stipendi. Quindi le macchine sono partite dalla capacità. Poi, però, le macchine sono risalite, hanno fatto dei software che vanno a fare delle competenze, quindi fanno gestione degli ERP, gestione del magazzino. Oggi le macchine stanno acquisendo senso. Cosa sta avvenendo al contempo all'uomo? L'uomo, in teoria, è in vantaggio sulle macchine nel buon senso, come abbiamo detto prima. Certo però in teoria tra la teoria e la pratica non c’è differenza, in pratica c’è. Diceva un filosofo: “In teoria tra la teoria e la pratica non c’è differenza, in pratica c'è”. In pratica stiamo perdendo, noi umani, molto spesso il buon senso, qualche volta scimmiottando le macchine, che è una provocazione! È un problema che vedo. Se il nostro punto di forza è il buon senso e noi ci mettiamo a scimmiottare delle macchine, che il buon senso non ce l’hanno, vedo un problema. Che cosa dobbiamo fare quindi? Dobbiamo fare una cosa molto semplice: avere il coraggio di osare. La macchina non ha coraggio perché non ha coscienza: il problema del coraggio la macchina non se lo pone. Avere il coraggio di osare è fare cose di buonsenso. Non è così difficile, siamo disegnati per quello, basta che il cervello vada dove lo porta il cuore. Grazie per l'attenzione. [Applausi] Personalmente, devo dire che amo molto dormire. Amo fare quel passaggio in un altro mondo, a sognare. Ma quello che amo di più è poi risvegliarmi già con delle idee che ho preso dal sogno. Sogno che normalmente apre nuove porte, mi confronto con nuove possibilità: come si può guardare una vita? Come si può riflettere sulla prossima situazione? E quindi risvegliarsi, per me, vuol dire mettersi in movimento, decidere qual è la strada del prossimo giorno. Orientarsi, orientarsi verso il nuovo, non sulla strada di ogni giorno. Quindi di cercare un po' dov'è la porta nuova aperta, dov'è la strada che mi porta ad un nuovo obiettivo. E quello vuol dire anche decidere, tra le tante possibilità che offre un nuovo giorno - dopo aver dormito bene, naturalmente. Aprire le porte, aprirsi a nuove idee, e aprirsi al mondo. Aprirsi alla creatività: questo è un po' il mio scopo di vita. E poi, non andare solo alla mia persona: perché io posso fare quasi tutto, posso fare il creativo. Ma ho uno scopo sociale solo se le idee saranno partecipate. Che tanti altri partecipino a quello che hai sviluppato. Siamo a Mantova. Parliamo di una città che per decenni è stata "la Bella Addormentata". Dormire bene va bene, ma può essere anche troppo. Bella - bellezza vuol dire anche bella: ma per chi? Per pochi? Per molti? Per troppi, per tanti? Quando sono stato chiamato a dirigere il complesso più grande, il complesso museale del Palazzo Ducale di Mantova, qua in città, io ho detto no: io non faccio il principe, a baciare quella bella addormentata. Io mi rivolgo ai professionisti in campo, cioè ai creativi. Questi sono gli artisti, questi sono gli artisti contemporanei che lavorano ogni giorno sulla creatività. A Mantova abbiamo l'esempio più forte, abbiamo quasi una parola magica, che si chiama Gonzaga. La famiglia che ha fatto, della piccola Mantova, una Mantova alla grande. Qui una veduta sulla nostra Camera degli Sposi, molto famosa, "camera picta", perché è proprio dipinto come un unico nuovo modo di creatività. Questa famiglia Gonzaga, per oltre due secoli, ha puntato sempre sulla creatività, ha portato sempre le nuove idee. Era sempre al corrente: che cos'è l'ultima moda? Isabella d'Este come una grande style-icon del suo tempo. Sempre nuovi artisti: si puntava su Pisanello, grande disegno sul muro, una nuova idea rivoluzionaria; Andrea Mantegna, Giulio Romano - sono tanti da citare. Ma bisogna capire che tutti questi artisti, che adesso noi [celebriamo come] grandi maestri, nel loro tempo erano contemporanei, e anche molto discussi. Anche come stranieri: Rubens, per esempio, era "il fiammingo italiano", non è che tutti l'abbiano accettato subito. Anche Monteverdi, è uno da Cremona. (Risate) Poi è diventato il grande Monteverdi a Mantova, per poi morire a Venezia. Questo è un altro capitolo. Quindi si può risvegliare una città con l'arte: Mantova è l'esempio più bello, perché quello che hanno capito subito i Gonzaga è che quello che resta è l'immagine. Quello che dà proprio la forza, molto a lungo tempo, è l'immagine, è la composizione, il coinvolgimento nell'immagine. Parliamo un po' di altre città: lo conoscete tutti questo, è il museo più visitato in Italia. Si chiama "Uffizi": che vuol dire? Non è nato come museo, è nato come un'architettura della burocrazia. Sono Uffizi, quelli che hanno fatto qua. Solo che nella galleria di questo stabilimento hanno esposto un po' di quadri, e poi man mano altri quadri anche negli altri piani. E gli Uffizi, nel corso del tempo, sono diventati un museo grazie a una decisione di puntare proprio sull'arte e di creare un ambiente che è oggi uno dei luoghi più visitati. Prendiamo un altro esempio: Roma, [pure] conosciuto, l'anfiteatro più grande. È difficile immaginare [che], per secoli, questo anfiteatro così grande è stato semplicemente un deposito. È stato usato come, diciamo, negozio gratis per cantieri di palazzi [dell'epoca]. E poi, a un certo punto, si è deciso: "No, dai. Attenzione, dobbiamo prenderci cura di questo, dobbiamo rivalutare, dobbiamo risvegliare questo monumento perché è proprio il centro dell'antica Roma." Quindi, parla di una città che è molto più grande della città nella quale viviamo adesso. Oggi, il Colosseo, come sapete, è uno dei monumenti più visitati di tutta l'Italia, in tutto il mondo. Altro esempio: Venezia. Venezia tende - alla fine del Settecento era proprio il casinò d'Europa. Si potrebbe dire anche il casino, d'Europa. Vietato ai minorenni, perché era una città un po' vicina al peccato. Solo poi, dopo, man mano, anche qui si puntava più sull'arte. Non si parlava di più di gioco d'azzardo, ma si parlava anche di Tiziano e di Tintoretto. Ma questo non bastava per i veneziani, che erano sempre molto legati all'Internazionale. Hanno creato una idea favolosa: Biennale d'arte non del passato: dell'arte contemporanea! Quindi un confronto diretto, in una città quasi museale, ogni due anni. Questo concetto - adesso viviamo un'altra esperienza quest'anno: tanti che vengono, tanti che proprio qui hanno il luogo d'incontro per confrontarsi con la creatività attuale. Bellissima idea, grande successo. Parliamo di un altro luogo: il Louvre. Il Louvre, come sapete, è stato la dimora dei re della Francia. Poi, diciamo, il centro del potere. La Rivoluzione Francese ha cambiato completamente [tutto]. Hanno deciso: non abbiamo più il Re, ma facciamo di questo palazzo un museo per tutti i cittadini, che hanno il diritto di avvicinarsi alla creatività del passato. Un periodo lungo, un museo, e poi un po' di crisi anche perché è tutto un po' tradizionale. E si è pensato: cosa possiamo fare, per fare un nuovo passo verso la nostra vita attuale? E hanno creato questa piramide, questo intervento dell'architettura contemporanea che ha dato un altro centro d'attenzione, non solo spaziale ma anche spirituale, per questo centro. Oggi, come sapete, il Louvre è il museo più visitato in tutto il mondo. Dovete immaginare l'Austria: circa otto milioni di abitanti. Tutti gli abitanti dell'Austria vengono a visitare il Louvre ogni anno. Parliamo di Londra, pure una città grandissima: tanti problemi, non si sa nemmeno quanti abitanti ci sono. Tanti luoghi, anche un British Museum come grande museo tradizionale. Ma ha perso un po' il filo con la gioventù, e quindi si è creata una Tate Modern. E non si è fatto un nuovo museo, anzi: si è presa una struttura già esistente, trasformandola in un museo d'arte contemporanea. E adesso, tutti i giovani vengono proprio a visitare questo stabilimento. Giovani d'età, ma anche di cervello, ovviamente. Parliamo di Barcellona, pure una città molto interessante, molto - diciamo, con tanti ritmi e problemi. Quando hanno parlato di fare un nuovo museo per l'arte contemporanea, non l'hanno messo sulla piazza più prestigiosa. L'hanno preso e l'hanno portato, e creato, proprio in un ambiente molto problematico socialmente ed economicamente. E con questo investimento tutto - non tutti i problemi, ma tanti problemi sono stati risolti. E poi per citare naturalmente, sempre, l'effetto Bilbao. Io ho visitato Bilbao, e posso dire che proprio non è stata una città molto bella, anzi - non voglio dire brutte parole. Ma questa idea geniale di far portare un museo, con il grande nome di Guggenheim, proprio in città, e poi creare un'architettura che di per sé è già un punto d'attrazione, ha cambiato tutta la vita in città. Se andate oggi a Bilbao, vedete non solo turisti, ma vedete anche una città risvegliata del tutto. Bellissima. Ultimo pensiero mio: adesso abbiamo capito che si può risvegliare con l'arte, ogni giorno, dalla [città] più grande alla più piccola. Ma quello che vorrei darvi è, un po' come messaggio, che questo è un vostro diritto. Quando hanno fatto i diritti universali umani, dopo tutta la metà della Seconda Guerra Mondiale, hanno messo anche l'Articolo 27. Potete leggerlo: è un diritto di noi di partecipare, di aver accesso alla contemporaneità, di aver accesso alla creatività. Quindi riserviamoci, in questo senso, [di farlo]. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Nicoletta Pedrana Diventare genitore, diventare papà, è un'esperienza meravigliosa. Quando hai un figlio, immediatamente pensi al suo futuro, a quello che potrai fare per farlo crescere. Pensi anche ai dettagli, allo sport che farà, alla scuola che farà, al lavoro che riuscirà a fare quando diventerà grande e magari farà anche dei nipotini e ti farà diventare nonno. Quando ti dicono - tuo figlio ha solo due anni, e ti dicono che tuo figlio è autistico, il futuro non lo immagini più così. Il futuro diventa nebuloso. Lo sport non lo immagini, non lo vedi. La scuola sai che sarà un problema. Il lavoro sai che non ci sarà, come non ci saranno i nipotini. Negli Stati Uniti, nasce un bambino autistico ogni 52 bambini; in Europa ci sono circa sei milioni di persone con autismo, un piccolo Stato. E in Italia? In Italia ci sono 600.000 persone con autismo. Provo a ripeterlo, 600.000: vuol dire un bambino, una persona ogni 100 persone, ogni 100 italiani. E malgrado dei numeri così importanti, per i ragazzi con autismo, per le persone con autismo si fa pochissimo. Pensate alle iniziative più brillanti in Italia - e quando dico "brillanti" intendo veramente luminose, e non solo in Italia in tutto il mondo. Forse qualcuno riconosce la Casa Bianca, in questa immagine. Il 2 aprile è la Giornata Mondiale sull'Autismo, i palazzi delle istituzioni si illuminano di blu. Qualcuno ha deciso che il blu è il colore dell'autismo, i palazzi delle istituzioni si illuminano di blu. Bellissimo, utilissimo per sensibilizzare: assolutamente niente per far fronte a tutte le esigenze delle persone e dei ragazzi con autismo. Il 3 aprile, passato il blu di questi bellissimi palazzi, nelle scuole ancora non ci sono gli insegnanti di sostegno; non ci sono il 5 di aprile, non ci sono il 6 di aprile, non ci sono il 7 di maggio; e neanche a giugno, quando la scuola è finita. E quei pochi insegnanti di sostegno che ci sono, spessissimo non sono preparati. C'è bisogno di diagnosi precoce. Mio figlio è stato diagnosticato, fortunatamente, a due anni: la diagnosi precoce è fondamentale. Ma poi, ora che iniziano le terapie, fa quattro, cinque anni, fa sei anni. La diagnosi precoce diventa inutile, in qualche modo: È meglio che ci sia, però deve essere precoce davvero. Le terapie sono a carico, completamente, delle famiglie. Il Sistema Sanitario Nazionale, sull'Autismo, passa poco e niente, e quel poco ce lo prendiamo tutti, ce lo prendiamo tutto. Per esempio, con la mia famiglia, e per mio figlio, abbiamo fatto la psicomotricità, la logopedia e poi l'ippoterapia e tutto quello che si può fare, tutto quello che le famiglie, cercano di fare per i loro figli. Noi oltre a queste terapie classiche, abbiamo incominciato a fare la pizza. Qualcuno ride. La pizza: mozzarella, pomodoro, basilico. Il cibo più mangiato dagli italiani, e anche patrimonio mondiale dell'umanità. Perché abbiamo iniziato a fare la pizza? Perché quando hai un bambino autistico, come è successo a me, come è successo alla mia famiglia, tendi a chiuderti. Un po' ti chiudi, per proteggere tuo figlio: perché è difficile, quando il tuo bimbo incomincia a sfarfallare in mezzo agli altri, rimanere sereno; perché è difficile, quando tuo figlio incomincia a saltare senza un motivo, e vedi gli altri che lo guardano, rimanere sereno; perché è difficile, quando tuo figlio parla al vento, con nessuno, usa delle parole a vanvera, e tu vedi gli altri che ti guardano, tuo figlio urla, e le persone ti giudicano come un pessimo genitore perché "tuo figlio è maleducato". Perché i ragazzi autistici sono dei bei ragazzoni: non si capisce, vedendoli, che sono autistici. Noi perché abbiamo iniziato a fare la pizza? Perché con questa scusa abbiamo incominciato a invitare tantissime persone a casa nostra. Con la scusa della pizza, gli amici venivano a trovarci; e io e mia moglie potevamo, finalmente, stare con i nostri amici, con degli adulti. Ma venivano anche gli altri bimbi, venivano i compagni di classe di mio figlio Leo, venivano i figli dei nostri amici; e Leo poteva stare in un ambiente che conosceva, casa sua, e fare tutto quello che voleva. Poteva saltare, poteva giocare, poteva tirar fuori la sua spada laser. Leo usa la spada laser come oggetto per fare amicizia con gli altri bambini. Se ne porta sempre in giro due: una la dà alla persona sconosciuta, e una se la tiene lui. In questo modo giocano, e lui fa amicizia con le altre persone: si porta l'amicizia da casa. E oggi l'ha data a me. Questa mattina me l'ha data, io gli ho detto che andavo a parlare con delle persone sconosciute, e ha detto: Papà, porta la spada laser. Quindi sono contento che Leo mi abbia aiutato anche in questo incontro. Diventa difficile, dicevamo; ma Leo ha incominciato, un giorno, a fare la pizza con la sua mamma, a impastare la pizza. Sembrava una cosa strana: e parlandone anche con delle persone esperte di autismo, ci hanno detto che effettivamente è strano, perché molti ragazzi non amano toccare gli impasti, la farina, l'acqua. Tanto è vero che a un certo punto noi ci siamo detti, con mia moglie: ma se Leo, che è piccolino, riesce per gioco a impastare la pasta, la pizza, forse anche ragazzi autistici più grandi lo possono fare, e così abbiamo invitato a casa nostra Alessandro, Lorenzo, Gabriele, Lollo, Matteo, il gigante buono, una serie di ragazzi in età da lavoro, grandi, fra i 18 e i 24 anni, e abbiamo parlato con i loro genitori. Quello che per noi era un gioco, abbiamo detto a questi genitori, potrebbe diventare invece un'opportunità di futuro. Quel futuro che non vediamo. Noi a volte diciamo che si dice "spettro autistico" perché diventa un fantasma: il futuro per noi è un fantasma. Invece, con la pizza, abbiamo pensato di potergli dare forma, non solo quella tonda. E allora abbiamo incominciato a organizzare un corso per fare i pizzaioli, Anche qui ci dicevano: ma i ragazzi non ce la faranno mai. Troppe variabili: per fare la pizza, ci sono troppe variabili. Effettivamente, è andata come ci avevano detto. Abbiamo iniziato con un gruppo di dieci ragazzi, e i primi che hanno messo le mani dell'impasto hanno risposto nella maniera che i libri ci dicevano corretta. Hanno messo le mani nell'impasto e... brrr, che schifo. Molti di loro. Ma non tutti. Molti di loro ma non tutti. Per esempio, Alessandro ha incominciato a fare delle pizze in maniera meravigliosa. Il suo insegnante, il suo maestro - noi lo chiamiamo maestro - gli ha insegnato che le pizze vanno schiaffeggiate dall'interno verso l'esterno, perché in questo modo l'ossigeno va nel cornicione. E il cornicione rimane più morbido, più buono. E Alessandro lo fa in maniera meravigliosa. Lo stesso maestro, due settimane dopo, ha spiegato - accidenti per noi, dico - ha spiegato ad Alessandro che l'impasto della pizza è una cosa viva. Perché si fa con il lievito madre, perché cresce, perché va fatto riposare per 72 ore. Bene, Alessandro ha smesso di fare le pizze. Adesso alcuni di voi hanno sorriso perché hanno capito al volo; noi ci abbiamo messo due settimane, a capire. Le cose vive non si schiaffeggiano! Alessandro; autistico; interpretazione letterale. Le cose vive non si schiaffeggiano: Alessandro ha smesso di fare le pizze. Gli abbiamo dovuto dire che deve coccolarle, e lui ha iniziato a coccolare la pizza. Noi siamo gli unici al mondo che fanno la pizza coccolata. Altro che etica: rispetto anche per l'impasto! Alessandro ha imparato a fare le pizze, e con lui ha imparato a farle Matteo. Matteo è il gigante buono, è un ragazzo autistico di due metri. È enorme, e ha una vocina bianca: quando parla è uno spasso, è una meraviglia a vedersi. Alessandro e Matteo hanno imparato a fare le pizze, e allora li abbiamo iscritti al Campionato Mondiale della Pizza: 700 pizzaioli provenienti da tutto il mondo: dal Giappone, dalla Groenlandia, dall'America, dall'Africa. 700 pizzaioli. Potevamo iscriverli a una sezione speciale, come si fa spesso con le persone disabili. Certo, avremmo vinto di sicuro: erano gli unici due pizzaioli disabili! Uno primo e l'altro secondo. Abbiamo deciso di iscriverli con tutti gli altri 700. Per noi era un gioco, non era una gara. Bene: in questo gioco, i due pizzaioli autistici sono arrivati entrambi nei primi 100. La pizza coccolata ha "spaccato", si direbbe. Ma qual è la cosa importante? Non è arrivare nei primi 100: è aver dimostrato che si può fare. Aver dimostrato che i ragazzi possono imparare un mestiere, anche uno di quelli che sui libri ci viene raccontato che non possono fare perché hanno un pessimo rapporto con la farina, l'acqua, e queste cose che hanno un'esperienza tattile strana. Ma per fare un ristorante servono anche i camerieri: i pizzaioli non sono sufficienti. Cosa abbiamo fatto? I ragazzi che non riuscivano a lavorare l'impasto, li abbiamo messi a fare i camerieri. Abbiamo fatto per loro un corso di "mise en place". Io non sapevo neanche cosa fosse, la "mise en place", non mi sono mai occupato di ristorazione prima di "Pizza Aut", che è il nome di questo ristorante. Comunque gli abbiamo insegnato a servire in maniera professionale, a sparecchiare e apparecchiare in maniera professionale. Mentre lo facevamo, ci siamo accorti di mille difficoltà. Parliamo di ragazzi autistici: molti di loro fanno fatica, enorme fatica a relazionarsi con gli altri. Molti di loro fanno fatica a parlare, con gli altri. Allora abbiamo chiesto a una multinazionale, di cui non faccio il nome per non fare pubblicità, se poteva costruire per noi una app. Una app visiva fatta tutta in comunicazione aumentativa, tutta per immagini. In questo modo, attraverso le immagini i ragazzi prendono le comande in maniera incredibilmente corretta. Vanno dalla persona seduta al tavolo, e con le loro immagini riconoscono le pizze e riconoscono gli ingredienti. E fanno i camerieri: ma lo fanno come tutti gli altri camerieri. Certo, la tecnologia li aiuta. Lo stesso è successo con le pizze, vi ho raccontato che i ragazzi sono diventati straordinari a fare le pizze: ma quando prendono le pizze con la pala, e le mettono in forno, le dimenticano nel forno, le bruciano tutte. Perché l'autismo è una brutta bestia: si girano, fanno le altre, quella la dimenticano. Ci siamo inventati - esiste già, l'abbiamo solo fatto modificare - un forno a tunnel. C'è una ruota che gira sempre: i ragazzi appoggiano la loro pizza su questa ruota, la ruota porta l'impasto dentro il forno; il forno la cuoce; la stessa ruota lo porta fuori, e l'altro Cameriere autistico lo prende e lo porta in sala. Aprire la mente, aprire il cuore, aprire i pensieri ci fa trovare delle soluzioni creative che costruiscono inclusione. Pensate: il nove luglio, proprio per lavorare pienamente sull'inclusione a 360 gradi, siamo andati al Senato della Repubblica a fare le pizze. È stata un'esperienza incredibile: qui vedete la conferenza stampa, a un certo punto Francesco si è alzato e ne ha dette di tutti i colori ai giornalisti. Un'esperienza piacevolissima. (Risate) Ma che cosa è successo? Che i Senatori della Repubblica hanno capito profondamente che cos'è l'autismo. Che cos'è questo spettro, che ha dimensioni e persone completamente diverse una dall'altra. Hanno capito che si possono fare un sacco di cose. E con loro stiamo lavorando a una legge che faciliti l'accesso nel mondo del lavoro dei ragazzi autistici. Una legge che speriamo non sia solo italiana, che diventi una legge che si possa esportare in altri luoghi, in cui le aziende possano pensare di assumere delle persone con autismo non per responsabilità sociale, non perché sono buone, ma perché i ragazzi sono, a tutti gli effetti, capaci di essere produttivi. Quando i ragazzi lavorano, diventano straordinariamente capaci, efficaci, sale l'autostima e fanno delle cose incredibili. Pensate che noi abbiamo fatto in 100 ristoranti diversi. Dal Veneto alla Calabria, la Sicilia, le Marche: ci manca solo la Sardegna, poi abbiamo girato tutta Italia. e servite 30.000 pizze. E qualcuno ci diceva che sarebbe stato impossibile. In realtà si possono fare davvero un sacco di cose aprendosi, ascoltando quello che i ragazzi sono in grado di fare e costruendo le situazioni per poterglielo far fare. Dopo la visita al Senato, e il lavoro per costruire il lavoro, abbiamo pensato che i nostri ragazzi potessero finalmente assumere un ruolo diverso nella società: non più degenti, pazienti, disabili, handicappati, ma lavoratori. Guardate: in questo momento voi tutti, in sala, pagate la pensione di invalidità ai miei ragazzi. Dal momento che noi assumeremo i ragazzi, loro pagheranno la vostra, di pensione. È questa la vera rivoluzione, è questa l'inclusione vera. (Applausi) Rosetta è una missione pazzesca! E ve lo dico sinceramente. Raccontare la storia del suo viaggio è come entrare in un film di fantascienza. Ma è anche raccontare di persone vere, in carne ed ossa. Persone che vengono da tutte le parti dell’Europa e si trovano insieme, e come gruppo lavorano per creare un sogno incredibile. Io ho avuto la fortuna di accompagnare gran parte di questo viaggio e insieme agli amici del Centro di Controllo della Missione, quindi vorrei raccontarvene qualche episodio. Il mio contributo personale a Rosetta inizia nell’anno 2000. Iniziai a lavorare a Darmstadt che, per chi non lo sapesse, è gemellata con Brescia, quindi mi sembra una coincidenza piuttosto fortunata. Il primo giorno di lavoro mi venne messo in mano il manuale dei requisiti di sistema del software per controllare il satellite Rosetta. Prima cosa, studiamo cos’è Rosetta. Rosetta è una missione che deve studiare una cometa. Questa cometa è lontanissima. Ci metterà dieci anni di viaggio. Sette miliardi di Km. Poi arriverà alla cometa e ci farà atterrare sopra un “lander”. Io cominciavo a guardarmi intorno, perché ero convinto che fosse uno scherzo. Ho detto: “Questo è uno scherzo dei miei colleghi. Vogliono vedere come reagisco di fronte a questa storia!” Non c’era nessuna telecamera. Non era una candid camera. Era veramente lo scopo di questa missione. E la cosa bellissima è che dopo tanti anni, adesso sono qui a raccontarvi di qualcosa che ha prodotto della scienza fantastica. Quindi siamo partiti con un’idea che era fantascienza e ci troviamo con delle cose veramente bellissime. Il 2000 è stato importantissimo per me, perché sono cambiate tante cose. Ma una cosa su tutte è cambiata, la definizione di rosetta. Per tutta la mia vita, fino a quel momento, e immagino per qualcuno di voi anche, rosetta è sempre stata solo questa. (Risate) Questa è una rosetta. (Applausi) Da quel momento, e immagino fino alla fine dei miei giorni, Rosetta invece adesso è tutt’altra cosa. Rosetta è un satellite bellissimo. Ha dei pannelli solari enormi, giganteschi, 64 metri quadrati di superficie. E un’antenna gigantesca, che serve per comunicare con la Terra a queste distanze incredibili, nello spazio profondo. E, attaccato su uno dei suoi lati, c’è Philae, il lander che appunto scenderà sulla cometa. Iniziamo il nostro viaggio, e Rosetta sta nella punta di questo razzo che vedete. Questo è un Ariane 5, il razzo più potente dell’ESA. I razzi vengono lanciati da Kourou, nella Guyana Francese, e in quel momento noi, nell’ESOC, a Darmstadt, siamo seduti in console e siamo perfettamente impotenti, perché tutto dipende dall’Ariane 5. Se tutto va bene, il satellite entra nella sua orbita iniziale e da li poi comincerà una sequenza automatica, aprirà i suoi pannelli solari, si metterà in contatto con la Terra, e noi cominciamo a guidare. Ma in questi momenti voi immaginate la tensione di persone che hanno lavorato anni e anni e anni, e tutto dipende dal successo di questo momento. Quindi, la nostra concentrazione è nello sperare che semplicemente tutto vada bene, per darci poi il nostro lavoro. Questo è l’inizio di un viaggio incredibile. Quello che vi voglio mostrare è un’animazione che ci porta all’interno di questo viaggio, che è durato dieci anni. Voi guardate la Terra. Ogni volta che la Terra fa un giro intorno al Sole è passato un anno, evidentemente. La traiettoria bianca è la traiettoria di Rosetta, all’interno del nostro sistema solare. Questo viaggio è durato dieci anni, e, come detto, ha percorso miliardi di km. Non saremmo mai riusciti ad arrivare fino alla cometa se non avessimo usato un “trucco” per cercare di aumentare l’energia di Rosetta. Questo “trucco” consiste nel passare vicino a dei pianeti e sfruttare la loro attrazione gravitazionale, quindi rubare loro un po’ di energia per essere scaraventati in orbite sempre più grandi. L’abbiamo fatto tre volte con la Terra, e l’abbiamo fatto una volta con Marte. Potete guardare dalla grafica come ogni volta l’orbita di Rosetta diventa sempre più grande. Se avessimo dovuto fare queste operazioni soltanto col propellente non ci saremmo mai riusciti. Sarebbero state necessarie decine di tonnellate di propellente, che evidentemente non è possibile. Guardate dopo l’ultimo passaggio intorno alla Terra. Questo ha schizzato Rosetta in un’orbita grandissima, che va a congiungersi con quella che poi sarà quella finale, quella della cometa. Adesso Rosetta è talmente lontana dal Sole, che anche con i suoi enormi pannelli solari non ha più la capacità di avere abbastanza energia per mandare avanti tutti i suoi strumenti. Quindi inizia la cosiddetta fase di “ibernazione”. Voi pensate, in questo momento tutto viene spento. Tutti gli strumenti, i sistemi di comunicazione, rimane in piedi soltanto un sistema che permette al propellente di non congelarsi, e una sveglia. Una sveglia che è pronta per suonare due anni e mezzo dopo. Quindi, ci troviamo, adesso abbiamo fatto un salto temporale, siamo nella sala di controllo dell’ESOC. Questo è il posto da cui si controlla Rosetta. Sono passati due anni e mezzo e noi non sapevamo nulla di Rosetta. Abbiamo preso delle antenne grandissime, una di 70 metri in America e un’altra di 35 metri in Australia, quindi una della NASA e una dell’ESA, e le abbiamo puntate nello spazio, nella posizione in cui noi credevamo che Rosetta sarebbe stata, dopo tutto questo tempo. Voi immaginate, abbiamo dovuto predire l’orbita di Rosetta per due anni e mezzo. Questi sono i segnali che vengono dalle due antenne diverse. Quello che stiamo aspettando è un picco in questo oscilloscopio, che mostri appunto un segnale ricevuto da una, e probabilmente da tutte e due le stazioni. Il problema è che il segnale non è arrivato, al punto in cui noi ce lo aspettavamo. E non è arrivato dopo un quarto d’ora. E dopo mezz’ora non c’era ancora nessun segnale. E li, veramente, quasi tutti abbiamo cominciato ad avere una sensazione molto brutta. Voi immaginate, anni e anni di lavoro, anni di volo, se adesso Rosetta non si risveglia è finito tutto, non abbiamo più un lavoro, non abbiamo più uno scopo, abbiamo speso anni di energie. E stavamo pensando già a cosa dire alla stampa. C’era la stampa di tutto il mondo. Stavamo pensando a cosa fare delle nostre vite. E quando ormai veramente sembrava che fosse tutto perso, il segnale è arrivato. Vedete che comincia questo picco all’interno dei due oscilloscopi, e quando c’è stata la certezza voi potete guardare l’esplosione di sollievo. È come passare dall’inferno al paradiso, è una... (Esultano) Ecco, è successo pure questa volta, confesso, m’è venuta la pelle d’oca. Io questo video l’ho visto [ma] ogni volta che lo vedo mi vengono i brividi, perché questa è l’espressione del sentimento di un gruppo che ha vissuto insieme per cosi tanto tempo. Non servono soltanto dei matematici, dei fisici, degli ingegneri, per fare queste cose. Servono delle persone che lavorano insieme. Per me, il fattore umano in un gruppo è una componente fondamentale. Ed è quello che ha portato queste persone, durante gli anni, a capirsi, a passare i momenti di difficoltà, a passare sopra le difficoltà personali, anche le ambizioni personali, con l’idea di portare avanti questo progetto. Una cosa complicatissima, che soltanto scomponendola in blocchi, e ognuno avendo una responsabilità e parlando insieme agli altri, è riuscito ad arrivare a questo risultato. Io sono veramente onorato di aver fatto parte di questo gruppo nella prima parte della missione. Non dimentichiamoci che questa non è la fine della missione. Questo è l’inizio. Quello che abbiamo adesso infatti è che Rosetta comincia a fare una grandissima frenata e arriva a vedere la cometa. E quello che vediamo è una cosa che più o meno è quello che ci aspettiamo. La cometa per noi è sempre stata rappresentata come un oggetto più o meno sferico, bitorzoluto, e invece quello che abbiamo trovato è una cosa completamente diversa. Le prime immagini ci hanno dato uno shock. Questa è una struttura del tutto inaspettata. Ci aspettavamo una patata e ci ritroviamo una scamorza spaziale che è li e che gira (Risate) e questo ha provocato delle reazioni incredibili. Gli scienziati erano alle stelle: “Questo è fantastico, mai avremmo trovato una cosa cosi bella”. Gli ingegneri della dinamica del volo erano con le mani nei capelli: “Noi dobbiamo entrare in orbita, intorno a questo oggetto, e ci dobbiamo fare atterrare sopra un lander. È una cosa di una complessità incredibile!”. Quindi, ci sono state discussioni, ci sono state moltissime scelte da fare, ma la cosa più importante era riuscire ad arrivare vicino a questa cometa. Immaginate che la cometa ha un’attrazione gravitazionale di quella della Terra. Quindi non si può parlare di una vera e propria orbita intorno alla cometa, fino a quando non siamo abbastanza vicini. E non conosciamo come è fatta questa cometa. Non conosciamo la sua massa, la sua distribuzione. Quindi gli ingegneri della dinamica del volo di Darmstadt hanno inventato queste traiettorie piramidali. Sono dei lati di 100 Km, più o meno, di lunghezza, scendendo sempre più verso la cometa. Osservare la traiettoria di Rosetta, la sua modificazione da parte della seppur piccola gravità della cometa, ha aiutato a capire quale fosse la sua struttura, quale fosse la sua massa, e quindi a cercare di raffinare sempre di più i cambi di traiettoria per poter scendere sempre più vicino. Quindi è stata una fase importantissima in cui si studiava la cometa e si cercava di capire come avvicinarsi sempre di più. Arrivati a distanze più piccole, quindi intorno ai 30 km circa, voi immaginate che siamo a centinaia di milioni di km dalla Terra, la cometa è circa tre km, e stiamo entrando in orbite circolari, più o meno di 30 km di raggio. A questo punto, diventa possibile avere delle orbite kepleriane, come quelle dei satelliti intorno alla Terra. Quindi, se noi non la tocchiamo rimane li e più o meno, certo, con approssimazioni molto grandi, fa delle orbite circolari. Siamo scesi fino a dieci km, per cercare di mappare benissimo, e prendere foto di tutta quanta la cometa, per decidere dove far scendere il nostro amico Philae. Molto importante questa fase, come dicevo prima, perché c’erano dei desideri contrastanti. Gli scienziati volevano andare in certi punti particolari, tipicamente i più difficili da raggiungere, e tipicamente quelli in cui l’illuminazione e il contatto radio con Rosetta sarebbero stati più complicati. Immaginate che il lander non parla con la Terra, ma deve mandare i segnali a Rosetta, che è li intorno e gira, e Rosetta poi li manda sulla Terra. Comunque, siamo arrivati al momento più bello, secondo me. Una cosa fantastica. Nel Novembre del 2016 inizia la fase di atterraggio. Rosetta si mette in direzione di collisione con la cometa e lascia il lander. Questa è una foto fatta dal lander, da Philae, verso l’alto. Quindi vedete Rosetta, la spacecraft madre, che sta li sopra, e questa è una foto dei suoi grandi pannelli solari. E la foto successiva è ancora più bella, perché è una foto fatta da Rosetta al lander, che ha tirato fuori le sue tre gambe di atterraggio e sta scendendo verso la cometa. Foto successive ci fanno vedere appunto il lander, che ha iniziato ad andare verso la cometa. E questa è l’ultima foto, non so se vedete il puntino bianco, del lander che si sta avvicinando. Ci sono volute sette ore per coprire i 22 km di distanza dal punto del rilascio fino al contatto a terra, quindi immaginate una velocità di circa 50 cm/s, come una persona che cammina. Ma qui passiamo alle foto direttamente dal lander. Questa, vedete, è una delle tre gambe di Philae, e questa è una distanza molto ravvicinata. E vedete la testa della cometa. E qui ci siamo quasi. Questa è a 40 metri dalla superficie. Notate questa pietra, che si vede in alto a destra, perché ci servirà dopo, per capire dove è atterrato Philae. E adesso, preparatevi alla storia: questa è la prima immagine della superficie di una cometa, direttamente da un oggetto depositato li. Non era mai successo nella storia dello spazio, e questa è un’immagine che rimarrà per sempre in tutti i libri di storia dello spazio. È una cosa di cui siamo tutti veramente orgogliosi. È stata una delle più grandi conquiste del nostro lavoro. Questa, invece, secondo me è l’apoteosi della matematica, dell’uomo, dell’ingegno. Il punto in cui il lander doveva atterrare era distante dal punto in cui è effettivamente atterrato di meno di 120 metri. Stiamo parlando di una distanza di 500.000.000 di km dalla Terra, su una cometa di tre km, che gira su se stessa con un periodo di 12 ore. Questa è una cosa che mi lascia sempre a bocca aperta, e il mio rispetto per colleghi e amici della dinamica del volo è una cosa, veramente, che mi porto sempre dentro. (Applausi) Cosa è successo? Philae ha toccato terra esattamente nel punto in cui noi volevamo, ma non c’è rimasto! Nel cerchietto blu vedete le orme delle “zampe” di Philae, che purtroppo è rimbalzato e se n’è volato via. Guardate nel cerchietto rosso a destra, quello è Philae. L’ultima immagine di Philae mentre sta volando via. I sistemi per ancorarlo a terra non hanno funzionato. Siamo stati sfortunati? No! Siamo stati fortunatissimi, perché Philae è rimbalzato un’altra volta sulla cometa e si è fermato in un punto che è all’interno di quella ellisse rossa che vedete. Ma è stata una fortuna grandissima, perché con quella piccolissima gravità Philae avrebbe potuto rimbalzare e tornarsene nello spazio, e la sua missione sarebbe finita li. Rosetta ha cercato comunque, nel tempo, sempre di andare a vedere, di trovarlo. Volevamo avere una prova del punto in cui fosse atterrato, e finalmente, a poche settimane prima della fine della missione, siamo riusciti anche a trovarlo. Vedete, nella parte in basso a destra, c’è un ingrandimento e si vede Philae, incastrato in quel crepaccio, dal quale ha fatto tutta la sua missione di scienza. Rosetta ovviamente ha continuato la sua missione durante due anni intorno alla cometa, e ha raccolto una quantità di scienza spettacolare. Delle foto incredibili. E alla fine della missione, è stato deciso di farla atterrare, anche lei sulla cometa. E quindi queste che vedete sono le ultime immagini di Rosetta, che scende piano piano verso la cometa. Abbiamo continuato a raccogliere scienza fino all’ultimo momento. E quindi vedete alla fine si avvicina in questa parte di ombra, fino a quando siamo arrivati al contatto. Tutti gli strumenti sono stati spenti, Rosetta non manderà mai più segnali. È un momento in cui si dovrebbe urlare di gioia, ma vi confesso che la gran parte delle persone al centro di controllo aveva come una sorta di groppo alla gola. Dopo tutti questi anni, vedere il segnale che scende e diventa piatto è una cosa veramente forte. Ma questo mi porta però a introdurvi l’altro punto fondamentale del mio discorso, e volevo farvi notare che nessuna di queste nazioni è riuscita a mandare Rosetta sulla cometa, né la Francia, né l’Italia, né la Spagna. È stato l’insieme di queste nazioni che ha creato un sistema capace di fare questa cosa incredibile. L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, mette insieme 22 stati membri, e attraverso tutti i contributi, attraverso le migliori personalità dello spazio, dell’ingegneria, della scienza, è riuscita a fare questa cosa incredibile. Voi pensate che poche decine di anni fa, al centro della nostra Europa, tra francesi, tedeschi, italiani, inglesi, ci ammazzavamo a decine di milioni. Io penso che il cambio sia bellissimo. Adesso le stesse nazioni stanno li, e insieme fanno dei progetti spaziali incredibili. E le due componenti del fattore umano e della cooperazione internazionale, secondo me, è quello che dovete portarvi via da questa presentazione. E per farvelo rimanere ancora meglio in testa ho un esempio molto personale, che riassume le due cose. Questo è il giardino di casa nostra. Mia moglie è spagnola, io sono italiano e i nostri bimbi sono nati in Germania, quindi hanno tre nazionalità e parlano correntemente come madre lingua l’italiano, lo spagnolo e il tedesco. E quando la gente gli chiede: “Ma voi, come vi sentite? Vi sentite più italiani, più spagnoli…” E loro alzano le spalle e dicono: “Boh?”. Parlano indifferentemente le tre lingue. Io stesso, dopo 20 anni in Germania, non posso dire di sentirmi al 100% italiano. E però non mi sentirò mai al 100% tedesco, quindi per me c’è questa opportunità bellissima di dire “io sono europeo!”. Questa per me è una cosa bellissima. E io auguro ai miei figli, e ai vostri figli, di avere la possibilità di vivere, di crescere, di lavorare, di imparare in una Europa in cui le diverse nazioni capiscano e continuino ad approfittare delle loro diversità, per creare insieme qualcosa di eccezionale ed incredibile come è stata Rosetta. Perché credo che ne abbiamo veramente bisogno, di questo tipo di cooperazione. Grazie. (Applausi) Buonasera a tutti. Io sono una scienziata e faccio ricerca di frontiera. Che cos'è la ricerca di frontiera? Non si sa cosa sia esattamente, non c'è una definizione. È sicuramente una cosa nuova. Ci sono molti scienziati importanti ai quali è stata posta la domanda e non sono riusciti a dare una definizione. Quello che si può dire è che non è la ricerca tradizionale. La ricerca tradizionale, che è detta anche ricerca consolidata, oppure incrementale, è un tipo di ricerca in cui esistono delle linee di ricerca ben definite e si fondano delle ipotesi, nell'ambito di queste linee di ricerca, su della conoscenza già esistente, si verificano o si negano le ipotesi e si va avanti. La ricerca di frontiera non è questo. È una ricerca che pone paradigmi nuovi, quindi si devono creare sostanzialmente delle nuove linee di ricerca. Un esempio è, nel campo dell'illuminazione, immaginate le candele da illuminazione, hanno una ricerca tradizionale, e sarebbe una ricerca in cui dei chimici cercano di ottimizzare il più possibile la cera con cui sono fatte le candele. Nella ricerca di frontiera questo è un approccio che non si segue, non è questo l'approccio. L'approccio è quello di fondare nuovi paradigmi in modo da trovare nuovi modi per risolvere vecchi problemi. Questa è una buona definizione che infatti ha dato un portavoce del Human Fringe Science Program, che è un programma intercontinentale che finanzia la ricerca di frontiera, quindi nel campo dell'illuminazione, un esempio di ricerca di frontiera potrebbe essere la lampadina. Cioè è un modo di risolvere il problema dell'illuminazione, ma con un paradigma totalmente nuovo. Sono dei fisici che studiano la luce, l'elettricità. Perché è così importante la ricerca di frontiera? La ricerca di frontiera è molto importante a causa della globalizzazione. Il nostro è un mondo molto, molto dinamico, in cui tutto sta cambiando, le frontiere stanno cambiando, l'economia sta cambiando, la politica, la cultura, tutto sta cambiando, e quindi la scienza, la tecnologia deve e vuole stare dietro a questo cambiamento, quindi servono nuovi paradigmi. In Europa, nel 2007 nasce un ente finanziatore che si chiama European Research Council, ERC. Nasce come costola della Commissione Europea e ha un budget di circa due miliardi l'anno per finanziare ricerca di frontiera, specificamente. Già il modo in cui finanzia la ricerca questo ente è un modo di frontiera, è completamente diverso da come la Commissione Europea finanzia la ricerca. Finanzia dei progetti individuali. Cioè, l'azione di aprire nuove frontiere è pensata come un'azione individuale, non collettiva come nei normali progetti europei. Finanzia con delle cifre molto elevate, circa, mediamente, due milioni di Euro su cinque anni di progetto. Sono finanziamenti molto particolari, perché hanno la portabilità, come i numeri di telefono, no? Cioè, se uno non riesce a fare quello che ha bisogno di fare nell'ente in cui sta lavorando, lo può portare da un'altra parte. L'aspetto diciamo critico di questi finanziamenti è che sono, come potete immaginare, molto competitivi. Cioè sono molto difficili da riuscire a prendere. Mediamente hanno un rate di successo dell'8% perché sono considerati un po' come dei premi, sono dei riconoscimenti. Io, sinceramente, ho pensato che le cose che interessava a me fare, ce l'avrei potuta fare, questa cosa si poteva fare. Io, dopo tanti anni di ricerca, sono riuscita a vincere il primo finanziamento ERC e quindi sono qui per raccontare questa storia, fondamentalmente. La mia è una storia che inizia come una persona... Io sono stata sempre un bioingegnere. Un bioingegnere è un ingegnere a cui interessa progettare, sviluppare pezzi di ricambio per il corpo umano, diciamola così, sostanzialmente. Da piccola vedevo... Ero sempre attaccata al televisore quando c'era l'Uomo Bionico. Non so se ve lo ricordate. Un uomo da sei milioni di dollari con tutte parti tecnologiche all'interno del corpo. La Donna Bionica mi piaceva tantissimo. Li vedevo tutti, tutti a memoria. La fantascienza mi ha sempre molto colpito. La fantascienza mi è piaciuta sempre molto, non tanto per i viaggi stellari, ma perché ci sono sempre degli androidi, se ci fate caso. Anche in Blade Runner ci sono i replicanti. Cioè, esseri umani con qualcosa di tecnologico dentro. A me questa idea ha sempre molto, molto interessato fin da piccola. Veramente, alle medie. Alle medie non c'era internet, ai miei tempi, e quindi io usavo l'edicola. Compravo tutte le riviste di divulgazione scientifica che mi interessavano. Ricordo un episodio. Di aver letto un articolo che era sulle micro-macchine biomediche. Cioè l'idea di fare dei piccoli robot in grado di essere iniettati nei nostri vasi sanguini e miniaturizzati, cioè microscopici, avrebbero potuto ripulire i nostri vasi dalla formazione di placche aterosclerotiche. Vi potrà sembrare strano, ma io mi sono detta: "Che figata!". Ed ero alle medie. Questo episodio ha determinato il mio destino. Cioè, nella vita ho deciso che farò questo. Per farla breve: mi sono laureata in ingegneria meccanica, ho preso un dottorato di ricerca in bioingegneria e ho iniziato a fare ricerca. All'inizio facevo ricerca, diciamo, tradizionale. Quella che ho definito come incrementale. Mi occupavo di pezzi di ricambio in particolare per le articolazioni, le endoprotesi ortopediche, e cercavo di trovare dei sistemi per renderle sempre più funzionali e sempre più belle, sempre più tecnologicamente avanzate. Però nel periodo in cui facevo ricerca tradizionale stava emergendo un nuovo paradigma di ricerca, molto nuovo, molto bello, molto interessante. Cioè l'idea di sostituire pezzi del nostro corpo che non funzionavano, danneggiati, non con materiali completamente artificiali. In parte, magari, anche materiali artificiali, possibilmente biodegradabili, ma, la grandissima novità, con cellule prelevate dal paziente stesso che aveva la patologia. Questa mi è sembrata un'altra figata pazzesca. In particolare, cellule staminali. Le cellule staminali sono quelle cellule nel nostro corpo, ci sono dappertutto, che rimangono staminali e hanno la possibilità, al bisogno, di differenziarsi in cellule di tessuti che devono essere riparati o rigenerati. Io ho cominciato a fare questo tipo di studi. Quindi mi sono convertita totalmente alla biologia. In breve, dieci anni di studi sulle cellule, io non avevo mai visto una cellula in vita mia. Ho dovuto cominciare completamente da zero, ho imparato ad usare i microscopi, e continuavo ad essere molto interessata, affascinata, da questo mondo microscopico. Si è fatta strada piano piano in me una nuova teoria scientifica. Cioè sono riuscita, nonostante il fatto che fosse un argomento nuovo, a vedere, con la mia mentalità da ingegnere, una cosa nuova sulle cellule staminali. Una problematica nuova. Ve la racconto molto brevemente. Dovete sapere, vedete a sinistra, che la cellula ha un nucleo. Questo nucleo è quello che contiene il DNA, ok? Il nostro codice genetico. Però quali geni, che sono i tratti di DNA, esprimere, cioè usare o non usare, per la cellula? Questa decisione dipende da molecoline, le palline verdi, che entrano dentro al nucleo, sono dei segnali, si siedono sul DNA e decidono quale pezzo di DNA trascrivere. Quindi questo regola la funzionalità della cellula. In condizioni normali la cellula è appallottolata e le molecoline stanno fuori. La mia idea, che ho sviluppato negli anni, è che la regolazione di questo ingressi di palline fosse dipendente dalla deformazione della cellula. Cioè, siccome il nucleo della cellula ha una membrana con dei fori, proprio dei pori, si chiamano pori nucleari, io mi sono immaginata che distendendo la membrana si dilatassero i pori. Questo che sembra addirittura intuitivo come concetto, in realtà nella biologia è un concetto stravolgente. È rivoluzionario, perché la biologia è ancora un mondo un po' sospeso nel vuoto, in cui le forze, le deformazioni, le pressioni, la meccanica sta entrando sempre di più, ma lentamente. Quindi l'idea era buona, il problema è che a questo punto io dovevo anche, parte l'ideona, riuscire in qualche modo a dimostrare, cioè validare o negare questa ipotesi. Allora... Non è facile. Dovevo cercare un sistema per mantenere il controllo della forma della cellula, che è piccolissima, è microscopica. È una cosa grande... Invisibile all'occhio nudo. Immaginate una microscopica goccia d'acqua. E sono stata fortunata. Ho incontrato, per fortuna, un gruppo di fisici i quali hanno sviluppato una tecnologia molto bella con la quale loro riescono a controllare la forma di oggetti microscopici. Con questa idea sono riuscita a vincere il mio primo ERC, ed è stata una cosa molto grossa, anche nella mia vita. È stato un po' come per un calciatore vincere un mondiale. Quali sono stati gli ingredienti di questo risultato? Secondo me sono stati fondamentalmente tre. Il primo ingrediente io lo chiamo il mentoring. Mi sono rivolta e affidata a degli scienziati più bravi di me, molto più bravi di me. Ad esempio negli Stati Uniti ci sono persone che già qualcosa di meccanobiologia facevano. Io li ho perseguitati per email, ai convegni, soprattutto per email. Ho scritto ad esempio ad una importantissima scienziata. Per mail le ho scritto: "Questa è la mia idea", quella sul poro nucleare. "Vorresti fare con me uno Human Fringe Science Program?". Era un progetto allucinante. Lei stranamente mi ha risposto e mi ha detto: "Sì, mi interessa l'idea, però spiegami un po' meglio." E mi ha fatto delle domande molto precise, difficilissime. Ecco, le risposte a queste domande sono ancora adesso il cuore del progetto ERC che ho vinto. Altri episodi sono molto divertenti, molto simili a questo. Uno con un genetista. Mi ricordo che lui... È molto più grande di me. Molto più bravo di me. Gli ho detto: "Questa è la mia idea". E lui è stato in silenzio, muto, per quasi un minuto, fissandomi. È uno che parla poco in generale, però era proprio muto, e alla fine di questo terribile, lunghissimo momento, mi disse: "Guarda, è il modo più anticonvenzionale con cui io abbia mai sentito porre questo problema. Però sì, potresti aver ragione." Quindi sono fenomeni molto importanti, sono importantissimi questi momenti in cui uno, se si vuole lanciare nel vuoto, in un argomento che non padroneggia, questi contatti con persone più brave di te, i mentors, sono come una pedana su cui uno cammina e perlomeno non cade nel nulla. L'altro importantissimo elemento è stata la transdisciplinarità. Noi abbiamo tutti ben presente il concetto di multidisciplinarietà. Quando tante persone con competenze diverse affrontano uno stesso problema. La transdisciplinarità è molto di più. È cambiare completamente il proprio campo di competenza. Ad esempio io, un ingegnere, fa da vent'anni biologia. Non sono più un ingegnere, sono qualcosa di più, qualcosa di diverso. Non sono però un biologo, parlo in biologhese ma non posso diventare un biologo. Quindi questo è un altro elemento importantissimo per riuscire a parlare la lingua di un altro e quindi capirsi. La terza cosa veramente importantissima per me per ottenere questo risultato è stato una cosa che possiamo chiamare vision, molto difficile da spiegare, però la spiega benissimo Lewis Carroll nel suo libro meraviglioso "Alice nel paese delle meraviglie". Ad un certo punto Alice dice, "È impossibile. È inutile, non si può credere alle cose impossibili". E la Regina, che è il suo mentore in quel momento, dice: "Non è vero, probabilmente tu non hai fatto abbastanza pratica. Quando io avevo la tua età, io credevo ad almeno sei cose impossibili prima di colazione. Quindi è tutta una questione di pratica." Io ho praticato molto negli anni, devo dire, questo tipo di esercizio, e sono riuscita diciamo a trovare un'indicazione su come fare a praticare al meglio possibile. La cosa che funziona è quella di mandare a quel paese in modo sistematico chiunque ti richiami alla concretezza. Con dei discorsi, che sono stati vari nella mia evoluzione, ma del tipo... Innanzitutto, fai un lavoro normale. Che cavolo di lavoro è? Progettista di organoidi, adesso è diventato. Poi anche più recentemente, "Ma cosa fai nella biologia, fai una cosa che sai fare. Non sei credibile, non ti pubblicano. Nessuno ti pubblica se entri in un altro tipo di competenza." Questi sono discorsi che sono falsamente concreti perché non portano a niente di grandioso, soprattutto a niente di nuovo. Quindi paradossalmente, per superare certe frontiere un po' difficili, l'unico atteggiamento veramente concreto è l'utopia. Grazie. (Applausi) Da dieci anni circa, abbiamo avviato questa pratica nelle Dolomiti che, sapete, dal 2009 sono "Patrimonio dell'umanità", bene UNESCO. Quindi nel 2009, l'uomo ha stabilito il valore e lo status di questo bene per l'eccezionale valore universale, per la qualità estetica e paesaggistica. Bene: su questo lavoriamo noi, sulla definizione del concetto di patrimonio e di paesaggio. Le Dolomiti sono "patrimonio", abbiamo definito con questa parola il loro valore; però noi viviamo nelle Dolomiti. Alle mie spalle vedete andare le immagini dei siti di cui ci occupiamo da dieci anni a questa parte. Sono siti molto importanti, nella storia e nella costruzione dell'identità dei territori e dei paesaggi. I paesaggi, diciamo, non preesistono all'uomo; l'uomo deve farli, deve contribuire a co-generarli. Questi stabilimenti che vedete sono ex fabbriche, stabilimenti produttivi, o ex scuole, ex colonie alpine. Tutti diciamo siti, ecco, introdotti da questa particella dismissiva "ex", perché non sono più, sono stati vettori, trattori del territorio. Al loro interno si è lavorato, si è costruito reddito, economia, socialità, cultura; e poi si sono fermati. Ora voi li vedete in una terza fase: la prima fase è stata quella della loro edificazione da parte dell'uomo che li ha costruiti in seno al paesaggio e al flusso della storia. La seconda fase è quella dismissiva: fine della loro vita produttiva e propulsiva, all'interno del paesaggio, per il territorio. La terza fase è questa, perché vi dicevo, da dieci anni affrontiamo questi nodi irrisolti, critici e problematici del paesaggio, ovvero questi grandi siti che hanno posseduto un valore molto rilevante e poi l'hanno perso. Hanno perso la propria primigenia identità. La terza fase è quella del risveglio. Bisogna capire se siamo in grado di ripensarne un uso funzionale, se possono tornare ad essere utili al territorio, oppure se non esistono più perché sono vestigia. Sappiamo tutto di loro nel passato, sappiamo poco di loro nel presente, perché tendenzialmente non si è più riusciti ad agirli, e quindi non possiamo immaginare il loro futuro. Cosa sono, quindi? Dei cimiteri che noi contempliamo guardando al passato, retroversi? Oppure sono effettivamente patrimonio, cioè bene, cioè potenziale rigenerabile? Bene, questa è stata la nostra scommessa: a due anni dal raggiungimento di quello status, abbiamo iniziato a indagare questi siti, che sono molti. Le Dolomiti sono sicuramente patrimonio: ma sono anche un patrimonio di stereotipi, per certi aspetti, di cliché, di idee piuttosto banali, attraverso le quali si vede una montagna che o non c'è più - era quella del nonno con le braghe alla zuava - oppure è sempre una montagna che fatica molto a guardare avanti, a traguardare nuovi orizzonti, perché è già data. Ma stiamo dicendo che i paesaggi vanno generati dall'uomo o rigenerati: non sono dati per sempre, alle volte sono dati solo per un periodo. Bene, nelle prime fabbriche, nelle prime immagini che avete visto, che abbiamo affrontato nei primi due anni, è accaduto questo: giacevano, dopo aver funzionato per il territorio, e poi qualcuno ha provato a muoverle: sono arrivati degli enti tendenzialmente pubblici, o anche privati, e cosa hanno fatto? Un restauro. E cosa è successo dopo il restauro? Che sono rimasti fermi come prima del restauro. Cosa vuol dire questo? Che sono arrivate le risorse economiche, ma non sono arrivate le risorse vere! In questo modo il patrimonio è stato tradito perché era deficitario il corredo di risorse che si tentava di applicare per risvegliare il bene. E cosa mancava? Un'idea. Perché se ti limiti a restaurare un bene, ma non hai l'idea di cosa ne vorrai fare, lo tradirai, e farai un male, che tra l'altro è costato molto. Bene, con un progetto culturale ma con una logica funzionale, perché il test è anche quello di verificare se la cultura sia un apparato didascalico, o diciamo, esornativo. Oppure se possa essere un attivatore reale, concreto e un driver, una parte della coprogettazione dei paesaggi e dei territori, abbiamo affrontato questi siti. Avete capito, erano finiti ma non sfiniti a nostro giudizio. Sicuramente c'era una grande potenzialità, in questi siti. Cos'è questa potenzialità? Considerate che, come state vedendo, sono straordinari per valori estetici propri, per il loro contesto; poi sicuramente sono fermi, e forse la cosa che importa di più è che devi selezionare quelli giusti: non tutti i siti sono suscettibili di essere rigenerati e di tornare utili, devono avere una consistenza logistica, per usare questa parola pratica, e quindi ci deve essere un'idea funzionale nell'approccio e nel tentativo di rigenerarli. Cioè, alcuni siti è meglio non affrontarli, diciamo che bisogna soppesarli correttamente; altri, se valgono davvero molto in potenza e niente nella realtà, è opportuno e necessario affrontarli. È una questione di responsabilità, e poi anche di sostenibilità, vedremo. Bene, i siti di cui ci occupiamo sono solo alcuni non tutti: non è l'archeologia industriale, è una selezione ristretta ma ampia. Abbiamo lavorato su una ventina di siti dal 2011 ad oggi: siti, appunto, che valgono sicuramente moltissimo, ma nulla nella realtà. Quindi c'è una ampia misura da colmare. Perché se di un sito diciamo tutti che vale molto, vale 100 - qui siamo nell'ex villaggio Eni di Borca di Cadore che fece il Signor Enrico Mattei negli anni Cinquanta, con l'architetto Edoardo Gellner anche insieme a Carlo Scarpa in una parte, se diciamo che vale molto ma non vale niente nella realtà, vuol dire che noi non riusciamo mai a risvegliare il potenziale di questo sito. E a cosa serve il suo potenziale? Al legittimo proprietario? No, tutti i siti hanno un legittimo proprietario, pubblico o privato; ma come ora state vedendo il forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore, poi rivedrete il Vajont - i siti che scegliamo sono talmente forti, formidabili ed eccezionali, da essere o esemplificativi di temi più vasti di loro stessi o veramente, diciamo, bisogna essere ciechi per non vederne il potenziale. Allora il loro valore di patrimonio è di tutti, non solo dell'ente che ne possiede la fisicità. E su questo lavoriamo noi: con un progetto di responsabilità e riuso, lavoriamo per riprendere il valore patrimoniale, in senso culturale, di questo bene, per tutti. Cosa possono tornare a essere, questi siti? Dipende. Dai primi casi, delle fabbriche che avete visto nelle prime immagini, sono tornati a essere fabbriche. Cosa abbiamo fatto? Li abbiamo approcciati. Erano falliti. Abbiamo costruito una serie di relazioni. Abbiamo quasi 500 partner. Chi sono questi partner? Sono partner territoriali ed extra territoriali, pubblici e privati, imprese, aziende, partner scientifici o della ricerca. In sostanza si compie un grande momento di attivazione di reti territoriali ed extra territoriali e si cerca di far di nuovo vedere l'appeal e il potenziale dei siti. È un po' come avere un gran cesto di frutta eccezionale in cucina, ma la luce spenta. Nessuno mangia la frutta che va a male, è sufficiente accendere la luce. Non è facile "accendere la luce" in un sito che è fermo da anni o decenni, dove, diciamo, la società particolare, in quel contesto peculiare, ha perso speranza. Tutti la perderebbero: prima funzionava, poi non ha funzionato più, poi l'abbiamo restaurato e ancora non è andato. È un maledetto inghiottitoio? No, è una risorsa che bisogna rimettere in rete. Come fai a metterla in rete, se non accendendo le reti? Prima si parlava di dopamina, ricordate stamattina? C'è un saggio del '74, mi sembra, di un neuropsichiatra, Oliver Sacks. S'intitola "Awakenings", "Risvegli". Si parla di malattia, letargia, e di cura. Io sono un curatore. "Dolomiti Contemporanee" è un progetto di cura e curatela del paesaggio, del patrimonio. Serve la dopamina culturale, serve un'iniezione, serve una neuro-trasmissione. Serve insufflare la fiducia nei territori che l'hanno persa, per riaccendere loro stessi. Questi siti appartengono a questo territorio che li contiene: ma poi sono talmente importanti, vedete il Vajont, che superano ampiamente la propria collocazione geografica in seno al territorio. Il punto è che sono esclusi dal flusso della storia. Sapete cosa è successo nel Vajont, il 9 ottobre del '63? Non sono morte 2.000 persone, sono morti un po' tutti gli uomini della Terra. Quindi quel luogo è lì e non è lì. È di tutti gli uomini della Terra. È un luogo emblematico, è al tempo stesso un luogo particolare, collocato in un punto dello spazio-tempo, e un luogo universale. Per cui riaccendere la scuola, la vecchia scuola elementare chiusa dal Vajont e farne un centro per la cultura contemporanea della montagna e del paesaggio, vuol dire affrontare un sito spento, terribilmente spento, perché il Vajont per certi aspetti è la terra dei morti viventi: è un luogo dove c'è una diga che richiama ogni anno migliaia e migliaia e migliaia di persone, che tendenzialmente vedono una lapide, un muro del pianto. Affrontare questo paesaggio, non volendo ammettere il fatto che esso possa coincidere con il paesaggio della tragedia, questo vuol dire tradire gli uomini. I paesaggi sono per i vivi che li devono costruire. C'è una definizione di Edoardo Gellner, il realizzatore dell'ex Villaggio Eni, cioè del programma sociale di welfare di Enrico Mattei e di molte altre cose, Gellner dice che "Il paesaggio è la sommatoria di ambiente naturale e azione dell'uomo. Buona azione, buon paesaggio; cattiva azione, pessimo paesaggio, non un luogo per l'uomo". Dunque il Vajont non può essere un paesaggio dimenticato, retroverso, ostaggio di una tragedia che c'è stata e non c'è più, o paralizzato nella memoria, che può essere anche un patogeno. Perché non consente, se non la elabori, di prefigurare il paesaggio, altro paesaggio, paesaggio proiettivo. Nel Vajont è necessaria una situazione proiettiva, per cui se venite a vedere cos'è il nuovo spazio di Casso è un presidio culturale che si oppone alla predatoria egemonia di una tragedia che non può essere l'identità dei vivi di oggi. Non c'è dimenticarsi, non c'è assenza di memoria: c'è una visione che vuole restituire questi siti agli uomini, che sono coloro che li hanno fatti e poi li hanno persi. Bene, tutto ciò si fa come vi sto dicendo: in ogni sito si realizza una residenza, vengono artisti, anche architetti, designer, paesaggisti, economisti della cultura, scienziati, filosofi. Viene Marc Augé, che abbiamo portato nel Vajont, come a Borca di Cadore a riflettere su questi luoghi, altro che non luoghi! Ma siamo in grado di riproiettarli nel presente in modo utile o no? Sì, credo, nel momento in cui riusciamo non a suggestionare una platea, ma convincere il territorio che quella è roba sua, che può tornare ad essere utile. Nel Vajont bisogna vivere, l'ex villaggio Eni di Borca di Cadore può servire a molte cose, non serve a se stesso. Questi siti non bastano a loro stessi, non centra quanto belli o importanti sono stati. Non bastano. Serve un'azione vigorosa dell'uomo. È deliberata, l'azione: a noi nessuno ci ha obbligati. Io lavoro con una trentina di ragazzi giovani, del territorio, che vogliono fare qualcosa per il territorio, e quindi affrontiamo i siti. Attraverso le strategie delle reti attiviamo il territorio, di cui siamo il reattore, diciamo. Convinciamo il territorio a riprendere fiducia in un'impresa del rilancio. Per questo abbiamo 500 partner, dal territorio e da fuori il territorio, ce ne sono molti di internazionali, molti di nazionali, molti di locali, grandi e piccoli. Tutti indispensabili, anche perché noi non abbiamo i soldi. Vi ricordate prima? Erano venuti i soldi senza le idee. Non era patrimonio, non era risorsa. Poi arriviamo noi, senza i soldi ma con un patrimonio di idee, e i siti ripartono. I primi siti sono ripartiti, sono entrate attività commerciali e produttive perché hanno riscoperto la logistica intelligente di quei siti, non erano affatto morti. Alcuni siti sono più importanti di altri perché "pesano" di più, nel volume fisico, storico, nel valore estetico e così via, come l'ex villaggio Eni, dove torniamo tra poco. Lì si attivano piattaforme più strutturali, come nel Vajont. Non vai a riaprire una fabbrica nel Vajont, abbiamo dovuto vivere due anni nel Vajont e farci capire dagli abitanti: potevamo essere gli ultimi stupidi o cannibali, invece no. Per quello che ho detto prima, ragioniamo in una logica di funzionalità pubblica, non privata. Non ci sono egoismi dei curatori o degli artisti: tutti concorrono e fanno un pezzo del programma di rilancio. E questo non tradisce l'arte, che è sempre se stessa. Solo che l'artista è intelligente, sensibile, ingegnoso, è un enzima, attiva processi, non si accontenta di definizioni né di sentenze, per cui per lui il sito non è morto: contribuisce a rigenerarlo. I siti diventano cantieri della produzione artistica e culturale, dove si innescano le reti, anche perché portiamo le genti molto diverse tra loro. Ci sono gli scienziati della foresta. Sapete cos'è la tempesta Vaia? Quattordici milioni di alberi portati giù dal vento, Ottobre del 2018. Se venite nei siti che state vedendo, in particolare a Casso, e al forte di Monte Ricco, trovate delle mostre collettive di arte contemporanea con 30 artisti che lavorano su temi di Vaia, insieme a scienziati del clima, della foresta, biologi, chimici. Quindi l'arte non fa una caprioletta, non è l'apparato esornativo, è parte del meccanismo della strategia di rigenerazione. I siti ripartono, dunque, e li mettiamo anche nelle piattaforme a disposizione. Tornando a Borca, sapete che da un po' di tempo ci siamo guadagnati le Olimpiadi del 2026, Milano-Cortina. Si dice che hanno da essere sostenibili. Sono sostenibili se non costruisci dell'architettura nuova e ti sai responsabilmente render conto di cosa c'è già a disposizione. Il Villaggio Eni di Borca sono 100 mila metri quadri costruiti molto bene perché c'erano Mattei e Gellner. Non c'erano limiti di spesa ma soprattutto di ingegno. Quello è uno spazio su cui dobbiamo spendere considerazioni serie. Lo riprendiamo o no? È fatto talmente bene che non è un rudere. È vicino a Cortina, non è una logica antagonista: Borca o Cortina. Le Olimpiadi, d'altro canto, non sono le gare di sci del 2026, sono un'opportunità di sviluppo per il territorio da qui a lì. E quindi occorre, ancora, prendere il patrimonio e rinsavirlo, e ritrovarlo. E anche, se diciamo sostenibilità e basso consumo di suolo, veder quel che c'è, prima di fare del nuovo. È semplice. Diceva una cosa il signor Mattei, diceva che "l'ingegno che accomuna gli scienziati e gli artisti, è la capacità di vedere cose dove non le vedono gli altri". Occorre essere orbi per non vedere il potenziale di questi siti, credo io. Quindi non basta vederle - e in effetti Mattei non si limitava a vedere: faceva molto. Se questi siti valgono davvero molto in potenza, come diciamo, vanno visti e poi vanno fatti. Dobbiamo costruire i paesaggi della contemporaneità, lo sguardo del contemporaneo è questo: non è nostalgico, non è retroverso, vi dicevo. Cerca di proiettare i propri potenziali avanti: non immemore del dietro, avanti. Questa è una cosa che va considerata, dobbiamo capire se noi siamo effettivamente in grado di risvegliare questo patrimonio, o se ci accontentiamo di dire che le Dolomiti sono patrimonio dell'umanità, senza poi entrare all'interno del territorio a vedere cosa possiamo davvero fare con le nostre armi - la cultura, la sensibilità e l'intelligenza - per riattivare questi siti a favore di tutti. (Applausi) Quando sono arrivato in azienda, tanto tempo fa, la prima cosa che ho visto è una sorta di scatola misteriosa in cui qualcosa entrava, e da cui qualcosa usciva. Ma soprattutto, all’interno della quale qualcosa accadeva. Certo era qualche generazione di computer fa - quello era il mio computer di qualche tempo fa, sono un po' più grande di voi - ma soprattutto qualche generazione di capelli fa – questi erano i capelli di qualche tempo fa. Li saluto. E in quel momento mi sono davvero reso conto di quali fossero le regole del gioco. Soprattutto quelle non scritte. Perché è lì che mi sono reso conto che al di là dei conti economici, delle logiche produttive, delle logiche industriali, dei bilanci, ogni realtà aziendale poggia, in modo consapevole o meno, su alcuni punti cardinali di riferimento, che sono i propri valori. Ed è proprio di valori che parleremo oggi. Perché ci chiediamo: quanto contano davvero i valori, oggi, per competere? Quanto possono incidere nel modo di fare business? Se guardiamo la classifica The Most Admired Company 2015, ai primi posti troviamo aziende notissime, come Apple, Google, Amazon e via dicendo. Oppure, ancora, la classifica The World’s Most Valuable Brands, di Forbes, anche qua Apple, Microsoft, Google, Coca-Cola. Che cos’hanno in comune tra di loro queste aziende, al di là del fatto che sono tra le più note al mondo? Semplice: un solido sistema di valori condiviso, a cui tutti i collaboratori fanno riferimento. Si tratta di pilastri che consentono alle persone di gestire l’azienda con uno stile di management, che consente di avere davvero “a bordo” le persone. E che peraltro consente di competere in modo più efficace. Non serve però andare così lontano da noi, per trovare esempi interessanti. Infatti, se decidiamo di mettere a fuoco le giuste cose, si scopre che, molto più vicino di quanto si pensi, si possono trovare i giusti messaggi. Per quello, oggi mi piace condividere un breve documento di 80 anni fa. Il 28 ottobre 1935, a Campodarsego - immaginate: un piccolo paese della provincia a nord di Padova- un imprenditore, nel consegnare una macchina, scrive di suo pugno: La seminatrice vendutavi è garantita per due anni tanto da diffetti di materiale e di costruzione, come da qualsiasi diffetto di funzionamento. In fede, Giovanni. Chi lo farebbe oggi? Lui ci mette la faccia. È lui stesso che garantisce prodotto e servizio. E nel farlo dà un fortissimo messaggio, tanto ai propri clienti quanto ai propri collaboratori. Certo, siamo in un periodo storico completamente diverso. Siamo in un piccolo paese. Si tratta di un mondo in cui la relazione tra le persone, dentro e fuori l’azienda, conta più di ogni altra cosa. Un mondo in cui i valori – non condivisi perché sono scritti o codificati, ma condivisi nella prossimità, vengono vissuti nella prossimità e arrivano quasi per una sorta di “osmosi valoriale”, a tutti i livelli. Poi ovviamente l’azienda cresce, e cambia. Cambia nei linguaggi, cambia nelle persone, cambia nelle strutture. E soprattutto cambia nelle logiche e nelle dinamiche. Ed è proprio qui che diventano determinanti i valori. Perché si possono creare dei gap, che a volte possono essere difficili da colmare. Quando ho cercato un’immagine che potesse riassumere bene, velocemente, il significato e la natura di tali valori, mi è venuto in mente un materiale non usuale in ambito di management, e chi fa consulenza lo sa benissimo che non si usa: la malta. La cui funzione principale non è tanto quella di "incollare" le componenti tra di loro, quanto quella di distribuire il carico e di compensare le asperità. Fantastico. Questo non ci fa venire in mente le nostre organizzazioni? I nostri bisogni? E allora vediamo quale “malta” usano le aziende di maggior successo, ovvero quali sono i loro valori di riferimento. Quasi sempre si parla di creazione di valore, ancora di innovazione - o, sempre più, in un mondo che cambia, in cui la responsabilità diventa determinante, proprio di responsabilità, a tutti i livelli, dentro e fuori l’azienda, con la catena estesa del valore. Ma soprattutto, trasversalmente, si parla di persone. E parliamo dunque di persone. Facciamolo con un semplicissimo grafico. Tipicamente, in azienda, per produrre si acquistano impianti. Con un costo iniziale importante, e un valore che nel tempo è destinato a scendere. Perché si svalutano, è normale. Per le risorse umane, idealmente, il percorso dovrebbe essere qualcosa di parallelo, distinto e soprattutto opposto. Perché una persona entra in azienda senza alcuna competenza pratica - e poi via via acquisisce ricchezza, incrementando le proprie conoscenze. E se, per gli impianti, io mi adopero nel cambiare i pezzi, nell’investire, nel fare manutenzione - insomma nel far di tutto per prolungare il ciclo di vita di ogni macchina, per garantirne la produttività, così anche per le persone è fondamentale pensare a un investimento, a un sostegno. Ma è di euro che stiamo parlando? È di soldi? È di rilancio economico? È di remunerazione? Se pensiamo che, via via che passa il tempo, la soluzione sia sempre quella di rilanciare sul mero piano economico, avremo giocoforza a che fare con mercenari, più interessati al premio che al risultato. Ci interessa davvero questo? Piuttosto, e con questo concludo, focalizziamoci su due parole-chiave. La prima: ascolto. Per le macchine esiste la diagnostica, per capire come stanno nel tempo; per le persone è fondamentale un ascolto consapevole. Facciamogli capire che sono guardate, ascoltate, valutate, e che anche a loro sono riconosciuti i meriti lungo il percorso. E poi manutenzione. Nell’acquisto di una macchina, di un impianto, è compreso un programma di manutenzione, certo. Ma per le persone? Anche qui è fondamentale impostare un programma serio di accompagnamento formativo, che vada ben oltre le nozioni tecniche, che non sono quelle che ci risolvono i problemi. Persone “ascoltate” e “manutenute” saranno ben liete di appartenere all’azienda, e le daranno indietro valore nel lungo periodo. Poniamo dunque la persona al centro: è questo il grande valore dei valori. Grazie. (Applausi) C'era una volta il campetto di Via Moscova. Questa storia è ambientata a pochi passi da questo teatro, a due passi da Piazza del Duomo. Correva l'anno 1979. Nell'anno in cui è stata scattata questa fotografia, Jody Scheckter diventa campione di Formula 1 a Monza e il Milan si cuce al petto la stella del decimo scudetto e Pietro Mennea fa un record pazzesco, Pensate che a distanza di 40 anni, ancora adesso, è il record imbattuto a livello europeo. Nessuno ha corso più veloce di lui a livello europeo. Ma soprattutto, quell'anno succede qualche cosa che avrebbe cambiato per sempre la storia di un'area di Milano. Le Nazioni Unite proclamano il 1979 l'anno del fanciullo. Una di quelle cose che di solito lasciano un po' il tempo che trova. E invece, l'allora sindaco di Milano, Carlo Tognoli, decide di fare qualche cosa. E quindi prende la palla al balzo e fa sgomberare all'altezza del numero 26 di Via Moscova le maceria da un'area bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale e realizza il campetto. Ok, non è un posto scintillante, è una spianata con due porte che presto diventano arrugginite, un campo da basket, ma vi assicuro che era un posto magnifico, perché era un posto con una missione nobile: sport per i giovani. Io il campetto me lo ricordo come se fosse ieri. Ci andavo ogni giorno, palla sotto il braccio, era a cinque minuti da casa mia, ma io ce ne mettevo tre. Non vedevo l'ora di arrivare al campetto. Era il Maracanà del quartiere. Era teatro di sfide memorabili. Ad esempio, mi ricordo che c'era il derby tra i dipendenti del palazzo dell'INAIL e gli addetti alle pompe funebri di Porta Nuova. (Risate) Zero applausi perché il pubblico teneva le mani in tasca per tutta la partita. (Risate) E poi c'era il... (Applausi) E poi c'era il super classico tra i Carabinieri della caserma che vedete lì in alto, e i dirimpettai, gli infermieri dell'ospedale Fate Bene Fratelli, e se le davano di santa ragione. Era calcio fiorentino più che calcio. Comunque, a parte questi big match imperdibili, il campetto era diventato per tutti gli anni '80, un luogo di aggregazione e socializzazione eccezionale per il quartiere, dove i ragazzi come me facevano, senza saperlo, questa è la chiave, una delle cose più sane che si possano fare nella vita: sport. E allora fin qua la storia fila liscia perfettamente. E invece no. Perché arriva qualche cosa di grosso, di grossissimo, che pone fine alla storia del campetto e alla storia di tutti gli anni '80. Sapete cosa? Gli anni '90. E quindi Milano diventa una groviera, si scava dappertutto per costruire i box sotterranei. Anche sotto casa vostra sono sicuro che c'era qualche voragine perché c'era in Piazza Gramsci, in Sant'Ambrogio, in Piazza 25 Aprile... Ragazzi, poteva mancare un buco in Via Moscova? No. E quindi indovinate dove hanno scavato? Dove c'era il campetto. Uff... E quindi, fine delle partite infinite, fine delle sfide memorabili. Finisce qua la storia del campetto? No. Dipende. Bravi, così mi piacete. Dipende. Dipende da chi? Dipende da noi. Perché se c'è una cosa che ho imparato, una cosa ho imparato in questi anni è che dipende sempre tutto da noi. E quindi se non vogliamo che questa storia finisca soltanto con una manciata di box in più, vi chiedo un aiuto, perché io da solo non faccio molta strada. Quindi vi chiedo di alzarvi tutti in piedi insieme a me. Vi faccio lavorare anche di domenica. Ci siamo tutti? Di posizionare le mani dietro la schiena così battiamo anche il record del maggior numero di "umarell" che guardano un cantiere. (Risate) E di immaginarci come può andare a finire questa storia. Perché è vero che un vuoto è un problema, bisogna riempirlo. C'è chi lo fa comprandosi una motocicletta, si compra un paio di scarpe. Qua è un vuoto gigantesco, bisogna volare più alti. E quindi chi lo dice che alla fine degli strati dei parcheggi non ci possiamo mettere una ciliegina e realizzare un campo più bello e più forte di prima. Un po' di creatività e un po' di entusiasmo. E allora possiamo riprendere il filo del discorso da dove l'abbiamo lasciato, e quindi un campetto da calcio non ce lo toglie nessuno. E quel record di Mennea lo proviamo a battere. Serve una pista di atletica... ...e poi una concessione. L'ha detto François, io sono di Cagliari, a me la spiaggia manca da morire, quindi sogniamo in grande, prendiamo un po' di sabbia e facciamo un campo da beach volley. Non chiedetemi di portare il mare, però la risolviamo un po' alla creativa, all'italiana, e facciamo un campo da basket, lo dipingiamo di blu, così... vista mare. E allora grazie, potete accomodarvi, perché dichiariamo chiusi i lavori dell'edilizia più veloce della storia. Abbiamo concluso in un minuto. Allora, voi non ci crederete, ma... (Applausi) L'unione fa la forza. Ma, quello che ci siamo immaginati fantasticando adesso per un minuto è esattamente quello che io mi sono ritrovato di fronte quando ho fatto una passeggiata e sono andato a vedere la fine dei lavori, nel 2013. E questo lo dobbiamo ad un gruppo di cittadini, come abbiamo fatto noi, che non si sono persi d'animo, hanno lottato con pazienza, con tenacia e non solo. Hanno costruito tutti i parcheggi, la Cooperativa Verde Moscova, ma ci ha messo anche la ciliegina. E quindi, adesso possiamo aprire, no? Perché il centro è chiuso. Non l'hanno ancora aperto, e manco a farlo apposta scopro che in quei giorni c'era un bando del comune di Milano per trovare un gestore. Allora corro a casa in preda all'entusiasmo, e scrivo un progetto di 52 pagine su come l'avrei gestito io quel posto. Lo metto in una busta e lo indirizzo all'attenzione di Chiara Bisconti, assessore allo sport, Via Marconi 2, Comune di Milano. E attendo. (Risate) Con grande ottimismo, dai che gestiamo il campetto. Una settimana, due settimane, due mesi, tre mesi, quattro mesi... Qua il telefono non squilla. Finalmente squilla il telefono, alle otto di sera. Numero sconosciuto: che si fa, rispondiamo? È l'ora di cena. Sì. Indovinate chi era? Era Fastweb che voleva vendermi la mega fibra... No, scherzo. Mi han detto, "Non dirlo, che è sponsor", però l'ho detto. (Applausi) (Risate) No... (Applausi) Sarà capitato anche a voi. Era l'assessora, peggio. Il progetto era piaciuto da morire e il giorno dopo sarei dovuto andare all'assessorato a recuperare le chiavi perché "Presto", in fretta e furia, "tra 30 giorni, Luigi, devi aprire." E allora voi capite che l'entusiasmo e l'allegria dura lo spazio di un minuto e si trasforma ben presto... (Risate) ...nel terrore più assoluto. E vi assicuro che se solo sapeste che cosa ci ho messo io in quella busta, in quel progetto, anche voi sareste nel panico più completo. E allora lo leggiamo insieme, così ci prendiamo un po' una dose di paura tutti insieme, che fa bene. Allora, non vi leggo tutte e 52 le pagine. C'era scritto: creare un'area sportiva modello per la città, gestita secondo criteri etici ed innovativi per promuovere sport, benessere e salute favorendo la partecipazione e l'integrazione oltre ogni differenza e pregiudizio. Come si fa a fare quella roba lì? Io l'avevo sparata grossissima perché volevo gestire il campetto, ma... (Risate) (Applausi) Calmi, ragazzi, si seguono le altre 51 pagine del progetto con grande metodo, e se vogliamo creare un'area modello dobbiamo migliorare la struttura che già c'era, perché qualche magagna c'era. Quindi, prestito di 20.000 euro da una banca amica, liquidità immediata, mio papà che è da qualche parte. (Risate) E facciamo gli spogliatoi, e quindi docce calde, panchine non c'erano, e poi ricopriamo la pista di atletica che c'era che era in asfalto e ci mettiamo un materiale tecnico. E poi il grande sogno lo realizziamo, a questo punto, già che ci siamo, e quindi arrivano camionate di sabbia per fare il campo da beach volley. E poi, nel corso degli anni, piano piano, dopo due anni, realizziamo anche una palestra e quindi mettiamo un tetto ad un centro sportivo che era tutto a cielo aperto. E quindi eccoci qua a metà dei lavori, abbiamo fatto il tetto, che festeggiamo a suon di malloreddus alla campidanese fatti da mia mamma la mattina. Non li avevo fatti io. Ci sarà Pietro Palvarini qua... li aveva fatti mia mamma, te lo posso dire adesso. Allora il centro sportivo è una bomba atomica, ragazzi. È una meraviglia, e le prime persone che vogliamo accogliere una volta aperti i cancelli sono proprio i bambini, quelli dell'anno del fanciullo, che adesso hanno 50 anni, però hanno fatto dei figli e quindi c'è ancora più gente nel quartiere. Però non c'è molto tempo, perché qua abbiamo soltanto 30 giorni. E quindi ci mettiamo noi due, con il mio socio, che è la prima persona a cui io ho telefonato quando abbiamo vinto il bando, e insieme a lui e agli altri amici storici del calcetto realizziamo un'organizzazione no profit in fretta e in furia per realizzare quella missione e per aprirlo il campetto. E quindi eccoci qua. Sembriamo più quelli che ti accolgono sul traghetto, però vi assicuro che siamo noi. E poi, nel tempo, creiamo in sei anni una vera e propria squadra, con educatori, allenatori e responsabili di progetto. Ma sono proprio i progetti il cuore del centro sportivo, e quindi sono dei progetti che sono stati studiati per chi ai blocchi di partenza del percorso della vita, ha iniziato qualche casella indietro rispetto a noi, perché è in una condizione di svantaggio fisico, sociale, relazionale. E chi come me ha avuto tutte le fortune del mondo ha il piacere di aspettare, attendere e affiancare per fare un percorso sportivo e di vita insieme. E quindi ci sono un sacco di attività. Ci sono 100 corsi gratuiti per famiglie a basso reddito, per dare la possibilità a chi è in condizioni di ristrettezze economiche di fare sport. E poi c'è il tema dell'accoglienza dei migranti e quindi squadre di calcio e basket multiculturali aperte a chiunque. Quindi al sabato mattina vi assicuro che agli allenamenti il centro diventa l'ombelico del mondo. Ci sono ragazzi dalla Palestina, il Kossovo, il Senegal, il Mali che giocano con italiani in modo tale da uscirne arricchiti da questa esperienza, no? Più culture rendono le persone più ricche. E poi c'è il tema dell'accessibilità dello sport per persone con disabilità. E quindi un programma di attività multidisciplinari per tutti, aperti a tutti, a persone di qualsiasi età e abilità. Perché se facciamo sport insieme a persone diverse, è un'esperienza del tutto diversa, molto più ricca. E quindi questo mix partecipativo, questa varietà dei protagonisti in campo è la chiave che rende realmente questo centro la casa dello sport per tutti. Per realizzarla quella missione lì, se no rimane solo su un pezzo di carta, non serve a niente. E quindi ci sono ragazzi in carrozzina che vengono al centro a giocare con lo staff delle ONLUS che le accompagnano, ci sono le famiglie che portano i figli a fare i corsi sportivi e poi si uniscono ai corsi di ginnastica insieme ai ragazzi con disabilità. Ci sono dei giocatori di baseball fenomenali, non vedenti e ipovedenti, che aprono gli occhi agli altri che ogni tanto si dimenticano che lo sport fa benissimo, e lo fanno insieme. E poi non può mancare la corsa: lo sport più facile, basta mettersi un paio di scarpette. E quindi un running club a partecipazione gratuita in cui disabili e volontari si allenano per correre la maratona a staffetta. Abbiamo iniziato timidamente con cinque persone poi, in tre anni, passo dopo passo, è arrivato il mondo, siamo diventati 500 con aziende, partner, istituzioni che si sono unite, 50 ragazzi con disabilità, ed è una festa straordinaria il giorno della maratona. E allora, con tutte queste attività, tutti questi progetti, con l'entusiasmo che bisogna mettere nel fare le cose, uscendo di casa col sole, con la pioggia, vincendo, perdendo, sudando, cadendo e rialzandosi, insomma, a furia di fare sport, inizia il cambiamento. Quello più profondo. Quello dentro sé stessi. E quindi l'umore si alza, si respira... Si vede che ho iniziato a fare yoga lunedì, eh. Siete dei falsi, non è vero? E quindi si sta meglio, in poche parole. Si è più socievoli, si ride di più, si scherza di più, ci si riconnette con sé stessi. Io questo cambiamento l'ho visto sul volto di una persona che un giorno è venuta al centro sportivo, un dirigente di un'azienda, che ha sostenuto i nostri progetti. "Voglio venire a giocare con i ragazzi disabili." "Fantastico, vieni." Ed è arrivato tutto teso dopo una giornata di lavoro che deve essere stata infernale, con tutti i muscoli della faccia contratti. Ha teso la mano per salutare il primo ragazzo e questo ragazzo down gli ha sparato un abbraccio che era una roba meravigliosa. Io sono invidioso perché l'avrei voluto ricevere io. E non era un abbraccio di circostanza. Era un abbraccio caloroso, umano, lungo, terapeutico. E questa persona è stata meglio, da subito. Si è divertita, si è distesa e ha giocato con i ragazzi e ancora adesso ci ringrazia. È bastato un abbraccio, eh. A proposito di abilità. E allora dopo che assisti ad episodi di questo tipo ti poni delle domande. Eh, lo so. Chi è il disabile? E io delle risposte me le sono anche date. Siamo tutti disabili e siamo tutti abili. Cioè, ognuno di noi è in grado di fare una cosa benissimo e ha delle abilità, e ognuno di noi non è capace di fare delle altre cose, ha delle disabilità, magari perché abbiamo lavorato troppo? Perché abbiamo guardato il cellulare ovunque come dei rabdomanti e abbiamo dei pollici campioni del mondo, ma abbiamo inaridito delle altre parti del nostro essere? Potrebbe essere? E allora è lì che lo sport è sempre dietro l'angolo, è sempre una palestra aperta 24 ore, sette giorni su sette, per aiutare ad allenarci le parti più importanti, no? Il fisico. Fin qua... La testa, e già lo dicevano i romani. Il cuore, soprattutto. E allora è una palestra in cui ognuno di noi può portare come prima cosa le proprie abilità, no? Partiamo dalle cose belle, perché se condividiamo prima quelle, poi quelle meno belle, le disabilità, ci sembreranno più umane, più gestibili, più superabili. Ed è per questo che lo sport è magico e lo sport cambia la vita. E così come l'ha cambiata a me, e in piccola o grande parte anche a tutti gli altri protagonisti di questa storia, io sono sicuro che lo possa fare in altri luoghi che hanno temi sociali simili da affrontare e superare. E perché a Milano, in Italia o anche all'estero è pieno di campetti pronti a spiccare il volo. Ed è pieno, io spero, di persone, magari in questo teatro, a casa, ovunque nel mondo, pronte a investire nella magia dello sport. E allora la rivoluzione sportiva, io lo sento, è pronta ad esplodere, ovunque e in chiunque, ad una condizione, bisogna rispettare una condizione: la propria volontà di accendere la miccia. La propria volontà di fare il primo passo, la propria volontà di osare di più, di mettersi in gioco, di giocare di più. Ecco, di giocare di più. E allora io sono pessimo, perché questa cosa ogni tanto me la dimentico anche io. E allora ho voluto scriverla nel posto più visibile che potessi trovare, in un posto che avrei avuto davanti al naso dieci, cento, mille volte al giorno insieme ai protagonisti che si sono uniti con me in questa storia. L'ho voluta scrivere nel nome del progetto e nel nome del centro sportivo, che si chiama "Play more". Grazie. (Applausi) Voi sapete chi è questa persona? Sì, no? Questa persona è Leonard Nimoy! Chi è Leonard Nimoy? Vai! È Spock! Brava! Quello lì è il Dottor Spock, probabilmente nessuno di voi lo aveva riconosciuto, forse solo lei: quando però vi ho detto che è il dottor Spock... Chi è che conosce il Dott Spock? Un sacco di persone! Lui è un attore, un artista, è una persona che... non è un lavoro vero, fare l’artista non è proprio una cosa... cioè, non è che ci paghi il mutuo di casa. Invece un lavoro vero è un lavoro dove sei laureato, sei un ingegnere, sei medico, sei avvocato. Sapete chi è questa persona? Lei ha un lavoro vero, lei è un pilota militare, un'astronauta. È Samantha Cristoforetti, conosce 5 lingue , 2 lauree. In questo momento è in orbita, e il problema con Leonard, quello di prima, è che l’anno scorso è morto, per cui quello che è successo è che lei in orbita ha fatto questo gesto, che è il saluto di Star Trek, e ha indossato la maglietta di Star Trek. Ed effettivamente, se ci pensate bene lei è in orbita perché, come voi, lei è stata ispirata dal film di Star Trek. Voi sarete stati ispirati da un altro libro, da un’altra cosa, da qualsiasi altra cosa che ha scritto un sognatore, e un sacco di gente si è sbattuta per costruire l’astronave su cui lei è adesso, perché quella lì è la stazione spaziale, lei è fisicamente in orbita, e quella lì è veramente la curvatura della Terra. Lei probabilmente è astronauta perché voleva fare come Star Trek: è andata nello spazio, voleva esplorare lo spazio, come voi avete fatto le vostre scelte dopo che avete visto un film, avete letto un libro, avete fatto qualcosa che vi ha ispirato. Per cui è vero che gli ingegneri, quella gente lì, sono importanti, hanno un lavoro serio; ma anche i sognatori, anche quelli che inventano cose, pur non facendole fisicamente, sono importanti, perché sono loro che ispirano il futuro. E poi, altrettanto importante, c’è un sacco di gente che il futuro lo inventa per davvero. Per cui - io faccio computer grafica - se volessi fare medicina il mio problema sarebbe che ho un sacco di anni di storia da studiare, tantissimi, un sacco di libri, un sacco di cose... Se volessi fare architettura, - un altro lavoro serio - non è che mi va tanto meglio, perché anche li ho un sacco di anni da studiare. Se volessi fare ingegneria, wow, lì ancora peggio. Fotografia mi va un po' meglio, perché fotografia ho 2/300 anni, quindi mi va abbastanza bene. Se voglio fare invece computer grafica... ieri, perché la computer grafica è nata ieri quindi si studia veramente poco: fatto computer grafica! All’inizio, la forma di chi faceva CG è questa, per cui quando uno dice io faccio Computer Grafica la seconda domanda che ti viene detta è: ma io ho un problema con Word, me lo sistemi? NO! Io non lo so usare, word. Impossibile, tu sei un genio! Perché la gente ha in mente quella roba lì, nel senso, la gente ha in mente quello lì dietro un computer, che fa delle cose incredibili in uno scantinato, non parla con nessuno, nessuno sa cosa faccia, Poi però ad un certo punto è uscito questo film al cinema, che hanno visto probabilmente 7 persone. In sala lo ha visto qualcuno? ...e sono tutte presenti, quindi è un momento storico. È un momento storico. (Applausi) Questo film era la prima volta al mondo in cui si usava la computer grafica e la usavano degli artisti per fare delle cose che prima facevano soltanto ingegneri o altra gente cervellona. Però la gente non le aveva capite bene, allora ci ha pensato la Pixar e ha fatto questo. Chi ha visto Toy Story? Da li si è capito praticamente che la CG non solo poteva fare soldi ma poteva raccontare un sacco di storie, che la tecnologia non era più così complicata e che gli artisti, finalmente, potevano usare la computer grafica al pari di una penna. Quindi da quel punto - ora facciamo un piccolo corso di computer grafica. Quello che fa un artista di computer grafica, normalmente, è aprire il suo computer, aprire Maya che è un software come gli altri, 3D Studio Max o altri, schiaccia un bottone con scritto Create, dopo questo bottone schiaccia Polygon, Cube e Muovi Vertice - sono comandi veri del software; lo rifà un milione di volte, tutto il giorno rifà questa cosa, e alla fine ottiene questo. Fico. Lo rifà ancora un sacco di volte tutto il giorno, magari anche un paio di settimane, e alla fine voi vedete questo, perché realizza l’astronave di Star Trek. Nei film li realizzano così, muovendo vertici... Ma la cosa più interessante è che c’è un sacco di gente che studia le onde gravitazionali, i buchi neri, i motori a curvatura, il teletrasporto, vuole andare su Marte, proprio perché è stata ispirata da questa cosa qua, perché un sognatore ha realizzato questo film. Voi siete già andati su Marte, avete già visto The Martian o un sacco di film che vi hanno descritto Marte. Voi ci siete già stati. Tutte le missioni che adesso andranno su Marte per voi sarà... Vabbè, normale, andiamo su Marte... Per fare questo, vedete, ci sono un sacco di film che vi ispirano continuamente, ogni giorno. Un sacco di sognatori, un sacco di gente lavora a delle cose che probabilmente altre persone realizzeranno. Io ho la fortuna di lavorare in una scuola dove ne coltiviamo un sacco, di questi sognatori. Oltre a spiegargli la Computer Grafica, per spiegarglielo chiaramente che tutto è possibile, quello che facciamo è portarli lì, nel niente, nel deserto tra Utah e la California. Prendiamo dei ragazzi che hanno più o meno tra i 20-25 anni, e dopo il corso li abbandoniamo lì in mezzo, con 10 jeep, e gli diciamo: fai quello che vuoi, tutto è possibile, vuoi andare da qualche parte? Vacci! Vuoi andare lì in mezzo? Vai! Vuoi andare a vedere con 7 auto cosa c’è nel niente? Vuoi farlo? Fallo! Parti e vai, perché lo puoi fare, è possibile. Se io adesso prendessi una bacchetta magica e vi riportassi indietro, magari qualcuno di voi ha più di 40 anni, io ho 40 anni, per cui se mi potessero dare una bacchetta magica e rimettermi a 15 anni, se io volessi fare l’astronauta probabilmente adesso sarei in orbita, sicuro al 100%. Chi è di voi che è convinto che se lo rimetto a 15 anni cambia drasticamente la propria vita? Solo io? Due? Vabbè, solo noi quattro? Tutti gli altri, avete avuto la vita perfetta? Beh, fantastico! Quello che dobbiamo spiegare ai ragazzi è questa cosa, renderli consapevoli, non a 40 anni, del fatto che puoi cambiare la vita ma farlo adesso, in questo istante esatto. Dirgli che tutto è possibile. Per esempio, guardate questo panorama incredibile. Cosa notate in questo panorama incredibile? Quella stella? Quella non è una stella. Questa fotografia qui l’ha fatta Curiosity su Marte. Quello è Marte e quella stella, quel pixel che c’è là in mezzo è la Terra. Noi siamo su quel pixel lì. Quindi tutti i casini che fate - io faccio così perché non vi vedo - tutti i casini che fate, le guerre, i problemi, il fatto del petrolio, mille casini, - quello lì. Da Marte è incredibile, tutto si ridimensiona, perché Marte è il nostro vicino, Marte è davvero dietro l’angolo. Non è un problema arrivare lì, è un problema arrivare su Alpha Centauri, in altre galassie, c’è un sacco di roba nel mezzo. Possiamo scoprire cose incredibili. Chi fa Computer grafica ci è già stato, avete già visto Star Trek, tutte quelle robe lì, dovrebbe vederlo anche la gente normale, perché quando vi rendete conto che siete su quel pixel lì, potete essere solo due cose: o sognatori, e inventate il futuro; o essere ispirati da un sognatore e lo create veramente, il futuro. Se siete in mezzo, state perdendo tempo. (Applausi) Vi ricordate 30 anni fa, i film di fantascienza? Io non ero ancora nata, eppure si immaginavano mondi popolati da auto volanti e robot. Ad oggi non abbiamo ancora progettato le auto volanti, eppure abbiamo inventato qualcosa di ancora più fenomenale: i droni. Se ci pensate bene, un drone non è nient'altro che un robot volante. Semplici, piccoli e leggeri, decisamente meno costosi di qualsiasi prototipo di robot. Maneggevoli, grazie a quattro semplici eliche che permettono di spostarsi in diverse direzioni: in alto o in basso, a destra a sinistra; ma soprattutto sicuri, perché utilizzano sensori anti-collisione e radar per evitare qualsiasi tipo di ostacolo. La configurazione dei droni li rende una tecnologia estremamente duttile e versatile. Ed è proprio per questo motivo che un anno fa ho deciso di impiegarli all'interno della mia azienda. Per voi i droni potranno essere nient'altro che un mero strumento, ma per me hanno rappresentato un vero e proprio risveglio. Ed è grazie alle potenzialità dei droni che intendo, insieme ai miei soci, plasmare un futuro nuovo, innovativo e prosperoso dove la tradizione e la tecnologia, la governance e le imprese possano lavorare assieme per risvegliare la coscienza collettiva e assicurare un futuro migliore ai nostri figli. Ora vi starete chiedendo, innanzitutto, chi non vorrebbe assicurare un futuro migliore ai propri figli e inoltre che cosa diamine c'entrano i droni con tutto questo. Bene, se la risposta alla prima domanda è scontata, quella alla seconda è decisamente più complessa ed è per questo motivo che sono qui oggi, per mostrarvi che i droni non sono relegati al nostro immaginario, ma sono una realtà concreta. Sono già impiegati in diversi settori, e lo saranno sempre di più: gli usi sono innumerevoli, dai più banali ai più complessi. Ora, nell'immaginario comune il drone è uno strumento di guerra utilizzato per operazioni di ricognizione e sorveglianza. Tuttavia questo non vuol dire che possa essere utilizzato per cause ben più nobili: dalla banale ricerca e soccorso di dispersi in caso di disastri naturali come slavine e terremoti, al trasporto di organi da trapianto in località remote e difficilmente accessibili. Voglio darvi un esempio concreto delle potenzialità che queste piccole macchine volanti hanno. Partiamo dall'inizio, dal problema: le api. Esse sono responsabili, per il 75 percento, dell'impollinazione delle colture del mondo. Parliamo di mele, ciliegie, broccoli, mirtilli. Ora, a causa del cambiamento climatico e del crescente uso di pesticidi, la popolazione delle api sta diminuendo drasticamente e ad essere colpiti non saranno solo gli alimenti che vi ho appena citato, ma anche gli erbivori che producono latticini e carne; la canola, che è utilizzata come biocarburante in molti paesi in via di sviluppo; e addirittura il cotone di cui sono fatti i vostri vestiti. Come potete ben vedere, questi dati sono estremamente allarmanti e nonostante la cattiva notizia che non ci siano previsioni di invertire questo trend, alcuni scienziati hanno inventato un mini drone capace di impollinare i fiori e così supplire al declino delle api. Utilizzando delle semplici crini di cavallo, che vanno a riprodurre il pelo delle api, e un gel che cattura il polline, questi mini droni possono garantire la sicurezza alimentare in un futuro così incerto. Ovviamente, questo non è un buon motivo per far morire le api! Ora questo è solo uno degli innumerevoli esempi delle potenzialità dei droni. Presto entreranno a far parte delle vostre vite a 360 gradi, a partire dalla frutta e della verdura che mettete in tavola. I droni possono essere impiegati per controllare la maturazione dei frutti, per spargere pesticidi in modo localizzato o addirittura per diffondere la semente. Senza dimenticare che diventeranno le nuove auto del futuro, e rivoluzioneranno completamente le facce della nostra città, soprattutto per quanto riguarda il trasporto di pacchi, via aerea anziché su ruote. Il vostro postino di fiducia sarà un drone. Li vedrete al mare quando sarete in vacanza, perché i guardaspiaggia li utilizzeranno per controllare i bagnanti e per trasportare i salvagente in caso di emergenza. O semplicemente li utilizzeranno per l'intrattenimento: questi sono 2018 droni utilizzati da Intel per comporre uno spettacolo di luci. [Video] Molti obiettori insistono sul rischio che queste nuove tecnologie comportano per quanto riguarda il rispetto della privacy. Eppure, ciò non è dovuto ai droni. La perdita della privacy va imputata alla curiosità e alla voglia che abbiamo di condividere ciò che ci piace, ciò che non ci piace, dove abitiamo, le nostre abitudini, con gli altri. Semplicemente non c'è bisogno di un drone o di una telecamera per spiare cosa fate la sera nelle vostre case, o cosa avete mangiato a pranzo, perché probabilmente l'avrete già condiviso sui social network. Il vero problema è legato alla mancanza di norme e regole. Non importa quanto avanzata sia la tecnologia dei vostri droni, questi non andranno mai a sostituire l'uomo. Sì, sono delle macchine che servono a renderci la vita più facile, ma sono pur sempre delle macchine controllate dall'uomo. Ora la questione non riguarda solo i droni, ma le nuove tecnologie in generale. C'è bisogno che le istituzioni ne regolamentino l'utilizzo al più presto e che lavorino assieme alle imprese e agli enti locali, al fine di delineare un piano d'azione conciso ma completo, che possa superare gli ostacoli di una burocrazia spesso oberante e responsabile del soffocamento di innumerevoli iniziative. E non solo queste iniziative non sono promosse dai governi, ma sono spesso ostacolate dalla lentezza dell'apparato burocratico. Un esempio eclatante si tratta della Corporate Social Responsibility, o la cosiddetta responsabilità sociale d'impresa, è la voglia delle grandi, e piccole e medie imprese, di avere un impatto sociale positivo sulla comunità circostante. Si tratta di utilizzare una piccola parte dei propri profitti al fine di contribuire a preservare il nostro pianeta, senza il quale non potremmo sopravvivere. In giro per il mondo ci sono innumerevoli esempi di aziende che utilizzano propri droni per combattere le grandi sfide di questo secolo. Ad esempio il cambiamento climatico. In California si utilizzano fotocamere termiche montate sui droni così da contenere gli incendi che ogni estate bruciano sempre più ettari. In Kenya e in Tanzania i droni vengono impiegati per salvaguardare la flora e la fauna e prevenire attività di bracconaggio; mentre in Myanmar sono utilizzati per diffondere la semente per riforestare le zone costiere abitate da mangrovie. Ed è proprio di "Corporate Social Responsibility" che mi occupo all'interno dell'azienda che ho fondato un anno fa, ad appena 18 anni, in Silicon Valley, con mio fratello che, diciamo, mi ha cresciuto a pane e droni. Utilizziamo un servizio, una rete, un network di piloti di droni per fornire servizi di sicurezza; ma la parte più interessante è l'idea di un modello di sviluppo che unisca assieme il business e la responsabilità civile. Così, in caso di emergenza, possiamo offrire il nostro aiuto alla comunità che ci ha accolti e senza la quale non potremmo esistere. Eppure, purtroppo, la lentezza dell'apparato burocratico e la mancanza di norme ci rallenta, e spesso ci impedisce di intervenire in modo tempestivo. Ed è proprio per questo motivo che le istituzioni devono guidare il processo di rinnovamento tecnologico. Con appena 19 anni sulle spalle, sono forse ancora troppo idealista e ottimista all'idea di poter cambiare e contribuire al cambiamento necessario per garantire un futuro ai miei figli. Ho tutta la vita davanti, eppure sento l'impellenza di agire, di tentare perché ho la speranza che la mia generazione possa, e debba, invertire il trend negativo che ormai stiamo seguendo da troppo tempo. È arrivato il momento del risveglio, e non stiamo parlando di un risveglio tecnologico o economico. Parliamo di un risveglio della coscienza collettiva e della classe dirigente. From the bottom to the top, al fine di lavorare assieme per dare inizio a un nuovo Rinascimento, alla scoperta e alla salvaguardia della bellezza del nostro pianeta. (Applausi) Mi ci vuole un respiro, per parlare di corto circuiti emozionali. Potrei chiedervi di venire qui e guardarvi, e il corto circuito partirebbe. Mi occupo di bimbi che non ce la fanno e di bimbi che fanno fatica a scuola, di bimbi che fanno fatica a crescere, di bimbi che non si sentono capiti, di bimbi che soffrono. E questo ha modificato la mia storia di scienziato. Quindi l'altro giorno ero in un polo apprendimento, che è dove aiuto questi bimbi, e in questo polo apprendimento una di queste bimbe mi guardava perché io ero preoccupata su come iniziare oggi a parlarvi in pochissimi minuti di cosa facciamo noi, e del perché sono qui. E l'ho guardata e le ho detto: “Sai, non so da dove cominciare”. Lei mi ha sorriso e mi ha detto: “Dall'inizio devi cominciare, si inizia sempre dall'inizio". E quindi, ecco, lì vedete me che in qualche modo rappresenta il mio inizio, il mio inizio di scienziato e la mia partenza per andare a studiare, a capire - che cosa? Quello che da un certo punto di vista mi ha affascinato per tantissimo tempo, cioè il rapporto tra il cervello e la mente, tra il cervello e l'anima. Tra cosa sentiamo, e com'è possibile che sentiamo così. E quindi ho passato anni ed anni ad affascinarmi per questa struttura straordinaria: il cervello è una struttura straordinaria. In millesimi di secondo, in questo momento, voi avete milioni di miliardi di connessioni che mettono in moto tutta una trasformazione di ciò che siete stati e di ciò che sarete. E a modificare tutto questo sono le informazioni che stanno entrando e che, in qualche modo, seminano qualche cosa di nuovo che determina potatura in ciò che voi siete stati fino ad adesso e nuove gemmazioni. Questo miracolo che misura un meccanismo che si chiama "Zona di Sviluppo Prossimale" è uno dei processi più affascinanti della vita: è quello che rappresenta l'essere vivente che ciascuno di noi, momento dopo momento, sceglie di essere. Quindi, dopo avere studiato tanto tutti questi meccanismi, sono tornata in Italia. E che cosa mi è successo? Ho incontrato un bimbo, l'ho incontrato in un corridoio verde, di ospedale, le mura erano veramente terribili, davano l'idea di qualche cosa che non curava ma opprimeva. Questo bimbo aveva otto adulti insieme a lui, oltre i genitori, gli assistenti vari, i docenti vari, gli ospedalieri. E l'infermiera gli ha detto che lì comandavo io. Quello che io ho fatto è stato un gesto da lontano, in fondo al corridoio: cioè mi sono abbassata e gli ho sorriso. Questo gesto ha fatto sì che lui sia corso verso di me, mi abbia preso per il camice e mi abbia detto quella parola che leggete: "iutimi". Ora, io di questo bimbo non so più niente, ma quello che so è che ha cambiato la traiettoria della mia storia da scienziato, perché ho pensato che se tutto quello che sapevamo non aiutava un bambino, e se una comunità intera che si muoveva al punto di dargli otto adulti, non lo stava aiutando, perché lui chiedeva aiuto a un estraneo in camice in un corridoio verde d'ospedale, qualcosa in tutto questo nostro sistema non aiutava. E quindi mi sono rimessa a studiare e mi sono rimessa a studiare quello che in termini, così, di scienze e di deep science, si chiama "neuroplasticità" e in termini educativi si chiama "Potenziamento della Zona di Sviluppo Possibile". Cioè ho cominciato a studiare come si potessero esercitare i domini cerebrali nel determinare miglioramenti nel linguaggio, nella capacità di concentrazione, di memoria, di attenzione, di intelligenza numerica. Sono diventata brava. Brava al punto che i bimbi cambiavano, e dal punto di vista delle ricerche avevo grandissimo successo, perché a livello di ricerca sperimentale quello che ottenevamo era quello che si chiama proprio "Potenziale migliore della struttura neuropsicologica individuale". Se posso darvi un esempio è: il cervello gemma, in millesimi di secondo, le memorie che noi imprimiamo attraverso le informazioni che riceviamo. Quindi, se vogliamo capire che cosa fa, per esempio, la vita a scuola in un bambino, basta che facciamo un calcolo, un calcolo che io diedi al Ministero tanti anni fa, e cioè: facciamo millesimi di secondo per centesimi di secondo per decimi di secondo per secondi, per minuti, per ore, per giorni, per mesi, per anni che un bimbo sta a scuola: ottenete un numero che tende all’infinito. Quel numero misura quello che ciascuno degli adulti che incontrerà determina nel suo connettoma: la trasformazione del suo sé. È un potere immenso. E quindi mio figlio, in un tema in seconda elementare, ha scritto che sua mamma, quando ha finito di imparare di fare lo scienziato, si è messa a fare la maestra delle maestre perché io ho cominciato a spiegare agli insegnanti che cosa si determinava nella neuroplasticità e nel potenziale umano. Ed ero convinta di avercela fatta. Ma non è stata così. Perché? Perché qualche tempo dopo, e in questo ci avviciniamo all’oggi di cui vi voglio parlare, incontro un altro bimbo, un bimbo da cui avevamo ottenuto un cambiamento, in termini di profilo cognitivo, straordinario, perché aveva recuperato una deviazione standard e mezzo da quello che si chiama genericamente quoziente di intelligenza generale. E questo bimbo ad un certo punto mi dice: “Ma adesso che mi hai tolto gli errori, mi togli che mi fanno male?" E io non ero preparata a capire il rapporto tra l'errore della mente e il dolore nella mente. E soprattutto non avevo riflettuto su che cosa fosse il meccanismo del dolore. Ma se adesso io chiedessi a voi, mille persone adulte, di ricordarvi della vostra vita e dei vostri errori - e non intendo gli errori a scuola del leggere, scrivere e far di conto, ma gli errori della vita, e vi chiedessi se hanno una traccia più importante nella vostra storia gli errori che avete fatto o il dolore che vi ha provocato, e che cos'è che determina la reazione in voi, penso che la risposta sarebbe unanime: è il dolore che determina la risposta. Ma cosa fa il dolore? Per spiegarvelo in pochissimi minuti, altrimenti mi sgridano, vi chiedo dei gradi di libertà, cioè vi chiedo di fare quello che, in qualche modo, ci aiuta a capire subito. Datevi una pizzicata, ma forte, ma proprio una pizzicata. E vi chiedo: questo che cos’è, dolore o sofferenza? È dolore. Perché abbiamo milioni di alert che dalla struttura che noi andiamo a colpire ci mandano delle informazioni neuroelettriche. Perché dal cervello attraverso il sistema nervoso periferico questo ribollitore biochimico che produce energia manda informazioni e dice: “Alert! Ti duole”. Perché ci dice “ti duole"? Perché ci dobbiamo ricordare che non dobbiamo più ricorrere a quel determinato tipo di situazione, perché ci fa male. Quindi va a tracciare le memorie, perché dice: scappa da di là, che ti duole. Allora cosa sono queste emozioni straordinarie? Ecco voi potete leggere: sono processi incredibili a livello neurofunzionale. Ai miei studenti lo spiego questo ribollitore biochimico che produce energia perché noi dormiamo e produciamo tre Hertz, siamo svegli come in questo momento e ne produciamo nove. Ma basta un’emozione, una goccia qualunque di emozione come quella che adesso provo io e che fa sì che sebbene io spieghi queste cose a contesti molto più complessi io sia molto più emozionata adesso, perché ho uno scopo grande, quello di parlare con voi. E alla fine ve lo dirò. E questa emozione è talmente potente che sebbene il mio cervello sia molto addestrato, la mia voce la manifesta. E io non riesco a controllare la voce perché l'emozione è più potente del sistema cognitivo, è il grande decisore. Ed è un decisore intelligente che però ha solo due risposte, e la risposte sono: “mi duole” o “mi fa bene” “mi duole" o "mi fa bene". Le emozioni nascono, nel nostro sistema evolutivo, per dirci: “scappa" se ci duole, “tieni e cerca" se ci fa bene. E come ce lo dice? Ce lo dice attraverso un meccanismo, straordinario, di tipo hertziale. Se noi abbiamo un momento di gioia, abbiamo un picco hertziale in cui l'onda che si manifesta è un'onda ad altissima intensità, ma breve breve breve. E perché un'onda ad altissima intensità è breve breve breve? Perché deve tracciarla, la memoria di gioia; ma siccome la gioia fa bene, come ogni meccanismo che fa bene il cervello lo deve cercare ancora E quindi c'è l’ha breve, il momento di gioia, perché così si innescherà il meccanismo della ricerca della gioia. Ma se invece della gioia noi proviamo angoscia, ansia, paura, allora l’onda è molto diversa. Perché è a bassa intensità, sta sotto soglia coscienza, non si fa vedere dalla mente, sta lì sotto. Perché deve dare un alert che dice: Ricorda, ricorda, ricorda, ricorda. Scappa da di qua, che ti duole. Scappa da di qua, che ti duole. Ed ecco che i nostri circuiti vengono percorsi da onde che dicono: scappa, perché ti duole. E l'energia che produciamo è un'energia che ci dice: "Scappa che c'è dolore". Sembra che non ci sia via d'uscita. E invece c’è, eccome. Vi ho detto che non è la mente che controlla le emozioni. Questa è una grandissima illusione. Da scienziato cognitivo, ad un certo punto ho dovuto arrendermi. Provocatevi il conforto, per esempio, come emozione. Ci riuscite? Provocatevi l’intesa. Adesso ordinatevi di provare intesa l'uno verso l’altro. Non ci si riesce! Ma guardate che abbiamo degli interruttori, e questi interruttori sono catalizzatori. Non possiamo accendere la luce, qui dentro, con la forza del pensiero: dobbiamo andare all'interruttore giusto! E l'interruttore giusto per le emozioni lo dobbiamo capire qual è. Per esempio, se vi chiedo, per piacere, guardatevi negli occhi l'un l'altro con intesa, vai. Per piacere, abbracciatevi Per piacere, fatevi una carezza, una carezza di conforto. Se adesso noi misurassimo il battito cardiaco, misurassimo la temperatura, guardassimo indicatori come il colore della pelle, e l’acidità del sudore che è stato emanato, noi avremo tutto un cambio di indici perché noi abbiamo attivato circuiti neuroelettrici potentissimi. Questi sono gli organizzatori, questi sono gli interruttori. Pensate che trenta secondi di abbraccio comandano all'amigdala di produrre l’ossitocina, l'ormone che determina, nel momento del parto, la possibilità di una donna di resistere al dolore! Trenta secondi di abbraccio. Quindi, come dice mio figlio, io adesso mi sono messa ad andare in giro a spiegare alla gente che l’imparare a guardare i bambini negli occhi, l’imparare ad abbracciarli, l’imparare ad accarezzarli, implica mettere nel circuito delle memorie permanenti che sono di emozioni che costruiscono ben-essere e non mal-essere. È acqua e pane. La scienza è ritornata all'acqua e pane. E in quali memorie vanno le emozioni? Le emozioni, è interessante, perché mentre noi impieghiamo tantissima fatica, per esempio, per studiare, per ricordare, noi lì andiamo in consumo di energia. Le memorie che invece vengono determinate da una traccia immediata sono le memorie che tengono emozioni. Ma se allora noi, ad un certo punto del nostro cortocircuito emozionale, facciamo qualcosa come quello che accade sempre, cioè mentre per esempio io studio, imparo, faccio fatica, sperimento ansia, la mia memoria mette in memoria ciò che studio ma anche l'ansia con cui ce l'ho messo. E quando ritorno a prendere dal cassettino della mia memoria ciò che ho studiato, riprendo non soltanto le informazioni che ci ho messo, ma anche le emozioni con cui l’ho tracciato. E quindi l'ansia entra nel circuito e diventa un'informazione che mi manda in corto. E se io apprendo con paura, io recupererò la paura; e se io apprendo con senso di disistima, io riprenderò la disistima. Ma se io apprendo con sfida a me stesso, io riprenderò la sfida a me stesso. E questo, vi ho detto prima, avviene per millesimi di secondo fino ad anni di tempo in cui il sistema educante può determinare inquinamento nei circuiti mentali o pandemia di guarigione. E io sono per questa pandemia di guarigione, anche perché da persona di scienza quello che devo leggere sono anche le scienze a fianco. E le ricerche sull'epigenetica mi hanno fatto tremare. Perché? Perché studiando cosa accade ai topolini che durante la gravidanza vengono messi nell'acqua ghiacciata, e poi vengono fatti partorire, ci si è accorti, e sono dei dati che ci devono far pensare, che non accade solo ai topi, che i loro cuccioli restano con l'alert della paura per tre generazioni almeno. Cioè è come se le memorie del dolore non fossero soltanto individuali, ma transgenerazionali. Questo significa che noi tramandiamo, per proteggere i nostri figli, ciò da cui si devono proteggere. Quali sono le due emozioni più preoccupanti, e che preoccupano più me? Il senso di colpa e la paura. Di queste non vi posso parlare, ma vi posso dire quali sono le emozioni antagoniste. Al senso di colpa, il grande antagonista è il diritto all’errore. Se noi ci mettiamo in questa consapevolezza che dobbiamo far crescere i nostri figli nel diritto all’errore, nell'errore come un processo di modifica e di miglioramento continuo, cambia il livello di consapevolezza. Abbiamo detto sussurri e voci. Beh, se noi diciamo “bravo";"Bravo."; "Bravo!” noi diamo informazioni completamente differenti perché è l'emozione che facciamo transitare attraverso l'indicatore che stiamo utilizzando che va a quel grande decisore e gli dice: "Proteggiti", o "Non proteggerti". Adesso vi racconto dell'ultimo bambino perché ho diciotto secondi. Questo ultimo bambino vi dice perché sono venuta qui, facendo una follia, tra un congresso e l’altro, perché sono in partenza per Parigi per un congresso sul cervello che mi mette molta più ansia ancora. Quindi non è una buona giornata. Ma allora, perché sono venuta qui? Ve lo dico con la storia di Anselmo. Anselmo è un bimbo Asperger ad altissimo funzionamento cognitivo. Come “Rain Man”, per darvi un’idea. L’ho incontrato qualche anno fa perché i genitori, due medici, mi hanno detto: "Tu aiuti tanti bimbi nelle loro difficoltà. Aiuta anche lui che parla quattro lingue, risolve problemi di matematica come se fosse al secondo anno di università, disegna il Duomo di Milano in pochi secondi senza errori, ma basta guardarlo e si agita e va in tutti quei comportamenti tipici, prototipici delle sindromi autistiche importanti. E quindi io non avevo mai provato ad aiutare un bimbo in quella che è la zona di sviluppo prossimale delle emozioni. Ma ho pensato che in questo cervello straordinario, se le due strutture sono strutture che sincronicamente collaborano, io potevo aiutare le emozioni con la cognizione. E cosa ho fatto? Gli ho chiesto di segnare in un quaderno tutte le cose che lui riteneva fargli paura, angoscia, metterlo in vulnerabilità. E a ognuna di queste, collegare la strategia con cui vincerla, questa vulnerabilità. Questa strategia non aveva importanza che fosse particolarmente sofisticata. Il più delle volte era una strategia del tutto sua, come battere i piedi a terra, battere e schioccare le dita; ma questo faceva sì che questo flusso di corrente dell'ansia se ne andasse. Quindi lui ha compilato quaderni e quaderni di queste sue soluzioni, ed è venuto a presentarlo a un congresso di 100 insegnanti. Avevamo addestrato, sentite la parola, lui a non avere momenti di reazione non favorevole a tanta gente e tutte le insegnanti a non comportarsi in maniera di agitarlo. Ma ad un certo punto, mentre lui parlava, una delle insegnanti si emoziona, si mette a piangere, si alza e applaude. Quindi tutte le insegnanti, si alzano e applaudono, si commuovono. Quindi lui va in panico e mi scappa dietro una tenda. Lo vado a prendere, battiamo per terra, lo prendo per il mignolo, ci troviamo ad una cioccolata - e devo finire veloce veloce, e alla cioccolata lui mi dice: "Lucangeli, l'hai visto il moltiplicatore?” Io dico: "No, veramente. Cosa vuoi dire?” “C'erano 100 insegnanti, Lucangeli, alcuni giovani, alcuni non tanto. Quindi in media resteranno altri 25 anni a scuola. Ognuno di loro avrà Quindi con questa ora di lezione, io ho aiutato, nella mia vita, 62500 bambini." E io sono qui per questo. (Applausi) Sono qui, e voglio dirlo, perché voi mi aiutiate a fare della scienza servizievole. Sono qui, e voglio dirlo perché voi mi aiutate - e ci aiutiate, perché siamo in tanti, a fare della scienza servizievole, e a fare in modo che si diventi molti, molti, molti di più di 62.500 persone. Grazie, buona vita. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella (Video) (Inglese): Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci! Alessia Zecchini, Italia. Assetto costante, 107 metri, tentativo di record mondiale. (Esultazioni) (Inglese) 20 metri. 40 metri. 50 metri. 60 metri. 70 metri. 80 metri. 90 metri. Touch down! (Esultazione) (Musica) Alessia Zecchini - 107m FIM WORLD RECORD DEANS BLUE HOLE, BAHAMAS - 26/07/18 (Applausi) Quando mi chiedono perché amo l’apnea, penso a queste tre parole: profondità, impegnativo, ed entusiasmante. Immergermi in apnea, per me, è questo e molto di più. Pensateci. La nostra vita è spesso posta al limite della dicotomia: superficie-profondità; facile-impegnativo; noioso-entusiasmante. Io, nella mia vita, ho scelto la seconda categoria di parole, quelle che liberano energia e felicità, quelle che rappresentano la mia passione e che possono liberare la passione di ognuno di noi. Melissa Cardon ha dedicato dieci anni della sua vita per studiarla e creare una nuova definizione: "Un forte sentimento positivo che sperimenti per qualcosa che ha un significato profondo per te come individuo" Ci avete mai pensato? Quando hai una passione per qualcosa non puoi fare a meno di pensarci, lavorarci e parlarne con altre persone. Non è qualcosa di passeggero: è molto profondo, va al cuore della tua identità. Beh, la mia passione è l'apnea. Chi l’avrebbe mai detto? Ricordate la prima volta che avete trattenuto il respiro? O la prima volta che vi siete immersi nel mare, nell’oceano Indiano o i più fortunati alle Maldive? Amiamo svisceratamente l’acqua: è parte di noi, è il primo ricordo in cui ci riconosciamo. A volte ci dimentichiamo che siamo venuti al mondo proprio nell’acqua, il nostro primo elemento: ma soprattutto, trattenendo il respiro. Forse è proprio questo ricordo ancestrale che mi ha mossa, e che mi ha spinto in questo bisogno di profondità e silenzio. Il giorno in cui ho capito che l'apnea sarebbe stata la mia vita era un giugno torrido del 2009. Avevo 16 anni, era poco più di due anni che praticavo apnea, e mi trovavo a Rodi, in Grecia. Ed ero pronta a provare una disciplina, la Skandalopetra, che avevo letto soltanto nelle mie ricerche sulla storia dell’apnea. Ero pronta ad immergermi, come gli antichi pescatori di spugne greci. Come il celebre Haggi Statti, che nel lontano 1913 scese a recuperare l’ancora della corazzata Regina Margherita della Marina Italiana, incagliata a 80 metri di profondità. E poi con me c’era Herbert Nitch, il più profondo apneista mai esistito, con i suoi -214 metri, nella disciplina del no-limits, nella quale si scende e si sale grazie a un supporto meccanico; e che all’epoca deteneva tutti i record nelle varie discipline dell’apnea. Credo che non serva spiegare la gioia e l’emozione che ho provato nel momento in cui ho saputo che anche lui sarebbe stato presente in quei giorni, perché stava girando un film sui suoi record. Ora provate ad immaginare insieme a me quello che ho provato. So che è l’ultima volta che posso vivere un’emozione del genere. Sono sulla piattaforma. Intorno a me solo la brezza, e il mare sconfinato che mi aiuta a calmare l’eccitazione. In mano ho già la pietra, peserà sei o sette kg. Respiro. Respiro lentamente. Sono pronta. Mi tuffo. I primi metri passano in un lampo; l’acqua comprime il mio corpo, passa veloce tra i capelli, sugli occhi chiusi. All’improvviso sento una sferzata di gelo, è un colpo che mi coglie quasi di sorpresa. Significa che ho già raggiunto i meno 30 metri, ho già superato il termoclino. È arrivato il momento di rilassarmi di nuovo, e mantenere la concentrazione sulle piccole cose, sullo scorrere dell’acqua su di me. Voglio arrivare alla massima profondità. La concentrazione sulla compensazione delle orecchie non cessa mai. Volete provare insieme a me? Provate a chiudervi il naso, e a spingere una piccola quantità di aria, e sentirete un clic all’interno delle vostre orecchie. Questo è ciò che faccio mentre scendo in profondità. Torniamo dove eravamo. Sembrano passati nuovamente pochi secondi, e la cima si blocca: ho già raggiunto il fondo. Sono a meno 52,3 metri: il record del mondo era meno 53. Ma io non potevo raggiungerlo, perché ero minorenne. Dopo due secondi mi sento tirare. Mi aggrappo, mi posiziono lungo la cima, cercando di fare meno attrito possibile; e mi lascio trasportare verso la superficie. Gli ultimi metri mi stacco, e lascio che sia solo l’acqua a sorreggermi verso la superficie; e respiro. Quel giorno ha segnato una svolta nella mia vita. Si era accesa definitivamente, e per sempre, la fiamma che mi ha spinto fino ad oggi. Perchè vi racconto tutto questo? Perché nella mia esperienza, ho capito che abbiamo un potere straordinario: siamo in grado di controllare la nostra mente nell’affrontare le prove della vita, che si tratti di sport o altro. Cosa intendo? Certo, nel mio caso è scendere a profondità inaudite. Cosa mi ha aiutato in questi anni? Ho sperimentato in piscina, più volte, la mia capacità di estraniarmi completamente dal contesto circostante, concentrandomi esclusivamente sul gesto tecnico ed entrando nel cosiddetto "stato di flow". Secondo lo psicologo Mihaly Czikszentmihalyi, esistono sette condizioni che sembrano verificarsi quando qualcuno si trova in un'esperienza di flow. C'è una concentrazione tale che una volta che viene intesa porta ad un senso di estasi, di chiarezza; si sa esattamente ciò che si vuole fare, in ogni momento. Si ha una risposta immediata. Si sa che ciò che si deve fare è realizzabile, sebbene difficile. Si perde il senso del tempo che scorre, ci si dimentica di sè e ci si sente parte di qualcosa di molto più grande. Quando si è in queste condizioni, si gode al massimo dell’esperienza. Io, mentre imparavo a scendere nelle profondità dell’oceano ho imparato sempre di più una maggior conoscenza di me stessa, del mio corpo e della mia mente. Una delle tecniche che mi ha aiutato molto, nel raggiungimento dei miei obiettivi, è sicuramente la visualizzazione positiva. Cosa intendo? Visualizzo tutta la mia performance, dall’ultimo respiro alla gioia per il risultato finale, passando per ogni singolo movimento e sensazione che proverò. Ora, potreste chiedervi: C’è bisogno di andare a meno 107 metri, per scoprire tutto questo? Chiaramente, no: ognuno di noi può crearsi delle finestre di tempo per rigenerarsi, focalizzarsi e allenarsi per dare una direzione alla propria vita, seguendo la propria passione. Grazie. (Applausi) Il topic di questo evento TED sono le eterotopie. Tuttavia, non so in quanti speaker hanno parlato, o parleranno, esplicitamente di eterotopie. Comincio dunque, per ragioni di chiarezza, con una definizione di eterotopia. Una definizione mia, che a me sembra chiara e ragionevole. Eterotopia è un sottospazio dello spazio generico in cui viviamo. Un sottospazio anche in senso lato, o in senso figurato, ad esempio il sottospazio del web. Un sottospazio in cui le regole dello spazio generico, i divieti, le aspettative eccetera, sono ribaltati, modificati, snelliti, rispecchiati, in base al tipo di eterotopia. Ora, facciamo un esempio di eterotopia: il carnevale. Qualcuno parlerebbe di eterocronia, ma secondo me dopo Einstein non c'è differenza fra spazio e tempo. Il carnevale mi sembra, chiaramente, un'eterotopia, e ha una caratteristica che è molto comune nelle eterotopie: è uno spazio di sfogo, uno spazio dove le contraddizioni, anziché esplodere in una rivoluzione vera e propria, trovano spazio in una rivoluzione delimitata, socialmente accettata, con confini temporali ben precisi. In questo modo la società non fa la rivoluzione, non esplode, e questo è assolutamente un male. Anche il porno è un'eterotopia: quando entrate in un sito porno, siete avvisati: è uno spazio dove certe regole sono sospese, oppure invertite. Ad esempio, su un sito porno potete vedere una ragazza in posizioni, comportamenti, atteggiamenti, che normalmente non vedete su un sito comune. Anzi, questi sono vietati, sui siti comuni. E anche il carnevale sembra un po' il mondo al contrario: ad esempio, a un bambino è negato vestire da Batman per andare a lezione. E il porno, anche, sembra un po' un mondo al contrario: non è forse vero? È appunto il rovesciamento dei rapporti usuali che spesso troviamo nelle eterotopie. E ahimè, anche il porno, come il carnevale, è uno spazio di sfogo, e questo è male. Perché impedisce alle contraddizioni, date da come normalmente funziona il sesso nello spazio comune, di esplodere. Quindi il porno, se come il carnevale resta confinato, delimitato, è un fenomeno negativo. Credo che dovremmo avere la libertà di vestirci da supereroi, e per libertà intendo la libertà sociale, in qualsiasi contesto, anche per andare a lavoro, anche se occupiamo cariche di autorità. Il porno però tende a sconfinare, a invadere lo spazio comune. Esempi? Nudo su riviste comuni, anche di gossip; oppure scene di sesso in film d'autore. E lo sconfinamento del porno nello spazio comune è fortemente contrastato. Ad esempio, per quanto riguarda le regole dei social network. Quante volte mi sento dire: "Ah, ti occupi di porno, va bene; però non parlarne, stai zitta". Non posso nemmeno parlare di porno in quanto tale. E tra i nemici dello sconfinamento del porno nello spazio comune ci sono femministe, cattolici, islamici, ma anche intellettuali, anche atei, progressisti e conservatori, tutti contro lo sconfinamento del porno nello spazio comune. A mio avviso, il fatto che il porno tenda a sconfinare nello spazio comune è indice di progresso, anche per un banale motivo: tende a mettere il dito nella piaga dell'irrazionalità della gente. Esempio: perché un bambino non dovrebbe vedere un amplesso, proiettato su uno schermo gigante, a Piccadilly Circus a Londra, oppure in Piazza del Popolo a Roma? Dove sarebbe il problema? Il problema sta non solo nel fatto che le religioni ancora hanno il loro peso, ma soprattutto in quelle discrasie tra prassi e ragione. Esempio: coppia di genitori atei che decide di battezzare il proprio figlio per tradizione, o per far sì che la nonna non si dispiaccia. O ancora, negli Stati Uniti, un genitore che decide di circoncidere il proprio figlio, e quindi parliamo di una mutilazione genitale.. ..così, perché si è sempre fatto così. Qualcuno tirerebbe in ballo le solite argomentazioni, del tipo: "Non è vero, ognuno fa come vuole e come crede". Ma non è così. Perché è lecito, anzi è legale inculcare ad un bambino le irrazionalità religiose. È legale rifiutare una trasfusione ad un bambino, magari in nome di Geova, e far si che perda un arto. È già capitato. Ma non è legale far vedere a un minore di 14 anni un film nella categoria "Vietato ai minori di 14 anni", magari solo perché ci sono scene di nudo integrale. E allora dov'è, la libertà, in tutto ciò? La verità è che togliamo la libertà ai razionali per darla agli irrazionali. Altro esempio: l'aborto in Italia è legale, eppure la maggior parte delle donne che vuole abortire ha difficoltà a farlo in una struttura pubblica, perché i ginecologi sono perlopiù obiettori, nelle strutture pubbliche. La verità è che la libertà non è mai qualcosa di neutrale alla razionalità, c'è sempre un nucleo di verità condivise. Allora la domanda che dobbiamo farci è: quale libertà vogliamo? Vogliamo la libertà che invocano i capi religiosi, i papi, o vogliamo una libertà razionale? Secondo questa libertà relativistica, loro possono fare le loro processioni medioevali con la gente che si fustiga per strada, mentre io non ho il diritto di girare liberamente nuda. Non c'è nessuna simmetria in questa libertà, in questo relativismo acefalo. C'è soltanto la voglia di proteggere l'irrazionalità, di non fare i conti con le proprie contraddizioni. Oggi sembrano fronteggiarsi due tipi di pensiero. Un pensiero forte, che è quello delle religioni; e un pensiero debole, laico. Io invece credo che dovrebbe affermarsi un pensiero forte razionalista in base al quale sia lecito far vedere un film con scene di nudo integrale a un minore di 14 anni, e non sia lecito inculcargli le irrazionalità religiose. (Applausi) Tutti i grandi passaggi della Storia sono partiti da un'idea folle, dirompente, tabù. Tutti i grandi progressi sociali, scientifici, tecnologici sono partiti dall'immaginare l'impossibile prima ancora di capire esattamente come ci saremmo arrivati. Dietro queste idee innovative ci sono sempre stati degli individui capaci di portare, dietro di loro, e di riunire centinaia, migliaia, milioni di voci e di forze chiamate in causa e convinte che cambiare si può. Dietro ognuna di queste grandi idee c'è sempre stato un uomo o una donna che ha iniziato a nuotare controcorrente. L'importante è partire, osare, rischiare, provarci. Gli imprenditori sociali sono questo, per noi. Sono uomini e donne che scoprono le cause profonde di un problema sociale, o ambientale, e trovano delle soluzioni creative per risolverli. In fondo, lo spirito imprenditoriale è questo: intraprendenza, creatività, leadership e coraggio. Tipicamente, gli imprenditori sociali iniziano a trovare, ad avere dietro di se alcuni seguaci, che iniziano a seguirli, forse all'inizio per migliorare le proprie condizioni personali, o quelle della propria famiglia. Ma capendo che, in un secondo momento, si potrebbe migliorare le condizioni di molti, e magari poi di tutti. Diversi studi dimostrano che quando il 16% di una popolazione inizia a cambiare un comportamento sociale, da lì in poi, in brevissimo tempo, tutti gli altri seguono con una crescita esponenziale. Questo succede per i comportamenti sociali umani: ad esempio, la diffusione dei telefonini cellulari. Inizialmente un gruppo ristretto di persone; poi un gruppo di precursori; e infine, in brevissimo tempo ce l'avevamo tutti in tasca. Ma non solo: succede anche in situazioni sociali non umane, di altre specie! Quando il 16% di uno stormo, per esempio, inizia a cambiare direzione, ecco che seguono tutti gli uccelli. Quando il 16% dei pesci cambia direzione di nuoto, ecco che segue tutto il banco. In statistica, questo viene rappresentato in questo modo: un gruppo ristretto di innovatori che insieme ai precursori fanno il 16% e da lì, nello stesso tempo in cui questo cambiamento è successo, riusciamo ad ottenere un cambiamento massivo, fino a quando poi arrivano anche i ritardatari. Ashoka, l'organizzazione globale che rappresento in Italia, da 35 anni è alla ricerca di questi innovatori sociali. Di questi imprenditori sociali, di questi pesciolini che iniziano a nuotare controcorrente. Quello che facciamo è sceglierli per la loro creatività, il loro spirito imprenditoriale, la loro fibra etica, il loro impatto sociale e la loro innovazione. Li sosteniamo economicamente, ma soprattutto circondandoli da una rete di esperti, di consulenze e di alleati che possa portare questi cambi di paradigma che hanno trovato a far diventare universali. Per noi, il modo migliore per risolvere tutti i problemi sociali del mondo non è quello di implementare dei programmi dall'alto, ma di andare a trovare chi ha già scovato delle soluzioni, per quanto imperfette o applicabili solo localmente, ma ad aiutare queste persone a portare questa innovazione a diventare un cambio di paradigma universale. Ashoka opera da 35 anni, in 85 Paesi al mondo, in 15 Paesi Europei, ma è arrivata in Italia solo l'anno scorso. In tanti mi chiedevano: perché siete arrivati così tardi? Non ho tutte le risposte, ma una possibile interpretazione è che il nostro Paese, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla crisi petrolifera degli anni '70, è riuscito veramente a compiere un miracolo attraverso il lavoro, l'intraprendenza, la creatività di uomini e donne, che, con la loro innovazione e con la loro forza, hanno portato un Paese distrutto dalla guerra - e, in larga parte, povero - a diventare una delle potenze economiche più grandi del mondo. Ma non solo: abbiamo creato un welfare di stato tra i più solidi al mondo, abbiamo rinnovato nell'arte, nella medicina, nell'architettura, in quasi tutte le discipline. Poi, paradossalmente, dagli anni '70 in poi, più diventavamo un popolo istruito e colto, meno ci siamo messi a rinnovare. Siamo diventati esperti di analisi dei problemi, con pochissima attenzione alla critica e al cambiamento. Quali sono i risultati? Questi sono dati di quest'anno sullo spirito imprenditoriale in 200 paesi al mondo. Siamo terzultimi, dopo la Bulgaria - un Paese ex comunista - e il Suriname, che è coperto all'80% da foresta. Spirito imprenditoriale e capacità di cambiamento vanno a braccetto: per questo, per noi, la scuola, i genitori, gli educatori devono insegnarci a provare, a sbagliare, a imparare dai nostri sbagli. A capire se si tratta di errore strategico, metodologico o semplicemente di sfortuna. A riprovare fino a quando riusciamo ad ottenere un risultato. E questo vale per un impresa sociale, per un'impresa economica, o per qualsiasi progetto di cambiamento che una persona possa avere. In un mondo fordista, basato sulla ripetizione, poteva anche avere un senso un sistema educativo universale, standard, adatto a tutti. Ma nella società contemporanea, in continuo cambiamento, c'è bisogno di sperimentazione, d'innovazione. C'è bisogno non di omogeneità ma di creatività, non di nozione ma di opinione. Io ho avuto la fortuna di studiare in una scuola pubblica, in Italia, fino a 17 anni, in una classe come questa - questa è una foto scattata 3 giorni fa, ma a parte quel minuscolo computer credo che evochi a tutti un ricordo della scuola che abbiamo fatto in questo Paese. Poi, a 17 anni, ho avuto la fortuna ancora maggiore di essere selezionato con una borsa di studio per finire gli studi in Canada. Ero appassionato di filosofia, e ho deciso di continuare a studiarla anche là. Ma non avevo mai letto un testo originale. Da noi la filosofia era interpretata e spiegata attraverso il libro di testo, poi a sua volta interpretata e spiegata dal professore. Più la si ripeteva uguale, più alto era il voto. Arrivato in Canada, il professore, Andrew, distribuisce a tutti una copia del Simposio di Platone. E dice: avete una settimana per leggerlo, poi settimana prossima ne parliamo. E così leggo questo libro, in realtà molto più interessante e scabroso di come ce lo definiva il libro di testo, e, tornato a scuola, Andrew mi chiede: "Alessandro, tu che hai studiato già filosofia, dimmi un po': cosa ne pensi? Ti ha convinto l'interpretazione di Platone della morale?" E io: "Oddio, criticare Platone? Non mi permetterei mai!" Per fortuna, però, col tempo ho imparato che tutto era criticabile, perché tutto si può cambiare. In realtà la buona notizia è che non c'è mai stato nessun momento più opportuno per nessuno di noi, nella storia dell'uomo, per poter cambiare tutte le cose e nel minor tempo possibile. E anche se forse pensiamo di essere continuamente minacciati da attacchi terroristici, da guerre di religione, da catastrofi climatiche, in realtà non c'è mai stato un momento in cui sono stati meglio come homo sapiens. Questi ad esempio sono alcuni dati sui morti per le guerre, nella Storia, dagli anni '40 ad oggi. Come vedete, il numero è in continuo calo, e guardate che la popolazione del mondo, nel frattempo, è quasi raddoppiata. La speranza di vita sta aumentando dovunque, nel pianeta. La mortalità infantile sta diminuendo dappertutto. Abbiamo sconfitto la maggior parte delle malattie che per secoli e secoli e millenni l'uomo ha dovuto combattere. Certo, ci sono tanti problemi sociali ancora da risolvere, e i problemi ambientali sono ancora più importanti e più difficili da risolvere; ma siamo connessi e interconnessi e più che mai, oggi, la globalizzazione e la tecnologia ci permettono di trovare una soluzione in un angolo del Pianeta e di portarla - ovviamente adattandola culturalmente - in un altro angolo del Pianeta. Abbiamo quindi la possibilità di risolvere tutti i problemi sociali, se lo vogliamo. Questo è il compito di Ashoka: selezionare l'innovazione, accompagnare gli imprenditori sociali, quei pesciolini che nuotano controcorrente, per far sì che la loro innovazione possa diventare un movimento che acceleri il cambiamento sociale nel tempo. Un altro compito importante è quello di mettere insieme gli innovatori sociali che operano nello stesso campo, sebbene in posti diversi e con metodi diversi. Ad esempio, tutti gli imprenditori sociali che lavorano con i bambini da zero a dieci anni ci dicono che la cosa più importante in assoluto è insegnare loro l'empatia, cioè sapersi mettere emotivamente nei panni degli altri. Non la matematica, non l'italiano, ma l'empatia. Chi lavora con gli adolescenti ci dice che la cosa più importante da insegnare loro è quella di metterli nelle condizioni di vedersi come attori del cambiamento, nella loro classe, nel loro quartiere, nella loro scuola, nella loro città e nel mondo intero. Vi possono sembrare dei concetti forse eccessivamente astratti, strambi: però provate a pensare come poteva essere, 300 anni fa, dire: tutti i bambini devono imparare a leggere e a scrivere, non solo i figli dei nobili! Oppure, 150 anni fa, dire: anche le donne devono poter votare. Non solo: devono poter diventare Presidenti e Ministri a loro volta. O anche solo 30 anni fa, a dire: due uomini e due donne che si amano devono potersi sposare. E invece, guardate cos'è successo: questi sono alcuni dati sulla diffusione dell'alfabetizzazione nel mondo. L'analfabetismo, fino al 1600, era condizione praticamente universale. Nel 1700 è passato ad essere la condizione dei poveri, comunque la stragrande maggioranza della popolazione. Poi, col diffondersi del protestantesimo - e quindi la necessità, da parte anche dell'uomo comune, di leggere la Bibbia - inizia ad emergere un nuovo paradigma che per noi è stato annunciato nel 1720 da William Hanley, che dice: "Tutti, non solo i figli dei ricchi, devono imparare a leggere e a scrivere." Questa diventa prima una battaglia all'interno della Chiesa, poi all'interno dello Stato, del Regno Unito dove operava Hanley. E, a poco a poco, da lì nel 1820 il 20% della popolazione sa leggere e scrivere, che poi diventa 40, 50, 70, fino ad arrivare, al giorno d'oggi, all'85% della popolazione globale. In Inghilterra, il Paese in cui viveva, si è arrivati al 100% nel 1920. Dall'enunciare il nuovo paradigma alla sua universalizzazione in Inghilterra sono passati 200 anni, circa 8 generazioni. Vorrei presentarvi ora un altro caso: questa persona si chiama Kate Shepherd. Kate Shepherd, nel 1890, nell'oscura e remota colonia britannica chiamata Nuova Zelanda, dice una cosa che non era mai stata detta prima: tutte le differenze di razza, di religione, di classe ma anche di sesso sono sbagliate, e quindi devono essere combattute. Ma Kate non era soltanto una brava oratrice: era soprattutto una brava organizzatrice! Riesce a coinvolgere dietro di se migliaia di donne che appoggiano la sua battaglia per i diritti politici delle donne, ma non solo: riesce ad attirare dietro di se anche degli uomini, con cui, nel 1893, riesce ad ottenere lo storico risultato di far votare le donne nella Nuova Zelanda. Da lì inizia un processo che nel corso dei decenni vede sempre più paesi approvare il suffragio universale, maschile e femminile. Come vedete, quando si arriva negli anni '30 e '40 circa al 16%, da lì in poi vediamo un'impennata. E molto velocemente si arriva agli anni '70 - '80 in cui praticamente tutti i Paesi del mondo davano la possibilità - quando ci sono le elezioni, e poi vere o finte è un altro discorso - anche alle donne di votare. Al giorno d'oggi tutti i paesi al mondo, tranne Città del Vaticano e Brunei, concedono questo diritto. Possiamo quindi vedere come un paradigma - possiamo pensare a una bambina, nata nel 1890 in un mondo in cui nessuna donna può votare, che muore a 90 anni, nel 1980, in un mondo in cui praticamente tutte le donne possono votare. Il tempo si è ristretto ancora di più: nel corso della vita di una persona, vediamo l'emergere di un paradigma e la sua universalizzazione. Ma vediamo i giorni nostri: questi sono due ragazzi, negli anni '70 in Minnesota - Jack Becker, e Michael McConnell - che decidono di volersi sposare. Fanno una cosa che non era mai stata fatta prima: vanno all'anagrafe e chiedono di potersi sposare civilmente. Ovviamente la loro richiesta viene derisa e poi bocciata, ma da lì parte un nuovo paradigma: i diritti delle persone omosessuali non sono solo diritti individuali, ma diritti di coppia. Da lì, 15 anni dopo, nel 1989, la Danimarca approva le prime unioni civili; nel 2001 l'Olanda approva il primo matrimonio ugualitario fino ad arrivare agli ultimi 15 anni in cui praticamente dappertutto, nel mondo Occidentale e in America Latina, qualche sorta di unione tra persone dello stesso sesso è stata approvata. Siamo nel mezzo di questa impennata del 16%. E mentre prima erano secoli, poi decenni, ora si tratta di anni. E abbiamo così una persona come me, che nasce nel 1982 in un mondo in cui nessun omosessuale si poteva sposare; quando finisco le elementari parte l'idea di unione civile in Danimarca; quando finisco le superiori in Olanda una coppia si può sposare; a 29 anni posso sposarmi io, con mio marito, in Argentina; e a 34 anni, finalmente, anche in Italia il mio matrimonio viene riconosciuto. (Applausi) Se vi chiedete dove sono, adesso, Jack e Michael, stanno ancora insieme e finalmente sono sposati. Quindi il mio lavoro è proprio questo: riuscire, in Italia, a scovare quei pesciolini che nuotano controcorrente e che possono portarci a un cambiamento sociale, a un cambio di paradigma, e ad aiutarli ad accelerare questo cambio di paradigma. Gli imprenditori sociali sono merce rara: ce n'è circa uno ogni dieci milioni d'abitanti. Quindi, in Italia, ho il compito di trovarne circa sei all'anno. Questi sono i primi sei che ho trovato, uomini e donne eccezionali che ci hanno veramente fatto capire dei cambi di paradigma che potrebbero diventare universali. C'è chi ci insegna che la lotta alla mafia non è soltanto una scelta etica, ma una possibilità di sviluppo economico e psicologico di alcune tra le popolazioni più povere d'Europa. Chi ci insegna che la maternità, il congedo di maternità e anche di paternità, è un'occasione per imparare, un'occasione utile a noi ma anche alla società intera e ai datori di lavoro. O chi ci insegna che la riabilitazione da ictus infantile può essere un gioco, non necessariamente ospedalizzata. Da dove si parte, da qua? Ovviamente il mondo non si può cambiare con questi sei, o con le tre, quattro persone che lavorano con me. Occorre che tutti facciano la loro parte. "Tutti possono essere attori del cambiamento" vuol dire che ognuno può essere attore del cambiamento. Se siete ad esempio dei genitori, battetevi perché nelle vostre scuole inizino a insegnarsi queste nuove competenze, o provate a insegnarle voi direttamente a casa. Se siete degli studenti, battetevi non solo per riportare la scuola come era trent'anni fa, qua, ma per capire cosa c'è di nuovo e cosa potrebbe cambiare veramente la vostra vita come cittadini, non solo come studenti. Se siete dei media, provate a parlare anche di storie positive di cambiamento, non solo di tragedie. Se siete delle aziende, non vedetevi soltanto come macchine di produzione, ma come co-creatori del cambiamento. Se percepite un problema sociale, non aspettate che sia qualcun'altro a fare il primo passo, ma fatelo voi! Se credete che il cambiamento sia possibile, non aspettate domani: il momento giusto è oggi. Grazie. (Applausi) Vi ricordate quel viaggio bellissimo che avete fatto? Quello che raccontate sempre, quello che vi fa sorridere ed emozionare ogni volta che ne parlate. E ogni volta che lo riportate alla mente rivivete le sensazioni più belle, i momenti più intensi, i colori, i suoni, i profumi, quasi come foste ancora lì. Ecco, non è "quasi"; voi siete ancora lì, ogni volta che lo riportate alla mente. È così incredibilmente vero perché è vero! Quantomeno per il vostro cervello. Già, perché il cervello non distingue tra realtà e immaginazione. Mi spiego meglio: se un'esperienza la vivete sul serio, realmente, oppure se la immaginate o la ricordate, per il cervello non fa differenza, è la stessa cosa. E di conseguenza reagisce allo stesso modo. Ve ne do una dimostrazione: guardate qui! Kevin, do you want some lemon? Do you want to try some bites? Try a big bite! Big bite, big bite! What do you think? Pretty good? Do you want to try some more? No more lemon? No? Anything else? All right, back to something else. Cambiato qualcosa nella vostra bocca? Il limone è nel video. Ma la salivazione è vostra! Se è vero che il cervello non distingue tra realtà e immaginazione, e abbiamo scoperto che è vero, allora possiamo permetterci di sbagliare e imparare dai nostri errori semplicemente simulando, evitando così che gli errori abbiano ripercussioni reali. Molti giocatori di basket si allenano attraverso esercizi di visualizzazione: immaginano di tirare e di fare canestro. Vi sto dicendo che si stanno allenando per finta! Ma... indovinate un po’? La percentuale dei canestri fatti, quelli veri, aumenta! Il cervello non distingue tra realtà e immaginazione. E cosa accade quando giochiamo? Pensateci bene: giocare significa fare qualcosa immaginando di fare qualcos’altro. Il bello del gioco è che è esperienziale, fa sì che le persone agiscano. E lo fa in un contesto metaforico, lontano da quello reale, così che non ci siano giudizio e valutazione, ma solo un’espressione non filtrata dei propri comportamenti. Il bello del gioco è che è immaginario - e quindi, per il cervello, reale. I bambini passano automaticamente dal gioco all’apprendimento. Loro entrano in questo magico mondo, e ne escono cresciuti, con nuove consapevolezze. Noi adulti no, abbiamo bisogno di qualche passaggio in più: entriamo nel mondo del gioco, lo viviamo appieno, ne assaporiamo le sensazioni positive e negative, di soddisfazione o di frustrazione; e poi abbiamo bisogno di fermarci. Per riflettere, per capire quello che è successo, guardarci dall’alto: così riusciamo a imparare. Questo è il significato dell’apprendimento. Ma è inutile parlare a voce, raccontarvi a voce che cosa significa un’esperienza: bisogna provarla! E allora mettiamo in pratica, facciamo un esercizio pratico tutti insieme. Vorrei creare, insieme, un esercizio che è il più veloce del mondo; vorremmo creare insieme l’esercizio più veloce del TEDx! Un gioco che dura 11 secondi. Quindi vi chiedo cortesemente, adesso, di mettervi in coppie. Scegliete la persona alla vostra destra o sinistra, e formate una coppia; facciamo un gioco tutti insieme, tutti tutti tutti tutti… Scegliete una persona; se non la trovate la prendete davanti o la prendete indietro. Accoppiatevi! Grazie… tutti quanti… vediamo se riusciamo ad alzare le luci. Avete creato la coppia? Bene, tutti quanti, anche lassù? Bene, adesso vi chiedo… Oh, siete già emozionati, ancora dobbiamo cominciare! Vi chiedo cortesemente di prendere la mano destra del vostro nuovo partner, in questo modo, e di appoggiare i gomiti sul bracciolo della sedia. Attenzione, vi chiedo di mettere il massimo impegno in questa sfida. Perché quello che vi chiedo adesso, in questi 11 secondi, è di ottenere il massimo punteggio possibile, dove io ottengo un punto quando la mano del mio partner tocca la sedia, e il mio partner ottiene un punto quando la mia mano tocca la sedia. Il massimo impegno in questa sfida. Siete pronti? Impegno! Impegno! Ok, stop, grazie. Fermi fermi, gli 11 secondi sono finiti! Finiti! Altrimenti non è il gioco più veloce del TEDx, signori! Fermi tutti. Allora, vediamo se riesco a vedervi un pochino. Cerchiamo di capire che cosa è successo: quanti di voi hanno fatto meno di tre punti? Alzate le mani, così riesco a vedervi: meno di tre punti! Ooohh! Quanti di voi hanno fatto più di cinque punti? Vediamo un pochino, più di cinque punti? Più di dieci? Chi è che si sente orgoglioso del proprio numero, me lo urlate? Forte, forte, forte! Wow, una mandria di mucche! Che è successo? Un numero, forte! Come è possibile, scusatemi, 25? E soprattutto, come mai alcuni hanno totalizzato 1 punto, mentre c’è qualcuno che ne ha fatti 25? Le risposte sono due. Uno: ha barato! Che è poi quello che normalmente la gente pensa quando qualcuno ottiene un risultato migliore del suo! Oppure, ha rotto uno schema. Ha ascoltato l’obiettivo, ha ascoltato le regole, e ha deciso di interpretarle a suo favore. L’obiettivo è di ottenere il maggior punteggio possibile. Il maggior punteggio possibile, non di battere il partner! Ma noi no, noi dobbiamo vincere, vincere nei confronti dell’avversario, vincere nei confronti del nemico! Che poi era il vostro partner fino a 11 secondi fa, ma ce lo siamo già dimenticati, va bene? Tutto questo accade nel nostro cervello, automaticamente. È automatico che se io sono davanti a una sfida, la devo vincere. È automatico che se metto le mani in questo modo è braccio di ferro, una prova di forza. È così da sempre… Viviamo di automatismi: prendiamo decisioni in base alle nostre esperienze passate. Il che la maggior parte delle volte è vero, ed è efficace: l’ho già fatto, so come funziona, riapplico lo stesso comportamento ogni volta che trovo una situazione simile. Siamo fatti così biologicamente, è un sistema che il cervello usa per risparmiare energia, per ottenere lo stesso risultato con un minore sforzo. Un sistema quasi sempre efficace, ma non sempre. Ci sono situazioni in cui riapplichiamo lo stesso comportamento, nonostante non funzioni più, nonostante non ci porti più il risultato che vogliamo. Comportamento che prima aveva un senso, e adesso non ce l’ha. Ma che è entrato ormai nel nostro pilota automatico, e quindi non mettiamo neanche più in discussione. È qui che dobbiamo uscire dal gioco e fermarci. Fermarci e capire che... cavoli, abbiamo sbagliato! Fermarci e capire che... ci siamo cascati, che sciocchi che siamo stati. Sciocchi? E cosa importa? Era un gioco, non è vita reale! E per fortuna! Abbiamo perso, ma abbiamo perso per finta. Ma abbiamo imparato - e fidatevi, abbiamo imparato per davvero. Se adesso rifacessimo lo stesso gioco, quanti di voi otterrebbero un punteggio più alto rispetto a quello che avete ottenuto prima? Dimostrato: avete imparato a giocare meglio. Ora, se ritrovaste lo stesso gioco nella vita reale, le stesse dinamiche in una situazione vera, quanti di voi cambierebbero comportamento, dopo aver visto e fatto questo gioco? Bravi, avete trasformato un gioco in apprendimento. Un esempio per voi di quanto sia difficile cambiare un comportamento una volta che è dentro di noi. Un esperimento. Una stanza con 12 scimmie. Dentro questa stanza c'è una scala, e sopra la scala un casco di banane. Le scimmie vedono le banane e vanno per prenderle. Ma sulle scale sono stati messi dei sensori, collegati a delle docce fredde; ogni volta che i sensori vengono calpestati, le docce fredde si attivano. Le scimmie vanno su, docce fredde, brrrr, torniamo indietro! Si spengono. Riprovano, docce fredde, torniamo indietro, si spengono. Dopo tre-quattro volte, le scimmie decidono di restare giù e asciutte: hanno imparato in base alle esperienze. Brave! Ma è a questo punto che i sensori vengono disattivati. Ora le docce non sono più attivabili; di conseguenza, le banane sono raggiungibili. Cosa fanno le scimmie? Niente! Stanno ferme. Perché? Perché la loro esperienza passata condiziona i comportamenti attuali. Ma non finisce qui: una scimmia viene sostituita con una nuova, fresca, vergine. Vede le banane, va per prendere le banane. Le altre cosa fanno? La bloccano! Fin quando la scimmia non rinuncia. La scimmia rinuncia senza neanche sapere il motivo per cui non può prendere le sue banane. Ancora: cambiano, una seconda scimmia. La seconda scimmia vede le banane, va per prenderle, le altre scimmie la bloccano. Tutte, compresa la prima! Attenzione: compresa la prima, che sta bloccando la seconda senza neanche sapere il motivo per cui. È come se qualcuno venisse da voi e vi dicesse, non si può fare. E voi, ma perché? - Boh, non lo so! Ma sono scimmie, noi umani siamo molto più intelligenti… Una per una vengono cambiate tutte le scimmie, fino a quando nella stanza non si trovano 12 scimmie, nessuna delle quali va a prendere le banane, nessuna delle quali sa il motivo per cui non può. Sapete quante scimmie hanno dovuto sostituire, prima che ce ne fosse una che dicesse, io voglio provare, sulla mia pelle? 48. 48 scimmie, prima che ce ne fosse una che avesse il coraggio. Ora, la mia domanda per voi è: chi di voi vuole essere la 48° scimmia? Chi di voi ha la forza, l’impeto, e anche il coraggio, di alzarsi, nonostante le difficoltà, nonostante le resistenze degli altri, e dire, 'io vado, voglio provare'? Ecco signori, come vedete abbiamo imparato un po’ di cose, e l’abbiamo fatto giocando. Ma se c’è una cosa che vorrei portaste a casa da questi minuti passati insieme, non è una consapevolezza, ma una domanda, la domanda più importante. Quando vi trovate davanti a un ostacolo che sembra insormontabile, nel lavoro, nella relazione, con voi stessi, prima di rinunciare a salire le scale, fatevi questa semplice domanda: Cosa sto dando per scontato? Chissà che non siate voi, la 48° scimmia. Grazie mille. (Applausi) Che cosa straordinaria avere qui degli esperti di musica. Come esperti di musica? Eh sì, perché ognuno di noi è musica. Se riuscirò a farvi andare a casa oggi, avendo questa consapevolezza che la musica siamo noi, gli esseri umani, sarà un grandissimo risultato. C'è un problema infatti nel linguaggio, perché si dice spesso che per la musica bisogna essere portati, intendendo con questo che bisogna avere un talento particolare. Io invece leggo questa frase in un altro modo. “Essere portati” vuol dire che c'è qualcuno che ti deve portare alla musica. Ed è per questo che io oggi sono qui. Ho questa ambizione, di fare in modo che voi prendiate consapevolezza del fatto di essere la musica. Qualche anno fa avevo letto un libro che si chiamava “Disegnare con la parte destra del cervello” di Betty Edwards, molto interessante. Ad un certo punto c'era un piccolo raccontino in cui si diceva che il cervello è diviso in due parti: la parte sinistra, che è quella razionale, e che consente al navigatore con sestante, bussola, carte nautiche, spostandosi in isole che stanno, a volte, a 2000 chilometri una dall'altra nell'Oceano Pacifico, di raggiungere l'altra isola con un pensiero lineare o verticale, quello della parte sinistra del cervello. Dall'altra c'è invece l'abitante di una di queste isole che per andare nell'isola vicina, a 2.000 chilometri, che cosa ha necessità di fare? Non ha a disposizione sestanti, non ha a disposizione bussole. Ma ha l'intuizione, e prende altre informazioni, quelle che passano per la parte destra del cervello. Lui - ecco che cosa c'è di attinente con la musica, ed è per questo che dico che noi siamo la musica, perché noi siamo esattamente strutturati per fare della musica - lui intuisce dov'è l'altra isola. Poi si avvarrà di qualche aiuto di percorso: l'acqua, l'odore delle diverse situazioni in cui si trova navigando, guarda in qualche modo le stelle e arriva anche lui dall'altra parte. Che cosa ci racconta tutto questo? Ci dice che bisogna trovare non una separazione, ma una integrazione fra queste due parti che animano il nostro cervello, quella che ci costituisce pienamente. Certo, come musicista c'è un problema. Il problema è che quando qualcuno mi chiede: - “Eh... lei che lavoro fa?” - ”il musicista” - “No, no, ma io intendevo proprio come lavoro” Ecco, come se fare il musicista non fosse un lavoro. In realtà è una specializzazione umana straordinaria, è quello a cui vorrei arrivare oggi. Il messaggio importante che vorrei che passasse dentro di voi è: “Riappropriati del tuo essere musicista” E in che modo scopriamo di essere musicisti? Perché abbiamo delle modalità di esistenza, quello che io chiamo il “kit di sopravvivenza” per stare in questo mondo fenomenico, che sono assolutamente musicali. Pensate ad esempio a questa scena familiare, che prelude forse ad un divorzio: “Mario, porta fuori l'immondizia”; “Mario, porta fuori l'immondizia”; “Mario, porta fuori l'immondizia”; “MARIO, PORTA FUORI L'IMMO....." E Mario non ascoltava la moglie, perché la moglie ha commesso un errore: non è stata musicale nel dirgli di portare fuori l'immondizia. - “Ecco quando io parlo non mi ascolti, devo ripetere le cose 50.000 volte” No, Mario è semplicemente concentrato a fare qualche cosa e sta con la parte destra del cervello assolutamente occupato. Ma se lei avesse preso consapevolezza del suo essere musicale, cosa avrebbe fatto? Quello che fa ogni musicista quando compone un brano di musica: avrebbe orientato le ripetizioni: - “Mario porta fuori l'immondizia” - “MARIO... PORTA FUORI L'IMMONDIZIA”. State sicuri che Mario ha già preso il pacchetto, e lo sta portando fuori. Non c'è bisogno di una terza volta. Perché? Perché la ripetizione orientata è la rappresentazione di quello che noi facciamo nell'esistenza. Quando noi ripetiamo qualche cosa, questo ci caratterizza con due possibilità: O ripetiamo per affermare sempre di più, o ripetiamo per attenuare. Un altro libro interessante era stato: “Il pensiero laterale”, che è proprio una possibilità di sondare come funziona la parte destra del cervello. Molti di voi adesso si staranno chiedendo che cosa c'entra questo con la musica... Ma che cosa vi aspettavate? Che io venissi qui a suonarvi qualche cosa, o a descrivervi come funziona una sinfonia? Ma se il mio obiettivo è quello di dimostrare che voi siete la musica, siamo in casa, stiamo parlando fra di noi di qualche cosa che ci caratterizza! Che cosa dice questo pensiero laterale? Che un conto è stare nella linearità, e pensare che le cose sono una dopo l'altra, quindi è il tempo fisico che scorre inesorabile. In un brano di musica, pensate che l'ambizione è quella di fare in modo di vivere la fine contenuta nell'inizio. È strabiliante questo pensiero. Eppure... che cosa è il navigatore se non la rappresentazione di questo? Che cosa fate quando voi dovete andare in un posto e mettete la destinazione? Viene fuori tutto il tragitto. Quindi che cosa avete rappresentata... e che non vi crea ansia? La fine, dove dovete andare, contenuta nell'inizio. Un'altra dimostrazione: l'atto di pensiero. Quando voi parlate, si spera che abbiate già presente dove volete arrivare. E quindi che cosa dovrete fare? Solo... dipanare nel tempo quel pensiero, che ha già la fine contenuta dentro di voi. È la potenzialità che c'è nel seme, che aspetta solo, attraverso un tragitto, di arrivare alla fine. E questo come si caratterizza nella nostra esistenza? Si caratterizza dal fatto che le strutture narrative ci avvincono: quando sentiamo raccontare una storia, siamo assolutamente coinvolti. Perché? Perché sappiamo che cercherà di rispondere a tre domande fondamentali, che sono quelle che un brano di musica rappresenta pienamente, e per questo vi dico “riappropriatevi della vostra capacità di essere musicisti”, perché tutti noi abbiamo questa capacità. Che cosa fa un brano di musica? Inizia; articolando arriverà a un punto culminante; e da quel punto culminante andrà a finire. Questo caratterizza qualunque struttura narrativa. È quello che oggi si tenta di insegnare ai bambini, quando devono svolgere un tema. Gli si dice: -”Prova ad immaginare una struttura, dovrai esporre quello che accade.“ Pensate che c'è una forma musicale che si chiama “Forma Sonata”, che è caratterizzata da: Esposizione; - poi dovrai sviluppare le idee che hai messo in campo nell'Esposizione. In musica si dice: Esposizione; Sviluppo; e poi dovrai andare a concludere: Ripresa. Caspita, ma allora i musicisti ci possono dare una mano straordinaria a comprendere come siamo fatti. Ma noi quali prerequisiti abbiamo? Allora, pensate: in quel Kit famoso che abbiamo ricevuto, abbiamo per esempio le "dinamiche" che poi l'uomo ha trasposto in questo straordinario mezzo di comunicazione che è il suono. Per esempio: un rumore “fortissimo” ci mette in grande ansia. Perché? Si scatena dentro di noi un'enorme tempesta adrenalinica. Perché dobbiamo essere pronti a fuggire, oppure restare nell'immobilità per comprendere che cosa dobbiamo fare nella situazione. Allora che cosa è, in musica, il “fortissimo”? Quando un brano raggiunge il parossismo, questo ha dentro di noi una corrispondenza. Poi c'è la relazione fra i suoni, perché è questa la cosa fondamentale. La grande confusione del nostro tempo qual è? Pensare che il suono sia la musica. Non è così. Il suono sono solo vibrazioni regolari di corpi elastici. Che cos'è che fa trasformare il suono in musica? La coscienza umana. Pensate che straordinario pensiero è questo, per tutti coloro che pensano che la musica stia morendo o sia morta. Finché ci sarà un essere umano, che è la musica, la musica non potrà morire. Ma ci vogliono persone che vi portino a riacquisire questa consapevolezza. Io dico sempre che ho un atteggiamento socratico: invece che pensare di portare qualcuno a qualche cosa come [fosse] un vaso vuoto che viene riempito da un vaso pieno che gli trasferisce le informazioni, preferisco, per questo bacino di utenza che ci caratterizza da circa 2.000 anni, dare più credito all'espressione: “Γνῶθι σεαυτόν “, “nosce te ipsum”, “conosci te stesso”. Come dire: “hai già tutto dentro, tiralo fuori.” E Socrate, con la sua arte maieutica, ci aiuta a fare proprio questo. Ci vogliono degli operatori sul campo però, ci vogliono delle levatrici che ci aiutino ad acquisire questa consapevolezza. Adesso proviamo a fare insieme un esperimento. Alzatevi in piedi per un attimo, per favore, e provate a rappresentare gestualmente questi due suoni. (Canta) Vi sembra più consono fare una cosa di questo tipo... (Canta) Dai gesti che ho visto fare, mi sembra che forse aderirete di più a questa: (Canta) Riaccomodatevi. 6 luglio 1789. Danton, Marat, Robespierre. Dicono: “Allora ragazzi, siamo un po' in ansia. - Per quando è fissata? - Per il 14. (Risate) - Eh, siamo malmessi... Uno dei tre ha una intuizione e dice: - Ragazzi, smuoveremo un sacco di gente, ma non abbiamo un inno! Qui bisogna mettere in piedi una audizione! I musicisti sono molto soggetti a questo: si va ad una audizione; tu presenti il tuo materiale; generalmente c'è una commissione che poi dice: ”Va bene, grazie, si accomodi, le faremo sapere.” E che cosa è accaduto? Si sono presentati vari [candidati]. Uno ha fatto così: (Suona) Loro hanno ascoltato e hanno detto: Sì, oddio, potrebbe essere interessante... Prego, le faremo sapere. Certo, abbiamo un po' di fretta. Poi è arrivato un altro e ha fatto così: (Suona) Beh, questa era un pochino meglio.... Se ne sono avvicendate varie. Pensare ad un pianoforte nel 1789 è dura ma comunque va bene lo stesso. E poi è arrivato uno che ha fatto così: (Suona) (Canta) Ta - ta, ta - ta Ah, ma allora c'è qualche cosa che ci caratterizza davvero. Noi abbiamo istintivamente il senso della “estroversione”. Vuol dire qualche cosa che dal soggetto parte e si proietta verso l'esterno quando mettiamo in campo questo intervallo, che è quello fondante della musica - è l'unico dato tecnico che vi voglio lasciare - L'intervallo di quinta, vuol dire la distanza che separa il primo suono dal secondo. Questo. (Suona l'intervallo di quinta) (Suona "La Marsigliese") Quindi scarnificando questo tema da tutte le notine intorno... C'è un metodo inventato da un giapponese per portare la musica ai bambini. Molti dei vostri figli probabilmente avranno preso contatto con questo, è il metodo Suzuki. E uno dei brani caratterizzanti è questo: (Suona la melodia) (Suona l'intervallo) Qui è accaduto anche un fatto molto importante. Quella struttura narrativa che ha un momento di proposta, di apertura, poi deve trovare la sua naturale compensazione. Sarebbe stato terribile avere una cosa di questo tipo: (Suona) Va bene, ma questa è una cosa per addetti ai lavori, è un tema molto complesso che sicuramente su dei bambini non avrà effetto! Invece … (Suona) Come appaga la nostra necessità di struttura narrativa! Qualche cosa che si apra, che raggiunga un punto culminante e da quello torni indietro. Allora che cosa cerco di lasciarvi, oggi, come messaggio? Noi siamo la musica, riappropriamoci di questo. Pensate al tempo di esecuzione di un brano, come noi riusciamo a capirlo istintivamente. Perché? Perché abbiamo il ritmo dentro. Abbiamo costantemente il cuore che batte che ci dà una pulsazione. Abbiamo i nostri passi che sono binari: uno di appoggio e uno di rilassamento. Infatti come critica ad un concerto, che cosa succede? Che è raro trovare qualcuno che ascoltando una esecuzione dica: certo, questa sera la modulazione al secondo circolo delle quinte non è stata ben soddisfatta, debbo dire che anche le melodie nella loro relazione... No. Quello che generalmente viene detto è: Io non è che me ne intenda... - sbagliato - Però mi sembra che non andavano insieme... E poi c'è un'altra cosa importantissima: La METRICA che all'interno di un discorso deve venire fuori; La metrica CHE all'interno di un discorso deve venire fuori; La metrica che all'INTERNO di un discorso deve venire fuori; La metrica che all'interno di un DISCORSO deve venire ... Noi facciamo musica costantemente. Riappropriatevi di questa capacità, perché ciascuno di noi è portatore di musica. Bisogna riappropriarsi di questa enorme risorsa che ognuno di noi ha. Vi ringrazio. (Applausi) Cosa vuol dire essere senza parole? Ecco, io oggi sono qui a raccontarvi come abbiamo potuto aiutare Chiara a trovare le parole per esprimere quel mondo interiore che lei aveva, ma non riusciva a dire. Perché c'è una bella differenza tra non avere niente da dire, e volerlo dire, ma non avere le parole per esprimerlo. Chiara è nata 22 anni fa, con un problema cognitivo e comunicativo. Cosa vuole dire essere senza le parole ve lo dico con un momento di vita quotidiana: a, a, a, e, e, e... Noi eravamo a tavola, Chiara ha iniziato ad agitarsi, e io, da bravo papà, le volevo insegnare che si sta a tavola finché non si ha finito di mangiare. Chiara ha continuato ad agitarsi, io ho alzato la voce... Noi adulti siamo forti. Lei ha mosso il dito e mi ha indicato in terra, dove c'era la forchetta. Bastava una parola, semplice, che Chiara aveva dentro: me l'ha indicata, quella forchetta. Chiara ha sempre avuto una capacità enorme di sfruttare tutto quello che ha a disposizione - ha usato il dito - e una voglia di esserci... e si agitava. Ma questo non è bastato: e così, a quattro anni, abbiamo conosciuto la comunicazione aumentativa. Comunicazione aumentativa sono tutte quelle pratiche che permettono a una persona di poter ridurre il suo deficit comunicativo, anch'io ho un chiaro deficit comunicativo che è l'emozione, e poter aumentare le sue potenzialità. Per noi, comunicazione aumentativa ha voluto dire soprattutto comunicazione con i simboli. Qua vedete una frase che piace molto a Chiara: "la forza sia con te". Insieme alle parole ci sono dei simboli, e questi simboli permettono a Chiara di capire meglio quelle parole che vengono dette. Tutto è racchiuso dentro a un riquadro che rende vicine queste due modalità comunicative, e quando parliamo con Chiara indichiamo il riquadro: "la – forza – sia – con – te". Questo rende più chiaro il fatto che il simbolo e la parola siano uniti, ma fa anche una cosa molto più importante: non chiediamo a Chiara di entrare in un mondo in cui lei non saprebbe comunicare; ma noi ci avviciniamo al suo mondo, siamo noi a comunicare con lei e siamo noi a insegnarle, nella sua modalità, come poter comunicare con noi. Ecco, questo è un momento di comunicazione quotidiana. Adesso iniziamo a raccontarvi la storia, con un breve filmato. "Cà - felice - delfino - scivola - sul - fiume" "... e - divento - grande" La nostra storia è un po' come questo fiume, che Chiara ha descritto con queste belle parole. Un fiume che ci ha emozionato, anche spaventato - io ero piuttosto spaventato di essere ribaltato lì in mezzo - per poi finire con un tuffo in una nuova dimensione: l'età adulta, che stiamo vivendo in questi giorni. Anche la presenza qui della persona che è stata il motore di tutto questo, della persona che ha voluto mettersi in gioco fino in fondo, fa parte di questo percorso del diventare adulti, di assumersi le responsabilità, di poter dire quello che uno è. Quando ho chiesto a Chiara di essere presente in questo momento, all'inizio lei è partita tutta carica; nella seconda prova si è fermata un attimo, e ha detto che aveva bisogno di un momento per pensare. Parliamo di cose grosse. Parliamo di una voce che non riesce ad esprimersi. Parliamo della sua voglia di esserci in modo diverso. Sono passati cinque minuti, Chiara è venuta da me, emozionata come sono io adesso, e mi ha detto che c'era, che lei è forte come Batman. Chiara Errani! Chiara, vieni qua un attimo. Allora... Chiara è espertissima di palcoscenico, sapeva già quale fosse la sua postazione, perché Chiara non userà oggi la voce, ma usa il suo modo di comunicare: indicando i simboli. Le parole che voi vedete, alcune le abbiamo scelte insieme, altre - vi dirò io quali sono - sono proprio le espressioni di Chiara, che lei ha scritto con la sua tabella di comunicazione, e adesso vi dirà con le sue parole che cos'è la tabella di comunicazione. Vai! Ecco: abbiamo problemi di altezza, e allora l'ausilio è importante anche in questo caso: comunicazione aumentativa. Ci siamo? (Applausi) Cos'è la tabella di comunicazione? "È – la – mia – voce" Manca il simbolo, ne parleremo dopo, eh Chiara? Non aggiungerei altro a questa definizione, ma passerei a vedere in pratica la storia di questa tabella. "un – quaderno – che – mi – portavo – in – ogni... ", manca anche lì, "... – posto" Allora, [ecco ]la prima tabella di Chiara: una serie di fogli divisi per categorie, piene di simboli. È lassù in cima... non ci arriviamo, Chiara? Ecco, vai... Piena di simboli, comodissima: tutti i simboli si vedono... [ma] ingombrante, non potevamo usarla in spiaggia. Allora così siamo passati a un quaderno, un quaderno che possiamo portare ovunque. Ma ben presto, come vedete nell'ultima immagine, anche quello diventa troppo ingombrante. Bisogna portare in giro quasi un'enciclopedia. E così, grazie alla tecnologia, che anno dopo anno ci ha accompagnato, è arrivato un altro strumento: il tablet. Problemi di spazio? Finiti. Ma il tablet aveva permesso un'altra cosa che all'inizio io credevo che potesse essere quasi una magia. Chiara, ti ricordi all'inizio con il quaderno? Per parlare bisognava andare avanti e indietro. E non era facile: ma il problema non era di Chiara.. Ragazza vanitosa, la Chiara. Il problema non era di Chiara: ma era della persona che comunicava con lei, intanto doveva capire che quel quaderno era uno strumento di comunicazione, non "ma che bel quadernino pieno di disegni.."; e poi, come funzionasse quello strumento Chiara lo sapeva molto bene, l'altro no. Ma la frase che voleva dire Chiara, lei ce l'aveva dentro, l'altro non lo sapeva. E doveva ricordarsi i simboli che velocissimamente Chiara segnava sul suo quaderno, andando avanti e indietro per le categorie. Dopo, col tablet, la comunicazione è cambiata, Chiara vi racconta di una zuffa tra il coniglio King e il coniglio Cherry, e di come si è sentita lei. "Coniglio" "Cherry" "io triste" "Coniglio Cherry ferita a coniglio King - io triste" Per la prima volta, Chiara poteva comporre le sue frasi e poteva dirle con una voce che decideva lei quando fare uscire e come, con la sintesi vocale del tablet. È stato un passaggio enorme: ma qui dentro a questo strumento c'era un'altra potenzialità grandissima: la tastiera alfabetica. Io non riuscirò mai a mettere tutti i simboli che servono a Chiara dentro a quella tabella. Con la tastiera alfabetica posso scrivere qualsiasi parola: ma Chiara doveva imparare a scrivere. Vai! Ci arrivi... ci arrivi... "I – libri – mi – piacciono – molto" "mi – piacciono – i – loro – racconti" Cosa c'entrano i libri? Nei libri per Chiara c'erano quei racconti importantissimi, bellissimi, una sua passione. Allora, come leggerli? Prendendoli, copiandoli nel computer dove un software associa alle parole i simboli, e con la sintesi vocale Chiara li poteva leggere, e li poteva stampare e leggere con gli altri. E così, scrivendole e copiandole, le parole sono entrate dentro Chiara, si è appropriata di quelle parole. Le prime parole che Chiara ha scritto in modo autonomo sono state: Anakin Skywalker; Gandalf; la torre; il principe, E poi le parole del suo quotidiano: la Nanà, il suo gatto; la Nasca; il papà Luca, la mamma Claudia e la sorella Elisa. E così, siamo passati pochi giorni fa a un nuovo strumento, uno strumento che avete tutti voi in tasca. Giusto? Adesso Chiara non ce l'ha in tasca, l'ha dato a me. Lo faccio vedere? Vengo lì... Eccolo qua, il nuovo strumento di Chiara. (Applausi) Ed ecco come parla Chiara adesso: "Luca" "andiamo" "merenda" "festa" "festa" "Io – papà – Luca – andiamo – merenda – festa" Sì, stiamo andando. Ecco: uno smartphone, una tastiera, la predizione, la sintesi vocale, tutta roba che potete scaricare anche voi sul vostro cellulare. Chiara adesso comunica con questo strumento, ma ha capito anche che la sua comunicazione attraverso questo strumento può aprirsi molto di più. E così manda i messaggi alle sue amiche: il gatto Nasca con la nave spaziale... Allora, cosa vuol dire essere grande? Vai. "Ma – cosa – vuol dire – essere – grande?" Una foto di ragazze grandi. Una foto importante per Chiara, perché è testimonianza di un'amicizia iniziata nei banchi delle elementari, e ancora tutt'oggi presente. Ma è una foto importante anche perché quell'incontro chi l'ha organizzato? Chi è che ha mandato i messaggi? Tu! E così a me, ignaro (Applausi) è arrivato un messaggio sul cellulare che diceva: "Domenica alle 7.30 veniamo a prendere Chiara, andiamo in pizzeria e poi veniamo da voi a vedere un film" Be', direi che ci siamo: hai capito come funziona il cellulare, siamo diventati adulti. Ecco: cosa vuol dire essere grandi, ve lo dice anche Chiara con le sue parole: "Quando - esco - con - i - miei - amici" "ascoltiamo - musica - e - guardiamo - film" "con - la - tabella di comunicazione - scriviamo - racconti" "con - il - cellulare" Scusate ... "scrivo - a - tutti - e - sono - molto - felice." Ecco, la storia finisce qua: speriamo di avervi dato qualche stimolo, perché quando incontrate delle persone che non parlano, non pensiate che non hanno niente da dire, o che non hanno un pensiero. Tutti abbiamo un pensiero da comunicare, tutti abbiamo un mondo interiore da condividere, e proprio grazie alle differenze di ognuno può arricchire tutti quanti. "Tutti – hanno – diritto – di – provare". Non siamo speciali, non siamo nati imparati. Tutti hanno diritto di provare, perché Chiara possa raccontare a Tiziana un libro. Tutti hanno diritto di provare, come Chiara qua, a fare quello che hanno in testa. Eravamo ad un open-day di una palestra, c'erano tantissimi sport, Chiara ha visto dei ragazzi arrampicare e voleva andare ad arrampicare. Io e la mamma eravamo terrorizzati, pensando a Chiara, con la sua disabilità, appesa a una parete, alta 12 metri, con un filo. Lei è testarda, ci ha fatto capire che aveva tutti i diritti di provare, e voleva provare. Sono otto anni che Chiara arrampica. Il giorno dell'arrampicata è un giorno molto importante, nella settimana. Ma ha mosso anche a me la curiosità, e allora ho pensato che anche io, nonostante la mia pancia, avessi diritto di provare a fare arrampicata. E mi sto proprio divertendo. Tutti hanno diritto di provare, ma per provare bisogna avere gli strumenti. "Per – una – comunicazione – libera – per – tutti" Mancano delle parole perché abbiamo scelto di fare questa presentazione con questo sistema di simboli, "ARASAAC", nato da un progetto di una Università aragonese. È un progetto di simboli open-source, si possono scaricare gratuitamente da Internet. Va sviluppato: stiamo cercando di creare un gruppo per poter sviluppare questo sistema di simboli. Chiara, tu tutti i giorni usi questi simboli? No. Chiara ha un altro sistema di simboli, ma è coperto da copyright, per cui vorremmo che un progetto possa permettere una comunicazione libera a tutti, in ogni momento. "Ma - la - cosa - più - importante" La cosa che forse vi avremmo dovuto dire prima, perché sta prima di tutto; ma vi diciamo adesso, perché è quella che vogliamo che voi vi ricordiate. Potete dimenticare tutto ciò che vi abbiamo detto finora, ma questo no. "Importantissimo - è - ascoltare." Non c'è comunicazione se non c'è ascolto. Tutti hanno diritto di essere ascoltati, ma per essere ascoltati bisogna che anche noi ci muoviamo, cambiamo. Oggi tutti voi avete fatto un cambiamento, avete rotto dei ritmi. La nostra non è stata una presentazione classica: ci siamo fermati, abbiamo dato spazio a Chiara di poter dire, di poter parlare in un modo che è diverso, un po' strano, più lento. Per ascoltare, bisogna dare all'altro il tempo e il modo di comunicare. Bisogna dargli gli strumenti. Bisogna avere la pazienza di aspettare che l'altro finisca di parlare, e non di dare noi le risposte perché pensiamo di sapere già cosa ci vuole dire. Io devo ascoltare, Chiara deve ascoltare, e vi chiediamo da oggi di prestare anche voi una maggior attenzione ad ascoltare. Grazie. (Applausi) Pensateci un secondo. Dal momento esatto in cui noi nasciamo, iniziamo ad invecchiare. Del resto che cos'è passare dall'utero di vostra mamma alle braccia di un'ostetrica, se non invecchiare. E vi ricordate quanto era divertente invecchiarci quando eravamo giovani? Io e il mio amico Andrea facevamo una cosa assurda. Ci disegnavamo dei peli sul petto per sembrare di averceli. Qualche d'uno si radeva con il dentifricio e lo spazzolino quando andavamo al cinema e ci chiedevano l'età rispondevamo: "Diciotto". Anche se a malapena ne avevamo quindici. Guardavamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle maggiori con una sorta di desiderio perché avevano qualche cosa che a noi mancava: una fidanzata per più di due giorni, una moto di cilindrata superiore, degli esami d'università, in altre parole, avevano più anni. Poi qualche cosa cambia, che cosa succede? E' una questione di avverbi. Succede che l'avverbio di tempo "già" viene sostituito dall'avverbio di tempo "ancora". Vi ricordate vostra mamma? "Già cammina", "Già parla", "Già corre" Poi tutto cambia. "Eh, ancora cammina." "Eh, ancora parla.. ancora esce coi suoi amici!" Per non parlare dei tabù del nostro tempo. "Ancora lavora." E naturalmente: "Eh, ancora fa sesso.." sottolineato "...alla sua età". Come se camminare, vivere, correre, andare in giro, fare sesso, fossero delle azioni con una data di scadenza come lo yogurt "Guardi ci spiace, le sue azioni sono scadute, ripassi alla prossima vita." Il fatto è che noi siamo sempre gli stessi. Quella persona a cui dicevamo "già" prima e "ancora" dopo, è la stessa. Mi vedete qui. Io sono sempre io. Sono soltanto più vecchio di qualche secondo rispetto a quando ve l'ho fatto notare poco fa. Perché succede che la società a un certo punto, decide che ci sono delle cose che non vanno e una di queste è la paura di invecchiare si chiama gerontofobia. Ed è un peccato che questa società non si sia resa conto che l'invecchiamento globale della popolazione, nel 2050, le persone con più di 65 anni saranno più di 2 miliardi e mezzo, è un evento col quale dovremo fare i conti, un evento importante, un evento decisivo. Anzi, forse la società se n'è accorta. Provate a vedere questi titoli di giornale, forse li avete visti. "Attenzione, sta arrivando lo tsunami d'argento, "il silver tsunami" oppure ancora: "l'invecchiamento della popolazione, una bomba a orologeria per il pianeta" giusto per non fare i drammi. Che cosa ci stanno dicendo? Ci stanno dicendo che è un disastro, una catastrofe, che sta succedendo qualcosa di epocale, irreversibile e noi cosa possiamo fare di fronte a questo se non scappare e nasconderci? Davanti a un'onda dello tsunami, che cosa possiamo fare se non salvarci? Credo che "salvarci" sia una delle parole chiave di questa storia. Perché ci stanno dicendo: "Vi dovete salvare dal diventare vecchi." Ecco, nel mondo moderno potremo essere qualsiasi cosa tranne una: ci sarà vietato essere vecchi. Ora, se le minacce a mezzo stampa non vi avessero spaventato vi invito a fare una cosa: andate a fare un giro per un supermercato, una profumeria oppure fate una cosa ancora più semplice: aprite l'armadietto del bagno di casa vostra questo è quello di casa mia, l'ho fotografato due giorni fa prima di venire. Siamo pieni di prodotti anti-aging che abbiamo comprato non sappiamo nemmeno quando credendo che questo fosse un modello al quale ci dovevamo adeguare. Ma provate a pensare a quella parola "anti-aging", pensate al prefisso "anti-". Per cosa lo usate di solito? Antipulci, per combattere i parassiti del vostro cane. Antitetanica, per debellare una malattia letale. Anticarro, per distruggere un mezzo corazzato. Quello dell'industria anti-aging è una missione non soltanto anti-l'essere vecchi ma anti -anche soltanto l'apparirlo. Noi cosa facciamo? Ci crediamo e supportiamo un esercito che combatte una battaglia contro un nemico ben preciso: noi stessi. Il paradosso: comprare delle cose anti-noi pensando che ci rendano migliori. In realtà, se ci pensate, gli effetti delle anti-aging possono essere davvero letali tanto quanto quelli di una mina anti-uomo perchè l'essere isolati della società è stato paragonato a rischio di morte di fumare 15 sigarette al giorno, che è più dell'obesità, giusto per farvi un parametro. Aumenta del 65% i casi di demenza clinica, fa impennare i biomarker dell'Alzheimer, accelera le malattie cardiovascolari, la depressione, il rischio suicidio, in sostanza, quello dell'invecchiamento della popolazione, è una discriminazione tra le più subdole e bastarde con le quali abbiamo a che fare. Ora, c'è da fare una considerazione, se pensate al grande movimento sociale verso delle discriminazioni come il razzismo della nostra era, come il razzismo o il sessismo, di sicuro non le abbiamo ancora combattute però abbiamo imparato a riconoscerle e a capire quali sono i confini. Non si può dire altrettanto del ageism che letteralmente è la disciminazione e la stereotipizzazione a causa dell'età verso gli individui. Ora, fatemi fare due considerazioni. La prima è sulla parola ageism. E' stata creata da uno psichiatra americano di nome Butler nel 1968. La parola è rimasta in inglese più o meno da allora fino ad oggi. Se voi andate a vedere "razzismo" e "sessismo", le trovate tradotte dall'african allo zulu in tutte le lingue nazionali. Ageism no. Tanto che in Italia, l'abbiamo adattata con una forma terribile: ageismo. Che non vuol dire una mazza. Io personalmente mi sono battuto per aprire un tavolo internazionale in cui si collocasse questa parola e la si traducesse nelle lingue locali perchè lo capirete, non è banale, come facciamo a identificare e poi a combattere una discriminazione se non abbiamo neanche il modo di definirla in italiano, in brasiliano, in indiano? La mia seconda considerazione: la parola "pregiudizio". Non è che noi nasciamo con dei pregiudizi. I pregiudizi vengono fuori, crescono in un contesto sociale - mentre cresciamo in quel contesto sociale, culturale - e quei pregiudizi si cristallizzano in certezze al punto che noi li usiamo, usiamo degli stereotipi senza neanche accorgerci di farlo. E' come se contaminassimo noi stessi e quelli che ci stanno attorno con un virus che non sappiamo di avere. Avete presente alcuni pregiudizi che applichiamo tutti i giorni? "Ma sa che le davo vent'anni di meno?" "Novant'anni e ha lo spirito di un cinquantenne" come se uno a novanta non potesse avere uno spirito fichissimo. "I vecchi sono lenti." "I vecchi sono noiosi." "I vecchi non sono d'aiuto, sono un peso per la società "Sono lenti nel lavoro, meno performanti.." Quante volte l'abbiamo pensato o l'abbiamo letto? C'è un pregiudizio che a me veramente manda in bestia. Quando associamo la parola "tecnologia" o "innovazione" alla parola "giovane". Come se si potesse inventare qualcosa soltanto se si è giovani. E l'altro messaggio che c'è dietro è come se tu non sei giovane, non puoi far parte di questa società. Vi ricordo una cosa: se andate a vedere i brevetti registrati negli ultimi dieci anni, vi accorgerete che sono stati depositati da persone tra - la maggior parte - tra i 45 e i 65 anni. Non si tratta certo dei giovani. Avete presente quando parliamo agli anziani con la voce da deficienti? "Ma che bella bambina abbiamo qui" "Ma cosa sono queste zampettine vicino a questi begli occhietti?" Vi piacerebbe essere trattati così a settant'anni? E quando abbiamo un amico che non capisce che gli stiamo dicendo, "Oh, ma che c'hai l'Alzheimer?" E quando facciamo la solita battuta "Ahh, sei vecchio quando le candeline costano più della torta!" E poi invecchiamo - e poi invecchiamo e pensiate che smettiamo di comportarci così? No, perché è sempre un noi contro gli altri. Immaginate qua in piazza, la classica panchina di settantenni che guarda gli ottantenni della panchina di fronte. "Ah, guarda quelli che vecchi, non capiscono un cazzo" E così avanti e indietro nella scala dell'età. Ce n'è poi uno più odioso degli altri di stereotipo, quello che riguarda i medici o gli infermieri che vedono gli anziani come degli occupaletti - "Ah, speriamo che muoia" Diciamo che l'ageismo è una delle discriminazioni della cui magnitudine, noi non abbiamo ancora capito nulla. Colpisce tutti, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dal sesso, dall'orientamento sessuale, alti e bassi, magri o grassi, di qualsiasi nazionalità o lingua. Incredibilmente, è una delle discriminazioni che non appare nelle costituzioni. Questa è la costituzione della Repubblica italiana, l'articolo 3. Qualche d'uno di voi in sala vede la parola "età" scritta qua sopra? Questa invece è la dichiarazione dei Diritti dell'uomo del '48. Vedete la parola "età"? Il 77% degli uomini americani, di più di 65 anni, ha dichiarato di aver ricevuto almeno una volta una discriminazione o un gesto di discriminazione relativamente alla sua età. In una ricerca su oltre 400 mila vocaboli dal 1810 al 2009 le parole anziano, vecchio e vecchiaia in 200 anni hanno progressivamente assunto sempre più un'accezione negativa. L'ageismo è veramente dappertutto. Guardate in questo caso: questa è la piattaforma di Tumblr, un blog alla quale vi potete iscrivere. Questo è il form di iscrizione. Che bisogno c'era di cambiare "old" con "young"? Soltanto per strizzare l'occhio a qualche d'uno? Di fatto l'ageismo è dappertutto. Lo perpetriamo in continuazione e non ce ne accorgiamo. Forse però qualche cosa sta cambiando. Ad esempio, i capelli grigi da discriminazione diventano un segno di stile. Ne ho visti un paio qua fuori. Ci sono nuovi modi di dare un senso al tempo, anche dal punto di vista estetico. La rivista Allure, qualche mese fa, ha deciso di bandire per sempre dal proprio vocabolario la parola anti-aging. Ricercatrici come Liat Ayalon, con la quale lavoro a localizzare la parola "ageism". Becca Levy, Tracey Gendron o scrittrici come Ashton Appelwhite stanno dedicando la loro vita a cercare di rendere la parola, il tema dell'ageismo un tema cruciale, così come gli altri, razzismo e sessismo di cui abbiamo parlato prima. Solo donne. Sarà un caso? Io credo di no. Perché le donne sono quelle più colpite dalle dinamiche dell'ageismo. Per il loro corpo. Dove nasce il concetto di anti-aging se non lì? Per il loro lavoro o sul loro lavoro. Nella vita di tutti i giorni, vi faccio un esempio di cosa che succede in Italia. Le ore lavorate dalle donne per volontariato e assistenza prevalentemente verso gli anziani in un anno ammontano a 50.694.000.000 Sono ore non retribuite. Il numero è ancora più folle se voi lo paragonate con le ore retribuite prodotte da italiane e italiani, uomini e donne, in un anno, che ammonta a 42miliardi. Ovvero, il lavoro che questo paese produce, è 8miliardi di ore in meno di quelle non retribuite delle donne. Allora ho fatto un ragionamento. Mi sono reso conto che l'ageismo è anche una discriminazione che va a colpire una porzione di popolazione che non è mai stata toccata da qualsiasi tipo discriminazione nella storia dell'umanità. Average white man. L'uomo bianco medio. E sapete chi è l'uomo bianco medio di questa porzione di secolo? Quello nato tra il 1946 e il 1964. I baby boomer. Ogni giorno 10mila di loro transitano in quello che la demografia definisce la vecchiaia. Quindi, sono loro che adesso si devono confrontare con questo tipo di discriminazione che da un lato, un po' mi spaventa perché razzismo e sessismo da chi sono state costruite se non dall'uomo medio bianco? Quindi il rischio è che questa figura, questa categoria sociale, faccia l'ageismo al contrario: verso i giovani. Tipicamente "No, lei è troppo giovane, non ha esperienza per questo lavoro." Che è una cosa che succede tutti i giorni. Ed è per questo allora che tutti insieme dobbiamo fare qualche cosa. Dobbiamo dare una mano a quelle donne e dobbiamo decidere di sfruttare l'opportunità di avere a che fare con i baby boomer tutti i giorni e spiegargli che c'è una discriminazione. E che loro possono aiutarci a velocizzare a combatterla in modo da non trovarci con le stesse discriminazioni con le quali ancora stiamo combattendo oggi. Io oggi sono qui come baby boomer e insieme a quelle donne ad amplificare il messaggio. A dirvi che si può venire su questo palco con tutte le rughe del mondo e non c'è da vergognarsi. Ad aiutarmi, dovete aiutarmi, aiutare tutti quanti a far sì che l'ageismo diventi una parola non più soltanto per alcuni consensi capita soltanto da sociologi o gerontologi ma sia una parola di uso comune. Sono qui a dirvi che la diversità è l'arma d'innovazione più potente che abbiamo, che non esiste una guerra giovani contro vecchi ma esiste un'opportunità fantastica di metterci insieme e di far sì che insieme si possa cambiare il mondo. Di fatto, se ci pensate un secondo, i baby boomer sono quelli che hanno inventato internet, il GPS, lo smartphone, l'intelligenza artificiale forse anche prima dei baby boomer, le macchine a guida autonoma... Stanno progettando il computer quantico... Provate a pensare a quante cose possiamo e potremmo fare insieme se invece di costruire un muro con l'età costruissimo un ponte tra gli estremi della società. Sono qui a chiedervi di cambiare la parola anti-aging e di usare pro-aging. Sono qui a suggerirvi di guardarvi allo specchio e di dirvi che quella persona che ci vedete dentro cambierà e cambierà tanto, ve lo assicuro. Ma la gente non vi giudica per il vostro aspetto. La gente vi giudica per l'idea che il potere ha dato al vostro aspetto. Quello dovete combattere, non le rughe. Sono qui per dirvi che non c'è nessuno tsunami in corso. Sono qui per dirvi di salvare qualche risparmio non per un funerale ma per un viaggio. Sapete quanti giorni ci sono tra i 65 anni e gli 85 anni? Ottomila. Sono qui per dirvi che non so se sarete felici, la felicità non c'entra con l'età, ma sono sicuro che potrete innamorarvi, e divertirvi, e giocare, viaggiare, vivere senza che nessuno vi prenda per il culo perché lo fate quando lo dite e lo pensate quando avete ottant'anni. Sono qui per dirvi che lo possiamo fare soltanto se lo facciamo insieme. Perché io ho capito una cosa: il futuro che io non riuscivo a immaginare non è altro che il presente in divenire. E viverlo è la cosa più bella che si possa fare. Grazie. (Applausi) Nel 1707, nei pressi delle Isole Scilly, non lontano dalla Cornovaglia, si consuma una delle più gravi tragedie della Marina Militare Britannica: quattro navi da guerra si schiantano contro la costa, e circa 2000 marinai perdono la vita. All’origine di questa tragedia vi è un problema che attanaglia tutta l’Europa: nessuno sa come misurare correttamente e rapidamente la longitudine in mare aperto. Il governo inglese decide di affrontare questo problema di petto e istituisce un premio di proporzioni incredibili - tre milioni di euro l’equivalente odierno - a favore di chiunque riesca a proporre una soluzione. Istituisce anche una speciale commissione, con il compito di valutare tutte le proposte che arrivano; e a capo della commissione pone niente meno che [Isaac Newton]. Isaac Newton ha una visione molto precisa in merito. Ritiene che solo un astronomo, affidandosi al metodo scientifico, sia in grado di risolvere il problema. Nonostante la competizione di alcuni dei più brillanti scienziati del tempo, ad aggiudicarsi il premio è però il più imponderabile dei contendenti. Non è un astronomo, non è un matematico, non è un accademico di Oxford né un accademico di Cambridge, infatti non ha mai studiato in alcuna accademia. È un umile falegname autodidatta del Lincolnshire: il suo nome è John Harrison. Da dieci anni, in collaborazione con il prof. Gino Cattani della NYU, mi occupo dei meccanismi attraverso cui il nuovo entra, e si afferma, all’interno di sistemi socio-economici. È nel corso di questa attività che mi sono imbattuto in una categoria sorprendente di individui: innovatori tanto straordinari quanto improbabili, spesso ostracizzati se non del tutto ridicolizzati. Individui con percorsi di socializzazione del tutto inediti, e che spesso operano ai margini, se non completamente al di fuori, del sistema che cercano di innovare. In altre parole, degli outsider. Per scovarli ho analizzato, statisticamente, decine di migliaia di carriere di artisti. Ho ricostruito le vicissitudini storiche di John Harrison. Ho approfondito la vita e i traguardi di quella che Times ha definito "La donna più influente del XX secolo". Ho studiato la traiettoria di innovazione dell’imprenditore forse più presente nell’immaginario collettivo. E con la stessa curiosità ho analizzato l’evoluzione professionale del cineasta più idolatrato dei nostri tempi. E quello che ho scoperto sono un sacco di sorprese che meritano di essere condivise. Torniamo a Harrison. Perché Newton sbaglia? Perché è talmente immerso nel paradigma scientifico che vede con estrema chiarezza quello che Harrison non ha, ma trascura quello che John Harrison ha: una straordinaria passione per gli orologi, che incomincia a costruire dall’età di cinque anni sviluppando nella propria falegnameria una comprensione unica dei materiali, dei meccanismi oscillatori, dei contrappesi. È con questa esperienza, del tutto inedita rispetto alle aspettative dominanti, che affronta, e risolve, il problema della longitudine realizzando un "cronometro marino": il primo orologio al mondo in grado di affrontare le estreme condizioni di viaggi transoceanici misurando con precisione l’ora in un dato punto di riferimento terrestre. In altre parole una soluzione meccanica, non la soluzione astronomica che Newton si aspettava. Il pattern è sempre lo stesso. Gli outsider innovano portando esperienze inedite all’interno dei contesti in cui entrano, ma proprie dei contesti da cui provengono. Prendete il caso di Coco Chanel: figlia illegittima di una lavandaia e di un venditore ambulante; abbandonata e allevata dalle suore in un orfanotrofio, troverà in questo umile contesto l’ispirazione per alcune delle sue idee estetiche più iconiche. Ad esempio, la sua proverbiale predilezione per il bianco e nero è unanimemente attribuita alla sua esposizione protratta al colore delle tuniche delle suore, e delle uniformi dell’orfanotrofio. Il suo inconfondibile logo è una decorazione delle vetrate dell’abbazia romanica di Aubazine, che è sede dell’orfanotrofio, la cui austerità ne ispirerà anche lo stile asciutto e funzionale. La rock star dei registi viene allevata da una madre sedicenne, single, di origine cherokee. Abbandona la scuola a 15 anni per iscriversi a un corso di recitazione, che abbandona dopo due anni. Entra nel mondo del cinema senza nessuna esperienza accademica, ma avendo sulle spalle cinque anni come commesso in un videostore, dove letteralmente fagocita migliaia e migliaia di ore di film spesso ignorati dal mainstream: blaxploitation, horror di serie z, film di cappa e spada giapponesi. È da questa commistione che nasceranno delle opere che diventano oggetto di culto tra i cinefili di tutto il mondo. Lo status di figlio adottivo di una famiglia poco più che proletaria, la modesta educazione, la giovane età, nel 1973 fanno di Steve Jobs tutto meno che un insider del settore dei personal computer. Ma è proprio girovagando ai margini di questa industria che si imbatte in un monaco trappista, Robert Palladino, i cui insegnamenti calligrafici gli ispireranno lo sviluppo dell’inconfondibile stile del Mac, come è ben noto. Cosa significa tutto questo? Significa che dobbiamo allenarci a portare sguardi inediti all’interno dei nostri mondi, e per allenarci dobbiamo abituarci a guardare alle periferie, se non completamente al di fuori dei mondi che vogliamo innovare. Questo allenamento, ci dicono le scienze cognitive, consiste nel dare in pasto al cervello delle esperienze molto distanti rispetto ai nostri ambiti di specializzazione. Un team della Michigan University ha confrontato i premi Nobel con un gruppo di scienziati di controllo, in tutto paragonabili ai Nobel ma che non lo hanno mai vinto, chiedendosi: che cosa distingue chi porta una visione radicalmente nuova sul mondo, tanto da essere insignito del premio Nobel? Guardate questi risultati: In media un premio Nobel, rispetto a un altro scienziato di controllo, ha: il doppio delle probabilità di coltivare una passione legata alla musica; una probabilità sette volte più alta di avere un interesse legato alle arti figurative; una probabilità di dodici volte più alta di avere una passone per la poesia, e di ventidue volte più alta di avere una passione per le arti sceniche: la recitazione, la magia, il teatro. Ma non sono solo i confini cognitivi, quelli che dobbiamo abituarci a travalicare: sono anche quelli sociali. Qualche anno fa ho ricostruito il network di collaborazione di 12.000 artisti di Hollywood per cercare di capire se il successo creativo si concentra al centro o ai margini del sistema. Questo è quello che ho trovato. Come potete vedere, non sono gli individui all’estrema periferia ad avere il successo creativo massimo, i "Renegade from the human race" - appellativo che usò Dan Valentine, il più grande venture capitalist di tutti i tempi, quando incontrò per la prima volta, nel 1976, Steve Jobs. Ma non sono neanche gli individui completamente immersi nel sistema, i "Network King". Statisticamente, la probabilità più alta di avere successo è in una zona di confine tra il centro e la periferia: in corrispondenza, cioè, di quegli individui che pur appartenendo al sistema non perdono di vista i suoi margini. Non mi è venuta in mente una metafora migliore, per trasferire questa idea, che la seguente: "Un braccio dentro, uno fuori". Aggrapparsi saldamente con un braccio al proprio contesto di riferimento, ma proiettarsi con l’altro oltre i suoi confini. Esplorare ambiti sociali non consuetudinari; leggere poesie se avete sempre letto libri di storia; imparare uno strumento musicale se non lo avete mai fatto; viaggiare nel sud del mondo se avete sempre viaggiato nel nord. Bene, OK, semplice, tutto chiaro - non proprio. Pensare come un outsider ha dei vantaggi; ma praticare la via dell’outsider è complicato. E per spiegarvi il perché, devo portarvi faccia a faccia con uno dei più famosi esperimenti di psicologia-sociale del ‘900, meglio noto come "The Asch Experiment". Nei primi anni ‘50, il professor Asch invita nel proprio laboratorio otto persone, per un esercizio. In realtà, di queste otto la cavia è una sola: gli altri sette sono dei figuranti, istruiti dal prof. Asch precedentemente. L’esercizio è semplicissimo. Asch mostra questa figura chiedendogli di identificare la linea sulla destra con la stessa lunghezza di quella sulla sinistra. Facile, no? Il primo partecipante guarda la figura e risponde correttamente: la numeno due. E così il secondo partecipante, e via il terzo e il quarto. Tutti quanti fino alla nostra cavia, la numero otto, che a sua volta risponde, correttamente, la numero due. Il secondo round è analogo, non succede niente di particolare. Ma dal terzo round scatta la messa in scena. Il prof. Asch mostra questa figura. Il primo partecipante la guarda intensamente, e risponde: uno! Il secondo partecipante, senza esitazione, fa lo stesso, e risponde uno. E anche il terzo, il quarto, il quinto: fino a quando si arriva alla nostra ignara cavia, che perplessa si guarda attorno. Con la coda dell’occhio guarda gli altri sette partecipanti nella sala, e pensa fra sé: "Mah, dovrebbe essere tre. Però potrebbe, in effetti, anche essere la uno. Sì, non può che essere uno". E così risponde uno. Asch ripeterà questo esperimento centinaia di volte, e il risultato è il seguente: anche quando la risposta è [evidente], il 75 percento delle cavie risponde in maniera erronea, e si conforma al gruppo, se fa parte di un gruppo i cui componenti sono stati istruiti a rispondere erroneamente. Per quale motivo? 50 anni dopo, Gregory Berns della Emory University ha replicato l’esperimento, usando la risonanza magnetica per monitorare l’attività del cervello durante questo esercizio. E ha scopeto che le cavie, quando rispondono erroneamente conformandosi al gruppo, esibiscono una super attività del lobo parietale, la zona del cervello responsabile della percezione della realtà. Gregory Berns farà numerosi esperimenti, e conclude che la pressione sociale può indurre una distorsione inconscia della realtà, portando individui, e anche gruppi di persone, a vedere, e quindi a credere, in qualcosa che non ha alcun senso. Talora, come già aveva spiegato Asch cinquant'anni prima, con conseguenze tragiche e devastanti. Ma non è tutto. La risonanza mostra altro. I pochi anticonformisti che resistono alla pressione sociale esibiscono una super-attività dell’amigdala, il sistema di emergenza del cervello. C’è uno stimolo che più di ogni altro attiva l’amigdala: la paura. La paura di andare controcorrente da soli. Torniamo a noi: portare un punto di vista inedito all’interno di un sistema sociale, di un dato contesto, è salutare, e possiamo allenarci a farlo. Ma è cognitivamente, e soprattutto emotivamente difficile. Fortunatamente, Asch oltre a delineare il problema identifica una soluzione. La pressione sociale è tanto forte quanto semplice da scardinare: basta un solo alleato, un singolo dissidente, per ribaltare quelle percentuali e rompere l’accerchiamento. Chi è l’alleato? Come lo possiamo trovare? Perché aiuta l’outsider? La risposta più onesta che posso darvi è, non lo so. So però che, molto spesso, l’alleato è una persona o un gruppo di persone che ha, per proprie caratteristiche, una particolare inclinazione nei confronti della novità di cui l’outsider si fa portatore, e possibilmente anche la credibilità che manca all’outsider. Nel caso di John Harrison, l’alleato è prima James Short e successivamente il Re Giorgio III. James Short è un eminente membro della Royal Society, che ha dedicato la sua vita a costruire strumenti di precisione, anche se ottici, e per questo simpatizza con John Harrison. Re Giorgio III - fortunatamente, prima di diventare completamente pazzo - si prende a cuore la causa di Harrison perché ha l’hobby degli orologi, che colleziona avidamente. Per Coco Chanel, l’alleato è Misia Sert, la patrona delle arti, e il gruppo di artisti che le gravitano attorno e che adotteranno Chanel perché con lei condividono lo slancio modernista con la sua enfasi sulla geometria, sulla semplicità, sulla funzionalità. Per Steve Jobs è Mike Markkula, la prima persona a credere nel suo progetto dopo decine di no. Di Markkula sappiamo che era facoltoso, che era appassionato di tecnologia; ma anche che ha poco più di 30 anni la prima volta che incontra Steve Jobs. Guardate questo grafico. Mostra la relazione tra l’età e la densità di dopamine presenti nell’organismo. La dopamina è un neurotrasmettitore che declina con l’età, ma che è particolarmente presente nella fascia tra i 20 e i 40 anni. Uno studio della Vanderbilt University ha dimostrato che le dopamine hanno un ruolo fondamentale nello stimolare la nostra predisposizione al nuovo, al rischio, alla discontinuità. Markkula ha la credibilità, ma ha anche l’età giusta per accogliere la sfida di Steve Jobs. Secondo messaggio per chi vuole praticare la via dell’outsider: "Tenete a freno l’amigdala, trovate il vostro Markkula!" (Risate) (Applausi) C’è un’altra strada, se Markkula non lo troviamo, che è anche il messaggio con cui vi lascio. Gli outsider, spesso, sono capaci di sfruttare quelli che io chiamo "punti di frattura". I punti di frattura sono degli eventi, temporalmente definiti, che creano stress nel sistema catalizzando attenzione dove prima tale attenzione non c’era. Una particolare tipologia di punti di frattura, di cui mi sono occupato, sono quelli a cui allude, molto sarcasticamente, Max Planck in una sua celebre massima. Ovverosia la scomparsa, letteralmente la morte dei vertici del sistema, che scomparendo creano spazio al nuovo. Assieme a Simone Santoni della City University of London abbiamo provato ad applicare questa provocatoria intuizione al mondo della musica, chiedendoci: che cosa succede, all’indomani della scomparsa improvvisa di una super star? È questo un momento in cui gli artisti più marginali trovano una via di accesso? Davvero il "nuovo" ha più probabilità di entrare nel sistema? Per rispondere a questa domanda, abbiamo assemblato uno dei database più grandi al mondo di musicisti, brani, premi musicali ed eventi di estinzione di super star. E quello che abbiamo trovato è sorprendente. Guardate questo grafico, che mostra come cambia l’attribuzione dei Grammy - il massimo riconoscimento musicale - in assenza o in presenza di uno shock legato alla morte improvvisa di una superstar. Genere per genere, quando il sistema è sotto shock la probabilità che un artista "periferico" entri nel sistema aumenta drammaticamente, del 40 percento. Non solo: gli album che vengono premiati sono mediamente più originali per composizione acustica. La morte della star è il punto di frattura che apre accesso al nuovo. Quindi? Quindi l’anno scorso racconto questo studio a una classe di manager. Alla fine della presentazione si alza uno di loro. È un tipo piuttosto tarchiato: un responsabile di ricerca e sviluppo. Si alza, e mi guarda fisso negli occhi. Così. E mi fa: "Simone, ti ringrazio. L'avevo sempre saputo, ma adesso ne ho la certezza: dobbiamo sopprimere il capo!" (Risate) (Applausi) Mi sembra di capire che il capo non è seduto di fianco a voi, in questo momento. (Risate) No, l’idea è ovviamente estrema, ma l’intuizione è molto semplice: i punti di frattura sono degli eventi che creano stress aumentando la tolleranza per la novità, esattamente come nel 1707 la tragedia dello Scilly, e il premio che seguì, aprirono le porte ad un improbabile Harrison. Quindi, terzo messaggio di questa sera: occhio ai punti di frattura. Che cosa non aveva visto Newton? Quello che nessuno di noi riuscirà mai a vedere se non prendiamo atto del fatto che gli sguardi inediti possono solo prendere forma in luoghi inediti, lontani dalla consuetudine. Che andare controcorrente fa una gran paura, ma che a volta basta un solo alleato per rompere l’accerchiamento. Che i sistemi sotto stress sono più tolleranti nei confronti della diversità. In altre parole: un braccio dentro, uno fuori; tenete a freno l’amigdala; trovate il vostro Markkula; occhio ai punti di frattura; ma soprattutto, non fratturate la testa del capo! (Applausi) Oggi non vi parlerò dell'antispecialista. L'antispecialista sono io. Io sono... Potrei definirmi un'artista. Nel mio lavoro quotidiano utilizzo linguaggi molto diversi e ho scelto di non specializzarmi veramente in nessuno di questi. È particolare per me essere qui oggi perché quest'evento è organizzato da un 'università, da studenti, e l'università è per me un posto dove i sogni vengono imbottigliati in un prodotto vendibile con etichetta. Per metterla in altre parole, l'università è un posto che scegliamo di frequentare se vogliamo specializzarci in qualcosa, qualcosa di nostra scelta, no? Oggi vorrei parlarvi di questa scelta, di questa scelta che tutti facciamo. Quindi riflettendo su questo, ho deciso di raccontarvi delle storie. La prima storia non è nulla di nuovo, è una storia che tutti conosciamo perché tutti l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle. Inizia più o meno così: Eravamo piccoli ed eravamo molto nuovi su questo pianeta. Eravamo appena arrivati e ne stavamo ancora scoprendo, con grande entusiasmo, le luci, le ombre e le superfici. Mamma! Mamma, una formica! Mamma, una formica! Una formica, sì, sì... Una formica. Poi un giorno ci venne chiesto: "Che cosa vuoi fare da grande?" Beh, ognuno di noi quel giorno scoprì due cose: che sarebbe diventato grande e che gli sarebbe toccato fare qualcosa nella vita. Ora, se noi avessimo avuto all'epoca la prontezza di rispondere: "Mamma, scusa, sto contando le formiche". Invece no, i bambini adorano questo tipo di domande, no? È solo un'altra occasione per fargli esplodere i neuroni. Allora escono fuori cose bellissime di questo tipo. Qui sto citando due bambini che conosco. Frido, cosa vuoi fare da grande? Il pilota! Sono un po' lente le slides, scusate. E tu, Rocco? L'elefante Per fortuna i nostri bambini non hanno la minima idea di che cosa sia il mondo professionale adulto. Perché noi quando chiediamo ad un bambino: "Cosa vuoi fare da grande?" non stiamo chiedendo cosa vuol fare da grande. Gli stiamo chiedendo "Che lavoro vuoi fare da grande?" "Che professione vuoi svolgere da grande?" Se io chiedessi a mio figlio: "Samuel, che cos'è il lavoro?" Se potesse, sono quasi sicura che mi risponderebbe così: "Il lavoro è quella cosa che toglie a te il tempo di stare con me". Ebbene, andiamo avanti, perché la storia va avanti. Effettivamente cresciamo, scopriamo che diventiamo grandi molto velocemente, a volte più veloci di quanto si voglia. Raggiungiamo un momento della nostra vita in cui passiamo dall'essere bambini all'essere ragazzi. Questo momento viene definito pubertà: è un momento in cui la maggior parte di noi sprofonda nella barbarie più putrida. Forse voi qui a Roma siete un po' più civili di noi, ma io vengo dall'Alta Tuscia, una zona molto... un paesino di 5000 abitanti. Alle scuole medie, da me, si tiravano astucci da una parte all'altra della stanza, si rovesciavano banchi, si rovesciavano professori, giuro. L'ho visto. Si comincia a parlare di sesso, di droga, si comincia a fumare, si comincia a mancare di rispetto nella maniera più svergognata e deliberata. Si comincia a esplorare... Anzi, l'unico concetto che si ha intenzione di esplorare a quell'età è il concetto di figo e non figo: questo è figo, questo non è figo. Bene, quello che succede in questo periodo in cui i nostri bambini, ragazzi, non si sa bene che cosa sono, è che è estremamente difficile avere a che fare con loro. per cui avviene da parte del mondo adulto quella che io chiamo un certo tipo di selezione innaturale e molto poco corretta nei confronti dei nostri giovani. Suona più o meno così: "Sei un fannullone! Non te ne farai niente della tua vita! Smettila di sognare adesso!" Smettila di sognare? Perché effettivamente anche i nostri sogni crescono con noi. Non siamo un palloncino che si ingrandisce con il tempo, anche il nostro contenuto emotivo si ingrandisce con noi. Cosa succede? Succede che a un certo punto i sogni diventano grandi e grandi e grandi e perdiamo un po' il controllo, continuano a crescere e ci pieghiamo sotto il peso dei nostri sogni e ci sentiamo dei fessi perché ci guardiamo intorno e tutti gli altri camminano spigliati. Ho da fare, tra tre minuti ho il treno. Se lo perdo devo aspettare altri cinque minuti. E noi lì, chini sotto il peso dei nostri sogni. Perché i nostri sogni pesano? Pesano perché ci rendiamo conto che la realtà intorno a noi non ha le risorse per mantenerne le dimensioni. Nessuno ci darà una mano a tenere il peso dei nostri sogni. Per cui, spesso, prendiamo un decisione molto facile: hop e via... ora devo prendere il treno, scusate, ciao! Andiamo avanti, la storia va avanti. Siamo più o meno alla fine delle scuole superiori. Penso che la maggior parte delle persone qui si ricordino di come ci si sente, no? Cioé la maggior parte: siamo belli, siamo brutti, siamo felici, siamo depressi, siamo tutto insieme. La maggior parte di noi non pensa ad altro che all'altro sesso, o allo stesso sesso, o al sesso e basta, che in fondo è lo stesso, e un giorno ci venne chiesto: "Che cosa vuoi fare adesso?" Oh! Ti stavo chiedendo una cosa. Che cosa vuoi fare adesso? Adesso sei grande. Io? Sono grande? Siamo diventati grandi, apparentemente siamo diventati grandi, non ci siamo accorti di quando è successo. Adesso l'aspettativa del mondo intero ci crolla addosso, dobbiamo avere una risposta. Che cosa voglio fare? Cosa voglio fare? Io... voglio studiare ingegneria. Bravo! Ora, il problema che io vedo è che la risposta vera non è veramente presa in considerazione. Cioé, ripeto, quando ci viene chiesta la domanda "Che cosa vuoi fare da grande? Che lavoro vuoi fare?", ci viene presentata una lista di risposte tra le quali scegliere. Una lista anche molto molto lunga, ci da l'illusione che ci siano tante possibilità. In verità le possibilità sono ancora di più. Però quello che non è incluso nella lista molto spesso non lo è... perché? No, ma che idea, no? Io vi posso elencare una serie di risposte sbagliate, per esempio. Una è questa: "Io da grande vorrei fare il musicista". Oppure ce n'è un'altra: "Io non so, ho molteplici interessi. Mi appassiono di astronomia, ho un grande amore per la letteratura, mi affascina il teatro". Oh oh! Quante ne vuoi? Ma vi è una terza risposta, che secondo me è quella che ognuno di noi teme un pochino, che è questa: "Io... non lo so" Non lo sai?! Ma ci siamo accorti di quanto la risposta "Non lo so" ci spaventi? Questa società non accetta la possibilità che si possa non sapere qualcosa. Questo lo sanno i nostri bambini. I nostri bambini crescono con il terrore di non sapere abbastanza. Terrore è una parola esagerata, ma io mi ricordo essere bambina e inventarmi le balle più assurde pur di non dire che non sapevo la risposta. Anzi, vi è un esempio classico che è quello lì di tipo fine elementari, inizio scuole medie in cui ci viene chiesto "La capitale della Turchia?" Io lo so ma non me lo ricordo. Le balle più assurde pur di non ammettere di non sapere qualcosa. Ed io ero una di quelle bambine che voleva sapere tutto, era un'ossessione. Cioé io... non cercate di convincermi che io mi convincevo di sapere tutto. No, io sapevo tutto. Sapevo tutto ed ero così pronta a rispondere alla domanda. "Cosa vuoi fare da grande, Beatrice?" Io, da grande, voglio andare a New York e fare l'illustratrice. Wow! Bene, quella era la mia risposta agli otto anni, ai 12 anni, ai 16 anni, cioé qui comincia ad essere sospetta la cosa, ai 19 anni e lo volevo tanto, era una menzione così bruciante, che a vent'anni ottenni una borsa di studio di migliaia di dollari per studiare in una delle università più famose per l'illustrazione che ci sia. Mi si stava avverando l'ambizione di una vita, no? Allora presi l'aereo e due giorni dopo essere arrivata a New York mi innamorai. Sono catastrofi. Nove mesi dopo aspettavo un bambino. La cosa più curiosa è che ero veramente felice. Felice come non lo ero mai stata prima, e non sapevo nemmeno come definire questa cosa. Abbandonai la borsa di studio, abbandonai la scuola, abbandonai una città in cui non ero felice. Mi sentii come se avessi saltato da un treno in corsa e mi sentii come se avessi scoperto che l'atterraggio non è poi tanto duro. Ma due anni e mezzo dopo, due anni e mezzo dopo di vita, vita non facile, perché nessuno ha mai detto che la vita debba essere facile, come non ho detto che la vita... la via più facile sia quella giusta. Due anni e mezzo dopo, ricevetti una lettera da una persona che stimo molto, un' illustratrice, e mi scrisse: "Beatrice", col cuore in mano, "Beatrice, se non studi ti ci vorrà tantissimo tempo a diventare una grandissima artista". Io volli riflettere su quel significato di tempo. Se io dovessi impiegare 200 anni d'impegno a capire che cos'è l'arte, sarà valsa la pena. Se io dopo 200 anni, ancora, non avrò capito che cos'è l'arte, ma avrò messo impegno e passione in quella cosa, sarà valsa la pena comunque. Perché è la mia vita, il mio tempo, perché è la vostra vita, il vostro tempo. Allora, vorrei parlare del tempo, vorrei parlare del modo in cui questo mondo ha bisogno del nostro tempo, ha bisogno che noi sacrifichiamo del tempo, e vorrei parlarne. Le slides sono rimaste fisse da un po'. Vorrei parlarne attraverso le slides. Questo prenderà un po' di tempo, perché le mie slides sono molto lente e devo andare quasi alla fine, andrò avanti. Scusate, alcune cose che non vi ho mostrato perché ho deciso di andare avanti. Avanti. Avanti. Ora ve lo dico, era una metafora per descrivere i nostri sogni che si ingrandiscono. Eccoci! Bene. Per spiegare a me stessa il significato del tempo in questo mondo, volevo fare un grafico, poi non riuscii a fare un grafico, non sono brava, allora feci una serie di vignette. Questa è la legenda per capire le vignette. Vediamo... un sacco di denaro, i nostri anni di vita in una busta e un certificato. Questi siamo noi, siamo noi di fronte al direttore universitario, pieni di speranze, offriamo cinque anni della nostra vita, del denaro, in cambio di un certificato. Ora andiamo avanti. Questi siamo noi. Abbiamo trovato un lavoro, ora offriamo 40 anni della nostra vita e un certificato in cambio di denaro. Questi siamo noi. Siamo noi con i nervi a pezzi e le spalle rotte, scusate il pessimismo, e offriamo 16 anni della nostra vita e quattro decenni di contributi pagati in cambio di... una pensione. Ragazzi questo è il lieto fine, che per me suona un po' come: "Lei adesso è arrivato alla fine dei suoi giorni, si goda l'ultimo tempo in santa pace, non le romperemo più le scatole. Ma io, che ogni tanto gioco a fare la pessimista, ho pensato a un altro finale. Chi ci dice come sarà il mondo tra 40 anni? Chi ci dice come sarà il mondo tra 6, 5, 4 decenni? Come sarà il concetto di lavoro tra tutto quel tempo? Per me queste sono domande molto molto importanti perché, forse perché ho ancora 24 anni e forse perché ho un bambino di 2 anni e mezzo? Io me lo chiedo e mi chiedo il valore delle nostre scelte. Non ho parlato di intuizione mai, ora menzionerò la parola intuizione perché ovviamente è la nostra intuizione che ci porta poi a fare delle scelte. Ho ancora due minuti di tempo, prima di andare a svenire nell'altra stanza, vi dedico una storia. Anzi, la dedico a chiunque si sia sentito, almeno una volta nella vita, in dovere di compiere una scelta che non gli apparteneva. Vi è un treno lunghissimo che emette vapori dorati e corre a velocità infernali. Ragazzo che stai per salire sul treno, se hai dei dubbi, aspetta. Ragazzo che sei salito sul treno e senti che il tuo posto non è lì, scendi. Scendi, scendi! Come? Salta! Salta dal tetto del treno e scoprirai che non fa poi tanto male. E nel momento in cui apri gli occhi e ti accorgi che puoi camminare, alzati, alzati e vedi che i lividi passano, i dolori scompaiono. Hai saltato, sei sceso dal treno e finalmente hai capito che il tuo posto nel mondo è qui. Semplicemente qui. Attorno a te, altre persone. Perché sono stati in tanti a saltar giù prima di te. Benvenuto. Trascrizione: Michele Gianella L'ascolto è un po' stata la base della mia crescita professionale. Io ho lavorato per quarant'anni all'ospedale di Monza, dove ho seguito più di tremila bambini con leucemia e linfoma. Tremila di cui l'85% è guarito. Quindi oggi è un dato entusiasmante, questo; non soltanto nostro di Monza, ma del circuito nazionale e internazionale. Quindi l'obiettivo della vera guarigione esiste, ed è vero, nel campo pediatrico. Ma ne ho seguiti anche 600 a morire, e questa forse è la parte più triste, ma mi hanno arricchito molto anche i 600 bambini che non ce l'han fatta. E allora mi son chiesto - una volta mi ha detto: quali sono i limiti della medicina, oggi? I limiti della medicina sono quelli di poter guarire tutti: potessi guarire tutti, forse cambierei anche lavoro. Ma il non-limite, per un medico - e questo me lo sono sempre posto - è quello di poter far star bene tutti, anche quelli destinati a non farcela. Allora porto l'obiettivo - la vera guarigione - dov'è possibile; ma la qualità di vita, per tutti. Questo mi ha guidato, e mi ha condotto, nei miei 40 anni. E ho imparato molto, dai bambini e dalle famiglie, perché in effetti io credo molto al principio dei vasi comunicanti: io cerco di dare molto, ma per poter proseguire il cammino ho bisogno anche di ricevere molto. E la ricerca di questo ricevere, che ho avuto dai bambini e dalle famiglie, mi ha consentito di proseguire. E allora, volevo condividere con voi due concetti fondamentali. Cosa vuol dire accompagnare un bambino e una famiglia nel percorso di cura? Cosa vuol dire saper ascoltare? E su questo ho avuto una maestra, Elizabeth Kubler-Ross, con cui ho condiviso un periodo della mia vita professionale e che mi ha effettivamente dato dei concetti che poi ho trovato applicati nella vita quotidiana. Rispetto, sia per i bambini - anche se sono piccoli - come per gli anziani. Sono le due categorie che in genere vengono un po' trascurate: il bambino non capisce, e l'anziano è già alla fine della sua vita. No, hanno bisogno di rispetto, e di capacità di accompagnamento, anche loro. Il quarto è il concetto di alleanza terapeutica, che forse avrete sentito. Ma l'alleanza terapeutica è un concetto non facile. Vuol dire mettere insieme le proprie energie, energie che abbiamo ma che non sappiamo neanche di avere, che vengono fuori nel momento della necessità e del bisogno. Cosa mi ha insegnato la Kubler-Ross? Ho preso questo stralcio perché lo ritengo molto significativo. E dice: "Le persone sono come le vetrate colorate. Scintillano e brillano quando c'è il sole; ma quando cala l'oscurità, rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce all'interno". Cosa vuol dire? Che dobbiamo credere in quello che stiamo facendo. Dobbiamo esserci, perché il malato vuole che ci siamo. Quindi, queste due connotazioni, crederci ed esserci, ci fanno stare vicino al nostro paziente. E nel mio caso, come pediatra, anche ai genitori, che necessitano di questa presenza. E allora, [l'idea di] accompagnare l'ho presa proprio da alcune famiglie, che pur non conoscendosi hanno ripetuto lo stesso concetto. Questa è una famiglia che ha perso il figlio, mi scrivono questa lettera che è stata per me una gratifica enorme, perché dice: "L'incontro col dottor Jankovic, che ci ha accompagnato per un breve ma intenso periodo della nostra vita, è stato per noi la scoperta che anche il dolore può non essere considerato un fatto privato, ma un punto di partenza comune sul quale costruire, attraverso il ricordo, una nuova realtà". La grande capacità di condivisione - quindi accompagnare vuol dire condividere, vuol dire mettere insieme un qualcosa anche se è difficile, anche se non è così semplice o così lineare come vorremmo - che abbiamo sperimentato ci ha aiutato a capire quanto è utile non perdersi nel proprio dolore ma renderlo una fonte di energia, tesa a sostenere chi si trova nello stesso bisogno. Ed è attraverso la comprensione di ciò che si esprime la nostra riconoscenza, e la gioia di averti incontrato". Perdono il figlio, e ti ringraziano. È ovvio che dal punto di vista umano anche professionale, come medico, io ho bisogno di dati statistici, di percentuali di significatività; ma come essere umano bastano esempi anche singoli come questo. E l'ascolto prevede anche, è stato accennato prima, una capacità non verbale. Che il bambino - il malato in generale, ma i bambini in particolare - ti dà. Questa ragazzina, Clementina, poche settimane prima di morire mi dà questa poesia. E vi ho sottolineato in giallo le cose che mi hanno colpito, perché dice: "Vorrei un gatto. Fare una bella vacanza. Vorrei che mi ricrescano i capelli, Certe volte vorrei scomparire." Poi dice: "Vorrei stare sempre bene". Quindi anche il bambino ci tiene alla sua salute. Non è vero che non capisce, non vuole: ci tiene, vuole partecipare a quella che è la sua lotta per la guarigione. "Vorrei che esistesse la magia, ed essere magica", perché aveva capito benissimo che le cure, purtroppo, tradizionali che stavamo facendo non riuscivano a farla guarire. Poi "Vorrei che tutti, nel mondo siano felici, che i desideri di tutti si esaudissero. Fare pesca d'altura. Girare il mondo. Vorrei vedere le stelle, vorrei entrare nel Sole" - quindi era già proiettata nell'aldilà. Quindi chiedeva, semplicemente, di starle vicino perché sapeva che ormai il suo destino era segnato. E Veronica, di 13 anni, e questo me lo sono portato dietro proprio come testamento e come impegno anche quando vado a parlare di volontari, quando vado a parlare a gente - bisogna cercare di mantenere quello che ci viene chiesto. Dice: è importante - "Quello che conta, nella vita, non è saperla apprezzare. Quello che conta è saper accogliere il momento in cui finisce." E questo è rivolto a tutti noi. Noi come operatori sanitari, e la gente che vuole stare vicino. E allora torniamo a quel concetto di normalità di vita, che non è facile ma che il malato vuole. La compassione non serve, la commiserazione non serve, dà quasi fastidio; ma l'essere presente in qualunque momento, questo è importante. E la normalità di vita è un atto, è uno sforzo da parte nostra. Io considero il malato, anche il bambino malato, un guerriero, un forte guerriero che però è costretto dalle condizioni a tirar fuori le sue energie. Ma chi è il vero eroe, nella cura di un bambino o nella cura di un malato? Il vero eroe è chi lo cura. Ma non soltanto noi come medici, o come personale sanitario; ma anche le persone che gli sono vicine, in primis i genitori. Mi ha colpito, poco tempo fa, un bambino di sette anni con la leucemia. Le cure durano due anni, quindi a nove anni ha terminato le cure e viene considerato fuori terapia. Il concetto di guarigione richiede un po' più di tempo, un paio d'anni di osservazione: però lui era fuori terapia. A distanza di dieci anni, scrive una lettera di ringraziamento a sua madre: "Grazie, mamma, per quello che tu mi hai saputo dare durante le cure". Perché? Perché la mamma lavorava. Andava in ospedale col suo computer, lo sgridava, lo incitava; cioè gli ha dato quella normalità in cui lui invece pensava di non essere perché era malato, e quindi era più grave. E questo "grazie" dopo dieci anni - quindi meditato e pensato - ha un grosso valore. Un bambino di quattro anni che mi tira il camice e mi dice: "Ma dottor Jankovic, perché mia mamma è diventata così brutta"? E questo fa riflettere. E difatti l'incitamento mio, anche col genitore, è: andate, andate a casa, dal parrucchiere, fategli vedere che la vita scorre in maniera normale. E questo, perdonatemi, è un atto eroico. Cioè fare qualcosa che vada al di là della tradizione. E un ragazzo sui 16 anni che ho accompagnato a morire, un solo di 19 anni mi ha detto esplicitamente: ma dottor Jankovic, io sto morendo? Domanda difficile. Domanda - non dico imprevista, ma che non ti aspetti, o a cui non sai cosa rispondere, di preciso: ma c'ero. Ero lì con lui, stavo parlando, stavamo dialogando. E io gli ho detto: ma sai, sei in un momento difficile: c'è la morte, ma sei qui senza dolore, che stiamo conversando sulle tue vacanze prossime - sapevamo tutti e due che non ci sarebbero state, ma stiamo parlando di questo, per cui non mi sembra una cosa così imminente. E lui, come tutti i bambini che sono grossi provocatori: "In effetti hai ragione". E mi ha dato una poesia, prima di mancare, di Marta Mederos, intitolata: "Lentamente muore chi è schiavo dell'abitudine" che mi ha fatto molto riflettere. In effetti, è vero: noi siamo schiavi dell'abitudine, abbiamo paura a fare le cose fuori dalle regole. Abbiamo paura di fare qualcosa che vada contro la legge, piuttosto che l'etica od altro. E allora Tonucci, che è stato uno psicologo che ha fatto visita nel nostro Centro ed è anche un caricaturista, ha fatto queste vignette per dire quanto sia importante l'atteggiamento che si ha nei confronti del malato, e quindi del bambino. "Adesso non facciamoci accorgere da Paolo". E il bambino, essere meraviglioso ma carogna - perché il bambino, se ti vuol far cadere, ti fa cadere, ti mette nelle condizioni di essere in difficoltà - non dice: "Com'è andata?", ma dice: "È andata male, vero?". C'è già una risposta negativa, e questo mette in crisi i genitori. Ma quello che Tonucci ha saputo cogliere bene è il fatto che questo dà al malato il compito, anche, di sostenere noi sani, noi adulti: "Devo cercare di tenerli su, perché altrimenti soffrono troppo". I ragazzi di una certa età, con cui ho condiviso un percorso, me l'hanno detto: "Sai, meglio non dir tutto perché sennò i genitori soffrono". Allora per me è importante, quando si parla di ascolto - l'ascolto è la base della comunicazione, e la comunicazione è veramente il frutto di correlazione e di condivisione che questo percorso richiede. Allora sì, son stato - non dico eroico, ma ho cambiato il modo, per cui io parlo direttamente coi bambini della loro malattia. I bambini a partire dai quattro, cinque anni in su. E cosa ho fatto di originale? Sempre col supporto di psicologi, quindi non ho fatto di testa mia le cose ma ho passato un periodo negli Stati Uniti proprio per questo. È quello di parlare ai bambini da solo, senza la presenza dei genitori che fanno da grossi catalizzatori: ovviamente vengono informati, e ho il consenso da parte loro. Quindi parli direttamente: e loro si sentono contenti, perché vengono considerati come esseri umani, ai quali non è che parlo di percentuali o di altro. Non è che dico "Devono caderti i capelli": queste sono cose non importanti. Il colloquio dev'essere un colloquio dinamico, nel quale devo vedere quello che vogliono sapere ma deve essere un colloquio scientificamente valido. La parola leucemia la uso, la parola tumore la uso; ma il più delle volte il bambino non sa neanche che cos'è. Quindi è una paura nostra. E parlando col malato e coi fratelli apro quella comunicazione all'interno della famiglia che mette anche i genitori nella condizione di accettare quelle domande così difficili, o quelle domande, a volte intriganti, che loro fanno. Perché possono dire, i genitori: "Parlane col dottor Jankovic, parlane col dottor Spinello e chi altri, in modo che ti spieghino esattamente cosa sta succedendo". E allora, quello di condividere e comunicare anche col bambino diventa un momento, perdonatemi il termine, "vincente". Vincente perché? Perché va ascoltato anche il malato, anche se piccolo. E questo vale anche per l'adulto: "condividere" vuol dire "renderlo consapevole". Uno degli errori che noi facciamo, come medici, è quello di spaventare. Anche come pediatri, spaventiamo i genitori, spaventiamo il bambino: "Se non fai questo.. " ma non è quello. Questo è effimero, è un qualcosa che poi crolla; quello invece della comprensione di quello che sta succedendo, e della condivisione di un percorso che richiederà i suoi tempi - io, quando parlo ai bambini, faccio una metafora sempre col giardino fiorito. Nel giardino fiorito, crescono le erbacce senza che nessuno le voglia. In un midollo, che paragoniamo al giardino, crescono in genere cellule buone - questo vale per i tumori e leucemie - ma a volte crescono le cellule che non vogliamo, fannullone e cattive, che vanno a disturbare quelle sane. E allora questa metafora, in effetti, li fa entrare un pochettino più da vicino in quello che sta succedendo. E questo va bene anche quando la malattia si può ripresentare. Perché in un giardino bello, tenuto bene - e questo giustifica il perdurare dell'attenzione, da parte del "giardiniere", quindi delle cure che noi facciamo per un certo periodo. poi .. è giusto dire due anni? Io non lo dico due anni, non interessa: ma rispondo a domande precise che il bambino può fare. Il bambino può dirmi: ma Jankovic, io vedo tante teste pelate. Anch'io perderò i capelli? E allora ti dico sì. Ma se lo dico prima che il mio sì sia atteso da lui - e quindi sono invasivo nei suoi confronti, lo demoralizzo. Ho visto ragazzine proprio crollare senza avere la cognizione di quello che veniva detto della malattia: il loro pensiero era su quello. Ecco dove il discorso qualitativo, secondo me, è fondamentale. E dobbiamo avere il coraggio, anche, di far sì che quell'alleanza di cui vi ho detto, le forze che ognuno di noi ha dentro possono essere veramente indirizzate verso l'obiettivo positivo. E l'obiettivo positivo è, nel mio caso, l'85% dei bambini che guariscono, ma anche il 100% sulla qualità di vita. Allora la rabbia, la collera, la depressione, queste sono quelle linee che purtroppo fanno perdere energie a una persona. L'aiuto che possiamo dare è quello di indirizzare queste energie, invece, verso un obiettivo comune a cui poi si accodano anche le altre realtà. Altra realtà quali sono le istituzioni, quali sono i volontari, quali sono le persone che vogliono effettivamente accudire il malato nel suo insieme. E l'ultima cosa che volevo condividere è questa: ascoltare vuol dire, anche, vedere cosa ci indicano e cosa ci insegnano loro. C'era questo ragazzino che non stava andando bene. Vado a trovarlo, gli dico: ma ti vedo un po' triste oggi. Vuoi che ti porti un calciatore, uno sportivo, un cantante? Se prendi sempre le persone - E lui, candidamente, ammette: no, io vorrei la signora Antonia. Che era la donna delle pulizie della sua stanza! Gli ho detto: come mai la signora Antonia? Eh, sai, lei quando viene qui mi racconta sempre delle storie, delle favole, ci facciamo compagnia. La signora Antonia! Non era quello che io volevo, che desideravo come medico a fin di bene; ma era quello che lui chiedeva in un momento in cui la signora Antonia - che era ammalata, non c'era - gli stava dando. E la signora Antonia, in effetti, l'ha accompagnato fino alla morte. E un altro bambino, il quale mi portava sempre dei disegni di treni, era un bambino di sei anni, incredibile. Finché, quando le cose non andavano bene, mi ha portato i disegni di treni con una croce nera al posto del passaggio a livello. Quindi già questo ti diceva... Io gli ho detto: ma Claudio, possibile che tu non sia mai andato su un treno? No. Allora ho organizzato di andare sul treno con lui. In un primo tempo pensavo il Pendolino, ma era troppo veloce. Poi ho ripiegato sul Monza-Lecco, che è un pochettino più domestico, e abbiamo fatto una giornata incredibile con la grossa solidarietà di chi, in effetti, ha contribuito a questo, quindi il capostazione, il ferroviere, cioè gente che ha dato la solidarietà. E questa è un'altra forma, modalità di star vicino e di far sì che non è un regalo, ma sia una qualità di vita per il bambino destinato a non farcela. E questo, tra l'altro, è servito molto all'elaborazione del lutto dei genitori, perché loro mi hanno telefonato, per diversi anni, non il giorno in cui è morto il loro figlio, ma il giorno in cui siamo andati insieme in treno sulla Monza-Lecco. E allora la capacità di ascolto rimane veramente fondamentale. E Marcello, di sette anni, mi ha lasciato questa poesia che in effetti riempie e dà significato in pieno a quello che ho condiviso con voi. È intitolata "Dolcezza". Dice: "Simile a fuoco nella notte accesa, vidi i tuoi occhi. Hanno pianto. Hanno amato. Hanno sorriso, questi tuoi occhi. Sono cari, sono puri, sono sinceri come balocchi. Li amo, li sento impressi nella mia vita. Sono i tuoi occhi". E finisce: "Oggi li trovo stanchi, ma sempre teneri, credimi mamma". Marcello, di sette anni. Grazie. (Applausi) La blockchain decentralizzata. Ma scusi, questo lo sanno tutti, è scritto su tutti i giornali. È un database organizzato in blocchi che sono leggibili da tutti, tutti possono scrivere un piccolo [dato] in qualche pagina di questo blocco, e non è alterabile da nessuno. Nessuno può alterare il contenuto dei blocchi né l'ordine dei blocchi. E diciamo, la promessa che questa tecnologia avrà per l'umanità - Chi più ne ha, più ne metta, perché sono praticamente illimitate. Chi è che non apprezza l'inalterabilità di un database? Chi non apprezza la trasparenza? Chi non apprezza la capacità di generare fiducia tra persone che appena si conoscono? Quindi perché parlarne? Perché ci sono dei "ma", e i "ma" sono praticamente tre domande fondamentali. Questo, a testa e croce, questo registro condiviso, in realtà, come si fa a definirlo? E avendolo definito, come si fa a implementarlo? E poi, alla fine, perché ci serve? Dunque, cominciamo dalla prima domanda. Dal "cosa". Cos'è una blockchain decentralizzata? Innanzitutto bisogna definire e capire. Avete mai visto uno zoologo che classifica gli animali in base a quante zampe hanno? Certo, ci sono i bipedi, i tripodi, i quadrupedi, i centipedi. No. Né dal colore che hanno. E perché no? Perché queste sono caratteristiche non essenziali. Perché alla fine gli animali, a differenza dei minerali, sono vivi; e forse, classificarli in base a come si riproducono, e quindi danno la vita, è più significativo che non il colore della pelliccia. Benissimo, e allora cos'è una blockchain decentralizzata? Spesso i regolatori e altri dicono: "Beh, si misura dal numero di utenti". Più utenti hai e più sei decentralizzato. Be', se io fossi un imperatore con milioni di sudditi sono forse meno decentralizzato? No. Oppure dal numero di nodi? No. E perché no? Per lo stesso motivo di prima. Queste non sono caratteristiche essenziali. Allora cos'è che è essenziale? Essenziale nella blockchain è scegliere il prossimo blocco. Perché i blocchi consistono di tutte le transazioni che sono avvenute. Se non stanno in blockchain non sono mai avvenute, e se fossi io a scegliere il prossimo blocco, direi: "Queste transazioni verranno scritte nel mondo e queste altre non le voglio scrivere". Avrei un potere più assoluto di quello di Luigi XIV, quindi forse il monarca assoluto per eccellenza. Quindi cominciamo a concentrarci sul fatto che è la partecipazione alla generazione dei blocchi che rende decentralizzata una blockchain. Qualunque cosa avete visto e sentito, da ora in poi vi esorto a seguire questa pista. Benissimo. Avendo già una dritta su quella che è una blockchain decentralizzata, come si fa a farla? Diciamo che non è facilissimo, perché la blockchain è un prodotto squisitamente tecnologico, e quindi senza tecnologia non si va da nessuna parte. Almeno in blockchain. E perché è difficile? Perché fino a pochi mesi fa vigeva il famoso trilemma che diceva che se volete una blockchain, dovete scegliere al più due di queste tre proprietà: la decentralizzazione, la sicurezza e la scalabilità. Immaginiamoci che disastro se questo fosse vero, perché io sono "Blockchain by design", voi siete un cliente e vi dico: "Benvenuto alla Blockchain by design, volete una blockchain?" - "Certo!" - "Ve ne do una per voi, insicura!" "No, veramente me ne servirebbe una sicura." "Allora ve ne do una non scalabile." "Mica mi serve per giocare con parenti e amici. Io voglio una cosa scalabile." E alla fin fine, chi sacrifichiamo? Bingo! La decentralizzazione. E infatti, fortunatamente è stato così, ma questo trilemma è falso. La verità è appunto che invece la grandissima maggioranza delle tecnologie blockchain non garantiscono la decentralizzazione. Qui ci sono varie tecnologie di cui avete sentito parlare, ne parleremo brevemente: proof of work, delegated proof of stake. Di decentralizzazione non se ne parla. Non se ne vede neanche l'ombra. Allora vediamo perché. Proof of work. Questa è una grande idea, è la prima idea. Tanto di cappello al signor o alla signora Nakamoto, o i Nakamoto, non so quanti siano, i quali hanno inventato questa proof of work, che consiste in questo: non sono io a scegliere la proof of work, non sei neanche tu. Facciamo così. Generiamo un indovinello matematico difficilissimo. Il primo che lo risolve porta la soluzione e ha il diritto di attaccarla alla blockchain. Rimane un sistema democratico. Benissimo. Purtroppo, è estremamente lento, perché per essere sicuri che non ci sono due soluzioni a pochi secondi l'uno dall'altro, questo indovinello deve essere così difficile che in quanti milioni di persone provano a risolverlo, ce ne deve essere una ogni tanto. Altrimenti non sappiamo, nella blockchain, se la chain va di qua o va di là. Perché ci sarebbe una fork. È costoso perché a questo punto non so se avete visto, fate: "Google, miner. Blockchain miner", e troverete un'immagine di migliaia e migliaia e migliaia di computer super specializzati che servono solo a migliorare la probabilità che sia tu a scegliere il prossimo blocco. Il sistema è talmente costoso e che cosa succede quando le cose diventano troppo costose? Che ce ne sono uno, due, tre che se lo possono permettere. Per esempio, la catena Bitcoin, forse la più famosa catena, è controllata da tre mine pool. Ora ditemi voi se una catena controllata da tre enti è centralizzata o decentralizzata. A me pare molto centralizzata. E se ciò non bastasse, l'inquinamento generato da tutti questi computer è pazzesco. Questi consumano - Originariamente consumavano più energia elettrica del Lichtenstein, poi del Massachusetts, poi della Svizzera. Insomma le cose crescono. Peggio di così... La prossima tecnologia, Delegated proof of stake. Semplicissima! Infatti, voglio dire, quasi banale. Scegliamo. Vedete quelle 21 persone lì? Non sono oneste? Sì che lo sembrano! E io credo anche che continueranno ad essere oneste, per cui diamo loro il mandato di scegliere il prossimo blocco per tutti noi. Grazie e arrivederci. Allora... Diciamo, questo è... ...la Proof of work partiva da un'idea, c'era questo indovinello che potevamo risolvere tutti, e via via, alla fin fine è diventata centralizzata, ma questa era centralizzata? È centralizzata e rimarrà centralizzata per sempre, perché non è il modo giusto di fare le cose. Non voglio perdere tempo con altre proprietà. Basti dire che tutti questi approcci partivano da una logica fasulla. E la logica è questa: l'economia totale è sicura se la maggioranza di un pezzettino di questa economia è onesta. Scusa, non ho capito bene. Certo che non hai capito, perché non ha senso. Immaginiamo, appunto, qui c'è tutta l'economia. Vedete quel pezzettino lì? Sono quelli che se sono onesti tutto funziona, altrimenti andiamo tutti in malora. E cos'è questo pezzettino verde? Nella Proof of work sono questi tre minatori. Nella Delegated Proof of Stake, sono i 22 membri scelti chissà come. E diciamo questo qui non va bene. E allora di cosa c'è bisogno? Non bisogna disperare. Una volta che abbiamo inquadrato il problema, io sono sempre ottimista sull'ingegno umano, e poi in generale sulla tecnologia. La tecnologia dice che dobbiamo, semplicemente, cambiare completamente l'approccio. Voltiamo pagina. Ed ecco invece... Questo, che io credo abbia le caratteristiche che vogliamo, è la Proof of stake pura. Cosa vuol dire? Vuol dire questo. Qui ci sono, come voi sapete, in Bitcoin ed altri, questi Tokens, i famosi Tokens. Ogni Token ha lo stesso potere di generare un blocco. E diciamo, tutti questi Token, queste monete, però dove stanno? Stanno nel portafogli, pronte ad essere spese, investite nelle varie possibilità che ci dà la blockchain. E se la maggioranza delle monete, in tutto il sistema, è in mani oneste, il sistema è sicuro. Soffermiamoci sulla terza cosa. Cosa vuol dire? Vuol dire che non sono tre minatori che decidono: "Se mi va, distruggo la blockchain". Deve essere la maggioranza di quelli che possiedono le monete del sistema, la maggioranza dell'economia, devono decidere di coalizzarsi, coordinarsi l'uno con l'altro e spararsi sul piede per distruggere quella stessa economia di cui possiedono la maggioranza. Forse ci penseranno due volte, prima di farlo. E la generazione dei blocchi come avviene? Semplicissimo. Nella generazione di blocchi, ogni blocco viene generato da un comitato. Chi sono questi membri del comitato? Si scelgono a caso mille monete: queste monete, scelte a caso, apparterranno a qualcuno; costoro sono i membri del loro comitato. E quel comitato sceglierà un loro blocco. E il prossimo blocco? Un altro comitato! Si scelgono altre 1.000 monete a caso, i possessori formano un comitato che genera il blocco. E una volta scelto, che devo fare? Se fossi scelto. Se una delle mie monete fosse scelta e io faccio parte del comitato? Devo mandare in rete un piccolo messaggio facile da ricalcolare. Quindi da qui vedete come si venerano i blocchi. Però, dico, grazie, Silvio, di questa visione dall'alto della pura Proof of Stake. Ma chi è che sceglie questi benedetti comitati? Certo, non io, altrimenti sarebbe centralizzatissima. Nessuno li sceglie. Si auto-scelgono. Come? Si auto-scelgono? Questa forse è la peggiore idea che io abbia mai sentito, perché, se io sono un disonesto, e mi posso auto-scegliere, certamente che mi scelgo per essere membro di questo comitato e scegliere questo blocco. Anzi, mi auto-scelgo pure per il prossimo blocco e cosa faccio? Per induzione mi scelgo pure, così sto sempre a scegliere i blocchi. Però, non così semplice. Cosa vuol dire auto scegliersi? Vuol dire che avete una bella "slot-machine crittografica", ok? C'è questa famosa leva. Metti i soldi, spingi la leva, o vinci o perdi. Questa slot machine, essendo crittografica, non posso barare. Posso alzare la leva una sola volta e posso vincere o perdere. Se vinco, ottengo una prova, un biglietto vincente. Una prova della mia vittoria, della mia vincita, e quindi cosa faccio? "Ecco il mio biglietto vincente!" Essendo una prova, tutti lo possono verificare. Ed ecco la mia opinione sul block. Più o meno va così. Fatemi dire perché questo è decentralizzato. Perché giustamente ogni volta c'è una lotteria diversa. Voi abbassate, o si vince o si perde. Ogni moneta fa la sua propria lotteria. Come se avesse una manina che abbassa la leva. Se voi possedete più monete, forse avete più possibilità di vincere. E certamente sono 1.000 monete sparse in tutto il mondo, decentralizzato lo è. Più decentralizzato di così forse non si può. Perché è scalabile? Quanto tempo ci vuole ad abbassare questa leva? Un microsecondo. E una volta abbassato? Lo ricordate? Mandiamo in onda il biglietto vincente, e la vostra opinione sul blocco. Quindi questo è facile da fare. E adesso diciamo perché è super sicuro. Supponiamo che io sia un personaggio tanto malevolo quanto potente. Posso corrompere istantaneamente mille persone in tutto il mondo allo schioccare delle dita. Chi voglio corrompere? I membri del comitato. Però, c'è un problema: Chi devo corrompere? Perché voi state abbassando le vostre leve. Che ne so chi ha vinto? Devo corrompere te, o te, o quest'altra signora a Shanghai? Non ne ho nessuna idea. Però una volta che gli auto-scelti, quelli con il biglietto vincente, dicono: "Ecco il mio biglietto vincente, ecco la mia opinione sul blocco", li conosco tutti e posso corromperli istantaneamente. Però che ci ho fatto? Quello che dovevano dire l'hanno già detto. Il loro biglietto vincente, la loro opinione nel blocco si sta propagando viralmente nel network e non posso rimetterlo nella bottiglia né più né meno che qualunque governo possa mettere nella bottiglia un messaggio di Wikileaks che pure si propaga viralmente. Quindi il sistema è sicuro perché inizialmente non so chi corrompere, e dopo è troppo tardi per corrompere. Quindi questo ci dà - al di là della blockchain, è uno strumento per potere davvero progredire in modo democratico in tutto il mondo, mantenendo il mondo decentralizzato. E come vedete questo trilemma famoso, facendo le cose un po' poco ortodosse, si riesce ad ottenere quelle che prima era considerato impossibile. Di cose impossibili nella vita ce ne sono: fortunatamente, ce ne sono molto poche. Perché spesso l'impossibile è risolvibile. Ma perché la vogliamo, questa blockchain decentralizzata? Perché la decentralizzazione è una fonte di sicurezza enorme, perché più partecipanti ci sono al sistema, più difficile è corrompere il sistema. Se tutto è centralizzato, metto una bomba atomica su di uno e ho finito, la blockchain è sparita. Quando invece è talmente capillare che tutti i possessori di una moneta nel mondo possono essere capaci di generare il blocco, è difficile attaccare il sistema. Un altro motivo è che questo è un modo non soltanto di garantire la sicurezza della rete, perché ricordiamoci che la blockchain è un gioco di comunicazione. E questo protocollo di comunicazione si svolge su una rete, Internet. Quindi non soltanto uno può attaccare il protocollo, ma anche può, all'antica, tagliare fili e riprogrammare i router, e tutti i sistemi precedenti, riprogrammando i router o tagliando fili, riuscivano a distruggere la sicurezza quand'anche fossero tutti onesti. Quindi non è una buona cosa. Questa è una sicurezza ulteriore, quella che vogliamo. E poi, come dicevo prima, la decentralizzazione vera garantisce disintermediazione senza frodi e senza costi. E quindi garantisce - Tutti abbiamo il desiderio di interoperare gli uni con gli altri, di interagire. Se lo potessimo fare con sicurezza anche con le persone che non conosciamo mi sembra che sia un bel dono all'umanità. Questo dono viene dalla tecnologia. Io sono un tecnologo, lo chiarisco: però mi pare che la tecnologia sia profondamente umana. Da quando siamo scesi dagli alberi e abbiamo costruito il primo strumento, viviamo meglio e siamo forse diventati più umani di quanto eravamo prima. Non toglie nulla all'Umanesimo, è un'aggiunta. E diciamo anche che il mondo si rende molto più complicato, per molte - ma non tutte - delle nostre aspirazioni la misura in cui riusciamo a raggiungerle dipenderà dalla bontà della tecnologia che siamo riusciti a costruire. Una cosa però. Come in tutto, ci vuole tanto amore e tanta forza di volontà. E però noi abbiamo qualcosa di meglio da fare di cercare di raggiungere le nostre aspirazioni? Io non credo, per cui, diciamo, meritiamoci la nostra tecnologia e godiamocela quanto più possibile. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia Buongiorno! Sono molto emozionata; grazie Claudio! Anche se, con una presentazione così, vi sono antipatica subito; possiamo magari dire che, avendo qualche decennio più di lui, ho fatto qualche cosa in più, niente di speciale. Vi parliamo quindi delle quattro “I” per la creatività e la diversità. Cominciamo dalla prime tre. La prima è Innovazione, che non può che nascere dall'Intuizione. E l'intuizione, per fortuna, qualche volta genera l'invenzione. È importante capire, dobbiamo chiederci, come fare interagire queste tre I. Capire quali sono le connessioni che le fanno animare una vicina all'altra, perché bisogna poi facilitare la creazione. E in questo contesto qual è, ci siamo chiesti, qual è il ruolo della diversità per liberare la creatività. “Intuire”, come quasi tutte le nostre parole, lo sapete, ha origine latina. Intuire significa “entrare dentro con lo sguardo” e quindi cercare di capire da dentro di che cosa stiamo andando a parlare. Ma l'intuizione non è soltanto quella cosa che sembra un po' fredda che viene dal cervello e non è nemmeno solo poesia e immaginazione. È proprio un modo di lavorare della nostra mente. E la nostra mente non funziona così: non funziona come un computer, per fortuna! Non siamo ancora sostituibili da un computer. La nostra mente funziona per quelle che citava prima Claudio per tag, per parole chiave. Se io oggi dico: “giallo”, qualcuno di voi ha pensato al sole, qualcuno allo zafferano, qualcuno avrà pensato a un girasole, qualcuno alla maglia che si voleva comprare ieri, non lo so, perché la nostra mente funziona per collegamenti. Per fortuna, ripeto, e questi collegamenti possono essere in qualche modo collegati un po’ con le nostre sinapsi, un poco alla nostra creatività, un po' con l'intuizione e generare quindi creatività. Ci sono strumenti, per chi si occupa di questo mestiere c’è il brain storming, che è una modalità di generare in gruppo nuove idee, nuovi pensieri, nuove proposte e ci sono alcune regolette, quelle che ho segnato: bisogna avere il focus sul tema che vogliamo gestire; non bisogna interrompere proprio per lasciar fluire la creatività, le idee; non bisogna giudicare, non bisogna interpretare, bisogna lasciar andare avanti la creatività. L'altra parola, “Invenzione”, anche questa di origine ovviamente latina, da “invenire”, cioè trovare, cercare e trovare. Che cos’è? Grazie all'invenzione c'abbiamo la creatività oppure quella che adesso si chiama “serendipity”, ovvero trovare qualcosa per caso o per fortuna. Qualche cosa sì, ho citato Marconi, ma pensate a Cristoforo Colombo. Cristoforo Colombo ha scoperto l'America per serendipity, cioè per caso, (La sua idea era di andare in India, come sapete) ed è un elemento, ma non è sufficiente, ci arriviamo. L'Innovazione, altra parola banale, la parola “nova” ci fa capire trovare, cercare qualcosa di nuovo. E innovazione, secondo noi, deve essere senza scuse. Non ci devono essere freni all'innovazione, perché è con il nuovo che riusciamo a crescere. E deve essere semplice, sostenibile, sicura, consapevole, competitiva e inclusiva. L'intuizione, lo diceva Einstein molto meglio di me: “La mente funziona solo se aperta come un paracadute.” E arriviamo al paracadute, appunto a proposito di intuizioni. La prima intuizione del paracadute l’ha avuta Leonardo da Vinci, guardate quando: 1485. Ci sono voluti 400 anni perché si fosse fatto davvero il primo paracadute e s’è fatto uguale, identico. E da lì, quindi dall'intuizione, è venuta fuori poi l’innovazione, l’innovazione poi che viene utilizzata. Altre innovazione: la mela di Newton, gli casca la mela e capisce e pensa come farla diventare una legge, la Legge di gravità. C'è un’ulteriore condizione che è essenziale, che è quella di poter andare un pochino fuori dagli schemi, perché se siamo inbragati dentro i soliti schemi la creatività viene compressa. E qui arriviamo alla quarta “I”, hainoi. Ma vogliamo avere la speranza di poter cambiare: la nostra scuola è così. La nostra scuola è terribile. Se pensate un bambino di 6 anni, incastratelo in un banco (incastrato è la parola giusta) per tutta la mattina, qualche volta per tutto il giorno. Ma come potete sperare e pensare che lui o lei all'improvviso diventi creativo. Gli avete spento per i primi anni della sua vita tutto ciò che era la creatività. Si puo fare di meglio. L’istruzione, diceva Ivan Illich, forzasa spegne la voglia di imparare. Ancora più divertente Mark Twain, quando dice: “Per fortuna sono riuscito a fare in modo che la scuola non interferisse con la mia istruzione. È comico, ma rende bene l'idea del concetto che voglio dire. Così, così è meglio. L'avete visto sicuramente questo film, purtroppo è mancato di recente, ma queste sono le cose che non interessano, che la scuola si può provare a cambiare e si può provare a cambiare. Siamo in tempi di 'spending review', diceva Claudio prima. Si puo provare a cambiare anche senza spendere niente di più. I nostri ragazzi, in tasca, uno smart ce l'hanno. A casa hanno un computer. I nostri docenti sono un pochino più faticosamente adattati a questo, ma cresceranno, sopratutto ci sarà, primo o poi, il cambio di generazione e i ventenni di oggi saranno i docenti di domani e dovranno rivoluzionare, spostare quei banchi e farli diventare qualcos'altro e anche fisicamente l'aula non ha senso che resti tale, perché imparo quello che contemporaneamente un bambino sta scrivendo su Internet in Australia o in Islanda, è indifferente. Questo ve ne parlerà subito dopo Ivan, quindi non vi racconto, ma questa esperienza bellissima di un CoderDojo alla Camera: la faccia di questo bambino che dice tutto, ma vi dirà Ivan di più. Io ci conto. Io ci conto, credo che davvero sia la soluzione per migliorare il Paese, perché i bambini ci sono, ne abbiamo tanti, belli, carichi, grintosi, basta non mettergli una pietra in testa - altro che soffitti di cristallo della galanteria che usava Claudio prima. Tra l'altro, faccio notare, qui in prima fila c'è un posto occupato proprio per ricordare le donne che non ci sono più per colpa di femminicidio. (Applausi.) Questa frase: “Se vedo dimentico, se leggo un pochino ricordo, ma se faccio imparo.” Ed è questa la cosa, bisogna fargli fare le cose ai bambini. Non da docente all’aula. Bisogna mettere insieme sicuramente le nozioni, sono importanti, le informazioni, per carità, non è che vogliamo dei bambini ignoranti. Le nozioni gliele diamo volentieri. Ma bisogna utilizzare metodologie formative che lascino aprire questi ragazzi alla loro creatività per valorizzare anche la loro diversità, perché la diversità c’è in ognuno di noi, come in queste mele trentine. C'è in ognuno di noi: siamo ognuno, per fortuna, fortemente diverso dall'altro: per genere, per storia, per cultura, per competenze, per passioni e per amore. C'è chi sa fare salto in alto, c'è chi sa fare salto in lungo. Ogni persona porta un suo proprio valore e la scuola ha l’obbligo, deve avere l'obiettivo di valorizzare il valore di ognuno di questi. Si parla di ecosistemi e questa è un'altra foto trentina, fantastica questa regione bellissima. L'ecosistema, che Darwin definiva in un altro modo. Ogni ambiente ha il suo ecosistema. L'ecosistema si basa proprio sulla valorizzazione della diversità. È sulla diversità che dobbiamo spingere per far sì che si parta dall'intuizione, l'invenzione, l'innovazione e l’istruzione. Ci fermiamo qua? Forse no. Credo ne possa servire una quinta, ma a questa è un'altra storia, ne parleremo in un altro thread. Grazie. (Applausi) Buonasera ancora! Provate a pensare, tutti quanti, per un attimo a un progetto che avete realizzato e di cui vi siete sentiti orgogliosi. Non importa [che fosse] una cosa grande o piccola, una cosa media. l’importante è che ci abbiate pensato, riflettuto, sviluppato la vostra idea, compiuto diversi passaggi e poi siate arrivati a una fine. Non so se ci avete fatto caso ma molto spesso, quando parliamo di realizzare i nostri progetti, utilizziamo termini come avvicinarsi alla meta o camminare un passo dopo l’altro, mettere un piede davanti all’altro, o anche usare le proprie gambe, inteso come farcela con le proprie abilità. Sembra quindi che il camminare, questa attività lenta e ripetitiva, sempre uguale, ci porti ad avvicinarsi, a raggiungere i nostri sogni. Qui è dove il mio camminare in giro per il mondo e in diversi laboratori sparsi in continenti lungo tutto il pianeta mi ha portato oggi. Al Biodesign Lab dell’Università di Harvard realizziamo esocheletri composti da tessuti indossabili che possano aiutare le persone a camminare. Esoscheletro, questa parola “tecnica”, significa appunto scheletro esterno, e come potete vedere dalla nostra slide, qui, abbiamo uno dei test che svolgiamo all’interno del laboratorio. Studiamo come le persone camminano, studiamo il movimento delle persone, per riuscire a progettare questi strumenti che appunto aiutano le persone a camminare. Dobbiamo avere una conoscenza del nostro tipo di cammino. Questo è il nostro esocheletro. È composto da tessuti indossabili, vedete nelle foto di destra, e si mette veramente come un paio di pantaloni, è una tuta. E grazie a due motori che vedete attaccati allo zaino e collegati con dei cavi alle gambe, riesce appunto a fare che sì che la persona possa andare in giro grazie a un aiuto esterno. Il sistema è composto semplicemente da pantaloni, motori e cavi. Lo zaino che vedete nelle foto è stato semplicemente uno strumento per attaccare i pantaloni ed è nel caso vuoto. Il sistema stesso è dotato di sensori intelligenti che riescono a capire i vari eventi del ciclo del passo. Riescono quindi a capire se la mia gamba sta atterrando, oppure se la mia gamba è in fase di spinta. E in base a questo non fanno altro che fornire la corretta spinta alle persone che ne hanno bisogno. Potete intuire che l’applicazione di questi sistemi è enorme. E tutte le persone che hanno bisogno di avere quella che in gergo si chiama una camminata aumentata possono beneficiare di questi sistemi. Pensate a persone con mobilità ridotta, persone che hanno avuto una emiparesi, una paresi, anziani, persone per esempio che devono trasportare grossi carichi. Nella foto vedete appunto uno zaino perché stavamo svolgendo un esperimento di questo tipo. Potrebbero essere forze dell’ordine, quindi soldati; potrebbero essere escursionisti, e qualsiasi altra persona che voi possiate pensare abbia bisogno di una camminata aumentata. La possibilità di realizzare una camminata aumentata è stato uno dei sogni dell’umanità per anni ed anni. Tanto per citarvi un esempio, alla fine del 1800, e quindi potete immaginarvi lo stato tecnologico della fine del 1800, è stato brevettato il primo esoscheletro di arto inferiore. Da questo “nonno”, diciamo così, del nostro sistema, si arriva ad oggi a questo che riesce invece a ridurre l’energia che usiamo mentre camminiamo. Quindi utilizzando il nostro sistema che spinge le gambe in sincrono con il mio movimento, riesco ad utilizzare meno dell’energia che normalmente uso per camminare. Ovviamente dal brevetto del 1800 ad oggi, per arrivare ad Ironman, di strada ce n’è ancora molta da fare. Però... se fare in modo che avere una camminata aumentata sia uno dei sogni dell’umanità, possiamo per caso riuscire a fare il contrario? Possiamo cioè fare sì che siamo capaci di raggiungere i nostri sogni con le nostre gambe? Quello di cui vi ho parlato adesso è stato ed è tuttora uno dei miei sogni. Poter lavorare in quest’area, in questo laboratorio e riuscire, o contribuire a creare un tipo di strumento che possa essere d’aiuto per moltissime persone. Nel mettere insieme questa presentazione per il TED ho pensato allora un po' agli anni passati e ho pensato alle cose che mi hanno ispirato e che mi sono state d’aiuto durante il mio percorso, durante il mio cammino fin qui. E mi fa piacere provare a condividerle con voi oggi attraverso cinque parole che spero potranno essere di aiuto e ispirazione anche per altri. La prima per me è la passione. Se non c’è la passione non si va da nessuna parte. Mettete passione nelle cose che fate, e soprattutto spendete del tempo a capire veramente quali sono le vostre passioni. Cosa vi piace fare veramente. Non fatevi trovare in situazioni precostituite, preconfezionate, in cui siete costretti a fare sempre, comunque la stessa cosa. Senza la possibilità di cambiare strada lungo il vostro cammino. Appassionatevi alle cose e cercate altre persone come voi che siano appassionate, in modo da poter condividere le stesse passioni. La seconda per me è fatica. Che poi è anche veramente, strettamente collegata alla prima tanto da essere un po' la stessa cosa. Non esiste la possibilità, per me, di realizzare un sogno senza mettere della fatica. Fatica intesa come sacrificio, voglia e disponibilità di rinunciare a certe cose per arrivare a un grande obiettivo. La terza è consapevolezza. Siate consapevoli delle vostre abilità, delle vostre capacità, le possibilità - ma anche, e soprattutto, dei vostri limiti. Decidete voi dove fissare l’asticella, e poi dovete solo raggiungerla. La quarta è riflessione. Soprattutto oggi in cui si deve sempre fare, fare, fare un sacco di cose, fare di tutto. Penso che sia molto importante ogni tanto fermarsi a pensare. Non necessariamente pensare al vostro obiettivo o a quello che dovete fare per raggiungerlo; ma semplicemente fermarsi un attimo e riflettere spendendo un po' di tempo con se stessi. Se poi avete anche la possibilità di arrivare fin lassù, beh c’è anche una bella vista... L’ultima sono le radici. Penso che molti di voi riconosceranno questo posto. Quel bambino non so se lo riconoscete, però sarei io. Penso che le radici siano molto importanti, perché vi mostrano da dove siete partiti. Voi tenete sempre gli occhi fissi dritti davanti al vostro obiettivo ma con la coda [dell’occhio] guardate da dove siete partiti. Le radici vi mostrano quanta strada avete fatto per arrivare dove siete oggi e vi dicono quello che siete veramente. Quello che siete diventati, la vostra identità sono le vostre radici. Spero che oggi, alla fine di questa giornata, tutti voi possiate uscire da qui, dopo avere ascoltato queste presentazioni e aver visto diverse cose e pensare veramente a quello che volete fare nella vita. E magari, già oggi, fare il primo passo per realizzarle. Grazie. (Applausi) Buonasera a tutti. Mi fa molto piacere essere qui a studiare, guardare assieme a voi che cosa l'intelligenza artificiale, l’AI e gli esseri umani stanno facendo assieme. E se stiamo costruendo o no un mondo in cui l'artificial intelligence e gli esseri umani possono dialogare, possono parlare e possono anche avere sentimenti comuni. Io credo proprio di sì. E vi porto anche, finalmente, un messaggio positivo, che è quello della mia comunità scientifica che da tanti anni - purtroppo per me, sono 30 anni - lavora, studia per costruire e progettare nuovi sistemi di intelligenza artificiale. Vi parlerò al presente, non vi parlo al futuro, perché l'intelligenza artificiale è una tecnologia di oggi. Solo quest'anno a marzo, il World Economic Forum ha definito l'intelligenza artificiale come il kernel, il motore pulsante della Quarta Rivoluzione Industriale. E quindi non è una bomba atomica o non è qualcosa di negativo, come l’acqua lo è stato per le macchine a vapore nel Settecento, come l'elettricità lo è stato nella Seconda Rivoluzione Industriale, nell'Ottocento, e come l'elettronica con i computer lo è stato nel secolo scorso. È sicuramente studiato e accettato da tutti che l'intelligenza artificiale sta diventando la tecnologia vincente per questo secolo, e in particolare per questo decennio. Soltanto che l'intelligenza artificiale spesso non la conosciamo, è qualcosa di diverso, e la prima domanda che spesso ci poniamo è: ma come noi, esseri umani, ci riusciamo a interagire? Siamo pronti? E come possiamo lavorare con qualcosa, o con qualcuno, che è diverso da noi? Ed è per questo che vi voglio portare un vecchio film, un film che quando ero ragazza mi ha colpito tantissimo e probabilmente, forse, qualcuno di voi in sala lo riconoscerà, che mostra che quando le persone non sanno e non conoscono, possono essere stupite o anche avere paura, avere grossi pregiudizi nei confronti dell'altro. In particolare in questa scena, forse ve lo ricorderete, questi ragazzi sono così stupiti perché quello che hanno intorno e quello che hanno di fronte a loro, ha iniziato a parlare. Ed è il vecchio, piccolo ET, l'extraterrestre che Carlo Rambaldi negli anni ‘80 ha progettato e che aveva iniziato a parlare, a dire la famosa frase “Telefono Casa”, se vi ricordate. Questo non era un robot, era un pupazzo con 87 parti in movimento, una decina nel volto per rappresentare proprio l'empatia ai sentimenti umani nel momento in cui veniva a parlare con dei ragazzi, con gli esseri umani. E in fondo, quando noi andiamo a parlare, a discutere e a colloquiare con qualcosa di diverso, a volte pensiamo di non essere pronti, ma nel caso dell'intelligenza artificiale noi siamo assolutamente pronti, perché noi interagiamo ogni secondo con l'intelligenza artificiale. Tutti noi ormai utilizziamo delle interfacce con i cellulari, che riconoscono il nostro volto, che riconoscono la nostra voce, e quindi ci siamo abituati a dei sistemi che si chiamano di “natural language processing”, di elaborazione del linguaggio naturale; oppure di visione artificiale, che appunto ci riconoscono il volto. Questa è cucina di casa mia. Al mattino, quando faccio colazione, posso parlare con quel coso nero che è il Google Home, a cui posso chiedere se mi racconta le notizie del giorno, se si tiene in mente la lista della spesa che poi magari qualcuno a casa, visto che non io ci sono, andrà in qualche modo a fare. Quindi interagire con l'intelligenza artificiale è qualcosa che nella vita di tutti i giorni possiamo fare, ma anche nel nostro lavoro: è vero che i robot stanno sostituendo molti lavori manuali, soprattutto i lavori più pesanti, i lavori più ripetitivi. Ma possono anche lavorare assieme agli esseri umani. Questo è un classico esempio di robotica collaborativa, dove esseri umani e robot convivono e lavorano assieme per poter ottenere assieme uno stesso obiettivo. Così come l'intelligenza artificiale non è solo “embodied”, non è soltanto con un corpo, ma è anche puro spirito, puro software, nel senso che l'intelligenza artificiale, come in questo caso, permette ad un chirurgo di interagire con dei dati su uno schermo utilizzando le “gesture”, utilizzando solo le mani, senza doversi togliere i guanti. Quindi è sicuramente un aspetto di interazione positiva, che può essere utilizzata. Così come viene studiata da tanti anni - questo è iCub, che da più di dieci anni, nell’Istituto Italiano di Tecnologia, viene studiato per interagire con l'essere umano, anche con fattezze, con sorrisi e con un'interfaccia assolutamente umani. Questo effettivamente è realtà, non è più fantasia, ed è anche l'argomento che, onestamente, mi diverte di più in quest'ultimo periodo. Quando sono in laboratorio con i ragazzi che stanno facendo il dottorato, e quando magari studiamo come spiegare ad un robottino come questo come uscire - non so - dalla porta per andare a prendere un cappotto e capire che, magari, quelle persone lì davanti stanno facendo due chiacchiere, non si spostano dalla porta, e quindi poter riuscire a parlare assieme, riuscire a collegarsi per capire come ottenere in qualche modo un'interazione assieme. E tutto questo è intelligenza artificiale. Vi porto e vi propongo una definizione che io amo molto, che è la definizione che è stata proposta dalla Comunità europea l'anno scorso, firmata da tutti i paesi membri, che è un cambio un po’ di prospettiva sull'intelligenza artificiale, perché non è più soltanto una disciplina. Come leggete qua, l'intelligenza artificiale, l’AI si riferisce a sistemi, quindi a cose che funzionano, che si possono progettare, che l'ingegneria realizza, sia software che hardware che siano. Fanno tendenzialmente tre cose: interagiscono con l'ambiente, quindi sono in grado di sentire e di vedere, di capire; ragionano e imparano con un comportamento intelligente; e poi intraprendono azioni, che siano queste hardware, che siano software, che siano appunto un robot che si muove, un drone, un’auto, oppure magari un sistema di raccomandazione, o ahimè anche di fake news naturalmente. E questo viene fatto con un certo grado di autonomia, cioè in qualche modo, sì va bene, i sistemi potranno essere anche completamente autonomi, ma tendenzialmente sono progettati dall’uomo, per l'uomo, e che quindi mantengono un certo grado di autonomia che non è ancora al cento per cento. Effettivamente, questa definizione di intelligenza artificiale, che è quella che poi usiamo nei nostri corsi di laurea, è quello che cerchiamo ogni giorno di migliorare e ogni giorno di poter realizzare sempre di più. Quindi adesso, come idea che vi voglio trasferire, volevo capire insieme a voi, volevo discutere sul fatto che l'intelligenza artificiale innanzitutto ci capisce. Cosa vuol dire "ci capisce"? Vuol dire che riesce a utilizzare i sensi, e riesce attraverso i sensi a capire, comprendere un po’ quello che l'uomo davanti sta pensando; o anche, semplicemente, qual è il comportamento. Innanzitutto, perché ci capisce? Perché così come il nostro cervello è fatto di neuroni, di centinaia, di milioni, di miliardi di neuroni interconnessi, così nello stesso modo la parte più moderna dell'intelligenza artificiale è adesso fatto da quello che si chiama deep learning, cioè dalle reti neurali artificiali che sono composte da centinaia di milioni, se non miliardi di neuroni interconnessi. Con una grande differenza: che mentre il nostro cervello è uno, che è nato così… dal Signore, dall'evoluzione che abbiamo avuto in tutti questi anni, noi ingegneri riusciamo a costruire tanti cervelli diversi, riusciamo a interconnettere i neuroni - che altro non sono che semplicissimi pezzi di software - in tanti modi diversi. Ad esempio, per creare quello che vedete su in alto, che è una rete che può riconoscere un tumore da un’immagine medica. Oppure quello che vedete di sotto, che non è altro che un’altra rete con centinaia di neuroni, che prende l'immagine e la trasforma in un’altra, che però semanticamente - ha un significato diverso, ad esempio che è capace di dire ad un’auto dov'è la strada, dove è il marciapiede, o dove andare o non andare. O come vedete da questa parte dove, a partire da un suono, che è all'ingresso, la rete riesce a capire che questa è una voce, qualcuno che sta dicendo la parola “the dog” e quindi che riesce nello stesso modo a riconoscere anche il parlato. Ed effettivamente queste reti neurali, poi interconnesse realizzando dei sistemi sempre più complessi, sono effettivamente in grado, anche, di riconoscere il corpo umano. Ma non solo nella sua interezza: riesce a riconoscere dove sono le nostre ginocchia, dove sono le nostre braccia. E questo è fondamentale, per esempio, per poter capire cosa stanno facendo quelle persone che corrono dietro a una palla, che stanno giocando a basket, e quindi capirne in qualche modo le azioni, le attività, o come vedete in questo momento, riuscire a riconoscere tutte le parti del corpo. Naturalmente non solo capire i movimenti, ma capire anche il nostro comportamento e anche le intenzioni e anche le capacità di interagire, non soltanto fisiche, ma anche in qualche modo cognitive. Quello che vedete in questo momento, per esempio, sono delle reti neurali che hanno imparato da esseri umani a capire che cosa può essere interessante nell'opera d'arte. Come vedete che cosa è interessante per una rete neurale? Quello che è interessante per noi: i volti che magari ci sono su un capitello, o la faccia del leone, oppure una statua, oppure un quadro. Questo perché, semplicemente, abbiamo realizzato del software che è in grado in qualche modo di mantenere al proprio interno la nostra esperienza e la nostra conoscenza. E se è vero che, quindi, l'intelligenza artificiale sta imparando a capire noi - ma noi capiamo l'intelligenza artificiale? Questa è una domanda che non è banale, perché non parlo soltanto di noi come tutta la società, che magari può averne paura perché non lo conosce. Parlo anche di noi come ricercatori scientifici, come ingegneri, come informatici. Perché effettivamente, uno dei problemi che adesso c'è nell'intelligenza artificiale è il fatto che sta diventando molto complessa e che quindi, in qualche modo, potrebbe anche essere difficile da capire. Di nuovo, in questo caso, voglio mandare un messaggio positivo: non è vero che le reti neurali non si comprendono, e chissà che cosa stanno facendo. Sono semplicemente dei sistemi matematici fatti da centinaia di milioni di parametri e delle funzioni che sono derivabili, ma che hanno tutti questi parametri che un essere umano difficilmente riesce a calcolare tutti da solo, come anche noi non siamo magari più capaci di fare dei calcoli matematici piuttosto complicati. Però proprio per questo, proprio per il fatto che dobbiamo sempre di più trovare un modo per comunicare, la ricerca che stiamo facendo in questo periodo in giro per il mondo è quella di cercare di dare delle spiegazioni e cercare di capire, di visualizzare in qualche modo come le reti neurali artificiali si stanno comportando. Questo adesso probabilmente non vi dirà niente, un disegno come questo. Però un disegno come questo è una rete neurale che fa due cose: prima di tutto sta cercando di capire cosa sono le parti più interessanti di un'immagine: è una rete che si chiama Sam, che l'anno scorso ha vinto una competizione internazionale, ed è una delle migliori, forse in questo momento la migliore che c'è al mondo, per capire quali sono le parti importanti di un’immagine. E poi, come vedete, questa rete pian piano prova a dire che lì c'è un giocatore di baseball che sta facendo qualcosa. Bene, un aspetto per noi importante è riuscire a capire per quale motivo, da questa rete che in fondo è qualcosa di statistico, è qualcosa di matematico, stanno uscendo parola per parola queste descrizioni. E lo facciamo attraverso delle altre reti che cercano in qualche modo di spiegare il perché, per esempio, quella rete di sotto dice che c'è un gruppo di persone che stanno facendo volare un aquilone in un campo; e si è sbagliato, perché quello non è un campo, è una spiaggia. Quindi dobbiamo capire, anche, per quale motivo naturalmente le reti, come noi, sbagliano. Ricordiamoci: stiamo realizzando dei sistemi che sono molto simili al nostro modo di ragionare e quindi che non saranno mai infallibili, come infallibili non siamo noi. Questo è un altro esempio, tanto per farvi un'idea di quello che si sta facendo, di un'interfaccia per un robot che gira in una casa a cui chiediamo, in linguaggio naturale: “Per favore, passa davanti alla cucina e vai verso l'ingresso”, e anche in questo caso noi cerchiamo, attraverso altri sistemi, di poter visualizzare cosa sta guardando il robot mentre passa, come ad esempio, effettivamente, che c'è una parte più rossa, che è la parte più interessante, che è la parte della cucina. Ecco questo è un altro esempio, molto molto facile, ma proprio per farvi capire che questo robottino, che di fatto è qualcosa che si compra, è un segway un pochino più evoluto, che ha un cellulare al posto della testa, con le telecamere, e che comunica wireless con un server che esegue un’elaborazione e che poi gli riporta i dati - come vedete, mentre sta andando in giro per seguire Alessia, ci dice quello che sta vedendo, quello che sta riconoscendo, e addirittura riesce anche a dircelo in linguaggio naturale. Cioè vede una ragazza, vede una donna che ha i pantaloni neri e che quindi la sta seguendo per un motivo e l'altro. Questo non è ancora un prodotto, è ricerca, ma sapete che nel nostro ambito tecnologico il time-to-market - il tempo che passa tra la nostra ricerca e un prodotto - è veramente un tempo ormai molto molto piccolo e quindi è estremamente importante come si possa capire che l'interazione tra un robot molto semplice come questo e una persona diventa sempre più naturale. Per quale motivo diventa naturale? Perché l'intelligenza artificiale la creiamo noi - e noi diciamo, come una mamma vuole creare il figlio sempre meglio, a propria immagine e somiglianza o possibilmente meglio, allora nello stesso modo in cui noi cerchiamo di progettare dei software, dell'intelligenza artificiale che sia assolutamente sempre migliore. Vi faccio vedere una mamma, una grande mamma, che è Fei-Fei-Li, direttrice del laboratorio di AI di Stanford, che è stata una delle prime che dieci anni fa ha realizzato questo grande sistema, image.net, di centinaia di milioni di immagini collegandole a del testo per permettere a tutto il mondo di iniziare a ragionare e ad imparare, ad esempio, a classificare delle immagini e a riconoscere che c'è un cane, che c'è una persona, che c’è una sedia. Così come si è utilizzato il video e l'immagine, così come si è iniziato a mettere assieme il video, l'immagine e i suoni, come in questa rete che avete visto, che sta cercando di interpretare, utilizzando dei concetti che arrivano dalla psicologia, se le persone che ci sono di fronte hanno paura o sorridono o sono felici. E questo lo stiamo facendo in laboratori di tutto il mondo, così come - vi dicevo prima - le reti artificiali sono anche un po’ più fortunate di noi, perché possono avere più sensi di quanto ne abbiamo noi. Questa che vedete è Raquel Urtasun, che è la direttrice del laboratorio di Uber in Canada, e che probabilmente è una delle scienziate più famose al mondo per l’autonomous driving, e che sta insegnando alle auto di Uber, utilizzando non soltanto telecamere o soltanto i dati di GPS, ma anche i dati di radar e i dati di lidar, che ci sono dappertutto, proprio per aumentare le capacità delle reti artificiali. Finisco con quest’ultimo esempio, che mi piace moltissimo, perché sono reti artificiali che non solo imparano ad interagire con l'essere umano, ma imparano ad immaginare e imparano anche ad avere allucinazioni, come diciamo noi in gergo. Queste sono reti che si chiamano GAN, che sono reti generative avversarie, che non fanno altro che prendere dei dati di ingresso molto grezzi, come quelli che vedete lassù, che sono dei dati tridimensionali di profondità, così come se una persona cercasse di riconoscere il volto, come fa un cieco, toccando la nostra parte 3D, e questa rete cerca di immaginarsi e di creare quella che dovrebbe essere l'immagine a livello di colore, a livello di grigio, della persona che ci sta lavorando. Perché ci serve questo? Per esempio per riconoscere le persone al buio, o per riconoscere le persone in situazioni dove la luce non è abbastanza. Ovviamente queste sono le reti che sono anche quelle che costruiscono le fake news, naturalmente, perché stanno partendo dai dati, la rete di sopra cerca di inventarsi la realtà, la rete di sotto cerca di capire se questa realtà inventata è positiva o non è positiva ed è simile a quella vera o no. La prima impara ad imbrogliare la seconda, la seconda impara a scoprire la prima; e imparando tutti e due assieme, e in modo sinergico, migliorano la loro intelligenza. Ecco: io qua vi ho fatto una carrellata di quello che stiamo facendo, che si sta facendo nel mondo dell'intelligenza artificiale, per mostrarvi il fatto che tra le tante cose che l’AI sta facendo, sta anche lavorando per cercare di interagire sempre di più con l'uomo, per trovare un contatto forte con l'uomo, un contatto positivo per poter lavorare assieme. E quindi vi lascio con questa immagine, un’altra che amo moltissimo e che tutti voi riconoscete. Quando Guglielmo racconta del fatto che sono stati inventati gli occhiali, racconta anche che gli occhiali non sono un frutto del demonio, ma frutto della scienza dell'uomo. E questo è l'aspetto positivo che penso ci accompagnerà per tanti anni. Vi ringrazio. (Applausi) Trascrizione: Federico Sangati Buongiorno! Oggi vi voglio presentare un concetto “cradle to cradle”, cioè dalla culla alla culla, utilizzando questi scarti industriali biologici. Innanzitutto spieghiamo cos'è la materia prima. Sono materie prime tutti quei materiali che tramite opportune lavorazioni, possono essere trasformati in prodotti finiti. Nel concetto cradle to cradle questi materiali devono essere a elementi naturali, quindi devono rigenerarsi. Il problema fondamentale è che la popolazione è sempre in aumento e quindi le nostre risorse diventeranno sempre più rare e preziose. Secondo il concetto "credle to credle" il problema non è la popolazione e il consumismo di massa, ma il modo in cui sprechiamo le nostre risorse. In Europa vengono bruciati 3 miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno. Questi rifiuti potrebbero essere materie prime, invece bruciandoli andranno perse per sempre. Dovremmo quindi creare dei prodotti intelligenti, che possano rimanere nel ciclo produttivo per sempre. Designer, progettisti, ingegneri, architetti, tutti dovranno reinventare nuovi prodotti. Prodotti che dopo il loro utilizzo potranno essere riutilizzati o compostati. Quindi dovranno rientrare nel ciclo tecnico o in quello biologico. Questo ci aiuterà sempre ad utilizzare materie prime pure, sane, e di qualità, ma soprattutto atossiche, che quindi anche quando verranno riutilizzate saranno sempre materie prime o seconde di qualità. Mi piace più parlare di sostenibilità, di prodotti sostenibili, perché abbiamo un po' nella nostra mente che un prodotto riciclato sia sempre di scarsa qualità, di seconda scelta. Quindi dobbiamo produrre prodotti sostenibili. Sostenibilità ecologica e sociale e dovrà essere combinata con rilevanza economica commerciale. Il concetto non deve essere solo buono per avere la coscienza a posto ma deve essere chiaramente anche redditizio. Quindi abbiamo sviluppato anche dei materiali nuovi che non potranno mai immettersi sul mercato perché chiaramente troppo cari in confronto alla concorrenza chimica o tossica che hanno prestazioni più elevate ad un minor prezzo. Quindi stiamo cercando di dare il massimo valore a questi scarti industriali biologici e di trovare i prodotti adatti per dargli una nuova vita. Quindi parliamo della nostra materia prima, che è la mela. Essendo un progetto regionale, la mela è il nostro frutto regionale in assoluto. La mela è un bellissimo prodotto, una bellissima materia prima che può essere o consumata subito o trasformata, lavorata. Una delle lavorazioni industriali della mela è il succo della mela. Dal succo della mela nasce la nostra nuova materia prima: gli scarti, i torsoli, le bucce, tutto quello che rimane. In Europa sono centinaia e centinaia di tonnellate di questo materiale che ogni anno vengono smaltiti o bruciati. Abbiamo alcune applicazioni come gli impianti di biogas o l'estrazione della pectina, che funzionano già e che comunque rimarrà sempre qualcosa da smaltire o da bruciare. Noi invece stiamo cercando soluzioni dove possiamo utilizzare tutto lo scarto. Non rimane più niente. E quindi dopo attente analisi abbiamo trovato quello che c'è dentro. C'è dentro tanta fibra, cellulosa, emicellulosa, zuccheri, tante materie prime. E quindi trattandosi di cellulosa abbiamo creato questi nuovi prodotti Uno di questi prodotti è la CARTAMELA. Nella produzione della carta andiamo a sostituire parte della cellulosa tradizionale con la cellulosa contenuta nella fibra. Ci sono altri materiali che produciamo come la PELLEMELA. Nella PELLEMELA andiamo ad utilizzare le fibre degli scarti industriali biologici. e quindi abbiamo un nuovo prodotto: la PELLEMELA. Tutti questi nostri prodotti sono prodotti sostenibili perché vengono prodotti da risorse sostenibili e in più sono tutti prodotti al 100% riciclabili e al 100% atossici. Grazie per la vostra attenzione! (Applausi) Buongiorno. Bene, andiamo dritti all'obiettivo. Vi inviterei tutti, piano piano, in punta di piedi, a entrare nell'Inghilterra del '700. Abbiamo tutti, sottobraccio, un libro scritto anni fa da una bravissima scrittrice di New York, Dava Sobel, e il libro si chiama 'Longitudine - la storia di un genio solitario che risolse il più grande problema scientifico del '700. L'Inghilterra allora era padrona dei mari, ma non padroneggiava il calcolo della longitudine. La misura era imperfetta, le navi affondavano, i carichi venivano persi e il bilancio in vite umane era molto, molto pesante. Fu allora che il governo inglese decise di lanciare una competizione, una gara. Il vincitore, chi avesse trovato la soluzione adeguata, avrebbe ricevuto circa 6 o 7 milioni di dollari di oggi. Naturalmente, si presentarono alla competizione le persone dotate di grande conoscenza: gli scienziati, gli astronomi, fra l'altro vedete in questa immagine, in questa slide, Nevil Maskelyne che era l'astronomo reale che fu il commissario di gara, l'arbitro della gara. Tutti i partecipanti dotati di tanta istruzione erano anche dotati di un forte senso di responsabilità, preoccupati di commettere errori, preoccupati delle conseguenze degli errori: e quindi guardavano, osservavano, compulsavano le mappe della conoscenza acquisita, facevano analisi e ricerche: ma non fu questo il modo per risolvere il problema. Loro ritenevano che guardando le stelle, il movimento dei pianeti e dei satelliti fosse possibile rinvenire la soluzione. E non fu così. Ma tra i concorrenti c'era un artigiano, una persona poco istruita, un falegname che però amava molto i meccanismi degli orologi del tempo. Si chiamava John Harrison. Ebbene, fu lui a trovare la soluzione, col cronometro marino: ma ci vollero decenni per ammettere che Harrison era dal lato giusto. Gli astronomi, gli scienziati dicevano: Mah, è una persona poco istruita, un ignorante: possiamo mai dar credito? La forza dei fatti fu tale che Harrison vinse: ma intanto le navi affondavano, negli anni. Neil Armstrong, non molti anni fa, in un bel discorso, credo, in presenza del Presidente alla Casa Bianca disse: senza Harrison e il suo cronometro, non saremmo mai arrivati sulla Luna. Quest'episodio, quest'aneddoto mirabilmente raccontato da Dava Sobel mi porta a dire che probabilmente c'è della ragione in quello che sosteneva il grande critico e scrittore inglese William Hazlitt, che visse peraltro a cavallo tra '700 e '800. Lui diceva che le persone poco istruite sono dotate di un'inventiva esuberante, sono libere da pregiudizi e hanno una varietà di concetti, doti che lui attribuiva a Shakespeare che era persona notoriamente formalmente poco istruita che fece cose mirabili; e contrapponeva Shakespeare a John Milton, l'autore del Paradiso Perduto, persona con grande sapere accademico molto simile agli astronomi e agli scienziati che avevano perso la competizione con Harrison. Bene, con Dava Sobel noi adesso ci possiamo muovere verso l'Isola del Conforto, l'isola confortevole quella che qui vedete alla vostra sinistra. È l'isola abitata proprio dalle persone dotate di tanta conoscenza. Tuttavia, è un'isola dove è difficile praticare e vivere nell'età della conoscenza. Paradosso parrebbe, perché? Perchè in questa età della conoscenza c'è bisogno di un'infrastruttura che manca all'Isola Confortevole questa struttura, in un modo di dire inglese di oggi, è la knowledgification, da knowledge, conoscenza. La conoscenza in azione, la conoscenza che si traduce in imprese innovative che rompono lo stato dell'arte. La knowledgefication vuole una centrale di approvvigionamento, e questa è l'ignoranza creativa, l'ignoranza che non precede, ma segue la conoscenza e la travolge. Tuttavia, in questa Isola Confortevole c'è qualcosa di molto pregiato: è il sentiero del filosofo. Questo sentiero c'è, esiste, è a Tokyo - scusate è a Kyoto, in Giappone. Si chiama anche sentiero della meditazione: passano le stagioni, la gente lo percorre, i fenomeni della Natura si ripetono e si ha un senso di sicurezza, un senso di ordine che attutisce le sorprese o addirittura le elimina, un po' come accadde ai Maya dello Yucatan che vedendo all'orizzonte comparire le navi di Cortés dissero: Ma che strano, è un fenomeno bizzarro del tempo atmosferico. Non riconobbero le navi. Però nell'Isola Confortevole c'è una minoranza e questa minoranza è formata dagli ignoranti creativi. Costoro non si trovano bene nell'Isola Confortevole, la considerano una sorta di colonia penale, e allora prendono una nave, la nave dell'ignoranza creativa e volgono le vele, la nave fa rotta verso una terra dove accadono cose straordinarie. La nave esiste veramente: l'ha messa in mare l'Istituto della Irragionevolezza, creato a Boulder, nel Colorado, alcuni anni fa. Chi sono i passeggeri di questo battello? Sono degli alberelli, o assomigliano a degli alberelli. L'alberello dice al papà: quando sarò grande non voglio essere un albero ma un libro, meglio se un libro digitale affinché la mia famiglia non abbia a morire perché trasformandosi in carta bisogna, per caricare la carta, abbattere gli alberi. Quindi sono dei ribelli, persone che non seguono i percorsi tracciati nelle mappe della conoscenza dai loro genitori. Tuttavia gli stessi alberelli, pur ribelli, non amano l'ignoranza passiva: chi non vuol salire la piramide che porta alla conoscenza? Ma qui c'è una differenza fra le persone molto appassionate della loro conoscenza e quelli che si ribellano: gli appassionati scendono dentro la piramide fino in fondo, nei minimi dettagli, e via via che scendono perdono la luce, perdono la visione: sanno sempre più di sempre meno, fino a sapere tutto di niente. E più sanno meno si fanno cose davvero nuove, ciò che invece non capita agli ignoranti creativi. E abbiamo di questa Sindrome del Pozzo, come la chiamo io, abbiamo degli esempi eclatanti. Blackberry, all'apparire dell'iPhone disse, questo è un giocattolo. E di queste sindromi ne esistono tante, e la fine che ha fatto Blackberry adesso tenta di riprendersi da altri punti di vista. Per non parlar di Nokia, per casi recenti, e così via. Allora, qual è la prossima grossa cosa da mettere in moto? È appunto questo tipo di ignoranza, un'ignoranza che si apprende, che è consapevole, genuina, piena di propositi, di motivazione, di immaginazione, che è creativa. Ma questi signori, questi ribelli, sono degli isolati? No, hanno una lunga storia, da Socrate a Sant'Agostino a Niccolò Cusano, che scrissero di ignoranza che si apprende; al filosofo tedesco Fichte che disse che il non conoscere è un viaggio nell'infinito; al riformatore dell'istruzione negli Stati Uniti Dewey, che scrisse quanto è importante l'ignoranza genuina per cambiare l'istruzione. Ai giorni nostri, Hans Magnus Enzensberger, politologo polemico polemista tedesco ha scritto: l'ignoranza creativa viene da gesti di rifiuto delle mappe della conoscenza acquisita, e un collega nostro, mio - sono un accademico anch'io, il professor Stuart Firestein, biologo famoso della Columbia University, tiene un corso che si chiama Ignoranza e ha scritto un libro che si chiama Ignoranza e dice ai suoi studenti, abbiate la capacità negativa, per abitare nel mistero, nello sconosciuto e nell'inesplorato. Io stesso sto tenendo nella mia Università, a Dublino, un dialogo, una conversazione sull'ignoranza e probabilmente farò la stessa cosa da quest'inverno in un'altra scuola a Parigi. Naturalmente il passaggio dall'edificio della conoscenza all'edificio dell'ignoranza creativa è un passaggio molto difficile, pericoloso: ci vogliono le doti di un acrobata, ma di un acrobata molto esperto perché su di lui, contro di lui soffiano dei venti. E cosa sono questi venti? Sono i venti della scuola tradizionale e soprattutto in paesi, come il nostro, di ordini professionali che fissano, come nel Medioevo, regole, standard che impediscono agli ignoranti creativi di creare sentieri nuovi uscendo dalle mappe della conoscenza. E a proposito di scuola tradizionale, vi vorrei ricordare un intellettuale italiano dei primi del '900, Giovanni Papini. Giovanni Papini intorno agli Anni '10 del '900 scrisse che le scuole non dovevano più avere banchi e cattedre che bisognava sostituire la lezione con dei laboratori di sperimentazione, dove gli studenti, tra di loro e con i docenti, dialogavano sui loro studi e sulle loro ricerche. Il dialogo, la conversazione, fino a dire a un collega, guarda, io uso la tua idea nel campo in cui tu non la usi, in un campo diverso, e inizia così un gioco che è nello stesso tempo di cooperazione e di competizione: una coopetition, dicono nel mondo asiatico. Ma i veri Papini hanno avuto un risvolto? Sì, ma purtroppo non in Italia. Avrete letto, alcuni di voi, sul Corriere della Sera, settimane fa, che il Rettore, il Presidente di Stanford ha detto, Niente più lezioni. Le lezioni sono tutte online, e il materiale di documentazione gratuitamente online. Il campus di Stanford serve per far dialogare studenti e professori. Grazie. (Applausi) Questo ha fatto Stanford, ma non basta. Mentre noi vogliamo riformare le nostre Università, nei mondi più avanzati le Università vengono ridefinite, non riformate. Sono i futurologi, i tecnologi, gli scienziati imprenditori che creano le Università del terzo millennio. E la Singularity University che alcuni, soprattutto i giovani, conosceranno, è sbarcata in qualche modo anche in Italia. Per questa Università, con un mio collega che è il vicepresidente di Intel Corporation abbiamo inventato questa formula che ricorda vagamente la fisica di Einstein, è una metafora. Una Università che crea è una energia imprenditoriale che è uguale a una massa (m) di motivazioni dei partecipanti a muovere la conoscenza verso l'azione moltiplicata per le tre creatività di Akio Morita, il fondatore della Sony: creatività nella tecnologia, creatività nei processi e nei modelli di business, creatività nel marketing. Le Minerva Schools hanno fatto rivivere, stanno facendo rivivere l'epopea dei clerici vagantes, che ebbe il suo centro di gravità a Bologna, quando nel 1088 nacque la prima Università del secondo millennio. La comunità degli studenti, i Minerva, che viene da tutto il mondo, si ritrova il primo semestre a San Francisco. Stanno tutti insieme, vivono insieme, le lezioni sono online, anche se i professori sono di San Francisco. Nei sei semestri successivi si muoveranno in sei città diverse del mondo considerate città-chiave per apprendere processi di innovazione dirompente. Infine c'è l'Istituto della Irragionevolezza, quello della famosa nave. Questa è la nave, percorre i mari, porta con sé gli alberelli, sbarcano nelle città portuali che sono considerate i porti-chiave dell'innovazione oggi nel mondo. Una cosa che amerei vedere anche in questo paese. La cosa interessante di tutti questi fenomeni è che i partecipanti, non sapendo che una cosa non può essere fatta e che, se si fa, si sbaglia, la fanno e riescono, e hanno successo, come è accaduto a Dropbox e a PayPal. Allora, per terminare questa mia conversazione con voi, direi questo: augurerei alle persone dotate di tanta conoscenza di non scendere troppo nel pozzo, di usare le mappe per fare innovazione incrementale, per far meglio quello che sanno fare, benissimo, ma non scendere troppo nel pozzo, Rispondere alle domande dei consumatori. Agli ignoranti creativi che abbandonano le mappe non per rispondere alle domande dei consumatori, ma per coglierne i loro bisogni latenti, auguro una buona ignoranza, ma che sia creativa. A tutti voi, e a loro, auguro un tempo ricco di meraviglie nell'inesplorato. Grazie. (Applausi) All'uscita dell'aeroporto c'era Emanuela ad aspettarmi. Caricammo le valigie su una vecchia Fiat Tipo grigia, e ci dirigemmo verso casa sua. Dopo 20 minuti interminabili, avvolti da una completa oscurità, la macchina si ferma in prossimità di un cancello. Emanuela a un centinaio di metri prima si era attaccata al clacson per richiamare l'attenzione di qualcuno al di là del muro di recinzione. Aspettammo qualche istante prima che due strane ombre ci aprissero un varco verso casa. Una di loro aveva un passamontagna, e un enorme maglione nero strappato; l'altra, un cappellino con la tesa e un bomber grigio scuro. Entrambe pantaloni stretti e rattoppati. Erano i guardiani notturni. Mi aiutarono a portare le valigie e si misero seduti, di fronte alla finestra di camera mia. Parlavano sottovoce in una lingua sconosciuta. Fu un po’ come ascoltare una ninna nanna. Pochi minuti e sprofondai nel sonno. Il mattino seguente feci una breve colazione e attraversai di nuovo quel cancello. Mi ritrovai in mezzo a una strada affollata di gente, vestita perlopiù di stracci. Un brulicare di bambini con grembiulini scoloriti. L'aria era umida e irrespirabile, faceva molto caldo. Macchine di altri tempi sputavano fumo nero dai tubi di scarico mentre acceleravano per superare le carrette di legno, tirati da buoi con la gobba o spinte da uomini scheletrici. Io mi infilai in un mercatino rionale. Il tanfo dei canali di scolo si alternava al profumo delle spezie. C'era carne appesa avvolta da sciami di mosche, pesce fresco ed essiccato, verdura di stagione, frutta tropicale, tutto era esposto su bancarelle di legno. E poi c'era di tutto. Bottoni, pentole, coperte, pezzi di ricambio di bicicletta, uova, radioline cinesi: un caos totale. Era il primo marzo del 2006. Finalmente Africa, Madagascar. Solo due giorni prima ero in giacca e cravatta nell'ufficio della banca dalla quale mi sarei dimesso. Avevo deciso di cambiare vita. Con alcuni amici creai l'associazione Mangwana, il cui significato è "domani, futuro". L'idea era quella di aprire una scuola calcio per bambini di strada. Così mollai tutto e partii per tre mesi. Poi ci sono rimasto 12 anni. Il Madagascar, nell'immaginario collettivo, è il paese della biodiversità: foreste incontaminate, spiagge paradisiache. È noto anche per il celebre cartone animato con simpatici animaletti come i lemuri e i fossa. Io ho attraversato tutto il paese, dall'altipiano alle coste, e ciò che ho incontrato è tutt'altro. Ho visto donne in coda per ore ai cancelli delle zone franche, che sono dei capannoni di manifattura tessile, con la speranza di trovare un lavoro senza contratto, assicurazione, previdenza sociale, per poco più di un euro al giorno. E con un'unica garanzia: alla prima occasione in cui non si presenteranno, qualcun'altra le sostituirà. Ho visto bambini spaccare pietre per strada, nella polvere, tutto il giorno sotto il sole, senz'acqua né cibo. Ragazzini nelle cave di estrazione di mica o alla ricerca di pietre preziose. Colline erose dalle frane dovute alla massiccia deforestazione, vasti territori in fase di desertificazione, spiagge, un tempo vergini, affollate da strutture turistiche. Sono sempre stato un velista. Avevo una barca ormeggiata a Viareggio sul canale della Burlamacca, e in quegli anni facevo anche lo skipper. Uno dei motivi per cui sono andato in Madagascar è perché sono sempre stato affascinato dalle storie dei pirati. Nell'isola di Nosibora, più conosciuta con il nome francese di Saint Marie, seguendo una mappa si raggiunge un cimitero dove sono sepolti corsari e bucanieri, tra i quali il famigerato William Kidd. Di fronte alle lapidi in quest'angolo sperduto del mondo, mi sono reso conto che i pirati esistono ancora, e stanno depredando il Madagascar. Sono gli stranieri, le multinazionali, i governi corrotti. Non usano più galeoni, sciabole e cannoni, ma sistemi molto più sofisticati e devastanti che hanno nomi accattivanti come il Land Grabbing e il Biodiversity Offsetting. Il Land Grabbing, letteralmente, è l'accaparramento della terra. Consiste nell'acquisizione di terreni da parte di privati, o stati, e solitamente per monocultura, al fine di soddisfare il fabbisogno alimentare del proprio paese oppure per produrre biocarburanti, biocombustibili. Spesso queste acquisizioni non tengono conto della sovranità e dei diritti di chi vive in quelle terre. Il biodiversity offsetting è la compensazione della biodiversità. In pratica, una multinazionale può saccheggiare e devastare un intero ecosistema garantendo di proteggerne, o ricrearne, uno simile da un'altra parte. È come se qualcuno devastasse l'intera Garfagnana con la promessa di fare un'operazione di rimboschimento sui Monti Pisani. Entrambe le pratiche sono consentite dalla Banca Mondiale e dalla Comunità Europea. Il risultato è che il Madagascar è uno dei cinque paesi più poveri al mondo. Il 90 percento delle sue foreste è sparito. Il 50 percento della popolazione è denutrita, e non ha accesso all'acqua potabile. I diritti fondamentali sono costantemente violati. Capì subito che la situazione del Madagascar era drammatica, e abbandonai l'idea della scuola calcio. Con l'associazione realizzammo una rete idrica che garantiva acqua potabile a tre villaggi, circa mille abitanti. Ma di progetti simili ne avevo visti tanti: pozzi, ospedali, scuole, mercati, buona parte dei quali risultavano essere autentiche cattedrali nel deserto, con dispendio di milioni e milioni di euro. Progetti calati dall'alto, studiati a tavolino, che non sempre rispondevano alle necessità, ai reali bisogni della popolazione e dei beneficiari. Sarei potuto rientrare in Italia a raccontare tutto, a denunciare tutto ciò che avevo visto; ma sapevo che non sarebbe servito a niente: altri, prima di me, lo avevano già fatto. Dovevo restare; volevo restare, con tutto me stesso. Ma per fare cosa? Poi capii che l'unica via per creare qualcosa di alternativo e durevole era imparare la lingua malgascia e andare alla ricerca di qualcuno che conoscesse veramente questo paese. In pratica avevo bisogno di una guida, e la trovai. Randriamarofara Jean Delphin, una persona straordinaria. Di origini contadine. undici tra fratelli e sorelle, ha passato buona parte della sua vita all'estero per poi fare ritorno nel suo Paese e trasmettere e condividere con tutti le sue esperienze e le sue conoscenze. Ricordo ancora il primo incontro: eravamo seduti uno di fronte all'altro e alle sue spalle aveva questo tessuto bianco e rosso, con l'immagine del Madagascar. Lui tirò fuori un documento e l’appoggiò sul tavolo, era un tomo alto così. E mi disse: questo è il progetto Wanna, significa "integrità, uomo responsabile". L'ho scritto io, e con o senza il vostro aiuto lo porterò a termine. Fu una lunga conversazione, e lui la chiuse con un monito: se vuoi veramente fare qualcosa per il Madagascar, devi essere disposto a morire per questo paese. Rientrato in Italia lo condivisi con mio padre, e anche lui mi avvertì: guarda Massimiliano che questa è la proposta di un controstato, in poche parole una rivoluzione. Il 17 marzo del 2009 ci fu un colpo di Stato. Io ero là, in quei mesi. E ho vissuto, direttamente, violenze, tumulti, rappresaglie, manifestazioni, morti. Il motivo scatenante era l'accordo fra il presidente malgascio e una nota multinazionale sud coreana che prevedeva la concessione di 1,3 milioni di ettari di terre coltivabili per produrre grano e olio di palma. In pratica, oltre la metà delle terre coltivabili presenti in tutto il Madagascar. Era un evidente caso di land grabbing. L'accordo poi saltò, ma successivamente ce ne sono stati molti altri. Come dire: nuovi poteri, vecchie abitudini. È importante sapere che, in Madagascar, la terra appartiene agli antenati. Si tramanda di generazione in generazione, per consuetudine; e difficilmente ci sono dei registri. E il land grabbing, così, trova terreno fertile in tutti i sensi perché una volta che ha raggiunto l'accordo con il governo mette la popolazione nella condizione di avere solo due possibilità: andarsene, oppure restare a lavorare nella propria terra per conto di altri, come dipendenti sottopagati, o addirittura in condizioni di schiavitù. In realtà c'è una terza possibilità, è quella di opporsi. Rimettendoci però la vita. Ma allora come possono fare, le comunità, per difendere le proprie terre, i propri diritti, le proprie case? Ma una soluzione c'è: il microcredito. Con Delphin abbiamo preso carta e penna e abbiamo rielaborato e promosso il microcredito agricolo. In pratica mi sono ritrovato a fare il bancario anche in Madagascar. Con una particolarità, però: abbiamo tolto di mezzo il denaro. Infatti non prestiamo soldi, ma prestiamo un sacco di semi. Lo diamo a Razeeta, il quale coltiva e al momento del raccolto ottiene tre sacchi di riso. Il primo serve per soddisfare il fabbisogno alimentare della propria famiglia. Il secondo lo mette da parte, in un granaio comunitario, e il terzo lo vende. Con il ricavato acquista beni di prima necessità e due sacchi di semi. Uno lo utilizza per il secondo ciclo produttivo annuale, e l'altro lo restituisce. Noi prendiamo il sacchetto, e lo diamo a Dadà. Quindi altra famiglia, altro ciclo. Si innesca così un effetto moltiplicatore. Il microcredito è supportato dai campi comunitari che sono necessari a garantire la terra a chi non ne ha. E poi dal granaio comunitario, che ho già citato. Questo è uno strumento finanziario potentissimo. La sua forza è la semplicità. Io sfido chiunque a trovarmi un investimento che ti garantisce il capitale e in otto mesi ne raddoppia il valore. Non esiste. Il granaio sì. Infatti ad aprile, periodo del raccolto, A dicembre, stagione delle piogge, esattamente il doppio, a volte il triplo. E ogni anno è così. I risultati conseguiti di tutte queste azioni sono: un sensibile miglioramento della qualità della vita delle famiglie; la possibilità d'istruzione per i bambini; la possibilità di cure mediche, in caso di necessità; la protezione e la valorizzazione di terre e foreste. E la sovranità alimentare. Negli obiettivi del millennio, così come nell'Agenda 2030, per ridurre la fame nel mondo si parla ancora di sicurezza alimentare, garantire una quantità di cibo sufficiente a tutti. Ma a quali condizioni? Quelle del land grabbing? È arrivato il momento di parlare di sovranità alimentare. Razama deve avere la libertà e il diritto di lavorare la sua terra in armonia con la natura. Deve poter mangiare un cibo di qualità, e poter tramandare i suoi saperi alle generazioni successive. Questa è la sovranità alimentare. Il microcredito è solo una delle tante azioni previste dal progetto scritto da Delphin. Un'autentica rivoluzione, silenziosa e non violenta. Quando decisi di accettare i rischi che correvo nel partecipare a questa iniziativa, ero convinto di condividere un'utopia. Ma poi sono arrivati i risultati, e il sogno si è trasformato in realtà. In un Paese nel quale i diritti della donna sono pochissimi finché non diventa nonna, Olga, 42 anni, è il presidente di un movimento che conta circa 1500 aderenti. Undici dei venti membri dell'Assemblea Generale sono ragazze e ragazzi con i quali ho lavorato per dieci anni. Quando li ho conosciuti erano dei bambini. Dago, Justin, Tain, Fatim, Michelle, Raki. I ragazzi hanno acquisito una consapevolezza sui loro diritti che nessuno potrà mai portargli via. L'associazione Vanuna ha un suo centro di educazione e formazione, e ha appena concluso il primo anno di sostenibilità e autonomia economica. Esistono realtà come la nostra, che ce l'hanno fatta. Nel mondo associativo ci sono esempi virtuosi che meritano di essere sostenuti e valorizzati. È importante saper scegliere, informarsi bene e decidere chi e cosa sostenere, Così come altrettanto importante è il nostro stile di vita. I cambiamenti climatici, e le disuguaglianze, sono costantemente sotto i nostri occhi. Non possiamo più ignorarli, il tempo è scaduto. Dobbiamo diventare tutti quanti protagonisti di un cambiamento capace di salvare il nostro pianeta. E dobbiamo farlo adesso, o sarà troppo tardi. Io potrei stare qui per ore ad elencare quelle che sono le azioni capaci di tutelare l'ambiente e di difendere i diritti. Ma purtroppo anche il mio tempo è scaduto. Allora vi dirò quella che per me è la più importante. Io vi invito, anzi, io vi esorto ad iniziare a porvi le domande giuste. Accettando le risposte vere, non quelle che ci fanno più comodo. Biciclette e treni inquinano meno di auto e aerei? La risposta è ovvia, sì. Se entro in un bel negozio, un bel palazzo, con tante luci e vetrine, e trovo un vestito a soli 9,99 euro, è perché stanno sfruttando donne e bambini da qualche parte del mondo? La risposta è sì, e la trovate sull'etichetta. È possibile conoscere l'intera filiera di un prodotto. Sapere dove, come, chi e con cosa è stato fatto un cosmetico o un dentifricio, un cellulare, un capo d'abbigliamento. A chi mi chiede di venire in Africa per aiutarmi, io consiglio sempre di restare qua. Perché possiamo essere molto più utili con le nostre scelte se diveniamo più consapevoli e responsabili, giorno dopo giorno. Un anno fa ho capito che la mia missione in Madagascar era compiuta, era terminata. Non avevo più un lavoro da svolgere. Non hanno più bisogno di me: hanno la loro autonomia, la loro vita. Ed è giusto che sia così. Ho valutato la possibilità di fare qualcos'altro, di cambiare lavoro. Capita, a volte, nella vita. Mi sono detto: è il momento di pensare più a me stesso, alla mia famiglia, di avere uno stipendio decente. Ma poi ho deciso di continuare. C'è ancora molto da fare. Io voglio un futuro migliore per i miei figli, [che] sono qua. E allora ho deciso di continuare. Ho pensato di replicare ciò che ho fatto in Madagascar in un altro Paese, il Senegal. Ma di questo ve ne parlerò in un altro TED. Lo scorso febbraio ero sul balcone del Centro di Educazione di Fianarantsoa, e guardavo i bambini giocare nel cortile. A un certo punto mi si è avvicinata Olga, e mi ha detto: “Sai, Massimiliano, io ho superato i 40 anni, e come donna vorrei tanto essere madre. Lo desidero con tutta me stessa. Ma è un desiderio che non posso soddisfare. Sai, se avessi un bambino, io gli darei tutto il mio amore e tutte le mie attenzioni, vorrei crescerlo nel migliore dei modi possibili”. Poi ha sospirato un attimo, e osservando con tenerezza quel cortile, ha aggiunto: “Se mi dedicassi a un figlio, chi si occuperebbe di tutti loro?" Delphin e Olga, integrità e forza d'animo. Io mi ispiro a persone come queste. Grazie. (Applausi) "Freeze" è una parola inglese, che vuol dire: stai fermo, stai immobile, non ti muovere. Per me è importante questa parola, perché è legata al risveglio. Infatti io voglio parlare del risveglio come un qualcosa che è necessario per distoglierci da questa inerzia, da questo non muoverci. Ed è importante muoverci in questo momento perché ci aspetta un futuro diverso da quello che immaginiamo, con dei rischi. Il movimento è fondamentale affinché questi rischi possano essere riconsiderati in forma positiva. Ovviamente io ne parlo dal mio punto di vista. Io sono un architetto, e quindi devo capire qual è il mio ruolo come architetto all'interno di questo cambiamento, e di come posso intervenire; e soprattutto che importanza ha l'architetto, l'architettura all'interno di questo contesto. Il contesto di cui stiamo parlando è il contesto del Climate Change. Un cambiamento che implica non il fatto che ci troveremo di fronte a uno scenario nuovo, diverso; ma che questo scenario cambierà continuamente, secondo per secondo, per i prossimi centinaia, forse migliaia di anni. Cosa c'entra l'architettura? Ogni volta che parlo di questo tema, la domanda è: sì, questo è un tema che riguarda i politici, che riguarda i decision maker, che riguarda probabilmente gli industriali, le politiche industriali e l'economia. Ecco: questo grafico che voi vedete, dice che la realtà non sta proprio così. Il ruolo degli architetti è fondamentale. Se parliamo in termini di CO2 vedremmo che probabilmente, anzi certamente, le emissioni di CO2 in gran parte vengono causate dalle costruzioni. Se consideriamo anche il sistema dei trasporti, e sommiamo questi due fattori, cioè consideriamo come la forma della città interviene nel sistema dei trasporti, ci accorgeremo che la città, di per sé, è la principale causa di emissioni di CO2. Ecco che il ruolo dell'architetto diventa importante, se non determinante. In realtà noi sappiamo, anche, quali sono gli ingredienti che dobbiamo utilizzare per rispondere a questa necessità. La ricerca ci aiuta, quindi sappiamo che si tratta di città più resilienti, nel senso capaci di adattarsi a questo mutamento, e questo mutamento porta con sé dei cambiamenti climatici estremi. Quindi le città devono adattarsi a questi cambiamenti climatici estremi. Il secondo aspetto è la compattezza. Dobbiamo aspettarci città sempre più densamente popolate e compatte, perché la disponibilità delle risorse è sempre più limitata: dipende dal suolo produttivo. Maggiore è la dimensione delle città, maggiore sarà la disponibilità di suolo produttivo. Questo mi porta a una conclusione, sapendo che la popolazione mondiale crescerà. Se non vogliamo arrivare a quella che noi, nel centro di ricerca di Portsmouth, chiamiamo "equazione impossibile", dovremo considerare un nuovo elemento, che è l'elemento fondamentale per il risveglio, ed è la creatività. Ecco perché noi parliamo di radical concept, parliamo di visionarietà, di capacità di vedere il mondo con occhi diversi. In realtà questo non vuol dire che parliamo di un futuro e non dobbiamo più rivolgerci al passato. Sappiamo che prima della rivoluzione industriale in qualche modo alcuni di questi modelli sono già stati applicati. Venezia è chiaramente una città radicale, una città visionaria; ma potremmo rivolgerci anche ad altri modelli come Shibam, nello Yemen. Una città che in tutto e per tutto risponde perfettamente alle nostre necessità climatiche nell'area in cui sorge il deserto. Una città ultra-compatta, che resiste ai venti caldi del deserto. Ha questa superficie superiore bianca, con un'alta albedo, che consente una riduzione drastica dell'heat island effect, una cosa di cui si parla, spesso, come se fosse un problema non conosciuto dagli antichi. Naturalmente, anche questa idea dell'essere visionari non è una novità di per sé. Sappiamo che esiste un periodo storico in cui la visionarietà è stata determinante, ed è stata determinante proprio quel tipo di capacità di vedere il mondo in modo radicale che proveniva proprio dal mondo dell'architettura, o dal mondo dell'arte. Mi riferisco al Rinascimento. Che cosa ha a che fare il Rinascimento con la crisi climatica di oggi? Ha a che fare perché la crisi del Trecento aveva caratteristiche molto simili alla crisi attuale: una riduzione delle risorse, una popolazione che non era più in grado di accedere a queste risorse, un cambiamento climatico di tendenza opposta, ovvero si trattava di una mini-glaciazione; e terza, non ultima, la problematica legata al fatto che una malattia, la peste nera, era in qualche modo la ragione per cui tutta la società avrebbe dovuto cambiare in una forma diversa, avrebbe dovuto in qualche modo rivoluzionare economie e società. Questo è importante perché, ovviamente, il riferimento ai primi due fattori è abbastanza immediato; ma il riferimento alla salute è altrettanto importante, anche se non immediato. Sappiamo che il climate change sarà una delle cause principali di malattie nei prossimi 20 anni. Ecco che figure come Leonardo, visionari, cioè persone che sono capaci di vedere il mondo con occhi diversi, nuovi, senza la mappa mentale che ha condizionato noi, è fondamentale. Come facciamo oggi a coltivare questa capacità creativa che ci porti a un risveglio? Io ho una mia idea. La mia idea nasce dal fatto che sono anche un educatore. Questo si può fare attraverso, appunto, l'educazione, grazie al fatto che i giovani e gli studenti non sono condizionati come noi dinosauri da una visione del mondo che in qualche modo è determinata dagli ultimi 100 anni di storia. Quindi, per noi il nostro lavoro è proprio di cercare di instillare in loro la capacità di essere creativi, inventivi, anche radicali ed anche estremi. Vediamo qui una serie di lavori fatti da studenti e da collaboratori del mio centro di ricerca, Media Hub, che sono anche, oltre che studenti, dei veri e propri ricercatori. Si tratta di Liam Stumbles in questo caso. Lui ipotizza una città che viene rivoluzionata dall'idea di eliminare completamente il traffico automobilistico e di riutilizzare il materiale delle autostrade per ricostituire un nuovo tessuto urbano. Qui vediamo un esempio della città di Oakland e delle conseguenze su questa città: come gli spazi destinati, originariamente, alle autostrade diventano dei parchi e delle strutture utilizzabili da tutta la popolazione della città. Vediamo che il sistema cerca di fare utilizzo delle tecnologie più avanzate, come per esempio l'uso dei droni, e il cosiddetto swarm behavior, la capacità dei droni di muoversi a sciame, E vediamo come la possibilità di modificare, anche, la performance della città diventa essenziale in questo ragionamento. Un altro esempio è utilizzare la botanica come strumento di rivoluzione della città, quindi i sistemi ecologici che nascono dalla modificazione genetica dei vegetali. Oppure disegnare una città, come nel caso di Naim Mukif, ipotizzando che la città deve essere disegnata non solo sui flussi umani, su quelli che sono i movimenti degli uomini e le loro necessità, ma anche su quello delle api; e proprio oggi è stato dichiarato il fatto che le api sono gli animali più importanti sul nostro pianeta. Oppure possiamo utilizzare del materiale cellulare di questo tipo. Possiamo capire come si espande, e quindi possiamo capire quali sono le tendenze di questi organismi di riassettarsi e allo stesso tempo possiamo anche capire come si può utilizzare direttamente questo materiale come un materiale per le costruzioni. In questo caso lo utilizziamo come brise-soleil, come possibilità di rendere più opache le finestre, controllando lo sviluppo. Fino a un estremo come questo, disegnato da Joyce Kwan, che è la trasformazione di città in chiave totalmente organica. Qui vediamo un progetto di Michael Brewster e Bevin Liang, che riguarda la possibilità di inserire l'automazione e la robotica nella città. Questa tecnologia consente alla città di essere resiliente, nel senso che la capacità di adattamento dipende appunto da questa capacità, questa dotazione robotica della città stessa. Utilizziamo, anche se non si tratta solo di elaborazioni speculative, si tratta anche di realizzare modelli che rispondono - come in questo caso, utilizzando un Arduino, a queste ipotesi di progetto. Fino all'ultima città di questa serie che vorrei farvi vedere, che è una città nell'Antartide con condizioni estreme. In questo caso quello di cui stiamo parlando è della possibilità di utilizzare queste condizioni estreme climatiche del nostro pianeta come delle risorse, ovviamente limitando il nostro carbon footprint. Tuttavia, queste zone estreme producono delle risorse che sono utilizzabili. Qui vediamo esempi di questa, di questo sistema di città, di questo sistema di stazioni, che sono una forma di colonizzazione dell'Antartide. Vediamo che, in qualche modo, questo sistema è molto simile a quello delle piattaforme petrolifere, ma il suo obiettivo è completamente diverso: è quello di utilizzare, per esempio, i moti marini e per esempio di ricreare un habitat che sia favorevole alla relazione, per esempio, tra uomo e animali. Qui vediamo come, in qualche modo, si crea una relazione con la fauna oceanica. Ora, la domanda, quando io parlo di questi aspetti, è generalmente: Quanto costa? Quanto costa cambiare? La domanda non è casuale, perché apparentemente è una domanda retorica. In molti sostengono che cambiare costerebbe moltissimo. In fondo la nostra società si basa sui combustibili fossili e mantenere questa condizione è certamente, secondo molti, una condizione più favorevole dal punto di vista economico. La risposta è no. "No" vuol dire che cambiare costa meno che mantenere lo status attuale. Non abbiamo tempo di elaborare, ma bastano poche immagini per capire che così non è. Qui vediamo una piattaforma petrolifera di ultima generazione che va a scavare, che va a succhiare le ultime gocce di sangue del nostro pianeta dalle profondità dell'oceano, con dei danni irreversibili alla biodiversità. La seconda obiezione riguarda le città che vi ho fatto vedere. Sono convinto che, se lo chiedeste, forse più della metà di voi rimarrebbe dell'idea che sono visioni distopiche, e molti di voi hanno già detto al proprio vicino: "Ah sì interessante, forse - speriamo - però non ci vorrei mai vivere". Questo è interessante, perché probabilmente è corretto dire: "non ci vorrei mai vivere". Però cos'è la distopia, se non anche una condizione di non familiarità con una certa condizione? Perché la nostra condizione naturale è questa: noi non viviamo in case di campagna con il giardino, viviamo in queste condizioni. L'80% della popolazione mondiale vive già oggi e vivrà in queste condizioni probabilmente molto di più. O quella a sinistra o quella a destra, 50 e 50. Siamo sicuri che questa condizione non sia una condizione distopica o semplicemente la nostra sensazione che l'ambiente che viviamo tutti i giorni sia confortevole non sia solo legato alla familiarità con questo ambiente? Questa è una domanda a cui mi piacerebbe non dare una risposta. Probabilmente avrete già capito che quelle città di cui ho scelto degli esempi cercano di dire una cosa molto precisa, cioè di stimolare questa discussione. Per me sarebbe stato facile farvi vedere modelli molto più rassicuranti. Per concludere vorrei dire che per il risveglio è necessario vedere, come avrete capito dal mio punto di vista, il mondo da una prospettiva completamente diversa. Io sono stato fortunato: per lavoro o per ricerca ho potuto trasferirmi in Nuova Zelanda e questo mi ha consentito di vedere il mondo, in realtà, proprio dal luogo più lontano dall'Italia, dal mio paese; e anche dalla prospettiva più diversa. Dal sud del Pacifico, e soprattutto da una fauna, da un contesto ambientale estremamente diverso dal nostro. Anche se si dice che 2.000 anni fa, anzi prima dell'Impero Romano, la Nuova Zelanda assomigliasse molto a quella che era l'Italia. Quello che mi colpisce particolarmente, della Nuova Zelanda, è la biodiversità e le caratteristiche della fauna. Considerate che la Nuova Zelanda è un luogo dove gli uomini, [i Maori] non sono arrivati fino al 1200-1300, e nel 1700 siamo arrivati noi occidentali a colonizzarlo. Quindi si è creato un habitat naturale estremamente diverso da quello che conosciamo. Il kakapo, secondo me, è un animale che rappresenta un po' questa condizione. Immaginate che il kakapo è un animale che non vola, nonostante sia un pappagallo di grosse dimensioni. E quando deve riprodursi, sceglie uno delle decine di vulcani che si trovano per esempio a Oakland - centinaia, forse migliaia, in tutta la Nuova Zelanda - e va in cima a questa collina. Una volta che è in cima a questa collina, comincia ad urlare. Questo è il suo modo di attrarre la kakapa, la sua compagna, che per riprodursi a sua volta sale questa collina. Ora, io rifletto sempre su questa condizione perché io vengo dalla Toscana e immagino un cinghiale che salga su un colle e che urli. Non so quanto tempo passerà prima che un cacciatore vada a prepararsi la cena, richiamato da questo segnale. Un altro aspetto molto interessante è che il kakapo, a un certo punto della sua vita ha trovato, ha incontrato l'uomo. E quello che ha fatto il kakapo, quando ha incontrato l'uomo per la prima volta, è questa cosa qui: ha fatto freeze, cioè si è fermato, si è bloccato, sperando che il cacciatore non lo riconoscesse, che pensasse che il kakapo fosse un albero, o un una pietra. Ecco; immaginatevi il successo di questa strategia, e i rischi di estinzione che anche oggi sta correndo il kakapo. Ecco, vorrei concludere dicendovi questo, che in fondo il kakapo siamo noi, oggi. E spero che questa sia una riflessione che voi condividerete con me. (Applausi) Trascrizione: Stefania Betti Qualche tempo fa, è successa una cosa secondo me simbolica. Un’azienda molto importante, internazionale, che produce filati in tutto il mondo ha chiesto al proprio target di riferimento, principalmente donne tra i 25 e i 40 anni, dove avessero imparato a lavorare a maglia. La risposta, nel 60% dei casi, è stata: YouTube. YouTube è stata la nonna della nostra generazione. In tutto il mondo, giovani e meno giovani hanno ripreso contatto con materiali e utensili. In maniera concreta, cioè facendo; o soltanto con la loro fascinazione, tramite foto e video prodotti e postati in tutto il mondo e diffusi sui social network. Tendiamo a imitare ciò che vediamo. Questo rimettere le mani in pasta in maniera così generalizzata ha avuto diverse cause. La crisi economica e lavorativa in primis, ovviamente; ma anche, come clienti e come designer, una certa alienazione dovuta ad un’offerta troppo standardizzata, figlia naturale della delocalizzazione produttiva. Tutto questo assieme a nuovi valori - ritrovati, anche - ecologici, sociali ed etici. Non si è trattato soltanto di un movimento dal basso. Sempre nello stesso periodo, la manifattura è uscita dalle aziende - dove era stata rinchiusa negli ultimi anni, e resa qui meccanica, e muta - e allontanandosi quindi dalla vita quotidiana delle persone comuni, per ritornare adesso con nuovi significati, nuove tecnologie e nuovi prodotti. Oggi ci troviamo, paradossalmente, ad avere aziende che aprono al pubblico come i palazzi segreti delle giornate F. A. I. - per adesso soltanto in Lombardia e Piemonte, ma speriamo che avvenga presto in tutta Italia - e raccogliendo in quelle giornate lo stesso tipo di interesse e di fascinazione. Workshop di qualsiasi tipo di tecnologia artigiana e aperitivi in cui ormai si parla di taglia e cuci, serigrafia, pasta madre. Il fare è diventato, di nuovo, parte della nostra quotidianità. Ma il digitale non è stato soltanto maestro, ma anche e soprattutto vetrina di vendita, qui lo sappiamo bene: vetrina di vendita che, nel tempo, nuovi brand ed aziende più strutturate hanno imparato, e stanno imparando tutt’ora, a rendere più personale, più mirata, di fatto rimettendo in piedi, o cominciando a rimettere in piedi, un intero indotto produttivo. Il saper utilizzare gli strumenti digitali legati alla comunicazione, il farsi vedere, farsi notare postando delle foto che siano emotive, emozionali, coinvolgenti ma allo stesso tempo, conoscendo tutta una serie di cose riguardo le parole giuste da usare, gli orari e segreti di indicizzazione è diventato nel tempo sempre, sempre più importante. E nel frattempo, l’offerta formativa su questo tipo di tematiche si è moltiplicata a tutti i livelli: quindi abbiamo dai corsi online ai workshop professionali, a consulenti nati proprio da questo tipo di indotto. Certo che l’unione di comunicazione digitale e vendita online ha avuto tutta una serie di ripercussioni molto importanti. Prima di tutto, il raggiungimento di nuovi target e nicchie diffuse. Io prima, paradossalmente, potevo arrivare a tutti i clienti del mio territorio o dove avevo dei negozi, o una rete commerciale, che arrivava appunto in quella regione. Adesso, potenzialmente ovviamente, arrivo a chiunque possa essere interessato al mio prodotto, da Toronto a Pescara. Seconda cosa: coinvolgimento e feedback. Il fatto di avere un contatto diretto, con il proprio pubblico, tramite l’esposizione sui social network mi permette di vedere il reale - l’effetto reale che il mio prodotto ha sul mio cliente. Quindi: risolvere problematiche; poter accettare richieste di personalizzazione; ed avere in cambio maggiore fidelizzazione, e anche soddisfazione personale. È l’era del coinvolgimento, del dialogo diretto col pubblico. Qual è, però, il problema? Che comunque dobbiamo farci vedere, per farci notare dobbiamo farci vedere. L’immagine è diventata tutto quello attorno a cui ruota il nostro mondo. L’immagine è quella che ci fa scegliere, che ci fa affezionare a un brand, che conferma la bontà della nostra prima impressione e rafforza la sicurezza che abbiamo rispetto ad un acquisto. Ma abbiamo pochissimo tempo per farlo: una frazione di secondo, il tempo che il dito indice scorra dall’alto verso il basso nel nostro feed di Instagram e di Facebook. Il nostro cliente potenziale si sofferma, approfondisce qualità e immagine, reperibillità di un prodotto, costo, e poi forse decide di seguirci e forse ancora decide di acquistare. Per colpire in questa frazione di secondo, questa finestra così piccola, ci si è diretti verso un tipo di comunicazione "facile": delle immagini facili, immediatamente riconoscibili, didascaliche, già familiari, quasi pre-digerite. Non c’è tempo per un livello successivo di comprensione: bisogna colpire e farlo subito. Una comunicazione con la data di scadenza, già passata non appena postata. Fra qualche tempo ci ricorderemo di questo periodo come quello dell’ansia per la bella foto: quante volte ce lo hanno detto? Le belle foto! Delle inquadrature dall’alto, degli sfondi bianchi, le foto da storytelling con le mani rugose degli artigiani che lavorano su tavoli in legno, però con la barba hipster, del logo che funziona perché già pensato come avatar, dell’ansia da condivisione. Ma in questa corsa alla comunicazione, e qui arrivo al punto, quanto del nostro tempo dedichiamo alla progettazione e al perfezionamento del nostro oggetto, di quello che stiamo immettendo sul mercato? In proporzione poco, pochissimo. Perché abbiamo fretta di postare. Il risultato sono prodotti tutti uguali, insipidi, con loghi e foto meravigliose e raffinatissime, ma tutti uguali. Oppure prodotti autoreferenziali, con target inesistenti, ma postati con hashtag e orari perfetti. Qui vedete prodotti "carini": ma "carino" è abbastanza? È davvero abbastanza? L’immagine, la cura dell’immagine è fondamentale in questo periodo, nell’era contemporanea, pena l’indifferenza del pubblico ovviamente. Ma il prodotto, la sua capacità di parlare al pubblico che vogliamo raggiungere tramite dettagli interessanti e significativi, la forte idea che è alla sua base, è la cosa ancora più importante. Non possiamo affrettarla per l’ansia della condivisione, e del postare una nuova foto. Se non c’è prodotto, non ha senso parlare di comunicazione; e quello che sembra, prima o poi si dimostrerà quello che è. Ho passato gli ultimi 10 anni a osservare, scrivere, connettere, far crescere il mondo del nuovo artigianato, dell'imprenditoria. Dai piccoli autoproduttori, ai terzisti dei distretti produttivi, il percorso è stato simile: un’ubriacatura digitale così forte da far perdere di vista l’obiettivo che avevamo all’inizio, quello di far conoscere ed apprezzare il nostro prodotto sul serio. Il prototipo è tale proprio perché è migliorabile. Non abbiamo più tempo per provare e cambiare le cose. Abbiamo sempre l’ansia da condivisione; ed è una cosa che ci sta fregando, perdonate il senso, per la qualità di quello che stiamo facendo. Tutti i prodotti del "Made in Italy" che più ci ricordiamo, che fanno parte della storia, di quello che ci riconoscono all’estero, che sia la moda, il design, il food, sono nati da una collaborazione. Una collaborazione fra designer, creativi, progettisti e maestranze dotate di un’enorme capacità e buon gusto che hanno migliorato in corsa ogni prototipo e campione. Questo mondo rischia di essere completamente mandato allo sfascio per un’attenzione eccessiva all’immagine, piuttosto che al prodotto. Nel frattempo, creiamo di nuovo una distanza con il nostro pubblico. Questo tipo di distanza, data da un’immagine perfetta e raffinata cui abbiamo teso in questo periodo, che però da una parte ci rassicura, perché di alta percezione; dall’altra ci fa perdere di vista quel dialogo diretto, e quella piccola imperfezione, che nell’ultimo periodo ci aveva fatto di nuovo percepire come autentici. La differenza. Non possiamo più puntare su quello che ci accomuna, ma su quello che ci differenzia. Facciamolo come creativi, come artigiani, come individui. Ricominciamo a progettare, a prototipare, a migliorare. Usiamo la nostra creatività e il nostro perfezionismo, non soltanto sulla comunicazione ma anche sul prodotto, perché è quello che rimane. Dovete essere voi stessi il vostro stesso moodboard, il vostro moodboard di riferimento. Dovete essere consapevoli, non instagrammabili. È pieno di prodotti che non hanno un’anima. Foto meravigliose, app che cercano di dimostrarci tutta la bellezza del cambiare colore e sfondo. Foto tutte uguali di sfondi di legno sbiancato, ultimamente colori pastello. Non è possibile non dare importanza a queste cose nel mondo contemporaneo, perché se io ho soltanto una finestra di un secondo, bisogna che mi faccio notare. Ma perché dare tutta questa importanza soltanto all’immagine, e non a quello per cui siamo stati famosi in tutto il mondo? Il contatto con i materiali, il contatto con gli utensili, il cambiare idea. Perché a volte, per non disturbare questa immagine così faticosamente studiata e raffinata, abbiamo paura di cambiare idea, di evolverci verso altro, anche se potrebbe essere la cosa migliore da fare in quel momento. Non possiamo più essere prigionieri dell’immagine. Questa immagine così perfetta ci sta riportando indietro. È importante, ancora una volta, dare la stessa importanza a quello che facevamo prima. Chiudete Internet, chiudete Instagram, e ve lo dice una che è sempre sulle stories! La progettazione va raccontata alla fine, quando siamo sicuri noi. Non va condiviso il processo produttivo. Vi faccio un esempio. Secondo voi, le maestranze che hanno collaborato in questi anni a creare, dagli anni ‘60 in poi, i migliori prodotti di design che ci conoscono in tutto il mondo, se si fossero fermati ai like sulla foto del primo prodotto, secondo voi avrebbero condiviso, avrebbero continuato a migliorare il prodotto e avremmo adesso i prodotti di qualità che conosciamo? Nascondete i prototipi, nascondete le prove. Dovete essere convinti voi. Raccontare nuovi prodotti, raccontare prove, raccontare i primi campioni, dà sicuramente fascino al vostro feed, e coinvolge; ma allo stesso tempo ci intrappola. Non condividete le prove, non condividete la progettazione. Sto dicendo una cosa che, mi rendo conto, è l’opposto di ciò che vi dicono di fare, perché dà fascino. Ma nel frattempo abbiamo una rassicurazione finta su dei prodotti che alla fine sono solo primi abbozzi. E la storia del Made in Italy non è fatta di primi abbozzi. Quindi: siate il vostro stesso moodboard; siate consapevoli; e non siate instagrammabili. Grazie. (Applausi) Questa non è una lezione ma la storia di un ragazzo come voi che sta cercando di utilizzare il suo tempo per cercare di fare qualcosa per chi ne ha più bisogno. Sto cercando di utilizzare nuove tecnologie, innovazione scientifica, per cercare di risolvere sfide globali. Unire problemi a noi distanti con soluzioni che ormai sono a portata di mano o di start up. È incredibile essere parte di una startup che, con poche persone, pochi finanziamenti e forse tanta pazzia, può cercare di risolvere alcuni di questi problemi che sono rilevanti e che affliggono la nostra società. Come dicevo, sono un ragazzo come voi e forse perchè vivo nel mezzo tra Harvard ed MIT che mi sono preso il batterio dell'imprenditoria. Qui ogni giorno vegono inventate e create soluzioni tecnologiche incredibili. Software per predire tsunami, immunoterapie che danno la possibilità di istruire le nostre cellule a produrre le proprie medicine, macchinari per la codifica del nostro DNA che lo possono fare in pochi secondi. Nonostante questo, dobbiamo chiederci come questa tecnologia raggiunge il mondo, come questa tecnologia ha la potenzialità di avere un impatto su chi ne ha bisogno. Molto spesso, in un mondo in cui sentiamo parlare di tech, ci dimentichiamo che la tecnologia perde assolutamente senso se non riesce, in qualche modo, a combattere la povertà, a ridurre alcune delle inegualità e risolvere i problemi rilevanti. Quanti di noi conoscono Snapchat e le foto che scompaiono in un secondo ma non sanno cos'è la potenzialità dell'RNA. Penso che questo ci debba far riflettere. E questo è un percorso che per me è partito dalla Cambogia. Il mio primo lavoro non fu in Banca d'Affari a Londra ma fu per le Nazioni Unite in Cambogia. Una città chiamata Phnom Penh, della quale non sappiamo neanche pronunciarne il nome; e uno dei progetti che mi piacquero di più, più affascinanti, fu quello di cercare di aiutare i contadini nelle risaie, a diversificare il loro reddito. Come fare a creare un'altra fonte alternativa per questi contadini. Uno dei progetti su cui lavorai fu proprio quello di cercare di diversificare il loro reddito tramite la coltura della seta. La sericoltura ha un impatto sui contadini che può essere veramente rilevante. Dopo un anno, molti soldi investiti dal progetto delle Nazioni Unite, purtroppo il progetto fu un mezzo fallimento. Anzi, fatemi essere onesto, è stato totalmente un fallimento. I contadini riuscivano a produrre la seta in grande quantità; purtroppo la qualità non era buona abbastanza per poterli connettere con i mercati globali, per potergli dare uno sbocco di questo materiale e aumentare il loro reddito. Quindi, cosa fare? Ho avuto la fortuna di essere un grande fan da sempre, dei Ted Talk. In uno di questi, uno scienziato italiano, che adesso vive a Boston, Fiorenzo Omenetto, spiega come la seta può essere utilizzata come bio-materiale innovativo, con una piattaforma per scoperte scientifiche e innovazione nell'ambito dei biomateriali della fisica, della chimica, dell'elettronica, e tantissime altre applicazioni. Da quando ho visto questo Ted Talk la mia vita ovviamente è cambiata. Io e Fiorenzo abbiamo incominciato a pensare a come poter connettere con la Cambogia rurale, di cui avevo un'esperienza, con le sue scoperte scientifiche in un laboratorio a Boston. Allo stesso tempo, ho avuto la fortuna di approdare ad Harvard. E lì, ho cercato di capire come l'imprenditoria, l'imprenditoria sociale potessero formare una coppia vincente per risolvere i problemi delle persone sia della Cambogia che della nostra società. Io ho avuto la fortuna di avere altri mentori e avere altre persone con cui mi sono potuto confrontare; e uno di questi fu Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace e anche fondatore della micro-finanza moderna. In uno dei nostri incontri gli chiesi "Prof. Yunus, come posso creare un business sostenibile che ha la potenzialità di risolvere un problema, che sia rilevante però facendo in modo pragmatico essendo idealisti ma pragmatici allo stesso tempo". La sua risposta fu disarmante nella sua semplicità. Lui mi disse "Livio, focalizzati su una persona che ti sta a cuore, una persona per la quale sai in modo definitivo, che puoi risolvere un problema specifico per lei o per lui. Focalizzati su questo problema, vedrai che la soluzione arriverà. E allo stesso tempo vedrai come questa soluzione sarà applicabile non solo a questa persona, ma a tantissime altre. Quindi, nella mia testa come fare a non pensare a quei campi della Cambogia, adesso da Cambridge, in Massachusetts. E come fare a non pensare a T., una bambina che era figlia di uno dei contadini che lavoravano nel nostro progetto delle Nazioni Unite. Come fare a non pensare ai problemi di una bambina di sette anni che vive nell'area rurale sperduta, in mezzo al mondo che nessuno conosce. Mi ricordo le conversazioni che abbiamo avuto con sua mamma, con lei. Ho chiesto quali erano i loro problemi. Uno di questi era che la clinica rurale più vicina è a 47 km dalla loro casa. E la sua mamma, come tutte le mamme, vogliono bene ai propri figli e molte volte ha fatto quel percorso avanti e indietro per cercare di portare Tida e farla immunizzare contro poliomielite e contro il morbillo contro i vaccini che tutti noi abbiamo per i quali siamo immunizzati e saremo a posto per sempre e non avremo più bisogno di pensarci. Perché? Uno dei problemi maggiori di Tida, della salute pubblica, è quello dell'accesso alle medicine, in particolare i vaccini. Il 97% dei vaccini devono essere refrigerati e Tida non è la sola perchè ogni anno perché non hanno accesso a medicinali che tutti noi abbiamo a portata di mano. Una delle ragioni per le quali questi medicinali non arrivano alle persone che ne hanno bisogno è molto molto semplice, e di nuovo disarmante: la catena del freddo. Questi prodotti devono essere tenuti tra i 2° e i 8°. Se escono da questo range tutti questi prodotti vengono buttati via. Quindi ho pensato: ci sarà qualcuno nel mondo, ci sarà qualche scienziato, ci sarà qualche tecnologia che riesce a risolvere questo problema; sembra abbastanza immediato. Una delle tecnologie che Fiorenzo e il suo team hanno sviluppato si basa proprio sulla seta, e come la seta riesce a stabilizzare i vaccini e altre medicine, così chè non devono più essere refrigerati e possono essere spedite ad alte temperature. Mi piacerebbe dire che è così semplice come inserire una fiala dentro un bozzolo di seta. Chiaramente non è così. È un processo biotecologico che si basa sul dissolvimento di una delle proteine che sono dentro la seta che agisce come matrice nell'intrappolamento delle molecole dei vaccini e di altri medicinali, così da stabilizzarli prevenendo il movimento molecolare, prevenendo la loro possibilità di aggregarsi ad alte temperature, di denaturarsi e quindi non essere più efficaci. Credo che ci sia la potenzialità di risolvere il problema dell'accesso ai vaccini; di portare questi prodotti in qualsiasi angolo del mondo. Possiamo arrivare a bambini come Tida, come tanti altri bambini, portando questi prodotti facendo si che la loro assicurazione sulla vita data dai vaccini funzioni. E credo che la nostra startup che abbiamo fondato dopo due anni, tanti notti insonne, tanti milioni di dollari di finanziamenti ricevuti sia pubblici che privati, abbia la potenzialità di cambiare il panorama dei vaccini, creando nuove medicine, nuovi vaccini, nuovi prodotti che siano di una categoria diversa che non abbiamo bisogno della refrigerazione per raggiungere i bambini che ne hanno più bisogno. Allo stesso tempo, credo che vi abbia voluto dare un piccolo snapchat di come sia possibile creare un ponte tra sostenibilità, scienza, imprenditoria. Allo stesso tempo, vorrei chiedere a voi che siete ragazzi come me, come farete a risolvere alcuni di questi problemi che vi stanno a cuore per una persona specifica, a cui volete bene. E non vedo l'ora di vedere come riuscirete ad applicare queste soluzioni a chiunque ne abbia più bisogno. Grazie mille. Trascrizione: Michele Gianella Anche in mezzo a bombe, minacce e bugie, il mio desiderio è sempre quello: tenere aperte delle finestre umoristiche. Da quando è riapparsa la guerra in Europa, nei balcani, e dopo l'11 settembre, ho disegnato molte vignette sulla guerra, e sulle sue conseguenze: questo disordine globale in cui siamo immersi. E poi, quando le raccolgo per libri, o per mostre, le intreccio sempre alle vignette sulla violenza maschile contro le donne: le due cose sono, appunto, strettamente intrecciate. Io collaboro dagli anni '80 con i primi centri antiviolenza, come il CADMI. E ho scelto questo registro - l'umorismo, l'ironia - anche per questo argomento. Al centro della guerra, dei fumetti sulla guerra, è nata una personaggia: il suo nome è "Cassandra che ride". La sua antenata è la Cassandra omerica, veggente, sacerdotessa, nata a Troia 3.000 anni fa. Le sue profezie, perlopiù di sciagura, erano destinate a non essere credute, ascoltate. E per questo, Cassandra si sentiva impazzire. Una scrittrice tedesca, Christa Wolf, ha avuto un'intuizione su di lei. Ha detto: "Un tratto umoristico in ogni pazzia. Chi sa riconoscerlo, e usarlo, ha vinto." La mia "Cassandra che ride", infatti, ha trovato nell'umorismo, in questo linguaggio, la possibilità di una via d'uscita. La possibilità di riproporzionare le cose, e di dare, o riportare, a una misura umana fatti che sembrano enormi. E incontrollabili. E quindi, la possibilità di tenere la testa a posto. Per fare questo, l'umorismo ha tante chiavi: ne racconto due. Una è che chi fa umorismo parte sempre da una posizione di debolezza. È apparente, forse: però di debolezza, come quella dei bambini che dicono la verità o quella di Cassandra, che non era creduta. Però nel gioco, complesso e anche istintivo, dell'umorismo questa debolezza si trasforma in una forza. Che spiazza in un lampo, e poi molto sinteticamente. È una forza che poi crea un piacere. E poi, l'umorismo è un atto relazionale: ha bisogno di compagnia, di condividere questo piacere con altre, altri. È un invito al gioco. E questo è per me, credo, il sogno, il desiderio che davvero è diventato realtà nel poter fare un lavoro che è un invito a giocare insieme. L'altra cifra è che bisogna stare in compresenza e in prossimità con l'oggetto di cui si tratta, per fare un lavoro davvero efficace. E questo vale principalmente per la satira: non potrei fare battute, scherzi, su stereotipi culturali di civiltà che non conosco bene, di cui non ho una una percezione forte, che non mi toccano veramente alle radici. Lo posso fare su cose che in qualche modo risuonano dentro di me. E da cui sono molto toccata, che sento sulla pelle. E succedeva così anche ai buffoni di corte, che dovevano stare lì, presso il trono del re, per vedere da lì, e illuminare, in un attimo, gli intrighi della cortigianeria, gli eccessi del potere regale; e succede così anche alle donne che irridono l'orco di turno, come è nella cronaca di questi ultimi tempi. Ma nella sua essenza, io credo che l'intento di chi fa questo, di chi fa umorismo, sia molto simile a quello del bambino nella fiaba di Andersen, cioè svelare che il re è nudo! [Cassandra che ride] [- È in atto uno scontro di civiltà - Vedo lo scontro, ma non la civiltà] [- Vengono a liberarci dal Burqa - Il corpo lo possiamo tenere?] [Prima le donne e i bambini!] [- La violenza si ferma solo con altra violenza] [Allora quando si ferma?] [- Combatteremo fino all’ultimo uomo] - Finalmente sole!] [Sto riscoprendo il maschio selvaggio che è in me] [Da che stilista vai?] [Lui mi maltratta. Tu cosa faresti al mio posto?] [Cambierei posto!] [- M’ama, non m’ama - M’ammazza, non m’ammazza] [Ultima specie a rischio] [Un altro caso di violenza sulle donne!] [Dopo averla immobilizzata sul divano, i due animali sopra di lei ne ebbero finalmente ragione] (Applausi) Vengo da una famiglia con molte donne, che sono state le protagoniste, il pubblico originario dei miei fumetti. Il teatro familiare era denso di tensioni, drammi, melodrammi; e questo linguaggio è stato, per me, la possibilità di dire la mia verità, di dire la mia; e di farlo facendo, anche, ridere le mie sorelle. Poi, a 20 anni, erano gli anni '70, ho incontrato il femminismo, che ha nutrito, e fortemente incoraggiato, il mio desiderio di usare pubblicamente questo linguaggio, di, letteralmente, "pubblicare". E di farlo non partendo da astratte rivendicazioni di diritti o da ideologie, ma di farlo partendo proprio da me, dalle mie emozioni, esperienze e dalla consapevolezza che si andava generando nello scambio con le altre. Oggi, quando mi metto alla scrivania - io disegno sulla carta, prima di tutto - sono preda delle emozioni più discordanti: possono essere molto confusa su quello che andrò a trattare, posso essere molto arrabbiata. Ci sono tanti motivi: posso essere molto ansiosa - perché sono molto, molto, molto ansiosa - e però a poco a poco, nel farsi del lavoro, nel farsi dell'opera, a poco a poco, cercando un equilibrio fra il testo e l'immagine, che è l'arte del fumetto, affinando uno sguardo o la metrica della battuta, addentrandomi a poco a poco, alla fine trovo una via d'uscita. E la realtà stessa si trasforma davanti ai miei occhi. Questo può avvenire su tutto: sul mondo, sui rapporti fra i sessi, sulla guerra, sulla cucina, sulle opere liriche, sulla violenza, come avete visto, sul femminismo - su tutto. Dedico molto spazio, da molti anni, al tema del lavoro. Ho disegnato decine e decine, diventate centinaia, di annunci ironici di lavoro. È una ossessione. E poi anche lì sono nate delle personagge. Di solito io non caratterizzo tanto i personaggi, sono quasi archetipi. E però, a volte, ad alcuni dò dei nomignoli e diventano un po' come delle padrone di casa, qualcuno che dà il la a conversazioni, a dialoghi. E nel lavoro è nata "La bella addormentata fa il turno di notte" che racconta i cambiamenti, le crisi, i punti di crisi provocati dalle donne e nelle donne, dall'ingresso nel mercato del lavoro - non dico mondo, perché si è sempre lavorato. E l'ultima nata è la "Bracciante Digitale", che lotta contro lo strapotere dei latifondisti del web. Naturalmente anch'io, come la bracciante digitale, come la bella addormentata, anch'io nel mio lavoro sono coinvolta nella crisi, nei grandi stravolgimenti del lavoro nei campi che sono miei propri: il giornalismo, l'editoria e l'arte. E però ci sto dentro, con il mio lavoro: ci sto dentro elaborandolo, testimoniando con le vignette, e in qualche modo trasformandolo in questo modo. È in questo senso, per me, un'azione politica, una lotta di liberazione con armi leggere, molto molto leggere. Che cosa accadrebbe, se non ci fosse più niente da ridere? Non lo so, perché "Cassandra che ride" non prevede la fine del mondo. [Pat Carra | Aida] [Stephane Grappelli | L’internazionale] [Ti dono le stesse opportunità e capacità degli uomini] [Dopo mezzanotte, posso tornare me stessa?] [Biancaneve] [Dite al principe azzurro che prima di svegliarmi faccia i sette lettini, stiri le sette camicie e lavi i quattordici calzini] [La mano dice che diventerai ricca e famosa] [Solo che non ho tolto i guanti] [La nostra azienda è una grande famiglia] [A che ora si mangia?] [Finalmente sono riuscita a conciliare famiglia e lavoro.] [Sono single e disoccupata.] [Le donne devono avere potere come gli uomini] [Di che sesso deve essere chi lo subisce?] [Rivoluzione Tecnologica] [Forse conviene cercare lavoro come robot.] [Plurilaureata cerca lavoro adeguato alle sue pluri illusioni] [Ciao mamma, esco a cercare lavoro.] [Non dimenticarti il passaporto!] [Ti ricordi come eravamo ricche, quando ci davano la paghetta?] [Mi sono fatta suora molto tardi.] [Spero di fare in tempo a diventare Papa.] (Applausi) Trascrizione: Elena Montrasio Sono stata vittima di furto, sono stata derubata. Prima di venire qui. La metà di coloro che sono presenti, in questo momento, non lo sanno, [ma] probabilmente sono state derubate tutte le donne che sono qui. Derubate della loro identità, della loro storia, della loro forza, del loro coraggio, della loro ricchezza. Non ci siamo nei libri di storia, eppure l'abbiamo fatta; non ci siamo nei libri di letteratura, non ci siamo nell'arte, non ci siamo nella scienza, eppure le abbiamo fatte. Ci è stata rubata, persino, la cosa che è, incontrovertibilmente, di tutte e soltanto delle donne. Si chiama - da parte di alcune filosofe, si parla di furto di maternità. Nel mito greco, siamo nate dalla testa di Zeus: Atena nasce dalla testa di Zeus. Una donna nasce da un uomo! Nella religione, nella Bibbia, Eva nasce dalla costola di Adamo. Nasciamo da un uomo. Neanche quello che è il nostro potere assoluto, che è quello di creare, ci è stato lasciato. Pensate: simbolicamente, noi veniamo cresciute così. Nella storia studiamo questo, la nostra formazione ci dice questo. Quindi, l'identità mi è stata tolta. La cosa più importante che abbiamo, ognuno di noi: pensate al cognome che abbiamo, che portiamo, in Italia ma [anche] in qualsiasi paese del mondo, io, noi, noi donne e noi uomini ci presentiamo come figlie e figli di un padre. Abbiamo un cognome paterno. E nostra madre, che ci ha partorito? La sua storia, il suo sangue, la sua intelligenza, le sue risate, la sua forza, dov'è? Dal punto di vista sociale, non esiste: siamo solo figlie e figli di un padre. Questo si chiama furto di identità. Pensate se a voi uomini togliessero l'identità. Quella che si tramanda: ho preso il cognome di mia madre, mi chiamo Paola Di Nicola Travaglini. È sempre al secondo posto, quello delle madri. E ho scoperto che in realtà ho preso un cognome maschile al quadrato perché ho preso il cognome di mio nonno. E allora il femminile, nel linguaggio, non c'è. Nel linguaggio, il femminile viene depotenziato. Noi, quando dobbiamo parlare di funzioni istituzionali, di funzioni importanti di potere, ci rappresentiamo al maschile. L'assessore, il sindaco, il presidente. Il giudice! Ci ho messo 20 anni, per accorgermi che mi firmavo al maschile; nessuno me lo aveva chiesto. Eppure ero una donna! Avevo partorito due figli meravigliosi. Avevo un marito, avevo una vita sociale in cui ero incontrovertibilmente una donna ma mi firmavo al maschile: ero "il" Giudice. Me ne sono accorta 20 anni dopo. E questo riguarda solo i ruoli di potere. Alla fioraia, alla cassiera, alla infermiera, non si chiede di firmarsi o di chiamarsi al maschile. Invece si dice che le istituzioni sono neutre, per questo bisogna utilizzare il maschile. È un trucco, è un alibi: non è così. Tanto non è così che in magistratura, non solo in Italia ma nel resto del mondo, è stato vietato alle donne di entrare in un'aula di giustizia e giudicare. In Italia il primo concorso è stato, per le donne, il 1965, l'altroieri. E pensate che la rappresentazione simbolica della giustizia, da sempre, è stata una donna. Una donna possente, importante, forte, con una bilancia - la Dike, in greco. Però le donne, nelle aule di giustizia, non potevano entrare. Pensate: non potevano testimoniare, la loro parola non valeva nulla. E così non potevano giudicare, e così non potevano essere avvocate. Insomma, l'istituzione non è affatto neutra. L'istituzione vede benissimo, e ha vietato a me quell'ingresso. E allora qual è il tema? È quello del pregiudizio, dello stereotipo. Perché ci è stato vietato l'ingresso nei ruoli di potere con lo stereotipo che noi siamo fragili, che noi siamo inadeguate, che noi siamo dedite alla cura, che noi siamo irrazionali, passionali, bugiarde. Bene, è dal Paleolitico superiore che si propongono e ripropongono questi stereotipi. E sono rimasti immutati - non in Italia, nel mondo - per secoli e secoli. Questa è la montagna, enorme, che ci troviamo adesso a dover abbattere. E allora come possiamo pensare che tutto questo non entri nella nostra vita quotidiana, e nelle aule di giustizia? Io oggi mi firmo "La" Giudice, orgogliosamente. "La" Giudice, perché le donne che mi hanno preceduto, mi hanno consegnato questa straordinaria ricchezza. Senza di loro, io non indosserei una toga. Nelle aule di giustizia, questi stereotipi per cui le donne sono dedite alla cura e gli uomini dediti al potere, entrano e affollano l'aula, e rischiano di affollare la decisione dei giudici, delle giudici. Il tema dello stereotipo è un tema difficile da vedere, perché tutti ne siamo vittime e protagonisti allo stesso tempo. Lo stereotipo è inconsapevole, passa. Non è necessario parlare, passa e basta. Alle donne che denunciano violenza, non si crede. Perché la violenza nei confronti delle donne appartiene alla struttura gerarchica da millenni, da 40.000 anni e più, pensate. E noi dobbiamo sradicarla, riconoscendo valore alla parola delle donne che la denunciano. Ma non riusciamo a farlo, tanto da determinare l'impunità, troppo spesso, perché giustifichiamo la violenza nei confronti delle donne. E la violenza non sono solo schiaffi e pugni. È non diventare primaria ospedaliera, essere ridicolizzata con il proprio femminile, è la battuta inopportuna, è lo scherzo, è il ridimensionamento a scherzo di quello che scherzo non è affatto. E allora degli esempi. Nel 2017, a Nuova Delhi, l'Alta Corte decise che una violenza sessuale nei confronti di una ragazzina non era violenza sessuale perché quel no non era stato gridato. La stessa cosa è avvenuta in Spagna nel 2016, in cui una ragazzina violentata da cinque uomini, che non conosceva, era stata ritenuta "inerte", perché non ce l'aveva fatta a reagire. E poi arriviamo al Canada, in cui un giudice in un'aula ha chiesto: "Signora, perché lei non ha chiuso le gambe, durante quella violenza?" Forse non sanno questi signori e queste signore giudici, che la tanatosi è quella forma di blocco che di fronte a una violenza fa sì che il 70 percento delle donne non reagisca. E allora, perché abbiamo bisogno di dire che le donne devono resistere alla violenza? Perché in questo modo, non avremo mai quella prova che ci consentirà di dire che quella violenza c'è stata. E allora il nostro compito è decostruire questi stereotipi e questi pregiudizi, con coscienza e conoscenza. Mi è capitato, poco tempo fa, un caso che era stato ammantato da stereotipi e pregiudizi orrendi nei confronti delle vittime: era un caso di prostituzione minorile. Si trattava di una ragazzina di 14 anni che aveva avuto rapporti sessuali con uomini, uomini come voi, uomini clienti di 20, 30 anni più grandi che facevano la fila per avere un posto, un'ora, mezz'ora con quelle ragazzine. I giornali hanno intitolato "Baby Squillo", "Adolescenti maliziose". Erano state loro a portare quegli uomini in quelle stanze. Ebbene, questa è la narrazione che giustifica la violenza. Che giustifica la pedofilia, perché così si chiama un uomo che va con una ragazzina di 14 anni. Però noi gli uomini clienti non li guardiamo, loro nei processi sono sempre nell'ombra, loro nei giornali non si vedono. Così come per i reati di violenza. Si parla soltanto delle donne che ne sono vittime. Bene, e tutto questo serve a giustificare. E allora quando ho dovuto decidere come risarcire quel reato orrendo, che aveva distrutto e rubato l'adolescenza di quella ragazzina, che le aveva rubato la bellezza del rapporto con il genere maschile, ho dovuto decidere, di fronte alla richiesta di 20.000 euro, se quella fosse la forma giusta per restituirle quella dignità che le era stata negata da quegli incontri sessuali. Ho ritenuto, da Giudice, in nome del popolo italiano, nel quale amministro la Giustizia - e che mi mette un senso di responsabilità e di angoscia enormi come potete immaginare - ecco, ho deciso che non fosse il denaro a ripristinare, a risarcire quella ragazzina. Ma fossero libri sulla storia delle donne, sul loro pensiero, sulla loro intelligenza, sulla loro capacità e sulla loro ricchezza. Da Virginia Woolf a Emily Dickinson ad Anna Frank, al suo diario, ad Hannah Arendt, a Luce Irigaray, a Melania Mazzucco e tante altre. E allora attraverso questo, ho ritenuto che quella giovanissima dovesse capire e sapere, senza nessun maternalismo e paternalismo, dovesse sapere che lei non era stata violata. Perché lei apparteneva a quella storia straordinaria di donne, di quella produzione scientifica, di quella produzione letteraria, di quelle straordinarie battaglie che non risultano, nei nostri libri, non ci sono; non ce le vuole far conoscere nessuno. Ma lei era figlia di quella straordinaria produzione millenaria della storia e del pensiero delle donne. Ecco ritengo che noi giudici abbiamo una grandissima, straordinaria responsabilità, perché noi non solo pronunciamo in nome del popolo italiano, che è composto da uomini e donne; ma noi diamo una parola pubblica. E se, quindi, noi perpetuiamo stereotipi e pregiudizi, rischiamo che quegli stereotipi e quei pregiudizi restino come parola universale. E non credo che questa sia una questione che si risolva nelle aule di giustizia: la violenza nei confronti delle donne e la nostra assenza dai libri di storia, di letteratura, di scienza e di arte non si risolve certo nelle aule. Ed è una rivoluzione cruenta, [quella] che ci aspetta, ed è una rivoluzione che interpella, interroga ognuno di noi: uomini e donne. Nessuno ne è fuori. Ed è una rivoluzione cruenta perché riguarda la nostra quotidianità, i nostri comportamenti, le nostre parole. Se sono giuste o se sono sbagliate, se riproducono quegli stereotipi valorosi e vigorosi nei confronti degli uomini coraggiosi, ambiziosi. E riproducono la sudditanza femminile: fragile, dedita alla cura, inesistente. Ecco, questa è una rivoluzione difficilissima; ritengo che sia la prima volta, nella storia dell'umanità, che ci troviamo di fronte a questa rivoluzione. Non abbiamo bisogno di sangue, abbiamo bisogno di parole, di comportamenti concreti che riguardano il quotidiano di uomini e donne nelle nostre case, perché gli uomini rinuncino alla rendita di posizione che hanno assunto e perché le donne si riprendano il loro diritto alla felicità e alla libertà. E adesso, ognuno di noi deve farlo. (Applausi) Voglio raccontarvi una storia. Era il tempo in cui si costruivano i nidi, e un piccolo gruppo di passeri se ne stava davanti alla luce fioca del tramonto a pensare a quanto si erano stancati durante il giorno. Uno dei passeri disse: siamo tutti così piccoli e deboli! Sarebbe così bello, se un gufo ci potesse aiutare a costruire i nidi. Sì, disse un altro passero. Potrebbe anche aiutarci ad allevare i nostri bimbi, e ad accudire gli anziani. Un terzo passero si intromise e disse: questa potrebbe essere, sicuramente, la cosa migliore che ci potesse mai capitare. Mandiamo tutti i nostri esploratori in giro a cercare un cucciolo di gufo. Portiamolo il prima possibile tra noi e progrediamo grazie a lui. Lui potrebbe anche aiutarci, con la sua vista, a vedere e a capire quando sta arrivando il gatto del vicino, che ci dà così tanto fastidio. Ci potrebbe aiutare dove nessuno di noi può. Solo un piccolo passero, Scrunfinkle, con un occhio solo e un carattere molto difficile, si intromise e disse: Questa potrebbe essere la nostra fine. Portare tra di noi una creatura senza conoscerla, senza sapere come ammaestrarla, ci ridurrà in schiavitù, ci eliminerà dalla faccia della Terra. Gli altri passeri, totalmente scettici, dissero: No, assolutamente, un gufo ci aiuterà. Intanto portiamolo tra di noi. Imparare ad ammaestrare un gufo, una creatura nuova, è difficile e porta via tempo. Noi vogliamo farci aiutare ora, vogliamo progredire ora. Delle conseguenze ci preoccuperemo poi. Scrunfinkle e un altro piccolo gruppo di passeri iniziò a cercare una ricerca spasmodica, nel capire come poter ammaestrare i gufi, temendo che gli altri passeri esploratori tornassero dalla loro caccia prima di aver trovato una soluzione. Io non vi so dire come sia andata quella storia. Quello che vi posso dire è che, oggi, quel passero con un occhio solo e un carattere difficile dovremmo essere tutti noi. Stiamo creando superintelligenze artificiali e stiamo dando loro la possibilità di imparare tramite l'accesso a Internet, di evolvere. Non c'è nessuna ragione che ci dica che quelle intelligenze artificiali non evolvano delle strategie che garantiscano loro un futuro predominio su di noi. Io amo la tecnologia, la amo follemente, provo qualunque cosa mi trovi davanti. La tecnologia vince sempre, il futuro vince sempre, è inutile cercare di fermarlo. Qualche anno fa, diversi anni fa, ho avuto la fortuna di poter provare, per diversi mesi, i Google Glass, gli occhiali a realtà aumentata di Google. Ero talmente voglioso di provarli che, una volta tornato a casa, li ho aperti dalla scatola, li ho messi addosso e li ho accesi, senza leggere quello che io stesso scrivo: le informative privacy che regolano un rapporto tra me e una tecnologia. Dopo qualche minuto, a mia moglie Alessandra arrivò una telefonata di un amico tutto allarmato che le disse queste parole: "Lo sai, vero, che Marco sta trasmettendo la vostra cena in tempo reale in tutto il mondo?". Questo succede quando non capiamo la tecnologia che abbiamo davanti. Quando non leggiamo, quando non ci informiamo. Questo succede quando noi stessi non vogliamo formarci, non vogliamo creare della conoscenza. Questo succede quando siamo degli ignoranti 5.0, quando abbiamo a disposizione tutto il sapere di questo mondo, ma non vogliamo entrarci a fondo. Oggi il problema è molto semplice: la tecnologia va più veloce di tutto, va più veloce di noi e va più veloce della legge, va più veloce delle modalità con le quali impariamo ed acquisiamo conoscenza. Oggi, quindi, noi abbiamo a disposizione tutte le informazioni di questo mondo; ma non riusciamo a controllarle, a eliminare il cosiddetto "rumore di fondo''. E quindi, quando non riusciamo a capire qualcosa, diciamo che serve una nuova legge, diciamo che serve un cambio di paradigma. Ma ci servono davvero nuove leggi? Quando, nel 1955, Luigi Einaudi scrisse le sue "Prediche inutili", scrisse queste parole: "Prima conoscere, poi discutere, infine deliberare. Non si legifera per ostentazione velleitaria e infeconda''. Leggi fatte in maniera frettolosa, senza la conoscenza della materia, portano a nuove leggi, che cercano attraverso sotterfugi di rendere qualcosa di impossibile: applicare le regole che sono state create per il mondo analogico al mondo digitale. Questo è impossibile. Questo crea un miscuglio di norme totalmente inapplicabili, che distorcono il mercato. Oggi noi abbiamo risolto l'ignoranza dei nostri nonni, l'ignoranza informativa, l'ignoranza data dalla penuria di informazioni. Questo grazie alla rete Internet, in primis. È nato però un nuovo tipo di ignoranza: l'ignoranza elaborativa, l'ignoranza che è data dalla sovrabbondanza di informazioni, e dall'altra parte dalla limitatezza della nostra voglia, del nostro tempo, ad elaborarle. Esempi concreti sono sui giornali tutti i giorni: il dilagante aumento delle fake news; la mancanza di fact checking, che porta ad allarmismi incontrollati e non veri; gli hate speech. Tutto quello che capita sulla rete Internet, se non viene verificato e controllato, porta a un utilizzo superficiale della tecnologia. Che finché una notizia letta in maniera non corretta può portare a delle conseguenze, dall'altra parte può portare a conseguenze, come vedremo, ben peggiori. Oggi noi, vi dicevo, siamo ignoranti 5.0, perché sia quando c'era una ignoranza informativa, sia quando c è una ignoranza elaborativa, queste due ignoranze portano allo stesso risultato: azioni sub-ottimali, tutte uguali. Noi siamo come pecore, molte volte: seguiamo l'andazzo generale, seguiamo quello che fanno gli altri. Seguiamo qualcosa che non dovremmo fare. Perché? Perché le azioni sub-ottimali portano a non conoscenza, e a una standardizzazione del nostro comportamento sulla rete. Sicuramente non a capire come le tecnologie funzionano. Capire come una tecnologia blockchain, capire come una tecnologia innovativa funzioni, è difficile, porta via tempo. Molte volte non saremo nemmeno in grado di comprenderla, perché manca la formazione iniziale. E qui entra in gioco l'etica. L'etica è la colla che tiene assieme i popoli, è la chiave che permette di cooperare, è un qualcosa che ha aiutato la nostra specie a progredire. Se oggi noi siamo così, nel bene o nel male, lo dobbiamo anche alla nostra capacità di ragionamento morale, alla capacità e alla voglia di entrare nelle situazioni con un'etica, con un'abitudine diversa dalla massa. Questi siamo noi oggi. Le intelligenze artificiali sono già tra di noi. Lo sono nei robot a guida autonoma, lo sono nei robottini che per casa ci puliscono e tracciano ogni percorso, la grandezza, cosa c'è nelle nostre case. Lo sono in ospedale, con i robot chirurgici. Lo sono con i robot che aiutano ad accudire gli anziani. Lo sono con quei robottini che aiutano a intrattenere il vostro bimbo quando voi avete altro da fare o non potete stargli dietro. Quello che voglio farvi capire è che queste intelligenze sono oggi tra di noi, anzi lo erano da ieri. E entrare oggi con un'etica è particolarmente complesso, difficile, e molte volte non si vuole farlo. Perché chi produce superintelligenze artificiali non sono delle Onlus. Sono società con scopo di lucro, che giustamente vogliono fare i loro soldi. E quindi, come far sì che l'etica si renda obbligatoria per chi sviluppa, per chi programma, per chi disegna un'applicazione o un'intelligenza artificiale, un sistema software? Lo vedremo dopo. Quello che sicuramente oggi è vero è che noi siamo come bambini che giochiamo con una bomba: non ci rendiamo conto che i robot dovrebbero avere uno scopo principale, che è quello di aiutarci nel nostro progresso, nel benessere, non un'evoluzione della tecnologia fine a se stessa. Quando nel 1947 Asimov scrisse Le Tre Leggi della Robotica, disse tre cose fondamentali: "Caro robot, tu non devi uccidere l'uomo; caro robot, tu devi stare agli ordini dell'uomo; e devi preservare te stesso. Le tre leggi di Asimov sono, ancora oggi, la base per chi discute di moralità dell'intelligenza artificiale. Lo sono perché... Immaginatevi questa storia: un robot dice a una donna, sua amica, umana, che l'uomo della sua vita la ama. In realtà non è vero, ma glielo dice perché, altrimenti, pensa che quella donna impazzirà, soffrirà, e quindi si andrebbe a violare la prima regola: non danneggiare l'uomo, non far stare male l'uomo. Peccato che, dicendo una bugia, viola il loro rapporto di fiducia, e di conseguenza fa soffrire comunque la donna. Il robot, che ragiona per ragionamenti statici e freddi, fino ad oggi, impazzisce perché non riesce a uscire da un dilemma morale: glielo dico, non glielo dico, come glielo dico? La tecnologia è neutra, quando nasce. Siamo noi che decidiamo come applicarla al mondo reale. E quindi, come insegnare l'etica a un robot, come insegnare l'etica a un'intelligenza artificiale, fredda e 0-1 bit? Basta inserirle del codice nel proprio cervello? Immaginatevi il caso in cui siete sul sedile posteriore della vostra automobile a guida autonoma, sulla quale avete impostato di non superare mai il limite di velocità. Peccato che quel giorno voi siete nel sedile posteriore della macchina sanguinanti e in fin di vita. E avete bisogno di andare in ospedale prima possibile. Se la macchina ragiona in maniera fredda, vi risponderà: "Non posso accelerare, mi hai impostato per non farlo". Bisogna porre attenzione a come insegnare le cose alle intelligenze. Ovviamente non siamo noi, molte volte, che le insegniamo. Molte volte lo siamo noi, perché con la tecnica del machine learning siamo noi a fornire i dati a una macchina che ragiona secondo degli algoritmi, ma glieli forniamo noi. C'è un caso, molto simpatico, di una intelligenza artificiale, di quelle che teniamo in casa - senza fare nomi, Alexa, Google Home, che durante una cena si è attivata e ha detto: "Ricordati, domani, di comprare la cocaina" Non era vero, non doveva comprare la cocaina, non era un drogato. La sera prima aveva ascoltato una conversazione di una televisione, di un programma televisivo, dove c'era scritto: "Fissare appuntamento domani per prendere la cocaina''. Capite le ripercussioni che possono avere? Questo è un esempio simpatico, ma ce ne sono tanti, di esempi, che possono causare danni ben peggiori. Immaginatevi un caso in cui una macchina a guida autonoma debba attraversare un dilemma, un dilemma che non vorremmo affrontare nemmeno noi, tanto meno una macchina: una macchina deve pensare, per evitare di investire cinque pedoni sulla strada, di sterzare profondamente e andare a uccidere, a investire, un pedone ignaro sul marciapiede? Quando lo deve fare? E se sono tre, le persone in mezzo alla strada? O se sono due? Come fa a calcolare? Deve vedere l'età media della persona, per capire l'aspettativa di vita, e quindi il danno economico allo Stato? Il danno economico a lui stesso? Capite che questo dilemma sarebbe impossibile per noi; pensate insegnare a un robot cosa fare. È chiaro che, per insegnargli cosa fare, prima o poi dovremmo entrare nella logica di definire cosa il robot potrà fare. Aristotele diceva una frase: "Per imparare ad essere brave persone, dobbiamo abituarci a fare cose buone". Ecco, questa forse potrebbe essere la soluzione per insegnare ai robot una verità, come agire in una situazione del genere. Prima, però, di arrivare a pensare che un'intelligenza artificiale ragioni secondo il nostro volere, dobbiamo andare un pochino prima e dobbiamo capire come utilizzare l'etica all'interno di una programmazione, di uno sviluppo, di un sistema. Queste macchine autonome sono già in giro per molti stati americani. Sono in test. Si sta cercando di capire - Le notizie che escono sui giornali sono la classica: "Auto a guida autonoma ha investito e ucciso un pedone". L'avrebbe investito anche con la persona che stava guidando, perché era buio, e la persona attraversava fuori dalle strisce. Si cerca sempre di limitare la tecnologia, si cerca sempre di bloccare il suo avanzamento. Siamo arrivati a un punto dove anche la Commissione Europea si è dovuta interessare dell'aspetto etico delle intelligenze artificiali, E proprio poche settimane fa è uscita una prima linea guida, una prima raccomandazione non vincolante per chi sviluppa, per chi programma intelligenze artificiali, che si basa su un concetto di trustability, si basa su un concetto antropocentrico: l'uomo dev'essere al centro. La tecnologia non deve evolvere in quanto tecnologia, deve evolvere per migliorare il benessere umano, come volevano i passeri all'inizio. Queste regole si basano su dei principi basilari, molte sono riprese dalle leggi di Asimov: cara intelligenza artificiale, non devi uccidere l'uomo; cara intelligenza artificiale, non devi danneggiare, devi rispettare i loro ordini; devi preservarti. Ci sono alcune aggiunte: devi garantire uguale trattamento a qualunque soggetto. E qui entro con una piccola divagazione: nei giorni scorsi c'è stato un grosso scandalo, perché c'era un'applicazione, usata in tutto il mondo, che però, nei paesi arabi, era usata per controllare un determinato tipo di soggetti: le donne. Le donne venivano tracciate, e veniva visto dove andavano, quanto rimanevano, cosa facevano. Come vi dicevo prima, la tecnologia è neutra. La morale invece è eternamente in evoluzione, eternamente dibattuta, e culturalmente specifica. Non esiste un concetto unitario e unico di morale. Questo è un problema, perché già cercare di capire e di spiegare a uno sviluppatore, un programmatore, a una persona che si occupa di interfacce come sviluppare, come mettere l'etica dentro il suo lavoro, è complicato. Immaginatevi dove un codice etico europeo, quindi nemmeno mondiale, europeo, si debba occupare di vincolare il progresso della scienza e della tecnologia. C'è un altro problema: il nostro essere antropomorfici ci obbliga a pensare a una vulnerabilità. Se noi pensassimo troppo che quel robot, quella intelligenza artificiale, è simile a noi, è uguale a noi, andremmo a compiere un errore. In questo momento non è così, non sarà così ancora per tanti anni. C'è chi dice che le intelligenze artificiali supereranno la nostra intelligenza nel giro di pochi decenni, c'è chi dice che non lo faranno mai, perché saranno sempre vincolate e limitate. Io non vi dico qual è la scelta giusta, vi dico di rifletterci, vi dico di cominciare a pensare come, se diamo troppa credibilità, troppa credenza, troppo pensiero morale a queste macchine, senza che queste ce l'abbiano realmente, commettiamo un errore. Immaginatevi un robot donna particolarmente avvenente, che dica al suo compagno umano: "Se vuoi continuare a uscire con me, tutti i giorni devi comprarmi dei fiori in quel negozio online; devi comprarmi dei vestiti da quel negozio online; devi portarmi a fare determinati viaggi. Altrimenti, la nostra amicizia è finita". Peccato che quel robot non è una scelta umana, dove due persone possono decidere cosa è bene per ognuno di essi. Dietro quegli algoritmi, dietro quella intelligenza, ci sono delle società che fanno lucro, e che potrebbero vincolare e profilare le persone, e convincere le persone in dei modi totalmente impensabili ad oggi. C'è una speranza: la speranza che queste macchine abbiano bisogno e avranno bisogno di noi quanto noi avremmo bisogno di loro. Questo concetto di trustability, questo concetto di fidarsi delle macchine, dovrà avere successo, perché se non avrà successo noi non implementeremo le intelligenze artificiali nelle nostre vite; diffideremo sempre, cercheremo sempre una soluzione alternativa, oppure bloccheremo sempre la tecnologia dicendo: no, io questa cosa non la voglio perché - con superficialità, magari senza conoscerla- non è fatta per me. Io... per me non è un problema schiacciare il pulsante per accendere la luce, invece di dirlo a un'intelligenza, a livello vocale, non è un problema guidare la macchina rispetto a una guida autonoma. Peccato che il progresso avanzerà, e le nicchie di persone rimarranno probabilmente indietro. Il problema della fiducia sarà che tutta questa fiducia riposta nelle macchine, dall'altra parte deve trovare un limite, e il limite può essere l'approccio etico; che siano le linee guida che vi ho elencato adesso, che siano i programmatori, che siano le persone che utilizzeranno queste intelligenze in maniera non superficiale, ma conoscendole, studiandole, come sto cercando di fare con mio figlio da quando aveva pochi mesi, facendogli vedere la tecnologia, facendogliela provare, mettendogliela in mano. Un amico mi diceva, l'altro giorno: "Gli aerei - i robot sono come degli aerei 747, che ci possono portare da una parte all'altra del pianeta in poche ore. Ma non saranno mai in grado di atterrare su un albero". Attenzione a fidarsi solo delle macchine, attenzione a fidarsi solo delle tecnologie nei vostri progetti, nelle vostre idee, nel vostro modo di vivere. Però, se vogliamo avere la possibilità di avere una scelta, se vogliamo che queste tecnologie, in futuro - distopico quanto volete, ma in un futuro - non prendano il predominio su di noi, la regola giuridica varrà sempre poco. Serviranno l'etica degli sviluppatori, l'etica dei legal designer, l'etica degli imprenditori, che dovranno ragionare in una maniera diversa se non vorranno essere anche loro travolti da queste novità. Serve, in poche parole, guardare oltre l'orizzonte, per cercare di evitare di fare la fine di quei passeri. Grazie. (Applausi) Oggi cominciamo da un albero: un albero di noce, in particolare. Il noce è un albero molto nobile, molto prezioso. Dal noce si ottengono frutti, si ottiene un liquore anche; si ottiene anche un combustibile, dall'olio e naturalmente, dopo molti anni, si può ottenere anche del prezioso legname; legname che, ad esempio, storicamente, nei secoli, è stato utilizzato nella città di Venezia per costruire le forcole. Le forcole, che sono quegli oggetti che sostengono i remi, nelle gondole e in altre imbarcazioni tradizionali e che sono costruite da maestri, come il mio amico Saverio, che tramandano di generazione in generazione delle pratiche, delle esperienze che vengono appunto da assai lontano. È stato proprio Saverio a raccontarmi una storia interessante, una tradizione che ha a che fare proprio con il noce. Nelle campagne venete si usava piantare un noce quando nasceva un bambino piccolo. Era una sorta di immaginazione del futuro; era, se vogliamo, costruire, in qualche maniera, il futuro di questo bambino che nasceva, ma non solo suo, anche dei suoi figli perché, insomma, un noce, prima, ad esempio, di diventare utilizzabile per falegnameria richiede 60-70 anni, e questa pratica, questo pensiero, questa ispirazione di pensare al futuro, ai nostri figli è qualcosa che ci accomuna, oggigiorno addirittura per taluni anche in maniera drammatica, pensando a chi per esempio è costretto ad arrivare al dramma di lasciare i propri figli in mani di qualcun altro, perché magari attraversino un mare per abbandonare paesi in guerra o in povertà. Eppure, accade anche che noi oggi qui, nei nostri ricchi paesi, questi noci non li piantiamo più. Anzi, in gran parte li abbiam tagliati; negli anni '60 -'70 c'è stato un uso indiscriminato e non facciamo più questa operazione, quest'operazione di immaginare il futuro. Ed effettivamente è un bel problema; un bel problema perché non solo non lo immaginiamo, ma in qualche maniera lo subiamo. Peggio ancora, lo facciamo subire agli altri. Ci sono molti esempi che si potrebbero fare, ma pensiamo, ad esempio, al tema dell'ambiente. Entro pochi decenni si dice che avremo più plastica che pesci nel mare; oppure, pensiamo anche all'ambiente inteso come clima in cui viviamo; l'uso indiscriminato che stiamo facendo dell'energia; lo spreco di risorse che la natura ha impiegato, veramente, magari centinaia, migliaia, se non milioni di anni per realizzare. Bene, noi forse dovremmo cercare di essere più attenti, anzi senza forse, senz'altro e per fare questo la ricerca scientifica ci può aiutare, perché la ricerca scientifica ha un po' in comune con la storia del noce, no? Perché tante volte si pianta un seme senza ben sapere cosa succederà, o comunque sapendo che le cose verranno molto, i risultati verranno molto molto in là nel tempo. È il caso di Heinrich Hertz, per esempio, il primo fisico che ha rivelato le onde elettromagnetiche, previste qualche anno prima da Maxwell, Hertz nel 1887, e lui non sapeva bene a cosa sarebbero servite, lo disse anche: "è una prova della teoria del maestro Maxwell, ma non ho ben idea di quali saranno le loro applicazioni". Eppure oggi sappiamo che, solo per fare un paio di esempi fra tanti, le onde elettromagnetiche sono alla base di moltissimi aspetti della nostra società: pensiamo alle comunicazioni, giusto per dirne una, ma anche, giusto per fare un altro esempio, alla cura, la cura dei tumori, per esempio, che si fa con microonde, no? E quindi, la ricerca scientifica è proprio, in molti casi, un immaginare il futuro piantando un seme di noce. Accade anche oggi, è notizia proprio di qualche giorno fa che sta per partire la realizzazione di un nuovo grande miglioramento dell'acceleratore LHC, che fra una decina, una quindicina d'anni ci permetterà di esplorare nuove frontiere della fisica, della materia, delle interazioni fondamentali. Chi lo costruisce oggi forse magari neanche lo vedrà in operazione, o comunque non vedrà tutti i risultati che potrà ottenere. E allo stesso modo anche noi, anch'io stesso, in qualche maniera, nella mia attività di ricerca mi occupo di qualcosa che va forse oltre addirittura la mia aspettativa di vita: il tentativo di portare sulla Terra un pezzo di Sole, ovvero riprodurre in laboratorio la fusione dell'idrogeno. È un problema che nasce da una necessità impellente; vi citavo prima il discorso della questione energetica. Immaginare un futuro significa anche immaginare un futuro sostenibile dal punto di vista energetico per i nostri figli, per le generazioni future. Quello che stiamo avendo oggi certamente non lo è; la fusione può dare una risposta, può dare un contributo fondamentale, da questo punto di vista. Perché? Beh, intanto vediamo cos'è la fusione. In sostanza è un processo tutto sommato elementare, attraverso il quale due nuclei leggeri, due nuclei di isotopi dell'idrogeno si fondono uno con l'altro e producono un neutrone e dell'elio, e in questo riarrangiamento della struttura nucleare della materia, si libera energia. Energia che poi può essere trasformata in energia elettrica ed ha una serie di pregi notevoli. Intanto è un processo intrinsecamente libero da CO2; non si usano combustibili fossili; si basa su un combustibile sostanzialmente illimitato: acqua, da cui si ottiene il deuterio e litio, ampiamente presente nella crosta terrestre, da cui si ottiene poi il trizio. È intrinsecamente sicura, non ha questi, proprio per natura, non tanto per scelta dell'uomo. Non dà luogo a scorie radioattive di lunga durata. Non espone a rischi di proliferazione degli armamenti, quindi, senza dubbio è una fonte che ha notevoli vantaggi, oltre a quello di darci la possibilità di costruire, insieme alle rinnovabili, insieme all’immagazzinamento dell'energia, delle fonti concentrate che consentono ad esempio lo sviluppo di un'economia dei trasporti basata, per esempio, sull'elettricità. Bene, voi direte, allora è fatta; in realtà, no. Non è ancora fatta. È un po' difficile, una delle difficoltà fondamentali è che questi due nuclei che vogliamo far fondere, in realtà non amano molto fondersi tra loro perché sono carichi positivamente, quindi tenderebbero a respingersi; e noi, per cercare di vincere questa loro naturale tendenza, li riscaldiamo. Li riscaldiamo molto, a temperature che sono addirittura maggiori delle temperature al centro del Sole - 100 milioni e più di gradi centigradi - a queste temperature questi nuclei acquistano velocità estremamente elevate, si scontrano l'uno con l'altro e in questo scontro possono avvicinarsi a distanze tali da poter far sì che la repulsione elettrostatica venga invece vinta dalla forza attrattiva, dall'interazione attrattiva nucleare. Ecco, questo è quello che noi cerchiamo di fare. Naturalmente il problema è cercare di realizzare una bottiglia, una scatola che possa contenere un pezzo di Sole. E anche questo, naturalmente, scientificamente, tecnologicamente, non è per nulla banale; abbiamo imparato a farlo abbastanza bene utilizzando dei campi magnetici. Sono in sostanza delle ciambelle toroidali in cui disegniamo, introduciamo dei campi magnetici e questi campi magnetici sono in grado di tenere il nostro combustibile lontano dalle pareti materiali del contenitore e quindi tenerlo insieme in una porzione di spazio limitata dove possiamo usarlo proprio per cercare di ottenere l'energia che ci serve. Bene, questa storia è una lunga storia di ricerca. Ha quasi l'età di un noce, di un noce adulto. Nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale, nei primi anni ‘50. Uno dei protagonisti è Andrei Sakharov, forse qualcuno lo ricorda, vince il premio Nobel per la pace ed è stato anche un grandissimo fisico. Proprio a lui si deve, insieme al suo collega Tamm, uno dei primi lavori che identificano il tokamak, che è una di queste configurazioni che noi usiamo. Dall'epoca si è fatta molta strada. Abbiamo fatto errori, siamo tornati indietro; abbiamo avuto anche tantissimi bei risultati, abbiamo fatto grandi spinte in avanti, ripensamenti; insomma un po' l'evoluzione classica della scienza. Da quel seme che han piantato i nostri maestri decenni fa abbiamo fatto tanta strada anche qui in Italia. Per esempio, questo che vedete è l'esperimento RFX a Padova, dove ho lavorato per molti anni, e che è uno degli esperimenti protagonisti della storia ma anche oggi dell'attualità nella ricerca sulla fusione. E sempre qui in Italia tra poco, anzi proprio in queste settimane, abbiamo cominciato la progettazione di un nuovo grande esperimento, che verrà realizzato in Italia e si direbbe completamente "Made in Italy"; si chiama DTT (Divertor Test Tokamak), e in qualche maniera rappresenterà per noi e anche soprattutto per le generazioni che verranno, per i miei studenti di oggi, ma anche per gli studenti dei miei studenti, un po' il futuro e che dovrà dare un importante aiuto per quello che è un po' il nostro scopo fondamentale, cioè quello di realizzare infine un esperimento, un reattore che possa produrre dall'idrogeno, dalla fusione dell'idrogeno, elettricità. Un passo fondamentale sarà quindi ITER. ITER, che è questo esperimento che stiamo costruendo nel sud della Francia, molto più grande anche di DTT, a cui contribuiscono sette grandi realtà come l'Unione Europea, gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina, l'India, la Corea, la Russia, e che comincerà le sue attività fra circa una decina d’anni e avrà il compito proprio di dimostrare che la fusione è scientificamente fattibile e sarà seguito poi da un reattore sperimentale che si chiamerà DEMO. Allora è chiaro che, come vi dicevo, torniamo al nostro albero, è chiaro che questa è una ricerca che si è sviluppata e si sviluppa lungo parecchi decenni. Quando avremo energia elettrica dalla fusione? Una domanda che spesso mi viene rivolta. Ce l'avremo direi, ormai siamo abbastanza consapevoli, forse in passato i maestri sono stati un po' troppo ottimisti; oggi siamo un po' più certi dei tempi, conosciamo le difficoltà e credo che sia abbastanza tranquillo poter dire che avremo energia elettrica da fusione nella seconda metà di questo secolo. Certo, si potrebbe anche far prima, se ci fosse veramente una volontà anche da parte dei nostri amministratori di investire di più, ma tant’è, insomma, il problema è complesso e quindi questo arriverà nella seconda metà del secolo. È senz'altro oltre la mia aspettativa di lavoro e probabilmente anche oltre la mia aspettativa di vita e quindi mi viene naturale col passare degli anni anche chiedermi se ne vale la pena, no? Perché mi accorgo che questa cosa va un po' oltre, e alla fine mi rispondo di sì, certamente, perché anche a me, insomma, piace l'idea di essere anch'io una di queste persone che hanno aiutato a piantare questo piccolo seme che mi auguro un domani possa diventare un grande noce e contribuire a risolvere questa grande questione energetica. Grazie. (Applausi) [Musica] Trascrizione: Marco Caresia Ciao a tutti, sono emozionatissima! Volevo suggerire al ragazzo di prima la soluzione per il sudore: la maglietta nera. (Risate) (Applausi) Negli ultimi sette mesi ho vissuto per strada, completamente senza soldi, ho dormito ogni notte sotto un tetto diverso, e già tanto se era un tetto. Questi sono i posti dove ho dormito. Fino a 22 giorni fa ho vissuto completamente senza soldi e queste erano le mie scarpe. Queste scarpe le ho comprate a Londra l'anno scorso per essere un angelo. Che cosa vuol dire essere un angelo? Un angelo è una massaggiatrice di teste di giocatori di poker ai tornei di poker. Queste scarpe hanno solcato tutti i casinò più prestigiosi d'Inghilterra. Stavo in piedi anche per 12 ore al giorno per massaggiare i giocatori, quindi un paio di scarpe comode erano essenziali. Sulla loro suola c'è scritto "Go Walk": vai a camminare. Ogni mattina le mettevo per andare a lavorare e questa frase mi rimbombava nella testa: vai a camminare! Un giorno stavo massaggiando un giocatore particolarmente nervoso e cominciai a guardarmi intorno: Che ora era? Che giorno era? Che cosa ci stavo facendo li? Mi guardai intorno, non trovai nemmeno un orologio. I casinò sono dei posti senza tempo, proprio per far perdere la cognizione del tempo ai giocatori. Lo stesso stava succedendo con la mia vita. Mi ero completamente persa, non sapevo più nemmeno perché ero lì. Il giocatore che stavo massaggiando era particolarmente nervoso, mi stava procurando la nausea. Mi sentivo stufa di vivere in quel limbo senza tempo ed esplosi e dissi: "Sorry sir, I quit! I need to go for a walk!" Mi dispiace, mi licenzio, devo andare a fare una passeggiata! E così feci! Mi licenziai! Uscii dal casino a Marble Arch e camminai fino a casa a Whitechapel, solo una manciata di chilometri a Londra nella notte, una notte qualsiasi per tutti, ma non per me. La prima frase che mi venne in mente fu quella di Jep Gambardella ne "La grande bellezza", che dice: "A 65 anni non ho più tempo per fare quello che non mi piace fare!" Bene! Perché dovevo aspettarne altri 30 per giungere alla stessa conclusione? Sapevo esattamente cosa non mi piaceva fare, ma mi ero completamente dimenticata i miei sogni! Incominciai a ripercorrere la mia vita. Fin da piccola sono stato una bambina sempre distratta, con la testa tra le nuvole, sempre a guardare fuori dalla finestra, sempre a consegnare per ultima i compiti in classe. E la mia maestra mi diceva: "Sveglia, Darinka, sveglia! Il tempo è denaro, il tempo è denaro!" Una frase orribile che mi ha tormentato per tutta la vita, facendomi pensare che il mio essere lenta fosse un grandissimo difetto e che veramente stessi perdendo soldi nell'esserlo. Ultimamente però ho incominciato a leggerla diversamente: ora penso che il mio essere lenta mi porta potenzialmente ad essere molto ricca. Poi che altro? Nel 2004 mi sono laureata in fotografia a Westminster a Londra e da lì sono partita: ho viaggiato attraverso molti continenti, adattandomi ad ogni situazione. Ho fatto veramente qualsiasi tipo di lavoro: dalla barista in bikini nelle miniere australiane, all’insegnante d’inglese nel Laos. Veramente di tutto. Mi stavo adattando alle esigenze del mondo, però forse, se avessi fatto quello che piaceva fare a me, il mondo, per una volta, si sarebbe adattato a me! E che cosa mi piace fare? Finalmente avevo ritrovato i miei sogni: viaggiare, scrivere, fotografare e sognare, senza fretta, con calma. Finalmente l'idea era chiara nella mia testa: sarei ritornata in Italia e me la sarei fatta tutta a piedi, raccogliendo sogni: cercando di stimolare nella gente che avrei incontrato quello che era successo a me quella notte magica. Un po' come fa Atreyu ne "La storia infinita": cercare di sconfiggere il Nulla stimolando la fantasia della gente! Perché sognare è una sottile forma di ribellione e mettere in pratica i propri sogni vera e propria rivoluzione. Quindi presi un volo per Malpensa. Arrivai a casa, i miei genitori mi vennero a prendere all'aeroporto, preoccupati: "Cosa ci fai in Italia dopo 15 anni che non ti vediamo!?" Gli dissi che stavo per partire per Palermo per tornare a casa a piedi! "Ah... domani piove..." Mi assecondarono come si fa coi pazzi. In effetti io mi sentivo completamente folle. Non ero molto convinta. Non avevo messo da parte una lira! Come si fa [a viaggiare senza soldi]? Concettualmente era perfetto: viaggio senza soldi e ti dimostro che posso realizzare i miei sogni anche senza denaro. Ma a piedi? Io a piedi non ero neanche mai andata al supermercato! Google e trovo chi l'ha fatto prima di me. Mi risponde ad un tale: Riccardo Carnovalini, intrepido camminatore che ha camminato ovunque in Italia, estasiato dalla mia follia. Finalmente ci incontriamo in un bar e per tre ore e mezza lo martello di domande: "Riccardo, come faccio? Che scarpe mi servono? Che zaino mi porto? Come faccio per la pioggia? E per l'acqua? Ma, secondo te, è fattibile!? Mi ha dato una botta di carica: "Certo che ce la puoi fare, vai! Grande! OK!" Da lì, la svolta! Tornata a casa sembra che sappia di cosa sto parlando! Prenoto il mio volo per Palermo. C'è solo un'ultima cosa che mi blocca: ho una paura folle! Paura di fallire, paura dell'ignoto, paura che non troverò da dormire né da mangiare. Paura della paura, paura di tutto! Arrivo a Palermo e comincio a camminare ed è come se quella paura fosse stato un enorme muro di vetro e attraversandolo si è infranto in mille piccoli pezzi che ora posso prendere e guardare uno a uno. Ora conosco le mie paure! Ho paura delle sopraelevate perché soffro di vertigini. Ho paura di camminare nelle gallerie. Ho paura dei pastori maremmani e ho paura di chi si ferma per offrirmi passaggi in modo molto insistente. Però in questi mesi mi sono inventata dei piccoli stratagemmi per risolvere queste paure. Per esempio, a chi si ferma per offrirmi un passaggio dico che sto facendo un documentario e che c’è una troupe televisiva che mi sta seguendo. Al che se la squagliano velocemente. Come se queste paure fossero state dei pezzi di vetro lasciati sul bagnasciuga e dopo mesi sono stati levigati, ora non sono più tanto taglienti come all'inizio. Ora io, in 12 minuti, sinceramente, non ce la faccio a raccontarvi che cosa mi è successo negli ultimi mesi, ma vi posso dire che mi sono divertita un casino e ho un segreto, anzi due. Il primo è il sorriso! Un'arma potentissima che abbiamo tutti e che mi ha aperto tutte le porte: sono riuscita a dormire quasi sempre sotto un tetto e a mangiare quasi tutti i giorni. Sono riuscita ad attraversare lo stretto di Messina e anche entrare nella maggior parte dei musei che volevo. Poi c'è un'altra arma che abbiamo: il potere dell’ascolto. In una società dove ormai buttiamo fuori parole senza neanche preoccuparci più dei contenuti, siamo rimasti veramente in pochi a tendere le orecchie per ascoltare e in questo viaggio sto cercando di imparare a farlo. Prima ho ascoltato il consiglio delle mie scarpe, poi quello del mio cuore e poi i moltissimi sogni di tutti gli Italiani che ho incontrato in questo viaggio, che mi ha permesso di tornare a casa con un bagaglio di valore inestimabile! E ve lo voglio fare vedere! Questi sono i sogni di tutti! Ne ho uno in particolare che mi piace, il sogno di una bambina: Annachiara, di 8 anni, che mi aveva scambiato per un mix tra Babbo Natale e il genio della lampada. Annachiara mi ha consegnato una vera e propria lista: 4. volare; Interessante: fidanzato, poi volare! 5. essere incinta senza mal di pancia; (Risate) 6. avere denti belli senza apparecchio e 7. che non mi crescano i peli sotto le ascelle e nella patatina. (Applausi) Il giorno dopo Annachiara si è svegliata alle sei perché voleva darmi il suo ultimo sogno: ci ha pensato tutta la notte per portarmi questo: "Vorrei che tutti i bambini del mondo siano fortunati come me e che non soffrano mai!" (Applausi) OK, il mio progetto non è rivoluzionario, non ho cambiato il mondo però ho cambiato il mio mondo! Il mio destino era nelle mie scarpe e non me ne ero neanche accorta! Ora voglio lasciarvi con una domanda: dov'è il vostro destino? Qual è il vostro sogno? Vi giuro che anche solo spendere cinque minuti a pensare a questo potrebbe sorprendentemente cambiarvi la vita! Grazie. (Applausi) Design. Tutti apprezziamo il grande design. Ci sono design estremamente iconici, come la Valentine; ci sono sedie, che più o meno ogni designer pensa di progettare in un momento della loro vita, apparentemente; poi c'è design che viene dalla stampa, quindi design ibrido, design misto. E quindi ci sono - un esempio recente, di fusione tra software e hardware. Ma la domanda qui è: ok, questi sono esempi di grande design. Ma perché ci manca l'abilità di fare un buon design, non eccellenza per forza, ma continuamente? Be', vorrei partire dal presupposto che il design è, di base, transdisciplinare. È un design che coinvolge e include discipline multiple, quindi sicuramente la parte visuale ma anche la psicologia - comprendere come verrà utilizzato; ma anche la tecnologia, anche il business - perché bisogna capire come questo viene poi portato agli utenti. Ma questo ci porta poi a uno dei problemi di cui voglio parlare oggi: ok, ci sono grandi skill che si possono avere; ma poi ci si scontra con l'ego. L'ego si scontra col designer per un motivo abbastanza semplice, ci immergiamo nel lavoro che facciamo, proiettiamo tanto di noi stessi, nel lavoro. E quindi quello che va a succedere è che ci identifichiamo col progetto, con l'idea, con il concept, con quello che è stato realizzato. E questo porta, ovviamente, a una commistione dell'io della persona con il lavoro che viene fatto. E se noi prendiamo il termine ego, o ego, e ovviamente ci sono tante definizioni psicologiche molto specifiche ma ci sono anche definizioni più comuni, che è quella che di solito viene utilizzata, e di solito viene utilizzata con accezione negativa. Quindi il senso di importanza di noi stessi, la nostra autostima. Che appunto, è positivo avere, ma nella connotazione negativa causa molti problemi. E proprio perché l'ego è questa cosa che ci chiude dentro a noi stessi, l'ego è anche il più grande nemico del design, che invece per sua natura è transdisciplinare, interconnette le persone; ed è la necessità del buon design. E quindi l'impatto sulla persona è grave, perché neghiamo quello che sta succedendo. Una persona con un grosso ego non è in grado di accettare le critiche e si chiude, si difende. Talvolta anche sfocia in rabbia. C'è una disconnessione emotiva che quindi non aiuta a capire gli altri. E ovviamente andiamo a perdere la capacità di crescita della persona, che non accetta più consigli, non accetta suggerimenti. Poi abbiamo però anche un impatto sul design stesso, perché questa incapacità diminuisce la creatività del risultato, la creatività della soluzione. La qualità diminuisce. Non c'è possibilità di sperimentare. E ovviamente, la mancanza di diversità porta a una carenza del design finale. Ed infine c'è un altro aspetto, che è quello del team. E questo è molto, molto interessante perché è spesso sottovalutato. Ma l'impatto sul team è enorme, ed è evidente nel lungo termine, soprattutto: perché continua a degradare, le persone non si sentono responsabilizzate. Se quella persona prende tutte le decisioni, cosa ci sono qui io a fare? La collaborazione viene distrutta: non viene dato potere alle persone e ai talenti individuali. E ovviamente abbassa il morale del team, e questo danneggia il gruppo, la società, nel lungo termine. E quindi dobbiamo affrontare l'ego. Per affrontarlo, ci sono vari modi ma partirei da una delle citazioni di Bruno Murari, grande designer italiano che in una delle sue lezioni disse: ok, siamo persone, quindi ognuno di noi avrà un suo stile, il suo - cioè quello che gli piace fare, un suo talento specifico; ma quando mi proietto nel design, quando faccio design quello viene messo da parte e creo qualcosa di diverso per il prodotto, per quello che sto facendo. A livello personale, per risolvere questo problema la prima cosa da fare è separare l'idea dell'ego, questa nostra difesa, da quello che noi siamo. Capire che non siamo noi. Se vogliamo, dobbiamo cominciare a capire questa voce interna che dice: io. Se iniziamo ad accorgerci che esiste, iniziamo ad accorgerci che non siamo noi, quello è il primo passo. E vale per noi, soprattutto. E questo viene da ricerche nell'ambito della mindfulness, della meditazione, delle neuroscienze. E uno dei modelli che è stato creato ci dice che noi cerchiamo il focus, cerchiamo quel momento, quella concentrazione, quell'abilità di trovare il centro nel lavoro che facciamo, nel design che facciamo. Ma è impossibile tenerlo a lungo. E quindi il focus pian piano degrada, e va a inserirsi in questo loop, in questo circolo vizioso di pensieri che si connettono l'uno dopo l'altro, e continuano nella nostra testa a connettersi uno di fianco all'altro. E l'ego è uno di questi circoli viziosi. E la cosa interessante è che un sacco degli approcci si focalizzano su: "come mantengo il focus, come riesco a mantenere, a creare condizioni ideali per il focus". Ma dalle ricerche fatte, soprattutto nell'ambito della mindfulness, andiamo a scoprire che [sì,] quello è sicuramente uno degli aspetti; ma è altrettanto importante allenare l'abilità di accorgersi quando siamo in quel circolo vizioso, e quindi saltare fuori. E questa abilità può essere allenata. Chiaramente, la prima volta che lo facciamo riusciremo a mantenere il focus per l'1% di tempo e pian piano questo si ampierà. È un talento, un'abilità che possiamo sviluppare. E questo riesce a rompere per noi al di fuori del circolo vizioso che è l'ego, questo sistema difensivo. Oppure la cosa più semplice che possiamo fare: se ci accorgiamo che sta per succedere, andiamo a fare una camminata. Le ricerche ci hanno detto che il miglior modo di farlo è fare una camminata nel verde. A livello del design, di modi per affrontare l'ego ce ne sono vari e in modo assolutamente interessante, molti dei processi di design, seppur senza dirlo, cercano di minimizzare il ruolo dell'ego all'interno del processo, all'interno della produzione del design. Uno dei trucchi, ad esempio, Pixar. Ed Catmull ci racconta che tutte le persone coinvolte nella realizzazione di un film si trovano ogni mattina condividendo qualunque tipo di lavoro sia stato fatto il giorno precedente. Può essere incompleto, può essere parziale: non importa, tutti discutono di tutto. E questo permette di far diventare il lavoro dal lavoro dell'individuo al lavoro dei tanti. Permette di allenarsi ad affrontare il nostro ego, e a capire che giorno dopo giorno dopo giorno, lavoro dopo lavoro dopo lavoro, questo può essere affrontato. Un altro aspetto estremamente importante è quello di criticare il design, ma non la persona. È molto facile dire: "Ah, quel lavoro che hai fatto è estremamente brutto, o dobbiamo sistemare questo problema che hai nel tuo design". Quando invece è molto più semplice dire: "Risolviamo assieme il problema del design, risolviamo assieme il problema di questa proposta che abbiamo davanti". Quindi la separazione aiuta perché ci permette di dire al team che "hai fatto un buon lavoro, e assieme andiamo a risolvere i problemi rimanenti". Assieme andiamo a migliorare quello che è stato fatto. E quindi è un modo per evitare l'ego. A livello del team è molto difficile però capire quando c'è l'ego considerato come abilità di essere confidenti, sicuri di se stessi; e invece l'arroganza. La differenza è che quando uno va a presentare davanti a un team, a un gruppo di vice president, per esempio, una cosa è entrare nella stanza e dire - presentare il design con sicurezza, con la ricerca che è stata fatta, con le idee che sono uscite, e accettare consigli e vedere come si può migliorare, assieme. E un'altra invece è entrare nella stessa stanza, ma invece essere sicuri che quello è il design migliore che possa essere mai fatto. Talvolta questi due [approcci], da fuori, è facile confonderli, soprattutto in un primo momento. E per distinguerli basta vedere come e quanto la persona è in grado di ascoltare. La capacità di ascoltare è assolutamente fondamentale, non soltanto perché il design, come è spesso detto, è user-centric, è centrato sull'utente; ma anche perché è importante portare assieme tutti i consigli che possono arrivare, ovunque. Questo ci permette sia di lavorare sulla capacità di ascoltare, ma anche per riconoscere quale delle due tipologie di ego ci troviamo davanti. E poi la cosa fondamentale: la capacità di dare merito, di dire [che] queste persone hanno aiutato nel progetto. Mi è capitato veramente troppo spesso che addirittura a livello di contratto l'azienda vietasse di parlare del fatto che io avessi lavorato ad un progetto. Questo è assolutamente distruttivo. E uno potrebbe dire: ma perché dare credito? Dare credito non stimola l'ego? Be', se è fatto male, sì. Ma se noi pensiamo a una cosa, l'ego è anche lì perché vogliamo essere riconosciuti. E se ci troviamo in un team, in un gruppo di persone, di lavoro dove sappiamo che se abbiamo fatto un buon lavoro ci verrà riconosciuto, l'ego non ha ragione di attivarsi. E dare credito può essere fatto sia nel piccolo, con un ringraziamento, ovviamente compensato al tipo di lavoro che è stato fatto. Ma se ci spostiamo dai consigli che possiamo applicare ogni giorno sul nostro mondo di lavoro e nel nostro piccolo, c'è una domanda che continua a tornare nella mia testa: ma perché continuiamo a premiarlo? Perché continuiamo a celebrare individui, manager, grandi designer che invece dimostrano tutti i tratti dell'ego negativo? Ci sono effettivamente biases, deviazioni. Il bias è quando noi percepiamo il mondo in un certo modo e lo vediamo così in modo naturale: è naturale pensare in un certo modo, anche se è un'interpretazione del mondo negativa. E ad esempio uno dei bias è quello della sopravvivenza, cioè il fatto che noi analizziamo solo le persone che hanno avuto successo, e non le migliaia che non l'hanno avuto. Analizziamo il design che ha avuto successo, e chi l'ha fatto, e non tutti quelli che hanno fallito. E quando andiamo a osservare questo più da vicino, ci accorgiamo che molto spesso un design, una soluzione, un'azienda non ha avuto successo grazie a questo ego: ha avuto successo nonostante l'ego. Un altro bias molto grosso è quello che io definisco con un termine inglese, smart ass. Che non riesco a tradurre molto bene in italiano, però significa che - sono state fatte delle ricerche, negli anni '80 - e quando venivano proposti due feedback, due consigli assolutamente identici, di cui uno negativo e uno posto in modo gentile, quello negativo veniva percepito come più intelligente. Ma se noi percepiamo il mondo in questo modo dobbiamo accorgerci che forse dobbiamo fare una correzione. È assolutamente preferibile lavorare con la persona più gentile, che è in grado di proporsi in modo non confrontativo. Quindi come possiamo superare questo? Be', i bias si affrontano accorgendosene. E l'ultimo bias è quello che chiamo del genio solitario. Questa idea, celebrata incredibilmente dai media, che dice che è una persona che ha creato, è una persona che ha realizzato questo grande design, una persona che ha portato avanti questa società. Questi tre bias si uniscono assieme, e ci portano a celebrare queste persone che in realtà hanno lavorato assieme, in gruppi. E ad esempio, se noi pensiamo a Steve Jobs che viene celebrato per le sue abilità di design, per le sue abilità organizzative, per il suo genio, per le sue abilità [nel] business - ma forse la sua abilità primaria è stata quella, lungo tutta la sua storia, di essersi sempre affiancato con i migliori talenti che trovava. E non c'è bisogno di andare tanto distante: anche in Italia Adriano Olivetti, grandissimo imprenditore, ha fatto grandissime cose in Italia; una visione eccezionale. Ma anche lì, [se] andiamo a vedere, si circondava di grandissimi designer. Per esempio Gae ha creato i concept store, i negozi di Olivetti che si dice siano stati d'ispirazione per quelli di Apple. E alcuni se ne accorgono: se noi prendiamo Lady Gaga, il suo team creativo ha un brand. Le persone che lavorano con lei sono celebrate con un brand, con un'identificazione particolare che è Haus of Gaga. E quindi lei capisce che è difficile per il mondo accorgersi di tutte queste persone che lavorano, e che sono assolutamente fondamentali per il suo successo - e ha creato un brand per aiutarle a venire riconosciute. In definitiva, il messaggio è: affrontiamo l'ego. Affrontiamolo in noi, aiutiamo gli altri ad affrontarlo, affrontiamolo nel mondo del lavoro perché il design, in fondo, è molto umile. E il design di successo è umile per definizione. Grazie. (Applausi) Non so voi, ma io credo alle coincidenze. Credo che quello che ci capita nella vita non sia per caso, e mi spiego. ma non mi va di fare l’avvocato. Entro nell’organizzazione commerciale di una grande azienda: mi occuperò di vendite. Ma dopo 14 anni l’azienda decide di chiudere l’intera rete commerciale: mi trovo con una struttura di 20 persone e nessun prodotto da vendere. Nessuna paura, trovo subito un’altra occasione: ora mi occuperò di oggetti d’arte e di design per le aziende. Ma nella vita, come nel lavoro, le sorprese sono sempre dietro l'angolo. E dopo neanche due anni, il mio partner decide di gestire direttamente le vendite. E cosa fa? Non mi rinnova il contratto in scadenza, mi porta via la mia migliore venditrice. Rimango nuovamente senza prodotti, e con 19 persone che attendono le mie decisioni. Beh vi assicuro, se non vi è mai capitato, che viene veramente il panico. Ma per come sono fatta, una giornata per piangersi addosso e lamentarsi è più che abbastanza. E lì credo che venga fuori il carattere delle persone, e vi spiego dove penso venga fuori il mio. Sono la terza figlia femmina di un Generale dell’Esercito Italiano, e sono cresciuta con il motto: “Compi il dovere e taci”! A tutto ciò, voi dovete aggiungere che dagli 11 ai 16 anni ho fatto nuoto agonistico: fino a 20 km al giorno, tutti i giorni, compresa la domenica perché c’erano le gare. A volte le vinci, a volte le perdi; ma mai, per un attimo, quando le perdi, pensi di abbandonare: anzi, lunedì tu sei lì, presente in piscina, più determinata e forte di prima. Come dicevo, una giornata appunto. Be', Susanna, per ben due volte ti hanno portato via i tuoi prodotti da vendere, e quindi sei rimasta senza lavoro. Decido in quel momento che gli oggetti me li devo fare io. Ma nel mondo degli oggetti promozionali, quasi tutto è Made in China. Dovrò realizzare veramente qualcosa di unico, di diverso da tutte le altre. Non voglio avere concorrenza sul mercato. Dovrò fare qualcosa che è l'assoluto opposto dell'ordinario. Be', che cosa fare? Ed ecco il caso. Sono in un bar, una persona che conosco appena di vista mi regala un quadernino. Niente di particolare, ma lo apro e dentro c'è scritto: “Nessun albero è stato abbattuto per la produzione di quel quaderno”. Una luce, un flash, un ricordo che evidentemente era rimasto nella mia mente e non mi ricordavo neanche d'avere. sono nello scompartimento di un treno. A fianco a me, due professori universitari stanno parlando, e io li ascolto: siamo tutti seduti sopra un’immensa pattumiera, è un problema enorme per le future generazioni e per l’ambiente, dobbiamo assolutamente cominciare a pensare di fare qualcosa. Certo che sarà un bel business, il rifiuto, per il domani. Caspita, in quel momento quelle persone stavano parlando di futuro. Avevo 23 anni, ma parlavano anche di me. Bene, dopo 16 anni tutto magicamente si connette. Il quaderno, il treno - ho trovato la mia strada! Farò oggetti, di design, made in Italy, ma dovranno essere prodotti solo, esclusivamente, con materiali di recupero e di riciclo. Saranno oggetti di cui io potrò raccontare la storia, attraverso i materiali con cui sono prodotti. Li chiamerò "Oggetti Comunicanti". Ma siamo alla fine degli anni '90, a parte carta riciclata e cuoio rigenerato non è che si trova granché sul mercato. Che fare? Be', provo a chiedere al mio cliente: tu che materiale butti via, che scarto hai? E con quello proverò a fare, per loro, degli oggetti unici. Be', negli anni abbiamo fatto veramente tantissimi oggetti comunicanti. Qui ve ne ho portati alcuni. Sono da un cliente, è un'azienda conserviera e alla mia solita domanda: “Ma tu che scarti hai?” La risposta è: “bucce di pomodoro secche”. Caspita ma come si fa a dare una seconda chance a delle bucce di pomodoro secco? Be', conosco Lorenzo. È un designer che ha un’azienda artigiana che fa bellissimi oggetti di cera. Lorenzo, ma cosa dici se io metto le mie bucce di pomodoro secche dentro i tuoi oggetti di cera? Lorenzo, guarda che le bucce di pomodoro secche sono bellissime, vedrai che i tuoi oggetti diventeranno ancora più belli. Ed ecco che tra la cera d'api e le bucce di pomodoro secche nascono dei vasi per i fiori, dei centri tavola e delle candele. Ecco, invece adesso sono assieme a una responsabile marketing e comunicazioni di un importatore di un grosso gruppo automobilistico. Deve fare dei gadget, e le piace la mia idea di utilizzare materiali di recupero e di riciclo. Però vuole spendere molto poco. In compenso, mi parla di 100.000 pezzi. Anche a lei la domanda: Ma voi che scarti avete? La risposta: "Componentistica di auto rottamate"". Be', penso subito ai fanali, perché sono rossi, arancioni, e penso ""facciamo una penna?” A lei l'idea piace. Dove trovare il materiale del recupero di riciclo dei fanali me lo dice direttamente il cliente. Ma poi, come si fa a fare una penna? Uno stampo per produrre una penna, al prezzo di allora, costava 70.000 euro. Rapido conto, 100.000 prezzi, 70.000 euro: 0,70 solo per lo stampo. Le penne cinesi costano 0,18. Non si può fare, non me le compreranno mai. Ma siamo all'inizio degli anni 2000, i produttori in Italia si stanno lamentando perché sono decimati dalla concorrenza cinese. Penso: “ma quanti stampi sottoutilizzati ci possono essere nel nostro territorio?" La mia ricerca mi porta a Gigi. Gigi è un produttore, un imprenditore e produttore di penne, e ha uno stampo. Mi presento da Gigi e gli dico: "Gigi, io ti do la plastica, tu ci metti il tuo stampo e facciamo assieme una penna”. Ed ecco che dalla plastica dei fanali e dallo stampo di Gigi, nascono le penne fatte coi fanali. Re-evoluziono assieme a Gigi la sua penna. Be', ragazzi, a me questo lavoro piace un sacco. Allora, ricapitoliamo. (Applausi) Allora, ricapitoliamo: riesco a recuperare gli stampi inutilizzati sul territorio; riesco ad abbattere il costo dei materiali, seguendo la filiera del riciclo e del recupero; aiuto le aziende artigiane e faccio oggetti unici per i miei clienti. Ci stiamo guadagnando tutti! Be', naturalmente potete immaginare che questa strada non è stata semplicissima da percorrere, però quello che mi ha sempre dato la forza e la tenacia per continuare è la consapevolezza che stavo facendo del business sano. Inoltre non stavo inquinando il territorio in cui abitavo, anzi in qualche modo davo una mano per migliorarlo. Be', nonostante le difficoltà che ho incontrato, questo business mi piace sempre di più. Ho fatto, senza rendermene conto, economia circolare. Be', vi spiego cos'è, non perché io sia un’economista ma perché l'hanno spiegata anche a me. L’economia circolare è un’economia in grado di rigenerarsi da sola. È un sistema per cui tutte le produzioni sono proiettate per far si che gli scarti di uno possano essere valore per un altro. Ecco, io l'ho fatto per 20 anni: all'inizio non consapevolmente, ora con maggiore consapevolezza. Perché attraverso le bucce di pomodoro, sono riuscita a fare dell’up-cycling, cioè ho riutilizzato un materiale di scarto attraverso un processo creativo, sono riuscita a fare un altro materiale. Invece con le penne, cosa ho fatto? Del re-cycling, cioè ho seguito la filiera del recupero e del riciclo dei fanali delle macchine, che attraverso il nuovo processo produttivo ho potuto utilizzare per fare le mie penne. E alla fine io cosa sto facendo, in verità? Con i miei oggetti sto allungando la vita dei materiali; che però poi finiranno sempre in discarica, oppure finiranno nella filiera del recupero e del riciclo dei materiali. Beh dopo 20 anni ho voglia di fare qualcosa di più. Ma che fare? Ecco di nuovo il caso. È Cristina, ha visto i miei oggetti in una fiera. Le piace l'idea, e vuole affidarmi i suoi gadget aziendali. Cristina è il braccio destro di Vittorio. Vittorio ha un'industria che produce elettrodi in grafite. Naturalmente gli oggetti dovranno essere fatti con i loro scarti. È il loro scarto è polvere di grafite. Scarto, polvere di grafite? Io la vedo bellissima. La polvere di grafite, vi assicuro, è meravigliosa e io riesco a vederla solo come materia prima. E poi scusate ma con la grafite, lo sanno tutti, si fanno le matite, che è un oggetto promozionale di eccellenza. Bene, Vittorio fa 12 tonnellate all'anno di scarto inevitabile di polvere di grafite. Tra l'altro con costi importanti, per la sua azienda. Voi sapete che fine fa la polvere di grafite? Finisce in discarica, direttamente sotto terra. Per la grafite non c'è nessun tipo di chance. Be', bisogna assolutamente pensare di fare qualcosa. Cerco il mio Gigi delle matite. E cosa trovo? Che nessuno produce più una matita in Italia. Beh ragazzi, decido subito che diventerò l'unico produttore di matite in Italia. E naturalmente la mia matita... (Applausi) E naturalmente la mia matita come sarà? Innovativa, dovrà essere diversa da tutte le altre, perché è Made in Italy, ci mancherebbe. Dovrà essere perfetta. Come avete capito, io lavoro per connessioni, lavoro in rete. Conosco Andrea, da alcuni anni, abbiamo fatto dei lavori assieme. Andrea è un perito tecnico, esperto in processi produttivi e conosce bene i materiali per gli stampaggi. E Marta, architetto, fantastica designer. E assieme a loro, dopo quasi un anno di prove, nasce "Perpetua la matita". (Applausi) Perpetua è una vera e propria re-evoluzione, perché per la prima volta abbiamo fatto qualcosa che prima non esisteva: abbiamo fatto del self-cycling! Il self-cycling consiste nell’autoconsumare lo scarto, quindi chi usa Perpetua ricicla e consuma, scrivendo, Voi sapete perché le matite sono fatte in legno? Hanno due scocche di legno che sono incollate tra loro perché devono difendere la mina in grafite che sporca le mani ed è molto fragile. Be', Perpetua non usa legno, è fatta all’80% con la grafite di Vittorio e le mani non le sporca. Avete presente le matite con la gomma? Hanno un collarino di metallo. Serve come sede per incollare la gommina sulla matita. Beh a Marta quel collarino non piaceva. Una tragedia: io la mia matita, con quel collarino, non la voglio fare. Va bene! Quindi - a me poi non piaceva la colla, per cui ci siamo trovate bene. Beh il povero Andrea, prove su prove. E alla fine siamo riusciti a fondere direttamente la gomma al corpo scrivente della grafite. Corpo unico con la parte scrivente. E poi scusate, avete mai provato a scrivere con una matita? Vi si spezza la punta e non avete un temperino? Be', con Perpetua non avete questo problema perché Perpetua scrive anche senza punta, e se volete potete temperarla. E poi, quando mi arrabbio - e vi assicuro che chi è in ufficio con me, sono là in fondo, lo sanno - posso prendere la mia Perpetua, buttarla per terra, raccoglierla, perché Perpetua, per come l'abbiamo fatta, se cade non si rompe. Grazie! (Applausi) Devo rompere il ghiaccio. E che cosa può fare una professoressa, per rompere il ghiaccio, se non un'interrogazione? Avete paura? No, vabbè, per questa volta lascio correre. Però voglio rompere il ghiaccio facendo un mini-sondaggio per conoscervi, e per conoscere me. Chi ama la matematica alzi la mano. Sono quasi a casa. Chi andava bene in matematica, ai tempi? Eh, un po' meno. Chi pensa che il talento matematico sia innato? Va bene, ne terrò presente. Adesso ho conosciuto voi, mi presento. Io penso che la matematica sia il fondamento di una società giusta, equa e democratica. Per questo motivo, ho riformulato questa bellissima frase del premio Nobel, di Malala, e l'ho riformulata così: "Un bambino, una bambina, un insegnante, un libro, una penna e la matematica possono cambiare il mondo". Chi è d'accordo con me di aggiungere la matematica? Oh mamma, diminuiscono, bene. Eh sì, diminuiscono. Mi capita spesso di vedere questa cosa. Perché? Perché a ognuno di voi sarà venuto in mente: "Oddio, cosa c'entra la matematica con la giustizia? A me veniva il mal di pancia, quando avevo il compito di matematica. Non dormivo la notte per prepararmi". Bene: io ho scelto, invece, di studiare matematica e di fare l'insegnante di matematica perché per me era fondamentale dare gli strumenti critici e culturali agli studenti e alle studentesse per cambiare questo mondo, per cambiarlo in meglio. E la matematica risulta essere fondamentale. Quello che voglio fare con voi, oggi, è farvi capire e portarvi in questo mio percorso, quindi farvi vedere che collegamento c'è tra matematica, giustizia ed equità. Ho bisogno però che siate con me, cercando di andare oltre l'orizzonte e capire che c'è bisogno di una visione diversa della matematica e quindi di un modello diverso della matematica. Lo farò, o perlomeno cercherò di farlo, seguendo un ragionamento di tipo matematico. Cosa fa per prima cosa la matematica? Fa un'analisi della situazione, E l'analisi della situazione qual'è? Andiamo a vedere che cos'è la matematica. Non lo voglio fare con le mie parole: sarebbe troppo semplice, e potreste dirmi: "Non è così". Lo faccio con alcune frasi scritte da mie ex studentesse, e miei ex studenti, quando hanno finito il liceo. E quindi possiamo vedere che cosa? Chiara, che oggi fa l'ultimo anno di medicina, mi scrisse questo: "Grazie per avermi fatto vedere la matematica non solo come un insieme di formule, ma come un modo di affrontare la vita semplificandola grazie al ragionamento e alla fantasia". La quinta I, quella che i miei colleghi dicevano "una classe di disperati", sbagliando, perché persone che, vedrete, in grado di scrivere questo non mancano di speranza, anzi ne hanno molta, è questa. "Grazie per averci regalato la libertà e per averci insegnato a ragionare e a vivere". L'ultima è Bianca. Bianca fa l'ultimo anno di Fisica, e mi ha scritto questo: "Grazie per avermi dato occhi per cercare nuove terre". E a questo punto io, quando mi sono trovata queste frasi, ho detto: io, con le mie ore di matematica, i miei integrali, le mie cose, ho fatto questo? Bene, allora loro mi hanno indicato la strada di andare oltre, ancora oltre e pensare di cambiare questo metodo d'insegnamento. Ma la matematica, perché? La matematica è, come hanno detto i miei studenti e le mie studentesse, libertà e forza liberante. Che cosa hanno scritto loro? Questo, è uno strumento potente che ci permette di essere quello che noi vogliamo essere, oltre stereotipi e pregiudizi. Guardate, questo loro hanno scritto: vivere, la matematica è vita, è un modo di semplificare la vita. Ma perché lo è? Chi ce lo dice? Ce lo dice Daniel Kahneman. Daniel Kahneman è uno psicologo, premio Nobel nel 2002 di economia. Lui si è occupato di teoria delle decisioni. Se voi ci pensate, in ogni momento noi decidiamo. Una statistica ci dice che, in un giorno, noi decidiamo 35.000 volte. E siamo sicuri che quelle decisioni siano solo nostre, o non siano condizionate? Voi oggi avete deciso di venire qui. Se non foste venuti qui, probabilmente non sareste quelli che sarete quando uscirete da qui. Quindi questo è fondamentale. Ma queste decisioni, come le prendiamo? La maggior parte delle decisioni, ci dice Daniel Kahneman, sono prese in base a quello che lui definisce il "Sistema uno". Che è un sistema veloce, agisce velocemente; ma è stereotipato, e si basa soprattutto sulle emozioni e sui ricordi, quello che ci dice la pancia. Ma la decisione così - siamo sicuri che le strategie che noi prendiamo e le decisioni che prendiamo con questo sistema uno siano le nostre, e non siano frutto di stereotipi? Vi faccio vedere uno stereotipo semplicissimo: se voi incontrate un uomo - dico un uomo perché con una donna sarebbe ancora elevato al massimo, e avremmo una questione di genere che non voglio mettere - e chiedete a quest'uomo: "Che lavoro fai?" E lui vi risponde: "Faccio l'intellettuale". Voi che cosa pensate che faccia? La maggior parte delle persone dice: "Il filosofo", "Uno scrittore" - i miei studenti dicono: "Niente", però, scherzi a parte, lasciamo questo. Lui invece risponde: 'Sono un matematico, e lavoro al Cern di Ginevra'. Bene, eppure nessuno mai risponde così. Perché? Perché c'è lo stereotipo che i matematici e gli scienziati e così via siano semplicemente dei tecnici, e non facciano un lavoro di tipo intellettuale. Allora Daniel Kahneman ci dice che se vogliamo decidere in modo consapevole si deve attivare quello che lui chiama "Sistema Due". Che è un sistema, come lui dice, educato ed educabile, razionale, logico, ma lento. E quindi, se noi vogliamo che le nostre decisioni siano solo nostre, dobbiamo attivare questo secondo sistema, allenarlo. E farlo diventare in grado di controllare se le soluzioni prese dal sistema uno siano corrette. Bene, questo sistema due non è altro che, per me, il pensiero matematico. Cioè, davanti a un problema: fare l'analisi dei dati; capire quali sono quelli fondamentali e quali sono quelli accessori; impostare una strategia; verificarla; se si sbaglia, reimpostarla e arrivare diritti all'obiettivo. Questo è il pensiero matematico, e questo ci regala la libertà che hanno detto i miei studenti, quindi deve diventare veloce. Bene, ma mi dite: "Che c'entra, Lorella, la giustizia?" E allora andiamo a vedere che cos'è la giustizia. Consideriamo Ulpiano: Ulpiano è uno dei più grandi giuristi romani, se non il più grande giurista romano, e lui ci dice che la giustizia è: "La costante, perenne volontà di dare a ciascuno ciò che gli spetta di diritto". Sen, filosofo ed economista indiano che si occupa dei diritti civili, che cosa ci dice? "Il concetto di disuguaglianza non consiste solo nella disparità di reddito, ma soprattutto nella disuguaglianza di opportunità, di possibilità, di scelta, di libertà individuale. È fondamentale, per ogni individuo, avere la libertà di decidere come concepire se stesso"'. Quindi, se uno Stato deve dare a ciascuno e ciascuna la libertà di diventare quello che si vuole essere, e le stesse opportunità, vuol dire che un metodo matematico deve portare la competenza matematica a tutti e tutte. Ecco che allora il modello di insegnamento della matematica si deve fondare, prima di tutto, su quello - scusatemi sempre il gergo matematico - su quello che è un assioma fondamentale: "Non uno, non una di meno, nella matematica e nella vita". Perché se anche lascio fuori una sola persona, dimentico una persona e quindi lo Stato risulta essere uno Stato non giusto e non equo. Ma allora mi direte: "Come fare, Lorella? Qual è la seconda cosa?" Dobbiamo andare - ricordiamoci sempre quello che abbiamo detto all'inizio - oltre l'orizzonte, pensare qualcosa anche che non c'è. Dobbiamo cambiare la figura dell'insegnante, e dell'insegnare matematica. Quindi fare che cosa? Fare un'altra cosa, secondo assioma: "La matematica è per tutti e tutte". Quindi non esistono - per questo vi ho fatto alzare le mani - non esistono persone non dotate; esistono solo persone non allenate, o persone condizionate dagli stereotipi. Chi ce lo dice? Ce lo dice Carol Dweck: Carol Dweck è una psicologa cognitiva di Stanford, il riferimento mondiale della psicologia cognitiva e sociale. Lei ci dice che sono solo le condizioni familiari e scolastiche che in qualche modo condizionano lo sviluppo del talento. Quindi, che cosa bisogna fare? L'insegnante, ce lo dice sempre lei - e dà un consiglio a genitori e insegnanti, che è questo: fornite sempre situazioni sfidanti ai vostri figli e figlie, studenti e studentesse, fate sì che si applichino. E premiate l'impegno, non la performance, perché è solo in situazioni sfidanti che si sviluppa questo modo di procedere. Perché se la matematica è forma di pensiero, è un modo di affrontare la vita, io devo allenare il pensiero matematico come [fossi] in palestra; quindi devo far lavorare i miei muscoli, devo sviluppare la capacità di intuire, immaginare, progettare, dedurre e controllare, per poi misurare e quantificare fenomeni e fatti della realtà. Questa è la cosa importante. Quindi situazioni sfidanti, perché? Perché comunque, l'errore non è un limite, ma è un'opportunità. Un'opportunità di riflessione e di crescita. Quindi voi avete visto che matematica, giustizia ed equità vanno di pari passo. Ma allora resta un'ultima sfida che vorrei riuscire a combattere con voi, che è questa: l'Italia, e molti paesi, sono agli ultimi posti dell'analfabetismo funzionale per quanto riguarda la matematica; quindi la matematica, se il nostro è uno Stato giusto ed equo, deve entrare in tutte le case. Non solo nei ragazzi e nelle ragazze, ma in tutti noi, in tutti gli adulti. E questa è l'ultima nostra sfida, ed è quella di far arrivare la matematica ovunque. Forse qualcuno starà pensando che questa è utopia, non succederà mai, e da matematica quale sono dico che basta solo trovare la strategia giusta. Perché, come diceva il grande Adriano Olivetti, "Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno è sempre un sogno, fino a quando non si comincia da qualche parte. Solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande". E oggi, il sogno di Lorella non può essere realizzato se non grazie anche a voi. E quindi, sogniamo insieme. Grazie. (Applausi) Sapete quello che si dice, che le coppie si compensano? Io penso che sia davvero così. Vedete, mio marito è una persona straordinaria. Solo che ha quella particolare abitudine di fare le cose all'ultimo minuto. Lui fa sempre le cose all'ultimo minuto, sia che debba preparare le valigie per andare in vacanza, o debba accompagnarmi da qualche parte sapendo che devo arrivare in orario. E la cosa, ovviamente, mi fa saltare i nervi perché io sono l'esatto opposto, sono una pianificatrice, ho tutto organizzato molto tempo prima nella mia agenda on line. E odio, odio veramente arrivare in ritardo. Ogni tanto, penso che il problema sia che sono un ingegnere: e gli ingegneri, di solito, sono persone molto organizzate. Ma è naturale, perché abbiamo a che fare con oggetti che devono durare a lungo. Non possiamo fare le cose all'ultimo minuto. Ma come fanno gli ingegneri a progettare qualcosa oggi, sicuri che funzionerà a lungo? Non basta organizzare bene la propria agenda, giusto? Parliamo, ad esempio, del sistema di trasporto. Diciamo che progettate un ponte oggi, e lo costruite nei prossimi tre anni. E questa struttura deve durare per i prossimi 100 anni. Sembra incredibile, ma è la normalità per qualsiasi ingegnere. E allora, come si fa a progettare qualcosa oggi ed essere sicuri che funzionerà per 50, 100 anni? Abbiamo una vaga idea dei requisiti futuri del sistema di trasporto? Perché se progetto una strada oggi, devo decidere oggi che quella strada sarà larga un certo numero di metri. E non posso che basarmi sui requisiti del sistema di trasporto di oggi. Ma come possiamo essere sicuri che soddisfi anche i requisiti del sistema di trasporto del futuro? La storia è lì a dimostrare che non è sempre andata così. E allora come fanno gli ingegneri a progettare le loro strutture sicuri che funzioneranno tanto a lungo? Abbiamo anche solo un'idea di come si trasformerà, in futuro, il sistema di trasporto? Macchine elettriche? Magari neanche più esisteranno, le auto di proprietà. Magari ci sposteremo in treni superveloci, che sfrecceranno in tunnel nascosti. E questo potrebbe accadere in un futuro non così lontano. E allora come si fa a progettare, oggi, qualcosa ed essere sicuri che funzioni per tutto questo tempo? La Norvegia ha colto questa particolare sfida. Questa che vedete è la E39. È una strada europea che corre per 1.100 km, lungo la costa ovest della Norvegia. E per percorrerla tutta, oggi, da Kristiansand a sud della Norvegia fino a Trondheim, a metà della Norvegia, dove la E39 finisce, in macchina ci vogliono 21 ore. Questo tempo di percorrenza è dovuto principalmente ai sette passaggi via mare, che a tutt'oggi si possono attraversare soltanto con dei traghetti. Pensiamoci un attimo. Ci sono delle zone, lungo la E39, in cui dovete prendervi ben tre ore per raggiungere l'ospedale più vicino. Tre ore! Ok, se avete un'emergenza potete affidarvi agli elicotteri - se il tempo ve lo permette. I norvegesi che vivono lungo la E39, quindi, sono i più sani del paese - o quantomeno i più fortunati. Sto scherzando, naturalmente. Ma in quella zona vive un terzo della popolazione norvegese; e più del 50 percento dell'export nazionale si produce in quell'area. Questo dimostra l'enorme potenziale di quella regione. Però questo potenziale richiede persone; e queste persone richiedono servizi. Devono raggiungere i posti di lavoro, gli ospedali, le scuole. Hanno bisogno di un sistema di trasporto efficiente e affidabile. Senza un sistema di trasporto siamo delle isole, e nessuno vuole vivere isolato. Ecco perché la gente si sposta, abbandonando le zone rurali e spostandosi nelle città. Da cui la necessità di una viabilità efficiente e affidabile lungo la E39 in Norvegia. E dei traghetti cosa ce ne facciamo? Dovete sapere che in Norvegia, quando le persone pensano ai traghetti di norma pensano agli sveler che mangiano sui traghetti. Cosa sono gli sveler? Allora gli sveler sono - ok, sono una sorta di pancake, scusate se ci sono norvegesi in sala. Ok: se devo dirla tutta, i norvegesi pensano che gli sveler migliori sono quelli che si mangiano al bar del traghetto. Ecco perché i norvegesi non li abbandoneranno mai. Esagero, ok: però i traghetti sono un modo, per gli autisti, di fare una pausa. Sono un'attrazione turistica nazionale, fanno parte della cultura norvegese. Sicuramente, quindi, i traghetti rimarranno. Magari saranno, ad esempio, traghetti elettrici. La mobilità futura, però, di certo non potrà contare su di loro. E non solo per la disponibilità quando dovete fare la traversata; ma anche per l'impatto enorme che le navi hanno sull'ambiente. Parliamo di ambiente. Meno traghetti e più ponti, più attraversamenti fissi possono essere un modo per ridurre l'impatto sulla fauna marina. E guardate che queste sono zone con migliaia di specie marine che sono veramente molto preziose dal punto di vista ambientale. Sono anche zone di allevamento ittico, e questa attività è considerata il secondo petrolio norvegese. Pensate quindi un istante all'impatto che un incremento del rumore sui fiordi norvegesi potrebbe avere sull'ambiente: enorme. E allora costruiamo qualche ponte, no? Non è la cosa più semplice del mondo. Alcuni di questi fiordi sono molto ampi: fino a sei chilometri. E anche molto profondi: possono superare il chilometro. Le tecnologie tradizionali da ponte, quindi, in questo caso non sono praticabili. E allora che fare? Nel 2013, il governo norvegese ha inserito gli attraversamenti lungo l'autostrada E39 in un documento nazionale chiamato "Piano Nazionale dei Trasporti". E da quel momento è iniziato un processo molto complesso per sviluppare nuove tecnologie che ne permettessero l'attraversamento. Questo ponte galleggiante, ad esempio, potrebbe essere una delle soluzioni. È una tecnologia già esistente, ne esistono già in tutto il mondo, e potrebbe fare anche al caso nostro. Un'alternativa potrebbe essere un'altra tipologia da ponte ben nota - i ponti sospesi. Ma invece di affidarsi a delle torri tradizionali, ci affidiamo a queste piattaforme, queste torri galleggianti, che sono strutture utilizzate nell'ambito offshore. Lo so cosa state pensando: come fanno queste strutture a rispettare l'ambiente circostante? Pensiamo ad esempio alle interferenze con i flussi migratori dei volatili. Per alcuni di questi fiordi questo può essere un problema. E allora abbiamo un'alternativa: un "ponte di Archimede". Il Ponte di Archimede è un ponte sommerso, ma galleggiante. L'immersione vi permette di bilanciare i carichi verticali della struttura, sfruttando la spinta di Archimede che ogni corpo immerso ha. L'immersione vi aiuta, inoltre, a ridurre il carico verticale, come le onde, sulla struttura, E questa è una differenza enorme rispetto ai classici ponti sospesi. che sono inevitabilmente esposti a tutti gli elementi ambientali, come il vento, le onde, le correnti. Con questa struttura, inoltre, potete realizzare un ponte nascosto. Se scegliete l'opzione con pontoni galleggianti, potete realizzarli come delle isole verdi minimizzando così l'impatto sul paesaggio. Però, dobbiamo dirlo, non c'è una tipologia valida a prescindere per tutti. La cosa migliore è valutare la struttura migliore per quello specifico attraversamento. Però c'è una cosa che potete fare per ogni applicazione di queste strutture. Potete progettare la strada in modo che generi meno CO2. Potete progettare nuove strutture che siano più resistenti ai carichi ambientali. Potete andare a trovare dei nuovi materiali, più leggeri o magari più resistenti, che vi permettano di progettare strutture più sicure, o più resilienti. Potete utilizzare le azioni dell'ambiente attorno a voi per creare dell'energia pulita. Potete fare tantissime cose: ma come si fa a fare tutto questo? Guardate, questo è l'unico modo per progettare per il futuro: si chiama ricerca. Per la sola E39 sono stati finanziati più di 50 progetti di ricerca, negli ultimi anni. Progettare per il futuro si può, se si investe in persone e in ricerca. La ricerca vi aiuterà a elaborare la migliore soluzione oggi disponibile per il vostro futuro. Crea anche delle buone prassi, perché anche le società di consulenza investiranno in ricerca. Creerete lavoro per le persone assunte nelle varie società. Creerete una corposa comunità internazionale, che investirà in giovani professionisti provenienti da tutto il mondo. Insomma, creerete crescita, a tantissimi livelli. Dopo le pubblicazioni che abbiamo fatto per il Ponte di Archimede, molte nazioni hanno ricominciato a valutare questa struttura. La Norvegia vuole ispirare il mondo. La Norvegia vuole condividere i risultati della sua ricerca. Ah, dimenticavo: questa splendida signora è una collega, ed è la project manager del progetto dell'E39 in Norvegia. Vediamo se la Norvegia riesce a ispirare altri paesi anche su qualche altro tema. Faccio un esempio a caso: l'uguaglianza di genere? Ora vi chiederete: ma lei chi è, cosa ci fa qui? Io sono la fan sfegatata del Ponte di Archimede, l'avrete capito. Sono ingegnere capo presso l'amministrazione pubblica norvegese, e sono responsabile per gli studi su questa incredibile struttura. Mi sono spostata in Norvegia ormai sei anni fa, e ho visto crescere un gruppo di persone, che lavorano su questi progetti. Ho incontrato persone provenienti da tutto il mondo. Ho avuto la fortuna di studiare alcuni degli argomenti più interessanti per un ingegnere. Ho avuto l'opportunità di sentirmi parte di una comunità scientifica internazionale che dalla Norvegia alla Corea del Sud sta lavorando per lo stesso obiettivo. Abbiamo visto realizzarsi alcuni dei nostri progetti, e devi sempre fare i conti con chi si oppone al tuo progetto. Discutiamo, ci arrabbiamo, vendiamo cara la pelle. Lottiamo per ciò in cui crediamo. Un viaggio incredibile. E mi sento molto fortunata ad averne potuto far parte. Spero davvero che un giorno la Norvegia veda una E39 completa di tutti gli attraversamenti. Anche se i politici, fino ad ora, sono stati lungimiranti, le loro priorità possono sempre cambiare nel futuro. Del resto, tutto può cambiare nella vita. Però una cosa è sicura, una cosa resterà: la conoscenza che la Norvegia ha prodotto. Perché queste persone, ovunque saranno nel mondo, saranno sicuramente le persone che potranno progettare il nostro futuro. E voi volete progettare per il futuro? Iniziamo a organizzare l'agenda oggi. Perché dobbiamo investire in persone, dobbiamo investire in ricerca. E dobbiamo iniziare a farlo oggi. (Applausi) Sono qui per parlarvi un po' delle connessioni quantistiche. Perché "connessioni al cubo"? Beh, quello che stiamo facendo adesso è utilizzare, anche se magari non vi sembra, la tecnologia quantistica. Perché solo conoscendo le leggi della meccanica quantistica possiamo avere un laser che mi permette di puntare qui sopra, possiamo avere un calcolatore, dei transistor, dei processori e così via. Però, la storia che vi voglio raccontare è quella della "Seconda Rivoluzione Quantistica". Perché oggi, quello che noi abbiamo nei nostri bit, nella nostra società digitale, i bit sono zeri e uni, accendo e spengo dei circuiti, sono elettroni che vanno e vengono, sono fotoni che stanno in una fibra ottica, e che si muovono. Cos'è la seconda rivoluzione quantistica? Per raccontarvelo, voglio partire da una cosa che mi è successa ormai 20 anni fa, quando la mia prima settimana, finito il dottorato, il mio primo lavoro all'Università di Innsbruck, prendo la bici, esco dalla cantina, mi viene incontro una limousine nera. Esce il Dalai Lama, che è qui. E lui era venuto in cantina - non c'era solo la bici, ma c'erano anche i laboratori del mio collega Rainer Blatt. E lì, Sua Santità ha potuto fare una cosa che a lui, a scuola - a tutti noi a scuola, e anche a mio figlio recentemente - è stato insegnato che non è possibile: ci è stato, a tutti, detto: non è possibile vedere un singolo atomo. Allora ti dicono: sì, c'è il microscopio elettronico, forse puoi avere una cosa indiretta, eccetera, anche quel buco nero dell'altro ieri non è veramente una foto, ma è una cosa ricostruita; ma all'atomo non puoi fare la foto, non lo vedi con gli occhi. Allora, nel laboratorio del mio collega, c'è una piccola trappola. Vuol dire che sono degli elettrodi di metallo, insomma, dentro uno scatolotto vuoto con un vetro sopra. E tra lo scatolotto e il mio occhio c'è un microscopio, ci sono solo delle lenti. E io aspetto alcuni minuti, e così ha fatto anche Sua Santità. Dopo tre, quattro minuti, si abitua l'occhio al buio. Appoggio l'occhio sull'oculare, e dentro lo vedo. Un piccolo atomino verdolino: tutto solo, in mezzo al buio, e però io lo vedo, direttamente. Quello che i padri fondatori della meccanica quantistica pensavano fosse impossibile - dicevano: più facile che fare un esperimento con un singolo atomo è allevare un dinosauro in uno zoo, come dire che non succederà mai - succede oggi, succede tutti i giorni, succede in una montagna di laboratori in giro per il mondo, in giro per l'Europa e anche in giro per l'Italia. L'Italia è anche molto avanti, su questo campo di ricerca. E questo per me è il punto di partenza perché, in qualche modo, costruire questo atomino è una cosa che è fondamentalmente inutile: è solo per la meraviglia, solo per essere affascinante se si vuole; ma questo è la base, è il fondamento su cui si sviluppano tutta una serie di cose che vanno molto in là, e questo è quello che vorrei raccontarvi. Un passo indietro: ho parlato, prima, della tecnologia digitale di oggi. Questo è il primo transistor che è stato costruito nel '47, era una cosa grande così; poi è stato miniaturizzato, miniaturizzato, miniaturizzato; oggi abbiamo milioni e miliardi di transistor su ciascuno dei chip che ci portiamo dietro in tasca, nei nostri telefoni e così via. La legge di Moore è stata formulata più di 50 anni fa, e dice: ogni paio d'anni riusciamo a mettercene il doppio, di questi piccoli elementi per i circuiti digitali, sullo stesso spazio. E ci costa sempre uguale. E quindi abbiamo computer sempre più potenti, sempre più potenti. E questo lo vediamo qui, ad esempio: il numero di transistor che ci sono a seconda del tempo è cresciuto enormemente, da un migliaio a 20 miliardi, questo è quello che vi portate tutti quanti in tasca. E però, adesso, questa cosa sta finendo. Questa è, di fatto, la base per tutte le tecnologie che utilizziamo, per tutti i nostri social media. I vostri social media, facebook e twitter, senza la meccanica quantistica non sarebbero possibili. Ora, si può discutere se sarebbe una cosa positiva o negativa, naturalmente; ma comunque questo ci indica chiaramente che ha un impatto molto importante su quello che noi facciamo. Ma adesso, andare molto in là non è possibile, perché se lo rendo sempre più piccolo alla fine arrivo all'atomo; e l'atomo è "ciò che non si può tagliare a metà" più piccolo dell'atomo è impossibile È un quanto. Più piccolo non c'è. Allora, cosa vuol dire? Che quando facciamo le cose sempre più piccole, raggiungiamo un limite: questa crescita enorme, a un certo punto, si romperà e si interromperà. E noi possiamo o disperarci, oppure, come se fossimo una grande industria di computer, oppure come alcune grandi industrie di computer come Microsoft, IBM, Intel, Google che stanno investendo centinaia di milioni, ciascuna, ogni anno - e tra alcune settimane ci sarà un annuncio molto importante da parte di Google, in questo senso - dicono: vabbè, è caduta, non c'è più questa crescita enorme, inventiamoci qualcosa di nuovo. Questo è uno stimolo per l'innovazione futura. E questa è l'idea delle tecnologie quantistiche. Allora, qui passiamo dalle connessioni alla prima potenza - quelle normali, di tutti i giorni: facebook, Internet - alle connessioni alla seconda. E "connessioni da paura" è una cosa che aveva detto Einstein. Einstein non credeva che la meccanica quantistica fosse giusta, lui era convintissimo che fosse sbagliata e ha detto: adesso io vi dimostro che non può altro che essere sbagliata. Perché prevede queste connessioni assurde, "connessioni da paura" lui aveva proprio detto; e qui c'è un disegnino. Naturalmente non vi faccio le formule, ma la differenza non è tantissima. Qui ho un disegnino di un piccolo sistema quantistico, come quell'atomino di prima. In qualche modo dentro, come in questo disegno di un cubo, c'è sia la figura, la possibilità del cubo con la faccia in su che la possibilità del cubo con la faccia in giù. Ci sono tutte e due. Quando provate a guardarlo, non siete in grado di vederlo, nello stesso momento, da una parte e dall'altra. In qualche modo, fa clic avanti e indietro o vi si stabilizza da una parte, poi dovete pensarci: forse c'è anche dall'altra. Quando lo guardate, "cade" in una delle due possibilità. Se io ne ho più di uno di questi, questa è una figura presa in prestito da un collega Premio Nobel nel 1997, Bill Phillips - quello che succede, in questi due, anche lì ci sono le due possibilità, e quando li guardo anche lì collassano: ora faccia in giù, ora faccia in su. Ma il trucco, qui, è che non conosco nessuno - provate questo esercizio - che riesca a vederli uno in giù e uno in su nello stesso tempo: o li vedete tutti e due in giù, o tutti e due in su. Einstein diceva: è assurdo questo, perché nella meccanica quantistica posso preparare degli stati così che, se io poi questi due cubetti, questi due elettroni, li separo, loro sono sempre connessi. E anche se ho un elettrone qui, e l'altro è su Alpha Centauri, io subito ne guardo uno, e so immediatamente che cosa succederà lassù quando il mio collega lo va a controllare. Istantaneamente. E questa è una cosa che serve per fare il teletrasporto. E questa può sembrare una barzelletta. E io vi posso dire che, perché avete sentito sicuramente che c'è il teletrasporto su "Star Trek", e io vi posso dire tranquillamente che nessuna persona verrà teletrasportata su "Star Trek" perché per essere trasportati bisogna essere raffreddati molto, tipo verso lo zero assoluto, quindi non è facile ricordarsene dopo che è successo; ma comunque - vi posso dire che quello di "Star Trek" è molto più noioso di quello vero, quantistico, perché in Star Trek quello che succede è "Beam me up, Scottie", che significa: trasmetti me, io so che cosa viene trasmesso, e so dove viene trasmesso; ma nel teletrasporto quantistico non ha nessuna importanza dov'è andato a finire quest'altro elettrone o fotone: potrebbe essere su Alpha Centauri, potrebbe essere a Milano Lambrate, potrebbe essere dove volete voi, e comunque questa cosa funziona. E viene trasportato un messaggio segreto, uno stato non conosciuto - perché non posso sapere qual è prima di averlo misurato - e viene trasportato in un posto che non conosciamo. E questo, ancora una volta, sembra una cosa inutile, magari fantasiosa, ma non tanto realistica e magari neanche tanto pratica; e invece, quello che possiamo fare - e qui arriviamo alle connessioni al cubo, il terzo strato, il terzo livello - è quello nel quale possiamo utilizzare queste cose come tecnologia. Partono da chiedersi, come ha fatto Einstein in maniera completamente filosofica, se la realtà esiste o non esiste: ad esempio, ci sono stati esperimenti, fatti da colleghi, che hanno realizzato questa cosa di Einstein chiedendosi se la realtà esiste localmente. La risposta è: la realtà, localmente, non esiste. Ora non abbiamo tempo, serve un altro talk per per raccontare questa cosa, ma quello che interessa qui è che possiamo usare queste cose. Perché? Perché se io il mio stato lo uso per trasmettere un messaggio, e se questo messaggio, che può essere Zero o Uno, può essere un bit di una lunga stringa di un messaggio che voglio trasmettere, se questo messaggio, questo dato non c'è prima che io lo misuri, allora non può essere intercettato da nessuno, semplicemente perché non c'è. Lo stato, la lettera, lo zero o l'uno, appare solo dopo che io ho fatto quella misura di prima. E questo sembra una cosa fantascientifica, e invece ci sono ditte che vi vendono dispositivi che fanno queste cose. C'è una ditta, a Ginevra, che è leader mondiale di questi temi, si chiama AdQuantic. E non sto facendo pubblicità a quella ditta: sto dicendo che qui, in Europa, siamo riusciti, partendo da queste idee fondamentali, basilari, a sviluppare delle tecnologie che adesso veramente hanno la supremazia in giro per il mondo. E a Vienna il collega Zeilinger è riuscito a fare, per la prima volta, il teletrasporto. Lo stato a cui siamo adesso è che è possibile comprare questi dispositivi, che banche e governi stanno comprando per realizzare comunicazioni sicure: vi mando un fotone, nessuno può intercettarlo perché se lo intercetta lo rovina, lo distrugge; se qualcuno ci ha provato ci accorgiamo che ha provato a misurarlo, e quindi se verifichiamo che nessuno ha intercettato abbiamo una comunicazione sicura che protegge i vostri dati, che protegge la vostra carta di credito su Internet, che protegge i dati sensibili medici, e così via. E questa è una cosa che adesso succede su una distanza di alcune centinaia di chilometri, e i colleghi che, per la prima volta, hanno fatto - questa è una figurina di fantasia di una decina di anni fa - hanno realizzato questo per la prima volta si sono accorti che magari si poteva mandarlo sul satellite, e hanno provato a proporlo all'Agenzia Spaziale Europea, la quale, nei successivi dieci anni, ci ha dormito sopra. E nel frattempo, il primo autore del lavoro che ha fatto questo, che ha proposto questa idea - si chiama Jian-Wei Pan: non è esattamente tirolese, come potete immaginare - Lui è tornato a Shanghai, e dal presidente Xi ha ricevuto due miliardi di dollari che gli hanno permesso di realizzare questa cosa qui, che è un satellite cinese che in questo momento è in orbita e con il quale sono già state fatte delle videochiamate quantistiche sicure a migliaia di chilometri di distanza tra la Cina e l'Austria. E questa è una conseguenza del prendere queste particelle, singole, strane, inaspettate, con questi comportamenti che non sono normali, e utilizzarle per farci qualcosa di tecnologico. E questo è un esempio. E adesso un altro esempio, che coinvolge Milano, qui vicino a noi. Non lo vediamo ancora, ma se io uso un fotone e lo spedisco sulla fibra ottica, possiamo comunicare delle informazioni; se invece uso degli atomi, posso usarli per elaborare delle informazioni. Al posto di un transistor prendo un atomo, quindi come ho detto lo faccio sempre più piccolo, arrivando al singolo atomo. Lui si comporta, anche lui, l'atomo, in questo modo strano quantistico. Se ne ho tanti, di questi atomi, loro sono nello stesso momento in tutti i possibili stati, tutte le possibili combinazioni. Quindi, se io ho un computer quantistico che riesce a manipolarli - mantenendoli belli freddi, come abbiamo detto prima - quello che posso fare è: ho un certo problema, pongo una domanda al mio computer, ma invece di porre una domanda alla volta e ogni volta ottenere la risposta, io posso scrivere in questo computer quantistico, contemporanamente, tutte le domande possibili, e ottenere tutte le risposte nello stesso momento. È come cercare in un labirinto. Invece di andare: provo qui; dopo provo lì; dopo provo là, andare nello stesso tempo in tutti i possibili cammini del labirinto, e voi capite che in un giro solo io arrivo alla soluzione. E questa è una potenza di calcolo enorme, che può servire per l'ottimizzazione. La Volkswagen ha usato un simulatore quantistico per ottimizzare il traffico dei taxi a Pechino: e questo, come ripeto spesso, è una cosa che a un fisico, quale sono io, non verrebbe in mente neanche sotto l'effetto di un influsso molto imponente di vodka, perché è come dire - il fisico non sta a pensare queste cose, noi pensiamo ai nostri giochini, ai nostri atomini eccetera; però poi viene gente che dice: ah, aspetta che si può fare qualcosa di utile. Due settimane fa mi ha chiamato Adidas per sapere che cosa si può fare con un simulatore quantistico ci torno tra un attimo. Allora, qui c'è un chip della Intel, con sette, 17, 49 bit quantistici che lo hanno presentato alla fiera dell'elettronica di Las Vegas l'anno scorso. Quest'anno, la IBM ha presentato il primo calcolatore quantistico commerciale, potete comprarvelo. È stato fatto a Milano, in modo che fosse abbastanza elegante non è uno scherzo, la cosa esterna è stata realizzata a Milano, in modo che avesse un impatto visivo, e quindi penso che anche qui a Busto possiamo essere orgogliosi di questo - ma quello che è rilevante è che queste cose stanno entrando nella realtà. Dieci anni fa, quando ho cominciato a insegnare queste cose, dicevo agli studenti: sì, forse, magari un giorno, ma insomma, boh; e invece, oggi, ci sono. Questo è forse, per me, la cosa più incredibile di tutte. Ho altre due trasparenze che vi voglio mostrare, su altre due possibilità. Una è la simulazione quantistica: uso appunto questi atomini singoli, li metto in una struttura regolare, come un cartone di uova, uno a uno, e riesco a riprodurre il comportamento di nuovi materiali, magari uno dei composti chimici, li posso utilizzare per sviluppare dei nuovi sistemi chimici da nuove sostanze, magari di sostanze superconduttive ad alta temperatura con cui potrei fare delle linee elettriche che non disperdano elettricità, e quindi subito avrei, gratis, il 50 percento in più di elettricità; e invece, un altro esempio è: se io utilizzo dei singoli elettroni, li posso usare come sensori, posso mettere un singolo elettrone vicino a un neurone, e si accorge se il singolo neurone si è acceso o si è spento, in tempo reale. La Bosch, in Germania, sta creando un progetto pilota per mettere sensori di questo tipo su un casco che dovrebbe aiutarci a leggere l'attività cerebrale per, ad esempio, guidare un computer; oppure, persone che non possono comunicare per problemi neurologici possono riuscire a comunicare con l'esterno; per le diagnosi, per la medicina; c'è una montagna di applicazioni possibili. E questi sono i motivi per cui la Commissione Europea ha deciso di mettere i piedi in questo programma molto grosso di cui stavamo parlando prima. E se ne sta aggiungendo un altro, ne stiamo discutendo proprio in questi giorni, per creare una rete sicura di comunicazione a livello europeo, quindi un altro miliardo di euro proprio per questo, e per la protezione dei dati di tutti noi. C'è un grande numero di ricercatori coinvolti: i dettagli non sono importanti, quello che è importante è che non solo c'è una connessione tra questi quattro campi che vi ho fatto vedere prima - la comunicazione, la simulazione, la computazione e la sensoristica - ma che tutto quanto si appoggia su una fondamentale scienza di base. Perché queste cose sono possibili, su questo torno tra poco, soltanto se continuiamo a chiederci, a porci le domande fondamentali, quelle che sembrano completamente inutili. E l'idea, l'obiettivo, la speranza che abbiamo è di poter arrivare in qualche modo, come una missione, di portare l'uomo sulla luna: ma qui vedete, appunto, una bandiera, come abbiamo visto un attimo fa, di altri continenti che sono molto avanti su questo tema. E magari, la nostra speranza è di poter sostituire quelle bandiere, o accompagnarle con una bandiera nostra. Io so che l'Unione Europea non è sempre percepita come la cosa più vicina ai cittadini; ma questo è sicuramente un esempio in cui l'Unione Europea può fare davvero, qualcosa di forte per tutti noi, per il futuro delle nuove generazioni, perché, appunto, le fondamenta di questa cosa vanno esattamente in questa direzione. Il futuro, il futuro anche professionale, non solo di servizi e di possibilità tecnologiche ma anche di posti di lavoro per le nuove generazioni. E questo mi permette di arrivare, di nuovo, al fondamento delle cose. Questa è una slide che potrebbe sembrare stucchevole, invece l'ho messa su, ho concluso la mia presentazione davanti a una dozzina di ministri dell'Unione Europea, alcuni mesi fa. Ho affittato la Hoffburg di Vienna- il palazzo imperiale di Vienna, non vi dico il costo per fare la giornata iniziale di questi progetti che abbiamo appena cominciato. E la mia slide finale era questa: ricostruire una flagship, una nave ammiraglia. E il punto fondamentale, forse l'unica cosa che mi piacerebbe che ciascuno di voi si portasse a casa oggi, è questa. E questo ci collega, appunto, con le nuove generazioni ed è qualche cosa che possiamo fare tutti noi, possiamo imparare da loro nel seguente senso: che non importa quanto una cosa sembra complicata, misteriosa, esoterica: non importa neanche quanto una cosa sembra utile. Quello che importa, se vogliamo avere non solo l'innovazione di domani ma anche quella del giorno dopo, e delle generazioni dopo, è di non smettere mai di guardare la realtà con curiosità, con meraviglia. Lasciandoci sorprendere, lasciandosi affascinare. Grazie mille. (Applausi) Trascrizione: Beatrice Romano' (Applausi) Noi siamo le storie che ricordiamo. E allora dobbiamo cominciare da una storia. Le storie che attraversano il tempo e lo spazio sono le storie che ci definiscono. Questa storia comincia in mare. È un mare mosso, c'è una barca che lo sta solcando. I marinai remano a fatica, sanno che il mare è morte, perché nell'Odissea il mare è morte. È attraversamento dell'ignoto, è definizione del mondo e di sé stessi. Legato all'albero di questa nave c'è l'eroe che tutti conosciamo, Ulisse. A un certo punto, improvvisamente, in questo mare mosso si fa calma piatta, bonaccia. E la paura coglie qualsiasi marinaio che sa che, se non c'è un filo di vento, arrivare in porto diventa difficile. E in questo silenzio, quasi mistico, si sente un sussurro. Sono voci di donne, dolcissime. Sono le voci di donne che hanno un corpo ben strano. Il loro corpo non è come quello che ci siamo immaginati con i cartoni animati. È un corpo di uccelli, ma la loro voce è dolcissima. E promettono di raccontare ai marinai di questa barca che cosa succede sulla terra. E in particolare, che cosa è successo durante la guerra di Troia. Ora voi dovete dirmi - tutti sapete che sto parlando delle sirene di Ulisse - che razza di tentazione è questa? Uno che sta tornando - almeno ci sta provando, è 20 anni che ci prova, a tornare dalla guerra di Troia; tu come promessa gli dici, come tentazione gli dici: "Io ti racconterò quello che tu hai già vissuto". Capite che è una tentazione ben strana. E perché questo nostro eroe si è legato all'albero della nave e vuole ascoltare esattamente questo canto che riguarda la storia da cui lui sta venendo? Per sapere se quella storia è entrata nella Storia. Nel mondo greco, entrare nel racconto epico significa avere finalmente un'identità. Ogni cultura si struttura attorno a questa grande sfida: come facciamo a non far cadere il nostro nome nel nulla. La nascita è un accadere che non ci siamo scelti, e la nostra più grande paura è che ritorneremo nel nulla da cui siamo venuti. Ulisse vuole sapere se il suo nome è finalmente entrato nella Storia; e questo vale la pena di una tentazione come quella delle sirene. Ma quando la nave affianca l'isola delle sirene, quello che c'è attorno agli scogli sono solo ossa di uomini. Tutti noi qua dentro abbiamo questo stesso problema. La mattina ci alziamo, e cerchiamo una ragione, una prestazione attraverso la quale finalmente possiamo essere qualcuno. E questo genera in noi quella paura di vivere - quella stanchezza di vivere, come la chiama un filosofo. Perché? Perché abbiamo trasformato il nostro Io in una prestazione. Le nostre vite assomigliano a delle cipolle: abbiamo tanti strati con cui cerchiamo di definire la nostra identità, ma il nucleo profondo non si sa dove sia andato a finire. Io sono di questa città, io faccio questo lavoro, e cerchiamo di costruire, sulla periferia del nostro Io, [un']identità, in modo che il nostro essere non cada nel nulla. Perché ve lo ripeto, noi abbiamo un unico problema: come si fa a non far cadere le cose nel nulla. E questo ci fa paura. Questo ci stanca. E ogni cultura trova la sua soluzione. Quando incontro i genitori dei miei alunni, le rare volte in cui vengono entrambi - perché sembra che l'educazione, oggi, sia demandata solo alle mamme: cari papà, venite a parlare con noi insegnanti, i vostri figli saranno fieri del fatto che avete preso un'ora di permesso per loro - dico loro: "Ah, adesso capisco". Che cosa? Perché vostro figlio è così. (Risate) Perché i vostri figli non assomigliano a ciascuno di voi preso singolarmente. Assomigliano alla relazione che c'è fra voi. Perché l'unico modo che ha l'uomo di nascere, e di rinascere sempre, è essere generato. E solo quando c'è una relazione, c'è un principio che fa nascere nuovo quel nucleo di essere che ci consente quella permanenza nell'esistenza, che non dipende da cose che continuamente ci sfuggono. E finalmente potremo tirare un sospiro di sollievo. Per questo è importante l'appello al mattino. Io credo che la più grande rivoluzione nella scuola contemporanea, soprattutto quella italiana, dipenda da come facciamo l'appello. La natura, per gli animali, provvede al fatto che tirino fuori corazze, artigli, zanne per potere sopravvivere nell'ambiente in cui il cucciolo d'animale da subito deve arrangiarvisi. E perché invece il cucciolo d'uomo ci mette così tanto tempo ad arrangiarsi? Perché il cucciolo di uomo è contro-evolutivo. Mantiene la sua fragilità, perché la fragilità obbliga gli altri uomini alla cura. È questo che ci differenzia dagli animali. I nostri artigli, le nostre corazze, le nostre zanne, stanno qui e qui. La relazione è dare all'altro ciò di cui l'altro ha bisogno. Quando bevete un bicchiere d'acqua, [e] vi dissetate, siete entrati in contatto con una relazione: la cosa più semplice, H2O. è una relazione, ciascuno dà all'altro ciò di cui l'altro ha bisogno. Ed è solo la relazione che genera e rigenera una persona. In un'epoca in cui ci illudiamo di poter guadagnare tempo, e lottiamo per guadagnare il tempo - espressione assurda, come se noi non fossimo parte del tempo, noi non abbiamo il tempo a disposizione, siamo a disposizione del tempo. L'unica maniera di guadagnare tempo è crescere, e l'unica maniera di crescere è nascere sempre nuovi. Allora io mi sono divertito a ridefinire le età della vita, ne "L'arte di essere fragili", a partire proprio da questo elemento. È invalsa ormai quest'idea che le tappe della vita siano su una linea retta: c'è un inizio e poi, per un principio quasi inerziale, arriveremo ai titoli di coda. E allora siamo lì che lottiamo per conquistare quella permanenza, per sapere se siamo entrati nel grande racconto. E se ci fosse un'altra soluzione? Se potessimo veramente essere felici senza doverlo dimostrare a nessuno? Non sarà che l'essere vivente vive nella misura in cui è generato e rigenerato? E allora, generare questi vostri figli non avviene una volta per tutte. Avviene in ogni santo giorno in cui qualcuno decide di mettere di nuovo al mondo quella persona. Soltanto così guadagniamo tempo, e facciamo guadagnare tempo agli altri, perché non smettiamo di crescere e di farli crescere. La vita non assomiglia a una linea retta, assomiglia a una spirale; tutte le volte che noi siamo vicini al centro che genera questo nucleo di novità che ciascuno di noi è - perché nascere è essere un inedito al mondo, nessuno di noi qua dentro ha le impronte digitali uguali, nessuno di noi ha l'iride degli occhi uguale. Tanto che, ormai, i nostri oggetti tecnologici ci riconoscono così. E noi amiamo Siri e amiamo Cortana; guardiamo quello schermo, in media, Immaginatevi di guardare vostro figlio o vostra figlia. Così, all'improvviso, per 200 volte. Dice, ma sei scemo? (Risate) No! È che sei importante! È che non c'è stato mai niente come te, sulla faccia della Terra. È esattamente quello che noi cerchiamo, da quegli oggetti: che sappiano che noi siamo unici. Ma non c'è un altro modo di saperlo? Si, ma è faticoso. La vita è una spirale: più siamo vicini a questo centro, mentre avanza, più la nostra vita vive e si amplia; più ci allontaniamo, la nostra vita si disgrega. E qual è, allora, il modo in cui le tappe della vita si realizzano? Io mi sono divertito, attraverso le parole di un poeta, a ridefinirle, perché non c'entrano niente con una linea retta. Che cos'è dell'adolescenza che noi dobbiamo mantenere per tutta la vita? Che cos'è della maturità che noi dobbiamo mantenere per tutta la vita? E allora ho ridefinito la vita in questo modo: l'adolescenza come arte di sperare; la maturità come arte di morire; la terza età, o riparazione, come arte di essere fragili; e l'ultima, morire, o arte di rinascere. Nell'adolescenza quello che accade - perché è l'arte di sperare? Perché per la prima volta emerge il copione inedito che ciascuno di questi ragazzi è venuto a raccontare. E non c'è più la facile soluzione, dettata dal piacere o dall'obbligo, che è tipica del bambino, che tutto ciò che vuole lo ottiene con il pianto. L'inedito finalmente viene alla luce, ed è il motivo per cui un ragazzo, una ragazza, sente per la prima volta che la libertà è nelle sue mani. Ed è pronto a rompere qualsiasi muro, purché quell'inedito si realizzi. Ed è questo che rende un ragazzo protagonista della sua vita. Protagonista è una parola bellissima, antica che indica colui che combatte in prima fila, colui che combatte per primo. Ma nessuno combatte se non ha un motivo per cui combattere. E l'adolescenza è il momento in cui quell'ardore, che noi possiamo chiamare rapimento, vocazione, come volete voi, finalmente entra nell'esistenza. Attraverso la relazione con il mondo capiamo cosa siamo venuti a portare. Io mi ricordo quando il mio insegnante di lettere mi chiamò e mi disse: "Alessandro, questo è il mio libro di poesie preferito. Te lo presto, fra due settimane me lo restituisci". Io quel giorno sono diventato insegnante. Perché quell'insegnante mi confidava il suo segreto, vedeva in me qualche cosa che io davanti allo specchio non potevo vedere; ecco cos'è quell'appello. È il fatto che nel mio sguardo, quando chiamo quel nome, loro devono vedere che io intuisco, amorevolmente, già la storia che si compierà. Non la conosco, ma so che il mio credo ha come argomenti di fede - professore vuol dire professare, i nomi e i cognomi di quei ragazzi. Per questo quei nomi e cognomi sono più importanti della lezione. E poi inizia la seconda fase: pieni di questo ardore, di questo slancio vocazionale, pensiamo che il mondo ci stia aspettando. La maturità è allora l'arte di morire, perché uno dopo l'altro invece accadrà che verrà smontato tutto ciò che pensiamo di dover portare al mondo. E che nessuno ci sta aspettando. Ma siccome ci siamo svincolati dal principio di piacere del bambino, sappiamo e impariamo che quel fuoco si nutre degli ostacoli che incontra. Immaginatevi Michelangelo che, di fronte a un blocco di marmo. osasse dire: "Che noia questo marmo di Carrara, è così duro". (Risate) E invece è proprio quella durezza, quella resistenza, che ci consegna dei capolavori come quelli che ha fatto Michelangelo. Ma capite che questo libera un adolescente da quella pretesa, quel delirio narcisistico che è tipico poi di chi rimane bambino, di non esplorare il mondo perché non c'è niente da esplorare; ma di usare il mondo semplicemente per una propria conferma. Esplora il mondo solo chi ha trovato una ragione per morire al mondo. Allora la maturità è arte di morire senza perdere quell'ardore dell'adolescenza. E si entra allora nella terza età, la riparazione, o arte di essere fragili, che dipende da una sola cosa, dalla qualità delle relazioni che noi abbiamo con il mondo e con gli altri. Dire "Ti amo" a una persona ormai è diventato troppo semplice. Provate a scrivere ogni tanto, al posto di "Ti amo": "Tu non devi morire, e io mi impegnerò perché questo non accada." Ve lo ripeto: tu non devi morire, e io mi impegnerò perché questo non accada. Amare una persona è farsi custodi del suo destino, come quell'insegnante che mi prestò il libro quel giorno. Perché quella mattina, quell'insegnante non stava pensando all'ennesima giornata di scuola noiosa da affrontare e a degli alunni fastidiosi da sopportare. Nella sua biblioteca, ha tirato fuori il libro che poteva servire al suo alunno. Perché la relazione si cura quando si dà all'altro ciò di cui l'altro ha bisogno. E ci si prende cura del mondo così solo quando si ha qualche cosa da portare nel mondo. Se io oggi a 40 anni sono un insegnante felice, è perché a 17 anni un uomo mi ha prestato il suo libro di poesie preferito. Sembra che io stia raccontando l'acqua, la cosa più semplice. Ma l'acqua è una relazione, H2O. Dare all'altro ciò di cui l'altro ha bisogno. E allora poi potremmo permetterci, anche, di entrare nella fase finale della nostra vita, ma tanto non è quella finale. Morire, o arte di rinascere, è proprio questo: quando una persona sa qual è l'inedito che è venuto a scrivere su questa Terra. La lotta che fa ogni giorno per realizzarlo, negli altri prima che in se stesso, è ciò che gli garantisce di aver fatto qualcosa di bello al mondo, che sia conosciuta o no dagli altri non importa. E allora tutte le volte che faccio l'appello, quello che dovrei fare è mettermi in ginocchio di fronte a quei 20-25 volti, che sono proprio il mondo che mi viene affidato. La prima volta che Ulisse entra in scena nell'Odissea sta piangendo. Perché gli eroi veri hanno le lacrime, Più di tutti. E perché sta piangendo? Perché ha nostalgia di Itaca, di sua moglie, di suo figlio, di suo padre. Calipso, la dea immortale e bellissima, se ne stupisce e gli chiede: perché piangi? Perché sei fragile? Perché sei mortale? E Ulisse risponde, perché casa mia è oltre questo mare. E lei dice: ma rimani con me! Io ti renderò immortale. E poi sono molto più bella di Penelope. Gentile, Calipso. Queste dee che non sanno cos'è la morte, e non sanno neanche cos'è amare. E Ulisse risponde: "È vero, tu sei più bella di Penelope. Ma lei è mia moglie, è lei che ho scelto". E per questo Ulisse sceglie la mortalità, sceglie la fragilità, sceglie un'isola piccola e abbastanza inospitale. Perché lì l'aspettano il figlio Telemaco, il padre Laerte, la moglie Penelope. E per questo lo ricorderemo nei secoli dei secoli. Perché ciò che definisce la nostra vita è ciò che noi sappiamo amare. Ciò che definisce la nostra vita è ciò che noi sappiamo amare. E allora mi piace chiudere con i versi di un poeta, morto a 50 anni di cancro, che ha voluto che sulla sua tomba ci fosse scritto quello che aveva vergato nei versi della sua ultima poesia. "Hai avuto quello che volevi dalla vita, nonostante tutto? Si. E che cosa volevi? Volevo potermi dire amato, volevo sentirmi amato sulla Terra. Ciò che sappiamo amare è ciò che non ci sarà strappato. Ciò che sappiamo amare è la nostra eredità, il resto è scoria. Ciò che sappiamo amare è la nostra storia". (Applausi) Tecnologia. Noi siamo circondati dalla tecnologia. Il computer è diventato il nostro compagno di viaggio, il cellulare la nostra appendice, utilizziamo automobili ipertecnologiche. Se dobbiamo andare da qualche parte, digitiamo l'indirizzo sul cellulare o sul navigatore perché sappiamo che il GPS ci porterà esattamente dove vogliamo arrivare. Se dobbiamo fare un controllo e andiamo in ospedale, non ci preoccupiamo se ci distendono sul lettino e ci infilano in un tunnel per fare una TAC, o una risonanza magnetica, o un esame di medicina nucleare. Tecnologia. Come ci siamo arrivati? La tecnologia ci riempie di immagini. Noi viviamo di immagini, siamo bombardati di immagini, fissiamo le idee con le immagini, sviluppiamo i concetti con le immagini. Il 2016 è l'anno delle onde gravitazionali. L'infinitamente grande. Chi di noi non ha mai visto le bellissime immagini, le fotografie, del telescopio Hubble, che ci mostra le profondità dell'universo? Sono immagini che ci affascinano perché ci parlano di chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. L'infinitamente grande. Nel 2012 tutti abbiamo imparato che cos'è il bosone di Higgs e abbiamo visto le immagini dell'infinitamente piccolo, degli acceleratori di particelle come LHC, dove gli esperimenti scattano 40 milioni di fotografie al secondo con decine di miliardi di pixel, per farci vedere cosa succede quando due protoni si scontrano e producono un bosone di Higgs. L'infinitamente piccolo. E poi l'uomo. Il 23 dicembre 1895 il rettore di un'università tedesca pubblica la prima radiografia della storia, la radiografia della mano di sua moglie. Il 23 dicembre 1895 nasce la medicina moderna. Fino ad allora per guardarvi nella pancia, vi aprivano la pancia; da quella data vi fanno una radiografia. In 70 anni siamo stati capaci di far girare un tubo a raggi X tutto intorno al paziente per farlo in tante fettine, che messe insieme ci fanno vedere l'interno del suo corpo come se fosse aperto di fronte a noi. La TAC. Qualche anno dopo il 1895, siamo negli anni '30-'40, più o meno, nasce un altro ramo della medicina diagnostica: la medicina nucleare. Quel ramo della diagnostica che vuole vedere come funziona il vostro corpo e non come è fatto. Abbiamo trasformato i pazienti in sorgenti radioattive per scoprire gli hotspot, cioè quelle zone particolarmente attive che possono essere indice di qualcosa che non va. L'immagine che vedete alle mie spalle non è fantasia, è l'immagine di un paziente a cui abbiamo fatto una TAC e un esame di medicina nucleare, una tomografia a emissione di positroni. Tecnologia e immagini. Come ci siamo arrivati? Come siamo arrivati a questo livello di sviluppo? Abbiamo osservato la Natura, abbiamo capito come funziona e l'abbiamo usata. Quali occhiali abbiamo dovuto costruire per riuscire a osservare l'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo, tutto quello che ci circonda e anche quello che sta dentro di noi? Gli occhiali che abbiamo costruito, e continueremo a costruire, per osservare la Natura si chiamano "rivelatori di particelle". Non ho sbagliato il termine. Il "rilevatore" è la persona che vi telefona per sapere quante volte bevete il latte in una settimana. "Rivelatore" ha lo stesso significato della parola inglese "detector", che deriva dal latino "detegere": togliere il coperchio, scoperchiare, togliere la coperta, togliere il lenzuolo. I rivelatori ci fanno togliere il velo alla Natura per capire come funziona. Io sono un fisico che sviluppa rivelatori di particelle. La cosa incredibile è che per osservare l'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo e tutto quello che ci circonda, si usano gli stessi rivelatori, basati sugli stessi princìpi. Ne esistono di incredibilmente diversi. Ne esistono grandi come l'unghia del mio dito mignolo, come quelli che stanno nei vostri cellulari quando fate una foto o come quelli che sono arrivati con i robottini su Marte per andare a vedere di cosa sono fatte le rocce di Marte. Ne esistono di un po' più grandi, come quelli che ho messo sul satellite AGILE, che sta girando a 500 km di altezza. Piastrelline di 10x10 cm che hanno riempito un cubo di 1 m di lato. Ne esistono di decisamente grandi, come quelli per studiare l'infinitamente piccolo, come quelli di LHC. CMS pesa 7.000 tonnellate, ATLAS è 20x20x30 metri cubi. Sembra incredibile ma per studiare l'infinitamente piccolo costruiamo delle cose che sono sempre più grandi e sempre più complesse. Poi ne esistono di decisamente extra large. Tutti quelli che servono per studiare le particelle rare che arrivano dalle profondità dell'universo o quelle particolarmente elusive. Ognuno di noi ogni secondo è attraversato da svariati miliardi di neutrini e non se ne accorge. Chi vuole studiare i neutrini ha bisogno di grandi quantità di materiali. Allora usa l'inter-atmosfera terrestre, o riempie di acqua una miniera, o utilizza la luce che i neutrini emettono quando interagiscono con l'acqua del mare. Rivelatori di particelle: i nostri occhiali. Ma non basta, perché, se ci pensate, i rivelatori non ci fanno vedere un fenomeno, ci fanno vedere un prodotto. Voi non vedete le mie corde vocali, voi sentite il suono che emettono. Noi non vediamo i nuclei del sole che fondono, vediamo la luce che deriva da quella fusione. Non vediamo due protoni che si scontrano a LHC, vediamo le decine di milioni di canali di elettronica che si accendono e ci dicono che cosa è successo quando i due protoni si sono scontrati. I rivelatori di particelle ci fanno vedere un prodotto, dal prodotto dobbiamo dedurre il fenomeno. Lo dobbiamo inquadrare in una teoria e fare previsioni, perché se la teoria non fa previsioni rimane un bel volo della mente. Verificare le previsioni, se funzionano, bene, altrimenti ricominciamo da capo. Questa è stata la nostra ricetta vincente. È stato mettere insieme l'osservazione che facciamo con i rivelatori con l'inquadramento in una teoria, che facciamo con la nostra intuizione e la nostra creatività. E abbiamo raccontato la Natura. Volete degli esempi? Tutti conosciamo il Big Bang. Tutti sappiamo che 13,7 miliardi di anni fa c'è stato uno "scoppio", in cui una quantità immensa di energia a una temperatura elevatissima di 10 alla 32 °K si è trasformata in materia. Prima i costituenti delle particelle elementari, poi le particelle elementari. I protoni sono nati un microsecondo dopo il Big Bang, 10 alla -6 secondi. Noi e tutto quello che ci circonda siamo fatti di quei protoni lì, noi siamo fatti dei protoni del Big Bang. Poi tutte le altre particelle elementari: atomi, molecole e gli elementi via via fino a 13,7 miliardi di anni dopo. L'universo come ce l'ha fatto conoscere il telescopio Hubble; decisamente più freddino rispetto a quando è nato. Questa è una bellissima teoria, ma le teorie hanno bisogno di verifiche. Questa teoria ha avuto tantissime verifiche; io ve ne racconto una che secondo me è importantissima ed è fantastica. Negli anni '50 in New Jersey, negli USA, è stata costruita un'antenna che si chiamava Holmdel Antenna, per un progetto di telecomunicazioni. Stiamo parlando di telecomunicazioni, onde radio, le conosciamo tutti. Tutti sappiamo cos'è un'antenna radio. Il progetto si chiamava Echo, c'erano dei satelliti che comunicavano. Quando il progetto si completa, il Bell Telephone Labs e due fisici, Robert Wilson e Arno Penzias, decidono di modificare l'antenna per captare le onde radio, sempre di onde radio si tratta, dalle profondità della Via Lattea. Nel 1964 la accendono, la girano in tutte le direzioni e continuano a sentire un fastidioso ticchettio. A quel punto prendono il telefono e chiamano Princeton, dove c'era uno dei maggiori teorici della teoria del Big Bang, Robert Dickie. Lui risponde, mette giù il telefono, si gira verso i collaboratori e dice: "Ci hanno battuti sul tempo", prende la macchina e li raggiunge. Robert Wilson e Arno Penzias avevano scoperto la radiazione cosmica di fondo. Quando l'universo ha compiuto è diventato trasparente. A quel punto la luce è potuta uscire. La radiazione cosmica di fondo è la candelina che l'universo ha soffiato quando ha compiuto 380 mila anni, La radiazione cosmica di fondo è isotropa, uniforme in tutte le direzioni. Pensate a un telo teso. In realtà ha delle piccolissime fluttuazioni. L'immagine che vedete alle mie spalle, appena arriva, è l'immagine raccolta dal satellite WMAP della NASA. I puntini gialli e rossi sono le fluttuazioni della radiazione cosmica di fondo. I puntini gialli e rossi sono i semini delle stelle e delle galassie di oggi. Stiamo parlando di onde radio, non parliamo di cose stratosferiche. Gli occhiali che abbiamo costruito per misurarle ci permettono di leggere un libro di 13,7 miliardi di anni fa. Incredibile! All'inizio del 1900 i fisici entrano in crisi, perché non riescono a capire come luce e materia possono parlarsi. La luce è un'onda che pervade tutto lo spazio infinitamente. La materia è fatta di atomi che sono corpuscoli infinitamente piccoli. Come fa questa onda a interagire istantaneamente con gli elettroni che stanno negli atomi della mia retina e questo succede perché io vedo. Tra l'altro gli occhi sono l'esempio più antico del rivelatore di particelle, realizzato in miliardi di coppie più o meno funzionanti. Allora loro cosa capiscono? Le osservazioni erano corrette, ma l'interpretazione no. È il binomio la vittoria, la ricetta vincente. Capiscono che le osservazioni sono corrette e allora dicono: vuole dire che quando ci spostiamo verso il micromondo, l'infinitamente piccolo, le leggi che abbiamo scritto per inquadrare quello che osserviamo in ciò che ci circonda non funzionano più tanto bene, dobbiamo cambiarle. Perché nel micromondo le onde sono particelle e le particelle sono onde. Pensate la difficoltà dal punto di vista dell'intuizione, ben prima di formalizzare, di immaginare una cosa del genere. Le onde sono particelle e le particelle sono onde. Da qui nasce tutta la nostra tecnologia. L'aver pensato questo e poi averlo formalizzato e aver capito che la Natura veramente funziona così ci ha portato a sviluppare occhiali sempre più potenti. Volete un esempio? Tutti voi avete utilizzato il microscopio ottico: una sorgente luminosa, il campione e una lente. E vi guardate il vostro bel campione in due dimensioni. Ma se invece della sorgente luminosa io utilizzo gli elettroni, li strappo dagli atomi come delle biglie, perché tanto biglie sono; li accelero con una differenza di potenziale, perché tanto biglie sono; e poi li mando a sbattere contro il campione. Quando arrivano lì, ci arrivano con un'energia per cui si comportano come un fascio di luce con una lunghezza d'onda molto più piccola della luce visibile. E allora vuole dire che vedo campioni più piccoli. Ma rimangono pur sempre delle biglie cariche. E allora vuole dire che con facilità posso anche fare una scansione e ottenere la terza dimensione. Questo è il principio su cui si basa il microscopio elettronico a scansione. Le immagini che produce sono come quella che vedete alle mie spalle, che è l'immagine della bocca di una larva. Occhiali. Rivelatori di particelle. Ma la cosa ancora più affascinante è che i rivelatori che utilizziamo per vedere gli elettroni che interagiscono con la bocca della larva sono gli stessi che stanno nei cellulari per far le foto, sono gli stessi che sono andati su Marte, sono gli stessi che mettiamo nella zona in cui i protoni si scontrano per ricostruirne le tracce, sono gli stessi che ho caricato sul satellite AGILE che sta girando a 500 km d'altezza in orbita equatoriale osservando le profondità dell'universo. Come WMAP della NASA, ma con una lunghezza d'onda diversa: i raggi gamma. Pensateci, è come leggere il libro dell'universo scritto in un'altra lingua. Fanno parte della stessa famiglia di quelli che usiamo per farvi una TAC. Sono rivelatori che ci permettono di studiare e conservare il passato. Nel 1970 è stato scoperto il papiro di En-Gedi. Più che un papiro è un mucchietto di cenere poco più grande di una moneta. Assolutamente inutilizzabile. Non si poteva manipolare, sarebbe andato in mille pezzetti e sarebbe stato perso. È di poche settimane fa la notizia che un gruppo di ricercatori statunitensi con un gruppo di ricercatori israeliani ha deciso di fare una microTAC preclinica come quelle che si usano in ospedale: un tubo a raggi X che gira intorno al mucchietto di cenere e lo fa in tante fettine. La stessa cosa si sta facendo in Italia per i papiri di Ercolano. Poi hanno applicato un algoritmo di unwrapping virtuale in 3D e sono riusciti a leggerlo, scoprendo che è una copia del Libro del Levitico. Anzi, pare che sia la più antica copia di un libro del Pentateuco mai trovato in un'arca sacra. La datazione con il carbonio-14 dice che è del III-IV secolo d.C. Rivelatori, gli occhiali, e l'interpretazione che ne diamo ci hanno permesso di capire che la Natura è un puzzle molto articolato con tanti pezzi. Qualcuno ha intuito il disegno, qualcuno ha sistemato qualche pezzo, qualcuno ne ha trovati di nuovi. Quello che è certo è che lo scopo finale per chi come me sviluppa rivelatori di particelle e per tutti coloro che analizzano la mole incredibile di dati, che questi rivelatori raccolgono, rimane sempre lo stesso migliorare la vita dell'uomo a 360°. Lo diceva anche Einstein: "In mezzo a tutti i vostri diagrammi, i vostri esperimenti e laboratori, ricordatevi dell'uomo". Quello che facciamo, lo facciamo per il nostro e il vostro futuro. Quello che facciamo, lo facciamo per il futuro dell'uomo. Grazie. (Applausi) Se oggi fosse un giorno tipico sul nostro pianeta, entro la mezzanotte di quest'oggi l'uomo avrà emesso 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica, avrà distrutto 200 chilometri quadrati di foresta pluviale e avrà creato 15 km di deserto. La stessa cosa è successa ieri, succederà domani e così fino alla fine dell'anno. Però, meglio non pensarci troppo, altrimenti ci roviniamo il Natale: chi avrebbe più voglia di festeggiare, dopo questi numeri? Benvenuti nell'Antropocene. L’Antropocene è l'epoca geologica in cui l'essere umano, e le sue attività, sono i maggiori responsabili dei cambiamenti strutturali, climatici e territoriali del pianeta su cui viviamo. Le evidenze dell'Antropocene sono ovunque! I tassi di estinzione delle specie animali e vegetali superano le medie: stiamo parlando del 75 percento delle specie estinte entro i prossimi due secoli. Se, per mano dell'uomo, alcune specie si stanno estinguendo, l'uomo contribuisce alla diffusione di altre specie viventi: il pollo comune, per esempio, è già l'uccello più comune sul nostro pianeta. E il fossile del pollo comune definirà l'Antropocene, per i futuri geologi. L'attività umana produce materiali come il cemento, l'alluminio e la plastica che si stanno andando a diffondere e a sedimentare sugli strati superficiali della crosta terrestre, sotto il nome di tecnofossili. E se il ritmo di produzione della plastica, e di immissione della plastica nell'oceano, dovesse rimanere costante? Entro il 2050, la plastica peserà più di tutte le specie viventi sul nostro pianeta. Viviamo sulla Terra come se ce ne fosse un altro in cui andare a vivere; ma prima di lasciarlo, vogliamo lasciare una bella firma indelebile sulla faccia della Terra. Viene da ridere, eppure non c'è proprio niente da ridere. E il guaio ancora più serio, se vogliamo, è che parallelamente non aumenta la consapevolezza, non aumenta la preoccupazione ambientale. Anzi, sembra che proprio non esista. E le ricerche dimostrano che quello che una volta erano due elementi interconnessi, uomo e natura, ora stiamo assistendo a questi due elementi, questi due mondi che si stanno lentamente, progressivamente allontanando. E presto assisteremo alla situazione in cui uomo e natura saranno due elementi contraddistinti e separati. Alcuni numeri, giusto per farvi capire l'entità del problema: tre quarti dei bambini, in Inghilterra, il paese in cui vivo, passano meno tempo all’aria aperta dei detenuti. Ricerche negli Stati Uniti sono d'accordo su questo e infatti, una ricerca di Harvard dimostra che il 16 percento dei bambini intervistati tra i 13 e i 16 anni, quindi ormai ragazzi, si dice “environmentally literate”, che vuol dire avere ampia conoscenza dei meccanismi e dei sistemi ambientali. Siamo costantemente bombardati da informazioni e notizie attraverso i media, la televisione, che raccontano della gravità della crisi globale; però, sempre in Inghilterra, solamente il 6% della popolazione pone il problema ambientale nella lista delle tre priorità più urgenti da risolvere. Io sono un avventuriero, un esploratore, e con la natura ho sempre avuto una certa intimità, ho sempre creato una certa relazione. Ho avuto la fortuna, il privilegio, di conoscere il mondo naturale nella sua doppia faccia: quella estrema e ostile da una parte, e quella vulnerabile e fragile dall'altra. La natura mi ha ospitato, la natura mi ha permesso di sopravvivere, mi ha nutrito, ha dato forma ai miei sogni, li ha trasformati in realtà. E tutte le volte, qualunque fosse l'avventura, mi sono trovato a fare un viaggio, una scoperta ancora più bella: quella che mi permetteva di vivere in contatto con me stesso, di conoscermi un po' meglio. Ed è per questo che oggi ho l'urgenza di alzarmi e parlare per essa. Viviamo anche in un'epoca senza precedenti, se ci pensate: tante opportunità e ricchezza, da una parte; ma tanto degrado, tristezza, crisi dall'altra parte. E quando parlo di crisi, parlo di crisi a tutti i livelli: da quello individuale - crisi psicologica - a quello della nostra comunità fino a quella scala globale, quella che ci riguarda tutti, indistintamente tra le razze. E sono sicuro - o meglio, questa è la mia opinione - che queste crisi, dalla più piccola alla più grande, potrebbero essere non dico risolte, ma quantomeno alleviate, attraverso una semplice quanto potente azione: riconnettere l'essere umano alla natura. È questa l'accezione di ponte che voglio condividere con voi oggi: ricostruiamo un ponte tra l'uomo e quello che gli appartiene per natura. Partiamo dal piccolo, dall'individuo. Passiamo sempre meno tempo all’aria aperta - vi ho portato qualche numero che ve l'ha dimostrato. Allora uno potrebbe dirsi: “Perché passiamo poco tempo all’aria aperta?”. Beh, ci sono tante ragioni. Sicuramente la nostra società ci invita a dissociarci dalla natura, ci invita a trattenerci dall'esprimere e sperimentare la natura. Io sono un genitore - ho due figlie - e l'idea che le mie figlie possano andare a giocare nel bosco mi stimola, mi emoziona; ma, dall’altra parte, non posso fare a meno di pensare che sono costantemente bombardato da notizie di rapimenti di bambini. E quindi, la dissociazione è presto fatta. E poi i media ce la mettono ancora tutta e attribuiscono ai fenomeni naturali comportamenti ed emozioni del tutto umane. Pensate ai titoli dei giornali e dei telegiornali, recentemente: la furia! Il mare che inghiotte! La valanga assassina! Si crea dissociazione tra la natura e il divertimento. E poi, certo, c'è la TV, il computer che si contendono l'attenzione dei nostri figli o di noi stessi; l’impegno sempre maggiore, la scuola sempre più lunga, il traffico. Qualunque sia la ragione, passiamo sempre meno tempo all’aria aperta. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti perché sono sempre di più le ricerche che dimostrano che c'è una certa relazione tra le malattie mentali - come la depressione, o il deficit di attenzione o altre malattie mentali - e la mancanza di contatto con la natura. E oggi, sempre più spesso, assistiamo al fenomeno contrario, ossia psicologi e psicoterapeuti prescrivono l’ecoterapia. Avete qualche idea di che cosa sia l'ecoterapia? Semplicemente, vai a farti una passeggiata nel bosco. E non ci vuole uno psicoterapeuta per capire quanto è importante per noi, quanto ci faccia bene la natura. Lo possiamo notare tutte le volte che ci diamo il permesso di camminare nel bosco, portare il cane a fare una passeggiata; ne usciamo - ditemi se sbaglio - più rivitalizzati, con una maggiore sensazione di essere centrato, la sensazione di essere nel presente. E con anche la capacità di ascoltare e ascoltarsi, perché la ricchezza della natura attiva un senso di introspezione. La seconda ragione per cui vale la pena ricreare una connessione con la natura ha a che fare col senso di comunità, quindi ritrovare un senso di comunità al di là delle razze e ridefinire il concetto di noi e loro. Mi spiego meglio: nel 2005, uno psicologo inglese, Mark Levine, fece un esperimento: voleva studiare il comportamento del gruppo in relazione all'atteggiamento delle persone al di fuori del gruppo. Quindi come l'appartenenza a un gruppo definisse anche il comportamento dei singoli. E fece un esperimento molto interessante: chiamò delle persone in una sala, gli fece fare un questionario, e questo questionario consisteva nello sviluppare il senso di passione per una squadra calcistica. Alla fine del questionario invitò le persone a raggiungere una sala in un edificio adiacente per fare un secondo test. In mezzo, tra un edificio e l'altro, Mark Levine fece trovare ad ogni singolo partecipante una persona - un attore - che fingeva di essere a terra, dolorante, e che chiedeva aiuto. La persona vestiva la maglia del Manchester. Bene, il 92% degli appassionati alla stessa squadra calcistica della persona chiedente aiuto corsero in supporto della persona, contro solamente il 30% degli altri appassionati di un'altra squadra di calcio. Li capite i risvolti pratici di questo? Poter ricreare una connessione con il mondo - col mondo naturale - ci permette di ritrovarci tutti quanti a giocare per la stessa squadra. E la partita è semplice, se giochiamo tutti quanti per la stessa squadra. Perché dall'altra parte la porta è vuota. Per la prima volta, nella storia dell'uomo, abbiamo qualcosa che ci unisce. Che va al di là delle razze, delle ideologie, dei colori, della lingua. Ed è un'occasione, dal mio punto di vista, che non possiamo farci perdere. La terza ragione per cui vale la pena ricostruire una connessione con l'ambiente naturale ha a che fare con la gravissima crisi globale dell'ambiente. L'ambiente e la natura, il nostro mondo, non ha mai avuto bisogno di supporto, perché la vita è sempre rifiorita da sola. Oggi, invece, ci troviamo a dover affrontare una serie di minacce che sono prodotti del progresso. Nel caso fosse stati distratti, negli ultimi 50 anni, stiamo parlando di: deterioramento dello strato di ozono; deforestazione; riscaldamento globale; urbanizzazione; inquinamento atmosferico urbano; inquinamento dei corsi d'acqua. Lo vediamo tutto intorno a noi, tutti i giorni, che c'è qualcosa che chiede il nostro aiuto. E questo qualcosa è, ovviamente, l'ambiente naturale. Allora, perché, nonostante sia così evidente a tutti quanti, perché è così difficile persuadere le persone a prendersi cura dell'ambiente? Perché, quando se ne parla, si incontra sempre ostilità e rifiuto? Ve lo siete mai domandati? Io mi sono fatto qualche idea. La prima idea che mi sono fatto è che siamo profondamente, e instancabilmente, ottimisti. Abbiamo sempre la speranza che qualcuno ci verrà a salvare, o verrà a pulire dai rifiuti che lasciamo dietro. Ma sappiamo che non è così, non c'è nessuno che verrà a salvarci. Dobbiamo farlo noi, individualmente. Poi c'è, ovviamente, una questione di convenienza: non facciamo una cosa perché sia giusta; facciamo una cosa perché è conveniente. E dal punto di vista economico, la plastica è perfetta. Dal punto di vista ecologico è orribilmente imperfetta, è intrinsecamente insostenibile. C'è una terza ragione, secondo me, che bisogna portare sul tavolo. Ed è una certa distanza tra l'essere umano e le conseguenze delle sue azioni. Che è un altro modo per dire “lontano dal cuore, lontano dagli occhi” - scusate, “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. Cioè, se una cosa non la vedo per me non esiste. Che tecnicamente si chiama “distanza psicologica”, ossia quella distanza tra noi e le conseguenze delle nostre azioni che ci permette di essere poco turbati quando facciamo qualcosa di non etico. Quanti di voi si possono dire preoccupati per l’ambiente? Alzino le mani. Interessante - tenete su le mani, per piacere. Quanti di voi, questa mattina, hanno bevuto acqua da una bottiglia di plastica? Io no. Siete folli! È follia, questa! È follia, perché qualcuno di voi dovrà pagare il prezzo; magari è dall'altra parte del mondo, magari neanche conoscete il nome o il cognome, di chi pagherà il prezzo per la vostra bottiglia di plastica. Ma, dopotutto, non ce ne frega niente, a noi, di quello che succederà dall'altra parte del mondo; vogliamo essere sicuri di massimizzare le possibilità di essere felici. Allora, per me, che sono molto curioso, mi piacerebbe avere la possibilità che qualcuno inventasse un modo per cucire la distanza tra l'essere umano e le conseguenze delle sue azioni. Così, qualche mese fa, mi è venuta in mente un'idea, qualcosa che, con quello che so fare meglio, quindi l'esploratore, potesse portare le persone vicino alle sue conseguenze. Ed è l'obiettivo del prossimo progetto che consiste nel navigare i dieci fiumi più inquinati di plastica al mondo con una piccola imbarcazione che mi autocostruirò. Vi ho portato un breve video, così potremo tutti quanti vedere qual è l'idea che mi sono fatto di questo progetto. Questa che stai vedendo è una comune bottiglia di plastica, neanche tra le più belle. Tra pochi giorni si unirà al Great Pacific Garbage Patch, l'isola di plastica nell'Oceano Pacifico tra San Francisco e le isole Hawaii, che è grande un milione e mezzo di chilometri quadrati, circa tre volte la dimensione della Francia. Il viaggio della nostra bottiglia non comincia, però, in mare ma in un villaggio sul fiume Gange, in India. Insieme a lei, il 90 percento della plastica presente oggi in mare deriva da solo 10 fiumi. Sono i più inquinati al mondo. Mi chiamo Alex Bellini, sono un avventuriero e un esploratore. E con la mia prossima spedizione voglio intraprendere lo stesso viaggio che ogni anno compiono milioni di pezzi di plastica. E come loro, mi unirò al Great Pacific Garbage Patch. Inizierò navigando sui dieci fiumi più inquinati della Terra con una zattera che costruirò con materiali riciclati. Ti chiederai: “Perché lo fai?”. Lo faccio perché voglio contribuire a smuovere le coscienze. Perché ancora oggi molta gente non conosce l'enormità del problema, o forse lo ignora. Perché se non facciamo nulla, le previsioni affermano che entro il 2050 la plastica potrebbe pesare più di tutte le specie marine che lo popolano. Non è solo un problema ecologico, o economico: è un problema di salute, della salute di tutti. Lo faccio perché siamo i soli responsabili, e gli unici che possono fare qualcosa. Lo faccio perché non esiste un Planet B. Certo, non è facile. Ci capita di essere così tanto immersi nei problemi da non riuscire neanche a immaginare un rimedio. Nella mia avventura mi allontanerò dal cuore del dramma della plastica per cercare una soluzione che può arrivare solo osservando da lontano il nostro unico, grande oceano. [Puoi fare anche tu qualcosa di concreto] [Supporta la causa condividendo questo video] [e fatti portavoce del mio messaggio] [Grazie - Visita il sito alexbellini.com] (Applausi) E, se per concludere - grazie – se per concludere potessi dare un ultimo piccolo consiglio, sarebbe il seguente: per una volta, una volta nella vita, munitevi di una piccola barca a remi e allontanatevi dalla terra quel tanto che basta per perderla di vista. Perché vi chiedo questo? Beh, perché quando alzerete lo sguardo al cielo, al tramonto, in quel tripudio di colori tra il rosso, il giallo, l’arancione, che illumina il cielo prima che il sole tramonti e che faccia cascare la giornata in una notte profonda, vi troverete a meravigliarvi dell’immensità che vi circonda, di cui improvvisamente vi sentirete parte integrante. Quella sarà la scintilla generatrice di quel ponte di cui adesso abbiamo veramente, urgentemente bisogno. Grazie. (Applausi) Per sei anni non ho fatto la pipì. Neanche un goccio. Potevo bere solo mezzo litro di acqua al giorno. I miei reni non funzionavano più, non buttavo più fuori né l’acqua né le tossine. Ed è incredibile come ci si accorga di tutte le funzioni che ha un organo solo quando smette di funzionare. La mia velocità a 23 anni è cambiata, proprio nel momento in cui si cerca la propria strada e si è nel pieno della voglia di viverla, questa vita. Negli anni in cui si è ancora bambini per sognare, ma già adulti per realizzare. Per me non esisteva più una velocità, o un tempo. Mi ero persa. Era come se tutto si fosse fermato. Avevo incontrato un muro, ci avevo sbattuto contro e lì si era bloccato tutto. Diagnosi di glomerulonefrite cronica da immunocomplessi, o malattia di Berger, una malattia autoimmune che colpisce i reni. Adesso sapevo chi si era impossessato dei miei sogni e dei miei punti saldi. E l'unica certezza che avevo, in quel momento, era il nome della malattia, che però, al suo interno aveva la parola “cronica.” E da quel momento ho capito che io e lei avremmo vissuto per sempre insieme. Per arrivare alla diagnosi ci vollero più di due mesi ininterrotti di ospedale, in balia di diversi tipi di cure. Mi sentivo annullata e svuotata di emozioni. Mi guardavo allo specchio del bagnetto di quella camera di ospedale, e non mi riconoscevo più. Fissavo i miei occhi ed era come se vedessi il vuoto dentro di me. Un abisso nero senza luce. Per via delle forti dosi di medicine perdevo i capelli, i ricci non esistevano più. Erano radi e venivano via a ciocche. Ero completamente disabilitata, faticavo a camminare e a stare in piedi, non avevo più un muscolo, e le terapie che dovevo fare erano molto forti. Il CVC, il catetere che avevo nell’arteria giugulare del collo, non riuscivo neanche a guardarlo. Piangevo in silenzio, nel silenzio che mi sovrastava. E ogni giorno di quei due mesi, svegliarmi la mattina era un regalo. Quella volta, sono entrata il 17 febbraio in ospedale e ne sono uscita in aprile inoltrato. Attraverso la finestra della mia camera del reparto di nefrologia, ho visto scendere la neve, la pioggia, e poi le foglie ricrescere sui rami spogli, l'erba verde e i fiori sbocciare. Quella primavera la sentivo anche dentro di me: avevo voglia di rinascere anche io - nonostante tutto. Mi sdraiavo sul letto di fianco a quella finestra, chiudevo gli occhi e immaginavo di essere in montagna, sotto il Monviso, le mie montagne di casa, dove passavo tanto tempo, prima di entrare in ospedale, a camminare con le persone a cui volevo bene. Ricominciai a immaginare, a sognare, e mi faceva star bene! Avevo capito che esistevano dei lati di me stessa che non conoscevo, che potevo tirare fuori una forza di reagire che per me era inaspettata. Volevo vivere, e avrei combattuto con tutte le mie forze piuttosto di perdere questa possibilità. Da quel momento ho capito che davvero la volontà è la forza più grande che abbiamo! Prendevo più di 16 pastiglie al giorno più varie iniezioni di altre medicine, ma volevo essere felice e la cosa che più mi rendeva tale era stare in mezzo alla natura. Avevo bisogno di sentirla, questa vita! Avevo capito che era fragile ed effimera. La vedevo scorrere, ma non la percepivo più, volevo sentirla, toccarla, emozionarmi e viverla! E l'arrampicata mi travolse come un fiume in piena! Accese una scintilla, un fuoco! Avevo già provato anni prima a scalare, ma ero troppo presa dalla velocità della vita e non avevo tempo da dedicare a una passione. Dovevo creare, e progettare la mia strada; ma dopo tutto quello che mi era successo avevo capito che la nostra strada si crea pian piano, in base alle esperienze che facciamo, e che non è il caso di progettare troppo, e che le passioni che accendono in noi delle scintille vanno ascoltate, perché sono loro a tenerci vivi. Scalare mi faceva, e mi fa, stare bene. In quel momento ci siamo solo io e la roccia sotto le mie dita, ho la percezione completa del mio corpo: sono nel momento presente, perché sono pienamente in quello che sto facendo. Tutti gli altri problemi li lascio ai piedi della parete, e io salgo in alto, lontano. In quei cinque anni, nonostante le tante medicine che dovevo prendere, e i costanti esami di controllo, ho vissuto. Ma nel 2012, quando avevo 28 anni, lei, la malattia si ripresentò. Era stata lì, silente, a guardarmi e far sì che imparassi a conoscermi. Come una spettatrice, e un'insegnante, severa. Stavolta, però, più aggressiva di prima. Essendo autoimmune, è difficile, e spesso impossibile, sapere il suo evolversi. E quando il dottore mi ha detto che nell'arco di due mesi sarei dovuta entrare in dialisi, sono salita in macchina, ho chiuso la portiera e ho cominciato a piangere, così tanto che ho vomitato. Come se volessi buttarla fuori, 'sta malattia! I miei genitori e mia zia fecero tutti gli esami per donarmi un rene ed evitarmi la dialisi, ma nessuno era compatibile con me. Così non c'era più tempo, e mi operarono: mi misero un accesso nell'addome per fare la dialisi peritoneale. Ogni quattro ore, notte e giorno, mi dovevo caricare e scaricare l'addome di questo liquido che per osmosi avrebbe dovuto purificarmi dalle tossine e dall’acqua. Andai avanti cosi per cinque mesi, ma con me non funzionava. Si provò ancora a lasciarmi attaccata a questa macchina dalla mattina alla sera, in un letto senza potermi muovere, per due settimane ininterrotte; ma avendo avuto una brutta peritonite da bambina, il mio peritoneo era lesionato. E quindi, questo tipo di dialisi con me non funzionò. Mi sentivo come avvelenata, e ho fatto pensieri di cui mi vergogno profondamente. Ma ero stanca, e la mia testa era fuori controllo. Adesso, se guardo indietro, a quei pensieri così bui che ho fatto, sono così contenta di non aver mollato, perché mi sarei persa delle cose meravigliose che la vita mi ha dato e sta continuando a darmi. Però, tra tossine e acqua presi quasi 11 kg che mi andarono a finire anche nel pericardio, la sacca che contiene il cuore. Così mi trasferirono d'urgenza in ambulanza. Respiravo a fatica, e mi faceva paura anche solo pensarla, quella parola, ma mi stavo spegnendo e non volevo! Così ho cominciato a dire al medico dell'ambulanza che non volevo morire. (Applausi) Lui mi stringeva la mano, e io continuavo a dirglielo. in continuazione. Finché ho chiuso gli occhi, e non mi ricordo più niente, solo dei flash di un quadro arancione con dei girasoli alla mia sinistra, e mia mamma che piangeva alla mia destra. Il medico, il mattino dopo, mi disse che avevo passato tutta la notte attaccata a una macchina per l'emodialisi. Mi avevano salvata. Dopo un mese mi dimisero e mi mandarono a casa, e da lì cominciò la mia vita da dializzata. Tre volte a settimana andavo in ospedale, mi sdraiavo su quel letto e stavo quattro ore attaccata a questa macchina, che diventò la mia compagna di vita, L’ospedale divenne la mia seconda casa, e gli infermieri come una famiglia. Non potevo bere, se non mezzo litro d'acqua al giorno. Quando faceva caldo, guardavo la bottiglia d'acqua come se fosse una droga: avevo sete, volevo bere, ma non potevo. Poi piangevo perché sapevo che mi faceva male. Alle volte arrivavo a prendere anche tre - quattro chili da una dialisi all'altra; altre volte bevevo di nascosto come se mi nascondessi anche da me stessa. Sei anni così. La velocità della mia vita cambiò di nuovo. Questa volta, scandita da una macchina, tre volte a settimana. Mi misi in lista per il trapianto, e da quel momento il mio telefono doveva essere sempre reperibile, notte e giorno, potevo essere chiamata in qualsiasi momento. I dottori mi dicevano che con il trapianto sarei rinata, che sarei tornata a vivere. Ma io non volevo aspettare. Volevo vivere nonostante la dialisi. Volevo decidere io, la velocità della mia vita. Però essere in dialisi è un po' come vivere a metà, un giorno sì e uno no sei attaccata a questa macchina, e quando uscivo dall'ospedale ero sfinita. Però, anche se vivevo al 50 percento, non sapevo quanto avrei dovuto aspettare per essere trapiantata. Ma sapevo, invece, che più mi fossi rifugiata e assopita nella malattia, meno avrei fatto, meno avrei lottato e meno avrei vissuto. Quindi ho deciso che io, quel vivere a metà, volevo viverlo appieno, e i giorni lontano dalla macchina erano miei. In quel 50 percento che mi rimaneva della mia vita, mi ricaricavo e mi creavo dei momenti, li raccoglievo e li portavo con me in ospedale. I miei momenti felici, quelli che ti fanno volare come Peter Pan. Ero lì, in un letto, attaccata a una macchina; ma il mio cuore era nei luoghi che amavo, a scalare con gli amici in mezzo alla natura. Ricominciai a scalare: all'inizio con difficoltà, pian piano, ma ancora più con grinta e passione, scegliendo la forza di volontà invece di abbandonarmi alla malattia. Era dura, ma ci provavo. I miei limiti erano diversi da come li immaginavo. Scalare, forse proprio per il fatto di ascendere, aveva in sé qualcosa di spirituale, oltre che terapeutico, per me. La fatica di arrivare in cima veniva ripagata dalla bellezza del panorama che si poteva scorgere da lassù. L'altezza mi spaventava, ma mi aiutava a spostare i miei limiti un po' più oltre. Come con la malattia, dove la sofferenza e il dolore mi facevano riscoprire un po' più forte. Scoprivo, metro dopo metro, il coraggio che si nasconde dietro l’affrontare qualcosa che sembra impossibile. In tutto questo, ho avuto al mio fianco una persona speciale, il mio compagno Stefano, che mi ha sempre aiutata, supportata, incoraggiata e amata. Spesso partivamo con il nostro furgone e prenotavo le dialisi in giro per gli ospedali in Italia. Questo mi aiutava a sentirmi un po' meno nella gabbia della dialisi. Ho viaggiato, sapendo sempre che non potevo allontanarmi più di tanto, perché la chiamata che aspettavo per il trapianto poteva arrivare in qualsiasi momento. Ma la cosa più meravigliosa che Stefano mi abbia regalato è stata la libertà. Insieme facemmo un corso, e imparammo a utilizzare una macchina per l'emodialisi portatile, che chiamai iRene. Lui divenne il mio 'caregiver,' colui che si prende cura. E così fece, divenne il mio infermiere, imparò a mettermi gli aghi, a usare la macchina collegandomi tutti i tubi, i filtri, le linee, le sacche di dializzato. Imparammo tutti e due a diventare un po’ più indipendenti e un po' più liberi dall'ospedale. Io, Stefano e iRene riuscimmo ad andare a scalare in Spagna. Era un sogno, per me, essere in quei luoghi. Scalavamo su questa roccia di conglomerato pazzesca che avevo visto solo in foto. Ero felice. In questi sei anni, anche se ho vissuto a metà, sono riuscita a vivere. Ma ci sono stati, anche, tanti momenti difficili. Perché la dialisi è dura, ti distrugge, pian piano ti mangia. Ogni volta che ti attacchi alla macchina, è come se lei si prendesse un pezzettino di te. Durante questi anni ho subito diversi ricoveri: ogni volta, una batosta dalla quale doversi rialzare. Ci sono stati alti e bassi, spesso troppo bassi, ma la scalata mi riportava in alto, era un punto fermo per me. Mi faceva stare bene, mi faceva dimenticare tutto, mi faceva vivere ed è diventata una delle mie migliori medicine! Ma l’ultimo anno di dialisi ero veramente stanca, tanto. Il fisico era come se pian piano perdesse i pezzi. Ma nove mesi fa, il due febbraio, alle quattro e mezza di notte, quel telefono, che avevo perennemente acceso sul comodino, squillò. Era l'ospedale Molinette di Torino: mi sentii svenire, c’era un rene compatibile con me. (Applausi) Avevo lo zainetto pronto, con tutte le cose per l’ospedale, e il mio pigiamino con gli unicorni colorati, ormai da sei anni nell’armadio, che aspettava di essere afferrato di corsa. Dopo quattro ore di viaggio, eravamo a Torino. E davanti alla porta del reparto, con scritto sopra "Trapianto di Rene" mi fermai un attimo a realizzare quello che stava succedendo. Ero agitatissima, ma da quando entrai lì dentro capii che ero come in famiglia, Mi accudirono, mi tranquillizzarono, mi trapiantarono e mi fecero davvero rinascere. Quando, poco dopo essermi svegliata dall'operazione, ho fatto la mia prima pipì dopo tutti quegli anni, ho pianto così tanto di gioia che il mio cuore esplodeva. Tutto questo è stato possibile [grazie] al dono immenso che ho ricevuto. La donazione di organi io credo che sia l’atto di amore più puro e incondizionato che l'umanità possa fare. È donare vita, veramente! E io custodirò questo dono e lo porterò con me, proteggendolo e curandolo per tutto il tempo che mi sarà possibile, con gratitudine e riconoscenza. E ora mi sento come se respirassi a pieni polmoni un ossigeno pulito e fresco. Amo scalare quanto l'amavo prima e sono contenta di non aver mai abbandonato questa passione che mi ha tenuto viva! Nel fluire di questi ultimi dieci anni, ho compreso anche ciò che mi ha svuotata e distrutta. È come se mi fossi frantumata per diventare un po' più integra. Ho imparato la gentilezza dell’accettare, l'aggressività del combattere, ma anche il sollievo dell'abbandonarmi. E da quei giorni così difficili ho raccolto gli insegnamenti più grandi che potessi ricevere. La consapevolezza che non ci conosciamo mai fino in fondo, e che i nostri limiti sono ben al di là di quello che possiamo immaginare; che bisogna utilizzare la volontà, questo motore così potente che abbiamo. Che ci fa rialzare anche quando sembra che quel peso su di noi sia troppo grande. Anche se so che il futuro sarà così incerto, e che il trapianto non sarà per sempre, vista la mia malattia autoimmune, però il profondo significato che sta avendo tutto questo per me sarà eterno. E tutte le cicatrici che porto mi ricordano che sono viva, che sono sopravvissuta, mi ricordano di essere grata ogni singolo giorno e che la vita è un dono inestimabile. Per questo vivetela appieno, coltivate delle passioni che vi tengano vivi, che vi facciano battere il cuore e brillare gli occhi, e che la sera, prima di andare a dormire, vi facciano riprovare un'emozione. È impossibile far capire tutto quello che ho vissuto in questi dieci anni; ma sono sicura che ognuno di voi nella vita ha dovuto combattere, accettare, rialzarsi e attraverso queste esperienze crescere, e ha compreso di più se stesso. Quindi non lasciate mai che si spenga la scintilla della speranza, custodite la voglia di lottare e di non mollare mai, anche quando tutto sembra buio. Di apprezzare di più quello che abbiamo rispetto a lamentarci di quello che non abbiamo. E ho imparato che gli anni dei sogni, che pensavo di aver perso a 23 anni, quando ho scoperto di essere malata, non sono gli unici anni per sognare. Non c’è età per sognare, anzi, adesso sogno ancora di più, con la consapevolezza che con la forza di volontà posso cercare di realizzarli. (Applausi) Trascrizione: Claudia Di Lorenzo Care amiche e cari amici, arriva da Ferrandina, in provincia di Matera, la storia che sto per raccontarvi. È la storia del Bibliomotocarro, una piccola biblioteca viaggiante a forma di casetta con tanto di tegole rosse e comignolo fumante, che suscita subito, immediatamente, piacevolezza e simpatia. Appena mi incontrano lungo le strade, ognuno sorride. Il sorriso è il biglietto da visita. Ma, oltre alla piacevolezza, suscita anche accoglienza, e direi accessibilità. Il Bibliomotocarro, con il progetto "Fino ai margini, oltre il confine" svolge attività di promozione del libro, della lettura e della scrittura nei paesi piccoli e piccolissimi della Basilicata. Porta cioè i libri dove ce n'è più bisogno. Senza negare a ciascun bambino il diritto di avere tra le mani il libro che desidera. E lo fa con straordinaria semplicità. "I libri hanno messo le ruote", così si chiama il servizio di biblioteca viaggiante con prestito gratuito dei libri, che ha una particolarità: non ha il registro dei prestiti. Il Bibliomotocarro semina fiducia con la consapevolezza, però, che dietra questa semina di fiducia, giorno dopo giorno, chilometro dopo chilometro, avete sentito, vent'anni, produce un raccolto di responsabilità. Il Bibliomotocarro ha avuto negli anni, nacque nel 1999, ha avuto negli anni la capacità di sapersi innovare rimanendo sé stesso. Il mezzo è sempre quello. Un mezzo umile, semplice, povero, lento. Però, alla prima attività "I libri hanno messo le ruote" aggiunse i "Libri Bianchi". Prima che io vi dica che cosa sono i "Libri Bianchi", mi piace raccontarvi una storia: ero a San Mauro Forte, un comune della collina materana, e stavamo facendo l'attività "I libri hanno messo le ruote". Fanciulli della scuola secondaria di primo grado stavano scegliendo il libro che avrebbero tenuto per un mese. Il Bibliomotocarro di solito torna a scadenza di un mese. Ad un certo punto, una fanciullina bulgara, Adalina, timidamente, da dietro, con un filo di voce mi disse: "Maestro, e se i libri li scrivessimo noi?". Una espressione di una tale forza! "Maestro, e se i libri li scrivessimo noi?" Era una richiesta di raccontarsi, di raccontare la sua storia, quando la mamma comunicò che avrebbero lasciato il loro paese, che sarebbero venuti in Italia, in Basilicata, in provincia di Matera, a San Mauro Forte. "Che bella cosa, Adalina, ci pensiamo." In realtà io non ci pensai affatto, andai a Matera, acquistai 200 volumetti di 80 pagine bianche con la copertina rossa, verde e azzurra che potesse dare l'idea del libro e li diffusi per tutti i paesi della Basilicata. Per offrire la possibilità di raccontare e di raccontarsi. Che cosa sono i "Libri Bianchi"? Sono libri composti da racconti scritti da bambini di paesi diversi. Una storia comincia in un posto, poi quella storia continua in un altro e poi in un altro ancora. Storie che si intrecciano. Un laboratorio itinerante di scrittura, ma soprattutto una straordinaria opportunità per il mondo della fanciullezza di raccontare e di raccontarsi, e ce n'è tanto bisogno. E poi, il Cinema Letterario. Entrare con la testa, uscire con gli occhi. Ieri sono stato al rione Isola e poi alla biblioteca La Chiesa Rossa e quando i bambi di questi quartieri periferici sono entrati nella casetta che è in realtà un cinema itinerante, e han visto i cortometraggi di animazione, fatti da bambini su testi letterari. Io leggevo la poesia, la filastrocca, poi dicevo, "Bambini, andiamo al cinema!". "Al cinema?". Io aprivo gli sportelloni posteriori, entravano e si accendeva questo cinema. "Dalla pagina al mondo", un altro laboratorio. Si parte da una pagina di letteratura e i fanciulli scrivono altre storie. Queste storie poi si intrecciano, diventano una storia unica, una sceneggiatura. I fanciulli diventano interpreti di una storia che loro stessi hanno scritto partendo da una bella pagina di letteratura. Il Bibliomotocarro nacque a scuola. Quarantadue anni di maestro elementare: io facendo il maestro, parlo di 25 anni fa, coglievo ogni giorno questa crescente disaffezione nei confronti del libro. Questo progressivo affievolimento del rapporto tra libri e mondo della fanciullezza. "Bambini, c'è un problema, bisogna fare qualcosa!" "Maestro, fallo tu questo qualcosa." E dicendo questo, gettavano un seme dentro di me. E che cosa trovava questo seme? Trovava una candela. Cari amici, i miei genitori erano contadini. E quando mia madre spegneva la lampadina di casa... La lampadina di casa - a casa mia c'era una sola lampadina - io, che allora, otto anni, nove anni, quindi parlo di 65 anni fa, mi stavo appassionando al piacere di leggere, alla gioia di leggere. Per poterlo fare, accendevo una candela. Quella candela non si è mai spenta dentro di me. È ancora accesa, e alimenta la passione che mi porta a percorrere 200. 000 chilometri. "Maestro, perché lo fai?" "Perché mi piace", è la risposta che spesso do ad increduli che sentono che sono partito alle quattro di mattina. Che si chiedono, "Perché lo fai?" Torniamo a scuola. Perché la scuola, care amiche e cari amici... Nella vecchia, cara scuola elementare accadevano delle cose straordinarie. Che cosa è accaduto a me? Che i bambini che nel frattempo erano diventati fanciulli erano passati dalla seconda alla terza alla quarta. Quando ho sentito dire, "Maestro, qui c'è un problema! I libri si stanno allontanando." Non mi hanno detto più, "Puoi farlo tu questa cosa", no. "Maestro, la devi fare tu questa cosa." Cogliendo un elemento fondamentale, perché sarebbe stata bella questa cosa se l'avesse fatto un architetto, un ingegnere, un commerciante, un operaio. No, ma se a farla fosse stato un maestro? Sarebbe stata bellissima. Hanno avuto ragione loro, come sempre. Loro, i bambini. Quindi dovevo fare qualcosa. "La devi fare tu questa cosa." Si trattava di capire cosa. E allora bastava richiamare l'attenzione su quel problema che stava emergendo, bastava lanciare un grido d'allarme: "Ma che stiamo facendo?" Ma possiamo fare a meno dei libri? No, non bastava. L'iniziativa doveva avere dentro di sé una possibile soluzione, e la soluzione non poteva che essere quella, mettere le ruote ai libri. Scomodarli. E le ruote dovevano essere tre, quelle di un mezzo più umile, più semplice, più povero, ribadisco, più lento. Un'idea rivoluzionaria. Da sempre i libri sono stati in alto, simbolo ed espressione di una cultura aristocratica, elitaria, per pochi e di pochi. Bisognava allargare, bisogna allargare la base democratica, bisogna andare alla ricerca di nuovi lettori con un mezzo accessibile. Il motocarro, dalle nostre parti, è il mezzo che porta la frutta, la verdura, all'angolo della strada, sotto casa, e i bambini corrono. Ecco, la stessa cosa succede con il Bibliomotocarro e sanno che trovano i libri, non trovano pop-corn o gelati. Eppure corrono. Ecco, accessibile, un mezzo che potesse e che possa consentire questo allargamento della base democratica. È stato facile? No. Ho trovato ostacoli. Vi racconto una storia che vi sembrerà una favola. Ha i contorni di una favola ma è una storia vera. I primi anni, il Bibliomotocarro non riusciva a superare i 30, 35 chilometri orari. Sulle grandi strade che costeggiano i fiumi. La Basentana, la Val d'Agri, la Sinnica, la Bradanica. Non mi sapevo spiegare perché. Certo, il Bibliomotocarro è pesante, dieci quintali, ma c'era qualcos'altro. E lo scoprii che c'era qualcos'altro. Era il disappunto, la contrarietà dei libri che non avevano gradito quello che io avevo fatto, di averli scomodati. "Ma chi si crede di essere? Cosa pensa di fare questo maestro? Noi eravamo su scaffali alti e nobili", diceva un libro all'alto libro. "Questi ci hanno messo su scaffali modesti, di un modesto e umile motocarro e ci porta in giro per le strade. Noi siamo i libri." E quando io captai questo, dissi, "È fatta, la partita è vinta, perché sapevo che avrebbero cambiato idea, altrimenti non sarebbero stati i capolavori della letteratura per ragazzi. Infatti, dopo qualche tempo, cominciai a sentire Capitani Coraggiosi che diceva, "Eh, che poi... il maestro non ha avuto una cattiva idea." "Sì, è vero", aggiungeva Peter Pan. "Stavamo su scaffali alti e nobili, ma erano anche ricoperti di polvere. Lui ci porta da un paese all'altro per queste strade stupende della Basilicata, e soprattutto passiamo dalle mani di un bambino a quelle di un altro bambino che è la ragione per la quale siamo stati scritti." Per cui oggi, cari amici, il Bibliomotocarro va anche a 50, a volte supera i 50 chilometri orari, perché io sono spinto dall'entusiasmo dei libri che hanno capito che insieme dobbiamo andare alla ricerca di nuovi lettori. Vi sembrerà una favola, ma è una storia vera. Certo, mi rendo conto, ha i contorni della favola, ma è quello che è realmente accaduto. I primi anni, quando apparve il Bibliomotocarro, in tanti mi dissero: "Maestro", sorpresi. "Ma cos'hai fatto? Una cosa vecchia, superata. Ancora con i libri! Ma sei rimasto al mondo antico. "Ormai i libri sono superati. E io rispondevo: "Guardate, il Bibliomotocarro è un'idea post-moderna". E mentre oggi si parla di umanizzare la tecnologia, io già vent'anni fa dicevo che il Bibliomotocarro era espressione dell'umanesimo moderno, dove moderno, però, è aggettivo. Cioè qualcosa che si aggiunge al sostantivo. Invece, che cosa è accaduto, care amiche e cari amici, in questi 25 anni? C'è moderno. Osservando i nostri comportamenti, i comportamenti di tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne. Cosa facciamo, care amiche quando andiamo in un posto? La prima cosa che facciamo è vediamo se siamo connessi, se siamo collegati. Se c'è la rete, altrimenti andiamo nel panico più assoluto. Ci dà una libidine particolare sapere che possiamo essere raggiunti da ogni parte del mondo, poi siamo scollegaci l'uno e l'altro che sono affianco di banco, marito e moglie, mamma e figli. E allora il moderno, l'aggettivo, ha detto: "Io devo fare l'aggiuntivo tuo che sei nelle mie mani? Ma io gioco una partita tutta mia. Divento modernità." E infatti è diventato modernità. Ma una modernità senza umanesimo, quella a cui stiamo assistendo, non è nemmeno modernità, ma un vuoto sterile, futile, banale modernismo. E allora, io ho l'orgoglio e l'ambizione di dire che con questo mezzo umile, semplice, avendo messo le ruote ai libri, non solo svolgo questa azione di promozione del libro, della lettura, e farlo, credetemi, nei paesi che non arrivano a mille abitanti, dove c'è questo fenomeno continuo dello spopolamento, in tanti paesi dove non ci sono le scuole e dove ci sono, sono pluriclasse. Farlo lì, ti dà non solo un ruolo sociale, un ruolo culturale, ma capisci che svolgi un ruolo che ha un valore profondamente etico. E dicevo, oltre a questa cosa che è già importante, pensate ai "Libri Bianchi", questo laboratorio itinerante di scrittura. Ecco, il Bibliomotocarro ha l'orgoglio e l'ambizione di portare avanti il concetto dell'umanesimo moderno, e lo fa con l'umiltà di un mezzo, che è il motocarro, e con la semplicità della proposta. Grazie. (Applausi) La capoeira è un’arte marziale. Nasce in Brasile, dagli schiavi africani. I quali, dopo giornate di lavoro forzato, venivano riportati nelle Zenzala, che erano delle vere prigioni. E all'interno di questi spazi, hanno dato vita alla capoeira, come un momento importante per rilassare il corpo e la mente. E per riuscire anche, in qualche modo, in una situazione così difficile, a immaginare un futuro di libertà. Quindi veramente possiamo dire che la capoeira nasce come lotta di liberazione. Io inizio il mio percorso nella capoeira 12 anni fa, presso la scuola accademia "Sul Da Bahia" a Milano. Il mio insegnante: Mestrando Pedro, allievo di Mestre Railson. Che cosa mi ha affascinato tantissimo della capoeira? È un’arte. È un’arte profonda. C’è la lotta, quindi c'è la competizione; ma c’è l’unione, c'è la musica, c’è la danza, c’è il canto, c’è la cultura. E quindi, nella sua armonia, veramente sono riuscito a trovare qualcosa di importante, che riusciva a dare pace a più parti diverse di me. Il Burkina Faso, altrettanto, è un paese importante nella mia vita, ci viaggio da più di 20 anni. È un Paese duro, come la maggior parte dei Paesi dell'Africa subsahariana, e non solo. Le situazioni di disagio, non sono qua adesso oggi a raccontarle: sono evidenti. Nel 2009 nasce con un gruppo di amici, di persone stupende, l'associazione Kolon Kandya Italia Onlus che si dedica veramente a due obiettivi: progetti di impresa sociale e progetti di inclusione sociale. Perché? Perché dall'esperienza, dalla sensibilità, dalla capacità di viaggiare e di stare con le persone, ci rendevamo conto che erano i due punti cardine su cui costruire dei progetti. Impresa sociale perché l'impresa, il lavoro, non è solo reddito e dignità. È confronto. E inclusione sociale, perché è necessario lavorare con i giovani. Perché i giovani sono il nostro futuro, non solo in Burkina Faso. Ed è proprio all’interno di questo contesto, che nel 2012 inizia il progetto di capoeira con il beneplacet fondamentale di Mester Railson e di Mestrando Pedro, che sono i supervisori della parte tecnica. L'associazione, ovviamente, con entusiasmo ha abbracciato questo progetto. Perché? Perché la capoeira diventa il fulcro, lo strumento per un progetto educativo molto più ampio. Perché proprio per la sua poliedricità, la capoeira ci permette di lavorare con i ragazzi, perché è intrigante. C’è la lotta, c’è l’acrobatica, c’è la disciplina. Però c’è il sorriso. Mi piace dire, a volte, che la capoeira è proprio educare con il sorriso. E c’è la musica, c'è la storia, c’è la cultura. E quindi hai talmente tante cose con cui attrarre i ragazzi, e con loro costruire un percorso di fiducia. Senza fiducia non si possono fare percorsi insieme, e tanto più con i giovani. E ad oggi, 2016, quindi dopo sei anni, questo progetto è qualcosa di solido, con gli sforzi di tutti, veramente di tutti. È una scuola: oggi abbiamo 53 allievi di capoeira, che vanno dai 6 anni ai 22, che frequentano ogni settimana i corsi di capoeira. E possiamo dire che il centro, giù, nella seconda città, a Bobo-Dioulasso, dove abbiamo la sede, che è la seconda città del Burkina Faso, questo centro è diventato un po’ un punto di riferimento nel quartiere, per i giovani e anche per le loro famiglie. Questa è una soddisfazione enorme. Conoscere ogni volto, ogni ragazzo, ogni nome. La quadratura del cerchio di questo progetto è sicuramente il momento del festival - o batizado, nel gergo della capoeira. Ossia il momento in cui, ogni anno, Mestre Railson e Mestrando Pedro scendono in Burkina Faso e c’è un evento, che è bellissimo, perché è un momento multiculturale. Ci sono ospiti che arrivano da più parti del mondo, è un momento in cui i ragazzi sono protagonisti, perché danno una mano nell'organizzazione, ed è il momento in cui Mestre Railson, e Mestrando Pedro fanno l'esame ai ragazzi per vedere il loro livello di capoeira, perché non è un regalo. È capoeira, è disciplina, è arte marziale, non ce lo dobbiamo dimenticare. E quindi è emozione: per tutti, e per i ragazzi prima di tutto. Sicuramente, in questa fase, il ruolo di Kolon Kandya è fondamentale, perché è un supporto necessario, economico per permettere la realizzazione del batizado, il festival, e di più. Perché tutti i ragazzi che superano l'esame possono godere del sostegno scolastico, che è altrettanto importante, la parte educativa, riuscire a terminare le scuole. Non solo là, ovunque. È la base per costruire uomini consapevoli, donne consapevoli. E devo dire che tutta questa parte è la parte più interessante. Chiudo con un aneddoto. Una sera, dopo un grosso, importante e bellissimo allenamento di capoeira, i ragazzi mi hanno chiesto: “ma perché ci insegni la capoeira?”. E non potevo raccontargli dell'importanza come strumento educativo a dei ragazzi. E ho cercato di trovare nel fondo, nel mio più profondo, la parte più intima che cosa è per me la capoeira, e qual è la cosa per cui credo che sia veramente uno strumento [valido] con i ragazzi. E ho iniziato così: “Ragazzi, pensate agli schiavi. Provate per un attimo soltanto a mettervi nei loro panni. È la situazione peggiore, per un essere umano. Non hai libertà. E invece di finire ad abbruttirsi, a dare il peggio di sé, hanno dato vita alla capoeira. A qualcosa che permette, attraverso un gioco, una disciplina, di immaginare un futuro migliore, un futuro di libertà. E quindi spero per voi, ragazzi, che questa cosa, la capoeira, sia un vostro punto di forza. Perché avrete mille momenti in cui sarete giù di morale, avrete dei momenti di difficoltà. E spero proprio che in quei momenti la capoeira possa, con la sua disciplina, essere veramente una strada maestra per voi." E adesso, un po' della magia della capoeira. Grazie. (Applausi) Parliamo della paura del diverso, e di sue possibili origini. Circa un secolo fa, Freud diventò una delle persone più influenti del mondo dicendo, in sostanza una cosa abbastanza semplice: noi esseri umani siamo una specie animale, per quanto molto complessa, frutto di un'evoluzione. Quindi abbiamo un corpo, degli istinti. Se questi istinti, che devono essere espressi in forme civili, vengono troppo compressi si hanno poi le nevrosi e i disturbi mentali. Chiediamoci se non ci sono - naturalmente, la sessualità, oggi, dopo un secolo, ha trovato infinite espressioni più libere per esprimersi - ma chiediamoci se non ci sono altri istinti che, invece, non hanno ricevuto questo allargamento del loro campo o, addirittura, il cui campo di espressione si è ristretto. Se, per esempio, abbiamo un cane notiamo che anche se vive in un appartamento cittadino ha conservato un istinto del territorio. Che ne è dell'istinto del territorio della specie Homo sapiens? Nella nostra evoluzione eravamo già Homo Sapiens quando siamo passati da nomadi a stanziali con l’invenzione dell'agricoltura. Ma, anche nel corso della storia, fino all'inizio del ‘900, gli storici ci dicono che l'individuo normale medio - persino in Europa, la stragrande maggioranza - conosceva 200 persone nella propria vita. Questo non poneva grandi problemi di spazio né di diffidenza che, naturalmente, si mette in moto - è un altro istinto necessario, non possiamo fidarci di tutti - quando qualcuno entra nel nostro spazio. Tra l'altro, abbiamo visto, da allora, la popolazione - dall'inizio ‘900 - si è moltiplicata per quasi otto volte. Nel secolo scorso, nell'ultimo secolo, c'è stata un’urbanizzazione travolgente. E dieci anni fa, le Nazioni Unite hanno comunicato che la popolazione del mondo è a maggioranza urbana e la sproporzione continua ad aumentare perché masse immense continuano a trasferirsi nelle città, perché offrono più opportunità. Anche se offrono - per esempio, i disturbi mentali sono infinitamente più alti nella vita cittadina. Cosa succede nelle città? Noi incontriamo non centinaia, ma migliaia di persone, se usciamo. Non nella nostra vita, ma ogni giorno. E, se qualcuno va al lavoro con i mezzi pubblici, per esempio la metropolitana, siamo costretti a stare così con un altro centinaio di persone - una cosa piuttosto innaturale, per il nostro istinto del territorio. Notiamo, tra l'altro, che quei famosi 200 corrispondono, quasi esattamente, a ciò che le modernissime neuroscienze ci dicono [essere] una funzione principale del nostro cervello. Il nostro cervello è fatto per immagazzinare fino a 150 volti, arrivando ai 200 comincia a entrare in confusione, di più non li riconosce. Questo significa - dicono, per esempio, i neuroscienziati - che i social stanno ingannando radicalmente le nuove generazioni perché gli dicono: “Avrete migliaia di amici” Il che, dicono, è assolutamente impossibile, a meno di non falsare e svuotare completamente un concetto importante come quello di amicizia. Comunque, noi siamo compressi, per esempio nei vagoni, e i nostri istinti sono violentati, [ma] la nostra buona educazione ci impedisce scopi di aggressività. Ma sarebbe impossibile imporre, anche agli animali più intelligenti e più vicini a noi, come gli scimpanzé, di rinchiudersi in 100 in un vagone. Tutto questo è notevolmente aggravato - questo senso di disagio, di diffidenza - negli ultimi tempi, dal fatto che molte delle persone con cui condividiamo lo spazio sono improvvisamente, doppiamente, sconosciuti. Cioè, sono immigrati. Il nostro era un paese di emigrazione, non esistevano, no? Sono diversi per colore della pelle, per lingua. E, purtroppo, anche qui, gli studiosi degli istinti ci dicono, a un certo punto, questa sovrapposizione tra natura e cultura, gli istinti vengono ingannati e non li riconoscono più come appartenenti alla specie umana. Scatta l'aggressività che noi abbiamo verso le altre specie. Facciamo un passaggio: dagli istinti dell'individuo ai grandi movimenti della Storia. Sappiamo che, nel secolo scorso, Hitler provocò una delle maggiori catastrofi che si ricordino perché propose, come spiegazione semplicissima - di nuovo quasi animalesca, istintiva - alla Germania in uno stato di ansia senza precedenti a causa della sconfitta della Prima Guerra Mondiale e, successivamente, della grande inflazione senza precedenti per cui non si sapeva come si sarebbe vissuti all'indomani, la spiegazione che il paese stava degenerando perché perdeva la sua purezza razziale necessaria. Oggi sappiamo che il concetto di razza che si usava è antiscientifico. E accusava gli ebrei di complotto. Non tentò neanche mai di dimostrare l’esistenza di questi complotti: passò direttamente alle leggi razziali, costruzioni di campi di concentramento, poi di sterminio e poi guerra. Questa intolleranza, anche delle diversità minime, è nota alla psicopatologia come paranoia. Il paranoico è una persona così incapace di psicologia che non riesce a riconoscere nessun errore dentro di sé e, quindi, segue dei meccanismi istintivi per cui, visto che l'errore esiste, deve sempre puntare il dito contro un autore dell’errore esterno. Notiamo che, a differenza di altre forme di patologia mentale - la schizofrenia, la depressione - che escludono della società, la paranoia ha questa particolarità pericolosissima: che in mano a persone dotate di potere politico funge addirittura, invece, non da esclusione ma da moltiplicatore del loro potere in momenti di ansietà collettiva particolare. E l'antropologia, qui, ci dà un suggerimento: e cioè che in tutte le società - di nuovo, a livello molto semplice di reazioni, cioè nelle società tribali a uno stadio primario - esistono dei riti di questo tipo, purificatori: il rito del capro espiatorio. Cioè, moltissime società tribali che vivono - che so io - semplicemente di caccia, se un anno c'è poca selvaggina non si chiedono, come noi, qual è il motivo razionale per questa assenza. No, cercano una spiegazione magica: si chiedono chi ha gettato il malocchio, identificano il portatore del malocchio, lo sacrificano e - antropologia e psicanalisi ci dicono - effettivamente ottengono, per un tempo limitato, un sollievo. Funziona come psicoterapia collettiva. Non molto diversamente da come Hitler o Stalin, in scala molto più immensa, additando il nemico razziale o di classe ottenevano un certo consenso proprio nella popolazione traumatizzata dalle loro stesse politiche repressive. A questo punto passiamo ai nostri tempi, e chiediamoci se abbiamo sempre bisogno di spiegazioni razionali o, con tutti gli strumenti culturali di cui disponiamo, non potremmo diventare effettivamente più ragionevoli. In realtà, il progresso tecnico-scientifico non è necessariamente seguito da un progresso morale. Sono 500 anni che abbiamo la stampa, eppure continuiamo ad accorgerci del fatto che i mass media - che ci mettono sempre più informazioni a disposizione - alle volte ci offrono più verità, alle volte invece moltiplicano non la verità ma la falsità. Con la fine del secolo scorso è entrato in gioco anche Internet - altro passo immenso nel progresso tecnico - e, tuttavia, già dall'inizio, è stato studiato il cosiddetto “paradosso di Internet” e cioè: se io voglio diventare più competente in qualcosa, Internet mi dà informazioni crescenti, quindi il mio sapere cresce. Ma di nuovo - siamo umani - fino a un certo limite: se voglio farlo crescere all'infinito, cresce la mia confusione, dopo una certa soglia, invece della vera competenza. E, negli ultimissimi anni, a questo si è aggiunto anche l'uso dei social. I quali, di nuovo, ci danno il grande vantaggio di arrivare a moltissime persone, in tutte le direzioni. E, tuttavia, gli studi sui social ci dicono che tendono tutti a privilegiare messaggi particolarmente brevi. I messaggi brevi sono, purtroppo, non quelli che contengono degli studi e delle spiegazioni accurate ma le semplificazioni aggressive e accusatorie. Cioè, di nuovo, un puntare il dito e cercare il capro espiatorio. Tanto è vero che, probabilmente, saprete che ci sono stati dei morti, a causa di questo. In certi paesi sono state postate su Facebook informazioni calunniose su certe persone, e la conseguenza sono stati dei linciaggi. Poi il post falso viene tolto; ma intanto, le persone sono morte. Se veniamo al nostro paese, e a questi tempi, c'è una cosa che è oggettiva, di cui abbiamo una paura che, però, può trascendere nel paranoico: la paura dell'attacco terrorista, in sé fenomeno assolutamente oggettivo. Tuttavia, anche in Italia - mentre ci sono stati attacchi gravi in Francia - anche in Italia abbiamo molti casi di persone ansiose che dicono: “Da quando c'è il terrorismo, io non esco più di casa”. Eppure, se guardiamo alle statistiche, il terrorismo in Italia non ha ancora fatto vittime - il terrorismo islamico. In realtà, ci sono state delle vittime ma della paura del terrorismo, quando, a Torino, una folla è fuggita calpestandosi per timore di un attacco terrorista che non c'era stato. La persona che dice: “Io non esco di casa perché fuori potrebbe esserci un killer” non dice: “Io non esco di casa perché c'è un killer che si chiama inquinamento atmosferico”. Eppure, l'Agenzia Europea dell'Ambiente ci informa che fa più di 84.000 morti all'anno in Italia e quasi mezzo milione, ormai, in Europa. Un continente pulito. Vediamo, finalmente, questo diagramma che rappresenta i principali paesi europei e, in essi, la presenza di immigrati musulmani che sono, ovviamente, quelli che ci fanno paura perché fra di loro possono nascondersi i radicali terroristi. La linea gialla indica la loro percentuale reale, quella grigia indica quanto le inchieste dicono che il pubblico crede sia la presenza dei musulmani. La linea grigia, vedete, che è ampiamente superiore al dato reale. Cioè, c'è un pericolo reale, ma c'è una paranoia che è ancora più grossa. In mezzo a questi dati preoccupanti vediamo, però, una buona notizia: la differenza tra dato reale e dato fantasticato - la paura immaginaria - è massima in Ungheria, dove si ritiene che gli immigrati islamici siano ben 70 volte più di quanto sono in realtà. Cioè tutto è paranoia. È minima, invece, in Francia e in Germania - pur essendo sempre molto alta - dove abitano milioni e milioni di immigrati islamici e lavorano insieme alla popolazione locale da tempo. Questo significa, in sostanza, che la miglior difesa, contro una degenerazione di una paura reale in una paura paranoica, sta nel conoscere chi è diverso, nel non puntare il dito, Ma collaborare con lui e riconoscere che è umano. Per quello che riguarda l'inquinamento ambientale, naturalmente, il dito che dovremmo cercare di non puntare troppo fuori dovrebbe rivolgersi qua. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella Eccomi sulla via del taccuino. E via è da intendersi nel senso cinese e giapponese, di Tao e di Do. E il taccuino è proprio questo: questo piccolo quadernetto che io porto sempre con me in tasca, in formato un po' più grande nella sacca da viaggio. Il taccuino essenzialmente, per me, è l'espressione del desiderio di un rapporto attivo, e manualmente vivido, con le cose che vedo e con le cose che conosco. "Manualmente vivido" cosa vuol dire? Vuol dire che non è mediato da diaframmi, e non ci sono macchine tra me e la cosa che mi sta davanti. È vero, è diventato un lavoro. I miei taccuini di viaggio raccontano di viaggi: asiatici soprattutto, africani; in luoghi poco accessibili, come la foresta pluviale; o molto lontani come i mari australi, antartici; ma sulla via del taccuino si può partire anche tra le pareti domestiche. Si può partire dal tavolo della cucina, e da un limone. Ecco: il limone che vedete sulla destra è stato dipinto a tempera, e la tempera è una tecnica per cui si devono sovrapporre strati di pigmento piuttosto denso. La luce su quell'oggetto è data dalla tempera bianca, cioè da un pigmento bianco normalmente ricavato dallo zinco o dal piombo, che viene mescolato al colore oppure messo puro sullo strato di giallo sottostante. Quando ho dipinto il limone io avevo questo piccolo sole che irraggiava un giallo intensissimo sul tavolo, e il risultato era così deludente che ho dovuto mascherarlo con queste pennellate di seppia perché venisse fuori un po' della luce del limone. Del resto, il limone è un piccolo sole: se voi lo tagliate a metà, vedete nella disposizione radiale degli spicchi l'immagine del sole. Allora l'ho ridipinto ad acquerello. E ad acquerello si lavora in un modo esattamente opposto: è un lavoro per sottrazione, come si dice "a risparmio", cioè è il bianco della carta che deve emergere. E si lavora sopra questo bianco con velature leggerissime di pigmento molto diluito. E così, quando ho finito questa pagina l'ho guardata e ho detto: "Sono partito da una natura morta, per così dire, e sono arrivato a meditare sulle categorie aristoteliche di qualità e [quantità]". Perché [dove ho] molto pigmento, ho poca luce; [dove ho] poco pigmento, [ho] molta luce. E la luce è la qualità del limone. Così ho dipinto questo. A un massimo di quantità, corrisponde un minimo di qualità. A un minimo di quantità, un massimo di qualità. È un'esperienza che avete fatto [anche] voi, certamente: se avete mangiato soltanto il fragolone pompato di ormoni che comprate nei supermercati, non sapete mai che cos'è l'essenza di una fragola, perché l'essenza, la qualità di una fragola è il sapore. Certo, quando io ho dipinto questa immagine, di nuovo ho detto: bene, ho - anche qui sono partito da degli ortaggi sul tavolo, ma questa è una figura del pensiero. Non è altro. È difficile - sulla via del taccuino, pratico da anni la caccia alla qualità, cioè all'inafferrabile, all'essenza delle cose. È difficilissimo intrappolarla in una figura, perché è appunto qualcosa che non rientra nell'ambito del computo, della misura: come fai a misurarla? Due accorgimenti: uno può essere questo, una figura di pensiero - ma io vi devo raccontare che cosa ho dipinto, sennò non lo capite; L'altra è la sinestesia. Che cos'è la sinestesia? È quella cosa per cui noi parliamo di una "nota di base" del profumo. Noi usiamo un'espressione tecnica, in realtà, che ci viene da un testo di fine Ottocento: l'"Arte della profumeria", di un certo Septimus Piesse, il quale stabiliva una corrispondenza, che secondo lui era oggettiva, tra i profumi e le note musicali. È quello che fa il topino Ratatouille, quando mette in bocca qualcosa, nel film della Disney, no? Che partono questi zampilli colorati. Eccoli. Ecco il taccuino: in alto c'è la parola taccuino, l'etimologia araba della parola; e poi c'è un taccuino aperto, con le mie mani che disegnano su un taccuino aperto, che disegnano su un taccuino aperto, che disegnano su un taccuino aperto; e così, ad infinitum. Perché questo? Questa caduta, "en abyme", è esattamente l'inseguimento dell'inafferrabile essenza delle cose; ed è un modo, quello che ho voluto rappresentare così sul taccuino, di, come dire, rappresentare l'infinito nel finito. Ma da questo taccuino aperto si dipartono dei filamenti colorati, e questi filamenti colorati sono precisamente profumi, sapori, ricordi, emozioni. Cioè sono sintesi cromatiche di esperienze essenziali. Praticamente la mia vita. Cromatiche: il colore ha molto a che fare, con la via del taccuino. In tasca ho il taccuino; nella borsa da viaggio, ho sempre una scatola di colori. "Dipanare l'arcobaleno", è un verso di Keats. Dipanare l'arcobaleno vuol dire partire da questa quantità, cioè da questa polvere deposta nelle vaschette, e ricavare da questi pochi colori, in realtà tre colori bastano, dai tre colori fondamentali, io riesco a tirare fuori tutte le infinite variazioni delle sfumature dei cieli, della terra dei tramonti e delle albe di questo mondo. Poi, naturalmente, il versante quantitativo risalta sempre fuori, per esempio, nel codice numerico di un colorificio: però il colore è qualità. Se voi andate in un colorificio, comprate la vostra latta di colore perché la scegliete sulla cartella colori, e poi date sul muro il colore che avete scelto, dite : "Ma questo non è il colore che io ho comprato!" Quasi sempre funziona così. Il colore è anche, come dire, la trasposizione in quantità del colore - sulle pagine degli atlanti, vedete, razze e popoli corrispondono a delle cartouche colorate: come dire, convenzioni cromatiche per descrivere. Anche la spettrografia è così, per esempio. No, il colore è davvero qualità pura. Voi non potete dividere il colore: dividete sempre una materia colorata. Il colore è questa luce bianca che si rifrange nel prisma della molteplicità. Il colore è inafferrabile. Mi piace che questa pagina sia intitolata così, però, "Dipanare l'arcobaleno", perché l'arcobaleno evoca il mio grande amico qua, Platone, il quale diceva che i filosofi sono figli di Taumante. Taumante è lo stupore: la filosofia ha origine dallo stupore. I figli di Taumante come Iride - Iride è l'arcobaleno. E Platone non ci dice il perché di questa strana genealogia, ma è facile da capire: i filosofi sono coloro che si interrogano sulla stupefacente varietà dell'essere, si pongono domande. Perché l'essere, e non il nulla? Perché nell'essere così tante cose, così tanto diverse le une dalle altre? E perché noi, sempre diversi quando le guardiamo? Il tempo: noi sempre diversi. Il tempo noi lo misuriamo, continuamente. Eccolo lì: i cristalli liquidi, che mi dicono fai in fretta, fai in fretta; le lancette che girano nel quadrante dell'orologio, e i granelli di sabbia che cadono nella clessidra. È il tempo, questo? Ma no, il tempo è personale, il tempo è individuale: ciascuno di voi ha il suo tempo. In momenti diversi della vostra vita, vivete soggettivamente, in modo diverso, il vostro tempo. Così mi sono chiesto: come faccio a rappresentare la qualità del tempo? Anzitutto, un ciclo: da uovo a farfalla. Quando ho dipinto questa immagine, io ho seguito lo sviluppo di questo animale, dall'uovo alla ninfosi, e l'ho dipinto passo passo. E poi, soprattutto, è una metamorfosi. E la metamorfosi è questa creazione che nasce dalla distruzione. E secondo me non c'è un'immagine più plastica e più potente del tempo e della sua azione. Adesso voi mettete insieme il colore e il tempo: la rivelazione della luce. Questo è il campanile della chiesa di Modica, in tre momenti: di notte è illuminato dalla luce elettrica; alle cinque del mattino; e poi quando il primo raggio di sole va a toccare la cuspide del campanile. Questa è la bellissima caccia sulla via del taccuino, quella che ha fatto impazzire il pittore Claude Monet quando inseguiva la luce. Un grande scrittore francese, ora non ricordo chi fosse, che lo seguiva a Giverny, diceva: "Questo non è un pittore. Questo è un cacciatore." La caccia della luce. E se parliamo di luce, dobbiamo parlare anche di ombra. Questo limite incorporeo dei nostri corpi che ha stranamente, misteriosamente ha a che fare con la nostra personalità. Pare che tra gli otto mesi e i 14 mesi l'uomo riconosca sé stesso nella propria ombra e nel proprio riflesso. Quindi l'ombra è, con il riflesso, l'unica situazione naturale di autoscopia, cioè in realtà non possiamo - prima dell'invenzione di strumenti riflettenti, lo specchio, il metallo pulito eccetera, solo l'ombra e il riflesso dicono qualcosa di noi; e questo rapporto strettissimo con l'incorporeo che abita in noi è davvero importante. Ecco un'altra pagina sull'ombra. Io qua non voglio parlarvi di questa gabbia, da cui è appena scappato un uccello: la sua ombra è proiettata sul muro, vorrei che ciascuno di voi desse la sua personale interpretazione. Invece voglio farvi notare le scritte: ombra, shadow. E qui, il corpo non esiste. È come l'arto fantasma dell'amputato: lui lo sente, ma non c'è. Il positivo, se riuscite a leggere quello che è scritto lì, è nella vostra mente. Le neuroscienze ci dicono che solo il dieci percento delle informazioni che il cervello utilizza per vedere vengono dagli occhi. Solo il dieci percento. E tutto questo regno, che sta intorno al pochissimo che l'occhio ci dice, è mente. È inafferrabile della qualità. E parliamo di occhi: l'occhio finestra dell'anima, l'occhio finestra dell'autocoscienza. Quella cosa lì, che vedete a destra, è il grado zero della visione; ma è anche il grado zero della coscienza. Noi sappiamo che ci affacciamo da questa finestra, e vediamo pochissimo di noi stessi: anche prima, il relatore precedente, io lo guardavo, lo vedevo meglio di quanto lui, certamente, si sia mai conosciuto nella vita. Perché io di me stesso vedo un pezzettino di naso sfocato, un po' di rima palpebrale, qualche pelo di sopracciglia, e la parte frontale del mio corpo, mento escluso. Dietro, che cosa c'è? Lo ignoro. Se non ci fossero gli specchi, e adesso tutte quelle immagini che ci circondano, io non lo saprei. È paradossale, questo. So una cosa, però: che davanti a me ci sono gli altri. E io sospetto in voi un certo grado di autocoscienza, però non ne sono sicuro. Sono sicuro solo della mia autocoscienza, perché questa è reale, e la percepisco. Quindi, per me soggetto, gli altri, ancorché siano lì a dire "io, Ich bin, أنا " eccetera, ciascuno ad affermare la propria egoità, sono sempre oggetti per me soggetto. E questo è il modo in cui, in Occidente, è andata, come dire, ossificandosi il rapporto della conoscenza, almeno a partire da Cartesio in poi: soggetto, oggetto. Con queste conseguenze: l'ego ipertrofico, prigioniero della sua bolla narcisistica, assediato dall'altro. L'altro può essere un animale, come abbiamo visto prima. Non c'è relazione: quella bolla dovrebbe proprio esplodere, ma questa è la nostra attualità. Noi usciamo di qui, e ci ritroviamo più o meno in questo mondo. In realtà, se viaggiamo un po' scopriamo che l'Occidente è un po' rappresentato in quell'immagine. Adesso, però, siamo partiti da un limone e siamo arrivata a parlare dell'affrontamento soggetto-oggetto, del le condizioni del rapporto con l'altro, nella nostra cultura. E io vorrei cambiare unità di misura, e tuffarmi nell'entomologia. Questa pagina l'ho dipinta in Giappone, in una bella mattina autunnale. La mantide religiosa mi è apparsa sui rami del Momigi ed è stata la rivelazione di una meraviglia biologica, perché questo insetto è straordinario, ma anche del genio di una lingua. In giapponese, "mushi" significa insetto, e viene da un'antica parola, musu, che implica l'idea di un apparire naturalmente, cioè è l'idea di un'epifania. Intanto c'è un contesto: i grilli appaiono nell'umida notte, le cicale nella calura estiva, le farfalle a primavera. E noi osservatori siamo dentro il contesto in cui avviene l'apparizione. Siamo "com-presi" in relazione con quello che vediamo. Noi diciamo invece "in-setto" che viene dal latino sectare. E questo sectare, che è proprio la manifestazione plastica della struttura di un animale, Di una morfologia, ecco: è l'oggettivazione di una morfologia. Voi vi rendete conto della differenza tra questi due atteggiamenti. Questa è l'ultima immagine con cui voglio concludere. È un autoritratto: mi sono rappresentato come Shi Tao, il grande pittore cinese, il quale contemplava il paesaggio in cerca della sua intima natura. Contemplava il paesaggio prima di contemplare dipingendo il paesaggio. La pittura come via di contemplazione. Lo racconta nel suo "Trattato della pittura": a un certo punto della sua vita, il paesaggio, che era una cosa che stava davanti a lui, nasce in lui, e lui nasce nel paesaggio. E il paesaggio gli chiede di essere la sua voce. E allora, ecco: io mi sono rappresentato davanti a queste sacre montagne, in ascolto della voce del paesaggio. E quella linea bianca che sta tra i due picchi la lascio a voi interpretare: potreste sentire lo scrosciare di una cascata, se la guardate a lungo; o forse la nebbia che lentamente si alza verso il cielo. Per me, è la porta spalancata davanti a questo incontro con la bellezza del creato, con la bellezza del paesaggio, sulla via del taccuino. (Applausi) Buongiorno. Credo che ci sia un aspetto che forse condividerete con me, e cioè la percezione di insicurezza che ci pervade ormai da qualche anno. La sicurezza è un'insicurezza economica, un'insicurezza dovuta alla criminalità. Però questo confligge poi con i dati che in realtà riguardano la criminalità. Perché se noi andiamo a vedere, in questo spaccato abbastanza ampio, dal 2004 fino al 2016, ci renderemo conto che gli omicidi e tentati omicidi sono diminuiti terribilmente. E se facciamo lo stesso confronto con gli altri paesi d'Europa, vedete l'Italia in quel rettangolino, be', possiamo dire che l'Italia è un'oasi felice. Questo grazie soprattutto all'autorità giudiziaria, grazie alle forze di polizia che, ogni giorno, sacrificano anche la loro vita per darci la sicurezza. Però c'è qualche cosa che nel frattempo è accaduto, ed è accaduto a partire dagli anni Ottanta. Io è lì che inizio la mia attività come biologo forense. Qui vedete un caso che ha segnato la storia criminale, e anche la storia italiana, e cioè il sequestro e l'omicidio dell'onorevole Moro. Ma quello sul quale voglio attrarre la vostra attenzione è, vedete, questa frequentazione del luogo, soprattutto la calca intorno alla Renault in cui, ricorderete, fu trovato morto l'onorevole Moro, che in realtà per noi rappresentava, allora come oggi, la scena del crimine. Però nessuno era cosciente che quella scena andava tutelata, che andava protetta. E allora proprio da quegli anni si è sviluppata progressivamente la prova scientifica. Cioè, la prova scientifica è entrata nell'attività investigativa, e io ho avuto il privilegio di vivere proprio questa progressione. Ma se riavvolgiamo un po' il film, dobbiamo anche ricordarci, ce lo ricorda Svetonio nelle "Vite di Cesare", che la prima testimonianza dell'uso della prova scientifica è nella autopsia di Giulio Cesare. E la fa Antistio. Antistio è il medico curante di Giulio Cesare, ma si trova costretto a determinare quali siano state le cause della morte. Quale colpo d'arma da taglio ha causato la sua morte. Per arrivare poi al primo caso, un caso di violenza sessuale, seguito dall'omicidio, di due giovani ragazze, in Inghilterra, in cui per la prima volta, siamo negli anni '84-'86, viene utilizzata la prova del DNA. Il DNA fa ingresso in questo panorama e si presenta come una possibilità che diventerà irrinunciabile e straordinariamente forte per assicurare alla giustizia i delinquenti. Ma tutto quello che noi facciamo nei nostri laboratori, così come nella scena del crimine, lo dobbiamo a quest'uomo, un antesignano da questo punto di vista, Edmond Locard, che nel 1910 coniò un principio, il "Principio di interscambio di Locard", che si condensa in una frase piena di fascino e di attualità: "Ogni contatto lascia una traccia". Se ci pensate, qualsiasi frequentazione noi facciamo, personale o di ambienti, in quelle frequentazioni noi lasciamo delle tracce e estraiamo altre tracce che diventano i testimoni dei nostri contatti, del nostro percorso. Beh, questo ha fatto sì che tutte quelle scienze che, fino ad allora, non avevano avuto uno sviluppo accanto all'attività investigativa, diventano le scienze forensi. E cioè la biologia, la chimica, la fisica, l'ingegneria, concentrate proprio nella necessità di poter dare delle risposte a che cosa? A dei reperti, e a delle tracce che sono sulla vittima, che sono sulla scena del crimine. Vedete, questo è un elenco sicuramente parziale; ma oggi, proprio in virtù della grande potenza delle scienze, noi possiamo dare un senso e un significato agli insetti, ai pollini, alle vernici, alle fibre, non vi cito naturalmente le tracce più convenzionali, come quelle biologiche. Tutto può essere importante, per legarci a quell'evento e indicarci le responsabilità. Ma naturalmente, non soltanto tracce fisiche. Perché oggi a quelle si sono sommate le tracce psicologiche, quelle che vanno a studiare la vittima, che ne traggono elementi per capire quale può essere stato il movente e ancora una volta comprendere quale può essere quella rosa di sospettati per quel determinato reato. E poi, naturalmente, le tracce informatiche e tutto quello che noi lasciamo attraverso i nostri dispositivi, il telefono - e lasciamo non solo le tracce delle nostre comunicazioni, ma anche della nostra posizione. E devo dire che se il DNA, nel 1984, ha rivoluzionato il modo di fare le indagini, l'informatica forense ha sicuramente superato queste possibilità che la genetica aveva. Ma è tutto così semplice? Eh no, sarebbe assolutamente noioso. Non saremmo lì, costantemente immersi nella ricerca. Perché molte tracce sono invisibili. E un modo per cercare le tracce invisibili, sia quelle biologiche sia quelle non biologiche, è l'uso, ad esempio, delle lampade forensi che sfruttano lo spettro completo della luce che, sapete, è costituito da frequenze d'onda che vanno dall'ultravioletto all'infrarosso, e ci consentono, come in questo caso - questa era una maglia vestita da un omicida - di far chiarezza su delle tracce - che non vedete - all'interno di questa maglia, ma che, illuminata all'infrarosso, ci dà la possibilità di individuare tracce che hanno una genesi differente. Ci sono tracce da contatto, ci sono tracce da proiezione che riscontrate poi con le dichiarazioni di questo - indagato allora, imputato e condannato dopo, hanno fatto sì di poter capire che tutto quello che raccontava era assolutamente mendace. E poi c'è la chimica. La chimica, come il luminol, molto famoso in fondo nelle indagini, anche in quelle che vengono proposte dai media. Ma è una reazione che, insieme e accanto alla presenza di emoglobina, anche in quantità estremamente ridotte, permette di vedere effettivamente se ci sono ancora delle tracce. Quelle due fotografie che vedete da basso sono vere, e si riferiscono, forse lo ricorderete, al duplice omicidio di Novi Ligure in cui prima, a sinistra, vedete una cucina che è caratterizzata soltanto da tanta sporcizia, a parte quei segni fatti col gesso; e a destra, invece, vedete le orme di piedi insanguinati che hanno scandito i movimenti e quindi il comportamento di Omar Favaro, che era uno dei due assassini di quella famigliola. Poi ci sono strumenti di misura, come il laser 3D, che ci permettono non solo di misurare, ma di modellare e quindi di fare ipotesi che riguardano, appunto, quella che è stata la dinamica. E poi, vedete, due mondi completamente differenti. Quello di Giulia, così creativo; quello un po' cruento che riguarda invece il mio lavoro. Ma anche io mi occupo di macchie, di macchie di sangue. Perché noi andiamo ad osservare la forma, le dimensioni e la distribuzione delle macchie di sangue. Perché una macchia, quando si muove nell'atmosfera, come vedete in questa veloce animazione, è una palletta - dicendolo in un termine più tecnico, è uno sferoide, che si accorcia e si allunga soltanto perché risente della forza di gravità. Ma le macchie di sangue non solo sono soggette alla forza di gravità. Perché? Perché compiranno una traiettoria, saranno proiettate da una forza. E allora, da questo punto di vista, vediamo un'altra animazione e vedete come, con un solo evento, noi otteniamo una popolazione di tracce ematiche. Naturalmente, quando poi interveniamo su quella scena è chiaro che la gamba non c'è, il piede non c'è; ma noi sappiamo ex-post ricostruire, in funzione di quelle morfologie e di quelle traiettorie, qual è stata l'area di origine, cioè da quale punto quelle tracce si sono generate. E questo, accanto alla possibilità di capire: sono tracce soggette alla sola forza di gravità, quindi gocciolamento o contatto? O sono tracce da proiezione? Ma pensate anche le aree non caratterizzate dalle tracce, cioè le aree di vuoto. Ci danno delle informazioni su che cosa? Su quella che è la posizione reciproca aggressore-vittima, che poi ricostruiamo grazie alla disponibilità di software che oggi hanno facilitato moltissimo le nostre attività. Io, quando ho iniziato, negli Stati Uniti, a occuparmi di questo, beh, non vi dico, era forse ancora forse più affascinante di adesso; ma misuravo macchia per macchia, tiravo le stringhe, cioè dei fili più o meno rigidi, mi calcolavo le traiettorie e con lo studio delle singole traiettorie arrivavo a determinare quello che voi vedete qui, l'area d'origine, senza strumenti informatici. Meno male però che ci sono. E allora vi voglio raccontare un caso: è un caso vero, è un omicidio. Che però parte come un suicidio. Il "suicidio" di Valentina Salamone. La vedete lì, è quella ragazza sospesa da quella fune, nella foto a sinistra. Tutti pensano che Valentina si sia suicidata, perché è in crisi col suo ragazzo, è in crisi con la vita, e con la sua famiglia. E per molti giorni, questo caso viene affrontato come un suicidio. Ma c'è un padre. La mia storia professionale mi fa incontrare molti padri che vogliono giustizia. Che si impone, che non ci crede, che vuole veramente capire che cosa è successo. E allora riuscirà a far sì che la procura generale avochi l'indagine, e quindi abbandoni quello che era stato fatto fino a quel momento, per cercare di fare degli approfondimenti. Questi approfondimenti li vedete, sintetizzati, in quel sandalo che indossava Valentina quando è stata uccisa prima e sospesa dopo; e vedete sulla destra, cerchiato di rosso, una macchia di sangue, un accumulo. Beh, se notate, i piedi di Valentina hanno il tallone più alto rispetto alle dita. Ma questa macchia, che voi vedete a destra sul sandalo, è nella posizione nettamente contraria. Significa che Valentina è stata ferita prima, ed è stata mantenuta in una posizione assolutamente diversa dalla sospensione quando era già ferita. Ed è stata poi sospesa "in limine vita", cioè quando stava morendo. Perché morirà per asfissia, ma a seguito delle lesioni che qualcuno le ha provocato. E allora questo aspetto, questo particolare così importante farà sì che si possa approfondire ancora di più, fare una sperimentazione - si chiama esperimento giudiziale, cioè quello di utilizzare una persona della stessa corporatura di Valentina per dimostrare che non poteva far tutto da sola, che non sarebbe riuscita né a passare la corda su quella trave, né tantomeno a formare quel nodo. E allora, poi, tutto questo avrà un ulteriore approfondimento, perché quei sandali ci diranno poi chi, in ipotesi, è stato. Dico così perché siamo ancora nella fase del processo di primo grado e quindi è giusto presumere l'innocenza fino a quando non si celebri il terzo grado di giudizio. Ma il "chi" era il suo ragazzo, che lascerà delle tracce all'interno di questo sandalo, miscelate naturalmente con il sangue di Valentina. Un caso che sarebbe finito come un suicidio, ma che appunto celava un omicidio. Grazie proprio a questo studio - vedete la sintesi, il binomio DNA e BPA, lo studio delle tracce di sangue. Beh, devo dire che da biologo non avrei mai pensato a questa evoluzione del DNA. Ormai sono 30 anni che lo utilizziamo, e io ho avuto il privilegio, se di privilegio posso parlare, accanto alla tristezza, di occuparmi di un caso altrettanto tragico, e cioè la strage di Capaci. Qualche giorno fa, appunto, abbiamo ricordato quell'evento. E mi occupai insieme al dottor Spinella dell'analisi di quelle cicche di sigaretta che poi ci consentirono di risalire al comando, insieme naturalmente alle indagini tradizionali. E poi avete visto quanto il DNA, e grazie soltanto, forse, al DNA, siamo arrivati a capire chi fosse l'omicida di Yara Gambirasio. Con uno screening genetico per la prima volta così ampio, cioè l'analisi di più di 20.000 DNA, per arrivare a capire quale fosse la paternità, di chi fosse la paternità di quella traccia di sangue. Ma il DNA non è soltanto questo: è banca dati, e per fortuna anche noi abbiamo una banca dati ormai. Ma è DNA non soltanto umano, perché è DNA vegetale, DNA animale. C'è un caso per il quale già i media hanno parlato e per il quale, sicuramente, conoscerete presto dei particolari, che è quello di un altro "cold case", cioè l'omicidio di Serena Mollicone, che è stato risolto, o comunque ha dato elementi importanti, grazie al DNA che lo legava a dei frammenti vegetali di una porta. Quindi pensate alla potenza, effettivamente, di questo DNA, che naturalmente oggi ci dà la consapevolezza di poter risolvere tantissimi casi non risolti allora, quelli che si chiamano cold case o casi a pista fredda, come l'omicidio dell'Olgiata che è stato risolto 17 anni dopo che era stato commesso, anche qui con degli errori investigativi incredibili. Ma non solo questo, perché il DNA è affascinante quanto potente. E non ha limiti, perché le nuove possibilità che ci offre è quello di individuare il colore degli occhi, il colore dei capelli, il peso, la forma del volto, cioè elementi investigativi che sono preziosi, soprattutto nella fase iniziale delle indagini. E non [c'è] solo il DNA. Per questo la ricerca è estremamente affascinante. Pensate alla popolazione di microrganismi che ognuno di noi si porta addosso e che è diventato un altro strumento di identificazione, o di individuazione, dell'intervallo di morte. E che dire degli odori, cioè di tutte quelle sostanze, anche quelle variabili in ognuno di noi per le nostre abitudini e per la nostra professione, per il nostro modo di vivere, che stanno diventando un altro presidio per l'identificazione. Tutto questo, però, ha sempre poi una finalizzazione. E non posso, in conclusione, non citare questa iniziativa statunitense che si chiama The Innocence Project, che anche in Italia ha avuto i natali qualche tempo fa, un'iniziativa che è partita proprio dalla consapevolezza che il DNA poteva risolvere tanti casi irrisolti. E guardate: dal 1989, 365 persone riconosciute innocenti. Ma la cosa strabiliante è che 20 di queste erano state condannate a morte. Ed erano degli innocenti. E sono stati salvati dal DNA, dalla scienza. E in più del 50% [dei casi] questi soggetti hanno consentito poi- il loro esonero ha consentito, attraverso una nuova analisi del DNA, di individuare i veri autori. Allora, quali risvegli? Beh, io direi: il risveglio dell'impegno sociale; il risveglio del senso di responsabilità, della passione, della ricerca costante, della dedizione verso i nostri cittadini. Perché come ci ha detto [Hemingway]: "Il mondo è un bel posto, e per esso vale la pena di lottare". Grazie. (Applausi) Stasera io vi vorrei parlare di un esperimento che ho fatto qualche anno fa e che ha cambiato la mia vita, da tantissimi punti di vista, in meglio. Però, prima di addentrarci un attimino nei dettagli, vi volevo portare in un viaggio, e la fotografia ci aiuta, in Africa, per cercare di capire un pochino il contesto di tutto l'esperimento fatto. Immaginatevi, appunto, questi quattro cacciatori che si muovono all'interno di un tipico scenario della savana. Sono in caccia. Stanno seguendo un branco di kudu, che sono dei grossissimi erbivori, E uno in particolare, molto più grosso, che si è staccato dal gruppo. Lo stanno mettendo sotto pressione. L'essere umano si è evoluto per la corsa di persistenza, cioè una corsa non troppo veloce, ma che può andare avanti per tantissimo tempo. Lo stanno mettendo sotto pressione, e il kudu, a differenza dell'essere umano, non è in grado di bilanciare la temperatura corporea perché ha il pelo e perché, essendo un grosso erbivoro, l'intestino non gli permette di effettuare una respirazione corretta quando corre. Il destino del kudu purtroppo è segnato, perché a un certo punto si dovrà fermare, altrimenti il cuore scoppierebbe per l'innalzamento della temperatura. Quindi il cacciatore, anche con una semplice asta di legno appuntita può porre fine alla vita di questo grosso erbivoro. Però questa, anche se è una scena crudele, non si verifica molto spesso. È una situazione difficile, per i cacciatori, da portare a termine. Oggi i nostri quattro ragazzi porteranno a casa circa 38.000 calorie, da suddividere con il resto del villaggio, donne, bambini e cacciatori meno fortunati di loro, per il giorno. Ho passato dieci anni in Africa, precisamente a Città Del Capo, dove lavoravo in un centro di genetica di popolazione; e ci siamo appassionati, insieme ad altri ricercatori, allo stile di vita di questi cacciatori / raccoglitori che ancora oggi sono presenti in diverse parti dell'Africa; quindi anche in Sudafrica, nello stato del Lesotho; oppure in Botswana, Namibia, Tanzania. E quindi, spesso prendevamo, e andavamo a passare del tempo con loro per cercare di capire qual era il loro stile di vita, le loro abitudini alimentari, le loro abitudini di movimento di tutto il giorno. Sono state esperienze incredibili: Mi ricordo che eravamo soliti seguirli nella caccia, nella raccolta durante una giornata, magari a 38 gradi, con le nostre scarpe super tecnologiche, con gli zaini e i Camel Bag pieni di acqua, di sali minerali e magari integratori di ultima generazione; però era praticamente impossibile star loro dietro, ci dovevamo sedere all'ombra di un'acacia, delle volte, e guardandoli scomparire all'orizzonte mi chiedevo se non fossero, veramente, degli esseri superiori, quindi veramente, incredibilmente forti da tutti i punti di vista, anche perché lo stress dello stile di vita che hanno ogni giorno è veramente elevato. Sono poi tornato in Italia, e ho deciso appunto di iniziare questo esperimento, perché c'era qualcosa che non mi tornava. Da questa diapositiva vedete che alcune agenzie, come la Fao, o l'ENSA oppure la FDA americana, suggeriscono quelle che sono le calorie corrette per mantenere l'omeostasi corporea e un buono stato di salute. Se andiamo a vedere, ognuno troverà la sua fascia, diciamo, di età e sesso, intorno alle 2600-2800 calorie. Per quanto mi riguardava, c'era qualcosa che non tornava. Io, vivendo con loro un pochino di tempo, quelle calorie giornalmente non c'erano. Sì, se la caccia andava a buon fine sicuramente ce n'erano anche più di queste; ma non era sempre così. Per cui ho deciso di iniziare un esperimento che è durato mesi. Ho ridotto enormemente il quantitativo delle calorie che veniva suggerito. Ho fatto un piano alimentare il più possibile attinente a quello che avevo visto e l'ho portato avanti per un po' di tempo. Ho monitorato sia, dal punto di vista ematologico tutti i parametri che venivano fuori, facendomi dei prelievi ogni tre - quattro settimane, in un laboratorio, e cercando di vedere come si muoveva[no] e variava[no] la glicemia, l'azotemia, il colesterolo, la creatinina e tutti i fattori che vengono influenzati dall'alimentazione, sia in un modo che in un altro. Oltre a questo cercavo di monitorare anche come cambiava il mio corpo a livello di massa magra, massa grassa, grasso viscerale, idratazione corporea; e ovviamente anche un diario, ogni giorno, per cercare di capire come, a livello mentale, reagivo giornalmente. L'umore e lo stato energetico. Ho portato avanti questo esperimento. All'inizio non è stato facile, ne sa qualcosa mia moglie, perché l'umore cambia molto, molto spesso, e le energie calano, quindi si ha influenza anche sul lavoro. Però ho voluto guardare oltre l'orizzonte, ho cercato di andare avanti nonostante molte persone mi dicessero: "Che cosa stai facendo? Stai calando di calorie e stai aumentando la tua attività fisica. Non va bene, è sbagliato." Sono andato oltre, ho cercato di continuare, e dopo un pochino qualcosa è cambiato. Me lo ricordo: era di venerdì, perché tenevo un diario. Mi sono svegliato, e mi sono sentito dell'energia addosso che non percepivo da tantissimo tempo. Avevo un senso dell'olfatto, del gusto, completamente alterati, ma in meglio, percepivo la realtà intorno a me a 360 gradi, come se riuscissi a vivere nel qui e ora. Non ero contento, per cui ho cercato di coinvolgere, all'inizio, degli amici che, magari un po' pazzerelli, hanno detto: "Sì, dai, ti veniamo dietro"; E anche a loro ho fornito un piano che aveva sempre il medesimo concetto: quello di ridurre di 1000 calorie l'apporto nutritivo giornaliero. E con loro ho monitorato, con dei questionari specifici, tutta una serie di parametri. Poi dagli amici sono passato a dei conoscenti, e poi siamo aumentati veramente in numero, alcuni anche solo per sfida, volevano provare a fare una cosa del genere per un periodo di tempo. Siamo diventati tantissimi. Ho collezionato tutti questi dati e, sebbene ovviamente con tempistiche diverse, alla fine tutto convogliava nelle stesse sensazioni che avevo avuto io. Quindi di una generale sensazione di benessere e salute. Questi sono dei parametri che per voi, magari, possono non avere senso, però che fanno capire che, al momento che il corpo va sotto stress calorico, accade qualcosa, è come se si risvegliassero all'interno delle nostre cellule dei geni che erano stati nascosti e addormentati per centinaia di migliaia di anni. Allora ho cercato di andare un pochino in modo più approfondito nel tema, e attraverso PubMed, che è un database dove puoi trovare tutte le ricerche fatte dai laboratori intorno al mondo, ho cercato quelli che avevano, in qualche modo, studiato in modo più approfondito e per un tempo molto più lungo il paragone fra lo stile di vita della nostra società e quello delle popolazioni di cacciatori / raccoglitori ancora esistenti intorno al mondo. E c'erano - Questo è uno dei vari grafici che mostra, praticamente, la diversità di calorie fra piante e animali nelle varie popolazioni presenti. Ma il concetto era questo: ho trovato tre differenze. Una è appunto sul regime calorico; un'altra è sul dispendio calorico, quindi il quantitativo di energie che si consumano durante la giornata; terzo, e forse il più importante, che mi ha colpito tantissimo, è proprio la presenza nella nostra società di tutta una serie di malattie degenerative che stanno aumentando statisticamente nella popolazione, anche nelle generazioni più giovani, come nei bambini, per esempio l'obesità. Mentre sono totalmente assenti in queste popolazioni di cacciatori / raccoglitori. Per cui mi sono chiesto: e se fossero proprio queste calorie? Se guardiamo questo grafico, dal 1990 fino al 2015 l'apporto calorico in tutto il mondo è aumentato esponenzialmente. Allora, io sono fra quelli che non ha alzato la mano prima, quando la professoressa di matematica ha chiesto chi era bravo. Per cui, se vogliamo, possiamo fare un esperimento e prendere tutti il cellulare, andare all'applicazione della calcolatrice. Immettiamo dentro 1000 calorie, le moltiplichiamo per 7, i giorni della settimana, e poi andiamo avanti, per quattro, le settimane, e poi andiamo avanti, per 12, e poi - che viene 336.000 - E poi mettiamoci 20 anni. Vengono sei milioni di calorie. Vi voglio lasciare con questo pensiero: e se fossero proprio queste sei milioni di calorie in più a generare queste malattie e a non permetterci un invecchiamento sano, e a non permetterci di essere, di diventare quei cacciatori, con quella grande energia che abbiamo? Vi ringrazio per la vostra attenzione. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella In questo titolo "Open to -" abbiamo scelto di [inserire] "Action". Action vuol dire -- sono dovuto andare a guardare sul dizionario, per essere sicuro: "Essere aperti a nuove idee, a nuove prospettive, a rivalutare la quotidianità, a guardare le cose in modo diverso." È anche un'azione, è una chiamata a fare qualcosa, a non star fermo. Quindi vorrei parlare, in questi 17 minuti che restano, di qualcosa di diverso, di qualcosa che sta fuori da questo mondo, apparentemente lontano ma molto vicino a noi. Stazione Spaziale Internazionale, una casa laboratorio che gira attorno alla Terra a 28.000 chilometri all'ora. Andiamo lassù perché troviamo lassù delle cose che non ci sono qui sulla Terra, e paradossalmente possiamo cercare e scoprire cose che poi ci aiutano nella vita di tutti i giorni. È un posto isolato, confinato: non è facile arrivarci, bisogna prendere un razzo. Non è che ci sono, poi, così dietro l'angolo. È un po' come avere una mini bomba atomica di sotto che quando si accende ti spara verso l'alto. Non ci vuole moltissimo, ad arrivare ai 400 chilometri di quota della Stazione Spaziale Internazionale. Diciamo otto minuti e mezzo: è come Milano Roma in otto minuti e mezzo, più o meno. Dopodiché ti avvicini alla Stazione Spaziale e finalmente, se va tutto bene, e di solito va [bene], entri a far parte di questo nucleo di extraterrestri - perché io ci credo agli extraterrestri: eravamo noi! Questi extraterrestri che sono lì a, sostanzialmente, vivere e lavorare in questa casa laboratorio. E qui cominciano subito i problemi, perché sostanzialmente tu ti sei addestrato per anni e anni, anche dieci anni, e arrivi sù e non capisci più niente. Scherzando, si dice che il tuo quoziente d'intelligenza, quando arrivi in orbita, si divide per tre. Perché sostanzialmente il tuo cervello è impegnato a capire che cosa sta succedendo. Tu ti sei addestrato, conosci esattamente tutto quello che c'è attorno, ma non hai previsto il fatto che non senti più la forza di gravità. E quindi quando arrivi e cerchi di mantenere i piedi verso il "pavimento", quello dove c'è scritto deck, scopri che non c'è. C'è scritto "deck", ma non è il pavimento. Qual è che è giusto? È lui? Sono io? Sono quegli altri laggiù in fondo? Boh! E questo è un po' quello che succede quando siamo qua sulla Terra, lo abbiamo sentito anche prima: la vita è un continuo cambiamento. Quando noi impariamo a fare qualcosa, e lo facciamo bene e non facciamo nient'altro, ci siamo messi sulla via dell'autodistruzione. Perché se la vita cambia, le cose cambiano, quello che ti sta attorno cambia e tu non cambi, perderai il lavoro e non andrai avanti. Quindi qui hai una scelta: o diventi un extraterrestre e cerchi di capire che cos'è, o stai lì a farti mancare quelle cose che non troverai mai. È inutile che ti metti a piangere che non c'è la forza di gravità: "Rivoglio la forza di gravità! Sto mangiando le cose e mi vola via tutto! Non trovo più niente, li cerco per terra e non sono lì!" Ecco, è inutile che fai queste cose. Questo è quello che facciamo normalmente nella vita: non cerchiamo di cambiare, questa inerzia che abbiamo a questo cambiamento che poi di fatto è cercare di capire come fare a ottenere dei risultati in questa nuova situazione. Non è semplice: è difficile, quando non sai cosa fare, guardare avanti, esplorare e fare; ma è quello che dobbiamo fare. Quindi, quando capisci che non è necessario tenere i piedi verso la Terra, tenersi con le mani lì per cercare di stare veramente... lascia andare tutto, non trovi più niente e fai come Scott che era già lì da tre mesi che è già diventato extraterrestre, lì, bello pacifico, tranquillo, lassù sembrava un vampiro, quando l'ho guardato. "Io voglio dormire qua, perché lì si dorme meglio". Quando di fatto ho capito che era esattamente la stessa cosa. E quindi questo cambiamento, questa inerzia - è una cosa che dovremmo fare: cambiare la prospettiva. Invece di continuare a guardare quello che ci manca, Guardare a quello che c'è, ma che non scopriremo mai se non ci lavoreremo. La Stazione Spaziale è un posto dove si lavora, a dire la verità. Ti fanno lavorare dalle sette e mezza di mattina alle sette e mezza di sera, all'orario di servizio. Qui fai tutta una serie di attività, di esperimenti; e non sei tu che decidi, è Houston. Ma la sera - la sera.. chissà la sera, quale sarà: quando non sei di servizio, mettiamola così - abbiamo la capacità di andare alla finestra e guardare di sotto e di sotto si vedono delle cose incredibili che cerchiamo di fotografare, una delle cose belle che possiamo fare. E vedi una cosa come questa. Questa è l'Italia. Questa è l'Italia vista da sud che ho fotografato in 6K, la trovate in questo video dell'Agenzia Spaziale Europea su YouTube, volendo. E si vede l'Italia come [normalmente] non la vedi. Questo è un passaggio in tempo reale, si vede fino in fondo, lo dovrò fermare tra poco. Ma vedete un po' le Alpi, qua sopra, che ci riparano dal vento del nord. Abbiamo il mare Mediterraneo, sotto e attorno, che ci tempera l'atmosfera. Dovremmo essere molto più freddi: siamo a 45 gradi, piuttosto alti. Insomma un Paese veramente, incredibilmente baciato dalla natura. E poi, quando lo guardi con più attenzione, rivedi di nuovo l'Italia, ma capita che la vedi così. E cominci a pensare: ma dove siamo noi? In Val Padana. E in Val Padana, spesso e volentieri la situazione non è delle più rosee. Difatti, ogni tanto si ferma la circolazione a Milano. Ma insomma, è un po' più piccola, Milano. E questo è quello che ti permette di fare, di guardare la Terra dalla stazione, di vedere le cose tirandoti indietro e abbracciare una visione più completa. E dico sempre: guardare la terra da quaggiù è come pretendere di vedere un ritratto mettendo il naso appoggiato alla tela. Vedo qualche dettaglio, ma non vedo questo ritratto. [È questa la prospettiva] che ti spiega le cose: guardate lassù. Dove siamo qui? Bellagio, l'avete riconosciuto, il lago di Como, noi siamo più o meno sotto questa nuvoletta qua. Va bene. Ma noi non ci rendiamo conto di come la natura non sia esattamente come la pensiamo noi. Questa è una serie di fiumi in Argentina, a sud di Buenos Aires, Ed è interessante come, tutte le volte che ci passi sopra, cambiano, sono diversi. Perché i fiumi cercano di andare dove c'è meno resistenza. Questo è l'Orinoco in Sudamerica: guardate questa foto, dove si vede sostanzialmente quante volte questo fiume ha cambiato il suo corso, nel corso degli anni. Noi pensiamo che i fiumi siano delle strutture che sono ferme: ma non è vero per niente, questi si muovono. Se li dovessimo guardare - noi coi nostri occhi da terrestri, che dieci anni ci sembrano tanti, mille chilometri sembrano tanti, se li guardassimo con gli occhi di un extraterrestre, vedremo che i fiumi sono delle cose vive, che si muovono in continuazione. Questo è il Gran Canyon, che ha scavato addirittura delle valli profonde due chilometri. Ha portato via tutto quello che c'era lì dentro, e l'ha portato da un'altra parte. Questo è il Mississipi, che nel 2011 ha deciso di straripare e ha mandato sott'acqua tutta una serie di città. Noi diciamo: "Ma il Mississipi straripa, ma come?" Ma questo è quello che fanno i fiumi: quando si bloccano da qualche parte, risalgono dall'altra. E dove costruiamo noi le città? Vicino ai fiumi, perché è molto più semplice: ci serve, l'acqua. Non ci rendiamo conto che poi i fiumi vanno fuori. Sempre una visione generale: i Caraibi, poi, quando li vai a guardare da vicino, vedi le sabbie tirate, vedi queste isolette, vedi questi spettacoli da lassù. Sembrano casuali, ma non sono poi così tanto casuali. Qui siamo siamo in Australia. E poi guardi qualcosa: che abbiamo cominciato a costruire dragando tutte le sabbie e le barriere coralline perché non ci basta, abbiamo le città piene. Quindi costruiamo qualcosa fuori. E non ci rendiamo conto che stiamo cambiando totalmente la natura qua attorno. Questa è Venezia. Venezia ogni tanto va sott'acqua. Non so se è stata una bella idea, costruire una città lì. Ma insomma dovremmo anche capire che - Venezia è bellissima, c'ero meno di una settimana fa. Però è un po' problematica, la situazione. Questo è il Vesuvio visto dallo spazio, ed è interessante come vedi tutta una serie di abitazioni, lì attorno; se fai una foto di notte, vedi dov'è esattamente il Vesuvio. Attorno ci sono un milione di persone. Se quello scoppia, come ha fatto un po' di tempo fa, qui c'è qualche problema, dovremo stare attenti. L'Italia, super luminosissima: sembra che abbiamo elettricità gratis, che ce la danno gratis. Guardate un po' il resto dell'Europa, quasi scura. Poi arriva Milano, arriviamo noi che bruciamo energia senza nessun problema. Eccola qua Milano, vista dall'alto tra l'altro. L'Italia è molto, molto bella. Come ripeto, è un Paese incredibile visto da lassù. Dovremo stare attenti, però, alle risorse che abbiamo. Chiudo questo talk con un video, un video che trovate su Youtube. Anche questo, se fate una ricerca per "The Sound of Silence NASA", trovate questo video pubblicato dalla NASA. L'abbiamo fatto con la NASA quando eravamo in orbita. Io facevo un bel po' di fotografie di passaggi, ne ho fatte qualcosa come 500.000. Il russo faceva i dettagli, e quindi abbiamo messo assieme questa cosa. Quindi volevo vederla assieme a voi perché vi fa vedere un po' come si vede la Terra da lassù. e com'è diversa, e come dovremmo guardarla in un modo diverso per poter andare a questo action, per fare qualcosa, per fare delle azioni, per stare attenti a cosa facciamo. Questa è l'alba vista dallo spazio, ci vogliono circa sette secondi per passare dalla dalla notte al giorno. Poi quando, sette secondi dopo, si "accende" il mondo, e vedi tutto bianco e blu, nuvole e oceani. Poi ogni tanto qualche terra, qualcosa la vedi, ma è veramente difficile capire anche dove sei o che cos'è. C'è una visione più completa, qualcosa di strano. Questa è l'ombra della Luna, in un eclissi di Sole che abbiamo fotografato dallo spazio. Questa è l'Italia. E guardate l'Africa, dietro l'angolo: siamo proprio attaccati all'Africa. Questa è Londra, vista dallo spazio. Questa è Roma: la Stazione Termini, il Colosseo. Di notte si accendono, le città. Questa è la Mecca, in Arabia Saudita. I ghiacciai della Patagonia. Una Aurora Australis. La Luna con tutti i pianeti allineati, in questa alba lunare. Di notte si accendono, le città. Questo è il nord degli Stati Uniti. Siamo dappertutto, come su un albero di Natale. Un temporale lassù. Questo è Washington, negli Stati Uniti. Questa è Mosca: Un atollo nel Pacifico. La Grecia, scura; e l'Africa, bruciata dal sole. Delle isole, in Egitto. Un lago in Australia. Una vista nel deserto del Sahara. Un impatto di un meteorite, nel Sahara. Un vulcano nella Kamčatka. Un uragano arrivato contro Houston, quando eravamo in orbita. L'occhio di un tifone arrivato contro il Giappone. I Caraibi, una macchia smeraldo sopra la terra. Qui volevo prendere l'Italia, questa è la Spagna, l'Africa, il Mar Mediterraneo. Arriva l'Italia, arriva l'Italia, arriva... un nuvolone incredibile. Però ha preso la Puglia. In Africa: nei deserti non ci sono nuvole. Il Nilo, il Sinai, Israele, Arabia Saudita, Mar Rosso. L'aurora borealis. Un fiume del Madagascar, rosso per le deforestazioni. Una strada in un deserto dell'Iran. I deserti della Namibia. New York. Parigi. E ancora una visione d'insieme, dove non si vedono le nostre mini-nazioni: si vede qualcosa, ma non si vede molto. Perché alla fine, ci sono considerazioni da fare. E lascio finire questo video, e poi facciamo un paio di considerazioni in chiusura. (Applausi) Vi dicevo che quando sei lontano non vedi più i dettagli. Ma vedi qualcosa di insieme, che è estremamente importante. Uno guarda e vede qualche terra, qualcosa: ma di fatto quello che succede è che noi siamo qua sotto, nelle nostre case, nei nostri giardini e nelle nostre città e non ci rendiamo conto che siamo qua sotto e abbiamo sopra di noi un muro, un confine, che è questo. Quando il sole se ne va, e resta acceso per qualche minuto, è l'atmosfera. Quello è il nostro muro, che ci divide tra i nostri mini confini, i nostri mini giardinetti e il vuoto dell'universo. Se non ci fosse questo muro, non ci saremmo. Quindi dobbiamo stare attenti a quello che facciamo: ai nostri giardinetti, va bene; ma anche a quel muro, perché senza quel muro non ci saremmo. Grazie. (Applausi) (Applausi) Buonasera! Buonasera! Adesso lo spostiamo qui, un attimo... Allora, sono molto felice di parlare con voi qui, questa sera, in un posto meraviglioso, in una terra incantevole e a voi voglio raccontare una storia. È una storia che può servire a migliorare, forse, le cose. Sicuramente forse può contribuire a vedere le cose in maniera diversa, migliorandole. Può contribuire a vedere le cose in una ottica diversa, da un lato diverso. Il tema delle strade, la rivoluzione delle strade è un tema che mi ha affascinato molto perché la strada mi ha portato a delle conclusioni ma anche a degli obiettivi che non avrei mai immaginato nella vita. Vedete, la strada mi ha portato a Roma. A Roma, per il lavoro che faccio, mi sono imbattuto in un gruppo di persone che ha dei problemi con la giustizia e capeggiato da un signore che, per rispetto parlando, vorrei chiamare il pirata. E questo signore, insieme ai suoi uomini, ai suoi compari, poco tempo fa, quasi un anno fa, è stato arrestato per associazione mafiosa. Questo signore era ben conosciuto in alcuni ambienti, non solo in quelli criminali, ma anche in ambienti romani. Poi, da lì si è capito che era conosciuto anche in altri mondi. C'era il mondo di sopra, il mondo di mezzo, un mondo di sotto. Ce lo raccontava lui. E queste persone sono state arrestate, per cui vengono accusate di associazione mafiosa, dunque, di mafia. Attenzione. Però, alla parola mafia bisogna stare attenti, perché ai romani e alle persone di quel mondo di sopra e di quel mondo di mezzo non piace, o almeno non si deve pronunciare. Ma i giudici hanno arrestato questa persona per associazione mafiosa. Allora questa cosa mi ha portato ad un'altra strada, di tanti anni fa, di 30 anni fa, in Sicilia, dove c'era un'altra vulgata nelle strade, che era quella: "La mafia non esiste, la mafia non c'è". Ricordo benissimo, a Palermo, all'indomani dell'omicidio del prefetto generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro, quello che venne fuori, che si raccolse in mezzo alla gente, omicidio per mano di mafia, quello che si disse a Palermo è che la mafia, la vera mafia, stava a Roma. E allora, mi è capitato poi altre volte di andare per lavoro, ma anche per altro, a Milano, a Torino, ma soprattutto a Milano e parlando poi di quello che fai, ma soprattutto vedendo alcune situazioni anche al nord, in passato, alcuni milanesi, alcune persone del nord, vedendomi parlare di mafia e del fatto che dicevo: "Guardate, attenzione, sta per arrivare qui, la mafia è già arrivata, Cosa Nostra si è impiantata, la 'ndrangheta già ha delle persone che stanno qui sul territorio", dicevano: "No, la mafia sta a Roma." Mah... la strada mi ha portato a Roma, e una volta arrivato a Roma, vediamo questa mafia dove sta. A Palermo dicono che la mafia sta a Roma, al nord dicono che la mafia sta a Roma, andiamo a vedere a Roma dove sta la mafia. È bastato poco, mettendo una ottica diversa, mettendo degli occhiali speciali, forse meridionali, ho subito individuato che c'era un metodo mafioso, c'era un gruppo di persone che agivano in maniera mafiosa e ho subito individuato anche queste persone, per cui, da giornalista, le ho raccontate. Le ho denunciate sul giornale e quelle persone hanno cercato, invece, di capire chi ero io e ci siamo un po' presi le misure. Loro volevano prendere altre misure, tocchiamo ferro, ma per fortuna non ci sono riuscite. Però, non si sa mai, nel meridione gli scongiuri servono sempre. Allora, io avevo un'idea rivoluzionaria della mia strada, loro ne avevano un'altra. Allora ho cercato di raccontare quello che secondo me era un metodo mafioso. È vero, non abbiamo trovato teste di cavalli o di altro nel letto di qualche amministratore o di qualcuno importante. No, non c'era. Però abbiamo trovato altro a Roma, abbiamo trovato le stesse simbologie, abbiamo trovato gli stessi metodi. E mi è venuta in mente un'altra roba pazzesca, che, come accadeva sempre in Sicilia: "La mafia non esiste, non c'è la mafia, eccetera", ma in Sicilia c'era un altro importante boss, a Catania, Calderone, che aveva delle stazioni di servizio, stazioni di rifornimento di carburante. Anche a Roma la stessa cosa. Ma non è che perché hai la stazione di servizio, sei uno che gestisce un'organizzazione criminale. No. Però ci sono delle similitudini. Il problema è che queste persone a Roma, soprattutto questo che ha un occhio solo e per questo lo chiamano il pirata, era uno che è diventato famoso per le sue scorribande. Le persone ne avevano e ne hanno tanta paura. Allora ho cercato di vedere, di compulsare alcune persone che avevano a che fare con lui. Il problema è che appena le avvicinavi e dicevi: "Ma tu conosci Carminati?" "Ah... Ma Carminati! Assolutamente!" Non devi pronunciare questo nome. E allora questa cosa mi riporta ad un'altra simbologia che in molti paesi della Sicilia di tanti anni fa, quando c'erano dei mafiosi latitanti forti, a Corleone ce n'era qualcuno, la gente aveva paura a nominare questi nomi importanti, che ti facevano paura. E da lì poi scopri pure che questo signore, Carminati, a Roma, non solo odia alcuni giornalisti, ma ce l'ha anche con alcuni personaggi del mondo dell'imprenditoria. E questi imprenditori che non stavano secondo le sue regole non hanno fatto una buona fine. Ho scoperto che Carminati li minacciava apertamente, mentre erano in compagnia dei loro figli, bambini, mentre questi signori accompagnavano i loro figli a scuola, e a questo signore non gliene fregava niente. Non gl'importava, anzi, lo faceva appositamente, perché più tu dai impressione, fai paura all'imprenditore, soprattutto mentre sei in compagnia del figlio, più ottieni dei risultati. Anche questo mi fa portare indietro nel tempo. Quando tu minacci una persona, dai un segnale ad una persona, lo fai davanti a suo figlio. Non solo vengo davanti a te, ma so chi è tuo figlio, che scuola frequenta, che cosa fa. È un metodo mafioso. Nonostante ciò, a Roma non si può parlare di mafia. Nonostante ciò, questa non è mafia. Sì, infatti si chiama mafia capitale. Ed è vero, noi non la possiamo paragonare a cosa nostra e alla 'ndrangheta. Cosa nostra e 'ndrangheta sono mafie tradizionali, come lo era la sacra corona unita. Quella di cui ci occupiamo a Roma è mafia capitale. Ha lo stesso metodo, ha la stessa struttura: c'è un capo, bracci operativi, un braccio economico, ma c'è soprattutto anche il braccio politico. E allora vorrei capire perché una struttura di questo genere non la devo chiamare mafia. Qualcuno mi spiega, ha cercato di farmi capire, che forse queste persone che non vogliono che si chiami mafia, è perché quelle persone indagate oggi per mafia, fino a poco tempo prima sedevano nei salotti, nelle terrazze romane e molti non si erano accorti magari di avere accanto un signore che aveva il potere di gestire un'economia, una politica nella capitale, di inquinarla. Così come avveniva a Palermo, i boss sedevano nei salotti dell'imprenditoria palermitana. E allora io vorrei che ci si mettesse in un'ottica diversa, ci si mettesse a guardare le cose in maniera diversa rispetto a come qualcuno vuole farci guardare e vorrei che ci si affidasse di più alla buona informazione. Per questo motivo ritorno al discorso iniziale: vorrei, grazie al vostro aiuto, guardare le cose in un'ottica diversa, per affrontarle in maniera diversa, migliorandole. Se c'è qualcuno che vuole imbavagliare l'informazione, e qualcuno la vuole imbavagliare in maniera feroce, quelle persone devono essere bloccate, denunciate, devono essere illuminate. Perché sapete, in Sicilia, nove giornalisti sono stati uccisi dalla mafia, e non perché si sono scontrati casualmente con una pallottola vagante, ma perché la mafia li ha uccisi perché loro facevano e raccontavano gli affari dei mafiosi, non perché dicevano che quello è un mafioso. E sono stati uccisi. Altri poi ne sono seguiti, hanno cercato di raccontare le cose però è mancato l'appoggio della società. La società ha avuto paura. È quello che c'è oggi, nella capitale, la paura e l'indifferenza. C'è la paura e l'indifferenza di una società grande ed evoluta, che nel 2015 non ci si può permettere di avere gli occhi chiusi, la bocca tappata. Con il vostro aiuto dobbiamo sostenere chi denuncia, ma dobbiamo soprattutto, e lo ripeto ancora una volta, guardare le cose in un'ottica diversa, come le conosciamo noi nel Meridione, come le conoscono le persone che sono vittime di questi soprusi e di queste organizzazioni criminali, come le persone che vivono la paura di queste organizazzioni criminali. È grazie soltanto all'unione di tutte le persone, essere uniti, compatti, grazie all'appoggio della società, che queste cose si possono affrontare. Se una persona rimane da sola, la mafia vince, la mafia lo sconfigge, la mafia lo prende come un obiettivo. La mafia quando vede una mosca bianca, la schiaccia, o almeno tenta di schiacciarla. C'è nell'informazione, c'è nella politica, e c'è anche nella burocrazia, negli impiegati, gli impiegati pubblici. Perché anche lì deve cambiare. Perché se una mafia come quella di mafia capitale si è rafforzata e si è messa in mano la politica, si è messa in mano l'imprenditoria, è perché ha utilizzato un'arma, l'unica arma potente che c'è oggi, che è la corruzione. E la corruzione è progredita e progredisce ancora oggi, perché è nella nostra testa, nella nostra mentalità. Perché trovando impiegati infedeli della pubblica amministrazione, abbiamo nella nostra mente che quell'impiegato lo possiamo convincere, oleare, abbonandogli qualche cosa, sganciandoli qualche mazzetta. Una mazzetta oggi, una mazzetta domani, si fa una montagna di mazzette e la montagna di mazzette puzza. Perché poi, vedete, la corruzione viene scaricata tutta addosso alle spalle della società e quando si scarica sulle spalle della società, è la società che paga, perché la società paga le tasse, pagano con i servizi mancanti, con le opere pubbliche scadenti, perché qualcuno questi soldi li deve pur detrarre dalla spesa complessiva. E allora l'arma che viene utilizzata oggi da questa nuova mafia che viene chiamata mafia capitale, ma anche le altre mafie, è la corruzione. Una nuova mentalità, una mentalità diversa, pulita, corretta, attuata da tutti, può portare a diminuire la corruzione, a disarmare le mafie, a impoverire gli uomini che vogliono diventare mafiosi. E per questo occorre il vostro aiuto. Occorre l'aiuto di tutti per sostenere chi combatte le mafie, per sostenere chi è vittima e ha paura delle mafie, del metodo mafioso, e per evitare che ci possano essere mosche bianche. Niente più mosche bianche, ma più cultura nella nostra testa, la cultura e l'informazione. Sosteniamo una buona informazione. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Sara Fazzini Perché un cittadino che non ha nulla a che fare con la giustizia dovrebbe interessarsi a quello che avviene all'interno di un carcere? Voltaire diceva che la dignità di un Paese, la civiltà di un Paese si misura dalle sue carceri, ma è un'affermazione molto teorica. Perché ognuno di noi deve conoscere, deve sapere che cosa avviene all'interno di un carcere? Voglio raccontarvi due storie, due storie americane che sono molto simili ma hanno un epilogo molto diverso. Jack Henry Abbott nasce negli Stati Uniti, negli anni '40 del secolo scorso proviene da una famiglia socialmente ai margini e inizia sin da giovanissimo a commettere reati e sin da giovanissimo conosce l'esperienza carceraria. Ha un carattere violento, irascibile e commette dei reati anche all'interno del carcere, uccide persone, fa violenza e quindi conosce delle condizioni detentive terribili. L'unica cosa che può fare nei periodi in cui non si trova in isolamento è leggere e ben presto inizia anche a scrivere e inizia a intrattenere una corrispondenza con uno scrittore famosissimo, Henry Miller, che crede nelle sue capacità, pubblica la loro corrispondenza sulla New York Review of Books e poi pubblica "Nel ventre della bestia", un libro, grazie al quale Abbott diventa anche molto ricco, viene messo in libertà, ma inebriato da questa situazione e dal suo carattere violento una sera in un bar uccide un cameriere per un banale litigio. Per cui torna in carcere, perde tutta la sua ricchezza perché la vedova di questo cameriere intenta causa nei suoi confronti e poco dopo si uccide. Edward Banker, nasce anch'egli negli Stati Uniti negli anni '30 del secolo scorso e ha una storia di vita molto simile a quella di Jack, sino a che a un certo punto nel carcere di San Quentin dove è ristretto incontra una volontaria che intraprende con lui un percorso di scrittura e di lettura e a un certo punto gli regala una macchina da scrivere. Questa macchina da scrivere cambierà la vita di Edward, perché Edward inizia a scrivere e ben presto diventerà uno scrittore molto famoso, ma soprattutto uno sceneggiatore famossissimo, molto ricercato dal cinema. Sono sue le sceneggiature di "The Heat - La Sfida", con Robert De Niro e Al Pacino e di "Vigilato speciale", con Dustin Hoffman. Anche Edward, a un certo punto, esce dal carcere, anche Edward diventa molto ricco, ma decide di approfittare di questa occasione, e quindi trascorre gli ultimi anni della sua vita benvoluto, ricco e muore serenamente di vecchiaia. Forse cominciate a capire perché bisogna interessarsi a quello che avviene all'interno delle carceri. Abbott ci dice una cosa: Attenzione! La felicità è un bisogno serio di tutti, di tutte le persone e se le persone non sono in grado di raggiungere questa felicità con strumenti leciti, lo faranno con strumenti illeciti. Quello che noi cerchiamo di fare nel carcere di Bologna è fare in modo che le persone possano perseguire la propria felicità, diversa per ognuno di loro, con degli strumenti che sono leciti. Alcuni di loro questi strumenti non li hanno mai conosciuti o non sanno di poterli utilizzare. Nel carcere di Bologna si può studiare, si può studiare dalle scuole primarie sino ad arrivare all'università e grazie ad una convenzione, ad una collaborazione consolidata con l'Alma Mater, con l'Università di Bologna, si può studiare in carcere, in un'aula multimediale in collegamento protetto con l'università, seguendo le lezioni, pur rimanendo dove si è, e ci si può laureare. Ci sono persone che hanno preso più di una laurea in carcere. A Bologna si può anche lavorare. La FiD è un'azienda meccanica, Fare Impresa in Dozza, che è stata costituita all'interno del carcere di Bologna da tre delle maggiori realtà del settore, non solo bolognesi ma a livello mondiale, che sono GD, Ima e Marchesini che hanno deciso di costruire un'azienda meccanica all'interno del carcere, azienda che dà lavoro stabilmente a circa 15 detenuti e le oltre 100 persone che sono passate da questa azienda all'interno del carcere e lì hanno lavorato quando sono uscite nella maggior parte dei casi hanno continuato a lavorare per queste aziende o per le aziende dell'indotto. Quello che sta scorrendo alle mie spalle è il trailer di un film di Filippo Vendemmiati che si chiama "Meno male è lunedì" e che racconta questa esperienza. "Meno male è lunedì", perché a differenza di ciascuno di noi, che la domenica teme l'arrivo del lunedì perché dovrà tornare a lavorare, per chi è all'interno del carcere lunedì è un bel giorno perché si torna a lavorare, perché si torna a fare qualcosa. Ma lavoro è anche una sartoria che c'è nella sezione femminile, che si chiama "Gomito a gomito" perché noi siamo in Via del Gomito e perché le detenute sono molto strette, quindi stanno gomito a gomito e questa sartoria ha una produzione propria di borse e sciarpe e altri articoli, ma è anche la sartoria dell'Ikea di Casalecchio di Reno. In carcere c'è una serra, nata grazie alla collaborazione di tantissimi soggetti. Quello che si fa in carcere non avviene quasi mai perché un solo ente, una sola persona o un solo soggetto decidono di fare una cosa, ma sempre perché tante persone si mettono insieme e decidono di costruire qualcosa. Questa serra nasce grazie alla collaborazione di enti pubblici o locali come il Comune, ma anche grazie alla collaborazione di tante cooperative e fa orticoltura biologica, un'insalata buonissima. Il mese prossimo nascerà un caseificio, un'azienda pugliese che fa produzioni lattiero-casearie. Non si sa bene perché, ma ha deciso di scommettere in questa impresa e quindi ha deciso di dare del lavoro ai detenuti e insegnare ai detenuti a fare i casari. Un altro strumento che cerchiamo di offrire, che è uno strumento molto potente per ciascuno di noi è la musica. A chi non piace la musica? Il maestro Claudio Abbado qualche anno fa, poco prima di morire ha realizzato due esperienze magnifiche nella città di Bologna, una in un ospedale infantile e una nel carcere di Bologna e ha fatto nascere il coro Papageno che è un coro in cui cantano insieme detenute e detenuti e coristi esterni e musicisti esterni. Si incontrano tutte le settimane studiano musica, canto, con un maestro che, chiaramente, è un maestro professionista, il maestro Napolitano, e si esibiscono in molti luoghi, all'interno del carcere ma anche fuori. In giugno si sono esibiti in Senato di fronte alle massime cariche dello Stato e all'inizio di questo mese anche di fronte al Papa, in occasione del Giubileo dei carcerati. Un altro strumento grazie al quale le persone possono cambiare, ciascuno di noi può cambiare è il cinema. A chi è che non piace andare al cinema, a prescindere dai generi? Da un paio d'anni nella Casa Circondariale di Bologna c'è un percorso di studio sui mestieri del cinema. Alcuni detenuti imparano a vedere un film come critici, a fare sceneggiature, a fare colonne sonore, a fare montaggio e l'anno scorso abbiamo fatto il primo Festival del Cinema in carcere con la giuria composta dai detenuti e con degli ospiti veramente d'eccezione. Questo è il manifesto di quel Festival. Questa è la giuria chi si riunisce, come vedete, dove capita, nei luoghi disponibili, e ci sono venuti a trovare Matteo Garrone, Daniele Luchetti e Gabriele Mainetti che come sempre, e spesso è accaduto, lo scorso anno ha vinto il festival con Jeeg Robot, uno dei tanti premi che questo film ha ricevuto e la nostra madrina è stata Claudia Cardinale, che ha ricevuto un dono dalla donna detenuta più anziana che in quel momento era in carcere, lei era emozionatissima perché sapete che Claudia Cardinale ha origini tunisine, e quella donna era tunisina. Lo sport. A chi non piace fare sport? A Bologna c'è una squadra di rugby che si chiama Giallo Dozza che gioca in campionato C1, gioca sempre in casa perché non può andare in trasferta, ma le altre squadre sono molto liete di venire da noi. E come sempre avviene nel rugby c'è anche il terzo tempo, che è uno dei momenti più significativi di questo sport. A Bologna è possibile confrontarsi tra culture diverse. Per circa due anni un gruppo di detenuti provenienti dai Paesi nei quali ci sono state le primavere arabe si è confrontato con professori, con studiosi, sulle costituzioni, sulla costituzione italiana e sulle costituzioni arabe, e anche questo percorso è stato raccontato in un film di Marco Santarelli che è ancora in circolazione nelle sale e che si intitola "Dustur", che vuol dire proprio Costituzione. E infine, cosa ci fa star meglio se non il cibo? Abbiamo molti chef famosi che vengono a trovarci, e che insegnano ai nostri detenuti a cucinare, come chef Rubio, che tra l'altro è anche un rugbista, e quindi è anche un nostro fan per quanto riguarda il Giallo Dozza, la squadra di rugby. Ecco, torniamo alla domanda iniziale, torniamo a questa domanda: come mai, perché ogni cittadino dovrebbe interessarsi a cosa avviene all'interno del carcere? Un paio di anni fa sono stata invitata a leggere pubblicamente una lettera nell'ambito di uno scambio culturale di un Festival che c'è a Bologna, che si svolge in un teatro, dove appunto dei personaggi pubblici leggono delle lettere di loro omologhi, di loro colleghi di altri Paesi. Io sono stata molto fortunata perché mi è capitato di leggere la lettera di un collega norvegese che è il direttore del carcere di Bastoy. Il carcere di Bastoy è quel carcere bellissimo che c'è su un'isola e che molti di voi avranno visto in foto, in filmati, in tv. E il mio collega mi dice una cosa semplicissima ma molto bella. Mi dice, sostanzialmente, "Cara collega, ma in che cosa consiste alla fine dei conti il nostro lavoro?" "Il nostro lavoro consiste nel costruire buoni vicini". Perché domani, dopodomani, fra 10 anni, fra una vita, quelle persone che oggi sono in carcere saranno i miei vicini, i vostri vicini, i vicini dei vostri figli. E allora non so voi, ma io sinceramente preferirei avere Edward Banker come vicino. Grazie. Trascrizione: Michele Gianella L'empatia corrisponde, sostanzialmente, al nostro bisogno di comunicazione e di condivisione. Viviamo in un'epoca di crisi economiche, di catastrofi naturali, di lacerazione dei rapporti e delle relazioni sociali, di violenze commesse in seguito all'odio e al fanatismo. E quindi il richiamo dell'empatia ci serve per aiutare gli altri, per occuparci - o almeno non essere indifferenti - alla miseria e alle privazioni di vaste popolazioni del nostro pianeta. Però, per aiutare gli altri è necessario non considerarli soltanto delle vittime passive. Qualche volta noi pensiamo che abbiano solo bisogno di un aiuto materiale. Si tratta invece di sapere che sono uomini, donne che hanno una storia, un progetto di vita, dei desideri. Ed è proprio qui che dobbiamo chiederci: ma perché, per amare gli altri, dobbiamo vederli soffrire? Ho già parlato di indifferenza: spesso, pur vedendo un altro che soffre, voltiamo la testa dall'altra parte. Ora, l'empatia è proprio la capacità che ci permette di entrare direttamente in contatto, anche semplicemente guardando una persona in faccia, cioè vedendo, per esempio, che ha una smorfia un po' cupa delle labbra, oppure ha gli occhi un pochino tristi: ecco, l'empatia ci mette in contatto diretto con le persone a partire proprio dai gesti. Non ci vogliono, spesso, nemmeno le parole, per capire che un'altra persona ha qualche problema: anche, certamente, che ce l'ha con noi, per esempio, o ha bisogno di qualcosa d'altro. Si tratta di una capacità - e questo bisogna saperlo, ripetercelo molto spesso - di cui tutti siamo dotati. Dell'empatia, infatti, oggi conosciamo molto a livello scientifico, conosciamo la sua storia nell'evoluzione della specie: è stata fondamentale per la cooperazione e per l'associazione, e anche per la cura dei piccoli e dei deboli. Sappiamo anche molto dei circuiti cerebrali associati all'empatia. Però non basta pensare che l'empatia sia un istinto, o si inneschi con una scarica di neuroni. Perché se fosse così, non potremmo spiegarci come mai la paura dell'altro è un aspetto fondamentale, non solo della nostra società ma anche della nostra vita. Paura, qualche volta, persino di innamorarci. Perché abbiamo paura di essere traditi, di essere abbandonati. Oltretutto, poi, pensiamo a come sia difficile oggi comunicare tra vecchi e giovani, tra uomini e donne - anche questa, una storia purtroppo nefasta, soprattutto negli ultimi tempi: tra ricchi e poveri; tra Nord e Sud; tra gente che abita in città e gente che abita in campagna. Il mondo in cui noi viviamo, quindi, fa dell'empatia quella che io chiamo una "wake up call". Cioè un avvertimento, che può essere anche forte, violento, a investire le nostre energie nel rischio, nella difficoltà, molto spesso, della scoperta dell'altro. L'empatia deve diventare per noi una sveglia, perché proprio in questo modo, io credo, diventerà un turning point fondamentale per il futuro di questo mondo, che attraversa crisi profonde. E non penso soltanto all'economia, ovviamente, alla finanza; ma penso anche all'ambiente. C'è solo - questo turning point per cui ognuno di noi mette qualcosa di sé, incontrando l'altro, facendo, diciamo affrontando l'esperienza delle relazioni - solo in questo modo, forse, fermeremo una deriva catastrofica. Scoprire l'altro è la quintessenza dell'empatia. Può sembrare una cosa piuttosto semplice: invece, se pensiamo alla società digitale, ai mezzi di comunicazione, al web, ma anche al mondo globalizzato, scoprire l'altro non è così semplice, nel senso che proprio i dispositivi digitali, ma anche i voli aerei, che ci permettono velocemente di andare da un'altra parte del pianeta ci mettono a contatto con altri distanti, di cui spesso non conosciamo la lingua, non conosciamo la cultura, non sappiamo niente delle loro credenze o della loro fede. Proprio perché queste nuove forme di socialità, in cui tutti siamo immersi, ci mettono a contatto con altri senza nome, spesso gruppi e popolazioni, appunto, vittime, per esempio, di catastrofi naturali; o di queste grandi migrazioni. D'altra parte, altri che stanno con noi abitano il mondo con noi. Sono parti, attori della nostra stessa scena. Proprio per questo, noi spesso ci fermiamo a simpatie immediate, oppure anche a repulsioni o avversioni immediate. Faccio degli esempi che sono noti a tutti: perché noi ci emozionano per la foto di un bimbo - per esempio quella famosa foto, diventata virale, del bambino che è tirato fuori dalle macerie di Aleppo - e poi noi italiani, che andiamo benissimo d'accordo con un immigrato che lavora in un mercato, oppure al bar, eppure nel piazzale della Stazione Centrale ci irritiamo perché diciamo: ma guardate tutti questi presunti rifugiati, che non fanno niente tutto il giorno! Questa è veramente una bella contraddizione: ma ci dice, soprattutto, la fatica e la difficoltà di fare i conti con la differenza dell'altro, che sia un giovane, che sia un immigrato, che sia un anziano, o appunto che sia uno straniero. La prima lezione dell'empatia, da questo punto di vista, sta proprio nel prestare ascolto, senza buttarci giù e dire: "Vabbè, io sono egoista e quindi non mi interesso". No: dobbiamo prestare ascolto a queste nostre risposte spontanee, queste nostre immediate avversioni. Siamo anche noi - come si dice volgarmente, "abbiamo i nostri problemi". Ma prestare ascolto, e prenderle sul serio, vuol dire accettare che le nostre attrazioni, le nostre simpatie e le nostre antipatie possono anche dare vita a qualcosa di diverso. E quindi, possano anche portarci a riconoscere il valore di quelli che abitano il mondo insieme a noi, che come noi hanno delle emozioni, hanno dei pensieri, hanno dei desideri. La scienza sta lavorando molto su questo, e per esempio - questo secondo me è un risultato interessante - ci dice che non esistono le persone naturalmente empatiche. Un luogo comune è che le donne sono più empatiche degli uomini. Gli esperimenti in neuroscienze hanno abbastanza relativizzato questo tipo di luogo comune. Il che vuole anche dire che non esistono uomini freddi, calcolatori ed egoisti, geneticamente o naturalmente anti-empatici. E tutto questo cosa vuol dire? Vuol dire che l'empatia è una capacità sicuramente cablata nel cervello; ma una capacità che dobbiamo, anche, scegliere di coltivare. Oltretutto, poi, sapendo che è molto delicata e molto fragile. Altri studi, altrettanto interessanti di quelli che ho appena citato, ci dicono che per esempio è più facile essere empatici con i nostri familiari, con chi appartiene al nostro gruppo, al nostro ambiente, piuttosto che con quelli che parlano un'altra lingua, o di cui conosciamo ben poco. Così pure si fa più fatica a essere empatici quando si è stressati, oppure quando si è depressi. Cito questo tipo di conoscenza proprio per dire come bisogna essere molto realisti, ma realisti anche nei confronti di noi stessi. Cioè, essere empatici non vuol dire essere buoni e basta, quindi non essere cattivi. Tutti noi viviamo, a seconda appunto delle circostanze di vita, delle fasi della vita - se siamo più giovani, se siamo più adulti, se abbiamo altro tipo di problemi - viviamo dei momenti in cui l'empatia può abbassarsi, può essere anche un po' limitata, un po' scarsa; ma tutto questo non toglie che l'esperienza empatica possa essere rinnovata e ripresa. Con questo cosa voglio dire? In fondo, la vita è una grande scuola di empatia. È vero che noi entriamo in contatto con gli altri in maniera estremamente entusiasmante nell'amore e nell'amicizia, e siamo coinvolti con le nostre emozioni ma anche proprio con la nostra sensibilità, con le sensazioni. Eppure, ricordiamoci che basta conversare con un amico, o con un'amica, uscendo da un cinema. Basta aprire la finestra e guardare fuori, guardare per esempio un vecchietto un po' malandato, che cammina a fatica, perché le nostre emozioni e le nostre sensazioni, quindi questa possibilità di aprirci alle storie degli altri, all'esistenza degli altri, anche solo per pochi secondi, è una possibilità alla portata di tutti. In questo senso, dicevo, la vita è scuola di empatia. Viaggiare ci insegna a empatizzare; imparare le lingue straniere, per capire quelli che parlano una lingua diversa dalla nostra; conversare - il piacere, qualche volta anche la noia della conversazione - è molto importante, proprio per vivere e sviluppare questa formidabile capacità umana che è piena di potenzialità. In un mondo globale, in fondo, noi dobbiamo reimparare ogni giorno a stare insieme agli altri: tra uomini e donne, tra genitori e figli, tra studenti e insegnanti e tra colleghi di lavoro. Ora questo, diciamo riapprendimento - che contrasta, è vero, con la velocità, con i problemi delle nostre vite quotidiane, è però decisivo per rendere il mondo più umano. E per, soprattutto, apprezzare l'umanità di quelli che abitano la stessa terra allo stesso modo in cui la abitiamo noi. Con questo, vorrei lanciare il messaggio che l'empatia - ripeto: una capacità di cui tutti e tutte siamo dotati - è creativa, è generosa. Soprattutto, ci porta a guardare in avanti. E questo è tanto più importante in un mondo che ha paura, oggi, del futuro. [Pensate a] Greta che dice: voi adulti ci rubate il futuro. Questa è un'accusa pesantissima, per noi adulti. L'empatia aiuta, anche noi adulti, e non solo i giovani, a guardare in avanti. A rischiare, ad accettare la fatica, anche i conflitti d'interesse, di valore e di forme di vita che sicuramente ci sono, quando entriamo in relazione con gli altri. Perché in questo modo noi, in fondo, arrichiamo la nostra vita e le nostre esperienze. E adesso concludo chiedendovi una cosa. Fate solo un gesto: voltatevi verso il vostro vicino, e guardatelo dritto in faccia. Poi fate un respiro profondo, e come se vi sentiste liberati da un peso, sorridete. (Applausi) Trascrizione: Maria Pericleous Il mio intervento è sul cambio dell'umore e siccome la luce è fondamentale per la serotonina, che è l'ormone della felicità volevo chiedere alla regia se si può accendere le luci in sala così almeno vedo in faccia le persone che ci sono. Ecco. No, spegni, spegni, che è meglio... No, scherzo. (Risate) Il mio intervento, appunto, intervento che vedremo e vivremo insieme è sul cambio dell'umore. A quanti interessa cambiare l'umore per superare stress e difficoltà? A qualcuno interessa, per alzata di mano? Ah, grandissimi. Perché magari anche a voi capita di vivere momenti di preoccupazione, di tensione per le tante cose da fare, sempre meno tempo a disposizione; oppure le urgenze di altri che dobbiamo sempre risolvere, mai le nostre cose. Oppure magari perché abbiamo a che fare con persone che ci tolgono il sorriso, perché magari sono un po' stressate, negative, magari non ci rispettano, non ci danno ascolto, non ci rispondono e ci deludono. È anche vero che rispetto a questi problemi esterni, noi abbiamo un margine d'azione, cioè il nostro stato d'animo. Perché cambiando lo stato d'animo riusciamo ad ammortizzare meglio i colpi della vita, ma anche ad interpretare in modo diverso quello che ci succede. Perché si può fare, e perché l'abbiamo già fatto. A qualcuno di voi è capitato, guidando - qualcuno di voi guida? Qualcuno ha la patente, guida con la patente? (Risate) Perché è importante questa cosa. Magari vi sarà capitato che qualcuno vi tagli la strada. Ovviamente è una cosa che dà fastidio a tutti. È anche vero che vi sarà capitato almeno una volta che la persona che vi taglia la stada magari si scusi. Ovviamente la reazione nostra, il nostro stato d'animo, ma anche l'interpretazione di quel problema è completamente diversa rispetto a quando vediamo la stessa persona che magari ci infama, vuol aver ragione e si arrabbia, giusto? E quindi lo stesso problema può essere visto in modo diverso. A qualcuno è capitato? Qualcuno si starà chiedendo: "Ma come mai questo ci fa domande, ci fa alzare la mano. Perché ci fa alzare la mano?" (fa ripetere la domanda ai spettatori) Tutti insieme, non ognuno dentro di sé. Bella domanda, vi ringrazio, non me l'aspettavo, sinceramente. Nel momento in cui alziamo le braccia - c'è una ricerca, che ho messo nel mio libro - si abbassa il livello del cortisolo nel sangue che, insieme all'adrenalina, sapete che è uno degli ormoni principali dello stress. È quello che ci porta tensione muscolare e poi magari ci porta ad avere dolore al collo, alla cervicale, alle spalle. E però è anche responsabile dell'abbassamento del livello di ossigeno al nostro cervello per portarlo verso i muscoli. Inoltre, il cortisolo va a bloccare l'attività della serotonina e dopamina, che sono responsabili della capacità visiva, di memoria e di concentrazione. Quindi ovviamente stando così, proviamo stare così, fa anche arieggiare un po'. Sembra una rapina. Però allegra, una rapina allegra. Ovviamente non staremo quaranta minuti così: ma avete visto, per elaborare la risposta alzate e abbassate le braccia. Quando si alzano, e quindi ci muoviamo il nostro cervello dà l'input per il rilascio di endorfine che conoscono tutti, sono gli ormoni del benessere, antidolorifici naturali del nostro corpo, chi è che non ha due endorfine in macchina che se le spara ogni tanto. E quindi le endorfine ci mettono nelle condizioni migliori perché altrimenti sembra un po' come - stando seduti così come siete voi, e magari c'è una persona che parla davanti a voi a cosa lo ricolleghiamo che abbiamo fatto per almeno quindici, vent'anni? Alla scuola. Quanti sono stati a scuola di voi? (Risate) Perfetto, meno male. Il momento in cui eravamo a scuola, almeno scuola da me, soprattutto le prime ore del mattino quando volevi stare nel letto a dormire, a riposarti, l'espressione facciale quanto meno a scuola da me, stavamo tutti con questa faccia. (Risate) Ecco, quindi, secondo voi con questa espressione facciale il nostro cervello lavorava al massimo o al minimo? Al minimo. Quanti pensano che lavorava al minimo? Quanti pensano, che è una cosa importantissima per andare avanti. (Applausi) Nel momento in cui noi... quando usciremo di qua, perche usciremo di qua, giustamente, vogliamo portarci a casa delle tecniche per cambiare l'umore, quindi dobbiamo esssere nelle condizioni migliori come la persona interessata, cioè come sta di corpo, come va di corpo la persona interessata? (Risate) La persona interessata sicuramente ha un atteggiamento, dicono sui libri "motion creates emotion". In romagnolo, perché ho la sc romagnola, il movimento crea emozioni. Se ti muovi da persona allegra è molto piu facile che lo diventi. Lo diceva già nel novecento William James, il famoso psicologo padre della psicologia empirica diceva: "è impossibile rimanere tristi manifestando sintomi d'allegria" Ovviamente capisci quando una persona è triste, avete a che fare con persone tristi, pensierose, a qualcuno è capitato? Quancuno è stato triste, pensieroso? Io non ho mai visto una persona pensierosa, preoccupata che sta così. (Risate) Giusto? Di solito sta un po' con le spalle giù. Stando cosi, secondo voi respiriamo meglio o peggio? Peggio. Per assurdo ci mettiamo senza esserne consapevole nell'unica postura che non ci aiuta ad avere ossigeno nel cervello per risolvere i problemi. Perché poi se è vero che motion creates emotion, in romagnolo, se mi metto così, e sfido chiunque a stare un po' così e pensare "Quant'è bella la vita." (Risate) "Come sono contento oggi." "Yuppy yu, yuppy yu" Giusto? Al contrario noi vogliamo avere l'atteggiamento corporeo della persona entusiasta, interessata, allegra. Come sta la persona che ha appena vinto la lotteria, come sta, come sta? Non sta qua sicuro, già se n'è scappata a farsi viaggi. Comunque sicuramente sta, proviamo proviamo questa cosa con spalle aperte. Proviamo, perché state giù, scivolate - spalle aperte, proviamo braccia aperte, gambe aperte (Risate) No, gambe aperte non si può dire, scusate. Però sicuramente stando così respiriamo meglio portiamo la massima capienza di sangue al cervello attraverso l'arteria basale; e soprattutto, sorridendo facciamo anche smuovere le endorfine. Ovviamente staremo così, proviamo stare così per 40 minuti. Va bene? (Risate) No, scherzo. Facciamo solo 30 secondi, però tutti insieme in contemporanea come se fossimo oggi qua veramente. Perché dico questa cosa? Perché se stiamo tutti insieme a farlo è una cosa tranquilla, normale, che avete riso, avete già fatto una cosa del genere. Se vedi al contrario uno che passeggia così per strada, ride e sorride da solo, subito pensiamo "Va' quello scemo, che ci avrà da ridere?" Invece di star serio con la faccia imbronciata e il fegato gonfio. Noi poi abbiamo una vocina dell'inconscio che ci protegge proprio verso il cambiamento. Dice: "Non lo fare, non sorridere, che è pericoloso, che poi muori" (Risate) Bisogna star seri, con la tigna, il fegato gonfio. Quindi, come fai a vincere questa vocina? Agendo. Il momento in cui agiamo, proviamo. Tutti insieme, possiamo farlo insieme ma anche come risorsa personale. Proprio come un calciatore, un professionista, che prima di entrare in campo, cosa fa? Si riscalda. Lo fa allo stadio. Se lo fa alle poste è una cosa un po' strana. Ma non è l'esercizio il problema, è il contesto. Nel contesto giusto, tutti insieme per 30 secondi. Pronti, via! (Risate) Come va? (Risate) Qualcuno si sente svenire? Sentite le endorfine che salgono a grumi? È quasi finito. Se vi aiuta tenetevi per mano, (Risate) se avete le mani pulite però. Se vi aiuta provate a guardare me. Ah, già lo state facendo, ok. Guardate gli occhi... cioè, però... (risate) Guardate verso l'alto con gli occhi, ecco, che aiuta a cambiare le onde celebrari verso il positivo e nel frattempo aprite la bocca sorridendo sempre, senza fare "Aaa" che non stiamo dal medico adesso. (Risate) Più andiamo indietro con la testa più ci verrà da ridere in modo spontaneo e naturale, proviamo. Grandissimi, grandissimi! (Applausi) Allora, abbiamo sperimentato questa cosa. Perché ci è venuto da ridere? Nessuno vi diceva ridete. Perché nostro cervello ha abbinato queste espressioni facciali a uno stato d'animo positivo, fin da quando eravamo bambini perché quando un adulto si avvicina alla culla dove c'è il bambino il bambino vede l'adulto arrivare come arriva, così? "Grrrrr" Oppure "Aaaaaah" La prima o la seconda? La seconda, un millione di volte. Ogni volta che vedi un bambino ti viene a fare così in automatico quindi il nostro cervello ha registrato questa cosa. E possiamo utilizzarla per cambiarci l'umore. Così come possiamo utilizzare alcuni meccanismi della pubblicità: non so se avete mai visto il film di Checco Zalone dove lui va giù in Puglia, trova la nonna entra nella sua camera, accende la luce, e lei si mette a far la maglia. Spegne la luce, la nonna si spegne. Questa stessa cosa possiamo usarla su di noi. Allora, proviamo, quando schiocco le dita ci mettiamo da neutri, come a scuola con lo sguardo perso nel vuoto né allegro né triste provate un attimo il neutro. Bravissimi, il neutro vi viene benissimo. Quando schiocco le dita, allegri. Pronti? (Ogni volta che schiocca le dita cambia espressione) Se allungo la parte neutra vi verrà ancora più da ridere. Pronti, via. (Schiocca le dita e cambia espressione) (Risate) Grandissimi, grandissimi. Facciamo una bella respirazione liberatoria. Buttiamo fuori l'aria. Dalla bocca, ovviamente. Mettendo la mano sulla pancia, spingiamo l'aria che esce dalla bocca davanti all'ombelico, ognuno sa dove si trova? Spingiamo e prendiamo aria sorridendo, teniamo l'aria 4 secondi per permettere lo scambio negli alveoli polmonari però con la bocca aperta sorridendo, ammiccando come se avessi scoperto la marachella di qualcuno, così... proviamo. Butta fuori, prendi aria, (Risate) Grandissimi, bravi. Allora, ha senso gratificarsi perché, quando facciamo qualcosa, anche di semplice, la gratificazione è fondamentale. Il cambiamento, la leva dolore che ti porta verso la leva piacere. Purtroppo a volte la leva piacere, perché non ci gratifichiamo magari pensiamo che sia troppo complessa, diventa una leva dolore. Quindi come si fa? Questo metodo che ho creato e ho chiamato "ingegneria del buon umore", prende spunto dalla radice ingegnarsi, trovare modi per essere di buon umore. Sicuramente ha come fulcro il fatto di trovare la cosa più semplice che puoi fare ora per essere di buon umore, appena la fai ti gratifichi, ci sono delle tecniche. Volete provare una tecnica di gratificazione, a qualcuno interessa? Perfetto. Perché in questo metodo c'è un primo step che è consapevolezza che c'è un problema altrimenti se non riconosci un problema non troverai la soluzione, giusto? Un problema che, rispetto ai problemi esterni riguarda te, e quindi ti muovi verso la soluzione. Ti assumi la responsabilità e lo fai perché metti te stesso come priorità. Non vuol dire essere egoista, perché anche il calciatore mette se stesso come priorità quando entra in campo. Fa riscaldamento per sé, per non farsi male, però nel momento in cui lo fa dà aiuto anche alla squadra. Mi seguite? Ok. Il secondo step l'abbiamo provato adesso: atteggiamento fisico. Mi metto nelle condizioni fisiche migliori per avere un'intelligenza positiva, un atteggiamento mentale che mi permette di focalizzarmi sulle soluzioni, e utilizzare il linguaggio in modo intelligente, perché a volte ci roviniamo proprio sul linguaggio. Conoscete qualche persona che guardando il tempo, il meteo, gli viene già mal umore, conoscete qualche meteoropatico? Che non è una brutta malattia, mia zia è cintura nera in meteoropatismo. Non di meteorismo, di meteoropatismo. Quando lei vede il tempo - in Romagna non abbiamo il bel tempo in inverno come nelle pubblicità che ti fanno vedere alle sei di mattina il sole E buio, fa freddo, c'e la nebbia, quando alza la tapparella dice: "che brutta giornata uggiosa, che giornata pesante che mi aspetta". Secondo voi sarà una giornata pesante? Sì, ma non perché l'universo ti fulmina perché hai usato questa parola. Perché per il nostro cervello è come se. Ti metti nella modalità giornata pesante che è diversa da quella modalità che quando ti dicevano a scuola "domani avete supplenza" entravi nella modalità gioia, addirittura ti piacevano le materie che odiavi perché c'era supplenza. Un esempio che mi ha chiarito questa cosa: provate a pensare una forchetta, avete in testa una forchetta? Non conficcata, in testa. Una forchetta e un piatto vuoto, ce l'avete in testa? Provate a immaginare la forchetta che raschia il piatto una forchetta che raschia la lavagna di scuola, la sensazione è negativa, giusto? Eppure non c'è né la forchetta né il piatto né la lavagna. Ma noi abbiamo reagito come se. Ogni parola crea una sugggestione nella nostra mente e sapendolo utilizziamo il linguaggio in modo più intelligente. Anzichè dire una giornata pesante, cosa potrei dire? "Giornata diversamente leggera", che è gia meglio. Anziché "brutta", "non bellissima". Cosa preferite, "non bellissima" o "brutta"? Non bellissima. La parola "ricca", in neurosemantica, è tra quelle che mette più di buon umore. Ricca di impegni è sicuramente meglio che impegnativa, giusto? Ricca, proficua, abbondante. Stimolante per lei, ritardante per lui. (Risate) Qundi usando il linguaggio in questo modo già ti cambi l'umore. Altrimenti fai come mia zia che anche quando è bel tempo, lei dice "una bella giornata così e mi tocca pure andare a lavorare". Se uno dice mi tocca fare qualcosa ti mette in uno stato d'animo peggiore. Adesso che sa la cosa con la forchetta che raschia il piatto, mi guarda quando è bel tempo, mi guarda e fa: "speriamo non si guasti"! (Applausi) Andiamo a fare questa gratificazione che tiene insieme questo metodo di tre step, - consapevolezza, atteggiamento fisico, atteggiamento mentale. Battiamo le mani facendo combaciare i polpastrelli. Dicono le discipline orientali, che così si attiva al livello energetico. Ci credi o non ci credi, battendo le mani così, sorridendo con energia, è vero o non è vero che si crea energia? Quanto meno ho le mani rosse. Lo faremo per 40 minuti, va bene? No, scherzo, 2 volte. Battiamo le mani dicendo questa frase positiva che porta bene per il raccolto, la vendemmia la pace nel mondo, la pace dei sensi, che è: "Molto bene, molto bene" spingiamo al cielo l'entusiasmo cosi. Pronti? Via! "Molto bene, molto bene, yeah!" Grazie a tutti! (Applausi) (Musica) Utopia o realtà? Obiettivo raggiungibile, concreto, fattibile; o pura follia in un mondo sempre più determinato da logiche consumistiche dello spreco dei materiali, dell'usa e getta? Beh secondo me "Rifiuti Zero" è possibile. Non solo è possibile, ma anzi è necessario, è fondamentale, per costruire un futuro sostenibile. Anzi, per costruire un futuro possibile. Perché non esiste un futuro possibile, senza sostenibilità. Iniziamo questo breve viaggio da due grafici e da due immagini. Il primo grafico ci dice un dato molto semplice e preoccupante allo stesso tempo: il consumo di materie all'anno sul pianeta Terra. Negli ultimi 100 anni, e per i prossimi 30. Se oggi siamo intorno a 85 giga-tonnellate l'anno, entro i prossimi 30 anni, in questo trend, arriveremo a 170 giga-tonnellate l'anno. Peccato che, gli scienziati ci dicono, non le avremo sul nostro pianeta. E non ne abbiamo un altro di scorta. Quindi dobbiamo capire come poter conciliare i limiti fisici del nostro pianeta con un diverso modello di sviluppo. L'altro grafico ci dice un'altra cosa altrettanto importante: è l'andamento delle emissioni climalteranti, la CO2 in atmosfera negli ultimi anni. Un andamento crescente che ha determinato cambiamenti climatici, gli scienziati ci dicono, per circa un grado sul nostro pianeta. Quindi è un po' come se avessimo la febbre intorno a 37. L'accordo di Parigi stabilisce che dobbiamo stare entro i due gradi, al massimo, di cambiamenti climatici. Altrimenti, per l'umanità, sarà molto, molto pericoloso e difficile continuare a vivere su questo pianeta. Meglio tenerci entro il grado e mezzo, quindi questo è l'andamento che dobbiamo dare alle nostre emissioni climalteranti in atmosfera se vogliamo stare entro i due gradi, o meglio, perché è meno rischioso, entro il grado e mezzo. Quindi se non vogliamo arrivare a scenari che sarebbero davvero preoccupanti. E questo viaggio continuiamolo in una bellissima città italiana. Chi di voi è mai stato a Venezia? Città meravigliosa. Ecco, peccato, perché Venezia, come tutte le città di mare, saranno le prime che pagheranno le conseguenze più dure e devastanti dei cambiamenti climatici, con l'innalzamento dei mari che renderà sempre più difficile vivere in queste città. Ma andiamo dall'altra parte del mondo. L'11 marzo 2017, una frana nella discarica di Addis Abeba genera 65 morti, per lo più donne e bambini, che lì intorno vivevano per raccogliere materiali, anche i nostri rifiuti, e continuare a dare vita a quel materiale estraendoci ancora un po' di quel valore che ancora hanno. Ecco, questa immagine non può che suscitarci due riflessioni. Una è una scossa di responsabilità, che ognuno di noi ha per ogni scelta che fa. E l'altra è l'alternativa. Le alternative che dobbiamo far crescere. Più aumentiamo la responsabilità di ognuno di noi più facciamo crescere alternative. Più le alternative crescono, e prendono forza, più possiamo far crescere la responsabilità collettiva. E le alternative esistono. È proprio l'Europa che ci sta spingendo, sta spingendo tutti i paesi europei ad andare verso modelli di economia circolare. Perché la nostra economia, perlopiù, è tradizionalmente lineare: Estrai; Produci; Consuma; Scarta. E invece quello scarto deve ritornare come materia prima nella sostituzione dell'estrazione continua di materie prime, altrimenti non avremo, senz'altro, né futuro né sostenibilità. Ma la strategia Rifiuti Zero punta a obiettivi ancora più ambiziosi, quali quelli, appunto, di ridurre la produzione dei rifiuti sul nostro pianeta. E, se fino a qualche anno fa, appunto, parlare di Rifiuti Zero sembrava un'utopia, qualche mese fa ho avuto l'onore di essere il primo relatore internazionale del primo congresso mondiale di tutte le città Rifiuti Zero. Ci siamo trovati a Brasilia, la capitale del Brasile; e c'erano città di tutto il mondo, dall'Australia al Giappone, all'Asia, all'Africa, agli Stati Uniti. E lì abbiamo avuto la consapevolezza che siamo un movimento che sta crescendo nel mondo e che sempre più costruisce risultati e vantaggi. Una delle più grandi città del mondo che ha fatto questa scelta è San Francisco. Oltre un milione di abitanti, che ha avviato politiche di riciclo per oltre l'80% dei propri scarti e con questo ha evitato la costruzione di una nuova discarica. Ha creato decine, centinaia di migliaia di posti di lavoro attraverso politiche di raccolta differenziata, riciclo, riuso dei materiali fondamentali. E nel 2007, vedendo proprio l'esempio di San Francisco, in Italia - abbiamo voluto portare anche in Italia, perché nessuna comunità aveva fatto ancora questa scelta, questo percorso. E siamo partiti da Capannori, un comune di circa 50.000 abitanti, in provincia di Lucca, a voler costruire questa nuova sfida. E tanti, tantissimi ci dicevano che era un'utopia, che era impossibile arrivare a rifiuti zero. Ma abbiamo agito su queste due leve: la responsabilità e le alternative, in un percorso di coinvolgimento della cittadinanza e in costruzione di alternative che alimentassero la responsabilità. Quindi siamo partiti dal primo passo fondamentale, cioè quello di eliminare i sistemi di raccolta che alimentano irresponsabilità, come i sistemi di raccolta a cassonetto. Sembrava di infrangere una religione, a togliere i cassonetti per strada, oggi, per fortuna, è una politica che fanno sempre più città in Italia e nel mondo, per organizzare, invece, sistemi di raccolta domiciliari che alimentano la responsabilità perché così ognuno è obbligato a prendere in mano i propri scarti, domandarsi e aumentare le proprie responsabilità. È proprio attraverso queste politiche che abbiamo costruito questo risultato incredibile, che sembrava impossibile. Vedete in questo semplicissimo grafico, il rosso è tutto quello che prima,una decina di anni fa, andava a smaltimento. E si sta assottigliando sempre più, tendenzialmente verso zero, grazie a due fattori fondamentali: l'aumento delle raccolte differenziate, e la riduzione della produzione dei rifiuti. Dove l'elemento centrale è stata la responsabilità dei cittadini che abbiamo alimentato tramite, appunto, questo meccanismo semplice e banale che è la necessità di doversi chiedere ogni scarto dove va. E allora ci si inizia a chiedere anche perché facciamo tanti scarti. Iniziamo a vederli, e quindi a capire il problema. Ma, abbiamo detto, è importante anche ridurre, i rifiuti. E le prime cose che possiamo fare, per chi ha la possibilità, è agire sull'organico. L'organico è circa il 40% dei rifiuti urbani, è quello che crea maggiori problemi quando finisce in discarica, perché crea percolato, crea tantissimi problemi ambientali. E quindi, per chi ha la possibilità di farsi il compostaggio domestico, e quindi di trattarli in casa, nell'orto nel giardino, è il primo passo da fare. Così non facciamo viaggiare in camion quel materiale, e ridiamo alla terra quegli elementi nutritivi importanti che gli abbiamo tolto per fare coltivazioni. Quindi è la prima basilare cosa da fare per costruire sostenibilità ambientale. Ma chi abita in una città non ha la possibilità di farselo, quindi ci sono sempre più impianti industriali che permettono di trasformare le nostre bucce di patata non solo in compost di qualità che viene utilizzato in agricoltura, ma anche in sostituzione di carburante, in biometano come questo impianto che è a Pinerolo in Piemonte e dove appunto si produce biometano che alimenta quei mezzi che fanno la raccolta dei rifiuti in quella zona. Quindi un modello perfetto di economia circolare che sempre più si sta replicando in tante città italiane. Ma, dopo l'organico, passiamo ai materiali riciclabili, secchi: la carta, la plastica, i metalli. Su ognuna di queste filiere industriali potremmo fare una relazione lunghissima, e scoprire viaggi meravigliosi attraverso le politiche del riciclo che generano, attraverso impianti molto più semplici di quelli di smaltimento, generano molta più occupazione. Si calcola che sia circa quattro / cinque volte di più il rendimento economico e occupazionale degli impianti di riciclo, rispetto agli impianti di smaltimento. Ma abbiamo detto che Rifiuti Zero non punta solo a fare questo primo passo, cioè avviare a riciclo tutti i materiali, ma ha l'ambizione di voler ridurre, anche, la produzione dei rifiuti. E non è vero che ridurre la produzione di rifiuti sia sinonimo di privazione, perché invece, in tantissime progettualità, per ridurre i rifiuti si è unita la riduzione dei rifiuti allo sviluppo economico. Ad esempio, questo banalissimo e semplicissimo progetto che con un'azienda in Piemonte ci ha visto creare due marchi dell'eco ristorazione e dell'eco albergo e li abbiamo riconosciuti a quelle attività della ristorazione e a quegli alberghi che hanno adottato un protocollo d'intesa accettando di attuare almeno sette azioni, su dieci possibili, per ridurre gli impatti ambientali e la produzione di rifiuti nelle loro attività commerciali. Questo ha dato loro pubblicità, quindi li ha fatti conoscere, e ne hanno beneficiato in termini economici. L'ambiente ne ha beneficiato, perché appunto si sono prodotti meno rifiuti e anche l'economia locale ne ha beneficiato, perché si è avviato lo smaltimento: meno rifiuti. E quindi anche i cittadini hanno avuto un beneficio, quindi tutti ne hanno vinto. Come questi sono decine, centinaia di progettualità che si possono attuare nel campo della riduzione dei rifiuti per unire tutti i tipi di vantaggi: sociali, ambientali, economici e occupazionali. L'altro passo fondamentale, sempre per ridurre i rifiuti, è allungare il loro ciclo di vita, ad esempio attraverso i centri del riuso. Qualche anno fa ho visitato questo spettacolare posto che è il più grande centro europeo del riuso. L'ha costruito la città di Göteborg, investendo quattro milioni di euro. E in questo spazio lavorano 30 persone. Ogni giorno 200 cittadini vanno, e acquistano qualsiasi cosa: una porta, una finestra, un sanitario, un elettrodomestico. E in questo modo, dopo avere dato lavoro, ogni anno, a più di 30 persone, versano al Comune gli utili di impresa. Mediamente sono tra i 7-800.000 euro all'anno, quindi un investimento alquanto redditizio per il Comune. Ecco, la stessa cosa l'abbiamo realizzata a Capannori, proprio all'interno della strategia Rifiuti Zero, con un centro che si chiama Daccapo. Che quindi dà vita, ritorna a dar vita a tutti i materiali che vengono conferiti, e dà lavoro a sette persone. E questo è, appunto, un modello che si sta sempre più replicando in tante tante città in giro per l'Italia. Ma passiamo a un passo ulteriore della strategia Rifiuti Zero, quello della tariffazione puntuale. Cosa significa? Significa applicare quel concetto banale a cui da sempre siamo abituati a pensare quando consumiamo l'acqua e quindi la paghiamo in funzione di quanta ne consumiamo; oppure la luce, in funzione di quanta ne consumiamo e paghiamo. Perché non deve essere così anche per i rifiuti? Proprio per alimentare quel senso di responsabilità contro lo spreco, che la bolletta dell'acqua o della luce ci incentiva, diciamo, a fare. E quindi, a partire da questo concetto, abbiamo fatto un'innovazione, qualche anno fa, appunto, a Capannori inserendo, per la prima volta in Italia, un RFID, un microscopico microchip, che applicato nel sacco, o anche nel bilancino, inserisce appunto i dati dell'utenza, che quindi è registrata per ogni conferimento di materiale indifferenziato che fa. E questo permette di capire quante volte, in ogni anno, il cittadino ha conferito i propri scarti. Questo progetto è stato candidato a un concorso che si chiama Innovation In Politics e, ringraziando anche tutti i miei collaboratori, abbiamo vinto quel concorso come primo e unico esperimento, in Italia, di questa progettualità. Voglio farvi vedere il video che loro hanno fatto proprio per riassumere il nostro progetto. Community. Waste does not pay: cities rewards and punishes families' waste management habits. Tariffa Puntuale introduces rewards and penalties for families and businesses in order to minimize non recyclable waste. As the first town in Italy to adopt a zero waste strategy, Capannori puts waste tariffs on the same level as those for energy and water, linking the cost to the amount of non recyclable waste produced. This method encourages all households and businesses to maximize waste separation, which, through recycling, generates value from waste, and extrends its life. Ecco, se con percorsi di raccolta differenziata domiciliari, responsabilizzati, arriviamo al 70 - 80% di avvio al riciclo di materiali, con la tariffazione puntuale possiamo arrivare anche al 90 - 95%. L'abbiamo fatto a Capannori e ora lo sto facendo in tante altre comunità seguendole in questo percorso di attuazione semplice, banale, che dimostra una cosa semplicissima: che non esistono distanze che possano non permettere di realizzare questi percorsi perché ci sono percorsi simili al Sud, al Centro e al Nord Italia, in piccole, grandi e medie città. Quindi basta la volontà di voler raggiungere questi obiettivi. Ma non è detto che quel 10%, quel 5%, 15% che sia, che va ancora a smaltimento, debba continuare ad andare a smaltimento all'infinito, perché così come il mercato delle materie prime è in continua crescita di costo, perché sono sempre più scarse le materie prime, lo stesso le industrie, anche le grandi multinazionali stanno investendo sempre di più per andare a prelevare il valore dei nostri scarti. Non a caso vengono definite "le miniere urbane", i nostri scarti. E non a caso, proprio in Italia, una grande multinazionale ha realizzato, in provincia di Treviso, questo impianto. Questo impianto che, per la prima volta al mondo, ricicla i pannolini. I pannolini dei nostri bambini che, dopo una fase di sterilizzazione iniziale, vengono riciclati attraverso l'estrazione di materie cellulosiche e materie plastiche che vanno nelle filiere della carta e del recupero delle materie plastiche. E lo stesso succede a questo materiale. Questo materiale si chiama pulper, ed è lo scarto del riciclo della carta. Sono le copertine, magari, dei quaderni dei nostri figli, che finiscono per sbaglio nella raccolta differenziata; oppure sono quelle etichette trasparenti nelle buste che riceviamo a casa, che quindi sono una materia estranea nella raccolta differenziata e finiscono a smaltimento. Ma, se fino a pochi mesi fa finivano solo a smaltimento, da qualche settimana, grazie a un'innovazione importantissima di un'azienda del territorio, e un finanziamento importante a livello europeo, questo materiale va a riciclo. E quindi, gran parte di questo materiale viene intercettato e si sta avviando una filiera industriale per trasformarlo in pallet che poi viene usato da altre aziende per la logistica interna. Allora, se abbiamo visto che fino a qualche anno fa ci dicevano che era utopia, era impossibile, erano obiettivi irraggiungibili. Oggi abbiamo visto che, invece, sono sempre di più i vantaggi che si costruiscono dalla fattibilità di questi percorsi. E ci stiamo togliendo anche qualche soddisfazione, perché quando riceviamo queste conferme, queste riconoscenze istituzionali - questo è il segretario europeo per l'Ambiente, Vella, che appunto un paio d'anni fa, in un convegno in cui abbiamo illustrato le migliori esperienze italiane nella gestione dei rifiuti, ha affermato che proprio questi sono quei principi ispiratori del pacchetto dell'economia circolare su cui anche l'Europa sta lavorando per spingere tutti i paesi europei verso la sostenibilità, il riciclo e la riduzione dei rifiuti. Io vi voglio lasciare con un'immagine stupenda, che è la Sacra di San Michele in Piemonte. Cosa ci dice questa immagine? Che salendo c'è una salita terrificante, faticosissima. Ma ci dice proprio questo: di arrivare lassù, che si vede un meraviglioso paesaggio. E tutte le volte che ci si va, si capisce che ne è valsa la pena. Ma si capisce anche un'altra cosa: che da quel bellissimo paesaggio si vedono mete e obiettivi ancora più alti da dover raggiungere, da poter raggiungere. È bellissimo, e la cosa bellissima non è tanto raggiungerle quanto il cammino che possiamo fare per raggiungerle e di quanto capiamo, conosciamo e scopriamo nel percorso che facciamo per cercare di raggiungerlo. Io ho dei figli. E quando li guardo voglio essere sicuro di aver fatto tutto il possibile, e l'impossibile, per non lasciare a loro un disastro come invece, purtroppo, spesso vediamo e scopriamo che stiamo facendo al nostro pianeta. Auguro a tutti voi un buon lavoro. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella Vi racconto perché, in Belgio, ho deciso di cercare le madri dei miei rapitori. Sei anni fa sono stata sequestrata in Siria, mentre lavoravo con una troupe della RAI. E durante questo sequestro, ho avuto modo di riconoscere il gruppo che ci aveva arrestato, questo gruppo di cui avevo già parlato nei miei servizi. Aveva un nome, Jabhat al-Nusra, che significa "Fronte di liberazione del popolo". Poi si sono sciolti nell'ISIS; ma durante le prime ore del mio sequestro ho pensato a questo nome: Jabhat al-Nusra, "Fronte di liberazione del popolo". Liberazione, già: ma da che cosa? Forse, liberazione dalla libertà. Almeno, questo è quello che ho sperimentato io, durante la mia prigionia. Sono stata tenuta in isolamento, coperta - letteralmente, coperta - da una coperta, perché non avevo un burqa. Quindi dovevo essere relegata lì. Ma non ero sola: ero in isolamento, ma non ero sola. C'erano i miliziani armati, che mi vigilavano giorno e notte. Erano uomini - sono stata anche con una donna, la mia carceriera - e ho imparato poi a distinguerli in base alle lingue che parlavano e ai dialetti. Ma chi erano questi miliziani? Alcuni erano francofoni: questo significa che potevano venire tanto dalla Tunisia, quanto dalla Francia o dal Belgio. Così, quando nel 2018 mi sono trasferita a Bruxelles, ho pensato che era arrivato il momento di andare a scoprire chi erano le madri di questi "Foreign fighters". Un dialogo, un incontro che per me significava moltissimo: significava, innanzitutto, riconciliarmi con quell'esperienza tremenda che è stata per me la privazione della libertà; ma è stato anche poi scoprire, capire, se è giusto o è sbagliato attribuire alle madri, sempre, l'origine di tutte le colpe. Ho incontrato due donne: la prima si chiama Saliha Ben Ali, ed è una donna estremamente forte che ama il Belgio perché le ha permesso di crescere in una cultura libera, e non patriarcale. E ama le sue leggi, ama la libertà di espressione e la differenza, la tolleranza. Tutti questi sono principi che lei ha assorbito, e poi ha trasmesso al figlio. Io ho letto la sua biografia, e ho avuto l'impressione di essere ritornata al liceo, quando leggevo le tragedie greche. Lei sembra l'eroe di una tragedia greca: cerca di ribellarsi a un destino inesorabile, a un fato maligno, perché fa tutto giusto... e poi diventa tutto sbagliato, tutte le scelte che lei fa. Con questo figlio, Sabri, che a 18 anni, dopo aver ricevuto il lavaggio del cervello da una organizzazione apparentemente di beneficenza, che si chiamava "Sharia for Belgium", decide di partire. Ovviamente, non è una decisione così, che è avvenuta da un giorno alla notte. Ci sono stati mesi di radicalizzazione in cui lei stava vicino al figlio, per monitorarlo; ma poi, la decisione che sì, è avvenuta dal giorno alla notte è stata quella di partire, perché a un certo punto Sabri è stato così intelligente da dissimulare, far credere alla mamma che s'era rinsavito. Quindi lei ha mollato la presa. Era addirittura arrivata al punto di non permettergli più di uscire di casa; ma poi, quando ha visto che il figlio si era rinsavito, dopo una bellissima vacanza trascorsa insieme, in Marocco sulle spiagge, a fare cose che, nella sua nuova visione dell'Islam proibitivo, erano peccato, ha pensato: mio figlio ha 18 anni, può sbagliare e può cambiare idea. In fondo, chi è mio figlio? È quel bambino giocherellone che mi tirava la gonna? È quel bambino che a basket proteggeva i bambini più deboli dai bulli? Questo è mio figlio, e questo è tornato mio figlio. Una mattina si sveglia, e trova la stanza di Sabri vuota. Capisce immediatamente quello che è successo, chiama la polizia per farlo arrestare. Ma la polizia non arresta un diciottenne che viaggia da solo. È libero. Anche se questo diciottenne, fino al giorno prima, non sapeva rifarsi il letto. Però è un neo maggiorenne. Saliha ha vissuto questa grande tragedia. Ma non è rimasta passiva: ha fondato un'associazione che si chiama "Save Belgium". E già dal nome fa capire che non solo vuole aiutare le famiglie che si trovano nella sua stessa condizione, ma vuole salvare una generazione di nuovi potenziali foreign fighters. Nella sua stessa condizione si è trovata un'altra donna, che si chiama Fatiha. Questa donna non è solo madre di foreign fighters; è nonna di bambini innocenti. Bambini innocenti che si trovano nel campo di Al-Hol. È un campo di detenzione in una parte molto desertica della Siria, al confine con l'Iraq. Ed è un campo molto discusso, perché ci si trovano le vedove del Daesh, dell'ISIS. Si spera - o quantomeno, gli Stati Uniti stanno esortando le forze locali a liberare questo campo; ma le cancellerie europee hanno l'obbligo di riprendersi i loro cittadini, ovvero i foreign fighters. La maggior parte di questi sono donne e sono bambini. Che colpa hanno, questi bambini? Quando ho parlato con Fatiha, che mi ha fatto vedere le foto di questi bambini che hanno un'età compresa tra l'uno e i sei anni - alcuni sono biondi, perché la moglie di suo figlio è una ragazza delle Fiandre che si è convertita; altri invece sono di carnagione olivastra, perché poi sia sua figlia che la nuora si sono dovute risposare, quindi lì i matrimoni vengono combinati all'ultimo minuto - ecco, ho visto questo insieme di bambini, e ho pensato che sono degli innocenti. E che meritano di tornare in Belgio, dalla nonna. Fatiha ha espresso il suo cordoglio, davanti all'immagine del figlio morto, nel computer. Ho riflettuto sull'assurdità di un lutto solo digitale. Mentirei se vi dicessi che ho provato compassione per la foto di quel ragazzo morto, per quel ragazzo morto: aveva i capelli spettinati, le labbra violacee, una ferita pulita all'altezza del cuore; e io non ho provato nulla, perché poteva essere uno dei miei rapitori. Però mentirei se vi dicessi che non ho provato compassione per quella donna che piangeva. E mentirei se vi dicessi che non mi sta a cuore il destino dei figli di quel Nureddin, quel ragazzo che ha fatto la Jihad, e che è morto. Ora sono passati sei anni, da quell esperienza; sono diventata madre. E ragiono in modo diverso. Però già all'epoca, prima di sperimentare la maternità biologica, avevo già capito che parte, almeno buona parte delle madri di quei foreign fighters non se la stavano passando bene. Forse stavano vivendo la stessa angoscia che viveva la mia, di madre, sapendo che ero in un paese in guerra. Come è cambiata la mia vita? Innanzitutto, provo un grandissimo senso di gratitudine per ogni giorno che passa: è come un dono. Non credo di avere dei traumi: ma provo un profondo bisogno di capire qual è il comportamento dietro la devianza, cioè che cosa spinge una persona a violare i diritti umani di un'altra persona. Ecco, questo mi fa arrabbiare. E non avviene solo da parte dei criminali, quelli che noi chiamiamo terroristi: avviene tutti i giorni. Quindi io mi arrabbio davanti alle violazioni dei diritti umani dei migranti, dei minori non accompagnati; e delle persone che vengono private della libertà di espressione, come è capitato a me. Ecco: io, nel mio piccolo, cosa posso fare? Posso parlarne, perché sono una giornalista, e quindi lo sto facendo qui con voi. Perché sento il desiderio di aiutare, così come sono stata aiutata io, ad uscire fuori da quella caverna oscura che sarebbe potuta diventare la mia vita se fossi rimasta nelle mani dei miei rapitori. Grazie. (Applausi) Sono qui per raccontarvi la ricetta per essere persone di successo. E ve la voglio raccontare con una storia. È la storia di un ragazzo che andava, a scuola, da cinque e mezzo, sei meno meno. Ma amava il mare e non la spiaggia, amava le auto e amava aiutare le persone. Ed è la storia del suo risveglio. La storia di come fa a realizzare i propri sogni e aiuta le persone a realizzare i propri. A scuola gli dicevano: potrebbe fare di più, ma non si impegna. Sono sicuro che molti, qui, hanno avuto questa cosa, da piccoli. Fa le superiori. Poi arriva all'università e deve fare una scelta: cosa fare da grande? Non era tanto motivato, non riusciva a capire cosa avrebbe fatto e quindi decide di cominciare a lavorare. Va in un un'azienda, di quelle di vendita porta a porta. Non era quella dell'aspirapolvere, non era quella delle enciclopedie; ma insomma il lavoro era quello, ed era anche bello impegnativo. E di questa azienda ha la fortuna - o, anzi, vede l'opportunità - di conoscere la crescita personale. Studia alcune cose che cominciano a piacergli, e arrivano i primi risultati. Comincia ad andare veramente bene. Talmente bene che decide di mettersi in proprio. Fonda un'azienda, ma non gli va tanto bene. Ne fonda un'altra, non guadagna più niente, e si ritrova quasi senza una lira. E a questo punto vi potete immaginare che si trova di fronte a un bivio. Il bivio è: ok, abbiamo osato troppo. Abbassiamo gli standard, e cominciamo a fare una vita più normale; oppure troviamo una soluzione. Decide per quest'ultima. Perché? Perché si rende conto che aveva studiato una cosa importante. Che tutti i risultati che ottiene derivano dalle sue idee. Quindi lui attualmente vede un sacco di opportunità, ma non le riesce a cavalcare. C'è da fare, forse, un aggiornamento software, c'è da fare un aggiornamento delle sue idee. Perché? Perché con nuove idee, attraverso delle azioni e delle decisioni che prende, può ottenere dei nuovi risultati. Quindi dice: ok, devo lavorare sulle mie idee. Vedo le opportunità, non le riesco a gestire. Devo ancora fare un upgrade. E investe gli ultimi soldi che ha a fare formazione. La stessa persona che una volta non aveva nessuna voglia di studiare, adesso diventa quello che investe tutto nella formazione. E si rende conto di alcune cose che vedremo che gli serviranno poi, successivamente. La prima cosa è che, nell'universo materiale intorno a noi, qualsiasi cosa che c'è prima era nella testa di qualcuno. Il TEDx di Lucca, prima, era nella testa delle organizzatrici. Qualsiasi mattonella di questa chiesa bellissima prima era nella testa di quell’artista. E quindi, se vuoi creare un qualcosa, nella tua vita, nell'universo materiale lo devi prima creare in un universo mentale. E quindi comincia a elaborare e ad organizzare quello che vuole che poi accada. Deve andare a elaborare, per filo e per segno, qual è il suo obiettivo. Alla fine, ogni uomo, ogni persona ha dentro una parte divina. Ed è qui che viene fuori. Perché possiamo rendere reali le cose che abbiamo nella testa. E quindi ora, probabilmente, vi state chiedendo: ma si può raggiungere qualsiasi obiettivo? La risposta è sì, ma su ogni obiettivo c'è un cartellino con il prezzo. E questo prezzo va pagato tutto prima. Ed è questa la particolarità. Perché, si può raggiungere qualsiasi cosa, ma a seconda di quello che ti poni come obiettivo dovrai pagare un prezzo. Questo prezzo non è in euro, non è in valuta, ma è un prezzo emozionale. Di quanto sarà importante - la tua enfasi con cui vorrei raggiungere questa cosa. L'Universo ti metterà di fronte, all'inizio, a una prova. A una o più prove. E se le superi, poi dopo si apriranno le strade dell'obiettivo. Quindi va tutto preparato prima: bisogna prima focalizzare dove vogliamo andare; poi bisogna allenarsi, pagare questo prezzo emozionale, e fare la scalata. È un po’, appunto, la metafora dello scalatore. Si deve preparare tutto prima. Quindi la maggior parte dello sforzo sarà prima. Si deve poi fare la scalata, che sarà impegnativa a seconda della vetta che c'è e quando arriva in cima può festeggiare. Ma è anche il bello, prendiamola così. Perché se uno prendesse uno scalatore, e lo porta in cima alla montagna con un elicottero, probabilmente non sarebbe la stessa cosa. E quindi comincia a prefigurarsi quale sarebbe stato il suo futuro. Si trova di fronte a un bivio, e il bivio è: prendersi la responsabilità di quello che vuoi da grande, che vuoi fare e quindi andare nella parte difficile, dove c'è la scalata alla montagna; oppure andare dalla parte facile, quella dove c'è la maggior parte delle persone? Perché questa è la scelta fondamentale. Gli psicologi la chiamano locus of control. Cioè dove pensi che sia il tuo controllo della vita. Se pensi che sia all'esterno, se pensi che sia fuori da te, allora l'unico sentimento che potrai generare, purtroppo, è la rabbia. Se pensi che, invece, tutto quello che generi intorno a te lo crei, allora puoi prenderti la responsabilità, e questa è la parte impegnativa; ma non te la puoi prendere con nessuno, e ti devi solo rimboccare le maniche. E quindi sceglie di andare nella parte più difficile, di prendersi la responsabilità e di cominciare a mettere in campo tutte le azioni possibili e tutte le modifiche possibili per crearsi un obiettivo. Le persone sono molto, molto brave, in genere, a sapere quello che non vogliono piuttosto che sapere quello che vogliono, ma questo crea un problema. È come se voi foste davanti a un tassista che vi chiede dove vuoi andare. E voi dite: non voglio andare a Pisa, non voglio andare a Firenze e non voglio andare a Milano. E lui sta fermo: non sa dove andare. Se invece gli date un'indicazione precisa vi porterà a destinazione. E questa cosa dobbiamo fare anche con la nostra vita, con la nostra creazione dell'universo materiale che vogliamo intorno a noi. Non siamo troppo giovani, troppo vecchi, troppo belli, troppo fortunati o sfortunati. Dipende tutto da noi. Dobbiamo prendere il controllo di quello che è il cosiddetto dialogo interno. Avete presente quella vocina, che avete un po’ tutti, che abbiamo un po’ tutti, che ci dice: "Sì, questa cosa ce la puoi fare" oppure: "No, non sei in grado". Ecco questo è forse la parte più importante, perché se abbiamo un dialogo interno, cioè ci parliamo in maniera positiva, allora tutta la vita sarà positiva. Se invece abbiamo un dialogo interno negativo, che ci depotenzia, allora tutta la nostra vita sarà negativa. E la cosa bella è che il dialogo interno è sotto il nostro controllo, e quindi ne possiamo prendere il possesso. C'è un concetto molto importante: ci sono dei geni che ci vengono tramandati dai nostri genitori e ci sono dei memi che sono - il concetto è lo stesso, sono delle particelle di informazioni, delle convinzioni che ci vengono date da quelle che sono le persone intorno a noi. Questi memi, di solito, non sono memi che ci potranno servire, perché ci vengono da episodi passati. E quindi, se ci sono cose che non siamo riusciti a fare, probabilmente non riusciremo ancora un'altra volta a farlo. Oppure ci vengono da persone intorno a noi che non vogliono quello che vogliamo noi. Siamo partiti dal concetto di successo. Il successo non è per tutti uguale, ognuno ha il suo. E quindi, se prendi consigli di persone che hanno un successo diverso dal tuo probabilmente genererai un mondo diverso dal tuo, da quello che puoi. E l'altra cosa che impara il nostro protagonista della storia è che ha la completa responsabilità, e si può andare a scegliere il significato che dà a quello che gli sta succedendo. Per ogni risultato che noi otteniamo gli possiamo dare un significato. Se io faccio un incidente in automobile, e non mi faccio male, sono fortunato o sono sfortunato? È questo che voglio dire, il significato che gli diamo ci darà un'emozione. Questa emozione ci darà la capacità o no di decidere, e questa decisione sarà efficace oppure no. E quindi ci potrà portare ad altre azioni. E questo genererà un risultato, un circolo, che potrà essere potenziante o depotenziante. Anche questo è sotto il nostro controllo. Guardate quante cose che abbiamo sotto il nostro controllo, e non ce ne rendiamo conto. Siamo veramente liberi di poterci scegliere il futuro che vogliamo. Altra cosa ancora: il SAR. Il Sistema di Attivazione Reticolare. Cos'è? È il nostro modo per semplificare il mondo. Noi, come esseri umani, siamo molto simili a un essere umano delle caverne. E abbiamo bisogno di semplificare il mondo intorno a noi. Quindi che cosa succede? Che la nostra attenzione e la nostra parte cosciente ci farà vedere quello che pensiamo che c'è. Vi è mai successo? Alzi la mano a chi è successo di cercare le chiavi di casa, e di non trovarle. Quasi tutti. E poi avete visto, magari, che erano lì. Ve le hanno fatte notare. Quello era il SAR. Voi stavate pensando che non c'erano le chiavi, e in realtà c'erano. La stessa cosa accade con le opportunità, con le cose belle della vita o con le cose brutte. A seconda di quello che pensiamo che ci sia, noteremo questo. E anche questo è sotto il nostro controllo. Quindi, fatto questo cappello, possiamo andare a capire cosa gli serviranno di questi concetti nel proseguo della storia, perché poi le cose cominciano a funzionare meglio, il SAR viene attivato ancora di più sulla parte delle opportunità e a pranzo con un amico viene fuori un'opportunità importante, quella di creare un'automobile da zero. E vi voglio raccontare come è passato questo ragazzo da questa immagine a presentare la propria auto al Motor Show. Ora, di queste non ne sono state vendute decine o centinaia. Quindi, probabilmente, non ne vedrete mai una che vi attraversa la strada. Ma non è questo il punto. Il punto è come si fa a passare dall'universo mentale all'universo materiale. All'inizio bisogna - nella nostra storia, bisognava trovare i soldi. E quindi, attiviamo qualsiasi mode, e qualsiasi canale, per cercare degli investitori. Quindi vengono trovati alcuni investitori, e si comincia con la produzione dell'auto. Sembra che vada tutto abbastanza bene. Si arriva alla fine della produzione del telaio e c'è la prima prova, come abbiamo visto prima: l'Universo vuole vedere se veramente vuoi raggiungere quella cosa. Ormai avete capito che questo ragazzo sono io, e qui stavo ridendo: ma in realtà c'era poco da ridere, perché il telaio era tutto sbagliato e i soldi erano finiti. Qui c'è da scegliere ancora una volta, e la scelta è: ok, scusate, abbiamo scherzato, ho osato troppo, torniamo alle cose normali. In realtà qui sceglie, come abbiamo visto prima, di continuare. Perché? Perché sa che ci vorrà questa prova, deve superare la prima prova. E quindi, che cosa può fare? L'idea è: portiamo avanti l'automobile, in modo che poi si riesca a vendere meglio questo concetto. E quindi, si investe tutto quello che vuoi. Ci vuole tanta, tanta energia. Quello che rovina i sogni delle persone, è che ci provano una o due volte e poi c'è il dubbio, c'è la paura. È quello che blocca tutto. In questo caso, per fortuna, sono riuscito a a gestire questa cosa e quindi vado avanti, investo le ferie, investo tutto quello che avevo nel fare un lavoro che non avevo mai fatto. Quindi mi metto a scartavetrare l'automobile per cercare di dargli una forma che poi piano piano viene fuori. E poi c'è un altro problema. Come si fa a fare un'automobile simmetrica a mano? È difficile, e quindi dobbiamo trovare una soluzione. E troviamo una soluzione con una fantastica stampante 3D analogica, che non esiste nella realtà. Questo marchingegno serviva per misurare un lato e fare l'altro lato uguale. Da un lato veniva presa una misura, dall'altra parte veniva segnato se si doveva scavare o se dovevi aggiungere del materiale. Si potrebbe parlarne un bel po', ma insomma è per farvi capire che le soluzioni ci sono se pensi che ci siano. E poi arriviamo ad aver fatto il primo prototipo, la prima forma, e riusciamo a far entrare altri investitori, anche aziende di tutti i settori, sempre automobilistico, che ci aiutano. Facciamo gli interni. E qui sta andando tutto ancora bene, ma c'è ancora un'altra prova da superare. Perché arrivati a finire il cruscotto, finiscono ancora i soldi. E qui siamo veramente messi male. Potete immaginare lo sconforto: cavolo, sono tre anni che ci lavoro, ci ho investito veramente tutto, sono arrivato a un centimetro. E adesso? E qui dobbiamo crederci. Siccome sappiamo che l'universo è pieno di opportunità, non ce la raccontiamo e mandiamo una mail a tutta la rubrica, dicendo: Vuoi diventare mio socio in questa follia, e portare l'auto al Motor Show? Mandiamo una mail a tutti e, magicamente, una persona molto importante risponde. Viene finanziato il progetto, e riusciamo ad arrivare al Motor Show. E dopo che si fa? Perché la felicità è avvicinarsi al proprio obiettivo. E se l'obiettivo poi lo raggiungi, ce ne vuole un altro. E quindi bisogna creare ogni volta un nuovo step, una nuova meta. È un po’ come quando prendi la Settimana Enigmistica e devi unire i puntini. Finché non li unisci, non sai che disegno c'è. Avevo dei puntini nella mia vita: l'amore per le auto, l'amore per aiutare le persone. L'amore per il mare, ma non per la spiaggia. E quindi metto insieme le cose. Uso tutte le cose che ho imparato e usato per aiutare le persone a ottenere i propri risultati facendo da coach. E, ancora uno step successivo, elaboro dei team building in barca a vela, unendo tutte le mie passioni. E vi posso dire che attualmente non lavoro praticamente più perché non è un lavoro, ma per me è un piacere, ogni volta, ogni giorno, svegliarmi. Detto questo vi voglio raccontare quali sono i passi per poter raggiungere i propri obiettivi. Il primo è sognare. La legge dell'attrazione funziona sempre. Se la usate per quello che non volete, lo create. Se lo usate per quello che volete, in realtà, funziona molto meglio. Chiaramente ci vuole anche tanta, tanta energia; e non dobbiamo dubitare di quello che crediamo, di quello che cerchiamo, altrimenti non si va da nessuna parte. Il secondo punto è credere. Si dice: prima voglio vedere, per poi credere. Ecco, qui è il contrario. Nella vita, in realtà, prima credi. Credi credi credi, poi puoi vedere. E quindi ci vuole fede. È la parte divina dell'uomo anche qui. Terzo punto è perseverare. Più è alto l'obiettivo più sarà duro il cammino. E ci saranno tante prove, durante il percorso. E tutte le volte devi continuare nella tua via, altrimenti torni indietro e torna tutto come prima. Il quarto punto è andare controcorrente. Se fai quello che fanno gli altri, ottieni quello che ottengono gli altri. Se vuoi qualcosa di diverso, devi fare qualcosa di diverso. Se ci sono le persone intorno a te che ti dicono che sei un pazzo, perché stai facendo una cosa che è fuori dalla norma, bene, è un ottimo segnale, continua così. Quinto punto. Prima dentro, poi fuori. Se vuoi cambiare quello che c'è intorno a te, devi lavorare su di te. Devi lavorare all'interno. Non è da fuori che si fa il cambiamento, si fa dentro e poi questo arriva fuori. Ultimo punto, bisogna smettere di raccontarsela. E questo è il punto più importante, l'ho lasciato in fondo apposta perché ce la raccontiamo sempre: "Non si può fare questo, è troppo difficile, è troppo qui è troppo là." Non è vero. Tutte le volte che vogliamo fare qualcosa, lo possiamo fare. La scusa classica, “non ho tempo”, non è vera. L'unica cosa che è vera è che è finito il tempo di raccontarsela, e delle scuse. Grazie. (Applausi) Launeddas: l'antenato mediterraneo delle cornamuse Un benvenuto alle signore e ai signori che oggi partecipano a questa conferenza in cui parleremo di uno strumento musicale particolare chiamato launeddas. Si tratta di uno strumento che esiste solo in Sardegna ma ha origine o si è diffuso anche in altre parti del pianeta. Per quanto è possibile, stasera cercherò di farvi capire quali siano stati, negli ultimi 3-4 o 5.000 anni, gli spostamenti di uno strumento come le launeddas. Prima di tutto voglio dirvi che le launeddas sono considerate uno strumento "olistico", questo significa che il loro suono riesce a coinvolgere la mente, il corpo, il cuore, tutto. Questa è la definizione di Saam Schlamminger, uno studioso tedesco della musica da trance. Altri studiosi, tra i quali un amico spagnolo, dicono che le launeddas sono uno strumento "totale". In effetti, in esso vi è melodia, armonia, ritmo, nonché contrappunto e tutta una congerie di elementi che hanno portato i sardi a chiamarlo "concerto", perché c'è tutto, non manca nulla. Credo che il modo migliore per capire cosa sono le launeddas sia quello di vedere un breve filmato di un giovanissimo suonatore di launeddas che si chiama Michele Deiana, allievo di Orlando Mascia, che ci farà ascoltare un breve brano di una "Processione" con launeddas. ♪ (suono delle launeddas) ♪ (Applausi) Avete avuto un'idea di cosa sono le launeddas. Per entrare nello specifico dello strumento, adesso vediamo una fotografia che mostra uno strumento standard e, perché possiate capire meglio, ne ho anche uno in mano. Stiamo parlando di uno strumento fatto esclusivamente di elementi naturali: ci sono tre tipi di canne diverse, con in alto la cera d'api e lo spago per legarle. Tutto biologico, è uno strumento "organico", come direbbero gli inglesi, perché è perfettamente costruito con elementi naturali. Il peso è meraviglioso: in media 60-70 grammi per ogni launeddas! Questo strumento esiste solo in Sardegna, dove vive da migliaia di anni, e si è sviluppato e diffuso tantissimo. Per darvi un'idea di quanto si sia diffuso, adesso vi faccio vedere un'altra fotografia che è una rappresentazione di tutte le possibilità che hanno le launeddas. Quando parliamo di launeddas non ci riferiamo ad un solo strumento, ma a ben nove "famiglie" di strumenti ed ognuna ha le sue "filiazioni", Ho realizzato quest'immagine, la trovate nel nostro sito, che dà l'idea della complessità dello strumento. Tutti gli strumenti, messi insieme, sono un complesso di 87 strumenti. Ogni strumento, come abbiamo visto anche nella presentazione di Michele, ha tre bocchini. Abbiamo perciò 87 strumenti con circa 300 bocchini: una cosa incredibile e pazzesca anche dal solo punto di vista costruttivo. I suonatori sono in grado di fabbricare questi strumenti, quindi li costruiscono in proprio oppure si rivolgono ad un costruttore. Ma da dove viene questo strumento? Abbiamo una fotografia del bronzetto che si trova nel Museo Archeologico di Cagliari: il "bronzetto del suonatore di launeddas", come lo ha definito Bentzon, uno studioso danese della musica delle launeddas e della musica sarda. Questo è il primo documento che abbiamo sulle launeddas, ciò significa che già nel periodo nuragico, le launeddas erano conosciute e venivano suonate al punto da dedicar loro un bronzetto. Si tratta quindi di uno strumento che proviene direttamente dalla civiltà nuragica e che è giunto fino a noi con la stessa struttura e, speriamo, con la stessa musica, ma questo non lo sappiamo. Oggi, tracce di strumenti simili alle launeddas sono presenti anche in altre parti d'Europa e lo studioso danese Andreas Fridolin Weis Bentzon ha avanzato un'ipotesi secondo la quale lo strumento a tre canne era presente in diverse parti d'Europa, ma nel Medioevo si è trasformato in cornamusa. Abbiamo a tal proposito una fotografia che indica... dove questo strumento era presente, in queste zone verdi, ma è poi completamente scomparso: in Scozia, Irlanda, Regno Unito, Spagna e anche in Sicilia, dove io e degli amici abbiamo scoperto, proprio ieri sera, la prova dell'esistenza di uno strumento a tre canne. In queste zone è sparito completamente, sono rimaste alcune raffigurazioni, ma nessun strumento. L'unico posto dove questo strumento è sopravvissuto è la Sardegna! Lo studioso danese Bentzon ha ipotizzato appunto che, nel Medioevo, forse per qualche motivo che può essere, secondo me, legato alla canna, questo strumento si sia trasformato in cornamusa. Guardiamo una diapositiva che mostra... Ecco qua. Queste sono due immagini del libro Cantigas de Santa Maria di Alfonso il Saggio, del 1280 circa. Bentzon conosceva la prima immagine, quella di sinistra, dove vedete le cosiddette "launeddas spagnole", e non conosceva la seconda, che abbiamo scoperto da poco. Entrambe le immagini sono nello stesso libro e confermano quello che aveva pensato Bentzon, e cioè che nel Medioevo lo strumento si è trasformato in cornamusa. Sapete benissimo che, poi, la cornamusa, grazie agli inglesi, agli irlandesi ed agli scozzesi si è diffusa praticamente in tutto il mondo. Quindi oggi troviamo cornamuse in Canada, in America, ogni stato arabo ha un'orchestra di cornamuse. Lo stesso sceicco dell'Oman, che è venuto in visita a Cagliari, aveva la sua orchestra di suonatori di cornamuse che indossavano il kilt, come gli scozzesi, poiché in quelle zone fa caldo e quindi fanno bene a indossare il kilt. La cornamusa è arrivata fino all'India, sempre grazie agli inglesi, e in Sud Africa; ovunque, ormai, ci sono cornamuse. Ma l'unico strumento che ha fatto nascere le cornamuse, almeno fino a quando non si dovesse trovare una qualche altra prova, è lo strumento a tre canne, cioè le launeddas. E questo, per noi, è di particolare importanza perché attesta che noi sardi possediamo il capostipite di tutte le cornamuse del mondo, nonché la possibilità di mostrare al mondo intero la nostra competenza nella costruzione delle ance, degli strumenti, ecc. Dicevo prima che in altri luoghi questo strumento è scomparso, perché? Perché il "cuore" di questo tipo di strumento è l'ancia, questa piccola lingua, quasi invisibile, che si trova qui, senza la quale lo strumento non emette il suono. Per farla occorre una canna speciale e questa canna speciale si trova in Sardegna. Quindi, negli altri Paesi, non essendoci canne a disposizione, né in Francia, né in Spagna, né in Inghilterra ecc., ad un certo punto, per salvare le ance, che a volte facevano dal sambuco, hanno creato una sacca per poter soffiare senza avere l'ancia in bocca, perchè l'umidità la bagna e la blocca. Praticamente, in Sardegna abbiamo la possibilità di costruire le ance per tutte le cornamuse del mondo, e già lo si sta facendo, in qualche misura. E vi mostro un esempio con questa fotografia. Questo è un amico, Pittanu Perra, un ingegnere che ha studiato le launeddas nella scuola di Iscandula e che si è formato come costruttore di launeddas. È bravo a tal punto da esportare canne e ance in ogni parte del mondo. Poiché ha un lavoro e non ha bisogno di soldi non si fa pagare alcunché, ma in cambio riceve degli strumenti realizzati con le sue canne. E così riceve strumenti dal Giappone, dalla Norvegia, da ogni parte del mondo. Ma perché vi sto raccontando l'esempio di Pittanu, che ha tutte le canne ben selezionate, con la data in cui le ha tagliate, per quale tipo di strumento servono, ecc.? Per farvi capire l'importanza di questa competenza dei sardi e dei costruttori di launeddas, che non proviene dalla cosiddetta "accademia", bensì dall'aver imparato tutto oralmente, dal proprio maestro, sia a costruire che a suonare questi strumenti. E, al giorno d'oggi, il livello di specializzazione raggiunto è talmente alto che, per esempio, Pittanu Perra, è stato menzionato all'Institute of Fine Arts di New York come la speranza per poter ricostruire gli strumenti dell'archeomusicologia. Ad esempio, Pittanu ha già ricostruito l'Aulos greco. Questa estate eravamo insieme in Grecia e lì i greci sono letteralmente impazziti e hanno detto: "È Zeus o Apollo che ti manda!", perché era da 2.000 anni che non sentivano l'Aulos e Pittanu l'ha ricostruito e l'ha suonato. Ha anche costruito un altro strumento della civiltà minoica, anch'esso scomparso, di cui si aveva soltanto... un disegno in una tomba. E così via, ne ha ricostruito altri che adesso sono utilizzati dalla Professoressa Billia, docente di archeomusica, durante le conferenze che tiene in America e in diverse parti del mondo. Quindi vorrei dire che la Sardegna ha tra le mani un tesoro che gli altri ci invidiano. In altri luoghi, in altre nazioni, in altri stati, questa risorsa sarebbe già diventata un punto di riferimento assai importante. Va rilevato, in primis, che possediamo l'unico o uno dei pochi reperti della cultura nuragica che è ancora in vita e che funziona piuttosto bene, considerando tutta la musica che produce. Quindi, come minimo, dovrebbero diventare l'emblema della Sardegna proprio perché tutti ce le invidiano. Penso, qualche volta, agli amici irlandesi che hanno il passaporto con l'immagine dell'arpa celtica sulla copertina. Anche noi, se un giorno avremo il passaporto sardo, potremmo avere le launeddas raffigurate in copertina, in modo tale che quando arriviamo in Italia o da qualche altra parte ci possano dire subito: "Ah! Sei Sardo!", perché il simbolo delle launeddas è inconfondibile. Una cosa particolarmente importante sarebbe che tutta la competenza che hanno i giovani suonatori e i costruttori fosse presa in considerazione dalle istituzioni e anche insegnata nelle scuole, perché ciò che questi giovani hanno fatto è frutto di sacrifici enormi, hanno investito risorse finanziarie, fatto ricerche ecc. Ci dovrebbe essere un sostegno, una collaborazione, affinché questa conoscenza e queste competenze possano accrescersi, svilupparsi ed essere di grande aiuto per molte persone. Un'altra cosa molto importante da farsi riguarda la canna, che in Sardegna è una risorsa poco considerata, ma che è fondamentale per la costruzione di ance per oboi, per clarinetti, per sassofoni, ecc. Dovrebbe nascere una coltivazione selezionata di questo tipo di canna, selezionata nella coltivazione, nel taglio, nella stagionatura... fino al prodotto finito. Perché le ance potrebbero essere fornite a tutte le cornamuse del mondo che utilizzano, ormai, solo ance di plastica! Potremmo cioè fornire un elemento biologico a tutti coloro che utilizzano ance di plastica e contribuire a migliorare il suono degli strumenti. Ancora: a me piacerebbe molto, e lo desidero assai, che nelle scuole, almeno in Sardegna, i ragazzi che imparano la musica con i flauti di plastica, che a volte hanno anche un brutto odore, usassero invece una mancosedda, una piccola canna con le stesse note. In questo modo suonerebbero con un elemento naturale, inoltre potrebbero costruirla con le proprie mani! E tenete conto che tutte le volte che qualcuno è riuscito a costruire gli strumenti a scuola, con i bambini, questi si sono davvero entusiasmati perché la manualità diretta, lavorare con un elemento naturale, piace moltissimo. Queste sarebbero alcune delle cose che mi piacerebbe vedere realizzate in Sardegna, ma adesso vorrei chiudere la conferenza mostrandovi un altro filmato, nel quale Michele Deiana ci fa sentire una parte fondamentale del repertorio sardo, quello più importante, che è il repertorio del ballo. Vi ringrazio molto, ora ascoltiamo insieme questa suonata di Michele. ♪ (suono delle launeddas) ♪ (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella La musica è importante. È probabilmente più importante di quanto voi pensiate. La musica è uno degli strumenti di connessione emotiva più potenti che ha l'uomo, perché impatta sulla vita delle persone. Se ci pensate, impatta in maniera significativa sullo stato psicofisico, sull'umore, su quello che noi pensiamo, sulla nostra percezione del mondo. E quindi, indirettamente, anche su quello che noi facciamo ogni giorno. Diciamo che è un oggetto da maneggiare con cura, con responsabilità. Io, personalmente, vedo quattro dimensioni della musica molto importanti, che hanno un effetto rilevante sulla vita delle persone. La prima dimensione è quella interiore, quella con noi stessi, il ricordo. Pensate un attimo: quando ascoltate un brano, un pezzo musicale che avete ascoltato, magari, 30 anni fa. Ha la capacità di portarvi in quel momento e farvi sentire esattamente quelle sensazioni. Forse solo l'olfatto ha quel tipo di impatto. Secondo punto: la terapia, la cura. La musica è, evidentemente, importante anche per la cura, per la terapia. È scientificamente provato che ha un impatto diretto sull'ormone del piacere, la dopamina. Esattamente come il sesso e la droga. Vi do un consiglio: sostituite la droga con la musica. Sul sesso fate voi, non c'è problema. (Risate) Seriamente, è in grado di lenire il dolore, anche fisico, delle persone; è in grado di aiutare le persone in situazioni di stress e di depressione. È veramente fantastica dal punto di vista terapeutico. Ma è anche importante dal punto di vista dell'apprendimento, perché la musica ci insegna ad ascoltare, e ascoltando si impara. È dimostrato come la musica abbia un impatto direttamente sul QI delle persone, sul quoziente intellettivo, sulla capacità di concentrazione; e la capacità, anche, di fare cose con produttività. Questo effetto viene chiamato "Effetto Mozart". (Musica) Una seconda dimensione della musica è quella spirituale: il collegamento con il sacro, con il mistero, con il divino. Avete ascoltato una melodia che è tipicamente cristiana, unita con una melodia e con un timbro, con un'armonia che invece fa parte del mondo arabo. È un'unione fra due religioni in uno stesso brano. Ecco: tutte le religioni più importanti al mondo, più diffuse al mondo, in realtà hanno dato grande importanza alla musica. Mi soffermo soltanto sull'Islam, perché addirittura l'Islam divide in due tipologie la musica: quella lecita, "Halal", e quella non lecita, quella proibita, "Haram". La prima è quella che ci mette in una situazione di pace con noi stessi, e ci mette in contatto con Allah. La seconda, è tutto il resto della musica. (Musica) La musica ha, anche, un'altra grande caratteristica: quella di unire le persone, un determinato ceto sociale, un gruppo sociale che ha lo stesso interesse, gli stessi obiettivi e anche gli stessi valori. E questo è successo in molti casi: nella storia, la musica ha accompagnato le rivoluzioni. Dalla Rivoluzione Francese, la musica popolare contro i nobili e le élite nobiliari di quel tempo; il Risorgimento italiano. Se vi ricordate, quando gridavano davanti alla Scala "Viva VERDI!", in realtà quello era un grido politico: Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia. La musica come strumento di lotta contro l'oppressore austriaco. E fino al 2010, nella primavera araba, dove il rap è stato importante per accendere la rivoluzione in Tunisia. Ma è stata importante, anche, la musica per unire la generazione degli hippy. La musica, in quel tempo, era fondamentale per tracciare un solco rispetto alla generazione precedente: così come è stata determinante per i diritti dei neri afro-americani, in America e nel mondo. Se pensiamo alla musica black, con il soul, il blues, il jazz, l'hip hop, il rap, il trap, è tutta musica che è stata fondamentale per unire i neri americani, e le loro tradizioni e le loro culture, verso una lotta per i loro diritti. (Musica) Questa è la dimensione che mi piace di più, è la dimensione più forte: la musica per risolvere i problemi del mondo, per contribuire a cambiare il mondo in meglio. Questo è successo in diverse situazioni. Ne cito due, nella musica classica, interessanti: alla vostra sinistra c'è José Antonio Abreu, un maestro d'orchestra venezuelano che ha inventato "El sistema", cioè un metodo di fare integrazione sociale attraverso l'educazione musicale. Ha salvato dalla strada 900.000 bambini venezuelani, e oggi questo sistema è applicato in tutto il mondo e anche in Italia. Alla vostra destra, invece, ci sono due altri direttori d'orchestra importanti: uno israeliano, Barenboin; e l'altro, Said, palestinese, che nel 1999 formano la West-Eastern Divan Orchestra, che è un'orchestra che ha musicisti che vengono dalla Palestina, dal mondo arabo e da Israele. La musica come strumento, anche politico, per unire due Paesi che certamente amici non sono. Ma la cosa interessante, al di là della musica classica, è che la musica rock e pop - che ovviamente, in termini di impatto, hanno avuto una rilevanza dal punto di vista del miglioramento sociale e delle problematiche del mondo, sia ambientali che più squisitamente sociali. Molti sono stati gli artisti che si sono impegnati e sono diventati, anche, dei veri e propri attivisti, come Sting o come Bono. Però c'è un anno importante, in questo genere musicale, che è il 1985, dove a luglio si realizza il più grande evento mai realizzato nella storia del pop e della musica: un miliardo e 900 milioni di persone collegate, il 95 percento delle televisioni presenti, 16 ore di diretta: "Live Aid". Bene, mi sono chiesto, rispetto a quello che succedeva - vedo che ci sono anche molti ragazzi, e probabilmente non hanno vissuto come ho vissuto io quel momento. E quindi mi chiedevo: ma in questo nuovo millennio, la musica ha lo stesso tipo di impatto sociale, e la stessa responsabilità? È così in grado di muovere le coscienze? Be', probabilmente si è un po' sopito questo aspetto, almeno io la vedo così. Si è un po' assopito, sicuramente, nonostante di fatto la potenzialità della musica, con le nuove tecnologie, è fantastica, è esplosa. Pensate a Internet. Pensate allo streaming. Pensate al fatto che, oggi, ognuno di noi può sentire in qualsiasi momento, e in qualsiasi luogo, qualsiasi genere musicale nel proprio smartphone. Bene: tanto per dirvi, questa artista, che non ha neanche 30 anni, Taylor Swift, è un'artista che ha un numero di follower che è il doppio di quello che ha il Presidente degli Stati Uniti. A gennaio è uscito un brano che nelle prime 24 ore è stato ascoltato da 40 milioni di persone. Quindi capite quanto è importante, quanto può essere impattante il ruolo di una celebrity rispetto ai temi di cui abbiamo parlato. E devo dire, soprattutto rispetto ai giovani. Vorrei consigliarvi una cosa: se avete dei figli e dei nipoti, chi ha dei figli dei nipoti, e volete capire cosa loro pensano, cosa veramente sono le loro paure e le loro preoccupazioni, e le loro ambizioni, ascoltate la loro musica, fate lo sforzo di capire cosa ascoltano, e capirete molto di loro. Per questo motivo, l'anno scorso abbiamo dato vita a un ecosistema, "Music Innovation Hub", a Milano, che si occupa di musica come bene comune, musica in quanto strumento di integrazione sociale, di educazione, di promozione della cultura italiana nel mondo, e anche di innovazione tecnologica. Be', non so se vi ho convinto: se non vi ho convinto, onestamente datemi l'ultimo momento per passare a una data, una data triste. Nei giorni successivi all'attacco alle Torri Gemelle, Clear Channel, il principale network americano di radio, emanò un editto con 160 brani che non potevano essere trasmessi dal loro network. Tra questi ce n'erano molti che erano collegati al fuoco, alle Torri, alla caduta: quindi non volevano urtare la sensibilità del popolo americano. Ma ce n'era una che non aveva nessun significato che fosse in quella lista. Una canzone che parlava di pace, forse il più bell'inno laico alla pace, ed è stata censurata. È stata censurata perché, probabilmente, era poco coerente con i voleri di un'amministrazione, e di una parte dell'opinione pubblica, che voleva scatenare una guerra subito dopo quel momento. Ebbene, io chiedo una cosa, a tutti voi: di cantare gli ultimi 15 secondi del ritornello di questa canzone, che tutti voi conoscete sicuramente. Non fatelo per me: fatelo per tutte le volte che questa canzone non è mai stata trasmessa. E soprattutto, fatelo per tutte le volte in cui il messaggio di questa canzone non è stato rispettato. (Video) (Musica) Bravi. Grazie. (Applausi) Quanti suoni fanno parte della nostra vita! Alcuni sono sensoriali. E spesso, quasi impercettibili. Possono nascondere desideri. Possono essere caotici. Disturbanti. Ma nella maggior parte dei casi, determinano la nostra vita, dandoci emozioni. Ma avete mai immaginato un'esistenza senza suono? Di quali altri sensi potremmo servirci? Gli sguardi. Gli odori. Il tocco. Cosa significa un mondo silenzioso? Quattro anni fa, mia madre mi disse, Perché non impari la lingua dei segni? Sei portata nelle lingue, e sei una persona manuale. A quanto pare queste due mie doti, se tali possono essere considerate, le bastavano per associarmi a questo mondo a me prima sconosciuto ma che sempre ho osservato con grande curiosità e interesse. È sempre stata una persona molto lungimirante, mia mamma. Così, ascoltando il suo consiglio, eccomi qui che da quattro anni studio e osservo questo mondo, che in maniera lenta e pacata è entrato nel mio cuore, nella mia mente e soprattutto nei miei occhi. Studiare questa lingua non ha semplicemente arricchito il mio curriculum vitae, ma mi ha portata ad avere una visione differente del mondo che mi circonda quotidianamente. Innanzitutto, ho imparato che la sordità non è semplicemente silenziosa, ma è anche invisibile. Ovvero una disabilità percettibile solamente nel momento in cui si deve stabilire un dialogo. Questa invisibilità uditiva è stata colmata ampiamente, negli anni, attraverso una lingua, la cosiddetta lingua dei segni, in italiano LIS, Lingua Italiana dei Segni. Una lingua a tutti gli effetti, che sfrutta il canale visivo gestuale. Una lingua espressa quindi col corpo e percepita con la vista. Una lingua in cui la ripetizione di un segno, o la sua posizione rispetto al corpo, può cambiare totalmente il suo significato. Per esempio, il segno relativo alla parola "giallo" è identico al segno relativo alla parola "donna". Le uniche differenze, oltre ovviamente ai labiali associati, sono la ripetizione: "giallo" viene fatto una volta; "donna" viene fatto più volte. Nonostante tutte queste differenze che si celano dietro questa lingua, questa riesce a esprimere sempre in modo chiaro e conciso dei concetti che invece, spesso, in italiano vengono disturbati dalla sua stessa complessità. Quante volte il vostro partner dice che non riesce a comprendere quello che vi passa per la mente? Ecco, io consiglio a tutti di studiare un pochino di lingua dei segni e forse riuscirete a risolvere qualche problema comunicativo di coppia. Questa è una delle caratteristiche che più amo di questa lingua, ovvero che per esprimere un concetto viene segnato il suo significato, andando a creare una conversazione senza fraintendimenti. Per farvi un esempio, il segno relativo alla parola "Ti amo" è questo. Quindi prendo il cuore e lo dono all'altra persona, andando a segnare esattamente cosa significhi dire "ti amo" a qualcuno. Io stessa mi sono trovata, spesso, a comprendere delle frasi che utilizzo quotidianamente solamente dopo che mi sono trovata a doverle tradurre con la lingua dei segni. E proprio per questa limpidità di espressione, negli ultimi anni sono emersi moltissimi studi in Italia. per esempio nella Facoltà di Logopedia dell'Università di Milano, che sperimentano come la gestualità, soprattutto nei primi anni di vita, possa aiutare i bambini a esprimere dei concetti che spesso risultano faticosi, a parole. Contrariamente al pensiero comune, la LIS non è internazionale, ma bensì differisce da paese a paese, così come da regione a regione si sono sviluppati dialetti specifici. Potete immaginare in Italia. Per fare una veloce differenza, nel Nord d'Italia, in genere, si tende a utilizzare più labiale, mentre al Sud più gestualità, più segni, varie sfaccettature per ogni singola parola. Nonostante questo, nonostante solo nel nostro Paese sia una lingua parlata da oltre 170.000 persone, non è ancora riconosciuta nel nostro Paese come lingua ufficiale dallo Stato Italiano. Ma andiamo meglio a capire: chi sono i protagonisti di un mondo silenzioso? La LIS viene parlata, al suo interno, da una comunità che è estremamente variegata. Ogni sordo ha modo diverso di percepire il suono: esistoo sordi lievi e sordi profondi, e un background familiare che determina profondamente il modo di rapportarsi con l'esterno. Ho incontrato sordi orgogliosi della propria lingua, senza alcuna esigenza, o bisogno, di imparare a parlare. Altri, invece, che rinnegano la LIS. E dopo anni di logopedia, hanno una pronuncia che è migliore della mia. Altri ancora, solitamente nati da genitori udenti, che utilizzano il cosiddetto "Italiano segnato". Che cos'è? Noi sappiamo che l'italiano poggia sull'ordine S-V-O, soggetto-verbo-oggetto: io; vado; a casa. La LIS invece, come le lingue tedesco-latine, è poggiante sull'ordine S-O-V, Soggetto-Oggetto-Verbo: io; casa; vado. In italiano segnato, questa semplice frase, quindi, la direi come: io vado a casa. Questo perché l'italiano segnato prende la grammatica e la sintassi italiana e la traduce con i segni. Nonostante queste, a mio avviso, meravigliose differenze che si celano dietro l'apparentemente semplice mondo sordo, questo è accomunato da una costante in comune, ovvero il senso di isolamento quotidiano. Questo si sviluppa piano piano, fin da subito, dal momento in cui i bambini vengono inseriti all'interno delle scuole dell'infanzia, senza un aiuto stabile, generando in loro frustrazione e poco inserimento con i compagni udenti. Provate a pensare cosa possa significare, per un bambino, non sentire. Scommetto che, se ci pensiamo un attimo, tantissimi ricordi a noi cari sono legati al suono. Cosa significa per un bambino uscire in cortile, voler giocare coi propri compagni, e non riuscire a comprenderli? Cosa significa, nell'età in cui ancora non si sa leggere e scrivere, accendere la televisione e non riuscire a comprenderne il significato? Se ci pensiamo, il canale uditivo, per i bambini, non è importante solo per la comunicazione e l'integrazione, ma anche per la comprensione all'interno della vita. Da questo problema sociale nasce "Manii - Parla con le mani". Apparentemente, un gioco interattivo; in pratica, un piccolo strumento che cerca di abbattere quelle barriere sociali, dettate dalle differenze, andando a costruire ponti di conoscenza. Il progetto nasce dall'unione delle mie due passioni, nonché i miei due studi: ovviamente, la LIS e il design. Norman Foster, uno dei massimi designer contemporanei, scrive: "Fare design è un atto di comunicazione. Il che significa una profonda conoscenza della persona per la quale il designer sta comunicando". Io aggiungo che il designer ha il compito e l'obbligo di rendere più semplice la vita delle persone, tenendo conto di tutte le differenze che ci caratterizzano. Tutti hanno il bisogno e il diritto di essere compresi e capiti, perché il desiderio di non essere invisibili è universale. Ecco perché, quando venne chiesto in università, a me e al mio team, di realizzare un gioco per bambini che avesse anche degli scopi didattici per bambini dai tre ai sei anni, non potevo assolutamente non pensare a come rendere più semplice la vita di un bambino sordo all'interno della propria classe. Analizzando il vasto mercato ludico, abbiamo inoltre visto quanto, ad oggi, non esistano dei giochi che insegnino la LIS, o quantomeno che inizino a gettare delle basi per informare sull'argomento. Chiedendo alla comunità sorda, ci è stato detto, inoltre, che l'unico mezzo, per i bambini sordi, di imparare la loro lingua madre sono i genitori oppure, anche se in modo un po' limitativo, i libri. Abbiamo inoltre pensato quanto, fin da piccoli, siamo tutti molto propensi a utilizzare le mani, la gestualità, per esprimerci. Tant'è che uno dei miei giochi preferiti, da bambina, era quello di parlare con la mia amica con un alfabeto inventato. E allora ci siamo chiesti, ma perché non insegnare quello reale? Da questi presupposti nasce Manii. Un gioco che non solo insegna l'alfabeto LIS ai bambini, ma diventa un supporto molto utile per tutti i bambini, nel momento in cui stanno imparando a leggere e scrivere. Ora vi faccio vedere in breve come funziona questo gioco. Questo è caratterizzato da una piattaforma, con uno schermo, e da 26 manine stampate in 3D, ognuna delle quali rappresenta una lettera dell'alfabeto in LIS. È caratterizzato da due livelli, e c'è la possibilità di giocare da soli o in coppia. Nel primo livello comparirà una grafica: il bambino deve leggere la parola, comprenderne la prima lettera e associarla alla manina dell'alfabeto stampato in 3D. Se la manina è giusta, diventa verde; se sbagliata, invece, diventa rosso. Il secondo livello è analogo al primo, con una piccola differenza: nel senso che manca la prima lettera, quindi il bambino deve fare uno sforzo in più e comprendere qual è la lettera che completa la parola. E poi associarne la manina corrispondente. Abbiamo deciso di realizzare questo gioco in modo che potesse essere utilizzato da soli o in coppia. Questo perché, secondo noi, questo fattore agevola ulteriormente l'integrazione in quanto può essere il bambino sordo stesso, all'interno della classe, a insegnare l'alfabeto LIS prima di iniziare a giocare, posizionandolo in una sorta di vantaggio. Questo perché i bambini amano la LIS. Loro la sperimentano con semplicità, comprendendone potenzialità e bellezza. A differenza dei genitori, che invece spesso percepiscono questa lingua come distante dai loro figli, che ci sentono bene. Studiare la LIS non solo aiuta i bambini a rapportarsi con una realtà che è diversa da quella usuale, ma molto affascinante, ma li porta anche a studiare una lingua che può essere veramente utile per loro per quanto riguarda la comprensione. La funzionalità di questo progetto l'abbiamo inoltre riscontrata quando l'abbiamo esposta alla Maker Fair di Roma: una fiera in cui tantissimi bambini si sono divertiti a giocare con Manii. E grazie alla visibilità che abbiamo ottenuto, siamo andati a vincere un premio: il premio "What's up giovani talenti". Si tratta di un premio che mira a valorizzare i giovani talenti, in tutti i campi del sapere, per farli conoscere in ambito nazionale e internazionale, come simboli positivi maschili e femminili, nel presente e nel futuro, per un mondo più libero, più creativo e più giusto. Questo piccolo esempio mostra come l'isolamento sociale sia dovuto ad una mancanza di conoscenza, e come basti veramente pochissimo per rendere il mondo un posto piacevolmente abitabile per tutti. E siamo noi designer che, attraverso i piccoli strumenti di cui disponiamo, dobbiamo essere capaci di trasformarli in mattoncini che possono cambiare il futuro delle persone. Spesso si dice che il designer possa esaudire i sogni. Ma la vera domanda è, i sogni di chi? Serve studio, concentrazione e determinazione per riuscire a diffondere la bellezza alla collettività. Perché è questa, che rappresenta il vero valore emotivo dell'uomo. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Michele Gianella A Natale dell'anno scorso mi trovavo in Italia. Mia madre era in ospedale con un tumore al polmone che se la stava portando via. Io ho iniziato ad avere dei brutti presentimenti e ho fissato delle visite di controllo. Ed è stato durante una di queste visite di controllo, una visita senologica, che ho scoperto di avere un tumore al seno. Era gennaio 2019. Nel giro di due settimane, ho avuto la diagnosi esatta del mio tumore: carcinoma duttale infiltrante. E ho avuto la caratterizzazione completa del tumore: che tipo di cellule, che recettori erano espressi, la dimensione, la posizione nella compagine mammaria. A marzo, due mesi dopo la mia diagnosi, ho fatto l'operazione chirurgica per rimuovere il tumore. A maggio ho cominciato la radioterapia. E nel frattempo il mio tumore veniva sottoposto a ulteriori test ed esami. Quando sono arrivati i risultati di questi test è stato un altro momento difficile: il mio tumore era piccolo, i linfonodi erano puliti - quindi buone notizie - ma era molto più aggressivo del previsto - cattiva notizia. Praticamente un tumore sardo, come me: piccolo ma agguerrito. Il fatto è che il rischio era che il tumore si ripresentasse e quindi alcuni dottori spingevano perché cominciasse la chemioterapia. Ma non tutti erano d'accordo e quindi, per decidere il da farsi la squadra di dottori che seguiva il mio caso decise di sottoporre il mio tumore a un ulteriore test, un test genetico. Qquesto è un test che analizza l'espressione di 21 geni del tumore e sulla base dell'espressione di questi 21 geni può prevedere il rischio che il tumore si ripresenti. Se il rischio è alto, la chemioterapia è indicata. Il mio risultato è arrivato a giugno ed era intermedio. E quindi non ho fatto chemioterapia. A giugno ho ripreso una vita normale e adesso sono qua. (Applausi) Grazie. Sono stata fortunata: fino a 20 anni fa, il trattamento per il tumore al seno come il mio era chemioterapia per tutte le pazienti, era uguale per tutte le pazienti ed era spesso inefficace. Ben presto ci si rese conto che non tutte le donne rispondevano. Alcune pazienti ricevevano il farmaco, ne subivano i devastanti effetti collaterali, ma non ne traevano un beneficio terapeutico. E quindi la comunità scientifica ha iniziato a domandarsi: perché? Perché alcune donne rispondono, e altre no? Oggi sappiamo perché. Oggi sappiamo che c'è un'immensa variabilità nei tumori al seno, praticamente, non esistono due tumori uguali. Ed è per questo che non rispondono tutti allo stesso modo allo stesso trattamento. Per esempio, ci sono tumori come il mio che esprimono alti livelli del recettore per l'ormone estrogeno. E questi tumori possono essere trattati con una terapia ormonale. Ma ci sono altri tumori al seno che esprimono un altro recettore che si chiama HR 2 e questi altri tumori possono essere trattati con un farmaco che si chiama Herceptina, che agisce su questo recettore. Sulla base dell'espressione di 21 geni, come abbiamo visto nel mio caso, si può prevedere se un tumore risponde o no alla chemioterapia. Questa si chiama medicina di precisione e ha rivoluzionato l'oncologia. "Medicina di precisione" vuol dire poter offrire a ogni paziente un trattamento individualizzato, ottimizzato per il sottotipo di tumore che quel paziente ha. Per me, medicina di precisione ha voluto dire andare nel giro di sei mesi da una diagnosi esatta alla cura mirata per il mio tumore. Sei mesi! Adesso vi voglio fare una domanda: sapete quanto ci vuole per avere una diagnosi di una malattia neurodegenerativa come il Parkinson o l'Alzheimer? Vi do qualche numero: nel caso della sclerosi multipla, due anni; per il Parkinson, un anno; per la sclerosi amiotrofica laterale, un anno; per l'Alzheimer, due anni. E questo è il tempo che ci vuole per avere la diagnosi! Quando, dopo uno o due anni, la diagnosi arriva, non c'è cura per queste malattie, sono incurabili. E allora la mia domanda è: perché? Perché non possiamo andare, nel giro di sei mesi, dalla diagnosi alla cura per una malattia come il Parkinson? Se ci siamo riusciti per il tumore al seno, perché non ci riusciamo per le malattie del cervello? Ora, una risposta che può venire in mente è abbastanza semplice, ed è che il cervello è un organo molto complicato. E questo è vero, io sono una neuroscienziata, ve lo posso confermare. È così. Ma non è l'unico elemento. Secondo me c'è qualcos'altro che manca ed è di questo che vi vorrei parlare oggi. Secondo me manca oggi, in neurologia, una medicina di precisione come esiste per l'oncologia. Non abbiamo una medicina di precisione in neurologia, oggi, perché fino ad oggi abbiamo dato per scontato che non ci servisse. Abbiamo dato per scontato che i pazienti che si presentano con queste malattie siano fra di loro più o meno tutti uguali. Ma è così? Prendiamo l'esempio dell'Alzheimer: è possibile mostrare come progredisce la malattia in un paziente con un grafico come quello che vedete alle mie spalle. Qui vedete il tempo, i mesi, e qui vedete una misura della memoria. A valori bassi corrisponde una perdita di memoria. Quindi prendiamo un paziente, diciamo che abbiamo il signor Carlo. Il signor Carlo ha avuto la sua diagnosi, poi la sua memoria è stata misurata a intervalli regolari per tre anni. E, come potete vedere, ci sono stati degli alti e bassi ma nel complesso la memoria del signor Carlo è peggiorata. Ora, cosa succede se mettiamo insieme i dati di più di 200 pazienti? Questo è quello che vediamo. Questi sono dati pubblicati. Voi cosa vedete? A voi sembrano tutti uguali, questi pazienti? A me no. Io vedo pazienti che rimangono stabili, pazienti che peggiorano, alcuni precipitosamente, altri in maniera più graduale, e ce n'è un paio che persino migliorano. Ma allora com'è possibile? Com'è possibile avere tutta questa variabilità se tutti questi pazienti hanno la stessa diagnosi? Quello che succede è che oggi la diagnosi che possiamo offrire a un paziente con l'Alzheimer è una diagnosi clinica, che si basa sull'analisi del sintomo che il paziente presenta. E il sintomo, in Alzheimer, è la perdita di memoria. Quindi tutti questi pazienti si sono presentati alla visita con un sintomo simile, di perdita di memoria. Ma vi posso dire che questi pazienti possono avere un sintomo simile, ma molto probabilmente non hanno la stessa malattia. Per esempio, alcuni di questi pazienti accumulano nel loro cervello un peptide tossico che si chiama beta amiloide, che si accumula sotto forma di placche che possono essere visualizzate con diagnostica per immagini - con Pet, come vedete qui. La presenza di queste placche è un'indicazione diagnostica molto chiara di Alzheimer. Ma ci sono anche pazienti che presentano esattamente gli stessi sintomi dei pazienti che hanno le placche, ma nel loro tessuto cerebrale non troviamo amiloide. Questi pazienti accumulano un altro peptide tossico, che si chiama TDP 43. Questo tipo di demenza si chiama LATE, ed è appena stato scoperto. Con la risonanza magnetica possiamo analizzare alterazioni nella massa e nella struttura del tessuto cerebrale, e possiamo identificare la presenza di lesioni vascolari. Queste, a loro volta, possono essere una causa di declino cognitivo. E quindi è qui che entra in gioco la medicina di precisione, perché è chiaro che non ha senso trattare tutti questi pazienti, che hanno patologie diverse, allo stesso modo. Non avrebbe senso, per esempio, dare a tutti questi pazienti lo stesso farmaco, diciamo un farmaco anti amiloide, perché solo i pazienti che hanno la amiloide possono rispondere al farmaco. Gli altri no. Eppure vi stupirà, ma è proprio così che abbiamo fatto gli studi negli ultimi dieci anni, perché fino a pochissimo tempo fa non era possibile caratterizzare i pazienti. Ma oggi è diverso. Oggi, grazie al progresso della tecnica, abbiamo una serie di biomarcatori che ci permette di caratterizzare a livello molecolare la patologia dei pazienti. La capacità di caratterizzare la patologia cerebrale in ogni paziente è il punto di partenza per lanciare una medicina di precisione in neurologia, ma non basta. È un po' come nel mio caso, quando ho avuto la diagnosi di carcinoma duttale infiltrante. Quello è stato l'inizio. Ma poi, per identificare e ottimizzare il trattamento, è necessario conoscere altri elementi. È necessario conoscere la genetica, è necessario conoscere per esempio l'età del paziente, lo stato sociale ha un'influenza. E il sesso? È importante conoscere il sesso del paziente, in Alzheimer. Nel 2016, con due amiche ricercatrici, per curiosità, abbiamo iniziato a raccogliere dati sulle differenze in Alzheimer fra uomini e donne. E sapete cosa abbiamo scoperto? Nella maggioranza degli studi clinici pubblicati fino a quel momento, non erano riportate le differenze fra uomini e donne. Nella stragrande maggioranza degli studi preclinici, quelli fatti in animali da laboratorio, gli studi erano fatti in animali di un solo sesso, o solo maschi o solo femmine. E quindi non era possibile studiare le differenze. Non ci sono dati - non è stato pubblicato - per dire se i farmaci che abbiamo testato negli ultimi dieci anni in Alzheimer funzionino allo stesso modo negli uomini e nelle donne. Abbiamo fatto tantissime domande, e abbiamo trovato tantissima resistenza. La gente ci chiedeva: e perché? E perché dovrebbero esserci differenze fra uomini e donne? Abbiamo trovato moltissimi muri, ma abbiamo anche trovato moltissimi colleghi entusiasti! Ed è stato sull'onda di questo entusiasmo che abbiamo fondato un'organizzazione non profit che si chiama Women's Brain Project, che si pone come obiettivo quello di stimolare una discussione scientifica su questo argomento. E ad oggi, tre anni dopo, anche grazie al lavoro del Women's Brain Project, sono moltissime le differenze sostanziali, fra uomini e donne, che sono state descritte in letteratura, in Alzheimer così come in altre patologie. Per esempio oggi sappiamo che, dal momento della diagnosi di Alzheimer, le donne progrediscono molto più velocemente degli uomini. E guardate, questa è una cosa fondamentale da conoscere e da capire, perché vuol dire che il trattamento dovrà essere personalizzato anche in base al sesso. E quindi, oggi, non ci chiedono più: "e perché dovrebbero esserci differenze?" Oggi ci chiedono: "e come possiamo usare, queste differenze?" E la nostra risposta è: medicina di precisione. Se vogliamo identificare dei nuovi metodi per la diagnosi, la prevenzione e la cura dell'Alzheimer, dobbiamo conoscere e capire la variabilità fra i pazienti. E questo vuol dire, anche, conoscere e capire la variabilità fra uomini e donne. La buona notizia è che oggi abbiamo tutti gli elementi nelle nostre mani per lanciare una medicina di precisione in neurologia. Abbiamo i biomarcatori che ci permettono di caratterizzare il paziente, abbiamo l'intelligenza artificiale che ci permette di analizzare questa mole immensa di dati e abbiamo la comprensione, abbiamo l'idea di quello che ha senso andare a guardare nei dati, per esempio il sesso del paziente. Se lanciassimo oggi una medicina di precisione in neurologia, potremmo cambiare radicalmente la medicina di domani. Sapete come mi immagino io una visita neurologica nel futuro? Io mi immagino che il paziente si siederà e il dottore analizzerà i suoi sintomi clinici e poi raccoglierà tutti i suoi dati: i dati genetici, i biomarcatori, le co-patologie, forse anche il microbioma intestinale, il sesso, chiaramente. E poi tutti questi dati verranno inseriti in un algoritmo. E con un clic, l'algoritmo dirà qual è il sottotipo di Alzheimer specifico di quel paziente. E sulla base di questo sottotipo il dottore sarà in grado di indicare il trattamento ottimizzato, individualizzato per quel sottotipo specifico di Alzheimer in quel paziente, in quell'uomo o in quella donna. Riusciremo davvero ad andare, nel giro di sei mesi, dalla diagnosi alla cura, per una malattia come l'Alzheimer? Io credo che, con la medicina di precisione, anche meno. Grazie. (Applausi) Bella ragazza, vero? Ah! Bella ragazza... peccato. Sono sicura che da qualche parte, nella vostra testa, avete pensato così: peccato. Bene, vi ho appena dimostrato che la vita è un fatto di editing. Scegliere di aggiungere o togliere un dettaglio può cambiare la visione d'insieme delle cose, o almeno apparentemente. Vi sono molti luoghi comuni, rispetto alle persone con disabilità: uno di questi è che qualsiasi cosa facciamo, anche la più semplice o banale, come andare a fare la spesa, si riveste di un'aura epica. E questa cosa mi ha riservato molti episodi divertenti. Forse non lo sapete, ma io sono anche una chitarrista metal: eccomi qui, sul palco, con la mia splendida chitarra e i miei splendidi capelli. Una sera ero nel backstage, che stavo aspettando di salire sul palco col mio gruppo. Avevo la mia chitarra elettrica in una mano e un drink nell'altra, quando si avvicina questo giornalista e, credo nel tentativo di farmi un complimento, mi dice: certo che hai un bel coraggio per salire sul palco, nelle tue condizioni! Io lo guardo così perplessa e gli dico: ma scusa, quali condizioni, che sono perfettamente sobria! Non avevo assolutamente capito a cosa si stesse riferendo. (Applausi) Un altro pregiudizio riguarda la carrozzina: quante volte ho sentito il termine costretta sulla carrozzina: è terrificante come questa espressione contenga in sé così tanta ignoranza, e come vada ad alimentare quel senso di pietismo che invece noi vogliamo sconfiggere. La carrozzina è un accessorio incredibile: è un mix tra design e tecnologia che ti permette di andare ovunque tu voglia, di vestirti, di ballare, di correre, di potere anche mettere i tacchi 12 senza temere sanpietrini. Io non vedo niente di costrittivo, in questo. La carrozzina ti dà la libertà di muoverti nel mondo: di certo, non te la toglie. Ora immagino vi state chiedendo come mai io stessa sia in carrozzina. A 5 mesi mi hanno diagnosticato una cardiopatia congenita. Non mi avevano dato molte speranze di vita, e quindi mi hanno operato d'urgenza. E l'intervento per il cuore è stato un successo: ho ripreso a star bene, come vedete. Però, durante l'operazione, i medici non si sono accorti che il sangue non arrivava al midollo spinale, e quindi risultato è stata una lesione midollare. Molto bassa, per fortuna, ma mi ha tolto l'uso delle gambe. Sì, è stato un errore medico. Immagino anche che adesso tanti di voi staranno pensando: che sfiga! Io invece lo ritengo un semplice effetto collaterale che sono sana, che sono viva e che sono adesso qui, con voi. Ai tempi, quando era successa questa cosa, ero uno dei rarissimi casi in cui la lesione midollare si verifica che si è ancora neonati: ma proprio grazie a questo fatto nessuno poté spiegarmi cosa potevo o cosa non potevo fare con il mio corpo. Semplicemente imparai da sola, come fanno tutti i bambini, adattando le situazioni alle mie abilità e sfruttando fin da subito tutte le potenzialità che il mio corpo mi offriva. E semplicemente non facendo caso ai limiti che avevo. Non vi dico tutte le volte che ho fatto rizzare i capelli in testa ai miei genitori, quando mi trovavano arrampicata su per qualche albero o per le mensole della cucina. Questo spirito avventuriero, da esploratrice, questo spirito libero mi ha portata spessissimo in giro per il mondo. Appena finito il liceo sono subito finita a Bologna, mi sono trasferita, dove mi sono laureata in filosofia, e ho anche viaggiato tantissimo per l'Europa. Ho visitato tantissime città, in compagnia ma soprattutto da sola, per vari festival e concerti. Proprio con la voglia di andare a conoscere posti nuovi, persone nuove, gente nuova e città. Fino a che i miei viaggi non mi hanno portato sulle montagne. L'ultima sfida, difatti, l'ho iniziata nel 2012, quando provai per la prima volta a sciare. Vi dico che prima di allora non avevo mai fatto sport e nemmeno ne ero tanto interessata: però quando vidi questi bolidi in carbonio, chiamati monosci, con i quali, pensate, si può sfrecciare a 120 all'ora, ok? Cioè la velocità che io tengo in autostrada, giù per le piste nere, in equilibrio su uno sci solo. Me ne innamorai definitivamente, e decisi che sarei diventata una sciatrice alpina agonista. Questa sono io, e da lì è iniziato un periodo di allenamento molto, molto duro e impegnativo: mi alzavo alle 6 del mattino, caricavo nella mia macchina il monosci - sono 25 chili da tirare su con un braccio solo, perché con l'altro devi tenerti in equilibrio - salivo in macchina, mi facevo circa 2 ore di viaggio per arrivare sulle piste di Folgaria sparandomi i Testament e i Motley Crue a manetta, per svegliarmi e per caricarmi; dopodiché mi allenavo per 4 ore tra i pali, ricaricavo il mio monosci, prendevo l'auto e tornavo a casa. Questo 3 volte a settimana, più i weekend con le gare, ovviamente. Qualsiasi situazione atmosferica ci fosse. Ho affrontato bufere, nevicate, nebbia, gelo, sole, caldo, di tutto. Dopo soli due anni di allenamento, a marzo del 2014 sono diventata campionessa di sci nazionale vincendo l'oro in slalom gigante e l'argento in slalom speciale. Dai, non male per una che fino a poco tempo prima era abituata a fare l'alba suonando in giro per locali. Comunque non vi nascondo che la vita in carrozzina non è sempre concerti, festoni e vittorie sportive. Spesso sì, ma non sempre. Come accade nella vita di tutte le persone, ci sono anche delle prove che si è chiamati ad affrontare. Una delle prove che ho affrontato io è stata quando avevo 13 anni, e mi sono ritrovata con una gran scoliosi e due opzioni davanti. La prima era tenere un busto di plastica alto fin qui, e per tutto il giorno, fino ai 20 anni. La seconda era affrontare un intervento chirurgico chiamato artrodesi posteriore, il quale consiste nel posizionare due barre di ferro attorno alla colonna vertebrale, in modo da allungarla, sostenerla e correggerne anche la curva. Non è un intervento facile: ti aprono la schiena e ti tengono quattro ore sotto i ferri in anestesia generale, senza avere nemmeno garanzia di un esito positivo. Ok, fantastico. Dovevo prendere una decisione: e ora cosa fare? Da una parte ero letteralmente terrorizzata che durante l'intervento potesse succedere qualcosa di brutto; dall'altra parte, però, non volevo nemmeno rimanere con la schiena storta e un busto di plastica per il resto dei miei giorni. In quel momento mi sono appellata a un'immagine: quella della farfalla. Inizialmente, le farfalle non sono così: sono delle crisalidi. Ferme, chiuse, nascoste nel loro bozzolo protettivo. Immaginai quanta forza e quanto coraggio dovevano avere le farfalle, per spaccare quel guscio e librarsi finalmente nell'aria nella loro forma più bella. Io non volevo rimanere crisalide: io volevo volare, volevo far brillare tutti i miei colori. Decisi così di diventare farfalla, e feci ricorso a ogni singola molecola di coraggio che possedevo in corpo per rompere il mio guscio e affrontare l'intervento. Al mio risveglio mi ritrovai con la schiena dritta e una nuova consapevolezza: che una volta diventata farfalla, nessuno sarebbe più riuscito a spezzarmi. Il fatto di avere la schiena dritta mi fece sentire... sì, lo ammetto, più bella, e anche mi fece acquistare molta più sicurezza in me stessa. Sapete, non è facile passare inosservati quando si gira con una quattroruote: però, invece di nascondermi oppure di sentirmi a disagio di fronte agli sguardi della gente, pensai: ok, se proprio gli altri non possono fare a meno di guardarmi quando passo, che almeno vedano la cosa più bella della loro vita. Ed è qui che sta il terzo luogo comune: l'inconciliabile binomio tra disabilità e bellezza. Ricordo ancora quando, tempo fa, andai a sentire un gruppo rock americano, e finito il concerto il cantante mi rincorse, mi guardò dritta negli occhi e mi disse: "You can't be on a wheelchair, you are so beautiful!" Tu sei troppo bella per stare su una carrozzina. Eh, scusa?! Tutta colpa dell'iconografia del disabile nella nostra cultura: sfigato! Anche la Mattel, quando ha cercato di integrare la disabilità nel mondo perfetto di Barbie, si è inventata Becky, l'amica in carrozzina di Barbie, disegnandola così. Possiamo vedere: camicia a quadri da boscaiolo; pantaloni lunghi, e larghi, e sformati; scarpe da ginnastica; carrozzine dell'anteguerra. Diciamo un bel po' diversa da Barbie, che invece è alta, snella, sexy e con questo vestitino glitterato fuxia e i tacchi a spillo. Spesso le persone con disabilità tendono a rifiutare il proprio corpo oppure quella parte che non funziona più bene, o che non è considerata normale. A dire la verità, a dire il vero, non serve nemmeno avere una disabilità per non sentirci a nostro agio con il nostro fisico. A proposito di questo, voglio raccontarvi una storia: chi di voi ha mai sentito parlare delle sirene? Le sirene sono creature di una bellezza straordinaria, che va oltre l'ordinario. Per secoli pirati e marinai hanno anche solo sognato di poter scorgerne una. Queste creature dotate di una femminilità sublime, e capaci di sedurre con il loro fascino e quindi di condurre a sé qualsiasi essere umano, hanno una particolarità: una sinuosa coda di pesce al posto delle gambe. E si muovono così nel loro immenso mare: agili, e scattanti. C'è una fiaba, piuttosto nota, che racconta di come una giovane sirena, innamorata di un principe umano, decida di rinunciare alla sua voce, e alla sua coda, in cambio di un paio di gambe, convinta così di poter sedurre il principe. Privata però delle sue caratteristiche fondamentali, a differenza di quanto ci ha fatto credere la Disney, la sirenetta non riesce nel suo intento, e il principe non se ne innamora. Capite cosa significa? Che la sirenetta, non riuscendo ad accettare quella caratteristica che la rendeva meravigliosamente unica, non riuscendo quindi a esprimere il suo essere, ha finito con l'essere spenta, grigia, banale, normale. Io sono convinta che se il principe l'avesse vista per com'era in realtà, non solo si sarebbe innamorato di lei, ma avrebbe anche amato la sua coda. E qui che sta il segreto dell'immenso potere seduttivo delle sirene: non solo vanno fiere del loro aspetto, del loro fisico e della loro coda; ma ne fanno un punto di forza e la esaltano. È qui che sta il segreto della seduzione: amare sé stessi e le proprie caratteristiche, che ci differenziano e ci rendono unici. Anch'io - grazie, grazie. (Applausi) Anch'io per un periodo mi sono chiesta come sarebbe stata la mia vita se al posto della mia coda avessi avuto un paio di gambe muscolose. Poi però ho chiuso gli occhi e ho pensato che certo, le mie gambe non mi avrebbero mai permesso di fare una rampa di scale. Però mi permettevano di sentire il calore del Sole sulla pelle e di sentire la sabbia, l'erba sotto i piedi. Ho così iniziato ad amare il mio corpo in ogni sua singola parte, e l'ho ringraziato per tutto ciò che mi permetteva di fare in questo mondo. Le mie gambe non le ho più considerate troppo magre per essere mostrate, bensì snelle e leggere. E ho iniziato a valorizzarle, mettendo anche solo una minigonna, o un paio di pantaloncini corti. C'ho creduto così tanto, in questo, che sono anche diventata fotomodella. La disabilità, in sé, oggettivamente, non è né un bene né un male: è una caratteristica fisica. Tutti noi abbiamo caratteristiche fisiche che ci differenziano gli uni dagli altri. La disabilità diventa uno svantaggio relativamente all'ambiente, quando non c'è un ambiente adatto ad accoglierla. Dobbiamo eliminare le barriere architettoniche, dobbiamo incrementare la tecnologia, dobbiamo far sì che ogni singola persona sia posta nelle condizioni di poter esprimere al 100% il suo potenziale. Solo così una persona sarà giudicata per come è, per i veri meriti che ha, e non stimata gratuitamente - e in modo anche un po' patetico - soltanto perché è disabile. Allo stesso modo, il fatto di essere sexy non dipende da modelli prestabiliti ma dalla sicurezza che abbiamo in noi stessi, dal fatto di sentirsi a nostro agio nella nostra pelle e nella nostra mente. E nel saper trasmettere anche tutto questo gli altri. Dovete essere consapevoli di quanto sia meravigliosa e stupenda la vostra coda da sirena. Amare le nostre peculiarità, e i nostri dettagli, ci farà amare anche quelli degli altri. Quei grandi o piccoli dettagli che li rendono unici e bellissimi. Solo così una persona con disabilità sarà considerata per ciò che è: bellissima nella sua interezza, e nel suo potenziale seduttivo. La vita è un fatto di editing, di scelte. Dovete scegliere di tenere tutti i vostri dettagli. Grazie. (Applausi) Fin da quando ero piccolo, sono sempre stato - ho sempre apprezzato la bellezza che si può osservare in natura. E, in particolare, sono sempre stato affascinato dalle forme e dai colori che si possono osservare attraverso gli insetti, in particolare i coleotteri. Io sono di Como e passavo tutte le mie estati a cercare di prendere questi cervi volanti, quelli in mezzo, che erano fantastici quando volano - e ce ne sono sempre di meno, qua intorno. E sono finito a lavorare in California con un altro insetto, uno che senz'altro voi adorate, anche: la zanzara. Quello delle zanzare è un problema enorme, perché ogni anno causano quasi un milione di morti sulla Terra: tra tutti gli animali sono i più mortali e ci lasciano al secondo posto nella classifica dei ‘killer’. Le zanzare di per sé sono innocue, ci danno [fastidio], sono fastidiose, però sono innocue. Il problema è che sono vettori di parassiti e virus che causano malattie molto debilitanti e in molti casi anche mortali. La peggiore di queste malattie, al momento, è la malaria. La malaria è causata da un parassita che si chiama Plasmodium. E queste zanzare non sono nate con il Plasmodium: devono pungere qualcuno che è infettato per poi trasmetterlo a una persona non infetta. Ed è così che la malaria si trasmette da una persona all'altra. Questo Plasmodium è un parassita intracellulare: una volta che è entrato nel nostro flusso sanguigno, entra nei nostri globuli rossi, si riproduce all'interno e se li mangia uno alla volta, ed questo che causa la malaria. È portata da zanzare, come abbiamo detto, ma non tutte le zanzare possono portare il Plasmodium. Per esempio, la zanzara tigre, che senz'altro avete sentito, non può portare la malaria. Solamente un piccolo gruppo di zanzare anopheles, del genus anopheles, possono portare la malaria. In più, questo Plasmodium è specifico per gli uomini: questo vuol dire che non può essere trasmesso dagli animali o agli animali. In più, non può sopravvivere in una palude, in una foresta. È un parassita obbligato: vuol dire che rimane all'interno dell'uomo e della zanzara. E questo ci dà un vantaggio perché potremmo, in teoria, rompere completamente questo ciclo e il suo ciclo di vita, che è completato completamente dentro la zanzara e l'uomo. Con medicine e pesticidi potremmo rompere il ciclo, e se potessimo farlo istantaneamente su tutta la faccia della Terra potremmo debellare la malattia. Il problema è che non è così facile applicare queste medicine e pesticidi ovunque, e la malaria rimane endemica in un sacco di Paesi, specialmente i Paesi più poveri. Ed è ancora un enorme problema specialmente in Africa, nel centro-sud Africa, dove causa la morte di migliaia di bambini – le persone più afflitte sono i bambini sotto i 5 anni. Il Plasmodium si è evoluto con gli uomini, quindi è stato con noi da millenni. E negli ultimi 150 anni abbiamo iniziato a combattere le zanzare e il Plasmodium con tutti i mezzi che riuscivamo a trovare: abbiamo usato zanzariere per bloccare le zanzare; abbiamo usato pesticidi e li abbiamo messi sulle zanzariere per cercare di ucciderle; abbiamo fumigato intere città con questi pesticidi cercando di uccidere le zanzare. E in più abbiamo sviluppato medicine, sia per prevenire il Plasmodium – che sto anche prendendo io, perché sono stato in India settimana scorsa – oppure per curare persone che fossero infette dal Plasmodium. Tutti questi metodi stanno lentamente fallendo, dal momento che li abbiamo usati per così tanto tempo. E molti esperti nel campo medico-scientifico stanno – sono molto preoccupati perché, per esempio, le zanzare stanno sviluppando un nuovo comportamento e hanno imparato a pungerci alla sera fuori dalla casa, invece che dentro mentre stiamo dormendo. In più, hanno sviluppato resistenza ai pesticidi e, alla stessa maniera, il Plasmodium ha anche sviluppato resistenza alle medicine che usiamo. E questo è anche rispecchiato nell’aumento di casi di malaria che si può osservare negli ultimi due o tre anni. Ora, non sono stato invitato qua da Gerolamo perché sono un esperto di malaria, ma perché sono esperto di ingegneria genetica. E prima di parlarvi del nuovo strumento che stiamo sviluppando in California [che] usa la genetica per combattere la malaria, faccio un piccolo rinfresco di genetica di base. Le zanzare, esattamente come noi, hanno due copie del genoma: uno che viene dalla mamma e uno che viene dal papà. E se prendiamo una zanzara che è blu perché ha un gene blu, diciamo che venga dalla mamma questo gene blu, questo gene blu – una volta che la zanzara blu si accoppia con una zanzara nera – ha il 50% delle probabilità di dare questo gene blu alla sua progenie, quindi solamente la metà dei figli di questa zanzara saranno anche loro blu. E, generazione dopo generazione, questo gene blu rimane nella popolazione con una certa frequenza, seguendo le leggi dell'eredità di Mendel. Mentre io stavo lavorando sul mio dottorato, a San Diego, mi sono chiesto: “E se avessimo un gene verde che invece potrebbe, in qualche modo, convertire quel gene nero che viene dall'altro genitore ad essere anche lui verde, com'è che questa eredità di Mendel sarebbe modificata?”. La zanzara verde, ora, ha due copie di questo gene e, se si accoppia con una zanzara nera, non ha il 50% di probabilità di darlo ai figli, ma tutti i suoi figli avranno una copia di questo gene verde; in più, dal momento che ha questa capacità di copiarsi sull'altra copia del genoma che viene dall'altro genitore, generazione dopo generazione la frequenza di questo gene verde aumenterà nella popolazione, fino a che l'intera popolazione non avrà questo gene verde. Questo tipo di eredità è stato studiato da quasi cent'anni: si chiama “gene drive” ed occorre in natura, quindi ci sono diversi meccanismi che possono generare un'eredità aumentata, tipo questa che stiamo cercando di fare. In California, quello che noi abbiamo fatto è generare un gene drive che è completamente sintetico, quindi completamente fatto in laboratorio, che può essere usato per modificare - per essere inserito in qualsiasi punto nel genoma della zanzara. [Ci siamo riusciti] usando una nuova tecnologia che è stata sviluppata recentemente, che si chiama “CRISPR”, e i due componenti base della tecnologia “CRISPR” si chiamano “Cas9” e “Guide RNA”. La “Cas9” è come se fosse - è un enzima, ed è come se fosse una forbice molecolare fatta per tagliare il DNA; mentre il “Guide RNA” è come se fosse un indirizzo: dice esattamente alla “Cas9” dove tagliare. Abbiamo preso un gene per la “Cas9” e un gene per il “Guide RNA” e l'abbiamo messo in mezzo a una sequenza di DNA che è esattamente uguale a quella del genoma di una zanzara. Questo pezzo di DNA sintetico, circolare, che si chiama Plasmide, è stato iniettato dentro le uova delle zanzare e funziona in questa maniera: la “Cas9” e il “Guide RNA” si uniscono, il “Guide RNA” dice esattamente alla “Cas9” dove tagliare e tagliano il genoma ad una certa posizione. A questo punto, la cellula non può sopravvivere col DNA rotto, e quindi si guarda in giro, trova una sequenza che è uguale e la usa come [modello] per correggere quel taglio; e quindi, in questa maniera, riusciamo a inserire la “Cas9” e il “Guide RNA” esattamente a quella posizione. È così che abbiamo creato la prima zanzara transgenica con questo metodo. Cosa succede subito dopo? L'altra copia del genoma, quella che è il gene nero, con la stessa maniera adesso viene tagliata sempre dalla “Cas9” e dal “Guide RNA”, che adesso sono dentro nel genoma della zanzara, e viene copiata nella stessa identica posizione sull'altra copia del cromosoma, esattamente quel gene verde che volevamo fare. Ora, voi direte – non è che vogliamo fare zanzare verdi o le zanzare blu: gli vogliamo dare una caratteristica che possa aiutarci nella lotta contro le zanzare. E per questo io e il mio mentore Ethan Bier, che stavamo lavorando su questo “gene drive”, ci siamo messi in collaborazione con un altro professore dell'Università della California di Irvine, che invece aveva sviluppato una seconda cassetta genetica che rende le zanzare immuni al Plasmodium della malaria. Queste zanzare di Tony, una volta che pungono qualcuno che ha il Plasmodium, non possono trasmetterlo a una persona non infetta. Com'è che funzionano queste zanzare che questo ricercatore ha generato? Quando le zanzare si fanno una bella bevuta di sangue, e si mangiano anche i plasmodi nel frattempo, questi plasmodi devono uscire dallo stomaco e entrare nel sistema linfatico della zanzara. Queste zanzare sono però modificate, così che producano degli anticorpi – tra l'altro sono anticorpi umani, quindi c'è una cassetta genetica, nella zanzara, che produce anticorpi umani – che bloccano i Plasmodi, mentre stanno cercando di uscire dallo stomaco. Se anche uno di questi plasmodi riesce a uscire nel sistema linfatico, c’è un secondo anticorpo che è lì pronto con una tossina per ucciderlo prima che riesca ad arrivare alle ghiandole salivari, dove deve arrivare per essere trasmesso alla prossima persona. Quello che abbiamo fatto è: abbiamo combinato il nostro “gene drive” sintetico con questa nuova caratteristica, e abbiamo creato queste zanzare. Queste zanzare hanno, in teoria, la capacità di modificare l'intera popolazione del mondo delle zanzare anopheles ad essere completamente immuni alla malaria. E, nel giro di un anno, potrebbero debellare la malaria completamente. Ora, come abbiamo detto prima, la realtà è sempre un po' diversa, e quindi fare un'applicazione del genere in tutto il mondo è molto complesso, la genetica delle zanzare è complessa e anche quella dei parassiti è molto complessa. Quindi, questa tecnologia andrà a supplementare l'uso di pesticidi, medicine e vaccini che sono in sviluppo. Alcuni di voi si saranno chiesti, come anche altre persone: “Ma non è pericoloso modificare un'intera specie?”, “Non è che può avere delle implicazioni sull'ecosistema che non sono previste?” Queste sono senz'altro delle domande che ci dobbiamo chiedere, quando facciamo l'applicazione di una tecnologia così potente. Ma vorrei mettere le cose un pochino in prospettiva e comparare questo “gene drive” a quello che stiamo usando a tutt’oggi per combattere gli insetti. L’unico sistema è un sistema molto complesso, ci sono molti nodi. E al momento rovesciamo tonnellate e tonnellate di pesticidi nell’ecosistema cercando di uccidere questi insetti. Le zanzare sono uno di quelli, altri sono pesti di agricoltura o anche, non so, le formiche che ti entrano in casa, ti danno fastidio e le vuoi uccidere. E facendo così, non vai a colpire solamente l'insetto che non ti piace: vai a colpire tutti gli insetti di un intero ecosistema, e in più hai un effetto indiretto su piante e animali che hanno delle relazioni con questi insetti, per esempio animali che si mangiano gli insetti. Un “gene drive” non ha un effetto del genere: un “gene drive” è una cosa che è squisitamente specifica per una sola specie, quindi un solo anello all'interno di un ecosistema. E in più non è che lo rimuoviamo: gli diamo semplicemente una caratteristica leggermente diversa, così che non possa portare il parassita che ci [dà fastidio]. Con il riscaldamento climatico e la globalizzazione, questi insetti si stanno muovendo di continente in continente, e ogni anno stanno sempre venendo più a nord, portandosi con loro anche queste malattie. La malaria in Italia è una cosa che accade molto sporadicamente, ma senz'altro avete sentito della paura che ci siamo presi con la Zika un paio d'anni fa, e altre malattie come la dengue e la chikungunya stanno diventando un serio problema in tutto il mondo. Quindi io sono convinto che questo “gene drive” sia un nuovo strumento a nostra disposizione, che potremo usare per una lotta sostenibile contro queste malattie. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Giorgia Zanfardin Quante volte avete sentito, nell'ultimo periodo: “Eh ma ormai non si può più dire nulla. Una volta ci si faceva una risata, adesso tutti a offendersi.” Questo è un errore di ragionamento, pensare che prima non si offendesse nessuno. Pensare, cioè, che se prima una cosa non si vedeva, e adesso sì, significa che quella cosa non c'era. In realtà c'era eccome, c'è sempre stata, è che prima non aveva occasione di manifestarsi. Mi scuso per quello che sto per dire: sarò molto schietta, ma solo perché voglio essere chiara. “Frocio” non si doveva dire neanche negli anni '80. Così come “negro”, così come “puttana”. Se la sensibilità su alcuni temi aumenta, è perché adesso, finalmente, si sentono le voci di quelle persone che sensibili a quel tema lo sono sempre state. Una volta, le uniche voci che si sentivano erano quelle di chi aveva il potere: quindi, possiamo dircelo, non le donne, non le persone nere, non la comunità LGBT: lesbiche, gay, bisessuali, transgender e altro. Questo perché era chi aveva il potere a decidere se e quando accendere i microfoni, quindi le voci che si sentivano erano sempre le stesse. Adesso, con Internet, ognuno di noi ha un microfono, ognuno di noi può potenzialmente parlare a tutto il mondo. Ecco allora che su Twitter va in tendenza il pensiero di una persona che non ha potere, però ha il potere di dirlo. Ecco che diventa virale un video di una minoranza che dice: “Le cose così non vanno bene”. Ecco che un'azienda fa una pubblicità sessista o omofoba o razzista e fallisce, perché milioni di voci che sussurrano che così non va bene, fanno un baccano enorme se vengono microfonate. Qualcuno pensa che per evitare certi scivoloni sia sufficiente conoscere le regole del gioco. “Allora, questa parola non la possiamo più dire, e questo stereotipo va smussato un pochino. Qui ragazzi sono tutti maschi, ci mettete una donna? Una qualsiasi. Ecco se non è bianca meglio, così siamo un po' inclusivi. Dai ragazzi, lo sappiamo come funziona.” Eppure, ciclicamente, c'è qualcuno che ha potere, che conosce queste regole del gioco, che si ritrova comunque ad offendere una minoranza. E se va bene si scusa - senza capire di preciso per cosa debba scusarsi, ma almeno si scusa. Se va male, gioca la carta del “Eh, ma non si può più dire niente”, cercando di passare per la vittima. Sapete perché accade? Perché conoscere le regole del gioco non è sufficiente, perché le regole del gioco sono, a loro volta, governate da altre regole. Se vogliamo fare un passo avanti, dobbiamo conoscere le tre regole che stanno alla base delle regole del gioco. Regola numero uno: "Se la cosa non riguarda te in prima persona, non fai tu le regole". Vale a dire che non è un bianco a decidere se una cosa è razzista; non è un eterosessuale a decidere se una cosa è omofoba; non è un uomo a decidere se una cosa è sessista. Mi è capitato più di una volta di sentire alcuni amici miei, neri, lamentarsi di cose che per me erano assolutamente non problematiche. “Hai visto la campagna di raccolta fondi per l'Africa? È così degradante.” Il mio cervello andava in tilt. "Come degradante? È una campagna di raccolta fondi per l'Africa, danno i soldi all'Africa!" “Quella celebrity, che continua a mettere foto su Instagram di lei con i bambini neri nei villaggi, quand'è che la smette?” No scusa, ma come "Quand'è che la smette"? Ma questa è piena di soldi, potrebbe passare la sua vita in vacanza, invece va lì ad aiutare, e tu dici “Quand'è che la smette?” È normale che questa sia la prima reazione. Che ci sembra di sentire qualcosa fuori di testa. In realtà lo è. È fuori dalla nostra, di testa, se siamo bianchi. Per noi quelle cose sono positive, quindi quando sentiamo una persona nera lamentarsene, è facile pensare che sia troppo sensibile, addirittura ingrata. Questo perché ci dimentichiamo la regola numero uno: se la cosa non riguarda noi in prima persona, non facciamo noi le regole. Non è un bianco a decidere se una cosa è razzista perché è difficile riconoscere il razzismo se non ne sei vittima, perché non sei allenato a vederlo. Ci ho messo un po’, ma ho iniziato a fidarmi di questa regola e anziché dire “Tu sei matto”, ho cominciato a chiedere "Perché?". Perché la campagna di raccolta fondi per l'Africa è degradante? Perché la celebrity che mette le foto su Instagram di lei con i bambini neri nei villaggi, dovrebbe smetterla? La campagna di raccolta fondi per l'Africa è degradante perché racconta l'Africa sempre e solo in un modo, cioè come un continente tutto uguale dove non possono salvarsi da soli. È degradante perché sfrutta il corpo nero per muovere a compassione una persona per quei due minuti che servono per mandare un messaggino e donare un euro; ma non crea alcun cambiamento culturale. Non fa progredire l'Africa, e di certo non fa progredire noi. La celebrity che mette su Instagram le foto di lei con i bambini neri nei villaggi la deve smettere perché si sta atteggiando a salvatrice bianca. “Eccola: guardate questo angelo sceso dal cielo per aiutare. Che brava signora mia, guardi, potrebbe essere ovunque invece è lì.” Fa niente se non abbiamo neanche idea di dove sia questo "lì", e soprattutto fa niente se non abbiamo la minima idea di chi siano i professionisti locali, che devono pur esserci. Che si fanno il mazzo quotidianamente per migliorare la situazione dall'interno e che continueranno a farlo anche quando i riflettori se ne saranno andati, perché i riflettori seguono lei, non loro. Boom! Quante cose a cui non avevo mai pensato! Quante donne abbiamo bollato come frigide perché non hanno riso alla nostra battuta sconcia? Quante persone della comunità LGBT abbiamo chiuso nello stereotipo di “troppo sensibile” perché non sono andate al cinema a vedere l'ennesimo film che le usa come espedienti comici? Pensate a quante cose avremmo potuto imparare se solo avessimo saputo prima che le regole del gioco, se il gioco non riguarda noi, non le facciamo noi. Se avessimo chiesto, perché? Regola numero due: "Se vuoi giocare, devi seguire le regole." La cosa che mi ha fatto litigare di più nella mia vita, è la sequenza di +2 e +4 che partono ogni volta che si gioca a Uno. Il gioco di carte, ce l'avete presente? Io gioco un +2 e il mio avversario deve pescare due carte. Invece no: lui gioca un +2 a sua volta e mi vuole far pescare quattro carte. Ora, non lo puoi fare. E non lo puoi fare perché in ogni mazzo di carte di Uno c'è un foglietto con delle regole. Una delle regole dice che se ti arriva un +2, tu peschi due carte e salti il turno. Non esiste che cominciamo 'sta catena di Sant'Antonio di +2 e +4, non lo puoi fare. E non voglio sentire “Eh ma io gioco così”, perché allora le regole, cosa le fanno a fare? E poi, anche ammesso di volerle cambiare - che non capisco perché, perché le regole le fa chi fa il gioco - me lo devi proporre prima. Non che durante tu decidi +2, e io dovrei anche vederti dietro. Fuori di metafora, se incontriamo una persona che fa parte della comunità LGBT e usiamo il termine frocio, non possiamo aspettarci che questa reagisca bene. Perché frocio è un insulto e di base non va usato. Alcuni miei amici gay si chiamano frocio tra di loro. All'inizio la cosa mi confondeva, “È un problema solo se lo uso io?” A parte che a qualcuno dà fastidio anche detto all'interno della comunità, ma comunque un conto è se è un ragazzo gay a usare il termine “frocio”, per depotenziarlo. “Ah, tu volevi insultarmi con quella parola? Sprechi il tuo tempo, perché mi ci chiamo già da solo.” Un altro è se io, che non faccio parte di quella comunità, mi arrogo il diritto di utilizzare quel termine perché "I miei amici gay lo fanno" o "Ai miei amici gay non dà fastidio quando lo faccio". Sì, anch'io a casa mia con mio papà ho la regola che i +2 e +4 si sommano; ma non per questo, se gioco con qualcun altro, parto dal presupposto che quella - che è un'eccezione, più che essere una nuova regola, vada bene anche per lui. Questo funziona anche in scala più grande. Quando ad esempio si pensano dei prodotti, film, canzoni per la comunità LGBT e si fanno in un certo modo. Ecco, se la comunità LGBT ti dice che quel modo non va bene, non hai alternative al cambiarlo. O meglio, l'alternativa c'è, ed è trincerarsi dietro la giustificazione, ormai abusata, del “Ma io l'ho fatto in buona fede”. Ecco, la buona fede non funziona per una semplice ragione: la regola numero tre. "Le buone intenzioni non sono sufficienti". Questa è forse la regola più difficile da digerire. Perché se noi facciamo qualcosa per un'altra persona, non accettiamo che qualcuno ci dica che quella cosa non va bene o che addirittura sia controproducente per la persona per cui l'abbiamo fatta in prima battuta. E questo, perché non ci è chiara una differenza che invece è centrale, per comprendere questo discorso. E cioè che intenzione ed effetto prodotto, non sempre coincidono. Immaginiamoci la scena. Incontriamo un'amica che non vediamo da diverso tempo e le diciamo: “Cavolo ma come ti vedo bene, sei dimagrita tantissimo”. E lei ci risponde: “Sì, in effetti ho perso parecchio peso perché è un periodo in cui non sto particolarmente bene. Anzi, speravo non si vedesse così tanto”. Ahia. La nostra intenzione era quella di farle un complimento, perché dire “sei dimagrita” è ancora considerato un complimento - ci vorrebbe un TED Talk a parte. L'effetto prodotto - (Applausi) L'effetto prodotto è un disastro. Questo fa di noi dei mostri sadici che amano far soffrire il prossimo? Ma certo che no. Ma il fatto che noi non volessimo farla soffrire non è sufficiente, tant'è vero che lei sta soffrendo comunque. Certo, noi non lo sapevamo, non è colpa nostra. Però rimane una nostra responsabilità, perché siamo stati noi a dire quella cosa, anche se in buona fede. Come ne usciamo? Scusandoci. Dicendole che davvero non volevamo farle riaffiorare emozioni negative. Anzi, se c'è qualcosa che possiamo fare per stemperare un po’ la tensione, lo facciamo volentieri - davvero, scusa. La stessa cosa accade quando un uomo, nel tentativo di fare un complimento a una donna, finisce per avere invece un atteggiamento molesto. Giusto l'altro giorno guardavo i messaggi sul mio Instagram. Ne ho trovato uno di un ragazzo che mi diceva quanto fossi bella, e quanto gli piacessero le mie labbra carnose. Ora, io non conosco le intenzioni di questo ragazzo. Voglio essere ottimista, pensare che fosse il suo tentativo di farmi un complimento. Ciononostante, io mi sono sentita molto a disagio. Era mattina, avevo appena preso in mano il telefono, la prima cosa che ho dovuto vedere è stato questo messaggio da parte di uno sconosciuto. L'ho vissuta veramente come un'invasione del mio privato. Ma perché me lo stai dicendo? Ma perché pensi che mi interessi?” Se siete uomini, parlate con le donne della vostra vita. Avranno tutte - tutte - una storia simile da raccontarvi. E moltissime di loro utilizzeranno le stesse parole: “Mi sono sentita sporca, in colpa, responsabile, piena di vergogna”. Capite che le buone intenzioni non bastano? Se una donna vi dice: “Io mi sono sentita a disagio”, il vostro “Ma io non volevo” ha senso solo se volete far sapere la vostra intenzione, non se pensate che questo vi renda immuni alle critiche. Eppure, ogni volta che accadono scivoloni del genere nel pubblico e nel privato, la tiritera è sempre la stessa. “Io l'ho fatto in buona fede. Quindi se tu l'hai vissuta male, il problema è tuo, che sei troppo sensibile.” Ecco, no. Se vuoi fare qualcosa di utile per un'altra persona, devi partire dal presupposto che lei sappia meglio di te come si possa fare. Devi fidarti di quello che ti dice. E se sbagli, ed è umano sbagliare, devi chiedere scusa e riprovare. Se ti interessa giocare a questo gioco. Se no, puoi sempre proporne un altro! Uno in cui le regole le fai solo tu, le cambi a tuo piacimento, e se non vinci, annulli la partita. Poi però, devi trovare qualcuno disposto a giocare con te. Buona fortuna. Grazie. (Applausi) Buongiorno,è una grande emozione essere oggi qui in questo splendido teatro. E oggi io vorrei raccontarvi del coraggio di osare di una donna straordinaria, a cui, peraltro, sono molto debitrice, come mamma e come pedagogista. Una donna che non si è lasciata abbattere dalle difficoltà che ha incontrato nella sua vita, e che ha avuto il coraggio di osare per realizzare la sua grande missione, sostenere, cioè, la causa del bambino. Una donna la cui opera è diffusa, radicata e di grande attualità in tutto il mondo. E purtroppo pochissimo in Italia, la sua patria. Tutto ha inizio qualche anno fa, o, diciamo, il mio incontro con Maria Montessori risale a qualche anno fa, Alice, la mia bambina, aveva appena sei mesi, e, quando con mio marito ci imbattemmo in un volantino che proponeva un incontro di approfondimento della pedagogia montessoriana, e decidemmo di andarci. E, arrivata, davvero non credevo alle mie orecchie: per la prima volta, finalmente anzi, ho sentito parlare di una scuola come un luogo dove l’insegnante deve pensare al bambino, e non al programma; di un luogo dove i bambini organizzano in maniera autonoma la loro giornata, si concentrano per tanto tempo, addirittura, sul lavoro, e, soprattutto, sono molto felici di fare quello che fanno; un luogo dove l’insegnante non è giudicante, per cui da scarso a rilievo a voti,castighi, premi... Piuttosto, accompagna amorevolmente gli allievi nel loro percorso di crescita. Avevo studiato sì, di Maria Montessori, sui banchi di scuola all’università, però, devo essere sincera, non avevo mai compreso questo contenuto rivoluzionario della sua proposta pedagogica. Era proprio un modo diverso di vedere il compito dell’educazione, in cui, comunque, avevo sempre creduto. Insomma un'altra educazione era davvero possibile. E poi, era la scuola che avrei voluto per mia figlia. Ma chi è questa donna straordinaria che il Times, ai sui tempi, definì “la donna più interessante d'europa”? Maria Montessori era una scienziata; nasce e vive a cavallo tra il 1800 e 1900. Lei, sin da piccola, è una persona molto determinata e, soprattutto, nutre una grande consapevolezza di avere, appunto, una grande missione da compiere. Tant'è che, all'età di 12 anni, ha le idee così chiare che rinuncia ad una sua grande passione: dai tempi della scuola elementare frequentava arte drammatica e rinuncia, appunto, al teatro, per dedicarsi a quelli che lei chiama “gli studi severi” che sono quegli stessi studi che la porteranno ad iscriversi, appena ventenne, alla facoltà di medicina a Roma, un ambiente esclusivamente maschile, Dove viene subito osteggiata e malvista. Ma lei non si scoraggia assolutamente. Maria Montessori è una donna tenace, lei vuole percorrere i sentieri più difficili per portare avanti il suo progetto. Infatti sarà tra le prime donne in Italia che si laurea medicina, e una volta laureata lei partecipa attivamente alla nascente psichiatria. Cominciò con passi dei bambini e i cosiddetti, allora, frenastenici, i bambini considerati irrecuperabili con gravi ritardi nello sviluppo. Arriva, ad un certo punto, a fare delle considerazioni rivoluzionarie. Lei dice: “Ma la guarigione per questi bambini non consiste nel intervento medico! La cura per loro è di natura pedagogica, è nel lavoro educativo, è nella relazione.” Così comincia ad approfondire gli studi. Ricerca ciò che avevano approfondito, che avevano portato avanti degli scienziati prima di lei, che si erano occupati, appunto, di questo fenomeno particolare e che avevano puntato sul recupero sensoriale. Lei fa le sue prime sperimentazioni, lavora con questi bambini svantaggiati e comincia a costruire dei materiali che sono adatti a questi bambini. Il coraggio di osare paga perché, dopo appena due anni di lavoro intenso, ma davvero intenso - Maria Montessori lavorava dalla mattina alla sera con questi bambini - e dopo due anni uno di questi piccoli, addirittura, supera l'esame di scuola elementare, e lo fa con voti migliori dei bambini cosìddetti sani. E dopo l’altro, un altro ancora... si grida addirittura al miracolo! Maria Montessori applica un’idea che oggi è confermata dalle neuroscienze. Il bambino, per imparare, per apprendere, ha bisogno di cose concrete, di fare esperienze concrete. Il bambino pensa con le mani. C'è una stretta interconnessione tra processi mentali stella sensorialità. La cosa straordinaria è che Maria Montessori questo lo dice ancora più di 100 anni fa. Lei sostiene che la via dei sensi è la via maestra per rieducare bambini irrecuperabili, con gravi problemi, grandi problemi di apprendimento. La via dei sensi è la via maestra Per potenziare le capacità della mente. Dopo qualche anno, in un quartiere poverissimo di Roma, il quartiere di San Lorenzo, un certo ingegner Talamo fa risanare dei palazzoni fatiscenti, e vi inserisce un asilo infantile, quello che oggi chiameremmo “scuole dell'infanzia”. Un luogo che accolga bambini piccoli che ancora non vanno alla scuola elementare e c'è bisogno di trovare qualcuno che si occupa di loro. Sono bambini un po' abbandonati, bambini che hanno i genitori che lavorano, e quindi c’è bisogno di qualcuno Che si prenda cura di loro. La proposta viene fatta a Maria Montessori, già molto nota Roma soprattutto per il suo lavoro di rieducazione con i bambini difficili. Maria Montessori accoglie con vivo interesse questa proposta, lei si era occupata dei bambini più grandi e adesso è molto curiosa, di capire, di conoscere i bambini più piccoli. Così, da scienziata esperta in biologia, la prima cosa che fa è quella di organizzare un ambiente che sia adatto ad accogliere questi bambini. Mette a disposizione di questi bambini materiali che aveva utilizzato con i bambini più grandi, con ritardo nello sviluppo, e ne costruisce altri, tutto il materiale sensoriale: i numeri e le lettere smerigliate. Poi si mette ad osservare: lei non insegna, lei non impone niente, osserva solamente. Osserva i bambini con grande attenzione scientifica. Questo oltretutto lo farà per tutta la sua vita. Lei vuole capire come funziona la mente di questi bambini, la loro psiche. Si accorge di fenomeni davvero straordinari. Per esempio: si accorse che i bambini toccano con grande passione questi materiali, toccano le lettere smerigliate dopo pochi mesi addirittura a leggere, senza che nessuno glielo abbia insegnato. Si accorge che, in un ambiente ricco di oggetti, di proposte che sono pensati a misura di bambino, che sono rispondenti ai bisogni e agli interessi dei bambini, e dove i bambini possono muoversi liberamente, scegliere liberamente, il clima è completamente diverso: i litigi sono le rari, e i bambini addirittura collaborano tra di loro, si appassionano, si concentrano tantissimo, mettono addirittura a posto, in ordine tutto quello che vanno a prendere. Non solo… Una cosa straordinaria, interessante, è che i piccoli non sembrano neanche interessati ai dolci, ai giocattoli che portano le prime signore in visita. Perché? Perché i materiali sensoriali sono ancora più attraenti. Maria Montessori si accorge che c'è un cibo che è ancora più potente del cibo che nutre corpo ed è il cibo che nutre la mente e l'anima, e i bambini non ne vanno assolutamente privati. E così, il 6 di gennaio del 1907, Maria Montessori inaugura la prima casa dei bambini, dall'esperienza precedente, si era manifestato un anno di infanzia quello che lei chiama “il nuovo bambino”. Non più un bambino disobbediente, capriccioso, ribelle, incapace, no, un nuovo bambino un bambino laborioso, riflessivo, autonomo che sa fare da solo, che ama addirittura mettere in ordine… Un bambino sereno, e soprattutto, un bambino fiducioso in se stesso, un bambino competente, un bambino mai visto così prima di allora. È la rivoluzione copernicana in pedagogia! La prima “casa dei bambini” quindi nasce nel 1907 inaugurata da Maria Montessori, ed è subito un grande successo. E, attenzione, “casa” e non “scuola”, perché Maria Montessori rifiuta il concetto di scuola. La casa dei bambini è un luogo dove non si impartisce un'istruzione; la casa dei bambini è un luogo dove l’adulto segue il bambino, dove l'adulto aiuta il suo sviluppo, e lo sviluppo non si può insegnare. Viene gente da tutte le parti del mondo: pedagogisti, ministri, tutti a osannare questa donna che aveva rivoluzionato il sapere scientifico pedagogico, che aveva sovvertito luoghi comuni. Addirittura, questa scuola diventa modello di crescita civile, e viene celebrata anche da personaggi illustri, come Gandhi e Freud. Nel giro di poco tempo le case dei bambini - scuola elementare Montessori - si diffondono in tutto il mondo, e, stranamente diciamo, oltre ogni aspettativa, anche in Italia, nell'Italia fascista, vengono costruite tante scuole fino a quando la pedagogia rivoluzionaria di questa donna, che mira a formare personalità e coscienza libera, comincia a diventare scomoda. Per cui, dopo solo 10 anni, vengono chiuse in Italia tutte le scuole Montessori. Così accade in Germania e in Austria. Addirittura i libri di Maria Montessori vengono messi al rogo, viene accusata di essere un’affarista, di essere un’abile ammaliatrice. Ma lei, ancora una volta, non si scoraggia assolutamente di fronte a queste difficoltà, e lascia cadere nel vuoto le accuse, e abbandona l'Italia. Ma non abbandona assolutamente il progetto a cui dedicherà tutta la sua vita, la sua grande opera l'amore. E comincia a viaggiare: viene ospitata in Olanda, in India, dove addirittura mette appunto degli esperimenti educativi interessanti soprattutto per quello che riguarda la scuola elementare. Gira il mondo: va in Inghilterra, va in Danimarca. Comincia a parlare di educazione come strumento di pace. Il 6 maggio del 1952 Maria Montessori muore in Olanda. Montessori, un approccio diffusissimo in tutto il mondo, e pochissimo in Italia, che ancora oggi riceve strepitose conferme dalla ricerca psicopedagogica e dalle neuroscienze. Ma, soprattutto, Montessori è la storia di una donna originale, anticonformista, che ha ancora delle cose interessanti e molto nuove, da dire a noi. Cose nuove non sono per i suoi tempi ma anche per i nostri tempi. Credo che Maria Montessori, davvero, abbia ancora tanto da dire a noi. E lei può aiutarci, addirittura, a capire qual è la vera natura del bambino. Maria Montessori, davvero, può aiutarci a mettere la massima fiducia nei bambini, a vedere l'infanzia con un potenziale educativo capace di cambiare il mondo, come, veramente, una miniera d'oro. E soprattutto, perché è questo che dobbiamo fare, altrimenti, incorriamo nel perpetuare lo spreco d'infanzia di umanità che accade quando non prendiamo in considerazione i veri bisogni dei bambini. Io credo che, ancora oggi, la pedagogia di Maria Montessori rappresenta per noi una sfida; ci invita ad osare! Osare per rimettere al centro i bambini, non per farne il bersaglio dei nostri programmi o delle nostre ambizioni, perché loro sanno meglio di qualsiasi altro ciò di cui hanno bisogno. Ma metterli al centro, per osservarli, per capirli, per ridare loro la gioia di conoscere, di apprendere e di vivere. Credo che quello che ci dice Maria Montessori sia veramente di investire nei confronti dei bambini, di investire sui bambini, perché sono loro i nostri veri maestri, i soli in grado di orientarci verso società nuova, e più giusta. [Applausi] Buonasera a tutti, sono Luca e faccio il fotografo. Vuol dire che in tempi non sospetti, circa vent'anni fa, ho deciso di esprimermi attraverso le immagini e le fotografie. Questa sera devo parlare, quindi vi chiedo scusa già da adesso e spero mi scuserete se non sarò così preciso come mi piace essere con le mie fotografie. Circa cinque anni fa ho pensato di iniziare un progetto fotografico che mi permettesse di conoscere meglio me stesso e chi mi sta intorno. Ho iniziato così Almost Europe. Un progetto di fotografia indipendente che indagasse per documentare la vita quotidiana europea e i meccanismi delicati che regolano i rapporti fra gli abitanti e le genti della terra dall'ampio sguardo,| l'Europa nel suo significato etimologico. La terra dall'ampio sguardo... l'Europa. Ho pensato che il modo migliore per realizzare questo intento fosse partire per un viaggio esplorativo, partire alla ricerca dell'Europa. Convinto che conoscere meglio la mia identità di europeo mi potesse aiutare a confrontarmi meglio con il resto del mondo, ho iniziato a viaggiare. Io, il mio zaino, la macchina fotografica, il mio passaporto e, cosa più importante, le mie domande. Una di queste domande, che mi ha seguito in questi cinque anni di progetto e che ancora mi risuona nelle orecchie, è molto semplice ma difficile allo stesso tempo: cos'è per me l'Europa? Se lo chiedessi a ognuno di voi riceverei circa duecento risposte diverse, come è giusto che sia. Anch'io nel mio piccolo ho cercato di dare la mia risposta a questa domanda. E ho cercato di dare una risposta viaggiando in lungo e in largo per l'Europa, e andando a zonzo per 46 città europee. Quando dico in lungo e in largo e dico a zonzo, lo dico perché è quello che ho fatto. Mi sono immaginato delle traiettorie, dei viaggi, dei percorsi, che mi permettessero di attraversare da una parte a quell'altra il nostro continente. Il primo viaggio che ho fatto è stato nell'est Europa. Un viaggio al di là della cortina blu, che è quel nuovo, immaginario confine che si è creato dopo l'ultimo allargamento a est della Comunità Europea. Sono partito da Kaliningrad sul Mar Baltico che è una exclave russa in territorio europeo, costretta fra Polonia e repubbliche baltiche. E sono sceso a sud verso Istanbul, attraversando Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Transnistria e poi in nave nel Mar Nero fino a Istanbul. Questo primo viaggio è quello che ha dato il nome a tutto il progetto: Almost Europe. Potete immaginare da soli perché Almost Europe, Quasi Europa. Lì siamo in un limbo: a cavallo fra un ex impero e un'economia europea. Negli anni successivi, quindi negli ultimi tre, ho fatto invece dei viaggi all'interno di quella che noi consideriamo Europa comunitaria, con qualche eccezione naturalmente. Ho viaggiato quindi dal nord della Norvegia, da Narvik, e sono sceso fino a Pozzallo nel sud della Sicilia. Poi ho viaggiato da ovest a est, da Lisbona a San Pietroburgo e quest'anno ho intrapreso un viaggio lungo un'immaginaria diagonale da Cipro fino all'Islanda. E dopo tutti questi chilometri, dopo tutti questi incontri, che cos'è, alla fine, l'Europa per me? La risposta, per me, sta nelle fotografie. Sarò sincero con voi: alla fine tutti i chilometri che ho percorso e tutte le persone che ho incontrato, non sono serviti a chiarirmi tanto le idee. Mi sono reso conto però che il titolo che mi ero immaginato Almost Europe - Quasi Europa si adatta bene sia all'Europa dell'est nel suo essere sempre in bilico tra Comunità Europea e Federazione Russa che all'Europa dei 28, sempre alla ricerca di un'identità. Affascinante perché incompiuta nella sua personalità e così ricca di sfaccettature, quindi a suo modo anch'essa almost, "Almost Europe". Un'Europa intelligente e talentuosa ma spesso incapace di valorizzarsi che pecca un po' in consapevolezza. Vi ricordate a scuola? A me lo dicevano sempre: "Il ragazzo è intelligente ma non si applica." Quella frase mi ha seguito per anni e oggi quando penso all'Europa un po' mi torna in mente. Anche se credo che qualcosa, piano piano, stia cambiando. Senza sottovalutare la veemenza populista, la deriva ideologica e politica che ne consegue e che trova terreno fertile nella proverbiale lentezza delle istituzioni europee e nella percezione dei cittadini di un'istituzione burocratica, formale, fiscale, algida, lontana dai reali bisogni dei cittadini. Senza sottovalutare questi aspetti credo che una nuova generazione europea stia crescendo, e non solo dal basso. Sono diversi i fattori che stanno contribuendo a questa lenta ma prolifica maturazione. Si pensi alla generazione Erasmus, a tutti i cittadini coinvolti in comunità di economia dello scambio, alle possibilità che abbiamo noi che risiediamo nell'area Schengen, ma anche alle grandi crisi in atto, quella economica e quella umanitaria che ci stanno costringendo ma anche dando la grande opportunità di pensare in maniera diversa. I buoni sentimenti europeisti, fino a pochi anni fa, erano esclusivi delle élite intellettuali e delle lobby di potere. Oggi una larga fetta della società, quella più matura ed emancipata, colta e partecipativa, si pone la questione europea come irrinunciabile. Cos'è l'Europa? È una domanda a cui sentiamo di dover dare una risposta per arrivare pronti ad affrontare questioni e problematiche che la storia ci sottoporrà sicuramente. In una parola, i cittadini europei sentono la necessità di partecipare. È anche grazie a questa sensibilità nuova che io ho potuto viaggiare per mesi conoscendo così tante persone, spendendo così pochi soldi fra le altre cose. Di treno in treno, di città in città, di divano in divano, in autobus, in treno, in nave quando necessario. Camminando e fotografando. Ho incontrato persone ben disposte all'accoglienza, allo scambio che non si sono limitate a ospitarmi o a offrirmi un letto o un pasto caldo. Hanno voluto confrontarsi hanno voluto capire hanno voluto mettersi in gioco. Mi hanno accompagnato. E questo non è così scontato. Camminare, osservare, confrontarsi sono azioni che hanno manifestato l'intelligenza dell'uomo e ne hanno segnato la crescita evolutiva. Oggi queste stesse azioni sono diventate rare e preziose tanto da aver assunto un significato politico in contrapposizione allo spaesamento dell'uomo post-industriale e alla perdita delle nostre capacità critiche di scelta e di orientamento. L'attraversamento di un territorio corrisponde per me alla sua riconquista. Camminare senza meta mi permette di creare una mappa immaginaria e di realizzare il sogno della parità di accesso, dell'autonomia di movimento, della dissoluzione del controllo. Quando fotografo la città la folla e la moltitudine sono gli elementi che pungolano la mia curiosità e la mia necessità di sovvertire un destino di solitudine, di indifferenza, di estraneità a cui però mi abbandono per farne virtù. Sfrutto l'anonimato per immergermi nella massa frettolosa con lentezza. Non faccio nulla ma inseguo ogni cosa. Fermo a un crocevia attendo solo che accada qualcosa. Sono attento solo a ciò che accade in quell'istante mentre tutto intorno vive l'equilibrio caotico degli attimi, delle coincidenze, degli incontri ne divento l'unico spettatore volontario. Nessuno si accorge che sto guardando. Nessuno immagina che io, fotografando, stia rubando, per non disperderlo, ciò che abbiamo di più fugace e importante: il patrimonio della nostra quotidianità, la ricchezza dei suoi gesti in via di estinzione, le sue meraviglie effimere e potenti, il significato dei nostri percorsi, il senso delle nostre abitudini. Oltre la durezza delle città, lo spettacolo urbano offre uno scenario poetico. Non so dire se la banalità dei consumi, un'urbanizzazione violenta, l'invasione delle automobili, altri fattori di progresso abbiano davvero declassato il fantastico piacere anche di una semplice passeggiata. Di certo però la nostra immaginazione è oggi inondata ogni giorno da informazioni sempre più vuote che ci procurano un'illusoria sensazione di libertà a discapito di una nostra spontanea e reale partecipazione al mondo che ci circonda. Alzare la testa e camminare, incontrarsi, diventa allora una sfida. Sollevare lo sguardo dagli smart devices, dai telefonini, veri assassini dei nostri tempi morti, deviare dall'alienazione dei tragitti obbligatori, sbarazzarsi degli automatismi, riguadagnare l'adesso e il qui per trovarci a inseguire con occhi nuovi il palloncino che una volta lasciata la presa svolazzerà lontano portato dal vento della casualità. Nel mio piccolo questa è la mia Europa, e queste sono le mie risposte. (Applausi) Trascrizione: Claudia Di Lorenzo Questa è una storia vera. Sono stato invitato qualche tempo fa a partecipare ad un caffè letterario sulle Dolomiti. Un chirurgo invita ogni anno una personalità di un certo settore, quell'anno si parlava di spazio e sono stato invitato io. Quell'anno era un anno elettrizzante, perché il nostro satellite Mars Express aveva trovato, con un radar italiano, acqua su Marte, liquida, salata. Ora, acqua liquida salata su Marte, da un punto di vista scientifico, è una scoperta epocale, perché significa molto probabilmente la presenze di vita su Marte. Alla fine della serata, io ero ancora circondato da turisti che volevano sapere delle nostre nuove missioni, delle nuove tecnologie, e sono stato affrontato da una persona che mi ha chiesto di guardare questa foto. Voglio leggerla con voi: penso che sia del tutto superfluo che io mi soffermi sulla tragicità dell'immagine in sé. Voglio leggere però con voi la frase a corredo. "L'umanità non ha i soldi per estrarre l'acqua nelle zone aride. Però ha i soldi per cercare l'acqua su Marte. La domanda è: c'è vita intelligente sulla Terra?" Ora questa è una situazione alla quale chi fa il mio mestiere viene esposto piuttosto di sovente, quindi ho deciso di rispondere e di farlo con la pacatezza e la metodicità che la scienza mi ha insegnato e voglio farlo con voi oggi. Comincio con la missione, forse la più iconica, di tutte le missioni di esplorazioni spaziali: l'uomo sulla Luna. Questa missione ci ha detto: noi possiamo farlo. Non soltanto: noi possiamo pensarlo. Noi siamo l'unica specie di questo pianeta ad aver fatto questo, ad aver lasciato il nostro pianeta ed essere andati sul nostro satellite ed essere ritornati. L'unica specie. Ma in più, questa missione ci ha regalato molto di più. nuove aziende, nuovi posti di lavoro. Significa progresso economico, oltre che scientifico, significa benessere. Però uno potrebbe ancora obiettare che non rispondiamo alla domanda del bambino. Ma vediamole, queste tecnologie. Per prima, la TAC. La TAC veniva utilizzata per cercare difetti sulle strutture immateriali delle navi di "Apollo". Oggi la TAC la troviamo in tutti gli ospedali del mondo per fare diagnosi, per guidare la chirurgia. I filtri per l'acqua che utilizzavamo per depurare l'acqua degli astronauti oggi li usiamo in tutte le parti del mondo dove l'acqua è carente per permettere a quei bambini di bere da pozzanghere altamente contaminate da virus e da batteri, perché ora le abbiamo addirittura rese portatili. Il microprocessore. Ora, il processore esisteva già. Chi fa il mio mestiere però sa che quel che vola nello spazio deve essere estremamente leggero ed estremamente piccolo, quindi il processore ha dovuto necessariamente diventare il microprocessore. Ora, ditemi, oggi, sulla Terra, una macchina che non abbia un microprocessore a bordo. Intendo tutto, dall'automobile al vostro telefonino, agli strumenti medici, agli strumenti per cercare acqua - tutto. In più, una serie sterminata di prodotti tecnici: abbigliamento per il grande freddo e il grande caldo; addirittura per le fiamme; tute ignifughe per pompieri, senza amianto; maschere portatili per l'ossigeno; coperte termiche, oggi tristemente indossate dai migranti. Cibo liofilizzato. Il cibo liofilizzato che ha perso l'acqua per essere trasportato nello spazio si può trasportare molto bene adesso in tutte le parti del mondo grazie a questa tecnologia. Questo però avveniva 50 anni fa. Oggi che cosa facciamo? Oggi la nostra priorità è la Terra. Viviamo un periodo di grandi cambiamenti, su scala globale. Abbiamo un'opportunità, però: possiamo osservarli, comprenderli ed intervenire per cambiarli, ed è osservandoli dallo spazio. Ecco allora che abbiamo una serie di missioni, le sentinelle dell'Agenzia Spaziale Europea, che ci permettono di fare proprio questo. Primo, possiamo capire quali sono gli elementi nocivi nell'aria. Non soltanto, possiamo capire la quantità di anidride carbonica: l'anidride carbonica ha un effetto secondario, che è aumentare la temperatura del pianeta, quindi misuriamo lo scioglimento dei ghiacci. Il polo nord ha perso dieci taglie di ghiaccio. Come conseguenza, misuriamo l'innalzamento dell'acqua. Il 60% della popolazione mondiale vive entro 100 km dalla costa, quindi è un dato estremamente importante. In più, facciamo qualcosa di ancora di più. Non soltanto troviamo acqua per quel bambino, ma troviamo umidità, quindi troviamo potenzialità di trovare acqua anche dove questo è estremamente difficile. In più, proprio perché abbiamo trovato l'umidità, possiamo permettere una migliore agricoltura, quindi non soltanto diamo da bere a quel bambino, ma gli diamo anche da mangiare. La cosa interessante di questo è che il radar che oggi ci permette di trovare acqua è lo stesso, o meglio è l'evoluzione della specie - è un radar ad apertura sintetica - è l'evoluzione della specie del radar che ci ha permesso di trovare l'acqua su Marte. Nella sua funzione di interferometria, quello stesso radar ci permette di misurare movimenti millimetrici di tutte le costruzioni che l'uomo ha sulla Terra: ad esempio la sanità strutturale delle scuole dei nostri figli, le dighe, i ponti. Chi di voi ha un cellulare? (Risate) Chi di voi ha Internet, sul cellulare? Chi di voi ha un GPS, sul cellulare? Tutte questi, diciamo, servizi che per voi sono ovvi e scontati vi vengono forniti dallo spazio, vi vengono forniti dall'Agenzia Spaziale Europea. Ma l'osservazione della Terra dallo spazio ci ha permesso di fare qualcos'altro: ci ha permesso di prendere coscienza di quanto la Terra sia fragile e sia esposta, ad esempio, a questa minaccia. Cinque estinzioni di massa, tutte e cinque, ed è l'opinione scientifica più comune, sono state generate dall'impatto con un asteroide superiore al chilometro di diametro. Noi oggi non potremmo farci niente, nessuna agenzia spaziale, al mondo, può farci niente. Non voglio rovinarvi la domenica, non vi preoccupate. L'ESA e la NASA lavorano proprio a questa missione: la missione DART ed Hera. Questo è Didimo, un asteroide di un chilometro di diametro. Non vi preoccupate, non sta venendo verso la Terra, però è un ottimo oggetto di test. Vogliamo colpire la sua luna, e cambiando la velocità della luna, defletteremo la traiettoria di Didimo di 6.000 km. La Terra è a [11 milioni di km]. Didimo non ci colpirà mai. Noi, con il nostro ingegno, con la nostra competenza, ci siamo costruiti questa possibilità di sopravvivenza: i dinosauri non ne sono stati capaci, e infatti si sono estinti. Però a noi interessa l'uomo sullo spazio, l'uomo nello spazio, e se nel '69 l'uomo nello spazio, nella missione della Luna, c'è stato per pochi giorni, oggi noi abbiamo fatto volare 90 equipaggi su questo oggetto, la Stazione Spaziale Internazionale. Li abbiamo resi eterogenei, quindi uomini e donne, e gli abbiamo allungato la permanenza: almeno sei mesi. Questo ci ha permesso di scoprire moltissimi aspetti: prima di tutto, che l'uomo non è fatto per volare nello spazio. Abbiamo moltissimi problemi: abbiamo osteoporosi, assottigliamento del muscolo, assottigliamento del sistema cardiovascolare, problemi con le radiazioni. Ma queste missioni ci hanno permesso non soltanto di sapere questo, ma ci hanno permesso di sviluppare medicine per curare proprio questi aspetti, e queste stesse medicine ce le ritroviamo poi sulla Terra. Ma la Stazione è stata qualcosa di più: è stata un esperimento politico. È stata realizzata da cinque paesi: Europa, Stati Uniti, Russia, Canada e Giappone. E ci ha dimostrato che lo spazio è una missione talmente alta che anche quei paesi che a quel tempo non andavano d'accordo sulla Terra si sono messi d'accordo, hanno fatto la pace per realizzare una missione del genere. Quindi, se volete, il problema dell'acqua e del cibo è prima di tutto un problema tecnico: Bisogna trovarla, bisogna estrarla. Ma poi è un problema di distribuzione. Niente come la missione spaziale aiuta i rapporti internazionali, e quindi aiuta la distribuzione. Ma in più, questa missione ci ha permesso di trovare moltissime tecnologie: per la prima volta nella storia dell'uomo abbiamo riparato il DNA, danneggiato da radiazioni. La stazione orbitante è un sistema chiuso, quindi l'acqua è contenuta: perciò - forse adesso vi darà un po' fastidio quello che sto per dire - ma abbiamo dei sistemi di depurazione dell'urina. L'urina degli astronauti viene ribevuta, il sudore degli astronauti viene ribevuto. Tutte queste tecnologie possono essere utilizzate sulla Terra dove l'acqua è carente. Abbiamo sviluppato delle alghe che sono altamente nutritive, forniscono alimenti dove il cibo è carente sulla Terra, come ad esempio in Centro Africa e in Sud America. Guardate che cosa vuol dire fare un massaggio cardiaco sulla Stazione. Come vedete, è una manovra estremamente complessa: ecco perché abbiamo trasformato il defibrillatore che voi trovate ovunque, e lo abbiamo reso portatile. Questo vi permette di trovarlo dappertutto: non soltanto nei centri sportivi, ma anche nelle strade, nelle piazze. Salvavita. Ma vogliamo fare di più, vogliamo fare questo. Vogliamo mettere il defibrillatore su un drone. Voi avete un’app nel vostro telefonino, schiacciate l'app e il drone arriva dove siete voi. Ci arriva perché avete un segnale GPS che vi viene fornito da noi, quindi ci arriva molto precisamente. (Applausi) Quel drone atterra vicino a voi, parla ai passanti e dice: "Questa persona non si sente bene, mettimi sul suo petto, al resto penso io", E salva la vita. Vi presento Simon. Simon è il primo robot ad intelligenza artificiale. Lui ha un software di riconoscimento facciale, quindi non soltanto riconosce la faccia dei comandanti, in questo caso Alexander Gerst, ma in più ne comprende lo stato d'animo, quindi gli si rivolge con modi e toni adeguati per quel suo particolare stato d'animo. Ora per una missione a lungo termine, ad esempio andare su Marte, questa è una tecnologia fondamentale, perché ci permette di alleviare il carico di lavoro, comprendere le dinamiche dell'equipaggio. Riportato sulla Terra, ha molteplici utilizzi, ad esempio nelle missioni di esplorazione dei poli: grande isolamento. Le navi che restano in mare per sei mesi. Oppure le persone anziane. Non sarà mai come un essere umano, questo è chiaro, ma è certo meglio di una macchina muta. La Stazione ci ha permesso, anche, di cambiare un altro paradigma. Questo è il futuro dell'aviazione, Skylon. Skylon ha un motore ibrido: una parte è un motore commerciale, quello che è usato sugli aerei di oggi; e una parte è un motore a razzo. Skylon arriva ad una certa quota con il motore commerciale, accende il razzo, esce, vola a 28.000 km orari, vuol dire New York - Sydney in tre ore. Vuol dire che tutto, diciamo - l'inquinamento intanto avviene di meno, perché il viaggio è più corto; e poi è fuori dall'atmosfera, quindi non inquiniamo la Terra. Ma noi vogliamo fare di più, vogliamo fare questo. Questo è un cancello sullo spazio profondo. È una nuova base, una nuova Stazione orbitante, questa volta attorno alla Luna, non più attorno alla Terra. Ci costerà dieci volte meno della Stazione Spaziale: abbiamo imparato, anche, ad ottimizzare i nostri processi. In più ci permetterà di fare diverse cose. Primo, supportare le missioni di superficie; secondo, supportare le missioni che andranno su Marte - superficie sulla Luna. Pensate: astronauti a bordo nel 2024, prima donna sulla Luna nel 2024. In più ci permetterà di realizzare un altro sogno, che è quello di costruire una base sulla Luna, perché è questo quello che vogliamo. Vogliamo tornare sulla Luna: questa volta non per esserci, ma per rimanerci. La Luna è ricca di platino, di titanio, c'è elio-3, che permette di produrre energia nucleare senza scorie radioattive. È un'opportunità scientifica unica anche, perché permette di osservare lo spazio senza l'aberrazione dell'atmosfera, quindi possiamo avere radiotelescopi che non sono filtrati dall'atmosfera ed è un'opportunità di testare tutte le tecnologie che utilizzeremo poi nel volo ben più complesso, quello per Marte. Però la Luna, diciamo, questa nuova sfida, ci permette anche di sviluppare tecnologie. Primo, costruire la base lunare: non la costruiremo come se fossimo sulla Terra, utensili, materiali - pensate cosa vuol dire costruire una casa sulla Terra. Non faremo così. Lanceremo - E quindi lanciare poi tutto questo sulla Luna. Non così. Cambieremo completamente. Una stampante 3D, la polvere che è già sulla Luna e il Sole come unica forte di energia. E la base la costruiremo completamente automaticamente. Ora riportate questa tecnologia sulla Terra, che cosa significa? Significa avere possibilità di costruire case dopo terremoti o dopo gli tsunami in ambienti estremamente difficili. Ma gli astronauti, poi, non avranno soltanto bisogno della base. Avranno bisogno, anche, di utensili ed equipaggiamenti. Una parte di questi utensili verranno lanciati: altri dovranno essere costruiti lì, quindi avremo bisogno di plastica e di metalli. Qual è la fonte ovvia di plastica e metallo sulla Luna? È quella che abbiamo portato noi, sono i Lander. I Lander, una volta atterrati, non servono più. Quindi cannibalizzeremo tutta la plastica e tutti i metalli e li ristamperemo con stampanti 3D in oggetti utili per quella fase di missione. Il riciclo dovrà essere fondamentale sulla Terra se vogliamo preservarla. Questo è il cratere Shackleton, a sud della luna. Quello che vedete in rosso è acqua. Acqua vuol dire vita, vuole dire acqua da bere, vuol dire ossigeno e idrogeno. Ossigeno da respirare, ossigeno e idrogeno come combustibili per mantenere la base. Però quell'acqua è: prima di tutto ghiacciata, e secondo è mischiata a terriccio. Vuol dire che dobbiamo avere delle tecnologie per estrarre l'acqua. Queste stesse tecnologie saranno utilissime per quel bambino. Tutto questo lo stiamo già testando. Lo stiamo testando qui, nel ghiacciaio di Zermatt. Undici università europee, tra le quali il Politecnico, stanno testando tutte queste tecnologie in un ambiente rappresentativo della Luna. In più abbiamo la robotica. Il nostro comandante Luca Parmitano controllerà questo robot dalla stazione come se fosse sulla Luna. Quindi tele-robotica: sulla Terra, significa telemedicina. Vuol dire che un chirurgo a New York può operare un paziente a Milano. In più, questo braccio robotico è alla base della microchirurgia sulla Terra. Ma vogliamo fare di più, vogliamo andare su Marte. Astronauti su Marte entro la fine del 2030, e per farlo avremo bisogno di questo. Marte è a due anni di distanza da noi. Per motivi di astrodinamica, noi non possiamo interrompere la missione, quindi dobbiamo fare tutto il giro. Vuol dire che dobbiamo poter riparare gli astronauti. Prima pelle, primo osso umano stampati 3D con cellule staminali. Organi umani, vuol dire possibilità di trapianti senza bisogno di aspettare un donatore, vuol dire testare le medicine direttamente sull'organo che si vuole curare, senza far del male agli esseri umani o agli animali. Ma perché andare su Marte? Il motivo è questo: la Terra mantiene le proprie dimensioni e noi continuiamo a crescere, quindi abbiamo un problema di spazi, abbiamo un problema di risorse, abbiamo un problema di inquinamento, quindi andiamo su Marte per avere altri spazi, nuove risorse, ma non vi preoccupate: non andiamo su Marte perché pensiamo che la Terra sia spacciata, e quindi andiamo da un'altra parte. No, tutt'altro. Noi andiamo su Marte per questo motivo. Marte era una Terra. Non sappiamo per quale motivo poi si è trasformato nel deserto ghiacciato che è oggi, con effetto serra completamente fuori controllo. Quindi noi andiamo su Marte per capire che cosa è successo lì e per evitare che succeda da noi. In più andiamo su Marte con rispetto e in pace. Abbiamo un ufficio che si chiama Planetary Protection che ci eviterà di fare gli stessi errori che abbiamo fatto sulla Terra. Stiamo diventando una specie multi-planetaria, vuol dire che abbiamo l'opportunità, per la prima volta, di portare la nostra vita, i nostri ideali, la nostra cultura, su un altro pianeta. Per far questo, però, abbiamo bisogno di tutti voi, e non saranno solo ingegneri come me. Avremo bisogno di biologi, di medici, di psicologi, di filosofi. Tutto questo avviene adesso. Lo spazio è ispirazione, quindi noi attiriamo le menti migliori, le confrontiamo con sfide di questo tipo, e produciamo tecnologie e scienza a protezione della nostra Terra e della nostra vita su di essa. Ah, dimenticavo. Tutto questo vi costa come il biglietto di un cinema all'anno. Ora, io ho la mia risposta per questa domanda, ed è la risposta che ispira tutta la mia vita e dà un senso alla mia esistenza, perché penso di fare qualcosa per quel bambino, qualcosa di concreto. Lascio naturalmente a voi la libertà di rispondere. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Stefania Betti La radio: (Musica) La radio, probabilmente tutti noi la conosciamo, è quel media che abbiamo sempre avuto con noi. Quando siamo entrati in macchina, a casa, in bagno, ovunque. Ma probabilmente, noi conosciamo la radio legata alla musica. La radio è quel media che ormai compie cent'anni, e che oggi sta subendo un grande attacco. Un attacco che forse è giusto; ma probabilmente, se apriamo un attimo lo sguardo a livello mondiale ci rendiamo conto di un DNA, di un qualcosa che.. se questo media è rimasto così longevo, c'è un motivo. La radio noi la conosciamo come il volume, come il cambio di stazione, come un contenuto. La radio non è la musica e basta. La radio non può essere paragonata a Spotify, a YouTube o a TikTok. Tutti i giorni mi sento dire: “La radio sta morendo”. Beh, penso che ci siano dei punti di vista che noi dobbiamo, siamo obbligati a prendere in considerazione. La radio è live, la radio ha un contenuto local, la radio trasmette emozioni. La radio non è una playlist di Spotify o un podcast. La radio non è on-demand. La radio di oggi. La radio analogica di ieri è quella radio che la possiamo spegnere, che ci può accompagnare, è quella radio che ci dà un contenuto, è quel brand che ci dà una festa, che ci fa festa. È un brand che ci individua. Ma oggi, la radio è mono direzionale. È uno di quei pochi media su cui non possiamo mettere like, che non possiamo condividere. La radio, oggi, non vi traccia, non vi ascolta. Ultimamente sono usciti Alexa, sono usciti numerosi dispositivi, oltre al telefono che avete in mano, e spesso si sente dire che vi ascolta. La radio non vi ascolta. Questa è la differenza. Poi vorrei raccontare perché sono così legato alla radio, e ci sono nato dentro per colpa di mio padre. Io vorrei raccontarvi una mission umanitaria che ho affrontato qualche anno fa in Kenya, a circa 70 chilometri da Nairobi, in un... piccolo villaggio di circa 2.500 persone che mandava messaggi alla comunità di Radio Maria in Italia tramite un missionario. Purtroppo [in] questo villaggio, tanto per darvi un attimo l'entità, le case sono fatte di fango, la luce non c'è, il frigo... Non hanno nulla, per conservare i cibi. Non c'è cultura, hanno un dialetto locale, si capiscono solo tra di loro; e abbiamo portato un trasmettitore, un'antenna, tutti abbiamo lanciato il primo contenuto. E per loro, anche se era un contenuto religioso, era una festa. Una festa perché sentivano qualcuno che gli era vicino, che li aiutava. Questa è la radio che salva la vita. E quando dico che la radio è un media che forse, probabilmente, non deve essere influenzato dal digitale, è perché è un'altra mission. Costa d'Avorio. Cambio del Governo. La prima cosa che capita, quando c'è un cambio, un movimento, un cambio politico, un attacco di Stato, la prima cosa che fanno [è] bombardare il traliccio radio, perché interrompono le comunicazioni e poi il web, se ci sono reti telefoniche, e la televisione. Ma la prima cosa che si rifà? Si ributta su una radio da campo, perché costa poco, è veloce, tutti la sanno usare. Questa è la radio. La radio cambia i paradigmi di un Paese. Questa è la differenza della radio: arriva dove gli altri media non arrivano, perché non ha solo uno scopo commerciale. E non ha bisogno di un like, non ha bisogno di competenza; e soprattutto, non vi prende i vostri dati. La cosa differente è proprio quella: che la radio ti porta una voce, ti dà un qualcosa in più. Perché lì manca la voce: non hanno i social, non hanno Instagram, non hanno Facebook, non sono dappertutto. Il mondo, se noi guardiamo sempre qua, Milano, Roma, New York, Londra - è tutto facile. Ma bisogna girarlo il mondo, dalla Papua Nuova Guinea al Vietnam: è lì che bisogna vederlo il media, e dove un media cambia un Paese. Con questa. È una semplice radio. Ne abbiamo fatte qualche milione. Queste le abbiamo distribuite: oggi con World Family, questo progetto, arriviamo in oltre 70 Paesi, oltre 50 lingue, dialetti locali, che è quella la difficoltà. La difficoltà ad entrare in contatto con la comunità. Abbiamo aiutato i profughi dal Sud Sudan a passare con un campo che era grande quanto Copparo. Abbiamo usato questa. Non Instagram o una stories. Però, forse, non abbiamo più bisogno, perché oggi noi dobbiamo regalare i nostri dati a tutti, l'ho sentito prima. Noi se non sappiamo dove siamo, se non ci tagghiamo, se non diciamo cosa stiamo facendo, noi siamo [persi] - è così. Però si parla molto di detox: di disintossicazione, di allontanamento, di riprendersi la propria identità. La radio - in molti mi chiedono di pensare come possa essere in un futuro - La radio sta cambiando. Domani io vedo una radio nuova, una radio con la vostra musica, che prende il vostro Spotify, il vostro oroscopo, con il vostro al podcast preferito, il vostro programma preferito dello Zoo di 105 o di Cruciani, o il podcast che preferite. Però non è vostra. È degli altri, e voi la componete. Ma qua c'è un problema: che vi chiedono qualcosa in cambio. La vostra identità; i vostri gusti; le vostre emozioni; quando avete alzato il volume; probabilmente qualche parola chiave che poi utilizzeranno per rivendervi qualcosa. Le tecnologie ci supportano, sta arrivando il 5G. Oramai non è un problema tecnologico, non è un problema di contenuto, è un problema di sapere se noi vogliamo oggi cedere l'identità. Tutto quello che abbiamo noi lo stiamo regalando. La radio ancora vi lascia liberi. E noi, in Italia, siamo i fondatori della radio. Circa 94 anni fa, questo signore - (Audio) del 1895, cioè all'inizio dei miei primi esperimenti, io ebbi la forte intuizione, direi quasi la visione chiara e sicura, che le trasmissioni radio-telegrafiche sarebbero state possibili attraverso le più grandi distanze”. Lui, Marconi, a Bologna, ha acceso circa un secolo fa la radio. Aiutatemi a non spegnerla. (Applausi) Trascrizione: Nicoletta Pedrana Siete pronti per il vostro "Momento Morandi"? E non mi riferisco alla presenza al Festival di Sanremo, e non penso alle vostre performance canore sotto la doccia, o ai vostri video su Tik Tok. Penso a un momento diverso, al momento in cui sarete proiettati sul palcoscenico della crisi. Il momento in cui la terra sotto i vostri piedi cederà, il momento in cui il mondo vi crollerà addosso. Il momento in cui qualcuno vi metterà controvoglia nella lavatrice, e schiaccierà il bottone della centrifuga. E quando uscirete, avrete perso tutti i vostri punti di riferimento. Questo è un "Momento Morandi". I momenti Morandi non toccano solo le imprese; toccano tutti noi, nella nostra vita quotidiana. La cattiva notizia è proprio questa. Un amico malato, una morte in famiglia, la morte di un figlio. E anche le imprese: magari un collaboratore disonesto, un mercato che improvvisamente scompare. E anche le istituzioni: le crisi toccano tutti. Quando parliamo di questi argomenti, di solito ci sono delle reazioni che tutti noi immediatamente abbiamo, istintivamente. E allora facciamo un piccolo test insieme: non vi vedo molto bene, ma proviamo a farlo lo stesso. E mentre vi parlavo di queste cose, che non sono cose evidentemente gradevoli, sicuramente vi saranno passati dei pensieri per la testa e forse qualcuno avrà, anche, commesso qualche gesto. Non so quanti tra voi, potrete alzare le mani, quanti tra voi hanno pensato o hanno, sotto la sedia, fatto questo gesto. Pochi. Allora, forse, altri avranno fatto questo. (Risate) Un pochettino meno elegante, un pochettino più di genere, due gesti che un nostro ex primo ministro utilizzava abbastanza frequentemente. E poi, forse, vedo che - se questa non è la vostra linea culturale, allora forse voi rientrate in questa categoria: la categoria di chi si tiene in tasca, magari sullo specchietto retrovisore dell'auto, un cornetto. Sarete forse sorpresi di sapere che in questi tre atteggiamenti ce n'è uno che è particolarmente virtuoso. E non so se qualcuno vuole provare a indovinare: se no, ve lo dico io. L'atteggiamento virtuoso è il terzo. Perché è un atteggiamento virtuoso? Perché se voi avete deciso di andare dal tabaccaio, o su Amazon, e spendere due euro per comprarvi un cornetto portafortuna, vuol dire che vi siete posti un problema, vi siete posti una domanda. Quando mi si chiede: "Come ci si prepara alla gestione di crisi?" dico sempre che il punto di partenza è quello di farsi un film, di farsi un film in testa. E questo film non è una commedia: questo film, ahimè, è un film dell'orrore. Consapevoli che la realtà sarà molto superiore alla vostra immaginazione. Il punto di partenza di questo film è una domanda, ed è una domanda sola. What If? Che cosa succede se...? Che cosa faccio se..? È una domanda molto semplice, ce la possiamo fare quotidianamente. Io ho iniziato a farmela: ho iniziato a pensare, quando mi sono sposato - non subito, evidentemente, ma un pochettino più in là - che cosa avrei fatto se fosse successo qualcosa a mia moglie o a mia figlia, le due persone in assoluto più importanti per me. E questo è un pensiero molto difficile da gestire: non c'è una risposta, non c'è un film che puoi proiettare davanti a questo. E allora, un giorno ho smesso di chiedermi che cosa avrei fatto io, e ho iniziato a chiedermi che cosa avrebbero fatto loro. Ho iniziato a pensare come sarebbero state le ore, i giorni, le settimane, i mesi dopo. E allora mi sono detto: c'è qualcosa che posso fare per aiutare, Dio non voglia, in una situazione così drammatica e tremenda e dolorosa? Ho preso una penna, ho preso un foglio di carta e ho scritto a mia moglie un messaggio. L'ho chiuso, l'ho messo in un cassetto, e lei sa perfettamente dov'è quella busta. In quella busta, logicamente, ci sono delle parole di amore, ci sono le parole che un marito scambia con una moglie. E poi ci sono delle altre cose: ci sono delle istruzioni. Chi è l'avvocato, chi è il commercialista, dove sono i conti in banca, chi è l'assicuratore. Perché spesso ci dimentichiamo che nei "Momenti Morandi" perdiamo tutti i punti di riferimento. Allora ho pensato che questo poteva essere un piccolo aiuto, un piccolo contributo per aiutarla - ripeto, spero di no; ma nella vita non si può mai sapere - a superare quel momento. Perché ho iniziato ad occuparmi di questa tematica? Ho iniziato a pormi la domanda del "What If" non subito, un pochettino più avanti. Ma il giorno preciso è l'otto ottobre del 2001. È incredibile come - non so se qualcuno di voi ha avuto l'esperienza di vivere un momento veramente difficile della propria vita, come - in quei momenti, veramente, non sai dove guardare. Quel giorno, l'otto ottobre 2001, me lo ricordo come fosse ieri. Ma non mi ricordo tutto il giorno, e non mi ricordo i giorni successivi. Quello che è incredibile è che in questi momenti ti restano in mente delle Polaroid. Degli istanti, delle sensazioni. E allora, oggi ho pensato che poteva essere utile condividere con voi quello che io ho vissuto quel giorno. L'otto ottobre del 2001 mi sono alzato alle sei del mattino, come facevo oramai da tre anni, da quando mio papà se ne era andato. E mi ero buttato nel lavoro. E uscii di casa, come facevo ogni mattina, e attraversai la strada per andare a prendere il cappuccino e il cornetto al bar. E quel giorno c'era una nebbia come quelle che conosciamo qui, dalle nostre parti, che tagliavi con un coltello: non si vedeva da un lato all'altro della strada. E poi, alle undici e mezza, ero seduto alla mia scrivania in ufficio. Squilla il telefono, ricevo una chiamata dalle linee aeree scandinave, dalla Sas, che mi chiede se posso, urgentemente, andare a Linate. E allora raccolgo il computer, chiedo a un paio di colleghi di seguirmi, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'aeroporto di Linate. La prima Polaroid è viale Forlanini: un viale Forlanini completamente deserto. Non c'è traffico, non c'è nessuno. Arriviamo davanti all'ingresso dell'aeroporto di Linate, e c'è una pattuglia dei carabinieri di traverso, che blocca la strada. Ci qualifichiamo, e arriviamo davanti all'aerostazione. Scendo dall'auto, alzo gli occhi, guardo il cielo - un cielo blu, profondo, con un sole forte - e penso alla mattina. Penso a quella nebbia che si tagliava col coltello: tutto d'un tratto, una giornata meravigliosa. Mi guardo intorno, non si muove niente. Non so se vi ricordate un telefilm di fantascienza, che si chiamava UFO, dove c'era un comandante, comandante Stracker. E c'è un episodio di questo film, dove lui è in movimento e tutte le persone, e tutte le cose intorno a lui sono assolutamente immobili. Questa era la scena alla quale io ho assistito arrivando a Linate: una scena assolutamente surreale. Un aeroporto deserto e silenzioso. E poi, gli odori. Gli odori - è incredibile, fateci caso - ti restano impressi nella mente, e non vanno più via. L'odore del kerosene nell'aria; l'odore di bruciato; l'odore di schiumogeni dei Vigili del Fuoco. Una sensazione incredibile, che mi porterò dietro tutta la vita. Entrando nell'aerostazione, pensavo: quante volte sono entrato in questo aeroporto, quante volte ho preso questi aerei. La vita dell'aeroporto, viva; gli annunci degli imbarchi; i check-in; le persone che comprano i giornali; chi beve il cappuccino, il caffè, l'aperitivo, il pranzo. Sono luoghi di vita. E questo era un aeroporto deserto. Mi avvio verso gli ascensori per salire al piano ammezzato, dove c'erano gli uffici delle compagnie aeree. E tutto d'un tratto, così, con la coda dell'occhio, vedo verso destra un corridoio male illuminato. E vedo delle ombre che si muovono in questo corridoio. Ma purtroppo, non sono delle ombre. Sono i familiari. Alcuni dei familiari delle 118 vittime di Linate, che vagano in questo aeroporto senza meta, alla ricerca dei loro cari. Paola Rota aveva 20 anni. I suoi genitori erano su quell'aereo. E c'era anche il fratellino. Paola mi chiamò due anni dopo. Mi chiamò in ufficio, e mi disse: "Vorrei venire a incontrarla". "Più che volentieri", risposi. Arrivò in ufficio, si sedette davanti a me, mi guardò negli occhi e mi disse: "Io sto preparando la tesi sull'incidente di Linate. Sono venuta per raccogliere delle informazioni". Tirammo fuori i faldoni, le spiegai tutto il lavoro che noi, a supporto della compagnia aerea, avevamo svolto, e non potei non restare impressionato dalla forza di questa ragazza che dopo quella tragedia aveva deciso di fare la tesi su quell'incidente. Forse un modo per superare il lutto. Paola non c'è più. Dieci anni più tardi, Paola si è tolta la vita. Penso e ripenso a quel corridoio di Linate, a quel silenzio. E mi chiedo: perché quel silenzio non è stato riempito di comunicazione? Perché nessuno si è preoccupato di spendere delle parole di accoglienza, di affetto, di vicinanza? E la comunicazione non è solo parole. La comunicazione è anche fatta di gesti: un abbraccio, una stretta di mano, una carezza, una lacrima. A Linate, purtroppo, quel giorno non ci fu nulla di tutto questo. Perché? Me lo sono chiesto, per tanti anni mi sono chiesto perché quel silenzio in quel corridoio di Linate. Perché nessuno ad accogliere quelle persone in sofferenza? Mi sono dato due risposte. La prima è che nessuno si era fatto quella domanda: What If? Cosa facciamo, se c'è un incidente aereo? Come ci organizziamo? Nessuno, al di fuori della compagnia aerea, si era posto quella domanda. E il secondo motivo è la paura. È la paura di confrontarsi con le proprie responsabilità, è la paura di confrontarsi con il dolore degli altri. Noi, nei momenti difficili di crisi, abbiamo una straordinaria risorsa, che sono le nostre emozioni. Ma non sono gli emoticon dei telefonini, non sono i messaggini che mandiamo: sono le emozioni che sentiamo nel cuore e nella testa. Sono le emozioni che dobbiamo utilizzare, e modulare. Modulare la paura, e far emergere le altre emozioni. Metterci nei panni degli altri, usare la massima espressione della nostra intelligenza: l'empatia, entrare in relazione con gli altri. Non con i messaggini: con le parole e con i gesti. Siete pronti per il vostro "Momento Morandi"? Non credo che si possa essere pronti, però ci si può preparare. E allora ricordatevi, quando quel momento verrà - perché verrà: non è una questione di se, è una questione di quando - ricordatevi di usare le vostre emozioni. Ricordatevi, se il momento è vostro, di usare le parole e i gesti per chiedere aiuto. E non abbiate paura, se il momento è di qualcuno che vi è vicino, o anche di qualcuno che non conoscete, di fare il passo. Le emozioni sono una straordinaria risorsa: Non comprimetele, non nascondetele: usatele. E invece di chiudervi nel silenzio di quel corridoio di Linate, apritevi. Apritevi alla comunicazione, perché la comunicazione, nei momenti di difficoltà della vita, è quella che vi può aiutare. (Applausi) È per me un onore essere qui oggi, e mi sembra stranissimo essere su questo tappeto rosso, se penso che fino a dieci anni fa la mia vita ruotava intorno alla vela. Passavo tutto il mio tempo libero in mare - non solo le giornate calde, meravigliose dell’estate siciliana, ma anche quelle fredde, invernali. E ricordo come fosse ieri la sensazione di avere le mani e i piedi completamente congelati, alla fine degli allenamenti invernali. E devo ammettere che ero così presa dalla vela che non mi ero nemmeno accorta che fosse arrivato Internet. Uno dei miei primi incontri con Internet è stato quando ho preparato la tesina delle scuole superiori. Ricordo che non sapevo ancora bene come cercare le immagini online e, alla fine, sono finita a fotocopiare delle immagini dai libri della biblioteca e appiccicarle con la colla sulla tesina perché non sapevo ancora come cercare le immagini e inserirle in un testo scritto a computer. In dieci anni, la mia vita è stata stravolta dalla rivoluzione digitale. Internet è stato il mio ponte, dalla Sicilia al resto del mondo. Ma il momento che mi ha veramente aperto gli occhi sulla rivoluzione digitale è stato qualche anno più tardi, quando ho scoperto la stampa 3D. E l’ho scoperta proprio guardando un TED Talk, quello di Anthony Atala. Questo professore parlava della stampa 3D di organi umani e della promessa di salvare la vita di centinaia di migliaia di persone con questa tecnologia. Una cosa fantastica, e per me assolutamente fantascientifica a quei tempi. Mi ha incuriosito tanto che ho deciso di vedere una stampante 3D con i miei occhi. E sono stata fortunata a trovare un corso di stampa 3D a Bruxelles, la città dove vivevo a quei tempi. La descrizione di questo corso mi rassicurava, perché diceva che chiunque, perfino una persona come me che aveva studiato economia, poteva imparare a stampare in 3D in poche ore. E quindi mi sono buttata. E ho fatto bene a buttarmi perché quel corso, in poche ore, mi ha permesso di creare un portachiavi col mio nome stampato in 3D. Non era stampa di organi, ma era stampa in plastica, semplicemente; però quel portachiavi è bastato per farmi vedere la tecnologia con occhi diversi. Come uno strumento di creazione, piuttosto che come qualcosa da utilizzare passivamente. E quello è stato per me l'inizio di un percorso che mi ha portata, qualche anno più tardi, a fondare una start-up specializzata in stampa 3D per dentisti, e anche a fondare il progetto Teens4Kids che vorrei condividere oggi con voi. Sto lavorando su questo progetto da tre anni, con un team fantastico di volontari che, come me, avevano voglia di investire sul futuro della Sicilia, e di riportare in Sicilia quello che avevano scoperto nel loro percorso in giro per il mondo. Insieme stiamo creando un ponte che porti gli studenti in Sicilia a contatto diretto con le innovazioni nel resto del mondo. E vogliamo mostrare, e portare, una visione della tecnologia come uno strumento attivo di creazione. L'idea di questo progetto è nata vedendo in prima persona quanto fosse profondo il divario tra realtà innovative - come quella di Silicon Valley - e altre realtà - come la Sicilia - dove la tecnologia viene subita, più che creata. Alla base di questo divario c’è, innanzitutto, il fatto che oggi ci sono pochi creatori digitali. Per esempio, nelle comunità online si parla della regola dell’1%: cioè che soltanto l’1% degli utenti di una comunità sono creatori di contenuti. Mentre tutti gli altri sono contributori, e soprattutto consumatori passivi dei contenuti creati da qualcun altro. Viviamo in un mondo in cui pochi creano contenuti, e servizi, consumati da milioni, o miliardi, di persone. E la cosa più preoccupante, è che non solo ci sono pochi creatori della tecnologia digitale, ma anche questi pochi creatori sono concentrati in alcuni stati e nelle grandi città. Questa concentrazione di creatori - e il divario, in generale, tra i creatori di tecnologia e i consumatori passivi della tecnologia - secondo me è uno dei problemi più grandi del XXI secolo. E rischia di creare profonde diseguaglianze, economiche, politiche e sociali. Credo sia un problema che dobbiamo risolvere adesso, e iniziare a risolvere a partire da oggi. E in questa transizione verso il mondo digitale, i nativi digitali sono specialmente vulnerabili. E non è quello che normalmente pensiamo - che sono nati col digitale, quindi sono naturalmente più vicini al digitale. Perché, di fatto, questi giovani sono nati in un mondo in cui Internet è dato per scontato, e spesso non viene messo in discussione. Se vediamo i nostri teenager nelle scuole, oggi molti di loro sanno utilizzare Internet in maniera passiva e sanno utilizzare i social media e Instagram. Ma quanti di loro sanno utilizzare Internet in maniera attiva per creare contenuti, o per sviluppare idee imprenditoriali, o per risolvere problemi sociali? Ma non sono qui per parlarvi di quanto, secondo me, sia urgente una riforma del sistema educativo in Italia. Penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che il nostro sistema educativo ancora non si è adattato alla rivoluzione digitale e che non sta formando creatori protagonisti nell'era digitale, se non ovviamente in alcuni casi eccezionali. Sono qui per parlarvi di come credo che tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a risolvere questo problema. E possiamo farlo partendo dal basso, dalla nostra realtà locale, anziché aspettare che qualcuno, dall'alto, riformi il sistema educativo. Nel nostro caso siamo partiti da Marsala, la città dove sono cresciuta, nell’estrema punta occidentale della Sicilia. Immagino che alcuni di voi conoscano Marsala per il nostro vino, ma immagino anche che non molti sapranno che Marsala è anche la città del vento, con tantissimi appassionati di vela, come me. Penso che ci siano tre ingredienti fondamentali per diventare buoni velisti, che sono gli stessi tre ingredienti che utilizziamo nel progetto "Teens for Kids". Il primo ingrediente è la pratica: fare vela si impara veleggiando, non sui libri. Si diventa buoni velisti buttandosi in mare con tutte le condizioni: con le cadute, le risalite in barca, le ricadute; con i pianti quando ti senti persa in mezzo al mare; con le vittorie e con le sconfitte. E passando ore e ore a contatto con il mare. Il secondo ingrediente è il team. Quando ci si allena in un team, si cresce insieme. Quando facevo vela, ricordo che vedevamo ogni allenamento come una piccola gara: si imparava dai più grandi e si insegnava ai più piccoli. Con il team giusto si arriva insieme al traguardo. Il terzo ingrediente è l'ambiente. Marsala è una città con condizioni ideali per fare vela: tanto vento; un mare meraviglioso che fa venire voglia di non scendere mai dalla barca; e temperature che permettono di allenarsi tutto l'anno. Questi tre ingredienti - la pratica, il team e l'ambiente - sono i tre ingredienti del progetto Teens4Kids. Partiamo dal primo: la pratica. Se vostra figlia vi dicesse che vuole diventare una velista, le comprereste mai un libro? Spero di no: la vela si impara in acqua. E allo stesso modo, la tecnologia si impara toccandola con mano, usandola, e non solo sui libri. Se vogliamo che i nostri studenti diventino creatori, devono imparare a toccare la tecnologia con mano e saperla usare in maniera attiva. Non è importante che apprendano una tecnologia specifica, perché comunque qualsiasi cosa apprendano oggi sarebbe obsoleta tra qualche anno. È importante, invece, che apprendano una visione della tecnologia come uno strumento di creazione. E oggi possiamo trasmettere questa visione della tecnologia attraverso le macchine di fabbricazione digitale come la stampante 3D e il taglio laser. Immagino che alcuni di voi non hanno mai visto una stampante 3D. E immagino che pensiate che siano care e difficili da utilizzare. In realtà, non è così. La fabbricazione digitale, negli ultimi anni, è diventata sia finanziariamente che anche tecnicamente molto accessibile. E qualsiasi scuola, oggi, potrebbe permettersi di acquistare alcune di queste macchine e di creare un piccolo laboratorio creativo a scuola. Per esempio, oggi si possono comprare stampanti 3D che costano meno di €100. E sul fatto che siano tecnicamente accessibili può garantire un'economista che ha scoperto Internet dieci anni fa. Nel progetto Teens4Kids siamo partiti da 4 moduli di base: la programmazione - o coding -; l'elettronica; la stampa 3D e il taglio laser. E i nostri studenti apprendono con le mani in pasta, attraverso il fare. E soprattutto, giocando. In uno dei nostri workshop, per esempio, gli studenti creano un microscopio fai da te con le macchine di taglio laser. Per la parte di elettronica di questo microscopio smontano una webcam, poi prendono la lente della webcam e la assemblano sulla struttura che hanno tagliato col taglio laser. E poi possono divertirsi a personalizzare il loro microscopio come preferiscono. Durante questo processo di creazione, gli studenti non solo apprendono il disegno 2D, il taglio laser, come smontare una webcam - anche questa una competenza fondamentale, nell'era digitale - ma soprattutto imparano a vedere la tecnologia come uno strumento per scoprire il loro intorno. Con questo workshop ho visto bambini, e anche adulti, correre curiosi per la strada a raccogliere foglie, insetti e qualsiasi cosa strana trovassero; ho visto anche alcuni prendere cotton fioc e cercare i batteri della bocca da spalmare sul microscopio; e utilizzare il microscopio, veramente, come strumento per osservare e per essere curiosi. E in più, questo tipo di progetti sono progetti e strumenti preziosi per democratizzare la scienza. Infatti, questi microscopi costano intorno ai €10 e permettono di avere immagini come questa, della stessa qualità di microscopi digitali che costano almeno dieci volte di più. Una volta apprese alcune competenze di base, gli studenti sono liberi di scatenare la loro immaginazione, creando qualsiasi cosa considerino utile o semplicemente divertente, anche piccoli Pokémon. E la tecnologia per loro diventa uno strumento per creare qualcosa di cui essere orgogliosi. Non importa cosa creino, importa che siano loro a crearlo. Immaginate se progetti come questo venissero svolti dagli studenti in tutte le nostre scuole. Immaginate come potrebbe trasformarsi la nostra educazione se, per esempio, durante l'ora di scienze gli studenti non solo studiassero i batteri sul libro ma imparassero anche a creare un microscopio per osservare i batteri che stanno studiando. In questo modo, la tecnologia non diventa una nuova materia tra i banchi di scuola, ma diventa parte integrante del curriculum scolastico, come vero e proprio metodo di apprendimento. Possiamo portare questo tipo di educazione digitale creativa in tutte le nostre scuole, con gli altri due ingredienti del progetto Teens4Kids: il team e l'ambiente. Non possiamo aspettarci che tutti i nostri insegnanti si trasformino in esperti digitali da un giorno all'altro; però possiamo facilitare questa transizione creando un team che faccia leva sui teenager. Nel progetto Teens4Kids stiamo formando gli studenti delle scuole superiori per essere formatori dei più piccoli. Quest’approccio ha tanti vantaggi: innanzitutto, questi studenti sono nativi digitali - sono cresciuti con la tecnologia, e quindi possono insegnarla in maniera più diretta ai piccoli. Inoltre, fare leva sui teenager ci permette di portare l’educazione digitale a scuola, a costi e tempi molto ridotti. E quindi di aumentare esponenzialmente il numero di studenti che possiamo raggiungere. Nel progetto Teens4Kids quest'anno a Marsala siamo un gruppo di 10 volontari che stanno formando 100 studenti delle scuole superiori che durante quest'anno scolastico formeranno 750 studenti delle scuole elementari. A seconda dei loro interessi, gli studenti delle scuole superiori hanno ruoli diversi nel nostro progetto: c’è chi svolge le lezioni ai piccoli; c'è chi ci aiuta a prepararle; ci sono alcuni che stanno traducendo materiale, workshop dall'inglese all'italiano; e poi c'è un gruppo che ci sta aiutando a gestire il progetto come fosse la loro start-up. Per questi studenti delle scuole superiori il nostro progetto è uno stage formativo che svolgono durante le ore di alternanza scuola-lavoro, uno stage che li sta formando e preparando al mondo del lavoro, ma anche al mondo fuori dal lavoro, in cui potranno godere di una visione della tecnologia come strumento di formazione, di impegno sociale e di cambiamento. Insegnare è anche il modo migliore per imparare, e questi studenti stanno diventando piccoli specialisti digitali. Alcuni di loro hanno deciso di continuare a studiare in aree scientifiche e tecnologiche, e quindi di iscriversi all'università in queste aree, ispirati dalle nostre attività; altri hanno già creato startup innovative a Marsala. E una di queste, creata da teenager, ha già 16.000 utenti in tutto il mondo. Insieme alla pratica, attraverso la fabbricazione digitale, e un team che fa leva sui teenager, c'è un terzo cliente fondamentale per formare giovani creatori: l'ambiente. E mentre nella vela l'ambiente è dato, e non si può modificare - si può solo essere fortunati a nascere e crescere in un posto baciato dal sole e dal vento - in progetti come Teens4Kids l'ambiente si può disegnare. Nel nostro caso, per creare un ambiente di apprendimento creativo e per formare i nostri ragazzi ci siamo affidati alle risorse disponibili gratuitamente online, incluse quelle da università molto prestigiose, come il MIT e Stanford. Abbiamo selezionato workshop, progetti e interi corsi che stiamo replicando in Sicilia. E grazie a queste risorse, stiamo offrendo un'educazione digitale creativa a costi intorno ai 10 euro a studente. Un'educazione creativa, al costo di un biglietto per il cinema. Questo è il potere che ha Internet, di rendere un'educazione d'eccellenza accessibile a tutti, in maniera democratica ed equa. Ma devo ammettere che non è stato semplice trovare le risorse per questi workshop perché spesso non sono in italiano, sono sparse tra varie piattaforme, in varie lingue. E nel progetto Teens4Kids vogliamo contribuire a rimuovere questo ostacolo e a permettere a tanti altri di buttarsi in progetti di educazione creativa a scuola. Per questo abbiamo deciso di lanciare una piattaforma online, in italiano, dove condividere workshop, progetti e corsi, a cui noi ci siamo affidati per il nostro progetto e anche quelli che sogniamo di replicare in futuro. In modo che chiunque volesse promuovere un'educazione digitale nella sua realtà locale possa avere un punto di riferimento da cui partire. Ma perché questa piattaforma - questo portale Teens4Kids - faccia veramente la differenza, il nostro contributo da solo non è sufficiente. Lanceremo la piattaforma a gennaio, e nel frattempo vogliamo invitare tutti quelli che, come noi, stanno lavorando per formare giovani creatori a contribuire alla creazione di questa piattaforma. Abbiamo lanciato ieri sera - creato da alcuni studenti che fanno parte del nostro progetto - un portale online dove invitiamo tutti quelli che vogliono contribuire al progetto a condividere con noi progetti, workshop, casi pratici, lezioni apprese, qualsiasi cosa volessero mettere a disposizione di tutti attraverso il portale Teens4Kids. In questo modo il portale può diventare un punto di riferimento da cui partire ma anche un punto di incontro, di scambio di lezioni apprese e di collaborazione tra persone che vogliono fare la differenza e portare questo tipo di educazione a scuola. Creando una rete basata su sperimentazione e condivisione possiamo far sì che, da tanti casi isolati, possa partire una rivoluzione educativa dal basso. Insieme, possiamo formare una generazione di creatori, di protagonisti dell'era digitale, piuttosto che dei semplici spettatori di questa trasformazione. Tutti possiamo contribuire a questa missione: un insegnante può iniziare con un workshop, prendendolo dal portale Teens4Kids, e farlo nella sua classe; una studentessa universitaria, o una teenager, possono bussare alle porte di una scuola elementare e proporsi per fare uno di questi workshop; e da lì si passa poi a intere scuole e a interi comuni. E condividendo questi workshop, e le lezioni apprese sul nostro portale, l'impatto di queste iniziative può moltiplicarsi. L'attivista Bertha Calloway scriveva che non si può cambiare la direzione del vento, ma si possono aggiustare le vele. Quando si inizia a fare vela, normalmente ci si lascia trascinare dal vento e si segue la direzione del vento. Dopo un po' si inizia a controllare la barca, a decidere la rotta e anche andare controvento. Il vento passa dall'essere un ostacolo, a essere un mezzo per raggiungere una destinazione. Con la pratica, attraverso la fabbricazione digitale, con un team che fa leva sui teenager e con il giusto ambiente formativo possiamo far sì che questa generazione di studenti italiani veda la tecnologia nella stessa maniera in cui il velista vede il vento: come uno strumento per raggiungere la loro destinazione. Grazie. (Applausi) Oggi vi parlerò di seconda identità. Di seconda identità, di secondo io, di secondo me stesso. Cercherò di parlarvi di questo a partire da che cosa? Dall'impatto delle novità tecnologiche, che stanno cambiando totalmente la nostra vita personale, la vita economica, la vita politica, l'educazione, i rapporti sociali, i rapporti interpersonali - tutto. Che cos'è la seconda identità? Non è mai esistita prima, questa è la vera novità: non abbiamo mai avuto una seconda identità, prima. Oggi, se io devo fare il vero paragone tra la mia generazione e la generazione dei più giovani, dei ragazzi che oggi hanno 15, 20, 25 anni, io penso che la vera differenza sia proprio sull'impatto della tecnologia. Negativa per me, per noi: siamo molto più scarsi, [voi] siete molto più smart. Positiva per noi: ogni stupidaggine che facevamo non lasciava traccia da nessuna parte; ogni stupidaggine che fate lascia traccia - potete perdere il posto di lavoro perché avete postato una stupidaggine, senza nemmeno immaginarvi le conseguenze che la cosa avrebbe avuto. Perché quando io ho fatto i primi colloqui di lavoro, da ragazzo, avevo la mia faccia, la mia parlantina, tre righe di uno scarno curriculum, delle cose fatte fino a quel momento. Niente di più. Potevo, in fondo, intortare il mio interlocutore assai facilmente. Quando parlerete con un vostro potenziale datore di lavoro, il vostro datore di lavoro potrà guardare tutto di voi, chi siete. Perché oggi, attraverso le novità della tecnologia, abbiamo una seconda identità, abbiamo un altro noi stessi. E tutta la nostra vita è tracciata, in modo totalmente diverso da com'era prima. Che cosa vuol dire, allora, una seconda identità? Beh, intanto vuol dire questo. Vuol dire che questo, cioè il nostro telefono mobile, che abbiamo da tanti anni ormai, molti anni; ma da qualche anno a questa parte, questo telefono mobile è molto di più di quello che era fino adesso. Qualche anno fa, potevamo in fondo definirlo una cosa abbastanza neutra: era come l'aria condizionata, forse addirittura come un'automobile. O forse possiamo paragonarlo a qualunque altro elettrodomestico che avevamo in casa. Adesso, questa è la seconda identità. È la mia seconda identità, è la vostra seconda identità, il mobile che avete nelle vostre tasche. Perché dico questo? Perché qui dentro c'è tutto quello che io sono, tutte le persone con cui ho parlato, tutti i siti che ho visitato. Qui dentro ci sono tutte le modalità per capire chi sono, se guido bene o se guido male, dove sono in un certo momento, dove sono stato: veramente, c'è tutto me stesso, tutto qui dentro. Chi controlla questo controlla tutto quello che io penso, tutti i miei gusti. Tanto che alle volte uno va qui e vede che lui ti conosce meglio di come ti conosci te stesso. E alla fine, qui dentro c'è tutto. E questo tutto è impressionante perché non c'è mai stato un luogo, prima, dove fosse racchiusa la mia identità, la mia persona. La mia persona ero io, prima di questo; e adesso invece sono io, e poi c'è anche lui. Perché qui dentro, in sintesi, c'è stoccato tutto me stesso. Ed è fuori dal mio corpo, e qualcuno ci può entrare, molto più di quanto qualcuno possa entrare nella mia persona, nella mia vera prima identità. Che cosa vuol dire che qualcuno può entrare qui dentro? Vuol dire che, ormai, questi telefoni mobili - qualche anno fa erano europei: molti avevano il Nokia, c'era una certa tecnologia europea; oggi non c'è più. Questi telefoni che abbiamo in tasca, sostanzialmente, sono o americani o coreani o cinesi. Il che vuol dire che tutti i dati che noi abbiamo sono stoccati lontano da casa nostra, e chi ha in mano questi strumenti ha in mano, anche, la nostra seconda identità. Nel futuro, le guerre non si combatteranno, secondo me, per i motivi per cui si sono combattute in passato: petrolio, frontiere. Credo che le guerre si combatteranno, soprattutto, per capire chi userà, sfrutterà, sarà proprietario di questi dati. Perché alla fine, con questi dati, effettivamente, si potranno vincere campagne elettorali, si potranno controllare i mercati, si potranno avere campagne di marketing efficaci, si potrà sapere cosa pensa la gente, quali sono i gusti della gente; si potranno ricattare aziende, nazioni e persone. E allora la seconda identità, il secondo me stesso che diventa, oggi, la vera questione sulla quale affrontare, dal punto di vista filosofico, etico, politico, democratico, sociale, le regole e il modo col quale sarà il futuro. E questa seconda identità è qui dentro. E la tecnologia che governa la mia seconda identità noi europei l'abbiamo totalmente persa. I telefonini che abbiamo in mano sono o americani, o cinesi, o coreani. Qualche anno fa avevamo telefonini anche europei: oggi, praticamente, nemmeno più. E abbiamo perso la partita della tecnologia, i dati miei - io sono sul telefonino americano, stanno da qualche parte a Cupertino, in California. Non so chi li può sfruttare, chi ne è proprietario, chi li gestisce. Non lo so. [E] non ho, francamente, nessuna fiducia nel fatto che chi può avere accesso a quei dati possa avere, nella scelta tra proteggere la mia identità personale o fare profitti attraverso questi dati, possa facilmente essere portato a scegliere la seconda delle opzioni. Ci sono stati tanti casi già oggi: io mi ricordo Cambridge Analytica e Facebook, un caso di una gravità senza precedenti che è stato messo a tacere, e non se ne parla quasi più, ma fa capire quali sono le potenziali derive di tutto ciò. E allora, dicevo, Stati Uniti, Asia e noi europei che abbiamo perso la partita della tecnologia qui dentro. Che cosa vuol dire? Vuol dire che gli Stati Uniti, su questi temi, che approccio hanno? Molto spesso, quando pensiamo alla questione della regolazione di queste materie negli Stati Uniti, abbiamo evidente l'impressione che li è la competitività dell'industria hi-tech che deve vincere. La protezione della privacy, o della proprietà personale, o appunto dei dati personali, sembra che venga molto dietro. Almeno, questa è l'impressione che io francamente ho. A me non piace questo tipo di approccio. Ma se guardo all'Asia, all'altro tipo di modello, se guardo alla Cina, l'impressione è che ci sia un approccio diverso, un approccio quasi opposto: l'utilizzo di quei dati, di quella seconda identità per, in una transizione molto facile, molto veloce, entrare nella prima identità della persona. Che è inviolabile - o dovrebbe, essere inviolabile - ma tramite questa seconda identità ci entri. E lo Stato può avere l'interesse, attraverso questi dati, a controllare chi sono, che gusti ho, quali sono i miei comportamenti. E qui si entra in uno degli snodi fondamentali del futuro della vita. Perché io credo che lo Stato debba essere molto netto nel sanzionarmi se sbaglio, se rompo una regola che lo Stato ha messo: ma io non penso che lo Stato debba intervenire a prescindere dal fatto che io rompa le regole. La mia persona è inviolabile, anche nella seconda identità che oggi è stoccata nel mio telefonino. E allora, se è cosi, come riuscire a vincere questa guerra, questa guerra di influenza su chi riuscirà a imporre delle regole che proteggano la persona rispetto all'invasività o alla corsa di questi giganti dell'industria hi-tech? Tornano di moda due parole molto demodé, che sono la Politica e l'Unione Europea. Perché la Politica e l'Unione Europea? Perché è evidente che, o è la politica che regola tutto ciò, oppure lo farà il mercato. Oppure, semplicemente, lo Stato imporrà la sua volontà. E io, francamente, sono terrorizzato. Mi viene la pelle d'oca a pensare che sia il mercato a regolare tutto ciò, perché qui ne vanno di mezzo i diritti della persona. Ed è la politica che deve decidere. La politica, cioè noi: non il mercato, non le aziende hi-tech. Credo che sia meglio anche per loro, avere delle regole da applicare, e non essere di fronte alla tentazione. Ma allo stesso tempo, c'è di mezzo l'Unione Europea. Perché l'Unione Europea? Perché, come dicevo prima, l'impressione è che gli altri giganti del mondo vadano su strade diverse. Noi europei, che noi siamo svedesi, portoghesi, italiani, francesi, tedeschi, abbiamo la stessa filosofia: la filosofia che ci porta a dire che la persona è inviolabile. E la stiamo traslando in una transizione etica, democratica e filosofica, anche sulla seconda identità. Perché lì c'è la mia persona: messa, stoccata, sintetizzata, ma è la mia persona, ed è inviolabile così come la mia prima persona. E se in Europa avessimo 28 Brexit, come hanno fatto i britannici - immaginiamoci una dissoluzione, ognuno per conto suo - non avremmo nessuna capacità di imporre agli altri questa filosofia, che come accennavo prima è veramente tipica nostra, dei nostri valori e della nostra civiltà giuridica. Ecco perché l'Europa unita, oggi, ha una missione in più. È una missione diversa, e molto più impegnativa e più importante, anche, delle vecchie missioni che le abbiamo sempre dato. È importante per la pace, è sempre stata importante per la pace, è sempre stata importante per l'abbattimento delle frontiere, per trovare regole comuni di convivenza, per lo sviluppo, per la rappresentanza dell'Europa nel mondo. Ma qui di mezzo c'è molto di più: qui di mezzo c'è il futuro delle nostre persone. E non è fantascienza: quando si parla di queste cose, sembra che si stia parlando di fantascienza. Ma riflettete sul fatto che due anni fa, questi discorsi io stesso non li avrei mai fatti: oggi, secondo me, sono la chiave di tutto, il cuore di tutto. E attenzione: questa è la seconda identità, e il discorso sulla seconda identità. Forse fra due anni ci ritroveremo qui, e sarei tentato di fare - magari non io, che non ne capisco niente di queste cose, ma qualcun altro - di fare del discorso su un'altra seconda identità, che è l'Intelligenza Artificiale, che è la macchina, quello che la macchina farà al mio posto. Un altro secondo me stesso. Quali sono le regole con cui agirà questo secondo me stesso? E credo che qui capiamo che cosa vuol dire questa evoluzione. È il fatto che, anche qui, la politica per un verso deve decidere - e non deve essere il mercato: non deve essere nemmeno la tecnologia, a decidere - e allo stesso tempo l'Unione Europea deve imporre, e deve imporsi, con le sue regole di civiltà giuridica, basate sul rispetto della centralità e dell'inviolabilità della persona. In sintesi, e in conclusione, se tutto quello che ho detto fino adesso ha un senso, è vero, e in questa transizione verso un futuro ipertecnologico ha una qualche logica, allora la politica è decisiva, è importante e non possiamo abbandonarla così. E l'Unione Europea è decisiva e importante. L'Unione Europea unita, non sbrandellata e ognuno per conto suo. L'Unione Europea unita. Io penso al mio futuro, penso al futuro dei miei figli, ma credo che ognuno di noi faccia, o possa fare, lo stesso ragionamento Non voglio un futuro in cui devo essere costretto a scegliere se essere una colonia americana o una colonia cinese: non mi piace. Mi piacciono gli americani, mi piacciono i cinesi; ma io voglio essere italiano e voglio essere europeo. Non voglio avere la scelta tra essere una colonia americana o cinese. Voglio avere la possibilità di sviluppare i miei valori, i valori centrati sul rispetto totale dell'inviolabilità della persona. Per me vuol dire essere italiano ed essere europeo. E soltanto con una politica forte, e un Unione Europea unita e altrettanto forte, si potranno affrontare questi temi. E potremo essere, potrò essere, potremmo tutti riflettere sul fatto che l'inviolabilità della persona, per noi, è il centro di tutto. Trascrizione: Michele Gianella Il dolore esiste: la sofferenza è una scelta. È così, il dolore c'è: tutti, prima o poi, finiamo in qualche baratro più o meno in profondità. E quando sei lì, non sai come risalire. Chiunque ti dica "sii forte", verrà prontamente mandato a quel paese. È giusto così: la selva oscura è personale ed esclusiva. Poi c'è la sofferenza. E quella invece è una scelta, una scelta di ogni giorno. Ad un certo punto, il baratro lo conosci così bene che ti capiterà di guardare in alto e pensare: "Che faccio? Risalgo o no?". Di quei momenti, ricordo veramente tutto: il dolore straziante, il terrore di morire, i sogni mentre ero in coma. Ma ricordo anche una grande forza, una forza che è stata la mia arma vincente, condivisa insieme alla mia famiglia, agli amici, agli infermieri, ai dottori. Il dolore resta, ma noi possiamo scegliere cosa farne. Se portarlo in giro, al lavoro, in vacanza, al mare sul lettino, sotto l'ombrello, mentre piove, a bere un drink, a correre. Io, per esempio, lo porto a spasso, in montagna, in vette sempre più in alto. Sono sempre stato un ragazzo atletico, determinato. Ho sempre avuto quello sguardo, quel lampo di sfida negli occhi. Cerco sempre di andare oltre quel mio personale limite fisico. Prima di quella data, prima del 21 gennaio del 2015, ero conosciuto come un normalissimo ragazzo di un remoto paesino di campagna lucchese, con grande passione per la montagna, dove la praticavo un po' a 360 gradi: grotta, trekking, alpinismo. Soprattutto, in quel periodo, mi ero dedicato all'arrampicata sportiva, dove ho ottenuto grandi risultati arrampicando anche sul settimo grado. Correvo, ma lo facevo di rado: solamente ogni tanto, per allenamento. Rimandavo tante cose, troppe. Avevo molti limiti - non limiti fisici, ma limiti mentali - per poter seguire appieno i miei sogni. Credevo di avere un tempo illimitato a disposizione, però in realtà mi sbagliavo. Ero ignaro di cosa il destino stava progettando per me. A 29 anni, conosco quel dolore chiamato meningite fulminante. Collasso; clinica; coma; un calvario di cinque mesi. Mi sveglio, soffro, ma scelgo. Non sono più quello che ero. La meningite, io chiamo il mio intoppo, un batterio, un meningococco - come dico sempre io, una brutta bestia - che in poche ore ti porta via veramente tutto. Possiamo parlare di "meningite fulminante con sepsi meningococcica", questo è il termine corretto. Mi ricordo quella mattina: era prestissimo, mi sveglio con un freddo che non avevo mai provato prima. Non sono affatto una persona freddolosa, ma quel freddo proveniva da dentro di me. Avevo moltissime coperte e vestiti indosso: non passava. All'improvviso la febbre, una temperatura che si alzava, si alzava sempre di più. E ogni ora che passava, ero sempre più debole. Ogni volta che appoggiavo un piede a terra, sentivo un forte dolore come se camminassi su degli aghi, un dolore che piano piano saliva sempre di più. All'improvviso, arrivò quel 43. Pensai: il termometro è sicuramente rotto. Ma subito dopo, il buio. Entro in coma, per poi svegliarmi un mese dopo in ospedale. Ignaro di tutto, senza sapere il motivo. Sono qui per miracolo. Al mio risveglio pensai: cavolo, sono vivo. Sono stato fortunato. Oggi, il mio corpo è modellato attorno a dei segni che una malattia ha tentato di togliermi la vita, ma non ci è riuscita. Io gli ho solo concesso di togliermi sette dita e parte delle gambe. Eppure, a questi segni, a questo destino arrivato all'improvviso, all'interno della mia nuova vita, devo appunto la nuova vita. Questi segni, ad oggi, solcano il mio viso e incidono la mia pelle. Accettare il mio corpo? Nessun problema: un attimo, il tempo del risveglio. La mia mente non ha mai recepito il vero cambiamento, era solamente un nuovo modo di fare le cose. Posso essere quello che non avrei mai pensato di essere: l'eroe di me stesso. La mia concezione di me è proprio identica a prima. Al posto delle gambe, avrei avuto delle protesi: titanio e carbonio. Grazie a questi due elementi, sono riuscito a muovere i miei primi passi nella mia nuova vita, fra speranze, paure e momenti di gioia. Insieme a queste mie nuove gambe, non ho mai perso la forza e l'idea che io farò le stesse cose di prima. È vero: ho dovuto imparare nuovamente a camminare, scrivere e mangiare. Di colpo, ho dovuto affrontare un nuovo nemico: la quotidianità. Affrontai questa sfida come tutte le sfide che la vita, e la montagna, mi hanno imposto; e l'ho vinta. Ho imparato ad apprezzare e valorizzare ciò che di me è rimasto, senza perdere troppo tempo a pensare a cosa non ho più. Ho imparato ad essere guardato in modo diverso; ma non mi ha mai messo a disagio, in nessuna situazione. Io sto benissimo con me stesso, ho i miei sogni, le mie passioni. La gente guarda semplicemente perché non è abituata a vedere. Il mio corpo, il mio cervello proietta sempre l'immagine di me proprio com'era: Niente può cambiarla. Pensare alla mia vita senza piedi non mi ha mai spaventato, in nessuna situazione. Per esempio, ricordo con grande gioia quando una sera, insieme ai miei amici, con grande sorpresa, e a mia insaputa, hanno organizzato una festa nel mio paese. Non avrei mai pensato che poteva esserci così tanta gente. Parlando tutti insieme, quella sera, di arrampicate, gite in montagna, pensai: evviva, sono in piedi, posso andare. In realtà, quella sera stavo a malapena in piedi, con l'utilizzo delle stampelle. Però, l'idea di fare un po' di vita normale mi elettrizzava come un'adolescente al suo primo appuntamento; e comunque, la compagnia e l'affetto di quella sera mi ha reso veramente presente e ancora una volta, nonostante tutto, il protagonista di una serata importante. A nessuno importava che piedi indossassi, nessuno notò il mio largo pantalone bianco per nascondere la protesi. In compenso, mi fecero tantissimi complimenti per il sorriso. Ma in fondo, la gente ci guarda come noi ci poniamo. Maggiore è la stima che nutriamo in noi stessi, migliore è la percezione che la gente avrà di noi. Difficile crederci, per chi è abituato a vedere solamente le immagini. Quello che, invece, ho dovuto accettare è stata la fatica: la normalità dei gesti si mescola al dolore e allo sforzo. Allenare un corpo normale richiede impegno. Allenare un corpo che porta due protesi richiede determinazione, concentrazione, sopportazione e forza. Ho messo tutto me stesso, in quei primi allenamenti, ricordo benissimo l'immensa fatica: ma piano piano che arrivavano quei piccolissimi risultati la soddisfazione cresceva. E fu così che iniziai a puntare ad obiettivi sempre più difficili. All'inizio si trattava di qualche passo nei sentieri dietro casa, insieme a Kira, il mio cane. Poi sono entrato in pista, per le prime corsette; e anche lì c'è voluta, veramente, tanta tanta determinazione per contrastare le infinite difficoltà e il dolore ricevuto dall'utilizzo di queste protesi. Già mentre ero in ospedale mi saltò in mente di correre. Non c'è una spiegazione logica: la mia reazione, appena vidi che non c'erano più piedi, fu: io voglio correre! Non è una spiegazione puramente logica. Il destino voleva fermarmi, e io in quel momento pensai: il peggiore dispetto che posso fargli è quello di andare veloce, è quello di correre. Ma la voglia di correre aumentava, aumentava sempre di più, giorno dopo giorno. Fino a quando, fatte le prime protesi, iniziai a fare qualche semplice passeggiata in montagna. La voglia qui era alle stelle: dovevo iniziare. Avevo tutto: la voglia, la determinazione. Ma mancava il più e il meglio: ovvero le protesi da corsa, molto costose e impossibili per me. Provai con una raccolta fondi, e nel giro di un mese riuscii a raccogliere il doppio della cifra stabilita. Realizzai un paio di protesi: un paio di protesi da pista, un paio di quelle che ho tuttora attaccate, e un paio da corsa. Avevo tutti gli strumenti per correre: da quel momento, stava solo a me iniziare o no. E così ho fatto. Sono riuscito a conquistare, nella mia carriera da velocista ancora in corso, l'ingresso nella nazionale italiana nel gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre. Quattro record italiani: Sono diventato il primo uomo italiano biamputato a correre sotto i 12 secondi nei 100 metri piani; non sono riuscito a vincere un argento nel 2017: due bronzi, e un argento agli europei. Tutto grazie a queste migliaia di persone che hanno dato un piccolo contributo per un mio grande sogno. Da piccolo, avevo anch'io un sogno: volevo diventare un atleta. Bene o male, ci sono riuscito. Non sto a pensare che ora non posso farlo: io parto dal presupposto che posso fare tutto, cioè non mi pongo limiti dicendo: ah, oddio, ho le protesi, non posso andare lì; ho le protesi, è pericoloso. No, questi pensieri nel mio cervello un po' matto non ci sono. Io sono come prima: nel mio cervello c'è sempre l'immagine di me stesso, proprio come prima. Niente, niente può cambiarla. Qualche volta mi è successo di fallire miseramente, come quando ho tentato di salire il Monte Prado, dopo appena un mese dalle primissime protesi. Ricordavo un sentiero facile, ma non arrivai neanche a metà in quell'occasione. Oppure, quando tornai per la prima volta ad arrampicare. Nella mia mente c'erano tutti gli schemi e i movimenti, ma non tornavano con i nuovi piedi. Questi fallimenti non erano messi in conto, ma effettivamente ci stavano tutti. E mi sono serviti per capire cosa mi dovevo ampliare e modificare, e imparare ad utilizzare. per non fallire di nuovo. La mia storia però non profuma solo di rivalsa: anche di passione, quella per la montagna. Quella che questo destino, questo batterio, voleva eliminarmi, ma non c'è riuscita. Everest 2020-2021: 8848 metri, il tetto del mondo, mai raggiunto da un individuo con pluri-amputazione come me. Un traguardo, una meta, una convinzione: ci andrò. La bandiera che pianterò in vetta non sarà solo per me, ma per tutti coloro che hanno bisogno di credere in qualcosa, credere in quel bello della vita che può sempre succedere. Tutti coloro che hanno bisogno di lasciarsi ispirare. Penso di essere un portatore di un messaggio? Sì, spero, lo spero tanto. La cosa che mi piace di più, e mi dà ulteriore carica, non sono tanto le medaglie, né le conquiste. Ma saper di aver aiutato qualcuno che, come me, ha avuto il suo intoppo, mi rende ancora più felice, e motivato ad andare sempre più in alto. Le mie parole sono una conferma: il dolore resta; le gambe non ci sono; le dita neanche. La sofferenza però è una scelta. Ho scelto i successi sul lavoro, le conquiste sociali, i soldi - tanti, e a volte tantissimi - le micro-vittorie relazionali; i trionfi inattesi; le belle case confortevoli; pure le nostre famiglie, così rassicuranti e così sconosciute, ci fanno sempre sentire vincenti, quasi immortali. Ce ne accorgiamo solamente quando alziamo la testa dai nostri piccoli-grandi affari personali. Io, Andrea Lanfri, semplicemente un uomo, ho vinto. Ho vinto perché sono pieno di sogni, anche se qualcosa ha cercato di strapparmi via la vita a pezzetti. Ma la vita è strana: si nasconde, e ti accorgi che esiste quando capisci che può scivolarti via. E l'unica cosa che possiamo realmente fare è afferrarla con tutte le nostre forze per non lasciarla scappare. La mia storia, in fondo, è semplicemente la vita contro la morte. (Applausi) Il silenzio è il rumore più assordante che ognuno di noi possa sentire. Nel momento in cui urla come un pazzo per chiedere aiuto. È un momento in cui ti senti addosso una coperta gelida: sai di avere ragione, sai che quello che ti è successo non dipende da te, eppure nessuno ti ascolta. Oppure ti guardano, ma non ti vedono e fanno finta di passarti accanto con una botta sulla spalla e dicendo che tutto passerà. Gli amici più cari spariscono nel momento del bisogno e nelle difficoltà economiche, e tu resti con il tuo magone nel cuore e nello stomaco e devi trovare soluzioni. Perché per chi come me, una generazione che molto spesso è nata all'interno delle aziende insieme con le aziende figlie di imprenditori, l'azienda, l'impresa, è come un fratello che cresce con te. E ad un certo punto ti viene affidato, da un padre che confida nelle tue capacità, anche se hai solo 16 anni e poi 18, con cambiali che scadono. I tuoi sogni finiscono sul cassetto, gli studi finiscono, perché 35 anni fa non era importante come oggi avere un diploma, e prendi in mano il tuo lavoro, che piano piano diventa la tua passione. Quando questo viene meno, quando questo viene messo a rischio da azioni di altri, devi fare una scelta. Perché è fondamentale prendere coscienza che nonostante tu abbia le responsabilità di portare avanti il business, in carico hai anche le vite, le famiglie delle persone che hanno creduto in te e che accanto a te trascorrono settimane, mesi, anni. L'indifferenza arrivava dagli amici, dalla famiglia, dalle istituzioni, dal mondo intero. Nel momento in cui la mia azienda, dopo dieci mesi di sofferenze e un carnet di assegni in mano, ha visto il suo cliente principale fallire e riaprire in 24 ore lasciando dietro di sé un disastro. Ed io che mi ero auto denunciata ad Agenzia delle Entrate, ad Equitalia, all'Inps e all'Inail, per avvertire che, dopo 42 anni, se l'azienda di mio padre non riusciva a pagare i contributi era perché non eravamo stati pagati e avevamo scelto di pagare gli stipendi, non abbiamo trovato nessuno che si prendesse in carico la questione e la portasse a un livello più alto. Per cui, quello che avevo scelto come passione, ad un certo punto, e che avevo fatto mio, sarebbe andato distrutto. E fallendo l'azienda, sarei fallita anch'io: come figlia, come moglie, come madre. Perché ad un certo punto la tua azienda diventa la tua vita, e la tua vita va avanti in base alle esigenze dell'azienda. Tuo figlio cresce insieme all'azienda, come tu hai fatto prima di lui. Davanti a tutto ciò avevo due scelte: la più semplice era rimanere ferma lì, aspettare che tutto crollasse perché tanto non cambia mai, perché tanto in Italia non si può cambiare le regole e vince sempre il più furbo. Restando ferma lì, però, l'avrei data vinta a coloro che mi avevano fatto del male e violentato dentro casa mia: nell'anima, nella mia etica e nella mia professione, che è parte fondamentale di me. Così ho scelto la seconda: lottare. Lottare e denunciare quello che era successo, cosa che fino ad allora, nel Veneto, non era mai accaduta prima. Ho denunciato il mio cliente e ho cominciato a scrivere un diario, un diario dove tutto quello che, giorno dopo giorno, cercavo di fare, era messo nero su bianco, perché nel momento in cui non ce l'avessi più fatta volevo che le mie ragioni fossero lette da mio figlio, dalla mia penna, e non dalla voce degli altri; perché sono molto stanca di sentire che gli imprenditori che si suicidano sono dei depressi: sono dei disperati, che hanno bussato a tutte le porte possibili e immaginabili e che non hanno trovato riscontro da nessuna parte. Per cui pagano con l'ultimo gesto, con la vita, lasciando una circolare ai familiari, dove li sgravano dei debiti verso lo Stato se loro rinunciano all'eredità. Quindi basta dire che siamo depressi perché dopo aver tentato l'impossibile una persona getta la spugna e lascia gli affetti più cari. Cambiare è stato difficilissimo. Non essere più mansueta e obbediente è stato molto faticoso, andare controcorrente ancora di più. Il mio diario è diventato un libro che si intitola "Io non voglio fallire". Il libro ha accolto la buona politica, l'attenzione della buona politica della nostra regione e poi romana. Arrivando nel 2015 ad avere un emendamento per la legge di Stabilità 2016 che ha messo in atto un fondo: fondo vittime mancati pagamenti per dolo di terzi, battezzato nella nota del 19 novembre 2015 al Senato "fondo Serenella". Il fondo è un finanziamento che eroga fino a 500 mila euro per ogni azienda che ha subito un trattamento "di favore" come il mio. Viene restituito in dieci anni, ha un pre-ammortamento di 24 mesi più sei mesi, ed è ad interessi zero. Non è la soluzione, perché i soldi finiscono: si mettono a posto le posizioni e l'anno dopo può succedere la stessa cosa. E siccome vi si può attingere una volta sola, il mio risveglio è quello che auguro a voi, perché questo pezzo di strada che io ho fatto a staffetta ha un testimone, e il risveglio di ognuno è prendere in mano quel testimone e portare avanti un altro pezzetto perché non succeda più, perché vengano tutelati i crediti, perché vengano tutelate le aziende, perché vengano tutelate le persone, siano essi imprenditori, operai e impiegati. Perché la testa senza mani non va da nessuna parte, e le mani senza testa, ancora meno. Per cui rispetto reciproco: l'azienda, le nostre aziende, quelle del nostro territorio, sono nuclei familiari dove spesso gli imprenditori vanno ai matrimoni e ai battesimi dei propri dipendenti. Cambiare mi è costato molto caro. Molto caro perché ho perso gran parte dei miei amici, e gran parte dei miei affetti familiari. Ma non volevo più essere quella che metteva la testa sotto la sabbia, per cui ogni azione che scegliamo di fare per il bene di noi stessi ha una ricaduta sugli altri. E la riflessione che vorrei continuare a fare per convincermi che ho agito nel modo giusto è che non sempre si può essere accondiscendenti per il bene degli altri. Perché anche la nostra vita, e il nostro benessere, ha importanza, al pari di chi ci dice: "Devi cambiare". Abbiamo necessità di cambiare quando noi dentro sentiamo di farlo e ne abbiamo un buon motivo. Tutto questo percorso mi ha regalato un fondo regionale, che per una finestra di dieci mesi, nel 2017, per solo gli imprenditori veneti, ha creato un fondo analogo al nazionale. Mi ha permesso di cambiare lavoro, dopo aver salvato la mia azienda. Oggi ha 24 dipendenti, grazie alle mani sapienti di mio fratello. Lavoro con un gruppo di professionisti che si prende cura, anche, dei sogni delle aziende e degli imprenditori. Mi hanno insegnato a studiare, a leggere e ad avere fiducia in quello che faccio e a credere che si possano mettere radici e sogni. Sono stata scelta fra le 100 donne di Donna Moderna che negli ultimi 30 anni hanno fatto qualcosa di grande. Ma onestamente non mi aspettavo di riuscire ad arrivare a tanto, così come non mi aspettavo di riuscire ad arrivare ai corsi di formazione a Bruxelles, dove si respira veramente un'Europa diversa pur mantenendo l'orgoglio di essere un'italiana. Abbiamo un'associazione che si chiama "La Stanza delle Idee" e che si prende cura degli imprenditori come me. Ma quattro anni di continui racconti di situazioni come la mia, e di storie come la mia, e che non hanno quasi mai un lieto fine, non ne potevo più. Per cui il 31 dicembre del 2018, dopo dieci anni, ho deciso di chiuderla, perché non voglio più saperne delle storie tristi degli altri. Voglio vivere la mia vita, il mio risveglio, le mie soddisfazioni, quello che mi sono guadagnata. Il 1 gennaio è arrivato un messaggio su Messenger di Eleonora, la signora che vedete su questa foto, dove scriveva: "Sono Eleonora, Abito in un paesino della Sardegna. A ottobre mio marito si è suicidato, e mi ha lasciato con questi tre bambini. Non chiedo aiuto per me, ma voglio sapere come Lei ha creato l'associazione, perché nessuno nella mia terra possa patire quello che ho patito io". Sette giorni dopo è arrivato William Beozzo, rappresentante dei fornitori di Mercatone Uno, chiedendo se le azioni pazze fatte quattro anni prima potevano essere ripetute. E così abbiamo rimesso in moto la macchina, e a giugno di quest'anno siamo riusciti a modificare l'emendamento del fondo Serenella, che oggi è lo strumento che stanno usando i fornitori di Mercatone Uno. E quindi il mio dire basta è diventato un nuovo risveglio e credo proprio che, se dovessi dire basta un'altra volta, me ne capiterebbe un'altra, per cui mi conviene stare zitta ed essere felice di quello che sono riuscita a fare, di quella che sono e del tempo che ancora mi sarà concesso per migliorare. Vi auguro un risveglio felice, vi auguro un risveglio quotidiano. Dalle piccole cose, che è preparare la cena per i propri cari, a prendere un pezzetto della staffetta di chi vi sta accanto; perché la vita è meravigliosa, ma può riservare sorprese a tutti. E siccome non sappiamo quando arrivano quelle brutte, godiamo delle belle. Ma prepariamoci ad essere sostenitori, e lasciarsi sostenere nel momento del bisogno. Buon risveglio a tutti, grazie. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia [Claudio] Buongiorno, Robert! [Robert] Buongiorno. [C] Robert è stato per anni un alpinista dell’estremo di grande successo, no? Nella sua vita si è sempre spinto con passione e coraggio in tutto quello che ha fatto. Si è lasciato guidare da questi due valori Questi valori sono quelli che fanno parte del nostro emisfero destro del cervello, no? La cosiddetta intelligenza emotiva. Per questo motivo oggi abbiamo deciso di condividere questo dialogo, questa chiacchierata con Robert e di farla fare a Luciano Ziarelli che oltre ad essere il vocal coach di TEDxTrento è stato anche il mio mentore che, per un paio di mesi, mi ha seguito, fatto molti caffè a casa sua, ecc... lo invitiamo sul palco: Luciano Ziarelli. (Applausi) Nella sua seconda vita professionale si è dedicato a questo lavoro, no Luciano? Però questa è un'altra storia; buon viaggio. [Luciano] Grazie. Robert, qui tutti hanno sentito almeno un abstract della tua vita che dire avventurosa è dire niente. Certo più unica che rara. La prima domanda che mi viene in mente è: “Cosa ti ha spinto a fare della tua vita la vita che è diventata, che oggi ci racconterai almeno un po'?” Qual è la molla? [R] Mah, è semplice: voglia di vivere ed essere curioso. La vita sedentaria non è per me. Io credo che uno deve andare fuori per poter ritornare. Tanti non vanno mai via e non possono mai ritornare. Se noi abbiamo due sassi e li mettiamo bene d'accordo dobbiamo prima aprirli, guardare bene e poi metterli daccordo. Altrimenti la vita è grigia per me. [L] Be’ questo deve essere vero. A proposito della tua vita, prima di diventare Robert un esploratore estremo, un alpinista estremo, conosciuto in tutto il mondo, ha fatto anche delle cose particolari. Ha attraversato a piedi i deserti, in Afghanistan, il Sahara… E allora mi domando adesso, poi sei arrivato la Groenlandia. Ma c'è un fattore comune che unisca questi due mondi dell’infinito in fin dei conti? Un deserto, l'altopiano della Groenlandia che tu hai attraversato. Qual è il fattore comune se c'è un fattore comune per te? [R] Difficile spiegarlo, bisognerebbe andare lì. [L] Fa un po freddo per noi, però. [R] No, è semplice. Comunque se noi andiamo su un 8.000 noi stiamo su dieci minuti sulla vetta, abbiamo un raggio di 360°, una vista incredibile, fantastica, sull'altipiano groenlandese che è due milioni di km quadrati. Abbiamo 24 ore su 24 questa vista. L'aria limpidissima, cioè vediamo oltre 200 chilometri, e questo vuole dire qualche cosa. Uno che è stato lassù una volta ha una malattia, diventa matto. No, io non sono matto, divento un po' matto, però la libertà lassù è assoluta non ci tiene niente è come su una nuvola e siccome l’occhio non ha più quelle forme come qui le montagne, per esempio, dove sono nato e che amo, non ha più quel punto fisso, l’occhio non si tiene e così abbiamo una distesa enorme e questo vuol dire, subito, che nel nostro cervello e sotto la nostra pelle, succede qualche cosa di libertà. Qualche cosa di diverso. Non c'è più limite: è qualche cosa senza limite. [L] Eh, certo senza limite, dove però anche il senso del tempo è diverso, ma non solo il senso del tempo. Tu hai parlato di “si vede per 24 ore”: ventiquattr’ore poi magari benissimo no, perché insomma 22 ore di luce o di buio, a seconda, c’è. Come ci si può abituare a una vita del genere proveniendo da dove vieni tu, dall’Alto Adige? Come si può vivere allo scuro per tante ore o con troppa luce e senza un limite di tempo o un confine visibile? Come si fa? [R] Mah, non è per tutti, credo. [L] Come si fa per 30 anni, voglio dire, perché per una settimana ci riusciremo anche noi. [R] Sì, ci vuole un po' di tempo ma siamo lì proprio in quel punto; non bisogna pensare troppo. Bisogna farlo, bisogna proprio farlo. Bisogna andare dentro, non tirare giù le tendine, di giorno, cioè per 24 ore c'è solo sole. Non bisogna tirare giù le tendine: no, bisogna lasciarle aperte. Il bioritmo nostro si ricarica di nuovo, diventa normale, noi che eravamo così. Adesso di notte facciamo le luci così forte e abbiamo il giorno; Di giorno chiudiamo tutto, andiamo dentro da qualche parte, è tutto chiuso: è notte o è giorno, siamo completamente fuori della normalità. E lì, invece, è la normalità. Ci rendiamo conto dopo una settimana o due che qualcheduno non ce la fa perché pensa troppo: “Adesso devo vedere, sono 8:00 del mattino: mi devo alzare, è mezzogiorno: devo mangiare...” [L] A proposito di mangiare, dalla cucina mediterranea o altoatesina al cibo degli Inuit: che mangiano? Che mangiate? Ci si abitua? [R] Siamo in un punto un po’ debole di questa situazione, (Risate) perché bisogna sapere una cosa, che ormai la caccia della foca è stata abolita in Groenlandia e in tutto il mondo: abbiamo dei problemi enormi, abbiamo vissuto per migliaia di anni solo della foca: la foca per noi erano le patate, la carne, l'insalata: era tutto e, adesso, non c'è più. Si mangiava solo la foca ed era anche bello perché nel nostro ristorante, “La casa rossa”, abbiamo detto: “Alle 7 di sera si mangia.” Poi tutti i nostri ragazzi alle 7 non erano pronti, naturalmente, il cuoco non era pronto, poi io vado dentro e dico: “Guardate ragazzi, sono le 7! Dovete andare fuori a portare il nostro menu” e loro mi guardano e dicono: “È veramente strano: ogni giorno alle 7 in punto hanno fame.” È una cosa strana, cioè vuol dire che noi siamo un po' inscatolati, cioè non abbiamo più quella libertà. Quando si ha fame, si mangia. Quello sarebbe giusto. [L] Quello sarebbe giusto, ma mangiare sempre foca? [R] No, noi facciamo i menù… [L] Ecco, raccontaci un po' della “casa rossa”! Dovete sapere che Robert ha avviato, in questi ultimi anni, una piccola attività imprenditoriale: ha costruito un piccolo albergo. Dà ospitalità a quanti dall'Europa e dal mondo vogliono provare l'ebbrezza della Groenlandia in una visita più o meno breve, una settimana, 10 giorni o quello che deve essere. Com’è nata questa iniziativa? Come funziona? Chi ospitate in questa casa rossa? [R] Giusto, io ho detto sempre ai ragazzi: “Voi dovete mettere su una casa così gli amici vengono dall'Italia, dalla Germania, da tutto il mondo e avete delle amicizie portano un po' di soldi, avete del lavoro e così via.” Hanno detto sempre: “Non ce la facciamo, non abbiamo niente. Fai tu!” Gli ho detto: “No, io non voglio fare.” Le mura non mi piacciono, io sono uccello: devo volare, devo andare fuori e devo essere attivo. Però poi ho fatto così e adesso abbiamo un piccolo alberghetto e stiamo insieme ed è il punto d'incontro tra questa società e l’altra società che è, assolutamente, in tante cose il contrario. E il bello è, che tutti hanno ragione. Se noi ci mettiamo su una tavola rotonda e parliamo di qualche cosa, del lavoro, degli impegni, allora io dico la mia, sono il capo, tutti acconsentono e poi si alza l’altro e dice il contrario e tutti dicono: “Ha ragione.” Allora dico: “Ma come, quello lì ha ragione o io?” E poi si alza il terzo e quello dice un'altra cosa, ma astronomica! E poi dicono: “Vado via.” Non c’è il consenso ma tutti hanno ragione, ma questa è la società. Noi abbiamo la stima: ognuno fa la sua, ognuno ha ragione per se. [L] Robert, devo comunicarti purtroppo che anche in italia le cose stanno così: sembra che abbiano tutti ragione. Tu ora è un pò che sei fuori, le cose da un po’ stanno così... Dai ci torniamo agli Inuit, perchè è troppo interessante il racconto che ci può fare Robert. Dovete sapere che quest'uomo qui, è l’unico al mondo che ha fatto un’impresa che nessuno ha mai fatto prima e che nessuno probabilmente farà ancora: ha attraversato l'intero altopiano della Groenlandia assieme ad altri due pazzi scatenati come lui. Ci vuoi dire qualcosa di questa impresa, come è nata? Cosa ti ha spinto a tentare una cosa in cui francamente la probabilità di sopravvivere, voglio dire, era almeno pari a quella di...? [R] Non era sempre facile, no. Ho attraversato un paio di volte la Groenlandia nella via classica, che è 1.550 chilometri circa, e poi ho pensato una cosa che si dovrebbe fare, qualche cosa di speciale: andare oltre quel limite. Allora ho pensato di attraversare la Groenlandia del Nord per 1.400 chilometri e tutti hanno detto che non è possibile, assolutamente non possibile. Tu non puoi tirare tanto peso io, come te, non sono molto [muscoloso]. Ho trovato due amici e allora siamo partiti senza radio, senza collegamento telefonico, non c'era il GPS, abbiamo usato il vecchio sestante come tanti anni fa con l'orizzonte tecnico e abbiamo cercato di attraversare questa distesa bianca. Abbiamo avuto dei problemi, naturalmente, ma è sempre così: se uno vuole fare qualcosa di speciale è per entrare nel futuro, per modo di dire. E siamo proprio in quel punto lì, possiamo sempre fare un piccolo passo più in avanti, ma non è quello. Un'invenzione è qualcosa di più: è veramente diverso. Se noi andiamo in una camera oscura, per esempio, andiamo dentro, guardiamo in giro e, con un piede, teniamo la porta aperta. E tutti credono che sono fuori: “Mamma mia, quello lì va nel futuro.” Cos'è il futuro? Nessuno lo sa. È un’invenzione, è qualcosa qui dentro. Se uno va veramente dentro, chiude la porta e poi si inventa quello che è possibile fare, lo fa. E deve ritirarsi in se stesso. Allora riesce a fare qualche cosa. Il massimo. Quello lì sarebbe il futuro, ma chi va dentro? E questa spedizione era così. [L] Ah, bene, senti, a proposito di quella spedizione molti esploratori dell’estremo hanno raccontato che, nei momenti più tosti dell'avventura, alcuni di questi hanno avvertito una presenza estranea, virtuale, al loro fianco e, la maggior parte di loro ne ha trovato, come dire, conforto. Si sono sentiti incoraggiati nei momenti della disperazione. A te o a voi, in questi 1.400 chilometri di nulla, è accaduto qualcosa del genere oppure no? [R] Giusto: avevo delle presenze, era una cosa difficile per me. Io andavo avanti per oltre 1.000 km e i miei amici dietro sulla mia scia, e ogni tanto avevo delle presenze. Ho capito che qualcheduno sciava vicino a me. Ho sentito “ssh, ssh”: gli sci che andavano avanti e sapevo che ero solo, ero assolutamente solo, i miei amici molto indietro. E poi ad un tratto ho avuto quelle paure, una fobia incredibile, una fobia non solo una paura, e in quel momento mi sono accucciato così dall’altra perché pensavo che uno mi tirasse una mazza proprio qui dentro. Io credo che questo sia un fenomeno [che accade] spesso in queste situazioni così gravi, così difficili. Io avevo paura di non poter uscire vivo, non per la mia vita ma per i miei amici. Era un senso di colpa per me. Avevo anche altre presenze, una cosa straordinaria, anche bellissima, potrebbe essere anche positivo, come hai detto tu oggi, per me era negativo. [L] Senti, io ho letto i tuoi libri meravigliosi: nell'ultimo, sul finale di questo tuo ultimo libro scrivi che gli Inuit dicono: “L'anima non muore, passa.” Ecco, Robert, quando sarà fra cent'anni, tu dove vorresti che passasse la tua di anima, dove, o a chi e perché? [R] Povero quello che prende la mia anima! (Applausi) Gli Inuit, Ivi, come li chiamiamo noi, uomini di questa terra incredibile vivono nell’oggi, non vivono nel domani. Loro non conosco la parola “futuro”, per esempio. Loro pensano che l'uomo ha tante piccole anime: le gambe sono anime, le dita sono anime, la faccia è anima, e poi hanno un’anima grande che sarebbe il loro carattere. Questa sarebbe la loro vita. E dicono anche: “Quello lì non ha un ombra! Non vedi che quello lì non ha un ombra?” e dico: “Ma come non ha un’ombra? Io vedo un’ombra.” “No, non è un una vera ombra.” E io dico: “Ma perchè?” “Perché quello lì non ha un'anima.” E questa anima, quando uno muore -- e si muore molto facile -- allora passa nel prossimo nato e quello lì acquista tutte le buone, o cattive, facoltà di quell'anima. Cioè quell’anima lì è passeggera. [L] Caro Robert, io, ma penso tutti, staremmo qui ad ascoltarti per mezza giornata, però il format di TED prevede che 18 minuti siano il massimo. Per cui è stato un onore averti con noi, un piacere infinito, ti ringrazio. [R] Grazie. (Applausi) Trascrizione: Giulia Fani Quanti di voi hanno mai venduto una casa? Probabilmente, non è stata una delle migliori esperienze: infatti, secondo alcune ricerche di mercato, vendere una casa rappresenterebbe uno degli eventi più stressanti nella vita di una persona, al pari di un divorzio, cambiare un lavoro o la nascita di un figlio. E se ci pensate bene, infatti, ci sono tre problemi che caratterizzano una compravendita immobiliare. Il primo è il tempo: ad esempio, in Italia ci vogliono circa sette mesi, in media, per vendere una casa. E questo è un dato medio, quindi ci sono comuni dove questo dato arriva a 12 o 14 mesi. Il secondo è il processo: per una persona che vuole vendere casa, la compravendita richiede un impiego di risorse e di tempo molto significativo: si devono coordinare innumerevoli controparti dalle agenzie immobiliari, notai, tecnici, geometri, le piattaforme di annunci; si deve gestire tutta la documentazione prima di andare al rogito dal notaio; e magari si devono pure fare delle attività di adeguamento del proprio immobile; e infine, come se non bastasse, si devo accogliere innumerevoli visite da parte di sconosciuti nella propria abitazione. Magari ci vogliono venti visite, prima di trovare l'acquirente finale. Un terzo motivo è lo stress: vendere una casa, per una persona, genera ansia, sostanzialmente perché quella persona non sa a che prezzo si chiuderà la trattativa. Magari, inizialmente, era stata fatta una valutazione, per quell'immobile, totalmente sbagliata; quindi ci sono state delle revisioni, durante il tempo, che hanno generato ulteriore stress nella persona; e poi non si sa quando si riceverà la liquidità: ormai la stragrande [maggioranza] delle compravendite è soggetta a un mutuo, quindi una persona deve aspettare, anche, il processo di approvazione da parte della banca dell'acquirente; oppure ci potrebbe essere anche il rischio che il mutuo non venga approvato per l'acquirente finale. Quando alla fine del 2017 ho fondato Casavo ci siamo chiesti, io e i primissimi dipendenti perché vendere una casa per una persona non potesse essere semplice come vendere un titolo in borsa. Se uno vuole, oggi, apre un'applicazione sul proprio telefono e con un semplice tocco, sostanzialmente, chiude la transazione: compra, o vende, un titolo in borsa. Però, oggi ci sembra naturale: ma non è sempre stato così. Questa è una foto della Borsa Valori dell'800, credo, e il termine Borsa deriva dal Palazzo Herberts di Anversa dove nel XIV secolo si riunivano tutti i mercanti d'Europa per andare a valutare le merci e i titoli che scambiavano. Era sostanzialmente un luogo fisico, dove avvenivano questi scambi e dove ogni transazione era soggetta a valutazioni, negoziazioni, coordinamento di tutte le controparti coinvolte, che magari erano fisicamente remote. E dove il proprietario del bene o della merce era sostanzialmente soggetto a quella stessa incertezza che oggi caratterizza il processo di una compravendita residenziale di un privato. E che cosa è successo? Ci sono voluti sostanzialmente sei secoli perché oggi sia possibile, appunto, acquistare o vendere con un semplice tocco sul proprio smartphone. E questo grazie, sostanzialmente, a due fattori: il primo è l'avvento dei cosiddetti dealer, che sono diversi dagli intermediari. I dealer sono dei soggetti, degli istituti che acquistano un titolo o un bene da un soggetto per poi rivenderlo successivamente ad un soggetto terzo. E questo è stato il primo fattore. Il secondo fattore è stata la tecnologia. È grazie alla tecnologia che siamo riusciti a ridurre ad una frazione di secondo il tempo di una transazione e a ridurre al minimo i costi, di una transazione. Se oggi uno vuole comprare o vendere un titolo in borsa riesce a farlo ad un costo sostanzialmente intangibile. rispetto al valore del titolo e della merce che sta scambiando. Noi con Casavo abbiamo la vision, e il sogno, di fare lo stesso per le case, nel Sud Europa, partendo dall'Italia Quello che facciamo: offriamo un servizio di vendita alternativa del proprio immobile, a chi vuol vender casa. Noi, sostanzialmente, immediatamente forniamo un'offerta d'acquisto al privato, impegnandoci noi a voler acquistare quell'immobile, e garantiamo che nel giro di pochi giorni o settimane siamo già dal notaio e liquidiamo l'intera cifra dell'immobile. Dopodiché il venditore esce di scena, per lui si conclude il processo. Ristrutturiamo l'immobile, più o meno intensivamente in parallelo lo ricommercializiamo, troviamo l'acquirente finale e lo vendiamo nuovamente. Stiamo sostanzialmente facendo quello che fanno i dealer per i titoli di borsa, e il tutto supportato da una piattaforma tecnologica che ci consente da un lato, grazie ad un algoritmo, di valutare nel modo più accurato e più veloce possibile gli immobili che stiamo transando; e dall'altro di automatizzare e ridurre al minimo le attività e i tempi connesse ad una compravendita, dalla documentazione alla gestione degli appuntamenti, alla commercializzazione, alla ristrutturazione, tutte le fasi del processo. Non sappiamo quanto ci vorrà: ci sono voluti sei secoli per la Borsa, forse ci vorranno 30, 40, 50 anni, non lo sappiamo; però crediamo fermamente che una persona debba avere la possibilità di vendere la propria casa nel modo più veloce e più snello possibile. Questo richiede un esercizio che in letteratura di gestione aziendale si chiama "category design". Molto semplicemente, significa disegnare una nuova categoria all'interno di un mercato tradizionale presistente. Vi faccio due esempi semplici, che penso più o meno conosciate tutti: se pensiamo al settore del turismo, quindi dell'alberghiero, della ricettività, AirBnB ha creato una categoria completamente nuova, rivoluzionando quelle che erano le logiche del settore. Lo stesso è accaduto nella mobilità per i trasporti, con l'avvento di Uber, e l'esercizio di disegnare una nuova categoria pone ancora di più l'accento sul valore del capitale umano all'interno di una azienda nelle prime fasi. E nello specifico, presuppone due cose in termini di persone. Il primo è freschezza mentale, apertura; il secondo è essere completamente scevri da quelle logiche di pensiero che da sempre hanno caratterizzato quel determinato settore che si vuole rivoluzionare e questo è possibile solo se si inizia un progetto di questo tipo con persone che hanno poca o nessuna esperienza all'interno di quel settore. Ecco, questo era l'angolo del coworking Milanese da cui siamo partiti alla fine del 2017. Eravamo, come ci chiamavano gli operatori tradizionali, all'inizio, "un gruppo di ragazzini", e avevamo l'idea e il sogno di rivoluzionare il modo con cui si fanno le compravendite residenziali in Italia, non avendo però mai comprato o venduto una casa per conto nostro. E questo è stato fondamentale, è stata la cosa più bella e probabilmente il fattore di successo iniziale per noi, e penso lo sia tuttora, onestamente. In generale c'era molto scetticismo e poca comprensione da parte di chi tradizionalmente operava in quel settore e non capivano né cosa fossimo esattamente, né l'entità del cambiamento che volevamo portare. Vi racconto un aneddoto divertente: io ormai abito a Milano da circa dieci anni; però sono nato e vissuto a Montespertoli, che è un paesino qui vicino che penso tutti o più o meno conoscano. Ogni tanto torno il fine settimana, e il lunedì mattina prima di tornare a Milano, puntualmente ci fermiamo a fare colazione a un bar con mio babbo. E mi ricordo ancora quando, circa un anno e mezzo fa, erano usciti i primi articoli sui giornali locali e il proprietario disse al mio babbo: "Ah, complimenti! Ho saputo che tuo figlio ha aperto un'agenzia immobiliare a Milano!" E questo succedeva abbastanza frequentemente: ma è normale, perché creare una nuova categoria di mercato genera un'antinomia informativa nei confronti del consumatore, che non ha più riferimenti. Ma cos'è Casavo? È una agenzia immobiliare? No, perchè non facciamo intermediazione: noi collaboriamo, con l'agenzia immobiliare. È un fondo immobiliare? No, non facciamo raccolta da parte di fondi e di soggetti terzi per investire nel settore immobiliare. È un costruttore? No, neanche. Prendiamo immobili usati e la ristrutturazione al massimo va ad agire sulla redistribuzione interna di quell'immobile. Noi siamo un "instant buyer": questa etichetta è nata in America, quasi cinque anni fa, per descrivere questa nuova categoria di mercato. E pensate che in città come Phoenix, dove il modello è partito, inizialmente, un immobile su dieci ormai si vende senza più una visita, o al massimo una visita fisica all'immobile. Quindi viene valutato istantaneamente, e la transazione si chiude nel giro di una settimana, più o meno. E questo succede per un immobile su dieci. È come se voi, oggi, invece di vedere le insegne per strada dei principali franchising di agenzie immobiliari, non vedeste più niente: ci fosse una piattaforma tecnologica dove ogni persona, prima di vendere una casa, si fa fare una valutazione e poi uno su dieci, tendenzialmente, la vende a questa piattaforma. Quindi potete capire bene l'entità e la portata del cambiamento. Oggi noi abbiamo raggiunto abbiamo concluso circa quindi il dato è già aumentato rispetto a quello che vi hanno introdotto. Siamo ormai a un rate di circa 30, 40 acquisizioni al mese; e cresciamo in modo esponenziale. Abbiamo raccolto oltre 50 milioni di euro per finanziare: da un lato, questa crescita importante, quindi stiamo investendo sulle persone, ricerca e sviluppo tecnologico; in marketing per creare questa nuova categoria di consumo. Chiaramente è un modello di business che richiede molto capitale per l'acquisto e la ristrutturazione degli immobili che trattiamo, e siamo arrivati a circa 60 persone. Ora, in questo mese, ne sono entrate circa una ventina quindi adesso, nella foto un po' più vecchiotta, non li vedete tutti. E secondo me, delle volte abbiamo sempre fatto delle riflessioni su quale è stato il tratto che ci ha permesso di raggiungere questi risultati, di crescere così velocemente; e un tratto che ci ha contraddistinti tutti è quella che chiamiamo "ambizione ingenua": cioè quella capacità di spingere il pensiero oltre quello che sembra possibile, e di non farsi condizionare da quelle persone che tradizionalmente hanno sempre operato all'interno di determinati schemi mentali, e poi assumendosi dei rischi, anche in modo ingenuo, rischi che un operatore tradizionale chiaramente non si potrebbe mai permettere in una determinata fase di sviluppo della sua azienda. Una delle cose che mi dà soddisfazione è fare innovazione assieme a 60 persone con un'età media di 26 anni in un paese dove il tasso di disoccupazione giovanile è circa il 33 percento, e dove sembra che non ci sia nessuno investimento, dove niente si possa fare. Ecco, noi siamo sicuramente il dito nell'occhio di chi la pensa in questo modo e la nostra storia probabilmente implica un messaggio per tutti i giovani che desiderano lanciarsi in un'iniziativa imprenditoriale a carattere innovativo. E il messaggio è: fate il salto nel buio, fatelo bene, non ponete limiti alla vostra ambizione, e assumetevi rischi anche in modo ingenuo. Questo per voi, perché è un'esperienza di crescita personale, e professionale, bellissima, e perché l'innovazione, credo fermamente, sia un elemento essenziale nello sviluppo del genere umano. Grazie. (Applausi) Claudio Ruatti: Ragazzi, siamo qua insieme a presentare quest'uomo che, come dire, è diventato subito amico, perché abbiamo già qualcosa in comune. Ci piace l'acqua, ci piace il vento, l’aria, il buon vino, le montagne… basta! Matteo Miceli. Un semplice marinaio, che non può essere più forte del mare ma lo può solo assecondare. Vediamo il video. (Video) Giornalista: Nuova avventura per il velista Matteo Miceli. Il navigatore romano farà il giro del mondo con la sua Eco 40. Narratore: Il campione del mondo di traversata atlantica, nato ad Ostia ma cittadino del mare, Matteo Miceli, è pronto ad una nuova avventura con la sua Eco 40, un'imbarcazione capace di andare a 28 nodi e da lui costruita in sei anni, nel massimo rispetto per l'ambiente. Miceli: “Questa avventura mi porterà a fare un giro del mondo da Roma a Roma, senza scalo e senza assistenza, in solitaria. Ci metterò circa 5-6 mesi. Partirò da Roma, per uscire da Gibilterra e andare verso il Polo Sud. Lo circumnavigherò, nei cinquanta urlanti, nei quaranta ruggenti, e tornerò verso Roma, passando per l’Atlantico. Capo Horn dietro alle mie spalle, passato. Incredibile la forza del mare. La particolarità di questo passaggio è che metto l’orologio 24 ore indietro, quindi rivivo questa giornata. Mi riconoscete? Non sto più a testa in giù, sono passato dall’isola che non c’è e sto tornando verso casa. (Applausi) Matteo Miceli: Bellissimo video, complimenti. CR: Grazie ai volontari e ai ragazzi, tanto merito a loro. Allora caro Matteo, sono un po’ emozionato, perché tu sei una persona, che qui direbbero: “Un cuore con le gambe”, perché sei molto spontaneo. Partiamo dalla storia di Shackleton. È un must, come metafora, per il business, per fare squadra, per fare team building, per non mollare mai, per risolvere i problemi, eccetera. Tu però potresti essere un nuovo esempio, perché il tuo progetto, una barca di 12 metri, Eco 40, sei anni di preparazione tecnica e un'idea abbastanza folle: far circumnavigare il globo in solitaria a te e alla tua barca in maniera eco sostenibile. MM: Ho fatto una vera avventura, durata tanto, proprio dall'inizio, proprio senza una risorsa. Ma la risorsa era solo quella della squadra, delle persone che avevano intuito questo progetto e veramente ha funzionato. Ha funzionato con tanta fatica, ecco, un giro del mondo senza scalo e in completa autosufficienza; cioè né acqua, né cibo, né energia, ma solo quella prodotta dalla barca. E quindi è stata veramente una bellissima avventura, un'avventura speciale. CR: Dove è nata questa idea? Qualcuno ti ha ispirato? Hai visto un film? Letto un libro? MM: Be’, Shackleton è stato uno dei primi, sicuramente: la resilienza, la volontà, la forza di affrontare il mare, ecco, il mare con tanto rispetto, è sicuramente un mio mito, un mio riferimento, in quegli anni. Ma, soprattutto, ecco, la volontà cresce passo dopo passo. Ho fatto tante altre avventure. Abbiamo fatto tante altre esperienze, tanti naufragi e quello, ecco, ti porta poi ad osare. CR: Spesso il mare è una stupenda metafora della vita, no? Si va su, si va giù, si naufraga e poi si trova una spiaggia. MM: È certo. È certo. CR: Tu però hai deciso di diventare a tutti gli effetti un lupo solitario, di partire da solo, che esigenza avevi di questo? MM: Non c'è una una vera e propria esigenza: è una crescita. Quindi, dopo aver provato tante navigazioni, in equipaggio, fare team, fare regate, fare competizione, è mettersi veramente a tu per tu con l’energia, con la natura, quindi è mettersi un po’ alla prova con se stessi. E quindi, ecco, sicuramente un’esperienza grande, che poi mi ha portato veramente a capire che, se dietro non c'è un vero team, una vera squadra, non si va da nessuna parte. CR: Quindi hai avuto dei veri supporter, immagino, non solo tecnici, ma anche psicologici e morali. Immagino tua mamma che ti dice: “Ahò, ma ‘ndo vai?” MM: Mio padre, sembra un giorno che faceva… stavamo in una presentazione, ha alzato la mano, come per fare una domanda, e invece ha detto: “No, no, quattro bypass.” Come per dire, che non era per niente preoccupato…. CR: Poi, ad un certo punto si concretizza il momento di grande lavoro; anni di sforzo e si parte. Cosa si prova in quel momento? MM: Allora, si prova tanta tanta tanta… si prova di tutto, veramente! Perché si sta… il giorno della partenza sei a mille, ma con mille preoccupazioni, però, c’è anche tanta gente. Tanta gente che fa il tifo per te. Noi eravamo 200 barche, più di 3.000 persone, che veramente erano arrivate in quel momento, senza grossa pubblicità, solo con il passaparola. Ecco, quindi, un’emozione grande mollare gli ormeggi… Ecco, è sempre un’altra metafora questa, di mollare gli ormeggi. CR: E a proposito di mollare, nel tuo viaggio, hai mai avuto il pensiero, è mai venuta, come dire, a solleticarti l’idea di mollare la tua impresa? MM: Be’, ci sono stati veramente tanti problemi e il team a terra era molto più premuroso di me. Cioè, il team a terra diceva: “Adesso il pilota automatico non funziona. Fermati! Bloccati!”. Poi ci sono stati problemi al bompresso, che è un palo che tiene una vela portante a prua, mentre scendevo nell’Atlantico. Poi, i timoni, e quindi, ecco, la morte di una gallina… CR: E infatti, MM: …della bionda… ecco fa sorridere, ma… CR: Ecco, forse voi non lo sapete, ma questo signore si è portato due galline e ha provato a mantenere un orto durante i 156? MM: 146… CR: Ecco, 146 giorni di spedizione. MM: Una vera avventura sull’auto-sufficienza, cioè, l’energia data solo dai pannelli solari, dagli eolici e idro-turbine, quindi veramente a impatto zero. E, l’energia serviva anche a un freezer, per i pesci che pescavo, serviva a produrre acqua nel dissalatore, e le galline e l’orto compensavano un po’ il mio cibo. CR: Compensavano, immagino che ci parlavi pure, come faceva in Cast-away con il pallone: “Stasera invito le galline, ci faccio una cena”. MM: No, è veramente un animale che diventa un animale domestico, ecco, penso, la maggior parte di voi ha avuto cani e gatti. Ecco, le galline sono eccezionali. Poi fanno un uovo ogni giorno… che non è da tutti gli animali. Fa tanto sorridere questa cosa, ecco, ma gli antichi navigatori naviganvano con il giardinetto - ancora la parte di poppa si chiama giardinetto - e con gli animali a bordo, perché non c’erano liofilizzati, non c’erano materiali o veramente non c’erano possibilità di preservare tanto cibo, quindi… CR: A proposito del cibo, che dispensa avevi? Una cambusa incredibile? MM: Ma, ho portato solo, veramente questo, cioè: cibo, acqua fatta in navigazione, e purtroppo, ecco, proprio perché non ho fatto grossa riserva su, nell'Atlantico, e quindi non ho pescato tanto, e ogni volta che prendevo un pesce, lo mettevo nel freezer durava 10 giorni. Durante il Sud - e il Sud è passato in due mesi - dal Capo di Buona Speranza a Capo Horn, c'ho messo due mesi e lì, ecco, veramente, ci stanno tanti venti, tanta onda. del teatro e lì è difficile pescare, e quindi l’emergenza... CR: Lì penso sia difficile anche galleggiare! MM: Sì, ma non perché non riuscivo a tenere la canna, ma ecco, perché il mare è a tre gradi; iceberg, o comunque tanti pericoli e non è facile per niente, e quindi ho optato per anche del cibo liofilizzato, che adesso, ecco, tra gli alpini, tra tante imprese, si utilizza anche facilmente. Quindi, in quella emergenza… CR: Tipo delle “razioni K”? MM: Esatto, delle razioni K. CR: Per chi ancora si ricorda l’esperienza militare. E in tutto questo, però, io immagino che la paura, magari di non farcela… MM: Di non farcela? CR: Sì, ma di non farcela veramente e magari dire: “Qui, ahi, mi sa che…” MM: Be’, c’è stata, ecco, poi alla fine, avete visto il filmato: ho naufragato, quindi alla fine, la barca non ha retto, ho preso a sud, ho preso un cavo, ha preso in questo mare un cavo grosso, lasciato da qualche nave, e la chiglia ha cominciato a muoversi, a lavorare a fatica e alla fine questa chiglia si è persa e subito c’è stato un capovolgimento improvviso. E quindi lì, partono delle procedure, tante procedure studiate a tavolino con il team proprio per non improvvisare un naufragio. Anche su quello ci si prepara tanto. E ha funzionato bene tutto, perché, ecco, anche nell’era di oggi, la comunicazione in un naufragio è estremamente importante. E quindi, qua ha funzionato bene tutto. CR: Quindi, diciamo che sei stato un po’ vittima anche di una sorta di rifiuto in mare aperto? Come hai trovato i mari? Sono inquinati? A proposito di clima, visto che stiamo affrontando questo tema. MM: Devo dire che, all'inizio sono partito veramente con il piacere di vedere questo mare, questo piacere di pulizia. Poi ecco mi è capitato in Atlantico di dover salire in testa d’albero, già da lì, ho visto tanta spazzatura che gallegiava, che a livello del mare non vedi se non ti passa proprio vicino. E addirittura un giorno, in mezzo all’Oceano Indiano - stiamo parlando proprio del Sud - dove passano gli iceberg, non ci passa nessuna nave, una mattina, all’alba, ho trovato tutta la barca completamente sporca di catrame. Quindi questo vuol dire che, anche i nostri mari, che è la maggior parte del nostro pianeta, purtroppo ce li stiamo mangiando. CR: Quindi tu sei stato testimone anche di questo aspetto. Se non sbaglio, eri una boa mobile, mi hai raccontato. MM: Sì, l’Università ha fatto un gran lavoro, l’Agenzia Spaziale, che ringrazio ancora oggi, io sono stato il suo riferimento per ogni foto. Loro visualizzavano gli iceberg o i piccoli glover, diciamo nel mio passaggio, ma io ero anche un loro riferimento per le foto satellitari, che non sono le foto che vedete su Google Earth, sono foto radiografiche, ecco, foto “radar” diciamo. E quindi sono stato per loro un riferimento ma, soprattutto, ecco, è stato un bel lavoro perché, dati degli strumenti particolari, io sono stato una boa oceanografica durante tutto il mio giro, quindi questi dati raccolti sono veramente preziosi per la ricerca. CR: In sostanza, hai fatto una sorta di georeferenziazione del mare… MM: Esatto, come fanno sporadicamente con diverse boe lasciate. CR: Cosa dire, nel video c'è una parte molto ironica di te, che ha fatto sorridere tutti qua, no? Ti abbiamo visto in una duplice veste: quella di orco e quella di pacioso Matteo. Dovete sapere che lui è molto attivo, anche dal punto di vista sociale, no? MM: Mi piace fare attività e la vela è veramente un mezzo ottimo, ottimo per tutti ragazzi meno fortunati, ottimo per tanta gente che non è fortunata. E quindi è veramente uno strumento che usiamo solo per l’esclusivo piacere. Quindi non c'è nessuna velleità di insegnamento, nessuna velleità di dire: “Si regola così, cazza la randa…”, come si dice. Ma c'è solo veramente la volontà di trasferire questo enorme piacere che dà la natura, che dà il mezzo della barca. CR: Nella connessione del video eri in diretta con un ospedale o ho capito male? MM: Sì, all’Ospedale del Bambin Gesù fanno clownterapia, però ultimamente, per esempio, li portiamo in barca, portiamo in barca tutta la famiglia, quando ha finito di fare un ciclo di chemio molto pesante. E quindi questa cosa ti soddisfa tanto. CR: Stare all’aria aperta. MM: Perché ridà il piacere ad una famiglia che purtroppo è inquadrata con i problemi reali del bambino. CR: Quindi portate tutta la famiglia per passare assieme qualche giorno e stare insieme? Direi che solo questo merita un applauso, no? (Applausi) CR: Torniamo un secondo allora sul naufragio, perché questa cosa non è facile neanche dal punto di vista tecnico, del recupero, perché tu hai avuto la fortuna di essere sulla tratta di una nave o qualcosa del genere. MM: Sì, devo dire che nel naufragio sono rimasto veramente fortunato perché, se mi giravo giù, nel sud del Polo, quindi in mezzo al freddo, al gelo era tutto diverso. Lì non c'è passaggio commerciale di navi. È successo poco sopra l'Equatore e quindi molto vicino al passaggio di navi e quindi è scattato subito un sistema automatico di ricezione satellitare. È partita la centrale operativa di Roma, poi la comunicazione con un satellitare e poi la radio, il VHF, per parlare con la nave che passava di lì e che mi è venuta a recuperare. CR: E quando hai capito che era finita, cosa hai pensato? MM: Povera gallina! CR: Che galleggia… MM: C’è poco da ridere, eh, perché c’è… CR: C’è un legame affettivo… MM: E certo, sì! Peccato perchè è stata la mia prima preoccupazione. Poi ecco, logicamente, la barca si rigira ed è tutto buio, quindi la metti subito in salvo all’asciutto, vai a cercare un contenitore per lei, torni e non la trovi e quindi alla fine è brutto… CR: Però non hai abbandonato solo la gallina? Hai abbandonato anche tutta la tua attrezzatura o quasi… MM: No, ecco, infatti, tutto il lavoro fatto dall’Università, tutte queste schede, siamo riusciti a recuperarle, buona parte degli indumenti che mi avevano prestato, perché la maggior parte dell’abbigliamento tecnico non era mio, quindi ho detto: ”Oh Dio, almeno questo riportiamolo a casa”. CR: Pensavo ai costumi, creme solari e invece no… MM: Quando ti recuperano, è sicuro che il mezzo lo devi abbandonare; anzi ti ci devi allontanare perché una nave fà tanto risucchio, se si può chiamare così, e quindi devi allontanarti dal mezzo, stai su un autogonfiabile e da quello vieni recuperato. E quindi era sicuro che dovevo abbandonare la barca, però ho avuto il tempo per metterci un tracking; quindi un localizzatore. E lì siamo riusciti anche ad andarla a recuperare. Quindi è tornata a casa. E finalmente, dopo tanta fatica, siamo arrivati sul punto, dopo sei giorni di navigazione - un peschereccio di legno del 1970 - quindi è stata più quella un’avventura che il mio giro del mondo. CR: A spiegargli come si faceva: ”No guarda, faccio io, mettiti comodo”. Quindi questo ha ricomposto un po’ il mosaico della tua avventura; ritrovare Eco 40, riportarlo a casa, c’è ancora? MM: Sì, c'è ancora e speriamo di rimetterlo in piedi, perché proprio il progetto è quello dell’energia pulita, dell’autosufficienza, del coinvolgimento dei ragazzi, dei giovani, è quello che mi entusiasma di più in questi ultimi mesi qui sulla terra ferma. CR: E il tuo entusiasmo non è ancora finito, perché so che il 2016 è pronto per dare altre belle novità… MM: Sì, abbiamo un sacco di idee, di novità, ma già me le immaginavo quando navigavo, ecco. Ho tanta volontà di fare tant’altro, non solo sulla vela. Ecco c’è un passaggio a Nord-Ovest, in mezzo ai ghiacci. C’è una realtà che, ecco, proprio per lo scioglimento dei ghiacciai, si forma un passaggio. Quindi dall’Alaska al Canada, c’è un passaggio ad agosto che vogliamo fare in barca. Ecco una cosa non semplice, però anche allo stesso tempo entusiasmante, divertente. CR: Cosa dire, Matteo…? Se questo non è il coraggio di osare, non so come altro descrivere l'impresa di Matteo Miceli. MM: Grazie, veramente un piacere! (Applausi) (Musica) La mia vita oggi ha bisogno di questo. Vi racconter˜ò, tra poco, di come ho capito, innanzitutto una cosa, quando feci la mia scelta. Forse, è racchiusa in una frase: "Non amo meno gli uomini ma più la Natura". Magari non erano queste le parole esatte che avevo in mente ma certo, ne rimasi incantata quando le vidi scritte, nere su bianco, da una penna che non era la mia. Sono infatti i versi del poeta Byron. Da allora sono la mia guida. Ero poco più che una bambina, ma legittimano, nel modo pi ù tecnico della parola, la mia esistenza in questo mondo e ci˜ò che ho deciso di fare, inclusa la mia scelta recente più drastica. Da quattro anni passo la maggior parte della mia vita a bordo di una nave di Sea Shepherd. È un'organizzazione internazionale che si occupa di oceani. La Bob Barker è stata la mia casa per molti mesi. Io sono profondamente convinta che sia fondamentale assumersi la responsabilitˆà di operare una scelta per salvare il futuro. Certo è pi ù facile non sapere, cambiare canale, voltare pagina, perchéŽ sapere implica scegliere. E a volte le scelte si scontrano con i piaceri personali, le abitudini. Richiedono rinunce e sacrifici. Io ho fatto la mia scelta e l'incontro con Sea Shepherd, peraltro del tutto casuale, fu amore a prima vista per quell'azione diretta in difesa dell'ambiente e degli animali che fa la differenza e di cui avevo bisogno. Quindi mi lasciai tutto alle spalle, casa, lavoro, famiglia, vita privata. Se faccio un passo indietro nel tempo quando conducevo una vita, chiamiamola normale, non posso dimenticare la depressione incalzante per vivere una vita che non era mai stata la mia. E quando mi resi conto che non stavo pi ù vivendo, la paura attanagliava la gola in una morsa che non mi faceva respirare per giorni. Beh, prima che fosse troppo tardi, decisi di mollare tutto e onorare le parole di Byron. PerchéŽ, se non ho paura di morire, ho invece molta paura di non vivere. A bordo delle navi io faccio la fotografa. Devo documentare ci˜ò che accade in mare aperto, spesso a migliaia di chilometri dalla costa, dalla civiltˆà, dove la legge esiste, ma non ci sono i controlli, quindi è come se non ci fosse. Ecco, Sea Shepherd si assicura che la legge sia rispettata. Vi parlavo prima di etica, morale, ideali, ma la legge è qualcosa di diverso, è qualcosa di concreto, tangibile, regola le nostre vite per ragioni pi ù che ovvie. Ed io, in quella che è la mia scelta di oggi, ho deciso, anche in nome della legge, di salvare ed aiutare gli abitanti del mio adorato grande blu. Vi racconto una cosa: ogni anno, nelle acque dell'Oceano Antartico, si radunano migliaia di balene in migrazione da nord. Vanno a nutrirsi di krill. È un ciclo che si ripete da millenni, in un delicato, meraviglioso equilibrio. Sino a quando l'essere umano non decise che le balene avrebbero rappresentato una forma di sostentamento, prima, ma di mero arricchimento economico, poi. Tanto da cacciarle in massa, portandole quasi all'estinzione. CosicchŽé, nel 1986, la Commissione Internazionale sulla Baleneria decretò˜ che uccidere balene è un reato. Ma ci mise la deroga della ricerca scientifica. Il Giappone pone allora, sulle fiancate delle navi, l'enorme scritta 'Research', presenta alla Commissione presunti progetti di ricerca del tutto insensati e continua ad uccidere, indisturbato, migliaia di balene. Lo va a fare laddove è più facile cacciarle e pi ù difficile che qualcuno vada a disturbarlo: il Santuario dei Cetacei, nell'Oceano Meridionale. Da quel 1986 al 2002 uccide, illegalmente, pi ù di 25.000 cetacei. Sea Shepherd non resta a guardare. La Carta Mondiale della Natura parla chiaro. Ciascun cittadino del mondo ha il diritto e il dovere, di agire per la salvaguardia della vita selvatica e degli ecosistemi naturali. Si preparano allora, le navi e gli equipaggi per fermare quella che è una mattanza illegale, irresponsabile e cruenta. Uccidere una balena non è mica una cosa facile. Un arpione esplosivo viene conficcato nel corpo dell'animale che, lottando disperatamente per la vita, muore dopo una lunghissima agonia, per diventare carne in scatola che ormai quasi nessuno mangia, nŽé in Giappone néŽ altrove, o per diventare cosmetici. Con Sea Shepherd si mettono in campo tutte le forze, inclusa la nave stessa. Ma l'arma più potente a disposizione dei pastori del mare, è la passione dei singoli volontari, che non si fermano di fronte ad alcun pericolo, pur di fermare l'ingiustizia. Vi racconto uno dei tanti episodi, che ho vissuto. Mi trovavo sul ponte pi ù alto della Bob Barker. Dovevo, appunto, documentare gli avvenimenti. Ricordo quei momenti ancora con fortissima emozione. Mi sembrava d'essere stata catapultata all'interno di un film d'azione, perchéŽ, davvero, non riuscivo a credere a ci˜ò a cui stavo assistendo. Essendo che la stagione di caccia è lunga quanto l'estate antartica, almeno 3 mesi, la nave fabbrica giapponese doveva accostarsi alla nave cisterna per fare rifornimento di gasolio, che è un'altra attivitàˆ illecita, in quelle acque. E si ritorna a parlare di legge. Ebbene, disperato, il comandante della nave giapponese spinge con forza le sue 8000 tonnellate di nave contro la nostra piccola Bob. Ci inonda con gli idranti di acqua gelida e salata per impedirci di governare la nave. Per me, nonostante il grandangolo della macchina fotografica, è un enorme gigante che avanza, senza remore, contro di noi. La Bob s'inclina pericolosamente su un fianco. Il cuore batte forte, ma stranamente non per una sensazione di pericolo, quanto per il timore che riescano davvero a spostarci, che ci possano demolire e far fallire il nostro intento. Mi sento ripetere: "Non mollare Peter, non mollare". Scoprirò˜ soltanto nei giorni successivi cosa stava accadendo proprio sotto di me, nel ponte di comando. La fermezza di Peter, il nostro giovanissimo capitano. "Io non mi muover˜ò. Se vuoi prendere il mio posto, mi devi affondare". "We need to stop this refuelling from taking place". (Rumori di collisione) [Nave giapponese:] "Mayday, Mayday. Bob Barker, we are getting rammed". [Sea Shepherd]:"Nisshin Maru, this is the Bob Barker, I will not move. I will not move. You will have to sink me right here next to the Sun Laurel. I'm not going to move for you". (Musica) [Nave giapponese] "You are destroying our boat". [Sea Shepherd] "Steve Irwin, they are destroying us!" (Musica) "Steve Irwin, we've regained propulsion, I have power, I'm not backing down". (Musica) (Applausi) Grazie. Com' è andata a finire quella volta? Eh beh, che da lassù , tra le lamiere spezzate della Bob vedo quella gigantesca sagoma nera arretrare, sconfitta. Li stavamo mandando a casa senza gasolio, di fatto. Avevamo vinto la battaglia. Quel giorno avevamo veramente salvato le balene. Anche quel giorno. Vi parlavo prima di legge. Ebbene, dopo quattro anni di processo alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia finalmente, arriva la sentenza. 'La baleneria giapponese è una caccia esclusivamente commerciale'. Quella scritta Research sulle fiancate è riconosciuta come una bugia, uno stratagemma. Da quel giorno, è veto immediato al governo nipponico di rilasciare le quote di caccia. Ha prevalso la legge, per fortuna. Ma ora vi porto da un'altra parte del mondo. Siccome ho scelto di difendere gli oceani, dopo la stagione antartica, mi sposto, in Nord Atlantico. Decido di navigare attorno a questo piccolo arcipelago di isole, le Isole Faer Oer, che sono una zona, di passaggio migratorio di gruppi di grandi delfini. Questi splendidi animali, di una riconosciuta intelligenza e sensibilità e con un senso di famiglia davvero pari al nostro, si avventurano nei pressi delle isole, fiduciosi e stanchi, in cerca di riposo e di cibo. Ma, ahimè, trovano invece la morte. Gli isolani li uccidono in massa, senza risparmiare nessuno. E ci˜ò che un tempo era una caccia, sicuramente di sussistenza, da decenni ormai, è soltanto una festa, 'La Festa'. Una cruenta, terribile mattanza, davvero sanguinaria. Famiglie intere che vengono sterminate. Un patrimonio genetico che sparisce nel nulla, per sempre. Come lo è ogni estinzione. Per poi scoprire che la maggior parte delle loro carni macellate torna ad accumularsi sul fondo del mare, in veri e propri cimiteri. Ho visto uomini di ogni etˆà, inclusi i ragazzini, entrare nell'acqua sino alla cinta, con il desiderio di uccidere, con grandissima soddisfazione quegli animali innocenti e indifesi. Nel mentre, le loro donne si godono lo spettacolo dalla costa, addirittura spingono i bimbi sulla spiaggia, affinchéŽ assistano al massacro. Io non potrei mai immaginare di avere un figlio che, con un coltellaccio in mano, si avventura ad uccidere terribilmente un animale indifeso, non per fame, ma per il solo gusto di uccidere. Con quali valori potrebbe crescere? Quelle barbariche tradizioni trovano l'appoggio anche del governo danese, che per contrastare noi e chi come noi, si oppone a tutto ciò, mette in campo addirittura le navi da guerra, la polizia. La scorsa estate, mi trovavo, appunto, alle isole Faer Oer e stavo cercando di andare a fotografare lo sterminio di un centinaio di globicefali, che purtroppo non avrei pi ù potuto aiutare. Sono stata arrestata ancora prima di arrivare sul posto. Pensate, mi trovavo a bordo di un piccolissimo gommoncino, avevo con me solo la macchina fotografica. Nei giorni successivi, l'accusa, il processo, la condanna al carcere per aver avuto l'intenzione di fermare la carneficina, con una macchina fotografica, che naturalmente mi venne sequestrata. (Applausi) Grazie Credetemi, non si possono scordare le urla di paura e di dolore di quegli animali, il terrore che vivono negli ultimi lunghi momenti della loro vita, nel tentativo di sopravvivere, con gli adulti che cercano di proteggere i piccoli e intanto il mare si colora del rosso intenso del loro sangue. Non si dimentica pi ù. Vedete, balene e delfini contribuiscono con il rimescolamento delle acque e con il nutrimento del fitoplancton, all'ossigenazione dell'aria del nostro pianeta. Proteggere quegli animali è anche un modo per tutelare gli oceani. E tutelare gli oceani è un modo per garantirci la possibilitàˆ di vivere. Perché se c' è qualcosa che accomuna tutti noi esseri viventi, indistintamente, indipendentemente dalla specie, è che per vivere respiriamo. Ed allora, io penso, sono fermamente convinta che non possiamo sempre aspettarci che sia qualcun altro ad intervenire nel sistemare le cose, ancor pi ù quelle che ci riguardano, tutti, indistintamente, in tutto il mondo, perchéŽ noi siamo gli altri e il pianeta in cui viviamo è la nostra casa. Tutti, in cuor nostro, desideriamo che le cose cambino, per un futuro migliore. Scommetto anche tutti voi. Ma quanti sono davvero disposti a cambiare un po' di se stessi? Io ci sto provando. E il primo passo del mio cambiamento è stato quello di passare da un egoistico pensiero: "Io, qui, adesso", al "Tutti, ovunque, sempre". Grazie (Applausi) Vorrei coinvolgervi subito con un piccolo gioco mentale: se io pronunciassi la parola "gabbia", in ognuno di voi, sicuramente, si creerebbe subito un'immagine completamente diversa dal vostro vicino di posto. Chi la vedrebbe vuota, chi piena di polli, chi con un leone che va in su e in giù.. Ma se vi chiedo: "Com'è fatta questa gabbia?". Provate un attimo a chiudere gli occhi. Come una voliera? Con le sbarre di metallo, come una prigione? O di bambù, come potremmo trovarne in Africa? Buia, illuminata, rettangolare, tonda? Alta, bassa, stretta? Come vedete, basta aggiungere un piccolo particolare e nel vostro immaginario si modifica all'istante la collocazione della vostra gabbia, l'inquilino o gli inquilini. È meraviglioso. Il cervello e la mente, in un attimo sono capaci di produrre milioni di sinapsi e flash cognitivi. Ma andiamo un pochino più a fondo. Se invece pronunciassi: "gabbia mentale", cosa pensereste? Cosa immaginereste? Vi lascio qualche attimo, tranquilli a riflettere su questa mia domanda. E vi racconto brevemente una piccola cosa. Io sono un agente di commercio, e spesso mi muovo ovviamente in auto, e sono sempre in ascolto della radio. Qualche mese fa, mi è capitata una trasmissione dove intervistavano uno dei maggiori neuroscienziati italiani, a cui stavano facendo domande del tipo: "Cos'è la coscienza?" Mi aspettavo una risposta articolata, ampollosa: invece, testuali parole, sono state: "La coscienza è tutto. Senza la coscienza, perdiamo ogni contatto e relazione con il mondo che ci circonda e sprofondiamo nel niente". Bellissimo. "E quando ne siamo privi?" ha chiesto il conduttore. "Quando dormiamo, ma non quando sogniamo. Quando siamo sotto anestesia totale, oppure, ahimè, quando siamo in coma". Voi pensate che questa cosa non ha niente a che vedere con la gabbia mentale di prima; la mia domanda, invece, l'ho lasciata volutamente in parcheggio perché adesso vi farò capire la connessione. La gabbia mentale, in alcuni casi è talmente dirompente da far perdere la coscienza ad alcuni individui che non dormono, non sono sotto anestesia, e naturalmente non sono in coma. Parlo di chi abbandona, sistematicamente, rifiuti nell'ambiente. E parliamo invece di chi, incrociando i rifiuti, si comporta come l'adagio dantesco recita: "Non ti curar di lor, ma guarda e passa". Un momento, forse non li raccolgono perché non hanno il sacchetto e i guanti. Oppure: "Io pago le tasse. Non li ho mica buttati io, quei rifiuti in strada, in pineta, sulle dune, sulle spiagge. Ci deve pensare il Comune, o chi per lui". Quindi è per una momentanea indisposizione o per un punto preso? Io credo che in ogni caso sia un punto perso! Perché se ognuno di noi, giornalmente, rimuovesse dall'ambiente una bottiglina come questa, di soli 11 grammi - alcune, di spessore maggiore, arrivano a 18 - Oppure una come questa, di 25 grammi. Oppure questa bottiglia di vetro. Oppure questa lattina. Se ognuno di noi facesse una cosa di questo genere, toglieremmo ogni giorno tonnellate di materiali altamente inquinanti facendoli ridiventare preziosa materia prima. Ognuno di noi può fare la differenza: questo deve entrarci ben chiaro nella nostra testa. Cerchiamo di creare l'"effetto emulazione", termine spesso usato nella sua accezione negativa, facendolo diventare un percorso virtuoso e contaminante. Quando, alcuni anni fa, pulivo da solo alcune strade di Tirrenia - non so se conoscete la strada che porta al centro Coni, l'avrò pulita una ventina di volte. Abitiamo lì vicino. Quanti complimenti che riuscivo a incassare nella stessa giornata! Ma tanti, eh! Oppure, quando andavo lungo le spiagge, mi facevo quelle belle camminate che puntualmente si trasformavano in una continua raccolta di rifiuti di ogni genere e dimensione. Allora mi sono detto: ma perché tutti questi "Grazie, eh!" "Ce ne vorrebbero tanti come lei!" non li condividevo con qualcuno che la pensava come me? Un giorno, nel novembre del 2016, mentre camminavo lungo un tratto di spiaggia, vicino al Calambrone, vedo in lontananza, a un 100 - 150 metri, una figurina che si abbassava, si rialzava, si abbassava, si rialzava. Mi avvicino... Una signora bionda che, tenetevi forte, come me stava mettendo dei rifiuti in un sacchetto. Lì per lì pensai alla visione della Madonna. Invece no. Questa signora, di nome Mary - quindi, con la Madonna, forse c'eravamo - statunitense californiana di origini norvegesi, dal 1997 cittadina italiana, residente a Firenze, era lì davanti a me, in carne ed ossa, e ripuliva un tratto di spiaggia. Per farla breve, da quel giorno è nato il gruppo "AcchiappaRifiuti". Tutto una parola, mi raccomando. Eccola qua la nostra pettorina, che fanno il diavolo a quattro per averla, ma io gliele rilevo sempre tutte, perché sennò mi tocca rifrugarmi e ricomprarle. E in poco tempo siamo diventati un interlocutore eccellente per l'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e per molte altre amministrazioni pubbliche, compreso quella di Livorno, con cui abbiamo un bellissimo rapporto. Una realtà che è riuscita a mobilitare centinaia di persone. Tutti animati da voglia di fare emulazione, anche di fare un po' di moda, ma ci serve anche quella. E poi di fare squadra con Amministrazioni Pubbliche; con associazioni di volontariato, come il Reset di Livorno; oppure come la Croce Rossa di Pisa, che con i suoi fantastici, dico fantastici, richiedenti asilo, ci ha permesso, nel 2017, di rimuovere la bellezza di oltre 30 tonnellate, avete compreso bene, dalle dune e dalle spiagge e dalle pinete di Tirrenia. Avete idea trenta tonnellate quanta roba sia? Quando è formata, principalmente, da plastica, vetro e cartacce, cartoni... Noi siamo arrivati, abbiamo fatto tabula rasa. Abbiamo buttato giù manufatti, abbiamo portato via mobili, materassi. Pensate, tutto questo dalle dune, dalle dune che sono proibite al calpestìo. Mobili e rifiuti che abbiamo datato intorno ai 20 - 30 anni che erano lì, erano diventati parte integrante del paesaggio. I risultati sono tuttora visibili, perché adesso l'area dunale, questo incredibile, delicato ecosistema, patrimonio dell'umanità, è ritornato ad essere e ad avere il suo aspetto naturalistico e selvaggio. Che nonostante tutto dobbiamo, continuamente, proteggere e monitorare. In questo stato di [esaltazione], camminavamo quasi sull'acqua, abbiamo potuto, avendo raggiunto una massa critica, accettare anche la sfida di andare in Capraia un fine settimana, un sabato e una domenica, con una mobilitazione di 100 persone, e ripulirle le cale e l'area dismessa dell'ex carcere, altamente degradata e inquinata. A questo punto è chiaro che quando tu fai qualcosa di utile, che quando metti in atto delle pratiche positive, non sei mai solo, o quantomeno ci rimani pochissimo tempo, relativamente poco. E questa deve essere l'idea vincente. Che ti fa tornare a casa stanco, ma soddisfatto di aver fatto e condiviso quello che hai fatto con amici, amiche, o perfetti sconosciuti. Ogni volta che noi interveniamo dopo aver fatto sopralluoghi che vi giuro che, quando arriviamo, in alcune aree è un pugno nello stomaco, perché vediamo delle cose che sono inenarrabili. Noi facciamo documentazioni fotografiche del prima e del dopo. Questo per far capire cosa significa metter su un evento di questa fatta. Tant'è che alla Bufalina, uno degli ultimi eventi che abbiamo fatto a Torre Del Lago, sotto l'acqua, in 90 persone, di cui 45 erano richiedenti asilo, abbiamo rimosso sette tonnellate in due ore e mezzo. In un'area che era diventata un'enclave dove le persone di Torre Del Lago non potevano neanche entrare. E poi non dimentichiamoci la Panoramica a Montenero, e quel bell'evento lungo la scogliera dove abbiamo recuperato un cassonetto dell'Aamps che giaceva incastrato negli arbusti a picco sulla scogliera degli scogli piatti, da 30 anni. Era lì. A questo punto direi: non uscite più senza un paio di sacchetti in tasca, uno per voi, e uno per l'amico, o amica, che può dare una mano, o anche un perfetto sconosciuto che vi incrocia e vi aiuta a pulire un tratto di spiaggia o di pineta. Due sacchetti compostabili, e un guanto, possono cambiarvi la vita. A me è successo. Io non so quanto questa cosa andrà avanti, non so quanti ancora rifiuti dovremo mandare in discarica. Però di una cosa sono certo: non mi sono mai sentito tanto in alto come quando mi sono abbassato a raccogliere rifiuti. (Applausi) Grazie! (Applausi) FdB: Katia. KP: Eccomi qua. FdB: Grandi, veloci cambiamenti. KP: Velocissimi. Velocissimi. E cosa accade agli adolescenti? Come vivono questa cosa gli adolescenti? Cosa succede? KP: Difficile dirlo, perché solitamente si descrivono gli adolescenti di oggi in modi opposti. Si parla degli adolescenti raccontando soprattutto i loro aspetti più demotivati, più superficiali. Si raccontano - noi li raccontiamo come ragazzi svogliati, fragili. Oppure li decantiamo quando abbiamo in mente delle straordinarietà, dei personaggi fuori dalla norma; e allora ce ne innamoriamo senza riuscire ad avere una visione che porti queste specialità all'interno della grande generazione attuale. Se dobbiamo invece fare i conti con le richieste d'aiuto e con il coinvolgimento dei clinici, dobbiamo pensare a una generazione che sostanzialmente è più triste delle generazioni di adolescenti precedenti, è più chiusa, meno incline ad esprimere in modo esteriore la rabbia e l'aggressività. Quindi sono meno propensi a lottare, a gridare e sono più a rischio di chiudersi, invece, in una chiusura che è un ritiro dal progetto di crescita. In una tristezza che li lascia demotivati. FdB: Forse sarebbe interessante un esempio, per farci capire. KP: Credo che l'esempio, gli esempi che purtroppo molti di noi conoscono, non solo chi si occupa di clinica, tra i nostri parenti, cugini, amici, sono le storie di ragazzi che in realtà sono stati bambini speciali, sono bambini che venivano descritti alle materne e alle elementari come... ...in termini entusiastici. È quel bambino che è simpatico, veloce, rapido, sempre in movimento, con le idee chiare, che forse si fa fatica veramente a gestire, però si intravede che ha un carattere, che ha una personalità e che forse è destinato a non stare nei ranghi, a non sottomettersi, e forse sarà anche quello che riuscirà ad avere, come dire, la capacità di trovare una strada meravigliosa. Ed è un bambino che quando arriva anche alle elementari, nonostante dica, "Io mi occupo di questo, mi occupo di uccelli. Voglio occuparmi di animali, no, solo dinosauri, no, solo pesci, questa cosa a me non piace", questo è un segnale colto con soddisfazione, perché vuol dire appunto che le idee sono chiarissime sin dal principio ed è in connessione con le proprie predisposizioni. Fatto sta che quando si arriva alle medie, lo sguardo cambia completamente e quegli stessi elementi che sono stati utilizzati e accolti con favore, stati utilizzati per dire, "Wow, guarda quante energie, guarda quante possibilità", alle medie il registro cambia e lo sguardo si trasforma, diventa preoccupato, diventa allarmato perché, "Oddio, non sta alle regole. Oddio, gli abbiamo dato delle indicazioni e non le segue. Forse addirittura rimane indietro nell'apprendimento proprio perché non è in grado di sfruttare le tracce utilizzate già da altri prima di lui". E quindi quello che era talentuoso poi diventa allarmato, preoccupato, a volte anche disgustato, per cui gli adolescenti vengono anche visti con questo tipo di sguardo dagli adulti. E questi ragazzi che improvvisamente si scontrano con una visione che non avrebbero mai sospettato perché cresciuti invece in anni, quasi dieci anni, di accoglienza e di sguardi estremamente positivi, prime cercano di capire che cosa è successo, chi ha sbagliato: quelli che sono arrivati prima e che forse hanno visto un talento che non c'era, una genialità che non c'era, o forse hanno sbagliato quelli che sono arrivati dopo e che sono ostili agli adolescenti e che quindi non sono disposti. Ma sta di fatto che è un quesito che poi perde rapidamente importanza, perché ciò che conta nella mente di questo bambino, di questi bambini, è che comunque le cose sono andate storte, quindi loro sicuramente hanno sbagliato qualcosa e quindi possono vergognarsi per questo atteggiamento e questa modalità modesta che manifestano, ma anche questa incapacità di aver mantenuto le promesse. Quindi vergogna e colpa si alternano e a quel punto il dolore è troppo forte, il futuro non c'è più e quindi quello che poi succede è che questi ragazzi si chiudono, smettono di pensare che il progetto futuro esista o che abbia veramente senso. Si soffre meno a ridurre le aspettative e a chiudersi in casa, anche per la paura di mostrarsi agli altri, che vedranno le differenze di quando andavi alle elementari bello contento e quando ora invece mostri in tutta la drammaticità la tua mediocrità, no? Quindi un disastro, dal punto di vista del progetto di crescita. FdB: Ecco, ma che cosa è andato storto? Di chi è la responsabilità? KP: Da un certo punto di vista, di tutti e di nessuno. Nel senso che forse dobbiamo ripartire accettando l'idea che sia la valutazione positiva che la valutazione negativa è nello sguardo di chi guarda e non nell'individuo che è guardato. Noi abbiamo un problema molto serio oggi, noi adulti intendo, abbiamo un problema molto serio a modulare i modelli educativi in modo coerente tra l'infanzia e l'adolescenza. Noi siamo gli adulti che si sentono traditi perché hanno visto sfumare un futuro... garantito, mi viene da dire. Certo, devi fare delle cose per avere il futuro, un po' di responsabilità, un po' di impegno; però poi quel futuro positivo non era in discussione. Oggi invece lo è, e il futuro che ci aspetta ci siamo convinti che sia totalmente distrutto e rovinato. E siamo anche degli adulti che hanno sperimentato sulla propria pelle la drammaticità di insegnare le regole, a stare nella regola senza consapevolezza, senza pensiero, quindi con un pensiero dipendente, con un pensiero che non ragiona e non mette in una posizione critica la regola che ti viene prescritta. E questo ha determinato un riversamento di noi adulti sui bambini, sui piccolissimi, che dicendo loro che devono avere coraggio, che devono essere forti, che devono cercare rapidamente, prestissimo i loro talenti per diventare sé stessi, per cercare una loro strada, in modo tale che tutto quello che poi sarà di difficoltà, diventerà anche però un qualcosa che loro sono in grado di superare. Non abbiamo fatto i conti con l'adolescenza: perché l'adolescenza, rispetto all'infanzia, mette in campo il diverso, l'altro, il non conosciuto, e quindi valorizzare un bambino per noi che gli stiamo insegnando la regola nella relazione, "Fai questo perché io ti voglio bene", "Fai questo perché io ho molto investito in te e io so qual è il tuo bene", e quindi è una regola che sta all'interno di un ambiente che conosciamo e che investiamo di valore perché ci appartiene; ma l'adolescente è destinato, se fa bene il suo mestiere, ad andare oltre, ad andare verso lo sconosciuto, il diverso, l'inesplorato. E lì noi adulti, che siamo ancora dentro l'abitudine a fare i garanti della crescita perché conosciamo le regole, conosciamo la responsabilità, ci spaventiamo e non sappiamo che pesci pigliare, dovremmo dire. E a quel punto torniamo al vecchio modello, torniamo a chiedergli di sottomettersi alla regola in nome della responsabilità, in nome del diventare adulti. Gli chiediamo di aderire al nostro modello: che abbiamo buttato via, perché abbiamo visto che non funzionava, ma non ne abbiamo uno alternativo, e siamo... In mancanza di meglio, "chiudiamo" senza renderci conto che, in questo modo, chiudiamo la possibilità di creare una apertura verso il futuro. FdB: Vista l'esperienza, e la quantità, di casi che hai analizzato, hai vissuto e hai aiutato, che cosa si può fare? Tante cose fortunatamente, perché i ragazzi ritirati sono un numero sempre crescente. I ritirati sociali sono una quota, sono quelli che sono chiusi in casa; ma ci sono sempre più anche casi di ritiro "mentale", inteso come un chiudersi e non pensare, proprio per non sentire il dolore. Dobbiamo davvero ricominciare con la consapevolezza che siamo noi gli attori che possono spostare l'ago della bilancia. Il progetto di dare così tanto valore ai bambini e poi toglierlo agli adolescenti immaginando di dare in questo modo agli adolescenti un po' di prove in cui rafforzare il carattere, in cui temprarli, in realtà è un progetto suicida per gli adolescenti attuali, perché vuol dire averli radicati dentro la relazione, dentro lo sguardo; e poi improvvisamente, senza preannunci di nessun tipo, togliergli quell'appoggio, togliergli quell'area di solidità che è la relazione con gli adulti in generale: i significativi, ma anche gli insegnanti e tutti gli adulti che hanno intorno. E quindi vuol dire consegnarli alla paura, alla solitudine, alla tristezza. Poi abbiamo un altro problema serio che è dato dalla velocità a cui tu facevi accenno nell'introduzione. La velocità dei cambiamenti è tale da avere reso le istituzioni - Di averle collocate in una situazione molto difficile, perché è evidente che oggi noi la conoscenza la dobbiamo modificare, dobbiamo considerare una conoscenza non come l'abbiamo vista noi e non come l'abbiamo imparata a scuola, che è una conoscenza fatta di contenuti, fatta di passaggi lineari, fatta di rapporti tra chi sa e chi non sa, chi deve imparare, che quindi deve ricevere quei contenuti e deve imparare a ripeterli. Oggi la conoscenza è evidente che è una conoscenza processuale, in cambiamento, in evoluzione. Ha bisogno di esplorazione, ha bisogno di menti riflessive, ha bisogno di menti che sperimentano la conoscenza. Ecco che noi siamo ancora collocati all'interno di un modello, quei libri alti negli scaffali di cui si parlava questa mattina, che non sono in grado, in realtà, di costruire dei dispositivi per allenare la mente. Non si possono allenare competenze complesse senza far sporcare le mani ai ragazzi e quindi senza modificare i dispositivi e renderli flessibili. Abbiamo anche un altro problema che riguarda sempre la conoscenza per come la immaginiamo noi. Noi adulti siamo cresciuti - Dalla rivoluzione tecnologica della scrittura, noi abbiamo un rapporto con la conoscenza che è fatta di nomi, di definizioni, di casistica, di inscatolamenti e di analisi di differenze che ci dicono, "Abbiamo conosciuto questo concetto". E questo lo applichiamo a tutto, anche quando diamo un voto, quando diamo un giudizio, quando diamo una diagnosi. Quindi sia che siamo genitori, insegnanti, clinici, in realtà noi applichiamo una logica tassonomica a questi ragazzi. Quindi gli diciamo, "Sei così, sei colà. Prima eri geniale, eri talentuoso; poi improvvisamente diventi uno che ci spaventa un po', che non sta nelle regole. Forse non riusciamo nei tuoi confronti, che non sappiamo che cosa stai facendo. come facciamo a fare noi i garanti di questo tuo percorso, che già parla di argomenti, di contenuti e poi di modalità che non conosciamo". Ecco che allora gli diamo l'etichetta. Senza renderci conto che se l'identità oggi è diventata un'identità che è in movimento - si diventa sé stessi, e ci vuole una vita per diventare sempre più un po' noi stessi - abbiamo bisogno di adulti che si interrogano sul significato profondo di quel funzionamento. Non è l'etichetta che può aiutarci. Ci serve, dietro l'etichetta, a ragionare del perché succede questo e che senso ha, e quale risorse puoi attivare, come le hai attivate. L'ultima cosa, cioè l'ultima grande tematica, grande come una casa, ma bisogna forse provare a ridircelo tra adulti prima ancora di coinvolgere i ragazzi, è che noi in realtà abbiamo condannato questi ragazzi quando erano bambini in questo passaggio dalla famiglia formale, quella delle regole, quella dei valori assoluti, alla famiglia affettiva, quella delle relazioni, li abbiamo resi dipendenti dal nostro sguardo. Siamo noi che diamo valore, e infatti quando poi dopo ci spaventiamo glielo togliamo, e quindi sono ragazzi che dipendono profondamente da noi e dalla nostra felicità, in qualche modo. Quindi quando noi ci spaventiamo, noi ci spegniamo, ci preoccupiamo e dichiariamo che il futuro a quel punto è tutto sbagliato, è tutto perduto. Questi ragazzi non solo a quel punto hanno un problema per la loro sopravvivenza, ma si sentono anche gravati della responsabilità di averci in qualche modo deluso, di averci danneggiato. E diventa un meccanismo scisso, dove tutti i soggetti sono ognuno da una parte, in angoscia e in difficoltà. La stessa, come dire... L'esempio più eclatante di questo correre ai quattro cantoni tutti separati è l'idea che ai ragazzi noi diamo, sin da piccoli, dicendo: "Trova il tuo talento, trova la tua specialità, corri, in fretta, decidi, il prima possibile". Quel famoso, "Mi occupo dei dinosauri piuttosto che no", nell'idea che la tua strada debba essere concentrata su te stesso, sulle tue ambizioni oltre che sulle tue competenze. In realtà, se quella conoscenza è una conoscenza che va co-costruita, va co-sperimentata, devi necessariamente prevedere l'esistenza dell'altro, devi entrare in un progetto di co-responsabilità della conoscenza. Tanto è vero che oggi i ragazzi rinunciano al progetto di crescita, e rinunciano al progetto di sapere, se il sapere loro è a discapito di qualcun altro. Diventa uno dei fattori di rischio più alti in una classe, quando è troppo evidente che la competizione privilegerà qualcuno e toglierà a qualcun altro. Questo è un elemento che puoi vederlo nel singolo individuo, puoi vederlo nel grande gruppo, perché non è soltanto necessario a questo punto dire, "Dobbiamo dare spazio ai giovani, perché i giovani non è vero che sono superficiali, incapaci. Sono invece forti, hanno le tecnologie in mano, hanno il loro futuro". È vero, bisogna partire da lì. È loro, il futuro. Il nostro come ce lo immaginavamo non esiste più. Ma non possiamo neanche toglierci, come dire, fare un passo indietro e lasciare tutto nelle loro mani, perché sono ragazzi che abbiamo fatto crescere nella condivisione, nella partecipazione nelle emozioni. Ora bisogna metterci partecipazione nella costruzione, non solo della conoscenza, ma anche del progetto futuro, perché è come se dovessimo dire, "Non è più come ci aspettavamo, è tutto diverso. Non sappiamo neanche cosa succederà." Però, se lo facciamo insieme, qualcosa portiamo a casa. È come dire che non siamo garanti di tutto il processo, ma siamo garanti del fatto che ne vale la pena e che insieme possiamo comunque co-costruire un futuro. FdB: Bellissimo messaggio. (Applausi) Buonasera a tutti. Mi viene da sorridere perché di solito, nel mio lavoro, sono io che metto altre persone sul palcoscenico, metto altre persone davanti alle telecamere; e oggi che ci sono qui io, effettivamente dico che non è così semplice. Vi racconto un film, la storia di un bambino. Questo sono io quando avevo quattro anni: sì, avevo i capelli. (Risate) Da bambino avevo tre sogni semplici: diventare un giocatore NBA di pallacanestro, diventare un giocatore di calcio di serie A, o diventare un attore di Hollywood. Tre sogni comuni, che hanno un minimo comune denominatore: una grande ambizione. Però anche tre sogni, a pensarci bene, che bambini della mia età, cresciuti negli anni '80, avevano. Cresciuti col Verona di Bagnoli - io sono di Verona; cresciuti con le prime immagini NBA in Italia; cresciuti con film come "E.T.", come "La storia infinita", che hanno segnato una generazione. E da bambino avevo una grande fantasia, una grande creatività, e alla notte sognavo molto. E con pazienza, ogni mattina raccontavo a mia mamma cosa vedevo. Sognavo castelli fantastici, paesaggi infiniti, animali selvaggi. Un sera, durante un sogno: (Video) "Zeno? Sveglia! Sveglia! Io sono Danilo Gallinari. Adesso non mi conosci, ma sicuramente in futuro avrai l'opportunità di conoscermi. Volevo dirti che dobbiamo riconoscere il fatto che non sarai mai un giocatore NBA, non sarai sicuramente mai buono come me: però avrai una tua speranza in futuro, e soprattutto il tuo futuro sarà roseo; e un giorno capirai che ci sono tante cose che ti aspettano davanti a te". Gallinari uccideva le mie ambizioni NBA fin da bambino. Senza problemi: sarei diventato un grande giocatore di calcio e avrei vinto la coppa del mondo con la maglia della nazionale italiana. Passa un po' di tempo, altro sogno: (Video) "Ciao Zeno, sono Alessandro Del Piero. Ora non mi conosci, però sono qui per dirti una cosa molto importante, anche duretta da digerire: non diventerai mai un calciatore, non diventerai mai un campione del mondo di calcio. È impossibile, credimi: so che è dura, ma è meglio che te lo dica adesso così ti concentri su altre cose. Una cosa bella e positiva te la devo dire, però: diventeremo grandi amici, e magari diventerai un campione del mondo in un'altra attività. Per cui, ci vediamo presto. Ciao!" I miei due idoli sportivi uccidevano ogni ambizione sportiva che avevo. Quindi, con due sogni falliti su tre ho pensato che il terzo fosse troppo difficile da raggiungere. E ho virato su qualcosa di più sicuro, qualcosa che avevo: avrei seguito le orme della mia famiglia, e avrei lavorato nella società di costruzioni con mio papà, che ho sempre ammirato. Era una strada sicura. E per questo mi sono laureato in architettura a Firenze. Più che della parte progettuale, però, mi ha sempre interessato la parte commerciale del lavoro. E finito con gli studi in Italia sono andato in America, a Los Angeles, per imparare come gli americani spiegavano il marketing, come insegnavano le tecniche di vendita, tutte cose che mi sarebbero servite, di lì a poco, nel mio lavoro. E nel frattempo, finché ero a Los Angeles mi innamoravo di questa splendida città, e Hollywood iniziava ad essere vicina, anche dal punto di vista geografico. Ma la mia vita era su binari ben precisi: lavorare con la mia famiglia. Ma siamo all'interno di un film, ve l'ho detto. E come in ogni film c'è un colpo di scena, un twist dellla sceneggiatura, come dicono gli americani: la crisi economica che avanza in Italia toglie ogni ambizione, la strada sicura che c'era prima non c'è più, le sicurezze spariscono. E allora mi viene in mente una frase, che mi diceva sempre mio padre: (Video) "Zeno, ricordati il mio consiglio: cerca una nicchia di mercato e prova ad essere il migliore". Nel momento di massima difficoltà mi sono detto: cosa faccio? Mi arrendo o combatto? Dovevo ripartire da zero: anzi, facendo un gioco di parole con il mio nome, ripartire da Zeno. Fai quello che sei, mi sono detto. In tasca avevo passione e ambizione, e soprattutto una grande idea, un grande progetto: puntare a Hollywood. E con una sorta di "all in" mi sono buttato dentro in questo mondo, dove avevo già iniziato a muovermi. Oggi, dopo 15 anni, sono proprietario e fondatore di una società con sede a Beverly Hills, che si chiama Cangrande, il cui nome ovviamente è un omaggio alla mia Verona. Il mio lavoro consiste nel condurre in prima persona tutte le trattative per definire la presenza dei grandi nomi dello sport, della moda, del cinema, dello spettacolo ad eventi televisivi, campagne pubblicitarie, produzioni cinematografiche. Ero andato in America per imparare a gestire e a vendere edifici; e ad oggi sono un venditore a tutti gli effetti: vendo talento, vendo sogni, vendo persone. Detta così, suona malissimo, infatti vedo le facce - (Risate) Ma siamo all'interno di un film, non dimenticatelo: siete voi che dovete distinguere tra finzione e realtà. Adesso, usciamo dal set: vi porto dietro le quinte del mio lavoro per farvi vedere e spiegarvi come funziona una trattativa a Hollywood. Che è un mondo particolare, un mondo a sé stante, con regole tutte sue. In una trattativa, la fase principale sono i primi tre minuti, dove non bisogna mai parlare dell'oggetto di vendita. Questa è una cosa che mi hanno insegnato gli americani, che ti insegnano a ribaltare i concetti, vedere le cose da un altro lato. Un'altra cosa fondamentale: la stretta di mano conta tantissimo, è il vostro biglietto da visita. Quindi, sguardo fisso negli occhi, sorridete e ripetete il nome della persona che avete davanti: è essenziale. Adesso, restando sempre in ambito cinematografico, quanti di voi, su le mani, si ricordano il film "Jerry McGuire"? Abbastanza, ok. C'è una scena bellissima dove Cuba Gooding Jr. , che interpreta un giocatore di football americano, fa urlare a Tom Cruise: "Coprimi di soldi, coprimi di soldi!!", non so se ve la ricordate. Questa è una cosa che possiamo tenere come base per tutte le cose a Hollywood, perché se è vero che a Hollywood tutto si muove con i soldi, è anche vero che ne hanno abbastanza per dire no a qualsiasi cosa gli venga offerto, se c'è qualcosa che non quadra nel contorno. Quindi è altro, spesso, quello su cui io devo far leva: devo guardare con i loro occhi, con una ricerca costante negli interessi personali, perché alle volte il dettaglio fa la differenza. Quello che viene proposto in contorno è più importante di quello che c'è sul piatto. Perché a Hollywood - io ho una regola che mi tengo sempre in mente. La chiamo "5x1". La divido in due fasi: ricerca e chiusura. Mi do cinque tentativi per trovare il talent giusto, e un mese di tempo per chiudere trattativa e contratto. Se esco da questi paletti, so che la situazione non è cosi tranquilla, perché vuol dire che una delle due parti non ha urgenza di chiudere. Quindi devo essere bravo a spingere sui tasti giusti. Perché a Hollywood è come una partita a poker, dove devi essere un chirurgo: hai zero margine di errore. Non puoi sbagliare, perché altrimenti sei fuori. Devi essere bravo ad anticipare le mosse di chi ti sta di fronte. È come un duello di spada: devi sapere quando affondare il colpo e quando tirarti indietro. Perché una fase essenziale di una trattativa è tenere sempre il coltello dalla parte del manico, è qui è molto difficile, perché sei tu che insegui loro e sei tu che speri che loro ti ascoltino. Il tutto deve essere sempre fatto con la massima specializzazione e precisione. Perché è un lavoro dove la concentrazione deve essere massima e la professionalità altissima. Perché se non conosci le regole di questo gioco, non arrivi al traguardo. È un lavoro che puoi fare da solo. perché hai clienti in tutto il mondo e devi onorare i loro fusi orari; da solo perché la tua forza sta nel rapporto di fiducia che hai: con i clienti da una parte; e con gli attori e gli agenti dall'altra parte, che vogliono che sia tu che muovi i fili, vogliono sentire la tua voce. Ne consegue che l'unica, e la più forte forma di vendita, qui, è il passaparola, la tua reputazione è quella che ti precede. Adesso vi ho dato cinque punti che possiamo prendere e, teoricamente, trasferire a ogni trattativa. E invece no, perché alla fine l'unica cosa che conta veramente è l'esperienza. Quando si lavora con la soggettività degli altri, e qui gli altri sono volubili, non c'è una regola fissa, non c'è uno schema predefinito. Un attore, un artista, ha un talento enorme e una sensibilità molto particolare, che si esprime sotto varie forme. E le richieste che ti fanno, alle volte, sono molto particolari. Gli americani dicono "The devil is in the details": il diavolo sta nei dettagli. Adesso vi faccio alcuni esempi di dettagli risultati fondamentali per chiudere dei contratti. Questo cane è stato fondamentale per chiudere un contratto da due milioni di dollari. Il cane! Questo è un cane famoso perché il suo padrone è molto famoso, e dovunque va il padrone, va il cane. E il trattamento che deve essere riservato a questo cane è un trattamento cinque stelle extra lusso, perché loro te lo richiedono. Ti chiedono 20 giochi per il cane, ti chiedono un letto comodo per cani: ma non uno, tre. Perché uno deve essere messo in albergo, uno deve essere messo nel camerino, uno deve essere messo nel set. E ti chiedono un cibo degno di un tre stelle Michelin. Questo è un cocktail che si chiama "Pennicilin", quanti di voi tigri del sabato sera lo conoscono, vediamo? Nessuno? No, uno. Un eroe. Questo è il cocktail preferito da un famoso attore. Firmo [con] questo attore, dopo un minuto mi arriva questa mail. Titolo: Pennicilin cocktail. Sotto, la ricetta. Telefono, dico fra me e me "Faccio un controllo perché sono educato". Li chiamo e dico: "Guardate, ho ricevuto questa mail: Pennicilin cocktail. Credo che sia per il vostro barista che sta organizzando la serata." Risposta: "No, è il cocktail preferito dall'attore. Devi dire al tuo cliente di predisporre un barista, pronto a prepararglielo." In tre giorni l'ha preso una volta. (Risate) C'era lì il barista. Sei valigie piene di scarpe, richiesta che mi viene fatta da un'artista donna. Vedo uomini che scuotono la testa, e dicono: "Sì, anche mia moglie me la fa, e non è un'artista". (Risate) Erano 100 paia di scarpe, per due giorni di campagna pubblicitaria. Se l'artista fosse stata sveglia - perché ho fatto i conti - 24 ore su 24, avrebbe potuto cambiarsi un paio di scarpe ogni 33 minuti. Pensate la faccia del cliente quando gli sono andato a dire che doveva pagare decine di migliaia di euro per trasportare queste valigie. Però, senza valigie non arrivava l'artista. E questi sono dettagli di un mondo particolare, dove la forza è la creatività. A Los Angeles c'è una luce particolare, sarà la temperatura che è tra i 20 e 25 gradi tutto l'anno: distingui l'estate dall'inverno a seconda di quando tramonta il sole. Ma a Hollywood, e a Los Angeles, hai la sensazione di voler far qualcosa e poter fare qualcosa, e Hollywood è un microcosmo dove entra il meglio del meglio, dove il livello intellettuale delle persone è altissimo. Dove ti giudicano per quello che hai in testa, non per quello che appari. E dove c'è un continuo sgorgare di idee, e sei sicuro che l'idea che sta uscendo in questo momento è migliore di quella precedente. Ma la forza di questo sistema, che vive su un'estrema competitività, è al suo tempo anche la sua debolezza. Perché è una centrifuga che ti prende e ti travolge. A Hollywood, ogni giorno è una battaglia. E nulla è sicuro, neanche per gli attori, perché tutti i lavori sono instabili. E se c'è una cosa che capisci subito è che da fuori sembra un mondo enorme, in realtà alla fine è un microcosmo e l'élite è una punta di una piramide dove tutti si conoscono, ma se sbagli sei fuori. Perché alla fine, quello che conta è quello che tu porti. Io, oggi, vivo a Beverly Hills, e con Hollywood ci lavoro ogni giorno. E se dovessi scrivere una lettera, se dovessi parlare al bambino Zeno Pisani gli direi di stare tranquillo, che alla fine tutto si realizzerà - anche se, diciamo, in maniera diversa. Gli direi di stare tranquillo, di credere in sé stesso, perché la passione è quello che conta. L'amore nelle cose che si fanno, anche se l'amore costa sacrificio. Ed è vero, per fortuna non sono io a recitare su un palco, altrimenti la tensione mi distruggerebbe. Non ci sono io nei film, non sono diventato un attore; non ci sono io nelle campagne pubblicitarie. Ma sapere che quell'artista è lì perché io ho contribuito a fare qualcosa, e perché c'era un bambino che sognava, mi rende veramente orgoglioso. Come dicono gli americani, "Shoot for the moon: even if you miss, you'll land among the stars": Punta sempre alla luna: anche se la mancherai, comunque atterri fra le stelle. A oggi - (Applausi) A oggi, sogno ancora molto la notte, come da bambino: solo che al posto di raccontare i sogni a mia mamma, oggi li racconto a mia moglie. C'è stata un'evoluzione. E pochi giorni fa, durante un sogno: (Video) Ricky Martin [Italian]: "Zeno, sono Ricky Martin. Benvenuto a Hollywood, fratello" (Applausi) E questa è la fine del mio film. Grazie a tutti. (Applausi) A me non mi ammazza più nessuno, io vivo cent'anni ancora. Non so perché lo dico e perché lo penso, ma forse per dichiarare guerra al destino dopo che l'ha dichiarata lui a me. O forse parlo semplicemente a me stessa, ai miei figli e a Bobo: ora che tu non ci sei più, io ci sarò per sempre. Leggo queste frasi in un libro, e mi rendo conto che "Non mi ammazza più nessuno" lo sto dicendo io. È il mio libro, e la mia vita. E cosa succede? Che in un attimo è cambiato tutto quanto. esci, finalmente una serata che uno non riesce mai a fare ma in quel momento vai a ballare con le tue amiche, saluti a pranzo tuo marito che va a giocare, dopo una carriera fatta di due Olimpiadi e tantissime cose. Ci vediamo stasera! Lasci quattro figli a casa: Alessandro, sette anni; Arianna, tre; e due gemelline, Angelica e Aurora, di uno. E mentre sei in questa serata tranquilla e serena, ti arriva una telefonata. E in quella telefonata dicono, Bobo si è sentito male. Quindi prendi la macchina, fai questo viaggio allucinante fino a Macerata, perché lui stava giocando là. E ti senti dire che era un film. Ti vedi la squadra fuori, 'sto corridoio lungo del Pronto Soccorso, e due medici che stanno aspettando solamente te. Perché poi alla fine tutto il mondo sapeva, tranne io. Stavo dentro questa campana, sempre, di vetro: lui mi aveva sempre messo, dentro la campana, perché lui era capofamiglia. Quindi va bene così, accetti. Perché poi nella vita uno accetta anche dei ruoli. E da là ti dicono, è andato via. E io mi sono alzata, mi è arrivato un qualcosa che faccio fatica a spiegare perché l'emozione ce l'hai dentro. C'è stato un fuoco, dentro di me: è come se Federica fosse andata via, e in quel momento Federica è rinata. Perché è giusto che Federica era rinata. Quindi io mi alzo, vado a casa, e prendo i quattro miei angioletti - che con fatica abbiamo voluto, che con fatica siamo riusciti ad ottenere perché a noi, da giovani, hanno detto che non potevamo avere figli. E il "non potere" a me non appartiene proprio. "Non posso": io faccio di tutto perché in quell'obiettivo, da quella parte ci devo andare. Quindi abbiamo alzato le mani e ci siamo fatti aiutare, e grazie alla fecondazione assistita io e Bobo abbiamo avuto i nostri quattro angioletti. Quindi te li prendi, te li metti accanto, e quella cosa negativa che era successa mi sono sentita di trasmetterla in maniera - positiva forse è un parolone, però in maniera diversa da quello che ci era successo. Dal dolore che, poi, ce l'hai ma lo metti, forse, nella parte giusta. Dove deve essere, perché uno deve guardare avanti, oramai già era andato. Le cose passate, uno non ci può fare niente. Assolutamente, le devi solamente affrontare. E ho preso tutti quanti, e ho detto loro: è successa una figata stratosferica! Papà è andato a giocare nella squadra più importante che c'è, è la squadra del cielo. E quindi, da là comincia la mia partita. Io ho iniziato a giocare a nove anni. E a giocare a pallavolo, poi. Uno sport in cui sei in uno spazio tanto piccolo, ma siete in tanti, perché si è in sei. E quindi inizi a fare questo percorso in cui tu ti devi fidare delle persone che hai accanto. Tu devi andare e dare il massimo, perché alla fine della partita tu puoi vincere o perdere, però devi uscire dal campo che con la maglia sudata tu ce la puoi fare. E da là quel libro, quelle frasi del libro con cui ho iniziato: "A me non mi ammazza più nessuno" si era chiuso, e ne ho aperto un altro. Ed era il mio libro, con i miei bambini, e con tutte le persone che poi avrei incontrato e sicuramente mi sarei presa per mano. Perché poi, anche l'aiuto non è - l'essermi fatta aiutare non lo vedo come una debolezza, ma forse è stata la mia più grande forza. Cioè alzare la mano e dire: in questo momento, da sola non ce la faccio. E in questo momento arriva qualcosa che è arrivato nel momento giusto dentro la persona giusta, perché il 24 marzo Bobo se ne va, e vado a fare una visita di controllo dal ginecologo - apro la parentesi, non potevamo avere figli - e in quella ecografia la ginecologa mi dice che dentro di me c'è una vita. Alzi gli occhi al cielo e dici: forse qualcosa devo fare? Sì, forse qualcosa devo fare. Perché c'era un anello - c'erano troppi anelli che si erano incastrati. Bobo era un giocatore famoso; non puoi avere figli, ce ne hai quattro. Se ne è andato in campo. E non mi sento l'unica che ha perso il marito e che è rimasta per terra. Ma la mia voce, forse, è un insieme di voci. Però sto qua e riesco a parlare perché quegli anelli mi hanno portato qua. E l'anello era stato Andrea, il quinto figlio. Quindi c'è stato un seguire, e un rendermi conto che qualcosa io dovevo fare. E cominci a organizzare. Cominci a organizzare eventi, cominci a organizzare delle feste, cominci a organizzare tutto ciò che è vita e che non è morte. Perché tanto, alla fine, vita e morte si intrecciano e vita e morte ci accomunano. Non c'è nessuno di famoso o non famoso - sì, puoi scoprire qualsiasi cosa, puoi fare qualsiasi cosa, ma alla fine siamo tutti nella stessa barca. Alla fine siamo tutti qua che ci guardiamo, che abbiamo un cuore e che abbiamo tante emozioni. Io ho cominciato a seguire queste emozioni, io ho cominciato ad ascoltare il mio cuore. E durante tutti questi eventi, tutto questo gran girare, cominci a conoscere e a condividere la tua storia con le persone che hai davanti. E tante volte, quando io giravo - sono andata nelle scuole, ho fatto un sacco di condivisioni con la gente, ti rendi conto che stai in macchina e dici: sì è capitato a me, è capitato troppo presto a lui - perché a 37 anni è un po' prestino, e con cinque figli a casa è veramente anti-natura. E invece, però, poi ti rendi conto che ci sono così tante storie, intorno a te, che sono allucinanti. Ma che - da chi dipendono? Non lo so. Però una cosa dipende da noi. È come facciamo vita - morte. Il percorso. Perché noi abbiamo un percorso da fare, tutti. E tante volte succedono delle cose per cui noi alziamo le mani e non possiamo farci niente. Però il modo in cui facciamo questo percorso dipende, quello sì, da noi. Quindi fai un evento e incontri Red Ronnie, che vedevi forse in televisione, con tutte le sue trasmissioni musicali - io un'appassionata, assolutamente di musica, e appassionata di musica italiana. Perché poi io quando sento le canzoni io devo capire quello che dicono, perché sennò non ce la posso fare. Quindi ti immergi nelle note, ti immergi nelle parole. C'erano dei cantautori che veramente mi erano entrati dentro, e non era aria ma era proprio ossigeno. Tra cui una cantautrice, di nome Pia Tuccitto. Quindi, quando Red Ronnie mi invita alla sua trasmissione, e mi dice che c'è Pia, allora ho detto: alla grande, vado. E questo incontro è stato fatto di sguardi, è stato fatto di ascolto perché lei presentava un suo singolo, io parlavo della mia storia, e del mio evento, e da là ecco l'anello: forse era destino che due donne, con una vita totalmente diversa, perché poi la Federica sportiva che ha deciso di smettere molto presto di giocare, a 26 anni forse stavo al culmine della mia carriera, e ho deciso di buttarmi dentro questa creazione della famiglia, e quindi questo istinto materno, e una persona che ha seguito la sua passione sempre e comunque che era la musica, le note. Tutto ciò che arrivava da là sopra, e che le faceva scrivere delle poesie e delle canzoni che poi entravano dentro la gente. E quando questo incontro c'è stato, è scattato un qualcosa che si è unito perfettamente, perché tutto ciò che lei ha scritto nelle sue canzoni, alla fine era la sua vita. Erano tutte le emozioni che lei ha provato, e continua a provare e prova. E quello che avevo scritto io nella mia vita, era la mia vita. Ma non passata, anche presente e futura. Quindi, in un viaggio in macchina, ci siamo guardate, e a me è venuto spontaneamente - si è accesa quella luce che dicevo prima, no? Da quella sera, dal 24 marzo si sono accese delle luci: io sento proprio la forza che una persona che mi prende e mi dice: te devi andare. E mi mette proprio tutto quanto il percorso fatto. Io devo solo camminare e avere la voglia di farlo. E da là l'ho guardata e le ho detto: Pia, facciamo qualcosa insieme? E da là mi ha messo quelle canzoni che io sentivo ma che non mi sembrava di avere una cantante accanto a me che metteva quelle canzoni che io sentivo alla radio. E mentre le ascoltavo attentamente, sempre di più attentamente, io l'ho guardata e gli ho detto: Pia, siamo identiche, perché la tua vita s'intreccia con la mia. E da là abbiamo - in mezza giornata ci siamo trovate a casa sua, e abbiamo buttato giù dieci canzoni. E quando io sentivo le note delle sue canzoni che passavano, io come un'indemoniata prendevo - ho preso il mio libro e ho cominciato a girare e a scrivere i pezzi. E da là nasce "Io e lei". Io e lei sono due persone. Ed è la forza dello stare insieme. Io e lei, però, può essere anche la persona sola. Cioè quando uno la sera, o la mattina, si sveglia, ti metti davanti allo specchio e ti guardi, e ti vedi, perché poi alla fine lo stare insieme è fondamentale perché la condivisione, secondo me è la cosa più bella che la vita ci offre: il conoscere persone. Ma alla fine, chi ci dà le risposte giuste siamo solamente noi. Solamente guardandoci veramente negli occhi - o fermandoci un secondo. Adesso si va, adesso uno deve correre, deve lavorare, deve fare - non ti fermi mai. Sei sempre o col telefono o col computer o - devo lavorare, devo fare la spesa, quello o quell'altro. Invece, un secondo, se uno si ferma riesce ad apprezzare quello che è importante. Perché non c'è niente di scontato, nella vita. "Non succede mai a me"; "Ma guarda lei, adesso sta qua... " E invece ti rendi conto che dall'oggi al domani, in un istante, in un attimo, tu stai qua, e quindi la protagonista sei tu. E devi solamente andare avanti, e cercare, con coraggio, di fare questo percorso nella maniera più bella possibile. E lo spettacolo è questo: lo spettacolo è un insieme di emozioni dove parli - di cosa? Parli di morte, parli di dolore, ma parli principalmente di rinascita, di risveglio, di amore, di amicizia, di un qualcosa che tu hai - perché ce l'abbiamo tutti, dentro di noi - e con Pia ci siamo prese per mano e lo stiamo portando in giro per l'Italia a condividerlo con la gente. Sposiamo progetti sociali, perché poi andiamo anche a prenderci per mano con delle associazioni che portano dei messaggi: e il nostro è: "Non molliamo mai". Qualsiasi cosa che ti capita, qualsiasi, una tragedia o un ostacolo, qualsiasi cosa. Guardare avanti e andare dritto, perché ci sarà sempre qualcuno che ti accompagna per essere vincente. Io mi sento una donna molto fortunata e molto vincente. Non potevo avere figli e ne ho cinque; Pia è nella stessa identica [situazione]: ha lavorato per 15 anni con Vasco Rossi. Dopo 15 anni, l'icona della musica le ha detto "Ciao", perché non è caduta in compromessi. E lei sta facendo, e sta seguendo il suo cuore, la sua passione che è scrivere canzoni, e scrivere la musica e condividerle con la gente, passando anche dei momenti difficili. Noi stiamo portando dei messaggi, che sono quelli che arrivano e ti portano veramente ad accendere - noi accendiamo delle scintille. Poi le persone vanno a casa, e alimentare la scintilla spetta solamente a noi. Diamo dei messaggi, che possono essere anche quelli di un'attenzione anche a livello medico. Bobo è andato a giocare [che] stava bene; non è più ritornato a casa. Visita medica? Boh, ne aveva fatte. Mi sono ritrovata che, però, lui si è sentito male in campo. Il discorso di essere coraggiosi nella donazione degli organi - a Pia le è morta, purtroppo, una sorella con la sindrome di Down, un po' di tempo fa. E la mamma, la famiglia ha deciso di donare il fegato. Che nessuno poteva immaginare che una bambina con la sindrome di Down potesse fare una cosa del genere. Tutto si può: è solamente [una questione di] coraggio. Il coraggio di guardarsi, il coraggio di andare avanti e il coraggio di dire: io, veramente, ce la posso fare. E se uno riesce ad entrare, e a valorizzare tutto quello che hai - Io non voglio essere quella che dice: guardo il sole, che meraviglia il sole, oh che meraviglia il prato, la Luna. Tutto ciò è bellissimo: ma veramente è bello perché tante situazioni e tante volte noi andiamo - questo viaggio è come andare in treno. Rallentiamo, e cominciamo a guardare il paesaggio. Cominciamo a condividere anche, con le persone che ci sono accanto, un abbraccio, un bacio, un "ti voglio bene". Può svoltare la giornata, a te e principalmente alla persona che ti sta accanto. Quindi è un qualcosa che, qua dentro, il silenzio parla. E ascoltatevi. Grazie infinite, buona vita a tutti. (Applausi) Trascrizione: Marco Caresia Buongiorno a tutti! Sono qui per raccontarvi una storia iniziata tanto tempo fa, quando lavoravo in un settore, in una realtà “a colori”, dove l’innovazione e la creatività non solo erano sempre presenti, ma erano necessarie per la sopravvivenza dell’azienda, in un mondo dove la gerarchia non contava più di tanto, soprattutto quando si trattava di portare idee nuove o risolvere problemi. Tutti, ma veramente tutti, potevano metterci del proprio e contribuire. Un mondo in cui la diversità era considerata un grande valore, dove le parole chiave erano idea, autonomia, condivisione, ma, soprattutto, team, dove mi sentivo parte di un gruppo che ogni giorno lavorava, combatteva insieme per un obiettivo quasi sempre chiaro e condiviso. Poi un giorno tutto è cambiato. Sono passata a lavorare in aziende manufatturiere nel mondo della produzione, nella fabbrica. E lì, purtroppo, i colori sono spariti. Ho trovato un mondo diverso, un mondo dove piuttosto che sentirsi parte di un team, ti sentivi spesso, troppo spesso, don Chisciotte contro i mulini a vento. Da solo a combattere per un obiettivo spesso non chiaro, quasi sempre non condiviso dal resto del team. Un mondo dove le parole chiavi erano: controllo, gerarchia, ripetitività, dove il team non esisteva o quasi, dove il contributo del singolo era sempre molto limitato, un mondo molto vicino alla visione terroristica dell'azienda. L'azienda è una macchina e i lavoratori, le famose risorse, sono degli ingranaggi e quindi come tali sempre sostituibili e rimpiazzabili a breve. Un mondo dove il manager, il capo è lì semplicemente per pianificare, comandare e controllare. Un mondo dove si pensa ancora che comandare, controllare rigidamente sia il modo migliore per gestire un'azienda e anche per portare dei risultati. E qui la domanda sorge spontanea. Io me la sono chiesta sinceramente per molto tempo: “Cosa c'è di sbagliato in questo?” Ci sono un sacco di aziende, la maggior parte delle aziende, che sono strutturate in questa maniera. Sono ancora qui! Forse va bene così? Forse è corretto così? Ci sono d'altronde tanti esempi in cui questa gestione funziona: pensiamo, per esempio, all'esercito. Guardiamo l'esercito, il regno per antonomasia della gerarchia, del controllo, del comando, della disciplina. Lì c’è una persona che comanda, una persona che ordina, e tutti gli altri che eseguono. E funziona? Funziona perfettamente! No? O no? Non funziona. Non funziona nell'esercito e non funziona nell'azienda, lo sappiamo tutti; lo vediamo tutti in che crisi si trovno oggi le aziende. Casualmente mi sono trovata tra le mani questo libro. Un libro che parla di eserciti e di battaglia e che ha smantellato, messo in crisi, una dopo l'altra, quasi tutte le mie convinzioni sul mondo militare, incluso il mito del comando e controllo. E lo ha fatto parlando di approcci utilizzati molto prima di Taylor, addirittura, nel diciannovesimo secolo, dall’esercito prussiano. Con mia grande sorpresa, ho scoperto che sono stati adottati anche oggi, per esempio, dall'esercito americano. Questo libro è un continuo parallelismo tra l'esercito e l'azienda, tra l’incertezza della battaglia e la mutevolezza del mercato, l'incertezza del mondo del lavoro. Uno dei motivi che vengono individuati, uno dei punti chiave individuati come un possibile motivo di fallimento della battaglia e anche dei risultati aziendali è il gap, il divario che si viene a creare tra piani, azioni e risultati. I capi fanno i piani, poi però le persone fanno delle azioni che non sanno quelle che si aspettavano i capi e non perché le persone non sono all'altezza, non hanno le competenze, ma perché quello che è scontato per uno non è necessariamente scontato per l'altro e viceversa: quindi i risultati sono molto diversi da quelli che i capi avrebbero voluto. Questo succedeva nell’esercito prussiano ma, guarda caso, succede anche nelle nostre aziende. In azienda, perché? Perché c’è questo divario? Perché normalmente il manager in azienda, piuttosto che il generale nell'esercito, tende subito a spiegare il cosa e soprattutto il come, in dettaglio, partendo a fare dei piani e aspettandosi che questi poi magicamente vengano trasformati in azioni perfettamente eseguite. Ma, in questa ricetta del cosa e come, manca un ingrediente fondamentale: il perché, il perché della cosa. Nella realtà le persone, prima ancora dei dettagli del cosa e del come, avrebbero bisogno di una risposta ad una domanda semplice, ma veramente veramente semplice, questa: “Ma dimmi cosa vuoi, ma cosa vuoi veramente! Really, really.” Perché quello che succede troppo spesso è che si parte con lo specificare minimi dettagli, minimi particolari, con pianificare e definire piani dettagliatissimi, ma si da per scontato un sacco di cose, dando anche stesso adito a malintesi, fraintendimenti e perdendo di vista l'obiettivo generale. Il vero “cosa”, il "really really". Come facciamo quindi a rispondere a questa domanda molto semplice? Separando nettamente il “cosa" e "perché” dal “come”. Piuttosto che il “cosa" e "come” il capo si deve preoccupare del “cosa" e "perché” e lasciare il come alle truppe. Quindi il generale o il manager deve assicurarsi di spiegare il “cosa”, ma non nei minimi dettagli, dando l'obiettivo generale, l'intento del "cosa" e assicurarsi che il "perché" della richiesta sia veramente capito. Dobbiamo conquistare quella collina, perché? Perché lì passano i rifornimenti. Quindi da una parte “cosa" e "perché”, dall'altra parte lasciare piena autonomia sul “come” alle truppe. Perché è giusto pianificare tavolino, studiare a priori il modo migliore per vincere la battaglia e per ottenere un risultato in azienda, ma nella realtà, nella realtà vera, è sul campo, in tempo reale, che le persone possono prendere le decisioni migliori, perché è solo lì che puoi decidere l'azione più corretta in funzione del contesto che cambia, la famosa incertezza della battaglia. Ed è solo lì che hai tutte le informazioni che ti possono servire, non ce l'avevi prima, a tavolino. Questa è la teoria. Una teoria che, tra l’altro, nella pratica ha funzionato molto bene nell’esercito prussiano. Una teoria che mi ha convinto a cambiare. Caspita, se era riuscito il cambiamento nell'esercito potevamo riuscirci anche noi in azienda. Cambiare. Quindi… paura, terrore! Perché il cambiamento fa paura a tutti, perché il cambiamento è difficile, perché il cambiamento ti mette in crisi, ti allontana dalla tua zona di comfort. E poi io, da brava matematica, malata di mente, sono andata a prendere tutte le statistiche che mi hanno confortato assicurandomi che la maggior parte delle iniziative di cambiamento o sono fallite o sono destinate a fallire. Quindi... pensare! Ho cominciato a pensare, studiare, analizzare, pianificare, convinta di dover essere da sola, o quasi, a risolvere il problema chiusa nella mia torre d’avorio, nel mio ufficio, a pianificare il futuro, il cambiamento. Caduta in pieno nel trappolone della pianificazione di dettaglio, a priori, a tavolino del “come”. Quel “come” che avrei dovuto lasciare in autonomia alle persone, al team. Mi è ritornata in mente una frase che il generale von Moltke ripeteva spesso alle truppe: “Nessun piano sopravvive al contatto col nemico.” Quindi forse piuttosto che fare il piano, il mega-piano termonucleare, sarebbe stato meglio provare con un approccio graduale, a piccoli passi, dandosi degli obiettivi brevi, a breve scadenza, limitati nel tempo, semplici da capire, semplici da verificare; quindi piccoli passi, verifica e, in funzione del feedback, adattare e decidere i passi successivi. Ma tutto questo non si poteva fare lasciando solo le persone al buon senso, ma tutto doveva essere sostenuto da una metodologia solida, una metodologia, però, che abbracciasse questi principi: la metodologia agile era perfetta. La metodologia agile, nata negli anni ‘90 ma formalizzata nei manifesti nel 2001, nata nel software ma oggi ormai utilizzata nella produzione e nelle aziende di servizio, che, tra le tante cose, si basa proprio su un approccio empirico, adattativo, quindi piccoli passi, iterazioni brevi, continuo miglioramento, loop di miglioramento, verifica, adattamento, decisione sul “come” sul campo. Era proprio quello che ci voleva. Quindi siamo partiti prima di tutto cercando il consenso dell'azienda senza parlare di metodologia agile, di dettagli implementativi, che fanno sempre paura, ma concentrandoci, focalizzandoci sul “perché” di questo cambiamento, sui risultati concreti per l'azienda, senza parlare di rivoluzione perché anche questa fa paura. La rivoluzione lascia sempre morti in piazza. Non si può pensare di buttare via tutto. L'approccio a piccoli passi è un'evoluzione ed è molto più semplice da far accettare. Poi abbiamo lavorato sul team, perché comunque bisognava creare un clima di fiducia. Non si può pensare di dare autonomia sul come senza fidarci l'uno dell'altro. Abbiamo cercato insieme di capire, di avere la consapevolezza del perché, del cosa, quindi capire assieme la strategia aziendale, gli obiettivi, il perché ci venivano fatte certe richieste, il nostro ruolo, come noi ci saremmo dovuti interfacciare con il resto dell'azienda. Le procedure sono state riviste e revisionate dove necessario dalle stesse persone che le avrebbero dovute usare, dalle truppe, e abbiamo cominciato a metterle in pratica. Nell'ottica dei piccoli passi abbiamo istituito dei momenti di verifica formali anche queste sempre tecniche della metodologia agile, quindi teniche specifiche proprio nell’ottica dell'adattamento continuo. Condivisione, massima trasparenza. Abbiamo messo in giro per l'ufficio in posti visibili di passaggio tabelle con post-it per rendere visibile a tutti le attivita, le pianificazioni, lo stato dei progetti, i ritardi, i problemi, senza nascondere niente. Abbiamo fatto un cambiamento a 360°. In conclusione, siamo alla fine di una bella fiaba, io ho ritrovato il mio arcobaleno di colori. No, o meglio, non ancora. I primi i risultati però concreti per l'azienda li abbiamo visti, li abbiamo già condivisi, le prime battaglie le abbiamo vinte e in tutto questo le persone sono sicuramente più consapevoli del proprio ruolo, si sentono importanti nel raggiungimento di un traguardo in azienda e sono sicuramente più motivate. Le persone più motivate lavorano meglio e i risultati si vedono. Diciamo che ci sentiamo un po' meno spesso Don Chisciotte perso nella nebbia. Sappiamo che la strada è ancora lunga, fatta di piccoli passi, di adattamenti continui in un ambiente ostile, difficile. Il percorso non è e non potrà essere rettilineo, per tutto quello che ho cercato di raccontarvi. Ma, io un po' di colore l'ho ritrovato. Lo abbiamo ritrovato e la cosa bella in tutto questo è che ho avuto la conferma che le persone, in qualunque ambiente, in qualunque settore lavorativo, ci possono sempre sorprendere in meglio. Con idee nuove, con soluzioni diverse, ma sempre, la maggior parte delle volte, proprio quello che cercavamo. Grazie. (Applausi) Trascrizione: Roberto Carloni Buonasera. Parlando di odontoiatria, ho cercato di — Pensando di coinvolgervi, ho pensato di raccontare una storia. In questa storia, spero di riuscire a trasmettervi un po' la passione e l'amore che ho per questa professione. Parleremo di quello che ci aspetta oltre la dentatura naturale ossia del terzo e del quarto set di denti. La domanda iniziale che voglio porvi è se riuscite a pensare a una differenza che esiste tra uno squalo e un essere umano. Di fatto, di differenze ne esistono innumerevoli. Lo squalo, però, è un animale, se vogliamo, unico nel suo genere perché a differenza della maggior parte dei cacciatori e degli animali in natura che se perdono i denti vanno incontro a morte certa perché non possono cacciare e quindi nutrirsi, lo squalo ha una capacità unica, cioè quella di rigenerare i denti che perde. Pensate che ci sono degli squali che rigenerano fino a 30000 unità di denti nell'arco della vita. Per l'uomo, ovviamente, non è così. Questa è la storia di Francesca, una bambina che si è presentata da me in lacrime perché aveva appena perso i due incisivi centrali, i due denti più importanti del suo sorriso. Francesca era disperata perché era convinta di rimanere così per tutta la vita. Ovviamente, le abbiamo spiegato che Madre Natura l'ha dotata di un primo set di denti, i denti decidui, i quali verranno sostituiti da dei denti permanenti durante la sua fase adolescenziale. Ecco quindi che Francesca, ora, ha 21 anni, è una bellissima ragazza, che ha sviluppato un sorriso che le permette una forte autostima e una confidenza in se stessa. Francesca, però, andrà sicuramente incontro a un processo di invecchiamento. Un processo di invecchiamento che la porterà, eventualmente, speriamo di no, però la porterà probabilmente a perdere i denti se questi non saranno trattati e mantenuti in maniera adeguata. La perdita dei denti stravolge completamente l'estetica del volto. Un riassorbimento dei processi mandibolari e mascellari porta inevitabilmente a uno stravolgimento dell'estetica. Francesca, certo non glielo auguriamo, potrebbe perdere un elemento dentale anche in età più giovane, ad esempio con un trauma sportivo. Uno dei motivi principali per cui i giovani adulti perdono gli elementi dentali sono proprio i traumi. Come rispondiamo dal 1980 ad oggi alla perdita dei denti? A Madre Natura si sostituisce l'odontoiatra con l'inserimento degli impianti. Gli impianti non vanno a sostituire il dente di per sé, vanno a sostituire la radice del dente. Ciò vuol dire che questa vite in titanio si inserisce all'interno dell'osso, si osteointegra e diventa un tutt'uno con il processo mandibolare o mascellare che inseriamo. E poi, sopra l'impianto, andiamo a protesizzare l'impianto con una corona. Oggi siamo in grado di trattare i pazienti completamente edentuli, di inserire questi impianti nei vestiboli mascellari o mandibolari edentuli e di ridare al paziente una funzione. È quello che, dal 1980 ad oggi, si parla, cioè di ridare al paziente la capacità di masticare. Oggi però non è solo così. Perché? Perché, ovviamente, i pazienti sono sempre più esigenti. E quindi richiedono che la protesi implanto-supportata sia identica e si vada a inserire nell'armonia della naturalezza dei denti permanenti. Solo grazie alle indagini radiografiche o alle foto cliniche riusciamo a capire quali sono i denti artificiali e quelli naturali. Non è sempre così. Questa è un'altra ragazza di 26 anni che purtroppo è stata trattata sicuramente rispettando la funzione ma non l'estetica. E quando mi si è presentata in questa situazione, per stravolgere completamente il suo sorriso e migliorare l'estetica del suo volto, abbiamo dovuto lavorare per tre anni, non senza grossi sacrifici da parte della paziente. A questo non siamo arrivati solo grazie alle tecniche, ma soprattutto grazie alla tecnologia. Oggi siamo in grado di utilizzare dei computer e dei software, chiamati di chirurgia computer-guidata, che permettono di inserire gli impianti, prima di iniziare il nostro intervento, su un computer. Dal computer otteniamo una guida stereolitografica che ci permette di inserire gli impianti in maniera più sicura, più veloce, senza traumatizzare il paziente, senza fare incisioni, senza dare punti di sutura. E il paziente potrà uscire immediatamente con la protesi implanto-supportata lo stesso giorno della chirurgia. Non ci siamo limitati a questo. A Boston, all'università di Harvard, abbiamo studiato e stiamo studiando dei processi di attivazione e velocizzazione delle fasi di guarigione. Quello che stiamo facendo è prendere questi impianti in titanio e rivestirli con dei fattori di crescita che siano in grado di chiamare quelle cellule della periferia che formino osso, in modo tale da avere quella osteointegrazione, quell'inglobazione dell'osso intorno all'impianto in maniera più rapida e in maniera anche più predicibile. Ricapitolando, abbiamo parlato di odontoiatria funzionale, abbiamo parlato dell'importanza dell'estetica, abbiamo parlato dell'ausilio del computer, e quindi della chirurgia guidata. Abbiamo parlato di attivare questa superficie in titanio, altrimenti bioinerte, e renderla quindi bioattiva. Ma oggi su cosa ci stiamo focalizzando? Dove sta andando la ricerca nel campo dell'odontoiatria? Quindi qual è la prossima parola da inserire in questo tassello? È sicuramente ingegneria dentale. Con ingegneria dentale intendo un protocollo che stiamo incominciando all'università di Padova, oggi. È sicuramente un protocollo molto ambizioso che è quello di rigenerazione del dente. Oggi, utilizziamo le stampanti 3D, per ottenere uno scaffold, cioè un'impalcatura di idrossiapatite. Lo riempiamo di fattori di crescita, fattori di derivazione stromale, piuttosto che proteine morfogenetiche. Sono tutti fattori che danno una terapia che si chiama cell homing, cioè noi non non usiamo cellule staminali adulte, ma indichiamo alle cellule la via di casa. Da qui cell homing. Fondamentalmente, otteniamo, in nove settimane, su animale, una radice rigenerata. E questo sarà quindi il nostro quarto set di denti. Quindi, tornando alla nostra Francesca, se un domani perderà un dente, potrà, come forse fa lo squalo da centinaia di anni, avere anche lei un dente rigenerato. Grazie per l'attenzione. (Applausi) Trascrizione: Andrea Pauri Buongiorno. Buon pomeriggio a tutti, grazie a Danilo per la presentazione che ha già detto tre quarti delle cose che io avrei voluto dire, quindi è fantastico. Il primo punto è questo, guardate questo quadro di Farhan Siki, che è un artista indonesiano il quale da un punto di vista artistico ci dice una cosa: siamo circondati dalle marche. Questo è vero. Ogni prodotto, ogni servizio in un mondo così affollato di marche deve fare di tutto per farsi riconoscere, definire la propria identità, individuare un segno grafico che gli permetta di uscire da quella situazione in cui si è trovato il protagonista di "Uno, Nessuno, Centomila", il racconto di Pirandello che dà il titolo a questa mia breve relazione. Questo settore è il settore delle città e settore delle nazioni. C' è un'alta competizione. Perché? Perché aumentano i turisti in maniera indiscriminata turisti di tutti i tipi. Pensate, la Cina è entrata nel mercato turistico si dice. Si cercano e si domandano gli investimenti. È aumentata la mobilità internazionale. Quindi vi è un'alta competizione tra le città perché i turisti o vengono da te o vengono da me. Gli studenti o vengono da te, o vengono da me. Il business o viene da te, o viene da me. Quindi questa alta competitività, le città la portano avanti enfatizzando quelle che sono le proprie componenti cosiddette tangibili che sono, come vediamo qua, dei monumenti o che sono la localizzazione geografica, la struttura urbana e delle componenti cosiddette intangibili, che sono il feeling che una città ti dà, lo spirito di una città Tutte le nazioni, quello che tentano di fare è di definire una propria identità unica, distinta dalle altre, trovando dei segni grafici che li distinguono -- totalmente dalle altre è molto difficile perché mi sembra che tra la Polonia, le Filippine, le Maldive, l'Oman, il Vietnam, la Turchia, che non hanno molto in comune, ci siano invece dei loghi che sono stati scelti e che rischiano di confondersi e di sovrapporsi gli uni agli altri. Ecco che le città quindi quello che fanno: tentano di definire quella che è la propria identità. La città di Bologna nell'ottobre 2012 ha portato avanti per un anno delle ricerche di carattere quantitativo, qualitativo sulla percezione della propria identità. Questi per esempio sono dei testi che parlano di Bologna quindi piccoli testi fatti su Twitter, fatti sui social media di Bologna, i verbi che maggiormente sono stati utilizzati. Questo per esempio, invece, è una relazione che c'è tra la parola "strada" e alcuni concetti che sono stati individuati applicando i big data su questi testi che sulla rete parlavano di Bologna. Il risultato di queste ricerche è stato che la percezione di Bologna, è una percezione di una città autentica, come percezione abbiamo detto, soprattutto rispetto alle città che sono una sorta di musei aperti che sono vicino a Bologna come possono essere, nella percezione dei turisti, Venezia e Firenze. È anche una città in cui non c' è un obbligo di fare per esempio dei percorsi. Se uno viene in una città come Bologna non ha l'obbligo di vedere certe cose come in altre città perché più o meno ci sono delle bellezze che sono più o meno tutte uguali. Anche un'altra libertà di potere fare un po' le esperienze che ritiene opportuno fare. Quindi questo è stato un po' il risultato della ricerca e anche la definizione dell'identità della città ma noi sappiamo poi che per comunicare qualcosa abbiamo bisogno in primo luogo di un logo. Un logo risolve i problemi della comunicazione? Sarebbe stupido dire che risolve i problemi della comunicazione Il logo è come un biglietto da visita, voi date un biglietto da visita. Potete invece di volta in volta tirare fuori il taccuino, scrivere su un pezzetto di carta che poi viene perduto eccetera. È un problema di efficacia. Il logo però se vuole essere creativo deve avere alcune caratteristiche. In primo luogo dovrebbe essere distintivo e unico per riuscire ad esprimere quelli che sono gli elementi di identità profonda di una città, attraverso un segno di qualità che sia anche in grado di attirare l'attenzione, ma che sia out of the box, cioè che sia un segno pensato col pensiero laterale, e soprattutto, e questo può sembrare ironico, che superi il test della t-shirt. Ovviamente Danilo ha già anticipato il test della t-shirt, perché quando noi pensiamo al test della t-shirt pensiamo a questo logo: I Love New York, 76. Glaser ha disegnato questo logo che è diventato un logo che è irripetibile anzi, è stato ripetuto e copiato da tantissime città, ma ogni volta che uno vede il logo copiato pensa sempre a New York. Le città quindi che cosa hanno fatto, soprattutto in questi dieci anni. Hanno pensato: come posso trovare un logo che esprima quella che è la complessità, la molteplicità dei tratti di una città e la sua unicità. E queste sono alcune delle soluzioni: per esempio il claim I am Amsterdam è stato ripreso dalla parola Amsterdam. Il claim Be Berlin. Vedete la porta di Brandeburgo che è un claim piuttosto rigido e quindi un claim che non riesce ad esprimere le diversità, è stato reso molto più dinamico attraverso interventi di questo tipo. Copenaghen per esprimere l'apertura di questa città ha recuperato la parola Open all'interno della parola Copenaghen, ha modificato i colori del design in funzione dei concetti che accompagnano Copenaghen. A destra voi vedete l'ultimo logo di Singapore che corrisponde alla topografia di questa città-stato con questa specie di diamante che mostra la dinamicità, modificando le forme e i contenuti di Singapore stessa. Abbiamo poi il Bahrain invece. Vedete che è un logo che si allontana dal logo rigido. È un logo che cambia forma. È un logo che cambia colore, in funzione di quelli che sono alcuni dei settori della città. Noi vediamo però che ogni luogo poi dopo ha loghi che in qualche maniera lo richiamano, lo copiano e così via. Abbiamo poi Melbourne. Questa bella M geometrica che si modifica come forma, si modifica come contenuto, si modifica come colori a seconda di che cosa si voglia raccontare di una città. Abbiamo poi fino al logo di Bologna, il logo che era il più dinamico: Nordkyn È un distretto costituito da due città del nord della Norvegia in cui il claim dice: è il luogo dove regna la natura. Come fanno per fare capire che regna la natura? Se voi andate sul sito visitnordkin vedete che questo logo cambio di forma e cambia di colore col cambiare della temperatura e del vento di quella zona. La città di Bologna ha pensato che anch'essa dovesse, città poco nota, dovesse porsi il problema della propria identità, abbiamo detto, e anche di avere un proprio logo. Ha fatto un concorso internazionale che è stato vinto da Matteo Bartoli e Michele Pastore il quale ha portato a una soluzione diversa. dalle soluzioni usuali che abbiamo già visto. Una soluzione che individua un vero e proprio, come ha anticipato Danilo, un vero e proprio alfabeto. Questi per esempio che noi vediamo sono una serie di loghi che ci accorgiamo che sono tutti tra loro, ovviamente, differenti, ma che in qualche maniera richiamano qualcosa di unitario, cioè appartengono alla stessa famiglia. Questo quindi è il risultato di un pensiero che risolve un problema in maniera diversa. Perché che cos' è una città come Bologna? Voi vedete, l'abbiamo detto, sono le variabili tangibili e intangibili che fanno di questa città quello che è. E quindi Bologna è l'insieme di queste caratteristiche, ma il problema che ci si pone è come riuscire a tradurre tutte queste caratteristiche in un segno visivo. E quindi quello che è stato premiato è questo progetto, che parte dall'individuare cinque archetipi, cinque figure della storia e della memoria della città. Quindi questa pianta del 1625, questo stemma che è posto in una delle porte di Bologna. Qua siamo vicino a Santo Stefano. E finiamo con la Rocchetta Maffei che non è distante da Bologna ma che appartiene quindi a questo territorio. È quindi stato creato un alfabeto riprendendo questi cinque elementi storici. Ecco vedete, queste sono le lettere. Queste le lettere di un nuovo alfabeto che viene proposto per raccontare una città, in questo caso la città di Bologna. Questo alfabeto, poi dopo, permette un codice di scrittura e quindi ogni parola ha un proprio segno grafico, la sovrapposizione delle lettere dà luogo non a una parola, ma a un segno grafico che è l'insieme dei segni grafici delle singole lettere. È chiaro che a raccontarlo è molto difficile, è molto più facile realizzarlo. Quindi le regole di composizione -- questa è la lettera A, la lettera R, la lettera T, la lettera E che assieme danno S A N L U C A, danno questa forma geometrica: partecipazione, bicicletta. Voi potete quindi definire qualsiasi carattere di una città con sotto il claim "È Bologna" dandogli un segno grafico che cambia di volta in volta. Questo serve quindi a costruire un sistema di integrazione della comunicazione da parte di tutti: da parte di tutte le strutture della città, le strutture pubbliche, le strutture private, le organizzazioni e le associazioni di singoli Questi sono alcuni esempi di loghi che sono stati creati: City of Food è un luogo che è stato presentato anche a New York, qualche settimana fa, all'interno del quale stanno tutte le iniziative che riguardano il cibo. Poi vedete che per alcuni concetti vi sono dei temi e dei sottotemi, i quali hanno lo stesso colore, come in questo caso, cultura come sviluppo economico, ma cambiano ovviamente il segno grafico in funzione della parola che di volta in volta vogliono esprimere. Ecco allora che in questa maniera, con una scelta che nessuno ha mai fatto, quindi una scelta rischiosa. Se nessuno ha mai fatto le cose, può darsi che nessuno ci abbia mai pensato, può darsi che le cose non funzionino in questa maniera. Però il pensiero laterale ha del rischio. Quindi il rischio del pensiero laterale è stato di individuare un vocabolario, il quale vocabolario sostituisse i loghi generici. Questi sono alcuni dei loghi che sono stati realizzati in questi ultimi mesi e che fanno riferimento alla città di Bologna. Quindi era più facile, ovviamente, tra le 500 proposte internazionali che sono state fatte, scegliere un logo, con dire le due torri è Bologna, il tortellino è Bologna, i portici è Bologna. Ma sono le solite modalità che vengono utilizzate per fare loghi, i loghi rigidi, rappresentazionali, che invecchiano presto e non riescono ad esprimere la complessità, la pluralità, la molteplicità delle caratteristiche. Questo logo ha un'altra caratteristica. Eccola qua. E la caratteristica è di avere -- come è già stato anticipato, quindi forse l'emozione perché Danilo aveva già detto tutto -- c'è questo sito ancora in versione beta in cui chiunque di voi può andare perché è un luogo partecipativo e inclusivo, può andare e scrivere il proprio nome o un concetto, e relazionarlo a Bologna e vedere come è il proprio segno grafico. E allora chiudiamo così come abbiamo iniziato. Abbiamo detto Pirandello: "Uno, Nessuno, Centomila", non so quanti conoscano questo bellissimo romanzo della metà degli anni '20, in cui il protagonista Gengé sente che cosa? La crisi d'identità della contemporaneità. Cioè si accorge di una cosa: che la rappresentazione che lui ha di se stesso non è quella che gli altri hanno di lui. Gengé quindi sente le cose che sentono tutte le città. Le città sentono che la rappresentazione che hanno loro di se stesse non è quella che hanno tutti gli altri. E allora che cosa hanno fatto le città per non essere come pensava Gengé? Contemporaneamente uno, 100 000, ma Gengé diceva: quindi sono nessuno. Le città hanno fatto dei tentativi come quello, visionario, diciamo, di Bologna, di poter essere contemporaneamente 100 000, uno, ma possibilmente non nessuna città. Grazie. (Applausi) Il primo organo che si vede è il cuore, non è il cervello. Io non me l'aspettavo. Forse è una cosa che ci dimentichiamo, nel corso della vita. Ma questa è l'ecografia al terzo mese. Al quinto mese, quella che si chiama la morfologica, la poesia è già finita. L'ecografista si muove su un'immagine che tu non capisci, e dice: "E il cervelletto? Vediamo se c'è. Sì, c'è il cervelletto. E il femore? Vediamo se è lungo il giusto. Sì, è lungo il giusto." E io mi dico: "Come il cervelletto? Ma perché non dovrebbe esserci, il cervelletto? E poi a cosa serve, se non ci fosse? E il femore quanto deve essere lungo?" E lui va avanti, ormai è molto più avanti l'elenco degli organi. Ecco, si nasce così. Misurati, calibrati, verificati rispetto a dei parametri standard attesi. Si nasce già con un voto, cioè l'indice di Apgar alla nascita. È una sintesi di parametri di salute che in qualche modo dice, in decimi, come i voti a scuola, quanto è sano tuo figlio dal minuto zero. E così - e questo è solo il trailer. Le ecografie che fai sono solo il trailer di un film che farai, che vedrai dopo. Perché, appena nasce, devi misurare di quanti grammi cresce ogni settimana. E sono 30, 40, 50, non di più. E tuo figlio non sta fermo. E misuralo tu, su una bilancia, un bambino che si muove. E se sono 40-50, è difficile perché oscilla. E, se sono di meno, ti viene il panico perché forse non mangia abbastanza, non hai il latte che serve. E poi deve crescere di tot centimetri, e c'è una curva che vedi, ogni volta che vai dal pediatra, ed è la curva di crescita della popolazione media. E tuo figlio è lì che balla sopra, sotto, durante. E se è sopra, c'è l'orgoglio di papà e di mamma: "Mio figlio è sopra la media". E se è sotto no, taci: c'è un po' più la vergogna. Finché ad un certo punto può darsi che scivoli al decimo percentile. Allora lì c'è il panico. C'è il panico del fatto che forse devi fare le cure ormonali, forse non sta crescendo come dovrebbe. Forse qualcosa non va - ma il fatto è che tu, tuo figlio, non lo guardi. Lo controlli, che è molto diverso. (Musica) Allora, con questa ansia da genitore addosso, fai tutto il possibile. Allora giostrine, palestrine, stimoli di ogni tipo. Come se la natura non bastasse, come se non potesse fare il suo corso, come se la realtà non fosse abbastanza curiosa da osservare. E vai a inseguire, a cercare le cose "giuste". Quindi leggi sulle scatole, chiedi ai negozianti "la cosa giusta per un bambino di tre anni", anzi una bambina di tre anni. Il libro giusto, la scatola giusta. Ma tu non è che stai guardando lui o lei, stai guardando la scatola. E lo chiedi al negoziante, che cosa prendere. Perché hai già il mercato addosso, perché il mercato ti assedia. Il mercato è entrato in scena il primo giorno, almeno nella nostra esperienza. Perché quando è nato Pietro, accanto c'era già il pacco. La cremina, la pomatina, la spazzolina. Pietro era nato, ed era già un nuovo consumatore. E poi non ti molla: il mercato, lo sanno bene gli psicologi del marketing, ha due linguaggi: uno è quello che usa coi bambini, con i ragazzi, ed è un linguaggio che tu non capisci completamente, perché è fatto di colori accesi, di forme - studiate, ovviamente. E poi di personaggi, che sono quelli dei cartoni e dei film, che ad un certo punto sono dappertutto. Sono sui tovaglioli, nei piattini dei compleanni, stampate sulle torte, sugli zainetti, i quaderni, i diari. Sono ovunque. Tanto che li trovi senza un problema. E ti sembra che tuo figlio li vuole: ma non li vuole lui. Lui, in quel momento, non sta desiderando, neanche sta facendo i capricci: sta eseguendo un compito. Perché è il mercato che desidera per lui. Lui sta eseguendo quel compito. E tu intanto sei impegnato in altro, perché il messaggio per te è diverso, il codice è diverso. Il tuo codice è quello stampato sulle istruzioni delle confezioni, dove c'è scritto: "Questa cosa è adatta per, qui dentro ci sono le vitamine, questo fa bene per questo, per quell'altro. Perché gli psicologi del marketing lo sanno, che tu devi sentirti un bravo genitore. Ed è questo il messaggio che ti è rivolto. (Suono della campanella) In questo assedio normativo, la scuola ci mette del suo. Quando Pietro è entrato alla scuola materna eravamo un po' in ritardo, rispetto all'inserimento. Qualche giorno dopo arriviamo, e il gruppo è già formato: i bambini stanno cantando con l'insegnante in coro una canzone, con il libro delle canzoni dell'insegnante. Allora Pietro, per inserirsi, dice: "Posso cantare la canzone della montagna?". E canta la sua canzone, pensa che questo sia la chiave, e si inventa questa canzone. L'insegnante guarda il quaderno e dice: "No, scusa. Non c'è la canzone della montagna, non la possiamo cantare". Nella materna ci sono appese tutte quelle sagome, già fatte, che tu devi colorare dentro, guai ad uscire fuori. Usa i colori giusti. Se usi i colori scuri, il viola e il nero, poi l'insegnante ti dice: "C'è qualcosa che non va?". Margherita, sette anni, ci chiede, a colazione: "Ma quanti sono 60 secondi?" E noi glielo facciamo vedere. Margherita non ha l'orologio: un bambino di sette anni non deve, avere l'orologio. Ma che cosa succederà? Le chiediamo: "Perché hai bisogno di saperlo?". "Eh, domani c'è l'Invalsi", Che va in scena in seconda elementare, che è un test a tempo. E da quel momento, per Margherita, il tempo va al contrario. Anziché scorrere com'è nella natura, com'è nella sua vita, va al contrario, come in fabbrica, a lavoro, come qui. E da lì le prende un'ansia tremenda. Una sua compagna di classe viene dallo Sri Lanka. E allora si assenta qualche giorno per andare nel paese d'origine della famiglia. Quando torna, l'insegnante chiede: "Ma scusa, dove sei stata in questi giorni?". Lei dice: "Sono stata in Sri Lanka, il paese dei miei genitori". E l'insegnante le dice... "Ah, bene. Adesso mettiti in pari coi compiti". Mettiti in pari coi compiti?! Ma quell'insegnante l'ha vista, quella bambina? O ha sovrascritto su di lei l'allieva che doveva essere? Quel giorno, la lezione, la doveva tenere quella bambina! È questo che succede: noi, in realtà, i bambini, i ragazzi non li vediamo. Cioè, li guardiamo non per quello che sono, che fanno, ma per quello che ancora non sono, non fanno, non hanno. Cioè sostanzialmente misuriamo la loro distanza fra la nostra aspettativa e il nostro standard, la nostra misura e quello che sono, ma che non ci basta. E la loro vita va avanti fino a 16, 20 anni - Quando incontro i ragazzi con cui faccio ricerca, che intervisto, con cui facciamo insieme le cose, e loro mi dicono: "Ma tutti questi test, queste verifiche, queste prove, questi casting - a parte che, in Italia, in vista di cosa? Qual era il premio? Qual era il traguardo di questa rincorsa? E poi ti dicono: "Ma, senti, io non so, in realtà, che cosa mi piace. Ho sempre fatto quello che dovevo. E poi non mi sento abbastanza. Forse non sono adeguata. Forse non ce la farò, forse non riuscirò, non lo so. Non so cosa scegliere, ho paura del futuro". Ma com'è possibile? Nell'età della potenza, dell'eros, del desiderio, aver paura della realtà e del futuro? Ma come abbiamo potuto portare una generazione a quel punto? Anziché convocarla nella realtà, l'abbiamo tenuta in esilio, in cattività, anziché dare compiti di realtà e responsabilità. Questo dico: è sostanzialmente una follia che non possiamo più permetterci. Per il semplice motivo che ci stiamo dimenticando che noi, quando emigravamo, emigravamo ragazzi. E l'intera famiglia scommetteva sui ragazzi che partivano, per ritrovare l'economia e la felicità. Gli adulti scommettevano sui ragazzi. Ci stiamo dimenticando che il Novecento è stato fatto di idee, e di scoperte, di giovani che avevano fra i 20 e i 30 anni! Einstein aveva 26 anni, quando ha scritto l'articolo famoso sulla relatività. Quindi non era quel vecchio bianco, coi baffoni. No, era un giovane di 26 anni. Ci stiamo dimenticando che le grandi aziende degli anni 2000 sono state fatte da ragazzi che avevano fra i 18 e 25 anni. Questo non è il migliore dei mondi possibili. Forse ce lo dobbiamo dire. E proprio perché non è il migliore dei mondi possibili, e lo dobbiamo raccontare così, dobbiamo provare a trovare dei varchi per fare entrare i ragazzi. Assumerci il compito del suo miglioramento. È da lì che si entra: perché se il mondo è saturo, museificato, non entri, non c'è posto per te. Ed è quello che sentono i ragazzi, che non si sentono utili perché non c'è posto. Non sono previsti, è tutto già occupato. Un po' come questo teatro. E allora da dove entri, se tutto è già predisposto, è tutto già pronto? Non solo: la realtà è cambiata tantissimo, in questi anni. E la mia base esperienziale non conta nulla rispetto a quella che ha, e avrà, un ragazzo. Io non sono la misura dei miei figli, e gli adulti presenti non sono la misura dei ragazzi presenti. Parlo per me. Io ho fatto un liceo che è cambiato completamente, un'università che è cambiata completamente. Ho fatto l'obiezione di coscienza al servizio militare facendo un servizio civile di 20 mesi. Nulla di tutto questo esiste. Ho cercato lavoro con le Pagine Gialle! (Risate) Sono andato a guardare "Società di ricerca", ho mandato sei lettere e ho trovato lavoro. Potrò mai dire questo, ad un ragazzo? Ho parlato una lingua, ho vissuto in una città, ho fatto un solo mestiere. Anche questa, probabilmente, non è più la misura, evidentemente, dei ragazzi che ho di fronte. Credo che questa generazione che abbiamo di fronte, e molti sono presenti, non debbano essere formati come allievi che devono eseguire dei compiti prescritti perché c'è un manuale che valeva ieri e vale oggi. Devono essere formati come pionieri, e formarsi come pionieri è del tutto diverso. Vuol dire che devi spostare la frontiera della conoscenza. Vuol dire che devi studiare e devi anche imparare a disimparare, come diceva Gregory Bateson. Quindi sostanzialmente, a ricostruire continuamente le regole. Vuol dire che devi essere formato con domande. Non allenato a rispondere come succede a scuola. E queste domande devono essere domande legittime, non illegittime, che son quelle che ci sono a scuola e all'università. Che sono quelle dove: chi fa la domanda sa la risposta; e chi risponde sa di dover dare la risposta che è nella testa di chi domanda. Se sei allenato così, non ti pensi portatore di alcun sapere, di alcuna scoperta, di alcuna possibilità di ingresso nella realtà. Perché tutto è già scritto e già fatto. Un giorno siamo al mare. Pietro ha 10, 11 anni e mi dice: "Papà, voglio diventare ricco". Noi non siamo ricchi. E io non so come prenderla e mi viene in mente questo: "Bello, così può essere generoso". E lui mi dice: "No, non intendevo questo". (Risate) E allora cerco di riprenderla in un altro modo, e dico: "Ok, Pietro. Allora, per diventare ricco, devi trovare qualcosa che sia la soluzione a un problema comune. una risposta che risponde, in qualche modo, a un'esigenza collettiva. E quindi, forse, può avere successo". Lui si guarda attorno e dice: "Potremmo rendere potabile quest'acqua, l'acqua del mare". C'eravamo. Questa è la sfida di cui parlo. Cercare di assumersi compiti di realtà, qualcosa che davvero urge da fuori, e provare a cercare soluzioni con i ragazzi. Questo faccio: gruppi interdisciplinari, dove metto insieme il pensiero divergente dei bambini, l'energia dei ragazzi, la maturità degli adulti. E insieme re-immaginiamo quartieri, biblioteche, scuole, per capire cosa si può fare. Spegniamo la luce. Rompiamo il ricatto del presente, perché è reale molto più della realtà. Il presente non è il repertorio del possibile. E immaginiamo cos'altro si può fare in un luogo. In un lavoro che ho appena fatto, ho chiesto loro addirittura questo: "Sentite, abbiamo i negozianti, i residenti. A voi chiedo di fare gli alberi. Fatevi portavoce della natura. Perché ci serve capire, qualunque cosa faremo in questo quartiere, ci serve avere l'orizzonte lungo della natura, e siete gli unici che possono incarnare la natura." E loro lo fanno, e sono contentissimi - di questo sto parlando. Noi, in realtà, questa cosa di mettersi insieme e di collaborare insieme la facciamo, in Italia: ma la facciamo una sola volta, quando ci sono le grandi emergenze, quando ci sono i terremoti, le alluvioni. Quando avvengono quelle cose, siamo uno accanto all'altro. E non ci chiediamo "chi è quello lì", non è che lo misuriamo rispetto a quello - Abbiamo un compito di realtà urgente, e lo facciamo assieme. E funziona. In quelle circostanze spesso guardiamo i ragazzi e li chiamiamo, il giorno dopo, gli "Angeli del Fango". Ci accorgiamo di loro solo in quella circostanza. E loro non sono molto contenti. E hanno ragione. Ecco, di questo parlo: di compiti di realtà. In fondo è fare quello che Hannah Arendt chiamava politica. La politica non è occuparci gli uni degli altri, ma occuparci insieme, del mondo, ogni giorno. Grazie. (Applausi) Se io vi chiedessi di immaginare una donna siriana, o irachena, una donna mediorientale, quello che potrebbe venirvi in mente è una fotografia così. Una donna un passo indietro, coperta, magari piangente, con dei bambini, che sono sporchi, in un campo profughi. Un'immagine da vittima. Oppure, quello che potrebbe venirvi in mente è un'immagine totalmente opposta. Questa: una donna molto truccata, magari che fa la danza del ventre, piena d'oro. E a questi due stereotipi se n'è aggiunto un terzo, ultimamente. La donna combattente. Una donna combattente che persino nella morte viene paragonata ad Angelina Jolie per la sua bellezza, anziché parlare di quello per cui sta combattendo. Nel 2014 ho cominciato a viaggiare e a coprire la guerra in Iraq e in Siria per diversi media internazionali. Qua sono durante una delle grandi offensive per riprendersi la città di Kirkuk, intorno a Kirkuk, in Iraq. E in questi viaggi ho avuto l'opportunità di incontrare - di parlare con tantissime persone, e soprattutto di grattare la superficie, e capire che dietro al ruolo delle donne c'era molto di più, c'era un'altra verità, c'era un rovescio della medaglia. Cioè, le donne - alcune donne volevano e vogliono essere protagoniste della loro vita, della loro emancipazione. E vogliono un mondo più giusto per loro. "I am the revolution", il titolo del film, parte proprio da questa esigenza di raccontare l'altra parte. La parte delle donne che, appunto, vogliono combattere. È un film fatto da donne, sulle donne. E la storia racconta tre donne: una in Iraq, una in Siria e una in Afghanistan. Che tutti i giorni combattono, e soprattutto rischiano la vita per aiutare altre donne. Il nostro viaggio è cominciato a Baghdad. Da adesso in poi vi mostrerò solo frame del film. Appunto, questa è un'alba. Noi siamo volati a Baghdad per conoscere Owfi, l'organizzazione che si chiama appunto Owfi. Organizzazione per la libertà delle donne irachene, e soprattutto la fondatrice: Yanar Mohammed. Yanar è nata a Baghdad da una famiglia borghese, è andata - ha avuto la fortuna di andare a scuola. E nel 1992, con marito e figlio, decide di partire, di scappare dal regime di Saddam Hussein. Vanno in Canada. Lei finisce il master in architettura, comincia a lavorare. Hanno una casa, hanno finalmente sicurezza, tranquillità. Cosa che prima a Baghdad, non aveva mai avuto. Ma... "Mi sentivo come una pianta senza radici, la mia vita non aveva uno scopo." Lei si è sempre sentita questo vuoto dentro, durante tutti quegli anni. Fino al 2002. Nel 2002, gli americani cominciano a dichiarare di voler invadere l'Iraq. E, nello stesso momento, lei riceve chiamate dalla capitale irachena. Le donne venivano rapite per la strada e poi vendute ai trafficanti di esseri umani, oppure spinte alla prostituzione. Così lei di tutta fretta decide di scrivere lo statuto dell'organizzazione, e a maggio del 2003 si trasferisce a Baghdad, da sola, lasciando indietro marito e figlio, perché vuole aiutare le donne. Yanar, qui la vediamo durante una manifestazione a Baghdad, vuole aiutare le donne a scappare dalla violenza domestica, ma soprattutto dal delitto d'onore. Il delitto d'onore è quella pratica, molto diffusa in Iraq, per cui gli uomini sono detentori dell'onore della famiglia. E se una donna viene colta in atteggiamenti equivoci, oppure viene violentata e la famiglia lo viene a sapere, la donna deve morire. E per farlo, la prendono, la buttano giù da un dirupo e le tagliano la mano sinistra. Il palmo poi viene appeso alla porta della famiglia, alla porta di casa, per far vedere al villaggio o alla società che l'onore è stato restituito alla famiglia. Ancora oggi, a Baghdad, ci sono centinaia di corpi che all'obitorio portano la firma, appunto, del delitto d'onore. L'associazione, esattamente, che cosa fa? Questo è un momento in cui queste donne, che fanno parte dell'organizzazione di Owfi, ci hanno raccontato non solo la loro storia, ma come l'organizzazione ha cambiato loro la vita. Perché l'organizzazione Owfi dà una seconda possibilità a queste donne. [Per] prima cosa, danno una nuova identità. Cosa importantissima, altrimenti le famiglie, che sono sempre sulle loro tracce e vorrebbero ucciderle, le troverebbero subito. E poi, soprattutto a Baghdad, senza documenti non si può girare. È sostanzialmente impossibile. Dopodiché inizia un percorso, un percorso che parte con l'alfabetizzazione. Poi, un corso di femminismo, per far capire a queste donne quali sono i loro diritti. Che non sono e non devono essere schiave, ma possono ambire a una vita diversa. Poi ci sono corsi di pittura, perché attraverso l'arte si aiuta a superare la violenza. Yanar ci tiene moltissimo a tutto questo percorso, perché loro non sono una ONG, che offre solo servizi, ma loro vogliono che le loro donne si trasformino da vittime a difensori e paladine dei diritti. Negli ultimi anni, cioè dal 2003 ad oggi, negli ultimi 15 anni, Yanar è riuscita a salvare almeno 500 donne, e ancora oggi i suoi rifugi non hanno uno status legale, quindi sono completamente illegali. Ma, nonostante tutto, Yanar si muove, cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica. Io l'ho incontrata quando è andata a parlare alle Nazioni Unite, la prima volta, appunto per raccontare che la situazione, per le donne in Iraq, è ancora un disastro, ma si può cambiare. Da Baghdad ci spostiamo a circa 700 km a Raqqa, Siria. Raqqa, magari, l'avete già sentita nominare: è stata per quattro anni la capitale di ISIS, e lo è stata fino a novembre del 2017. Il 17 novembre del 2017, una coalizione molto particolare, fatta da unità curde, milizie arabe, con l'aiuto degli Stati Uniti hanno riconquistato la città. A marciare dentro la città, 60.000 uomini e donne. E a capo c'era lei, Rojda Felat. Rojda Felat è una donna molto minuta. A me mi arriva più o meno alla spalla. Ha un unico, grande vezzo, che sono i capelli lunghissimi, fino al bacino. Prima della guerra a ISIS, mi ha raccontato che ce li aveva fino alle caviglie. Ma è una donna estremamente rispettata. Ha un bellissimo sorriso, che purtroppo non usa così spesso, ed è una grandissima stratega militare. I suoi riferimenti sono Bismarck, Napoleone e Saladin. ISIS, sulla sua taglia, ha messo un milione di dollari. Rojda ha 37 anni, ed è nata e cresciuta ad Al-Qamishli, nel nord della Siria, quasi al confine con la Turchia. Nella zona curda della Siria. ma i curdi sono sempre stati considerati cittadini di serie B. E quindi è per questo che come curda, e soprattutto come donna, Rojda ha sentito, crescendo, che non aveva alcun diritto. Ed è sempre per questo che, nel 2012, ha deciso di unirsi allo YPJ, le unità di protezione delle donne. Erano in quattro. Oggi, a sei anni di distanza, sono 24.000. Le donne che scelgono di indossare l'uniforme fanno una scelta di vita. Abbandonano anche loro la loro vecchia identità, ne prendono una nuova e dedicano la propria esistenza alla rivoluzione, e soprattutto alla protezione dei civili e alla protezione delle altre donne. Quando, appunto, vanno in accademia, oltre alla formazione militare, c'è anche una formazione politica che prende spunto dagli scritti di Abdullah Ocalan, fondatore del PKK, che dice: se si vuole cambiare la società, il cambiamento è possibile solo se prima c'è una rivoluzione delle donne. Ed è qui che entra in gioco, appunto, l'insegnamento di Abdullah Ocalan, perché quando le unità di Rojda entrano in un nuovo territorio, loro vogliono portare avanti anche un'eguaglianza di genere. Vogliono cambiare la società, e soprattutto dare una nuova speranza. Quindi in un villaggio - in uno qualsiasi dei villaggi che riprendono da ISIS, fanno subito eleggere dai cittadini un sindaco uomo e un sindaco donna. Oggi, nella zona controllata dai curdi, la cosiddetta Rojava, le donne sono: in politica; nei tribunali; in diplomazia; nella polizia. E appunto, nei militari. La poligamia è stata bandita, immediatamente. Non ci sono più matrimoni tra minori. Nonostante siano passati cinque anni dall'inizio di questa rivoluzione, la strada è ancora lunga. E sicuramente Rojda, e tutte le donne, non si fermeranno una volta sconfitta l'ISIS. Da Rojava, che è stato un movimento che ha sicuramente influenzato tante altre donne in giro per il mondo e tanti altri movimenti, andiamo a Kabul. Oggi, l'Afghanistan è uno dei posti peggiori dove nascere donna. Nel 2001, gli americani entrano in Afghanistan dichiarando che avrebbero liberato le donne. A 17 anni di distanza, l'87 percento delle donne subisce violenza. L'87 percento! L'86 percento non sa leggere e scrivere. Solo il 14 percento è andata a scuola. Le donne non possono andare in giro senza velo, non possono andare in giro nei villaggi senza burqa. Potrebbero essere lapidate in piazza. Non hanno diritti. E questi 30 anni di guerra consecutiva in Afghanistan non hanno fatto altro che ampliare questi problemi. Ed è qui che Selay Ghaffar si muove, lavora. Selay Ghaffar è la prima portavoce donna di Hambastagi, il Partito della Solidarietà afgano. È la prima donna ad avere questo ruolo. Lei arriva da un contesto rivoluzionario, nel senso che suo padre, all'inizio degli anni '80, ha deciso di abbracciare il fucile e combattere i russi. Però, purtroppo, non ci è riuscito. E quindi lui e la famiglia sono partiti e sono andati prima in Iran, e poi in Pakistan. In Pakistan, Selay comincia a lavorare già da quando ha 12 anni, con le altre donne. Le aiuta, raccoglie indumenti, capisce che bisogna dare loro un'istruzione, bisogna dare un'istruzione alle donne. E, da giovanissima, ancora prima di ritornare in Afghanistan, e l'Afghanistan era sotto il controllo dei talebani, entra illegalmente nel paese e fa piccoli corsi di formazione. Oggi è tornata in Afghanistan, e Selay mette la sua faccia in tutte le battaglie, e in particolare quella per le donne. Lei è critica contro gli Stati Uniti, la NATO, i signori della guerra, i signori della droga, i talebani. Ha tantissimi nemici, compreso il governo: ma nonostante questo, non si ferma. Lei arriva dove il governo non riesce ad arrivare, perché purtroppo l'Afghanistan, oggi, al 72 percento è controllato, appunto, da talebani o signori della droga. Ma a lei non importa, lei va avanti. Incontra donne, organizza corsi di alfabetizzazione, organizza corsi di lavoro. Ci mette la faccia, appunto dicevamo: ma tutto questo ha un prezzo. Non ha una casa, non può averla, vive completamente sotto scorta. Hanno cercato di ucciderla, di seguirla, di rapirla, di zittirla in ogni maniera. Non ce l'hanno fatta. E tutto questo a lei non importa, perché tutto sommato la lotta senza sacrifici è impossibile. Promuove manifestazioni per la democrazia. Ed è sicura che, con gli sforzi, prima o poi riuscirà veramente a cambiare il suo paese. Queste tre storie che vi ho raccontato sono molto diverse l'una dall'altra, hanno delle pratiche che sono molto diverse. Ma hanno anche dei denominatori comuni. Il primo è che il cambiamento passa dell'istruzione. Le donne devono andare a scuola, perché solo così, sapendo leggere e scrivere, avendo un'istruzione, possono anche aiutare altre donne, e fare appunto questo processo di empowerment. Che è molto importante, perché insieme, poi, queste donne formano una comunità, la comunità che sostiene queste tre donne, che sostiene, che le protegge. Perché queste - Selay, Rojda e Yanar sono un esempio di quello che si può fare; ma da sole non potrebbero fare nulla. E soprattutto, una cosa a cui tengono tutte e tre è che questo percorso deve essere condiviso, deve essere fatto insieme agli uomini. Perché altrimenti il cambiamento non sarà possibile. Bisogna camminare insieme, cambiare mentalità, altrimenti tutti gli sforzi saranno vani. Grazie. (Applausi) Questo è il nostro mondo. Il mondo che vogliamo conoscere per avere una possibilità di vivere meglio, di vivere più felici, perché questo è quello che vogliamo tutti. Ma, per poterlo conoscere, dobbiamo studiarlo e per poterlo studiare dobbiamo misurare il mondo che ci circonda, quindi il mondo che noi vogliamo conoscere, il mondo che però vogliamo studiare. E studiare il mondo vuol dire misurare il mondo, cioè quello che è stato sempre fatto dai cartografi. La cartografia si è da sempre occupata della misura del mondo, della misura del mondo prima e della sua rappresentazione dopo, perché lo possiamo conoscere. Questa misura del mondo per tanti secoli è rimasta invariata: vedete due immagini molto diverse tra di loro dal punto di vista temporale, ma le misure del mondo venivano fatte sempre da terra, dopodiché, a partire dall’inizio del secolo scorso, abbiamo cominciato a volare, - gli esperimenti dei fratelli Wright, all’inizio - abbiamo cominciato a prendere le immagini del mondo da sopra di noi, prima gli aerei, poi i satelliti – 1957, Sputnik – adesso sta iniziando una nuova era, l’era degli Unmanned Aerial Vehicle (UAV), quelli che molti chiamano, in modo più semplice, droni. Ma torniamo per un attimo ai satelliti, che sono la realtà di oggi. L’ultima immagine che vedete in basso a destra è un satellite, è il satellite Worldview 3. Worldview 3 è un satellite che vola abbastanza basso, vola a circa 600 km di altezza rispetto a noi, ha molti sensori, tra questi sensori un sensore particolare che è una fotocamera con la quale, come diciamo noi scherzando, la Terra si fa i suoi selfie. E queste immagini sono immagini del tutto particolari e spettacolari, perché da quell’altezza riusciamo a riprendere il mondo con un dettaglio dell’ordine dei 30 cm. Quindi, un qualsiasi oggetto sulla superficie della Terra che è più grande di 30 cm viene ripreso da Worldview. Però Worldview non è l’unico satellite che monitora la Terra. Qua vedete un’immagine della Terra circondata dai suoi satelliti artificiali che sono operativi, quindi non sono tutti corpi che orbitano intorno alla Terra in cui dovremmo aggiungere i debris, i satelliti che ormai non sono operativi, e così via. Sono solo quelli operativi: ognuno di loro ha moltissimi sensori, e quindi c’è un monitoraggio in tempo reale della nostra Terra. Però quello che dobbiamo dire è che queste immagini non sono immediatamente utilizzabili da noi per mappare il mondo, perché per quanto abbiamo dei computer molto intelligenti, il computer non è ancora - e probabilmente non sarà mai - intelligente come l’uomo, per cui abbiamo bisogno ancora degli uomini che mettano i loro occhi e la loro mente su queste immagini, per poterle interpretare. Allora la cartografia è cambiata tantissimo, negli anni, per quanto riguarda le tecnologie. Ma è cambiata anche moltissimo la sua mission: all’inizio la cartografia era costruita per scopi militari o per scopi catastali, quindi per poter mappare il mondo e imporre della tassazione legata alla proprietà. Poi, a partire dagli anni ’70, le cose sono cambiate e si è incominciato ad usare la cartografia anche per scopi diversi, ad esempio scopi di pianificazione, progettazione del territorio e così via. Ma la vera rivoluzione è [avvenuta] 11 anni fa – 2004. Nel 2004 nasce questo progetto, che si chiama OpenStreetMap, e l’ideatore è questo, allora, ragazzo che vedete qua, Steve Coast, allora neo laureato d’informatica a UCL - University College of London. Assieme ai suoi amici, Steve comincia a portare avanti questo progetto che è il progetto della mappa libera del mondo. L’idea fondamentale di Steve e dei suoi amici, idea che attecchisce immediatamente a livello globale, soprattutto grazie a un movimento, il movimento dei sistemi informativi e delle informazione geografica libera e a codice aperto – Open Source – che fanno subito propria quest’idea e da pochi contributori, all’inizio del 2004, si passa a un numero di contributori che oggi supera i 2 milioni. Due milioni di persone, in giro per il mondo, che mappano la nostra Terra. Quali sono le idee fondamentali di Steve e di OpenStreetMap? La prima idea è che l’informazione geografica, quella che una volta era la cartografia, e che adesso, detto in termini moderni, si chiama informazione geografica. L'informazione geografica sta diventando pervasiva: sempre più gli eventi, i fenomeni che accadono a livello mondale, sono eventi e fenomeni che trovano la loro contestualizzazione e il loro significato se sono collocati dal punto di vista spaziale. Applicazioni pratiche? La navigazione con le nostre macchine, che ormai facciamo con i navigatori satellitari e con le mappe; la navigazione individuale che diventerà sempre più importante; i servizi basati sulla localizzazione, nei quali siamo solo all’inizio. Ma la seconda idea importante è che, se noi vogliamo poter utilizzare questi dati, se vogliamo che questi dati siano dati liberi, allora questi dati dobbiamo crearceli da noi. Quindi, a questo punto il motto forte di OpenStreetMap è che OpenStreetMap è la mappa creata da persone come te, per essere usata liberamente da chiunque nel mondo. E come si può creare queste mappe? Lo si può fare individualmente, ma è molto più divertente e molto più bello farlo tutti assieme. E allora possiamo organizzare quelli che sono i Mapping parties, e quindi è questa la prima parola che voglio che impariate. Mapping parties vuol dire ritrovarsi tutti assieme e mappare, mappare con uno scopo. Ad esempio, quello che vedete in questa immagine è un mapping party a Osaka, per costruire la mappa della resilienza, quindi cittadini, scienziati, amministratori, membri della protezione civile locale e così via si trovano, girano per la città e individuano quali sono i punti che dovranno essere utilizzati nel caso di emergenza e quali sono i punti che potrebbero presentare difficoltà e così via: creano la mappa della resilienza. Il motto è: mappare il mondo. Però voglio raccontarvi anche un’altra storia, a questo punto: la storia di Haiti, di quando un terribile terremoto distrusse Haiti. E allora a questo punto si doveva intervenire, ma per poter intervenire bisognava conoscere come muoversi in un territorio la cui morfologia era cambiata a seguito del terremoto. A questo punto alcuni gruppi legati a OpenStreetMap ebbero questa idea, ottenere delle immagini satellitari ad alta risoluzione, per mezzo dell’intercessione di organizzazioni internazionali, mettere queste immagini sulla piattaforma di OpenStreetMap, che è una piattaforma, dal punto di vista tecnologico, molto avanzata, perché infatti vi ricordate che Steve Coast è un informatico e vi ricordate che tutto questo nasce nell’ambito del software geografico libero e a codice aperto. Quindi la piattaforma è molto complicata, ma il suo utilizzo è molto semplice: può farlo chiunque, non bisogna essere dei nerd. La piattaforma è a prova di bambino; o meglio, forse, a prova di nonno. Allora a questo punto vengono messe queste immagini nuove di Haiti modificata su questa piattaforma e viene lanciata una call a livello mondiale: tutti i volontari si mettono a mappare. In poche ore, la mappa di Haiti è pronta. Una mappa importantissima che serve per capire come muoversi sul territorio e che serve in definitiva per salvare delle vite. Dopo questo si sono costituite task force in giro dappertutto nel mondo e ogni volta che c’è un evento catastrofico tutti i volontari si mettono a mappare per poter costruire il nuovo assetto del territorio. Ma non dobbiamo andare tanto lontano per fare queste cose: nell’immagine che vedete è descritto quello che è successo qui, proprio a Como, al Politecnico di Milano, questa primavera a seguito del terremoto del Nepal. Ci siamo trovati in tanti, abbiamo imparato come mappare tutti insieme e abbiamo contribuito anche noi a creare la mappa che è servita a tutti i volontari sul posto per poter intervenire. Ma in questo siete molto fortunati, devo dire, perché casualmente questo TEDx viene a coincidere con l’inizio della settimana della consapevolezza geografica. Una settimana che è stata decisa da tutte le organizzazioni di OpenStreetMap che gravitano intorno a OpenStreetMap. A partire dal 15 ci saranno tutta una serie di eventi, in giro per il mondo, almeno 100. Eventi di mapping che noi chiamiamo mapathon, è questa la seconda parola che voglio che impariate. Il mapathon vuol dire trovarsi tutti in un posto, ognuno con un computer, perché questa è la cosa fondamentale, per mappare tutti insieme. Quindi, se siete interessati, giovedì prossimo, non tanto lontano da qua, a Milano – Politecnico di Milano - faremo un mapathon. E di cosa ci occuperemo in questo mapathon? Se saremo così sfortunati che ci sarà qualche emergenza, dovremo occuparci di questa emergenza; ma se invece saremo fortunati e in questi giorni non succederà niente, non rimarremo inoperosi, perché c’è un altro bellissimo progetto al quale potremo contribuire, che si chiama Missing Maps. Il progetto Missing Maps è un progetto che si occupa di quelle aree del mondo che sono aree dimenticate, ma che sono aree fragili a causa di catastrofi naturali o di altro tipo che possono abbattersi su queste aree, ma di solito sono anche le aree più povere del mondo e quindi non hanno le infrastrutture e la strumentazione come abbiamo noi. Allora a questo punto quello che possiamo creare, in questi mapathon, sono le mappe di queste aree dimenticate del mondo, per essere pronti nel caso dovesse succedere qualsiasi evento catastrofico. Questa comunità, questa grande e generosa comunità, formata soprattutto da volontari, non si occupa però soltanto del mapping in preparazione dei disastri, o durante i disastri. Vogliamo fare qualcosa di più, vogliamo anche avere un occhio positivo rispetto a quello che succede. Ma allora ci sono anche molti altri modi per poter contribuire al mapping del mondo. Per mancanza di tempo ve ne cito soltanto due: Il primo [è] la biodiversità. Biodiversità soprattutto in ambito urbano: non possiamo, né dobbiamo pensare che la biodiversità sia soltanto in posti lontani, che non conosciamo. Esiste anche una biodiversità molto vicino a noi e noi dobbiamo imparare a conoscerla, apprezzarla e tutelarla. Questo progetto, Urbangene, è un progetto del Politecnico Federale di Losanna ed è un progetto nel quale si chiede a tutti i collaboratori, è sufficiente avere un computer per poterci accedere, di inserire i dati sulla biodiversità nell’area intorno a Losanna. Il secondo progetto di cui vi voglio parlare, invece, è un progetto di casa nostra, ed è un progetto, a questo punto, invece, di tipo culturale e turistico. Ma un turismo di tipo diverso, un turismo che si chiama slow tourism. Lo slow tourism è un qualcosa di simile allo slow food, è un utilizzo del territorio che sia un utilizzo consapevole. Quello che vogliamo fare è non aggredire il territorio, ma muoverci in modo lento sul territorio quindi camminando, andando a cavallo, andando in bicicletta si ha modo di guardarsi intorno, e guardandosi intorno si ha modo di capire quelle che sono tutte le ricchezze del territorio che ci circonda, magari delle piccole ricchezze o magari delle ricchezze che sono ricchezze per noi, per i nostri amici, sono valori per noi e magari altri non hanno considerato. Oppure si può cominciare a vedere se ci sono delle emergenze sul territorio, e cominciare a segnalarle. Tutto questo viene riassunto in un progetto, che è un progetto alla sua fine che si chiama il progetto “I cammini della via Regina”. La via Regina è un percorso storico, che parte dall’Italia per andare verso il Nord Europa. Via Regina è una strada che già esisteva in epoca romana e che è stata percorsa da tantissimi personaggi. A partire dalla Via Regina, che corre lungo la sponda occidentale del lago di Como, si dipartono tantissimi sentieri e percorsi che vanno verso la Svizzera, percorsi trasfrontalieri, che sono percorsi ricchi di cultura e di storia, attraversati nel tempo da pellegrini, da contrabbandieri, da persone normali come noi. In questo progetto via Regina abbiamo voluto aggiungere una parte di mapping collaborativo, quindi esiste una app che tutti voi potete utilizzare, andando sul sito di via Regina, per andare in giro, in questi territori, aggiungere le vostre informazioni sul territorio, in modo tale che queste informazioni siano immediatamente mappate e visibili da chiunque su un sito Internet, dove abbiamo una mappa collaborativa che cresce di giorno in giorno. In conclusione, come vedete, c’è tanta possibilità per poter partecipare a questi progetti di mapping assieme a noi. Una volta i cartografi erano quelli che partivano e andavano in giro per esplorare nuovi mondi e cartografare nuovi mondi. Adesso i cartografi possono stare a casa loro, possono stare nella loro città e portare a casa loro, e nella loro città, il mondo. E perché lo facciamo? Lo facciamo perché tutti insieme vogliamo disegnare un mondo che sia più libero, condiviso e partecipato. Allora se qualcuna di queste storie vi è piaciuta, quello che posso dire è che potete venire con noi. Voi sarete i prossimi cartografi, perché adesso tocca a noi. (Applausi) A chi non piacerebbe avere un robot in casa, che parla e magari fa le pulizie? A voi piacerebbe? Penso a tanti Magari come questo? Alzate le mani, per favore. Se vi piace. A chi gli piace? Non ne vedo nemmeno una. Qualcuno starà pensando che magari è un po' troppo realistico. Allora uno un po' meno realistico, come questo? Alzate la mano, per favore. Nemmeno una! Questo, ad esempio, ha dei tratti umani, ma che sono semplificati. Vediamone un altro. Questo? Sì, alzate la mano: io vedo tante mani alzate. Va bene. Ecco: ma cos'è che ci fa avere paura di quelli che alla fine sono oggetti? C'è una teoria al riguardo, si chiama - in realtà è un'ipotesi, l'ipotesi dell' "Uncanny Valley", in italiano "Valle perturbante". Se poniamo: sull'asse delle ascisse la verosimiglianza con l'essere umano; sull'asse delle ordinate la familiarità che proviamo, l'ipotesi dice che abbiamo una curva che ha questa forma. Ossia un robot, dall'essere una scatola di metallo, man mano che ha fattezze sempre più umane, noi proviamo più familiarità, e empatia verso di esso, fino a un certo punto in cui, nella curva, troviamo la valle. In fondo a questa valle, troviamo magari dei capolavori di ricerca come quelli che vi ho mostrato; che però, essendo simili all'essere umano, essendo quasi essere umano, quel "quasi" è sinonimo di qualcosa che non quadra. E cos'è che non quadra, nel fondo della valle? Possono essere dimensioni distorte, come nel caso di CB2, un robot bambino di uno o due anni; o parti meccaniche miste a parti che sembrano organiche; oppure dettagli che non corrispondono alle nostre aspettative, o meglio alle aspettative del nostro cervello. Tutte queste cose, e l'ambiguità in sé della somiglianza, possono rendere un robot inquietante. Ma c'è di più. C'è un motivo ancora più profondo, che è radicato nel nostro passato. Sicuramente, tutti voi conoscerete film di fantascienza. Un caso famoso è quello di Terminator. In molti di questi, una storia comune è sempre quella dei robot che a un certo punto si ribellano e cercano di sterminare l'umanità. Tipico. Però questa non è una prerogativa dei robot, perchè già esisteva una storia precedente che conosciamo bene, quella di Pinocchio, un umano artificiale che a un certo punto va fuori controllo. E prima ancora, dall'inizio dell'800, la storia di Frankenstein, in cui la creatura - un'altra volta, una creatura artificiale, va fuori controllo, e per questo viene chiamato "complesso di Frankenstein". Bene, ad esempio questo complesso non esiste in Giappone. In Giappone i robot sono visti, spesso, come eroi che salvano l'umanità e hanno sentimenti, un'anima. E questa che vedete è una statua alta 20 metri che è presente in una piazza a Tokio. Ma allora, noi, questa paura da dove l'abbiamo presa? La nostra cultura deriva dall'antica Grecia. E nella mitologia greca, c'erano tante storie riguardo all'automazione, come quella del Pigmalione, in cui egli scolpì, un uomo che scolpì una statua di una donna, e s'innamorò di essa. Però non c'era niente di negativo in questa storia, e in tutte queste storie di automazione. Quindi non abbiamo preso questa paura, evidentemente, dalla cultura greca. Per paragone, vediamo anche in Cina: per millenni hanno inventato loro gli spettacoli di ombre cinesi, in cui queste marionette prendevano vita grazie ai movimenti di fili alle giunture. Bene, allora non lo sappiamo con certezza, ma probabilmente la prima storia di questo genere, di questa paura, è la storia del Golem, fin dall'età medievale, poi nel 1600, che è una storia di eredità ebraica. Questa storia, il Golem, è una creatura fatta di argilla, creata da un rabbino, è una creatura che non poteva né parlare né pensare. Andò fuori controllo, e dovette essere distrutta. E questo è un esempio di "hybris", cioè della superbia, in questo caso, dell'uomo nel voler creare qualcosa di vivo e artificiale. Quindi, vedendo complessivamente Occidente e Oriente, hanno radici molto lontane fra di loro, ma da ambo le parti abbiamo storie di umani artificiali. E nel presente, però, abbiamo: da una parte il complesso di Frankenstein; dall'altra parte un'immagine positiva. Cosa è successo, nel mezzo, che ha portato a questa diversione? Una possibile spiegazione è l'influenza delle religioni, perché nelle religioni monoteistiche c'è una distinzione netta tra il naturale e l'artificiale, quello che è creato da Dio, e quello che non è stato creato da Dio, ma è stato creato dall'uomo. Nelle religioni orientali, ispirate al confucianesimo, influenzate dal confucianesimo, ogni oggetto ha un'anima. Torniamo al presente. Io ho lavorato e studiato tanti anni a Tokyo. Questo è il robot con cui ho lavorato: un umanoide molto avanzato. Che però, a volte, mi ricordava qualcosa. (Risate) Bene, disegnato da ingegneri. Forse è proprio questo il punto. Perché piuttosto che disegnare questi robot soltanto in base alla loro funzionalità, forse dovremmo ispirarci al design, proprio al campo del design. Come fa la Apple, ad esempio, che è un'azienda che ha saputo trarre vantaggio dall'unione tra tecnologia e design. Loro si sono avvalsi di un concetto di design chiamato "scheumorfismo" . La parola "scheumorfismo" deriva dal greco, significa da "skeuos", contenitore, e "morphé" , che vuol dire forma. Significa creare un nuovo oggetto con l'apparenza, con l'aspetto di un oggetto che esiste già, con cui l'utente è già familiare. E applicato a un'applicazione, come la libreria, alla sinistra vedete come era disegnata nelle prime versioni dell'iOS, cioè con l'aspetto di uno scaffale di legno. Successivamente, quando hanno pensato, evidentemente, che gli utenti ormai si erano abituati, sono passati a un'interfaccia flat. Ma disegnare robot in base a questo concetto che cosa comporta? Perché i robot sono, possibilmente, l'oggetto tecnologico più complesso che esista, perché sono lo specchio dell'uomo. Allora, se sono lo specchio dell'uomo, evidentemente, come abbiamo visto in precedenza, parlando di cultura, dobbiamo considerare la nostra cultura, il nostro passato, nel modo in cui li disegniamo. Se ci pensate, le automobili sono personalizzate per i diversi mercati del mondo, così come tanti altri oggetti in vendita. Allora, a maggior ragione i robot devono essere personalizzati. E non possiamo prescindere, nella cultura, dal considerare anche la religione che l'ha improntata. Questa foto l'ho scattata all'Isola di Pasqua, che fa vedere, proprio emblematicamente, un Mohai con una croce, quindi il pagano con il sacro. Vediamo un esempio: il Dharma, questo qui a destra, è un talismano di buona sorte, protezione, proveniente dal buddhismo. È molto comune, quindi, nella cultura sia in Giappone che in Cina. E aiuta, per chi ci crede, a realizzare i propri desideri, che nella foto stanno tutti scritti nei bigliettini a sinistra. Il Dharma, in generale, è un oggetto di piccole dimensioni che molti giapponesi tengono in casa. Allora, prendendo questo come modello, come ispirazione tramite scheumorfismo, abbiamo realizzato un piccolo robot sociale, per la compagnia degli anziani, che assume l'identità del Dharma. E questo io l'ho portato in un ospizio, in diversi ospizi, in Giappone, o almeno un prototipo di questo. E gli anziani, come tutti sapete, non sono propriamente amanti delle nuove tecnologie, ne sono abbastanza intimoriti. Quelli giapponesi non fanno eccezione. Però, questo Dharma parlante non li ha intimoriti, perché è qualcosa che conoscono già, è presente nel loro passato. Quindi abbiamo, probabilmente con successo, utilizzato la religione all'interno del design di tecnologia. Ma religione e tecnologia non sono campi uno all'opposto dell'altro, non sono uno contro l'altro? In realtà, no. La religione non è per definizione contro la tecnologia, perché anche la religione si è evoluta passando dalla tradizione orale alla tradizione scritta, alla stampa, ai mass media. E presto potrà trarre beneficio da nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale per facilitarne la diffusione. E la robotica anch'essa ha delle origini molto antiche che si intersecano con quelle delle religioni. Erone di Alessandria, nell'età ellenistica, disegnò diversi "automata": così venivano chiamati dei marchingegni che eseguivano dei movimenti. E questi venivano molto spesso messi dentro templi, come l'altare a Dioniso, che lui disegnò. E in epoche successive, il maggior sforzo per queste opere, di questi automata, indovinate chi era? La Chiesa cattolica, alla ricerca di mezzi per impressionare i fedeli. Quello che vedete nel mezzo è il monaco meccanico commissionato come opera votiva da Filippo II di Spagna nel 1560. E da altre parti del mondo, ad esempio in India, da millenni si usano marionette durante le festività indù. E in Giappone, in epoche successive, con l'invenzione dei primi automata, queste, chiamate "bambole Kara Kuri", venivano poste anche all'interno dei templi. In generale, per rappresentare il tema religioso, si fa uso della bellezza. Si fa uso dell'arte, dell'arte sacra; ad esempio, la sezione aurea è un concetto che è molto utilizzato e si può trovare frequentemente in molte opere rinascimentali, ad esempio, di una certa importanza religiosa. E come dice il Corano, "Dio è bello e ama la bellezza", Perché l'arte sacra non è soltanto un'arte che ha per tema qualcosa di sacro. Ma è intrinsecamente sacra, perché tramite la bellezza trasmette il concetto di divino. Quindi, allora, forse abbiamo la chiave: usiamo lo scheumorfismo ispirandoci all'arte sacra, per portare qualcosa di familiare. E in Italia siamo pieni di arte sacra, nei luoghi più impensabili. Io un tempo non ci facevo caso, vivendo a Livorno; ma abituandomi ad altri paesaggi urbani, adesso che torno mi saltano all'occhio molti dettagli, tra cui, ad esempio, un elemento decorativo molto diffuso: sono dei santi in una nicchia, come potete vedere in queste foto, le ho scattate anche a Livorno. Questi santini non hanno soltanto una funzione decorativa, perché sono proprio un oggetto di conforto per un credente, perché fanno da intermediario con Dio e perché contengono, incorporano simboli. Bene. Basandoci su questa ispirazione, vi presento il primo robot cattolico dai tempi di Filippo Secondo di Spagna. O forse sarebbe meglio chiamarlo un "Santo interattivo", perché altro non è che un'opera di arte sacra con delle funzionalità innovative. E vista l'occasione, lo ho anche portato. Con molta delicatezza, perché è sacro. Questo è stato disegnato tenendo conto dei canoni di bellezza, ispirandosi all'architettura neoclassica. E contiene delle dimensioni di sezione aurea. E si accende semplicemente ponendo una candela elettronica e toccandogli le mani. Non ha altre interfacce come schermi, telecomandi, bottoni, e diavolerie elettroniche di sorta. Le componenti elettroniche, come i motori, il microfono, gli speaker, sono tutti contenuti, sono mascherati dall'apparenza, quindi sono nascosti dentro: dentro il corpo del santo, e dentro la nicchia. E in quanto ai contenuti, questo contiene storie di vite dei santi, sermoni, preghiere; può contenere un database di tutte queste cose che lo rendono un plausibile compagno per la preghiera per tante persone anziane, o sole, che ne hanno bisogno. E io l'ho portato in un ospizio in Germania. Questa è una foto in cui stanno pregando, insieme, il Padre Nostro. Quindi, per concludere, i robot sono oggetti complessi, come è complesso l'uomo. Però i robot sono all'orizzonte. E dobbiamo decidere ora come crearli, per fare in modo che siano socialmente accettabili. E perché siano accettabili serve che siano familiari; perché siano familiari, dobbiamo ispirarci alla nostra cultura e al nostro passato. E se esaminiamo la cultura, dobbiamo anche considerare la religione. E se tocchiamo la religione, dobbiamo anche riesaminare, ristudiarci, i canoni di bellezza. E finisco con un invito: in Italia siamo stati il centro dell'Umanesimo, quindi il centro dello studio dell'uomo. E non solo. Siamo i maestri dell'arte nel mondo. E inoltre, abbiamo istituti all'avanguardia nella ricerca in robotica e nuove tecnologie. Allora con questi tre elementi, dico io: creiamoli noi italiani questi robot accettabili, e soprattutto belli, che rispecchino il nostro passato. Grazie. (Applausi) Des meine life nel medio van der way finde myself in eine bosco obscuro de justa via nesciente donde stay. Dicere wat ich felt est mucho duro porqué van de foresta racontante der terrible horrore non enduro so close was aan der morte semblante; aber por say der bene das ich finde shal ich descrive wat was ich voyante. How zum ingehen raconte no potest porqué op ein momento sleepingante correcta meine via hadde geloste. Quello che avete appena sentito non è una lingua, è un gioco, una provocazione, che io uso per mostrare che le lingue si sono sempre mescolate, continueranno a mescolarsi; che non ci sono regole nelle lingue, le regole servono per descrivere una lingua nel momento della sua evoluzione, non nel prescrivere il suo comportamento. L'esperanto – L’europanto serve anche a mostrare che non può esistere una lingua unica e che sbagliamo nel cercarla. È vero, l'uomo a lungo cercò di inventare una lingua unica universale che tutti ci unisse in una generale comprensione e l'esperimento più riuscito è senz'altro l'esperanto, lingua nobile, sedici regole, niente eccezioni; lingua che si pretende neutra, ma che cos'è neutro in linguistica, come in politica, ditelo a un cinese che l'esperanto è neutro. L'esperanto veniva da un mondo culturale oggi scomparso, il mondo dell'Europa centrale e orientale, che si liberava dei grandi imperi e che cercava una lingua alternativa alle lingue dei vecchi dominatori; ma questo mondo è scomparso, è stato spazzato via dall'Olocausto e da due guerre mondiali. Quindi l'esperanto non ha più trovato l’humus su cui prosperare e oggi è una lingua di pochi. L'esperanto è anche sempre stato visto malissimo dagli stati-nazione, dai sovranisti e dai nazionalisti, che vedono nel cosmopolita il nemico numero uno. Chi varca indifferentemente le frontiere non può appartenere e quindi è sospetto. E questa è la storia di una nobile idea che come tante altre nobili idee dell'umanità si è arenata. Ma vedete che quando la lingua serve anche la funzione dell’identità, mostra che la lingua ha altri scopi di quelli della comunicazione che noi conosciamo. Pensate ai nostri dialetti, un rifugio identitario, una lingua che usiamo per nasconderci, per separarci dagli altri, per riconoscerci in un piccolo gruppo. Pensate se ci fosse un dialetto universale che tutti ci unisse… allora cosa vado a fare io al bar? Mi capiscono tutti, con chi sto, da chi mi nascondo? Tornando però alla nostra lingua unica, oggi si pensa che l'inglese potrebbe essere la lingua del futuro, la lingua che tutti ci unisce. In effetti la lingua inglese oggi permette una comunicazione che nel passato sarebbe stata impensabile; ci permette di comunicare con gente che sarebbe altrimenti irraggiungibile. E poi con la Brexit, la lingua unica a noi dell'Unione Europea offre una grande opportunità, perché fra un anno, l'inglese non sarà più lingua ufficiale di nessuno stato membro dell'Unione Europea. Quindi potremmo prendercela l'inglese, strapparla agli inglesi, farla lingua nostra e per noi italiani sarebbe un bel riscatto. Cioè ci vendicheremmo di quanto ci ha fatto soffrire l'inglese, gli restituiremmo lo sgarbo di aver fatto del nostro latino, la lingua del mondo dal Medioevo all'800, snaturandolo fino a farne il latino latinorum che conosciamo. Ma anche qui, non c'è varietà linguistica, non c'è lingua unica possibile e solo la varietà linguistica è la via d'uscita, perché se ci pensate intanto l'inglese non è una lingua neutra; l’ inglese appartiene a un mondo ben definito, a una cultura ben specifica; ha una visione della realtà sua propria. E poi soprattutto l'inglese non sta mai fermo, come nessun'altra lingua. L'inglese parlato dalle moltitudini si trasforma in altre lingue. Pensiamo al subcontinente indiano, dove c'è già un altro inglese che nasce. Pensiamo anche al cinese, che vediamo così monolitico, ma che invece si frammenta in tante altre varietà. Quindi neanche l’inglese ci aiuta nella ricerca della lingua unica. Torniamo però a pensare alla varietà linguistica, a quanto può essere invece la via del futuro. L'Unione Europea da anni sviluppa una politica del multilinguismo, come ci hanno chiesto i nostri governi, in realtà, nel 2002, quando si impegnarono a far sì che la società europea a termine parlasse tre lingue: la lingua madre, la lingua internazionale e la lingua di vicinato. La lingua madre, penserete, è scontato, tutti parlano la lingua madre. Invece no. Notiamo che c'è una caduta di competenza nella lingua madre e quando uno non parla con competenza la propria lingua madre, intanto non è capace di impararne un'altra, ma poi diventa un cittadino di seconda categoria, diventa manipolabile, non è in grado di esercitare i propri diritti e i propri doveri. Quindi attenzione alla lingua madre: la dobbiamo padroneggiare. La lingua internazionale, qual è la lingua internazionale? Ovviamente l’inglese. Noi non la nominiamo perché vogliamo essere neutrali ma l'inglese svolge un ruolo, come vi ho descritto, essenziale. Quindi una padronanza generalizzata in tutta Europa dell'inglese sarebbe un potente strumento di reciproca comprensione. Ma il concetto più innovativo e più bello, io trovo, della politica del multilinguismo europea, è la lingua di vicinato. Che cos'è la lingua di vicinato? È la lingua che dovrebbero condividere tutti quelli che vivono a cavallo di una frontiera. Pensate alla nostra frontiera orientale, a un italiano e a uno sloveno; perché dovrebbero parlare inglese, che è una lingua terza, estranea per entrambi, che permette la comunicazione come la comunicazione con le bandiere, ma non permette la comunicazione del cuore. Se invece ognuno imparasse la lingua dell'altro, a capire la lingua dell'altro, non c'è bisogno di una competenza attiva, si aprirebbero quei canali del cuore, dello spirito, che, loro sì, sono capaci di spazzare via le frontiere e non solo della carta, anche dalle menti. Questo sta già accadendo in altre parti d'Europa: nella Saar tedesca, al confine con la Lorena francese, è stato introdotto nel 2014 il bilinguismo generalizzato, in tutte le scuole e in tutta l'amministrazione pubblica. A termine, Lorena e Saar condivideranno una lingua; ed è in questo modo che scompariranno le frontiere. Le frontiere in fondo sono il centro della nostra società; noi le pensiamo ai margini, sono invece il motore del rinnovamento, del cambiamento. Chi non ha una frontiera accanto ha sicuramente un marocchino della porta accanto, un cinese della porta accanto. Imparare la lingua dell'altro è un aprirsi alla sua cultura, è un accettarla in modo degno, lasciandosene arricchire senza cedere e senza perdere la propria. Questo è il modello del multilinguismo europeo: una cosa facile da fare, quasi banale, perché non richiede grandi competenze e grandi sforzi. Una politica che introduce anche un concetto molto nuovo e profondo, io trovo: quello di civismo linguistico. Tutti noi pretendiamo dallo straniero che viene a lavorare da noi, che viene a vivere da noi, che impari la nostra lingua, perché solo se diventa locutore di italiano capace e competente può essere un cittadino capace, un cittadino responsabile, può esercitare i propri diritti e i propri doveri. Ecco, anche noi dovremmo avere questo atteggiamento nei confronti dei paesi che ci stanno accanto e imparare le loro lingue, imparare a leggere la loro stampa, riuscire ad avere con gli altri un dibattito, uno scambio di idee, perché il futuro ce lo abbiamo assieme e per poter davvero creare quel demos europeo, quell'opinione pubblica europea che, unica, può fare dell'Europa un insieme democratico, dobbiamo riuscire a comunicare con gli altri. Mi direte: "Cosa c'entra tutto questo civismo linguistico con l'europanto?". L’ europanto scardina le vecchie concezioni linguistiche, spazza via le incrostazioni di sovrappeso che sono state buttate alle nostre lingue, le libera dalle ideologie che le opprimono e spinge a riflettere in un modo nuovo, ad accorgerci che nella nostra vita futura dovremo avere diverse lingue attorno a noi e usarle a seconda dello scopo che ognuna ha. Quindi "adelanto mit europanto", o come meglio diceva Dante: “Opera naturale è che uom favella; così o così, natura lascia poi fare a voi secondo che vi abbella”. Grazie. (Applausi) Grazie a tutti. È un piacere essere qui, finalmente, a Cesena. Io sono Matteo Cerri, sono un ricercatore dell'Università di Bologna e oggi vi parlerò di ibernazione, una cosa che sa sempre un po' di fantascienza. Infatti quando pensiamo alla parola ibernazione ci viene da guardare il cielo e dire "Chissà dove si potrebbe andare..." E l'ibernazione in effetti è uno dei pilastri della fantascienza. Qualcuno di voi riconoscerà in queste foto quattro famosi film, che non sarebbero potuti esistere se non si fosse pensato all'ibernazione come trucco cinematografico. In realtà oggi non è più così fantascienza. Per esempio, questo è un articolo del Guardian che ripropone l'ipotesi: si può effettivamente ibernare un uomo? Possiamo veramente viaggiare nello spazio ibernando le persone? Be', oggi la cosa ha preso una piega un po' più decisa. L'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, un giorno mi ha telefonato, il mio telefono squilla e mi dice: "Buongiorno dr. Cerri, siamo dell'ESA, vorremmo iniziare un gruppo di ricerca che lavori su questo progetto in previsione della missione su Marte e anche altre. Cosa ne dice?" "Mah, vengo volentieri!" Infatti adesso faccio parte di un gruppo di ricerca e di consulenza per l'ESA, che comprende molti colleghi di tutto il mondo. Esattamente lavoriamo a cercare di sviluppare una tecnologia che consenta di ibernare gli astronauti. In realtà l'origine di questa tecnologia era pensata per la sanità, ma ne parliamo un pochino dopo nel dettaglio. Intanto cos'è l'ibernazione? È una parola che tutti conosciamo gergalmente anche come letargo, a volte. Quello che non sappiamo in realtà è che l'ibernazione è uno stato complesso Esiste l'estivazione, l'ibernazione, il torpore. Per semplificare, pensate che l'ibernazione è una condizione nella quale il nostro consumo di energia si riduce fondamentalmente quasi a zero. Esiste un animale, che è lo scoiattolo artico, la cui temperatura corporea riesce a scendere addirittura sotto zero, -2, -3 °C durante la stagione dell'ibernazione. Lo so, questi sono grafici: gli scienziati usano grafici, ce ne sono pochissimi di seguito e vi guiderò attraverso la loro lettura. Questo serve solo a farvi capire che la capacità di raffreddarci, noi in realtà ce la portiamo dietro da molto tempo. I nostri predecessori rettili, che nella scala evolutiva vengono proprio appena prima di noi, in realtà non sono in grado di mantenere la loro temperatura corporea costante, per cui si raffreddano quando l'ambiente è freddo, e si riscaldano quando l'ambiente è caldo. Se avete visto una lucertola d'estate, si mette su una roccia, aspetta che il sole la scaldi, e quando è calda può iniziare la sua vita, la sua attività. Noi invece siamo in grado di mantenere la nostra temperatura corporea costante. Perché siamo in grado? Perché molto tempo fa, o forse un po' di più, il primo mammifero che compare sulla Terra, il proto-mammifero, si trova di fronte a un problema non indifferente: la Terra, in quel periodo, è popolata dai dinosauri. E quindi non è facile andare a prendere le ghiande, mentre il T-rex ci passeggia sopra. Quindi bisogna trovare un modo. Come fare? Be', un modo geniale sarebbe quello di riuscire ad andare a "fare la spesa" di notte, quando non c'è il Sole, perché i dinosauri di notte sono più freddi, perché non sono in grado di generare il loro calore, e noi invece sì. È una strategia rischiosa. Generare il proprio calore costa molta energia. È un trade off proprio appena appena bilanciato: ma funziona, e quando i dinosauri finalmente si estinguono, i mammiferi iniziano a popolare la Terra e a dominarla in tutte le nicchie ecologiche. E l'ibernazione per molti di loro diventa superflua. Non ci son più predatori, non è più necessario questo tipo di risparmio. La mantengono però gli animali che si trovano in ambienti molto sfavorevoli. Questa è una marmotta delle Alpi, per esempio. Cosa fa la marmotta delle Alpi, quando iberna? Fa questo tipo di cosa - oddio [direte], un'altra figura, un altro grafico - Be', ci sono molti dati in questa figura, è una figura storica. L'unica cosa che ritengo interessante è questa cosa grigia, che a un certo punto, vedete, cade vicino all'asse dello zero. Cosa vuol dire? Quello è il consumo energetico di quell'animale, che improvvisamente è in grado di crollare. La marmotta autonomamente è in grado attivamente di spegnere il suo motore a un minimo indispensabile per sopravvivere. Questo sarebbe molto utile, in medicina. Ci consentirebbe, per esempio, di far sopravvivere con minor danni le persone che hanno un ictus cerebrale o un arresto cardiaco. Il cervello, che consuma tantissimo, improvvisamente potrebbe smettere di consumare, e quindi superare il periodo critico senza danni. Oggi non si può fare. Si usa un pochino di raffreddamento, ma si fa in maniera poco diversa da questo: col ghiaccio, con fluidi freddi. E il nostro organismo non vuole raffreddarsi. Fra l'altro, che raffreddarsi fosse utile l'avevamo capito molto tempo fa. Durante la campagna di Russia, per esempio, i medici francesi avevano scoperto una cosa interessante: quando andavano a raccogliere i feriti sul campo, portavano gli ufficiali nel quartiere degli ufficiali, e i soldati nel quartiere dei soldati. Quale era la differenza fra i due? Gli ufficiali avevano un quartiere riscaldato. Si stava bene, perché erano ufficiali. Purtroppo per loro, gli ufficiali morivano come mosche, e i soldati, che invece erano acquartierati al freddo, sopravvivevano. Per cui l'idea era che raffreddarsi potesse far bene in queste condizioni, e fra l'altro i medici francesi giungono a cambiare la definizione di morte sul campo di battaglia. La domanda che si fanno è: ma il corpo è in decomposizione? Se è in decomposizione, allora la persona è morta. Se no, quand'è che può essere morta? Diciamo che se la testa è lontana mezzo metro dal corpo, allora la persona è morta. In tutte le altre condizioni, pensiamoci bene. Poi ci sono altri esempi aneddotici. Questa è la cittadina di Pskov, in Russia, nella quale un anonimo scrittore del British Medical Journal, nel 1900, dice che la popolazione - cito letteralmente - "sleeps the winter off", cioè passa via l'inverno dormendo, riunendosi in una grande casa nel centro del villaggio, senza mangiare e aspettando la primavera. Nessuno ha mai confermato però questi findings. Però ci sono esempi più recenti, e sicuramente molto più monitorati. Questa è la dottoressa Anna Bagenholm, una collega, un medico anche lei norvegese che è caduta in un fiordo gelato facendo sci di fondo. È rimasta un'ora sott'acqua. È stata ripescata a una temperatura corporea di 13,8 gradi centigradi. È stata rianimata. La dottoressa Anna sta benissimo, e ha raccontato la sua esperienza in alcuni articoli molto rilevanti. Esiste quindi un modo per sopravvivere a queste condizioni. Esiste un modo che viene da lontano, viene dal nostro albero genealogico ancestrale, e se vedete questi, che sono tutti mammiferi, e tutte le loro classi, guardiamo questi punti colorati: sono tutte le specie che sono in grado di andare in ibernazione, torpore, estivazione, o qualunque capacità di sopprimere la loro spesa energetica. Sono distribuite in tutto l'arco. Quindi il nostro antenato originale era in grado di fare questa cosa, e che anche noi, ragionevolmente, saremmo in grado di farlo. E infatti questo per esempio è un paziente che arrivò al Dipartimento di Neurologia dell'Università di Bologna nel 2002 con una strana sindrome: ogni tanto si sentiva stanchissimo, e non riusciva a stare in piedi, doveva sedersi, perdeva conoscenza. Tutti gli esami erano negativi, non si sapeva cosa avesse. Fin quando un collega, molto astuto, non registrò la sua temperatura e scoprì che questo uomo andava in una condizione di torpore, ibernazione spontanea. Sono molto rari, sono stati descritti anche altri casi però nel mondo. Quindi sicuramente si può fare. E come si può fare? Be', quando ci mettiamo al freddo, se ora foste uno di questi due modelli avreste un freddo dell'anima, e ovviamente il vostro corpo farebbe brivido, sarebbe non molto piacevole, aumenterebbe la frequenza cardiaca, la pressione. E tutti questi organi si attiverebbero per mantenere la vostra temperatura corporea costante. Quello che vogliamo fare, e ciò che abbiamo fatto per riuscire per la prima volta a mandare in ibernazione un animale che non iberna, è spegnere questo controllo, spegnere il modo in cui il cervello comanda questi organi, dicendo a questi organi di non funzionare più. La regione del cervello che controlla questi organi è una regione molto piccola, di una parte ancestrale del nostro cervello. Questa porzione si chiama Raphe Pallidus - essendo tutti nomi di aree cerebrali sono latini, di solito - ed è qua evidenziato in fluorescenza, ma adesso questi sono dettagli solo scenografici. Questo è il motore, l'interruttore, l'accendino che fa scaldare il nostro corpo quando abbiamo bisogno di farlo, e ci fa consumare energia. Spegnerlo, ci fa risparmiare. Infatti questo è un grosso ratto, ripreso con una telecamera agli infrarossi, i colori più sono accesi e più significa che sono caldi. Questo è un animale normale all'inizio del processo. E dove l'hanno portato? Qui non c'è più... C'è ancora, si trova lì... Però si è raffreddato così tanto, che è praticamente in equilibrio termico con l'ambiente. Ha la stessa temperatura dell'ambiente, che in questo caso era di 20 gradi. Ma si può anche scendere più in basso, ovviamente. Perché questo ci potrebbe servire per un viaggio spaziale? La domanda non è banale. Per andare su Marte ci vogliono circa nove mesi, più o meno, nelle condizioni ideali. Si prende un'astronave, diciamo che è previsto che abbia sei membri dell'equipaggio, chiusi in una scatolina, una cabina telefonica volante. Questi sei membri dell'equipaggio mangeranno per il viaggio d'andata, per il ritorno e per il periodo che stanno su Marte. E spedire qualcosa nello spazio costa un sacco di soldi. Si stima che il costo totale effettivo sia quasi 60.000 euro al chilo. Quando andate dal salumiere a comperare il cibo non lamentatevi se il prezzo non è di questo tipo. Di fronte a questa spesa ci sono anche altri problemi: nelle simulazioni fatte a Terra molte persone vanno incontro a una crisi psicotica. Hanno quella che si chiama Cabin Fever, la fantascienza aveva già previsto tutto. E inoltre ci sono delle radiazioni molto pericolose, nello spazio: fasci di protoni e ioni pesanti che sono molto pericolosi se ci si è esposti per molto tempo. Risolvere questi problemi non è facile. La cosa bellissima sarebbe che se effettivamente potessimo ibernare l'equipaggio, l'equipaggio non deve più mangiare - problema del cibo risolto-; non può più avere attacchi psicotici, non è cosciente - problema risolto -; e per di più, come se la fortuna non ci avesse aiutato abbastanza, l'ibernazione conferisce un'importante protezione dalle radiazioni. Quindi sarebbe la condizione migliore per il viaggio nello spazio. E non solo per andare su Marte, che tutto sommato è relativamente vicino, ma già qualcuno inizia a pensare ad andare qui, su questo piccolo pianeta, che non è un pianeta ma è un satellite, che è Europa, che gira nell'orbita di Giove, molto più lontano dei nove mesi di viaggio che ci aspetterebbero per andare su Marte. Detto questo, qualcuno di voi potrà dirmi: ma quanto costa fare queste cose? Perché dobbiamo spendere per progetti che chissà dove ci porteranno? Ve lo dico io quanto costa: non quanto costa questo, ma quanto costa la scienza, quanto costa questo tipo di approccio? Questo è il costo del Progetto Genoma Umano, un costo tutto sommato importante, che è accompagnato da costi rilevanti di altri progetti scientifici, per esempio l'Human Brain Project o l'LHC, che ha scoperto il Bosone di Higgs. Ma quanto costano le cose della nostra vita di tutti i giorni? Questo è quanto è costato fare Avatar, il film. Con un solo film avete finanziato un progetto di scienza rivoluzionario. Quanto beve la gente, secondo voi, di alcolici negli Stati Uniti in un anno? Beve così. Fare una piccola tassazione di questo potrebbe finanziare altri enormi progetti. Ma ci sono anche cose ancora più costose: quanto costa progettare e sviluppare gli F35, per dire? Un caccia militare. Quindi la scienza non costa tanto. Il suo costo è davvero modesto, soprattutto rispetto al vantaggio che può portare. E perché possa portare questo vantaggio, bisogna che la scienza abbia una caratteristica che accompagna gli scienziati che ci lavorano: la scienza deve essere libera, libere devono essere le persone che ci lavorano. Questo cielo, che abbiamo visto in tutte queste slide, non lo abbiamo ancora visto, non l'ha visto nessuno di noi. Perché questo non è il cielo della Terra, questo è il cielo visto da Marte. E questo pallino qui è la Terra, e qua si vede anche la Luna addirittura. Allora, perché noi possiamo un giorno effettivamente vedere questo cielo bisogna che ricerche come quella dell'ibernazione, che è partita da curiosità scientifiche e nessuno aveva pensato a questa applicazione all'inizio, è quella che si chiama ricerca di base, nasce proprio dalla libertà dello scienziato nel cercare, nel perseguire quello che lui ritiene sia interessante, bisogna che la nostra libertà di ricerca sia supportata ed appoggiata, se vogliamo alla fine aiutare e supportare la scienza. Io vi ringrazio, siete stato un pubblico bellissimo. A presto. (Applausi) Mesi spesi ad aspettare un tuo movimento, un tuo gesto, un tuo segno, un avvertimento. Giorni persi a soffocare un'apatia solo mia. Sono sempre più convinto che mi serva un'idea perché da solo passo i giorni a letto, perché da solo sono solo marea e tu la luna che aspetto. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea perché c'è solo nebbia che non va via. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea perché c'è solo nebbia che non va via. Un'idea che serva per risollevare il peso dell'attesa luce accesa su un rapporto chiuso Un'idea anche brutta, anche stupida o banale che sia efficace che mi dica sei capace, una condizione che mi faccia stare al mondo che mi porti salvo in fondo a questo lungo inverno quell'idea che mi permetta giorno dopo giorno di godermi l'attimo e non pensare all'eterno. Ma aiutami! Soccorrimi! Ascoltami! Ti aspetto qui... Sono spento come il mare senza cormorani, come un'Italia senza gli artigiani. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea, perché c'è solo nebbia che non va via. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea, perché c'è solo nebbia che non va via. Un'idea che riesca a farmi parlare, un'idea che dia una luce al colore, uno schiaffo, un insulto, una spinta, un bel salto, un'idea che dia una voce a ciò che non sento. Quell'idea, che già mi ha fatto volare. Quell'idea, che già mi ha fatto volere. Un'idea che demolisca i miei muri che abbassi le mie cerniere. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea perché c'è solo nebbia che non va via. Un'idea, un'idea che pulisca il cielo e segni la via. Un'idea, un'idea perché c'è solo nebbia che non va via. (Applausi) Grazie, io sono Francesco Camin ed è un piacere essere qua, partecipe a questo evento. Il prossimo brano che vi faccio ascoltare si intitola "Sospesi". Ci son cose che mi domando, ma non rispondo. Cose strane, milioni di rane in sottofondo. Dubbi scuri che sono muri, che non so abbattere senza te. Mi domando perché d'inverno il ramo è spoglio. E d'estate le sue giornate le veste al meglio. Tu accarezzavi e poi non ti stancavi mai e adesso come fai a disegnare noi? Colori non ne vuoi; è troppo tardi ormai... Cosa spinge quel fiore bianco a morire in frutto. Mi sorridevi e me lo spiegavi sdraiati su un tetto. Ma ora se dico "noi" la sua eco è "mai". E adesso come fai a disegnare noi? Colori non ne vuoi: è troppo tardi ormai... Risposte perdute come il sole d'autunno come foglie cadute su un amore e il suo inganno, come neve in Aprile, come i giochi in cortile come un treno che parte ma non sa dove andare e ora sono distanti gli istanti tra noi. per scoprire chi sei e capire che è troppo tardi ormai. Adesso come fai a disegnare noi? Colori non ne vuoi: è troppo tardi ormai... (Applausi) Grazie, molte grazie. Da sempre la scienza ha l’obiettivo di andare oltre le frontiere della conoscenza e del sapere, svelandoci misteri della vita e del mondo che ci circonda. Curiosità, passione e scoperta dell’ignoto rappresentano il motore che spinge lo scienziato ad andare alla ricerca del nuovo. Lo scienziato è infatti colui che osserva il mondo da angolazioni diverse. Non si pone limiti, deve saper usare, sperimentare cose nuove, ma soprattutto deve porsi grandi domande. Il mondo della mia ricerca è quello della robotica bio-ispirata, prendiamo ispirazione dalla natura per carpirne i segreti e tradurli in nuove macchine, in nuova tecnologia più sostenibile e utile all’uomo. Viviamo infatti nell’era dei robot che ad oggi realizzano la maggior parte dei beni di utilizzo delle società moderne ma che sempre di più si sposteranno dal mondo delle fabbriche al mondo reale, al nostro mondo, condividendo i nostri spazi. Ma quanto siamo davvero lontani da un uso quotidiano e di massa dei robot? Così com'è avvenuto per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione negli ultimi 20 anni del ‘900, quando abbiamo assistito al passaggio dai laboratori universitari, alle fabbriche, a un computer in ogni casa e più recentemente ad uno smartphone in ogni tasca. E bene, i robot sono già in mezzo a noi, ma hanno forme diverse da quelle che siamo abituati a vedere nei film di fantascienza, dove automi e replicanti dalle capacità superiori a quelle umane rappresentano una seria minaccia per la sopravvivenza dell’umanità stessa. I robot saranno nelle nostre case, ci aiuteranno nelle attività domestiche, nell'assistenza agli anziani, saranno utili nel monitoraggio dell'ambiente e del cibo per il miglioramento della qualità della vita e della salute sempre di più saranno utilizzati in campo medico ad esempio nello sviluppo di nuovi endoscopi, ma anche micro-robot che si muoveranno all’interno del nostro corpo per diagnosi e terapie. Macchine autonome che ridurranno drasticamente il numero degli incidenti stradali, salvando vite umane e restituendoci parte del nostro tempo. Ma la vera rivoluzione in questo campo è la robotica ispirata alla natura. Gli organismi viventi sono adattati a vivere in ambienti mutevoli, dinamici, devono mettere in atto delle strategie in caso di pericolo, delle strategie per sopravvivere, riescono a percepire l’ambiente circostante e tutte queste caratteristiche sono assolutamente utili, rappresentano le nostre specifiche per progettare i robot di domani, i robot che vivranno insieme a noi. Molti sono infatti i robot già bio-ispirati realizzati dai laboratori di ricerca di tutto il mondo e da aziende, robot che sono in grado di volare, correre, camminare, nuotare. La maggior parte di questi robot sono ispirati al mondo degli animali, vengono chiamati animaloidi o umanoidi quando il modello è l’essere umano quindi studiamo l’essere umano per realizzare dei robot umanoidi che sempre di più condivideranno i nostri spazi, ci aiuteranno nella assistenza agli anziani ma anche rappresentano delle piattaforme per i neuroscienzati per studiare il modello di sviluppo di comportamento dell’uomo. Ma perché fermarsi agli animali? Per la prima volta a livello mondiale io e il mio gruppo abbiamo pensato alle piante come modello in robotica, per sviluppare delle nuove tecnologie e delle nuove macchine che noi chiamiamo plantoidi. Alle piante infatti è demandata la sopravvivenza sulla terra attraverso la produzione dell’ossigeno. Rappresentano la quasi la totalità della bio-massa sul nostro pianeta, hanno colonizzato tutti gli ecosistemi. Tuttavia, non è stato facile fare accettare alla comunità scientifica l’idea che una pianta potesse rappresentare un modello in robotica, e molto probabilmente questo è dovuta ad un’idea comune che tutti noi abbiamo nei confronti delle piante, le piante sono organismi passivi, non comunicano, non si muovono, non interagiscono con l’ambiente e con altri esseri viventi. Esiste una sorta di pregiudizio nei confronti delle piante che fonda le sue basi nell’antichità. Aristotele nel suo trattato “De Anima”, sosteneva che le piante non sono dotate di capacità sensoriali perché non sono in grado di muoversi. Lo stesso Carlo Linneo, grande scienziato al quale dobbiamo la classificazione moderna degli organismi viventi, nutriva un forte pregiudizio nei confronti delle piante e a John Ellis, altro noto naturalista dell’epoca che descriveva la dianaea muscipula, la venere acchiappa mosche come una perfetta trappola per topi in miniatura, Carlo Linneo rispondeva: “L’idea che una pianta sia in grado di intrappolare e uccidere insetti è assolutamente contro l’ordine naturale voluto da dio. Impossibile invertire lo stato delle cose ed accettare che un vegetale possa nutrirsi di un animale.” Allora capite che il pregiudizio influenza le nostre opinioni, i nostri comportamenti in tutti campi, incluso quello scientifico limitando le frontiere della conoscenza. Lo stesso Charles Darwin, grande scienziato, fu vittima del pregiudizio e fu costretto a cambiare il titolo del suo trattato da “Piante Carnivore” a “Piante Insettivore” per evitare le critiche della comunità scientifica che non riteneva etica tale denominazione. Ma le piante si muovono, lo fanno in maniera assolutamente efficiente, lo fanno a delle velocità che spesso non sono percepibili dal nostro occhio e quindi grazie alle nuove tecnologie soprattutto basate su tecniche time-lapse è possibile accelerare il movimento e quindi godere appieno adesso della bellezza dei movimenti delle piante. Le piante percepiscono l’ambiente, lo fanno attraverso distribuite capacità sensoriali. Le piante comunicano con altre piante per esempio in caso di pericolo, comunicano con animali, funghi, batteri. Tutte queste caratteristiche e molte altre ad esempio le proprietà meccaniche dei materiali delle piante, le strategie che mettono in atto per ridurre il consumo energetico durante i movimenti, ma anche le strategie di adattamento all’ambiente, tutte queste caratteristiche sono oggetto di studio e vogliamo tradurle in tecnologia. In particolare ci siamo focalizzati sulle radici. Le radici sono assolutamente delle strutture affascinanti che si muovono in un ambiente molto complesso e eterogeno come il suolo dove pressioni ed attriti sono già elevati in pochi centimetri. Ma le radici riescono a muoversi perché crescono dalla punta la parte più distale rispetto al tronco, crescono per aggiunta di cellule poi assorbono l’acqua dal suolo e spingono solo la punta, l’apice radicale il resto della radice non si muove nel suolo quindi non c’è attrito. E a livello delle punte le radici hanno sofisticate capacità sensoriali, riescono a percepire l’ambiente gravità, luce, temperature, sostanze chimiche. E hanno un comportamento associato a queste capacità sensoriali che in biologia chiamiamo “tropismo”. Quindi le radici si muovono crescendo da una parte o dall’altra, seguono uno stimolo, si allontanano da uno stimolo. E abbiamo cercato di tradurre esattamente questo concetto della crescita come un nuovo paradigma nella robotica. Una pianta per muoversi da un punto ad un altro può solo crescere. Allora abbiamo cercato di tradurre questo concetto del movimento nella robotica quindi anche il nostro robot è in grado di crescere per aggiunta di materiale e lo fa perchè nella punta vi è un motore che tira un filamento termoplastico che quindi cambia le sue proprietà viscose quando è riscaldato e il nuovo strato aderisce a quello precedente, quindi il robot crea la sua struttura. La direzione di crescita è data dai sensori che sono integrati nella punta. Quindi anche il nostro robot, come la radice naturale, riesce a muoversi crescendo e a muoversi verso o lontano da uno stimolo ambientale. Per curvare il robot deposita più materiale da una parte rispetto all'altra quindi implementa quella che viene chiamata crescita differenziale, proprio come le radici naturali. Ma sono molti i movimenti in realtà che possiamo studiare nelle piante. Molti di questi sono totalmente passivi, ovvero non si muovono, non c’è un metabolismo all’interno, ma queste strutture si muovono grazie alla struttura dei materiali all’interno della parete cellulare di queste piante e la capacità di questi materiali è quella di interagire con l’ambiente circostante soprattutto variazione di umidità e temperatura. Quindi materiali che assorbono e rilasciano l’acqua e dei materiali che a seconda di come sono distribuiti guidano il movimento delle piante. Allora una pigna che si apre e si chiude, un seme di acero che vola, un seme di avena che penetra nel suolo, tutti questi movimenti sono movimenti e strutture assolutamente morte ma che continuano a muoversi grazie all’interazione con l’ambiente circostante. Allora la nostra idea è stata quella di tradurre questi materiali in strutture artificiali che analogamente a quelle naturali si muovano grazie all’interazione con l‘ambiente, quindi una mano robotica per afferrare degli oggetti, delle strutture che si aprono e si chiudono, tutte queste strutture potrebbeo essere utili domani anche come una pelle artificiale dei nostri robot che percepiscono l’ambiente, riducendo la complessità del controllo e soprattutto il consumo energetico. Questa è una visione del plantoide. Il plantoide è anche nella sua apparenza simile ad una pianta, ad un tronco all’interno del quale mettiamo il materiale da depositare nelle radici, ha una serie di rami con questi materiali che interagiscono con l’ambiente circostante, e una serie di radici che come dicevo crescono muovendosi allontanandosi da degli stimoli ambientali perché il robot in autonomia, in completa autonomia, riesce a muoversi nell’ambiente alla ricerca di sostanze di interesse. Quindi ad esempio la ricerca dell’acqua è un tropismo positivo, il robot si muove verso lo stimolo, evita però gli ostacoli come fanno le radici naturali. Hanno dei sensori tattili in punta e quando vi sono dei sassi o non riescono a penetrare, la pianta gira intorno all’ostacolo. Allora la crescita è l’altro aspetto fondamentale, per la prima volta un robot è in grado di creare il proprio corpo e di adattarsi all’ambiente circostante. Questa è la vera rivoluzione che vogliamo portare nel mondo della robotica. Ma a cosa serve il plantoide? A seconda dei sensori che introduciamo nella punta, il robot potrebbe ad esempio servire per il monitoraggio dell’ambiente, potrebbe andare alla ricerca dell’acqua, di sostanze pericolose, come inquinanti, radon,assolutamente pericolose per salute umana. Ma potrebbe essere utile anche nello spazio ad esempio alla ricerca di nuove sostanze in pianeti diversi dalla Terra. Ma quello che è importante è che le piante quando si ancorano alla superficie, consentono poi alla pianta di crescere e l’ancoraggio è un problema aperto nella robotica. Quindi può essere utile anche in ambito spaziale. Nel futuro potrebbe essere utile anche come nuovo endoscopio, perché questa capacità di crescere all’interno dei tessuti senza creare danni al nostro corpo e ai nostri organi, potrebbe esser proprio una nuova frontiera quindi rilasciando ad esempio sostanze come farmaci oppure andando alla ricerca di target di interesse medico. Allora quello che possiamo vedere nel mondo che ci circonda è che forse non siamo poi così lontani da un uso di massa e quotidiano dei robot. Molte sono le sfide che ancora ci attendono e soprattutto nello sviluppo di robot più efficienti. Ma la vera sfida è quella di capire quali sono le reali opportunità e le reali responsabilità nello sviluppo di questi robot, soprattutto prevedere l’impatto che questi robot avranno nel futuro, nel miglioramento della qualità della vita. Allora personalmente quello che io ho capito dallo sviluppo del plantoide è che le buone idee da sole non bastano. Occorre anche analisi critica, perseveranza, determinazione, ma anche collaborazione, la valorizzazione della diversità, diverse discipline che si uniscono nella multidisciplinarietà, che rappresenta il vero valore, il progresso, come riusciamo ad andare oltre la conoscenza. Ma la scienza ha anche un altro ruolo fondamentale nella società, quello di formare le nuove generazioni, i nuovi talenti, aprire le loro menti, liberarle dal pregiudizio, perché nuova conoscenza e nuovo progresso siano sempre di più anche sinonimo di rispetto dell’altro, del diverso e di altre forme di vita. Grazie. (applausi) Tra 4 miliardi di anni tutta l'acqua presente su questo pianeta sarà bollita. E questo pianeta sarà completamente incompatibile con la vita. Tra 5 miliardi di anni il sole sarà cresciuto così tanto, da mangiarsela completamente, la Terra. Ora, insomma, è una prospettiva già di un certo tipo, un po' spaventosa. Considerate anche che tutte le persone che vedete per strada e tutti noi presenti in questa sala, tra al massimo cent'anni saremo morti. Insomma, per essere ottimisti cent'anni. La domanda è: se questo è quello in cui credi, come fai ad alzarti dal letto alla mattina, soprattutto la domenica? Questo è il modo in cui vivevo la mia vita fino al giorno in cui non ho iniziato a vivere per davvero, cioè il giorno in cui ho scoperto di dover morire. È successo in maniera strana, bizzarra. C'era questo medico, con gli occhiali appoggiati sulla punta del naso che non mi guardava in faccia, mi guardava attraverso. E mi diceva: "Tu hai una malattia degenerativa del midollo osseo che si chiama aplasia midollare idiopatica. Vuol dire che hai perso il 98% del tuo midollo osseo, e sono sicuro che lo saprai, insomma, il midollo osseo è quel tessuto che sta nelle tue ossa lunghe e nelle tue ossa piatte --non è il midollo spinale-- che serve a produrre i globuli rossi, i globuli bianchi, le piastrine. Insomma, le componenti del sangue. Ecco, tu ne hai perso il 98%, il 2% non sta funzionando. Ora, l'unica cura definitiva per questa malattia è il trapianto di midollo osseo e le probabilità di trovare un donatore compatibile sono all'incirca una su 100.000. Abbiamo anche un piano B. Ovvero una terapia piuttosto impegnativa con biofarmaci di sintesi, che serve a fermare completamente il tuo midollo osseo e a farlo ripartire un po' alla volta. Sperando che funzioni. Ecco, in questo caso, le tue probabilità di sopravvivenza sui prossimi sei mesi sono all'incirca del 20%. E se tutto va bene avrai all'incirca 10 anni di aspettativa di vita." Questo succedeva nel 2009 e io avevo 21 anni. Insomma, Dio è morto, Marx è morto, Woody Allen ormai, anche lui, ha gli anni che ha. Ma quando ti scoppia una bomba del genere nel salotto di casa, tu hai bisogno di credere in qualcosa. Anche se sei agnostico da tutta la vita e se ti dici: "Vabbè, Dio o non Dio lo scoprirò un giorno, un domani quando sarà il momento", tu hai bisogno di credere in qualcosa, perché la realtà ha perso il suo senso razionale. Io ho comperato queste: un paio di scarpette da arrampicata, le ho comperate il giorno prima di entrare in ospedale. Una cosa piccola, stupida, un simbolo, un impegno con me stesso. Ce la farò, ne uscirò vivo. Non ho nessun elemento razionale per dirlo, ma io credo che ne uscirò vivo. Può essere un buon punto d'inizio, ma non è sufficiente. Abbiamo bisogno di cose più profonde e più convincenti di un paio di scarpette d'arrampicata in cui credere. Quindi, da persona senza fede, inizio a chiedermi in cosa posso credere? Nel mentre, il mio percorso ospedaliero va avanti, potrei raccontarvi delle storie buffe, delle storie che hanno a che fare, ad esempio, con un cappello da talebano, ma è un'altra storia e sono sicuro che vi annoierei. Sono uscito vivo. E ho iniziato a chiedermi: "Bene, e adesso? In cosa credo? Come faccio a sopravvivere? E poi come faccio a vedere di far sopravvivere anche quegli altri sfigati, come me? Cosa posso fare?" Mi metto le mani in tasca e tiro fuori fazzoletti, monetine, centesimi. Sapete, non sono una persona ricca. Quali sono le mie risorse? Non mi era rimasto niente, neanche un corpo che funzionasse, perché sono entrato in ospedale che scalavo e sono uscito dall'ospedale che non facevo neanche le scale di casa. Però una cosa mi era rimasta. Una cosa che è sempre stata mia. Le parole. Eh però le parole, i pensieri! Viviamo in un mondo rumoroso, incredibilmente rumoroso, anzi peggio. Viviamo in un mondo che noi stessi abbiamo reso rumoroso. E non sto parlando solo delle fabbriche, le strade e le ferrovie, degli altoparlanti delle macchine ad alto volume, ai semafori, clacson e tutta quella robaccia là. Sto parlando di un livello di rumore che ha trasceso la fisicità del suono ed è entrato nelle nostre anime. Pensate, in Italia ogni giorno scrivono almeno dieci parole su Facebook. Ora, la domanda è: in un contesto del genere, come fai a riconoscere le parole importanti? Davanti a un'inflazione di questo tipo cosa mai potrà valere una parola? E questo è il punto. Tu credi proprio nel momento in cui non puoi più sapere. Nel momento in cui non c'è più una giustificazione razionale di quello che stai facendo. E quindi mi son detto: "Sì che ci voglio credere, sì!" Ci sono stati anni in cui le parole erano strumenti incredibili. Pensate a Lutero. Erano anni in cui una parola ben detta, ben scelta e ben spesa poteva veramente cambiare la storia, poteva innalzare gli oppressi e scuotere i potenti, poteva fare un Papa o disfare un re. Non sono più quegli anni. E io decido di crederci, di credere che una parola può ancora fare la differenza, se ben detta. E quindi inizio a raccontare, scelgo una parola, una soltanto. Quella che per me è più importante: "Dono", una parola che può cambiare vite, una parola in cui si possa credere, in cui chiunque possa scegliere di credere. Un essere umano non è carne e sangue, non solo, per lo meno. Siamo soprattutto una storia, la storia di noi stessi che ci raccontiamo per cucire insieme il passato ricordato e il futuro immaginato nei sogni e nelle speranze e nelle aspettative. È per questo che siamo così attratti dalle parole. E quindi racconto, e parlo e ci credo, anche quando sembra improponibile. Insomma succede che, ancora prima di uscire dall'ospedale, la domenica prima di Natale, nel 2009, mando 15 messaggi, parlando di "Dono". non sono il genere di persona socievole che potreste immaginare. Ecco, in ospedale non arrivano 15 persone a vedere se possono salvare la vita a me o a chiunque altro nelle mie stesse condizioni, perché non sono più speciale di nessuno. Ne arrivano 400. 400 persone, la domenica prima di Natale decidono di muovere il culo fuori dalle coperte, non per andare a mangiarsi i pasticcini, ma per andare a fare una roba sgradevole come un prelievo. Insomma, a chi piacciono gli aghi? Non piacciono neanche agli eroinomani, gli aghi! Un po' alla volta, continuando a raccontare in questi sette anni quel numero è cresciuto, siamo arrivati ad alcune migliaia. E 80 persone, 80 che conosco personalmente, hanno effettivamente donato. Quindi, sì, una parola può ancora cambiare la storia, quando ci credi. Almeno quella di 160 persone. 80 quelli che hanno avuto la loro vita salva e gli altri 80, quelli che si possono alzare dal letto e guardarsi allo specchio la mattina e dirsi: "Da qualche parte nel mondo oggi qualcuno è sveglio perché io c'ero". "Perché io quella volta ho detto di sì". "Perché non ho avuto paura" "Perché ho creduto in quella parola". E questo è è incredibile. Ora, cosa vorrei che vi portaste a casa di questa chiacchierata? Cosa vorrei che vi ricordaste? Sicuramente non la mia brutta faccia. E nemmeno il mio nome, non sono cose importanti. E neanche la mia storia, perché è una come tante altre. In Italia ogni anno ci sono 1.000 persone che non hanno la possibilità di trovare un donatore di midollo osseo compatibile e ci sono 10.000 persone che aspettano un trapianto d'organo, quindi non è una storia speciale, è una fra tante. Ricordatevi questo invece. Uno: che tutti quanti abbiamo bisogno di credere in qualcosa. Due: che una parola può ancora cambiare il mondo. Tre: che, per cambiarlo, quella parola non deve restare suono o inchiostro sulla carta, ma devi incarnarsi, deve essere vissuta. Il merito di questa cosa, di quelle 160 vite, cambiate, non è mio. È perché quelle persone, quelle 80 persone, hanno saputo fare silenzio, hanno saputo ascoltare la loro mente e il loro cuore, per capire se quella parola, "dono", poteva essere qualcosa in cui credere. E quindi il merito è loro. Questa è la quarta cosa che vorrei che vi ricordaste. Ricordatevi di fare silenzio e ricordatevi di ascoltare. Ora, io ho finito, ma vi prego di non applaudire, non ne avete bisogno voi e men che meno ne ho bisogno io. Fate silenzio, prendetevi un attimo per ascoltare la vostra mente e il vostro cuore. Ma veramente vuoi cambiare lavoro? Ma... scusami, ma dici sul serio? Cioè, per i prossimi due anni tu non guadagnerai una lira? No.. aspetta, fammi capire: tu veramente vuoi andare a lavorare con un gruppo di uomini, tutti tatuati, sudati, che parlano solo di sesso, e lasciare il tuo ufficio? Mah... non so, certe volte proprio non ti capisco. Queste sono alcune delle cose che mi sono state dette quando ho deciso di cambiare carriera. Io ho una vita abbastanza particolare, e sono molto felice di questo. Ho iniziato in realtà come procuratrice legale, per poi passare per dieci anni di grafica e poi finalmente laurearmi in arti culinarie. Le cose che ho fatto prima di diventare cuoca, in realtà, non le rinnego affatto: anzi, sono molto contenta di averle fatte. Poi, però, ho pensato che forse la parte di me, la parte creativa che non avevo mai sviluppato in precedenza, è proprio quella in cui potevo riuscire meglio. E ne ho fatto davvero un goal: ho detto, nella mia vita vorrò sempre fare quello che mi piace, perché secondo me, se una persona fa quello che le piace, è [quello] il vero lusso, ed è sicuramente la situazione in cui si riesce meglio. Un paio di anni fa mi hanno chiesto di scrivere un libro, per cui ho pensato: va bene, di cosa scrivo? Sono una cuoca: ovviamente la prima richiesta, quella più naturale, era scrivere ricette. Ho pensato: io non voglio scrivere un libro di ricette. Scrivere un libro di ricette mi sembrava quasi banale. Non che gli altri libri di ricette lo fossero, tutt'altro; ma ero io che non volevo, volevo fare qualcosa di diverso. Soprattutto perché, in un campo maschile, io ero riuscita a sfondare determinate situazioni, per cui volevo essere di esempio a tante ragazze che volevano intraprendere questo lavoro. Considerate che io ogni giorno ricevo tantissime poste elettroniche, o telefonate, o addirittura tante ragazze passano dal ristorante e mi chiedono consiglio e sento tantissime cose che sono aberranti, per certi versi. Della serie, una ragazza di 24 anni che vuole diventare cuoca e le si dice: oh, ma è troppo tardi! Troppo tardi?! Io ho cambiato carriera quando avevo oltre 30 anni e non ho avuto un attimo di dubbio che la mia età potesse essere un ostacolo. Era tutto qui dentro, era quello che volevo fare ed era quello che volevo trasmettere nel mio libro. Quindi ho messo giù una serie di principi, e ho pensato: be', forse questo potrà aiutare qualcuno. Perché molte delle cuoche e delle chef famosissime, bravissime, incredibili a cui mi sono anche ispirata, precedenti, generalmente hanno iniziato la loro carriera perché il loro marito, il loro padre, il loro fratello - qualcuno in famiglia aveva deciso di aprire un ristorante, e loro si sono ritrovate in cucina. Io invece volevo che la mia fosse una scelta professionale differente. I miei genitori non erano in questo mondo, né tantomeno qualcuno vicino a me, né tantomeno mio marito, il mio compagno; per cui volevo veramente iniziare da zero, in un mondo in cui, in realtà, non avevo nessuno che mi appoggiasse. Non solo: questo paradossalmente ha giocato a mio favore, perché poi, specialmente quando mi sono trasferita a Roma, ho avuto tantissimi ospiti illustri, giornalisti di cui non conoscevo nulla! Quindi ho deciso di mettere giù questi principi nel mio libro. Queste sono le cinque regole, perché secondo me, tramite queste cinque regole, we can unlock the future. La prima: trova la forza di essere diversa. Questo è il mio principio fondamentale, attraverso il quale ho vissuto davvero tutta la mia vita, e devo tutto a mia madre. Perché mia madre - sembra retorico, no? sempre la mamma, o la nonna - invece in realtà è proprio così. Ma la cosa incredibile è che i miei genitori vengono da un paese piccolissimo: mia madre è nata a Trinitapoli, ha vissuto a Cerignola, stiamo parlando del Profondo Sud, specialmente di tantissimi anni fa. Eppure, i miei genitori mi hanno fatto fare il primo viaggio all'estero, quando avevo 14 anni, da sola. Con un'organizzazione, ovviamente; ma comunque da sola. Incredibile, perché questo mi ha aperto, secondo me, un mondo che non pensavo esistesse. Da lì è iniziata un'educazione diversa, un modo di vedere le cose diverso, e soprattutto un abbracciare le altre culture diverse. E questo lo devo a mia madre, che mi ha sempre detto: ricordati che la vera forza è quella di essere diversa. Io lo vedo con mio figlio, che ora ha sette anni. Ho sempre parlato inglese, da quando è nato: eppure mi risponde in italiano. A un certo punto ho iniziato a preoccuparmi: ma perché io gli parlo in inglese, e lui mi risponde in italiano? Per cui, parlando con una psicologa, mi ha detto: no, è proprio questo, è il principio del peer pressure. E ho iniziato a pensare: tutti i bambini vogliono essere uguali agli altri! Così mi è stato spiegato, e poi ho pensato: tutte le donne fanno così. Tutte le donne vogliono essere uguali alle altre! Ci vestiamo nella stessa maniera, parliamo nella stessa maniera, guardiamo le stesse cose in tv, vogliamo anche fare gli stessi lavori! Non è questo: il vero lusso, il vero momento in cui we can unlock the future è quando noi ritroveremo noi stesse e faremo esattamente quello che vorremo. Ed è questa la strada che io ho cercato di seguire durante tutta la mia vita. Allora ho pensato - sempre nel libro - come posso pensare, per esempio, ad un piatto, perché ovviamente io vivo in questo mondo, quindi dovevo in ogni caso illustrare un principio con un piatto. Questo è uno dei piatti storici, fatto nel 2006. Voi direte, vabbè è un panino, ok, ho capito. Cosa c'è di strano? Nel 2006, nessuno parlava di panini. Nessuno ha mai servito un panino, soprattutto in un ristorante che poi ha ricevuto la stella Michelin. Tant'è vero che, quando andai dal mio socio e dissi: sai, io voglio mettere questo piatto in carta. È un panino alla liquirizia, con una scaloppa di fois gras e un finto ketchup di mango e una maionese al passito con delle patatine fritte. Lui mi guardò, e disse: questa è matta! Perché io non so se riuscirei a farlo... ma veramente vuoi mettere un panino? Io veramente voglio mettere un panino. Perché secondo me è la maniera per fare un crossover, praticamente cercare di identificare un modo di ristorazione diverso rispetto a quello del passato. Il nostro ristorante, che ho a Roma, è un ristorante che ha ricevuto la stella Michelin, ed è nato 11 anni fa senza tovaglie. Cosa che oggi - insomma, oggi si va nei ristoranti e non ci sono, le tovaglie: ma un progetto di 12 anni fa, con un'apertura di 11 anni fa, senza tovaglie, era già una grossa evoluzione: la cucina doveva seguire lo stesso ritmo, e doveva seguire la stessa linea! Ed è per questo che, quando sono entrata lì dentro, mi sono sentita a casa, e ho detto: questo è il posto dove io posso esprimere me stessa. E non sono uguale alle altre: l'ho sempre pensato, e continuerò a pensarlo. Ma io penso che ognuno di noi dovrebbe pensare una cosa del genere. Il secondo principio è, sappi sempre dove andare. Perché, vedete, le donne - questa è un'altra cosa che non facciamo spesso: molte volte non abbiamo il coraggio di dichiarare a noi stesse dove vogliamo andare. Un po' perché abbiamo paura, un po' soprattutto, e spesso, pensiamo di non esserne capaci, o di non meritarcelo. È facile sentire un uomo che, parlando con il proprio capo, dice: io, in un anno, voglio diventare capo di questo reparto. Ne ho sentito proprio uno, ieri, in treno. Ho mai sentito una donna, dire una cosa di questo genere? No. Quando invece la si sente, purtroppo, e questo è statisticamente provato tramite studi, quando una donna afferma determinate cose purtroppo le accezioni sono più negative che positive. Quando le dice un uomo sono positive; quando le dice una donna sono negative. Allora ho pensato: io voglio sapere dove voglio andare, voglio sapere chi vorrò essere in un anno, due anni, tanto è vero che quando ho cambiato carriera mi sono data dieci anni di tempo. Ho detto: se in dieci anni non riesco a sfondare, ok, tornerò a fare qualcos'altro. Ho due lauree, parlo tre lingue, un lavoro lo troverò. E quindi mi sono detta, sempre parlando del libro: cosa posso fare, qual è il piatto che voglio accoppiare a questo principio? Ed è questo. Questo è il piatto che mi ha portato in giro per il mondo. È un pastrami di lingua. Voi direte: vabbé, un pastrami di lingua... Il pastrami in realtà è ebreo, quindi io sono andata negli Stati Uniti, a New York, sono andata in tre posti molto famosi e ho studiato come si faceva il pastrami. Sono tornata a Roma, e ho applicato ad un pezzo di carne che è tipico della tradizione laziale -volevo onorare in fondo il posto dove io sono tornata e che mi ha dato tanta felicità e tanto lusso in questi ultimi dieci anni - e quindi ho fatto questo pastrami di lingua, prima ancora che la parola pastrami o le tecniche di pastrami divenissero di nuovo comuni. Infatti mi fa molto piacere quando io faccio una cosa con due anni in anticipo, poi diventa famosa: significa che sono sulla strada giusta. E questo è un piatto che è stato presentato a Identità golose, un convegno al quale ho avuto la fortuna di partecipare, in passato, e che ha veramente informazioni incredibili riguardo proprio a noi donne, [il] perché ora ve lo spiego. Terzo principio: rispetta te stessa e il mondo in cui vivi. Importantissimo principio, perché soprattutto attraverso il rispetto di noi stesse possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Prima parlavo di identità golosa: sono stata la prima speaker donna che sia stata chiamata sul palco centrale a parlare. Per cui mi sono detta: di cosa parlo? Perché secondo me c'è una responsabilità nei confronti di chi, - quando ci viene chiesto di che cosa parlare - nei confronti di chi ci ascolta. E ho pensato: il principio del rispetto era quello che dominava quel convegno. E io ho detto: ok, io parlerò della fermentazione. Sono stata - mi vanto di essere stata la prima a parlare di fermentazione in un convegno. E lo sapete perché l'ho fatto? Mi ricordava, in un certo senso, la nostra vita. Io ho parlato del kimchi, della tecnica del kimchi. È un cavolo: eppure la fermentazione, con il nostro controllo e con la nostra passione e la nostra cura, dà la possibilità, all'ingrediente, di raggiungere il massimo esponenziale possibile. Quel cavolo è diventato kimchi, ed è una cosa assolutamente di una bontà unica, oltre a far bene. Eppure non è stato fatto nulla di straordinario: c'erano le condizioni giuste perché questo potesse accadere. Ed è questo che mi ha attratto tantissimo della fermentazione: ho associato immediatamente la tecnica di fermentazione al rispetto: al rispetto dell'ingrediente, ma anche al rispetto di noi stesse. È fondamentale avere rispetto di noi stesse, attraverso le proprie azioni. Questo è uno dei principi che mi piace di più, potete notarlo dai miei capelli: pushing the envelope, contro gli stereotipi della donna (in cucina e fuori). Sono sempre stata una persona che non ha mai creduto - o meglio, ha sempre pensato di dover sfondare determinati stereotipi. Lo so, ora dirò una cosa che probabilmente vi farà sorridere, specialmente alle nuove generazioni. Quando io mi sono laureata in giurisprudenza, ho voluto mettermi un paio di pantaloni per andare a discutere la tesi. La mia famiglia era terrorizzata, scandalizzata: vuoi mettere un paio di pantaloni?! Sì, voglio mettere un paio di pantaloni. Non era normale che una donna si mettesse un paio di pantaloni per andare a discutere la propria tesi. Da quel momento in poi ho sempre fatto, ho sempre cercato di andare controcorrente. Se qualcosa era necessario, o socialmente accettato, ed era, appunto, quasi uno stereotipo, io ho cercato di sfondarlo. Anche nel momento in cui ho deciso, autonomamente, di intraprendere una carriera completamente diversa rispetto a quella della mia famiglia. Il piatto che vi ho associato, e questo è l'ulitmo piatto: considerate che è stato, probabilmente, il piatto più fotografato di questo convegno e associato a quest'anno. Io sono una promotrice della difesa delle api e quindi, anche, di tutto ciò che ne deriva, in questo caso il miele. Ho associato, ho fatto un piccolo gioco (una trippa a nido d'ape) e nello stesso tempo ha una salsa a base di idromiele e miele. Ed è una rivisitazione di una zuppa messicana. Questo piatto mi ha portato tanta fortuna, quest'anno, e mi ha fatto scoprire che ci sono tantissime cose che noi donne possiamo fare bene: non meglio degli uomini - perché io non credo nella esclusione, ma credo nella inclusione: apro e chiudo una parentesi, le società più resistenti sono le società inclusive, non quelle esclusive. Quindi io ritengo invece di essere un esempio, spero di essere un esempio per coloro che vogliono intraprendere questa carriera. In poche parole, cos'è che voglio dire? Io voglio dire a tutte le donne, soprattutto a quelle che stanno iniziando, [che] questa carriera - ma non soltanto quella nell'ambito della cucina, ma in tutte le carriere - che è arrivato il momento che.. we unlock the future for real. Noi dobbiamo credere in noi stesse, perché noi possiamo: siamo intelligenti, siamo capaci, possiamo dirlo ad alta voce. E sarebbe arrivato il momento che lo facciamo per davvero. (Applausi) Dopo TEDx, per chi fosse interessato, qua dietro le quinte c'è una macchina del tempo. Ed io, se vi fidate, so pilotarla. (Risate) Dove vorreste andare? Beh, io sono un poeta, un narratore teatrale quindi, dipendesse da me, ho certe idee molto chiare in testa che magari dipendono anche un po' dalla mia attività. Io andrei in posti tipo, non so, la Londra del 1600 a vedere la prima dell'Amleto di Shakespeare, con regia di Shakespeare. E con Shakespeare che fa anche una particina: recita nella parte del fantasma. Oppure l'Atene del V secolo avanti Cristo, a vedere la prima dell'Edipo Re di Sofocle, con regia di Sofocle. O la Firenze del XIV secolo, a vedere Giovanni Boccaccio che legge e commenta la Divina Commedia di Dante. C'è l'imbarazzo della scelta, o meglio ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, se si trattasse di andare a fare, come dire, una gita. Cioè andiamo, vediamo lo spettacolino e torniamo a casa. Se invece si trattasse di trasferirsi in pianta stabile per alcuni mesi o alcuni anni, io non avrei nessun dubbio e penso che non dovreste averne neanche voi. Si va sicuramente tutti insieme a Parigi negli anni '20 del XX secolo. Una quantità compresente, incredibile, di talenti artistici, ma cosa dico di talenti, di geni. Guardate chi c'era, guardate chi avremmo potuto incontrare. C'è questo signore qui: Pablo Picasso. Salvador Dalì. Tutti lì sono. Poi c'è questo signore qui, che non andava sempre in giro così, Man Ray, è l'autore di questa foto molto famosa. Qui è assieme Dalì. Scrittori di un qualche talento: Ernest Hemingway, Fracis Scott Fitzgerald, l'autore del Grande Gastby. Poi c'è lui con la benda, James Joyce, l'autore dell'incredibile, straordinariamente sperimentale, "Ulisse". E poi c'è questo signore qui, Ezra Pound. Due parole su questo signore. È un un poeta statunitense. Scriverà una opera considerata uno dei capolavori del XX secolo in poesia, i "Cantos". Sono 116 canti dove lui tenta una sperimentazione folle con la lingua. Sono scritti in inglese, ma con innesti in latino, greco antico, francese, cinese. Traduceva dal cinese! Ma Ezra Pound non è soltanto un grandissimo artista, è anche una specie di faro, di punto di riferimento per le altre menti geniali che sono lì con lui. Sarà lui a presentare a James Joyce, Sylvia Beach, che diventerà la sua editrice. Ernest Hemingway, futuro premio Nobel, dirà di Pound: "Be'h ci siamo insegnanti a vicenda qualcosa, perché io ho insegnato a lui a tirare di boxe e lui ha insegnato a me cosa scrivere o non scrivere". Ah beh allora... (Risate) Vi confesso, era un gran bell'ambiente, ma fra tutti quelli che mi premerebbe più di incontrare, beh, beh beh, sarebbe proprio lui, Ezra Pound. Ora naturalmente è bello fantasticare, è bellissimo fantasticare di macchine del tempo, eccetera, ma sappiamo tutti che le macchine del tempo non esistono, né qui dietro, né in nessun altro luogo al mondo e probabilmente non esisteranno mai. E l'unico modo per avere un rapporto col passato è studiarlo. Ora io, studiando quest'epoca straordinaria e informandomi, ho imparato una cosa che non conoscevo e mi ha lasciato molto perplesso, molto perplesso. Cioè che ad un certo punto, e più precisamente nel 1925, uno di questi qua, uno di questi abitatori del paradiso terrestre -- chiamiamolo così -- se ne è andato via. È andato via da Parigi. Ma chi? Chi ha fatto una cosa del genere? Eh, lui, Ezra Pound. E dove è andato? Eh... dove è andato? Dove è venuto? Vorrete dire. È venuto qua in Italia. Perché Ezra Pound era un grande conoscitore della storia, era innamorato del passato, ma una cosa lo ossessionava, lo appassionava più di tutte le altre. Il Rinascimento italiano. E dunque Ezra Pound è qui in Italia e va a visitare le città che sono state protagoniste del Rinascimento e che lui ha citato nei Cantos. O meglio nei primi sedici canti dei Cantos, gli unici che esistono in quel momento, 1925. E fra queste città ce n'è una che lui non ha mai visto di persona ma ha citato quattro volte. Quattro volte nei canti dall'ottavo all'undicesimo, con una media di una volta per canto. È la città in cui sono nato io 39 anni fa e in cui voi adesso vi trovate: Cesena. (Applausi) Cosa c'è a Cesena? Cosa c'è a Cesena? Anno di grazia 1454, viene aperta al pubblico la Biblioteca Malatestiana. È la prima biblioteca civica del mondo. La prima biblioteca civica del mondo. Esistevano altre biblioteche, più antiche, ma erano private, di monasteri, di signori. Quella biblioteca è aperta al pubblico. Ogni biblioteca civica che è oggi sulla terra ha quella biblioteca come antenata, in senso letterale, nel senso letterario, nel senso che è nata prima. Ora, cos'è una biblioteca? È un luogo dove si accumula molta, molta cura. La cura degli amanuensi di copiare un codice, la cura degli studiosi, degli umanisti di capire esattamente il significato di un testo, la cura dei custodi, ovviamente. Ma ad un certo punto a Cesena ha fatto irruzione qualcosa che aveva molta poca cura: la rivoluzione napoleonica. Napoleone in persona è entrato a Cesena a cavallo e i suoi soldati hanno fatto strame della Biblioteca, nel senso che hanno tolto dalla stanza i libri, tolto i banchi, squarciato i muri per fare finestre più grandi, in cui passasse più luce, più aria. Una profanazione. Ma negli anni '20, nel XX secolo, il direttore di allora, che si chiamava Manlio Torquato Dazzi, ha fatto un'opera straordinaria di recupero e restauro, un'opera di grande, grandissima cura. Ha chiuso le finestre moderne, ha fatto restaurare quelle antiche, ha restaurato e riportato dentro i banchi e, soprattutto, i libri. Quando arriva Ezra Pound a Cesena è lui che lo accoglie, lui gli mostra la Malatestiana, com'era in principio, com'era 500 anni prima. Gli fa una specie di visita guidata di un quarto d'ora. Un salto di un quarto d'ora, 500 anni indietro nel tempo. Gli mostra questo. Ora, immagino che molti fra voi siano stati nella parte antica della Biblioteca Malatestiana, che ovviamente nel frattempo è stata ampliata. Questa parte ora viene chiamata l'aula del Nuti, dal nome dell'architetto. Sapete tutti che questa foto non rende giustizia. È qualcosa di veramente impressionante trovarsi lì. È emozionante. Sembra che da un momento all'altro possa entrare un umanista del '500 e mettersi a studiare. E Manlio Torquato Dazzi mostra questa cosa a Ezra Pound, l'uomo innamorato del passato, l'uomo che aveva citato quattro volte Cesena senza neppur averla mai vista. Ma il colpo di grazia è un altro. Manlio Torquato Dazzi prende Ezra Pound e gli mostra un'incisione sul muro. "Vede, Signor Pound, ci sono nove lettere incise: L, U, C, R, E, T, I, A, B - Lucretia B. Ora signor Pound la mia ipotesi è che questa sia la firma di Lucrezia Borgia, altro personaggio leggendario del Rinascimento italiano. Cosa era successo? Gennaio del 1502, Lucrezia Borgia ha 21 anni, va da Roma a Ferrara per sposare il suo terzo marito, Alfonso d'Este. Fa tappa a Cesena dove regnava suo fratello, Cesare Borgia, Granduca di Romagna. Entra a Cesena, dicono le cronache, con una scorta di mille cavalieri, seguiti da 150 muli che portano la dote. Oro, gemme, vesti preziose. Suonano le campane, sparano i cannoni. Cento bambini vestiti di giallo e di porpora, i colori araldici dei Borgia, le corrono incontro portando ciascuno un rametto d'ulivo. Visita la città e, ovviamente, visita la Biblioteca Malatestiana, il luogo più prezioso della città, e, secondo Manlio Torquato Dazzi, lascia la sua firma come una qualsiasi ragazzina. È sconvolto, è veramente affascinato, Ezra Pound, da questa cosa. Decide di fare un regalo, un regalo alla città di Cesena. Porta in dono alla Malatestiana un libro. Una edizione fuori commercio, limitatissima, dei sedici canti che ha scritto finora. Scrive di suo pugno, in italiano, una dedica: "Nel tempo che il suo amico Manlio Dazzi era bibliotecario, Ezra Pound portava questo libro in dono a la Malatestiana in segno di amicizia. E poco sotto, nella stessa pagina, con una scrittura leggermente più minuta, Manlio Torquato Dazzi annota: "L'originale è fuori commercio, in 80 copie, non depositata né presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, né presso quella di Londra, ma unicamente presso la Malatestiana di Cesena, per l'interesse dei canti malatestiani. M. T. D. Manlio Torquato Dazzi" Scusate non è una grande fotografia, lo so, l'ho fatta io. (Risate) Però Ezra Pound chiede un favore a Dazzi, che il suo libro sia lasciato lì insieme agli altri, insieme ai codici antichi, lì nella parte rinascimentale, nell'aula del Nuti. Di fronte a questa richiesta, di un artista così grande, Manlio Torquato Dazzi dice: "No". (Risate) Come "No"? (Risate) Come "No"? "No". La Biblioteca Malatestiana, l'aula del Nuti, deve essere esattamente com'era 500 anni fa, e non sono permesse intrusioni, per quanto illustri. Ma Ezra Pound è un grande poeta! "No". Ma si parla di Cesena, in quel poema che farà la storia della poesia! "No". In nome della perfetta filologia, in nome della cura, in nome della dedizione: "No". È la fine di un'amicizia? (Risate) "No". (Risate) Ezra Pound e Manlio Torquato Dazzi si scriveranno per tutta la vita e nei cento canti che scriverà successivamente Ezra Pound citerà Cesena altre tre volte. E in una di queste tre volte citerà quell'episodio, quel quarto d'ora favoloso in cui ha visitato la Malatestiana, scrivendo, nel canto 74 --scusate la pronuncia-- "Came madame Lucretia and on the back of the door in Cesena are, or were still the initials, joli quart d'heure nella Malatestiana, Torquato, where art thou?" Che vuol dire più o meno: "È venuta madame Lucrezia" --cioè Lucrezia Borgia-- "e dietro la porta a Cesena ci sono, o perlomeno c'erano ancora le iniziali, che bel quarto d'ora" --in francese-- "nella Malatestiana" --in italiano-- "Torquato" --cioè Manlio Torquato Dazzi-- "dove sei?" --in inglese arcaico-- (Risate) Insomma, se io avessi una macchina del tempo andrei là nella Parigi del XX secolo e degli anni '20, anche se in realtà chi era là se ne è andato via, per rimanere meravigliato, stupefatto, attonito, davanti al luogo in cui ci troviamo noi. (Applausi) Se volete vedere il dono che il poeta ha fatto a Cesena, potete. Ovviamente non è nell'aula del Nuti, è in una cassaforte, ma chiunque faccia richiesta può vederlo, vedere le sue pagine di carta pregiata, gli incipit decorati, che sono diversi ad ogni canto, e soprattutto vedere con i vostri occhi la dedica commossa di Pound e la nota del grande, granitico, Torquato Dazzi. (Risate) Sarete condotti, come me, in una stanza dove, in un tavolo vicino, alcuni restauratori si prendono cura dei testi antichi, dei codici medievali. Così lì, fra le vostre mani, il libro di Pound, mi piace pensare, potrà sentire l'odore di quei libri, udire il frusciare delle loro pagine di pergamena e sognare di trovarsi là, con loro, dove aveva sperato di essere ammesso. Penso che ne sarà felice. (Applausi) Grazie, caro. Grazie a tutti e buongiorno e grazie di essere qui. Cosa farei io con 40 minuti al giorno in più? Li terrei da parte perché li vorrei spendere ogni 50 anni, quindi nel futuro, per vedere come si è evoluto il design negli anni, quindi - sì, sono molto curioso di questo. Ora, vorrei iniziare con una domanda: Quale vi piace di più di queste due auto? Da qui non vi vedo molto bene, comunque… Chi sceglie la rossa? Chi sceglie la bianca? Ok! Ci ho preso. Essendo di Modena ho dovuto scegliere due auto, ovviamente, di Maserati e Ferrari, sennò mi avrebbero cacciato! Comunque, oggi parliamo di quando un design diventa senza tempo: nella ricetta del design senza tempo, quali sono gli ingredienti. Dopo la crisi del ‘29 le grandi aziende si sono cominciate a porre il problema di aumentare la bellezza delle cose, di cominciare a disegnare oggetti sempre più belli. Perché, ovviamente, dopo la crisi dovevano attirare le persone a comprare nuove macchine e nuovi oggetti. Quindi vedete quella di sinistra, l'auto prima dello streamline, che è questo movimento di design, e poi l'auto dopo, quindi la vedete disegnata dal vento. “Streamline” sta per “disegnato dal vento”. Quindi noterete quanto questa auto fosse molto più accattivante, rispetto alla macchina di prima. Questa cosa non è stata fatta solo nelle automobili: io questa sera però parlerò di automobili per il semplice motivo che tutti noi conosciamo, abbiamo posseduto, guidiamo più o meno tutti un'automobile quindi riusciamo a capire l’oggetto. Però in questi anni, dopo il ’30, molti designer hanno cominciato, fisicamente, ad applicare queste linee curve, questi streamline, anche a oggetti che non avevano niente a che vedere con il moto. Quindi il trincia sigari, o un ferro da stiro, o un ventilatore. Quindi di fatto si è iniziato a studiare il motivo per il quale la gente era attirata dall'oggetto, cioè volevano attirare la gente ad acquistare quest’oggetto. Ovviamente i successi commerciali non sono stati tutti legati al fatto del design, perché poi cos'è successo? Non so se vi ricordate i film degli anni Cinquanta dove c'erano tutte queste macchine molto belle e molto curate, dove il colore e le forme erano molto, molto ricercate. Dopodiché, diversi designer hanno detto: “Ok rompiamo col passato e facciamo robe di questo tipo” Quindi, non so, la Panda, che tutti conosciamo, la Prinz, la Due Cavalli e la Mini. Questi sono i casi di successo e commerciali che però non hanno avuto a che vedere con quello che oggi io vi spiegherò, cioè sono stati successi commerciali dovuti al fatto dell’economia, cioè se erano economiche da comperare, erano disponibili, erano geniali a livello di utilizzo. E tutti noi ricordiamo con affetto queste auto perché magari è stata la prima auto che abbiamo utilizzato o quella del nonno che ce l'ha data in eredità, eccetera. Quindi ci siamo legati affettivamente, e i successi commerciali hanno avuto questa motivazione, cioè queste linee nella mia teoria non sono linee che possiamo far vedere a una persona di cinque generazioni in avanti e dire: “Ti piace?”. Quindi, la ricetta per un design senza tempo: sono tre le cose. Le curve, le proporzioni e le espressioni. E qui ho preparato un paio di slide per farvi vedere queste cose, perché non c'è altro modo [di trasmetterle]. Il primo ingrediente di questa ricetta sono le curve, e qui diciamo tutto. Voglio dire… vedete… Perché ho scelto le curve di un corpo femminile? Perché penso che sia l'espressione più bella di questa tipologia di curve di cui oggi vi parlerò, tant'è vero che c'è anche un libro che si chiama “Curvology, la potenza delle linee del corpo femminile”, e fondamentalmente considerate che in natura è molto difficile trovare un cerchio perfetto, quindi archi di cerchio non esistono; ma sono tutte linee molto sinuose, linee a raggiatura variabile che vedremo fra un attimo. Quindi, noi siamo attirati dal corpo di una donna perché io dico sempre che l'uomo ha un software nella sua testa che gli fa desiderare l'hardware femminile, ovviamente perché vogliamo riprodurci, e quindi siamo attirati dalle curve. Ma non solo, anche una donna riesce a percepire questo valore perché ovviamente tutti siamo stati bambini, tutti siamo stati allattati al seno e quindi la mamma è sempre stata vista come un punto di riferimento, il nido a cui rivolgersi. Quindi per noi queste curve sono nel nostro DNA, sono nella nostra testa, sono già accettate. Queste curve si trovano anche in natura, nei mammiferi ovviamente sono quelle più simili a quanto noi vediamo anche in altri mammiferi, quindi abbiamo qui un felino, un delfino… vedete che la progressione di queste curve è sempre molto dolce, e sempre molto particolare. Queste curve sono presenti anche in matematica: in matematica sono state descritte come split line, come curve di clotoide, E in particolare noi adesso quando disegniamo utilizziamo queste split line, che sono queste curve che non hanno esitazioni. Praticamente, vi faccio degli esempi pratici: una curva classica di questo tipo si chiama clotoide e tutti noi, ogni giorno, mentre guidiamo un'automobile, percorriamo una clotoide perché la clotoide è una curva a raggio variabile, quindi non è un arco di cerchio tanto per dire, perché tutte le strade sono fatte con questa progressione. Quindi noi, quando arriviamo, non è che curviamo direttamente a un raggio costante, sennò andremmo fuori strada. Un’altra cosa interessante della clotoide è per esempio che nel disegno di tutti i suoi prodotti, dall’IMac, l'IPhone, l'IPad, eccetera la Apple ha utilizzato spigoli clotoidi, quindi non sono raggi d’arco e lo potete notare perché la luce colpisce la superficie sempre in modo costante, sempre senza avere dei punti di luce netti di distacco, quindi c'è una progressione. Prima ricetta, quindi, le curve. Le curve devono deve avere questa armonia. Seconda ricetta sono le proporzioni. Io qui ho fatto un po’ di difficoltà perché volevo trovare delle immagini da farvi vedere di proporzioni sbagliate ma non volevo offendere altri designer, quindi ho scritto su Google “ugly car”, cioè “macchine brutte”. Questi signori hanno disegnato auto con curve; qui non c'era niente di dritto, però le proporzioni sono sbagliate: per esempio, una sembra che abbia le labbra… un chirurgo a cui non è andata molto bene [l’operazione] quella in basso- non c'è bisogno che vi spieghi, lo capite direttamente, ho scelto queste immagini proprio per questo motivo, cioè sono curve che non sono accettate dalla nostra memoria, perché c'è qualcosa di sbagliato. Una è troppo in avanti, l'altra ha la bocca un po’ così, eccetera. Quindi il secondo ingrediente di questa ricetta sono le proporzioni, che ovviamente non possono essere sbagliate, ma poi vedremo esempi di curve corrette. Il terzo ingrediente sono le espressioni, e qui vi vorrei invitare a fare un gioco: la sera, quando guidate in autostrada, vi consiglio di rallentare un pelo. Dico la sera perché è più facile vedere i fari delle macchine che vi sorpassano, vi mettete sulla destra ovviamente… [A] ogni macchina che vi sorpassa, cercate di mantenerla nel campo visivo, e fate un gioco con la persona che è con voi in in auto e dite: “Quest'auto è triste… quest’auto ride…” e vedrete che ci sono queste espressioni. Queste espressioni sono fantastiche perché proprio vedi delle automobili tristi, delle automobili con i fari arrabbiati, delle automobili buffe. E questo dà un’impronta, cioè noi ci ricordiamo le facce delle persone e quindi viene ricordato nella forma dei fari, tant'è vero che Fiat in America pubblicizza la 500 dicendo “Ci sono abbastanza auto arrabbiate che girano per strada, quindi compra la 500 che è molto più friendly”, quindi molto simpatica. Quindi nella ricetta i tre ingredienti sono curve, proporzioni ed espressioni. La settimana scorsa abbiamo avuto i 70 anni della Ferrari, e mi sono recato in centro a fare delle fotografie per questo evento perché abbiamo avuto la fortuna che moltissimi proprietari di queste auto d'epoca le hanno portate in centro storico e quindi abbiamo avuto la fortuna di guardare dei pezzi che di solito si vedono solo nei musei o su internet. La prima è questa fotografia, museo Enzo Ferrari, di un traliccio di una maquette dove venivano disegnate e progettate le auto dove, sostanzialmente, il filo di ferro faceva il giro di tutti gli oggetti che loro posizionavano. Quindi si posizionavano: due ruote; quattro ruote; motore; pilota- e poi con il filo di ferro si faceva questa intelaiatura. Questa intelaiatura, per la sua morbidezza e la duttilità del filo di ferro continuava ad acquisire queste curve di cui vi dicevo prima, quindi curve molto morbide, senza esitazioni. Qui vi faccio vedere alcune fotografie che ho esagerato con un filtro in HDR in modo da poter vedere i riflessi su queste curve e da poter apprezzare meglio le curve stesse, le proporzioni. Qui potete fare dei paralleli con corpi femminili, animali, o pesci. Qui vedete che non c'è nulla di sbagliato, cioè il vostro cervello sa che questa cosa è una cosa bella, accettata, che fa parte del nostro DNA, di quello che vi ho spiegato prima. Qui abbiamo altre foto… Ecco, alla fine di questo discorso io voglio dire: questi, secondo il mio parere, sono oggetti che una volta fatti vedere a una persona di "n" generazioni di fronte a noi potranno essere accettate e giudicate come linee molto belle. Ecco perché prima mi avete risposto, tutti quanti, la rossa e non la bianca. Quindi questa è la mia teoria e vi invito a spostare questo ragionamento non solo sull'automobile, ma su tanti altri campi. I colori: i colori più accettati, i colori più belli, quelli che ci fanno stare meglio, sono quelli della natura, quelli che noi siamo abituati a vedere nei prati, nei mari, nei laghi. Nella moda! Nella moda un vestito classico va sempre bene, è sempre accettato piuttosto che il trend che viene fuori ad esempio per un anno e dopo di che non piace più. La musica: la musica classica è sempre bella, sempre evergreen, senza tempo. Magari altri stili che vanno bene per un'estate non piacciono a tutti. Anche quando ora uscirete e guarderete motociclette, altri oggetti e cose di questo tipo, vedrete che se vi piace questo oggetto, di fatto avrà curve, proporzioni ed espressioni corrette. Finisco dicendo, questa è la prova del nove. Se si cerca di fare un qualche cosa che vada bene a una donna prendendo spunti da un'automobile, la cosa proprio non può funzionare. Questo è quanto. Grazie a tutti! (Applausi) Eccoci. Bug. Ho passato i primi dieci anni della mia vita professionale a cercare bug. Che cosa sono i bug? In informatica sono le vulnerabilità dei sistemi, gli errori nella programmazione, quelle cose che gli hacker usano per fare in modo che il sistema si comporti in maniera diversa da quello che è stato programmato per fare. Ho passato i successivi a cercare i bug negli esseri umani. Perché anche gli esseri umani hanno dei bug, si chiamano normalmente cognitive biases. Sono degli errori in come pensiamo, degli errori che possono essere sfruttati nello stesso modo in cui si usano i bug dell'informatica, per convincerci di qualcosa. Lo faccio da mattina a sera, tutti i giorni, occupandomi di reputazione, che cos'è la reputazione? La reputazione è una condivisa o comune percezione data dai discorsi che vengono fatti, su di un brand, una persona o un prodotto, dalla totalità dei soggetti che ne parlano. Non è realtà. Non prendiamo una decisione basata su cosa è vero e che cosa è falso. Prendiamo delle decisioni sulla base di quello che gli altri dicono, rispetto a un qualche cosa. Non importa che sia vero o sbagliato, non importa che sia culo o non culo, importa cosa ne dicono gli altri. Sempre e comunque. E finché lo si fa su di una persona o su di un brand, ci possiamo anche stare, quando questa cosa si fa per influenzare in generale l'opinione pubblica il concetto di reputazione cambia nome e si trasforma in propaganda. La propaganda non è una scienza nuova. Anzi forse il più grande esperto lo trovate dietro di me, in quella slide, lui si chiama Joseph Goebbels, il ministro della propaganda del Terzo Reich. Teorizzò una serie di punti che sono ancora oggi alla base di tutta la propaganda che voi avete visto in tutte le guerre e tutti i conflitti successivi al Terzo Reich. Era difficile fare propaganda però, serviva una presenza sul territorio, servivano ingenti capacità economiche per corrompere, spesso, i giornali e i giornalisti, serviva attaccare i volantini, serviva a convincere le persone, serviva un dispendio enorme logistico, strutturale ed economico, ma nel frattempo il mondo cambia e la propaganda diventa digitale. E con la propaganda che diventa digitale, il gioco cambia. Che cosa è successo nel frattempo? Beh, da più di un anno a questa parte faccio un video ogni giorno dove inizio sempre con la stessa frase, e la frase è: "Ciao, Internet!" Sembra una frase esclusiva, sembra quasi che io mi rivolga a una piccola quantità di persone, solo quelle sull'Internet. Niente di più falso. Non esiste oggi come oggi una definizione più inclusiva che dire "Ciao Internet" perché sei italiani su dieci si informano e si formano delle opinioni cercando in internet. Ci sono gli altri, già però buona parte di questi altri parlano con persone che si sono informate su internet, e quindi sono influenzati dall'internet anche se in realtà non hanno navigato su internet. Il rimanente? Beh il rimanente forma ancora un'opinione, suppostamente informata, andando a cercarla sui giornali. Giornali che si approvvigionano informazioni proprio sull'internet. E sull'internet, sull'internet cosa succede? Beh, sull'internet a questo punto la propaganda cambia. Se prima avevo bisogno di enormi risorse strategiche, di enormi strategie informazioni, di enormi e ingenti capitali, adesso mi basta una poltrona dall'altra parte del mondo, una serie di poltrone in cui aggiungere una serie di persone, Una serie di persone che nell'ultimo caso, che forse avete sentito, vengono chiamate 'Web Brigades': brigate del web. Durante le ultime elezioni statunitensi un corpo di persone, vicine al Cremlino, 'Internet Research Agency' ha creato 80 mila contenuti, prevalentemente informazioni false, schierate, polarizzate. 80 mila conversazioni tra il 2015 e il 2017 che, tramite pubblicità, non tramite cose particolarmente complesse, tramite normale pubblicità, sono state mostrate a le quali hanno interagito, hanno fatto like, le hanno condivise, hanno commentato, in questo modo portando la visibilità di questi contenuti, su 126 milioni di persone. da poche persone, in un divano o in un grande ufficio, dall'altra parte del mondo. Con tecnologie enormi? No, in realtà le tecnologie sono quelle che abbiamo imparato a conoscere. La campagna di Trump, si è principalmente strutturata con pubblicità mirata. Mirata a chi? Persone che finivano all'interno di dei gruppi, persone polarizzate. Tanto importante tanto incredibile è stato l'effetto, che lo stesso Facebook ha dovuto modificare le sue condizioni di trasparenza. Creando meccanismi, che dall'inizio del prossimo anno, vi faranno vedere quella pubblicità che state vedendo, da chi è stata pagata, quali altre pubblicità vi sta facendo vedere e perché voi siete stati scelti. Ma se pensate che ci stiamo limitando a Facebook, sbagliate, sbagliate di grosso. Sono tutte le piattaforme, nello stesso modo colpite, dalla propaganda digitale. Una grande macchinazione quindi dei social network, in giro per il mondo? No. Un piccolo effetto collaterale della pubblicità. Già, perché in un mondo pieno di contenuti, pieno di contenuti che, tanti inserzionisti pubblicitari vogliono farvi vedere, la battaglia non è più nel mostrarvi, la battaglia è prendere la vostra attenzione. E per prendere la vostra attenzione la pubblicità deve essere fatta per voi, deve essere personalizzata. La personalizzazione è fondamentale, perché a questo punto mi fanno già vedere quella pubblicità che so che mi piacerà. I contenuti dei miei amici che so che mi piaceranno, quella particolare cosa che so che ho già comprato. Personalizzato e con quei contenuti io farò che cosa? Interagirò e questo è il sistema di revenue dei grandi media. In questo momento i social network guadagnano, non quando vi fanno vedere pubblicità, ma quando voi interagite. E quindi, fanno in modo di proporvi quei contenuti che sanno già che saranno la base della vostra interazione. E su questa interazione voi avrete dei feedback, avrete qualcuno che vi fa like. In questo modo aumentando e secernendo un ormone un ormone, dopamina, della felicità e mano a mano sarete felici e continuerete a fare tutto questo. Niente grandi complotti quindi, nessuna cospirazione in realtà, semplicemente, personalizzazione. Vogliamo tutti essere dei piccoli fiocchi di neve, tutti diversi tra di noi. Le cose che ci vengono presentati sono quelle che già ci piacciono. I contenuti che ci vengono presentati sono quelli che il sistema sa che ci piacciono già. Eh ma in tutto questo c'è un piccolo effetto collaterale, si chiama 'Filter Bubble', la bolla dei contenuti, la Filter Bubble che è quella cosa che ci divide, uno dall'altro. Due bolle, tu ed io. Dove io vivo all'interno, non della realtà, ma di una piccola bolla in cui i contenuti sono già quelli che mi piacciono, sono già quelli con cui sono d'accordo, sono già quelli che mi piacciono in più e con cui interagirò di più. Ma c'è un problema: io penso che questi siano i contenuti della realtà, quando non c'è niente di più distante dalla realtà che non vivere all'interno di una piccola bolla. Perché quando arrivo all'interno della bolla, Io posso trovare pubblicità e mandarvela lo so, lo faccio tutti i giorni da mattina a sera, per lavoro e ogni volta che entrata in una bolla siete influenzabili, perché io so cosa voi pensate e posso creare contenuti vicini a voi. Quindi niente grandi macchinazioni, niente grandi complotti, niente rettiliani, semplicemente tre piccoli passi. Il primo: personalizzazione. I social network personalizzano i contenuti per guadagnare di più, non per un grande complotto. Seconda cosa: mentre siete personalizzati, targeting, pubblicità. Vi posso mandare la pubblicità perfetta. Vi posso mandare i contenuti perfetti che io voglio farvi vedere. E terza cosa: la perdita di fiducia nella stampa, perché la stampa, non è diventata nient'altro che, anche lei, schiava della vostra attenzione. E i titoli urlati, e le fake news, riproposte e le finte notizie e tutta la parte di titoli strillati, che non hanno spesso a che fare poi con la realtà, non fanno niente altro che farvi diffidare dell'unica barriera che avevamo contro la polarizzazione, cioè quella della stampa, che adesso diventa non più un vostro alleato nel capire meglio, ma diventa un alleato della propaganda nel settorializzarvi. E una volta che finite in una bolla, togliervi è praticamente impossibile, ma anzi partono quelle cose, i Cognitive Biases. Tre particolari: Il primo: Confirmation Bias. Siete disposti a credere alle cose che sono più vicine a quello già a cui pensate, se è qualcosa con cui siete familiari, siete più disposti ad accettarlo, supinamente, senza pensarci. E allora posso creare contenuti simili a quelli che già voi conoscete, contro il diverso, contro quello lontano, contro i grandi cattivi, contro la casta, e indipendentemente dal fatto che sia vero o no, voi siete disposti ad accettarlo. Secondo bias cognitivo: 'bandwagon effect', effetto carrozzone, siete disposti a ritenere vere le cose che, dicono in tanti, Solo che per dirla in tanti e farle dire in tanti, a Goebbels servivano milioni di euro e volantinaggi ovunque, qua serve solo per turbare la vostra piccola bolla, tanto voi pensate che quella sia la realtà e allora li pochi bot, pochi sistemi automatici, tanti tweet, tanti contenuti e voi prenderete quella decisione, che io voglio farvi prendere. E terzo: 'backfire affect', reagite in maniera violenta quando qualcuno dice qualcosa che è molto contro le vostre opinioni e la bolla di sapone, che basta un dito per rompere, diventa una bolla di acciaio, perché voi non volete uscire dalla bolla. E sono problemi di tutti gli esseri umani, non solo vostri, sono bug negli esseri umani. E da qui si continua, perché da qui... paura. Perché ci richiudiamo in delle bolle? Ci mettiamo in delle bolle perché abbiamo paura di qualcosa. Che qualcuno ci tolga le nostre piccole certezze, che arrivi il diverso, che qualcuno ci porti via quel poco che abbiamo. Ma la paura va bene, si può discutere, quando la paura entra in una bolla diventa dogma. Perché dalla bolla non mi tolgo più, perché tutto quello che c'è nella bolla continuerà a essere per voi vero, perché voi pensate che tutti la pensino come voi, trovate la fede nei numeri e dove parte il dogma, a chiunque prova a togliervi dal dogma parte la violenza. La violenza contro qualunque idea al di fuori della vostra, non importa quale sia il vostro schieramento. Perché vi parlo di tutto questo? Perché siamo in Italia. E abbiamo tra poco delle elezioni e abbiamo già visto come sta funzionando la propaganda in Italia. Bandwagon effect, ve lo ricordate? Effetto carrozzone, eccolo, questo è un esempio di bandwagon effect: centinaia di finti utenti su Twitter che vi dicono un'idea per convincervi di che cosa? del fatto che tutti la pensano così e dove quelli non vanno, basta che qualcuno citi una parola e parte un altro tipo di bot, questo si chiama 'Freedom Warrior', è un bot automatico, che nell'ultimo referendum per l'autonomia lombarda a chiunque lo citava, raccontava sempre la stessa cosa, ma sempre convinti che esistesse una verità storica, assoluta. E questo non è. Perché io li chiamo bug? C'è un motivo per cui li chiamo bug. Perché in informatica, per ogni bug, c'è una cosa che si chiama patch. Una pezza da mettere, un sistemare un problema, un risolvere una vulnerabilità. E lo si può e lo si deve fare anche con gli esseri umani, anche come pensate voi. Lo si fa in tre passaggi: il primo, è semplice, sulla carta: 'pravda'. Tornare alla verità, cercare spasmodicamente la verità al di fuori della vostra bolla, cercare le fonti delle notizie, non fidarvi di quello che è all'interno della vostra bolla. Solo così riuscirete a uscire in qualche modo dal meccanismo di approvvigionarvi di informazione È difficile. Vuol dire mettersi in discussione, vuol dire cercare attivamente e non subire passivamente la propaganda di una verità. Il secondo passaggio è andare contro la violenza. Arrivare e capire che arriva un punto in cui la paura diventa dogma ma quando il dogma diventa violenza le comunità che lanciano la violenza devono essere fermate. Arrivare a capire che dobbiamo essere parte contro la violenza e non accettare in nessun modo la violenza di una opinione, per evitare di essere influenzati anche noi. E la terza in realtà è particolare, quello che dicono tante persone che si occupano come me di sicurezza informatica: 'Paranoia is a virtue': la paranoia è una virtù. Siate paranoici, dubitate di quello che vi accade, dubitate sempre e comunque anche delle fonti che ritenete accreditate, è faticoso lo capisco, è difficile lo capisco. Siamo tutti schiavi della nostra piccola zona di comfort della nostra comodità, ma solo così possiamo pensare di uscire da quello che è lo story telling politico che vedrete nei prossimi mesi. Come chiudere tutto questo? Beh, con un augurio che faccio sempre alla fine di ogni mio filmato che è una frase latina e dice: 'Estote parate': siate pronti. Siate pronti a dubitare, siate pronti a cercare la verità. Siate pronti a mettere in discussione le vostre idee, siate pronti ad agire fermamente contro la violenza, siate pronti a sgomitare all'esterno della vostra bolla, a sgomitare all'esterno della propaganda, a rompere la vostra bolla per sanare quelle che sono le problematiche dell'essere umano, i bug degli esseri umani, perché il vostro compito è diventare dei nuovi eroi. E chi sono i nuovi eroi? Quelli che tentano di migliorarsi, e in questo modo migliorare quella cosa di cui facciamo parte tutti, quella razza umana che deve migliorare, di volta in volta. E come sempre, grazie mille per avermi ascoltato. 'Estote parate' (Applausi) Avevo sedici anni quando chiesi alla mia docente di matematica e fisica cosa volesse dire Einstein con la frase le masse trasformano lo spazio-tempo. Domanda strana, però io all'epoca non avevo la fidanzata, ecco perché le facevo. La mia docente mi rispose con un tono infastidito "Adesso sto spiegando, poi ne riparleremo". Passarono due anni, ma dalla mia docente, nessuna risposta. Decisi quindi di laurearmi in fisica, con una tesi proprio sulla teoria di Einstein -- all'epoca, neanche avevo ancora trovato la fidanzata. E mi dissi: "Non so cosa farò nella vita ma una cosa è certa, non farò mai l'insegnante". Proprio perché ripensavo all'episodio che vi ho raccontato. Bene, oggi sono un insegnante mi occupo di ricerca didattica e oggi vorrei parlarvi di un tema per me molto importante, che è l'educazione scolastica. Ho scelto di fare l'insegnante perché mi sono chiesto: "Come posso far amare la matematica e la fisica, le mie discipline, a chi incontro normalmente tutti i giorni. Come posso sradicare nelle persone, che insegnare è noioso, che fare matematica e fare fisica è per pochi e devi esserci portato. Ma soprattutto qual era e qual è la mia idea di scuola. Ho deciso quindi di partire da un oggetto che avete normalmente anche voi in tasca ce l'ho pure io, che è lo smartphone. Anzi aspettate un attimo ... Vi ho fatto una foto. Cosa ho fatto? Ho utilizzato uno degli occhi che ha il nostro smartphone. Ma ha anche altri occhi. Uno di questi, appunto, si chiama fotocamera. Un altro è il sensore microfono. Sapete, quando una particella ad alta energia, tipo un raggio cosmico oppure la radiazione emessa da un elemento radioattivo, passa attraverso la fotocamera, questa rilascia un elettrone che può essere misurato e quindi studiato. Potete, quindi, dopo che siete usciti da questo teatro, andare su una discarica, per esempio, e vedere se ci sono eventuali rifiuti radioattivi. Oppure, questa notte per esempio, rilevare l'eco di una supernova, una stella esplosa centinaia di anni fa. All'interno di uno smartphone, vi è anche un altro sensore, che usiamo normalmente anche questo, che è il sensore magnetico. Lo utilizziamo per trovare la bussola, appunto, per trovare la strada. Bene, a scuola noi lo utilizziamo per misurare il magnetismo terrestre. O ancora, per rilevare possibili oggetti metallici sotto il terreno. Utilizzando lo smartphone, anche, diciamo, con un altro occhio possiamo anche, per esempio, osservare degli oggetti all'interno di un terreno, ecco, trasformarlo in un microscopio. Un giorno, mentre stavo spiegando in classe un tema un po' particolare, che è il moto circolare uniforme, il mio alunno mi presenta questa foto. Cosa aveva fatto? Aveva semplicemente studiato il moto circolare tutte le leggi, le variabili, la velocità, l'accelerazione, la forza centrifuga, utilizzando il sensore accelerometro all'interno del nostro smartphone. Quello che di solito utilizziamo per giocare, no? E lo aveva fatto mettendolo all'interno del suo oggetto preferito, la moto. Vedete, un oggetto del genere in molte scuole oggi è vietato. Cioè, i ragazzi lo devono riporre nella tasca, lo devono mettere all'ingresso all'inizio della lezione. Ma molti di voi utilizzano lo smartphone anche per altri scopi. Se andate, per esempio, nella mia scuola ma in qualsiasi altra scuola italiana, i ragazzi durante la ricreazione, tra un panino e una bibita usano lo smartphone per giocare, per fare i videogiochi. Allora mi sono detto, perché non facciamo matematica e fisica usando un videogioco E quindi, con docenti da ogni parte di Italia, abbiamo iniziato a fare un gioco per farlo fare ai bambini piccoli delle scuole primarie. Abbiamo semplicemente detto loro: "Potete costruire una casa. Dovete lottare contro il tempo; avete dei soldi a disposizione e lo fate scegliendo dei materiali in base alla loro sostenibilità ambientale oppure in base all'isolamento termico". E da allora abbiamo fatto decine di videogiochi per la didattica delle scienze. Ad esempio, con i miei studenti, abbiamo realizzato abbiamo pensato di parlare del tempo, dell'evoluzione Darwiniana e lo abbiamo fatto realizzando un videogioco su sette livelli. In uno di questi livelli, tu sei un pesce che vive in fondo al mare, deve lottare contro altri pesci, deve poter sopravvivere contro queste specie, deve evolversi per scalare l'evoluzione. E se vi dicessi, ancora, che in un mondo virtuale potete fare cose che normalmente non potreste fare, tipo, per esempio, simulare la caduta dagli sci, oppure studiare lo scontro tra due auto. I miei studenti, all'interno di un mondo virtuale, possono immaginarsi di essere Galilei oppure Newton. Possono ricreare dei veri ambienti storici mettendo trappole oppure insidie. E non ho finito qui. Mosso dalla curiosità dei miei studenti, Mi sono avvicinato alla robotica. Abbiamo quindi realizzato una serra completamente automatizzata, dove le piante vengono irrigate quando serve. Il terreno viene concimato e tutto l'impianto elettrico viene gestito da un pannello fotovoltaico mobile. Con i videogiochi, con i bambini piccoli, abbiamo fatto storia ricostruendo, per esempio, la battaglia di Maratona. E, proprio in questi giorni, stiamo lavorando insieme ai Centri Diurni per Disabilità sul territorio, per realizzare degli ausili che possono loro rendere la vita migliore. Di sera, ancora, i miei studenti, con progetti territoriali diventano formatori, fanno educazione, e lo fanno insieme ai giovani imprenditori. Lo fanno insieme ai genitori, lo fanno insieme ai NEET -- cioè coloro che non hanno più voglia di cercare lavoro -- perché vedono nelle app, nei videogiochi, nella robotica uno strumento per migliorare il presente, ed immaginare un nuovo futuro. Vedete, nessuno di noi sa cosa faranno i nostri adolescenti tra vent'anni. Però una cosa è certa, essi dovranno imparare a lavorare in team. Dovranno imparare a progettare, a condividere. E l'utilizzo del digitale a scuola ci restituisce proprio questo paradigma. Ci dice: "Fidati di me, collaboriamo insieme. Indipendentemente se io sono più bravo di te oppure meno bravo di te. Soprattutto possiamo rendere reali quelle che sono le nostre idee". Noi docenti abbiamo quindi il dovere, il dovere, di essere degli educatori. E abbiamo ancora un altro importante dovere, un compito, quello di formare l'uomo, l'uomo che vivrà all'interno di una società e in essa costruirà il suo futuro. Credo in una educazione, in una scuola in cui le parti come il territorio, le famiglie, i genitori, le imprese vivano sopra un tessuto che è una sfera, quindi nessuno di essi è posto al centro ma possono collaborare tutti sinergicamente, costruendo appunto questo tessuto che è l'educazione, l'apprendimento, dove il digitale ne è una trama consapevole ed attiva. È la scuola questa, la mia, dove non conta solo l'ABC, dove matematica e fisica non significa fare 1+1, è la scuola quindi dello sviluppo dell'autonomia, della creatività, della fiducia nell'altro, della collaborazione. Cosa risponderei quindi oggi a un mio studente che mi dovesse chiedere: "Prof, ma Einstein cosa voleva dirci con la frase: 'le masse curvano lo spazio-tempo'? Oggi, questa domanda me la fanno gli studenti -- a parte che ho trovato moglie, quindi, insomma, non me le pongo più queste domande ma ... ne fanno anche altre di più strane. Beh, io risponderei in questo modo -- come ho risposto poi realmente -- Rispondo: "Eccomi, costruiamo insieme, sbagliamo insieme, collaboriamo, io... - bellissima la voce di sottofondo, sono io - ma soprattutto, abbi fiducia, io ne ho più di te e, se alcune cose io non le so, insegnale tu a me." (Applausi) Grazie. Cos’è il tempo? Beh, tutti noi sappiamo cos’è il tempo, viviamo nel tempo, è un concetto primitivo che noi tutti conosciamo. Eppure è molto difficile descrivere, dare una definizione esatta del tempo. Questo lo sapeva anche Sant’Agostino, che scriveva appunto: “Che cos’è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so.” Potremmo definire il tempo come quello che ci permette di vedere lo scorrere degli eventi dal passato al futuro, attraverso il presente. Ecco, c’è quindi una specie di freccia del tempo, potremmo dire, una simmetria nello scorrere del tempo, in quanto nelle tre dimensioni spaziali possiamo tranquillamente andare avanti e indietro, a destra e sinistra in alto e in basso, mentre il tempo… dobbiamo per forza andare in avanti. D’altronde tutti noi nasciamo, cresciamo, invecchiamo e moriamo, sempre in questa direzione. E lo sperimentiamo nella vita di tutti i giorni, ad esempio se vediamo un filmato come questo, come per magia c’è una persona che prende dei pezzi di banana e con un coltello “zac, zac, oplà!”, magicamente ricostruisce una banana com’era di partenza. Oppure vediamo quest’altro filmato, dove ci sono delle persone esultanti, che applaudono perché vedono questa nuvola di fumo e polvere dalla quale, come per magia, nascono due grattacieli. Ecco, questi due filmati sono strani, sono bizzarri. Capiamo subito che c’è un trucco, il trucco è presto detto: stiamo vedendo il filmato al contrario, indietro nel tempo, in quanto i fenomeni macroscopici della nostra vita quotidiana avvengono solo in una direzione sono irreversibili, nel senso che vederli in senso opposto è strano, bizzarro, non succede mai. Ecco che… quindi questo è essenzialmente il cuore del concetto del secondo principio della termodinamica, che dice che “l’entropia dell’universo aumenta sempre.” Ora, è difficile spiegare cos’è il concetto di entropia; senza essere perfettamente rigorosi, l’entropia potremmo associarla al concetto di disordine. Se prendiamo ad esempio questa matrice di tessere, blu e gialle, e le mischiamo in maniera caotica, le mischiamo, le mischiamo… a un certo punto raggiungeremo una configurazione tipo questa che c’è a destra, dove le tessere sono alla rinfusa. Se ora continuiamo a mischiarle e a mischiarle, prima o poi ci chiediamo: “ Ritorneremo alla situazione di partenza dove tutte le tessere blu sono a sinistra e le tessere gialle a destra?” La risposta è no. Il tempo fluisce solo in questa direzione, verso lo sparpagliamento, verso il disordine, o meglio, non è impossibile tornare alla condizione di partenza; è possibile ma è semplicemente altamente improbabile. Ecco, questo è il concetto dell’entropia; l’aumento dell’entropia ci spiega l’aumento del disordine, quindi ci spiega questa unidirezionalità della freccia del tempo. Mi ricordo quando, forse ero alle superiori, mi spiegarono per la prima volta cos’era l’entropia, provai a utilizzarlo come scusa per mia mamma che si lamentava che la mia camera era disordinata, io dicevo: “Eh, non è colpa mia, è l’entropia che aumenta dell’universo”. Però è una scusa che non funzionava, ovviamente. Ecco che allora, se l’entropia dell’ universo è destinata sempre a crescere, allora capiamo che alla fine la morte dell’universo sarà per entropia, cioè sarà quella che si chiama la morte termica dell’universo, dove cioè tutta la materia e l’energia saranno sparpagliati in maniera omogenea, per cui non ci sarà più possibile fare nessuna trasformazione, e quindi non sarà più possibile neanche la vita. Ecco ma… che cos’è allora la vita? Shrödinger, premio Nobel per la Fisica, uno dei padri della meccanica quantistica, nel suo libro del 1944, What is life, Cos’è la vita, disse appunto che la vita si nutre di entropia negativa, cosa vuol dire? Vuol dire che un essere vivente non solo combatte gli effetti nefasti dell’aumento di entropia, che lo porterebbe alla morte prematura, ma addirittura fa il contrario, lavora contro l’entropia per creare ordine, per creare strutture, informazioni. Infatti se ci tagliamo il nostro corpo è in grado di ripristinare la ferita e ripristinare i tessuti. Vent’anni dopo, nel ’64, la NASA chiese a un gruppo di ricercatori di cercare la vita su Marte o su altri pianeti, e allora uno di questi James Lovelock, si chiese: “Cosa possiamo fare per riconoscere la vita su un altro pianeta?” Una vita magari diversa dalla nostra, non basata sul carbonio; non ci aspettiamo di vedere persone con due braccia e due gambe come noi, allora qual è la risposta che diede? Beh, per cercare la vita dobbiamo cercare delle isole di bassa entropia. Questa forse è la definizione più generale di vita: la vita è organizzazione, è informazione, è strutture complesse, cioè bassa entropia Questo tuttavia non contraddice il secondo principio della termodinamica, perché si può anche creare un’isola di bassa entropia, a patto che la diminuzione di entropia che si ha in un certo punto, in un certo istante di tempo, sia più che bilanciata dall’aumento di entropia del mondo attorno. Ecco che allora, se torniamo all’esempio che facevo prima della mia cameretta quand’ero piccolo, io potrei mettermi a piegare i vestiti ordinarli, impilarli bene dentro l’armadio ma facendo questo devo fare fatica, ci metto del tempo, alla fine magari sono sudato, e quindi mi raffreddo scambiando il mio calore con l’ambiente, e quindi le molecole dell’aria si agitano perché aumenta il calore, e questa agitazione è entropia, è aumento di disordine, e questo aumento di disordine si dimostra che è maggiore dell’ordine che io ho messo nei vestiti piegati. Quindi non si può fare niente, l’entropia dell’universo per forza deve sempre aumentare. E quindi anche il concetto di riciclo delle cose che noi usiamo in tutti i giorni è sicuramente fondamentale, ma non è la risposta ultima. Infatti, riciclando comunque c’è bisogno di prendere le sostanze, rimaneggiarle, e quindi si spende lavoro, fatica, e alla fine comunque il bilancio di entropia è a nostro sfavore, cioè non possiamo combattere contro l’aumento dell’entropia. E quindi la vera risposta per rallentare la morte del nostro pianeta è quella di, prima ancora di riciclare, è di consumare poco, appunto. Però non abbiamo ancora detto perché l’entropia aumenta. Per spiegare perché l’entropia aumenta possiamo tornare al nostro esempio delle tessere blu tutte a sinistra e gialle tutte a destra. Ora vediamo un filmato, qui a sinistra, dove ad ogni fotogramma si scambiano di ordine due tessere, a caso, si prendono due tessere a caso e le si scambia. Vediamo che pian piano aumenta il disordine; ora facciamo andare il filmato molto più veloce, 32 volte più veloce di prima, e vediamo che rapidamente si mischia, e vediamo che saliamo nella curva di destra verso una situazione definitiva del 50%. Qui a destra, questo grafico rappresenta la percentuale di tessere gialle che ci sono a sinistra. A sinistra inizialmente tutto era blu, per cui partiamo da zero, e pian piano aumenta aumenta finché giustamente alla fine più o meno statisticamente, legge dei grandi numeri, avremo metà tessere a sinistra e metà a destra, 50%. Questo scenario finale è quello che noi potremmo chiamare, appunto, la fine dell’universo, quella che prima ho chiamato la morte termica dell’universo,dove tutto si è sparpagliato e da lì non ci si sposta più. Però se guardiamo con attenzione, facciamo una lente d’ingrandimento, vediamo che in questa regione, in realtà, 50% è solo la media, in realtà è un processo dinamico, l’ordine cresce e decresce attorno al 50%. Per cui se questo fosse l’andamento dell’ entropia non di queste piccole tessere, ma dell’universo intero, e ci trovassimo ad esempio qui, nel punto di minimo, vedremmo che l’ entropia aumenterebbe sia andando a destra cioè avanti nel tempo, nel futuro, sia andando a sinistra, cioè indietro nel tempo, nel passato. E quindi diremmo che non c’è un senso unico, il tempo può fluire in entrambe le direzioni, non c’è freccia del tempo. Ancora di più, se vivessimo invece in questo istante di tempo indicato dalla freccia rossa, cioè sull’apice, allora diremmo che non solo non c’è freccia del tempo, perché in entrambe le direzioni, il passato e il futuro, l’entropia ha lo stesso carattere, ma per di più diremmo che il secondo principio della termodinamica è sbagliato in quanto il futuro, o il passato, comunque ci porta a una diminuzione dell’entropia non un aumento. Quindi capiamo che noi non stiamo vivendo in questo scenario, stiamo piuttosto vivendo negli eventi iniziali, in un universo ancora giovane, ancora ordinato: l’uomo si trova qui. Se noi guardiamo al futuro vediamo un aumento di entropia, se guardiamo al passato vediamo una diminuzione di entropia, quindi c'è una freccia del tempo, il tempo può scorrere solo in una certa direzione, e quindi la vera domanda ora è capire il perché del punto partenza. Perché all’inizio tutto era ordinato, come le nostre tessere, tutte blu da una parte, tutte gialle dall’altra? Beh, noi sappiamo che all’inizio dell’universo c’era il Big Bang. Il Big Bang, tutta la materia era tutta concentrata in una piccola regione, grande come la punta del mio pollice, quindi a temperature elevatissime e a pressioni elevatissime. Ora, come faceva l’universo a far stare tutta la materia, l’energia, in uno spazio così piccolo? Beh, possiamo pensare ad una valigia. Se noi vogliamo mettere un sacco di cose dentro la nostra valigia, le mettiamo alla rinfusa, non ci starà molto dentro la valigia, giusto? Se invece vogliamo farci stare molti vestiti e oggetti, cosa dobbiamo fare? Dovremo prendere un po’ di tempo, con calma piegare bene i vestiti, utilizzare ogni minimo spazio e organizzare bene il tutto. Ecco, per il Big bang è la stessa cosa: per poter far stare tutto in uno spazio così piccolo, l’universo doveva essere a istanti primordiali molto ordinato E a questo punto ci stiamo chiedendo, qual è veramente l'ultima domanda che i cosmologi ci stanno facendo in questo momento? I cosmologi stanno cercando di capire l’origine dell’universo, perché l’universo all’inizio era così ordinato. Vi dico subito che la risposta non esiste, non sappiamo ancora, sono più di 50 anni che ci lavoriamo, qual è il vero motivo per cui all’inizio tutto era così ordinato, a bassa entropia. Ci sono diversi scenari, e vi faccio un elenco dei possibili scenari, lascio a voi scegliere quale vi sembra, secondo voi il più ragionevole. Il primo scenario è una risposta che in realtà non è una risposta, il primo scenario dice: “ È così, e basta, bisogna accettarlo senza farsi domande.” Però capiamo bene che l’essere umano intelligente si fa queste domande, vuole, pretende una risposta, vuole capire il perché, se c’è qualcosa di particolare, non di casuale, ci dev’essere stato qualcosa sotto. E infatti qualcuno, secondo scenario, pensa che questa sia la prova scientifica più vera e più profonda dell’esistenza di Dio, o chiamatelo come volete, di un Ente superiore che ha voluto e potuto creare l’universo così ordinato all’inizio e adesso noi siamo 14 miliardi di anni dopo a osservare quello che succede. Oppure ci sono altre teorie, una teoria mi piace chiamarla il teorema della scimmia instancabile, non so se conoscete la scimmia instancabile, è una scimmia che voi mettete davanti a una macchina da scrivere, a una tastiera e questa schiaccerà a caso i tasti senza saper scrivere. Se è instancabile, quindi avete un tempo infinito davanti a voi, e direi anche un numero infinito di fogli a disposizione, ecco che prima o poi, per caso, riuscirà addirittura a scrivere la Divina Commedia. Ecco, applicato al Big Bang potremmo dire che l’universo è così grande ed ha così tanto tempo, non ha fretta l’universo, che prima o poi semplicemente mischiando a caso quelle fluttuazioni di tessere che abbiamo visto si disporranno per caso in maniera completamente ordinata, che è il Big Bang. E da lì noi siamo evoluti in quello che vediamo oggi; solo che questa fluttuazione che porta per caso ad un ordine così elevato è effettivamente improbabile, ma veramente improbabile tanto che questa teoria oggi è in pratica non accreditata da nessuno scienziato. È piuttosto più probabile un altro scenario, quindi il quarto quello che si chiama il cervello di Boltzmann, che è un po’ un paradosso, e dice, piuttosto che creare il Big bang che necessita di un ordine incredibile, di una fluttuazione molto elevata, è più probabile piuttosto che in questo momento nell’universo esista solo una mente senziente, una mente che potrebbe essere la vostra in questo momento, e tutto il resto cos’è? Niente, una finzione, generata dal nostro subconscio. Esiste solo una mente autocosciente, questo l’abbiamo già visto in molti film, ad esempio in Matrix, dove si dice che quello che noi vediamo, la realtà in effetti non è vera ma è una finzione del nostro subconscio, una proiezione del nostro cervello. Ecco poi esistono altri scenari, ad esempio quello del multiverso. Il multiverso è una parolaccia che vuol dire che non c’è un universo; in contrapposizione all’universo ci sono tanti universi, universi paralleli, quindi il Big Bang non è davvero l’inizio di nulla, ma è un punto all’interno di un universo madre più grande, magari dove si è raggiunto l’equilibrio termico, dove non c’è una freccia del tempo, e semplicemente all’interno di questi universi paralleli si crea quello che noi conosciamo, che è il Big Bang. Ci sono diversissimi, tantissimi altri scenari che si potrebbero verificare, e potrebbero essere la vera risposta, basti pensare che recentemente sappiamo che l’universo che noi conosciamo in realtà è solo il 5% del tutto, cioè il 90% della materia e dell’energia dell’universo in realtà è fatto di materia oscura e di energia oscura, e ancora non conosciamo bene come funzionino Ecco potrebbe essere che in futuro, studiando meglio l’energia oscura e la materia oscura sia possibile dare una definitiva spiegazione del perché l’universo è partito dal Big Bang così ordinato, e quindi spiegare cos’è effettivamente l’entropia, perché l’entropia aumenti sempre quindi spiegare cos’è il tempo, cos’è la freccia del tempo, e in definitiva, che cos’è la vita. Grazie. Buon pomeriggio e grazie dell'invito. Mi chiamo Anna Spertini, sono un'insegnante, insegno ai bambini e agli adolescenti. E ho trascorso gli ultimi cinque mesi della mia vita a studiare le microespressioni facciali, e le emozioni ad esse correlate. Ecco: questa, per esempio, è un'espressione di gioia sincera. Questa, invece, è l'espressione che fanno i miei conoscenti quando dico loro come ho trascorso l'estate. C'è un certo disagio, fa una certa impressione perché effettivamente le microespressioni facciali sono spesso correlate e associate allo smascheramento delle menzogne. Questo anche grazie a un telefilm di qualche anno fa. Ma non sanno, le persone, che applicando queste tecniche a un altro settore, come quello didattico, siamo in grado di ottenere una comunicazione maggiore con gli studenti e anche una maggiore consapevolezza di se stessi. Sono anche una mamma. Mio figlio si chiama Alessandro, ha 9 anni, e studia il violino con il metodo Suzuki. Il metodo Suzuki è un metodo innovativo nell'insegnamento della musica, universalmente riconosciuto e chiamato anche "metodo della lingua madre". Fu creato nel secolo scorso da Shinichi Suzuki che è un violinista e insegnante giapponese e il fondamento principale di questo metodo è che tutti possono apprendere dal loro ambiente. Quindi quando crei l'ambiente giusto e stimolante, stimoli anche le stesse situazioni nello studente, e così favorisci l'apprendimento. Condizione essenziale del metodo Suzuki è la partecipazione di almeno un genitore nel percorso di studio. E infatti il successo di ogni programma Suzuki sta proprio nella buona qualità di questo cosiddetto "triangolo Suzuki" che è formato dalla relazione di collaborazione tra insegnante, genitore e bambino. Ecco, questa è una classe di violino della Scuola Suzuki di Siena. Il maestro di violino di mio figlio si chiama Alessio Nacuzi e invia solitamente diverse e-mail ai genitori per supportarli nel loro ruolo di genitori Suzuki e per aiutare i loro figli, appunto, nell'apprendimento del violino a casa. La primavera scorsa, Alessio invia una mail a tutti i genitori che, tra le altre cose, contiene un link al sito Web di Paul Ekman. Paul Ekman è un ricercatore che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca delle microespressioni facciali e delle emozioni ad esse correlate. Vado a visitare il sito Web, e vedo subito che all'interno c'è una grandissima quantità di informazioni interessanti non solo per il lavoro che svolgo, ma anche come mamma, per aiutare mio figlio con lo studio del violino. Il materiale è tantissimo ed è anche abbastanza costoso, quindi chiedo ad Alessio se è possibile condividerne la spesa. Alessio accetta, e così condividiamo anche i momenti di studio. Trascorriamo l'intera estate a studiare e arriviamo a fine estate che riusciamo a conseguire il FACS Coders Certificate. Questo è un certificato che viene solitamente conseguito da persone che poi vanno a collaborare come esperti con la Polizia o con il Tribunale. Ma noi vogliamo applicarlo alla didattica, perché siamo convinti che potrà darci risultati soprendenti. E, in questo frangente, conosco anche meglio Alessio. Conosco alcuni dettagli della sua vita, e come è arrivato a Siena, e scopro così che, come Paul Ekman ha dedicato tutta la sua vita allo studio delle microespressioni facciali, Alessio ha dedicato tutta la sua vita non soltanto alla musica e al violino, ma anche alla ricerca di un metodo didattico unico nel suo genere. Immaginatevi, infatti, di prendere diversi strumenti e tecniche di comunicazione, usate solitamente in settori di nicchia, e di applicarli alla didattica. L'effetto è immediato: tra insegnante e studenti si crea una comunicazione e un'empatia profonda; i risultati vengono raggiunti in tempi molto più rapidi, e con un benessere di fondo stabile. Il maestro Alessio Nacuzi è convinto che sia possibile, tramite l'utilizzo di diversi metodi, come il metodo Suzuki, il Mental Training, l'NLP Coaching, il metodo Feldenkrais, il LAB Profile, riuscire a ottenere una situazione per la quale nel momento della performance, e quindi del concerto, dell'esecuzione, il bambino sia in una situazione di zero stress e quindi benessere di fondo stabile. Molte università straniere e italiane si sono rivelate interessate alla ricerca di Alessio. Tra queste anche il Royal College di Londra, e ovviamente anche il Paul Ekman Group che ci ha donato parte del materiale di studio. E allora il passaggio è: come facciamo per definire il livello di stress nei bambini? Esiste un test semplice e affidabile che si chiama test del cortisolo salivare. Consiste nel prelevare un piccolo campione di saliva dal soggetto, nel momento della performance, e quindi in questo caso del concerto, per misurare appunto la quantità di cortisolo. Quando questo ormone, che viene prodotto dalle ghiandole surrenali, è presente in quantità elevata, indica una condizione di stress. Alessio Nacuzi nei suoi anni di esperienza ha applicato proprio questo metodo su tanti bambini, i suoi studenti. E ha visto che, effettivamente, si può applicare, si può fare, e i risultati ci sono. Io sono una testimonianza entusiasta di questo perché ho visto che mio figlio, soltanto dopo due anni di studio del violino, è ora in grado di suonare, a memoria, più di 50 pezzi, tra cui anche pezzi molto complessi. E quindi pensate un po' a come potrebbe essere applicare un metodo di questo genere anche ad altre materie, tipo la matematica, la storia, le lingue straniere. Avremmo modo, finalmente, di dare la possibilità ai nostri figli di trarre il massimo vantaggio da questo aspetto dell'apprendimento che li accompagnerà per tutta la loro vita. E arriviamo, così, all'espressione di gioia sincera che vi ho mostrato all'inizio. Immaginatevi i vostri figli felici di imparare, e fortemente motivati a farlo. E immaginatevi anche la vostra, di felicità, quando realizzerete ciò che avete fatto per loro. Grazie. (Applausi) Carla: Immaginate di essere nell'oscurità, davanti a voi una parete di roccia. Adesso nel buio infilatevi l’imbragatura, cercate i primi appigli e arrivate fino al primo chiodo e poi al secondo e via via fino in cima. Difficile? Forse. Diciamo che ci vuole molta immaginazione. Giulia: Sono abbastanza tesa, panico, so che appena metterò su il piede mi verrà il panico. Perché tanto è sempre così. C: No, no. G: No ma è sempre così perché io poi sono carica, cioè, le cose me le sento, poi però quando veramente sono lì dopo inizia lo spauracchio più totale. Sono in panico, non riesco più. Calma. Prossima è la catena? Ma dov'e? Vai verso destra, sali. Gira tutto. (Rumore di gancio) G: Sì. Trovata. C: Brava. G: Adesso sarà un dramma qua. C: Respira, Giulia! OK, vai ancora un po’. Vai. G: Non ci riesco. C: La corda... Ecco, vai! G: No... C: Dai ragazzi ma qui c’è lo schermo, il pubblico è alle nostre spalle. Ragazzi: Porca miseria, iniziamo bene! (Applausi) C: Ecco evidenti tracce di disabilità. Anche qua. G: Ciao io sono Giulia e sono quella che avete appena sentito nella disperazione più totale. Volete sapere com'è andata a finire quella volta? Be', quella volta è andata bene, sono arrivata in cima e ho messo la corda in catena come diciamo noi arrampicatori. Qui ero in roccia ma normalmente faccio arrampicata sportiva su parete artificiale. Sono agonista nella categoria B2, ovvero la categoria degli ipovedenti molto gravi. Matteo: Dai, ma come fai ad arrampicare che non vedi gli appigli? G: C’è Carla che mi dà le indicazioni, lei legge per me il tracciato dal basso e la sua voce mi accompagna di presa in presa durante tutto il percorso, e, per evitare di urlare a squarciagola, utilizziamo degli auricolari con un microfono. Il metodo di guida che abbiamo sviluppato negli anni è piuttosto complesso e si basa fondamentalmente sul quadrante dell'orologio per muovere le mani, mentre per i piedi utilizziamo anche le parti del corpo. Adesso ve lo facciamo vedere. C: Allora bionda, abbiamo quattro pannelli in verticale e altri quattro pannelli in leggero strapiombo. Prima presa di partenza: parti accoppiando qua e hai piede sinistro e ginocchio sinistro, poi avrai un altro piede qui all’anca e vai a undici. Poi fai una, incrocino a una e di nuovo una. OK? G: OK. C: Quando sei pronta a parti. G: OK. C: Piede sinistro ginocchio sinistro, ore undici. Piede destro ginocchio destro, una. Incrocino a una. Piede sinistro a ginocchio destro, e destro esterno ginocchio destro e una di nuovo. (Applausi) In realtà il metodo di guida è abbastanza complesso, ma dopo anni di allenamento e di lavoro insieme io e Carla ci intendiamo alla perfezione. Lei conosce bene il mio stile di arrampicata e io so decodificare con precisione le sue indicazioni che debbono essere il più possibile rapide e sintetiche. Poi sta a me tradurle sulla parete di arrampicata utilizzando la tecnica giusta. A me piace molto la sensazione di leggerezza e di autonomia che provo quando mi muovo in verticale. Arrampico da sei anni e dal 2012 faccio parte della squadra nazionale di paraclimbing. Ho esordito a 15 anni ai campionati del mondo di Parigi conquistando la medaglia di bronzo e altre ne sono seguite. L'ultima è di colore argento ed è arrivata a luglio di quest'anno ai Campionati Europei di Chamonix. (Applausi) M: Ma per te Giulia l’arrampicata cosa è? Per me l'arrampicata è una via sempre nuova, una via che mi conduce verso qualcosa di misterioso, non importa vedere cos'è, mi basta percepirlo. E voi ragazzi cosa ci fate qui? M: Sono Matteo, anch'io non ci vedo e, come Giulia, sono atleta di paraclimbing, così si chiama l'arrampicata praticata da atleti con disabilità. Mi alleno a Bologna e sono campione del mondo di velocità. Sono stato nel 2011 anche campione del mondo di difficoltà. La velocità è una specialità di arrampicata sportiva su parete artificiale ed è la specialità veloce, per intenderci, mentre la difficoltà è una specialità che richiede padronanza della tecnica, capacità d'improvvisazione e di interpretazione del tracciato. In questa specialità, stando ai risultati, riesco piuttosto bene. Quest'anno a Chamonix mi sono laureato Campione Europeo. (Applausi) Io gareggio della categoria B1, che è quella, per intenderci, di chi non vede proprio niente. G: E tu, Matteo, come fai ad arrampicare in velocità che non ci vedi? M: Nella velocità posso scatenare tutta la mia esplosività, come un centometrista. Personalmente corro sul tracciato omologato alto 10 metri con 19 prese. Lo conosco a memoria così posso correre in verticale in piena autonomia. Il mio record personale sul tracciato omologato è di 8 secondi e 41. (Applausi) G: Ma quando fai difficoltà, anche tu sei guidato? M: Sì, anch’io quando faccio difficoltà sono guidato da Carla. Fin da bambino mi divertivo ad arrampicare su grandi massi oppure, un po' più da grande, in montagna con mio padre. Dell'arrampicata mi è sempre piaciuta la sensazione di libertà che si prova. Con Carla ho iniziato nel 2008. G: Per te Matteo l’arrampicata cosa è? M: Per me l’arrampicata è un istinto. Un istinto di rabbia, un istinto di libertà, un istinto di calma, tenacia, pacatezza, un istinto d’opposti, un istinto che esplode, un istinto che scorre leggero al servizio della parte migliore che c'è in ognuno di noi. G: E tu moro? Giulio: Ciao sono Giulio. Anch'io sono un atleta di paraclimbing e come Giulia gareggio nella categoria B2. Ho iniziato proprio insieme a lei nel 2009. Tu, Matteo, arrampicavi già. Ci hai ispirati, così abbiamo incominciato. Anch'io ho faccio gare di velocità e di difficoltà, ma la difficoltà la preferisco, perché i tracciati sono sempre diversi e c’è sempre una sfida nuova dove mi metto alla prova, difficoltà dopo difficoltà, dovendo trovare rapidamente soluzioni di successo, e quando un passaggio non mi riesce ci provo e ci riprovo finché non trovo la soluzione giusta. (Applausi) Non esiste rinuncia. L'arrampicata mi tempra e mi permette anche di affrontare gli obiettivi della vita con entusiasmo e determinazione, e il bello è soprattutto il condividere tutto ciò con voi, con gli amici. Anch'io mentre arrampico sono guidato da Carla. Ehi ragazzi, se sono qui, se siamo qui, è perché noi facciamo parte della stessa squadra. G: Ma, allora, secondo te, noi siamo coraggiosi? G: Qualcuno dice che lo siamo, ma ogni tanto anche noi abbiamo paura, soprattutto quando arrampichiamo in roccia, ma la paura è una parete che deve essere superata come tutte le altre. G: E tu Carla che cosa ci fai qui? C: Dai, ragazzi, anche io faccio parte Della squadra se no voi chi vi sta dietro? (Applausi) G: Ma non facevi l’avvocato tu? C: Eh, sì, l'ho fatto per 24 anni. Poi, ad un certo punto, mi sono accorta che, come avvocato, avevo esaurito ogni curiosità, che non mi identificavo più in quello che facevo. Così prevaleva un senso di compressione troppo forte, che non tolleravo più. La sera invece, quando ero in palestra come istruttrice di arrampicata, stavo bene e quello negli ultimi anni era diventato l'obiettivo delle mie giornate. Ma avevo un’alternativa molto valida, così ho deciso di cambiare, anzi di andare oltre e di seguire la mia onda, come la chiamo io. M: Certo che hai avuto un bel coraggio a ripartire da zero. C: Ragazzi, per cambiare un po’, bisogna buttarcisi con curiosità e positività e bisogna azzerare il contachilometri. Si riparte da zero è vero, ma il bagaglio è pieno, così come quando in cima alla parete si torna terra e da terra si riparte per quella successiva. Poi voi eravate giovanissimi, mi avete dato una forte spinta. Il lavoro che facevo con voi attirava e attraeva la mia curiosità, era una continua esplorazione, una continua scoperta, una nuova sfida che mi ha appassionato e mi ha preso. Poi sono anche successe cose che mi hanno fatto riflettere su chi sono, cosa voglio, e così ho capito che la mia parte nella avvocatura si era esaurita e che con voi era iniziata una nuova avventura umana, una nuova sfida che mi ha appassionato e mi ha preso, capace di rinnovare potentemente i miei entusiasmi. Be’, dai, non mi sono sbagliata, insieme abbiamo fatto tante cose, abbiamo fatto scoperte sorprendenti, tanti incontri impensati. Siamo cresciuti e tanto. Oggi siamo una vera squadra, accresciuta nella consapevolezza e dalla partecipazione di Fede e di Pietro che abbiamo incontrato, due grandi, che abbiamo incontrato lungo questa parete invisibile e che hanno deciso di stare con noi e che anche stasera sono qui con noi e che salutiamo. Ragazzi: Ciao ragazzi! (Applausi) Noi siamo gli occhi e voi le braccia e le gambe. Abbiamo imparato muoverci in sincronia e a metterci in gioco con fiducia reciproca, e solamente accettando il rischio di non farcela, insieme, possiamo arrivare in cima. Per cui la prossima volta che voi sarete di fronte alla vostra parete da superare al buio, G: anche se avrete la fortuna di incontrare una persona di cui fidarvi, che sia la vostra guida, G: ricordatevi che le mani che stringeranno gli appigli saranno le vostre M: e se vi capiterà di aver paura non rinunciate! La paura sarà solo un’altra parete da superare. (Applausi) Io sono qui a parlarvi di felicità che, come vedete dal titolo, è una cosa seria. Cominciamo, prima di iniziare letteralmente, con un piccolo sondaggio. Alzi la mano chi è felice in questo momento. Oh! Vi vedo belli carichi! Sono contento! Grazie per le luci. Sono convinto che la risposta sarebbe più difficile se io vi chiedessi quanto siete felici. Io sono un'economista mi occupo, in particolare, di misurazione della felicità e della qualità della vita. Noi economisti abbiamo una deformazione professionale: diamo i numeri! Letteralmente diamo i numeri cioè mettiamo un numero a tutto ciò che misuriamo. In economia, la felicità viene associata al benessere; il benessere viene associato al denaro; e, quindi, normalmente in economia, la felicità è monetizzata secondo l'implicita equazione per cui più denaro ho e più felicità sono in grado di comprare. Se questa è la storia io devo farvi un'altra domanda, una domanda che sarà fondamentale per il resto della vostra esistenza. E questa domanda è la seguente: cosa succede al PIL, il prodotto interno lordo di una nazione se un professore sposa la sua cuoca? Potrà sembrarvi una domanda stupida, banale. Io prometto che vi darò la risposta a questa domanda nel corso del mio intervento. Vi posso dire che questa domanda è stata fatta diversi anni fa da un premio Nobel per l'economia, Paul Samuelson, in una conferenza non troppo diversa da questa. Prima, però, di arrivare alla risposta a questa domanda, io devo raccontarvi un'altra storia, che, sono convinto, molti di voi conosceranno già. E' una storia che arriva da Siddharta di Hermann Hesse, ed è la storia dell'elefante e dei sei saggi ciechi. In un villaggio indiano, arriva un elefante che deve essere descritto da questi saggi, che sono ciechi. Quindi, cosa succede? A seconda di qual è la parte dell'elefante che viene toccata l'elefante sembra una cosa completamente diversa. L'orecchio sembra un ventaglio, la coda sembra un serpente, la proboscide sembra una corda, la zampa una colonna, il corpo dell'elefante sembra un muro. Tutti i saggi, e nessuno allo stesso tempo, hanno ragione, perché l'elefante è più della somma delle sue componenti. E con la felicità funziona più o meno allo stesso modo. La felicità è un ombrello sotto cui stanno tante dimensioni. A seconda di come decidiamo di misurare la felicità vediamo cose diverse. Come misuriamo la felicità, influenza come vediamo le società. Vi faccio subito un esempio. Quella che vedete alle mie spalle è la classifica dei 10 paesi al mondo che stanno meglio, secondo due indicatori molto diversi. A sinistra c'è la classifica di felicità misurata dal World Happiness Report dell'ONU un'iniziativa che dal 2012, misura la felicità per i paesi nel mondo. A destra c'è la classifica secondo il reddito medio pro-capite, quindi il PIL, prodotto interno lordo. Come vedete, le due classifiche sono molto diverse. Ora, la felicità a una dimensione, rimanendo nella metafora della storia dell'elefante di cui viene toccato solo un pezzo, come si misura? In parte vi ho già risposto. L'indicatore principe, utilizzato per misurare la felicità a una dimensione, è il Prodotto Interno Lordo. Cos'è il Prodotto Interno Lordo? Questa è la definizione dal libro di testo: "Si definisce come il valore dei beni e servizi finali, prodotti in una economia, in un certo intervallo di tempo, che, normalmente, è un anno". Cerchiamo di andare un po' più dentro questa definizione. "Valore" ci dice subito che il PIL è misurato in moneta, secondo qual è la valuta del paese che si sta considerando. "Beni e servizi" ci dice che il PIL comprende beni materiali ma anche servizi, per esempio una cena a un ristorante. Finale molto importante: immaginate un paese in cui ci sono soltanto due aziende, una produce automobili e una produce acciaio. Quella che produce automobili usa l'acciaio prodotto dalla seconda azienda. Nel PIL finisce a essere contato solo il reddito che deriva dalla rendita delle automobili, perché, in questo caso, l'acciaio è un bene intermedio e finirebbe per essere contato due volte. Ora il PIL, prodotto interno lordo, è un po' sulla bocca di tutti, e a buona ragione: perchè ha degli aspetti positivi e delle criticità. Da un punto di vista positivo, è un ottimo indicatore di prosperità economica. Cosa significa? E' una fotografia, un'istantanea molto precisa della salute produttiva di un paese, in un certo istante di tempo. Inoltre il PIL ha il pregio di essere sintetico, un numero solo rende molto semplice i confronti tra paesi diversi e per lo stesso paese lungo la dimensione temporale. Infine il PIL è associato positivamente a dimensioni che normalmente, consideriamo correlate alla qualità della vita. Cosa vuol dire? Paesi con un PIL elevato di solito, sono paesi in cui le persone sono più sane; sono più istruite, e la qualità delle istituzioni è migliore. Va tutto bene? Sì e No. Perché ci sono anche delle criticità. La prima è che il PIL è come se fosse la busta paga di una nazione. Niente di male ma, voi dite di una persona che è ricca solo guardando la sua busta paga? Non penso. Infatti se andate in banca a chiedere un prestito la banca non si accontenterà mai solo della vostra busta paga, vuole conoscere la vostra situazione patrimoniale. Il PIL, invece, non misura la situazione patrimoniale di un paese, è un flusso di produzione. In secondo luogo il PIL, questo fu detto in un celebre discorso di Bob Kennedy nel 1968, esclude dal suo computo alcune variabili che sicuramente producono valore per la nostra esistenza ma non sono monetizzate. Il gioco dei nostri bambini, la bellezza delle nostre poesie, non sono incluse nel PIL, eppure producono valore e fanno una vita felice. Viceversa, il PIL include al suo interno delle variabili che sono monetizzate, che, però, è difficile pensare siano associate ad un miglioramento della qualità della vita. Una su tutte la spesa per divorzi. Se una coppia si separa e deve pagare un avvocato divorzista, quel reddito diventa PIL. Però è opinabile che la fine di un amore possa essere visto come miglioramento di ricchezza di un paese. Ora, questo mi consente di farvi vedere questo grafico che mostra quanto la relazione tra reddito e felicità sia una cosa complessa. Questo grafico arriva da una ricerca di metà anni settanta di un ricercatore americano, Richard Easterlin, che mostrò, sostanzialmente, la relazione tra reddito pro capite medio per i paesi del mondo e felicità misurata secondo questionari in cui si chiede alle persone quanto sono felici in un scala da 1 a 10. Quello che si vede da questo grafico è che all'aumentare del reddito la felicità aumenta. Ma, arrivati a una certa soglia, la felicità non cresce proporzionalmente con il reddito. C'è come un livello di saturazione oltre il quale la relazione tra reddito e felicità non è così lineare e questo produce dei paradossi. Questi paradossi sono diversi, e uno ha reso l'Italia celebre nel 2014 perché l'ISTAT, l'Ufficio Statistico Nazionale, ha vinto il prestigiosissimo premio Ig Nobel per l'economia. Non sto scherzando! Che ogni hanno viene assegnato dalla prestigiosa università di Harvard. Perché è stato dato il premio Ig Nobel per l'economia all'ISTAT? Recependo una direttiva comunitaria, l'ISTAT ha stabilito che nel PIL italiano vanno contati i proventi, i redditi che derivano dal traffico di stupefacenti, e dal mercato della prostituzione. Significa che il più del PIL associato a queste attività viene identificato come un miglioramento della ricchezza; ma è opinabile che queste attività siano associate a un miglioramento della qualità della vita di un paese. Il secondo paradosso mi permette, finalmente, di rispondervi alla domanda da cui sono partito. Cosa succede al PIL di una nazione quando un professore sposa la sua cuoca? Partiamo dall'inizio. Un professore assume una cuoca. Deve essere molto ricco questo professore! Se l'assume le farà un contratto regolare, le pagherà uno stipendio. Quello stipendio e reddito entrerà nel PIL, come un flusso positivo. I due si innamorano. E se desiderano coronare il loro sogno d'amore, sposandosi ad esempio, è auspicabile che il professore rompa il contratto con sua moglie. Se lo rompe, quella non è più una transazione, non è più un reddito, e, quindi, il PIL è associato a un segno meno. Ma la domanda è: possibile che in questo caso la nascita di un amore venga misurata come un peggioramento della qualità della vita di una nazione? Se la felicità a una dimensione presenta alcune criticità che abbiamo visto, come si fa a misurare la felicità a più dimensioni? Qui prima abbiamo criticato L'ISTAT per il premio Ig Nobel per l'economia, ora è bene, invece, tesserne le lodi. Perché l'ISTAT è all'avanguardia in Europa con un progetto che, dal 2013, vuole integrare la contabilità nazionale attraverso un diverso approccio alla misurazione del benessere. Questo progetto si chiama BES. BES è un acronimo che sta per benessere equo e sostenibile. In sostanza, l'obiettivo è quello di misurare il benessere di una nazione non più con un solo numero, il reddito, ma con un sistema di indicatori, sono 134, raccolti lungo 12 dimensioni, che sono quelle che vedete alle mie spalle, all'interno delle quali c'è anche il reddito, ma ce ne sono molte altre: c'è la salute, c'è l'istruzione, c'è il lavoro, ci sono le relazioni sociali, la politica, la sicurezza, il benessere soggettivo, il paesaggio, l'ambiente, la ricerca, la qualità dei servizi. Ora, come nella storia dell'elefante tutte queste dimensioni compongono il benessere, ma non una indipendentemente dalle altre. Io concludo il mio intervento citandovi un'altra ricerca che è diventata celebre perché è stata pubblicata da due premi Nobel per l'economia, Daniel Kahneman e Angus Deaton, che hanno utilizzato dei dati americani della Gallup per studiare la relazione tra reddito e felicità e stimare la soglia critica. Cioè qual è quel numero magico, quel reddito oltrepassato il quale il reddito non compra più la felicità? Questo numero magico, per gli Stati Uniti, è identificato, è stimato essere 75000 dollari annui, oltre il quale reddito la felicità non si muove più con il reddito. All'aumentare della ricchezza non aumenta la felicità. La domanda con cui vi lascio è questa: noi siamo in grado di stimare la nostra soglia critica oltre la quale il reddito non compra più la felicità? Io credo e spero di sì. Con questa speranza e convinzione, e con questa bellissima vignetta dei Peanuts, vi auguro di essere vergognosamente felici. Grazie! Il deserto è difficile da definire, perché, sicuramente, per me non è un luogo forse è un non-luogo, a dimostrazione del fatto che si può essere in un deserto anche in una sala gremita di persone. Si può essere nel deserto anche nel centro di New York, quindi non è un luogo. Nella mia visione, il deserto è un'esperienza. Come tutte le esperienze, dipende esclusivamente da come lo si vive, in negativo o in positivo, io preferisco vivere tutto in positivo. Stasera vorrei accompagnarvi in un altro viaggio, un viaggio attraverso i miei deserti, un viaggio che parte dal basso verso l'alto, in un continuo. Incominciamo subito. Qui siamo molto in basso, nelle caverne sotto la Sardegna. A volte i deserti sono invisibili. Noi siamo abituati a vederli all'esterno, piatti, o con delle montagne. Ma a volte i deserti sono interiori, e non soltanto in senso morale, il deserto che uno può avere dentro, ma anche nel senso proprio fisico. Qui siamo in un deserto dentro una montagna, svariati metri sotto le montagne. In particolare, in questo momento, in questa foto, sono in un budello che mi schiaccia completamente sotto decine e decine di metri di terra, di roccia, e tonnellate di roccia. Mentre ero in questo budello, ho pensato di spegnere la luce che avevo sul casco, ero completamente solo dentro questo budello. Che volevo sentire? Volevo sentire il deserto di questa montagna, che mi schiacciava completamente. Ed ero bloccato, l'unico modo per spostarmi in quel budello era in avanti, spingendomi molto lentamente con i piedi e con le mani. Perché volevo provare la sensazione di essere completamente solo. Poi ho riacceso la luce, ho rivisto i miei colleghi, sono sbucato dall'altro lato, quasi come fosse un premio, c'era un fiume sotterraneo, meraviglioso. In un deserto invisibile, sempre al buio, trasformato da migliaia di anni di lavoro sotterraneo nell'acqua. In questa foto vediamo lo stesso deserto, sempre sotto le montagne della Sardegna, ma come vedete è cambiato completamente, è completamente l'opposto. Siamo passati da un budello strettissimo a un deserto enorme. Guardate le dimensioni, guardate quest'uomo che sto indicando qui. Questo è un uomo, questa è una parete di circa 80 metri di altezza, all'interno di una montagna, quindi un mondo completamente sconosciuto, di roccia, che racconta una storia. Questa è la storia di una pazienza infinita, di movimenti impercettibili, ma ineluttabili, di acqua che, goccia dopo goccia, trasforma la roccia fino a dominarla, perché quella parete è completamente crollata, creando questo deserto di pietre, dove io sono con il mio equipaggio della spedizione CAVES del 2014, sottoterra, con un gruppo di astronauti e di scienziati. Perché? Perché andiamo sottoterra? Perché mandiamo gli astronauti sottoterra? Bene, deserto non vuol dire 'mancanza di vita', non vuol dire 'assenza di vita', vuol dire tante cose, ma non necessariamente quello. Infatti, noi pensiamo che su Marte ci siano delle grotte molto, molto grandi, che proteggono l'habitat sotterraneo dalle radiazioni. Quindi pensiamo che sia un ottimo ambiente per custodire ancora natura organica, forse la vita, o comunque i resti di quella vita. Potrebbe essere uno dei primi luoghi che visiteremo, quando andremo su Marte, perché saremo protetti dalle radiazioni. In questo deserto alle mie spalle vedete un astronauta che si accinge a calarsi all'interno di una grotta utilizzando gli stessi strumenti che poi, un giorno, gli astronauti del futuro dovranno utilizzare per esplorare, per fare esplorazioni nelle caverne marziane, o magari in un tubo lavico lunare. Sappiamo che ci sono, sappiamo che esistono. Ma questo non è soltanto addestramento per noi astronauti, è anche scienza. Dovete sapere che nei deserti, come in tutti gli ambienti estremi, esistono procedure di evoluzione in atto e perfettamente visibili. In particolare, i deserti sotterranei sono completamente privi di luce. Se noi spegnessimo quella luce, sarebbe assolutamente buio. Un buio diverso da quello che io ho provato nello spazio, un buio più denso e carico delle tonnellate di terra sopra di noi. Bene, questi animaletti minuscoli hanno abbandonato l'evoluzione normale dei loro simili sopra la superficie, per adattarsi a quelle condizioni così estreme: pochissima energia, niente luce. Ecco che questi animali diventano quasi trasparenti, perché anche il colore, anche il generare del colore è uno sforzo inutile, e hanno abbandonato gli occhi, sono animali senza occhi, non hanno più questo organo, e ne hanno sviluppati altri che sono più utili sottoterra, per sentire le vibrazioni, per sentire la temperatura, le variazioni minuscole, e poter trovare un modo di sostentare la propria vita. Ecco che noi andiamo a cercare sottoterra, con degli scienziati, e impariamo anche come fare il campionamento, come raccoglierli, in modo che, un giorno, saremo in grado di farlo anche su un altro pianeta. Un gruppo molto famoso degli anni '70, che mi piace moltissimo, in una canzone ha scritto: "L'oceano è un deserto con la sua vita sotterranea, costruita sommersa, e il perfetto travestimento sopra". E io l'ho visto. Qui siamo a circa 20 m sotto il mare, al largo della costa della Florida. Tra l'altro è una spedizione che si chiama NEEMO, NASA Extreme Environment Mission Operation. La foto ha le caratteristiche di una foto subacquea, quindi non ha i colori brillanti, però potete vedere il deserto intorno a me. È un vero deserto, anche se è pieno di vita, ma è deserto, con tutte le stesse difficoltà di un ambiente estremo. Abbiamo vissuto per circa due settimane completamente in saturazione, quindi non potevamo risalire, in caso di emergenza, a meno di avere un supporto speciale. Tutto il necessario era con noi, dovevamo portarlo appresso. Ebbene, sott'acqua abbiamo fatto la stessa sperimentazione che faremmo su un altro corpo celeste, ad esempio, lavorare in microgravità, perché sott'acqua è possibile cambiare il proprio assetto, per far finta, per simulare di essere completamente senza peso, o con un peso parziale. Senza peso, come se fossimo su un asteroide, su Deimos, su Phobos, intorno a Marte. Oppure in gravità parziale, come sulla Luna o su Marte. Bene, per imparare a muoversi in questi ambienti così diversi dal nostro utilizziamo l'ambiente sottomarino, per comprendere anche che strumenti dobbiamo sviluppare, creare, sperimentare, prima di poterli utilizzare su Marte. Ed ecco perché in questo finto lander, che vedete alle mie spalle, abbiamo agganciato un braccio robotico sul quale spostarci, per non contaminare il suolo lunare, marziano e così via. Ma non facciamo solo sperimentazione, anche qui facciamo scienza. Vedete, insieme alla Florida International University abbiamo studiato un fenomeno pochissimo conosciuto, la migrazione dei coralli. I coralli sono molto sensibili alla temperatura. Abbiamo studiato in che modo si spostano verso acque più profonde a causa del riscaldamento globale. Qui il riscaldamento globale è un fatto, è scienza, non è più un argomento politico, non è più una discussione politica. E per fare in modo che questo deserto vivente non diventi una valle della morte dobbiamo fare qualcosa, adesso. E noi ci stiamo provando con la scienza. Torniamo in superficie. Siamo partiti da sottoterra e andiamo più in alto, passando per il mare, torniamo in superficie. Qui siamo a Lanzarote, per un altro progetto di esplorazione che si chiama Pangea, come il macro-continente che poi ha dato origine a tutti i continenti. Qui siamo su un cratere, di cui possiamo raccontare la storia solo se conosciamo il linguaggio della Terra. I geologi parlano il linguaggio delle rocce, sono in grado di ascoltarne la storia, di sentirne il racconto, e sono in grado di interpretarlo per noi. Io non sono un geologo, non posso interpretare le conformazioni del terreno quando mi guardo intorno, ma utilizzando le loro informazioni, le loro istruzioni, posso descrivere come se fossero i loro occhi ad osservarlo, in modo che loro possano invece raccontarne poi la storia e farne scienza. Perché comprendere come si evolve un terreno in milioni e milioni di anni, ere che, rispetto alla vita umana, hanno delle tempistiche incomprensibili, comprendere in che modo il terreno si è evoluto, ci permette anche di capire come si evolverà in futuro, e di comprendere la storia dell'universo. Io mi chiedo: per trovare un posto sulla Terra che assomiglia a Marte, mi piacerebbe poter essere... Quello sono io. In quel momento pensavo proprio: potrei essere su Marte, ma non lo sono, sono sulla Terra. E chissà che storia raccontano questi sassi rossi, questa valle completamente diversa da qualsiasi altro ambiente. Un ambiente che potrebbe essere su Marte. Abbiamo provato con i nostri istruttori, geologi, professionisti, esploratori, a cercare di raccontare questa storia, ma è una storia veramente complessa, sarebbe bello un giorno poterla raccontare. Andiamo ancora più in alto. Questo è il deserto più estremo per eccellenza, ed è l'unico deserto a essere veramente vuoto. Lo so che è vuoto, perché lì sto per uscire dalla Stazione Spaziale Internazionale, una camera stagna, che abbiamo depressurizzato completamente, e lo scampanellio disordinato degli strumenti che ho davanti a un certo punto è scomparso, è diventato silenzioso, non c'era più suono. Quindi, anche se sono dentro la stazione, sono già nel deserto, nel deserto del vuoto dello spazio. Ho provato due sensazioni che sono tipiche del deserto. Sapete, nei deserti, per chi ha avuto l'esperienza di poterli vivere, gli spettacoli della natura sono di una bellezza rara, diversa. Vedere le stelle da un deserto ha un'intensità superiore, un tramonto, un'alba. Bene, io ho visto un'alba dallo spazio mentre ero agganciato al braccio spaziale, al braccio robotico. E l'alba dallo spazio è un'esperienza diversa. È un'esperienza estremamente rapida. In pochissimi istanti, dal nero che vi assorbe completamente, che vi toglie qualsiasi sensazione di colore, da questo nero che vi assorbe anche nel pensiero, si passa all'esplosione di colori, in un attimo. Io volavo sopra l'Oceano Atlantico. A un certo punto il blu dell'oceano si è trasformato in azzurro, poi nel bianco delle onde, poi nella terracotta della costa africana, nel verde e poi il blu del cielo. Tutto in un attimo, è una sensazione che toglie il fiato. E mentre... E così come il tramonto è estremamente tragico nel deserto, anch'io ho sperimentato un tramonto diverso da tutti gli altri. Ho sperimentato un tramonto mentre ero isolato fuori dalla Stazione, in emergenza, quando il mio casco ha cominciato a riempirsi d'acqua per ricordarmi che la natura ha sempre il modo di prendere il sopravvento sul singolo individuo. Lì, nell'ambiente più estremo che esiste al mondo, o fuori dal mondo, senza atmosfera, senza aria, con temperature che vanno da -150° a +150°, il mio scafandro, che è il mio unico strumento tecnologico che mi tiene in vita, è andato in avaria, riempiendomi il casco di acqua. È un tipo di deserto diverso che si viene a provare, e quando è tramontato il sole ho perso anche l'unico strumento che con facilità mi avrebbe riportato a casa: gli occhi. Infine, questa foto, che adesso vedete alle mie spalle, questa foto è dedicata a chi in sala è più giovane, alla prossima generazione. È un invito, ma anche una sfida. E in questa foto, la cosa più bella che si riesce a vedere è il riflesso della Terra. E la mia sfida è di migliorare questa foto, di superarla, perché l'uomo ha un gene, che è quello dell'esplorazione, è un vero e proprio gene, il gene di Ulisse. Quando noi osserviamo un orizzonte abbiamo l'istinto di superarlo, non possiamo fare a meno di chiederci cosa c'è al di là di quell'orizzonte. Io oggi lavoro per permettere ai più giovani di superare quell'orizzonte. E la mia sfida è di fare questa foto, nel futuro, un giorno, con un deserto alle spalle. Mi piacerebbe vedere questo pianeta diventare tutto rosso della sabbia di Marte. Grazie dell'attenzione. Buona serata. (Applausi) (Musica) Grazie, buongiorno. Quindi, dalle stelle alla Terra. Io avevo 38 anni, quando una sera mio marito è venuto a casa e mi ha detto: fra due mesi ci trasferiamo a vivere negli Stati Uniti. È stato un bello shock, anche perché ne avevamo parlato, sì, ma solo a livello di idea, non di fatto concreto. Abbiamo vissuto a Washington DC per tre anni Tre magnifici anni, devo dire, anche se ricordo i primi sei mesi come un periodo particolarmente difficile. Quando l'esperienza è finita ho voluto capire meglio che cosa mi era successo e, studiando, ho realizzato che quello che era accaduto a me, sorpresa sorpresa, accade a tutti quelli che si trasferiscono all'estero. E di quel periodo ho imparato una lezione che oggi condivido con voi, e cioè che adattarsi è più facile che resistere. Quanti di voi hanno mai pensato di trasferirsi all'estero per lavoro, studio o, semplicemente, per cercare un altro posto dove vivere? Parecchi. Bene. Questa è la mia casa di Washington. E questo è il paesaggio a cui eravamo abituati. Siete in buona compagnia perchè sono oltre 4 milioni e 200 mila gli italiani che oggi vivono all'estero, circa il 7,3% della popolazione italiana. Quindi numeri non piccoli. Andare a vivere all'estero è una grande opportunità una straordinaria avventura, un elemento di arricchimento a tutte le età. Ma è anche una grande sfida a cui arrivare preparati. Perchè quando l'occasione diventa concreta oltre all'entusiasmo, cominciano le paure, le ansie, i dubbi. Ce la farò ad adattarmi, a vivere in un paese diverso dal mio? Ce la farò a imparare una nuova lingua, nuove abitudini? A farmi nuovi amici? E ci preoccupiamo sempre molto degli aspetti pratici del trasferimento, trovare una casa, cosa portare organizzare il trasloco. In realtà queste sono le cose più facili da gestire. Della mia esperienza americana vi racconto due piccoli episodi, accaduti all'inizio, che servono per introdurre il tema. Il primo giorno di lavoro mio marito va a lavorare e naturalmente, come si usa in Italia, si presenta al lavoro vestito formale, giacca e cravatta, camicia stirata, scarpe inglesi. Il classico gessato. Salvo arrivare, e trovare un mare di t-shirt e pantaloni informali C'è qualcosa che non va. Il primo sabato sera alcuni colleghi di lavoro ci invitano a cena. Sono molto gentili gli americani, vogliono subito coinvolgerti. E naturalmente Sabato sera andiamo con un abbigliamento rilassato, un po' casual, salvo scoprire che gli altri sono vestiti eleganti, come per una cerimonia. C'è decisamente qualcosa che non va. Dopo pochi giorni cominciano ad arrivare degli inviti, per delle feste, siamo in Giugno. Apro l'invito e penso "Sarà una festa in giardino, i nostri vicini ci vogliono coinvolgere nella piccola comunità del nostro quartiere. Apro l'invito e resto scioccata. C'è scritto: Save the date. Il nostro party sarà il 10 Novembre, dalle 19.00 alle 21.00. E io penso, e se io accetto e poi il 10 Novembre sono morta, che figura ci faccio? E se poi alle 21.00 non me ne vado, cosa succede? Mi buttano fuori? Ma perché si comportano così? Perchè, come si dice, è la cultura bellezza. Il modo di comportarsi delle persone è determinato dalla loro cultura e, anche se noi non ce ne accorgiamo, il modo in cui noi ci relazioniamo agli altri e agiamo nella vita di tutti i giorni, è condizionato da quello che abbiamo appreso fin da bambin, vivendo in un certo gruppo, in un certo paese e in un certo, specifico, momento storico. Quindi, quando abbiamo a che fare con altre persone che vengono da altri paesi, è inevitabile che ci sia uno scontro tra culture. La cultura è sicuramente visibile nei nostri comportamenti quotidiani, ma permea la nostra vita in maniera ancora più profonda. È legata a tutto quello che noi pensiamo, facciamo, al modo in cui ci comportiamo, ai nostri atteggiamenti, alle nostre percezioni. Questa è una cavalletta. E voi direte, è un semplice animale. Sì. È un semplice animale. Ma questo animale è considerato una piaga in nord America e in Europa; è considerato un animale domestico in molti posti della Cina, è considerato un ottimo antipasto in Thailandia. Se anche un animale così piccolo è percepito e costruito nel suo significato culturalmente, immaginatevi che cosa succede con le persone. Quello che ci succede quando incontriamo culture diverse dalla nostra è che subiamo quello che viene definito il culture shock. Ma il culture shock non è un evento. È un processo. E cerchiamo di vederlo assieme perché arrivarci preparati è la cosa più importante. All'inizio viviamo qualche giorno in cui tutto sembra irreale. Siamo appena arrivati e ci sembra di vivere in un sogno. Subito dopo abbiamo una fase di grande entusiasmo. Si chiama "la luna di miele"; tutto nuovo, eccitante, interessante. Ci piace scoprire, guardare, vedere tutto in una luce romantica. Purtroppo questa fase dura solo poche settimane. Dopodichè cominciano i problemi. Non siamo in vacanza, siamo lì per restare e cominciamo a sperimentare tutte le difficoltà di vivere in un ambiente che non è il nostro. Le difficoltà di comunicare con gli altri, le resistenze, tutto ci sembra irritante, le persone, il clima, il cibo, le abitudini. Finché tocchiamo il fondo. Abbiamo molti sentimenti negativi, frustrazione, ansia, paure, difficoltà, senso di incompetenza, incomunicabilità. È difficile vivere da stranieri in una terra straniera. E quando siamo in questa fase, solitamente utilizziamo, come tutte le persone, due comportamenti: gli stereotipi e l'etnocentrismo. Gli stereotipi sono ovviamente delle generalizzazioni, delle schematizzazioni molto rigide d caratteristiche che attribuiamo a un gruppo di persone anche se in realtà appartengono a degli individui. Volete degli esempi? I tedeschi sono tutti rigidi, gli svizzeri puntuali, gli italiani molto romantici, i francesi arroganti, gli americani ignoranti. Ma, a proposito di ignoranza, voi sapete dov'è Buffalo? Qualcuno lo sa? No. Buffalo è la seconda città più importante dello stato di New York, dopo New York City. Stato di New York. Vedete, siamo ignoranti anche noi. Come del resto, credo che pochi di noi sappiano qual è la capitale del New Mexico. Santa Fe. Oppure dell'Alabama. Montgomery. O del Mississipi. Jackson. Eppure gli Stati Uniti sono molto più grandi e popolosi dell'Europa, ma noi non lo sappiamo quali sono le loro capitali. Ma pensiamo che gli americani siano ignoranti Perché spesso non sanno che Parigi e Bruxelles non sono entrambe in Francia. Quindi, gli stereotipi sono facili da ribaltare. Un'altra arma che utilizziamo è l'etnocentrismo. Cosa facciamo? Pensiamo che la nostra cultura sia la migliore. Etnocentrismo letteralmente vuol dire mettere il proprio gruppo al centro. Attribuire una superiorità intrinseca al proprio modo di agire, alla propria cultura. Noi italiani quando andiamo all'estero lo facciamo sempre. Il nostro cibo è migliore di tutti gli altri, siamo gli unici a saperci vestire decentemente al mondo, il nostro paese è il più bello in assoluto ma non siamo gli unici a fare questo. Per tutti è così. Quello che succede nella nostra famosa curva è che una volta superata questa fase impariamo a risalire. Impariamo nuove strategie. Ci facciamo nuovi amici. Capiamo come comportarci, e finalmente torna anche la fiducia in se stessi, l'equilibrio, la voglia di stare con gli altri. Fino a quando ci integriamo, siamo di nuovo a casa. Finalmente abbiamo capito che il paese ospite è la nostra nuova casa. Sappiamo distinguere gli aspetti positivi e negativi della cultura di origine e della cultura di partenza. Tutti quanti passiamo attraverso questo processo quando andiamo in un paese straniero. Ovviamente, questo processo è più o meno lungo, più o meno intenso, a seconda di chi siamo noi, che esperienze abbiamo precedentemente e anche di quanto distante è la cultura di origine da quella di arrivo. Quello che è importante però, è conoscere questo processo in anticipo, esserne consapevoli per poter affrontare meglio l'esperienza, perché, alla fine, adattarsi è più facile che resistere. Grazie. (Musica) Buongiorno. Il tema che mi è stato affidato da TED, per questi 15 minuti che trascorreremo insieme, è l’utopia. E pensando a questa parola, mi sono venuti in mente due riferimenti letterari. Il primo è un grande scrittore uruguaiano, si chiamava Eduardo Galeano - ora non c'è più, da poco - che scrisse che “l'utopia è come l'orizzonte: più ti avvicini, e più si allontana. Fai un passo, e ti sembra ancora più lontano”. Però poi, concludeva, “l'utopia serve proprio a questo: serve a camminare.” La seconda citazione che mi viene in mente è quella di un grande scrittore, si chiamava George Bernard Shaw. Ed è una citazione che poi è stata ripresa molte volte da un uomo che l'utopia ha cercato di applicarla nella vita politica, che era Robert Kennedy. George Bernard Shaw diceva: ”C'è gente che vede le cose che esistono, e si domanda perché. Io vedo le cose che non esistono, e mi domando perché no.” In questa differenza tra il perché e il perché no sta il fascino dell'utopia. Naturalmente, cos'è l'utopia? È un'astrazione? È un'illusione? È un inganno? Talvolta, nel parlare comune si dice “ma questa è un'utopia!”, come per dire una cosa irrealizzabile, infattibile. Fantascienza. O l'utopia è sostanzialmente il più potente motore, la più potente energia, della quale gli esseri umani, individualmente o collettivamente, sono a disposizione? Si pensi alle grandi utopie, delle quali parlerò tra un attimo; ma in fondo l'utopia è anche il proprio progetto di vita individuale. La scelta che si fa ad un certo punto della propria esistenza quando si comincia ad avere ragione, o quando si cominciano a conoscere le prime passioni. Ci sono persone che fanno da grandi il mestiere che hanno scoperto di amare da bambini! Perché hanno un talento che li ha mossi, e avevano l'utopia di riuscire a fare di quel talento, e di quella passione, il proprio lavoro. E ci sono riusciti. E poi ci sono le grandi utopie, quelle che hanno cambiato il mondo: l’utopia è appunto vedere oltre quello che esiste, guardare oltre la superficie delle cose. E vi prego di sottolineare, per un attimo, questa parola, “superficie”, perché è una chiave che ci serve anche, poi, per interpretare il nostro tempo presente. Le utopie hanno cambiato il mondo. Ci sono delle utopie che poi sono diventate realtà, che hanno mutato la vita di ciascuno di noi? In realtà si, tante. E io lo dico perché non ho mai apprezzato, non mi è mai piaciuta, non ho mai condiviso quella frase, che è diventata un luogo comune, per il quale non cambia mai nulla, sono tutte chiacchiere - quelle cose che ci ripetiamo per farci del male. E invece, per fortuna, la vita dell'umanità è andata avanti inseguendo grandi utopie, e trasformando queste utopie, col lavoro e con l'energia di ciascuno - e collettivamente di tanti, in realtà. Se voi pensate, per un certo tempo della Storia appariva normale che ci fosse lo schiavismo, no? Poi, a un certo punto, questa "normalità" è saltata. È saltata perché qualcuno – e si può risalire a figure al principio della Storia, come Spartaco – qualcuno, a un certo punto, non ha più accettato che ci fosse lo schiavismo, che degli esseri umani dovessero essere buttati nel Colosseo, sbranati dalle fiere con un imperatore che col pollice - e quel pollice, oggi, è tornato di moda, tecnologicamente: i "Like" sono un pollice su e un pollice giù - potesse decidere dell'esistenza di un essere umano. E lo schiavismo è finito così: perché ad un certo punto, qualcuno ha detto: “Ora basta!” I diritti dei neri! Se voi prendete quello che per me è il più bel discorso che sia stato fatto nella storia, almeno nella storia politica, che è il discorso di Martin Luther King dell’agosto del 1963 davanti al Mall di Washington, quel discorso che è ricordato attraverso l'espressione “I Have a Dream”, ho un sogno - e il sogno l'utopia sono confinanti. Se voi ascoltate quel discorso - che è qualcosa di più di un discorso: è anche un gospel, è anche un sermone - in quel discorso c'è anticipato ciò che poi è accaduto. Allora, in quel tempo, quando Martin Luther King pronunciò quelle parole, un ragazzo nero e un ragazzo bianco non potevano salire sullo stesso autobus, non potevano andare nella stessa università. Poi, a un certo punto, qualcuno ha cominciato a dire: "No, abbiamo gli stessi diritti." E da quel momento, come un'onda che si è propagata, e che è passata dalle parole di un uomo - parole meravigliose, parole costruite persino musicalmente, parole capaci di infondere energia - è passata però a quelle centinaia di migliaia di persone che stavano davanti a lui e lo ascoltavano, senza le quali le parole di quel grande oratore sarebbero diventate nulla. Ho pensato agli ebrei. C'è stato un tempo, nel nostro civilissimo Paese, in cui era impedito a una persona ebrea di stare seduta sulla stessa panchina di chi non era ebreo. È cominciata così, ed è finita con Auschwitz. Però, mentre c’era Auschwitz, mentre c'erano i bombardamenti, mentre ci uccidevamo tra di noi, qualcuno coltivava l'utopia della libertà, quell’utopia della libertà che c'è stata nei paesi dell'Est, nei paesi comunisti, da parte di Jan Palach e di tanti altri. Quell'utopia che ha accompagnato il desiderio di libertà in tante parti del mondo, dove sembrava normale che non si potesse avere le proprie opinioni. O pensate ad altre utopie, l’utopia dei diritti civili: io ho avuto, nella mia vita, la fortuna di conoscere un uomo come Pier Paolo Pasolini. Pier Paolo Pasolini aveva vissuto, anche nella sua famiglia originaria politica, aveva vissuto una persecuzione in ragione delle sue scelte sessuali. Oggi, se noi guardiamo questo aspetto, si è conquistata una libertà enorme. Anche qui, perché qualcuno, a un certo punto, ha detto: basta. O chi lavorava in catena di montaggio, in condizioni disumane - a un certo punto, qualcuno ha detto: basta. O che fosse normale che le donne non potessero votare alle elezioni: guardate, è stato normale nel nostro civilissimo paese fino al dopoguerra! Poi, a un certo punto, qualcuno ha detto: basta. Utopie, utopie. Che sono cresciute nel sentimento delle persone, dell'opinione pubblica, che sono diventate oggetto della partecipazione, dell'impegno, della vita di milioni di persone, e poi sono diventate realtà. La nostra società di oggi è figlia di queste utopie. Cito quella che probabilmente è la più incredibile delle utopie: quando, a Ventotene, Altiero Spinelli e altri immaginarono l'Europa unita, la immaginavano dal confino, e la immaginavano mentre in Europa ci si bombardava. Cosa di più utopico, cosa di più lontano dalla realtà nella quale in quel momento si viveva, se non immaginare che i nemici potessero un giorno diventare amici? E oggi noi non abbiamo più le frontiere, usiamo la stessa moneta, i nostri ragazzi vanno a studiare in altri paesi europei, in condizioni di eguaglianza rispetto alla loro condizione scolastica qui. Non abbiamo fatto probabilmente l'Europa a cui Spinelli e gli altri pensavano, ma sicuramente abbiamo smesso di farci quelle guerre che hanno segnato la vita delle generazioni precedenti alla mia. La generazione di mio nonno ha fatto due guerre mondiali! Per due volte ci si è armati, ci si è uccisi, tra europei. Poi, questa utopia ha preso progressivamente piede, e ha creato delle condizioni per le quali noi viviamo il più lungo tempo di pace della storia di questa parte del mondo. E così veniamo anche al tema di oggi: è possibile un'utopia, oggi? È possibile, in questo mondo, coltivare l'aspirazione a creare le condizioni per le quali gli esseri umani siano nella possibilità di poter[si] esprimere senza aver perduto la partita all'inizio, e cioè senza che, al momento della nascita, tra due persone sia deciso chi ha un destino fortunato e chi lo ha sfortunato, ma ciascuno venga messo nelle condizioni di poter mostrare le proprie capacità, il proprio talento, la propria intelligenza, senza avere ostruzioni originarie? È possibile immaginare questa utopia in questo mondo, nel mondo nel quale viviamo? L'utopia non necessariamente ha bisogno di rabbia. Spesso nasce, dalla rabbia: ho citato dei casi in cui la rabbia era inevitabile, no? Il ragazzo nero, che non poteva salire sullo stesso autobus, obiettivamente non poteva che coltivare un sentimento di rabbia. Ma spesso nasce anche dalla ragione. Io prima vi ho chiesto di mettere da parte, mentalmente, la parola superficie. Perché mi sembra che il tempo che noi stiamo vivendo sia segnato da questo paradosso. Noi, in realtà, siamo una generazione - intendo dire coloro che frequentano la Terra in questo momento - siamo una generazione che avrebbe tutte le ragioni per dirsi fortunata: viviamo molto più di quanto abbiano vissuto i nostri padri, i nostri nonni. Non conosciamo molte delle terribili avventure umane che loro hanno conosciuto: l'analfabetismo; l'assenza della possibilità di alimentarsi in modo adeguato; il freddo nelle case, dove non c'era il termosifone; le guerre; le dittature; le guerre civili tra italiani, il rischio che qualcuno ti denunciasse se non la pensavi come lui in un senso o nell'altro. Noi non abbiamo più tutto questo, e nel contempo abbiamo una società nella quale tutto è semplice, tutto ci appare semplice. Voi pensate, io sono cresciuto con il duplex, con la prolunga del telefono, che mi sembravano già delle rivoluzioni clamorose. Oggi il telefono è il nostro strumento principale di conoscenza, di sapere, di relazione. Oggi viaggiare è molto più semplice di prima. Oggi, per un ragazzo che non è ricco di famiglia, accedere al sapere è molto più facile di quanto non fosse per le generazioni precedenti, dove la misura della biblioteca del padre era già un elemento di distinzione sociale all'origine. E tuttavia, noi siamo in questo momento come imprigionati in una condizione psicologica che fa della rabbia, del disamore, del fastidio, della preoccupazione, della paura, dell'incertezza, il sentimento prevalente. Perché in realtà le generazioni precedenti, quelli che stavano sotto i bombardamenti, in Italia e in tanta parte d'Europa, avevano dentro di sé la più inguaribile e felice delle condizioni psicologiche possibili: la certezza che dal tunnel si sarebbe usciti, e che una volta finito il tunnel si sarebbe vista la luce. E l'Italia ha visto la luce, finito il tunnel, e sono stati decenni straordinari di crescita, di espansione. E così è stato in tutta Europa. Noi, invece, siamo in una condizione psicologica opposta. Ci sembra che la luce sia alle nostre spalle, e che dentro ci sia solo il buio del tunnel. Una volta qualcuno ha detto: arrediamolo il tunnel, tanto è lunga la nostra permanenza nel tunnel. Ma invece di arredarlo, cerchiamo la via giusta per uscirne al più presto possibile. E forse la via giusta è proprio coltivare l'utopia. L'utopia come progetto, l'utopia come impegno collettivo, l'utopia come speranza, come esperienza. E l'utopia anche come interpretazione della realtà. Per questo la parola "superficie". La mia impressione è che noi viviamo in un tempo molto veloce, il più veloce tempo della storia; e però che questa velocità si stia accompagnando anche a una certa superficialità. Noi siamo veloci e leggeri. Ci siamo dimenticati della bellezza della profondità. Andiamo al pelo dell'acqua con grandissima velocità, e però abbiamo perso la bellezza dei fondali, la bellezza di trovare i riflessi della luce dell'acqua sotto, di capire la profondità delle cose. Allora, probabilmente, oggi l'utopia è in primo luogo un'utopia culturale e umana. Se dovessi sintetizzarla, rispetto all'idea di un mondo semplicemente veloce e semplice, io suggerirei la profondità e di essere lievi, nel senso che Italo Calvino attribuiva a questa parola in uno dei suoi testi più belli, che è il saggio sulla leggerezza nelle "Lezioni americane". Essere profondi e lievi: profondi nel capire e nel condividere; lievi nel rifuggire dalle semplificazioni, dalle volgarità e da tutto quello che purtroppo accompagna questo tempo. Probabilmente, questa è un'utopia culturale: ma dalla Storia abbiamo imparato che la prima utopia che diventa realtà è quella che accade nelle coscienze di ciascuno di noi. Per cui a me stesso, e a tutti noi, quello che mi parrebbe giusto, su cui parrebbe giusto riflettere, è proprio questo. Non c'è bisogno di utopie generali, di trasformazioni radicali della società; c'è bisogno solamente di volere che le cose cambino, di cercarle insieme, di analizzarle insieme e di farle vivere insieme. Grazie. (Applausi) (Applausi) Il deserto. Com'è il deserto? Vi fa paura il deserto? Quando pensate al deserto cosa vi viene in mente? Caldo. Sabbia. Paura. Solitudine. Posso raccontarvi il deserto e dirvi che non è quello che s'immagina. Il deserto non fa paura, il deserto è un luogo che protegge e avvolge in un abbraccio. Posso dirvelo io che ne ho attraversati 5 più altri 2. È un luogo che trasmette una grandissima energia. La mia storia nel deserto è iniziata nel '91 quando con mio marito mi trovavo nel Deserto del Ténéré in Niger a girare un documentario per la televisione, e ho incontrato una carovana del sale: centinaia di cammelli e decine di tuareg che venivano da settimane di cammino nel deserto. Ci sono sfilati davanti, non si sono fermati. L'unica cosa che ci hanno chiesto camminando è stato un pacchetto di fiammiferi. A quel punto mi si è accesa una lampadina e ho detto: "Io questo luogo devo conoscerlo". Cosa c'è lì in quel deserto? Io che li ho sempre percorsi con le macchine, con le jeep. Il deserto vero è quello fatto a piedi, da sola, entrare nel deserto. Ho guardato mio marito e ho detto: "L'anno prossimo mi unisco a una carovana del sale". Lui mi ha guardato e ha detto: "Tu sei matta". L'anno successivo sono riuscita a unirmi a una carovana del sale. Sono partita da sola, con 17 tuareg e 200 cammelli. È stata un'esperienza direi... difficilissima, terribile forse. Per la prima volta mi trovavo davanti al deserto vero, quello forte, quello che non conoscevo. Questi uomini non mi hanno aiutata, però mi hanno rispettata, e soprattutto mi hanno insegnato. I Tuareg sono stati dei grandi maestri di vita: mi hanno insegnato a conoscere il deserto nella sua essenzialità, mi hanno insegnato ad amarlo e rispettarlo. Ho terminato quell'impresa sfinita, credevo veramente di non arrivare alla fine. Temperature che sfioravano i 50 gradi, si camminava dall'alba a notte fonda, parte a piedi, parte a dorso di cammello. Ma soprattutto era questa grande fatica che tenevo dentro. La sera mi chiudevo nella mia tendina, isolata dal campo dei tuareg, e urlavo, urlavo con me stessa. Da una parte c'era la Carla che conosco, quella che aveva deciso di fare l'impresa e andare avanti. Dall'altra c'era una sconosciuta che mi diceva: "Tu non ce la farai mai". E allora io lottavo con lei, era una lotta continua. A un certo punto ho vinto io. Ho vinto io perché ce l'ho fatta. Da lì è partita tutta la storia dei deserti: nel '94 entro a far parte del team Sector No Limits, attraverso il lago salato in Bolivia, il Salar de Uyuni, poi a seguire il Kalahari e quindi i 2 grandi deserti cinese e australiano. Sono state tutte imprese, tutti record, però la cosa principale non è mai stata per me il record. Arrivare dall'atra parte non voleva dimostrare a nessuno che ero la più brava, la più forte, ma semplicemente che avevo realizzato un sogno, perché per me i deserti sono stati tutti dei grandi sogni. La cosa più bella, credetemi, nella vita, è quella di realizzare i propri sogni. Io ho avuto la grande fortuna di vivere questi sogni. Quindi c'è tanto lavoro dietro alle imprese. Immaginatevi che ognuna richiede circa 2-3 anni di lavoro intenso che vuol dire preparazione fisica, sedute in palestra quotidiane, seguita da preparatori atletici, allenatori, medici di medicina dello sport che dovevano mettere a punto l'alimentazione, da sponsor che dovevano creare materiale apposta, perché io dovevo portare tutto quanto mi serviva per sopravvivere in un deserto sulle spalle. Voleva dire avere carichi di 25 kg. Io ne peso 53, mi vedete, sono magrina, minutina. Eppure ce l'ho fatta. Perché? Perché credevo nel mio sogno, perché avevo tanta passione e soprattutto avevo un obiettivo da raggiungere ma per arrivare a quell'obiettivo la cosa fondamentale, e questa me l'ha insegnata il deserto, era quella di trovare un equilibrio, un equilibrio tra me stessa e lui, il deserto. Io il deserto non l'ho mai sfidato. Non sono mai entrata in un deserto dicendo: "Devo vincerti, devo farcela, tu sei mio nemico e io devo superare te". No. Non si affronta così un deserto. È un ambiente naturale talmente forte e talmente pieno di energia che avrei perso subito. L'unica cosa per entrare in un deserto e avere la speranza di arrivare dall'altra parte, l'ho capito grazie forse anche ai tuareg e a quella prima impresa, era quella di entrare a testa bassa e dire: "Per favore aiutami. Aiutami ad andare avanti, aiutami a passare". I primi 3 giorni sono i peggiori. Sono i giorni della ricerca dell'equilibrio, i giorni in cui vi dicevo appunto ci sono queste 2 personalità, le 2 Carle che si scontrano, il male ai piedi, le piaghe, dolore alla schiena. Vuol dire che devo fermarmi o posso continuare ad andare avanti? Vuol dire spingere avanti i propri limiti, o arrendersi e dire: "Non posso andare oltre". Posso dirvi una cosa: dopo i 5 deserti che avete visto, più altri 2 che ho attraversato in seguito, il mio limite vero non l'ho mai incontrato ancora. Son sempre riuscita a spostarlo avanti, sempre un poco di più. Il momento in cui sono stata più vicina ad abbandonare, quindi a riconoscere un limite, è stato nel Deserto del Kalahari. Avevo deciso di attraversare nel '96 questo deserto come fanno i Boscimani. Quindi sono entrata in una piccola comunità di Boshimani. Con loro sono stata 3 giorni, e poi con uno di loro, Kase, ho attraversato il Deserto del Kalahari, come lo fanno loro quando si spostano nei loro trasferimenti: quindi senza usare nessun tipo di integratore, senza usare cibo tradizionale, quello a cui siamo abituati, partendo con solo 7 litri di acqua e una manciata di "biltong", carne secca, quella che loro usano normalmente. Inutile nascondere che è stata un'impresa veramente molto difficile: il mio fisico si stava mangiando, i miei muscoli si stavano consumando. Non avevo nutrimento. La figura di Kase non era quella di guida, ma semplicemente doveva mostrarmi cosa c'era in quel deserto di commestibile, cosa avrei potuto mangiare. C'era pochissimo: radici, bacche, qualche meloncino selvatico, delle resine attaccate alle piante, cose che comunque davano pochissime energie. Ma il grosso problema è stata l'acqua. Dopo quei 7 litri non trovavamo più acqua. Mi son resa conto che la mia sete era la sua sete. Non è vero che loro sono abituati a non bere, sono come noi. A quel punto ho detto: "Se domani a mezzogiorno non si trova dell'acqua mi fermo, non posso morire di sete. Che esempio darei alla mia famiglia, ai giovani, a tutti, a chi mi sta seguendo?" Sembra strano, ma il giorno dopo, prima di mezzogiorno, siamo arrivati in un piccolo villaggio boscimane e lì c'era l'acqua, ci hanno dato l'acqua. Questo mi ha fatto pensare che in qualche modo il deserto mi abbia voluto aiutare, e credo che questo sia sempre successo. Vi assicuro che la sete è qualcosa di terrificante, non la auguro al peggiore dei miei nemici. Ho scoperto che con la mente si può governare e controllare la fame, la fatica, il dolore. La sete no. La sete fa partire il cervello. Davanti alla sete non si ragiona più. Ebbene quella volta ho conosciuto il vero limite, e anche quella volta si è spostato grazie a lui, al deserto, che mi ha aiutato. Devo dire che forse quando sono entrata in un deserto non me ne rendevo conto, ma quello che è successo in realtà, è stata la scoperta delle proprie emozioni, la scoperta di se stessi. Io nel deserto ho capito chi sono. Chi sono io, Carla Perrotti, dove volevo andare, cosa volevo fare della mia vita. E questo credo sia un'opportunità che tutti noi abbiamo: quella di metterci in gioco, di confrontarci, di capire chi siamo e dove vogliamo andare. Non è impossibile, credetemi. Nulla è impossibile. Là in mezzo, quando avevo le piaghe nei piedi, ho immaginato di camminare sollevata dalla sabbia per non sentire il dolore e paradossalmente queste piaghe stavano guarendo, nonostante continuassi a camminare coi miei 25 kg sulle spalle nella sabbia. Il nostro cervello ha un potenziale impressionante. Vi assicuro che tutto è possibile, qualsiasi cosa possiamo fare noi. Però dobbiamo volerlo, dobbiamo crederci assolutamente, e avere molto chiaro l'obiettivo. Il cambiamento per quanto mi riguarda è stato duplice: la prima volta quando ho incontrato il deserto, quello mi ha cambiato la vita. La seconda volta, quando ho realizzato il sogno e chiuso il ciclo "Un deserto per continente", da lì mi sono detta: "Questo patrimonio incredibile che sono riuscita ad avere come regalo dal deserto, perché è stato un regalo, lo considero tale, ecco, questo patrimonio non posso tenerlo solo per me. L'egoismo che aveva sempre contraddistinto le mie imprese, perché io nei deserti avevo messo tutto, io il deserto l'ho amato in maniera impressionante, disperata. Dopo quei primi 3 giorni in cui dovevo cercare l'equilibrio e raggiungevo l'equilibrio, allora il deserto diventava un'alleato, un amico, un'amore. Mi godevo le mie imprese, andavo avanti senza fatica, senza più pensare e avere angosce. A parte quella dell'acqua, sempre e comunque un'angoscia. E quindi mi sono detta: "Perché questo grande patrimonio che ho avuto la possibilità di conoscere e avere da lui non lo metto a servizio degli altri? È giusto che anche altre persone godano di questo. Quindi nel 2008 ho attraversato il deserto egiziano, accompagnando Fabio Pasinetti, un atleta non vedente di Bergamo, e ho realizzato il suo sogno. Fabio desiderava con tutto se stesso conoscere il deserto. Quando abbiamo terminato la nostra impresa insieme, io ero la sua guida, i suoi occhi, mi ha detto: "Carla, io una cosa del genere non l'immaginavo. Quel silenzio nel deserto nella mia vita non l'ho più sentito. Mi ha cambiato la vita". E la seconda esperienza a seguito di questa è stata quella di Desert Therapy, un progetto con cui sto accompagnando piccoli gruppi di persone normalissime, come voi, come tutti, a conoscere il deserto. Li accompagno per mano, si cammina a piedi, e si gode di questa meraviglia. Posso garantirvi che tutte le persone che sono entrate nel deserto, tutte, indistintamente, quando sono uscite mi hanno detto: "Questo luogo mi ha cambiato". Ecco, questo è il deserto. Quindi non è un luogo da temere, è un luogo che va conosciuto, incontrato. Io dico sempre: "Una volta nella vita andate in un deserto". Vi insegnerà a superare i vostri deserti, piccoli e grandi deserti quotidiani, perché ciascuno di noi ha dei deserti, tutti i giorni, da attraversare. Spero tanto che la mia esperienza possa in qualche modo aiutare gli altri a superare i propri deserti. Buon deserto a tutti. (Applausi) Grazie. (Applausi) (Applausi) Già. Perché in carcere non si lavora? Fare questa domanda a esperti, economisti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni, e, oggi, anche a voi, fa parte del mio lavoro. Sì, perché io lavoro in un carcere. Devo ammettere che, siccome non ho commesso reati, alla sera posso uscire e tornare a casa. Lavoro in carcere da nove anni, qui a Torino, all'Istituto Lorusso e Cutugno, che, per gli amici, è il Carcere delle Vallette, dove coordino le attività di una cooperativa sociale, in una sezione maschile e presso la sezione femminile. Oggi proverò a raccontarvi qual è la mia idea di carcere. Il carcere è visto spesso come un luogo buio, fastidioso, di cui non ci vogliamo occupare. È un po' come certe vecchie e brutte cantine di casa nostra, dove mettiamo quello che vogliamo nascondere, che non ci interessa più, quello che è rotto o corrotto. E il verbo marcire è spesso associato al carcere. "Dovrebbe marcire in galera", si urla, magari anche a ragione. Peccato che, a far marcire le persone in carcere, si fa dispetto più alla società civile che a quella incivile. È perché tenere una persona per lungo tempo in carcere, senza fare nulla, significa che probabilmente uscirà peggiore di come ci è entrato. Oggi, in Italia, ci sono quasi 55.000 detenuti. Di questi, il 34% è in attesa di una sentenza di condanna definitiva. È un sistema che costa al nostro Paese tre miliardi di Euro all'anno. Significa 140 Euro al giorno per ciascun detenuto. E, poi, c'è questo dato, quello della recidiva. La percentuale di chi ricade, di chi torna in carcere dopo aver già commesso altri reati. Non ci sono statistiche ufficiali, perché è un dato complesso da calcolare. Ma validi e affidabili studi empirici, ci dicono che la percentuale oscilla tra il 60% e il 75%. È troppo. È troppo perché, capite, che il carcere rischia di diventare, e diventa, un sistema di porte girevoli, un continuo entrare e uscire, entrare e uscire, che ha costi sociali ed economici troppo elevati. Di certo, la sicurezza dei cittadini non migliora. E si finisce per alimentare una fabbrica di manodopera, a disposizione di un'economia illegale, della criminalità comune o, peggio ancora, della criminalità organizzata. Proverò a dimostrarvi che è possibile immaginare un'idea di carcere diverso. D'altra parte, anche le cantine, quelle di cui parlavo prima, possono cambiare nel tempo. Sul catalogo di una nota azienda svedese, ce ne sono di molto belle. Sembrano quasi appartamenti. E capita che qualcuno guardi meglio nella propria cantina, e possa scovare un Rembrandt, o un mobile di grande valore. A volte, basta guardare le cose con un occhio diverso. La stessa cosa dovremmo cominciare a farla con il carcere, guardarlo come un luogo di opportunità per chi lo abita e di minor peso per tutti noi. Portare lavoro in carcere, è una grande, difficile sfida, ma se la raccogliamo, può portare più sicurezza per i cittadini, più risorse umane a disposizione di una società sana, più economia legale, meno sprechi. Oggi, nelle carceri italiane, i detenuti che lavorano per imprese e cooperative sociali, sono meno di 2.500. È il 4,5% di tutta la popolazione detenuta. Per queste persone, la recidiva, di cui parlavamo prima, si abbatte in maniera clamorosa. Scende sotto il 20%. E, se al lavoro, associamo le misure alternative al carcere, questa percentuale si abbassa ulteriormente. Le misure alternative al carcere, come la detenzione domiciliare, la semilibertà che consente alle persone di uscire dal carcere al mattino, andare a lavorare e farvi ritorno alla sera. L'affidamento in prova significa rispettare certe prescrizioni, non frequentare pregiudicati, certi locali, rientrare entro una certa ora e svolgere attività positive, di utilità e di mediazione sociale, financo risarcire le vittime, le vittime, di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Le imprese e le cooperative che lavorano nelle carceri si trovano in tutta Italia, da Aosta a Palermo. E cercano di sviluppare progetti e sinergie positive con i territori, riscoprendo le tradizioni artigiane di cui è ricco il nostro paese, valorizzandone le eccellenze enogastronomiche. In Italia l'ironia non manca mai, ci contraddistingue come popolo. E l'ironia c'è anche in prigione. Vi racconto qualche nome di quei prodotti, di quegli oggetti ambasciatori che raccontano di un buon carcere. A Verbania c'è la Banda Biscotti ma invece di pianificare rapine sfornano eccellenti biscotti di pasticceria. Qui a Torino c'è un pane dal nome truffaldino "Farina nel sacco" e vi consiglio di assaggiarlo. A Venezia si recupera il PVC con cui si fanno delle borse, le "Malefatte." Ma detto fra noi, sono fatte benissimo. E dalla Sicilia arrivano dei prodotti a base di mandorle, che si chiamano "Dolci evasioni." (Risate) E c'è anche chi si chiama "Sprigioniamo sapori." ma vuole soltanto liberare torroni e creme di pistacchio. Al di là dei nomi, dell'ironia, quello che è importante è che le imprese, le cooperative possano offrire alle persone che hanno svolto e seguito un percorso meritevole una proposta seria, continuativa, equamente retribuita, professionalizzante, perché in carcere si impara un mestiere; una proposta che consenta alle persone di tracciare traiettorie migliori per il proprio futuro, per quando usciranno dalla prigione. Lavorare in carcere significa sperimentare relazioni sane, dare un senso a quel tempo, ricostruire un ponte con la società, là, fuori. Il lavoro in carcere può rendere quel posto un luogo da cui si esce migliori di come ci si è entrati. Portare lavoro in carcere è un progetto ambizioso e ha bisogno del contributo di tutti: delle cooperative che devono lavorare in primis in maniera seria, imparare a stare sul mercato; delle istituzioni che devono accogliere i progetti più virtuosi; della società civile e di tutti noi che possiamo accogliere queste opportunità. E poi c'è bisogno di una diversa visione del futuro. Ecco, provate a immaginare cosa succederebbe se tra dieci anni in Italia lavorasse il 90% della popolazione detenuta. Avremmo un carcere diverso, un carcere con meno persone, con le persone che hanno commesso i reati più gravi, che scontano una pena certa. E così potremmo anche risparmiare un po' di quei tre miliardi di Euro di cui dicevo prima e avere più sicurezza, davvero, nel nostro quotidiano. Infine, quindi, portare lavoro in carcere è una grande idea, è un'idea vincente, è un'idea rivoluzionaria. Però vi devo confessare che non l'abbiamo inventata noi. L'abbiamo copiata. E sapete da chi? Dalla Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 27, Comma 3: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato." Grazie (Applausi) Allora, non c'è dubbio che la storia personale... vi dico subito, non vi faccio arrivare alla fine come un thriller sul perché le storie hanno così successo. Io preferisco il tenente Colombo: prima sappiamo l'assassino, e poi scopriamo come si fa a scoprire l'assassino. Le storie sono così rilevanti perché servono per sapere perché io sono Maria Grazia e non un'altra. Cioè, perché ciascuno di noi è quello che è, perché è possibile riuscire a vivere socialmente insieme, e perché la nostra specie è la specie che ha assunto la supremazia nel processo evolutivo. Quindi, le storie servono per dire la mia identità, per dire la mia società così com'è e com'è fatta, e riconoscersi, e perché noi riusciamo a sopravvivere come specie. Questo è l'assassino. Adesso provo a raccontarvi, molto brevemente come si arriva all'assassino. Non c'è ombra di dubbio, che quando noi già da piccoli abbiamo i genitori che ci raccontano storie ma appena riusciamo a proferire qualche parola, alle storie diciamo: "ancora". E adoriamo da bambini le storie che fanno un po' terrore e un po' paura. In realtà, se ci pensiamo, la cosa, l'immagine che ci viene in mente, è quella di Sherazade delle Mille e una Notte. Lei, grazie alle storie, si salva la pelle. Se non fosse stata capace di raccontare storie, sarebbe morta. In realtà, vale anche per noi. Cosa succede da bambini? Cosa succede, il fatto che fino alla fine della nostra vita raccontiamo storie? Possiamo leggerle, possiamo vederle, e oggi le troviamo in rete o le sentiamo raccontare qui, che sono state fino adesso storie. Tutte molto interessanti, e per noi, molto istruttive. Io dovrei parlare di come le neuroscienze raccontano questo successo. Ci arrivo per gradi. Vi racconto in primo luogo una storia, una delle tante storie. Quando la Francia si divide in due, e il generale Pétain decide di accettare di governare a Vichy, in realtà, viene costruito un piccolo libricino, questo qui, e molti, noi diremmo oggi, cartelloni pubblicitari, che avevano scritto: "C'era una volta". Dentro il libro che cosa viene raccontato? Viene raccontato che ci sono due bambini piccoli, che vedono un adulto, il nonno, che piange. "Ma, perché piangi, nonno?". E dice: "La Francia è sconfitta". E i bambini dicono: "Chiamiamo una fata, chiamiamo i maghi, chiamiamo il mago Silvestro". E lui diceva: "Quel mago è imprigionato. Non è tempo di fate e di maghi". Dice: "Ma io sacrifico, dono la mia persona alla Francia per aiutarla nelle sue disgrazie". La storia, il raccontare storie, è anche un modo per plasmare la relazione con gli altri. Questo è uno dei tanti esempi, ma la storia è molto lunga. Quest'immagine qui che non mandiamo nel filmato è molto interessante perché se voi andate in rete e la trovate, scoprirete che chiunque la veda, questi due triangoli e il cerchio cominciano a entrare in relazione. E quando si domanda: "Ma che cos'è successo in quel filmato?" Quasi tutti s'inventano delle relazioni amorose e di conflitto fra i due triangoli per ottenere il successo con il cerchio. In genere, sappiamo che simbolicamente i due triangoli sono simboli maschili, e il cerchio è un simbolo femminile. Adesso comincio a provare a raccontarvi qualche cosa sulle neuroscienze. La forma più diffusa di storia è il pettegolezzo. Viviamo di pettegolezzi. "Ma sai, Maria Grazia è andata alla TED conference". Se lo dico così, c'è già tutto un implicito che è una storia. E alla domanda che veniva presentata dallo speaker precedente: "Perché?" "Perché è andata alla TED conference?" devo cominciare a raccontare una storia. Il perché è una storia. Lo spiegarsi il perché delle cose, la sola risposta, è già una storia. Ma la cosa interessante è che si è scoperto, in termini di neuroscienze, che non c'è nessuna differenza nelle relazioni sociali, addirittura, si pensa che sia la stessa origine, dal "grooming" degli animali. Lo spulciarsi. Noi in inglese sappiamo benissimo che "groom" è lo sposo. Sappiamo anche che vuol dire che comunque io cerco di adescarti, nella terminologia, il "grooming" nei primati, non solo quelli, anche nei gorilla, serve a definire le gerarchie. Quindi, il "grooming", il pettegolezzo, è una gerarchia. Io col pettegolezzo posso accreditare o togliere la reputazione ad una persona. Quindi, è una validazione e una modalità di gerarchia. E noi siamo non solo ascoltatori, ma siamo anche produttori di storie. Perché sembrerebbe che siamo produttori di storia? Perché la storia ci toglie dal momento del presente, dal qui e ora. La storia, il presente, lo posso solo raccontare dopo, e quindi mi toglie dallo spazio e mi toglie dal tempo. E dà senso: la frammentazione di tanti presenti costruisce il senso di quello che faccio e di quello che sono. E questo senso mette insieme, sembra costruire, il fluire della dinamica del tempo. Il primo soggetto che racconta la storia è il nostro corpo, perché il nostro corpo dice come ha interagito nel tempo coll'ambiente e ha interagito nel tempo coll'ambiente all'esterno e con il nostro ambiente interno. Se noi siamo persone che sono cresciute in una storia emotiva, fortemente rigida, magari fortemente astiosa, non c'è ombra di dubbio, che i tratti somatici del nostro volto e delle nostre dinamiche espressive lo raccontano. E quindi, il primo testo che racconta la storia di chi siamo, ancora prima di aprire la bocca, è il nostro corpo. Ma siamo in realtà, con le storie, non solo fuori dal nostro tempo e fuori dal nostro spazio. Siamo anche alla ricerca della possibilità di vivere altre vite, non solo la mia. Nel momento in cui sento un'altra vita, immediatamente la confronto con la mia. La natura, il processo biologico, ha prodotto negli esseri umani una cosa che ormai moltissimi conoscono, è una ricerca tutta italiana, fatta all'università di Parma, di cui poi negli Stati Uniti, in Giappone si sono fatte tante ricerche analoghe, che è la parolina magica, che oggi è molto utilizzata, ma bisogna stare anche tanto attenti a utilizzarla, che è la modalità empatica. Il sistema "mirror", scoperto all'università di Parma, ci consente di capire che cosa succede dentro il nostro cervello e dentro il nostro corpo quando sentiamo una storia. Se una persona ci racconta una storia, noi è come se riproducessimo nel nostro corpo, comprendendo il linguaggio e vendendo i movimenti, esattamente che cosa ha fatto un'altra persona. Per cui, le storie ci fanno davvero, non solo idealmente, concretamente, vivere oltre alla nostra vita, la vita degli altri. E la vita degli altri entra, tramite il sistema neurale, nella nostra stessa vita. Per cui, noi siamo noi, perché siamo anche tutto l'insieme delle relazioni che abbiamo avuto con altri. E l'elemento centrale, lo vedremo nella slide successiva, di questa dinamica, è la dimensione emotiva. Le storie sono affascinanti. Pensate al modello del fascino di un sentimento come l'amore, dove il modello per noi occidentali è Giulietta e Romeo. E se pensiamo alla nostra cultura, il modello dell'inganno è Cappuccetto Rosso. Per cui l'apprendimento è un apprendimento del tentativo di capire come imparare a comportarci socialmente di fronte ad alcune cose che dobbiamo affrontare. Questo ormai spiega molto bene perché i bambini chiedono, non una, ma cento volte, di vedere lo stesso cartone, e cento volte la stessa identica storia. Perché abbiamo bisogno d'imparare tutti i particolari, perché così in quella situazione, impariamo quali sono i rischi, le difese, i premi e le sanzioni. C'è un esperimento, uno dei tanti sperimenti... notate che sulla narrazione oggi si sta investendo molto in termini di ricerca di neuroscienze. Moltissime quantità di soldi sono investite in quella direzione proprio per il loro fascino, per la loro presa e per il ruolo educativo, sociale e dell'identità. C'è un interessante esperimento, oltretutto fatto da un neuro-economista, il quale ha provato a mettere di fronte allo schermo una storia drammatica. E si è scoperto che, nel momento in cui aumentava il grado di drammatizzazione, nel corpo di tutti coloro che partecipavano all'esperimento, avvenivano due impennate di due particolari tipi di ormoni. Il primo è l'ossitocina, quello che ci serve per metterci nei panni degli altri. La modalità che ci consente d'incominciare a pensare che io mi metto dal suo lato, dal suo punto di vista. L'altro, in realtà, è stato il cortisolo, che è l'ormone dello stress, dell'ansia, ma anche del grado di attenzione. Per cui, man mano che la condizione emotiva sale, il nostro grado di attenzione cresce. Quest'insieme di elementi, legati alla possibilità di rispecchiarsi negli altri, alla possibilità di essere un soggetto che è fatto della sua storia, che è fatta di tutte le storie, di tutti i pettegolezzi che ha sentito nell'arco della sua vita, produce il fatto che noi possiamo immaginare, e immaginiamo per simboli. Penso al primo speaker di oggi, che ha disegnato: era una storia, ed era una storia fatta di simboli. Ecco, sembrerebbe che questa capacità, legata alla narrazione, è quello che ha fatto sì che l'homo sapiens sapiens predominasse rispetto ad altri tipi di ominidi, con i quali, comunque, ha convissuto, e che ci consente oggi di dire che siamo dei soggetti produttori di cultura. Ma credo, penso, ritengo, che il successo della storia nasca dal fatto che nessuna storia è esterna, che nessuna storia che raccontiamo a noi stessi sia in grado di spiegare con le parole, la complessità vera dei nostri vissuti. E quindi, c'è spazio per tantissime altre storie. Tutte una diversa dall'altra. Tanto quanto siamo diversi ciascuno di noi uno dall'altro. (Applausi) Il professor Stephen Hawking è stato un fisico di fama mondiale. Tra le tante cose importanti che ha detto e ha scritto, una cosa che mi ha stupito è stata una lettera aperta, da lui pubblicata insieme ad altri scienziati, nel 2015, sui rischi, per il futuro dell'umanità, dello sviluppo incontrollato dell'intelligenza artificiale. A me sembrava una posizione un po' allarmista, da un grande uomo di scienza, e poi soprattutto da una persona che era l'esempio vivente più chiaro dei benefici dell'IA. A lui consentiva di comunicare col mondo esterno, essendo affetto da una grave malattia dei motoneuroni. Dobbiamo dunque avere paura dell'intelligenza artificiale? Quali saranno gli impatti economici e sociali di questa tecnologia? Come modificherà il nostro modo di essere, di vivere e di pensare? Queste sono alcune delle domande cui cerchiamo di dare una risposta, qui al Centro Comune di Ricerca. Per alcune questioni, come l'impatto sociale ed economico, non possiamo ancora dare una risposta, perché sono fenomeni che stanno giusto partendo adesso. Per questo ci siamo dotati di un Centro Europeo di Analisi dell'Intelligenza Artificiale, in modo da poter dare, in tempi brevi, delle risposte informate. Su altre questioni, però, qualche idea ce l'abbiamo già ed è di questo che voglio parlare. Ma in prima analisi, che cos'è l'Intelligenza Artificiale? In realtà parliamo di sistemi che noi diciamo intelligenti, perché possono osservare il loro ambiente e, sulla base di questo, prendere delle decisioni o delle azioni in modo abbastanza autonomo, per arrivare a degli obiettivi prefissati. Le applicazioni oggi più comuni riguardano la robotica industriale, il riconoscimento di immagini, video, testo. Noi già li usiamo normalmente nei nostri telefoni cellulari, o negli assistenti personali come Alexa o Siri. Non è che stiamo parlando di qualcosa di totalmente nuovo. In realtà sono tecniche statistiche che hanno cominciato a svilupparsi già dagli anni Cinquanta. Quello che è successo, però, negli ultimi sei, sette anni, è che c’è stato, da un lato, una crescita velocissima della capacità di calcolo dei processori: questi raddoppiano in potenza ogni 18 - 24 mesi. Ma soprattutto, c’è stato uno sviluppo ancora superiore dei dati in formato digitale. Voglio darvi un esempio. Quella che vedete è un'immagine della British Library. È una delle due biblioteche più grandi al mondo. Contiene più di 150 milioni di oggetti in catalogo. Si sviluppa su 14 piani, e ha scaffali lunghi 600 kilometri, come l'autostrada da Milano a Roma. Adesso immaginatevi milioni e milioni e milioni di British Libraries, una in cima all’altra. Questo vi da l’idea del volume di dati che viene creato ogni anno. Con lo sviluppo di miliardi di nuovi sensori, addosso, in casa, in alto, in ufficio, in strada, tutti connessi tra di loro via Internet, questo stesso volume di dati verrà creato ogni giorno. Questo vuol dire creare ogni giorno tanti dati quanto nell'intera storia dell'umanità. È chiaro che noi, come umani, non potremmo mai dare un senso a questa mole di dati. Per questo abbiamo bisogno, sempre di più, di sistemi automatici, che in qualche modo filtrino tutti questi dati e ne estraggano delle informazioni che sono utili per noi. Il tipo di sviluppo che si sta avvicinando, già ora, vedrà sempre di più delle applicazioni utili, soprattutto quelle in tempo reale. Dalle automobili senza conducente alla medicina a livello cellulare, cioè diretta alla singola cellula malata, o all'agricoltura di precisione, dove quindi, passando il trattore o il drone, misura pianta per pianta e addirittura foglia per foglia, per vedere se ha bisogno di un po' più d'acqua, un po' più di pesticida, un po' più di fertilizzante, con un chiaro beneficio per l'ambiente invece che spruzzare tutto in modo indiscriminato. Il fatto che noi si dipenda sempre di più dall’intelligenza artificiale per dare un senso a questa mole di dati, vuol dire che c'è, già oggi, una grossa competizione a livello globale. Soprattutto tra Stati Uniti e Cina, con due modelli di sviluppo diverso. Negli Stati Uniti sono le grosse società del web, Google, Amazon, Microsoft, Apple, che hanno preso la leadership. Quindi il modello di sviluppo è quello del profitto commerciale. In Cina, è lo Stato che ha un ruolo fondamentale, sia per le linee di indirizzo, sia per l'investimento in ricerca, sia per l’allineamento che è riuscito a creare tra l'impresa pubblica, l'impresa privata e anche le applicazioni militari. Alla base di tutto questo c’è il controllo dei dati. In Cina, lo Stato ha, di diritto, l'accesso ai dati personali degli 800 milioni di utenti di Internet. Per questo ha già oggi la leadership nei software di riconoscimento facciale. L'obiettivo dichiarato è di poter riconoscere ogni cittadino cinese, un miliardo e 400 milioni di persone, in meno di tre secondi. Dare poi a ciascuno un punteggio basato sia sul comportamento nella vita fisica che su quella virtuale, in modo tale che, a base di questo punteggio, vengano erogati o meno certi servizi. Quindi, questo è una forma di controllo sociale dello Stato. Ma non è solo questo. Per la Cina, lo sviluppo dell'intelligenza artificiale ha un valore strategico, perché si tratta di passare da uno sviluppo economico basato sulla produzione di massa a basso costo a una produzione invece di alto valore aggiunto, e di alto valore tecnologico. Per questo, già oggi, il 57% dei brevetti sono registrati in Cina. L'obiettivo della strategia cinese è di essere leader mondiale per il 2030. Dal lato loro, invece, le multinazionali americane rastrellano dati da tutto il mondo. Basta pensare che l'80% di tutte le ricerche su Internet passa da Google. Stiamo parlando di 70.000 al secondo. Facebook ha 2,2 miliardi di utenti al mese. Facebook e Google, da soli, hanno investito nel 2017 in ricerca e sviluppo. Questo è tre volte maggiore del budget annuale di ricerca dell'Unione Europea. Investimenti, dati e ricerca fanno sì che queste società sappiano tutto di noi. Conoscono i nostri gusti, le nostre spese, dove abitiamo, dove lavoriamo, chi sono i nostri amici. E possono anche predire, in modo molto accurato, come faremo dopo. Per cui vendono questi dati a terzi, che poi ci offrono dei servizi personalizzati, ovvero ritagliano la loro offerta sulla base di quella che sanno essere la nostra domanda. Ma il passo successivo è di modificare la nostra domanda stessa. Pertanto vedete che, regolarmente adesso, vi viene raccomandato in che albergo andare, che ristorante andare, che libro leggere, che musica ascoltare, chi seguire - di chi fidarvi! E adesso, di recente, avete visto che vi dicono anche per chi votare. Anche questa è una forma di controllo sociale: però da parte del Capitale, invece che dello Stato. E l’Europa, in tutto questo, che cosa fa? L’Europa ha dei punti di forza: ha una forte ricerca, ha dei punti di leadership nella robotica industriale, in alcuni settori industriali come l’automotive e come, in generale, anche la medicina. L’Europa sta cercando di trovare, tra questi due modelli di sviluppo - cinese e americano - il suo modello, basato soprattutto sull'etica e sui principi fondativi dell'Unione Europea, ovvero i diritti dell'uomo e i principi democratici. Tutti i paesi dell'Unione si rendono conto che, da soli, non ce la faranno. Per cui hanno già firmato un protocollo politico di accordo, per lavorare insieme allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale, proprio per non essere solo una colonia digitale in balia di altri. L'Unione Europea si è dotata, a dicembre scorso, anche di un progetto e un piano coordinato di sviluppo per l'Intelligenza Artificiale che ha l'ambizione di investire per dieci anni. Proprio per fare sì che questa tecnologia venga presa in tutti i settori economici, che ci si prepari, da un punto di vista sociale ed economico, e anche per dotarsi di un quadro etico e legale. Anche noi al Centro Comune di Ricerca abbiamo contribuito, con un nostro studio, a questo piano e abbiamo fatto anche delle proposte che sono state recepite nel piano, affinché lo sviluppo di questa tecnologia offra delle opportunità per ridurre le disuguaglianze sociali, non aumentarle. Vi chiederete, però: ma com’è che c'è così tanta attenzione all’etica dell'Intelligenza Artificiale? Ora, dovete sapere che un gruppo di esperti ha già formulato quelli che devono essere i principi di base, ovvero: l'intelligenza artificiale dovrebbe agire per fare del bene; evitare di fare del male a individui, a gruppi o all'ambiente; mantenere il controllo e l'autonomia dell'individuo; e anche essere giusta, trasparente e non discriminatoria. Molto bello. Se però voi aprite il giornale, o accendete la televisione di giorno, mi sembra che di comportamenti etici, in giro, non ne vedete così tanti. Quindi, perché prestare così tanta attenzione ai principi etici dell'intelligenza artificiale? È perché noi sappiamo che tecnologia e società lavorano insieme. Noi costruiamo la tecnologia, ma la tecnologia poi ci influenza. E quindi, i valori che noi poniamo nella tecnologia, e scriviamo nel software, sono i nostri valori. Quindi dobbiamo stare bene attenti a cosa ci mettiamo dentro. Per tirare le fila: l'intelligenza artificiale offre grandi opportunità, ma anche qualche rischio. Il fatto che chi controlla questa tecnologia, controlla il futuro, e [che] alla base di tutto sta il controllo dei dati, vuol dire che tutti dobbiamo renderci conto e[d essere] più consapevoli dell'importanza di dare valore ai dati europei per delle applicazioni europee. E questa è, chiaramente, una responsabilità di governo e industria, ma anche di noi tutti come cittadini. Dobbiamo essere più responsabili dei nostri dati privati e a chi diamo fiducia affinché essi vengano trattati. Il fatto che il futuro non sia ancora definito, che ci sia incertezza sull'impatto economico e sociale di questa tecnologia, non ci deve spaventare. Vuol dire che il futuro non è ancora scritto. Sta a noi tutti farlo. Usando soprattutto la nostra, di intelligenza. Grazie. (Applausi). Buonasera a tutti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, un ammiraglio francese, durante una riunione con i suoi ufficiali, poiché c'era il problema molto serio dei famigerati sommergibili tedeschi U-Boot, che introdussero delle devastazioni al naviglio degli avversari, disse, in una riunione, ai suoi ufficiali: "Voi dovete fare bollire l'acqua del mare, in maniera tale che gli U-Boot saranno costretti ad emergere e noi li potremo catturare". Al che gli ufficiali fecero presente, non senza qualche timore reverenziale, all'Ammiraglio: "Sì ma esattamente noi come possiamo fare a far bollire l'acqua del mare?" E l'Ammiraglio rispose: "Io mi occupo di strategie e non di tattiche". Allora, questo è il preludio e l'antefatto. Poi magari spero che sarà più intelligibile sulla finale del mio speech, o in caso, qualcuno, se vuole chiamare uno psichiatra, c'è anche la possibilità. Tra le perversioni che io mi riconosco, perché ho un discreto livello di autocoscienza, c'è anche quella di avere una profonda ammirazione per la Confederazione Svizzera e per le le prassi democratiche della Confederazione Svizzera. Nello specifico, per la loro forma di democrazia diretta, per la possibilità, quindi, che i cittadini possano lanciare dei referendum, non solo abrogativi ma anche propositivi, addirittura con una valenza costituzionale. Cioè, si va alle urne e se vince il "Sì" ad un quesito, si scrive un articolo della Costituzione. Il che è una cosa molto affascinante, l'apoteosi della democrazia diretta. Tre anni fa, esattamente tre anni fa, nel febbraio del 2014, i cittadini svizzeri andarono alle urne, per decidere un quesito di rango costituzionale, che prevedeva l'imposizione di contingenti all'immigrazione, inclusa l'immigrazione dall'Unione Europea. Il referendum finì con una vittoria di misura, circa 20.000 voti di scarto, a favore del "Sì". Pertanto, venne scritto un articolo, 121a, della Costituzione Svizzera, che stabiliva questo principio. Ora, in condizioni normali, quello che è scritto su una Costituzione dovrebbe avere un seguito operativo a livello di leggi. Quindi venne dato al Parlamento Federale Svizzero un arco temporale di tre anni per legiferare. Subito dopo l'esito della consultazione referendaria, gli svizzeri scoprirono, non senza qualche perplessità, che loro hanno firmato, nel corso dei decenni, decine di accordi bilaterali con l'Unione Europea, rispetto i quali la Svizzera può accedere al Mercato Unico Europeo, però come contropartita, tra le altre cose deve dare la libera circolazione delle persone. Quindi, da una parte il nuovo articolo della Costituzione che parla di contingenti all'immigrazione, dall'altra parte tutti gli accordi bilaterali che sono parte, se volete, anche della prosperità della Confederazione. Quindi la situazione sfuggì rapidamente di mano, cioè vi fu un vero e proprio psicodramma nazionale. Da una parte quelli che dicevano: "La Costituzione è sacra, non bisogna toccarla, l'esito, il popolo è sovrano", eccetera, e dall'altra parte quelli che dicevano: "Guardate che forse abbiamo un problema". Alla fine, dopo tre anni di sofferenze, che cosa si è deciso? Che cosa ha legiferato il Parlamento? Che in caso di disoccupazione più alta di una data soglia critica, che verrà stabilita, in alcune zone del Paese e rispetto ad alcuni profili professionali, i datori di lavoro svizzeri hanno l'obbligo di convocare a colloquio, segnalati dagli uffici di collocamento, cittadini svizzeri, cioè i cosiddetti "indigeni". Devono esaminarli e devono valutare se questi cittadini fanno al caso loro sulle richieste di assunzione. Questo non è, come avrete intuito, l'esito di quella consultazione referendaria, perché il datore di lavoro svizzero convoca l'indigeno, se l'indigeno non gli sta bene, lo congeda, lo ringrazia, non deve motivare perché non gli sta bene, e procede ad assumere un cittadino non elvetico. Questa è l'essenza di una violazione della volontà popolare e di un articolo della Costituzione. Adesso ve ne racconto un'altra, che forse è un po' meno eclatante però altrettanto curiosa e interessante, sempre relativamente ad un referendum. Voi saprete che Europol è una delle agenzie dell'Unione Europea, è l'agenzia dell'Unione Europea che si occupa del coordinamento delle attività di polizia, che è una cosa estremamente importante, quindi dello scambio di informazioni per prevenire la criminalità organizzata, il terrorismo, eccetera. Si è deciso che Europol, a partire dalla primavera prossima, dovrà diventare qualcosa di molto più strutturato, ma soprattutto qualcosa dove i Paesi decideranno a maggioranza qualificata, ma non più all'unanimità, e questo è importante. Siccome la Danimarca ha la cosiddetta clausola di "opt out", che è quella che dà la facoltà al Paese di chiamarsi fuori da accordi dove non sia prevista l'unanimità, il governo danese ha convocato a dicembre del 2015 un referendum, nel quale si chiedeva di rinunciare a questa clausola e di sostituirla con una clausola di "opt in". Cioè, il Paese entrava in un accordo dove si votava a maggioranza qualificata e non più all'unanimità. Anche qui clamoroso, la popolazione, con un margine un po' più ampio di quanto accaduto in Svizzera, ha votato per respingere questa proposta. Questo che cosa ha determinato? Ha determinato, ipso facto, che la Danimarca è praticamente, da dicembre 2015, fuori da Europol. Ora, siccome il coordinamento serve, ecco che anche qui è iniziato un processo febbrile, a mezzo del quale, si cerca di salvare la forma del referendum e la sostanza della cooperazione di polizia, perché semplicemente, pensare di non poter effettuare l'interscambio di informazioni tra i Paesi o farlo da posizioni di retrovia, o depotenziate, è un rischio che nessun governo e nessun Paese può permettersi. Quindi anche qui, dopo circa un anno di elaborazioni febbrili, cosa si è deciso? Il Parlamento Europeo proprio pochi giorni fa ha raccomandato questa prassi. Si è deciso che, per il futuro, dei funzionari danesi siederanno nella struttura di Europol, nell'agenzia fisica di Europol, in una stanza diversa da quella dove sono seduti tutti gli altri esponenti di Paesi che hanno aderito alla cooperazione a maggioranza qualificata. Se un agente di polizia danese o se un'autorità di polizia danese ha bisogno di avere uno scambio di informazioni con Europol, telefona o manda un flusso di dati ai propri rappresentanti danesi che sono seduti in questa stanza. Il rappresentante danese si alza dalla sua stanza, va nella stanza a fianco e sottopone la richiesta ai colleghi europei che fanno parte a pieno titolo di Europol. Anche in questo caso, voi capite che la situazione è abbastanza tragicomica. Nel senso, noi abbiamo, praticamente, da un lato la volontà popolare, dall'altro lato, che cosa? L'esigenza di cooperazione e, se volete, anche il vincolo di realtà. Allora come si lega questa aneddotica, che vi ho raccontato sin qui, con l'introduzione? Quella degli U-Boot, come catturare gli U-Boot? Nel senso che, non ho scoperto nulla di clamoroso, per cui non non stiamo facendo la storia in questo momento. C'è una insopprimibile esigenza, nell'essere umano, di ridurre l'ansia e l'effetto ansiogeno della complessità ambientale. La complessità ambientale che c'era già ai tempi degli U-Boot, quindi durante la Seconda Guerra Mondiale, e che nella nostra società attuale è amplificata in maniera esponenziale. Quindi noi siamo sottoposti ad un continuo bombardamento informativo, sensoriale, di una irruzione dell'alieno nelle nostre vite, tutto quello che magari, delle vite ad alta varianza, ad alta variabilità, e quindi questo che cosa provoca? Provoca insicurezza e ansia. A volte provoca anche insicurezza economica, che poi, a sua volta, genera un'ansia altrettanto potente. Quindi qual'è la domanda e l'esigenza che sorge in un contesto del genere? Il fatto di trovare quelli che io definisco i proiettili d'argento, cioè delle soluzioni rapide, semplici, immediate, a problemi complessi. Tuttavia questa è una fallacia, perché non esiste nessun proiettile d'argento in una società complessa, ma soprattutto in una società che per sua natura sta continuamente evolvendo verso una esigenza di cooperazione e coordinamento. Cioè noi siamo condannati, che ci piaccia o meno, a interagire con chi ci sta vicino su vari piani, a vari livelli di distanza, e a creare un continuo negoziato con questi soggetti. Quando le cose vanno bene, cioè quando il contesto esterno ci è favorevole, questa cooperazione non ci costa molto. Alla fine è una soluzione win-win di cui tutti siamo molto soddisfatti. Quando la situazione peggiora, quando ad esempio, c'è un problema economico abbastanza generalizzato, quando ci sono delle incertezze, delle incoerenze, eccetera, e quando le risorse a disposizione per raggiungere l'obiettivo calano, ecco che in noi insorge e subentra questa profonda insoddisfazione per gli esiti del negoziato. Il negoziato viene visto come un crescente fastidio: il negoziato come insostenibile vincolo esterno sulla nostra libertà, sulla nostra autodeterminazione, sulla capacità di essere padroni del nostro destino e di riprendere il controllo. Purtroppo, in questa fase, quella della grande insoddisfazione, perché il minimo comune denominatore non ci basta, ci dà degli esiti insoddisfacenti e frustranti, compare nella comunicazione politica, ma anche nel desiderio di sedare quest'ansia, il proiettile d'argento. Cioè la soluzione immediata, tanto immediata quanto fallace, a problemi complessi. Questo che cosa determina? Che chiunque tenti di applicare una soluzione di questo tipo, va incontro a delle delusioni e a delle disillusioni che a volte possono essere particolarmente traumatiche e possono generare degli effetti di stress e di frustrazione che a volte possono anche minacciare l'essenza stessa della società, lacerandone il tessuto. Quindi qual è il messaggio che io vorrei dare, sperando che riesca comunque ad essere un messaggio ottimistico? Per me la cooperazione è qualcosa di faticoso, qualcosa però che è anche imprescindibile, perché non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Chiunque venga da voi a dirvi: "Ma guarda che è facilissimo, si può fare così e abbiamo risolto il problema", dovrebbe suscitare una sorta di... dovrebbe far suonare, dovrebbe far accendere un campanello d'allarme. Perché queste sono le situazioni di reale pericolo, perché il vincolo di realtà e la complessità ci condannano alla cooperazione ma possono essere qualcosa che è tanto faticoso quanto gratificante, se si riesce a portare fuori questo discorso. In conclusione, quello che io vorrei dire, ispirandomi ad una quote, ad una citazione di Graucho Marx, è che, come vedete, non è che mi faccia impazzire la realtà e il suo vincolo di realtà, ma tuttavia la realtà è l'unico posto dove io posso ottenere un pasto decente. Questa frase a me piace moltissimo perché, in un momento in cui la comunicazione tende ad essere ipersemplificata, però in funzione ansiolitica, e a offrire pasti gratis, che di fatto non esistono, la metafora del pasto allora dovrebbe aiutarci a pensare in maniera un po' più approfondita e strutturata. Perché dare un pasto gratis, che non esiste per definizione, non solo per gli economisti con tutte le loro fissazioni e i loro stati psicotici, e un pasto decente bisogna sempre e comunque puntare al pasto decente. Perché questo serve ad evitare dei risvegli particolarmente traumatici. Vi ringrazio per l'attenzione. (Applausi) Confesso che, quando ho saputo il titolo di questo incontro, mi è venuto un colpo. Perché è dalla notte dei tempi che le menti più illuminate cercano di dare una risposta a questa domanda. E quindi io, che non sono - non so niente di filosofia, non conosco il punto di vista delle neuroscienze, non sono un’artista, non sono una creativa, non sapevo che cosa avrei potuto raccontarvi. Poi, mi sono resa conto che l'unica soluzione che avevo era quella di raccontare la mia esperienza, e quindi di quello che, credo, dentro di me abbia mosso la bellezza. E così, vi parlerò della mia interpretazione, che è un’interpretazione “fatta con i piedi”, nata grazie a quello che ho raccolto dalla terra camminandoci dentro, un passo dopo l'altro, in decenni di vita passati a scalare le montagne in giro per il mondo. Vorrei cominciare con una storia che si svolge nello Xinjiang, l’antico Turkestan orientale. È una regione immensa della Cina che è abitata da un minestrone di etnie: Uiguri, Tagiki, Kirghisi - e anche Cinesi. È il mese di giugno del 1994, e da giorni stiamo camminando dentro un’isola di vuoto che si allunga a fianco del Taklamakan, il famoso deserto, da cui non si torna indietro. E ci stiamo muovendo come un'antica carovaniera perché stiamo seguendo il passo dei cammelli, le “navi del deserto”. I nostri animali sono divisi in gruppi di quattro o cinque, legati. Sono legati uno all'altro da un anello al naso e sulla schiena trasportano i bidoni con il nostro materiale. A condurli ci sono una decina di cammellieri. Sono Uiguri, Tagiki e Kirghisi, sono lingue, etnie diverse. E quello che li accomuna è la terra, è quella terra primordiale. Noi siamo in 14, e quello che ci lega è l'oggetto del nostro desiderio: il K2. Che vogliamo conoscere non dalla sua faccia famosa, quella della conquista italiana del ’54, ma dal suo lato nascosto e poco conosciuto, che è il versante Nord. Da qualche parte avevamo visto una fotografia, e quello che ci aveva lasciati senza fiato era la bellezza della sua forma da quel versante. Che è un triangolo perfetto. E ancora di più ci aveva colpiti la linea perfetta dello spigolo che dalla base lo risale ininterrotto fino alla cima, a 8611 metri. E così eravamo lì che, a un passo dopo l'altro, ci stavamo addentrando dentro questo mondo sconosciuto, con il desiderio di andare a toccare, a sfiorare la bellezza di quella linea perfetta che nessuno aveva mai salito. Eravamo lì, siamo arrivati a fine giugno al fronte del ghiacciaio. Mancano ancora 25 chilometri per arrivare ai piedi della montagna, però i cammelli devono fermarsi lì, quindi scaricano il materiale e se ne tornano ai villaggi. Verranno a riprenderci fra 50 giorni, e fino a quel momento noi saremo completamente soli. Senza telefono, senza collegamenti. E senza sapere se il Mondo, fuori, esiste ancora. Siamo lì. Per terra ci sono le impronte dei cammelli. Davanti, abbiamo la forma perfetta del K2. E tutto intorno, nient'altro che il silenzio. In altre parole, siamo in mezzo al Mondo come era prima e come sarà dopo di noi, dopo l'Uomo. Sono insieme a Romano. A differenza sua, che era già stato lì tre anni prima, per me è la prima esperienza su un “8000”. Ho un bagaglio di esperienza maturato in tanti anni di scalate sulle Alpi, però questa sarà un'esperienza completamente nuova. E cercherò di affrontarla un passo per volta, fin dove ci riuscirò. Quindi, tornando lì, siamo completamente soli. Siamo soli, allo sbaraglio, in una libertà che è senza confini. Soli e responsabili di vivere. Adesso ci aspetteranno tutti i 25 chilometri, dovremo trasportare tutto il materiale fino ai piedi della montagna e da lì iniziare la salita. E sarà un viaggio nuovo perché la strada ce la dovremo inventare noi, ce la dovremo inventare da soli. È un viaggio che ti inghiotte, ti mette in disordine la vita. Perché lì le certezze, i riferimenti che abbiamo a casa non valgono niente, anzi ti illudono pericolosamente di poter controllare la situazione, ma in realtà lì è la Natura che decide. E quindi, adesso, non solo dovremo affrontare il pericolo “oggettivo” della salita, ma dovremo affrontare anche il rischio di sentirci persi. E allora, per non affogare nell'angoscia, l'unica soluzione è quella di cambiare i passi della danza. E allora, per prima cosa, bisogna avere poche regole condivise, e quindi autosufficienza fisica e psicologica, pazienza, umiltà, approccio consapevole al pericolo. E, prima di tutto, la certezza che, lì, o si perde o si vince tutti insieme. Poi, in secondo luogo, bisogna accettare di vivere l'Ignoto. L’ignoto sia fuori ma anche dentro di noi. Per quanto possa sembrare assurdo, bisogna cercare di affidarsi alla montagna. Il 31 luglio siamo pronti per tentare la cima. Come cordata d’avanscoperta siamo in tre: Romano, Filippo e io. E quelli che stiamo facendo sono i primi passi umani che tracciano quella linea che è intatta da sempre. Facciamo un ultimo bivacco a 7800 metri, partiamo in un'alba freddissima e alle 14:00 oltrepassiamo i 8400 metri, ancora convinti che ci fosse il collegamento fra lo spigolo e la cima. A 8450 scopriamo che il passaggio non c'è, e che la nostra via, dalla bellezza pura, finisce lì, su una torre che è completamente staccata dalla parete. La mia reazione, a differenza dei miei due compagni, non è stata molto signorile. Ricordo che, mentre scendevamo verso il campo base, Filippo mi ripeteva una frase, una frase di Oscar Wilde: “Quando gli dei ci vogliono punire, ascoltano le nostre preghiere”. Mi ci è voluto parecchio tempo per mandare giù il rospo, perché non capivo perché la nostra via fosse finita lì. Perché mancavano solo 150 metri alla cima, stavamo bene, eravamo [lì] presto, le condizioni del tempo e della parete erano buone. Quindi non capivo perché. E poi, pian piano, l'ho capito. Ho capito perché gli dei non avevano ascoltato le mie preghiere. Perché avevano voluto che imparassi, da subito, ad accettare il fallimento senza scoraggiarmi. E, difatti, è da quella cima mancata che è cominciato il cammino che ha portato me e Romano a salire in cima a tutti i 14 “8000”. Ma non è stato per un desiderio di rivalsa, ma piuttosto per una voglia di continuare a metterci in gioco, a esplorare sempre con il desiderio di andare, di cercare di toccare quella bellezza. Perché la bellezza non smette mai di chiamarci. E quando ne siamo colpiti non abbiamo paura a voltare le spalle alle sicurezze per cercare di raggiungerla, magari anche a fatica, un passo per volta. Anzi, è meglio: la paura c'è! La paura di affrontare l'ignoto, la paura di perderci. Ma la accettiamo come una compagna di viaggio e, anzi, a dire il vero, è anche utile, perché è lei che ci fa mantenere desta l'attenzione, che ci permette anche di trovare le soluzioni più economiche ai problemi che ci si presentano lungo il percorso. A una condizione, però: che quando saremo lontani dalle sicurezze, dovremo imparare a sospendere i giudizi e accettare di vivere un futuro incerto, sconosciuto. Perché solo in questa maniera riusciremo ad aprirci all'ascolto, e in questa maniera a trovare nuovi equilibri. Non solo fuori, ma anche dentro di noi. C'è anche la possibilità dell'insuccesso, del fallimento, certo. Ma a quel punto torneremo indietro con uno sguardo diverso, perché avremo intravisto la possibilità di nuovi percorsi. E soprattutto torneremo indietro consapevoli che l'imprevedibile esiste. E che la vita, la realtà, è fatta di opposti. Perché così come c'è il giorno e la notte, il sole e la pioggia, i successi, i fallimenti, allo stesso modo c’è il coraggio e la paura, la forza e la fragilità. Ma gli opposti sono come le due facce di una medaglia, che solo quando le metti insieme la compongono e ti restituiscono la bellezza della medaglia. E allo stesso modo, anche noi siamo la sintesi di tutti i nostri dritti e i nostri rovesci. E a quel punto, il fallimento ti apparirà semplicemente per quello che è, ossia una tappa del nostro percorso. Ustià! La cima, la cima del K2 poi è arrivata. È arrivata 12 anni dopo, al terzo tentativo, un K2 salito e disceso da me e Romano, in completa solitudine, in 5 giorni. Perché le altre spedizioni pensavano che non ci fossero le condizioni, eccetera eccetera. Siamo arrivati su il 26 Luglio del 2006. Eravamo io e Romano soli, su tutta la montagna, e l'abbiamo chiamato il nostro “K in 2”. Ed eravamo lì, non abbiamo sventolato bandierine, non abbiamo alzato le braccia in segno di trionfo. Semplicemente, ce ne stiamo stati lì, accovacciati a terra a guardarci intorno. E con lo sguardo potevamo abbracciare l'orizzonte. E soprattutto è stato un momento, un attimo di grande chiarezza. Una sensazione pacificante. Perché eravamo immersi nella consolante vastità dell'Universo. E non la guardavamo: ne eravamo parte. E a quel punto, l'unica cosa che ci è venuta spontanea è stato semplicemente un “Grazie”. E- spero di riuscire a leggervi due righe, due, che ho scritto in una sera in un campo base. "Adesso è sera, e credo di non avere mai visto una notte così piena di stelle. Dal nero profondo, un crepitio di luci ci sta piovendo addosso: grandi, piccole, brillanti, tenui. Alcune lanciano lame di luce, altre pulsano pacate. E sullo sfondo, un tappeto fitto di puntini luccicanti, come se una mano gigantesca li avesse seminati a manciate. E noi due qua sotto, immersi nella grazia di questa notte, dove insieme danzano Terra, Luna, Sole e Stelle. Che bello sarebbe, se la bellezza fosse contagiosa.” Grazie. (Applausi) Quanti di voi si ricordano un episodio dove hanno provato stupore? Sì, è vero, richiede qualche minuto per andarlo a pescare nella memoria. Nella mia mente, se ci penso, scorgo un ricordo nitido. Avevo circa cinque anni e mi trovavo con mio nonno che lavorava in un piccolo sgabuzzino, in giardino, in una giornata di sole. Mio nonno era sempre là, falegname, ormai in pensione, schizzava disegni su fogli e "Sara, questo va lì, Sara questo va là", sapeva creare modellini di macchine, congegni, orologi, velieri e altre cose che accendevano la mia fantasia! Sapete che effetto fa far vedere, a una bambina come ero io, creare uno di questi congegni? Ve lo dico io: ha un effetto dirompente! Un mese fa ho festeggiato i nove anni dall'uscita del mio libro "Automation and Robotics - Automazioni e Robotica di Leonardo da Vinci". Questo mi ha portato lontano, in terre, luoghi e sensazioni, e dato più di quanto una ipoteca sulla felicità possa mai fruttare. Chi di voi ha letto Asimov? Io, durante la mia adolescenza, ne ero innamorata e sognavo un mondo pieno di robot. Avevo ancora negli occhi mio nonno che, ancora troppo piccola, vedevo creare, ideare, modificare e infine realizzare dei pezzi unici. Il legno, l'odore del Vinavil, il suo sguardo attento e operoso dietro gli occhiali, e poi tutta una serie di fogli, su cui ruotismi, ingranaggi, leve, molle e balestre avevano la meglio sugli scarabocchi e sui suoi tentativi e al contempo scrivevano la mia storia. Sì, perché ancora non sapevo che quella sarebbe diventata la mia vocazione, grazie a saper sviluppare questa capacità straordinaria di sapere che cosa c'è schizzato sopra un foglio, sia esso stesso realizzato 30 anni fa oppure 500 anni fa. Poi io ho incontrato lui, il professor Carlo Pedretti, che era, è, e sarà per me per sempre il più famoso studioso di Leonardo da Vinci. Partito da Bologna, con una passione irrefrenabile, con una precisione chirurgica per il metodo e il rigore del lavoro, e una capacità straordinaria e indiscutibile di ricomporre e studiare le carte di Leonardo, arrivò da giovane a Los Angeles e da lì, in tutti i testi a cui uno studioso si deve avvicinare se vuol conoscere, e poi successivamente approfondire, lo studio di Leonardo. Adesso sono specializzata nella automazione e nella robotica, nei congegni idraulici e pneumatici, nell'orologeria, nei teatri, nella meccanica statica e dinamica di Leonardo. Fu proprio sua l'idea, del professor Pedretti: "Dai Sara scrivilo, questo libro sulla robotica! Scrivi quello che ti sembra di vedere! Fammi vedere!" Vi faccio vedere. Da un punto di vista tecnologico, gli "automata", dalla parola greca automàtos, che si muove di propria volontà, possono essere definiti come l'esito più alto raggiunto dall'uomo nella gara di mimesi con la natura. Essi sono dei veri e propri miracoli di ingegneria meccanica che erano stati proprio creati per destare meraviglia e stupore per le corti dei signori più potenti del tempo. In questa definizione, "automata", o se vogliamo, secondo l'antichità classica, "simulacra autocinetici", rientrano dei robot, degli automi, che quindi riproducevano le fattezze umane e animali, ma anche tutti i congegni più complessi, come per esempio fontane, congegni idraulici, pneumatici, orologi e teatri. Una delle prime menzioni del termine "automata" addirittura la ritroviamo nell'Iliade di Omero; nel testo, infatti, si racconta di operai specializzati e robot che si muovevano liberamente, quindi da soli, nella magica fucina di Efesto, non a caso dio del fuoco, dei metalli e della tecnologia. E sapete che l'esito più alto fu raggiunto dalla scuola alessandrina, in particolar modo con la figura di Erone di Alessandria, che accanto a congegni molto più complessi, come, per esempio, quello di poter spalancare da sole le porte di un tempio, andava a ricreare dei robot che si muovevano sfruttando la pressione dell'aria sull'acqua. Sappiamo poi che la conoscenza dell'antichità classica, nel campo della robotica, passò poi al mondo arabo. In particolar modo, la summa della conoscenza della meccanica araba ci viene tramandata dalla figura di un inventore, astronomo e artista, Al-Jazari, di cui si hanno notizie tra il 1136 e il 1206. Ora, proprio nel 1206 abbiamo il suo libro sui dispositivi, sui fantasiosi, meravigliosi, dispositivi meccanici, nel quale sappiamo dell'esistenza di una cosiddetta "fontana del pavone", una sorta di dispenser di acqua e sapone. Oppure della favolosa "nave dei musici" che, capace di librarsi e muoversi su uno specchio d'acqua, poteva ricreare una sorta di vera e propria melodia, grazie a questi robot musici muniti di strumento per allietare magari i sontuosi banchetti del tempo. Bene, facciamo un salto nel tempo e arriviamo a Milano. alla corte di Ludovico il Moro. Anche l'ambiente milanese era un ambiente ricco di stimoli e di eccellenza tecnologica. Giovanni Fontana, una sorta di inventore, fantasioso, una figura poliedrica, fu il padre di questa, della cosiddetta "strega infuriata", una sorta di creatura ibrida meccanica, semimovente, dotata di coda di serpente e ali di pipistrello che sbucando fuori all'improvviso, perché mossa su alcune rotaie, poteva destare sicuramente paura, ma anche meraviglia. E poi era anche il padre del "diavolo meccanico" una sorta di antecedente di questo bellissimo e meraviglioso "diavolo ligneo", capace di muoversi, che è conservato alla collezione Settala del Museo del Castello Sforzesco di Milano. Anche Leonardo, nel 1492, si misura con questo compito, cioè quello di disegnare quello che dagli studiosi era stato definito un "automa cavaliere". Questo progetto viene ad essere schizzato su vari fogli del Codice Atlantico, che voi sapete conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. E in particolar modo, il foglio più importante è questo, il 579 recto, nella quale appunto Leonardo studia questo complesso sistema di carrucole e di ingranaggi. In particolar modo, grazie a questi quattro dispositivi, proprio nel 2010, nel mio libro, avanzavo l'ipotesi di poter leggere questo cavaliere automatico come un tamburino, quindi vale a dire un musico, dotato di un tamburo melodico, che potesse in qualche modo scandire il ritmo delle feste e dei balli, ma anche le entrate ufficiali alla corte degli Sforza. Questa mia intuizione ha ricevuto una menzione speciale, in un articolo, su Scientific American, intitolato "I, robot", fatto da un ingegnere della NASA, che si è complimentato e che ha decretato questo successo della mia intuizione. Da un punto di vista tecnico, questi studi di Leonardo sulla meccanica e sugli automatismi, sui robot, determinavano l'incontro, e forse anche lo scontro, tra gli studi del campo dell'anatomia e della cinetica. Egli veniva pertanto a tracciare una sorta di "anathomia artificialis" in cui il corpo umano era paragonato a una macchina. Egli stesso, a un certo punto, va a definire il corpo umano come una macchina meravigliosa, perfettamente congegnata. E quindi, pertanto, si assiste a una sorta di vero e proprio parallelismo tra gli organi come ingranaggi e il corpo come macchina. Lo stupefacente "leone meccanico", invece, fu un'allegoria politica, fatta sfilare davanti al nuovo re di Francia Francesco I a Lione nel 1515. Sappiamo che fu commissionato a Leonardo dai facoltosissimi banchieri fiorentini di stanza a Lione, e doveva rappresentare una sorta di vero e proprio grazioso dono diplomatico, fortemente politicizzato a questo punto, e che andava a sancire una sorta di strettissima alleanza tra Firenze e la Francia. Questo leone viene a essere studiato soltanto in questo foglio, appartenente al Codice di Madrid, ma abbiamo delle testimonianze: infatti, Giovanni Paolo Lomazzo, nel 1584, ci dice: "Una volta dinanzi a Francesco, primo re di Francia, fece camminare da sua posta, in una sala, un leone fatto con mirabile artificio, e poi fermato, aprendosi il petto, tutto pieno di gigli e diversi fiori". L'unica testimonianza diretta, invece, è una testimonianza posteriore, scritta da Michelangelo Buonarroti il giovane, nipote del ben più famoso Michelangelo, contemporaneo di Leonardo, che ci descrive le nozze tra Maria de Medici, di Firenze, e Enrico IV, allora re di Francia. E dice: "Nella testula della tavola di mezzo di quelle gentil donne, per colmare la meraviglia, in aspetto fiero un Leone ebbe, che posando su quattro piedi, allora che a tavola elle si misero, prendendo moto, e sollevandosi in due, aprirsi il seno si vide, e pieno di gigli mostrorlo. Concetto simile a quello, il quale Leonardo da Vinci, nella città di Lione, nella venuta del Re Francesco I, mise in opera per la nazion fiorentina". Questo giovane osservatore ci va a sottolineare che già nel 1600, quindi molto dopo rispetto al primo congegno di Leonardo, si perpetuava in Francia ancora il ricordo della tecnologia vinciana attraverso un leone di più piccole dimensioni, che però si muoveva sopra questo banchetto nuziale e andava incontro agli sposi. Rispetto a tutti gli automi dell'antichità, questo di Leonardo è il primo automa che non sfrutta soltanto una fase meccanica, ma addirittura ha un programma interno, che sfrutta fasi meccaniche in diverse fasi di tempo. E ne ho individuate cinque. Dunque, il Leone meccanico era capace di muoversi da un punto di vista tecnico, attraverso lo sgancio delle balestre e lo svolgimento delle molle. Poteva colmare una distanza molto ridotta, dai 3 ai 5 metri massimo. Poi un meccanismo interno determinava, quindi, che il leone si alzasse a sedere sulle zampe posteriori, e si riattivava un meccanismo simile alla prima fase, in cui si apriva una sorta di vero e proprio sportellino, dal petto, ed erano capaci di ricadere, al suolo, in omaggio al re, dei gigli. Il giglio, naturalmente, aveva un grandissimo valore politico e simbolico, era un'allusione alla città gigliata per eccellenza, cioè Firenze e pertanto anche al fleur-de-lys francese. In questi studi Leonardo va quindi a riflettere come potete immaginare, sul tema del movimento, della trasformazione del mondo naturale, e va a tracciare quello che, secondo una straordinaria definizione, si può descrivere come una sorta di "meccanica dell'universo". E quindi, accanto al volo degli uccelli, che lui studia nel Codice del Volo, conservato alla Biblioteca Reale a Torino, non potevano mancare gli uccelli meccanici, volanti, che potevano librarsi in aria come un giocattolo nelle mani di un bambino. Io so che ognuno di voi, ora, mi vuol fare la domanda della serata: ma Leonardo è stato a Bergamo? Sì! Sappiamo che Leonardo conosceva benissimo le valli lombarde, in particolar modo, le studiava per la loro idrografia e per ragioni strategico-militari, ma tutte le volte che l'occhio del cartografo incontra l'occhio del naturalismo, si hanno questi disegni meravigliosi, che non sono soltanto una restituzione del territorio ma descrivono letteralmente il territorio. Ogni cartografia, ogni schizzo cartografico, è in Leonardo un'opera d'arte. E quindi vediamo come in questo primo disegno, anch'esso conservato, come gli altri due che vedremo alla Biblioteca Reale a Windsor, quindi nelle collezioni della Regina, vediamo la Val Brembana e poi, oltre la linea obliqua, la Val Trompia e la Val Sabbia. Vediamo che Bergamo è identificata con questi due piccoli cerchi, che corrisponderebbero quindi, come mi insegnate, ai due luoghi insediativi, della città bassa e della città alta. Poi abbiamo uno studio del bacino dell'Oglio, e in questa carta la cosa curiosa è che tutti i paesi che si ergono sulle sponde del fiume sono scritti in dialetto bergamasco, e questa è una prova che lui stesso era in questi luoghi. Molto spesso - voi non lo vedete, ma sono molto piccoli - ci sono le distanze che intercorrono tra villaggio e villaggio e quindi hanno una prova di presenza sul territorio. Poi abbiamo anche la valle del Serio, dove ritroviamo la città di Bergamo, invece qui identificata soltanto con un cerchio, appunto per andare a identificare la città, che quindi si ergeva alla fine di questo tragitto d'osservazione molto importante. Quello che io ho appreso durante tutti questi anni, e di cui vi ho dato un velocissimo scorcio, una piccola parte, è stato proprio quel sentimento di non perdere mai questo sentire straordinario, che sono riuscita a imparare accanto alla migliore persona che potevo mai avere da 500 anni a questa parte, il professor Pedretti; e anche dalla possibilità di non perdere mai la curiosità che mi ha sempre caratterizzato fin da bambina. La scoperta: è questo che ancora mi emoziona. E il desiderio di farla, di mettermi sulla sua scia, di acciuffarla è proprio la molla che muove gli ingranaggi del mio cuore. Grazie. (Applausi) Ho vissuto i miei primi diciassette anni in modo meraviglioso partite a calcio all'oratorio, grandissimo divertimento con gli amici, con la famiglia, tanto studio... quello veramente no, ma tanta voglia di lavorare. A quell'età ero già artigiano professionista con mio padre e quelle poche risorse in più che avevo mi hanno permesso di acquistare questa moto nel 1989: un sogno, veramente, per pochi miei coetanei. In quel momento, ricordo benissimo di avere quella convinzione di tenere completamente la vita nelle mie mani poter decidere in ogni momento cosa far accadere nella mia vita ma, soprattutto, cosa non fare accadere nella mia vita. Il 28 agosto 1990 quella convinzione si è completamente sgretolata a causa di un incidente motociclistico contro una vettura, che mi ha fatto completamente perdere la gamba e cambiare, di conseguenza, la mia vita. Mi sono svegliato il giorno dopo con una gamba in meno e tantissimi sogni cambiati. In quel momento, in quel letto di ospedale, in quei cinque mesi di degenza dopo l'incidente, una domanda era: è veramente finita? È la fine di una vita meravigliosa o, addirittura, è una nuova opportunità di vita, per renderla ancora più straordinaria? Mi son trovato i primi importanti obiettivi Questa è una foto che ritrae quel momento, a distanza di circa 10 mesi, dove una manifestazione di 54 chilometri, la preparazione e la partecipazione in soli dieci mesi mi ha fatto veramente capire che il successo della mia vita, dal punto di vista familiare, sportivo e lavorativo, non sarebbe stato determinato dal numero delle mie gambe, ma da tutto ciò che avevo nella testa. Da lì sono arrivati i primi traguardi, La perdita di una gamba a 17 anni non mi ha mai fatto perdere la voglia di vivere, la voglia di fare sport. In ogni momento che ho vissuto c'era proprio la voglia di ritornare, ritornare a correre, ma soprattutto di superare veramente, al cento per cento, la mia disabilità. Ho portato la protesi per 10 anni mi hanno sempre garantito che sarei ritornato la persona di prima ma, con una disabilità come la mia, puoi rendere comunque meravigliosa la vita, ma non sarai mai la persona di prima. Man mano che passavano i mesi e gli anni mi rendevo conto che la mia vita non era più quella di prima e che dovevo concentrarmi su ciò che mi era rimasto anziché su ciò che avevo perso. Ho rinunciato alla protesi, c'è stato un lungo persorso di accettazione perchè avere sempre gli occhi addosso non è facile ma, soprattutto, l'accettazione di rinunciare per sempre alla possibilità di ritornare a correre come fa ognuno di voi. Finché la potenza dei nostri sogni io sono un grandissimo sognatore la potenza dei nostri sogni, dei nostri pensieri, di come comunichiamo con noi stessi mi ha permesso, in questi 26 anni, di raggiungere obiettivi straordinari nel lavoro. Una barriera mentale che mi avevano installato siccome mi mancava una gamba, non avrei più trovato la fidanzata Ho una moglie bellissima, due figlie straordinarie E da lì poi sono arrivati degli obiettivi importanti sportivi dove il paratriathlon - nuoto, bici e corsa - mi ha regalato poi la soddisfazione di ritornare a correre con le stampelle e vincere anche una medaglia d'argento ai campionati europei È arrivata l'avventura nel ciclismo, le avventure estreme sulla strada carrozzabile più alta del mondo, è arrivata la Parigi-Brest. Tutte manifestazioni, gare, occasioni, eventi nella mia vita che mi hanno fatto capire che era giunto il momento di intraprendere questo percorso di crescita personale e soprattutto portarlo alle altre persone. È iniziato il percorso di crescita personale che mi ha fatto diventare un mental coach professionista da due anni. In questo percorso, assieme ad altri quattro o cinque amici abbiamo creato Progetto 22 per vari motivi, pilastro fondamentale le ventidue risorse. Condividendo le nostre storie, ci siamo resi conto che un evento nell'età dai 14 ai 20 anni aveva completamente cambiato la vita che, se non interpretato in modo potenziante, costruttivo, l'avrebbe potuta distruggere, ma ci siamo trovati, in una fascia d'età dai 40 ai 55 anni, ad avere delle vite meravigliose. Perciò, un progetto dedicato ai ragazzi, il cui elemento fondamentale, il pilastro più grande, è quello delle risorse. Ciò che ci ha permesso veramente di uscire pienamente da questo evento sono state, appunto, le nostre risorse. Abbiamo voluto creare un sogno utopistico per noi, quello del Giro d'Italia formativo. Eventi formativi nelle scuole al mattino e, nel pomeriggio, coprire la distanza in sella alle nostre bici, da un istituto all'altro. Cioè tappe da 70, 80 e 100 km ogni giorno io uso sempre il plurale perché è un progetto nato da tutti noi anche se poi al pomeriggio in bici sotto il sole, acqua, nebba e grandine sono sempre io da solo. Eh si... invito sempre anche gli studenti ma... (Applausi) Me le vado anche un po' a cercare! Adesso, però, ho capito che devo accorciare le tappe anziché farle a 110 km, e soprattutto non fare tappe come Napoli-Roma, di quasi 200. Quella me la sono proprio andata a cercare. È un sogno utopistico, ma in cui credevamo tanto l'abbiamo proposto a tantissime persone non abbiamo avuto tantissimi consensi, ma il desiderio e la voglia di partire con l'edizione zero e poi creare le altre ci ha permesso, in febbraio, di concludere la terza edizione e raggiungere, direttamente nelle scuole, oltre dodici mila ragazzi. Queste sono le nostre 22 risorse. È un progetto che porteremo avanti. per ognuno di noi, sono quelle che abbiamo scelto noi, ma ce ne sono tantissime altre. Come scoprire le nostre risorse? Molte volte siamo concentrati sulle cose, durante la giornata, che potevano andare meglio l'interrogazione, il voto, il contratto e tante altre cose quando, invece, se ci concentriamo sulle cose meravigliose che durante la giornata accadono scopriamo che noi in quei momenti abbiamo veramente messo in campo le nostre risorse, e cosa ci impedisce di riscoprirle? Il fatto di essere focalizzati sui nostri miti, vedere trasmissioni dove ci sono l'eccellenza del canto, della recita, vedere i film quando in quel momento vediamo solo l'apice dell'iceberg, vediamo solo la punta del lavoro che c'è stato dietro e dobbiamo essere consapevoli che noi, come loro, abbiamo al nostro interno le risorse e abbiamo anche i loro talenti, talento che va, ogni giorno, nutrito con le nostre risorse. Come fare a scoprirle? Una tecnica molto pratica: andare a vedere quello che, già oggi, facciamo di straordinario nella nostra vita. Può essere, come dice sempre un mio amico, anche la casalinga che fa il risotto che mangiamo alla domenica io non sono capace di farlo perciò capire veramente le risorse che mette lei in campo, capire perché siamo benvoluti dai nostri amici, in ambito lavorativo, in ambito sportivo, in quel momento noi mettiamo in campo e utilizziamo le risorse sappiamo di averle dentro di noi e, in quel momento, di poterle mettere in tutte le nostre altre abilità. Perché scoprirle? Perché ci permettono di scoprire poi il nostro percorso unico di vita. Perché questo sassofono? Uno, perché l'ho suonato per otto anni, ma ho voluto simboleggiare, oggi, la situazione che c'è in italia almeno rimaniamo nel nostro Paese dei ragazzi rimasti un po' demotivati, forse anche noi adulti abbiamo una responsabilità. Questi incontri servono, appunto, per stimolarli nella fiducia in se stessi, nella motivazione e nel ritrovare la propria autostima. Quel cavalletto, proprio di fianco al sassofono, per simboleggiare che la soluzione non è lontanissima può essere veramente lì a fianco. Perciò, mi viene da rivolgermi ai dirigenti, agli insegnanti: pensate se gli incontri formativi che facciamo noi, come Progetto 22, fossero una cosa diffusissima in tutta Italia, a quante opportunità e quanti strumenti daremmo in più di quello che già date ai nostri giovani. Poi mi rivolgo a voi genitori sono genitore anche io se stiamo già veramente facendo tutto del nostro meglio per il bene dei nostri ragazzi o a volte veniamo un po' avvolti, un po' colpiti dall'egoismo di raggiungere i nostri obiettivi anziché quelli dei nostri ragazzi. E poi mi rivolgo proprio a voi ragazzi perché vi è stata donata la vita, avete l'opportunità e un'età di poter creare della vostra vita quello che volete. I vostri sogni, i vostri pensieri per il momento sono nella vostra testa, ma, mettendo in campo le risorse e continuando a sognare e coltivare i vostri talenti, nella vostra vita si realizzeranno sicuramente tutti i vostri sogni. Questo è quello che, con Progetto 22, desideriamo fare. Grazie. (Applausi) Prigioniera numero 18051972. Incarcerata da quando è nata, sono stati uccisi tutti i suoi figli. Lei stessa condannata a morte, nel momento nel quale è stata ritenuta inutile. Il suo nome era Marta. Prigioniera 100276. Incatenata da quando è nata, sono stati uccisi tutti i suoi figli. Alle sue mammelle, per anni, attaccate delle pompe idrauliche. Condannata a morte nel momento nel quale è stata ritenuta inutile. Il suo nome era Emma. Sono due madri tra le 60.000 madri che sono state uccise da quando ho cominciato questo discorso. 60.000. L'uomo giustifica questo olocausto definendolo un processo naturale, necessario, normale. Perché nella nostra cultura occidentale questi sono semplicemente degli anonimi animali di allevamento. Sono nati per soffrire, per essere uccisi, per nutrirci. Vale però la pena ricordare che questa è la primaria causa di distruzione di questo pianeta: inquinamento, cambio climatico, distruzione delle risorse naturali. Vale la pena, inoltre, sapere che la metà del cibo prodotto in questa maniera è gettato via. Trucidiamo ogni anno miliardi di animali non per sfamare i popoli che muoiono di fame, bensì per buttarli nella pattumiera. Senza contare poi il fatto che grazie a questa alimentazione [ci] sono milioni di persone che soffrono di malattie: obesità, diabete, ed altre forme di malattia relazionate direttamente a questo tipo di alimentazione. Ciononostante, io non sono qui oggi per definire come possiamo e dobbiamo nutrire otto miliardi di umani. Io qui oggi sono per parlare degli innocenti che non possono farlo al posto loro. Come Max. Come John. Come Mike. Come Albert. Come Tami. Come la Berta. Ed infine, come Frederic. Che non hanno nulla a che vedere con la nostra alimentazione, ma fanno parte dei milioni di animali che noi trucidiamo per le loro pellicce, per le nostre ricerche scientifiche, per il nostro divertimento o semplicemente per l'incuranza che abbiamo verso la natura. Questi non sono animali. Queste sono persone! Sì, perché il termine "persona", da un punto di vista giuridico, non ha nulla a che vedere con il termine "umano", che rappresenta il genere della specie Sapiens Sapiens, dell'ordine dei primati, della classe dei mammiferi alla quale noi apparteniamo. Da un punto di vista giuridico, la persona è un'entità senziente capace di provare emozioni complesse, come l'amore e la compassione. Da un punto di vista giuridico, la persona è colui, o colei , che prende decisioni autonome della propria vita: ha un passato, vive nel presente e ha un futuro. La persona desidera vivere e desidera amare, come desideravano vivere, e amare, Marta ed Emma. Sorprendentemente, nella Storia, lo stato di persona è stato negato anche agli esseri umani. Per millenni, l'uomo bianco ha negato questo stato all'uomo nero, schiavizzando e uccidendo milioni di uomini neri. È grazie alle guerre, che abbiamo sconfitto questa piaga sociale chiamata schiavitù. Poi abbiamo ritenuto illegittimo limitare loro i diritti civili e siamo in parte riusciti anche a sconfiggere la seconda piaga sociale, chiamata razzismo. Che nella forma più criminale e meschina della storia ha ucciso sei milioni di ebrei, sotto la forma del nazismo. Abbiamo anche inteso che la donna non è affatto inferiore all'uomo maschio, e oggigiorno nessuno veramente può accogliere un consenso sociale promuovendosi con discorsi maschilisti. Questa piaga si chiama sessismo! Pertanto, l'idea che la specie umana sia superiore a tutto il creato è anche lei una visione distorta della realtà: si chiama specismo, e rappresenta forse la più grande conquista sociale che possiamo abbracciare nei prossimi decenni. L'idea che l'uomo sia superiore contro la natura è una visione alienata di noi stessi. Noi non siamo questi mostri che distruggono il pianeta Terra. Noi siamo gli dèi di questo pianeta, e come tali dobbiamo comportarci. Non è possibile parlare, oggi, di industria 4.0, intelligenza artificiale, realtà virtuale, genetica, nanotecnologie, robotica, e basare ancora il nostro benessere sociale ed economico, sulla distruzione della vita dei più deboli. Non si tratta neanche di creare e generare in noi un senso di colpa: questo è un viaggio che non finisce mai, quello di prendere coscienza del reale potere dell'uomo. Ci troviamo di fronte alla possibilità di trascendere i nostri limiti, perché quando capiremo che noi siamo parte del creato, e siamo i suoi difensori, probabilmente sapremo ancora di più che cosa vuol dire l'essenza dell'essere umano, e del suo potere. Sono cosciente del fatto che ci siano molte persone che sono apertamente ostili a questa visione liberale dei diritti dell'uomo. E degli animali. E delle piante. E allora non posso far altro che chiederlo in ginocchio. Abbiate misericordia di questo mondo, perché senza di voi non lo salveremo mai! L'infrastruttura di questo mondo sono i cuori delle persone. La "chiave di svolta" che stiamo cercando si trova solo, ed esclusivamente, dentro ciascuno di noi. Solo ed esclusivamente agendo insieme apriremo la porta del nostro futuro. Grazie della vostra attenzione. (Applausi) Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. Uno di quegli uomini s'alzò a sedere, quantunque avesse le braccia strettamente legate. Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. chiese Carmaux, il quale si era messo a raccogliere dei rami secchi. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. Il conte di Lerma pagherà il suo debito, poi accadrà ciò che vorrà! Uno di quegli uomini s'alzò a sedere, quantunque avesse le braccia strettamente legate. Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Compite la vostra triste opera di traditore e di assassino, continuò il Corsaro. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. È astuto come una volpe, energico come Montbars, e valoroso. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Io credo che ormai si siano accorti che qui succedono delle misteriose sparizioni d'uomini. Una cinquantina di persone, divise in vari gruppetti, ingombravano l'opposta estremità della viuzza. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Il negro s'era subito arrestato, poi dopo qualche istante di esitazione era tornato indietro. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Sono dieci ore che vi cerco, correndo lungo la spiaggia come un cavallo. È vero che il vecchio governatore vi aveva fatti prigionieri? Del nobile castigliano che avevamo fatto prigioniero nella casa del notaio di Maracaybo? Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. Ti dico che abbiamo da fare con una nave di linea, ripeté Wan Stiller. Veniva dalla nave nemica ed il vento l'aveva portata a bordo della filibustiera. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. Il Corsaro Nero si era prontamente alzato, barcollando tra il fumo che lo avvolgeva. Rassicuratevi però, non è che svenuto per lo spavento provato. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Avevano già gettate le armi ed aspettavano, con cupa rassegnazione, la loro sorte. Il quartier mastro, udendo quelle parole, si era fatto innanzi, dicendo Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Sulla nave nemica si udivano urla di terrore e comandi precipitati. Una voce imperiosa coprí per un istante quel tumulto, forse quella del comandante. Guidata dal robusto braccio del Corsaro Nero, piomba, con tutto impeto sul grande vascello. La Folgore passa là dove, un istante prima, si trovava la poppa della nave avversaria. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Vorresti strapparli a quei mostri e dare loro onorevole sepoltura? È impossibile che essi soli siano capaci di divorare due uomini. Ebbene, prima che i loro compagni giungano, noi avremo sepolti i tuoi camerati. Ehi, Carmaux, e tu Wan Stiller che siete abili bersaglieri, non mancate ai vostri colpi. Io abbatterò quel gigante che sta gettando sull'arrosto quelle erbe aromatiche, rispose Carmaux. Due colpi di fucile rimbombarono, rompendo bruscamente il silenzio che allora regnava nella foresta vergine. I filibustieri stavano per precipitarsi innanzi, quando in lontananza udirono alzarsi clamori furibondi. Signore, disse il catalano, volgendosi verso il Corsaro, se noi fuggiamo verremo inseguiti. Nascondiamoci lassú, disse, indicando un albero enorme, che da solo formava una piccola foresta. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Un quarto d'ora dopo Carmaux ed i suoi compagni erano di ritorno. Che saremo costretti ad abbandonare il vascello alla sua sorte. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. È il flauto di Moko, rispose Carmaux, con un sorriso. Glielo prenderò e manderemo i serpenti a passeggiare nel bosco. Le mie bestie non fanno male agli amici, rispose il negro, ridendo. Aspetta un momento compare bianco e li manderò a dormire. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Avevano già gettate le armi ed aspettavano, con cupa rassegnazione, la loro sorte. Il quartier mastro, udendo quelle parole, si era fatto innanzi, dicendo Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. Grazie, Carmaux, ora sono tranquillo e posso attendere la morte con tutta serenità. Volteggiava rapida, come un uccello fantastico, minacciando sempre, senza però far tuonare le sue artiglierie. Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Queste selve sono nostre; tornate quindi ai vostri paesi o noi vi mangeremo tutti. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Andrete ad ucciderli sulla costa se lo vorrete, ma non sul territorio degli Arawaki. Ti ho detto che noi non siamo nemici degli uomini rossi. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. In aria si udiva un fracasso strano che cresceva di momento in momento. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Gli spagnuoli dovevano aver scoperte le bande dell'Olonese, e si preparavano a difendersi disperatamente. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio In quell'istante la scialuppa, scortata dalle altre due imbarcazioni, era giunta presso la caravella. Allora entriamo anche noi in acqua ed affrettiamo il passo. Non fanno male, disse il catalano, vedendo Carmaux e Wan Stiller balzare indietro. Contengono una sostanza lattiginosa, mangiata solamente dalle scimmie, rispose il catalano. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Certo, Pietro, ma chi potrà resistere all'assalto di seicento filibustieri? Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. Il conte di Lerma pagherà il suo debito, poi accadrà ciò che vorrà! Uno di quegli uomini s'alzò a sedere, quantunque avesse le braccia strettamente legate. Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. E lo spagnuolo che ha fatto fuoco su di lui, è scomparso sotto terra? I bricconi credevano di mandarmi all'altro mondo come se fossi uno stupido indiano! È probabile; però dubito che osi mostrarsi, sapendo ora che siamo in due. Apriremo gli occhi e non lasceremo il grilletto dei fucili. Wan Stiller, che vegliava sulla cima della rupe, fu lesto a correre loro incontro, dicendo Ho udito un colpo di fucile; siete stato voi a sparare, capitano? Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. Grazie, Carmaux, ora sono tranquillo e posso attendere la morte con tutta serenità. Volteggiava rapida, come un uccello fantastico, minacciando sempre, senza però far tuonare le sue artiglierie. Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Rimanevano però gli uomini delle batterie, ben piú numerosi dei marinai della coperta. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Il vostro nome ed i vostri titoli o non uscirete da Maracaybo. I cinque baschi non si erano mossi, aspettando l'assalto dei due filibustieri. S'avanzavano, indietreggiavano, balzavano ora a destra ed ora a manca, percuotendo forte i ferri. La lama toccò e l'uomo cadde senza mandare un gemito. Saremo bravi se riusciremo a levarci d'attorno questa muta di cani arrabbiati. Quell'uomo, giunto in cosí buon punto, teneva in mano un grosso randello. I due filibustieri ed il negro, sbarazzatisi dei cinque assalitori, svoltarono precipitosamente l'angolo della via. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Queste selve sono nostre; tornate quindi ai vostri paesi o noi vi mangeremo tutti. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Andrete ad ucciderli sulla costa se lo vorrete, ma non sul territorio degli Arawaki. Ti ho detto che noi non siamo nemici degli uomini rossi. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. Maracaybo, disse il Corsaro, con accento cupo, che tradiva un impeto di sordo furore. Conosciamo un posto ove potremo sbarcare tranquilli e nascondere il canotto fra i paletuvieri. Sarebbe meglio che la nostra nave non si avvicinasse di piú. Ha già virato e ci aspetterà al largo, rispose il Corsaro. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. Colà vi sono dei tesori da raccogliere, maggiori di quelli che troverai in Maracaybo. Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio In quell'istante la scialuppa, scortata dalle altre due imbarcazioni, era giunta presso la caravella. Vedete bene, cavaliere, che la fortuna stava dalla mia parte. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Andiamo a fare la cena della morte adunque, mio capitano. L'ultima nostra ora è piú lontana di quello che tu credi, rispose il Corsaro. Aspetta che calino le tenebre e tu vedrai quel barilotto di polvere fare dei miracoli. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. E lo spagnuolo che ha fatto fuoco su di lui, è scomparso sotto terra? I bricconi credevano di mandarmi all'altro mondo come se fossi uno stupido indiano! È probabile; però dubito che osi mostrarsi, sapendo ora che siamo in due. Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Bella prodezza deridere i morti; il bello è deridere i vivi, miei cari caballeros! disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. Il Corsaro Nero si era prontamente alzato, barcollando tra il fumo che lo avvolgeva. Rassicuratevi però, non è che svenuto per lo spavento provato. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Queste selve sono nostre; tornate quindi ai vostri paesi o noi vi mangeremo tutti. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Andrete ad ucciderli sulla costa se lo vorrete, ma non sul territorio degli Arawaki. Ti ho detto che noi non siamo nemici degli uomini rossi. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Avevano già gettate le armi ed aspettavano, con cupa rassegnazione, la loro sorte. Il quartier mastro, udendo quelle parole, si era fatto innanzi, dicendo Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. Colà vi sono dei tesori da raccogliere, maggiori di quelli che troverai in Maracaybo. Quindi volgendosi verso Carmaux, Wan Stiller, l'africano ed il prigioniero, disse Ho portato con me una corda nuova per appiccarlo, comandante, rispose Carmaux. Lo credo, non sperate però di raggiungerli né oggi, né domani. Non ci fanno paura né gli uni né gli altri. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Certo, Pietro, ma chi potrà resistere all'assalto di seicento filibustieri? Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! L'ultima nostra ora è piú lontana di quello che tu credi, rispose il Corsaro. Aspetta che calino le tenebre e tu vedrai quel barilotto di polvere fare dei miracoli. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. Maracaybo, disse il Corsaro, con accento cupo, che tradiva un impeto di sordo furore. Conosciamo un posto ove potremo sbarcare tranquilli e nascondere il canotto fra i paletuvieri. Sarebbe meglio che la nostra nave non si avvicinasse di piú. Ha già virato e ci aspetterà al largo, rispose il Corsaro. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Pazienza alcuni giorni ancora, poi Wan Guld saprà di che cosa saremo capaci noi. Ispezionò rapidamente la costa, poi balzò agilmente a terra, legando l'imbarcazione ad un ramo. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. Maracaybo, disse il Corsaro, con accento cupo, che tradiva un impeto di sordo furore. Conosciamo un posto ove potremo sbarcare tranquilli e nascondere il canotto fra i paletuvieri. Sarebbe meglio che la nostra nave non si avvicinasse di piú. Ha già virato e ci aspetterà al largo, rispose il Corsaro. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Pazienza alcuni giorni ancora, poi Wan Guld saprà di che cosa saremo capaci noi. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Venite, miei bravi, disse il Corsaro a Carmaux e a Wan Stiller. Credo che avremo il tempo necessario per scambiare due chiacchiere. Andiamo a fare la cena della morte adunque, mio capitano. L'ultima nostra ora è piú lontana di quello che tu credi, rispose il Corsaro. Aspetta che calino le tenebre e tu vedrai quel barilotto di polvere fare dei miracoli. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Glielo prenderò e manderemo i serpenti a passeggiare nel bosco. Le mie bestie non fanno male agli amici, rispose il negro, ridendo. Aspetta un momento compare bianco e li manderò a dormire. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Il negro era tornato, lasciando Wan Stiller a guardia dei prigionieri. Messo al corrente di ciò che si doveva fare, si mise alacremente all'opera. Casse, armadi, tavoli massicci, canterani furono accumulati contro la porta, in modo da barricarla completamente. Comandante, disse, nella viuzza si sono aggruppati parecchi cittadini e tutti guardano verso questa casa. Io credo che ormai si siano accorti che qui succedono delle misteriose sparizioni d'uomini. Una cinquantina di persone, divise in vari gruppetti, ingombravano l'opposta estremità della viuzza. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. Ti dico che abbiamo da fare con una nave di linea, ripeté Wan Stiller. Veniva dalla nave nemica ed il vento l'aveva portata a bordo della filibustiera. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. Sulla nave nemica si udivano urla di terrore e comandi precipitati. Una voce imperiosa coprí per un istante quel tumulto, forse quella del comandante. Io abbatterò quel gigante che sta gettando sull'arrosto quelle erbe aromatiche, rispose Carmaux. Due colpi di fucile rimbombarono, rompendo bruscamente il silenzio che allora regnava nella foresta vergine. I filibustieri stavano per precipitarsi innanzi, quando in lontananza udirono alzarsi clamori furibondi. Signore, disse il catalano, volgendosi verso il Corsaro, se noi fuggiamo verremo inseguiti. Nascondiamoci lassú, disse, indicando un albero enorme, che da solo formava una piccola foresta. Ti avverto che siamo a tale altezza da fracassarci le ossa. Tacete, o gli indiani ci udranno, rispondeva il catalano che gli stava sotto. Era meglio lasciare che quei selvaggi se lo divorassero in pace. Uno scricchiolio che veniva dall'estremità del ramo gl'interruppe la frase. I loro compagni dovevano già trovarsi molto innanzi, cominciando le loro grida a diventare fioche. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Signore, sono le sei pomeridiane ed io non ho ancora fatta colazione. Venite, miei bravi, disse il Corsaro a Carmaux e a Wan Stiller. Credo che avremo il tempo necessario per scambiare due chiacchiere. Andiamo a fare la cena della morte adunque, mio capitano. Tanto piú che la via della montagna è stata resa impraticabile, Pietro, disse il Corsaro. Se fosse possibile girarlo, e gettarci nella pianura, ma che! Abbiamo da fare con un comandante che conosce tutte le astuzie della guerra, Pietro. Non si avrebbe piú fiducia né dell'Olonese, né del Corsaro, né di Michele il Basco. Incaricati di tenere occupati gli spagnuoli e lascia fare il resto a me. Se fra tre ore Gibraltar non sarà in nostra mano, io non sarò piú l'Olonese. Dietro a quei forti vi sono maggiori tesori da predare che a Maracaybo. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Il Corsaro Nero ed il Basco avevano lanciato il formidabile grido di guerra Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. E lo spagnuolo che ha fatto fuoco su di lui, è scomparso sotto terra? I bricconi credevano di mandarmi all'altro mondo come se fossi uno stupido indiano! È probabile; però dubito che osi mostrarsi, sapendo ora che siamo in due. Apriremo gli occhi e non lasceremo il grilletto dei fucili. Wan Stiller, che vegliava sulla cima della rupe, fu lesto a correre loro incontro, dicendo Ho udito un colpo di fucile; siete stato voi a sparare, capitano? Vedremo se la fortuna lo proteggerà anche contro la palla del mio archibugio. chiese Carmaux, il quale si era messo a raccogliere dei rami secchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? Non ha avuto nemmeno il tempo di mandare un grido, rispose Moko, ridendo. Mi pare un po' piccolo per essere uno di quei sanguinari predoni. È un predatore di scimmie e di uccelli, che non osa prendersela con gli uomini. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Volete che la faccia trasbordare, prima che le onde ce lo impediscano? Continuò cosí alcuni minuti, poi fermandosi improvvisamente dinanzi a Morgan, gli chiese a bruciapelo questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Non vi sono che trentacinque o quaranta centimetri di acqua. Allora entriamo anche noi in acqua ed affrettiamo il passo. Non fanno male, disse il catalano, vedendo Carmaux e Wan Stiller balzare indietro. Contengono una sostanza lattiginosa, mangiata solamente dalle scimmie, rispose il catalano. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. E lo spagnuolo che ha fatto fuoco su di lui, è scomparso sotto terra? L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Gli spagnuoli dovevano aver scoperte le bande dell'Olonese, e si preparavano a difendersi disperatamente. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. Il Corsaro Nero si era prontamente alzato, barcollando tra il fumo che lo avvolgeva. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. Il conte di Lerma pagherà il suo debito, poi accadrà ciò che vorrà! Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. Quando si furono rimessi dallo stupore, il Corsaro ed il suo compagno erano già lontani. Il Corsaro e Carmaux correvano alla disperata, senza però sapere dove andassero. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. In aria si udiva un fracasso strano che cresceva di momento in momento. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Il negro era tornato, lasciando Wan Stiller a guardia dei prigionieri. Messo al corrente di ciò che si doveva fare, si mise alacremente all'opera. Casse, armadi, tavoli massicci, canterani furono accumulati contro la porta, in modo da barricarla completamente. Comandante, disse, nella viuzza si sono aggruppati parecchi cittadini e tutti guardano verso questa casa. Io credo che ormai si siano accorti che qui succedono delle misteriose sparizioni d'uomini. Una cinquantina di persone, divise in vari gruppetti, ingombravano l'opposta estremità della viuzza. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. Il Corsaro Nero si era prontamente alzato, barcollando tra il fumo che lo avvolgeva. Rassicuratevi però, non è che svenuto per lo spavento provato. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. A noi, conte di casa del diavolo disse coi denti stretti. L'avventuriero si era messo in guardia, ma ad un tratto si rialzò, dicendo Quando s'incrocia il ferro si ha il diritto di conoscere il nome dell'avversario. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Abbiamo da fare con un comandante che conosce tutte le astuzie della guerra, Pietro. Non si avrebbe piú fiducia né dell'Olonese, né del Corsaro, né di Michele il Basco. Incaricati di tenere occupati gli spagnuoli e lascia fare il resto a me. Se fra tre ore Gibraltar non sarà in nostra mano, io non sarò piú l'Olonese. Dietro a quei forti vi sono maggiori tesori da predare che a Maracaybo. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Il Corsaro Nero ed il Basco avevano lanciato il formidabile grido di guerra Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. La duchessa, udendo quelle parole, trasalí, mentre i suoi sguardi tradivano un'estrema ansietà. Invece di rispondere, la giovane fiamminga tornò a chiedergli con maggior forza Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Gli spagnuoli dovevano aver scoperte le bande dell'Olonese, e si preparavano a difendersi disperatamente. Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. La duchessa, udendo quelle parole, trasalí, mentre i suoi sguardi tradivano un'estrema ansietà. Invece di rispondere, la giovane fiamminga tornò a chiedergli con maggior forza Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. In aria si udiva un fracasso strano che cresceva di momento in momento. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Andrete ad ucciderli sulla costa se lo vorrete, ma non sul territorio degli Arawaki. Ti ho detto che noi non siamo nemici degli uomini rossi. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. Mi pare un po' piccolo per essere uno di quei sanguinari predoni. È un predatore di scimmie e di uccelli, che non osa prendersela con gli uomini. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Io abbatterò quel gigante che sta gettando sull'arrosto quelle erbe aromatiche, rispose Carmaux. Due colpi di fucile rimbombarono, rompendo bruscamente il silenzio che allora regnava nella foresta vergine. I filibustieri stavano per precipitarsi innanzi, quando in lontananza udirono alzarsi clamori furibondi. Signore, disse il catalano, volgendosi verso il Corsaro, se noi fuggiamo verremo inseguiti. Nascondiamoci lassú, disse, indicando un albero enorme, che da solo formava una piccola foresta. Ti avverto che siamo a tale altezza da fracassarci le ossa. Tacete, o gli indiani ci udranno, rispondeva il catalano che gli stava sotto. Era meglio lasciare che quei selvaggi se lo divorassero in pace. Uno scricchiolio che veniva dall'estremità del ramo gl'interruppe la frase. I loro compagni dovevano già trovarsi molto innanzi, cominciando le loro grida a diventare fioche. Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Pazienza alcuni giorni ancora, poi Wan Guld saprà di che cosa saremo capaci noi. Ispezionò rapidamente la costa, poi balzò agilmente a terra, legando l'imbarcazione ad un ramo. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Avevano già gettate le armi ed aspettavano, con cupa rassegnazione, la loro sorte. Il quartier mastro, udendo quelle parole, si era fatto innanzi, dicendo Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. In aria si udiva un fracasso strano che cresceva di momento in momento. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. V'ho detto che la morte non mi fa paura, disse il Corsaro, con suprema fierezza. Il duca alzò vivamente il capo e guardando fisso il Corsaro, gli chiese a bruciapelo E se io vi lasciassi libero, che cosa fareste dopo? Compite la vostra triste opera di traditore e di assassino, continuò il Corsaro. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. Sulla nave nemica si udivano urla di terrore e comandi precipitati. Una voce imperiosa coprí per un istante quel tumulto, forse quella del comandante. Guidata dal robusto braccio del Corsaro Nero, piomba, con tutto impeto sul grande vascello. La Folgore passa là dove, un istante prima, si trovava la poppa della nave avversaria. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Allora affrettiamoci a battere in ritirata, prima che giungano altri avversari, disse il Corsaro. Col vostro permesso v'offro la mia sciabola, capitano; io so adoperare quei lunghi coltelli. Il Corsaro Nero s'era arrestato, impugnando la corta sciabola del filibustiere. Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi. Amici, disse il Corsaro, qui si tratta di vendere cara la vita. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. Non so decidermi a lasciarvi, padrone; io sono forte e posso esservi di molta utilità. Il Corsaro, vistolo scomparire, si volse verso il filibustiere, dicendo Lo sono, disse il filibustiere, che s'era nascosto dietro l'angolo della casa. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. I volatili non mancavano e mescolavano le loro grida a quelle dei quadrumani. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Ehi, Wan Stiller, sta' pronto a colpire con la tua sciabola. Con un buon colpo di mazza getterò giú quella bestia. Carmaux, completamente rassicurato, vedendosi intorno tanti difensori, si mise a saltare furiosamente, scuotendo il fogliame. Se non si muove, ciò indica che ha piú paura di te. Il filibustiere s'aggrappò ad un ramo superiore e raddoppiò i salti. Ad un tratto, temendo forse di fare un brutto capitombolo, prese un partito disperato. Non ha avuto nemmeno il tempo di mandare un grido, rispose Moko, ridendo. Mi pare un po' piccolo per essere uno di quei sanguinari predoni. È un predatore di scimmie e di uccelli, che non osa prendersela con gli uomini. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. La duchessa, udendo quelle parole, trasalí, mentre i suoi sguardi tradivano un'estrema ansietà. Invece di rispondere, la giovane fiamminga tornò a chiedergli con maggior forza Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. I volatili non mancavano e mescolavano le loro grida a quelle dei quadrumani. chiese il Corsaro, alzando bruscamente il capo e sbarazzandosi del mantello. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Sono dieci ore che vi cerco, correndo lungo la spiaggia come un cavallo. È vero che il vecchio governatore vi aveva fatti prigionieri? Del nobile castigliano che avevamo fatto prigioniero nella casa del notaio di Maracaybo? Il Corsaro e Carmaux correvano alla disperata, senza però sapere dove andassero. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Il filibustiere aveva avuto il tempo di accertarsi che si trattava veramente del negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Il negro s'era subito arrestato, poi dopo qualche istante di esitazione era tornato indietro. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Sono dieci ore che vi cerco, correndo lungo la spiaggia come un cavallo. È vero che il vecchio governatore vi aveva fatti prigionieri? Del nobile castigliano che avevamo fatto prigioniero nella casa del notaio di Maracaybo? E dei due feriti che ti avevamo lasciati, cosa è avvenuto? Temo che questa sera un buon numero dei nostri non ceneranno. Speriamo di non essere nel numero dei morti e d'appiccare invece Wan Guld. Sarà un affare serio espugnare quei due forti, senza artiglierie e senza scale. Tanto piú che la via della montagna è stata resa impraticabile, Pietro, disse il Corsaro. Se fosse possibile girarlo, e gettarci nella pianura, ma che! Abbiamo da fare con un comandante che conosce tutte le astuzie della guerra, Pietro. È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Un metro piú innanzi e piombavo nel giardino come un sacco di stracci. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. Il conte di Lerma pagherà il suo debito, poi accadrà ciò che vorrà! Uno di quegli uomini s'alzò a sedere, quantunque avesse le braccia strettamente legate. Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. Colà vi sono dei tesori da raccogliere, maggiori di quelli che troverai in Maracaybo. Quindi volgendosi verso Carmaux, Wan Stiller, l'africano ed il prigioniero, disse Ho portato con me una corda nuova per appiccarlo, comandante, rispose Carmaux. Lo credo, non sperate però di raggiungerli né oggi, né domani. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Vorresti strapparli a quei mostri e dare loro onorevole sepoltura? Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Rimanevano però gli uomini delle batterie, ben piú numerosi dei marinai della coperta. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il Corsaro Nero aveva alzato la sciabola pronto a scagliarsi. Quando si furono rimessi dallo stupore, il Corsaro ed il suo compagno erano già lontani. Il Corsaro e Carmaux correvano alla disperata, senza però sapere dove andassero. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Il vostro nome ed i vostri titoli o non uscirete da Maracaybo. I cinque baschi non si erano mossi, aspettando l'assalto dei due filibustieri. S'avanzavano, indietreggiavano, balzavano ora a destra ed ora a manca, percuotendo forte i ferri. La lama toccò e l'uomo cadde senza mandare un gemito. Saremo bravi se riusciremo a levarci d'attorno questa muta di cani arrabbiati. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. Continuò cosí alcuni minuti, poi fermandosi improvvisamente dinanzi a Morgan, gli chiese a bruciapelo Non credete che sia piú pericolosa una bella fanciulla che un sanguinoso abbordaggio? Non mi sono mai occupato dei matrimoni dei nostri filibustieri, né di quelli dei bucanieri. "ecco chi mi vendicherà, e se fallirai tu, non potrà fallire questo". Che sarei morto in mare, lontano dalla mia patria, per opera della donna amata. Conducete a bordo del mio legno la duchessa di Weltendrem e il suo seguito. Un quarto d'ora dopo Carmaux ed i suoi compagni erano di ritorno. Che saremo costretti ad abbandonare il vascello alla sua sorte. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio In quell'istante la scialuppa, scortata dalle altre due imbarcazioni, era giunta presso la caravella. Vedete bene, cavaliere, che la fortuna stava dalla mia parte. I traditori hanno fortuna in questa vita, però lo si vedrà nell'altra. Voi avete voluto misurarvi con me, riprese il vecchio, con tono freddo. Lo so, disse il vecchio, dopo alcuni istanti di riflessione. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Un fulmine d'acqua e di vento spazzava il mare, con impeto irresistibile. In aria si udiva un fracasso strano che cresceva di momento in momento. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Il Corsaro Nero aveva alzato la sciabola pronto a scagliarsi. Quando si furono rimessi dallo stupore, il Corsaro ed il suo compagno erano già lontani. Il Corsaro e Carmaux correvano alla disperata, senza però sapere dove andassero. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. Grazie, Carmaux, ora sono tranquillo e posso attendere la morte con tutta serenità. Volteggiava rapida, come un uccello fantastico, minacciando sempre, senza però far tuonare le sue artiglierie. Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Rimanevano però gli uomini delle batterie, ben piú numerosi dei marinai della coperta. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. Un quarto d'ora dopo Carmaux ed i suoi compagni erano di ritorno. Che saremo costretti ad abbandonare il vascello alla sua sorte. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Signore, sono le sei pomeridiane ed io non ho ancora fatta colazione. Venite, miei bravi, disse il Corsaro a Carmaux e a Wan Stiller. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. La Folgore passa là dove, un istante prima, si trovava la poppa della nave avversaria. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. Mi sembra il mezzo migliore per fare perdere le nostre tracce ai soldati. Bisogna vedere dove si va, disse Carmaux, e conoscere gli inquilini. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio In quell'istante la scialuppa, scortata dalle altre due imbarcazioni, era giunta presso la caravella. Vedete bene, cavaliere, che la fortuna stava dalla mia parte. I traditori hanno fortuna in questa vita, però lo si vedrà nell'altra. Voi avete voluto misurarvi con me, riprese il vecchio, con tono freddo. Lo so, disse il vecchio, dopo alcuni istanti di riflessione. V'ho detto che la morte non mi fa paura, disse il Corsaro, con suprema fierezza. Il duca alzò vivamente il capo e guardando fisso il Corsaro, gli chiese a bruciapelo E se io vi lasciassi libero, che cosa fareste dopo? In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Sta bene, affido a voi il comando della mia Folgore. In quindici minuti, non ostante quel furioso cannoneggiamento, le prime scialuppe approdano. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Signore, sono le sei pomeridiane ed io non ho ancora fatta colazione. Venite, miei bravi, disse il Corsaro a Carmaux e a Wan Stiller. Credo che avremo il tempo necessario per scambiare due chiacchiere. Andiamo a fare la cena della morte adunque, mio capitano. L'ultima nostra ora è piú lontana di quello che tu credi, rispose il Corsaro. Aspetta che calino le tenebre e tu vedrai quel barilotto di polvere fare dei miracoli. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. Carmaux, completamente rassicurato, vedendosi intorno tanti difensori, si mise a saltare furiosamente, scuotendo il fogliame. Se non si muove, ciò indica che ha piú paura di te. Il filibustiere s'aggrappò ad un ramo superiore e raddoppiò i salti. Ad un tratto, temendo forse di fare un brutto capitombolo, prese un partito disperato. Non ha avuto nemmeno il tempo di mandare un grido, rispose Moko, ridendo. Mi pare un po' piccolo per essere uno di quei sanguinari predoni. È un predatore di scimmie e di uccelli, che non osa prendersela con gli uomini. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Il vostro nome ed i vostri titoli o non uscirete da Maracaybo. I cinque baschi non si erano mossi, aspettando l'assalto dei due filibustieri. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. Con un buon colpo di mazza getterò giú quella bestia. Carmaux, completamente rassicurato, vedendosi intorno tanti difensori, si mise a saltare furiosamente, scuotendo il fogliame. Se non si muove, ciò indica che ha piú paura di te. Il filibustiere s'aggrappò ad un ramo superiore e raddoppiò i salti. Ad un tratto, temendo forse di fare un brutto capitombolo, prese un partito disperato. Non ha avuto nemmeno il tempo di mandare un grido, rispose Moko, ridendo. Mi pare un po' piccolo per essere uno di quei sanguinari predoni. È un predatore di scimmie e di uccelli, che non osa prendersela con gli uomini. Te lo farò assaggiare, catalano del mio cuore, e vedremo se farai smorfie. È la foresta paludosa, signore, la piú difficile da attraversare. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Sono dieci ore che vi cerco, correndo lungo la spiaggia come un cavallo. È vero che il vecchio governatore vi aveva fatti prigionieri? Del nobile castigliano che avevamo fatto prigioniero nella casa del notaio di Maracaybo? Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Il vostro nome ed i vostri titoli o non uscirete da Maracaybo. I cinque baschi non si erano mossi, aspettando l'assalto dei due filibustieri. S'avanzavano, indietreggiavano, balzavano ora a destra ed ora a manca, percuotendo forte i ferri. La lama toccò e l'uomo cadde senza mandare un gemito. Saremo bravi se riusciremo a levarci d'attorno questa muta di cani arrabbiati. Quell'uomo, giunto in cosí buon punto, teneva in mano un grosso randello. I due filibustieri ed il negro, sbarazzatisi dei cinque assalitori, svoltarono precipitosamente l'angolo della via. Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Il negro era tornato, lasciando Wan Stiller a guardia dei prigionieri. Messo al corrente di ciò che si doveva fare, si mise alacremente all'opera. Casse, armadi, tavoli massicci, canterani furono accumulati contro la porta, in modo da barricarla completamente. Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Il filibustiere aveva avuto il tempo di accertarsi che si trattava veramente del negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Il negro s'era subito arrestato, poi dopo qualche istante di esitazione era tornato indietro. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Il negro era tornato, lasciando Wan Stiller a guardia dei prigionieri. Messo al corrente di ciò che si doveva fare, si mise alacremente all'opera. Casse, armadi, tavoli massicci, canterani furono accumulati contro la porta, in modo da barricarla completamente. Comandante, disse, nella viuzza si sono aggruppati parecchi cittadini e tutti guardano verso questa casa. Io credo che ormai si siano accorti che qui succedono delle misteriose sparizioni d'uomini. Una cinquantina di persone, divise in vari gruppetti, ingombravano l'opposta estremità della viuzza. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Il Corsaro Nero ed il Basco avevano lanciato il formidabile grido di guerra Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. La giovane fiamminga aggrottò la fronte, guardando il Corsaro cogli occhi oscuri. Dio mi guardi dal sospettare di voi, ma io debbo obbedire alle leggi della filibusteria. Mi sarebbe assai rincresciuto che il Corsaro Nero avesse potuto dubitare di me. Vorrei chiedervi se durante la mia assenza voi lascerete l'isola. Mi rincrescerebbe, signora, se al mio ritorno non vi trovassi piú. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. Pietro Nau vi aspetta nella sua abitazione, per farvi delle comunicazioni urgenti. esclamò il Corsaro, mentre un cupo lampo gli balenava negli sguardi. Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Bisognerà che vi lasciate affumicare, disse il catalano, che frenava a grande stento le risa. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. I volatili non mancavano e mescolavano le loro grida a quelle dei quadrumani. chiese il Corsaro, alzando bruscamente il capo e sbarazzandosi del mantello. È il flauto di Moko, rispose Carmaux, con un sorriso. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Bella prodezza deridere i morti; il bello è deridere i vivi, miei cari caballeros! disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. Aspetta un momento compare bianco e li manderò a dormire. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Gli spagnuoli dovevano aver scoperte le bande dell'Olonese, e si preparavano a difendersi disperatamente. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. Colà vi sono dei tesori da raccogliere, maggiori di quelli che troverai in Maracaybo. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Il filibustiere aveva avuto il tempo di accertarsi che si trattava veramente del negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. La duchessa, udendo quelle parole, trasalí, mentre i suoi sguardi tradivano un'estrema ansietà. Invece di rispondere, la giovane fiamminga tornò a chiedergli con maggior forza Il Corsaro stava per rispondere, quando si udirono dei passi sulla scaletta. Era Morgan che scendeva nel quadro, già di ritorno dalla sua missione. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Volete che la faccia trasbordare, prima che le onde ce lo impediscano? Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. la tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. I volatili non mancavano e mescolavano le loro grida a quelle dei quadrumani. chiese il Corsaro, alzando bruscamente il capo e sbarazzandosi del mantello. È il flauto di Moko, rispose Carmaux, con un sorriso. Glielo prenderò e manderemo i serpenti a passeggiare nel bosco. Le mie bestie non fanno male agli amici, rispose il negro, ridendo. Aspetta un momento compare bianco e li manderò a dormire. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Signore, sono le sei pomeridiane ed io non ho ancora fatta colazione. Venite, miei bravi, disse il Corsaro a Carmaux e a Wan Stiller. Credo che avremo il tempo necessario per scambiare due chiacchiere. Andiamo a fare la cena della morte adunque, mio capitano. Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. Se fra tre ore Gibraltar non sarà in nostra mano, io non sarò piú l'Olonese. Dietro a quei forti vi sono maggiori tesori da predare che a Maracaybo. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Il Corsaro Nero ed il Basco avevano lanciato il formidabile grido di guerra Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Ispezionò rapidamente la costa, poi balzò agilmente a terra, legando l'imbarcazione ad un ramo. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. La piazza offriva uno spettacolo cosí lugubre, da fare fremere l'uomo piú impassibile della terra. Carmaux si era avvicinato al Corsaro, dicendogli con voce commossa Bada che sia autentico o non rispondo dei tuoi orecchi. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Tanto piú che la via della montagna è stata resa impraticabile, Pietro, disse il Corsaro. Se fosse possibile girarlo, e gettarci nella pianura, ma che! Abbiamo da fare con un comandante che conosce tutte le astuzie della guerra, Pietro. Non si avrebbe piú fiducia né dell'Olonese, né del Corsaro, né di Michele il Basco. Incaricati di tenere occupati gli spagnuoli e lascia fare il resto a me. Se fra tre ore Gibraltar non sarà in nostra mano, io non sarò piú l'Olonese. Dietro a quei forti vi sono maggiori tesori da predare che a Maracaybo. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Il Corsaro Nero ed il Basco avevano lanciato il formidabile grido di guerra Il ponte, formato dai tronchi e dai fasci di legna, non bastava a tutti. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. Maracaybo, disse il Corsaro, con accento cupo, che tradiva un impeto di sordo furore. Conosciamo un posto ove potremo sbarcare tranquilli e nascondere il canotto fra i paletuvieri. Sarebbe meglio che la nostra nave non si avvicinasse di piú. Ha già virato e ci aspetterà al largo, rispose il Corsaro. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Pazienza alcuni giorni ancora, poi Wan Guld saprà di che cosa saremo capaci noi. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Vorresti strapparli a quei mostri e dare loro onorevole sepoltura? È impossibile che essi soli siano capaci di divorare due uomini. Ebbene, prima che i loro compagni giungano, noi avremo sepolti i tuoi camerati. Ehi, Carmaux, e tu Wan Stiller che siete abili bersaglieri, non mancate ai vostri colpi. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Vorresti strapparli a quei mostri e dare loro onorevole sepoltura? Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Sei libero di fare ciò che vorrai, ma credo che il tuo soccorso sarà inutile. Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. E se io vi lasciassi libero, che cosa fareste dopo? Compite la vostra triste opera di traditore e di assassino, continuò il Corsaro. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Non vi sono che trentacinque o quaranta centimetri di acqua. Allora entriamo anche noi in acqua ed affrettiamo il passo. Non fanno male, disse il catalano, vedendo Carmaux e Wan Stiller balzare indietro. Contengono una sostanza lattiginosa, mangiata solamente dalle scimmie, rispose il catalano. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. È astuto come una volpe, energico come Montbars, e valoroso. Certo, Pietro, ma chi potrà resistere all'assalto di seicento filibustieri? Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Queste selve sono nostre; tornate quindi ai vostri paesi o noi vi mangeremo tutti. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. Sul braccio portava un ampio ferraiuolo, nero come il vestito. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Non l'ho mai veduto allegro, nemmeno alla Tortue, né l'ho visto mai sorridere. Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Presto, signori; fra due minuti la casa ci crollerà sotto i piedi. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. tristezza che poco fa m'aveva invaso, si è dileguata. Tanto che per ucciderlo darei tutto il mio sangue, fino all'ultima goccia. Voi non appartenete alla filibusteria e sarebbe forse pericoloso il dirvelo. Il Corsaro le porse il braccio senza pronunciare sillaba e la condusse in coperta. Ella gli porse la sua piccola mano e sussultò sentendola tremare. mormorò la giovane, curvandosi verso la mulatta che l'aveva seguita. Sulla prora del vascello spagnuolo, aveva veduto una forma bianca appoggiata all'argano. Conservava una immobilità assoluta, tenendo il mento appoggiato sulle mani in una posa meditabonda. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. A noi, conte di casa del diavolo disse coi denti stretti. L'avventuriero si era messo in guardia, ma ad un tratto si rialzò, dicendo Quando s'incrocia il ferro si ha il diritto di conoscere il nome dell'avversario. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Se non ci chiuderà il passo non saremo noi ad assalirlo. Era una savana, ossia un bacino melmoso formato dagli scoli di tutta la foresta. Nemmeno le testuggini sfuggono, sebbene siano difese da gusci di grande resistenza. chiese il Corsaro, che pareva avesse dimenticato Wan Guld e la sua scorta. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Il Corsaro Nero non aveva fatto alcun cenno, nemmeno di salutarla. Era diventato piú pallido che mai e un fremito scuoteva le sue membra. Scusate, gli disse con fare imbarazzato, mentre un rapido rossore gli coloriva le guance. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Volete che la faccia trasbordare, prima che le onde ce lo impediscano? Continuò cosí alcuni minuti, poi fermandosi improvvisamente dinanzi a Morgan, gli chiese a bruciapelo Non credete che sia piú pericolosa una bella fanciulla che un sanguinoso abbordaggio? Non mi sono mai occupato dei matrimoni dei nostri filibustieri, né di quelli dei bucanieri. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! gridò il Corsaro, che si era messo dinanzi ai compagni. Il vostro nome ed i vostri titoli o non uscirete da Maracaybo. I cinque baschi non si erano mossi, aspettando l'assalto dei due filibustieri. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Colà però si erano subito trovati dinanzi ad una resistenza inaspettata. Dai boccaporti salivano con furia gli spagnuoli delle batterie, colle armi in pugno. Erano cento almeno, guidati da alcuni ufficiali e dai mastri e contromastri artiglieri. D'un balzo supera le murate e si getta sulla tolda del vascello urlando Nessuno può resistere a quel braccio, e nessuno può parare le sue botte. Morgan in quel momento accorreva con una banda di filibustieri. Arrendetevi, gridò il Corsaro avanzandosi verso gli spagnuoli aggruppati intorno alla barra del timone. Riprendete la vostra scure, contromastro rispose il Corsaro, con nobiltà. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. È astuto come una volpe, energico come Montbars, e valoroso. Certo, Pietro, ma chi potrà resistere all'assalto di seicento filibustieri? Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Il diavolo non se li sarà portati via, almeno cosí spero. Mi rincrescerebbe per le venticinque bastonate che mi bruciano ancora il dorso. Ed i loro cavalli non avranno avute le ali, suppongo, disse il Corsaro. Il governatore è astuto ed avrà cercato di far perdere le sue tracce. Il catalano immerse la sua spada e cercò il fondo. Non vi sono che trentacinque o quaranta centimetri di acqua. Allora entriamo anche noi in acqua ed affrettiamo il passo. Non fanno male, disse il catalano, vedendo Carmaux e Wan Stiller balzare indietro. Contengono una sostanza lattiginosa, mangiata solamente dalle scimmie, rispose il catalano. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Il conte di Lerma s'inchinò senza rispondere e si diresse a poppa, mormorando fra sé Fu solamente verso le quattro pomeridiane che il veliero poté lasciare l'ancoraggio. Il conte di Lerma pagherà il suo debito, poi accadrà ciò che vorrà! Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Se la continua cosí, bisognerà tagliargli un pezzo di lingua. Io sono il figlio del giudice di Maracaybo, don Alonzo de Conxevio. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Sono dieci ore che vi cerco, correndo lungo la spiaggia come un cavallo. È vero che il vecchio governatore vi aveva fatti prigionieri? Del nobile castigliano che avevamo fatto prigioniero nella casa del notaio di Maracaybo? E dei due feriti che ti avevamo lasciati, cosa è avvenuto? Temo che questa sera un buon numero dei nostri non ceneranno. Speriamo di non essere nel numero dei morti e d'appiccare invece Wan Guld. Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ventre di pesce cane, tu ne sai una piú del diavolo! Orsú, facciamo raccolta di legna e aspettiamoli con tutta tranquillità. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? chiese Carmaux, il quale si era messo a raccogliere dei rami secchi. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. Grazie, Carmaux, ora sono tranquillo e posso attendere la morte con tutta serenità. Volteggiava rapida, come un uccello fantastico, minacciando sempre, senza però far tuonare le sue artiglierie. Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Rimanevano però gli uomini delle batterie, ben piú numerosi dei marinai della coperta. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Il negro si era arrampicato sulla forca, tenendo fra le labbra il coltello del filibustiere. Recise con un colpo solo la fune, poi calò giú il cadavere, adagio, adagio. La nostra missione è finita e l'oceano aspetta la salma del valoroso. Se non sono diventato cieco, vi sono delle persone che mi pare ci attendano. La mia sciabola d'arrembaggio avrà buon gioco sulle loro navaje! Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Delle vostre promesse non so che cosa farne, poiché so che cosa valgono. Signore, sono le sei pomeridiane ed io non ho ancora fatta colazione. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? E come potremo resistere, comandante, se i soldati verranno ad assalire la casa? Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Che il duca ne abbia desiderio, lo credo, però vi scordate che vi sono anch'io. Wan Guld è il governatore di Maracaybo e tutti gli spagnuoli devono obbedirgli. Quindi, curvandosi verso il corsaro, gli mormorò in un orecchio In quell'istante la scialuppa, scortata dalle altre due imbarcazioni, era giunta presso la caravella. Vedete bene, cavaliere, che la fortuna stava dalla mia parte. I traditori hanno fortuna in questa vita, però lo si vedrà nell'altra. Voi avete voluto misurarvi con me, riprese il vecchio, con tono freddo. Lo so, disse il vecchio, dopo alcuni istanti di riflessione. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Il catalano ed i filibustieri si erano messi a correre per avvantaggiarsi esclamò Wan Stiller, che per primo si era impegnato fra quelle spine. Diverremo tutti zoppi se saremo costretti ad attraversare questi triboli! I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Andrete ad ucciderli sulla costa se lo vorrete, ma non sul territorio degli Arawaki. Ti ho detto che noi non siamo nemici degli uomini rossi. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. La giovane duchessa stava accomodando i fiori e le frutta, aiutata dalle due meticce. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Speriamo di non essere nel numero dei morti e d'appiccare invece Wan Guld. Sarà un affare serio espugnare quei due forti, senza artiglierie e senza scale. Tanto piú che la via della montagna è stata resa impraticabile, Pietro, disse il Corsaro. Se fosse possibile girarlo, e gettarci nella pianura, ma che! Abbiamo da fare con un comandante che conosce tutte le astuzie della guerra, Pietro. Non si avrebbe piú fiducia né dell'Olonese, né del Corsaro, né di Michele il Basco. Incaricati di tenere occupati gli spagnuoli e lascia fare il resto a me. Se fra tre ore Gibraltar non sarà in nostra mano, io non sarò piú l'Olonese. Dietro a quei forti vi sono maggiori tesori da predare che a Maracaybo. Era un avvertimento pericoloso non però sufficiente per arrestare quei fieri scorridori del mare. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Delle bande d'uccelli acquatici indicavano le vicinanze di una grande palude e d'una savana. Ma oltre l'acqua mi pare che vi sia qualche animale, disse Carmaux. Si limitano a lasciarla pendere, sfiorando dolcemente l'acqua coi lunghi peli. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. Non so decidermi a lasciarvi, padrone; io sono forte e posso esservi di molta utilità. Il Corsaro, vistolo scomparire, si volse verso il filibustiere, dicendo Lo sono, disse il filibustiere, che s'era nascosto dietro l'angolo della casa. Il Corsaro Nero aveva alzato la sciabola pronto a scagliarsi. Quando si furono rimessi dallo stupore, il Corsaro ed il suo compagno erano già lontani. Il Corsaro e Carmaux correvano alla disperata, senza però sapere dove andassero. Io credo che con un po' d'astuzia possiamo fare perdere le nostre tracce. Egli si era rapidamente diretto verso la casa che chiudeva la estremità di quella viuzza. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Vorresti strapparli a quei mostri e dare loro onorevole sepoltura? È impossibile che essi soli siano capaci di divorare due uomini. Ebbene, prima che i loro compagni giungano, noi avremo sepolti i tuoi camerati. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. Ti dico che abbiamo da fare con una nave di linea, ripeté Wan Stiller. Veniva dalla nave nemica ed il vento l'aveva portata a bordo della filibustiera. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. Sulla nave nemica si udivano urla di terrore e comandi precipitati. Una voce imperiosa coprí per un istante quel tumulto, forse quella del comandante. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Il Corsaro Nero si era prontamente alzato, barcollando tra il fumo che lo avvolgeva. Rassicuratevi però, non è che svenuto per lo spavento provato. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. Ti dico che abbiamo da fare con una nave di linea, ripeté Wan Stiller. Veniva dalla nave nemica ed il vento l'aveva portata a bordo della filibustiera. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. No, ma ho sfondato una parte del tetto e per di là possiamo passare. In quel momento una scarica formidabile rintronò nella viuzza, facendo tremare tutti i vetri. Il Corsaro era balzato in piedi snudando con un rapido gesto la spada. Quell'uomo, alcuni istanti prima cosí calmo e compassato, sentendo l'odore della polvere, si era trasfigurato i suoi occhi balenavano, sulle smorte gote era improvvisamente comparso un lieve rossore. State zitto, avaraccio, gridò Carmaux che slegava il povero uomo. Bada che il barile non scoppi prima che abbiamo abbandonato la casa. La miccia è lunga, signore, rispose il filibustiere, scendendo la scala a precipizio. Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. I maghi della foresta dovevano mettere un cartello colla scritta Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Se lo incontreremo a Gibraltar lo risparmieremo, è vero Wan Stiller? I due filibustieri si erano levati in piedi, guardando nella direzione indicata. E sono fuochi di legni avanzantisi sul lago, aggiunse l'amburghese. si chiese il Corsaro, mentre un lampo vivido gli balenava negli sguardi. se fosse vero, potrei ancora vendicarmi dell'uccisore dei miei fratelli. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Il niku ubriaca i pesci e agli uomini produce delle coliche tremende. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Signora, permettete che vi offra ospitalità nella mia casa, che metto tutta a vostra disposizione. Moko, Carmaux e Wan Stiller vi condurranno colà e rimarranno ai vostri ordini. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. Una tavola, coperta d'una candida tovaglia di Fiandra, era stata preparata sotto quel pittoresco ricovero. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Dei difensori del vascello di linea non rimanevano che diciotto marinai e quasi tutti feriti. Avevano già gettate le armi ed aspettavano, con cupa rassegnazione, la loro sorte. Il quartier mastro, udendo quelle parole, si era fatto innanzi, dicendo Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Mi ha chiesto di far parte della spedizione ed io mi sono affrettato ad accettarlo. Te ne avrei date di piú, se non avessi dovuto pagare stamane un grosso riscatto. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. I due filibustieri ed il negro, sbarazzatisi dei cinque assalitori, svoltarono precipitosamente l'angolo della via. Avevo pensato che il mio intervento poteva esservi utile e mi sono affrettato a ritornare. Allora affrettiamoci a battere in ritirata, prima che giungano altri avversari, disse il Corsaro. Col vostro permesso v'offro la mia sciabola, capitano; io so adoperare quei lunghi coltelli. Il Corsaro Nero s'era arrestato, impugnando la corta sciabola del filibustiere. Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi. Amici, disse il Corsaro, qui si tratta di vendere cara la vita. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! Arrancavano da cinque minuti, quando a prora avvenne un urto. Io ed i miei due filibustieri bastiamo per dare la caccia a Wan Guld. Riempí le fiaschette dei filibustieri, diede loro alcuni biscotti, poi disse Erano già le cinque del pomeriggio, il tempo era quindi brevissimo. Il Corsaro accelerava sempre, timoroso di giungere troppo tardi addosso ai fuggiaschi. Quasi nel medesimo istante, fra gli alberi videro brillare una luce. E quel fuoco indica l'accampamento dei fuggiaschi, urlò il Corsaro. Si erano messi a correre verso quel fuoco, che pareva ardesse sul margine della foresta. I tre filibustieri si erano precipitati sulla spiaggia, armando rapidamente i fucili. Wan Stiller e Carmaux si erano inginocchiati sulla sabbia puntando i fucili. Wan Guld non ci sfuggirà piú ed io sarò vendicato! La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Mi hanno però causato un dolore cosí vivo, da farmi cadere svenuto. Prendi, compare, disse Carmaux, porgendogli una fiaschetta piena d'acqua mescolata a dell'aguardiente. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. esclamò Carmaux, che pareva in preda ad una irrefrenabile allegria. L'ho provato io, e se non sono crepato dai dolori, è stato un vero miracolo. Allora saranno costretti a dissetarsi in quello che noi abbiamo scoperto. Appena avremo la certezza che i nostri nemici muovono all'assalto della collina. Ecco i vegetali che procureranno agli spagnuoli delle coliche terribili, disse il filibustiere. Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Ha già virato e ci aspetterà al largo, rispose il Corsaro. Sí, comandante, quella dell'ammiraglio Toledo che veglia su Maracaybo e Gibraltar. Ma l'Olonese è alla Tortue e fra noi due la manderemo a picco. Pazienza alcuni giorni ancora, poi Wan Guld saprà di che cosa saremo capaci noi. Ispezionò rapidamente la costa, poi balzò agilmente a terra, legando l'imbarcazione ad un ramo. Lasciate i fucili disse a Wan Stiller ed a Carmaux. Il bosco è foltissimo e non potremo attraversarlo prima di domani mattina. Se non volete arrischiarvi di entrare in Maracaybo di giorno, bisognerà rassegnarsi ad aspettare. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Un istante dopo la scialuppa dei fuggiaschi s'inclinava a prora, imbarcando acqua a torrenti. Mi pare che voi m'abbiate fatto prigioniero, se non mi inganno. Avete dimenticato che Wan Guld ha appiccato i miei due fratelli? Ignorate forse l'odio tremendo che esiste fra me e quell'uomo? Il duca alzò vivamente il capo e guardando fisso il Corsaro, gli chiese a bruciapelo E se io vi lasciassi libero, che cosa fareste dopo? Compite la vostra triste opera di traditore e di assassino, continuò il Corsaro. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Il vecchio guardò il conte con uno sguardo pieno d'angoscia. Signor conte, fate imbarcare il vostro equipaggio, poi fate vela per Gibraltar. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Bella prodezza deridere i morti; il bello è deridere i vivi, miei cari caballeros! disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. A noi, conte di casa del diavolo disse coi denti stretti. L'avventuriero si era messo in guardia, ma ad un tratto si rialzò, dicendo Quando s'incrocia il ferro si ha il diritto di conoscere il nome dell'avversario. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Un quarto d'ora dopo Carmaux ed i suoi compagni erano di ritorno. Che saremo costretti ad abbandonare il vascello alla sua sorte. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Nel medesimo istante un colpo di cannone si udí rombare fragorosamente sul mare. Il Corsaro Nero si era slanciato fuori del salotto, gridando La giovane fiamminga non aveva fatto alcun moto per trattenerlo. Comandante, disse rivolgendosi al Corsaro Nero, non vi è un istante da perdere. Ha comandato alla flotta di non esporsi al fuoco del forte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. Honorata saliva, leggera come un uccello, senza appoggiarsi alla branca. Vi ringrazio, signora, d'essere venuta sulla mia nave, le disse. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Come sei ancora vivo, mentre alla Tortue ti si credeva morto? gridò la voce metallica, che aveva lanciata quella frase minacciosa agli uomini del canotto. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse che la sua anima ha abbandonati gli abissi del Golfo, dove riposava? Io, cavaliere, rispose una voce dolce che fece trasalire il cuore del Corsaro. Voi qui, sulla mia Folgore, mentre vi credevo alla Tortue? I filibustieri che disobbediscono ai comandi dei loro capi, si fucilano, signora. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Noi rispetteremo la tua tribú, le tue carbét ed i tuoi raccolti. Noi attraverseremo le tue foreste a dispetto della tua tribú. Abbiamo le sciabole che tagliano e le spade che forano. E noi le nostre butú che fracassano il cranio piú solido. Ben presto qualche freccia cominciò a sibilare attraverso i rami. La radura è abbastanza vasta per poterli distinguere appena si mostreranno. Non sono già coguari o giaguari da aver paura di pochi tizzoni. E questi, disse il catalano, mostrando un pugno di bacche rotonde. Durante la marcia ho fatto la mia raccolta ed ho le tasche piene. Buono da mangiarsi con la carne, quantunque abbruci troppo la gola. Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. Vestita da marinaio, di notte, assieme ad essi, affinché nessuno potesse accorgersi della mia presenza. Sfidano la morte per veder felici i loro capi, eppure. Perché fra due ore l'alba sorgerà ed io dovrò lasciarvi. La vita degli uomini è nelle mani di Dio, signora. Pensate che sono due anni che io attendo l'istante per punire quell'infame. Che cosa può aver fatto quell'uomo, perché voi nutriate verso di lui odio cosí implacabile? Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Ne vedo una arenata presso quello scoglio, a cinquecento passi da noi, rispose Carmaux. Fra qualche minuto gli spagnuoli si accorgeranno della nostra fuga. Udendo quelle scariche rintronare sulla montagna, i due marinai si erano bruscamente svegliati. Invece di rispondere, Carmaux e Wan Stiller si curvarono sui remi, arrancando disperatamente. gridarono i due marinai, accortisi, ma troppo tardi, del tiro birbone giocato dai filibustieri. La scialuppa che si trovava arenata sullo scoglio ci dà la caccia, capitano. Intanto sulla vetta della collina si udivano sempre rimbombare gli spari. Disgraziatamente l'allarme oramai era stato udito anche sulle sponde settentrionali dell'isolotto. Il Corsaro aveva puntato rapidamente l'archibugio ed aveva fatto fuoco abbattendo uno dei rematori. Un urlo di furore s'alzò fra gli equipaggi delle tre scialuppe. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. Era però tetro come sempre, forse anzi piú cupo del solito. I due filibustieri ed il negro, sbarazzatisi dei cinque assalitori, svoltarono precipitosamente l'angolo della via. Avevo pensato che il mio intervento poteva esservi utile e mi sono affrettato a ritornare. Allora affrettiamoci a battere in ritirata, prima che giungano altri avversari, disse il Corsaro. Col vostro permesso v'offro la mia sciabola, capitano; io so adoperare quei lunghi coltelli. Il Corsaro Nero s'era arrestato, impugnando la corta sciabola del filibustiere. Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi. Amici, disse il Corsaro, qui si tratta di vendere cara la vita. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. Non so decidermi a lasciarvi, padrone; io sono forte e posso esservi di molta utilità. Glielo prenderò e manderemo i serpenti a passeggiare nel bosco. Le mie bestie non fanno male agli amici, rispose il negro, ridendo. Aspetta un momento compare bianco e li manderò a dormire. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Mostrarci in città di giorno sarebbe un'imprudenza, rispose il Corsaro, come parlando fra sé stesso. Rimase alcuni istanti immobile e silenzioso, come se fosse immerso in profondi pensieri, quindi riprese Rimarrà esposto sulla Plaza de Granada tre giorni, disse Carmaux. Sí, un negro, quello che ci offrí il canotto per fuggire. Abita sul margine di questa foresta in una capanna isolata. La foresta si rizzava dinanzi a loro, tenebrosa come una immensa caverna. Può essere stato un giaguaro, ma anche una spia, rispose Carmaux. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Scomparsi, comandante, e prima ancora di aver fatto loro assaggiare i dolci del mio fucile. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Non sapete adunque come fanno i Caraybi, quando vogliono prendere i pesci? gridò, lanciandosi verso il capitano, che si era cacciato sotto le piante. L'archibugio però è armato e non manco che di rado ai miei colpi. E lo spagnuolo che ha fatto fuoco su di lui, è scomparso sotto terra? I bricconi credevano di mandarmi all'altro mondo come se fossi uno stupido indiano! È probabile; però dubito che osi mostrarsi, sapendo ora che siamo in due. Apriremo gli occhi e non lasceremo il grilletto dei fucili. Wan Stiller, che vegliava sulla cima della rupe, fu lesto a correre loro incontro, dicendo Ho udito un colpo di fucile; siete stato voi a sparare, capitano? Vedremo se la fortuna lo proteggerà anche contro la palla del mio archibugio. Che saremo costretti ad abbandonare il vascello alla sua sorte. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Ha fatto di piú; ha mandato alcuni fidi a Gibraltar ad avvertire l'ammiraglio. Questa volta fu il Corsaro che provò un fremito, se non di spavento, certo d'inquietudine. Quando i vascelli dell'ammiraglio giungeranno a Maracaybo, io sarò a bordo della Folgore. Conducetelo con noi; la vostra vita risponderà per la sua, se vi fugge. Lo terrò per la cintola, onde non gli salti il ticchio di giuocare di gambe. I volatili non mancavano e mescolavano le loro grida a quelle dei quadrumani. chiese il Corsaro, alzando bruscamente il capo e sbarazzandosi del mantello. È il flauto di Moko, rispose Carmaux, con un sorriso. Glielo prenderò e manderemo i serpenti a passeggiare nel bosco. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. È stata quella bestia a sprigionare quest'orribile odore d'aglio marcio, che mi rivolta lo stomaco? Ci aspettavano con della selvaggina ed invece rimorchio un carico di profumo infernale! Sentendo l'odore che tramandava Carmaux fuggí a tutte gambe, turandosi il naso. Tutti mi sfuggono ora, come se avessi il colera indosso disse Carmaux. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Se continua cosí, una volta o l'altra anche la Folgore perderà la prora. Pare che la spagnuola fili molto bene, per costringere la Folgore a issare i coltellacci. Ti dico che abbiamo da fare con una nave di linea, ripeté Wan Stiller. Veniva dalla nave nemica ed il vento l'aveva portata a bordo della filibustiera. Poi, volgendosi verso gli uomini che stavano riparati dietro le murate, aggiunse Allestite le tramezzate e ponete le brande sul capo di banda. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Doveva essere stato ucciso di recente, uscendogli ancora dalla ferita del sangue. Vedo là alcune mazze e sui tronchi degli alberi numerose frecce ancora infitte. Vediamo se vi è qualcuno dei miei camerati, disse il catalano, con una certa emozione. Se qualcuno è stato ucciso, a quest'ora sarà dietro a cucinarsi. Convinti che nessun essere vivente si trovava colà, ripresero il cammino. Canaglie, mormorò il Corsaro, il quale provò involontariamente un brivido. Sembra impossibile che vi siano delle persone che si nutrono dei loro simili! Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. Il drappello si rimise in cammino, procedendo con prudenza e senza fretta. L'animale ebbe un istante di esitazione, poi balzò innanzi con coraggio disperato. aveva gridato il Corsaro temendo che fosse per piombare addosso a loro. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Quei ladroni di mare però avevano leggi che rispettavano rigorosamente, forse meglio dei loro connazionali. Avevano eguali diritti e solamente nelle divisioni dei bottini i capi avevano una parte maggiore. A bordo delle navi corsare poi, avevano leggi severe che li tenevano in freno. Punivano colla morte coloro che abbandonavano il loro posto durante i combattimenti Montbars fu il primo dei loro condottieri salito in gran fama. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Di rado accordavano quartiere ai vinti, come d'altronde non lo concedevano i loro avversarii. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. In mancanza d'altro metteremo quelli ad arrosto e li faremo passare per anguille. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Il negro, invece di rispondere, si mise a ridere in silenzio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Chi viene colpito, non uscirà vivo da questa brutta foresta. Non sono le febbri che mi fanno paura, bensí la mancanza di selvaggina. Specialmente ora che siamo cosí a corto di viveri, aggiunse l'africano. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. O m'inganno assai o quelle masse sono i cavalli del governatore e della sua scorta. Il governatore sa di aver da far con voi e avrà sospettato un accanito inseguimento. Procedendo cosí, con mille precauzioni, giunsero là dove giacevano quelle masse oscure. Vedete questo ramo spezzato, da cui cola ancora qualche goccia di linfa? Guardate lassú, due altri ve ne sono pure stati rotti. È una misericordia, invece; per noi può avere l'egual valore se non di piú. Deve averlo perduto il capitano che accompagnava il governatore, disse il catalano. So che tutti ne avevano una, appesa all'arcione dei loro cavalli. Assolutamente nulla, rispose il catalano, dopo d'aver ascoltato alcuni istanti. Se ci fossero vicini si udrebbero distintamente i colpi delle loro scuri. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Due colpi di fucile rimbombarono, rompendo bruscamente il silenzio che allora regnava nella foresta vergine. I filibustieri stavano per precipitarsi innanzi, quando in lontananza udirono alzarsi clamori furibondi. Signore, disse il catalano, volgendosi verso il Corsaro, se noi fuggiamo verremo inseguiti. Nascondiamoci lassú, disse, indicando un albero enorme, che da solo formava una piccola foresta. Ti avverto che siamo a tale altezza da fracassarci le ossa. Tacete, o gli indiani ci udranno, rispondeva il catalano che gli stava sotto. Era meglio lasciare che quei selvaggi se lo divorassero in pace. Uno scricchiolio che veniva dall'estremità del ramo gl'interruppe la frase. I loro compagni dovevano già trovarsi molto innanzi, cominciando le loro grida a diventare fioche. Ehi, Wan Stiller, sta' pronto a colpire con la tua sciabola. Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Contavo sul tuo poderoso braccio e sul tuo valore, cavaliere. Vieni a bordo della mia barcaccia, a cenare, poi va' a riposarti. È d'uopo, uomini del mare, che domani combattiamo da forti, disse. Appena espugnati i forti correremo in città per impedirgli di prendere il largo, Carmaux. E poi vi è il catalano che non lo perderà di vista. Quel diavolo d'uomo lo ritroveremo, se non si farà uccidere. In quell'istante si senti battere sulle spalle, mentre una voce ben nota gli diceva. Carmaux e Wan Stiller si volsero vivamente e videro l'africano. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. È il nostro prigioniero che abbiamo lasciato legato al tronco dell'albero. Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Aspetta che calino le tenebre e tu vedrai quel barilotto di polvere fare dei miracoli. Sarebbe impossibile intraprendere qualche cosa, cavaliere, rispose il conte sorridendo. Mio nipote è inerme e poi so ormai quanto sia pericolosa la vostra spada. Mi rincresce dirvelo, ma temo, cavaliere, che finiranno coll'abbattere la porta. Allora vi assedieranno e presto o tardi vi costringeranno alla resa. L'ho conosciuto per mia sventura, disse il Corsaro, con un sospiro. Stanno confabulando tra di loro, comandante, rispose il filibustiere che tornava allora dalla finestra. Lo faranno piú tardi, ma forse noi allora non saremo piú qui. Ciò detto il Corsaro parve s'immergesse in profondi pensieri, pur continuando a mangiare. Ciò significa che si preparano ad intraprendere qualche cosa, rispose il Corsaro. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È probabile; però dubito che osi mostrarsi, sapendo ora che siamo in due. Apriremo gli occhi e non lasceremo il grilletto dei fucili. Wan Stiller, che vegliava sulla cima della rupe, fu lesto a correre loro incontro, dicendo Ho udito un colpo di fucile; siete stato voi a sparare, capitano? Vedremo se la fortuna lo proteggerà anche contro la palla del mio archibugio. chiese Carmaux, il quale si era messo a raccogliere dei rami secchi. Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Carmaux, soprattutto, avrebbe preferito udire i miagolii dei giaguari ed i ruggiti dei coguari. Niente ranocchi che abbaiano questa sera e niente rospi che martellano come i calafati. Un ramo si è mosso laggiú; il tuo compare negro lo ha udito. Mio compare sacco di carbone non ha gli occhi dei gatti per caso? Gettati a terra, compare bianco, o le frecce ti colpiranno. Ad un tratto però un improvviso pensiero fece trabalzare Carmaux. Ho il tempo necessario, Wan Stiller, gettami la tua giacca ed il berretto. Il filibustiere si era alzato per sbarazzarsi anch'egli della propria casacca. Veleno sprecato che non farà effetto, miei cari mormorò Carmaux. Aspetto che vi mostriate per farvi assaggiare i miei dolci di piombo. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Anche i due legni, durante il cannoneggiamento, avevano sofferto non poco. La triste cerimonia dello sgombero dei ponti fu fatta subito. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Queste selve sono nostre; tornate quindi ai vostri paesi o noi vi mangeremo tutti. Sí, li abbiamo veduti, ma non andranno lontano perché li mangeremo. Fermatevi lí ed aspettate il mio ritorno od appesterete tutti noi. Lasciatevi affumicare per bene da queste, disse fuggendo e ridendo ad un tempo. Nondimeno egli resisteva con grande filosofia, lasciandosi affumicare come un'aringa. Se ne vedrò uno ancora, scapperò tre miglia piú lontano, ve lo prometto, comandante. Eravate almeno nel piú fitto della foresta, quando avete fatto fuoco? Spero che la detonazione non si sarà propagata molto, rispose il catalano. Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Pel momento costoro non ci daranno noia, disse Carmaux, stropicciandosi allegramente le mani. Se non sono stati colti dalle coliche, aggiunse Wan Stiller. Badiamo che non ci fulminino con una scarica a bruciapelo. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Successe un breve silenzio, rotto solamente dai singhiozzi sordi della fiamminga. La figlia di Wan Guld, di colui a cui io ho giurato odio eterno! Il destino ha voluto che mio padre divenisse traditore e assassino. Si era curvato sulla finestra e guardava le onde che s'accavallavano, muggendo sordamente. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Lo si vedrà poi; ti assicuro che, vivo, Wan Guld non mi avrà mai! Il negro era tornato, lasciando Wan Stiller a guardia dei prigionieri. Messo al corrente di ciò che si doveva fare, si mise alacremente all'opera. Casse, armadi, tavoli massicci, canterani furono accumulati contro la porta, in modo da barricarla completamente. Comandante, disse, nella viuzza si sono aggruppati parecchi cittadini e tutti guardano verso questa casa. Io credo che ormai si siano accorti che qui succedono delle misteriose sparizioni d'uomini. Una cinquantina di persone, divise in vari gruppetti, ingombravano l'opposta estremità della viuzza. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Ciò detto si scagliò contro il Corsaro, incalzandolo con furia. Entrambi, oltre le spade, avevano estratti anche i pugnali, per meglio parare le botte. Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. L'Olonese e il Corsaro Nero, prevedendo una resistenza disperata, si erano arrestati per consigliarsi. Bisogna trovare un mezzo per aprire una buona breccia o ci faremo schiacciare. Tentare di far scoppiare una mina alla base dei bastioni. Credo che sia il modo migliore, ma chi oserà affrontare un simile pericolo! Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Qualche freccia, però, cadde a breve distanza e passò sopra il drappello senza colpire alcuno. esclamò Wan Stiller, che per poco non era rimasto schiacciato. Se cadeva mezzo secondo piú tardi faceva di tutti noi una marmellata. Non ho ancora avuto il piacere di vedere in viso uno di questi ostinati indiani. Se ci vedono cosí uniti, dirigeranno su di noi una grandine di frecce. Tenetevi pronti a riceverli con una scarica, comandò il Corsaro. Noi non abbiamo nessuna intenzione di violare le selve degli Arawaki, rispose il catalano. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Era la casa del notaio che finiva di consumarsi assieme forse a qualche altra. È un colpo troppo grosso per un avaraccio come lui! Venti minuti bastarono per attraversare la distanza che li separava dalla capanna. Già non distavano che pochi passi, quando ai loro orecchi giunse un gemito. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Sapendovi in pericolo, io non potevo starmene nascosto nel bosco a guardare gli alberi. Un valoroso di piú è un uomo troppo prezioso in questi momenti. Gli abitanti di Maracaybo, quasi tutti mattinieri, cominciavano a svegliarsi. Le notizie che tu rechi sono gravi, disse il capitano, rivolgendosi al negro. Io comincio a temere che questa avventura finisca male, mormorò Wan Stiller. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. È astuto come una volpe, energico come Montbars, e valoroso. Certo, Pietro, ma chi potrà resistere all'assalto di seicento filibustieri? Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. È vero, ma Wan Guld si tiene al sicuro in Maracaybo. Non lo nego, poiché era stata segnalata una nave sospetta, incrociante nel golfo. Se voi siete qui, quella nave doveva essere la vostra. Forse si saranno arrestati per paura di venire schiacciati dalle nostre artiglierie, disse Carmaux. I nostri cannoni sono forse piú pericolosi di quelli della caravella, quantunque piú economici. Prova a fare fuoco in mezzo a quelle piante, ordinò il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese. La detonazione si ripercosse lungamente sotto gli alberi, senza però alcun seguito. Anche questa volta nessuno rispose, né si udí alcun grido. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Mi rincresce dovere ricorrere a questa necessità; ma non posso farne a meno. Speriamo che la processione sia finita, disse Carmaux, rivolgendosi verso il Corsaro. Io credo invece che fra poco altre persone verranno ad importunarci, rispose il capitano. Noi faremo bene a barricare le porte e prepararci alla difesa. Hai osservato se vi sono armi da fuoco in questa casa? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Non si vedeva che la spuma dei marosi, la quale pareva fosse diventata fosforescente. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Mi sento venir male come se provassi il mal di mare. Carmaux si alzò a fatica e s'allontanò cercando di dirigersi verso il catalano. Questi, appena lo vide muovergli incontro, fu lesto a frapporre una certa distanza. Spero che ora mi spiegherete il motivo di questo sequestro personale. Pensate, signore, che oggi io devo impalmare la figlia del capitano Vasconcellos. Un altro cliente che desidera andare a tenere compagnia al notaio? Và a vedere, disse il Corsaro, che s'era già assiso alla tavola improvvisata. La sparizione misteriosa del fidanzato avrà preoccupato sposa, padrini e gli invitati. Noi faremo prigioniera l'intera popolazione di Maracaybo, se continua ancora per qualche tempo. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. gridò Wan Stiller, che erasi subito rialzato senza aver riportata la minima graffiatura. Io stavo per fracassarle la testa, disse una voce dietro di lui. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. Fra un quarto d'ora spero di aver nelle mani l'assassino dei miei fratelli. Di aspettarli in qualche fitta macchia, per costringerli ad arrendersi senza impegnare una lotta sanguinosa. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Guarda un po', Carmaux, disse colui che pareva il piú giovane. Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Mi spiacerebbe che i fuggiaschi potessero sospettare di essere inseguiti. Vi è forse un motivo molto urgente che spinge Wan Guld ad affrettarsi. Ammiro il tuo attaccamento verso la tua patria, rispose il Corsaro Nero. Non vedete che vi è anche un ciuffo di piume nere? Credo che si tratti di qualche cosa di peggio, signore, disse il catalano. Chi può essere quel disgraziato che la savana ha inghiottito? Quel berretto io l'ho veduto in capo a Juan Barrero. Venire assorbiti vivi da quel fango tenace e puzzolente, dev'essere una fine spaventevole. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. È astuto come una volpe, energico come Montbars, e valoroso. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Preferisco che tu beva al felice esito della nostra spedizione, rispose il Corsaro. Riuscirà pienamente, amico, e ti prometto di darti nelle mani l'uccisore dei tuoi due fratelli. Lo spero, ed io sarò pronto ad aiutarvi con tutte le mie forze Si dice che sia il piú valoroso governatore che abbia la Spagna in queste colonie. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Comincia a far chiaro; possiamo quindi ripartire, se non siete stanchi. Prima che abbandoniamo la foresta, spero che gradirete una buona tazza di latte. L'acqua trapelava dappertutto sotto i piedi dei filibustieri, formando delle pozze che s'allargavano rapidamente. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Ricorderemo sempre la generosità di colui che si chiama il Corsaro Nero. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. Quel giorno egli pagherà colla vita la morte dei miei fratelli! Il Corsaro pareva che non avesse udito né l'uno né l'altro. Eccoci in un bell'imbarazzo, disse Wan Stiller, volgendosi verso il negro. Ci crederanno una ronda e noi potremo prendere comodamente il largo ed imbarcarci. Si va a sbudellare un paio di soldati e si spogliano, disse risolutamente Carmaux. Non è necessario esporvi a tanto pericolo, disse il negro. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Partite, valorosi difensori del vostro patrio vessillo; v'auguro di raggiungere felicemente la costa. Questa nave vale molte migliaia di piastre, voi lo sapete. Io faccio la guerra per miei motivi personali e non per avidità di ricchezze. Il Governatore di Vera Cruz o quello di Maracaibo pagheranno se vorranno rivederla libera. Ciò non mi spiega chi voi siate, diss'ella, un po' rabbonita dalla gentilezza del Corsaro. Il terribile Corsaro della Tortue, il nemico formidabile degli spagnuoli. Avrebbero mentito coloro che vi dipingevano come il piú terribile Corsaro della Tortue? Bisogna che io sappia chi voi siete, se volete riacquistare la libertà. Sí, è vero, dimenticavo che io sono ormai vostra prigioniera. La parola può essere dura per i filibustieri, diss'egli, aggrottando la fronte. Ad un tratto si volse verso la giovane, che gli era sfuggita di mano. Il Corsaro Nero diventava ancora il terribile scorridore del mare, dall'odio implacabile. Mantenere il mio giuramento, rispose il Corsaro, con voce semispenta. Aveva appena terminato, quando si vide uscire dal quadro la giovane fiamminga. Era ancora vestita di bianco ed aveva i biondi capelli sciolti sulle spalle. A prora si vedeva spiccare la bianca figura della giovane fiamminga. Teneva le braccia tese verso la Folgore ed i suoi occhi parevano fissi sul Corsaro. Tutto l'equipaggio si era precipitato a tribordo e la seguiva cogli sguardi; ma nessuno parlava. Tutti avevano compreso che qualsiasi tentativo per smuovere il vendicatore sarebbe stato inutile. questo testo è distribuito con la licenza Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Fu trovato solamente un cavallo, sdraiato al suolo con una gamba rotta. Ad un tratto si udirono echeggiare, in una stanza, delle grida. Sarebbe stato meglio, in tal caso, che avessi preso il largo dietro agli altri. Poi, perché volevo rendere un piccolo servizio al Corsaro Nero. Sí, però io so dove, e vi condurrò sulle sue tracce. Bada che se tu menti, farò scorticare il tuo magro corpo. Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. La nave avversaria non era allora che a sei o settecento metri. Ad un tratto un clamore immenso echeggiò fra le tenebre. Sulla nave nemica si udivano urla di terrore e comandi precipitati. Una voce imperiosa coprí per un istante quel tumulto, forse quella del comandante. Guidata dal robusto braccio del Corsaro Nero, piomba, con tutto impeto sul grande vascello. La Folgore passa là dove, un istante prima, si trovava la poppa della nave avversaria. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Tu dunque non credi possibile prendere il largo per ora? Ti ho detto che nella foresta vi sono dei soldati. Tutti mi conoscono, venendo sovente a vendere delle erbe che guariscono le ferite. Ed io piú felice di te, amico Wan Stiller, rispose Carmaux. Credi che il capitano mi rimprovererà di essere venuto qui? Nel medesimo tempo un soldato spagnuolo era accorso in suo aiuto. Il Corsaro, costretto a far fronte a quei due avversari, non esitò piú. gridò il signor di Ventimiglia, prendendolo fra le braccia, prima che cadesse. Chiuse gli occhi, cercò di sorridere un'ultima volta, poi esalò l'ultimo respiro. La lotta ferveva ancora con estremo furore entro il forte. Orribili scene si presentavano ad ogni passo, dinanzi ai loro occhi. esclamò Carmaux, Io ho udito ancora questa voce leggermente nasale! Il Corsaro e Carmaux si erano slanciati innanzi, rimuovendo rapidamente i cadaveri. Spero che non t'avranno guastato troppo il tuo magro corpo. Vi giuro però, caballeros, che sono lieto di rivedervi vivi. Vi chiederei ancora una volta ospitalità, a bordo della vostra Folgore. Il Corsaro si era lasciato sfuggire un moto di gioia, ma di improvviso divenne tetro. È il presentimento d'una disgrazia che io non posso prevedere o qualche cosa di peggio? In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Bella prodezza deridere i morti; il bello è deridere i vivi, miei cari caballeros! disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. A noi, conte di casa del diavolo disse coi denti stretti. L'avventuriero si era messo in guardia, ma ad un tratto si rialzò, dicendo Quando s'incrocia il ferro si ha il diritto di conoscere il nome dell'avversario. In questo paese non si è mai certi di vedere l'indomani. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Devono essere sette od otto, mentre noi non siamo che cinque ed esausti di forze. Non saranno di certo piú gagliardi di noi, tuttavia accetto il tuo consiglio. Piomberemo loro addosso d'improvviso, in modo da non lasciare il tempo di difendersi. Né le lunghe fatiche, né le privazioni avevano esaurito quell'organismo meraviglioso. Due voci umane si udivano in mezzo ad un boschetto di calupi. Diego, diceva una voce fioca, come se fosse per spegnersi. Due soldati, pallidi, disfatti, coperti di soli cenci, stavano distesi ai piedi d'un grand'albero. Uno dei due soldati si era risollevato, dicendo con un sorriso forzato Con un indiano che ci ha servito di guida e i due ufficiali. Signore, disse il catalano, volete che abbandoni i miei camerati? Non ha fatto che parlare dei suoi fratelli e di tremende vendette. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Ora puoi entrare senza timore nella mia capanna, compare bianco. No, conduco con me il capitano della mia nave, il fratello del Corsaro Rosso. Metti a nostra disposizione la tua capanna, e non avrai da pentirti. Il Corsaro era allora giunto assieme al prigioniero ed a Wan Stiller. però appena calate le tenebre, il Corsaro si era bruscamente alzato. Volete andare ad assassinarlo per vendicare la morte del Corsaro Rosso? Io mi batto, non uccido a tradimento, perché sono un gentiluomo. Un duello fra me e lui sí, non un assassinio. Si volse verso i due filibustieri che si erano alzati, dicendo a Wan Stiller Vieni, Carmaux, andremo a bere una bottiglia di vino di Spagna a Maracaybo. Senza di quella m'avrebbe aperto il petto con un solo colpo di zampa. gridò Carmaux, vibrandole un poderoso calcio, per assicurarsi che questa era proprio morta. Sono piccoli, ma hanno maggior coraggio di certi leoni, questi animali. Non so come non mi abbia aperta la gola, rispose il catalano. Il catalano, già pratico di quella regione, era diventato eccessivamente prudente. Non oso inoltrarmi se prima non spunta il sole, rispose. Fra mezz'ora spunterà l'alba e poi credete che anche i fuggiaschi non incontrino degli ostacoli? La grande foresta, poco prima silenziosa, risuonava allora di mille strani fragori. chiese, guardando il catalano, il quale si era pure levato. Sotto queste volte di verzura l'eco si ripercuote ad incredibile distanza. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Cosa era avvenuto, adunque, del secondo drappello che era stato veduto salire costeggiando il laghetto? Questo silenzio mi preoccupa e mi fa sospettare qualche brutta sorpresa. E se gli spagnuoli sono imboscati ed approfittano per prendere d'assalto il nostro campo? Ne scorgo sette od otto che si dimenano come deliranti o come pazzi. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Orsú, lasciamo i morti e pensiamo ai vivi, disse il Corsaro dirigendosi verso la foresta. Noi siamo ormai certi di essere sulle tracce dei fuggiaschi. Non saprei, rispose questi, lanciando uno sguardo inquieto verso gli alberi giganti. Temo invece che ben presto avremo da fare con gli indiani. Andiamo adunque a vedere gli indiani di questo paese, disse Carmaux. Non saranno piú belli degli altri di certo, né piú cattivi. Gli uomini rossi del Venezuela sono antropofaghi e sarebbero ben contenti di mettervi arrosto. Wan Stiller, amico mio, difendiamo per bene le nostre costolette. Siamo in mezzo a delle macchie foltissime che si prestano per un agguato. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Né la mitraglia, né le palle, né le piú ostinate resistenze li trattenevano. Ed il motivo di quell'odio lo si conosce, compare bianco? Erano quei corsari tre begli uomini, coraggiosi come leoni, e marinai arditi ed intrepidi. Vennero però anche per loro i giorni tristi, prosegui Carmaux. Il suo cadavere però non fu gettato a pascolo delle fiere. Mi ha chiesto tutte le informazioni necessarie per condurre contro la città una flotta numerosa. Pietro Nau, il terribile olonese, è ancora alla Tortue ed è l'amico del Corsaro Nero. Il filibustiere e l'africano avevano alzato gli occhi verso il ponte di comando. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Dormiva cosí saporitamente da non accorgersi che la stanza era stata illuminata. Non sarà certamente quest'uomo che ci darà dei fastidi, disse il Corsaro. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. Intanto il canotto scivolava rapidamente sulle onde, allontanandosi sempre piú dalla spiaggia. Sotto i flutti, strani molluschi ondeggiavano in gran numero, giocherellando fra quell'orgia di luce. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Entrare in città con tanti soldati che vi sono qui! Speriamo che i soldati ne prendano degli altri da appiccare disse l'uomo dell'archibugio. Rinchiuse prudentemente la finestra e tornò nella stanza del notaio. Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Rassicuratevi però, non è che svenuto per lo spavento provato. L'esplosione ha incendiate le case vicine È vero, confermò il conte. Approfittiamo della confusione per prendere il largo, amici, disse il Corsaro. Perdonate, signor conte, disse uno di quei servi, noi ignoravamo con chi avevamo da fare. Aprite a me ed ai miei amici e non occupatevi d'altro. I tre filibustieri ed il negro uscirono all'aperto preceduti dal conte e da suo nipote. Seguite questa viuzza che conduce in aperta campagna e tornate a bordo della vostra nave. I due gentiluomini si strinsero cordialmente la mano e si lasciarono scoprendosi il capo. Se torneremo a Maracaybo non mancheremo di andarlo a trovare. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. I filibustieri stavano per precipitarsi innanzi, quando in lontananza udirono alzarsi clamori furibondi. Signore, disse il catalano, volgendosi verso il Corsaro, se noi fuggiamo verremo inseguiti. Nascondiamoci lassú, disse, indicando un albero enorme, che da solo formava una piccola foresta. Ti avverto che siamo a tale altezza da fracassarci le ossa. Tacete, o gli indiani ci udranno, rispondeva il catalano che gli stava sotto. Era meglio lasciare che quei selvaggi se lo divorassero in pace. Uno scricchiolio che veniva dall'estremità del ramo gl'interruppe la frase. I loro compagni dovevano già trovarsi molto innanzi, cominciando le loro grida a diventare fioche. Ehi, Wan Stiller, sta' pronto a colpire con la tua sciabola. Con un buon colpo di mazza getterò giú quella bestia. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Costoro non sono filibustieri per non mancare ai colpi, disse Carmaux. Essendo sorta allora la luna, poterono distinguere benissimo la caravella. Sia l'una o l'altro, ecco la seconda volta che egli ci sfugge di mano. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Si avvicinò alla capanna e scorse lo spagnuolo ancora legato. Và a prendere il cadavere di mio fratello, disse il Corsaro, volgendosi verso 1'africano. Poi, afferrando il prigioniero che era rimasto stupito, e spingendolo per le spalle, aggiunse. Và, e non volgerti indietro, perché potrei pentirmi d'averti donata la vita. Questi fece col capo un cenno affermativo, ma non rispose. No, rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere che il negro portava. Il Corsaro Nero guardava intanto il mare, spingendo lontano lo sguardo. Voleva, prima d'imbarcarsi, accertarsi se la squadra dell'ammiraglio Toledo navigava sulle acque del lago. Immerso nei suoi tristi pensieri, pareva che avesse tutto dimenticato Era diventato cosí immobile, da credere che nemmeno piú respirasse. In quattro o cinque giorni spero che riusciremo ad attraversarla. Giungeremo in tempo, disse il Corsaro, come parlando fra se stesso. A Gibraltar ci sarò anch'io, signore, e non lo perderò di vista. Non ho dimenticato le venticinque legnate che mi ha fatto dare. Che vi entrerò prima di voi e perciò lo sorveglierò. Signore, sono uno spagnuolo, disse il catalano, con tono grave. È vero, sei un valoroso, rispose il Corsaro con un sospiro. Sí, andrai prima di noi a combattere a fianco dei tuoi camerati. Il terreno, fino allora asciutto, s'impregnava rapidamente d'acqua, mentre l'aria diventava satura d'umidità. Che sia il principio di un attacco di febbre paludosa? Per marciare attraverso ai fitti boschi della costa bisogna essere in pochi. Noi inseguiremo quell'infame Wan Guld, e non gli daremo tregua né giorno né notte. Colà vi sono dei tesori da raccogliere, maggiori di quelli che troverai in Maracaybo. Quindi volgendosi verso Carmaux, Wan Stiller, l'africano ed il prigioniero, disse Ho portato con me una corda nuova per appiccarlo, comandante, rispose Carmaux. Lo credo, non sperate però di raggiungerli né oggi, né domani. Non ci fanno paura né gli uni né gli altri. Non vedo alcuna apertura dinanzi a questo ammasso di alberi e di liane. Il diavolo non se li sarà portati via, almeno cosí spero. Mi rincrescerebbe per le venticinque bastonate che mi bruciano ancora il dorso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Credo che tu abbia avuto una buona idea, rispose il Corsaro. Ricaricate prontamente le armi, ripresero quella musica infernale senza risparmio di munizioni. Noi siamo due filibustieri della Tortue, due Fratelli della Costa, rispose Carmaux. Al legno di mio fratello, disse poi, con un tremito nella voce. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. Carmaux ed il catalano invece s'incaricarono della selvaggina, dovendo provvedere anche al pasto serale. Temo che saremo costretti a mettere le mani sulle nostre riserve, disse, crollando il capo. Pare impossibile che in queste selve non si possa trovare almeno un gatto. Non è cattiva del tutto la carne di quelle fiere, specialmente condita coi cavoli rossi. Toh, guardate, eccone un secondo e laggiú se ne vedono degli altri. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Io non so ancora se sia sveglio o se sia lo zimbello d'un sogno. Chi ci ha forniti i mezzi per sfuggire a quel vecchio antropofago? Facendo uno sforzo issò quel corpo umano e lo guardò era quello d'un capitano spagnuolo, il quale aveva la testa spaccata da una palla d'archibugio. È uno dei compagni di Wan Guld, disse, lasciandolo ricadere in acqua. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. No, una duchessa fiamminga, che però è imparentata di certo col Governatore di Vera Cruz. Pensavo alla tua duchessa fiamminga e mi chiedevo il motivo della tua improvvisa agitazione. Quel sospetto m'aveva fatto affluire tutto il sangue al cuore. Ho giurato di sterminare tutti i Wan Guld della terra e tutti i loro parenti. Forse che per i filibustieri è vergogna l'amare una donna? No, ma sento per istinto che questa fanciulla mi sarà fatale, Pietro. Il Signor di Roccanera non poteva imparentarsi che con una bella donna di alto bordo! Ecco una fortuna rara in America, e ben piú rara per un filibustiere. Orsú, andiamo a vuotare un bicchiere alla salute della tua duchessa, amico. Alla tua salute, cavaliere, e agli occhi della tua dama, disse, toccando. Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! ripeté il prigioniero, che non si era ancora rimesso dalla sorpresa. Forse, non essendovi di notte che una sentinella a guardia della Plaza de Granada. Dunque quel feroce Wan Guld non ne ha risparmiato neppure uno? Un sorriso di disprezzo sfiorò le labbra del fiero Corsaro. Le nostre sciabole d'arrembaggio valgono bene di piú; lo avete veduto ancora all'assalto di S. esclamò Wan Stiller che aveva trattenuto il respiro in attesa del tremendo urto. Mi pareva di vederli già scendere negli abissi del gran golfo. Gli spagnuoli si terranno ora in guardia e ci presenteranno la prora. Se fosse stato giorno, quella bordata avrebbe potuto esserci fatale. Mentre invece non ci ha recato che dei guasti insignificanti. Il Corsaro Nero aveva imboccato il portavoce ed aveva gridato Non lascerà andare di certo la nave spagnuola, rispose Carmaux. E mi pare che nemmeno il vascello abbia intenzione d'andarsene. Però virava lentamente di bordo, presentando lo sperone per evitare di venire investita. Il nostro comandante vuol attendere l'alba prima d'impegnare la lotta e di spingersi all'abbordaggio. È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Anche le uova che le femmine depongono sono leggermente luminose. Ora tacevano poi echeggiavano piú acute, per poi spegnersi nuovamente. Il catalano affrettava sempre, spinto dal desiderio di conoscere la sorte toccata ai suoi compatrioti. esclamarono il catalano ed il Corsaro, curvandosi verso il suolo. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Io non mi sento l'anima di giungere fino a voi. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Badate di tenervi lontani dalla rupe o vi prenderete qualche scheggione sul capo. Un po' di sete che abbiano quei marinai e li vedremo fuggire, tenendosi il ventre. chiese l'amburghese, rotolando un masso del peso di mezzo quintale. Altri dieci o dodici macigni furono rovesciati, uno dopo l'altro, giú per la china. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. Venivo a dirti che io ritorno alla Tortue per riorganizzare una spedizione. Il tempo era diventato minaccioso e tutti avevano fretta di lasciare quelle coste pericolose. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Però il tuo amico con quella cavata di sangue è andato all'altro mondo, disse Carmaux. Era stato acceso da qualche cacciatore indiano o dai fuggiaschi? esclamò Carmaux, che cercava di ingannare la fame masticando alcune foglie d'un sapore zuccherino. Quando verso il mezzodí dell'indomani si rimisero in cammino erano piú stanchi della sera innanzi. Li legheremo come salami, onde impedire loro di farci correre un'altra intera settimana. Il Corsaro si curvò verso terra ed ascoltò attentamente, trattenendo il respiro. È uno dei nostri nemici, disse il Corsaro che si era curvato. Un soldato di quel dannato Wan Guld, rispose Wan Stiller. Lo spagnuolo provò un brivido cosí forte, che Carmaux se ne accorse. Poi volgendosi verso il Corsaro, che guardava in silenzio il prigioniero, gli chiese Poi toccando il prigioniero con la punta della spada gli disse E la sua risposta vale la sua grazia, aggiunse il Corsaro. Siete venuto per sterminarci tutti e vendicare il vostro fratello, il Corsaro Rosso? Sí, se non parlerai, rispose il filibustiere con voce cupa. Vi sterminerò tutti e di Maracaybo non rimarrà pietra su pietra! Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Quante non ne abbiamo commesse noi, e sempre o quasi sempre con esito fortunato. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Penso che se veniamo assaliti non potremo far uso delle nostre armi da fuoco. No, e quel che è peggio, pare che si diriga da questa parte. Qualunque cosa succeda, non fate uso delle armi da fuoco. Non avrebbe paura di compare Belzebú e di tutti i suoi coduti compari. Lo inquietava il fuoco che ardeva ai piedi dell'albero, o l'attitudine risoluta del Corsaro? Sarà forse lui che mangerà i caimani, compare, disse il negro. Il sentiero aperto dalla scorta del Governatore era stato smarrito, però non si preoccupavano. Si direbbe che qualcuno cammini parallelamente a noi, al di là di questi fitti macchioni. Qualcuno ha spezzato un ramo a pochi passi da noi, disse il catalano. Lascieremo le vesti fra quelle spine ansara; ammiro però il tuo coraggio. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Non occuparti di ciò che non ti riguarda, se ti è cara la vita! Lo credo, disse Wan Stiller, che conosceva le sue superstizioni. Era tempo che tu venissi a salutare il compare bianco. Questi sono i sintomi dei tremendi uragani che imperversano nelle Antille. chiese il capitano, voltandosi bruscamente verso Morgan e guardandolo fisso. Penso che quella duchessa può valere parecchie migliaia di piastre. Volete che la faccia trasbordare, prima che le onde ce lo impediscano? Continuò cosí alcuni minuti, poi fermandosi improvvisamente dinanzi a Morgan, gli chiese a bruciapelo Non credete che sia piú pericolosa una bella fanciulla che un sanguinoso abbordaggio? Non mi sono mai occupato dei matrimoni dei nostri filibustieri, né di quelli dei bucanieri. "ecco chi mi vendicherà, e se fallirai tu, non potrà fallire questo". Che sarei morto in mare, lontano dalla mia patria, per opera della donna amata. Conducete a bordo del mio legno la duchessa di Weltendrem e il suo seguito. L'assedio può prolungarsi per qualche settimana e fors'anche di piú. Che si siano accampati sotto i boschi, in attesa d'una occasione propizia per slanciarsi all'assalto? Il progetto non sarà certo facile da attuare, pure lo ritengo possibile. Carmaux e Wan Stiller però si erano accertati della presenza dei marinai. Ho udito un ramo spezzarsi, mormorò il marinaio, con un filo di voce. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Un colpo sonoro era rimbombato sulla via echeggiando sulle scale. Sarà qualche mio cliente, signore, rispose il prigioniero, con un sospiro. Qualche cliente che forse mi avrebbe fatto guadagnare una buona giornata, mentre io invece. Un secondo colpo, piú violento del primo, fece tremare la porta, seguito da queste parole Carmaux, disse il Corsaro, che aveva presa una rapida risoluzione. Aprire, poi legare per bene quell'importuno e mandarlo a tenere compagnia al notaio. È cosí che si fanno attendere le persone che hanno fretta? Due servi del signor notaio rispose Carmaux, facendo un goffo inchino. Sí, ha ereditato da un suo zio morto nel Perú, disse il filibustiere, ridendo. È uno dei miei migliori clienti, signore, disse il notaio. Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quale misterioso fascino possedete, per farmi dimenticare che avevo ancora dei gravi affari da terminare? Credevo che fossero appena otto ore e sono invece le dieci. O i vostri begli occhi e la vostra piacevole compagnia, invece? La vostra Folgore non vincerà sempre le onde del Gran Golfo. La mia nave non teme la tempesta, quando sono io che la guido. Appena sbarcato pensate a fuggire; si direbbe che la terra vi faccia paura. Sempre, e quel pensiero non si spegnerà che colla mia vita. chiese la giovane, con un'ansietà che non sfuggi al Corsaro. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. L'idea è buona e la metteremo in esecuzione al momento opportuno. Ed ora, miei bravi, dividiamoci e sorvegliamo ognuno la nostra parte. Andiamo, signore, e non risparmiamo i primi che si faranno innanzi. Wan Stiller, disse il Corsaro, volgendosi verso l'amburghese, cerca di far tacere quel suonatore misterioso. Ora sanno che noi siamo armati di fucili e diverranno piú prudenti. Carmaux, che si trovava dietro di lui, fece rimbombare il suo moschettone. Se Wan Guld crede che gli indiani possano arrestarci, s'inganna assai. Usano avvelenarle al pari dei selvaggi dell'Orinoco e delle Amazzoni. Padrone, disse in quel momento il negro, volete che vada a frugare le macchie? Alcune note cavate da un flauto echeggiarono nel piú folto della foresta. Erano suoni tristi e monotoni e cosí acuti che si dovevano udire a grandi distanze. Marciamo sparando archibugiate a destra ed a manca, suggerí Wan Stiller. Appena il Corsaro mise piede sul ponte, un urlo immenso lo accolse. Una esclamazione di gioia era uscita dalle labbra del fiero uomo Un vero ruggito era uscito dalle labbra del Corsaro Nero a quell'affermazione solenne. La sua voce rauca echeggiò fra i fragori delle onde. Sia maledetta quella notte fatale che mi uccide la donna che amo! Un brivido di superstizioso terrore aveva fatte vibrare le membra dell'equipaggio. Entrambi non parlavano, come se la loro voce fosse repentinamente spenta. I filibustieri, muti, immobili, terrorizzati da quella scena, li seguivano cogli sguardi. Ad un tratto la giovane giunse sull'orlo della scaletta che conduceva nel quadro. Il Corsaro, chiusa la porta, le aveva gridato, con voce rotta dai singhiozzi L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Moko è astuto e sa strisciare come i serpenti che incanta. Prima di prenderti con me, voglio avere una prova della tua audacia. Io prenderò quell'uomo come un tempo prendevo gli jacaré della laguna. Il Corsaro fece un cenno affermativo col capo, ma non pronunciò una sola parola. Vedendo che gli volgeva le spalle, Moko strisciava piú velocemente tenendo in mano il lazo. Moko, con un balzo da leone, gli era piombato addosso. Nel vederlo, il Corsaro aveva mandato un vero grido di orrore. La sua voce, che pareva il lontano ruggito d'una fiera, terminò in uno straziante singhiozzo. Sia, ma peggio per te, poiché non lo dirai piú a nessuno. Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. Non solo, ma che sta per averci in mano sua, aggiunse l'amburghese. E che cosa vorresti fare, se tutto l'equipaggio della caravella muovesse all'assalto di questo cono? Che siamo destinati a terminare i nostri giorni sulla forca? Egli sarà occupato a saccheggiare ancora Maracaybo, rispose il Corsaro. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? Allora vi rammenterete pure voi che quel giorno mi risparmiaste la vita. Se la prenderà con voi, vi farà imprigionare e poi appiccare in vece mia. E voi credete, cavaliere, che egli possa sospettare di me? Il fiammingo è astuto, lo so, credo però che non oserà incolparmi. Voi mi avete salvata la vita, io ora salverò la vostra e saremo pari. spero di rivedervi sotto le mura di Gibraltar e d'incrociare ancora la spada con voi. Che quel furfante di governatore sia diventato improvvisamente cosí generoso da lasciarci andare? Passò attraverso il babordo e si lasciò penzolare nel vuoto, tenendosi attaccato alla traversa inferiore. Il bordo era cosí basso che si trovò immerso fino alle reni. Tuoni, esclamò Carmaux, rompendo il silenzio che regnava nella scialuppa. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. In questo momento io soffro, senza poterne indovinare il motivo. La battaglia si era impegnata d'ambe le parti con grande vigore. Gli spagnuoli, quantunque cosí poco numerosi, si difendevano con vigore supremo. esclamò il filibustiere, mentre una cupa fiamma gli animava lo sguardo. Domani forse l'assassino dei miei fratelli non sarà piú fra il numero dei viventi. Chiamò Morgan, che era allora salito in coperta pel suo quarto di guardia, dicendogli Che nessun lume venga acceso a bordo questa notte, tale essendo 1'ordine dato dall'Olonese. Che all'alba tutte le scialuppe da sbarco siano pronte e armate di spingarde. Lasciò il ponte e scese nel salotto per passare nella sua cabina. Che venga a ricordarmi il giuramento pronunziato quella notte, su queste acque? Forse non oseranno assalirci di giorno ed aspetteranno la notte. Allora noi possiamo preparare la colazione e rimetterci in forze. Vi confesso che non so piú dove siano andati a finire i miei intestini. Che non si possa mangiare tranquilli in questo dannato lago di Maracaybo? Il diavolo si porti all'inferno Wan Guld e tutti coloro che gli ubbidiscono! Essi salgono attraverso i boschi e la caravella si prepara a bombardarci. Fortunatamente noi siamo delle raje che possono diventare assai pericolose, mio caro. Giacché la caravella si prepara a bombardare noi, a nostra volta bombardiamo gli spagnuoli. O un colpo di sole ti ha scombussolato il cervello! Si tratta semplicemente di far rotolare attraverso i boschi questi macigni. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Vi dico di non mettere in esecuzione il vostro triste progetto. Lo farei volentieri se voleste accettare prima le mie condizioni. Ma chi siete voi, per avere bisogno di un salvacondotto? chiese il tenente, il cui stupore aumentava insieme ai sospetti. Allora non vi necessita alcun salvacondotto per lasciare la città. Quell'uomo è uno dei biscaglini che ci hanno assaliti colle navaje. Voi volete sapere chi è quel gentiluomo dal feltro nero, è vero? È stato uno dei suoi uomini che mi ha conciato in questo modo. Dopo di lui salirono in fama Pierre le Grand, un francese di Dieppe. Altri però, piú famosi e piú audaci vennero piú tardi. Il piú famoso di tutti però doveva diventare Morgan, il luogotenente del Corsaro Nero. Il cavaliere di Roccanera, dall'alto del ponte di comando, aveva veduto tutto. Signora, le disse, una scialuppa vi attende per condurvi a terra. La giovane fiamminga rimase un istante silenziosa, poi disse con voce commossa Vi prego di dirmi a quanto fu fissato il mio riscatto. esclamò il Corsaro, mentre un vivo lampo illuminava i suoi occhi. La duchessa, udendo quelle parole, trasalí, mentre i suoi sguardi tradivano un'estrema ansietà. Invece di rispondere, la giovane fiamminga tornò a chiedergli con maggior forza Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. La vita è dura sul mare, e simili distrazioni succedono cosí di rado. Mi ha ucciso tre fratelli, ve lo dissi, e commise un infame tradimento. Sono trascorsi dieci anni da quell'epoca, ma ricordo tutto come fosse ieri. La lotta era cominciata con pari furore d'ambo le parti. Ad ogni intimazione di resa rispondevamo a colpi di cannone. Mio fratello cadde ferito a morte ed i nemici entrarono furiosamente in città. Poi sterminerò quanti hanno la sventura di portare il suo nome. Egli ha distrutta la mia famiglia; io distruggerò la sua. La giovane fiamminga aveva portato alla fronte un fazzoletto di seta. Forse quella bella fronte, in quel momento, era coperta di stille di freddo sudore. No, mai; ma vi prego, ditemi il nome di quell'uomo. Morgan, il luogotenente, vegliava all'estremità del ponte, ma senza osare interrogare il suo capitano. Se uno è tetro come la notte, l'altro non è piú allegro. Scendeva dall'alto della crocetta dell'albero maestro, ove si vedeva confusamente una forma umana. Si volse verso Morgan che si era pure curvato sul bordo dicendogli Il Corsaro si curvò sulla passerella, quindi lanciò queste tre parole Sarà una notte fatale per loro e molti non rivedranno il sole domani. Balzò sulla murata, tenendosi aggrappato ad un paterazzo e guardò sottovento. Date il comando di virare di bordo e di tagliare la via a quella nave. Al primo comando, a bordo del legno si udí echeggiare il fischietto del mastro. Il Corsaro Nero e Morgan non avevano lasciato il ponte di comando. Non avendo fucili per rispondere, cercavano d'impressionare i difensori dei forti con le loro urla. Le palle dei grossi cannoni cadevano ovunque, perfino alla base della montagna. Sono stati respinti nella palude, dopo d'aver subito delle gravi perdite. Forse hanno ritentato l'attacco della seconda batteria od hanno trovato un'altra via. È vero, ma spero di costringere gli spagnuoli ad uscire. I corsari, vedendosi inseguiti, tutto d'un tratto volsero la fronte assalendo furiosamente i nemici. Una battaglia tremenda, sanguinosissima, s'impegnò da ambo le parti sulla spianata e dinanzi ai bastioni. Quei trecento e piú uomini, giunti in cosí buon punto, decisero le sorti della mischia. gridò quel gentiluomo, alzando la sua lunga e scintillante spada. Se volete battervi vi sono delle centinaia di filibustieri dietro di me. Anche a me perché non posso restituire le bastonate ad un morto, ma. La lotta è finita, disse il catalano, che aveva ascoltato con una certa apprensione. Per il governatore non mi muoverei, per gli altri che sono miei compatrioti. Vorresti sapere che cosa è successo di loro, è vero? È impossibile, signore, affrontare i centomila ostacoli che offre questa selva cosí fitta, pure. si chiese Carmaux, che non riusciva a comprendere l'idea del furbo spagnuolo. Ehi, amburghese, tieni pronto il fucile, onde non cadano in qualche imboscata. Seguo attentamente tutti e due e sono pronto a difenderli. D'altronde hai la riserva, giacché vedo che il tuo berretto è pieno. Con queste lucciole noi potremo evitare gli ostacoli che ingombrano la foresta. Sí, vi comprendo, ma del riscatto ne parleremo piú tardi. Vorrei essere mangiato dai Caraibi se io non ero certo di trovarti, cavaliere. Nativo dell'Olonne, nel Poitou, era prima stato marinaio contrabbandiere sulle coste della Spagna. Vieni nella mia casa, disse l'Olonese, dopo d'aver stretta la mano al capitano della Folgore. E come vuoi che facessi per rapire il cadavere di mio fratello? No, tu sai che preferisco far le cose da me. Bada che la tua audacia non ti costi un dí o l'altro la vita. Sulla mia fede di ladrone, come mi chiamano gli spagnuoli, disse l'Olonese, ridendo. Di otto navi, compresa la tua Folgore e di seicento uomini fra filibustieri e bucanieri. Noi comanderemo i primi e Michele il Basco i secondi. Uccidili con una palla, se sei capace, disse Carmaux, ironicamente. Come assaggerei volentieri una costoletta ed un prosciutto di cinghiale! Spiegami però che cosa c'entrano i tuoi gule gule con quegli animali. Si dice che i gule gule siano refrattari all'azione velenosa di quegli insetti. Seguiamo i volatili prima che scompaiano e prepariamo i fucili. L'animale fuggiva a tutte gambe, cercando probabilmente di giungere al suo covo. Puoi fuggire anche a casa del diavolo io ti raggiungerò! Carmaux, credendo di averlo ormai in mano, gli si precipitò addosso. Poi una serie di sternuti lo prese, impedendogli di proseguire le sue invettive. Giunto a dieci passi da lui s'arrestò, turandosi il naso con ambo le mani. Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Se quell'ostacolo era sufficiente a difenderli, era incapace d'impedire un assalto improvviso. Che qui non vi è la dispensa del notaio di Maracaibo, amico Carmaux. Come già saprai, noi non possiamo convertire questi sassi in altrettanti pani. Se gli spagnuoli ci lasciano tranquilli, noi andremo in cerca di provviste. In caso di pericolo datecene avviso con un colpo d'archibugio. Andiamo a saccheggiare gli alberi e cercheremo anche di abbattere qualche capo di selvaggina. La loro assenza durò fino all'alba, però tornarono carichi come muli. Economizzando le provviste, vi era da vivere per lo meno quattro giorni. Dopo alcuni istanti d'angosciosa aspettativa, udirono a breve distanza due persone che bisbigliavano fra loro. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Quei punti luminosi sono fanali di barche e di bastimenti. Presto, alla spiaggia ed accendiamo un falò onde vengano a raccoglierci. I punti luminosi allora erano vicinissimi e continuavano ad avanzarsi rapidamente. Amici, gridò il Corsaro, che era salito su d'una roccia. Quand'ebbe apprese le straordinarie avventure toccate all'amico ed ai suoi compagni, disse Noi lo appiccheremo sull'alberetto della tua Folgore, te lo prometto. Io dubito, Pietro, di poterlo trovare a Gibraltar, rispose il Corsaro. Non l'hai tu veduto dirigersi verso Gibraltar, colla caravella del Conte? Può piú tardi aver cambiato rotta, onde non farsi prendere fra le mura della città. Se noi non lo troveremo a Gibraltar, penseremo poi sul da farsi. Quell'uomo, giunto in cosí buon punto, teneva in mano un grosso randello. I due filibustieri ed il negro, sbarazzatisi dei cinque assalitori, svoltarono precipitosamente l'angolo della via. Avevo pensato che il mio intervento poteva esservi utile e mi sono affrettato a ritornare. Allora affrettiamoci a battere in ritirata, prima che giungano altri avversari, disse il Corsaro. Col vostro permesso v'offro la mia sciabola, capitano; io so adoperare quei lunghi coltelli. Il Corsaro Nero s'era arrestato, impugnando la corta sciabola del filibustiere. Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi. Amici, disse il Corsaro, qui si tratta di vendere cara la vita. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. Temo che molti di noi faranno partenza per l'altro mondo. Il Corsaro Nero ed i suoi due compagni non si erano mossi. Già li avevano oltrepassati di alcuni passi, quando uno dei due si fermò dicendo Vieni, camerata, io non voglio essere uno degli ultimi a prender parte alla lotta. Io non avrei dato una piastra per la nostra pelle, disse Wan Stiller. Uno di quei due mi è passato cosí vicino, che per poco mi calpestava. Brutta scoperta per loro, Carmaux, quando non troveranno che delle spine e dei sassi. È necessario giungere alla spiaggia prima che gli spagnuoli possano accorgersi della nostra fuga. La discesa fu eseguita senza cattivi incontri e, prima della mezzanotte, sbucavano sulla spiaggia. Dinanzi a loro, semi arenata all'estremità d'un piccolo promontorio, si trovava una delle quattro scialuppe. Afferrò bruscamente Carmaux per un braccio e lo condusse verso poppa, traendolo quasi a forza. Nessuna nave o scialuppa si avvicinerà, senza che ne siate avvertito. Lo hanno ucciso come vi hanno spento l'altro fratello, il Corsaro Verde. Io temevo di giungere troppo tardi, ma mi resta la vendetta. L'ho veduto coi miei occhi pendere dalla forca eretta sulla Plaza de Granada. Quando il laccio stringeva, ebbe ancora la forza d'animo di sputare in faccia al governatore. Un fratello ucciso a tradimento e due appiccati da lui! Erano i due piú audaci corsari del golfo, signore, è quindi naturale che li odiasse. Maracaybo, tu mi sei stata fatale; ma io pure sarò fatale a te! Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo. Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile. Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato. È il Corsaro Verde che ci segue per attendere il Corsaro Rosso. Il diavolo porti via te ed i tuoi lamantini, brontolò Carmaux. In quell'istante una voce, partita dalla nave, echeggiò sul mare. Due boscelli muniti d'arpioni furono calati dal pennone di maestra. Tutto l'equipaggio, schierato lungo le murate, vedendo la salma, s'era scoperto il capo. Fate ciò che sapete, gli rispose il Corsaro, scuotendo tristemente il capo. Il numeroso equipaggio della nave corsara era salito tutto in coperta schierandosi lungo le murate. Mi aspetterà, ne sono certo, disse il Corsaro con un sorriso. E tu dove andrai se la tua casa è occupata? Cosí concerteremo meglio la spedizione, assieme al Basco che verrà a pranzare con me. Tutti ambiscono di navigare con te e di montare la tua Folgore. Sí, quantunque io goda fama di essere uno spirito del mare. Però non lo sarai di certo con la tua duchessa. Addio, e bada che gli occhi della fiamminga non ti streghino. Affrettava sempre il passo, come se fosse impaziente di giungere in qualche luogo. Era una piantagione di canne da zucchero, già giunte a completa maturazione. Il Corsaro si era arrestato a breve distanza, guardando fra il folto fogliame. La giovane fiamminga, udendo stormire le foglie, si volse e vide il Corsaro. Poi, mentre il Corsaro si levava galantemente il cappello, facendo un grazioso inchino, aggiunse chiese il Corsaro, deponendo un bacio sulla mano che ella le porgeva. Le donne fiamminghe usano preparare colle loro mani i cibi agli ospiti ed ai mariti. Pure, non vi avevo detto che avrei avuto l'invidiabile fortuna di cenare con voi. Forse che il Corsaro Nero ha fretta di riprendere il mare? Ritorna appena ora da un'ardita spedizione e vuol già correre in cerca di nuove avventure? Non sa dunque che sul mare può attenderlo la morte? Lo so, signora, ma il destino mi spinge ancora lontano e vi andrò. Si sedettero l'una di fronte all'altro, mentre le due meticce cominciavano a servire. Quello stato di cose non poteva assolutamente durare a lungo. È una processione di gente che viene a questa dannata casa! Ci sarò anch'io e tu sai che le mie braccia sono robuste. Perdonate signore, se abbiamo tardato, rispose Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, ma eravamo occupatissimi. Ecco una parola che potrebbe costarvi cara, mio gentiluomo, rispose il Corsaro. Vi consiglierei però di deporre la spada e di arrendervi. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Ben presto però alla notte cupa successe una notte di fuoco. Il Corsaro Nero, ritto a poppa, alla barra, la guidava con mano sicura. La sua nera figura spiccava fra i lampi, assumendo in certi momenti proporzioni fantastiche. gridò il Corsaro, che aveva subito riconosciuta in quella donna la giovane fiamminga. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Io credo che per il momento non dobbiamo pensare a lui. Sentiamo, comandante; credete che l'Olonese si fermerà molto tempo ancora a Maracaybo? Sí, alla foce del Suana od a quella del Catatumbo, rispose il Corsaro. Allora abbiamo la speranza che egli un giorno o l'altro venga qui. Credi tu che Wan Guld ci lasci tranquilli sulla cima di questo cono? Non gli è dunque bastata la morte del Corsaro Verde e quella del Corsaro Rosso? No, non gli è bastata, rispose il Corsaro con voce cupa. Sí, forse l'Olonese non è lontano e se potessimo resistere alcuni giorni, chissà! Forse Wan Guld potrebbe pagare i suoi tradimenti ed i suoi delitti. Gli spagnuoli, appena sorto il sole, verranno certamente a scovarci. Il filibustiere aveva avuto il tempo di accertarsi che si trattava veramente del negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Il negro s'era subito arrestato, poi dopo qualche istante di esitazione era tornato indietro. Hai due buoni occhi, compare sacco di carbone, disse il filibustiere, ridendo. Non occuparti di lui, per ora è salvo e basta. Il comandante ti aveva ordinato di portare il cadavere a bordo della nave. La foresta è stata invasa da parecchi drappelli di soldati giunti probabilmente dalla costa. Nella mia capanna, in mezzo ad un fitto strato di fresche foglie. Ho avuto la precauzione di mettere in libertà tutti i serpenti. Se i soldati vorranno entrare nella capanna, vedranno i rettili e fuggiranno. Guardate là, sotto le foglie delle vittorie non vedete sporgere un muso? È l'estremità del muso d'uno jacaré, compare, rispose il negro. Il giaguaro, vedendo il caimano accostarsi, si era alzato, facendo una mossa indietro. Il rettile aveva mandato un lungo muggito di rabbia e di dolore. Infatti il sanguinario predatore si era rivoltato contro il rettile, con furore disperato. Dal suo pelame grondava ad un tempo sangue ed acqua. Il Corsaro Nero si era rimesso in cammino costeggiando le rive della savana. Anche spegnendosi ha conservato un lampo d'odio e di bramosia feroce. Fortunatamente pareva che quei pericolosi abitanti dei luoghi umidi mancassero. Anche qualche truppa di scimmie appariva sulle rive della savana, proveniente dalla foresta. La duchessa non rispose, gli fece un cenno della mano che pareva volesse dire Ritiratevi, signora, disse il Corsaro, che era diventato piú pallido del solito. Ma io non voglio la vostra morte, mi capite, signora! La giovane chiuse gli occhi ed abbassò il capo, coprendosi il volto colle mani. La Folgore si trovava allora presso le sponde di Haiti. Siete una valorosa, mormorò poi, ma cosí sommessamente da venire udito solamente da lei. Peccato che la triste profezia della zingara faccia di voi una donna fatale. Il Corsaro invece di rispondere scosse tristamente il capo, mormorando possedere un buon fucile ed una muta numerosa di grossi cani. Per colazione si accontentavano di succhiare la midolla d'uno degli ossi maggiori. Ventisei soli, dopo infinite fatiche, riescono a raggiungere la costa Credevamo di poter trovare un rifugio sicuro nelle folte foreste, quando cademmo in una imboscata. Il Corsaro si era bruscamente alzato e si era avvicinato al filibustiere. No, non siamo in numero sufficiente ora, ma piú tardi Wan Guld riceverà mie nuove. Va' adunque ad aspettarmi sul ponte e fa preparare una scialuppa. È inutile, capitano, abbiamo il nostro canotto, una vera barca da corsa. Carmaux si era affrettato ad obbedire, sapendo che col formidabile Corsaro era pericoloso indugiare. Non conta, Carmaux; con lui non vi è da temere. Sí, mio caro, e saremo bravi se condurremo a buon fine l'impresa. Non si sa mai ciò che può succedere e quando potremo tornare. E vi preme non perdere la vostra prigioniera, è vero, cavaliere? È inutile che insistiate per avere una maggiore spiegazione, signora. Le additò il quadro di poppa e levandosi il cappello continuò Io vo' a sfidare la morte ed il mio destino. Ad Haiti l'uragano di già infuria, disse il Corsaro a Morgan. E le Piccole Antille a quest'ora sono forse devastate, aggiunse il luogotenente. Ma voi sapete, signore, quanto siano formidabili gli uragani delle Antille. Un brav'uomo, che un giorno diverrà un filibustiere di buona fama. Il Corsaro, sempre tranquillo e sereno, non sembrava che si occupasse dell'uragano. Quando il vascello scomparve, scese sul cassero e allontanò il pilota, dicendo Guarda bene, tu che hai la vista piú acuta di me. Comunque sia ci hanno veduti, Wan Stiller, e non ci lasceranno fuggire. Il compagno invece salí sul banco e con quanta voce aveva gridò Chi è l'audace che vuol sapere da qual paese veniamo noi? Se la curiosità lo divora, venga da noi e gliela pagheremo a colpi di pistola. I valorosi s'avanzino e vengano ad abbracciare i Fratelli della Costa! I due uomini del canotto avevano mandato un grido di gioia. chiese il compagno, che aveva ripreso il remo manovrandolo con supremo vigore. Due fratelli, e tutti e due appesi alla forca infame! Un pesce cane mi mangi se questi non è il biscaglino Carmaux! Lo so, disse il vecchio, dopo alcuni istanti di riflessione. V'ho detto che la morte non mi fa paura, disse il Corsaro, con suprema fierezza. Il duca alzò vivamente il capo e guardando fisso il Corsaro, gli chiese a bruciapelo E se io vi lasciassi libero, che cosa fareste dopo? Compite la vostra triste opera di traditore e di assassino, continuò il Corsaro. Pietro muove su Gibraltar e fra pochi giorni egli vi avrà in sua mano. Conducete i prigionieri nella stiva e si vegli rigorosamente su di loro. Voi avete guadagnato il premio che vi ho promesso e l'avrete a Gibraltar. Era già giunto presso la scala, quando il conte di Lerma lo arrestò, dicendo Però non abbiamo avuto ancora la conferma che la nave che montava sia stata predata. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Sono prigionieri assieme al notaio, ma non inquietatevi per loro. Domani saranno liberi e vostro nipote potrà impalmare la sua bella. Per alcuni istanti nell'angusto corridoio si udí solo lo stridore dei ferri. Dopo le prime botte, il Corsaro Nero aveva riacquistata la sua calma. Il castigliano, trovandosi inerme, era diventato pallido e si era lasciato sfuggire un grido. ora io me la prendo, ma vi lascio la vita. Il castigliano era rimasto immobile col piú profondo stupore scolpito in viso. Ad un tratto fece rapidamente due passi innanzi e tese la destra al Corsaro, dicendo Il Corsaro gliela strinse cordialmente, poi raccogliendo la spada caduta e porgendola al conte rispose Si volsero e videro Carmaux seguito dall'inseparabile Wan Stiller e dal compare negro. Mi avete perdonato, quindi non avevo piú timore di farmi fucilare. No, non ti si fucilerà, però andrai a far scoppiare la mina. Spero di rivederti ancora vivo, disse il Corsaro con voce commossa. Il presidio, nondimeno, resisteva con ostinazione ammirabile, facendo un fuoco infernale. Superano le ultime alture senza arrestarsi, attraversano correndo la spianata ed irrompono contro il forte. I duecentocinquanta uomini che lo difendono non possono resistere a tanta furia. Il Corsaro Nero, vista calare la bandiera, s'affrettò a rivolgersi contro la città ormai indifesa. Dovessi però inseguirlo fin entro il continente, non lo abbandonerò. Il Corsaro però aveva continuato ad avanzare con prudenza, sospettando anche lui qualche sorpresa. Sí, vedo la scialuppa all'estremità della scia fosforescente, rispose il Corsaro. Mi spezzo i muscoli, Carmaux, rispose l'amburghese, che soffiava come una foca. La scialuppa di Wan Guld perdeva spazio sempre, nonostante gli sforzi prodigiosi dell'indiano. Ormai la scialuppa si distingueva benissimo, anche perché attraversava una zona d'acqua fosforescente. Tre volte abbassò l'arma e tre volte la rialzò, puntandola verso la scialuppa. Lo sparo fu seguito da un urlo ed un uomo cadde in acqua. L'uomo che era caduto non era il Governatore; era l'indiano. Una massa enorme era improvvisamente comparsa dietro un promontorio dell'isolotto, che si avanzava nel lago. Sia dannato quel cane, che ancora una volta mi sfugge! Non siamo che a cento passi dalla spiaggia, rispose Carmaux. Il Corsaro Nero non rispose e la invitò con un cenno della mano a seguirlo. Non vi spiacerà che io abbia condotto con me una delle mie donne? Vi sono tanti tetri ricordi che tormentano il mio cuore ed il mio cervello! Guardate l'abito che indosso e pensate al nome che io porto. È vero, rispose la giovane duchessa, colpita da quelle parole. Il Corsaro si era alzato precipitosamente, pallido come un cadavere. Il mare era tranquillo e scintillava tutto sotto i pallidi raggi dell'astro notturno. Il Corsaro parve che non l'avesse udita, poiché non si mosse. La notte è scesa da qualche ora e voi dovete ritornare sul vostro vascello. Lo sguardo del Corsaro, fino allora cosí tetro, parve che si rasserenasse tutto d'un colpo. E del cadavere di mio fratello, che cosa ne avrà fatto? Lasciate pensare a me, signore, disse Carmaux, con un sorriso. Vi domando solamente dieci minuti di tempo per diventare il notaio di Maracaybo. brontolò Carmaux, cacciando una mano in tasca ed impugnando una delle pistole. È vero, signor notaio, guardate però di non incontrare i filibustieri. Non è possibile; sono stati visti fuggire verso la campagna. Io me ne vado o giungerò troppo tardi presso il mio cliente moribondo. Se non m'inganno è il mio compare sacco di carbone, mormorò il filibustiere. Il filibustiere aveva avuto il tempo di accertarsi che si trattava veramente del negro. In pochi salti giunse presso la palazzina e svoltò l'angolo, gridando a mezza voce Ed impedire agli spagnuoli di proseguire la loro corsa verso Maracaybo, aggiunse Wan Stiller. Basteranno per vuotare sei bottiglie di vino di Spagna alla tua memoria, amico. Grazie, Carmaux, ora sono tranquillo e posso attendere la morte con tutta serenità. Volteggiava rapida, come un uccello fantastico, minacciando sempre, senza però far tuonare le sue artiglierie. Il vascello di linea si era allora rimesso al vento e marciava incontro alla filibustiera. Correndo bordate, scaricava ora i suoi pezzi di tribordo, coprendosi di fumo e di fiamme. Rimanevano però gli uomini delle batterie, ben piú numerosi dei marinai della coperta. A venti metri l'una dall'altra, le due navi virarono bruscamente di bordo. Subito la voce del Corsaro tuonò tra il rimbombo delle artiglierie. Imbroglia la maestra e la gabbia, controbraccia il trinchetto, tendi al massimo la randa! Carmaux intanto aveva frugata tutta la casa ed aveva fatto man bassa sulla dispensa. Si vede che l'amico era amante dei liquidi d'oltre Atlantico! Grazie, rispose il Corsaro, il quale però era ridiventato tetro. Era ritornato silenzioso e triste come già lo avevano quasi sempre visto i filibustieri. Il pericolo non è però ancora passato, mio caro, disse il Corsaro. Chi ci assicura che domani gli spagnuoli, non avendoci piú trovati, non vengano a scovarci? Si sta bene qui, ma amerei meglio trovarmi a bordo della mia Folgore. Con voi io non ho alcun timore, mio capitano; voi solo valete cento uomini. Sai che fra me e lui si è impegnata una guerra a morte. Il luogotenente non è uomo da abbandonare il suo comandante nelle mani degli spagnuoli. Lo afferrò per un braccio e lo scosse ruvidamente, però dapprima senza successo. Mi sembra anzi che ora siate piú vivo di prima. Noi non abbiamo intenzione di farvi del male, se risponderete a quanto vorremo sapere. Vi ho detto che non vi si farà nulla di male. Ma quest'uomo è il piú allegro compare che io abbia mai incontrato. Il vecchio lo sbirciò di traverso, però si guardò bene dal mostrarsi offeso. sappi intanto che noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Indossa le tue vesti e non mandare un grido o metteremo in esecuzione la minaccia. Lo legherò cosí bene che non potrà fare il piú piccolo movimento. Pare che i filibustieri abbiano tentato un colpo sulla città. Signore, voi avete perduta l'occasione d'impiccarlo ed io di rendergli venticinque legnate. Che quel furfante, prevedendo forse la vostra vittoria, non è approdato qui. A Porto Cavallo, dove ha le sue possessioni e dei parenti. Fugga pure anche all'inferno, ma il Corsaro Nero andrà a scovarlo anche laggiú! Ed io vi accompagnerò, signore, se non vi dispiace, disse il catalano. Sí, tu verrai, giacché il nostro odio per quell'uomo è eguale. l'affido alle vostre cure, e tu Moko seguimi in città. Il corsaro, seguito dall'africano, abbandonò il forte e scese a Gibraltar. Credevo che tu fossi già partito da Gibraltar od occupato ad appiccare Wan Guld. Wan Guld a quest'ora naviga verso le coste di Nicaragua. La mitraglia però faceva sempre strage fra le prime file. Organizzarsi prontamente e lanciarsi come un uragano all'assalto della batteria, fu l'affare d'un solo istante. Penso che questo non è il momento di andare indietro. Accorderemo loro un po' di riposo, poi andremo ad assalire anche questa batteria. E l'Olonese, che sia riuscito a giungere presso i forti? Se abbiamo espugnata la prima batteria, non indietreggeremo davanti alla seconda. Non sarà facile attraversare la pianura sotto il fuoco di questi pezzi. Eppure non possiamo piú tornare indietro, ora che l'Olonese è forse presso i forti. Gli spagnuoli hanno inchiodati quelli della batteria da noi conquistata. Sulla cima si udivano intanto tuonare con furore le grosse artiglierie dei due forti. Il Corsaro Nero s'era arrestato, impugnando la corta sciabola del filibustiere. Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi. Amici, disse il Corsaro, qui si tratta di vendere cara la vita. Affido a te l'incarico di portare a bordo il cadavere di mio fratello. Troverai la nostra scialuppa sulla spiaggia e ti porrai in salvo con Wan Stiller. Non so decidermi a lasciarvi, padrone; io sono forte e posso esservi di molta utilità. Il Corsaro, vistolo scomparire, si volse verso il filibustiere, dicendo Lo sono, disse il filibustiere, che s'era nascosto dietro l'angolo della casa. Il Corsaro Nero aveva alzato la sciabola pronto a scagliarsi. Quando si furono rimessi dallo stupore, il Corsaro ed il suo compagno erano già lontani. Ora parevano gemiti d'anime, ora rauchi sospiri, ora flebili lamenti. D'un tratto il tocco d'una campana echeggiò sul quadro di poppa. Pareva che in quel momento, il formidabile scorridore del gran golfo avesse assunto forme gigantesche. risposero i filibustieri, mentre un fremito di terrore passava sui loro volti. Il Corsaro Nero si era curvato sulla passerella e guardava fisso le onde luminose. È il grido del Corsaro Verde che avverte il Corsaro Rosso, mormorò Carmaux. I due fratelli si sono incontrati in fondo al mare. Gran numero d'uccelli di mare volteggiavano al largo, accorrendo dalle coste. Anche i fetonti, che sono cosí comuni nelle acque del gran golfo messicano, non mancavano. Che cosa facessero nella cabina, chiusi a chiave, nessuno avrebbe potuto dirlo. Ciò che temevo sta per succedere, mormorò il Corsaro, aggrottando la fronte. Ma la morte non è ancora giunta e la fortuna protegge i filibustieri della Tortue. Il marinaio sentendosi chiamare non aveva indugiato ad accorrere, dicendo Un barilotto di polvere della capacità di otto o dieci libbre, signore. Lo collocherai nel corridoio, dietro la porta e vi metterai una miccia. Noi abbiamo il diritto di difenderci e lo faremo senza esitare. Va' a prendere il barile, poi verrai a raggiungermi assieme a Wan Stiller. Siamo pronti, signore, risposero Carmaux, Wan Stiller ed il negro. Ciò detto aprí le imposte e curvandosi sul davanzale, chiese Per lui rispondo io, non potendo egli muoversi, per il momento. Mancavano invece sempre i volatili acquatici, come se non avessero potuto sopportare quelle esalazioni pericolose. Un silenzio profondo regnava sotto quegli alberi ed in mezzo ai boschetti. Ci sono caduto addosso e l'ho sentito freddo come un serpente. chiese il Corsaro Sí, signore, un valoroso soldato ed un bravo camerata. Che questo povero soldato è stato dissanguato da un vorace vampiro. Se fosse morto da ieri sera, le formiche termiti l'avrebbero a quest'ora completamente spolpato. Non hai udito il catalano parlare di uccelli che dissanguano? Lasciano i loro nascondigli solo quando gli uomini e gli animali russano sonoramente. È bensí vero che le ferite che producono sono lunghe a guarire. Ad un bandito che tende un agguato per assassinare a tradimento le persone? È una supposizione affatto vostra, signore; nessuno ha mai pensato ad assassinarvi. Si voleva disarmarvi e tenervi prigioniero per qualche giorno e nient'altro. Forse che il signor di Ventimiglia ha dei conti da regolare colle autorità di Maracaybo? Non posso permettervi di andarvene, o io ed i miei compagni saremmo perduti. Non preoccupatevi di loro, disse il Corsaro, indicando Carmaux ed il negro. Quando il loro comandante si batte hanno l'abitudine di non immischiarsene. In tal caso spero di mettervi presto fuori di combattimento. Voi non conoscete ancora il braccio del conte di Lerma. Che cosa avete fatto di mio nipote e del suo domestico? Gli si avvicinò e gli mormorò alcune parole in un orecchio. I bevitori avevano formato un ampio circolo attorno ai duellanti. La sua spada lo minacciava sempre, costringendolo a continue parate. Il Corsaro invece pareva che avesse appena sfoderata la spada. Balzava innanzi con un'agilità da giaguaro, incalzando sempre con crescente vigore l'avventuriero. Solamente i suoi sguardi, animati da un cupo fuoco, tradivano la collera della sua anima. Impallidí orribilmente e grosse gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte. Il Corsaro, fermo come una rupe, le aveva parate con eguale rapidità. L'avventuriero, pazzo di spavento, comprendendo ormai di essere perduto, si mise a urlare. È una vera lama di Toledo, ve lo assicuro, signore. Il padrone è in piena tempesta ed io non vorrei trovarmi nei panni degli spagnuoli. Bell'audacia, in fede mia, venire qui; ma già, lui non ha paura. Sono andato a vederli anche questa sera, aveva risposto un altro. Gli hanno messo in bocca perfino una sigaretta onde renderlo piú ridicolo. Ed io voglio porgli in mano un ombrello onde domani si ripari dal sole. Un pugno formidabile, picchiato sul tavolo e che fece traballare le tazze gl'interruppe la frase. Bella prodezza deridere i morti; il bello è deridere i vivi, miei cari caballeros! disse ruvidamente quell'uomo, sguainando il brando, con una mossa tragica. Di casa del diavolo, disse il Corsaro Nero, alzandosi bruscamente e guardando fisso il bravaccio. A noi, conte di casa del diavolo disse coi denti stretti. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Primo Il fiore della risurrezione. Il piccolo battello a vapore che fa il servizio postale una volta alla settimana, fra Nuova York la più popolosa città degli Stati Uniti dAmerica settentrionale e la piccola borgata dellisola Nantucket quella mattina era entrato nel piccolo porto con un solo passeggero. Accadeva spesso, durante lautunno, terminata la stagione balneare, che rarissime persone approdassero a quellisola abitata solo da qualche migliaio di famiglie di pescatori che non soccupavano daltro che daffondare le loro reti nei flutti dellAtlantico. - Signor Brandok - aveva gridato il pilota, quando il battello a vapore sera ormeggiato al ponte di legno - siamo giunti. Il passeggero, che durante la traversata era rimasto sempre seduto a prora senza scambiare una parola con nessuno sera alzato con una certa aria annoiata, che non era sfuggita nè al pilota, nè ai quattro marinai. - I divertimenti di Nuova York non lo hanno guarito dal suo spleen - mormorò il timoniere del piccolo battello volgendosi verso i suoi uomini. - Eppure, che cosa manca a lui? Bello, giovane e ricco... se fossi io al suo posto!... Il passeggero era difatti un bel giovane, tra i venticinque e i ventottanni, di statura alta come sono ordinariamente tutti gli americani questi fratelli gemelli degli inglesi, coi lineamenti regolarissimi, gli occhi azzurri ed i capelli biondi. Aveva invece negli sguardi un non so che di triste e di vago che colpiva coloro che lo avvicinavano e nelle sue mosse qualcosa di pesante e di stanco, che contrastava vivamente col suo aspetto robusto e florido. Si sarebbe sospettato che un male misterioso minasse la sua gioventù e la sua salute, nonostante la bella tinta rosea della sua pelle quella tinta che indica la ricchezza e la bontà del sangue delle forti razze anglosassoni. Come abbiamo detto, udita la voce del pilota, il signor Brandok sera alzato quasi a fatica come se si risvegliasse in quel momento da un lungo sonno. Sbadigliò due o tre volte, gettò uno sguardo assonnato sulla riva toccò appena la tesa del suo cappello per rispondere al saluto rispettoso dei marinai e scese lentamente sul pontile di legno. Invece di dirigersi verso la borgata, le cui casette sallineavano a duecento passi dal porticciolo, si mise a camminare lungo la spiaggia colle mani affondate nelle tasche dei pantaloni e gli occhi semichiusi, come fosse in preda ad una specie di sonnambulismo. Giunto allestremità della borgata si fermò e aprì gli occhi, fissandoli su un gruppo di monelli scalzi ad onta dellaria frizzante che si rincorrevano lungo le dune ridendo e schiamazzando. - Ecco degli esseri felici - mormorò con un tono dinvidia. - Essi almeno non sanno che cosa sia lo spleen. Stette qualche istante immobile, poi scosse il capo, mandò un lungo sospiro e riprese la passeggiata per fermarsi alcuni minuti dopo dinanzi a una bella casetta a due piani, tutta bianca colle persiane verniciate e un giardinetto chiuso da una cancellata in legno. - Che cosa farà il dottore? - mormorò, guardando le finestre. - Starà tormentando qualche cavia o qualche povero coniglio. Il segreto di poter rivivere dopo centanni, bellidea! Io credo che quel buon Toby perda inutilmente il suo tempo. Eppure egli è molto più, felice di me. Tornò a sospirare, attraversò lentamente il giardinetto il cui cancello era aperto e salì la scala senza quasi rispondere al saluto di una grassa e rubiconda fantesca che gli aveva gridato dalla cucina: - Buon giorno, signor Brandok; il mio padrone è nel suo studio. Il giovine era già al secondo piano. Aprì una porta ed entrò in una stanza piuttosto vasta e bene illuminata da due ampie finestre tutta circondata da scaffali di noce pieni di un numero infinito di storte e di bottiglie variopinte. Nel mezzo, curvo su una tavola, vi era un uomo sui cinquantacinque anni, di forme quasi erculee con una lunga barba un po brizzolata e tutto intento ad osservare un coniglio che pareva, a prima vista, o morto o addormentato. Udendo aprirsi la porta si levò gli occhiali e si voltò con una certa vivacità esclamando con voce giuliva: - Ah! sei tornato, amico James? Ti sei stancato presto di Nuova York e mi pare che tu non abbia unaria molto soddisfatta. Il giovine si lasciò cadere sopra una sedia che si trovava presso la tavola e rispose con un mesto sorriso. - Dunque? - chiese luomo attempato, dopo un breve silenzio. - Sono più annoiato di prima ed è un miracolo che sia qui - rispose Brandok. - Perchè? - Avevo già deciso di fare un bel salto dal faro della Libertà e di sfracellarmi sul molo. - Una brutta sciocchezza, mio caro James. A ventisei anni, con un milione di dollari... - E cento milioni di noia che mi fa sbadigliare da mattina a sera - disse il giovine, interrompendolo. - La vita diventa ogni giorno più insopportabile e finirò per sopprimermi. Un viaggio allaltro mondo non mi dispiacerebbe. Forse là mannoierò meno. - Viaggia in questo mondo, amico. - Dove vuoi che vada, Toby? - disse Brandok. - Ho visitato lAustralia, lAsia, lAfrica, lEuropa e mezza America. Che cosa vuoi che vada a vedere? Il dottore sera messo a passeggiare per la stanza, con le mani dietro al dorso la testa bassa, come se un profondo pensiero lo preoccupasse. Ad un tratto si fermò dinanzi al coniglio, dicendo: - James, ti piacerebbe vedere come camminerà il mondo fra centanni? Il giovane Brandok aveva alzato la testa che teneva inclinata su una spalla, interrogando il dottore collo sguardo. - Sì, - riprese Toby - io voglio vedere che cosa sarà lAmerica fra venti lustri. Chissà quali meraviglie avranno inventato allora gli uomini. Macchine straordinarie, navi colossali, palloni dirigibili e mille altre cose strabilianti. Ormai il genio umano non ha più freno e glinventori nascono come i funghi. - Hai trovato finalmente il modo di prolungar la vita? - chiese Brandok, con tono leggermente ironico. - Di fermarla, invece. - Ah! - Ne vuoi una prova? - Possibile che tu abbia fatta una simile scoperta? - esclamò Brandok, con stupore. - So che tu da molti anni ti dedichi a certi esperimenti. - E sono pienamente riusciti - disse il dottore. - Vedi questo coniglio? - È morto? - No, dorme da quattordici anni. - È impossibile. - Fra poco te lo farò risuscitare con una semplice puntura e un bagno tiepido. - Quale filtro misterioso hai scoperto? Non ti prendi gioco di me, Toby? - A quale scopo? Chiudiamo le porte perchè nessuno ci oda o ci veda, e tu assisterai ad una risurrezione meravigliosa. Fece girare le chiavi, chiuse un po le finestre accostò una sedia al tavolino e dopo aver offerto al suo giovine amico un sigaro, disse: - Ascoltami ora; poi verrà lesperimento. Toby, dopo essere stato alcuni momenti silenzioso, raccolto in se stesso sera alzato per prendere da uno degli scaffali un vaso di vetro contenente una piccola pianta disseccata, che pareva unica nel suo genere. - Ne hai mai veduta una simile, amico James? Il giovine Brandok guardò il dottore con una certa sorpresa dicendo: - Vorrei sapere che cosa centra questa pianticella coi conigli che dormono da tanti anni. Immagino che non avrai lintenzione di aumentare le mie noie. - Niente affatto - riprese Toby, imperturbabilmente. - Tu dunque non conosci questo fiore, quantunque tu abbia assai viaggiato? - Sai bene che io di botanica non me ne sono mai occupato. - Allora non hai mai udito parlare del fiore della risurrezione? - No, mai - disse il giovine. - Ascoltami dunque: la storia è interessante e non tannoierà. Cinquantanni or sono, un mio collega, il dottor Dek viaggiava nellAlto Egitto collo scopo di trovare unantica miniera di metalli in cui lavoravano un tempo dei sudditi dei Faraoni. Un giorno incontrò un arabo infermo ed il dottore lo curò amorosamente, salvandogli la vita. Il figlio del deserto era povero, eppure volle ricompensare il suo salvatore dandogli un tesoro che da solo valeva tutte le pietre preziose del mondo. - In che cosa consisteva? - chiese Brandok, che cominciava ad interessarsi vivamente a quel racconto che assomigliava ad uno di quelli delle Mille ed una Notte. - In una piccola pianta disseccata, che dallarabo era stata scoperta in una antichissima tomba nel seno di una sacerdotessa egiziana che per bellezza non aveva avuto uguali. Il dottor Dek, ascoltando i pomposi elogi fatti a quel piccolo fiore sepolto chissà quanti secoli prima dellera cristiana e che portava dei bottoncini arsi dal sole ed ingialliti non aveva potuto trattenersi dal sorridere. - Ed io avrei fatto altrettanto - disse Brandok. - Ed avresti avuto torto, - disse Toby - poichè larabo prese la pianta la bagnò con alcune gocce dacqua e sotto gli sguardi del dottore si compì un prodigio meraviglioso. La pianta, appena sentì inumidirsi, cominciò a fremere, poi ad agitarsi i suoi tessuti si raddrizzarono e i suoi bottoni si gonfiarono, poi si schiusero. Il fiore a poco a poco sbocciava, dopo venti secoli e più di sonno, svolgendo i suoi leggeri petali i quali si distendevano come raggi superbi intorno ad un punto centrale, pieni di eleganza e di freschezza. - Strano fenomeno! - esclamò Brandok, che pareva avesse dimenticato il suo spleen. - Quel fiore, - proseguì il dottore - assomigliava ad una margherita raccolta in qualche giardino incantato. Quella risurrezione misteriosa durò parecchi minuti, poi il fiore a poco a poco rovesciò la sua corolla dalle tinte iridescenti scoprendo in mezzo ai petali alcuni granelli antichissimi. Ahimè! La preziosa semente che il fiore della risurrezione custodiva con tanta gelosa cura, da tanti secoli era irrimediabilmente sterile. A quale suolo affidare quei granelli? Quale sole avrebbe potuto tenerli in vita? Sorpreso e ammirato, il dottore portò seco la meravigliosa pianta e rinnovò in Europa centinaia di volte lesperimento del vecchio arabo e sempre il piccolo fiore del deserto, la pianta misteriosa degli antichi Faraoni risuscitò nella sua immortale bellezza mercè alcune gocce dacqua. Morendo, il dottor Dek regalò il fiore della risurrezione al discepolo ed amico suo James il quale ripetè anchegli, con eguale successo, la prodigiosa esperienza. Infine il fiore della pianta egiziana venne offerto ad Alessandro Humboldt ed il grande naturalista lo risuscitò più volte davanti ai suoi dotti colleghi. Fra le sue mani la pianta misteriosa non fece che rinascere e morire, senza che egli potesse penetrarne i segreti; ad ogni operazione ripeteva colla tristezza del genio impotente: Nulla cè in natura che somigli a questa pianta!. - E nessuno ha mai potuto penetrare il mistero di quella pianta che tolta dal sepolcro dopo migliaia di anni risuscitava grazie ad una goccia dacqua e riapriva la sua corolla eternamente bella come per dire al mondo: Ecco come ero al tempo dei Faraoni? - chiese Brandok. - Sì, uno solo: io! - disse Toby. - Tu!? - Sì, io - ripetè il dottore. - Dunque? - Adagio, questo è un segreto. Durante un viaggio che feci venticinque anni or sono in Egitto potei avere uno di quei fiori e studiare e anche spiegare i misteri della sua risurrezione. E da quel fiore mi è sorta lidea di fermare la vita umana per farla risvegliare dopo un numero più o meno lungo di anni. Perchè se poteva rivivere un umile fiorellino, non avrebbe potuto fare altrettanto un organismo così completo come quello delluomo? Ecco la domanda che mi rivolsi e alla cui soluzione impiegai venticinque anni di studi ininterrotti. - E ci sei riuscito? - Pienamente - rispose Toby. Sera alzato, avvicinandosi al tavolino e aveva preso fra le mani il coniglio che pareva morto, avendo le gambe e la testa irrigidite. - Ha odore, questo animale? Fiutalo, James. Credi che sia morto? - È freddo e il cuore non batte più. - Eppure la sua vita non è altro che sospesa da quattordici anni. - È dunque la morte artificiale che hai scoperto? - Una semplice puntura del mio filtro misterioso è bastata per fermare le pulsazioni del cuore di questo animale e per conservarlo per un così lungo tempo. - È meraviglioso! - Forse meno di quello che sembra - disse il dottore. - Sai che cosa sono i fakiri? - Dei fanatici indiani che eseguono degli esperimenti meravigliosi. - E che si fanno seppellire talvolta per quaranta e anche cinquanta giorni entro una cassa sigillata colla bocca e le narici turate da uno strato di cera, e che poi risuscitano senza aver laspetto daver sofferto. Un bagno nellacqua calda, un po di burro sulla loro lingua per renderla più pieghevole ed eccoli ritornare alla vita. Ora vedrai. Prese da uno scaffale una piccola fiala di vetro che conteneva un liquido rosso, vi immerse una siringa poi punse replicatamente il coniglio, la prima volta in direzione del cuore e la seconda volta alla gola. Lanimale non aveva dato alcun segno di vita ed aveva conservata la sua rigidezza. - Aspetta, James - disse il dottore, vedendo apparire sulle labbra del giovine un sorriso dincredulità. In un angolo vi era un bacino di metallo, sotto cui ardeva una lampadina ad alcool. Il dottore vimmerse un dito per assicurarsi del calore dellacqua, poi levò la vaschetta, deponendola sulla tavola. - Fai fare un bagno al morto? - chiese Brandok. - Cioè alladdormentato - corresse il dottore. - È necessario allentare a questo dormiglione i nervi che da tanti anni non agiscono più. - Se tu riesci a far rivivere questo animale, io ti proclamo il più grande scienziato del mondo. - Non esigo tanto - rispose Toby, ridendo. Immerse il coniglio nel bacino, tenendogli la testa fuori dellacqua, poi si mise ad alzare ed abbassare le gambe anteriori come per provocare la respirazione e aspettò, guardando lamico che sera fatto tutto serio. - Pare che tu cominci a credere al buon risultato della strana operazione - gli disse il dottore. - È vero, James? - Non ancora - rispose il giovine. - Eppure sento che la testa del coniglio comincia a diventar calda. - Effetto del calore dellacqua. - E che la carne freme. - Non vedo muoversi le gambe. Ad un tratto mandò un grido di stupore; il coniglio aveva aperti gli occhi e fissava il dottore colle pupille dilatate. - Ti sembra morto ora? - disse Toby, con accento beffardo. - Ti guarda! - esclamò il giovine. - Lo vedo. - Agita le zampe! - E respira anche. - Miracolo!... Miracolo!... - Zitto, James, non gridar tanto forte. - È meravigliosa questa risurrezione! - Non dico di no. - Una scoperta che metterà sossopra il mondo. - Niente affatto, perchè io mi guarderò bene dal divulgarla. Non siamo che in tre sole persone a conoscerla: io, tu ed il notaio del borgo, quelleccellente signor Max. - Perchè la conosce anche il notaio? - chiese Brandok. - Lo saprai più tardi: guarda il risultato per ora. Aveva levato dalla vaschetta il coniglio e laveva messo sul tavolino, avvolgendolo in un pezzo di stoffa di lana. Lanimale aveva gli occhi aperti, respirava liberamente raggrinzando il naso però si vedeva che era debolissimo, non riuscendo a reggersi sulle zampe, nè cercava di fuggire. Doveva essere istupidito. - Non morrà? - chiese Brandok. - Stasera lo vedrai mangiare e correre assieme ai suoi compagni che tengo giù nel mio giardino. Non è il primo che io faccio risuscitare; la settimana scorsa ne ho fatto rivivere un altro dinanzi al notaio ed anche quello dormiva da quattordici anni. Ora mangia, saltella e dorme come gli altri, e tutti i suoi organi funzionano perfettamente bene. - Toby, - esclamò Brandok, con profonda ammirazione - tu sei un granduomo; tu sei il più grande scienziato del secolo. - Di questo, o dellaltro? - chiese il dottore. - Che domanda è questa? - Mio caro James, tu devi aver fame ed il pranzo è pronto. Laria di mare mette appetito e la mia vecchia Magge mi ha promesso un superbo piatto di pesce. Lasciamo qui il coniglio e andiamo a riempirci lo stomaco: la cuoca sarà già arrabbiata per il ritardo. Avremo anche il notaio al pudding. - Perchè il notaio? Il dottore, invece di rispondere, si affacciò alla finestra, e vedendo un garzone che stava innaffiando le zolle del giardino gli gridò: - Tom, avverti Magge che siamo pronti per assaggiare le sue triglie e le sue dorate, e per le due attacca il poney. Dobbiamo fare una gita allo scoglio di Retz. Cinque minuti dopo, il dottore e il signor Brandok seduti in una elegante saletta da pranzo dinanzi ad una tavola bene imbandita, gustavano con molto appetito le grosse ostriche di New Jersey le più deliziose che si trovino sulle coste orientali dellAmerica settentrionale, le dorate e le triglie preparate dalla brava Magge innaffiando le une e le altre con delleccellente vino bianco dei vigneti della Florida. Il dottore non parlava; pareva tutto intento a divorarsi quei deliziosi pesci, i migliori forse che possegga lAtlantico settentrionale. Brandok invece, cosa assolutamente nuova, sembrava che non fosse più tormentato dallo spleen; chiacchierava per due, tempestando il compagno di domande su quella meravigliosa scoperta che doveva a sentir lui, portare la rivoluzione nel mondo. Con tutto ciò non riusciva che a strappare qualche sorriso allo scienziato. - Dunque queste triglie e queste dorate ti hanno reso muto - gridò ad un tratto Brandok, che cominciava ad arrabbiarsi. - Sono venti minuti che i tuoi denti continuano a masticare e che invece la tua lingua rimane immobile. - No, mio caro James, io penso - rispose il dottore, ridendo. - Pare che tu abbia dimenticato la tua scoperta. - Tuttaltro. - Allora parliamone. - Al pudding. - Che cosa centra quel pasticcio? - Ti ho detto che verrà ad assaggiarlo anche il notaio della borgata, quel bravo signor Max. - Ma insomma che cosa centra lui? - Perdinci, se centra! Se dopo centanni nessuno più si ricordasse di me e mi lasciassero dormire per sempre? Tanto varrebbe morire. - Toby! - esclamò Brandok - Che cosa hai intenzione di fare? - Vedere come camminerà il mondo fra centanni e nullaltro. - Come! Tu vorresti... - Fare un sonno di venti lustri. - Sei pazzo? - Non lo credo - rispose il dottore con voce tranquilla. Brandok aveva picchiato sulla tavola un pugno così violento, da far traballare i bicchieri e rovesciare una bottiglia. - Tu vorresti? ... - gridò. - Farmi rinchiudere nel rifugio che mi son fatto preparare sulla cima dello scoglio di Retz, per risvegliarmi fra cento anni, mio caro. Si incaricheranno i discendenti del notaio e il futuro sindaco di Nantucket o i suoi successori, a farmi ritornare in vita. Lascio ventimila dollari appunto per farmi risuscitare unitamente alla fiala contenente il misterioso liquido che mi dovranno iniettare nei punti indicati nel mio testamento. - Ti ucciderai! - Allora vuol dire che tu non hai alcuna fiducia nella mia grande scoperta. - Sì, piena fiducia; però tu non sei un coniglio e poi cento anni non sono quattordici - disse Brandok. - Abbiamo sangue e muscoli al pari delle bestie e un cuore che funziona egualmente. Volevo farti la proposta di addormentarti con me; ora vi rinunzio. - Tu hai pensato a me? - Sì, sperando che con un riposo di cento anni il tuo spleen finirebbe per andarsene. - Se laltro giorno volevo gettarmi dal faro della Libertà! Vedi in quale conto ormai tengo la mia vita. Mi vuoi per compagno, Toby? Sono pronto. Anche se morissi, non perderei nulla. - Dunque, ti piace la mia idea? - Sì, francamente. - Sei eccentrico come un vero inglese. - E non sono forse un inglese? - disse Brandok ridendo. Il dottore salzò, andò a prendere su una mensola una polverosa bottiglia che doveva contare un bel numero danni e la sturò, empiendo i due bicchieri. - Medoc del milleottocentoottantotto - disse. - Dopo ventiquattranni di riposo deve essere diventato eccellente. Alla nostra risurrezione nel duemilatre! - esclamò, alzando il bicchiere. Lo svuotò di un fiato, stette qualche minuto soprappensiero, poi disse: - Quanto possiedi, James...? - Cinque milioni di lire. - In cartelle dello Stato? - Sì. - Devi cambiarle in oro, amico mio. Fra centanni quelle cartelle potrebbero non avere più valore alcuno mentre invece loro rimane sempre oro, sia che si trovi in verghe od in pezzi da venti lire. Io posseggo soltanto ottantamila dollari, tuttavia spero che mi basteranno, anche fra cento anni, per non morir di fame. Sono già a posto nel piccolo sotterraneo che ho fatto scavare sotto la mia tomba, in una cassaforte, colla chiave a segreto. - E sei certo che i nostri corpi si conserveranno? - Meravigliosamente - disse il dottore. - Ci conserveremo come fossimo carni gelate. - Geleremo? - Sì. - Chi metterà del ghiaccio nella nostra tomba? - Non ce ne sarà bisogno. Ho scoperto un certo liquido che abbasserà la temperatura della nostra tomba a venti gradi sotto lo zero. - E si manterrà? - Finchè non sfonderanno la nostra cupola di cristallo per farci risuscitare. Staremo benissimo là dentro, te lo assicuro. Ah! ecco quel bravo notaio; giunge a tempo per assaggiare il pudding della mia cuoca e per vuotare un bicchiere di questo delizioso medoc. Nella stanza vicina aveva udito Magge che gridava: - È sempre in ritardo signor Max! Cinque minuti ancora e non assaggiava più il mio pudding. Unaltra volta me lo farà bruciare. La porta del salotto sera aperta fragorosamente ed il notaio era entrato con un passo così pesante da far traballare le bottiglie ed i bicchieri. Il signor Max era un uomo sulla sessantina grasso come una botte e col viso rubicondo nel cui mezzo faceva bella mostra un naso che poteva stare a paragone senza arrossire, con quello del guascone Cyrano di Bergerac. - Buon appetito, signori - gridò, con una voce da granatiere. - Come va, signor Brandok? Vè passato lo spleen dopo la vostra gita a Nuova York? - Comincia a lasciarmi un po di tregua, signor Max - rispose il giovine - e spero che fra alcuni giorni se ne starà tranquillo per un buon secolo. Poi vedremo. - Ah!... ho capito - disse il notaio, ridendo. - Toby ha trovato un compagno. - Che mi terrà buona compagnia - disse il dottore, empiendo un bicchiere. - Assaggiate questo medoc, mio caro notaio; non se ne trova di simile nemmeno in Francia. Magge entrava in quel momento, portando su un piatto dargento un bel pasticcio dalla crosta dorata che fumava ancora e che spandeva un profumo delizioso. - È attaccato il poney? - chiese il dottore. - Sì, padrone - rispose la cuoca. - Allora sbrighiamoci. In pochi minuti fecero sparire il pudding, vuotarono una tazza di tè, poi scesero nel cortile dove li attendeva un carrozzino tirato da un piccolo cavallo bianco che sembrava impaziente di partire. - Andiamo - disse il dottore, raccogliendo le briglie ed impugnando la frusta. - Fra mezzora saremo allo scoglio di Retz. Era una splendida giornata dautunno, rinfrescata da una brezza vivificante impregnata di salsedine, che soffiava dal settentrione. LOceano Atlantico era in perfetta calma quantunque il flusso avventasse fra le scogliere che proteggevano le spiagge dalle ondate le quali sinfrangevano con mille boati, balzando e rimbalzando. Delle barche pescherecce colle loro belle vele dipinte di giallo e di rosso a strisce e macchie nere che davano loro lapparenza di gigantesche farfalle spiccavano vivamente sullazzurro cupo delle acque, spingendosi lentamente al largo mentre in alto stormi di grossi uccelli marini, di gabbiani e di fregate volteggiavano capricciosamente. Uscito dalla cinta, il piccolo cavallo aveva preso una via abbastanza larga che costeggiava loceano slanciandosi ad un trotto rapidissimo, senza che il dottore avesse avuto bisogno di eccitarlo colla frusta. Brandok era ridiventato taciturno, come se lo spleen lo avesse ripreso; il notaio pure non parlava, tutto occupato a fumare la sua pipa che eruttava un fumo denso come la ciminiera dun battello a vapore. Il dottore badava che il poney filasse diritto e non mettesse le zampe in qualche crepaccio o savvicinasse troppo alla scogliera che in quel luogo cadeva a picco sulloceano. Dei ragazzi di quando in quando sbucavano dalle macchie di pini e di abeti che si prolungavano verso linterno dellisola e rincorrevano per qualche tratto il carrozzino gridando a squarciagola: - Buona passeggiata, dottore!. Il paesaggio variava rapidamente, accennando a diventare più selvaggio, man mano che saccostavano alla spiaggia orientale dellisola. Non si vedevano più casette nè abitanti. Soltanto le macchie dei pini e degli abeti diventavano più numerose e più folte e le scogliere più alte e più ripide; le onde dellOceano Atlantico vi sinfrangevano con una violenza tale che pareva si sparassero delle cannonate in fondo ai piccoli fiordi scavati dalleterna azione delle acque. Era un rombo continuo, sempre più fragoroso, che impediva ai tre amici di parlare. La strada era finita, però il poney non cessava di trottare senza manifestare alcuna fatica e faceva traballare maledettamente la carrozzella. Ad un tratto si fermò dinanzi ad una parete rocciosa, dietro la quale si udiva loceano muggire furiosamente. - Siamo giunti - disse il dottore, balzando a terra. - Ecco lo scoglio di Retz. - E lassù hai preparato la nostra tomba? - chiese Brandok. - Ed in una posizione bellissima - rispose il dottore. - Il muggito delle onde ci canterà la ninna nanna, senza tregua, fino al giorno della nostra risurrezione. - Se torneremo in vita. - Dubiti ancora, James? - Non prenderti nessun pensiero per i miei dubbi. Ti ho detto che la vita ormai è diventata troppo pesante per me, quindi poco mimporterebbe anche se non mi risvegliassi mai più. Mostrami dunque la nostra ultima dimora. - Non lultima. - Come vuoi. - Vieni, James. Legò il poney al tronco duna betulla, poi prese un piccolo sentiero scavato nella viva roccia che sinnalzava a zigzag. La rupe, chiamata impropriamente lo scoglio di Retz, era di mole enorme alta un centinaio di metri, e formava il capo più alto dellisola, verso oriente. La sua fronte massiccia, tagliata a picco, opponeva un formidabile ostacolo allirrompere delle onde dellAtlantico quindi non vi era pericolo che cedesse, nemmeno dopo centanni. Giunti sulla cima, che era piatta, anzichè terminare a punta, Brandok scorse una muraglia della circonferenza di quattro o cinque metri, che era sormontata da una cupola di cristallo munita di un parafulmine altissimo. - È quella la nostra ultima dimora? - chiese. - Sì - rispose il dottore. - Quando lhai fatta costruire? - Lo scorso anno. - Lo sanno gli abitanti della borgata? - No, perchè ho fatto venire gli operai ed i vetri da Nuova York. - E la rispetteranno? - Lo scoglio è mio: lho acquistato dal comune, con contratto regolare ed il notaio ha lordine di far distruggere il sentiero che conduce quassù e di cingere la scogliera con una cancellata di ferro altissima. - Che ho già ordinata - disse il signor Max. - Nessuno verrà a disturbarvi. - Entriamo - disse il dottore. Con una chiave a segreto aprì una porticina di ferro tanto bassa che non si poteva entrarvi che carponi ed i tre uomini si introdussero nel piccolo edificio. Linterno era tutto coperto da vetri molto spessi incastrati in robuste cerniere di rame e di notevole non aveva che un letto molto largo e basso con coperte piuttosto pesanti ed un piccolo scaffale su cui stavano delle bottiglie e delle siringhe. - Ecco la mia dimora, o meglio la nostra - disse Toby, rivolgendosi allamico. - Ti rincresce? - Niente affatto - rispose il giovane, che guardava loceano attraverso la cupola di vetro. - Spero che nessuno verrà a disturbarci prima del giorno che avremo fissato nel nostro testamento. Che piacere udire il fragore delle onde! Ecco una bella compagnia. - Ritengo inutile che tu ti provveda di un letto. Questo è più che sufficiente per tutti e due. - Ed il sotterraneo dove hai depositato i tuoi valori? Il dottore si curvò, levò una piastra di ferro che si trovava ai piedi del letto e mostrò una stretta gradinata scavata nella viva roccia che doveva mettere in qualche cella sotterranea. - La cassaforte si trova là dentro - disse. - Vi rinchiuderò anche i miei valori. Domani andrò a Nuova York a cambiare la mia carta e le mie azioni ferroviarie in oro. Ne avremo abbastanza al nostro risveglio. A quando il nostro sonno? - Fra otto giorni; appena avranno chiusa la base della roccia colla cancellata. - Una domanda ancora, mio caro dottore. Se si dimenticassero di risvegliarci? Sai che io non ho nessun parente. - Io ho una sorella che ha sette figli - rispose Toby. - Spero che fra centanni esisterà ancora qualche pronipote per venire a riaprirci gli occhi o per impossessarsi del nostro tesoro nel caso che noi fossimo proprio morti; e poi vi è il notaio ed ho anche depositato un atto presso il sindaco. Non temere James: qualcuno verrà a raccogliere la nostra eredità. - I miei successori non si dimenticheranno di voi, siatene certi - disse il signor Max. - Hai nessunaltra obiezione da fare, James? - chiese Toby. - No - rispose il giovane. - Sei risoluto a tentare lesperimento? - Hai la mia parola. - Allora, torniamo a casa mia a fare gli ultimi preparativi. Uscirono, chiusero la porticina, scesero lo scoglio e salirono sulla carrozzella senza aggiungere altra parola. Dobbiamo confessare però che tutti e tre erano visibilmente commossi. Otto giorni dopo, prima del tramonto del sole, Brandok il dottore ed il notaio lasciavano inosservati la borgata e si mettevano in cammino per lo scoglio di Retz. Avevano ormai prese tutte le disposizioni per quella dormita che doveva durare centanni e tutte le misure perchè in quel lunghissimo tempo nessuno si recasse a disturbarli. Il signor Brandok aveva già fatto trasportare nottetempo i suoi milioni e li aveva rinchiusi nella cassaforte nascosta nel piccolo sotterraneo; aveva venduto tutti i suoi possedimenti, lasciando una parte del ricavato al comune dellisola purchè vegliasse sulla tomba; il dottore aveva regalato la sua casetta alla sua cuoca e fatto innalzare intorno alla piccola costruzione la cancellata di ferro sulla quale aveva fatto collocare parecchie lastre di metallo colla scritta: Proprietà privata del dottor Toby Holker. Quando giunsero sulla cima della rupe il sole stava per tramontare in un oceano di fuoco. Tutti e tre serano fermati, guardando loceano che fiammeggiava sotto i riflessi del tramonto e che sincrespava leggermente sotto la brezza della sera. In lontananza un grande piroscafo fumava, dirigendosi verso la costa americana; lungo le scogliere dellisola alcune barche pescherecce savanzavano dolcemente, tornando verso il porto della piccola borgata; alla base della rupe le onde sinfrangevano rompendo il silenzio che regnava sullimmenso oceano. I tre uomini tacevano: il notaio sembrava profondamente commosso; Brandok e Toby un po preoccupati. Rimasero così parecchi minuti, guardando ora le barche ed ora il sole che pareva si tuffasse in acqua; poi ad un tratto il dottore si scosse, dicendo: - Non ti penti della parola data, James? - No - rispose Brandok, con voce calma. - Anche se non dovessimo risvegliarci mai più? - Nemmeno. - Signor Max, salutiamoci ed abbracciamoci, poichè non ci rivedremo mai più, a meno di un miracolo. - Bisognerebbe che campassi centoquarantanni, una età impossibile - disse il notaio, sospirando. - Io morrò, mentre voi risusciterete. - Un abbraccio, amico, e lasciamoci. Il signor Max, vivamente commosso, cogli occhi umidi, si strinse fra le braccia il dottore, tenendoselo per qualche momento sul petto. - Addio, signor Brandok - disse poi, con voce rotta, porgendogli la mano. - Vi auguro di tornare in vita e di ricordarvi di me. - Ve lo promettiamo - rispose il giovane. - Addio, signor Max: noi andiamo a dormire. Il notaio sallontanò, volgendosi più volte per un gesto daddio; poi scomparve pel sentiero che conduceva alla base della rupe dove aveva collocato una grossa cartuccia di dinamite, per distruggerlo. - Vieni James - disse Toby, quando furono soli. - Guarda unultima volta loceano. - Lho guardato abbastanza, e poi non lo troveremo certo cambiato, se risusciteremo. Aprirono la porticina ed entrarono nella loro tomba che gli ultimi raggi di sole illuminavano a sufficienza, facendo scintillare la cupoletta di vetro. Toby prese dalla mensola una bottiglia e due bicchieri e la stappò. - Un buon bicchiere di champagne - disse, versando lo spumeggiante nettare. - Alla nostra risurrezione, James! - O alla nostra morte, che per me sarà lo stesso - rispose il giovine, forzandosi di sorridere. - Almeno lo spleen non mi tormenterà più. Vuotarono dun fiato i bicchieri, poi il dottore chiuse in un plico alcuni documenti che collocò entro una cassetta di metallo. - Che cosa fai, Toby? - chiese Brandok. - Qui dentro vi sono le fiale contenenti il misterioso liquido che dovrà ridarci la vita e insieme la ricetta che insegnerà come dovranno servirsene coloro che verranno a risvegliarci. - Hai finito? - Sì. Un altro bicchiere. - Sia - rispose Brandok. Vuotarono la bottiglia, poi il dottore sturò una fiala ed empì due piccole tazze. Era un liquore rossastro, un po denso, che aveva un profumo speciale. - Bevi - disse, porgendo una delle tazze a Brandok. - Cosè? - Il narcotico che ci addormenterà, o meglio che sospenderà la nostra vita e che impedirà alle nostre carni di corrompersi. Il giovane prese la tazza con mano ferma, guardò il liquido in trasparenza poi lo tracannò senza che un muscolo del suo viso avesse trasalito. - È un po amaro, però non è cattivo - disse. - Ah! che freddo, Toby. Mi pare di avere un blocco di ghiaccio al posto del cuore. - Non è nulla, e poi durerà poco. Gettati sul letto e copriti. Mentre Brandok obbediva, il dottore bevve anchegli la sua tazza poi saccostò barcollando ad un vaso di terra che si trovava in un angolo ed afferrato un martello che si trovava li presso con un colpo vigoroso ne spezzò il coperchio, poi raggiunse frettolosamente il compagno. Una temperatura da Siberia aveva invaso la stanza. Pareva che da quel vaso misterioso uscisse una corrente daria gelata, come quella che spira nelle regioni polari. Il dottore guardò Brandok: il giovane non dava più segno di vita. Pareva che la morte lavesse colto di colpo. - Fra... cento... anni... - ebbe appena il tempo di balbettare il dottore, e stramazzò a fianco dellamico. Nello stesso momento lultimo raggio di sole si spegneva e le prime ombre della notte scendevano sul sepolcreto. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Secondo Una risurrezione miracolosa. Una mattina degli ultimi giorni di settembre del due mila tre, tre uomini salivano lentamente lo scoglio di Retz aiutandosi lun laltro per superare le rocce, non essendovi alcuna traccia di sentiero. Il primo era un uomo piuttosto attempato, fra i cinquanta e i sessantanni, eppure ancora assai vigoroso, senza barba e senza baffi le braccia e le gambe lunghissime, perfino troppo in proporzione del tronco, e gli occhi molto dilatati e quasi bianchi. Gli altri due erano più giovani di qualche dozzina danni, anchessi bene sviluppati con muscolature possenti e cogli occhi egualmente bianchi e smorti. In tutti e tre poi si osservava uno sviluppo assolutamente straordinario della testa e specialmente della fronte. I loro vestiti erano duna certa stoffa color caffè chiaro, che pareva una seta e consistevano in casacche larghissime, e in calzoni corti ed ampi, fermati sotto il ginocchio. Giunti sullorlo superiore dello scoglio, si erano fermati dinanzi ad unalta cancellata di ferro arrugginito e corroso dai sali marini che racchiudeva una piccola costruzione di forma circolare, sormontata da una cupoletta di vetro. Una lastra di metallo situata in cima ad un palo, portava la seguente scritta ancora abbastanza visibile: Proprietà privata del dottor Toby Holker. - Ci siamo - aveva detto luomo attempato, levandosi da una tasca una chiave vecchissima, duna forma speciale, e una carta ingiallita. - Che belle chiavi si usavano centanni fa! - E sperate di farlo risuscitare il vostro antenato signor Holker? - domandò uno dei due che lo accompagnavano. - Almeno le sue ossa le troveremo, ed anche quelle del suo amico - rispose il signor Holker. - Ed i milioni, giacchè voi siete lunico erede. - È vero, signor notaio. - Potrete aprire? - Proviamo - rispose il signor Holker. Introdusse la chiave nella toppa e, dopo qualche sforzo, fece scattare il chiavistello. - Non fabbricavano male a quei tempi, i fabbri, - disse, spingendo il cancello. - Non credevo che dopo centanni le serrature funzionassero ancora. Il piccolo recinto era coperto di ginestre e di sterpi e di cumuli di erbe secche. Si capiva che nessuno, da moltissimo tempo, era entrato colà. - Vediamo - disse Holker, aprendosi il passo fra gli sterpi. Saccostò, non senza provare una certa emozione, alla piccola costruzione e rizzandosi quanto era lungo, appoggiò il viso alla cupoletta di vetro. Subito un grido gli sfuggì. - È incredibile! Sono là ambedue e mi sembrano intatti! Che il mio antenato sia proprio riuscito a scoprire un filtro così meraviglioso da poter sospendere la vita per centanni? I suoi due compagni, avevano gettato uno sguardo attraverso i vetri, e anchessi non avevano potuto frenare un grido di stupore. - Sono là! Sono là! - E pare che dormano - disse Holker, che era in preda ad una viva emozione. - Signor Holker, vi sareste ingannato? - chiese il notaio. - Non so che dire; ora ho una lontana speranza di poter rivedere vivo il mio antenato. - Entriamo, signore. Avete la chiave del sepolcreto? - Sì; non entriamo subito, però. - Perchè? - Il mio antenato ha lasciato scritto che si lasci prima la porta aperta per qualche minuto. - Non riesco a comprenderne il motivo - disse il compagno del notaio. - Per non esporci ad un potente raffreddore, signor sindaco - disse Holker. - Si fa presto a buscarsi una polmonite. - Che vi sia molto freddo lì dentro? - Sembra che il dottor Toby, oltre il filtro avesse anche scoperto un certo liquido capace di sprigionare un freddo polare. - Deve trovarsi in quel vaso che scorgete là in quellangolo. - Aprite, signor Holker - disse il notaio. - Sono impaziente di assistere alla risurrezione di quei due uomini. Fecero il giro della piccola costruzione, finchè scoprirono una porticina di ferro. Holker introdusse la chiave nella serratura ed aprì facilmente. Subito una corrente estremamente fredda investì i tre uomini, costringendoli a retrocedere rapidamente. - Vi è un banco di ghiaccio là dentro! - esclamò il sindaco. - Che cosa contiene quel vaso per produrre un simile freddo? Che gli scienziati di centanni fa valessero meglio di quelli doggi? - Granduomo quel mio antenato - disse Holker. - Farò una ben meschina figura io, vicino a lui!... Attesero alcuni minuti, poi, quando la corrente fredda diminuì uno alla volta sintrodussero nel sepolcreto, avanzandosi carponi, essendo la porta assai bassa e stretta. Si trovarono in una stanza circolare, colle pareti coperte da lastre di vetro, ben connesse da armature di rame. Nel mezzo vi era un letto abbastanza largo e su di esso, avvolti in grosse coperte di feltro si scorgevano due esseri umani coricati luno presso laltro. I loro volti erano gialli, gli occhi chiusi, e le loro braccia, che tenevano sotto le coperte, parevano irrigidite. Non si riscontrava su di loro alcun indizio di corruzione delle carni. Il signor Holker sera accostato rapidamente a loro e aveva sollevato le coperte. - È incredibile! - esclamò. - Come si possono essere conservati così questi due uomini, dopo centanni? Possibile che siano ancora vivi? Nessuno lo ammetterebbe. I suoi compagni si erano anche essi accostati e guardavano con una specie di terrore quei due uomini chiedendosi ansiosamente se si trovavano dinanzi a due cadaveri o a due addormentati. Quello che si trovava a destra era un bel giovane di venticinque o trentanni coi capelli di color biondo rossiccio, di statura alta e slanciata; laltro invece dimostrava cinquanta o sessantanni, aveva i capelli brizzolati, ed era più basso di statura e di forme più massicce. Sia luno che laltro erano meravigliosamente conservati: solo la pelle del viso come abbiamo detto, aveva assunto una tinta giallastra, simile a quella delle razze mongoliche. - Qual è il vostro antenato? - chiese il notaio. - Il più vecchio. Laltro è il signor James Brandok. - Agirete subito? - Senza ritardo. - Siete medico, è vero? - Come il mio antenato. - Sapete come dovete operare? - Il documento lasciato da Toby Holker parla chiaro. Non si tratta che di far due iniezioni. - Ed il liquido misterioso? - Deve trovarsi in quella cassetta - rispose il signor Holker, indicando una scatola di metallo che si trovava in fondo al letto. - Torneranno subito in vita? - Non credo; forse dopo che li avremo immersi nellacqua tiepida. - Dovremo quindi portarli fino alla borgata? - Non è necessario - rispose il signor Holker. - Ho dato ordine al mio macchinista di raggiungermi col Condor e non tarderà a venire. Porterò il mio antenato ed il signor Brandok a casa mia, a Nuova York. Desidero che tutti ignorino per ora la risurrezione di questi due uomini. Mentre parlava aveva aperto la cassetta di ferro dove si vedevano dei documenti due fiale di cristallo piene dun liquido rossastro e delle siringhe. - Ecco il filtro misterioso - disse, prendendo le fiale. - Agiremo senza perdere tempo. Denudò il petto dei due addormentati, poi immerse una siringa in una delle due fiale dicendo: - Una iniezione in direzione del cuore e una nel collo: vedremo se avranno qualche effetto. - Signor Holker, - disse il notaio - voi che siete dottore, vi sembra che siano morti? Hanno un certo aspetto... - Di mummie egiziane? - No, perchè le loro carni hanno ancora una certa freschezza. - Allora di persone non morte - disse il signor Holker. - Sapete che non dispero? - Batte il loro cuore? - No. - Sono freddi? - Sfido io, colla temperatura che regnava qui dentro! Sono immersi in una specie di catalessi che mi ricorda gli straordinari esperimenti dei fakiri indiani. - Dunque non disperate? - Mah... Constato solamente che sono meravigliosamente conservati dopo venti lustri. Aiutatemi, signor Sterken. - Che cosa devo fare? - Tenete semplicemente una di queste fiale, mentre io inietto il liquido scoperto dal mio antenato. - Che sia invece fatale? - Io eseguisco la sua ultima volontà; se muore, ammesso che dorma ancora, non sarà colpa mia. Proviamo!... Il signor Holker prese la siringa appoggiò la punta acutissima sul petto del dottore in prossimità del cuore e fece una iniezione abbondante, sottocutanea. Ripetè la medesima operazione sul collo, prese la vena giugulare, poi attese in preda ad una profonda ansietà, tenendo in mano il polso del suo antenato. Nessuno parlava: tutti tenevano gli sguardi fissi sul dottore colla speranza di sorprendere su quel viso giallastro una mossa qualsiasi, che potesse essere indizio dun ritorno alla vita. Era trascorso un minuto, quando il signor Holker si lasciò sfuggire un grido di stupore. - È incredibile! - Che cosa avete? - chiesero ad una voce il notaio ed il sindaco. - Questuomo non è morto! - Batte il suo polso? - Ho sentito una leggera vibrazione. - Che vi siate ingannato? - domandò il notaio, che era diventato pallidissimo. - No... è impossibile... il polso batte... leggermente sì, tuttavia batte... Non sogno io. - Dopo centanni!... - Silenzio... ascoltiamo se anche il cuore dà qualche segno di vita... Il signor Holker aveva appoggiato il capo sul largo petto del suo antenato. - È freddo? - chiese il sindaco. - Finora sì. - Cattivo segno: i morti sono sempre freddi. - Aspettate, signor sindaco, il filtro ha appena cominciato ad agire. - E... - Tacete! Meraviglioso!... incredibile!... Cosha inventato il mio antenato? Che cosa sono in suo paragone i medici moderni? Degli asini, compreso me! - Batte dunque il cuore? - chiesero ad una voce il sindaco ed il notaio. - Sì... batte... - Non vingannate? - Sono un medico. - Eppure la tinta giallastra non scompare ancora - disse il notaio. - Dopo... dopo il bagno forse... Sì, il cuore batte!... È un miracolo!... Ritornare in vita dopo centanni! Chi lo crederebbe? - Ed il polso? - Vibra sempre con maggior forza. - Rivolgetevi al signor Brandok, dottore - disse il sindaco. In quel momento un fischio sonoro echeggiò al di fuori. - Il mio Condor - disse il signor Holker. - Giunge in tempo! - Desiderate qualche cosa dal vostro macchinista? - domandò il notaio. - Che porti una leva per aprire il sotterraneo. Ed ora occupiamoci del signor Brandok - Denudò il petto del giovane e ripetè su di lui le iniezioni fatte già al signor Toby. Due minuti dopo, udì un lieve fremito nei polsi e constatò per di più che la tinta giallastra tendeva a scomparire e che un lievissimo rossore compariva sulle gote delladdormentato. - Quale miracolo! - ripeteva il signor Holker. - Domani questi uomini parleranno come noi. Il notaio era ritornato con un negro di statura imponente, un vero ercole, con spalle larghissime, braccia grosse e muscolose. - Harry, - disse il signor Holker, rivolgendosi verso il gigante - prendi queste due persone, e portale sul Condor. Bada di non stringerle troppo. - Sì, padrone. - Sono pronti i materassi? - E anche la tenda. - Sbrigati, ragazzo mio. Il signor Holker spostò il letto e mise le mani su una piastra di ferro di forma circolare, munita dun anello. - Deve essere qui sotto il sotterraneo contenente i milioni del mio antenato e del signor Brandok - disse. - Vi saranno ancora? - chiese il notaio. - Solo noi potevamo sapere che i due addormentati ve li avevano posti e poi noi abbiamo veduto che tutto era in ordine qui dentro, quindi nessuno può esservi entrato. Passò la leva portata dal macchinista nellanello e alzò, non senza fatica, la piastra. Essendo già calate le tenebre, accese una lampada elettrica e scorse una scaletta scavata nella viva roccia. Scese giù, seguito dal notaio e dal sindaco e si trovò in una celletta di due metri quadrati contenente due casseforti dacciaio. - Sono qui dentro i milioni - disse. - Li fate portare sul vostro Condor? - chiese il notaio. - Appartengono al mio antenato ed al signor Brandok. Essendo vivi, non ho più alcun diritto su queste ricchezze... Harry! Il negro che era già tornato, dopo aver portato via Toby e Brandok, scese nel sotterraneo. - Aiutami - gli disse Holker. - Basto io, signore - rispose il gigante. - I miei muscoli sono solidi e le mie spalle larghe. Prese la cassa più grossa e la portò via. - Signori, - disse Holker, quando anche la seconda fu levata - la vostra missione è finita. Il signor Brandok ed il mio avo sapranno ricompensarvi presto della vostra gentilezza. - Ce li condurrete un giorno? - chiese il notaio. - Ve lo prometto. - Siete ormai certo che essi tornino in vita? - domandò il sindaco. - Io lo spero, dopo un buon bagno nellacqua tiepida. Fra quattro ore io sarò a Nuova York e domani vi darò mie notizie. Uscirono dal sepolcreto e dalla cinta, chiudendo il cancello e si diressero verso il margine della rupe che si affacciava sulloceano dove si vedeva vagamente e fra le tenebre, una massa nera che agitava sopra di sè delle ali mostruose. - Accendi il fanale, Harry - disse il signor Holker. Uno sprazzo di luce vivissima si sprigionò, illuminando tutta la cima della rupe e la massa che si agitava presso il margine. Era una specie di macchina volante, fornita di quattro ali gigantesche e di eliche grandissime collocate al di sopra di una piattaforma di metallo, lunga e stretta, difesa allintorno da una balaustra. Nel mezzo, collocati su un soffice materasso e riparati da una cortina si trovavano il dottor Toby e Brandok, coricati luno presso laltro. Il negro stava invece allestremità della piattaforma, dietro ad una piccola macchina, munita di parecchi tubi. - Arrivederci presto, signori - disse Holker, salendo sulla piattaforma e sedendosi presso i due risuscitati. - Buon viaggio, signor Holker - risposero il notaio ed il sindaco. - Dateci domani notizie del dottore e del signor Brandok. - A cento miglia allora, ragazzo mio - disse Holker al negro. - Ho molta fretta. Le ali e le eliche si misero in movimento e la macchina volante partì con velocità fulminea passando sopra lisola di Nantucket e tenendo la prora verso il sud-ovest. Il signor Holker esaminava intanto il dottore Toby ed il suo compagno appoggiando spesso la mano sui loro petti e tastando di quando in quando anche i polsi. La vitalità tornava lentamente nei due addormentati. Il loro polso cominciava già a battere, assai debolmente però, ma ancora non respiravano ed il cuore rimaneva muto. - Vedremo dopo il bagno - mormorava il signor Holker. - Morti non sono, quindi non devo disperare. Quale sorpresa per loro quando riapriranno gli occhi! Rivivere dopo centanni! Quale meraviglioso filtro ha scoperto il mio antenato! E cosa inesplicabile, non sono invecchiati! Il Condor intanto continuava la sua corsa fulminea. Aveva passato lisola e correva sopra loceano, mantenendosi ad unaltezza di centocinquanta metri. La sua lampada mandava sempre un lungo sprazzo di luce che si rifletteva sulle onde. A mezzanotte, verso ovest, si scorsero a un tratto delle ondate di luce bianca che salivano a grande altezza. - Nuova York, padrone - disse il negro. - Di già? - rispose Holker. - Hai superato le cento miglia allora, mio buon Harry. Sbrighiamoci, e bada di non urtare qualcuno. Si era alzato e guardava verso quelle luci. - Arriveremo presto - mormorò. Venti minuti dopo il Condor correva sopra un raggruppamento di case immense, di torri e di campanili. Descrisse alcuni giri in aria, proiettando il fascio di luce sui tetti delle case poi calò su una vasta terrazza di metallo, situata sulla cima dun palazzo di venti piani. - Siamo giunti, padrone - disse il negro. - Prendi i due addormentati e portali nella mia camera. E silenzio con tutti! Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Terzo Le prime meraviglie del Duemila. Erano trascorse altre due ore, quando il dottor Toby pel primo aperse finalmente gli occhi, dopo centanni che li aveva tenuti chiusi. Dopo una immersione durata un quarto dora, in una vasca piena di acqua tiepida aveva già cominciato a dare qualche segno di vita e a perdere la tinta giallastra nondimeno era stata necessaria una nuova iniezione del filtro misterioso perchè il cuore riprendesse finalmente le sue funzioni. La rigidità dei muscoli era rapidamente scomparsa ed il colorito roseo era tornato sul suo volto in seguito alla ripresa della circolazione del sangue. Appena aperti gli occhi, il suo sguardo si fissò sul signor Holker che gli stava presso, occupato a soffregar il petto di Brandok. - Buongiorno... - gli disse il pronipote, accostandoglisi rapidamente. Toby era rimasto muto; nondimeno i suoi occhi parlavano per lui. Vi era nel suo sguardo dello stupore, dellansietà, forsanche della paura. - Mi udite? - chiese Holker. Il dottore fece col capo un segno affermativo, poi mosse le labbra a più riprese, senza che potesse emettere alcun suono. Certo la lingua non aveva ancora riacquistata la sua elasticità dopo essere stata per tanti anni immobilizzata. - Come vi sentite? Male forse? Toby fece un gesto negativo, poi alzò le mani facendo dei segni assolutamente incomprensibili pel signor Holker. Ad un tratto le abbassò puntandole verso il signor Brandok, che stava coricato in un letto vicino. - Mi chiedete se il vostro compagno è vivo o morto, è vero? Il dottore accennò di sì. - Non temete signor... zio, se non vi rincresce che vi chiami con questo titolo di parentela poichè appartengo alla vostra famiglia come discendente di vostra sorella... Non temete anche il vostro compagno sta per tornare alla vita e fra poco riaprirà gli occhi. Provate molta difficoltà a muovere la lingua? Vediamo, zio... sono dottore anchio al pari di voi. Gli aprì la bocca e tirò parecchie volte quellorgano, che pareva si fosse atrofizzato ripiegandolo poi in tutti i sensi, per fargli riacquistare la perduta agilità. - Agisce ora? Un suono dapprima confuso uscì dalle labbra del dottor Toby, poi un grido: - La vita! La vita!. - Mercè il vostro filtro, zio. - Centanni? - Sì, dopo centanni di sonno - rispose Holker - non credevate certo di poter tornare vivo. - Sì! Sì! - borbottò il dottore. In quellistante una voce fioca chiese: - Toby? Toby? Il signor Brandok aveva aperto gli occhi e guardava il suo vecchio amico con uno stupore facile a comprendersi. - Toby! - ripetè per la terza volta, tentando di rizzarsi sul guanciale. - Non vi movete, signor Brandok - disse Holker. - Sono lieto di darvi il buongiorno e di udirvi anche parlare. Rimanete coricati; vi è necessario un buon sonno, del vero sonno. Savvicinò ad un tavolino su cui stavano parecchie fiale, ne prese una e versò il contenuto in due tazze dargento. - Bevete questo cordiale - disse, porgendo ad entrambi le tazze. - Vi darà forza... ah!... mi scordavo di dirvi che i vostri milioni sono al sicuro qui in casa mia... Ricoricatevi, fate una buona dormita e questa sera pranzeremo insieme, ne sono certo. Il dottor Toby aveva mormorato: - Grazie, mio lontano parente. Poi aveva quasi subito chiusi nuovamente gli occhi. Il signor Brandok dormiva di già, russando sonoramente. Il signor Holker rimase nella stanza parecchi minuti, curvandosi ora sulluno ora sullaltro dei risuscitati e ripetendo con visibile soddisfazione: - Ecco il vero sonno che farà ricuperare loro le forze. Meraviglioso filtro!... Ecco un segreto che, se divulgato, renderà il mio antenato luomo più famoso del mondo. Lasciamoli riposare. Credo che ormai siano salvi. Otto ore dopo il dottor Toby veniva svegliato da un sibilo leggero, che pareva venisse dal disotto del guanciale. Assai sorpreso, sera alzato a sedere, gettando intorno a sè uno sguardo meravigliato. Nella stanza non vi era nessuno e Brandok continuava a russare nellaltro letto. - Chi mi ha fischiato agli orecchi? - si chiese. - Che io abbia sognato? Stava per chiamare Brandok, quando udì una voce che pareva umana sussurrargli agli orecchi: - Gravi avvenimenti sono avvenuti ieri nella città di Cadice. Gli anarchici della città sottomarina di Bressak, impadronitisi della nave Hollendorf sono sbarcati nella notte, facendo saltare parecchie case, con bombe. La popolazione è fuggita e gli anarchici hanno saccheggiata la città. Si chiamano sotto le armi i volontari di Malaga e di Alicante che verranno trasportati sul luogo dellinvasione con flotte aeree. Si dice che Bressak sia stata distrutta e che molte famiglie anarchiche siano rimaste annegate. Il dottore aveva ascoltato, con uno stupore facile ad indovinarsi quella voce che annunziava uno spaventevole disastro, poi aveva sollevato rapidamente il guanciale poichè la voce sera fatta udire più precisamente dietro la sponda del letto e scorse una specie di tubo sul cui orlo era scritto: - Abbonamento al World. - Una meraviglia del Duemila! - esclamò. - I giornali comunicano direttamente le notizie a casa degli abbonati. Che abbiano soppressa la carta e le macchine per stamparla? Ai nostri tempi queste comodità non si conoscevano ancora. Come è progredito il mondo! Stava per chiamare lamico, che non si decideva ad aprire gli occhi quando udì uscire dal tubo un altro fischio, poi la medesima voce che diceva: - Guardate la scena. Nel medesimo istante il dottore vide illuminarsi un gran quadro che occupava la parete di fronte al letto e svolgersi una scena orribile e duna verità straordinaria. Degli uomini erano comparsi in mezzo a delle case e correvano allimpazzata, lanciando delle bombe che scoppiavano con lampi vivissimi. I muri si sfasciavano, i tetti crollavano; uomini, donne e fanciulli precipitavano nelle vie mentre larghe lingue di fuoco si alzavano sopra quegli ammassi di macerie, tingendo tutto il quadro di rosso. Gli anarchici continuavano intanto la loro opera di distruzione e le scene si succedevano alle scene con vertiginosa rapidità e senza la minima interruzione. Era una specie di cinematografo, duna perfezione straordinaria, veramente stupefacente che riproduceva con meravigliosa esattezza la terribile strage annunciata poco prima dal giornale. Per dieci minuti quel rovinio continuò, poi finì con una fuga disordinata di gente che si rovesciava verso una spiaggia, mentre il cielo rifletteva la luce degli incendi. - Straordinario - ripeteva il dottore, quando la parete tornò bianca. - Che progresso ha fatto il giornalismo in questi cento anni! E chissà quante meraviglie dovremo vedere ancora. Brandok, hai finito il tuo sonno? Udendo quella chiamata, il giovane aprì finalmente gli occhi, sbadigliando come un orso che si sveglia dopo il lungo sonno invernale. - Come ti senti, amico mio? - chiese Toby. - Benissimo. - Il tuo spleen? - Per ora non maccorgo che mi tormenti. E... dimmi, Toby, abbiamo sognato, o è proprio vero che noi abbiamo dormito un secolo? - La prova labbiamo nelle nostre casseforti, che hanno portato qui mentre ci riposavamo. - Chi potrà credere che noi siamo risuscitati? - Il mio parente di certo, poichè è venuto lui a toglierci dal sepolcreto. - E dove ci troviamo noi? Ancora a Nantucket? - Non lo saprei davvero. - E tu come stai? - Provo un turbamento che non so spiegarmi e mi pare di essere molto debole. - Sfido io, dopo un così lungo digiuno? - disse Brandok, ridendo. - Non senti appetito? Io mangerei volentieri una bistecca, per esempio. - Adagio, mio caro. Non sappiamo ancora come funzioneranno i nostri organi interni. - Se il cuore, ed i polmoni non danno segno daver sofferto, dopo una così lunga fermata suppongo che anche gli intestini riprenderanno il loro lavoro. - Eppure temevo che si atrofizzassero - disse Toby. In quel momento la porta si aprì ed il signor Holker comparve seguito dal gigantesco negro che portava dei vestiti simili a quelli che indossava il suo padrone e della biancheria candidissima. - Come state, zio? Mi permettete di chiamarvi così, dora innanzi? - Certo, mio caro tardo nipote - rispose il dottore. - Mi trovo abbastanza bene. - Anche voi, signor Brandok? - Ho solamente un po di fame. - Buon segno; vestitevi e poi andremo a pranzare. Le vesti saranno un po diverse da quelle che si portavano centanni fa però sono più comode e dal lato igienico nulla lasciano a desiderare, essendo disinfettate perfettamente. - E anche la stoffa mi sembra diversa. - Stoffa vegetale. Già da sessantanni abbiamo rinunciato a quella animale, troppo costosa e poco pulita in paragone a questa. Ah! Troverete il mondo ben cambiato; per ora non vi dico altro per non scemare la vostra curiosità. Vi aspetto nella sala da pranzo. Il dottor Toby e Brandok si cambiarono, fecero un po di toeletta, poi lasciarono la stanza inoltrandosi in un corridoio le cui pareti lucidissime avevano degli strani splendori come se sotto la vernice che le copriva vi fosse qualche strato di materia fosforescente, ed entrarono in un salotto abbastanza ampio illuminato da due finestre larghe e alte fino al soffitto, che permettevano allaria di entrare liberamente. Era ammobiliato con semplicità, non esente da una certa eleganza. Le sedie, la credenziera, gli scaffali situati negli angoli e perfino la tavola che occupava il centro erano formati di un metallo bianco e lucentissimo che assomigliava allalluminio. Il signor Holker era già seduto a tavola, la quale era coperta da una tovaglia colorata che non sembrava di tela. - Avanti, miei cari amici, - disse, andando loro incontro - il pranzo e pronto. - E dove lo mangeremo? - chiese Brandok, che non aveva scorto sulla tavola nè piatti, nè bicchieri, nè posate, nè salviette, nè cibi di alcun genere. - Ah! mi scordavo che un secolo fa gli albergatori erano pure indietro di cento anni! - disse Holker, ridendo. - Hanno progredito anche loro. Guardate. Saccostò ad una parete ed abbassò una lastra di metallo lunga un paio di metri e larga una trentina di centimetri unendola alla tavola in modo da formare un piccolo ponte. Laltra estremità sappoggiava ad una piccola mensola sopra la quale sta scritto: - Abbonamento allHotel Bardilly. - E ora? - chiese Brandok che guardava con crescente stupore. - Premo questo bottone ed il pranzo lascia le cucine dellalbergo per venire sulla mia tavola. - Dove si trova questo Hotel? In questa casa? - Anzi, è piuttosto lontano: sulla riva opposta dellHudson. - Siamo dunque a Nuova York? ! - esclamarono ad una voce Toby e Brandok. - Dove credevate di essere? Ancora a Nantucket? - Quando ci avete trasportati? - domandò Brandok al colmo della sorpresa. - Ieri sera. Alle otto ho lasciato lisola e a mezzanotte eravate qui. - In quattro sole ore, mentre centanni fa se ne impiegavano sedici e con una scialuppa a vapore! - esclamò il dottore. - Abbiamo camminato colle invenzioni, mio caro zio - disse Holker. - Ah! ecco il pranzo. Un sibilo acuto era sfuggito da una piccola fessura della mensola poi una porticina si era aperta automaticamente allestremità della lastra di metallo che si univa alla tavola e una piccola macchina seguita da sei vagoncini di alluminio di forma cilindrica, savanzò, correndo su due incavi che servivano da rotaie. - Il pranzo che manda lalbergo? - chiesero Toby e Brandok. - Sì, signori, e con tutto il necessario. Come vedete è una cosa molto comoda che mi dispensa dallavere una cuoca ed una cucina - rispose Holker. Aprì il primo vagoncino che aveva una circonferenza di quaranta centimetri e una lunghezza uguale e levò dei bicchieri delle posate, delle salviette e quattro bottiglie che dovevano contenere del vino o della birra. Dagli altri quattro estrasse successivamente dei piccoli recipienti contenenti del brodo ancora caldissimo poi dei piatti con pasticci e vivande svariate, delle uova, dei liquori e così via. Tutto il necessario insomma per un pranzo abbondante. Quandebbe terminato, premette un bottone, la porticina si aprì ed il minuscolo treno scomparve, retrocedendo colla velocità dun lampo. - Che cosa ne dite, signor Brandok? - chiese Holker. - Che ai nostri tempi queste comodità mancavano assolutamente. E tornerà il treno? - Certo, per riprendere le stoviglie. - E come arriva qui? - Per mezzo dun tubo, e cammina mosso da una piccola pila elettrica duna potenza tale però che le imprime una velocità di quasi cento chilometri allora. Queste vivande non sono state rinchiuse nei loro recipienti che da qualche minuto; infatti vedete che fumano, anzi scottano. - E lalbergatore come viene avvertito dal cliente di ciò che desidera? - Per mezzo del telefono. Al mattino il mio servo trasmette allHotel il menù per il pranzo e per la cena e le ore in cui desidero mangiare ed il treno giunge con precisione matematica. - Non tutti potranno permettersi un lusso simile - osservò il dottore Toby. - Certo, - rispose Holker - ma quelli che non possono abbonarsi allHotel se la sbrigano anche più presto. - A mangiare forse, non certo a prepararsi il pranzo. - Il lavoratore non fa più cucina in casa, non avendo tempo da perdere. Otto o dieci pillole, ed ecco inghiottito un buon brodo, il succo duna mezza libbra di bue o di pollo o di una libbra di maiale o di un paio duova, duna tazza di caffè e così via. Centanni fa si perdeva troppo tempo; camminavate ed agivate colla lentezza delle tartarughe. Oggi invece si gareggia collelettricità. Mangiate, signori miei, o i cibi si raffredderanno. Una tazza di buon brodo, signor Brandok, prima di tutto, poi sceglierete quello che più vi piace. Vi avverto che è un pranzo a base di vegetali; ma queste pietanze non sono meno nutrienti, e non vi parranno meno saporite. Poi parleremo finchè vorrete. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Quarto La luce ed il calore futuro. Il dottor Holker aveva detto la verità. Il brodo era squisitissimo, ma nessuna pietanza era di carne di bue, di maiale e di montone. Solo dei pesci: tutti gli altri piatti si componevano di vegetali, fra cui molti che erano assolutamente sconosciuti a Toby ed a Brandok. In compenso il vino era così eccellente che nè luno nè laltro mai ne avevano gustato di simile. - Signor Holker, - disse Brandok, che mangiava con un appetito invidiabile come se si fosse svegliato solo da dieci o dodici ore - siete vegetariano voi? - Perchè mi fate questa domanda? - chiese il lontano pronipote del dottore. - Ai nostri tempi si parlava molto di vegetarianismo, specialmente in Germania ed in Inghilterra. Si vede che quella cucina ha fatto dei progressi. - Perchè non trovate delle bistecche? - Sì, e mi stupisce come i moderni americani abbiano rinunciato alle succose bistecche ed ai sanguinanti roast beef. - Sono piatti diventati un po rari, oggi, mio caro, e pel semplice motivo che i buoi ed i montoni sono quasi scomparsi. - Ah! - Ve ne stupite? - Molto. - Mio caro signore, la popolazione del globo in questi cento anni è enormemente cresciuta e non esistono più praterie per nutrire le grandi mandrie che esistevano ai vostri tempi. Tutti i terreni disponibili sono ora coltivati intensivamente per chiedere al suolo tutto quello che può dare. Se così non si fosse fatto, a questora la popolazione del globo sarebbe alle prese colla fame. I grandi pascoli dellArgentina e i nostri del Far-West non esistono più ed i buoi ed i montoni a poco a poco sono quasi scomparsi, non rendendo le praterie in proporzione allestensione. Daltronde non abbiamo più bisogno di carne al giorno doggi. I nostri chimici, in una semplice pillola dal peso di qualche grammo fanno concentrare tutti gli elementi che prima si potevano ricavare da una buona libbra di ottimo bue. - E lagricoltura come va senza buoi? - Anticaglie - disse Holker. - I nostri campagnoli non fanno uso che di macchine mosse dallelettricità. - Sicchè non vi sono più neanche cavalli? - A che cosa potrebbero servire? Ce ne sono ancora alcuni, conservati più per curiosità che per altro. - E gli eserciti non ne fanno più uso? - chiese il dottor Toby. - Ai nostri tempi tutte le nazioni ne avevano dei reggimenti. - E che cosa ne facevano? - chiese Holker, con aria ironica. - Se ne servivano nelle guerre. - Eserciti! Cavalleria! Chi se ne ricorda ora? - Non vi sono più eserciti? - chiesero ad una voce Toby e Brandok. - Da sessantanni sono scomparsi, dopo che la guerra ha ucciso la guerra lultima battaglia combattuta per mare e per terra fra le nazioni americane ed europee è stata terribile spaventevole, ed è costata milioni di vite umane, senza vantaggio nè per le une nè per le altre potenze. Il massacro è stato tale da decidere le diverse nazioni del mondo ad abolire per sempre le guerre. E poi non sarebbero più possibili. Oggi noi possediamo degli esplosivi capaci di far saltare una città di qualche milione di abitanti; delle macchine che sollevano delle montagne; possiamo sprigionare, colla semplice pressione del dito una scintilla elettrica trasmissibile a centinaia di miglia di distanza e far scoppiare qualsiasi deposito di polvere. Una guerra, al giorno doggi, segnerebbe la fine dellumanità. La scienza ha vinto ormai su tutto e su tutti. - Eppure questoggi, appena svegliato mi fu comunicata dal vostro giornale una notizia che smentirebbe quello che avete detto ora, mio caro nipote - disse Toby. - Ah sì! La distruzione di Cadice da parte degli anarchici. Bazzecole! Ormai questi bricconi irrequieti saranno stati completamente distrutti dai pompieri di Malaga e di Alicante. - Dai pompieri? - Non abbiamo altre truppe al giorno doggi, e vi assicuro che sanno mantenere lordine in tutte le città e sedare qualunque tumulto. Mettono in batteria alcune pompe e rovesciano sui sediziosi torrenti dacqua elettrizzata al massimo grado. Ogni goccia fulmina, e laffare è sbrigato presto. - Un mezzo un po brutale, signor Holker, e anche inumano. - Se non si facesse così, le nazioni si vedrebbero costrette ad avere delle truppe per mantenere lordine. E del resto siamo in troppi in questo mondo, e se non troviamo il mezzo dinvadere qualche pianeta non so come se la caveranno i nostri pronipoti fra altri centanni, a meno che non tornino, come i nostri antenati, allantropofagia. La produzione della terra e dei mari non basterebbe a nutrire tutti, e questo è il grave problema che turba e preoccupa gli scienziati. Ah! se si potesse dar la scalata a Marte che ha invece una popolazione così scarsa e tante terre ancora incolte! - Come lo sapete voi? - chiese Toby, facendo un gesto di stupore. - Dagli stessi martiani - rispose Holker. - Dagli abitanti di quel pianeta! - esclamò Brandok. - Ah, dimenticavo che ai vostri tempi non si era trovato ancora un mezzo per mettersi in relazione con quei bravi martiani. - Scherzate? - Ve lo dico sul serio, mio caro signor Brandok. - Voi comunicate con loro? - Ho anzi un carissimo amico lassù che mi dà spesso sue notizie. - Come avete fatto a mettervi in relazione coi martiani? - Ve lo dirò più tardi, quando avrete visitato la stazione elettrica di Brooklyn. Eh! Sono già quarantanni che siamo in relazione coi martiani. - È incredibile! - esclamò il dottor Toby. - Quali meravigliose scoperte avete fatto voi in questi centanni! - Molte che vi faranno assai stupire, zio. Appena vi sarete completamente rimessi, vi proporrò di fare una corsa attraverso il mondo. In sette giorni saremo nuovamente a casa. - Il giro del mondo in una settimana!... - È naturale che ciò vi stupisca. Ai vostri tempi simpiegavano quarantacinque o cinquanta giorni, se non minganno. - E ci sembrava daver raggiunto la massima velocità. - Delle tartarughe - disse Holker, ridendo. - Poi faremo anche una corsa al polo nord a visitare quella colonia. - Si va anche al polo, ora? - Bah!... è una semplice passeggiata. - Avete trovato il mezzo di distruggere i ghiacci che lo circondano? - Niente affatto, anzi io credo che le calotte di ghiaccio che avvolgono i due confini della terra siano diventate più enormi di quello che erano centanni fa; eppure noi abbiamo trovato egualmente il mezzo di andare a visitarli e anche a popolarli. Vi abbiamo relegati là... Un sibilo acuto che sfuggì da un foro aperto sopra una mensola che si trovava in un angolo della stanza, glinterruppe la frase. - Ah, ecco la mia corrispondenza che arriva - disse Holker, alzandosi. - Unaltra meraviglia! - esclamarono Toby e Brandok alzandosi. - Una cosa semplicissima - rispose Holker. - Guardate, amici miei. Premette un bottone al disotto dun quadro che rappresentava una battaglia navale. La figura scomparve, innalzandosi entro due scanalature, e lasciando un vano dun mezzo metro quadrato. Dentro vera un cilindro di metallo coperto di numeri segnati in nero lungo sessanta o settanta centimetri, con una circonferenza di trenta o quaranta. - Il mio numero dabbonamento postale è il mille novecento ottantasette - disse Holker. - Eccolo qui, e in un piccolo scompartimento sono state collocate le mie lettere. Mise un dito sul numero, saprì uno sportellino e trasse la sua corrispondenza poi fece ridiscendere il quadro e premette un altro bottone. - Ecco il cilindro ripartito - disse. - Va a distribuire la corrispondenza agli inquilini della casa. - Come è giunto qui quel cilindro? - chiese Brandok. - Per mezzo dun tubo comunicante collufficio postale più vicino, e rimorchiato da una piccola macchina elettrica. - E come si ferma? - Dietro il quadro vi è uno strumento destinato ad interrompere la corrente elettrica. Appena il cilindro vi passa sopra, si ferma e non riparte se io prima non riattivo la corrente premendo quel bottone. - Vi è un cilindro per ogni casa? - Sì, signor Brandok; devo avvertirvi che le abitazioni moderne hanno venti o venticinque piani e che contengono dalle cinquecento alle mille famiglie. - La popolazione duno dei nostri antichi sobborghi - disse il dottore. - Non ci sono dunque più case piccole? - Il terreno è troppo prezioso oggidì, e quel lusso è stato bandito. Non si può sottrarre spazio allagricoltura. Ma comincia a far buio; sarebbe tempo dilluminare il mio salotto. Ai vostri tempi che cosa si accendeva alla sera? - Gas, petrolio, luce elettrica - disse Brandok. - Povera gente - disse Holker. - E come doveva costar cara allora lilluminazione! - Certo, signor Holker - disse Brandok. - Ora invece? - Abbiamo quasi gratis la luce ed il calore. Dal soffitto pendeva unasta di ferro che finiva in una palla, composta dun metallo azzurro. Il signor Holker laprì facendola scorrere sopra lasta e tosto una luce brillante simile a quella che mandavano un tempo le lampade elettriche, si sprigionò, inondando il salotto. Ciò che la produceva era una pallottolina appena visibile che si trovava infissa sotto la sfera e la luce che tramandava, espandeva un dolce calore assai superiore a quello del gas. - Che cosè? - chiesero ad una voce Brandok e Toby. - Un semplice pezzetto di radium - rispose Holker. - Il radium! - esclamarono i due risuscitati. - Si conosceva ai vostri tempi? - Lavevano già scoperto - rispose Toby. - Ma non si usava ancora a causa dellenorme suo costo. Un grammo non si poteva avere a meno di tre o quattromila lire. E poi non sera potuto trovare ancora il modo di applicarlo, come avete fatto ora voi. Tutti però gli predicevano un grande avvenire. - Quello che non hanno potuto fare i chimici del mille novecento lhanno fatto quelli del Duemila. disse Holker. - Quel pezzetto lì non vale che un dollaro e brucia sempre, senza mai consumarsi. È il fuoco eterno. - Meraviglioso metallo!... - Sì, meraviglioso, perchè oltre a darci la luce, ci dà anche il calore. Ha detronizzato il carbon fossile, la luce elettrica, il gas, il petrolio, le stufe ed i camini. - Sicchè anche le vie sono illuminate con lampade a radium? - chiese Toby. - E anche gli stabilimenti, le officine e così via. - E nelle miniere di carbone non si lavora più? - A che cosa servirebbe il carbone? Poi cominciavano già ad esaurirsi. - La forza necessaria per far agire le macchine degli stabilimenti, chi ve la dà ora? - Lelettricità trasportata ormai a distanze enormi. Le nostre cascate del Niagara, per esempio, fanno lavorare delle macchine che si trovano a mille miglia di distanza. Se noi volessimo, potremmo dare di quelle forze anche allEuropa, mandandole attraverso lAtlantico. Ma anche laggiù hanno costruito delle cascate sui loro fiumi e non hanno più bisogno di noi. - Amico James, - disse Toby - ti penti daver dormito centanni per poter vedere le meraviglie del Duemila? - Oh no! - esclamò vivamente il giovane. - Credevi di veder il mondo così progredito? - Non mi aspettavo tanto. - E il tuo spleen? - Non lo provo più, tuttavia... non senti nulla tu? - Sì, unagitazione strana, unirritazione inesplicabile del sistema nervoso - disse Toby. - Mi sembra che i muscoli ballino sotto la mia pelle. - Anche a me - disse Brandok. - Sapete da che cosa deriva? - chiese Holker. - Non saprei indovinarlo - rispose Toby. - Dallimmensa tensione elettrica che regna ormai in tutte le città del mondo ed a cui voi non siete ancora abituati. Centanni fa lelettricità non aveva ancora raggiunto un grande sviluppo, mentre ora latmosfera ed il suolo ne sono saturi. Ma vi abituerete, ne son certo. E per oggi basta. Andate a riposare e domani mattina faremo una corsa attraverso Nuova York sul mio Condor. - È unautomobile? - chiese Brandok. - Sì, ma di nuovo genere - rispose Holker, con un sorriso. - Cominceremo così il nostro viaggio attraverso il mondo. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Quinto A bordo del Condor. Era appena spuntata lalba, quando Holker entrò nella stanza del suo antenato e del signor Brandok gridando: - In piedi miei cari amici!... Il mio Condor ci aspetta dinanzi alle finestre del salotto e lhotel ci ha già mandato il tè. Non ci volevano che le parole - ci aspetta dinanzi alle finestre - per far balzare giù dal letto il dottore ed il suo compagno. - Lautomobile davanti alle finestre! - avevano esclamato, infilando i calzoni. - Vi sorprendete? - A che piano siamo? - chiese Brandok. - Al diciannovesimo. Si respira meglio in alto ed i rumori della via giungono appena. - Allora che automobile è la vostra, per salire a simile altezza? - Lo vedrete; sbrigatevi, amici, perchè ho desiderio di condurvi stamane fino alle cascate del Niagara per mostrarvi i colossali impianti elettrici che forniscono la forza a quasi tutti gli stabilimenti della Federazione. Prima andremo a vedere la stazione ultrapotente di Brooklyn, dovendo dare mie notizie al mio amico marziano. Quel bravuomo deve essere un po inquieto pel mio lungo silenzio e saprà con piacere la notizia della vostra risurrezione. - Come! - esclamò Toby. - Tu lo avevi informato che un tuo antenato dormiva da cento anni? - Sì, zio - rispose Holker. - Ci facciamo di tratto in tratto delle confidenze, perchè siamo legati da una profonda amicizia. - Senza esservi mai veduti? - esclamò Brandok. - Dietro alcune mie indicazioni avrà scarabocchiato il mio ritratto. - E tu? - chiese Toby. - Ho il suo. - Come sono dunque gli abitanti di Marte? Somigliano a noi? - Dalle descrizioni che abbiamo ricevuto da loro, non sono affatto simili a noi; tuttavia in fatto di civiltà e di scienza, sembra che non siano a noi inferiori. Figuratevi, zio, che hanno delle teste quattro volte più grosse delle nostre e che quindi con un simile sviluppo di cervello, non devono essere più arretrati di noi. - Ed il corpo? - I martiani, da quanto abbiamo potuto comprendere, sono anfibi che rassomigliano alle foche con braccia cortissime, che terminano con dieci dita, e piedi molto grandi e palmati. - Dei veri mostri, insomma! - esclamò Toby, che ascoltava con viva curiosità quei particolari. - Non sembra infatti che siano troppo belli - rispose Holker. - Ma andiamo a prendere il tè, o lo troveremo freddo. Riparleremo dei martiani e del loro pianeta quando saremo alla stazione ultrapotente di Brooklyn. Lasciarono la stanza ed entrarono nel salotto. La piccola ferrovia con un solo vagoncino, stava ferma allestremità della piastra di metallo. Non fu però quella che attrasse lattenzione di Brandok e del dottore bensì unombra gigantesca che si agitava dinanzi alle due ampie finestre. - Che cosè? - chiesero, slanciandosi innanzi. - Il mio Condor - rispose tranquillamente Holker. - Un pallone dirigibile? - chiese. - No, signori, una macchina volante che funziona perfettamente, dotata duna velocità straordinaria tale da poter gareggiare colle rondini ed i colombi viaggiatori. Ve nerano ai vostri tempi? - Qualche pallone dirigibile, sempre pericoloso - disse Toby. - E siccome i palloni causavano troppe disgrazie, noi da cinquantanni abbiamo abbandonato lidrogeno per le ali. Prendiamo il tè, poi avrete il tempo di osservare il mio Condor e di vederlo manovrare. Strappò quasi per forza il dottore e Brandok dalle finestre e trasse dal vagoncino le tazze la salvietta ed il recipiente contenente la profumata bevanda, nonchè dei biscotti. - Non siate troppo impazienti - disse. - Bisogna vedere le cose una alla volta o vi affaticherete troppo. Il tempo non ci manca. Bevettero il tè, bagnandovi qualche biscotto poi Holker salì sul davanzale che era molto basso e mise i piedi sulla piattaforma della macchina volante su cui erano state collocate quattro comode poltroncine. Harry, il negro gigante, stava dietro alla macchina tenendo le mani su una piccola ruota che faceva agire due immensi timoni di forma triangolare costruiti con una specie di tela lucidissima, montati sopra una leggera armatura di metallo. Brandok e Toby si erano appena seduti, che il Condor sinnalzò subito obliquamente fino al di sopra delle immense case descrivendo una serie di giri duna precisione ammirabile. Quella macchina, inventata dagli scienziati del Duemila, era davvero stupefacente e, quello che è più, duna semplicità straordinaria. Non si componeva che di una piattaforma di metallo che pareva più leggero dellalluminio con quattro ali e due eliche collocate le une lateralmente alle altre tutte di tela, con stecche dacciaio e una piccola macchina che le faceva agire. Il gas, come si vede, non vi entrava per nulla; la meccanica aveva trionfato sui palloni dirigibili del secolo precedente. Toby ed il suo compagno guardavano con stupore quel congegno straordinario che si alzava e si abbassava e girava e rigirava come fosse un vero uccello. Altri consimili ne volavano in gran numero sopra i tetti dei palazzi, gareggiando in velocità per la maggior parte montati da signore che ridevano allegramente, e da fanciulli schiamazzanti. Ve nerano di tutte le dimensioni: di grandissimi che portavano perfino venti persone, e di piccolissimi, appena sufficienti per due; ed altri formati da sole due ali somiglianti a quelle dei pipistrelli che reggevano una poltroncina montata da una sola persona e che pure manovravano con non minore precisione e rapidità degli altri. In alto, in basso, sincrociavano saluti e chiamate, poi la flottiglia aerea si disperdeva in tutte le direzioni, calando sulle vie sulle piazze, sulle immense terrazze delle case o fermandosi dinanzi alle finestre od ai poggioli per imbarcare nuove persone. Brandok e Toby erano diventati muti, come se lo stupore avesse paralizzato loro la lingua. - Non dite nulla, dunque? - chiese finalmente Holker. - Avete perduta la favella? - Io mi domando se sto sognando - disse Brandok. - È impossibile che tutto ciò sia realtà. - Mio caro Brandok, siamo nel Duemila. - Tutto quello che vorrete; eppure stento a persuadermi che il mondo, in soli centanni, sia così progredito. Trasformare gli uomini in uccelli! È incredibile! - E non vi è pericolo che queste macchine volanti cadano? - chiese Toby. - Qualche volta succedono degli scontri; le ali si spezzano, le eliche si lacerano e allora guai a chi cade: eppure chi ci bada? Forse che ai vostri tempi non surtavano le vecchie ferrovie e le navi? Sono incidenti che non commuovono nessuno. - Che macchine sono quelle che fanno agire le ali? - Macchine elettriche di grande potenza. Come vi ho detto, in questi centanni lelettricità ha fatto dei progressi stupefacenti. - E quale velocità potete imprimere a queste navi volanti? - Anche cento cinquanta chilometri allora. - Sicchè avete abolito i treni ferroviari? - chiese Brandok. - Oh no, mio caro signore, non son più quelli che si usavano ai vostri tempi, troppo lenti per noi, ma ne abbiamo ancora moltissimi. Capirete che queste macchine volanti non si possono caricare soverchiamente. Non servono che per divertirsi o per compiere delle piccole corse di piacere. E pei lunghi viaggi attraverso gli oceani anche - proseguì Holker. - Noi abbiamo dei veri vascelli aerei che partono regolarmente da tutti i porti dellAtlantico e del Pacifico e che in trentasei ore vi sbarcano in Inghilterra ed in quaranta nel Giappone o nella Cina o nellAustralia. - Non vi sono più navi sui mari? - Oh sì, ne abbiamo ancora; ma non sono più quelle che si usavano nel secolo scorso. Ne vedrete molte quando attraverseremo lAtlantico. Ho pensato anzi di lasciare alle cascate del Niagara il mio Condor e di condurvi a Quebec colla ferrovia canadese per imbarcarvi poi di là per lEuropa. - Mio caro nipote, - disse Toby - tu trascuri i tuoi affari; suppongo che avrai qualche occupazione. - Sono medico nel grande ospedale di Brooklyn; per ora non si ha bisogno di me, avendo io due mesi di vacanza. - Anche tu dottore! - esclamò Toby. - Che farà una ben meschina figura dinanzi alluomo che ha fatto una così grande scoperta. - Ne sarai lerede - disse Toby. In quel momento il Condor si abbassò bruscamente su una vasta piazza brulicante di gente che pareva impazzita. - Che cosa accade laggiù? - chiese Brandok, che si era curvato sul parapetto della piattaforma. - È la piazza della Borsa - rispose Holker. - Sembra che quegli uomini abbiano il fuoco addosso. Vanno e vengono quasi correndo. - E anche la gente che si affolla nelle vie vicine pare che cammini sui tizzoni - disse Toby. - Eppure non saranno borsisti quelli là. - Camminavano diversamente centanni fa? - chiese Holker, con una certa sorpresa. - Erano molto più calmi gli uomini, mentre ora vedo che perfino le signore marciano a passo di corsa come se avessero paura di perdere il treno. - Io ho sempre veduto, da quando son venuto al mondo, correre così frettolosamente. - Ah! Ora comprendo, - disse Toby. - È la grande tensione elettrica che agisce sui loro nervi. Il mondo è impazzito o quasi. - Harry, - disse Holker - muovi verso Brooklyn. Il Condor salzò dun centinaio di metri e si slanciò verso lest con una velocità di cinquanta chilometri allora. Vie immense apparivano sotto agli aeronauti, se così si potevano chiamare, fiancheggiate da palazzi mostruosi di venti venticinque e perfino di trenta piani, che dovevano contenere migliaia di famiglie ciascuno, la popolazione di un villaggio. Mille fragori salivano fino agli orecchi dei due risuscitati prodotti chissà da quali macchine gigantesche: fischi, colpi formidabili, detonazioni, scoppi e si vedevano, lungo le pareti e sulla cima di colonne di ferro roteare con velocità straordinaria delle macchine volanti di dimensioni mai viste. - Che cosa fanno laggiù? - chiese Brandok. - Sono officine meccaniche - rispose Holker. - Chissà quante migliaia di operai lavoreranno là dentro! - Vi ingannate, mio caro signore; gli operai oggidì sono quasi scomparsi. Non vi sono che dei meccanici per dirigere le macchine. Lelettricità ha ucciso il lavoratore. - Cosa è avvenuto di quelle masse enormi di lavoratori che esistevano un tempo? - Sono diventati pescatori ed agricoltori; il mare e le campagne a poco a poco hanno assorbito gli operai. - Sicchè non vi saranno più scioperi? - È una parola sconosciuta. - Ai nostri tempi si imponevano, e come! Specialmente dopo lorganizzazione fatta dal grande partito socialista. Che cosa è avvenuto anzi del socialismo? Si prediceva un grande avvenire a quel partito. - È scomparso dopo una serie di esperimenti che hanno scontentato tutti e contentato nessuno. Era una bella utopia che in pratica non poteva dare alcun risultato, risolvendosi infine in una specie di schiavitù. Così siamo tornati allantico, e oggidì vi sono poveri e ricchi padroni e dipendenti come era migliaia danni prima, e come è sempre stato dacchè il mondo cominciò a popolarsi. Qualche colonia tedesca e russa sussiste nondimeno ancora composta da vecchi socialisti che coltivano in comune alcune plaghe della Patagonia e della Terra del Fuoco ma nessuno si occupa di loro, nè hanno alcuna importanza, anzi, vanno scomparendo poco a poco. - Il ponte di Brooklyn! - esclamò Brandok. - Lo riconosco ancora. Ha dunque resistito fino ad oggi? - Già, sono più di centoventi anni che è lì. Glingegneri dei vostri tempi erano buoni costruttori - disse Holker. - Come è diventato immenso quel sobborgo! - esclamò il dottore guardando con ammirazione la distesa di palazzi immensi che si estendeva a perdita docchio. - Quattro milioni di abitanti - disse Holker. - Ormai gareggia con Nuova York. - E Londra che cosa sarà mai? - Una città di dodici milioni. - E Parigi? - Una metropoli sterminata, più grossa ancora. Harry, va diritto alla stazione ultrapotente. Il Condor, oltrepassato il ponte, aveva affrettato il volo. Anche di sopra allantico sobborgo di Nuova York si vedevano volteggiare un gran numero di macchine volanti cariche di persone che si dirigevano per lo più verso lHudson o verso il mare. Il Condor, dopo essere passato sopra la città si diresse verso una piccola altura su cui si vedeva ergersi una torre immensa munita sulla cima di unantenna smisurata che pareva un cannone mostruoso minacciante il cielo. - La stazione ultrapotente - disse Holker. - Vedete là a fianco della torre anche un tubo lucente, di dimensioni pure enormi? - Sì, e cosè? - chiese Toby. - È il più grande cannocchiale che esista al mondo. - Deve essere immenso. - È lungo centocinquanta metri, signori miei, una vera meraviglia che permette di vedere la luna ad un solo metro di distanza. - Sicchè voi avete realizzato lantico sogno dei nostri astronomi. - Ah! Anche i vostri scienziati hanno tentato di avvicinare di tanto il nostro satellite? - Sì, nipote mio, - rispose Toby - e senza riuscirvi. Sicchè ora la luna è ormai conosciuta minutamente? - Conosciamo anche le sue più piccole rocce. - È popolata? - È un corpo spento, senzaria, senzacqua, senza vegetazione e senza abitanti. - Già, anche i nostri astronomi lavevano supposta così. - E Marte a quanta distanza lo vedete col vostro cannocchiale? - chiese Brandok. - A soli trecento metri. - Che meraviglie! - Adagio, Harry, scendi piano. Il Condor aveva superata una vasta cinta che circondava la stazione e scendeva dolcemente, descrivendo delle curve allungate. Alle otto del mattino sadagiava a trenta metri dallenorme telescopio. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Sesto I Marziani. Un uomo sulla sessantina, che aveva una testa ancor più grossa del signor Holker ed il viso completamente rasato era uscito dallimmensa torre che sinnalzava nel centro della cinta e si era affrettato ad andare incontro ai visitatori dicendo: - Buon giorno, dottore; è un po di tempo che non vi si vede qui. - Buon giorno, signor Hibert - aveva risposto Holker. - Vi conduco due miei amici giunti ieri dallInghilterra e che sono curiosi di visitare la vostra stazione e di avere notizie dei martiani. - Siano i benvenuti - rispose il signor Hibert, stringendo la mano agli ospiti. - Sono a loro disposizione. - Il più grande astronomo dAmerica - disse Holker, dopo la presentazione. - La gloria di aver messa in comunicazione la terra con Marte la dobbiamo a lui. - Credevo che fossero stati gli scienziati europei - disse Toby. - So che se ne occupavano molto, un tempo. - LAmerica li ha preceduti - disse Holker. - Sarei curioso di sapere come siete riuscito a dare a quei lontani abitanti notizie della terra. Dovete aver superate delle difficoltà immense. - Eppure, che cosa direste se io vi raccontassi che lidea di fare dei segnali a noi, nacque prima nel cervello dei martiani? - disse lastronomo. - Mi pare impossibile! - esclamò Brandok. - Eppure è precisamente così, mio caro signore. Già da molti lustri, anzi fin dal mille novecento e anche prima, i nostri vecchi astronomi e anche quelli europei specialmente litaliano Schiaparelli, avevano notato che su quel pianeta apparivano di quando in quando specialmente dopo il ritiro delle acque che ogni anno invadono quelle terre delle immense linee di fuoco che si estendevano per migliaia di chilometri. - Me ne ricordo - disse il dottor Toby. - Lho già letto su una vecchia collezione di giornali del mille novecento che conservo in casa mia. Si credeva allora che quei fuochi fossero segnali fattici dagli abitanti di Marte. - In questo secolo i nostri astronomi vedendo che quelle linee di fuoco si ripetevano con maggior frequenza e che descrivevano per lo più una forma rassomigliante ad una - J - mostruosa supposero che fossero veramente segnali e decisero di provare a rispondere. Fu nel mille novecento quaranta che si fece il primo esperimento nelle immense pianure del Far-West. Duecentomila uomini furono disseminati in modo da formare pure una - J - e duecentomila fuochi furono accesi durante una notte scurissima. Ventiquattrore dopo lo stesso segnale appariva pure su uno degli immensi canali del pianeta marziano. Si pensò allora, per meglio accertare che si rispondeva a noi di ripetere lesperimento cambiando però la forma del segnale e fu scelta la lettera - Z - . Venti notti dopo, i martiani rispondevano con una lingua di fuoco della stessa forma. Il dubbio ormai non poteva più sussistere. I martiani, chissà da quanto tempo, cercavano di mettersi in relazione con noi. Per un mese furono continuate le prove, cambiando sempre lettera e con crescente successo. - Non potevate però comprendervi - disse Toby. - Sarebbe stato necessario che avessero avuto un alfabeto eguale al nostro, e poi quel mezzo sarebbe stato molto costoso. Nacque allora nella mente degli scienziati lidea di mandare lassù unonda herziana nella speranza che anche i martiani avessero uno strumento ricevitore. A spese dei vari governi americani fu innalzata questa torre dacciaio che fu spinta fino a quattrocento metri e piantata sulla cima una stazione ultrapotente di telegrafia senza fili. - Una invenzione non moderna la telegrafia aerea - disse Brandok. - È vero che si conosceva fin dai primi anni dello scorso secolo e che fu perfezionata dalle scoperte di un bravo scienziato italiano, il signor Marconi; ma allora non aveva la potenza doggi. I nostri strumenti, perfezionati da molti scienziati, hanno raggiunto una tale forza che noi potremmo corrispondere anche col sole se lassù vi fossero degli abitanti e dei ricevitori elettrici. Per molti mesi lanciammo onde elettriche senza alcun risultato; un giorno, con nostra grande meraviglia, udimmo i segnalatori suonare, erano i martiani che finalmente ci rispondevano. - Quel popolo ha fatto anche da parte sua delle meravigliose scoperte! - esclamò Toby. - Noi abbiamo i nostri motivi per credere che siano molto più avanti di noi. Dapprima i segnali furono confusi e ci riuscì impossibile intenderci. A poco a poco però fu combinato un cifrario speciale che i martiani dopo un paio danni riuscirono a comprendere ed ora corrispondiamo perfettamente bene e ci comunichiamo le notizie che avvengono sia quaggiù che lassù. - Stupefacente! - esclamarono ad una voce Brandok e Toby. - Ve lo avevo detto - disse Holker. - Ditemi, signor Hibert: Marte assomiglia alla nostra terra? - Un po, avendo terra e acqua al pari del nostro globo. Le sue condizioni fisiche sono invece molto differenti. I mari di quel pianeta non occupano nemmeno la metà dellestensione totale di quel globo; il calore che riceve dal sole è mediocre, essendo la distanza da esso maggiore di quella della terra. Lanno è due volte più lungo ossia conta seicento ottantasette giorni. - E laria è uguale alla nostra? - È più leggera, cosicchè latmosfera lassù è più pura, non si formano nubi non si scatenano tempeste, i venti mancano quasi del tutto e le piogge sono sconosciute. - E lacqua? - È analoga a quella della terra e ciò si sapeva anche prima, somigliando le nevi accumulate ai due poli di Marte alle nostre. Però lacqua non dà luogo a evaporazione sensibile, quindi niente piogge. - Allora mancherà la vegetazione su Marte? - Niente affatto, mio caro signore: vi sono piantagioni e foreste splendide che nulla hanno da invidiare al nostro globo. - E chi le innaffia se non piove? - chiese Brandok. - La natura ha provveduto egualmente - disse lastronomo. - Non circolando lacqua con un sistema di nubi, di piogge e di sorgenti come da noi vi hanno riparato le nevi condensate nelle regioni polari. Ogni sei mesi, verso lepoca dellequinozio si fondono e producono delle inondazioni sopra immense estensioni di centinaia di migliaia di chilometri. Le acque regolate da una serie di canali, costruiti da quegli abitanti scorrono e sinoltrano attraverso i continenti, fertilizzando le terre e bagnando le pianure. Cessata la fusione, le acque si ritirano fuggendo per gli stessi canali e lasciando nuovamente allo scoperto le terre. - I grandi canali dunque che gli scienziati dello scorso secolo avevano già segnalato, sono opera dei martiani? - disse Toby. - Sì - rispose lastronomo. - Sono lavori imponenti, colossali, avendo taluni una larghezza di cento e più chilometri. - E noi andavamo orgogliosi delle opere degli antichi egiziani! - Signor Hibert, - disse Holker - conduceteci sulla torre. Devo mandare un saluto al mio amico Onix. - È il tuo marziano? - chiese Toby. - Che cosa fa quelluomo, o meglio quellanfibio? - chiese Brandok. - È un mercante di pesce che si duole sempre di non potermi fare assaggiare le gigantesche anguille che i suoi pescatori prendono nel canale dEg. - Dunque lassù vi sono padroni e lavoratori? - Come sul nostro globo. - Anche dei re? - Dei capi che governano le diverse tribù disperse sui continenti. - Tutto il mondo è paese. - Pare di sì - disse Holker, ridendo. - Venite, signori - disse lastronomo. - La macchina è pronta a portarci lassù, fino alla piattaforma. Girarono attorno alla colossale torre guardandola con profonda ammirazione. Che meschina figura avrebbe fatto la torre Eiffel costruita venticinque lustri prima a Parigi, e che pure in quella lontana epoca, aveva meravigliato il mondo intero per la sua altezza! Questa era un tubo mostruoso di quattrocento metri daltezza con un diametro di centocinquanta alla base, costruito parte in acciaio e parte in vetro munito allesterno duna cornice che saliva a spirale, larga tanto da permettere il passaggio ad un vagoncino contenente otto persone. Era di forma rotonda, come quella dei fari, e certo duna resistenza tale da sfidare i più poderosi cicloni dellAtlantico. Toby, Brandok, lastronomo e Holker presero posto nel vagoncino il quale cominciò a salire con velocità vertiginosa, girando intorno alla torre mentre i vetri, che pareva si agitassero meccanicamente davano ai viaggiatori lillusione di salire intorno ad un colossale tubo di cristallo. Due minuti dopo il vagoncino si fermava automaticamente sulla piattaforma della torre dinanzi allimmensa antenna dacciaio che doveva sostenere gli apparecchi della telegrafia aerea. - Rassomiglia questa stazione, più in grande a quella che il signor Marconi centanni fa aveva piantata al Capo Bretone - mormorò Toby agli orecchi di Brandok. - Ti ricordi che lavevamo visitata insieme? - Sì, ma quale potenza sono riusciti a dare ora alle onde elettriche - rispose il giovine. - Ah! quante meraviglie! quante... Toby! mi riprende il fremito dei muscoli. - È lelettricità. - Che non soffrano di questagitazione gli uomini di oggi? - Essi son nati e cresciuti in mezzo alla grande tensione elettrica, mentre noi siamo persone di unaltra epoca. Ciò mi preoccupa, amico James, non te lo nascondo. - Perchè? - Non so se potremo farci labitudine. - Che cosa temi? - Nulla per ora, tuttavia... provi lo spleen? - Finora no - rispose Brandok. - Come sarebbe possibile annoiarsi con tante meraviglie da vedere? Questa è una seconda esistenza per noi. - Meglio così. Mentre si scambiavano queste parole, il direttore aveva lanciato già parecchie onde elettriche agli abitanti di Marte. Ci vollero ben quindici minuti prima che la suoneria elettrica annunciasse la prima risposta, che era un saluto dellamico di Holker. - Si vede che quel bravuomo si trovava alla stazione telegrafica - disse il nipote di Toby. - Certo aspettava mie notizie. - Signor Hibert, riuscirete un giorno a dare la scalata a Marte? - Io credo che ormai non vi sia più nulla dimpossibile - rispose con grande serietà lastronomo. - Da due anni gli scienziati dei due mondi si occupano di questa grande questione per dare uno sfogo alla crescente popolazione della terra. Abbiamo oggi degli esplosivi mille volte più formidabili della polvere e della dinamite che si usava anticamente. - Anticamente! - esclamò Brandok, quasi scandalizzato. - Per modo di dire - disse lastronomo. - Può darsi che un giorno si riesca a lanciare fra i martiani qualche bomba mostruosa piena di abitanti terrestri. Non si sa cosa ci riserba lavvenire. Scendiamo e venite a vedere il mio telescopio che è il più grande che sia stato finora costruito. Risalirono sul vagoncino ed in mezzo minuto si trovarono alla base della torre. Lì vicino si ergeva il mostruoso cannocchiale. Consisteva in un enorme tubo di lamiera dacciaio, lungo centocinquanta metri con un diametro di cinque pesante ottantamila chilogrammi e fissato su due enormi pilastri di pietra. - Un cannone colossale! - esclamò Brandok. - Come fate a muovere questo mostro? - Non ve nè bisogno, - rispose lastronomo - anzi è fisso. - Allora non potete osservare che una sola porzione del cielo - osservò Toby. - Vingannate, caro signore. Guardate attentamente lassù e vedrete dinanzi allobbiettivo, nel prolungamento dellasse uno specchio che è mobile ed è destinato a rinviare le immagini degli astri nellasse del telescopio. Quello specchio è mosso da un movimento dorologeria regolato in modo da procedere in senso contrario al moto della Terra così che lastro che si vuole osservare resta costantemente nel campo del cannocchiale come se il nostro pianeta fosse completamente immobile. - Che meravigliose invenzioni! - mormorò il dottore. - Che cosa sono in confronto quelle di cui si vantavano tanto gli scienziati francesi nel secolo scorso? - disse Brandok. - Volete parlare del grande telescopio di Parigi? Sì, per molti anni fu ritenuto una meraviglia - disse lastronomo - quello però non avvicinava la luna che a soli centoventotto chilometri, ed era già molto per quei tempi. Non poteva avvicinarla di più, essendo la luna distante da noi trecento ottantaquattro mila chilometri. Ora noi lavviciniamo ad un metro. - Amici, - disse Holker - partiamo o faremo colazione troppo tardi. Le cascate sono un po lontane. - Andate a visitare quelle del Niagara? - chiese lastronomo. - Sì - rispose Holker. Strinsero la mano allo scienziato, salirono sul Condor e pochi istanti dopo sfilavano sopra Brooklyn, dirigendosi verso il nord-est. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Settimo Le Cascate del Niagara. I palazzoni enormi come a Nuova York, contenenti centinaia di famiglie si succedevano senza interruzione e anche nelle vie dellantico sobborgo della capitale dello stato regnava unanimazione straordinaria, febbrile. I brooklynesi parevano pure impazziti e correvano, piuttosto che camminare come se avessero addosso il diavolo e largento vivo nelle vene. La tensione elettrica produceva i medesimi effetti anche sugli abitanti del sobborgo. Quello che colpiva sempre i risuscitati era la mancanza assoluta dei cavalli e delle carrozze; perfino le automobili erano quasi scomparse, non vedendosene che qualcuna. Il Condor stava attraversando una vasta piazza quando lattenzione di Brandok fu attirata dal passaggio di quattro mostruosi animali montati ognuno da un uomo. - Oh bella! - esclamò. - Degli elefanti! - Dove? - chiese Holker. - Laggiù, guardateli. - Saranno poi proprio degli elefanti in carne ed ossa? - chiese il pronipote del dottore, guardandoli un po ironicamente. - Sospetto che voi vinganniate, signor Brandok. - Non sono cieco, signor Holker. - E nemmeno io - disse Toby. - Sono dei veri elefanti. - Sono degli spazzini di acciaio, signori miei, - disse Holker, ridendo. - Qualche nuova invenzione! - esclamarono Toby e Brandok. - E non meno utile delle altre, - disse Holker - e anche molto economica, perchè così il comune può fare a meno dun esercito di spazzini. Daltronde quel mestiere era indegno degli uomini. - Quegli animali sono spazzini? - esclamò Brandok, che stentava a credere alle parole di Holker. - E come funzionano bene! Essi eseguono la pulizia delle vie e delle piazze per mezzo della proboscide che è composta di un centinaio di tubi dacciaio, rientranti luno nellaltro in modo da dare ad essa unagilità straordinaria. Nella testa invece vi è un potente apparato aspirante, mentre il motore, che è elettrico, si nasconde nei fianchi dellanimale. Quando il conduttore che, come vedete, si trova a cavalcioni del collo, come i cornac indiani, scorge delle immondizie sulla via preme una leva collocata a portata della sua mano, la quale dirige i movimenti della tromba e dellapparato aspirante. La proboscide allora sallunga verso loggetto da raccogliere e lapparato si mette in azione. Ne segue quindi unaspirazione violenta a cui nulla resiste, di modo che pietre, cenci, pezzi di carta torsoli, immondizie dogni sorta vanno ad inabissarsi nel corpo dellelefante spazzino. Non resta poi che andare a scaricare la raccolta. Come vedete la cosa è semplicissima. - Stupefacente invece - disse Brandok. - Che progresso meccanico! - Harry, accresci la velocità - disse Holker. Brooklyn spariva rapidamente fra le nebbie dellorizzonte ed il Condor volava sopra bellissime campagne coltivate con grande cura in mezzo alle quali si vedevano correre delle strane macchine agricole di proporzioni gigantesche. Gli alberi erano rari; le piante basse, invece, infinite. A che cosa infatti sarebbe dovuto servire il legname dal momento che gli abitanti del globo avevano il radium per scaldarsi negli inverni e non costruivano che col ferro e collacciaio? Si vedeva che tutto avevano sacrificato per non correre il pericolo di trovarsi ben presto alle prese colla fame dato limmenso e rapido aumento della popolazione. Alle nove del mattino il Condor, dopo essere passato in vista di Patterson, diventata anche quella una città immensa entrava nello stato della Pennsylvania alla velocità di centododici chilometri allora. - Signor Holker, - disse Brandok. - Cè una cosa che non riesco a spiegarmi. - Quale? - Ai nostri tempi questi territori erano coperti da linee ferroviarie, mentre ora non riesco a scorgerne una. - Eppure in questo momento passiamo sopra una delle più importanti linee. È quella che unisce Patterson a Quebec. - Io non la vedo. - Perchè al giorno doggi le ferrovie non scorrono più sopra il suolo, bensì sotto. Diversamente laria sfuggirebbe. Guardate là; non scorgete una casa sormontata da un albero che non è altro che un segnalatore e trasmettitore elettrico della telegrafia aerea? - La scorgo. - È una stazione. - E la ferrovia? - Vi passa sotto. - Mi avete parlato daria; cosa centra colle ferrovie? - Lo saprete quando prenderemo il treno che ci porterà a Quebec. Ah! ecco lomnibus che va a Scranton. Unenorme macchina aerea, fornita di sei paia dali immense e di eliche smisurate, con una piattaforma di venti metri di lunghezza carica di persone, savanzava con velocità vertiginosa, tenendosi a cento metri dal suolo. - Magnifico! - esclamò il dottore. - Chi sono? - Contadini che portano i loro prodotti a Scranton. - Come sono bruni! Si direbbero indiani - disse Bran-dok. - A proposito, che cosa è avvenuto dei pellirosse che erano ancora assai numerosi centanni fa? - Sono stati completamente assorbiti dalla nostra razza e si sono del tutto fusi con noi. Non esistono ormai che poche centinaia di famiglie, confinate nellalto Yucon e presso il circolo polare. - Era la sorte che loro spettava - disse il dottore. - E dei negri, che erano numerosissimi anche qui? - Sono diventati invece spaventosamente numerosi - rispose Holker. - Hanno buon sangue, gli africani e non si lasciano assorbire, e così pure gli uomini di razza gialla. - Cè ancora la Cina? - La Cina, sì; ma non limpero - rispose Holker, ridendo. - È stato smembrato dalle grandi potenze europee ed a tempo per impedire una spaventevole invasione. La razza cinese, in questi cento anni, è raddoppiata e, senza il pronto intervento dei bianchi spinta dalla fame non avrebbe tardato a rovesciarsi sullEuropa e sullIndia. Hanno tuttavia invaso buona parte del globo, non come conquistatori ma come emigranti e si trovano oggidì colonie cinesi perfino nel centro dellAfrica e dellAustralia. - Ed i malesi? - È unaltra razza che non esiste più. Ormai al mondo non ci sono più che bianchi, gialli e negri, che tentano di sopraffarsi; e finora sono i secondi che hanno maggiore probabilità di vittoria essendo spaventevolmente prolifici. Noi corriamo il grave pericolo di venire a nostra volta assaliti dalle altre due razze. - Dunque il mondo minaccia di divenire tutto giallo - disse Toby. - Purtroppo, zio - rispose Holker. - Ai vostri tempi a quanto ascendeva la popolazione del globo? - A circa millecinquecento milioni, e lelemento mongolo vi figurava con circa seicento milioni. - La popolazione attuale è invece di due miliardi e duecento milioni ed i gialli da seicento milioni sono saliti ad un miliardo e cento milioni. - Che aumento! - esclamò il dottore. - Ed i bianchi quanti sono dunque? - Raggiungono appena i seicento milioni. - Un aumento non troppo sensibile. - E lo dobbiamo alle razze nordiche. - E le razze latine? - La sola Italia è cresciuta e rapidamente, perchè ha i suoi cinquanta milioni mentre la Spagna, e soprattutto la Francia, sono rimaste quasi stazionarie. Se non vi fosse LItalia, la razza latina a questora sarebbe stata assorbita dagli anglosassoni e dagli slavi. Ecco là in fondo Ulmina; stiamo rientrando nello stato di Nuova York, e fra due ore saremo alle cascate. Il Condor, che procedeva sempre colla velocità di centodieci chilometri, rientrava infatti nello stato di Nuova York passando in vista di Ulmina, città cento anni prima di modeste proporzioni ed ora diventata vastissima. Modificò un po la direzione e savviò verso Buffalo, passando sopra campagne sempre coltivate con grande accuratezza. Alle undici il Condor si librava in vista del Niagara quellampio fiume che mette in comunicazione due dei più grandi laghi dellAmerica settentrionale, lOntario e lErie. Limmensa cascata non si scorgeva ancora; si udiva invece il rombo dellenorme massa dacqua. Da qualche minuto una viva eccitazione si era impadronita di Toby e Brandok. I loro muscoli sussultavano, le loro membra tremavano e, lisciandosi i capelli, facevano sprigionare delle scintille elettriche. - Quanta elettricità regna qui - disse Toby. - Laria ne è satura. - Provi un certo malessere, James? - Sì - rispose il giovane. - Non saprei resistere a lungo a questa tensione che mi fa scattare. - E tu, nipote? - Io non provo assolutamente nulla - rispose Holker. - Noi ci siamo ormai abituati. - Non so se noi ci riusciremo - disse Toby, che pareva assai preoccupato. - Noi siamo persone dun altro secolo. - Io spero di sì - rispose Holker. - Ah! Ecco le cascate! Il Condor dopo aver superato una collina che impediva la visuale, con una rapida volata era giunto sopra le famose cascate librandosi fra una immensa nuvola dacqua polverizzata, in mezzo a cui spiccava un superbo arcobaleno. Limmensa massa dacqua si rovesciava nel fiume sottostante con un fragore assordante, mettendo in moto un numero infinito di ruote gigantesche costruite tutte in acciaio, destinate a trasmettere la forza a tutte le macchine elettriche della Federazione Americana. Lo spettacolo era spaventevole e nel medesimo tempo sublime. In quei centanni, delle notevoli modificazioni erano avvenute nella cascata. Le rocce che dapprima la dividevano erano scomparse e lacqua si precipitava ormai senza intoppi, facendo girare vertiginosamente le ruote. Un numero infinito di grossi fili dacciaio destinati a portare a grandi distanze e suddividere la forza della cascata, si diramavano in tutte le direzioni. - Ecco la grande officina elettrica degli Stati Uniti, - disse Holker - che mette in moto senza un chilogrammo di carbon fossile, migliaia e migliaia di macchine. Questacqua ha fatto abbandonare tutte le miniere di combustibile. - Quale forza enorme deve produrre! - esclamò il dottore. - Se lEuropa ne volesse, potremmo cedergliene una buona parte - rispose Holker. - E quale modificazione ha subita la cascata! - disse Brandok. - E si modificherà ancora - rispose Holker. - I nostri scienziati hanno già accertato che per giungere al punto attuale ha dovuto cambiare quattro volte. Nel primo periodo, che sarebbe durato diciassette mila anni la quantità dacqua era di un terzo minore del volume attuale e con una caduta di soli sessanta metri ed una larghezza di tre chilometri. Nel secondo, il fiume fu diviso in tre cascate di cento ventotto metri e durò dieci mila anni. Ora siamo nel quarto. Andiamo a far colazione, e poi prenderemo il treno che ci condurrà a Quebec. Non faremo che una volata sola. Il Condor descrisse due o tre giri al di sopra della muggente cascata entrando e uscendo dalla nube di pulviscolo, poi si diresse verso Buffalo per arrivare al treno. Dopo mezzora si librava sopra la città, fra un gran numero di battelli volanti che si dirigevano per la maggior parte verso le cascate carichi di forestieri giunti forse dallEuropa. Il macchinista, dopo aver ricevuto dal suo padrone un ordine fece scendere la macchina in una vasta piazza che era circondata da palazzoni di diciotto o venti piani costruiti per la maggior parte in lastre metalliche e che non mancavano, allesterno almeno, duna certa eleganza. - Andiamo a fare colazione al bar del Niagara - disse Holker. - Vi farete così un concetto degli alberghi moderni. Sbarcarono ed attraversarono la piazza che era quasi deserta, essendo mezzogiorno, ossia lora del pasto ed entrarono in una sala vastissima, arredata con un certo lusso, il cui soffitto era sostenuto da una ventina di colonne di metallo. Con viva sorpresa di Brandok e di Toby, in quel preteso ristorante non vi erano nè tavole, nè sedie e nemmeno un cameriere. - Questo è un bar? - chiese Brandok. - Dove si mangia benissimo, e a buoni prezzi anche - rispose Holker. - Qui potrete trovare forse qualche bistecca di maiale sapientemente rosolata, con contorno di rape. - E a chi devo ordinaria se non vedo nemmeno il padrone del bar o un cameriere? - Chissà dove sarà il padrone del ristorante. Ma la sua presenza non è necessaria. - E nemmeno un cameriere? - Per farne che? Brandok era rimasto a bocca aperta, guardando Toby che non sembrava meno sorpreso di lui. - Voi dimenticate, signori, che siamo nel Duemila - disse Holker. - Vi mostrerò ora come i ristoranti doggi siano migliori di quelli dun tempo e come il servizio sia inappuntabilmente pronto. Signor Brandok, prendete una tazza di brodo innanzitutto. Vi farà bene. - Vada pel brodo! Holker diede uno sguardo allintorno, poi condusse i suoi compagni verso una di quelle colonne attorno alle quali ad un metro dal suolo, si vedevano quattro mensole di metallo ed introdusse in alcuni buchi delle monete. - Servizio automatico: brodo - aveva letto, con sorpresa di Brandok, su una piccola piastra situata sopra la mensola. - Ah! ora comprendo! - esclamò Toby. Non era trascorso mezzo minuto, che tre porticine saprirono e sopra la mensola comparvero, come per incanto tre tazze di brodo fumante, assieme ad una salvietta e ad un cucchiaio di metallo bianco. - Signor Brandok, - disse Holker - ai vostri tempi il servizio era così pronto? - Oh no, in fede mia! - esclamò il giovine. - A quale punto è giunta la meccanica! E come arrivano qui queste tazze? - Con una piccola ferrovia elettrica simile a quella che già avete veduta. - Ecco soppressi quei noiosi camerieri e anche il pessimo uso delle mance. - E dobbiamo mangiare in piedi? - È più spiccio, e poi gli uomini oggi hanno troppa fretta. Volete altri piatti? Qui vi sono venti colonne che rappresentano il menù della giornata. Basterà che introduciate una moneta da venticinque centesimi e avrete tutto quello che vorrete compresi i dolci, vino, birra, liquori, caffè e tè. - Quante straordinarie invenzioni! Quante meraviglie! - esclamò Toby. - E quanta praticità e quante comodità soprattutto - aggiunse il buon Brandok. - Amici miei, - disse ad un tratto Holker - se cambiassimo un po litinerario del nostro viaggio? Avete fretta di visitare lEuropa? - Nessuna - risposero ad una voce Brandok e Toby. - Volete che andiamo al polo nord? Ridiscenderemo in Europa per lo Spitzbergen. Se Brandok e Toby, a quella inaspettata proposta, non caddero per lo stupore, fu un vero miracolo. - Andare al polo nord! - avevano esclamato. - Da Quebec in cinque ore potremo raggiungere la galleria americana. A mezzanotte ci riposeremo fra i ghiacci dellOceano Artico in un letto non meno comodo di quello su cui avete dormito la notte scorsa in casa mia. - Sei divenuto pazzo, nipotino mio, o vuoi burlarti di noi? - gridò Toby. - Non ne ho alcuna voglia, zio mio. Comprendo che la proposta vi possa stupire, tuttavia vi prometto che la manterrò. - Che cosa hanno fatto dunque gli uomini del Duemila? - Delle cose meravigliose, ve lo dissi già. Terminiamo la nostra colazione, rimandiamo il Condor a Nuova York e poi prenderemo la ferrovia canadese. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Ottavo Le Ferrovie del Duemila. Dopo aver fatto unabbondante colazione, innaffiata da parecchi bicchieri di generoso vino spagnolo ed italiano il signor Holker ed i suoi compagni congedarono Harry e si diressero verso un enorme fabbricato sormontato da una torre dacciaio dalla cui cima si diramavano parecchi grossi fili di metallo. - Ecco la stazione ferroviaria - disse Holker. - Scusate, signor Holker, - disse Brandok, nel momento di entrare - voi ci promettete di condurci al polo nord? - Sì. - Avete trovato il modo di avvicinare il Sole, per caso? - Perchè mi fate questa domanda? - Fa ancora freddo? - Come ai vostri tempi e forse più, ve lo dissi già. Lanno passato la stazione polare ha segnato cinquantacinque sotto zero. - E ci condurrete con queste vesti? - Non ve ne date pensiero - rispose Holker. - Alla stazione di Quebec troveremo i bagagli contenenti loccorrente per sfidare i freddi più intensi. Aspettate un momento che vada a far lanciare un telegramma aereo ad uno di quei negozianti che conosco. Mentre si recava allufficio telegrafico, Toby e Brandok erano entrati in unampia sala, alla cui estremità si scorgeva uno scalone. - Dove sono questi treni? Io non li vedo e non odo quei mille fragori che ai nostri tempi si ripercuotevano sotto le immense tettoie - disse Brandok. - Da qualche parte vedremo sbucare quello che ci deve portare a Quebec. - Sai, Toby, che io a forza di cadere di stupore in stupore finirò per diventare pazzo? - Non ti senti bene? - Mi trovavo meglio centanni fa col mio spleen. Provo sempre una eccitazione strana. - È la tensione elettrica. - Amici miei, - disse in quel momento Holker - il treno sta per giungere; abbiamo appena il tempo di discendere la scala. - I biglietti? - chiese Toby. - Sono già nel mio portafoglio; ho preso uno scompartimento per noi, così potremo discorre tranquillamente senza che vi siano testimoni. Allestremità della scala si udì una voce poderosa gridare: - Pronti! Il treno è giunto! Una ventina di persone, che pareva avessero il diavolo addosso, si erano precipitate giù dalla gradinata. Holker ed i suoi amici le avevano seguite. Una galleria fornita di una decina di porte che in quel momento erano aperte e attraverso le quali si vedevano uscire sprazzi di luce intensa si allungava per una quarantina di metri. Holker spinse i suoi compagni verso una di quelle porte, dicendo: - Presto, salite! I due risuscitati si trovarono in un piccolo scompartimento, con quattro comode poltroncine che si potevano trasformare in letti tutte di raso rosso, e illuminato da una lampadina contenente un pezzetto di radium. - La ferrovia? - chiese Brandok. Le porte di ferro si erano chiuse con fracasso. Per qualche istante si udirono delle voci gridare e poi più nulla. Anche le porte dello scompartimento si chiusero da sè, sorgendo da terra. - Non ci muoviamo? - chiese dopo qualche istante Brandok. - Siamo già in viaggio - rispose Holker, ridendo. - Io non provo nessuna scossa, nè odo alcun rumore di macchine. - Eppure il treno corre con una velocità fantastica. Quanto percorrevano allora i vostri treni? - Centoventi chilometri al massimo. - E questo procede colla velocità di trecento! - Quale macchina lo spinge? - Nessuna macchina; viene aspirato e spinto contemporaneamente. - Spiegati meglio, nipote mio - disse Toby. - Noi siamo troppo vecchi per capire a volo le invenzioni moderne. - Noi viaggiamo in un tubo dacciaio della circonferenza di cinque metri, i cui carrozzoni che sono ordinariamente in numero di venti, combaciano perfettamente colle pareti di metallo. Questi vagoncini, hanno una forma cilindrica la cui circonferenza è esattamente precisa a quella interna del tubo e possono contenere ventiquattro passeggeri. Fra le due stazioni principali vi sono delle pompe mosse da macchine poderose, che iniettano nel tubo correnti daria; in quella di partenza le pompe sono prementi; in quella darrivo invece, delle pompe aspiranti. I cilindri che costituiscono i carrozzoni, e che sono pure di acciaio, vengono in tal guisa spinti ed aspirati. In poche parole sono treni ad aria compressa. - Stupefacente! - esclamò Toby. - Che cosa non avete inventato voi, uomini del Duemila? - Osservo una cosa - disse Brandok. - Datemi una spiegazione. - Dite pure. - I cilindri, collo sfregamento, non sinfiammano? Mi pare che noi dovremmo cuocere qui dentro, mentre la temperatura si conserva relativamente fresca. - Niente affatto: prima perchè viene adoperato un metallo che è lentissimo a riscaldarsi, il tantalio che se non erro ai vostri tempi valeva quaranta mila lire al chilogrammo e la chimica doggi può dare ad un prezzo eguale a quello dellargento. Poi perchè il cilindro di testa e quello di coda sono formati da due immensi serbatoi i quali proiettano incessantemente getti dacqua, impedendo il riscaldamento. - E laria pei viaggiatori? - Viene fornita da cilindri dacciaio che sono serbatoi daria compressa. Provate difficoltà a respirare? - No - rispose Brandok. - Vi è un tubo solo per ogni linea? - chiese Toby. - No, zio, ve ne sono quattro. Uno pei treni diretti che non si fermano che nelle grandi stazioni, come questo, uno per le stazioni intermedie e due pei treni merci. - Appena uno giunge, laltro di ritorno parte. Ogni due ore abbiamo treni che vanno ed altri che giungono. - Così gli scontri sono impossibili - disse Brandok. - Non possono accadere non essendovi che uno o al più due treni nel tubo, che seguono la medesima via. - Quando si pensa come si viaggiava una volta cè da impazzire! Che cosa direbbero Francesco I re di Francia e Carlo V se potessero tornare al mondo! E pretendevano di avere i più rapidi corrieri del mondo! - Quei re? - disse Holker. - Avevano delle lumache, forse. - E che cosa direbbero il capitano Paulin, Burocchio, Chameran e soprattutto Marivaux? - Chi erano costoro? - chiese Brandok. - I più rapidi corrieri dellEuropa medievale, che fecero in quellepoca stupire tutti per la loro velocità! Paulin aveva impiegato venti giorni per recarsi da Costantinopoli a Fontainebleau per portare un messaggio a Francesco I; Burocchio ne aveva impiegati quattro per portare al re di Polonia la notizia della morte di Carlo Nono e Marivaux quattro giorni per percorrere la distanza che corre fra Parigi e Marsiglia. E quei nostri bravi antenati affermavano che con simili corrieri le distanze ormai erano scomparse! - Si contentavano di poco i nostri vecchi - disse Holker. Un sibilo acuto, che proveniva dallalto, fece alzare la testa a Brandok ed a Toby. Era uscito da un piccolo tubo che si ripiegava in basso vicino alla lampada a radium. - Ci avverte che siamo giunti? - chiese Brandok. - No, è una comunicazione dellJum a cui è abbonata questa linea ferroviaria per tenere i viaggiatori al corrente delle notizie più importanti, anche viaggiando. - In qual modo? - Mediante un filo che si svolge su un rocchetto, a misura che il treno procede. Ascoltiamo. Una voce metallica si fece subito udire: - Grave disastro sul Missouri prodotto da una piena improvvisa. - Omaha è quasi interamente distrutta e sessantamila persone si sono annegate. Il governo del Nebraska ha mandato ingegneri con ventimila uomini, viveri e scialuppe. - Europa. Gli anarchici della città sottomarina che hanno saccheggiato Cadice sono stati completamente distrutti dai pompieri di Malaga. Il governo spagnolo indennizzerà gli abitanti. - Asia. Il governo dellIndia si trova in gravi imbarazzi causa la carestia. Glindiani muoiono di fame a milioni. - Brandok, tutto ciò non è prodigioso? - chiese Toby. - Continuiamo a sognare - rispose il giovine. - Ormai io sono convinto di essermi risvegliato non più sulla terra, bensì in un altro mondo. - E quasi lo penso anchio - rispose Toby. - Eppure esistono altre meraviglie ben più grandiose - disse Holker. Una lieve scossa ed un fragore di porte che pareva saprissero, lo interruppero. Quasi nel medesimo istante si udì una voce gridare: - Montreal!.... - Di già nel Canada! - esclamò Brandok. - Sono le due - disse Holker, osservando il suo cronometro. - Quando giungeremo a Quebec? - Alle tre e qualche minuto. - Ed al polo nord? - Fra due giorni. - E noi supereremo in così breve tempo una così enorme distanza? - Scivoleremo con una velocità di duecento miglia allora. Altro che la foga degli uragani!... - Scivoleremo? - È la parola. - E come? - Lo saprete quando avremo raggiunto i confini del continente americano e ci inoltreremo sullOceano Polare. - Brandok! - Toby! - Sogni ancora? - Sempre. - E sogno anchio. Cinque minuti dopo, il treno riprendeva la sua corsa infernale e alle tre pomeridiane si fermava alla stazione di Quebec, la capitale del Canada. Appena usciti dallo scompartimento, un uomo che gridava - signor Jacob Holker! - entrò nella galleria, portando due enormi valigie. - Sono io - rispose il nipote di Toby, muovendogli incontro. - Siete ai servigi del signor Wass? - Sì, signore. - Le valigie devono contenere gli indumenti per una gita al polo. - Allora siete proprio quello che cercavo. Abbiamo ricevuto il vostro telegramma due ore or sono da Buffalo. Holker pagò, senza mercanteggiare, limporto poi condusse i suoi amici al ristorante della stazione, anche quello automatico, e offrì da bere. - Abbiamo dieci minuti di tempo per prendere il treno per il polo nord - disse. - Approfittiamone per scaldarci lo stomaco con un po di caper-brandy. Infatti dieci minuti dopo i tre amici prendevano posto in uno scompartimento del treno del Labrador diretti al Capo Wolstenholme sullo Stretto di Hudson e partivano con una velocità di duecentosettanta chilometri allora. - Quando giungeremo sulle coste dellOceano Artico? - chiese Brandok. - Alle cinque di domani mattina - rispose Holker. - Troveremo qualche albergo lassù? - Ed anche un buon letto. - Fra i ghiacci? - Il Capo Wolstenholme è una stazione estiva, molto frequentata durante i mesi di giugno luglio ed anche dagosto, al pari di quella dello Spitzbergen. - Dello Spitzbergen! - esclamò Toby. - Perchè vi stupite zio? - Perchè ai nostri tempi quella grande isola dellOceano Artico non era frequentata che da orsi bianchi e da cacciatori di foche e di balene. - Oggi è diventata un po come la Svizzera - rispose Holker. - Fra quelle montagne nevose si trovano alberghi che nulla hanno da invidiare a quelli di Nuova York. Vedrete che meraviglie! - Passeremo di là? - Sì, nel ritorno, perchè la galleria polare sbocca appunto in quellisola. - Che cosa mai ci narri! - Vedrete!... Vedrete!... Siamo nel Duemila, miei cari amici e non già nei lontani tempi del mille novecento. - Ed esquimesi ve ne sono ancora nelle regioni polari? - chiese Brandok. - Alcune famiglie soltanto; le altre tribù sono invece quasi tutte scomparse. - E per quale motivo? - In seguito alla totale distruzione delle balene e delle foche che costituivano la loro alimentazione. - Sono stati uccisi dalla fame? - Sì, signor Brandok. - Eppure mi avete detto che vi è una numerosa colonia polare. - È vero, ed è costituita da anarchici, colà confinati perchè non turbino la pace del mondo. - E come vivono quelli? - I pesci abbondano ancora al di là del circolo polare; e poi i governi americani ed europei li provvedono di viveri, a patto che non lascino i ghiacci. - Sicchè è loro proibito di tornare in Europa ed in America? - E anche in Asia! - Ed il mondo è tornato tranquillo dopo la loro espulsione? - Abbastanza - rispose Holker. - E nella colonia polare regna la calma? - Costretti a pescare ed a cacciare incessantemente non hanno più tempo di occuparsi delle loro pericolose teorie: così regna la calma ed un certo accordo. - Erano diventati numerosi in questi cento anni? - chiese Toby. - Sì, e anche molto pericolosi. Ora non son più da temersi, essendo relegati colle loro famiglie al polo nord e nelle città sottomarine. Oh! non inquieteranno più lumanità. - Eppure il dispaccio di quel tal giornale smentisce ciò che voi avete affermato - osservò Brandok. - Quello è stato un puro caso. E poi avete saputo come sono stati trattati dai pompieri spagnoli. Pochi getti dacqua elettrizzata a correnti altissime e tutto è finito. Diamine!... Il mondo ha il diritto di vivere e di lavorare tranquillamente senza essere disturbato. Chi secca gli altri, si manda nel regno delle tenebre e vi assicuro che nessuno piange. - Una specie di giustizia turca - disse Brandok, ridendo. - Chiamatela come volete, tutti lapprovano e lapproveranno anche in avvenire. Mentre così passavano il tempo, il treno correva entro il tubo dacciaio con velocità spaventevole attraversando i gelidi territori del Labrador. Essendo come abbiamo detto autunno assai inoltrato, la neve doveva aver coperto già da qualche mese quelle terre duno strato considerevole, ed al di fuori il freddo doveva essere intensissimo; eppure i viaggiatori non se ne accorgevano affatto. Daltronde bastava la lampada a radium per spandere negli scompartimenti un dolce calore che si poteva aumentare a volontà. Alle otto della sera il treno si fermava alla stazione di Mississinny innalzata sulle rive del lago omonimo. Appena aperte le porte dacciaio e le portiere dei carrozzoni degli uomini si presentarono ai viaggiatori portando delle tazze fumanti di brodo, dei pesci bolliti e fritti, dei puddings, liquori e tè. - Avrei preferito cenare al ristorante della stazione - disse Brandok. - Stiamo meglio qui - disse Holker. - Fuori fa un freddo cane. Quanti gradi? - chiese al cameriere che aveva portato la cena. - Quindici sotto zero, signore - rispose linterrogato. - Linverno si annunzia rigidissimo, questanno, ed il lago è già gelato da tre settimane. - E loceano? - Tutto lo stretto è percorso da massi enormi di ghiaccio. - Funziona ancora il battello-tramvai? - Fino alla spiaggia di Baffin. - Quali notizie della galleria? - È più salda che mai. Non si è prodotta nessuna screpolatura nemmeno questanno. Buon viaggio, signori, il treno riparte. Depose le vivande sulle mensole che si trovavano vicino alle poltroncine, poi scese rapidamente. Un momento dopo le portiere si chiusero, le porte dacciaio anche ed il treno, aspirato da una parte e spinto dallaltra, riprese la corsa. - Ceniamo, facciamo la nostra toeletta polare e poi cerchiamo di fare una dormita. Fino alle cinque di domani mattina non verremo più disturbati. - E poi cambiamo treno? - chiese Toby. - Sì, per prendere il battello-tramvai - rispose Holker. - Che cosè? - Lo vedrete domani mattina, zio. Una bella e comoda invenzione anche quella. Ceniamo. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Nono Il Battello-Tramvai. Alle cinque del mattino i tre amici, che dopo aver indossati i pesanti vestiti dei viaggiatori polari si erano addormentati, venivano svegliati dalle grida degli impiegati ferroviari della stazione di Wolstenholme. Holker per il primo aveva aperto gli occhi dicendo ai suoi amici: - Siamo sulle rive dellOceano Artico ed il battello-tramvai ci aspetta per attraversare lo Stretto dHudson. Non abbiamo tempo da perdere. Presero i loro bagagli, lasciarono il caldo scompartimento e uscirono dalla galleria dacciaio per entrare nella stazione. - Una buona tazza di tè con un bicchierino di whisky prima di tutto - disse Holker entrando in una sala che serviva da ristorante e che era splendidamente illuminata da una grossa lampada a radium. - Deve fare molto freddo, fuori. Riscaldatisi lo stomaco, lasciarono la stazione, seguiti da altri otto o dieci viaggiatori per la maggior parte inglesi e tedeschi che si recavano al polo. Era ancora notte, però numerose lampade a radium illuminavano le vie del piccolo villaggio costruito sulle rive dellOceano Polare, ed il freddo era intensissimo. La neve copriva ogni cosa e doveva avere uno spessore considerevole. - Chi abita questo paese da lupi? - chiese Brandok, mentre si infagottava in un ampio mantello di pelle dorso nero. - Vi sono qui tre o quattro dozzine di pescatori canadesi - rispose Holker. - Tutti i tentativi fatti per colonizzare queste vaste terre sono riusciti vani. È un vero peccato, perchè qui lo spazio non mancherebbe per far sorgere delle città gigantesche. - E piantare cavoli e seminar grano - disse Brandok, ridendo. - Eppure qualche cosa nasce e matura qui, nonostante il freddo. - Ed in qual modo avete potuto ottenere questi miracoli? - Proiettando sulle piante e sul terreno un continuo getto di luce a radium, - rispose Holker. - Le patate vi crescono assai bene, e anche i funghi, nelle cantine delle case. - Raccogliere dei funghi presso il circolo polare artico! Questa è grossa! Che cosa direbbero Franklin e Ross, se tornassero in vita? In quel momento un fischio acuto risuonò a breve distanza ed un potente fascio di luce fu proiettato sulla piccola schiera che era guidata da un impiegato ferroviario. - Che cosa cè? - chiese Toby. - È il battello-tramvai che ci chiama - rispose Holker. - È un piroscafo od un carrozzone che viaggia sulla terra? - Luno e laltro, zio - disse Holker. - Unaltra invenzione diabolica? - Ma praticissima. Affrettarono il passo e, dopo qualche minuto, si trovarono sulla spiaggia dellOceano Artico. Allestremità di un ponte di legno, illuminato da parecchie lampade, vi era un grosso battello sormontato da un solo albero sulla cui cima brillava una grossa palla di radium che lanciava in tutte le direzioni dei fasci di luce brillantissima, leggermente azzurrina. Parecchi uomini, coperti da vestiti villosi che li facevano rassomigliare ad orsi polari stavano allineati lungo le murate, tenendo in mano delle lunghe aste colla punta dacciaio. - Dei soldati polari? - chiese Brandok. - Dei marinai - rispose Holker. - Perchè hanno quelle lance? - Per allontanare i ghiacci che saccostano al battello. Ve ne saranno molti al largo. - E dove ci porterà questo battello? - Fin sulla Terra di Baffin, oltre il lago di Nettelling. - Mio caro nipote, - disse Toby - ai nostri tempi quel lago si trovava nel cuore dellisola. - È così, zio. - Questo battello non potrà quindi spingersi fin là, a meno che non abbia delle ruote che lo conducano. - E se così fosse? Se questo meraviglioso battello potesse ad un tempo navigare e correre anche sulla terra, come una semplice automobile? - Amico James, che cosa dici di questa nuova invenzione? - chiese Toby. - Che finirò per non stupirmi più di nulla, anche se dovessi trovare dei mari tramutati in campi fertili - rispose Brandok. Giunti allestremità del ponte, salirono sul piroscafo, cortesemente salutati dal capitano e dai suoi due ufficiali. Era una bella nave, dai fianchi piuttosto rotondi per meglio sfuggire alle strette dei ghiacci lunga una trentina di metri, con in mezzo una galleria formata da vetri di grande spessore per difendere i viaggiatori dai morsi del vento polare, senza impedire loro di vedere ciò che succedeva allesterno, e bene illuminata. Brandok, Holker e Toby presero posto a prora, sotto la galleria, seguiti subito dagli altri passeggeri. La porta fu chiusa, la macchina lanciò un fischio acuto ed il battello si mise in moto a velocità moderata, mentre i suoi uomini che si trovavano fuori della galleria, salivano sulle murate immergendo nellacqua le loro aste dalla punta ferrata. Lo Stretto di Hudson, che separa il territorio del Labrador dalla grande isola di Baffin, era tutto ingombro di ghiacci. Si vedevano delle montagne galleggianti andare alla deriva spinte dal vento polare e anche molti banchi popolati da una grande quantità di uccelli marini. Sotto i fasci di luce della potente lampada a radium che brillava sulla cima dellalbero quei ghiacci scintillavano come enormi diamanti e producevano un effetto sorprendente e meraviglioso. Il battello, abilmente guidato, si teneva a distanza da quei pericolosi ostacoli. Ora rallentava, poi, quando trovava uno spazio libero o un canale, aumentava considerevolmente la velocità. Talora investiva poderosamente i banchi di ghiaccio col suo tagliamare e li stritolava adoperando certi bracci dacciaio forniti di denti come quelli delle seghe che agivano ai due lati della prora, e che in pochi istanti sgretolavano i massi. - Una vera nave da ghiaccio - disse Brandok, che guardava con viva curiosità. - Quante belle invenzioni! - E quando la vedrete salire sulla riva e correre sui campi di ghiaccio della Terra di Baffin come una immensa vettura? - disse Holker. - È incredibile e nessuno ai nostri tempi avrebbe mai osato sperare di trasformare una nave in un tramvai - disse Toby. - E che esce dallacqua e che prosegue la sua corsa, senza cambiare apparentemente nulla, senza interrompersi nemmeno un istante; che diventa vettura dopo essere stata battello e che torna di nuovo battello dopo essere vettura con unagilità e rapidità unica - aggiunse Holker. - Sì, è una vera nave meravigliosa. - Io vorrei sapere come avviene questa trasformazione - disse Toby. - In una maniera semplicissima - rispose Holker. - Il battello non ha che una sola macchina messa in moto dallelettricità capace però di servire a diversi fini e producente una forza applicabile in parecchi modi, per unazione sempre diversa. Avviene così che la nave, avvicinandosi alla riva riceve dalla motrice tutta la forza che saccumula su due ruote collocate a prora e nascoste entro due nicchie aperte nella carena. Appena lacqua comincia a mancare, quelle ruote, mediante un meccanismo speciale si abbassano e si mettono in funzione, mentre le eliche vengono fermate. A poppa vi sono pure altre due ruote le quali agiscono perchè trascinate dallimpulso di quelle anteriori. Ecco la nave trasformata, senza bisogno di manovre faticose, in un enorme tramvai. Sale la riva e si mette in marcia per terra e prosegue fino a che trova o qualche canale o qualche lago o qualche braccio di mare. Allora le ruote entrano nelle loro nicchie, le eliche si rimettono in funzione ed ecco il tramvai tornato battello. Non è ingegnoso tutto ciò? - Ve ne sono molte di queste navi? - Sì, specialmente in Europa dove esistono spiagge basse, come in Germania, in Danimarca, in Irlanda, in Italia e così via. - E questi battelli conservano la loro velocità anche in terra? - chiese Brandok. - La medesima, - rispose Holker - e la loro forza locomotrice è di centosessanta metri al minuto. - E sempre nuove invenzioni le une più meravigliose e più sorprendenti delle altre. Ah! Toby! - Coshai, James? - Sai che fra questi ghiacci non provo più quella strana agitazione che mi faceva sussultare i muscoli? - Nemmeno io - rispose il dottore. - E ciò dipende dallessere lontani dalle grandi città. Qui lelettricità non può farsi sentire come laggiù o come sopra le cascate del Niagara. - Se noi non potremo resistere alle tensioni elettriche che si faranno sentire fortemente anche nelle grandi città europee, ci rifugeremo al polo. - E diventeremo anche noi anarchici - disse il dottore, ridendo. Il battello-tramvai continuava intanto a lottare vigorosamente contro i ghiacci per raggiungere le sponde meridionali della Terra di Baffin che si discernevano già vagamente fra le brume dellorizzonte. Delle montagne enormi, dei così detti ice-bergs, apparivano di quando in quando cappeggiando pericolosamente e dondolandosi fra le onde, e minacciando di rovesciarsi addosso alla piccola nave. Questa con una rapida manovra le evitava gettandosi in mezzo ai banchi che sormontava con slanci impetuosi e che spezzava col proprio peso. Nessuna nave si scorgeva su quel mare. Da quando le balene erano scomparse e le foche pure, quelle acque erano diventate deserte. Abbondavano invece sempre gli uccelli marini anzi si mostravano così familiari che calavano in buon numero sulla galleria del battello senza inquietarsi per la presenza dei marinai. Verso le dieci del mattino, dopo unabbondante colazione offerta dal capitano ai passeggeri e che era già compresa nel prezzo del biglietto, il Narval, tale era il nome del battello giungeva dinanzi alle spiagge meridionali della Terra di Baffin e precisamente allimboccatura di un canale che era formato da due immense rupi alla cui estremità si vedeva la terra scendere dolcemente. La nave con pochi colpi di sperone si aprì il passo fra i ghiacci che avevano già otturata lentrata del passaggio poi savanzò lentamente finchè lacqua venne a mancare. Le quattro ruote avevano lasciate le loro nicchie, abbassandosi in attesa di mettersi in funzione. - Ecco che diventa tramvai, - disse Holker. - La nave lascia il mare per la terra. Il Narval si era bruscamente inclinato e le ruote anteriori si erano messe in movimento. Mentre la poppa era ancora in acqua, la prora saliva la riva senza scosse e senza fatica. Ben presto lintera nave si trovò in terra e partì con una velocità di trentacinque o quaranta chilometri allora come fosse un vero tramvai elettrico, percorrendo una via segnalata da altissimi pali. Una pianura immensa, quasi liscia, coperta da un alto strato di ghiaccio e di neve gelata si estendeva a perdita docchio dinanzi ai viaggiatori polari. Quella terra, quantunque spazzata dai venti e dagli uragani polari, non era del tutto disabitata. Di quando in quando, a lunghi intervalli, il Narval passava dinanzi a piccoli raggruppamenti di case di ghiaccio, di forma semiovale abitate dalle ultime famiglie di esquimesi sfuggite miracolosamente alla morte per fame dopo la distruzione delle ultime balene e delle ultime foche da parte degli avidi pescatori americani. Vedendo il battello avanzarsi si affrettavano a uscire dalle loro casupole per chiedere qualche biscotto o qualche scatola di carne o di brodo concentrato. Erano i medesimi tipi di centanni prima. Un tronco tozzo su due gambe pure tozze, una testa grossa cogli zigomi sporgenti, faccia larga, capelli neri, naso schiacciato; una certa somiglianza insomma con le loro buone amiche ormai scomparse: le foche. Disgraziatamente per loro, non si nutrivano più colle carni delle loro foche come un secolo prima non si vestivano più colle loro calde pellicce, non illuminavano più le loro casupole col loro grasso. Avevano anche essi un pezzo di radium, ed invece di avere delle fiocine colla punta di osso portavano a tracolla dei buoni fucili elettrici coi quali si procuravano il cibo giornaliero massacrando gli uccelli marini sempre numerosi in grazia della cattiva qualità delle loro carni, eccessivamente oleose per i palati americani ed europei. Erano molto sparuti però, quei poveri diavoli, quantunque si sapesse, anche centanni prima di che specie di appetito erano dotati quegli abitanti dei ghiacci eterni. Essi infatti non facevano smorfie dinanzi ad un pesce avariato, o a dei volatili in piena decomposizione, e a degli intestini dorso bianco e perfino dinanzi a degli escrementi o agli avanzi non ancora digeriti che ritiravano dal ventre delle renne uccise. Avevano anche perduta la loro proverbiale gaiezza in seguito alla mancanza di scorpacciate di lardo di balena! Si capiva che proprio la distruzione di quei giganteschi mammiferi aveva modificato profondamente il loro temperamento, un tempo così gaio. - Ecco una razza destinata a scomparire al pari dei pellirosse - disse Brandok, che era già uscito parecchie volte dalla galleria per gettare a quei disgraziati parecchie ceste di biscotti, acquistate dal dispensiere del Narval. - Quanti anni durerà ancora? - Pochi lustri di certo - rispose Holker. - Non sono uomini da poter prendere parte alla grande lotta per lesistenza. Scomparse le foche e le balene di che cosa potrebbero vivere? Se i viaggiatori che vanno al polo non li aiutassero, a questora sarebbero completamente spariti. - Eppure vi è una colonia polare lassù, mi avete detto. - Quelli sono uomini che appartengono alla nostra razza - rispose Holker. - Ecco legoismo della razza bianca!... - In coscienza non posso darvi torto. - Noi, sempre noi soli a dominare il mondo. - È la lotta per la vita, signor Brandok. - O meglio la lotta di razza. - Come volete - rispose Holker. - Comincia a far buio. Come son brevi le giornate in questa stagione, sulle terre polari! Ecco che il sole tramonta e non sono che le tre pomeridiane! - Quando prenderemo il treno polare? - chiese Toby, con evidente impazienza. - Domani sera. - Allora possiamo cenare e coricarci. Vi saranno delle cabine in questo battello. - E bene riscaldate, e con un comodo letto. La società polare ferroviaria non lesina mica in fatto di comodità. Venite, amici, per intanto andiamo in sala da pranzo. Lasciarono la galleria e scesero in uno splendido salone illuminato da quattro grosse lampade a radium che mantenevano un calore piacevolissimo. Si assisero ad una tavola dove si vedevano oltre a dei piatti dargento delle coppe di cristallo piene di fiori ottimamente conservati, raccolti probabilmente nelle serre di Quebec. La composizione della cena era veramente polare. Salmone, filetti di narvalo, fegato di caribou, coscia di renna con crescione pasticcio di fegato di morsa, gelato, e liquori a discrezione, con tè e caffè a scelta. - Almeno qui abbiamo della selvaggina - disse Brandok. - Un piatto di gran lusso al giorno doggi, è vero, signor Holker? - Dite rarissimo, anche nelle grandi città! Vive qui ancora qualche gruppo di renne e si trovano anche dei caribou e qualche morsa. Fra pochi anni vedrete che quegli animali e quegli anfibi saranno completamente scomparsi. Cenarono con molto appetito e verso le cinque, mentre un folto nebbione al di fuori scendeva sulle pianure di ghiaccio si fecero condurre nelle loro cabine dove trovarono dei soffici letti che non erano inferiori a quelli della casa del signor Holker. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Decimo La Galleria Polare. Dormivano da parecchie ore, quando furono bruscamente svegliati da un urto piuttosto violento che si ripercosse in tutto lo scafo del battello-tramvai, e dalle grida dellequipaggio. Essendo le lampade a radium rimaste accese, Brandok Holker e Toby si trovarono riuniti quasi nello stesso tempo nella sala dove avevano cenato e dove già si erano raccolti gli altri viaggiatori. - Signor Holker, - disse Brandok, vedendolo scambiare alcune frasi con uno degli ufficiali che era sceso nella sala - che cosè avvenuto? - Nulla di grave, rassicuratevi - rispose il nuovayorkese con voce tranquilla. - Il battello ha urtato contro un enorme masso di ghiaccio che la nebbia impediva di vedere e che sbarrava la via. - Sicchè non potrà più avanzare? - Fino a che non si sarà tolto lingombro. Non sarà che un ritardo di un paio dore. Saliamo sulla galleria ed andiamo a vedere. Un masso enorme che doveva essersi staccato da qualche ghiacciaio, avendo il Narval raggiunto un gruppo di collinette piuttosto ripide era rotolato fino sulla via segnalata dai pali ed aveva fermata bruscamente la corsa. Lintero equipaggio, munito di lampade e di picconi si era già messo al lavoro per sgretolarlo aiutato da una ventina di esquimesi, accorsi subito da un villaggio vicino. - Se quel blocco piombava nel momento in cui passava il battello, eravamo fritti - disse Brandok. - Lo schiacciava come una nocciola. - Sono casi piuttosto rari, non essendovi che poche collinette in questisola - rispose Holker. - Non ho mai udito raccontare che uno di questi battelli sia stato schiacciato. - Dove siamo ora? - A duecento miglia dalla stazione del lago. - Signori - disse in quel momento il capitano che era risalito a bordo. - Ne avremo per tre ore; se volete approfittarne per visitare il villaggio esquimese dei Naz-tho che si trova qui presso, non vi mancherà il tempo. Una visita agli abitanti del polo è sempre interessante per un turista. Metto a vostra disposizione un marinaio con due lampade. - Approfittiamone pure - disse Brandok. - Io non sono mai stato nelle regioni polari. La proposta fu subito approvata anche dagli altri viaggiatori, e qualche minuto dopo il drappello lasciava la nave preceduto da un marinaio che illuminava la via con due lampade a radium. Il freddo era intensissimo al di fuori, un nebbione pesante, fittissimo che la luce delle lampade appena appena riusciva a diradare calava sulle pianure di ghiaccio, e un forte vento soffiava dal polo. - Signor Holker, siete stato altre volte qui? - chiese Bran-dok. - Mi sono recato al polo già due volte. - Conoscete dunque gli esquimesi? - Benissimo. - Quali progressi hanno fatto in questi cento anni? - Nessuno: sono rimasti tali e quali come li avevano trovati gli esploratori del secolo scorso. Sono esseri incapaci di civilizzarsi, e perciò finiranno anche essi con lo scomparire. Vi ho già detto che il loro numero è immensamente scemato dopo la distruzione delle balene, delle foche e delle morse. - Vivono ancora nelle capanne di ghiaccio? - chiese Toby. - Sì, zio, e lunico miglioramento che abbiano introdotto è quello di aver soppressa lantica e fumosa lampada ad olio con quella a radium che li illumina e li riscalda meglio. Eccoci giunti; volete che visitiamo una capanna? Turatevi il naso e fatevi coraggio. Erano giunti dinanzi al villaggio, il quale si componeva duna mezza dozzina di abitazioni di forme semisferiche composte di massi di ghiaccio sovrapposti con un certo ordine, aventi sul davanti una piccola galleria che immetteva alla porta dentrata. Internamente erano tutte illuminate, sicchè scintillavano fra la nebbia come se fossero colossali diamanti essendo il ghiaccio mantenuto sempre sgombro dalla neve che vi si accumulava sopra. Holker stava per introdursi in una di quelle gallerie così basse e strette che non si poteva avanzare che strisciando quando un esquimese che li aveva seguiti, lo fermò, dicendo: - Aga-aga-mantuk. - Che cosa vuol dire? - chiese Brandok. - Ho capito - disse Holker. - È una tomba, questa, dove sta morendo tranquillamente qualcuno della tribù. Non disturbiamo la sua agonia. - Come! là dentro vi è uno che muore? - esclamò Brandok. - Sì, e solo. La galleria deve essere già stata otturata. - Quindi è sepolto vivo? - Non durerà molto - rispose Holker. - Se la malattia non lo uccide presto, sincaricherà la fame di mandarlo nel paradiso degli esquimesi. - Spiegati meglio, nipote mio - disse Toby. - Perchè lo hanno sepolto vivo? - Perchè è stato giudicato inguaribile. Qui, quando un uomo od una donna vengono colpiti da qualche malattia, si cerca di curarli dapprima con degli incantesimi urlando e correndo intorno alla capanna e mettendo accanto allinfermo una pietra di due o tre chilogrammi secondo la gravità della malattia e che ogni mattina viene pesata dalla donna più vecchia della tribù o dallangekoc, che è una specie di stregone. Se la pietra non diminuisce di peso, significa che il malato è spacciato. Gli costruiscono a poca distanza una nuova capanna di ghiaccio, vi stendono delle pelli, vi portano una brocca dacqua ed una lampada. Il malato vien portato nella sua tomba e si corica sul suo letto. Fratelli, sorelle, moglie, figli e parenti vanno a portargli il loro ultimo saluto non fermandosi più del necessario, perchè se la morte sorprendesse il malato i visitatori sarebbero costretti a spogliarsi dei loro abiti e gettarli via, perdita non disprezzabile in questi climi. Poi, chiudono la galleria con massi di ghiaccio e lasciano che il malato si spenga da sè. - E si lasciano rinchiudere senza protestare? - Anzi, sono loro che pregano i parenti di portarli nella capanna da cui non usciranno mai più. Più volte dei viaggiatori che si recavano alle colonie polari presi dallorrore di quel che accadeva in quelle capanne funebri avevano forzata lentrata per portar via il morente e avevano ricevuto questo rimprovero: - Chi viene a turbare la mia agonia? Non si può dunque morire in pace? - E così fanno ancora? - disse Toby. - Lo vedete. - Che sia morto luomo che si trova in quella capanna? - Potrebbe essere ancor vivo; lasciamolo in pace, per non attirarci addosso lira dei suoi parenti, e rispettiamo la sua volontà. Passarono in unaltra capanna più vasta e meglio illuminata, e dopo essersi introdotti nellangusto corridoio, si trovarono nellinterno. Vi erano due donne coperte di vecchie pellicce sbrindellate ed una mezza dozzina di fanciulli seminudi poichè vi regnava un caldo soffocante. Una delle donne stava masticando un paio di grossi stivali di pelle di morsa che il gelo aveva indurito e che essa cercava di rammollire coi suoi possenti molari; laltra era occupata a preparare il pasto. Un odore nauseante regnava in quella piccola abitazione dove alcune volpi e dei pesci imputridivano affinchè le loro carni risultassero più squisite ai palati esquimesi. - Ne ho a sufficienza - disse Brandok, che si sentiva soffocare. - Questi bravi abitanti del polo non hanno fatto un passo avanti da un secolo a oggi. Gettarono ai ragazzi alcune manciate di biscotti e tornarono frettolosamente allaperto dove il marinaio del Narval li aspettava assieme agli altri viaggiatori, che dimostravano daverne perfin troppo di quella visita. Un quarto dora dopo rientravano nella galleria della nave, ben lieti di trovarsi al riparo dal freddo e dal nebbione. Lenorme blocco di ghiaccio non era stato ancora completamente sgretolato, però poco ci mancava. Una cartuccia carica di esplosivo potentissimo fece saltare quello che rimaneva sicchè verso le otto del mattino il Narval si rimetteva in marcia, con una velocità notevole essendo la pianura quasi liscia. Durante la giornata, la corsa continuò senza notevoli incidenti e verso le cinque Brandok segnalava un gran fascio di luce che forava la nebbia. - È la stazione di Nettelling - disse Holker. - Fra pochi minuti noi saliremo sul tramvai elettrico che ci condurrà al polo nord. Non era trascorso un quarto dora che il Narval entrava sotto una immensa tettoia illuminata da un gran numero di lampade e dove si muovevano parecchie persone che si potevano facilmente scambiare per bestie polari. Lì presso si innalzava un alto fabbricato di legno da cui uscivano dei cupi fragori, come se delle macchine poderose fossero in funzione. In lontananza invece si scorgeva una lunga fila di lampade, che proiettavano una luce un po diversa da quelle a radium; era uno strano sfolgorio come se i ghiacci scintillassero. - Che cosa cè laggiù? - chiesero Brandok e Toby. - La grande galleria che conduce al polo - rispose Holker. - Una delle più grandi meraviglie del nostro secolo. - Voi avete costruita una galleria che conduce al polo! - esclamò il dottore. - Come volevate arrivarci? Con delle navi forse? Voi sapete che anche ai vostri tempi hanno fatto cattiva prova. La grandiosa idea di giungere al polo per mezzo di una galleria la dobbiamo ad un ingegnere nostro compatriotta. Essa si diparte dalla riva settentrionale di questo lago, si spinge attraverso la Terra di Baffin passa lo stretto di Lancaster, che, come sapete, non sgela mai nemmeno in estate, quindi sullisola di Devon, poi su quella di Lincoln dEllesmere fino a Grant e giunge al polo sotto lottantootto di longitudine. - Di che cosa è fatta quella galleria? - chiese Brandok, il cui stupore non aveva più limite. - Con materiale trovato sul luogo e che non è costato nemmeno un dollaro - rispose Holker. - Di ghiaccio? - disse Toby. - Precisamente, un materiale a buon mercato, cementato con un miscuglio di sale per dare ai blocchi maggior coesione. La galleria è larga undici piedi, alta otto, colle pareti che hanno uno spessore di due metri costruite con blocchi di ghiaccio di due piedi di lunghezza e mezzo di larghezza. Nella forma somiglia ad un arco perfetto ed è illuminata a luce elettrica perchè le pareti non si fondano come sarebbe potuto accadere con quella a radium. - Quanto hanno impiegato a costruirla? - chiese Toby. - Non più di sette mesi, lavorando appena quattrocento operai. Non credo che il suo costo abbia superato i duecentomila dollari. - E non si scioglie? - È impossibile, attraversando una regione dove il termometro anche in giugno e in luglio, non segna mai più di tre o quattro gradi sotto zero. Infatti in quattordici anni che funziona, nessuna arcata è mai crollata. - E chi ci condurrà al polo? - Un carrozzone elettrico di dimensioni straordinarie, che scivola su rotaie. Qui alla stazione vi sono macchine e dinamo poderose, e anche al polo ve ne sono dugual potenza. - E finisce al polo la galleria? - chiese Brandok. - No, signore. I russi e gli inglesi poi ne hanno costruita unaltra che parte dalla colonia polare e sbocca a nord dello Spitzbergen. Quella di quando in quando frana al suo sbocco, non essendovi in quelle isole un freddo sempre intenso. Le riparazioni però sono facili. - Brandok, - disse Toby - cosa ne dici? - Che sogno sempre - rispose il giovine. - Scendiamo ed andiamo a prendere il nostro posto sul tramvai elettrico - disse Holker. - Faremo colazione là dentro. Allestremità della tettoia era avanzato un carrozzone enorme, lungo più di venti metri su due e mezzo di larghezza, tutto chiuso da vetri che pareva avessero uno spessore notevolissimo e difeso al di sopra da una specie di gabbia dacciaio destinata certamente a ripararlo dalla caduta di qualche masso che poteva staccarsi dalla volta della galleria. Tre lampade a radium di grande potenza lo illuminavano, o meglio lo inondavano di luce. Linterno era diviso in cinque scompartimenti: salotto per pranzare, gabinetto di toeletta stanza da letto, sala da gioco e da lettura ed una piccola cucina. Grossi tappeti di feltro erano stesi sul suolo e pesanti pellicce coprivano le brande che servivano da letto. - Come si sta bene qui! - esclamò Brandok sbarazzandosi della pelliccia ed entrando nel salotto da pranzo dove già si trovavano i viaggiatori tedeschi ed inglesi che li avevano accompagnati sul Narval. - Che dolce tepore! Non si direbbe che fuori il termometro segna ventidue sotto zero. - E come sono eleganti questi scompartimenti! - disse Toby, che li aveva già percorsi. - Quando giungeremo al polo, signor Holker? - chiese Brandok. - Non prima delle nove di domani mattina. - Col sole? - Voi parlate del sole in questa stagione. È tramontato da dodici giorni, e al polo ora regna una notte perfetta, anche in pieno mezzodì. - È vero; mi dimenticavo che siamo in autunno inoltrato. - A tavola, signori miei, ed imitiamo i nostri compagni di viaggio. Si misero ad uno dei sei tavolini che occupavano il salotto e si fecero servire un pranzo abbondante e anche succulento fornito dal cuoco del tramvai polare pranzo composto per la maggior parte da pesci eccellenti, cucinati in diverse maniere che innaffiarono con dello squisito vino bianco secco di California. Il carrozzone intanto era già partito con una velocità di centocinquanta chilometri allora, inoltrandosi sotto la galleria polare. Quel tunnel formato tutto di blocchi di ghiaccio cementato con mistura di sale, era veramente meraviglioso. Ogni cinquecento passi una lampada elettrica da tre o quattrocento candele, lo illuminava, facendo scintillare meravigliosamente le pareti e ad ogni venti chilometri vi era uno sbocco laterale attraverso cui si scorgevano delle casette di legno abitate dai sorveglianti della linea. - Splendida! Splendida! - ripeteva Brandok, che si era seduto presso il manovratore fumando un buon sigaro avana. - Questa è certamente lidea più grandiosa concepita dagli uomini del Duemila. - Lo credo anchio, signor Brandok - rispose Holker che lo aveva raggiunto, mentre Toby giocava una partita a whist con due inglesi. - E non vi sarà pericolo che una volta o laltra succeda una catastrofe? Supponiamo che in qualche luogo il ghiaccio ceda o si sgretoli per effetto delle pressioni, o che un pezzo di galleria si rompa. Come potrebbe questo carrozzone, lanciato a tale velocità, evitare un disastro? - In un modo semplicissimo: fermandosi - disse Holker ridendo. - Di colpo non è possibile; mancherebbe il tempo. - Ma il manovratore lo potrebbe fermare molto prima se sulla linea vi fosse una interruzione che potesse causare un disastro. - In qual modo? - Abbiamo dinanzi a noi una macchina pilota che ci precede di cinque chilometri e che corre con egual velocità del nostro carrozzone. Brandok lo guardò come se non avesse compreso. - Mio caro signore, - proseguì Holker - i costruttori di questa linea avevano previsto che dei gravi pericoli avrebbero potuto minacciare i viaggiatori appunto a causa delle pressioni e dei ghiacci i quali galleggiano in molti luoghi sulloceano, perciò hanno subito cercato di evitarli. - Una cosa che mi sembrerebbe difficile. - Per gli uomini del millenovecento forse sì, non per quelli del Duemila - disse Holker. - Che cosa hanno pensato di fare? - Far precedere i carrozzoni da un vagoncino che ha la funzione di pilota. - Vuoto? - Sì, signor Brandok, ed unito al carrozzone da un filo elettrico. Supponete ora che quel vagoncino paragonabile, pei suoi armamenti di fili elettrici ai tentacoli che servono ai pesci ciechi per avanzarsi nelle grandi profondità o nelle caverne sottomarine vada a urtare contro un ostacolo qualunque o precipiti in qualche spaccatura apertasi nei banchi di ghiaccio sostenenti la galleria; immediatamente lurto viene trasmesso al manovratore del nostro carrozzone il quale, messo in allarme dalla suoneria, saffretta a fermarsi. Ecco dunque evitato qualsiasi pericolo. Si avvertono tosto gli uomini incaricati di riparare la galleria questi si trasportano sul luogo ove il crollo o la frana sono avvenuti e riparano il guasto. Potete quindi viaggiare tranquillamente, signor Brandok senza temere alcun disastro. - È ingegnoso il mezzo - disse il giovine. - E sicuro, soprattutto - rispose Holker. - Signor Brandok, andiamo a coricarci. Il tempo passerà più in fretta e quando riapriremo gli occhi, noi saremo fra gli anarchici della colonia polare. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Undicesimo La Colonia Polare. Una scossa piuttosto brusca, seguita da un tintinnio di campanelli elettrici e da un vociare piuttosto acuto svegliò lindomani mattina i viaggiatori, facendoli scendere precipitosamente dalle loro comode brande. Il carrozzone, dopo una corsa velocissima durata tutta la notte, era giunto alla stazione ferroviaria del polo nord e sera fermato sotto una lunghissima tettoia di legno chiusa alle estremità da gigantesche portiere a vetro e illuminata da un gran numero di lampade elettriche. Parecchie persone, assai barbute, avvolte in pelli dorso bianco si erano raccolte intorno al tramvai parlando diverse lingue: spagnolo, russo, inglese, tedesco e perfino italiano. Quasi tutti fumavano enormi pipe di porcellana, gettando in aria delle vere nuvole di fumo. - Siamo al polo, amici miei - disse Holker, prendendo i bagagli. - E chi sono questi uomini che ci guardano di traverso? - chiese Toby. - Anarchici pericolosi, provenienti da tutti i paesi del mondo e condannati a finir qui la loro vita. - Che triste esistenza devono condurre fra queste nevi! - Meno di quello che credete, zio - rispose Holker. - Ogni capo di famiglia ha una capanna di legno fornitagli dal suo governo e ben riscaldata con lampade a radium. Trascorrono la loro vita cacciando e pescando e non fanno cattivi affari trafficando in pellicce. E poi di quando in quando ricevono viveri e tabacco. Non sono proibiti che i liquori. - E non si ribellano mai? - I governi mantengono qui due dozzine di pompieri per tenerli a freno, e lacqua è sempre mantenuta pronta dentro le pompe. Vi ho detto già come fulmina quellacqua, e quale spavento incute a tutti. - E sono molti qui gli anarchici? - Un migliaio e quasi tutti hanno con loro una compagna. - Ed i figli che nascono? - Sono mandati in Europa ed in America a studiare ed a educarsi per farne dei cittadini operosi. Andiamo allalbergo del Genio Polare. È lunico che ci sia e non ci troveremo male. Uscirono dalla tettoia e si trovarono dinanzi a parecchie slitte tirate da cani esquimesi, guidate da uomini che parevano orsi marini. Salirono su una slitta e partirono di corsa attraverso le vie del villaggio polare che erano coperte da uno strato immenso di neve. Quelle strade erano ampie, illuminate da lampade elettriche, essendo già da giorni incominciata la lunga notte polare e fiancheggiate da casette di legno ad un solo piano, semisepolte dalla neve. Enormi montagne di ghiaccio si elevavano intorno alla borgata e rifrangevano la luce delle lampade con effetto meraviglioso. Pareva che quelle case si trovassero incastrate fra diamanti giganteschi. Quantunque il freddo fosse così intenso da rendere perfino la respirazione dolorosa, parecchi abitanti passeggiavano per le vie chiacchierando animatamente, come se si trovassero su un boulevard di Parigi o un Rintgstrasse di Berlino o di Vienna. La slitta che era tirata da una dozzina di cani dal pelo lunghissimo che assomigliavano ad un tempo alla volpe e al lupo attraversò sempre correndo parecchie vie sollevando attorno ai viaggiatori un fitto nevischio che quasi subito si condensava ricadendo al suolo sotto forma di sottili aghi di ghiaccio e si fermò finalmente davanti a una casa più vasta delle altre però ad un solo piano, anchessa, riparata sul dinanzi da una galleria a vetri con parecchie porte onde impedire la dispersione del calore. - Lalbergo del Genio Polare - disse Holker. - È tenuto anche questo da un anarchico? - chiese Toby. - Da un terribile nichilista russo, che trentanni addietro lanciò tre bombe contro Alessio III, imperatore di Russia. - Che non ci faccia saltare in aria per provare qualche nuovo esplosivo? - chiese Brandok. - Rogodoff è diventato un vero agnellino e credo che non nutra più odio nemmeno contro limperatore da quando quel potente ha rinunciato allautocrazia. - È cambiata la Russia? - Oggi ha una Camera e un Senato, come gli altri stati. - Dunque non più deportati in Siberia? - disse Toby. - La Siberia è diventata un paese civile quanto gli Stati Uniti, la Francia, lInghilterra, e non ha più un deportato. Entrarono nellalbergo che era bene riscaldato dalle lampade a radium e arredato con una certa eleganza con sedie imbottite, tavolini coperti di tovaglie di carta di seta e stoviglie di lusso. Vi erano dentro alcuni abitanti della colonia e anche qualche esquimese occupati a tracannare dei boccali di birra, prima sgelata non senza fatica. Erano tipi veramente poco rassicuranti, con delle barbe incolte che davano loro un aspetto brigantesco. Nondimeno salutarono cortesemente i nuovi arrivati, in diverse lingue. I tre amici sedettero ad un tavolino e fecero portare della zuppa di pemmican, del fegato di tricheco del narvalo arrostito e frutti gelati e così duri che quasi non riuscivano a mangiarli. - Anche al polo non si sta male - disse Brandok, sorseggiando una tazza di caffè ben caldo. - Chi ce lavrebbe detto che centanni più tardi si sarebbe potuto divorare una colazione al noventa parallelo? Ditemi un po, signor Holker, voi che siete stato qui altre volte, che cosa hanno trovato di sorprendente al polo? - Nullaltro che ghiaccio ed una montagna altissima che sembra un vulcano spento. - E su quella sincrociano tutti i meridiani del nostro globo? - E vi si nasconde uno dei due cardini della terra - rispose Holker, scherzando. - Ed al polo sud hanno pure aperta una galleria? - chiese Toby con curiosità. - Non ancora; però i nostri scienziati stanno studiando assiduamente su ciò che meglio converrà fare anche in quellestremo lembo del mondo. Cè una grave questione che è più importante duna galleria polare e che preoccupa molto. - E quale? - chiesero Toby e Brandok che si mostravano sempre più curiosi. - Cercano il modo di equilibrare il nostro pianeta per liberare i nostri discendenti da uno spaventoso cataclisma da un altro diluvio universale insomma - disse Holker. - Non si scioglierà certo in questo secolo quellarduo problema, tuttavia nel secolo venturo qualche cosa si farà. Comprenderete che si tratta di salvare cinque continenti e centinaia di milioni di vite umane. - Spiegati meglio - disse Toby. - Non ti capisco; che cosa vogliono tentare gli scienziati del Duemila? - Salvare il mondo, ve lho detto. - Chi lo minaccia? - I ghiacci del polo sud. - In qual modo? - Squilibrando il nostro globo. Al polo sud si è constatato che i ghiacci da un secolo a questoggi hanno fatto dei progressi spaventevoli, raggiungendo lincredibile altezza di trentasette chilometri. Non essendovi laggiù mai piogge nè avvenendo squagliamenti considerevoli la neve che cade si muta in ghiaccio compatto, il quale esercita una pressione enorme nonostante le perdite cui va soggetta la calotta gelata per la dislocazione di quegli immensi massi che staccandosi dai suoi margini estremi vanno a perdersi nellOceano Atlantico e nel Pacifico. Inoltre le acque dei mari circostanti, restando sotto il punto di congelamento come hanno constatato i nostri ultimi navigatori contribuiscono ad aumentare il volume della sterminata massa glaciale risultata dalle incessanti nevicate. - Capisco - disse Toby. - Da migliaia e migliaia danni dunque, la calotta glaciale del polo sud, che non è altro che una immane montagna di ghiaccio non ha fatto altro che aumentare, occupando oggidì una superficie di otto milioni di miglia quadrate pari cioè a quella di tutta lAmerica settentrionale. Quel peso immenso che cosa produrrà? Uno spostamento del nostro pianeta simile a quello già avvenuto venticinquemila anni fa prodotto dalla massa della calotta di ghiaccio del polo artico che rovesciò sul nostro globo quel tremendo diluvio di cui parlano gli antichi e di cui ormai abbiamo prove lampanti. Collo sconquasso antartico le terre settentrionali verranno indubbiamente sommerse per lasciar sorgere invece quelle meridionali che ora si trovano sottacqua. - E i vostri scienziati ritengono che quella catastrofe avverrà? - chiese Toby. - Nessuno più ne dubita, - rispose Holker. - Il movimento delle acque del polo sud è strettamente connesso collaumento graduale della calotta di ghiaccio australe e la conseguenza di ciò sarà che tre quinti delle acque del globo si troveranno spostate dal primitivo loro centro di gravità e pronte a rovesciarsi verso il nord. Quindi è facile comprendere quanto sia precaria la situazione degli abitanti dellemisfero settentrionale, anzi quanto sia pericolosa. Tutta la nostra salvezza risiede nella coesione degli ottanta milioni di chilometri cubi di ghiaccio che gravitano sul polo australe. Il franamento di quellenorme massa di ghiaccio avrebbe per effetto lo spostamento della forza di gravità il ghiaccio sarebbe istantaneamente trasferito sulla parte settentrionale del nostro globo e i frammenti della calotta antartica con tutte le acque trattenute ora intorno ad essa si rovescerebbero con impeto irresistibile verso il polo nord attraverso lOceano Atlantico e Pacifico. - Che momento sarà quello! - disse Brandok. - Fortunatamente noi non saremo più vivi allora, a meno che lamico Toby non trovi il mezzo di riaddormentarci per secoli. - Una seconda prova ci sarebbe fatale - rispose il dottore. - Signor Holker, - chiese Brandok - gli scienziati moderni approssimativamente hanno calcolato quando potrebbe accadere quella tremenda catastrofe? - Positivamente no; è certo però che la massa della calotta glaciale non potrà essere ragionevolmente prolungata al di là di un certo punto. Potrà accadere fra millanni come potrebbe accadere fra dieci. - Se dovesse avvenire, sarebbe certo un disastro spaventevole - disse Toby. - Immaginatevi, zio, la immensa voragine lasciata aperta dallo spostamento duna massa di oltre cento milioni di metri cubi! Scendendo dal polo australe la valanga dei massi giganteschi scaverà un immenso solco negli oceani le cui acque si troveranno lanciate con impeto irresistibile sulle sponde dellAmerica meridionale, dellAfrica e dellAustralia. Dopo aver sepolto sotto massi enormi di ghiaccio quei continenti, il diluvio attraverserà lequatore si lancerà sullAmerica del Nord, sullEuropa e sullAsia distruggendo dappertutto la vita e lopera delluomo. - Dove un tempo sinnalzavano superbi edifici e città e si estendevano campi, sarà la desolazione più lugubre, il più spaventoso deserto. - E i vostri scienziati pensano di evitare una simile catastrofe? - chiese Brandok. - Studiano il progetto da moltissimi anni - rispose Holker. - Sarà il più grande successo della scienza del Duemila. - Si tratterebbe di alleggerire del troppo peso il polo australe - disse Toby. - E per di più trasportarlo al polo boreale - rispose Holker. - Diavolo! - disse Brandok. - Ecco unimpresa che mi pare difficile. - Altri, e mi sembra che la cosa possa essere più facile propongono di rimorchiare parte della immensa calotta gelata fino sotto lequatore e lasciarla sciogliere. - Che razza di macchine ci vorrebbero! - Eppure vedrete, se camperemo molto che i nostri scienziati riusciranno a mantenere in equilibrio il nostro pianeta e a salvare lumanità. - Dopo tutto quello che ho veduto finora, non ne dubito nemmeno io - disse Toby. - Che progressi ha fatto la scienza in questi centanni! Cè da perdere la testa. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Dodicesimo Verso lEuropa. Per tre giorni Holker ed i suoi due amici si trattennero nella colonia polare facendo delle escursioni nei dintorni sulla slitta dellalbergo, visitando parecchie case degli anarchici e qualche capanna esquimese nonostante il freddo eccessivo che regnava allaperto e la profonda oscurità addensata sugli sterminati banchi di ghiaccio della regione polare. Dovettero constatare, e ne furono molto lieti, che quegli uomini, un giorno così pericolosi erano diventati assolutamente pacifici e mansueti come agnellini. Era linfluenza del freddo o lisolamento che aveva operato quel prodigio su quei cervelli esaltati? Probabilmente luna e laltra cosa insieme. Certo non ci trovavano più gusto a parlare di bombe, dincendi e di stragi con un freddo di quarantacinque sotto zero! Preferivano fumare la pipa accanto ad una lampada a radium godendosi il calore che essa mandava. Come si vede, i governi dEuropa e dAmerica avevano avuto una eccellente idea a mandarli in quel clima, perchè... si raffreddassero. La mattina del quarto giorno, mentre Holker, Brandok e Toby stavano prendendo una bollente tazza di tè furono finalmente avvertiti che durante la notte era giunto il tramvai elettrico dallo Spitzbergen e che si preparava a far ritorno in Europa. - Partiamo, amici - disse Holker. - Dinverno il polo è poco piacevole, e ritengo che ne abbiate abbastanza del nostro soggiorno fra i ghiacci eterni. - Amerei di più trovarmi in un clima meno rigido - rispose Brandok. - Io non ho nelle mie vene il sangue ardente degli anarchici. - E nemmeno io - disse Toby. - Quando giungeremo allo Spitzbergen? - chiese Brandok. - Fra sessanta ore, essendo la galleria europea più lunga di quella americana. - E poi dove andremo? - Cimbarcheremo sul battello volante che fa il servizio fra le isole e lInghilterra. Desidero mostrarvi unaltra meraviglia. - Quale? - I grandiosi mulini del Gulf-Stream. - Che cosa saranno? - Dei mulini, vi ho detto. - Per macinare granaglie? - Oh no!... Poi andremo a visitare una delle città sottomarine inglesi dove si trovano relegati i più pericolosi banditi del Regno Unito. Ecco la slitta: andiamo, amici. Saldarono il conto, presero i loro bagagli e salirono sulla slitta dellalbergo che era tirata da sei vigorosi cani di Terranova più robusti e più obbedienti di quelli di razza esquimese. Un quarto dora dopo si fermavano sotto la tettoia della stazione europea che si trovava nellaltro lato della città. Un carrozzone simile a quello della linea americana aspettava i viaggiatori. Anche quello era diviso in scompartimenti e addobbato con lusso ed eleganza. Vi salirono e qualche minuto dopo il tramvai, preceduto dalla macchina pilota, partita già cinque minuti prima si cacciava sotto la galleria europea fatta costruire a spese delle nazioni settentrionali del continente: Russia Svezia, Norvegia ed Inghilterra. Nelle dimensioni, e nella forma non era diversa da quella americana. Era solamente un po meno illuminata, non disponendo le nazioni europee settentrionali duna forza elettrica pari a quella nordamericana perchè non hanno le cascate del Niagara. Cinquanta ore dopo i tre viaggiatori che avevano veduto a poco a poco diradarsi le tenebre di miglio in miglio che sallontanavano dal polo giungevano felicemente sulle coste settentrionali della maggior isola del gruppo dello Spitzbergen. Avevano costeggiato per un lungo tratto la Groenlandia settentrionale poi avevano attraversato una parte delloceano coperto da immensi banchi di ghiaccio, giungendo alla stazione russa. La galleria terminava là; però la linea continuava fino al Porto della Ricerca. Con molta sorpresa di Toby e Brandok videro ergersi sulle rive nevose di quella baia centanni prima appena frequentata da rari balenieri e da cacciatori di foche dei palazzi imponenti, che erano alberghi destinati ad accogliere nella stagione estiva i ricchi europei. Il freddo ora aveva messo in fuga albergatori ed ospiti. Vi si trovavano invece due o tre dozzine di pescatori di merluzzi ed alcuni guardiani incaricati della sorveglianza degli alberghi. Holker sinformò se il vascello volante inglese era giunto ed ebbe una risposta negativa. Ventiquattro ore prima un violento ciclone si era scatenato sullAtlantico settentrionale e probabilmente aveva costretto il vascello aereo a rifugiarsi in qualche porto della Norvegia. Era anzi probabile che non potesse arrivare nemmeno il giorno dopo, essendo il cielo assai nebbioso ed il vento violentissimo. - Noi, già, non abbiamo fretta - disse Brandok. - Qui fa meno freddo che al polo. - Gli è che non vi è alcun albergo aperto in questa stagione - rispose Holker. - Saremo costretti a rimanere nelle sale della stazione o a chiedere asilo a qualche famiglia di pescatori. - Per noi poco importa - disse Toby. Non fu difficile accordarsi con una famiglia mediante un modesto compenso. La casetta era pulitissima, essendo i suoi proprietari norvegesi, ben riscaldata e anche ben provvista di viveri. - Ci troveremo bene anche qui - disse Brandok. - E avremo carne a tutti i pasti, - disse Holker - ciò che al giorno doggi non si può trovare dappertutto sui continenti. - Carne dorso? - chiese Toby. - Sono più di cinquantanni che gli orsi sono scomparsi - rispose Holker. - Anche nelle regioni polari, ormai, la selvaggina è diventata rarissima. Qui invece si allevano ancora molte renne che vengono poi esportate in Russia e anche in Norvegia. Nonostante i lunghi inverni e le forti nevicate quegli animali riescono a trovare ancora di che nutrirsi, cercando i licheni sepolti sotto il ghiaccio. - E in estate è popolata questa grande isola? - chiese Toby. - È una stazione di primordine, mio caro signore. Non vi giungono mai meno di cinque o seimila persone. - Ai nostri tempi le montagne bastavano. - Quelle servono ai modesti borghesi. - Farà buoni affari in quella stagione la linea polare? - I viaggiatori accorrono al polo a migliaia. - E questi pescatori che cosa fanno qui? - Aspettano il passaggio dei grandi branchi di merluzzi. Sapete che quegli eccellenti pesci non frequentano più le coste di Terranova? - Hanno sentito anche loro il bisogno di qualche novità? - Sembra - rispose Holker. - Da sessanta e più anni non si mostrano più sulle coste canadesi. Ora frequentano questi paraggi, dove si lasciano prendere in numero sterminato. - Si pescano ancora con le lenze? - Anticaglie quelle. Oggi delle gigantesche navi munite di motori duna potenza straordinaria vengono qui e gettano delle reti di cinque o sei miglia di lunghezza che vengono poi rapidamente rimorchiate a terra. Bastano pochi giorni per terminare la stagione della pesca, mentre ai vostri tempi durava quattro mesi. - Tutto ad elettricità! - esclamò Brandok. - Quanti cambiamenti in questi centanni! Si fa tutto in grande! - Se così non si facesse, come potrebbe nutrirsi lumanità? La pesca oggi è quadruplicata e ringraziamo la Provvidenza che abbia popolato tanto gli oceani! Si erano seduti dinanzi ad una tavola ben apparecchiata dalla moglie e dalle figlie del pescatore. Vi fumava un enorme pezzo di renna arrostito che fu dichiarata squisita. Divorarono poscia unabbondante zuppa di pesce, vuotarono alcune tazze di latte di renna, poi, essendosi il vento un po calmato fecero una escursione nei dintorni della baia colla speranza di veder giungere il vascello aereo che doveva condurli in Europa. Non fu che alle prime ore dellindomani che furono avvertiti dal loro ospite che il vascello aereo era comparso allorizzonte. Sorseggiarono una tazza di tè e, indossati i grossi mantelli di pelle dorso si precipitarono verso la baia, per godersi lo spettacolo dellarrivo. Il vascello volante era ormai visibile e solcava lo spazio maestosamente tenendosi a centocinquanta metri dai banchi di ghiaccio che si stendevano sulloceano. Somigliava agli omnibus volanti che già Brandok e Toby avevano veduto a Nuova York, però più in grande avendo la piattaforma più larga, dieci ali, quattro eliche mostruose e doppi timoni. Sopra si estendeva una galleria a vetri, riservata ai viaggiatori, e sormontata da un albero con una antenna probabilmente qualche apparecchio elettrico per la trasmissione dei telegrammi aerei. Il vascello che si avanzava con grande velocità fu ben presto sopra la baia. Descrisse, nonostante il forte vento, una curva assai allungata ed andò a posarsi dolcemente entro un recinto costruito su una collinetta che sorgeva a qualche centinaio di metri dalla stazione estiva. - Andiamo a raggiungerlo subito - disse Brandok, che li aveva seguiti assieme al pescatore che portava le valigie. - Il Centauro non si ferma più dun quarto dora appena il tempo sufficiente per consegnare la posta e sbarcare dei viveri e del tabacco per i pescatori e per i guardiani. Salirono la collina, entrarono nel recinto e simbarcarono, dopo aver fatto acquisto del biglietto. A bordo del vascello aereo non vi erano che sette uomini: il comandante, due macchinisti, due timonieri, uno stewart ed un medico. Linterno della galleria era diviso in quattro scompartimenti. Uno riservato alle macchine e allequipaggio; uno a camera da letto, suddivisa in piccole cabine di leggera lamiera dalluminio o dun metallo consimile; il terzo a sala da pranzo; il quarto a biblioteca e sala da conversazione, con un organo elettrico per divertire i viaggiatori. - Bellissimo! - aveva esclamato Brandok, osservando i ricchi mobili che arredavano le sale. - Meraviglioso! - E quello che conta, tanto più sicuro delle navi che solcano gli oceani - disse Holker. - Quando giungeremo a Londra? - chiese Toby. - Fra quarantasei ore - disse il comandante della nave. - Dobbiamo spingerci prima fin sulle coste dellIrlanda per deporre nella città sottomarina un pericoloso galeotto che ci è stato consegnato dalle autorità norvegesi di Bergen e che è suddito inglese. - Ecco una buona occasione per visitare quella città, - disse Holker, - e anche i grandi mulini del Gulf-Stream. Non supponevo di essere tanto fortunato. - Avete più nulla da imbarcare? - chiese il capitano. - Nullaltro, signore - rispose Brandok. - Allora partiamo senza indugio: sta per scoppiare un nuovo ciclone e non amo fermarmi qui o dovermi rifugiare ancora nei fiords della Norvegia. A causa degli uragani sono già in ritardo di due giorni. Il Centauro, ad un comando del capitano aveva rimesso in movimento le due poderose macchine e si era innalzato di duecento metri salutando la popolazione della stazione con dei sibili acutissimi. Girò due volte sulla baia, poi prese lo slancio dirigendosi verso sud-ovest, con rapidità fantastica. Dinanzi alla baia si estendevano degli immensi banchi di ghiaccio solcati da canali più o meno larghi e che mandavano in alto un bagliore intenso quasi accecante, dovuto alla rifrazione di tutta quella massa trasparente. In lontananza invece appariva la tinta azzurrocupa del mare che indicava le acque libere dellOceano Atlantico. Brandok, Toby e Holker, ben coperti dai loro mantelli di pelo, si erano seduti fuori della galleria sulle panchine di prora, per godersi meglio quello spettacolo. Il vascello volante, nonostante la sua mole, si comportava meravigliosamente bene gareggiando coi lesti gabbiani e coi grossi albatros che lo seguivano o lo precedevano. Manteneva una linea rigorosamente diritta, orientata sulla bussola, senza abbassarsi nemmeno dun metro. Non era un pallone, era un vero vascello che obbediva alle mosse dei due timoni, che funzionavano come le code dei volatili. - Una scoperta stupefacente - ripeteva Brandok, che respirava a pieni polmoni laria gelata eppur vivificante delloceano. - Chi avrebbe detto che luomo sarebbe riuscito a dividere cogli uccelli limpero dello spazio? Che cosa sono i famosi condor in confronto a questi vascelli volanti? - Questi vascelli superano in velocità gli uccelli? - chiese Toby. - Li lasciano indietro senza fatica - rispose Holker. - Anche le fregate? - Sono gli unici volatili che li superano, potendo quelli percorrere centosessanta chilometri allora. - E gli albatros? - chiese Brandok. - Quantunque abbiano unampiezza dali che in media va dai quattro metri ai quattro e mezzo, non possono lottare colle fregate. - Che velocità sviluppano queste navi volanti? - Centocinquanta chilometri allora - rispose Holker. - E dire che noi, ai nostri tempi, andavamo superbi delle nostre torpediniere che riuscivano a percorrere ventiquattro o venticinque miglia allora! - disse Toby. - Che progressi! Che progressi! - Ditemi, signor Holker - disse Brandok. - Le navi moderne che velocità raggiungono? - Le cinquanta e anche le sessanta miglia allora - rispose linterrogato. - Che macchine hanno? - Mosse dallelettricità. - E la forma è quella dun tempo? - Giudicatene voi. Ecco laggiù appunto una nave che forse viene dallIsola degli Orsi. Vi sembra che rassomigli ad una di quelle che percorrevano gli oceani ai vostri tempi? Brandok e Toby si erano vivamente alzati guardando nella direzione indicata dal loro amico e videro delinearsi sullorizzonte una specie di fuso lunghissimo che correva sulle onde con estrema rapidità, senza alcuna traccia di fumo. - Quella nave è il Tangaroff - disse il capitano del vascello aereo. - Viene dal Mar Bianco e si reca in Islanda. Una bella nave, ve lo dico io, che cammina come uno squalo. Non ha paura dei ghiacci la sua prora! - Non rassomiglia affatto alle navi che solcavano i mari ai nostri tempi - disse Brandok quando il capitano si fu allontanato. - Le hanno modificate i costruttori del Duemila? - In gran parte, per ottenere una maggiore velocità e meno rollio e beccheggio - disse Holker. - Hanno dato allo scafo una forma di sigaro molto affilato a prora e la coperta è quasi scomparsa non essendovi che il posto per una torre destinata ai timonieri. Come vedete, le navi moderne sono quasi tutte sommerse e chiuse sopraccoperta in modo che durante le tempeste le onde possono spazzarle senza produrre il minimo inconveniente. - Sapete che cosa mi ricordano, nella forma, queste nuove navi? I battelli sottomarini che si incominciavano ad usare ai nostri tempi. - È vero - confermò Toby. - E come procedono? Ancora ad elica? - Sì, e a ruote. Sotto la carena entro appositi incavi ne hanno otto, dieci e perfino dodici che talvolta aiutano potentemente le eliche poppiere - disse Holker. - Con questo doppio sistema che ricorda un po i nostri antichi piroscafi rotanti i nostri ingegneri navali hanno potuto imprimere alle nostre navi cinquanta e perfino sessanta miglia allora. - E voi mi avete detto che non, rollano e non beccheggiano? - Il mal di mare è ora quasi sconosciuto, sui piroscafi moderni, e anche le più formidabili ondate non riescono nemmeno a scuoterli. - E perchè? - chiese Toby. - Perchè i loro fianchi sono spalmati duna vernice grassa che, distendendosi lentamente sullacqua produce il medesimo effetto dellolio usato dai balenieri nelle tempeste. - Che cosa non hanno inventato questi uomini del Duemila! - esclamò Brandok. - Molte cose, infatti, e utilissime - rispose Holker, sorridendo. - E di navi a vela ce ne sono ancora? - chiese Toby. - Da settantanni non se ne vede più una. Guardate che bella nave e ditemi se non vale meglio di quelle che navigavano centanni fa. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Tredicesimo Navi volanti e Marittime. Il Tangaroff in quel momento incrociava il battello volante, passandovi a babordo. Era un fuso enorme tutto in acciaio, lungo più di centocinquanta metri, colla prora acutissima e largo al centro una quindicina di metri. Era tutto coperto, con un gran numero di finestre al posto della coperta difese da vetri che dovevano avere un grande spessore. Nel mezzo si ergeva una torre pure in metallo, alta quattro metri, sulla cui piattaforma stavano seduti, presso la ruota, due timonieri. Dietro si innalzava un albero per la telegrafia aerea. Filava velocemente, quasi senza produrre alcun rumore, lasciandosi dietro una scia candidissima che pareva oleosa. Più che una nave, sembrava un balenottero lanciato a tutta velocità. Nel momento in cui passavano sotto il Centauro lapparato elettrico di questo fece udire un lungo tintinnio e registrò un dispaccio lanciato dai timonieri del Tangaroff. Era un cordiale - buon viaggio - che inviavano ai naviganti dellaria unitamente alla notizia che i ghiacci avevano ormai interrotta la navigazione nel Mar Bianco. - Bella! Splendida! - esclamò Brandok che seguiva collo sguardo il velocissimo piroscafo. - Quando potrà giungere in Islanda? - Domani sera - rispose Holker. - Malgrado i ghiacci? - Se ne ridono dei ghiacci le nostre navi. Li assalgono a colpi di sperone e li disgregano per quanto spessore abbiano. Sono veri arieti, duna potenza inaudita. - Nipote mio, - disse Toby - che cosa è avvenuto dei battelli sottomarini che ai nostri tempi facevano tanto parlare? - Dopo che le guerre sono state rese impossibili, sono scomparsi o quasi. Ve ne sono ancora alcuni che servono per le esplorazioni sottomarine e per il ricupero delle ricchezze perdute in fondo ai mari. - E del Canale di Panama? - chiese Brandok. - È compiuto, mio caro signore, e già da ottantacinque anni. - Quella grande impresa è stata condotta a termine? - Sì, dai nostri connazionali; ed altre ancora ne sono state ultimate per accorciare i viaggi alle navi. Listmo di Corinto che univa la Morea alla Grecia è stato pure tagliato; quello della penisola di Malacca pure, ed ora si sta compiendo unaltra grande opera. - Quale? - Il grande deserto del Sahara sta per divenire un mare accessibile anche alle più grandi navi. Ci lavorano da cinque anni e fra cinque o sei mesi anche quellopera sarà compiuta. - Che cosa vi rimane ora da fare? - chiese Brandok. - Mantenere il mondo in equilibrio, ve lo dissi già, - rispose Holker - e speriamo che vi riescano i nostri scienziati. La campana ci chiama a colazione; questaria marina mi ha messo addosso un appetito da lupo. Imitatemi amici; vi troverete meglio dopo. Mentre passavano nel salotto da pranzo, il vascello volante continuava la sua corsa verso sud-ovest divorando lo spazio con una rapidità di centoventi chilometri allora. Loceano era sempre coperto da vasti banchi di ghiaccio e anche ice-bergs i quali proiettavano dei riflessi accecanti. Qua e là si scorgevano dei canali, entro i quali mostravasi ancora qualche rarissima foca una delle poche sfuggite alle feroci distruzioni dei pescatori norvegesi e russi. I tre amici stavano per terminare il pasto, semplice sì ma assai abbondante quando udirono la suoneria dellapparato elettrico tintinnare e poco dopo videro comparire il capitano colla fronte abbuiata. - Avete ricevuto qualche cattivo dispaccio, comandante? - chiese Holker. - Mi telegrafano dalla stazione scozzese di Capo York che una bufera terribile imperversa da due giorni intorno alle isole britanniche - rispose il capitano. - Sannuncia ben cattivo linverno, questanno. - Sarete costretto a rifugiarvi nuovamente sulle coste norvegesi? - Non voglio perdere altro tempo; sfiderò il ciclone. - Resisterà la vostra nave? - chiese Brandok. - Non vi inquietate signori; il mio Centauro è costruito con acciaio di prima qualità. Non erano trascorse tre ore, che già la bufera, annunciata dalla stazione scozzese si faceva sentire anche nei paraggi percorsi dal vascello volante. Il cielo si era oscurato e dei soffi impetuosi, delle vere raffiche marine giungevano dal mezzodì investendo poderosamente le ali e le eliche del Centauro. Loceano si rompeva in ondate che diventavano rapidamente altissime le quali disgregavano con mille fragori i banchi di ghiaccio scendenti dallisola Jean Mayen. Il comandante aveva dato ordine ai suoi macchinisti di aumentare la velocità sperando di sottrarsi agli assalti imminenti del ciclone e dando la possibilità ai timonieri di dirigersi verso ovest per evitare il centro della bufera. Tuttavia il Centauro subiva dei sussulti improvvisi e si trovava talvolta impotente a resistere alle raffiche. Già più duna volta era stato trascinato per qualche tratto verso il settentrione, nonostante gli sforzi delle ali e delle immense eliche. - Cadremo in mare? - chiese Brandok, che si era collocato dietro i vetri dello scompartimento prodiero. - Anche se ciò avvenisse, poco danno ne avremmo - rispose Holker. - Non andremo sottacqua? - Niente affatto, mio caro signore. I nostri ingegneri avevano pensato anche a simili disgrazie e vi hanno posto rimedio. - In qual modo? - Non avete osservato che la parte inferiore della piattaforma è quasi sferica come quella delle scialuppe e delle navi e che ha anche una chiglia? Nellinterno vi sono delle casse daria le quali impediranno al Centauro di sommergersi. - Sicchè queste navi volanti si possono, alloccorrenza, trasformare in scialuppe! - esclamò Toby con stupore. - E perfettamente navigabili, zio, - rispose Holker - perchè la poppa nasconde entro un incavo unelica di metallo che funziona colla stessa macchina che mette in moto le ali. Come vedete nessun pericolo ci minaccia e anche calando, noi potremo giungere egualmente in Inghilterra. - Cè da impazzire - disse Brandok. - Questi uomini moderni hanno pensato a tutto. La bufera intanto, aumentava di miglio in miglio che il Centauro guadagnava. Il vento si era scatenato con un fragoroso accompagnamento di urli, di fischi e di muggiti balzando ora dal sud al nord ed ora dallest allovest, come se Eolo fosse completamente impazzito. Lo spettacolo che offriva loceano da quellaltezza era spaventevole e nello stesso tempo meraviglioso. Montagne dacqua, nere come fossero dinchiostro e colle creste invece candidissime e quasi fosforescenti si rovesciavano in tutte le direzioni, accavallandosi e rimbalzando a grande altezza. Si formavano abissi profondi che subito si riempivano per riaprirsi più oltre e dai quali uscivano dei muggiti formidabili, prodotti dallirrompere tumultuoso delle acque. Tutto il giorno il Centauro lottò vigorosamente, ora innalzandosi ed ora abbassandosi, respinto sovente fuori dalla sua rotta; e quando cadde la sera si trovò avvolto in una nebbia così fitta, che le lampade a radium non riuscivano a romperla. - Ecco un altro pericolo e forse maggiore - disse Brandok. - Perchè? - chiese Holker. - Se il Centauro sincontrasse con qualche altro vascello aereo procedente in senso inverso chi riuscirebbe a salvarsi da una collisione fra due macchine spinte colla velocità di centocinquanta chilometri allora? - Non temete - disse Holker. - Ciò può avvenire in una città dove le macchine volanti sono numerosissime, in mare no. - E perchè no? - Ogni macchina volante è fornita dun eofono. - Che bestia è questo eofono? - Un semplice eppure preziosissimo, apparecchio, formato da due imbuti ricevitori del suono, separati fra di loro da un diaframma centrale. Questi due imbuti vengono applicati agli orecchi del timoniere e quando questi apparecchi si trovano nella direzione delle onde sonore emesse da un corpo qualunque producono un rumore nella medesima intensità e sono così sensibili da registrare le vibrazioni più impercettibili. Supponete ora che un vascello volante saccosti a noi. Il rumore che produce, spostando la massa daria, e anche le vibrazioni delle ali si trasmettono subito agli imbuti del nostro timoniere. Che cosa si fa allora? Si lancia un telegramma che viene raccolto e trasmesso sul vascello dallapparecchio elettrico. Entrambi i vascelli volanti si fermano e deviano, ed ecco tolto ogni pericolo dinvestimento. Che cosa ne dite ora, signor Brandok? Il giovine scosse il capo senza rispondere. Anche durante lintera notte luragano non cessò un momento di infuriare. Il vento che soffiava ad oriente aveva respinto il Centauro assai lontano dalla sua rotta, trascinandolo in mezzo allOceano Atlantico. A mezzodì, quando il capitano, approfittando dun raggio di sole fece il punto saccorse daver oltrepassata la Scozia di qualche centinaio di miglia. - Pel momento dobbiamo rinunciare alla speranza di approdare in Inghilterra - disse ad Holker, che lo interrogava. - Il vento ci trascina come se il mio Centauro fosse diventato un veliero e non sarebbe prudente cercare di resistergli. - E dove andremo a finire noi? - Vi spaventa una corsa in mezzo allAtlantico? - No, purchè il vento non ci faccia tornare in America. Noi desideriamo visitare le grandi capitali degli stati europei. - Quando il ciclone si calmerà, riprenderemo la corsa verso lInghilterra. A Liverpool prenderete o il treno o il vascello che va a Londra. Non è questione che di qualche giorno di ritardo. Questo ventaccio finirà per cambiare. Il capitano singannava. Luragano imperversò con furia estrema per due giorni ancora mettendo più volte in serio pericolo il Centauro le cui ali a poco a poco si sfasciavano. La mattina del terzo giorno, quando già il vento cominciava finalmente a scemare di violenza il capitano avvertì i viaggiatori di rifugiarsi nella galleria per non venire trascinati via dalle onde. - Scendiamo in mare? - chiese Holker. - Sì, signore, - rispose il comandante. - Il Centauro non si sostiene in aria che con grandi sforzi e piuttosto di cadere improvvisamente, preferisco scendere. - Loceano è sconvolto - osservò Brandok. - Larmatura della galleria è di una solidità a tutta prova ed i vetri hanno uno spessore di cinque centimetri. Le onde non riusciranno mai a sfondarla. Diventiamo marinai dopo essere stati volatili. Noi già, non soffriamo il mal di mare. Entrarono nella galleria assieme allequipaggio e al comandante potendosi maneggiare i due timoni anche dallinterno, ed il Centauro calò lentamente in mezzo ai flutti. Brandok, Toby e anche Holker, per un momento temettero di finire in fondo allAtlantico. Appena il vascello volante si posò sulle acque subì una serie di sussulti e di beccheggi così spaventevoli da temere che si rovesciasse per non raddrizzarsi mai più. Appena però le due eliche dacciaio uscirono dalle loro nicchie e si misero in moto il Centauro riprese la sua stabilità e si mise in marcia come un piroscafo qualunque, salendo e scendendo i cavalloni. I cassoni daria che riempivano la sua carena lo tenevano meravigliosamente a galla, meglio duna botte vuota. Ma che soprassalti di quando in quando. E che ondate doveva sopportare la galleria! I marosi vi si precipitavano sopra con furia incredibile, facendo tremare le armature. Guai se i vetri avessero ceduto! Nessuna delle persone rinchiuse sarebbe uscita più viva. - Perbacco! - mormorava Brandok, che si teneva aggrappato ad uno dei sostegni della galleria, per poter meglio resistere a quelle scosse. - Ecco una emozione che fa venire la pelle doca. Signor Holker, non finiremo per caso il nostro viaggio con un capitombolo negli abissi dellAtlantico? - Non abbiate paura; questi vascelli sono meravigliosamente costruiti e possono resistere anche in mare alle più violente ondate. Non vedete come sono tranquilli i macchinisti e i timonieri? Da questo potete capire se si ritengono perfettamente sicuri. - E dove ci troviamo noi? - chiese Toby. - A non meno di quattro o cinquecento miglia dalle coste della Spagna - rispose il capitano che lo aveva udito. - Della Spagna avete detto? DellInghilterra volevate dire. - No, signore. Il vento, dopo averci allontanato dalle coste inglesi, ci ha trascinati verso il sud in direzione delle isole Canarie. - E torneremo in Europa così? - chiese Brandok. - Il mio povero Centauro non può ormai più riprendere il volo. Guardate come i cavalloni frantumano le ali e le eliche. Ma non ve ne date pensiero; noi camminiamo con una velocità di quaranta miglia allora, perchè le macchine non si sono guastate. Fra due giorni al più giungeremo a Lisbona od a Cadice, ed in quei porti navi e vascelli volanti diretti in Inghilterra ne troverete quanti vorrete. - Sicchè, - disse Brandok - noi saremo costretti a tagliare la corrente del Gulf-Stream per tornare in Europa? - Certo - rispose il capitano. - Avremo occasione di vedere quei famosi mulini? - Cerco anzi di dirigermi verso lisola N. sette, per vedere se là posso sbarazzarmi del galeotto che si trova chiuso nellultima cabina, e che voi non avete ancor veduto. Quellisola si trova a venticinque miglia dalla città sottomarina portoghese dEscario; potrei risparmiare una gita inutile fin là. - No, signor capitano - disse Holker. - I miei amici non hanno ancora veduto uno di quei rifugi dei peggiori bricconi del mondo. Siamo pronti a pagare doppio biglietto se ci condurrete ad Escario. - Sia - rispose il comandante dopo una breve esitazione. - Chissà che non trovi là alcuni meccanici per rimettere a posto il mio Centauro. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Quattordicesimo I Mulini del Gulf-Stream. Diciotto ore dopo, il Centauro, che non aveva cessato davanzare entrava nella corrente del Gulf-Stream centoventi miglia a settentrione dellisola di Madera; e, quello che più importava, vi arrivava con un tempo splendidissimo, essendosi il ciclone dileguato fino dal giorno innanzi. Come si sa il Gulf-Stream è un fiume gigantesco che scorre attraverso lOceano Atlantico senza confondere le sue acque con quelle del mare che lo stringono da tutte le parti. In nessunaltra parte del nostro globo esiste una corrente così meravigliosa. Essa ha un corso più rapido dellAmazzoni e più impetuoso del Mississippi e la portata di questi due fiumi, giudicati i più grandi del mondo non rappresentano nemmeno la millesima parte del volume delle acque che quella corrente giornalmente conduce. Questo - fiume del mare - come giustamente lo chiamano i naviganti trae la sua origine dallimmenso raggruppamento di scogli e di scogliere che costituisce larcipelago delle isole Bahama nel Mar delle Antille percorre tutto il Golfo del Messico si slancia attraverso lOceano Atlantico, sale al nord prima, si piega quindi verso oriente, tocca le coste dellEuropa conservando intatte le acque calde che trascina con sè per un tragitto di migliaia e migliaia di leghe. - Ora voi vedrete unaltra delle più meravigliose invenzioni dei nostri scienziati - disse Holker appena il Centauro si trovò fra le acque del Gulf-Stream. - Vedrete quale profitto gli uomini del Duemila hanno saputo trarre da questa grande corrente che ai vostri tempi era stata così trascurata. Pare impossibile come i vostri signori scienziati non si siano mai occupati della forza immensa che racchiudono queste acque. - Che cosa ne avete fatto voi di questo fiume del mare? - chiese Toby. - Tu mi hai parlato di mulini. - È vero, zio - rispose Holker. - A che cosa possono servire? - Zio, - disse Holker - come voi sapete tutte le nostre macchine funzionano ad elettricità quindi noi avevamo bisogno duna forza enorme per le nostre gigantesche dinamo. LAmerica del Nord aveva le sue famose cascate; quella del Sud i suoi fiumi numerosi. LEuropa pochi corsi dacqua con misere cascate, assolutamente insufficienti. Che cosa hanno dunque pensato i suoi scienziati? Sono ricorsi allOceano Atlantico e hanno fissati i loro sguardi sul Gulf-Stream. Ed infatti quali forze immense si potevano trarre da quel - fiume del mare - ! Hanno fatto costruire delle enormi isole galleggianti, in lamiera dacciaio fornite di ruote colossali simili a quelle dei vostri antichi mulini e le hanno rimorchiate fino al Gulf-Stream, ancorandole solidamente. Oggidì ve ne sono più di duecento, scaglionate presso le coste europee e quasi altrettante nel Golfo del Messico incaricate di somministrare, senza quasi nessuna spesa la forza necessaria agli stabilimenti dellAmerica centrale e anche delle coste settentrionali della Guayana del Venezuela, della Columbia e del Brasile. - E come vien trasmessa quella forza? Mediante fili aerei? - No, zio, con gomene sottomarine simili a quelle che voi usavate anticamente per la telegrafia transatlantica. - Quale rapidità sviluppa la corrente del Gulf-Stream? - chiese Brandok. - Dai cinque agli otto chilometri allora - rispose Holker. - E possono resistere quelle isole agli uragani? - Sono solidamente ancorate e poi, anche se gli ormeggi si rompessero gli uomini incaricati della sorveglianza dei mulini non correrebbero alcun pericolo essendo quelle isole o meglio quei vasti galleggianti, insommergibili. - Ed ognuna di esse quanta forza può fornire? - Un milione di cavalli. - Che cosa non hanno utilizzato questi uomini! - esclamò Toby. - Perfino la corrente del Gulf-Stream a cui non davamo altra importanza che quella di diffondere un benefico calore sulle spiagge dellIrlanda e della Scozia. Che uomini! Che uomini! - Signor Holker, - disse Brandok - in questi cento anni la corrente del Gulf-Stream ha subìto qualche deviazione? - Perchè mi fate questa domanda? - Perchè ai nostri tempi si temeva che lapertura del Canale di Panama potesse produrre uno spostamento nella corrente a causa della spinta delle acque del Pacifico. - Nessuna, signor mio - rispose Holker. - Chi potrebbe far deviare una corrente così grande? - E le coste inglesi continuano a risentire i benefici effetti dovuti al calore della corrente? - Se così non fosse, lIrlanda, la Scozia e anche lInghilterra sarebbero state tramutate in terre quasi polari giacendo sotto la medesima latitudine della Siberia. - Lisola N. sette! - si udì in quellistante gridare al di fuori. - Ecco il mulino più mostruoso che appartiene allInghilterra, - disse Holker. Erano usciti frettolosamente dalla galleria, ciò che potevano fare senza correre alcun pericolo, essendo ormai le onde calmissime. A tre o quattro miglia verso il settentrione si scorgeva unalta antenna, che si rizzava sopra una torre di forme tozze, colorata in rosso. - Lantenna per la telegrafia aerea - disse Holker. - Ne sono forniti tutti i mulini? - chiese Brandok. - Sì, e ciò per precauzione. Se una tempesta sposta lisola galleggiante e questa viene trascinata via si avverte la stazione più vicina con un dispaccio ed i più potenti rimorchiatori disponibili accorrono per ricondurla a posto. Il Centauro che procedeva velocissimo aiutato anche dalla corrente del Gulf-Stream che aveva in favore e che in quel luogo percorreva tre miglia e mezzo allora in breve si trovò nelle acque del mulino N. sette. Come Holker aveva già detto, era un enorme galleggiante in lamiera dacciaio di forma circolare, con una circonferenza di quattrocento metri; fornito nel centro di quattro immense ruote che la corrente faceva girare con notevole velocità. Fra le ruote sinnalzavano quattro abitazioni, pure in ferro, ad un solo piano, munite di parafulmini; destinate una come magazzino dei viveri, le altre ai guardiani. Quattro gradinate mettevano sul mare, fornite ognuna duna gru sostenente una scialuppa. I guardiani, una dozzina di persone, vedendo avvicinarsi il mutilato vascello volante si erano affrettati a chiedere premurosamente se avevano bisogno di soccorsi. Quando ebbero ricevuta una risposta negativa, invitarono i viaggiatori a salire sullisola a visitare le loro abitazioni ed il macchinario destinato a trasmettere in Inghilterra la forza prodotta dalle gigantesche ruote. La minuscola isola era tenuta con pulizia scrupolosa. Vi erano piccoli viali fiancheggiati da casse di ferro piene di terra, entro cui maturavano cavoli, zucche carote ed altri vegetali mangiabili, o dove finivano di seccare, appesi a delle funi, grossi pesci pescati nella corrente. - Come vi trovate? - chiese Brandok, ad uno dei guardiani che serviva loro di guida. - Benissimo, signore. - Non vi annoiate in questo isolamento? - Per niente, signore. Vi è sempre da fare qualche cosa qui, e poi ci dedichiamo alla pesca e anche alla caccia venendo qui numerosi uccelli marini che ci offrono degli arrosti eccellenti. Ogni mese poi il governo inglese manda qui una nave per provvederci di viveri e di quanto possa occorrerci. Per di più ogni anno abbiamo un mese di permesso che trascorriamo in patria. Che cosa possiamo desiderare di meglio? - E delle tempeste? - Oh! Ce ne ridiamo, signore, e non turbano affatto i nostri sonni. I tre amici rimasero qualche ora sullisolotto galleggiante, e vuotarono alcune bottiglie coi guardiani; poi verso le quattro del pomeriggio il Centauro riprendeva la corsa verso le coste dellEuropa per sbarcare il galeotto nella città sottomarina di Escario. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Quindicesimo La Città Sottomarina. Continuando loceano a mantenersi calmo, dopo lultima sfuriata del ciclone il Centauro avanzava senza alcuna difficoltà come un vero piroscafo, galleggiando magnificamente. Non poteva competere certo coi veri transatlantici, dotati ormai duna velocità straordinaria; nondimeno nulla aveva da perdere in confronto a quelli dun secolo prima, che anzi avrebbe potuto vincere facilmente nella corsa. Brandok e Toby si divertivano immensamente a quel viaggio marittimo. Passeggiavano per delle ore intere sulla cima della galleria dove si trovava un piccolo ponte di metallo che andava da prora a poppa, respirando a pieni polmoni la salubre brezza marittima fumavano dei sigari eccellenti che regalava loro il capitano e facevano soprattutto onore ai pasti essendo ambedue dotati dun appetito invidiabile. E si trovavano tanto meglio perchè non provavano più quegli strani turbamenti e quei sussulti nervosi che li avevano non poco inquietati quando passavano sopra le grandi città americane e sopra le turbine gigantesche delle cascate del Niagara. Holker non li lasciava un minuto discutendo animatamente sui futuri e straordinari progetti che stavano studiando gli scienziati del Duemila e dando loro spiegazioni su mille cose che ancora non avevano potuto vedere, causa la rapidità del loro viaggio. - Signor Holker - disse un pomeriggio Brandok, mentre stavano prendendo il caffè sul ponte della galleria. - Come troveremo noi lEuropa? Come quella dun secolo fa o sono avvenuti dei mutamenti politici nei diversi stati? - Sì, molti mutamenti, e ciò per mantenere la pace fra i diversi popoli, eliminando così per sempre le guerre - rispose il nipote di Toby. - Che cosa è avvenuto della grande Inghilterra? - È ora una piccola Inghilterra, sempre ricca ed industriosissima. - Perchè dite piccola? - Perchè ormai ha perduto tutte le sue colonie, staccatesi a poco a poco dalla madre patria. Il Canada è uno stato indipendente; lAustralia pure, lAfrica meridionale non ha più nulla di comune collInghilterra. Perfino lIndia forma uno stato a parte. - Sicchè quel grande impero coloniale? - chiese Toby. - Si è interamente sfasciato - rispose Holker. - Senza guerre? - Tutte quelle colonie si erano unite in una lega per dichiararsi indipendenti il medesimo giorno e allInghilterra non è rimasto altro da fare che rassegnarsi per non averle tutte addosso. - Già fin dai nostri tempi limpero cominciava a sgretolarsi - disse Brandok. - E la Russia? - Ha perso la Siberia, diventata anchessa indipendente, con un re appartenente alla famiglia russa. LAustria ha perduto i suoi arciducati tedeschi e lUngheria, riconquistata la sua indipendenza, occupa ora la Turchia europea. - E gli arciducati? - Sono stati assorbiti dalla Germania mentre lIstria ed il Trentino sono stati restituiti allItalia assieme alle antiche colonie veneziane della Dalmazia. - Sicchè lItalia? - È oggidì la più potente delle nazioni latine, avendo riavuto anche Malta, Nizza e la Corsica. - E la Turchia? - È stata respinta definitivamente nellAsia Minore e nellArabia, e non ha conservato in Europa che Costantinopoli città che era ambita da troppe nazioni, e che poteva diventare una causa pericolosa di discordia permanente. Ah! dimenticavo di dirvi che è sorto un nuovo stato. - Quale? - Quello di Polonia, formato dalle province polacche della Russia, dellAustria e della Germania. LEuropa cinquantanni fa si agitava pericolosamente, minacciando una guerra spaventosa. I monarchi ed i capi delle repubbliche pensarono quindi a regolare meglio la carta europea mediante un grande congresso che fu tenuto allAia, sede dellarbitrato mondiale. Fu convenuto di restituire a tutti gli stati le province che loro appartenevano per diritti geografici e storici e di crearne anche uno nuovo, la Polonia, che minacciava di produrre la guerra fra la Russia, lAustria e la Germania. Così la pace fu assicurata mercè lintervento poderoso delle confederazioni americane e delle antiche colonie inglesi che ridussero a dovere le nazioni recalcitranti. Ora una pace assoluta regna da dieci lustri nel vecchio continente europeo. - E chi regola le questioni che potrebbero insorgere? - La corte arbitrale dellAia che è stata ormai riconosciuta da tutte le nazioni del mondo. Daltronde, come vi dissi, al giorno doggi una guerra sarebbe impossibile e condurrebbe al più completo sterminio le nazioni belligeranti. - Oh! - esclamò in quel momento Toby che si era levato. - Salza la luna laggiù! Come sembra mostruosa! Io non lho mai veduta apparire così grossa. Che anche quel satellite si sia modificato? Holker si era alzato anche lui. Le tenebre erano incominciate a calare, e verso oriente si vedeva scintillare a fior dacqua un mezzo disco di forme gigantesche che proiettava intorno a sè una luce intensa, leggermente azzurrognola. - La scambiate per la luna! - esclamò Holker. - Vingannate zio. - Che cosa può essere? - La cupola della città sottomarina dEscario. - Io vorrei sapere perchè voi avete fondate delle città sottomarine che devono essere costate somme enormi. - Semplicemente per sbarazzare la società dagli esseri pericolosi che ne turbano la pace. Ogni stato ne possiede una, il più lontano possibile dalle coste, e vi manda la feccia della società i ladri impenitenti, gli anarchici più pericolosi, gli omicidi più sanguinari. - Con un gran numero di guardiani? - Nemmeno uno, mio caro zio. - Allora si massacreranno. - Tuttaltro. Al minimo disordine che nasce, sanno che la città viene affondata senza misericordia. Questa minaccia ha prodotto degli effetti insperati. La paura doma quelle belve, le quali finiscono per ammansirsi. - E chi li governa? - Questo è un affare che riguarda loro. Si eleggono dei capi e pare che finora regni un accordo mirabile in quei penitenziari; E poi vi è unaltra cosa che concorre a renderli docili. - Quale? - Lincessante lotta colla fame. - I governi non passano viveri a quei condannati? - Passano delle reti, delle macchine per eseguire varie produzioni, come stoffe stivali, vasellami e così via che poi vendono alle navi che approdano comperando in cambio le materie prime necessarie a quelle industrie, tabacco, viveri eccetera. - Qualche volta soffriranno la fame? - disse Brandok. - Loceano fornisce loro cibo più che sufficiente. I pesci, attratti dalla luce che mandano le lampade che illuminano quelle città, accorrono in masse enormi. Gli abitanti ne salano anzi in grande quantità e li mandano in Europa e anche in America. - E lacqua? - Hanno macchine che ne forniscono loro quanta ne desiderano, facendo evaporare quella del mare. - Sicchè oggi i galeotti non costano più nulla alla società - disse Toby. - Costano la sola forza necessaria per far agire le loro macchine, energia che viene fornita per lo più dai mulini del Gulf-Stream. - Devono esser costate somme enormi quelle città! - disse Brandok. - Non dico di no, ma quale vantaggio non ne ritraggono ora gli stati e la società? I milioni che prima si spendevano nel mantenimento di tanti birbanti, rimangono ora nelle casse dei governi. Devo aggiungere poi che lo spauracchio di essere mandati nelle città sottomarine ha fatto diminuire immensamente il numero dei delitti. - Non correremo alcun pericolo entrando, o meglio, scendendo ad Escario? - chiese Toby. - Nessuno, non dubitate. Quelli sanno che qualunque cattiva azione usata ad uno straniero segnerebbe la sommersione della loro città. - Una misura un po inumana, se vogliamo. - Che li tiene a freno però, e come! Eccoci giunti. Il capitano deve aver avvertito gli abitanti del nostro arrivo; sento il nostro apparecchio elettrico funzionare. Il Centauro si era fermato dinanzi ad una immensa cupola che doveva avere almeno quattrocento metri di circonferenza formata darmature dacciaio duno spessore straordinario e di lastre di vetro di forma rotonda incastrate solidamente e molto grosse. Un graticolato di ferro copriva tutta la cupola per meglio preservarla dallurto delle onde e una galleria vi correva allintorno, piena di reti messe ad asciugare. Sulla cima, dove pareva si aprisse un foro, erano comparsi due uomini piuttosto attempati che indossavano delle vesti di panno grossolano e che calzavano alti stivali da mare. Il capitano del Centauro accostò con precauzione la nave ad una delle quattro scale di ferro che conducevano sulla cima della scintillante cupola invitando i viaggiatori a seguirlo. - Qui sono conosciuto - disse. - Non avete da temere. Precedette i tre amici e salutò uno dei due uomini con un cortese e familiare: - Buona sera, papà Jao. Come va la vita qui? - Benissimo, capitano - rispose linterrogato, levandosi cortesemente il cappello dinanzi ai tre viaggiatori. - Sono sempre tranquilli i vostri amministrati? - Non ho da lagnarmi di loro. E poi, perchè dovrebbero diventar cattivi? Viviamo nellabbondanza, e nulla ci manca. - Vi sono questi signori che desiderano visitare la vostra città. Rispondete della loro sicurezza? - Perfettamente: siano i benvenuti. - Il governatore della colonia - disse il capitano, volgendosi verso Brandok, Toby ed Holker. - Seguitemi, signori - disse il galeotto, con un amabile sorriso. - Ah! devo lasciarvi qui un espulso dallEuropa un suddito inglese che consegnerete più tardi a qualche nave della sua nazione - disse il capitano. - A me è dimbarazzo, perchè un ciclone mi ha guastato le ali e le eliche. - Datemelo pure; ci penserò io. Andiamo, signori, perchè fra mezzora farò suonare il silenzio e allora si spegneranno tutte le lampade. Condusse i tre viaggiatori ed il capitano dinanzi ad una specie di pozzo che sapriva nel mezzo della cupola dove si trovava pronto un ascensore. Li fece sedere sulle panchine e lapparecchio scese rapidamente passando fra un cerchio di lampade a radium che versavano torrenti di luce in tutte le direzioni. Con visibile stupore di Brandok e di Toby, i quali stentavano a credere ai loro occhi si trovarono su una vasta piazza rettangolare, di cento metri di lunghezza su sessanta di larghezza tutta cinta da bellissime tettoie coi tetti di zinco, divise in piccoli scompartimenti che formavano le cabine destinate ai galeotti. Dietro quelle se ne vedevano delle altre fornite di tubi di metallo. Sulla piazza un numero immenso di barili, di pertiche e di reti si trovavano ammucchiate alla rinfusa. - La mia città - disse il governatore - è tutta qui. - Quanti abitanti conta? - chiese Toby. - Milleduecento, sessanta tettoie e venti opifici, dove lavorano coloro che non si dedicano alla pesca. - Dove posa la città? - chiese Toby. - Sulla cima dun isolotto sommerso, a quindici metri di profondità. - Non prova scosse la città quando al di fuori infuria la tempesta? - Nessuna, signore; le pareti che sono formate da lastre dacciaio collegate con armature solidissime e trattenute da enormi colonne di ferro piantate profondamente nella roccia, possono sopportare qualsiasi urto. E poi dovreste sapere che a otto o dieci metri sotto il livello dellacqua, le onde non si fanno sentire. È la cupola che sopporta tutto limpeto dei cavalloni e può sfidarli impunemente. - Non è meraviglioso tutto ciò, signor Brandok? - chiese Holker. - Questo è un nuovo mondo - rispose lamericano. - Mai mi sarei aspettato di vedere, dopo soli cento anni, tante straordinarie novità! Il capitano del Centauro guardò Brandok con stupore. - Centanni, avete detto! - esclamò. - Scherzavo - rispose lamericano. - Ditemi, vi obbediscono sempre i vostri sudditi? - Io non comando mai loro di fare questa o quella cosa - rispose il capo della città sottomarina. - Chi non lavora non mangia, perciò sono costretti a fare tutti qualche cosa senza che io glielo imponga. - Non sono mai successe rivoluzioni? - chiese Toby. - A quale scopo farne? Io non sono un re, io non rappresento nessun potere. Se non sono contenti di me mi dicono di lasciare il posto ad un altro, e tutto finisce lì. In quel momento un cupo rimbombo si ripercosse entro la immensa cupola facendo vibrare le vetrate. - È un tuono questo - disse il capitano del Centauro, la cui fronte si era oscurata. - Che questa volta ci piombino addosso tutte le disgrazie? - Siamo nella stagione del cambiamento degli alisei ed il tempo diventa brutto da un momento allaltro. - Risaliamo, signori. La piccola comitiva prese posto nellascensore ed in pochi momenti si trovò sullimmensa cupola. LAtlantico aveva assunto un brutto aspetto, ed il cielo era più brutto ancora. Da ponente giungevano delle grosse ondate e delle fosche nuvole si avanzavano con velocità vertiginosa. In lontananza il tuono rullava fragorosamente. - È un vero uragano che sta per scoppiare, signori miei - disse il capitano del Centauro. - Con una nave così avariata io non oserò riprendere la corsa verso lEuropa. - Saremo dunque costretti a passare la notte qui? - chiese Brandok preoccupato. - Abbiamo dei letti comodi e posso offrirvi anche una buona cena; a base di pesce, sintende - disse Jao. - I miei compagni non vi daranno alcun fastidio, ve lassicuro. - Ho delle preoccupazioni però per la mia nave - disse il capitano del Centauro. - Le onde, con la loro forza, possono scaraventarla addosso alla cupola. - Il fondo è buono intorno a questo scoglio e le vostre ancore la terranno ferma. - Vi è unaltra cosa però che minquieta. I vostri compagni dormono sempre, la notte? - Perchè mi fate questa domanda? - chiese Jao stupito. - Rispondetemi prima. - Quando infuria la tempesta, e la luna manca, preferiscono riposarsi, perchè getterebbero inutilmente le reti. Con questa brutta notte non lasceranno i loro letti. - Me lo assicurate? - Rispondo di loro. - Lho chiesto perchè porto un carico di alcool destinato non so a quali combinazioni chimiche. - Nessuno lo sa, quindi potrete dormire tranquilli - rispose Jao. - E poi i miei sudditi, come li chiamate voi, a questora devono aver perduta labitudine di bere poichè è severamente proibito vendere loro bevande spiritose. La nave che ce ne fornisse verrebbe subito confiscata dai vigilanti. - Chi sono? - chiese Brandok che era sempre il più curioso di tutti. - Navi speciali appartenenti a tutte le nazioni, incaricate di vigilare su tutti gli oceani e di prestare aiuto ai naviganti. Signori, volete accettare una cena nella mia modesta casetta, ed un letto? Può essere pericoloso dormire sul Centauro con questuragano che si avanza. - Ed i miei uomini? - chiese il capitano. - Quando avranno ben ancorata la nave scenderanno anche loro nella città sottomarina rispose Jao. - Li farò ospitare presso alcuni forzati che godono buona stima. - Una grande stima - brontolò Brandok. - Andiamo signori - disse Jao. Luragano scoppiava in quel momento con furia inaudita. Raffiche furiose spazzavano loceano, sollevando gigantesche ondate le quali si frangevano con scrosci e con muggiti spaventevoli, contro le pareti e la cupola della città sottomarina. Il Centauro, vivamente sballottato, salzava come una palla di gomma quantunque avesse gettate le sue ancore. - Cattiva notte - disse il capitano, scrollando la testa. - Non so se la mia povera nave potrà resistere. Dopo aver avvertito lequipaggio di abbandonarla al più presto e di raggiungerli presero posto nellascensore e discesero nella piccola piazza che era ancora splendidamente illuminata e dove si trovavano parecchi forzati ancora intenti a rammendare le loro reti perchè fossero pronte appena calmatosi loceano. Jao condusse i suoi ospiti verso una bella casetta, tutta costruita in lamine di ferro, divisa in quattro minuscole stanze che sembravano più che altro delle cabine, essendo lo spazio troppo prezioso in quella strana città per permettersi il lusso di averne di più ampie. Jao li introdusse nel suo gabinetto particolare che serviva nel medesimo tempo da sala da pranzo li fece sedere, e servì loro, egli stesso non avendo servi a sua disposizione poichè anche il governatore non poteva godere prerogative speciali degli eccellenti pesci cucinati al mattino e delle pagnotte. La cena, quantunque composta esclusivamente di prodotti di mare con contorni di piccole alghe sapientemente marinate e duna sola bottiglia di vino che Jao aveva forse serbato per qualche grande occasione fu assai gustato dai naviganti del Centauro ai quali lappetito non faceva difetto. Essendo tutti stanchi, il governatore li condusse nella stanza loro destinata unaltra cabina, appena capace di contenere Brandok, Toby e Holker. Il capitano del Centauro li aveva poi lasciati per vedere come si svolgeva luragano e mettere in salvo almeno il suo equipaggio. - Ebbene, Toby - disse Brandok quando furono soli. - Pare che il mondo sia cambiato, ma che la natura non abbia perduto nulla della sua violenza brutale. Questi uomini moderni, veramente meravigliosi, non sono riusciti ad imbavagliarla. - Chissà che un giorno non riescano a compiere anche quel miracolo - rispose Toby. - Come ai nostri tempi hanno saputo imprigionare il fulmine, un giorno o laltro questi esseri straordinariamente possenti finiranno per mettere a dovere anche i furori degli oceani e gli impeti dei venti. Io sono fermamente convinto che più nulla sarà impossibile agli scienziati del Duemila. - In attesa che vi riescano, io dormo, - disse Brandok. - Non so da che cosa possa derivare ma da qualche tempo mi trovo spesso tutto spossato e provo anche degli strani perturbamenti al cervello. Quando la mattina mi sveglio, i miei nervi vibrano tutti come se ricevessero delle scariche elettriche. Sapresti spiegarmi tu, che sei stato centanni fa un dottore, questi fenomeni che, te lo confesso francamente, talvolta mi spaventano? - Io ormai non valgo assolutamente nulla di fronte ai medici moderni - disse Toby, con un sospiro. - Tuttavia li attribuisco alla grande tensione elettrica che regna ormai su questo povero pianeta. Spero però che finirai collabituarti. Si gettarono sui lettucci, spensero la lampadina a radium e chiusero gli occhi mentre in lontananza il tuono rumoreggiava così fortemente da far tremare i vetri della cupola. Dormivano da parecchie ore, quando furono improvvisamente svegliati da un urlio spaventevole e da un fracasso indiavolato. Toby pel primo era balzato giù dal lettuccio, riaccendendo la lampadina. - Che cosa cè? - chiese Brandok vestendosi rapidamente. - Che la cupola abbia ceduto? - gridò Holker, spaventato. - Non lo so - rispose Toby, che non era meno impressionato. - Qualche cosa di grave di certo però. In quel momento la porta saprì ed il capitano del Centauro si precipitò nella cabina, tenendo in mano una grossa rivoltella elettrica. - I forzati sono diventati pazzi! - gridò. - Seguitemi subito. - Pazzi! - esclamarono Brandok, Toby e Holker. - Spiegatevi. - Tacete, più tardi! Fuggite, prima che succeda un massacro. I tre amici si slanciarono fuori della casetta senza fare altre domande. Jao li aspettava. Il poveruomo si strappava i capelli e bestemmiava in tutte le lingue. Le lampade erano state riaccese sulla piccola piazza e sotto quegli sprazzi di luce intensa si vedevano agitarsi forsennatamente gli abitanti della città sottomarina. Il capitano aveva avuto ragione a dire che erano divenuti tutti pazzi. Urlavano, saltavano, si picchiavano, si gettavano a terra rotolandosi fra un frastuono orrendo prodotto da sbarre di ferro che picchiavano furiosamente le pareti metalliche che li difendevano dallinvasione delle acque delloceano. - Ma che cosè dunque avvenuto? - chiese Toby. - Quello che temevo - rispose il capitano del Centauro. - Non sentite questo odore? - Sì, la città è appestata dallalcool. - Il mio, quello che dovevo trasportare ad Amburgo e che questi miserabili hanno saccheggiato. - Ed il Centauro? - chiese Brandok. - Che ne so io? Ignoro se galleggi ancora o se sia affondato. - Ed i vostri marinai? - Non li ho più riveduti. - Amici, - disse Toby - non ci rimane che prendere il largo, prima che tutti questi furfanti diventino pazzi furiosi. Finchè avranno dellalcool continueranno a bere e potrebbero diventare pericolosi. Salviamoci più in fretta che possiamo. Girarono dietro le case guidati dal vecchio Jao che piangeva di rabbia, e si diressero verso lascensore mentre i forzati, che non cessavano di vuotare barilotti di alcool, sabbandonavano ad una danza scatenata. Fortunatamente lascensore si trovava piuttosto lontano dalla piazza e non era stato guastato. Salendo automaticamente, senza bisogno di nessuno, i cinque uomini vi balzarono dentro ed in pochi secondi si trovarono sulla cupola. Un uragano spaventevole imperversava sullOceano Atlantico. Ondate alte come montagne si rovesciavano, con spaventevoli muggiti, contro le balaustrate di ferro torcendole come se fossero di stagno, e raffiche tremende passavano sopra la città sottomarina con fischi assordanti. Una nuvolaglia nera come la pece correva sbrigliatamente pel cielo, scatenando lampi e tuoni. I cinque uomini si erano avanzati verso la parte meridionale della cupola tenendosi bene stretti alle balaustrate per non farsi trascinar via dal vento che aveva acquistato una velocità incalcolabile quando un uomo sorse quasi sotto i loro piedi, gridando: - Indietro, birbanti o vi uccido. - Katterson! - esclamò il comandante del Centauro. - Voi, capitano! - esclamò quelluomo che non era altro che il pilota della nave aerea. - Credevo che vi avessero già ucciso. - Non ancora. Dovè il Centauro? Resiste ancora? - È scomparso, capitano, - rispose Katterson - insieme al galeotto che avevamo sbarcato e ad una dozzina di forzati. - Ed i miei marinai? - Sono stati sorpresi nel sonno, fatti prigionieri e mi pare che abbiano fatto, non so se volontariamente o per salvare la vita causa comune cogli abitanti di questa maledetta città, poichè prima di fuggire quassù li ho veduti bere insieme a loro. - E la mia nave è scomparsa? - Lhanno portata via, dopo avere scaricato tutti i barili dalcool. A quanto ho potuto capire, mentre noi dormivamo i galeotti hanno tramata una congiura per impadronirsi del carico e fare una spaventevole baldoria. Il nostro prigioniero, più furbo degli altri, si è invece imbarcato con dei suoi amici che ha trovato qui ed ha preso il largo. - E noi che cosa faremo ora? - chiese Brandok, il quale però non sembrava molto impressionato. - Saremo costretti ad aspettare il passaggio di qualche nave - rispose il capitano. - Io non vi consiglierei di ridiscendere finchè quei pazzi posseggono dellalcool. - Ne avevate molto a bordo? - chiese Toby. - Trenta tonnellate. - Tanto da bere a crepapelle per una settimana - disse Brandok. - Bellaffare se una nave non verrà a toglierci dimpiccio. - Ed a vendicarvi - disse il vecchio Jao. - I governi dEuropa e dAmerica, come vi ho detto, non sono troppo teneri verso gli abitanti delle città sottomarine. - Come li puniranno? - chiese Toby. - Annegandoli tutti. La giustizia, è spiccia, oggidì. - Non potreste voi, Jao, cercar di calmare quei forsennati? - domandò il capitano. - Una volta scatenati non si domano più e se mi presentassi a loro e cercassi di far loro intendere la ragione, mi accopperebbero sullistante. Già vi ho detto che i governatori di questi penitenziari non hanno che unautorità molto problematica. - Allora, prima che salti loro il ticchio di prendersela anche con noi, impediremo che possano giungere quassù - disse Brandok. - Guastando lascensore, non verranno più ad importunarci - rispose Jao. - Lelevazione della cupola è troppo considerevole perchè possano raggiungerci, e le pareti metalliche sono perfettamente lisce. Ah! disgraziato me! Non mi aspettavo una simile rivolta! - Date la colpa alla tempesta che ci ha impedito di ripartire - disse Toby. - Ed al carico della mia nave - aggiunse il capitano. - Orsù non ci occupiamo per ora che di resistere ai colpi delluragano. Quando il sole spunterà vedremo quello che si potrà fare per lasciare questa poco piacevole città sottomarina ed i suoi pericolosissimi abitanti. Si ritirarono verso la parte più elevata della cupola bloccarono lascensore per essere più sicuri che i forzati non lo facessero ridiscendere e si misero a guardare giù, attraverso la larga apertura, lorgia era al colmo e dalla città sottomarina saliva un tanfo così acuto da non poter quasi resistere. I forzati, che continuavano a bere, ridevano come pazzi e pareva che non sapessero ormai più che cosa facessero. Mentre dei gruppi ballavano furiosamente sulla piazza, saltando come capre, urtandosi, buttandosi a terra a dozzine per volta, altri presi da una improvvisa furia di distruzione, abbattevano le case, gettando in aria letti e tavolini laceravano le reti, spezzavano ordigni da pesca, urlando e ridendo. Frequenti risse scoppiavano di tratto in tratto fra danzatori e demolitori ed erano allora vere grandinate di pugni e di legnate che piovevano da tutte le parti. Le teste rotte non si contavano più. - Se quei furibondi potessero salire, sfonderebbero anche i vetri della cupola - disse Toby. - Che riescano a fracassare le pareti di ferro della città? - chiese Brandok con ansietà. - Non temete - rispose Jao. - Sono di uno spessore notevole e poi non posseggono nè mazze, nè altri strumenti adatti. - Io non ho mai veduto una simile orgia - disse il capitano del Centauro. - Quegli uomini, se continuano a bere a quel modo, finiranno per tramutare questa città in un vero manicomio. Come finirà tutto ciò? Confesso che non sono affatto tranquillo. Non possiamo sperare che nella provvidenziale comparsa di qualche nave. Disgraziatamente ci troviamo fuori dalla rotta ordinaria che tengono le navi che dallEuropa vanno in America. Bah! Non disperiamo! Si coricarono in mezzo alla piattaforma, luno accanto allaltro aspettando pazientemente che laurora spuntasse. Luragano assumeva proporzioni spaventevoli. Era una furia dacqua e di vento che si rovesciava sulla cupola con rabbia inaudita. Cavalloni giganteschi si infrangevano contro le pareti della città imprimendo a tutta la massa delle oscillazioni che inquietavano non poco il capitano del Centauro ed il pilota che ne sapevano qualche cosa delle collere dellAtlantico. Di quando in quando la città, per quanto saldamente fissata allo scoglio sottomarino e trattenuta da immani colonne dacciaio subiva dei soprassalti come se fosse lì lì per essere strappata e portata via. Anche i tre americani non erano punto tranquilli, malgrado le assicurazioni di Jao. - Se si staccasse dallo scoglio? - chiese Brandok ad un certo momento. - Che cosa succederebbe allora di tutti noi? - Sarebbe finita per tutti! - disse il capitano. - Niente affatto - rispose Jao che non dimostrava invece alcuna apprensione. - Questa città è come un immenso cassone di ferro e galleggerebbe benissimo. - Ora respiro un po più liberamente - disse Brandok. - Lidea di terminare il mio viaggio in fondo al mare non mi sorrideva affatto, anche se... Una bestemmia del pilota glinterruppe la frase. - Coshai Tom? - chiese il capitano. - Io dico che se ci giunge addosso unaltra ondata come quella che è passata or ora, la città non potrà resistere. Ho udito dei tonfi. Che le colonne dacciaio abbiano ceduto? Tutti si erano messi in ascolto, ma il fracasso che producevano i tuoni rombanti in mezzo alle densissime nuvole misto a quello che saliva dal pozzo dellascensore erano tali da non poter distinguere nessun altro rumore. - Puoi esserti ingannato, Tom - disse il capitano. - Può darsi - rispose il pilota. - Preferirei però accertarmene. - Si può tentare di raggiungere la balaustrata, se esisterà ancora. - Le onde vi porteranno via, signore - disse Brandok. - Io e Tom le conosciamo da lungo tempo e non ci lasceremo sorprendere. Vieni, pilota. Si gettarono bocconi, e, sordi ai consigli dei tre americani e di Jao, si allontanarono strisciando tenendosi ben stretti alle traverse dacciaio, che servivano di appoggio alle lastre di vetro. Il frastuono prodotto dallincessante infrangersi dei cavalloni era diventato orrendo. Vi erano certi momenti in cui pareva che lintera cupola dovesse sfasciarsi sotto quegli urti possenti. Lassenza del capitano e del pilota fu brevissima. Furono visti ritornare velocemente, fra i nembi di spuma che coprivano tutta la cupola. - Dunque? - chiesero ansiosamente tutti insieme, i tre americani e Jao. - I pilastri dacciaio crollano uno ad uno - rispose il capitano. - Allora verremo portati via - disse Brandok. - Sì, se luragano non si calma. - Avete speranza che le onde rallentino la loro furia indiavolata? - Temo invece che si vada formando uno spaventevole ciclone. - E quei furfanti là abbasso continuano a divertirsi! - disse Toby. - Lasciateli crepare - disse Brandok. - Purchè non veniamo inabissati anche noi! - Vi ho detto che, se anche la città dovesse venire strappata dallo scoglio non correremmo alcun pericolo almeno fino a quando non incontreremo un altro scoglio che le sfondi i fianchi. In questa parte delloceano sono però rari, è vero capitano? - Non se ne trovano affatto fino alle Azzorre - rispose il comandante del Centauro. - Possiamo quindi percorrere più di trecento miglia con la piena sicurezza di non urtare. Uno scroscio formidabile si fece udire in quel momento. Un cavallone colossale si era rovesciato sulla città sottomarina scuotendola così violentemente da far stramazzare luno sullaltro i tre americani che si erano alzati per vedere se lorgia dei forzati era terminata o se continuava sempre. - Mi pare che questo cassone dacciaio si sia spostato - disse il capitano. Quel rombo spaventevole pareva che fosse stato avvertito anche dagli ubriaconi, poichè le loro grida erano improvvisamente cessate. Jao aveva lanciato intorno una rapida occhiata. - Sì - disse poi. - La città si è spostata. Il palo dacciaio che serviva dappoggio principale non si vede più. Il cavallone lha portato via. - Consolante notizia! - disse Holker. - Che cosa succederà ora? Nessuno rispose. Tutti guardavano con angoscia i cavalloni i quali riflettendo la luce intensa proiettata dalle lampade a radium, sembravano masse di bronzo fuso. Quantunque rassicurati dalle parole di Jao, il quale doveva conoscere a fondo la resistenza che poteva offrire quello strano penitenziario una profonda inquietudine si era impadronita di tutti. Si sarebbe detto che non respiravano più e che i loro cuori non battevano più, tanta era la loro ansietà. Quellenorme cassa metallica avrebbe realmente galleggiato o sarebbe invece andata a fondo come una massa inerte? Il tuono rumoreggiava sempre nelle profondità del cielo gareggiando collo spaventevole fragore delle onde e colle urla diaboliche del vento. Giù, nella città, il fracasso era cessato. Di quando in quando la cupola subiva come dei soprassalti. I vetri malgrado il loro enorme spessore e la robustezza delle traverse dacciaio, stavano forse per cedere? Ad un tratto un nuovo e più formidabile cavallone piombò, con furia irresistibile, sul penitenziario sradicandolo completamente dallo scoglio e travolgendolo fra fitte cortine di spuma. Quasi nel medesimo istante si udì la voce del capitano tuonare fra le spaventevoli urla del ciclone: - Galleggiamo!... Tenetevi stretti!.... Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Sedicesimo Attraverso lAtlantico. Il vecchio Jao non si era ingannato. Se la nuova società del Duemila aveva pensato di relegare in quelle strane città sottomarine glindividui pericolosi sopprimendo sui loro bilanci le spese di mantenimento per esseri ormai inutili aveva però procurato loro degli asili sicuri, duna solidità a tutta prova per non esporli ad una morte certa. Così la città sottomarina, strappata dallo scoglio dallimpeto dei cavalloni non era diventata altro che una città galleggiante, abbandonata è vero ai capricci delle correnti e dei venti ma che poteva aspettare benissimo lincontro di qualche nave marina o volante purchè qualche bufera non la scaraventasse contro qualche ostacolo. Tutto il pericolo stava lì. Lacqua dolce non poteva mancare, essendovi dei potenti distillatori elettrici che potevano fornirne in grande quantità; i viveri nemmeno, perchè reti ve nerano in abbondanza e si sa che gli oceani sono ben più ricchi dei mari. Disgraziatamente luragano aveva ben poca intenzione di finire. Nè le onde, nè il vento accennavano a calmarsi minacciando di trascinare la città galleggiante in mezzo allAtlantico, poichè la bufera imperversava da levante. La gigantesca cassa dacciaio, dopo essere sprofondata, era subito risalita a galla, rollando spaventosamente e girando su se stessa. Se i piloni dacciaio avevano ceduto sotto gli urti possenti delle onde la cupola aveva meravigliosamente resistito al tuffo e meglio ancora avevano resistito i tre americani il capitano ed il pilota del Centauro e Jao. Aggrappati tenacemente alle traverse, avevano aspettato che la città ritornasse a galla, opponendo una resistenza disperata alle onde. - Credevo che la nostra ultima ora fosse giunta - disse Brandok dopo aver respirata una gran boccata daria. - E tu, Toby? - Io mi domando se sono ancora vivo o se navigo sotto lAtlantico - rispose il dottore. - Spero che sarai soddisfatto degli ingegneri che hanno fatto costruire questa colossale cassa. - Gente meravigliosa, mio caro. Ai nostri tempi non sarebbero stati capaci di fare altrettanto. - Ne sono pienamente convinto. Capitano, dove ci spinge la tempesta? - Verso sud-ovest - rispose il comandante del Centauro. - Vi sono isole in questa direzione? - Le Azzorre. - Andremo a sfracellarci contro di esse? - Ciò dipende dalla durata della bufera, signore. - Non vi pare che si calmi? - Niente affatto. Infuria sempre tremendamente e temo che ci faccia ballare per molto tempo. Soffrite il mal di mare? - Niente affatto. - Allora tutto va bene. - E se fra un paio di giorni questo cassone si schiaccerà contro qualche scoglio, andrà anche allora tutto bene? - chiese Holker, ridendo. - Non labbiamo ancora incontrato quello scoglio, quindi, finchè non lo incontreremo non abbiamo alcun motivo per allarmarci - rispose il capitano del Centauro. - Vi è però unaltra cosa che mi preoccupa assai. - Quale? - La risposta dovete darmela voi, Jao. - Parlate, capitano. - I vostri sudditi posseggono dei viveri? - Per due o tre giorni, non di più. - E noi? - Prima che luragano scoppiasse, vi erano molti pesci messi a seccare lungo le balaustrate, ma credo che il mare abbia portato via tutto. - Ne potremo avere dai forzati? - Forse, quando si saranno stancati di bere - rispose Jao. - Vi sono però delle reti in un ripostiglio della cupola. - Ma nessun distillatore per procurarci lacqua... - Quassù no. - Corriamo dunque il pericolo di morire se non di fame, per lo meno di sete, se i vostri sudditi si rifiuteranno di fornirci lacqua. Ecco quello che temevo. - Abbiamo lascensore, capitano - disse Jao. - Che ci servirà ottimamente per farci accoppare da quei pazzi. Non sarò certamente io che scenderò nella città per chiedere dellacqua a quei furfanti. A proposito, che cosa fanno? Che si siano accorti che la loro prigione cammina attraverso lAtlantico? - Io scommetterei di no - disse Toby. - Che dormano? - chiese Brandok. - Non odo più le loro grida. - Andiamo a vedere - disse il capitano. - Sono curioso di sapere se continuano a bere ed a ballare. Si spinsero verso il pozzo dellascensore. Le lampade a radium ardevano sempre, ed un profondo silenzio regnava nellinterno della città galleggiante. Sulla piazza, in mezzo ad un gran numero di barili e dogni sorta di rottami dormivano dei gruppi di forzati, fulminati di certo da quelle terribili bevute. Altri giacevano stesi al suolo entro le case semidistrutte, prive dei tetti. Un orribile tanfo saliva sempre. - Dormono come ghiri - disse Brandok. - Sfido io, dopo una simile orgia! - rispose Toby - Un barile di ammoniaca non basterebbe a rimetterli in piedi. - E noi approfitteremo del loro sonno - disse Jao. - Per fare che cosa? - chiese il capitano del Centauro. - Per fare la nostra provvista dacqua, signore. - Voi siete un uomo meraviglioso. Chi scenderà? - Io. - E se vi accoppano? - Non vi è alcun pericolo - disse Toby. - Quei furfanti non si sveglieranno prima di ventiquattro ore. - Ed i miei marinai? - chiese il capitano - Che siano stati uccisi? - Ne vedo qualcuno steso sulla piazza - disse il pilota. - Essi non hanno potuto resistere alla tentazione di fare una colossale bevuta, ed hanno fatto causa comune coi forzati. Non contate più su di loro. - Miserabili! - Sono tutti irlandesi; voi sapete quanto me se quella gente beva, quando si presenta loccasione. - Non perdiamo tempo - disse Jao. - Aiutatemi, signori. Lascensore fu sbloccato e lex governatore scese nella città accompagnato dal pilota. La sua prima preoccupazione fu di sfondare tutti i barili pieni dalcool che non erano stati ancora vuotati e così por fine a quellorgia pericolosa; poi simpadronì duna cassa di pesce secco e di un caratello dacqua dolce. Nessun forzato si era svegliato. Quei trecento e più furfanti non si erano mossi e russavano con un fragore tale da far tremare perfino i vetri della cupola. Lascensore risalì e fu subito bloccato perchè non potessero servirsene quelli che stavano sotto. - Ora - disse Jao - possiamo aspettare lincontro di una nave. Per quindici giorni almeno non correremo il pericolo di morire di fame e di sete. - Ed i vostri sudditi ne avranno abbastanza per resistere tanto? - chiese Brandok. - Che crepino tutti! Sono dei miserabili che non destano alcuna compassione - rispose Jao con rabbia. - Io non mi occuperò più di loro. - Eppure io temo invece che noi saremo costretti ad occuparcene e molto - disse Brandok. - Quando si risveglieranno e sentiranno la loro città ballare vorranno salire anche loro e ci daranno non pochi fastidi. - Ed io condivido il vostro pensiero, signore - disse il capitano. - Avremo la tempesta sopra le nostre teste e quei pazzi sotto di noi. La nostra passeggiata attraverso lAtlantico, prevedo che non sarà troppo divertente. Chissà! Aspettiamo che il sole si mostri per poter meglio giudicare la violenza e la durata di questo ciclone. Emergendo assai la città galleggiante dopo il suo distacco dalla roccia e non essendovi alcun pericolo che le onde giungessero fino al culmine della cupola i sei uomini si sdraiarono presso lorifizio del pozzo, per concedersi, se era possibile, qualche ora di sonno. Lenorme massa metallica subiva però dei soprassalti così terribili e così bruschi da rendere impossibile una buona dormita. Le onde che si succedevano alle onde con furia sempre maggiore la scrollavano terribilmente e la facevano talvolta girare su se stessa, essendo sprovvista di timoni. Di quando in quando sprofondava pesantemente negli avvallamenti, come se dovesse scomparire per sempre nei baratri dellAtlantico; poi si risollevava bruscamente con mille strani fragori che impressionavano specialmente Brandok i cui nervi, già da qualche tempo, sembravano fortemente scossi. Talvolta salzava sulle creste dei cavalloni con un dondolio spaventoso quindi scendeva, scendeva, con rapidità vertiginosa, roteando come una trottola. E luragano intanto, invece di calmarsi, aumentava sempre. Lampi accecanti si succedevano senza tregua con un crescendo terrorizzante seguiti da tuoni formidabili che si ripercuotevano sinistramente perfino dentro la città facendo vibrare le pareti di metallo, senza riuscire a svegliare gli ubriachi. Tutta la notte, lenorme massa oscillò e girò, percossa incessantemente dai cavalloni i quali la spingevano verso il Mar dei Sargassi piuttosto che verso le Azzorre, come dapprima aveva creduto il capitano. Finalmente, verso le quattro del mattino, un barlume di luce apparve fra uno squarcio delle tempestose nubi. LAtlantico offriva uno spettacolo impressionante. Masse dacqua, coperte di spuma, si accavallavano rabbiosamente, urtandosi e spingendosi. Nessuna nave, nè aerea, nè marittima, appariva. Solamente dei grossi albatros volteggiavano fra la spuma e la caligine, grugnendo come porci. - Nessuna speranza di venire salvati, è vero, capitano? - chiese Brandok. - Per ora, no - rispose il comandante del Centauro. - Dove ci spinge il vento? - Verso sud-ovest. - Lontano dalle rotte tenute dalle navi? - Purtroppo, signore. - Dove andremo a finire dunque? - Sarebbe impossibile dirlo, poichè il vento potrebbe anche cambiare da un momento allaltro. In quellistante delle grida spaventevoli scoppiarono nellinterno della città galleggiante. I tre americani, il capitano, il pilota e Jao si affrettarono a raggiungere la bocca del pozzo. I forzati si erano svegliati e, presi chissà da quale furioso delirio si azzuffavano ferocemente fra di loro armati degli attrezzi da pesca e di coltelli. I miserabili cadevano a dozzine, immersi in veri laghi di sangue coi crani spaccati da colpi di rampone o coi petti squarciati da colpi di coltello. - Disgraziati, che cosa fate? - gridò Jao inorridito. La sua voce si perdette fra i clamori spaventevoli dei combattenti. Il capitano sparò alcuni colpi della sua rivoltella elettrica, sperando che quelle detonazioni troppo deboli, però, attirassero lattenzione di quei furfanti. Nessuno vi aveva fatto caso: forse nemmeno un colpo di cannone sarebbe stato sufficiente ad impressionarli. - Lasciate che si scannino - disse Brandok. - Tanti pessimi soggetti di meno. - Daltronde, noi nulla potremmo fare per calmarli - disse il capitano del Centauro. - Se scendessimo, ci farebbero a pezzi. - Io vorrei sapere per quale ragione si scannano a quel modo - disse Holker. - Sono ancora ubriachi, non lo vedete? - disse il capitano. - Vomitano sangue e alcool insieme. - Finitela! - gridava intanto, con quanta voce aveva in gola Jao! - Basta, miserabili! Basta! Era fiato sprecato. La strage orrenda continuava con maggior rabbia fra i due partiti, formatisi chissà per quale motivo. Combattevano sulla piazza, nelle viuzze, perfino dentro le case, fra urla e bestemmie. Di quando in quando dei gruppi si staccavano e correvano a rinforzarsi ai pochi barili che il pilota e Jao non avevano veduto e sfondato; poi, vieppiù eccitati, si scagliavano con furore nella mischia. Quella battaglia spaventosa durò più di una mezzora, con grande strage da una parte e dallaltra; poi i superstiti un centinaio appena, esausti, si separarono, rifugiandosi chi nelle baracche semisfondate chi negli angoli più oscuri della città, lasciandosi cadere al suolo come corpi morti. - È finita - disse Brandok. - Che ricomincino e tramutino la città galleggiante in una città di morti? - Ecco un nuovo pericolo per noi - disse il capitano del Centauro. - Chi getterà in mare quei tre o quattrocento morti? Col calore che regna qui si corromperanno presto e scoppierà fra i superstiti qualche malattia che finirà per distruggerli. - E che forse non risparmierà nemmeno noi, - disse Toby - se non troveremo qualche mezzo per lasciare questa città di morti. - Per ora rassegnatevi, signori - disse il capitano. - Non vedo alcuna terra sorgere allorizzonte. - Il Centauro deve essere stato costruito quando brillava una cattiva stella, mio caro capitano - disse Brandok. - Così pare. Non è stato che un continuo succedersi di disgrazie. Chissà, aspettiamo la fine di questo poco allegro viaggio. La città per ora non minaccia di affondare, quindi abbiamo diritto di sperare. Sembrava però che le speranze dovessero diventare ben magre, poichè luragano continuava sempre ad infuriare sconvolgendo lAtlantico per un tratto certamente immenso. Nondimeno la città galleggiava sempre benissimo, ora sollevandosi ed ora sprofondandosi fino a metà della cupola. Talvolta i cavalloni giungevano quasi fino presso i sei uomini i quali si tenevano bene aggrappati allorlo del pozzo, per paura di venire portati via. La spuma talvolta li avvolgeva così fittamente che non potevano distinguersi luno dallaltro, quantunque si trovassero molto vicini. Il sole era sorto da qualche ora, però i suoi raggi non riuscivano ad attraversare lenorme massa di vapori sicchè sulloceano regnava una semioscurità spaventosa. A mezzodì i naufraghi mangiarono alla meglio qualche boccone; poi, dopo essersi assicurati con delle reti alle traverse dei vetri cercarono di dormire qualche ora sotto la guardia del pilota del Centauro. Tutta la notte non avevano chiuso un solo istante gli occhi e specialmente Brandok e Toby si sentivano estremamente stanchi ed in preda a dei tremiti convulsi, che li impressionavano non poco. Verso sera uno splendido raggio di sole ruppe finalmente le nubi, illuminando di traverso le onde, essendo lastro prossimo al tramonto. Il capitano, avvertito dal pilota, si era affrettato ad alzarsi per cercare di conoscere almeno approssimativamente, dove luragano aveva spinto la città galleggiante. Rimase subito colpito dalla presenza di enormi masse di alghe che fluttuavano in mezzo alle onde. - Lo temevo - disse aggrottando la fronte. - Che cosa avete? - chiese Brandok con apprensione. - Miei cari signori, noi corriamo il pericolo di venir fermati per sempre nella nostra corsa ed imprigionati. - Da chi? - chiesero ad una voce i tre americani. - Dai sargassi. Se questo enorme cassone si caccia fra quegli ammassi di alghe, non ne uscirà più ve lo assicuro io, a meno che unaltra tempesta non scoppi soffiando in senso inverso. - Ma voi capitano, avete la iettatura - disse Brandok. - Si direbbe davvero, purchè invece non labbia Jao o la sua città. - Ci spinge proprio sui sargassi il vento? - disse Toby. - E le onde anzi lo aiutano - rispose il capitano, che diventava sempre più inquieto. - Tempesta, alghe, morti e persone pericolose sotto i piedi - mormorò Brandok. - Non valeva proprio la pena di ritornare in vita dopo centanni per provare simili avventure. - Ed i vostri amministrati che cosa fanno Jao? - chiese il capitano. - Russano in mezzo ai morti. - Ancora! Meglio per noi. Se non si svegliassero più sarei ben contento poichè sono certo che ci daranno non pochi fastidi quando finalmente apriranno gli occhi e non troveranno più alcool per continuare la loro indecente orgia. Attenzione! Lurto sarà abbastanza forte per scaraventarvi in acqua se non vi terrete ben saldi. LAtlantico, che si trovava fermato nella sua corsa furibonda sferzato poderosamente dal vento che lo incalzava senza tregua, raddoppiava la sua rabbia cercando di sfondare, ma invano, quelle interminabili masse di alghe saldamente intrecciate le une colle altre per mezzo dun numero infinito di radici. Le ondate, non trovando sfogo, si ritorcevano su loro stesse, provocando dei contrassalti duna violenza indescrivibile. Immense cortine di spuma vagavano al di sopra dei sargassi abbattendosi di quando in quando e lacerandosi sotto i vigorosi soffi delle raffiche. La città galleggiante rollava in modo inquietante, tuffando i suoi fianchi nelle onde. Tutte le sue balaustrate erano state strappate, però le traverse dacciaio delle invetriate resistevano sempre. Guai se avessero ceduto sotto il peso immane dei cavalloni. Nessuno dei forzati sarebbe di certo sfuggito allinvasione delle acque. Gli ultimi bagliori del crepuscolo stavano per scomparire quando la città galleggiante che continuava la sua corsa verso il sud-ovest si trovò in mezzo alle prime alghe. - Ci siamo! - gridò il capitano, dominando per un istante, colla sua voce tonante, i mille fragori della tempesta. - Tenetevi saldi! Una montagna liquida sollevò la città, la tenne un momento come sospesa in aria, poi la scaraventò innanzi con forza inaudita. Si udì un rombo sonoro, prodotto dalle pareti dacciaio, poi lenorme massa rimase immobile mentre le onde attraversavano velocemente la cupola lasciando cadere entro il pozzo dei torrenti dacqua i quali precipitarono sulle teste degli ubriachi come una gran doccia salutare. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Diciassettesimo Fra i Sargassi. Il Mar dei Sargassi, come ognuno sa, non è altro che un ammasso immenso di alghe radunate colà dal gioco diretto ed indiretto delle correnti marine e soprattutto dalla grande corrente del Gulf-Stream. Ha una superficie di duecento sessanta mila miglia quadrate con una lunghezza di mille duecento e una larghezza che varia dalle cinquanta alle cento sessanta miglia. Quelle alghe della specie sargassum bacciferum si presentano a ciuffi staccati che hanno una lunghezza da trenta a ottanta centimetri, e si vedono ora sparsi ed ora agglomerati formando ora delle strisce ed ora dei veri campi talvolta così fitti da arrestare i velieri che hanno la disgrazia di venire spinti là dentro. Si crede che là sotto esista quella famosa Atlantide, così misteriosamente scomparsa coi suoi milioni e milioni di abitanti e può darsi benissimo che quellisola serva di fondo a quello sterminato ammasso di vegetali. La città galleggiante, spinta in mezzo alle alghe dal possente urto delle onde vi si era così ben incastrata da rimanere quasi di colpo immobile, come se si fosse arenata sopra un banco di sabbia. Lenorme massa dacciaio, investendo i sargassi con uno dei suoi lati vi si era incastrata come un immane cuneo dentro un tronco dalbero ancora più immane. Le onde, che si rovesciavano al di sopra degli sterminati campi di alghe, tentando invano di scompaginarli, lassalivano ancora investendo specialmente la cupola, con poco divertimento dei sei uomini, i quali correvano il pericolo di venire portati via; però le ondate non riuscivano più a scuoterla. - È finito il nostro viaggio, capitano? - disse Brandok, che si teneva aggrappato disperatamente al margine del pozzo. - Purtroppo - rispose il comandante del Centauro. - Siamo peggio che arenati, e non saprei chi potrebbe trarre dal mezzo di queste alghe questo gigantesco cassone di metallo. Nemmeno una flotta intera vi riuscirebbe. - Saremo dunque costretti a vivere eternamente qui, o a morire di fame? - Di fame no, poichè il Mar dei Sargassi è ricco di pesci minuscoli, sì però non meno eccellenti nè meno nutritivi degli altri, e che si possono prendere senza laiuto delle reti. Troveremo, anzi, anche dei voracissimi e grossi granchi, che ci forniranno dei piatti squisiti. - Preferirei però trovarmi lontano da qui. - Ed io non meno di voi. - Verrà qualche nave a levarci da questa imbarazzante situazione? - È possibile che qualche legno volante, per accorciare il cammino, passi sopra questo mare derbe, ma quando? Un tumulto spaventevole scoppiò in quel momento nelle profondità della città galleggiante. - Si sono risvegliati - disse Toby. - Signor Jao, cercate di calmare quelle furie, se potete, e di spiegare loro quanto è avvenuto durante la loro sbornia fenomenale. - Sarà un affare un po serio. Sarebbe meglio per noi che finissero di scannarsi tutti. Si curvarono tutti sullorlo del pozzo e videro sotto di loro, radunati sulla piazza che era ingombra di cadaveri, cinquanta o sessanta uomini che guardavano per aria, urlando come belve feroci. - Lascensore! Calate lascensore! Vogliamo fuggire! - Furfanti! - gridò Jao. - Che cosa avete fatto? - Signor Jao! - gridò un uomo di statura quasi gigantesca - perdonateci eravamo diventati come pazzi e non sapevamo più quello che facevamo. Tutta la colpa è dellalcool al quale non eravamo più abituati. - E vi siete scannati, banditi. - Se eravamo come pazzi!... - E avete distrutte perfino le case e rovinati tutti gli attrezzi da pesca. - È colpa dellalcool! - gridò un altro. - Se quel maledetto capitano non lavesse portato, oggi non piangeremmo tanti camerati. - Sì, è lui il birbante! - urlarono trenta o quaranta voci. - E voi siete dei ladri! - gridò il capitano del Centauro, mostrandosi. Un immenso clamore scoppiò, un clamore che parve il ruggito di cento leoni riuniti. - Miserabile! - Canaglia! - Ci hai avvelenati apposta! - Qualche infame governo ti aveva mandato qui per farci diventare pazzi e poi ammazzarci lun laltro. - A morte! A morte! - Toby! - esclamò Brandok. - Hanno ancora ragione loro. - Va bene - gridò Jao. - Ne riparleremo, quando sarete diventati più ragionevoli ed i fumi dellalcool non vi guasteranno più il cervello. - Ah! Cane dun governatore! - vociò il gigante. - Non morrò contento se prima non avrò la tua pelle. - Vieni a prenderla - rispose Jao. - Ti sfido. - Non mi scapperai, te lo giuro. - Sì, accoppiamoli tutti! - urlarono in coro gli altri. - Lasciamoli gridare e occupiamoci dei nostri affari - disse il capitano. - Già non potranno mai salire fino a noi, se non caliamo lascensore; e per togliere loro ogni speranza lo getto in mare. Così dicendo il comandante, prima che gli altri avessero il tempo di opporsi, con una spinta formidabile lo rovesciò giù dalla cupola. Le alghe, che in quel luogo non erano troppo fitte, saprirono e lo inghiottirono. - Avete condannato a una morte certa quegli sciagurati - disse Toby. - Se domani una nave approdasse qui, sapete che cosa farebbe? - chiese il capitano. - No. - Farebbe senzaltro saltare questa città con una buona bomba ad aria liquida, insieme a tutti quelli che contiene, morti e vivi. È vero Jao? - Così hanno decretato i governi dellEuropa e dellAmerica, per tenere a freno i rifiuti della società - rispose il vecchio. - Non sono ancora tre mesi che una nave aerea, mandata dal governo americano, ha colato a fondo la città sottomarina di Fortawa perchè i cinquecento forzati che labitavano si erano ribellati uccidendo il capitano di una nave e tutti i passeggeri per saccheggiare poi il carico. - Queste sono leggi inumane - disse Brandok. - La società vuole vivere e lavorare tranquillamente, - rispose il capitano. - Tanto peggio per i furfanti. Bah! Lasciamo questi poco interessanti discorsi e facciamo colazione, giacchè loceano ci lascia un po di tregua. - Io non potrò mangiare tranquillamente pensando che sotto di me vi sono forse cento persone che cominciano a soffrire la fame. - I viveri non mancheranno loro per parecchi giorni - disse Jao. - Se poi verranno a più miti consigli li sbarazzeremo dei cadaveri perchè non scoppi qualche terribile epidemia che sarebbe indubbiamente fatale anche a noi col calore spaventevole che regna in questa regione, e permetteremo loro di venire a respirare una boccata daria. Che cosa ne dite, capitano? - Io li lascerei crepare - rispose il comandante del Centauro. - No, ciò sarebbe inumano - dissero Toby e Holker. - Io sono convinto che finiranno per calmarsi - disse Brandok. - Quando i cadaveri cominceranno a corrompersi, saranno costretti ad arrendersi. - Cerchiamo la nostra colazione - ripetè il capitano. - Non ci conviene consumare il nostro pesce secco, che potremmo più tardi rimpiangere. Scendiamo sui sargassi, signori; i pesci, i granchi grossi ed i granchiolini, come vi ho detto, abbondano fra queste alghe. Si lasciarono scivolare lungo le invetriate della cupola tenendosi con una mano alle traverse di metallo e si calarono sul campo di sargassi che era in quel luogo così folto da poter reggere benissimo un uomo. Il capitano aveva detto il vero assicurando che la colazione non sarebbe mancata. In mezzo alle alghe, formate da fronde brune, molto ramificate, con corti peduncoli forniti di foglie lanceolate guizzavano miriadi di piccoli pesci, piatti, deformi, con una bocca molto larga lunghi appena un centimetro, del genere degli antennarius, di octopus purpurei e saltellavano dei piccoli cefalopodi e dei grossi granchi, occupati a fare delle vere stragi dei loro sfortunati vicini. - Che disgrazia non possedere una buona padella ed una bottiglia dolio - mormorava Brandok che non perdeva però il suo tempo. - Che ottima frittura si potrebbe mangiare! La caccia, poichè si trattava duna vera caccia, anzichè duna pesca, durò una buona mezzora e fu abbondantissima. Non potendo cucinare tutti quei piccoli pesci, poichè i fornelli a radium si trovavano in fondo alla città galleggiante i tre americani ed i loro compagni furono costretti a mangiare quella squisita frittura... viva! Luragano intanto a poco a poco si calmava. Le nuvole si erano finalmente spezzate, il vento aveva terminato di lanciare i suoi poderosi soffi e lAtlantico come se si fosse stancato di quella gigantesca battaglia che durava da quarantotto ore, si spianava rapidamente. Non accennava invece a calmarsi la rabbia dei forzati. Le troppo copiose libazioni dovevano aver sconvolto completamente quei cervelli che forse non erano mai stati equilibrati. Resi maggiormente furiosi dal rifiuto di Jao di calare lascensore, avevano saccheggiato i magazzini gettando tutto sottosopra poi avevano ripresa la demolizione delle casupole che ancora rimanevano, tutto fracassando e tutto disperdendo. Salivano di quando in quando dal pozzo urla feroci, che commuovevano non poco Toby e Brandok ma che lasciavano assolutamente indifferenti il capitano, Jao il pilota e perfino Holker, i quattro uomini moderni ormai abituati a considerare i malviventi come belve pericolose per la società! Alla sera però tutto quel baccano cessò. I forzati, stanchi di distruggere e di urlare, si erano finalmente decisi a riposarsi malgrado il tanfo insopportabile che cominciava ad espandersi al di sotto della immensa cupola; i cadaveri cominciavano a decomporsi. I tre americani ed i loro compagni, seduti sullorlo del pozzo, un po tristi guardavano il cielo che era tornato ad oscurarsi, chiedendosi quale altro malanno stava per coglierli. Si sarebbe detto che un nuovo uragano stava per scatenarsi sullirrequieto oceano. Unafa pesante, soffocante, regnava negli alti e nei bassi strati, satura di elettricità. Il sole, qualche ora prima, si era tuffato più rosso del solito, dentro una nuvolaccia nera che era apparsa verso ponente. - Ancora cattivo tempo, è vero, capitano? - chiese Brandok. - Sì - rispose il comandante del Centauro, che appariva più preoccupato del solito. - Avremo una seconda burrasca signori miei che getterà completamente fuori di rotta le navi volanti che potrebbero trovarsi in questi paraggi. Ho però una speranza. - Quale? - chiese Toby. - Che questo uragano che verrà da ponente ci tragga dai sargassi e ci spinga nuovamente al largo. - Sarebbe una vera fortuna, capitano. - Adagio, signore. Se il vento ci spingesse questa volta verso le Canarie? Ecco quello che temo. - Vi rincrescerebbe approdare a quelle isole? - chiese Brandok con sorpresa. Il capitano del Centauro guardò a sua volta lamericano con profonda sorpresa. - Ma da dove venite voi? - gli chiese. - DallAmerica, signore. - Un paese che non è poi molto lontano dalle Canarie. - Non so che cosa vogliate dire con ciò, capitano - disse Brandok sempre più stupito. - Disgraziata la nave marina od aerea che cadesse su quelle isole - rispose il capitano. - Nessun uomo dellequipaggio uscirebbe certamente vivo. - Che cosa è successo dunque su quelle isole? - chiese Toby, che non era meno sorpreso di Brandok. - Diamine! I governi dellAmerica, dellEuropa dellAsia e dellAfrica hanno popolato quelle isole di tutti gli animali che un tempo esistevano su tutti i cinque continenti. - Perchè? - chiese Brandok. - Per conservare le razze. Là vi sono tigri, leoni, elefanti, pantere, giaguari, coguari, bisonti serpenti e tante altre bestie delle quali io non conosco nemmeno il nome - rispose il capitano. - Come ben sapete, ormai, tutti i continenti sono fittamente popolati quindi quegli animali non avrebbero più trovato nè rifugio, nè scampo. Gli zoologi di tutto il mondo, prima della distruzione completa di tutte le belve, hanno pensato di conservare almeno le ultime razze. - Trasportandole alle Canarie? - Sì, signor Brandok - rispose il capitano. - E gli abitanti di quelle isole non vengono divorati? - Quali abitanti? - Non ve ne sono più? Scusate la mia ignoranza, capitano, ma noi veniamo dalle parti più remote del continente americano dove non giungono notizie di tutti gli avvenimenti del mondo - disse Toby che non desiderava affatto far conoscere la storia della loro risurrezione. - Credevo che gli americani fossero più innanzi di noi europei - disse il capitano. - Dunque voi avete sempre ignorato la terribile catastrofe che ha colpito quelle disgraziate isole cinquantanni or sono? - Non ne abbiamo mai udito parlare - rispose Brandok. - Già si sapeva che tutte quelle isole erano dorigine vulcanica - rispose il capitano. - Non erano altro che le punte estreme dimmense montagne o meglio di vulcani inghiottiti forse durante il gigantesco cataclisma che fece sprofondare lantica Atlantide. Un brutto giorno il Tenerifa, dopo chi sa quante migliaia danni di sonno, cominciò a svegliarsi vomitando lave in quantità prodigiosa e tanta cenere da coprire tutte le isole del gruppo. Ancora si fosse limitato a questo; vomitò invece, anche una tale massa di gas asfissiante da distruggere completamente la popolazione. - Non ne scampò nemmeno uno? - chiese Brandok. - Appena quindici o venti, i quali recarono in Europa la terribile notizia - rispose il capitano. - Quelleruzione spaventevole durò ventanni, facendo scomparire parecchie isole, poi cessò bruscamente. I governi europei ed americani, dopo aver invano cercato di ripopolare quelle terre, hanno allora pensato di relegarvi tutti gli animali feroci o no, che ancora sussistevano sui cinque continenti, per impedirne la totale distruzione. - Sicchè quelle isole sono diventate tanti serragli - disse Toby. - Sì, signore. Di quando in quando dei coraggiosi cacciatori si recano là a fare delle battute onde provvedere i musei ed impedire che quegli animali diventino troppo numerosi. - Quante cose hanno fatto questi uomini in centanni! - mormorò Brandok, che era diventato pensieroso. - Se potessimo ripetere lesperimento, che cosa vedremmo fra un altro secolo? Forse noi, uomini daltri tempi, non potremmo più vivere. Luragano che il capitano aveva annunciato si avanzava con un crescendo orribile di tuoni e di lampi così intensi che Brandok e Toby si sentivano accecare. Pareva che la grande elettricità sviluppata dalle infinite macchine elettriche funzionanti sulla crosta terrestre avesse avuto una ripercussione anche negli alti strati aerei, perchè i due americani non avevano mai veduto ai loro tempi, lampi così abbaglianti e di così lunga durata. Luragano questa volta veniva da ponente. Era quindi probabile che il Mare dei Sargassi, scompaginato dai furiosi assalti dellAtlantico allargasse le sue mille e mille braccia, lasciando libera la città galleggiante. Alla mezzanotte, loceano sollevato da un vento impetuosissimo, diede i primi cozzi ai campi dei sargassi. I suoi cavalloni piombavano sulle masse erbose con furia estrema, rodendo o sfondando qua e là i margini. La città galleggiante, investita per di sotto, si agitava in tutti i sensi. Pareva che dei marosi, duna potenza incalcolabile, la urtassero nella sua parte inferiore poichè di quando in quando subiva dei soprassalti violentissimi che mettevano a dura prova i muscoli dei tre americani e dei loro compagni. I forzati, svegliati dal rombare incessante dei tuoni, dai bagliori intensissimi dei lampi e dal rumoreggiare delle onde avevano ricominciato a urlare, mescolando le loro voci a quella possente della tempesta. Spaventati da tutto quel fracasso, non sapendo che cosa succedeva allesterno, chiedevano che si calasse lascensore che ormai non cera più, minacciando di sfondare le pareti della città galleggiante e di annegare tutti. - Non ci mancherebbe altro! - esclamò il capitano, un po inquieto. - Se mettono in esecuzione la loro minaccia, buona sera a tutti. Non sarà il campo dei sargassi che ci salverà, con questo indiavolato ondulamento. Caro Jao, bisogna cercare di calmarli. - Bisognerebbe farli salire e allora ci accopperanno tutti - rispose il vecchio che cominciava a tremare. - Cercate di rassicurarli. - Non mi ascolteranno. Vogliono uscire da quella bolgia infernale dove soffocano. Non sentite che puzza orrenda comincia a sprigionarsi da tutti quei cadaveri? - Non siamo stati noi a commettere la strage - disse il capitano. - Ne sopportino le conseguenze ora. Noi non possiamo, in così piccolo numero e senza ascensore, far salire fino a noi quattrocento e più cadaveri. Ci vorrebbe una settimana di lavoro. - E forse non basterebbe - disse il pilota. - Eppure bisogna fare qualche cosa per quei disgraziati, - disse Toby. - Che stupido sono! - esclamò in quel momento Jao. - E più stupidi di me sono anche loro. - Perchè, amico? - chiese il capitano. - Noi possiamo tramutare la città galleggiante in una immensa ghiacciaia. E nessuno prima ci aveva pensato! Tre volte bestia con cento corna! - In qual modo? - chiesero Brandok e Toby. - Abbiamo più di venti serbatoi pieni daria liquida per la conservazione del pesce. Dieci si trovano sotto la cupola e gli altri nei quattro angoli della città. Fra cinque minuti i cadaveri geleranno o poco meno, e la loro putrefazione sarà immediatamente arrestata. - E gelerete anche i vivi - disse Brandok. - Hanno delle coperte; che si coprano - disse il capitano. - Cercate almeno prima di calmarli ed avvertirli - disse Toby. - Non udite come picchiano contro le pareti della città? Non dubito che siano robustissime, però potrebbero cedere in qualche punto. - Avete ragione - rispose Jao. Per essere meglio udito dai forzati, si calò fino sulle traverse dacciaio che avevano servito di sostegno allascensore comparendo fra i potenti fasci di luce proiettati dalle lampade a radium che non erano state più spente. Fu subito scorto dagli abitanti i quali non cessavano di guardare in alto sempre colla speranza di veder scendere lascensore, ed un coro dinvettive salì su pel pozzo con un frastuono indiavolato. - Eccolo, il brigante! - Eccolo, il traditore! - Linciamo quellavanzo di galera che ha giurato da sempre la nostra distruzione. - Scendi cane!... Scendi!... Jao li lasciò sfogare, ricevendo filosoficamente, senza turbarsi, quelluragano dingiurie e di minacce e quando vide che non avevano più fiato, fece loro un gesto amichevole, gridando: - Ma finitela, pazzi! Volete ascoltarmi sì o no? Se continuate, risalgo e non mi rivedrete più mai. - Sì, sì, lasciamolo parlare! - gridarono parecchie voci. - Parla dunque, vecchio - disse una voce. - La nostra città si è staccata dallo scoglio e la tempesta ci ha portati fra i sargassi. - Tu menti! - Che uno di voi, ma uno solo, salga per accertarsi se io ho detto la verità. - Cala lascensore! - Il mare lha portato via. - Manda giù una fune allora. - Sì - rispose Jao. - Vi avverto però che se sale più duno la taglieremo. La cupola è avariata e crollerebbe sotto il vostro peso. - E vuoi che crepiamo qui, fra tutti questi cadaveri che puzzano orrendamente? - gridò un altro. - Aprite i serbatoi dellaria liquida e geleranno presto. - Aveva appena terminato di parlare che tutti quegli uomini si precipitavano verso i quattro angoli della città galleggiante dove si vedevano degli enormi tubi dacciaio. Si udirono tosto dei fischi acutissimi, poi una corrente daria gelida eruppe dal pozzo mentre le lastre di vetro si coprivano per di sotto duno strato di ghiaccioli. Intanto Brandok, il capitano ed il pilota avevano attaccato le funi che una volta servivano per sospendere le reti e che le onde in parte avevano risparmiate, e le avevano annodate. - Caliamole nella ghiacciaia - disse Brandok, che respirava a pieni polmoni laria fredda che usciva sempre a folate dal pozzo. - Siamo quasi sotto lequatore e battiamo già i denti. Che cosa non hanno dunque inventato questi meravigliosi uomini del Duemila? Io finirò per impazzire davvero, te lo assicuro! I forzati, aperte le valvole, erano corsi a chiudersi nelle case che ancora si mantenevano bene o male, in piedi, impadronendosi di tutte le coperte che trovavano. Se sotto la cupola andava formandosi il ghiaccio quale freddo doveva regnare laggiù con quei quattro serbatoi che soffiavano fuori gradi e gradi di gelo? La fune finalmente, solidamente trattenuta dal capitano, dal pilota e da Jao toccò il suolo; ma allora un altro e più spaventevole tumulto scoppiò fra quei furibondi. Venti mani lavevano afferrata e non volevano più lasciarla. Quelli che non avevano potuto farsi innanzi a tempo, si erano messi a percuotere spietatamente i compagni che pei primi lavevano presa. Il capitano ed i suoi compagni, nauseati da quelle scene, invano si erano provati a ritirare la fune. Sarebbe stato necessario un argano. Già il primo stava per proporre di tagliarla, quando un giovine galeotto più lesto degli altri, con un salto degno dun clown balzò sopra le teste dei rissanti, aggrappandovisi e troncandola, con un colpo di coltello, sotto i propri piedi. - Su! Su! - gridò il capitano. Il giovine montava rapidamente, poichè anche gli americani prestavano man forte al capitano. I forzati, vedendo salire il compagno, lo coprivano dingiurie, minacciando di sventrarlo appena fosse disceso. - Noi non potremo mai andare daccordo con quelle canaglie - mormorò Brandok. - Il galeotto di centanni fa mi pare che si sia mantenuto eguale. La scienza tutto ha perfezionato fuorchè la razza, e luomo malvagio è rimasto malvagio. Passeranno secoli e secoli, ma, levato lo strato di vernice datogli dalla civiltà sotto si troverà sempre luomo primitivo dagli istinti sanguinari. La fune, vigorosamente tirata dal capitano e dai suoi compagni, era giunta presso i margini del pozzo. Il galeotto che vi si era aggrappato, un giovinotto quasi ancora imberbe, biondo, allampanato tutto braccia e gambe, appena si vide a buon punto, lasciò la fune balzando agilmente sulla cupola. - Guarda dunque e va a riferire ai tuoi compagni quello che hai veduto - gli disse Jao. - Che siamo sul mare o allinferno poco mimporta - rispose il galeotto, respirando a lungo. - Sono uscito da quel macello e mi basta. Accoppatemi, se volete, ma io non ritornerò mai più laggiù. Mi farebbero a brani. - Rimani adunque, però tavverto - disse il capitano - che se tenterai qualche cosa contro di noi avrai da aggiustare i conti colla mia rivoltella elettrica. - Non vi darò alcun impiccio, ve lo giuro, signore. - Sotto, i forzati urlavano a squarciagola. La gran voce della tempesta però non tardò a soffocare tutti quei clamori. Luragano sconvolgeva per la seconda volta lAtlantico. - Dove andremo? - si chiese il capitano, che guardava con inquietudine le onde che si rovesciavano, con furia estrema sui campi dei sargassi. Ad un tratto la città galleggiante che si trovava un po sbandata, si raddrizzò di colpo, emergendo bruscamente di parecchi metri. - Aggrappatevi alle traverse! - aveva gridato Jao. Unonda mostruosa, passando attraverso il campo dei sargassi contro cui sappoggiava la città galleggiante avanzava con mille muggiti spingendo innanzi a sè delle fitte cortine dacqua polverizzata che velavano perfino la luce dei lampi. - Andiamo dunque? - chiese Brandok, che col robusto braccio destro teneva fermo Toby, affinchè non venisse portato via dal cavallone. Una tromba, una vera tromba dacqua passò su di loro, coprendoli ed inzuppandoli dalla testa ai piedi poi la città galleggiante si spostò e fece un salto immenso. Era nuovamente libera. Le meraviglie del Duemila di Emilio Salgari Capitulo Diciottesimo Lisola delle Belve Feroci. Per la seconda volta la città sottomarina si trovava in balía delloceano. Le forze brutali della natura avevano nuovamente vinto, ma questa volta non in peggio, perchè avevano liberati i naufraghi si potevano chiamare così ormai, da una prigionia che avrebbe potuto diventare fatale a tutti. Lenorme massa aveva ripresa la sua danza disordinata. Dove andava? Nessuno lo sapeva. Certo però il vento e le onde li spingevano verso nord-est, in direzione delle Canarie. I sette uomini, essendo rimasto con loro il giovine forzato, non si trovavano però in liete condizioni. Erano ben più fortunati i galeotti, i quali almeno stavano al sicuro entro le pareti dacciaio al sicuro dai colpi di mare e dai terribili colpi di vento sia pure alle prese col freddo intenso che si sprigionava incessantemente dai serbatoi daria liquida. Luragano infuriava con rabbia estrema. Pareva che ormai avesse decretata la perdita di quella disgraziata città galleggiante. - Toby, - disse Brandok, mentre le onde continuavano a passare e ripassare sulla cupola con impeto spaventevole - da buon americano le avventure non mi sono mai dispiaciute; però comincio ad averne abbastanza di questa interminabile storia. Sai a che cosa penso io? - Pensi che le onde sono troppo violente e che lAtlantico non è troppo clemente verso gli uomini di cento anni fa. - No, che noi finiremo male. - E ti lamenti, dopo aver vissuto quasi un secolo e mezzo e aver veduto tante meraviglie? Senza il mio liquore che cosa saresti, tu, a questora? Un pizzico di cenere senza nemmeno un pezzetto dosso. - Hai ragione, Toby - rispose Brandok, sforzandosi di sorridere. - Su centinaia e centinaia di milioni di persone scomparse nel gran baratro della morte noi soli siamo sopravvissuti ed ho il coraggio di lamentarmi! - Contentati dunque di vivere unora, o un mese, e non pensare ad altro. Checchè debba succedere, nessun altro mortale avrà avuto tanta fortuna. Guardati invece dalle onde. Insidiano la nostra vita. E la insidiavano davvero. Mai lAtlantico aveva avuto un simile scatto di collera in cinquantanni, o forse cento. Brandok, che nella sua gioventù laveva attraversato già tante volte, mai laveva visto così. Ma era soprattutto lestrema tensione elettrica che colpiva i due americani. I lampi avevano una durata straordinaria, di cinque e perfino dieci minuti, e le folgori cadevano a dozzine alla volta. Brandok, forse più nervoso di Toby, sussultava come se ricevesse delle vere scariche elettriche e quando si passava una mano sulla testa, i suoi capelli, quantunque bagnati, crepitavano e sprigionavano delle vere scintille. La città galleggiante intanto continuava ad andare attraverso alle onde come un semplice guscio di noce. Non era già una nave: si poteva considerare un immenso rottame in balìa dei furori delloceano. Tutta la notte, e anche il giorno seguente, lenorme massa incessantemente travolta dai cavalloni errò sullAtlantico senza che i naufraghi nulla potessero tentare per darle una direzione. Durante tutto quel tempo i forzati, probabilmente molto impressionati dai fragori delle onde dal rombare incessante dei tuoni e dai soprassalti disordinati della loro città, si erano mantenuti tranquilli. Inoltre il freddo intenso che regnava laggiù doveva aver calmati i loro furori. Mai ghiacciaia era stata così fredda di certo poichè i cristalli di ghiaccio avevano avvolto perfino i cadaveri, arrestandone la putrefazione. Al mattino del secondo giorno, il capitano, che stava sempre di guardia col pilota, resistendo tenacemente al sonno, mandò un grido. - Tenerife! I tre americani, Jao ed il giovine galeotto che sonnecchiavano legati solidamente alle traverse dacciaio per non venire portati via dai cavalloni che lAtlantico scagliava senza tregua contro la cupola, udendo quel grido, si erano alzati a sedere. Cominciava ad albeggiare allora; era però unalba grigiastra, di triste aspetto, non permettendo le tempestose nubi che la luce si diffondesse liberamente. Verso levante, ad una grande altezza, una colonna di fuoco salzava, oscillando in tutte le direzioni e forando il cielo. - Erutta ancora la gigantesca montagna? - chiese Brandok. - Sembra che si sia risvegliata - rispose il capitano. - Ci spinge verso quelle isole il vento? - Purtroppo - rispose il capitano. - Che dopo i forzati dobbiamo aver a che fare colle belve feroci? - Non tutte le isole sono popolate di leoni, di tigri, di pantere, di giaguari, di leopardi eccetera, signore. Ve ne sono molte che servono dasilo sicuro ad animali inoffensivi o quasi, come i bisonti gli ultimi campioni del vostro paese, struzzi, giraffe, gazzelle, cervi, daini e tanti altri che non saprei nominarvi. Se le onde ci spingeranno verso una di queste ultime, non avremo nulla da temere, anzi avremo da guadagnare degli arrosti squisiti. Disgraziatamente mi pare che le onde ci caccino verso Tenerife. - Mi fate venire la pelle doca, capitano. - Ci rifugeremo in fondo alla città. - E allora i forzati ci faranno a pezzi. - Ah! diavolo! Non avevo pensato che abbiamo un vulcano anche sotto i nostri piedi - disse il capitano del Centauro. - Non siamo però ancora a terra e non sappiamo ancora dove queste onde capricciose manderanno a sfracellarsi questa immensa cassa di metallo. - Temete che si sfasci? - chiese Toby. - Le spiagge di quelle isole sono quasi dovunque tagliate a picco e non vi saprei dire, signore, in quale stato noi potremo approdare. Troppo buono no, di certo. Troveremo là dei flutti di fondo che scaraventeranno la città galleggiante chi sa mai dove! Qualunque cosa succeda vi consiglio di non abbandonare un solo istante le traverse della cupola: chi si lascerà strappare dai cavalloni verrà indubbiamente sfracellato. Occhio a tutto, e tenetevi bene stretti! La città galleggiante, infatti veniva spinta verso lantico possedimento spagnolo che i furori dellimmensa montagna avevano ormai resi inabitabili. Lenorme cono, quasi volesse fare un degno accompagnamento alla rabbia dellAtlantico, eruttava con gran lena, coprendosi tutto di fuoco. Lungo i suoi fianchi scoscesi, veri fiumi di lava scendevano, facendo avvampare le foreste. Bombe colossali uscivano dal suo cratere fiammeggiante e, dopo aver attraversate le nubi ricadevano descrivendo delle arcate superbe, lasciandosi dietro getti di fuoco e si spaccavano, scoppiando. Boati spaventevoli, che soffocavano talvolta il rombare dei tuoni, uscivano dalla gola fiammeggiante del vulcano. - Chi avrebbe detto che quel colosso si sarebbe un giorno ridestato, e per due volte di seguito? - mormorò Toby. - Ciò indica che la terra non ha ancora incominciato il suo raffreddamento. La città galleggiante continuava intanto ad avanzare, passando fra il vastissimo canale della Grande Canaria e lisola di Puerto Ventura col grave pericolo di urtare contro le innumerevoli scogliere che erano sorte dopo lultima eruzione del Tenerifa. Poichè le onde eran diventate meno tumultuose, opponendo le due isole due barriere insormontabili ai furori dellAtlantico, il capitano ed i suoi compagni si erano alzati. Una luce intensa, rossa come quella dellaurora boreale, scendeva dallimmenso cono, tingendo le acque di riflessi sanguigni. Lo spettacolo era sublime ed insieme spaventevole. Vortici di fumo, pure rossastro, ma che di quando in quando avevano dei bagliori sinistri, lividi come se masse di zolfo ardessero entro il cratere, si stendevano al di sotto delle tempestose nubi, turbinando sulle ali del vento. Le bombe continuavano a grandinare, con un fragore di tuono, schiantando ed incendiando le antichissime selve mentre i torrenti di lava dilagavano come un mare di fuoco. - Ho veduto una volta il Vesuvio - disse Brandok. - Quello però era un giocattolo in confronto a questo titano. La città galleggiante, sempre sospinta dalle onde, era entrata nella zona illuminata. Pareva che navigasse su un mare incandescente. I vetri della cupola, riflettendo i bagliori del vulcano proiettavano fino in fondo alla città una luce così intensa da far impallidire quella delle lampade a radium. I forzati, che non potevano indovinare di che cosa si trattasse, urlavano spaventosamente senza che nessuno si occupasse di spiegare loro da dove provenivano quei bagliori intensi. Era troppa lansia, o meglio langoscia, che si era impadronita del capitano e dei suoi compagni per pensare a quelli che gelavano entro la gigantesca massa dacciaio. Lurto stava per accadere. Tenerife non era che a poche gomene, ed i cavalloni continuavano a sospingere la città galleggiante con grande impeto. Avrebbe resistito o si sarebbe sfasciata? Era quella la domanda che tormentava tutti, senza trovare una risposta. Erano allora le due del mattino. Il vulcano avvampava e tuonava sempre con crescente furore. Pareva che tutta lisola ardesse. I tre americani, il capitano, il pilota ed i due forzati si erano sdraiati sulla cupola, tenendosi stretti alle traverse. Le onde, che si rovesciavano attraverso il canale non cessavano di muovere allassalto di quel colossale ostacolo che impediva loro di stendersi liberamente. Giungevano una dietro laltra, a brevissimi intervalli, sollevando dei formidabili flutti di fondo. Dimprovviso la città galleggiante si sollevò per parecchi metri, con un rombo assordante, poi si rovesciò su un fianco adagiandosi verso la spiaggia che era improvvisamente comparsa dopo lultimo colpo di mare. Una parte della cupola si spezzò con immenso fragore rovinando nellinterno della città con Jao ed il giovine forzato che si trovavano disgraziatamente da quella parte. I tre americani, il capitano ed il pilota, più fortunati, erano riusciti a balzare a terra in tempo arrampicandosi velocemente su per la spiaggia dirupata, prima che londata di fondo ritornasse allassalto. Il mare in quel luogo offriva uno spettacolo orribile. I cavalloni, arrestati bruscamente nella loro corsa impetuosissima, montavano allassalto dellisola con un frastuono spaventevole. Immani colonne di spuma si rovesciavano, col fragore del tuono, contro le rocce, sgretolandole, polverizzandole. La città galleggiante, urtata da tutte le parti, cozzava e tornava a cozzare contro la costa. Lenorme cassa di metallo, che per lunghi anni, sullo scoglio a cui era stata avvinta aveva sfidato impunemente le rabbie dellAtlantico, a poco a poco si sfasciava. Dallinterno salzavano urla orribili. I forzati, vedendo lacqua rovesciarsi attraverso la cupola seminfranta scappavano da tutte le parti, per non morire annegati dal formidabile assalto delle onde. - Sono perduti! - disse il capitano, che si teneva aggrappato ad una roccia, a fianco di Brandok. - Lo credete? - chiese questi con voce commossa. - Nessuna costruzione umana può resistere a simili cozzi. Fra mezzora, e forse meno, le pareti metalliche si apriranno e nessuno di quei disgraziati si salverà. - Non possiamo tentare nulla per strapparli alla morte? - chiese Toby, che si trovava dallaltro lato del capitano. - Che cosa vorreste fare? Se scendiamo, le onde ci porteranno via senza che possiamo recare nessun aiuto agli abitanti della povera città! - Mi si spezza il cuore nel vederli morire tutti, in quel modo. - Supponete di assistere al naufragio dun bastimento. Loceano vuole di quando in quando le sue vittime. - Ed a noi quale sorte sarà riserbata? - chiese Brandok. - Non lieta di certo, se non giunge in nostro soccorso qualche nave - rispose il capitano. - Domani ci troveremo fra i leoni, le tigri, i leopardi, i giaguari, e non so come ce la caveremo, signori miei perchè è appunto su questisola che hanno radunate tutte le belve feroci capaci di difendersi da sole e quindi in grado di conservare la loro razza. - E non avete che la vostra rivoltella! - Nientaltro, signore. - Corriamo dunque il pericolo di terminare il nostro viaggio nel ventre di questi ferocissimi e sanguinari abitanti. - Purtroppo. - Non avremo da rimpiangere la sorte toccata agli abitanti della città sottomarina. - Potremmo forse invidiarla - rispose il capitano. Intanto lenorme cassa dacciaio, spinta e risospinta dalle onde che non cessavano dinvestirla continuava a urtare, con un fragore infernale, contro le rocce della costa ed a piegarsi. Le grosse vetrate si spezzavano e lacqua precipitava come una fiumana nellinterno. Le grida dei disgraziati che annegavano nel fondo, senza potersi sottrarre in modo alcuno alla morte a poco a poco diventavano più rade e più fioche mentre invece il vulcano rombava e tuonava formidabilmente gareggiando coi fragori della tempesta. Ad un tratto la città fu bruscamente sollevata da un cavallone mostruoso e completamente rovesciata. Il suo fondo, coperto di alghe e dincrostazioni marine, apparve per un momento in aria poi la massa intera fu inghiottita e scomparve sotto le onde coi suoi morti ed i suoi vivi, se ve nerano ancora. - È finita - disse il capitano, che per la prima volta apparve un po commosso. - Daltronde, anche se fossero sfuggiti per ora alla morte, non si sarebbero salvati più tardi dalle vendette della società. Una buona bomba di silurite lasciata cadere da qualche vascello aereo, li avrebbe egualmente affondati per punirli della loro ribellione. - Che cosè questa silurite? - disse Toby. - Un esplosivo potentissimo, inventato di recente, che vi polverizza una casa di venti piani come se fosse un semplice castello di carta - rispose il capitano. - Signori, vedo ergersi sopra di noi una roccia che mi pare sia tagliata quasi a picco. Volete un buon consiglio? Affrettiamoci a raggiungerla prima che sorga lalba. - Anche qui non corriamo alcun pericolo - osservò Brandok. - Le onde non giungono fino a noi. - Potrebbero però giungere le belve, caro signore - rispose il capitano. - La scalata a questo scoglio non sarà troppo difficile per una pantera o per un leopardo. Seguitemi, o più tardi ve ne pentirete. Nessuno, fuorchè il capitano cui nulla sfuggiva aveva prima di allora notato che un po più indietro sinnalzava un piccolo scoglio, di forma piramidale che aveva i fianchi quasi tagliati a picco e che poteva diventare un ottimo rifugio contro gli assalti delle innumerevoli belve che popolavano la vasta isola. I tre americani, comprendendo che la loro salvezza stava lassù, quantunque si reggessero appena in piedi dopo tante veglie alle quali non erano abituati, seguirono il capitano ed il pilota. La luce intensa, proiettata dal fiammeggiante vulcano, permetteva di scegliere la parte meno difficile per dare la scalata al piccolo cono. Le pareti però erano così lisce che il capitano cominciava a dubitare molto di poter raggiungere la cima quando scoperse una specie di canale piuttosto ristretto, coi margini coperti di sterpi che saliva rapidissimo, ma che tuttavia poteva servire. - Coraggio, signori - disse, vedendo che i tre americani non ne potevano proprio più. - Un ultimo sforzo ancora: quando sarete lassù potrete riposarvi tranquillamente. Aggrappandosi agli sterpi ed aiutandosi lun laltro, dopo venti minuti riuscirono a raggiungere la cima del cono, il quale era tronco. La piattaforma superiore era piccolissima, però poteva bastare per cinque uomini. - Se avete sonno, dormite - disse il capitano. - Cincaricheremo noi di vegliare. Fino allo spuntare del sole non correremo nessun pericolo. Le belve sono troppo spaventate dalleruzione per pensare ora a noi. Questa notte non lasceranno i loro covi. - Ne ho bisogno - disse Brandok, che era diventato pallidissimo come se quel supremo sforzo lo avesse completamente accasciato. - Io non so che cosa mi prenda: le mie membra tremano tutte ed i miei muscoli sussultano come se ricevessero delle continue scosse elettriche. È la seconda volta che mi succede questo. - Ed io provo i medesimi effetti - disse Toby, lasciandosi cadere al suolo come corpo morto. - Una buona dormita vi calmerà - disse il capitano. - Voi avete provate troppe emozioni in così pochi giorni. Il dottore scosse la testa, e guardò Brandok che sussultava come se avesse qualche pila dentro il corpo. - Questa intensa elettricità, che ormai ha saturato tutta laria del globo e alla quale noi non siamo abituati temo che ci sia fatale, - mormorò poi. - Noi siamo uomini daltri tempi. Nonostante i fragori del mare, i ruggiti del vento ed i boati formidabili del vulcano i tre americani avevano chiusi gli occhi, addormentandosi quasi di colpo. Erano già tre notti che non dormivano più e solo il capitano ed il suo pilota abituati alle lunghe veglie, potevano ancora resistere a quella lunga prova. Quel sonno benefico durò fino alle otto del mattino e forse chissà quanto sarebbe durato se il capitano non li avesse svegliati con delle vigorose e replicate scosse. Luragano era cessato ed il sole, già alto lanciava i suoi ardenti raggi sulla verdeggiante isola che un tempo era stata una delle più splendide perle dellAtlantico. In mezzo a quella terra ubertosa, ricca delle più splendide piante dei tropici, campeggiava, immenso gigante, il vulcano dal cui cratere uscivano ancora immense lingue di fuoco e nuvoloni fittissimi di fumo che oscuravano il cielo. Tutte le foreste della montagna ardevano, contorcendosi sotto le strette delle lave che scendevano giù senza posa. Tutte le pianure che si estendevano fino sulle rive del mare, con leggere ondulazioni erano coperte da superbe foreste di palme, di cocchi e di banani. Nessuna casa però, nessun pezzo di terra coltivato: cittadelle e villaggi erano scomparsi sotto quella vigorosa vegetazione. - È questo limpero delle belve feroci? - chiese Brandok, che si era un po rimesso dai suoi sussulti nervosi. - Sì, signore - rispose il capitano. - Io non le vedo però quelle terribili bestie. - Non desiderate di vederle, signore. Oh, non tarderanno a giungere. - Avete ragione, capitano, - disse il pilota - non tarderanno. Eccone laggiù alcune che fanno capolino fra i cespugli che circondano la roccia. Ci hanno già fiutati e si preparano a riempirsi il ventre colle nostre carni. Là, guardate! Il capitano ed i tre americani seguirono cogli sguardi la direzione che il pilota indicava col braccio e non poterono trattenere un brivido di terrore. Trenta o quaranta animali dal pelame fulvo e dalle folte criniere nerastre saprivano il passo attraverso i cespugli, avvicinandosi alla roccia, che serviva da contrafforte al cono. - È un branco di leoni! - esclamò il capitano. - Ecco dei brutti vicini che ci faranno passare un terribile quarto dora. - Potranno giungere fino a noi? - chiesero Toby e Holker, che erano ben più spaventati di Brandok. - Potrebbero tentare lassalto dalla parte della fenditura - rispose il capitano. - Fortunatamente il passaggio è stretto e non potranno presentarsi più duno per volta. - Avete abbastanza palle per arrestarli? - chiese Brandok. - Per sei rispondo io; in quanto agli altri... Ah! Fate raccolta di sassi, di macigni, di tutto ciò che può servire come proiettile. Ve ne sono nel canalone. Presto, signori! Non vi è tempo da perdere! I cinque uomini si erano lasciati scivolare attraverso la spaccatura dove vi erano non pochi macigni, staccati dalle rocce dagli acquazzoni. Con uno sforzo supremo ne trassero parecchi sulla piccola piattaforma, allineandoli di fronte allimboccatura del crepaccio. Avevano appena terminata la raccolta, quando i leoni già abbastanza stanchi di guardare i cinque uomini da lontano, si mossero salendo la roccia. Ruggivano spaventosamente e mostravano i loro denti aguzzi, mentre le loro criniere salzavano. Un grosso maschio, di statura imponente, dopo aver lanciato un ruggito formidabile che parve un colpo di tuono superato il contrafforte, si cacciò nel canalone, piantando le unghie nelle fenditure della roccia. - Risparmiamo, finchè si può, le munizioni - disse il capitano. - Aiutatemi a lanciare questa bomba, signori! Incanalarono un masso del peso duna quarantina di chilogrammi che poco prima avevano issato non senza fatica fino alla piattaforma e attesero il momento opportuno per scaraventarlo. Il leone insospettito da quella manovra, si era fermato; ma poi, spinto dalla fame ed incoraggiato dai ruggiti dei suoi compagni, ricominciò ad arrampicarsi. Il capitano, che teneva pronta anche la rivoltella elettrica, attese che si fosse spinto bene innanzi, poi gridò: - Gettate!.... La pietra, violentemente spinta innanzi, rotolò giù per la spaccatura con rapidità fulminea e piombò addosso alla belva la quale in quel momento si trovava in una strettoia. Colpita alla testa da quel proiettile di nuovo genere stramazzò fulminata, ostruendo col suo corpo il passaggio. Non era però un ostacolo sufficiente per quei saltatori che non sarrestano nemmeno dinanzi ad una palizzata alta tre o quattro metri. Un altro leone, che si era subito dopo cacciato nella spaccatura senza essere veduto dagli assediati troppo occupati a sorvegliare le mosse del primo, annunciò la sua presenza con un formidabile ruggito. Balzare sopra il corpo del compagno e precipitarsi allassalto fu cosa dun sol momento. Mancava il tempo ai difensori della collinetta di scagliare un nuovo masso. Fortunatamente il capitano aveva la rivoltella. Si udì un leggero sibilo e anche la seconda fiera cadde con una palla nel cervello. - Bravo, capitano! - gridò Brandok. Gli altri leoni, resi più prudenti, si erano fermati; poi si erano messi a girare e rigirare intorno al cono, empiendo laria di ruggiti. Intanto sul margine della foresta altri animali erano comparsi. Vi erano delle tigri, dei leopardi e dei giaguari e, cosa strana, pareva che fossero in buone relazioni poichè non si assalivano reciprocamente, come forse avrebbero fatto se si fossero trovati nelle loro selve natie. Probabilmente il continuo contatto li aveva persuasi a rispettarsi reciprocamente, conoscendosi quasi deguale forza. È certo però che non dovevano rispettare quelli più deboli, per non morire di fame. - La nostra situazione minaccia di diventare disperata - disse il capitano. - Quandanche riuscissimo a distruggere i leoni, ecco là altri animali, non meno pericolosi, pronti a surrogarli. Vi avevo detto, signori, che avremmo rimpianto la fine dei forzati. Era meglio morire annegati, piuttosto che provare gli artigli ed i denti di queste belve. Loceano ci ha risparmiati per condannarci ad una fine più miseranda. Poteva inghiottirci. Che cosa ne dici tu, pilota? Il marinaio non rispose. Con una mano tesa dinanzi agli occhi guardava in alto, con una fissità intensa. - Ebbene, pilota, sei diventato muto? - chiese il capitano. Un grido sfuggì in quello stesso momento dalle labbra del marinaio. - Un punto nero nello spazio! - Un vascello aereo? - chiese il capitano, facendo un salto. - Non so, comandante, se sia un grosso volatile o qualche soccorso che ci giunge in buon punto. - Guardate bene, mentre io tengo docchio i leoni. Brandok ed i suoi compagni si erano pure voltati, guardando in aria. Un punto nero, un po allungato, che non si poteva confondere con un uccello, aquila o condor, e che singrossava con fantastica rapidità fendeva lo spazio ad unaltezza straordinaria come se volesse passare sopra limmensa colonna di fuoco e di fumo che irrompeva dal cratere del Pico de Teyde. - Sì! Un vascello! Un vascello! - urlarono tutti. - Ecco la salvezza che giunge in buon punto - rispose il capitano, sparando su un terzo leone che si era deciso a muovere allattacco. Il vascello volante scomparve per qualche istante fra i turbini di fumo, poi ricomparve abbassandosi rapidamente. Aveva puntata la prora verso il piccolo cono e si avanzava collimpeto di un condor. - Ci hanno scorti e si dirigono verso di noi! - gridò il pilota. - Tenete duro alcuni istanti ancora, comandante! I leoni, come se si fossero accorti che le prede umane stavano per sfuggire loro, tornavano allassalto mentre parecchie tigri e parecchi giaguari sbucavano attraverso i cespugli per prendere parte anche essi al banchetto umano. Il capitano, vedendo unaltra belva incanalarsi nella spaccatura non esitò a consumare unaltra palla ed essendo un valente tiratore, anche questa volta non mancò il bersaglio. - E tre - disse. - Ve ne sono però ancora quindici o sedici senza contare tutte le altre bestie, che pare siano ansiose di assaggiare un po di carne umana. Daltronde non hanno torto. Sono molti anni di certo che non gustano di questi piatti. Un quarto leone, dopo aver mandato un ruggito spaventevole, si scagliò pure attraverso la spaccatura balzando sopra i cadaveri dei compagni, ma non ebbe miglior fortuna. I naufraghi della città sottomarina, sicuri ormai di venire raccolti dal vascello volante, il quale ingigantiva di momento in momento avevano cominciato a far rotolare i massi raccolti, scagliandoli in tutte le direzioni per arrestare non solo lo slancio dei leoni, bensì anche quello degli altri animali. Quella grandine di massi ebbe maggior successo che i colpi di rivoltella del capitano. Le belve, spaventate, avevano cominciato a indietreggiare, spiccando salti giganteschi, per non farsi fracassare le costole. - Coraggio, signori! - gridava il capitano, il quale di quando in quando sparava qualche colpo di rivoltella. - Ricacciamo queste canaglie affamate nella boscaglia. E la tempesta di massi e di ciottoli continuava furiosa, specialmente entro il canalone dove cercavano dinsinuarsi le fiere essendo quello lunico punto vulnerabile del piccolo cono. Quella lotta disperata continuava da parecchi minuti quando una voce sonora ed insieme imperiosa, cadde dallalto. - Tutti a terra! Il capitano aveva alzati gli occhi. Il vascello aereo, una bella nave tutta dipinta di grigio, fornita dimmense eliche, stava quasi sopra di loro. - Obbedite! - gridò. Tutti si erano affrettati a sdraiarsi senza chiedere nessuna spiegazione. Un momento dopo una palla rossastra, non più grossa di un arancio, cadeva allestremità del canalone, dove leoni tigri e giaguari, in pieno accordo, si erano radunati per tentare un ultimo e più formidabile assalto del cono. Si udì uno scoppio terribile che fece tremare le rupi e che sollevò una immensa nuvola di polvere. Era una piccola bomba di quella terribile materia esplosiva che il capitano del Centauro aveva chiamata silurite che era esplosa in mezzo alle belve. - Alzatevi, signori! - gridò la voce di prima. - Ormai non vi sono più belve intorno a voi. Brandok fu il primo a balzare in piedi. Gli effetti prodotti da quella minuscola bomba erano spaventevoli. Metà della roccia che serviva di contrafforte al cono era saltata e degli animali non si scorgeva più alcuna traccia. Il potente esplosivo aveva polverizzato tigri, leoni e giaguari. - Come sarebbe possibile una guerra con simili bombe? - mormorò lamericano. - Dieci vascelli volanti basterebbero per distruggere, in dieci minuti, la più gigantesca città del mondo. Il vascello si abbassava dolcemente, mentre il suo equipaggio lanciava una scala di corda. Il capitano del Centauro fu il primo ad afferrarla ed a spingersi in alto dove un uomo barbuto e molto tarchiato lo aspettava sorridendo, colle braccia aperte. - Tompson! - esclamò il capitano del Centauro, quandebbe scavalcata la murata. - Firsen! - esclamò laltro, dandogli una buona stretta di mano, allinglese. - Ti cercavo da una settimana. - Tu! - La notizia che dei furfanti si erano impadroniti della tua nave è giunta in Inghilterra ed in Francia. Sai che avevano osato assalire delle navi marittime? - Chi? - Quelli che tavevano preso il Centauro. - E che cosa è successo di loro? - Sono stati affondati da me, con una mezza dozzina di bombette alla silurite, a duecento miglia dallo Stretto di Gibilterra. - E la mia nave è saltata insieme a loro? - Non volevano arrendersi. - Bah! Il governo inglese mi ricompenserà - disse il capitano del Centauro, alzando le spalle. - Preferisco che riposi in fondo allAtlantico, piuttosto che abbia a diventare una nave pirata. Chiedo ospitalità per me e per questi signori che mi accompagnano. Dove vai? - In Francia. - Benissimo: è sempre un bel paese quello. Brandok, Toby, Holker ed il pilota erano pure saliti sulla nave. Il primo però, appena messi i piedi sul ponte, fu preso da un tremito così intenso, che per poco non cadde addosso a Holker. - Che cosa avete, signore? - chiese il capitano del Centauro. Brandok non rispose subito. Era trasfigurato e pallidissimo. I suoi occhi, assai dilatati, pareva che gli schizzassero dalle orbite, ed i muscoli del suo viso sussultavano in modo strano. - Che cosa avete dunque, signore? - ripetè il capitano. - Questo vascello va elettricamente, è vero? - chiese finalmente lamericano, con una voce così alterata da far stupire tutti. - Sì, signore. - Ora comprendo... Toby! Il dottore non diede alcuna risposta. Egli era fermo in mezzo al ponte della nave, e fissava una grossa lampada a radium con uno sguardo vitreo simile a quello che si scorge negli ipnotizzati. Anchegli era estremamente pallido e tremava come se subisse di quando in quando delle scosse elettriche. - Che cosa hanno questi signori? - chiese Tompson. - Non lo so - rispose il capitano del Centauro che pareva vivamente impressionato. - È già la seconda o la terza volta che li vedo tremare così. - Chi sono? - Dei signori americani che fanno il giro del mondo. - In quel momento Holker si avvicinò a loro. - I miei amici non sono abituati allintenso sviluppo di elettricità che regna su queste navi disse ai due capitani. - Fateli trasportare nelle loro cabine e cerchiamo di raggiungere la terra ferma al più presto. Vi offro mille dollari se domani giungeremo a Lisbona. - Forzeremo le macchine - rispose Tompson. - E più che potrete - disse Holker, che appariva assai preoccupato. Savvicinò a Brandok che si era appoggiato alla murata di babordo, come se fosse incapace di starsene ritto senza un sostegno. - Che cosa vi sentite, signor Brandok? - gli chiese con accento premuroso. - Non so... - balbettò il giovine. - Provo un tremito strano ed un turbamento inesplicabile. Mi hanno colto appena ho messo i piedi su questo vascello. Si direbbe che il mio cervello riceva delle continue scosse. Quandero sul cono, invece, provavo un benessere straordinario. - È la grande tensione elettrica che regna qui che vi produce quegli effetti, signor Brandok. Quando saremo a terra il vostro tremito passerà. Il giovine scosse il capo con un atto di scoramento, poi disse con un soffio di voce: - Io e Toby siamo uomini daltri tempi. Quattro robusti marinai presero il giovane americano e Toby sotto le ascelle e li portarono nelle cabine di poppa adagiandoli su dei comodi lettucci. - Temo che questi uomini siano perduti - mormorò Holker. - Ai loro tempi lelettricità non aveva ancora preso un così immenso sviluppo. Che cosa accadrà di loro? Io comincio ad aver paura. Il giorno dopo, prima del mezzodì, il vascello volante imboccava il Tago ed entrava a tutta velocità nella capitale del Portogallo. Brandok e Toby si erano a poco a poco tranquillizzati, però non parevano più i due allegri amici di prima. Sembrava che una profonda preoccupazione turbasse i loro cervelli ed alla più piccola emozione il tremito ed i sussulti dei muscoli li riprendevano. Il signor Holker che cominciava a spaventarsi, li fece condurre alla stazione dove aveva già noleggiato uno scompartimento speciale. Venticinque minuti dopo i carrozzoni partivano entro il tubo della linea sotterranea, con una velocità di duecento cilometri allora. La traversata della Spagna si compì in sei ore senza scendere in alcuna stazione. Holker che vedeva i suoi compagni aggravarsi sempre più aveva fretta di giungere nella capitale francese per consultare uno di quegli scienziati sulla malattia che li aveva colpiti e che poteva forse avere altra origine. Al mattino del giorno appresso scendevano, alla stazione della capitale francese raddoppiata ormai per superficie e per popolazione in quei cento anni, e diventata una delle città più industriali del mondo. Laria della grande capitale, satura di elettricità a causa del numero infinito delle sue macchine elettriche non fece che aggravare le condizioni di Toby e Brandok. Furono condotti in un albergo in preda al delirio. Il signor Holker, sempre più spaventato fece chiamare subito uno dei più noti medici a cui raccontò ciò che era toccato ai suoi disgraziati amici non dimenticando dinformarlo della loro miracolosa risurrezione. La risposta che ne ebbe fu terribile. - Quantunque io stenti a credere che questi uomini abbiano trovato il segreto di poter dormire un secolo intero - disse il medico - nè io, nè altri potranno salvarli. Sia lelettricità intensa a cui non erano abituati o lemozione prodotta dalle nostre meravigliose opere il loro cervello ha subito una scossa tale da non guarire mai più. Conduceteli fra le montagne dellAlvernia, nel sanatorio del mio amico Bandin. Chissà! Forse laria vivificante di quelle vette potrebbe operare un miracolo. Lo stesso giorno, il signor Holker con due infermieri e i due pazzi saliva su un vascello volante noleggiato appositamente e partiva per lAlvernia. Un mese più tardi egli riprendeva solo e triste la ferrovia di Parigi per far ritorno in America. Ormai aveva perduta ogni speranza. Brandok e Toby erano stati dichiarati pazzi, e per di più pazzi inguaribili. - Tanto valeva che non si fossero risvegliati dal loro sonno secolare - mormorò il signor Holker con un lungo sospiro prendendo posto nello scompartimento del carrozzone. - Io ora mi domando se aumentando la tensione elettrica, lumanità intera, in un tempo più o meno lontano, non finirà per impazzire. Ecco un grande problema che dovrebbe preoccupare le menti dei nostri scienziati.LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. Prefazione. A SALVATORE FARINA. La nostra amicizia, che dura da anni, e che mai... Perchè mi trema la mano nello scrivere? Donde avviene che dopo aver messe là, sulla carta, una diecina di schiette parole mi vien meno il coraggio di arrotondare il periodo per dichiararvi tutto l'affetto che vi porto? Perdonate! Ho appena finito di leggere i due volumi del De-Amicis; due stupendi volumi, pieni di osservazioni vere e profonde ma... ma... la colpa non è dell'autore, è tutta mia tanto affliggenti da produrre lo sgomento. Eppure, noi siamo amici, io e voi. Vi è forse dell'orgoglio, da parte mia, nel dichiararlo al cospetto del pubblico? È possibile. Ebbene, sì! io vado orgoglioso della vostra amicizia; e voi, non ne dubito, vi compiacete della mia. Ci amiamo noi per simpatia di età, di carattere, di inclinazioni, di gusti letterarî? Io sono un vecchio matto, voi un giovane serio ed assestato; io appartengo alla scapigliatura incorreggibile, voi rappresentate il modello dei cittadini, dei mariti e dei padri; io faccio della prosa per far ridere i buontemponi, fabbrico dei versi per far disperare i maestri e voi scrivete dei romanzi squisitamente arguti, per educare gli animi a tutto che vi ha di gentile e di onesto; infine, voi recitate, sul palcoscenico della letteratura le parti dignitose e sentimentali, io recito da caratterista e qualche volta da buffo. Ed ecco, malgrado questa antitesi, io non mi prendo veruna soggezione a presentarvi e dedicarvi il più balzano il più strampalato de' miei racconti. Perchè dovrei aver soggezione? Voi non siete di quelli che leggono da giudici i libri degli amici; voi riderete delle mie stravaganze, e mi manderete in ricambio qualche vostra gentile e melanconica novella che a me, vecchio matto, farà versare delle lacrime soavi. Dopo tutto, deve esistere fra noi due qualche affinità o consanguineità latente la quale mi farebbe sospettare che discendiamo dal medesimo ceppo. Sta a vedere, adesso, che ci troviamo parenti!... Eppure... eppure... Vediamo un po' !--Voi timido, io timidissimo come rideranno certi grulloni al vedere che io mi dichiaro timidissimo!; voi amante dei fiori e dei bimbi, io coltivatore di asparagi e di patate; voi schivo dalle combriccole, restio alle pompe insignificanti, alle adunanze accademiche ai banchetti fraterni Dio! quanto fraterni!--io più orso che uomo socievole più stretto al consorzio dei cani e dei gatti che a quello degli animali chiamati ragionevoli. Ma non è qui il luogo di sviluppare il parallelo; ne parleremo fra noi a quattr'occhi, forse ne abbiam già parlato e abbiamo concluso affermativamente senza darci la pena di profferire una parola. Nullameno--poiché ci siamo--non voglio passarmela senza avvertire il tratto più incisivo di somiglianza che esiste fra noi. --Ed è questo: che essendoci entrambi, per elezione o per caso, applicati a cucinare e ad imbandire delle vivande per la mensa libraria noi non abbiamo tenuto conto del menu prescritto dai cuochi massimi, e abbiamo dato, ciascuno, ciò che sapeva, e poteva, e voleva dare. Voi avete recato sulle mense delle gelatine confortanti, delle pesche col rosolio, delle ciambelle leggermente pepate; io dei salsicciotti saturi di grosso sale, delle polpette ripiene di senape e di droghe mordenti. Il fatto rappresenta una antitesi, ma esso deriva da una identica convinzione. Da circa vent'anni noi assistiamo ad uno spettacolo curioso. Lo si vuol intitolare evoluzione letteraria; e questa evoluzione, se ho ben compreso, vorrebbe indurre quanti sono nel mondo letterati ed artisti a modellarsi sovra un medesimo stampo. Per essere ammessi nella chiesa cattolica governata da codesti massimi centuplicati da tanti minimi occorre assolutamente di farsi scimmie. L'arte si ha da fare così e così--e mentre si pretende disfare la vecchia rettorica e schiacciare il convenzionalismo ecco insorgere una rettorica nuova più circoscritta e più gaglioffa dell'antica un convenzionalismo stupido e barocco, che si arroga di mettere il bavaglio al cervello e di proscrivere la originalità. Come sarebbe divertente la letteratura, se tutti i poeti emulassero i sonori giambi del Carducci od il molle elegantissimo erotismo dello Stecchetti! se tutti i romanzieri spaziassero con voi nell'ambiente sereno della famiglia e della società onesta ovvero si tuffassero, in compagnia dello Zola, dentro i pantani della corruttela e del vizio! Io fo tanto di cappello al Carducci, trovo gustosissimo lo Stecchetti delizioso De-Amicis, appetitoso lo Zola, squisitamente arguto il mio ottimo Farina; ma pure io mi riterrei assalito da un primo sintomo di imbecillità il giorno in cui mi sentissi tentato a posare da Carducci da Stecchetti, da De-Amicis, da Farina e da quant'altri hanno l'onore di piacermi. E voi pure la pensate così, non è vero? Voi volete esser voi, ni un altro che voi, sempre voi, senza la menoma pretesa di crear dei proseliti o di erigervi a caposcuola. Caposcuola! Che significa? ... Victor Hugo lo fu, caposcuola--e nullameno, durante il suo patriarcato, quanti poeti quanti romanzieri dissimili da lui grandeggiarono e ottennero la ammirazione del mondo! Qual parentela di indole e di gusto letterario tra Victor Hugo e Lamartine tra Musset e Beranger, tra Dumas e Giorgio Sand, tra Flaubert e Alfonso Karr, tra Coppée e Zola? E in mezzo a tante altezze fosforescenti non è riuscito ad aprirsi una via e ad occupare un largo posto anche quel buono e poco ornato romanziere che si chiamò Paolo De-Kock tanto vilipeso dagli insigni e tanto letto dalle moltitudini? E da noi, in epoca recentissima, qual differenza tra Manzoni, Guerrazzi, Giovanni Prati, Giuseppe Giusti, Guadagnoli, ecc. ecc. Dunque--per concludere--non c'è proprio bisogno di seguire un andazzo od una scuola. Meglio essere asini per alcuni pochi, che figurare da scimmie al cospetto del mondo intero. E per oggi faccio punto. Quando verrete a trovarmi, ben altro avrò a dirvi su tale argomento, e voi mi direte il resto. Vi avverto che da due anni all'incirca i proseliti della gran scuola fanno un gran consumo di glauco; il biondo, lo scialbo, il grullo ed il brullo cominciano a scadere di moda. Tanto per vostra norma perchè il giorno in cui vi accadesse in qualche vostra prosa di lasciar correre il glauco io ne rimarrei grandemente allarmato. Nella mia Contessa di Karolystria non c'è ombra di glauco, statene sicuro. Trovatemi un altro libro recente di prosa o di versi che sia immune da questo contagio!... Vi stringo la mano cordialmente. Antonio GHISLANZONI. Caprino Bergamasco, Dodici maggio Mille Ottocento Ottantatre. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO PRIMO. Caracollando leggiadramente sulla groppa di una puledra maltese, in sul cadere di una splendida giornata di ottobre la contessa Anna Maria di Karolystria traversava la foresta di Bathelmatt. La contessa, contando di arrivare a Borgoflores poco dopo il tramonto, era partita dal suo castello alle due del pomeriggio. La città non era discosta, e la brava puledra, dopo quattro ore di marcia forzata trottava ancora di lena colla foga baldanzosa dei suoi quattro anni. Quand'ecco, al cominciare di un'erta, tre figuraccie da metter la terzana al vederle sbucano all'improvviso dai grossi tronchi degli alberi. --Alto là! grida una voce da toro. Uno dei tre figuri pianta una grinfa tra le nari della cavalla; l'altro appunta una rivoltella al petto della vezzosa cavalcatrice; il terzo, afferrando la contessa al polpaccetto di una gamba la trae con poco garbo di sella slanciandola a dieci passi dalla strada maestra. Di là a dieci minuti, non rimaneva più nella foresta di Bathelmatt che una gentilissima figura di donna nuda una formosa statua di alabastro vivente, che i ladri avevano spogliata di ogni superfluità signorile. Quei mascalzoni avean spiumata la contessa dei gioielli, delle vesti, delle lingerie non rispettando che un bel paio di calzettine traforate e due elegantissimi stivaletti, armati di speroncini. --Che buoni ladri! che ladri discreti!--Non calunniamoli. Se non presero tutto; se fuggirono col grosso del bottino senza darsi la pena di scalzare il più bel modello di caviglia che mai uscisse dalle mani della natura gli è che al momento in cui si accingevano a tagliare i legacci i tre briganti erano stati sgomentati e posti in fuga dallo scalpito di un cavallo accorrente. Un cavallo, che sopraggiunge di trotto verso il luogo dove fu consumata una aggressione apparisce sempre, nell'ombrosa fantasia dell'aggressore, sormontato da un carabiniere. Frattanto, la bella contessa era rimasta là.... ho già detto in qual semplice abbigliamento.... Dite un po', signorina, che fareste, se mai vi capitasse, e Iddio ve ne guardi di cadere in una situazione identica a quella della nostra graziosa eroina? ... Nuda come una Venere classica, nel mezzo di una foresta, ai lumi di un tramonto fosforescente mentre un cavallo, probabilmente raddoppiato da un cavaliere, si avanza a galoppo concitato!... Fuggire.... Via! si vede che non avete pratica di foreste. Non sapete che le foreste son piene di ginepri e di vepri, i quali rimano perfettamente e pungono anche maledettamente le carni? Celarsi dietro un grand'albero, attendere che il cavallo e il cavaliere passino oltre.... Ma, poi? Riflettete, carina; cioè, riflettiamo.... Nel caso della contessa non è in gioco soltanto la pudicizia.... Il giorno va imbrunendo.... tra un'ora farà notte... e una dama avvezza al morbidume dei lini non può adattarsi a dormire in un bosco. Se un lupo.... se un orso.... Che orrore! Ma la contessa era dotata di molto acume pratico. Misurando in un lampo le eventualità della sua posizione, ella non tardò un istante a comprendere che quel cavallo o piuttosto quel cavalcatore che moveva alla sua volta, era forse l'angelo di salvezza inviatole dalla provvidenza. Innanzi tutto, pensò ella, vediamo di prendere un atteggiamento che ci permetta di presentarci ad un essere della nostra specie senza troppo compromettere la pudicizia! Il terreno, come accade in ogni foresta al finire dell'autunno, era sparso di foglie. Lode. all'Altissimo! Non casca foglia che Dio non voglia! E appena esalata la giaculatoria la contessa adunò rapidamente colle sue braccia candidissime un bel mucchio di quella grazia di Dio piovuta dagli alberi vi si tuffò, vi si sommerse, si rese invisibile. --Opp! Opp! avanti dunque! È la prima volta che mi fai di questi scherzi, Morello! Opp! Opp! È altresì la prima volta che Morello, il. bel puledro del visconte D'Aguilar, aspira colle sue ampie narici le esalazioni più o meno balsamiche di una contessa sepolta nelle foglie. Il visconte, balzato di sella, prese a carezzare amorosamente l'ombroso animale, apostrofandolo coi più graziosi vezzeggiativi. --È un gentiluomo! riflette la contessa, sollevando cautamente la testolina per sbirciare a traverso gli arbusti. Ma il cavaliere, già entrato in diffidenza all'adombrarsi di Morello, udendo stormire le foglie e parendogli che sotto quelle si disegnassero i contorni di una figura umana, fece l'atto di scompigliarle collo scudiscio. Immaginate se la contessa potè star ferma! --Alto là! gridò ella, dando un balzo, che mise allo scoperto il suo bel volto e le sue spalle di nitido alabastro; se voi siete, quale ognuno vi giudicherebbe all'aspetto, un gentiluomo ed un uomo di cuore, non avanzatevi di un passo; rispettate e proteggete una dama di alto lignaggio, che non poteva, voi lo vedete, cadere più basso. Il visconte, immobile come un paracarro, guardava e taceva. Ma poichè la contessa gli ebbe narrati i particolari della disavventura che l'aveva tratta al mal partito --Signora! esclamò egli coll'accento vibrato dei suoi impulsi generosi: io mi terrei il più sciagurato il più vile dei mascalzoni se un pensiero che non fosse quello di compiere ogni maggior sacrificio per liberarvi dalla vostra falsa posizione, potesse formarsi nella mia mente. A me pare che la vostra necessità più urgente sia quella di mettervi in una veste meno scucita. Se non vi ripugna di indossare i miei abiti, io ve li offro; e al tempo istesso vi do parola che io non sarò mai per volgere gli occhi dal vostro lato fino a quando voi non vi siate completamente abbigliata delle mie spoglie. --Ma... voi... signore? --Non prendetevi pensiero di me. Affrettiamoci! Eccovi il mio soprabito... eccovi il mio gilet... i miei calzoni... --Signore!... È troppo!... È una indecenza!... voi dimenticate di essere in presenza di una signora... Ma il visconte, colla focosa inconsideratezza dei generosi che si sacrificano, in un attimo si era spogliato. Frattanto la contessa, dopo essersi abbottonato sulle carni quanto poteva occorrerle di vestimento per scattare meno indecorosamente dalla nuvola di foglie dove si teneva rattrappita drizzandosi della persona e facendo della mano una visiera agli occhi, ripigliava con accento mite e supplichevole: --Via! poichè volete essere il mio angelo liberatore, fate, o signore ch'io non sia costretta ad arrossire di aver accettata la vostra protezione! Mettetevi là... e additava il giaciglio dal quale poco dianzi si era levata. Io non avrò mai coraggio di intavolare una seria conversazione con voi, se prima.... La contessa non ebbe tempo di compiere la frase, che già il visconte si era tuffato fino al collo nel fogliame, esclamando: --Eccomi agli ordini vostri! --Voi siete un gentiluomo modello! esclamò la dama coll'accento della ammirazione più enfatica; e in presenza di tanta abnegazione, di tanto eroismo quasi mi sento umiliata di avere con tanta precipitazione accettato le vostre profferte. --Signora, interruppe il visconte con voce rotta dai brividi, la notte incalza il bosco è freddo, il letto punge, le lenzuola non sanno di bucato; convien dunque avvisare subito ai mezzi per trarci entrambi di imbarazzo. Montate sul mio cavallo e partite! In meno di un quarto d'ora sarete alle porte di Borgoflores. Nelle tasche del mio soprabito che indossate, v'è un portafoglio abbastanza colmo di banconote. Con quel denaro voi potrete, appena giunta a Borgoflores, procacciarvi un abbigliamento conveniente al vostro sesso. Appena ve ne sarete provveduta, voi non indugerete a rimandarmi i miei abiti a mezzo di persona fidata. Dalla sella del mio cavallo pendono due rivoltelle. Una per me, l'altra per voi. Va bene così? ... Mi occorrerebbe ancora, per ingannare il tempo alla meglio, un buon sigaro di avana.... Nelle taschette del mio soprabito ne troverete di eccellenti... Favorite!... Mille grazie... Ora, non più indugi! Salite a cavallo e partite di galoppo... Cioè... aspettate!... Sarei io troppo indiscreto o signora, se osassi, prima che ve ne andiate, di informarmi del vostro nome? --Eccovi la mia carta di visita... Oh! la smemorata...! Cercava la mia carta nelle tasche del vostro soprabito... Ebbene: io mi chiamo Anna Maria contessa di Karolystria. Il visconte diede un balzo che proiettò sulla contessa una mitragliata di foglie. --Avete pratica della cittadella di Borgoflores? domandò egli con qualche ansietà. --Ci vado per la prima volta, signore. --Ebbene, smontate all'albergo della Maga rossa. Spero fra un'ora di raggiungervi e di ridere un poco con voi della strana ventura che mi ha procacciato l'onore di conoscere... personalmente una signora la cui fama era già pervenuta a me sulle ali della pubblica ammirazione. Di là a pochi istanti, perfettamente abbigliata e più che mai seducente sotto le flessuosità dell'abito virile la contessa galoppava a briglia sciolta verso la cittadella. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO SECONDO. Lo giorno se ne andava e il visconte sepolto nelle foglie, lo zigaro in bocca, la rivoltella in pugno attendeva colla fede del giusto, colla sicurezza del forte, l'ora della liberazione. Le tenebre non erano ancora tanto fitte, che l'occhio non potesse discernere i contorni degli oggetti. Un sordo calpestìo distrasse il visconte dalle erotiche fantasmagorie che lo cullavano in quel letto ancora pieno di tepori e di profumi femminili. --Così presto! pensò egli, rizzandosi sui gomiti. No! è inverossimile... Non è scorsa mezz'ora dacchè la contessa è partita; impossibile ch'ella abbia già rimandato il mio cavallo e i miei abiti. E poi, soggiunse il visconte dopo aver ascoltato in silenzio questo cavallo non batte la strada maestra... lo scalpitìo è ammorzato dalle eriche e dalle foglie... A buon conto, prepariamoci agli eventi! Il visconte balzò in piedi, e appoggiandosi dietro un albero, prese di mira per quanto gliel consentissero le tenebre, il quadrupede che si avvanzava alla sua volta. Era una cavalla di purissima razza maltese, una cavalla che i nostri lettori hanno già visto comparire in questo racconto; era, affrettiamoci a dirlo, la elegante e baldanzosa puledra che poco dianzi aveva costeggiato la selva portando in groppa la contessa Karolystria. Il visconte, vedendo la bestia soffermarsi, emise dal petto un chi va là? che avrebbe fatto indietreggiare un esercito di dragoni. Nessuna voce. La cavalla scalpitava e dondolava la testa fiutando il terreno. L'intrepido visconte si slanciò, afferrò la bestia per le nari e facendo scattare il grilletto della pistola, proferì una minacciosa intimazione. --Cos'è dunque codesto carico di stoffe addossato alla sella? esclamò il visconte pienamente rassicurato di non avere a fare con malandrini. Nulla più, nulla meno che un cumulo di stoffe; e i miei arguti lettori già indovinano che quelle stoffe erano le spoglie della contessa di Karolystria il prezioso bottino di cui poco dianzi si erano impadroniti i briganti. Ed eccovi in poche parole la spiegazione dell'enigma. Mentre si affrettavano verso il loro covo per dividere i gioielli e le vesti involate i tre aggressori della contessa erano stati sorpresi da una pattuglia di carabinieri usciti in quel giorno stesso da Borgoflores a perlustrare la foresta. Si impegnò una lotta tremenda. Fuoco di qua, fuoco di là, fischi di palle, spezzature di crani, stramazzoni, capitomboli, urli di feriti, bestemmie di moribondi. Frattanto, la puledra della contessa, abbandonata ai suoi liberi istinti avea ripreso il trotto per tornare sul luogo dove i malandrini avevano consumata l'agressione e appunto era venuta a far sosta a pochi passi dal visconte. Il visconte, rendiamo giustizia al di lui accorgimento, comprese in un attimo ciò che in tal caso era ovvio a comprendersi. Si accostò alla puledra, e accarezzandole il collo le tolse di groppa la veste elegante di amazzone, il bizzarro cappello ornato di piume azzurre tutti gli ornamenti, infine, e i gingilli preziosi che costituivano le spoglie della mal capitata signora. In quel luogo, in quell'ora, sotto lo stimolo della brezza che gli crespava l'epidermide nuda quegli indumenti muliebri erano pel visconte un soccorso della provvidenza. Senza indugiare, egli se li pose indosso,--gli andavano a meraviglia,--e dopo essersi abbigliato completamente spiccò un salto, fu in sella, e via di galoppo alla volta di Borgoflores. Quando il visconte giunse alla porte della città le due sentinelle che stavano di guardia incrociarono le alabarde, e un grosso commissario di polizia avvanzandosi, e trattenendo la cavalla per la briglia, intimò pulitamente al nostro gentiluomo in gonnella di mostrargli il passaporto. Il visconte, leggermente turbato, riflette un istante e poi disse: --È strano che in un paese tanto vantato pei suoi civili costumi sussista ancora la barbara usanza di chiedere il passaporto ai forestieri che si presentano alle porte; più strano ancora che questa formalità vessatoria ed odiosa non venga almeno risparmiata alle persone del mio sesso. --La società umana, rispose il commissario sorridendo, non rappresenta che un intreccio di stranezze. Il visconte cacciò una mano nel taschino della gonnella, e trattone il portafoglio, presentò al commissario una carta di visita. --Se questa può bastare... --Vediamo! Poi, con un risolino di soddisfazione, il commissario soggiunse: --Non serve che la signora contessa ci fornisca altra prova della sua identità... Questa carta ci basta... Si compiaccia dunque di scendere da cavallo e di seguirci. --Scendere da cavallo! seguirvi! Che vuol dir ciò? domandò il visconte sorpreso,. --Vuol dire, rispose il commissario pacatamente che noi abbiamo ordine di mettere la illustrissima signora contessa di Karolystria in istato di arresto... E poiché voi gentilissima signora, siete appunto la contessa Anna Maria di Karolystria, e i tratti del vostro viso nonché la foggia e il colore del vostro abbigliamento rispondono perfettamente ai connotati che ci vennero trasmessi così speriamo che di buon grado vorrete ottemperare alle nostre ingiunzioni piuttosto che costringerci ad impiegare quei mezzi coercitivi... --Parlate voi da senno! esclamò il visconte irritato; ch'io sappia almeno da qual parte è venuto l'ordine di arrestarmi. --L'ordine è partito, rispose il commissario sorridendo, da una persona che essendo legata a voi con nodi indissolubili, ci tiene molto al possedimento delle vostre grazie. Venite, signora! Vostro marito vi reclama, vostro marito non può vivere senza di voi. Ciò deve lusingare grandemente il vostro amor proprio di donna e compensarvi della lievissima pena che noi siamo obbligati ad infliggervi. Il visconte riflette un istante: --Questo equivoco, pensò egli, può tornar giovevole alla contessa; le darà il tempo di allontanarsi da Borgoflores e sfuggire alle vessazioni di un marito che la perseguita. Egli scese da cavallo. --Commissario, sono con voi! esclamò con piglio dignitoso; voglio sperare che l'ordine di cattura non si stenda a questa mia buona puledra che ha camminato tutto il giorno, ed ha bisogno urgentissimo di fieno e di riposo. Vorreste voi, signor commissario gentilissimo, affidarla a qualcuno che si incaricasse di condurla all'albergo della Maga rossa? Il commissario assentì. Mentre un gaglioffo di doganiere afferrava il morso della puledra, il visconte gli si accostò con un pretesto e facendogli scivolare nella mano una carta di visita, gli disse sottovoce rapidamente: --Eccoti l'indirizzo di una dama... Silenzio!... discrezione! fra un mese sarai ispettore... fra un anno prefetto. Il doganiere partì sbalordito, e il visconte, condotto dal commissario alla caserma delle guardie di pubblica sicurezza venne rinchiuso in una cameraccia disadorna, a mala pena rischiarata dal fumo di un lucignolo moribondo. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO TERZO. Non era scritto nei fatti che il nostro gentiluomo in gonnella, dovesse passare la intiera notte in quell'antro di lupi polizieschi. Infatti, trascorsi pochi minuti, i catenacci cigolarono e il commissario ricomparendo sulla soglia annunzio con lugubre voce al detenuto la visita del conte Bradamano di Karolystria elettore dell'impero e arcidecano del grand'ordine della Cervia Massonica. --Il marito! pensò il visconte trasalendo; s'egli si avvede dell'equivoco, la contessa è perduta... Procuriamo di ritardare la catastrofe... E mentre il conte Bradamano di Karolystria si avanzava con passo da tiranno, stampando sul suolo delle orme che spaccavano i mattoni il nostro cavalleresco eroe cadeva in ginocchio a ridosso d'una seggiola appoggiata alla muraglia e giungendo le mani in atto dì pregare, seppelliva in quelle le sue guancie rubiconde e paffute. Il conte Bradamano pregò il commissario di ritirarsi, e facendosi più innanzi, investì il genuflesso con una occhiata fulminea. I suoi speroni mandavano un sinistro cigolìo. La persona, che in atto di umile e desolata preghiera gli volgeva le spalle e le calcagne, non poteva che essere una donna colpevole. Il cappellino bizzarro a piume azzurre, la magnifica veste da amazzone stabilivano l'identità di quella dama. Quel cappellino il conte l'aveva donato a sua moglie nell'anniversario del malassortito imeneo. L'elegante ciarpa di raso, ricamata in oro, che il visconte teneva annodata al collo ricordava al terribile marito un altro regalo da lui fatto all'indegna in un lucido intervallo di tenerezza coniugale... Quella ciarpa gli era costata cinquecento rubli... Cappellino amazzone, ciarpa, tutto concorreva a denunciare la perfida moglie... La contessa era là... L'occhio grifagno l'artiglio adunco del marito le stavano sopra. --Sciagurata! tu preghi? esordì il conte con voce sepolcrale... Il visconte, compreso dalla stranezza quasi inverosimile della propria situazione sprofondando la testa nelle mani, diede in uno scroscio di risa che sembrava una scarica di singhiozzi. --E tu piangi! proseguì l'altro, ingrossando la voce... La seggiola sulla quale il visconte era appoggiato, scricchiolava sotto gli scoppi delle sue risa irrefrenabili. --Per chi preghi? Per chi piangi? ... Ma alzati, dunque! Questi mattoni screpolati ti sciupano la gonnella... Dio! uno strappo!... due strappi!... Quante ammaccature sul cappello!... Un cappello che mi è costato seicento rubli!... Non importa... Oramai tu hai finito di smungermi... Le tue lagrime, le tue moine non fanno più breccia. Mi hai detto mille volte che ero un mezzo uomo; diverrò uomo tutto intero, e un uomo corazzato, per giunta. Non credere che io sia mai per ricondurti al castello dei miei padri. Se ho spedito dei telegrammi a cento città dello impero per ottenere il tuo arresto l'ho fatto perchè pretendo, perchè esigo che tu mi renda il denaro e i gioielli che mi hai rubati. Mi hai tu capito, o femmina immonda? Il mio denaro, i miei gioielli, e poi il diavolo ti porti! Le parole: denaro, gioielli, erano articolate su due note rauche e stridenti, che mettevano raccapriccio. Il visconte, sempre inginocchiato colla testa sprofondata tra le braccia studiava uno stratagemma per uscire da quella posizione che oramai cominciava ad annoiarlo. --Ah! tu vuoi dunque che io ricorra ai mezzi estremi! riprendeva l'altro con voce più cupa; ebbene: tal sia di te; ma bada che questa volta ti lascerò il segno... Sai tu cosa significa la forza irresistibile? Rispondi, sciagurata, lo sai? ... Or bene: te lo diranno gli avvocati, te lo diranno i giurati alla Corte di Assise... quand'io con queste mie mani tramutate in artigli da pantera, ti avrò afferrata per il collo e strozzata come un pollastro... E il conte Bradamano, cogli occhi iniettati di sangue, colla bocca spumosa e le narici frementi già stava per slanciarsi a ghermire la sua vittima, quando il visconte balzato in piedi lestamente, lo investì di fronte e gli applicò sulle guancie due schiaffi così poderosi che avrebbero ammaccata la faccia della luna. Il conte barcollò... Tentò di avventarsi... voleva parlare... voleva gridare... ma le gambe lo reggevano a stento e la voce non gli usciva dalla strozza. All'impeto della collera era succeduta in lui una sincope di stupore. Schiaffeggiato da una donna!... Un conte Bradamano, un elettore dell'impero un arcidecano del grand'ordine della Cervia Massonica, che si riteneva inviolabile...! E quella donna oramai egli era in grado di giudicarne non era sua moglie bensì una incognita minacciosa e terribile, che aveva mostrato di saper picchiare più forte di lui. Mentre i due antagonisti si sfidavano collo sguardo, il commissario di polizia entrò nella stanza e inchinandosi rispettosamente, presentò al conte una lettera. Lo scritto era umido ancora... i caratteri eran quelli della contessa di Karolystria. Livido dallo stupore, il conte leggeva battendo i denti. Uomo brutale,. È vano che tu mi insegua. Al momento in cui ti verrà consegnato questo scritto, io non sarò più in Borgoflores; la mia puledra mi trarrà lungi, ben lungi, ben lungi... Se vorrai prendere alla Maga rossa delle informazioni sulla mia partenza ti converrà saldare i due conti che qui ti accludo, due conti da me liquidati e fatti iscrivere al tuo nome. Tanto per tua norma. ANNA MARIA. Sulle due noticine involte nella lettera stava scritto: Abito di moerro confezionato, con guarnizione di raso e bott. di corallo Lire seicento cinquanta. Per rinfresco a due cavalli e vino al doganiere Lire tre cinquanta. Candele steariche e servizioLire dieci settantacinque. --Commissario, urlò il conte Bradamano, sbarrando gli occhi come un ossesso; per quante porte credete voi che una donna a cavallo possa uscire da Borgoflores? --La cittadella ha dieci porte, rispose il commissario, e queste, salvo errore servono tanto per l'uscita come per l'entrata delle persone d'ambo i sessi. --Or bene: è necessario che sull'istante da ciascuna porta escano due carabinieri a cavallo... Si tratta di inseguire mia moglie... avete capito, signor commissario? ... mia moglie che mi tradisce, che mi deruba, che mi assassina nell'onore... Su, dunque! Che fate lì, con quell'aria da trasognato? ... Se entro un'ora voi non riuscite a far trascinare quella perfida a' miei piedi vi do parola che domani sarete dimesso dall'impiego e punito della vostra negligenza con ventiquattro giri di verghe. Il commissario, punto atterrito da quelle minaccie, rispose colla massima calma: --Vi prego, o signore, di riflettere che noi ci troviamo in presenza di una dama la quale venne testè arrestata sotto l'imputazione di essere vostra moglie. Come si spiega ora? --Se costei fosse mia moglie, disse il conte bruscamente, credete voi, uomo di poco senno che io reclamerei l'intervento dei vostri carabinieri per arrestarla? --Gentildonna, riprese il commissario indirizzandosi al visconte, quando noi in ossequio agli ordini ricevuti, vi abbiamo intimato di presentarci il passaporto voi ci avete esibito una carta da visita, affermando nello stesso tempo a viva voce di essere voi la contessa Anna Maria di Karolystria. Ora, come avete udito, l'eccellentissimo signor conte oppone un formale diniego alle vostre asserzioni.... Degnatevi dunque, o signora, di sciogliermi questo enigma. Sebbene nella condotta del signor conte io riconosca esservi qualche cosa di anormale e di inesplicabile, voi converrete, o signora che anche il vostro contegno in questa imbrogliata vertenza non si presenta abbastanza corretto per escludere ogni supposizione meno favorevole alla vostra onoratezza. Il visconte, che fin là era rimasto mutolo cercando una scappatoia per uscire da quella falsa posizione atteggiando il volto a mestizia, con voce supplichevole rispose: --Io vi ho dichiarato il mio nome, io vi ho presentato un documento, mio marito poco dianzi ha mostrato di riconoscermi. Signor commissario, ne attesto il cielo, ne attesto tutti i santi io sono la sola donna che sulla terra abbia il dritto di chiamarsi Anna Maria contessa di Karolystria, Via Bradamano! guardami bene... riconoscimi... Questo elegante cappellino ch'io tengo in testa... questa splendida ciarpa ricamata in oro... questa veste... questi gioielli... non rappresentano altrettanti pegni della tua generosità e del fervido amore che mi portavi in altri tempi? Il conte guardava fissamente, cogli occhi gonfi di lacrime, e pareva affermasse con meccanico ondulamento del capo. Poi, come riscuotendosi da una momentanea allucinazione, slanciossi col pugno alzato verso il visconte. --In nome di Dio! esclamò questi riparandosi dietro le spalle del commissario, difendetemi da questo pazzo furioso! --Pazzo! lo aveva sospettato... Venite, povera contessa... mettetevi in salvo! Il conte, avventandosi con tutto l'impeto della sua rabbia andò a stramazzare presso l'uscio che si chiudeva fragorosamente dietro i passi del commissario e del visconte,. --Maledizione! Maledizione! ruggiva lo sventurato, avvoltolandosi sul pavimento. Frattanto, il commissario spediva al manicomio un avviso perché gli mandassero due guardie provvedute di una camicia di forza; e il visconte, rimasto libero, scambiate poche parole con un doganiere che lo attendeva alla porta si dirigeva a passo concitato verso l'albergo della Maga-rossa. Chi era quel doganiere? domanderanno i lettori meno perspicaci. Perché era là, appostato, ad attendere il visconte? Cosa si dissero in quel breve colloquio? Il doganiere era quello stesso fate di sovvenirvene, al quale il visconte, al momento del suo arresto aveva affidata la puledra perché la conducesse all'albergo della Maga rossa. Il buon ragazzo, adempiendo scrupolosamente alla commissione ricevuta aveva parlato colla contessa, e questa a sua volta lo aveva incaricato se per caso gli fosse occorso di poter abboccarsi col visconte, di comunicargli colla maggior segretezza i suoi divisamenti. Per tal guisa, il nostro gentiluomo venne a sapere che la bella signora di Karolystria intendeva partire quella notte istessa alla volta di Mirlovia; che giunta colà, essa avrebbe pernottato all'albergo del Pappagallo per proseguire il viaggio al mattino seguente; ch'ella aveva ripresa la sua puledra, lasciando il cavallo del visconte nella scuderia dell'albergo; che infine gli abiti del visconte erano stati rinviati alla foresta di Bathelmatt a mezzo di un guattero di buona volontà del quale non si era più avuta contezza. Raccolte queste informazioni, e promessa una larga mercede al doganiere, il visconte, come abbiam detto, correva alla Maga rossa; quivi giunto traeva dalla stalla il suo Morello, e senza mutare d'abiti, nel suo splendido abbigliamento da amazzone montava in sella e partiva di galoppo sulle orme della bella fuggitiva. Il visconte amava dunque la contessa? No. Il visconte amava le avventure ed era anche è tempo che i lettori ne siano informati un enfatico propugnatore dell'emancipazione della donna. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO QUARTO. La pioggia imperversava; i lampi succedevano ai lampi; pareva che la volta del cielo stesse per crollare, bombardata da un esercito di diavoli. Frattanto, in un modesto salottino al pian terreno, due preti sonnolenti ruminavano gli ultimi crostini di una cena ritardata. In quel giorno, i due preti avevan proprio lavorato da forzati: perocchè all'indomani ricorresse a Mirlovia il centenario della santa patrona del paese. Figuratevi, dunque, se alla vigilia della grande solennità, il parroco e il coadiutore di Mirlovia dovean esser spossati! --Peccato! esclamava don Fulgenzio, portando alle labbra un bicchiere di malvasia questo tempaccio manderà sossopra le porte trionfali e le impalcature che abbiamo erette sul sagrato --Domattina ci converrà esser in piedi di buon'ora e rimetterci di lena al lavoro... --Ergo, andiamo a coricarci, rispose il parroco levandosi in piedi e stendendo la mano al candelliere. Son l'undici e trenta... Ho dato ordine al sacrista che venga a svegliarci alle cinque... I due preti eran sulle mosse per salire alle loro stanze, quando alla porta della casa parrocchiale vennero bussati due colpi... --Chi mai a quest'ora? --Qualche disgraziato sorpreso dal temporale per via.... Don Fulgenzio, andate ad aprire. --Vi faccio osservare... --Andate subito, don Fulgenzio! In una notte come questa sarebbe peccato negare ricovero, ad un cane. Don Fulgenzio attraversò il porticato e andò a schiudere la porticella che dava sulla, via. --Dio di misericordia!.... Venite, venite, povera signora! Si è mai veduta una creatura umana più maltrattata dalle intemperie? Così esclamando, il coadiutore introdusse nella casa una figura animata che aveva tutte le apparenze di una bella e giovane dama sebbene, allo scompiglio delle vesti ed alla concitazione dei movimenti, sulle prime la si potesse scambiare per un fantasma. --Grazie! mille grazie, signor abate! esclamava a sua volta quel personaggio in gonnella che, avanzandosi, lasciava dietro i suoi passi un rigagnolo. Il parroco, uscito ad incontrare quell'ospite inaspettato, lo introdusse nel salottino commiserandolo con parole e con sguardi ripieni di dolcezza evangelica. --Il mio bisogno più urgente, disse il visconte i nostri lettori lo avran già riconosciuto è quello di spogliarmi di queste vesti dove sta raccolta tant'acqua da spremerne un mare. Con questa pozzanghera indosso, non posso fare un movimento non posso sedere... Ah! l'ho scampata bella! Si è mai dato un acquazzone più micidiale? Io veniva da Borgoflores; il mio cavallo, spaventato dal fragore di un fulmine, mi avea balzato di sella... Ho dovuto proseguire a piedi sotto un diluvio dì pioggia per una strada tramutata in torrente... Buon per me che all'ingresso del paese ho veduto del lume agli spiragli delle vostre griglie; buon per me che, bussando alla vostra porta ebbi la consolazione di vederla aprirsi immediatamente e di trovar qui l'accoglienza più cordiale ed onesta! Dunque miei buoni reverendi, non serve che io insista davantaggio.... Compite l'opera di carità, liberatemi da questo incubo di acqua piovana da cui sento a dozzine filtrarmi i reumi nelle carni e nelle ossa. Io spero bene di potere un giorno compensarvi... --Calmatevi, gentildonna, interruppe il parroco con apostolica benevolenza; poiché il Signore Iddio e la beata Dorotea nostra patrona ci hanno voluto porgere una così bella occasiono di esercitare la carità e la fratellanza cristiana noi soccorreremo con gioia al vostro infortunio, esclusa ogni idea di compensi terreni. Don Fulgenzio, conducete subito alla guardaroba questa donna sventurata! La nostra guardaroba o gentildonna, non può fornirvi che degli abiti da prete; ma, tanto, per questa notte vi serviranno... Domani si penserà a far asciugare e stirare le vostre gonnelle; e voi potrete, o signora, colla benedizione di Dio, riposata ed incolume, proseguire il vostro cammino. Il visconte, amantissimo, come sappiamo, delle strane avventure, all'idea di quel nuovo e bizzarro travestimento provò un sussulto di gioia, e seguendo senz'altro attendere il coadiutore che lo precedeva col lume salì con esso alle stanze superiori, dove il dabben prete dopo avergli messo innanzi un copioso assortimento di braghe e di sottane nere, lo lasciò solo. Era don Fulgenzio uno di quei preti esemplarmente morigerati ai quali sembra di commettere peccato mortale al solo gettar gli occhi sul collo ignudo di una donna. In meno di un quarto d'ora la trasfigurazione del visconte fu completa. I due reverendi che lo attendevano nel salottino, al vederlo rientrare, non poterono trattenere un'esclamazione di meraviglia. Essi erano ben lungi dall'immaginare che una donna potesse con tanta dignità e disinvoltura portare l'abito sacerdotale. Il visconte avea le sembianze di un ingenuo e modesto diacono che rientra dalla chiesa nella sacristia dopo aver celebrata la sua prima messa. --Miei ospiti reverendi, disse il giovane coll'accento della più cordiale riconoscenza in questi abiti asciutti e puliti m'è sembrato di rivivere. Ora, vi prego di non darvi altra pena per me. La notte è molto avanzata, andate a riposarvi. Io attenderò il mattino in questo salotto, dormirò sovrà una seggiola.... --Per verità, interruppe il parroco, saremmo stati imbarazzati ad offrirvi una camera ed un letto. Domani, per solennizzare il centenario della nostra santa patrona, deve giungere a Mirlovia l'arcivescovo di Rosinburgos e noi, naturalmente, abbiamo già preparati i letti e addobbate le camere per alloggiare monsignore ed il suo seguito. Poichè non vi disgrada di passare la notte in questo salottino vi prego di osservare che qui vi è un divano abbastanza soffice e pulito, dove potrete coricarvi. Buona notte, signora! Sulla mensa c'è del pane e del cacio, nel fiaschetto dell'eccellente malvasia; servitevi a piacer vostro! Noi siamo affranti dalle fatiche della giornata e abbiamo bisogno di dormire in pace qualche ora.... Che il buon Dio vi benedica e guardi noi tutti dalle tentazioni! --Amen! rispose don Fulgenzio, uscendo col parroco dal salottino. E il visconte rimase solo a pavoneggiarsi nel suo abbigliamento da abate, in preda ad una esaltazione di ilarità che mai l'uguale gli era accaduto di gustare nelle molteplici vicende della sua vita avventurosa e brillante. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO QUINTO. La pioggia era cessata, le nubi si diradavano, e all'orologio del campanile battevano i tre tocchi. --Non mi farebbe male l'adagiarmi per qualche ora su quel divano pensava il visconte, dopo aver sorseggiato un mezzo bicchiere di malvasia. Alle cinque i miei reverendi ospiti saranno in piedi, ed io... Ma... ho ben inteso? Qualcuno ha bussato alla porta di strada... Due colpi ancora... Chi sarà il malcreato che ad ora sì avanzata della notto osa martellare con tanta ferocia la porta della casa parrocchiale? Balzò dalla seggiola, prese il lume, attraversò lesto lesto il porticato fu alla porta, l'aprì, e il visconte si trovò di faccia un giovinotto il quale teneva tra le mani un bambinello mal coperto di cenci, che strillava come una capretta... --Chi siete? che volete? domandò il visconte, fissando nello sconosciuto il suo sguardo penetrante e sereno. --Mi scusi tanto, rispose il giovine, se ho dovuto disturbarlo a quest'ora... Ma si tratta di un caso molto grave... Un disgraziato forastiero che questa notte ha preso alloggio all'albergo del Pappagallo versa in grave pericolo di vita e reclama gli estremi conforti della religione. È necessario che vi affrettiate.... Una bella e pietosa dama, che ha prestato al poveretto le prime cure, mi ha raccomandato la maggior sollecitudine. Voi vedete dunque, monsignore reverendissimo... --Io vedo, rispose il visconte al colmo dello stupore, un neonato che strilla; e tu mi parli di un moribondo!... Che istorie son queste? --In verità sono istorie da perderci la testa.... Mentre io bussava alla porta, ho sentito guaire sul lastrico questo marmocchio mal fasciato. Sulle prime ho creduto di aver messo il piede sulla coda d'un gatto... Ma poi... toccando... palpeggiando... ho dovuto convincermi... --Sta bene! interruppe il visconte; tu m'hai l'aria di un buon figliuolo, ed io do fede alle tue asserzioni.... Questa povera creaturina abbandonata dev'essere il frutto di qualche amore illegittimo; fino quando non saremo riusciti ad emancipare la donna dalla doppia tirannia che la opprime pur troppo questi casi dello snaturato abbandono della prole non cesseranno di riprodursi spaventevolmente ad obbrobrio della società umana. --Ma.... signor mio reverendissimo... mi permetto di ricordarvi che il povero moribondo dell'albergo del Pappagallo... non aspetta che il passaporto per andarsene all'altro mondo. --Là si muore... e qui si nasce! esclamò il visconte dimenticando per un istante la sua compostezza da sacerdote per assumere l'atteggiamento di Amleto. --Là si muore... e qui si nasce! Prima di assistere al moribondo, è giusto che si provveda al neonato! E dopo breve silenzio, il visconte si prese il marmocchio tra le braccia e raccomandato al giovinotto di attenderlo un istante, rientrò frettoloso nella casa parrocchiale. Puoi tu immaginare, o lettore, da quale farraginoso tramestío di pensieri, di speranze, di dubbi, di desideri e di paure andasse sconvolto durante quel breve tragitto dalla porta di strada al salottino della parrocchia, il cervello del nostro brillante avventuriere? Non era egli partito da Borgoflores per correre sulle traccie della vezzosa contessa di Karolystria che a mezzo del doganiere gli aveva indicato il suo itinerario, e dimostrato il più vivo desiderio di rivederlo? Non dovea la contessa di Karolystria prendere alloggio a quel medesimo albergo del Pappagallo che a lui si apriva quasi prodigiosamente alle tre ore dopo mezzanotte pei reclami di un moribondo? E chi era quel moribondo? E la dama che gli prestava amorosamente le ultime cure, non dovea, secondo ogni probabilità, essere la contessa di Karolystria? E quali ragioni poteva avere la contessa per vegliare al capezzale di un morente dopo le tante peripezie e i tanti travagli della giornata trascorsa? Tali le ansie, i dubbî, i desiderî. A sopracarico di questi, nella mente vulcanizzata del visconte si introducevano scrupoli e paure agghiaccianti. --Non era imprudenza e sacrilegio uscire nella strada in abito da prete, ingannando la buona fede di un uomo presso a morire e ponendosi nella situazione di dover volgere in parodia gli augustissimi riti del sacramento? E quale indignazione nei due buoni reverendi che gli erano stati tanto larghi di cortesie se all'indomani venisse a svelarsi l'indegno abuso ch'egli aveva fatto delle loro sottane venerande? E poi.... quel bambinello sudicio e ghiacciaio... uscito dalla terra come un rannocchio... E poi... e poi. Che volete, lettori garbatissimi? Gli uomini sono fatti così... Se in questo complicatissimo guazzabuglio non ci fosse entrata una donna una bella e seducentissima donna, qual era ve lo giuro sull'onor mio la contessa Anna Maria di Karolystria il nostro eroe avrebbe dato la sveglia ai due sacerdoti per informarli dell'accaduto e avrebbe seguito una linea di condotta più conforme alla squisitezza del suo temperamento ed alle sue abitudini di perfetto gentiluomo. In quella vece... Osservate! Il bambinello testè raccolto sulla via ora giace adagiato sul divano del salottino. La Società per la protezione dei. fanciulli non ci troverebbe a ridire. Il visconte, prima di andarsene, non ha obliato di avvolgere il neonato in un nitido tovagliolo al quale ha sovrapposto un soppedaneo per riparare dal freddo le gracili membra. Il lume è spento--le imposte sono ben chiuse--il bambino ha cessato di strillare--egli ha poppato un bicchiere di malvasia e dorme saporitamente colle gotuzze iniettate di porpora. Non mostriamoci dunque troppo severi nel giudicare la condotta del visconte. È ben vero che, per far buona figura nella città egli si è messo in capo un bel cappello a triangoli: ma è forse detto ch'egli intenda di appropriarselo? Appena sbrigate le sue faccende al di fuori non ha egli in animo di venire a riprendere gli abiti della contessa e di riconsegnare ai due buoni reverendi ciò che ad essi appartiene? Via! le intenzioni sono ottime. Per conto mio, do piena assoluzione al visconte. Ed ora, chi mi sa dire di quanti battiti vada pulsando il nobile cuore del nostro eroe dacché egli ha potuto scorgere al chiarore della pallida luna, la desiata insegna dello albergo del Pappagallo? Si arrestò sulla porta, perplesso, smarrito. Il garzone che lo accompagnava, dovette spingerlo innanzi. Entrarono--salirono al secondo piano--si diressero verso la stanza segnata col numero settantaquattro. Il garzone bussò leggermente, la porta si aperse, e una bellissima dama.... via! non facciamo misteri! la contessa Anna Maria di Karolystria si presentò sulla soglia. Era pallida, aveva i capelli in disordine, tremava... Pure, un occhio perspicace il tuo, per esempio o lettore osservando con attenzione quelle sembianze, non vi avrebbe scorta veruna impronta di dolore. --Troppo tardi, reverendo! esclamò la contessa avanzandosi di un passo verso il falso prete. --Il notaio fu più sollecito del ministro di Dio... Così, se lo zingaro Nabakak non ha potuto, prima di esalare l'ultimo sospiro accomodare le sue partite coll'Essere supremo egli ebbe però il conforto di veder raccolta e legalizzata la sua ultima volontà relativamente agli affari terreni. La vostra presenza, o sacerdote, sebbene tardiva, non riesce però inopportuna. Sarà bene che voi assistiate alla lettura del testamento che ora verrà fatta nella sala terrena dello albergo acciò questo atto di volontà suprema esercitato dal povero defunto in circostanze straordinarie e gravissime, acquisti maggiore autorità e possa, all'occasione, venire appoggiato da testimonianze sotto ogni aspetto rispettabili. Signor abate, compiacetevi dunque di seguirmi! Proferite queste parole, la contessa, dalla porta socchiusa, accennò al notaio di seguirla e tutti discesero nella sala terrena, dove il padrone dell'albergo li attendeva. --Signori: disse il notaio colla falsa intonazione di una mestizia rettorica; il forastiero alloggiato al numero settantaquattro ha cessato di vivere poco dianzi nelle braccia dell'illustrissima signora contessa Anna Maria di Karolystria qui presente dopo aver segnato di sua mano un codicillo contenente le sue ultime disposizioni. Vi prego, signore e signori, di prendere atto di questo documento. Io, sottoscritto, nomino ed istituisco erede di ogni mio avere la signora contessa Anna Maria di Karolystria la quale pietosamente mi ha assistito negli ultimi istanti della vita, e intendo che immediatamente dopo la mia morte la suddetta vada al possesso dell'intero mio patrimonio, il quale, essendo in massima parte costituito di enti animati verrebbe a subire un irremediabile deperimento qualora dovesse anche per poche ore rimanere negletto. Intendo però e voglio che del fenomenale individuo nominato Boo-bom-bomm da me per molti anni condotto in giro ed esposto sulle piazze di Europa dove per la sua straordinaria grassezza fu oggetto della universale ammirazione la signora contessa di Karolystria non abbia a godere che l'usufrutto; e questo fino al giorno in cui alla suddetta venga dato, come io verbalmente le ho indetto di riconsegnare a chi di diritto quei duecentoventitrè chilogrammi di carne viva, da me illecitamente posseduti e fatti oggetto di lucro. Dopo questo, raccomando la mia anima a Dio e impongo alla mia erede di far celebrare cento messe ad espiazione de' miei peccati. Segnato: NABAKAK. Durante la lettura di quel documento, la contessa non avea mai distolti gli occhi dal visconte. I tratti di quel volto aristocraticamente profilato, che tanto distonavano colle rozze e mal foggiate sottane del prete richiamavano al di lei pensiero delle confuse reminiscenze. Ella si chiedeva, non senza un leggero turbamento, dove mai e in quale epoca della vita le fosse accaduto di vedere quell'uomo. Il visconte, leggendo nel cuore della contessa, la guardava maliziosamente sorridendo ciò che irritava davvantaggio la di lei curiosità di donna galante e capricciosa. Nessuno degli astanti, il grosso albergatore compreso, si avvisò di constatare se il testamento dichiarato olografo dal notaio, fosse redatto nei termini e modi dalla legge prescritti. La eredità di un povero saltimbanco non fa gola a nessuno; e poi... questa osservazione prima di me l'avranno fatta i lettori essendo il massimo capitale del legato costituito da un ammasso di carne vivente da un individuo che pesava duecentoventi chili e altrettanti chili di commestibili poteva divorarsi in una settimana l'affare, sotto le apparenze più grasse, era da ritenersi magrissimo. La contessa, dopo aver congedato il notaio promettendogli di recarsi quel giorno istesso al suo studio per adempiere alle ultime formalità dell'atto pregò l'oste e i camerieri che eran stati presenti alla lettura, di volerla per un istante lasciare sola col prete. La sala in un attimo fu sgombra--il visconte e la contessa si trovarono di fronte. --Voi comprenderete, diss'ella guardando fissamente lo strano sacerdote che le stava dinanzi col viso compunto e in atteggiamento sommesso--voi comprenderete reverendo signore, quali ragioni mi obblighino a trattenervi meco un istante, mentre oggi avete tanto da fare in chiesa. In questa casa c'è un morto; nella mia qualità di ereditiera io debbo provvedere alle esequie, e voglio che queste sieno celebrate splendidamente. Circostanze dolorose, stranissime, quasi inverosimili, hanno condotta la contessa Anna Maria di Karolystria, che vi sta innanzi nella situazione di dover fare assegnamento sul credito del suo nome e della sua alta posizione sociale per ottenere l'esonero dalle anticipazioni richieste dalla Chiesa e dal Municipio per le funebri pompe. Vi parlo schiettamente, signor abate.... Al momento io mi trovo affatto sprovveduta di denaro, nè saprei, in questa umile borgata, dove trovarne. Prima di indirizzare le mie suppliche al Municipio, io mi rivolgo a voi, a voi, ministro di Dio, e membro del capitolo... Fra dieci fra otto giorni io sarò in grado di rimborsarvi--al momento, ve lo ripeto, sono povera come Eva appena uscita dalle coste di Adamo. Un uomo di poca levatura, meno atto ad assaporare gli squisiti diletti di una bella situazione drammatica e di un equivoco piccante al posto del visconte si sarebbe sfasciato in una grassa risata; ovvero, dandosi prontamente a conoscere avrebbe precipitato lo scioglimento del duetto con una di quelle cabalette che mettono la febbre ai vagneristi. Da quell'uomo di gusto che egli era, il falso abate rilevò il capo e posando dinanzi alla contessa in atteggiamento da Levita crucciato:--Signora le disse, se ciò che voi asserite è la verità, come potrete voi render conto al tribunale del supremo Giudice alla banca dell'Eterno cassiere delle trecento cedole da lire venti che ieri sera all'albergo della Maga-rossa erano ancora nel vostro portafoglio o meglio, nel portafoglio del visconte Daguilar, vostro salvatore ed amico? --In nome di Dio! chi siete voi? gridò la contessa arretrando. --Chi son io! rispose il visconte, passando dal solenne al patetico con una modulazione degna di Salvini--l'ingrata non mi riconosce! Io sono uno, che per due ore ho respirato, ho palpitato, ho sofferto i più atroci brividi dentro le vostre gonnelle.... --Stelle del firmamento! --E voi, signora? non avete voi pure la scorsa notte galoppato sul mio Morello e sudato per un'ora nella mia giacca elegante di stoffa di Bristol? --Voi siete... dunque!!!... --Sì, contessa, proruppe l'altro gettandosele ai piedi e abbracciandole le ginocchia con trasporto--io sono il visconte Daguilar... io son quel desso che nella foresta di Bathelmatt agli incerti crepuscoli della sera, ho potuto ammirare di sbieco i contorni di una Diana nuotante nelle foglie... --Tacete! alzatevi, uomo incomparabile!... Dio!... Ciò che mi accade è così strano... così fuori dell'ordine naturale... Se sapeste quanto desideravo di rivedervi!... Ma... ditemi... come avviene che io vi trovo qui? Perchè indossate quell'abbigliamento che sì male vi si attaglia? In verità, la sarebbe da ridere, se di ridere fosse capace una donna, agitata, qual io mi sono da avvenimenti e da preoccupazioni sì gravi, da soperchiare ogni frivolo istinto. Il visconte, ripresa la spigliatezza della indole sua cavalieresca e brillante narrò succintamente alla contessa quanto gli era accaduto dacchè si erano separati. Immagini il lettore se quel racconto venne ascoltato con meraviglia e commozione! --Visconte! esclamò la contessa stendendo al giovane la sua bella mano diafana e sottile--la vostra avventura è davvero singolarissima; pure, se io avessi a narrarvi le strane sorprese a me toccate dacché giunsi in questo albergo voi rimarreste, pel restante dei giorni che il buon Dio ha segnati alla vostra esistenza colle ciglia inarcate, Ma questo non è luogo dove si possano senza pericolo rivelare certi segreti... Qualche briccone potrebbe spiarci.... Ascoltate! le campane suonano l'Angelus... a momenti la chiesa sarà aperta ai fedeli... Là potremo rivederci e stabilire i nostri patti d'alleanza offensiva e difensiva... Andate! precedetemi!... fra dieci minuti prometto raggiungervi... --Ma, vi pare, contessa! con questo abito da prete!... --È l'abito che conviene all'ambiente. --E le vostre superbe vesti rimaste nella casa del parroco? --A me non preme di riaverle, e il buon prete si terrà soddisfatto del cambio. --Ma il vostro portafoglio... il vostro orologio... --Miserie che appartengono al passato. Fra il mio passato ed il mio --avvenire da questo momento si apre un abisso. --Contessa di Karolystria, vado ad attendere i vostri ordini. E il visconte, fatto un inchino sbilenco da prete digiuno, usciva dignitosamente dall'albergo per avviarsi alla chiesa mentre la contessa in preda ad una esaltazione indescrivibile soffermandosi al banco dell'oste ordinava una colazione di ventiquattro bistecche guarnite di dieci chili di patate fritte. Quella colazione era destinata a Boo-boom-bom, l'uomo più grasso del mondo, sul quale in seguito al legato dello zingaro Nabakak, la contessa cominciava ad esercitare i suoi diritti di usufrutto. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO SESTO. I rosei crepuscoli del mattino annunziavano una splendida giornata. Nessuno de' miei lettori avrà il cattivo gusto di esigere che io descriva la chiesa di Mirlovia. Chi desidera vederla si rechi sul luogo; il viaggio non è lungo, e la spesa in proporzione. D'altra parte, i fatti che io vo narrando sono abbastanza interessanti e straordinarî perchè io sia dispensato dallo adornarli di frangie rettoriche. La contessa non indugiò molto a recarsi sul luogo del convegno, dove il visconte lo aveva preceduta. La chiesa era quasi deserta, debolmente rischiarata dalla luce funerea che traspariva dai finestroni colorati. --Innanzi tutto, cominciò la contessa, io debbo chiedervi mille scuse... La sorpresa del rivedervi così inaspettatamente e sotto quelle vesti, mi ha impedito poco dianzi di esprimervi con parole adeguate la mia riconoscenza. Voi mi salvaste la vita; avete fatto di più, mi avete sottratta al peggiore dei supplizi, quello di ricadere negli artigli di un marito che abbomino. Il caso mi porge i mezzi di offrirvi un compenso.... Sareste voi tanto gentile da accettare la tenue somma di cinque milioni di ducati che io metto a vostra disposizione? ---Avete... detto...? --Cinque milioni di ducati, nè più, nè meno. --La somma è rotonda, ed io l'accetto. --Sta bene. Ma v'è una condizione... --Indovino. I cinque milioni di ducati, se è vero ciò che mi dicevate ora è poco delle vostre momentanee strettezze non esistono che nella vostra fantasia,. --No, vi ingannate. I milioni esistono, i milioni son là, accatastati in uno scrigno, del quale io tengo la chiave. Ora, questa chiave, o visconte, io l'offro a voi... Ve la offro a patto di un ultimo favore, di un ultimo sacrifizio. --Contessa! la mia vita... il mio sangue.... --No, non si esige tanto, mio bel cavaliere--Ciò che io vi domando è di darmi una mano a salire il primo gradino di un trono. --È pazza! Se ho ben compreso, o signora, il modesto titolo di contessa vi è venuto a noia, e voi aspirate a mutarlo in quello di regina. --Per lo appunto; ammiro il vostro acume. Ma voi comprenderete parimenti che, per diventare regina, è necessario ch'io sposi un re... --Lo troveremo.... Converrà affrettarsi a cercarlo, prima che i nichilisti se li mangino tutti. --Il re è trovato. --Dunque... che si aspetta? --Posso io sposare un re, se prima non rimango vedova? --Avete ragione, non ci avevo pensato. --Come vedete... è necessario che l'altro muoia... --Ciò potrebbe accadere... Quasi tutti siamo mortali... --Ciò deve... accadere, mi capite? E questo è appunto il favore.... Su questa reticenza, la contessa proiettò dai suoi occhioni neri e fosforescenti una scarica di elettricità che trapassò il visconte dal petto alla schiena. --Ciò che voi mi chiedete, o signora, disse egli con una vibrazione di accento che esprimeva l'indignazione e l'orrore del delitto; ciò che voi mi chiedete, o signora, sarebbe dunque un... assassinio? La contessa impallidì, e sommessamente, nel timore di avergli recata offesa: --Signore, disse al visconte, ciò che io intenderei di proporvi non sarebbe un delitto... a meno che voi non giudichiate delitto una provocazione seguita da uno scontro ad armi uguali in presenza di testimoni, con tutte le regole della più perfetta cavalleria. --Il duello non rappresenta in molti casi che un surrogato dell'assassinio rispose il visconte con una intonazione di mestizia che rivelava il pensatore umanitario sotto la scorza del gentiluomo. Pure, o contessa, trattandosi di favorire i vostri alti disegni io non esiterei ad assumermi il mandato di trapassare con una buona lama di fioretto l'addome dell'importuno compagno de' vostri giorni se una tale cerimonia non mi apparisse superflua. Per diventare regina, per sposarvi ad un re, non vi occorrono, o signora, dei fatti di sangue. Narrandovi la scena accaduta a Borgoflores fra me ed il conte vi ho detto che questi è rimasto nelle grinfe degli aguzzini del manicomio... Al momento in cui stiamo parlando, egli è forse là.... ad ululare disperatamente nelle strettoie di una camicia di forza... Ora, voi sapete, o contessa che il nostro codice accorda piena facoltà di divorzio nel caso in cui uno dei coniugi sia affetto da pazzia incurabile. Il manicomio e la camicia di forza, non dubitatene, contessa, in meno di due giorni condurranno vostro marito al delirio furioso. Il sistema di cura è infallibile, nè farà eccezione in questo caso. Io riparto oggi stesso per Borgoflores, fo constatare dai medici la pazzia del conte, vi riporto il documento; voi presentate subito la vostra domanda di divorzio e fra dieci o quindici giorni... --Libera! libera! libera! esclama la contessa, battendo le palme. E obliando di trovarsi in una chiesa, in presenza di un uomo che aveva tutte le apparenze di un sacerdote spiccava dei salti da capriola in amore. Ahimè! come brevi e fallaci sono le gioie umane! Frase vecchia, ma sempre opportuna, sempre efficace nelle transazioni del sentimento. Ed ora--come preparare il lettore alla nuova sorpresa? La contessa, che stava quasi, nell'impeto della riconoscenza e della gioia per slanciarsi al collo del visconte, arretrò improvvisamente mettendo un grido di terrore. --Guardate là... là! Il visconte corse coll'occhio ad una delle porte laterali della chiesa e vide... non vide soltanto... ma riconobbe il conte Bradamano di Karolystria grande elettore dell'impero e arcidiacono della Massoneria della Cervia, che a passo lento si dirigeva alla sua volta. --Come salvar la contessa? pensò il giovane rabbrividendo. Ma la contessa era già in salvo. Prima che egli si volgesse a cercarla collo sguardo, ella si era involata per una porticiuola bassa, che metteva al campanile. Imaginate con quanta lestezza si slanciò sulla scaletta e raggiunse la cima della torre quella donna energica e leggera, creata per salire! Come avviene, chiederà qualcuno, che il conte Bradamano apparisca ora nella chiesa di Mirlovia, mentre la sera innanzi a Borgoflores, il commissario superiore di polizia aveva dato ordine di tradurlo al manicomio? Nulla di più naturale. Si è forse detto che gli ordini venissero eseguiti? Non è più verosimile che il conte, vedendosi al mal partito, abbia dato tali prove di assennatezza e di calma da indurre il commissario a lasciarlo andar libero, fors'anche a chiedergli scusa dei rigori inconsulti? Quanto al fatto della venuta a Mirlovia, basti sapere che il conte, appena uscito a Borgoflores dalla caserma dei poliziotti si era abboccato con quel medesimo doganiere che aveva poco prima recati al visconte i messaggi della contessa. Quel mascalzone, poco soddisfatto delle laute rimunerazioni a lui promesse, per un bicchiere di rataffià aveva tradito il segreto rivelando l'itinerario e il punto di convegno stabilito fra i due fuggiaschi. Dopo queste spiegazioni franche e leali, io vi prego quanto so e posso, miei buoni lettori, di non volermi più oltre interrompere. Quella ch'io vo narrando non è storia verista, è semplicemente storia vera: e il vero sfida ogni obiezione, si impone ad ogni criterio. Dunque... come si è detto... Ci siamo... Il conte Bradamano si avanzava a passo misurato, guardando a destra ed a manca, esplorando gli intercolonî e le nicchie. I suoi occhi bigi nuotavano entro due solchi azzurrognoli. Il suo volto pallido, quasi terreo, da marito vilipeso, non rivelava turbamenti profondi, non esprimeva sinistri disegni. Appressandosi al falso prete, fece un inchino da borghese credente, e a voce bassa, con accento mansueto gli disse: --Se non vi recasse troppo disturbo, io vi pregherei, monsignore, di voler ascoltare la mia confessione. Il visconte, per darsi tempo di riflettere, non proferse parola. --Avete inteso, monsignore? replicò l'altro con una intonazione di voce più vibrata--vorrei mettermi in grazia di Dio e imploro a tal uopo l'assistenza di un ministro del culto. Il visconte, che aveva riflettuto, senza venir a capo di indovinare dove si fosse nascosta la contessa assentì con un cenno del capo, e veduto a poca distanza un confessionale, a quello si diresse, invitando l'altro a seguirlo. Destino! Destino! Chi oserà più mai in presenza degli avvenimenti che qui si narrano chi oserà, ripeto, negare la tua potenza, tanto più terribile, quanto più occulta? Io so che di questa apostrofe al fato da taluni chiamato anche dito di Dio non va esente verun romanzo dell'epoca antica e moderna; ma, qual sarebbe, senza il fato o il dito, la logica dei romanzi? Non sa di miracolo ciò che noi vediamo? Quei che la sera innanzi se ne stava prostrato in atteggiamento di vittima, ora siede da giudice sulla cattedra del tribunale di Dio mirando a' suoi piedi genuflesso colui che poche ore prima avea minacciato di schiantarlo. Imponiamo alla nostra meraviglia, e porgiamo orecchio alla confessione del conte. --Dall'ultima volta ch'io mi accostai al tribunale di penitenza, cominciò il penitente con voce contrita io non credo aver commesso verun di quei peccati che la chiesa dichiara mortali ma in seguito ad alcune recenti peripezie, io mi sento oggi trascinato, ed ho anzi deliberato di compiere un enorme delitto. --Vuol uccidere la moglie, pensò il visconte; è bene ch'io ne sia prevenuto. --Uno di quei delitti, proseguì l'altro, che tanto più sgomentano le timide coscienze in quanto non vi abbia speranza, una volta che sieno consumati, di ottenere l'assoluzione di Dio. In una parola, io avrei deliberato di togliermi la vita. --Meno male! esclamò il visconte--ciò calzerebbe a meraviglia.... --Ho io ben inteso? ... Padre: voi.... dicevate? --Ho detto: meno male; poiché vi è grande differenza di colpabilità fra chi toglie la vita ad altri e quegli che con rara abnegazione preferisce di sacrificare la propria. --Voi mi consolate, buon padre. Ma.... dite un po'... Non avreste voi autorità, in certi casi, nel mio caso per esempio di assolvere in anticipazione colui che schiettamente si confessa del suo colpevole disegno col ferino proposito di non più mai rinnovarlo dopo il primo attentato? --Voi mi proponete, disse il visconte con gravità caricata, una questione che ha fatto perdere il cervello ai più insigni casisti. Converrà, perché io mi metta in grado di giudicare rettamente che voi mi informiate del cur, quomodo, quando, quibus auxiliis, eccetera, eccetera . Cominciamo, se vi piace, dal cur, ovverosia dalle cause impellenti. --Ohimè! sclamò il conte, traendo un sospiro dagli stivali voi dovete sapere ch'io m'ebbi la mala ventura di unirmi in matrimonio ad una di quelle figlie di Satana che l'inferno vomita sulla terra per la disperazione dei mariti.... Non vi dirò quale sia stata la mia esistenza nei due anni che ho vissuti con lei... Ho vegliato sotto un'incudine ho dormito sovra una graticola rovente. --L'espiazione ha preceduto la colpa, interruppe il confessore, come se parlasse a sè stesso. --Ieri... non più tardi di ieri... la sciagurata si avvisa di mettere il colmo alle sue scelleraggini abbandonando furtivamente il castello coniugale. Un domestico l'aveva spiata.... io fui avvertito.... Su una trentina di fili elettrici corse il mandato di arrestarla, ed io stesso, subodorando le sue orme, mi diedi ad inseguirla... --Imbecillità manifesta! mormorò il confessore. --Voi osate trattarmi da imbecille! esclamò il conte con qualche risentimento. --Io noto e aduno le attenuanti; e voi, figliuol caro, fate di sovvenirvi che l'umile mortale a cui state dinanzi, rappresenta in questo momento il vostro giudice supremo. Il conte, giungendo le mani, balbettò qualche parola di scusa, e proseguì di tal guisa: Sì, ne convengo, fu un atto di imbecillità.... Inseguendo quella donna, io correva dietro alla sciagura, al disonore al ridicolo... Non vi parlerò dell'infame tranello che mi attendeva a Borgoflores dove l'indegna si era rifugiata.... Vi basti sapere che, arrivato colà, io fui insultato, preso a schiaffi, trattato da demente. Eppure quando seppi che colei era partita dalla città coll'intendimento di pernottare a Mirlovia io mi gettai ancora come un forsennato sul suo cammino.... Avevo giurato di raggiungerla, di sorprenderla nel sonno e trucidarla colle mie mani. Arrivai a Mirlovia al sorgere dell'alba. E già, coll'atroce proposito in cuore, io dirigeva i miei passi all'albergo del Pappagallo dove sapevo che la turpe donna era alloggiata quando lo squillo delle campane quello squillo melanconico e solenne che ha sempre esercitato un gran fascino sul mio spirito, mi arrestò sul cammino.... Al furore subentrò nel mio animo una cupa melanconia. Perchè avrei ucciso quella donna? Con qual frutto? Al ridicolo che già mi copriva, all'ignominia, al dissesto, avrei aggiunto il supplizio dei rimorsi. Ecco, buon padre, per qual rapida transazione di sentimenti e di idee volendo sciogliermi ad ogni costo da questa camicia di Nesso in cui mi trovo da due anni avviluppato deliberai di troncar il filo dei miei giorni. --Avete ben riflettuto? chiese il visconte con voce severa. Non nego che la vostra posizione sociale sia pregiudicata... Ma infine... credete voi che non vi abbia altra via per uscirne, fuori quella disperatissima e peccaminosa del suicidio? --Nessun'altra, rispose il conte. --Siete dunque risoluto? --Lo sono. --E se io vi pregassi in nome di Dio? --Sarebbe vano. Io vado soggetto, fin dalla mia più tenera infanzia a fierissimi attacchi di forza irresistibile, e in questo momento mi sento preso più che mai. Credete voi che al tribunale celeste si tenga conto dei casi di forza irresistibile? --Ne sono convinto. --Negherete dunque ancora di assolvermi in anticipazione? --Questo non è permesso dai canoni. Ma, poichè non è dato alla mia eloquenza di arrestarvi sull'orlo dell'abisso ed io voglio d'altra parte provvedere per quanto da me si possa alla vostra salute eterna, ascoltate bene quanto sono per dirvi. Vi ha un solo modo di suicidio, che, praticato colle debite cautele, può offrire all'anima del delinquente qualche probabilità di salvezza; è il suicidio che si compie precipitando da una altura. In tali casi, la consumazione del peccato ha luogo immediatamente all'atto di spiccare il salto. Se, durante l'intervallo che separa l'atto dall'effetto, vale a dire nel brevissimo tempo che impiega a rotolare nello spazio il disgraziato suicida si avvisa di recitare un semplice atto di pentimento non vi è più dubbio che allo sfracellarsi delle membra, l'anima del misero contrito non si elevi perdonata e redenta alle sfere celesti. --Oh! grazie! grazie, sacerdote!... esclamò il conte in un impeto di gioia--Ora non temo più nulla... Fra dieci minuti tutto sarà finito.... Io vado a precipitarmi dal campanile... Il conte si era alzato. --Fermate! è una follia! gridò, alzandosi a sua volta il visconte nel cui animo era subentrata alla spensieratezza dell'avventuriero la pietà generosa dell'uomo di cuore; io non posso.... io non debbo permettere... Ma l'altro sì era già discostato dal confessionale, avea trovata la porta del campanile, ed era sparito. --Non vi è che un mezzo per salvarlo, esclamò il visconte balzando dal confessionale e correndogli dietro; egli è tanto sensibile al suono delle campane.... Dio voglia che queste gli tocchino il cuore! Ed ora, lettori, ponete ben mente alla situazione dei singoli personaggi. La contessa di Karolystria, per dar tempo al suo cavalleresco alleato di sbarazzarla dal marito si trattiene sulla cima della torre, fumando deliziosamente un manilla e conversando colle rondini. Al pian terreno, un visconte in abito da prete attende che uno scaccino curioso si allontani per dare una strappata alla corda delle campane.... Frattanto, ansante, sbuffante, il conte Bradamano ha raggiunto la sommità del campanile... Un urlo baritonale di gioia e uno strillo acutissimo di terrore mandano in fuga le rondini... --Tuoni e lampi!... tu qui, scellerata!... Era dunque la voce di Dio quella che mi chiamava quassù! Recita la tua ultima preghiera o donna indegna! Fra un minuto secondo--e tratto di tasca l'orologio lo posava sulla balaustrata--noi giaceremo informi cadaveri al piede di questa torre. Ero venuto per precipitarmi da solo--ti ho trovata--giustizia vuole che tu mi segua... --Pietà! pietà! La contessa si era lasciata cadere sul mattonato, afferrando colle mani una colonnetta,. --Io avrò ben forza di strapparti di là! ruggì il conte, precipitandosi sulla sua vittima come un orso inferocito... Ma al momento in cui il vindice marito, descrivendo colla persona una curva grottesca, si abbassava per afferrare la preda le ruote delle campane cigolarono, il campanone maggiore si sollevò poderosamente con impeto inusitato; e il conte Bradamano di Karolystria, elettore dell'impero, ecc. ecc. ricevette sulla estremità della schiena un tale spintone, da mandarlo capovolto a rompersi il naso contro il parapetto. --Maledizione! Maledizione! La contessa si trascinò carpone fino allo sbocco della scaletta e scivolò lestamente dai gradini col suo piedino elegante e nervoso da pattinatrice. Negli squilli reboanti dei bronzi si perdevano gli ululati del consorte ferito. Se il lettore ha provato, nell'assistere a questa tragica scena, una millesima parte del raccapriccio che ci investì nel descriverla non dubitiamo ch'egli dovrà ora gustare un immenso sollievo rientrando con noi nell'ambiente sereno della casa parrocchiale dove vedremo svolgersi degli avvenimenti meno tetri, ma per avventura più meravigliosi. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO SETTIMO. Quella notte, don Fulgenzio aveva avuto il sonno leggero. Gli era parso di udire nella casa degli insoliti rumori. E poi.... perchè dovremmo tacerlo? una larva seducentissima di donna in sottana da abate non si era mai dipartita dal suo letto. Per cacciare le tentazioni, si alzò prima di giorno, e attraversando l'anticamera gettò l'occhio sulle vesti abbandonate la sera innanzi dalla signora ricoverata nel salottino. --Povera signora! sospirò il dabben prete converrebbe che qualcuno provvedesse a far asciugare questi panni prima ch'ella si desti! Questo qualcuno... non potrei esser io? Detto fatto, don Fulgenzio adunò un bel cumulo di legna sul caminetto, accese un gran fuoco; e schierate a conveniente distanza dalla fiamma una mezza dozzina di seggiole, distese su quelle i drappi umidi e rattrappiti. Un vapor bianco e molle si diffondeva nella stanza; le nari tumefatte del giovane sacerdote respiravano, colle esalazioni dell'idrogeno, due distinte fragranze di contessa e di visconte. Era pel casto don Fulgenzio la prima estasi peccaminosa che gli fosse accaduto di gustare in sua vita. Un rumore di passi venne a riscuoterlo. Qualcuno saliva la scala frettolosamente. Fosse la bella forestiera? No, Era il sagrestano della parrocchia, che affannato, coi cappelli irti cogli occhi fuor dalle orbite, veniva ad irrompere nell'anticamera. --Che disgrazia! che orrore! chi avrebbe immaginato!... --Calmatevi, Batacchio... Cos'è accaduto? domandò il coadiutore impallidendo. --Cos'è accaduto!... Lei mi domanda cos'è accaduto? Ma dov'è il signor parroco? Presto! Corra a svegliarlo... Bisogna informarlo subito... Bisogna trovare un espediente.... Ah! Ella è qui, don Calendario!... --Che rumore è codesto? disse il parroco avanzandosi mezzo svestito. Cosa vuole a quest'ora il nostro Batacchio? --Cosa voglio! Cosa voglio! riprende il sacrista giungendo le mani in atteggiamento disperato vorrei che il Governo piantasse mille forche... --Ai fatti! ai fatti! interruppe il parroco, che cominciava a presentire qualche cosa di molto serio. --Ebbene... i fatti eccoli qua, signor curato, e che il diavolo mi strozzi la moglie se io ci ho avuto un briciolo di colpa. Questa notte sono entrati dei ladri nella chiesa, ed han spogliato la santa imagine della nostra venerata patrona strappandole di dosso le gonnelle, il gran manto a stelle d'oro.... infine, tutto quanto. --Spogliata... santa Dorotea! esclamano con espressione di orrore i due preti, fulminati da tale notizia. E il sagrestano, singhiozzando: --Sì, tutto le han rubato gli scellerati... Della nostra santa benedetta non rimangono che le braccia la testa e un imbottito di stoppa sorretto da due pali. --Nel giorno del centenario! --Nel giorno della processione! I due preti parevano impietriti. Don Fulgenzio guardava don Calendario; don Calendario guardava don Fulgenzio, e il sacrista, favorito dallo strabismo, guardava l'uno e l'altro ad un tempo. Dopo un istante di silenzio, girando gli occhi verso il caminetto, il parroco fu colpito da una idea. --Se quelle vesti si attagliassero al fusto della santa! se alla signora arrivata questa notte non increscesse... --Ma questa è una ispirazione del cielo! esclama don Fulgenzio. Il sagrestano, accostatosi al caminetto, si diede a svolgere le stoffe ammirando ed approvando. L'abito era stupendo, la gran ciarpa trapunta in oro poteva fornire uno splendido manto; il cappello piumato, a dire del sagrestano, si conveniva mirabilmente ad una santa che doveva sfidare il sole nella processione. Con quattro colpi di spazzola e una ripassata di funi in meno di dieci minuti si aveva un'acconciatura da far invidia allo regine di tarocco. --Quel che s'ha a fare, si faccia presto! disse il parroco; tu, Batacchio, va a svegliare tua moglie; ella stira perfettamente ed è donna da serbare un segreto. Don Fulgenzio, che quando vuole sa mettere il miele tra i punti e le virgole scenderà nel salottino a interceder grazia dalla signora... Poi si andrà in sagrestia a rivestire la santa, e all'ora della messa pontificale ogni cosa sarà in ordine. Vi pare che io dica bene? Don Fulgenzio in quattro salti fu al fondo della scala. Una commozione non mai provata agitava i suoi nervi. Svegliare una donna! Per un prete, confessiamolo, la missione era delicata e non scevra di pericoli. Bussò leggermente all'uscio del salottino. Nessuna risposta. Bussò una seconda volta: silenzio. Don Fulgenzio sentiva i brividi dell'ignoto. Alla fine, dischiudendo la porta leggermente, come un ignoto ladro od un amante furtivo, spinse innanzi la testa,. Il salottino era buio... Atterrito dalle tenebre e dal silenzio, don Fulgenzio si avanzò sulla punta dei piedi e aperse le imposte. --Bontà divina! esclamò il prete dando un balzo che lo inchiodò alla parete. Al prorompere della luce era insorto da un angolo della stanza un vagito stridulo e mordente e gli occhi di don Fulgenzio, vitrei, spalancati grossi di linfe epatica, si affissavano con terrore sovra un bambinello color scarlatto che scalpitava come un piccolo ossesso tra le ripiegature di un tovagliolo. L'inaspettato istupidisce; il misterioso terrifica. Don Fulgenzio voleva gridare, voleva fuggire; ma la voce non gli usciva dalla strozza, le gambe non lo reggevano. Egli era preso da una vertigine di stupore e di sgomento. Il parroco ed il sacrista, dopo aver atteso un quarto d'ora l'esito dell'ambasciata, discesero a loro volta nel salottino. La loro sorpresa al vedere un neonato laddove immaginavano di trovare una signora, fu pari a quella che aveva colpito don Fulgenzio. Rimasero a bocca aperta, impietriti. L'espressione di quei tre volti da prete e da sagrestano era identica come identiche le apprensioni e le congetture. Il sole perfino il sole, è tutto dire! affacciandosi alla finestra sonnolento e stralunato, faceva degli sberleffi non più veduti. Alla fine, il parroco, che dei quattro personaggi colà adunati era il solo che avesse ancora la testa a segno, prese gravemente la parola: --Degli avvenimenti inesplicabili si succedono d'ora in ora, di minuto in minuto, sotto i nostri occhi; avvenimenti quasi miracolosi, nei quali io sarei lieto di riconoscere il provvidenziale intervento della mano celeste se non avessi la ferma convinzione che l'influenza tenebrosa di Satana vi abbia parte. Batacchio: prendetevi fra le braccia quel marmocchio e vedete se vi riesce di calmarlo... Le sue strida mi spezzano il filo delle idee... --Ciò che più urge, secondo il mio debole avviso, sarebbe di provvedere al collocamento di questo effetto mobile esportandolo dalla nostra casa colla maggior sollecitudine. I tempi sono tristi, la stampa imperversa sul clero, e questo effetto potrebbe divenir causa di scandalo. A momenti deve giungere il vescovo.... Che direbbe monsignore, se al metter piede in queste soglie avesse a sorprendere questo frutto di provenienza sospetta che può dar luogo ai più sfavorevoli commenti? --Un cuore mondo e una coscienza illibata non temono il giudizio degli uomini, nè il giudizio di Dio! Questa sentenza, proferita con accento solenne, era partita dalla soglia del salottino. Tutti gli occhi si volsero da quel lato. Un nuovo personaggio dall'aspetto maestoso, avvolto in una zimarra nera filettata di seta rossiccia, con una croce d'oro pendente sul petto infine... affrettiamoci a presentarlo monsignor De-Guttinga, vescovo di Rosinburgo, era apparso sulla soglia. Questa nuova sorpresa, dopo le tante che si eran succedute in quella casa da mezzanotte al mattino non produsse negli astanti lo stupore che il degno prelato si attendeva. Le grandi commozioni si elidono. --Per snodare le gambe, riprese il vescovo colla sua voce rotonda e pastosa da prelato soddisfatto son sceso dalla carrozza all'ingresso del paese ed ho proseguito a piedi fino al vostro tetto. Nella mia lunga carriera ecclesiastica mi son preso parecchie volte questa licenza tollerata dai canoni onde evitare le dimostrazioni chiassose e le cerimonie stucchevoli; ma giammai mi è accaduto di sorprendere un parroco, un coadiutore ed un sagrestano, che in una giornata di grande solennità al momento in cui la chiesa reclama più urgentemente i loro uffici stessero raccolti in un salotto a deliberare sui mezzi di sottrarre un neonato alla vista del loro vescovo. Don Calendario!!! attendo una spiegazione!!! L'onesto parroco, di tal guisa interpellato, senza ostentazione colla franchezza dell'uomo incolpevole, espose in brevi parole i fatti che noi sappiamo. --La notte scorsa, mentre imperversava l'uragano, una signora venne a chieder ricetto... --L'esordio è romanzesco, e mi interessa vivamente. --Noi l'abbiamo ricoverata, le abbiamo prestato i nostri abiti, le abbiam permesso di passare la notte in questo salottino. --Fin qui non trovo argomento di censura. --Questa mattina don Fulgenzio discende per dar la sveglia alla signora e in luogo della signora, trova su quel divano il bambinello che qui vedete.... Il fatto ci parve così strano, così fuori dell'ordine naturale... --Il fatto sarebbe più strano, interruppe il vescovo che amava la barzelletta se la persona che vi ha lasciato in deposito quell'oggetto fragile fosse stato un maschio piuttosto che una femmina... Don Calendario: so che siete un onest'uomo un sacerdote esemplare, ed io presto piena fede alle vostre leali spiegazioni. Ciò che vi ha di poco naturale nella graziosa istoriella che avete narrata è che voi ammettendo nella casa una persona sconosciuta, non l'abbiate richiesta del nome. --È vero! non ci abbiamo pensato, disse il parroco, e frattanto, ella se n'è andata coi nostri abiti indosso... --Coi vostri abiti indosso!... Ma... dunque... le sue vestì? --Son là sopra, nell'anticamera; e vi giuro, monsignore, che mai non mi è accaduto di vedere un più splendido abbigliamento di donna. --Ma non avete qualche indizio? non avete tentato di scoprire? ... Su quelle gonne non vi era una cifra? --Ah! sclamò don Fulgenzio battendosi la fronte; vedete lo smemorato! Ma... sicuro! Nelle taschetto della sottana c'era un portafogli... Io l'ho levato prima di mettere i drappi ad asciugare e l'ho posto sul traversino del portapanni. --Presto, dunque! andate a prendere quel portafogli!... Che volete, figliuoli? Nella mia lunga carriera ecclesiastica non ho mai sentito vibrare così potentemente gli stimoli della curiosità... Si direbbe un presentimento.... Ma.... ecco don Fulgenzio col portafogli... Bravo! date qua! apriamo... Delle carte... una ricevuta del Monte... due biglietti del lotto... un biglietto di visita... sì questo è un biglietto di visita... Ora sapremo il nome... Leggiamo, cioè... leggete voi, don Calendario.... Ho dimenticato gli occhiali nella carrozza... Nella mia lunga carriera ecclesiastica ciò non mi è accaduto che due volte. Don Calendario prese la cartolina, e facendo spiccare le sillabe, declinò il nome della contessa Anna Maria di Karolystria. --La contessa!... Anna Maria! esclamò il vescovo balzando innanzi due passi. --La contessa Anna Maria di Karolystria ripetè il parroco avanzandosi per sorreggere il monsignore che pareva vacillasse sotto il peso di una forte commozione. --La contessa di Karolystria!... Mia nipote!... Me l'ero figurato!... Non c'è che lei non c'è che lei per giuocare di queste farse! Sagrestano: tenete ritto quel bambino... badate che non caschi.... che non si sciupi.... Caspita! è un mio pronipote.... Sì! sì! voglio darmi la soddisfazione di battezzarlo io... Frattanto muovetevi... fate di trovare una balia... in mancanza di balia una capra... una lupa... Romolo fu ben allattato da una lupa... Su dunque! spicciatevi! Ma dove sarà andata a ficcarsi la contessa? Bisogna cercarla... condurla qui... rivestirla dei suoi panni... Nella mia lunga carriera ecclesiastica non ricordo di aver mai provata una scossa più violenta di questa. Così parlando, il vescovo si era lasciato cadere su di una poltrona. Gli astanti, attoniti, confusi, preoccupati da altre urgenze gravissime, in luogo di affrettarsi ad eseguire gli ordini ricevuti facevano delle pazze evoluzioni intorno alla tavola, tornando sempre sul posto d'onde erano partiti. A crescere gli imbarazzi, a produrre un più strano scompiglio nelle idee, intervenne un nuovo personaggio. Era un bell'uomo, di struttura atletica, dall'occhio grifagno, che portava l'allarmante divisa dei commissari di polizia. Entrato, fece un inchino a sua eminenza, e avanzandosi con militare spigliatezza disse di avere un dispaccio da consegnare al reverendo parroco del paese. --Donde viene questo dispaccio? chiese il vescovo ansiosamente. --Ho mille ragioni per credere che sia piovuto dal cielo, rispose il commissario sorridendo. Mi è caduto sul naso poco fa, mentre stavo in agguato dietro il campanile spiando lo mosse di un nihilista... Sulla soprascritta c'era l'indirizzo del signor parroco, e mi sono affrettato... --Nessuno si muova! gridò il vescovo lanciando un'occhiata significante sul commissario; probabilmente in quel dispaccio si contengono delle rivelazioni d'importanza, che daranno un gran da fare a noi tutti. Leggete, don Calendario! Il parroco sciolse il piego, e lesse a voce alta: Passeggiando per diporto sulla cima del campanile, e colpito proditoriamente da un sacro bronzo nelle adiacenze dell'osso parimente sacro mi trovo ridotto all'assoluta impotenza di scendere colle mie forze da questa alta ma altrettanto falsa posizione. Faccio dunque appello alla nota carità di V. S. reverendissima, acciò voglia affrettarsi a mandare quassù il miglior medico del paese perché esamini la mia ferita, giudichi e provveda a norma del caso. In attesa di pronti soccorsi, la ringrazio anticipatamente ed ho l'onore di segnarmi. Conte BRADAMANO DI KAROLYSTRIA. Quella lettera sollevò un mormorio. --Silenzio tutti! tuonò il vescovo balzando dalla seggiola; dinanzi a una complicazione sì arruffata, convien riflettere al nesso piuttosto che alla singolarità degli accidenti e procedere alla scoperta del vero rimontando dal noto all'incognito. Ora, agli altri accidenti noti si aggiunge quello di uno stordito che va a passeggiare in cima d'un campanile mentre il suo posto dovrebb'essere al capezzale della moglie o presso la culla del suo primogenito.... Vediamo se ci riesce, col sistema delle induzioni, di trovare la spiegazione logica di una coincidenza così anormale. --Perdoni l'eminenza vostra colendissima, disse il commissario inchinandosi rispettosamente se ardisco esporle un precedente dal quale potrà riflettersi qualche luce sull'avvenimento che la preoccupa. A noi consta che sua eccellenza il conte Bradamano di Karolystria va da qualche tempo soggetto a degli accessi di pazzia furiosa. Ieri sera, a Borgoflores, è occorso a me, che ho l'onore di parlarvi di assistere ad una scena... Basti dire che il signor conte era siffattamente uscito di senno da non riconoscere la propria moglie, e ha dato in tali escandescenze, da obbligarmi ad invocare lo intervento delle guardie del manicomio. --Ora comincio a comprendere, disse il vescovo; povera contessa! disgraziata nipote! Maritata ad un pazzo!... Io già ne sapeva qualche cosa... Fortunatamente le leggi provvedono... Dio! chi mi aiuta a raccoglier le fila di questa matassa? Ma il buon prelato non ebbe tempo di raccogliere un sol filo, che un elegante zerbinotto, seguito da un domestico, entrò nella sala. Era un biondo dal profilo delicato, dalla tinta rosea, dagli occhi sfavillanti. Due baffi esagerati, da pompiere libertino, costituivano il solo accessorio canagliesco del suo volto aristocratico e geniale. Salutò gli astanti con garbo disinvolto, da uomo pressato di andarsene; e facendo avanzare il domestico che recava sulle braccia un involto, gli accennò di posarlo sulla tavola. Non farò a' miei lettori il torto di dubitare ch'essi non abbiano, sotto l'ombra dei baffi posticci, riconosciuto il visconte Daguilar. --La illustrissima signora contessa di Karolystria, disse il visconte mi diè incarico di restituire a codesti egregi sacerdoti i venerandi indumenti che ieri notte si compiacquero di prestarle; la signora contessa desidera parimenti che i suoi degni ospiti, a pegno della sua riconoscenza serbino le vesti da lei smesse per farne quell'uso che alle loro signorie reverendissime potrà sembrare più utile. A tali parole, il parroco, in un guizzo di gioia, strizzò l'occhio al sagrestano, e questi trasmesso a don Fulgenzio il marmocchio, lesto come uno scoiattolo uscì dal salottino. --Finalmente i gruppi vengono al pettine! esclamò il vescovo fregandosi le mani allegramente ora potremo anche sapere dove sia andata a nicchiarsi quella pazzarella di nostra nipote le cui sventatezze ci tengono in tanta apprensione. --La signora contessa di Karolystria è alloggiata all'albergo del Pappagallo, disse il visconte; è arrivata questa mattina innanzi giorno, e mi duole di dover soggiungere ch'essa è alquanto sofferente. --Lo credo, io! disse il vescovo lanciando un'occhiatina dolce al bambino; questa sera, dopo i vespri, andrò da lei... Frattanto, vediamo di sbrigare l'altre faccende. Il conte di Karolystria reclama dal campanile la visita di un medico... Malgrado i suoi molti torti, egli è pure un cristiano come noi ed è giusto che gli prestiamo assistenza... Si tratta anche di constatare se il cervello di quel disgraziato versi come afferma il signor commissario qui presente, in condizioni anormali; nel qual caso si penserà immediatamente a separarlo dalla moglie con un atto regolare di divorzio... Dunque... all'opera! qualcuno vada in cerca del medico... --Di questo mi incarico io, disse il visconte.... --Sarebbe altresì a desiderarsi, proseguì il vescovo con accento più mite che altri si incaricasse di presentare a quel padre disgraziato il primo frutto dei suoi travagli legittimi... --Anche di questo mi incarico io! replicò il visconte, impossessandosi del neonato. --Voi!... voi!... sempre voi!... esclamò il vescovo con un movimento di impazienza--ma... noi... noi... anche noi... Non si potrebbe per grazia, aver l'onore di conoscere il riverito nome di vostra signoria? --Io mi chiamo Ludovick, e discendo dalla illustre famiglia dei visconti Daguilar di Salispana. --Daguilar!... non mi è nuovo questo nome.... Credo anzi che un Daguilar abbia sposato in terze nozze una de Guttinga di Birtoldania... Sta a vedere che siamo parenti! --Tutto mi induce a supporto, disse il visconte baciando rispettosamente l'anello sulla mano che il vescovo gli stendeva. --Dunque... se non m'inganno... abbiamo pensato a tutto. Voi, commissario, accompagnerete il visconte ed il medico nella loro escursione al campanile. Sarà bene che assistiate al consulto per inviare subito un rapporto alla prefettura... Nella mia lunga carriera ecclesiastica mi è sovente accaduto... Ma questa volta l'intercalare favorito del vescovo venne troncato a mezzo da un rumore partito dal cortile,. Erano le carrozze che conducevano il caudatario, il crocifero ed altri prelati del seguito di sua Eminenza. La casa parrocchiale brulicava di clero e di popolo. Di là a pochi minuti, monsignore De Guttinga saliva agli appartamenti superiori conversando col visconte a voce animatissima e traendo dietro i suoi passi una coda di prelati. Don Fulgenzio, attraversando l'anticamera, notò con soddisfazione che gli abiti della contessa non erano più là. Il degno sagrestano aveva compreso la sua strizzata d'occhi; si era impossessato di quegli abiti, li aveva fatti ripulire e stirare dalla moglie ed ora, nella sagrestia, stava compiendo con quelli la trasfigurazione di santa Dorotea. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO OTTAVO. Le campane suonavano a distesa e la popolazione si pigiava nel tempio per assistere alla messa pontificale. Finalmente, anche alla cappella di santa Dorotea era stata levata la cortina e tutti potevano ammirare l'effigie della patrona di Mirlovia, superbamente bella nel suo nuovo abbigliamento da contessa. Frattanto, un personaggio secco e barbuto seguito dal commissario di Borgoflores e dal visconte Daguilar, saliva per la scaletta del campanile. Il personaggio secco e barbuto era il medico del paese, uomo di molta coltura e di retto criterio già premiato da parecchie accademie per una dissertazione sulla spinite, considerata ne' suoi rapporti colla letteratura verista. Il conte Bradamano era un marito tiranno, un marito bestia, un marito impossibile; pure, a vederlo là, in quell'angolo di campanile, rannicchiato, impotente a sollevarsi assordato dagli squilli, nessuno, tranne forse sua moglie, avrebbe osato applaudire alla giustizia del fato. All'apparire del medico, il disgraziato trovò la forza di sorreggersi ed esalò dal petto un sospiro di soddisfazione. Il visconte ed il commissario si trattennero in disparte; il medico si fece innanzi, dichiarò al conte i suoi titoli e lo scopo della sua visita e procedette alla ispezione delle parti compromesse. --Nulla di allarmante, disse poi al paziente; una settimana di letto, un cataplasma, e tutto sarà finito. Ciò che seriamente mi preoccupa è la difficoltà della vostra situazione... In ogni modo, è necessario che io vi tolga da questo luogo dove all'altre sofferenze si aggiunge anche il martirio delle campane... Converrà rassegnarsi, mio caro signore. La scala della torre è troppo angusta perché due uomini possano discendere per quella, sostenendovi tra le braccia. Sarà d'uopo collocarvi in una cesta e calarvi dal campanile a mezzo d'una fune. A questo, se vi piace, verrà provveduto immediatamente. --Fate! fate pure! rispose il conte colla massima calma; se più rimanessi, quelle campane mi ucciderebbero. Il medico si scostò dal paziente, e fattosi dappresso ai due che lo avevano seguito: mi pare disse loro a voce bassa, che le facoltà mentali di quell'uomo sieno in pieno equilibrio. Ad ogni modo, sarà utile sottoporlo a qualche prova. Venite... facciamolo parlare... pulsiamogli i tasti più sensibili... usiamo di tutti i mezzi che la scienza mette a nostra disposizione perchè una diagnosi non fallisca. --Mi riconoscete, signore? chiese il commissario presentandosi al conte. --Perfettamente, rispose questi; godo di rivedervi, signor commissario; non avrei mai pensato di incontrarvi sul campanile della chiesa di Mirlovia. --Casi che accadono ogni giorno! esclamò il commissario alquanto sconcertato; e cedendo il posto al visconte, mormorò nell'orecchio del medico: eppure io vi dico che è pazzo. --Mi gode l'animo, cominciò il visconte, di essere stato prescelto all'incarico di comunicarvi una notìzia che deve riempirvi di gioia. Mi affretto dunque ad annunziarvi che la vostra degnissima consorte, la signora contessa di Karolystria ha nella scorsa notte dato alla luce un figlio maschio perfettamente conformato al quale monsignor vescovo di Guttinga imporrà oggi stesso il vostro riverito nome!... --La contessa!... un figlio!... il vescovo di Guttinga!... il mio nome!... Il conte era ridiventato livido e i suoi occhi gettavano fiamme. --Calmatevi! disse il medico, osservandolo coll'occhìo penetrante dello scienziato che afferra un sintomo; la paternità non è scevra di disturbi, ma a questi porge largo compenso l'amore dei figli. --Io non riconosco a quella donna il diritto di regalarmi una prole, gridò il conte serrando i pugni. Il medico si scostò da lui, e fattosi dappresso agli altri due, disse a voce bassa: --Questo accesso di furore mi metterebbe in sospetto pure non abbiamo ancora gli estremi coi quali ci sia dato formulare un giudizio assoluto. --Pazzo da legare! mormorò il commissario crollando la testa. Il visconte taceva, e spaziava collo sguardo nella piazza sottostante, coll'aria di un annoiato che cerca divagarsi. --Un pazzo, ripigliò il medico, non è altra cosa che un pianoforte scordato; convien toccargli tutti i tasti per far vibrare la corda che risponde falso. --Toccatelo sul tasto della politica, disse il visconte sbadatamente mentre i suoi occhi dilatati si affissavano a qualche oggetto lontano che lo attraeva. --Sarebbe una soperchieria, rispose il medico solennemente; toccate sul tasto della politica l'uomo più assennato e più calmo; ne uscirà una dissonanza così mostruosa da farlo ritenere maniaco. Il medico non aveva finito di parlare, che un coro di voci umane rinforzato dallo squillo delle fanfare salì dalla piazza al campanile. --La processione esce dalla chiesa, disse il visconte; osservate! ammirate! qual splendida pompa di paramenti e di lumi! Il commissario si scoperse il capo e piegò il ginocchio... --Un momento! un momento! gridò il medico; ho bisogno del vostro braccio. Mi è venuto un pensiero... E fatto un passo verso il conte, che, a giudicarne dai tratti del volto, si era alquanto rabbonito: --Signore, gli disse battendogli paternamente la spalla; affacciandovi a quel parapetto, voi potrete dare uno sguardo alla processione che sfila in questo momento sul sagrato. Nulla giova tanto a distrarre le tetre immagini dallo spirito umano, quanto la vista dì una pompa religiosa. Venite! noi vi sorreggeremo. Il conte era divoto. Già il suono delle lontane fanfare le quali sia detto fra noi erano atrocemente stonate aveva predisposto l'animo di lui alle emozioni di un soave misticismo. Egli si lasciò trascinare al parapetto, e appoggiandosi al braccio del medico si mise in posizione da poter collo sguardo dominare un gran tratto della piazza. Al veder quella doppia schiera di popolo e di sacerdoti che muoveva pel sagrato salmodiando all'udire le voci paradisiache dei chierichetti e delle vergini se ne trova ancora nelle processioni respirando il profumo degli incensi e dei ceri sollevato dalla brezza, un rapimento quasi divino assorbì l'anima del conte. Se non temessi di commettere un irriverente bisticcio, direi, che dinanzi a quel sublime spettacolo a lui parve di obliare la sua terribile posizione di conte contuso. Qual dolce risveglio di sentimenti e di ricordi! Egli tornava col pensiero a quell'epoca beata della fanciullezza quando le solennità della chiesa, il presepio, la scarpetta esposta sul terrazzo per accogliere le strenne dei Magi una messa servita al cappellano nell'avito castello la processione del Corpus Domini e le litanie delle Rogazioni occupavano tanta parte de' suoi pensieri rappresentavano i suoi tripudii più graditi. Sventurato mille volte colui mi si permetta questo breve sfogo dell'anima sventurato mille volte colui, che nell'ora dei disinganni e delle amarezze... Ahimè!... Cos'è stato? ... Misericordia!... Il conte ha dato in ismanie, e in questo nuovo accesso di furore, più violento del primo, grida a tutta voce: --Vedetela! Vedetela, quella svergognata!... È dessa... la riconosco al vestito... la riconosco a quella ciarpa trapunta in oro che si è gettata sulle spalle come un mantello... Arrestatela, arrestatela, commissario! --Calmatevi, signore! --Io vi dico di arrestare quella pettegola che ha la tolla di farsi portare in volta sopra una barella... --Via, signore! è la santa patrona del paese... parlatene con rispetto. --La santa! una santa!... quella là! Mia moglie!... E dopo uno scroscio di risa convulso, svincolatosi dalle braccia che lo reggevano il misero conte arretrò dal parapetto e andò a ricadere sul posto donde era stato tolto poco prima. Se Dante non avesse creato, or fanno parecchi secoli, lo stupendo verso: E cadde come corpo morto cade. scommetto che, a questo punto del mio romanzo, lo avrei creato io. Quale disgrazia esser nati troppo tardi! A noi non è più permesso di crear nulla. Il medico impensierito da questa seconda crisi, tanto più atta a impensierirlo quanto meno attesa da lui si raccolse per un istante nella sua dignità di scienziato. Poi, volgendosi al visconte ed al commissario, i quali, nella duplice ansietà della compassione e del trionfo, attendevano il verdetto: --Lasciamo, disse loro, che la malattia compia il suo periodo naturale di reazione. Ormai non è più lecito dubitare che questo sventurato sia profondamente leso nelle sue facoltà intellettuali. Egli è affetto da quella specie di mania, oggimai comune alla più parte degli uomini coniugati e per la quale la scienza non ha rimedii, che si chiama in linguaggio tecnico: uxorofobia. È una morbosità del cervello insidiosa e terribile, tanto più difficile a curarsi in quanto i sintomi di essa talvolta rimangano latenti pel corso di parecchi anni. Quando il medico riesce ad afferrarli, il più delle volte la malattia è già entrata nella fase cronica. Vi prego, signori, di seguirmi. Voi siete chiamati a convalidare colla vostra testimonianza la relazione del grave caso e il conseguente certificato di demenza che io vado a redigere. Più tardi, noi torneremo presso il malato, e procaccieremo che egli venga calato sulla piazza coi meccanismi più acconci. Dopo questo, i tre valentuomini discesero dal campanile. LA CONTESSA DI KAROLYSTRIA. Storia tragicomica di Antonio GHISLANZONI. CAPITOLO NONO. I fatti ch'io vado esponendo non sono che il prologo di un grandioso romanzo intitolato: Il Re Barile, che verrà in luce Dio sa quando; romanzo che, in seguito agli ultimi avvenimenti militari, quali l'occupazione della Tunisia il bombardamento di Alessandria, l'invasione dell'Egitto, ecc. ecc. e in presenza di quel nuovo e formidabile elemento della dinamite oggimai felicemente introdotto nei congegni della politica europea; stante la complicazione sempre più arruffata delle alleanze fra i Gabinetti, ecc. ecc. è destinato ad ottenere un tal successo di stupefazione generale da schiacciare e seppellire tutto quanto si è fin qui perpetrato in tal genere per allettare e inebetire le masse. Premesso questo briciolo di fervorino, riprendiamo il filo della nostra narrazione che ormai volge allo scioglimento. Sono trascorse quattro ore dacchè il conte Bradamano è rimasto solo ad attendere in cima del campanile i benefici effetti della reazione. La popolazione di Mirlovia ottima gente, ne converrete, dopo aver pranzato come non si pranza che alle feste centenarie si è di nuovo riversata nella chiesa per assistere ai Vespri. Frattanto, all'albergo del Pappagallo la contessa di Karolystria ed il visconte Daguilar hanno finito di consumare il loro pranzerello in un gabinetto riservato. La contessa è radiante, il visconte le ha recato il documento che attesta la demenza del diletto consorte e la prospettiva del prossimo divorzio la riempie di giubilo. Fra pochi istanti, ella partirà per Rosinburgo in compagnia del simpatico gentiluomo, che l'ha sì validamente protetta ed assistita. Che più le rimane a desiderare? Mentre la bella e avventurosa donna sta assaporando la sua felicità leggermente ingrossata di una polpa di costoletta il visconte si intrattiene coll'albergatore. --Possibile che in Mirlovia non vi sia riescito di trovare un cavallo di puro sangue da appaiare alla bella e vigorosa puledra della signora? --Tutte le mie ricerche furono vane. Quando si dice: destino! Figuratevi che appunto questa mattina, uno dei più stupendi cavalli di razza che io m'abbia veduti è proprio andato a fratturarsi le gambe in un burrone a dieci passi dal paese! Io l'ho comprato da un villano pel valore della pelle e della carne. --Fosse il mio morello! esclamò il visconte vivamente commosso. --Mantello bruno... --Una stella bianca sulla fronte... --Una ciocca parimenti bianca nella coda... --Era lui! era lui! gridò il visconte battendo il pugno sulla tavola; il mio buon morello!... ma dov'è? che avete fatto di quell'eccellente animale, a me più caro di un fratello? --In verità, rispose l'albergatore colla sua falsa tenerezza da brugnone saldato, doveva essere un animale eccellentissimo se tale altresì vi è sembrato quel frammento delle sue carni che ora avete finito di consumare. Dopo la corpacciata che se n'è data stamane quel grosso ippopotamo di Boom-bom-bom non ci rimanevano in cucina altre reliquie del vostro disgraziato corridore. Il visconte lasciò cadere una lacrima sull'osso della costoletta; ma, ripreso bentosto il suo fare da zerbinotto spensierato, balzò in piedi porse il braccio alla contessa e uscì con quella nel cortile, dove lo attendeva il convoglio che doveva trasportarli a Rosinburgo. Strano convoglio davvero, per una contessa ed un visconte nati entrambi e vissuti nell'ambiente più aristocratico della più aristocratica provincia d'Europa! Era uno di quei grandi baracconi mobili quali ne vediamo sulle piazze ai tempi di fiera, che servono ai cerretani da veicolo, da casa di abitazione e da teatro. Era diviso in tre compartimenti, dei quali il più spazioso, quello del centro veniva ad essere esclusivamente occupato dal fenomenale Boom-bom-bom, altrimenti denominato: l'uomo più grasso del mondo. L'altro compartimento era formato dalla serpa, larga, comoda, ombreggiata da una gigantesca calotta e adorna di emblemi zingareschi. Su questa era già salito Zaccometto, quello stesso garzone della Maga rossa che la sera innanzi dietro ordine della contessa, era andato alla foresta di Bathelmatt per riportare gli abiti al visconte. Non avendolo ivi rinvenuto, il bravo garzone era ritornato a Borgoflores e di là si era rimesso in marcia per Mirlovia, dove finalmente gli veniva fatto di consegnare il fardello. Il visconte, ricuperati sì opportunamente i suoi abiti e il suo denaro, aveva elevato il buon Zaccometto alla carica di suo domestico assegnandogli lo stipendio annuo di cento lire, più i mozziconi degli zigari. La virtù è tosto o tardi premiata, nei romanzi. Poichè tutto fa pronto per la partenza, la contessa ed il visconte montarono in una specie di cabina situata alla estremità posteriore del baraccone. Era il più angusto, ma il più pulito dei tre compartimenti, e due viaggiatori di sesso differente potevano acconciarvisi a meraviglia. Tutti erano al loro posto; si parte? Zaccometto agitò allegramente la frusta, e il convoglio uscì dall'albergo tra le riverenze dei camerieri che lo guardavano come si guarda dagli idioti ogni oggetto grosso e misterioso. Le vie di Mirlovia erano deserte; la gente, uscita dai vespri, si intratteneva sulla piazza a godere lo spettacolo della cuccagna. Il visconte e la contessa, seduti di fronte e irradiati da uno di quegli splendidi tramonti autunnali così rossi, quando son rossi, parevano assorti in un'estasi di silenzio. Quando si ha molto da dire, tra le idee e le parole succede un ingorgo. Alla fine, quando il convoglio fu uscito dall'abitato, la contessa prese a parlare di tal guisa: --Visconte: io vi debbo la vita, più della vita vi debbo la libertà; la mercé vostra io mi sento sciolta da un vincolo pel quale ero costretta di rasentare la terra mentre ero nata pei voli eccelsi. Ignoro se davvero possano sussistere gli amori platonici, ma questo so di certo, che la riconoscenza platonica non è riconoscenza. Ho forse commesso una indelicatezza imponendo un patto al compenso che mi piacque di offrirvi ma voi avete adempiuto quel patto, è tempo che io vi dica: signore, i cinque milioni di ducati vi appartengono. --Via! non occupiamoci di tali miserie, disse il visconte sorridendo; cinque milioni di ducati non valgono la soddisfazione che ho provata nel rendervi un lieve servigio. --Debbo io rammentarvi, o signore, che la somma venne da voi accettata, e che io contessa di Karolystria, ci tengo un poco a soddisfare i miei debiti? --Ebbene, sia pure! Ammettiamo che io abbia intascato il denaro... --Ve ne prego, visconte; smettete quel tono di ironia, e ascoltatemi seriamente, poiché io vi parlo colla maggiore serietà. No, non è più tempo di esitazioni e di reticenze. Dopo le prove di lealtà che mi avete dato, io debbo essere altrettanto leale con voi; dunque, vi dirò tutto. Immagino che a voi sia noto il funesto caso, che ora fanno diciott'anni all'incirca, venne a contristare la nostra casa reale portando un sì fiero colpo nell'animo già profondamente turbato del nostro buon re Finimondo... --A quell'epoca io aveva appena compiuti i cinque anni, ma leggevo assiduamente i giornali del mio partito e ricordo tutti i particolari di quell'infausto avvenimento. --Un ignoto, probabilmente affigliato alla abbominevole setta dei nihilisti, trafugò col favor delle tenebre l'unico rampollo l'unico ed ultimo rampollo della stirpe reale, un caro bambinello di due anni, sul quale si appoggiavano tutte le speranze della corona. Colla morte di quell'infante, l'antica dinastia dei Finimondo minacciava di estinguersi. --Il mondo non sarebbe finito per questo; ma un tale avvenimento, ne convengo, poteva produrre delle conseguenze assai gravi. È noto, che in seguito alla disparizione dell'augusto bimbo lo sventurato Finimondo prese a dimagrare sifattamente, da meritarsi il soprannome di Re-Scheletro. --Strane contraddizioni della sorte! esclamò la contessa con aria di mistero; qualche volta si diventa scheletri sul trono, e si esubera di pinguedine dentro una tana da zingaro! Se io vi dicessi proseguì la contessa dopo breve pausa e abbassando di tre toni la voce; se io vi dicessi che Boom-bom-bom, l'uom più grasso del mondo, È figliuolo dal Re Finimondo? --Vi farei osservare, rispose il visconte col suo risolino da scettico che una rima sonora non può sempre valere come argomento di prova per convalidare l'asserzione di un fatto inverosimile. --Se aggiungessi che il sicario incaricato di uccidere l'infante avendo riscontrato in esso dei tratti di somiglianza con una sua bambina morta due anni prima preso da tenerezza irresistibile, si trattenne dal vibrare il colpo? --Siffatti episodii di tenerezza estemporanea, prodotta dalla somiglianza dei volti so che fecero ottima prova in parecchie centinaia di romanzi e di drammi, ma non trovano riscontro nella storia. --Ciò che noi vediamo coi nostri occhi, ciò che noi raccogliamo colle nostre orecchie, sarebbe dunque domandò la contessa con dispetto, meno attendibile delle grosse panzane spacciate dai così detti libri storici? Quando io vi abbia rivelato che il sicario stipendiato dai nihilisti era quello stesso Zabakadak che spirava la scorsa notte nelle mie braccia all'albergo del Papagallo. --Zabakadak! lo zingaro! colui che vi nominò erede di tutte le sue sostanze morte e da morire! esclamò il visconte passando dalla incredulità assoluta alla sorpresa di chi intravvede il probabile nell'assurdo. --Sul limitare della tomba, disse la contessa coll'enfasi della convinzione, un uomo non può mentire. Tra gli spasimi di una agonia resa più atroce dai rimorsi, Zabakadak mi ha tutto rivelato. Unica depositarla di un segreto, che senza il mio intervento, poteva scendere nella tomba con quello sciagurato di zingaro io sono in grado di fornire tali prove sull'identità del regio infante, che il re la corte, la nazione, l'Europa intera dovranno arrendersi all'evidenza del fatto. --E queste prove, se è lecito? --Un amuleto con impronta dello stemma reale, che il bambino portava al collo il giorno in cui venne rapito. --Buono, l'amuleto! --Una crocetta in brillanti, dono della regina madre... --Buonissima la crocetta. --Una protuberanza ossea cartilaginosa al garretto destro, somigliante allo sperone di un gallo.... --Stupendo, lo sperone! Vengano ora a negarmi le influenze dell'atavismo! Tutti sanno che l'augusta bisavola dell'infante non smetteva mai gli speroni né anche nelle sue rare ascensioni sul talamo reale. --Tanto meglio! Vedo che vi arrendete all'evidenza delle prove, e questo mi rassicura sulla riuscita de' miei disegni. Dovrò io ancora, dopo quanto vi ho esposto, nominarvi il banchiere al quale dovrete presentarvi per riscuotere la somma che ho messo a vostra disposizione? --Ah! è vero... è vero!... esclamò il visconte risovvenendosi: sono appunto cinque milioni di ducati il premio stabilito dal re Finimondo per colui che riuscisse a rendergli il figlio. Tutti gli anni la Gazzetta Ufficiale riproduce il bando del generoso monarca... Ma, credete voi, contessa ch'io possa mai consentire ad appropriarmi una somma... ad usurpare un premio che spetta a voi sola? --Fanciullo! interruppe la contessa col più amabile sorriso; ci vuol tanto a comprendere che le mie aspirazioni mirano ben più alto, e che io riserbo a me stessa la più lauta parte del compenso? Prima di stendere la mano ai cinque milioni non mi userete voi la gentilezza di attendere che sieno compiute tutte le formalità relative al mio matrimonio coll'erede della corona e ch'io mi sia per tal modo accaparrata la mia parte di scettro? --Voi... avreste... il coraggio... di sposare Bom-bom-bom!!! esclamò il visconte, sbarrando gli occhi dallo stupore. --Io sposerò Bom-bom-bom, rispose la contessa arrossendo leggermente. --Un uomo, che pesa duecentoventi kili!!! --Ha venti anni ed una fisonomia non spiacente. Le cure del matrimonio, e più tardi le cure del regno ridurranno quel grosso volume di marito in un formato tascabile. --O mia regina! esclamò il visconte, coprendo di baci la mano della contessa mentre questa, con voce languida da sovrana indulgente, gli ripeteva all'orecchio: --Calmatevi, Gran cancelliere! Frattanto, il convoglio roteava senza scosse sulla strada umidiccia; Zaccometto cantarellava dalla serpa uno stornello libertino; Bom-bom-bom russava maestosamente nella sua ampia cabina come un principe ignaro: in lontananza dolcemente cullato dagli zeffiri, penzolava dal campanile il conte Bradamano di Karolystria; il commissario di Borgoflores arrestava un nihilista, e monsignore di Guttinga vescovo di Bosinburgo, presso la cappella di santa Dorotea battezzava solennemente il bambino, raccolto la notte precedente dal visconte sulla porta della casa parrocchiale... Un romanziere che si rispetta deve render conto di tutti i suoi personaggi anche accessorii: e qualche lettore vorrà appunto sapere da qual parte sia scaturito quel bambino venuto ad introdursi così enigmaticamente nel mio racconto... In verità... sarei alquanto imbarazzato.... a spiegare... Ma via!... volete proprio saper tutto? Ebbene: quel bambino... sacrifichiamoci alle esigenze dell'arte quel bambino era... mio figlio.GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Primo. Rinaldo a Filippo. Corsenna, Sette luglio Mille Ottocento... Notizie mie? Eccole. Son venuto qua, come sai, per dar pace a questi poveri nervi; e ci lavoro alacremente, chiudendomi nell'inerzia più fitta. Bada, io non so quanto sia vero che ai giorni nostri i nervi si sciupino più di prima nella gran varietà e nella troppa intensità delle sensazioni: ma è certo che oggi come prima lo strapazzo nuoce ad ogni organismo e certissimo poi che il tuo vecchio amico aveva bisogno di questo riposo; tanto gli pare d'esser tuttavia sfiaccolato. Pure non faccio nulla, assolutamente nulla; questa lettera, che viene un po' tardi in risposta al tuo cortese biglietto, è la prima fatica dopo un mese di quiete. Già, non potrei far nulla, anche volendo. Non sento più; e se, come dice il filosofo, niente può essere nell'intelletto che non sia stato prima nel senso, io posso stimarmi finito, e metter magari l'appigionasi in fronte, come sulla facciata d'una casa vuota. Che bella cosa, dopo tutto, non sentir nulla; esser libero e netto d'ogni cura del mondo circostante; udendo senza commuoversi, vedendo senza partecipare, vivendo la vita dello specchio che riflette tranquillamente ogni cosa e sorride! Ma sì, un po' d'ironia nel fondo ce la dovrebbe avere anche lui; per virtù, non foss'altro, degl'ingredienti che lo rendono opaco. Quel po' d'ironia non è finalmente la meno feroce delle nostre vendette? e il genere umano, salva sempre la immagine del suo creatore, non meriterebbe di peggio? Ama il prossimo tuo come te stesso è alla fin fine il comando del principale: ed egli sa bene che io non amo me stesso. Frattanto, come è vero che quello è il mio prossimo! Io l'ho sempre sentito dal premere che mi faceva d'attorno pari ai gomiti di quattro o cinque vicini nella calca dove ci ha ficcati il nostro mal genio, in un quarto d'ora di sciocca curiosità. E il mondo è una calca, una moltitudine, una ressa di forze invisibili, che d'ogni parte lavorano su te per prenderti il posto che occupi, per non lasciarti occupare il posto che desideri, fosse pure un posto d'usciere. Si tira a tutto, e con la stessa arte da tutti; qualunque sia il grado, o l'educazione, è sempre guerra sorda di agguati, d'insidie, di tradimenti. Ognuno l'ha con te: più sei forte, o più ti credono tale, più si affannano a soverchiarti, a tirarti giù, a darti il gambetto. Gl'interessi che non hai offesi fischiano da tutti i pruneti, si avventano da tutte le macchie; nessun briccone è più appostato di te dagli onest'uomini in caccia. Se tu provassi a morire! oh, allora, lodato il cielo, una buona rifiatata di mille petti che si diffonderebbe dalla tua città, come un soffio di primavera, a tutti i punti del bello italo regno. e tutta una cittadinanza dipinta di cordoglio farà spalliera al cortèo, mentre tu, felice grand'uomo traballerai nel tuo carro sotto una montagna di corone che più non ebbe scudi addosso la vergine Tarpeia, in premio del Campidoglio aperto ai Sabini. Quanto a me, senti: ho già fatto testamento, e scritto in chiarissima forma: Non voglio discorsi, nè marce funebri; nè bugie, nè stuonature. Voglio andare al mio ripostiglio di nottetempo; con due amici, se tanti me ne saranno rimasti i quali si prenderanno cura di vigilare che le mie ossa vadano proprio al luogo assegnato, e un altro morto non mi rubi la fossa. Vegetiamo, sia la parola d'ordine per me, come a Pertinace il suo Militemus come il suo Laboremus a Settimio Severo. Qui freno al corso, come dice David nella prima scena del Saul; qui siedo e me ne sto un paio d'ore al rezzo, contemplando i moscerini che volano nell'aria cupa non trattenendo i pensieri che passano liberamente per l'anima, senza lasciarci una traccia. È in questo recesso ombroso una quiete, una calma tiepida attraversata a quando a quando da soavissimi aliti di frescura, onde hai tutte le sensazioni del supremo benessere. Non so come sia che un miliardo e mezzo di creature, tra ragionanti e sragionanti, sparse sulla faccia della terra, non l'abbiano ancora sentito. Capisco che per molti è questione di vivere e i bisogni urgenti non danno agio a pensare: capisco ancora che la felicità suprema dell'estasi inerte richiede un alto grado di perfezione intellettuale. Ma tutti quelli che l'hanno raggiunto, quel grado, perchè si vengono moltiplicando senza ragione i bisogni? perchè vanno attorno cercando i malanni col lumicino? perchè ficcano la mano nel vaso di Pandora, rovistando nel fondo, se per caso ci fosse rimasto ancora un fastidio? A buon conto, io non mi prenderò quello di salire a Santa Giustina. Si sta qui tanto bene, mezzo appoggiati e mezzo seduti sulla spalla dell'argine! Passano a coppie le farfalle pieridi e vanesse dorate, rincorrendosi tra le piante, apparendo e disparendo senza posa, contente di agitarsi e di vivere; vengono folgorando nell'aria, quasi radendo il pelo dell'acqua le damigelle e i cavalocchi dalle diafane ali iridate, dai corpicini sottili, tutti a colori metallici per andare a librarsi un tratto sulle rappe fiorite, donde guizzano e scintillano senza posa come pennini di gioie tremolanti sul capo di una bella donna a teatro. E dove lascio gli uccellini? Ce ne sono di tutte le specie, che attendono ai fatti loro senza curarsi di me; cincie, pettirossi, cardellini, scriccioli; pigolanti, strillanti, zirlanti nella macchia, ch'è un piacere a sentirli. Le stonature non mancano. Laggiù, dagli olmi del gran viale, si sente un gracchio che non mi va niente a sangue. --È il rosignuolo; --mi dice un contadino che passa e che mi ha dato il buon giorno. --Il rosignuolo, quello? --esclamo io. --Avrei detto un corvo, piuttosto, o una gazza, sua parente. --Nossignore, gli è proprio il rosignuolo. Da mezzo giugno in poi, canta così. È nel nido. --In famiglia, non è vero? --Eh sì, come vuole Vossignoria. La casa del rosignuolo è il suo nido, e la rosignuola è sua moglie. Ho capito, e ne sono tutto confuso. Dunque la storia è questa? Appaiato e contento, il rosignuolo non canta più così bene come quando faceva all'amore; anzi, non canta più affatto, dà fuori un grido rauco d'animale accidioso e brontolone. Ah, figlio d'un... rosignuolo anche tu! Dopo le dolci pene del desiderio, la fiaccona del possesso; e addio le ventiquattro arie diverse, non tenendo conto delle variazioni, dei passaggi delle rifiorite che nel tuo canto ha notate con diligenza tedesca il Bechstein. Ma sono uomini, dunque, i rosignuoli? uomini anch'essi? Ahi, triste cosa! GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Terzo All'Acqua Ascosa. Corsenna, Quindici luglio Mille Ottocento... Ci sono molti villeggianti a Corsenna. Li chiama la bontà dell'aria, a quattrocentosessanta metri soltanto sul livello del mare; li chiama il fresco di queste convalli, e finalmente lo spirito d'imitazione, che l'uomo ha comune con tanti altri animali. Uno ha provato, e s'è ritrovato bene; lo ha detto, e lo hanno seguito due altri; quei due a lor volta... Ma no, non voglio rifarti l'enumerazione degli atti; mi basta di dirti che quest'anno tutti i villini dei dintorni sono occupati, ed anche molti quartierini in paese; dove per altro bisogna adattarsi. Ma si è in campagna, e non si guarda nel sottile; tanto più che la gente, venuta per goder l'aria, sta in casa il meno che può. La vita villereccia è gaia: fanno scarrozzate ai paesi vicini; non disdegnano la vecchia invenzione degli omnibus, rinfrescata col nuovo nome di tranvai che permette di andare qua e là per pochi soldi, in dodici o quattordici persone. Fanno concerti, la sera, con gran giubilo e maraviglia di questi naturali; ballano anche, mi si dice, dove col pianoforte, dove coll'organino di Barberia e dove coll'herofon, un nuovo strumento macinatore di musica; necessario, in verità, perchè di simili arnesi non ce n'era abbastanza. Te ne parlo per sentita dire, non andando io in nessun luogo. Vedo le brigate, passando; cappellini e cappelloni, gonne e casacche, guarnelli e vestaglie, roste, sciarpe ombrellini, tutto un rigoglio di colori sgargianti, tutto un miscuglio di cose; ma per lo più da lontano. M'imbatto nella gente quando vado alla posta, per ritirare i miei giornali le poche lettere che mi vengon da casa o dai pochissimi amici che vogliono ricordarsi di me. Conosco appena tre o quattro famiglie di questi ospiti estivi; saluto, baratto alcune frasi di convenienza, e non mi accompagno mai. L'orso di Corsenna, mi chiamano. È questa la notizia che mi ha dato un diavolo di ragazzino, nella sua terribile ingenuità che ha fatta arrossire la sua mamma dalla radice del collo fino a quella dei capelli. Ebbene, sia, l'orso di Corsenna, e d'ogni luogo dove mi piaccia di andare. Non si viene egli al verde per goder libertà? Soddisfatto l'obbligo della leva, pagate le tasse, quante sono o vorranno essere in processo di tempo, faccia ognuno quel che gli pare. Io, poi, vestito ordinariamente di tela, con un cappellaccio di sparto che ha la falda rialzata sulla nuca e tirata giù sul naso con una mazza di nocciuolo, tagliata da me e più lunga di quelle che usavano i Babilonesi qui è utilissima per tener distanti i buoi e per mettere in fuga le serpi non sono un figurino da far bella mostra in società. Lascio agli altri la strada maestra, l'abitato e i dintorni dell'abitato; passo il ponte di legno e mi ritrovo sul mio. Per altro, non ci corro; m'indugio di qua e di là per i campi, aspettando a passare quando sono ben certo che nessuno mi veda. Se, Dio guardi, avessero a scoprire il mio regno, mi potrei tappare in casa; tanto la riva destra del fiume è invasa e corsa e ricorsa da questo gaio sciame d'infanti, di femmine e di viri. Alla riva sinistra, almeno in questo tratto per circa due miglia, non ci s'arrischia nessuno, perchè non mette a nessun luogo; mentre alla chiesuola di Santa Giustina, che è meta di scampagnate si va più comodamente da un'altra via, per un ponte vero e sicuro, gittato all'estremità del paese. Così, dopo avere imitati nella mazza lunga i Babilonesi, ho imitati nella sottile accortezza i Fenicii quando ebbero scoperta oltre le colonne d'Ercole la via delle isole Esperidi; faccio quanto posso per tener celata la mia direzione, e a buon conto non metto nessun sull'orma. Così il gran viale dei pioppi è mio; mio il grande tappeto verde, mia l'acqua ascosa, che dietro la fila delle carpinelle va cercando il mulino per ritrovarlo un mezzo chilometro più in giù. Ho preso Orazio in compagnia; Orazio, per far la corte a te, che me lo hai citato; nella edizione civettuola del Murray, per far piacere a me, che amo tanto veder belli i libri buoni. Quel caro Orazio è il più vario di tutti i poeti del mondo: ha tutte le corde della lira; c'è Pindaro, in lui, ed Anacreonte, Saffo, Simonide, Alceo, e chi sa quanti altri smarriti della greca antichità i quali ci si faranno ritrovare un giorno voglio sperarlo, almeno nelle fasce di qualche mummia egiziana del periodo alessandrino. Come li ha tutti condensati, il Venosino esprimendoli tutti con quel sentimento della misura ch'è la vera dote del genio! come li ha tutti rivissuti in sè stesso non già intarsiator diligente ed accorto ma fonditore balioso e geniale, rendendoli come guizzi dell'anima sua, da tanti spiragli di sincerità con tanti lumi di vero! Senza vantarmi, credo d'essere un po' come lui; non nell'arte, intendiamoci, ma nel modo di pensare e d'intender la vita. Egli amò la campagna per le sue intime bellezze naturali, dopo aver goduta la città nei suoi eleganti artifizi. Non odiava gli uomini, conoscendoli, e sapendone ridere; aveva in pregio gli amici, e amava qualche delicatezza nel vivere. Perchè rinunzieremmo alle grazie? Può mai dimenticarle, chi le ha conosciute e praticate una volta? Amo Orazio, e mi godo qualche sua ode, centellinando, assaporando le strofe, in mezzo a quei fregi, ornati bozzetti di scene romane e pompeiane, onde il Murray ha accompagnato il testo, come di cose che gli appartengono. Più volentieri mi fermo ai passi dov'è fatta menzione dell'acqua. Quell'amico del vino sentì la poesia delle fonti. La sentirono, del resto, tutti i Romani. L'acqua è diamante liquido; abbraccia bene, penetra e scioglie, purifica e rallegra, canta bene e non istuona mai, salvo a maritarla col vino. Orazio in una tasca della mia giacca e due panini nell'altra, me ne vado ogni giorno al mio rifugio nel verde. Perchè i panini, dirai, e per chi? Pei cani che ho sempre amati e più sento di amare dopo che gli uomini hanno lavorato più alacremente a renderli uggiosi, vedendo da per tutto la rabbia. Se i cani diventano idrofobi, non hanno poi tutti i torti. Li vogliamo amici ad ogni costo, e neghiamo loro ogni onesta libertà; non li lasciamo ben avere in nessun modo, e li facciamo servire alle nostre esperienze fisiologiche. I cani lo sanno, e ne arrabbiano. Un giorno o l'altro vedrai diventare idrofobi i conigli e i porcellini d'India; questi, anzi, sotto il lor nome scientifico di cavie, saranno i primi a mordere i polpacci dei dotti. Qui, dove son liberi, ma dove pare che ricevano i viveri in contanti, i cani mi vogliono tutti un gran bene, e vengono volentieri con me; cani da caccia e da pagliaio, da guardia e da tartufi, mi fanno le capriole, mi saltano alla cintola, mugolando scodinzolando, fiutando, girandomi attorno, seguendomi, precedendomi, ringhiando per onor mio a tutti coloro che passano. Questa è stata la storia della prima settimana; ma poi s'è dovuto smettere via via, non passando più dai casolari dove incontravo quei cari amici che a certe ore mi usavano la cortesia d'aspettarmi sugli usci. I padroni non vedevano volentieri queste amicizie dei guardiani di casa col signor forestiero; ed io, che ho capita la solfa, ho diradate le visite. L'ultimo dei miei amici di qui è stato Buci, il cane più stravagante di Corsenna. Piccolo e tozzo, di pelo rossigno con una macchia bianca dall'occhio destro al naso gli occhi rossi, mozzate le orecchie e la coda, non è davvero l'Adone dei cani; ma ride, e ciò lo rende piacevole a vedere; ride, arricciando con atto strano il labbro superiore e mostrandomi tutti i suoi denti, corti, serrati, sani e bianchissimi. S'intende che ride con me e con altri pochi a cui vuol bene; sa ringhiare, per contro, e ringhia volentieri a molti, specie agli altri cani, volendo battaglia con tutti. --Buci, che cosa sono queste scenate? --gli ho detto io qualche volta. --Non è da cani addentare il proprio simile, ricordatelo bene, è da uomini. Voi siate buono, affabile, cortese, morigerato e virtuoso; virtuoso sopra tutto, mi capite? La virtù, per vostra norma, ha sempre il suo premio, qui, nella mia tasca di destra. Questi discorsi fanno sempre un certo effetto su lui. Penso che quel cane sia capace d'una vera educazione. Il nome della virtù, sopra tutto, gli fa drizzare quei suoi mozziconi d'orecchi. Gli occhietti rossi ammiccano maliziosamente all'idea del premio serbato alla virtù sulla terra; e ride, di quel suo riso muto, ma tanto espressivo, arricciando le froge sulla chiostra dei denti. Povero Bucino! Ho dovuto rinunciare alla sua educazione compiuta. Il suo padrone, un contadino del colle qui presso, dice che glielo svio; perciò da otto giorni non mi faccio più vedere da quella parte. Ma se non ci sono io a sviargli il suo cane, c'è altri. Ah, questi benedetti villeggianti, che frucano da per tutto! Oggi, per l'appunto, era andato sulle nove del mattino a fare la mia solita passeggiata, con la solita fermatina oraziana al mio rivolo. O fonte di Bandusia, più lucente del vetro! E letto un paio d'odi, m'ero anche addormentato; non per colpa d'Orazio, ma dell'argine erboso, che faceva gradevole invito. Dormivo nondimeno d'un sonno molto leggero, perchè uno stormir di frasche bastò a risvegliarmi. Chi vedo? Lui, proprio lui; Buci che mi scova, Buci che mi salta addosso, mi vuol baciare, mi fiuta il premio della virtù nella tasca... No, non calunniamo quel povero Buci. È stato uno dei tanti suoi atti incomposti; e a quello non si è fermato, non ha insistito su quello. Per oggi, sicuramente, egli pensa coll'antico filosofo, che la virtù sia premio a sè stessa. --Voi qui, Buci? --gli grido, destandomi in soprassalto. --Dormivo così bene!--. Ma egli non era solo, e la mia frase fu rotta appena incominciata. Di mezzo alla frappa delle carpinelle appariva una bianca figura; la signorina Wilson, vestita alla Pamela, o giù di lì, colla sua gonna di mussolina bianca a fiorellini un gran fisciù incrociato intorno alla vita, di mussolina, di tulle, o di garza non so più bene, certo della medesima stoffa del cappellino, assai largo di giro chiuso serrato sotto il mento, per modo da farle una candida aureola intorno alla faccia colorita. Ah, ecco l'inglesina! dirai tu, giungendo a questo punto del mio letterone. No, niente inglesina; il nome straniero è qui per trarti in inganno. Si chiamava Wilson il babbo di lei, ora morto, ma nato in Italia, dove i suoi erano venuti a stabilirsi per ragione di commercio; è italiana la mamma, fiorentina per la pelle. Aggiungi che la signorina non è bionda, anzi ha neri, ma proprio neri d'inchiostro, i capelli; che non è vaporosa di forme, nè altrimenti preraffaellesca, come pare si costumi laggiù. Di carnagione, per altro, doveva esser bianca; ma oramai, dal gran vivere che fa sempre all'aperto, è cotta bruciata dal sole. Mani e braccia sono egualmente abbronzite, non calzando mai guanti. L'ombrellino lo porta solamente, io credo, per darsi alle mosche. È, a dirti tutto in due parole, una mezza viragine. E lei e sua madre ho conosciute due settimane fa, con la Berti e con altre signore, tutte donne di sboccio; per istrada, si capisce, in un momento che non potevo più cansare l'incontro ed ho barattate quattro parole di complimento, come s'usa in tutte le presentazioni. Non gridar dunque all'armi; niente inglesina, e la strada polverosa ha portato via tutti gl'ideali. A quest'età, poi, caro Filippo, vorrei vederlo io l'ideale che avesse il coraggio di farsi avanti! Ed anche oggi si barattarono quattro parole, mentre io, da buon cavaliere forzato, l'accompagnavo fino al principio del paese. Tanto, il mio sonno era rotto, e rotto l'incantesimo della mia pace nel verde. Quel che è peggio, e non potrò mai consolarmene, è violato il mio dolce segreto. Povera acqua ascosa, com'io volevo battezzarla! Ne verranno, delle brigate, ne verranno a far chiasso da queste parti specie per il gran viale dei pioppi, che la signorina Wilson ha dichiarato un prodigio. Pazienza! cercherò dell'altro. E se non troverò dell'altro, me ne andrò. Il diavolo si porti le fanciulle girandolone, e i cani riconoscenti! GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Quartro Poscritto... rimasto a casa. Quindici luglio Mille Ottocento... Strano incontro e bizzarra conversazione, con questa signorina Wilson. Ben a ragione l'ho chiamata viragine. S'è fatta avanti arrossendo un poco, anzi diciamo pur molto, se molto ce ne voleva per trasparire dal bruno della carnagione e ridendo in pari tempo, ridendo alto, più gradevolmente di Buci, che ha il riso muto. --Il signor Morelli!--diss'ella, inoltrandosi. --Capisco ora perchè Buci voleva venire quassù ad ogni costo. Ma che cosa faceva Lei qui? dormiva, accanto all'acqua? Narciso ci si sarebbe voluto specchiare. --Segno,--risposi io,--che non sono un Narciso. --O piuttosto,--ribattè la signorina Wilson,--questa non è acqua da affogarci. --Lo crede? --replicai. --Provando a tenerci dentro la testa... --Allora, capisco bene, anche un catino basterebbe. Che bell'acqua viva, del resto!--soggiunse ella, affacciandosi all'argine. --Vien voglia di ficcarci le mani. E fece come diceva, affondando le mani, una dopo l'altra, e le braccia fino al gomito nell'onda cristallina che fece intorno ad esse un lucido braccialetto d'argento. Io frattanto raccattavo il mio povero Orazio, che era scivolato sull'erba, e correva il rischio di prendere una bagnatura tanto molesta quanto era piacevole alla signorina Wilson quella delle sue braccia indorate dal sole. --Ecco il compagno di solitudine; --diss'ella, ridendo ancora alla vista del libro che stavo allora per rimettermi in tasca. --Un romanzo! --Che! veda piuttosto. Così dicendo le squadernai sotto gli occhi il volume, avendo essa le mani impacciate e non amando io che quelle mani per quanto gentili, battezzassero il mio poeta, pagano nella vita e nell'arte; e già anglicano nell'edizione, se mai. --Sis licet felix ubicumque mavis,--lesse ella, accostando la sua faccia a quelle del libro,--et memor nostri, Galatea, vivas... Che cos'è? latino? Capisco ora perchè si fosse addormentato il lettore. --Oh!--gridai. --Non faccia questo torto ad Orazio, nè a Galatea, il cui bel nome le è capitato sott'occhio. Mi ero addormentato qui, perchè avevo dormito poco stanotte. --Ha ballato? --mi chiese, ammiccando. --Io! Le pare? --Ah, sì, è vero; non son cose per Lei, che è... se lo lascia dire? --L'orso di Corsenna? Dica pure liberamente. --Come lo sa? --L'innocenza ha parlato, per bocca del figliuoletto dei Rossi. E sarà Lei, m'immagino, che ha inventato il soprannome. --Mi crede dunque molto cattiva? --No, ma poichè voleva dirmelo... --ripigliai. --Gli autori recitano così volentieri le cose loro! --Non sono stata io; --disse la signorina con accento più grave, che voleva acquistar fede alla sua asserzione. --Ma certamente mi pare che Le convenga. È proprio un orso, signor Morelli. Si fa la vita di campagna, vita allegra, di buona compagnia, e Lei se ne sta sempre da parte come un frate certosino. Si fanno corse di qua e di là, pranzi nei paesi e merende nei boschi, in dieci, in quindici, in venti persone, e Lei non si lascia vedere. Si balla qualche volta... --E l'orso, contro l'uso, non fa neppur questo; --interruppi io. --Che orso male addestrato, non è vero? Quanto alle passeggiate, vede bene, signorina, che ne faccio. --Ma da solo. L'ha mai veduto uno che si diverta da solo? --Potrei dirle di sì, se avessi l'uso di guardarmi allo specchio. Ma io sono anche un orso mal pettinato. Infine, vivo da solo, com'Ella dice. --E basta a sè stesso, non è così? Capisco infatti che tutto assorto nei suoi alti pensieri... --No, non dica questo, La prego. Io non mi basto; e i miei pensieri, se mai, radono piuttosto la terra. Guardavo a terra, accompagnando col gesto la frase. E lì, a due passi da me, sporgeva il piedino della fanciulla; non un piede da viragine, in verità, e bisognava rendergli giustizia. Ella certamente si vergognò, perchè ritrasse il piede, dissimulando tuttavia l'atto sollecito con una carezza a Buci che si era posto a sedere molto gravemente lì presso, quasi in mezzo a noi due. Dal canto mio, ero pentito già del mio atto, e tanto più facilmente, in quanto che era stato involontario. --Radono piuttosto la terra,--ripigliai, volendo mostrare che non facevo nessuna allusione di cattivo gusto --perchè appunto la terra mi piace, così verde, così sana, così confortante allo spirito. Per amor della terra vengo in campagna. Lor signore, lo so, guardano più volentieri in aria; quando giuocano al lawn-tennis, per esempio. --Un bel giuoco; non Le piace? --Avrò il coraggio di confessarlo; niente affatto. --Pure, è ginnastica. --Per che farne? --Per rinvigorirsi. Alle battaglie della vita bisogna esser forti, respirar bene, muoversi bene... --Certo; per ballare, per andare nell'inverno a teatro. --Due cose che hanno la loro bellezza; non è anche Lei di questa opinione? --No, signorina. --Perchè? --Sono molti, i perchè; richiederebbero molto tempo; ed è forse ora per Lei di ritornare a casa. --Ecco, ci muoveremo, e Lei li potrà dir tutti passeggiando. --Non tutti, non tutti; sarebbero troppi. Ma uno basterà. Nelle conversazioni, nei ricevimenti, nei balli, nei teatri, in tutti i luoghi, insomma dove le donne portano la loro grazia e la loro gioventù, c'è sempre una caterva di sciocchi. Sono essi il maggior numero, vorrà convenirne. Per costoro si avrà da perdere il tempo e l'arte? per costoro da sciupar la grazia e l'ingegno? --Ma non è vero, non è vero ciò ch'Ella dice; --esclamò la signorina Wilson, mentre passava davanti a me attraverso il fogliame delle carpinelle. --Per un uomo che sa il latino,--soggiunse, prendendo coraggio dall'andar che faceva senza guardarmi --sono idee molto... molto... mi aiuti a dire? --Stravaganti. --Eh, quasi. Infatti, vediamo, crede proprio che le donne vadano ai balli e ai teatri per darsi pensiero degli sciocchi? Gli sciocchi son sciocchi, e nella società si accettano per contorno come in certi piatti, mi passi il paragone, gli zucchettini e i cavoli di Brusselles! --Poveri zucchettini!--mormorai. --Poveri cavoli di Brusselles! --Ho detto quelli, non avendo altro alla mano; --diss'ella ridendo. --Cerchi Lei il contorno più sciocco, e sarà quello che ci servirà per definire tutti quei personaggi, che dispiacciono a me come a Lei. --Ma non dispiace egualmente essere ammirate, citate sui giornali vedere il giorno appresso descritte in tutti i loro particolari le graziose abbigliature. --Oh sì, mi parli di quelle! Con tanti errori, dovendo farsi aiutare dalle modiste e se Dio vuole riuscendo ad imprestare ad una signora il vestito di un'altra. Del resto, ritornando sui generali, voglio ammettere anch'io che un po' di tempo si perda in queste occupazioni di società. Ma questo avviene a tutti, e in ogni genere di vita. Lo guadagna forse Lei, il suo tempo, leggendo libri latini? --Chi sa? Il vivere è un disporsi a morire. --Ah bene! altre idee... come quelle di poco fa. --Rinunziamoci dunque. Il vivere è un vegetare. Qui la viragine diede addirittura in uno scoppio di risa. --Povera vita, a che la riduce! Ma almeno, per vegetare, bisognerebbe farsi piantare. Preferisce in vaso, o in piena terra? Gran diavola! Con lei, così pronta alla ribattuta, non si poteva vincere nè impattare. --Ci sono,--provai a rispondere,--delle piante che non vivono per le radici, non avendone affatto; piante che vanno, come una arcana inquietudine interna le sospinge; piante che volano, come il vento le porta. --Davvero? Le metteremo alla prova. Mi accompagni, sulla cima di quel monte. --Signorina!... --Perchè no? Tal quale mi vede, io vado da per tutto, anche da sola. Stamane ho già fatta una scorribanda assai lunga, e per luoghi abbastanza selvatici, senz'altra compagnia che quella di Buci. È un eroe, non lo sa? --Lo so benissimo. Qualche volta è fin troppo ardito, temerario a dirittura. Ma per andare lassù, a Santa Giustina, giudicando così ad occhio e croce penso che tra il salire, il restare, il discendere ci vorranno almeno due ore. E sono adesso le undici. --Allora sarà per domani. Cioè, non per domani. Domani si va a visitare un altro santo. Come si chiama più? È il monte più alto di questi dintorni, a mille metri sul livello del mare. --San Donato; --le dissi. --Sì, per l'appunto, San Donato; --rispose ella. --C'è forse già stato? --No, mai: ho letto il nome sulla carta. --Senta il desiderio di portargli la sua; voglio dire la sua carta di visita. Ci venga anche Lei, domattina. --Io? Le pare? --Lei, sì, Lei. Saremo una ventina di persone; le Berti, ch'Ella conosce; la contessa Quarneri, col sèguito; il commendator Matteini; Terenzio Spazzòli, detto l'impareggiabile, ed altri che non ricordo, ma tra i quali non vanno dimenticati i ragazzi della signora Berti. Hanno poi promesso di accompagnarci la signora sindachessa e la signora segretaria comunale che sono, vorrà convenirne, le due prime dame di Corsenna, per diritto d'uffizio. Condurremo anche Buci, qui presente ed accettante. Non si decide? --Oh, non sarebbe per Buci, se mai; nè per tante altre persone che mi ha nominate. --Volevo ben dire!--gridò ella battendo le palme. --Non sarebbe stato cavaliere. Parlando sul serio, signor Morelli, veda un po' d'esser buono. Tutte queste signore villeggianti di Corsenna dicono che Lei vive così appartato, perchè non ha trovata una compagnia abbastanza piacevole. Smentisca la calunnia, e venga. --Signorina... non per la calunnia, che si chiarirebbe tale da sè, ma per non rispondere con un mal garbo alla sua gentilezza, verrò. I posteri non lo crederanno, ma infine... --I posteri non lo sapranno neanche; --rispose ella, entrando con gioconda padronanza nella mia celia. --E poi, chi vuole occuparsi di loro? In questi discorsi eravamo giunti al viale dei pioppi. La signorina Wilson, venuta su da un'altra parte, non lo aveva ancora veduto. Ne fu tutta ammirata, innamorata, rapita al settimo cielo. Sincera, vivace, tutta di primo impeto, aveva facili le espansioni, come pronta la lingua. Di quella maravigliosa piantata di pioppi volle fare uno schizzo nel piccolo albo che portava sempre con sè. Furono pochi segni di matita, ma sicuri ed efficaci. Gran diavola, l'ho già detto e lo ripeterò ancora Dio sa quante volte, gran diavola di ragazza! Osservavo, intanto; e com'ella ebbe finito, lodai, non solamente per obbligo di cortesia, ma ancora per sentimento di verità, ch'ella doveva pur riconoscere. --No, non mi lodi; --rispose ella tuttavia; --come disegno non val niente. È un ricordo, e come ricordo può andare. Vede intanto, signor Morelli, che io non perdo sempre il mio tempo? Se una cosa è bella, se franca la spesa, ne godo; se è sciocca, la lascio stare. --Amen; --fui per rispondere; ma mi contentai di dirlo col gesto. Mezz'ora dopo eravamo al principio del paese, dov'io presi commiato ed ora per il giorno seguente. Giunto a casa, ho finita la lettera per Filippo Ferri, ed ho tirato giù questo passio. Anch'io per ricordo. Come ricordo può andare... e restare. Che perditempi, dopo tutto! GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Quinto All'altra bellissima ottava. Diciasette luglio Mille Ottocento... Sì, diciamolo pure, che perditempi! E vanno proprio notati nel memoriale. Questo, davvero, meglio delle mie lettere a Filippo Ferri, vuol riuscire il Giornale di Corsenna. Ieri mattina alle sei, puntuale come un creditore, mi sono presentato in armi sulla piazza. Avrei voluto fare più nobili apparecchi di vestiario; ma poi ho pensato che si andava in montagna, che ero io l'invitato e non il mio abito che finalmente il mio tutto vestito di tela era decentissimo, e il far novità sarebbe parso un atto di debolezza. Così non ho mutato niente del mio fornimento; solo v'ho aggiunto un bel fiocco di cravatta a capi svolazzanti, che facesse un pochino di spicco, dando tono e grazia a tutto il restante. Sciocchezze! ma chi non ne fa non ne conta. C'erano le Berti, mamma, tre figliuole e due ragazzi, come a dire la chioccia e i pulcini. C'era la segretaria comunale, ma senza la sindachessa, che non aveva potuto muoversi da casa essendo indisposto il primo magistrato di Corsenna. Si prevedeva, del resto; non già che fosse indisposto il sindaco, ma che la sindachessa, dopo aver detto di sì facesse di no: era quello il suo modo di affermare la propria importanza. Giungevano in quel punto le Wilson, madre e figliuola; si faceva aspettare mezz'ora buona la contessa Quarneri, luminosa bellezza che non era mai pronta ed aveva bisogno di comparire ultima sull'orizzonte, da quell'astro che era, e accompagnata dai suoi satelliti, come è costume degli astri. Appena giunta lei, ci mettemmo in cammino. Ricorderò, per amor d'esattezza, il commendator Matteini, un gentiluomo che ha conservato per trentacinque anni le patrie ipoteche ed ora con eguale pertinacia conserva le sue fedine bionde facendo il bello con la modesta gravità dell'uomo che non vuol dare importanza soverchia a questo dono di natura. Brav'uomo, del resto, e niente noioso, neanche quando parla del tempo ch'egli era di posto a Bologna; la città dell'anima com'egli la chiama, accompagnando la frase con una certa allargata di mantici e con certi stravolgimenti d'occhi da lasciar balenare Dio sa quali ipoteche; radiate, speriamo, radiate oramai. I vecchi son giovani, viva la faccia loro; ma chi sarà vecchio, se non ci si mettono i giovani? Ecco appunto Terenzio Spazzòli, che tiene nobilmente il suo posto di vecchio, senza averne l'età; Terenzio Spazzòli, senz'altri titoli, nè personali, nè ereditarii. Ma quello ha l'aria d'esser tutto; indispensabile in società, gran velocipedista nel cospetto delle tribune gran guidatore di cotillons nelle feste, gran mastro di campo in tutte le giostre socio nato di tutti i clubs che Dio misericordioso permette di tutte le brigate sportive che sanno architettare e favorire le donne, queste graziose emulatrici della onnipotenza divina. Severo nel vestire, inappuntabile, inimitabile, impareggiabile, come lo ha battezzato la signorina Wilson; angoloso, bislungo e magro, ma adatto come un attaccapanni a tutte le mode; parco di parole e di gesti; un po' can barbone all'aspetto. Ha intera la barba, di fatti, ma rada, corta intorno alle guance, solamente più lunga e appuntata alla spagnuola sul mento; barba nera, aggiungo, che dà risalto ai denti bianchissimi, spesso e volentieri in mostra, come quelli di Buci. Anch'egli ha questo modo di ridere, a denti stretti, senza sonorità, senza spruzzi, manco male; e di ciò gli va data gran lode. Mi fanno tutti di gran cortesie, non c'è che dire. La signora Berti e la signora Wilson, due mamme, mi prendono in mezzo, dopo che tutti gli altri mi hanno salutato; il commendator Matteini, con benevolenza tranquilla di capo d'ufficio in vacanza; Terenzio Spazzòli con gravità contegnosa, che potrebb'essere timidezza ed è forse degnazione; i tre satelliti della contessa Quarneri con pronta ed eguale affabilità dopo che l'astro luminoso m'ha involto benignamente in un effluvio di pelle di Spagna in una musica di paroline soavi, in un barbaglio di raggi e di sorrisi. Bravi, ragazzi; così va bene, senza dissonanze tra voi e senza sospetti per me. Ma dove mi sono imbarcato! Non vedo neanche il mio Buci, buon amico personale, e diciamo pure politico. --Gliel'avevo fatto sperare; --trovò modo di dirmi la signorina Wilson, che pareva indovinare la causa della mia tristezza. --Ma il suo padrone è venuto iersera a ridomandarlo. Povero cane! non voleva spiccarsi da noi, temendo forse di buscarle. Ho ottenuto dal suo padrone che non lo bastonasse; quanto a lui, l'ho fatto andar più contento, promettendogli tutti gli avanzi della grande giornata. Gli avanzi promettono d'esser vistosi, perchè gli apparecchi son molti. C'è tutta una batteria di ceste, di canestri, di sporte a cui bastano appena due muli e un somarello, fissati da Terenzio Spazzòli, nostro duca e signore. Come sempre avviene, l'asino è il più carico; del che non si duole. Con quei suoi passi corti e veloci, mossi a contrattempo, va sempre avanti a tutti povero ciuco, e le sue grandi orecchie tese danno il buon esempio ai membruti compagni. Saltellano intanto le some; si sentono tintinnire le latte delle conserve, acciottolar le stoviglie sgrigiolare gl'involti del pane, delle carni arrostite, lesse, salate. Fortuna che le bottiglie sono diligentemente impagliate, e i fiaschi bene affondati in grandi ceste di fieno. C'è un canestro che Terenzio Spazzòli ha fatto caricare con maggior cura; e non si sa che cosa ci sia dentro, e tutti muoiono dal desiderio di saperlo; ma l'inflessibile condottiero non si lascia smuovere da domande nè da supplicazioni; mostra i denti con una autorità inesorabile. Non vuole nemmeno che si parli di un altro carico misterioso, che dovrebb'essere la sua improvvisata più grande. È il più voluminoso, di fatti. La mia mazza babilonese, tagliata in un ramo diritto di nocciuolo, ha destata la maraviglia delle signore. Ho dovuto spiegare perchè sia così lunga, e la signora Berti se n'è sbigottita. Ci son dunque molte serpi, in montagna? No, su per giù quante ce ne sono in pianura, e inoffensive, se mai, cioè non velenose; ma bisogna potersi guardare, e in questi casi un bastone lungo pieghevole e rustico, val sempre meglio d'una corta e pulita mazza cittadinesca. Terenzio Spazzòli mi ha dato ragione, osservando giudiziosamente che male servirebbe in questi luoghi l'alpenstock tanto di moda oggidì, ed anche fatto di bambù; vero arnese di parata, che nei passi difficili serve poco a sostenere, e nei brutti incontri dovendo assestare due o tre colpi, si spezza, o alla men trista si sciupa; mentre un buon bastone egualmente lungo, di nocciuolo o di fràssino, sarebbe in ogni caso il più adatto. Abiti convenienti per una gita in montagna sono stati messi fuori dalla contessa Quarneri dalle signorine Berti e dalle due Wilson, madre e figliuola: cappellini semplici senza sfoggio di nastri e di pennacchi, giacche alla marinara e gonne corte che lasciano vedere i borzacchini di pelle chiara, allacciati sopra la noce del piede. Anche gli uomini tiroleggiano concediamoci il gaudio d'un verbo nuovo col fondo dei calzoni chiuso dentro le ghette, o dentro il collo delle scarpe da caccia; le giacche di panno bigio, tagliate a camiciotto e la cintura cucita addosso, per accoglierle in artistiche piegoline attorno alla vita. Il commendator Matteini è un poema; ha perfino la penna di pavone e il fiore stellato dell'edelweiss sulla testiera del suo cappello verde. Nella prima ora del nostro viaggio eravamo tutti uniti in un solo drappello. A poco a poco, salendo la strada a ritroso del fiume, ci troviamo divisi in manipoli secondo che hanno portato i capricci della conversazione, gli umori diversi e la maggiore o minore sveltezza delle gambe. Senza volerlo, io sono rimasto degli ultimi, colla Berti madre che è la mia conoscenza più vecchia, e rappresenta del resto il maggior volume della brigata. La buona signora mi parla con arguta sincerità dei suoi ottantanove chilogrammi di peso che non sono sempre piacevoli a portare: ma si consola pensando che erano già stati novantaquattro; ond'ella si è già liberata di cinque, e più spera di lasciarne in istrada, facendo continuamente del moto. Iddio l'esaudisca; ma per intanto ella viene ultima da per tutto. E si sale ancora, si sale sempre su per la valle lunga; traversando paeselli e casolari; prendendo alcuni, un po' per chiasso, un po' per comodità, l'aiuto dei carri di contadini che si combinano per via; riunendosi qualche volta i manipoli sparsi, e separandosi da capo; ridendo tutti, chiacchierando, vociando, ammirando qua e là, facendo le maraviglie d'ogni più piccola cosa e giurando che mai e poi mai si è fatta una più bella scampagnata. Così abbiamo passato l'ultimo ceppo di case, un mulino e una ferriera dove la valle si fa più stretta e più fosca, e la via diventa un sentiero, tra macchie di ontàni di querci e di fràssini, tra ciuffi d'eriche, di felci, di rovi tra rumori continui di acque zampillanti, sussurranti, gorgoglianti d'ogni parte. La natura è qui d'una bellezza orrida, che piace assai, come tutti i contrasti. Il fiume, più ristretto d'alveo, si fa anche più capriccioso. Spesso il suo letto è quasi interamente attraversato da grossi petroni, impedito da balze e scogliere ingombrato da massi tondeggianti come palle di bombarde spettacolose, non mai più viste, non mai più fabbricate. La signorina Wilson vuol sapere perchè quei massi rotondi, rugosi, di color rossastro si trovino là. Pietre cadute dai monti, risponde il commendator Matteini. Passi pei petroni, pei lastroni, per le falde e i macigni di calcare che si vedono qua e là lungo il cammino, ancor male arrotondati dalle acque e dagli attriti del viaggio; ma quei massi tondeggianti appariscono più compatti e più antichi; son di granito, o di quarzo; centinaia di secoli li han visti così, e non sempre a quel posto. Io qui metto fuori la teorica dei massi erratici, lavorati e trasportati dagli immensi ghiacciai dell'epoca terziaria. Ciò mi solleva di qualche cubito nell'estimazione dei miei uditori; ci divento il geologo, lo scienziato della spedizione. A buon patto, non è vero? Ma io non ne abuso, e mi chiudo tosto in un prudente riserbo. Troppo vorrebbero saper ora da me le graziose signore, specie in materia di botanica e più che io non mi ricordi d'averne imparato a pezzi e bocconi. Seguendo i capricci del sentiero, si passa l'acqua almeno una dozzina di volte; si beve a tutti gli zampilli delle balze circostanti; si assaggiano tutti i frutti che offre la macchia. Abbondano le bagole, piccoli chicchi d'uva nera, che nascono dai ramicelli d'una specie di mirto tanto graditi nell'autunno agli uccelli di passo; si trovano perfino le nespole selvatiche, piccine, ma più fresche al palato e più gustose delle domestiche. La signorina Wilson fruga per tutte le siepi, e ad ogni frutto che vede, domanda a me se può metterci il dente. Così ragionando, assaggiando di qua e di là il pasto degli uccelli, si sale, si sale ancora fino al borro dove ha le sue sorgenti il fiume, diventato una cosa da nulla, e donde chiuso il cammino dalla gran parete del monte, bisogna inerpicarsi da un lato sulla ripida costiera per un sentiero a sghembi, che a vederlo di lì si direbbe un passo da capre. Ma ardito ci si arrampica il ciuco, e lo seguono i muli; ci arrampichiamo allegramente anche noi. La signora Berti è rimasta più ultima che mai; la regge e governa un fiero alpinista, il commendator Matteini. La contessa Quarneri ci ha i suoi tre satelliti; la segretaria comunale, la signora Wilson e le tre Berti, carine adolescenti obbediscono ai cenni di Terenzio Spazzòli, sempre severo in ogni cosa che faccia, sempre sicuro di sè. I ragazzi trottano come puledri, ficcandosi tra i piedi dei grandi, inciampando, ruzzolando, saltellando e facendo il diavolo a quattro. Io prendo le mie vendette d'un troppo lungo restare in serrafila; sono in testa di colonna, e la signorina Wilson mi segue. Gran montanara, gran camminatrice nel cospetto di Dio! E non suda, o non pare, mentre io grondo come una fonte. Ma è questo il mio solito; e non mi sento men forte, per ciò, meno voglioso di muovermi. In questo essa è come me; sente il piacere di andare in alto, sente come me il piacere di guardarsi indietro. Questo, poi, diciamo pure che può esserle venuto dalla moglie di Lot. Per fortuna non ci resta di sale. Quantunque, ad un certo punto della nostra salita, e in una delle nostre più belle fermate, la gran diavola fu per rimanermi di stucco. Contemplavamo la valle, così larga e così pittoresca davanti a noi, con tanti casolari sospesi come nidi sui fianchi verdi dei monti con quella linea della strada che biancheggiava a tratti nel fondo da qualche radura della frappa, allorquando la mia compagna diede un grido di maraviglia. --Il lupo, signor Morelli, il lupo! Oh che bella cosa! --Non tanto, signorina; --risposi. --Ma dove? --Laggiù, veda; guardando diritto a quella sporgenza della montagna; più sotto, di qua dal grande albero... --Ci sono, ci sono. Ma non è un lupo, quello; sarà un suo parente; voglio dire un cane. --Già; e lo pensavo ancor io; ma volevo vedere che atteggiamento mi prendeva Lei, colla sua mazza babilonese. Proprio un cane; e come corre! --Se non sapessi che è sotto chiave,--soggiunsi,--direi... --Lo dica; abbia fede, signor Morelli, lo dica. È lui, il nostro Buci. Il nostro Buci! Questo suonava più grato dell'accenno alla mia mazza babilonese e all'atteggiamento che la signorina Wilson si riprometteva da me per far fronte al pericolo. Ed anche, diciamo pur tutto, poteva far piacere l'idea di posseder qualche cosa in società con una bella ragazza; fosse pure un cane di villa. Era lui, povero cane; era lui veramente, che aveva delusa la vigilanza del padrone, ed era corso sull'orma dei suoi protettori. Quanta strada aveva dovuto fare, per raggiungerci! Ma n'era finalmente venuto a capo; ed arrivando a noi, ansante, trafelato, con un palmo di lingua fuori, faceva ancora una mezza dozzina di salti buffi mugolando ed alzando le froge per mostrarci tutti i suoi denti in un riso. Terenzio Spazzòli non sarebbe più stato solo a rider così. Vorremmo concedere qualche minuto di riposo a Buci; ma egli non mostra di averne voglia; perciò ripigliamo la salita, restando d'un bel tratto i primi della comitiva. Sull'ultimo scaglione del monte ci fermiamo ad aspettarla. --Che bellezza!--gridai, dando un'occhiata in giro a tutta quella gloria di vette, digradanti di prospettiva e di colore. --Bravo! e Lei che non voleva venirci! --Ma no, signorina. Ho accettato, appena me lo ha detto Lei. --Con qualche restrizione. I suoi posteri, per esempio, che non lo avrebbero creduto... --È vero; ma quando Lei mi ha soggiunto che non lo avrebbero saputo... --A proposito, signor Morelli... I posteri, voglio sperare, sapranno il suo nome di battesimo, mentre io, sua contemporanea, non ho ancora questa fortuna. --Fortuna! Vogliamo dire? Mi chiamo Rinaldo. --Rinaldo!--ripetè ella. --Un nome di paladino. --Che non sarà mai esistito, se Dio vuole. E Lei? Sentiamo il suo, ora. --Un brutto nome; sicuro, ne giudichi; Caterina. --Bellissimo, anzi. E se ne possono cavare anche parecchi vezzeggiativi. --Cominciando da Càtera, non è vero? --No, lasciamo Càtera a Mercato Vecchio, C'è Rina, non Le garba? --Ah!--esclamò essa ridendo. --Lei vuole accostarmi a Rinaldo. --Senza sforzo, se mai; ed è il vezzeggiativo più signorile di Caterina. Ci sono poi le forme esotiche; le inglesi, prima di tutto, poichè Lei ha già inglese il casato. Kathleen, che è così dolce; Kate, che è così fine; Kitty, che è così birichino... --Si fermi, e levi l'epiteto. Così per l'appunto mi chiamano in famiglia. Del resto, ci ho parecchi altri nomi, a registro; Frances, Evelyn, Dorothea. Il mio pensiero volò a Galatea e all'ode d'Orazio che il giorno innanzi le era caduta sott'occhio. Volevo ripigliare; ma in quel punto si affacciavano dalla salita le signorine Berti, e la nostra conversazione s'interruppe di schianto. Ed altri seguivano per l'erta, tutti affrettando il passo, a mala pena ebbero veduto noi con quella furia montanina che è così naturale alla vista del luogo dove si farà la fermata. Là, poi, tutti si voltarono ad ammirare la valle, e si diè tempo di arrivare anche agli ottantanove chilogrammi della signora Berti guardati, conservati e ipotecati per allora dal giubilato e giubilante commendator Matteini. Per la coppia ultima venuta bisognava allungare la stazione; e la signorina Kitty volle approfittare dell'indugio, correndo più in là a visitare una grande e folta piantata di faggi; vecchi faggi secolari, come se ne vedono più pochi sulle nostre montagne poichè il bisogno e l'ingordigia hanno appiccicata all'umanità sprecona la malattia del far assi a tutto spiano. E si contentasse ancora di ciò! Dove ho letto io l'altro giorno che si pensa ad usare come forza motrice la cascata delle Marmore, cantata dal Byron? e che in Francia si pensa a fare il somigliante delle chiare, fresche e dolci acque di Valchiusa? Gli uomini son vandali su tutta la faccia della terra; e un giorno, ne ho fede, verrà un altro diluvio per castigarli. Spoglino per intanto le montagne, e vedranno. Corsi dietro alla signorina Kitty, per trattenerla. --Non vada laggiù; ci son buche e tradimenti. --Come! tra i faggi? --Per l'appunto, tra i faggi vecchi. Cascano i più vecchi e marciscono sotto le nevi; tra rami, foglie, licheni e borraccina, si forma su quell'intreccio di tronchi uno strato che inganna; par di andare sul sodo, e ad un tratto cricche, ci si può lasciare una gamba. Ha capito? Le proibisco di andare. La signorina Kitty abbassò il capo, alzando le pupille a guardarmi di traverso. --Come comanda bene!--mormorava frattanto. --Ho piacere che l'osservi; --risposi. --E Lei obbedisca bene. Mi fece il muso lungo lungo; poi scoppiò in una risata, che fece ridere anche me. Gran diavola e buona compagnona! Si ripigliò la strada, costeggiando il bosco dei faggi, così nero sotto il denso fogliame che alle nove del mattino si distinguevano appena le prime cinque o sei file di tronchi, e tutto l'altro era sepolto nell'ombra. Mezz'ora dopo, si afferrava la vetta; non la più alta del San Donato, ma uno dei suoi sproni, e il più prossimo tra il quale e la cima del monte si stendeva una lunghissima prateria, tutta liscia e verde di smeraldo. Dall'orlo di questa, affacciandosi verso mezzodì, si offriva ai nostri occhi una scena stupenda. Thalatta! Thalatta! avrei gridato io, se fossi stato certo che i miei compagni gradissero il greco. Il mare! il mare! gridarono essi, tutti accorrendo, perfino la signora Berti che prese un'ipoteca temporanea sul braccio del commendator Matteini. Scena stupenda, per verità, incantevole, divina come una di quelle che immaginiamo qualche volta essere arrise nei luoghi eccelsi alle albe del genere umano. Gran verde ai nostri piedi; poi subito un gran vano, come un abisso spalancato, profondo, buio alla prima vista, ma pieno di cose e di colori indistinti; di là dall'abisso un lungo disordine, ma severo e solenne, di dorsi montuosi, di picchi e di guglie rocciose; di là ancora, oltre una riva non vista, l'ampia infinita distesa del mare, calma superficie tra turchiniccia e verdognola solcata per lungo da liste di bianco, sfumata qua e là da chiazze irregolari di grigio; e tutto fremente, tutto sfavillante d'una luce vaporosa, come sotto un mobile polviscolo d'argento e d'oro. Immobili a fior d'acqua, come ninfe marine, apparivano le prime isole del Tirreno: la Gorgona e la Capraia minuscole, quasi burchielli arrovesciati sui flutti; l'Elba, più vasta, in forma d'un lungo scudo sannitico; e laggiù, a destra, sull'orizzonte, bianca scogliera rilucente al sole, la punta settentrionale della Corsica. Bellissimo! bellissimo! E non si sapeva dir altro. Bellissimo, infatti, com'è sempre il bello, quando si vede da lontano e lascia modo a pensarci, a fantasticarlo secondo i nostri desiderii. Ho sonno; finirò domani. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Sesto In alto, e in basso. Diciotto luglio Mille Ottocento... Le signore hanno protestato di non voler salire più oltre. L'ultima punta del San Donato è alta ancora un centinaio di metri; ma che cosa si potrà vedere di lassù, che non si veda dall'orlo del prato? la Sardegna, forse? o la costa d'Africa? Dunque, fermi lì, dove si sta così bene. Terenzio Spazzòli è interrogato da una quindicina di sguardi, più o meno supplichevoli; Terenzio Spazzòli si arrende al desiderio dei popoli, ma con la dignità di un re che sembra dire coll'atto: era questo il parer mio per l'appunto. E subito comanda ai serventi di portare le provvigioni di bocca in un vicino boschetto di faggi, che già aveva adocchiato arrivando. --Non là; --disse la signorina Kitty, gittando verso di me un'occhiata maliziosa. --Ci saranno delle buche, tra i faggi. --Non c'è pericolo; rispose l'esperienza paesana, per bocca di uno dei mulattieri. --È una faggeta di pochi anni, e c'è sodo come sulla strada battuta. Si va a vedere, seguendo le nostre salmerie. Il luogo è adatto e grazioso; una selvetta che par pettinata mezz'ora prima dalla madre natura, tutta a masse ben distribuite tutta viali, sentieri, redole, andirivieni, che paion tracciati a disegno. Fatti un cento di passi, ecco una bella radura, con una fontana nel fondo, certamente più alta di tutte quelle che danno origine al fiume. Sgorga l'acqua da un fiorellino, tra ciuffi di felci e capelveneri; zampilla, gorgoglia, sussurra per un po' di cammino fra i sassi andando a far lago in una buca di forse due metri, che s'è scavata nella zolla del prato; donde poi straripa e scivola a valle, immollando per un buon tratto il terreno. Acqua limpida e fredda, dove la signorina Wilson è già corsa a tuffar le mani con gioia infantile io l'amo e la venero come tutte le fonti, in ciò sentendomi veramente pagano. Terenzio Spazzòli si affretta a profanarla, ficcandoci dentro non meno di trentasei bottiglie fra segni non dubbi di approvazione e di ammirazione da parte dei saggi. A che altro, di grazia, dovrebbero servire le fonti, se non a tenere in fresco il vino specie quando le bottiglie, mal difese dal tessuto delle ceste, si sono scaldate al sole in tre ore di marcia? Terenzio Spazzòli è l'uomo sapiente che nessuna cosa vale a turbare, o solamente a commuovere. Potrà essere uno sciocco; ma è certamente un personaggio destinato al comando, solo che altri lo tenga da ciò riconoscendo la mediocrità di lui quanto bisogna per non sentirne invidia; donde ha origine un bel moto dell'anima, e la voglia matta di spingerlo in alto. Egli frattanto può raccomandarsi benissimo all'attenzione de' suoi simili, rendendosi utile e tenendosi abbastanza prezioso. È a buon conto uno di quegli uomini che fanno di tutto: non eccessivamente bene, capisco; ma ogni eccesso non è forse difetto? Gran gente, i mediocri, quando sono operosi, attenti e pacati. Non hanno scatti di pensieri, di affetti, di risoluzioni; fanno quel che possono e sanno, magari quel che non sanno, ma con tanta buona volontà! Chi crede di far meglio si faccia avanti; essi hanno data la loro misura, non facendosi pregar troppo, non ispaventandosi di nessuna malleveria. E riescono, il più delle volte; se non riescono, sarà ancora un bel merito aver provato di fare. Sono utili, così; diventano necessarii; chi ne rideva da principio, si avvezza a loro, non vede che loro, non sa passarsi più dell'opera loro e della loro persona. Mediocri, io vi saluto; se stèsse in me, vi adoprerei tutti al governo. Si fanno grandi apparecchi intorno alla fontana; ed anche poco distante, tra i faggi, dove sono state condotte e scaricate le bestie da soma. I serventi son tutti in faccende, obbedendo agli ordini di Terenzio Spazzòli. Hanno perfino improvvisato un focolare, di cui sentiamo crepitare la stipa. Che cosa vorrà essere la nostra refezione all'aperto? Terenzio viene modestamente a consigliarsi con le signore; propone un pasto che sia colazione e desinare ad un tempo osservando che due pasti separati da troppo breve intervallo si guasterebbero l'un l'altro. La sua osservazione è giudiziosa, quasi profonda, come tutto ciò che gli esce di bocca. Terenzio bocca d'oro! E niente insuperbito dell'approvazione universale si volge a me, domandando come si potrebbe chiamare il pasto consigliato da lui. A me? certo, ed anche naturalmente: non son io, per decreto delle signore, lo scienziato della spedizione? Propongo di chiamarlo colazione desinatoria corroborando la mia proposta con la coulassion disnoira dei Piemontesi e col dèjeuner dinatoire dei Francesi. La necessità di copiare è evidente; se c'è la cosa, perchè dovrà mancar la parola? e se degli italiani l'han trovata in dialetto, perchè non si dovrebbe farla passare nella lingua? Accettata la parola, o le parole, si aspetta con desiderio la cosa. La camminata lunga e l'aria montanina hanno recati i loro effetti maravigliosi; gli stomachi vuoti rimordono, come altrettante coscienze aggravate. Ma bisogna aver pazienza un momentino; quel tal momentino che diventa un quarto d'ora per via. Non è molto, poi; ed anche è bene speso quel po' di tempo, perchè sono arrivate le scodelle e distribuite sui tovagliuoli davanti ai commensali, adagiati sull'erba; e dietro le scodelle arrivano parecchie latte di brodo fumante. Questo ristora osserva Terenzio Spazzòli, facendosi attorno col cucchiaione, per servir le signore. I fabbricatori di conserve alimentari hanno fatto il miracolo; il fuoco l'ha compiuto, dando una scaldata alle latte; nondimeno, si dà merito di tutto a Terenzio Spazzòli. Infatti, è giusto; l'idea di ristorare gli stomachi, prima di nutrirli con le vivande fredde, l'ha avuta lui, e gliene va data la lode. Notate ancora: arrivato il brodo, a parecchi viene l'idea di far la zuppa del cane, rompendoci dentro una mezza pagnottina. Ma no, non c'è bisogno di questo; Terenzio Spazzòli ha pensato egualmente ai piccoli dadi di pane tostato nel burro. Sarà la zuppa del viaggiatore, se mai; zuppa da persone di garbo, che vogliono dare la sua parte anche all'occhio. E sia pure zuppa del cane anche questa, ma solo quando ne avrà assaggiato il povero Buci, che va trottolando scodinzolando, mugolando, fiutando, dalla fontana alla cucina, dalla cucina alla fontana; certo, all'apparenza, il più affaccendato di tutti. Il brodo caldo ha ristorati gli stomachi: ora vengono i freddi: prosciutto, mortadelle polli arrosto, galantine, gelatine, burro, sardelle di Nantes, bottarghe e via discorrendo; tutta roba che dà buon bere agli uomini. Ed anche le signore non canzonano; è bello vederle all'opera, sgranocchiare allegramente d'ogni cosa, rinunziando volentieri alle forchette e ai coltelli dove possono bastare le mani, non badando ad ungersi un pochino le dita, e magari gli angoli della bocca. Ai miei tempi sono stato romantico anch'io, e poco mi piacevano le donne in atto di mangiare; cresciuto negli anni, nella esperienza e nel sentimento della vita, amo vederle a tavola occupate graziosamente a morsicchiar petti di pollo e pasticcini di Strasburgo; senza contare che la tavola meglio imbandita, dov'esse manchino, è triste. Per passare la musoneria, lo so bene, ci si beve di più; ma allora, peggio che andar di notte, corrono i discorsacci volano i motti pungenti e si risica di finire come alle nozze di Pulcinella, che le furon legnate. Colle donne a tavola, c'è sempre in ogni piatto il condimento della grazia, che vi farebbe parer buona anche una frittata senz'ova; c'è l'allegria contenuta, la celia garbata, il desiderio di piacere, la cura di non esser noiosi; tutte le buone qualità dell'uomo sono in mostra, e le cattive abilmente dissimulate; sicchè par proprio di ritrovarsi fra gente civile. Così pensano i classicisti, che oramai tengono il campo. Ma ecco, mentre clan volta i romantici, venir fuori un'altra razza di guastamestieri gli uomini politici e i politicanti, coi loro banchetti mascolini a un tanto a testa colla minestra cotta stracotta e raffreddata per via, colle salse andate a male, col pesce passato, col servizio fatto a casaccio; e tutto ciò per il maledetto gusto di sorbirsi alle frutta un bicchiere di vinello che la pretende a Sciampagna e una tantafera sconclusionata che la pretende a discorso. Ma ne sono quasi sempre puniti; perchè, se il bicchiere è uno, son due i discorsi, tre, cinque, sette; e qualche volta, data la gravità del fallo, s'aggiunge il castigo di Dio d'un sonetto, improvvisato per l'occasione la sera innanzi o quell'altro del personaggio cupo che si leva ultimo, incominciando: Signori, io non sono oratore... Ma sì, volevamo fare una improvvisata. Infatti, può dire a me: il nostro Buci; a Terenzio Spazzòli: il nostro caffè. La signorina Kitty conosce anche il segreto della cesta? Ma sì, figuriamoci se non ne ha la sua parte! Non ho ancora digerito il caffè, e già mi danno l'assenzio. Il taciturno condottiero ha lasciata la compagnia, sottraendosi al coro dei suoi lodatori. Ed anche lei si muove, andando tra i faggi, verso il deposito delle provvigioni. C'è del nuovo, per aria, e si sente. Quando ritorna, con la sua aria birichina e col suo risolino malizioso, va a discorrere sottovoce colla contessa Quarneri. Non afferro che questa frase, con cui ella finisce: ci sta Lei? --Ma sì,--risponde la luminosa contessa, è un'idea stupenda. A mille --metri sopra il livello del mare! Non potranno vantarsene molti. --Che c'è? --domandano le signore, poichè la contessa ha parlato a voce alta, e non vuol far mistero di nulla. --Un'altra improvvisata? --E come! un lawn-tennis su quella prateria, che par fatta a bella posta. Un lawn-tennis! Le ragazze Berti saltano dalla gioia. La mamma loro non farà certamente quell'esercizio ginnastico; ma in fondo non le dispiace, dopo desinare, godersi un po' di spettacolo. La signora Wilson madre non può sgradire un divertimento della sua patria d'adozione. La signora segretaria comunale non lo conosce ancora da vicino; sarà felice di essere ai primi posti, per assistere ad una delle tante inezie della moda. I tre satelliti della contessa amano tutto ciò che ama il loro astro dominatore. Il commendator Matteini non ha opinioni in proposito; rammenta d'essere stato ai suoi tempi un dilettante di pallone; si adatterà volentieri a veder giuocare alla palla; condizione di spettatore tranquillo, che può pensare intanto a tutt'altro magari alla città dell'anima Quanto a me, dovevo immaginarmelo, questo tiro mancino. Abomino il lawn-tennis, più ch'io non faccia i miei peccati di gioventù, pensieri, opere ed ommissioni; e proprio a me doveva toccare questa delizia, a mille metri, anzi a mille e diciannove, sul livello del mare. Ho fatto di necessità virtù, accompagnando la brigata sulla prateria destinata. Avrei fatta anche la fatica di andare attorno, in cerca di petroni, per far sedili alle signore. Ma c'erano i ripieghini, utili e maneschi sederini di tela coi due staggi mastiettati a iccase, che venivano a fare l'ufficio loro in buon punto. Il saggio Terenzio Spazzòli aveva proprio pensato a tutto, perfino agli ottantanove chilogrammi della signora Berti. E già, in quella sua breve assenza dalla fontana, aveva fatto prodigi. Aiutato dai serventi che gli tenevano le cordicelle tese, e dai due piccoli Berti che gli portavano il gesso aveva segnate le doppie linee parallele del campo di giuoco; poi, piantati i piuoli, aveva rizzata nel mezzo la rete, che fa nel lawn-tenis l'uffizio del cordino nel giuoco del pallone e che bisogna sempre trapassare con la palla, perchè il giuoco sia buono. Le racchette erano a posto sulle due estremità del campo; a posto sulla battuta le palle di guttaperca, in numero di sei, per averne sempre una in pronto se un'altra si crepasse, e un'altra o parecchie volassero di qua o di là fuor del confine. Per quelle, poi, vigilavano i ragazzi, sempre vogliosi di correre. Così tutte disposte le cose, in mezzo a due file di spettatori si distribuirono le coppie dei giuocatori e le mute rispettive. Primi a giuocare furono da una parte la contessa Quarneri con Terenzio Spazzòli dall'altra la signorina Wilson col primo è poi veramente il primo? dei famosi satelliti. Anche a me fecero cortesia, invitandomi a giuocare. Mi sono scusato, confessando d'essere ad ogni giuoco una sbercia. Non è meno sbercia sia detto con tutto l'ossequio dovuto a tanti pregi fisici e intellettuali non è meno sbercia di me la contessa Quarneri che con una sequela di falli conduce in perdizione il suo compagno di giuoco e sè stessa. Pure, aveva contrario uno dei fidi satelliti, che lavorava con ogni suo potere a farla guadagnare, non azzeccandone mai una. Ma vegliava accanto a lui la signorina Kitty, che le imbroccava tutte, e che, com'ebbe visto far cilecca il compagno prese a levargli la mano, muovendosi lei, leggera come una ninfa, e sopramano e sottomano, come le veniva fatto, rimandando la palla; ma, da furba, non mai dalla parte di Terenzio Spazzòli. Ho detto che le imbroccava tutte, e non mi disdico, sebbene due le uscissero dalle righe. Ma quelle due le aveva gettate a bella posta fuori del giuoco. Scambio di rimandarle alla parte avversaria, con un abile giro di racchetta le scagliava verso di me una facendone ruzzolare fino a' miei piedi, e l'altra, poi, accoccandomela senza misericordia sul mio cappello di sparto; senza averne l'aria, si capisce, mentre io stavo discorrendo colla contessa Quarneri, che si era stancata alle prime partite e uscita di giuoco e surrogata dalla maggiore delle Berti, era venuta a sedersi presso di me, rimasto a caso in disparte. Non più Ebe, no davvero, Galatea da capo; e non già quella di Orazio, che si metteva in viaggio; non già quella di Teocrito, che tradiva Polifemo per Aci; la Virgiliana, dico, della quale cantò Darneta nella terza delle Bucoliche: Malo me Galateo, petti, lasciva puèlla, Et fugit ad salices et se cupit ante videri. Ad un certo punto, approfittando della distrazione di uno dei ragazzi, viene a raccogliere una palla a poca distanza da me. Avrei dovuto alzarmi io a raccoglierla; ma mi tratteneva nel dialogo una battuta un po' lunga della contessa Quarneri. Passando leggera davanti a noi, la signorina Wilson mi gitta poche parole, che rompono a mezzo il discorsetto della mia interlocutrice. --Non è vero, signor Rinaldo, che è bello il lawn-tennis? Le rispondo che è bellissimo; ma ella è già trascorsa veloce, sorridente, graziosa; si curva sulla vita, raccoglie la palla, e fugge al suo posto di combattimento. Gran diavola di ninfa! Non offre all'occhio che belle linee flessuose elegantissime nella loro mobilità: ogni atto, in lei, ogni gesto, ogni movenza, è un prodigio di grazia. Ci ha parte sicuramente il lawn-tennis, con tanta varietà di movimenti che richiede; ed è forse per questo che le signorine giuocano volentieri al lawn-tennis. Ma ogni bel giuoco dura poco, anche quando pare una gran novità, a mille diciannove metri sul livello del mare. La signora Wilson e la signora Berti, madri, ed arbitro del campo, hanno guardato l'orologio e fatto un gesto a Terenzio Spazzòli. La signora Berti è anche un po' di cattivo umore. Perchè? Immagino che le dia noia la luminosa bionda che ha tre serventi, mentre le sue figliuole non ne hanno nessuno. Eppure son tanto carine! Ma che mania, scusi, è la sua, di condurle da per tutto in mostra, a far numero tra le donne di sboccio tra quelle, io vo' dire, che stanno sulle mode e sugli spassi, che son vaghe di conversazioni, di teatri e di feste da ballo? Giuro, anzi scommetto, che a far così non troveranno marito. Uno che abbia la vocazione di prender moglie, o cerca una dote vistosa, o si appiglia a qualità più modeste. Le sue care figliuole hanno tutte le mode ultimissime, scorrazzano su tutti i marciapiedi si fanno vedere a tutte le prime rappresentazioni, a tutte le feste, a tutti i ricevimenti solenni. È una cattiva strada, quella che prende la signora Berti degnissima. E ci ha, dopo tutto, un cuor d'eroina: per il suo nobile errore si adatta ad ogni fatica più improba; corre di qua e di là senza posa, naviga e pesca in ogni acqua povero vascello a tre ponti, e si scusa dicendo che fa tutto ciò per ragion di salute. Se almeno uno dei tre satelliti lasciasse un po' la Quarneri! Ma no, niente; son fermi al posto, e si direbbe quasi che si facciano la guardia l'un l'altro. Dove uno va, si cacciano gli altri due. Garbati, silenziosi, sospettosi, non sanno neanche marciare in fila; vanno sempre di fronte. Quando uno ha l'ombrellino della signora da tenere, l'altro porta il ventaglio, e il terzo i guanti. La contessa li tratta tutti egualmente, con languida benevolenza imperatoria. Con altrettanta benevolenza ha chiesto dei versi a me, pel suo albo. Gli amici miei ci son tutti, mi ha detto, e non altri che amici. Quanto al giornale di Corsenna, checchè tu ne pensi, non si poteva tirare avanti; era vuoto di cose, ed io non potevo tesserlo tutto di ciance. Altro che articoli di fondo, come li vuoi chiamar tu, sognando ad occhi aperti. Vedo qualche volta, saluto, e da lontano, se posso: quando non posso da lontano adempio gli obblighi di società, tirandomi fuori alla svelta, e mi rifaccio al poema. Sicuro, al poema, mio tormento e mia gloria. Rivedo più chiara l'idea madre; anzi, ti dirò che mi è cresciuta fra mani. Don Giovanni è l'uomo, nella sua bramosia insaziata d'ideale, dell'ideale che cerca da per tutto che crede ad ogni istante di afferrare, e che da ogni parte gli sfugge. Mi dirai che questo è poi Faust, quello della seconda, e più ancora della terza parte. Vero; ma quello è veduto un po' tardi, ed espresso anche timidamente, sarei per dire fiaccamente, con ingegno sempre sveglio ma con mano senile, del tempo triste in cui ride ancora al poeta l'immagine, ma incomincia a mancare la fantasia ordinatrice. Nè io voglio dirti che farò meglio del Goethe; mi basta assicurarti che farò diversamente da lui. La signorina... di cui mi parli, fu un'apparizione momentanea, ed anche, se ti degnerai di rileggermi, capitata in mal punto a romper la quiete del mio rifugio nel verde. Sei tanto curioso di lei? Perchè non mi domandi ancora del cane? Quello, per esempio, è interessante davvero; e vive oramai con me. Il padrone, dopo un'assenza un po' lunga, l'ha castigato chiudendolo in casa. Quell'altro è scappato dalla finestra; ha fatto un'assenza anche più lunga, tanto lunga che non ha più voluto ritornare. Il contadino l'ha cercato da per tutto in paese; finalmente l'ha ritrovato da me. Ma la povera bestia, che ride così volentieri, s'è messa a guaire, anche prima di ricevere il più piccolo colpo. Ne ho fatta una delle mie; ho proposto al contadino di comperargli il suo cane. A quello non parve neppur vero di buscarsi venti lire per un povero cane da pastori non più di primo pelo, e sviato oramai, che non gli avrebbe più fatto niente di buono. Buci, a farla grossa, non val dieci lire, come cane; come amico vale un Perù. È felicissimo del trapasso. Non mi lascia un minuto; dorme accanto al mio letto sopra una sedia che fa ballar tutta la notte, dandosi poco riguardosamente alle pulci; ringhia a tutti, per via; mangia quando gli fa comodo, e mi obbedisce quando gli piace; a fartela breve, aveva un padrone, lo ha lasciato, e si è procacciato un servitore. Ti ho date così, e non brevemente, tutte le mie notizie. In ricambio, dovresti farmi un piacere; mandarmi tre libri, che ti sarà facile ritrovare da ogni libraio: un Teocrito un Virgilio, un Orazio, per far certi confronti che mi son necessarii. Edizioni del Teubner, mi raccomando, che hanno le varianti di tutti i codici. Il Teocrito mi pare sia quello che porta le note del Fritzche. Dell'Orazio son sicuro che ha le note del Mueller, e del Virgilio son parimente sicuro che ha quelle del Kappes. Son venuto qua senza libri, non contando l'Orazio del Murray, un gingillo, non un libro di studio e non contando il mio Dante, il babbo di tutti, e non se l'abbia a male nessuno. C'è tutto in lui, come nella Bibbia; ed è sempre nuovo. Dio di misericordia, non si potrà dunque far meglio? Consoliamoci, per altro; l'insuperabile è nostro italiano, e quelli che di tanto in tanto gli voglion mettere a paro possono farlo colla voglia; non hanno descritto nè contenuto un mondo come il suo, così pieno, così vario, così mirabilmente fuso, del reale e dell'ideale; perciò non reggono alla prova, cadono irreparabilmente con quella moda medesima che li aveva fatti sorgere alla gloria degli altari. Mi raccomando, adunque: Teocrito, Virgilio, Orazio, e del Teubner per veder tutte le varianti in quei passi che mi preme di confrontare, e fors'anche mi verrà voglia di tradurre. Non ti puoi immaginare come giovi il tradurre, come rifaccia la mano. Ci andiamo sbrandellando, sfilacciando, sbriciolando, nella facilità della nostra lingua corrente, che porta a dir tutto, anche l'inutile; e Dante ci richiama alla sobrietà efficace. Ma Dante è l'esempio: occorre l'esercizio. Allora si traduce dal latino o dal greco, si combatte a corpo a corpo coll'idea e colla espressione che le è propria si acquista precisione, si consegue agilità, si ottiene fermezza. Vedi bene che non ho il capo alle donne. Che idee ti passano per la testa? Trenta luglio Mille Ottocento... Troppo breve! Ti lagni ancora. Troppo breve! Ma che cosa dovevo io dirti di più, per allungare l'epistola? Leggi quelle di Cicerone, e vedrai che il grand'uomo ne ha scritte d'ogni misura anche da Roma, capo del mondo, e conoscendone tutti i segreti. Da Cuma, poi, o da altro dei suoi luoghi di villeggiatura, non scriveva più lettere ma biglietti, pagillares, come dicevano allora, da stare nel pugno; e guai a stringere, non se ne spremeva una goccia di sugo. Che cosa dovrò raccontarti io da Corsenna? La contessa Quarneri, mi dici; e vedo che ti sta molto a cuore. Caro mio, prega il marito di morire alle sue acque di San Pellegrino; passa, da quel terribile spadaccino che sei, sopra i cadaveri fumanti della sua guardia... del corpo, e sposala; per me, te la rinunzio. Mi ha chiesto dei versi per il suo albo, dove non scrivono che amici. Che piena! Affrèttati anche tu, perchè ci sono a mala pena due pagine bianche. Io mi sono contentato di un angolo, dove ho ricopiato per la ottantesima volta il mio famoso sonetto del cigno. Dicono che è classico; lei lo ha trovato stupendo; ma tu, che sai la storia di queste repliche, qual prova più convincente vorresti della mia innocenza e della mia indifferenza? È bella, sì, Dio mio, fin troppo bella; è una di quelle donne che dicono alla gente: guardatemi, contemplatemi, adoratemi. In una città sono istituzioni, monumenti, musei; si va a visitarle, e si segna nel taccuino: l'ho veduta. Compiango per altro il custode di quel museo; povero custode, che ha perdute le chiavi, e deve lasciare aperto a tutti i curiosi! Non capisco veramente come sia venuta quest'anno a Corsenna, dove non ha modo di brillare... a suo modo. Che il marito l'abbia mandata qui in punizione? o per cautela? Certo, non sarebbe stato bello che mentre egli era a curar gli acciacchi a San Pellegrino la signora fosse a Rimini, a Livorno, a Viareggio. Si, dev'essere per questo. Sono andato tre giorni fa a visitarla. Non tremare, facevo il quarto. Per una visita sola, può andare; ma non ci cascherei la seconda volta. Nè quarto, nè terzo, nè secondo. Cesare aveva ragione. Arrivato l'ultimo nel salotto della contessa Quarneri, ci son pure rimasto un'ora buona, per non parerle desideroso di fuggirla o seccato dalla compagnia importuna: e nondimeno ho dovuto partirmene per il primo, tanto quei tre Anabattisti tenevano duro. Grazie dei libri, che ho ricevuti ieri. Ho già incominciato a servirmene, traducendo una saffica di Orazio. Te ne manderò un assaggio a suo tempo, se pure sarò contento dei fatti miei. E tu non vai in nessun luogo? Rammento la tua massima: quando tutti se ne vanno in campagna, l'uomo sapiente villeggia al largo in città. È un'idea; voglio provare un altr'anno ancor io. Quattro agosto Mille Ottocento... E neanche la Wilsoncina, no, niente nientissimo. Che uomo sei tu, che non ti basta neanche la parola? Fai anche le tue supposizioni sul fatto che io non la nomino. Sei troppo sospettoso. A buon conto, non son io che te ne ho scritto? Se non t'accennavo io il suo nome, un mese fa, non ne sapresti forse l'esistenza; certo, ne ignoreresti la presenza in Corsenna. Del resto, sappi che la signorina non è il mio genere. Sono un uomo tranquillo, io, amico della pace, e quella è un argento vivo. Mi pare una giovane Baccante; ed io vorrei Diana, se mai, la tacita dea delle selve. Correre, divertirsi, giuocare, far chiasso, è il suo gusto. Ti par fatta per piacere ad un letterato, sia pure un letterato dilettante, come il tuo divotissimo servo? Senti questa, dopo tutto, e finisci di persuaderti. L'altra sera, passando per istrada, incontrai tutta la comitiva delle signore e dei cavalieri che tornavano dal loro eterno lavorar di racchette. Costretto a rimanere qualche minuto con loro non mi lasciai fuggir l'occasione di dire del lawn-tennis garbatamente, per altro tutto ciò che ne penso. E la graziosa Wilsoncina, cinque minuti dopo, trovò il modo di dire, non so più bene a chi, ma in guisa che io potessi sentirla: --Ho osservato che il lawn-tennis non piace ai grassi, e che la caccia non piace ai miopi. Applica, filosofo. Ella sa benissimo che non amo la caccia. Così m'ha dato ad un punto del grasso e del miope; m'ha fatto due offese che sarebbero mortali, se io non fossi corazzato da un pezzo contro i motteggi delle fanciulle audaci come contro i vezzi delle signore cascanti. Sei persuaso? Dammi pace, e lasciami tradurre da Orazio. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Ottavo. Si torna al memoriale. Quattro agosto Mille Ottocento... Quel diavolo del Ferri! Non ne passa una. Ma già, per la Quarneri, si sa da tutti che è venuta in Corsenna. È uno di quei corpi luminosi che hanno tanto di strascico e lasciano il solco dovunque trascorrano: quando non si vede più niente di loro nello spazio si sente che mancano, e si vuol sapere ad ogni costo dove siano andati a parare; gli astronomi del marciapiede ne studiano il corso, ne determinano l'orbita, come si fa delle comete. Della Wilson, poi, ho scritto io. Che sciocco imprudente! Potevo dire: una giovane villeggiante, e ce n'era d'avanzo. Non bisogna mai scriver nomi di donne; neanche agli amici più intimi. Quello ora s'immagina che io ne sia innamorato. Innamorato io! io, legno stagionato, navigato, provato ad ogni vento, passato per tutte le acque. Quanti pericoli non ho affrontati, quante Cicladi, quante Sirti, e Sirene cantanti e Scille latranti e Cariddi voraci! Forse, come il Don Giovanni del Campoamor sono passato accanto alla felicità senza avvedermene, ed ho lasciato intatto il suggello al dolce bigliettino in cui mi era promessa. Innamorato io! ma che? mi sento libero il cuore, calmo, tranquillo, sereno lo spirito, senza alcuno di quei turbamenti che accompagnano il nascere d'una passione. Studiamoci su, analizziamo, che è sempre il miglior modo d'intendere; la sintesi è troppo spesso una confusione. Certo, considerando il primo principio della mia conoscenza colla signorina Wilson, o per dire più esattamente, del mio pensare a lei, un carattere dell'amore si potrebbe rinvenire; ed è il modo strano del nostro avvicinamento, la prontezza quasi fulminea, certo senza passaggi senza gradazioni, di quella certa intimità, che ci ha condotti ridendo a dirci ogni cosa più amena. Ma già, molti giorni prima, avevo conosciuta la signorina Wilson l'avevo riverita insieme colle altre villeggianti di qui, e non m'aveva fatto un senso particolare; tanto che trovavo carine le Berti, e di lei non avevo pensato nulla; tanto che trovavo bellissima la Quarneri, anzi pericolosissima e per la Wilsoncina non m'era venuto in mente il più modesto superlativo, neanche un gentilissima che si prodiga a tutte. Osservo che il suo genere di bellezza non è tale da colpire, e forse bisogna vederla a lungo per esserne presi. È sana, forte e fresca; ha la grazia della donna nascente, sotto la scorza della fanciullona matta. Così avviene della camelia; si annunzia male, sotto quella embriciata di ruvide brattee giallognole che ne inviluppano il calice mentre il bocciuolo della rosa s'invermiglia delicato e piacente alla prima vista tra i sèpali verdi che lo proteggono senza volerlo nascondere. Cerchiamo un altro paragone, e non tra i fiori; la signorina Wilson ricorda la ingenuità rusticana che tiene ancora un pochino della corteccia dei tronchi donde gli antichi hanno fatto sbocciar le Amadriadi; le quali, poi, dispiccate dalle fibre del legno nel dolce silenzio d'una notte di primavera frementi di gioventù, fosforescenti di bellezza, corrono per l'ombra dei boschi escono nelle radure, danzando lietamente al queto lume della luna, timidi sussurri intime fragranze, occhi amorosi della natura, che si rivolgono al cielo. E d'una ninfa ha la persona, snella ad un tempo e robusta; d'una ninfa il portamento altero e i movimenti non senza eleganza impetuosi; d'una ninfa la carne tra vermiglia e dorata, l'indocile capigliatura corvina l'occhio curioso nella sua bella semplicità di nuova venuta ai misteri della vita la bocca fiorente, umida e viva, che il piacere non ha ancora dischiusa, nè ancor suggellata il dolore. Sì, tutto questo andrà bene, se pure non è un tantino arbitrario, come tutte le osservazioni personali: ma una cosa è fuori di dubbio che la strana forma del nostro primo incontro è quella che mi ha colpito, e non altra ragione, non altra. Questo è senza fallo uno dei caratteri dell'amore; ma non basta, e d'un solo fiore non si può tesser ghirlanda. Sento, o piuttosto riconosco, che la signorina Wilson sarebbe una buona compagna di passeggiate. Vado con lei di qua e di là; tutte le volte che c'incontriamo si riesce a fare insieme un'ora di cammino per forre o per balze, con Buci in avanguardia. Ride volentieri, ed ha il riso piacevole, comunicativo in sommo grado. Ha poi delle scappate che mi rallegrano, come raggi di sole che splendano d'improvviso sull'erba, passando tra il fogliame d'un bosco. Dice qualche volta, confessiamolo pure, delle cose che non rallegrano affatto e a cui bisogna far bocca da ridere per non aver aria di gente permalosa. Ma ella stessa si affretta a spiegarle. Io, signorina? No davvero, non sono andato in collera affatto; quantunque, esser chiamato grasso e miope tutto d'un colpo... Eccone un'altra; che cosa intenderebbe di dire con questa? Niente, niente; ho fatto per celia. articolo primo: Dal Mille Novecento Uno in giù, per la durata di cinquantanni gl'Inglesi non isposeranno che donne Italiane, e gl'Italiani non isposeranno che donne Inglesi; articolo secondo: In capo ai cinquantanni si vedrà se sia o non sia il caso di continuare. Sii pur felice ovunque andar ti piaccia, E di noi, Galatea, memore vivi. Il resto è tutto un ripieno; il poeta ha messi quei due versi con quel noi tutto suo tra tanta enumerazione d'animali di buono e di cattivo augurio, e una diffusa descrizione del ratto d'Europa; il qual noi è come una tenerezza nascosta, da lasciarci pensare due cose: che Lelia Galla piaceva ad Orazio e che per piacere in quel modo ad un uomo di buon naso come lui, bisognava essere un fior di donna, possedere il quid arcanum; una cosa che a noi sfugge, poichè egli non ha stimato prudente di dircela. Tradurrò certamente tutta l'ode, e resterà una memoria dell'Acqua Ascosa come tante e tante altre che dormono nel cassetto dei ricordi: poveri ricordi che qualche volta inorridisco a dirlo non mi ricordan più nulla. È forse la Galatea Virgiliana? Appare anch'essa in due versi di Dameta, che fa agli strambotti con Menalca, come due capri farebbero a' cozzi in un prato. Ricordando la scena del San Donato, si potrebbe tradurre così: Un pomo in su la testa Matta fanciulla, Galatea m'assesta; E se ne fugge via Fra i salci, ed ama esser veduta in pria. Gran birichina, quella Galatea di Dameta! ma anche piena d'ingegno e di grazia nel suo discorso. Infatti il daino continua: Oh dolci parolette Che tante volte Galatea mi ha dette! Vorrei che un saggio il vento Ne portasse agii dei del firmamento. Sì, questa è la Galatea che mi piace. Ma la mia non potrebbe esser quella di Teocrito? Amata pazzamente da Polifemo, è invaghita del giovane Aci. Sventuratissimo Polifemo! Quanti caldi sospiri, quante ardenti proteste, quante vane querele, che Ovidio ha raccolte e non paion troppe al bisogno, in quella stemperata fuga d'esametri delle sue Metamorfosi! Che farci? Egli è la scarmigliata vecchiaia, ed Aci è la florida gioventù. Inoltre, il disgraziato Polifemo ha un occhio solo, quasi a significare la sua vita dimezzata. Nel mezzo del cammin di nostra vita! Non ci sono ancor io, Dante da strapazzo, ancor io? Galatea è invaghita di Aci; non può essere altrimenti. Se un Aci non è ancora capitato, mettiamo pure che non sia molto lontano. Per fortuna, non amo Galatea. Quattro chiacchiere, più garbate e più amene che mi vengano fatte, ora e sempre; ma niente di più. Vediamo intanto; quest'Aci non potrebb'essere... Terenzio Spazzòli! Non è bello, e ci corre. Oh Dio, e che significa ciò? È la mia opinione, dopo tutto; e si è sempre visto piacere alle donne quello che a noi pareva un becco di cutrettola, un muso di pecora, un ceffo di cane. Già, le donne badano molto al figurino; anche quelle che non lo vogliono ammettere, e quelle che non lo confessano neppure a sè stesse. Terenzio è sempre all'ultima moda; in ogni cosa, dal capo alle piante, sia fuori o in casa, in piedi o a letto, un prodigio. E poi, vecchi e giovani, per piacere, bisogna sapersi mettere a pari con quei che piacciono. Io mi lascio andar troppo giù; la mia semplicità potrebbe passare, ma a patto che non paresse negligenza. Per fortuna, ripeto, non amo Galatea; e non soffro niente a pensare che ci ha avuto un segreto in comune con Terenzio Spazzòli anzi due segreti: il canestro del caffè e la cesta del lawn-tennis. Ah, respiro! Questa analisi mi ha fatto bene: posso andarmene a letto tranquillo. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Nono Il castello dei burattini. Sei agosto Mille Ottocento... --Perchè non è venuto ai burattini, iersera? --Ah, perbacco!--esclamai, battendomi la fronte. --Se n'era dimenticato? Belle cose! --Dimenticato io, dei burattini? Come si vede che non mi conosce! Ma non sa che li adoro? Sì, è il verbo adatto, e Lei dica pure ch'è un'iperbole mia. Delizia della mia infanzia, sorriso della mia giovinezza, memore dilettazione della mia... maturità, i burattini hanno sempre avuto un fascino strano su me. Cari fantocci di cenci, con la testa di legno, che da ragazzo mi parevano uomini e più mi paiono uomini quanto più m'inoltro nell'esperienza del mondo; sempre quelli, sempre maneggiati da un burattinaio invisibile dietro la tenda, per dire e per fare mai sempre le medesime cose con quelle loro smorfie intagliate, fissate, irrigidite nella sorda materia! E noti, signorina; quelle smorfie sono le loro qualità e le loro virtù, i loro difetti e i loro vizi, un po' contraffatti ma per eccesso di significazione, che è pur necessario, a darci da lontano l'apparenza del vero. E riescono tanto evidenti, così! Non c'è modo di scambiar gli uni per gli altri, nè da crederli diversi da noi. La nostra sciocchezza e la nostra viltà, le nostre astuzie e le nostre piccinerie tutto ciò che siamo e tutto ciò che sentiamo, hanno la loro espressione chiara, sicura, efficace, in quelle facce di legno. Tutto il teatro, e per conseguenza tutta la vita, è là dentro, e non c'è più nulla da aggiungere. Com'è giunto l'uomo, per qual arte divinatoria, per qual lampo d'ingegno, a immaginare il burattino? Ed è così antico, oramai! Ma nessuna maraviglia di ciò; è pure antica L'Iliade. C'è stato un tempo, molto lontano da noi, che l'uomo ha veduto, inteso e potuto esprimere artisticamente sè stesso. Quello è stato il gran punto; in quel giorno tutto è stato creato, nella filosofia, nella morale e nell'arte; tutto, capisce? tutto, tranne la polvere da cannone, la stampa, la strada ferrata e il telegrafo; quattro arnesi di utilità, ne convengo, e non sarò venuto al mondo io per dirne male. Voglio dire piuttosto che son cose piccine; mentre tutte le cose alte e grandi che per via della rappresentazione hanno raggiunta l'intelligenza della vita, avevano già da duemil'anni forse da tremila, la loro estrinsecazione miracolosa, il loro svolgimento felice, il loro ufficio rinnovatore nel mondo. La signorina Wilson mi lasciava dire. Ero in vena, ed ella non voleva trattenermi. Forse ha imparato a conoscermi, ed ha presa l'abitudine di lasciarmi sfogare. Il che, dopo tutto, mi fa piacere, e vuol essere una delle ragioni che me la rendono simpatica. L'uomo che ciancia, bisogna lasciarlo cianciare; egli si persuade di piacervi, e piacete tanto più a lui quanto più state a sentirlo. Ma non bisogna distrarsi, quando egli ha sciolto Giordano. Povero a voi, se egli si ferma per domandarvi approvazione, e voi siete col capo ad altro. Io, per esempio, quando mi fanno un discorso troppo lungo, penso volentieri ai fatti miei; ma uso l'avvertenza di collocare ad ogni tanto un già un sicuro un è proprio così che mi vengono naturalissimi facilissimi, senza bisogno di studiarci. Guardatevi per altro dalle interruzioni che escano dai generali. A me accadde un giorno di collocare un e lui? che fece rimaner male l'amico. --Ma che lui!--mi gridò egli stizzito. --Ti parlavo di lei. --Ah sì, è vero; --rimediai alla meglio. È stato un lapsus linguae. Torniamo alla signorina Wilson, che mi aveva lasciato dire a mia posta, e poi soggiunse, con accento malinconico: --Il burattinaio ha fatto capolino tre volte dalla sua tenda, cercando con gli occhi in giro nel suo uditorio. Pareva il patriarca Noè, quando mise il capo fuori dal finestrino dell'Arca, per vedere se il corvo fosse ancora tornato. Ma il corvo non c'era. --Ah, me ne dispiace, creda, me ne dispiace. --E a me più di Lei. Sono una ragazza, e non ho la borsa troppo gaia. La mamma, del resto, non mi lascerebbe fare la bella follia che ha fatta Lei l'altra sera. Ah, come l'avrei dato volentieri io, quello scudo! --Signorina... Le ha fatto piacere? Ne sono contento, più ancora che degli occhi sbarrati della burattinaia quando vide il mio biglietto da cinque nel suo piattellino di stagno. Ma dica, non c'erano dunque cavalieri, alla rappresentazione di iersera? --Tutti; non mancava che Lei. Ma non vogliono andare in rovina, quei là, Due soldi appena, mi capisce? due miseri soldi. E si scusano con una buona ragione, quei signori: dicono che il burattinaio manda la moglie in giro tre volte e che tre volte due soldi fan sei. --E sei per ognuno dei tre satelliti della contessa, fanno diciotto soldi in una sera; che scialo! --I satelliti!--ripetè la signorina Wilson, ridendo senza averne voglia. --È strano che Le siano venuti in mente quelli. --Oh, non faccia caso. Volevo evitare Terenzio Spazzòli, il mio divo Terenzio, che fa bene ogni cosa. --Buono, quello! E Lei gli è molto amico, non è vero? --Sì, dopo la trovata del caffè, Le confesso che m'è entrato in grazia. --Chi La sentisse, signor Morelli! --E chi sentisse Lei, signorina, quando mi dice che gli son tanto amico!--. Questo il dialogo occorso oggi tra me e la signorina Kathleen. Io, veramente, non avevo dimenticato il burattinaio, venuto la sera del Quattro a dar saggio della sua abilità in Corsenna; ma lo avevo creduto uccel di passo, che dovesse contentarsi di una sola rappresentazione e portare la sua baracca altrove; perciò, volendo scrivere, ordinar le mie note, ero rimasto a casa. Non bisogna neanche star troppo ai fianchi della gente, pensavo; e voi signor Buci, per questa sera rimarrete in camera, a far ballare eternamente la sedia. Lo spettacolo dell'altra sera, gran novità annunziata a suon di tamburo per l'unica via del villaggio aveva tirato in piazza tutto il popolo dei Corsennati. La colonia dei villeggianti si era commossa di desiderio. In campagna par sempre di annoiarsi, e si corre volentieri a tutti gli svaghi. Mi avevano incontrato, preso in mezzo e condotto a teatro; cioè a dire in piazza, dove si stava pigiati su certe panche d'osteria davanti ad un castello di burattini, illuminato da due lampade fumose a petrolio. La povertà del burattinaio mi aveva fatto pena: contando così a occhio e croce i soldi che la sua donna veniva raccogliendo negli intermezzi dalla bontà di lor signori pensai che quei poveri diavoli non avrebbero intascate due lire; dond'era poi da detrarre il prezzo di locazione delle panche e il costo del petrolio non restando forse una lira alla fabbrica dell'appetito. Preso dalla compassione, alla seconda tornata della burattinaia avevo fatto scivolare un biglietto da cinque lire nel suo piattellino sperando che la cosa non fosse osservata da nessuno, in quella mezza oscurità della piazza. Ma la burattinaia, avvezza a vederci di notte come i gatti e costretta a tener d'occhio quei pochi, per timore che i monelli, scambio di darne lavorassero a ghermirne, si era bene avveduta della mia generosità si era fermata a guardare il biglietto, poi me, che dovetti parerle un principe travestito. Tutto ciò aveva dato tempo alla signorina Wilson, che mi sedeva daccanto, di vedere a sua volta nel piattellino. Quanto a me, non avevo creduto di far niente di strano. Tra l'altre cose, avrei giurato che Terenzio Spazzòli dèsse almeno una ventina di lire. Le signore si divertivano tanto, a quello spettacolo inaspettato! Non bisognava forse pagarle quelle buone scappate di risa argentine! Ma niente; due soldi, tre soldi; fors'anche più argentini delle risa sullodate, i due soldi, e da non poterli spendere niente di più. Anche il mio divo Terenzio Spazzòli, due soldi? Buono quello! e nel sarcastico epifonema della signorina Wilson l'amico inarrivabile ci ha avuto il suo conto saldato. In verità, gli egoisti che sanno spendere solamente per sè stessi, e tutto si mettono sulla persona, non sanno quel che si facciano. Ripeto, io non sapevo che ci fosse ieri una seconda rappresentazione. Credevo che il burattinaio fosse di passaggio in Corsenna, avviato a qualche borgo più importante e più capace d'intenderlo. Vuol far la stagione qui? E sia. Ho promesso stamane alla signorina Wilson di non mancar questa sera, ed ho mantenuta la parola. Intorno alle otto, grande stamburata per l'unica via di Corsenna. Non tengo conto dei vicoli e delle traverse, si capisce. Il cartellone, appeso alla facciata del palazzo comunale, annunzia: Griselda di Saluzzo ovvero sia la Moglie obbediente e il Marito stravagante, con Fasolino armigero Bolognese, La favola è patetica, nel Decamerone; sa Iddio come l'avrà conciata il burattinaio. Ho osservato ier l'altro che il suo Fasolino è un po' sboccato; per piacere ai volghi, s'intende, ma non sapendo distinguere tra chi lo paga in applausi e chi gli da la mancia più larga. Perciò, lasciate un momento le signore, ho rincorso l'uomo del tamburo, l'ho tratto in un vicolo e gli ho raccomandato di dir meno parolacce e di somministrar più legnate. --Sarà contento; --dice il burattinaio, a cui brillano gli occhi, poichè mi ha riconosciuto per quel dello scudo. --Ci ho Fasolino in una parte tutta da ridere; Fasolino che scampa dai ladri e poi dalla giustizia. --Bene, mi raccomando, legnate a tutti, tante legnate da far piangere gli occhi dal ridere. E badate, voglio veder molti morti accatastati sulla ribalta. --Non dubiti, illustrissimo; ci passerà tutta la compagnia. --Quanto guadagnate? --gli ho chiesto prima di congedarlo. --Ah, signore, una miseria! Iersera, che Lei non c'era, appena una lira e venti!--. Poveraccio! Iersera i miei cavalieri hanno dunque lesinato perfino i due soldi? --Una lira e venti!--rispondo. --C'è da morire. Io per questa sera ve ne dò dieci; sì, dieci, ed eccole qua; ma ad un patto. --Comandi, illustrissimo, comandi. --Che questa sera non mandiate attorno il piattellino della buona grazia. Regalo io la rappresentazione, stasera; e resto incognito, c'intendiamo? --Non dubiti; che il Cielo la benedica. La Griselda ha molto divertito il buon popolo di Corsenna, ed anche in certi punti lo ha commosso. Non così la colonia dei villeggianti, a cui pare, e giustamente, che il patetico non faccia buona prova, con le teste di legno. Del resto, non potendo far dire delle cosacce al suo Fasolino, il povero burattinaio ha perso la metà dei suoi effetti di chiaroscuro. Che importa? Ha fatto un maggior effetto, non mandando in giro la moglie col piattellino di stagno. si domanda nei posti distinti. È forse ammalata, la povera donna? Ed io che avevo i miei soldi qui pronti! ed io! ed io! Vuol rinunziare ad una bella somma, il brav'uomo!. A un certo punto cresce l'effetto, è sbalorditoio senz'altro. Si presenta Fasolino alla ribalta, a sipario calato, fra il quarto e il quint'atto del dramma, e così prende a parlare agitando in aria un matterello più grosso della sua testa e lungo quattro volte la sua smilza persona: --Colto e rispettabile pubblico, inclita guarnigione, cari ed amati ragazzi, speranze di Corsenna, a v'salut... sì dico, vi saluto. Ora si darà l'ultimo atto della Griselda di Saluzzo; che, come avete ben capito, è opera di un astore eminente, dello Schiacciaspie, niente di meno; e se non pernunzio bene il suvo riverito nome pensate che sono un povero diavolo senza ostruzione, e l'inglese lo parlo, ma non lo intendo. Dopo questa produzione dell'immortale Scappavia si farà la farsa, e ve lo dico perchè non scappiate voi altri; farsa tutta da ridere, tanto che ve ne piangeranno gli occhi, come si è degnato di dire un grande astore di mia conoscenza auricolare. Fasolino, che sono poi me, sarà in guerra coi ladri assissini e poi colla giustizia con trionfo finale dell'innocente, che sono poi sempre me. E questo sia per saluto di ringraziamento a questa nobilissima città di Corsenna alla quale si leva l'incomodo questa notte, per viaggiare da gran signori, col fresco. Rappresentazione tutta a gratis... Ma non si grattino, quei ragazzi laggiù, perchè a n'sta mia bein, sì dico, non sta bene in società alla presenza di un inlustre personaggio, al quale faccio tanti rispetti e viva sempre la sua bella fazza, sì dico, la suva degna persona, che ha tanto buon cuore per i poveri diavoli traditi dall'infame destino. Io non ero nato, credetelo, per viver così, mendicando la vita a frutto a frutto nelle campagne e restando senza frutti quando è la cattiva stagione. Sono figlio di gran signori, caduti in miseria per causa della loro generosità che loro a chi davano e a chi imprestavano, e quando imprestavano, mi capite, non riavevano più la testa d'un baiocco. I miei antenati erano padroni di Ravenna; avevano un palazzo in città ed un castello fuori, chiamato, per l'abbondanza della grazia di Dio, il castello di Polenta. Ora, come vedete, non conservo più che il mestone. Col quale a v'salut. Macchinista, su il sipario, e risplenda la reggia di Saluzzo agli occhi dell'attonito riguardante. Ci abbiamo speso un capitale. Il colto pubblico sghignazza; l'inclita guarnigione, assente com'è, non può partecipare a tanta allegrezza. Io, sentendo l'accenno all'inlustre personaggio, son rimasto un po' male. Ma un gomito sinistro sfiora gentilmente il mio gomito destro. Divina fanciulla, se tu l'hai fatto apposta, sii benedetta; e concedimi il bis. --Chi sarà mai questo personaggio che paga per tutti? --domanda la contessa Quarneri. --Eh, s'indovina; --risponde la signora Berti. --Terenzio Spazzòli. A lui si rivolgono tutti, con cenni di complimento. Terenzio Spazzòli sorride, come Buci, senza schiudere i denti. Ah briccone! Ma sia come ti pare; io non ho bisogno delle mie penne; vèstitene pure, cornacchia. Questa sera, finita la rappresentazione e mentre si ride ancora delle legnate con cui Fasolino ha accoppato i ladri assissini, la vecchia manutengola l'usciere che va a citarlo, i gendarmi che vanno ad arrestarlo, i giudici che vorrebbero condannarlo, la signorina Wilson mi ha detto: --Come sono stata felice! E come è delicato, Lei signor Morelli! Scommetto che per esser tale del tutto, ha dato questa sera due scudi, non uno. --È vero, signorina; ma sa Lei perchè? --Non mi par difficile intenderlo: per riparare alla mancanza sua d'ieri sera. --No, s'inganna. Posso aver mancato verso le signore, rimanendo a casa; quantunque, a dire la verità, poteva trattenermi benissimo il pensiero di essere importuno. Ma al burattinaio non ero debitore di nulla. Fu dunque, e La prego di crederlo, per un'altra ragione. --Quale? --Indovini. --Non ci arrivo. Me la voglia dir Lei. --Non posso. È una ragione che se uno non la indovina, l'altro non la può dire. --Ebbene, proviamo; --diss'ella, dopo un istante di pausa. --Lei ha dato due scudi, per associar qualcheduno... via, diciamo pure il nome... per associar Buci alla sua opera buona. --Buci, veramente... --mormorai. --Ma sia; diciamo pur Buci; tanto egli non avrà da saperne nulla; e zitti... e buci. Birichina! come ha saputo accoccarmi anche questa! Ma è una mela fragrante, dopo tutto, non una palla di guttaperca. Queste sono oramai per te, divo Terenzio Spazzòli. Buono, quello! buono, quello! e portalo a casa. Ho scritto tutto? Rileggo, e mi pare che ce ne sia d'avanzo. Non si direbbe, infatti, che sono innamorato? Eh via, questo poi no. Galatea è una graziosa ninfa, piacevole a quel dio, e sarebbe un'ottima compagna per un lungo viaggio. Ma non a te, vecchio barbone che sei. Godi da saggio epicureo il tuo sorriso di gioventù, il tuo granellino di dolce follìa; ma guai a fartene un albero! Capisco, finalmente, che certe ubbriacature passano presto. Son come lo Sciampagna, queste care figliuole: un po' di spuma, e buona notte. Domani sarà di giorno. Ma no, poi! perchè questi ragionamenti volgari? Ma no... Come, no? non sarà dunque di giorno, domani? Al diavolo le incertezze. Non vorrei mica essere stregato; non vorrei mica impazzire. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Decimo Pelle di Spagna. Dodici agosto Mille Ottocento... La gloria è a buon mercato in Corsenna. Per quindici lire buttate via, son salito in grande estimazione presso le signore. Che buona occasione ha perduta Terenzio Spazzòli di apparire un uomo perfetto! Ora egli ha una macchia nel suo blasone, un'ombra nella sua luce. La contessa Quarneri non è rimasta ingannata dalla supposizione che alla signora Berti era piaciuto di fare e non crede affatto che il divo Terenzio sia stato il protettore del povero burattinaio il Mecenate delle arti, il dator di spettacoli in piazza. Me lo ha detto ella stessa, la luminosa contessa; e in quella occasione, con bel garbo di confidenza signorile, ha preso a darmi del voi. Cosa che mi piace, e non mi piace ad un tempo. Mi piace perchè suona bene; non mi piace perchè farà credere Dio sa che cosa, quando gli altri osserveranno la novità del trattamento che sembrerà un abbandono delle antiche cerimonie. Ma così voglion le belle, e non c'è da resistere; diamoci pure del voi. --Non siamo amici, forse? --mi ha detto. --Specie dopo che come amico mi avete dato dei versi? Ah sì; mi ricordo benissimo che come tale sono stato ammesso nell'albo, e come tale anche difeso da lei. È infine una gentile signora. Possiede una cultura molto superficiale, tanto da non sapere, due settimane fa, che il Leopardi è morto. Ma che? per gustar le bellezze d'un poeta è forse necessario di conoscerne la vita? Quella è scritta in prosa, e la contessa non si rovina gli occhi nella prosa; ecco tutto. Le donne, di solito, non sanno niente di storia letteraria. Dio buono! e chi ne sa, intorno a loro! Terenzio Spazzòli conosce la letteratura francese modernissima per aver letto dei titoli e qualche pagina dei libri parigini; conosce la russa, per sentita dire, e solo perchè i romanzi russi son passati dallo staccio di Parigi. Vuole oggi psicologia nei libri, come qualche anno fa avrà voluto fisiologia e patologia psicopatia, patopsichia, od altra consimile tautologia, senza sapere da dove si cominci. Se nel romanzo è russo, nel teatro è scandinavo, per moda; deve averglielo suggerito quel po' di testo che accompagna il suo figurino nel giornale dei sarti. Ne sanno più addentro, o pretendono a saperne, i tre satelliti della contessa; uno dei quali è decadente e fa delle rime impossibili. Ha perfino stampato un volumino ino ino, ma di gran margine, che nessuno ha letto; anzi no, dico male, lo han letto moltissimi, ma non lo ha comprato nessuno. Onde un'ira feroce, dissimulata sotto un olimpico disprezzo, contro la letteratura alimentare. Che cosa ha veduto di alimentare nel mio Cigno, per dirne tanto male nel salotto della contessa? Se fosse stata un'oca, pazienza, capirei; ma un povero cigno tiglioso e stoppone, via, non meritava tanta durezza di giudizio. La contessa ha dovuto riprenderlo, e so che l'ha fatto con una grazia tutta sua, che non escludeva la forza. La contessa ha buon gusto; e se non sa certe cose, che importa! È tanto bella, che avrebbe perfino il diritto di non saper nulla al mondo. Mi ha invitato da capo al suo villino, ma non mi sono lasciato prendere. Galatea direbbe, e con ragione, che mi adatto a fare il quarto. Poi, quei tre compagni mi annoierebbero. So far bocca da ridere anche ai nemici, ma non sopporto i noiosi. In larga compagnia, all'aperto, son gocce d'inchiostro che s'affogano in un secchio d'acqua e non la tingono troppo: in un salotto loro tre, su cinque presenti e sedenti, dovrebbero essere una morte sola, e continua. L'altra sera la signora contessa ha invitata tutta la comitiva di San Donato a prendere il tè in casa sua. Anche qui mi sono scusato. Ma qui ci avevo almeno un'altra ragione, abbastanza ridicola; e imperiosa, nondimeno, ineluttabile, perentoria. Figurarsi; non avevo ricevuto ancora dal mio sarto un tutto-vestito di stoffa inglese, che mi è necessario e che io ho dimenticato di portare per le mezze parate, non prevedendo tutti questi perditempi quotidiani. Gli abiti che ho con me in Corsenna vanno mattamente da un estremo all'altro: o di gran parata e non è il luogo, nè l'uso di questi giovanotti; o di tela d'alpaca e che so io, fatti a giacca, e non possono andare che all'aperta campagna. Miserie, lo so; ma di queste si vive. E il tutto-vestito grigio non m'è arrivato che ieri, quando l'occasione era passata. Alla signora, per altro, non era passata la collera, per la mia diserzione per il mio tradimento, come ha voluto chiamare una semplice assenza. Ha scoperto anche lei il mio dolce rifugio dell'Acqua Ascosa. Senza averne la topografia esatta, ci s'è accostata di molto; e ad un'ora insolita, andando a diporto tutta sola, ha presa la via del mulino, dove mi ha combinato. Proprio allora, col mio Teocrito in tasca, andavo a cercare il mio covo. E qui complimenti, si capisce, maraviglie ed ossequii da parte mia, che non potevo far altro; qualche bottata da parte sua; finalmente la pace. --M'hanno detto,--incominciò essa allora con la sua vocina insidiosa di sirena --che di là dal mulino c'è un luogo ombroso stupendo, e che Voi lo conoscete. Volete farne parte anche a me? Come dire di no? M'inchino, e l'accompagno. Si risale la strada a fianco del mulino e della sua ruota, immane mostro che dorme in quest'ora mezzo al sole e mezzo all'ombra della sua buca, tutto vestito d'erba viscida lungo le pale nerastre. Là dietro si passa sopra un ponticello di legno, che corre tra la ruota e la gola del bottaccio mettendoci dall'altra banda su d'un robustissimo terrapieno a scarpa levato ad argine tra l'acqua alta e la prateria che va giù a conca, scendendo sempre e dilungandosi verso il gran viale dei pioppi. Per un tratto, dove è più profondo il serbatoio, l'argine ha così larga la cima, che ci si passa comodamente in due; ma più in là, dove il bottaccio incomincia a restringersi, la ripa si restringe anch'essa via via; non si può andare tutt'e due di fronte, ed ella è costretta ad appoggiarsi sulla mia spalla. Ma che dico, appoggiarsi? Vi s'aggrappa per disperata, come una bella spericolona al braccio del robusto bagnaiuolo che l'ha in custodia sulla spiaggia di Livorno o di Rimini. Già aveva tremato un pochino al passaggio d'un secondo ponticello che cavalca la chiusa donde il bottaccio si scarica quando non lavora il mulino. Ma qui è un tremar continuo, dovendo andar noi sulla ripa alta e stretta, coll'acqua profonda a manca e la prateria molto bassa a diritta. --Volete forse tornare indietro? --le dico. --No,--mi risponde, con un brivido che parrebbe far contro alle parole,--il pericolo ha le sue attrattive. Avanti dunque con le attrattive. Ma la impaccia il suo ombrellino da sole e da pioggia, il suo en-tout-cas, com'ella lo chiama, e che prendo io in governo; la impaccia il suo gran ventaglio, che le ballonzola sulle ginocchia, e che io metto accanto all'ombrellino, facendone tutta una manciata; la impaccia la gonna troppo lunga, di cui non posso io egualmente raccogliere i lembi, e che bisogna lasciar strascicare sull'erba. Si va a passi lenti e corti, inframmezzati da lei di piccole strida, e di larghe risate da me per farle coraggio; mentre ella, così serrata sulla mia spalla, m'involge tutto in un profumo di pelle di Spagna, soave, delicato, inebbriante davvero. Basta; come Dio vuole, eccola in salvo. La ripa, su cui si procede, è sempre angusta per due; ma siamo giunti dove la prateria sottostante risale, risale sempre più per venir quasi a filo dell'argine, e non c'è più pericolo di capogiri. Il sentieruolo, lasciando lo scoperto, si ficca dentro alla piantata delle carpinelle; ed eccoci inselvati, coll'acqua susurrona che ci corre daccanto, e, di là dall'acqua, le falde del monte che salgono vestite di borraccina e d'eriche nane, sotto la guardia e l'ombra dei vecchi castagni. --Com'è folto qua sotto!--esclama la contessa. --Chi sa trovarci è bravo. --Non dubitate; ancora pochi passi, e si riesce al chiaro. --Oh, non mi dolgo già di quest'ombra; c'è così fresco! --Voglio dire che troveremo più rado il fogliame, e d'ombra ce ne sarà ancora abbastanza. Queste carpinelle girano tutto intorno, fino al punto dove la montagna fa uno sprone sull'acqua; laggiù saremo più al largo, e vi parrà di respirare un po' meglio. Eccoci infatti allo sprone. La balza vien giù tagliata a picco, e sarebbe troppo brulla, come una cava di pietre, se due o tre semi di fràssino non fossero volati ad allogarsi tra i crepacci, per venir fuori in giovani piante, che sporgono ad ombrello, e rompono pittorescamente la nudità della roccia. Il luogo è bello, e le piace; disgraziatamente non c'è da sedere. Eh, lo so ben io dove c'è da sedere; ma mi secca un pochino di doverla guidare fin là. Nondimeno, poichè io non son più padrone di tornare indietro, si prosegue lungo la sponda del rivo si scende ancora un poco, dove l'acqua ritorna a mostrarsi arginata, Eccolo lì, il mio rifugio; passo davanti al mio arginello erboso e fiorito, ma senza guardarlo, per timore che gli occhi tradiscano le mie tenerezze. --O Teocrito!--esclamo dentro di me. --Qui volevo venire, per leggerti. Pazienza, non è vero? pazienza per me. Quanto a te, vecchio Siracusano andato ad ammorbidirti fra le graziette Alessandrine, scommetto che se tu potessi uscir vivo e sano dalle pagine del tuo signor Teubner vorresti essere al mio posto e filar qui un graziosissimo idilio. Frattanto la contessa ha trovato da sedere. E lì, proprio lì, si ferma sui due piedi, gridando: --Ecco un buon posto. Non è forse il vostro, Morelli? Io non ho mai saputo mentire senza farmici rosso. E perchè ella mi guarda, ed io non voglio arrossire, rispondo: --Sì, è questo per l'appunto. --Bene; sediamoci dunque. E datemi il ventaglio, vi prego. Se volete, vi lascerò l'en-tout-cas. Sorrido dentro di me, parendomi d'essere il quarto satellite, e mi siedo accanto a lei, col suo ombrellino tra mani. --È veramente un bel luogo, e molto poetico; --diss'ella, dopo aver guardato in giro con aria di somma compiacenza. --Ma non da venirci da soli. Io ci avrei paura, da sola. --È sicurissimo; --risposi. --Corsenna non è un nido d'aquile; ma non ci sono neanche avvoltoi, nò sparvieri. Poi, qui dietro, a cento passi, c'è un casale, con quattro o cinque famiglie di contadini, tutta bravissima gente. --Dio sa,--ripigliò la contessa, seguendo il suo filo e non il mio --quante coppie felici saran venute qui a dirsi tante belle cose! Peccato che non ce ne rimanga l'eco. --Possiamo immaginarcele, contessa. Del resto, si può domandarne a quelle farfalle che passano, o a quegli uccellini che si rincorrono tra gli alberi... --Pensando che noi siamo una di quelle coppie felici, non è così? Disingannatevi, uccellini del bosco; --soggiunse la contessa, con accento tra comico e patetico; --il signor Morelli è un solitario, che si ritrova qui accompagnato per caso. E rideva; e risi ancor io. --Oh, non ci sarebbe da ridere; --soggiunse ella, sforzandosi di far cipiglio. --Che cos'è questa vostra maniera di fare, Morelli? Perchè non avete voluto venire a prendere il tè, l'altra sera, e in compagnia di tutti i nostri buoni amici? Perchè non volete mai rifar la salita del Roccolo? È tanto breve, lo sapete, essendoci stato una volta. Vi spiace il nome? Spiace anche a me; lo cambieremo. Anzi, studiateci, e datelo voi; non ho fantasia, io, e ne sarò felicissima. --Ci penserò. --Ah bene. Ma ci verrete, non è vero? Per carità, non mi condannate a questa condizione spiacevolissima, di vedere in casa mia solamente i noiosi. --Scusate, signora; ma se io avessi proprio temuto di far numero con questi? --Sarebbe stato un timore indegno di voi; --replicò la contessa. --Confessate piuttosto, tanto mi ripugna di ammettere che potesse spiacervi la padrona di casa confessate piuttosto che i suoi eterni visitatori vi seccano. --Ah, quelli poi... se mi date licenza, mi sfogo. Quelli, poi, mi fanno perder le staffe. Non ho mai visto più molesti... come chiamarli? Lasciamo il sostantivo; certo l'Alighieri non li avrebbe chiamati mai graziosi nè benigni. --Bene, bene! Così mi piacete; sincero. Ancor io, son tutta impastata di sincerità. E vi seccano dunque, come seccano me? Un momento mi è parso di avervi capito, quell'unica volta che siete venuto a vedermi. Siete rimasto un'ora, e nessuno di quei signori, che c'erano già da due ore, si è mosso, tanto che voi ve ne siete andato prima di loro. Già, fanno sempre così; sospettosi con tutti, ed anche peggio tra loro. Se resto la sera a casa, suonano le dieci, suonano le undici, e nessuno si vuol muovere per il primo; cosicchè io sono costretta a congedarli in massa. È una persecuzione. Qualche volta casco dal sonno, e non se ne vogliono accorgere. Molesti animali; avete detto bene, Morelli. --Veramente, non avevo osato di proferirlo, il sostantivo che li definisce. Di solito, e senza cercare molto addentro nel sentimento che destano, io li chiamo tra me e me i vostri satelliti. Se Giove in cielo ne ha quattro, perchè non ne avrebbe tre l'astro luminoso di Venere? Non badate, signora; m'è venuto così spontaneo, che avreste torto a non lasciarlo passare. Il vostro caso, del resto, non è nuovo nella storia; si è dato il simile, tremila e più anni fa, nell'isola d'Itaca, ed è toccato alla regina Penelope. Ce ne aveva un bel numero anche lei, che non le davano tregua. Ma un giorno capitò Ulisse a casa, e li conciò per le feste. Se uno di questi giorni, imitando Ulisse, il savio conte Quarneri... La contessa mi mozzò le parole in bocca con una matta risata. --Ah sì, proprio; credereste che bisognasse ricorrere a questa estremità! --Non so; siete giudice voi; --risposi, un tantino mortificato. --Del resto, anche senza chiamarlo, e volendo pure liberarsi dai satelliti seccatori si potrebbe annunciarlo come prossimo ad arrivare, e si vedrebbe l'effetto che fa. --Resterebbero male, lo capisco; --replicò la contessa; --ma intanto resterebbero fino all'arrivo; e non arrivando lui, seguiterebbero a non muoversi. Capisco, o mi par di capire, che la luminosa contessa mi faccia questi sfoghi per chiasso e che nel fondo sia molto contenta d'esser seccata. Questi assedii ostinati piacciono alle donne belle, come, se si leggono bene le storie, dovevano piacere alle antiche città quando avevano buone mura e viveri dentro, per durare anche a dieci e vent'anni d'investimento. Ma la contessa non è ancor sazia di ciance, e vuol proprio che io pensi al caso suo. --Non avete altro consiglio da darmi? --soggiunge. --Con tutta la vostra fantasìa!... --Ecco, signora, la mia fantasia è una povera cosa, e di consigli non può offrirvene che due. Il primo, che v'ha dato, era il consiglio classico; ma non vi è parso buono. Passiamo al consiglio romantico; ma vi avverto che, dopo questo, io non saprei più che cosa trovare per il vostro bisogno. --Sentiamo, sentiamo il consiglio romantico; --gridò ella, battendo le palme con gioia infantile. --Son veramente curiosa. --Ci ho gusto, contessa, e spero che questa volta sarete anche persuasa. Incominciate dal figurarvi che io sia voi; ciò sarà molto stravagante, e per conseguenza molto romantico. Ho il vostro en-tout-cas; se aggiungeste per grazia somma il vostro ventaglio... Così, facendomi vento, parlerei in questa forma ai miei satelliti: Signori miei dilettissimi sapete voi che stanotte non ho potuto dormire? Ho passato il mio tempo pensando a voi altri. Quei cari giovani! dicevo tra me e me. Perchè, veramente, siete cari, tanto cari, che io non so quale sia il più caro tra voi... --Oh, questo, poi!--gridò la contessa. --O questo, od altro; --ripresi. --Il proemio sia pure a vostra scelta; purchè ci sia l'essenziale, secondo il parer mio. E l'essenziale è di dire ai satelliti: Signori miei, perchè non pensate ad accasarvi? È un ottimo stato, il matrimoniale. Io l'ho scelto, e me ne trovo felicissima. Imitate l'esempio mio, e sarà una prova di bella amicizia. Anzi, vedete, avevo stanotte pensato anche a trovarvi la sposa. Ci sono tre Berti, in Corsenna, una per uno, e tutte e tre molto carine, tanto carine, che io veramente non so qual sia la più carina delle tre. Volete? Faccio io la domanda per voi. --Ah, bello, bello, magnifico, stupendo! ed anche romantico, sì, molto romantico!--gridò la contessa, arrovesciando le spalle sull'argine e ridendo a più non posso. --Ma se non accettano? --Oh Dio! se non accettano, tanto peggio per loro; --risposi. --Del resto, io faccio un dilemma: O sono giovani di cuore e di spirito, o solamente di spirito. Mi ripugna di aggiungere un corno all'argomentazione, e di crederli sciocchi. Se hanno spirito e cuore, accetteranno il vostro consiglio, perchè in verità le tre Berti sono molto carine e possono far la felicità di altrettanti figli d'Adamo in questa valle di lacrime. Se sono solamente o niente affatto di spirito, tutti e tre prendono ventiquattr'ore di tempo a rispondervi; ma in quelle ventiquattr'ore fanno le valigie, prendono un biglietto alla prima stazione di strada ferrata e vanno a farsi impiccare altrove. Vi torna? --Sì, sì, ottima idea; quantunque io non voglia fare l'esperienza precisamente nella forma che voi proponete e per cui ci vorreste voi, signor Rinaldo, col vostro modo curioso di farvi vento. Ma vi son grata, sapete? vi sono gratissima, e qualche cosa di simile a ciò che voi avete immaginato, certamente farò. Mi stese la mano, così dicendo, e strinse forte la mia. Era contenta di me; ed io incominciavo ad esser contento di lei, tanto che dimenticavo perfino la storia del povero Leopardi a Recanati. Quand'ecco il quand'ecco è di rito in questi casi si sente un fruscio tra i rami bassi delle carpinelle e un cane mi sbuca di là, Buci, l'eterno Buci, il mio satellite, che ride e mi fa impallidire e tremare. Quella mattina non avevo badato a lui, che non era in casa, ed io non mi ero dato il pensiero di cercarlo. Buci aveva saltata la siepe dell'orto, secondo l'uso suo e dei suoi pari. Benedetti cani! Prima era sempre con me, e per venire con me, per essermi alle calcagna dovunque andassi risicava le busse del suo padrone ogni sera: adesso che sta con me, va sempre con gli altri e quando è con gli altri, non ha pace finchè non li guida sulle mie tracce. Da tanti giorni non venivo al rifugio dell'Acqua Ascosa; ed ecco, proprio la prima volta che ci torno, Buci mi viene a scovare, e sicuramente porta qualcheduno con sè. Tutte queste cose pensai, o piuttosto vidi in un attimo; e il pensarle e il vederle mi alterarono in faccia. --Che c'è!--disse lei. --Nulla; vi prego, alzatevi e venite via. --Perchè? --Ve lo dirò poi; venite via. --Dove? --Lo saprete; ma venite, senza perdere un minuto secondo. --Ma che debbo temere? che mi trovino qui? --diss'ella, avviandosi. --Ebbene, non sarebbe già bello; --risposi, trascinandola. --Ma io non ho paura, ad esser trovata con voi, con un gentiluomo, con un cavaliere. --Grazie; ma venite più svelta, vi supplico. --Comandate, obbedisco. E prese il mio braccio, per correre più spedita. Io avevo fatto un gesto a Buci, come per dirgli che andasse all'inferno; ma egli non lo capì. Gliene feci un altro per accennargli che mi precedesse; ed egli capì quello, finalmente! La contessa muoveva frettolosa al mio braccio. Si giunse ad un punto del sentiero, donde, o pel fogliame degli alberi o per la piega del monte, non si vedeva più il posto dove eravamo stati a sedere. Laggiù incominciai a riprendere il fiato. --Che uomo siete voi!--mormorò la luminosa contessa. --Un altro al vostro posto... --Un altro,--interruppi,--sarebbe uno sciocco, o un mascalzone; io non sono nè l'uno nè l'altro. Venite; ancora pochi passi, e saremo fuori del tiro. Si costeggiava la sponda del canale, sempre in mezzo alle piante. Ad un certo punto incontrammo l'ostacolo che io già conoscevo, una casa di contadini che cavalcava il ruscello. E qui, una delle due: o passar l'acqua, inerpicandoci tosto per un orto a scaglioni, risalire di là ai casali di Santa Giustina e sparire di là, per riapparire al bisogno donde ci paresse meglio, con aria di persone a diporto su d'una strada scoperta; o scendere dall'altra parte della pescaia e arrivare al greto del fiume dove ci avrebbero veduti, indovinando anche come e perchè ci trovassimo là. No, niente al fiume; piuttosto ai casali di Santa Giustina. --Vi sentite,--dissi alla contessa,--di saltare quest'acqua? Ella guardò un poco il ruscello, misurandone a occhio l'ampiezza. --No, vi confesso; --rispose. --Coll'impiccio della gonna! --Permettete, allora; qui non c'è tempo da perdere; vi rapisco senz'altro. Le prendo ventaglio e ombrellino, e getto i due arnesi sull'altra sponda, ma un po' lontani, che non m'impaccino il passo. Poi prendo lei nelle braccia, mi assicuro di averla bene in equilibrio sul petto, e spicco il salto. Il rivo non era largo più di sei palmi, e non facevo poi un miracolo di destrezza; ma il peso che avevo sulle braccia, e la cura che richiedeva, non mi lasciarono veder bene davanti a me nò pensare che la sponda di là era in un certo punto assai molle per l'avanzarsi dell'acqua sotto l'erba traditrice. Così immollai un piede fino alla caviglia; ma la contessa era in salvo. La deposi sul sodo terreno, raccolsi l'ombrellino e il ventaglio, feci un altro gesto rabbioso a Buci che si era fermato davanti a me, non intendendo una saetta di tutte quelle novità; e su per la salita a gran passi. --Siete forte come un Turco; --mi diss'ella, ridendo. --Ecco un ratto in piena forma. --Zitta, con quella voce, per carità!--. E via, senza posarci un minuto. Si passa davanti ad un casale, e per fortuna non si vede anima viva, nè alle finestre nè agli usci. Avevo pensato di far sosta ad una di quelle casupole, fingendo di esser capitati là dalla strada alta; ma il non esser visti da nessuno e il trovar lì, sotto la mano, anzi meglio sotto il piede, un sentiero che mette nel bosco dei castagni, mi fa cambiare d'idea. La conduco da quella banda, ed ho il conforto di vedere che il sentiero pianeggia abbastanza. Così ella non si affaticherà troppo a salire. --Sentite? --dice ella ad un certo punto, tendendo l'orecchio. --Ci chiamano. Avevo sentito ancor io, anzi prima di lei. Di laggiù commettevano a tutti gli echi, a tutti i punti cardinali, i nomi di Adriana e di Rinaldo. Riconoscevo la voce delle giovani Berti, di Terenzio Spazzòli, di Enrico Dal Ciotto, uno dei satelliti; il che mi lasciava supporre che ci fossero anche gli altri due. Ma il guaio più grosso, e che mi metteva le ali alle calcagna, era quello di aver riconosciuta fra l'altre la voce della signorina Wilson. Fortunatamente la comitiva si era fermata al punto dove noi eravamo stati a sedere, e di là si sentivano venire le voci; mentre noi, avviati nel sentiero alto a mezza costa, eravamo celati a tutti dallo sprone del monte che già avevamo oltrepassato, per muovere verso il mulino. Per poco che fossero rimasti a cercare di noi laggiù, e ad invocare i nostri nomi invano, saremmo arrivati a salvamento e sempre benissimo nascosti tra i castagni, fino al punto della strada battuta, dove ci eravamo due ore prima incontrati. La contessa avrebbe voluto fermarsi al mulino. Secondo lei, si doveva restarci fino a tanto ritornasse indietro la comitiva e aver l'aria di essere entrati là dentro a vedere le macchine; donde la possibilità del non esserci incontrati prima coi nostri cercatori importuni. --Sì; --risposi; --ma se anch'essi, venendo, fossero entrati al mulino? o solo avessero attaccato discorso con qualcheduno della casa? --Ebbene,--replicò lei,--tanto peggio per loro. Poichè tra quei curiosi ci ho i miei tre satelliti, sarebbe il terzo modo non classico nè romantico, ma egualmente sbrigativo, per liberarmi di loro. La ringraziai con un inchino della bellissima idea che poteva lusingare benissimo la mia vanità mascolina, ma che non conferiva punto alla mia quiete. La voce di Galatea, udita laggiù dall'Acqua Ascosa, mi aveva dato un gran rimescolo al sangue. --Sentite, signora; --le dissi gravemente; --il meglio è di non dover dare spiegazioni, siano esse trovate buone o cattive. Son venuti a cercare di noi, e non ci hanno trovato; segno che non c'eravamo, o che essi non hanno saputo scovarci. A buon conto, non eravamo là, dove sono andati a far capo. Voi a casa vostra, quest'oggi, non avete da dar ragione dei vostri passi, e nessuno sarà tanto ineducato da farvi domande in proposito. Con me nessuno ha tanta confidenza da entrare in simili inchieste. Pensino quel che vorranno; dal canto nostro, come saremo laggiù al crocicchio, in vicinanza della nobil Corsenna, ci divideremo da buoni amici, per rivederci più tardi. --Avete ragione; --rispose la contessa. --Poichè siamo fuggiti, tanto vale approfittar della fuga. Quella sera ci fu un pochettino di musoneria nella colonia villeggiante di Corsenna. I satelliti avevano le facce scure; Terenzio Spazzòli non si degnò di mostrare i denti più d'una volta. Le Berti, amabili innocenti, accennarono soltanto di essere andate il mattino a passeggio di là dal mulino avendo sentito che Adriana era andata a passeggio anche lei, traversando il paese e girando da quella parte; ma certamente s'erano ingannati gl'informatori, poichè non l'avevano trovata. --No,--rispose la contessa, con la sua bella tranquillità di signora accorta,--non s'erano ingannati. Ero uscita fuor d'ora, avendo l'emicrania e non potendo star ferma in casa; ero anche andata di là dal ponte, coll'idea di salire a Santa Giustina; ma ad un certo punto, vedendo due strade, ho temuto di smarrirmi, e son ritornata. A me non si disse nulla, che avrei saputo rispondere; a Buci nemmeno, che avrebbe potuto cavarsela ridendo. Per me, soltanto, ci fu a quattr'occhi una bottata di Galatea. --Che odore, questa mattina, all'Acqua Ascosa! un odore acuto... come di pelle di Spagna. --Ah sì? --risposi, colpito in pieno petto, ma non volendo parere. --È poi l'odore delle rose canine e dei fiori di rovo. Ce n'è tanti laggiù!--. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Undicesimo Marlborough s'en va-t en guerre... Tredici luglio Mille Ottocento... Questa mattina ero stato un po' in forse dell'andare o del non andare in visita al Roccolo. È debito, dicevo tra me, debito di galantuomo, dopo l'impresa del mulino. Sì, mi rispondevo, ma che cosa ne penserà Galatea? Orbene, che male ci sarà? Son io infeudato alla signorina Kitty? Le ho mai detto una parola più calda di tutte le altre, e mie e di coloro che vede ogni giorno? Con lei, con sua madre, colle Berti, colla Quarneri perfino colla signora segretaria comunale e colla signora sindachessa di Corsenna, ci ho i miei doveri di galateo. Così è; una volta imbarcati per questa vita da negri, che è la vita di società bisogna bene curvar le spalle e adattarsi a coltivar canne da zucchero. Che cosa penserebbe dei fatti miei la contessa, se io non andassi a riverirla a sentire da lei com'è finita, se ha avuto code o no, piccole noie per lei, la matta impresa di ieri? E che cosa direbbero i signori satelliti, se non mi vedessero comparire al Roccolo quest'oggi? Farei senza dubbio la figura del can bastonato, bastonato da lei, e pauroso di loro. Ah no, perdincibacco, non sarà mai. L'idea di ciò che potevano dire i satelliti, mi ha messo di cattivo umore: il cattivo umore mi ha fatto mettere in armi. Siamo in guerra, combattiamo. E tanto per cominciare, esploriamo il terreno. Ieri mattina la contessa Adriana era uscita di casa alle otto, ora insolita per lei bruciata per i suoi assedianti, che dovevano immaginarla non uscita ancora dalle sue camere. Essi, di certo, non usano andare che verso le undici alle loro batterie; infatti, a quell'ora, non avendola trovata al Roccolo, si son dati alla campagna raccogliendo per via tutta la colonia villeggiante, come a dire tutto l'esercito di Corsenna; han preso lingua, han saputo che la contessa Adriana aveva preso il sentiero del mulino hanno sospettato che fossi ancor io da quelle parti, e tutti sull'orma, che hanno perduta, fortunatamente per noi. Dunque, ricapitoliamo; la contessa è sola fino alle undici; se ci vado tra le nove e le dieci, sono sicuro di trovarla di aver tempo a discorrere, a sentire da lei tutto quello che sarà utile di sapere. Rimarrò quanto ella vorrà; e se dovrò rimaner tanto che arrivino i satelliti, niente di male; potrò andarmene in loro presenza, insegnando a chi non lo sapesse ancora che non è di buon genere star nei salotti in sentinella come all'ingresso d'una caserma, d'un parco d'artiglieria, d'una polveriera. Alle nove del mattino, indossato il mio tutto vestito grigio d'autentica stoffa inglese così almeno assicura il mio sarto, che è di Biella raso accuratamente, ravviato, ripicchiato a dovere, con un bel garofano bianco all'occhiello, mi mossi alla volta del Roccolo; evitando l'abitato di Corsenna, per altro, tanto che ci arrivai alle nove e quaranta minuti. Troppo presto, forse? Eh, dopo tutto, avrei lasciato un biglietto di visita. Ma non ci fu bisogno di questo mezzo termine. Ero a mezzo il viale, quando ella si mostrò nel vano di una finestra, al primo piano della sua palazzina; mi vide, mi riconobbe, mi gettò con la sua vocina insidiosa un buon giorno di sirena, e sparì, ma per avvicinarsi. Compariva di fatto nell'atrio, quando io mettevo il piede sulla soglia del tempio. --Ah bene!--gridò, stendendomi tutt'e due le mani. --Questo è un bel tratto, veramente degno di voi. E di me,--soggiunse, dopo un istante di pausa,--perchè io v'aspettavo. Risposi non so che cosa, ma balbettando assai più che parlando. Ella, intanto, preso il mio braccio, mi conduceva in un salottino accanto al vestibolo indicandomi una poltroncina, sulla quale mi posi a sedere ammirando un pochino l'addobbo della stanza e più quello della padrona di casa, che indossava un grazioso abito da camera. Dovrei chiamarlo déshabillé, alla francese; ma in verità non mi pare che il nome vada a capello. Come chiamare déshabillé un abito, sia pur sciolto intorno alla vita e largo di maniche tutto ricami, trafori e passamani, colla giunta d'una guarnizione di merletti? Del resto, abbia il nome che si vuole; sian parecchi i déshabillés delle signore, come gli abiti di mattina, da passeggio, da ricevimento accollati, scollati, a mezzo scollo, e ne mutino due, tre, quattro volte in un giorno; saranno belle in due; tre, quattro maniere. La bellezza è cosa di cielo; ammiriamola, perchè narra anch'essa la gloria di Dio. --Come siete stato gentile!--ripiglia la contessa Adriana, dopo aver concesso qualche minuto secondo alle mie ammirazioni. --Che dite, contessa? Era il mio dovere. Volevo informarmi di ieri. Tutto è andato bene, non è vero? --Sì, quantunque, sarebbe stato meglio rimanere al nostro posto. Eravamo a discorrere al fresco; ci avrebbero trovati, e ci avrebbero fatto compagnia, se fosse loro piaciuto. Ma infine, io non andrò indagando tutte le ragioni che vi hanno persuaso a volere altrimenti. Forse ci perdevate un tanto a farvi vedere con una donna brutta; e allora... --Signora!... --Scherzo, sapete? So bene di non essere il diavolo. E non mi fate complimenti, vi supplico. Non ho parlato così colla intenzione di averne uno da voi. Li gradisco, ma quando non li ho provocati, e sopra tutto quando vengono spontanei, nella sincerità del momento; come accade a voi, che siete poeta. Ieri, per esempio, ne avete trovato uno bellissimo. --Io? quando? come? --Sì, quando avete parlato dei quattro satelliti di Giove; donde così naturalmente, senza pensarci, vi è venuto di accennare ai tre che si potrebbero concedere... ad un altro corpo celeste. --A Venere, infatti. --Scusate, non volevo proferirne io il nome. Vi sarei parsa vanitosa. Ma era tanto carino, il vostro complimento, a proposito dei miei satelliti. Che noiosi, quelli! e se sapeste che musi lunghi, iersera! --Questo appunto mi premeva di sapere. Avete già fatto il famoso discorso? --No, non ancora; non mi pareva il momento. Erano anche così poco trattabili! Se, Dio guardi, mi fanno oggi la seconda di cambio vi assicuro che non ricorro neanche al consiglio di ammogliarli. Ma veniamo al fatto. Iersera, quando ci siamo lasciati sul ponte, mi hanno accompagnato tutti e tre secondo l'uso, che a quell'ora tarda non mi dispiace nemmeno. Saliti al Roccolo, sono entrati, si sono seduti qui, muti, accigliati, come un terzetto di giudici. Non volevano il tè; ma lo volevo prender io, e l'ho preparato; si son rassegnati a sorbirlo, ma trovandolo amaro. Nessuna allusione alle indagini del mattino; solo uno, il Martorana, mi chiese di punto in bianco: vi è passata l'emicrania? My Dear, A friend in need is a friend indeed, says the proverb. Now it happens that I have, at this moment, very great need of a friend, and I am resolved to make the trial... sopra di te, mio dolce e fiero Filippo. Tu non hai niente che ti trattenga in città, salvo l'abitudine, o la pigrizia mentre io ho bisogno qui d'un amico, an uncommon want, come lord Byron aveva bisogno di un eroe. Lascia dunque i tuoi affari inutili, e vieni a confortare l'amico tuo; il quale non ti ha scritto da tanti giorni per la semplicissima ragione che ha speso il suo tempo a commettere un certo numero di sciocchezze e ti vorrebbe qui per dargli una mano. In altri termini, temo senza sgomenti, però di avere ai fianchi una piccola tribù di scioperati. Dipenderà forse da me, di causarne gli attacchi; ma se proprio dipendesse da me, non vorrei causarli davvero, e mi metterei volentieri in guerra, come Marlborough. Qui non ho persona amica, seria ed armigera quanto bisogna, a cui commetter tutto me stesso. Hai capito? Vieni dunque tu, vola, e porta per ogni buon fine una coppia di tutte le armi cavallerescamente possibili. Per dar colore alla spedizione potresti portare un arsenale di sciabole, fioretti e pistole, da esercitarci tra noi. Saresti nella tua beva, non ti pare? Il tuo RINALDO. Ho impostata la lettera in tempo, e più tranquillo me ne sono andato a desinare. Questa sera, passeggiando in paese, ho incontrata mezza la colonia, che ritornava dal suo eterno lawn-tennis. Si è fatto sosta all'unico ma infame caffè di Corsenna in grazia del suo Qui si gela che promette alle signore la dolce voluttà del sorbetto. Poi diranno che Corsenna è un villaggio. Conosco delle città, dove si gela, sì, ma solamente e naturalmente d'inverno. Ho potuto sapere che la contessa Quarneri non è andata a Dusiana. I tre satelliti devono esser furenti; imbronciati li vedo, ma quieti, in atto di rodere il freno. Che abbiano avuto una correzione salutare? Mi dispiacerebbe per me, che li vedrei volentieri andare in collera specie se mi danno due giorni di tempo, tanto che arrivi il Ferri, con tutti gli omonimi suoi. Quanto a loro, se han presa la ramanzina, non hanno male che non si sian meritato avendo smascherate le loro batterie in presenza della contessa. Mi paiono tre ragazzi, con quel loro cospirare all'aperto, in un sentiero di villa dove tutti gli alberi hanno orecchi per udire, e bocche per riferire. Viva la faccia delle Berti. Quelle non sentono, non vedono quasi, e non han niente da riferire a nessuno. Passano nel mondo sorridendo e sperando; beate loro, e madre bofficiona e figliuole snelle, che cresceranno in bellezza e in rotondità come lei. La signorina Kathleen mi pare un po' sostenuta. Cara fanciulla! ma che cosa ne posso io? Se sapesse che non ci ho colpa, e che mi trovo impegnato in questo negozio per l'onor della firma! Del resto, veda un po' lei; non è mica Rinaldo Morelli, l'uomo che accompagna al Roccolo la contessa Adriana, quando ella si risolve di lasciare il caffè di Corsenna. E infine, lei stessa, la signorina Kathleen carissima, non è forse tutta fiori e baccelli colla luminosa contessa? Si direbbe anzi che da iersera le è diventata più amica che mai. Animo, dunque, la preghi un pochino, e si faccia dir tutto. Ma forse m'inganno, e do troppa importanza al mio signor me stesso. Quell'aria della signorina non è di sostenutezza con me; è di stanchezza, per la fatica del lawn-tennis. Infatti, ecco che si rianima, dopo partita la contessa coi suoi tre satelliti. Terenzio Spazzòli ha incominciato un discorso di rowing-club e di swimming-club e lei è tutta intenta alle belle imprese del mare, da quella gran vogatrice, da quella gran nuotatrice che è. Galatea, ninfa marina! A Viareggio, dov'ella ha passata l'estate scorsa ne sanno qualche cosa: nessuna di quelle Nereidi era più intrepida e più valente di lei. Confessiamolo, è una bella cosa, e buona sopra tutto, viver la vita così pienamente come ella fa. A questo modo vengon su le belle schiatte, sane, forti, robuste, pari a quelle che hanno lasciato tanto buon nome nel mondo. E tuttavia, se Kathleen fosse mia moglie, non vorrei tante cose da lei; nè racchetta, nè tuffi in acqua, nè remo, nè vela; casa, casa, casa; e tè, magari, quantunque non mi piaccia; e latte e burro a tutto spiano. Similmente non vorrei che la luminosa contessa, dato e non concesso che portasse il mio nome avesse tre satelliti per accompagnarla tutte le sere a casa. Piuttosto una mezza legione di carabinieri. Per compenso le permetterei, crepi l'avarizia, di confessare ai suoi visitatori quattro anni di più. Sono ancor primavere, che diamine! GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Dodicesimo Violino di spalla. Sedici agosto Mille Ottocento... Che due giornatacce! Sono stato di pessimo umore, e n'ho avuto le mie buone ragioni. Io, già, son fatto così; non amo i mezzi termini, nè le mezze misure. O la pace stabilita, o la guerra dichiarata. Mi seccano le tregue, e più mi turbano le vigilie, con le loro aspettazioni, coi loro sospetti, colle loro incertezze tra il sì ed il no. Star sempre in armi è una condizione sciocca, alla quale non mi saprei adattare, perchè temerei sempre di far troppo o troppo poco e sopra tutto di perdere la pazienza prima del tempo, come sarebbe il caso qui per l'appunto. Perchè io non li temo, i miei tre fastidiosi personaggi, e temo piuttosto che mi vogliano stancare ridersi di me, per trovar poi qualche gretola e scapparmi via, dopo avermi ben molestato; li voglio al punto buono, per andar subito a fondo. Hanno certe arie, davanti a me, da cavare i ceffoni dalle mani di un santo. La pazienza non è il mio forte, e mi duole che non ne siano persuasi. A buon conto, una ne ho fatta, che li ha costretti a meditare. Quando c'incontriamo, senza che ci siano signore di mezzo, non ci salutiamo neanche. Ho incominciato io; questa voglia me la sono levata, rizzando la testa e facendo sporgere un pochettino il labbro inferiore come un arciduca di casa d'Austria. Tanto meglio per loro, se facendo così li avrò liberati d'una noia; certo mi son liberato io d'un'altra maggiore. Ma se credono che io voglia fermarmi qui, la sbagliano di grosso. Sono io innamorato della contessa? No davvero. Incapriccito? Neanche. Anzi, diciamo tutto, se alle prime poteva darmi negli occhi, perchè la bellezza è sempre la bellezza ora non me ne faccio più nè di qua nè di là, perchè quella bellezza mi si è mostrata falsa. Nell'anima, s'intende. L'hanno anche i bottoni, e volere o no si riverbera sempre all'esterno. Che bisogno c'era di darsi ventisei anni? Ne ha trentadue per lo meno. E di che si lagna? Si può esser belle a trentasei, a quaranta, e piacere anche più in là. Finalmente, si ha l'età che si dimostra. Io non mi vergogno dei miei trentacinque; se ne avessi, colla faccia d'oggi, quaranta e cinquanta, che male ci sarebbe, per oggi? Levarsi gli anni è una debolezza che non ammetto neanche nelle donne; anzi nelle donne meno che negli uomini. Esse, in fin dei conti, hanno l'invidiabile privilegio di non sentirsi domandare in società la fede di nascita. Perchè darla falsa a chi non ha domandata la vera? Questo è stato un punto nero per lei. Resta bella, ma non mi è più simpatica come prima. Del resto, più mi osservo e mi studio, più riconosco di non essere stato un solo momento ingannato dalle sue belle moine. Aggiungiamo che per me quella donna ha la bellezza troppo vistosa, del genere a cui tutti s'inchinano essendo ella formata di quegli elementi che piacciono al maggior numero. Veste troppo bene, tanto che vi rifà il figurino a capello. Che cosa significa ciò, se non questo, che il suo personale si adatta a tutte le mode, non istonando con nessuno dei loro artifizi? La testa è bellissima per la eleganza dei lineamenti; ma non è forse troppo piccina, tanto ella va con tutte le fogge di pettinatura? Non è nel complesso un po' bambola? Quella bocca... le rendo giustizia, e faccio il saluto militare. Ma quegli occhi lunghi, sotto quelle palpebre tagliate a mandorla, son proprio naturali? Apparirebbero tanto luminosi, fosforescenti, senza il sapiente contrapposto del bistro? Non sarà così, ma pare che sia, e sa di commedia. Proprio come una regina di commedia, la contessa ha bisogno, dovunque ella sia, di aver tutti a' suoi piedi; non è contenta, fin che ce n'è uno che non accetti il suo giogo. Ero io quel tale, in Corsenna; si è rivolta a me, come si sarebbe rivolta ad un altro, al commendator Matteini, per esempio, prendendo ipoteca anche su lui. Vedo queste cose, e ci sto; senza far molto, solo per dar noia a quei tre, ma ci sto. Non mi prendo l'incarico di accompagnarla a casa, come fanno loro; ma dove mi trovo con lei, cerco d'invadere, aiutandomi lei con una grazia che dev'essere crudele per chi ne soffre. Soffrono essi poi tanto? Animali da esperienze, son forse meno sensibili al dolore. Non si adattano già a portar la croce in tre? Comunque sia, devo essere un bruscolo nell'occhio per tutti e tre; me ne persuado al muso che fanno. Non intendo Galatea, che è sempre e più che mai pane e cacio colla contessa. Quando è presente Adriana, la signorina Wilson non rifugge neanche dal ritrovarsi con me; pare anzi che ci prenda gusto a farmi parlare, rimanendo in nostra compagnia. Quando non c'è Adriana, non mi sfugge, ma non mi cerca neanche e se è lontana ci resta volentieri, amando meglio di prendere ipoteca sul commendator Matteini. A vederlo, allora, il più conservato dei conservatori, come fa la ruota! Credo che non parli più nemmeno di Bologna, città dell'anima. Che gusto ci trova, la signorina Kathleen? Ma già, capisco che quella gran diavola fa per chiasso, sempre bisognosa di moto, di varietà, d'aria, di luce sempre aperta l'anima e il cuore, sempre fuori del guscio, come l'argonauta, toute en dehors, direbbero i francesi. È più intima, più raccolta, più seria, quando è con Terenzio Spazzòli, col quale ieri ha confabulato a lungo. Hanno un altro segreto insieme, ed io ho potuto scoprirlo da certi discorsi che hanno tenuto colla sindachessa e colla segretaria comunale. Parlavano dell'Asilo infantile e dei suoi bisogni pecuniarii; domandavano se ci fosse una sala abbastanza vasta in paese, quella dell'Asilo non parendo abbastanza capace di una numerosa assemblea. Si tratta d'imbastire un concerto a pagamento, un concerto vocale e strumentale il gran da fare di tutte le stazioni, di tutte le colonie e di tutte le stazioni estive. Mi è giunto perfino all'orecchio l'accenno d'un prologo in versi, che qualche signorina potrebbe recitare. Hanno già sotto la mano il poeta? Forse; non è vivo e sano Enrico Dal Ciotto? Ma vorrei proprio vedere che la signorina Kathleen si rivolgesse a lui. Questa, poi, me l'avrei per male; sempre che i martelliani dovesse recitarli lei. Se si tratterà delle Berti, sia pur chi si vuole il poeta. Ma la musica? qui ti voglio; non c'è neanche un concertino di trombe, in Corsenna; per avere un pianoforte e un maestro al cembalo bisognerebbe mandare a Dusiana. Basta, vedremo. Frattanto, siamo giunti a quest'oggi. Filippo mi ha telegrafato ieri che si metteva in viaggio; arriverà oggi al tocco. Eccellente amico! Capiterà con la sua bell'aria marziale di paladino antico. Non è un letterato, che Dio lo benedica; è un uom di fatti, tagliato alla brava in un buon tronco di querce, diritto come una spada e netto come il filo d'un rasoio. In che modo siamo andati d'accordo noi due? Per le nostre dissonanze, direbbe un osservatore superficiale; e non è vero. Se all'aspetto non ci rassomigliamo punto punto, credo che abbiamo comune qualche intrinseca qualità, e che questa ci unisca. Egli è più rigido, in apparenza, più riguardoso nelle sue maniere, più abbottonato; ma è poi altrettanto sincero. Abbiamo il nostro guscio tutt'e due; ma io, meno savio, son troppo spesso e volentieri fuori del guscio. Altra differenza; io faccio spropositi da cavallo, sempre nell'idea di andar per le spicce, mentre egli è sempre ponderato e di buon consiglio; eppure non ne dà mai di debolezza nè di pace. Vecchio schermidore da terreno, suol dire che la migliore di tutte le parate è l'andare a fondo. Curioso cavaliere, che per gloria sua avrebbe dovuto nascere otto secoli fa! Ricorderò sempre quella volta che andò per conto mio con un altro degno collega, a chiedere una spiegazione. Trovò l'avversario, brav'uomo e d'ingegno che aveva avuta la colpa o il merito di darmi una solenne stroncatura per certi miei versi, e gli parlò in questa forma: --Perdoni l'incomodo, che sarà breve. Siamo i tali dei tali; veniamo in nome del signor Rinaldo Morelli, nostro amico, a chiederle in cortesia tre cose: il luogo, l'arma e l'ora. Filippo Ferri è fatto così; tutto d'un pezzo. Sta sulla sua come un Artabano; ma nessuna sua parola offende. Pochi uomini sono cortesi quanto lui, nessuno più di lui; ma suol parare andando a fondo. Ha dolce il sorriso e fiero lo sguardo; solo a vederlo per istrada bisogna dire: ecco un uomo. Al tocco ero alla stazione della strada ferrata, distante un'ora da questo dolce paese. Il treno è arrivato ansimando, come per farmi capire che non era colpa sua se giungeva con quaranta minuti di ritardo. La testa di Filippo appariva da un finestrino e gli occhi suoi mi balenarono un sorriso che ancora non trapelava dal doppio festoncino dei baffi. Corsi ad aprirgli lo sportello; si calò giù, e mi si avventò al collo come un padre. Ma dopo avermi baciato e ribaciato, si tirò indietro con aria di rimprovero, aria paterna anche questa, per dirmi: --Ah cane! Così mi hai ingannato? --Io!--esclamai. --In che modo? ---Dicendomi che non c'era l'inglesina, perbacco. --E non c'è, difatti, non c'è. --Come, non c'è? Non mi hai tu incominciata la tua lettera in inglese? Ancora un paragrafo di quegli starnuti, e mi toccava di pigliare un interpetre. Sai bene che d'inglese io non ne mastico, e di tedesco nemmeno. Lo so benissimo. Tra le originalità di Filippo Ferri c'è questa, di non volersi dedicare a nessuno studio di prossima e diretta utilità. Per capriccio ha imparato l'ebraico; per prolungamento di capriccio ha imparato l'arabo e il copto. --Sai che l'inglese è la mia passione; --gli dissi. --E le inglesine no? --No, ti giuro; e quando ti avrò raccontato ogni cosa, vedrai che si tratta di ben altro. Ora non è il momento. --Nè il luogo; --soggiunse Filippo. --Lasciami dar la valigia a qualcheduno. --C'è qui Pilade, il mio servitore. Hai bagaglio? --Sì, e che bagaglio! un cassone. --Consegna il polizzino a Pilade; sarà ritirato e caricato nella vettura... se pure una vettura basterà. Altrimenti prenderemo un carro. --Basterà, che diamine! Ma ci sarà il dazio; vorranno visitare, e così si scopriranno gli altarini. --No, non dubitare. È comune aperto, qui; per conseguenza, il tuo cassone arriverà chiuso nell'alma Corsenna. --Di' pure il tuo, perchè io l'ho portato per te; --mi rispose Filippo, mentre uscivamo dalla stazione. --C'è un vero arsenale. Dieci fioretti coi bottoni, e una coppia di spade; dieci sciabole non affilate, e quattro col filo; ti bastano? --Ce n'è d'avanzo. Ma son tutte armi bianche? --Non mancano le nere: quattro Flobert, quattro Lepage, con le rispettive munizioni nella valigia; va bene? --Ottimamente; ci sono così tutti i ferri necessarii. --Senza contar me. --Ah, tu sei il re dei Ferri; --gridai, montando in carrozza. Il bagaglio fu caricato a cassetta, sotto ai piedi del cocchiere e del servitore, che si aggiustarono come poterono; e i cavalli presero il trotto. Io ero raggiante di gioia; non avevo più niente da desiderare, se non forse di giunger presto a casa per poter raccontare minutamente a Filippo tutto ciò ch'era necessario di fargli sapere. Egli non domandò nulla, per quanto fu lungo il tragitto. Di solito non domanda mai nulla. La sua massima è questa: Si ha da partire? Si parte; dal piè sinistro, uno, due; è la cosa più facile di questo mondo, e non so come i coscritti ci sudino tanto. La strada è piacevole, alberata e fresca, lungo la riva del fiume, e il tragitto si fa senza molestia. Per me il paese è senza carattere; ma a Filippo non dispiace, forse perchè egli non ha l'uso di andar mai in campagna e lo spettacolo gli riesce nuovo, con tutto quello sfoggio di verde. Sono contento che gli faccia buon effetto la valle di Corsenna. Quando incomodiamo un amico, siamo sempre felici ch'egli non si trovi male nel luogo dove l'abbiamo tirato contro sua voglia o contro le sue consuetudini. --Non credevo che queste montagne fossero così belle; --diceva egli, guardandosi intorno. --Sta a vedere che m'innamoro dei boschi, e faccio un idilio ancor io! --Non dipenderà che da te; c'è tutto l'occorrente. --Per iscriverlo? --Ed anche per iscriverlo; ma io non credevo che tu intendessi di dir questo. --Castagni!--disse Filippo, girando largo. --Castagni da per tutto. E lassù, quel nero sui monti? --Abeti, mio caro, abeti e pini. Corsenna è famosa per il suo pinus Pinsapo. --Ah! i miei complimenti. E niente peachpine? --Non credo. Ma che ti salta di parlare inglese? --Non ne far caso; non so che questo vocabolo. Ma capisco che bisognerà impararne degli altri. --Che idee! Se ti ho detto che non c'è niente di vero, nelle tue supposizioni! --E sia; --rispose Filippo. --Può esser bene come tu dici. Non vedo infatti la via polverosa. --Oh, per questo, non ci ho merito; è piovuto stanotte. --Ed è una gentilezza che mi usa questa poetica valle; --replicò Filippo, ridendo. --Io non amo il polverio, ed è questa una delle cagioni che mi fanno odiar la campagna. Le altre sono le mosche, i mosconi, le zanzare ed altri animali noiosi che ci s'incontrano. Non è anche la tua opinione? --Per gli altri animali, sicuramente. Ma ora che c'è l'arsenale, li metteremo a dovere. --Quando penso,--disse Filippo, mutando registro e mettendo un sospiro tanto fatto --quando penso a tutte le scioccherie che l'uomo ha commesse, per volersi credere un animale socievole, mi viene la stizza. Era nato per vivere a coppie, ed ha voluto vivere a branchi, far tribù, città, popoli, reami ed imperi. Che cosa ci ha guadagnato? L'ira in casa e la guerra permanente ai confini o uno stato d'animi che non aiuta certamente a far buone digestioni, nè in casa nè fuori di casa. --Sei diventato filosofo? Mi congratulo. --Ma sì, che vuoi? Come tutti i guerrieri, per romper la noia d'un'ora di marcia. --Non dubitare; siamo quasi alla fine del nostro viaggio. Eccoti l'alma Corsenna, che s'affaccia alla svolta. Vedi quel torrione là in fondo? È una colombaia di casa colonica. Quell'edifizio lungo e nero, che pare un castello o un convento? È una filanda, che non lavora più da molti anni. Il baco non ha voluto attecchire in Corsenna; e il villaggio, che s'incamminava a diventare un borgo, è rimasto villaggio. --Vedo delle casine, per altro; dei villini sparsi qua e là. --Certo; e sono l'unica bellezza del paese. Un po' di bianco nel verde, un po' d'acqua corrente da fianco e da piedi, e la gente assetata di fresco ci corre ogni estate a rifugio. Vedi quella palazzina lassù? Pare a mezza costa, di qui; ma per effetto di prospettiva. È veramente sul colmo d'un poggio. Si chiama il Roccolo, ed è il rifugio di una bella signora che tu sai, perchè me l'hai nominata in una tua lettera. --Per sentita dire; --rispose Filippo. --Di persona non l'ho conosciuta mai. Il Roccolo!--soggiunse egli. --Che nome! E la signora è forse Diana cacciatrice? Scherzo, sai; non posso ignorare che si chiama Armida. --Ma che Armida! vorrai dire Adriana! --Diciamo pure Adriana; quanto a me, vorrei proprio dire Armida... e Rinaldo. Infatti, mi passa per la mente che non essendoci di mezzo nessuna inglesina, quest'altra... --Ti dirò, ti dirò; --interruppi io; --appena saremo a casa. --Ed anche più tardi, bada; io non ho bisogno di saper nulla. Parlavo così, per chiasso, e per non mostrarci troppo accigliati, quasi imbronciati, ai naturali del paese. Ma eccone tre, che non dovrebbero essere indigeni. Tre bei moscardini, in fede mia!--. Diedi una sbirciata ancor io, e vidi poco più su dai cavalli, in atto di tirarsi da banda, i miei tre famosi satelliti; li vidi in tempo per rizzar muso quanto ce ne voleva al loro bisogno. --Quei tre vanno al Roccolo; --dissi a Filippo; --perciò li vedi in istrada a quest'ora. Son pronipoti dei Proci dell'Odissea. Ulisse è alle acque di San Pellegrino, ed essi non lasciano un'ora di pace a Penelope. Tu intanto non potevi esser più felice di così, Filippo mio caro; sei giunto appena, non hai ancora veduta la prima casa di Corsenna e ti vien sotto la tribù dei seccatori, per cui ti ho pregato di venirmi a dare man forte. Vedili là, che passano il ponte. --Ed è quello che non vorrebbero lasciar passare a te, non è vero? --Se stèsse a loro, certamente. Ma non han barba da impedirmelo. --Vorrà essere ad ogni modo un bel passo d'armi; --conchiuse Filippo. --Intanto, è di buon augurio per me averli veduti alla prima. L'abitato di Corsenna fu presto traversato dalla nostra vettura, e senza altri incontri di persone della colonia villeggiante. Bene si affacciavano alle finestre, ai terrazzini, agli sporti delle botteghe i Corsennati dei due sessi per conoscere il nuovo venuto, fare i conti sulle sue valigie, e Dio sa quali supposizioni sul cassone ond'era accompagnato. Gran gioia la loro, al veder sempre tante facce nuove che si scomodano dal piano per salire ai loro quattrocento sessanta metri sul livello del mare! Ci vengono per l'aria buona dice il campanaro di Corsenna. Vedete noi, di fatti, che arie di salute! A farlo a posta, il campanaro di Corsenna è nero, magro, stecchito come un'aringa affumicata. Ma chi si contenta gode. E il campanaro di Corsenna è un uomo che si contenta. Mai peggio di così! è il suo intercalare. Son felicissimo di vedere che il mio villino piace a Filippo anche più della valle, dei castagni, degli abeti e della strada maestra. Gli faccio vedere nel mio ritiro campestre ogni cosa; tranne Buci, che non c'è. Ma già so dove bazzica, quel ghiottone famoso. Non va mica al Roccolo, lui, dove si vive a petti di pollo e a zabaioni. Outsides, beefsteaks, cutlets, pigeon-pies, plum-puddings, sono, io credo, i suoi piatti favoriti. Ed hai ragione, o cane, e sei certamente più saggio di me. Ho posto da alloggiare una intiera famiglia, e son solo, con due persone di servizio; posso dare a Filippo non una camera, ma due, tre, quante ne vuole. Ne occupa due, ci dispone tutti i suoi arnesi, e, mutati abiti, scende in giardino con me, aspettando l'ora del desinare. Qui, naturalmente, incomincio a raccontargli tutto ciò che mi è occorso. --Briccone!--mi dice, dopo essermi stato tranquillamente a sentire. --Vuoi venire ai ferri, e farmi credere che non sei innamorato di Armida? --Te lo giuro! Che ragione avrei per mentire con te? La contessa Quarneri è bellissima; la vedrai, e l'ammirerai come faccio io, ma intendendo anche tu che si possa ammirar la bellezza, senza scaldarcisi più che tanto. Non per niente siamo stagionati e navigati, ne convieni? Quanto a me, ti confesso che ci discorro volentieri. Ha una cultura scarsa, il che, dopo tutto, non guasta; ma è intelligente, ha una parlantina graziosa, e la sua conversazione mi va, senza bisogno d'altri sentimenti più intimi, e più matti. Non è accaduto anche a te di trovare delle signore con le quali si discorre bene, e non si vuol rinunziare alla loro conversazione? --Non me ne parlare; la preferisco a quella degli uomini più dotti; --rispose con grave accento il mio amico Filippo. --Ma basti di ciò. Il tuo caso non mi par molto chiaro, per quanto riguarda le conseguenze possibili. Non sei innamorato, e vuoi leticare con tre rivali. Capisco, sì; non perchè siano rivali e ti voghino sul remo, non perchè tu sia rivale a loro e non li voglia sull'orma; solamente perchè ti hanno in uggia, come un visitatore pericoloso, e te lo lasciano intender troppo. E tu non vuoi mosche sul naso; è giustissimo, e te ne lodo. Ma c'è una signora di mezzo; ci vuol giudizio, nel condurre questa faccenda. Quantunque, alle volte, la pazienza si perde; --soggiunse l'amico, tentennando la testa. --Mi hai fatto fremere, poc'anzi, con quell'ah sì? del tuo signor Dal Ciotto. E fors'anche un po' nasale, come il nain ebraico, non è vero? Ma tu hai fatto bene a contenerti, per la prima volta, rispondendogli un certamente altrettanto strascicato e più nain di lui. Facciamo le cose a modo; i tuoi moscardini non ci diventeranno mica troppo duri, per aver aspettato un giorno di più ad esser pescati e fritti. Li vedrò più da vicino, questa sera, o domani, e me ne prenderò magari un paio per me. --Ecco l'uomo che mi consiglia di far le cose con giudizio; --osservai. --Bella chiusa, signor Ferri! --Ma sì, una bella chiusa a bastonate, degna del poema villereccio che tu sei riuscito ad imbastire. Il giudizio, poi, non esclude l'andare a fondo, quando questo sia opportuno. Io voglio che si facciano le cose con calma. Tu sei di primo impeto. Non mi hai confessato tu stesso che se ci avevi in pronto i tuoi ferri, incominciavi subito dal ceffone? Io no; prima di saltare addosso al mio uomo, me lo voglio patullare un'oretta, che diamine! Un combattimento senza avvisaglie, è come un desinare senza i principii. --Ahimè! li avremo? --dissi io. --La cuoca è spartana, ti avverto, quantunque si chiami Argia. --Ma Corsenna non sarà poi senza burro; --rispose Filippo Ferri, imperturbato. --Dammi del burro; aggiungi... qualche altra cosa; al resto ci penso io. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Tredicesimo Una giornata campale. Diciotto agosto Mille Ottocento... Ier l'altro a sera ho presentato il mio Ferri. Si era già sparsa la voce dell'arrivo di un nuovo villeggiante, smontato con un grosso bagaglio al cancello del Giardinetto. Si chiama così il villino che occupo io. I Corsennati non brillano per inventiva; hanno veduto nascere, tanti anni fa, intorno a questa casa campestre un po' di fiori e d'arbusti, e subito gli hanno trovato il nome; senza stillarsi il cervello, come si vede. Con uguale facilità pedestre di raziocinio, vedendo smontare il forestiero al Giardinetto e sapendo che al Giardinetto comando io, nè soffrirei casigliani, hanno concluso che il forestiero fosse mio ospite. L'importanza del bagaglio li ha pure condotti a pensare che l'ospite si fermerà qui per tutta la stagione; e questa notizia, corsa per tutti i villini, ha destata la curiosità universale. Come mai? un nuovo villeggiante in Corsenna, ed ospite del signor Morelli, di quel signor Morelli che abbiamo veduto ancora iersera e che non ha creduto necessario, nè utile nè opportuno di dircene nulla? Immaginarsi adunque la curiosità della colonia! Ciò che è nulla e meno di nulla in Roma o a Firenze stavo per dire ad Atene è un gran fatto in Corsenna. Terenzia e Tulliola, moglie e figliuola di Cicerone, dovevano esser curiose, nelle loro estati di Pozzuoli e nei loro autunni di Tuscolo assai più che non fossero nei loro inverni e nelle loro primavere del clivo Capitolino. Perciò seduta plenaria, l'altra sera, al Bottegone di Corsenna; tanto che si dovettero metter fuori due tavolini di più. E quando sono comparso in piazza, un po' più tardi del solito per fare più effetto tutti gli occhi si volsero a guardare il personaggio che mi veniva da lato. Tacquero le voci e i bisbigli; si voleva vedere, si voleva giudicare. Nessuna bella donna arrivò tardi nel suo palchetto a teatro che fosse più guardata e più studiata di Filippo Ferri sulla piazza maggiore, ed anche unica, della nobil Corsenna. L'ho presentato a tutte le signore, incominciando dalla sindachessa, per non destar gelosie. Si è preso l'arlecchino, di fravola e di limone, che è il caval di battaglia, ed anche il ronzino, del nostro caffettiere; il quale a tutti i complimenti che gli si fanno sull'arte sua e qualche volta un po' ironici guarda i suoi due bigonciuoli pieni di ghiaccio e coperti di frasche di castagno, dicendo modestamente: si fa quel che si può, per contentare i signori. Preso il sorbetto, si chiacchiera; le signore vanno a gara per intrattenersi col mio amico, e in breve la conversazione diventa generale. Filippo Ferri è sempre cortese, non sa, non può esser diverso; ma quando vuole riesce amenissimo; e questa volta fa proprio uno sforzo immane di volontà. Fa lui tutte le carte; parla di cento cose, suscitando il desiderio di domandargliene mille. Ha viaggiato; conosce due terzi d'Europa, l'Asia Minore e l'Egitto; è stato a Massaua, all'Asmara, a Keren; insegna di passaggio, senza averne l'aria, a dir Dogàli e non Dògali; racconta aneddoti arabi, copti, abissini; mette in ballo le povere donne di tutti i paesi che ha visitati; alterna storie allegre e patetiche, fa ridere e fremere, come gli piace sopra tutto dilettando le signore, che son tutte felici di averlo conosciuto. Nell'entusiasmo che il nuovo villeggiante ha destato, sorge, cresce, giganteggia e trionfa un'idea; quella di star tutti insieme il giorno seguente, facendo una scampagnata a Dusiana. Ah, finalmente, a Dusiana! quella gita che i tre satelliti non erano riusciti a fare con la contessa Quarneri e che lei, proprio lei, propone ora di fare, per atto di onoranza festosa al nuovo venuto. Siamo ritornati al Giardinetto assai tardi. Ma la conversazione era stata così viva, che l'ora uscì di mente a tutti. Neanche si pensò che il nuovo venuto doveva essere stanco del viaggio. Ma che stanco, dopo tutto? Aveva ad essere stanco di cinquantasei miglia di strada ferrata, un uomo che in tre ore di chiacchiere era corso da Londra a Vienna, da Vienna a Costantinopoli, da Costantinopoli a Smirne, al Cairo, a Massaua, al Pian delle Scimmie, passando ancora per venti o trenta punti intermedii? --Ebbene,--gli dissi, come ci fummo ridotti a casa,--che te ne pare della nostra colonia? --Niente, finora; ho appena veduto, cercando di orizzontarmi. La tua contessa è bellissima. La Berti madre mi pare una donna di buon senso che porti con dignità il doppio carico della sua mole matronale e delle sue tre figliuole, che sono molto graziose. La sindachessa è un'oca; la segretaria comunale una cingallegra. Non ho infatti potuto giudicarlo che ai gesti, perchè non hanno parlato quasi mai. La signora Wilson madre è una fiorentina, m'hai detto? Se è tale, diciamo pure che è una fiorentina di genere nuovo perchè parla sempre coi denti stretti, e poco, per conseguenza, poichè deve durarci fatica. --Ha sposato un Inglese, rammentalo; ed ha dovuto parlare quasi sempre inglese, in famiglia. --Del resto, quel poco che dice è sempre assennato; --riprese Filippo. --Mi pare un'ottima donna, e molto e giustamente superba della sua graziosa figliuola. Veniamo agli uomini. Il tuo commendator Matteini è un rudero. --Ma ben conservato. --Intonacato, vuoi dire? Aspettiamolo di giorno chiaro, per vederci le crepe. --E i miei tre satelliti? --Quelli non li ho studiati ancora. Mi ha tanto distratto quel Terenzio Spazzòli! --Sì, ho ben veduto che non lo hai molto gradito. --Di' pure che m'è venuto a traverso, come una lisca di pesce in gola. Il diavolo se lo porti! ci voleva proprio lui, qui, per dire di avermi incontrato a Montecarlo e veduto in una gara di pistola. --Che hai vinta; e ciò ti ha messo in buona vista colle signore. --Ma in troppa vista coi tuoi tre satelliti; non ci pensi, a questo? Ora prevedo che bisognerà cambiare di punto in bianco il nostro giuoco. --In che modo? --Lasciami pensare. E prima di tutto lasciami andare a dormire. Sai che domattina dobbiamo alzarci alle cinque. Che diamine ha inteso di dire Filippo, colla necessità di cambiare il giuoco? Ci ho pensato a lungo, nella notte, prima di prender sonno; ed anche ieri mattina, appena svegliato. Forse voleva farsi sotto con astuzia, quatto quatto, senza parere, alla maniera delle tigri. Ma questo, come poteva sperarlo? Un uomo come lui, anche a non conoscerlo di prima, si annunzia subito per quello che è con quel suo piglio marziale e con quelle sue spalle da Ercole. E in che consisterà il suo cambiamento di giuoco? Di punto in bianco; dunque smascherando le batterie, facendo pompa di se! Non è vanaglorioso, e non saprà millantare. Son curioso di sapere a che partito s'appiglia. La mattina alle cinque, prima che ci portino il caffè, l'amico Filippo è già in piedi. Quando entro nella sua camera per dargli il buon dì, vedo che si è già fatta la barba. Alle sei siamo in piazza, dove sono arrivate le due giardiniere che dovevano portarci a Dusiana. A due, a tre, a quattro per volta, arrivano tutti i nostri compagni di scarrozzata. La contessa Quarneri viene ultima, essendo la più lontana di alloggiamento; ma non s'è fatta aspettare più di cinque minuti, rendiamole questa giustizia, ed ha con sè le tre guardie del corpo che sembrano aver passata la notte davanti al cancello del Roccolo, per non perderla d'occhio. Colle signore Wilson è venuto anche Buci, che ardisce venirmi a scodinzolare davanti e a ridermi, se Dio vuole, sul muso. Vile schiavo! Dopo che io t'ho sottratto alle bastonate del tuo primo padrone comprandoti per venti lire da lui, così mi tratti, così mi ricompensi della mia dabbenaggine? Lo guardo a squarciasacco, e faccio ridere la signorina Kathleen che però si ricompone subito, e mi fa grinta dura, quando io alzo gli occhi verso di lei. È bella a quel dio, la birichina, con quel suo vestito alla marinara, bianco, a risvolte turchine, semplice ed elegante. Elegantissima è la contessa, che sfoggia per questa occasione un abito azzurro sormontato d'una cotta bianca a trafori e porta con bell'audacia sul capo tutto un verziere, anzi tutto un frutteto. La bellissima signora, ammirata dagli uomini, acclamata dalle amiche sequestra per sè la signorina Kathleen e il mio amico Filippo, prendendo posto con essi nella prima giardiniera. I tre satelliti, naturalmente, son pronti a ficcarsi nello scompartimento davanti, donde voltandosi e mettendo i gomiti sulla spalliera, potranno tenerla d'occhio quant'è lunga la strada. Abbandonato da Filippo, dalla signorina Wilson, e perfino da quello scellerato di Buci che è saltato in carrozza per accovacciarsi sotto il sedile di lei vado a smaltire la mia stizza nella seconda giardiniera, dov'è la Berti madre colle figliuole. I ragazzi, sapientissimi, non volendo mangiar polvere, sono andati nella prima occupando la panca dietro il vetturino, per godersi la strada. Con noi è la signora Wilson madre; con noi la segretaria comunale, che ha lasciato, honoris causa, il posto nell'altra vettura alla sua superiora diretta; con noi il commendator Matteini e Terenzio Spazzòli. Felicissimo uomo! e pare, a vederlo, che quel posto nel secondo carrozzone l'abbia scelto lui. Il divo Terenzio non si scompone mai, non si turba, non si sconcerta di nulla. Se casca, diciamo pure con lui che voleva scendere. I due tranvai si muovono, e traversano fragorosamente mezzo il paese, oggetto d'invidia ai Corsennati tutta gente mattiniera che deve accudire alle sue faccende quotidiane. Come son felici, i signori! diranno essi in cuor loro, vedendoci passare. E voi niente, o Corsennati? A buon conto, voi non avete da discorrere di economia politica e di scienza di governo col commendator Matteini. Il degno conservatore a riposo l'ha oggi con me; Dio sa quando mi lascia. Certo, ha provato i giorni scorsi con Terenzio Spazzòli, e lo ha trovato indegno di accogliere i tesori della sua molta esperienza. Il tragitto non si racconta. Per aver qualche cosa che mettesse conto d'esser qui registrata nel mio memoriale, bisognerebbe essere stati là, nell'altro carrozzone a sentire le belle cose che avrà raccontate il mio dolce amico Filippo, il beniamino, il cucco delle signore. Triste cosa, in una società, essere antichi! I nuovi venuti han tutte le preferenze, tutte le graziette, tutte le moine delle signore. È giusto, infine; e poi, se fan festa al mio Ferri, non debbo esserne felice io, che l'ho presentato? A Dusiana, dove siamo arrivati alle otto e mezzo, abbiamo veduto un paese come tutti gli altri e degli abitanti su per giù come quei di Corsenna. Il paese nondimeno è più vasto; tre Corsenne, a dir poco; una gran piazza con dei portici su tre dei suoi lati il che deve essere stato immaginato per far dire alla gente: e perchè non ne hanno voluto mettere nel quarto? Forse a compenso di questa mancanza di simmetria, ci sono sulla gran piazza di Dusiana due gelsi smisurati, giganti bistorti pieni di nocchi, di gobbe, di cicatrici, coetanei, credo, dell'introduzione dell'arte della seta in Europa. Mentre si fanno queste ed altre considerazioni archeologiche la contessa Adriana si è avvicinata a me, per dirmi con quella tal vocina insidiosa: --Vi abbiamo un po' trascurato, Morelli? Ma non è colpa mia. --Che dite, signora? Ma era giusto che il nuovo venuto fosse il più festeggiato. Quanto a me, sono riconoscentissimo di tutte le cortesie che si fanno al mio amico Filippo. --Le merita, sapete, ed anche merita la vostra amicizia così generosa. Egli ha detto lungo il viaggio un gran bene di voi. --Ah sì? Filippo Ferri ha il difetto di volermi bene. --Come! è un difetto? Con questo modo di ragionare leverete il coraggio a tutti coloro che fossero per imitarlo. Sorrido al complimento, e tanto più volentieri, poichè vedo la cera brusca di Enrico Dal Ciotto che si era avvicinato allora allora, precedendo di due passi i colleghi satelliti. Quanto a te, caro, ti tengo. Ah sì? E strascica pure i tuoi, monosillabi. Alla seconda di cambio, ti voglio; e vedrai che bel giuoco. Si dovrebbe per intanto vedere questa famosa abbazia di Dusiana, della quale in Corsenna si son raccontate tante maraviglie di marmi, di capitelli, di colonnini, di lapidi, d'iscrizioni antiche, e via discorrendo. Ma prevale l'idea di far colazione; poichè i frati agostiniani dell'abbazia son tutti morti da un pezzo e saremmo trattati là dentro come all'osteria della Luna, che chi n'ha ne mangia e chi non n'ha digiuna. Diamo un'occhiata in giro, e vediamo un'insegna. Il titolo Albergo della Posta prometterebbe la prima locanda del paese; ma le piccole finestre e la povera apparenza dello stabile, non ci lasciano sperar bene. Scovo più in là un Albergo Roma, e chiamo da quella parte le signore. La casa è più bassa e più nuova di fabbrica; dovrebb'essere più pulito l'interno. Mi arrisico dentro, e vedo due sale abbastanza capaci: mobili pochi e lucenti. È il fatto nostro. Il padrone e la padrona, giovani ancora, hanno aria di gente per bene; non avvezze per altro a ricevere tanta gente in un tratto. --Il nome della eterna città vuole che diamo la preferenza al suo albergo, padrona; ma non vorrà mica essere eterno il cuoco? Siamo quindici; c'è chi porta appetito e chi fame. C'è modo d'intenderci? Questo breve discorso strappa ai due coniugi un risolino di buon augurio. --Se si contentano... --attacca il padrone. --Pensando che non siamo in una città... --sottentra a cànone la padrona. In breve siamo d'accordo; e ci apparecchiano la gran tavola della seconda stanza, le cui finestre non guardano sulla strada, nè bevono il suo polverìo, ma ci aprono la veduta ampia dei monti, d'una valle pittoresca e di un fiume; il quale, a differenza del suo collega di Corsenna, è presente, disteso nel suo letto, ed occupandone una parte notevole. In capo a dieci minuti, che noi abbiamo spesi a guardarci dattorno tutte le sedie dell'albergo di Roma son collocate intorno alla tavola, o, per dire più esattamente, alle due tavole accostate. Vengono i bicchieri, le bocce dell'acqua, le saliere, le pepaiuole, e molte bottiglie di vino, che alle signore paiono troppe davvero. E vengono i principii, tanto cari a Filippo Ferri, che ammira la bellezza dei sedani strappati freschi freschi nell'orto le olive, i peperoni, i cetriolini e i capperi sotto l'aceto, ma più un pan di burro che arriva per far buona compagnia a quattro scatole di lamiera, saviamente munite della loro chiavetta che girando trarrà via la lista metallica stagnata torno torno, permettendo di scoperchiare quattro ipogèi di sardelle sott'olio. Si attacca allegramente tutto ciò che è in tavola; ogni aggiunta è salutata da un nuovo grido di gioia. Le signore si divertono qui, come facevano nella faggeta del San Donato e più ancora, perchè si trovano meglio sedute, e meno sparpagliate. Non c'è la possibilità di un lawn-tennis; ma ci vorrà pazienza; non bisognerà chieder troppo alla bontà divina. I principii tirano in lungo, e non lasciano pensare all'indugio della minestra, che finalmente arriva ed è trovata eccellente. Segue un gran piatto, una catasta, un monte di costolette. Cutlets, signor Buci; queste dovrebbero piacere a voi, più che la pelle degli otto o nove cani di Dusiana, dai quali vi siete fatto conoscere e rispettare. Non so se vi saranno piaciuti egualmente certi funghi rossi sulla gratella, che alle signore parvero una squisitissima cosa; certo ne avete avuto un assaggio, perchè di tutte le pietanze che vennero in tavola una bella mano vi passava sempre mezza la parte sua. Un servito di caciuole delicatissime, con aggiunta di frutte, chiuse il nostro pasto mattutino. Se non fosse stata una colazione, si sarebbe potuta chiamare senz'altro una cena luculliana. M'incaricai io del conto. Quella brava coppia di sposi furono più che discreti; non ci fecero pagare che due lire a testa. Abbondai per compenso nella mancia. Ma pare che non sia costume di darne, a Dusiana, o che fosse troppo forte la mia; perchè cinque minuti dopo venne il padrone a pregarmi di accettare per la staffa quattro bottiglie di vin buono. Buono, soggiungeva egli, perchè dolce e gentile, che di quello ne potevano ber le signore. E le signore, che avevano bevuto acqua pazza, fecero onore alla cortesia dell'albergatore garbato. Sarebbe tempo, oramai, di andare a visitar l'abbazia. Per questo eravamo venuti a Dusiana, e non per dimenticarci a tavola. Si prende lingua, e si va: ma guai a lei, se non è stupenda; non siamo disposti a tollerar cose mediocri. Da lontano, l'edifizio si presenta bene, con una fronte severa; un po' brulla, per verità, poco ravvivata da certe feritoie che non riescono a parer finestre: ma infine quello è lo stile longobardico, bisogna striderci; vedremo poi dentro. Ah sì, dentro, si è più fuori che mai; il tetto è crollato, gli archi in pezzi, i fianchi sfondati, tutto un mucchio di pietre e di calcinacci. O le colonnine a fascio? i capitelli lavorati? gli archetti, i peducci, le mensole, i costoloni, i rosoni, di cui si fa sempre un gran parlare per tutto il circondario? Ah, quelli, a detta di certi contadini che hanno la loro abitazione lì accanto, quelli sono stati levati da un pezzo, chi sa? da cinquant'anni, o da cento, e trasportati e messi in opera nella chiesa parrocchiale di Dusiana. Non tutti, per altro; una buona parte, ch'erano avanzati sul posto, li ha avuti per niente, o quasi niente, un famoso avvocato che n'ha decorata la sua Discordia civium, concordia lapidum, voglio dire la sua residenza autunnale. E non c'era altro? lapidi? iscrizioni antiche? un pozzo col suo bel puteale baccellato di marmo bianco, che si attribuisce all'epoca romana, e di cui si dicono maraviglie? Quello? chi sa? forse colle lapidi, e con tanti altri rottami, dall'avvocato. Essi, per altro, i contadini, non potrebbero giurarlo; non sanno niente di certo; son qui da due anni, ed han trovato tutto così. Dunque, buona notte alle lapidi, e buona notte al puteale. Ma il chiostro, almeno? Oh quello c'è; vedano, signori, i pilastri e gli archi del porticato, trasparire dall'intonaco renoso, per tutta la fronte della casa colonica. E sia; ma è un lato solo. E gli altri tre porticati? --Ah!--grida Filippo. --Son forse quelli che abbiamo veduti sulla piazza di Dusiana. Li avran trasportati là, per ripararsi dalla pioggia, nell'autunno, e dalla neve nell'inverno. Ci vuol pazienza, del resto; le rovine son tutte così; per goderle bene bisogna osservarle di notte, e senza luna. --Se vogliono vedere i sotterranei... --dice il capo della famiglia. Le signore rabbrividiscono di piacevol terrore. Son pazze di sotterranei; tanto la fantasia lavora. Si entra in una stanzetta buia; si scende per una scaletta anche più buia; alla prima voltata c'è un fil di luce, che viene da un finestrino di fianco e lascia vedere là in fondo, tra due corte e tozze colorine d'arenaria un gran torchio, colla sua madrevite inoperosa sulla gabbia vuota e tutto intorno il bottame della fattoria, che manda un forte odor di vinacce dell'altr'anno. Giusto cielo! si scappa, senza aver posto il piede sull'ultimo gradino, e si porta il nostro disinganno all'aperto. E nessuna leggenda? nessun racconto di paure, da rimettere in corpo qualcheduno di quei dolci brividi che la vista di una tinaia aveva fatti cessare? Sì, qualche cosa, stuzzicando, aiutando, grattando il corpo alla cicala, si ottiene. Il vecchio ha inteso a dire d'un tempo che c'erano gli spiriti. Ma poi l'ala del fabbricato donde si sentivano i lamenti era stata atterrata, e gli spiriti trovandosi all'aperto, col terreno dissodato e posto a vigna, erano scomparsi. Aveva anche sentito dire d'un viaggiatore, che era capitato di sera al convento e gli avevano dato alloggio per la notte, non essendo a' quei tempi sicure le strade; cosa naturalissima in paese di confine. Il viaggiatore, non potendo chiuder occhio, era uscito dalla foresteria, passeggiando poi corridoi a lume di luna; trovato aperto un uscio che metteva su d'un terrazzo, era andato da quella parte a prendere il fresco; ma di là aveva potuto assistere ad una scena che lo fece sudar freddo e scappare più contento di cascare in mano ai ladri, che di rimanere al sicuro tra i frati. Figurarsi! nel fondo dell'orto, con gran solennità di processione e di preghiere latine avevano seppellito vivo un povero fraticello, legato di funi e piangente come una vite tagliata. E perchè lo seppellivano vivo? Perchè aveva fatto la spia, rivelando al governo del duca che i monaci dell'abbazia frodavano la gabella; donde poi ne era venuto un processo, e i frati erano stati cacciati di là. Povera poesia del frate sepolto vivo! La storiella, incominciata così bene da accapponar la pelle a tutte le nostre signore, finiva male, troppo male, in una question di gabella. --Ma non è così; --gridai io. --La gabella ducale non c'entra per niente, oppure è molto più tarda. Il fraticello aveva fatto ben altro, da meritare quell'orribile sentenza. Se le signore permettono, la racconterò io, questa patetica istoria, che ricordo benissimo. --Da bravo, raccontatela; --gridò la contessa Adriana, giubilando e battendo le palme. --Padre Anacleto era giovane,--cominciai,--troppo giovane, aveva troppo ingegno troppe fantasie per la testa, e troppo buon sangue nelle vene. Entrato nella vita monastica con pura e fervida fede, non ne aveva trovata altrettanta ne' suoi compagni di clausura. Si biascicavano intorno a lui molte preghiere, a tutte le ore del giorno ma senza pensarci, senza fermarsi ad intenderne il significato profondo sonnecchiandoci su a mattutino, a vespro, a compieta, e non vegliando bene che in refettorio. Padre Anacleto si era rifugiato nello studio, nascondendo il suo intimo pensiero, dissimulando la sua nausea. Dotto di patristica, forte di sacra eloquenza aveva anche veduto che tutta la dottrina era già concentrata nei quattro Evangelii, negli atti e nelle Epistole di san Paolo; nè più altro aveva voluto sapere, nè più d'altro fuoco scaldava le sue prediche. La religione di Cristo era per lui la religione del Verbo, e il Verbo era l'Amore. Ciò era nuovo, e a tutta prima pareva anche bello; la gente accorreva a sentire; mai si era veduta così piena di popolo la chiesa dell'abbazia; e ciò pareva anche buono. Ma presto incominciò a non parer tanto vero. Fratello, gli dicevano i più semplici e i più amorevoli del convento, fratello, temperate il vostro zelo; tanto ardore vi condurrà in perdizione. Ma il padre Anacleto non voleva sentir ragioni di quella fatta, infervorato com'era dal fuoco divino. Il popolo incominciava a venerarlo come un santo; gli uomini s'inchinavano, per baciare i lembi della sua tonaca; le donne dicevano che era l'arcangelo Gabriele, tanto somigliava al benedetto messaggero celeste. Padre Anacleto non s'invaniva già di quel culto ingenuo, che ben sapeva non rivolto a sè ma al Dio che egli serviva, di cui dispensava la dolce parola alle turbe. La potenza dell'ingegno si rinvigoriva nella semplicità del suo cuore traendo tutte le logiche conseguenze dalla formola intravveduta nell'anima sua: Dio è il Verbo, e il Verbo è l'Amore. Dunque, diceva egli, siate fratelli in Dio, e portate lietamente la sua croce; ognuno di voi voglia la sua parte del peso, e questo vi parrà soavissimo; amandovi tra voi, non vivendo che d'amore, il regno di Dio scenderà sulla terra. --Parlava bene, povero frate!--esclamò la contessa. --Sì, ma sapeva un pochettino di eretico; --ripigliai. --Per consenso dei dottori, il regno di Dio non può scendere in terra, che agli ultimi giorni. Del resto, il regno di Dio non è di questo mondo, non essendo questo mondo che il luogo di prova; nè si potrebbe mai confondere la Gerusalemme celeste con la Gerusalemme terrestre. Dunque il padre Anacleto era caduto nell'eresia, per eccesso di ardore. Lo tolleravano ancora, ma esortandolo a temperarsi pregandolo di meditar meglio la vera dottrina dei libri, raccomandandogli di flagellarsi a sangue per cacciar via quell'orgoglio, certamente soffiato dal maligno nel suo intelletto per non lasciargli vedere il serpe appiattato tra i fiori della sua eloquenza. Ed egli si flagellava; ma più si flagellava, più sentiva che il Verbo è l'Amore. È anche l'Intelligenza, il Verbo, poichè il Verbo è Dio; ma l'intelligenza, se mai, non abitava più nel convento di Dusiana. E non pensò egli forse ad alta voce qualche cosa di simile quando gli scappò detto dal pergamo ai fedeli, che diffidassero dei lupi rapaci in veste di pastori? quando soggiunse, non bastandogli quel poco, che taluni i quali ostentavano umiltà dottrina e santità, erano sentine di vizi, pozzi d'iniquità, armamentarii di frode? Si cominciò a sussurrare di un attacco che padre Anacleto avesse voluto muovere al priore. Lo scandalo era grave; bisognava punirlo, e punirlo soffocandolo. Si fece un processo, nella clausura del chiostro. Il reo, più infervorato che mai, non volle disdir le sue massime fondamentali che troppo somigliavano a quelle ond'erano venuti tanti scismi pericolosi alla Chiesa militante. Sarebbe dunque scaturito un nuovo Ario, un altro Eutiche, un altro Donato, un altro Socino, e dall'abbazia di Dusiana? Ah no, per sant'Agostino! Disdicesse il reo le sue massime, facesse ammenda di tutto. E lui, peggio che mai. Non voleva neanche sentir parlare di coperti attacchi al priore, a nessuno dei suoi superiori o compagni. Parlava la parola di Dio; si rallegrassero i sani, rimediassero alle lor piaghe gì'infermi. Guardavano essi alla terra, ed egli aveva gli occhi fissati nel cielo. Mi sentivo la gola asciutta; non ne potevo più, e avrei bevuto volentieri un bicchier d'acqua. Ma il mio uditorio era troppo attento, aspettando la mie; non volli guastarmi l'effetto, e pigliai la rincorsa. --Ma allora, vedendo tanta pervicacia nell'errore, e il reo farsi accusatore sotto quella ipocrita forma scattarono le rivolte del consesso giudicante, e vennero le rappresaglie feroci. Lui con gli occhi al cielo, lui! Non aveva ragionato più a lungo del bisogno, sulla pubblica via, con le Maddalene del vicinato? Non lo avevano veduto al pozzo intrattenersi con le donne di Samaria? Sì, era la verità; ma per parlare di Dio ad anime assetate di rugiade celesti ma per ricondurre le povere anime al culto della virtù, come aveva fatto santamente il Figlio dell'Uomo. E la fanciulla invasata di tanta passione per lui, da seguitarlo per via da far giornate intiere di cammino a piedi, per andarlo a sentire quando predicava nei paesi vicini? Era impazzita, la poveretta, e avevano dovuto esorcizzarla. Non aveva egli gettato un fascino su lei? Un fascino! povero padre Anacleto! Ci divenne furioso, e parve ossesso egli medesimo, in quel punto fatale. Certamente il demonio era penetrato in lui, per la via dell'orgoglio ed oramai spadroneggiava in quella povera testa, che si era creduta così forte. E poichè perfidiava nel non voler riconoscere la impossibilità di vedere in terra la Gerusalemme celeste poichè si ostinava a sostenere che la religione non fosse altro che un misterio d'amore tra Dio e la sua creatura e peggio, delle creature tra loro, il padre Anacleto fu condannato alla massima pena all'unica che togliesse per sempre lo scandalo, soffocandolo nell'in pace. Era necessario. Non si arrogava egli perfino la personalità divina? non lo avevano sentito dire una volta, nel fervore delle sue improvvisazioni: Ecco, io sono la verità e la via? Qui poi avevo finito, e mi fermai per sentirne l'effetto. Le ascoltatrici erano commosse; ma più di loro il vecchio contadino. --Lei la sa meglio di me, la storia del fraticello; --diss'egli nella sua grande semplicità, sotto cui forse s'appiattava un po' d'ironia. --Peccato che io non saprò raccontarla così, agli altri signori che verranno. Risero le mie ascoltatrici, risero i miei ascoltatori; fu una risata generale, che mi guastò tutto l'effetto della patetica storia. Io non guardai le signore, che avevano il diritto di ridere; non guardai quelli tra gli uomini a cui lo concedevo di buon grado; mi volsi in quella vece a squadrare i miei tre satelliti, e primo il signor Enrico Dal Ciotto. Quello era serio e composto; si capiva che non aveva riso, perchè non aveva potuto ridere, tanto era rimasto seccato dalla mia parlantina. Ma poichè egli aveva le labbra chiuse, dovetti pure contentarmi. Rideva in sua vece il Cerinelli; oh, come rideva di gusto! Approfittai della ilarità generale, e avendo l'aria di sottrarmi alla gloria del trionfo andai diritto sul Cerinelli, per dirgli a mezza voce, ma con piglio risoluto: --Di che cosa ride, Lei? --Del contadino, che è così buffo. La sua storia mi è piaciuta moltissimo, signor Morelli. Non si poteva con più garbo... Lo lasciai solo a finir la sua frase. Ero cascato male; proprio sul più debole dei tre. Ma non è stata colpa mia, se quello era il più vicino ad Enrico Dal Ciotto, e se per il secondo mi è venuto sott'occhio. Per lui, frattanto, ho perduta l'occasione di guardar la faccia del Martorana. La contessa Quarneri volle rimetterci tutti in carreggiata, facendomi le sue congratulazioni. --Sapete ora,--soggiunse, dopo avermi lodato,--che cosa vogliamo da voi, Morelli? --Comandate, signora. --Un'ode,--ripigliò,--un'ode sul povero fraticello. Sì, dico, un componimento poetico a vostra scelta. Mi pare che il soggetto si presti. Le signorine Berti si associano, ed anche le mamme, colla sindachessa e la segretaria comunale. Unica, la signorina Kathleen sta zitta. Galatea è classica, non c'è che dire, e non ama queste romanticherie. Ci siamo messi in moto, per ritornare al paese. Io trovo il modo d'avvicinarmi a lei, che non mi vede, chinata com'è a coglier ramoscelli di menta lungo la proda di un campo. --Dunque,--le dico,--scriverò i versi sul frate? Si volta, mi guarda, abbassa gli occhi e risponde: --Faranno piacere ad Adriana; li scriva pure. --Non scriverò niente, allora; --ribatto io, punto sul vivo. --As you like it; --dice ella di rimando. --Che significa ciò? --Come vi piace; è il titolo di una commedia di Shakespeare. Ha già disimparato l'inglese? Mi dice queste cose con un tono che mi leva la voglia di proseguire la conversazione. Ho un diavolo per occhio, e sto per assestare una pedata a Buci, che viene a strisciarmi contro una gamba. Debbo calmarmi, tuttavia, perchè le Berti son vicine e mi chiamano. Si rientra indi a poco nell'abitato di Dusiana, e si delibera sull'ora del ritorno. Ma qui il commendator Matteini ha un'idea luminosa, e la sottopone ai lumi della luminosa contessa. Si è stati così bene per la colazione all'Albergo di Roma, che in verità si potrebbe rimanere a pranzo e in Corsenna non si ritornerebbe che per l'ora dell'arlecchino. Piace l'idea, e si comunica all'albergatore, che la trova degna di noi. E mentre egli si metterà in quattro per servirci, desideroso di farci anche assaggiare le trote del fiume noi andiamo a visitar la chiesa parrocchiale, l'oratorio e tutte le antichità del luogo non perdonando nemmeno ad una di quelle croci di Baldassarre che si vedono piantate lungo la via maestra in tanti paesi campestri, con tutti gli emblemi della Passione e che prendono il nome dal povero vagabondo, fattosi, un cinquanta o sessanta anni fa impresario di simili devozioni per le terre d'Italia. Avanzandoci ancora del tempo, si gira Dusiana per tutti i versi; i tre porticati della piazza ci trattengono un'ora buona, mentre le signore entrano qua e là nelle botteghe spogliando le vetrine di cento cose inutili, rimaste invendute dall'ultima fiera. Finalmente è l'ora del pranzo, e si va a fargli onore, onorati anche noi alle frutta da un concerto musicale venuto a rallegrarci delle sue scelte armonie davanti all'ingresso dell'albergo. Le signore sono piacevolmente commosse da questa delicata attenzione; vogliono far entrare i musicanti, per offrir loro il bicchiere della riconoscenza, e dànno l'incarico a me di fare il complimento. Me la cavo alla meno peggio, conchiudendo in questa forma: --Sapevamo, o signori, che Dusiana era una nobilissima terra, abitata da un popolo civile intelligente al sommo, forte per industrie, fiorente per arti gentili. Ma in verità ignoravamo che il suo concerto musicale fosse di tal forza, come noi l'abbiamo potuto sentire poc'anzi. Porteremo, o signori, un'eco fedele delle vostre glorie a Corsenna. Così potessimo sperare che voleste voi portarci il concorso della vostra valentia nella occasione di una accademia di beneficenza, che stiamo preparando colà. Anche la mia idea piace, è accettata dal maestro capobanda, e acclamata da tutti. Da tutti? mi spiego; anche qui mi è mancata l'approvazione di Galatea, o, se pure l'approvazione c'era, non mi è stata manifestata nelle forme convenienti. --Ma che cosa ne sa Lei, dell'accademia? --mi chiese ella poco dopo, con la sua aria scontrosa. --So tutto io, signorina; il mio angelo mi dice tutto; --risposi. --La contessa l'ha informato. --Prima di tutto, la contessa non è il mio angelo; in secondo luogo non so niente da lei. Le ho resa la botta dell'inglese, ed ella ne è rimasta un po' sconcertata. Ma non più; si parte finalmente. La contessa mi vuole nella sua giardiniera, forse in premio della storia del frate e dell'invito al concerto musicale di Dusiana. Galatea, ch'era già salita con lei, non ha più modo di andarsene. Quanto a me, non accetterei; ma ci ho qui i miei tre noiosi; voglio averli sotto mano e patullarmeli anch'io, se mi riesce. Filippo, per non destar gelosie, va nell'altra giardiniera colle Berti. La contessa Adriana, in verità, ci ha perduto molto nel cambio. Son nervoso, irrequieto, fastidioso, pronto all'attacco, più pronto alla risposta, non lascio passar niente a nessuno; e mi sopportano tutti, perfino il Dal Ciotto, che due volte minacciato ricusa il ferro e dà indietro. La contessa, con ammirabile pazienza condita di grazia, mette pace da per tutto. Ah che giornata! che giornata d'alti e bassi, come tutte le giornate della misera vita! Ma per tutti gli Dei infernali io non sono mai stato così poco contento di me, come quest'oggi. --Ricapitoliamo; --ho detto a Filippo, quando finalmente ci siamo trovati soli al Giardinetto. --Ricapitoliamo; --m'ha egli risposto. --Quanto a me, ti confesserò che ho passato una buona giornata, lasciandomi vezzeggiare e osservando la mia gente. Mi sono trovato bene, come un pesce nell'acqua. --Ed io come un pesce nell'olio. --Friggendo, non è vero? Ti ho ben visto qualche volta. E non hai avuto occasioni di rompere con nessuno? --Le ho cercate, ma ho fatto fiasco. Ho detto a Enrico Dal Ciotto che si chiamano decadenti in arte solamente quelli che non sanno star ritti; ed egli non è andato in collera. Gli ho detto che le cravatte larghe le portano i petti stretti e mal formati... --E lui? --Mi ha risposto ch'era in tutto e per tutto della mia opinione. --Ah! quello è il più duro dei tre. E gli altri? --Ho domandato al Cerinelli perchè ridesse; e mi ha risposto: per la semplicità del contadino; ma Lei, come ha parlato bene, Lei! --Di bene in meglio. E il terzo? --Non gli ho detto niente, mi sono disanimato. --Tasta ancora quell'altro. È forse l'incaricato, il sorteggiato della combriccola. Quantunque, noi forse facciamo loro un onore che non meritano, immaginando che abbiano delle idee di battaglia. --Oh, per questo, non ne dubitare, le avrebbero. Ma io incomincio a temere che la contessa Adriana li abbia catechizzati minacciandoli di ritirar loro la sua grazia, se mai si arrischiassero a leticare con me. --Lo saprò; --disse Filippo. --Tu? --Io, sì; sono invitato per domattina al Roccolo. --Ah, bene; e ci andrai sulle dieci, m'immagino. --Sì, se pure vorrai darmene licenza. --Io? figurati! Sai bene quel che ti ho detto. E, a parlarti sinceramente, andando tu, mi liberi da un falso obbligo. --Che cos'è un falso obbligo? --Il dubbio sciocco di credersi necessario, il timore vanitoso che la tua mancanza sia notata e faccia dispiacere alla gente. Per questo dubbio, e per questo timore, quante volte si va dove non si vorrebbe andare! quante cose si fanno che non si vorrebbero fare! Da bravo, dunque, vai tu. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Quattordicesimo Il prologo... e l'epilogo. Diciotto agosto Mille Ottocento... Questa mattina il mio dolce Filippo è uscito di casa alle nove; avviato al Roccolo, si capisce, dond'è ritornato sul mezzodì, mentre io finivo di buttar giù il racconto della gran giornata di ieri. --Tre ore di conferenza! Mi congratulo; --gli dissi. --No, sai; mezz'ora per andare, con tutto il comodo mio, e mezz'ora per ritornare; son dunque state a mala pena due ore. La contessa avrebbe voluto trattenermi a colazione; ma io mi sono scusato, essendo in balìa del mio ospite ed amico. Per una prima visita ho voluto esser breve; mi rifarò un'altra volta; sempre che,--soggiunse maliziosamente Filippo,--non ti dispiaccia la cosa. --Ma no, ma no; quante volte l'ho a dire, che non mi dispiace, che anzi mi fa un piacer matto? --Del resto,--rispose Filippo,--la tua dama è sciocca, quasi tanto sciocca quanto è bella. Mi ha parlato d'armi a tutto pasto; non sapeva, non voleva parlarmi che d'armi. Io tentavo di fare qualche scorreria nel campo letterario, che non è veramente il mio forte; ma lei, non dubitare, mi levò sempre l'incomodo, ritornando alle armi. --Avrà voluto tastarti. --Che! Lo Spazzòli, se mai, le ha fatto ben capire che sono un ammazza sette e uno stroppia quattordici. Avrà creduto piuttosto di farmi piacere, mostrando di trovar gusto nelle mie occupazioni favorite. --Come ha fatto con me, parlandomi sempre di versi. --Sicuramente. Quella donna, caro mio, è come gli specchi, non sa che riflettere le immagini a cui si trova di rimpetto. Perciò mi ha detto di non aver simpatia che per gli uomini animosi, per gli uomini valorosi, pieni d'onore e di cavalleria; mi capisci? Tutte queste belle cose erano là, rappresentate, incarnate nel tuo umilissimo servo. Ah, che burlette! E bisogna aver l'aria di prenderle per buona moneta. Mi ha domandato poi se mi sono mai battuto per una donna; ed io penso di averla un po' mortificata, dicendole troppo presto di no. Chi sa? forse l'avrò consolata, soggiungendo che non mi si era ancor presentata l'occasione. La donna che amerò è certamente nata; guai a lei se aspettasse ancora a nascere, perchè vorrebbe ritrovarmi già troppo stagionato; ma il fatto sta ed è che io non ho avuto occasione di far niente in onor suo. Qui, come ti puoi immaginare, un'occhiata fosforescente, oh molto fosforescente. Che cosa vorrà dire? Lo domanderò questa sera alle lucciole, che di queste cose se ne dovrebbero intendere. Che bel tipo, la tua contessa! Hai ragione a non esserti invaghito di lei; come hai torto, lasciatelo dire, a non invaghirti dell'inglesina. --Perchè? --Perchè quella è una fanciulla d'oro. --Con la sua parte di lega, vorrei rispondere; ma tengo prudentemente la restrizione per me. --Caro mio,--gli rispondo in quella vece, io temo d'essere un po' --stravagante e disadatto agli amori. Ricordi quello che disse la --bella veneziana a Gian Giacomo Rousseau: Zaneto, lassa star le done --e studia le matematiche. È carità fiorita non se ne dubita nemmeno che rallegrando il cuore santifica la vita. E i bambini cari? Oh, ci ho messi anche quelli, mi ci sono dilungato sulle bionde testine, speranze di Corsenna; gran terra, le cui lodi si lascian nella penna; notando solamente, per non parervi senza la virtù così rara della riconoscenza che non abbiam ricordo d'un angolo di mondo così verde e tranquillo, così caro e giocondo. Ah sì, giocondo davvero! e caro, poi, caro come i miei martelliani. Quest'oggi, salito al Roccolo per la penultima prova, gran novità; ci ho trovata la signorina Wilson. Ha aperte le labbra e socchiusi gli occhi ad un risolino malizioso; poi mi è diventata di sasso. Pure, vedendo lei, avevo detto subito alla padrona di casa: --Ah, bene; sono felice che sia qui la signorina Kathleen. Ella non ignora che preferisco il nome di Kathleen a quello di Kitty. Ma neanche questo è bastato a rabbonirla. --Perchè? --mi domandava frattanto la contessa Adriana. --Perchè recitando il prologo avrete oggi per la prima volta l'idea di trovarvi davanti al gentile uditorio. Finora non avete avuto da recitare che davanti al maestro; chiamiamolo pure così. La contessa Adriana non badò più che tanto alla mia sottile trovata. Badandoci un poco, avrebbe potuto rispondermi: Vi è venuta ora, l'idea? Non siete voi, signor Morelli degnissimo, voi per l'appunto, che non avete voluto nessuno alle prove? neanche i miei poveri satelliti, che per il vostro capriccio hanno dovuto cangiar l'orario della prima visita? E ce n'è voluto, sapete, a persuaderli, tanto erano pieni di stizza! Così avrebbe potuto rispondermi, la signora del prologo. Ma ecco che cosa avrei potuto replicarle io, e con un gusto matto: --Quei vostri satelliti io non li posso patire. E non già perché vi fanno la corte, badate, ma perché mi dan noia. Non verrei da voi, signora mia gentilissima, se non fosse la speranza di farne uscire qualcheduno dai gangheri. Non voglio che nessuno s'immagini di potermi metter paura, capite? Per ciò che riguarda voi e la vostra bellezza, quanto più ci penso, tanto più mi avvedo di amar Galatea. Sicuro, Galatea; non sapete chi è Galatea? Una gran birichina, che m'ha scagliato un pomo, e poi è fuggita. Et fugit ad salices. E mi fugge, insieme con lei, anche quel malandrino di Buci; l'ingrato, ch'ella si tira sempre sull'orma. Dove vanno, ora? Non so; non riesco a indovinarlo; certo, non vanno all'Acqua Ascosa, dove son ritornato tante volte, senza aver mai la fortuna di combinarli dopo quella gita fatale con voi e dopo il mio stratagemma molto innocente e punto necessario. Ah, signora, se sapeste come mi avete dato noia con quell'incontro casuale al mulino, dove io passavo col mio Teocrito in tasca e pensando a voi come al gran Cane dei Tartari! Quella passeggiata fu l'origine di tutte le mie disgrazie. Faccio l'uomo, m'irrigidisco sotto la maschera, sto sulla mia; ma non sono contento di me, com'è vero Dio, non sono contento di me. Passar io per un vostro adoratore! Ma fossi matto! Con tutta la vostra bellezza, consacro il vostro capo agli Dei infernali. Il punto d'onore mi trattenne accanto a voi, il maledetto punto d'onore; ed ora anche il prologo, che bisogna imbeccarvi con tanta fatica avendo le orecchie intronate dalle vostre cantilene corali, dalle vostre inflessioni nasali. Maledettissimo prologo, che la signorina Galatea non ha voluto recitare!--. Mi avrebbe lasciato giungere fin qua, la signora contessa? Credo di no. Se mi avesse lasciato parlare così, le avrei detto ancora: --Perchè vedete, signora? voi siete stata la pietra di paragone. Proprio di questi giorni, legato in apparenza al vostro carro, ho capito me stesso. E l'altro dì, quando Filippo, ritornato dal Roccolo, mi ha raccontato che gli avevate fatte tante moine di quelle che sapete far voi, neanche una fibra si è scossa in tutto il mio essere, non un capello si è mosso. L'amico mi ha soggiunto che voi gli diceste assai bene di me, ma con certe restrizioni intorno al mio carattere; e l'unica pena che io ne ho sentita è stata quella che di restrizioni non ne aveste fatte di più. Sappiatelo bene; avevo bisogno di voi per intendere come sia maravigliosa la semplice bellezza di Galatea. Voi ci avete la fosforescenza, bellezza di lucciola, a cui è necessario il contorno dell'ombra. Non dico che non siate bella anche al sole; parlo così per necessità di compiere il paragone; intendo di dire che alla vostra bellezza è necessario l'accompagnamento delle abbigliature, delle acconciature, degli artifizi della moda. Tutto vi sta bene egualmente, lo so; ma nel fatto non siete che un magnifico figurino, anzi diciamo uno splendido modello di vimini fatto a pennello nei suoi contorni, per uso delle modiste. Quando si è capito ciò, non occorre più altro. E si capisce in capo a tre giorni; dopo il qual termine la vostra bellezza non dice più nulla ad uno che abbia conosciuto Galatea, cioè la donna vera e la ninfa il frutto primaticcio che ha sapore in se stesso e non dallo zucchero in cui bisogna giulebbarne tanti altri il flore che ha una fragranza sua, senza bisogno di opoponax e di pelle di Spagna. Che orrore! direste. Ma io, arrivato a questo punto vorrei proseguire: --Notate che vedo e riconosco i difetti di Galatea. Ne ha; oh se ne ha! Quella sua passione per tutti i giuochi, per tutti i divertimenti! Bisogno irrefrenabile di moto, lo capisco; ma io, se fossi padrone di quel cuore, non vorrei tanto moto, non vorrei tutto quel vivere fuori del guscio, come fa l'argonauta; vorrei meno racchette, meno remi, meno tuffi in acqua, meno balli, e un po' più di languore femmineo. Ma è così giovane! più giovane del vero. Infatti, potrà avere vent'anni d'età; e frattanto il suo pensiero ne ha quindici, con tutte le mariuolerie, le impertinenze, i dispettucci di una bambina. Ah, scellerata! non vorrei confessarlo, e l'adoro. Guai a me, contessa, se queste cose io le dicessi a voi. Ma le scrivo nel mio memoriale, un libro che apro io solo, che dovrò leggere io solo. E qui, tanto per pigliarmene una satolla, aggiungo volentieri: Long live the queen of my heart! hurrah for Galathea! Galathea for ever!--. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Quindicesimo Per quei cari bambini. Ventisette agosto Mille Ottocento... La fatica è stata molta, quest'oggi, per condurre a buon fine l'impresa, come in questi ultimi giorni per prepararla. Diceva bene iersera il commendator Matteini, mettendo gli ultimi numeri arrotolati nella gran ruota della fortuna che il fare della beneficenza non è come sorbire un uovo fresco. Il degno uomo confessava candidamente di non aver lavorato mai tanto, nella bellezza dei trentacinque anni della sua vita ipotecaria. Anch'io, colla cura del concerto musicale, con quell'altra del prologo e poi con cento piccole cose dell'alta direzione, sono stato occupato la parte mia; ed oggi, finalmente, alla stanchezza intellettuale si è aggiunta la stanchezza fisica che m'ha fatto rimanere due ore a tavola, quantunque senza voglia di mangiare o di bere. Stasera ho ricusato di muovermi da casa, ed ho lasciato andar solo il mio ospite. Che uomo d'acciaio, quello! Pare, a vederlo, che sia stato a veder gli altri, mentre ha lavorato anche lui come un negro. Consoliamoci, perchè le cose sono andate a quel dio. La sala era parata benissimo, e il divo Terenzio ha meritati davvero gli elogi di tutta la colonia villeggiante. I ritratti del re e della regina, tolti per l'occasione dalla sala dell'Asilo, sono stati appesi nel fondo del palco improvvisato sotto un baldacchino di drappelloni rossi due tappeti della contessa Quarneri tra corone di quercia e festoncini di fiori. E di mazzi di fiori disposti a losanghe si abbellivano le pareti della sala, che erano tutte inverdite con frasche di castagno. Dio, quanti chiodi ci son voluti, per fissare tutta quella roba che aveva poi da durare una mezza giornata! Non fu così facile, del resto, dissimulare la bruttezza del pavimento; ma su quello erano tante file di sedie, che quando la gente ebbe preso posto, l'ammattonato scomparve per due terzi della sua superficie; un terzo, nel mezzo della sala, era coperto dal tavolato, messo là per le prove di scherma. Si fece porta alle dieci del mattino. Avevamo preparato cinquecento biglietti d'ingresso, a cinquanta centesimi l'uno; e s'intende che, salvo i venduti a chi ne faceva richiesta, ce ne spartivamo il grosso tra noi. Una cinquantina erano già necessarii per noi villeggianti e per la gente di casa; un centinaio furono presi dai naturali di Corsenna; il resto fu distribuito da noi, all'ultim'ora, e gratis, per fare una piena spettacolosa. I Corsennati, che stavano per istrada a guardare verso l'uscio della filanda, gradirono assai quest'atto di generosità; forse lo avrebbero gradito, mezz'ora prima, anche quelli che erano dentro e che avevano dovuto pagare il biglietto, la più parte per onor della firma. I Corsennati son gente savia, tanto che si potrebbero dire più esattamente assennati; e pensano che se i signori vogliono fare del bene, farebbero anche meglio a farlo intiero. Nondimeno, e paganti e non paganti si son mostrati soddisfatti ad un modo, e non ci hanno lesinati gli applausi. La banda di Dusiana aperse il fuoco, assordandoci con la più rumorosa delle sue marce guerriere. Fu applaudita a furore, e si gridò viva Dusiana; il che non è mai male tra popoli contermini, che hanno di tanto in tanto i loro piccoli screzi e dissapori. Già si voleva il bis; ma il capobanda fece un gesto che voleva dire: abbiate fede; ci sentirete anche più del bisogno. dove non mancò la Casta diva nè il suo contrapposto del Guerra, guerra. Quello era il momento buono per metter mano all'armi. Discese Filippo Ferri sul tavolato, e lo seguì Enrico Dal Ciotto. Terenzio Spazzòli, uomo tagliato a tutti i grandi uffici, con molta dignità prese a tenere la smarra. L'assalto è, per consenso universale, assai bello; non già perchè i Corsennati siano intendenti in materia, ma perchè assistono per la prima volta ad uno spettacolo di quella fatta. Il povero Dal Ciotto ha più audacia che perizia di schermitore: ha preso una bottonata, due, tre, senza collocarne una delle sue; quattro, cinque e sei, con eguale risultato. Ma qui Filippo Ferri si è mosso a compassione; ha un po' rallentato il suo giuoco, e si è fatto toccare ad un braccio; più di striscio, in verità, che di punta; ma s'è affrettato ad accusar ricevuta. Pare ad Enrico Dal Ciotto di potersi rifare; ne busca una settima, e si dà allora per vinto. --Son proprio fuori d'esercizio; --conchiude, rivolgendosi alle signore. --Ma sono felice ad ogni modo di aver fatto brillare il giuoco del signor Ferri; un giuoco veramente magistrale. Bravo satellite! Così mi piaci; senza rancore, con un granellino di spirito, che non avrei immaginato mai, e che son lieto di riconoscere. Si domanda il bis; ma Enrico Dal Ciotto è stando, e non lo concede. --Si provi Lei; --mi dice la signorina Wilson, che è seduta ai primi posti, e che non dubita di rivolgermi il discorso, quando c'è gente. --Volentieri; --le rispondo; --per farmi battere. E m'avanzo sul tavolato, per calzare il guanto o metter la maschera. --Animo!--mi bisbiglia Filippo, mentre mi aiuta fraternamente nell'opera. --Qui si parrà la tua nobilitate. Lo spero bene. È chiaro come il sole, che ne buscherò parecchie, anzi molte; ma non farò la figura di Enrico Dal Ciotto, e ne restituirò più d'una. Incominciamo guardinghi, studiandoci l'un l'altro, facendo di passata un po' di fioriture accademiche. Filippo Ferri ama i principii a tavola; li ama ancora sul tavolato. S'impegna un giuoco serrato di finte, di parate, di attacchi e di contrattacchi, d'intrecci e di sparizioni che diverte un mondo, come al giuoco del pallone una lunga sequela di colpi senza lasciar ruzzolare il pallone per terra. Quella prima messa in guardia è senza bottonate; la folla degli spettatori va tutta in visibilio. gridano di qua e di là; come fanno? Egli accenna del capo, e sembra volermi dire sotto la maschera: finalmente! è mezz'ora che l'aspetto. Ancor caldo delle mie sciabolate, canticchio in cadenza coi suonatori il Cara patria, già madre e reina e l'Empia lama or l'indovina, non dispiacendo neanche al trombone, a cui è affidata la frase melodica in discorso. Ma una voce più graziosa, sopra tutto più intonata della mia, rallegra l'uditorio. È la voce della signorina Virginia Berti, che arpeggiando sulla sua mandòla canta due belle canzoncine spagnuole. Anche a lei, molti applausi: i Corsennati, sicuramente, dal continuo picchiare, hanno già le bollicine alle mani. E ancora non abbiamo finito; ecco il bello che viene, con una fila di bambini, tutti vestiti ad un modo che si schierano sul tavolato e cantano una strofetta di ringraziamento. Il bello, ho detto: ma a me non piace, essendomi sempre parso un rompere il turibolo sul naso ai così detti benefattori e un profanare la onesta dignità dei così detti beneficati il far cantare una filza di complimenti smaccati, da quelle care bocche innocenti. Non piace a me, ripeto; piace nondimeno agli altri, e perfino ai parenti di quelle tenere vite; passi dunque il ringraziamento cantato. C'è poi una bella tombolina che si presenta sul palco, e recita un paio d'ottave: non si capisce niente di ciò ch'ella balbetta; ma la tombolina balbetta con tanta grazia, che ne son tutti inteneriti e la levano di lassù a braccia tese, le fanno carezze, la divorano coi baci. Il concerto è finito; si dispongono le mense pei bambini, ai quali è dedicata la festa. La banda di Dusiana intuona la marcia reale, e questo mi piace; ma che dico, mi piace? È una vera trovata. Non sono quei bambini i re dell'avvenire? Godete, bambini, il vostro primo giorno di regno; e non vi manchi corte bandita a tutti gli altri che seguiranno. Noi vi lasciamo alla vostra dolce occupazione, per prendere una boccata d'aria, ed anche uno spuntino che la cortesia di Terenzio Spazzòli ha fatto servire a noi in un'altra sala della filanda. Finito lo spuntino degli artisti e il desinare dei fanciulli, si va nel cortile ad aprire il tiro al bersaglio; tiro di pistola, s'intende. Lo inauguro io, con un centro tanto fatto. --Ma voi siete un mago!--mi grida la contessa Adriana. --Chi vi potrebbe resistere? --Oh povero me! per un po' di fortuna!--rispondo umilmente. --Certo, mi sono sempre esercitato, per avere un colpo abbastanza sicuro contro chi mi vuol male. Spara a sua volta Filippo, e non fa che centri, puntando a mala pena. Spara anche il divo Terenzio, discretamente bene, cogliendo sempre il bersaglio in vicinanza del centro. Enrico Dal Ciotto, invitato a sparare, si scusa col braccio stanco; del resto, è un po' fuori d'esercizio. Meno geloso dell'arte sua, si prova il Cerinelli, e qualcuna ne indovina. Quanto al Martorana, è una sbercia senz'altro, ed ha il buon gusto di convenirne. Tastato anche quello, e risponde picche. Insomma, sconfitti tutti e tre, i miei fieri satelliti faranno molto a potersi ritirare in disordine. Enrico Dal Ciotto si rifà un pochettino alla ruota di fortuna, guadagnando al primo numero un servizio da tavola per venticinque persone. È la solita canzonatura di tutte le lotterie; un mazzo di venticinque stecchini. Questo dei premi umoristici, è il caval di battaglia del divo Terenzio, che fa stupendamente da segretario alle signore venditrici. La ruota gira, rigira, senza fermarsi mai, ma non fruttando che premi di pochissimo conto. Delle cose migliori si fanno lotterie particolari, a mezza lira, a una lira al numero. A quella e a queste, poco alla volta, tutta Corsenna si scalda; e mentre qualche bel capo, qualche utile arnese è portato via, i ragazzi del paese fanno bottino di trombette di zufoli, di tutte le piccole carabattole che i grandi hanno guadagnate, ma regalano loro, non sapendo che farsene. A me, tra le risate universali, tocca un bavaglino; e dopo una diecina di polizzini bianchi, un altro arnese da bimbi, una cuffina. Son destinato; me lo dicono tutti, ridendo alle mie spalle: ma io non mi spavento per così poco, e inalbero arditamente i miei piccoli trofei. Enrico Dal Ciotto riesce finalmente a vendicarsi della mala fortuna, guadagnando una sveglia, niente di meno. Beato lui! gli servirà per destarsi di buon mattino, il giorno che dovrà far le valigie, che Iddio l'accompagni. La fiera di beneficenza ci porta via tre ore buone. Oramai non ne possiamo più. Siamo in moto dalle nove del mattino; sentiamo il bisogno di sedere, e non per pochi minuti. Inoltre, lo spuntino del mezzodì non ha fatto altro che aguzzar l'appetito. Gli artisti lasciano il teatro delle loro glorie alla vigilanza del segretario comunale e vanno a desinare all'osteria, piuttosto male, ma non senza buon condimento d'allegrezza. Poi, tant'è, vogliono dare un'ultima occhiata alla fiera, contendersi gli ultimi doni, sentire le ultime suonate della banda di Dusiana. Tutto è venduto, portato via alla fortuna del polizzino; restano i banchi vuoti e la cassa piena. Si son fatte seicento novanta lire; paion poche, e si arrotonda la cifra, quotandoci in parecchi per aggiungerne dieci. S'intende che sono settecento lire nette, da consegnare alla direzione dell'Asilo. Le spese le abbiamo fatte noi villeggianti, così per la banda di Dusiana come per l'arredamento dello stabile e per l'ordinamento della fiera. Dei doni per la lotteria, i due terzi sono stati regalati dalla contessa Quarneri. Sia detto a sua lode; non diventerà mai una grande attrice; resterà sempre una cortese signora. Tutti han lavorato quest'oggi; ma un po' meno la signorina Wilson, che non ha voluto assumersi nessuna parte nell'accademia. Si è per contro occupata assai della fiera, in compagnia del commendator Matteini e di Terenzio Spazzòli. Buci ha partecipato largamente a tutto il trattenimento; sempre in moto per la sala del concerto, in quella dello spuntino, alla fiera, all'osteria, poi da capo alla fiera. Sul finir della festa è diventato quasi un personaggio importante. Non ha voluto riconoscere il suo antico padrone, che voleva fargli una carezza, vedendolo così lustro di pelo. Per compenso, non ha nemmeno guardato il suo padrone odierno, e legittimo per virtù di regolare contratto. Due o tre volte, passandomi egli a tiro, m'è tornata la voglia di assestargli una pedata. Ingratissimo cane! La festa è finita, almeno per quanto riguarda gli artisti. Ultimi fanno ancora qualche cosa i filarmonici di Dusiana rumoreggiando per quanto è lungo il paese, e accettando ancora un bicchiere ad ogni frasca ad ogni bottega, fino a tanto che non giungono davanti alla giardiniera che deve trasportarli a casa loro madidi di sudore e di vino, ma più d'amore fraterno per i loro buoni vicini di Corsenna, a cui dopo la loro partenza, non rimangono che le fisarmoniche locali per continuar la gazzarra e ballar sulla piazza. A memoria d'uomini non si è mai visto tanto tripudio in Corsenna. Beneficenza, son questi i tuoi miracoli. E quando poi ti si è fatto onore senza secondi fini, come nel caso presente per solo amore del nostro simile, con un accordo perfetto tra i promotori che non ne fu mai tanto tra i suonatori di Dusiana, bisogna proprio andar superbi di noi medesimi e conchiudere che il mondo non è brutto quanto si dipinge. Sono le undici, e suonano al cancello. È l'amico Filippo, il buon fratello che arriva, che torna da godersi il resto della serata nella graziosa compagnia della contessa Adriana. Smettiamo; voglio andarlo a ringraziare di tutto quello che ha fatto per me... PS. Ma bene, benissimo! Filippo ha lavorato anche lui per la gloria. Ecco le sue parole: --Rammenterai quel che ti ho detto due giorni dopo il mio arrivo. Bisogna mutar registro. Scoperto l'uomo d'armi, e forse indovinato il violino di spalla era necessario non aspettare i nostri satelliti, ma andar loro incontro con qualche dimostrazione di forze. Questo si è fatto, più presto e meglio che non ci fosse dato sperare. Anche tu, in una settimana d'esercizio, hai fatto prodigi, e la giornata d'oggi è stata un trionfo per te. --Sì, ma come mi hai validamente aiutato!--risposi. --E come mi hai cacciato avanti... contro il merito mio! --No, sai, o ben poco. Ammettiamo pure che non mi avresti dato la prima; quanto al resto, hai fatto il tuo potere, come io facevo il mio. Sei diventato fortissimo, e te ne faccio i miei complimenti. Già, quando si è avuta una buona scuola, non si dimentica più. Sono contento di te, quanto ne saranno scontenti i satelliti della contessa Adriana. Scommetto che se ne vanno entro i sette giorni. Felice mortale, a te. --Ti ridico per la ventesima volta, che non ne sono innamorato. Sciolta la mia questione d'amor proprio con quei là, penso a lei come al gran cane dei Tartari. --E allora tanto meglio, o tanto peggio. Avrai tempo e libertà per ardere i classici incensi ad un'altra. --Ma che! a nessuna, mio caro. Sai pure che il mio poema mi assorbe. --E dalli col tuo poema; --gridò Filippo, con accento di comica stizza. --Io, vedi, se avessi un poema da finire, e sperassi con fondamento di trovare un editore lo butterei dalla finestra, il poema, solo per un sorriso della signorina Wilson. --Che! come? --balbettai. --Ma tu, fradicio di letteratura, non capisci più niente di niente; --continuò Filippo, infervorato nel suo ragionamento. --Ebbene, tanto meglio; sei uno di meno in giostra. Amo quella ragazza; e se mi riesce, la sposo. --Ah sì? --Certamente. Ma ecco,--soggiunge Filippo, rìdendo,--senza volerlo, si casca a ripetere il tuo dialoghetto col signor Enrico Dal Ciotto. Eccoti dunque, mio caro Rinaldo, eccoti dunque il segreto dell'anima mia. Per una volta tanto, sono innamorato morto. E poichè tu vuoi avere tanta gratitudine per me, che non ho fatto niente o ben poco in tuo favore, e perchè, finalmente una mano lava l'altra, mi farai la grazia di aiutarmi un po' tu, con qualche buon discorsetto preliminare alla mamma. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Sedicesimo Mattina e sera. Ventotto agosto Mille Ottocento. mattina. Sono rimasto male, molto male, tanto male, che non ho saputo rispondere quello che andava risposto. Si vedrà, gli ho detto; ed egli se n'è contentato. Si vedrà... si vedrà... Vivaddio, non si vedrà niente, me vivo. Ma che cosa c'è di vero? che cosa c'è di serio, nell'idea del signor Ferri? com'è nata? come ha potuto formarsi in una testa cavalieresca, sì, ma così poco romantica come la sua? Per amar così forte la signorina Wilson, bisogna che speri di esserne riamato. Per nutrire una speranza simile, è necessario che abbia avuto qualche occasione, qualche appiglio favorevole. Ma quale? in che modo l'ha trovato? Oh bella! come si trovano gli appigli, come si trovano le occasioni. Non avrebbe trovato niente, se fosse rimasto a casa sua; meglio ancora, non si sarebbe neanche avveduto della esistenza di una signorina Wilson sotto la cappa del cielo. Sciocco io, sciocco io, a farlo capitare in Corsenna. Doveva essere un pericolo, quell'uomo, un pericolo da per tutto e per tutti, con quella sua grand'aria di cavaliere antico. Le donne amano i forti. Quello è un corazziere, all'aspetto, con occhi d'aquila e una bocca di fanciulla. E sono i temibili, questi; non si sfugge all'immagine della forza, quando è accoppiata alla bellezza, alla bontà, alla grazia. È in natura. Ah sciocco, sciocco, tre volte sciocco! Non potevo condurla da me, quella stupida impresa? Senza contare che la mia matta fantasia aveva lavorato sopra una falsa supposizione. Erano tre ragazzacci, e niente più; con una certa voglia di parere impertinenti, ma senza il coraggio di giungere agli estremi. Ed ora, che si fa? Ho passato una notte d'inferno, dormendo male, e sognando che il corazziere la conduceva all'altare tutta bianca nella sua nube di merletti e di veli, colla corona di fior d'arancio sul capo. Io ero testimonio; naturalmente, nella mia condizione d'amico... e di sciocco. Bizzarro episodio di quella cerimonia: prima di rispondere il fatale monosillabo, si è voltata a mezzo dalla parte mia mi ha gittato un'occhiata birichina attraverso il lembo del suo velo, più tenue più diafano che mai, ed anche colle sue belle labbra vermiglie mi ha fatto boccuccia. Che ardire! e non pensava che potevano vederla? Il prete, a buon conto, ha notato il suo atto, e levando gli occhi si è volto a guardar me pensando, intravvedendo in un baleno Dio sa quante cose. Ma lei si era già voltata dalla parte buona, e proferiva il suo sì, un sì tanto acuto che ne tremò tutta la chiesa, ed io mi sono svegliato coi sudori freddi alle tempia. Mi sento male, questa mattina, e non parlo di alzarmi. Filippo è venuto in camera mia, ed approva la mia risoluzione di stare in riposo. --È la grande stanchezza di ieri; --dice egli. --Avrai anche la testa pesante; vedo che hai gli occhi un po' rossi. Ti consiglierei di metterti in corpo un'oncia e mezzo di magnesia effervescente. È la mia cura, quando non mi sento bene. Vedrai che ti passa ogni cosa. Non mi passerà niente, colla tua magnesia. Ritira piuttosto, rimangiati quel che mi hai detto iersera, assassino; e vedrai che salti faccio sul letto! Ma è stata un'infamia! Innamorarsi della signorina Wilson! di Kathleen! di Galatea! Per tutti i settemila!... Di tutte le disgrazie che mi potevano capitare, questa è la più grossa; è andato proprio a cercarla nel mazzo. E quanta cavalleria, per domandarmi, per voler sapere ad ogni costo se fossi invaghito della contessa! Era perfino diventato noioso, col suo non volersi persuadere. Ora capisco il suo giuoco; mi ci voleva inchiodare, al Roccolo; magari facendomi ingelosire un pochino di sè, per aver poi il merito di ritirarsi davanti a me, di lasciarmi il passo franco. Sì, è così, non altrimenti. Egli non aveva avuto da lei nessuna di quelle lusinghe che mi voleva far credere. Infatti, a chi ha dato ieri il premio di un fiore, la signora contessa? Oh, quel fiore, quel fiore! ci voleva proprio quel fiore del malanno, per meritarmi un altro sgarbo di Galatea. Galatea, Galatea! Penso che voi abbiate fisso il chiodo di farmi impazzire. Per una passeggiata innocente, per un incontro non potuto prevedere, non potuto evitare e del quale non avete nemmeno certezza, trattarmi così male, via, è un po' forte. Rizzarmi muso, sfuggir tutte le occasioni di ritrovarvi presso di me di barattar due parole con me, non vi pare una crudeltà senza esempio? Da che tigre arcana siete voi nata sia detto col massimo ossequio per la vostra signora madre i Dopo tante belle cose che abbiamo fatte insieme sui monti dopo tante graziose birichinate per pigliarvi spasso di me, dovevate mutarvi di punto in bianco a quel modo? Si andava così bene d'accordo nelle ragazzate! mi sentivo ritornar così giovane accanto a voi! La vita con voi sarebbe stata così bella! tanto bella che per un momento ne ho avuto il capogiro, e mi sono sforzato di scacciarne l'idea. Ah sì, gran sapiente che sono stato! Ero uscito un tratto fuori dalla soglia del mio paradiso, e m'han chiuso l'uscio dietro le spalle. Che c'è? Una lettera, e larga tanto, col bollo comunale di Corsenna. È il sindaco che scrive, per ringraziarmi. Non han voluto perder tempo. Settecento lire di sussidio all'Asilo, meritavano questa sollecitudine. Ma perchè a me? Perchè son io il personaggio più importante della colonia, l'amico più vecchio di Corsenna, il primo capitato tra questi monti; e finalmente, vegnendo a dir el merito son io che ho fatto tutto. Benissimo; sta a vedere che uno di questi giorni mi conferiscono la cittadinanza. Son io, veramente io, che ho fatto tutto, e non ho male che non mi sia meritato! Al diavolo! non ne posso più. Sento che schiatto, se sto ancora cinque minuti qua dentro. Ventotto agosto Mille Ottocento. sera. Volevo levarmi una spina dal cuore. Dove sarà andato il Ferri, che m'è uscito di casa attillato, spalmato, ripicchiato come uno sposo? Dalla contessa, non credo; dalle Berti, meno che mai; dalle Wilson, dunque? Potrebbe darsi; a buon conto, andiamo a vedere. Evitando le strade, per altro; girando dai campi, strisciando tra i boschi. Ho il territorio di Corsenna sulla punta delle dita. E giungo in vista della casina dove stanno le Wilson, e do un'occhiata intorno, prima di uscire dalla macchia. Ho fatto bene a non fidarmi troppo; ecco Filippo, eccolo là che sale dalla strada maestra, avviato per l'appunto alla casina di color rosa per la quale io diventerò verde, pur troppo! Eccolo là; o, my prophetic soul! presaga anima mia! Come è vero che la gelosia dà sempre nel segno! Ed ora ch'egli è entrato, andrò io? Bella figura ci vorrei fare! Mi atterrò all'altra, peggiore, più brutta, ma almeno solitaria e non vista, di starmene in sentinella. Per quante ore? Le Wilson fanno la prima colazione, il breakfast, alle otto, e oramai sono le nove suonate; la seconda, il lunch, al tocco, e ce ne avremo ancora per quattr'ore. Poveri noi, se il signor Ferri s'incanta laggiù fino al lunch! Vorrei vedere anche questa, che non sarebbe poi di buon genere. Sediamo. Ma per che fare? Non posso leggere; non vedo neanche le parole. Ah gelosia, brutto male! Che cosa le dirà ora il signor Filippo degnissimo? Parleranno della gran giornata di ieri, della sua valentia, delle sue botte diritte, segnatamente dell'ultima che m'avrebbe passato fuor fuori come un ranocchio, se il fioretto non avesse avuto il bottone. E lui tutto umile in tanta gloria; non è così che va fatto? Un colpo di fortuna, debolezze; parliamo d'altro. Lei, signorina, era bellissima, ieri, con quella sua marinara. Semplicissima, e brillava più di tutte. Ah briccone! gliene dirai tante, che qualcheduna le toccherà il cuore. Ma tu non potrai dirle la meglio, non la potrai chiamar Galatea; non lo sai, tu, il nome arcano della signorina Kathleen. Che novità è mai questa? Sono passati appena venti minuti, e Filippo ricomparisce nel viale. Se ne va? Certo, e non di gamba malata. Visita breve; perchè? Son curioso di saperlo. Essere al fianco di Galatea, ed alzarsi per prender congedo; ecco due termini contradditorii, strani, insociabili. Ah, non ci reggo più. Filippo è già in fondo al viale; gira il canto, sparisce. Avanti dunque, usciamo dalla macchia, andiamo noi a vedere come ci accoglie Galatea. --È permesso? --Avanti. Oh, signor Morelli! che buon vento? È la signora Wilson madre, che mi accoglie con tanta cortesia, levando gli occhi e la mano dal suo telaio da ricamo. Stringo quella mano che ella mi offre, e prendo la sedia che mi addita vicino a lei; una sedia ancor calda delle fiamme di Filippo Ferri. Egli stesso vien subito in ballo. --Se fosse arrivato cinque minuti prima,--soggiunge la signora,--avrebbe trovato qui il suo amico. --Oh, davvero? che peccato! --È stato così gentile,--ripiglia la signora,--da venir da noi, per ringraziarci di ieri. Non c'è veramente di che; noi non abbiam fatto nulla, o al più quello che han Tatto le altre signore, che non prendevano parte all'accademia. Ma che bella festa, non è vero, signor Morelli? e come è bene riuscito in ogni parte il programma! Una giornata indimenticabile; e indimenticabili, prima d'ogni altra cosa, i suoi versi. --Troppo buona, signora mia, troppo buona. Erano versi tirati un po' giù, per l'urgenza, e certamente avevano bisogno di lima. Ah, perchè la signorina Kitty non ha voluto recitarli? --Lei sa come è poco sicura di sè, quella cara figliuola. Per giuocare, per camminare, per ridere, non la passa nessuno; ma recitare dei versi, salire sul palco scenico, fosse pure in Corsenna, non è il fatto suo. Del resto, di che cosa si lagna? i suoi versi sono stati recitati benissimo. --Le pare? --Sì, con una grazia adorabile. Ho capito; la consegna è di trovar tutto bene. E frattanto Galatea non si vede spuntare. --Ma con un po' di cantilena, non è parso anche a Lei? --ripiglio, non volendo adattarmi. --Non me ne sono avveduta; e mia figlia nemmeno, che anzi ne è rimasta incantata al pari di me. Ma gli autori sono incontentabili, se lo lascia dire? Ed hanno ragione, vagheggiando essi un ideale, che forse non è possibile raggiungere in terra. Ma Lei, signor Morelli, si lasci anche far complimenti per la sua valentia di schermitore. Il signor Terenzio Spazzòli, che di queste cose se ne intende benissimo, l'ha proclamato uno spadaccino di prima forza. --Ahimè, non di primissima. --Ebbene, che vuol dire? C'è sempre qualcuno che in una cosa sola ci può superare: ma è già bello esser forti in molte, non Le pare? Quanto alla scherma, pare che il suo amico Ferri sia il non plus ultra. Ma che persona a modo! che perfetto cavaliere! e niente superbo, niente millantatore! Ecco gli uomini come li intendo io che in verità ne avevo trovato, non meritandolo, uno stupendo esemplare. Ma non parliamo di ciò; --soggiunse la signora Wilson, mandando un sospiro alla buona memoria del padre di Kitty. --È solo, di casa sua, il signor Ferri? Che idea si fa della vita? che disegni vagheggia per il suo avvenire? Gli uomini come lui interessano sempre. Son creature nobili; si vorrebbe saperle egualmente felici. To', sarebbe questo il momento buono per dirle... Ah sì, che idea buffa ci ha avuta il signor Filippo Ferri! Io...io? fossi matto! --Chi sa dove veda egli la propria felicità? --rispondo alla signora Wilson. --Alla sua età, che non è più giovanissima, e non è per contro matura abbastanza, idee ne vengono molte, e si dileguano ancora. --Amore di libertà, intendo benissimo; --conchiuse la signora. --E forse hanno ragione. È così difficile indovinarla!--. Oh sì, molto difficile, vorrei rispondere; ma parli al singolare, e per lui. Quanto a me, l'avrei indovinata benissimo. E frattanto, Galatea non si vede. --La signorina Kitty studia sempre? --domando. --Oh no, siamo in campagna, e la mia figliuola in campagna fa sempre il meno che può; sempre in giro, come una libellula, a far provvista d'aria e di sole. --Buona usanza!--esclamo. --Inglese od americana che sia, è una buona usanza davvero. Le nostre italiane... --Eccole qui; --disse ridendo la signora Wilson, che è nata per l'appunto italiana, e di Firenze; --le italiane al telaio, nell'angolo più riposto del salottino. Si fanno ancora quattro minuti di chiacchiere, e finisco di persuadermi che la signorina non è in casa. Si può egli credere che ci sia, e non voglia farsi vedere da me? In questo caso avrebbe dovuto dir troppe cose a sua madre. Del resto, se ci fosse, sarebbe comparsa prima all'amico Filippo; e Filippo non avrebbe fatto quella sua visita da medico. Egli se n'è cavato colla scusa dei ringraziamenti da presentare alle signore; come se fosse lui... che ha fatto tutto; ed ora è andato sicuramente dalle Berti, o dalla Quarneri, per passarle in rassegna... sperando di trovare in un luogo o nell'altro la signorina Wilson. Prendo commiato ancor io, ma non per imitare Filippo. Son sicuro che Galatea non è dalla contessa, nè dalle Berti, nè da alcun'altra delle signore di Corsenna. La compagnia è per l'ora del lawn-tennis, se mai. Ma potrebb'essere andata con le ragazze Berti a passeggio, come altre volte ha già fatto. Sia; ma in questo caso bisogna andarla a cercare all'aperto. Laggiù all'Acqua Ascosa, per esempio? Sì, andiamo da quella parte; ma non prendendo la strada bassa del mulino, che poi, se non la trovassi laggiù, dovrei fare una pettata per risalire a Santa Giustina. Come mi è venuta in mente Santa Giustina? Non so; forse allo stesso modo che m'è venuto in mente di andare dalle Wilson, anzichè dalle Berti, o dalla Quarneri. Mi avvio, tagliando il monte a mezza costiera, e via via risalendo fino ad afferrarne la vetta donde mi faccio a guardare d'ogni banda, e a porger l'orecchio. Nessun rumore; il luogo è deserto; deserte le valli all'intorno. Fo il giro del santuario, non aspirando a guadagnare nessuna indulgenza, e non vedo anima nata. È stato dunque un vano presentimento il mio? Scendo, un po' avvilito, giù dalla ripa alta, in mezzo al bosco dei castagni; e di là, fatti un cento di passi, sento un cane che abbaia. Ma è Buci, quello; oh caro Buci! vien qua, Bucino dell'anima mia! Il cane non sente la forza della mia giaculatoria, forse per non essere al vento, mentre io sento benissimo i suoi latrati lontani. Egli abbaia al rumore di qualche sasso in cui ho inciampato io, facendolo ruzzolare dall'alto; abbaia come un cane che sa l'obbligo suo, e conosce il prezzo del tesoro affidato alla sua vigilanza. Scendo ancora un centinaio di passi, e lo vedo finalmente, ritto e fermo sulle quattro zampe, col muso in alto e la gola spalancata. Mi vede ancor egli, mi riconosce, tralascia d'abbaiare e prende il galoppo per venire alla volta del suo legittimo e negletto padrone. Ma io non voglio che si scomodi tanto per me; corro verso di lui come posso, ci avviciniamo, e per poco non caschiamo l'uno nelle braccia o nelle zampe dell'altro. Buci scodinzola, alza le froge, per mostrarmi i suoi denti, più candidi della sua coscienza di cane; e subito, quasi sapesse di aver qualche cosa da farsi perdonare, si avvia per insegnarmi la strada. Ti comprendo, o Buci; a buon intenditor poche parole, e pochissimi gesti. Riconosco il sentiero dei casali, quello stesso sentiero che ho già fatto una volta, ma risalendo, in compagnia della contessa Adriana. Maledetta passeggiata, donde son nati tutti i miei guai! Laggiù dove il sentiero si allarga e pianeggia in forma d'aia da batterci il grano seduta davanti all'uscio d'una casupola, è lei, Galatea, che leva gli occhi curiosi a guardare. Ah, non era dunque vano il mio presentimento! Dovevo trovarla, un po' più in alto un po' più in basso, ma sempre in quei luoghi, all'ombra di Santa Giustina? Ma che cosa faceva là, seduta, davanti a quella casupola? Cuciva; rammendava una camicia di tela grossolana, per far risparmiare la fatica ad una povera vecchia, che stava seduta accanto a lei, e la guardava cogli occhi istupiditi. --Lei!--esclamò, ravvisandomi. --Io, signorina; --risposi. --Venivo a cercarla... per commissione della mamma. --Commissione! per me? --Sì, la mamma ha bisogno di Lei. Non si turbi, la prego. Dev'essere per un consiglio, dovendo scrivere una lettera, da impostare quest'oggi. --C'era tempo, allora. --E forse sarà per un'altra ragione. Che ne so io? --Vengo; --diss'ella, rassegnandosi. --Addio, buona Nunziata. Ritornerò presto. Ha proferite le ultime parole a voce bassa, quasi bisbigliandole all'orecchio della contadina. Ma io le ho udite egualmente. Ah, dunque è di qua, a mezza costa, che venite a rimpiattarvi, mentre i poveri cristiani vi vanno cercando per monti e per valli? È bene saperlo, signorina. È molto impacciata negli atti, venendo con me frettolosa a cercar l'uscita del sentieruolo sulla strada di Santa Giustina. Ella non sa che dire, ed io meno di lei; perciò si va silenziosi, seguendo i passi di Buci. Zitti e buci, si potrebbe ripetere col proverbio. E ora, come dirle che ho usato d'uno stratagemma per levarla di là? che la mamma non c'entra per niente, ma solo un mio capriccio, una mia follia temeraria? Se la signorina Kitty non ride, se ella non ritorna Galatea la scherzosa Galatea, capace di fare una burla e di soffrirla, io sono perduto. A mezza strada sento rumoreggiare la cascata del mulino; tra poco saremo in luogo meno solitario, dove potremo imbatterci in qualche persona di conoscenza ed io non avrò più modo di spiegarle l'arcano, lo stupido arcano. Mi faccio un coraggio da leone; mi fermo in mezzo alla strada, costringendola a voltarsi per lo stupore dell'atto improvviso, e le dico: --Signorina Kathleen, perdoni il mio ardimento; io l'ho ingannata poc'anzi. --Che cosa dice? --Che l'ho ingannata, che non le ho detta la verità. La mamma non aveva punto bisogno di lei. --Ah, volevo ben dire!--. E in queste parole, la signorina Wilson si voltò risoluta, per ritornare ai casali di Santa Giustina. Bel frutto della mia alzata d'ingegno! bel premio alla sincerità della mia confessione! --Ah, no; --gridai, attraversandole il passo; --non sarebbe degna di Lei, questa fuga. Che cosa penserebbe la vecchia contadina di me, che faccio di queste burle, e di Lei che può tollerarle? --Ammette dunque che siano intollerabili? --ribattè ella, severa. --Sì, e ne porterò quella pena che a Lei piacerà d'infliggermi. Ma ho bisogno di parlarle; ho bisogno ch'ella mi ascolti, e non mi tratti più da nemico, come ha preso a fare da tanti giorni senza che negli atti miei ci sia stato mai niente da meritarmelo. Mi risponda schietto, com'io Le parlerò, signorina; con durezza, quanto Le piacerà, dovessi pure morirne, ma con altrettanta sincerità. Che cosa pensa Lei... di Filippo Ferri? La signorina Wilson molto probabilmente s'aspettava tutt'altra domanda. Appariva seccata dalla mia insistenza, ma quasi rassegnata a starmi a sentire. Com'ebbi proferito quel nome, e la domanda a cui s'accompagnava quel nome, andò in collera senz'altro. Senza dubbio le ero parso brutale. --Signor Morelli!--gridò ella con voce alterata. Capii allora, di aver domandato troppo: ma era tardi per mutar domanda, ad anche per attenuarla. --Scusi,--ripigliai, inginocchiandomi quasi,--io perdo la testa, non lo vede? Ho bisogno ch'Ella non trovi un'offesa in ciò ch'io Le ho detto, in ciò che sono ancora per dirle. Vorrei cader qui. Le giuro sull'onor mio, cader qui fulminato, in questo momento; e sarebbe fortuna per me, tanto soffro. Risponda alla mia domanda, come se gliela facesse un fratello maggiore. Ama Ella forse il signor Ferri? La signorina Wilson fece un gesto di noia suprema, quasi volesse dire: si va di male in peggio, con costui. Ma il gesto non mutava la condizione delle cose. Ella stette un po' dura, sopra di sè, muovendo convulsamente le labbra. Voleva dire di sì? voleva dire di no? Certo, riuscì a non dire nè una cosa nè l'altra, poichè mi guizzò via con questa bottata: --Come Lei la contessa Adriana. Le son serva. E faceva da capo per andarsene; ond'io fui costretto a trattenerla. --Ma non è vero... --gridai, singhiozzando,--non è vero ciò ch'Ella dice. Le giuro... --Eh, faccia un piacere a me, per compenso dell'essere stata a sentirla; --rispose ella, mozzandomi le parole in bocca; --non giuri, e non dica bugie. Che cosa ne importa a me, dopo tutto? S'è scherzato un poco, e male. Non tutti gli scherzi son belli; e il suo non merita certo d'essere portato ad esempio. Ma ci vorrà pazienza, non è vero? e un'altra volta farà meglio. Intanto, io ho celiato con Lei, come Lei aveva celiato con me; botta e risposta, come ieri facevano loro sul tavolato, e tutti pari. Buon giorno. --Ancora una parola, di grazia! S'è celiato, Lei dice? Non vada in collera, allora, e non mi congedi così bruscamente. --Non La congedo; mi congedo. --Distinzioni troppo sottili! Le paiono degne di noi? Mi senta, signorina, voglio convincerla, voglio persuaderla. Son sicuro di riuscirvi, solo che si degni d'ascoltarmi. Vuole che scendiamo da questa parte, verso il fiume? È tutta strada per ritornare a casa, ed altre volte l'ha fatta nella medesima compagnia che oggi Le spiace tanto. Si passa dalla prateria e dal viale dei pioppi. Io La precedo a volo, fino al Giardinetto, prendo un libro, un taccuino, e glielo porto da leggere. Da un pezzo ci scrivo tutto quel che mi accade, giorno per giorno, tutto quello che dico. È il mio memoriale; sono effigiato là dentro; e non Le parrà bello, ne sono sicuro, ma Le parrà tanto più vero, ne ho la certezza. Leggerà tutto, vedrà tutto, e mi renderà la sua stima. Credevo di averla persuasa, almeno scossa, e di farla scendere verso il viale dei pioppi. Ma Ella non si distolse affatto dalla sua via, e rise d'un riso sardonico, che non avevo mai veduto sulle sue labbra. --Ella mi propone una cosa, signor Morelli... una cosa di cui non vede la sconvenienza suprema. E forse in questa ignoranza è la sua scusa. Ma io non ne avrei nessuna, se m'arrendessi al suo desiderio. Posso esserle parsa un po' sventata e leggera; ma ciò non giustifica punto il suo ardimento, o la puerilità della sua trovata, che le par così bella e così vittoriosa. Via, signor Morelli, sia cavaliere, e non domandi ad una ragazza ciò ch'ella non può fare nè dire. Ero rimasto atterrato. La signorina Wilson colse il buon momento per andarsene via, non più trattenuta da me, non più leggera e snella come una ninfa birichina; ma diritta e solenne, come una regina sdegnata. Son venuto io, solo soletto, per il viale dei pioppi; son venuto a rinchiudermi nella mia stanza, ed ho scritto questa dolorosissima istoria. Molto male, perchè la testa mi arde ed ho perso il lume degli occhi. --Che cos'hai? --mi ha detto Filippo, quando è rientrato per l'ora di desinare. --Sempre stanco? --Stanchissimo. Ho voluto escire a prender aria, e non m'ha fatto bene. --Ripòsati, che diamine!--conchiude il signor Ferri, col suo piglio autorevole. La sera, si capisce, non esco di casa; lo lascio andar solo, dove gli pare. Ma non vado io a riposarmi, tutt'altro. Ho un diavolo per occhio; e non so quale dei due mi faccia nascere un'idea. Ma certo è luminosa, e l'afferro con giubilo, se non è piuttosto da dire ch'ella s'impadronisce di me. Scrivo, scrivo una letteraccia per lui. Quando l'ho scritta, la rileggo, e mi pare che vada; la chiudo nella sua busta, e vado a deporla nella camera del signor Ferri, sul marmo del comodino, accanto al suo candeliere. Il dado è tratto, e non si torna più indietro. Sarei libero di dormire a mia posta; ma non mi riesce. Ho gli occhi spalancati, che paiono due lanterne. Suonano le undici, e il mio ospite ritorna a casa. Lo sento salire la scala interna, entrare nella sua camera e chiudersi dentro. Ora leggerà... legge sicuramente... ha letto... verrà a bussare al mio uscio. No, niente di ciò; sento in quella vece lo scroscio della poltrona su cui si adagia per ispogliarsi; sento il tonfo dei suoi borzacchini, che saltano sul pavimento, e buona notte, ci siam visti. Cinque minuti dopo, lavora rumorosamente e saporitamente di mantice. Beato lui! Solamente i felici sanno russare così. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Diciassettesimo A tu per tu. Quindici settembre Mille Ottocento... Ah sì, davvero, me ne sono vantato a tempo, colla signorina Wilson. Ecco qua diciassette giorni che il memoriale non riceve nessuna delle mie confidenze. Pure, la materia c'era, e come! Ne sono ancora tutto intronato; me ne dolgono tutte le giunture; la penna mi sta male tra le dita. Ma voglio, comunque sia, ripigliare. È necessario; farò come potrò; quando la mano ricuserà l'uffizio, mi fermerò, per ricominciare più tardi. Ecco intanto la letteraccia. Non ne avevo tenuto copia, scrivendo confusamente tutto quello che mi veniva alla mente, e dalla mente alla penna. Ma è qui l'originale, che Filippo Ferri non ha voluto conservare, e che mi ha restituito in malo modo mostrando per giunta di non essere un appassionato raccoglitore d'autografi: Non ti maravigliare di questo cominciamento, nè di quello che verrà dopo. È del savio non maravigliarsi di nulla. Batti ma ascolta, disse Temistocle ad Euribiade, se crediamo a Plutarco; leggi e poi fa quel che ti pare, dirò io a te. Mi hai messo l'inferno nell'anima: non ne posso più; ho bisogno di sfogarmi, e mi sfogo. Tu sei venuto per mia disgrazia in Corsenna: sotto veste d'amico eri un traditore, e non saprei che altro dirti di peggio. Così si viene a turbar la pace della gente? a profanar l'amicizia? Senti, ora; io non so che effetto ti farà questa lettera. Pazza, ti farà ridere di compassione; amara, ti farà torcer la bocca. Amara o pazza che sia, non posso ritenermi di scriverla. Andiamo diritti al fine. Non mi conviene questa tua aria di padronanza in Corsenna. Ti avevo pregato di venirci, per darmi una mano, come mio futuro padrino possibile. L'occasione si è dileguata, ed io dovevo prevedere che non fosse neanche per nascere, avendo da fare con una triade di sciocchi. È stato un altro errore; ma tu vuoi farmelo pagar troppo caro. Non mi conviene, ti ripeto, non mi conviene. Ho fatto un sogno; che tu iersera avessi parlato per celia. Brutta celia, in verità, e che mi ha fatto perdere quel po' di cervello che ancora mi rimaneva. Ma se è così, vieni a dirmelo, e mi parrà di rinascere. Se non puoi darmi questa notizia consolante, se metti il tuo amor proprio in luogo dell'antica amicizia, sai quello che ti resta a fare. Io sarò a tua disposizione. E bada, non per giuocare il possesso di una bella mano su d'un colpo di spada o di pistola. Questo io l'ho fatto una volta sola in vita mia; ma non per la donna, che, poveraccia, poteva forse valere di più come di meno, ma per la mia dignità, che doveva e voleva avere il di sopra. Qui non mi giuoco nulla, perchè è la mia passione in causa; fino all'ultimo soffio di vita difenderò quello che mi appartiene. RINALDO. Inutile raccontar qui la mia notte; nè, volendo, potrei. Facevo e disfacevo continuamente peripezie e catastrofi, intrecci e scioglimenti di una sola tragedia. Mi addormentai, seguitando ad almanaccare nel sogno; mi destai la mattina scontento di me, ma niente pentito di aver scritta la mia letteraccia. Su quel punto ero fermo, e più inviperito che mai. Erano le otto, ed io stavo misurando per la centesima volta i nove palmi di spazio libero della mia camera da letto quando mi venne davanti Filippo. Grave nell'aspetto, ma tranquillo, il mio corazziere; certamente più padrone di sè, che io non fossi di me. Aveva in mano la mia lettera; me la fece vedere, e mi chiese: --Sei tu che hai scritto ciò? --Io; --risposi. --Non conosci più il mio carattere? --Lo conosco ancora; --replicò; --ma non ci ho veduto il tuo senno. Questa lettera; mi pare d'un matto. --Se credi di offendermi!... --No, dico quello che ne penso, secondo il mio costume. E dirò ancora che per la forma non sarà da mettere tra gli esempi di bello scrivere. --Certo... non credo che sia da annoverarsi tra le mie cose migliori. Ma è così, e non si muta. --Vuol dunque essere una lettera insolente? --Se tu vuoi sposare la signorina Wilson, sì, vuol essere insolentissima. Filippo Ferri si buttò a sedere sulla mia poltrona, e ci rimase un tratto in silenzio, ruotando gli occhi, tormentandosi i baffi. --Oh, perdio!---esclamò finalmente. --Non la vuoi capire, che questo è uno sciocco litigio, e mi secca? --E tu,--replicai,--non la vuoi capire che c'è una donna di mezzo, e che su questo capitolo non si scherza e non si transige? Toccami qui, e sarò una bestia feroce. L'antico uomo non muore. --Complimenti all'atavismo! Ma io, per tua norma, non dò il passo agl'istinti, e per ragion di donne non mi sono battuto mai. --Bene! Se ti sentisse quella!... --E vorrei che mi sentisse; darebbe ragione a me e torto a te. Alle donne, rispetto ed ossequio in ogni occasione; non è ossequio nè rispetto tirarle in questi balli sanguinosi, dove non c'è altro guadagno per loro che di scivolare. Ti rammenti ch'io abbia mai dato indietro d'un passo, e davanti a chicchessia? Sei stato tre volte padrino mio in questioni d'onore; sai che in simili giostre ho toccata la dozzina. --Non ti dispiaccia troppo di passare al brutto numero; --diss'io di rimando. --E non mi fare il saccente, volendo dimostrarmi il non si può e il non si deve di certe cose, dove ognuno vede e si governa a suo modo. Del resto, senti; con poca letteratura, anzi con nessuna, ti ripeto da amico: lasciala stare. --Non posso. --Ah, vedi? --E se potessi,--ripigliò Filippo,--ti direi ancora: non voglio; tanto m'offende il modo di domandarmi un sacrifizio. --Ti offende!--esclamai. --Ti offende, e stai qui a disputare? Ma io da nemico ti dirò: voglio il tuo sangue, e non patisco rivali. --Il che significa,--diss'egli,--che non hai sicurezza dell'amore di lei. --Non l'ho, e tu me ne darai soddisfazione. Filippo si alzò da sedere. Rideva, gli lampeggiavano gli occhi, ed io mi avvidi d'aver commesso un errore. --Ah!--gridò egli. --E proprio dopo questa tua confessione dovrei far le valigie? Sarei un bel cavaliere, se mi appigliassi al partito della viltà; e per i tuoi belli occhi, ancora! Va là, Rinaldo va là! Tu hai ancora da studiare un pochino il cuore umano, prima di rimetterti al tuo Don Giovanni. Per intanto, ti consiglierei di far colazione, e di meditare un po' meglio su questa faccenda, che non va trattata con leggerezza. Pensaci; me ne riparlerai dopo mezzogiorno. --Una proroga! --Di poche ore. --E che cosa ne speri? --Che tu verrai dopo mezzogiorno a dirmi: Filippo, amico mio, avevo fatta ieri una cattiva digestione; ho dimenticata l'amicizia, l'ospitalità, ogni cosa. Ero diventato matto; che ci vuoi fare? Alla passione non sempre si può comandare. Ma ora ho pensato meglio; ho avuto un lucido intervallo, ed ho capito che non è in noi di voltar sempre le cose a nostro beneplacito, quando da noi non dipendono, quando ci sono delle sacre volontà da rispettare. Lasciamo dunque che la signorina abbia la sua volontà e ne usi liberamente. Sceglierà lei, e chi sarà il disgraziato chinerà da galantuomo la testa. --Non ti dirò queste cose, stanne certo. --Sarà un error di giudizio e un difetto di cavalleria. Ma io voglio ad ogni modo queste poche ore di tregua, per non aver rimorsi da parte mia. --Voglio! Ma sai che è una bella pretesa? In casa mia!... --L'osservazione è crudele; --rispose Filippo. --Io sarei già alloggiato alla prima ed unica osteria di Corsenna, se non fosse stato il timore di uno scandalo... prima del tempo. Anche questa ti perdono, mettendola sul conto della tua follìa. A mezzogiorno, dunque, ci si rivede. Così dicendo fece una girata sui tacchi, e se ne andò, lasciandomi solo, con la mia letteraccia, che aveva gittata sul letto. La levai di là e la deposi sulla scrivania, per restituirgliela più tardi. Ma neanche più tardi l'ha voluta riprendere, quando ci siamo riveduti dopo mezzogiorno e dopo esserci ritrovati dello stesso umore di prima. --Se è per l'insolenza, non dubitare, l'ho avuta e me la tengo; --diss'egli. --Ma il documento non mi è necessario; in mano mia potrebbe smarrirsi, e nuocere alla tua riputazione letteraria. --Lo scherzo è rancido, oramai. --Allora abbi del nuovo; e non sia più uno scherzo, ma un rimprovero. Non posso, nè voglio tener io, e forse smarrire una lettera come quella, dove si nomina una persona... la quale non ci ha dato il diritto di servirci del suo cognome con tanta libertà. Era una bottata diritta; la ricevevo in pieno petto, e avendola meritata. Però chinai la testa, senza rispondere. --Che arma vuoi scegliere? --gli dissi. --Non ho preferenze. --Ma sei l'offeso. --Io! --Sì, tu; non ti ho scritta la lettera, che ti è dispiaciuta? --Ebbene, che importa? Tu hai voluto offendermi, ed io non mi sento offeso al punto di volerne vendetta. Io rido, per tua norma; rido verde, giallo, pavonazzo, turchino, ma rido. Se vuoi ad ogni costo una lezione, son uomo da dartela, hai capito? Ma non scelgo io l'arma, non la scelgo, non la scelgo. --Chetati, la scelgo io. La nera, ti va? --Sia pure la nera: ma in questo caso bisognerà andar lontano sui monti o tra i monti, ed essendo ben sicuri di non aver gente sulla linea del tiro. --Non è necessario di andar lontano; --risposi. --Qui nel giardino, è più presto fatto. --Non è possibile. --Perchè? se ci si tira al bersaglio, mi pare... --Sicuro,--disse Filippo,--ci si tira al bersaglio, perchè c'è spazio sufficiente, dalla casa al muro di cinta. Il tuo giardinetto è una tabacchiera, mio caro. Ma qui, nel caso nostro, non sarebbe più un bersaglio; sarebbero due bersagli, uno dalla casa al muro, l'altro dal muro alla casa, col rischio per colui che fosse dalla parte del muro, di uccidere Argia, la tua cuoca, o Pilade, il tuo servitore; due persone che non ti han fatto niente, ch'io sappia. --Ebbene, alla spada; --conchiusi io, adattandomi ad un ragionamento che non faceva una grinza. --Alla spada; --rispose Filippo. Andai subito a cercare le spade, che avevamo lasciate con le altre armi nel salottino e postele in croce ne offersi le due impugnature al mio avversario. Egli ne prese una, ed io l'altra, muovendo tosto verso il giardino. Ma egli non pensava a seguirmi; teneva la spada in mano come una croce, ne guardava l'impugnatura e metteva un sospiro. --Che? --gridai stupefatto. --Ti dispiace? --Eh sì! pensando che le ho portate io... È dura, sai! --Rinunzia... a lei. --No; --proruppe egli, dandomi un'occhiata che pareva volesse passarmi fuor fuori. --Perchè, no? finalmente, che speranze hai? --E tu? --Capisco,--ripigliai,--che potremmo leticare così fino al giorno del giudizio. --All'infinito, dunque; --commentò Filippo. --A te non verrà mai, il giudizio. Gli risposi con una spallata, e gli feci cenno di passare in giardino. --Per che fare? --mi domandò. --Per cominciare. Io butterò la mia giacca, tu butterai la tua, e saremo subito in arnese di combattimento. --Capisco. Ma i padrini? --Che padrini d'Egitto! --Uno, almeno; e si può averlo in mezz'ora. Ti va lo Spazzòli? Son sicuro che non vorrà ricusarci il favore; almeno per la stranezza del caso. --Non voglio nessuno; --risposi. --Ma tu sei più matto che io non credessi; --gridò Filippo spazientito. --Va a fartela mettere da altri, la camicia di forza. Un assassinio? Perchè un duello senza testimoni è un assassinio, mi capisci? Se io fossi sicuro che tu assassinassi me, non protesterei; ma perchè tra due rischi c'è quello ch'io ammazzi te, non intendo di andare in corte d'assise e alla reclusione, per te e per le tue follie. O un testimonio, o niente duello. --Ma io di quei di laggiù non ne voglio. --Ed io ti potrei dire che ci sono soltanto quei di laggiù capaci di renderci il servizio, in Corsenna. Ma non voglio parerti desideroso di salvarmi con un sotterfugio dai lampi della tua terribile spada. Mi hai mortalmente seccato, e non vedo l'ora di farla finita. C'è Pilade, in casa? Venga lui ad assisterci; gli diremo in pochi salti e brutti il nostro bisogno, e sotto i suoi occhi c'infilzeremo come due ranocchi. Ti va? --Mi va. Ohè, Pilade!--. Pilade non indugiò a comparirci davanti. --Sei stato soldato, non è vero? --gli dissi. --Tre anni, nei bersaglieri; --rispose, mettendosi involontariamente sull'attenti. --Bene; e non hai paura? --No, signor padrone; neanche di tre che scappino--. Filippo ride; ma non rido io, invelenito come sono. --Benissimo; --ripiglio, e veramente poco in tuono colla risposta di Pilade. --Tu ora ci vedi qui, il signor Ferri e me, desiderosi di sbudellarci. Sì, e non c'è che ridire. Ci siamo offesi; nessuno di noi vuol cedere d'un punto; decidano dunque le armi. Tu resterai qui testimone, per poter dire al bisogno che tutto è passato d'amore e d'accordo tra noi. Pilade balena un istante, ed ammicca. Il mio discorso non finisce di piacergli. --D'accordo, sia, non dico di no; ma d'amore... signor padrone... --Eh, intendi per discrezione. Voglio dire che siamo rimasti così tra noi due, e che il duello si fa in piena regola. Un momento di riposo sarà necessario. La mano trema; le povere dita intormentite portano la, penna fuori di riga. E poi, si avvicina l'ora di andar laggiù... anzi no, lassù; bisogna proprio dire lassù... dove gli angeli stanno di casa. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Diciottesimo Teste rotte. Sedici settembre Mille Ottocento... Ripiglio il racconto, lasciato ieri in tronco per cagione di queste povere dita. Pilade era rimasto sbalordito, o fingeva. Sì, credo proprio che fingesse. Quello è un ragazzo che non si sbigottisce di nulla, e fa qualche volta il minchione per non pagar gabella; ma è un furbo trincato. Egli dunque stette un poco sopra di sè, a bocca aperta, come un vero baggeo; poi disse: --Che discorsi son questi? --Discorsi da matti; --risposi io. --E noi siamo due matti; --rincalzò Filippo. --Che ci vuoi fare? --Scusino; --riprese Pilade, ammiccando; --ma allora... L'ho a dire? --Parla; hai libertà di parola. --Allora... perchè non vanno al manicomio? --Perchè... --risposi io, sconcertato. --Perchè i matti non ci vanno mai colle lor gambe. E tu assisti frattanto al nostro duello. --Duello!--esclamò Pilade, facendo bocca da ridere, da quello scimunito che voleva parere. --Con quelle spade? --E con che? con un par di stecchini? --Eh, a tavola, per esempio... dopo aver ben lavorato di forchetta, perchè no? Ma io volevo dire... volevo proporre... Oh, infine, sentano, poichè m'hanno data libertà di parola... Io sarò un asino, ma ho sempre sentito dire che un asino vivo val più d'un dottore morto... ed anche, se lor signori s'infilzano, di due. Io dunque domando e dico; se hanno delle bizze da sfogare, c'è egli bisogno di spiedi? Se hanno da cavarsi il ruzzo dal capo, a che servono? Per rompersi la testa serviranno meglio i bastoni. Dico a Lei, sor padrone, che na fa uso così spesso e volentieri, di quei così lunghi lunghi; che fanno stupire, ed anche, diciamo tutto, anche rider la gente. Ne taglia Lei, ne taglio io per farle piacere; ce n'è una collezione, in saletta... --Che dici? --esclama Filippo. --Continua. Ma l'altro non approfitta della licenza; si è mosso dal posto, andando via come un lampo e sparendo dall'uscio vicino; come un lampo è ritornato all'aperto, con una bracciatella di bastoni di nocciuolo, ruvidi, rugosi, alti un metro e sessanta; tutti i miei bastoni babilonesi, che a detta di Pilade fanno rider la gente. E rida la gente; quando avrà ben riso schiatterà. --Mi assaggino un po' questi; --dice il servitore, ammiccando da capo. --Sodi, robusti, maneggevoli, cedono quanto basta, rimbalzano bene, e dove toccano lasciano il segno. Con questi alla mano si sfoghino, se ne diano quante vogliono, fino a tanto che potranno star ritti. Io assisterò, e vedrò di contar giusto. --È un'idea; --grida Filippo, inuzzolito. --Le piace? --A me sì; è semplice e pratica. Ma chiedine piuttosto al tuo padrone; io non comando. --Piace anche a me; --rispondo allora, incominciando a levarmi di dosso la giacca. Filippo si affretta ad imitarmi. Levata la sottoveste, deposti gli orologi sopra un sedile, ci troviamo tutt'e due in maniche di camicia, l'uno di fronte all'altro. Qui poi bisogna veder Pilade, con la sua aria di papa Sisto dopo che ebbe gittata la gruccia; bisogna vederlo raggiante, misurare i bastoni, trovarne due di pari lunghezza, che non ci sia la differenza d'un millimetro offrirceli con un gesto largo, prenderne un terzo per sè, levarlo in alto e piantarsi davanti a noi come maestro di combattimento. --Così, come in caserma; --dice egli. --Ma scusino la libertà grande; con tutta la loro arte di scherma, penso che non faranno prodigi. Il bastone è l'arma per eccellenza; lo diceva il nostro professore al battaglione; ma è pure un'arma molto difficile. --Mastro Raffae', non te ne incaricare; --gli rispondo io. --Vedrai che in caserma non si è mai fatto meglio di qui; e vorrai, spero, esserci largo della tua alta approvazione. Volendo dimostrargli che la scherma del bastone non è poi l'arca santa per noi ci mettiamo in posizione, gli facciamo sotto il naso un mulinello in piena regola; poi caschiamo in guardia, io di terza e Filippo di quarta, invitandoci l'un l'altro coi soliti inganni all'attacco di primo appetito. Ma nessuno dei due si lascia cogliere alla lustra; vogliamo persuader Pilade che non siamo al bastone quei novellini che egli s'immaginava e procediamo per via di finte, tastandoci, attaccando guardinghi e parando scaldandoci a grado a grado nel giuoco, accennando alla testa, alla faccia sui fianchi, facendo insomma tutto quello che è necessario tra schermitori provetti. Intanto, a quel nuovo bisogno di associar le due mani in un solo lavoro, si sciolgono i polsi, brillano i muscoli, guizzano si stendono e si contraggono i tendini, fulminando imperiosi ogni moto che gli occhi vigilanti avvertano necessario alle membra in orgasmo. Eccoci al punto buono; si colpisce strisciando qua e là, si para un po' meno e si risponde di più si picchia e si ripicchia, ora alternamente ed ora all'unisono, come due battitori indefessi quando menano il correggiato sull'aia, e volano i colpi, rombano in alto, calano impetuosi i randelli nè l'occhio discerne più il manfanile dalla vetta, non vedendo più neanche la gòmbina. Quello che non si vede, qualche volta si sente; e come! In quella cieca tempesta di bastonate, me n'è calata una sulle nocche delle dita, che mi fa vedere, se non altro, le stelle. Inferocisco; mi caccio sotto al mio avversario, ho la fortuna di guadagnar mezzo tempo e di assestargliene una di sotto in su che gli fa sgusciar di mano il bastone. Ma non c'è da cantar vittoria; il mio avversario si china rapidamente, abbranca il bastone sguizza via prima che io passi dal montante al fendente, torna all'assalto più infellonito che mai. Egli a me ed io a lui, si picchia così sodo e così lungo, che i poveri bastoni non ne possono più gemono, si sfibrano, si sfasciano, a guisa di canne peste. --Ne hanno abbastanza? --chiede il maestro di combattimento. --No; --brontolo io. --No; --rugghia Filippo. E vorremmo proseguire; ma Pilade ha posto in mezzo il suo bastone di comando. --Si fermino dunque un minuto secondo; dice egli, a mo' di --conclusione; --e prendano due bastoni nuovi. Questi li hanno --finiti. Si buttano i due avanzi miserevoli, si afferrano le due vette nuove che Pilade ci porge con nobilissimo gesto, e giù da capo la gragnuola. Pare che i bastoni nuovi ci abbiano rinnovate le forze. Sicuramente hanno migliore la presa, e i colpi ci vengono più aggiustati. Vedo io doppio come un toro infuriato, o Filippo è gravemente ferito? Certo, è toccato alla guancia, tra l'occhio e l'orecchio destro, e il sangue gli spiccia da uno strappo che mi pare assai lungo. Vorrei fermarmi, e faccio intanto un gesto d'angoscia. --Niente, niente; --grida egli, che ha capito a volo. --È una graffiatura. Questi bastoni son troppo sottili, cedono troppo, e la parata non serve sempre a sviare la botta. La grandinata ripiglia, e spesseggia. Ne busco la parte mia; ma niente paura, son quasi tutte sulle braccia, e i muscoli enfiati le rifiutano. Mi fischiano gli orecchi, dal sangue che mi corre veloce alle tempia; sento confusamente una voce di donna che strilla, e Pilade che grida più alto di lei: --Tornate alle vostre cazzaruole; qui non è luogo per voi. Capisco, è Argia che ha sentito il frastuono ed è accorsa sbigottita sull'uscio. Ma si è subito ritirata, obbedendo alla voce di Pilade, che è per un momento il vero padrone di casa; e là, in un angolo della cucina, pregherà il Signore e la Vergine benedetta per una coppia di matti furiosi. Pilade si è chetato, e bada a noi colla sua solita flemma; io non odo più altro che il respiro affannoso dei miei polmoni e di quelli del mio avversario, in cadenza colla rovina dei colpi. E a poco a poco mi mutan colore le cose; incomincio a veder rosso, sempre più rosso nell'aria, e in mezzo a quel balenio di randellate che paiono tante linee intrecciate nell'aria gli occhi spalancati di Filippo Ferri che mi sembrano quelli di un grosso ragno appiattato tra le fila concentriche della sua tela insidiosa. Sento e non sento il suo bastone toccar me; sento e non sento il mio toccar lui. Che importa oramai contare i colpi? Ai lividi si riscontreranno i conti, e si aggiusteran le partite. Non è più un combattimento, è un battibuglio, come alle nozze di Pulcinella. Ah sì, io che amo tanto le legnate dei burattini, ho qui il fatto mio. E ancora io addosso a lui, e lui a me, come due cani rabbiosi che non ismettono per morsi che tocchino, per brandelli di carne che perdano. Quando siamo troppo sotto misura, balziamo indietro, o io, o lui, per saltarci addosso da capo; nessuno vuol cedere, nessuno si guarda più tanto o quanto; si fa a cozzare per cozzare, a colpire per la voluttà di colpire; vanno dove le vanno, e chi le tocca son sue; è l'inferno scatenato, è il finimondo, è l'ira di Dio. Poi... poi buio pesto e silenzio di tomba; non ho più visto, non ho sentito più nulla. Quando riebbi coscienza di me, ero nella mia camera, lungo disteso nel mio letto. Mi guardai dattorno istupidito, non sapendo darmi ragione di niente. Adagino adagino, quasi volessi vedere se ero io e non un altro in quella postura, provai a muover la testa, e mi venne fatto; le braccia, e mi sentii dolere dalle spalle alle mani; le gambe, e non mi parve che rispondessero affatto. Pilade era là, seduto in un angolo, ed io non lo avevo veduto. Si alzò, al primo gesto ch'io feci, e venne a raccomandarmi di star cheto. --Ma che cos'è? --gli dissi, maravigliandomi un poco di sentir la mia voce. --Perchè sono in letto? --Oh, c'è da un pezzo, signor padrone. Non si rammenta di sei giorni fa? --Sei giorni!... Ah, sì, sono dunque passati sei giorni? Dove avevo la testa? --Nel ghiaccio, signor padrone, nel ghiaccio pesto, e grazie a Dio ce ne siam fatti fuori. --Bene... --mormorai; --bene! e... il signor Ferri? --Anche lui, anche lui. Vadano là, se ne son date di buone. Mamma mia! Pareva la gragnuola che avesse dato in un campo di zucche. --Ti ringrazio... --Scusi, dicevo così per dire. È il primo paragone che m'è venuto in mente. Ma basta, non si stanchi a parlare, per la prima volta che le è tornato il giudizio. --Credi? --Volevo dire il raziocinio, il sentimento, il che so io. Lascio correre l'annaspìo del signor Pilade, mio padron riverito, che è dopo tutto un buon ragazzo e che in questi giorni ha dato prove di aver più giudizio di me. Mi cheto, come egli raccomanda, ed anche mi addormento dopo aver bevuto un sorso della pozione che mi offre, senza sapermi dire che cosa ci sia. Due o tre ore dopo arriva il dottore, che riconosco benissimo, e che è lieto di sentirmi parlare. --Animo, via, le cose vanno benissimo. --Se lo dice Lei... Ma ci ho dolori da per tutto. --Si contenti, si contenti. Quelli passeranno in due o tre giorni. Era la testa, la testa, quella che mi teneva in pensiero; ma ora, sia lode al cielo, sono tranquillo. Se lo lasci dire, signor Morelli, Lei ha un cranio a tutta botta. --E il signor Ferri, come sta? --Discretamente, dal canto suo. --Mi par di ricordare che n'avesse toccato una in testa anche lui. --Dica pure due, con lacerazione cutanea, e non contiamo le ammaccature. Ma non c'è niente di grave. Il suo amico si duole assai più d'un colpo al ginocchio; dice, anzi, che non è stato di buona guerra. --Ed io, dottore? Che cosa dovrei dir io, che non posso muover le gambe, tanto le ho peste? --Oh, gliel'ho detto, non dubiti, ed ha dovuto convenire di aver torto. Son colpi alla testa, ha osservato lui molto giudiziosamente, colpi alla testa ma che non hanno trovato il bersaglio, e son calati giù a battere dove hanno potuto. Ma che pazzie, signori miei belli, che pazzie! --Ha ragione, dottore; ma almeno ci siamo sfogati. S'era fatta una scommessa; ci eravamo dette delle male parole; capirà... --Capisco, sì, capisco che hanno la gioventù nel sangue; ed anche, aiutando il caldo della stagione, sono montati in furore. Ma non lo facciano più; è insalubre. Ci son voluti dieci giorni a rimettermi in gambe, quanto bastava per scender da letto. Filippo è venuto al settimo giorno in camera mia. Evidentemente io ho avuta la peggio, se egli ha potuto alzarsi tre giorni prima di me. Ma io, con una lacerazione al cuoio capelluto, non ho segni in faccia; egli porta uno sfregio alla guancia destra, fra l'orecchio e lo zigomo, con una sfumatura di livido. Deve essere stata una brutta legnata, e ne porterà per un po' di tempo l'insegna. Gli ho offerta la mano, ed egli l'ha stretta, ma subito pentendosi d'aver fatto troppo forte. Infatti, mi ha veduto torcer le labbra, per trattenere un grido di dolore. Queste povere dita, ancor oggi mi dolgono, e fanno molto a tenere la penna. Il mio scritto è raspatura di gallina. Non sì è parlato di niente, come se niente fosse avvenuto tra noi. Perchè tornare sul passato? Non è storia da dover tramandare ai posteri, ed è già troppo che l'abbiano a ricordare i presenti. Soltanto al decimo giorno, quando ho cominciato a muovermi per casa, gli ho chiesto: --Ebbene, che cosa si dice in Corsenna? --Capirai,--mi ha risposto,--sono rimasti tutti un po' male; specie per il fatto di non saperne abbastanza. Tutti domandano, prendono lingua dove possono. Io ho inventato qualche cosa, che bastasse ad appagare la curiosità dei più discreti; quanto agli indiscreti, vadano a farsi impiccare. Pilade, da quell'uomo di giudizio che è, aveva incominciato a creare la leggenda d'un nostro alterco, nato da una questione di scherma; ed io, felicissimo della trovata, ho abbondato in quel senso. Per tua norma, tu sei partigiano della scuola lombarda, ed io della napoletana; ci sono queste due scuole, infatti, per la sciabola, come per il mandolino e tutt'e due la pretendono ad insegnarci il miglior modo di romper la testa al prossimo. Cosicchè, caro mio, se tu anteponi la napoletana alla lombarda, abbi oramai la compiacenza di tenerti in corpo la tua opinione perchè sarebbe tardi, e mi faresti bugiardo senza alcun sugo. T'avverto ancora che non s'è parlato di bastoni, chè tutt'e due ci saremmo diventati ridicoli, e questo poi, senza rimedio. Ci siamo invece picchiati ed ammaccati colle sciabole da sala, nella furia dell'alterco ed anche un po' per ismargiassata, non mettendo la maschera. Con questo ho giustificata la mia graffiatura; quella che si vede, naturalmente. L'altra, che interessa il cuoio capelluto, come dice il dottore, è fortunatamente nascosta e il mio cuoio capelluto non ha nessun interesse a metterla in piazza. --Sei dunque uscito? --gli ho chiesto. --Sì, ho fatto le mie visite, e per me e per te. Non mi crederai mica un egoista!--. Sorrido e ringrazio; ma non ardisco chiedergli altro. Frattanto si affaccia Pilade sull'uscio, e gli fa cenno. --Che vuoi? --dice Filippo. --Ah, sì, ho capito; vengo subito. --Segreti? --domando io. --No, si tratta di una commissione. Vado e ritorno. Così dicendo, Filippo esce, e si richiude l'uscio dietro. Potrei andare ancor io; ma non sono curioso, e rimango. Per altro, il Giardinetto non è una caserma; è una palazzina di due piani; una persona di più dell'ordinario si fa sentire, non può passare inavvertita; ed io odo una voce d'uomo, voce nuova ed insolita, che si alterna con quella di Filippo. Chi sarà mai? Mi affaccio alla finestra, e la voce mi vien più distinta all'orecchio. Si degni di venir fuori, discorreremo più comodamente ha detto Filippo; ed esce infatti, e un signore lo segue borbottando. Chi sarà mai? torno a dire; chi sarà mai? e che necessità di condurlo fuori? Chiamo il servitore, e lo interrogo. Voglio sapere chi sia quel signore, che è venuto a cercare il mio ospite, ed è uscito da casa mia brontolando. --Non faccia caso; --risponde Pilade; -è il suo fare, e credo che non possa parlare altrimenti. Par sempre di sentire un rumor di tuono in lontananza, quando sembra che voglia far burrasca, e la burrasca non si decide. Quello è il signor conte Quarneri. Ma per carità, sor padrone, non mi tradisca; se no, il suo amico mi accarezza la schiena col bastone. Specie ora che gli ho insegnato a maneggiare quest'arma! --Il conte Quarneri! il marito della contessa? Che cosa vuole egli da noi? --Che ne so io? Dev'essere un altro che ha i nervi. --È venuto altre volte? --Sì, a cercare di Lei, e gli ha risposto il signor Filippo che Lei era ammalato, perciò volesse parlare con lui, che faceva lo stesso; tanto erano amici. Non gli è parso che fosse la medesima cosa, e se n'è andato borbottando. Oggi è tornato, ha borbottato dell'altro, e il signor Filippo lo ha condotto fuori facendo gli occhiacci. Se quell'altro ha delle idee, se le levi di testa, perchè non mi par uomo da stargli a petto, no davvero. Il conte Quarneri! Che cosa viene a borbottare da noi? che cosa voleva da me? E sopra tutto, perchè è capitato in Corsenna? Richiamo il servitore, che era già tornato alle sue faccende. --Dimmi, Pilade; son venute signore al Giardinetto, dacchè ci siamo picchiati? --Sì, sor padrone. La prima è stata la chioccia con tutta la sua covata; voglio dire la signora Berti, con le tre pollastrine e i due galletti. Poi le signore inglesi, come dicono, quantunque la mamma sia fiorentina, e la figliuola di non so dove, ma certamente italiana. --Ah, c'era anche la figliuola? E com'era? com'erano? dolenti? --Eh, si può figurare! dolentissime. Non ardisco domandare di più, intorno a questo argomento. Chi sa? forse sarà stata dolentissima... per Filippo. --Poi, ogni giorno,--continua Pilade,--hanno mandato a cercar notizie il ragazzo della villa, che viene in paese per la spesa. Naturalmente, io e l'Argia le abbiamo date sempre buonissime. --E la contessa è venuta? --Sì, due volte; la prima volta da sola, e pareva la statua dell'Addolorata; la seconda volta con quattro signori. A proposito, quei lì hanno lasciati i loro biglietti di visita. Vuole che vada a prenderli? --Non occorre; Spazzòli, Dal Ciotto, Cerinelli, Martorana; li ho tutti in testa. Fa conto che io li abbia anche in tasca. Su queste notizie di Pilade incomincio ad almanaccare, ma senza riuscire a nulla che mi contenti. Perchè il marito della contessa in Corsenna? Perchè in casa mia? Che mi faccia l'onore di esser geloso di me? Ma in che modo gli è venuto il baco? Ah, se fosse com'io incomincio a sospettare... No, no; è impossibile; una viltà come questa, non s'impresta neanche al peggior dei nemici. Frattanto passa un'ora, ne passano due, e Filippo non ritorna. Che diamine sarà avvenuto? L'impazienza mi prende, e scendo per uscire. Pilade vorrebbe almeno accompagnarmi. Ma è inutile; ecco Filippo che ritorna finalmente, franco, ardito, e, salvo il suo frinzello sulla guancia, fresco come una rosa. --Bravo!--mi grida. --Fai la passeggiata di prova? --Sì, come vedi, e volevo venirti incontro nel viale. Anzi, poichè ci sei, e Pilade dovrà andare ad apparecchiare la tavola, puoi vigilarmi un po' tu. Ed ora dimmi; --ripigliai, dopo che il servitore si fu allontanato,--che cosa vuole il conte Quarneri? --Come sai? Pilade ti ha detto? --No, niente Pilade; l'ho veduto io, il conte; dalla finestra, quando usciva con te, brontolando. --Come l'hai conosciuto, se viene per la prima volta in Corsenna? --Oh, lo conosco benissimo; figurati... che la contessa Adriana me lo ha fatto ammirare in effigie. È una bugia; ma m'è venuta bene, e Filippo si persuade. --Poichè lo sai,--dice egli, stringendosi nelle spalle--eccoti il resto dell'avventura. Il signor conte è capitato in Corsenna, chiamato da una lettera cieca; la solita lettera cieca che vuol ridar la vista degli occhi a chi l'avesse perduta. È venuto a cercarti... Perchè poi te, e non me, lo saprà chi ha scritto la lettera... È venuto a cercarti tre giorni fa, e gli han detto che eri a letto ammalato; è ripassato ieri, e l'ho ricevuto io, dicendogli la medesima cosa; soggiungendogli per altro che poteva parlare con me, che ero un altro te stesso. Ho da parlare con lui; mi ha risposto. E allora aspetterà per un pezzo, gli ho ribattuto; l'amico mio è appena convalescente, e non può dare udienza a nessuno. Se n'è andato; credevo che si fosse persuaso; ma no; rieccolo quest'oggi, e quest'oggi si contenta di parlare con me, per guadagnar tempo, come s'è degnato di dirmi. E mi ha mostrata la lettera, in cui gli si dava l'avvertimento salutare, di guardar bene casa sua di mettere al dovere certi cacciatori troppo invaghiti del Roccolo, eccetera, eccetera. Senta, gli ho detto, i cacciatori son parecchi; sono del bel numero anch'io. Il signor Morelli, contro cui Le hanno scritto, ci andava per insegnare certi versi, da recitare in un concerto di beneficenza; non c'era niente di male, e se non ci ho trovato niente di male io, che cosa vorrebbe trovarci Lei da ridire, Lei che non c'era? --E lui? che ti ha risposto? --Ah, se tu lo avessi veduto, che muso! Come? mi ha gridato, fermandosi sui due piedi. E chi è Lei, per darmi di queste lezioni? Sono, gli ho risposto, un gentiluomo che rende giustizia ai meriti della contessa e Le confesserò candidamente di esser rimasto preso all'incanto delle sue grazie. --Lei scherza; ed io non son uomo da scherzi. --Nemmen io, sa? E non mi rompa la testa per una lettera cieca che ha ricevuta. Se avesse senno, prenderebbe per un orecchio, l'un dopo l'altro tutti coloro che Le vengono per casa, e li metterebbe inesorabilmente fuori dell'uscio. Inoltre, poichè Le ha dato noia l'acqua tiepida, non dovrebbe aspettare la calda e dovunque Le piacesse di andare a curar la salute, dovrebbe condurre la sua signora con sè. In coscienza, quando si ha nel giardino una vite moscadella come la sua, non si lasciano andare e venire comodamente le vespe. --Ella mi renderà conto della sua impertinenza. --Nossignore, nessun conto. Sappia che per ragion di donne non mi batto. Alle donne rispetto ed ossequio, non mai colpi di spada o di pistola per esse, col rischio certo di offendere la loro riputazione. Se queste cose non le capisce un marito, le capisco io, che morrò scapolo. Vuol leticare ad ogni costo con me? Mi passi accanto, mi pesti un piede, sperando che io ci abbia un callo... --Se lo facessi ora? --Ora o poi, vedrebbe... Anzi no, sentirebbe che pedata; e da farla tornare in fretta a San Pellegrino. Son uomo da dargliela, sa? ed anche da stiacciarla con un pugno; non mi tenti, non mi stuzzichi, perchè son latino. --Ella abusa della forza fisica. --Ma sì, caro signore, e ringrazio il cielo di avermela data per levarmi di torno i noiosi. Del resto, non l'ho usata ancora con Lei, che chiama al soccorso prima del tempo. Ma badi, qualunque cosa Ella tenti di fare contro me o contro amici miei, La stronco, com'è vero Dio, La stronco con queste due mani. Le ha viste? Ora mi si levi da' piedi. --Filippo! Filippo! Tu sei un eroe; ma ci hai pur troppo il difetto di tutti gli eroi. --Quale? --Di non veder che te stesso. E non hai pensato che c'ero io in ballo, e che non sono un vecchio, nè un fanciullo nè altrimenti una povera creatura che debba esser protetta da nessun cavaliere errante. Ti ringrazio della generosa intenzione; ma non posso approfittare della tua cortesia. E poichè il conte Quarneri cercava me, avendola con me, andrò io a mettermi a sua disposizione. --Caro, non ti ho detto tutto; --riprese Filippo. --Io posso avere esagerato; è il mio costume, in un cert'ordine di cose. Ma comunque sia, il mio bravo conte è diventato un agnellino; s'è intenerito; ha preso a ragionare più pacatamente; si è persuaso della tua e perfino della mia innocenza; ha capito donde venisse il colpo della lettera cieca; non ti chiederà più nulla; non chiederà nulla a nessuno; metterà perfino i satelliti alla porta... ma con una leggera variante al primitivo disegno che avevo osato sottoporgli, cioè chiudendo il Roccolo e portando la signora con sè. Sicuramente,--conchiuse Filippo,--voleva partire col treno delle quattro e venti. Sono ora le cinque; sicchè... tira le somme. --Ah! tu sei un gran prepotente; --esclamai. --Ma che? volevi che per una scioccheria simile lasciassi andar te sul terreno? --E ci saresti andato tu? --Certamente; se non si fosse potuto farne di meno. --Lasciando supporre Dio sa quali ragioni? --ripigliai. --E che ne avrebbe detto Galatea? --Che Galatea? --Perdonami; ho ancora il cervello intronato da una delle tue bastonate. --Ed io niente, assassino? Ma tu volevi dire... --Volevo dire la signorina Wilson. Filippo Ferri trasse un profondo sospiro dall'ampio torace. --Eh, caro mio,--mi rispose,--l'ho detto dianzi a quel conte, che io morrò scapolo. Credo bene che la gentile fanciulla pensi a me, come alla prima bambola a cui avrà rotta la testa. E se tu avessi tenuto con me un altro modo, scambio di scrivermi quella tua letteraccia, scambio di ostinarti, come hai fatto a volermi morto se non m'inchinavo ai tuoi olimpici voleri, non ci saremmo rotte, da veri bamboccioni, le nostre. Ho abbracciato Filippo Ferri era il meno che potessi fare e pianto come una vite tagliata. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Diciannovesimo Cavalier bagnato. Diciasette settembre Mille Ottocento... Una grossa bega evitata; che fortuna! Per quanto gridassi di voler provvedere da me alle faccende mie m'avrebbe seccato mortalmente un duello con questo conte Quarneri degnissimo gentiluomo che non ho mai più visto nè conosciuto dal giorno che l'ho dato a balia. Filippo si è mostrato veramente savio, in questa occasione, ed io lo aggiungerò volentieri ottavo ai famosissimi sette dell'antica Grecia. Ed anche, come mi ha rimesso il fiato in corpo con una sua modesta confessione! Mi son sentito rinascere; ancor oggi mi par d'essere quel tale, che uscito fuori convalescente dagli ardori e dai delirii d'una febbre da cavalli ricomincia a sentir l'allegrezza del vivere poichè dalla finestra riaperta penetra una buona corrente d'aria fresca nell'afa e nel viscidume della sua stanza d'infermo. Oggi sono andato fuori, la prima volta dopo tanti giorni, per far qualche visita; lento, a piccoli passi, col mio bastoncino di città, rinunziando alle mie mazze babilonesi di ridicola e dolorosa memoria facendomi più debole di quello che veramente io non sia, e fermandomi volentieri ad ogni svolta della strada campestre. La prima stazione del mio viaggio di gratitudine, un po' per riguardo alle conoscenze più antiche un po' per avvezzarmi all'ufficio e procedere per gradi, dal minore al maggiore, è stata dalle Berti. La voluminosa Giunone e le sue tre graziose figliuole m'hanno fatto una festa da non dirsi. --Ma che idea è stata la loro, di far della scherma senza le maschere? --mi ha detto la buona signora, giungendo le palme. --Non sono, per caso, un po' matti? L'abbiamo già detto al signor Ferri, che è stato tanto sincero da convenirne. Così abbiamo avuto il dispiacere di perderli tutt'e due, per una quindicina di giorni. Ma anche lor signori, con questa assenza prolungata, hanno perduto molto. Corsenna, come Lei saprà, è rimasta deserta. --Deserta? E ci son Loro? --Questa, signor Morelli, è una galanteria. Ma il fatto sta che abbiamo perduta la contessa. Ha promesso di ritornare; ma, colla stagione inoltrata, ci sarà poco da sperarlo. --Ebbene? Una signora di meno; --risposi. --Ma da quanto ho sentito dire, ne sono arrivate di nuove; la marchesa Valtorta, per esempio. --Ah sì, ne è giunta la notizia anche al Giardinetto? La marchesa Valtorta è una gran signora, che il caldo eccessivo della campagna pisana ha fatta fuggire in Corsenna. Ha condotto molta gente con sè; ma non mi pare che n'abbia abbastanza, poichè ci ha quasi rubato il nostro commendator Matteini. Ed è un guaio; perchè i cavalieri della nostra piccola società sono rimasti pochi, assai pochi. --Che cosa mi racconta! E il Dal Ciotto? --Partito. --Ah! ed allora... anche il Martorana? --Sicuro, e poteva aggiungere il signor Cerinelli; --conchiuse la signora Berti, ridendo maliziosamente. --Si capisce; erano tre inseparabili amici. --Gran perdita, ne convengo; --ripigliai. Ma infine, la marchesa --Valtorta non vorrà essere così egoista e alla vecchia società di --Corsenna farà parte della nuova che ha portata con sè. --Non c'è caso, signor Morelli. Per fonderci, dovremmo adattarci ad un altro genere di vita. Noi si ama prender aria e passeggiare: in casa Valtorta si sta chiusi e si giuoca. Sicuro; la marchesa è ancora una bella donna, che forse vede ancora i quaranta, e può lasciar credere che siano trentacinque o trentasei; e già si butta per disperata in braccio al peggiore dei diavoli, che è quello del giuoco. Carte, signor Morelli, carte a tutto spiano. E a che giuoco, poi! lo indovini. --A tressetti? a briscola? a naso e primiera? --Oh, peggio assai, a zecchinetto; e corrono un po' troppo i quattrini. Bisogna averci fortuna, come il nostro commendatore, per trovarci gusto. Dopo tutto, una signora gentilissima; e se vorrà esserle presentato... --No, Dio guardi!--interruppi. --Ora vorrei rifarmi dell'ozio. L'aria è più fresca, e ne approfitterò per lavorare un pochino. Uscito dalle Berti, passai dalla signora sindachessa, per una visita da medico. Più lunga volevo farla dalle signore Wilson, dove andai a finire. Mi batteva il cuore, arrivando davanti alla palazzina; e più mi batteva entrando nel salottino, dove la signora Wilson madre era seduta secondo l'uso al suo telaio da ricamo. Non sola, per altro, come l'ultima volta ch'ero andato a visitarla; Galatea era con lei, reduce allora dalla solita passeggiata. Inutile il dire che combinai in casa anche Buci. --Gliel'ho un po' sviato, il suo Buci!--mi disse la signorina Kathleen dopo i convenevoli d'obbligo, che riuscirono del resto un po' magri e naturalmente impacciati. --Ah, signorina, io glielo rinunzio, se vuole, anche per iscritto, e su carta bollata; --risposi. --Il signor Buci non vuol riconoscermi più, neanche per prossimo. --Non ce l'offra, La prego; --gridò la signora Wilson madre, con un gesto di comico terrore. --Mia figlia sarebbe capace di accettarlo. --Oh, mamma, mi credi dunque così egoista? Il signor Morelli si riprenderà il suo Buci, quando noi ce ne andremo da Corsenna e sarà sempre stata una gran gentilezza da parte sua avercelo lasciato per questo po' di tempo. Non è vero, Buci, che ritornerete dal vostro padrone? Buci non la intende così; ma ride, per cortese abitudine; frattanto gliene importa di me come dell'ultimo collarino che ha smesso. E come no? ne ha uno nuovissimo, di fettuccia rossa, col nome ricamato d'oro dalle mani della sua bella padroncina pro tempore. Per tenere un po' viva la conversazione colla signorina Kathleen, bisogna parlarle di Buci; ed io non mi lascio sfuggire l'appiglio. --Buci avrà un pregio per me, quando se ne saranno andate; --rispondo; --quello di essere stato con Loro per tutta la stagione. Se mi permetteranno di venirle a riverire a Firenze, lo condurrò a farsi vedere... Ma ad un'ora bruciata, s'intende. --Perchè? --Perchè, in verità, non è una bestia presentabile. In campagna, passi; ma in città... --Non ne faccia così poca stima; --mi ribatte Galatea; --altrimenti non Le vorrà più bene affatto. È tutto ciò che ho ottenuto dalla buona grazia di Galatea. Ma che cosa doveva poi fare? Saltarmi davanti, come il re David nel cospetto dell'Arca? Fu cortese e garbata; non poteva esser di più, rivedendomi per la prima volta, dopo una certa conversazione che il mio cattivo umore aveva resa fin troppo penosa per lei. Quest'oggi, poi, nè essa nè la sua mamma gentile fecero allusioni alla mia testa rotta; neanche mi vennero sul tema della contessa Quarneri e della sua fuga da Corsenna. Sì, tutto bene; ma io ero andato colla speranza di rimanere un paio d'ore; e dopo mezz'ora, per la freddezza cerimoniosa del ricevimento, vidi la necessità di prender congedo. Per fortuna, quando mi alzai, la mamma gentile mi disse: --Ci rivedremo, signor Morelli? Qui, se non Le spiace; perchè in piazza oramai si va poco. La società è quasi sciolta. --Ho bene inteso; --risposi, dopo essermi inchinato profondamente alla cortesia dell'invito. --C'è un astro nuovo, sull'orizzonte di Corsenna, e dicono che ci abbia già rubato il nostro commendator Matteini. --Oh, quello... --entrò a dire la signorina Kathleen, ridendo per la prima volta del suo bel riso protervo di Galatea; --quello, poi, ci sentiremmo di riafferrarlo alla prima occasione. Ma ce ne manca il desiderio; e del resto, chi non ci vuole non ci merita. --Kitty!--esclamò la signora Wilson, con accento di dolce rimprovero. --La lasci dire, signora; --gridai. --È una gran massima, e può consolare tutti coloro che non è destinata a colpire. Mi congedai presto, ho detto, perchè già ero in piedi; ma me ne andai molto più lieto, osando stringere coll'antica effusione fraterna la cara mano che Galatea non potè ricusarmi in quel punto. A casa m'aspettava Filippo, con una notizia... come dirò? sì, certamente spiacevole. Ha deciso di partire, e di partir domattina. S'intende che l'ho pregato, ed anche sinceramente, di rimanere, almeno due o tre giorni ancora. Ma egli è risoluto, e non si lascia smuovere. --Senti; --mi ha detto,--ogni bel giuoco dura poco, e il mio è durato fin troppo. Tu non hai più bisogno di me, e puoi lasciarmi andare pei fatti miei. Piuttosto hai bisogno di far la tua strada. Non ti perdere in ragazzate, che n'hai fatte già molte, e possono bastare. Vai all'arma bianca, e conquista una mano che è degna di te. --Ah, sì, per me non vorrei di meglio. Ma è così fredda, mio Dio! così ferma nel suo puntiglio! --Ma che! avrebbe da far le pazzie, per dimostrarti quel che pensa di te? È una ragazza, non lo dimenticare. Quanto al puntiglio, è ancora e sempre una ragazza che non ti può chiedere la spiegazione a cui ha diritto, e non può neanche aver l'aria di desiderarla. Animo, dunque, all'opera; Il tuo Don Giovanni, così pratico dei cuori femminili, come m'immagino che debba essere, vorrà avere qualche idea in proposito. Fattela suggerire da lui. Filippo è un amico eccellente. Se ne va, togliendomi d'impiccio, e mi lascia un buon consiglio, che io seguirò certamente. Diciotto settembre Mille Ottocento... Corsenna è deserta, dicono. Ma che deserta! è libera! Io sono stato oggi un po' triste, accompagnando Filippo alla stazione. Poveraccio! egli meritava questo tacito omaggio del cuore alle sue nobilissime doti ed ai suoi utilissimi servigi. Ma io, ritornando al Giardinetto, mi sentivo più padrone di me, che non fossi stato mai. Avevo due ore libere, prima di desinare, e le ho subito messe a profitto correndo al fiume, al pancone al viale dei pioppi, alla gran prateria, alle carpinelle, e al mio sacro rivolo dell'Acqua Ascosa. Non per ritrovarci Galatea, che non era quello il momento, se pure avesse l'usanza di andarci ancora, ma per pensare a lei liberamente. Sia pure Don Giovanni il consigliere; ma sia un Don Giovanni che abbia affogata la sua malizia in un mar di latte. Così dicevo a me stesso, arrivando al mio dolce rifugio. Quanto è bello, fresco, ridente, quest'angolo di mondo ignorato! e quanto sarebbe più bello più fresco, più ridente, se fosse qui Galatea, lieta, fiduciosa, serena come una volta prima di quella tal passeggiata che le sarà parsa una profanazione ma in cui non ebbi colpa veruna! Ecco dei fiorellini nuovi, autunnali, che dovrebbero piacerle. Ma ci viene ella più, da queste parti? Vorrei domandarne a quei cardellini, che saltellano svolazzano e si rincorrono sull'orlo di quella ripa: ma essi non intendono il mio linguaggio, ed io non intendo il loro. Quest'erba tenera, che forse ella ha calpestata, è muta, e conserva gelosamente il segreto. Ah, non tanto gelosamente! Ecco qua, tra un ciuffo di sermolino e un cesto di terracrepolo, biancheggia qualche cosa. Un tesoro, niente di meno, un tesoro. A tutta prima l'ho creduto un temperino; ma no, è più minuscolo ancora d'un temperino. Vediamo; è un ninnolo, un amore di stecchettina d'avorio, di quelle che adoperano le signore per tagliar le carte dei libri in viaggio, colla piccola presa a taglio vivo da un lato, per usarne come segno quando hanno smesso di leggere. Ed è sua, la stecchettina minuscola, è sua; vedo il nome di Kitty inciso sulla costola, in bei caratterini italici, di colore azzurro carico. Ah, Galatea, siete tradita! ed io vi potrei convincere d'esser venuta all'Acqua Ascosa stamane, o alla più lunga ieri mattina. Ma non lo farò; non mi preme di convincervi, non mi piace di restituirvi il fatto vostro. Questa cara stecchettina è mia; roba trovata è più che comprata. Contento della mia piccola fortuna, non amo guastarla andando la sera a cercare la nostra antica colonia villeggiante o quel tanto che n'è rimasto in Corsenna, e che la marchesa Valtorta non ne ha tirato al suo zecchinetto. Temo che le signore Wilson, o le Berti, credano necessario di parlarmi di Filippo Ferri; cosa che sarebbe pure naturalissima, nel giorno istesso ch'egli è partito. Voglio bene a Filippo, ma non amo sentirmelo ricordare davanti a Galatea. Domattina, domattina la vedrò, quella cara puntigliosa, se si risolverà di uscire a passeggio. Dicianove settembre Mille Ottocento... Stamane, infatti, mi sono rimesso in caccia un po' prima dell'ora in cui ella suole andar fuori. Al rivolo dell'Acqua Ascosa non c'era; ed io, lesto ai casali di Santa Giustina. Ecco la Nunziata, la buona vecchierella che attende alle sue occupazioni domestiche. Mi fermo a chiacchierare con lei; assisto al pasto delle sue galline; accarezzo il collo della sua mucca, le parlo di cento cose, e trovo anche il modo di farle un regaluccio in compenso del bicchier di latte che ella mi offre, ancor caldo e spumoso. Trepidante, girando largo, conduco il discorso sulla signorina Wilson. Che buona e bella figliuola, niente superba, tutta amorosa colla povera gente, non è vero? E viene sempre a trovarvi? Sì, sempre, ma non tutti i giorni, perchè ci ha qualche cosa da fare in casa, specie nell'ultimo mese del suo soggiorno in Corsenna. Come vola il tempo! E par ieri, che la signorina è venuta in campagna. Ma ella ha promesso di ritornare un altr'anno. Si è trovata così bene, la sua mamma, tra queste montagne! Ed anche lei, quantunque non ci sia venuta per salute, come la sua mamma cara. È stata ieri a Santa Giustina, non è vero? Sì, ieri, una mezz'ora appena; ma oggi, chi sa? Non ho più niente da dire, e saluto la buona vecchia, promettendo di ritornar qualche volta a bere il latte della sua mucca. L'ho pur detto; Don Giovanni affogherà la sua malizia in un mar di latte. E preso il sentiero del bosco, scendo verso il mulino, andando a fermarmi più in là, sulla strada che mette al paese. È il luogo dove ho incontrata per mia disdetta la signora Adriana; non mi piace, e vado ad appostarmi cinquanta passi più oltre, seduto sul lembo estremo del bosco sopra un tappeto di eriche nane, e mezzo nascosto tra il fogliame di alcune ceppaie di castagno, che han rimessi i polloni. Specola eccellente, donde io posso dominare l'incontro di tutti i sentieri dai quali ella potrebbe passare, andando o ritornando; ma non mi serve, perchè stamane ella non si lascia vedere. La vedo questa sera, a passeggio, con la mamma e con le Berti. È cortese, ma fredda, e, più che fredda, occupata a discorrere con l'una o con l'altra delle sue giovani amiche. Poi c'è Terenzio Spazzòli, a cui si fanno complimenti della sua poca passione per lo zecchinetto. Egli ci si gonfia un pochino, ed io mi annoio altrettanto. Ah, c'è uno strappo nelle mie relazioni con Galatea! uno strappo che bisogna rammendare ad ogni costo. Ma tu ci passerai, bambina, laggiù dalla parte del mulino; ci passerai, una mattina o l'altra, e dovrai pagare il pedaggio. Venti settembre Mille Ottocento... Roma è nostra, mi ha detto stamane il signor sindaco, incontrandomi sul ponte, avviato verso la strada del mulino. Viva Roma in eterno, ho risposto con pari ardore, al patrio ricordo del primo magistrato di Corsenna. Era di buon augurio la data: Roma è nostra; e Galatea è mia, posso soggiunger qui, senza aspettar complimenti ed evviva. Giorno fortunato davvero, quantunque non senza pericolo; ma il pericolo fa preziosa la vittoria, e più caro il trionfo. O Buci, o cane impagabile, io troverò bene uno scultore che voglia farti il ritratto e gittarmelo in bronzo affinchè io possa mettere il tuo simulacro a decorazione della piazza grande, ed unica, della nobil Corsenna. Erano le nove e sette minuti, quando la signorina Wilson mi apparì tra gli alberi della strada campestre. Come mi batteva il cuore, come mi batteva intravvedendo nel verde la sua marinara bianca dalle risvolte turchine! Ella veniva innanzi a passi lenti, leggendo; Buci la precedeva, da buon battistrada. Al lieve rumore, che io feci, alzandomi dal mio nascondiglio sul ciglione del bosco il buon cane si fermò di botto sulle quattro zampe, abbaiando. Allora mi lasciai vedere, e saltai sulla strada. --Oh, Lei!--esclamò la signorina. --Credevo che Buci avesse visto un serpe. --Povero serpe intirizzito, se mai! E dove se ne va, signorina! --Quassù, dalla mia buona Nunziata. --Ah, bene. Ci sono andato ancor io, ieri mattina, a bere un bicchier di latte della sua mucca. E volevo ritornarci anche oggi, ma poi... --Ma poi, che cosa? --Ho deciso di aspettarla qui, signorina, perchè volevo... desideravo parlarle. --Era dunque in agguato? Male. Ma noi non abbiamo paura, e possiamo dire al malandrino: ci accompagni pure, e beva il suo latte. --Volentieri lo farò, signorina. Ma sarei tanto felice, se Ella mi concedesse un quarticello d'ora, qui, proprio qui... La signorina Kathleen rimase un po' sconcertata, guardandomi. --In questo punto; --ripigliai, incalzando. --Soffra che io Le faccia una rispettosa domanda: Che cosa Le ho fatto io, perchè Ella sia tanto severa con me? --Io? --diss'ella, sforzandosi di ridere. --Lei vede sempre, signor Morelli, tutto quel che non è. Non Le ho detto or ora di accompagnarmi fino a Santa Giustina? --Or ora, sì; --risposi. --Ma tutti questi giorni passati... povero a me! non mi pareva di meritarmi tanta sua crudeltà. --Crudeltà! che sarebbe? Ella vuol farmi ancora dei discorsi che io non posso sentire? --No, no; si cheti; potrà sentir tutto, glielo giuro. E si fermi, La supplico. --Fermiamoci; --diss'ella, crollando il capo come persona rassegnata. --Vede? mi siedo per giunta. E parliamo. Ma, se permette, incomincio io, che sono più tranquilla di Lei. Dica su, come si trova contento di Corsenna? La signorina Kitty voleva darmi la baia, con quel vano discorso. Ma io lo girai destramente ai miei fini. --Moltissimo,--risposi,--perchè finalmente c'è quiete. La campagna dovrebb'esser sempre così. --Se l'abbian per detto le persone che ci hanno lasciati a goderne, non è vero? --Sì, se l'abbian per detto; quantunque... della partenza di una mi duole un pochino. --Ah! e quale? --Filippo Ferri. --Dopo essersi battuto con lui... veramente... --Che vuole, signorina? Dopo ciò che mi aveva detto Lei, lassù, alla discesa di Santa Giustina!... --Ah! ed è per quel discorso che Lei ha messo mano alle armi? --Sì, per quello; e non ne avevo forse ragione? Le assicuro, ero fuori di me dalla rabbia. --Che uomini!--esclamò. --Vuol dire che se avesse potuto battersi con me... --Quel giorno, sì, l'avrei fatto; --risposi. --Mi piace la sincerità. Ma è sempre così sincero, Lei? --Sempre. --Allora mi dica un'altra cosa; --diss'ella, dopo aver balenato un'istante. --Domandi, domandi pure. --Ma Lei giuri... --Di esser sincero? Non ne dubiti nè ora nè mai! Voglio ad ogni costo meritar la sua stima; almeno quella!... --soggiunsi, lasciandole intendere il resto. Si fece un po' rossa; ma voleva padroneggiarsi, e ne venne a capo. Del resto, si capiva ch'ella aveva accettato battaglia, e che, avendola accettata, voleva anche attaccarla a suo modo. --Ottimamente; --diss'ella. --Or dunque, alla prova, e in una cosa da nulla; badi, proprio da nulla, salvo la difficoltà dell'indovinare di chi parlo, perchè io non l'aiuterò punto punto. Dove l'aveva incontrata? Perchè c'era, non è così? --Sì, c'era; --risposi. --Anzi, c'eravamo, e avevamo presa la fuga. Essa non voleva, rendiamole giustizia; son io che ho voluto ad ogni costo, e posso dirgliene il perchè. --Lasci che la interroghi io; --replicò la mia giudichessa. --Ella deve rispondere ancora alla mia prima domanda. Dove l'aveva incontrata? --Là, a cinquanta passi da noi, dove Ella vede appunto quel rigagnolo che attraversa la strada. --A caso? Non l'aspettava, come aspettava oggi? --Sull'onor mio, e per il conto che io faccio della sua stima, non l'aspettavo. Scendevo dal bottaccio, mi avviavo da questa parte, quando improvvisamente l'ho veduta. Giuro inoltre che se fossi stato in tempo di cansarmi, l'avrei fatto; e con che gusto, se lo può figurare. --Io, veramente, non mi posso figurar nulla. E poi? dove sono andati? --Vuole che rifacciamo la strada, signorina? A passo a passo le racconterò ogni cosa, come l'ho scritta nel mio memoriale, ch'Ella non ha voluto leggere. --Lasciamo stare il suo memoriale; ne parleremo poi. E andiamo rifacendo la strada, che tanto è la mia per salire a Santa Giustina. --Non tutta; --risposi. --Bisognerebbe salirci dall'altra parte, se mai, passato l'argine dell'Acqua Ascosa. --E così faremo; --conchiuse ella, che aveva rotto il ghiaccio oramai, e appariva risolutissima. --Prima di tutto, saltiamo questo rigagnolo, come avrà fatto quell'altra... Immagino che non avrà voluto immollarsi la punta degli scarpini. --Non so, non ho badato. Le ho già detto ch'ero molto seccato dell'incontro, e per conseguenza confuso. Ed ecco, proprio qui, imbattendosi in me, mi chiese dove fosse l'Acqua Ascosa. Che cosa avrebbe fatto Lei ne' miei panni? --L'avrei accompagnata, ci s'intende. --Così feci, risalendo con lei questo po' di sentiero, di fianco alla ruota del mulino; e di là, poi, conducendola sul ponticello che cavalca la caduta dell'acqua. --Ed ecco, ci sono anch'io; --disse ridendo la signorina Wilson. --Ma Lei ora mi precede, e soffrirà che io passi avanti per rifarle questo importante episodio. La signora aveva paura, molta paura, ed io dovetti prenderla per mano. --Così? --Per l'appunto; --diss'io, fremendo al contatto della mano di Galatea. --E tremava, dunque? --Può immaginarselo, colla paura che aveva. --Strano!--diss'ella. --Ora mi pare che tremi Lei, signor Morelli. Capisco; forse è pel ricordo. --Le pare? A me pare, invece, che Lei voglia ridersi un pochino di me. Ma basta; seguitiamo. --Qui, poi, siamo all'argine del bottaccio; riprese la signorina; --al --largo, adunque, e non c'è più bisogno di tenersi per mano. --Infatti, è vero; --diss'io. --Lei intende le cose, signorina, e le rifà come se fosse stata presente. Ma badi, che l'argine non continua sempre così forte e così largo. C'è ora quest'altro ponticello, che cavalca lo sportello della cateratta. A questo punto fu un altro guaio. La signora non si peritava più di venire avanti da sola; nè si poteva andar tutti e due sulla medesima fronte. --Allora? --Allora le fu necessario aggrapparsi alla mia spalla. --Che sciocca! che sciocca!--gridò Galatea. --Ma a questo modo si vuol egli andare in campagna? Non c'è posto per camminare, in due, qui? Ebbene, si va da soli; e se occorre si passa avanti al compagno; così. senza tante paure. E mandava gli atti compagni alle parole. Aveva posata la mano sinistra sulla mia spalla destra, assai leggermele, che appena l'avevo sentita, e di lancio mi era passata di fianco per correr via davanti a me sul colmo dell'argine, toccando a mala pena il terreno con la punta dei piedi. E volli correre anch'io per raggiungerla; ma proprio in quel punto che alzavo il piede a mia volta inciampai in qualche cosa che non avevo avvertito, e mi ritrovai di punto in bianco per aria. Ci fossi almeno rimasto; sarebbe stato un miracolo. Ma no; non ci stetti niente più del tempo necessario alla caduta dei gravi, e precipitai nel bottaccio, facendo un tonfo rumoroso nell'acqua, che era alta almeno un uomo e mezzo in quel punto. Che cos'era? Un'alzata d'ingegno di Buci. Il nostro buon cane era stato modestamente il terzo, finchè Galatea era stata seconda. Ma come ebbe veduto lei farmisi avanti e correr veloce sull'argine, il signor Buci non istette alle mosse volle esser lui il secondo, e si cacciò avanti senza badare a me suo legittimo padrone e degno del massimo rispetto, non foss'altro per le venti lire che avevo buttate via, a riscattarlo dalla schiavitù di Corsenna. Si cacciò avanti, ho detto; il sentiero bastava appena per me, ed egli strisciò contro le gambe mie proprio al momento che io levavo il passo per correr dietro alla mia fuggitiva. Così avvenne che io perdessi l'equilibrio, e mi ritrovassi in acqua prima di aver visto il pericolo. Al tonfo che io feci si volse Galatea, e mise un grido di spavento. Ma il grido non poteva far niente al caso mio. Piuttosto poteva giovare il consiglio che ella mi gittò, in mezzo ai latrati di Buci. --Nuoti verso l'argine; non si lasci trascinare dal filo della corrente. Io non sono stato mai un gran nuotatore nel cospetto di Dio. Ma se anche fossi stato meno sbercia di quel che sono, credo che non mi sarei cavato con le mani mie dal pericolo di stamane perchè non ero più in tempo di seguire il consiglio di Galatea. Nella confusione del momento, e pestando l'acqua alla guisa dei can barboni, mi ero ritrovato per l'appunto nel bel mezzo del bottaccio non riuscendo a far cammino contro corrente, nè a tirarmi destramente da un lato. Il caso mio poteva dirsi disperato, perchè di laggiù dal mulino nessuno mi poteva sentire se avessi gridato al soccorso, essendo la gran ruota in movimento, e la cascata facendo un rumore d'inferno. La signorina Kathleen era corsa indietro a furia, e m'incitava colla voce a piegare quanto potessi verso di lei. Ma ella non istette molto a capire che il filo della corrente era più forte di me, nuotatore mal pratico. E appena ebbe capito, non pose tempo in mezzo; com'era là, vestita di tutto punto, sì buttò in acqua e mi afferrò per una mano, tirandomi forte a sè, fuori della corrente. Descrissi, io credo, un mezzo cerchio nell'acqua, e mi ritrovai vicino allo sportello della cateratta al cui anello di ferro fui pronto ad aggrapparmi, colla furia disperata del naufrago. --Sì, bravo, respiri; ---mi disse Galatea, ridiventata ninfa marina per me, quantunque in acqua dolce. --E adesso, se può nuotare adagino... --Nè adagino, nè altrimenti; --risposi. --Ho le mani intormentite da certi colpi dell'altra settimana, e m'è tornato il dolore, acutissimo. --Anche il duello ci voleva! E facciamo altrimenti. Veda di attaccarsi ad un lembo della mia veste; così, leggero leggero, per non tirarmi sott'acqua, che s'affogherebbe in due. Nuoterò io; ma Lei si tenga quanto più Le vien fatto rasento all'argine, e spinga coi piedi. Non avrà mica intormentite le gambe. Bravo, così va bene; avanti sempre. --E voi tacete di lassù, perfido cane; --gridai, raffidato da quella buona andatura, e cercando di volgere il nostro caso in burletta; --siete voi che m'avete fatto incespicare, obbligando Galatea, la più candida delle ninfe, a seguirmi nell'acqua. --Lasci star Galatea!--rispose la mia nuotatrice. --Quella poverina ha rimorso d'essersi messa a correre come una bambina matta. --Perchè rimorso? Se tutti i miei mali hanno da essere come questo, io ne invocherò uno al giorno dalla misericordia divina. --Sì, bravo, si preghi anche un reuma; --diss'ella ridendo; --e lo preghi a me pure. Faccia meglio, per ora; si rizzi in piedi, perchè qui si tocca, e via presto presto, verso la stretta del bottaccio. Ma si tenga ancora all'argine, che oramai, come vede, si può afferrarne già l'orlo. Qua, qua, è fuori di pericolo, sia lodato il Signore!--. Siamo usciti di là tutti inzuppati, e battendo un po' i denti. All'aperto non si poteva andare, col rischio di abbatterci in qualcheduno che vedesse il nostro stato compassionevole. Si rideva come due ragazzacci, che venissero via da qualche impresa un po' matta e si andava frattanto lungo la siepe delle carpinelle, avviati al rivolo dell'Acqua Ascosa; dove per altro, così bagnati fino all'osso, non avremmo potuto rimanere. --Che peccato!--le dissi. --Si doveva star qui un'ora almeno, a finire la storia incominciata. --Un'ora!--esclamò. --Doveva durar tanto, quella brutta storia? --No, quella poteva esser finita in due minuti, tanto era vuota; ma ce ne sarebbero rimasti cinquantotto per ragionar di cose più liete. --Ah, volevo ben dire! Ma ciò che non mi può raccontare quest'oggi, mi potrà raccontare un altro giorno. --Domani! --Anche domani. Veda di rammentarsela bene. --Oh, non dubiti; l'ho scritta tutta nel mio memoriale, ed Ella potrà confrontare... --Capisco; Ella ha una gran voglia ch'io legga il suo memoriale. --Sicuramente; c'è tutta la mia giustificazione. --E niente la sua glorificazione? Gli autori di memoriali son tutti così. --Non io, signorina. Vedrà, se si degna di leggerlo, che spesso mi tratto... secondo i meriti miei. Così ragionando, si era giunti a quello che si potrebbe chiamare il Passo della Contessa. --Di qui, signorina; --diss'io; --bisogna saltare il rivolo, per salire da quell'orto ai casali di Santa Giustina. --Ho ben capito; --mi rispose Galatea. --Di qui era saltato anche il cane. Buci,--soggiunse ella,--voi conoscete la strada, animo, su. Buci saltò l'acqua, ed ella dietro a Buci. Volevo saltare ancor io; ma ella mi trattenne col gesto. --Alto là!--disse poi. --Vado dalla buona Nunziata a rasciugare i miei abiti. Non potrei mica ritornare in paese così. E lei, signor Morelli, deve fare altrettanto a casa sua, che per andarci non ha da passare per l'abitato. Intanto, con quel bagno che ha preso, si è levato di dosso un certo odore di pelle di Spagna, che non era niente piacevole. E noti che io lo gradivo, in altri tempi; ma da parecchie settimane, non so come, mi era venuto a noia. --Non sia cattiva, La supplico. Quando avrà letto... --Sì, sì; ma vada a casa, poverino, che è tutto immollato; vada a casa, e si cambi alla svelta. --Andrò; ma ad un patto. --Dei patti a me? --Sì, a Lei, e favorisca di ripetere le mie parole: Che mi lasci... --Che La lasci... --Parlare quest'oggi... --Parlare quest'oggi... --A... nostra madre. Galatea rimase un istante perplessa: ma tosto, vedendo il brutto senso che il suo silenzio faceva su di me, gridò intenerita: --Sì, sì, a nostra madre. Non è dunque più lecito di fare una piccola pausa, per meditare... per gustare... un bel modo di direi--. E mi stese la mano, che io afferrai prontamente, e lungamente e divotamente baciai. Oh, sire Iddio, questa è felicità grande e piena, e senza mistura! Buci, gran cane, io vi farò fare certamente un simulacro di bronzo. Corsi a precipizio verso il viale dei pioppi, valicai il fiume di sotto al pancone e cinque minuti dopo ero al Giardinetto, per mutar abiti. Un'ora prima che Galatea ritornasse a casa sua, c'ero già io, e facevo un breve ma solenne discorso alla signora Wilson che già abbastanza mi conosceva e mi voleva bene, contro i meriti miei, da non sapermi dire di no, e da non pigliar tempo a rispondermi. --Come!--esclamò la signorina stupita, vedendomi. --Lei qui? --Io, per l'appunto; --risposi. --E se non temessi di dispiacerle con la mia tracotanza, Le riferirei quel che ho finito di dire a sua madre. E se non volessi lasciare a sua madre l'incarico di persuaderla Le soggiungerei che la buona signora per conto suo risponderebbe volentieri di sì ad una mia calda e rispettosa domanda. --Eh!--mormorò la signora Wilson. --Mi pare che il nostro signor Rinaldo non mi lasci più niente da fare. Che ne pensi tu, Kitty, o piuttosto Kathleen, come bisognerà dire oramai, per far piacere a lui? --Mamma!--gridò Galatea. E non potè proferire una parola di più. Ma intanto si gittava nelle braccia della madre, scoccandole sulle guance due baci che mi parvero fratelli germani di quelli ch'io avevo impresso tre ore prima sulla cara sua mano. GALATEA DI ANTON GIULIO BARRILI Capitulo Ventesimo Galathea for ever. Ventuno settembre Mille Ottocento... Tiriamo le somme. Io ho trentacinque anni, e Galatea ne ha ventuno. Forse sono un po' troppo vecchio per lei. Ma c'è chi sostiene che l'uomo debba avere dieci o dodici anni più della moglie, essendo ragionevole ch'egli abbia giudizio per due. A questo patto, io sono ancora troppo giovane; e mi consolo, pensando che il dente del giudizio non mi è nato ancora. Una pazzia avrò causato di fare, non terminando il mio Don Giovanni. Poco male, del resto; ero appena al settimo canto, e il mio disegno avrebbe portato il poema ai quaranta. Ha ragione Filippo Ferri. Perchè darsi pensiero della posterità, la quale non si darà pensiero di noi? E farà bene, dal canto suo; noi dal nostro ci leveremo il gusto di mandarle qualche saggio del nostro valore, ma non in carta stampata; in carne ed ossa, piuttosto, in buona salute e di ottimo umore, che sappia ridere di lei vedendola fare le medesime sciocchezze ond'è rallegrato il secolo nostro, non dissimile in ciò dai passati. Del resto, se il mondo durerà ancora nel secolo ventesimo et ultra sarà sempre in forza di una buona consuetudine che noi abbiamo ereditata dai nostri maggiori, quella di prender moglie e di far famiglia; buona consuetudine, che io non raccomanderò mai abbastanza ai miei cari ed amati contemporanei. Galatea leggerà questa sera il mio memoriale. L'ha chiesto, ed io glielo porterò, condotto diligentemente fin qui. Lo giudicherà; e se vorrà condannarlo alle fiamme, non sarò per lagnarmene. Le cose buone e piacevoli che ci son registrate, le ho tutte scolpite nel cuore; non è necessario che rimangano scritte sulla carta. E finalmente, io voglio inaugurare l'altra buona consuetudine di far tutto ciò che a lei piacerà. L'umano consorzio va male, dacchè il codice costringe le mogli ad obbedire ai mariti. Chi sa che non voglia andare un po' meglio, se i mariti prenderanno il verso d'obbedire alle mogli? Ventidue settembre Mille Ottocento... In un'altra cosa ci troviamo pienamente d'accordo: il simulacro di bronzo a Duci. Buci lo ha meritato. Ha, veramente, corso il rischio di guastar sulla fine quello che aveva cominciato; ma quello che aveva cominciato era buono. Vedi il memoriale di Rinaldo al capitolo quarto. E ne sia lode a Buci, sapientissimo cane, che ride senza far rumore e pensa ottime cose dei suoi amici, senza tingersi le dita d'inchiostro. Il guaio intanto è accaduto a me. Con che coraggio stenderò io la mano a Rinaldo? specie sapendo per esperienza recente che egli... Intanto non gli neghiamo il visto, si approva. GALATEA. Ma che inchiostro! che inchiostro! Paura io, dell'inchiostro!. Vi siete persuasa ora? È fuggita, si capisce, dopo avermi accoccato quello che lì per lì le è venuto alla mano; un gomitolo di refe. Sempre lei, sempre lei; viva Galatea, Galathea for ever! Ma non senza una giunta, intendiamoci. Galatea Morelli, s'ha a dire. Sarete meno mitologica, mia dolce bambina; ma tanto più vera, e sommamente piacevole a me. RINALDO.Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Primo Premessa. Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: - Io mi chiamo Mattia Pascal. - Grazie, caro. Questo lo so. - E ti par poco? Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza: - Io mi chiamo Mattia Pascal. Qualcuno vorrà bene compiangermi costa così poco, immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato al quale avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; e vorrà pur bene indignarsi costa anche meno della corruzione dei costumi, e de' vizii e della tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico l'origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente non solo ho conosciuto mio padre e mia madre ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli. E allora? Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo. Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor Boccamazza nel mil ottocento tre, volle lasciar morendo al nostro Comune. È ben chiaro che questo Monsignore dovette conoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza non si è acceso: e questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale stato per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume. Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri sieno essi a stampa o manoscritti come alcuni antichissimi della nostra biblioteca che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se, come ho detto non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento a qualche curioso lettore che per avventura, riducendosi finalmente a effetto l'antica speranza della buon'anima di monsignor Boccamazza capitasse in questa biblioteca a cui io lascio questo mio manoscritto con l'obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte. Giacché, per il momento e Dio sa quanto me ne duole, io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, e la seconda... sentirete. Capitulo Secondo Premessa Seconda filosofica A mo' di Scusa. L'idea o piuttosto, il consiglio di scrivere mi è venuto dal mio reverendo amico don Eligio Pellegrinotto che al presente ha in custodia i libri della Boccamazza, e al quale io affido il manoscritto appena sarà terminato, se mai sarà. Lo scrivo qua, nella chiesetta sconsacrata, al lume che mi viene dalla lanterna lassù, della cupola; qua, nell'abside riservata al bibliotecario e chiusa da una bassa cancellata di legno a pilastrini mentre don Eligio sbuffa sotto l'incarico che si è eroicamente assunto di mettere un po' d'ordine in questa vera babilonia di libri. Temo che non ne verrà mai a capo. Nessuno prima di lui s'era curato di sapere, almeno all'ingrosso, dando di sfuggita un'occhiata ai dorsi che razza di libri quel Monsignore avesse donato al Comune: si riteneva che tutti o quasi dovessero trattare di materie religiose. Ora il Pellegrinotto ha scoperto, per maggior sua consolazione, una varietà grandissima di materie nella biblioteca di Monsignore; e siccome i libri furon presi di qua e di là nel magazzino e accozzati così come venivano sotto mano, la confusione è indescrivibile. Si sono strette per la vicinanza fra questi libri amicizie oltre ogni dire speciose: don Eligio Pellegrinotto mi ha detto, ad esempio che ha stentato non poco a staccare da un trattato molto licenzioso Dell'arte di amar le donne libri tre di Anton Muzio Porro dell'anno Mille Cinquecento Settantauno, una Vita e morte di Faustino Materucci, Benedettino di Polirone che taluni chiamano beato, biografia edita a Mantova nel Mille Seicento Venticinque. Per l'umidità, le legature de' due volumi si erano fraternamente appiccicate. Notare che nel libro secondo di quel trattato licenzioso si discorre a lungo della vita e delle avventure monacali. Molti libri curiosi e piacevolissimi don Eligio Pellegrinotto, arrampicato tutto il giorno su una scala da lampionajo ha pescato negli scaffali della biblioteca, Ogni qual volta ne trova uno, lo lancia dall'alto, con garbo, sul tavolone che sta in mezzo; la chiesetta ne rintrona; un nugolo di polvere si leva, da cui due o tre ragni scappano via spaventati: io accorro dall'abside, scavalcando la cancellata; do prima col libro stesso la caccia ai ragni su pe'l tavolone polveroso; poi apro il libro e mi metto a leggiucchiarlo. Così, a poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte letture. Ora don Eligio mi dice che il mio libro dovrebbe esser condotto sul modello di questi ch'egli va scovando nella biblioteca aver cioè il loro particolar sapore. Io scrollo le spalle e gli rispondo che non è fatica per me. E poi altro mi trattiene. Tutto sudato e impolverato, don Eligio scende dalla scala e viene a prendere una boccata d'aria nell'orticello che ha trovato modo di far sorgere qui dietro l'abside riparato giro giro da stecchi e spuntoni. - Eh, mio reverendo amico, - gli dico io, seduto sul murello col mento appoggiato al pomo del bastone, mentr'egli attende alle sue lattughe. - Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo. In considerazione anche della letteratura, come per tutto il resto, io debbo ripetere il mio solito ritornello: Maledetto sia Copernico! - Oh oh oh, che c'entra Copernico! - esclama don Eligio, levandosi su la vita, col volto infocato sotto il cappellaccio di paglia. - C'entra, don Eligio. Perché, quando la Terra non girava... - E dàlli! Ma se ha sempre girato! - Non è vero. L'uomo non lo sapeva, e dunque era come se non girasse. Per tanti, anche adesso non gira. L'ho detto l'altro giorno a un vecchio contadino, e sapete come m'ha risposto? ch'era una buona scusa per gli ubriachi. Del resto, anche voi scusate, non potete mettere in dubbio che Giosuè fermò il Sole. Ma lasciamo star questo. Io dico che quando la Terra non girava, e l'uomo, vestito da greco o da romano vi faceva così bella figura e così altamente sentiva di sé e tanto si compiaceva della propria dignità credo bene che potesse riuscire accetta una narrazione minuta e piena d'oziosi particolari. Si legge o non si legge in Quintiliano, come voi m'avete insegnato, che la storia doveva esser fatta per raccontare e non per provare? - Non nego, - risponde don Eligio, - ma è vero altresì che non si sono mai scritti libri così minuti anzi minuziosi in tutti i più riposti particolari, come dacché, a vostro dire, la Terra s'è messa a girare. - E va bene! Il signor conte si levò per tempo, alle ore otto e mezzo precise... La signora contessa indossò un abito lilla con una ricca fioritura di merletti alla gola... Teresina si moriva di fame... Lucrezia spasimava d'amore... Oh, santo Dio! e che volete che me n'importi? Siamo o non siamo su un'invisibile trottolina, cui fa da ferza un fil di sole, su un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira senza saper perché, senza pervenir mai a destino, come se ci provasse gusto a girar così per farci sentire ora un po' più di caldo, ora un po' più di freddo e per farci morire - spesso con la coscienza d'aver commesso una sequela di piccole sciocchezze - dopo cinquanta o sessanta giri? Copernico, Copernico, don Eligio mio ha rovinato l'umanità, irrimediabilmente. Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell'infinita nostra piccolezza a considerarci anzi men che niente nell'Universo con tutte le nostre belle scoperte e invenzioni e che valore dunque volete che abbiano le notizie non dico delle nostre miserie particolari, ma anche delle generali calamità? Storie di vermucci ormai le nostre. Avete letto di quel piccolo disastro delle Antille? Niente. La Terra, poverina, stanca di girare, come vuole quel canonico polacco, senza scopo ha avuto un piccolo moto d'impazienza, e ha sbuffato un po' di fuoco per una delle tante sue bocche. Chi sa che cosa le aveva mosso quella specie di bile. Forse la stupidità degli uomini che non sono stati mai così nojosi come adesso. Basta. Parecchie migliaja di vermucci abbrustoliti. E tiriamo innanzi. Chi ne parla più? Don Eligio Pellegrinotto mi fa però osservare che per quanti sforzi facciamo nel crudele intento di strappare di distruggere le illusioni che la provvida natura ci aveva create a fin di bene, non ci riusciamo. Per fortuna, l'uomo si distrae facilmente. Questo è vero. Il nostro Comune, in certe notti segnate nel calendario, non fa accendere i lampioni, e spessose è nuvolo - ci lascia al bujo. Il che vuol dire, in fondo, che noi anche oggi crediamo che la luna non stia per altro nel cielo che per farci lume di notte, come il sole di giorno, e le stelle per offrirci un magnifico spettacolo. Sicuro. E dimentichiamo spesso e volentieri di essere atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose, che ove fossimo veramente compenetrati di quello che siamo, dovrebbero parerci miserie incalcolabili. Ebbene, in grazia di questa distrazione provvidenziale, oltre che per la stranezza del mio caso, io parlerò di me ma quanto più brevemente mi sarà possibile, dando cioè soltanto quelle notizie che stimerò necessarie. Alcune di esse, certo, non mi faranno molto onore; ma io mi trovo ora in una condizione così eccezionale che posso considerarmi come già fuori della vita, e dunque senza obblighi e senza scrupoli di sorta. Cominciamo. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Terzo. La casa e la Talpa. Ho detto troppo presto, in principio, che ho conosciuto mio padre. Non l'ho conosciuto. Avevo quattr'anni e mezzo quand'egli morì. Andato con un suo trabaccolo in Corsica, per certi negozii che vi faceva non torno più, ucciso da una perniciosa, in tre giorni, a trentotto anni. Lasciò tuttavia nell'agiatezza la moglie e i due figli: Mattia che sarei io, e fui e Roberto, maggiore di me di due anni. Qualche vecchio del paese si compiace ancora di dare a credere che la ricchezza di mio padre la quale pure non gli dovrebbe più dar ombra passata com'è da un pezzo in altre mani avesse origini - diciamo così - misteriose. Vogliono che se la fosse procacciata giocando a carte, a Marsiglia col capitano d'un vapore mercantile inglese, il quale, dopo aver perduto tutto il denaro che aveva seco e non doveva esser poco, si era anche giocato un grosso carico di zolfo imbarcato nella lontana Sicilia per conto d'un negoziante di Liverpool sanno anche questo! e il nome? , d'un negoziante di Liverpool, che aveva noleggiato il vapore; quindi, per disperazione, salpando, s'era annegato in alto mare. Così il vapore era approdato a Liverpool, alleggerito anche del peso del capitano. Fortuna che aveva per zavorra la malignità de' miei compaesani. Possedevamo terre e case. Sagace e avventuroso, mio padre non ebbe mai pe' suoi commerci stabile sede: sempre in giro con quel suo trabaccolo dove trovava meglio e più opportunamente comprava e subito rivendeva mercanzie d'ogni genere; e perché non fosse tentato a imprese troppo grandi e rischiose investiva a mano a mano i guadagni in terre e case, qui, nel proprio paesello dove presto forse contava di riposarsi negli agi faticosamente acquistati, contento e in pace tra la moglie e i figliuoli. Così acquistò prima la terra delle Due Riviere ricca di olivi e di gelsi poi il podere della Stìa anch'esso riccamente beneficato e con una bella sorgiva d'acqua, che fu presa quindi per il molino; poi tutta la poggiata dello Sperone ch'era il miglior vigneto della nostra contrada e infine San Rocchino, ove edificò una villa deliziosa. In paese, oltre alla casa in cui abitavamo, acquistò due altre case e tutto quell'isolato, ora ridotto e acconciato ad arsenale. La sua morte quasi improvvisa fu la nostra rovina. Mia madre, inetta al governo dell'eredità, dovette affidarlo a uno che per aver ricevuto tanti beneficii da mio padre fino a cangiar di stato stimo dovesse sentir l'obbligo di almeno un po' di gratitudine, la quale, oltre lo zelo e l'onestà non gli sarebbe costata sacrifizii d'alcuna sorta, poiché era lautamente remunerato,. Santa donna, mia madre! D'indole schiva e placidissima aveva così scarsa esperienza della vita e degli uomini! A sentirla parlare, pareva una bambina. Parlava con accento nasale e rideva anche col naso, giacché ogni volta, come si vergognasse di ridere, stringeva le labbra. Gracilissima di complessione, fu, dopo la morte di mio padre, sempre malferma in salute; ma non si lagnò mai de' suoi mali, né credo se ne infastidisse neppure con se stessa accettandoli, rassegnata, come una conseguenza naturale della sua sciagura. Forse si aspettava di morire anch'essa, dal cordoglio, e doveva dunque ringraziare Iddio che la teneva in vita pur così tapina e tribolata, per il bene dei figliuoli. Aveva per noi una tenerezza addirittura morbosa, piena di palpiti e di sgomento: ci voleva sempre vicini, quasi temesse di perderci e spesso mandava in giro le serve per la vasta casa, appena qualcuno di noi si fosse un po' allontanato. Come una cieca, s'era abbandonata alla guida del marito; rimastane senza, si sentì sperduta nel mondo. E non uscì più di casa, tranne le domeniche, di mattina per tempo, per andare a messa nella prossima chiesa accompagnata dalle due vecchie serve, ch'ella trattava come parenti. Nella stessa casa, anzi, si restrinse a vivere in tre camere soltanto abbandonando le molte altre alle scarse cure delle serve e alle nostre diavolerie. Spirava, in quelle stanze, da tutti i mobili d'antica foggia, dalle tende scolorite quel tanfo speciale delle cose antiche, quasi il respiro d'un altro tempo; e ricordo che più d'una volta io mi guardai attorno con una strana costernazione che mi veniva dalla immobilità silenziosa di quei vecchi oggetti da tanti anni lì senz'uso, senza vita. Fra coloro che più spesso venivano a visitar la mamma era una sorella di mio padre zitellona bisbetica, con un pajo d'occhi da furetto, bruna e fiera. Si chiamava Scolastica. Ma si tratteneva, ogni volta, pochissimo, perché tutt'a un tratto, discorrendo, s'infuriava, e scappava via senza salutare nessuno. Io, da ragazzo, ne avevo una gran paura. La guardavo con tanto d'occhi, specialmente quando la vedevo scattare in piedi su le furie e le sentivo gridare rivolta a mia madre e pestando rabbiosamente un piede sul pavimento: - Senti il vuoto? La talpa! la talpa! Alludeva al Malagna, all'amministratore che ci scavava soppiatto la fossa sotto i piedi. Zia Scolastica l'ho saputo dipoi voleva a tutti i costi che mia madre riprendesse marito. Di solito, le cognate non hanno di queste idee né dànno di questi consigli. Ma ella aveva un sentimento aspro e dispettoso della giustizia; e più per questo, certo, che per nostro amore, non sapeva tollerare che quell'uomo ci rubasse così, a man salva. Ora, data l'assoluta inettitudine e la cecità di mia madre, non ci vedeva altro rimedio, che un secondo marito. E lo designava anche in persona d'un pover'uomo, che si chiamava Gerolamo Pomino. Costui era vedovo, con un figliuolo, che vive tuttora e si chiama Gerolamo come il padre: amicissimo mio anzi più che amico, come dirò appresso. Fin da ragazzo veniva col padre in casa nostra, ed era la disperazione mia e di mio fratello Berto. Il padre, da giovane, aveva aspirato lungamente alla mano di zia Scolastica che non aveva voluto saperne, come non aveva voluto saperne, del resto, di alcun altro; e non già perché non si fosse sentita disposta ad amare ma perché il più lontano sospetto che l'uomo da lei amato avesse potuto anche col solo pensiero tradirla le avrebbe fatto commettere - diceva - un delitto. Tutti finti, per lei, gli uomini, birbanti e traditori. Anche Pomino? No, ecco: Pomino, no. Ma se n'era accorta troppo tardi. Di tutti gli uomini che avevano chiesto la sua mano, e che poi si erano ammogliati ella era riuscita a scoprire qualche tradimento, e ne aveva ferocemente goduto. Solo di Pomino, niente; anzi il pover'uomo era stato un martire della moglie. E perché dunque, ora, non lo sposava lei? Oh bella, perché era vedovo! era appartenuto a un'altra donna, alla quale forse, qualche volta, avrebbe potuto pensare. E poi perché... via! si vedeva da cento miglia lontano, non ostante la timidezza: era innamorato, era innamorato... s'intende di chi, quel povero signor Pomino! Figurarsi se mia madre avrebbe mai acconsentito. Le sarebbe parso un vero e proprio sacrilegio. Ma non credeva forse neppure, poverina, che zia Scolastica dicesse sul serio; e rideva in quel suo modo particolare alle sfuriate della cognata, alle esclamazioni del povero signor Pomino che si trovava lì presente a quelle discussioni, e al quale la zitellona scaraventava le lodi più sperticate. M'immagino quante volte egli avrà esclamato, dimenandosi su la seggiola, come su un arnese di tortura: - Oh santo nome di Dio benedetto! Omino lindo, aggiustato, dagli occhietti ceruli mansueti credo che s'incipriasse e avesse anche la debolezza di passarsi un po' di rossetto, appena appena, un velo su le guance: certo si compiaceva d'aver conservato fino alla sua età i capelli che si pettinava con grandissima cura, a farfalla, e si rassettava continuamente con le mani. Io non so come sarebbero andati gli affari nostri, se mia madre, non certo per sé ma in considerazione dell'avvenire dei suoi figliuoli avesse seguìto il consiglio di zia Scolastica e sposato il signor Pomino. È fuor di dubbio però che peggio di come andarono, affidati al Malagna la talpa!, non sarebbero potuti andare. Quando Berto e io fummo cresciuti, gran parte degli averi nostri, è vero, era andata in fumo; ma avremmo potuto almeno salvare dalle grinfie di quel ladro il resto che se non più agiatamente, ci avrebbe certo permesso di vivere: senza bisogni. Fummo due scioperati; non ci volemmo dar pensiero di nulla, seguitando, da grandi, a vivere come nostra madre, da piccoli, ci aveva abituati. Non aveva voluto nemmeno mandarci a scuola. Un tal Pinzone fu il nostro ajo e precettore. Il suo vero nome era Francesco, o Giovanni, Del Cinque; ma tutti lo chiamavano Pinzone, ed egli ci s'era già tanto abituato che si chiamava Pinzone da sé. Era d'una magrezza che incuteva ribrezzo; altissimo di statura; e più alto, Dio mio, sarebbe stato, se il busto, tutt'a un tratto quasi stanco di tallir gracile in sù non gli si fosse curvato sotto la nuca in una discreta gobbetta da cui il collo pareva uscisse penosamente, come quel d'un pollo spennato, con un grosso nottolino protuberante, che gli andava sù e giù. Pinzone si sforzava spesso di tener tra i denti le labbra, come per mordere castigare e nascondere un risolino tagliente, che gli era proprio; ma lo sforzo in parte era vano, perché questo risolino, non potendo per le labbra così imprigionate gli scappava per gli occhi, più acuto e beffardo che mai. Molte cose con quegli occhietti egli doveva vedere nella nostra casa, che né la mamma né noi vedevamo. Non parlava, forse perché non stimava dover suo parlare, o perché - com'io ritengo più probabile - ne godeva in segreto, velenosamente. Noi facevamo di lui tutto quello che volevamo; egli ci lasciava fare; ma poi, come se volesse staremmo aspettato, ci tradiva. Un giorno, per esempio, la mamma gli ordinò di condurci in chiesa; era prossima la Pasqua, e dovevamo confessarci. Dopo la confessione, una breve visitina alla moglie inferma del Malagna, e subito a casa. Figurarsi che divertimento! Ma, appena in istrada, noi due proponemmo a Pinzone una scappatella: gli avremmo pagato un buon litro di vino purché lui, invece che in chiesa e dal Malagna, ci avesse lasciato andare alla Stìa in cerca di nidi. Pinzone accettò felicissimo, stropicciandosi le mani, con gli occhi sfavillanti. Bevve; andammo nel podere; fece il matto con noi per circa tre ore, ajutandoci ad arrampicarci su gli alberi, arrampicandocisi egli stesso. Ma alla sera, di ritorno a casa, appena la mamma gli domandò se avevamo fatto la nostra confessione e la visita al Malagna: - Ecco, le dirò... - rispose, con la faccia più tosta del mondo; e le narrò per filo e per segno quanto avevamo fatto. Non giovavano a nulla le vendette che di questi suoi tradimenti noi ci prendevamo. Eppure ricordo che non eran da burla. Una sera, per esempio, io e Berto, sapendo che egli soleva dormire, seduto su la cassapanca nella saletta d'ingresso, in attesa della cena, saltammo furtivamente dal letto in cui ci avevano messo per castigo prima dell'ora solita, riuscimmo a scovare una canna di stagno da serviziale, lunga due palmi, la riempimmo d'acqua saponata nella vaschetta del bucato; e, così armati, andammo cautamente a lui, gli accostammo la canna alle nari - e zifff! -. Lo vedemmo balzare fin sotto al soffitto. Quanto con un siffatto precettore dovessimo profittar nello studio, non sarà difficile immaginare. La colpa però non era tutta di Pinzone; ché egli anzi, pur di farci imparare qualche cosa, non badava a metodo né a disciplina e ricorreva a mille espedienti per fermare in qualche modo la nostra attenzione. Spesso con me, ch'ero di natura molto impressionabile, ci riusciva. Ma egli aveva una erudizione tutta sua particolare, curiosa e bislacca. Era, per esempio, dottissimo in bisticci: conosceva la poesia fidenziana e la maccaronica, la burchiellesca e la leporeambica e citava allitterazioni e annominazioni e versi correlativi e incatenati e retrogradi di tutti i poeti perdigiorni e non poche rime balzane componeva egli stesso. Ricordo a San Rocchino, un giorno ci fece ripetere alla collina dirimpetto non so più quante volte questa sua Eco: In cuor di donna quanto dura amore? - Ore. Ed ella non mi amò quant'io l'amai? - Mai. Or chi sei tu che sì ti lagni meco? - Eco. E ci dava a sciogliere tutti gli Enimmi in ottava rima di Giulio Cesare Croce, e quelli in sonetti del Moneti e gli altri pure in sonetti, d'un altro scioperatissimo che aveva avuto il coraggio di nascondersi sotto il nome di Caton l'Uticense. Li aveva trascritti con inchiostro tabaccoso in un vecchio cartolare dalle pagine ingiallite. - Udite, udite quest'altro dello Stigliani. Bello! Che sarà? Udite: A un tempo stesso io mi son una, e due, E fo due ciò ch'era una primamente. Una mi adopra con le cinque sue Contra infiniti che in capo ha la gente. Tutta son bocca dalla cinta in sue, E più mordo sdentata che con dente. Ho due bellichi a contrapposti siti, Gli occhi ho ne' piedi, e spesso a gli occhi i diti. Mi pare di vederlo ancora, nell'atto di recitare, spirante delizia da tutto il volto con gli occhi semichiusi, facendo con le dita il chiocciolino. Mia madre era convinta che al bisogno nostro potesse bastare ciò che Pinzone c'insegnava; e credeva fors'anche, nel sentirci recitare gli enimmi del Croce o dello Stigliani, che ne avessimo già di avanzo. Non così zia Scolastica, la quale - non riuscendo ad appioppare a mia madre il suo prediletto Pomino - s'era messa a perseguitar Berto e me. Ma noi, forti della protezione della mamma, non le davamo retta, e lei si stizziva così fieramente che se avesse potuto senza farsi vedere o sentire, ci avrebbe certo picchiato fino a levarci la pelle. Ricordo che una volta, scappando via al solito su le furie, s'imbatté in me per una delle stanze abbandonate; m'afferrò per il mento, me lo strinse forte forte con le dita dicendomi: - Bellino! bellino! bellino! - e accostandomi, man mano che diceva sempre più il volto al volto, con gli occhi negli occhi, finché poi emise una specie di grugnito e mi lasciò, ruggendo tra i denti: - Muso di cane! Ce l'aveva specialmente con me, che pure attendevo agli strampalati insegnamenti di Pinzone senza confronto più di Berto. Ma doveva esser la mia faccia placida e stizzosa e quei grossi occhiali rotondi che mi avevano imposto per raddrizzarmi un occhio il quale, non so perché, tendeva a guardare per conto suo, altrove. Erano per me, quegli occhiali, un vero martirio. A un certo punto, li buttai via e lasciai libero l'occhio di guardare dove gli piacesse meglio. Tanto, se dritto, quest'occhio non m'avrebbe fatto bello. Ero pieno di salute, e mi bastava. A diciott'anni m'invase la faccia un barbone rossastro e ricciuto, a scàpito del naso piuttosto piccolo che si trovò come sperduto tra esso e la fronte spaziosa e grave. Forse, se fosse in facoltà dell'uomo la scelta d'un naso adatto alla propria faccia, o se noi vedendo un pover'uomo oppresso da un naso troppo grosso per il suo viso smunto potessimo dirgli: Questo naso sta bene a me, e me lo piglio; forse, dico, io avrei cambiato il mio volentieri, e così anche gli occhi e tante altre parti della mia persona. Ma sapendo bene che non si può, rassegnato alle mie fattezze, non me ne curavo più che tanto. Berto, al contrario, bello di volto e di corpo almeno paragonato con me non sapeva staccarsi dallo specchio e si lisciava e si accarezzava e sprecava denari senza fine per le cravatte più nuove per i profumi più squisiti e per la biancheria e il vestiario. Per fargli dispetto, un giorno, io presi dal suo guardaroba una marsina nuova fiammante un panciotto elegantissimo di velluto nero, il gibus, e me ne andai a caccia così parato. Batta Malagna, intanto, se ne veniva a piangere presso mia madre le mal'annate che lo costringevano a contrar debiti onerosissimi per provvedere alle nostre spese eccessive e ai molti lavori di riparazione di cui avevano continuamente bisogno le campagne. - Abbiamo avuto un'altra bella bussata! - diceva ogni volta, entrando. La nebbia aveva distrutto sul nascere le olive, a Due Riviere; oppure la fillossera i vigneti dello Sperone. Bisognava piantare vitigni americani, resistenti al male. E dunque, altri debiti. Poi il consiglio di vendere lo Sperone, per liberarsi dagli strozzini, che lo assediavano. E così prima fu venduto lo Sperone, poi Due Riviere, poi San Rocchino. Restavano le case e il podere della Stia, col molino. Mia madre s'aspettava ch'egli un giorno venisse a dire ch'era seccata la sorgiva. Noi fummo, è vero, scioperati, e spendevamo senza misura; ma è anche vero che un ladro più ladro di Batta Malagna non nascerà mai più su la faccia della terra. È il meno che io possa dirgli, in considerazione della parentela che fui costretto a contrarre con lui. Egli ebbe l'arte di non farci mancare mai nulla, finché visse mia madre. Ma quell'agiatezza, quella libertà fino al capriccio, di cui ci lasciava godere serviva a nascondere l'abisso che poi, morta mia madre, ingojò me solo; giacché mio fratello ebbe la ventura di contrarre a tempo un matrimonio vantaggioso. Il mio matrimonio, invece... - Bisognerà pure che ne parli, eh, don Eligio, del mio matrimonio? Arrampicato là, su la sua scala da lampionajo, don Eligio Pellegrinotto mi risponde: - E come no? Sicuro. Pulitamente... - Ma che pulitamente! Voi sapete bene che... Don Eligio ride, e tutta la chiesetta sconsacrata con lui. Poi mi consiglia: - S'io fossi in voi, signor Pascal, vorrei prima leggermi qualche novella del Boccaccio o del Bandello. Per il tono, per il tono... Ce l'ha col tono, don Eligio. Auff! Io butto giù come vien viene. Coraggio, dunque; avanti! Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Quarto Fu Così. Un giorno, a caccia, mi fermai, stranamente impressionato innanzi a un pagliajo nano e panciuto, che aveva un pentolino in cima allo stollo. - Ti conosco, - gli dicevo, - ti conosco... Poi, a un tratto, esclamai: - To'! Batta Malagna. Presi un tridente, ch'era lì per terra, e glielo infissi nel pancione con tanta voluttà che il pentolino in cima allo stollo per poco non cadde. Ed ecco Batta Malagna, quando, sudato e sbuffante, portava il cappello su le ventitré. Scivolava tutto: gli scivolavano nel lungo faccione di qua e di là, le sopracciglia e gli occhi; gli scivolava il naso su i baffi melensi e sul pizzo; gli scivolavano dall'attaccatura del collo le spalle; gli scivolava il pancione languido, enorme, quasi fino a terra, perché, data l'imminenza di esso su le gambette tozze il sarto, per vestirgli quelle gambette, era costretto a tagliargli quanto mai agiati i calzoni; cosicché, da lontano, pareva che indossasse invece, bassa bassa, una veste, e che la pancia gli arrivasse fino a terra. Ora come, con una faccia e con un corpo così fatti, Malagna potesse esser tanto ladro, io non so. Anche i ladri m'immagino, debbono avere una certa impostatura, ch'egli mi pareva non avesse. Andava piano, con quella sua pancia pendente, sempre con le mani dietro la schiena, e tirava fuori con tanta fatica quella sua voce molle miagolante! Mi piacerebbe sapere com'egli li ragionasse con la sua propria coscienza i furti che di continuo perpetrava a nostro danno. Non avendone, come ho detto, alcun bisogno, una ragione a se stesso, una scusa, doveva pur darla. Forse, io dico, rubava per distrarsi in qualche modo, pover'uomo. Doveva essere infatti, entro di sé, tremendamente afflitto da una di quelle mogli che si fanno rispettare. Aveva commesso l'errore di scegliersi la moglie d'un paraggio superiore al suo, ch'era molto basso. Or questa donna, sposata a un uomo di condizione pari alla sua, non sarebbe stata forse così fastidiosa com'era con lui a cui naturalmente doveva dimostrare, a ogni minima occasione, ch'ella nasceva bene e che a casa sua si faceva così e così. Ed ecco il Malagna, obbediente, far così e così, come diceva lei - per parere un signore anche lui. - Ma gli costava tanto! Sudava sempre, sudava. Per giunta, la signora Guendalina poco dopo il matrimonio, si ammalò d'un male di cui non poté più guarire, giacché, per guarirne avrebbe dovuto fare un sacrifizio superiore alle sue forze: privarsi nientemeno di certi pasticcini coi tartufi che le piacevano tanto, e di simili altre golerie, e anche, anzi soprattutto, del vino. Non che ne bevesse molto; sfido! nasceva bene: ma non avrebbe dovuto berne neppure un dito, ecco. Io e Berto, giovinetti, eravamo qualche volta invitati a pranzo dal Malagna. Era uno spasso sentirgli fare, coi dovuti riguardi, una predica alla moglie su la continenza mentre lui mangiava, divorava con tanta voluttà i cibi più succulenti: - Non ammetto, - diceva, - che per il momentaneo piacere che prova la gola al passaggio d'un boccone per esempio, come questo - e giù il boccone - si debba poi star male un'intera giornata. Che sugo c'è? Io son certo che me ne sentirei, dopo, profondamente avvilito. Rosina! - chiamava la serva - Dammene ancora un po'. Buona, questa salsa majonese! - Majonese! - scattava allora la moglie inviperita. - Basta così! Guarda, il Signore dovrebbe farti provare che cosa vuol dire star male di stomaco. Impareresti ad aver considerazione per tua moglie. - Come, Guendalina! Non ne ho? - esclamava Malagna, mentre si versava un po' di vino. La moglie, per tutta risposta, si levava da sedere, gli toglieva dalle mani il bicchiere e andava a buttare il vino dalla finestra. - E perché? - gemeva quello, restando. E la moglie: - Perché per me è veleno! Me ne vedi versare un dito nel bicchiere? Toglimelo, e va' a buttarlo dalla finestra, come ho fatto io, capisci? Malagna guardava, mortificato, sorridente, un po' Berto, un po' me, un po' la finestra, un po' il bicchiere; poi diceva: - Oh Dio, e che sei forse una bambina? Io, con la violenza? Ma no, cara: tu, da te, con la ragione dovresti importelo il freno... - E come? - gridava la moglie. - Con la tentazione sotto gli occhi? vedendo te che ne bevi tanto e te l'assapori e te lo guardi controlume, per farmi dispetto? Va' là, ti dico! Se fossi un altro marito, per non farmi soffrire... Ebbene, Malagna arrivò fino a questo: non bevve più vino, per dare esempio di continenza alla moglie, e per non farla soffrire. Poi - rubava... Eh sfido! Qualche cosa bisognava pur che facesse. Se non che, poco dopo, venne a sapere che la signora Guendalina se lo beveva di nascosto, lei, il vino. Come se, per non farle male, potesse bastare che il marito non se ne accorgesse. E allora anche lui, Malagna, riprese a bere, ma fuor di casa, per non mortificare la moglie. Seguitò tuttavia a rubare, è vero. Ma io so ch'egli desiderava con tutto il cuore dalla moglie un certo compenso alle afflizioni senza fine che gli procurava; desiderava cioè che ella un bel giorno si fosse risoluta a mettergli al mondo un figliuolo. Ecco! Il furto allora avrebbe avuto uno scopo, una scusa. Che non si fa per il bene dei figliuoli? La moglie però deperiva di giorno in giorno, e Malagna non osava neppure di esprimerle questo suo ardentissimo desiderio. Forse ella era anche sterile, di natura. Bisognava aver tanti riguardi per quel suo male. Che se poi fosse morta di parto, Dio liberi? E poi c'era anche il rischio che non portasse a compimento il figliuolo. Così si rassegnava. Era sincero? Non lo dimostrò abbastanza alla morte della signora Guendalina. La pianse, oh la pianse molto, e sempre la ricordò con una devozione così rispettosa che, al posto di lei non volle più mettere un'altra signora - che! che! - e lo avrebbe potuto bene, ricco come già s'era fatto; ma prese la figlia d'un fattore di campagna, sana, florida, robusta e allegra; e così unicamente perché non potesse esser dubbio che ne avrebbe avuto la prole desiderata. Se si affrettò un po' troppo, via... bisogna pur considerare che non era più un giovanotto e tempo da perdere non ne aveva. Oliva, figlia di Pietro Salvoni, nostro fattore a Due Riviere, io la conoscevo bene, da ragazza. Per cagion sua, quante speranze non feci concepire alla mamma: ch'io stessi cioè per metter senno e prender gusto alla campagna. Non capiva più nei panni, dalla consolazione poveretta! Ma un giorno la terribile zia Scolastica le aprì gli occhi: - E non vedi, sciocca, che va sempre a Due Riviere? - Sì, per il raccolto delle olive. - D'un'oliva, d'un'oliva, d'un'oliva sola, bietolona! La mamma allora mi fece una ramanzina coi fiocchi: che mi guardassi bene dal commettere il peccato mortale d'indurre in tentazione e di perdere per sempre una povera ragazza, eccetera, eccetera. Ma non c'era pericolo. Oliva era onesta, di una onestà incrollabile, perché radicata nella coscienza del male che si sarebbe fatto, cedendo. Questa coscienza appunto le toglieva tutte quelle insulse timidezze de' finti pudori, e la rendeva ardita e sciolta. Come rideva! Due ciriege, le labbra. E che denti! Ma, da quelle labbra, neppure un bacio; dai denti, sì, qualche morso, per castigo quand'io la afferravo per le braccia e non volevo lasciarla se prima non le allungavo un bacio almeno su i capelli. Nient'altro. Ora, così bella, così giovane e fresca, moglie di Batta Malagna... Mah! Chi ha il coraggio di voltar le spalle a certe fortune? Eppure Oliva sapeva bene come il Malagna fosse diventato ricco! Me ne diceva tanto male un giorno, poi, per questa ricchezza appunto, lo sposò. Passa intanto un anno dalle nozze; ne passano due; e niente figliuoli. Malagna, entrato da tanto tempo nella convinzione che non ne aveva avuti dalla prima moglie solo per la sterilità o per la infermità continua di questa non concepiva ora neppur lontanamente il sospetto che potesse dipender da lui. E cominciò a mostrare il broncio a Oliva. - Niente? - Niente. Aspettò ancora un anno, il terzo: invano. Allora prese a rimbrottarla apertamente; e in fine, dopo un altro anno, ormai disperando per sempre, al colmo dell'esasperazione, si mise a malmenarla senza alcun ritegno; gridandole in faccia che con quella apparente floridezza ella lo aveva ingannato, ingannato, ingannato; che soltanto per aver da lei un figliuolo egli l'aveva innalzata fino a quel posto, già tenuto da una signora da una vera signora, alla cui memoria, se non fosse stato per questo, non avrebbe fatto mai un tale affronto. La povera Oliva non rispondeva, non sapeva che dire; veniva spesso a casa nostra per sfogarsi con mia madre, che la confortava con buone parole a sperare ancora poiché infine era giovane, tanto giovane: - Vent'anni? - Ventidue... E dunque, via! S'era dato più d'un caso d'aver figliuoli anche dopo dieci, anche dopo quindici anni dal giorno delle nozze. - Quindici? Ma, e lui? Lui era già vecchio; e se... A Oliva era nato fin dal primo anno il sospetto che, via, tra lui e lei - come dire? - la mancanza potesse più esser di lui che sua, non ostante che egli si ostinasse a dir di no. Ma se ne poteva far la prova? Oliva, sposando, aveva giurato a se stessa di mantenersi onesta, e non voleva, neanche per riacquistar la pace, venir meno al giuramento. Come le so io queste cose? Oh bella, come le so!... Ho pur detto che ella veniva a sfogarsi a casa nostra; ho detto che la conoscevo da ragazza; ora la vedevo piangere per l'indegno modo d'agire e la stupida e provocante presunzione di quel laido vecchiaccio e... debbo proprio dir tutto? Del resto, fu no; e dunque basta. Me ne consolai presto. Avevo allora, o credevo d'avere ch'è lo stesso tante cose per il capo. Avevo anche quattrini, che - oltre al resto - forniscono pure certe idee, le quali senza di essi non si avrebbero. Mi ajutava però maledettamente a spenderli Gerolamo Secondo Pomino che non ne era mai provvisto abbastanza, per la saggia parsimonia paterna. Mino era come l'ombra nostra; a turno, mia e di Berto; e cangiava con meravigliosa facoltà scimmiesca, secondo che praticava con Berto o con me. Quando s'appiccicava a Berto, diventava subito un damerino; e il padre allora, che aveva anche lui velleità d'eleganza, apriva un po' la bocca al sacchetto. Ma con Berto ci durava poco. Nel vedersi imitato finanche nel modo di camminare, mio fratello perdeva subito la pazienza forse per paura del ridicolo, e lo bistrattava fino a cavarselo di torno. Mino allora tornava ad appiccicarsi a me; e il padre a stringer la bocca al sacchetto. Io avevo con lui più pazienza, perché volentieri pigliavo a godermelo. Poi me ne pentivo. Riconoscevo d'aver ecceduto per causa sua in qualche impresa o sforzato la mia natura o esagerato la dimostrazione de' miei sentimenti per il gusto di stordirlo o di cacciarlo in qualche impiccio di cui naturalmente soffrivo anch'io le conseguenze. Ora Mino, un giorno, a caccia, a proposito del Malagna di cui gli avevo raccontato le prodezze con la moglie, mi disse che aveva adocchiato una ragazza figlia d'una cugina del Malagna appunto, per la quale avrebbe commesso volentieri qualche grossa bestialità. Ne era capace; tanto più che la ragazza non pareva restìa; ma egli non aveva avuto modo finora neppur di parlarle. - Non ne avrai avuto il coraggio, va' là! - dissi io ridendo. Mino negò; ma arrossì troppo, negando. - Ho parlato però con la serva, - s'affrettò a soggiungermi. - E n'ho saputo di belle, sai? M'ha detto che il tuo Malanno lo han lì sempre per casa, e che, così all'aria, le sembra che mediti qualche brutto tiro, d'accordo con la cugina, che è una vecchia strega. - Che tiro? - Mah, dice che va lì a piangere la sua sciagura di non aver figliuoli. La vecchia, dura, arcigna, gli risponde che gli sta bene. Pare che essa, alla morte della prima moglie del Malagna si fosse messo in capo di fargli sposare la propria figliuola e si fosse adoperata in tutti i modi per riuscirvi; che poi, disillusa, n'abbia detto di tutti i colori all'indirizzo di quel bestione nemico dei parenti, traditore del proprio sangue, eccetera, eccetera. e che se la sia presa anche con la figliuola che non aveva saputo attirare a sé lo zio. Ora, infine, che il vecchio si dimostra tanto pentito di non aver fatto lieta la nipote chi sa qual'altra perfida idea quella strega può aver concepito. Mi turai gli orecchi con le mani, gridando a Mino: - Sta' zitto! Apparentemente, no; ma in fondo ero pur tanto ingenuo, in quel tempo. Tuttavia - avendo notizia delle scene ch'erano avvenute e avvenivano in casa Malagna - pensai che il sospetto di quella serva potesse in qualche modo esser fondato e volli tentare, per il bene d'Oliva, se mi fosse riuscito d'appurare qualche cosa. Mi feci dare da Mino il recapito di quella strega. Mino mi si raccomandò per la ragazza. - Non dubitare, - gli risposi. - La lascio a te, che diamine! E il giorno dopo, con la scusa d'una cambiale di cui per combinazione quella mattina stessa avevo saputo dalla mamma la scadenza in giornata andai a scovar Malagna in casa della vedova Pescatore. Avevo corso apposta, e mi precipitai dentro tutto accaldato e in sudore. - Malagna, la cambiale! Se già non avessi saputo ch'egli non aveva la coscienza pulita me ne sarei accorto senza dubbio quel giorno vedendolo balzare in piedi pallido, scontraffatto, balbettando: - Che...che cam...che cambiale? - La cambiale così e così, che scade oggi... Mi manda la mamma, che n'è tanto impensierita! Batta Malagna cadde a sedere esalando in un ah interminabile tutto lo spavento che per un istante lo aveva oppresso. - Ma fatto!... tutto fatto!... Perbacco, che soprassalto... L'ho rinnovata, eh? a tre mesi, pagando i frutti, s'intende. Ti sei davvero fatta codesta corsa per così poco? E rise, rise, facendo sobbalzare il pancione; m'invitò a sedere; mi presentò alle donne. - Mattia Pascal. Marianna Dondi, vedova Pescatore, mia cugina. Romilda, mia nipote. Volle che, per rassettarmi dalla corsa, bevessi qualcosa. - Romilda, se non ti dispiace... Come se fosse a casa sua. Romilda si alzò, guardando la madre, per consigliarsi con gli occhi di lei, e poco dopo non ostanti le mie proteste, tornò con un piccolo vassojo su cui era un bicchiere e una bottiglia di vermouth. Subito, a quella vista, la madre si alzò indispettita dicendo alla figlia: - Ma no! ma no! Da' qua! Le tolse il vassojo dalle mani e uscì per rientrare poco dopo con un altro vassojo di lacca nuovo fiammante, che reggeva una magnifica rosoliera: un elefante inargentato con una botte di vetro sul groppone, e tanti bicchierini appesi tutt'intorno, che tintinnivano. Avrei preferito il vermouth. Bevvi il rosolio. Ne bevvero anche il Malagna e la madre. Romilda, no. Mi trattenni poco, quella prima volta, per avere una scusa a tornare: dissi che mi premeva di rassicurar la mamma intorno a quella cambiale e che sarei venuto di lì a qualche giorno a goder con più agio della compagnia delle signore. Non mi parve, dall'aria con cui mi salutò, che Marianna Dondi, vedova Pescatore accogliesse con molto piacere l'annunzio d'una mia seconda visita: mi porse appena la mano: gelida mano, secca, nodosa, gialliccia; e abbassò gli occhi e strinse le labbra. Mi compensò la figlia con un simpatico sorriso che prometteva cordiale accoglienza, e con uno sguardo, dolce e mesto a un tempo di quegli occhi che mi fecero fin dal primo vederla una così forte impressione: occhi d'uno strano color verde cupi, intensi, ombreggiati da lunghissime ciglia; occhi notturni, tra due bande di capelli neri come l'ebano, ondulati che le scendevano su la fronte e su le tempie, quasi a far meglio risaltare la viva bianchezza de la pelle. La casa era modesta; ma già tra i vecchi mobili si notavano parecchi nuovi venuti pretensiosi e goffi nell'ostentazione della loro novità troppo appariscente: due grandi lumi di majolica per esempio, ancora intatti, dai globi di vetro smerigliato di strana foggia, su un'umilissima mensola dal piano di marmo ingiallito, che reggeva uno specchio tetro in una cornice tonda qua e là scrostata, la quale pareva si aprisse nella stanza come uno sbadiglio d'affamato. C'era poi, davanti al divanuccio sgangherato un tavolinetto con le quattro zampe dorate e il piano di porcellana dipinto di vivacissimi colori; poi uno stipetto a muro, di lacca giapponese, eccetera, eccetera. e su questi oggetti nuovi gli occhi di Malagna si fermavano con evidente compiacenza come già su la rosoliera recata in trionfo dalla cugina vedova Pescatore. Le pareti della stanza eran quasi tutte tappezzate di vecchie e non brutte stampe, di cui il Malagna volle farmi ammirare qualcuna dicendomi ch'erano opera di Francesco Antonio Pescatore, suo cugino, valentissimo incisore morto pazzo a Torino, - aggiunse piano, del quale volle anche mostrarmi il ritratto. - Eseguito con le proprie mani, da sé, davanti allo specchio. Ora io, guardando Romilda e poi la madre, avevo poc'anzi pensato: Somiglierà al padre!. Adesso, di fronte al ritratto di questo, non sapevo più che pensare. Non voglio arrischiare supposizioni oltraggiose. Stimo, è vero, Marianna Dondi, vedova Pescatore, capace di tutto; ma come immaginare un uomo, e per giunta bello, capace d'essersi innamorato di lei? Tranne che non fosse stato un pazzo più pazzo del marito. Riferii a Mino le impressioni di quella prima visita. Gli parlai di Romilda con tal calore d'ammirazione, ch'egli subito se ne accese felicissimo che anche a me fosse tanto piaciuta e d'aver la mia approvazione. Io allora gli domandai che intenzioni avesse: la madre, sì, aveva tutta l'aria d'essere una strega; ma la figliuola, ci avrei giurato, era onesta. Nessun dubbio su le mire infami del Malagna; bisognava dunque, a ogni costo, al più presto, salvare la ragazza. - E come? - mi domandò Pomino, che pendeva affascinato dalle mie labbra. - Come? Vedremo. Bisognerà prima di tutto accertarsi di tante cose; andare in fondo; studiar bene. Capirai, non si può mica prendere una risoluzione così su due piedi. Lascia fare a me: t'ajuterò. Codesta avventura mi piace. - Eh... ma... - obbiettò allora Pomino, timidamente, cominciando a sentirsi sulle spine nel vedermi così infatuato. - Tu diresti forse... sposarla? - Non dico nulla, io, per adesso. Hai paura, forse? - No, perché? - Perché ti vedo correre troppo. Piano piano, e rifletti. Se veniamo a conoscere ch'ella è davvero come dovrebbe essere: buona, saggia, virtuosa bella è, non c'è dubbio, e ti piace, non è vero? - oh! poniamo ora che veramente ella sia esposta per la nequizia della madre e di quell'altra canaglia, a un pericolo gravissimo, a uno scempio, a un mercato infame: proveresti ritegno innanzi a un atto meritorio, a un'opera santa, di salvazione? - Io no... no! - fece Pomino. - Ma... mio padre? - S'opporrebbe? Per qual ragione? Per la dote, è vero? Non per altro! Perché ella, sai? è figlia d'un artista, d'un valentissimo incisore, morto... sì, morto bene, insomma, a Torino... Ma tuo padre è ricco, e non ha che te solo: ti può dunque contentare, senza badare alla dote! Che se poi con le buone, non riesci a vincerlo, niente paura: un bel volo dal nido, e s'aggiusta ogni cosa. Pomino, hai il cuore di stoppa? Pomino rise, e io allora gli dimostrai quattro e quattr'otto che egli era nato marito, come si nasce poeta. Gli descrissi a vivi colori, seducentissimi, la felicità della vita coniugale con la sua Romilda; l'affetto, le cure, la gratitudine ch'ella avrebbe avuto per lui, suo salvatore. E, per concludere: - Tu ora, - gli dissi, - devi trovare il modo e la maniera di farti notare da lei e di parlarle o di scriverle. Vedi, in questo momento, forse, una tua lettera potrebbe essere per lei, assediata da quel ragno, un'àncora di salvezza. Io intanto frequenterò la casa; starò a vedere; cercherò di cogliere l'occasione di presentarti. Siamo intesi? - Intesi. Perché mostravo tanta smania di maritar Romilda? - Per niente. Ripeto: per il gusto di stordire Pomino. Parlavo e parlavo, e tutte le difficoltà sparivano. Ero impetuoso, e prendevo tutto alla leggera. Forse per questo, allora, le donne mi amavano, non ostante quel mio occhio un po' sbalestrato e il mio corpo da pezzo da catasta. Questa volta, però, - debbo dirlo - la mia foga proveniva anche dal desiderio di sfondare la trista ragna ordita da quel laido vecchio e farlo restare con un palmo di naso; dal pensiero della povera Oliva; e anche - perché no? - dalla speranza di fare un bene a quella ragazza che veramente mi aveva fatto una grande impressione. Che colpa ho io se Pomino eseguì con troppa timidezza le mie prescrizioni? che colpa ho io se Romilda, invece d'innamorarsi di Pomino, s'innamorò di me, che pur le parlavo sempre di lui? che colpa, infine, se la perfidia di Marianna Dondi, vedova Pescatore, giunse fino a farmi credere ch'io con la mia arte, in poco tempo fossi riuscito a vincere la diffidenza di lei e a fare anche un miracolo: quello di farla ridere più d'una volta, con le mie uscite balzane? Le vidi a poco a poco ceder le armi; mi vidi accolto bene; pensai che, con un giovanotto lì per casa, ricco io mi credevo ancora ricco e che dava non dubbii segni di essere innamorato della figlia ella avesse finalmente smesso la sua iniqua idea, se pure le fosse mai passata per il capo. Ecco: ero giunto finalmente a dubitarne! Avrei dovuto, è vero badare al fatto che non m'era più avvenuto d'incontrarmi col Malagna in casa di lei, e che poteva non esser senza ragione ch'ella mi ricevesse soltanto di mattina. Ma chi ci badava? Era, del resto, naturale, poiché io ogni volta, per aver maggior libertà proponevo gite in campagna, che si fanno più volentieri di mattina. Mi ero poi innamorato anch'io di Romilda, pur seguitando sempre a parlarle dell'amore di Pomino; innamorato come un matto di quegli occhi belli, di quel nasino, di quella bocca di tutto, finanche d'un piccolo porro ch'ella aveva sulla nuca ma finanche d'una cicatrice quasi invisibile in una mano, che le baciavo e le baciavo e le baciavo... per conto di Pomino, perdutamente. Eppure, forse, non sarebbe accaduto nulla di grave se una mattina Romilda eravamo alla Stìa e avevamo lasciato la madre ad ammirare il molino, tutt'a un tratto smettendo lo scherzo troppo ormai prolungato sul suo timido amante lontano non avesse avuto un'improvvisa convulsione di pianto e non m'avesse buttato le braccia al collo scongiurandomi tutta tremante che avessi pietà di lei; me la togliessi comunque, purché via lontano, lontano dalla sua casa lontano da quella sua madraccia, da tutti subito, subito, subito... Lontano? Come potevo così subito condurla via lontano? Dopo, sì, per parecchi giorni, ancora ebbro di lei, cercai il modo, risoluto a tutto, onestamente. E già cominciavo a predisporre mia madre alla notizia del mio prossimo matrimonio ormai inevitabile, per debito di coscienza, quando, senza saper perché mi vidi arrivare una lettera secca secca di Romilda che mi diceva di non occuparmi più di lei in alcun modo e di non recarmi mai più in casa sua considerando come finita per sempre la nostra relazione. Ah sì? E come? Che era avvenuto? Lo stesso giorno Oliva corse piangendo in casa nostra ad annunziare alla mamma ch'ella era la donna più infelice di questo mondo che la pace della sua casa era per sempre distrutta. Il suo uomo era riuscito a far la prova che non mancava per lui aver figliuoli; era venuto ad annunziarglielo, trionfante. Ero presente a questa scena. Come abbia fatto a frenarmi lì per lì, non so. Mi trattenne il rispetto per la mamma. Soffocato dall'ira, dalla nausea, scappai a chiudermi in camera, e solo, con le mani tra i capelli cominciai a domandarmi come mai Romilda, dopo quanto era avvenuto fra noi, si fosse potuta prestare a tanta ignominia! Ah degna figlia della madre! Non il vecchio soltanto avevano entrambe vilissimamente ingannato, ma anche me, anche me! E, come la madre anche lei dunque si era servita di me, vituperosamente, per il suo fine infame per la sua ladra voglia! E quella povera Oliva, intanto! Rovinata, rovinata... Prima di sera uscii, ancor tutto fremente, diretto alla casa d'Oliva. Avevo con me, in tasca, la lettera di Romilda. Oliva, in lagrime, raccoglieva le sue robe: voleva tornare dal suo babbo, a cui finora per prudenza, non aveva fatto neppure un cenno di quanto le era toccato a soffrire. - Ma, ormai, che sto più a farci? - mi disse. - È finita! Se si fosse almeno messo con qualche altra, forse... - Ah tu sai dunque, - le domandai, - con chi s'è messo? Chinò più volte il capo, tra i singhiozzi, e si nascose la faccia tra le mani. - Una ragazza! - esclamò poi, levando le braccia. E la madre! la madre! la madre! D'accordo, capisci? La propria madre! - Lo dici a me? - feci io. - Tieni: leggi. E le porsi la lettera. Oliva la guardò, come stordita; la prese e mi domandò: - Che vuol dire? Sapeva leggere appena. Con lo sguardo mi chiese se fosse proprio necessario ch'ella facesse quello sforzo, in quel momento. - Leggi, - insistetti io. E allora ella si asciugò gli occhi, spiegò il foglio e si mise a interpretar la scrittura, pian piano, sillabando. Dopo le prime parole, corse con gli occhi alla firma, e mi guardò, sgranando gli occhi: - Tu? - Da' qua, - le dissi, - te la leggo io, per intero. Ma ella si strinse la carta contro il seno: - No! - gridò. - Non te la do più! Questa ora mi serve! - E a che potrebbe servirti? - le domandai, sorridendo amaramente. - Vorresti mostrargliela? Ma in tutta codesta lettera non c'è una parola per cui tuo marito potrebbe non credere più a ciò che egli invece è felicissimo di credere. Te l'hanno accalappiato bene, va' là! - Ah, è vero! è vero! - gemette Oliva. - Mi è venuto con le mani in faccia, gridandomi che mi fossi guardata bene dal metter in dubbio l'onorabilità di sua nipote! - E dunque? - dissi io, ridendo acre. - Vedi? Tu non puoi più ottener nulla negando. Te ne devi guardar bene! Devi anzi dirgli di sì, che è vero, verissimo ch'egli può aver figliuoli... comprendi? Ora perché mai, circa un mese dopo, Malagna picchiò, furibondo, la moglie, e, con la schiuma ancora alla bocca, si precipitò in casa mia gridando che esigeva subito una riparazione perché io gli avevo disonorata, rovinata una nipote, una povera orfana? Soggiunse che, per non fare uno scandalo, egli avrebbe voluto tacere. Per pietà di quella poveretta, non avendo egli figliuoli, aveva anzi risoluto di tenersi quella creatura, quando sarebbe nata, come sua. Ma ora che Dio finalmente gli aveva voluto dare la consolazione d'aver un figliuolo legittimo, lui, dalla propria moglie non poteva, non poteva più, in coscienza, fare anche da padre a quell'altro che sarebbe nato da sua nipote. - Mattia provveda! Mattia ripari! - concluse, congestionato dal furore. - E subito! Mi si obbedisca subito! E non mi si costringa a dire di più, o a fare qualche sproposito! Ragioniamo un po', arrivati a questo punto. Io n'ho viste di tutti i colori. Passare anche per imbecille o per... peggio, non sarebbe, in fondo, per me, un gran guajo. Già - ripeto - son come fuori della vita, e non m'importa più di nulla. Se dunque, arrivato a questo punto, voglio ragionare, è soltanto per la logica. Mi sembra evidente che Romilda non ha dovuto far nulla di male, almeno per indurre in inganno lo zio. Altrimenti, perché Malagna avrebbe subito a suon di busse rinfacciato alla moglie il tradimento e incolpato me presso mia madre d'aver recato oltraggio alla nipote? Romilda infatti sostiene che, poco dopo quella nostra gita alla Stìa, sua madre avendo ricevuto da lei la confessione dell'amore che ormai la legava a me indissolubilmente montata su tutte le furie, le aveva gridato in faccia che mai e poi mai avrebbe acconsentito a farle sposare uno scioperato già quasi all'orlo del precipizio. Ora, poiché da sé, ella, aveva recato a se stessa il peggior male che a una fanciulla possa capitare non restava più a lei, madre previdente, che di trarre da questo male il miglior partito. Quale fosse, era facile intendere. Venuto, all'ora solita, il Malagna, ella andò via, con una scusa, e la lasciò sola con lo zio. E allora, lei, Romilda, piangendo - dice - a calde lagrime, si gittò ai piedi di lui gli fece intendere la sua sciagura e ciò che la madre avrebbe preteso da lei; lo pregò d'interporsi, d'indurre la madre a più onesti consigli, poiché ella era già d'un altro, a cui voleva serbarsi fedele. Malagna s'intenerì - ma fino a un certo segno. Le disse che ella era ancor minorenne, e perciò sotto la potestà della madre la quale, volendo, avrebbe potuto anche agire contro di me, giudiziariamente; che anche lui, in coscienza, non avrebbe saputo approvare un matrimonio con un discolo della mia forza sciupone e senza cervello, e che non avrebbe potuto perciò consigliarlo alla madre; le disse che al giusto e naturale sdegno materno bisognava che lei sacrificasse pure qualche cosa che sarebbe poi stata, del resto, la sua fortuna; e concluse che egli non avrebbe potuto infine far altro che provvedere - a patto però che si fosse serbato con tutti il massimo segreto - provvedere al nascituro fargli da padre, ecco, giacché egli non aveva figliuoli e ne desiderava tanto e da tanto tempo uno. Si può essere - domando io - più onesti di così? Ecco qua: tutto quello che aveva rubato al padre egli lo avrebbe rimesso al figliuolo nascituro. Che colpa ha lui, se io, - poi, - ingrato e sconoscente, andai a guastargli le uova nel paniere? Due, no! eh, due, no, perbacco! Gli parvero troppi, forse perché avendo già Roberto, com'ho detto contratto un matrimonio vantaggioso, stimò che non lo avesse danneggiato tanto, da dover rendere anche per lui. In conclusione, si vede che - capitato in mezzo a così brava gente - tutto il male lo avevo fatto io. E dovevo dunque scontarlo. Mi ricusai dapprima, sdegnosamente. Poi, per le preghiere di mia madre, che già vedeva la rovina della nostra casa e sperava ch'io potessi in qualche modo salvarmi sposando la nipote di quel suo nemico, cedetti e sposai. Mi pendeva, tremenda, sul capo l'ira di Marianna Dondi, vedova Pescatore. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Quinto. Maturazione. La strega non si sapeva dar pace: - Che hai concluso? - mi domandava. - Non t'era bastato, di', esserti introdotto in casa mia come un ladro per insidiarmi la figliuola e rovinarmela? Non t'era bastato? - Eh no, cara suocera! - le rispondevo. - Perché, se mi fossi arrestato lì vi avrei fatto un piacere, reso un servizio... - Lo senti? - strillava allora alla figlia. - Si vanta, osa vantarsi per giunta della bella prodezza che è andato a commettere con quella... - e qui una filza di laide parole all'indirizzo di Oliva; poi, arrovesciando le mani su i fianchi, appuntando le gomita davanti: - Ma che hai concluso? Non hai rovinato anche tuo figlio, così? Ma già, a lui, che glien'importa? È suo anche quello, è suo... Non mancava mai di schizzare in fine questo veleno, sapendo la virtù ch'esso aveva sull'animo di Romilda gelosa di quel figlio che sarebbe nato a Oliva, tra gli agi e in letizia; mentre il suo, nell'angustia, nell'incertezza del domani, e fra tutta quella guerra. Le facevano crescere questa gelosia anche le notizie che qualche buona donna fingendo di non saper nulla, veniva a recarle della zia Malagna ch'era così contenta, così felice della grazia che Dio finalmente aveva voluto concederle: ah, si era fatta un fiore; non era stata mai così bella e prosperosa! E lei, intanto, ecco: buttata lì su una poltrona, rivoltata da continue nausee; pallida, disfatta, imbruttita, senza più un momento di bene, senza più voglia neanche di parlare o d'aprir gli occhi. Colpa mia anche questa? Pareva di sì. Non mi poteva più né vedere né sentire. E fu peggio, quando per salvare il podere della Stìa, col molino, si dovettero vendere le case e la povera mamma fu costretta a entrar nell'inferno di casa mia. Già, quella vendita non giovò a nulla. Il Malagna, con quel figlio nascituro, che lo abilitava ormai a non aver più né ritegno né scrupolo fece l'ultima: si mise d'accordo con gli strozzini, e comprò lui, senza figurare, le case, per pochi bajocchi. I debiti che gravavano su la Stìa restarono così per la maggi parte scoperti e il podere insieme col molino fu messo dai creditori sotto amministrazione giudiziaria. E fummo liquidati. Che fare ormai? Mi misi, ma quasi senza speranza, in cerca di un'occupazione qual si fosse, per provvedere ai bisogni più urgenti della famiglia. Ero inetto a tutto; e la fama che m'ero fatta con le mie imprese giovanili e con la mia scioperataggine non invogliava certo nessuno a darmi da lavorare. Le scene poi, a cui giornalmente mi toccava d'assistere e di prender parte in casa mia mi toglievano quella calma che mi abbisognava per raccogliermi un po' a considerare, ciò che avrei potuto e saputo fare. Mi cagionava un vero e proprio ribrezzo il veder mia madre, lì in contatto con la vedova Pescatore. La santa vecchietta mia, non più ignara, ma agli occhi miei irresponsabile de' suoi torti dipesi dal non aver saputo credere fino a tanto alla nequizia degli uomini se ne stava tutta ristretta in sé, con le mani in grembo, gli occhi bassi seduta in un cantuccio, ma come se non fosse ben sicura di poterci stare, lì a quel posto; come se fosse sempre in attesa di partire, di partire tra poco - se Dio voleva! E non dava fastidio neanche all'aria. Sorrideva ogni tanto a Romilda, pietosamente; non osava più di accostarsele; perché, una volta, pochi giorni dopo la sua entrata in casa nostra essendo accorsa a prestarle ajuto, era stata sgarbatamente allontanata da quella strega. - Faccio io, faccio io; so quel che debbo fare. Per prudenza, avendo Romilda veramente bisogno d'ajuto in quel momento, m'ero stato zitto; ma spiavo perché nessuno le mancasse di rispetto. M'accorgevo intanto che questa guardia ch'io facevo a mia madre irritava sordamente la strega e anche mia moglie e temevo che, quand'io non fossi in casa, esse, per sfogar la stizza e votarsi il cuore della bile, la maltrattassero. Sapevo di certo che la mamma non mi avrebbe detto mai nulla. E questo pensiero mi torturava. Quante, quante volte non le guardai gli occhi per vedere se avesse pianto! Ella mi sorrideva mi carezzava con lo sguardo, poi mi domandava: - Perché mi guardi così? - Stai bene, mamma? Mi faceva un atto appena appena con la mano e mi rispondeva: - Bene; non vedi? Va' da tua moglie, va'; soffre, poverina. Pensai di scrivere a Roberto, a Oneglia, per dirgli che si prendesse lui in casa la mamma non per togliermi un peso che avrei tanto volentieri sopportato anche nelle ristrettezze in cui mi trovavo ma per il bene di lei unicamente. Berto mi rispose che non poteva; non poteva perché la sua condizione di fronte alla famiglia della moglie e alla moglie stessa era penosissima dopo il nostro rovescio: egli viveva ormai su la dote della moglie e non avrebbe dunque potuto imporre a questa anche il peso della suocera. Del resto, la mamma - diceva - si sarebbe forse trovata male allo stesso modo in casa sua perché anche egli conviveva con la madre della moglie buona donna, sì, ma che poteva diventar cattiva per le inevitabili gelosie e gli attriti che nascono tra suocere. Era dunque meglio che la mamma rimanesse a casa mia; se non altro, non si sarebbe così allontanata negli ultimi anni dal suo paese e non sarebbe stata costretta a cangiar vita e abitudini. Si dichiarava infine dolentissimo di non potere, per tutte le considerazioni esposte più sù prestarmi un anche menomo soccorso pecuniario, come con tutto il cuore avrebbe voluto. Io nascosi questa lettera alla mamma. Forse se l'animo esasperato in quel momento non mi avesse offuscato il giudizio, non me ne sarei tanto indignato; avrei considerato, per esempio, secondo la natural disposizione del mio spirito che se un rosignolo dà via le penne della coda, può dire: mi resta il dono del canto; ma se le fate dar via a un pavone, le penne della coda, che gli resta? Rompere anche per poco l'equilibrio che forse gli costava tanto studio l'equilibrio per cui poteva vivere pulitamente e fors'anche con una cert'aria di dignità alle spalle della moglie sarebbe stato per Berto sacrifizio enorme, una perdita irreparabile. Oltre alla bella presenza, alle garbate maniere, a quella sua impostatura d'elegante signore, non aveva più nulla, lui da dare alla moglie neppure un briciolo di cuore che forse l'avrebbe compensata del fastidio che avrebbe potuto recarle la povera mamma mia. Mah! Dio l'aveva fatto così; gliene aveva dato pochino pochino, di cuore. Che poteva farci, povero Berto? Intanto le angustie crescevano; e io non trovavo da porvi riparo. Furon venduti gli ori della mamma, cari ricordi. La vedova Pescatore, temendo che io e mia madre fra poco dovessimo anche vivere sulla sua rendituccia dotale di quarantadue lire mensili diventava di giorno in giorno più cupa e di più fosche maniere. Prevedevo da un momento all'altro un prorompimento del suo furore contenuto ormai da troppo tempo, forse per la presenza e per il contegno della mamma. Nel vedermi aggirar per casa come una mosca senza capo, quella bufera di femmina mi lanciava certe occhiatacce, lampi forieri di tempesta. Uscivo per levar la corrente e impedire la scarica. Ma poi temevo per la mamma, e rincasavo. Un giorno, però, non feci a tempo. La tempesta, finalmente, era scoppiata, e per un futilissimo pretesto: per una visita delle due vecchie serve alla mamma. Una di esse, non avendo potuto metter nulla da parte perché aveva dovuto mantenere una figlia rimasta vedova con tre bambini, s'era subito allogata altrove a servire; ma l'altra, Margherita, sola al mondo, più fortunata, poteva ora riposar la sua vecchiaja col gruzzoletto raccolto in tanti anni di servizio in casa nostra. Ora pare che con queste due buone donne, già fidate compagne di tanti anni la mamma si fosse pian piano rammaricata di quel suo misero e amarissimo stato. Subito allora Margherita, la buona vecchierella che già l'aveva sospettato e non osava dirglielo le aveva profferto d'andar via con lei, a casa sua: aveva due camerette pulite, con un terrazzino che guardava il mare pieno di fiori: sarebbero state insieme, in pace: oh, ella sarebbe stata felice di poterla ancora servire di poterle dimostrare ancora l'affetto e la devozione che sentiva per lei. Ma poteva accettar mia madre la profferta di quella povera vecchia? Donde l'ira della vedova Pescatore. Io la trovai, rincasando, con le pugna protese contro Margherita, la quale pur le teneva testa coraggiosamente, mentre la mamma spaventata, con le lagrime agli occhi, tutta tremante, si teneva aggrappata con ambo le mani all'altra vecchietta, come per ripararsi. Veder mia madre in quell'atteggiamento e perdere il lume degli occhi fu tutt'uno. Afferrai per un braccio la vedova Pescatore e la mandai a ruzzolar lontano. Ella si rizzò in un lampo e mi venne incontro, per saltarmi addosso; ma s'arrestò di fronte a me. - Fuori! - mi gridò. - Tu e tua madre, via! Fuori di casa mia! - Senti; - le dissi io allora, con la voce che mi tremava dal violento sforzo che facevo su me stesso, per contenermi. - Senti: vattene via tu, or ora, con le tue gambe, e non cimentarmi più. Vattene, per il tuo bene! Vattene! Romilda, piangendo e gridando si levò dalla poltrona e venne a buttarsi tra le braccia della madre: - No! Tu con me mamma! Non mi lasciare, non mi lasciare qua sola! Ma quella degna madre la respinse, furibonda: - L'hai voluto? tientelo ora, codesto mal ladrone! Io vado sola! Ma non se ne andò s'intende. Due giorni dopo, mandata - suppongo - da Margherita, venne in gran furia, al solito, zia Scolastica, per portarsi via con sé la mamma. Questa scena merita di essere rappresentata. La vedova Pescatore stava quella mattina, a fare il pane, sbracciata con la gonnella tirata sù e arrotolata intorno alla vita, per non sporcarsela. Si voltò appena, vedendo entrare la zia e seguitò ad abburattare, come se nulla fosse. La zia non ci fece caso; del resto, ella era entrata senza salutar nessuno; diviata a mia madre, come se in quella casa non ci fosse altri che lei. - Subito, via vèstiti! Verrai con me. Mi fu sonata non so che campana. Eccomi qua. Via, presto! il fagottino! Parlava a scatti. Il naso adunco, fiero, nella faccia bruna, itterica, le fremeva, le si arricciava di tratto in tratto, e gli occhi le sfavillavano. La vedova Pescatore, zitta. Finito di abburattare; intrisa la farina e coagulatala in pasta, ora essa la brandiva alta e la sbatteva forte apposta su la madia: rispondeva così a quel che diceva la zia. Questa, allora, rincarò la dose. E quella, sbattendo man mano più forte Ma sì! - ma certo! - ma come no? - ma sicuramente!; poi, come se non bastasse, andò a prendete il mattarello; e se lo pose lì accanto, su la madia, come per dire: ci ho anche questo. Non l'avesse mai fatto! Zia Scolastica scattò in piedi si tolse furiosamente lo scialletto che teneva su le spalle e lo lanciò a mia madre: - Eccoti! lascia tutto. Via subito! E andò a piantarsi di faccia alla vedova Pescatore. Questa, per non averla così dinanzi a petto, si tirò un passo indietro, minacciosa, come volesse brandire il matterello; e allora zia Scolastica, preso a due mani dalla madia il grosso batuffolo della pasta, gliel'appiastrò sul capo glielo tirò giù su la faccia e, a pugni chiusi, là, là, là, sul naso, sugli occhi, in bocca, dove coglieva coglieva. Quindi afferrò per un braccio mia madre e se la trascinò via. Quel che seguì fu per me solo. La vedova Pescatore, ruggendo dalla rabbia, si strappò la pasta dalla faccia, dai capelli tutti appiastricciati e venne a buttarla in faccia a me, che ridevo, ridevo in una specie di convulsione; m'afferrò la barba, mi sgraffiò tutto; poi, come impazzita, si buttò per terra e cominciò a strapparsi le vesti addosso, a rotolarsi, a rotolarsi, frenetica, sul pavimento; mia moglie intanto sit venia verbo receva di là, tra acutissime strida mentr'io: - Le gambe! le gambe! - gridavo alla vedova Pescatore per terra. - Non mi mostrate le gambe, per carità! Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e d'ogni mio tormento. Mi vidi, in quell'istante, attore d'una tragedia che più buffa non si sarebbe potuta immaginare: mia madre scappata via, così, con quella matta; mia moglie, di là, che... lasciamola stare!; Marianna Pescatore lì per terra; e io, io che non avevo più pane, quel che si dice pane, per il giorno appresso, io con la barba tutta impastocchiata il viso sgraffiato, grondante non sapevo ancora se di sangue o di lagrime, per il troppo ridere. Andai ad accertarmene allo specchio. Erano lagrime; ma ero anche sgraffiato bene. Ah quel mio occhio, in quel momento, quanto mi piacque! Per disperato mi s'era messo a guardare più che mai altrove, altrove per conto suo. E scappai via, risoluto a non rientrare in casa, se prima non avessi trovato comunque da mantenere, anche miseramente, mia moglie e me. Dal dispetto rabbioso che sentivo in quel momento per la sventatezza mia di tanti anni argomentavo però facilmente che la mia sciagura non poteva ispirare a nessuno, non che compatimento, ma neppur considerazione. Me l'ero ben meritata. Uno solo avrebbe potuto averne pietà: colui che aveva fatto man bassa d'ogni nostro avere; ma figurarsi se Malagna poteva più sentir l'obbligo di venirmi in soccorso dopo quanto era avvenuto tra me e lui. Il soccorso, invece, mi venne da chi meno avrei potuto aspettarmelo. Rimasto tutto quel giorno fuori di casa, verso sera, m'imbattei per combinazione in Pomino che, fingendo di non accorgersi di me, voleva tirar via di lungo. - Pomino! Si volse, torbido in faccia, e si fermò con gli occhi bassi: - Che vuoi? - Pomino! - ripetei io più forte, scotendolo per una spalla e ridendo di quella sua mutria. - Dici sul serio? Oh, ingratitudine umana! Me ne voleva, per giunta, me ne voleva, Pomino, del tradimento che, a suo credere, gli avevo fatto. Né mi riuscì di convincerlo che il tradimento invece lo aveva fatto lui a me e che avrebbe dovuto non solo ringraziarmi, ma buttarsi anche a faccia per terra, a baciare dove io ponevo i piedi. Ero ancora com'ebbro di quella gajezza mala che si era impadronita di me da quando m'ero guardato allo specchio. - Vedi questi sgraffii? - gli dissi, a un certo punto. - Lei me li ha fatti! - Ro... cioè, tua moglie? - Sua madre! E gli narrai come e perché. Sorrise, ma parcamente. Forse pensò che a lui non li avrebbe fatti, quegli sgraffii la vedova Pescatore: era in ben altra condizione dalla mia, e aveva altra indole e altro cuore, lui. Mi venne allora la tentazione di domandargli perché dunque, se veramente n'era così addogliato non l'aveva sposata lui, Romilda, a tempo, magari prendendo il volo con lei com'io gli avevo consigliato, prima che, per la sua ridicola timidezza o per la sua indecisione fosse capitata a me la disgrazia d'innamorarmene; e altro, ben altro avrei voluto dirgli, nell'orgasmo in cui mi trovavo; ma mi trattenni. Gli domandai, invece, porgendogli la mano, con chi se la facesse, di quei giorni. - Con nessuno! - sospirò egli allora. - Con nessuno! Mi annojo, mi annojo mortalmente! Dall'esasperazione con cui proferì queste parole mi parve d'intendere a un tratto la vera ragione per cui Pomino era così addogliato. Ecco qua: non tanto Romilda egli forse rimpiangeva, quanto la compagnia che gli era venuta a mancare; Berto non c'era più; con me non poteva più praticare, perché c'era Romilda di mezzo, e che restava più dunque da fare al povero Pomino? - Ammógliati, caro! - gli dissi. - Vedrai come si sta allegri! Ma egli scosse il capo, seriamente, con gli occhi chiusi; alzò una mano: - Mai! mai più! - Bravo, Pomino: persèvera! Se desideri compagnia sono a tua disposizione, anche per tutta la notte, se vuoi. E gli manifestai il proponimento che avevo fatto, uscendo di casa, e gli esposi anche le disperate condizioni in cui mi trovavo. Pomino si commosse, da vero amico, e mi profferse quel po' di denaro che aveva con sé. Lo ringraziai di cuore, e gli dissi che quell'aiuto non m'avrebbe giovato a nulla: il giorno appresso sarei stato da capo. Un collocamento fisso m'abbisognava. - Aspetta! - esclamò allora Pomino. - Sai che mio padre è ora al Municipio? - No. Ma me l'immagino. - Assessore comunale per la pubblica istruzione. - Questo non me lo sarei immaginato. - Jersera, a cena... Aspetta! Conosci Romitelli? - No. - Come no! Quello che sta laggiù, alla biblioteca Boccamazza. È sordo, quasi cieco, rimbecillito, e non si regge più sulle gambe. Jersera, a cena, mio padre mi diceva che la biblioteca è ridotta in uno stato miserevole e che bisogna provvedere con la massima sollecitudine. Ecco il posto per te! - Bibliotecario? - esclamai. - Ma io... - Perché no? - disse Pomino. - Se l'ha fatto Romitelli... Questa ragione mi convinse. Pomino mi consigliò di farne parlare a suo padre da zia Scolastica. Sarebbe stato meglio. Il giorno appresso, io mi recai a visitar la mamma e ne parlai a lei poiché zia Scolastica, da me, non volle farsi vedere. E così, quattro giorni dopo, diventai bibliotecario. Sessanta lire al mese. Più ricco della vedova Pescatore! Potevo cantar vittoria. Nei primi mesi fu un divertimento, con quel Romitelli a cui non ci fu verso di fare intendere che era stato giubilato dal Comune e che per ciò non doveva più venire alla biblioteca. Ogni mattina, alla stess'ora, né un minuto prima né un minuto dopo me lo vedevo spuntare a quattro piedi compresi i due bastoni, uno per mano, che gli servivano meglio dei piedi. Appena arrivato, si toglieva dal taschino del panciotto un vecchio cipollone di rame e lo appendeva a muro con tutta la formidabile catena; sedeva, coi due bastoni fra le gambe, traeva di tasca la papalina, la tabacchiera e un pezzolone a dadi rossi e neri; s'infrociava una grossa presa di tabacco, si puliva poi apriva il cassetto del tavolino e ne traeva un libraccio che apparteneva alla biblioteca: Dizionario storico dei musicisti artisti e amatori morti e viventi, stampato a Venezia nel Mille Settecento Cinquantaotto. - Signor Romitelli! - gli gridavo, vedendogli fare tutte queste operazioni tranquillissimamente, senza dare il minimo segno d'accorgersi di me. Ma a chi dicevo? Non sentiva neanche le cannonate. Lo scotevo per un braccio, ed egli allora si voltava, strizzava gli occhi contraeva tutta la faccia per sbirciarmi, poi mi mostrava i denti gialli, forse intendendo di sorridermi, così; quindi abbassava il capo sul libro, come se volesse farsene guanciale; ma che! leggeva a quel modo, a due centimetri di distanza, con un occhio solo; leggeva forte: - Birnbaum, Giovanni Abramo... Birnbaum, Giovanni Abramo, fece stampare... Birnbaum, Giovanni Abramo, fece stampare a Lipsia, nel Mille Settecento Trentotto... a Lipsia nel Mille Settecento Trentotto... un opuscolo in ottavo: Osservazioni imparziali su un passo delicato del Musicista critico. Mitzler... Mitzler inserì... Mitzler inserì questo scritto nel primo volume della sua Biblioteca musicale. Nel Mille Settecento Trentanove... E seguitava così, ripetendo due o tre volte nomi e date, come per cacciarsele a memoria. Perché leggesse così forte, non saprei. Ripeto, non sentiva neanche le cannonate. Io stavo a guardarlo, stupito. O che poteva importare a quell'uomo in quello stato a due passi ormai dalla tomba morì difatti quattro mesi dopo la mia nomina a bibliotecario che poteva importargli che Birnbaum Giovanni Abramo avesse fatto stampare a Lipsia nel Mille Settecento Trentotto un opuscolo in ottavo? E non gli fosse almeno costata tutto quello stento la lettura! Bisognava proprio riconoscere che non potesse farne a meno di quelle date lì e di quelle notizie di musicisti lui così sordo! e artisti e amatori, morti e viventi fino al Mille Settecento Cinquantotto. O credeva forse che un bibliotecario, essendo la biblioteca fatta per leggervi fosse obbligato a legger lui, posto che non aveva veduto mai apparirvi anima viva; e aveva preso quel libro, come avrebbe potuto prenderne un altro? Era tanto imbecillito, che anche questa supposizione è possibile, e anzi molto più probabile della prima. Intanto, sul tavolone lì in mezzo, c'era uno strato di polvere alto per lo meno un dito; tanto che io - per riparare in certo qual modo alla nera ingratitudine de' miei concittadini - potei tracciarvi a grosse lettere questa iscrizione: A MONSIGNOR BOCCAMAZZA MUNIFICENTISSIMO DONATORE IN PERENNE ATTESTATO DI GRATITUDINE I CONCITTADINI QUESTA LAPIDE POSERO. Precipitavano poi, a quando a quando, dagli scaffali due o tre libri, seguiti da certi topi grossi quanto un coniglio. Furono per me come la mela di Newton. - Ho trovato! - esclamai tutto contento. - Ecco l'occupazione per me, mentre Romitelli legge il suo Birnbaum. E, per cominciare, scrissi una elaboratissima istanza, d'ufficio all'esimio cavalier Gerolamo Pomino, assessore comunale per la pubblica istruzione affinché la biblioteca Boccamazza o di Santa Maria Liberale fosse con la maggior sollecitudine provveduta di un pajo di gatti per lo meno il cui mantenimento non avrebbe importato quasi alcuna spesa al Comune atteso che i suddetti animali avrebbero avuto da nutrirsi in abbondanza col provento della loro caccia. Soggiungevo che non sarebbe stato male provvedere altresì la biblioteca d'una mezza dozzina di trappole e dell'esca necessaria, per non dire cacio parola volgare, che - da subalterno - non stimai conveniente sottoporre agli occhi d'un assessore comunale per la pubblica istruzione. Mi mandarono dapprima due gattini così miseri che si spaventarono subito di quegli enormi topi e - per non morir di fame - si ficcavano loro nelle trappole, a mangiarsi il cacio. Li trovavo ogni mattina là, imprigionati, magri, brutti, e così afflitti che pareva non avessero più né forza né volontà di miagolare. Reclamai, e vennero due bei gattoni lesti e serii, che senza perder tempo si misero a fare il loro dovere. Anche le trappole servivano: e queste me li davan vivi, i topi. Ora, una sera, indispettito che di quelle mie fatiche e di quelle mie vittorie il Romitelli non si volesse minimamente dar per inteso come se lui avesse soltanto l'obbligo di leggere e i topi quello di mangiarsi i libri della biblioteca volli, prima d'andarmene, cacciarne due, vivi, entro il cassetto del suo tavolino. Speravo di sconcertargli, almeno per la mattina seguente, la consueta nojosissima lettura. Ma che! Come aprì il cassetto e si sentì sgusciare sotto il naso quelle due bestie si voltò verso me, che già non mi potevo più reggere e davo in uno scoppio di risa, e mi domandò: - Che è stato? - Due topi, signor Romitelli! - Ah, topi... - fece lui tranquillamente. Erano di casa; c'era avvezzo; e riprese, come se nulla fosse stato, la lettura del suo libraccio. In un Trattato degli Arbori di Giovan Vittorio Soderini si legge che i frutti maturano parte per caldezza e parte per freddezza; perciocché il calore, come in tutti è manifesto, ottiene la forza del concuocere, ed è la semplice cagione della maturezza. Ignorava dunque Giovan Vittorio Soderini che oltre al calore, i fruttivendoli hanno sperimentato un'altra cagione della maturezza. Per portare la primizia al mercato e venderla più cara, essi colgono i frutti, mele e pesche e pere prima che sian venuti a quella condizione che li rende sani e piacevoli, e li maturano loro a furia d'ammaccature. Ora così venne a maturazione l'anima mia, ancora acerba. In poco tempo, divenni un altro da quel che ero prima. Morto il Romitelli mi trovai qui solo, mangiato dalla noja, in questa chiesetta fuori mano, fra tutti questi libri; tremendamente solo, e pur senza voglia di compagnia. Avrei potuto trattenermici soltanto poche ore al giorno; ma per le strade del paese mi vergognavo di farmi vedere, così ridotto in miseria; da casa mia rifuggivo come da una prigione; e dunque, meglio qua, mi ripetevo. Ma che fare? La caccia ai topi, sì; ma poteva bastarmi? La prima volta che mi avvenne di trovarmi con un libro tra le mani, tolto così a caso senza saperlo, da uno degli scaffali' provai un brivido d'orrore. Mi sarei io dunque ridotto come il Romitelli, a sentir l'obbligo di leggere io bibliotecario, per tutti quelli che non venivano alla biblioteca? E scaraventai il libro a terra. Ma poi lo ripresi; e - sissignori - mi misi a leggere anch'io, e anch'io con un occhio solo, perché quell'altro non voleva saperne. Lessi così di tutto un po', disordinatamente; ma libri, in ispecie, di filosofia. Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole. Mi sconcertarono peggio il cervello, già di per sé balzano. Quando la testa mi fumava, chiudevo la biblioteca e mi recavo per un sentieruolo scosceso, a un lembo di spiaggia solitaria. La vista del mare mi faceva cadere in uno sgomento attonito, che diveniva man mano oppressione intollerabile. Sedevo su la spiaggia e m'impedivo di guardarlo, abbassando il capo: ma ne sentivo per tutta la riviera il fragorìo mentre lentamente, lentamente, mi lasciavo scivolar di tra le dita la sabbia densa e greve, mormorando: - Così, sempre, fino alla morte, senz'alcun mutamento, mai... L'immobilità della condizione di quella mia esistenza mi suggeriva allora pensieri sùbiti, strani, quasi lampi di follia. Balzavo in piedi, come per scuotermela d'addosso, e mi mettevo a passeggiare lungo la riva; ma vedevo allora il mare mandar senza requie, là, alla sponda, le sue stracche ondate sonnolente; vedevo quelle sabbie lì abbandonate; gridavo con rabbia, scotendo le pugna: - Ma perché? ma perché? E mi bagnavo i piedi. Il mare allungava forse un po' più qualche ondata, per ammonirmi: Vedi, caro, che si guadagna a chieder certi perché? Ti bagni i piedi. Torna alla tua biblioteca! L'acqua salata infradicia le scarpe; e quattrini da buttar via non ne hai. Torna alla biblioteca, e lascia i libri di filosofia: va' va' piuttosto a leggere anche tu che Birnbaum Giovanni Abramo fece stampare a Lipsia nel Mille Settecento Trentotto un opuscolo in -ottavo: ne trarrai senza dubbio maggior profitto. Ma un giorno finalmente vennero a dirmi che mia moglie era stata assalita dalle doglie, e che corressi subito a casa. Scappai come un dàino: ma più per sfuggire a me stesso, per non rimanere neanche un minuto a tu per tu con me a pensare che io stavo per avere un figliuolo, io, in quelle condizioni un figliuolo! Appena arrivato alla porta di casa mia suocera m'afferrò per le spalle e mi fece girar su me stesso: - Un medico! Scappa! Romilda muore! Viene da restare, no? a una siffatta notizia a bruciapelo. E invece, Correte!. Non mi sentivo più le gambe; non sapevo più da qual parte pigliare; e mentre correvo, non so come, - Un medico! un medico! - andavo dicendo; e la gente si fermava per via, e pretendeva che mi fermassi anch'io a spiegare che cosa mi fosse accaduto; mi sentivo tirar per le maniche, mi vedevo di fronte facce pallide, costernate; scansavo, scansavo tutti: - Un medico! un medico! E il medico intanto era la, già a casa mia. Quando trafelato, in uno stato miserando, dopo aver girato tutte le farmacie rincasai, disperato e furibondo, la prima bambina era già nata; si stentava a far venir l'altra alla luce. - Due! Mi pare di vederle ancora, lì, nella cuna, l'una accanto all'altra: si sgraffiavano fra loro con quelle manine così gracili eppur quasi artigliate da un selvaggio istinto, che incuteva ribrezzo e pietà: misere, misere, misere, più di quei due gattini che ritrovavo ogni mattina dentro le trappole; e anch'esse non avevano forza di vagire come quelli di miagolare; e intanto, ecco, si sgraffiavano! Le scostai, e al primo contatto di quelle carnucce tènere e fredde ebbi un brivido nuovo, un tremor di tenerezza, ineffabile: - erano mie! Una mi morì pochi giorni dopo; l'altra volle darmi il tempo, invece, di affezionarmi a lei, con tutto l'ardore di un padre che non avendo più altro, faccia della propria creaturina lo scopo unico della sua vita; volle aver la crudeltà di morirmi, quando aveva già quasi un anno, e s'era fatta tanto bellina, tanto con quei riccioli d'oro ch'io m'avvolgevo attorno le dita e le baciavo senza saziarmene mai; mi chiamava papà, e io le rispondevo subito: - Figlia -; e lei di nuovo: - Papà... così, senza ragione, come si chiamano gli uccelli tra loro. Mi morì contemporaneamente alla mamma mia, nello stesso giorno e quasi alla stess'ora. Non sapevo più come spartire le mie cure e la mia pena. Lasciavo la piccina mia che riposava, e scappavo dalla mamma, che non si curava di sé, della sua morte e mi domandava di lei, della nipotina, struggendosi di non poterla più rivedere, baciare per l'ultima volta. E durò nove giorni, questo strazio! Ebbene, dopo nove giorni e nove notti di veglia assidua, senza chiuder occhio neanche per un minuto... debbo dirlo? - molti forse avrebbero ritegno a confessarlo; ma è pure umano, umano, umano - io non sentii pena, no sul momento: rimasi un pezzo in una tetraggine attonita, spaventevole, e mi addormentai. Sicuro. Dovetti prima dormire. Poi, sì, quando mi destai, il dolore m'assalì rabbioso, feroce, per la figlietta mia, per la mamma mia, che non erano più... E fui quasi per impazzire. Un'intera notte vagai per il paese e per le campagne; non so con che idee per la mente; so che, alla fine, mi ritrovai nel podere della Stìa, presso alla gora del molino, e che un tal Filippo, vecchio mugnajo, lì di guardia mi prese con sé, mi fece sedere più là, sotto gli alberi, e mi parlò a lungo a lungo della mamma e anche di mio padre e de' bei tempi lontani; e mi disse che non dovevo piangere e disperarmi così, perché per attendere alla figlioletta mia, nel mondo di là, era accorsa la nonna la nonnina buona, che la avrebbe tenuta sulle ginocchia e le avrebbe parlato di me sempre e non me la avrebbe lasciata mai sola, mai. Tre giorni dopo Roberto, come se avesse voluto pagarmi le lagrime, mi mandò cinquecento lire. Voleva che provvedessi a una degna sepoltura della mamma, diceva. Ma ci aveva già pensato zia Scolastica. Quelle cinquecento lire rimasero un pezzo tra le pagine di un libraccio della biblioteca. Poi servirono per me; e furono - come dirò - la cagione della mia prima morte. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Sesto Tac tac tac... Lei sola, là dentro, quella pallottola d'avorio, correndo graziosa nella roulette, in senso inverso al quadrante, pareva giocasse: Tac tac tac. Lei sola: - non certo quelli che la guardavano, sospesi nel supplizio che cagionava loro il capriccio di essa a cui - ecco - sotto, su i quadrati gialli del tavoliere, tante mani avevano recato, come in offerta votiva, oro, oro e oro tante mani che tremavano adesso nell'attesa angosciosa, palpando inconsciamente altro oro, quello della prossima posta mentre gli occhi supplici pareva dicessero: Dove a te piaccia dove a te piaccia di cadere, graziosa pallottola d'avorio, nostra dea crudele!. Ero capitato là, a Montecarlo, per caso. Dopo una delle solite scene con mia suocera e mia moglie, che ora oppresso e fiaccato com'ero dalla doppia recente sciagura, mi cagionavano un disgusto intollerabile; non sapendo più resistere alla noja, anzi allo schifo di vivere a quel modo; miserabile, senza né probabilità né speranza di miglioramento, senza più il conforto che mi veniva dalla mia dolce bambina senza alcun compenso, anche minimo, all'amarezza, allo squallore, all'orribile desolazione in cui ero piombato; per una risoluzione quasi improvvisa, ero fuggito dal paese, a piedi, con le cinquecento lire di Berto in tasca. Avevo pensato, via facendo, di recarmi a Marsiglia, dalla stazione ferroviaria del paese vicino, a cui m'ero diretto: giunto a Marsiglia mi sarei imbarcato, magari con un biglietto di terza classe, per l'America, così alla ventura. Che avrebbe potuto capitarmi di peggio, alla fin fine, di ciò che avevo sofferto e soffrivo a casa mia? Sarei andato incontro, sì, ad altre catene, ma più gravi di quella che già stavo per strapparmi dal piede non mi sarebbero certo sembrate. E poi avrei veduto altri paesi, altre genti, altra vita, e mi sarei sottratto almeno all'oppressione che mi soffocava e mi schiacciava. Se non che, giunto a Nizza, m'ero sentito cader l'animo. Gl'impeti miei giovanili erano abbattuti da un pezzo: troppo ormai la noja mi aveva tarlato dentro, e svigorito il cordoglio. L'avvilimento maggiore m'era venuto dalla scarsezza del denaro con cui avrei dovuto avventurarmi nel bujo della sorte così lontano, incontro a una vita affatto ignota, e senz'alcuna preparazione. Ora, sceso a Nizza, non ben risoluto ancora di ritornare a casa, girando per la città m'era avvenuto di fermarmi innanzi a una grande bottega su l'Avenue de la Gare, che recava questa insegna a grosse lettere dorate: DEPOT DE ROULETTES DE PRECISION. Ve n'erano esposte d'ogni dimensione, con altri attrezzi del giuoco e varii opuscoli che avevano sulla copertina il disegno della roulette; Si sa che gl'infelici facilmente diventano superstiziosi per quanto poi deridano l'altrui credulità e le speranze che a loro stessi la superstizione certe volte fa d'improvviso concepire e che non vengono mai a effetto, s'intende. Ricordo che io, dopo aver letto il titolo d'uno di quegli opuscoli: Méthode pour gagner à la roulette mi allontanai dalla bottega con un sorriso sdegnoso e di commiserazione. Ma, fatti pochi passi, tornai indietro, e per curiosità, via non per altro! con quello stesso sorriso sdegnoso e di commiserazione su le labbra, entrai nella bottega e comprai quell'opuscolo. Non sapevo affatto di che si trattasse, in che consistesse il giuoco e come fosse congegnato. Mi misi a leggere; ma ne compresi ben poco. Forse dipende, pensai, perché non ne so molto, io, di francese. Nessuno me l'aveva insegnato; avevo imparato da me qualche cosa, così, leggiucchiando nella biblioteca; non ero poi per nulla sicuro della pronunzia e temevo di far ridere, parlando. Questo timore appunto mi rese dapprima perplesso se andare o no; ma poi pensai che m'ero partito per avventurarmi fino in America sprovvisto di tutto e senza conoscere neppur di vista l'inglese e lo spagnuolo; dunque via, con quel po' di francese di cui potevo disporre e con la guida di quell'opuscolo fino a Montecarlo, li a due passi, avrei potuto bene avventurarmi. Né mia suocera né mia moglie, dicevo fra me, in treno, sanno di questo po' di denaro, che mi resta in portafogli. Andrò a buttarlo lì, per togliermi ogni tentazione. Spero che potrò conservare tanto da pagarmi il ritorno a casa. E se no... Avevo sentito dire che non difettavano alberi - solidi - nel giardino attorno alla bisca. In fin de' conti, magari mi sarei appeso economicamente a qualcuno di essi con la cintola dei calzoni, e ci avrei fatto anche una bella figura. Avrebbero detto: Chi sa quanto avrà perduto questo povero uomo!. Mi aspettavo di meglio, dico la verità. L'ingresso, sì, non c'è male; si vede che hanno avuto quasi l'intenzione d'innalzare un tempio alla Fortuna, con quelle otto colonne di marmo. Un portone e due porte laterali. Su queste era scritto Tirez: e fin qui ci arrivavo; arrivai anche al Poussez del portone, che evidentemente voleva dire il contrario; spinsi ed entrai. Pessimo gusto! E fa dispetto. Potrebbero almeno offrire a tutti coloro che vanno a lasciar lì tanto denaro la soddisfazione di vedersi scorticati in un luogo men sontuoso e più bello. Tutte le grandi città si compiacciono adesso di avere un bel mattatojo per le povere bestie le quali pure, prive come sono d'ogni educazione, non possono goderne. È vero tuttavia che la maggior parte della gente che va lì ha ben altra voglia che quella di badare al gusto della decorazione di quelle cinque sale come coloro che seggono su quei divani, giro giro, non sono spesso in condizione di accorgersi della dubbia eleganza dell'imbottitura. Vi seggono, di solito, certi disgraziati cui la passione del giuoco ha sconvolto il cervello nel modo più singolare: stanno li a studiare il così detto equilibrio delle probabilità e meditano seriamente i colpi da tentare, tutta un'architettura di giuoco consultando appunti su le vicende de' numeri: vogliono insomma estrarre la logica dal caso, come dire il sangue dalle pietre; e son sicurissimi che, oggi o domani, vi riusciranno. Ma non bisogna meravigliarsi di nulla. - Ah, il dodici! il dodici! - mi diceva un signore di Lugano, pezzo d'omone la cui vista avrebbe suggerito le più consolanti riflessioni su le resistenti energie della razza umana. - Il dodici è il re dei numeri; ed è il mio numero! Non mi tradisce mai! Si diverte, sì, a farmi dispetti, magari spesso; ma poi, alla fine, mi compensa, mi compensa sempre della mia fedeltà. Era innamorato del numero dodici, quell'omone lì, e non sapeva più parlare d'altro. Mi raccontò che il giorno precedente quel suo numero non aveva voluto sortire neppure una volta; ma lui non s'era dato per vinto: volta per volta, ostinato, la sua posta sul dodici; era rimasto su la breccia fino all'ultimo, fino all'ora in cui i croupiers annunziano: - Messieurs aux trois dernier! Ebbene, al primo di quei tre ultimi colpi, niente; niente neanche al secondo; al terzo e ultimo, pàffete: il dodici. - M'ha parlato! - concluse, con gli occhi brillanti di gioja - M'ha parlato! È vero che, avendo perduto tutta la giornata, non gli eran restati per quell'ultima posta che pochi scudi; dimodoché, alla fine, non aveva potuto rifarsi di nulla. Ma che gl'importava? Il numero dodici gli aveva parlato! Sentendo questo discorso, mi vennero a mente quattro versi del povero Pinzone il cui cartolare de' bisticci col seguito delle sue rime balzane, rinvenuto durante lo sgombero di casa, sta ora in biblioteca; e volli recitarli a quel signore: Ero già stanco di stare alla bada della Fortuna. La dea capricciosa dovea pure passar per la mia strada. E passò finalmente. Ma tignosa. E quel signore allora si prese la testa con tutt'e due le mani e contrasse dolorosamente, a lungo, tutta la faccia. Lo guardai, prima sorpreso, poi costernato. - Che ha? - Niente. Rido, - mi rispose. Rideva così! Gli faceva tanto male, tanto male la testa, che non poteva soffrire lo scotimento del riso. Andate a innamorarvi del numero dodici! Prima di tentare la sorte - benché senz'alcuna illusione - volli stare un pezzo a osservare per rendermi conto del modo con cui procedeva il giuoco. Non mi parve affatto complicato, come il mio opuscolo m'aveva lasciato immaginare. In mezzo al tavoliere, sul tappeto verde numerato, era incassata la roulette. Tutt'intorno, i giocatori, uomini e donne, vecchi e giovani, d'ogni paese e d'ogni condizione, parte seduti, parte in piedi s'affrettavano nervosamente a disporre mucchi e mucchietti di luigi e di scudi e biglietti di banca, su i numeri gialli dei quadrati; quelli che non riuscivano ad accostarsi, o non volevano, dicevano al croupier i numeri e i colori su cui intendevano di giocare e il croupier, subito, col rastrello disponeva le loro poste secondo l'indicazione, con meravigliosa destrezza; si faceva silenzio, un silenzio strano, angoscioso, quasi vibrante di frenate violenze rotto di tratto in tratto dalla voce monotona sonnolenta dei croupiers: - Messieurs, faites vos jeux. Mentre di là, presso altri tavolieri, altre voci ugualmente monotone dicevano: Le jeu est fait! Rien ne va plus! Alla fine, il croupier lanciava la pallottola sulla roulette - Tac tac tac... E tutti gli occhi si volgevano a lei con varia espressione: d'ansia, di sfida, d'angoscia, di terrore. Qualcuno fraquelli rimasti in piedi, dietro coloro che avevano avuto. la fortuna di trovare una seggiola, si sospingeva per intravedere ancora la propria posta prima che i rastrelli dei croupiers si allungassero ad arraffarla. La boule, alla fine, cadeva sul quadrante e il croupier ripeteva con la solita voce la formula d'uso e annunziava il numero sortito e il colore. Arrischiai la prima posta di pochi scudi sul tavoliere di sinistra nella prima sala, così, a casaccio, sul venticinque; e stetti anch'io a guardare la perfida pallottola, ma sorridendo, per una specie di vellicazione interna, curiosa, al ventre. Cade la boule sul quadrante, e: - Vingtcinq! - annunzia il croupier. - Rouge, impair et passe! Avevo vinto! Allungavo la mano sul mio mucchietto moltiplicato, quanto un signore, altissimo di statura da le spalle poderose troppo in sù, che reggevano una piccola testa con gli occhiali d'oro sul naso rincagnato la fronte sfuggente, i capelli lunghi e lisci su la nuca, tra biondi e grigi come il pizzo e i baffi, me la scostò senza tante cerimonie e si prese lui il mio denaro. Nel mio povero e timidissimo francese, volli fargli notare che aveva sbagliato - oh, certo involontariamente! Era un tedesco e parlava il francese peggio di me, ma con un coraggio da leone: mi si scagliò addosso sostenendo che lo sbaglio invece era mio, e che il denaro era suo. Mi guardai attorno, stupito: nessuno fiatava, neppure il mio vicino che pur mi aveva veduto posare quei pochi scudi sul venticinque. Guardai i croupiers: immobili, impassibili, come statue. Ah sì? dissi tra me e, quietamente, mi tirai su la mano gli altri scudi che avevo posato sul tavolino innanzi a me, e me la filai. Ecco un metodo, pour gagner à la roulette, pensai, che non è contemplato nel mio opuscolo. E chi sa che non sia l'unico, in fondo! Ma la fortuna, non so per quali suoi fini segreti, volle darmi una solenne e memorabile smentita. Appressatomi a un altro tavoliere, dove si giocava forte stetti prima un buon pezzo a squadrar la gente che vi stava attorno: erano per la maggior parte signori in marsina; c'eran parecchie signore; più d'una mi parve equivoca; la vista d'un certo ometto biondo biondo, dagli occhi grossi, ceruli venati di sangue e contornati da lunghe ciglia quasi bianche, non m'affidò molto, in prima; era in marsina anche lui, ma si vedeva che non era solito di portarla: volli vederlo alla prova: puntò forte: perdette; non si scompose: ripuntò anche forte, al colpo seguente: via! non sarebbe andato appresso ai miei quattrinucci. Benché, di prima colta, avessi avuto quella scottatura, mi vergognai del mio sospetto. C'era tanta gente là che buttava a manate oro e argento, come fossero rena, senza alcun timore, e dovevo temere io per la mia miseriola? Notai, fra gli altri, un giovinetto, pallido come di cera con un grosso monocolo all'occhio sinistro il quale affettava un'aria di sonnolenta indifferenza; sedeva scompostamente; tirava fuori dalla tasca dei calzoni i suoi luigi; li posava a casaccio su un numero qualunque e, senza guardare, pinzandosi i peli dei baffetti nascenti aspettava che la boule cadesse; domandava allora al suo vicino se aveva perduto. Lo vidi perdere sempre. Quel suo vicino era un signore magro, elegantissimo, su i quarant'anni; ma aveva il collo troppo lungo e gracile, ed era quasi senza mento con un pajo d'occhietti neri, vivaci, e bei capelli corvini, abbondanti, rialzati sul capo. Godeva, evidentemente, nel risponder di sì al giovinetto. Egli, qualche volta, vinceva. Mi posi accanto a un grosso signore, dalla carnagione così bruna, che le occhiaje e le palpebre gli apparivano come affumicate; aveva i capelli grigi, ferruginei, e il pizzo ancor quasi tutto nero e ricciuto; spirava forza e salute; eppure, come se la corsa della pallottola d'avorio gli promovesse l'asma egli si metteva ogni volta ad arrangolare, forte, irresistibilmente. La gente si voltava a guardarlo; ma raramente egli se n'accorgeva: smetteva allora per un istante, si guardava attorno, con un sorriso nervoso e tornava ad arrangolare, non potendo farne a meno, finché la boule non cadeva sul quadrante. A poco a poco, guardando, la febbre del giuoco prese anche me. I primi colpi mi andarono male. Poi cominciai a sentirmi come in uno stato d'ebbrezza estrosa curiosissima: agivo quasi automaticamente per improvvise, incoscienti ispirazioni; puntavo, ogni volta, dopo gli altri, all'ultimo, là! e subito acquistavo la coscienza, la certezza che avrei vinto; e vincevo. Puntavo dapprima poco; poi, man mano, di più, di più, senza contare. Quella specie di lucida ebbrezza cresceva intanto in me né s'intorbidava per qualche colpo fallito, perché mi pareva d'averlo quasi preveduto; anzi, qualche volta, dicevo tra me: Ecco, questo lo perderò; debbo perderlo. Ero come elettrizzato. A un certo punto, ebbi l'ispirazione di arrischiar tutto, là e addio; e vinsi. Gli orecchi mi ronzavano; ero tutto in sudore, e gelato. Mi parve che uno dei croupiers come sorpreso di quella mia tenace fortuna, mi osservasse. Nell'esagitazione in cui mi trovavo, sentii nello sguardo di quell'uomo come una sfida, e arrischiai tutto di nuovo, quel che avevo di mio e quel che avevo vinto, senza pensarci due volte: la mano mi andò su lo stesso numero di prima, il trentacinque; fui per ritrarla; ma no, lì, lì di nuovo, come se qualcuno me l'avesse comandato. Chiusi gli occhi, dovevo essere pallidissimo. Si fece un gran silenzio, e mi parve che si facesse per me solo, come se tutti fossero sospesi nell'ansia mia terribile. La boule girò, girò un'eternità, con una lentezza che esasperava di punto in punto l'insostenibile tortura. Alfine cadde. M'aspettavo che il croupier, con la solita voce mi parve lontanissima, dovesse annunziare: - Trentecinq, noir, impair et passe! Presi il denaro e dovetti allontanarmi, come un ubriaco. Caddi a sedere sul divano, sfinito; appoggiai il capo alla spalliera, per un bisogno improvviso, irresistibile, di dormire, di ristorarmi con un po' di sonno. E già quasi vi cedevo, quando mi sentii addosso un peso, un peso materiale, che subito mi fece riscuotere. Quanto avevo vinto? Aprii gli occhi, ma dovetti richiuderli immediatamente: mi girava la testa. Il caldo, là dentro, era soffocante. Come! Era già sera? Avevo intraveduto i lumi accesi. E quanto tempo avevo dunque giocato? Mi alzai pian piano; uscii. Fuori, nell'atrio, era ancora giorno. La freschezza dell'aria mi rinfrancò. Parecchia gente passeggiava lì: alcuni meditabondi, solitarii; altri, a due, a tre, chiacchierando e fumando. Io osservavo tutti. Nuovo del luogo, ancora impacciato avrei voluto parere anch'io almeno un poco come di casa: e studiavo quelli che mi parevano più disinvolti; se non che, quando meno me l'aspettavo, qualcuno di questi, ecco, impallidiva, fissava gli occhi ammutoliva, poi buttava via la sigaretta, e, tra le risa dei compagni, scappava via; rientrava nella sala da giuoco. Perché ridevano i compagni? Sorridevo anch'io, istintivamente, guardando come uno scemo. - A toi, mon chéri! - sentii dirmi, piano, da una voce femminile, un po' rauca. Mi voltai; e vidi una di quelle donne che già sedevano con me attorno al tavoliere, porgermi, sorridendo, una rosa. Un'altra ne teneva per sé: le aveva comperate or ora al banco di fiori, là, nel vestibolo. Avevo dunque l'aria così goffa e da allocco? M'assalì una stizza violenta; rifiutai, senza ringraziare, e feci per scostarmi da lei; ma ella mi prese, ridendo, per un braccio, e - affettando con me innanzi a gli altri, un tratto confidenziale - mi parlò piano, affrettatamente. Mi parve di comprendere che mi proponesse di giocare con lei, avendo assistito poc'anzi ai miei colpi fortunati: ella secondo le mie indicazioni, avrebbe puntato per me e per lei. Mi scrollai tutto: sdegnosamente, e la piantai lì in asso. Poco dopo, rientrando nella sala da giuoco, la vidi che conversava con un signore bassotto bruno, barbuto, con gli occhi un po' loschi, spagnuolo all'aspetto. Gli aveva dato la rosa poc'anzi offerta a me. A una certa mossa d'entrambi, m'accorsi che parlavano di me; e mi misi in guardia. Entrai in un'altra sala; m'accostai al primo tavoliere, ma senza intenzione di giocare; ed ecco, ivi a poco, quel signore, senza più la donna, accostarsi anche lui al tavoliere, ma facendo le viste di non accorgersi di me. Mi posi allora a guardarlo risolutamente, per fargli intendere che m'ero bene accorto di tutto, e che con me, dunque, l'avrebbe sbagliata. Ma non aveva affatto l'apparenza d'un mariuolo, costui. Lo vidi giocare, e forte: perdette tre colpi consecutivi: batteva ripetutamente le pàlpebre forse per lo sforzo che gli costava la volontà di nascondere il turbamento. Al terzo colpo fallito, mi guardò e sorrise. Lo lasciai lì, e ritornai nell'altra sala, al tavoliere dove dianzi avevo vinto. I croupiers s'erano dati il cambio. La donna era lì al posto di prima. Mi tenni addietro, per non farmi scorgere, e vidi ch'ella giocava modestamente, e non tutte le partite. Mi feci innanzi; ella mi scorse: stava per giocare e si trattenne, aspettando evidentemente che giocassi io, per puntare dov'io puntavo. Ma aspettò invano. Quando il croupier disse: - Le jeu est fait! Rien ne va plus! - la guardai, ed ella alzò un dito per minacciarmi scherzosamente. Per parecchi giri non giocai; poi, eccitatomi di nuovo alla vista degli altri giocatori e sentendo che si raccendeva in me l'estro di prima, non badai più a lei e mi rimisi a giocare. Per qual misterioso suggerimento seguivo così infallibilmente la variabilità imprevedibile nei numeri e nei colori? Era solo prodigiosa divinazione nell'incoscienza, la mia? E come si spiegano allora certe ostinazioni pazze, addirittura pazze, il cui ricordo mi desta i brividi ancora considerando ch'io cimentavo tutto, tutto, la vita fors'anche, in quei colpi ch'eran vere e proprie sfide alla sorte? No, no: io ebbi proprio il sentimento di una forza quasi diabolica in me, in quei momenti per cui domavo, affascinavo la fortuna, legavo al mio il suo capriccio. E non era soltanto in me questa convinzione; s'era anche propagata negli altri, rapidamente; e ormai quasi tutti seguivano il mio giuoco rischiosissimo. Non so per quante volte passò il rosso, su cui mi ostinavo a puntare: puntavo su lo zero, e sortiva lo zero. Finanche quel giovinetto, che tirava i luigi dalla tasca dei calzoni, s'era scosso e infervorato; quel grosso signore bruno arrangolava più che mai. L'agitazione cresceva di momento in momento attorno al tavoliere; eran fremiti d'impazienza, scatti di brevi gesti nervosi, un furor contenuto a stento, angoscioso e terribile. Gli stessi croupiers avevano perduto la loro rigida impassibilità. A un tratto, di fronte a una puntata formidabile, ebbi come una vertigine. Sentii gravarmi addosso una responsabilità tremenda. Ero poco men che digiuno dalla mattina, e vibravo tutto, tremavo dalla lunga violenta emozione. Non potei più resistervi e, dopo quel colpo, mi ritrassi, vacillante. Sentii afferrarmi per un braccio. Concitatissimo, con gli occhi che gli schizzavano fiamme quello spagnoletto barbuto e atticciato voleva a ogni costo trattenermi - Ecco: erano le undici e un quarto; i croupiers invitavano ai tre ultimi colpi: avremmo fatto saltare la banca! Mi parlava in un italiano bastardo, comicissimo; poiché io, che non connettevo già più, mi ostinavo a rispondergli nella mia lingua: - No, no, basta! non ne posso più. Mi lasci andare, caro signore. Mi lasciò andare; ma mi venne appresso. Salì con me nel treno di ritorno a Nizza, e volle assolutamente che cenassi con lui e prendessi poi alloggio nel suo stesso albergo. Non mi dispiacque molto dapprima l'ammirazione quasi timorosa che quell'uomo pareva felicissimo di tributarmi, come a un taumaturgo. La vanità umana non ricusa talvolta di farsi piedistallo anche di certa stima che offende e l'incenso acre e pestifero di certi indegni e meschini turiboli. Ero come un generale che avesse vinto un'asprissima e disperata battaglia, ma per caso, senza saper come. Già cominciavo a sentirlo, a rientrare in me, e man mano cresceva il fastidio che mi recava la compagnia di quell'uomo. Tuttavia, per quanto facessi, appena sceso a Nizza, non mi riuscì di liberarmene: dovetti andar con lui a cena. E allora egli mi confessò che me l'aveva mandata lui, là, nell'atrio del casino, quella donnetta allegra alla quale da tre giorni egli appiccicava le ali per farla volare, almeno terra terra; ali di biglietti di banca; dava cioè qualche centinajo di lire per farle tentar la sorte. La donnetta aveva dovuto vincer bene, quella sera, seguendo il mio giuoco, giacché, all'uscita, non s'era più fatta vedere. - Che podo far? La póvara avrà trovato de meglio. Sono viechio, ió. E agradecio Dio, antes, che me la son levada de sobre! Mi disse che era a Nizza da una settimana e che ogni mattina s'era recato a Montecarlo dove aveva avuto sempre, fino a quella sera, una disdetta incredibile. Voleva sapere com'io facessi a vincere. Dovevo certo aver capito il giuoco o possedere qualche regola infallibile. Mi misi a ridere e gli risposi che fino alla mattina di quello stesso giorno non avevo visto neppure dipinta una roulette e che non solo non sapevo affatto come ci si giocasse, ma non sospettavo nemmen lontanamente che avrei giocato e vinto a quel modo. Ne ero stordito e abbagliato più di lui. Non si convinse. Tanto vero che, girando abilmente il discorso credeva senza dubbio d'aver da fare con una birba matricolata e parlando con meravigliosa disinvoltura in quella sua lingua mezzo spagnuola e mezzo Dio sa che cosa venne a farmi la stessa proposta a cui aveva tentato di tirarmi, nella mattinata, col gancio di quella donnetta allegra. - Ma no, scusi! - esclamai io, cercando tuttavia d'attenuare con un sorriso il risentimento. - Può ella sul serio ostinarsi a credere che per quel giuoco là ci possano esser regole o si possa aver qualche segreto? Ci vuol fortuna! ne ho avuta oggi; potrò non averne domani, o potrò anche averla di nuovo; spero di sì! - Ma porqué lei, - mi domandò, - non ha voluto occi aproveciarse de la sua forturna? - Io, aprove... - Si, come puedo decir? avantaciarse, voilà! - Ma secondo i miei mezzi, caro signore! - Bien! - disse lui. - Podo ió por lei. Lei, la fortuna, ió metaró el dinero. - E allora forse perderemo! - conclusi io, sorridendo. - No, no... Guardi! Se lei mi crede davvero così fortunato, - sarò tale al giuoco; in tutto il resto, no di certo - facciamo così: senza patti fra noi e senza alcuna responsabilità da parte mia, che non voglio averne, lei punti il suo molto dov'io il mio poco, come ha fatto oggi; e, se andrà bene... Non mi lasciò finire: scoppiò in una risata strana, che voleva parer maliziosa, e disse: - Eh no, segnore mio! no! Occi, sì, l'ho fatto: no lo fado domani seguramente! Si lei punta forte con migo, bien! si no, no lo fado seguramente! Gracie tante! Lo guardai, sforzandomi di comprendere che cosa volesse dire: c'era senza dubbio in quel suo riso e in quelle sue parole un sospetto ingiurioso per me. Mi turbai, e gli domandai una spiegazione. Smise di ridere; ma gli rimase sul volto come l'impronta svanente di quel riso. - Digo che no, che no lo fado, - ripeté. - No digo altro! Battei forte una mano su la tavola e, con voce alterata, incalzai: - Nient'affatto! Bisogna invece che dica spieghi che cosa ha inteso di significare con le sue parole e col suo riso imbecille! Io non comprendo! Lo vidi man mano che parlavo, impallidire e quasi rimpiccolirsi; evidentemente stava per chiedermi scusa. Mi alzai, sdegnato, dando una spallata. - Bah! Io disprezzo lei e il suo sospetto, che non arrivo neanche a immaginare! Pagai il mio conto e uscii. Ho conosciuto un uomo venerando e degno anche, per le singolarissime doti dell'intelligenza, d'essere grandemente ammirato: non lo era né poco né molto, per un pajo di calzoncini, io credo, chiari, a quadretti troppo aderenti alle gambe misere, ch'egli si ostinava a portare. Gli abiti che indossiamo, il loro taglio, il loro colore, possono far pensare di noi le più strane cose. Ma io sentivo ora un dispetto tanto maggiore, in quanto mi pareva di non esser vestito male. Non ero in marsina, è vero, ma avevo un abito nero, da lutto, decentissimo. E poi, se - vestito di questi stessi panni - quel tedescaccio in prima aveva potuto prendermi per un babbeo tanto che s'era arraffato come niente il mio denaro; come mai adesso costui mi prendeva per un mariuolo? Sarà forse per questo barbone, pensavo, andando, o per questi capelli troppo corti... Cercavo intanto un albergo qualunque, per chiudermi a vedere quanto avevo vinto. Mi pareva d'esser pieno di denari: ne avevo un po' da per tutto, nelle tasche della giacca e dei calzoni e in quelle del panciotto; oro, argento, biglietti di banca; dovevano esser molti, molti! Sentii sonare le due. Le vie erano deserte. Passò una vettura vuota; vi montai. Con niente avevo fatto circa undicimila lire! Non ne vedevo da un pezzo, e mi parvero in prima una gran somma. Ma poi, pensando alla mia vita d'un tempo, provai un grande avvilimento per me stesso. Eh che! Due anni di biblioteca, col contorno di tutte le altre sciagure, m'avevan dunque immiserito a tal segno il cuore? Presi a mordermi col mio nuovo veleno, guardando il denaro lì sul letto: Va', uomo virtuoso mansueto bibliotecario, va', ritorna a casa a placare con questo tesoro la vedova Pescatore. Ella crederà che tu l'abbia rubato e acquisterà subito per te una grandissima stima. O va' piuttosto in America, come avevi prima deliberato, se questo non ti par premio degno alla tua grossa fatica. Ora potresti, così munito. Undicimila lire! Che ricchezza! Raccolsi il denaro; lo buttai nel cassetto del comodino, e mi coricai. Ma non potei prender sonno. Che dovevo fare, insomma? Ritornare a Montecarlo, a restituir quella vincita straordinaria? o contentarmi di essa e godermela modestamente? ma come? avevo forse più animo e modo di godere, con quella famiglia che mi ero formata? Avrei vestito un po' meno poveramente mia moglie, che non solo non si curava più di piacermi ma pareva facesse anzi di tutto per riuscirmi incresciosa rimanendo spettinata tutto il giorno, senza busto, in ciabatte, e con le vesti che le cascavano da tutte le parti. Riteneva forse che, per un marito come me, non valesse più la pena di farsi bella? Del resto, dopo il grave rischio corso nel parto, non s'era più ben rimessa in salute. Quanto all'animo, di giorno in giorno s'era fatta più aspra, non solo contro me, ma contro tutti. E questo rancore e la mancanza d'un affetto vivo e vero s'eran messi come a nutrire in lei un'accidiosa pigrizia. Non s'era neppure affezionata alla bambina, la cui nascita insieme con quell'altra, morta di pochi giorni era stata per lei una sconfitta di fronte al bel figlio maschio d'Oliva nato circa un mese dopo, florido e senza stento, dopo una gravidanza felice. Tutti quei disgusti poi e quegli attriti che sorgono, quando il bisogno come un gattaccio ispido e nero s'accovaccia su la cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai odiosa a entrambi la convivenza. Con undicimila lire avrei potuto rimetter la pace in casa e far rinascere l'amore già iniquamente ucciso in sul nascere dalla vedova Pescatore? Follie! E dunque? Partire per l'America? Ma perché sarei andato a cercar tanto lontano la Fortuna, quand'essa pareva proprio che avesse voluto fermarmi qua a Nizza, senza ch'io ci pensassi, davanti a quella bottega d'attrezzi di giuoco? Ora bisognava ch'io mi mostrassi degno di lei, dei suoi favori, se veramente, come sembrava, essa voleva accordarmeli. Via, via! O tutto o niente. In fin de' conti, sarei ritornato come ero prima. Che cosa erano mai undicimila lire? Così il giorno dopo tornai a Montecarlo. Ci tornai per dodici giorni di fila. Non ebbi più né modo né tempo di stupirmi allora del favore più favoloso che straordinario, della fortuna: ero fuori di me, matto addirittura; non ne provo stupore neanche adesso, sapendo pur troppo che tiro essa m'apparecchiava, favorendomi in quella maniera e in quella misura. In nove giorni arrivai a metter sù una somma veramente enorme giocando alla disperata: dopo il nono giorno cominciai a perdere, e fu un precipizio. L'estro prodigioso, come se non avesse più trovato alimento nella mia già esausta energia nervosa, venne a mancarmi. Non seppi, o meglio, non potei arrestarmi a tempo. Mi arrestai, mi riscossi, non per mia virtù, ma per la violenza d'uno spettacolo orrendo, non infrequente, pare, in quel luogo. Entravo nelle sale da giuoco, la mattina del dodicesimo giorno, quando quel signore di Lugano, innamorato del numero dodici mi raggiunse, sconvolto e ansante, per annunziarmi, più col cenno che con le parole, che uno s'era poc'anzi ucciso là, nel giardino. Pensai subito che fosse quel mio spagnuolo, e ne provai rimorso. Ero sicuro ch'egli m'aveva ajutato a vincere. Nel primo giorno, dopo quella nostra lite, non aveva voluto puntare dov'io puntavo, e aveva perduto sempre; nei giorni seguenti, vedendomi vincere con tanta persistenza, aveva tentato di fare il mio giuoco; ma non avevo voluto più io, allora: come guidato per mano dalla stessa Fortuna presente e invisibile, mi ero messo a girare da un tavoliere all'altro. Da due giorni non lo avevo più veduto, proprio dacché m'ero messo a perdere, e forse perché lui non mi aveva più dato la caccia. Ero certissimo, accorrendo al luogo indicatomi, di trovarlo lì, steso per terra, morto. Ma vi trovai invece quel giovinetto pallido che affettava un'aria di sonnolenta indifferenza tirando fuori i luigi dalla tasca dei calzoni per puntarli senza nemmeno guardare. Pareva più piccolo, lì in mezzo al viale: stava composto, coi piedi uniti come se si fosse messo a giacere prima, per non farsi male, cadendo; un braccio era aderente al corpo; l'altro, un po' sospeso, con la mano raggrinchiata e un dito, l'indice, ancora nell'atto di tirare. Era presso a questa mano la rivoltella; più là, il cappello. Mi parve dapprima che la palla gli fosse uscita dall'occhio sinistro, donde tanto sangue, ora rappreso, gli era colato su la faccia. Ma no: quel sangue era schizzato di lì, come un po' dalle narici e dagli orecchi; altro, in gran copia, n'era poi sgorgato dal forellino alla tempia destra, su la rena gialla del viale, tutto raggrumato. Una dozzina di vespe vi ronzavano attorno; qualcuna andava a posarsi anche lì, vorace, su l'occhio. Fra tanti che guardavano, nessuno aveva pensato a cacciarle via. Trassi dalla tasca un fazzoletto e lo stesi su quel misero volto orribilmente sfigurato. Nessuno me ne seppe grado: avevo tolto il meglio dello spettacolo. Scappai via; ritornai a Nizza per partirne quel giorno stesso. Avevo con me circa ottanta due mila lire. Tutto potevo immaginare, tranne che, nella sera di quello stesso giorno, dovesse accadere anche a me qualcosa di simile. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Settimo Cambio Treno. Pensavo: Riscatterò la Stìa, e mi ritirerò là, in campagna, a fare il mugnajo. Si sta meglio vicini alla terra; e - sotto - fors'anche meglio. Ogni mestiere, in fondo, ha qualche sua consolazione. Ne ha finanche quello del becchino. Il mugnajo può consolarsi col frastuono delle macine e con lo spolvero che vola per aria e lo veste di farina. Son sicuro che, per ora, non si rompe nemmeno un sacco, là, nel molino. Ma appena lo riavrò io: - Signor Mattia, la nottola del palo! Signor Mattia, s'è rotta la bronzina! Signor Mattia i denti del lubecchio! Come quando c'era la buon'anima della mamma, e Malagna amministrava. E mentr'io attenderò al molino, il fattore mi ruberà i frutti della campagna; e se mi porrò invece a badare a questa, il mugnajo mi ruberà la molenda. E di qua il mugnajo e di là il fattore faranno l'altalena, e io nel mezzo a godere. Sarebbe forse meglio che cavassi dalla veneranda cassapanca di mia suocera uno dei vecchi abiti di Francesco Antonio Pescatore che la vedova custodisce con la canfora e col pepe come sante reliquie, e ne vestissi Marianna Dondi e mandassi lei a fare il mugnajo e a star sopra al fattore. L'aria di campagna farebbe certamente bene a mia moglie. Forse a qualche albero cadranno le foglie, vedendola; gli uccelletti ammutoliranno; speriamo che non secchi la sorgiva. E io rimarrò bibliotecario, solo soletto, a Santa Maria Liberale. Così pensavo, e il treno intanto correva. Non potevo chiudere gli occhi, ché subito m'appariva con terribile precisione il cadavere di quel giovinetto là, nel viale, piccolo e composto sotto i grandi alberi immobili nella fresca mattina. Dovevo perciò consolarmi così, con un altro incubo, non tanto sanguinoso, almeno materialmente: quello di mia suocera e di mia moglie. E godevo nel rappresentarmi la scena dell'arrivo, dopo quei tredici giorni di scomparsa misteriosa. Ero certo mi pareva di vederle!, che avrebbero affettato entrambe, al mio entrare, la più sdegnosa indifferenza. Appena un'occhiata, come per dire: To', qua di nuovo? Non t'eri rotto l'osso del collo? Zitte loro, zitto io. Ma poco dopo, senza dubbio, la vedova Pescatore avrebbe cominciato a sputar bile, rifacendosi dall'impiego che forse avevo perduto. M'ero infatti portata via la chiave della biblioteca: alla notizia del mia sparizione avevano dovuto certo scassinare la porta, per ordine della questura: e, non trovandomi là entro morto, né avendosi d'altra parte tracce o notizie di me, quelli del Municipio avevano forse aspettato tre, quattro, cinque giorni, una settimana, il mio ritorno; poi avevano dato a qualche altro sfaccendato il mio posto. Dunque, che stavo a far lì, seduto? M'ero buttato di nuovo, da me, in mezzo a una strada? Ci stéssi! Due povere donne non potevano aver l'obbligo di mantenere un fannullone un pezzaccio da galera, che scappava via così, chi sa per quali altre prodezze, eccetera, eccetera. Io, zitto. Man mano, la bile di Marianna Dondi cresceva, per quel mio silenzio dispettoso cresceva, ribolliva, scoppiava: - e io, ancora lì, zitto! A un certo punto avrei cavato dalla tasca in petto il portafogli e mi sarei messo a contare sul tavolino i miei biglietti da mille: là, là, là e là... Spalancamento d'occhi e di bocca di Marianna Dondi e anche di mia moglie. Poi: - Dove li hai rubati? settantasette, settantotto, settantanove, ottanta, ottantuno; cinquecento, seicento, settecento; dieci, venti, venticinque; ottantunmila settecento venticinque lire, e quaranta centesimi in tasca. Quietamente avrei raccolti i biglietti, li avrei rimessi nel portafogli, e mi sarei alzato. - Non mi volete più in casa? Ebbene, tante grazie! Me ne vado, e salute a voi. Ridevo, così pensando. I miei compagni di viaggio mi osservavano e sorridevano anch'essi, sotto sotto. Allora, per assumere un contegno più serio, mi mettevo a pensare a' miei creditori, fra cui avrei dovuto dividere quei biglietti di banca. Nasconderli, non potevo. E poi, a che m'avrebbero servito, nascosti? Godermeli, certo quei cani non me li avrebbero lasciati godere. Per rifarsi lì, col molino della Stìa e coi frutti del podere, dovendo pagare anche l'amministrazione che si mangiava poi tutto a due palmenti a due palmenti era anche il molino, chi sa quant'anni ancora avrebbero dovuto aspettare. Ora, forse, con un'offerta in contanti, me li sarei levati d'addosso a buon patto. E facevo il conto: Tanto a quella mosca canina del Recchioni; tanto, a Filippo Brìsigo, e mi piacerebbe che gli servissero per pagarsi il funerale: non caverebbe più sangue ai poverelli!; tanto a Cichin Lunaro, il torinese; tanto, alla vedova Lippani... Chi altro c'è? Ih! hai voglia! Il Della Piana, Bossi e Margottini... Ecco tutta la mia vincita! Avevo vinto per loro a Montecarlo, in fin dei conti! Che. rabbia per que' due giorni di perdita! Sarei stato ricco di nuovo... ricco! Mettevo ora certi sospironi, che facevano voltare più dei sorrisi di prima i miei compagni di viaggio. Ma io non trovavo requie. Era imminente la sera: l'aria pareva di cenere; e l'uggia del viaggio era insopportabile. Alla prima stazione italiana comprai un giornale con la speranza che mi facesse addormentare. Lo spiegai, e al lume del lampadino elettrico, mi misi a leggere. Ebbi così la consolazione di sapere che il castello di Valencay, messo all'incanto per la seconda volta era stato aggiudicato al signor conte De Castellane per la somma di due milioni e trecentomila franchi. La tenuta attorno al castello era di duemila ottocento ettari: la più vasta di Francia. Press'a poco, come la Stìa... Lessi che l'imperatore di Germania aveva ricevuto a Potsdam, a mezzodì, l'ambasciata marocchina e che al ricevimento aveva assistito il segretario di Stato, barone de Richtofen. La missione, presentata poi all'imperatrice, era stata trattenuta a colazione, e chi sa come aveva divorato! Anche lo Zar e la Zarina di Russia avevano ricevuto a Peterhof una speciale missione tibetana, che aveva presentato alle LL.MM. i doni del Lama. I doni del Lama? domandai a me stesso, chiudendo gli occhi, cogitabondo. Che saranno? Papaveri: perché mi addormentai. Ma papaveri di scarsa virtù: mi ridestai, infatti, presto, a un urto del treno che si fermava a un'altra stazione. Guardai l'orologio: eran le otto e un quarto. Fra un'oretta, dunque, sarei arrivato. Avevo il giornale ancora in mano e lo voltai per cercare in seconda pagina qualche dono migliore di quelli del Lama. Gli occhi mi andarono su un SUICIDIO così, in grassetto. Pensai subito che potesse esser quello di Montecarlo, e m'affrettai a leggere. Ma mi arrestai sorpreso al primo rigo, stampato di minutissimo carattere: Ci telegrafano da Miragno. Miragno? Chi si sarà suicidato nel mio paese? Lessi: Jeri, sabato ventotto, è stato rinvenuto nella gora d'un mulino un cadavere in istato d'avanzata putrefazione... A un tratto, la vista mi s'annebbiò, sembrandomi di scorgere nel rigo seguente il nome del mio podere; e, siccome stentavo a leggere, con un occhio solo, quella stampa minuscola, m'alzai in piedi, per essere più vicino al lume. putrefazione. Il mulino è sito in un podere detto della Stìa, a circa due chilometri dalla nostra città. Accorsa sopra luogo l'autorità. giudiziaria con altra gente, il cadavere fu estratto dalla gora per le constatazioni di legge e piantonato. Più tardi esso fu riconosciuto per quello del nostro... Il cuore mi balzò in gola e guardai, spiritato, i miei compagni di viaggio che dormivano tutti. Accorsa sopra luogo... estratto dalla gora... e piantonato... fu riconosciuto per quello del nostro bibliotecario... Io? Accorsa sopra luogo... più tardi... per quel lo del nostro bibliotecario Mattia Pascal, scomparso da parecchi giorni. Causa del suicidio: dissesti finanziarii. Io? Scomparso... riconosciuto... Mattia Pascal... Rilessi con piglio feroce e col cuore in tumulto non so più quante volte quelle poche righe. Nel primo impeto, tutte le mie energie vitali insorsero violentemente per protestare: come se quella notizia così irritante nella sua impassibile laconicità, potesse anche per me esser vera. Ma, se non per me, era pur vera per gli altri; e la certezza che questi altri avevano fin da jeri della mia morte era su me come una insopportabile sopraffazione permanente, schiacciante... Guardai di nuovo i miei compagni di viaggio e, quasi anch'essi, lì, sotto gli occhi miei, riposassero in quella certezza ebbi la tentazione di scuoterli da quei loro scomodi e penosi atteggiamenti, scuoterli, svegliarli, per gridar loro che non era vero. Possibile? E rilessi ancora una volta la notizia balorditoja. Non potevo più stare alle mosse. Avrei voluto che il treno s'arrestasse, avrei voluto che corresse a precipizio: quel suo andar monotono da automa duro, sordo e greve, mi faceva crescere di punto in punto l'orgasmo. Aprivo e chiudevo le mani continuamente, affondandomi le unghie nelle palme; spiegazzavo il giornale; lo rimettevo in sesto per rilegger la notizia che già sapevo a memoria, parola per parola. Riconosciuto! Ma è possibile che m'abbiano riconosciuto? In istato d'avanzata putrefazione... puàh! Mi vidi per un momento, lì nell'acqua verdastra della gora, fradicio, gonfio, orribile, galleggiante... Nel raccapriccio istintivo, incrociai le braccia sul petto e con le mani mi palpai, mi strinsi: Io, no; io, no... Chi sarà stato? mi somigliava, certo... Avrà forse avuto la barba anche lui, come la mia... la mia stessa corporatura... E m'han riconosciuto!... Scomparso da parecchi giorni... Eh già! Ma io vorrei sapere, vorrei sapere chi si è affrettato così a riconoscermi. Possibile che quel disgraziato là fosse tanto simile a me? vestito come me? tal quale? Ma sarà stata lei, forse, lei, Marianna Dondi, la vedova Pescatore: oh! m'ha pescato subito m'ha riconosciuto subito! Non le sarà parso vero figuriamoci! - È lui, è lui! mio genero! ah, povero Mattia! ah, povero figliuolo mio! - E si sarà messa a piangere fors'anche; si sarà pure inginocchiata accanto al cadavere di quel poveretto, che non ha potuto tirarle un calcio e gridarle: - Ma lèvati di qua: non ti conosco - Fremevo. Finalmente il treno s'arrestò a un'altra stazione. Aprii lo sportello e mi precipitai giù, con l'idea confusa di fare qualche cosa subito: un telegramma d'urgenza per smentire quella notizia. Il salto che spiccai dal vagone mi salvò: come se mi avesse scosso dal cervello quella stupida fissazione, intravidi in un baleno... ma sì! la mia liberazione la libertà una vita nuova! Avevo con me ottanta due mila lire, e non avrei più dovuto darle a nessuno! Ero morto ero morto: non avevo più debiti, non avevo più moglie, non avevo più suocera: nessuno! libero! libero! libero! Che cercavo di più? Pensando così, dovevo esser rimasto in un atteggiamento stranissimo, là su la banchina di quella stazione. Avevo lasciato aperto lo sportello del vagone. Mi vidi attorno parecchia gente, che mi gridava non so che cosa; uno, infine, mi scosse e mi spinse, gridandomi più forte: - Il treno riparte! - Ma lo lasci, lo lasci ripartire, caro signore! - gli gridai io, a mia volta. - Cambio treno!Mi aveva ora assalito un dubbio: il dubbio se quella notizia fosse già stata smentita; se già si fosse riconosciuto l'errore, a Miragno; se fossero saltati fuori i parenti del vero morto a correggere la falsa identificazione. Prima di rallegrarmi così, dovevo bene accertarmi, aver notizie precise e particolareggiate. Ma come procurarmele? Mi cercai nelle tasche il giornale. Lo avevo lasciato in treno. Mi voltai a guardare il binario deserto, che si snodava lucido per un tratto nella notte silenziosa e mi sentii come smarrito, nel vuoto, in quella misera stazionuccia di passaggio. Un dubbio più forte mi assalì, allora: che io avessi sognato? Ma no: Ci telegrafano da Miragno. Jeri, sabato ventotto... Ecco: potevo ripetere a memoria, parola per parola, il telegramma. Non c'era dubbio! Tuttavia, sì, era troppo poco; non poteva bastarmi. Guardai la stazione; lessi il nome: ALENGA. Avrei trovato in quel paese altri giornali? Mi sovvenne che era domenica. A Miragno, dunque, quella mattina, era uscito Il Foglietto, l'unico giornale che vi si stampasse. A tutti i costi dovevo procurarmene una copia. Lì avrei trovato tutte le notizie particolareggiate che m'abbisognavano. Ma come sperare di trovare ad Alenga Il Foglietto? Ebbene: avrei telegrafato sotto un falso nome alla redazione del giornale. Conoscevo il direttore, Miro Colzi, Lodoletta come tutti lo chiamavano a Miragno, da quando giovinetto, aveva pubblicato con questo titolo gentile il suo primo e ultimo volume di versi. Per Lodoletta però non sarebbe stato un avvenimento quella richiesta di copie del suo giornale da Alenga? Certo la notizia più interessante di quella settimana, e perciò il pezzo più forte di quel numero, doveva essere il mio suicidio. E non mi sarei dunque esposto al rischio che la richiesta insolita facesse nascere in lui qualche sospetto? Ma che! pensai poi. A Lodoletta non può venire in mente ch'io non mi sia affogato davvero. Cercherà la ragione della richiesta in qualche altro pezzo forte del suo numero d'oggi. Da tempo combatte strenuamente contro il Municipio per la conduttura dell'acqua e per l'impianto del gas. Crederà piuttosto che sia per questa sua campagna. Entrai nella stazione. Per fortuna, il vetturino dell'unico legnetto, quello de la posta stava ancora lì a chiacchierare con gl'impiegati ferroviarii: il paesello era a circa tre quarti d'ora di carrozza dalla stazione, e la via era tutta in salita. Montai su quel decrepito calessino sgangherato, senza fanali; e via nel buio. Avevo da pensare a tante cose; pure, di tratto in tratto, la violenta impressione ricevuta alla lettura di quella notizia che mi riguardava così da vicino mi si ridestava in quella nera ignota solitudine, e mi sentivo, allora, per un attimo, nel vuoto, come poc'anzi alla vista del binario deserto; mi sentivo paurosamente sciolto dalla vita, superstite di me stesso, sperduto in attesa di vivere oltre la morte, senza intravedere ancora in qual modo. Domandai, per distrarmi, al vetturino, se ci fosse ad Alenga un'agenzia giornalistica: - Come dice? Nossignore! - Non si vendono giornali ad Alenga? - Ah! sissignore. Li vende il farmacista, Grottanelli. - C'è un albergo? - C'è la locanda del Palmentino. Era smontato da cassetta per alleggerire un po' la vecchia rozza che soffiava con le froge a terra. Lo discernevo appena. A un certo punto accese la pipa e lo vidi, allora, come a sbalzi, e pensai: Se egli sapesse chi porta... Ma ritorsi subito a me stesso la domanda: Chi porta? Non lo so più nemmeno io. Chi sono io ora? Bisogna che ci pensi. Un nome, almeno, un nome, bisogna che me lo dia subito per firmare il telegramma e per non trovarmi poi imbarazzato se, alla locanda, me lo domandano. Basterà che pensi soltanto al nome, per adesso. Vediamo un po'! Come mi chiamo? Non avrei mai supposto che dovesse costarmi tanto stento e destarmi tanta smania la scelta di un nome e di un cognome. Il cognome specialmente! Accozzavo sillabe, così, senza pensare: venivano fuori certi cognomi come: Strozzani, Parbetta, Martoni, Bartusi, che m'irritavano peggio i nervi. Non vi trovavo alcuna proprietà, alcun senso. Come se, in fondo, i cognomi dovessero averne... Eh, via! uno qualunque... Martoni, per esempio, perché no? Carlo Martoni... Uh, ecco fatto! Ma, poco dopo, davo una spallata: Sì! Carlo Martello... E la smania ricominciava. Giunsi al paese, senza averne fissato alcuno. Fortunatamente, là, dal farmacista, ch'era anche ufficiale telegrafico e postale droghiere, cartolajo, giornalajo, bestia e non so che altro, non ce ne fu bisogno. Comprai una copia dei pochi giornali che gli arrivavano: giornali di Genova: Il Caffaro e Il Secolo Dicianove; gli domandai poi se potevo avere Il Foglietto di Miragno. Aveva una faccia da civetta, questo Grottanelli con un pajo d'occhi tondi tondi, come di vetro su cui abbassava, di tratto in tratto, quasi con pena certe pàlpebre cartilaginose. - Il Foglietto? Non lo conosco. - È un giornaluccio di provincia, settimanale, - gli spiegai. - Vorrei averlo. Il numero d'oggi, s'intende. - Il Foglietto? Non lo conosco - badava a ripetere. - E va bene! Non importa che lei non lo conosca: io le pago le spese per un vaglia telegrafico alla redazione. Ne vorrei avere dieci, venti copie, domani o al più presto. Si può? Non rispondeva: con gli occhi fissi, senza sguardo, ripeteva ancora: - Il Foglietto? Non lo conosco - Finalmente si risolse a fare il vaglia telegrafico sotto la mia dettatura, indicando per il recapito la sua farmacia. E il giorno appresso, dopo una notte insonne, sconvolta da un tempestoso mareggiamento di pensieri là nella Locanda del Palmentino, ricevetti quindici copie del Foglietto. Nei due giornali di Genova che, appena rimasto solo, m'ero affrettato a leggere, non avevo trovato alcun cenno. Mi tremavano le mani nello spiegare Il Foglietto. In prima pagina, nulla. Cercai nelle due interne, e subito mi saltò a gli occhi un segno di lutto in capo alla terza pagina e, sotto, a grosse lettere, il mio nome. Così:MATTIA PASCAL. Non si avevano notizie di lui da alquanti giorni: giorni di tremenda costernazione e d'inenarrabile angoscia per la desolata famiglia; costernazione e angoscia condivise dalla miglior parte della nostra cittadinanza che lo amava e lo stimava per la bontà dell'animo, per la giovialità del carattere e per quella natural modestia che gli aveva permesso, insieme con le altre doti, di sopportare senza avvilimento e con rassegnazione gli avversi fati onde dalla spensierata agiatezza si era in questi ultimi tempi ridotto in umile stato. Quando, dopo il primo giorno dell'inesplicabile assenza, la famiglia impressionata si recò alla Biblioteca Boccamazza, dove egli zelantissimo del suo ufficio, si tratteneva quasi tutto il giorno ad arricchire con dotte letture la sua vivace intelligenza, trovò chiusa la porta; subito, innanti a questa porta chiusa, sorse nero e trepidante il sospetto, sospetto tosto fugato dalla lusinga che durò parecchi dì man mano però raffievolendosi, ch'egli si fosse allontanato dal paese per qualche sua segreta ragione. Ma ahimè! La verità doveva purtroppo esser quella! La perdita recente della madre adoratissima e, a un tempo, dell'unica figlioletta dopo la perdita degli aviti beni, aveva profondamente sconvolto l'animo del povero amico nostro. Tanto che, circa tre mesi addietro, già una prima volta, di notte tempo, egli aveva tentato di por fine a' suoi miseri giorni là, nella gora appunto di quel molino, che gli ricordava i passati splendori della sua casa ed il suo tempo felice. Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria... Con le lacrime agli occhi e singhiozzando cel narrava, innanzi al grondante e disfatto cadavere un vecchio mugnajo, fedele e devoto alla famiglia degli antichi padroni. Era calata la notte, lugubre; una lucerna rossa era stata deposta lì per terra presso al cadavere vigilato da due Reali Carabinieri e il vecchio Filippo Brina lo segnaliamo all'ammirazione dei buoni parlava e lagrimava con noi. Egli era riuscito in quella triste notte a impedire che l'infelice riducesse ad effetto il violento proposito; ma non si trovò più là Filippo Brina pronto ad impedirlo, questa seconda volta. E Mattia Pascal giacque, forse tutta una notte e metà del giorno appresso, nella gora di quel molino. Non tentiamo nemmeno di descrivere la straziante scena che seguì sul luogo, quando l'altro ieri, in sul far della sera la vedova sconsolata si trovò innanzi alla miseranda spoglia irriconoscibile del diletto compagno che era andato a raggiungere la figlioletta sua. Tutto il paese ha preso parte al cordoglio di lei e ha voluto dimostrarlo accompagnando all'estrema dimora il cadavere a cui rivolse brevi e commosse parole d'addio il nostro assessore comunale cav. Pomino. Noi inviamo alla povera famiglia immersa in tanto lutto, al fratello Roberto lontano da Miragno, le nostre più sentite condoglianze, e col cuore lacerato diciamo per l'ultima volta al nostro buon Mattia: - Vale, diletto amico, vale! M.C. Anche senza queste due iniziali avrei riconosciuto Lodoletta come autore della necrologia. Ma debbo innanzi tutto confessare che la vista del mio nome stampato lì, sotto quella striscia nera, per quanto me l'aspettassi, non solo non mi rallegrò affatto, ma mi accelerò talmente i battiti del cuore, che, dopo alcune righe, dovetti interrompere la lettura. La tremenda costernazione e l'inenarrabile angoscia della mia famiglia non mi fecero ridere né l'amore e la stima dei miei concittadini per le mie belle virtù, né il mio zelo per l'ufficio. Il ricordo di quella mia tristissima notte alla Stìa, dopo la morte della mamma e della mia piccina, ch'era stato come una prova e forse la più forte, del mio suicidio, mi sorprese dapprima, quale una impreveduta e sinistra partecipazione del caso; poi mi cagionò rimorso e avvilimento. Eh, no! non mi ero ucciso, io, per la morte della mamma e della figlietta mia, per quanto forse quella notte, ne avessi avuto l'idea! Me n'ero fuggito, è vero, disperatamente; ma, ecco, ritornavo ora da una casa di giuoco, dove la Fortuna nel modo più strano mi aveva arriso e continuava ad arridermi e un altro, invece, s'era ucciso per me, un altro, un forestiere certo cui io rubavo il compianto dei parenti lontani e degli amici e condannavo - oh suprema irrisione! - a subir quello che non gli apparteneva falso compianto e finanche l'elogio funebre dell'incipriato cavalier Pomino! Questa fu la prima impressione alla lettura di quella mia necrologia sul Foglietto. Ma poi pensai che quel pover'uomo era morto non certo per causa mia, e che io, facendomi vivo non avrei potuto far rivivere anche lui; pensai che approfittandomi della sua morte, io non solo non frodavo affatto i suoi parenti, ma anzi venivo a render loro un bene: per essi infatti, il morto ero io non lui, ed essi potevano crederlo scomparso e sperare ancora, sperare di vederlo un giorno o l'altro ricomparire. Restavano mia moglie e mia suocera. Dovevo proprio credere alla loro pena per la mia morte, a tutta quella inenarrabile angoscia a quel cordoglio straziante del funebre pezzo forte di Lodoletta? Bastava, perbacco, aprir pian piano un occhio a quel povero morto, per accorgersi che non ero io; e anche ammesso che gli occhi fossero rimasti in fondo alla gora, via! una moglie che veramente non voglia, non può scambiare così facilmente un altro uomo per il proprio marito. Si erano affrettate a riconoscermi in quel morto? La vedova Pescatore sperava ora che Malagna commosso e forse non esente di rimorso per quel mio barbaro suicidio, venisse in ajuto della povera vedova? Ebbene: contente loro, contentissimo io! Morto? affogato? Una croce, e non se ne parli più! Mi levai, stirai le braccia e trassi un lunghissimo respiro di sollievo. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Ottavo. Adriano Meis. Subito, non tanto per ingannare gli altri, che avevan o voluto ingannarsi da sé, con una leggerezza non deplorabile forse nel caso mio ma certamente non degna d'encomio, quanto per obbedire alla Fortuna e soddisfare a un mio proprio bisogno mi posi a far di me un altr'uomo. Poco o nulla avevo da lodarmi di quel disgraziato che per forza avevano voluto far finire miseramente nella gora d'un molino. Dopo tante sciocchezze commesse, egli non meritava forse sorte migliore. Ora mi sarebbe piaciuto che, non solo esteriormente, ma anche nell'intimo, non rimanesse più in me alcuna traccia di lui. Ero solo ormai, e più solo di com'ero non avrei potuto essere su la terra, sciolto nel presente d'ogni legame e d'ogni obbligo, libero nuovo e assolutamente padrone di me, senza più il fardello del mio passato e con l'avvenire dinanzi, che avrei potuto foggiarmi a piacer mio. Ah, un pajo d'ali! Come mi sentivo leggero! Il sentimento che le passate vicende mi avevano dato della vita non doveva aver più per me, ormai, ragion d'essere. Io dovevo acquistare un nuovo sentimento della vita, senza avvalermi neppur minimamente della sciagurata esperienza del fu Mattia Pascal. Stava a me: potevo e dovevo esser l'artefice del mio nuovo destino, nella misura che la Fortuna aveva voluto concedermi. E innanzi tutto, dicevo a me stesso, avrò cura di questa mia libertà: me la condurrò a spasso per vie piane e sempre nuove né le farò mai portare alcuna veste gravosa. Chiuderò gli occhi e passerò oltre appena lo spettacolo della vita in qualche punto mi si presenterà sgradevole. Procurerò di farmela più tosto con le cose che si sogliono chiamare inanimate e andrò in cerca di belle vedute, di ameni luoghi tranquilli. Mi darò a poco a poco una nuova educazione; mi trasformerò con amoroso e paziente studio, sicché, alla fine io possa dire non solo di aver vissuto due vite, ma d'essere stato due uomini. Già ad Alenga, per cominciare, ero entrato, poche ore prima di partire, da un barbiere per farmi accorciar la barba: avrei voluto levarmela tutta, lì stesso, insieme coi baffi; ma il timore di far nascere qualche sospetto in quel paesello mi aveva trattenuto. Il barbiere era anche sartore, vecchio, con le reni quasi ingommate dalla lunga abitudine di star curvo sempre in una stessa positura, e portava gli occhiali su la punta del naso. Più che barbiere doveva esser sartore. Calò come un flagello di Dio su quella barbaccia che non m'apparteneva più armato di certi forbicioni da maestro di lana, che avevan bisogno d'esser sorretti in punta con l'altra mano. Non m'arrischiai neppure a fiatare: chiusi gli occhi, e non li riaprii, se non quando mi sentii scuotere pian piano. Il brav'uomo, tutto sudato, mi porgeva uno specchietto perché gli sapessi dire se era stato bravo. Mi parve troppo! - No, grazie, - mi schermii. - Lo riponga. Non vorrei fargli paura. Sbarrò tanto d'occhi, e: - A chi? - domandò. - Ma a codesto specchietto. Bellino! Dev'essere antico... Era tondo, col manico d'osso intarsiato: chi sa che storia aveva e donde e come era capitato lì, in quella sarto-barbieria. Ma infine, per non dar dispiacere al padrone, che seguitava a guardarmi stupito, me lo posi sotto gli occhi. Se era stato bravo! Intravidi da quel primo scempio qual mostro fra breve sarebbe scappato fuori dalla necessaria e radicale alterazione dei connotati di Mattia Pascal! Ed ecco una nuova ragione d'odio per lui! Il mento piccolissimo puntato e rientrato, ch'egli aveva nascosto per tanti e tanti anni sotto quel barbone, mi parve un tradimento. Ora avrei dovuto portarlo scoperto, quel cosino ridicolo! E che naso mi aveva lasciato in eredità! E quell'occhio! Ah quest'occhio, pensai, così in estasi da un lato rimarrà sempre suo nella mia nuova faccia! Io non potrò far altro che nasconderlo alla meglio dietro un pajo d'occhiali colorati che coopereranno, figuriamoci, a rendermi più amabile l'aspetto. Mi farò crescere i capelli e, con questa bella fronte spaziosa, con gli occhiali e tutto raso, sembrerò un filosofo tedesco. Finanziera e cappellaccio a larghe tese. Non c'era via di mezzo: filosofo dovevo essere per forza con quella razza d'aspetto. Ebbene, pazienza: mi sarei armato d'una discreta filosofia sorridente per passare in mezzo a questa povera umanità, la quale per quanto avessi in animo di sforzarmi, mi pareva difficile che non dovesse più parermi un po' ridicola e meschina. Il nome mi fu quasi offerto in treno, partito da poche ore da Alenga per Torino. Viaggiavo con due signori che discutevano animatamente d'iconografia cristiana in cui si dimostravano entrambi molto eruditi, per un ignorante come me. Uno, il più giovane, dalla faccia pallida, oppressa da una folta e ruvida barba nera pareva provasse una grande e particolar soddisfazione nell'enunciar la notizia ch'egli diceva antichissima sostenuta da Giustino Martire, da Tertulliano e da non so chi altri, secondo la quale Cristo sarebbe stato bruttissimo. Parlava con un vocione cavernoso, che contrastava stranamente con la sua aria da ispirato. - Ma sì, ma sì, bruttissimo! bruttissimo! Ma anche Cirillo d'Alessandria! Sicuro Cirillo d'Alessandria arriva finanche ad affermare che Cristo fu il più brutto degli uomini. L'altro, ch'era un vecchietto magro magro, tranquillo nel suo ascetico squallore ma pur con una piega a gli angoli della bocca che tradiva la sottile ironia seduto quasi su la schiena, col collo lungo proteso come sotto un giogo sosteneva invece che non c'era da fidarsi delle più antiche testimonianze. - Perché la Chiesa, nei primi secoli, tutta volta a consustanziarsi la dottrina e lo spirito del suo ispiratore si dava poco pensiero, ecco, poco pensiero delle sembianze corporee di lui. A un certo punto vennero a parlare della Veronica e di due statue della città di Paneade, credute immagini di Cristo e della emorroissa. - Ma sì! - scattò il giovane barbuto. - Ma se non c'è più dubbio ormai! Quelle due statue rappresentano l'imperatore Adriano con la città inginocchiata ai piedi. Il vecchietto seguitava a sostener pacificamente la sua opinione, che doveva esser contraria, perché quell'altro, incrollabile, guardando me, s'ostinava a ripetere : - Adriano! - ...Beronike, in greco. Da Beronike poi: Veronica... - Adriano! a me. - Oppure, Veronica, vera icon: storpiatura probabilissima... - Adriano! a me. - Perché la Beronike degli Atti di Pilato... - Adriano! Ripeté così Adriano! non so più quante volte, sempre con gli occhi rivolti a me. Quando scesero entrambi a una stazione e mi lasciarono solo nello scompartimento m'affacciai al finestrino, per seguirli con gli occhi: discutevano ancora, allontanandosi. A un certo punto però il vecchietto perdette la pazienza e prese la corsa. - Chi lo dice? - gli domandò forte il giovane, fermo, con aria di sfida. Quegli allora si voltò per gridargli: - Camillo De Meis! Mi parve che anche lui gridasse a me quel nome a me che stavo intanto a ripetere meccanicamente: - Adriano... Buttai subito via quel de e ritenni il Meis. Adriano Meis! Si... Adriano Meis: suona bene... Mi parve anche che questo nome quadrasse bene alla faccia sbarbata e con gli occhiali ai capelli lunghi, al cappellaccio alla finanziera che avrei dovuto portare. Adriano Meis. Benone! M'hanno battezzato. Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l'animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile; mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Intanto l'anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà. Non avevo mai veduto così uomini e cose; l'aria tra essi e me s'era d'un tratto quasi snebbiata; e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento. Oh levità deliziosa dell'anima; serena, ineffabile ebbrezza! La Fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico, all'improvviso, mi aveva sceverato dalla vita comune reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora, e mi ammoniva dentro: Vedrai vedrai com'essa t'apparirà curiosa, ora, a guardarla così da fuori! Ecco là uno che si guasta il fegato e fa arrabbiare un povero vecchietto per sostener che Cristo fu il più brutto degli uomini... Sorridevo. Mi veniva di sorridere così di tutto e a ogni cosa: a gli alberi della campagna, per esempio che mi correvano incontro con stranissimi atteggiamenti nella loro fuga illusoria; a le ville sparse qua e là, dove mi piaceva d'immaginar coloni con le gote gonfie per sbuffare contro la nebbia nemica degli olivi o con le braccia levate a pugni chiusi contro il cielo che non voleva mandar acqua: e sorridevo agli uccelletti che si sbandavano spaventati da quel coso nero che correva per la campagna, fragoroso; all'ondeggiar dei fili telegrafici, per cui passavano certe notizie ai giornali come quella da Miragno del mio suicidio nel molino della Stìa; alle povere mogli dei cantonieri che presentavan la bandieruola arrotolata, gravide e col cappello del marito in capo. Se non che, a un certo punto, mi cadde lo sguardo su l'anellino di fede che mi stringeva ancora l'anulare della mano sinistra. Ne ricevetti una scossa violentissima: strizzai gli occhi e mi strinsi la mano con l'altra mano tentando di strapparmi quel cerchietto d'oro, così, di nascosto, per non vederlo più. Pensai ch'esso si apriva e che, internamente, vi erano incisi due nomi: Mattia-Romilda, e la data del matrimonio. Che dovevo farne? Aprii gli occhi e rimasi un pezzo accigliato, a contemplarlo nella palma della mano. Tutto, attorno, mi s'era rifatto nero. Ecco ancora un resto della catena che mi legava al passato! Piccolo anello, lieve per sé eppur così pesante! Ma la catena era già spezzata, e dunque via anche quell'ultimo anello! Feci per buttarlo dal finestrino, ma mi trattenni. Favorito così eccezionalmente dal caso, io non potevo più fidarmi di esso; tutto ormai dovevo creder possibile, finanche questo: che un anellino buttato nell'aperta campagna trovato per combinazione da un contadino, passando di mano in mano con quei due nomi incisi internamente e la data, facesse scoprir la verità che l'annegato della Stìa cioè non era il bibliotecario Mattia Pascal. No, no, pensai, in luogo più sicuro... Ma dove? Il treno, in quella, si fermò a un'altra stazione. Guardai, e subito mi sorse un pensiero, per la cui attuazione provai dapprima un certo ritegno. Lo dico, perché mi serva di scusa presso coloro che amano il bel gesto, gente poco riflessiva alla quale piace di non ricordarsi che l'umanità è pure oppressa da certi bisogni a cui purtroppo deve obbedire anche chi sia compreso da un profondo cordoglio. Cesare, Napoleone e, per quanto possa parere indegno, anche la donna più bella... Basta. Da una parte c'era scritto Uomini e dall'altra Donne; e lì intombai il mio anellino di fede. Quindi, non tanto per distrarmi, quanto per cercar di dare una certa consistenza a quella mia nuova vita campata nel vuoto mi misi a pensare ad Adriano Meis, a immaginargli un passato, a domandarmi chi fu mio padre, dov'ero nato, ecc. - posatamente sforzandomi di vedere e di fissar bene tutto, nelle più minute particolarità. Ero figlio unico: su questo mi pareva che non ci fosse da discutere. Più unico di così... Eppure no! Chi sa quanti sono come me, nella mia stessa condizione, fratelli miei. Si lascia il cappello e la giacca, con una lettera in tasca, sul parapetto d'un ponte, su un fiume; e poi, invece di buttarsi giù, si va via tranquillamente, in America o altrove. Si pesca dopo alcuni giorni un cadavere irriconoscibile: sarà quello de la lettera lasciata sul parapetto del ponte. E non se ne parla più! È vero che io non ci ho messo la mia volontà: né lettera, né giacca, né cappello... Ma son pure come loro, con questo di più: che posso godermi senza alcun rimorso la mia libertà. Han voluto regalarmela, e dunque... Dunque diciamo figlio unico. Nato... - sarebbe prudente non precisare alcun luogo di nascita. Come si fa? Non si può nascer mica su le nuvole, levatrice la luna, quantunque in biblioteca abbia letto che gli antichi fra tanti altri mestieri, le facessero esercitare anche questo, e le donne incinte la chiamassero in soccorso col nome di Lucina. Su le nuvole, no; ma su un piroscafo, sì, per esempio, si può nascere. Ecco, benone! nato in viaggio. I miei genitori viaggiavano... per farmi nascere su un piroscafo. Via, via, sul serio! Una ragione plausibile per mettere in viaggio una donna incinta, prossima a partorire... O che fossero andati in America i miei genitori? Perché no? Ci vanno tanti... Anche Mattia Pascal, poveretto, voleva andarci. E allora queste ottantadue mila lire diciamo che le guadagnò mio padre, là in America? Ma che! Con ottantadue mila lire in tasca, avrebbe aspettato prima che la moglie mettesse al mondo il figliuolo, comodamente, in terraferma. E poi, baje! Ottantadue mila lire un emigrato non le guadagna più così facilmente in America. Mio padre... - a proposito, come si chiamava? Paolo. Sì: Paolo Meis. Mio padre, Paolo Meis, s'era illuso, come tanti altri. Aveva stentato tre, quattr'anni; poi, avvilito, aveva scritto da Buenos-Aires una lettera al nonno... Ah, un nonno, un nonno io volevo proprio averlo conosciuto, un caro vecchietto per esempio, come quello ch'era sceso testé dal treno, studioso d'iconografia cristiana. Misteriosi capricci della fantasia! Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d'immaginare in quel momento mio padre quel Paolo Meis, come uno scavezzacollo? Ecco, sì, egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno: aveva sposato contro la volontà di lui e se n'era scappato in America. Doveva forse sostenere anche lui che Cristo era bruttissimo. E brutto davvero e sdegnato l'aveva veduto là, in America, se con la moglie lì lì per partorire appena ricevuto il soccorso dal nonno, se n'era venuto via. Ma perché proprio in viaggio dovevo esser nato io? Non sarebbe stato meglio nascere addirittura in America, nell'Argentina, pochi mesi prima del ritorno in patria de' miei genitori? Ma si! Anzi il nonno s'era intenerito per il nipotino innocente; per me, unicamente per me aveva perdonato il figliuolo. Così io, piccino piccino, avevo traversato l'Oceano, e forse in terza classe e durante il viaggio avevo preso una bronchite e per miracolo non ero morto. Benone! Me lo diceva sempre il nonno. Io però non dovevo rimpiangere come comunemente si suol fare, di non esser morto, allora di pochi mesi. No: perché, in fondo, che dolori avevo sofferto io, in vita mia? Uno solo, per dire la verità: quello de la morte del povero nonno, col quale ero cresciuto. Mio padre, Paolo Meis, scapato e insofferente di giogo, era fuggito via di nuovo in America dopo alcuni mesi, lasciando la moglie e me col nonno; e là era morto di febbre gialla. A tre anni, io ero rimasto orfano anche di madre, e senza memoria perciò de' miei genitori; solo con queste scarse notizie di loro. Ma c'era di più! Non sapevo neppure con precisione il mio luogo di nascita. Nell'Argentina, va bene! Ma dove? Il nonno lo ignorava, perché mio padre non gliel'aveva mai detto o perché se n'era dimenticato, e io non potevo certamente ricordarmelo. Riassumendo: a figlio unico di Paolo Meis; - b nato in America nell'Argentina, senz'altra designazione; - c venuto in Italia di pochi mesi bronchite; - d senza memoria né quasi notizia dei genitori; - e cresciuto col nonno. Dove? Un po' da per tutto. Prima a Nizza. Memorie confuse: Piazza Massena, la Promenade, Avenue de la Gare... Poi, a Torino. Ecco, ci andavo adesso, e mi proponevo tante cose: mi proponevo di scegliere una via e una casa dove il nonno mi aveva lasciato fino all'età di dieci anni affidato alle cure di una famiglia che avrei immaginato lì sul posto perché avesse tutti i caratteri del luogo; mi proponevo di vivere, o meglio d'inseguire con la fantasia, lì, su la realtà, la vita d'Adriano Meis piccino. Questo inseguimento, questa costruzione fantastica d'una vita non realmente vissuta ma colta man mano negli altri e nei luoghi e fatta e sentita mia mi procurò una gioja strana e nuova, non priva d'una certa mestizia, nei primi tempi del mio vagabondaggio. Me ne feci un'occupazione. Vivevo non nel presente soltanto, ma anche per il mio passato cioè per gli anni che Adriano Meis non aveva vissuti. Nulla o ben poco ritenni di quel che avevo prima fantasticato. Nulla s'inventa, è vero, che non abbia una qualche radice, più o men profonda, nella realtà; e anche le cose più strane possono esser vere, anzi nessuna fantasia arriva a concepire certe follie certe inverosimili avventure che si scatenano e scoppiano dal seno tumultuoso della vita; ma pure, come e quanto appare diversa dalle invenzioni che noi possiamo trarne la realtà viva e spirante! Di quante cose sostanziali minutissime, inimmaginabili ha bisogno la nostra invenzione per ridiventare quella stessa realtà da cui fu tratta di quante fila che la riallaccino nel complicatissimo intrico della vita fila che noi abbiamo recise per farla diventare una cosa a sé! Or che cos'ero io, se non un uomo inventato? Una invenzione ambulante che voleva e, del resto, doveva forzatamente stare per sé, pur calata nella realtà. Assistendo alla vita degli altri e osservandola minuziosamente ne vedevo gl'infiniti legami e, al tempo stesso, vedevo le tante mie fila spezzate. Potevo io rannodarle, ora, queste fila con la realtà? Chi sa dove mi avrebbero trascinato; sarebbero forse diventate subito redini di cavalli scappati che avrebbero condotto a precipizio la povera biga della mia necessaria invenzione. No. Io dovevo rannodar queste fila soltanto con la fantasia. E seguivo per le vie e nei giardini i ragazzetti dai cinque ai dieci anni, e studiavo le loro mosse, i loro giuochi, e raccoglievo le loro espressioni, per comporne a poco a poco l'infanzia di Adriano Meis. Vi riuscii così bene, che essa alla fine assunse nella mia mente una consistenza quasi reale. Non volli immaginarmi una nuova mamma. Mi sarebbe parso di profanar la memoria viva e dolorosa della mia mamma vera. Ma un nonno, sì, il nonno del mio primo fantasticare, volli crearmelo. Oh, di quanti nonnini veri, di quanti vecchietti inseguiti e studiati un po' a Torino, un po' a Milano, un po' a Venezia un po' a Firenze, si compose quel nonnino mio! Toglievo a uno qua la tabacchiera d'osso e il pezzolone a dadi rossi e neri a un altro là il bastoncino, a un terzo gli occhiali e la barba a collana a un quarto il modo di camminare e di soffiarsi il naso, a un quinto il modo di parlare e di ridere; e ne venne fuori un vecchietto fino un po' bizzoso, amante delle arti un nonnino spregiudicato, che non mi volle far seguire un corso regolare di studii preferendo d'istruirmi lui, con la viva conversazione e conducendomi con sé, di città in città, per musei e gallerie. Visitando Milano, Padova, Venezia, Ravenna, Firenze, Perugia, lo ebbi sempre con me, come un'ombra quel mio nonnino fantasticato, che più d'una volta mi parlò anche per bocca d'un vecchio cicerone. Ma io volevo vivere anche per me, nel presente. M'assaliva di tratto in tratto l'idea di quella mia libertà sconfinata, unica e provavo una felicità improvvisa, così forte, che quasi mi ci smarrivo in un beato stupore; me la sentivo entrar nel petto con un respiro lunghissimo e largo, che mi sollevava tutto lo spirito. Solo! solo! solo! padrone di me! senza dover dar conto di nulla a nessuno! Ecco, potevo andare dove mi piaceva: a Venezia? a Venezia! a Firenze? a Firenze!; e quella mia felicità mi seguiva dovunque. Ah, ricordo un tramonto, a Torino, nei primi mesi di quella mia nuova vita, sul Lungo Po presso al ponte che ritiene per una pescaja l'impeto delle acque che vi fremono irose: l'aria era d'una trasparenza meravigliosa; tutte le cose in ombra parevano smaltate in quella limpidezza; e io, guardando, mi sentii così ebro della mia libertà, che temetti quasi d'impazzire, di non potervi resistere a lungo. Avevo già effettuato da capo a piedi la mia trasformazione esteriore: tutto sbarbato con un pajo di occhiali azzurri chiari e coi capelli lunghi scomposti artisticamente: parevo proprio un altro! Mi fermavo qualche volta a conversar con me stesso innanzi a uno specchio e mi mettevo a ridere. Adriano Meis! Uomo felice! Peccato che debba esser conciato così... Ma, via che te n'importa? Va benone! Se non fosse per quest'occhio di lui di quell'imbecille, non saresti poi alla fin fine, tanto brutto, nella stranezza un po' spavalda della tua figura. Fai un po' ridere le donne, ecco. Ma la colpa, in fondo, non è tua. Se quell'altro non avesse portato i capelli così corti tu non saresti ora obbligato a portarli così lunghi: e non certo per tuo gusto, lo so, vai ora sbarbato come un prete. Pazienza! Quando le donne ridono... ridi anche tu: è il meglio che possa fare. Vivevo, per altro, con me e di me, quasi esclusivamente. Scambiavo appena qualche parola con gli albergatori, coi camerieri, coi vicini di tavola, ma non mai per voglia d'attaccar discorso. Dal ritegno anzi che ne provavo, mi accorsi ch'io non avevo affatto il gusto della menzogna. Del resto, anche gli altri mostravan poca voglia di parlare con me: forse a causa del mio aspetto, mi prendevano per uno straniero. Ricordo che, visitando Venezia, non ci fu verso di levar dal capo a un vecchio gondoliere ch'io fossi tedesco, austriaco. Ero nato, sì, nell'Argentina ma da genitori italiani. La mia vera, diciamo così estraneità era ben altra e la conoscevo io solo: non ero più niente io; nessuno stato civile mi registrava, tranne quello di Miragno, ma come morto, con l'altro nome. Non me n'affliggevo; tuttavia per austriaco, no, per austriaco non mi piaceva di passare. Non avevo avuto mai occasione di fissar la mente su la parola patria. Avevo da pensare a ben altro, un tempo! Ora nell'ozio cominciavo a prender l'abitudine di riflettere su tante cose che non avrei mai creduto potessero anche per poco interessarmi. Veramente, ci cascavo senza volerlo, e spesso mi avveniva di scrollar le spalle, seccato. Ma di qualche cosa bisognava pure che mi occupassi, quando mi sentivo stanco di girare, di vedere. Per sottrarmi alle riflessioni fastidiose e inutili, mi mettevo talvolta a riempire interi fogli di carta della mia nuova firma provandomi a scrivere con altra grafia, tenendo la penna diversamente di come la tenevo prima. A un certo punto però stracciavo la carta e buttavo via la penna. Io potevo benissimo essere anche analfabeta! A chi dovevo scrivere? Non ricevevo né potevo più ricever lettere da nessuno. Questo pensiero, come tanti altri del resto, mi faceva dare un tuffo nel passato. Rivedevo allora la casa, la biblioteca, le vie di Miragno, la spiaggia; e mi domandavo: Sarà ancora vestita di nero Romilda? Forse sì per gli occhi del mondo. Che farà? E me la immaginavo, come tante volte e tante l'avevo veduta là per casa; e m'immaginavo anche la vedova Pescatore, che imprecava certo alla mia memoria. Nessuna delle due, pensavo, si sarà recata neppure una volta a visitar nel cimitero quel pover'uomo, che pure è morto così barbaramente. Chi sa dove mi hanno seppellito! Forse la zia Scolastica non avrà voluto fare per me la spesa che fece per la mamma; Roberto, tanto meno; avrà detto: - Chi gliel'ha fatto fare? Poteva vivere infine con due lire al giorno, bibliotecario -. Giacerò come un cane, nel campo dei poveri... Via, via, non ci pensiamo! Me ne dispiace per quel pover'uomo il quale forse avrà avuto parenti più umani de' miei che lo avrebbero trattato meglio. - Ma, del resto, anche a lui, ormai, che glien'importa? S'è levato il pensiero! Seguitai ancora per qualche tempo a viaggiare. Volli spingermi oltre l'Italia; visitai le belle contrade del Reno, fino a Colonia, seguendo il fiume a bordo d'un piroscafo; mi trattenni nelle città principali: a Mannheim, a Worms, a Magonza, a Bingen, a Coblenza... Avrei voluto andar più sù di Colonia, più sù della Germania, almeno in Norvegia; ma poi pensai che io dovevo imporre un certo freno alla mia libertà. Il denaro che avevo meco doveva servirmi per tutta la vita, e non era molto. Avrei potuto vivere ancora una trentina d'anni; e così fuori d'ogni legge, senza alcun documento tra le mani che comprovasse, non dico altro la mia esistenza reale, ero nell'impossibilità di procacciarmi un qualche impiego; se non volevo dunque ridurmi a mal partito, bisognava che mi restringessi a vivere con poco. Fatti i conti, non avrei dovuto spendere più di duecento lire al mese: pochine; ma già per ben due anni avevo anche vissuto con meno, e non io solo. Mi sarei dunque adattato. In fondo, ero già un po' stanco di quell'andar girovagando sempre solo e muto. Istintivamente cominciavo a sentir il bisogno di un po' di compagnia. Me ne accorsi in una triste giornata di novembre, a Milano, tornato da poco dal mio giretto in Germania. Faceva freddo, ed era imminente la pioggia, con la sera. Sotto un fanale scorsi un vecchio cerinajo, a cui la cassetta, che teneva dinanzi con una cinta a tracolla impediva di ravvolgersi bene in un logoro mantelletto che aveva su le spalle. Gli pendeva dalle pugna strette sul mento un cordoncino, fino ai piedi. Mi chinai a guardare e gli scoprii tra le scarpacce rotte un cucciolotto minuscolo di pochi giorni, che tremava tutto di freddo e gemeva continuamente, lì rincantucciato. Povera bestiolina! Domandai al vecchio se la vendesse. Mi rispose di sì e che me l'avrebbe venduta anche per poco, benché valesse molto: ah si sarebbe fatto un bel cane, un gran cane, quella bestiola: - Venticinque lire... Seguitò a tremare il povero cucciolo senza inorgoglirsi punto di quella stima: sapeva di certo che il padrone con quel prezzo non aveva affatto stimato i suoi futuri meriti ma la imbecillità che aveva creduto di leggermi in faccia. Io intanto, avevo avuto il tempo di riflettere che, comprando quel cane, mi sarei fatto sì, un amico fedele e discreto il quale per amarmi e tenermi in pregio non mi avrebbe mai domandato chi fossi veramente e donde venissi e se le mie carte fossero in regola; ma avrei dovuto anche mettermi a pagare una tassa: io che non ne pagavo più! Mi parve come una prima compromissione della mia libertà un lieve intacco ch'io stessi per farle. - Venticinque lire? Ti saluto! - dissi al vecchio cerinajo. Mi calcai il cappellaccio su gli occhi e, sotto la pioggerella fina fina che già il cielo cominciava a mandare m'allontanai, considerando però, per la prima volta che era bella, sì, senza dubbio, quella mia libertà così sconfinata ma anche un tantino tiranna, ecco, se non mi consentiva neppure di comperarmi un cagnolino. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Nono. Un po' di nebbia. Del primo inverno, se rigido, piovoso, nebbioso, quasi non m'ero accorto tra gli svaghi de' viaggi e nell'ebbrezza della nuova libertà. Ora questo secondo mi sorprendeva già un po' stanco, come ho detto, del vagabondaggio e deliberato a impormi un freno. E mi accorgevo che... sì, c'era un po' di nebbia, c'era; e faceva freddo; m'accorgevo che per quanto il mio animo si opponesse a prender qualità dal colore del tempo, pur ne soffriva. Ma sta' a vedere, mi rampognavo, che non debba più far nuvolo perché tu possa ora godere serenamente della tua libertà!. M'ero spassato abbastanza, correndo di qua e di là: Adriano Meis aveva avuto in quell'anno la sua giovinezza spensierata; ora bisognava che diventasse uomo, si raccogliesse in sé, si formasse un abito di vita quieto e modesto. Oh, gli sarebbe stato facile, libero com'era e senz'obblighi di sorta! Così mi pareva; e mi misi a pensare in quale città mi sarebbe convenuto di fissar dimora giacché come un uccello senza nido non potevo più oltre rimanere, se proprio dovevo compormi una regolare esistenza. Ma dove? in una grande città o in una piccola? Non sapevo risolvermi. Chiudevo gli occhi e col pensiero volavo a quelle città che avevo già visitate; dall'una all'altra, indugiandomi in ciascuna fino a rivedere con precisione quella tal via quella tal piazza, quel tal luogo, insomma, di cui serbavo più viva memoria; e dicevo: Ecco, io vi sono stato! Ora, quanta vita mi sfugge, che séguita ad agitarsi qua e là variamente. Eppure, in quanti luoghi ho detto: - Qua vorrei aver casa! Come ci vivrei volentieri! -. E ho invidiato gli abitanti che, quietamente, con le loro abitudini e le loro consuete occupazioni potevano dimorarvi, senza conoscere quel senso penoso di precarietà che tien sospeso l'animo di chi viaggia. Questo senso penoso di precarietà mi teneva ancora e non mi faceva amare il letto su cui mi ponevo a dormire i varii oggetti che mi stavano intorno. Ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini ch'esso evoca e aggruppa, per così dire, attorno a sé. Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra esso e noi l'anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi. Or come poteva avvenire per me tutto questo in una camera d'albergo? Ma una casa, una casa mia, tutta mia, avrei potuto più averla? I miei denari erano pochini... Ma una casettina modesta, di poche stanze? Piano: bisognava vedere, considerar bene prima, tante cose. Certo, libero, liberissimo, io potevo essere soltanto così, con la valigia in mano: oggi qua, domani là. Fermo in un luogo, proprietario d'una casa, eh, allora : registri e tasse subito! E non mi avrebbero iscritto all'anagrafe? Ma sicuramente! E come? con un nome falso? E allora, chi sa? forse indagini segrete intorno a me da parte della polizia... Insomma, impicci, imbrogli!... No, via: prevedevo di non poter più avere una casa mia, oggetti miei. Ma mi sarei allogato a pensione in qualche famiglia, in una camera mobiliata. Dovevo affliggermi per così poco? L'inverno, l'inverno m'ispirava queste riflessioni malinconiche la prossima festa di Natale che fa desiderare il tepore d'un cantuccio caro, il raccoglimento, l'intimità della casa. Non avevo certo da rimpiangere quella di casa mia. L'altra, più antica, della casa paterna, l'unica ch'io potessi ricordare con rimpianto era già distrutta da un pezzo, e non da quel mio nuovo stato. Sicché dunque dovevo contentarmi, pensando che davvero non sarei stato più lieto se avessi passato a Miragno, tra mia moglie e mia suocera - rabbrividivo! - quella festa di Natale. Per ridere, per distrarmi, m'immaginavo intanto, con un buon panettone sotto il braccio, innanzi alla porta di casa mia. - Permesso? Stanno ancora qua le signore Romilda Pescatore, vedova Pascal, e Marianna Dondi, vedova Pescatore? - Sissignore. Ma chi è lei? - Io sarei il defunto marito della signora Pascal, quel povero galantuomo morto l'altr'anno, annegato. Ecco, vengo lesto lesto dall'altro mondo per passare le feste in famiglia, con licenza dei superiori. Me ne riparto subito! Rivedendomi così all'improvviso, sarebbe morta dallo spavento la vedova Pescatore? Che! Lei? Figuriamoci! Avrebbe fatto rimorire me, dopo due giorni. La mia fortuna - dovevo convincermene - la mia fortuna consisteva appunto in questo: nell'essermi liberato della moglie della suocera, dei debiti, delle afflizioni umilianti della mia prima vita. Ora, ero libero del tutto. Non mi bastava? Eh via, avevo ancora tutta una vita innanzi a me. Per il momento... chi sa quanti erano soli com'ero io! Sì, ma questi tali, m'induceva a riflettere il cattivo tempo quella nebbia maledetta, o son forestieri e hanno altrove una casa a cui un giorno o l'altro potranno far ritorno, o se non hanno casa come te potranno averla domani, e intanto avran quella ospitale di qualche amico. Tu invece, a volerla dire, sarai sempre e dovunque un forestiere: ecco la differenza. Forestiere della vita, Adriano Meis. Mi scrollavo, seccato, esclamando: - E va bene! Meno impicci. Non ho amici? Potrò averne... Già nella trattoria che frequentavo in quei giorni, un signore, mio vicino di tavola, s'era mostrato inchinevole a far amicizia con me. Poteva avere da quarant'anni : calvo sì e no, bruno, con occhiali d'oro che non gli si reggevano bene sul naso, forse per il peso de la catenella pur d'oro. Ah, per questo un ometto tanto carino! Figurarsi che quando si levava da sedere e si poneva il cappello in capo, pareva subito un altro: un ragazzino pareva. Il difetto era nelle gambe, così piccole, che non gli arrivavano neanche a terra se stava seduto: egli non si alzava propriamente da sedere, ma scendeva piuttosto dalla sedia. Cercava di rimediare a questo difetto, portando i tacchi alti. Che c'è di male? Sì, facevan troppo rumore quei tacchi; ma gli rendevano intanto così graziosamente imperiosi i passettini da pernice. Era molto bravo poi, ingegnoso - forse un pochino bisbetico e volubile - ma con vedute sue, originali; ed era anche cavaliere. Mi aveva dato il suo biglietto da visita: - Cavalier Tito Lenzi. A proposito di questo biglietto da visita per poco non mi feci anche un motivo d'infelicità della cattiva figura che mi pareva d'aver fatta, non potendo ricambiarglielo. Non avevo ancora biglietti da visita: provavo un certo ritegno a farmeli stampare col mio nuovo nome. Miserie! Non si può forse fare a meno de' biglietti da visita? Si dà a voce il proprio nome, e via. Così feci; ma, perdir la verità, il mio vero nome... basta! Che bei discorsi sapeva fare il cavalier Tito Lenzi! Anche il latino sapeva; citava come niente Cicerone. - La coscienza? Ma la coscienza non serve, caro signore! La coscienza, come guida, non può bastare. Basterebbe forse, ma se essa fosse castello e non piazza, per così dire; se noi cioè potessimo riuscire a concepirci isolatamente, ed essa non fosse per sua natura aperta agli altri. Nella coscienza, secondo me, insomma, esiste una relazione essenziale... sicuro, essenziale, tra me che penso e gli altri esseri che io penso. E dunque non è un assoluto che basti a se stesso, mi spiego? Quando i sentimenti, le inclinazioni, i gusti di questi altri che io penso o che lei pensa non si riflettono in me o in lei noi non possiamo essere né paghi, né tranquilli, né lieti; tanto vero che tutti lottiamo perché i nostri sentimenti, i nostri pensieri le nostre inclinazioni, i nostri gusti si riflettano nella coscienza degli altri. E se questo non avviene, perché... diciamo così, l'aria del momento non si presta a trasportare e a far fiorire, caro signore, i germi... i germi della sua idea nella mente altrui, lei non può dire che la sua coscienza le basta. A che le basta? Le basta per viver solo? per isterilire nell'ombra? Eh via! Eh via! Senta; io odio la retorica, vecchia bugiarda fanfarona, civetta con gli occhiali. La retorica, sicuro, ha foggiato questa bella frase con tanto di petto in fuori: Ho la mia coscienza e mi basta. Già! Cicerone prima aveva detto: Mea mihi conscientia pluris est quam hominum sermo. Cicerone però, diciamo la verità, eloquenza, eloquenza, ma... Dio ne scampi e liberi, caro signore! Nojoso più d'un principiante di violino! Me lo sarei baciato. Se non che, questo mio caro ometto non volle perseverare negli arguti e concettosi discorsi, di cui ho voluto dare un saggio; cominciò a entrare in confidenza; e allora io, che già credevo facile e bene avviata la nostra amicizia, provai subito un certo impaccio sentii dentro me quasi una forza che mi obbligava a scostarmi, a ritrarmi. Finché parlò lui e la conversazione s'aggirò su argomenti vaghi, tutto andò bene; ma ora il cavalier Tito Lenzi voleva che parlassi io. - Lei non è di Milano, è vero? - No... - Di passaggio? - Sì... - Bella città Milano, eh? - Bella, già... Parevo un pappagallo ammaestrato. E più le sue domande mi stringevano, e io con le mie risposte m'allontanavo. E ben presto fui in America. Ma come l'ometto mio seppe ch'ero nato in Argentina, balzò dalla sedia e venne a stringermi calorosamente la mano: - Ah mi felicito con lei, caro signore! La invidio! Ah, l'America... Ci sono stato. C'era stato? Scappa! - In questo caso, - m'affrettai a dirgli, - debbo io piuttosto felicitarmi con lei che c'è stato perché io posso quasi quasi dire di non esserci stato, tuttoché nativo di là; ma ne venni via di pochi mesi; sicché dunque i miei piedi non han proprio toccato il suolo americano, ecco! - Che peccato! - esclamò dolente il cavalier Tito Lenzi. - Ma lei ci avrà parenti, laggiù, m'immagino! - No, nessuno... - Ah, dunque, è venuto in Italia con tutta la famiglia, e vi si è stabilito? Dove ha preso stanza? Mi strinsi ne le spalle: - Mah! - sospirai, tra le spine, - un po' qua, un po' là... Non ho famiglia e... e giro. - Che piacere! Beato lei! Gira... Non ha proprio nessuno? - Nessuno... - Che piacere! beato lei! la invidio! - Lei dunque ha famiglia? - volli domandargli, a mia volta, per deviare da me il discorso. - E no, purtroppo! - sospirò egli allora, accigliandosi. - Son solo e sono stato sempre solo! - E dunque, come me!... - Ma io mi annojo, caro signore! m'annojo! - scattò l'ometto. - Per me, la solitudine... eh sì, infine, mi sono stancato. Ho tanti amici; ma, creda pure, non è una bella cosa, a una certa età, andare a casa e non trovar nessuno. Mah! C'è chi comprende e chi non comprende, caro signore. Sta molto peggio chi comprende, perché alla fine si ritrova senza energia e senza volontà. Chi comprende, infatti, dice: Io non devo far questo, non devo far quest'altro, per non commettere questa o quella bestialità. Benissimo! Ma a un certo punto s'accorge che la vita è tutta una bestialità e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto, caro signore. - Ma lei, - mi provai a confortarlo, - lei è ancora in tempo, fortunatamente... - Di commettere bestialità? Ma ne ho già commesse tante, creda pure! - rispose con un gesto e un sorriso fatuo. - Ho viaggiato, ho girato come lei e... avventure, avventure... anche molto curiose e piccanti... sì, via, me ne son capitate. Guardi, per esempio, a Vienna, una sera... Cascai dalle nuvole. Come! Avventure amorose, lui? Tre, quattro, cinque, in Austria, in Francia, in Italia... anche in Russia? E che avventure! Una più ardita dell'altra... Ecco qua, per dare un altro saggio, un brano di dialogo tra lui e una donna maritata: LUI: - Eh, a pensarci, lo so, cara signora... Tradire il marito, Dio mio! La fedeltà, l'onestà, la dignità... tre grosse, sante parole, con tanto d'accento su l'a. E poi: l'onore! altra parola enorme... Ma, in prati ca, credete, è un'altra cosa cara signora: cosa di pochissimo momento! Domandate alle vostre ami che che ci si sono avventurate. LA DONNA MARITATA: - Sì; e tutte quante han provato poi un grande di singanno! LUI: - Ma sfido! ma si capisce! Perché impedite trat tenute da quelle parolacce, hanno messo un anno, sei mesi, troppo tempo a risolversi. E il disinganno diviene appunto dalla sproporzione tra l'entità del fatto e il troppo pensiero che se ne son date. Biso gna risolversi subito, cara signora! Lo penso, lo faccio. È così semplice! Bastava guardarlo, bastava considerare un poco quella sua minuscola ridicola personcina per accorgersi ch'egli mentiva, senza bisogno d'altre prove. Allo stupore seguì in me un profondo avvilimento di vergogna per lui che non si rendeva conto del miserabile effetto che dovevano naturalmente produrre quelle sue panzane e anche per me che vedevo mentire con tanta disinvoltura e tanto gusto lui, lui che non ne avrebbe avuto alcun bisogno; mentre io, che non potevo farne a meno, io ci stentavo e ci soffrivo fino a sentirmi, ogni volta, torcer l'anima dentro. Avvilimento e stizza. Mi veniva d'afferrargli un braccio e di gridargli: Ma scusi, cavaliere, perché? perché? Se però erano ragionevoli e naturali in me l'avvilimento e la stizza, mi accorsi riflettendoci bene, che sarebbe stata per lo meno sciocca quella domanda. Infatti, se il caro ometto imbizzarriva così a farmi credere a quelle sue avventure, la ragione era appunto nel non aver egli alcun bisogno di mentire; mentre io... io vi ero obbligato dalla necessità. Ciò che per lui, insomma, poteva essere uno spasso e quasi l'esercizio d'un diritto era per me, all'incontro, obbligo increscioso, condanna. E che seguiva da questa riflessione? Ahimè, che io, condannato inevitabilmente a mentire dalla mia condizione, non avrei potuto avere mai più un amico, un vero amico. E dunque, né casa, né amici... Amicizia vuol dire confidenza; e come avrei potuto io confidare a qualcuno il segreto di quella mia vita senza nome e senza passato sorta come un fungo dal suicidio di Mattia Pascal? Io potevo aver solamente relazioni superficiali, permettermi solo co' miei simili un breve scambio di parole aliene. Ebbene, erano gl'inconvenienti della mia fortuna. Pazienza! Mi sarei scoraggiato per questo? Vivrò con me e di me, come ho vissuto finora! Sì; ma ecco: per dir la verità, temevo che della mia compagnia non mi sarei tenuto né contento né pago. E poi, toccandomi la faccia e scoprendomela sbarbata, passandomi una mano su quei capelli lunghi o rassettandomi gli occhiali sul naso provavo una strana impressione: mi pareva quasi di non esser più io, di non toccare me stesso. Siamo giusti, io mi ero conciato a quel modo per gli altri, non per me. Dovevo ora star con me, così mascherato? E se tutto ciò che avevo finto e immaginato di Adriano Meis non doveva servire per gli altri, per chi doveva servire? per me? Ma io, se mai, potevo crederci solo a patto che ci credessero gli altri. Ora, se questo Adriano Meis non aveva il coraggio di dir bugie, di cacciarsi in mezzo alla vita e si appartava e rientrava in albergo, stanco di vedersi solo in quelle tristi giornate d'inverno, per le vie di Milano, e si chiudeva nella compagnia del morto Mattia Pascal prevedevo che i fatti miei, eh, avrebbero cominciato a camminar male; che insomma non mi s'apparecchiava un divertimento, e che la mia bella fortuna, allora... Ma la verità forse era questa: che nella mia libertà sconfinata, mi riusciva difficile cominciare a vivere in qualche modo. Sul punto di prendere una risoluzione, mi sentivo come trattenuto, mi pareva di vedere tanti impedimenti e ombre e ostacoli. Ed ecco, mi cacciavo, di nuovo, fuori, per le strade, osservavo tutto, mi fermavo a ogni nonnulla, riflettevo a lungo su le minime cose; stanco, entravo in un caffè, leggevo qualche giornale, guardavo la gente che entrava e usciva; alla fine, uscivo anch'io. Ma la vita, a considerarla così, da spettatore estraneo, mi pareva ora senza costrutto e senza scopo; mi sentivo sperduto tra quel rimescolìo di gente. E intanto il frastuono, il fermento continuo della città m'intronavano. Oh perché gli uomini, domandavo a me stesso, smaniosamente si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità e la impoverisce perché costano tanto care, che gioja in fondo proviamo noi, anche ammirandole? In un tram elettrico, il giorno avanti, m'ero imbattuto in un pover'uomo di quelli che non possono fare a meno di comunicare a gli altri tutto ciò che passa loro per la mente. - Che bella invenzione! - mi aveva detto. - Con due soldini, in pochi minuti, mi giro mezza Milano. Vedeva soltanto i due soldini della corsa, quel pover'uomo e non pensava che il suo stipendiuccio se n'andava tutto quanto e non gli bastava per vivere intronato di quella vita fragorosa col tram elettrico, con la luce elettrica, eccetera, eccetera. Eppure la scienza, pensavo, ha l'illusione di render più facile e più comoda l'esistenza! Ma, anche ammettendo che la renda veramente più facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando io: E qual peggior servizio a chi sia condannato a una briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica? Rientravo in albergo. Là, in un corridojo, sospesa nel vano d'una finestra, c'era una gabbia con un canarino. Non potendo con gli altri e non sapendo che fare, mi mettevo a conversar con lui, col canarino: gli rifacevo il verso con le labbra ed esso veramente credeva che qualcuno gli parlasse e ascoltava e forse coglieva in quel mio pispissìo care notizie di nidi, di foglie, di libertà... Si agitava nella gabbia, si voltava, saltava, guardava di traverso, scotendo la testina, poi mi rispondeva, chiedeva, ascoltava ancora. Povero uccellino! lui sì m'inteneriva, mentre io non sapevo che cosa gli avessi detto... Ebbene, a pensarci non avviene anche a noi uomini qualcosa di simile? Non crediamo anche noi che la natura ci parli? e non ci sembra di cogliere un senso nelle sue voci misteriose, una risposta secondo i nostri desiderii, alle affannose domande che le rivolgiamo? E intanto la natura, nella sua infinita grandezza, non ha forse il più lontano sentore di noi e della nostra vana illusione. Ma vedete un po' a quali conclusioni uno scherzo suggerito dall'ozio può condurre un uomo condannato a star solo con se stesso! Mi veniva quasi di prendermi a schiaffi. Ero io dunque sul punto di diventare sul serio un filosofo? No, no, via, non era logica la mia condotta. Così, non avrei potuto più oltre durarla. Bisognava ch'io vincessi ogni ritegno, prendessi a ogni costo una risoluzione. Io, insomma, dovevo vivere, vivere, vivere. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Decimo Acquasantiera e portacenere. Pochi giorni dopo ero a Roma, per prendervi dimora. Perché a Roma e non altrove? La ragione vera la vedo adesso, dopo tutto quello che m'è occorso ma non la dirò per non guastare il mio racconto con riflessioni che, a questo punto, sarebbero inopportune. Scelsi allora Roma, prima di tutto perché mi piacque sopra ogni altra città e poi perché mi parve più adatta a ospitar con indifferenza, tra tanti forestieri, un forestiere come me. La scelta della casa, cioè d'una cameretta decente in qualche via tranquilla, presso una famiglia discreta, mi costò molta fatica. Finalmente la trovai in via Ripetta, alla vista del fiume. A dir vero, la prima impressione che ricevetti della famiglia che doveva ospitarmi fu poco favorevole; tanto che, tornato all'albergo, rimasi a lungo perplesso se non mi convenisse di cercare ancora. Su la porta, al quarto piano, c'erano due targhette: PALEARI di qua, PAPIANO di là; sotto a questa, un biglietto da visita, fissato con due bullette di rame, nel quale si leggeva: Silvia Caporale. Venne ad aprirmi un vecchio su i sessant'anni Paleari? Papiano?, in mutande di tela, coi piedi scalzi entro un pajo di ciabatte rocciose, nudo il torso roseo, ciccioso, senza un pelo, le mani insaponate e con un fervido turbante di spuma in capo. - Oh scusi! - esclamò. - Credevo che fosse la serva... Abbia pazienza mi trova così... Adriana! Terenzio! E subito, via! Vedi che c'è qua un signore. Abbia pazienza un momentino; favorisca... Che cosa desidera? - S'affitta qua una camera mobiliata? - Sissignore. Ecco mia figlia: parlerà con lei. Sù, Adriana, la camera! Apparve, tutta confusa, una signorinetta piccola piccola bionda, pallida, dagli occhi ceruli, dolci e mesti, come tutto il volto. Adriana, come me! Oh, guarda un po'! pensai. Neanche a farlo apposta! - Ma Terenzio dov'è? - domandò l'uomo dal turbante di spuma. - Oh Dio, papà, sai bene che è a Napoli, da ieri. Ritìrati! Se ti vedessi... - gli rispose la signorinetta mortificata, con una vocina tenera che, pur nella lieve irritazione, esprimeva la mitezza dell'indole. Quegli si ritirò, ripetendo: - Ah già! ah già! strascicando le ciabatte e seguitando a insaponarsi il capo calvo e anche il grigio barbone. Non potei fare a meno di sorridere, ma benevolmente, per non mortificare di più la figliuola. Ella socchiuse gli occhi, come per non vedere il mio sorriso. Mi parve dapprima una ragazzetta; poi, osservando bene l'espressione del volto, m'accorsi ch'era già donna e che doveva perciò portare, se vogliamo quella veste da camera che la rendeva un po' goffa, non adattandosi al corpo e alle fattezze di lei così piccolina. Vestiva di mezzo lutto. Parlando pianissimo e sfuggendo di guardarmi chi sa che impressione le feci in prima! m'introdusse, attraverso un corridojo bujo, nella camera che dovevo prendere in affitto. Aperto l'uscio, mi sentii allargare il petto, all'aria, alla luce che entravano per due ampie finestre prospicienti il fiume. Si vedeva in fondo in fondo Monte Mario, Ponte Margherita e tutto il nuovo quartiere dei Prati fino a Castel Sant'Angelo; si dominava il vecchio ponte di Ripetta e il nuovo che vi si costruiva accanto; più là il ponte Umberto e tutte le vecchie case di Tordinona che seguivan la voluta ampia del fiume; in fondo, da quest'altra parte, si scorgevano le verdi alture del Gianicolo col fontanone di San Pietro in Montorio e la statua equestre di Garibaldi. In grazia di quella spaziosa veduta presi in affitto la camera che era per altro addobbata con graziosa semplicità, di tappezzeria chiara, bianca e celeste. - Questo terrazzino qui accanto, - volle dirmi la ragazzetta in veste da camera, - appartiene pure a noi, almeno per ora. Lo butteranno giù, dicono, perché fa aggetto. - Fa... che cosa? - Aggetto: non si dice così? Ma ci vorrà tempo prima che sia finito il Lungotevere. Sentendola parlare piano, con tanta serietà, vestita a quel modo, sorrisi e dissi: - Ah sì? Se ne offese. Chinò gli occhi e si strinse un po' il labbro tra i denti. Per farle piacere, allora, le parlai anch'io con gravità: - E scusi, signorina: non ci sono bambini, è vero, in casa? Scosse il capo senza aprir bocca. Forse nella mia domanda sentì ancora un sapor d'ironia, ch'io però non avevo voluto metterci. Avevo detto bambini e non bambine. Mi affrettai a riparare un'altra volta. - E... dica, signorina: loro non affittano altre camere, è vero? - Questa è la migliore, - mi rispose, senza guardarmi. - Se non le accomoda... - No no... Domandavo per sapere se... - Ne affittiamo un'altra, - disse allora ella, alzando gli occhi con aria d'indifferenza forzata. - Di là, posta sul davanti... su la via. È occupata da una signorina che sta con noi ormai da due anni: dà lezioni di pianoforte... non in casa. Accennò, così dicendo, un sorriso lieve lieve, e mesto. Aggiunse: - Siamo io, il babbo e mio cognato... - Paleari? - No: Paleari è il babbo; mio cognato si chiama Terenzio Papiano. Deve però andar via, col fratello che per ora sta anche lui qua con noi. Mia sorella è morta... da sei mesi. Per cangiar discorso, le domandai che pigione avrei dovuto pagare; ci accordammo subito; le domandai anche se bisognava lasciare una caparra. - Faccia lei, - mi rispose. - Se vuole piuttosto lasciare il nome... Mi tastai in petto, sorridendo nervosamente, e dissi: - Non ho... non ho neppure un biglietto da visita... Mi chiamo Adriano, sì, appunto: ho sentito che si chiama Adriana anche lei, signorina. Forse le farà dispiacere... - Ma no! Perché? - fece lei, notando evidentemente il mio curioso imbarazzo e ridendo questa volta come una vera bambina. Risi anch'io e soggiunsi: - E allora, se non le dispiace, mi chiamo Adriano Meis: ecco fatto! Potrei alloggiare qua stasera stessa? O tornerò meglio domattina... Ella mi rispose: - Come vuole, - ma io me ne andai con l'impressione che le avrei fatto un gran piacere se non fossi più tornato. Avevo osato nientemeno di non tenere nella debita considerazione quella sua veste da camera. Potei vedere però e toccar con mano, pochi giorni dopo, che la povera fanciulla doveva proprio portarla quella veste da camera, di cui ben volentieri, forse, avrebbe fatto a meno. Tutto il peso della casa era su le sue spalle, e guaj se non ci fosse stata lei! Il padre, Anselmo Paleari quel vecchio che mi era venuto innanzi con un turbante di spuma in capo, aveva pure così, come di spuma, il cervello. Lo stesso giorno che entrai in casa sua, mi si presentò non tanto - disse - per rifarmi le scuse del modo poco decente in cui mi era apparso la prima volta quanto per il piacere di far la mia conoscenza, avendo io l'aspetto d'uno studioso o d'un artista, forse: - Sbaglio? - Sbaglia. Artista... per niente! studioso... così così... Mi piace leggere qualche libro. - Oh, ne ha di buoni! - fece lui, guardando i dorsi di quei pochi che avevo già disposti sul palchetto della scrivania. - Poi, qualche altro giorno, le mostrerò i miei, eh? Ne ho di buoni anch'io. Mah! E scrollò le spalle e rimase lì, astratto, con gli occhi invagati evidentemente senza ricordarsi più di nulla, né dov'era né con chi era; ripeté altre due volte: - Mah!... Mah!, - con gli angoli della bocca contratti in giù, e mi voltò le spalle per andarsene, senza salutarmi. Ne provai, lì per lì, una certa meraviglia; ma poi, quando egli nella sua camera mi mostrò i libri, come aveva promesso non solo quella piccola distrazione di mente mi spiegai, ma anche tant'altre cose. Quei libri recavano titoli di questo genere: La Mort et l'au-delà - L'homme et ses corps - Les sept principes de l'homme - Karma - La clef de la Théosophie - A B C de la Théosophie - La doctrine secrète - Le Plan Astral - eccetera, eccetera. Era ascritto alla scuola teosofica il signor Anselmo Paleari. Lo avevano messo a riposo, da caposezione in non so qual Ministero, prima del tempo e lo avevano rovinato, non solo finanziariamente, ma anche perché libero e padrone del suo tempo egli si era adesso sprofondato tutto ne' suoi fantastici studii e nelle sue nuvolose meditazioni astraendosi più che mai dalla vita materiale. Per lo meno mezza la sua pensione doveva andarsene nell'acquisto di quei libri. Già se n'era fatta una piccola biblioteca. La dottrina teosofica però non doveva soddisfarlo interamente. Certo il tarlo della critica lo rodeva, perché, accanto a quei libri di teosofia aveva anche una ricca collezione di saggi e di studii filosofici antichi e moderni e libri d'indagine scientifica. In questi ultimi tempi si era dato anche a gli esperimenti spiritici. Aveva scoperto nella signorina Silvia Caporale, maestra di pianoforte sua inquilina, straordinarie facoltà medianiche, non ancora bene sviluppate per dire la verità, ma che si sarebbero senza dubbio sviluppate, col tempo e con l'esercizio fino a rivelarsi superiori a quelle di tutti i medium più celebrati. Io, per conto mio, posso attestare di non aver mai veduto in una faccia volgarmente brutta da maschera carnevalesca, un pajo d'occhi più dolenti di quelli della signorina Silvia Caporale. Eran nerissimi, intensi, ovati, e davan l'impressione che dovessero aver dietro un contrappeso di piombo come quelli delle bambole automatiche. La signorina Silvia Caporale aveva più di quarant'anni e anche un bel pajo di baffi, sotto il naso a pallottola sempre acceso. Seppi di poi che questa povera donna era arrabbiata d'amore, e beveva; si sapeva brutta, ormai vecchia e, per disperazione, beveva. Certe sere si riduceva in casa in uno stato veramente deplorevole: col cappellino a sghimbescio la pallottola del naso rossa come una carota e gli occhi semichiusi, più dolenti che mai. Si buttava sul letto, e subito tutto il vino bevuto le riveniva fuori trasformato in un infinito torrente di lagrime. Toccava allora alla povera piccola mammina in veste da camera vegliarla, confortarla fino a tarda notte: ne aveva pietà pietà che vinceva la nausea: la sapeva sola al mondo e infelicissima con quella rabbia in corpo che le faceva odiar la vita, a cui già due volte aveva attentato; la induceva pian piano a prometterle che sarebbe stata buona che non l'avrebbe fatto più; e sissignori, il giorno appresso se la vedeva comparire tutta infronzolata e con certe mossette da scimmia trasformata di punto in bianco in bambina ingenua e capricciosa. Le poche lire che le avveniva di guadagnare di tanto in tanto facendo provar le canzonette a qualche attrice esordiente di caffè-concerto se n'andavano così o per bere o per infronzolarsi ed ella non pagava né l'affitto della camera né quel po' che le davano da mangiare là in famiglia. Ma non si poteva mandar via. Come avrebbe fatto il signor Anselmo Paleari per i suoi esperimenti spiritici? C'era in fondo, però, un'altra ragione. La signorina Caporale, due anni avanti, alla morte della madre, aveva smesso casa e venendo a viver lì dai Paleari, aveva affidato circa sei mila lire ricavate dalla vendita dei mobili, a Terenzio Papiano, per un negozio che questi le aveva proposto sicurissimo e lucroso: le sei mila lire erano sparite. Quando ella stessa, la signorina Caporale, lagrimando, mi fece questa confessione io potei scusare in qualche modo il signor Anselmo Paleari il quale per quella sua follia soltanto m'era parso dapprima che tenesse una donna di tal risma a contatto della propria figliuola. È vero che per la piccola Adriana, che si dimostrava così istintivamente buona e anzi troppo savia non v'era forse da temere: ella infatti più che d'altro si sentiva offesa nell'anima da quelle pratiche misteriose del padre da quell'evocazione di spiriti per mezzo della signorina Caporale. Era religiosa la piccola Adriana. Me ne accorsi fin dai primi giorni per via di un'acquasantiera di vetro azzurro appesa a muro sopra il tavolino da notte, accanto al mio letto. M'ero coricato con la sigaretta in bocca, ancora accesa, e m'ero messo a leggere uno di quei libri del Paleari; distratto, avevo poi posato il mozzicone spento in quell'acquasantiera. Il giorno dopo, essa non c'era più. Sul tavolino da notte, invece, c'era un portacenere. Volli domandarle se la avesse tolta lei dal muro; ed ella, arrossendo leggermente, mi rispose: - Scusi tanto, m'è parso che le bisognasse piuttosto un portacenere. - Ma c'era acqua benedetta nell'acquasantiera? - C'era. Abbiamo qui dirimpetto la chiesa di San Rocco... E se n'andò. Mi voleva dunque santo quella minuscola mammina, se al fonte di San Rocco aveva attinto l'acqua benedetta anche per la mia acquasantiera? Per la mia e per la sua, certamente. Il padre non doveva usarne. E nell'acquasantiera della signorina Caporale, seppure ne aveva, vin santo, piuttosto. Ogni minimo che - sospeso come già da un pezzo mi sentivo in un vuoto strano - mi faceva ora cadere in lunghe riflessioni. Questo dell'acquasantiera m'indusse a pensare che, fin da ragazzo, io non avevo più atteso a pratiche religiose né ero più entrato in alcuna chiesa per pregare, andato via Pinzone che mi vi conduceva insieme con Berto, per ordine della mamma. Non avevo mai sentito alcun bisogno di domandare a me stesso se avessi veramente una fede. E Mattia Pascal era morto di mala morte senza conforti religiosi. Improvvisamente, mi vidi in una condizione assai speciosa. Per tutti quelli che mi conoscevano io mi ero tolto - bene o male - il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte. Chi sa quanti, a Miragno, dicevano: - Beato lui, alla fine! Comunque sia, ha risolto il problema. E non avevo risolto nulla, io, intanto. Mi trovavo ora coi libri d'Anselmo Paleari tra le mani, e questi libri m'insegnavano che i morti, quelli veri si trovavano nella mia identica condizione, nei gusci del Kamaloka, specialmente i suicidi, che il signor Leadbeater autore del Le Plan Astral premier degré du monde invisible, d'après la théosophie, raffigura come eccitati da ogni sorta d'appetiti umani a cui non possono soddisfare, sprovvisti come sono del corpo carnale, ch'essi però ignorano d'aver perduto. Oh, guarda un po', pensavo, ch'io quasi quasi potrei credere che mi sia davvero affogato nel molino della Stìa e che intanto mi illuda di vivere ancora. Si sa che certe specie di pazzia sono contagiose. Quella del Paleari, per quanto in prima mi ribellassi, alla fine mi s'attaccò. Non che credessi veramente di esser morto: non sarebbe stato un gran male, giacché il forte è morire e, appena morti, non credo che si possa avere il tristo desiderio di ritornare in vita. Mi accorsi tutt'a un tratto che dovevo proprio morire ancora: ecco il male! Chi se ne ricordava più? Dopo il mio suicidio alla Stìa, io naturalmente non avevo veduto più altro, innanzi a me, che la vita. Ed ecco qua, ora: il signor Anselmo Paleari mi metteva innanzi di continuo l'ombra della morte. Non sapeva più parlar d'altro, questo benedett'uomo! Ne parlava però con tanto fervore e gli scappavan fuori di tratto in tratto, nella foga del discorso certe immagini e certe espressioni così singolari, che, ascoltandolo mi passava subito la voglia di cavarmelo d'attorno e d'andarmene ad abitare altrove. Del resto, la dottrina e la fede del signor Paleari, tuttoché mi sembrassero talvolta puerili, erano in fondo confortanti; e, poiché purtroppo mi s'era affacciata l'idea che, un giorno o l'altro io dovevo pur morire sul serio, non mi dispiaceva di sentirne parlare a quel modo. - C'è logica? - mi domandò egli un giorno, dopo avermi letto un passo di un libro del Finot, pieno d'una filosofia così sentimentalmente macabra, che pareva il sogno d'un becchino morfinomane, su la vita nientemeno dei vermi nati dalla decomposizione del corpo umano. - C'è logica? Materia, sì, materia: ammettiamo che tutto sia materia. Ma c'è forma e forma, modo e modo, qualità e qualità: c'è il sasso e l'etere imponderabile perdio! Nel mio stesso corpo, c'è l'unghia, il dente, il pelo, e c'è perbacco il finissimo tessuto oculare. Ora, sissignore, chi vi dice di no? quella che chiamiamo anima sarà materia anch'essa; ma vorrete ammettermi che non sarà materia come l'unghia, come il dente, come il pelo: sarà materia come l'etere, o che so io. L'etere, sì, l'ammettete come ipotesi, e l'anima no? C'è logica? Materia, sissignore. Segua il mio ragionamento, e veda un po' dove arrivo, concedendo tutto. Veniamo alla Natura. Noi consideriamo adesso l'uomo come l'erede di una serie innumerevole di generazioni, è vero? come il prodotto di una elaborazione ben lenta della Natura. Lei, caro signor Meis, ritiene che sia una bestia anch'esso, crudelissima bestia e, nel suo insieme, ben poco pregevole? Concedo anche questo, e dico: sta bene, l'uomo rappresenta nella scala degli esseri un gradino non molto elevato; dal verme all'uomo poniamo otto, poniamo sette, poniamo cinque gradini. Ma, perdiana!, la Natura ha faticato migliaja, migliaja e migliaja di secoli per salire questi cinque gradini, dal verme all'uomo; s'è dovuta evolvere, è vero? questa materia per raggiungere come forma e come sostanza questo quinto gradino per diventare questa bestia che ruba, questa bestia che uccide questa bestia bugiarda, ma che pure è capace di scrivere la Divina Commedia signor Meis, e di sacrificarsi come ha fatto sua madre e mia madre; e tutt'a un tratto, pàffete, torna zero? C'è logica? Ma diventerà verme il mio naso, il mio piede, non l'anima mia, per bacco! materia anch'essa, sissignore, chi vi dice di no? ma non come il mio naso o come il mio piede. C'è logica? - Scusi, signor Paleari, - gli obbiettai io, - un grand'uomo passeggia, cade, batte la testa, diventa scemo. Dov'è l'anima? Il signor Anselmo restò un tratto a guardare, come se improvvisamente gli fosse caduto un macigno innanzi ai piedi. - Dov'è l'anima? - Sì, lei o io, io che non sono un grand'uomo, ma che pure... via, ragiono: passeggio, cado, batto la testa, divento scemo. Dov'è l'anima? Il Paleari giunse le mani e, con espressione di benigno compatimento, mi rispose: - Ma, santo Dio, perché vuol cadere e batter la testa, caro signor Meis? - Per un'ipotesi... - Ma nossignore: passeggi pure tranquillamente. Prendiamo i vecchi che, senza bisogno di cadere e batter la testa, possono naturalmente diventare scemi. Ebbene, che vuol dire? Lei vorrebbe provare con questo che, fiaccandosi il corpo, si raffievolisce anche l'anima per dimostrar così che l'estinzione dell'uno importi l'estinzione dell'altra? Ma scusi! Immagini un po' il caso contrario: di corpi estremamente estenuati in cui pur brilla. potentissima la luce dell'anima: Giacomo Leopardi! e tanti vecchi come per esempio Sua Santità Leone Tredicesimo! E dunque? Ma immagini un pianoforte e un sonatore: a un certo punto, sonando, il pianoforte si scorda; un tasto non batte più; due, tre corde si spezzano; ebbene, sfido! con uno strumento così ridotto, il sonatore, per forza, pur essendo bravissimo, dovrà sonar male. E se il pianoforte poi tace, non esiste più neanche il sonatore? - Il cervello sarebbe il pianoforte; il sonatore l'anima? - Vecchio paragone, signor Meis! Ora se il cervello si guasta, per forza l'anima s'appalesa scema, o matta, o che so io. Vuol dire che, se il sonatore avrà rotto, non per disgrazia ma per inavvertenza o per volontà lo strumento, pagherà: chi rompe paga: si paga tutto, si paga. Ma questa è un'altra questione. Scusi, non vorrà dir nulla per lei che tutta l'umanità, tutta dacché se ne ha notizia, ha sempre avuto l'aspirazione a un'altra vita, di là? È un fatto, questo, un fatto, una prova reale. - Dicono: l'istinto della conservazione... - Ma nossignore, perché me n'infischio io, sa? di questa vile pellaccia che mi ricopre! Mi pesa, la sopporto perché so che devo sopportarla; ma se mi provano, perdiana, che - dopo averla sopportata per altri cinque o sei o dieci anni - io non avrò pagato lo scotto in qualche modo e che tutto finirà lì ma io la butto via oggi stesso, in questo stesso momento: e dov'è allora l'istinto della conservazione? Mi conservo unicamente perché sento che non può finire così! Ma altro è l'uomo singolo, dicono, altro è l'umanità. L'individuo finisce, la specie continua la sua evoluzione. Bel modo di ragionare, codesto! Ma guardi un po'! Come se l'umanità non fossi io, non fosse lei e, a uno a uno, tutti. E non abbiamo ciascuno lo stesso sentimento, che sarebbe cioè la cosa più assurda e più atroce, se tutto dovesse consister qui, in questo miserabile soffio che è la nostra vita terrena: cinquanta, sessant'anni di noja, di miserie, di fatiche: perché? per niente! per l'umanità? Ma se l'umanità anch'essa un giorno dovrà finire? Pensi un po': e tutta questa vita, tutto questo progresso, tutta questa evoluzione perché sarebbero stati? Per niente? E il niente, il puro niente, dicono intanto che non esiste... Guarigione dell'astro, è vero? come ha detto lei l'altro giorno. Va bene: guarigione; ma bisogna vedere in che senso. Il male della scienza, guardi, signor Meis, è tutto qui: che vuole occuparsi della vita soltanto. - Eh, - sospirai io, sorridendo, - poiché dobbiamo vivere... - Ma dobbiamo anche morire! - ribatté il Paleari. - Capisco; perché però pensarci tanto? - Perché? ma perché non possiamo comprendere la vita, se in qualche modo non ci spieghiamo la morte! Il criterio direttivo delle nostre azioni, il filo per uscir da questo labirinto, il lume insomma, signor Meis, il lume deve venirci di là, dalla morte. - Col bujo che ci fa? - Bujo? Bujo per lei! Provi ad accendervi una lampadina di fede, con l'olio puro dell'anima. Se questa lampadina manca, noi ci aggiriamo qua, nella vita, come tanti ciechi con tutta la luce elettrica che abbiamo inventato! Sta bene, benissimo, per la vita, la lampadina elettrica; ma noi, caro signor Meis, abbiamo anche bisogno di quell'altra che ci faccia un po' di luce per la morte. Guardi, io provo anche, certe sere, ad accendere un certo lanternino col vetro rosso; bisogna ingegnarsi in tutti i modi, tentar comunque di vedere. Per ora, mio genero Terenzio è a Napoli. Tornerà fra qualche mese, e allora la inviterò ad assistere a qualche nostra modesta sedutina, se vuole. E chi sa che quel lanternino... Basta, non voglio dirle altro. Come si vede, non era molto piacevole la compagnia di Anselmo Paleari. Ma, pensandoci bene potevo io senza rischio, o meglio, senza vedermi costretto a mentire aspirare a qualche altra compagnia men lontana dalla vita? Mi ricordavo ancora del cavalier Tito Lenzi. Il signor Paleari invece non si curava di saper nulla di me, pago dell'attenzione ch'io prestavo a' suoi discorsi. Quasi ogni mattina, dopo la consueta abluzione di tutto il corpo, mi accompagnava nelle mie passeggiate; andavamo o sul Gianicolo o su l'Aventino o su Monte Mario, talvolta sino a Ponte Nomentano, sempre parlando della morte. Ed ecco che bel guadagno ho fatto io, pensavo, a non esser morto davvero! Tentavo qualche volta di trarlo a parlar d'altro; ma pareva che il signor Paleari non avesse occhi per lo spettacolo della vita intorno; camminava quasi sempre col cappello in mano; a un certo punto, lo alzava come per salutar qualche ombra ed esclamava: - Sciocchezze! Una sola volta mi rivolse all'improvviso, una domanda particolare: - Perché sta a Roma lei, signor Meis? Mi strinsi ne le spalle e gli risposi: - Perché mi piace di starci... - Eppure è una città triste, - osservò egli, scotendo il capo. - Molti si meravigliano che nessuna impresa vi riesca, che nessuna idea viva vi attecchisca. Ma questi tali si meravigliano perché non vogliono riconoscere che Roma è morta. - Morta anche Roma? - esclamai, costernato. - Da gran tempo, signor Meis! Ed è vano, creda, ogni sforzo per farla rivivere. Chiusa nel sogno del suo maestoso passato, non ne vuol più sapere di questa vita meschina che si ostina a formicolarle intorno. Quando una città ha avuto una vita come quella di Roma, con caratteri così spiccati e particolari non può diventare una città moderna, cioè una città come un'altra. Roma giace là, col suo gran cuore frantumato, a le spalle del Campidoglio. Son forse di Roma queste nuove case? Guardi, signor Meis. Mia figlia Adriana mi ha detto dell'acquasantiera, che stava in camera sua, si ricorda? Adriana gliela tolse dalla camera, quell'acquasantiera; ma, l'altro giorno, le cadde di mano e si ruppe: ne rimase soltanto la conchetta, e questa, ora è in camera mia, su la mia scrivania, adibita all'uso che lei per primo, distrattamente, ne aveva fatto. Ebbene, signor Meis, il destino di Roma è l'identico. I papi ne avevano fatto - a modo loro, s'intende - un'acquasantiera; noi italiani ne abbiamo fatto, a modo nostro, un portacenere. D'ogni paese siamo venuti qua a scuotervi la cenere del nostro sigaro che è poi il simbolo della frivolezza di questa miserrima vita nostra e dell'amaro e velenoso piacere che essa ci dà. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Undicesimo Di sera, guardando il fiume. Man mano che la familiarità cresceva per la considerazione e la benevolenza che mi dimostrava il padron di casa cresceva anche per me la difficoltà del trattare il segreto impaccio che già avevo provato e che spesso ora diventava acuto come un rimorso, nel vedermi lì intruso in quella famiglia, con un nome falso, coi lineamenti alterati, con una esistenza fittizia e quasi inconsistente. E mi proponevo di trarmi in disparte quanto più mi fosse possibile ricordando di continuo a me stesso che non dovevo accostarmi troppo alla vita altrui che dovevo sfuggire ogni intimità e contentarmi di vivere così fuor fuori. - Libero! - dicevo ancora; ma già cominciavo a penetrare il senso e a misurare i confini di questa mia libertà. Ecco: essa, per esempio, voleva dire starmene lì, di sera, affacciato a una finestra a guardare il fiume che fluiva nero e silente tra gli argini nuovi e sotto i ponti che vi riflettevano i lumi dei loro fanali tremolanti come serpentelli di fuoco; seguire con la fantasia il corso di quelle acque, dalla remota fonte apennina via per tante campagne, ora attraverso la città, poi per la campagna di nuovo, fino alla foce; fingermi col pensiero il mare tenebroso e palpitante in cui quelle acque, dopo tanta corsa andavano a perdersi, e aprire di tratto in tratto la bocca a uno sbadiglio. - Libertà... libertà... - mormoravo. - Ma pure, non sarebbe lo stesso anche altrove? Vedevo qualche sera nel terrazzino lì accanto la mammina di casa in veste da camera, intenta a innaffiare i vasi di fiori. Ecco la vita! pensavo. E seguivo con gli occhi la dolce fanciulla in quella sua cura gentile, aspettando di punto in punto che ella levasse lo sguardo verso la mia finestra. Ma invano. Sapeva che stavo lì; ma, quand'era sola, fingeva di non accorgersene. Perché? Era effetto di timidezza soltanto, quel ritegno, o forse me ne voleva ancora, in segreto, la cara mammina, della poca considerazione ch'io crudelmente mi ostinavo a dimostrarle? Ecco, ella ora, posato l'annaffiatojo, si appoggiava al parapetto del terrazzino e si metteva a guardare il fiume anche lei forse per darmi a vedere che non si curava né punto né poco di me poiché aveva per proprio conto pensieri ben gravi da meditare, in quell'atteggiamento, e bisogno di solitudine. Sorridevo tra me, così pensando; ma poi, vedendola andar via dal terrazzino, riflettevo che quel mio giudizio poteva anche essere errato frutto del dispetto istintivo che ciascuno prova nel vedersi non curato; e: Perché, del resto, mi domandavo, dovrebbe ella curarsi di me, rivolgermi, senza bisogno, la parola? Io qui rappresento la disgrazia della sua vita, la follia di suo padre; rappresento forse un'umiliazione per lei. Forse ella rimpiange ancora il tempo che suo padre era in servizio e non aveva bisogno d'affittar camere e d'avere estranei per casa. E poi un estraneo come me! Io le faccio forse paura, povera bambina, con quest'occhio e con questi occhiali... Il rumore di qualche vettura sul prossimo ponte di legno mi scoteva da quelle riflessioni; sbuffavo, mi ritraevo dalla finestra; guardavo il letto, guardavo i libri, restavo un po' perplesso tra questi e quello, scrollavo infine le spalle davo di piglio al cappellaccio e uscivo, sperando di liberarmi, fuori, da quella noja smaniosa. Andavo, secondo l'ispirazione del momento, o nelle vie più popolate o in luoghi solitarii. Ricordo, una notte, in piazza San Pietro, l'impressione di sogno, d'un sogno quasi lontano, ch'io m'ebbi da quel mondo secolare racchiuso lì tra le braccia del portico maestoso, nel silenzio che pareva accresciuto dal continuo fragore delle due fontane. M'accostai a una di esse, e allora quell'acqua soltanto mi sembrò viva, lì e tutto il resto quasi spettrale e profondamente malinconico nella silenziosa, immota solennità. Ritornando per via Borgo Nuovo, m'imbattei a un certo punto in un ubriaco, il quale passandomi accanto e vedendomi cogitabondo, si chinò, sporse un po' il capo a guardarmi in volto da sotto in sù, e mi disse scotendomi leggermente il braccio: - Allegro! Mi fermai di botto, sorpreso, a squadrarlo da capo a piedi. - Allegro! - ripeté, accompagnando l'esortazione con un gesto della mano che significava: Che fai? che pensi? non ti curar di nulla!. E s'allontanò, cempennante, reggendosi con una mano al muro. A quell'ora, per quella via deserta, lì vicino al gran tempio e coi pensieri ancora in mente, ch'esso mi aveva suscitati l'apparizione di questo ubriaco e il suo strano consiglio amorevole e filosoficamente pietoso m'intronarono: restai non so per quanto tempo a seguir con gli occhi quell'uomo poi sentii quel mio sbalordimento rompersi, quasi, in una folle risata. Allegro! Sì, caro. Ma io non posso andare in una taverna come te, a cercar l'allegria, che tu mi consigli, in fondo a un bicchiere. Non ce la saprei trovare io lì, purtroppo! Ne so trovarla altrove! Io vado al caffè mio caro, tra gente per bene, che fuma e ciarla di politica. Allegri tutti, anzi felici, noi potremmo essere a un sol patto secondo un avvocatino imperialista che frequenta il mio caffè: a patto d'esser governati da un buon re assoluto. Tu non le sai, povero ubriaco filosofo, queste cose; non ti passano neppure per la mente. Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual'è? La democrazia, mio caro, la democrazia, cioè il governo della maggioranza. Perché, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'esser uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà. Ma sicuramente! Oh perché credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà... Torniamo a casa! Ma quella era la notte degl'incontri. Passando, poco dopo, per Tordinona quasi al bujo, intesi un forte grido, tra altri soffocati, in uno dei vicoli che sbucano in questa via. Improvvisamente mi vidi precipitare innanzi un groviglio di rissanti. Eran quattro miserabili, armati di nodosi bastoni, addosso a una donna da trivio. Accenno a quest'avventura, non per farmi bello d'un atto di coraggio, ma per dire anzi della paura che provai per le conseguenze di esso. Erano quattro quei mascalzoni, ma avevo anch'io un buon bastone ferrato. È vero che due di essi mi s'avventarono contro anche coi coltelli. Mi difesi alla meglio, facendo il mulinello e saltando a tempo in qua e in là per non farmi prendere in mezzo; riuscii alla fine ad appoggiar sul capo al più accanito un colpo bene assestato col pomo di ferro: lo vidi vacillare, poi prender la corsa; gli altri tre allora, forse temendo che qualcuno stesse ormai per accorrere agli strilli della donna, lo seguirono. Non so come, mi trovai ferito alla fronte. Gridai alla donna, che non smetteva ancora di chiamare ajuto, che si stesse zitta; ma ella, vedendomi con la faccia rigata di sangue, non seppe frenarsi e, piangendo, tutta scarmigliata voleva soccorrermi, fasciarmi col fazzoletto di seta che portava sul seno, stracciato nella rissa. - No, no, grazie, - le dissi, schermendomi con ribrezzo. - Basta... Non è nulla! Va', va' subito... Non ti far vedere. E mi recai alla fontanella, che è sotto la rampa del ponte lì vicino, per bagnarmi la fronte. Ma, mentr'ero lì, ecco due guardie affannate, che vollero sapere che cosa fosse accaduto. Subito, la donna, che era di Napoli, prese a narrare il guajo che aveva passato con me profondendo le frasi più affettuose e ammirative del suo repertorio dialettale al mio indirizzo. Ci volle del bello e del buono, per liberarmi di quei due zelanti questurini che volevano assolutamente condurmi con loro, perché denunziassi il fatto. Bravo! Non ci sarebbe mancato altro! Aver da fare con la questura adesso! comparire il giorno dopo nella cronaca dei giornali come un quasi eroe io che me ne dovevo star zitto, in ombra, ignorato da tutti... Eroe, ecco, eroe non potevo più essere davvero. Se non a patto di morirci... Ma se ero già morto! - E vedovo lei, scusi, signor Meis? Questa domanda mi fu rivolta a bruciapelo, una sera, dalla signorina Caporale nel terrazzino dove ella si trovava con Adriana e dove mi avevano invitato a passare un po' di tempo in loro compagnia. Restai male, lì per lì; risposi: - Io no; perché? - Perché lei col pollice si stropiccia sempre l'anulare, come chi voglia far girare un anello attorno al dito. Così... È vero, Adriana? Ma guarda un po' fin dove vanno a cacciarsi gli occhi delle donne, o meglio di certe donne, poiché Adriana dichiarò di non essersene mai accorta. - Non ci avrai fatto attenzione! - esclamò la Caporale. Dovetti riconoscere che, per quanto neanche io vi avessi fatto mai attenzione, poteva darsi che avessi quel vezzo. - Ho tenuto difatti, - mi vidi costretto ad aggiungere, - per molto tempo, qui, un anellino che poi ho dovuto far tagliare da un orefice, perché mi serrava troppo il dito e mi faceva male. - Povero anellino! - gemette allora, storcignandosi, la quarantenne, in vena quella sera di lezii infantili. - Tanto stretto le stava? Non voleva uscirle più dal dito? Sarà stato forse il ricordo d'un... - Silvia! - la interruppe la piccola Adriana, in tono di rimprovero. - Che male c'è? - riprese quella. - Volevo dire d'un primo amore... Sù, ci dica qualche cosa, signor Meis. Possibile, che lei non debba parlar mai? - Ecco, - dissi io, - pensavo alla conseguenza che lei ha tratto dal mio vezzo di stropicciarmi il dito. Conseguenza arbitraria, cara signorina. Perché i vedovi, ch'io mi sappia, non sogliono levarsi l'anellino di fede. Pesa, se mai, la moglie, non l'anellino, quando la moglie non c'è più. Anzi, come ai veterani piace fregiarsi delle loro medaglie, così al vedovo, credo, portar l'anellino. - Eh sì! - esclamò la Caporale. - Lei storna abilmente il discorso. - Come! Se voglio anzi approfondirlo! - Che approfondire! Non approfondisco mai nulla, io. Ho avuto questa impressione, e basta. - Che fossi vedovo? - Sissignore. Non pare anche a te, Adriana, che ne abbia l'aria, il signor Meis? Adriana si provò ad alzar gli occhi su me, ma li riabbassò subito, non sapendo - timida com'era - sostenere lo sguardo altrui; sorrise lievemente del suo solito sorriso dolce e mesto, e disse: - Che vuoi che sappia io dell'aria dei vedovi? Sei curiosa! Un pensiero, un'immagine dovette balenarle in quel punto alla mente; si turbò, e si volse a guardare il fiume sottostante. Certo quell'altra comprese, perché sospirò e si volse anche lei a guardare il fiume. Un quarto, invisibile, era venuto evidentemente a cacciarsi tra noi. Compresi alla fine anch'io, guardando la veste da camera di mezzo lutto di Adriana e argomentai che Terenzio Papiano, il cognato che si trovava ancora a Napoli non doveva aver l'aria del vedovo compunto, e che, per conseguenza, quest'aria, secondo la signorina Caporale, la avevo io. Confesso che provai gusto che quella conversazione finisse così male. Il dolore cagionato ad Adriana col ricordo della sorella morta e di Papiano vedovo era infatti per la Caporale il castigo della sua indiscrezione. Se non che, volendo esser giusti, questa che pareva a me indiscrezione, non era in fondo naturale curiosità scusabilissima in quanto che per forza doveva nascere da quella specie di silenzio strano che era attorno alla mia persona? E giacché la solitudine mi riusciva ormai insopportabile e non sapevo resistere alla tentazione d'accostarmi a gli altri bisognava pure che alle domande di questi altri i quali avevano bene il diritto di sapere con chi avessero da fare, io soddisfacessi, rassegnato nel miglior modo possibile, cioè mentendo, inventando: non c'era via di mezzo! La colpa non era degli altri, era mia; adesso l'avrei aggravata, è vero, con la menzogna; ma se non volevo, se ci soffrivo, dovevo andar via, riprendere il mio vagabondaggio chiuso e solitario. Notavo che Adriana stessa, la quale non mi rivolgeva mai alcuna domanda men che discreta stava pure tutta orecchi ad ascoltare ciò che rispondevo a quelle della Caporale che, per dir la verità, andavano spesso un po' troppo oltre i limiti della curiosità naturale e scusabile. Una sera, per esempio, lì nel terrazzino, ove ora solitamente ci riunivamo quand'io tornavo da cena mi domandò, ridendo e schermendosi da Adriana che le gridava eccitatissima: - No Silvia, te lo proibisco! Non t'arrischiare! - mi domandò: - Scusi, signor Meis Adriana vuol sapere perché lei non si fa crescere almeno i baffi... - Non è vero! - gridò Adriana. - Non ci creda, signor Meis! È stata lei, invece... Io... Scoppiò in lagrime, improvvisamente, la cara mammina. Subito la Caporale cercò di confortarla, dicendole: - Ma no, via! che c'entra! che c'è di male? Adriana la respinse con un gomito: - C'è di male che tu hai mentito, e mi fai rabbia! Parlavamo degli attori di teatro che sono tutti... così, e allora tu hai detto: Come il signor Meis! Chi sa perché non si fa crescere almeno i baffi? , e io ho ripetuto: Già, chi sa perché... - Ebbene, - riprese la Caporale, - chi dice Chi sa perché... , vuol dire che vuol saperlo! - Ma l'hai detto prima tu! - protestò Adriana, al colmo della stizza. - Posso rispondere? - domandai io per rimetter la calma. - No, scusi, signor Meis: buona sera! - disse Adriana e si alzò per andar via Ma la Caporale la trattenne per un braccio: - Eh via, come sei sciocchina! Si fa per ridere... Il signor Adriano è tanto buono, che ci compatisce. Non è vero, signor Adriano? Glielo dica lei... per che non si fa crescere almeno i baffi. Questa volta Adriana rise, con gli occhi ancora lagrimosi. - Perché c'è sotto un mistero, - risposi io allora alterando burlescamente la voce. - Sono congiurato! - Non ci crediamo! - esclamò la Caporale con lo stesso tono; ma poi soggiunse: - Però, senta: che è un sornione non si può mettere in dubbio. Che cosa è andato a fare, per esempio, oggi dopopranzo alla Posta? - Io alla Posta? - Sissignore. Lo nega? L'ho visto con gli occhi miei. Verso le quattro... Passavo per piazza San Silvestro... - Si sarà ingannata, signorina: non ero io. - Già, già, - fece la Caporale, incredula. - Corrispondenza segreta... Perché, è vero, Adriana? non riceve mai lettere in casa questo signore. Me l'ha detto la donna di servizio, badiamo! Adriana s'agitò, seccata, su la seggiola. - Non le dia retta, - mi disse, rivolgendomi un rapido sguardo dolente e quasi carezzevole. - Né in casa, né ferme in posta! - risposi io. - È vero purtroppo! Nessuno mi scrive, signorina, per la semplice ragione che non ho più nessuno che mi possa scrivere. - Nemmeno un amico? Possibile? Nessuno? - Nessuno. Siamo io e l'ombra mia, su la terra. Me la son portata a spasso, quest'ombra, di qua e di là continuamente e non mi son mai fermato tanto, finora, in un luogo, da potervi contrarre un'amicizia duratura. - Beato lei, - esclamò la Caporale, sospirando - che ha potuto viaggiare tutta la vita! Ci parli almeno de' suoi viaggi, via, se non vuol parlarci d'altro. A poco a poco, superati gli scogli delle prime domande imbarazzanti, scansandone alcuni coi remi della menzogna che mi servivan da leva e da puntello, aggrappandomi, quasi con tutte e due le mani a quelli che mi stringevano più da presso, per girarli pian piano, prudentemente la barchetta della mia finzione poté alla fine filare al largo e issar la vela della fantasia. E ora io, dopo un anno e più di forzato silenzio, provavo un gran piacere a parlare, a parlare, ogni sera lì nel terrazzino, di quel che avevo veduto, delle osservazioni fatte, degli incidenti che mi erano occorsi qua e là. Meravigliavo io stesso d'avere accolto, viaggiando, tante impressioni che il silenzio aveva quasi sepolte in me, e che ora, parlando, risuscitavano, mi balzavan vive dalle labbra. Quest'intima meraviglia coloriva straordinariamente la mia narrazione; dal piacere poi che le due donne, ascoltando, dimostravano di provarne mi nasceva a mano a mano il rimpianto d'un bene che non avevo allora realmente goduto; e anche di questo rimpianto s'insaporava ora la mia narrazione. Dopo alcune sere, l'atteggiamento, il tratto della signorina Caporale erano radicalmente mutati a mio riguardo. Gli occhi dolenti le si appesantirono d'un languore così intenso, che richiamavan più che mai l'immagine del contrappeso di piombo interno e più che mai buffo apparve il contrasto fra essi e la faccia da maschera carnevalesca. Non c'era dubbio: s'era innamorata di me la signorina Caporale! Dalla sorpresa ridicolissima che ne provai, m'accorsi intanto che io in tutte quelle sere, non avevo parlato affatto per lei, ma per quell'altra che se n'era stata sempre taciturna ad ascoltare. Evidentemente però quest'altra aveva anche sentito ch'io parlavo per lei sola giacché subito tra noi si stabilì come una tacita intesa di pigliarci a godere insieme il comico e impreveduto effetto de' miei discorsi sulle sensibilissime corde sentimentali della quarantenne maestra di pianoforte. Ma, con questa scoperta, nessun pensiero men che puro entrò in me per Adriana: quella sua candida bontà soffusa di mestizia non poteva ispirarne; provavo però tanta letizia di quella prima confidenza quale e quanta la delicata timidezza poteva consentirgliene. Era un fuggevole sguardo, come il lampo d'una grazia dolcissima; era un sorriso di commiserazione per la ridicola lusinga di quella povera donna; era qualche benevolo richiamo ch'ella mi accennava con gli occhi e con un lieve movimento del capo se io eccedevo un po', per il nostro spasso segreto nel dar filo di speranza all'aquilone di colei che or si librava nei cieli della beatitudine ora svariava per qualche mia stratta improvvisa e violenta. - Lei non deve aver molto cuore, - mi disse una volta la Caporale - se è vero ciò che dice e che io non credo, d'esser passato finora incolume per la vita. - Incolume? come? - Sì, intendo senza contrarre passioni... - Ah, mai, signorina, mai! - Non ci ha voluto dire, intanto donde le fosse venuto quell'anellino che si fece tagliare da un orefice perché le serrava troppo il dito... - E mi faceva male! Non gliel'ho detto? Ma si! Era un ricordo del nonno, signorina. - Bugia! - Come vuol lei; ma guardi, io posso finanche dirle che il nonno m'aveva regalato quell'anellino a Firenze uscendo dalla Galleria degli Uffizi, e sa perché? perché io, che avevo allora dodici anni, avevo scambiato un Perugino per un Raffaello. Proprio così. In premio di questo sbaglio m'ebbi l'anellino, comprato in una delle bacheche a Ponte Vecchio. Il nonno infatti riteneva fermamente, non so per quali sue ragioni che quel quadro del Perugino dovesse invece essere attribuito a Raffaello. Ecco spiegato il mistero! Capirà che tra la mano d'un giovinetto di dodici anni e questa manaccia mia, ci corre. Vede? Ora son tutto così, come questa manaccia che non comporta anellini graziosi. Il cuore forse ce l'avrei; ma io sono anche giusto, signorina; mi guardo allo specchio, con questo bel pajo d'occhiali, che pure sono in parte pietosi e mi sento cader le braccia: Come puoi tu pretendere, mio caro Adriano, dico a me stesso, che qualche donna s'innamori di te? - Oh che idee! - esclamò la Caporale. - Ma lei crede d'esser giusto, dicendo così? È ingiustissimo, invece, verso noi donne. Perché la donna, caro signor Meis, lo sappia, è più generosa dell'uomo, e non bada come questo alla bellezza esteriore soltanto. - Diciamo allora che la donna è anche più coraggiosa dell'uomo, signorina. Perché riconosco che, oltre alla generosità, ci vorrebbe una buona dose di coraggio per amar veramente un uomo come me. - Ma vada via! Già lei prova gusto a dirsi e anche a farsi più brutto che non sia. - Questo è vero. E sa perché? Per non ispirare compassione a nessuno. Se cercassi, veda, d'acconciarmi in qualche modo farei dire: Guarda un po' quel pover'uomo: si lusinga d'apparir meno brutto con quel pajo di baffi!. Invece, così, no. Sono brutto? E là: brutto bene, di cuore, senza misericordia. Che ne dice? La signorina Caporale trasse un profondo sospiro. - Dico che ha torto, - poi rispose. - Se provasse invece a farsi crescere un po' la barba, per esempio, s'accorgerebbe subito di non essere quel mostro che lei dice. - E quest'occhio qui? - le domandai. - Oh Dio, poiché lei ne parla con tanta disinvoltura, - fece la Caporale, - avrei voluto dirglielo da parecchi giorni: perché non s'assoggetta, scusi, a una operazione ormai facilissima? Potrebbe, volendo, liberarsi in poco tempo anche di questo lieve difetto. - Vede, signorina? - conclusi io. - Sarà che la donna è più generosa dell'uomo; ma le faccio notare che a poco a poco lei mi ha consigliato di combinarmi un'altra faccia. Perché avevo tanto insistito su questo discorso? Volevo proprio che la maestra Caporale mi spiattellasse lì, in presenza d'Adriana ch'ella mi avrebbe amato, anzi mi amava, anche così, tutto raso, e con quell'occhio sbalestrato? No. Avevo tanto parlato e avevo rivolto tutte quelle domande particolareggiate alla Caporale perché m'ero accorto del piacere forse incosciente che provava Adriana alle risposte vittoriose che quella mi dava. Compresi così, che, non ostante quel mio strambo aspetto, ella avrebbe potuto amarmi. Non lo dissi neanche a me stesso; ma, da quella sera in poi, mi sembrò più soffice il letto ch'io occupavo in quella casa più gentili tutti gli oggetti che mi circondavano, più lieve l'aria che respiravo, più azzurro il cielo, più splendido il sole. Volli credere che questo mutamento dipendesse ancora perché Mattia Pascal era finito lì, nel molino della Stìa e perché io, Adriano Meis, dopo avere errato un pezzo sperduto in quella nuova libertà illimitata avevo finalmente acquistato l'equilibrio, raggiunto l'ideale che m'ero prefisso di far di me un altr'uomo, per vivere un'altra vita, che ora, ecco, sentivo, sentivo piena in me. E il mio spirito ridiventò ilare, come nella prima giovinezza; perdette il veleno dell'esperienza. Finanche il signor Anselmo Paleari non mi sembrò più tanto nojoso: l'ombra, la nebbia il fumo della sua filosofia erano svaniti al sole di quella mia nuova gioja. Povero signor Anselmo! delle due cose, a cui si doveva, secondo lui pensare su la terra, egli non s'accorgeva che pensava ormai a una sola: ma forse via! aveva anche pensato a vivere a' suoi bei dì! Era più degna di compassione la maestra Caporale a cui neanche il vino riusciva a dar l'allegria di quell'indimenticabile ubriaco di Via Borgo Nuovo: voleva vivere lei, poveretta, e stimava ingenerosi gli uomini che badano soltanto alla bellezza esteriore. Dunque, intimamente, nell'anima, si sentiva bella, lei? Oh chi sa di quali e quanti sacrifizii sarebbe stata capace veramente se avesse trovato un uomo generoso! Forse non avrebbe più bevuto neppure un dito di vino. Se noi riconosciamo, pensavo, che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia? E mi proposi di non esser più crudele verso la povera signorina Caporale. Me lo proposi; ma, ahimè, fui crudele senza volerlo; e anzi tanto più, quanto meno volli essere. La mia affabilità fu nuova esca al suo facile fuoco. E intanto avveniva questo: che, alle mie parole, la povera donna impallidiva, mentre Adriana arrossiva. Non sapevo bene ciò che dicessi, ma sentivo che ogni parola, il suono l'espressione di essa non spingeva mai tanto oltre il turbamento di colei a cui veramente era diretta da rompere la segreta armonia, che già - non so come - s'era tra noi stabilita. Le anime hanno un loro particolar modo d'intendersi, d'entrare in intimità, fino a darsi del tu mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni, nella schiavitù delle esigenze sociali. Han bisogni lor proprii e loro proprie aspirazioni le anime, di cui il corpo non si dà per inteso quando veda l'impossibilità di soddisfarli e di tradurle in atto. E ogni qualvolta due che comunichino fra loro così, con le anime soltanto, si trovano soli in qualche luogo provano un turbamento angoscioso e quasi una repulsione violenta d'ogni minimo contatto materiale una sofferenza che li allontana, e che cessa subito, non appena un terzo intervenga. Allora, passata l'angoscia, le due anime sollevate si ricercano e tornano a sorridersi da lontano. Quante volte non ne feci l'esperienza con Adriana! Ma l'impaccio ch'ella provava era allora per me effetto del natural ritegno e della timidezza della sua indole e il mio credevo derivasse dal rimorso che la finzione mi cagionava, la finzione del mio essere continua, a cui ero obbligato, di fronte al candore e alla ingenuità di quella dolce e mite creatura. La vedevo ormai con altri occhi. Ma non s'era ella veramente trasformata da un mese in qua? Non s'accendevano ora d'una più viva luce interiore i suoi sguardi fuggitivi? e i suoi sorrisi non accusavano ora men penoso lo sforzo che le costava quel suo fare da savia mammina il quale a me da prima era apparso come un'ostentazione? Sì, forse anch'ella istintivamente obbediva al bisogno mio stesso al bisogno di farsi l'illusione d'una nuova vita, senza voler sapere né quale né come. Un desiderio vago, come un'aura dell'anima, aveva schiuso pian piano per lei, come per me, una finestra nell'avvenire donde un raggio dal tepore inebriante veniva a noi che non sapevamo intanto appressarci a quella finestra né per richiuderla né per vedere che cosa ci fosse di là. Risentiva gli effetti di questa nostra pura soavissima ebrezza la povera signorina Caporale. - Oh sa, signorina, - diss'io a questa una sera, - che quasi quasi ho deciso di seguire il suo consiglio? - Quale? - mi domandò ella. - Di farmi operare da un oculista. La Caporale batté le mani, tutta contenta. - Ah! Benissimo! Il dottor Ambrosini! Chiami l'Ambrosini: è il più bravo: fece l'operazione della cateratta alla povera mamma mia. Vedi? vedi, Adriana, che lo specchio ha parlato? Che ti dicevo io? Adriana sorrise, e sorrisi anch'io. - Non lo specchio, signorina - dissi però. - S'è fatto sentire il bisogno. Da un po' di tempo a questa parte, l'occhio mi fa male: non mi ha servito mai bene; tuttavia non vorrei perderlo. Non era vero: aveva ragione lei, la signorina Caporale: lo specchio lo specchio aveva parlato e mi aveva detto che se un'operazione relativamente lieve poteva farmi sparire dal volto quello sconcio connotato così particolare di Mattia Pascal Adriano Meis avrebbe potuto anche fare a meno degli occhiali azzurri, concedersi un pajo di baffi e accordarsi insomma alla meglio, corporalmente, con le proprie mutate condizioni di spirito. Pochi giorni dopo, una scena notturna, a cui assistetti nascosto dietro la persiana d'una delle mie finestre, venne a frastornarmi all'improvviso. La scena si svolse nel terrazzino lì accanto, dove mi ero trattenuto fin verso le dieci, in compagnia delle due donne. Ritiratomi in camera, m'ero messo a leggere, distratto, uno dei libri prediletti del signor Anselmo, su la Rincarnazione. Mi parve, a un certo punto, di sentir parlare nel terrazzino: tesi l'orecchio per accertarmi se vi fosse Adriana. No. Due vi parlavan basso, concitatamente: sentivo una voce maschile, che non era quella del Paleari. Ma di uomini in casa non c'eravamo altri che lui e io. Incuriosito, m'appressai alla finestra per guardar dalle spie della persiana. Nel bujo mi parve discernere la signorina Caporale. Ma chi era quell'uomo con cui essa parlava? Che fosse arrivato da Napoli, improvvisamente, Terenzio Papiano? Da una parola proferita un po' più forte dalla Caporale compresi che parlavano di me. M'accostai di più alla persiana e tesi maggiormente l'orecchio. Quell'uomo si mostrava irritato delle notizie che certo la maestra di pianoforte gli aveva dato di me; ed ecco, ora essa cercava d'attenuar l'impressione che quelle notizie avevan prodotto nell'animo di colui. - Ricco? - domandò egli, a un certo punto. E la Caporale: - Non so. Pare! Certo campa sul suo, senza far nulla... - Sempre per casa? - Ma no! E poi domani lo vedrai... Disse proprio così: vedrai. Dunque gli dava del tu; dunque il Papiano non c'era più dubbio era l'amante della signorina Caporale... E come mai, allora, in tutti quei giorni, s'era ella dimostrata così condiscendente con me? La mia curiosità diventò più che mai viva; ma, quasi a farmelo apposta, quei due si misero a parlare pianissimo. Non potendo più con gli orecchi, cercai d'ajutarmi con gli occhi. Ed ecco, vidi che la Caporale posava una mano su la spalla di Papiano. Questi, poco dopo, la respinse sgarbatamente. - Ma come potevo io impedirlo? - disse quella, alzando un po' la voce con intensa esasperazione. - Chi sono io? che rappresento io in questa casa? - Chiamami Adriana! - le ordinò quegli allora, imperioso. Sentendo proferire il nome di Adriana con quel tono, strinsi le pugna e sentii frizzarmi il sangue per le vene. - Dorme, - disse la Caporale. E colui, fosco, minaccioso : - Va' a svegliarla! subito! Non so come mi trattenni dallo spalancar di furia la persiana. Lo sforzo che feci per impormi quel freno, mi richiamò intanto in me stesso per un momento. Le medesime parole, che aveva or ora proferite con tanta esasperazione quella povera donna, mi vennero alle labbra: Chi sono io? che rappresento io in questa casa? Mi ritrassi dalla finestra. Subito però mi sovvenne la scusa che io ero pure in ballo lì: parlavano di me, quei due e quell'uomo voleva ancora parlarne con Adriana: dovevo sapere, conoscere i sentimenti di colui a mio riguardo. La facilità però con cui accolsi questa scusa per la indelicatezza che commettevo spiando e origliando così nascosto, mi fece sentire intravedere ch'io ponevo innanzi il mio proprio interesse per impedirmi di assumer coscienza di quello ben più vivo che un'altra mi destava in quel momento. Tornai a guardare attraverso le stecche della persiana. La Caporale non era più nel terrazzino. L'altro, rimasto solo, s'era messo a guardare il fiume appoggiato con tutti e due i gomiti sul parapetto e la testa tra le mani. In preda a un'ansia smaniosa, attesi, curvo, stringendomi forte con le mani i ginocchi, che Adriana si facesse al terrazzino. La lunga attesa non mi stancò affatto, anzi mi sollevò man mano, mi procurò una viva e crescente soddisfazione: supposi che Adriana di là, non volesse arrendersi alla prepotenza di quel villano. Forse la Caporale la pregava a mani giunte. Ed ecco, intanto, colui, là nel terrazzino, si rodeva dal dispetto. Sperai, a un certo punto, che la maestra venisse a dire che Adriana non aveva voluto levarsi. Ma no: eccola! Papiano le andò subito incontro. - Lei vada a letto! - intimò alla signorina Caporale. - Mi lasci parlare con mia cognata. Quella ubbidì, e allora Papiano fece per chiudere le imposte tra la sala da pranzo e il terrazzino. - Nient'affatto! - disse Adriana, tendendo un braccio contro l'imposta. - Ma io ho da parlarti! - inveì il cognato, con fosca maniera, sforzandosi di parlar basso. - Parla così! Che vuoi dirmi? - riprese Adriana. - Avresti potuto aspettare fino a domani. - No! ora! - ribatté quegli, afferrandole un braccio e attirandola a sé. - Insomma! - gridò Adriana, svincolandosi fieramente. Non mi potei più reggere: aprii la persiana. - Oh! signor Meis! - chiamò ella subito. - Vuol venire un po' qua, se non le dispiace? - Eccomi, signorina! - m'affrettai a rispondere. Il cuore mi balzò in petto dalla gioja, dalla riconoscenza: d'un salto, fui nel corridojo: ma lì presso l'uscio della mia camera, trovai quasi asserpolato su un baule un giovane smilzo biondissimo, dal volto lungo lungo, diafano, che apriva a malapena un pajo d'occhi azzurri languidi, attoniti: m'arrestai un momento, sorpreso, a guardarlo; pensai che fosse il fratello di Papiano; corsi al terrazzino. - Le presento, signor Meis, - disse Adriana, - mio cognato Terenzio Papiano, arrivato or ora da Napoli. - Felicissimo! Fortunatissimo! - esclamò quegli, scoprendosi, strisciando una riverenza, e stringendomi calorosamente la mano. - Mi dispiace ch'io sia stato tutto questo tempo assente da Roma; ma son sicuro che la mia cognatina avrà saputo provvedere a tutto, è vero? Se le mancasse qualche cosa, dica, dica tutto, sa! Se le bisognasse, per esempio, una scrivania più ampia... o qualche altro oggetto, dica senza cerimonie... A noi piace accontentare gli ospiti che ci onorano. - Grazie, grazie, - dissi io. - Non mi manca proprio nulla. Grazie. - Ma dovere, che c'entra! E si avvalga pure di me, sa, in tutte le sue opportunità, per quel poco che posso valere... Adriana, figliuola mia, tu dormivi: ritorna pure a letto, se vuoi... - Eh, tanto, - fece Adriana, sorridendo mestamente, - ora che mi son levata... E s'appressò al parapetto, a guardare il fiume. Sentii ch'ella non voleva lasciarmi solo con colui. Di che temeva? Rimase lì, assorta, mentre l'altro, col cappello ancora in mano, mi parlava di Napoli dove aveva dovuto trattenersi più tempo che non avesse preveduto per copiare un gran numero di documenti dell'archivio privato dell'eccellentissima duchessa donna Teresa Ravaschieri Fieschi: Mamma Duchessa come tutti la chiamavano, Mamma Carità com'egli avrebbe voluto chiamarla: documenti di straordinario valore che avrebbero recato nuova luce su la fine del regno delle due Sicilie e segnatamente su la figura di Gaetano Filangieri principe di Satriano, che il marchese Giglio, don Ignazio Giglio d'Auletta, di cui egli Papiano, era segretario, intendeva illustrare in una biografia minuta e sincera. Sincera almeno quanto la devozione e la fedeltà ai Borboni avrebbero al signor marchese consentito. Non la finì più. Godeva certo della propria loquela, dava alla voce, parlando, inflessioni da provetto filodrammatico, e qua appoggiava una risatina e là un gesto espressivo. Ero rimasto intronato, come un ceppo d'incudine e approvavo di tanto in tanto col capo e di tanto in tanto volgevo uno sguardo ad Adriana, che se ne stava ancora a guardare il fiume. - Eh, purtroppo! - baritoneggiò, a mo' di conclusione, Papiano. - Borbonico e clericale, il marchese Giglio d'Auletta! E io, io che... devo guardarmi dal dirlo sottovoce, anche qui, in casa mia io che ogni mattina prima d'andar via, saluto con la mano la statua di Garibaldi sul Gianicolo ha veduto? di qua si scorge benissimo, io che griderei ogni momento: Viva il Venti settembre! io debbo fargli da segretario! Degnissimo uomo, badiamo! ma borbonico e clericale. Sissignore... Pane! Le giuro che tante volte mi viene da sputarci sopra, perdoni! Mi resta qua in gola, m'affoga... Ma che posso farci? Pane! pane! Scrollò due volte le spalle, alzò le braccia e si percosse le anche. - Sù, sù, Adrianuccia! - poi disse, accorrendo a lei e prendendole, lievemente, con ambo le mani la vita : - A letto! E tardi. Il signore avrà sonno. Innanzi all'uscio della mia camera Adriana mi strinse forte la mano, come finora non aveva mai fatto. Rimasto solo, io tenni a lungo il pugno stretto, come per serbar la pressione della mano di lei. Tutta quella notte rimasi a pensare, dibattendomi tra continue smanie. La cerimoniosa ipocrisia, la servilità insinuante e loquace il malanimo di quell'uomo mi avrebbero certamente reso intollerabile la permanenza in quella casa su cui egli - non c'era dubbio - voleva tiranneggiare, approfittando della dabbenaggine del suocero. Chi sa a quali arti sarebbe ricorso! Già me n'aveva dato un saggio, cangiando di punto in bianco, al mio apparire. Ma perché vedeva così di malocchio ch'io alloggiassi in quella casa? perché non ero io per lui un inquilino come un altro? Che gli aveva detto di me la Caporale? poteva egli sul serio esser geloso di costei? o era geloso di un'altra? Quel suo fare arrogante e sospettoso; l'aver cacciato via la Caporale per restar solo con Adriana, alla quale aveva preso a parlare con tanta violenza; la ribellione di Adriana; il non aver ella permesso ch'egli chiudesse le imposte; il turbamento ond'era presa ogni qualvolta s'accennava al cognato assente, tutto tutto ribadiva in me il sospetto odioso ch'egli avesse qualche mira su lei. Ebbene e perché me n'arrovellavo tanto? Non potevo alla fin fine andar via da quella casa, se colui anche per poco m'infastidiva? Che mi tratteneva? Niente. Ma con tenerissimo compiacimento ricordavo che ella dal terrazzino m'aveva chiamato come per esser protetta da me, e che infine m'aveva stretto forte forte la mano... Avevo lasciato aperta la gelosia, aperti gli scuri. A un certo punto, la luna, declinando, si mostrò nel vano della mia finestra, proprio come se volesse spiarmi sorprendermi ancora sveglio a letto, per dirmi: Ho capito, caro, ho capito! E tu, no? davvero? Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Dodicesimo L'occhio e Papiano. - La tragedia d'Oreste in un teatrino di marionette! - venne ad annunziarmi il signor Anselmo Paleari. - Marionette automatiche, di nuova invenzione. Stasera, alle ore otto e mezzo, in via dei Prefetti, numero cinquantaquattro. Sarebbe da andarci, signor Meis. - La tragedia d'Oreste? - Già! D'après Sophocle, dice il manifestino. Sarà l'Elettra. Ora senta un po', che bizzarria mi viene in mente! Se, nel momento culminante, proprio quando la marionetta che rappresenta Oreste è per vendicare la morte del padre sopra Egisto e la madre, si facesse uno strappo nel cielo di carta del teatrino, che avverrebbe? Dica lei. - Non saprei, - risposi, stringendomi ne le spalle. - Ma è facilissimo, signor Meis! Oreste rimarrebbe terribilmente sconcertato da quel buco nel cielo. - E perché? - Mi lasci dire. Oreste sentirebbe ancora gl'impulsi della vendetta, vorrebbe seguirli con smaniosa passione, ma gli occhi, sul punto gli andrebbero lì a quello strappo, donde ora ogni sorta di mali influssi penetrerebbero nella scena, e si sentirebbe cader le braccia. Oreste, insomma, diventerebbe Amleto. Tutta la differenza, signor Meis, fra la tragedia antica e la moderna consiste in ciò, creda pure: in un buco nel cielo di carta. E se ne andò, ciabattando. Dalle vette nuvolose delle sue astrazioni il signor Anselmo lasciava spesso precipitar così, come valanghe, i suoi pensieri. La ragione, il nesso, l'opportunità di essi rimanevano lassù, tra le nuvole dimodoché difficilmente a chi lo ascoltava riusciva di capirci qualche cosa. L'immagine della marionetta d'Oreste sconcertata dal buco nel cielo mi rimase tuttavia un pezzo nella mente. A un certo punto: Beate le marionette, sospirai su le cui teste di legno il finto cielo si conserva senza strappi! Non perplessità angosciose, né ritegni, né intoppi, né ombre né pietà: nulla! E possono attendere bravamente e prender gusto alla loro commedia e amare e tener se stesse in considerazione e in pregio senza soffrir mai vertigini o capogiri, poiché per la loro statura e per le loro azioni quel cielo è un tetto proporzionato. E il prototipo di queste marionette, caro signor Anselmo, seguitai a pensare voi l'avete in casa, ed è il vostro indegno genero, Papiano. Chi più di lui pago del cielo di cartapesta, basso basso, che gli sta sopra, comoda e tranquilla dimora di quel Dio proverbiale di maniche larghe, pronto a chiuder gli occhi e ad alzare in remissione la mano; di quel Dio che ripete sonnacchioso a ogni marachella: - Ajutati, ch'io t'ajuto -? E s'ajuta in tutti i modi il vostro Papiano. La vita per lui è quasi un gioco d'abilità. E come gode a cacciarsi in ogni intrigo: alacre, intraprendente, chiacchierone!. Aveva circa quarant'anni, Papiano, ed era alto di statura e robusto di membra: un po' calvo con un grosso pajo di baffi brizzolati appena appena sotto il naso, un bel nasone dalle narici frementi; occhi grigi, acuti e irrequieti come le mani. Vedeva tutto e toccava tutto. Mentre, per esempio, stava a parlar con me, s'accorgeva - non so come - che Adriana, dietro a lui stentava a pulire e a rimettere a posto qualche oggetto nella camera, e subito, assaettandosi: - Pardon! Correva a lei, le toglieva l'oggetto dalle mani: - No, figliuola mia guarda: si fa così! E lo ripuliva lui, lo rimetteva a posto lui, e tornava a me. Oppure s'accorgeva che il fratello, il quale soffriva di convulsioni epilettiche, s'incantava e correva a dargli schiaffetti su le guance, biscottini sul naso: - Scipione! Scipione! O gli soffiava in faccia, fino a farlo rinvenire. Chi sa quanto mi ci sarei divertito, se non avessi avuto quella maledetta coda di paglia! Certo egli se ne accorse fin dai primi giorni o - per lo meno - me la intravide. Cominciò un assedio fitto fitto di cerimonie, ch'eran tutte uncini per tirarmi a parlare. Mi pareva che ogni sua parola, ogni sua domanda, fosse pur la più ovvia, nascondesse un'insidia. Non avrei voluto intanto mostrar diffidenza per non accrescere i suoi sospetti; ma l'irritazione ch'egli mi cagionava con quel suo tratto da vessatore servizievole m'impediva di dissimularla bene. L'irritazione mi proveniva anche da altre due cause interne e segrete. Una era questa: ch'io, senza aver commesso cattive azioni, senz'aver fatto male a nessuno, dovevo guardarmi così davanti e dietro, umoroso e sospettoso, come se avessi perduto il diritto d'esser lasciato in pace. L'altra, non avrei voluto confessarla a me stesso, e appunto perciò m'irritava più fortemente, sotto sotto. Avevo un bel dirmi: Stupido! vattene via, levati dai piedi codesto seccatore! Non me ne andavo: non potevo più andarmene. La lotta che facevo contro me stesso, per non assumer coscienza di ciò che sentivo per Adriana m'impediva intanto di riflettere alle conseguenze della mia anormalissima condizione d'esistenza rispetto a questo sentimento. E restavo lì, perplesso, smanioso nella mal contentezza di me, anzi in orgasmo continuo, eppur sorridente di fuori. Di ciò che m'era occorso di scoprire quella sera, nascosto dietro la persiana, non ero ancor venuto in chiaro. Pareva che la cattiva impressione che Papiano aveva ricevuto di me alle notizie della signorina Caporale si fosse cancellata subito alla presentazione. Egli mi tormentava, è vero, ma come se non potesse farne a meno; non certo col disegno segreto di farmi andar via; anzi, al contrario! Che macchinava? Adriana, dopo il ritorno di lui, era diventata triste e schiva, come nei primi giorni. La signorina Silvia Caporale dava del lei a Papiano, almeno in presenza degli altri, ma quell'arcifanfano dava del tu a lei, apertamente; arrivava finanche a chiamarla Rea Silvia; e io non sapevo come interpretare queste sue maniere confidenziali e burlesche. Certo quella disgraziata non meritava molto rispetto per il disordine della sua vita ma neanche d'esser trattata a quel modo da un uomo che non aveva con lei né parentela né affinità. Una sera c'era la luna piena, e pareva giorno, dalla mia finestra la vidi, sola e triste, là, nel terrazzino dove ora ci riunivamo raramente, e non più col piacere di prima, poiché v'interveniva anche Papiano che parlava per tutti. Spinto dalla curiosità, pensai d'andarla a sorprendere in quel momento d'abbandono. Trovai, al solito, nel corridojo, presso all'uscio della mia camera, asserpolato sul baule il fratello di Papiano, nello stesso atteggiamento in cui lo avevo veduto la prima volta. Aveva eletto domicilio lassù, o faceva la sentinella a me per ordine del fratello? La signorina Caporale, nel terrazzino, piangeva. Non volle dirmi nulla, dapprima; si lamentò soltanto d'un fierissimo mal di capo. Poi, come prendendo una risoluzione improvvisa, si voltò a guardarmi in faccia, mi porse una mano e mi domandò: - E mio amico lei? - Se vuol concedermi quest'onore... - le risposi, inchinandomi. - Grazie. Non mi faccia complimenti, per carità! Se sapesse che bisogno ho io d'un amico d'un vero amico, in questo momento! Lei dovrebbe comprenderlo, lei che è solo al mondo, come me... Ma lei è uomo! Se sapesse... se sapesse... Addentò il fazzolettino che teneva in mano, per impedirsi di piangere; non riuscendovi, lo strappò a più riprese, rabbiosamente. - Donna, brutta e vecchia, - esclamò: - tre disgrazie, a cui non c'è rimedio! Perché vivo io? - Si calmi, via, - la pregai, addolorato. - Perché dice così, signorina? Non mi riuscì dir altro. - Perché... - proruppe lei, ma s'arrestò d'un tratto. - Dica, - la incitai. - Se ha bisogno d'un amico... Ella si portò agli occhi il fazzolettino lacerato, e... - Io avrei piuttosto bisogno di morire! - gemette con accoramento così profondo e intenso che mi sentii subito un nodo d'angoscia alla gola. Non dimenticherò mai più la piega dolorosa di quella bocca appassita e sgraziata nel proferire quelle parole né il fremito del mento su cui si torcevano alcuni peluzzi neri. - Ma neanche la morte mi vuole, - riprese. - Niente... scusi, signor Meis! Che ajuto potrebbe darmi lei? Nessuno. Tutt'al più, di parole... sì, un po' di compassione. Sono orfana, e debbo star qua, trattata come... forse lei se ne sarà accorto. E non ne avrebbero il diritto, sa! Perché non mi fanno mica l'elemosina... E qui la signorina Caporale mi parlò delle sei mila lire scroccatele da Papiano, a cui io ho già accennato altrove. Per quanto il cordoglio di quell'infelice m'interessasse, non era certo quello che volevo saper da lei. Approfittandomi lo confesso dell'eccitazione in cui ella si trovava, fors'anche per aver bevuto qualche bicchierino di più m'arrischiai a domandarle: - Ma, scusi, signorina, perché lei glielo ha dato, quel danaro? - Perché? - e strinse le pugna. - Due perfidie, una più nera dell'altra! Gliel'ho dato per dimostrargli che avevo ben compreso che cosa egli volesse da me. Ha capito? Con la moglie ancora in vita, costui... - Ho capito. - Si figuri, - riprese con foga. - La povera Rita... - La moglie? - Sì Rita, la sorella d'Adriana... Due anni malata, tra la vita e la morte... Si figuri, se io... Ma già, qua lo sanno, com'io mi comportai; lo sa Adriana, e perciò mi vuol bene; lei sì, poverina. Ma come son rimasta io ora? Guardi: per lui, ho dovuto anche dar via il pianoforte, ch'era per me... tutto, capirà! non per la mia professione soltanto: io parlavo col mio pianoforte! Da ragazza, all'Accademia, componevo; ho composto anche dopo, diplomata; poi ho lasciato andare. Ma quando avevo il pianoforte, io componevo ancora, per me sola, all'improvviso; mi sfogavo... m'inebriavo fino a cader per terra, creda, svenuta, in certi momenti. Non so io stessa che cosa m'uscisse dall'anima: diventavo una cosa sola col mio strumento e le mie dita non vibravano più su una tastiera: io facevo piangere e gridare l'anima mia. Posso dirle questo soltanto, che una sera stavamo, io e la mamma in un mezzanino si raccolse gente, giù in istrada, che m'applaudi alla fine, a lungo. E io ne ebbi quasi paura. - Scusi, signorina, - le proposi allora, per confortarla in qualche modo. - E non si potrebbe prendere a nolo un pianoforte? Mi piacerebbe tanto, tanto, sentirla sonare; e se lei... - No, - m'interruppe, - che vuole che suoni io più! È finita per me. Strimpello canzoncine sguajate. Basta. E finita... - Ma il signor Terenzio Papiano, - m'arrischiai di nuovo a domandare, - le ha promesso forse la restituzione di quel denaro? - Lui? - fece subito, con un fremito d'ira, la signorina Caporale. - E chi gliel'ha mai chiesto! Ma sì, me lo promette adesso, se io lo ajuto... Già! Vuol essere ajutato da me, proprio da me; ha avuto la sfrontatezza di propormelo, così, tranquillamente... - Ajutarlo? In che cosa? - In una nuova perfidia! Comprende? Io vedo che lei ha compreso. - Adri... la... la signorina Adriana? - balbettai. - Appunto. Dovrei persuaderla io! lo, capisce? - A sposar lui? - S'intende. Sa perché? Ha, o piuttosto, dovrebbe avere quattordici o quindici mila lire di dote quella povera disgraziata: la dote della sorella, che egli doveva subito restituire al signor Anselmo, poiché Rita è morta senza lasciar figliuoli. Non so che imbrogli abbia fatto. Ha chiesto un anno di tempo per questa restituzione. Ora spera che... Zitto... ecco Adriana! Chiusa in sé e più schiva del solito, Adriana s'appressò a noi: cinse con un braccio la vita della signorina Caporale e accennò a me un lieve saluto col capo. Provai, dopo quelle confidenze, una stizza violenta nel vederla così sottomessa e quasi schiava dell'odiosa tirannia di quel cagliostro. Poco dopo però, comparve nel terrazzino, come un'ombra, il fratello di Papiano. - Eccolo, - disse piano la Caporale ad Adriana. Questa socchiuse gli occhi, sorrise amaramente, scosse il capo e si ritrasse dal terrazzino, dicendomi: - Scusi, signor Meis. Buona sera. - La spia, - mi susurrò la signorina Caporale, ammiccando. - Ma di che teme la signorina Adriana? - mi scappò detto, nella cresciuta irritazione. - Non capisce che, facendo così, dà più ansa a colui da insuperbire e da far peggio il tiranno? Senta, signorina, io le confesso che provo una grande invidia per tutti coloro che sanno prender gusto e interessarsi alla vita, e li ammiro. Tra chi si rassegna a far la parte della schiava e chi si assume sia pure con la prepotenza, quella del padrone, la mia simpatia è per quest'ultimo. La Caporale notò l'animazione con cui avevo parlato e, con aria di sfida, mi disse: - E perché allora non prova a ribellarsi lei per primo? - Io? - Lei, lei, - affermò ella, guardandomi negli occhi, aizzosa. - Ma che c'entro io? - risposi. - Io potrei ribellarmi in una sola maniera: andandomene. - Ebbene, - concluse maliziosamente la signorina Caporale, - forse questo appunto non vuole Adriana. - Ch'io me ne vada? Quella fece girar per aria il fazzolettino sbrendolato e poi se lo raccolse intorno a un dito sospirando: - Chi sa! Scrollai le spalle. - A cena! a cena! - esclamai; e la lasciai lì in asso, nel terrazzino. Per cominciare da quella sera stessa, passando per il corridojo, mi fermai innanzi al baule su cui Scipione Papiano era tornato ad accoccolarsi, e: - Scusi, - gli dissi, - non avrebbe altro posto dove star seduto più comodamente? Qua lei m'impiccia. Quegli mi guardò balordo, con gli occhi languenti, senza scomporsi. - Ha capito? - incalzai, scotendolo per un braccio. Ma come se parlassi al muro! Si schiuse allora l'uscio in fondo al corridojo, ed apparve Adriana. - La prego, signorina, - le dissi, - veda un po' di fare intender lei a questo poveretto che potrebbe andare a sedere altrove. - E malato, - cercò di scusarlo Adriana. - E però che è malato! - ribattei io. - Qua non sta bene: gli manca l'aria... e poi, seduto su un baule... Vuole che lo dica io al fratello? - No no, - s'affrettò a rispondermi lei. - Glielo dirò io, non dubiti. - Capirà, - soggiunsi. - Non sono ancora re, da avere una sentinella alla porta. Perdetti, da quella sera in poi, il dominio di me stesso; cominciai a sforzare apertamente la timidezza di Adriana; chiusi gli occhi e m'abbandonai, senza più riflettere, al mio sentimento. Povera cara mammina! Ella si mostrò dapprincipio come tenuta tra due, tra la paura e la speranza. Non sapeva affidarsi a questa, indovinando che il dispetto mi spingeva; ma sentivo d'altra parte che la paura in lei era pur cagionata dalla speranza fino a quel momento segreta e quasi incosciente di non perdermi; e perciò, dando io ora a questa sua speranza alimento co' miei nuovi modi risoluti, non sapeva neanche cedere del tutto alla paura. Questa sua delicata perplessità, questo riserbo onesto m'impedirono intanto di trovarmi subito a tu per tu con me stesso e mi fecero impegnare sempre più nella sfida quasi sottintesa con Papiano. M'aspettavo che questi mi si piantasse di fronte fin dal primo giorno, smettendo i soliti complimenti e le solite cerimonie. Invece, no. Tolse il fratello dal posto di guardia, lì sul baule, come io volevo, e arrivò finanche a celiar su l'aria impacciata e smarrita d'Adriana in mia presenza. - La compatisca, signor Meis: è vergognosa come una monacella la mia cognatina! Questa inattesa remissione tanta disinvoltura m'impensierirono. Dove voleva andar a parare? Una sera me lo vidi arrivare in casa insieme con un tale che entrò battendo forte il bastone sul pavimento, come se tenendo i piedi entro un pajo di scarpe di panno che non facevan rumore, volesse sentire così, battendo il bastone, ch'egli camminava. - Dova ca l'è sto me car parent? - si mise a gridare con stretto accento torinese senza togliersi dal capo il cappelluccio dalle tese rialzate, calcato fin su gli occhi a sportello appannati dal vino, né la pipetta dalla bocca, con cui pareva stesse a cuocersi il naso più rosso di quello della signorina Caporale. - Dova ca l'è sto me car parent? - Eccolo, - disse Papiano, indicandomi; poi rivolto a me: - Signor Adriano, una grata sorpresa! Il signor Francesco Meis, di Torino, suo parente. - Mio parente? - esclamai, trasecolando. Quegli chiuse gli occhi, alzò come un orso una zampa e la tenne un tratto sospesa, aspettando che io gliela stringessi. Lo lasciai lì, in quell'atteggiamento, per contemplarlo un pezzo; poi: - Che farsa è codesta? - domandai. - No, scusi, perché? - fece Terenzio Papiano. - Il signor Francesco Meis mi ha proprio assicurato che è suo... - Cusin, - appoggiò quegli, senza aprir gli occhi. - Tut i Meis i soma parent. - Ma io non ho il bene di conoscerla! - protestai. - Oh ma costa ca l'è bela! - esclamò colui. - L'è propi per lon che mi't son vnù a trovè. - Meis? di Torino? - domandai io, fingendo di cercar nella memoria. - Ma io non son di Torino! - Come! Scusi, - interloquì Papiano. - Non mi ha detto che fino a dieci anni lei stette a Torino? - Ma si! - riprese quegli allora, seccato che si mettesse in dubbio una cosa per lui certissima. - Cusin, cusin! Questo signore qua... come si chiama? - Terenzio Papiano, a servirla. - Terenziano: a l'à dime che to pare a l'è andàit an America: cosa ch'a veul di' lon? a veul di' che ti t' ses fieul 'd barba Antoni ca l'è andàit 'ntla America. E nui soma cusin. - Ma se mio padre si chiamava Paolo... - Antoni! - Paolo, Paolo, Paolo. Vuol saperlo meglio di me? Colui si strinse nelle spalle e stirò in sù la bocca: - A m'smiava Antoni, - disse stropicciandosi il mento ispido d'una barba di quattro giorni almeno, quasi tutta grigia. - 'I veui nen cotradite: sarà pro Paolo. I ricordo nen ben, perché mi' i l'hai nen conossulo. Pover'uomo! Era in grado di saperlo meglio di me come si chiamasse quel suo zio andato in America; eppure si rimise, perché a ogni costo volle esser mio parente. Mi disse che suo padre, il quale si chiamava Francesco come lui, ed era fratello di Antonio... cioè di Paolo, mio padre, era andato via da Torino, quand'egli era ancor masnà, di sette anni e che - povero impiegato - aveva vissuto sempre lontano dalla famiglia, un po' qua, un po' là. Sapeva poco, dunque, dei parenti, sia paterni, sia materni: tuttavia, era certo, certissimo d'esser mio cugino. Ma il nonno, almeno, il nonno, lo aveva conosciuto? Volli domandarglielo. Ebbene, sì: lo aveva conosciuto, non ricordava con precisione se a Pavia o a Piacenza. - Ah si? proprio conosciuto? e com'era? Era... non se ne ricordava lui, franc nen. - A son passà trant'ani... Non pareva affatto in mala fede; pareva piuttosto uno sciagurato che avesse affogato la propria anima nel vino, per non sentir troppo il peso della noja e della miseria. Chinava il capo, con gli occhi chiusi, approvando tutto ciò ch'io dicevo per pigliarmelo a godere; son sicuro che se gli avessi detto che da bambini noi eravamo cresciuti insieme e che parecchie volte io gli avevo strappato i capelli egli avrebbe approvato allo stesso modo. Non dovevo mettere in dubbio soltanto una cosa che noi cioè fossimo cugini: su questo non poteva transigere: era ormai stabilito, ci s'era fissato, e dunque basta. A un certo punto, però, guardando Papiano e vedendolo gongolante, mi passò la voglia di scherzare. Licenziai quel pover'uomo mezzo ubriaco, salutandolo : - Caro parente! - e domandai a Papiano, con gli occhi fissi negli occhi per fargli intender bene che non ero pane pe' suoi denti: - Mi dica adesso dov'è andato a scovare quel bel tomo. - Scusi tanto, signor Adriano! - premise quell'imbroglione, a cui non posso fare a meno di riconoscere una grande genialità. - Mi accorgo di non essere stato felice... - Ma lei è felicissimo, sempre! - esclamai io. - No, intendo: di non averle fatto piacere. Ma creda pure che è stata una combinazione. Ecco qua: son dovuto andare questa mattina all'Agenzia delle imposte, per conto del marchese, mio principale. Mentr'ero là, ho sentito chiamar forte: Signor Meis! Signor Meis!. Mi volto subito, credendo che vi sia anche lei, per qualche affare, chi sa avesse, dico, bisogno di me, sempre pronto a servirla. Ma che! chiamavano a questo bel tomo, come lei ha detto giustamente; e allora, così... per curiosità, mi avvicinai e gli domandai se si chiamasse proprio Meis e di che paese fosse poiché io avevo l'onore e il piacere d'ospitare in casa un signor Meis... Ecco com'è andata! Lui mi ha assicurato che lei doveva essere suo parente, ed è voluto venire a conoscerla... - All'Agenzia dell'imposte? - Sissignore, è impiegato là: ajuto-agente. Dovevo crederci? Volli accertarmene. Ed era vero, sì; ma era vero del pari che Papiano, insospettito, mentre io volevo prenderlo di fronte, là per contrastare nel presente a' suoi segreti armeggii, mi sfuggiva mi sfuggiva per ricercare invece nel mio passato e assaltarmi così quasi a le spalle. Conoscendolo bene, avevo pur troppo ragione di temere che egli, con quel fiuto nel naso fosse bracco da non andare a lungo a vento: guaj se fosse riuscito ad aver sentore della minima traccia: l'avrebbe certo seguitata fino al molino della Stìa. Figurarsi dunque il mio spavento, quando, ivi a pochi giorni, mentre me ne stavo in camera a leggere mi giunse dal corridojo, come dall'altro mondo, una voce, una voce ancor viva nella mia memoria. - Agradecio Dio, antes che me la son levada de sobre! Lo Spagnuolo? quel mio spagnoletto barbuto e atticciato di Montecarlo? colui che voleva giocar con me e col quale m'ero bisticciato a Nizza? Ah, perdio! Ecco la traccia! Era riuscito a scoprirla Papiano! Balzai in piedi reggendomi al tavolino per non cadere, nell'improvviso smarrimento angoscioso: stupefatto, quasi atterrito tesi l'orecchio, con l'idea di fuggire non appena quei due - Papiano e lo Spagnuolo era lui non c'era dubbio: lo avevo veduto nella sua voce - avessero attraversato il corridojo. Fuggire? E se Papiano, entrando, aveva domandato alla serva s'io fossi in casa? Che avrebbe pensato della mia fuga? Ma d'altra parte, se già sapeva ch'io non ero Adriano Meis? Piano! Che notizia poteva aver di me quello Spagnuolo? Mi aveva veduto a Montecarlo. Gli avevo io detto, allora, che mi chiamavo Mattia Pascal? Forse! Non ricordavo... Mi trovai, senza saperlo, davanti allo specchio, come se qualcuno mi ci avesse condotto per mano. Mi guardai. Ah quell'occhio maledetto! Forse per esso colui mi avrebbe riconosciuto. Ma come mai, come mai Papiano era potuto arrivare fin là, fino alla mia avventura di Montecarlo? Questo più d'ogni altro mi stupiva. Che fare intanto? Niente. Aspettar lì che ciò che doveva avvenire avvenisse. Non avvenne nulla. E pur non di meno la paura non mi passò, neppure la sera di quello stesso giorno, allorché Papiano spiegandomi il mistero per me insolubile e terribile di quella visita, mi dimostrò ch'egli non era affatto su la traccia del mio passato e che solo il caso, di cui da un pezzo godevo i favori, aveva voluto farmene un altro rimettendomi tra i piedi quello Spagnuolo, che forse non si ricordava più di me né punto né poco. Secondo le notizie che Papiano mi diede di lui, io, andando a Montecarlo non potevo non incontrarvelo, poich'egli era un giocatore di professione. Strano era che lo incontrassi ora a Roma, o piuttosto, che io, venendo a Roma mi fossi intoppato in una casa, ove anch'egli poteva entrare. Certo, s'io non avessi avuto da temere, questo caso non mi sarebbe parso tanto strano: quante volte infatti non ci avviene d'imbatterci inaspettatamente in qualcuno che abbiamo conosciuto altrove per combinazione? Del resto, egli aveva o credeva d'avere le sue buone ragioni per venire a Roma e in casa di Papiano. Il torto era mio, o del caso che mi aveva fatto radere la barba e cangiare il nome. Circa vent'anni addietro, il marchese Giglio d'Auletta, di cui Papiano era il segretario aveva sposato l'unica sua figliuola a don Antonio Pantogada, addetto all'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Poco dopo il matrimonio, il Pantogada scoperto una notte dalla polizia in una bisca insieme con altri dell'aristocrazia romana, era stato richiamato a Madrid. Là aveva fatto il resto, e forse qualcos'altro di peggio, per cui era stato costretto a lasciar la diplomazia. D'allora in poi, il marchese d'Auletta non aveva avuto più pace forzato continuamente a mandar danaro per pagare i debiti di giuoco del genero incorreggibile. Quattr'anni fa, la moglie del Pantogada era morta, lasciando una giovinetta di circa sedici anni che il marchese aveva voluto prendere con sé, conoscendo pur troppo in quali mani altrimenti sarebbe rimasta. Il Pantogada non avrebbe voluto lasciarsela scappare; ma poi, costretto da una impellente necessità di denaro, aveva ceduto. Ora egli minacciava senza requie il suocero di riprendersi la figlia, e quel giorno appunto era venuto a Roma con questo intento per scroccare cioè altro danaro al povero marchese sapendo bene che questi non avrebbe mai e poi mai abbandonato nelle mani di lui la sua cara nipote Pepita. Aveva parole di fuoco, lui, Papiano, per bollare questo indegno ricatto del Pantogada. Ed era veramente sincera quella sua collera generosa. E mentre egli parlava, io non potevo fare a meno di ammirare il privilegiato congegno della sua coscienza che pur potendo indignarsi così, realmente delle altrui nequizie, gli permetteva poi di farne delle simili o quasi tranquillissimamente, a danno di quel buon uomo del Paleari, suo suocero. Intanto il marchese Giglio quella volta voleva tener duro. Ne seguiva che il Pantogada sarebbe rimasto a Roma parecchio tempo e sarebbe certo venuto a trovare in casa Terenzio Papiano col quale doveva intendersi a meraviglia. Un incontro dunque fra me e quello Spagnuolo sarebbe stato forse inevitabile, da un giorno all'altro. Che fare? Non potendo con altri, mi consigliai di nuovo con lo specchio. In quella lastra l'immagine del fu Mattia Pascal, venendo a galla come dal fondo della gora con quell'occhio che solamente m'era rimasto di lui, mi parlò così: In che brutto impiccio ti sei cacciato Adriano Meis! Tu hai paura di Papiano, confessalo! e vorresti dar la colpa a me ancora a me, solo perché io a Nizza mi bisticciai con lo Spagnuolo. Eppure ne avevo ragione, tu lo sai. Ti pare che possa bastare per il momento il cancellarti dalla faccia l'ultima traccia di me? Ebbene, segui il consiglio della signorina Caporale e chiama il dottor Ambrosini, che ti rimetta l'occhio a posto. Poi... vedrai!. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Tredicesimo Il Lanternino. Quaranta giorni al bujo. Riuscita, oh, riuscita benissimo l'operazione. Solo che l'occhio mi sarebbe forse rimasto un pochino pochino più grosso dell'altro. Pazienza! E intanto, sì, al bujo quaranta giorni, in camera mia. Potei sperimentare che l'uomo, quando soffre, si fa una particolare idea del bene e del male e cioè del bene che gli altri dovrebbero fargli e a cui egli pretende come se dalle proprie sofferenze gli derivasse un diritto al compenso; e del male che egli può fare a gli altri, come se parimenti dalle proprie sofferenze vi fosse abilitato. E se gli altri non gli fanno il bene quasi per dovere, egli li accusa e di tutto il male ch'egli fa quasi per diritto, facilmente si scusa. Dopo alcuni giorni di quella prigionia cieca, il desiderio, il bisogno d'esser confortato in qualche modo crebbe fino all'esasperazione. Sapevo, sì, di trovarmi in una casa estranea; e che perciò dovevo anzi ringraziare i miei ospiti delle cure delicatissime che avevano per me. Ma non mi bastavano più, quelle cure; m'irritavano anzi, come se mi fossero usate per dispetto. Sicuro! Perché indovinavo da chi mi venivano. Adriana mi dimostrava per mezzo di esse, ch'ella era col pensiero quasi tutto il giorno lì con me, in camera mia; e grazie della consolazione! Che mi valeva, se io intanto, col mio, la inseguivo di qua e di là per casa, tutto il giorno, smaniando? Lei sola poteva confortarmi: doveva; lei che più degli altri era in grado d'intendere come e quanto dovesse pesarmi la noja rodermi il desiderio di vederla o di sentirmela almeno vicina. E la smania e la noja erano accresciute anche dalla rabbia che mi aveva suscitato la notizia della subitanea partenza da Roma del Pantogada. Mi sarei forse rintanato lì per quaranta giorni al bujo, se avessi saputo ch'egli doveva andar via così presto? Per consolarmi, il signor Anselmo Paleari mi volle dimostrare con un lungo ragionamento che il bujo era immaginario. - Immaginario? Questo? - gli gridai. - Abbia pazienza mi spiego. E mi svolse fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia per procurarmi un divertimento mi svolse, dico, una sua concezione filosofica speciosissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia. Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi: - Dorme, signor Meis? E io ero tentato di rispondergli: - Sì, grazie, dormo, signor Anselmo. Ma poiché l'intenzione in fondo era buona, di tenermi cioè compagnia gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare. E il signor Anselmo, seguitando, mi dimostrava che, per nostra disgrazia, noi non siamo come l'albero che vive e non si sente a cui la terra, il sole, l'aria, la pioggia, il vento, non sembra che sieno cose ch'esso non sia: cose amiche o nocive. A noi uomini, invece, nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione? - Dorme, signor Meis? - Segua, segua pure, signor Anselmo: non dormo. Mi par quasi di vederlo, codesto suo lanternino. - Ah, bene... Ma poiché lei ha l'occhio offeso, non ci addentriamo troppo nella filosofia, eh? e cerchiamo piuttosto d'inseguire per ispasso le lucciole sperdute, che sarebbero i nostri lanternini, nel bujo della sorte umana. Io direi innanzi tutto che son di tanti colori; che ne dice lei? secondo il vetro che ci fornisce l'illusione, gran mercantessa, gran mercantessa di vetri colorati. A me sembra però, signor Meis, che in certe età della storia, come in certe stagioni della vita individuale si potrebbe determinare il predominio d'un dato colore, eh? In ogni età, infatti, si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e colore a quei lanternoni che sono i termini astratti: Verità Virtù, Bellezza, Onore, e che so io... E non le pare che fosse rosso, ad esempio, il lanternone della Virtù pagana? Di color violetto, color deprimente, quello della Virtù cristiana. Il lume d'una idea comune è alimentato dal sentimento collettivo; se questo sentimento però si scinde, rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto ma la fiamma dell'idea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza, come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione. Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono d'un tratto tutti quei lanternoni. Che piacere! Nell'improvviso bujo, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo, otturata per ispasso da un bambino crudele. Mi pare, signor Meis, che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti. Gran bujo e gran confusione! Tutti i lanternoni, spenti. A chi dobbiamo rivolgerci? Indietro, forse? Alle lucernette superstiti, a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe? Ricordo una bella poesia di Niccolò Tommaseo: La piccola mia lampa Non, come sol, risplende, Né, come incendio, fuma; Non stride e non consuma, Ma con la cima tende Al ciel che me la diè. Starà su me, sepolto, Viva; né pioggia o Vento, Né in lei le età potranno; E quei che passeranno Erranti, a lume spento, Lo accenderan da me. Ma come, signor Meis, se alla lampa nostra manca l'olio sacro che alimentava quella del Poeta? Molti ancora vanno nelle chiese per provvedere dell'alimento necessario le loro lanternucce. Sono, per lo più, poveri vecchi, povere donne, a cui mentì la vita, e che vanno innanzi, nel bujo dell'esistenza con quel loro sentimento acceso come una lampadina votiva, cui con trepida cura riparano dal gelido soffio degli ultimi disinganni ché duri almeno accesa fin là, fino all'orlo fatale, al quale s'affrettano tenendo gli occhi intenti alla fiamma e pensando di continuo: Dio mi vede! per non udire i clamori della vita intorno che suonano ai loro orecchi come tante bestemmie. Dio mi vede... perché lo vedono loro, non solamente in sé, ma in tutto, anche nella loro miseria, nelle loro sofferenze, che avranno un premio, alla fine. Il fioco, ma placido lume di queste lanternucce desta certo invidia angosciosa in molti di noi; a certi altri, invece, che si credono armati, come tanti Giove, del fulmine domato dalla scienza, e in luogo di quelle lanternucce, recano in trionfo le lampadine elettriche, ispira una sdegnosa commiserazione. Ma domando io ora, signor Meis: E se tutto questo bujo, quest'enorme mistero, nel quale indarno i filosofi dapprima specularono, e che ora pur rinunziando all'indagine di esso, la scienza non esclude, non fosse in fondo che un inganno come un altro un inganno della nostra mente, una fantasia che non si colora? Se noi finalmente ci persuadessimo che tutto questo mistero non esiste fuori di noi, ma soltanto in noi, e necessariamente per il famoso privilegio del sentimento che noi abbiamo della vita, del lanternino cioè, di cui le ho finora parlato? Se la morte, insomma, che ci fa tanta paura, non esistesse e fosse soltanto non l'estinzione della vita, ma il soffio che spegne in noi questo lanternino lo sciagurato sentimento che noi abbiamo di essa, penoso, pauroso, perché limitato definito da questo cerchio d'ombra fittizia, oltre il breve àmbito dello scarso lume che noi, povere lucciole sperdute, ci projettiamo attorno e in cui la vita nostra rimane come imprigionata, come esclusa per alcun tempo dalla vita universale eterna, nella quale ci sembra che dovremo un giorno rientrare mentre già ci siamo e sempre vi rimarremo, ma senza più questo sentimento d'esilio che ci angoscia? Il limite è illusorio, è relativo al poco lume nostro, della nostra individualità: nella realtà della natura non esiste. Noi, - non so se questo possa farle piacere - noi abbiamo sempre vissuto e sempre vivremo con l'universo; anche ora, in questa forma nostra, partecipiamo a tutte le manifestazioni dell'universo, ma non lo sappiamo, non lo vediamo perché purtroppo questo maledetto lumicino piagnucoloso ci fa vedere soltanto quel poco a cui esso arriva; e ce lo facesse vedere almeno com'esso è in realtà! Ma nossignore: ce lo colora a modo suo, e ci fa vedere certe cose che noi dobbiamo veramente lamentare, perbacco che forse in un'altra forma d'esistenza non avremo più una bocca per poterne fare le matte risate. Risate, signor Meis, di tutte le vane, stupide afflizioni che esso ci ha procurate, di tutte le ombre di tutti i fantasmi ambiziosi e strani che ci fece sorgere innanzi e intorno, della paura che c'ispirò! Oh perché dunque il signor Anselmo Paleari, pur dicendo, e con ragione, tanto male del lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso ne voleva accendere ora un altro col vetro rosso, là in camera mia, pe' suoi esperimenti spiritici? Non era già di troppo quell'uno? Volli domandarglielo. - Correttivo! - mi rispose. - Un lanternino contro l'altro! Del resto a un certo punto questo si spegne sa! - E le sembra che sia il miglior mezzo, codesto, per vedere qualche cosa? - m'arrischiai a osservare. - Ma la così detta luce, scusi, - ribatté pronto il signor Anselmo - può servire per farci vedere ingannevolmente qua, nella così detta vita; per farci vedere di là da questa, non serve affatto, creda, anzi nuoce. Sono stupide pretensioni di certi scienziati di cuor meschino e di più meschino intelletto i quali vogliono credere per loro comodità che con questi esperimenti si faccia oltraggio alla scienza o alla natura. Ma nossignore! Noi vogliamo scoprire altre leggi, altre forze, altra vita nella natura sempre nella natura, perbacco! oltre la scarsissima esperienza normale; noi vogliamo sforzare l'angusta comprensione, che i nostri sensi limitati ce ne dànno abitualmente. Ora, scusi, non pretendono gli scienziati per i primi ambiente e condizioni adatti per la buona riuscita dei loro esperimenti? Si può fare a meno della camera oscura nella fotografia? E dunque? Ci sono poi tanti mezzi di controllo! Il signor Anselmo però, come potei vedere poche sere dopo, non ne usava alcuno. Ma erano esperimenti in famiglia! Poteva mai sospettare che la signorina Caporale e Papiano si prendessero il gusto d'ingannarlo? e perché, poi? che gusto? Egli era più che convinto e non aveva affatto bisogno di quegli esperimenti per rafforzar la sua fede. Come uomo dabbenissimo che era, non arrivava a supporre che potessero ingannarlo per altro fine. Quanto alla meschinità affliggente e puerile dei resultati, la teosofia s'incaricava di dargliene una spiegazione plausibilissima. Gli esseri superiori del Piano Mentale, o di più sù, non potevano discendere a comunicare con noi per mezzo di un medium bisognava dunque contentarsi delle manifestazioni grossolane di anime di trapassati inferiori, del Piano Astrale, cioè del più prossimo al nostro: ecco. E chi poteva dirgli di no? Fede scriveva Maestro Alberto Fiorentino è sustanzia di cose da sperare, e argomento e pruova di non appariscenti. Nota di don Eligio Pellegrinotto. Io sapevo che Adriana s'era sempre ricusata d'assistere a questi esperimenti. Dacché me ne stavo tappato in camera, al bujo, ella non era entrata se non raramente, e non mai sola, a domandarmi come stessi. Ogni volta quella domanda pareva ed era infatti rivolta per pura convenienza. Lo sapeva, lo sapeva bene come stavo! Mi pareva finanche di sentire un certo sapor d'ironia birichina nella voce di lei perché già ella ignorava per qual ragione mi fossi così d'un tratto risoluto ad assoggettarmi all'operazione e doveva perciò ritenere ch'io soffrissi per vanità, per farmi cioè più bello o meno brutto con l'occhio accomodato secondo il consiglio della Caporale. - Sto benone, signorina! - le rispondevo. - Non vedo niente... - Eh, ma vedrà, vedrà meglio poi, - diceva allora Papiano. Approfittandomi del bujo, alzavo un pugno, come per scaraventarglielo in faccia. Ma lo faceva apposta certamente, perch'io perdessi quel po' di pazienza che mi restava ancora. Non era possibile ch'egli non s'accorgesse del fastidio che mi recava: glielo dimostravo in tutti i modi, sbadigliando, sbuffando; eppure, eccolo là: seguitava a entrare in camera mia quasi ogni sera ah lui sì e vi si tratteneva per ore intere, chiacchierando senza fine. In quel bujo, la sua voce mi toglieva quasi il respiro, mi faceva torcere su la sedia come su un aculeo, artigliar le dita: avrei voluto strozzarlo in certi momenti. Lo indovinava? lo sentiva? Proprio in quei momenti, ecco, la sua voce diventava più molle, quasi carezzevole. Noi abbiamo bisogno d'incolpar sempre qualcuno dei nostri danni e delle nostre sciagure. Papiano, in fondo, faceva tutto per spingermi ad andar via da quella casa; e di questo, se la voce della ragione avesse potuto parlare in me, in quei giorni, io avrei dovuto ringraziarlo con tutto il cuore. Ma come potevo ascoltarla, questa benedetta voce della ragione, se essa mi parlava appunto per la bocca di lui di Papiano, il quale per me aveva torto, torto evidente, torto sfacciato? Non voleva egli mandarmi via, infatti, per frodare il Paleari e rovinare Adriana? Questo soltanto io potevo allora comprendere da tutti que' suoi discorsi. Oh possibile che la voce della ragione dovesse proprio scegliere la bocca di Papiano per farsi udire da me? Ma forse ero io che, per trovarmi una scusa, la mettevo in bocca a lui, perché mi paresse ingiusta io che mi sentivo già preso nei lacci della vita e smaniavo non per il bujo propriamente, né per il fastidio che Papiano, parlando, mi cagionava. Di che mi parlava? Di Pepita Pantogada, sera per sera. Benché io vivessi modestissimamente, s'era fitto in capo che fossi molto ricco. E ora, per deviare il mio pensiero da Adriana, forse vagheggiava l'idea di farmi innamorare di quella nipote del marchese Giglio d'Auletta e me la descriveva come una fanciulla saggia e fiera, piena d'ingegno e di volontà, recisa nei modi, franca e vivace; bella, poi; uh, tanto bella! bruna, esile e formosa a un tempo; tutta fuoco, con un pajo d'occhi fulminanti e una bocca che strappava i baci. Non diceva nulla della dote: - Vistosissima! - tutta la sostanza del marchese d'Auletta, nientemeno. Il quale, senza dubbio, sarebbe stato felicissimo di darle presto marito, non solo per liberarsi del Pantogada che lo vessava ma anche perché non andavano tanto d'accordo nonno e nipote: il marchese era debole di carattere, tutto chiuso in quel suo mondo morto; Pepita invece, forte, vibrante di vita. Non comprendeva che più egli elogiava questa Pepita, più cresceva in me l'antipatia per lei, prima ancora di conoscerla? La avrei conosciuta - diceva - fra qualche sera, perché egli la avrebbe indotta a intervenire alle prossime sedute spiritiche. Anche il marchese Giglio d'Auletta avrei conosciuto, che lo desiderava tanto per tutto ciò che egli, Papiano, gli aveva detto di me. Ma il marchese non usciva più di casa, e poi non avrebbe mai preso parte a una seduta spiritica, per le sue idee religiose. - E come? - domandai. - Lui, no; e intanto permette che vi prenda parte la nipote? - Ma perché sa in quali mani l'affida! - esclamò alteramente Papiano. Non volli saper altro. Perché Adriana si ricusava d'assistere a quegli esperimenti? Pe' suoi scrupoli religiosi. Ora, se la nipote del marchese Giglio avrebbe preso parte a quelle sedute col consenso del nonno clericale, non avrebbe potuto anch'ella parteciparvi? Forte di questo argomento, io cercai di persuaderla, la vigilia della prima seduta. Era entrata in camera mia col padre, il quale udita la mia proposta: - Ma siamo sempre lì, signor Meis! - sospirò. - La religione, di fronte a questo problema, drizza orecchie d'asino e adombra, come la scienza. Eppure i nostri esperimenti, l'ho già detto e spiegato tante volte a mia figlia, non sono affatto contrarii né all'una né all'altra. Anzi, per la religione segnatamente sono una prova delle verità che essa sostiene. - E se io avessi paura? - obbiettò Adriana. - Di che? - ribatté il padre. - Della prova? - O del bujo? - aggiunsi io. - Siamo tutti qua, con lei, signorina! Vorrà mancare lei sola? - Ma io... - rispose, impacciata, Adriana, - non ci credo, ecco... non posso crederci, e... che so! Non poté aggiunger altro. Dal tono della voce, dall'imbarazzo, io però compresi che non soltanto la religione vietava ad Adriana d'assistere a quegli esperimenti. La paura messa avanti da lei per iscusa poteva avere altre cause, che il signor Anselmo non sospettava. O le doleva forse d'assistere allo spettacolo miserevole del padre puerilmente ingannato da Papiano e dalla signorina Caporale? Non ebbi animo d'insistere più oltre. Ma ella, come se mi avesse letto in cuore il dispiacere che il suo rifiuto mi cagionava, si lasciò sfuggire nel bujo un: - Del resto... - ch'io colsi subito a volo: - Ah brava! L'avremo dunque con noi? - Per domani sera soltanto, - concesse ella, sorridendo. Il giorno appresso, sul tardi, Papiano venne a preparare la camera: v'introdusse un tavolino rettangolare d'abete, senza cassetto, senza vernice, dozzinale; sgombrò un angolo della stanza; vi appese a una funicella un lenzuolo; poi recò una chitarra, un collaretto da cane con molti sonaglioli, e altri oggetti. Questi preparativi furono fatti al lume del famoso lanternino dal vetro rosso. Preparando, non smise - s'intende! - un solo istante di parlare. - Il lenzuolo serve, sa! serve... non saprei, da... da accumulatore, diciamo, di questa forza misteriosa: lei lo vedrà agitarsi, signor Meis gonfiarsi come una vela, rischiararsi a volte d'un lume strano, quasi direi siderale. Sissignore! Non siamo ancora riusciti a ottenere materializzazioni, ma luci sì: ne vedrà se la signorina Silvia questa sera si troverà in buone disposizioni. Comunica con lo spirito d'un suo antico compagno d'Accademia, morto, Dio ne scampi, di tisi, a diciott'anni. Era di... non so, di Basilea, mi pare: ma stabilito a Roma da un pezzo, con la famiglia. Un genio, sa, per la musica: reciso dalla morte crudele prima che avesse potuto dare i suoi frutti. Così almeno dice la signorina Caporale. Anche prima che ella sapesse d'aver questa facoltà medianica, comunicava con lo spirito di Max. Sissignore: si chiamava così, Max... aspetti, Max Oliz, se non sbaglio. Sissignore! Invasata da questo spirito, improvvisava sul pianoforte, fino a cader per terra, svenuta, in certi momenti. Una sera si raccolse perfino gente, giù in istrada, che poi la applaudì... - E la signorina Caporale ne ebbe quasi paura, - aggiunsi io, placidamente. - Ah, lo sa? - fece Papiano, restando. - Me l'ha detto lei stessa. Sicché dunque applaudirono la musica di Max sonata con le mani della signorina Caporale? - Già, già! Peccato che non abbiamo in casa un pianoforte. Dobbiamo contentarci di qualche motivetto, di qualche spunto, accennato su la chitarra. Max s'arrabbia, sa! fino a strappar le corde, certe volte... Ma sentirà stasera. Mi pare che sia tutto in ordine, ormai. - E dica un po', signor Terenzio. Per curiosità, - volli domandargli, prima che andasse via, - lei ci crede? ci crede proprio? - Ecco, - mi rispose subito, come se avesse preveduto la domanda. - Per dire la verità, non riesco a vederci chiaro. - Eh sfido! - Ah, ma non perché gli esperimenti si facciano al bujo badiamo! I fenomeni, le manifestazioni sono reali, non c'è che dire: innegabili. Noi non possiamo mica diffidare di noi stessi... - E perché no? Anzi! - Come? Non capisco! - C'inganniamo così facilmente! Massime quando ci piaccia di credere in qualche cosa... - Ma a me, no, sa: non piace! - protestò Papiano. - Mio suocero, che è molto addentro in questi studii, ci crede. Io, fra l'altro, veda, non ho neanche il tempo di pensarci... se pure ne avessi voglia. Ho tanto da fare, tanto, con quei maledetti Borboni del marchese che mi tengono lì a chiodo! Perdo qui qualche serata. Dal canto mio, son d'avviso, che noi, finché per grazia di Dio siamo vivi, non potremo saper nulla della morte; e dunque, non le pare inutile pensarci? Ingegnamoci di vivere alla meglio, piuttosto, santo Dio! Ecco come io la penso, signor Meis. A rivederla, eh? Ora scappo a prendere in via dei Pontefici la signorina Pantogada. Ritornò dopo circa mezz'ora, molto contrariato: insieme con la Pantogada e la governante era venuto un certo pittore spagnuolo che mi fu presentato a denti stretti come amico di casa Giglio. Si chiamava Manuel Bernaldez e parlava correttamente l'italiano; non ci fu verso però di fargli pronunciare l'esse del mio cognome: pareva che ogni volta nell'atto di proferirla, avesse paura che la lingua gliene restasse ferita. - Adriano Mei, - diceva, come se tutt'a un tratto fossimo diventati amiconi. - Adriano Tui, - mi veniva quasi di rispondergli. Entrarono le donne: Pepita, la governante, la signorina Caporale, Adriana. - Anche tu? Che novità? - le disse Papiano con mal garbo. Non se l'aspettava quest'altro tiro. Io intanto, dal modo con cui era stato accolto il Bernaldez avevo capito che il marchese Giglio non doveva saper nulla dell'intervento di lui alla seduta e che doveva esserci sotto qualche intrighetto con la Pepita. Ma il gran Terenzio non rinunziò al suo disegno. Disponendo intorno al tavolino la catena medianica, si fece sedere accanto Adriana e pose accanto a me la Pantogada. Non ero contento? No. E Pepita neppure. Parlando tal quale come il padre, ella si ribellò subito: - Gracie tanto asì no puede ser! Ió voglio estar entre el segnor Paleari e la mia governante caro segnor Terenzio! La semioscurità rossastra permetteva appena di discernere i contorni; cosicché non potei vedere fino a qual punto rispondesse al vero il ritratto che della signorina Pantogada m'aveva abbozzato Papiano; il tratto però, la voce e quella sùbita ribellione s'accordavano perfettamente all'idea che m'ero fatta di lei, dopo quella descrizione. Certo, rifiutando così sdegnosamente il posto che Papiano le aveva assegnato accanto a me, la signorina Pantogada m'offendeva; ma io non solo non me n'ebbi a male, ma anzi me ne rallegrai. - Giustissimo! - esclamò Papiano. - E allora, si può far così: accanto al signor Meis segga la signora Candida; poi prenda posto lei, signorina. Mio suocero rimanga dov'è: e noi altri tre pure così, come stiamo. Va bene? E no! non andava bene neanche così: né per me, né per la signorina Caporale, né per Adriana e né - come si vide poco dopo - per la Pepita la quale stette molto meglio in una nuova catena disposta proprio dal genialissimo spirito di Max. Per il momento, io mi vidi accanto quasi un fantasima di donna, con una specie di collinetta in capo era cappello? era cuffia? parrucca? che diavolo era? Di sotto quel carico enorme uscivan di tratto in tratto certi sospiri terminati da un breve gemito. Nessuno aveva pensato a presentarmi a quella signora Candida : ora, per far la catena, dovevamo tenerci per mano; e lei sospirava. Non le pareva ben fatto, ecco. Dio, che mano fredda! Con l'altra mano tenevo la sinistra della signorina Caporale seduta a capo del tavolino con le spalle contro il lenzuolo appeso all'angolo; Papiano le teneva la destra. Accanto ad Adriana, dall'altra parte, sedeva il pittore; il signor Anselmo stava all'altro capo del tavolino, dirimpetto alla Caporale. Papiano disse: - Bisognerebbe spiegare innanzi tutto al signor Meis e alla signorina Pantogada il linguaggio... come si chiama? - Tiptologico, - suggerì il signor Anselmo. - Prego, anche a me, - si rinzelò la signora Candida, agitandosi su la seggiola. - Giustissimo! Anche alla signora Candida, si sa! - Ecco, - prese a spiegare il signor Anselmo. - Due colpi vogliono dir sì... - Colpi? - interruppe Pepita. - Che colpi? - Colpi, - rispose Papiano, - o battuti sul tavolino o su le seggiole o altrove o anche fatti percepire per via di toccamenti. - Ah no-no-no-no-nó!! - esclamò allora quella a precipizio, balzando in piedi. - Ió non ne amo, tocamenti. De chi? - Ma dello spirito di Max, signorina, - le spiegò Papiano. - Gliel'ho accennato, venendo: non fanno mica male, si rassicuri. - Tittologichi, - aggiunse con aria di commiserazione, da donna superiore, la signora Candida. - E dunque, - riprese il signor Anselmo, - due colpi, sì; tre colpi, no; quattro, bujo cinque, parlate; sei, luce. Basterà così. E ora concentriamoci, signori miei. Si fece silenzio. Ci concentrammo. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Quattordicesimo. Le Prodezze di Max. Apprensione? No. Neanche per ombra. Ma una viva curiosità mi teneva e anche un certo timore che Papiano stésse per fare una pessima figura. Avrei dovuto goderne; e, invece, no. Chi non prova pena, o piuttosto, un frigido avvilimento nell'assistere a una commedia mal rappresentata da comici inesperti? Tra due sta, pensavo: o egli è molto abile, o l'ostinazione di tenersi accanto Adriana non gli fa veder bene dove si mette lasciando il Bernaldez e Pepita, me e Adriana disillusi e perciò in grado d'accorgerci senza alcun gusto senz'alcun compenso, della sua frode. Meglio di tutti se n'accorgerà Adriana che gli sta più vicina; ma lei già sospetta la frode e vi è preparata. Non potendo starmi accanto, forse in questo momento ella domanda a se stessa perché rimanga lì ad assistere a una farsa per lei non solamente insulsa, ma anche indegna e sacrilega. E la stessa domanda certo, dal canto loro, si rivolgono il Bernaldez e Pepita. Come mai Papiano non se ne rende conto, or che s'è visto fallire il colpo d'allogarmi accanto la Pantogada? Si fida dunque tanto della propria abilità? Stiamo a vedere. Facendo queste riflessioni, io non pensavo affatto alla signorina Caporale. A un tratto, questa si mise a parlare, come in un leggero dormiveglia. - La catena, - disse, - la catena va mutata... - Abbiamo già Max? - domandò premurosamente quel buon uomo del signor Anselmo.La risposta della Caporale si fece attendere un bel po'. - Sì, - poi disse penosamente, quasi con affanno. - Ma siamo in troppi, questa sera... - È vero sì! - scattò Papiano. - Mi sembra però, che così stiamo benone. - Zitto! - ammonì il Paleari. - Sentiamo che dice Max. - La catena, - riprese la Caporale, - non gli par bene equilibrata. Qua, da questo lato e sollevò la mia mano, ci sono due donne accanto. Il signor Anselmo farebbe bene a prendere il posto della signorina Pantogada, e viceversa. - Subito! - esclamò il signor Anselmo, alzandosi. - Ecco, signorina, segga qua! E Pepita, questa volta, non si ribellò. Era accanto al pittore. - Poi, - soggiunse la Caporale, - la signora Candida... Papiano la interruppe: - Al posto d'Adriana, è vero? Ci avevo pensato. Va benone! Io strinsi forte, forte, forte, la mano di Adriana fino a farle male, appena ella venne a prender posto accanto a me. Contemporaneamente la signorina Caporale mi stringeva l'altra mano, come per domandarmi: È contento così? Ma sì, contentone! le risposi io con un'altra stretta, che significava anche: E ora fate pure, fate pure quel che vi piace!. - Silenzio! - intimò a questo punto il signor Anselmo. E chi aveva fiatato? Chi? Il tavolino! Quattro colpi: - Bujo! Giuro di non averli sentiti. Se non che, appena spento il lanternino, avvenne tal cosa che scompigliò d'un tratto tutte le mie supposizioni. La signorina Caporale cacciò uno strillo acutissimo, che ci fece sobbalzar tutti quanti dalle seggiole. - Luce! luce! Che era avvenuto? Un pugno! La signorina Caporale aveva ricevuto un pugno su la bocca formidabile: le sanguinavano le gengive. Pepita e la signora Candida scattarono in piedi, spaventate. Anche Papiano s'alzò per riaccendere il lanternino. Subito Adriana ritrasse dalla mia mano la sua. Il Bernaldez col faccione rosso, perché teneva tra le dita un fiammifero, sorrideva, tra sorpreso e incredulo mentre il signor Anselmo, costernatissimo, badava a ripetere: - Un pugno! E come si spiega? Me lo domandavo anch'io, turbato. Un pugno? Dunque quel cambiamento di posti non era concertato avanti tra i due. Un pugno? Dunque la signorina Caporale s'era ribellata a Papiano. E ora? Ora, scostando la seggiola e premendosi un fazzoletto su la bocca, la Caporale protestava di non voler più saperne. E Pepita Pantogada strillava: - Gracie, segnori! gracie! Aqui se dano cachetes! - Ma no! ma no! - esclamò il Paleari. - Signori miei, questo è un fatto nuovo, stranissimo! Bisogna chiederne spiegazione. - A Max? - domandai io. - A Max, già! Che lei, cara Silvia, abbia male interpretato i suggerimenti di lui nella disposizione della catena? - E probabile! è probabile! - esclamò il Bernaldez, ridendo. - Lei, signor Meis, che ne pensa? - mi domandò il Paleari, a cui il Bernaldez non andava proprio a genio. - Eh, di sicuro, questo pare, - dissi io. Ma la Caporale negò recisamente col capo. - E allora? - riprese il signor Anselmo. - Come si spiega? Max violento! E quando mai? Che ne dici tu, Terenzio? Non diceva nulla, Terenzio, protetto dalla semioscurità: alzò le spalle, e basta. - Via - diss'io allora alla Caporale. - Vogliamo contentare il signor Anselmo, signorina? Domandiamo a Max una spiegazione: che se poi egli si dimostrerà di nuovo spirito... di poco spirito, lasceremo andare. Dico bene, signor Papiano? - Benissimo! - rispose questi. - Domandiamo, domandiamo pure. Io ci sto. - Ma non ci sto io, così! - rimbeccò la Caporale, rivolta proprio a lui. - Lo dice a me? - fece Papiano. - Ma se lei vuol lasciare andare... - Sì, sarebbe meglio, - arrischiò timidamente Adriana. Ma subito il signor Anselmo le diede su la voce: - Ecco la paurosa! Son puerilità, perbacco! Scusi lo dico anche a lei, Silvia! Lei conosce bene lo spirito che le è familiare, e sa che questa è la prima volta che... Sarebbe un peccato, via! perché - spiacevole quanto si voglia quest'incidente - i fenomeni accennavano questa sera a manifestarsi con insolita energia. - Troppa! - esclamò il Bernaldez, sghignazzando e promovendo il riso degli altri. - E io, - aggiunsi, - non vorrei buscarmi un pugno su quest'occhio qui... - Ni tampoco ió! - aggiunse Pepita. - A sedere! - ordinò allora Papiano, risolutamente. - Seguiamo il consiglio del signor Meis. Proviamoci a domandare una spiegazione. Se i fenomeni si rivelano di nuovo con troppa violenza, smetteremo. A sedere! E soffiò sul lanternino. Io cercai al bujo la mano di Adriana, ch'era fredda e tremante. Per rispettare il suo timore, non gliela strinsi in prima; pian piano, gradatamente, gliela premetti, come per infonderle calore, e col calore, la fiducia che tutto adesso sarebbe proceduto tranquillamente. Non poteva esser dubbio, infatti, che Papiano, forse pentito della violenza a cui s'era lasciato andare, aveva cangiato avviso. A ogni modo avremmo certo avuto un momento di tregua; poi forse, io e Adriana, in quel bujo, saremmo stati il bersaglio di Max. Ebbene, dissi tra me, se il giuoco diventerà troppo pesante, lo faremo durar poco. Non permetterò che Adriana sia tormentata. Intanto il signor Anselmo s'era messo a parlare con Max, proprio come si parla a qualcuno vero e reale, lì presente. - Ci sei? Due colpi, lievi, sul tavolino. C'era! - E come va, Max, - domandò il Paleari, in tono d'amorevole rimprovero - che tu, tanto buono tanto gentile, hai trattato così malamente la signorina Silvia? Ce lo vuoi dire? Questa volta il tavolino si agitò dapprima un poco, quindi tre colpi secchi e sodi risonarono nel mezzo di esso. Tre colpi: dunque, no: non ce lo voleva dire. - Non insistiamo! - si rimise il signor Anselmo. - Tu sei forse ancora un po' alterato, eh, Max? Lo sento, ti conosco... ti conosco... Vorresti dirci almeno se la catena così disposta ti accontenta? Non aveva il Paleari finito di far questa domanda ch'io sentii picchiarmi rapidamente due volte su la fronte, quasi con la punta di un dito. - Sì! - esclamai subito, denunciando il fenomeno; e strinsi la mano d'Adriana. Debbo confessare che quel toccamento inatteso mi fece pure, lì per li, una strana impressione. Ero sicuro che, se avessi levato a tempo la mano avrei ghermito quella di Papiano, e tuttavia... La delicata leggerezza del tocco e la precisione erano state, a ogni modo, meravigliose. Poi, ripeto, non me l'aspettavo. Ma perché intanto Papiano aveva scelto me per manifestar la sua remissione? Aveva voluto con quel segno tranquillarmi, o era esso all'incontro una sfida e significava: Adesso vedrai se son contento? - Bravo, Max! - esclamò il signor Anselmo. E io, tra me: Bravo, sì! Che fitta di scapaccioni ti darei! - Ora se non ti dispiace - riprese il padron di casa, - vorresti darci un segno del tuo buon animo verso di noi? Cinque colpi sul tavolino intimarono: - Parlate! - Che significa? - domandò la signora Candida, impaurita. - Che bisogna parlare, - spiegò Papiano, tranquillamente. E Pepita : - A chi? - Ma a chi vuol lei, signorina! Parli col suo vicino, per esempio. - Forte? - Sì, - disse il signor Anselmo. - Questo vuol dire, signor Meis, che Max ci prepara intanto qualche bella manifestazione. Forse una luce... chi sa! Parliamo, parliamo... E che dire? Io già parlavo da un pezzo con la mano d'Adriana, e non pensavo, ahimè non pensavo più a nulla! Tenevo a quella manina un lungo discorso intenso stringente, e pur carezzevole, che essa ascoltava tremante e abbandonata; già! l'avevo costretta a cedermi le dita, a intrecciarle con le mie. Un'ardente ebbrezza mi aveva preso, che godeva dello spasimo che le costava lo sforzo di reprimer la sua foga smaniosa per esprimersi invece con le maniere d'una dolce tenerezza come voleva il candore di quella timida anima soave. Ora, in tempo che le nostre mani facevano questo discorso fitto fitto, io cominciai ad avvertire come uno strofinio alla traversa, tra le due gambe posteriori della seggiola; e mi turbai. Papiano non poteva col piede arrivare fin là; e, quand'anche, la traversa fra le gambe anteriori gliel'avrebbe impedito. Che si fosse alzato dal tavolino e fosse venuto dietro alla mia seggiola? Ma, in questo caso, la signora Candida, se non era proprio scema, avrebbe dovuto avvertirlo. Prima di comunicare a gli altri il fenomeno, avrei voluto in qualche modo spiegarmelo; ma poi pensai che, avendo ottenuto ciò che mi premeva, ora, quasi per obbligo mi conveniva secondar la frode, senz'altro indugio, per non irritare maggiormente Papiano. E avviai a dire quel che sentivo. - Davvero? - esclamò Papiano, dal suo posto, con una meraviglia che mi parve sincera. Né minor meraviglia dimostrò la signorina Caporale. Sentii rizzarmi i capelli su la fronte. Dunque, quel fenomeno era vero? - Strofinìo? - domandò ansiosamente il signor Anselmo. - Come sarebbe? come sarebbe? - Ma sì! - confermai, quasi stizzito. - E séguita! Come se ci fosse qua dietro un cagnolino... ecco! Un alto scoppio di risa accolse questa mia spiegazione. - Ma è Minerva! è Minerva! - gridò Pepita Pantogada. - Chi è Minerva? - domandai, mortificato. - Ma la mia cagnetta! - riprese quella, ridendo ancora. - La viechia mia, segnore, che se grata asì soto tute le sedie. Con permisso! con permisso! Il Bernaldez accese un altro fiammifero e Pepita s'alzò per prendere quella cagnetta, che si chiamava Minerva, e accucciarsela in grembo. - Ora mi spiego, - disse contrariato il signor Anselmo, - ora mi spiego la irritazione di Max. C'è poca serietà, questa sera, ecco! Per il signor Anselmo, forse sì: ma - a dir vero - non ce ne fu molta di più per noi nelle sere successive, rispetto allo spiritismo, s'intende. Chi poté più badare alle prodezze di Max nel buio? Il tavolino scricchiolava, si moveva, parlava con picchi sodi o lievi; altri picchi s'udivano su le cartelle delle nostre seggiole e, or qua or là su i mobili della camera, e raspamenti, strascichii e altri rumori; strane luci fosforiche, come fuochi fatui, si accendevano nell'aria per un tratto vagolando, e anche il lenzuolo si rischiarava e si gonfiava come una vela; e un tavolinetto porta-sigari si fece parecchie passeggiatine per la camera e una volta finanche balzò sul tavolino intorno al quale sedevamo in catena; e la chitarra come se avesse messo le ali, volò dal cassettone su cui era posata e venne a strimpellar su noi... Mi parve però che Max manifestasse meglio le sue eminenti facoltà musicali coi sonaglioli d'un collaretto da cane che a un certo punto fu messo al collo della signorina Caporale; il che parve al signor Anselmo uno scherzo affettuoso e graziosissimo di Max; ma la signorina Caporale non lo gradì molto. Era entrato evidentemente in iscena, protetto dal bujo, Scipione, il fratello di Papiano, con istruzioni particolarissime. Costui era davvero epilettico, ma non così idiota come il fratello Terenzio e lui stesso volevano dare a intendere. Con la lunga abitudine dell'oscurità, doveva aver fatto l'occhio a vederci al bujo. In verità, non potrei dire fino a che punto egli si dimostrasse destro in quelle frodi congegnate avanti col fratello e con la Caporale; per noi, cioè per me e per Adriana, per Pepita e il Bernaldez, poteva far quello che gli piaceva e tutto andava bene comunque lo facesse: lì, egli non doveva contentare che il signor Anselmo e la signora Candida; e pareva vi riuscisse a meraviglia. È vero bensì, che né l'uno né l'altra erano di difficile contentatura. Oh, il signor Anselmo gongolava di gioja; pareva in certi momenti un ragazzetto al teatrino delle marionette; e a certe sue esclamazioni puerili io soffrivo, non solo per l'avvilimento che mi cagionava il vedere un uomo non certamente sciocco, dimostrarsi tale fino all'inverosimile; ma anche perché Adriana mi faceva comprendere che provava rimorso a godere così a scapito della serietà del padre, approfittandosi della ridicola dabbenaggine di lui. Questo solo turbava di tratto in tratto la nostra gioja. Eppure, conoscendo Papiano, avrebbe dovuto nascermi il sospetto che se egli si rassegnava a lasciarmi accanto Adriana e, contrariamente a' miei timori non ci faceva mai disturbare dallo spirito di Max, anzi pareva che ci favorisse e ci proteggesse, doveva aver fatto qualche altra pensata. Ma era tale in quei momenti la gioja che mi procurava la libertà indisturbata nel bujo, che questo sospetto non mi s'affacciò affatto. - No! - strillo a un certo punto la signorina Pantogada. E subito il signor Anselmo: - Dica, dica, signorina! che è stato? che ha sentito? Anche il Bernaldez la spinse a dire, premurosamente; e allora Pepita: - Aquì, su un lado, una carecia... - Con la mano? - domandò il Paleari. - Delicata, è vero? Fredda, furtiva e delicata... Oh, Max, se vuole, sa esser gentile con le donne! Vediamo un po', Max, potresti rifar la carezza alla signorina? - Aquì està! aquì esta! - si mise a gridare subito Pepita ridendo. - Che vuol dire? - domandò il signor Anselmo. - Rifà, rifà... m'acareccia! - E un bacio, Max? - propose allora il Paleari. - No! - strillò Pepita, di nuovo. Ma un bel bacione sonoro le fu scoccato su la guancia. Quasi involontariamente io mi recai allora la mano di Adriana alla bocca; poi, non contento, mi chinai a cercar la bocca di lei, e così il primo bacio, bacio lungo e muto, fu scambiato fra noi. Che seguì? ci volle un pezzo, prima ch'io smarrito di confusione e di vergogna, potessi riavermi in quell'improvviso disordine. S'erano accorti di quel nostro bacio? Gridavano. Uno, due fiammiferi, accesi; poi anche la candela, quella stessa che stava entro il lanternino dal vetro rosso. E tutti in piedi! Perché? Perché? Un gran colpo, un colpo formidabile, come vibrato da un pugno di gigante invisibile, tonò sul tavolino, così, in piena luce. Allibimmo tutti e, più di ogni altro, Papiano e la signorina Caporale. - Scipione! Scipione! - chiamò Terenzio. L'epilettico era caduto per terra e rantolava stranamente. - A sedere! - gridò il signor Anselmo. - È caduto in trance anche lui! Ecco, ecco, il tavolino si muove, si solleva, si solleva... La levitazione! Bravo, Max! Evviva! E davvero il tavolino, senza che nessuno lo toccasse si levò alto più d'un palmo dal suolo e poi ricadde pesantemente. La Caporale, livida, tremante, atterrita, venne a nascondere la faccia sul mio petto. La signorina Pantogada e la governante scapparono via dalla camera, mentre il Paleari gridava irritatissimo: - No qua, perbacco! Non rompete la catena! Ora viene il meglio! Max! Max! - Ma che Max! - esclamò Papiano scrollandosi alla fine dal terrore che lo teneva inchiodato e accorrendo al fratello per scuoterlo e richiamarlo in sé. Il ricordo del bacio fu per il momento soffocato in me dallo stupore per quella rivelazione veramente strana e inesplicabile, a cui avevo assistito. Se, come sosteneva il Paleari, la forza misteriosa che aveva agito in quel momento alla luce, sotto gli occhi miei, proveniva da uno spirito invisibile evidentemente, questo spirito non era quello di Max: bastava guardar Papiano e la signorina Caporale per convincersene. Quel Max, lo avevano inventato loro. Chi dunque aveva agito? chi aveva avventato sul tavolino quel pugno formidabile? Tante cose lette nei libri del Paleari mi balzarono in tumulto alla mente; e, con un brivido, pensai a quello sconosciuto che s'era annegato nella gora del molino alla Stìa a cui io avevo tolto il compianto de' suoi e degli estranei. Se fosse lui! dissi tra me. Se fosse venuto a trovarmi, qua, per vendicarsi, svelando ogni cosa... Il Paleari intanto, che - solo - non aveva provato né meraviglia né sgomento non riusciva ancora a capacitarsi come un fenomeno così semplice e comune quale la levitazione del tavolino, ci avesse tanto impressionato, dopo quel po' po' di meraviglie a cui avevamo precedentemente assistito. Per lui contava ben poco che il fenomeno si fosse manifestato alla luce. Piuttosto non sapeva spiegarsi come mai Scipione si trovasse là, in camera mia, mentr'egli lo credeva a letto. - Mi fa specie, - diceva - perché di solito questo poveretto non si cura di nulla. Ma si vede che queste nostre sedute misteriose gli han destato una certa curiosità: sarà venuto a spiare sarà entrato furtivamente, e allora... pàffete, acchiappato! Perché e innegabile, sa, signor Meis che i fenomeni straordinarii della medianità traggono in gran parte origine dalla nevrosi epilettica, catalettica e isterica. Max prende da tutti, sottrae anche a noi buona parte d'energia nervosa, e se ne vale per la produzione dei fenomeni. È accertato! Non si sente anche lei, difatti, come se le avessero sottratto qualche cosa? - Ancora no, per dire la verità. Quasi fino all'alba mi rivoltai sul letto, fantasticando di quell'infelice, sepolto nel cimitero di Miragno, sotto il mio nome. Chi era? Donde veniva? Perché si era ucciso? Forse voleva che quella sua triste fine si sapesse: era stata forse riparazione, espiazione... e io me n'ero approfittato! più d'una volta, al bujo - lo confesso - gelai di paura. Quel pugno, lì, sul tavolino, in camera mia, non lo avevo udito io solo. Lo aveva scagliato lui? E non era egli ancor lì, nel silenzio, presente e invisibile, accanto a me? Stavo in orecchi, se m'avvenisse di cogliere qualche rumore nella camera. Poi m'addormentai e feci sogni paurosi. Il giorno appresso aprii le finestre alla luce. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Quindicesimo Io e l'ombra mia. Mi è avvenuto più volte, svegliandomi nel cuor della notte la notte, in questo caso non dimostra veramente d'aver cuore, mi è avvenuto di provare al bujo nel silenzio, una strana meraviglia, uno strano impaccio al ricordo di qualche cosa fatta durante il giorno, alla luce, senz'abbadarci; e ho domandato allora a me stesso se, a determinar le nostre azioni non concorrano anche i colori, la vista delle cose circostanti, il vario frastuono della vita. Ma sì, senza dubbio; e chi sa quant'altre cose! Non viviamo noi, secondo il signor Anselmo, in relazione con l'universo? Ora sta a vedere quante sciocchezze questo maledetto universo ci fa commettere di cui poi chiamiamo responsabile la misera coscienza nostra, tirata da forze esterne, abbagliata da una luce che è fuor di lei. E, all'incontro, quante deliberazioni prese, quanti disegni architettati quanti espedienti macchinati durante la notte non appajono poi vani e non crollano e non sfumano alla luce del giorno? Com'altro è il giorno, altro la notte, così forse una cosa siamo noi di giorno altra di notte: miserabilissima cosa, ahimè, così di notte come di giorno. So che, aprendo dopo quaranta giorni le finestre della mia camera, io non provai alcuna gioja nel riveder la luce. Il ricordo di ciò che avevo fatto in quei giorni al bujo me la offuscò orribilmente. Tutte le ragioni e le scuse e le persuasioni che in quel bujo avevano avuto il loro peso e il loro valore non ne ebbero più alcuno, appena spalancate le finestre, o ne ebbero un altro al tutto opposto. E invano quel povero me che per tanto tempo se n'era stato con le finestre chiuse e aveva fatto di tutto per alleviarsi la noja smaniosa della prigionia ora - timido come un cane bastonato - andava appresso a quell'altro me che aveva aperte le finestre e si destava alla luce del giorno, accigliato, severo, impetuoso; invano cercava di stornarlo dai foschi pensieri, inducendolo a compiacersi piuttosto, dinanzi allo specchio del buon esito dell'operazione e della barba ricresciuta e anche del pallore che in qualche modo m'ingentiliva l'aspetto. Imbecille, che hai fatto? che hai fatto? Che avevo fatto? Niente, siamo giusti! Avevo fatto all'amore. Al bujo - era colpa mia? - non avevo veduto più ostacoli, e avevo perduto il ritegno che m'ero imposto. Papiano voleva togliermi Adriana; la signorina Caporale me l'aveva data, me l'aveva fatta sedere accanto, e s'era buscato un pugno sulla bocca, poverina; io soffrivo, e - naturalmente - per quelle sofferenze credevo com'ogni altro sciagurato leggi uomo d'aver diritto a un compenso e - poiché l'avevo allato - me l'ero preso; lì si facevano gli esperimenti della morte, e Adriana, accanto a me, era la vita, la vita che aspetta un bacio per schiudersi alla gioja; ora Manuel Bernaldez aveva baciato al bujo la sua Pepita, e allora anch'io... - Ah! Mi buttai su la poltrona, con le mani su la faccia. Mi sentivo fremere le labbra al ricordo di quel bacio. Adriana! Adriana! Che speranze le avevo acceso in cuore con quel bacio? Mia sposa, è vero? Aperte le finestre, festa per tutti! Rimasi, non so per quanto tempo, li su quella poltrona, a pensare ora con gli occhi sbarrati, ora restringendomi tutto in me, rabbiosamente, come per schermirmi da un fitto spasimo interno. Vedevo finalmente: vedevo in tutta la sua crudezza la frode della mia illusione: che cos'era in fondo ciò che m'era sembrata la più grande delle fortune nella prima ebbrezza della mia liberazione. Avevo già sperimentato come la mia libertà, che a principio m'era parsa senza limiti, ne avesse purtroppo nella scarsezza del mio denaro; poi m'ero anche accorto ch'essa più propriamente avrebbe potuto chiamarsi solitudine e noja e che mi condannava a una terribile pena: quella della compagnia di me stesso; mi ero allora accostato agli altri; ma il proponimento di guardarmi bene dal riallacciare, foss'anche debolissimamente, le fila recise, a che era valso? Ecco: s'erano riallacciate da sé, quelle fila; e la vita, per quanto io, già in guardia, mi fossi opposto, la vita mi aveva trascinato con la sua foga irresistibile: la vita che non era più per me. Ah, ora me n'accorgevo veramente, ora che non potevo più con vani pretesti, con infingimenti quasi puerili, con pietose meschinissime scuse impedirmi di assumer coscienza del mio sentimento per Adriana attenuare il valore delle mie intenzioni, delle mie parole, de' miei atti. Troppe cose, senza parlare, le avevo detto, stringendole la mano, inducendola a intrecciar con le mie le sue dita; e un bacio, un bacio infine aveva suggellato il nostro amore. Ora, come risponder coi fatti alla promessa? Potevo far mia Adriana? Ma nella gora del molino, là alla Stìa, ci avevano buttato me quelle due buone donne Romilda e la vedova Pescatore,- non ci s'eran mica buttate loro! E libera dunque era rimasta lei, mia moglie; non io, che m'ero acconciato a fare il morto, lusingandomi di poter diventare un altro uomo, vivere un'altra vita. Un altr'uomo, sì ma a patto di non far nulla. E che uomo dunque? Un'ombra d'uomo! E che vita? Finché m'ero contentato di star chiuso in me e di veder vivere gli altri, sì avevo potuto bene o male salvar l'illusione ch'io stessi vivendo un'altra vita; ma ora che a questa m'ero accostato fino a cogliere un bacio da due care labbra, ecco, mi toccava a ritrarmene inorridito come se avessi baciato Adriana con le labbra d'un morto d'un morto che non poteva rivivere per lei! Labbra mercenarie, sì, avrei potuto baciarne; ma che sapor di vita in quelle labbra? Oh, se Adriana, conoscendo il mio strano caso... Lei? No... no... che! neanche a pensarci! Lei, così pura, così timida... Ma se pur l'amore fosse stato in lei più forte di tutto, più forte d'ogni riguardo sociale... ah povera Adriana, e come avrei potuto io chiuderla con me nel vuoto della mia sorte farla compagna d'un uomo che non poteva in alcun modo dichiararsi e provarsi vivo? Che fare? che fare? Due colpi all'uscio mi fecero balzar dalla poltrona. Era lei, Adriana Per quanto con uno sforzo violento cercassi di arrestare in me il tumulto dei sentimenti non potei impedire che non le apparissi almeno turbato. Turbata era anche lei, ma dal pudore, che non le consentiva di mostrarsi lieta come avrebbe voluto, di rivedermi finalmente guarito, alla luce, e contento... No? Perché no? Alzò appena gli occhi a guardarmi; arrossì; mi porse una busta: - Ecco, per lei... - Una lettera? - Non credo. Sarà la nota del dottor Ambrosini. Il servo vuol sapere se c'è risposta. Le tremava la voce. Sorrise. - Subito, - diss'io; ma un'improvvisa tenerezza mi prese, - comprendendo ch'ella era venuta con la scusa di quella nota per aver da me una parola che la raffermasse nelle sue speranze; un'angosciosa, profonda pietà mi vinse, pietà di lei e di me, pietà crudele, che mi spingeva irresistibilmente a carezzarla a carezzare in lei il mio dolore, il quale soltanto in lei, che pur ne era la causa, poteva trovar conforto. E pur sapendo che mi sarei compromesso ancor più, non seppi resistere: le porsi ambo le mani. Ella, fiduciosa, ma col volto in fiamme, alzò pian piano sue e le pose sulle mie. Mi attirai allora la sua testina bionda sul petto e le passai una mano su i capelli. - Povera Adriana! - Perché? - mi domandò, sotto la carezza. - Non siamo contenti? - Sì... - E allora perché povera? Ebbi in quel momento un impeto di ribellione, fui tentato di svelarle tutto, di risponderle: Perché? senti io ti amo, e non posso, non debbo amarti! Se tu vuoi però... Ma dàlli! Che poteva volere quella mite creatura? Mi premetti forte sul petto la sua testina, e sentii che sarei stato molto più crudele se dalla gioja suprema a cui ella, ignara si sentiva in quel punto inalzata dall'amore, io l'avessi fatta precipitare nell'abisso della disperazione ch'era in me. - Perché, - dissi, lasciandola, - perché so tante cose, per cui lei non può esser contenta... Ebbe come uno smarrimento penosissimo, nel vedersi, così d'un tratto, sciolta dalle mie braccia. Si aspettava forse, dopo quelle carezze, che io le dessi del tu? Mi guardò e, notando la mia agitazione, domandò esitante: - Cose... che sa lei... per sé, o qui... di casa mia? Le risposi col gesto: Qui, qui per togliermi la tentazione che di punto in punto mi vinceva, di parlare, di aprirmi con lei. L'avessi fatto! Cagionandole subito quell'unico, forte dolore gliene avrei risparmiato altri, e io non mi sarei cacciato in nuovi e più aspri garbugli. Ma troppo recente era allora la mia triste scoperta, avevo ancor bisogno d'approfondirla bene e l'amore e la pietà mi toglievano il coraggio d'infrangere così d'un tratto le speranze di lei e la mia vita stessa cioè quell'ombra d'illusione che di essa, finché tacevo, poteva ancora restarmi. Sentivo poi quanto odiosa sarebbe stata la dichiarazione che avrei dovuto farle, che io, cioè, avevo moglie ancora. Sì! sì! Svelandole che non ero Adriano Meis io tornavo ad essere Mattia Pascal MORTO E ANCORA AMMOGLIATO! Come si possono dire siffatte cose? Era il colmo, questo, della persecuzione che una moglie possa esercitare sul proprio marito: liberarsene lei riconoscendolo morto nel cadavere d'un povero annegato, e pesare ancora, dopo la morte, su lui, addosso a lui, così. Io avrei potuto ribellarmi è vero, dichiararmi vivo, allora... Ma chi, al posto mio, non si sarebbe regolato come me? Tutti, tutti, come me, in quel punto, nei panni miei, avrebbero stimato certo una fortuna potersi liberare in un modo così inatteso insperato, insperabile, della moglie, della suocera, dei debiti, d'un'egra e misera esistenza come quella mia. Potevo mai pensare, allora, che neanche morto mi sarei liberato della moglie? lei, sì, di me, e io no di lei? e che la vita che m'ero veduta dinanzi libera libera libera, non fosse in fondo che una illusione la quale non poteva ridursi in realtà, se non superficialissimamente, e più schiava che mai schiava delle finzioni, delle menzogne che con tanto disgusto m'ero veduto costretto a usare schiava del timore d'essere scoperto, pur senza aver commesso alcun delitto? Adriana riconobbe che non aveva in casa, veramente, di che esser contenta; ma ora... E con gli occhi e con un mesto sorriso mi domandò se mai per me potesse rappresentare un ostacolo ciò che per lei era cagione di dolore. No, è vero? chiedeva quello sguardo e quel mesto sorriso. - Oh, ma paghiamo il dottor Ambrosini! - esclamai, fingendo di ricordarmi improvvisamente della nota e del servo che attendeva di là. Lacerai la busta e, senza por tempo in mezzo, sforzandomi d'assumere un tono scherzoso: - Seicento lire! - dissi. - Guardi un po', Adriana: la Natura fa una delle sue solite stramberie; per tanti anni mi condanna a portare un occhio, diciamo così, disobbediente; io soffro dolori e prigionia per correggere lo sbaglio di lei, e ora per giunta mi tocca a pagare. Le sembra giusto? Adriana sorrise con pena. - Forse, - disse, - il dottor Ambrosini non sarebbe contento se lei gli rispondesse di rivolgersi alla Natura per il pagamento. Credo che si aspetti anche d'esser ringraziato, perché l'occhio... - Le par che stia bene? Ella si sforzò a guardarmi, e disse piano, riabbassando subito gli occhi: - Sì... Pare un altro... - Io o l'occhio? - Lei. - Forse con questa barbaccia... - No... Perché? Le sta bene... Me lo sarei cavato con un dito, quell'occhio! Che m'importava più d'averlo a posto? - Eppure, - dissi, - forse esso, per conto suo, era più contento prima. Ora mi dà un certo fastidio... Basta. Passerà! Mi recai allo stipetto a muro, in cui tenevo il denaro. Allora Adriana accennò di volersene andare; io stupido, la trattenni; ma, già, come potevo prevedere? In tutti gl'impicci miei, grandi e piccini, sono stato, come s'è visto, soccorso sempre dalla fortuna. Ora ecco com'essa, anche questa volta, mi venne in ajuto. Facendo per aprire lo stipetto, notai che la chiave non girava entro la serratura: spinsi appena appena e subito, lo sportellino cedette: era aperto! - Come! - esclamai. - Possibile ch'io l'abbia lasciato così? Notando il mio improvviso turbamento, Adriana era diventata pallidissima. La guardai, e: - Ma qui... guardi, signorina, qui qualcuno ha dovuto metter le mani! C'era dentro lo stipetto un gran disordine: i miei biglietti di banca erano stati tratti dalla busta di cuojo in cui li tenevo custoditi, ed erano lì sul palchetto sparpagliati. Adriana si nascose il volto con le mani, inorridita. Io raccolsi febbrilmente quei biglietti e mi diedi a contarli. - Possibile? - esclamai, dopo aver contato, passandomi le mani tremanti su la fronte ghiaccia di sudore. Adriana fu per mancare, ma si sorresse a un tavolinetto lì presso e domandò con una voce che non mi parve più la sua: - Hanno rubato? - Aspetti... aspetti... Com'è possibile? - dissi io. E mi rimisi a contare, sforzando rabbiosamente le dita e la carta, come se a furia di stropicciare, potessero da quei biglietti venir fuori gli altri che mancavano. - Quanto? - mi domandò ella, scontraffatta dall'orrore, dal ribrezzo, appena ebbi finito di contare. - Dodici... dodici mila lire... - balbettai. - Erano sessantacinque... sono cinquantatré! Conti lei... Se non avessi fatto a tempo a sorreggerla, la povera Adriana sarebbe caduta per terra, come sotto una mazzata. Tuttavia, con uno sforzo supremo, ella poté riaversi ancora una volta, e singhiozzando, convulsa cercò di sciogliersi da me che volevo adagiarla su la poltrona e fece per spingersi verso l'uscio: - Chiamo il babbo! chiamo il babbo! - No! - le gridai trattenendola e costringendola a sedere. - Non si agiti così, per carità! Lei mi fa più male... Io non voglio, non voglio! Che c'entra lei? Per carità, si calmi. Mi lasci prima accertare, perché... sì, lo stipetto era aperto, ma io non posso, non voglio credere ancora a un furto così ingente... Stia buona, via! E daccapo, per un ultimo scrupolo, tornai a contare i biglietti; pur sapendo di certo che tutto il mio denaro stava lì, in quello stipetto, mi diedi a rovistare da per tutto anche dove non era in alcun modo possibile ch'io avessi lasciato una tal somma, tranne che non fossi stato colto da un momento di pazzia. E per indurmi a quella ricerca che m'appariva a mano a mano sempre più sciocca e vana mi sforzavo di credere inverosimile l'audacia del ladro. Ma Adriana, quasi farneticando, con le mani sul volto, con la voce rotta dai singhiozzi: - E inutile! è inutile! - gemeva. - Ladro... ladro... anche ladro!... Tutto congegnato avanti... Ho sentito, nel bujo... m'è nato il sospetto... ma non volli credere ch'egli potesse arrivare fino a tanto... Papiano, sì: il ladro non poteva esser altri che lui; lui, per mezzo del fratello, durante quelle sedute spiritiche... - Ma come mai, - gemette ella, angosciata, - come mai teneva lei tanto denaro, così, in casa? Mi voltai a guardarla, inebetito. Che risponderle? Potevo dirle che per forza, nella condizione mia dovevo tener con me il denaro? potevo dirle che mi era interdetto d'investirlo in qualche modo, d'affidarlo a qualcuno? che non avrei potuto neanche lasciarlo in deposito in qualche banca, giacché se poi per caso fosse sorta qualche difficoltà non improbabile per ritirarlo non avrei più avuto modo di far riconoscere il mio diritto su esso? E, per non apparire stupito, fui crudele: - Potevo mai supporre? - dissi. Adriana si coprì di nuovo il volto con le mani, gemendo straziata: - Dio! Dio! Dio! Lo sgomento che avrebbe dovuto assalire il ladro nel commettere il furto invase me, invece, al pensiero di ciò che sarebbe avvenuto. Papiano non poteva certo supporre ch'io incolpassi di quel furto il pittore spagnuolo o il signor Anselmo la signorina Caporale o la serva di casa o lo spirito di Max: doveva esser certo che avrei incolpato lui lui e il fratello: eppure, ecco, ci s'era messo, quasi sfidandomi. E io? che potevo far io? Denunziarlo? E come? Ma niente, niente, niente! io non potevo far niente! ancora una volta, niente! Mi sentii atterrato, annichilito. Era la seconda scoperta, in quel giorno! Conoscevo il ladro, e non potevo denunziarlo. Che diritto avevo io alla protezione della legge? Io ero fuori d'ogni legge. Chi ero io? Nessuno! Non esistevo io, per la legge. E chiunque, ormai, poteva rubarmi; e io, zitto! Ma, tutto questo, Papiano non poteva saperlo. E dunque? - Come ha potuto farlo? - dissi quasi tra me. - Da che gli è potuto venire tanto ardire? Adriana levò il volto dalle mani e mi guardò stupita, come per dire: E non lo sai? - Ah, già! - feci, comprendendo a un tratto. - Ma lei lo denunzierà! - esclamò ella, levandosi in piedi. - Mi lasci, la prego, mi lasci chiamare il babbo... Lo denunzierà subito! Feci in tempo a trattenerla ancora una volta. Non ci mancava altro, che ora, per giunta Adriana mi costringesse a denunziare il furto! Non bastava che mi avessero rubato, come niente, dodici mila lire? Dovevo anche temere che il furto si conoscesse; pregare, scongiurare Adriana che non lo gridasse forte, non lo dicesse a nessuno, per carità? Ma che! Adriana - e ora lo intendo bene - non poteva assolutamente permettere che io tacessi e obbligassi anche lei al silenzio non poteva in verun modo accettare quella che pareva una mia generosità per tante ragioni: prima per il suo amore, poi per l'onorabilità della sua casa, e anche per me e per l'odio ch'ella portava al cognato. Ma in quel frangente, la sua giusta ribellione mi parve proprio di più: esasperato le gridai: - Lei si starà zitta: gliel'impongo! Non dirà nulla a nessuno, ha capito? Vuole uno scandalo? - No! no! - s'affrettò a protestare, piangendo, la povera Adriana. - Voglio liberar la mia casa dall'ignominia di quell'uomo! - Ma egli negherà! - incalzai io. - E allora, lei, tutti di casa innanzi al giudice... Non capisce? - Si, benissimo! - rispose Adriana con fuoco, tutta vibrante di sdegno. - Neghi, neghi pure! Ma noi, per conto nostro, abbiamo altro, creda, da dire contro di lui. Lei lo denunzii, non abbia riguardo, non tema per noi... Ci farà un bene, creda, un gran bene! Vendicherà la povera sorella mia... Dovrebbe intenderlo, signor Meis, che mi offenderebbe, se non lo facesse. Io voglio, voglio che lei lo denunzii. Se non lo fa lei, lo farò io! Come vuole che io rimanga con mio padre sotto quest'onta! No! no! no! E poi... Me la strinsi fra le braccia: non pensai più al denaro rubato, vedendola soffrire così smaniare, disperata: e le promisi che avrei fatto com'ella voleva purché si calmasse. No, che onta? non c'era alcuna onta per lei, né per il suo babbo; io sapevo su chi ricadeva la colpa di quel furto; Papiano aveva stimato che il mio amore per lei valesse bene dodicimila lire, e io dovevo dimostrargli di no? Denunziarlo? Ebbene, sì, l'avrei fatto, non per me, ma per liberar la casa di lei da quel miserabile: sì, ma a un patto: che ella prima di tutto si calmasse, non piangesse più così, via! via! e poi, che mi giurasse su quel che aveva di più caro al mondo, che non avrebbe parlato a nessuno, a nessuno, di quel furto, se prima io non consultavo un avvocato per tutte le conseguenze che in tanta sovreccitazione, né io né lei potevamo prevedere. - Me lo giura? Su ciò che ha di più caro? Me lo giurò, e con uno sguardo, tra le lagrime, mi fece intendere su che cosa me lo giurava, che cosa avesse di più caro. Povera Adriana! Rimasi lì, solo, in mezzo alla camera, sbalordito, vuoto, annientato, come se tutto il mondo per me si fosse fatto vano. Quanto tempo passò prima ch'io mi riavessi? E come mi riebbi? Scemo... scemo!... Come uno scemo, andai a osservare lo sportello dello stipetto, per vedere se non ci fosse qualche traccia di violenza. No: nessuna traccia: era stato aperto pulitamente, con un grimaldello, mentr'io custodivo con tanta cura in tasca la chiave. - E non si sente lei, - mi aveva domandato il Paleari alla fine dell'ultima seduta - non si sente lei come se le avessero sottratto qualche cosa? Dodici mila lire! Di nuovo il pensiero della mia assoluta impotenza, della mia nullità, mi assalì, mi schiacciò. Il caso che potessero rubarmi e che io fossi costretto a restar zitto e finanche con la paura che il furto fosse scoperto come se l'avessi commesso io e non un ladro a mio danno, non mi s'era davvero affacciato alla mente. Dodici mila lire? Ma poche! poche! Possono rubarmi tutto, levarmi fin la camicia di dosso; e io, zitto! Che diritto ho io di parlare? La prima cosa che mi domanderebbero, sarebbe questa: E voi chi siete? Donde vi era venuto quel denaro? Ma senza denunziarlo... vediamo un po'! se questa sera io lo afferro per il collo e gli grido: Qua subito il denaro che hai tolto di là, dallo stipetto, pezzo di ladro!. Egli strilla; nega; può forse dirmi: Sissignore, eccolo qua, l'ho preso per isbaglio... E allora? Ma c'è il caso che mi dia anche querela per diffamazione. Zitto, dunque, zitto! M'è sembrata una fortuna l'esser creduto morto? Ebbene, e sono morto davvero. Morto? Peggio che morto; me l'ha ricordato il signor Anselmo: i morti non debbono più morire, e io sì: io sono ancora vivo per la morte e morto per la vita. Che vita infatti può esser più la mia? La noja di prima, la solitudine, la compagnia di me stesso? Mi nascosi il volto con le mani; caddi a sedere su la poltrona. Ah, fossi stato almeno un mascalzone! avrei potuto forse adattarmi a restar così, sospeso nell'incertezza della sorte abbandonato al caso, esposto a un rischio continuo, senza base, senza consistenza. Ma io? Io, no. E che fare, dunque? Andarmene via? E dove? E Adriana? Ma che potevo fare per lei? Nulla... nulla... Come andarmene però così, senz'alcuna spiegazione, dopo quanto era accaduto? Ella ne avrebbe cercato la causa in quel furto; avrebbe detto: E perché ha voluto salvare il reo, e punir me innocente? Ah no, no, povera Adriana! Ma, d'altra parte, non potendo far nulla come sperare di rendere men trista la mia parte verso di lei? Per forza dovevo dimostrarmi inconseguente e crudele. L'inconseguenza, la crudeltà erano della mia stessa sorte, e io per il primo ne soffrivo. Fin Papiano, il ladro, commettendo il furto, era stato più conseguente e men crudele di quel che pur troppo avrei dovuto dimostrarmi io. Egli voleva Adriana, per non restituire al suocero la dote della prima moglie: io avevo voluto togliergli Adriana? e dunque la dote bisognava che la restituissi io, al Paleari. Per ladro, conseguentissimo! Ladro? Ma neanche ladro: perché la sottrazione, in fondo, sarebbe stata più apparente che reale: infatti, conoscendo egli l'onestà di Adriana non poteva pensare ch'io volessi farne la mia amante: volevo certo farla mia moglie: ebbene allora avrei riavuto il mio denaro sotto forma di dote d'Adriana e per di più avrei avuto una mogliettina saggia e buona: che cercavo di più? Oh, io ero sicuro che, potendo aspettare, e se Adriana avesse avuto la forza di serbare il segreto avremmo veduto Papiano attener la promessa di restituire, anche prima dell'anno di comporto, la dote della defunta moglie. Quel denaro, è vero, non poteva più venire a me, perché Adriana non poteva esser mia: ma sarebbe andato a lei se ella ora avesse saputo tacere, seguendo il mio consiglio, e se io mi fossi potuto trattenere ancora per qualche po' di tempo lì. Molta arte, molta arte avrei dovuto adoperare, e allora Adriana, se non altro ci avrebbe forse guadagnato questo: la restituzione della sua dote. M'acquietai un po', almeno per lei, pensando così. Ah, non per me! Per me rimaneva la crudezza della frode scoperta, quella de la mia illusione di fronte a cui era nulla il furto delle dodici mila lire, era anzi un bene, se poteva risolversi in un vantaggio per Adriana. Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell'esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa a cui mi ero già abituato, in cui avevo trovato un po' di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s'affisarono su l'ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l'ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l'ombra, zitta. L'ombra d'un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. - Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, si: alza un'anca! alza un'anca! Scoppiai a ridere d'un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l'ombra, meco, dinanzi. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, Sotto i piedi de' viandanti, voluttuosamente. Una smania mala mi aveva preso, quasi adunghiandomi il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora. E se mi metto a correre, pensai, mi seguirà!. Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma si! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell'ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la sua ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell'ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell'ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch'era la testa di un'ombra, e non l'ombra d'una testa. Proprio così! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de' viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai. Rientrando in casa... Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Sedicesimo Il Ritratto di Minerva. Già prima che mi fosse aperta la porta indovinai che qualcosa di grave doveva essere accaduto in casa: sentivo gridare Papiano e il Paleari. Mi venne incontro, tutta sconvolta, la Caporale: - È dunque vero? Dodici mila lire? M'arrestai, ansante, smarrito. Scipione Papiano, l'epilettico, attraversò in quel momento la saletta d'ingresso scalzo, con le scarpe in mano, pallidissimo, senza giacca; mentre il fratello strillava di là: - E ora denunzii! denunzii! Subito una fiera stizza m'assalì contro Adriana che non ostante il divieto, non ostante il giuramento, aveva parlato. - Chi l'ha detto? - gridai alla Caporale. - Non è vero niente: ho ritrovato il denaro! La Caporale mi guardò stupita: - Il denaro? Ritrovato? Davvero? Ah, Dio sia lodato! - esclamò, levando le braccia; e corse, seguìta da me, ad annunziare esultante nel salotto da pranzo dove Papiano e il Paleari gridavano e Adriana piangeva: - Ritrovato! ritrovato! Ecco il signor Meis! Ha ritrovato il denaro! - Come! - Ritrovato? - Possibile? Restarono trasecolati tutti e tre; ma Adriana e il padre, col volto in fiamme; Papiano, all'incontro, terreo, scontraffatto. Lo fissai per un istante. Dovevo essere più pallido di lui, e vibravo tutto. Egli abbassò gli occhi, come atterrito, e si lasciò cader dalle mani la giacca del fratello. Gli andai innanzi, quasi a petto, e gli tesi la mano. - Mi scusi tanto; lei, e tutti... mi scusino, - dissi. - No! - gridò Adriana, indignata; ma subito si premé il fazzoletto su la bocca. Papiano la guardò, e non ardì di porgermi la mano. Allora io ripetei: - Mi scusi...- e protesi ancor più la mano, per sentire la sua, come tremava. Pareva la mano d'un morto, e anche gli occhi, torbidi e quasi spenti, parevano d'un morto. - Sono proprio dolente, - soggiunsi, - dello scompiglio, del grave dispiacere che, senza volerlo, ho cagionato. - Ma no... cioè, sì... veramente, - balbettò il Paleari, - ecco, era una cosa che... sì, non poteva essere, perbacco! Felicissimo, signor Meis, sono proprio felicissimo che lei abbia ritrovato codesto denaro, perché... Papiano sbuffò, si passò ambo le mani su la fronte sudata e sul capo e, voltandoci le spalle, si pose a guardare verso il terrazzino. - Ho fatto come quel tale... - ripresi, forzandomi a sorridere. - Cercavo l'asino e c'ero sopra. Avevo le dodici mila lire qua, nel portafogli, con me. Ma Adriana, a questo punto, non poté più reggere: - Ma se lei, - disse, - ha guardato, me presente, da per tutto, anche nel portafogli; se lì, nello stipetto... - Sì, signorina, - la interruppi, con fredda e severa fermezza. - Ma ho cercato male, evidentemente, dal punto che le ho ritrovate... Chiedo anzi scusa a lei in special modo, che per la mia storditaggine, ha dovuto soffrire più degli altri. Ma spero che... - No! no! no! - gridò Adriana, rompendo in singhiozzi e uscendo precipitosamente dalla stanza, seguita dalla Caporale. - Non capisco... - fece il Paleari, stordito. Papiano si voltò, irosamente: - Io me ne vado lo stesso, oggi... Pare che, ormai, non ci sia più bisogno di... di... S'interruppe, come se si sentisse mancare il fiato; volle volgersi a me, ma non gli bastò l'animo di guardarmi in faccia: - Io... io non ho potuto, creda, neanche dire di no... quando mi hanno... qua, preso in mezzo... Mi son precipitato su mio fratello che... nella sua incoscienza... malato com'è... irresponsabile, cioè, credo... chi sa! si poteva immaginare, che... L'ho trascinato qua... Una scena selvaggia! Mi son veduto costretto a spogliarlo... a frugargli addosso... da per tutto... negli abiti, fin nelle scarpe... E lui... ah! Il pianto, a questo punto, gli fece impeto alla gola; gli occhi gli si gonfiarono di lagrime; e, come strozzato dall'angoscia, aggiunse: - Così hanno veduto che... Ma già, se lei... Dopo questo, io me ne vado! - Ma no! Nient'affatto! - diss'io allora, - Per causa mia? Lei deve rimanere qua! Me n'andrò io piuttosto! - Che dice mai, signor Meis? - esclamò dolente, il Paleari. Anche Papiano, impedito dal pianto che pur voleva soffocare, negò con la mano; poi disse: - Dovevo... dovevo andarmene; anzi, tutto questo è accaduto perché io... così, innocentemente... annunziai che volevo andarmene, per via di mio fratello che non si può più tenere in casa... Il marchese, anzi, mi ha dato... - l'ho qua - una lettera per il direttore di una casa di salute a Napoli, dove devo recarmi anche per altri documenti che gli bisognano... E mia cognata allora, che ha per lei... meritatamente, tanto... tanto riguardo... è saltata sù a dire che nessuno doveva muoversi di casa... che tutti dovevamo rimanere qua... perché lei... non so... aveva scoperto... A me, questo! al proprio cognato!... l'ha detto proprio a me... forse perché io, miserabile ma onorato, debbo ancora restituire qua, a mio suocero... - Ma che vai pensando, adesso! - esclamò, interrompendolo, il Paleari. - No! - raffermò fieramente Papiano. - Io ci penso! ci penso bene, non dubitate! E se me ne vado... Povero, povero, povero Scipione! Non riuscendo più a frenarsi, scoppiò in dirotto pianto. - Ebbene, - fece il Paleari, intontito e commosso. - E che c'entra più adesso? - Povero fratello mio! - seguitò Papiano, con tale schianto di sincerità che anch'io mi sentii quasi agitare le viscere della misericordia. Intesi in quello schianto il rimorso, ch'egli doveva provare in quel momento per il fratello, di cui si era servito a cui avrebbe addossato la colpa del furto, se io lo avessi denunziato e a cui poc'anzi aveva fatto patir l'affronto di quella perquisizione. Nessuno meglio di lui sapeva ch'io non potevo, aver ritrovato il danaro ch'egli mi aveva rubato. Quella mia inattesa dichiarazione, che lo salvava proprio nel punto in cui, vedendosi perduto egli accusava il fratello o almeno lasciava intendere - secondo il disegno che doveva aver prima stabilito - che soltanto questi poteva essere l'autore del furto, lo aveva addirittura schiacciato. Ora piangeva per un bisogno irrefrenabile di dare uno sfogo all'animo così tremendamente percosso e fors'anche perché sentiva che non poteva stare, se non così, piangente, di fronte a me. Con quel pianto egli mi si prostrava, mi s'inginocchiava quasi ai piedi, ma a patto ch'io mantenessi la mia affermazione d'aver cioè ritrovato il denaro: che se io mi fossi approfittato di vederlo ora avvilito per tirarmi indietro mi si sarebbe levato contro, furibondo. Egli - era già inteso - non sapeva e non doveva saper nulla di quel furto, e io, con quella mia affermazione, non salvavo che suo fratello il quale, in fin de' conti, ov'io l'avessi denunziato, non avrebbe avuto forse a patir nulla, data la sua infermità; dal canto suo, ecco, egli s'impegnava, come già aveva lasciato intravedere, a restituir la dote al Paleari. Tutto questo mi parve di comprendere da quel suo pianto. Esortato dal signor Anselmo e anche da me, alla fine egli si quietò; disse che sarebbe ritornato presto da Napoli, appena chiuso il fratello nella casa di salute liquidate le sue competenze in un certo negozio che ultimamente aveva avviato colà in società con un suo amico e fatte le ricerche dei documenti che bisognavano al marchese. - Anzi, a proposito, - conchiuse, rivolgendosi a me. - Chi ci pensava più? Il signor marchese mi aveva detto che, se non le dispiace, oggi... insieme con mio suocero e con Adriana... - Ah, bravo, sì! - esclamò il signor Anselmo, senza lasciarlo finire. - Andremo tutti... benissimo! Mi pare che ci sia ragione di stare allegri, ora, perbacco! Che ne dice, signor Adriano? - Per me... - feci io, aprendo le braccia. - E allora, verso le quattro... Va bene? - propose Papiano, asciugandosi definitivamente gli occhi. Mi ritirai in camera. Il mio pensiero corse subito ad Adriana, che se n'era scappata singhiozzando, dopo quella mia smentita. E se ora fosse venuta a domandarmi una spiegazione? Certo non poteva credere neanche lei, ch'io avessi davvero ritrovato il denaro. Che doveva ella dunque supporre? Ch'io, negando a quel modo il furto, avevo voluto punirla del mancato giuramento. Ma perché? Evidentemente perché dall'avvocato, a cui le avevo detto di voler ricorrere per consiglio prima di denunziare il furto avevo saputo che anche lei e tutti di casa sarebbero stati chiamati responsabili di esso. Ebbene, e non mi aveva ella detto che volentieri avrebbe affrontato lo scandalo? Sì: ma io - era chiaro - io non avevo voluto: avevo preferito di sacrificar così dodici mila lire... E dunque, doveva ella credere che fosse generosità da parte mia, sacrifizio per amor di lei? Ecco a quale altra menzogna mi costringeva la mia condizione: stomachevole menzogna, che mi faceva bello di una squisita delicatissima prova d'amore, attribuendomi una generosità tanto più grande, quanto meno da lei richiesta e desiderata. Ma no! Ma no! Ma no! Che andavo fantasticando? A ben altre conclusioni dovevo arrivare, seguendo la logica di quella mia menzogna necessaria e inevitabile. Che generosità! che sacrifizio! che prova d'amore! Avrei potuto forse lusingare più oltre quella povera fanciulla? Dovevo soffocarla, soffocarla, la mia passione; non rivolgere più ad Adriana né uno sguardo né una parola d'amore. E allora? Come avrebbe potuto ella mettere d'accordo quella mia apparente generosità col contegno che d'ora innanzi dovevo impormi di fronte a lei. Io ero dunque tratto per forza a profittar di quel furto ch'ella aveva svelato contro la mia volontà e che io avevo smentito per troncare ogni relazione con lei. Ma che logica era questa? delle due l'una: o io avevo patito il furto, e allora per qual ragione, conoscendo il ladro non lo denunziavo, e ritraevo invece da lei il mio amore, come se anch'ella ne fosse colpevole? o io avevo realmente ritrovato il denaro, e allora perché non seguitavo ad amarla? Sentii soffocarmi dalla nausea, dall'ira, dall'odio per me stesso. Avessi almeno potuto dirle che non era generosità la mia; che io non potevo, in alcun modo, denunziare il furto... Ma dovevo pur dargliene una ragione... Eran forse denari rubati, i miei? Ella avrebbe potuto supporre anche questo... O dovevo dirle ch'ero un perseguitato, un fuggiasco compromesso che doveva viver nell'ombra e non poteva legare alla sua sorte quella d'una donna? Altre menzogne alla povera fanciulla... Ma, d'altra parte, la verità ch'ora appariva a me stesso incredibile una favola assurda, un sogno insensato, la verità potevo io dirgliela? Per non mentire anche adesso, dovevo confessarle d'aver mentito sempre? Ecco a che m'avrebbe condotto la rivelazione del mio stato. E a che pro? Non sarebbe stata né una scusa per me, né un rimedio per lei. Tuttavia, sdegnato, esasperato com'ero in quel momento, avrei forse confessato tutto ad Adriana, se lei invece di mandare la Caporale, fosse entrata di persona in camera mia a spiegarmi perché era venuta meno al giurarnento. La ragione m'era già nota: Papiano stesso me l'aveva detta. La Caporale soggiunse che Adriana era inconsolabile. - E perché? - domandai, con forzata indifferenza. - Perché non crede, - mi rispose, - che lei abbia davvero ritrovato il danaro. Mi nacque lì per lì l'idea che s'accordava, del resto, con le condizioni dell'animo mio con la nausea che provavo di me stesso l'idea di far perdere ad Adriana ogni stima di me perché non mi amasse più dimostrandomele falso, duro, volubile, interessato... Mi sarei punito così del male che le avevo fatto. Sul momento, sì, le avrei cagionato altro male, ma a fin di bene, per guarirla. - Non crede? Come no? - dissi, con un tristo riso, alla Caporale. - Dodici mila lire, signorina... e che son rena? crede ella che sarei così tranquillo, se davvero me le avessero rubate? - Ma Adriana mi ha detto... - si provò ad aggiungere quella. - Sciocchezze! sciocchezze! - troncai io. - È vero, guardi... sospettai per un momento... Ma dissi pure alla signorina Adriana che non credevo possibile il furto... E difatti, via! Che ragione, del resto, avrei io a dire che ho ritrovato il denaro, se non l'avessi davvero ritrovato? La signorina Caporale si strinse ne le spalle. - Forse Adriana crede che lei possa avere qualche ragione per... - Ma no! ma no! - m'affrettai a interromperla. - Si tratta, ripeto, di dodici mila lire, signorina. Fossero state trenta, quaranta lire, eh via!... Non ho di queste idee generose, creda pure... Che diamine! ci vorrebbe un eroe... Quando la signorina Caporale andò via, per riferire ad Adriana le mie parole, mi torsi le mani, me le addentai. Dovevo regolarmi proprio così? Approfittarmi di quel furto, come se con quel denaro rubato volessi pagarla, compensarla delle speranze deluse? Ah, era vile questo mio modo d'agire! Avrebbe certo gridato di rabbia, ella, di là, e mi avrebbe disprezzato... senza comprendere che il suo dolore era anche il mio. Ebbene, così doveva essere! Ella doveva odiarmi, disprezzarmi, com'io mi odiavo e mi disprezzavo. E anzi per inferocire di più contro me stesso, per far crescere il suo disprezzo, mi sarei mostrato ora tenerissimo verso Papiano verso il suo nemico, come per compensarlo a gli occhi di lei del sospetto concepito a suo carico. Sì, sì, e avrei stordito così anche il mio ladro, sì, fino a far credere a tutti ch'io fossi pazzo... E ancora più, ancora più: non dovevamo or ora andare in casa del marchese Giglio? ebbene, mi sarei messo, quel giorno stesso, a far la corte alla signorina Pantogada. - Mi disprezzerai ancor più, così, Adriana! - gemetti, rovesciandomi sul letto. - Che altro, che altro posso fare per te? Poco dopo le quattro, venne a picchiare all'uscio della mia camera il signor Anselmo. - Eccomi, - gli dissi, e mi recai addosso il pastrano. - Son pronto. - Viene così? - mi domandò il Paleari, guardandomi meravigliato. - Perché? - feci io. Ma mi accorsi subito che avevo ancora in capo il berrettino da viaggio, che solevo portare per casa. Me lo cacciai in tasca e tolsi dall'attaccapanni il cappello, mentre il signor Anselmo rideva, rideva come se lui... - Dove va, signor Anselmo? - Ma guardi un po' come stavo per andare anch'io - rispose tra le risa, additandomi le pantofole ai piedi. - Vada, vada di là; c'è Adriana... - Viene anche lei? - domandai. - Non voleva venire, - disse, avviandosi per la sua camera, il Paleari. - Ma l'ho persuasa. Vada: è nel salotto da pranzo, già pronta... Con che sguardo duro, di rampogna, m'accolse in quella stanza la signorina Caporale! Ella che aveva tanto sofferto per amore e che s'era sentita tante volte confortare dalla dolce fanciulla ignara ora che Adriana sapeva, ora che Adriana era ferita, voleva confortarla lei a sua volta, grata, premurosa; e si ribellava contro di me, perché le pareva ingiusto ch'io facessi soffrire una così buona e bella creatura. Lei, sì, lei non era bella e non era buona, e dunque se gli uomini con lei si mostravano cattivi, almeno un'ombra di scusa potevano averla. Ma perché far soffrire così Adriana? Questo mi disse il suo sguardo, e m'invitò a guardar colei ch'io facevo soffrire. Com'era pallida! Le si vedeva ancora negli occhi che aveva pianto. Chi sa che sforzo, nell'angoscia, le era costato il doversi abbigliare per uscire con me... Non ostante l'animo con cui mi recai a quella visita, la figura e la casa del marchese Giglio d'Auletta mi destarono una certa curiosità. Sapevo che egli stava a Roma perché, ormai per la restaurazione del Regno delle Due Sicilie non vedeva altro espediente se non nella lotta per il trionfo del potere temporale: restituita Roma al Pontefice l'unità d'Italia si sarebbe sfasciata, e allora... chi sa! Non voleva arrischiar profezie, il marchese. Per il momento, il suo cómpito era ben definito: lotta senza quartiere, là, nel campo clericale. E la sua casa era frequentata dai più intransigenti prelati della Curia, dai paladini più fervidi del partito nero. Quel giorno, però, nel vasto salone splendidamente arredato non trovammo nessuno. Cioè, no. C'era, nel mezzo, un cavalletto, che reggeva una tela a metà abbozzata, la quale voleva essere il ritratto di Minerva della cagnetta di Pepita, tutta nera, sdrajata su una poltrona tutta bianca, la testa allungata su le due zampine davanti. - Opera del pittore Bernaldez, - ci annunziò gravemente Papiano come se facesse una presentazione, che da parte nostra richiedesse un profondissimo inchino. Entrarono dapprima Pepita Pantogada e la governante, signora Candida. Avevo veduto l'una e l'altra nella semioscurità della mia camera: ora, alla luce, la signorina Pantogada mi parve un'altra; non in tutto veramente, ma nel naso... Possibile che avesse quel naso in casa mia? Me l'ero figurata con un nasetto all'insù, ardito, e invece aquilino lo aveva, e robusto. Ma era pur bella così: bruna, sfavillante negli occhi, coi capelli lucidi, nerissimi e ondulati; le labbra fine taglienti, accese. L'abito scuro, punteggiato di bianco, le stava dipinto sul corpo svelto e formoso. La mite bellezza bionda d'Adriana, accanto a lei, impallidiva. E finalmente potei spiegarmi che cosa avesse in capo la signora Candida! Una magnifica parrucca fulva, riccioluta e - su la parrucca - un ampio fazzoletto di seta cilestrina, anzi uno scialle, annodato artisticamente sotto il mento. Quanto vivace la cornice, tanto squallida la faccina magra e floscia, tuttoché imbiaccata, lisciata, imbellettata. Minerva, intanto, la vecchia cagnetta, co' suoi sforzati rochi abbajamenti, non lasciava fare i convenevoli. La povera bestiola però non abbajava a noi; abbajava al cavalletto, abbajava alla poltrona bianca, che dovevano esser per lei arnesi di tortura: protesta e sfogo d'anima esasperata. Quel maledetto ordegno dalle tre lunghe zampe avrebbe voluto farlo fuggire dal salone; ma poiché esso rimaneva lì, immobile e minaccioso, si ritraeva lei, abbajando e poi gli saltava contro, digrignando i denti, e tornava a ritrarsi, furibonda. Piccola, tozza, grassa su le quattro zampine troppo esili, Minerva era veramente sgraziata; gli occhi già appannati dalla vecchiaja e i peli della testa incanutiti; sul dorso poi, presso l'attaccatura della coda, era tutta spelata per l'abitudine di grattarsi furiosamente sotto gli scaffali alle traverse delle seggiole, dovunque e comunque le venisse fatto. Ne sapevo qualche cosa. Pepita tutt'a un tratto la afferrò pel collo e la gettò in braccio alla signora Candida gridandole: - Cito! Entrò, in quella, di furia don Ignazio Giglio d'Auletta. Curvo, quasi spezzato in due, corse alla sua poltrona presso la finestra e - appena seduto - ponendosi il bastone tra le gambe, trasse un profondo respiro e sorrise alla sua stanchezza mortale. Il volto estenuato, solcato tutto di rughe verticali, raso, era d'un pallore cadaverico ma gli occhi, all'incontro, eran vivacissimi, ardenti, quasi giovanili. Gli s'allungavano in guisa strana su le gote, su le tempie, certe grosse ciocche di capelli, che parevan lingue di cenere bagnata. Ci accolse con molta cordialità, parlando con spiccato accento napoletano; pregò quindi il suo segretario di seguitare a mostrarmi i ricordi di cui era pieno il salone e che attestavano la sua fedeltà alla dinastia dei Borboni. Quando fummo innanzi a un quadretto coperto da un mantino verde, su cui era ricamata in oro questa leggenda: Non nascondo; riparo; alzami e leggi egli pregò Papiano di staccar dalla parete il quadretto e di recarglielo. C'era sotto, riparata dal vetro e incorniciata, una lettera di Pietro Ulloa che nel settembre del Mille Ottocento Sessanta, cioè agli ultimi aneliti del regno invitava il marchese Giglio d'Auletta a far parte del Ministero che non si poté poi costituire: accanto c'era la minuta della lettera d'accettazione del marchese: fiera lettera che bollava tutti coloro che s'erano rifiutati di assumere la responsabilità del potere in quel momento di supremo pericolo e d'angoscioso scompiglio, di fronte al nemico, al filibustiere Garibaldi già quasi alle porte di Napoli. Leggendo ad alta voce questo documento, il vecchio s'accese e si commosse tanto, che sebbene ciò ch'ei leggeva fosse affatto contrario al mio sentimento, pure mi destò ammirazione. Era stato anch'egli, dal canto suo, un eroe. N'ebbi un'altra prova, quando egli stesso mi volle narrar la storia di un certo giglio di legno dorato, ch'era pur lì, nel salone. La mattina del cinque settembre Mille Ottocento Sessanta il Re usciva dalla Reggia di Napoli in un legnetto scoperto insieme con la Regina e due gentiluomini di corte: arrivato il legnetto in via di Chiaja dovette fermarsi per un intoppo di carri e di vetture innanzi a una farmacia che aveva su l'insegna i gigli d'oro. Una scala, appoggiata all'insegna, impediva il transito. Alcuni operaj, saliti su quella scala, staccavano dall'insegna i gigli. Il Re se n'accorse e additò con la mano alla Regina quell'atto di vile prudenza del farmacista che pure in altri tempi aveva sollecitato l'onore di fregiar la sua bottega di quel simbolo regale. Egli, il marchese d'Auletta, si trovava in quel momento a passare di là: indignato, furente s'era precipitato entro la farmacia, aveva afferrato per il bavero della giacca quel vile gli aveva mostrato il Re là fuori, gli aveva poi sputato in faccia e brandendo uno di quei gigli staccati, s'era messo a gridare tra la ressa: Viva il Re!. Questo giglio di legno gli ricordava ora, lì nel salotto, quella triste mattina di settembre e una delle ultime passeggiate del suo Sovrano per le vie di Napoli; ed egli se ne gloriava quasi quanto della chiave d'oro di gentiluomo di camera e dell'insegna di cavaliere di San Gennaro e di tant'altre onorificenze che facevano bella mostra di sé nel salone sotto i due grandi ritratti a olio di Ferdinando e di Francesco Secondo. Poco dopo, per attuare il mio tristo disegno, io lasciai il marchese col Paleari e Papiano, e m'accostai a Pepita. M'accorsi subito ch'ella era molto nervosa e impaziente. Volle per prima cosa saper l'ora da me. - Quattro e meccio? Bene! bene! Che fossero però le quattro e meccio non aveva certamente dovuto farle piacere: lo argomentai da quel Bene! bene! a denti stretti e dal volubile e quasi aggressivo discorso in cui subito dopo si lanciò contro l'Italia e più contro Roma così gonfia di sé per il suo passato. Mi disse, tra l'altro, che anche loro, in Ispagna, avevano tambien un Colosseo come il nostro, della stessa antichità; ma non se ne curavano né punto né poco: - Piedra muerta! Valeva senza fine di più, per loro, una Plaza de toros. Sì, e per lei segnatamente, più di tutti i capolavori dell'arte antica quel ritratto di Minerva del pittore Manuel Bernaldez che tardava a venire. L'impazienza di Pepita non proveniva da altro, ed era già al colmo. Fremeva, parlando; si passava rapidissimamente, di tratto in tratto, un dito sul naso; si mordeva il labbro; apriva e chiudeva le mani, e gli occhi le andavano sempre lì, all'uscio. Finalmente il Bernaldez fu annunziato dal cameriere, e si presentò accaldato, sudato, come se avesse corso. Subito Pepita gli voltò le spalle e si sforzò d'assumere un contegno freddo e indifferente; ma quando egli, dopo aver salutato il marchese, si avvicinò a noi, o meglio a lei e, parlandole nella sua lingua chiese scusa del ritardo, ella non seppe contenersi più e gli rispose con vertiginosa rapidità: - Prima de tuto lei parli taliano porqué aquì siamo a Roma, dove ci sono aquesti segnori che no comprendono lo espagnolo e no me par bona crianza che lei parli con migo espagnolo. Poi le digo che me ne importa niente del su' retardo e che podeva pasarse de la escusa. Quegli, mortificatissimo, sorrise nervosamente e s'inchinò; poi le chiese se poteva riprendere il ritratto, essendoci ancora un po' di luce. - Ma comodo! - gli rispose lei con la stessa aria e lo stesso tono. - Lei puede pintar senza de mi o tambien borrar lo pintado, come glie par. Manuel Bernaldez tornò a inchinarsi e si rivolse alla signora Candida che teneva ancora in braccio la cagnetta. Ricominciò allora per Minerva il supplizio. Ma a un supplizio ben più crudele fu sottoposto il suo carnefice: Pepita, per punirlo del ritardo prese a sfoggiar con me tanta civetteria, che mi parve anche troppa per lo scopo a cui tendevo. Volgendo di sfuggita qualche sguardo ad Adriana, m'accorgevo di quant'ella soffrisse. Il supplizio non era dunque soltanto per il Bernaldez e per Minerva; era anche per lei e per me. Mi sentivo il volto in fiamme, come se man mano mi ubriacasse il dispetto che sapevo di cagionare a quel povero giovane il quale tuttavia non m'ispirava pietà: pietà, lì dentro, m'ispirava soltanto Adriana; e, poiché io dovevo farla soffrire, non m'importava che soffrisse anche lui della stessa pena: anzi quanto più lui ne soffriva tanto meno mi pareva che dovesse soffrirne Adriana. A poco a poco, la violenza che ciascuno di noi faceva a se stesso crebbe e si tese fino a tal punto che per forza doveva in qualche modo scoppiare. Ne diede il pretesto Minerva. Non tenuta quel giorno in soggezione dallo sguardo della padroncina, essa appena il pittore staccava gli occhi da lei per rivolgerli alla tela, zitta zitta, si levava dalla positura voluta cacciava le zampine e il musetto nell'insenatura tra la spalliera e il piano della poltrona, come se volesse ficcarsi e nascondersi lì e presentava al pittore il di dietro, bello scoperto, come un o, scotendo quasi a dileggio la coda ritta. Già parecchie volte la signora Candida la aveva rimessa a posto. Aspettando, il Bernaldez sbuffava, coglieva a volo qualche mia parola rivolta a Pepita e la commentava borbottando sotto sotto fra sé. Più d'una volta, essendomene accorto, fui sul punto d'intimargli: Parli forte!. Ma egli alla fine non ne poté più, e gridò a Pepita: - Prego: faccia almeno star ferma la bestia! - Vestia, vestia, vestia... - scattò Pepita, agitando le mani per aria, eccitatissima. - Sarà vestia, ma non glie se dice! - Chi sa che capisce, poverina... - mi venne da osservare a mo' di scusa, rivolto al Bernaldez. La frase poteva veramente prestarsi a una doppia interpretazione; me ne accorsi dopo averla proferita. Io volevo dire: Chi sa che cosa immagina che le si faccia. Ma il Bernaldez prese in altro senso le mie parole, e con estrema violenza, figgendomi gli occhi negli occhi rimbeccò: - Ciò che dimostra di non capir lei! Sotto lo sguardo fermo e provocante di lui nell'eccitazione in cui mi trovavo anch'io, non potei fare a meno di rispondergli: - Ma io capisco signor mio, che lei sarà magari un gran pittore... - Che cos'è? - domandò il marchese, notando il nostro fare aggressivo. Il Bernaldez, perdendo ogni dominio su se stesso s'alzò e venne a piantarmisi di faccia: - Un gran pittore... Finisca! - Un gran pittore, ecco... ma di poco garbo, mi pare; e fa paura alle cagnette, - gli dissi io allora, risoluto e sprezzante. - Sta bene, - fece lui. - Vedremo se alle cagnette soltanto! E si ritirò. Pepita improvvisamente ruppe in un pianto strano, convulso, e cadde svenuta tra le braccia della signora Candida e di Papiano. Nella confusione sopravvenuta, mentr'io con gli altri mi facevo a guardar la Pantogada adagiata sul canapè mi sentii afferrar per un braccio e mi vidi sopra di nuovo il Bernaldez, ch'era tornato indietro. Feci in tempo a ghermirgli la mano levata su me e lo respinsi con forza ma egli mi si lanciò contro ancora una volta e mi sfiorò appena il viso con la mano. Io mi avventai, furibondo; ma Papiano e il Paleari accorsero a trattenermi, mentre il Bernaldez si ritraeva gridandomi: - Se l'abbia per dato! Ai suoi ordini!... Qua conoscono il mio indirizzo! Il marchese s'era levato a metà dalla poltrona, tutto fremente, e gridava contro l'aggressore; io mi dibattevo intanto fra il Paleari e Papiano, che mi impedivano di correre a raggiungere colui. Tentò di calmarmi anche il marchese, dicendomi che, da gentiluomo io dovevo mandar due amici per dare una buona lezione a quel villano, che aveva osato di mostrar così poco rispetto per la sua casa. Fremente in tutto il corpo, senza più fiato gli chiesi appena scusa per lo spiacevole incidente e scappai via seguito dal Paleari e da Papiano. Adriana rimase presso la svenuta, ch'era stata condotta di là. Mi toccava ora a pregare il mio ladro che mi facesse da testimonio: lui e il Paleari: a chi altri avrei potuto rivolgermi? - Io? - esclamò, candido e stupito, il signor Anselmo. - Ma che! Nossignore! Dice sul serio? - e sorrideva. - Non m'intendo di tali faccende, io, signor Meis... Via, via, ragazzate, sciocchezze, scusi... - Lei lo farà per me, - gli gridai energicamente, non potendo entrare in quel momento in discussione con lui. - Andrà con suo genero a trovare quel signore, e... - Ma io non vado! Ma che dice! - m'interruppe. - Mi domandi qualunque altro servizio: son pronto a servirla; ma questo, no: non è per me, prima di tutto; e poi, via, glie l'ho detto: ragazzate! Non bisogna dare importanza... Che c'entra... - Questo, no! questo, no! - interloquì Papiano vedendomi smaniare. - C'entra benissimo! Il signor Meis ha tutto il diritto d'esigere una soddisfazione; direi anzi che è in obbligo, sicuro! deve, deve... - Andrà dunque lei con un suo amico, - dissi, non aspettandomi anche da lui un rifiuto. Ma Papiano apri le braccia addoloratissimo. - Si figuri con che cuore vorrei farlo! - E non lo fa? - gli gridai forte, in mezzo alla strada. - Piano, signor Meis, - pregò egli, umile. - Guardi... Senta: mi consideri... consideri la mia infelicissima condizione di subalterno... di miserabile segretario del marchese... servo, servo, servo... - Che ci ha da vedere? Il marchese stesso... ha sentito? - Sissignore! Ma domani? Quel clericale... di fronte al partito... col segretario che s'impiccia in questioni cavalleresche... Ah, santo Dio, lei non sa che miserie! E poi, quella fraschetta, ha veduto? è innamorata, come una gatta, del pittore, di quel farabutto... Domani fanno la pace, e allora io, scusi, come mi trovo? Ci vado di mezzo! Abbia pazienza, signor Meis, mi consideri... E proprio così. - Mi vogliono dunque lasciar solo in questo frangente? - proruppi ancora una volta, esasperato. - Io non conosco nessuno, qua a Roma! - ...Ma c'è il rimedio! C'è il rimedio! - s'affrettò a consigliarmi Papiano. - Glielo volevo dir subito... Tanto io, quanto mio suocero, creda, ci troveremmo imbrogliati; siamo disadatti... Lei ha ragione, lei freme, lo vedo: il sangue non è acqua. Ebbene, si rivolga subito a due ufficiali del regio esercito: non possono negarsi di rappresentare un gentiluomo come lei in una partita d'onore. Lei si presenta, espone loro il caso... Non è la prima volta che càpita loro di rendere questo servizio a un forestiere. Eravamo arrivati al portone di casa; dissi a Papiano: - Sta bene! - e lo piantai lì, col suocero, avviandomi solo, fosco, senza direzione. Mi s'era ancora una volta riaffacciato il pensiero schiacciante della mia assoluta impotenza. Potevo fare un duello nella condizione mia? Non volevo ancora capirlo ch'io non potevo far più nulla? Due ufficiali? Sì, Ma avrebbero voluto prima sapere, e con fondamento, ch'io mi fossi. Ah, pure in faccia potevano sputarmi, schiaffeggiarmi, bastonarmi: dovevo pregare che picchiassero sodo sì, quanto volevano, ma senza gridare, senza far troppo rumore... Due ufficiali! E se per poco avessi loro scoperto il mio vero stato ma prima di tutto non m'avrebbero creduto, chi sa che avrebbero sospettato; e poi sarebbe stato inutile, come per Adriana: pur credendomi, m'avrebbero consigliato di rifarmi prima vivo giacché un morto, via, non si trova nelle debite condizioni di fronte al codice cavalleresco... E dunque dovevo soffrirmi in pace l'affronto, come già il furto? Insultato, quasi schiaffeggiato, sfidato, andarmene via come un vile, sparir così nel bujo dell'intollerabile sorte che mi attendeva, spregevole, odioso a me stesso? No, no! E come avrei potuto più vivere? come sopportar la mia vita? No, no, basta! basta! Mi fermai. Mi vidi vacillar tutto all'intorno; sentii mancarmi le gambe al sorgere improvviso d'un sentimento oscuro, che mi comunicò un brivido dal capo alle piante. Ma almeno prima, prima... dissi tra me, vaneggiando, almeno prima tentare... perché no? se mi venisse fatto... Almeno tentare... per non rimaner di fronte a me stesso così vile... Se mi venisse fatto... avrei meno schifo di me... Tanto, non ho più nulla da perdere... Perché non tentare? Ero a due passi dal Caffè Aragno. Là, là, allo sbaraglio! E, nel cieco orgasmo che mi spronava, entrai. Nella prima sala, attorno a un tavolino, c'erano cinque o sei ufficiali d'artiglieria e, come uno d'essi vedendomi arrestar lì presso torbido, esitante, si voltò a guardarmi, io gli accennai un saluto, e con voce rotta dall'affanno: - Prego... scusi... - gli dissi. - Potrei dirle una parola? Era un giovanottino senza baffi, che doveva essere uscito quell'anno stesso dall'Accademia, tenente. Si alzò subito e mi s'appressò, con molta cortesia. - Dica pure, signore... - Ecco, mi presento da me: Adriano Meis. Sono forestiere, e non conosco nessuno... Ho avuto una... una lite, sì... Avrei bisogno di due padrini... Non saprei a chi rivolgermi... Se lei con un suo compagno volesse... Sorpreso, perplesso, quegli stette un po' a squadrarmi, poi si voltò verso i compagni chiamò: - Grigliotti! Questi, ch'era un tenente anziano, con un pajo di baffoni all'insù la caramella incastrata per forza in un occhio, lisciato, impomatato, si levò seguitando a parlare coi compagni pronunziava l'erre alla francese e ci s'avvicinò, facendomi un lieve, compassato inchino. Vedendolo alzare, fui sul punto di dire al tenentino: Quello, no, per carità! quello, no!. Ma certo nessun altro del crocchio, come riconobbi poi, poteva esser più designato di colui alla bisogna. Aveva su la punta delle dita tutti gli articoli del codice cavalleresco. Non potrei qui riferire per filo e per segno tutto ciò che egli si compiacque di dirmi intorno al mio caso tutto ciò che pretendeva da me... dovevo telegrafare, non so come, non so a chi, esporre, determinare, andare dal colonnello ca va sans dire... come aveva fatto lui, quando non era ancora sotto le armi, e gli era capitato a Pavia lo stesso mio caso... Perché, in materia cavalleresca... e giù, giù, articoli e precedenti e controversie e giurì d'onore e che so io. Avevo cominciato a sentirmi tra le spine fin dal primo vederlo: figurarsi ora, sentendolo sproloquiare così! A un certo punto non ne potei più: tutto il sangue m'era montato alla testa: proruppi: - Ma sissignore! ma lo so! Sta bene... lei dice bene; ma come vuole ch'io telegrafi, adesso? Io son solo! Io voglio battermi, ecco! battermi subito, domani stesso, se è possibile... senza tante storie! Che vuole ch'io ne sappia? Io mi son rivolto a loro con la speranza che non ci fosse bisogno di tante formalità di tante inezie, di tante sciocchezze, mi scusi! Dopo questa sfuriata la conversazione diventò quasi diverbio e terminò improvvisamente con uno scoppio di risa sguajate di tutti quegli ufficiali. Scappai via, fuori di me, avvampato in volto, come se mi avessero preso a scudisciate. Mi recai le mani alla testa, quasi per arrestar la ragione che mi fuggiva; e, inseguito da quelle risa, m'allontanai di furia, per cacciarmi, per nascondermi in qualche posto... Dove? A casa? Ne provai orrore. E andai, andai all'impazzata; poi, man mano rallentai il passo e alla fine, arrangolato, mi fermai, come se non potessi più trascinar l'anima frustata da quel dileggio, fremebonda e piena d'una plumbea tetraggine angosciosa. Rimasi un pezzo attonito; poi mi mossi di nuovo, senza più pensare, alleggerito d'un tratto, in modo strano, d'ogni ambascia, quasi istupidito; e ripresi a vagare, non so per quanto tempo, fermandomi qua e là a guardar nelle vetrine delle botteghe che man mano si serravano, e mi pareva che si serrassero per me, per sempre; e che le vie a poco a poco si spopolassero, perché io restassi solo, nella notte, errabondo, tra case tacite, buje, con tutte le porte tutte le finestre serrate, serrate per me, per sempre: tutta la vita si rinserrava, si spegneva, ammutoliva con quella notte; e io già la vedevo come da lontano, come se essa non avesse più senso né scopo per me. Ed ecco, alla fine, senza volerlo, quasi guidato dal sentimento oscuro che mi aveva invaso tutto, maturandomisi dentro man mano mi ritrovai sul Ponte Margherita, appoggiato al parapetto, a guardare con occhi sbarrati il fiume nero nella notte. Là? Un brivido mi colse, di sgomento che fece d'un subito insorgere con impeto rabbioso tutte le mie vitali energie armate di un sentimento d'odio feroce contro coloro che da lontano, m'obbligavano a finire, come avevan voluto, là, nel molino della Stìa. Esse Romilda e la madre, mi avevan gettato in questi frangenti: ah, io non avrei mai pensato di simulare un suicidio per liberarmi di loro. Ed ecco, ora, dopo essermi aggirato due anni, come un'ombra, in quella illusione di vita oltre la morte mi vedevo costretto, forzato, trascinato pei capelli a eseguire su me la loro condanna. Mi avevano ucciso davvero! Ed esse esse sole si erano liberate di me... Un fremito di ribellione mi scosse. E non potevo io vendicarmi di loro, invece d'uccidermi? Chi stavo io per uccidere? Un morto... nessuno... Restai, come abbagliato da una strana luce improvvisa. Vendicarmi! Dunque, ritornar lì, a Miragno? uscire da quella menzogna che mi soffocava divenuta ormai insostenibile; ritornar vivo per loro castigo, col mio vero nome, nelle mie vere condizioni, con le mie vere e proprie infelicità? Ma le presenti? Potevo scuotermele di dosso, così, come un fardello esoso che si possa gettar via? No, no, no! Sentivo di non poterlo fare. E smaniavo lì, sul ponte ancora incerto della mia sorte. Frattanto, ecco, nella tasca del mio pastrano palpavo, stringevo con le dita irrequiete qualcosa che non riuscivo a capir che fosse. Alla fine, con uno scatto di rabbia, la trassi fuori. Era il mio berrettino da viaggio, quello che, uscendo di casa per far visita al marchese Giglio, m'ero cacciato in tasca, senza badarci. Feci per gittarlo al fiume, ma - sul punto - un'idea mi balenò; una riflessione, fatta durante il viaggio da Alenga a Torino, mi tornò chiara alla memoria. Qua, dissi, quasi inconsciamente, tra me, su questo parapetto... il cappello... il bastone... Sì! Com'esse là, nella gora del molino, Mattia Pascal; io, qua, ora, Adriano Meis... Una volta per uno! Ritorno vivo; mi vendicherò! Un sussulto di gioja, anzi un impeto di pazzia m'investì, mi sollevò. Ma sì! ma sì! Io non dovevo uccider me, un morto, io dovevo uccidere quella folle, assurda finzione che m'aveva torturato straziato due anni, quell'Adriano Meis, condannato a essere un vile, un bugiardo, un miserabile; quell'Adriano Meis dovevo uccidere, che essendo, com'era, un nome falso avrebbe dovuto aver pure di stoppa il cervello, di cartapesta il cuore di gomma le vene, nelle quali un po' d'acqua tinta avrebbe dovuto scorrere, invece di sangue: allora sì! Via, dunque, giù, giù tristo fantoccio odioso! Annegato, là, come Mattia Pascal Una volta per uno! Quell'ombra di vita sorta da una menzogna macabra, si sarebbe chiusa degnamente così, con una menzogna macabra! E riparavo tutto! Che altra soddisfazione avrei potuto dare ad Adriana per il male che le avevo fatto? Ma l'affronto di quel farabutto dovevo tenermelo? Mi aveva investito a tradimento, il vigliacco! Oh, io ero ben sicuro di non aver paura di lui. Non io, non io, ma Adriano Meis aveva ricevuto l'insulto. Ed ora, ecco, Adriano Meis s'uccideva. Non c'era altra via di scampo per me! Un tremore, intanto, mi aveva preso, come se io dovessi veramente uccidere qualcuno. Ma il cervello mi s'era d'un tratto snebbiato, il cuore alleggerito, e godevo d'una quasi ilare lucidità di spirito. Mi guardai attorno. Sospettai che di là, sul Lungotevere, ci potesse essere qualcuno, qualche guardia che - vedendomi da un pezzo sul ponte - si fosse fermata a spiarmi. Volli accertarmene: andai, guardai prima nella Piazza della Libertà, poi per il Lungotevere dei Mellini. Nessuno! Tornai allora indietro; ma, prima di rifarmi sul ponte, mi fermai tra gli alberi sotto un fanale: strappai un foglietto dal taccuino e vi scrissi col lapis: Adriano Meis. Che altro? Nulla. L'indirizzo e la data. Bastava così. Era tutto lì, Adriano Meis, in quel cappello, in quel bastone. Avrei lasciato tutto, là, a casa, abiti, libri... Il denaro, dopo il furto, l'avevo con me. Ritornai sul ponte, cheto, chinato. Mi tremavano le gambe, e il cuore mi tempestava in petto. Scelsi il posto meno illuminato dai fanali, e subito mi tolsi il cappello infissi nel nastro il biglietto ripiegato, poi lo posai sul parapetto, col bastone accanto; mi cacciai in capo il provvidenziale berrettino da viaggio che m'aveva salvato e via, cercando l'ombra, come un ladro, senza volgermi addietro. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Diciassettesimo. Rincarnazione. Arrivai alla stazione in tempo per il treno delle dodici e dieci per Pisa. Preso il biglietto, mi rincantucciai in un vagone di seconda classe con la visiera del berrettino calcata fin sul naso, non tanto per nascondermi, quanto per non vedere. Ma vedevo lo stesso, col pensiero: avevo l'incubo di quel cappellaccio e di quel bastone, lasciati lì, sul parapetto del ponte. Ecco, forse qualcuno, in quel momento, passando di là, li scorgeva... o forse già qualche guardia notturna era corsa in questura a dar l'avviso... E io ero ancora a Roma! Che s'aspettava? Non tiravo più fiato... Finalmente il convoglio si scrollò. Per fortuna ero rimasto solo nello scompartimento. Balzai in piedi, levai le braccia, trassi un interminabile respiro di sollievo, come se mi fossi tolto un macigno di sul petto. Ah! tornavo a esser vivo, a esser io, io Mattia Pascal. Lo avrei gridato forte a tutti, ora: Io, io, Mattia Pascal! Sono io! Non sono morto! Eccomi qua!. E non dover più mentire, non dover più temere d'essere scoperto! Ancora no, veramente: finché non arrivavo a Miragno... Là, prima, dovevo dichiararmi, farmi riconoscer vivo, rinnestarmi alle mie radici sepolte... Folle! Come mi ero illuso che potesse vivere un tronco reciso dalle sue radici? Eppure, eppure, ecco, ricordavo l'altro viaggio, quello da Alenga a Torino: m'ero stimato felice, allo stesso modo, allora. Folle! La liberazione! dicevo... M'era parsa quella la liberazione! Sì, con la cappa di piombo della menzogna addosso! Una cappa di piombo addosso a un'ombra... Ora avrei avuto di nuovo la moglie addosso, è vero, e quella suocera... Ma non le avevo forse avute addosso anche da morto? Ora almeno ero vivo, e agguerrito. Ah, ce la saremmo veduta! Mi pareva, a ripensarci, addirittura inverosimile la leggerezza con cui due anni addietro, m'ero gettato fuori d'ogni legge, alla ventura. E mi rivedevo nei primi giorni, beato nell'incoscienza, o piuttosto nella follia, a Torino, e poi man mano nelle altre città in pellegrinaggio, muto, solo, chiuso in me, nel sentimento di ciò che mi pareva allora la mia felicità; ed eccomi in Germania, lungo il Reno, su un piroscafo: era un sogno? no, c'ero stato davvero! ah, se avessi potuto durar sempre in quelle condizioni; viaggiare, forestiere della vita... Ma a Milano, poi... quel povero cucciolotto che volevo comperare da un vecchio cerinajo... Cominciavo già ad accorgermi... E poi... ah poi! Ripiombai col pensiero a Roma; entrai come un'ombra nella casa abbandonata. Dormivano tutti? Adriana, forse, no... m'aspetta ancora, aspetta che io rincasi; le avranno detto che sono andato in cerca di due padrini, per battermi col Bernaldez; non mi sente ancora rincasare, e teme e piange... Mi premetti forte le mani sul volto, sentendomi stringere il cuore d'angoscia. - Ma se io per te non potevo esser vivo, Adriana, - gemetti - meglio che tu ora mi sappia morto! morte le labbra che colsero un bacio dalla tua bocca, povera Adriana... Dimentica! Dimentica! Ah, che sarebbe avvenuto in quella casa, nella prossima mattina quando qualcuno della questura si sarebbe presentato a dar l'annunzio? A qual ragione, passato il primo sbalordimento, avrebbero attribuito il mio suicidio? Al duello imminente? Ma no! Sarebbe stato, per lo meno, molto strano che un uomo il quale non aveva mai dato prova d'essere un codardo, si fosse ucciso per paura di un duello... E allora? Perché non potevo trovar padrini? Futile pretesto! O forse... chi sa! era possibile che ci fosse sotto, in quella mia strana esistenza, qualche mistero... Oh, sì: l'avrebbero senza dubbio pensato! M'uccidevo così, senz'alcuna ragione apparente senza averne prima dimostrato in qualche modo l'intenzione. Sì: qualche stranezza, più d'una, l'avevo commessa in quegli ultimi giorni: quel pasticcio del furto prima sospettato, poi improvvisamente smentito... Oh che forse quei denari non erano miei? dovevo forse restituirli a qualcuno? m'ero indebitamente appropriato d'una parte di essi e avevo tentato di farmi credere vittima d'un furto poi m'ero pentito, e, in fine, ucciso? Chi sa! Certo ero stato un uomo misteriosissimo: non un amico, non una lettera, mai, da nessuna parte... Quanto avrei fatto meglio a scrivere qualche cosa in quel bigliettino oltre il nome, la data e l'indirizzo: una ragione qualunque del suicidio. Ma in quel momento... E poi, che ragione? Chi sa come e quanto, pensai, smaniando, strilleranno adesso i giornali di questo Adriano Meis misterioso... Salterà certo fuori quel mio famoso cugino, quel tal Francesco Meis torinese, ajuto-agente a dar le sue informazioni alla questura: si faranno ricerche, su la traccia di queste informazioni, e chi sa che cosa ne verrà fuori. Sì, ma i danari? l'eredità? Adriana li ha veduti, tutti que' miei biglietti di banca... Figuriamoci Papiano! Assalto allo stipetto! Ma lo troverà vuoto... E allora, perduti? in fondo al fiume? Peccato! peccato! Che rabbia non averli rubati tutti a tempo! La questura sequestrerà i miei abiti, i miei libri... A chi andranno? Oh! almeno un ricordo alla povera Adriana! Con che occhi guarderà ella, ormai, quella mia camera deserta? Così, domande, supposizioni, pensieri, sentimenti tumultuavano in me, mentre il treno rombava nella notte. Non mi davano requie. Stimai prudente fermarmi qualche giorno a Pisa per non stabilire una relazione tra la ricomparsa di Mattia Pascal a Miragno e la scomparsa di Adriano Meis a Roma relazione che avrebbe potuto facilmente saltare a gli occhi, specie se i giornali di Roma avessero troppo parlato di questo suicidio. Avrei aspettato a Pisa i giornali di Roma, quelli de la sera e quelli del mattino; poi, se non si fosse fatto troppo chiasso, prima che a Miragno, mi sarei recato a Oneglia da mio fratello Roberto, a sperimentare su lui l'impressione che avrebbe fatto la mia resurrezione. Ma dovevo assolutamente vietarmi di fare il minimo accenno alla mia permanenza in Roma, alle avventure, ai casi che m'erano occorsi. Di quei due anni e mesi d'assenza avrei dato fantastiche notizie, di lontani viaggi... Ah, ora, ritornando vivo, avrei potuto anch'io prendermi il gusto di dire bugie, tante, tante, tante anche della forza di quelle del cavalier Tito Lenzi, e più grosse ancora! Mi restavano più di cinquantadue mila lire. I creditori, sapendomi morto da due anni, s'erano certo contentati del podere della Stìa col mulino. Venduto l'uno e l'altro, s'erano forse aggiustati alla meglio: non mi avrebbero più molestato. Avrei pensato io, se mai, a non farmi più molestare. Con cinquantadue mila lire, a Miragno, via, non dico grasso, avrei potuto vivere discretamente. Lasciato il treno a Pisa, prima di tutto mi recai a comperare un cappello della forma e della dimensione di quelli che Mattia Pascal ai suoi dì soleva portare; subito dopo mi feci tagliar la chioma di quell'imbecille d'Adriano Meis. - Corti, belli corti, eh? - dissi al barbiere. M'era già un po' ricresciuta la barba, e ora, coi capelli corti ecco che cominciai a riprender il mio primo aspetto, ma di molto migliorato, più fino, già... ma sì, ringentilito. L'occhio non era più storto, eh! non era più quello caratteristico di Mattia Pascal. Ecco, qualche cosa d'Adriano Meis mi sarebbe tuttavia rimasta in faccia. Ma somigliavo pur tanto a Roberto, ora; oh, quanto non avrei mai supposto. Il guajo fu, quando - dopo essermi liberato di tutti quei capellacci - mi rimisi in capo il cappello comperato poc'anzi: mi sprofondò fin su la nuca! Dovetti rimediare con l'ajuto del barbiere, ponendo un giro di carta sotto la fodera. Per non entrare così, con le mani vuote, in un albergo, comperai una valigia: ci avrei messo dentro per il momento, l'abito che indossavo e il pastrano. Mi toccava rifornirmi di tutto, non potendo sperare che, dopo tanto tempo là a Miragno, mia moglie avesse conservato qualche mio vestito e la biancheria. Comperai l'abito bell'e fatto, in un negozio, e me lo lasciai addosso; con la valigia nuova, scesi all'Hotel Nettuno. Ero già stato a Pisa quand'ero Adriano Meis, ed ero sceso allora all'Albergo di Londra. Avevo già ammirato tutte le meraviglie d'arte della città; ora, stremato di forze per le emozioni violente, digiuno dalla mattina del giorno avanti, cascavo di fame e di sonno. Presi qualche cibo, e quindi dormii quasi fino a sera. Appena sveglio, però, caddi in preda a una fosca smania crescente. Quella giornata quasi non avvertita da me tra le prime faccende e poi in quel sonno di piombo in cui ero caduto, chi sa intanto com'era passata lì in casa Paleari! Rimescolìo, sbalordimento, curiosità morbosa di estranei indagini frettolose, sospetti, strampalate ipotesi, insinuazioni, vane ricerche; e i miei abiti e i miei libri, là, guardati con quella costernazione che ispirano gli oggetti appartenenti a qualcuno tragicamente morto. E io avevo dormito! E ora, in questa impazienza angosciosa avrei dovuto aspettare fino alla mattina del giorno seguente, per saper qualche cosa dai giornali di Roma. Frattanto, non potendo correre a Miragno, o almeno a Oneglia, mi toccava a rimanere in una bella condizione dentro una specie di parentesi di due, di tre giorni e fors'anche più: morto di là, a Miragno, come Mattia Pascal; morto di qua, a Roma, come Adriano Meis. Non sapendo che fare, sperando di distrarmi un po' da tante costernazioni, portai questi due morti a spasso per Pisa. Oh, fu una piacevolissima passeggiata! Adriano Meis, che c'era stato, voleva quasi quasi far da guida e da cicerone a Mattia Pascal; ma questi oppresso da tante cose che andava rivolgendo in mente, si scrollava con fosche maniere scoteva un braccio come per levarsi di torno quell'ombra esosa, capelluta in abito lungo, col cappellaccio a larghe tese e con gli occhiali. Va' via! va'! Tornatene al fiume, affogato! Ma ricordavo che anche Adriano Meis passeggiando due anni addietro per le vie di Pisa, s'era sentito importunato infastidito allo stesso modo dall'ombra, ugualmente esosa, di Mattia Pascal e avrebbe voluto con lo stesso gesto cavarsela dai piedi, ricacciandola nella gora del molino, là, alla Stìa. Il meglio era non dar confidenza a nessuno dei due. O bianco campanile, tu potevi pendere da una parte; io, tra quei due, né di qua né di là. Come Dio volle, arrivai finalmente a superare quella nuova interminabile nottata d'ambascia e ad avere in mano i giornali di Roma. Non dirò che, alla lettura, mi tranquillassi: non potevo. La costernazione che mi teneva, fu però presto ovviata dal vedere che alla notizia del mio suicidio i giornali avevano dato le proporzioni d'uno dei soliti fatti di cronaca. Dicevano tutti, sù per giù, la stessa cosa: del cappello, del bastone trovati sul Ponte Margherita, col laconico bigliettino; ch'ero torinese, uomo alquanto singolare, e che s'ignoravano le ragioni che mi avevano spinto al triste passo. Uno però avanzava la supposizione che ci fosse di mezzo una ragione intima fondandosi sul diverbio con un giovane pittore spagnuolo, in casa di un notissimo personaggio del mondo clericale. Un altro diceva probabilmente per dissesti finanziarii. Notizie vaghe, insomma, e brevi. Solo un giornale del mattino, solito di narrar diffusamente i fatti del giorno accennava alla sorpresa e al dolore della famiglia del cavalier Anselmo Paleari caposezione al Ministero della pubblica istruzione, ora a riposo presso cui il Meis abitava, molto stimato per il suo riserbo e pe' suoi modi cortesi. - Grazie! - Anche questo giornale, riferendo la sfida corsa col pittore spagnuolo M.B. lasciava intendere che la ragione del suicidio dovesse cercarsi in una segreta passione amorosa. M'ero ucciso per Pepita Pantogada, insomma. Ma, alla fine, meglio così. Il nome d'Adriana non era venuto fuori, né s'era fatto alcun cenno de' miei biglietti di banca. La questura dunque, avrebbe indagato nascostamente. Ma su quali tracce? Potevo partire per Oneglia. Trovai Roberto in villa, per la vendemmia. Quel ch'io provassi nel rivedere la mia bella riviera, in cui credevo di non dover più metter piede, sarà facile intendere. Ma la gioja m'era turbata dall'ansia d'arrivare, dall'apprensione d'esser riconosciuto per via da qualche estraneo prima che dai parenti dall'emozione di punto in punto crescente che mi cagionava il pensiero di ciò che avrebbero essi provato nel rivedermi vivo d'un tratto, innanzi a loro. Mi s'annebbiava la vista, a pensarci, mi s'oscuravano il cielo e il mare il sangue mi frizzava per le vene, il cuore mi batteva in tumulto. E mi pareva di non arrivar mai! Quando, finalmente, il servo venne ad aprire il cancello della graziosa villa recata in dote a Berto dalla moglie, mi sembrò, attraversando il viale, ch'io tornassi veramente dall'altro mondo. - Favorisca, - mi disse il servo, cedendomi il passo su l'entrata della villa. - Chi debbo annunziare? Non mi trovai più in gola la voce per rispondergli. Nascondendo lo sforzo con un sorriso, balbettai: - Di'...dite... ditegli che... sì, c'è... c'è... un suo amico... intimo, che... che viene da lontano... Così... Per lo meno quel servo dovette credermi balbuziente. Depose la mia valigia accanto all'attaccapanni e m'invitò a entrare nel salotto lì presso. Fremevo nell'attesa, ridevo, sbuffavo, mi guardavo attorno, in quel salottino chiaro, ben messo, arredato di mobili nuovi di lacca verdina. Vidi a un tratto, su la soglia dell'uscio per cui ero entrato un bel bimbetto di circa quattr'anni, con un piccolo annaffiatojo in una mano e un rastrellino nell'altra. Mi guardava con tanto d'occhi. Provai una tenerezza indicibile: doveva essere un mio nipotino, il figlio maggiore di Berto; mi chinai, gli accennai con la mano di farsi avanti; ma gli feci paura; scappò via. Sentii in quel punto schiudere l'altro uscio del salotto. Mi rizzai, gli occhi mi s'intorbidarono dalla commozione, una specie di riso convulso mi gorgogliò in gola. Roberto era rimasto innanzi a me, turbato, quasi stordito. - Con chi... - fece. - Berto! - gli gridai, aprendo le braccia. - Non mi riconosci? Diventò pallidissimo, al suono della mia voce, si passò rapidamente una mano su la fronte e su gli occhi, vacillò, balbettando: - Com'è... com'è... com'è? Ma io fui pronto a sorreggerlo, quantunque egli si traesse indietro, quasi per paura. - Son io! Mattia! non aver paura! Non sono morto... Mi vedi? Toccami! Sono io, Roberto. Non sono mai stato più vivo d'adesso! Sù, sù, sù... - Mattia! Mattia! Mattia! - prese a dire il povero Berto, non credendo ancora agli occhi suoi. - Ma com'è? Tu? Oh Dio... com'è? Fratello mio! Caro Mattia! E m'abbracciò forte, forte, forte. Mi misi a piangere come un bambino. - Com'è? - riprese a domandar Berto che piangeva anche lui. - Com'è? com'è? - Eccomi qua... Vedi? Son tornato... non dall'altro mondo, no... sono stato sempre in questo mondaccio... Sù... Ora ti dirò... Tenendomi forte per le braccia, col volto pieno di lagrime, Roberto mi guardava ancora trasecolato: - Ma come... se là... - Non ero io... Ti dirò. M'hanno scambiato... lo ero lontano da Miragno e ho saputo, come l'hai saputo forse tu, da un giornale, il mio suicidio alla Stìa. - Non eri dunque tu? - esclamò Berto. - E che hai fatto? - Il morto. Sta' zitto. Ti racconterò tutto. Per ora non posso. Ti dico questo soltanto, che sono andato di qua e di là, credendomi felice, dapprima, sai? : poi, per... per tante vicissitudini, mi sono accorto che avevo sbagliato, che fare il morto non è una bella professione: ed eccomi qua: mi rifaccio vivo. - Mattia, l'ho sempre detto io, Mattia, matto... Matto! matto! matto! - esclamò Berto. - Ah che gioja m'hai dato! Chi poteva aspettarsela? Mattia vivo... qua! Ma sai che non ci so credere ancora? Lasciati guardare... Mi sembri un altro! - Vedi che mi sono aggiustato anche l'occhio? - Ah già, sì... per questo mi pareva... non so... ti guardavo, ti guardavo... Benone! Sù, andiamo di là, da mia moglie... Oh! Ma aspetta... tu... Si fermò improvvisamente e mi guardò, sconvolto: - Tu vuoi tornare a Miragno? - Certamente, stasera. - Dunque non sai nulla? Si coprì il volto con le mani e gemette: - Disgraziato! Che hai fatto... che hai fatto... Ma non sai che tua moglie... - Morta? - esclamai, restando. - No! Peggio! Ha... ha ripreso marito! Trasecolai. - Marito? - Sì, Pomino! Ho ricevuto la partecipazione. Sarà più d'un anno. - Pomino? Pomino, marito di... - balbettai; ma subito un riso amaro, come un rigurgito di bile, mi saltò alla gola, e risi, risi fragorosamente. Roberto mi guardava sbalordito, forse temendo che fossi levato di cervello. - Ridi? - Ma si! ma sì! ma sì! - gli gridai, scotendolo per le braccia. - Tanto meglio! Questo è il colmo della mia fortuna! - Che dici? - scattò Roberto, quasi rabbiosamente. - Fortuna? Ma se tu ora vai lì... - Subito ci corro, figùrati! - Ma non sai dunque che ti tocca a riprendertela? - Io? Come! - Ma certo! - raffermò Berto, mentre sbalordito lo guardavo io, ora, a mia volta. - Il secondo matrimonio s'annulla, e tu sei obbligato a riprendertela. Sentii sconvolgermi tutto. - Come! Che legge è questa? - gridai. - Mia moglie si rimarita, ed io. Ma che? Sta' zitto! Non è possibile! - E io ti dico invece che è proprio così! - sostenne Berto. - Aspetta: c'è di là mio cognato. Te lo spiegherà meglio lui, che è dottore in legge. Vieni... o meglio, no: attendi un po' qua: mia moglie è incinta; non vorrei che, per quanto ti conosca poco, le potesse far male un'impressione troppo forte... Vado a prevenirla... Attendi, eh? E mi tenne la mano fin sulla soglia dell'uscio, come se temesse ancora, che - lasciandomi per un momento - io potessi sparir di nuovo. Rimasto solo, mi misi a fare in quel salottino le volte del leone. Rimaritata! con Pomino! Ma sicuro... Anche la stessa moglie. Lui - eh già! - la aveva amata prima. Non gli sarà parso vero! E anche lei... figuriamoci! Ricca, moglie di Pomino... E mentre lei qua s'era rimaritata, io là a Roma... E ora devo riprendermela! Ma possibile? Poco dopo, Roberto venne a chiamarmi tutto esultante. Ero ormai però tanto scombussolato da questa notizia inattesa che non potei rispondere alla festa che mi fecero mia cognata e la madre e il fratello di lei. Berto se n'accorse, e interpellò subito il cognato su ciò che mi premeva soprattutto di sapere. - Ma che legge è questa? - proruppi ancora una volta. - Scusi! Questa è legge turca! Il giovane avvocato sorrise, rassettandosi le lenti sul naso, con aria di superiorità. - Ma pure è così, - mi rispose. - Roberto ha ragione. Non rammento con precisione l'articolo ma il caso è previsto dal codice: il secondo matrimonio diventa nullo, alla ricomparsa del primo coniuge. - E io devo riprendermi, - esclamai irosamente, - una donna che, a saputa di tutti è stata per un anno intero in funzione di moglie con un altr'uomo, il quale... - Ma per colpa sua, scusi, caro signor Pascal! - m'interruppe l'avvocatino, sempre sorridente. - Per colpa mia? Come? - feci io. - Quella buona donna sbaglia, prima di tutto, riconoscendomi nel cadavere d'un disgraziato che s'annega, poi s'affretta a riprender marito, e la colpa è mia? e io devo riprendermela? - Certo, - replicò quegli, - dal momento che lei, signor Pascal, non volle correggere a tempo prima cioè del termine prescritto dalla legge per contrarre un secondo matrimonio lo sbaglio di sua moglie, sbaglio che poté anche - non nego - essere in mala fede. Lei lo accettò, quel falso riconoscimento, e se ne avvalse... Oh, badi: io la lodo di questo: per me ha fatto benissimo. Mi fa specie, anzi, che lei ritorni a ingarbugliarsi nell'intrico di queste nostre stupide leggi sociali. Io, ne' panni suoi, non mi sarei fatto più vivo. La calma, la saccenteria spavalda di questo giovanottino laureato di fresco m'irritarono. - Ma perché lei non sa che cosa voglia dire! - gli risposi, scrollando le spalle. - Come! - riprese lui. - Si può dare maggior fortuna, maggior felicità di questa? - Sì, la provi! la provi! - esclamai, voltandomi verso Berto, per piantarlo lì, con la sua presunzione. Ma anche da questo lato trovai spine. - Oh, a proposito, - mi domandò mio fratello, - e come hai fatto, in tutto questo tempo, per... E stropicciò il pollice e l'indice, per significare quattrini. - Come ho fatto? - gli risposi. - Storia lunga! Non sono adesso in condizione di narrartela. Ma ne ho avuti, sai? quattrini, e ne ho ancora: non credere dunque ch'io ritorni ora a Miragno perché ne sia a corto! - Ah, ti ostini a tornarci? - insistette Berto, - anche dopo queste notizie? - Ma si sa che ci torno! - esclamai. - Ti pare che dopo quello che ho sperimentato e sofferto, voglia fare ancora il morto? No, caro mio: là, là; voglio le mie carte in regola, voglio risentirmi vivo, ben vivo, e anche a costo di riprendermi la moglie. Di, un po', è ancora viva la madre... la vedova Pescatore? - Oh, non so, - mi rispose Berto. - Comprenderai che, dopo il secondo matrimonio... Ma credo di sì, che sia viva... - Mi sento meglio! - esclamai. - Ma non importa! Mi vendicherò! Non son più quello di prima, sai? Soltanto mi dispiace che sarà una fortuna per quell'imbecille di Pomino! Risero tutti. Il servo venne intanto ad annunziare ch'era in tavola. Dovetti fermarmi a desinare; ma fremevo di tanta impazienza, che non m'accorsi nemmeno di mangiare; sentii però infine che avevo divorato. La fiera, in me, s'era rifocillata, per prepararsi all'imminente assalto. Berto mi propose di trattenermi almeno per quella sera in villa: la mattina seguente saremmo andati insieme a Miragno. Voleva godersi la scena del mio ritorno impreveduto alla vita, quel mio piombar come un nibbio là sul nido di Pomino. Ma io non tenevo più alle mosse, e non volli saperne: lo pregai di lasciarmi andar solo, e quella sera stessa, senz'altro indugio. Partii col treno delle otto: fra mezz'ora, a Miragno. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Capitulo Diciottesimo. Il fu Mattia Pascal. Tra l'ansia e la rabbia non sapevo che mi agitasse di più, ma eran forse una cosa sola: ansiosa rabbia rabbiosa ansia non mi curai più se altri mi riconoscesse prima di scendere o appena sceso a Miragno. M'ero cacciato in un vagone di prima classe, per unica precauzione. Era sera; e del resto, l'esperimento fatto su Berto mi rassicurava: radicata com'era in tutti la certezza della mia trista morte ormai di due anni lontana, nessuno avrebbe più potuto pensare ch'io fossi Mattia Pascal. Mi provai a sporgere il capo dal finestrino, sperando che la vista dei noti luoghi mi destasse qualche altra emozione meno violenta; ma non valse che a farmi crescer l'ansia e la rabbia. Sotto la luna, intravidi da lontano il clivio della Stìa. - Assassine! - fischiai tra i denti. - Là... Ma ora... Quante cose, sbalordito dall'inattesa notizia, mi ero dimenticato di domandare a Roberto! Il podere, il molino erano stati davvero venduti? o eran tuttora, per comune accordo dei creditori, sotto un'amministrazione provvisoria? E Malagna era morto? E zia Scolastica? Non mi pareva che fossero passati soltanto due anni e mesi; un'eternità mi pareva, e che - come erano accaduti a me casi straordinarii - dovessero parimenti esserne accaduti a Miragno. Eppure niente, forse, vi era accaduto, oltre quel matrimonio di Romilda con Pomino normalissimo in sé, e che solo adesso, per la mia ricomparsa, sarebbe diventato straordinario. Dove mi sarei diretto, appena sceso a Miragno. Dove s'era composto il nido la nuova coppia? Troppo umile per Pomino, ricco e figlio unico la casa in cui io, poveretto, avevo abitato. E poi Pomino, tenero di cuore, ci si sarebbe trovato certo a disagio, lì, con l'inevitabile ricordo di me. Forse s'era accasato col padre, nel Palazzo. Figurarsi la vedova Pescatore, che arie da matrona, adesso! e quel povero cavalier Pomino, Gerolamo I, delicato, gentile, mansueto tra le grinfie della megera! Che scene! Né il padre, certo, né il figlio avevano avuto il coraggio di levarsela dai piedi. E ora, ecco - ah che rabbia! - li avrei liberati io... Sì, là, a casa Pomino, dovevo indirizzarmi: che se anche non ce li avessi trovati avrei potuto sapere dalla portinaja dove andarli a scovare. Oh paesello mio addormentato, che scompiglio dimani, alla notizia della mia resurrezione! C'era la luna, quella sera e però tutti i lampioncini erano spenti, al solito, per le vie quasi deserte, essendo l'ora della cena pei più. Avevo quasi perduto, per la estrema eccitazione nervosa, la sensibilità delle gambe: andavo, come se non toccassi terra coi piedi. Non saprei ridire in che animo fossi: ho soltanto l'impressione come d'una enorme, omerica risata che, nell'orgasmo violento mi sconvolgeva tutte le viscere, senza poter scoppiare: se fosse scoppiata avrebbe fatto balzar fuori, come denti, i selci della via, e vacillar le case. Giunsi in un attimo a casa Pomino; ma in quella specie di bacheca che è nell'androne non trovai la vecchia portinaja; fremendo, attendevo da qualche minuto, quando su un battente del portone scorsi una fascia di lutto stinta e polverosa inchiodata lì, evidentemente, da parecchi mesi. Chi era morto? La vedova Pescatore? Il cavalier Pomino? Uno dei due, certamente. Forse il cavaliere... In questo caso, i miei due colombi, li avrei trovati sù, senz'altro, insediati nel Palazzo. Non potei aspettar più oltre: mi lanciai a balzi sù per la scala. Alla seconda branca, ecco la portinaja. - Il cavalier Pomino? Dallo stupore con cui quella vecchia tartaruga mi guardò, compresi che proprio il povero cavaliere doveva esser morto. - Il figlio! il figlio! - mi corressi subito, riprendendo a salire. Non so che cosa borbottasse tra sé la vecchia per le scale. A pie' dell'ultima branca dovetti fermarmi: non tiravo più fiato! guardai la porta; pensai: Forse cenano ancora, tutti e tre a tavola... senz'alcun sospetto. Fra pochi istanti, appena avrò bussato a quella porta, la loro vita sarà sconvolta... Ecco, è in mia mano ancora la sorte che pende loro sul capo. Salii gli ultimi scalini. Col cordoncino del campanello in mano, mentre il cuore mi balzava in gola, tesi l'orecchio. Nessun rumore. E in quel silenzio ascoltai il tin-tin lento del campanello, tirato appena, pian piano. Tutto il sangue m'affluì alla testa, e gli orecchi presero a ronzarmi, come se quel lieve tintinno che s'era spento nel silenzio, m'avesse invece squillato dentro furiosamente e intronato. Poco dopo, riconobbi con un sussulto, di là dalla porta, la voce della vedova Pescatore: - Chi è? Non potei, lì per li, rispondere: mi strinsi le pugna al petto, come per impedir che il cuore mi balzasse fuori. Poi, con voce cupa, quasi sillabando, dissi: - Mattia Pascal. - Chi? ! - strillò la voce di dentro. - Mattia Pascal, - ripetei, incavernando ancor più la voce. Sentii scappare la vecchia strega, certo atterrita, e subito immaginai che cosa in quel momento accadeva di là. Sarebbe venuto l'uomo, adesso: Pomino: il coraggioso! Ma prima bisognò ch'io risonassi, come dianzi, pian piano. Appena Pomino, spalancata di furia la porta, mi vide - erto - col petto in fuori - innanzi a sé - retrocesse esterrefatto. M'avanzai, gridando: - Mattia Pascal! Dall'altro mondo. Pomino cadde a sedere per terra, con un gran tonfo, sulle natiche, le braccia puntate indietro, gli occhi sbarrati: - Mattia! Tu? ! La vedova Pescatore, accorsa col lume in mano, cacciò uno strillo acutissimo, da partoriente. Io richiusi la porta con una pedata, e d'un balzo le tolsi il lume, che già le cadeva di mano. - Zitta! - le gridai sul muso. - Mi prendete per un fantasima davvero? - Vivo? ! - fece lei, allibita, con le mani tra i capelli. - Vivo! vivo! vivo! - seguitai io, con gioja feroce. - Mi riconosceste morto, è vero? affogato là? - E di dove vieni? - mi chiese con terrore. - Dal molino, strega! - le urlai. - Tieni qua il lume, guardami bene! Sono io? mi riconosci? o ti sembro ancora quel disgraziato che s'affogò alla Stia? - Non eri tu? - Crepa, megera! Io sono qua, vivo! Sù, alzati tu, bel tomo! Dov'è Romilda? - Per carità... - gemette Pomino, levandosi in fretta. - La piccina... ho paura... il latte... Lo afferrai per un braccio, restando io, ora, a mia volta: - Che piccina? - Mia... mia figlia... balbettò Pomino. - Ah che assassinio! - gridò la Pescatore. Non potei rispondere ancora sotto l'impressione di questa nuova notizia. - Tua figlia? - mormorai. - Una figlia, per giunta? E questa, ora... - Mamma, da Romilda, per carità... - scongiurò Pomino. Ma troppo tardi. Romilda, col busto slacciato, la poppante al seno, tutta in disordine come se - alle grida - si fosse levata di letto in fretta e in furia, si fece innanzi m'intravide: - Mattia! - e cadde tra le braccia di Pomino e della madre, che la trascinarono via lasciando, nello scompiglio, la piccina in braccio a me accorso con loro. Restai al bujo, là, nella sala d'ingresso, con quella gracile bimbetta in braccio, che vagiva con la vocina agra di latte. Costernato, sconvolto, sentivo ancora negli orecchi il grido della donna ch'era stata mia e che ora, ecco, era madre di questa bimba non mia non mia! mentre la mia, ah, non la aveva amata, lei, allora! E dunque, no, io ora, no, perdio! non dovevo aver pietà di questa, né di loro. S'era rimaritata? E io ora... Ma seguitava a vagire quella piccina, a vagire; e allora... che fare? per quietarla, me l'adagiai sul petto e cominciai a batterle pian pianino una mano su le spallucce e a dondolarla passeggiando. L'odio mi sbollì, l'impeto cedette. E a poco a poco la bimba si tacque. Pomino chiamò nel bujo con sgomento: - Mattia!... La piccina!... - Sta' zitto! L'ho qua, - gli risposi. - E che fai? - Me la mangio... Che faccio!... L'avete buttata in braccio a me... Ora lasciamela stare! S'è quietata. Dov'è Romilda? Accostandomisi, tutto tremante e sospeso, come una cagna che veda in mano al padrone la sua cucciola: - Romilda? Perché? - mi domandò. - Perché voglio parlarle! - gli risposi ruvidamente. - E svenuta, sai? - Svenuta? La faremo rinvenire. Pomino mi si parò davanti, supplichevole: - Per carità... senti... ho paura... come mai, tu... vivo!... Dove sei stato? Ah, Dio... Senti... Non potresti parlare con me? - No! - gli gridai. - Con lei devo parlare. Tu, qua, non rappresenti più nulla. - Come! io? - Il tuo matrimonio s'annulla. - Come... che dici? E la piccina? - La piccina... la piccina... - masticai. - Svergognati! In due anni, marito e moglie, e una figliuola! Zitta, carina, zitta! Andiamo dalla mamma... Sù, conducimi! Di dove si prende? Appena entrai nella camera da letto con la bimba in braccio, la vedova Pescatore fece per saltarmi addosso, come una jena. La respinsi con una furiosa bracciata: - Andate là, voi! Qua c'è vostro genero: se avete da strillare, strillate con lui. Io non vi conosco! Mi chinai verso Romilda, che piangeva disperatamente, e le porsi la figliuola: - Sù, tieni... Piangi? Che piangi? Piangi perché son vivo? Mi volevi morto? Guardami... sù, guardami in faccia! Vivo o morto? Ella si provò, tra le lagrime, ad alzar gli occhi su me, e con voce rotta dai singhiozzi, balbettò: - Ma... come... tu? che... che hai fatto? - Io, che ho fatto? - sogghignai. - Lo domandi a me, che ho fatto? Tu hai ripreso marito... quello sciocco là!... tu hai messo al mondo una figliuola, e hai il coraggio di domandare a me che ho fatto? - E ora? - gemette Pomino, coprendosi il volto con le mani. - Ma tu, tu... dove sei stato? Se ti sei finto morto e te ne sei scappato... - prese a strillar la Pescatore, facendosi avanti con le braccia levate. Glien'afferrai uno, glielo storsi e le urlai: - Zitta, vi ripeto! Statevene zitta, voi, perché, se vi sento fiatare perdo la pietà che m'ispira codesto imbecille di vostro genero e quella creaturina là, e faccio valer la legge! Sapete che dice la legge? Ch'io ora devo riprendermi Romilda... - Mia figlia? tu? Tu sei pazzo! - inveì, imperterrita, colei. Ma Pomino, sotto la mia minaccia, le si accostò subito a scongiurarla di tacere, di calmarsi, per amor di Dio. La megera allora lasciò me, e prese a inveire contro di lui, melenso, sciocco buono a nulla e che non sapeva far altro che piangere e disperarsi come una femminuccia... Scoppiai a ridere, fino ad averne male ai fianchi. - Finitela! - gridai, quando potei frenarmi. - Gliela lascio! la lascio a lui volentieri! Mi credete sul serio così pazzo da ridiventar vostro genero? Ah, povero Pomino! Povero amico mio, scusami, sai? se t'ho detto imbecille; ma hai sentito? te l'ha detto anche lei, tua suocera, e ti posso giurare: che, anche prima, me l'aveva detto Romilda, nostra moglie... sì, proprio lei, che le parevi imbecille, stupido, insipido... e non so che altro. È vero, Romilda? di' la verità... Sù, sù, smetti di piangere, cara: rassèttati: guarda, puoi far male alla tua piccina, così... Io ora sono vivo - vedi? - e voglio stare allegro... Allegro! come diceva un certo ubriaco amico mio... Allegro, Pomino! Ti pare che voglia lasciare una figliuola senza mamma? Ohibò! Ho già un figliuolo senza babbo... Vedi, Romilda? Abbiamo fatto pari e patta: io ho un figlio, che è figlio di Malagna, e tu ormai hai una figlia, che è figlia di Pomino. Se Dio vuole, li mariteremo insieme, un giorno! Ormai quel figliuolo là non ti deve far più dispetto... Parliamo di cose allegre... Ditemi come tu e tua madre avete fatto a riconoscermi morto, là, alla Stìa... - Ma anch'io! - esclamò Pomino, esasperato. Ma tutto il paese! Non esse sole! - Bravi! bravi! Tanto dunque mi somigliava? - La tua stessa statura... la tua barba... vestito come te, di nero... e poi, scomparso da tanti giorni... - E già, me n'ero scappato, hai sentito? Come se non m'avessero fatto scappar loro... Costei, costei... Eppure stavo per ritornare, sai? Ma sì, carico d'oro! Quando... che è, che non è, morto, affogato, putrefatto... e riconosciuto, per giunta! Grazie a Dio, mi sono scialato, due anni; mentre voi, qua: fidanzamento, nozze, luna di miele, feste, gioje, la figliuola... chi muore giace, eh? e chi vive si dà pace... - E ora? come si fa ora? - ripeté Pomino, gemendo, tra le spine. - Questo dico io! Romilda s'alzò per adagiar la bimba nella cuna. - Andiamo, andiamo di là, - diss'io. - La piccina s'è riaddormentata. Discuteremo di là. Ci recammo nella sala da pranzo, dove, sulla tavola ancora apparecchiata, erano i resti della cena. Tutto tremante, stralunato, scontraffatto nel pallore cadaverico, battendo di continuo le palpebre su gli occhietti diventati scialbi, forati in mezzo da due punti neri, acuti di spasimo, Pomino si grattava la fronte e diceva, quasi vaneggiando: - Vivo... vivo... Come si fa? come si fa? - Non mi seccare! - gli gridai. - Adesso vedremo, ti dico. Romilda, indossata la veste da camera, venne a raggiungerci. Io rimasi a guardarla alla luce, ammirato: era ridivenuta bella come un tempo, anzi più formosa. - Fammiti vedere... - le dissi. - Permetti, Pomino? Non c'è niente di male: sono marito anch'io, anzi prima e più di te. Non ti vergognare, via, Romilda! Guarda, guarda come si torce Mino! Ma che ti posso fare se non son morto davvero? - Così non è possibile! - sbuffò Pomino, livido. - S'inquieta! - feci, ammiccando, a Romilda. - No, via, calmati, Mino... Ti ho detto che te la lascio, e mantengo la parola. Solo, aspetta... con permesso! Mi accostai a Romilda e le scoccai un bel bacione su la guancia. - Mattia! - gridò Pomino, fremente. Scoppiai a ridere di nuovo. - Geloso? di me? Va' là! Ho il diritto della precedenza. Del resto, sù, Romilda, cancella, cancella... Guarda, venendo, supponevo scusami, sai, Romilda, supponevo, caro Mino, che t'avrei fatto un gran piacere a liberartene, e ti confesso che questo pensiero m'affliggeva moltissimo perché volevo vendicarmi, e vorrei ancora, non credere, togliendoti adesso Romilda, adesso che vedo che le vuoi bene e che lei... sì, mi pare un sogno, mi pare quella di tant'anni fa... ricordi, eh, Romilda? Non piangere! ti rimetti a piangere? Ah, bei tempi... sì, non tornano più!... Via, via: voi ora avete una figliuola, e dunque non se ne parli più! Vi lascio in pace, che diamine! - Ma il matrimonio s'annulla? - gridò Pomino. - E tu lascialo annullare! - gli dissi. - Si annullerà pro forma, se mai: non farò valere i miei diritti e non mi farò neppure riconoscer vivo ufficialmente se proprio non mi costringono. Mi basta che tutti mi rivedano e mi risappiano vivo di fatto, per uscir da questa morte che è morte vera, credetelo! Già lo vedi: Romilda, qua, ha potuto divenir tua moglie... il resto non m'importa! Tu hai contratto pubblicamente il matrimonio; è noto a tutti che lei è, da un anno, tua moglie, e tale rimarrà. Chi vuoi che si curi più del valor legale del suo primo matrimonio? Acqua passata... Romilda fu mia moglie: ora, da un anno, è tua, madre d'una tua bambina. Dopo un mese non se ne parlerà più. Dico bene, doppia suocera? La Pescatore, cupa, aggrondata, approvò col capo. Ma Pomino, nel crescente orgasmo, domandò: - E tu rimarrai qua, a Miragno? - Sì, e verrò qualche sera a prendermi in casa tua una tazza di caffè o a bere un bicchier di vino alla vostra salute. - Questo, no! - scattò la Pescatore, balzando in piedi. - Ma se scherza!... - osservò Romilda, con gli occhi bassi. Io m'ero messo a ridere come dianzi. - Vedi, Romilda? - le dissi. - Hanno paura che riprendiamo a fare all'amore... Sarebbe pur carina! No, no: non tormentiamo Pomino... Vuol dire che se lui non mi vuole più in casa, mi metterò a passeggiare giù per la strada, sotto le tue finestre. Va bene? E ti farò tante belle serenate. Pomino, pallido, vibrante, passeggiava per la stanza, brontolando: - Non è possibile... non è possibile... A un certo punto s'arrestò e disse: - Sta di fatto che lei... con te, qua, vivo, non sarà più mia moglie... - E tu fa' conto che io sia morto! - gli risposi tranquillamente. Riprese a passeggiare: - Questo conto non posso più farlo! - E tu non lo fare. Ma, via, credi davvero - soggiunsi, - che vorrò darti fastidio, se Romilda non vuole? deve dirlo lei... Sù, di', Romilda, chi è più bello? io o lui? - Ma io dico di fronte alla legge! di fronte alla legge! - gridò egli, arrestandosi di nuovo. Romilda lo guardava, angustiata e sospesa. - In questo caso, - gli feci osservare, - mi sembra che più di tutti, scusa, dovrei risentirmi io che vedrò d'ora innanzi la mia bella quondam metà convivere maritalmente con te. - Ma anche lei, - rimbeccò Pomino, - non essendo più mia moglie... - Oh, insomma, - sbuffai, - volevo vendicarmi e non mi vendico; ti lascio la moglie, ti lascio in pace, e non ti contenti? Sù, Romilda, alzati! andiamocene via, noi due! Ti propongo un bel viaggetto di nozze... Ci divertiremo! Lascia questo pedante seccatore. Pretende ch'io vada a buttarmi davvero nella gora del molino, alla Stìa. - Non pretendo questo! - proruppe Pomino al colmo dell'esasperazione. - Ma vattene, almeno! Vattene via, poiché ti piacque di farti creder morto! Vattene subito, lontano, senza farti vedere da nessuno. Perché io qua... con te... vivo... Mi alzai; gli battei una mano su la spalla per calmarlo e gli risposi, prima di tutto, ch'ero già stato a Oneglia, da mio fratello e che perciò tutti, là, a quest'ora, mi sapevano vivo, e che domani, inevitabilmente, la notizia sarebbe arrivata a Miragno; poi: - Morto di nuovo? Lontano da Miragno? Tu scherzi, mio caro! - esclamai. - Va' là: fa' il marito in pace, senza soggezione... Il tuo matrimonio, comunque sia, s'è celebrato. Tutti approveranno, considerando che c'è di mezzo una creaturina. Ti prometto e giuro che non verrò mai a importunarti, neanche per una miserrima tazza di caffè, neanche per godere del dolce esilarante spettacolo del vostro amore, della vostra concordia, della vostra felicità edificata su la mia morte... Ingrati! Scommetto che nessuno, neanche tu, sviscerato amico nessuno di voi è andato ad appendere una corona, a lasciare un fiore su la tomba mia, là nel camposanto... Di', è vero? Rispondi! - Ti va di scherzare!... - fece Pomino, scrollandosi. - Scherzare? Ma nient'affatto! Là c'è davvero il cadavere di un uomo, e non si scherza! Ci sei stato? - No... non... non ne ho avuto il coraggio borbottò Pomino. - Ma di prendermi la moglie, sì, birbaccione! - E tu a me? - diss'egli allora, pronto. - Tu a me non l'avevi tolta, prima, da vivo? - Io? - esclamai. - E dàlli! Ma se non ti volle lei! Lo vuoi dunque ripetuto che le sembravi proprio uno sciocco? Diglielo tu, Romilda, per favore: vedi, m'accusa di tradimento... Ora, che c'entra! è tuo marito, e non se ne parla più; ma io non ci ho colpa... Sù, sù. Ci andrò io domani da quel povero morto, abbandonato là, senza un fiore, senza una lacrima... Di', c'è almeno una lapide su la fossa? - Si, - s'affrettò a rispondermi Pomino. - A spese del Municipio... Il povero babbo... - Mi lesse l'elogio funebre, lo so! Se quel pover'uomo sentiva... Che c'è scritto su la lapide? - Non so...La dettò Lodoletta. - Figuriamoci! - sospirai. - Basta. Lasciamo anche questo discorso. Raccontami, raccontami piuttosto come vi siete sposati così presto... Ah, come poco mi piangesti, vedovella mia... Forse niente, eh? di' sù, possibile ch'io non debba sentir la tua voce? Guarda: è già notte avanzata... appena spunterà il giorno, io andrò via, e sarà come non ci avessimo mai conosciuto... Approfittiamoci di queste poche ore. Sù, dimmi... Romilda si strinse nelle spalle, guardò Pomino, sorrise nervosamente: poi, riabbassando gli occhi e guardandosi le mani: - Che posso dire? Certo che piansi... - E non te lo meritavi! - brontolò la Pescatore. - Grazie! Ma infine, via... fu poco, è vero? - ripresi. - Codesti begli occhi, che pur s'ingannarono così facilmente, non ebbero a sciuparsi molto, di certo. - Rimanemmo assai male, - disse, a mo' di scusa, Romilda. - E se non fosse stato per lui... - Bravo Pomino! - esclamai. - Ma quella canaglia di Malagna, niente? - Niente, - rispose, dura, asciutta, la Pescatore. - Tutto fece lui... E additò Pomino. - Cioè... cioè... - corresse questi, - il povero babbo... Sai ch'era al Municipio? Bene, fece prima accordare una pensioncina, data la sciagura... e poi... - Poi accondiscese alle nozze? - Felicissimo! E ci volle qua, tutti, con sé... Mah! Da due mesi... E prese a narrarmi la malattia e la morte del padre; l'amore di lui per Romilda e per la nipotina; il compianto che la sua morte aveva raccolto in tutto il paese. Io domandai allora notizie della zia Scolastica, tanto amica del cavalier Pomino. La vedova Pescatore, che si ricordava ancora del batuffolo di pasta appiastratole in faccia dalla terribile vecchia, si agitò sulla sedia. Pomino mi rispose che non la vedeva più da due anni, ma che era viva; poi, a sua volta, mi domandò che avevo fatto io, dov'ero stato, ecc. Dissi quel tanto che potevo senza far nomi né di luoghi né di persone, per dimostrare che non m'ero affatto spassato in quei due anni. E così, conversando insieme, aspettammo l'alba del giorno in cui doveva pubblicamente affermarsi la mia resurrezione. Eravamo stanchi della veglia e delle forti emozioni provate; eravamo anche infreddoliti. Per riscaldarci un po', Romilda volle preparare con le sue mani il caffè. Nel porgermi la tazza, mi guardò, con su le labbra un lieve, mesto sorriso quasi lontano, e disse: - Tu, al solito, senza zucchero, è vero? Che lesse in quell'attimo negli occhi miei? Abbassò subito lo sguardo. In quella livida luce dell'alba, sentii stringermi la gola da un nodo di pianto inatteso, e guardai Pomino odiosamente. Ma il caffè mi fumava sotto il naso, inebriandomi del suo aroma e cominciai a sorbirlo lentamente. Domandai quindi a Pomino il permesso di lasciare a casa sua la valigia fino a tanto che non avessi trovato un alloggio: avrei poi mandato qualcuno a ritirarla. - Ma sì! ma sì! - mi rispose egli, premuroso. - Anzi non te ne curare: penserò io a fartela portare... - Oh, - dissi, - tanto è vuota, sai? A proposito, Romilda: avresti ancora, per caso, qualcosa di mio... abiti, biancheria? - No, nulla... - mi rispose, dolente, aprendo le mani. - Capirai... dopo la disgrazia... - Chi poteva immaginarselo? - esclamò Pomino. Ma giurerei ch'egli, l'avaro Pomino, aveva al collo un mio antico fazzoletto di seta. - Basta. Addio, eh! Buona fortuna! - diss'io, salutando, con gli occhi fermi su Romilda, che non volle guardarmi. Ma la mano le tremò, nel ricambiarmi il saluto. - Addio! Addio! Sceso giù in istrada, mi trovai ancora una volta sperduto, pur qui, nel mio stesso paesello nativo: solo, senza casa, senza mèta. E ora? domandai a me stesso. Dove vado? Mi avviai, guardando la gente che passava. Ma che! Nessuno mi riconosceva? Eppure ero ormai tal quale: tutti, vedendomi, avrebbero potuto almeno pensare: Ma guarda quel forestiero là, come somiglia al povero Mattia Pascal! Se avesse l'occhio un po' storto, si direbbe proprio lui. Ma che! Nessuno mi riconosceva, perché nessuno pensava più a me. Non destavo neppure curiosità, la minima sorpresa... E io che m'ero immaginato uno scoppio, uno scompiglio, appena mi fossi mostrato per le vie! Nel disinganno profondo provai un avvilimento, un dispetto, un'amarezza che non saprei ridire; e il dispetto e l'avvilimento mi trattenevano dallo stuzzicar l'attenzione di coloro che io dal canto mio, riconoscevo bene: sfido! dopo due anni... Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito... Due volte percorsi da un capo all'altro il paese, senza che nessuno mi fermasse. Al colmo dell'irritazione, pensai di ritornar da Pomino per dichiarargli che i patti non mi convenivano e vendicarmi sopra lui dell'affronto che mi pareva tutto il paese mi facesse non riconoscendomi più. Ma né Romilda con le buone mi avrebbe seguito, né io per il momento avrei saputo dove condurla. Dovevo almeno prima cercarmi una casa. Pensai d'andare al Municipio, all'ufficio dello stato civile, per farmi subito cancellare dal registro dei morti; ma, via facendo, mutai pensiero e mi ridussi invece a questa biblioteca di Santa Maria Liberale dove trovai al mio posto il reverendo amico don Eligio Pellegrinotto, il quale non mi riconobbe neanche lui, lì per lì. Don Eligio veramente sostiene che mi riconobbe subito e che soltanto aspettò ch'io pronunziassi il mio nome per buttarmi le braccia al collo parendogli impossibile che fossi io, e non potendo abbracciar subito uno che gli pareva Mattia Pascal. Sarà pure così! Le prime feste me le ebbi da lui, calorosissime; poi egli volle per forza ricondurmi seco in paese per cancellarmi dall'animo la cattiva impressione che la dimenticanza dei miei concittadini mi aveva fatto. Ma io ora, per ripicco, non voglio descrivere quel che seguì alla farmacia del Brìsigo prima poi al Caffè dell'Unione, quando don Eligio, ancor tutto esultante, mi presentò redivivo. Si sparse in un baleno la notizia, e tutti accorsero a vedermi e a tempestarmi di domande. Volevano sapere da me chi fosse allora colui che s'era annegato alla Stìa, come se non mi avessero riconosciuto loro: tutti, a uno a uno. E dunque ero io, proprio io: donde tornavo? dall'altro mondo! che avevo fatto? il morto! Presi il partito di non rimuovermi da queste due risposte e lasciar tutti stizziti nell'orgasmo della curiosità che durò parecchi e parecchi giorni. Né più fortunato degli altri fu l'amico Lodoletta che venne a intervistarmi per il Foglietto. Invano, per commuovermi, per tirarmi a parlare mi portò una copia del suo giornale di due anni avanti, con la mia necrologia. Gli dissi che la sapevo a memoria, perché all'Inferno il Foglietto era molto diffuso. - Eh, altro! Grazie caro! Anche della lapide... Andrò a vederla, sai? Rinunzio a trascrivere il suo nuovo pezzo forte della domenica può parlare dell lettere il titolo: MATTIA PASCAL È VIVO! Tra i pochi che non vollero farsi vedere, oltre ai miei creditori, fu Batta Malagna che pure - mi dissero - aveva due anni avanti mostrato una gran pena per il mio barbaro suicidio. Ci credo. Tanta pena allora, sapendomi sparito per sempre, quanto dispiacere adesso, sapendomi ritornato alla vita. Vedo il perché di quella e di questo. E Oliva? L'ho incontrata per via, qualche domenica, all'uscita della messa, col suo bambino di cinque anni per mano, florido e bello come lei: - mio figlio! Ella mi ha guardato con occhi affettuosi e ridenti, che m'han detto in un baleno tante cose... Basta. Io ora vivo in pace, insieme con la mia vecchia zia Scolastica, che mi ha voluto offrir ricetto in casa sua. La mia bislacca avventura m'ha rialzato d'un tratto nella stima di lei. Dormo nello stesso letto in cui morì la povera mamma mia, e passo gran parte del giorno qua, in biblioteca in compagnia di don Eligio, che è ancora ben lontano dal dare assetto e ordine ai vecchi libri polverosi. Ho messo circa sei mesi a scrivere questa mia strana storia, ajutato da lui. Di quanto è scritto qui egli serberà il segreto, come se l'avesse saputo sotto il sigillo della confessione. Abbiamo discusso a lungo insieme su i casi miei, e spesso io gli ho dichiarato di non saper vedere che frutto se ne possa cavare. - Intanto, questo, - egli mi dice: - che fuori della legge e fuori di quelle particolarità liete o tristi che sieno, per cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere. Ma io gli faccio osservare che non sono affatto rientrato né nella legge, né nelle mie particolarità. Mia moglie è moglie di Pomino, e io non saprei proprio dire ch'io mi sia. Nel cimitero di Miragno, su la fossa di quel povero ignoto che s'uccise alla Stìa, c'è ancora la lapide dettata da Lodoletta: COLPITO DA AVVERSI FATI. MATTIA PASCAL BIBLIOTECARIO CVOR GENEROSO ANIMA APERTA QVI VOLONTARIO RIPOSA LA PIETA' DEI CONCITTADINI QVESTA LAPIDE POSE. Io vi ho portato la corona di fiori promessa e ogni tanto mi reco a vedermi morto e sepolto là. Qualche curioso mi segue da lontano; poi, al ritorno, s'accompagna con me, sorride, e - considerando la mia condizione - mi domanda: - Ma voi, insomma, si può sapere chi siete? Mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e gli rispondo: - Eh, caro mio... Io sono il fu Mattia Pascal. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello Avvertenza Sugli Scrupoli Della Fantasia. Il signor Alberto Heintz, di Buffalo negli Stati Uniti, al bivio tra l'amore della moglie e quello d'una signorina ventenne pensa bene di invitar l'una e l'altra a un convegno per prendere insieme con lui una decisione. Le due donne e il signor Heintz si trovano puntuali al luogo convenuto; discutono a lungo, e alla fine si mettono d'accordo. Decidono di darsi la morte tutti e tre. La signora Heintz ritorna a casa; si tira una revolverata e muore. Il signor Heintz, allora, e la sua innamorata signorina ventenne visto che con la morte della signora Heintz ogni ostacolo alla loro felice unione è rimosso riconoscono di non aver più ragione d'uccidersi e risolvono di rimanere in vita e di sposarsi. Diversamente però risolve l'autorità giudiziaria, e li trae in arresto. Conclusione volgarissima. Vedere i giornali di New York del Venticinque gennajo Mille Novecento Ventuno, edizione del mattino. Poniamo che un disgraziato scrittor di commedie abbia la cattiva ispirazione di portare sulla scena un caso simile. Si può esser sicuri che la sua fantasia si farà scrupolo prima di tutto di sanare con eroici rimedii l'assurdità di quel suicidio della signora Heintz per renderlo in qualche modo verosimile. Ma si può essere ugualmente sicuri, che, pur con tutti i rimedii eroici escogitati dallo scrittor di commedie novantanove critici drammatici su cento giudicheranno assurdo quel suicidio e inverosimile la commedia. Perché la vita, per tutte le sfacciate assurdità, piccole e grandi, di cui beatamente è piena ha l'inestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza, a cui l'arte crede suo dovere obbedire. Le assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere. All'opposto di quelle dell'arte che, per parer vere, hanno bisogno d'esser verosimili. E allora, verosimili, non sono più assurdità. Un caso della vita può essere assurdo; un'opera d'arte, se è opera d'arte, no. Ne segue che tacciare d'assurdità e d'inverosimiglianza, in nome della vita, un'opera d'arte è balordaggine. In nome dell'arte, sì; in nome della vita, no. C'è nella storia naturale un regno studiato dalla zoologia, perché popolato dagli animali. Tra i tanti animali che lo popolano è compreso anche l'uomo. E lo zoologo sì, può parlare dell'uomo e dire, per esempio, che non è un quadrupede ma un bipede e che non ha la coda, vuoi come la scimmia, vuoi come l'asino, vuoi come il pavone. All'uomo di cui parla lo zoologo non può mai capitar la disgrazia di perdere, poniamo, una gamba e di farsela mettere di legno; di perdere un occhio e di farselo mettere di vetro. L'uomo dello zoologo ha sempre due gambe, di cui nessuna di legno; sempre due occhi, di cui nessuno di vetro. E contraddire allo zoologo è impossibile. Perché lo zoologo, se gli presentate un tale con una gamba di legno o con un occhio di vetro vi risponde che egli non lo conosce, perché quello non è l'uomo, ma un uomo. È vero però che noi tutti, a nostra volta possiamo rispondere allo zoologo che l'uomo ch'egli conosce non esiste, e che invece esistono gli uomini di cui nessuno è uguale all'altro e che possono anche avere per disgrazia una gamba di legno o un occhio di vetro. Si domanda a questo punto se vogliono esser considerati come zoologi o come critici letterarii quei tali signori che giudicando un romanzo o una novella o una commedia condannano questo o quel personaggio, questa o quella rappresentazione di fatti o di sentimenti non già in nome dell'arte come sarebbe giusto ma in nome d'una umanità che sembra essi conoscano a perfezione, come se realmente in astratto esistesse fuori cioè di quell'infinita varietà d'uomini capaci di commettere tutte quelle sullodate assurdità che non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere. Intanto, per l'esperienza che dal canto mio ho potuto fare d'una tal critica il bello è questo: che mentre lo zoologo riconosce che l'uomo si distingue dalle altre bestie anche per il fatto che l'uomo ragiona e che le bestie non ragionano; il ragionamento appunto vale a dire ciò che è più proprio dell'uomo è apparso tante volte ai signori critici non come un eccesso se mai, ma anzi come un difetto d'umanità in tanti miei non allegri personaggi. Perché pare che umanità, per loro, sia qualche cosa che più consista nel sentimento che nel ragionamento. Ma volendo parlare così astrattamente come codesti critici fanno non è forse vero che mai l'uomo tanto appassionatamente ragiona o sragiona, che è lo stesso come quando soffre, perché appunto delle sue sofferenze vuol veder la radice e chi gliele ha date, e se e quanto sia stato giusto il dargliele; mentre, quando gode, si piglia il godimento e non ragiona, come se il godere fosse suo diritto? Dovere delle bestie è il soffrire senza ragionare. Chi soffre e ragiona appunto perché soffre, per quei signori critici non è umano; perché pare che, chi soffra, debba esser soltanto bestia, e che soltanto quando sia bestia, sia per essi umano. Ma di recente ho pur trovato un critico, a cui son molto grato. A proposito della mia disumana e, pare, inguaribile cerebralità e paradossale inverosimiglianza delle mie favole e dei miei personaggi egli ha domandato a quegli altri critici donde attingevano il criterio per giudicare siffattamente il mondo della mia arte. Dalla cosiddetta vita normale? ha domandato. Ma cos'è questa se non un sistema di rapporti che noi scegliamo nel caos degli eventi quotidiani e che arbitrariamente qualifichiamo normale? Per concludere che non si può giudicare il mondo d'un artista con un criterio di giudizio attinto altrove che da questo mondo medesimo. Debbo aggiungere, per dar credito a questo critico presso gli altri critici che non ostante questo, anzi proprio per questo anch'egli poi giudica sfavorevolmente l'opera mia: perché gli pare, cioè ch'io non sappia dar valore e senso universalmente umano alle mie favole e ai miei personaggi; tanto da lasciar perplesso chi deve giudicarli, se io non abbia inteso piuttosto limitarmi a riprodurre certi curiosi casi certe particolarissime situazioni psicologiche. Ma se il valore e il senso universalmente umano di certe mie favole e di certi miei personaggi nel contrasto com'egli dice, tra realtà e illusione tra volto individuale ed immagine sociale di esso, consistesse innanzi tutto nel senso e nel valore da dare a quel primo contrasto il quale per una beffa costante della vita, ci si scopre sempre inconsistente, in quanto che, necessariamente purtroppo ogni realtà d'oggi è destinata a scoprircisi illusione domani ma illusione necessaria, se purtroppo fuori di essa non c'è per noi altra realtà? Se consistesse appunto in questo, che un uomo o una donna messi da altri o da sé stessi in una penosa situazione, socialmente anormale, assurda per quanto si voglia vi durano, la sopportano, la rappresentano davanti agli altri, finché non la vedono, sia pure per la loro cecità o incredibile buonafede; perché appena la vedono come a uno specchio che sia posto loro davanti, non la sopportano più ne provan tutto l'orrore e la infrangono o, se non possono infrangerla, se ne senton morire? Se consistesse appunto in questo, che una situazione, socialmente anormale, si accetta anche vedendola a uno specchio, che in questo caso ci para davanti la nostra stessa illusione; e allora la si rappresenta, soffrendone tutto il martirio finché la rappresentazione di essa sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta o che da altri o da una crudele necessità ci sia stata imposta cioè fintanto che sotto questa maschera un sentimento nostro, troppo vivo, non sia ferito così addentro che la ribellione alla fine prorompa e quella maschera si stracci e si calpesti? Allora, di colpo dice il critico un fiotto d'umanità invade questi personaggi le marionette divengono improvvisamente creature di carne e di sangue e parole che bruciano l'anima e straziano il cuore escono dalle loro labbra E sfido! Hanno scoperto il loro nudo volto individuale sotto quella maschera che li rendeva marionette di sé stessi, o in mano agli altri; che li faceva in prima apparir duri, legnosi, angolosi, senza finitezza e senza delicatezza complicati e strapiombanti, come ogni cosa combinata e messa sù non liberamente ma per necessità in una situazione anormale, inverosimile, paradossale, tale insomma che essi alla fine non han potuto più sopportarla e l'hanno rotta. L'arruffìo, se c'è, dunque è voluto; il macchinismo, se c'è, dunque è voluto; ma non da me: bensì dalla favola stessa, dagli stessi personaggi; e si scopre subito, difatti: spesso è concertato apposta e messo sotto gli occhi nell'atto stesso di concertarlo e di combinarlo: è la maschera per una rappresentazione; il giuoco delle parti; quello che vorremmo o dovremmo essere; quello che agli altri pare che siamo; mentre quel che siamo, non lo sappiamo, fino a un certo punto, neanche noi stessi; la goffa incerta metafora di noi; la costruzione, spesso arzigogolata, che facciamo di noi, o che gli altri fanno di noi: dunque davvero, un macchinismo, sì, in cui ciascuno volutamente, ripeto, è la marionetta di se stesso; e poi, alla fine, il calcio che manda all'aria tutta la baracca. Credo che non mi resti che di congratularmi con la mia fantasia se, con tutti i suoi scrupoli, ha fatto apparir come difetti reali quelli ch'eran voluti da lei: difetti di quella fittizia costruzione che i personaggi stessi han messo su di sé e della loro vita o che altri ha messo sù per loro: i difetti insomma della maschera finché non si scopre nuda. Ma una consolazione più grande m'è venuta dalla vita, o dalla cronaca quotidiana a distanza di circa vent'anni dalla prima pubblicazione di questo mio romanzo Il fu Mattia Pascal, che ancora una volta oggi si ristampa. Neppure ad esso, quando apparve per la prima volta, mancò, pur tra il consenso quasi unanime, chi lo tacciasse d'inverosimiglianza. Ebbene, la vita ha voluto darmi la prova della verità di esso in una misura veramente eccezionale fin nella minuzia di certi caratteristici particolari spontaneamente trovati dalla mia fantasia. Ecco quanto si leggeva nel Corriere della Sera del Ventisette marzo Mille Novecento Venti: L'OMAGGIO DI UN VIVO ALLA PROPRIA TOMBA. Un singolare caso di bigamia, dovuto all'affermata ma non sussistente morte di un marito, si è rivelato in questi giorni. Risaliamo brevemente all'antefatto. Nel reparto Calvairate il Ventisei dicembre Mille Novecento Sedici alcuni contadini pescavano dalle acque del canale delle Cinque chiuse il cadavere di un uomo rivestito di maglia e pantaloni color marrone. Del rinvenimento fu dato avviso ai carabinieri che iniziarono le investigazioni. Poco dopo il cadavere veniva identificato da tale Maria Tedeschi ancor piacente donna sulla quarantina, e da certi Luigi Longoni e Luigi Majoli per quello dell'elettricista Ambrogio Casati di Luigi, nato nel Mille Ottocento Sessantanove marito della Tedeschi. In realtà l'annegato assomigliava molto al Casati. Quella testimonianza, a quanto ora è risultato, sarebbe stata alquanto interessata, specie per il Majoli e per la Tedeschi. Il vero Casati era vivo! Era, però in carcere ancora dal Ventuno febbraio dell'anno precedente per un reato contro la proprietà e da tempo viveva diviso sebbene non legalmente, dalla moglie. Dopo sette mesi di gramaglie, la Tedeschi passava a nuove nozze col Majoli, senza urtare contro nessuno scoglio burocratico. Il Casati finì di scontare la pena l'otto marzo del Mille Novecento Diciasette e solo in questi giorni egli apprese di essere... morto e che sua moglie si era rimaritata ed era scomparsa. Seppe tutto ciò quando si recò all'Ufficio di anagrafe in piazza Missori, avendo bisogno di un documento. L'impiegato, allo sportello, inesorabilmente gli osservò: - Ma voi siete morto! Il vostro domicilio legale è al cimitero di Musocco campo comune Quaranta Quattro, fossa numero Cinquecento Cinquanta... Ogni protesta di colui che voleva essere dichiarato vivo fu inutile. Il Casati si propone di far riconoscere i suoi diritti alla... resurrezione, e non appena rettificato, per quanto lo riguarda, lo stato civile la presunta vedova rimaritata vedrà annullato il secondo matrimonio. Intanto la stranissima avventura non ha punto afflitto il Casati: anzi si direbbe che l'ha messo di buon umore e, desideroso di nuove emozioni, ha voluto far una capatina alla... propria tomba e come atto di omaggio alla sua memoria, ha deposto sul tumulo un fragrante mazzo di fiori e vi ha acceso un lumino votivo! Il presunto suicidio in un canale; il cadavere estratto e riconosciuto dalla moglie e da chi poi sarà secondo marito di lei; il ritorno del finto morto e finanche l'omaggio alla propria tomba! Tutti i dati di fatto naturalmente senza tutto quell'altro che doveva dare al fatto valore e senso, universalmente umano. Non posso supporre che il signor Ambrogio Casati elettricista abbia letto il mio romanzo e recato i fiori alla sua tomba per imitazione del fu Mattia Pascal. La vita, intanto, col suo beatissimo dispregio d'ogni verosimiglianza poté trovare un prete e un sindaco che unirono in matrimonio il signor Majoli e la signora Tedeschi senza curarsi di conoscere un dato di fatto di cui pur forse era facilissimo aver notizia, che cioè il marito signor Casati si trovava in carcere e non sottoterra. La fantasia si sarebbe fatto scrupolo, certamente, di passar sopra a un tal dato di fatto; e ora gode, ripensando alla taccia di inverosimiglianza che anche allora le fu data di far conoscere di quali reali inverosimiglianze sia capace la vita anche nei romanzi che, senza saperlo, essa copia dall'arte.IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO PRIMO. Lettori gentili, siete mai stati ad Arezzo? Se non ci siete mai stati, vi prego di andarci alla prima occasione, anche a costo di farla nascere, o d'inventare un pretesto. Vi assicuro io che mi ringrazierete del consiglio. La Val di Chiana è una tra le più amene e le più pittoresche del bel paese là dove il sì suona. Anzi, un dilettante di bisticci potrebbe sostenere che il sì è nato proprio in Arezzo poichè fu aretino quel monaco Guido, a cui siamo debitori della scala armonica. Ma, a farlo apposta, Guido d'Arezzo non inventò che sei note, dimenticando per l'appunto di inventare la settima. Forse, ribatterà il dilettante di cui sopra, Guido non ha inventato il si perchè questo era già nella lingua madre, o il brav'uomo non voleva farsi bello del sol di luglio. Comunque sia, andate in Val di Chiana e smontate ad Arezzo. La città non è vasta, ma che importa? Il Guadagnoli, che era d'Arezzo, pensava forse alla sua terra, quando diceva ad una graziosa dama: Signora, se l'essere Piccina d'aspetto Vi sembra difetto, Difetto non è. A buon conto, la città è piccola, ma ci ha le vie larghe, pulite e ben selciate, il che non si trova mica da per tutto; possiede molte ed insigni opere d'arte, un prefetto, un vescovo due buoni alberghi e un caffè dei Costanti, che vi dà subito l'idea di una popolazione d'innamorati. La qual cosa non mi farebbe punto specie, poichè le aretine son belle di molto tanto da far dimenticare perfino i grandi uomini che son nati in Arezzo, da Mecenate, amico d'Augusto, a Francesco Redi, amico del vino. Frattanto, lettori gentili, venite in Arezzo con me. Non ci si va col vapore, ma a cavallo, perchè siamo cinque secoli addietro; si passa una delle quattro porte della città, che è cerchiata di mura per un giro di tre miglia e si scende alla bottega di mastro Jacopo da Casentino. Dico bottega, per andare coi tempi; ma oggi si dovrebbe dire studio, perchè mastro Jacopo da Casentino era un pittore, e meritamente annoverato tra i migliori del suo tempo. Era nato a Prato vecchio, nella famiglia di messer Cristoforo Landino e il nome patronimico lo aveva avuto da un frate di Casentino, guardiano al Sasso della Vernia, che l'aveva preso a ben volere e, vedendo la sua inclinazione all'arte del dipingere, lo aveva acconciato con Taddeo Gaddi nel tempo che questo valoroso scolaro di Giotto era a lavorare nel suo convento. Sotto la scuola di mastro Taddeo, il giovinetto Jacopo aveva profittato grandemente, sì nel disegno, sì nell'arte del colorire. Erano quelli i bei tempi della pittura. Giotto, con nuova maniera, sciogliendo la figura umana dalle rigidezze dell'arte bisantina aveva additata una strada su cui tutti i giovani si gittavano animosi, sperando di avanzare in eccellenza il maestro. E Jacopo, andato a Firenze con Taddeo Gaddi, non fece torto alle speranze che questi aveva concepite di lui dipingendo tra l'altre cose il tabernacolo della Madonna di Mercato Vecchio e le vòlte d'Orsanmichele che aveva ad essere il granaio del Comune. Rimasto alcuni anni col Gaddi, come a provar le sue forze, e persuaso oramai di poter volare da sè Jacopo era tornato nel suo Casentino, e in Pratovecchio in Poppi e in altri luoghi della valle medesima, aveva dato mano a molte opere di cui s'era vantaggiata la sua fama, non così la sua borsa. Dopo di che, adescato da più ragguardevoli offerte, si era ridotto a stabile dimora in Arezzo, che allora si governava da sè medesima col consiglio di sessanta cittadini dei più ricchi e più onorati, alla cura dei quali era commesso tutto il reggimento. Mastro Jacopo non era solamente pittore, ma pizzicava eziandio d'architetto. E perchè in Arezzo scarseggiavano le acque, fin dal tempo dei Goti che avevano guasti i condotti onde l'acqua scendeva dal poggio di Pori in città, fu commesso a mastro Jacopo di ricondurvela. Il che egli fece a sua lode, portandola per nuovi canali fin sotto le mura ad una fonte detta allora dei Guinicelli, e poscia, corrottamente, dei Veneziani. Ma questo sono notizie che importano poco al soggetto. Passiamo, dunque, senza fermarci troppo sull'architettura di mastro Jacopo e raccontiamo ai lettori che da molti anni il degno artefice aveva messo su famiglia e viveva felice, come può esserlo un uomo in questa valle di lagrime, che non è tutta una Val di Chiana, pur troppo. Intanto, seminava dei suoi affreschi tutte le chiese di Arezzo, facendo prova di una maniera e dì una pratica maravigliosa. Un'altra fortuna era toccata a mastro Jacopo; quella io vo' dire di mostrare ad un altro, e con frutto, i principii di quell'arte che a lui aveva insegnata il Gaddi. Ai giorni nostri i pittori non fanno più scuola, o non si rodono di avere dei buoni discepoli, come una volta. Ogni artista lavora per sè, gelosamente tappato nel suo studio, quasi temendo che altri gli rubi il tocco, o l'impasto dei colori. Ma in quei tempi di vita rigogliosa per l'arte, era una festa aver gente dattorno e un pittore non si teneva per maestro, se non aveva una mezza dozzina di scolari uno dei quali, uno almeno, di più facile ingegno e di più pronta volontà seguitasse la maniera, serbasse le tradizioni del principale e facesse onore alla scuola. Di questi scolari, o garzoni, o fattori come si dicevano in quel tempo che lo studio d'un pittore si chiamava bottega mastro Jacopo ne aveva parecchi; ma uno solo meritava il nome di discepolo, e si domandava Spinello, figlio ad un certo Luca Spinelli, fiorentino che era andato forse vent'anni addietro ad abitare in Arezzo, quando una volta fra l'altre erano stati discacciati da Firenze i Ghibellini. Arezzo, se nol sapete, era ghibellina nell'anima. Spinello Spinelli era un bel giovinottino, nato pittore come Giotto, e inclinato fin da fanciullo ad operare nel disegno tali miracoli che non si sarebbero creduti possibili senza la disciplina di ottimi maestri. Jacopo di Casentino, veduti i suoi tocchi in penna, lo aveva voluto a bottega. E Spinello non si era fatto pregare; che anzi, moriva dalla voglia di andarci, specie dopo che aveva veduta e ammirata nel Duomo vecchio la più bell'opera di mastro Jacopo. Ora, la più bell'opera di mastro Jacopo, che Spinello potesse ammirare nel Duomo vecchio non era già il ritratto di papa Innocenzo VI, come qualcuno potrebbe credere a tutta prima. La più bell'opera di mastro Jacopo era madonna Fiordalisa, a lui nata in Firenze, quando egli stava laggiù, ai servigi del Gaddi. Dico Fiordalisa, per non ingenerar confusione. Ma i toscani d'allora non sentivano nessuna ripugnanza a dire madonna Fiordaliso in quella stessa guisa che non ne sentivano a dire madonna Fiore madonna Belcolore, e via di questo passo, concordando un nome mascolino con un nome femminile. Del resto, la grazia e l'eleganza femminile c'erano tutte, nel viso di madonna spiravano da ogni parte della sua bella persona, e le desinenze non ci avevano nulla a vedere. Fiordalisa, nata a Firenze, era in Arezzo da pochi mesi; ma fin dai primi giorni del suo arrivo colà, era stata veduta, notata e riconosciuta come un miracolo di bellezza. È facile che si nasconda un grand'uomo, in mezzo alla moltitudine, e che rimanga ignoto, in una città nuova per lui; ma non c'è caso che si nasconda egualmente una bella ragazza. Il primo che l'ha vista, poniamo anche di sbieco, ne passa parola ad un altro e questi ad un terzo, anche prima di averla intravveduta lui; donde avviene che fin dal primo giorno che è stata annunziata la selvaggina un centinaio di bracchi da punta sieno sguinzagliati alla macchia. Ora, i giovinotti d'Arezzo non s'erano mica indugiati per istrada; avevano scoperto subito la bella fiorentina, l'avevano scovata, levata come i suoi concittadini avrebbero levato il grillo dal buco, la mattina dell'Ascensione. Fiordalisa non esciva di casa che i dì di festa, per andare nel Duomo vecchio agli uffizi divini. Ma tanto bastava perchè la vedessero tutti, e perchè ci fossero di gran capannelli sul sagrato del Duomo, quando ella doveva passare. Spinello Spinelli l'aveva vista a quel modo, come tutti gli altri. Era un giovinotto allegro, che portava il cervello sopra la berretta. Ma da quel giorno che vide madonna Fiordalisa, incominciò a pensare con qualche rammarico alla sua condizione che non gli permetteva di passare avanti a tutti i suoi giovani rivali. Vi ho già detto che era figlio d'un fuoruscito fiorentino. Luca Spinelli esercitava un'arte, a Firenze, e ci aveva anche quattro sassi al sole; ma l'arte era nulla, senza clientela, e di quei quattro sassi gliene avevano fatto vento i Guelfi, dopo averlo sbandito dalla città. Non dissimilmente avrebbero adoperato i Ghibellini, se a loro fosse toccato di poter bandire i Guelfi; non c'era dunque da gridare all'ingiustizia. A quei tempi si usava così. Oggi, la Dio grazia, abbiamo un pochettino di progresso, e certe cose non si fanno più; ci si restringe a desiderarle. Ma se Spinello non era ricco, aveva tuttavia una gran forza per sè; era giovine e innamorato morto. Madonna Fiordalisa era la figlia d'un pittore. Vedete come il destino aveva disposte le fila! Anche lui era un pittore, o almeno poteva diventarlo; poichè l'inclinazione c'era, ed anche una certa pratica naturale. Fino allora, egli aveva disegnato per capriccio: da quel giorno incominciò a disegnare per passione. Si fa così bene quel che si fa, quando si pensa ad una bella donna! Sopra tutto poi, quando si capisce che é l'unica via per giungere a lei! Mastro Jacopo lavorava allora nella chiesa di San Domenico e più propriamente in una parte della chiesa, cioè a dire nella cappella di San Cristofano ritraendovi al naturale il beato Masuolo, profeta minimo, il quale, ne' suoi tempi, predisse molte disavventure agli Aretini. L'opera gli era commessa da un mercante de' Fei, che aveva molto a lodarsi del Santo, per esserne stato liberato dal carcere. E mastro Jacopo aveva per l'appunto rappresentato il Santo nell'atto di fare quel miracolo che oggi si farebbe con uno sbruffo ai guardiani, o con un buco nel muro. Spinello, come potete argomentare, andò in San Domenico incominciò a piantarsi davanti alla cappella di San Cristofano e diventò un grande ammiratore dei miracoli del beato Masuolo o almeno di quel tanto che se ne poteva scorgere attraverso le commessure del tavolato. Mastro Jacopo non tardò ad avvedersi di quella curiosità e chiese al giovanotto se per caso volesse vedere l'affresco prima del mercante che gli aveva data la commissione. --Maisì, messere; --rispose Spinello, facendosi un coraggio pari alla gravità del caso. --Il mercante vi pagherà l'opera vostra una volta sola; io l'ammirerò quante volte vi piacerà di lasciarmela vedere prima d'ogni altro. --Ecco una ragione che mi capacita; --disse mastro Jacopo, facendo bocca da ridere. --Ma ti piacerà poi da senno, il mio beato Masuolo? Vieni sul ponte e sia come ti pare. Spinello non se lo fece dire due volte; salì sul ponte, osservò la composizione e rimase a bocca aperta, com'era naturale che facesse e per la bontà intrinseca del dipinto e per il desiderio che aveva di entrare nella grazia dell'artefice. --Per caso,--gli disse mastro Jacopo a un tratto; --anche tu saresti pittore. --Mainò, messere; --rispose Spinello, chinando umilmente la fronte; --ma sarei felice di diventarlo, sotto la vostra disciplina. --Perchè no? Vediamo anzi tutto che cosa sai fare. Un O, come Giotto? Una linea come Apelle? --Ohimè, maestro, assai meno. Disegno alla meglio, o alla peggio, come vi parrà meglio, senza ombra di studio. --Bene! To' i pennelli e la sinopia; --gli disse mastro Jacopo. --Vai là, al muro, dove non è ancora stata messa la calce fresca, e segna un contorno. Spinello non domandava altro. Ma, per sicuro che fosse di non far troppo male, non poteva difendersi da un certo rimescolamento dovendo operare così sotto gli occhi del maestro. Se gli fosse riuscito di far bene alla prima, che fortuna! Basta, il giovinotto pensò a madonna Fiordalisa afferrò il pennello, lo intinse nel vaso e si mise all'opera, tratteggiando sulla parete una mezza figura di San Giovanni. L'aveva attaccata alla brava e la tirò via alla lesta, per non aversi a pentire, e perchè il pennello non avesse a tremargli fra le dita. Mastro Jacopo stette zitto, sulle prime, a vederlo lavorare: poi come gli balzò davanti agli occhi la figura abbozzata, borbottò un cenno d'approvazione. Spinello si era dimostrato valente ed accorto. Valente, perchè il suo disegno era buonino; accorto, perchè quella mezza figura era una copia fatta a memoria d'un San Giovanni che mastro Jacopo aveva dipinto qualche mese innanzi in San Bartolomeo, nella cappella di Santa Maria della Neve. --Ah, ah!--disse mastro Jacopo, a cui si spianavano in fronte le rughe accumulate pur dianzi nella arcigna severità del suo atteggiamento di giudice. --Tu studi l'arte nuova, giovinotto. --Maisì, maestro. Ed è la buona, mi pare. --Eh, sì e no. Bisognerebbe, ad esempio, saper scegliere un po' meglio tra nuovi e nuovi. Giotto di Bondone è un gran maestro, e Taddeo Gaddi gli si stringe ai panni. Ti consiglio d'imitare questi due. L'altro, da cui t'è piaciuto di copiare, è un artista da dozzina, il quale non si raccomanda che per un poco di buona volontà. --Voi gli siete nemico, maestro; --rispose argutamente il giovine. --Lo si vede dalle vostre parole. Ma io lo difenderò anche contro di voi. Per esempio, quella sua storia di San Martino, nella cappella del Vescovado.... --Ahimè, ragazzo, ahimè!--interruppe mastro Jacopo con un sorriso che faceva contro alla mestizia della interiezione. --Bisogna essere stati a Firenze e aver visto il Convito di Erode, che Giotto ha dipinto nella cappella dei Peruzzi di Santa Croce; bisogna essere stati nella cappella del Palagio del Podestà, e aver visto quel Dante Alighieri improntato di tanta dolcezza, che pare una cosa di cielo! Ma già, tu non vuoi intender nulla, ragazzo mio. Come ti chiami? --Spinello, di Luca Spinelli, messere. --Ah, conosco tuo padre di nome, ed anche di veduta. È un uomo per bene. E tu dunque, vuoi diventar pittore? Vediamo, che cos'hai fatto finora? --Poca cosa, maestro. Degli schizzi, dei tocchi in penna.... --Dal vero? --Maisì, maestro, dal vero, ed anche ricordando le cose vedute. --Già, come questo San Giovanni; --ripigliò mastro Jacopo, crollando la lesta---Non copiar che dal vero, sai; oppure da Giotto, poichè non vide meglio di lui chi vide il vero. Del resto, portami i tuoi occhi in penna. Li vedrò volentieri. Mastro Jacopo, intanto, scendeva dal ponte per ritornarsene a casa. Spinello Spinelli domandò in grazia di poterlo compagnare un tratto. Tanto, era tutta strada per lui, essendo la sua abitazione da quella medesima parte della città. Come furono in via dell'Orto, poco lunge dal Duomo, il giovane disse a mastro Jacopo: --Ecco l'uscio di casa mia. Se permettete, maestro, dò un salto fin lassù, prendo i miei disegni, che avete mostrato desiderio di vedere, e vi raggiungo subito. --Fa come ti piace; --rispose mastro Jacopo. Spinello Spinelli andò via lesto come un capriolo, anzi come uno scoiattolo; fece una manata delle sue carte, e, scendendo gli scalini a quattro a quattro, ritornò sulla via. Mastro Jacopo quando egli lo raggiunse, non era ancora giunto all'angolo del Duomo. Il vecchio pittore diede una rapida occhiata a tutti quei fogli. Erano studi dal vero, o reminiscenze, motivi buttati là con un fare tra l'accorto e l'ingenuo, che indicava una vera e fortunata indole d'artista. Spesso non erano che quattro tocchi; ma in quei quattro tocchi si vedeva la natura colta sul vivo. Mentre egli così sfogliava i quaderni del giovine seguitando la sua strada verso casa gli venne veduta tra l'altre cose una figura di donna. Era a mala pena accennata, ma il pittore non durò fatica a riconoscere d'onde Spinello avesse tratto il suo tipo. E così, di sbieco, mentre guardava la figura, gittò un'occhiata al suo giovine compagno. Spinello non vide lo sguardo del pittore, ma lo sentì, e si fece rosso in volto. Maledetta furia! O non avrebbe potuto egli aspettare una mezz'ora, e portare egli i disegni a casa del maestro? Per la smania di far presto, come se temesse di perdere l'occasione, aveva preso tutto alla rinfusa, e quei quattro segni in cui egli aveva fissato il ricordo di madonna Fiordalisa, cadevano contro sua voglia sotto gli occhi del babbo. --In verità,--diss'egli allora, tanto per isviar l'attenzione del pittore,--son povere cose e certamente indegne di voi. Ma, che volete? non so far altro. --Che! che!--rispose mastro Jacopo. --La modestia è una bella cosa, ragazzo mio; ma tu ora fai torto alla natura, che ha voluto indicarti molto chiaramente la tua vocazione. Ho caro di averti conosciuto. Cimabue si tenne fortunato di essersi imbattuto in un pastorello che disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di Vespignano. Io avrò in quella vece posta la mano su d'un artista formato. E dentro di sè, mastro Jacopo, come rispondendo ad una osservazione del suo spirito famigliare diceva: --Dopo tutto che male c'è? Se un artista simile diventasse mio genero, dovrei averne dicatti. Sarebbe il miglior modo per legarlo alla mia scuola e farmene un aiuto. Indi, ad alta voce, mastro Jacopo proseguì: --Vieni a bottega quando ti piace, anche oggi, se tuo padre si contenta, io mi contento e godo. Non metto che una condizione ad averti con me. --Quale? Io l'accetto fin d'ora; --disse Spinello, a cui brillavano gli occhi dalla contentezza. --Di tenere i tuoi tocchi in penna per me. Ci serviranno ad entrambi per ricordo di ciò che eri, quando sei entrato a bottega da me. Spinello non capiva in sè dalla gioia. Un'ora dopo quella conversazione, egli tornava dal pittore in compagnia dì suo padre. Luca Spinelli e Jacopo di Casentino s'intesero facilmente, e il giovine Spinello rimase a' servigi del maestro. Quella sera, madonna Fiordalisa fu vista da lui nella luce modesta delle pareti domestiche. Dio santo, com'era bella! Due cotanti più bella delle altre volte, quando egli la vedeva in Duomo, agli uffizi divini con gli occhi bassi e la testa e il collo gelosamente custoditi da un velo di seta bianca, assai largo, che le scendeva giù per le spalle. Vestita così semplicemente, d'una veste di ferrandina a larghe pieghe, le quali scendevano in bei partiti dal fianco senza fronzoli che dissimulassero le curve gentili del busto con le maniche lisce e la radice del collo a mala pena coperta da un baveretto bianco madonna Fiordalisa era un miracolo di eleganza e di grazia. La testa, incoronata di capegli castagni, e il profilo del volto rosato mostravano una delicatezza di contorni e una soavità di espressione, che a lui veramente parve di non aver vedute prima d'allora. Fiordalisa riconobbe in quel giovine uno dei suoi cento curiosi ammiratori del Duomo. Egli, per altro, era il più riguardoso di tutti. Come mai aveva egli potuto essere il più ardito, tanto da penetrare per il primo in sua casa? Mentre questo pensiero si affacciava alla sua mente, mastro Jacopo le disse: --Ecco un nuovo scolaro. Sarà il primo di tutti, se continua come ha cominciato, e sopra tutto se non mette il capo alle frascheria della gioventù. A quella parole di suo padre, Fiordalisa, che si era posta da principio in sul grave divenne tosto più umana e salutò cortesemente il nuovo venuto. Egli, del resto, si contenne da uomo di garbo. Non aveva occhi che per mastro Jacopo e pendeva dalle sue labbra. Chi vuol la figlia, accarezzi la mamma, dice il proverbio. Ora la figlia di mastro Jacopo da lungo tempo aveva perduta la mamma, non restava a Spinello che di accarezzare il babbo. E i babbi s'accarezzano, stando a sentirli con attenzione, senz'altra noia che di dover dir loro ad ogni tanto: et cum spiritu tuo. Affrettiamoci a dire che Spinello non si annoiava punto in quell'ufficio modesto. Jacopo era un buon maestro e Spinello sentiva una gran voglia d'imparare. Finalmente se aveva l'aria di badar poco a madonna, questa non doveva apporglielo a negligenza. Si dicono tante cose, tacendo! Egli a buon conto, non ne diceva che una. Quando gli accadeva di muover la testa e di volgersi a lei, diventava del color della fiamma. Ora una donna, quando vede di simili cose, non ha mestieri di lunghi discorsi, nè di lunghe contemplazioni. L'essenziale è che conosca il valore delle tinte. Ma questo, come non conoscerlo, quando si ha per babbo un pittore? IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO SECONDO. L'entrata di Spinello Spinelli ai servigi di mastro Jacopo da Casentino fece chiasso nella scuola. Egli era caduto là come un sasso in una pozzanghera, facendo schizzare acqua e fango d'ogni parte. Sicuro, anche fango. Certe acque non appaiono pulite se non quando e fino a tanto son chete. Provatevi a rimestarle! Nella bottega di mastro Jacopo erano cinque garzoni. Di quei cinque, soli due potevano passare, ed essere considerati come speranze per l'arte. Gli altri non promettevano nulla, e mastro Jacopo li adoperava a mesticare i colori, a macinare le terrene sulla pietra a far le imbasciate della bottega, a portargli la cartella dei disegni e la scatola dei pennelli, quando andava a lavorare fuori via. Quei cinque lasagnoni, com'egli spesso usava chiamarli, con dimestichezza punto piacevole a loro, si domandavano, Tuccio di Credi Lippo del Calzaiuolo, Parri della Quercia, Cristoforo Granacci e Angiolino Lorenzetti, soprannominato il Chiacchiera. Nessuno di costoro salì in eccellenza nell'arte del dipingere, quantunque due come vi ho detto, lo avrebbero potuto, cioè Parri della Quercia e Tuccio di Credi. Ma il povero Parri della Quercia morì giovane non lasciando raccomandato il suo nome che ad una tavola di Santa Margherita, nella chiesa cattedrale di Cortona; e Tuccio di Credi.... Quanto a Tuccio di Credi, egli avrebbe fatto opera più degna, morendo lui, in luogo di Parri della Quercia. L'apparizione di Spinello Spinelli nella bottega di mastro Jacopo aveva destato un vero baccano in mezzo a quei cinque fattori. In primo luogo perchè nessuno sapeva che quel giovinottino elegante fosse un pittore. Per esser riconosciuti pittori, a quel tempo, bisognava essere entrati fanciulli ai servizi di un vecchio artista aver macinata per qualche anno la terra di Siena, aver fatto cuocere il travertino di cui si faceva il bianco per gli affreschi, e portata magari la zuppa al principale, quando lavorava sui ponti e non ismetteva per tutta la giornata, temendo giustamente che gli avesse a seccare l'intonaco. Un'altra cagione di meraviglia tra i cinque scolari di mastro Jacopo era questa che il nuovo venuto si presentava con un quaderno di tocchi in penna, che diceva di aver fatti lui, senza preparazione di studi. Questo, a dir vero, non significava nulla. Ognuno, a cui piaccia, può imbrattare un foglio di carta e credere d'aver fatto un disegno. Ma il guaio era che mastro Jacopo aveva lodati i disegni del nuovo venuto, proponendoli come esempio ai vecchi della scuola. --Ecco qua,--aveva detto, mettendo il rotolo dei fogli sotto il naso dei suoi fattori,--lasagnoni, imparate. Quando vi dico che bisogna copiare dal vero! Voi altri, invece, perdete il vostro tempo a grattarvi le ginocchia. Si intende, quando non giuocate a zara. Rimasti soli davanti ai disegni di quel famoso artista che era piovuto dalle nuvole i cinque scolari di mastro Jacopo avevano sfogliato il quaderno e guardato curiosamente ciò che formava l'argomento delle sue meraviglie. Si capisce alla bella prima che avevano trovato tutto mediocre. Non c'era franchezza di tocco; i contorni erano duri; gli atteggiamenti goffi; le pieghe così trite, che peggio non avrebbe fatto Cimabue nei suoi primi tentativi. Che cosa aveva inteso il maestro, proponendo loro ad esempio gli sgorbi di quel principiante? Di canzonarli, forse? In quella che stavano guardando e criticando alla libera, uno di essi scappò fuori con un grido di stupore. --Che cos'ha veduto, il Chiacchiera? --domandò Tuccio di Credi. --Forse il basilisco? --In fede mia,--ripigliò il Chiacchiera,--questo non lo ha veduto di certo il maestro. --Che cosa? Il basilisco? --disse ridendo il Granacci. --Questo ritratto; --rispose il Chiacchiera, senza badare allo scherzo dei compagni. --Perchè, infatti, è un ritratto. Vedete qua!--. E levato dal quaderno il foglio che aveva destata la sua attenzione, lo pose sotto gli occhi della brigata. C'erano parecchie figure disegnate su quel foglio; ma il Chiacchiera ne indicava una tra tante, che si vedeva nel mezzo, tirata giù alla brava, come una impressione momentanea. Avete già indovinato che era una figura di donna. Con due tratti di penna era segnata la veste, lunga, a larghe pieghe, accennate, anzichè delineate, da qualche zaffardata d'inchiostro. Le braccia, che escivano di sotto ai lembi frastagliati del manto, si raccoglievano sul taglio della vita e la mano destra, sovrapposta all'avambraccio sinistro, sosteneva un piccolo uffiziuolo. Sulla testa era gittato un velo che scendeva fino agli òmeri e si confondeva col manto. I contorni della figura e i pochi segni con cui era accennato il viso apparivan di persona viva, colta da una mano maestra, sull'atto di recarsi alla chiesa. --Eh, che vi pare? --continuò il Chiacchiera. --Non la riconoscete? --La figlia del maestro!--gridò Lippo del Calzaiuolo. --To', è vero; --soggiunse Cristofano Granacci. --È madonna Fiordalisa. --Infatti,--disse a sua volta Parri della Quercia,--è proprio lei, o una che le somiglia di molto. Ma perchè dicevi tu dianzi che il maestro non ha veduto questo disegno! È impossibile che non abbia riconosciuta la sua figliuola. --Eh,--rispose il Chiacchiera, stringendosi nelle spalle --in questo caso bisognerà dire che si è innamorato dello scolaro in grazia del ritratto che questi ha fatto della sua Fiordalisa. Già, l'ama tanto! --Se non c'è bisogno d'altro, per entrar nelle grazie di mastro Jacopo --esclamò Cristofano Granacci,--glielo facciamo tutti, il ritratto a madonna Fiordalisa. --Credete che sia così facile? --entrò a dire Parri della Quercia. --Perchè no? Che cosa c'è egli di tanto difficile? --ribattè il Granacci. --Tutto; --rispose Parri. ---Non avete osservato come ella si muta ad ogni momento? --Già,--disse il Chiacchiera,--donna e luna, oggi serena e doman bruna. --Non parlo dell'umore, parlo del tipo; --ripigliò Parri della Quercia. --È un tipo assai delicato, con una certa espressione, che non è sempre la stessa a tutte le ore del giorno. --È vero, quel che dice Parri; --notò Lippo del Calzaiuolo. --Ci son de' momenti che non sembra più lei. Tuccio di Credi torse le labbra e diede un'alzata di spalle. --Baie!--diss'egli---I contorni non si mutano mica così facilmente! Sarà quistione delle parti mobili, le labbra e gli occhi. --Già, le labbra e gli occhi; --rispose Parri della Quercia. --E ti par poco! Ora, se un moto delle labbra, o un diverso grado di forza nello sguardo basta a cangiarti l'espressione del volto, mi pare che la immobilità dei contorni non ci abbia nulla a vedere. Piuttosto è da chiarire quale delle due parti mobili ha maggiore virtù nel cangiamento del tipo. --Dev'esser la bocca; --osservò Lippo del Calzaiuolo. --Infatti,--disse il Chiacchiera,--quando madonna Fiordalisa sorride, vi apparisce due tanti più bella. --Non si tratta di sapere quando apparisca più bella, poichè lo è sempre moltissimo; --replicò Parri della Quercia. --Io ho detto soltanto che ella vi muta espressione, e sembra avere un'altr'aria da quella di prima. È sempre lei, per chi la conosce, e tuttavia è un'altra bellezza. Il pittore che la ritraesse in uno di quei punti, crederebbe di non averla resa con verità, se la vedesse in un altro. --Pure,--notò il Chiacchiera,--questo Spinello, che non è un pittore e neanche un principiante, con due tratti di penna ce l'ha fatta ravvisare alla prima. --Bella forza!--esclamò Tuccio di Credi. --È una somiglianza ottenuta nel complesso; buon per lui che non è andato ai particolari. La sua parsimonia gli ha fatto buon giuoco. Vedete qua; con due tratti di penna vi ha data un'aria di madonna Fiordalisa. Se ne avesse aggiunti altri due, gli sarebbe andato a male ogni cosa. --Che diamine gli è saltato, di fare il ritratto alla figlia del maestro? --chiese Cristofano Granacci. --Oh bella!--esclamò il Chiacchiera. --E stenti tanto a capirla? Ne sarà innamorato. È così naturale che un giovanotto s'innamori d'una bella ragazza! Domandane a Tuccio di Credi: egli ti risponderà.... --Che sei uno scimunito; --interruppe Tuccio di Credi, dando al Chiacchiera una guardataccia, che pareva volesse mangiarselo. Ma il Chiacchiera non si spaventava per così poco. --Oh, ecco,--gridò egli, ghignando,--ecco una riprova di ciò che ha detto Parri poc'anzi, sulla varietà delle espressioni. Guardate Tuccio di Credi, se non sembra tutt'altri. O Tuccio, chi ti facesse il ritratto in questo momento, in fede mia, non ti renderebbe un servizio. Tuccio di Credi, veduto così sottosopra, cioè computando l'una cosa per l'altra, poteva anche passare per un bel giovinotto. La carnagione, è vero, traeva all'olivastro; ma non è detto che l'olivastro sia un brutto colore, e ci son molti a cui simili impasti di giallo e di verde non dispiacciono punto. E poi, s'accordavano bene con quella tinta scura i capegli e le sopracciglia nerissime; di guisa che sotto quella vigoria di toni fuligginosi, l'olivastro delle carni poteva acquistare l'apparenza di un amabile pallore. Ma anche Tuccio di Credi aveva un tipo mobilissimo, che giustificava pienamente l'osservazione beffarda del Chiacchiera. Incominciamo a dire che nel suo volto si notavano due parti distinte, la superiore virilmente modellata a contorni risentiti e gagliardi, l'inferiore timidamente condotta, quasi appena accennata. Si sarebbe detto che la natura, facendo quella testa, si fosse annoiata a metà dell'opera sua. Il naso, ad esempio, non era in proporzione con l'ampiezza della fronte; le labbra sottili e smorte mancavano di fermezza; il mento sfuggiva senz'altro. In quella faccia, fluita di mala voglia, c'era alcun che di stonato che i pochi peli vani delle labbra e del mento non bastavano a dissimulare, e che la barba più folta non avrebbe potuto correggere. Anche gli occhi, neri, ma senza luce, dipinti di nerofumo, lasciavano qualche cosa a desiderare. Per solito, li vedevate poco; sfuggivano ad ogni esame. Quando Tuccio di Credi parlava con voi, quegli occhi guardavano sempre in basso e da un lato; poi, tutto ad un tratto, vi passavano dall'altro, senza che li aveste veduti fermarsi sui legacci del vostro giustacore. Osservando il rapido trapasso di quei due lumi spenti, pensavate involontariamente alla lucciola che nel fosco della notte vi brilla trasvolando da destra indi vi apparisce a sinistra, dopo esservi passata davanti alla chetichella, rattenendo il palpito della sua luce fosforica. Mastro Jacopo, una volta aveva detto di lui: --Tuccio di Credi non sarà mai un valente disegnatore. Un uomo che non guarda mai davanti a sè, può egli vedere quel che si faccia? Alle beffe dal Chiacchiera. Tuccio di Credi aveva aggrottate le ciglia e si era morso le labbra. Indi, facendo spallucce, aveva risposto: --Che grullerie! Basta che il primo venuto dica una cosa per chiasso, perchè tu ci fabbrichi subito un ragionamento. Già, non l'hanno battezzato il Chiacchiera per nulla. Oggi tu hai visto l'innamorato in una figurina di donna, e questo è anche peggio della trovata di Parri della Quercia. O che? Non si può egli vedere una bella ragazza per via, e sentire il desiderio di segnarne il profilo sulla carta come si segna il profilo d'un frate che va alla cerca, o d'un cane che s'accosta al muro? L'uomo che vuole avanzare nell'eccellenza dell'arte, studia tutto quello che vede. E se gli capita di vedere qualche bella figura di donna, vuoi tu che chiuda gli occhi e dica: Domine salvum fac come un santo eremita, esposto alle tentazioni del diavolo? --Se almeno ce ne fossero due, qua dentro, di donne!--ribattè il Chiacchiera, che non voleva darsi per vinto. --Ma, a farlo a posta, non c'è che questa, non c'è. --Non prova nulla. --Prova moltissimo. Che non ci sian più belle donne, in Arezzo? O che abbiano presa l'abitudine di tapparsi in casa, quando passa il Giotto redivivo? --Ah sì, Giotto ridivivo! Ben detto!--esclamò Lippo del Calzaiuolo. --Se ti sente mastro Jacopo, ti abbraccia e ti bacia sulle gote. --Chi parla di mastro Jacopo? --gridò una voce, che mise lo scompiglio nella brigata. --E chi ho da baciar sulle gote, se è lecito? --Maestro!--dissero i garzoni, tirandosi indietro mogi e confusi. Il maestro si avanzò in mezzo al crocchio e vide il quaderno dei disegni di Spinello Spinelli. --Ah!--riprese egli, con accento mutato. --Studiavate? Ammiravate anche voi quel che sa fare questo bravo giovinetto? Avanti, su, si faccia avanti quello che ho da baciar sulle gote, e mi dica cosa pensa di Spinello Spinelli. --Maestro,--scappò fuori il Chiacchiera,--io non so se mi bacerete sulle gote, o se piuttosto non mi allungherete una pedata; ma dico, con vostra licenza, che questo Spinello ha voluto fare un ritratto, in questo piccolo schizzo. --Orbene,--disse mastro Jacopo, rabbruscandosi; --e se avesse proprio voluto fare un ritratto, che ci vedreste di male voi altri? --Niente, Dio guardi; niente nell'intenzione. Ma quanto all'esito del tentativo.... Vedete qua Tuccio di Credi, il quale sostiene che la somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti. Il vostro protetto ha trovata l'aria della figura, e nient'altro. Se dovesse fare un ritratto, si troverebbe molto impicciato. Mastro Jacopo crollò sdegnosamente le spalle. --Eh via, lasagnoni! Quello è un giovane che, se vorrà fare un ritratto anche da pittore novellino qual è, lo farà, in barba a tutti voi, quando avrete messo su barba. --Parri della Quercia non è di questa opinione. --Ah, Parri? ... sentiamo qual è l'opinione di messer Parri della Quercia. Parri, così tirato in ballo dalla imprudenza del Chiacchiera, si fece modestamente a rispondere: --Io, veramente, maestro, non intendevo di togliere i meriti al vostro nuovo scolaro. Non lo conosco ancora di persona, ma lo stimo già assai per questi tocchi di penna, che voi ci avete proposti ad esempio. Dicevo solamente che madonna Fiordalisa.... Jacopo di Casentino diede un balzo e guardò il migliore de' suoi discepoli con aria tra maravigliata e scontrosa. --Che c'entra madonna Fiordalisa? --diss'egli interrompendolo. --Eh, c'entra in questo modo,--rispose Parri della Quercia, --che nei quattro tocchi di cui parlavamo dianzi, quando voi siete capitato.... Eccoli qua, del resto; non ci vedete il ritratto di madonna Fiordalisa? Almeno almeno, si può dire che arieggiano la sua figura. ---Sia pure; --disse mastro Jacopo, col piglio di chi non vuol negare nè ammettere una cosa. --E che cosa dicevi tu dunque? --Dicevo che madonna può riconoscersi in questi contorni, ma che questo non può dirsi un vero ritratto. Un ritratto della vostra figliuola io l'ho per la cosa più difficile del mondo, se non per avventura impossibile. Madonna Fiordalisa ha un'aria così mutevole! --Aria mutevole! aria mutevole!--borbottò mastro Jacopo. --Non so che cosa intendiate di dire, con quest'aria mutevole. I vecchi pittori non le conoscevano, queste novità del vostro gergo. --Maestro,--entrò a dire il Chiacchiera, vedendo che Parri della Quercia era rimasto mutolo --sono le parti mobili del viso, che fanno di questi scherzi. Il viso ha le sue parti mobili; è l'opinione di Tuccio di Credi. Mastro Jacopo andava di meraviglia in meraviglia. --Ah sì! Anche Tuccio di Credi ha un'opinione? --chiese egli, con accento sarcastico. Tuccio di Credi fu toccato sul vivo da quelle parole, ma più dal tono canzonatorio con cui erano profferite. --Che male ci sarebbe, maestro? --disse egli. --E che ci vedreste di strano? --Niente, in verità; niente strano in voi altri. E non ci sarebbe neanche ombra di male, se almeno voleste prendervi il fastidio di lavorare. Siete lasagnoni, buoni a nulla.... Cioè, mi correggo; siete buoni a far chiacchiere; tanto che uno di voi ci ha buscato il soprannome. Ragionare di principii, far trattati, inventar dottrine, ecco il fatto vostro. Lavoro, vuol essere, lavoro, e poi sempre lavoro. Le ragioni dell'arte son qui, nel braccio e nella schiena; il resto non vale più che tanto. Fatemi la grazia di lasciare le ragioni dell'arte, i principii, i trattati, a coloro che sono invecchiati nell'operare. Anche voi, un giorno, quando sarete giunti a compieta, potrete dire ai giovani: così va fatto e così non va fatto. In nome di che? In nome della vostra esperienza. Senza di questa non ci son dottrine che tengano. --Maestro,--osò dire il Chiacchiera,--voi restringete il campo dell'arte. --Che campo m'andate voi sfringuellando? Il campo dell'arte! Ecco un'altra invenzione dei pittori parolai. Dovevate vederlo che cos'era il campo dell'arte, quando vivevano i grandi maestri. Non le si conoscevano mica, queste cianciafruscole ai bei tempi di Taddeo Gaddi e di Giotto! --Giotto fu un rinnovatore dell'arte; --ribattè il Chiacchiera. --E noi dobbiam mirar tutti a fare del nuovo. --Ah sì? E credete che sia possibile, far sempre del nuovo? Badate, lasagnoni, che le vostre novità non siano ritorni alle mosse. L'unica novità, che io possa raccomandarvi è questa: fate, fate, non vi stancate di fare. E per intanto smettete le ciance, che il fistolo vi colga!--. Ciò detto, maestro Jacopo si allontanò dal crocchio dando una poderosa alzata di spalle. Al quale atto il Chiacchiera rispose per tutti, facendo le boccacce. Poco stante si affacciava un giovinotto sull'uscio della bottega. --È qui mastro Jacopo di Casentino? --chiese egli con aria peritosa. --È qui; --rispose il Chiacchiera. --Che cosa volete da lui? Mastro Jacopo aveva udito la voce del nuovo visitatore, ed era subito escito sul limitare della sua camera. --Oh, bravo, ragazzo mio, fatti avanti!--gridò egli. --Ti aspettavo. Eccoti in casa tua. Questi sono i tuoi compagni di lavoro; Tuccio di Credi, Parri della Quercia, Cristofano Granacci, Lippo del Calzaiolo, il Chiacchiera... cioè diciamo prima il nome che ha avuto a battesimo, Angiolino Lorenzetti, e poi diremo quello che gli hanno appioppato le persone intendenti. Il giovane a cui erano presentati in quella forma gli scolari di mastro Jacopo, li salutò con un cenno grazioso del capo, indi soggiunse: --Saremo amici, io spero. --A voi, lasagnoni,--ripigliò maestro Jacopo,--salutate Spinello Spinelli, l'autore dei tocchi in penna che avete veduti poco fa. È un ragazzo che, se non si svia per cammino, farà parlare di sè. Gli scolari di mastro Jacopo s'inchinarono davanti a Spinello. Parri della Quercia gli stese la mano, dicendogli: --Amico e fratello, se vi piace. Ma gli altri non si fecero così avanti, non si buttarono via come Parri della Quercia. --Saremo amici, io spero!--ripeteva sommesso il Chiacchiera, rifacendo il verso del nuovo venuto. --Vedete che degnazione! O che si crederebbe, per caso, d'essere il duca Namo di Baviera? --O il Saladino; --soggiunse Lippo del Calzaiolo. --Sarà poi Calandrino, e nulla più; --conchiuse Cristofano Granacci. Tuccio di Credi non disse nulla; ma dentro di sè pensava: --Amico tuo! Sei sciocco, affè mia, se lo speri!--. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO TERZO. Abbiano la mala pasqua i pessimisti, gli scettici, ed altri filosofi di tal fatta i quali sostengono che l'uomo sia un animale invidioso per natura e che le nostre buone qualità sieno solamente effetto di paziente educazione, come a dire di strofinamento e di verniciatura. Grazie al cielo, e con licenza dei filosofi sullodatì, ci sono ancora delle anime intimamente buone la cui virtù è frutto di generazione spontanea, non già conseguenza d'innesto sapiente, o d'arte giudiziosamente educatrice. E ci sono altresì degli uomini che non soffrono il male dell'invidia neanche e questo è meritorio da parte loro quando vedono che Tizio o Caio ha ingegno o attitudine da superarli di gran lunga in questa o in quella disciplina. Vedete, ad esempio, il nostro bravo messer Jacopo di Casentino. Il vecchio scolaro di Taddeo Gaddi, il degno continuatore della tradizione di Giotto indovinava facilmente che quel giovinottino da lui preso a bottega quando avesse fatto un tantino di pratica nel maneggio dei pennelli sarebbe diventato di schianto un artista insigne, un maestro, da lasciarsi addietro i migliori del suo tempo. E per lui, per quell'aquilotto che metteva appena i bordoni, mastro Jacopo aveva smosso il suo piglio burbero; per lui trovava le parole amorevoli, la placida assiduità degli insegnamenti, la ineffabile tenerezza dei conforti paterni. Due sentimenti diversi lo persuadevano a ciò. Il primo era quello dell'ambizione. Esser maestro ad un discepolo che non aveva punto mestieri di rimproveri e così poco di incitamenti a far meglio poter raccomandare il suo nome ad un nuovo argomento di gloria, eccovi l'ambizione di mastro Jacopo; ambizione legittima, e, quel che più monta, di effetto sicuro, si sarebbe detto un giorno: Spinello Spinelli il famoso pittore d'Arezzo, era scolaro di Jacopo da Casentino. Degno del maestro il discepolo! E se pure si fosse dovuto dire: migliore del maestro la gran pezza, sarebbe stato poi un gran male? Avere indovinato un ingegno potente, averlo tratto dall'oscurità, avergli per così dire adattate le ali agli omeri, non è forse una gloria un titolo di merito al cospetto dei posteri, specie quando un simil titolo si può metter di costa ad altri parecchi? Ora, che mastro Jacopo di Casentino non s'ingannasse in questi suoi sogni ambiziosi, la storia dell'arte italiana lo ha dimostrato. La fama di Spinello Aretino ha confermata, se non per avventura accresciuta, la fama del suo vecchio maestro. L'altro sentimento era d'indole affatto domestica. Gli dò mia figlia; --diceva tra sè mastro Jacopo. --Bello lui, come essa è bella: ha ingegno, salirà presto in eccellenza d'arte; avrò in lui un aiuto maraviglioso; prospererà la mia scuola; Arezzo contenderà la palma a Firenze.... E qui mastro Spinello.... Ma via, non precipitiamo nulla, raccontiamo le cose per filo e per segno, non mettiamo il carro avanti ai buoi. Madonna Fiordalisa, ve l'ho già detto, si dimostrava umana col nuovo discepolo dì suo padre. Più volte nel corso della settimana, o con un pretesto o con l'altro, Spinello Spinelli era invitato a desinare dal maestro; onore che toccava di rado agli altri compagni suoi di bottega. Qualche volta anche lei discendeva al pian terreno; e certamente più spesso che non le accadesse da prima; ora per avvertire il babbo che si dava in tavola, ora per chiedergli il suo parere su questo o su quel particolare d'economia domestica ed anche, perchè bisogna dir tutto, anche senza una ragione sufficiente per scendere. Ma già deve trovarla sempre, e per ogni cosa, la ragione sufficiente? I filosofi, che hanno voluto metterla come fondamento dei loro sistemi, si sono trovati anch'essi il più delle volte impacciati. E Spinello ardeva; e l'interno ardore gli traluceva dagli occhi. Voi lo sapete, lettori, perchè di lì ci sarete passati un giorno anche voi; l'amore e la tosse si nascondono male. Anche madonna Fiordalisa nascondeva male il senso che faceva su lei l'amore di Spinello Spinelli; anzi, non lo nascondeva affatto. Perchè avrebbe dovuto nasconderlo? Non era nato, quell'affetto, e non cresceva forse liberamente sotto lo sguardo benevolo di suo padre? Era da principio un po' timida; poi, nel ravvisare la stato del proprio cuore, si era fatta contegnosa. Ma queste deboli difese, pari alle fortificazioni improvvisate lì per lì da un esercito in aperta campagna durano appena quel tanto che basti ad una semplice ricognizione. E madonna Fiordalisa non aveva durato fatica a riconoscere che quel gentile e modesto innamorato non era altrimenti un ingannatore. Si sentì raffidata e gli diede senza contrasto il suo cuore. Dolce abbandono, che non è turbato da nessun sospetto, da nessuna paura! Mentre faceva quei progressi nel cuore di lei, e forse per la stessa ragione che li faceva il nostro Spinello avanzava rapidamente nella disciplina che aveva con tanto ardore abbracciata. Imparava facilmente quel che oggi si chiama il meccanismo dell'arte. Sapeva come si dovessero unire i colori, a fresco e a tempera, o come si avessero a dipingere le carni e i panni per modo che ne venisse rilievo e forza alle figure, mostrando l'opera chiara ed aperta; conosceva quali colori si dovessero usare nel dipingere a fresco, cioè tutti di terra e non di miniere; con che risolutezza di mano si avesse a condurre il lavoro prima che l'intonaco del muro potesse disseccarsi, e qual forza dovesse dare al colore perchè le tinte, mentre che il muro è molle, mostrano una cosa in un modo, che poi, secco il muro, non è più quella di prima. Ed altre cose aveva prontamente imparate, con potenza di desiderio, anzichè per pratica; del dipingere a tempera, cioè col rosso dell'uovo e col latte del fico mescolati nei colori; del dipingere a chiaroscuro, contraffacendo le cose di bronzo: e finalmente del fare gli sgraffiti sulle mura per modo che reggessero all'acqua piovana. E tutto ciò senza rifarsi pure una volta ai principii. Tirato dalla sua inclinazione a schizzare dal vivo, od altrimenti dal naturale, Spinello Spinelli era già andato molto innanzi nel disegno esprimendo col lapis rosso di Lamagna, o col nero di Francia, figure, atteggiamenti, partiti di pieghe, od altro che gli toccasse l'animo. Così lavorando, aveva acquistato una maravigliosa destrezza a fare con la penna i dintorni delle cose vedute dando le velature e le ombre con una tinta dolce, che otteneva dall'inchiostro stemperato nell'acqua. E da ultimo, come abbiamo veduto dai disegni suoi, che erano andati sotto gli occhi di mastro Jacopo faceva ogni cosa a tratti di penna, lasciando che i lumi delle figure fossero resi dal bianco della carta. Del resto, in quei cominciamenti della pittura mancavano i grandi esemplari da proporre ai discepoli, e ognuno ritraeva dal vero portando nell'opera quei medesimi difetti e qualità, che erano nell'occhio di ciascheduno, e nel suo modo particolare di veder la natura. Che se a voi, lettori discreti, paresse strano il caso di tanti pittori i quali vedevano la figura umana più smilza del naturale di guisa che nei dipinti di quel secolo non si scorge ombra di quella pienezza di forme che è tanto comune in natura io vi pregherò di ricordare che quei bravi rinnovatori dell'arte escivano allora dagli stecchi della pittura bisantina e, per vedere tutto il vero nel vero, dovette mancar loro il coraggio. Natura non facit saltum, si è detto; anche l'arte ha dovuto andare per gradi. Per contro, se i pittori della scuola di Giotto davano ancora troppo nello smilzo, avevano già la cura lodevole del finito; laonde se i corpi delle loro figure, asciutti come sono, accusano la povertà degli studi anatomici la espressione dei volti e diligenza nel disegnare le estremità ci appalesano quel sentimento profondo della verità che doveva rifare di sana pianta le arti figurative e non far rimpiangere al mondo la perdita dei capolavori di Apelle e di Zeusi. Ho detto, e ritorno a Spinello Spinelli. Il quale, vedendo operare mastro Jacopo di Casentino si accese del desiderio di dipingere a fresco, che era in quei tempi il sommo dell'arte. Ma tacque il suo pensiero, che gli pareva troppo audace, anzi temerario senz'altro e si restrinse ad osservare il modo con cui mastro Jacopo preparava i cartoni ringrandendo a vaste proporzioni i suoi disegni, e qualche volta ad ottenere i giusti effetti di luce e d'ombra, facendo modelli di creta, i quali disposti in una data azione tra loro lasciavano vedere gli sbattimenti, i rilievi, e tutte l'altre particolarità di cui si vantaggia la prospettiva d'un quadro. Tre mesi erano scorsi dacchè Spinello viveva al fianco di mastro Jacopo, e il giovinotto, a mala pena ventenne aiutava già il principale negli affreschi del Duomo Vecchio, di quel Duomo in cui per la prima volta aveva veduto madonna Fiordalisa. S'intende che Spinello tratteggiava sull'intonaco i disegni del maestro, e sotto gli occhi di lui ci metteva il colore. Immaginate voi come si struggessero di rabbia i compagni di Spinello. Escludiamo, per altro, il povero Parri della Quercia, modesto e buon giovane il quale non si sentiva nato per la grand'arte dell'affresco e si contentava di lavorare a tempera certi trittici e pale d'altare, che erano commesse a mastro Jacopo da qualche pieve, o da qualche oratorio del contado. L'affresco voleva ardimento d'ingegno, franchezza di mano, sicurezza di giudizio. e tante altre belle qualità, che non erano nell'indole di Parri. Ma gli altri discepoli di mastro Jacopo, assai meno valenti di Parri della Quercia, erano anche assai meno modesti di lui e si rodevano di vedere quel nuovo venuto, che si spingeva in brev'ora tanto innanzi nel magistero dell'arte e, quel ch'era peggio, nelle grazie del maestro. Un giorno, essendo Spinello a lavorare sulle impalcature del Duomo, in compagnia di mastro Jacopo, questi gli disse di punto in bianco: --Ragazzo mio, è tempo che tu voli da te. --Volare da me!--esclamò il giovine levando gli occhi dal muro, per guardare il maestro. --Che intendete di dire? --Mi sembra di parlar chiaro; --ripigliò mastro Jacopo. --Il tuo ingegno ha messe le penne maestre; puoi volare senza aiuto di chicchessia. Spinello si fece rosso, chinò la fronte e rispose: --Maestro, al fianco vostro ho un cuor da leone. Ma da solo! Ci pensate voi! Non mi avverrà egli dì fare come quell'Icaro di Creta, che perse le penne e andò a sommergersi in mare? --Vedete la modestia, che è andata a stare ad uscio e bottega coi giovani!--gridò mastro Jacopo, ridendo. --Ma sia pur giusto il paragone che tu fai delle tue ali con quelle d'Icaro. Nessuno ti dice che tu abbia a discostarti dal tuo maestro, dal tuo secondo padre. Lavorerai sotto i miei occhi, se Dio vuole, e baderai sempre ai miei consigli. Hai risolutezza di mano e buon giudizio per fare da te. Vuoi? C'è da dipingere, nella cappella qui presso, un Miracolo di san Donato. L'opera è di grande rilievo, perchè il santo è qui in casa sua; ma ho fede che te la caverai con onore. --Maestro, e se mi fallisse la prova? Vorranno poi i massari della chiesa commettere a me un'opera di tanta importanza? --Non lo sapranno che poi; --rispose mastro Jacopo, dando un'alzata di spalle. --E noi cancelleremo il dipinto, se non riescirà secondo le speranze che io ho concepite di te. Spinello tuttavia esitava. --Bell'ardire!--esclamò mastro Jacopo,--Così ami tu Fiordalisa? All'udire quelle parole, Spinello si scosse e il cuore gli diede un balzo nel petto. Figuratevi! Era la prima volta che mastro Jacopo gli parlava di sua figlia. E per la prima volta ne diceva abbastanza, non vi pare? --Ah maestro! maestro, che dite voi mai? --gridò il giovine, turbato. --Ho io bene inteso? Mastro Jacopo sorrise, come sanno sorridere i babbi, quando non hanno nulla da rifiutarvi, o giovinotti innamorati. --Se ho bene inteso io, fin dal primo giorno che sei entrato a bottega --rispose allora il vecchio pittore,--sì certamente, tu mi hai bene inteso quest'oggi. Spinello Spinelli rimase lì, pallido dalla commozione, ansante, con gli occhi imbambolati. Non poteva credere alla propria felicità. Guardava il maestro, come se volesse leggere nel volto di lui la conferma delle parole udite; poi guardava in aria, come se cercasse un'immagine cara, che doveva trovarsi là, pronta alle sue invocazioni amorose. --Orbene, che hai? --disse mastro Jacopo. --Non sei contento? Spinello si abbandonò sui gradini del trespolo che serviva a mastro Jacopo per accostarsi alla vòlta, e diede in uno scoppio di pianto. --Animo, via! Che cos'è questa ragazzata!--borbottò mastro Jacopo. --Se ti sentono di laggiù!... --Ah, lasciatemi piangere, maestro, padre mio, lasciatemi piangere. Avere amato tanto tempo senza speranza!... Essere entrato da voi, temendo che non mi accettaste come vostro scolaro!... Poi essere vissuto così, accanto a voi, disperando di potervi dire un giorno.... di potervi confessare.... E sempre con la paura di sentirmi annunziare da voi, o da altri di bottega, che madonna Fiordalisa era sposa.... Oh, maestro, maestro, vorrei che ci foste stato voi, nel mio caso! --Eh, non dubitare, ci sono stato anch'io, in diebus illis; --rispose mastro Jacopo. --Ci si passa tutti, o presto o tardi, per queste benedette ansietà. Ma, come vedi, non era il caso di tremare. Si pensava a te, mentre tu ti guastavi il sangue coi sospetti e con le paure. E c'è voluto che la fortuna venisse a cercarti lei; che il babbo fosse il primo a parlare.... --Oh, padre mio, non dite ciò, ve ne prego! Sapete pure che non ardivo! --Già, tu non ardisci mai. Ma bada, ragazzo mio, la tua fortuna è a questo patto. Tu farai il Miracolo di san Donato, e sarà davvero.... --Un miracolo; --interruppe Spinello. --Ve lo prometto. --Ci fo assegnamento. Ed ora, andiamo a casa, che qui s'è fatto abbastanza, per oggi. --No, maestro, lasciatemi qui. Voglio pensare al mio soggetto. --Qui? a cinquanta palmi da terra? --Che importa? La mia testa è più alta di mille miglia. Non sono io al settimo cielo? Poi vedete, maestro, qui siamo nel Duomo vecchio. Laggiù--continuò Spinello, accennando in basso, attraverso le commessure del ponte,--laggiù presso la quarta colonna di destra, ho veduto per la prima volta madonna Fiordaliso. Non sapevo chi fosse; ma ne rimasi colpito. Andai quel giorno a nascondermi là, dietro quel pilastro della navata di destra per poterla vedere di profilo, senza che ella si accorgesse di nulla. Che allegrezza fu quella, per i miei occhi! E ogni festa, sapete, ogni festa, io la vedevo così. Eravamo nel giugno dell'anno scorso. Benedetto mese, che ne ha tante di feste! Gli altri ne hanno meno, o non lo valgono. L'aspettavo all'ingresso, avendo l'aria di guardare tutt'altro; poi me ne venivo laggiù; anzi, ricordo che fu quello un gran dolore per me. --Sentiamo quest'altra!--esclamò mastro Jacopo, ridendo. --Sì,--riprese Spinello,--perchè tutti i giovani d'Arezzo la conoscevano come la bellissima tra le belle. Ahimè, pensai, quanti non si augureranno di piacerle al pari di me! E quanti non avranno ragione a sperare di essere più fortunati! Temevo e il soverchio della paura fa quello che mi diede le forze per muovere incontro a voi. Tremavo come una foglia, ve ne ricordate? E quando poi, nella furia, commisi l'errore di portarvi tutti i miei disegni, senza pensare li per li che ce n'era uno.... --Già, il ritratto della mia figliuola; --disse mastro Jacopo. --Oh, l'ho veduto e riconosciuto alla bella prima, non dubitare. Come avrei capito il resto, se non avessi indovinato il principio? Per altro, bada, ragazzo mio; lasciando passare la faccenda del ritratto, io mi ero proposto una certa cosa. --Quale? --Se questo ragazzo mi si svia,--continuò mastro Jacopo,--se non mi diventa un gran pittore, lo mando diritto a quel paese. Fortuna, per te, che ti sei conservato un buon figliuolo ed hai risposto alla mia fede. Dunque, siamo intesi, il miracolo sarà fatto! --Non temete, sarà fatto. Lasciatemi qui, nel Duomo, a prendere inspirazioni dal luogo. Mi sento una forza da leone. Ma ditemi, maestro, il Miracolo di san Donato non è di aver fatto morire un serpente che infestava il paese? --Già, è una semplice benedizione. --Andate dunque, maestro; io penso al soggetto, e spero che, prima di escire dal Duomo, mi sarà venuta un'idea. Mastro Jacopo sorrise una seconda volta, fece a Spinello un cenno amorevole con la mano e se ne andò giù per la scala a piuoli. Rimasto solo sull'impalcatura, Spinello Spinelli prese il lapis rosso di Lamagna e incominciò a segnare alcuni tratti sul cartone. Ma subito dopo si fermò. Aveva il cervello in volta; pensava a madonna Fiordalisa e alla possibilità, che per la prima volta gli arrideva, di far sua quella divina creatura. --Sarebbe stato meglio andar subito a casa,--pensò egli,--e poi mettermi a lavorare; mi sarei ispirato. Ma fatto appena quel ragionamento, trovò che era sbagliato di pianta. --No,--soggiunse egli,--bisogna anzitutto aver meritato di vederla. Se mi vien fatto un bel partito, sarà segno che l'avrò meritato. Così dicendo, si avanzò verso l'orlo dell'impalcatura e volse un'occhiata a quel punto della navata in cui per la prima volta aveva veduto madonna Fiordalisa gittò un bacio laggiù, sulla punta delle dita, e col bacio una ardente preghiera, una giaculatoria mentale. Era la prima, di sicuro, che facesse nella casa di Dio il giuoco di scendere, anzi che di salire. Quindi, invasato dall'estro, si pose a lavoro con ansia quasi febbrile. L'idea e la forma gli escivano insieme, nello stesso tocco dal disegnatoio, che scorreva veloce sulla carta. Spinello immaginò il Santo nell'atto in cui muovendo incontro al serpente, lo fulmina col gesto della mano destra, levata in alto mentre con l'altra sembra infonder coraggio ad una turba di cittadini spaventati quali già volti in fuga, quali inginocchiati per invocare il soccorso del cielo. Il Santo si vedeva ritto, in aria di persona commossa, ma non vinta da timore e la fralezza delle membra e la soavità dell'aspetto in quella che facevano contrapposto all'orrida fierezza del mostro sembravano raffigurare l'alto concetto della retta coscienza che sta salda innanzi ai maggiori pericoli o della fede in Dio che vince animosa ogni ostacolo. Il serpente, nella forma delle zampe, delle fauci e dello scaglie ond'era protetto il suo dorso, arieggiava i coccodrilli egiziani nelle ali i favolosi dragoni, che erano tanto in voga a quei tempi, per la leggenda popolare di San Giorgio di Cappadocia. La mala bestia guardava tuttavia il suo poco temibile avversario, e con le fauci aperte pareva volesse ingoiarlo; ma già il corpo si piegava, gli anelli del ventre si contorcevano le zampe spaventosamente unghiate si stendevano nello spasimo e graffiavano l'aria. Era alcun che di terribile, a contrasto col tranquillo atteggiamento dell'uomo miracoloso dalla cui mano levata intendevate essersi allora allora sprigionata la virtù fulminatrice. --Ah, finalmente!--gridò Spinello, appena gittati sulla carta i contorni della sua composizione. --Non lo cancelleremo, questo quadro, non lo cancelleremo!--. Poco stante, data l'ultima mano al disegno, ne fece un rotolo e discese dal ponte. --Così tardi escite da lavoro? --gli chiese il sagrestano del Duomo, vedendolo attraversare la navata di mezzo. --Ma che c'è? Avete l'aria di un uomo che ha ricevuta una lieta novella. --Lieta, sicuramente; --rispose il giovane pittore. --Quantunque, a voi forse non parrebbe tale. --Se potrò rallegrarmene per voi, perchè non mi parrà lieta? Ditela su!--. Spinello si avvicinò al prete, accostò le labbra alla guancia di lui e gli bisbigliò all'orecchio: --Prendo moglie. Il sagrestano si trasse indietro per guardare in volto Spinello; indi battè le labbra, come un uomo che s'aspettasse tutt'altro, e che ad ogni modo non vedesse una grande felicità nel settimo sacramento. --Prendete moglie, Spinello? --esclamò. --Siate felice. Per altro, avrei creduto che, per voi, la moglie dell'artista dovesse esser qui. E col dito accennava la testa, dove abita madonna fantasia. --No, v'ingannate; --rispose prontamente Spinello. --La moglie dell'artista è qui. Ed accennò il cuore, dove sta di casa la passione. --Avrete ragione; --disse il sagrestano, inchinandosi. --Purchè non si soffra, lì dentro. Nel qual caso, addio arte! Spinello pensò che il povero prete non era fatto per intendere certe cose, e, datagli una di quelle occhiate patetiche le quali sembrano dire tante cose, forse perchè non ne dicono alcuna, infilò la porta del Duomo. Affrettava il passo, perchè quel giorno era invitato a desinare dal maestro, e l'ora, come si è detto, era tarda. Fra pochi istanti avrebbe veduta madonna Fiordalisa. Ma come avrebbe osato posar gli occhi su lei, dopo quel doloroso discorso di mastro Jacopo? Fortunatamente, dalla tranquilla accoglienza che Fiordalisa fece al futuro Apelle gli fu agevole intendere che mastro Jacopo non aveva creduto opportuno di dir nulla alla sua bella figliuola. E Spinello gliene fu grato, perchè, libero da ogni soggezione, avrebbe potuto guardare in volto Fiordalisa contemplarla a sua posta, e pensare tra sè con gioia infantile:--tu non sai, bambina, tu non sai quel che so io; sarai mia, bella creatura, sarai mia; il pegno della vittoria è là, in quel rotolo di carta, che io ho riposto su quel canterano di noce. Mastro Jacopo, prima di mettersi e tavola, tirò in disparte il prediletto discepolo e gli disse: --Orbene, t'è venuta l'idea? --Sì, maestro, è venuta. --E ne sei contento? Spinello fece un cenno del capo, che voleva dire: così così; ma le sue labbra si atteggiavano ad un malizioso sorriso. --Ah, briccone!--esclamò il vecchio pittore. Tu sei contento e non --vuoi confessarlo. Fammi vedere il disegno. --No, maestro, non ora. Se permettete, sarà per domani. Non sono ancora ben sicuro del mio concetto. Nell'ebbrezza del comporre, mi è parso bello; ma ora, pensando alla grandezza del premio,--e così dicendo Spinello volgeva gli occhi a Fiordalisa il cui elegante profilo si disegnava sul fondo luminoso della mensa apparecchiata,--ho una gran paura di aver fatto un pasticcio. Aspettate domani. Intanto, ci dormirò su e poi vedrò di ritoccarlo. --Sia come tu vuoi; --disse mastro Jacopo. --Andiamo a tavola. Io non mi nutro con gli occhi, come te, ed ho una fame assaettata. La mattina seguente Spinello ritornò sull'opera sua. Gli pareva manchevole, e certamente era, come tutte le cose tirate giù in fretta. Ma delle cose fatte in fretta aveva anche i pregi, cioè a dire insieme con qualche ridondanza facilmente correggibile, unità di concetto e franchezza di esecuzione. Rimutò qualche parte, rifece il disegno, accrebbe con alcuni tocchi l'espressione dei volti e finalmente come gli parve di aver migliorato il suo lavoro, si arrischiò a metterlo sotto gli occhi del maestro. Tremava, il povero Spinello; tremava, vedendo il vecchio pittore atteggiato a giudice davanti al suo disegno e raccolto in un silenzio che non gli prometteva niente di buono. Mastro Jacopo guardava sempre così. La sua attenzione era concentrata nel soggetto, non si perdeva mai in esclamazioni, o inarcamenti di ciglia. Quando aveva considerato per ogni verso ciò che doveva giudicare, meditato, vagliato, pesato tutto sulle bilance dell'orafo allora soltanto si lasciava sfuggire un bene, o un male, secondo che gli pareva, ma niente di più. Quella volta, per altro, si mostrò più corrivo. --Bene!--diss'egli, dopo una lunga disamina. Sono contento di te. La --composizione è saviamente immaginata. L'atteggiamento del Santo è --sobrio e dice molto. Se ti riesce sul muro quell'aria di testa, come --t'è riescita sulla carta, hai vinto per mia fede un gran punto. Spinello, fuori di sè dalla gioia, buttò le braccia al collo del maestro. --Via, via,--ripigliò il vecchio pittore, schermendosi male da quella dimostrazione d'affetto. --Non son mica Fiordalisa! --Padre mio, perdonate; --gridò Spinello. --Sono tanto felice! La vostra lode è per me il più grande, il più ambito dei premi. --Sì, dopo la mano di Fiordalisa; --borbottò mastro Jacopo. --Ma già si capisce, ed io non mi lagno. Del resto, la lode del babbo e la mano della figlia non son tutta roba di casa mia? Spinello chiese licenza al maestro di poter cominciare quel medesimo giorno a far la macchia, per ottenere una giusta intonazione di tinte. La mattina seguente mise mano al cartone. Aveva misurato lo spazio su cui doveva essere dipinta la storia del Santo e fatto il conto dei fogli di carta che gli bisognavano per quel tratto di muro. Non gli restava che di congiungerli ad uno ad uno per gli orli, con la colla di farina cotta al fuoco. Ciò fatto, e come il cartone fu rasciugato sulle giunture, lo stese al muro, incollandolo sui lembi; indi, tirate sul suo primo disegno tante righe orizzontali e perpendicolari che lo riducessero ad una fitta rete segnò lo stesso numero di linee sul cartone a distanze proporzionatamente eguali affinchè gli fosse facile di condurre il suo primo disegno alla misura dell'affresco che aveva immaginato di fare. Spinello lavorava per quattro, e al paragone suo anche Luca Giordano, soprannominato Luca Fa presto, avrebbe potuto andarsi a riporre. Finito il suo graticolato, mise un pezzo di carbone in capo ad una canna, e là, ritto davanti al muro con un occhio al disegno primitivo e l'altro al cartone, incominciò a riportare su questo i contorni dell'altro. Due giorni dopo, il cartone del Miracolo di san Donato era fatto, con grande soddisfazione di mastro Jacopo il quale per tutto quel tempo non aveva voluto nessuno dei suoi giovani in chiesa. Già, a che cosa gli sarebbero serviti quei lasagnoni? A mesticargli i colori? Mastro Jacopo, per quei due giorni, mesticò i suoi colori da sè, come avrebbe fatto ogni artista novellino. Tanto è vero che ognuno, purchè voglia, più passarsi dell'opera d'un altro, sia egli servitore od aiuto! Per contro, il vecchio pittore aveva anche dato una mano al suo prediletto scolaro facendogli costrurre il ponte nella cappella in cui doveva dipingere. E come il cartone fu condotto a termine chiamò i muratori perchè dessero un'arricciatura grossa sul muro, debitamente scrostato; indi fece incrostare di nuovo tanta superficie di muro, quanta Spinello credeva di poterne colorire in un giorno. Spianato per benino l'intonaco, il giovine artista vi stese il cartone e calcò su quello il disegno della sua composizione per avere i contorni precisamente tracciati. Indi prese a mettere il colore, come gli era dato dal bozzetto, che aveva preparato in anticipazione. Il giorno in cui Spinello aveva incominciato a dipingere, mastro Jacopo sceso dal suo ponte verso l'ora di vespro, andò sul ponte dello scolaro, a vedere come se la fosse cavata. --Bene, perdiana!--gli disse, vedendo già dipinta tutta la figura del Santo e con un'aria di festa che meglio non si sarebbe potuto desiderare. --Per questa volta son io che abbraccio te. Immaginate l'allegrezza di Spinello; io rinunzio a descriverla. Mastro Jacopo ripigliò: --Per far bene, è dunque mestieri d'essere innamorati? Ahimè, ragazzo mio, a questo patto io non farò più nulla di buono, poichè la stagione degli amori è passata. Quel medesimo giorno, escito di chiesa un'ora prima del solito, mastro Jacopo passò da Luca Spinelli per fargli un certo discorso che ricolmò di contentezza il paterno cuore del vecchio fiorentino. Indi, arrivato a casa, prese la sua Fiordalisa in disparte e senza tanti preamboli le disse: --Sai? Ho deliberato di maritarti. Fiordalisa si fece rossa, ma non tremò. Aveva indovinato, e accolse l'annunzio del padre con un eloquente silenzio. Eloquente per noi, che sappiamo tutto; non per Jacopo di Casentino, che non sapeva nulla dell'animo di sua figlia. --Orbene,--disse egli, dopo un istante di pausa,--così ricevi la mia notizia? --Padre mio. --balbettò Fiordalisa, chinando la fronte,--quello che voi farete... sarà ben fatto. --Sì, questo va bene; --ripigliò mastro Jacopo, che aveva voglia di ridere; --ma se per avventura si trattasse di uno che non ti andasse ai versi? Fiordalisa chinò la fronte un po' più che non avesse fatto prima, e si pose a tormentare con le dita i lembi del suo grembiule. --Veniamo alle corte, poichè tu stai zitta e non rispondi; --continuò mastro Jacopo. --Che penseresti tu di Spinello Spinelli? Fiordalisa ebbe una scossa al cuore, ma una scossa piacevole oltre ogni dire. Arrossì da capo, e, con un fil di voce, così rispose a suo padre; --Quello che voi farete.... --Sarà bene fatto; conosco già il ritornello; --rispose mastro Jacopo, dando un buffetto sulla guancia di sua figlia. --E sia dunque ben fatto, poichè questa è la tua opinione, com'era da un pezzo la mia. Su il viso, bambina, e preparati a ricevere il tuo fidanzato. Mi par di sentire il suo passo per le scale. Fiordalisa, che non aveva ancor avuto tempo a riprendere il suo color naturale aggiunse vermiglio a vermiglio, quando si vide dinanzi Spinello. Questi non sapeva ancor nulla dei discorsi fatti tra mastro Jacopo e suo padre né dell'annunzio che il vecchio pittore aveva dato alla figlia. Ma quella scena muta e il rossore di madonna gliene dissero abbastanza per farlo rimanere sconcertato davanti a lei com'ella era turbata davanti a lui. --E così? Non vi dite nulla!--gridò mastro Jacopo. --Perchè mi state lì grulli e confusi? --Vedi un po', Fiordalisa; eccolo lì, l'uomo che non ardisce mai. Ci scommetto che, con la sua paura di non venire a capo di nulla, non ha neanche creduto di ricordarsi che ci voleva un anello. --Oh, questo poi!--esclamò Spinello toccato sul vivo. E posta la mano al borsellino che gli pendeva dalla cintola, ne trasse un cerchietto d'oro; indi si accostò alla fanciulla, e prese la sua mano tremante, e le disse: --Madonna, non so se sarà abbastanza piccolo per il vostro ditino d'angiola. Ma, se voi non lo sgradite...--. Madonna non rispose nè sì, nè no. Si era lasciata prender la mano; si lasciò mettere in dito l'anello. Il giovine innamorato cadde in ginocchio e baciò la mano della sua fidanzata. Indi, rialzatosi, le si accostò peritoso o guardandola con occhi ardenti d'amore le bisbigliò all'orecchio: --Son più felice di un re. Mastro Jacopo si era allontanato, per non farci la figura del terzo incomodo. Le confidenti espansioni di due cuori innamorati non voglion testimoni, neanche quando essi siano gli autori della vostra felicità. Era già l'ora di cena, ma Jacopo di Casentino non parlava ancora di mettersi a tavola, il vecchio pittore aspettava qualcheduno. Poco stante si udì un rumore di passi nella camera attigua, e Tuccio di Credi apparve sulla soglia. Il povero Tuccio aveva per solito una faccia rabbuiata, ma quel giorno aveva senz'altro una cera da funerale. --Maestro,--diss'egli,--è qui messer Luca Spinelli. --Ah, bene, fallo entrare; --gridò mastro Jacopo. --Ragazzi miei, prima di tornare a casa ero passato da Luca Spinelli, mio ottimo amico, e lo avevo pregato di volere essere dei nostri. In questo giorno così lieto, per voi, i due babbi debbono essere uniti, non vi pare? Peccato,--soggiunse mentalmente, reprimendo un sospiro,--che non ci siano le mamme!--. Tuccio di Credi, che precedeva di pochi passi il nuovo venuto, si tirò da un lato per lasciarlo passare. Il vecchio fiorentino entrò, strinse la mano che gli offriva il pittore, e andò a baciare in fronte la sua futura nuora. Se aveste veduto in quel punto il povero Tuccio di Credi! --Messer Luca,--disse Jacopo di Casentino,--quello d'oggi non è un invito in pompa magna. Si faranno quattro chiacchiere tra noi, mentre i nostri ragazzi ne faranno mille tra loro, senza dar retta alle nostre. Ma questi sponsali vogliono essere celebrati con una festa di famiglia, che faremo domenica, se vi piace. Tuccio di Credi avvertirà intanto i suoi compagni di bottega, i quali saranno padroni di spargere la notizia ai quattro punti cardinali. Tuccio di Credi rispose con un cenno d'assentimento a quell'ultima parte del discorso di mastro Jacopo. --Mi congratulo con voi, maestro,--disse egli,--e mi congratulo con gli sposi. Quando si faranno le nozze? --Tra due mesi,--rispose mastro Jacopo,--quando il vostro compagno avrà condotto a termine un'opera testè incominciata nel Duomo vecchio. Desidero che impariate da ciò, ragazzi; desidero che impariate a lavorare di buona voglia. Spinello Spinelli è l'ultimo venuto, ed eccolo già molto innanzi a tutti voi. Non ve l'abbiate per male. --Perchè dovremmo avercelo a male? --chiese Tuccio di Credi, stringendosi nelle spalle con aria di profonda noncuranza. --Chi è da più degli altri ha ragione di stimarsi fortunato. A noi basterà che voi non ci togliate la vostra benevolenza. --L'avete, andate là; --rispose mastro Jacopo, col suo piglio tra il burbero e il faceto; --sebbene qualche volta mi facciate disperare, da quei ragazzacci che siete. A domenica, dunque, e preparate le vostre più belle canzoni. Si starà allegri. Tuccio di Credi salutò gli astanti e se ne andò verso l'uscio. Quel giorno Tuccio di Credi era rimasto l'ultimo in bottega. E a lui era toccato di ricevere Luca Spinelli, venuto a quell'ora insolita e con aria misteriosa a cercare mastro Jacopo. A lui, proprio a lui, era toccato di aver le primizie di quell'annunzio matrimoniale, altrettanto doloroso quanto inaspettato. Tuccio di Credi non sapeva che pensare; non sapeva che dire; aveva perduta la testa. Poco mancò che dimenticasse perfino di chiudere la bottega. Escito di là, andò macchinalmente per le vie d'Arezzo, fino all'osteria del Greco dove c'era la combibbia serale dei garzoni di mastro Jacopo. Aveva una faccia così scura, che i suoi compagni lasciarono tosto di ridere, per domandargli se si sentisse male. --Vuoi un confortino? Un cordiale? Un lattovaro? --gli disse il Chiacchera. --Prendi questo; è Montepulciano, e il Greco giura di non averlo annacquato. Tuccio di Credi ricusò brevemente, col gesto, il bicchiere che gli offriva il Chiacchiera. --Sapete la novella? --disse egli. --Quale novella? --chiese Cristofano Granacci. --Se non la spifferi, come possiamo saperla? --soggiunse il Chiacchiera. Tuccio di Credi rimase un momento sopra di sè, come se volesse raccogliere le proprie forze; indi, con voce sepolcrale, diede il triste annunzio ai compagni: --Spinello Spinelli, l'ultimo venuto a bottega, sposa la figlia di mastro Jacopo. Un grido di meraviglia accolse le parole di Tuccio. --Come lo sai? --domandò il Chiacchiera. --Lo so da mastro Jacopo, che c'invita per domenica alla festa degli sponsali e ci raccomanda di preparare le nostre più belle canzoni. --Oh, le avrà!--disse il Chiacchiera. --Ti assicuro io che le avrà. Un così bel matrimonio! Ci vorranno anche i giullari! --Già,--osservò tranquillamente Parri della Quercia,--dovevamo immaginarcelo. --Immaginarcelo! E perchè? --disse Tuccio di Credi. --Perchè era facile di scorgere che mastro Jacopo vedeva assai di buon occhio Spinello Spinelli. --Come scolaro, non nego; --ribattè Tuccio di Credi. --Mastro Jacopo ha le sue debolezze, come le ha avute sant'Antonio. Ma neanche sant'Antonio ha portato il suo protetto in paradiso. E non era da immaginare che mastro Jacopo dovesse dare sua figlia a Spinello Spinelli. Sapete che già gliel'avevano domandata parecchi: tra gli altri il Buontalenti, che è un ricco sfondato. --È vero; --disse Parri della Quercia; --ma tu ricorderai per qual ragione mastro Jacopo non gliel'ha voluta dare. Egli ha sempre detto che la sua Fiordalisa avrebbe sposato uno dell'arte sua. Spinello Spinelli è un pittore; dunque.... --Adagio, Biagio!--entrò a dire il Chiacchiera. --Spinello Spinelli è un mastro Imbratta, finora, un fattore come noi altri, e non può neanche misurarsi con te Parri della Quercia, che hai già fatto un trittico a tempera, e n'hai avuto lode dagli intendenti. Parri della Quercia sorrise e ringraziò con un cenno del capo. --Ma infine,--diss'egli di rimando,--se non ha anche dipinto a tempera, non si può tuttavia bollarlo col titolo di mastro Imbratta. Rammentate i suoi tocchi in penna. --Ah sì, bella forza!--gridò il Chiacchiera. --Come se quella fosse arte! Il pittore s'ha a vederlo sulla tavola. --O sul muro; --soggiunse Parri. --Spinello Spinelli può dirsi oramai un frescante. Mastro Jacopo gli ha dato a fare qualche cosa sulle sue ultime composizioni. --Sì, gli ha dato da calcare i suoi cartoni sul muro e da mettere il colore sui fondi. --Ahimè, dell'altro ancora, dell'altro; --entrò a dire Tuccio di Credi. --Dell'altro? Che cosa? --Gli ha dato da dipingere un'intera medaglia nel Duomo vecchio. Mi capite? un'intera medaglia. E Spinello ha ideata lui la composizione, ha fatto lui il cartone tutto lui! Ma non potrebbe anche darsi che il maestro avesse ritoccato il disegno, data l'intonazione del bozzetto e via via? --Non c'è dubbio; --esclamò il Chiacchiera. --E fors'anche avrà ideata la composizione. --È possibile,--ripigliò Tuccio di Credi. --Tutto si può credere,-perchè il lavoro si fa in Duomo, sulle impalcature, dove il maestro non ha più voluto vedere nessuno di noi. --Gatta ci cova!--sentenziò Cristofano Granacci. --Intanto eccolo pittore. E che lavoro è, quello che fa, il sornione? --Un San Donato che ammazza il serpente con una benedizione; --rispose Tuccio di Credi. --Tu l'hai veduto? --Io no, l'ho risaputo dallo scaccino della chiesa. Ma su questo non ho a dirvi di più; --soggiunse Tuccio, già quasi pentito di aver toccato quel tasto. Ma gli altri non avevano bisogno di più estesi particolari, e non ci badarono neanco. Erano su tutte le furie, e non ci vedevano lume. --Ah! è troppo!--gridò Lippo del Calzaiolo. --Mastro Jacopo ci ha i suoi beniamini. Se avesse adoperato egualmente con noi! Se ci avesse consigliati, aiutati, messi avanti, saremmo pittori anche noi. Bella forza! fare il lavoro d'uno scolaro e poi gabellarlo per pittore! E non si fa celia; pittore frescante! Purchè i massari del Duomo gli lascino passar la burletta! --Che cosa ha da importarne ai massari? --disse Tuccio di Credi. --Se l'opera piacerà, non andranno a cercare cinque piedi al montone. --E noi lasagnoni! Noi buoni a nulla!--gridò Cristofano Granacci. --Ah, caro e riverito mio mastro Jacopo di Casentino, dite che non son più io, se non vi pianto lì su' due piedi. --O su quanti vorresti piantarlo? --domandò il Chiacchiera, che non rinunciava mai all'occasione di metter fuori una celia. --Dico che me ne vado,--urlò il Granacci,--posso allogarmi a Firenze dal Giottino, o a Siena dal Berna, che tutt'e due mi vogliono. --Per che fare? --Quello che tu non farai, Tuccio, se pure tu campassi mill'anni:--ribattè il Granacci. --Via, non ci guastiamo il sangue; --entrò a dire Lippo del Calzaiolo. --Cristofano ha ragione, ed io seguirò il suo esempio; me ne andrò a bottega da Agnolo Caddi, in Firenze. Tanto qui non s'impara nulla. --È vero, questo; --notò il Chiacchiera. --Mastro Jacopo ha l'aria di tenerci per misericordia, come si tengono gl'infermi all'ospedale. Non c'è che Spinello, in Arezzo! E a lui concede anche la mano di sua figlia. Questa, poi, è grossa. Di che diamine s'è innamorato? --Forse del ritratto che Spinello ha inteso di fare a madonna Fiordalisa:--osservò Lippo del Calzaiolo. --Almeno sapesse farli i ritratti!--esclamò il Granacci. --I quattro segni d'un tocco in penna a me mi servono poco. In un'opera grande, voglio vederlo. --Lo vedrete nel San Donato; --disse Parri della Quercia. --Ma se non è suo!--rispose il Granacci. --Lo vogliamo giudicare da un'opera fatta da lui sotto i nostri occhi, non già in un affresco di mastro Jacopo, gabellato per suo. --Chi dice che non sia suo? --chiese timidamente Parri della Quercia. --Non hai inteso? Lo dice Tuccio di Credi. --Adagio, Cristofano; io non ho detto nulla,--si affrettò a rispondere Tuccio di Credi. --Almeno non ho fatto che accennare un sospetto; anzi, la possibilità d'un sospetto. Ma se mi domandate che cosa ne penso, vi dirò che io non sospetto nulla, e credo che Spinelli darà tutta farina del suo sacco. È un gran pittore che nasce di schianto; nasca a sua posta, e facciamola finita. Parliamo d'altro; anzi, non parliamo di nulla. Poc'anzi volevate darmi un confortino, un lattovaro, un cordiale? Ho più fame che sete, e prenderei qualche cosa di sodo. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO QUARTO. Le avete mai viste, le pecore matte, che Dante Allighieri, esule vagabondo, ha osservate tante volte e descritte nel poema sacro? Escono dal chiuso, ad una, a due, a tre, si seguono alla cieca e ciò che fa la prima fanno tutte le altre anco se si tratti di andar sullo scrimolo d'un precipizio, a risico di fiaccarsi il collo tutte quante. I garzoni di mastro Jacopo non potevano mandar giù la fortuna del nuovo venuto e meditavano una grande risoluzione. Escludo dal numero Parri della Quercia, che non partecipava alle loro malinconie per dolcezza di carattere e Tuccio di Credi che aveva scagliato il sasso e nascondeva la mano. Parri della Quercia, come vi ho già detto, era onesto e riconosceva l'ingegno di Spinello Spinelli. Ma egli era d'animo mite, e per conseguenza un po' timido. Il suo giudizio lo portava a vedere di primo acchito il bene ed il male; la sua indole lo faceva alieno da ogni resistenza e desideroso di tirarsi sempre in disparte. Egli era uno di quegli uomini che conoscono il mondo, o l'indovinano, e non vogliono prender gatte a pelare. Amava l'arte sua e l'esercitava con diligenza, che è come a dire senza ardore soverchio. Di certo, anche se fosse vissuto cent'anni prima, non sarebbe stato lui che avrebbe liberata la pittura dalle pastoie bisantine; ma si può ammettere che, vivendo a lungo, sarebbe giunto a dipingere le più aggraziate Madonne e i Cristi meno arcigni dello stampo antico. Nato nel secolo decimoquarto e fatto discepolo dei novatori, andava sulla falsariga dei Giotteschi, senza vedere più in là. E quale era l'artista, tale era l'uomo. Buono e cauto, giudizioso e misurato in ogni cosa sua dissimulava con la dolcezza dei modi il vizio organico che doveva condurlo pochi anni dopo alla tomba. E voi potete intendere da questo come avvenisse che Parri della Quercia lasciasse correre le bizze dei compagni senza riscaldarsi il sangue a metterli in pace. Quanto a Tuccio di Credi, avete veduto come egli, dopo aver data la notizia e lasciato cadere il sospetto si fosse affrettato a dire che la cosa non poteva esser vera e che Spinello Spinelli era un ingegno nato di schianto, una nuova speranza dell'arte. Si era egli ricreduto, parlando? O seguiva in ciò il filo d'un riposto disegno? Comunque fosse, Lippo del Calzaiolo, Cristofano Granacci e Angiolino Lorenzetti detto il Chiacchiera, non avevano mestieri del suo aiuto per dar di fuori; erano giunti a tal segno, che le sue esortazioni pacifiche, se pure egli avesse creduto di farne, avrebbero sortito un effetto contrario. --La vedete così? --aveva detto in fine Tuccio di Credi. --Accomodatevi. Io, poveretto, non ho come voi la fortuna di essere cercato altrove, e debbo contentarmi di questo pane. Quando si ha bisogno, conviene baciar basso. I tre arrabbiati avevano fatto consiglio. Non volevano saperne di restare a bottega di mastro Jacopo; sentivano la voglia matta di abbandonare una scuola in cui non s'imparava nulla, e si era costretti a vedere la fortuna degli altri. Il Chiacchiera ebbe il mandato di parlare per tutti. La mattina vegnente, mastro Jacopo di Casentino nell'escir di bottega per recarsi al Duomo vecchio, disse ai giovani, che stavano lavorando: --Avete sentito? Ci ho allegrezze in famiglia, e voi siete invitati per domenica a mangiare il pan forte. Mastro Jacopo, a dirvela schietta, non ripeteva di buona voglia l'invito. Gli sapeva male che non ne avessero parlato essi per i primi, poichè Tuccio di Credi li aveva avvertiti d'ogni cosa; parendogli giustamente che un maestro, un principale, avesse diritto a quella piccola attenzione da parte loro. I giovani stettero a sentirlo e si guardarono alla muta tra loro. Era venuto per Angiolino Lorenzetti il momento di far onore al suo soprannome di Chiacchiera. Egli, perciò, smise di macinar colori, la sola occupazione in cui valesse qualche cosa, e così rispose al maestro: --Vedete che caso! Dobbiamo rinunziare a questo piacere. --Come? --gridò mastro Jacopo. --Che cos'è questa novità? E guardava gli altri, frattanto, come se aspettasse da loro la spiegazione di quelle parole del Chiacchiera. Ma gli altri stavano zitti. Il Chiacchiera riprese il discorso per tutti. --Ecco qua, maestro; --diss'egli; --si tratta d'un disegno che abbiamo fatto in tre, cioè io, persona prima, Cristofano Granacci e Lippo del Calzaiolo. Ce ne andiamo. --Ve ne andate? --esclamò mastro Jacopo sgranando gli occhi. --E perchè, se è lecito saperlo? --Anzi, è obbligo nostro il dirvelo; --rispose il Chiacchiera con aria di umiltà meravigliosa. --Quantunque, a dir le cose come stanno, tre lasagnoni, come siamo noi, tra fannulloni.... --È vero, perdiana!--interruppe mastro Jacopo. --Per la prima volta in tua vita, hai detto una verità. --Eh, che volete, maestro? A furia di sentirle dire, s'imparano; --replicò il Chiacchiera, con ironico accento. --Ma vedete un po' che combinazione! C'è al mondo qualcheduno che non la pensa come voi, Agnolo Gaddi per esempio, che sta a Firenze, e sarebbe disposto a prendere con sè Lippo del Calzaiolo; il Giottino, di Firenze, e il Berna, di Siena, che farebbero a spartirsi il nostro Cristofano Granacci. --Ah!--esclamò il vecchio pittore inarcando le ciglia. --Quei tre valentuomini hanno posto gli occhi su voi? Cristofano Granacci e Lippo del Calzaiuolo risposero asciuttamente con un cenno del capo. --Non me ne congratulo con loro; --ripigliò mastro Jacopo, poi ch'ebbe veduta la mimica. --Sentiamo ora, poichè non mi hai detto tutto,--soggiunse, volgendosi al Chiacchiera --sentiamo ora chi sia disposto a prender te, succiaminestre! --Oh, non vi date pensiero per me! Io vado dove mi pare. Il primo che capita, mi servirà. Che cosa si fa qui, alla fine? Si macina, si mestica, s'incollano i cartoni, si fanno le imbasciate, si apre e si chiude la bottega; insomma, un servizio da fanti, non una scuola da pittori. Scusate, mastro Jacopo; io sarò un succiaminestre, un mangiapane, tutto quel che vorrete, ma ho l'uso di chiamare ogni cosa per il suo nome. Che cosa ci stiamo a far qui? In che modo ci avete voi insegnati i principii dell'arte? Mastro Jacopo cascava dalle nuvole, a tanta audacia di discorso. Già era sul punto di mandarli tutti e tre al diavolo, per la più spiccia; ma le ultime parole, che racchiudevano un'accusa formale, lo toccarono sul vivo. --Per l'anima di...--gridò egli, dando di fuori senz'altro. --Che cos'è quest'accusa che voi mi fate? Credete voi che l'arte s'insegni come il leggere, scrivere e far di conto? Bietoloni! Anch'io sono stato a scuola, e ricordo come insegnava Taddeo Gaddi, che a sua volta ricordava come insegnasse Giotto di Bondone. Macinavo, mesticavo, aprivo la bottega e la chiudevo, come voi; facevo le imbasciate del maestro, maneggiavo la granata, secondo il bisogno, e molto più che non maneggiassi i pennelli; insomma facevo ogni più umile ufficio come voi. Con questa differenza, per altro; che voi vi lagnate, ed io non mi lagnavo; che voi non intendete nulla di nulla, ed io cercavo di profittare degli esempi che avevo sott'occhio. Guardando ciò che il maestro faceva, io, bene o male, e mettete pure che fosse male, ho imparato a fare anch'io qualche cosa. Indovinavo, dov'era facile indovinare, e quello che non intendevo alle prime, chiedevo al maestro. È dei maestri il rispondere, non già il sapere da bel principio quel che si debba insegnare ai giovani. Avete capito, lasagnoni? Si può egli instillare per via di precetti quello che la natura dà all'uomo di cogliere dall'esempio quotidiano? Per precetti s'insegna la grammatica, non l'arte del dipingere. Ora, quale è stato il vostro costume, in bottega? Mi avete voi mai domandato come si facesse la tal cosa, o perchè si facesse la tal altra? Avete voi posto mai attenzione a ciò che facevo io? Non lo so; ma se bado all'esito, mi pare di poter dire che non avete guardato mai, come non avete mai chiesto. E allora, di che vi lagnate? Il Chiacchiera lasciò passare quella folata di parole, indi rispose: --Oh, non a tutti i vostri scolari avete lasciato la cura d'imparare da sè. --Non a tutti! Lo credo, io,--replicò mastro Jacopo. --Tuccio di Credi, per esempio, e Parri della Quercia, hanno saputo cavar profitto dei loro occhi. Perciò mettete pure che io, vedendoli più attenti di voi, li abbia consigliati qualche volta. Perchè non avete fatto come loro? Vi avrei consigliati ugualmente. Il Chiacchiera rispose all'argomento con una crollatina di testa. --Non si parla di Tuccio, nè di Parri; --diss'egli poscia. --Si parla di Spinello Spinelli, del nuovo venuto, del vostro futuro genero. Quello è il vostro beniamino, mastro Jacopo, o ch'io non so più che cosa sia un beniamino. Vi capita in bottega con quattro scarabocchi, e voi v'innamorate subito di lui, come Cimabue s'è innamorato di Giotto. --Benissimo detto; come Cimabue!--ripigliò mastro Jacopo. --Infatti, Spinello Spinelli meritava tutto quello che ho fatto per lui. Che ci trovate a ridire, voi altri? --Nel vostro capriccio, nulla. Della sua pasta può far gnocchi ciascuno. Ma il modo!... Vedete? È il modo, che ci offende. Spinello Spinelli viene da voi con un fascio di tocchi in penna. Bellissime cose, degne di Giotto; lo ammetteremo anche noi, se può farvi piacere. Ma come va che tre mesi dopo la sua venuta a bottega egli passa avanti a Tuccio e a Parri, che sono con voi da tre anni? Come va che egli è già così addentro nel maneggio dei colori, da mettere il pennello nei fondi delle vostre composizioni? --Nei fondi, l'hai detto tu, nei fondi!--gridò mastro Jacopo, con accento di trionfo. --Eh!--ripigliò il Chiacchiera, che oramai era in ballo e voleva spendere il suo ultimo grosso; se non si trattasse che dei fondi!... Ma voi avete fatto assai più, mastro Jacopo. A questo pittor novellino, gli avete commesso un'opera di molta importanza, che era stata allogata a voi dai massari del Duomo. --Ah, tu sai anche questo? --borbottò il vecchio pittore, un tal po' sconcertato. --Sicuro, che lo so. Lo sa tutta Arezzo, lo sa. Mastro Jacopo si strinse nelle spalle. --Ci ho gusto; --diss'egli,--Così non avrò più mestieri di dar la notizia a nessuno. Spinello si farà onore; questo è l'essenziale. --Col vostro aiuto, maestro, non si dubita punto dell'esito; --ribattè gravemente il Chiacchiera. --Che intenderesti di dire, manigoldo? --Quello che voi avete già indovinato; --replicò l'impertinente scolaro. --Alle corte, qui c'è un salto troppo grande, per gli stinchi del vostro beniamino. Dai tocchi di penna all'affresco! E senza aver fatto nel frattempo nulla che meriti di essere osservato! Neanche una testa! Perchè noi--proseguì il Chiacchiera, riscaldandosi --noi non gliel'abbiamo mica veduto fare, uno studio dal naturale dal vivo! Se pure non vi piaccia di contare come uno studio dal vivo il profilo di madonna Fiordalisa!... --Ah, ho capito!--esclamò mastro Jacopo. --Perchè non dirlo prima, che eravate gelosi? Ma io, vedete, mia figlia la dò a chi mi pare. E se anche avessi voluto romperle il collo con uno di voi, non mi sarebbe mica riescito di contentarvi tutti! --No, maestro, disingannatevi, non siamo gelosi niente affatto; --rispose il Chiacchiera. --Siamo pieni di rispetto per madonna Fiordalisa, e fermi lì. Del profilo fatto dal vostro Spinello se ne parla ora, per dirvi, anzi per tornarvi a dire, che non era un ritratto. Spinello ha indovinata l'aria della figura e nient'altro. Se dovesse fare un ritratto, si troverebbe molto impacciato. --Sì, sì, vecchia storia; --borbottò mastro Jacopo; --ed io v'ho risposto fin da principio che se Spinello vorrà fare un ritratto, lo farà, in barba a tutti voi, scimuniti! --Non quello di madonna Fiordalisa, per altro:--ribattè il Chiacchiera, che trovava un gusto matto a contraddire il maestro. --Parri della Quercia e Tuccio di Credi, che stanno cheti come l'olio vi hanno pur detto come e perchè un ritratto di madonna Fiordalisa non sia dei più facili. --Ho capito, ho capito; ritornate in campo coi vecchi dirizzoni. Ma appunto per dar noia a voi altri, Spinello farà il ritratto della sua fidanzata, e voi resterete con un palmo di naso. --No, maestro, non resteremo:--rispose beffardo il Chiacchiera. --Vi ho già detto che non si conta di rimanere in Arezzo. Quanto a me, se avete comandi per Firenze.... --Vai dove ti pare, che il fistolo ti colga; --interruppe mastro Jacopo. --E quando fai conto di levarci l'incomodo? --Oggi stesso. Il tempo di prendere le mie bazzicature, e vi servo sull'atto. --Ottimamente; --brontolò il vecchio pittore. --E voi altri? La domanda era rivolta a Cristoforo Granacci e a Lippo del Calzaiolo. Ambedue furono pronti a rispondere: --Con lui, maestro; alla medesima ora. --E andate,--tuonò il maestro, dando un'alzata di spalle,--andate con lui, e col malanno che il ciel vi dia. Fu questo il commiato di mastro Jacopo di Casentino ai suoi degni scolari Angiolino Lorenzetti, detto il Chiacchiera, Lippo del Calzaiolo e Cristofano Granacci. Mastro Jacopo era in collera per la mancanza di rispetto di cui gli avevano dato prova quei tre sciagurati; non già per la loro andata, che lo liberava da tre fannulloni, veri impicci, non aiuti in bottega. Perciò, vi sarà lecito di argomentare che egli dovesse consolarsi ben presto. Era già più tranquillo nell'entrare in Duomo, dove lo aspettava il suo pezzo d'intonaco, preparato di fresco. Ma egli non volle andare al suo trespolo, senza aver veduto Spinello, che lavorava già da due ore, intorno al suo Miracolo di san Donato. Bell'opera, in verità; ci si vedeva un'aggiustatezza di parti, una vigoria di colore, una sicurezza di fare, che teneva del maraviglioso. --Che bricconi!--pensò mastro Jacopo, giunto sulla impalcatura del ponte. --Ecco qua un bravo giovane, che è nato pittore com'io son nato maschio. Si può egli far meglio di così? E gl'invidiosi a perfidiare!... Andranno a raccontare a Siena e a Firenze, al diavolo che li porti, che io gli ho dato il disegno; anzi peggio, che io gli ho fatto da capo a fondo il lavoro! E ci sarà della gente che lo crederà! Che cosa non crede, la gente? C'è anzi da maravigliare che i bugiardi non siano più ricchi d'invenzioni con tanta facilità che c'è nel mondo di credere ogni cosa peggiore. Spinello udì il brontolio e si volse a guardare. --Oh, maestro, siete voi? Che cosa dicevate? --Nulla, nulla; borbottavo da me; --rispose mastro Jacopo. --Sai pure, è il vizio dei vecchi! --Credevo che trovaste a ridire nel mio pasticcio, e ne ero già tutto contento. --Contento! O perchè, se è lecito! --Perchè voi non mi riprendete mai, mentre io sarei tanto felice di avere i vostri consigli, le vostre ammonizioni. --Consigli! Ammonizioni! Tu non hai mestieri nè di quelli, nè di queste. --Voi siete troppo buono, con me. Ma io, vedete, non son mica molto contento de' fatti miei; --disse modestamente Spinello. --Ho una gran paura che mi riesca un imbratto. Quando ho incominciato a mettere i colori, mi pareva d'aver fatto una bella cosa; ma ora... ora mi sembra una miseria. Quest'azione così povera!... --O che volevi fare? La battaglia di Montaperti? --esclamò mastro Jacopo, ridendo. --È un miracolo della fede, quello che tu dipingi. San Donato ha un atteggiamento mosso, ma non da spiritato, che non ce ne sarebbe bisogno. Egli non ha fede in sè stesso, ma nell'aiuto di Dio, e questo lo rassicura, lo fa stare tranquillo. Il popolo, nel fondo del quadro, cede al sentimento della paura, ed è naturale, poichè esso non ha la fede così profonda come il Santo. Ma qui appunto è la bellezza del contrasto. Non è forse il contrasto che tu hai voluto, nell'ideare il tuo quadro? --Sì, questo ho voluto, proprio questo; --rispose candidamente Spinello. --Ma forse...il contrasto m'è venuto troppo forte, e ne deriverà un po' di confusione nelle linee. --Di che ti tormenti? Va bene così. La figura del Santo è nel primo piano; la moltitudine è nel terzo, con una intonazione di colore meno gagliarda. Ciò che cresce in movimento di linee si scema in effetto di tinte. Non pensavi a questo, mettendoti a dipingere? --Sì, ci ho pensato; pareva anche a me che dovesse farsi così, per ottener la fusione delle parti. --O allora? --gridò mastro Jacopo, appoggiando la frase con una delle sue solite spallate. --Va pur là, ragazzo mio! Hai fatto bene, ti dico, e crepino gli invidiosi. --Invidiosi! perchè mi dite voi ciò? Posso io avere degli invidiosi! --Se ne hai! Oh, se ne hai! Tre, per esempio, che schiattano di rabbia, e se ne vanno dalla nostra bottega oggi stesso. Spinello, turbato dall'annunzio inatteso, lasciò di lavorare, per volgersi tutto sul trèspolo e chiedere con la muta eloquenza del gesto i particolari di quella novità. --Sicuro,--proseguì mastro Jacopo. --Ai tre manigoldi gli dava noia che tu dipingessi a fresco nel Duomo. In che modo l'abbiano risaputo, lo ignoro. Ma già, a tenerle nascoste, certe notizie! Insomma, ti accusano di non esser buono a nulla di esserti fatto fare il bozzetto, i cartoni e tutto l'altro da me.... Da me, capisci? da me, che non ho avuto neanche da darti un consiglio. Bricconi! Ma gliel'ho detto, io, il fatto loro. E se ne sono andati col malanno, e mi hanno levato un gran peso dallo stomaco. --Io spero che tra costoro non ci sarà Parri della Quercia; --balbettò Spinello. --Egli, almeno, che ha un'aria così buona!... --No, non c'è lui. E neanche Tuccio di Credi. Quello là non ha un aspetto molto piacevole; ma gli è come le pere spine, brutte di fuori e buone di dentro. I tre fannulloni insolenti, che mi levano l'incomodo, sono il Chiacchiera, il Granacci e Lippo del Calzaiolo. Vadano pure; io sarò lieto di non sentirne più nuova, nè canzone. Spinello Spinelli ripigliò il lavoro interrotto ma più per necessità di colorire il suo pezzo d'intonaco finchè gli era fresco, che per voglia che n'avesse. Era mortificato, il povero giovane, vedendo che per cagion sua il vecchio maestro perdeva tre scolari in un colpo. Veramente, come discepoli, contavano poco; ma Jacopo dì Casentino li adoperava utilmente come fattori, e la mancanza loro doveva farsi sentire in bottega. Il beniamino di mastro Jacopo non si consolò di quel danno che a mezzo dopo aver fatto un esame di coscienza e riconosciuto che egli non ci aveva ombra di colpa. Infatti, egli si era sempre studiato di piacere a quei tre, come agli altri compagni di lavoro; li aveva sempre trattati con urbanità, e più volte era giunto perfino ad implorare la loro amicizia con quella spontaneità di gentilezza che è così naturale tra i giovani, ma che essi avevano ricambiata con assai poca sollecitudine. La bottega di mastro Jacopo era triste, quando Spinello rimise il piede là dentro, ritornando dal Duomo. Ci mancavano le lingue meglio snodate, le lingue dei tre fannulloni, che qualche volta facevano perdere la pazienza al principale. Spinello andò incontro a Parri della Quercia, che stava seduto davanti al cavalletto, copiando una Madonnina del maestro. --Se sapeste come sono dolente di ciò che è accaduto!--gli disse. --Ma voi, almeno, penserete che io non ci ho colpa, non è vero? Parri lasciò un tratto il pennello e stese la mano al nuovo venuto; indi brevemente rispose: --Ci vuol pazienza!--. Non era molto, come vedete, e si poteva pensare che Parri della Quercia mirasse a non guastarsi con nessuno. Ma quella stretta di mano rimediava alla brevità del discorso. Lasciato Parri al suo lavoro, Spinello andò oltre, per avvicinarsi a Tuccio di Credi, che macinava colori in un angolo. Tuccio non gli diede neanche il tempo di aprir bocca. --Di che vi dato pensiero? --gli disse. --Son tre fattori che se ne vanno; ma restiamo ancora in tre, per fare il lavoro di tutti. Non ci sarà mica bisogno di chiudere bottega. Io, come vedete, ho già incominciato a far la parte del Chiacchiera; anzi, fo meglio di lui, perchè macino di più e chiacchiero meno. Credete a me, Spinello; in questo mondo, non c'è nessuno di necessario. --Avete ragione,--rispose Spinello; --anch'io, se permettete, vi aiuterò. Anch'io adopero troppi colori, e non è giusto che voi lavoriate per me. Ma in fondo in fondo,--soggiunse, tornando al primo argomento, --mi sa male che quei poveri giovani abbiano lasciata la bottega. --Che! Non li compiangete troppo. Son certi arnesacci, capaci di stare più allegri, senza di noi, che con noi. Del resto, troveranno da allogarsi a senno loro. Una cosa dovete far voi; ridere, come essi fanno di sicuro, in questo momento, all'osteria del Greco, bevendo il bicchiere della staffa. Spinello pensò che Tuccio di Credi era un buon diavolo, ad onta della sua faccia scura. E ricordò il discorso di mastro Jacopo, che lo aveva paragonato alle pere spine, brutte di fuori e buone di dentro. --Quando si dice l'apparenza!--conchiuse egli tra sè. --Ecco un giovanotto che a prima vista vi dà sui nervi: e poi egli è buono come il pane. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO QUINTO. Tutta Arezzo lo sa aveva detto il Chiacchiera. Ma tutta Arezzo non lo sapeva ancora; bensì lo seppe, quando i tre fannulloni furono usciti dalla bottega di mastro Jacopo ed ebbero divulgata la nuova ai quattro punti cardinali. Spinello, il figlio di Luca Spinelli, quel giovinotto senz'arte, era un gran pittore.... Cioè, intendiamoci, le tre lingue tabane andavano dicendo tutt'altro: Spinello Spinelli, a sentirle era un pittoruccio da pochi soldi che scroccava la nomèa di grande artista, facendosi fare il suo quadro da mastro Jacopo di Casentino. Il vanitoso si vestiva delle penne del pavone; laonde era giusto che fosse solennemente scorbacchiato. Ma accade di certi vituperi, che facciano effetto contrario alle intenzioni dei calunniatori. Rammentate che Spinello Spinelli era vissuto ignoto fino a quel dì. Se fosse stato davvero un gran pittore, o gabellato per tale e qualcheduno fosse saltato fuori a dire che un altro dipingeva ed egli ci metteva il suo nome sicuramente la cosa sarebbe stata creduta per intiero da molti, e per metà da tutti i restanti. Ma nessuno sapeva ancora che Spinello Spinelli avesse mai posto il pennello su d'un muro e il richiamare così di schianto su lui l'attenzione dell'universale non poteva fargli che bene. --Già, si capisce, invidiosi!--diceva la gente, crollando il capo in aria di compassione. --Il figliuolo di messer Luca è giovane, e ai suoi compagni gli sa male che il pulcino rompa il guscio prima di loro. Ma se Jacopo di Casentino gli ha dato a dipingere una delle medaglie che erano stale allogate a lui bisogna dire che ha stima del suo discepolo, e come! Quanto al dipinger lui per lo scolaro, o come si potrebbe intendere? Per danari, no certo, che gli Spinelli fanno già molto ad accozzare il pranzo con la cena. Per un suo capriccio? La grazia di quel capriccio, che vi fa rinunziare alla fama e ai quattrini! E poi, che capriccio d'Egitto? Mastro Jacopo dà a Spinello Spinelli la sua bella figliuola, un bottoncino di rosa un occhio di sole che non ha voluto dare neanche al Buontalenti, ad un ricco sfondato. Sapete che lui s'era messo in capo di darla ad un pittore. La darebbe ad un suo fattore, se questi non avesse ingegno e pratica da stargli a paro? No, no, le son chiacchiere d'invidiosi; tenete per fermo che questo Spinelluccio è uno sparviero nidiace, il quale ha già messe le penne maestre e può far caccia da sè. Così, contro l'intenzione dei tre sparlatori, il giovinetto andò in breve ora per le bocche di tutti, come un speranza dell'arte. Era inoltre aretino di nascita, e questo argomento della patria, per una volta tanto, faceva servizio. In quel risorgimento dell'arte italiana, Arezzo non aveva ancora un pittore di vaglia che fosse nato fra le sue mura. Quind'innanzi si avrebbe avuto lui, e si sarebbe detto: Spinello Aretino. Che vi par poco? Nacque in tutti una gran voglia, una voglia spasimata, una voglia matta, di vedere il dipinto. Aspettando che fosse levata l'impalcatura e scoperto l'affresco s'incominciava a salutare Spinello per via, anche senza essere in dimestichezza con lui. --Buon dì, maestrino!--gli dicevano. --Come va l'opera vostra? --Bene, grazie al cielo; --rispondeva il giovane facendosi tutto rosso; --ancora otto o dieci giorni di lavoro, e si leverà il ponte. Ma ho una gran paura di non rispondere alla vostra aspettazione. Se per avventura mi fosse riescita una ciambella senza buco? E si rideva, alle scherzose parole, e gli si augurava che anche quella riescisse, come tutte le ciambelle per bene. Ma ciò che egli diceva per celia, temevano di buono i massari del Duomo vecchio. Che diamine era saltato in mente a mastro Jacopo, di commettere ad un suo fattore novellino nell'arte, un'opera di quella importanza, che era stata allogata a lui? Per caso, mastro Jacopo si faceva beffe di loro? O si doveva argomentare da quel fatto che egli per ingordigia di mestierante usasse accettar commissioni a furia che poi, non riuscendo a sbrigarle, doveva spartire tra i suoi pittorelli di bottega? A buon conto non intendevano di passargli la gherminella, e gliene muovevano rimprovero. Ma Jacopo di Casentino aveva risposto da par suo alle osservazioni dei massari. --Vi ho promesso,--diceva,--di fare il meglio che sapessi. Ora, che cosa direste, miei degni messeri, se io vi dessi per il vostro danaro anche meglio di quello che so far io? --Meglio!--esclamavano i massari!--Eh via. --Sì meglio, vi ripeto. Non fo per chiasso. Spinello Spinelli è giovane, come sapete. Ma un uomo ha forse mestieri d'invecchiare, per farvi il suo capo d'opera? Quello è un ragazzo che vale assai, e passerà non solo avanti a me, ma anche a molti altri. --Si vede che ci avete fitto ii capo; --notarono facetamente i massari. --Sì, messeri, ci ho fitto il capo. Ma credo anche di poter dire che non fo ad ingannare nessuno. A quel giovinetto io gli concedo la mia figliuola, con duemila fiorini del sole e tutto il resto che ella potrà avere quando io passerò a miglior vita, che sarà il più tardi possibile. Volete voi, messeri onorandissimi, reputarvi in ciò più avveduti di me? --Mastro Jacopo, voi sapete il proverbio: ognun può far della sua pasta gnocchi. Ma noi non ispendiamo del nostro; noi amministriamo il denaro della comunità. --È giusto. Ed io non vi chiederò nulla per l'opera di Spinello, se essa non sarà tale da piacervi. S'intende,--aggiunse prontamente mastro Jacopo, da quell'uomo prudente che egli era,--s'intende che in tal caso faremo rastiare il muro e voi pagherete a me il prezzo pattuito, quando ci avrò dipinto io un'altra medaglia. Vi avverto, per altro, che la mia non sarà punto migliore della sua. I massari non avevano trovato nulla a ridire in una proposta così ragionevole. E la loro curiosità fu maggiormente stuzzicata dal tono di sicurezza con cui egli parlava. Dieci giorni dopo l'affresco era condotto a termine e lo si poteva scoprire. Immaginate voi come si spargesse prontamente la notizia in città e quanta gente accorresse a contemplare il dipinto. In Arezzo non si parlava più d'altro. Tolto nella notte il tavolato, nella mattina si erano levati i ponti; indi la chiesa era stata aperta ai visitatori. Primi avevano potuto vedere il dipinto i massari del Duomo vecchio, i canonici, il clero e gli anziani del Comune. Dopo questi maggiorenti era entrato il popolo, e tutti via via si erano inoltrati fin sotto l'arco della cappella per guardare la vòlta, dove quel valentuomo di san Donato faceva il suo bravo miracolo con un crocione trinciato per aria. Spinello non era presente, che non aveva ardito restar là fatto segno alle occhiaie curiose dei suoi cittadini, e fors'anche ai loro appunti poco benevoli. Sapete già che egli non aveva più fede nella bontà dell'opera sua, quando gli era toccato di spolverizzarla dai cartoni sul muro. Figuratevi poi come dovesse parergli, quando la vide compiuta. Ma in suo luogo era mastro Jacopo, fiero in arme come un paladino al passaggio d'un ponte. L'impressione fu buona, anzi ottima. Si maravigliavano che un giovane avesse saputo far tanto. E più cresceva lo stupore, quando si veniva ad osservare in ogni sua parte il dipinto. La composizione era saviamente ideata e distribuita con raro giudizio. Nobilissimo l'atteggiamento del Santo, e bene inteso. Naturalmente collegata, la doppia azione della figura con quella destra levata a benedire e quella sinistra distesa indietro per accennare al suo popolo che volesse star cheto e tranquillo. Il terrore, l'ansietà, la speranza erano efficacemente espressi in quei volti e in quelle mosse d'uomini e donne che si accalcavano nel fondo del quadro. Solo alle prese col serpente san Donato mostrava una serenità maravigliosa, giustificata dai primi effetti della sua benedizione. La belva, così minacciosa nell'orridezza delle forme e nel lampo degli occhi da far rizzare i bordoni ai riguardanti, si contorceva nello spasimo dell'agonia; voleva ancora uccidere e si sentiva morire. Tutto ciò era reso stupendamente, e composizione e disegno facevano onore all'artista. Nessuno, degli intendenti, poteva dire che fosse opera di mastro Jacopo. Si notava un fare che non era il suo, per solito più leccato e più languido. E il colore? Bisognava vedere il colore, com'era pieno di vaghezza e di sugo. --Pieno, fin troppo; --aveva notato uno di quei critici che cercano il pel nell'uovo e non disperano di trovarcelo. --Il dipinto è ancora un po' fresco; --rispondeva un vicino; --aspettate. --Vuol dire che non abbiamo ancora la tinta vera; --ripigliava quell'altro. --Come giudicarne allora? Seccando l'intonaco, non potrebbe sbiadire il dipinto? Già nell'affresco, l'essenziale è di conoscere il valore delle tinte. Come volete che lo conosca lui, a vent'anni, o giù di lì? Ad onta di questa critica, che già voleva tirare in ballo il futuro, l'opera di Spinello Spinelli fece un chiasso da non dirsi a parole. E per tutto quel giorno e per altri alla fila ci fu grande concorso di popolo nel Duomo vecchio d'Arezzo. Per giudizio universale, la città poteva rallegrarsi; il suo pittore era nato. Mastro Jacopo accoglieva con la sua aria burbera le congratulazioni dei cittadini. --Non parlate di me, che non c'entro; --rispondeva egli a coloro che volevano riferire agli insegnamenti suoi il merito di un così valente discepolo. --Io non gli ho insegnato quasi nulla. È venuto da me come poteva andare da un altro, e da un altro sarebbe riescito lo stesso che è riescito da me. L'unica differenza che io posso ammettere è questa, che un altro si sarebbe ingelosito di lui, lo avrebbe tenuto giù molto giù, e non gli avrebbe certamente dato da dipingere una tra le medaglie a lui allogate. Io, invece, ho fatto per Spinello Spinelli quel che si fa, o che si dovrebbe fare, per un amico. Ma, per carità, non mi parlate d'insegnamenti. Quel benedetto ragazzo aveva già la scintilla in testa, l'ha portata nel mio focolare e s'è acceso il suo fuoco da sè. Un'occhiata a ciò ch'io facevo, ecco tutto. Perchè, infine, la parte manuale, la praticaccia dell'arte, bisogna apprenderla da qualcheduno. Ma qui si ferma il merito mio. La verità è una e va detta senza risparmio. --Per altro,--gli rispondevano,--Spinello Spinelli si loda molto di voi e ripete a tutti che vi è debitore d'ogni cosa. --Spinello ha buon cuore e parla come il cuore gli detta. Ma scusate, come sarebbe possibile che io nel giro di pochi mesi gli avessi insegnato tanto? Volete che vi dica io com'è andata? Spinello aveva la testa fatta in quel modo che l'hanno i grandi pittori, piena di verità e di magnificenza. Aveva il sentimento del colore negli occhi; l'argento vivo sulle dita; la febbre dell'arte nel sangue. Tale era Giotto di Bondone, e tale sarebbe stato, anche se, scambio di Cimabue, lo avesse veduto e preso con sè un pittoruccio da dozzina. Per intender Giotto non occorreva, in fede mia, esser neanche una cima; bastava non essere a dirittura un bue. Con questa celia mastro Jacopo si liberava dai piaggiatori ostinati. Forse caricava un po' troppo la dose; ma era necessario far così, per levar di mezzo la diceria del Chiacchiera e de' suoi degni colleghi secondo i quali mastro Jacopo doveva aver messo mano nel dipinto di Spinello. --Non lo diranno più, per bacco baccone,--borbottava egli tra i denti,--non lo diranno più che il San Donato è farina del mio sacco. Ai massari del Duomo vecchio, poichè ebbero veduto il dipinto e udita quella gara di lodi, mastro Jacopo parlò in questa guisa: --Orbene, messeri onorandissimi, che vi pare? Dobbiamo noi rastiare l'intonaco e dipingere un altro Miracolo di san Donato? --Ah, mastro Jacopo, avevate ragione voi; --risposero quei valentuomini. --Ecco uno scolaro che vi farà onore. --Dite un genero, messeri, un genero che mi farà contento. --Ah, sì, quello è il premio che gli date. Se è buono d'indole come è valente di mano, fortunata la vostra figliuola, e fortunato voi, mastro Jacopo. Il vecchio pittore tornava a casa con un cuore tanto fatto. Egli era il più felice tra tutti i babbi d'Arezzo. Spinello, dal canto suo, era oppresso dalla gioia. Quel vincitore aveva l'aria d'un corbello. Scusate il paragone, ma io mi son sempre figurato così i trionfatori romani, e più particolarmente il Petrarca quando lo portarono a prendere la corona d'alloro sulla vetta del Campidoglio. Doveva essere abbattuto il povero messer Francesco; doveva essere come sbalordito col pensiero della grandezza di Roma nell'anima e l'immagine di madonna Laura negli occhi. L'amore e la gloria, il fuoco vivo e la luce rutilante; ma altresì i due pesi più grandi che possa portare un uomo, nel sentiero della vita che è così pieno di ciottoli insidiosi e di buche traditore. Il maestro lo aveva abbracciato, con le lagrime agli occhi. Parri della Quercia gli aveva stretta la mano dicendogli: bene! con tutte le forze dell'anima. Tuccio di Credi, venuta la sua volta, gli aveva soggiunto: --Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate. Perchè, badate, la vita è tutta così; oggi in alto, sul candeliere, domani giù, e costretti a correre come cani bastonati. Tuccio di Credi era un filosofo pessimista. Ma il suo ragionamento non dispiacque a Spinello. Si ascoltano bene anche i pessimisti, quando si è nella pienezza della felicità. Il richiamo alle ingiustizie che v'aspettano, fa l'effetto d'una dissonanza armonica che produce una bella varietà nel pezzo e vi fa solletico non ingrato all'orecchio. Del resto, le noie erano un retaggio del futuro, e Spinello viveva affondato nel presente si beava negli occhi di Fiordalisa, anche lei oppressa dalla gioia, piena d'un senso nuovo, che non aveva tempo a studiare. Perchè, poi, ci avrebbe studiato su? Il mondo le pareva una gran bella cosa, e questo era l'essenziale. L'aria aveva tesori ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa. Quel susurro le diceva: la vita è bella così; quel bisbiglio le diceva: io t'amo. Nell'amore ogni più piccola cosa è un mondo; e un mondo nuovo per giunta. Ci si ferma piacevolmente intorno a certi nonnulla, che in ogni altro momento della vita a mala pena si avvertono. Guardando un viso amato, poi, quante meraviglie si scoprono! Che tesori, che rapimenti che ebbrezze! Quand'anche un occhio esercitato, e memore delle sue esercitazioni, scoprisse un lieve difetto verrebbe subito a piacere il difetto, quasi bellezza nuova, quintessenza di perfezione, suggello di verità come il marchio nell'oro! Perchè, infatti, che cosa si cerca più avidamente nel bello, se non la sua incarnazione? E la nota del vero non è essa che distingue la donna dalla statua, la realtà dal sogno? Mettendo qualche necessario intervallo nelle sue contemplazioni Spinello andava ogni mattino al Duomo vecchio, dove erano ancora da finire nuove opere di mastro Jacopo. Ma il vecchio pittore si vergognava di occupare in troppo umili uffici il suo famoso scolaro. --Senti,--gli disse una volta,--non è da te raccattarmi i pennelli e mesticarmi i colori. Hai fatto testè un'opera bella e giustamente lodata; ma non devi riposarti sugli allori. Ti consiglio di provarti subito in un'altra, e di maniera diversa dalla prima. Il buon arcadore, quando va alla battaglia, porta sempre con sè due corde di rispetto. Non ti basti di essere un frescante. Il fresco è un bel modo di dipingere, e forse il migliore tra tutti poichè esso sfida i secoli e si raccomanda alla memoria delle più tarde generazioni. Ma anche una bella tavola dipinta a tempera può avere i suoi pregi agli occhi dei posteri. Ed ora che mi rammento, i tuoi nemici ti accusavano di non aver mai copiato dal vero. Fa un ritratto, e sia quello della tua fidanzata. Sicuro; tra due mesi me la rubi; lasciami almeno il suo ritratto in casa. Ti va? --Padre mio!--gridò Spinello, confuso. --Se osassi!... --Già, dovevo rammentarmelo, che tu non osi mai. Strano ragazzo! Ma se son io che ti permetto! se son io che ti prego! --Oh, non dicevo per questo; --rispose il giovane. --Non oso, perchè temo di non venirne a capo. L'idea di ritrarre il volto di madonna Fiordalisa m'è già passata più volte per la testa. Anzi, ve l'ho a dire? Quando sono a casa mia, quando mi trovo solo nella mia cameretta cerco di consolarmi dell'assenza, segnando sulla carta il profilo di madonna. E mi vien sempre male, sempre male, che è una morte a pensarci. --T'è pur venuto la prima volta; te ne ricordi? --Sì, ma erano appena quattro segni. Davano l'aria di madonna Fiordalisa, ma non erano il suo ritratto. A fare una cosa che meriti questo nome, si vogliono giusti contorni; non basta accennare, bisogna dipingere, e tutte le parti più minute debbono essere fedelmente rese. Ora, vedete, padre mio, quando io mi metto all'opera risoluto di non contentarmi ad una vaga somiglianza, mi trovo subito impacciato, e mi accade che.... con tutte le migliori intenzioni del mondo... con tutti i più saldi propositi. ---Vuoi dire che ti casca l'asino? Ho capito; --disse mastro Jacopo. --Ma questo è naturale. È di pochi il ricordare appuntino tutte le fattezze d'una persona assente, per modo da poterle rendere con precisione sulla carta. Questa è una bella memoria; ma non gli è da questa qualità che si conosce il pittore. Val meglio, assai meglio, saper copiare con diligenza quel che si vede, anzi che rammentare a un dipresso quello che si è veduto una volta. Abbi l'originale sott'occhio, e se non ti verrà fatto di esprimerlo con verità, allora soltanto dovrai disperarti. Dunque, siamo intesi; comincierai da domani. Spinello accettò l'invito del maestro con un misto di timore e di desiderio. In fondo in fondo, non avrebbe fatto niente più di quel che faceva ogni dì. Non era egli sempre con gli occhi addosso a madonna Fiordalisa? Ma il guaio era questo, che egli ci sarebbe stato quind'innanzi, non più per far tesoro di sensazioni dolcissime bensì per esprimere su d'una tavola ingrata ciò che i suoi occhi vedevano così bene, e che le dita avrebbero reso così male. --Madonna,--diss'egli a Fiordalisa quella medesima sera,--vostro padre desidera che io mi provi a ritrarre le vostre sembianze. Lo consentite voi? La fanciulla arrossì e chinò gli occhi a terra. --Che idea!--diss'ella poscia, con aria di confusione, ma non senza un po' di malizietta femminile. --Dovendo guardarmi tanto, finirete col trovarmi brutta. --Volete dire che non mi riescirà di farvi bellissima come siete? --disse di rimando Spinello. --Pur troppo sarà così. La natura, gelosa dell'opera sua, non vorrà mica lasciarsi agguagliare da me!--. La fanciulla sorrise; e Spinello vedendo schiudersi quelle umide labbra coralline, perdette la testa senz'altro. --Angiola!--le bisbigliò, avvicinandosi in atteggiamento d'umiltà. --Perdonatemi in anticipazione. Si fa per contentare il babbo. Così dicendo, osò egli che non osava mai prendere una bella mano, che gli fu amorevolmente concessa, e l'accostò alle sue labbra. Baciava la mano, non potendo baciare quello spiraglio del paradiso, che v'ho accennato poc'anzi. Ma che cosa sarebbe stato di lui, se lo avesse potuto? Solo a baciar quella mano, parve che una scintilla elettrica lo avesse subitamente investito, perchè tremò tutto, dal capo alle piante. Il giorno dopo, per obbedire al comando di mastro Jacopo, egli era seduto davanti al cavalletto con la sua tavola preparata a ricevere i contorni di quella stupenda figura. Confuso, trepidante, incominciò a descrivere i primi segni col lapis rosso di Lamagna. Ma la prova non parve contentarlo, poichè subito cancellò quello che aveva fatto, e tornò a segnare, per cancellare da capo. Nove o dieci volte rifece la stessa fatica, sudando freddo come un povero principiante, a cui si domandi alcun che di superiore alle sue forze. Quante volte fu assalito dalla disperazione! Quante volte s'augurò di aver da fare, non uno, ma dieci Miracoli di San Donato e con l'obbligo per giunta di farsi dir bravo da tutti gl'invidiosi dell'arte! Anzi, per dirvi tutto il povero Spinello si sarebbe adattato perfino ad essere nei panni del santo, e a doverlo uccidere lui, il serpente con una benedizione, anche a risico di esser divorato dal mostro, se la benedizione non gli fosse riescita efficace. Immaginate le difficoltà che gli si paravano davanti agli occhi pensando che la bellezza, nella figura umana, non è un composto di linee geometriche. Con la geometria fate una donna brutta, o mediocre; ma una bella figura è un tal complesso di curve, di prominenze, di sottosquadri di delicatezze, che non si possono copiare con esattezza, ma si debbono indovinare esprimere di primo achito, nella stessa fusione e con quella medesima felicità di trapassi in cui si è incarnato il disegno della natura. E prima di tutto, il contorno della testa di madonna Fiordalisa offriva allo sguardo una linea così soave un molleggiamento così indistinto tra il fondo e l'ovale, che era già un'impresa sommamente difficile a coglierlo con sicurezza. Inoltre, bisognava pensare che la tavola era una superficie piana e il contorno della figura desumeva le sue apparenze dal digradare delle estremità dallo sfuggir delle curve, dal lumeggiarsi delle parti in rilievo. Spinello pensò che l'ottenere un contorno perfetto fosse quistione di luci e d'ombre che s'avessero a mettere col pennello più tardi, e si rassegnò ad accettare una linea, che pure non finiva di contentarlo. Mentre egli cerca di cogliere una somiglianza che gli sfugge, vediamo di dipingere anche noi il volto di madonna Fiordalisa. Ne verrà un pasticcio, suppergiù, come quello del povero pittore innamorato; ma non importa. Nelle cose difficili, l'aver tentato è già molto. Il contorno della figura lo avete veduto. Immaginate ora la fronte, breve, ma pura ne' suoi timidi rilievi, ombreggiata dai riccioli dei capegli castagni, traenti al bruno e fatti parer quasi neri dal contrasto della carnagione bianca di latte, d'onde trasparivano gentili velature di rosa e di azzurro. Gli occhi non erano grandi ma conferiva loro un aspetto di nobile ampiezza sotto l'arco sottile e spiccato delle sopracciglia sotto cui si disegnavano leggermente infossate le palpebre. Dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il bianco delle pupille un bianco perlato e vivido, che faceva parer nero un occhio castagno dai riflessi dorati. Le guancie tondeggiavano, senza troppo rigoglio; il naso era fine e diritto; breve lo spazio tra le nari elegantemente modellate e le labbra sottili che non erano già fatte a festoncini come le ha dipinte o scolpite un'arte altrettanto falsa quanto leziosa ma semplicemente rigirate in una delicatissima curva; labbra di corallo tenero, facili al sorriso, che increspandole un tratto, lasciava scorgere due file di perle rilucenti. Divina bocca, nido d'amore, e veramente spiraglio di paradiso, come sembrava a Spinello! Tralascio molti altri particolari e vi dico alla svelta che madonna Fiordalisa era una piccola perfezione. Un non so che di virgineo, d'infantile, di fresco, traluceva, traspariva da quei soavissimi contorni. Si pensava, vedendo lei, ad Eva appena nata, a Venere uscente dalle spume del mare e insieme a quei frutti saporiti, giunti a maturità sul ramo natio sui quali ama fermarsi la rugiada in impercettibili gocce, e che Dio mi perdoni se ardisco dir tutto invitano il riguardante ai morsi, mentre gli fanno correre l'acquolina alla bocca. E Spinello doveva dipingere! Povero Spinello! Incomincio anch'io a capire come andasse che non indovinava i contorni e che al terzo giorno di lavoro fosse ancora lì, impacciato con le tinte, che non gli rendevano mai il tono giusto. Il degno mastro Jacopo, togliendosi un'ora prima dell'usato dai suoi lavori in Duomo, andava a vedere come procedesse il ritratto e stava là, dietro a Spinello, guardando la sua bella figliuola e le pennellate che il suo prediletto discepolo veniva gettando nel quadro. --Ah, padre mio!--diceva Spinello, sospirando. --Non va, pur troppo, non va. --Tira via, ragazzo incontentabile,--brontolava allora il maestro. --Lo so anch'io che non va, se tu vuoi ad ogni costo la perfezione, che non è di questo mondo. Vedi? Ti riesce tormentato, per la smania di notare ogni nonnulla. --O non bisogna render ragione di tutto? --chiedeva Spinello. --Non debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede nella carnagione, attraverso il bianco ed il giallo? --Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino e il pavonazzo; --rispondeva mastro Jacopo, ghignando,--Ti consiglio di metterceli tutti. Se non sarà il ritratto di Fiordalisa, sarà il ritratto dell'arcobaleno. Persuaso dalla celia del maestro assai più che da ogni ragionato parere, Spinello si faceva a cambiare, ma sempre in peggio. Il guaio era questo, che i contorni della figura, quantunque rifatti una dozzina di volte, non lo contentavano affatto; ed egli, mettendo giù i colori, pensava sempre a quel difetto originale dell'opera. Ma dove era, dove si nascondeva, il difetto? Impossibile rintracciarlo. Le proporzioni delle parti c'erano tutte; ma la linea mancava, la linea misteriosa che le collega e le fonde nel complesso armonico della verità. Indovinate la linea, ecco il gran punto. Vedete quanti pittori ci si son beccati il cervello, e non ci sono riesciti! Checchè ne dicano i moderni è a gran pezza più facile diventar coloristi, che afferrare la linea. So bene che si mette in campo la fotografia, la camera lucida e la camera oscura aiuti potentissimi a trovare ciò che l'occhio non può dar sempre all'artista. Ma forse che il sole non inganna anche lui? La differenza di piano tra due parti, anco vicinissime, della cosa veduta, produce un errore da nulla il quale s'ingrandisce a mano a mano nel giungere fino a voi, e vi guasta l'euritmia del modello; di guisa che la linea, la misteriosa linea del vero non vi è data neanche dai fedeli riflessi delle camere oscure, lucide, ottiche, nere, e via discorrendo. Spinello, povero lui, si struggeva di rabbia e faceva ridere madonna Fiordalisa. La bella fanciulla aveva capito istintivamente che quello era l'unico modo di consolarlo. Sembra a tutta prima che debba essere l'opposto. Ma voi sapete, lettori umanissimi, che c'è riso e riso. Quello di una bella bocca, per esempio, fa l'effetto di un raggio di sole agli occhi combinato con un effluvio odoroso alle nari e con un suono piacevole all'orecchio. Pensateci, e vedrete che ho ragione io, cioè, no, che aveva ragione madonna Fiordalisa a sorridere. La fanciulla, del resto, non si annoiava punto di stare in quel modo, per cinque o sei ore al giorno, seduta davanti a Spinello. Da principio arrossiva, vedendosi guardare con tanta attenzione, e via, diciamo le cose come stanno, anche con tanto desiderio. Ma la consuetudine aveva portati i suoi frutti. Non era necessario che Spinello la guardasse a quel modo? Si sa, un ritratto non è un'impresa da nulla; complesso di linee, impasto di colori, luci ed ombre collocate al loro posto, non sono cose che si possano improvvisare; è necessario tener conto di tutto, e perciò bisogna vedere, notare diligentemente ogni cosa, spesso anche tornarci su cinque o sei volte. E quando le sei non bastano, Dio buono, ci vuol pazienza, arrivare anche alle dodici. Inoltre, ci sono di certe minuzie, che vogliono esse sole un tempo assai lungo, e perfino un'intiera seduta; specie se il pittore è diligente e se ha la consuetudine di rimanere incantato davanti alla bellezza. Pure, con tanta diligenza, con tanto desiderio di far bene, non riescire che ad un'opera mediocre era doloroso, e il povero Spinello ne aveva un profondo rammarico. --Ci dev'essere una malìa!--diceva egli a mastro Jacopo, che si sforzava di consolarlo. --O sulla tavola, o nei pennelli, o nella mia mano, o in qualche altra parte di me, ci dev'esser una malia. Vedete, maestro? Non mi vien fatto di cogliere certi piccoli rapporti tra l'ovale del mento e il tondo della guancia. Infatti, qui è sbagliato il contorno; non c'è che dire, è sbagliato. L'ho già rifatto una ventina di volte. Quell'altra piegolina impercettibile tra il naso e la guancia! Non l'ho mica saputa indovinare. E l'espressione dell'occhio, Dio buono! E la bocca! Vedete come mi riesce stentata. --Già, vorresti che parlasse; --notò mastro Jacopo. --Almeno che ci avesse un po' di moto; --rispose Spinello. --Qui m'è venuta dura, che è una pena a vederla. --Ragazzo mio, te l'ho già detto, ti tormenti per trovar l'ottimo, e il buono ti sfugge. Daresti tu ragione a Parri della Quercia? --A Parri! Che c'entra Parri, nel mio ritratto? --Sì,--ripigliò mastro Jacopo,--rammento una disputa curiosa che è avvenuta tra i miei riveriti scolari. Parri della Quercia sosteneva che il ritratto della mia figliuola era un'impresa difficile anzi addirittura impossibile, perchè Fiordalisa ci ha un'aria mutevole. Intendeva dire che il suo viso muta aspetto ed espressione ad ogni tratto. E Tuccio di Credi, quell'altro sapientone, soggiungeva che il guaio era tutto nelle parti mobili del viso. Secondo lui, le parti mobili del viso sono gli occhi e le labbra. --Eh,--disse Spinello,--potrebbe aver ragione Tuccio di Credi. --Un altro che perde la testa!--esclamò mastro Jacopo. --Forse non li abbiamo tutti, quanti siamo, gli occhi e le labbra? E in che dovrebbe esser difficile di indovinare le parti mobili di un volto, e facile di indovinar quelle di un altro? --Scusate, maestro, ma mi pare d'intenderlo; --replicò Spinello. --Per cogliere la somiglianza d'un volto, ho il più delle volte un aiuto nelle fattezze risentite nelle prominenze più forti, nella barba, secondo che è piantata, nelle basette che nascondono il labbro, e via discorrendo. Un volto di donna è più difficile a ritrarre, e tanto più difficile quanto più s'ingentiliscono i lineamenti quanto più son delicati i trapassi da una parte ad un'altra. E allora, se voi aggiungete che gli occhi e le labbra, che sono tanta parte del viso, mutano spesso di espressione.... --Vedete che sciocco son io!--gridò mastro Jacopo, interrompendo la cicalata del suo discepolo. --Non credo alle alchimie di Tuccio e di Parri, e le tiro in ballo, io, per appiccicare a Spinello la malattia de' suoi compagni. I quali, in fede mia, non sanno nulla di nulla e parlano a vanvera da quei gaglioffi che sono. Perchè, vedi, ragazzo mio, l'arte si guasterà, quando verranno fuori i chiappanuvoli con le loro dottrine. Ti dico che la è quistione di lavorare e non d'altro, di lavorar sempre e di lasciare che i fannulloni cantino. Copiare e immaginare, immaginare e copiare, ecco il punto. Una cosa non ti vien fatta alla bella prima? Si prova da capo; verrà alla seconda volta, o alla terza. Non verrà neanche alla dodicesima? Pazienza; sarà per la ventiquattresima. Ritieni in mente questo, che manda a rotoli tutte le dottrine dei fuggifatica; è sempre un errore di veduta, quello che guasta il lavoro e ti fa perdere il tempo nelle rabberciature. Che ti serve ritornare col pennello su questa parte e su quella, se il disegno è squilibrato da bel principio? Rifai di sana pianta, e sarà molto meglio. Quel giorno, Spinello deliberò di piantar lì il suo ritratto, per cominciarne un altro. V'ho a dire che gli riescì meglio del primo? Sarebbe una bugia. V'ho a raccontare come non gli riescisse? Sarebbe una ripetizione. Di certo quella non era ancora la volta buona. E Spinello, o sbagliando le proporzioni, o non sapendo cogliere certi rapporti insensibili della figura seguitava a credere che ci fosse una malìa. Ad un certo punto, riconoscendo che il secondo ritratto era peggiore del primo gittò la tavolozza e i pennelli, cedendo ad un impeto di sdegno improvviso. --O Fiordalisa!--gridò. --La natura si ride di noi, poveri sciocchi, i quali ci siamo fitti in capo di agguagliarla o almeno almeno di seguirla da presso, coi nostri miseri spedienti. O forse son io che getto sull'arte la colpa della mia ignoranza! Forse ho presunto troppo delle mie forze ed ho commesso una profanazione, una vera profanazione. Ma io non lo volevo, ve lo assicuro, è stato vostro padre che mi ha stimolato; è stato lui che mi ha acceso questa febbre nell'ossa. E piegatosi a mezzo sulla seggiola, appoggiò i gomiti alla spalliera nascondendo il volto tra le palme, piangeva di rabbia, il povero Spinello Spinelli. Madonna Fiordalisa si era alzata, e si appressava a lui con aria di compassione. Spinello non la vide giungere, ma sentì una mano gentile posarsi sulla sua testa e un morbido braccio sfiorargli le tempie. --Chetatevi, messere; --diceva frattanto la divina creatura. --Abbiate un po' di pazienza. Non è poi un male così grave, non poter fare un ritratto. --Non è grave!--esclamò egli, restando fermo nel suo atteggiamento, per non avere a perdere il contatto di quella mano adorata. --Non è grave, voi dite? Ma è il vostro ritratto, che non mi riesce di fare, è il vostro ritratto, capite, Fiordalisa? Ora, se io non vedessi.... se io non sentissi la vostra bellezza, intenderei il mal esito; ma in questo caso soltanto. E poichè questo non è.... --Poichè questo non è,--riprese madonna Fiordalisa con accento scherzevole,--bisogna studiarne un altro. Se fosse vero che la sentiste troppo? Spinello si voltò tutto d'un pezzo. --Ah, questo sì, potete giurarlo!--esclamò con accento di convinzione profonda. E la vide così bella, così splendida nel suo divino sorriso, che non seppe resistere al desiderio di afferrar la sua mano, indi fatto ardito dalla sua stessa condiscendenza, di rigirarle un braccio intorno alla cintura e di stringere al seno l'adorata fanciulla. Istanti di dolcezza inenarrabile, di beatitudine celeste, voi rimanete impressi nell'anima e vi si ricorda per tutta la vita. Quella che avete stretta al seno in un impeto d'amore che avete sentita palpitare ed ardere sul vostro cuore, era la più bella tra le creature di Dio; e per un momento, anche rapido come la folgore, ella è stata vostra, così pienamente vostra che nessun potere geloso, neppur l'ombra d'un pensiero profano, ha potuto mettersi tra il vostro cuore ed il suo. Che altro si può desiderare o sperare, che non sia da meno di quel momento sublime? E come tutto il resto della vita, vanità appagate, ambizioni soddisfatte, altezze superate è nulla al paragone di queste ineffabili possessioni dello spirito! Lo si sente quando la vita sta per fuggire o quando incomincia a prendervi l'enorme fastidio di tutto ciò che vi parve desiderabile in essa. Fiordalisa si era lentamente disciolta dai lacci dell'innamorato Spinello. --Lavorate, lo voglio; --diss'ella, non tanto per desiderio di comandare a lui, quanto per rimettersi in contegno e riavere la padronanza di sè medesima. Spinello, obbediente, ripigliò tavolozza e pennelli. --Oh, quando sarete mia!--mormorò, rimettendosi al cavalletto. --Non lo sono io già, per la fede che v'ho data? --chiese ella con un placido riso. Le dolci promesse di un'estasi invocata passarono davanti agli occhi di Spinello, che ne fu come abbagliato. E gli fu necessario un grande sforzo di volontà per rimettersi in pace, poichè il brivido di quella stretta gli correva ancora per le vene. Ad aiutare la sua volontà giunse un rumore di passi che veniva dalle scale. Poco stante, mastro Jacopo appariva sulla soglia. Spinello non poteva vederlo, poichè volgeva le spalle all'uscio; ma lo vide Fiordalisa e notò che aveva la cera stravolta. --Che c'è? --chiese la fanciulla, turbata. --Che c'è? --ripetè Spinello, turbato dal turbamento di lei. --C'è... c'è... che siamo nati sotto una cattiva stella --brontolò mastro Jacopo abbandonandosi su d'una scranna, e gettando la berretta in un angolo. --In nome di Dio, parlate; --gridò Spinello, lasciando di lavorare. --Che v'è egli intervenuto di grave? --Di grave, sì, proprio di grave!--esclamò il vecchio pittore, guardando la sua berretta, che era andata ruzzoloni per terra. --E quei massari! Con che aria me l'hanno detto! Quasi che la colpa fosse mia e che io li avessi traditi! Se ne farà un altro, col malanno che il ciel vi dia; se ne farà un altro, e tutti pari. Ma intanto... che figuraccia! Che cosa non si dirà dei fatti nostri in Arezzo? --Che? --disse allora Spinello, credendo di aver capito da quelle rotte parole l'argomento delle ire di mastro Jacopo; --avrebbero per avventura biasimato un vostro dipinto? Entrerebbero a disputar d'arte con voi? --Che biasimato? Che disputare con me? c'è ben altro; --gridò il vecchio pittore. --Si tratta del Miracolo di san Donato, mi capisci? Del Miracolo di san Donato. --Ah, meno male!--esclamò Spinello. --E che cosa gli ha fatto, ai massari del Duomo, il mio povero dipinto? --Nulla; è andato a male. --Che? come? --balbettò Spinello. --Andato a male? --Sì, ragazzo mio; bisogna vederlo, che cos'è diventato. Un vero guazzabuglio. Ma procediamo con ordine; altrimenti non capirai nulla. Ero sul ponte, a lavorare, e si trovava con me Parri della Quercia, per mesticarmi i colori. Ad un tratto, i massari mi vogliono giù. Che bisogno hanno di me, da chiamarmi così in fretta? Per fortuna, non mi ero ancor messo a dipingere. Scendo dal ponte, vo in sagrestia: e là, con aria di mistero, mi mettono in mezzo per dirmi: Messer Jacopo, mala nuova abbiamo a darvi quest'oggi. Restai di sasso---A me? Non si tratterà mica di persone che mi appartengano. --No, rassicuratevi, nessuna disgrazia di persone; si tratta dell'affresco di Spinello, del vostro scolaro prediletto. --Orbene? Che ci avete ancora con quell'affresco? Non lo avete accettato? Non v'è egli piaciuto, come, oso dire, è piaciuto a tutti, in Arezzo? --Sì, moltissimo, in verità; ma che volete, messer Jacopo? Egli pare che il vostro discepolo, come è forte in disegno, non sia altrettanto pratico dei colori. --Oh, diamine! Che cos'è questa novità? Nell'uso dei colori l'ho istruito io, come in tutto il rimanente. Che cosa ci avete coi colori di Spinello Spinelli? --Eh, veniteci voi, a vederli, il maraviglioso affresco non si riconosce più da quello di prima. --Andiamo, gridai, turbato da quella notizia. --E siete andato? --interruppe Spinello, tremante. --E avete veduto? --Ragazzo mio, sono andato ed ho veduto, sicuramente. Per la croce di Dio, non so come ciò sia avvenuto. Che colori hai tu adoperati, per dipingere il Miracolo di san Donato? --I vostri, padre mio. Non ne avevo altri. Siete voi, che me li avete forniti. Erano quelli che si macinavano in bottega dal Chiacchiera. --Ah! dovevo ricordarmene!--gridò mastro Jacopo, battendosi la fronte. --Il Chiacchiera, che se n'è andato così d'improvviso!... Che diavolo ci avrà messo dentro? Colori di miniere, certamente; e per mandarti a male ogni cosa. --Ma dite, parlate; --ripigliò Spinello. --Finora non mi avete spiegato che cosa sia avvenuto dell'affresco. --Immagina il peggio che potesse accadere. La figura del Santo non si riconosce più. C'è il verde, l'azzurro, il nero, tutto quello che vuoi, meno il color naturale delle carni. Il tuo povero Santo è più lebbroso di Giobbe. E quei massari degnissimi! A sentirli, come ti conciavano! E come, senza parere davano la baia anche a me! Già, non ero io il colpevole, per averti allogato il lavoro? Ecco un gran danno, mi dicevano, con le beffe per giunta; e queste non solamente per voi. Maledetti! Non ho voluto saperne più altro e li ho piantati là, con tutto il loro veleno. Spinello era rimasto avvilito, quasi istupidito come il povero villano che veda il suo campo devastato dal turbine e perdute in un'ora tutte le speranze d'un anno. La similitudine, se non m'inganno, è classica; ma a questo che ci posso far io? È la sola che mi si affacci alla mente. Vedete, del resto, che io non la tiro in lungo e non ne cavo il costrutto che si potrebbe. --Orbene, che c'è? --disse Fiordalisa, vedendo il suo fidanzato così sbalordito. --Già vi perdete d'animo? --Oh, madonna!--esclamò allora Spinello. --Come resistere ad un colpo simile? Credevo poc'anzi ad una malìa. Ma ora mi avvedo che l'arte non è fatta per me. Vedete? Qui, con la vostra immagine, non vengo a capo di nulla. E laggiù mi va male d'un tratto ciò che da principio era bene e poteva assicurar la mia fama. Che debbo io pensare? D'aver fatto un bel sogno, e d'essermi svegliato nella più grande miseria. La bella figliuola di mastro Jacopo scosse la testa, in atto d'incredulità. --Alla fin fine,--diss'ella,--non è un sogno esser qui. Spinello alzò gli occhi a guardarla. Non era un sogno, davvero. La bella creatura stava davanti a lui, lo consolava con le sue dolci parole e col suo divino sorriso. Era, infine, la sua fidanzata; e di questo non poteva egli dubitare, come della sua vocazione per l'arte. --Animo, via!--soggiunse mastro Jacopo. --Vieni in Duomo, a vedere come te l'hanno conciato, il tuo povero affresco. Sarà un altro dolore, lo capisco: ma ti farà andare in collera. In certi casi la collera val meglio dell'abbattimento. E se ti sentirai andare il sangue alla testa, tanto meglio; ti verrà la voglia di cancellare il dipinto, per rifarlo di pianta. --Dite bene, maestro. Oh, voi non dubitate ancora di me, come ne dubito io! Ma lo consentiranno i massari? --Che vuoi che facciano di diverso? --Ma... potrebbero volere che l'opera fosse fatta da voi. E forse, anzi senza il forse, sarà meglio così. --Tira via, sciocco! I massari non mi faranno il torto di credere che io possa accettare una sostituzione di questa fatta. Poi, metteremo i ponti e si vedrà. Basti a loro che io m'assuma la malleveria d'ogni cosa. Se l'opera non riesce bella e salda come è nostro desiderio che sia lo giuro a san Luca, che è il patrono dei pittori, saremo in due a smetter l'arte. Per altro,--soggiunse mastro Jacopo, ridendo,--non ci sarà questo pericolo. Ricordati che non c'è più il Chiacchiera a macinare i colori. --Oh, non dubitate, padre mio; --rispose prontamente Spinello,--Nessuno metterà mano nelle tinte. Macinerò io, mesticherò io, farò ogni cosa da per me. Così dicendo, Spinello si alzò, per seguire il maestro. Era un triste viaggio, quello che stava per fare; ma lo avevano confortato le soavi parole di Fiordalisa. E l'arte, per gli occhi di madonna, tornava ancora a sorridergli. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO SESTO. Il guasto intervenuto nell'affresco di Spinello Spinelli aveva fatto chiasso in città; ne aveva fatto forse più della notizia, corsa un mese addietro che ad Arezzo fossa toccata la fortuna di possedere tra' suoi cittadini un pittore. Molta gente accorreva nel Duomo vecchio, per vedere il povero San Donato, il patrono della città, diventato di tutti i colori. E gli amici di Spinello si dolevano a quella vista, e i nemici si rallegravano. Aveva già dei nemici, Spinello, oltre i suoi compagni di bottega? Sicuro; e perchè no? Tra i nemici di un uomo che lavora, ci potete mettere tutti i fannulloni d'ogni risma, il maggior numero, insomma; gente leggiera, che vi loda quando non può farne di meno, ma che venuto il momento buono, è sempre felice di potervi assestare uno scappellotto. Con tanta folla, e di un umore così benevolo come potete immaginarvi le chiacchiere erano molte, davanti all'affresco del pittor novellino. Quando giunse in Duomo il vecchio Jacopo, seguito da Spinello Spinelli e da Tuccio di Credi, che aveva voluto andarvi anche lui per confortare l'amico, si faceva capannello intorno ad un pezzo grosso, che era fategli di berretta! messer Lapo Buontalenti. I quattrini non gli mancavano, a quel giudice di cose d'arte; n'aveva tanti, che potevano tenergli luogo di giudizio. --Buon dì, mastro Jacopo!--disse il cavaliere, accompagnando la frase con un risolino sarcastico. --Che siete forse venuto per vedere il lebbroso? --Maisì, messere; --rispose il vecchio pittore; --un lebbroso che sarà risanato. --Ah, bene!--ripigliò il Buontalenti. --Sarete dunque voi, che farete il miracolo? --Non lo farò io, messere; lo farà il mio discepolo Spinello, a cui è toccato questo tiro mancino. --E riderà bene chi riderà l'ultimo; --soggiunse Spinello, passando attraverso il crocchio, e dando un'occhiata severa al beffardo suo giudice. --Il Buontalenti non poteva lasciar passar nè l'occhiata nè la risposta. Egli rideva, appunto, e scherzava sulla disgrazia del pittore. La bottata era dunque per lui. --Dite per me, giovinotto? --chiese egli con piglio altezzoso. --Sappiate che io non rido di voi. Solamente compiango chi si crede da più degli altri e non sa far buon viso ad una giusta osservazione. --Compiangete dunque voi stesso, messere,--gli rispose Spinello --che venite ad impancarvi tra i giudici, senza sapere da che parte si tenga un pennello. E passò oltre, appoggiando la risposta con una alzata di spalle. --Sentite questo ragazzaccio? --gridò il Buontalenti. --Se non fossimo nella casa di Dio, mi verrebbe voglia di allungargli una pedata. --Lasciate correre, messere; --gli disse un savio. --Questi pittorelli sono otri pieni di vento, e s'hanno a sgonfiare da sè. --Sapessero almeno il valor delle tinte!--soggiunse un altro. --E invece mettono negli affreschi i colori di miniere, scambio dei vegetali. --Chi l'ha detto? --Eh, l'han detto parecchi; tra gli altri messer Bindo del Rosso, che è dei massari. Anch'io, del resto, che ho avuto pratica con pittori, posso assicurarvi che la cosa non è andata altrimenti. Lavorare in fresco, che si canzona? Non è mica come sorbire un uovo; --continuò l'oratore, vedendo di avere tirato a sè l'uditorio. --Certo, è il modo più maestrevole e bello di dipingere perchè consiste nel fare in un giorno solo ciò che con gli altri modi si può in molti giorni ritoccare sopra il lavorato. Ma, per fare un'opera che valga, bisogna lavorare sulla calce che sia fresca nè lasciata mai sino a che sia finito quel tanto che per quel giorno si vuole lavorare. Mi spiego? Infatti, quando il pittore indugia a dipingere quel tratto di muro che è stato preparato per ricevere i colori la calce fa subito una certa crosterella, pel caldo o pel freddo, pel vento o pel ghiaccio, e vi ammuffa e macchia tutto il lavoro. E per questo vuol essere continuamente bagnato il muro che si dipinge; i colori che vi si adoperano, tutti di terre, non di miniere; e il bianco, poi, di travertino cotto. Da ultimo, quando si è dipinto, bisogna guardarsi di non avere a ritoccare il quadro con colori che abbiano colla di carnicci o rosso d'uovo, o gomma, o draganti, come fanno certi guastamestieri; perchè, oltre che il muro non fa il suo corso di mostrar la chiarezza vengono i colori appannati da quel ritoccar di sopra, e in poco spazio di tempo anneriscono. Ora, io dico, questo giovinotto che s'è buttato a dipingere in fresco, non le sapeva, queste cose? E se non le sapeva, come pare da quest'opera sua andata a male, perchè allogare a lui una medaglia di tanta importanza? --Già,--disse il Buontalenti,--perchè allogare a lui la medaglia? Che ne pensate voi, Tuccio? La domanda era rivolta a Tuccio di Credi, che poco prima si era avvicinato al crocchio. --Io, messere,--rispose Tuccio con aria discreta --penso che il povero Spinello sia stato tradito da qualche compagno d'arte, invidioso della sua fama. Perchè, in verità, supporlo ignaro dell'effetto dei colori, non si può. Tanto varrebbe il dire che egli non conosce i primi elementi della pittura. Indi, accostatosi con bel garbo a messer Lapo Buontalenti, come se domandasse licenza di passar oltre gli fece un inchino e gli gittò un'occhiata d'intelligenza. --Fermo qua,--disse il Buontalenti, prendendolo famigliarmente per un braccio ma accompagnandolo un tratto più oltre, anzi che trattenerlo. --Voi dunque pensate? ... Voi sospettate che.... Indi, a bassa voce, mutato argomento, proseguì: --Che ci avete di nuovo? --Ho da parlarvi, messere; --rispose Tuccio di Credi. --Il padre è più incocciato che mai a volergli dare la ragazza. Bisognerà pensarne un'altra. --Bene, venite stasera da me; saremo soli; --disse il Buontalenti. Tuccio di Credi si allontanò, per andare a raggiungere Spinello e messer Jacopo, che stavano in sagrestia a leticare coi massari del Duomo. Dico che stavano, ma potrei restringermi al singolare, poichè Spinello taceva e mastro Jacopo sosteneva tutto il carico della conversazione con quei bisbetici messeri. Mastro Jacopo, quando lasciava di brontolare e si disponeva a chiacchierare avrebbe potuto dar dieci punti dei sedici a Marco Tullio Cicerone. S'intende a Marco Tullio, quando parlava pro domo sua. Infatti, il vecchio pittore, trattando la causa di Spinello, parlava anche un pochettino per sè. Non era lui che aveva allogato il lavoro al discepolo? E quel discepolo non doveva sposare la sua bella figliuola? Immaginate dunque gli sforzi d'eloquenza che fece coi massari del Duomo. Spinello aveva fatto un'opera maravigliosa, e su questo non ci cascava dubbio, lo avevano riconosciuto tutti, massari e non massari. Quanto alle tinte e alla buona preparazione della calce, non c'era stato niente di diverso pel Miracolo di san Donato, da ciò che aveva fatto lui, mastro Jacopo, per gli altri affreschi del Duomo. Il tradimento era certo, e veniva da qualcheduno dell'arte. Anzi, mastro Jacopo e Spinello Spinelli sapevano già dove metter le mani. Del resto, non temessero i massari; a quel guaio si sarebbe rimediato prontamente. Se a loro premeva il decoro della chiesa, a Spinello Spinelli premeva altrettanto, se non più, la sua fama. Ai tristi non sarebbe rimasto altro guadagno che di far lavorare doppiamente quel povero e valoroso giovinotto. Ma questo non importava, e nello spazio d'un mese si sarebbe veduto un Miracolo di san Donato bello come il primo e condotto secondo ogni regola d'arte. Non era solamente impegnato in quell'opera l'amor proprio di Spinello ma altresì l'onore del maestro e di tutta la sua scuola, a cui non era mai accaduta una cosa simile. --Del resto,--soggiungeva mastro Jacopo,--questa volta ci sarò io a vegliare e non entreranno in Duomo altri colori che quelli macinati e mesticati da noi. I massari chinarono la testa, in atto di assentimento e diedero licenza a mastro Jacopo di fare in tutto come gli piacesse meglio, ma a sue spese e sotto la sua malleveria. --Non temete, messeri onorandissimi; --rispose il vecchio pittore, abbastanza contento di averla aggiustata in quel modo. --Ho giurato di smettere i pennelli, se la cosa non va come è giusto che vada. La mattina seguente, chiuso il Duomo ai curiosi importuni i manovali si fecero tosto a rizzare una nuova impalcatura, nella cappella di San Donato. Frattanto, Spinello Spinelli, andando dalla bottega al Duomo, ci aveva da rispondere a tutti coloro che lo fermavano per via e da mandar giù le condoglianze più o meno sincere, che tornano così moleste ad un galantuomo, quando ci ha l'anima oppressa. Io non riesco a capire come mai non ci pensino, le persone cerimoniose, all'effetto di certi loro discorsi. Basterebbe il dire: v'e andata male, abbiate pazienza, rifate e prendete la vostra rivincita. Ma no, bisogna proprio che vi s'accostino con aria malinconica, che vi stringano la mano con tutt'e due le loro che levino gli occhi al cielo in atto di fare a Dio l'offerta dei vostri dolori, e che vi facciano una stampita da non finirla più. E voi escite dalle loro consolazioni più disanimati che mai. Peggio, poi, quando le condoglianze vi sanno di bugiardo perchè allora ci avete anche la nausea, dovendo dar fuori il dolce e tenervi in corpo l'amaro. Spinello Spinelli, come potete argomentare da questo discorso che io vi ho fatto secondo la sua intenzione cansava molto volentieri ogni incontro. Nello stato d'animo in cui egli si trovava, ogni conoscente era un seccatore. Da bottega al Duomo; dal Duomo a bottega; era questo il suo itinerario quotidiano, compiuto con una rapidità da meritargli il soprannome di Saetta. La nuova impalcatura era stata rizzata dai manovali; e Spinello, come potè avvicinarsi al suo povero affresco, non durò fatica a riconoscere che, scambio di terre gli avevano macinato colori minerali, con qualche altra diavoleria per giunta alla derrata. Ma che cosa fosse veramente questa diavoleria, nè egli, nè mastro Jacopo riuscivano ad intendere mancando a quei tempi il benefico trovato delle analisi chimiche. Ambedue maledissero un'altra volta il Chiacchiera e lo votarono agli spiriti maligni come usavano fare gli antichi Ebrei col capro emissario della tribù; indi Spinello si diede a rifare i suoi cartoni, in quella che i manovali scalcinavano la vòlta. Disgraziato affresco! Egli sparì dopo aver brillato una settimana agli occhi della moltitudine stupefatta; sparì, come sparisce una donna leggiadra, dopo avere innamorato mezzo mondo della sua fiorente bellezza. Ma quantunque la fine dell'affresco di Spinello Spinelli fosse stata precoce non gli era toccata la sorte delle belle donne che muoiono giovani poichè s'era da un giorno all'altro imbruttito e ne avevano detto corna quegli stessi che più lo avevano lodato. Instabilità degli umani giudizi! Animato da un po' di rabbia, ma più dai conforti della bella Fiordalisa, Spinello si pose all'opera e lavorò per quattro. Già si capisce che il ritratto di madonna fu per allora rimesso a dormire. Infelice ritratto! Non era venuto bene da principio, e meritava la sua sorte. Mastro Jacopo non si dolse di ciò. Egli, che pure aveva spese tante parole a consigliare quell'opera, fu il primo a dire che era meglio lasciarla da banda. Un po' di intervallo ci voleva, perchè l'animo si mettesse in pace e l'occhio del pittore si liberasse da certi dirizzoni; più tardi si sarebbe veduto. Ma Spinello non contava di ripigliare il lavoro, nè più tardi, nè mai. Sapete già che nella impossibilità di ritrarre i lineamenti di Fiordalisa egli ci vedeva l'effetto di una malia. Perchè avrebbe richiamato lo spirito maligno, che si beffava così crudelmente di lui? Meglio era non pensarci affatto. Del resto, il Miracolo di san Donato richiedeva tutto il suo tempo. Spinello era pieno d'ardore e passava sul trespolo le intiere giornate, lavorando alla brava. I pennelli, nelle sue mani, andavano e venivano come la spola in mano alla tessitrice. Un mese dopo la scena coi massari del Duomo, che v'ho raccontata più su, il nuovo affresco era condotto a termine. Tutto era stato osservato con diligenza, e direi quasi passato allo staccio, la calce, la rena, i colori. Mastro Jacopo vegliava come uno degli Otto; nessuno, oltre lui e Spinello, aveva potuto metter piede sul ponte. Anzi, il vecchio pittore aveva spinto il rigore a tal segno, che lo scaccino del Duomo dovesse vietare a lui stesso a lui mastro Jacopo, di salire sull'impalcatura, se non fosse stato presente Spinello. --Non si sa mai!--diceva egli ridendo. --Potrei essere sonnambulo, venire in Duomo senza avvedermene e tentare di salire quassù; per fare qualche tiro mancino, sotto la guida del diavolo. I massari degnissimi videro il nuovo dipinto e si congratularono col giovine artista per la sua diligenza, come per la sua valentia. Il popolo fu chiamato e ammirò. Spinello, rifacendo, aveva mutato alcune cose, pensando che potesse vantaggiarsene il quadro. E certamente la composizione, restando suppergiù quella di prima, ci aveva guadagnato di scioltezza; il disegno appariva più corretto, e tutte le parti assai meglio dipinte. Chi ha dovuto rifare un lavoro, anche lodato nella sua prima forma, intenderà queste cose. Ma non mancarono neanche i sofistici, per sentenziare che il primo affresco era meglio. E forse, anche senza saperlo, dicevano il vero poichè la freschezza di una prima impressione non si ripete più, anche facendo un più corretto lavoro. Lodato, levato a cielo, messo a confronto con sè medesimo, Spinello non era tuttavia con l'animo all'altezza della sua riputazione. Il poveretto sfioriva, avvizziva, intristiva ad occhi veggenti. --Ragazzo mio,--gli disse un giorno Mastro Jacopo,--tu non sei contento dei fatti tuoi; tu aspetti qualche cosa, come a dire la manna del cielo. --Che dite, maestro!--esclamò il giovinetto, confuso. --Negalo, se ti basta l'animo. Non sarà la manna, lo capisco, ma qualche cosa di simile. Per esempio,--soggiunse maliziosamente il vecchio pittore,--una parolina di quel certo babbo. Ed io, scimunito, m'ero messo in testa che ti bastasse la gloria! --Oh, padre mio,--rispose Spinello, indovinando finalmente dove volesse andare a battere mastro Jacopo --la gloria è una bella cosa, soltanto perchè è donna. Ma una donna vera, sia detto con vostra licenza, vale assai più della gloria, che è donna solamente per grammatica. --Eh! non dirai mica sempre così; --ripigliò mastro Jacopo. --Come tu mi vedi, io amo adesso la gloria, che è donna per burla. È vero che anch'io non sono più l'uomo di prima. Tuttavia, quando aveva i tuoi anni, amavo una cosa e l'altra, anzi una cosa per l'altra. Ma infine, siamo giusti, non è questo ciò che tu fai? Desideri di risplendere, d'innalzarti, per raggiungere un fiore. --Ed un fiore che voi tenete tropp'alto con la mano; --disse Spinello, ridendo. --Sì, eh, manigoldo! Troppo alto? Stiamo a vedere che dovrei buttartelo tra' piedi! Ma basti di ciò; --soggiunse mastro Jacopo, vedendo che il povero innamorato si faceva serio da capo; --che diresti tu del giorno di San Luca? Sai pure. San Luca è il patrono dei pittori. --Dico,--rispose il giovane, chinando la testa,--che san Luca verrà fra trentadue giorni. --Ti paion troppi? Contentati! Anche Fiordalisa ci ha i suoi apparecchi da fare. Spinello Spinelli si buttò nelle braccia di mastro Jacopo. --Animo, via!--brontolò il vecchio pittore. --Non piangere, io credo di aver disimparata quest'arte, e potrei esser geloso di te. Così dicendo, mastro Jacopo asciugava due luccioloni, che erano venuti proprio allora a farlo bugiardo. Quel giorno, Spinello Spinelli entrò raggiante in bottega. E Parri della Quercia e Tuccio di Credi, opachi e taciturni lavoratori levarono gli occhi stupiti a contemplare quel giovine cherubino, che non capiva più nella pelle. --Che c'è? --disse Parri della Quercia. --Vi fiammeggiano gli occhi. --Lo credo io!--rispose Spinello. --C'è... c'è, amici miei, una grande novità. Ve la dò a indovinare alle cento. --Dio buono!--esclamò Parri della Quercia,--si tratta di una cosa che vi fa molto piacere. --Benissimo! Avete indovinato alla prima. --Eh, che sia una cosa allegra lo si vede dalla vostra cera. Che cosa sia, poi, aspettiamo di udirlo dalle vostre labbra, poichè non basterebbero a noi, nè le cento, nè le mille. --San Luca! San Luca!--gridò Spinello, saltando, e abbracciando l'amico Parri. --Mi capite? Il giorno di San Luca. --Cade se non m'inganno ai diciotto di ottobre; --rispose Parri della Quercia. --Che importa a me quando casca? Volevo dirvi che quel giorno io sposerò madonna Fiordalisa. --Ah!--disse Parri. --Abbiate le mie congratulazioni. Quantunque, potete anche farne di meno. --V'ingannate, Parri; le congratulazioni degli amici ci esprimono il loro animo e portano fortuna come gli augurii. E il vostro e quello di Tuccio mi saranno carissimi. Tuccio di Credi, così chiamato a parte della gioia di Spinello Spinelli, lasciò di macinar colori per rispondere col suo accento grave, che pareva scaturire dagli abissi: --Siate felice! --E voi mi sarete compagni alla cerimonia, non è vero? --ripigliò Spinello, che era avvezzo al tono di voce dell'amico Tuccio e non doveva farne più caso. --Sicuramente,--rispose Parri della Quercia. --La vostra allegrezza è la nostra. --Ed è grande, sapete? Così grande che io non la posso contenere; così grande, che ho sempre paura di.... Ma non diciamo sciocchezze. Volevo soltanto farvi intendere che gioia profonda sia quella di possedere chi s'ama, quando si ama.... --Come voi amate, ho capito; --disse Parri della Quercia, col suo placido viso. Era contento quel buon diavolaccio di Parri. Non si sentiva nato per nessuna altezza, e dalla sua mediocrità consapevole, ma non gelosa, godeva di ammirare i fortunati che andavano su fin dove un uomo può andare, per cogliere ciò che è più desiderato nel mondo una corona di alloro o un amplesso, il bacio della gloria o un bacio di donna. Tuccio di Credi, per contro, era diventato livido come un cadavere. Ma già, voi lo sapete, Tuccio di Credi aveva la faccia di colore olivastro e queste tinte illividiscono facilmente ad ogni commozione dell'animo. Ora, il lividore di Tuccio poteva essere un segno di allegrezza profonda, come era di profondo rancore. Anch'egli aveva amato Fiordalisa, ma senza speranza prima che Spinello Spinelli entrasse in bottega di mastro Jacopo e innamorasse la bella figliuola del pittore. Per altro, avrebbe voluto che gliela rubasse un altro; il Buontalenti, per esempio, o il primo venuto tra i cavalieri d'Arezzo. Egli certamente avrebbe odiato il rivale, ma non così fieramente come un compagno d'arte la cui felicità dovesse stargli sempre davanti agli occhi, quasi un rimprovero alla sua dappocaggine. --Ecco qua parea dirgli un matrimonio di quella fatta; madonna Fiordalisa, quest'angelo di bellezza doveva toccare in premio ad uno che avesse in petto il sacro fuoco dell'arte; e tu non eri quell'uno. Ma che importa, quando si ama dirà il lettore, che importa che la persona amata vi sia rapita da Caio, anzi che da Sempronio? Importa moltissimo, se all'amore aggiungete l'invidia. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO SETTIMO. Siamo già presso al gran giorno, e ancora non si è fatta un'intima conoscenza con madonna Fiordalisa che dovrebb'essere l'eroina della festa. Abbiamo ammirata la sua bellezza esteriore, ma l'anima sua non ci è nota. Abbiamo veduto il fiore, non abbiamo sentito il profumo. Fiordalisa era vissuta molti anni da sola in casa di mastro Jacopo, padre amoroso, ma burbero e tutto sprofondato nell'arte sua. Esciva appena d'infanzia quando le era morta la madre, e ciò le aveva portato l'obbligo di molte cure domestiche non intese subito ma vedute ed accettate a mano a mano che in lei cresceva con gli anni il giudizio. Era una bambina grave prima di essere una donnina forte. Inoltre, ella aveva veduto assai presto la necessità di custodirsi da sè. Il fiorire della bellezza era stato precoce, e il ronzio dei calabroni del pari. Lodata, ammirata, corteggiata alla larga ma con visibile assiduità, bersagliata da sguardi languidi, salutata da esclamazioni subitanee da voltate e da fermate che dicevano esse sole un mondo di cose madonna Fiordalisa ci aveva tutte le tentazioni per diventare una vanerella. E forse sarebbe finita così, se la presenza di una mamma, tenendo lontani gli adoratori importuni avesse lasciato libera quella bella creatura di scegliere nella turba i più modesti e ad ogni modo di inebbriarsi in tutte le generazioni d'incenso che vaporavano intorno a lei. Ma io ve l'ho detto, Fiordalisa era sola; non aveva tempo nè modo di raccapezzarsi; doveva guardarsi da tutti, non osservando nessuno. E si era concentrata in sè chiudendo nel profondo dell'anima tutte le sue belle fantasie giovanili. Ora, voi sapete che cosa avviene dei liquori generosi, quando sono chiusi appuntino; fermentano da sè, si rinforzano in una specie di meditazione solitaria. E nell'anima di Fiordalisa, la fantasia aveva tanto più lavorato, quanto più era stata rinchiusa. La vita reale l'opprimeva con tutte le sue convenienze, i suoi riguardi, le sue necessità ma lo spirito si ricattava di quella tortura, affinando, abbellendo, innalzando il proprio ideale. Mastro Jacopo credeva di comandar lui alla sua bella figliuola, perchè quando le diceva: facciamo la tal cosa ella si affrettava ad obbedirgli. E non sapeva, il babbo, che egli non comandava mai e che non consigliava mai nulla che non fosse ispirato da lei e preparato da lunga mano con sapienti rigiri. Per esempio, la fanciulla aveva inteso assai presto che un giorno le sarebbe toccato di andare a marito e che forse avrebbe dovuto escire di casa. E allora, chi avrebbe avuto cura del babbo? Un uomo solo ha bisogno di tante cose, nel governo della casa, che una donna gli è più che utile, necessaria. Nè basta a lui di essere in tal condizione d'agiatezza, che gli consenta il lusso di due o tre donne di governo. Fossero anche dieci, esse non valgono l'occhio ed il cenno di una buona massaia. Perciò, immaginate con quanti graziosi artifizi madonna Fiordalisa s'industriasse a insinuare bel bello nella mente di suo padre che la figliuola di un artista non doveva sposare che un artista. La cosa tornava bene all'umore bizzarro di mastro Jacopo; ed egli aveva fatta sua l'ideina germogliata nel cervello della sua Fiordalisa. Perchè s'era messa in testa di consigliarlo a quel modo? Son certo che voi, lettor sottile, non mi menate buona la ragione domestica, rammentando la massima confermata da una osservazione costante, che noi accogliamo le idee savie solamente quando esse s'accordano con una realtà che ci piace. Ma, a farlo apposta per isbugiardare la massima, Fiordalisa non ci aveva nessuna realtà di quelle che potreste figurarvi. Ella non aveva davanti agli occhi la più piccola immagine di genio nascente. Gli scolari di suo padre erano rozzi, o gaglioffi, veri fattori, garzoni di bottega, non artisti da innamorare le fanciulle. Madonna Fiordalisa non aveva condotto l'animo di suo padre su quella via, che per un senso d'orgoglio. Ecco in che modo. L'arte della pittura incominciava allora ad essere tenuta in qualche pregio più per la fama di Giotto e de' suoi valenti discepoli, che non per sè medesima, come arte liberale. Solo da pochi anni i pittori avevano istituita in Firenze la loro confraternita speciale, e mastro Jacopo di Casentino che v'era ascritto dei primi, aveva dipinto per l'oratorio di quella un San Luca che ritrae la Nostra Donna in un quadro. Ma ciò non bastava ancora a nobilitare i pittori, poichè, lo sapete, tutte le distinzioni hanno mestieri di pigliar lustro dal tempo. Inoltre la compagnia di san Luca non era nata con intendimenti molto orgogliosi ma solo perchè i maestri che allora vivevano, così della vecchia maniera greca come della nuova di Giotto, ritrovandosi in gran numero e considerando che l'arti del disegno avevano in Toscana, anzi proprio in Firenze avuto il loro rinascimento, s'erano consigliati di creare la detta compagnia sotto il nome e la protezione di san Luca evangelista, sì per render lode e grazie a Dio nell'oratorio di quella sì anco per trovarsi alcuna volta insieme e sovvenire nelle cose dell'anima e del corpo a chi, secondo i tempi, n'avesse bisogno. Il periodo è lungo; ma non è che l'abbreviatura d'un altro, anche più lungo, di messer Giorgio Vasari. Del resto i pittori non erano che una frazione degli scudai, rotellai, palvesai, ed altri artefici di quella fatta; nè si credevano diversi da questi, poichè tutti dipingevano le pezze onorevoli e le imprese negli scudi degli uomini di guerra. La famosa risposta di Giotto a quel villan rifatto che voleva farsi dipinger l'arme da lui, è la riprova di questa comunanza di lavoro. Il rinnovatore dell'arte italiana non si doleva tanto di dover dipingere uno stemma quanto di dover accettare la commissione d'un uomo di picciolo affare, che ragionava d'armi come se fosse il duca Namo di Baviera. Accadeva dunque all'arte della pittura ciò che è dei piccoli aquilotti nel nido che sentono nascer le penne e già batton l'ali, quantunque abbiano ancora i bordoni. Madonna Fiordalisa sentiva il gentile orgoglio dell'arte paterna, e in ciò spero che nessuno le vorrà dar torto. Quegli angioli e quelle Vergini che dipingeva suo padre e che facevano rimanere a bocca aperta tanti gentiluomi di Firenze e di Arezzo erano quarti di nobiltà per la sua casa, che valevano pure le armi di concessione degli imperatori di Lamagna e dei reali di Francia. Madonna Fiordalisa aveva dunque la sua piccola superbia in testa. E poichè al matrimonio bisognava pensare, per la ragione naturalissima che una bella ragazza come lei non avrebbe potuto sottrarvisi ella incominciò a fare il suo ragionamento dentro di sè. Un artefice di umili lavori non lo voleva, e ad ogni modo non lo avrebbe voluto mastro Jacopo; ma un gentiluomo, ancorchè fosse piaciuto a suo padre, non lo avrebbe voluto lei sentendo istintivamente che i grandi i potenti della terra, non erano fatti per la figliuola d'un pittore. Madonna Fiordalisa non amava discendere, ma non voleva neanche salire ad una altezza dove poi le si potesse rinfacciare l'umiltà relativa dei suoi natali. In quel corpicino leggiadro batteva un cuor di regina. Nessuno, io spero, vorrà dirmi che io la rendo brutta, dipingendola un tantino orgogliosa. L'ipocrisia non deve guastar l'arte, come qualche volta pur troppo le avviene di guastar la natura. Orgogliosi lo siam tutti la parte nostra, e meglio sarebbe confessarlo sinceramente ognuno per sè medesimo, anzi che fermarsi a biasimare la cosa negli altri. Fiordalisa a buon conto, era superba come doveva essere, di quella superbia che non reca offesa ad alcuno ma che basta a farci sentire non indegnamente di noi, ed è stimolo potente ad opere egregie, o almeno almeno a non volgari pensieri. La realtà piacevole che, come ho detto mancava ancora alla bella Fiordalisa quando ella incominciò ad insinuare nella mente di suo padre l'idea di non volere che un artista per genero si presentò finalmente, nella persona di Spinello Spinelli. La fanciulla riconobbe in lui l'ultimo venuto e il più modesto de' suoi adoratori di strada. Si turbò, a tutta prima, immaginando che fosse un temerario introdottosi destramente in casa di mastro Jacopo sotto colore di una vocazione artistica che non sentisse davvero nell'anima. Fiordalisa era una di quelle donne che non amano gli audaci. Ma ella non istette molto ad accorgersi che Spinello non aveva mentito e incominciò a vedere in lui l'incarnazione di quell'ideale che ella vagheggiava nella sua mente. Si raccolse allora in sè medesima, assaporando la nuova sensazione che il caso portava nella sua esistenza. Il cuore di Fiordalisa si era svegliato; per contro, la sua fantasia, vigile da prima e avvezza a vagar dietro alle chimere si addormentava in un bel sogno, che aveva argomento nel vero. C'è nell'amore un grazioso dormiveglia, di cui come di tante altre cose piacevoli si sente la delizia, quando la sensazione è cessata, o s'è trasformata in un'altra. Il cuore incomincia a farsi vivo, nel confuso bisbiglio d'una voce arcana. La ragione, acquietata da onesti argomenti, o persuasa dalla lontananza del pericolo trova nel fatto il suo tornaconto e sonnecchia, lasciando che l'anima si abbandoni intieramente al soave sentimento che la invade. Tutti gli amori lo hanno, questo dolce periodo d'infanzia, del non desiderare, del non discuter nulla dell'accettare la vita e la cosa come ci sono offerte dalla lieta occasione. È il tempo in cui l'uomo osserva la veste portata da una donna per rammentarsene poi, come d'ogni parte più appariscente della bellezza di lei; è il lampo in cui la donna medita sulle frasi più insignificanti, e finisce a trovarci un senso riposto. E più tardi l'uomo può dire: Sapete? la prima volta che ho sentito di amarvi, eravate vestita così e così. E la donna dal canto suo: Vi rammentate? Un giorno, nel tal luogo, alla tal ora, mi avete detto che non vi piacevano i marrons glacés. Una bella mattina mastro Jacopo le disse così di schianto: Sai? Spinello ti ama; io amo lui; resta che lo ami anche tu, perchè la catena sia fatta. Ella rise della forma bizzarra che suo padre avea dato alla notizia; ma non ebbe a maravigliarsene punto. Come l'amore di Spinello Spinelli, così le intenzioni benevole di mastro Jacopo non erano una novità per lei; le sapeva già, le sentiva nell'aria. Anche il trionfo artistico di Spinello nell'affresco del Duomo, per grande che fosse, era preveduto. La cosa andava da sè. Era, per dir così, la chiave della camera nuziale, ed era giusto che Spinello facesse miracoli per ottenerla. Di questo ella non aveva mai dubitato, poichè la ragione dell'impresa il segreto della vittoria di Spinello, era in lei, consapevole virtù teologale. Quante cose sapeva la bella Fiordalisa! Ma badate, non più tante come prima. Per esempio, una volta ella sapeva quanti uomini in Arezzo fossero innamorati di lei. Nè già perchè ella si fosse fermata a contarli, vi prego di crederlo, ma perchè non poteva non vederli non sentirsi fischiare all'orecchio le loro giaculatorie, anche quelle che non escivano fuori in parole formate. Madonna Fiordalisa vedeva senza guardare, udiva senza ascoltare. Ma quando ella sentì di amare Spinello, non vide, non udì più nulla del mondo. Il sesto senso che hanno le donne, per cogliere ciò che sfugge all'attenzione dell'universale, fu spento d'improvviso in lei. Madonna Fiordalisa non vedeva, non udiva che un uomo. In apparenza, era sempre contegnosa e tranquilla, come quando sentiva il susurro degli inni che volavano a lei d'ogni parte e direi quasi il crepitio dei cuori che ardevano sul suo passaggio trionfale. Ma nell'anima sua era un pensiero che non pativa rivali, nel suo cuore un'immagine che non lasciava posto a nessuna impressione esteriore. La rammentate, la favola di quella bella principessa a cui una fata benigna aveva concesso di poter leggere nel cuore di tutti fino a tanto che ella potesse veder chiaro nel suo? Un giorno la principessa si svegliò più triste dell'usato; guardò nel suo cuore e ci vide torbido. La poverina era innamorata. La favola dice che da principio ella non sapeva darsene pace; ma che poi ne fu consolata dalla sua protettrice. Che ti giova, le disse la fata, di leggere nel cuore di tutti? Le più grandi soddisfazioni della vanità non valgono il più piccolo conforto d'amore. Il guasto dell'affresco era venuto in mal punto, per indugiare la felicità dei nostri innamorati; ma non doveva altrimenti distruggerla, poichè la mano che aveva condotto a termine il primo lavoro, poteva incominciarne un secondo. Fiordaliso indovinò la presenza del nemico, e sospettò anzi un geloso. Ma suo padre non ci aveva veduto che il tiro mancino di un compagno d'arte invidioso, e mostrava anche di sapere dove metter le mani. La partenza improvvisa del Chiacchiera, del Granacci e di Lippo del Calzaiuolo dalla bottega di mastro Jacopo confermava i sospetti del vecchio pittore. E Fiordalisa lasciò in disparte i suoi dubbi, non cercò altro non si volse attorno per interrogare i sembianti, che avrebbero potuto impallidire. Del resto, che importava cercare il nemico, se Spinello doveva ad ogni modo riportare la palma? Fiordalisa rianimò il coraggio del suo fidanzato e gli persuase che da quel male ne sarebbe derivato un bene maggiore poichè nella seconda prova egli avrebbe dimostrato, se era possibile, una più grande franchezza di mano. Così avvenne, com'ella aveva pronosticato. Spinello ebbe vendetta allegra dello sconosciuto nemico, nel plauso di tutti i suoi concittadini che avevano ammirato il primo dipinto e che levarono a cielo il secondo. E mastro Jacopo, contento come poteva esserlo un padre, diede a Spinello il maggior premio che per lui si potesse annunziandogli che il matrimonio si sarebbe fatto fra un mese. Un mese! Appena quanto occorreva per gli apparecchi nuziali. Gran giornata, quella festa di San Luca! Ma ogni santo ha la sua vigilia e mastro Jacopo pensò giustamente che dovesse averla anche il terzo degli evangelisti e il primo dei pittori cristiani. Il giorno delle nozze doveva essere un giorno di raccoglimento; bisognava dunque solennizzarlo in anticipazione, facendo alla vigilia il pranzo nuziale. La casa di mastro Jacopo era di persona agiata, ma non ricca. Del resto, a quei tempi, anche i popolani grassi vivevano semplicemente. Al servigi della famiglia di mastro Jacopo non c'era che una vecchia fante, la quale bastava a tutto e a governare la casa e ad accompagnare madonna Fiordalisa, quando esciva per andare agli uffizi divini. Essa per altro non sarebbe bastata ai bisogni di quella circostanza solenne e fu mestieri provvedersi di quattro o cinque mezzi servizi per quel giorno di grandi faccende domestiche. Parri della Quercia e Tuccio di Credi, volonterosi aiutanti, si fecero in quattro per servire il maestro in quelle ricerche e in tutto l'altro che gli fosse bisognevole. Nella necessità si conoscono gli amici; e quello era il meno che potessero fare, per dimostrargli la loro gratitudine. Il vecchio pittore si rallegrava di vedere raccolta in casa sua tanta gente. I congiunti non erano molti, poichè egli non era nato in Arezzo e messer Luca Spinelli neppure. Ma una zia si trovò, ed anche una copia di cugini o di cugine a cui si aggiunse una mezza serqua di amici vecchi, che potevano considerarsi come parenti, o giù di lì. C'erano poi gli scolari di Mastro Jacopo, ed anche qualche bell'umore, di quei tali che si invitano a tutte le feste perchè rallegrino le brigate coi loro motti arguti o con le loro canzoni. Messer Luca Spinelli, quel giorno, baciò sulle gote la gentil Fiordalisa e la chiamò col dolce nome di figlia. Com'era bella, nella sua veste di ferrandina a larghe pieghe e la radice del collo coperta da un baveretto bianco! Era la veste che ella indossava per recarsi al Duomo; la veste con cui l'aveva veduta per la prima volta Spinello, e voi intenderete, io m'immagino il delicato pensiero che l'aveva consigliata di vestirsi a quel modo, lasciando al giorno seguente le più sfarzose abbigliature. Ma ohimè, se Fiordalisa, era bella, non era altrimenti lieta. Messer Luca osservò che la sua nuora futura, anzi, la sua cara figliuola poichè oramai poteva anch'egli chiamarla così, portava sul volto le traccie d'un interno rammarico. --Luca mio,--gli disse mastro Jacopo, traendolo in disparte,--che volete? Son donne e ci hanno le loro piccole superstizioni. S'è dovuto prendere quattro o cinque persone a mezzo servizio per dar mano a tutto il bisognevole in questa casa, dove pare che ci sia il finimondo. E stamane, uno di questi gaglioffi anzi una di queste sventate poichè si tratta d'una donna, nel riporre certe robe nel forziere di mia figlia ha lasciato cadere un piccolo specchio, che è andato, come potete immaginarvi, in tanti minuzzoli. E per giunta vedete che sciocca! non s'è messa a gridare che era una grande disgrazia? --Lo è certamente; --notò messer Luca Spinelli. --Costa caro uno specchio! --Oh, per questo avete ragione; ma non era il caso di vederci altro guaio. La mia figliuola veramente non li aveva, certi pregiudizi per il capo; ma voi mi capirete bene; sentirsi dire che il rompere uno specchio porta sventura, non è certamente una cosa piacevole, specie alla vigilia d'un matrimonio. Io per altro l'ho consolata, dicendole che la rottura d'uno specchio porta sventura, bensì, ma solamente a chi lo ha lasciato cascare. Non ho detto bene? Ma lasciamo queste ragazzate; --conchiuse mastro Jacopo; --e andiamo a tavola, con la benedizione di Dio. Del resto, se madonna Fiordalisa era grave all'aspetto non crediate che fosse per quel piccolo guaio, dimenticato pochi istanti dopo che era avvenuto. Ed ella e il suo fidanzato stavano in contegno, come è costume di tutti gl'innamorati giunti a quel momento, in cui hanno da custodire la loro allegrezza dallo sguardo importuno dei curiosi ed anche da nascondere, per debito di cortesia, la noia che provano a dover perdere il loro tempo in compagnia di profani. Fortunatamente, se i due innamorati apparivano un po' malinconici, mastro Jacopo era gaio per essi e per altre undici coppie di sposi. È sempre andata così. I caratteri più burberi quando girano per caso al buon umore diventano così pienamente e così rumorosamente allegri da mettere in sacco una dozzina di giullari. Mastro Jacopo aveva ragione d'essere così allegro. La sua figliuola andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; ma per quella volta la frase non era precisa, poichè Fiordalisa non andava restava, ed era il marito che faceva la strada. Mastro Jacopo aveva voluto tirarsi il genero in casa, e Luca Spinelli che non era ricco già lo sapete, si acconciava al desiderio del vecchio pittore. Il quale poteva dire giustamente di aver concessa con una mano sua figlia, ma di averla ritenuta con l'altra. Alle gioie domestiche di mastro Jacopo avevano preso parte moltissimi in Arezzo, e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada. Mastro Jacopo era universalmente stimato; la sua figliuola era universalmente amata, anzi per dirla con una iperbole tutta nostrana, adorata. Figuratevi che davanti all'uscio di casa erano stati piantati degli alberi inghirlandati di fiori. Era la confusione del calendario; ii maggio in ottobre! E sotto alle finestre della casa si affollavano i cantori popolari per festeggiare le nozze di madonna Fiordalisa coi loro rispetti, frammezzati da certe rifiorite, che era una delizia a sentirle. Non vi descrivo il pranzo. Vi dirò solamente che fu degno della circostanza e lieto per una bella confusione di bicchieri e di lingue. Il vin toscano, specie quello di Val di Chiana, è generoso, non traditore; vi dà una dolce allegria, senza turbar la ragione. Spinello non mangiava e non beveva che a fior di labbra. Guardava Fiordalisa. Stava a sentire i motti, sorrideva ai complimenti, accettava gli augurii, ma senza meditarci su. Guardava Fiordalisa. Di tanto in tanto, facendo uno sforzo di volontà, si concentrava in sè medesimo e chiedeva: Son io, proprio io, che la sposo? Non è un sogno, che faccio? In fede mia non lo so. Vedrò di persuadermene domani. La giornata era bellissima, forse un po' troppo calda, per il mezzo d'ottobre. Guardando Fiordalisa ad ogni tratto, Spinello s'immaginò ch'ella dovesse soffrire. Come Dio volle, anche il pranzo finì; ed egli, accostandosi alla sua fidanzata, le chiese sotto voce: --Madonna, che avete? Vi sentite qualche cosa? --Oh, nulla; --rispose ella. --Un po' di caldo. --Dovevo figurarmelo; --riprese Spinello. --Si sta male, chiusi qui dentro, ed in tanti! Venite con me, madonna, a respirare un po' di aria libera. Fiordalisa accettò l'invito di Spinello, ed escì con lui sul loggiato. Era l'ora di vespro, e il sole incominciava a nascondersi dietro i tetti delle case vicine. Il cielo era splendido scintillante d'oro con riflessi di porpora. L'aria, sul loggiato, era tiepida ancora della lunga refrazione dei raggi solari sulle pareti e sui colonnini di marmo; ma dalla strada incominciava a spirare il timido soffio dell'aria vespertina. Fiordalisa bevve con desiderio quell'alito consolatore. --Bella sera!--esclamò Spinello!--E miglior giorno sarà domani!--. Fiordalisa si volse a lui e sorrise, ma d'un sorriso stanco, che morì appena nato su quelle pallide labbra. --Anima mia!--proseguì Spinello avvicinandosi. --Voi non vi sentite bene, quest'oggi! --È vero; --diss'ella---Non so proprio che cosa sia. Mi parea di morire, là dentro. --Dio mio!--esclamò il giovane, commosso--bisognerà prendere qualche cosa. Se io sapessi!... --Oh, non vi date pensiero. Anche oggi, prima di venire a tavola, ho preso un cordiale. Mi sentivo già un poco abbattuta!.... Spinello si sarebbe turbato per molto meno. Volgendo la testa, come chi cerchi qualche cosa che non sa, gli venne veduta nel vano dell'uscio che metteva al loggiato, la faccia scura di Tuccio di Credi. --Tuccio,--diss'egli allora,--vi prego, chiamate mastro Jacopo. Tuccio si era inoltrato fin là, con aria tra curiosa e indifferente. Gli dava noia d'esser colto sull'atto di spiare i due giovani; ed era già per tirarsi indietro, sperando di passare inosservato, quando gli giunse la voce di Spinello. --Subito; --rispose egli, confondendo nella scossa del comando ricevuto quella del vedersi scoperto. E andò prontamente a far l'imbasciata. Poco dopo, mastro Jacopo giungeva sul loggiato. --Mi avete chiesto? Che c'è? Che cosa è avvenuto? --gridò egli, vedendo Spinello che si volgeva a lui, con la cera sconvolta. --C'è... Oh, padre mio, non vi turbate oltre il necessario! Fiordalisa non si sente troppo bene. Il caldo la soffocava, là dentro. --Eh, capisco; --rispose mastro Jacopo, riavutosi dal primo spavento. --Non è avvezza a queste confusioni. Per fortuna, non vengono che una volta sola. Fiordalisa, figliuola mia, ora ti senti meglio, non è vero? --Sì, babbo; --rispose la fanciulla, con un filo di voce. --Quest'aria mi fa bene. Ma vorrei berne tanta...tanta! Ho un po' di stanchezza...e un po' di sonno, anche. In quel mentre, capitavano sul loggiato parecchi dei convitati. --Che cos'è avvenuto? --chiese Luca Spinelli. Abbiamo veduto Tuccio di --Credi così stralunato! Ah, Fiordalisa! Si sentirebbe male? --Un po' di stanchezza; non è nulla; --rispose mastro Jacopo, ma con un tono di voce che contrastava con le parole. --Il caldo della sala da pranzo...le nostre chiacchiere!... --Già, il caldo; lo sentivamo anche noi; --entrarono a dire le cugine. --Ma l'aria libera le farà bene. Non è vero, Fiordalisa? --Sì; --mormorò la fanciulla, socchiudendo le palpebre. --In verità,--disse Spinello, che aveva notato quell'atto. --sarebbe meglio un po' di moto. Non vi pare, Fiordalisa? E avvicinatosi a lei, le bisbigliò all'orecchio una dolce parola. --Andiamo; --balbettò ella. --Mi farà bene... con voi. Ma ella non accennò altrimenti di volersi alzare. Scosse in quella vece il capo e si recò la mano al petto, come se volesse trattenere qualche cosa che era per fuggirle in quel punto. Spinello si buttò ginocchioni davanti a lei e l'afferrò per le braccia. --Che è ciò? Dio santo!--gridò egli sbigottito. --Fiordalisa, amor mio!--. Scossa da quell'accento supplichevole, la fanciulla aperse a stento le ciglia e rivolse a Spinello una languida occhiata; ma le palpebre si richiusero tosto. Mosse ancora le labbra, come per dire qualche cosa, indi si abbandonò come persona stanca e lasciò ricader la testa sull'omero. Due grida strazianti proruppero ad un tempo; il grido di mastro Jacopo e il grido di Spinello Spinelli. Ma la bella Fiordalisa non udì più i disperati richiami di que' due amori che si concentravano in lei. --Che avete? --entrò a dire messer Luca. Ella si è addormentata. --Ah, diceste il vero, padre mio!--gridò Spinello Spinelli. --Un medico! Un medico! Chi trova un medico? Il sospetto di una disgrazia era penetrato nel cuore di tutti. E tutti si offersero di andare in cerca d'un medico. Ma primo tra tutti balzò fuori mastro Jacopo, e nessuno ebbe il coraggio di contendergli quell'ufficio. Il vecchio padre andò via come un disperato. Chi lo vide in volto, mentre usciva a furia dal crocchio, senti corrersi un brivido di terrore per l'ossa. Intorno alla povera Fiordalisa era una confusione, un tramestio da non dirsi a parole. Tutti volevano esser utili, tutti si confidavano di farle ricuperare i sensi. Prime le donne, che si erano affrettate a slacciarle la veste. Spinello e gli altri uomini, mossi da un sentimento di rispetto, si ritrassero in disparte. Alcuni, obbedendo ai comandi della vecchia zia, che prendeva ad esercitare l'autorità inerente all'età sua ed al suo grado di parentela andarono a cercare l'aceto, le acque nanfe, e tutto quell'altro che poteva parere più acconcio al bisogno. Il viso e la radice del collo furono abbondantemente spruzzati, ma invano; Fiordalisa non dava segno di vita. Erano tutti ancora intenti a quell'opera quando ritornò mastro Jacopo. Il vecchio pittore era andato e tornato come un fulmine, trascinando con sè mastro Giovanni da Cortona uno dei più valenti discepoli d'Esculapio, che fossero allora in Arezzo. --Orbene? --gridò il vecchio, affacciandosi al loggiato. --È rinvenuta? Gli sguardi abbattuti della brigata dissero a mastro Jacopo che la speranza con cui era tornato in casa era vana. Allora il povero padre si cacciò avanti con impeto disperato, gridando: --Mia figlia! mia, figlia!--. Povero padre! Faceva compassione a vederlo. --Animo, via,--disse messer Giovanni da Cortona,--non vi disperate così. Sarà uno svenimento. E si avanzò in mezzo al crocchio, il degno seguace di Galeno, per vedere da vicino la fanciulla. Notò da principio il volto che ora bianco come il marmo; indi toccò il polso e pose la mano al petto, interrogando le fonti della vita; da ultimo accostò la guancia alle labbra, per sentire se ci fosse ombra di respiro. A mano a mano che egli procedeva nelle sue indagini, gli astanti si stringevano intorno a lui fissandolo negli occhi, come per indovinare il suo responso, prima che gli escusse dal labbro. Messer Giovanni era grave, da principio; ma, seguitando l'esplorazione, divenne triste senz'altro e una lagrima gli apparve sul ciglio. --Parlate, in nome di Dio!--gridò mastro Jacopo, in preda ad un'ansia mortale. --C'è speranza, non è vero? Messer Giovanni gli rivolse un'occhiata malinconica. --Povero padre!--rispose. --Avete nominato Iddio; rivolgetevi a lui e pregate. Egli solo, con un atto della sua misericordia, potrebbe restituirvi quest'angiola vostra. --Ah!--esclamò il vecchio, con voce soffocata dai singhiozzi. --Che avete detto, Giovanni da Cortona? A Dio? Rivolgermi a Dio? Mia figlia! Voglio mia figlia! Medico, medico, hai inteso? Tu devi salvarla; lo voglio. Messer Giovanni chinò la testa come un uomo che sente il dolore altrui, ma che non può consolarlo altrimenti. --Ma è impossibile! Impossibile!--ripigliò mastro Jacopo. --Mia figlia...mia figlia morire? Se non aveva nulla, stamane! Ah,--soggiunse, ricordandosi,--lo specchio! lo specchio!--. Il medico si volse ai vicini, chiedendo col gesto una spiegazione di quelle oscure parole. Messer Luca credette necessario di raccontargli ciò che sapeva intorno alla rottura dello specchio e alla dolorosa impressione che il tristo presagio aveva fatto sull'animo di Fiordalisa. Messer Giovanni allora volle sapere minutamente ogni particolare dalle donne di servizio. --E che cosa le avete dato? --diss'egli. --Un cordiale, messere. La poverina si sentiva languire, e abbiamo pensato di confortarle lo stomaco. S'è ammannito un brodo, con tuorli d'uova sbattute e un poco d'agro di limone. Abbiamo forse fatto male? --No, niente di male; --rispose il medico. --Ma forse nessuna bevanda confortativa poteva giovarle più, dopo quella commozione violenta. Son cose che avvengono; --soggiunse, come parlando a sè stesso. --Le vene che s'innestano al cuore son troppo deboli, qualche volta, e uno spavento improvviso può romperle. Ah, povera macchina umana! Chiuso con questo malinconico epifonema il discorso messer Giovanni da Cortona ritornò verso mastro Jacopo, che veramente aveva bisogno di cure amorevoli. Quel povero padre urlava come un forsennato. Avvinghiatosi al corpo della sua figliuola, baciava il suo volto freddo, accarezzava cercando di ravviarli, i suoi lucidi capelli castagni, che l'acqua aveva impiastricciati alle tempie; la scuoteva, tornava a baciarla, a carezzarla, e la chiamava per nome. Ma invano; quella povera carne non rispondeva più; le braccia ricadevano penzoloni sui fianchi. La scena era troppo straziante. Si scongiurò mastro Jacopo a togliersi di là ma le preghiere non facevano che accrescerne il furore, e fu necessario di trascinarlo a forza. Intanto le donne, preso sulle braccia il cadavere della fanciulla, lo recarono in casa e andarono a deporlo nel suo letticciuolo verginale. Spinello Spinelli non aveva più proferito parola. Era caduto in uno stato di prostrazione, che meglio si sarebbe potuto dire stupidità. Lo sguardo languido che Fiordalisa gli aveva rivolto, morendo, gli stava sempre negli occhi. Pareva guardarvi, ma non vedeva nulla davanti a sè; pareva ascoltarvi a bocca aperta, ma non intendeva nulla di ciò che si diceva all'intorno. Parri gli si accostò, e, postogli un braccio intorno alla vita, cercò di trascinarlo in casa. --Animo, via! Siate forte,--gli disse,--e pensate a consolare quel povero padre, che sta per uscire di senno. Spinello guardò il suo compagno d'arte con aria melensa. --Perchè? --gli chiese. Ma in quel punto parve risovvenirsi, e diede in uno scoppio di pianto. --Chi piange qui? --domandò mastro Jacopo con voce tuonante. --Non voglio che pianga nessuno. Finiamola con gli strepiti! Volete farla morire? Non voglio che muoia. È la mia figliuola, è il sangue mio. La custodirò, la rinchiuderò, che non abbia più a vederla anima nata. Nessuno la sposerà, avete inteso? Il Buontalenti meno d'ogni altro. Già,--esclamò il vecchio, con ironico accento,--pretendeva di averla lui, perchè è ricco. Nè ricchi, nè poveri, voglio. Fiordalisa ha da restare con me, sempre accanto a suo padre, per conforto alla sua vecchiaia. Si ostineranno! E noi partiremo, lasceremo questa casa, andremo a cercare sua madre. Medico, tu la salverai, siamo intesi. Bada a te, medico! Sua madre mi ucciderebbe, se io non le riconducessi l'amor suo. Ed io, vedi, prima di morire, ucciderei te con queste mani. Messer Giovanni da Cortona guardava con occhio triste il povero pittore impazzito. E pensava dentro di sè che nella compagine umana troppo breve spazio intercede dalla sanità di mente alla follia. E qual breve distanza altresì dalle nozze alla tomba! Lì, nella cameretta verginale, posava sul letto la bianca salma di Fiordalisa. Si sarebbe detto che dormisse, tanto era riposato l'atteggiamento e tranquillo l'aspetto, e si poteva ripetere col poeta. Morte bella parea nel suo bel viso. Le donne stavano intorno al letto piangendo e pregando. Spinello, rannicchiato in un angolo, non dava altro segno di vita che il singhiozzo, ond'era preso alla gola. Nella camera vicina, Tuccio di Credi e Parri della Quercia si guardavano in viso crollavano la testa e sospiravano, come uomini percossi da una medesima sventura. Quella sera il curato del Duomo mandò il sagrestano alla casa di messer Jacopo per chiedere a che ora del mattino gli facesse comodo di andare in chiesa per la cerimonia nuziale. Mastro Jacopo, custodito da parecchi di casa i quali reputavano utile per il momento di non contrariarlo nella sua fissazione, si fece innanzi e rispose: --Non posso dirvelo; mia figlia dorme e non vo' che si svegli. Del resto, le nozze non si faranno più. --O come? --esclamò quell'altro, volgendo intorno gli occhi attoniti e non intendendo i segni che gli facevano le persone di casa. --Che cos'è accaduto? La vecchia zia si fece innanzi e condusse il sagrestano sull'uscio. --Dite al curato che venga per le preghiere dei defunti; --gli bisbigliò con voce soffocata dalle lagrime. --Fiordalisa è morta. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO OTTAVO. La sventura toccata a mastro Jacopo di Casentino fu profondamente sentita in Arezzo. Il vecchio pittore aveva molti amici, ed era ben voluto anche da coloro che lo conoscevano appena. Madonna Fiordalisa, poi, era celebrata da tutti come un miracolo di bellezza e di grazia. L'annunzio della sua morte fece l'effetto d'uno schianto di fulmine. Povero mastro Jacopo! Le anime caritatevoli, compiangendo il suo caso giustamente osservarono che Iddio gli aveva mandato il conforto accanto alla disgrazia, togliendogli la coscienza del suo dolore. In verità, quando siffatte sciagure vengono a rapirvi la vostra felicità, e vi levano ogni pregio alla vita non è meglio impazzire, che avere dì e notte davanti agli occhi l'immagine spaventosa della vostra miseria? Morire, sì, sarebbe il meglio: ma non è sempre dato questo conforto agli infelici. La vita, che in tante occasioni è sospesa ad un filo in altre è molto più salda e sembra quasi che lo stesso dolore aiuti a serbarvi questo inutile dono. Ed anche dopo essere stato colpito dalla folgore, che l'ha incenerito a mezzo il tronco della quercia rimane qualche volta in piedi, nutrendo per un rimasuglio di corteccia i pochi rami superstiti. Così visse Jacopo di Casentino, ignorando di vivere. Ma, due mesi dopo la perdita della sua Fiordalisa, anch'egli trovò la via dell'eterno riposo. Non aveva potuto serbare in vita la figlia morì, credendo di ricondurla egli stesso a sua madre. Non compiangete mastro Jacopo. Assai più di chi muore è da compiangere chi vive, condannato ad una esistenza in cui gli sia venuta meno ogni gioia. Le ossa del vecchio pittore ebbero tomba onorata in Sant'Agnolo, badia dell'ordine dei Camaldoli, fuori di Prato Vecchio nelle cui vicinanze i parenti avevano condotto il povero pazzo sperando che le aure natali del Casentino potessero ridare un po' di calma al suo spirito. Ma anche quell'ultima speranza fu vana. La morte del vecchio scolaro di Taddeo Gaddi risaputa in Arezzo non fece altro che rinfrescare il dolore di un'altra morte, a cui essa era collegata, come l'effetto alla causa. Si pensava sempre a madonna Fiordalisa e si rimpiangeva la sua fine miseranda; si rammentava la sua maravigliosa bellezza, raggio di sole così presto invidiato alla terra e nessuno sapeva acconciarsi all'idea di averne perduto per sempre il divino sorriso. Mi chiederete come avesse accolto il triste annunzio messer Lapo Buontalenti. Il ricco e potente uomo, qualche giorno prima che madonna Fiordalisa morisse, si era allontanato da Arezzo. Che egli amasse la figlia del pittore e l'avesse chiesta in moglie si sapeva da molti, e si sapeva altresì che mastro Jacopo gli aveva dato un rifiuto. Era naturale che messer Lapo se ne fosse adontato; non essendo piacevole a nessuno di sentirsi dire un no, anche colorito da oneste ragioni. Perciò s'intendeva facilmente come il Buontalenti non avesse voluto rimanere in Arezzo testimone delle nozze di Fiordalisa con Spinello Spinelli e non parve strano che egli si fosse ritirato a vivere per qualche tempo in una sua terra sulla montagna pistoiese. Messer Lapo aveva dunque portato il suo rammarico molto lontano da casa e non c'era modo di sapere se, udendo della morte di madonna Fiordalisa egli ce ne avesse aggiunto un altro più grande, o se invece non ne dovesse avere la consolazione dei dannati. La quale, come sapete, consiste nel rendere meno grave il proprio dolore, pensando che altri l'ha eguale o maggiore. Anche Spinello, dopo quella grande rovina della sua felicità, si era allontanato da Arezzo. Se ci fosse vissuto più a lungo, sicuramente sarebbe morto di crepacuore non essendo maggior esca al dolore che il vivere nei luoghi in cui si è patito il danno e in cui ne è sempre vivo il ricordo. Unico degli scolari di mastro Jacopo rimase nella nota bottega il mite e timido ingegno di Parri della Quercia. Vedete stranezza di casi! Un dipintore di tavole a tempera, che non si era mai arrischiato a lavorare in muro ereditava il luogo e la tradizione d'un artista come Jacopo di Casentino che aveva sempre dipinto a fresco, senza lasciar pennelleggiata una tavola. Infatti, la memoria di mastro Jacopo doveva essere ricordata da questo epitaffio in versi latini della cui prosodia non posso starvi mallevadore: Fingere me docuit Gaddus; componere plura Apte pingendo corpora doctus eram. Prompta manus fuit; et pictum est in pariete tantum A me; servat opus nulla tabella meum. Tuccio di Credi, anima caritatevole, si fece compagno volenteroso ed assiduo al povero Spinello e questi si lasciò condurre da lui a Firenze. Messer Luca aveva consigliato egli stesso il viaggio sperando che ne potesse ritrarre qualche giovamento lo spirito conturbato di suo figlio e immaginate come dovesse esser grato a Tuccio di Credi, che si profferiva custode e guidatore del suo disgraziato figliuolo. Spinello non aveva più ombra di volontà. Lasciava che Tuccio di Credi provvedesse lui ad ogni cosa. Era come il naufrago che ha tutto perduto, fortune e speranze, e che, dalla riva deserta su cui l'hanno sbalestrato i marosi guarda con occhi smarriti, senza sdegno e senza paura, il torbido elemento che ha portato i suoi danni. Spinello seguiva alla muta il suo compagno, accettandone i servigi ed ascoltandone i conforti ma senza avere un'idea chiara di ciò che quell'altro facesse o dicesse. Per fortuna, Tuccio di Credi non era uomo di lunghi discorsi, nè di molte delicatezze e non c'era pericolo che per quel verso potesse mai diventare importuno. Alla tacita obbedienza di Spinello non poteva convenire che l'amichevole ruvidezza di Tuccio. Questi badava alle noie della vita comune; l'altro seguiva il corso vagabondo de' suoi tristi pensieri che lo riconducevano ad ogni istante nel chiostro del Duomo Vecchio di Arezzo, dove egli aveva pregato sulla tomba di Fiordalisa. L'immagine della donna adorata rompeva qualche volta il suggello del sepolcro e veniva a intrattenersi con lui. Ah, se egli avesse mai potuto ritrarla, quale essa gli stava sempre negli occhi! A Firenze i due amici erano andati ad alloggiare in una povera casa, nella via della Scala. Escivano insieme ogni giorno, passeggiando lentamente fino alla piazza di Santa Maria Novella dove Spinello andava a sedersi su d'un muricciuolo, e vi restava a lungo, senza parola, guardando il sole che tramontava. Quando era una cert'ora, Tuccio di Credi si avvicinava all'amico e gli diceva: andiamo! Spinello si alzava e lo seguiva senza far motto come un fanciullino segue la madre. Tornati al loro alloggio, la vecchia padrona di casa dava loro il lume acceso e la buona notte. Era una vita monotona. Ma ai grandi dolori queste vite convengono. Ora avvenne che, passando ogni giorno per la via della Scala e davanti alla chiesa di San Nicolò nuova fabbrica edificata allora allora per voto di messer Dardano Acciaiuoli l'accoramento di Spinello Spinelli desse nell'occhio ad un cavaliere, che per sue ragioni doveva trovarsi spesso colà. Tra i due taciturni viandanti e il cavaliere sconosciuto s'era stabilita quella mezza dimestichezza di veduta, che occorre in simili casi. Ad ognuno di voi sarà certamente capitato di fare quotidianamente una via e di avvezzarvi così a certi sembianti di persone ignote da farvi parere quasi una trista giornata quella in cui non vi è dato di abbattervi nelle persone medesime, e in quegli aspetti, ai quali, come suol dirsi, avevate fatto l'occhio. Il vecchio gentiluomo perchè infatti lo sconosciuto non era più di primo pelo aveva notato l'aria malinconica di Spinello e veduto in lui un uomo che portava nell'anima il peso di una grande sventura. Un sentimento di pietosa curiosità lo persuase a seguire i due taciturni e per tre volte alla fila vide Spinello andarsi a posare su d'un muricciuolo in piazza di Santa Maria Novella dove restava lungamente assorto nelle sue meditazioni mentre l'amico andava alle sue faccende per ritornarne più tardi a riprenderlo. Chi erano quei taciturni? E quale era la cagione della tristezza profonda che si leggeva sul volto del più giovane dei due? Il vecchio gentiluomo volle saperlo; e perciò lasciato che Spinello andasse per la terza volta a sedersi in piazza di Santa Maria, corse dietro al compagno. --Scusate,--gli disse fermandolo,--forse vi faccio una domanda indiscreta; ma il sentimento che mi consiglia è d'uomo che vorrebbe giovare a' suoi simili. --Messere,--rispose Tuccio di Credi, inchinandosi. --Il vostro aspetto e di uomo ragguardevole. Vogliate dirmi in che cosa io possa compiacervi. --Vedo ogni giorno con voi un giovinotto dall'aspetto assai triste; --ripigliò il vecchio gentiluomo. --Egli ha certamente avuto a patire una grave disgrazia. --Maisì, messere, una disgrazia irreparabile; --replicò Tuccio di Credi. --Gli è morta una donna a cui era fidanzato. --Ah, dovevo immaginarmelo!--esclamò il cavaliere. --E il suo nome? --Spinello Spinelli, aretino; ma i suoi maggiori erano di Firenze. La sua fidanzata, poi, era figliuola a mastro Jacopo di Casentino. --Il pittore? --Sì, messere, morto anche lui due mesi dopo la sua figliuola. --Triste cosa!--mormorò il vecchio gentiluomo. --E il vostro amico che fa? --Nulla, per ora, tanto è rimasto percosso da quella grande sciagura. Ma egli è pittore. --Come voi, probabilmente. --Sì, messere; ma io valgo assai meno; --rispose Tuccio di Credi con aria modesta. --Egli s'è già mostrato un valoroso frescante, e un suo dipinto si ammira nel Duomo vecchio d'Arezzo ove gl'intendenti dicono che non isfiguri al confronto di quelli del suo vecchio maestro. --Mi sembra d'averne udito parlare:--notò il vecchio gentiluomo. --E voi mi dite che adesso non fa nulla? --Nulla affatto, messere. La sua afflizione è tale che gli toglie perfino il pensiero delle necessità della vita. Suo padre l'ha affidato alle mie cure; e se non ci fossi io, egli certamente si lascerebbe morir di fame. --Povero ragazzo!--esclamò il vecchio gentiluomo, crollando malinconicamente il capo. --Vorrei essergli utile.... Egli stesso potrebbe esserlo a me. Vi piacerebbe dirglielo? Anzi, meglio, di condurlo da me? --Volentieri; ma dove? --Laggiù, in via della Scala, nella chiesa di San Nicolò. È chiusa, finora; ma potrete passare dall'uscio della sagrestia. Domani stesso, all'ora in cui usate andare a diporto, io sarò ad aspettarvi,. --Ci verremo, messere; --rispose Tuccio di Credi. --Ma, di chi dobbiamo noi domandare? --Di Dardano Acciaiuoli: è questo il mio nome. Tuccio fece un atto di meraviglia, seguito da un inchino profondo. La casa degli Acciaiuoli era una tra le più chiare di Firenze. Il giorno seguente, scambio di accompagnare l'amico fino in piazza di Santa Maria Novella Tuccio di Credi si fermò davanti alla chiesa di San Nicolò. --Entriamo? --diss'egli. --Per che fare? --domandò Spinello. --Per vedere. È una chiesa nuova, e forse ci saranno degli affreschi da osservare. Così dicendo, senza aspettare la risposta del compagno, Tuccio di Credi si avviò verso l'uscio della sagrestia. Spinello tenne dietro all'amico. La chiesa era vuota e bianca tuttavia dell'ultima mano di calce. Ma giù, nella navata di mezzo, stava un vecchio cavaliere, in atto di guardare la volta. Spinello pensò che egli fosse l'architetto, oppure uno dei massari della nuova chiesa. Il vecchio cavaliere si avvicinò bel bello ai due giovani, e rivolgendo il discorso a Tuccio di Credi, gli disse: --Forse vi occorre qualche cosa, messeri? --No; --rispose Tuccio di Credi, ammiccandogli; --eravamo entrati per osservar le pitture; ma non ne vediamo traccia. --Da pochi giorni s'è finito di fabbricare: rispose cortesemente il vecchio. --Gli affreschi verranno, quando avremo trovati i dipintori. Siete dell'arte, voi? --Maisì, messere; io di poco valore, il mio compagno di molto. --E il vostro nome, se è lecito saperlo? Io mi chiamo Dardano Acciaiuoli. Spinello fece una mezza riverenza, per obbligo di cortesia. Intanto il compagno rispondeva per ambedue alla domanda del gentiluomo. --Io mi chiamo Tuccio di Credi: il mio compagno è Spinello Spinelli. Tutt'e due della scuola di mastro Jacopo di Casentino. --Ah!--disse messer Dardano. --Il vostro amico è l'autore d'un San Donato, nel Duomo Vecchio d'Arezzo? A quel ricordo, Spinello Spinelli trasse un profondo sospiro dal profondo del petto. E frattanto s'inchinò leggermente, per ringraziare messer Dardano Acciaiuoli del suo accenno cortese. --Mi congratulo con voi; --proseguì messer Dardano, volgendosi allora a Spinello. --Così giovane e già tanto valoroso dipintore! Ma perdonate, se io penso a me, intrattenendomi con voi. È l'occasione che passa, ed io l'afferro pei capegli. Messer Spinello, volete dipingere per me? Queste mura vi aspettano. Spinello Spinelli non si aspettava una simile conclusione, e ne rimase sconcertato. --Messere,--diss'egli,--in verità...Io debbo esservi grato della stima che fate di me. Ma come volete che io riprenda il lavoro? La mia anima è triste. --Orbene, che importa? Io non vi dico già d'esser lieto. I grandi dolori non vogliono consolazione, ed io rispetto il vostro. Ma badate, il lavoro è il più possente dei farmachi. Piangete una persona cara? Il vostro lavoro sarà come una preghiera per lei. --Vorrei morire; la vita mi pesa; --mormorò Spinello. --Oh, non parlate così, messere. Alla vostra età si hanno ancora degli obblighi col mondo. Ad ogni età, se n'hanno sempre con Dio. Possiamo desiderare di giungere a lui per la strada più breve; a lui sta d'esaudirci, se lo avremo meritato, con una vita scevra di viltà. Accettate la mia proposta, messer Spinello. Voi non lavorerete soltanto per me, lavorando nella casa di Dio. Come resistere ad un invito così amorevole? La stessa miscèa che l'Acciaiuoli faceva del lavoro e della preghiera doveva piacere ad un'anima afflitta come quella di Spinello Spinelli. E il giovane pittore non uscì quel giorno dalla chiesa, senza avere accettata la proposta. Dardano Acciaiuoli aveva fatto fabbricare quel tempio, per darvi sepoltura ad un suo fratello vescovo. Perciò l'intitolazione a San Nicolò, che in suo vivente era stato vescovo di Bari. E la dedicazione della chiesa, come potete immaginarvi, dava il tema obbligato al pittore che ideò per l'appunto e compose parecchie storie ricavate dalla vita del Santo. Una settimana dopo il dialogo che io v'ho riferito brevemente si rizzavano i ponti e Spinello si metteva al lavoro, aiutato da Tuccio di Credi il quale macinò e mesticò i colori del suo compagno d'arte, diventato suo principale, assai meglio che non avesse fatto in Arezzo. Nè messer Dardano Acciaiuoli ebbe a pentirsi della commissione data a Spinello Aretino. Egli dovette anzi lodarsi grandemente della buona idea che lo aveva condotto a seguitare per istrada quel giovine taciturno e vederci quasi una ispirazione del cielo. In quei tempi di fede viva, la cosa poteva benissimo intendersi per quel verso, e il ragionamento non faceva neppure una grinza. Spinello si portò tanto bene in quell'opera, così nel colorirla come nel disegnarla, che presto non si parlò più d'altro in Firenze e tutti gli amici e conoscenti di messer Dardano vollero vedere gli affreschi del giovine aretino anche prima che fosse levata l'impalcatura. Tirato dalla fama di Spinello, e veduta la bontà delle figure che egli dipingeva un altro ragguardevole cittadino di Firenze, messer Barone Capelli volle che il giovane protetto dell'Acciaiuoli dipingesse nella cappella principale di Santa Maria Maggiore molte storie della Madonna a fresco, ed alcune di sant'Antonio abate, indi la cerimonia stessa della consecrazione della chiesa, che era stata fatta da papa Pelagio. In questo quadro, che ebbe molte lodi dagl'indipendenti, Spinello ritrasse lo stesso messer Barone Capelli al naturale, in abito di quei tempi, molto ben fatto, e somigliante che nulla più. I ritratti gli riescivano sempre mirabilmente quasi ad accrescergli il rammarico di non aver potuto cogliere la somiglianza di madonna Fiordalisa! Finita la cappella principale di Santa Maria Maggiore, lavorò Spinello nella chiesa del Carmine dipingendo nella cappella dei santi apostoli Giacomo e Giovanni alcune storie del Vangelo; tra l'altre quella della moglie di Zebedeo, madre all'apostolo Giacomo quando ella domanda a Cristo che faccia sedere uno dei suoi figliuoli alla destra del padre nei regno dei cieli, e l'altro a sinistra. Ai massari della chiesa parve questo un meraviglioso lavoro; e tosto ne vollero un altro, commettendo a Spinello di dipingere un'altra cappella, accanto alla maggiore. Quivi Spinello fece prova d'ingegno singolare, poichè, volendo esprimere l'Assunzione di Maria e la storia dovendo riescire più grande della vòlta, egli la rigirò per modo tra la parete e la vòlta medesima, che ai riguardanti parve tutta una cosa condotta in soavissima curva, senza interruzione d'angoli o di sottosquadri. Come vedete, le commissioni fioccavano. E non erano solamente queste che io v'ho accennate. In una cappella di Santa Trinita, Spinello fece una Nunziata in fresco, molto bella secondo l'opinione di tutti; indi nella chiesa di Sant'Apostolo una tavola a tempera ov'era raffigurato lo Spirito Santo quando discende sopra gli Apostoli in lingue di fuoco. Tralascio i dipinti in Santa Lucia de' Bardi e in Santa Croce, per non venirvi a noia, e perchè il racconto non si tramuti in catalogo. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO NONO. In mezzo a tante fatiche e trionfi dell'arte, non era dimenticata Fiordalisa. La bella immagine aleggiava sempre davanti agli occhi di Spinello. L'idea, insinuata nella sua mente da messer Dardano Acciaiuoli, che il lavoro fosse preghiera e che la preghiera lo avrebbe avvicinato alla sua povera morta, gli aveva, come suol dirsi, raddoppiate le forze. Indi, ne accadde quel che doveva accadere, cioè che la stessa assiduità del lavoro gli recasse un po' di quiete allo spirito. Questo va detto, s'intende, pel caso di Spinello Spinelli; che, in verità, non sarebbe più giusto nel caso di un altro, il quale si struggesse d'amore per una persona viva. Amare ed esser privi della vista di chi s'ama, è un male senza rimedio, o il lavoro non ci può far nulla; se pure è vero che si possa lavorare di buona voglia. Del resto, la quiete dell'animo di Spinello va intesa con discrezione. Era una quiete, come oggi si direbbe, relativa. Gli restava un gran vuoto nel cuore, e sul volto l'impronta di una rassegnata tristezza. Da qualche tempo il nostro pittore aveva cambiato d'alloggio, o, per dire più esattamente, aveva cambiato Tuccio di Credi quello tra i due che pensava alle cose materiali della vita e che aveva riconosciuta la necessità di un alloggio in cui si potessero muover le braccia. Le opere commesse a Spinello avevano recato una certa agiatezza e non era più convenevole che si vivesse stretti e pigiati nella povera cameretta in via della Scala. Inoltre, bisognava possedere un quartierino con una camera abbastanza spaziosa per uso di studio in cui preparare i disegni e i cartoni che dovevano servire agli affreschi. Con queste ragioni si era persuaso Spinello. Ed anche meno sarebbe bastato; per esempio la volontà di Tuccio, a cui Spinello si acconciava mai sempre. E i due compagni d'arte, abbandonando la via della Scala, erano andati ad alloggiare in un quartierino di là dal Ponte Vecchio anzi nel borgo Santo Jacopo, tra il Ponte Vecchio e il ponte di Santa Trinita. Spinello ci guadagnava di non dover più escire di casa alla sera, poichè l'edifizio dava dalla parte posteriore sull'Arno ed egli aveva presa l'usanza di sedersi su d'una terrazza coperta e di star là fino a ora tarda, contemplando le acque del fiume, che sbucavano gorgogliando di sotto gli archi del ponte. Di tutti gli spettacoli monotoni, i quali possono accordarsi con la malinconia d'un pensiero dominante è questo certamente il più acconcio. Passano le acque, si seguono i fiotti: ma questo che seguite con gli occhi non è più quello di prima, eppure vi sembra la medesima cosa. Non dissimilmente la vita umana e le sue molte vicende, chi le guardi nulla nulla dall'alto. La terrazza di Spinello Spinelli prendeva luce da tre arcate sorrette da colonnini di marmo nello stesso piano della facciata, la quale faceva angolo con un'altra casa che usciva alquanto più fuori sulla riva del fiume, ed era terminata da un balcone, o terrazza scoperta, in cima all'edifizio. Colassù si vedevano di tanto in tanto parecchie donne, intente a rasciugare il bucato. Spinello le vedeva solamente verso sera, quando egli si riduceva nel suo osservatorio. Le donne che stavano allora levando i pannilini dal sole, salutavano lui molto garbatamente; ed egli rendeva il saluto, né più altro aveva che fare con esse. Una di loro, più giovane all'aspetto, restava più lungamente in vista, lavorando di cucito. Così almeno si doveva argomentare dall'atteggiamento del viso, chinato su qualche cosa che il parapetto non consentiva di scorgere e dal moto uniforme e continuo, come di persona che tragga il refe. Questo aveva osservato Spinello, senza badarci più che tanto. Del resto, una savia e costumata fanciulla, che non alzava mai gli occhi a guardarsi d'attorno. Quando egli, disoccupato com'era, alzava a caso la testa, intravvedeva la sua vicina, con lo sguardo basso sempre intento al lavoro. Diciamo, ad onore di Spinello, che se l'avesse veduta mai in atto di guardarlo anche alla sfuggita, egli n'avrebbe preso sospetto e non sarebbe più tornato sul terrazzo. Tuccio di Credi, dopo il pranzo, andava sempre fuori da solo, e non tornava che a notte alta, per andare a dormire. Ma una sera egli venne con un pretesto a fare un po' di compagnia al suo principale. --Dio santo! che occhio di sole!--esclamò egli dopo aver guardato verso il balcone della casa vicina. --Ecco un bel modello per la Santa Lucia---. Per intendere la frase di Tuccio, vi bisognerà sapere che Spinello aveva avuto alcuni giorni prima la commissione d'una tavola a tempera per l'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi. Spinello alzò gli occhi per guardare lassù, dove guardava Tuccio di Credi, ma non rispose nulla al compagno. --Che, forse vi pare ch'io non abbia ragione? --ripigliò Tuccio di Credi. --A me sembra bellissima. Una vera trovata, per un pittore come voi, che fa, a detta universale, i bei visi di Madonne e di Sante. O forse non l'avevate ancora osservata? --No; --rispose asciuttamente Spinello. --Osservatela, maestro, osservatela. Proprio adesso che guarda in aria. L'occhio ha una grande espressione, mi pare. --Sì; --disse Spinello per farla finita con le esortazioni di Tuccio. Quell'altro si fermò lì, che forse aveva parlato per una prima volta già troppo. E poco stante, detto al compagno quel che aveva da dirgli, se ne andò a fare la sua solita passeggiata. Spinello rimase sulla terrazza, ma senza rivolgere più oltre lo sguardo alla sua bella vicina. Pure negli occhi doveva essergliene rimasto abbastanza. E quando ebbe a fare il bozzetto della Santa Lucia per la chiesa de' Bardi, senza volerlo gittò sulla carta qualche cosa che somigliava abbastanza al tipo della fanciulla. Quando finalmente la tavola fu esposta all'adorazione dei fedeli, si trovò, nel quartiere che Santa Lucia somigliava tutta a monna Ghita dei Bastianelli la figliuola dell'orafo, che abitava per l'appunto nel sobborgo Santo Jacopo. S'intende che le donnicciuole non erano giunte di per sè a quella conclusione, e che la loro perspicacia era stata aiutata da qualcheduno. Tuccio di Credi, per esempio, passava le mezze giornate davanti all'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi. --Che vi pare, monna Tessa? Non si direbbe die il pittore ha preso a modello la figlia dell'orafo, che sta qui nel Borgo, nelle case dei Nucci? --O madonna delle poerine! Ma sicuro, è tutta lei. Vuol essere superba, la Ghita, quando saprà che l'han messa sull'altare, a far la figura di Santa Lucia! --Eh, bisogna pur dire che la ci ha un visino di santa. È un bel tocco di ragazza, e se non fosse zoppina a quel modo! --Zoppa, voi dite? Non mi par mica! È vero che cammina un po' stenta. --E che credete? che sia per le scarpe? È zoppina, vi dico. Ma in fondo, è un difettuccio da nulla, e quando è ferma non ci si vede neanche. Questi ed altri erano i discorsi delle borghinelle di Borgo Santo Jacopo, poste in sull'orma da Tuccio di Credi. E voi già immaginate, o lettori, che la cosa giunse all'orecchio di monna Ghita. Io, in verità, non potrei starvene mallevadore; ma credo tuttavia lo si possa ammettere come molto probabile. E non mi stupirebbe se venisse in chiaro che la fanciulla del Bastianelli era andata anche lei, zoppicando un tantino in Santa Lucia de' Bardi, per vedere quell'immagine, in cui tutti dicevano di riconoscere il suo grazioso visino. Una cosa io posso dirvi di certa scienza, ed è questa: che Spinello, non sapendo nulla di tante chiacchiere fatte sopra la sua tavola passava sempre le sue serate sotto gli archi della terrazza, donde intravvedeva la fanciulla sempre seduta accanto al balcone e intenta a lavorare di cucito. Uno di quei giorni, entrando sulla terrazza, Spinello non vide lassù le altre donne. Forse era giunto più tardi del solito, e quelle avevano già levati i pannilini dal sole. O forse non era giorno di bucato. Insomma, tutto ciò importa poco al racconto ed io l'ho accennato solamente per dirvi che lassù egli non vide quella volta che la fanciulla, e non ebbe altro saluto che il suo. --Poverina!--pensa egli, mentre si affacciava al parapetto della terrazza. --Ella non fa che lavorare da mattina a sera. Già, lavoriamo tutti, a questo mondo. E perchè, poi? Per morire. Vi fo grazia del soliloquio, che avviato su quel tono, andò molto lungo. Quando ebbe finito di filosofare, alzò gli occhi, sempre a caso, come soleva tanto per muovere il capo, e intravvide la fanciulla del balcone. Gli parve da un lieve motto della testa, che ella avesse finito allora di guardarlo. Ma non badò più che tanto a quel segno di curiosità femminile. Ormai ci aveva presa la piega, e non doveva insospettirsi per una guardata innocente. Ma il giorno dopo, mentre stava per mettersi a tavola, Tuccio di Credi gli disse: --Sapete, maestro? L'hanno riconosciuta. --Chi? --La vicina, nella figura di Santa Lucia. Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole. --Che novità è questa? --esclamò. --Io non so che cosa si sia potalo riconoscere.... --Ma sì, vi dico, il popolino del Borgo ha riconosciuta la figlia dell'orafo. Perchè dovete sapere che quella ragazza del balcone qui presso, è la figlia d'un orafo, che lavora in una bottega del Ponte Vecchio. Ho udito io con questi orecchi, ho udito le donnicciuole che, dopo aver guardata la vostra bella tavola, dicevano; to', è monna Ghita dei Bastianelli. E infatti.... --Infatti,--interruppe Spinello,--io non ho mai pensato di fare il ritratto alla nostra vicina. --Sarà; --disse Tuccio chinando la testa. --È, vi dico, è. --Sia pure come voi dite, maestro. Ma a me, ve lo confesso, pareva davvero un ritratto. E mi figuravo anche come fosse andata la cosa. --Sentiamo quest'altra. --Sicuro! Rammentate quel che v'ho detto, forse un mese fa, vedendo dalla terrazza la fanciulla dei Bastianelli? Sarebbe un modello eccellente per la Santa Lucia. --Rammento benissimo il discorso,--rispose Spinello,--ma io allora non ci ho pensato più che tanto. --Lo capisco,--ripigliò Tuccio di Credi. --Ma bisogna dire che la cosa vi sia rimasta impressa nell'animo, come accada qualche volta senza badarci e che perciò, disegnando la Santa Lucia, vi siano venuti inavvertitamente i contorni della nostra bella vicina. --Sarà così; --disse Spinello che non amava disputare. --Del resto,--continuò Tuccio di Credi,--son casi che si danno. E noi possiamo prender questo come un augurio. --Un augurio! Di che? --Di matrimonio, perbacco!--osò rispondere Tuccio di Credi. --Via, non mi fate quella brutta cera. Non ho mica parlato del diavolo! I Bastianelli son brava gente, stimati per tutto il Borgo, e di monna Ghita si parla assai bene; perfino dalle donne, che è tutto dire! Voi siete solo, maestro. Io non potrò mica esser qui sempre, a tenervi compagnia! --Povero Tuccio!--mormorò Spinello. --Io debbo esservi grato di tante cure amorevoli. Cure inutili, del resto; --soggiunse egli, sospirando. --A che serve la vita? --Serve ai fini di Domineddio, e vi par poco? Fino a tanto che egli ci tiene quaggiù, bisogna starci. Non ricordate quel che dice messer Dardano quando gli fate dei discorsi come questo? Il gentile uomo vi ama assai. Anche ieri me lo diceva:--Bisognerebbe che Spinello togliesse moglie. --Ah!--gridò Spinello. --E voi? --Io.... Scusate, maestro. Io gli ho raccontato di questo ritratto, che tale è parso a tutti, come a me. Spinello si morse le labbra e diede una guardataccia all'imprudente compagno. --Questo non dovevate far voi!--esclamò. --Mettere in piazza una onesta fanciulla! --Oh, per questo, non ci vedo alcun male; --rispose Tuccio di Credi, appoggiando la frase con un'alzata di spalle. --Ella stessa, rimanendo ogni giorno in vista, presso al balcone.... --O perchè dovrebbe allontanarsene, se è in casa sua? --disse Spinello. --E non credete che possa starci per consuetudine e senza badare a me, come ci sto io, sulla terrazza, e senza occuparmi di lei? --Potrebb'essere così, come voi dite, se non fosse altrimenti; --rispose Tuccio di Credi. --Il fatto è questo, che la fanciulla vi ha osservato e pensa a voi di continuo. --Come sapete voi ciò? --Eh, Dio buono, nel modo più naturale del mondo. Sapete pure! Le ragazze, quando ci hanno un segreto di questa fatta, provano subito il desiderio di confidarlo a qualcheduno. Mettete dunque che monna Ghita ne abbia parlato ad una sua parente; che questa parente conosca me, sapendo per giunta che io vivo insieme con voi, e che essa sia venuta in gran segretezza a darmene un cenno con la speranza che io spenda una parola presso di voi, come faccio per l'appunto ora. --Spinello rimase un po' sconcertato da quelle notizie dell'amico, che tanto s'accordavano con le sue medesime osservazioni. V'ho narrato poc'anzi com'egli si fosse avveduto di qualche sguardo furtivo della sua bella vicina. Ma egli lo aveva attribuito a mera curiosità, e non si era fermato a vederci altro di più grave. --Ve ne avrei toccato prima d'ora,--soggiunse Tuccio di Credi --ma me ne sono astenuto, perchè volevo consigliarmi con messer Dardano Acciaiuoli. --E vi siete consigliato! --Certamente. Messer Dardano è un uomo di gran giudizio e pieno di benevolenza per voi. Ora, anch'egli vedrebbe assai volentieri le vostre nozze. Spinello fremeva dentro di sè dalla stizza. Gli cuoceva che si occupassero tutti della sua felicità, come la chiamavano mentre egli non consigliava niente a nessuno e ai casi suoi intendeva di provvedere da sè. Ma si trattenne dal manifestare ciò che gli bolliva nel cuore per non dir cosa la quale potesse far contro alla gratitudine che egli sentiva per Dardano Acciaiuoli e all'amicizia che ad onta di quella seccatura, egli sentiva di dover professare a Tuccio di Credi. Questi, frattanto, veduto che l'amico si richiudeva nel suo guscio, non pensò più che a mangiare. E finito il pasto, infilò l'uscio senz'altro. Quella sera, Spinello, già arrivato sul limitare della terrazza, mutò prontamente opinione e uscì di casa a sua volta per andare a diporto lungo l'Arno, dove la riva, era più deserta, di là dalle case de' Bardi. Anche lui non tornò che a notte alta, per andarsene a letto. E la mattina seguente si recò in Santa Croce, dova lavorava in quel tempo e a Tuccio non disse parola che alludesse al discorso del giorno innanzi, nè Tuccio a lui. Venne l'ora del pranzo, e si parlò poco, di cose da nulla; indi Tuccio se ne andò pei fatti suoi, e Spinello, rimasto solo, uscì da capo, per recarsi a diporto lung'Arno. Il cangiamento non era piacevole. La sua triste e cara consuetudine era interrotta. Spinello non poteva più esser solo, poichè un uomo che passeggia è sempre esposto ad imbattersi in qualcheduno. Inoltre, vedeva il suo fiume, i cui fiotti lievemente increspati si seguivano lentamente; ma non era più lo spettacolo della terrazza, donde egli vedova lo acque limacciose illuminarsi di qualche riflesso cristallino mentre gorgogliavano intorno alle pile del suo Ponte Vecchio. Uno di que' giorni, capitò una visita inaspettata nel quartierino di Spinello Spinelli. Era Parri della Quercia, giunto allora da Arezzo. Fu accolto, come potete immaginarvi, a braccia aperte. Alla vista dell'amico che gli ricordava i suoi giorni più lieti, Spinello pianse come un bambino. Era un pezzo che non piangeva, e quelle lagrime lo sollevarono un poco. Parri della Quercia era venuto a bella posta da Arezzo per dare al suo compagno d'arte una lieta notizia. Prendeva moglie, e la gioia domestica di cui voleva far parte a Spinello colorava alquanto le sue guance scarne su cui si leggeva il destino del giovine e modesto pittore. --Ci avete ben pensato, Parri? --chiese allora Spinello. --Ci ho pensato; --rispose Parri, con l'usata placidezza. --Appunto perchè ci ho pensato, fo conto di affrettare le nozze. Son condannato a morire di mal sottile; lo so, ma che volete? Con questi mali si campa qualche volta più a lungo di molti sani. --Speriamo che il vostro male non sia così grave come dite; --replicò Spinello. --Ma se lo fossa, Parri, vorreste voi condannare una povera donna a vivere con voi, per restar vedova anzi tempo? ---Quando vi dico che ci ho pensato!--disse di rimando quell'altro. --Sentite qua. La mia fidanzata è una ragazza povera, non bella, nè felice. La tolgo da una casa, dove i suoi non l'amano come dovrebbero, e dove la vita le è divenuta un inferno. Come vedete, fo anche un'opera buona. Ella ha poi un cuor d'oro; mi terrà compagnia, assisterà i miei ultimi giorni e li renderà meno dolorosi. Infine, erediterà quei pochi ch'io vo guadagnando dalle opere mie. Non sarà una gran cosa, perchè la mia arte è meschina; ma per lei sarà sempre la ricchezza. --Ottimo Parri!--esclamò Spinello, intenerito. --Speriamo che la nuova vita vi giovi, e le miti gioie domestiche vi restituiscano a sanità. --Eh, tutto può darsi. Quantunque io non lo speri, voi potete immaginarvi che lo desidero. E voi, Spinello, non risanerete delle vostre malinconie? Non prendete moglie anche voi? A quelle parole, buttate là a caso, Spinello rizzò prontamente la testa. --Avete parlato con Tuccio? --gli chiese, fissandolo in volto. --Mio Dio, sì; --rispose Parri, che non sapeva mentire. --Che noia!--gridò Spinello, sbuffando. --Tuccio vi ama; --osservò placidamente quell'altro. --Lo so, e m'è uggioso questo amore, che vuole ad ogni costo impicciarsi nei fatti miei. Mi lascino alle mie tristezze. Parri, io ci ho i morti nell'anima; come volete che pensi alle creature vive? --Ecco il male; --ripigliò Parri. --Io non credo che ciò vi consiglino i morti, sibbene di andare per la via retta e di avere un po' di pazienza. --Ne ho. --Ma per uccidervi lentamente. E questo è un grave peccato innanzi a Dio. Così amate i morti, Spinello? E vorrete voi mettere sull'anima di quella poveretta la rovina del vostro ingegno la morte vostra, la disperazione del vostro povero padre? Era la prima volta, dopo un anno, che si accennava così direttamente a madonna Fiordalisa, in presenza di Spinello Spinelli. E il modo era ingegnoso, come ispirava l'affetto al mite animo di Parri della Quercia. Spinello rimase alquanto sconcertato dalla novità dell'argomento. Un teologo, dugent'anni più tardi, ne avrebbe fatto un caso di coscienza sicuro di vincere con esso la riluttanza di un credente come Spinello Spinelli più che allora non isperasse di vincerla quel bravo giovine d'un Parri. E certamente non poteva sperarlo, poichè Spinello non gli aveva risposto più nulla. Era la sua consuetudine, quando un discorso non gli andava a' versi, di chiudersi in sè medesimo alla maniera dei grandi, e di lasciarvi lì, a mezzo della vostra perorazione. Parri, come potete immaginarvi, fu trattenuto a desinare. La casa di Spinello Spinelli doveva essere la sua, per tutto il tempo che egli contava di rimanere a Firenze. Ma dopo il desinare, Tuccio di Credi lo tirò in disparte e gli disse: --Lasciamo solo il maestro; questa è l'ora in cui egli si raccoglie un tantino, per meditare le sue composizioni. --Che gli fanno tanto onore!--esclamò Parri, con accento di profonda convinzione. --In Arezzo si parla sempre de' suoi trionfi, e tutti se ne rallegrano di cuore. Suo padre, poi, ne è veramente orgoglioso. Povero messer Luca! Come sarebbe contento se voi poteste mandargli una buona volta l'annunzio che suo figlio ha cacciate dal capo le sue malinconie!--. Spinello udiva il dialogo dei due compagni d'arte. Alle ultime parole di Parri della Quercia si volse in soprassalto, e gli chiese: --È mio padre che vi ha incaricato di parlarmi in tal guisa? --Sì; --rispose Parri volgendosi a lui; --ma lo ha fatto con una frase più calda. Morrei contento, mi disse, morrei proprio contento, se Spinello mi desse prova d'aver risanato lo spirito. --Povero padre!--esclamò Spinello, sospirando. --Poterlo!--. E congedati gli amici, andò verso la terrazza, dove lo tirava la vecchia consuetudine. Ma, come fu giunto sul limitare, tornò indietro. Avrebbe voluto contentar tutti, ma in verità non se ne sentiva la forza. Passarono così altri due giorni, senza che si tornasse su quel triste argomento. Spinello era a lavorare in Santa Croce, quando gli fu annunziata la visita di messer Dardano Acciaiuoli. La cosa non parve strana a Spinello, poichè messer Dardano era stato il suo primo protettore in Firenze, e rimaneva il suo migliore amico. Spesse volte il vecchio gentiluomo andava a cercarlo e stava qualche ora a vederlo dipingere in questa o in quella delle chiese che Spinello decorava de' suoi mirabili affreschi. Quella volta, salendo sul ponte, messer Dardano gli disse, incominciando: --Maestrino, ho a farvi un lungo discorso. Non vi spaventerete mica? Spinello indovinò subito dove messar Dardano volesse andare a battere. Ma ci voleva pazienza; bisognava ascoltarlo. --Sedete, messere; --gli rispose, additandogli uno sgabello. --Il luogo è forse incomodo, per una lunga conversazione; ma tal sia, come voi vi siete degnato di sceglierlo. --Oh, si sta benissimo qui; --disse l'Acciaiuoli. --Sedete anche voi. Spinello voltò dalla parte di messer Dardano il suo trèspolo e si assise sul gradino più basso nell'atteggiamento del minore che ascolta il maggiore. Messer Bardano incominciò: --Sapete se vi amo, Spinello!... --Oh, messere! Me ne avete dato tante prove!--rispose il giovine pittore. --Senza il vostro aiuto, che sarei? Mi conoscerebbero, forse, a Firenze? --Non parliamo di ciò; --disse il vecchio gentiluomo, dandovi sulla voce. --È debito d'un cavaliere che ami la patria, promuovere con ogni sforzo tutto ciò che le torni ad onore. E in questo io sono ancora il vostro debitore. Spinello s'inchinò, arrossendo. --Volevo parlarvi in quella vece dell'amicizia che ho per voi --continuò messer Dardano,--che vorrei vi fosse nota in tutta la sua profondità. Vi amo come un figlio, maestrino mio, e vorrei vedervi felice. --Felice!--mormorò Spinello. --È forse possibile? --Se lo vorrete, sì certamente. --Risuscitate i morti, messere? --Ahimè, troppo mi domandate. Un solo, al mondo, ha potuto far ciò, e quell'uno non era un uomo; --replicò messer Dardano. --Ma quell'uno sopportò molte miserie e bevve il calice delle amarezze per noi insegnandoci in questa guisa a patire, a vivere fortemente in mezzo alle prove più dolorose. Siete voi certo, Spinello, di fare il debito vostro chiudendovi in questa cupa tristezza! E siete voi certo di piacere a quell'anima santa che avete perduta? Credete voi che lassù non si dolgano di vedervi cagionare tanto rammarico al vostro vecchio padre? Pensate com'egli sarebbe consolato se vi sapesse più lieto! Me lo ha confessato ieri un vostro amico Parri della Quercia, che fu condotto a casa mia da Tuccio di Credi. Un altro che vi ama. Spinello! E voi vedete che io non vi faccio misteri; vengo subito a mezza spada con voi. Orbene, proseguiamo a parlarci schiettamente; vostro padre vuole da voi questa consolazione, l'ultima che potrete dargli, da quel buon figlio che siete. Morrà triste, se non saprà che il vostro spirito ha ritrovata la pace. --Messere,--balbettò Spinello, confuso,--vorrei.... Lo sa il cielo, se vorrei!... --Vogliate dunque; dipende da voi; --ripigliò messer Dardano. --Voi dovete ammogliarvi. Una compagna vi è necessaria. Non credete a ciò che sentenziano taluni, che l'artista ha da viver solo, perchè l'arte non vuole rivali. Chi immagina e crea, deve trovare in casa la pace allegra, che ritempra le forze, e il viso sorridente di qualcheduno che l'ama. Si narra d'un gigante, che combattè con Ercole, e che rinfrescava il vigore delle membra, quante volte toccava coi piedi la terra. La terra, per l'artista è la sua famiglia. Fatevi una famiglia, Spinello. E poichè ho udito d'una buona fanciulla che vi ama.... Suvvia, perchè non la sposereste? --Messere,--disse allora Spinello,--per far ciò che voi dite, bisogna amare. Ed io non amo. --Pazienza! Cerchiamone un'altra che vi piaccia di più. Quantunque, monna Ghita, che io ho veduta l'altro dì.... --Come? --gridò Spinello. --Anche questo avete fatto? Messer Dardano sorrise, come sa sorridere un uomo accorto, quando altri s'avvede di qualche sua bella trovata. --Sicuramente; --diss'egli. --Avevo udito di questa ragazza vostra vicina di casa, ed ho voluto vederla. Domenica mattina, per l'appunto, il nostro Tuccio di Credi è venuto a prendermi a casa mia per accompagnarmi agli uffizi divini in Santa Lucia dei Bardi. Monna Ghita ha un'aria modesta e buona che innamora. E certamente se tutta la persona fosse così bella come il viso.... Ma già, non si nasce perfetti, a questo mondo. --Ah!--notò Spinello, incominciando a respirare. --Ci avete trovato qualche difetto? --Una cosa da nulla, in verità, e quasi non metterebbe conto parlarne,--rispose messer Dardano. --Ma infine, se questo può essere un ostacolo per voi, ve lo torno a dire, cerchiamone un'altra che vi piaccia di più. --No, no; --disse Spinello. --Se io volessi pure risolvermi al gran passo, credetelo, io non andrei a cercare la perfezione. Tutt'altro! Mi parrebbe un'offesa alla, memoria di quella poveretta; --soggiunse egli rabbrividendo istintivamente. --Voi lo avrete saputo da Tuccio, o da altri, messer Dardano mio veneratissimo; Fiordalisa era un miracolo di bellezza. Iddio non ha voluto che tanto splendore privilegiasse la terra, e l'ha ripreso con sè, per ornamento del suo trono. Ma io non ne cercherei altra, che valesse altrettanto quand'anche sapessi di trovarla al mondo: nè vorrei cercarne una che agli occhi altrui potesse parere scelta da me per le grazie della persona. Su ciò mi troverete saldo, messere; nè essere, nè parere, anco lontanamente, infedele a quell'immagine di celestiale bellezza che la morte ha potuto rapirmi, ma che non potrà farmi dimenticare più mai. --Orbene, eccovi nel caso; --replicò l'Acciaiuoli. Monna Ghita non ha --di veramente gentile che il viso. Alla sua persona mancano affatto --quei contorni delicati che hanno, per esempio le vostre Madonne, e --che certamente ebbe la vostra povera morta. La figlia del --Bastianelli cammina male, per giunta, ed anzi la dicono un po' --zoppa. Chi potrà dire che voi vi siate invaghito di lei, per le --grazie della persona? Diranno che dovevate farvi una famiglia, --perchè questo è l'obbligo d'ogni uomo per bene, d'ogni artista che --voglia lavorare da senno. E poi, ella vi ama, mio bel maestrino, ed --anche questo va considerato. La sua figura, che fu ritratta da voi --nella Santa Lucia.... --Un caso!--interruppe Spinello. --Un mero caso, di cui non so neanch'io rendermi ragione. Tuccio di Credi ve lo avrà detto, che io.... --Sì, sì, m'ha detto ogni cosa, ed io ho capito benissimo come sia andata questa faccenda. Infine, un pittore ha da prenderli in qualche luogo, i suoi tipi. Non ci mancherebbe altro che l'artista dovesse reputarsi innamorato di tutte le figure che ha da ritrarre per dar varietà alle sue opere! Una cosa rimane, che il viso di monna Ghita ha una grande espressione, ed è l'indizio di una bell'anima. Pensateci, Spinello, e poi mi direte che cosa avrete deliberato di fare. Ma badate, maestrino, non dovete rattristarmi, dovete dirmi di sì. Spinello non rispose. E in verità non aveva da risponder nulla, perchè messer Dardano gli dava tempo a pensare risparmiandogli il rimorso di un no troppo reciso e pronto, che sarebbe parso un atto di scortesia verso quell'uomo onorando. Pensò, difatti, quando fu solo, pensò lungamente a tutte le cose che gli aveva detto il vecchio gentiluomo ed anche ai discorsi di Parri, come a quelli di Tuccio. Benedetto chiacchierone, quel Tuccio! Era lui, proprio lui che aveva destato quel vespaio, tirandogli addosso tante esortazioni ad un tempo. Spinello, per altro, non poteva lagnarsene troppo. Il suo compagno d'arte non aveva peccato che per eccesso di zelo. Così grande era il tesoro dell'amicizia, sotto quella ruvida scorza d'uomo. Monna Ghita! Dunque egli, per essere andato ad abitare in Borgo Santo Jacopo, doveva acconciarsi a prender moglie? Ma già, fosse andato a Por Santa Maria, a porta Pinti, a Santa Croce, in Ognissanti, sarebbe stato lo stesso. Quando gli amici hanno stabilito di darvi moglie, le donne non mancano e se ne trova una ad ogni uscio. Manco male la figliuola dell'orafo, poichè messer Dardano ci aveva trovato un grosso difetto. Era zoppa, e tozzotta per giunta. Poverina! Non lo avrebbe trovato facilmente, un marito. E gli divenne cara, quella povera figliuola, già condannata nell'animo suo a rimanersene in casa gli divenne cara per quel tanto di ambizioncelle e di vanità a cui ella avrebbe dovuto rinunziare. Infatti chi nol sa? La donna, destinata a risplendere per la bellezza, e ad essere dal più al meno una meraviglia per qualcheduno scade nella propria estimazione, quando le manchi questa piccola speranza, in cui è riposta ogni sua contentezza. Quel giorno Spinello si arrischiò a tornare sulla terrazza, ove da una settimana non aveva più posto piede. Monna Ghita non si vedeva al balcone, ed egli si trovò meno impacciato. La corrente del fiume scendeva gorgogliando di sotto gli archi del Ponte Vecchio, ed egli stette ad osservar la corrente. --Così la vita; --pensò tornando al monologo; --poi si finisce nel gran mare dell'essere. Bella cosa, il finire, non sentir più nulla delle usate molestie, e ricongiungersi a ciò che s'è avuto di più caro nel mondo!--. La mattina seguente, Parri della Quercia faceva ritorno ad Arezzo. --Che dirò a vostro padre? --chiese egli all'amico. --A mio padre? ...--balbettò Spinello. --Ditegli.... E trasse, così dicendo, un sospiro. Poi, facendo uno sforzo, riprese: --Ditegli che lo contenterò. --Ah!--grido Tuccio di Credi. --Davvero? --Sì,--mormorò Spinello. --se la vicina mi vorrà, io sono disposto. Vi contenterò tutti, non dubitate. Gli occhi di Tuccio sfavillarono d'allegrezza. Quel bravo Tuccio di Credi! Amava tanto Spinello! IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO DECIMO. L'anno era trascorso dacchè madonna Fiordalisa era morta per lo sventurato Spinello. Ed egli, il fedele, l'inconsolabile amante, circuito, spronato, incalzato oppresso dalle esortazioni di tutti, dava tregua al lutto del suo cuore, per impalmare un'altra donna. Così finiscono, direte, così finiscono gli eroi da romanzo! Ma, di grazia umani lettori e vorrei soggiungere umane lettrici, sentite un pochino le ragioni del narratore. Si grida tanto alla debolezza dei romanzieri, che si son fitti in capo di presentare al pubblico dei tipi perfetti, soprannaturali impossibili! E i romanzieri, che sono uomini veri, cioè a dire imperfetti la parte loro si seccano di questa chiacchiera, oramai troppo ripetuta. Ah, volete del vero? Eccone. Voi pretendete, osservatori giudiziosi della natura, che il dolore non duri eterno nell'anima umana. L'esempio costante di ciò che vedete intorno a voi sembra dirvi che la gioventù della carne mortificata a lungo da un profondo rammarico, si ribella un bel giorno al suo tormentatore e ripiglia i suoi diritti? Ammettiamo che sia vero, e rifacciamo i nostri poveri eroi su questo grazioso esemplare. Noi dunque dicevamo.... No, non dicevamo nulla; o piuttosto, dicevamo che non è proprio così. Il senso morale si ribella anche lui, respinge queste superficialità dell'osservazione quotidiana ed anche in un atto di debolezza vuol vedere le ragioni di un grande sacrifizio. Andate coll'indagine minuta e paziente andate in fondo a queste apparenti infedeltà che sono portate dai casi e consigliate dagli obblighi della vita e troverete ancora il dolore, più profondo e più grave che mai, poichè i contrasti degli affetti lo avranno mutato in rimorso. Lo abbiamo tutti, non dubitate, lo abbiamo tutti, un alto ideale nell'anima. Lo si nega da molti, a cui pesa di nutrire un ospite così ragguardevole, e di apparire poco padroni in casa propria. Ma la coscienza lo svela a tutti e col testimonio della coscienza non c'è negazione che tenga. Quando la commedia del giorno è finita e l'attore si trova solo nel suo camerino dove non ha più da ingannare nessuno, spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte incominciando da quei mustacchi neri e arroncigliati che gli davano un'aria di gradasso o da quelle fedine bionde, che lo facevano parere un inglese annoiato. Quando tacciano intorno a voi le voci del mondo ascoltate la voce arcana che è dentro di voi e che vi dice: Così devi essere, non come ti sei dato a vedere. Nobiltà, grandezza, culto della virtù, non sono vuote parole. Perchè vuoi mostrarti spregiatore delle cose invisibili solo perchè non si riflettono nello specchio che ti rappresenta la tua immagine arcigna? E chi credi tu d'ingannare, con questa tua scettica asseveranza? Chi ti dice che tutto ciò che fu, sia morto davvero e per sempre? Chi ti assicura che gli occhi vigili, di là dalla tomba, non guardino ancora con tristezza o pietà, ciò che tu fai di malvagio o di sciocco? Spinello Spinelli vedeva la propria condizione e pensava con raccapriccio che avrebbe dovuto mentire davanti ad una povera fanciulla un affetto che non sentiva nel cuore. Ma gli soccorreva in quel punto l'esempio di Parri della Quercia. Già condannato ad una fine immatura, non impalmava egli una ragazza col nobile proposito di liberarla dalle strette della miseria e dai mali trattamenti della famiglia? E Spinello, dal canto suo, condannato al lutto eterno delle sue morte speranze non avrebbe assicurato a monna Ghita dei Bastianelli uno stato di gran lunga superiore a ciò che ella poteva ripromettersi? Perchè, infine, egli era giunto in breve ora all'eccellenza dell'arte e ne raccoglieva i frutti ogni giorno. La sua medesima tristezza, appartandolo dal mondo, gli recava il benefizio inestimabile di una febbrile operosità. La ricchezza si faceva incontro a Spinello, più che egli non andasse a cercarla; e quella ricchezza egli avrebbe data a monna Ghita, in compenso di un amore che non era in poter suo di offerirle. E poi, che cosa doveva ella sapere delle cose d'amore, quella vergine creatura, vissuta sempre rinchiusa tra le pareti domestiche? Così pensava egli, ingannandosi; ma in quella stessa guisa che si ingannano tutti, credendo che amore sia una scuola, mentre esso è una rivelazione. Una donna, anche più facilmente e meglio dell'uomo, si inizia all'amore da sè, Non ne ha imparati i segreti; eppure ella sente subito, appena il suo cuore abbia incominciato a dare i battiti più frequenti dell'usato ella si addestra a discernere l'amore vero dal falso, l'accento della passione da quello della tenerezza e della pietà. Ma infine, ve l'ho detto, Spinello s'ingannava come tanti e tanti altri e poteva credere che quella innocente fanciulla non gli avrebbe saputo chiedere più di quello che egli poteva darle in ricambio. E all'ombra di Fiordalisa, che gli stava sempre negli occhi, mostrava gli amici i protettori, messer Dardano, suo padre, tutti collegati nell'opera di volerlo ammogliato. E le soggiungeva, quasi a finire di persuaderla: vedete, la donna che io ho non già trascelta fra mille, ma accettata dalle mani del caso, è una povera creatura a cui mancano le grazie della persona, e nessuno potrà credere che il mio cuore ancor pieno di voi, si sia infiammato per una donna così poco paragonabile a voi. In questo modo e con questi ragionamenti, Spinello Spinelli si acconciò al nuovo proposito. Messer Luca, a mala pena ne ebbe il felicissimo annunzio, si partì da Arezzo, per venire a Firenze. Gli antichi odii partigiani che lo avevano cacciato dall'ombra del suo bel San Giovanni erano da gran tempo sopiti. Riabbracciò il suo figliuolo e gli parve di vederlo tornato da morte a vita; nè si dolse, nel suo cuore di padre, aperto a tutte le ammirazioni come a tutte le tenerezze di dover mandare il rispetto di costa all'amore, trovando Spinello così grande, per le sue opere, nella estimazione di tutti. --Figliuol mio,--gli dicea, non sapendo saziarsi mai di guardarlo e di baciarlo sul viso,--sei tu? proprio tu? il dipintore famoso, che contende la palma ai migliori della scuola di Giotto? E sono io tuo padre? Dopo una così lunga notte di amaro sconforto, Spinello Spinelli ebbe i primi sorrisi di gioia vedendo l'allegrezza di quel povero vecchio, che per lui, per suo figlio tornato alla quiete dell'animo, cresciuto alla gloria dell'arte dimenticava perfino le ebbrezze del fuoruscito, che dopo tanti anni d'esilio rivede finalmente la patria. Messer Dardano Acciaiuoli accolse anche lui amorevolmente il padre del suo giovine amico e gli fece gran festa. Ambedue andarono dal Bastianelli che lavorava, come vi ho detto, in una botteguccia d'orafo sul Ponte Vecchio. Il bravo e modesto artefice cascò dalle nuvole udendo quella domanda di matrimonio fatta a sua figlia da un pittore famoso e recata a lui da un uomo così ragguardevole da uno dei maggiorenti di Firenze, qual era messer Dardano Acciaiuoli. Non accettò lì, su due piedi, perchè voleva interrogare sua figlia, ma in fondo in fondo perchè non credeva a' suoi medesimi orecchi. Non poteva darsi che quei due visitatori avessero preso un granchio e fossero andati da lui, scambio dì andare da un altro? --La mia figliuola, non fo per dire, è un'angiola; --rispose il Bastianelli, com'ebbe udita la domanda di messer Dardano. --Ma forse messer Spinello, di cui mi parlate, non l'ha vista bene. Agli occhi del mondo, che non conosce il suo cuore, la mia Ghita è una povera ragazza, senza garbo, come senza sostanze. Troppo le manca di ciò che può far piacere una donna, specie ai pittori, che s'innamorano di veduta anteponendo, com'è naturale, i pregi della persona a quelli del cuore. --Via, mastro Zanobi,--rispose l'Acciaiuoli, non fate così poca stima --del sangue vostro. Spinello conosce la vostra Ghita e ne è --innamorato morto. E poi l'ho veduta anch'io, che me ne intendo, per --antica esperienza; --soggiunse usando dei diritti che concede --l'età. --Non vi date dunque pensiero di certi nonnulla. Piuttosto --chiedete a lei che cosa pensi di questa proposta. Si sa, poichè col --marito ci ha da vivere lei, è anche giusto che sia interrogata la --sua volontà. --È giusto, sicuro, è giusto; --disse il Bastianelli, che non sapeva raccapezzarsi, tra il dubbio e l'allegrezza. Siamo dunque intesi; --ripigliò l'Acciaiuoli. --Chiedete l'avviso della vostra figliuola. Noi ripasseremo domani da voi. --No, messere, so il debito mio; --replicò undici Bastianelli facendo un inchino. --Passerò io alle vostre case, messere. Quel giorno mastro Zanobi chiuse bottega alle undici del mattino, quantunque non fosse giorno di festa. Ma era festa per lui, a bastava. Gli sapeva mill'anni di essere a casa, di avere interrogata sua figlia e di saperne l'intiero. Monna Crezia, che tale era il nome della moglie dell'orafo, fece le meraviglie, vedendo ritornare in casa a quell'ora insolita il marito. --Domine!--gridò ella, inarcando le ciglia. Che cos'è stato? Perchè --avete lasciata la bottega? --La bottega è la bottega e la casa è la casa; sentenziò mastro --Zanobi. --Dov'è la Ghita? --È di là, che lavora. Ma si può sapere che cosa abbiate, Zanobi! --Crezia, voi saprete ogni cosa a suo tempo. Venga la Ghita; ho bisogno di parlarle. Venne la Ghita. Una bella ragazza, a non guardare che la testa; capegli neri come l'ebano, occhi neri e pieni d'espressione; nobili e delicati i lineamenti, bianca la carnagione, e soave il sorriso che prendeva lume in giusta misura dalla bontà dell'animo e dalla bellezza della bocca. Peccato che il collo non fosse lungo abbastanza, ma in fine, era un collo bianco e tondeggiante, indizio di forte e serena maternità. La vita era un po' tozza, ma seguitava anch'essa il carattere e l'espressione del collo quasi preparando l'occhio a quella andatura impacciata che in parte lasciava indovinare e in parte nascondere il difetto già noto ai lettori. Un difetto da nulla, in verità, quello che aveva meritato a monna Ghita il soprannome di zoppina e si poteva dimenticarlo, quando essa non si muoveva; condonarlo, e trovarci anzi una certa grazia, quando ella si faceva innanzi, con quella sua andatura di persona stanca e svogliata. --Ghita,--incominciò gravemente mastro Zanobi,--dimmi la verità. Conosci tu un giovane, qui presso, che ti fa.... mi capisci? --Babbo, io non capisco; --rispose la Ghita. --Vo' dire che ti fa l'occhiolino. Capisci ora? La Ghita si fece rossa come una fravola montanina. --Padre mio...--balbettò ella, più confusa che mai. --Rispondi! Non voglio mica mangiarti. Qui presso alla nostra casa, abita forse un giovanotto, che tu vedi qualche volta? --Non so.... Io non conosco nessuno; --rispose la fanciulla. --Ce ne stanno due, qui presso, nella casa degli Ammannati. Si vedono qualche volta sulla terrazza, senza volerlo, stando quassù, presso al balcone. --Il loro nome! --Non lo so. Si dice che siano due pittori. Ma la mamma potrà saperlo meglio di me. Io non parlo con nessuno, lo sai. --Che c'è? che c'è? --entrò a dire monna Crezia. --Perchè domandate il nome dei vicini, Zanobi? --Perchè? Perchè uno di costoro ha chiesta la Ghita in moglie. Vi pare che io non abbia il diritto di domandarvi qualche ragguaglio? --Ah!--gridò monna Crezia. --Messer Spinello Spinelli? --Bene! Voi sapete già il nome? --ripigliò ironicamente, ma senza sdegno il marito. --E tu, Ghita, lo sapevi anche tu, non è vero? Ghita chinò la testa, arrossendo di bel nuovo. Voi capirete, lettori discreti, che, alla sua età e nella sua condizione di figlia al cospetto del babbo la fanciulla non poteva far altro. Mastro Zanobi seppe quel che voleva sapere, e rimase lì un tratto senza parole, guardando la moglie e la figlia con una cert'aria che voleva parere arcigna, e con una gran voglia in corpo di abbandonarsi alle più matte dimostrazioni di gioia. Maritare una figlia, levarsi di casa la zoppina, che vi pare? Non c'era da far le capriole? Il re David, uomo gravissimo pel suo tempo e per la sua dignità in Israele, ballò davanti all'Arca per molto meno. --Sicchè,--disse finalmente mastro Zanobi, conchiudendo ad alta voce un suo ragionamento mentale --non sarà neanche il caso di chiedervi se siete contente? Meglio così. Io, tanto e tanto, avrei risposto di si, anche senza il vostro consenso. Vi ho interrogate perchè la cosa mi pareva strana e ancora adesso non so capacitarmi in che modo sia nato questo innamoramento del pittore. --Oh, non stiate a credere che noi si sia fatto un passo per andargli incontro; --rispose prontamente monna Crezia. --Si vedevano qualche volta i due giovani sulla terrazza degli Ammannati nella casa qui presso dove sono venuti da qualche mese ad abitare. Uno di essi ci restava a lungo seduto, guardando in Arno, come se aspettasse una barca, che non veniva mai. L'ho capito un po' tardi, che barca aspettasse! Ma come indovinarlo subito, Dio buono se non guardava mai in alto, salvo una volta in principio, per salutarci, come s'usa tra buoni vicini? Bisogna proprio dire che ci abbia gli occhi sulla fronte, alla guisa delle chiocciole! --Abbreviate, Crezia!--disse mastro Zanobi. Quando incominciate a --parlar voi, benedetta donna! --Oh, vi contento subito. Un giorno, sarà forse due settimane fa, è venuta da noi monna Tessa, la cognata di vostro fratello, povero Meo che Iddio abbia in gloria l'anima sua, e m'ha detto che nel Borgo si faceva un gran parlare d'una tavola esposta in Santa Lucia de' Bardi. --Che importa a me di quella tavola? --Può importarvi perchè la faccia della Santa è il ritratto puro e pretto della vostra figliuola. --Che volete, Zanobi? La curiosità ci ha prese e siamo andate a vedere anche noi questa Santa Lucia. Monna Tessa aveva ragione; la Santa somigliava alla Ghita come... come... aiutatemi a dire! --Abbreviate, Crezia, abbreviate! Il paragone non serve a nulla. --Che uomo impaziente siete voi! Ci avete sempre vent'anni. Basta, sappiate che, dopo la faccenda del ritratto, monna Tessa, che conosce i due pittori, è venuta a dirmi dell'altro. I pittori le avevano chiesto di noi, chi fossimo, che cosa facessimo se la Ghita avesse già un fidanzato, ed altre scioccherie di questa fatta. --E non mi avevate avvertito di nulla? Brava la mia Crezia! --Madonna delle poerine! O che volevate che io venissi subito a confidarmene con voi! Monna Tessa me ne aveva parlato così in aria, senza assicurarmi nulla. Erano chiacchiere fatte tra noi donne, ed io credevo che non ci avessero neanche ombra di fondamento perchè dopo quel discorso avevo incominciato a fare un po' di guardia e non m'ero avveduta di nulla. Il giovanotto non veniva neanche più a sedersi sulla terrazza. Oh, per questo, non dubitate, dev'essere un uomo dabbene. --Meglio così; --sentenziò mastro Zanobi; --senza contare che è un artista di grido e che la domanda di matrimonio mi è stata fatta da suo padre venuto a bella posta d'Arezzo, e accompagnato alla mia bottega da uno dei più ragguardevoli cavalieri di Firenze. Non capisco come una sorte così grande sia toccata alla nostra casa. Ma già, dice il proverbio: fortuna e dormi. Siete contente voi altre? Io sono arcicontento. Preparatevi a ricevere il fidanzato, che un giorno o l'altro bisognerà pure aprirgli l'uscio di casa. E a due battenti, se lo accompagna messer Dardano Acciaiuoli. Voi, Crezia, mi direte poi che cosa gli bisogna alla nostra figliuola non siamo ricchi, ma grazie a Dio, tanto da non farla sfigurare lo avrà. Così ebbe fine il primo dialogo dei coniugi Bastianelli intorno al matrimonio di monna Ghita. La quale, poverina, ci perdette l'appetito, tanto era sconvolta dall'idea di quelle nozze che certamente l'avrebbero fatta invidiare da tutte le ragazze del vicinato. Mastro Zanobi temeva un pochino quantunque non lo lasciasse trapelare a nessuno, che il pittore, entrato una volta in casa non gli girasse nel manico, trovando, come suol dirsi, il vino troppo diverso da quello che prometteva l'insegna. Spinello venne, e fu proprio il caso di aprir l'uscio a due battenti poichè messer Dardano Acciaiuoli si era degnato di accompagnare il suo giovane amico. Per fidanzato gli parve un po' grave; ma forse era da attribuirlo alla timidità del carattere e alla confusione di un primo incontro. Infatti, come il ghiaccio fu rotto, Spinello Spinelli parve rasserenarsi a grado a grado e mezz'ora dopo non c'era in lui più traccia di musoneria. Comunque, egli l'aveva voluta; doveva pensarci lui. Mastro Zanobi andò bravamente all'ultimo esperimento. Bisognava far onore agli ospiti, ed egli mandò le sue donne a prendere nell'armadio una bottiglia di vin Santo. Monna Ghita dovette muoversi dalla sedia, su cui era rimasta a così dire inchiodata e andare attorno come avrebbe fatto Ebe nell'Olimpo, o Briseide nella tenda di Achille. Gli occhi del babbo seguirono la fanciulla che camminava più stenta del solito; indi si volsero a indagare il viso di Spinello Spinelli. Lo credereste? Il giovinetto non parve darsi per inteso del difetto; anzi, da quel momento, incominciò a mostrarsi più franco, e poco stante si alzava anche lui chiedendo licenza di aiutar la fanciulla in quell'umile ufficio di servitù familiare. E bisognava vederlo, con che garbo ci si adoperava. Forse un osservatore più diligente e più acuto avrebbe trovato che Spinello Spinelli mirava a dissimulare con quella mostra di operosità un sentimento di freddezza che poteva benissimo essersi impadronito di lui. Perchè gli uomini son fatti così, e si cavano volentieri d'impaccio fingendo una gran voglia d'esser utili che li dispensa dal rimanere estatici. La sollecitudine s'inventa lì per lì; l'estasi non si comanda. Essa, è come quel tal segreto degli artisti, che. A cui natura non lo volle dire Nol dirian mille Ateni e mille Rome. Per fortuna, mastro Zanobi non era un osservatore di quei tali e a lui la spigliata sollecitudine del fidanzato poteva e doveva parere tutt'altro. --Non siete scontento di noi? --gli chiese in un momento che potè averlo in disparte. --Siamo povera gente, messere, e ancora tutti confusi dal grande onore che ci fate. Spinello Spinelli si commosse a tanta semplicità di parole. --Che dite mai, padre mio? --esclamò. --Son io che debbo esser confuso di gratitudine. E che io lo sia davvero ve lo dimostra il non avere ancora saputo trovar l'occasione di dirvelo. Nel seno della vostra cara famiglia io troverò la pace che non ho potuto avere nella mia, da troppi anni disfatta. Mia madre è morta, quando io ero ancora bambino; mio padre, esule dalla sua Firenze e triste come tutti gli esuli, non ha potuto circondare di gioie domestiche la mia fanciullezza. Son venuto su triste come lui e lo sono rimasto, come vedete. Egli e messer Dardano potranno dirvi che questa è la mia indole. Ma io vi prego di credere una cosa, mastro Zanobi; la vostra figliuola non avrà mai a dolersi di me. Questo posso promettere, sulla mia fede d'onest'uomo. Mastro Zanobi, intenerito, strinse fra le sue braccia il futuro suo genero. --L'avete detto,--rispose,--l'avevo detto fin dal primo momento che vi ho veduto: ecco un giovine dabbene!--. Le nozze furono affrettate quanto più si potè, senza danno dei consueti apparecchi. C'era in tutti una gran furia di far presto. Furia del Bastianellì, a cui non parea vero di allogare la figliuola in quel modo; furia di messer Luca, che non vedeva l'ora di veder suo figlio sottratto ai pericoli dell'umor nero; furia di messer Dardano, che adempiva con coscienza a tutti i suoi uffici di protettore; finalmente e forse era da metter questa innanzi alle altre furia di Tuccio di Credi, il quale voleva riconquistare la sua libertà. Non già per abbandonare la bottega di Spinello Spinelli, che miglior principale di lui non avrebbe trovato in tutta Firenze; ma per liberarsi, diceva lui a messer Dardano, da quel faticoso mestiere di angelo custode, che messer Luca gli aveva appioppato. Monna Ghita accettava la sua sorte con una allegrezza raccolta e vorrei quasi dire concentrata, di cui ella stessa non misurava la profondità. Era sbalordita, oppressa, e la felicità si mostrava per la prima volta a lei sotto l'aspetto di una cosa inaudita. Perciò immaginate voi se monna Ghita avesse tempo o modo di studiar l'animo o il contegno di Spinello Spinelli. Era bello, famoso e aveva chiesto la sua mano. Che cosa avrebbe ella potuto cercare di più? Quel fidanzato era agli occhi di lei un essere soprannaturale. Il matrimonio, per espresso desiderio di messer Dardano Acciaiuoli si celebrò nella chiesa di San Niccolò, fatta edificare da lui e dipinta da Spinello Spinelli. Quelle Madonne, quei Santi e quelle glorie d'angioli, che coprivano le volte dovevano assistere alla cerimonia che consacrava la felicità del loro celebre autore. E non erano i soli, poichè quel giorno ci fu gran concorso in chiesa e le tribune erano tutte piene di ragguardevoli cittadini e di donne gentili che la fama del giovine pittore chiamava allo spettacolo della sua fine miseranda. Non parlo per celia. Il matrimonio di un artista è sempre un fatto luttuoso, un evento lagrimevole, come a dire un suicidio nella mente dei più. Monna Ghita entrò in chiesa, vestita di bianco, secondo il costume delle spose. Il suo bel volto, per verità, rosseggiava un po' troppo a cagione dello sforzo che ella faceva per camminare ritta e nascondere la lieve imperfezione del piede; ma quelle fiamme si potevano credere accese dalla verecondia, e la cosa appariva naturalissima. Spinello, per contro, era contegnoso, impacciato, quasi triste; ma quell'aria, che s'accordava così poco con la felicità del momento, poteva essere attribuita ad un pochettino di confusione. Già si sa, un uomo, con tutta la sua pratica del mondo non può mica andar franco in una congiuntura così difficile, che gli capita per la prima volta in sua vita. Quando giunse il momento di profferire il monosillabo che lo avrebbe legato per sempre Spinello ebbe una stretta al cuore e rimase un istante perplesso. Intravvide, quasi in nube, l'immagine di Fiordalisa, e chiuse gli occhi come se da quel moto di riluttanza infantile dovesse venirgli la forza di compiere il suo sacrifizio. Ma fu invece la paura che lo vinse; quel momento di esitazione gli era parso un secolo; ed egli si affrettò a rispondere un sì più vivo e più sonoro, che forse non avrebbe fatto in una diversa condizione di spirito. E più sonoro e più vivo glielo fece sembrare il rombo che sentiva negli orecchi, per effetto della commozione del sangue. Era inganno dei sensi, o realtà? Gli parve che a quel sì rispondesse un grido dall'alto, un grido acuto e breve, come di persona colpita da un improvviso stupore. --Ah!--pensò egli, sbigottito. --Non è questa la mia dolce Fiordalisa, che mi rimprovera di averla dimenticata? Ma proprio allora gli si fecero intorno congiunti ed amici, per congratularsi con lui e con la sua gentile compagna; e la confusione di quel momento e l'obbligo di rispondere a tante cortesie, soverchiarono in lui lo smarrimento dell'animo. Poco stante, egli esciva dalla chiesa, dando il braccio alla sposa. Io veramente non saprei dirvi quale del due avesse maggior bisogno di essere sorretto dall'altro. Tuccio di Credi presentò alla sposa un mazzolino di fiori. --Li ha colti l'amicizia; --diss'egli inchinandosi. --Rammentando questo bel giorno, madonna, non dimenticate il fedel servitore della vostra casa. Quel caro Tuccio di Credi, a tempo e luogo, sapeva anche mostrarsi galante. Ma già quando si ha un cuore ben fatto, le son cose che vengono spontanee come... come.... Domandiamolo a mastro Zanobi, il paragone. Ed egli ci risponderà come fece a monna Crezia, sua moglie: --Abbreviate, abbreviate! Il paragone non serve a nulla. E sia, facciamone dunque di meno. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO UNDICESIMO. Non vi è egli mai occorso di pensare, o lettori, a tutte le cose che si fanno nel corso della vita, sapendo che non andrebbero fatte, ed anche provandone un certo dispiacere? La più parte deboli di tempra, perchè la forza è il privilegio di poche anime, e non sempre buone noi siamo troppe volte i servitori umilissimi dell'altrui volontà, più spesso dell'ambiente in cui la necessità ci fa vivere. Sacrifichiamo agli dei falsi e bugiardi dell'uso comune, delle convenienze sociali, e via discorrendo; comperiamo la quiete del momento, a prezzo della felicità, di tutta la vita. Spinello Spinelli aveva dovuto farsi una famiglia. Non ne sentiva il bisogno, eppure l'aveva fatta; non per sè, ma per gli altri, cioè a dire per suo padre, che non avea pace, e per gli amici, che non gli davano tregua. Ma la sua anima, si era come avvilita in quello sforzo di obbedienza, che lo conduceva a bandire perfino la sua tristezza quella tristezza che gli era tanto cara, dopo la morte delle sue speranze giovanili, dopo la distruzione del suo bel sogno d'amore. E come se ciò non bastasse ancora, il povero Spinello doveva contentare suo padre in un'altra cosa, e restituirsi ad Arezzo. Messer Luca pregava, i maggiorenti della città mandavano inviti su inviti. In Arezzo, lui! Mai e poi mai. Chiedessero pure i maggiorenti della città l'opera sua e gli promettessero mari e monti; Spinello non era avido di ricchezze e di onori; Spinello sarebbe rimasto a Firenze. Ma un giorno, gli giunse la nuova che suo Padre era infermo. Gli onori e le ricchezze non c'entravano più per nulla, il suo debito di figlio lo chiamava in Arezzo. E ci andò, conducendo seco la moglie. Malinconico ritorno, nel paese in cui si è sofferto! Ma egli bisogna adattarsi anche a queste dolorose impressioni e saper rivedere con animo forte i luoghi delle tristi memorie. Con animo forte! Quando e fin dove si può. Eravamo avvezzi a vedere quel tratto di paese popolato dalla immagini della speranza; quella corona di monti chiudeva tutto ciò che avevamo di più caro nel mondo; quelle mura, quegli archi, quelle vie prendevano luce d'allegrezza dal pensiero che un'amata creatura vedeva con noi la medesima scena e vi respirava le medesime aure vitali. Ad un tratto, più nulla. Aure, luce, allegrezza, tutto è sparito; la città e morta, la corona dei monti non vi dà che lo scheletro ignudo di ciò che amavate. È questa, e non ce n'è altra, la vera sensazione del vuoto. A sviare un tratto i dolorosi pensieri, Spinello ebbe le onoranze de' suoi concittadini. I sessanta che governavano Arezzo, saputo del suo arrivo deputarono quattro dei maggiori a muovergli incontro sulla via di Firenze e gli fecero accoglienze così schiettamente amorevoli che avrebbero reso invidioso un trionfatore, tornato pur mo' dagli splendori del Campidoglio per ricondursi a più semplici dimostrazioni di gioia, a Tuscolo, a Lanuvio, ad Arpino. Messer Luca era meno ammalato di quello che a tutta prima paresse. Ma fosse stato anche più grave, l'arrivo del figliuol suo, tanto invocato, lo avrebbe certamente rimesso in salute. Madonna Ghita, angiolo di bontà questa giustizia le va resa anche dai divoti di madonna Fiordalisa non si spiccò più dal capezzale del vecchio. Frattanto, i rettori della città erano tutti intorno a messer Spinello al valente pittore, e lo richiedevano con gran desiderio dell'opera sua. --Vedete, maestro,--gli dicevano, additandogli il San Donato da lui dipinto nel Duomo vecchio --quello è il vostro primo lavoro, donde incominciò la vostra fama. Non farete voi altro per la città che ha salutato il vostro ingegno nascente? Spinello non seppe resistere a tante preghiere, e fece promessa di trattenersi qualche tempo in Arezzo per dipingere nel Duomo vecchio, secondo la richiesta dei massari, una Storia dei Magi. Ma dopo i massari del Duomo vennero quelli di San Francesco. La chiesa mancava affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione per dar campo all'ingegno di Spinello Spinelli. I Marsupini, ricca famiglia di Arezzo, ottennero primi che egli dipingesse nella loro cappella un Papa Onorio in atto di confermar la regola dei santo fraticello di Assisi. Dopo i Marsupini venne la volta dei Bacci. Messer Giuliano Bacci aveva il patronato di una cappella in San Francesco, e volle che il valente artista vi dipingesse una Nunziata. A questo nuovo desiderio rispose prontamente l'opera di Spinello Spinelli, ed anche a quello dei massari di San Francesco che vollero un arcangelo San Michele, nella cappella intitolata al gran giustiziere del cielo. Lavorava, il povero e glorioso Spinello, lavorava assiduamente ogni giorno ma senza che il lavoro lo aiutasse a dimenticare per un'ora il suo profondo rammarico. L'immagine della bellissima estinta era sempre davanti agli occhi dell'artefice: Madonna Fiordalisa, come sapete, era stata seppellita nel chiostro del Duomo vecchio. Spinello trovò nel suo memore affetto il coraggio di andare fin là ad inginocchiarsi sulla pietra che copriva le spoglie mortali della sua fidanzata e vi rimase lungamente piangendo e chiedendo perdono a quell'ombra adorata di aver data la mano ad un'altra donna. Gli perdonò Fiordalisa? Ahimè, il povero Spinello non ebbe neanche quel triste conforto al dolore. Nessuna voce arcana giunse dal regno della morte alla sua anima afflitta. Fiordalisa era muta, ed egli sentì più vivo il rimorso di ciò che aveva fatto, per appagare il desiderio di suo padre. Era poi necessario di appagarlo? E non sarebbe stalo meglio persuadere messer Luca Spinello che quel matrimonio era impossibile? Il cuore d'un padre non avrebbe intese le ragioni del cuore di un figlio? Abbandonato da quella speranza, l'animo di Spinello Spinelli cadde in balla dello scoramento. Era malinconico e si buttò al disperato; desiderava la morte e si compiaceva soltanto nella solitudine che gli consentiva di pensare al più bel giorno della sua vita, il giorno in cui sarebbe cessata ogni sua pena. Lodato a gara da tutti, non dava retta alle lodi, o mostrava solamente di udirle, per mostrarne impazienza. Voleva esser lasciato solo, per darsi tutto alle sue smanie, alle sue alternative di fatica e di lagrime. Infatti, spesso deponeva i pennelli per piangere; poi rasciugate in fretta le lagrime, afferrava i pennelli e lavorava a furia, come un uomo che non ha tempo da perdere. Ineffabile angoscia, quella che non può avere neanche una lontana speranza di pace, poichè la tregua è solo di là dalla tomba! Intanto, la religione dei sepolcri si era impossessata dell'animo di Spinello Spinelli. Quante volte gli era dato di escir solo dal suo lavoro quotidiano, egli andava nel chiostro del Duomo vecchio per inginocchiarsi sulla pietra di madonna Fiordalisa, e ripetere con pienezza d'affetto la sua triste domanda: mi avete voi perdonato? Ahimè, povero Spinello! La pietra sepolcrale era muta; la voce arcana, invocata da lui, non si faceva sentire. Si sarebbe dello che le anime dei trapassati sdegnassero di vigilare qualche volta sulle ossa abbandonate o che la salma di madonna Fiordalisa non fosse là dentro. Spinello, nel suo disperato dolore, pensò che ella non volesse ascoltarlo, amando meglio tacere, che dirgli una troppo amara parola. Infatti, la risposta di Fiordalisa egli se la immaginava qualche volta, e gliela ripeteva il suo rimorso. --Sei tu che l'hai voluto, disgraziato; sei tu che l'hai voluto. Di che ti lagni ora, nel tuo tardo pentimento, e che cosa domandi ad un cuore, che hai contristato con la tua ingratitudine? Per avvicinarsi meglio alla morte, a questo pensiero dominante di chi non trova più consolazioni nella vita Spinello Spinelli incominciò allora a metter l'animo in quelle pratiche di coraggiosa pietà che i tempi consigliavano ai cuori angustiati. Pareva a lui che l'amante di una persona morta dovesse pensare più che ad altro agli estinti; epperò si ascrisse alla confraternita di Santa Maria della Misericordia. Non invento nulla; sèguito passo passo il nostro malinconico eroe. La confraternita della Misericordia, che io accenno qui per necessità del racconto era nata da un sentimento di gentile pietà, cresciuto nel cuore di parecchi buoni ed onorati cittadini d'Arezzo i quali andavano attorno, accattando limosine per i poveri vergognosi e per gl'infermi vegliavano al capezzale dei moribondi e portavano a seppellire i trapassati. E Spinello, essendo entrato a far parte della compagnia, andava anche lui con la tasca al collo e il martello di legno in mano picchiando all'uscio dei ricchi, ed entrava nelle case visitate dalla morte, per recarsi sulle spalle i cadaveri. La cosa non era senza un grave pericolo perchè allora la peste entrava di sovente nelle mura indifese delle città italiane, e quell'ufficio di misericordia era una vera e propria milizia per gli animosi spregiatori della morte o per coloro che amassero dissimulare con un debito di carità cristiana il tedio dell'esistenza. Di queste nobili cure il valoroso artefice aveva più lode in Arezzo che non delle stupende tavole dipinto senza compenso per l'oratorio della confraternita, a cui, tra l'altre cose una bella invenzione artistica, di Spinello, destando gli spiriti caritatevoli dei facoltosi aretini aveva grandemente accresciute le entrate, e per conseguenza le forze necessaria ad operare il bene. Della quale invenzione io vi dirò solamente questo: che egli dipinse sulla facciata della chiesa dei Santi Laurentino e Pergentino una Madonna che, avendo aperti davanti i lembi del mantello vi raccoglieva sotto il popolo di Arezzo, nel quale si scorgevano molti uomini tra i primi della confraternita con la tasca al collo e il martello in mano, simile a quelli che s'usavano per andar ad accattar le limosine. Madonna Ghita, poverina, ammirava e taceva. Il che significa in buon volgare, che ammirava a mezzo e che il silenzio nascondeva qualche altra cosa come a dire un pochettino di tristezza. Ma egli è di certe donne il soffrire con misura, e perchè soffrano veramente meno di certe altre e perchè manchino loro le forme in cui si esprime agli altri e si rappresenta a noi stessi il dolore. Questa vi parrà una sottigliezza, ma è tuttavia una verità. Chiedetene a tutti i filosofi e vi diranno che l'uomo non sente i bisogni di cui gli manchi un'esatta cognizione. Resta una vaga tristezza di cui non si conosce la causa e il non conoscer la causa basta più delle volte a toglier ogni importanza agli effetti. Così in di grosso, e senza pensarci su monna Ghita intendeva che un antico dolore pesava sull'anima di quell'uomo, parco di parole, avaro di tenerezze. Ma pur sempre buono con lei. Anch'ella ebbe le sue tristezze, ma non si fermò più che tanto a farne argomento di meditazione. L'animo di monna Ghita non era fatto per uno studio così fine. E se pure una vaga malinconia s'impadronì un giorno del suo cuore, ben presto venne a mutar l'indirizzo de' suoi pensieri e darle una vera e profonda consolazione, la nascita di un angioletto che ebbe il nome di Parri, il nome del primo e prediletto amico di Spinello Spinelli. Infine, che importava l'umor triste del marito, se di lui, e dell'affetto che la legava a lui era nato il suo Parri? Monna Ghita si consolò, raccogliendo su quella bionda testolina l'amore che non poteva espandere nel seno del suo triste o glorioso compagno. Ghita, anima buona, sa Iddio se mi duole di voi. Ma siamo giusti, forse ci avete avuto dalla vita assai più che non vi riprometteste nei vostri sogni di vergine ed io penso che voi non abbiate avuto mai una idea molto chiara della vostra infelicità sulla terra. L'umor nero di Spinello non potè sfuggire all'occhio vigile di Tuccio di Credi. L'astuto malveggente seguiva con attenta cura le fasi morali del suo compagno d'arte o poichè bisognerà distinguer meglio, del suo principale. Ma egli non cercava più di consolarlo, come faceva in principio. Lo aveva ammogliato, gli aveva assicurata la pace; il suo ufficio amichevole era adempiuto. Tuccio di Credi, del resto, soffriva anche lui la sua parte. S'era fatto più cupo e più verde del solito. Quella potenza d'ingegno che niente bastava ad uccidere, nè la perdita di Fiordalisa nè un matrimonio fatto a suo mal grado, gli riusciva molesta. Di sicuro, egli non poteva argomentarsi di competere mai con Spinello Spinelli. Egli era uno di quegli artisti che restano sempre sull'uscio, che hanno preso un pennello a caso come altri prenderebbe una scopa e vanno avanti senza sapere il perchè, imparando il meccanismo dell'arte per ridurla ad un mestiere che più oltre non saprebbero intenderne. Ma anche condannato a restare sull'uscio, e consapevole di quella condanna Tuccio di Credi sentiva la gelosia, questa brutta sorella dell'emulazione. Vedeva Spinello salire sempre più nella estimazione delle genti, triste, ma operoso, anzi più operoso quanto più era triste. Nè solo Arezzo chiedeva miracoli d'arte a Spinello Spinelli, ma anche molte altre città di Toscana. Lo aveva voluto la famosa Badia del Camaldoli in Casentino; lo aveva voluto Firenze, nella Badia degli Olivetani, in San Miniato al Monte; lo aveva voluto Pisa per il suo Camposanto, maraviglia dell'arte e della pietà italiana; lo voleva Pistoia, per la sua chiesa di Sant'Andrea. Tuccio di Credi aveva portati in pace, o giù di li, gli inviti del Casentino; aveva mandati giù, senza troppo dolersi, gl'inviti di Firenze; aveva rizzato muso agl'inviti di Pisa, ma non si era arrischiato a dir nulla. Ma non portò in pace, non mandò giù, non lasciò correre senza proteste, gl'inviti di Pistoia. O perchè? Aspettate, lettori umanesimi, e vedremo di sapere anche questo. Per intanto, sappiate che Tuccio di Credi si dichiarò contrario al viaggio di Pistoia. La città delle fazioni, anzi la culla, perchè lassù erano nate e di là s'erano propagate per tutta la Toscana non era fatta per Spinello Spinelli. Il suo ingegno avrebbe trovato ammiratori, ma anche detrattori in buon dato. Voleva egli che la sua eccellenza nell'arte fosse contrastata? Voleva proprio comperarsi co' suoi danari un amarissimo pentimento? Andasse allora a Pistoia. Ma se amava la sua quiete, se voleva provvedere degnamente alla sua fama si contentasse di Firenze e di Pisa, di Arezzo, di Rasentino e di Siena. Spinello non diede retta a Tuccio di Credi. Della sua fama gl'importava poco, dei detrattori anche almeno. Checchè ne pensasse e dicesse il suo compagno d'arte, egli aveva promesso e sarebbe andato a Pistoia. Tuccio di Credi chinò la testa e non argomentò più nulla in contrario. Ma prima che il principale avesse fatta una risoluzione intorno a quel viaggio Tuccio di Credi si presentò a Spinello Spinelli per prendere commiato da lui. Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole. --Come? --gli disse. --Anche tu hai risoluto di lasciarmi? --Sì, maestro. Tanto non sono buono a nulla, e l'opera mia non potrebbe esservi utile più di quella d'ogni altro fattore. --Andiamo, via! Buono a nulla!--esclamò Spinello, con accento di dolce rimprovero. --È la coscienza che me lo dice; --replicò Tuccio di Credi; --e perciò vi domando licenza di andarmene. --Quando è così... se ad ogni modo lo vuoi, disse allora --Spinello,--sia fatto secondo il tuo desiderio. Spinello era come tutti gli uomini i quali vivono raccolti in sè stessi, che non credono conveniente di far violenza amichevole con nessuno poichè a lor volta non amano di essere oppressi dalla benevolenza altrui. Lasciò che Tuccio di Credi andasse con Dio, e il giorno seguente partì per alla volta di Pistoia. Era solo, ma la solitudine non tornava uggiosa al suo spirito malinconico. Il pensiero che vaga dietro allo immagini del passato prova una voluttà tutta sua nel trovarsi abbandonato a sè stesso non obbligato a seguire, anche per poco, il pensiero degli altri. E Spinello fu più calmo a Pistoia, che non fosse a Pisa o a Firenze. La valle dell'Ombrone gli recò un senso di pace, che doveva tornargli nuovo poichè della pace, come della allegrezza, egli aveva quasi perduto il ricordo. La città, sebbene scaduta alquanto dell'antica grandezza, per le ire cittadine ond'era stata così lungamente travagliata era bella a vedersi, per la quieta grandiosità delle sue vie, come per la elegante nobiltà, de' suoi monumenti. Pistoia non aveva avuto un'arte propria; nell'architettura aveva sentita da principio l'influenza dei pisani; nella pittura sentiva quella dei fiorentini. Ma fosse di Firenze o di Pisa, quella era sempre arte paesana. La Cattedrale, Sant'Andrea, il Battistero, San Giovanni Fuoricivitas, il palazzo del Podestà erano saggi mirabili di quello stile che una critica poco degna del suo nome s'affanna ancora a chiamar gotico laddove esso apparisce ed è prettamente italiano e non ammette mistura di forme straniere se non in alcuni luoghi dove erano più vicini gli esempi o più strette le relazioni con l'arte tedesca, normanna, araba, bisantina e via discorrendo. Quello che era avvenuto da noi per la lingua, che, scaduto l'idioma latino riprendessero a mano a mano i loro diritti gli antichi dialetti italici surrogando agli strascichi della magniloquenza romana le loro forme grammaticali più snelle e più efficaci nella loro medesima spontaneità, era avvenuto per l'arte. Lo stile romano si era imbastardito, per le ragioni che tutti sanno e che ad ogni modo non mette conto dir qui; doveva ritornare per conseguenza in onore l'antica forma toscana, più leggiera e più aggraziata accettando necessariamente qualche cosa dal gusto dei dominatori o dai bisogni del tempo e rimutando in nuova leggiadria una certa rozzezza d'ornati, che qua i bisantini là i longobardi, avevano appiccicata agli artefici italiani. Vi ho già detto che Spinello Spinelli era chiamato a Pistoia, per dipingere nella chiesa di Sant'Andrea, la vecchia basilica del XII secolo pregevole per la severa nobiltà delle sue forme e per le sculture onde l'aveva arricchita Giovanni Pisano. Spinello Spinelli, andato a vederla, appena giunto in Pistola, fu contento di averci a lavorare. E tosto si diede a meditare qualche cosa che potesse rispondere alla magnificenza del luogo e alla buona opinione che i pistoiesi s'avean fatta di lui. Spinello Spinelli era alloggiato, a grande onor suo, nelle case dei Cancellieri, antica e potente famiglia ed una tra le due che avevano data la stura alle ire cittadine di Pistoia dilagate poscia a Firenze, e via via per tutte le città e per tutte le borgate d'Italia. Ma, a proposito di ire cittadine, dov'era in quel tempo l'umor feroce di Pistoia a cui alludeva Tuccio di Credi? La città delle prime discordie posava da molti anni in pace, e ci fioriva liberamente la gentilezza naturale delle valli toscane affinate da un certo che di arguzia montanina, per cui Pistoia la bella è rimasta famosa tra le vecchie città lucumoniche. Nè solamente la città piaceva a Spinello Spinelli, ma eziandio e più particolarmente la campagna. Fin dai primi giorni della sua dimora in Pistoia tratto dall'amor solitario che in lui era diventato come una seconda natura, Spinello usava andare a diporto nel borgo e di là fino al colmo di una collina piantata di querci donde l'occhio dominava la gran valle dell'Ombrone e quella dell'Arno che le vien presso. Era quello il suo luogo prediletto. Spinello non aveva mai veduto una più larga distesa d'orizzonte; non aveva mai veduto uno spettacolo più bello di quella conca di verde e d'azzurro nel cui primo piano si stendeva la turrita Pistoia e nel cui fondo biancheggiava Firenze, circonfusa di soavi vapori alla luce del sole. Nelle sue gite quotidiane al Poggiuolo che così si chiamava il suo colle prediletto Spinello Spinelli aveva stretta amicizia con un vecchio contadino di lassù sentenzioso come tutti i vecchi montanini e garbato come tutti i contadini della montagna pistoiese. Pasquino dava il buon giorno o la buona sera al giovine forestiero, gli offriva una tazza di latte, che Spinello ricusava quasi sempre non accettando che un bicchier d'acqua della Brana, picciolo ruscello che correva al piano tra la costa del Poggiuolo e quella di Colle Gigliato,. Spinello aveva preso ad amare il vecchio Pasquino. E Pasquino che aveva veduto il forestiero con una cartella rilegata in pelle entro a cui erano parecchi fogli di carta che il giovinetto andava spesso coprendo di disegni a matita aveva preso a stimar grandemente il pittore. Così, di chiacchiera in chiacchiera, il vecchio Pasquino era venuto a sapere chi fosse Spinello e di qual parte di Toscana. --To'--aveva egli esclamato, udendo che il pittore era nato ad Arezzo. --Abbiamo un altro aretino nel vicinato. E accennava col dito a manca, verso una collina poco distante dal Poggiuolo dove si scorgeva un edifizio di forme robuste, tra il palazzo di campagna e il castello. --Come si chiama quel luogo? --chiese allora Spinello. --Colle Gigliato, messere. È un bel sito, ma non quanto il Poggiuolo. Sa anche qui ci fosse un castello, ci farebbe il doppio di figura. --No, non guastate il Poggiuolo con una fabbrica così tozza, Pasquino; --replicò Spinello Spinelli. --Amo meglio questa piantata di querci, che campeggia così bene sul fondo e divide in due la prospettiva della valle lasciando incerti se l'una sia più bella dell'altra. La natura, mio vecchio Pasquino, la natura dispone i suoi quadri assai meglio di noi. Dove volete trovare uno spettacolo più vago! Una costruzione superba su questo colmo non guasterebbe ogni cosa? E ditemi, ora, come si chiama l'aretino di laggiù? --Dovete conoscerlo, messere, perchè lo dicono d'una potente famiglia. È un Buontalenti. A quel nome, Spinello Spinelli aggrottò le ciglia. Ricordava infatti quel superbo cavaliere e le parole scambiate con lui nel Duomo vecchio di Arezzo. --Sì, mi pare d'averlo conosciuto; --rispondeva frattanto. --Un uomo tarchiato di membra, dal volto bruno e con un certo piglio altezzoso.... --Oh sì, davvero, il piglio non è bello; --disse Pasquino, ridendo. --Messer Lapo Buontalenti m'ha l'aria d'esser superbo più di Lucifero. E qui, non dubitate, lo vedono volentieri come il fumo negli occhi. Già, non è entrato in dimestichezza con nessuno, e vi fa grazia quando vi rende il saluto. Anzi, scusate, messere, ma qui si fa per dire qualche cosa; --soggiunse Pasquino; --io ho pensato un giorno che se tutti gli aretini fossero come quello lì, non sarebbe davvero un bel vivere, nella vostra città. Grazie a voi, messere, ho cangiato opinione e penso oggi che ce ne sia di buoni e di tristi in ogni luogo. --Voi dunque lo fate addirittura un tristo? --chiese Spinello. --O che altro volete che sia, un uomo che non parla con nessuno che vi guarda tutti dall'alto al basso, e fa passare una grama vita alle persone che vivono con lui? Basta vedere come tratta la sua donna! --Davvero? È ammogliato! --Sì, con una donna che ha portata da Arezzo, a quanto dicono. Spinello fece il gesto dell'uomo a cui riesce nuova una notizia e che non ha altro da aggiungervi. Infatti, egli rammentava che il Buontalenti s'era allontanato da Arezzo, per recarsi a vivere nel pistoiese; ma non sapeva che avesse condotta un'aretina con sè. Par altro, siccome la cosa non gli importava affatto, lasciò cadere il discorso. Ma non lo lasciò cadere il vecchio Pasquino, che aveva trovato un argomento di chiacchiera e pensava che Spinello, nella sua qualità d'aretino, dovesse udire le sue notizie con una certa curiosità. --Oh, non pare che la lo sposasse volentieri; continuò. --Già, quando --arrivarono a Colle Gigliato, madonna era assai male di salute. --Pareva di vedere una statua di marmo, come quelle che sono nella --cattedrale di Pistoia, tanto era bianca nel viso. Io ho potuto --vederla da vicino, nell'andare in giù per le mie faccende mentre --essa tornava con messer Lapo dalla cerimonia nuziale, che tu fatta --in San Giovanni. La via era stretta ed io ho dovuto tirarmi contro --il muro, per lasciarla passare. Se l'aveste veduta in quel punto, --messere! Pareva una madonna, di quelle che disegnate voi, in quei --vostri cartoni. Una carnagione bianca come il latte, i capegli neri, --le labbra smorte, ma due occhi... due occhi che parevano stelle! Un --sorriso poi, un sorriso pieno di tristezza e di bontà, un sorriso --che faceva tenerezza e sgomento. Da quel giorno non m'è mai più --avvenuto di vederla da vicino. Dicono che non esce mai dal recinto --del castello e che vive là dentro come quella principessa --prigioniera d'uno stregone di cui si narra nella storia di --Lancilotto del Lago. Verso la sera la si vede qualche volta laggiù, --da quella loggia die guarda verso la pianura. Rimane là per due o --tre ore alla finestra, con le braccia appoggiate sul parapetto e --gli occhi fissi a guardare il sole, che si nasconde dietro i monti --pisani. Povera dama! Dev'essere molto disgraziata. A che pensate, --messere? --Penso,--disse Spinello,--che anche voi siete pittore alla vostra maniera. Mi par quasi di vederla. --E non vi dico nemmeno la metà della sua bellezza; --ripigliò il vecchio contadino. --Anche così malandata, è un portento. Doveva essere un occhio di sole, prima che le toccasse quella brutta sorte. Ma già, voi siete aretino come lei, e la conoscerete. --Io no; --rispose Spinello. --Da tre anni ho lasciato Arezzo. --E anche da tre anni messer Lapo Buontalenti è venuto ad abitare nei nostro contado. Quel castello e il podere che ha intorno gli sono toccati in eredità, dopo la morte di un suo zio materno, che fu messer Roselino Sismondi. E quando venne, aveva giù con sè quella bella creatura. Dovrebb'essere una sua parente orfana,--soggiunse discretamente il vecchio Pasquino --perchè è venuta a dimorare con lui, senza essere ancora sua moglie. Anzi, sulle prime, noi s'immaginò che lo fosse già; ma le nozze celebrate un anno dopo, ci hanno fatto ricredere. --Un anno dopo; --ripetè Spinello Spinelli. --Dunque, due anni fa? --Sì, messere, per l'appunto, saranno due anni a San Michele. --Due anni fa!--mormorò Spinello, crollando mestamente il capo. --Due anni fa mi sono ammogliato anch'io. E questa doppia coincidenza lo colpì. In verità era strano il fatto che il Buontalenti partito d'Arezzo poco prima che la morte di Fiordalisa ne cacciasse anche Spinello, prendesse moglie nello stesso tempo di lui. E la donna era un'aretina? Condotta via da messer Lapo, quando aveva abbandonata la sua terra? In Arezzo, di quel fatto, non si aveva cognizione; o almeno nessuno ne aveva fatto cenno a Spinello. O fors'anche Spinello, nella tristezza ond'era tutto compreso, non ci aveva fatto attenzione. Comunque fosse, la cosa era strana e colpiva di stupore la mente di Spinello Spinelli. Come mai, pensava egli, come mai messer Lapo Buontalenti che la voce pubblica diceva invaghito della figliuola di mastro Jacopo, aveva potuto amarne un'altra così presto? E che necessità di bandirsi da Arezzo, se con un'altra doveva partire? Dopo avere a lungo almanaccato su quel fatto Spinello si accostò all'idea che messer Lapo avesse amato madonna Fiordalisa come poteva amare un pari suo per il solo desiderio di possedere colei che tutti celebravano bellissima tra le fanciulle d'Arezzo e che il rifiuto di mastro Jacopo non avesse ferito il suo cuore, ma piuttosto il suo orgoglio smisurato. Ma chi era l'aretina che aveva così presto consolato il Buontalenti della patita ripulsa? Una strana curiosità s'era infiltrata nell'animo di Spinello Spinelli. Dico strana, perchè in fondo non doveva importargli molto di conoscere un nome e tuttavia il suo pensiero tornava con una certa insistenza a quella pallida castellana, intravveduta nel racconto del vecchio Pasquino. Forse era da ascrivere la cosa a un senso di gentile pietà, naturalissimo in un cuore ben fatto come il suo. Egli, invero, pensando alla signora di Colle Gigliato, rammentava la bella e infelice Pia de' Tolomei di cui si narrava la storia lagrimevole, resa popolare dai versi di Dante, popolarissimo allora. Quel giorno, scendendo dal poggiuolo per ritornarsene in città, si mise per una via che non aveva ancor fatta; di guisa che, scambio di rientrare in Pistoia da porta al Borgo, rientrò da porta San Marco. Avrete già indovinato da questo cenno che Spinello Spinelli si calò verso il letto della Brana per costeggiar le falde di Colle Gigliato e rasentare la villa del Buontalenti cinta da un muro nerastro, che si vedeva tutto rivestito d'edera e sormontato dalla frappa scura dei nocciuoli e degli elci. Lì presso, nel greto della Brana, il nostro pittore s'abbattè in una povera donna che stava lavando alcuni pannilini all'acqua corrente. La donna lo salutò, secondo il costume dei contadini, ed egli, resole cortesemente il saluto, si fermò a dimandarle: --Sposa, sapreste voi dirmi a chi appartiene questo castello? --Maisì, messere, poichè ci abito da quarant'anni. Era di messer Rosellino Sismondi, buon'anima sua; oggi è di messer Lapo Buontalenti. --Non è un casato pistoiese; --osservò timidamente Spinello. --No, messere; il nuovo padrone del castello è un cittadino d'Arezzo. --Dev'essere un ragguardevole uomo; --ripigliò Spinello. --Questo suo castello ha un aspetto assai nobile, e penso che ci si abbia a stare da principi. --Eh, potete giurarlo, messere; --rispose la contadina. --Il vecchio padrone lo amava su tutti i suoi poderi, che n'aveva parecchi, e ci s'era fatto un luogo di delizie. Eppure, i padroni d'adesso non ci si vedono tanto volentieri! --Davvero? E come va? Se ci fossi io, vi assicuro che mi parrebbe di stare in paradiso. --Che volete, messere? Bisogna proprio dire che nessuno è contento del proprio stato. Del resto, messer Lapo non farebbe differenza tra questo luogo ed un altro; è piuttosto madonna Fiordalisa che non ci gode l'aria.... --Fiordalisa!--esclamò Spinello, dando un sobbalzo improvviso. Ma subito, facendo uno sforzo violento per dominare la sua commozione, riprese: --Ha un bel nome, la vostra signora! --Un bel nome e un bel viso, messere. Che Iddio la prosperi com'ella si merita; perchè, in verità, non c'è dama in tutto il contado, e direi quasi in tutta Pistoia, che possa entrare in paragone con lei. Spinello Spinelli noci ascoltava già più la sua interlocutrice. Fiordalisa! pensava egli. Fiordalisa! Perchè quel nome, venuto al suo orecchio in quell'ora e in quel modo, come una voce dalla tomba? Anche voi, lettori, mi chiederete perchè tanta curiosità fosse venuta a Spinello da farlo discendere a manca del Poggiuolo, anzi che a destra, per avvicinarsi alla casa del Buontalenti. Ma questa non dee parervi una cosa fuori del naturale. Chiunque ha perduto una persona caramente diletta ama il suo dolore e prova come un'amara voluttà a rinfrancarlo nel culto delle memorie in una sollecitudine quasi infantile per tutto ciò che abbia avuto relazione con l'argomento dei suoi poveri amori come se nei superstiti, od anche nelle cose inanimate, sia rimasto alcun che del tesoro perduto. Ora, il Buontalenti aveva amata e chiesta in moglie la figliuola di mastro Jacopo di Casentino prima che questi accogliesse come discepolo il giovine Spinello. Il Buontalenti era stato un rivale; ma che importava ciò, in quel punto, so il Buontalenti lo ravvicinava al passato? Ed ecco perchè Spinello era disceso verso la Brona, scambio di far la strada degli altri giorni. Quel nome, poi, il nome di Fiordalisa, buttato là dalla vecchia contadina, gli disse tutto. Non già tutto quello che potreste immaginarvi voi, fatti accorti in buon punto ma tutto quello che egli poteva supporre, nello stato in cui era. Infatti, che cosa doveva significare per lui il nome di Fiordalisa, se non questo che il Buontalenti serbava fede in qualche modo alla sua fiamma antica? Non potendo avere la bella figliuola di mastro Jacopo di Casentino messer Lapo aveva voluto sposare una donna che portasse il medesimo nome. Fatto dentro di sè questo ragionamento, Spinello Spinelli stette ad ascoltare la vecchia contadina. E non vi faccia senso che egli l'avesse salutata col nome di sposa. Nel pistoiese le donne del popolo sono tutte spose, o sposine, per l'uomo che le combina in istrada. Il nome di sposina è un augurio gentile per le giovani; il nome di sposa è una continuazione di giovinezza, cortesemente accordata alle vecchie. Spinello Spinelli rimase ancora un tratto, chiacchierando con la donna, o, se vi piace meglio, facendola chiacchierare. Indi, preso commiato con un grazioso arrivederci scese verso la città non senza aver dato più d'una occhiata alle mura nerastre del castello del Buontalenti e pensando involontariamente a quel poetico capriccio che aveva fatto trovare a messer Lapo una sposa col nome di Fiordalisa. --Ha tradita la memoria della prima!--diceva egli tra sè. --Ma che cosa ho fatto io di diverso? E con assai maggior torto di lui; perchè in fine, egli era un pretendente rifiutato, mentre io.... Ah, padre mio, se voi non eravate, con le vostre preghiere!...--. Era giunto frattanto ad una svolta del sentiero dove sorgeva una rozza croce di legno, piantata su d'una mora di sassi. Colà, di certo, era stato ucciso qualcheduno. --Ah! fossi io morto,--esclamò Spinello, abbandonandosi a' piedi della mora --fossi io morto, come questo poveretto! Vi avrei raggiunta, madonna; avrei finito di patire. A che mi giova la gloria, senza di voi? È bello il vivere, quando si spera; è bello il rispondere per opere egregie in mezzo a' suoi simili quando si può riferire ad una persona cara i proprii trionfi, deporre a' suoi piedi le palme raccolte e gli allori mietuti. Ma io? ... Costretto continuamente a mentire, costretto a fingere un sorriso agli uomini che mi lodano mentre delle lodi loro, e della stessa coscienza di ciò che sono, non m'importa più nulla; costretto a fingere con una povera creatura che mi ama, e che dovrebbe maledirmi; io non so davvero perchè rimanga ancora quaggiù. Signore Iddio, liberatemi da questo peso, che è davvero troppo grave per me. Un rumore di passi e di voci dietro la svolta del sentiero tolse Spinello dalla sua triste meditazione. Temendo di esser colto in quel luogo con le lagrime agli occhi, e fors'anche mal soffrendo di imbattersi in qualcheduno balzò in piedi e corse a nascondersi dietro la mora, in mezzo ad alcuni cespugli d'eriche e d'imbrèntini, ond'era folto il ciglione. Poco stante egli vide inoltrarsi due viandanti, dalla parte della città. Non erano contadini, ma gentiluomini, come appariva dalle cappe che indossavano e dalle berrette piumate che portavano in capo. In uno d'essi, Spinello non tardò a riconoscere messer Lapo Buontalenti. Fu lieto di essersi nascosto in tempo. Più lieto, quando riconobbe l'altro viandante. Ma ho detto più lieto? Avrei dovuto dire stupefatto, perchè quell'altro era il suo compagno d'arte; era l'uomo che aveva creduto opportuno di separarsi da lui, per non accompagnarlo a Pistoia; era Tuccio di Credi. Che cosa veniva a fare costui nella città che gli era parsa così uggiosa! E se aveva pur risoluto di venirci perchè non era andato a cercare l'amico, il suo compagno d'arte? Perchè, infine, quella sua lega con messer Lapo Buontalenti? E che voleva dire quel ravvicinameto di personaggi aretini, in un angolo della campagna pistoiese? Il caso, il semplice caso, poteva egli recare una serie di coincidenze così fatte? Un vago terrore s'impadronì della mente di Spinello Spinelli, e gli balenò tosto il sospetto delle cose ignote. Vide chiarori che a dir vero non gli illuminarono nulla, ma che sembrarono dirgli: c'è qui sotto un mistero, e tu devi scoprirlo. Non dissimilmente, una credenza popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti nella campagna di guisa che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino invitare il passeggiero alla ricerca del più ingannevole tra i beni terrestri. I due viandanti passarono davanti alla mora che nascondeva Spinello. Parevano in buonissima armonia e infervorati in un colloquio di molta importanza per ambedue. Spinello, dal nascondiglio in cui era e da cui non gli parve prudente muoversi, non udì che queste parole: --Voi farete quel che vi parrà meglio, messer Lapo degnissimo. Io, da fedel servitore, ho reputato necessario di darvene avviso. Parlava Tuccio di Credi, come avrete capito. E messer Lapo rispondeva: --Partirò, non dubitate, partirò. Quantunque io non credo che egli possa giungere fin qua. Forse, egli ignora perfino che io...--. La voce di messer Lapo si perdette dietro la svolta del sentiero, e Spinello non potè udirne più altro. --Che cos'è questa novità? --pensò egli, balzando fuori dal suo nascondiglio. --Tuccio di Credi a Pistola, e con messer Lapo Buontalenti! Quale avviso ha creduto egli necessario di recargli? E qual relazione può correre tra loro? Immaginate in che condizione d'animo giungesse egli in quel giorno in città. E doveva rispondere alle cortesie de' suoi ospiti, come se non avesse nulla, nè tristezze, nè sopraccapi; come se fosse l'uomo più tranquillo del mondo! Proprio quel giorno i massari di Sant'Andrea si recavano alle case dei Cancelleri, per avere un colloquio con lui. --E così, messere,--gli chiedevano,--avete voi ideata la composizione che Pistoia potrà ammirare nella nostra vecchia cattedrale? --Non ancora, messeri onorandissimi, non ancora. Ho la mente confusa; non m'è venuto ancor nulla che sia degno della chiesa e di voi. Perdonate, sarà per un altro giorno, se Iddio mi aiuta. Così rispondeva Spinello. Ma in cuor suo cominciava a pensare che Iddio non l'avrebbe aiutato e che Pistoia non avrebbe ammirato nulla di suo. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO DODICESIMO. Tra i pensieri del giovine pittore c'era anche quello che Tuccio di Credi dovesse andare quella sera, o la mattina seguente, a cercarlo. Infatti era naturale supporre che Tuccio fosse venuto a Pistoia per lui, e non avendolo trovato subito ed essendosi imbattuto a caso nel Buontalenti, vecchia conoscenza, di Arezzo, si fosse accompagnato un tratto con quest'ultimo. Se non che per ammettere questa spiegazione bisognava dimenticare che Tuccio di Credi andava dicendo a messer Lapo: --ho reputato necessario di darvene avviso e che messer Lapo gli aveva risposto come uomo che riconosceva il pregio dell'avviso ricevuto:--partirò, non dubitate, partirò. Donde appariva evidente che Tuccio di Credi non fosse venuto a Pistoia per vedere il suo compagno d'arte ma per abboccarsi con messer Lapo Buontalenti, a cui si professava fedel servitore. Comunque fosse, era da credere che Tuccio di Credi, venuto a Pistoia, non avrebbe potuto altrimenti, nè voluto, cansare l'amico. E Spinello Spinelli lo attese per tutta la sera; lo attese per tutta la mattina seguente; ma invano. Tuccio di Credi non si era fatto vivo con lui; forse, quella stessa mattina egli aveva lasciato Pistoia. Spinello rimase sconcertato, con una fiera curiosità in corpo, e con tutta l'impazienza che no doveva conseguire. Che cosa significava quel misterioso viaggio? E non era possibile che risguardasse anche quella povera vittima, che portava il nome gentile della sua Fiordalisa? Agitato da questi sospetti, uscì verso l'ora di vespro dalla porta del Borgo. Messa la sua spada al fianco e il pugnale alla cintola gittato un mantello sulle spalle e calata la berretta sugli occhi, andò di buon passo verso la collina. Ma come fu alle falde del Poggiuolo, non ascese altrimenti per l'erta, e proseguì il suo cammino verso il letto della Brana. Aveva portata, per ogni buon fine, la sua cartella da disegno. Appena ebbe passato il torrente e fu in vista del castello dei Buontalenti, andò a sedersi sulla proda d'un campo fingendo di copiare qualche cosa dal vero, ma volgendo gli occhi curiosi qua e là e più spesso al muro nerastro che girava torno torno alla villa. Un terrazzino di pietra sporgeva dal ciglio del muro. Se la donna del castello usava uscire ogni sera all'aperto, come diceva Pasquino certamente doveva andar là, ed egli, dal suo osservatorio, l'avrebbe veduta senz'altro. Il sole calava, in una gloria di fiamme, dietro la collina di Serravalle, che chiude la valle dell'Ombrone da quella della Nievole. Tutto ad un tratto, Spinello vide comparire sul ciglio del muro nerastro una figura di donna. Era la dama del castello Buontalenti; lo dimostrava assai chiaramente la nobiltà delle vesti e l'eleganza delle forme. Giunta al terrazzino, la dama si fermò. Quella doveva essere la meta delle sua passeggiate quotidiane. Era venuta con passo lento, come persona stanca; poscia, rimasta un tratto in piedi davanti alla balaustrata si era adagiata sopra un sedile, sporgendo per mezzo il busto dal davanzale di pietra. Spinello si alzò dal suo posto, col cuore tremante, e andò verso il recinto della villa. Che cosa intendeva di fare? In verità non lo sapeva neppur egli. A mano a mano che si accostava al muraglione e la figura s'innalzava davanti a lui uscendo in risalto sul fondo azzurro chiaro del cielo, la commozione del giovane si andava tramutando in stupore. Dei immortali! Quel viso bianco, che gli appariva da lunge, non rammentava il tipo di madonna Fiordalisa ma dell'antica, della figliuola di mastro Jacopo, della sua fidanzata? Già gli pareva di riconoscere l'atteggiamento consueto di quella graziosa testa, il cui contorno era così armoniosamente rigirato. Accostatosi vieppiù, riconobbe il profilo soave del volto, la fronte prominente incoronata dalle ciocche ricciolute dei capegli neri e lucenti, l'occhio profondo e pieno d'espressione, la bocca tenue aperta ad un languido sorriso, che non era sempre di gioia, e il mento, sì anche il mento quel mento arguto e tondeggiante di paggio, che era stato una volta l'argomento delle sue ammirazioni. Ma egli, per allora, non doveva ammirare con occhi d'artista, o d'innamorato, come prima faceva. Era attonito, abbacinato da quella stessa rassomiglianza, che gli cresceva allo sguardo. Come fu a cinquanta passi dal muro, si fermò, levando gli occhi, per guardare più attentamente la dama. Dio santo! Era lei, era la sua Fiordalisa, o uno spirito maligno ne aveva assunta la forma, per farsi giuoco di lui. Confuso, sbalordito, e nondimeno anche più attratto da quella cara visione Spinello tese le braccia verso il terrazzino e con impeto di amore gridò: --Fiordalisa! --Chi mi chiama? --domandò la gentildonna, chinando gli occhi a' piedi del muro, dond'era venuta la voce. Vide allora l'atto supplichevole e riconobbe Spinello. Ma in quella che metteva gli occhi su lui, lo vedeva cadere a terra come fulminato. Il povero Spinello aveva riconosciuta la voce di madonna Fiordalisa, della sua fidanzata. Era dunque lei? Lei, tornata dalla tomba, per farlo morire d'angoscia? Agitò le braccia, come se tentasse di aggrapparsi a qualche cosa balbettò alcune parole die non avevano senso, e cadde tramortito al suolo. Disgraziato Spinello! Compatitelo. Non accade a tutti di avere perduta una donna fieramente amata e di vederla di punto in bianco ritornare dai regni della morte. Quando il povero giovane ricuperò i sensi smarriti, si trovò accanto la dama, escita dal recinto della villa per recargli soccorso. --Mio Dio, messere, che avete? --diceva ella, sbigottita. --Fatevi animo!--. Spinello Spinelli, senza darsi ragione di quel che faceva e tratto solamente da una forza quasi istintiva prolungò di qualche istante il suo smarrimento per ascoltare la musica di quelle parole che escivano dalle labbra di Fiordalisa. Gli pareva, in udirla, di rassicurarsi meglio che era lei. --Ah, madonna!--esclamò finalmente. --Non sogno io? Non sono io il ludibrio di una visione? Iddio misericordioso vi restituisce al vostro povero Spinello? Madonna Fiordalisa, commossa da quel grido, in cui parlava un amore infinito, chinò la testa su lui. E il povero Spinello, insieme con la certezza di avere ritrovata la sua Fiordalisa, ebbe il secondo deliquio. --Dio, soccorretemi!--gridò madonna Fiordalisa. Questo poveretto mi --muore nelle braccia. Permettete che io mi discolpi a' suoi occhi e --poi datemi la morte, che da tanto tempo vi chiedo. Monna Cia, chiamata da lei, giunse prontamente in aiuto. Era la contadina che il giorno innanzi Spinello aveva veduta, intenta a lavare i suoi pannilini nel letto della Brana. Le braccia di monna Cia erano robuste: il giovine fu trasportato entro il recinto e adagiato su d'un sedile di pietra in quel medesimo terrazzino donde pur dianzi gli era apparsa la figura di madonna Fiordalisa. --Va, te ne prego, va, mia buona Cia; prendi un po' d'acqua, dell'aceto, quello che troverai, per ridar la vita a questo poveretto. --Sì, madonna, vo subito. Oh, disgraziato giovane! Così buono, così gentile! Non si direbbe l'arcangelo Gabriele! L'ho conosciuto ieri.... Chi m'avrebbe mai detto che oggi.... --Va, corri,--gridò madonna Fiordalisa. --Ma bada, non una parola al castello! --Non dubitate, madonna; prenderò ogni cosa nelle mie stanze. Così dicendo, monna Cia, ottima donna, andò speditamente lungo la redola che metteva al castello. Madonna Fiordalisa rimase sola accanto a Spinello, che, povero lui, durava fatica a riaversi. Infelice Fiordalisa! Anche lei, che il caso metteva di punto in bianco, senza preparazione a faccia a faccia con Spinello Spinelli, anche lei era degna di compassione. Lo stato dell'animo suo non si descrive, come non si descrivono le commozioni violente. In qual modo era avvenuto quel ravvicinamento improvviso? Spinello aveva dunque ritrovato il suo nascondiglio, dopo tre anni di ricerche? Quando mai gli era balenato il sospetto che ella non fosse morta? E quando, e come, il sospetto si era tramutato in certezza? Anch'egli aveva profanata la santità d'una tomba, per giungere alla scoperta del vero? E come era vissuto fino a quel giorno? E come, e perchè, quella cerimonia nuziale, per cui Spinello si era allontanato da lei? Ma anche ella non si era allontanata da lui? Non apparteneva ella ad un altro? Ahimè, triste cosa; le due anime che un primo amore aveva congiunte, il destino le aveva separate per sempre. Com'era avvenuto ciò? Spinello, tornato finalmente in sè, doveva udirlo dalle labbra di madonna Fiordalisa. Fu un doloroso racconto, che lo fece fremere di raccapriccio e di sdegno. Fiordalisa era morta per i suoi cari; messer Giovanni da Cortona, chiamato al letto della vergine, aveva dato il triste responso. E morta appariva per tutti, e la compagnia della Misericordia era andata a prendere con gran pompa la bella salma per chiuderla in un modesto avello, nel chiostro del Duomo vecchio. Ma Fiordalisa, come vi sarà facile immaginare, non aveva memoria di ciò. Rammentava l'improvviso malore ond'era stata colpita, in mezzo alle gioie domestiche e rammentava d'essersi risvegliata alla coscienza di sè, in una camera sconosciuta. Si sentiva spossata, senza volontà, con una gran propensione a riaddormentarsi. Infatti, le era avvenuto di assopirsi, e di quelle ore non ricordava che brevi intervalli, come pallidi chiarori in un buio fitto nei quali si sentiva trasportata verso una meta ignota, da uomini prezzolati, tra cui non spiccavano che due figure: quella del Buontalenti che l'aveva turbata, e quella d'uno scolaro di suo padre, che l'aveva atterrita, poichè le lasciava indovinare il tradimento ond'era stata vittima, e tutto il peggio che doveva toccarlo in futuro, senza alcuna speranza di salvezza. Infine, che più? Ella si era veduta in balla di due feroci che l'avevano amata; e uno di costoro la dava in preda all'altro; il più povero la vendeva al più ricco. E non poteva resistere; le mancava perfino la forza di gridare al soccorso. Poco stante, non aveva più veduto uno dei due traditori. L'altro, messer Lapo Buontalenti, restava padrone del campo. Ella era chiusa in una lettiga, che viaggiava di notte, scortata da un drappello d'uomini armati secondo l'uso del tempo, per le vie maestre, così poco sicure al paragone d'adesso. Evidentemente, quelli erano i servi, i masnadieri di messer Lapo Buontalenti. A che le sarebbe giovato il gridare? Messer Lapo era grave all'aspetto, severo ed arcigno come la vendetta che gli covava nel cuore. Ma quando gli occorreva di rivolgersi a lei, in atto di chiederle se avesse mestieri di nulla, assumeva un'aria tra impacciata e cortese. Non c'ora, per altro, da ingannarsi a quelle apparenze,. Quando Fiordalisa potè finalmente parlare, gli chiese risoluta: --Dove mi conducete voi? Dov'è mio padre? Il Buontalenti increspò le labbra ad un mezzo sorriso e pacatamente rispose: --Madonna, voi siete morta per tutti, così per vostro padre, come per ogni altro cittadino d'Arezzo. Vi hanno sepolta l'altro dì, con pompa solenne, entro il chiostro del Duomo vecchio. Gli sciocchi! Pareva che avessero fretta di liberarsi di voi. Ma vigilava per la vostra salvezza un amore antico e gagliardo. Il mondo vi ha composta sotterra, per dimenticarsi di voi; io vi ho restituita alla luce del giorno; siete mia, finalmente. Fiordalisa fremette, pensando a ciò che era accaduto di lei. Ma indovinò in pari tempo che la sua morte apparente era stata procurata dalle arti d'un tristo, che lavorava a benefizio d'un altro. E il senso che questa scoperta doveva produrre nell'animo suo, le si dipinse nel viso. --Comunque vediate la cosa, datevi pace, madonna; --ripigliò messer Lapo, che notava ogni moto più lieve. --Vi ho detto che siete morta pel mondo. --E per opera vostra, non è vero? --chiese ella, fissandolo negli occhi. --Mettete pure che sia così; --disse di rimando il Buontalenti. --Credete che un amatore par mio sia disposto a perdervi, dopo avervi ottenuta con un delitto? Datevi pace, vi ripeto, datevi pace, madonna. Lapo Buontalenti, vostro fedel servitore, non imiterà messer Gentile dei Carisendi che, dopo aver disseppellita la donna sua, la restituì scioccamente al marito. Messer Lapo non poteva citare il caso di Ginevra degli Amieri, che era ancora di là da venire. E poi foss'anche avvenuto prima d'allora, esso non poteva servirgli come argomento di persuasione con madonna Fiordalisa. Ginevra degli Amieri, gentildonna fiorentina d'alto lignaggio, sotterrata per morta, da per sè stessa uscì fuori dall'avello e andò a picchiare a casa di Francesco degli Agogolanti, suo marito, che la credette un'ombra e non la volle ricevere. In quella vece, gli serviva benissimo l'esempio di Catalina Caccianimico, gentildonna bolognese, amata da messer Gentile dei Carisendi. Essendo il cavaliere andato podestà a Modena e avendo colà ricevuto il doloroso annunzio della morte di lei tratto fuor di sè dall'angoscia, fece disegno di rapire all'estinta il bacio che mai non aveva avuto da lei viva. Andato di notte tempo a Bologna con un suo famigliare, aperse la sepoltura, e ivi, con molte lagrime, baciò il viso di madonna Catalina. La quale non era altrimenti morta, siccome tutti avevano creduto; laonde, messer Gentile, che aveva sentiti i battiti del suo cuore soavemente quanto più gli venne fatto la trasse dal sepolcro, e postosi il dolce peso in arcione cavalcò speditamente io città, dove, commessa l'amatissima donna alle cure di sua madre potè vederla presto rifiorita in salute, E perchè la bella Catalina per quello stesso amore che egli le aveva portato, lo pregava di rimandarla a casa sua messer Gentile, da quel prode cavallero che egli era e veramente degno del suo nome la restituì al marito, in quella commovente maniera che sanno tutti coloro i quali hanno letto la bellissima storia nel Decamerone di messer Giovanni Boccaccio. Quant'era distante il Buontalenti da messer Gentile dei Carisendi! Madonna Fiordalisa udito il beffardo racconto, conobbe di essere irremissibilmente perduta. Giunta a Pistoia e rinchiusa nel castello che messer Lapo aveva ereditato da Rosellino Sismondi la povera fanciulla visse là dentro come in una prigione, senza aver più contezza di ciò che era avvenuto de' suoi. Era una debole creatura; ma ai deboli soccorre spesso il coraggio della resistenza inerte, e Fiordalisa anche fuor di speranza com'era si chiuse nel suo triste silenzio, aspettando la morte che la liberasse dalle istanze del feroce amatore. Il quale, un giorno, stanco della ripulsa di lei, se fece a parlarle in tal guisa: --Voi piangete, madonna, e turbate il riso divino della vostra bellezza. A qual pro' se tutti vi hanno dimenticata? --Non parlate così!--diss'ella con accento severo. --Quando tutti m'avessero dimenticata, non mi abbandonerebbe il pensiero di mio padre. --Ahimè, madonna!--replicò il Buontalenti. Vostro padre.... E s'interruppe tosto, chinando la fronte a terra, in segno di grande rammarico. Fiordalisa ebbe una stretta violenta al cuore. --Mio padre!--ripetè ella, turbata. --Orbene, che volete voi dire? Che volete tacermi? --Madonna,--ripigliò allora il Buontalenti, sa Iddio se mi pento di --ciò che ho fatto e se non darei la mia vita per restituirvi il --vostro ottimo padre. Ma egli, almeno, è ora più felice di me, che mi --trovo così povero della grazia vostra e non ispero di ottenerla mai --più. Argomentate il pianto e la disperazione della infelice creatura. Suo padre era morto da sei mesi, ed ella soltanto allora ne aveva notizia. Povero padre! Ed ora morto di crepacuore, sperando di ricongiungersi all'anima della sua diletta figliuola. Passarono giorni, passarono settimane, e le lagrime di madonna Fiordalisa si rasciugarono. Ma non cessava altrimenti il dolore. --Di che vi accorate? --le disse un giorno il suo carceriere. --Spinello, a cui pensate in silenzio, di cui vagheggiate l'immagine, Spinello non pensa più a voi. Ella rizzò la testa, e diede al Buontalenti un'occhiata sdegnosa. --Oh! non v'inalberate; --riprese egli freddamente. --La cosa è così, com'io vi racconto, che credete voi, madonna? Che l'amore sopravviva alla morte della persona amata? Spinello si consolerà. --Che non mi dite ch'egli ha già data la sua mano ad un'altra donna? --diss'ella. --Voi mentite, messer Lapo. La menzogna è chiara nelle vostre parole. Spinello si consolerà, voi dite. Egli non si è dunque consolato. Messer Lapo si morse le labbra. Il colpo gli era andato fallito. Ma egli promise a sè stesso che quella donna non si sarebbe più oltre beffata di lui. Due mesi passarono, tristi coma gli altri che la povera donna aveva vissuti nella sua solitudine di Colle Gigliato. Ahi, non era una solitudine, quella, se ogni giorno ella doveva vedersi davanti agli occhi messer Lapo Buontalenti. Meno infelice di lei, una povera eroina della favola era stata abbandonata su d'uno scoglio, dannata ad esser la preda d'un mostro. Per Andromeda, infatti, vedere il suo nemico ed esserne divorata era quasi tutt'uno; laddove madonna Fiordalisa doveva scorgere il suo ad ogni istante, appostato in attesa come una fiera all'agguato, e tremare ogni giorno, pensando che nessuna difesa avrebbe più avuta contro di lui; pensando che suo padre era morto e che Spinello, il suo fidanzato, non avrebbe potuto far altro per lei che piangere su d'una tomba. E il Buontalenti osava dire che il suo rivale si sarebbe consolato! No, non era possibile Fiordalisa era una fanciulla inesperta e non aveva anche potuto giudicare la vita nei disinganni che questa può offrire a mano a mano in compenso d'ogni nostra speranza. Ma ella si era sentita così fortemente amata, che veramente l'affetto di Spinello Spinelli doveva parerle una cosa eterna. Argomentiamo così facilmente dai nostri i sentimenti degli altri! Eppure, le beffarde parole di messer Lapo anche respinte da un'intima convinzione, non potevano essere dimenticate, e l'eco doveva restarne in quel povero cuore. E in quella guisa che noi tutti raccogliamo con superstiziosa paura ogni frase udita a caso, la quale si riferisca ad un pensiero dominante dell'anima nostra avvenne a lei che altre parole, e non da messer Lapo, ridestassero i dubbi suscitati da lui. Chi muore giace e chi vive si dà pace. Ieri ho colto a volo una sua frase, in risposta all'infame Tuccio di Credi. Partiremo, diceva egli, partiremo. rassegnandosi a quella sparizione:--Povero giovane! Speriamo che il tempo, questo gran medico delle anime afflitte rechi un po' di sollievo ai suoi mali, e ch'egli non abbia a perderci l'ingegno; che sarebbe veramente peccato!--. La lettera di monna Ghita ricordò a messer Dardano Acciaiuoli le sue prime apprensioni. Era stato il protettore di Spinello e il pronubo della giovine coppia, e intendeva benissimo come in un giorno di tristezza domestica la moglie di Spinello dovesse ricorrere a lui col pensiero e invocare il suo patrocinio. Quel degno gentiluomo non istette in forse, e il giorno dopo che ebbe ricevuto il messaggio della povera donna si avviò con gran diligenza ad Arezzo, per vedere in che modo potesse tornar utile alla dolente famiglia. Era appena giunto in Arezzo, che gli si parò davanti agli occhi la torbida figura di Tuccio di Credi. Quel disgraziato era assai male in arnese; ma messer Dardano lo riconobbe subito. Rammentate che Tuccio di Credi era il compagno inseparabile di Spinello nella sua gita a Firenze, e che proprio a lui si era rivolto messer Dardano per avere notizie intorno alla tristezza di quel giovinotto, che andava ogni giorno a sedersi sulla piazza di Santa Maria Novella. Inoltre, Tuccio di Credi era l'aiuto di Spinello Spinelli, quando questi dipingeva nella chiesa di San Nicolò in via della Scala, e messer Dardano non poteva averlo dimenticato così facilmente. --Tuccio di Credi!--esclamò egli andandogli incontro. --Che fortuna d'imbattermi in voi, appena entrato in Arezzo!--. Tuccio di Credi aveva veduto messer Dardano anche prima che messer Dardano vedesse lui. E avrebbe voluto cansarlo; ma, come accade in simili circostanze che il timore d'essere osservati vi trattiene e vi fa cadere più presto nelle unghie di chi volevate sfuggire andò a lui come la biscia all'incanto. --Messere,--diss'egli,--mi duole di presentarmi a voi... in questo povero stato. --Ah, sì, gli è proprio il momento di badare a queste cose; --esclamò l'Acciaiuoli. --Come va il nostro caro Spinello? Son venuto a bella posta per lui. --Messere,--balbettò l'altro turbato,--io non lo vedo da un pezzo. --Come? non siete con lui? --No, messere, ci siamo lasciati, dopo che egli ebbe dipinto nel camposanto di Pisa. Non lo sapevate? --Io no; Spinello non mi ha detto niente di ciò. Ma spera che non sarete diventati nemici. --Per quanto è da me, no, certamente; --rispose Tuccio di Credi. --Del resto, abbiamo avuto da dire su cose da nulla, e il torto è stato il mio. Ho parlato di andarmene ed egli mi ha lasciato andare. Già non gli servivo gran fatto. E da quel giorno sono andato qua e là, per tutta Toscana, in cerca di lavoro... --E non ne avete trovato? --Ahimè, messere! Con tutta la miglior volontà del mondo, non son venuto a capo di nulla. Che volete? Non si nasce tutti sotto una buona stella, e la mia è stata la più trista. --E siete senza lavoro? --Come voi dite, messere. --Ma lavora Spinello, m'immagino. --Sì,--rispose Tuccio di Credi; --quantunque io non riesca ad intendere come gli venga fatto. Voi saprete che egli è impazzito? --La voce ne è corsa; ma speriamo che sia esagerata; --disse messer Dardano. --Lo volesse il cielo!--esclamò Tuccio di Credi; ma facendo la sua brava restrizione mentale, di cui messer Dardano Acciaiuoli non doveva avvedersi. --Ah, sì!--ripigliò il vecchio gentiluomo,--Questo dobbiamo tutti desiderare. Forse non si tratterà che delle solite malinconie. Sapete pure, Tuccio, che il nostro amico ha sempre dato nel triste. Sarà la stessa malattia di Firenze. Certi dolori, quando si sono impadroniti di noi, amano ritornare e non c'è verso di liberarsene del tutto. --Non sa nulla!--pensò Tuccio di Credi, udendo le parole di messer Dardano. E ad alta voce proseguì: --Messere, da quando non avete più visto Spinello? --Dal suo ritorno da Pistoia a Firenze; --rispose l'Acciaiuoli. --Il nostro amico doveva essere già in balia de' suoi tristi pensieri poichè non è riescito a far nulla, in quella città, deludendo così l'aspettazione di tutti. Come diamine è andata? Io non ho potuto cavarne un costrutto. Non ne sapete nulla, voi? Ma già, dimenticavo che eravate separati. --Ve l'ho detto, messere, ci eravamo lasciati, prima che egli andasse a Pistoia. --Spero che non sarà una separazione eterna; --disse allora l'Acciaiuoli. --Se Spinello ha avuto dei torti con voi, dovete dimenticarli. Se la colpa è stata vostra, dovete farvela perdonare, cercando di rinfrescar l'amicizia. --Non sa nulla! Non sa nulla!--ripetè in cuor suo Tuccio di Credi. --Ah, se non sapesse nulla neanche quell'altro! --Siamo dunque intesi; --proseguiva messer Dardano. --Gli parlerò di voi, aggiusterò io questa faccenda. Giovinotto, queste freddezza non istanno bene tra compagni d'arte, che sono sempre andati d'accordo. La vita è già troppo piena di noie; non la turbiamo ancora con le nostre contese. Vi vedrò, questa sera? --Volentieri; --disse Tuccio di Credi. --Voi siete così buono con me! Passerò da voi, se vi piace. --No; --rispose messer Dardano. --Forse rimarrò presso il nostro amico, e non sarà bene che io vi dia la posta in casa sua. Verrò dopo il vespro in piazza del Duomo. Vi torna? --Ci sarò, messere. E siate ringraziato per l'onesta intenzione. --Che! che! Non mi ringraziate di nulla. Sarò proprio felice di aver posto fine a questa mala intesa; che altro non può essere davvero. Fatte queste parole, che vi daranno misura della sua bontà di cuore, messer Dardano Acciaiuoli si avviò alla casa di Spinello Spinelli. Tuccio di Credi se ne andò per i fatti suoi, contento di quell'incontro donde gli appariva che il suo compagno d'arte non sapesse niente delle sue marachelle. --È strano,--pensava egli,--è strano che egli non sia venuto in chiaro di nulla. Ma già, chi può averglielo detto? Il Buontalenti, no certamente, che dev'essergli capitato addosso alla sprovveduta, e per farsi ammazzare come un cane. Che sciocco! È vero che egli, prima di morire, ha freddata la moglie; e in questo io ho riconosciuto il mio uomo. Povera madonna Fiordalisa! Ma già, così doveva finire. Ed ella, di sicuro, non ha neanche avuto il tempo di raccontare al suo antico fidanzato che parte ci avessi avuto io nella sua risurrezione. Ah, madonna Fiordalisa! Siete voi che l'avete voluto. Se non vi prendeva quella sciocca mania per l'amico Spinello! Mastro Jacopo vi avrebbe concessa a me, suo primo discepolo; ed io, chi sa? avrei potuto anche diventare un maestro. Dicono che l'amore faccia miracoli! Ma vedete quel dannato di Spinello! È fortunato anche nella disgrazia! Ha perduta due volte la sua innamorata è impazzito e conserva l'ingegno per dipingere!--. Tuccio di Credi era tornato in Arezzo, perchè in nessuna città di Toscana aveva trovato modo di occuparsi. E sentiva più dura la sua condizione, rientrando così male in arnese nella sua terra natale donde era escito con tanti disegni ambiziosi nell'anima. Una speranza lo sosteneva, nel ritorno; la speranza di appoggiarsi a Parri della Quercia, modesto ma non ultimo tra gli scolari di mastro Jacopo di Casentino. E vedete disdetta; Parri della Quercia era morto; lo studio di mastro Jacopo era chiuso per sempre. Ma se Parri mancava, era tornato Spinello; e la notizia di quel ritorno aveva dato maledettamente sui nervi a Tuccio di Credi. Era già sul punto di tornarsene via, anche non sapendo dove sarebbe andato a battere del capo; tanto gli riusciva molesto di averlo ad incontrare per via. Ma subito dopo l'annunzio dell'arrivo di Spinello, aveva avuto quello della sua pazzia naturalmente spiegata a' suoi occhi da ciò che per altra via, gli era giunto all'orecchio, intorno alla tragedia di Colle Gigliato. E allora, Tuccio di Credi aveva mutato proposito; era rimasto in Arezzo. Messer Dardano gli era capitato proprio in buon punto. Da lui avrebbe potuto sapere che cosa pensasse Spinello, e che cosa egli avesse a sperare per sè. Spinello non era in casa, quando messer Dardano Acciaiuoli vi giunse. Ma il vecchio gentiluomo ne fu contento, poichè l'assenza del suo protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna Ghita. Egli la trovò malinconica, ma rassegnata. La povera donna non aveva saputo nulla da nessuno, ma aveva indovinato ogni cosa. Un uomo si nasconde male con la compagna della sua vita, e Spinello, che non mirava a nascondersi aveva lasciato scorgere a Ghita assai più che ella non fosse curiosa di sapere. La buona creatura apparteneva a quella classe di donne, per cui è natura il soffrire in silenzio rinchiudersi nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci anche un compenso bastevole a tutti i disinganni della vita. Certo il vivere in questa guisa è un sacrificio; ma per il desiderio di rendergli giustizia, non è mestieri esagerarne la grandezza. Spesso è quistione di nervi; più spesso di educazione. Le anime avvezze fin dai primi anni alle freddezze, ai mali trattamenti, alla mancanza d'ogni affetto alle aperte ingiustizie degli uomini e della sorte, si raccolgono in sè medesime imparano a non chieder nulla al di fuori, e acquistano a lungo andare una padronanza di sè, che sfida ogni traversia rende men gravi i patimenti, innalza all'eroismo, fa parer bello all'occorrenza il martirio. E se vi parrà che con questo ragionamento io tolga merito al sacrificio di Ghita Bastianelli pensate che le ragioni della verità son superiori a tutti gli artifizi della rettorica come a tutte le illusioni del sentimento, e che un elogio modesto è l'omaggio più conveniente alle modeste virtù. Beati gli umili, e beati coloro che sanno contentarsi del poco. La mammola ascosa nel fogliame, a' piedi delle ripe, non ha lieti splendori per gli occhi del riguardante ma lo trattiene con la cara soavità delle miti fragranze. E queste anime elette, che adempiono ai loro uffizi senza ombra di ostentazione, non domandano lodi smaccate; si dorrebbero troppo di ottenerle. Perchè vi magnificherei io il carattere di Ghita Bastianelli, oltre i confini che gli erano assegnati dalla sua propria coscienza? Certo, ad un uomo come Spinello Spinelli, carico di gloria e pieno di angoscie così grandi come la gloria, si conveniva una donna simile. Illustri sventurati, anime ferite a morto nelle battaglie dell'esistenza, auguratevi gli estremi conforti di un'umile compagna la quale, se non potrà risanare la nostre piaghe, non aiuterà ad inasprirle. Soldati che una palla cieca ha colpiti, pensatori che una grande ambizione ha travolti fidenti giostratori che il mondo ha abbandonati sull'arena non lo trovate voi, quel mite conforto, nella corsia d'un ospedale, dove le ebbrezze gli splendori, le speranze, i sogni, andarono miseramente a far capo? Il sorriso tranquillo e benevolo d'una suora di carità, donna come vostra madre, che è morta, come vostra sorella che è lontana, come la vostra amante, che s'è data ad un altro, non basta a fare men doloroso il vostro ultimo giorno? Pure, quella donna adempie senza sforzo un ufficio di altissima carità; si è appartata dalle gioie del mondo, per ereditarne solamente i dolori; ma non v'intenderebbe, o riderebbe d'un riso tutto suo se in quella bontà che è la sua consuetudine voi voleste trovare l'argomento di un inno. Messer Dardano Acciaiuoli udì da monna Ghita come Spinello fosse ritornato in patria, grandemente mutato da quello di prima e come il suo animo, di triste che era, ed inchinevole ad una dolce malinconia, si fosse ottenebrato di schianto. Non gli restava altro lume che quello dell'arte; ma era un lume a sprazzi momentanei, quando l'uomo si trovava sulla sua impalcatura, con la tavolozza e i pennelli tra mani. In quei momenti, si riconosceva ancora Spinello; mancavano le audacie, mancavano quei lampi in cui si mostra la battaglia interna tra il magistero dell'arte e l'idea che vuol condurre a nuove altezze l'ingegno; ma l'ingegno tuttavia si vedeva, e l'ingegno è sempre una luce. Levato dal suo trèspolo, il povero Spinello diventava un altro uomo: si addensavano le ombre intorno al suo spirito; non si vedeva un mentecatto, ma si compiangeva uno scemo. Il vecchio gentiluomo ascoltò con grande rammarico la storia dolente del suo povero amico, e confortò come potè quella ottima donna che gli additava i suoi figli, Parri e Forzore, in cui si raccoglievano tutte le sue tenerezze. --Son essi la mia consolazione e la mia forza; --diceva monna Ghita. --Quando sento che il mio cuore non regge più a tanti dispiaceri, guardo quelle due testoline bionde. Ecco una gioia che Iddio mi concede; --soggiungeva ella sorridendo malinconicamente; --e quello che Iddio mi ha concesso non mi toglie nessuno. Messer Dardano Acciaiuoli ammirò quella serenità di mente, e, presa la mano di Ghita, l'accostò da buon cavaliere alle labbra. --Dio vi guardi, madonna; --diss'egli; --con tali conforti voi non potrete mai reputarvi infelice. Dopo ciò, messer Dardano escì, per andare in cerca di Spinello, che dipingeva allora nella chiesa di Sant'Agnolo. Vi accenno senza descriverla, che oramai s'andrebbe troppo per le lunghe la scena commovente di quell'incontro tra il vecchio gentiluomo fiorentino e il suo protetto di via della Scala. A mala pena lo vide comparire sul ponte, Spinello depose la tavolozza, si calò a furia dal trespolo su cui stava seduto e andò a piangero lagrime di tenerezza tra le braccia di messer Dardano. --Su, su, ragazzo mio!--disse il vecchio gentiluomo. --Non vi commovete più del bisogno. Che cosa c'è egli di strano? Ho voluto vedervi ed abbracciarvi ancora una volta, prima di andarmene ad patres. Son vecchio oltre i settanta, che sono il colmo della vita, se dobbiam credere agli antichi; e tutto il resto è un di più, sul quale non bisogna far conto. Con queste chiacchiere allegre, messer Dardano Acciaiuoli cercava di sviare le idee malinconiche naturalissime in quell'incontro, che doveva svegliare tanti dolorosi ricordi nell'animo di Spinello. Frattanto, il nobile fiorentino sbirciava il suo protetto, che male avrebbe riconosciuto se, scambio di trovarlo al suo posto d'onore, lo avesse incontrato per via. Spinello aveva le guancie scarne, gli occhi infossati, i capegli largamente brizzolati di bianco; era, a dirvela in due parole, una rovina d'uomo. La gioventù e la forza si vedevano solamente in quegli occhi; ma l'una e l'altra parevano fittizie come se la vita che traspariva da essi non fosse altro che un effetto di ebbrezza momentanea, od anche di pazzia. Ma perchè egli non poteva guardar sempre Spinello, senza aver l'aria di far confronti tra il presente e il passato messer Dardano si volse intorno a guardare i dipinti. L'impalcatura su cui era salito, si stendeva dall'arco del presbiterio fino all'emiciclo del coro e gli affreschi di Spinello Spinelli si vedevano stesi lungo la facciata dell'altar maggiore. Vi ho detto che la chiesa avea nome da Sant'Agnolo; aggiungo ora che si diceva Sant'Agnolo per mo' d'antonomasia, dovendo intendersi l'arcangiolo San Michele che è il primo e il più ragguardevole tra gli spiriti celesti. Gli affreschi di Spinello Spinelli rappresentavano per l'appunto la più nobile impresa del Santo, vo' dire la rovina degli angioli ribelli e il pittore li aveva colti quasi tutti nel punto critico, in cui, piovendo sulla terra, si tramutarono in diavoli. Terribile all'aspetto, campeggiava in alto l'arcangiolo Michele che combatteva da par suo con l'antico serpente di sette teste e di dieci corna; un serpente assai brutto, come potete immaginarvi, e diventato anche più brutto per la disgraziatissima circostanza in cui era. Messer Dardano meravigliò in cuor suo che Spinello avesse fatto prova di tanta fantasia. Forse, ce n'era più che il pittore non avesse mostrato mai; perchè, se non sapete, lo scolaro di mastro Jacopo di Casentino ora salito in gran fama per la sua eccellenza nel trattare soggetti più quieti e nel dare espressione di gravità e di tenerezza, ad aggruppamenti di poche figure. La grazia semplice dei suoi Santi e delle sue Madonne sentiva qualche cosa della divinità. Ed era tenuta per l'opera sua più maravigliosa una Vergine che porgeva a Cristo fanciullino una rosa affresco condotto da lui su d'una parete, in Santo Stefano fuori le mura d'Arezzo. La fama di quel dipinto doveva sopravvivere all'autore e alla chiesa, poichè quando questa cadde in rovina nel mille cinquecento sessantuno, gli Aretini, senza guardare a nessuna difficoltà o spesa tagliarono il muro intorno all'affresco, e allacciatolo ingegnosamente lo portarono in città per collocarlo in via delle Derelitte, sotto il nome poco appropriato di Madonna del Duomo. Contro tutte le consuetudini, anzi meglio, contro l'indole del suo ingegno, Spinello Spinelli dava allora nel fantastico e nel truce. E si compiaceva, mentre Dardano Acciaiuoli contemplava il dipinto si compiaceva in quella rovina d'angioli, quasi dovesse riescire il suo capolavoro. Forse egli sentiva dentro di sè che sarebbe stato l'ultimo? --Vedete, messere; --diceva egli, dopo avere esposto il suo concetto al vecchio gentiluomo; --sono ormai presso a finire. Quel vano che scorgete nel centro è il posto di Lucifero. Ho incominciato con San Michele; finirò col suo grande inimico. È il più difficile, e l'ho lasciato per l'ultimo. Ci penserò stanotte, e domani, senz'altro, mi sbrigherò anche di lui. --Che? --esclamò messer Cardano. --Avete lavorato senza cartoni? --Sì, messere; per questa volta ho seguita l'ispirazione. Da principio, per darne un'idea a questi massari, avevo disegnato ogni cosa di rossaccio così alla grossa, non dipingendo di buono che una piccola parte di questa composizione. L'idea è piaciuta, e m'hanno allogato il lavoro. Spinello non diceva tutto, poichè non lo sapeva appuntino. Le sue distrazioni, la sua aria melensa, e certi segni che dava d'esser tocco nel cervello avevano fatti rimanere dubbiosi i massari di Sant'Agnolo. Perciò, ad assicurarsi che l'artista era sempre quel desso e che non ne sarebbe venuta un'opera da doversi cancellare, avevano chiesto un disegno sul muro. E Spinello, che era sempre lui, quando si trovava sul suo trèspolo, aveva fatto il disegno richiesto meritando in tal guisa la lode di tutti e la pronta commissione dell'affresco. Quel giorno, Spinello Spinelli lasciò il lavoro assai prima del solito, volendo dedicare tutto il suo tempo al nobilissimo ospite. S'intende che messer Dardano, per isviare l'animo del suo protetto dai dolorosi pensieri che avevano purtroppo il triste effetto di offuscargli la ragione, si adoperò come potè meglio a tenere il discorso nel campo dell'arte. E Spinello da principio segui benissimo il filo della conversazione, ragionando dei lavori che aveva in mente di fare. Ma a poco a poco si smarrì, e, un'ora dopo, messer Dardano vide di non aver più accanto a sè che un povero scemo. Quando giunsero a casa per desinare, monna Ghita fece all'Acciaiuoli un gesto malinconico che voleva dire:--Orbene, messere, lo vedete anche voi, come è ridotto? Infatti, il povero Spinello non aveva più coscienza di sè. Solamente il lavoro poteva rialzarne lo spirito; cessato il lavoro, tornavano le ombre. Strana forma di pazzia, non è vero? Ma se non fosse strana, non sarebbe pazzia. Mentre erano a tavola, messer Dardano entrò a ricordare il nome di Tuccio di Credi. E Spinello ne parlò come di un amico, da cui si fosse separato pur dianzi, con una fraterna stretta di mano. --Ottimo Tuccio!--diss'egli. --Come va che non si trova con noi? --Non ha osato presentarsi; --rispose messer Dardano. --Egli è tornato assai male in arnese. Figuratevi che in nessuna scuola delle tante città di Toscana ha trovato da vivere. --Da vivere!--esclamò Spinello. --O che bisogno aveva di trovar da vivere. La mia scuola non gli basta? Messer Dardano capì facilmente che il cervello del suo amico andava in processione, e ripigliò tranquillamente il discorso. --Voi ricorderete, Spinello mio, che Tuccio di Credi, qualche tempo fa, si era risoluto di andarsene dal vostro servizio. Temeva di esservi inutile, il poveretto! Non ha molta levatura d'ingegno, ma per contro, ci ha un discreto amor proprio. Malattia dei poveri,--soggiunse il vecchio gentiluomo,--e va curata con garbo. Volete voi ripigliarlo a bottega? --Non rammento di averlo mai congedato; --rispose Spinello. --Se tornerà, l'avrò caro. --Ah bene!--gridò l'Acciaiuoli. --Così va fatto. Voi siete sempre un nobile cuore. Quella sera, passeggiando col suo ospite in piazza del Duomo, messer Dardano vide Tuccio di Credi e gli accennò di accostarsi. Quell'altro obbedì prontamente. --Ecco Tuccio di Credi; --incominciò l'Acciaiuoli, volgendosi al suo ospite. Spinello si scosse a quelle parole, alzò gli occhi e salutò il suo compagno d'arte. --Buona sera, Tuccio!--diss'egli stendendogli la mano. --Buona sera, maestro!--rispose Tuccio, sporgendo timidamente la sua, e chinando gli occhi a terra come se volesse ringraziare messer Dardano della sua benevola intercessione. --Ecco un patto conchiuso; --disse allora l'Acciaiuoli. --Domani tornerete a lavoro col nostro ottimo Spinello. Eravate amici e non avete mai cessato di esserlo. A voi, Tuccio, sarà grande fortuna di lavorare con un tant'uomo; egli, poi, sarà lieto di avervi aiutatore, secondo l'antica consuetudine, che era così profittevole ad ambedue. Messer Dardano era contentissimo di aver fatta quella pace, non tanto per il piacere di averla fatta quanto per l'utile che doveva, secondo lui, derivarne a Spinello. --Tuccio è un uomo serio; --pensava egli; --conosce da lunga mano l'umore del suo compagno e potrà tenerlo in riga più facilmente di un altro. Ora, più che mai, il nostro povero amico ha bisogno di qualcheduno che abbia pratica con lui e lo sostenga nei momenti difficili. Sia lodato il cielo!--conchiuse il vecchio gentiluomo. --Me ne andrò via da Arezzo con l'animo più tranquillo. IL RITRATTO DEL DIAVOLO di ANTON GIULIO BARRILI CAPITULO QUATTORDICESIMO. La mattina seguente, Spinello Spinelli andò per tempo alla chiesa di Sant'Agnolo. Gli premeva di metter mano a dipingere il suo Lucifero, che aveva già tratteggiato sull'intonaco. --Non venite voi, messere? --diss'egli all'Acciaiuoli. --No, verrò più tardi; --rispose messer Dardano. --Verrò con Tuccio di Credi. Frattanto ci guadagnerò di vedere il vostro Lucifero abbozzato. --Ed anche dipinto, solo che v'indugiate due o tre ore; --disse Spinello. --Sarà un Lucifero abbastanza nuovo. L'ho ancora sognato stanotte, bello come l'angelo che ha dato agli uomini l'esempio della superbia. Perchè, io dico, d'onde gli può esser nata la superbia a Lucifero? Non già da una speciale predilezione di Domineddio, poichè questi non può non avere amato in ugual modo tutte le sue creature. Io penso adunque che debba essere montato in superbia, a cagione della sua grande bellezza. Messer Dardano intendeva poco questa distinzione. Infatti, ammettendo che Domineddio non potesse aver preferenze, si doveva anche credere che non avesse fatto Lucifero Helel come lo chiamarono gli ebrei più bello degli altri spiriti, creati insieme con lui. Ma infine, in quella vecchia storia religiosa molte generazioni avevano lavorato di fantasia e si poteva ammettere senza sforzo che gli uomini dopo avere foggiato a loro immagine il Creatore, si pigliassero uguale libertà con le sue creature più nobili. Per queste ragioni, o per altre consimili che gli balenassero alla fantasia messer Dardano Acciaiuoli lodò grandemente il concetto del suo amico Spinello. In fin dei conti la pittura ha una filosofia tutta sua, che ne vale molte altre, vo' dire la filosofia dei contrasti; e i contrasti, appunto per quella impressione che fanno immediamente sull'animo del riguardante, offrono argomento a profonde meditazioni. Un Lucifero bello! Che vi pare una cosa da nulla? Una simile stonatura, certamente voluta dall'autore, non è forse tale da far pensare che quel diavolo non meritava poi la sua trista sorte? E perchè subito viene in mente che Iddio non può aver fatto una cosa ingiusta o almeno egli non può averla lasciata fare a spiriti perfetti come sono senza dubbio i suoi angeli non dee venire di conseguenza il pensiero che la malvagità dello spirito ribelle s'intenda aggravata dalla sua medesima bellezza? E non deve risaltare agli occhi di tutti una certa rispondenza tra i figli di Dio e i figli degli uomini per cui negli uni e negli altri sia necessario fare una distinzione tra la bellezza esterna e la bellezza interiore? Ahimè! dice il filosofo. Vedete il triste uso che noi facciamo dei doni celesti! Anche Lucifero spirito eletto e prediletto del Padre, doveva esser guasto nella propria ambizione. Bello tra tutti gli immortali, doveva precedere nella sua caduta la istessa caduta dell'uomo e ad onta della sua grande bellezza esteriore, averci il baco nell'anima, come tanti e tante che conosciamo noi! --Bene!--esclamò dunque messer Dardano Acciaiuoli, poichè ebbe udito il ragionamento di Spinello Spinelli. --Seguite il vostro pensiero, maestro; noi verremo ad ammirare gli effetti. Caldo del suo concetto, il pittore si era messo all'opera. Mi pare di avervi già detto e se non ve l'avessi detto prima ve lo dico adesso che il nostro gentile artefice precedeva di oltre dugent'anni quel famoso Luca Giordano pittore immaginoso e delicato se altri fu mai chiamato dai suoi contemporanei Luca Fa presto poichè, a colorire in breve spazio di tempo le sue leggiadre invenzioni usava dipingere a furia, con ambedue le mani, quasi temesse di non aver tempo a fare tutto quello che gli passava per la mente. Spinello Spinelli non dipingeva con due pennelli ad un tempo; la storia non lo dice, ed io non posso usurpare i diritti della storia. Ma posso dirvi che egli era pronto di mano, oltre il costume di tutti gli artisti del suo tempo; donde si spiega come egli abbia potuto compiere tante opere mirabili, in una vita di cui i biografi si contendono a gara i confini e che lascerebbe ai tardi nipoti il diritto di accorciarla assai più che io non mi sia attentato di fare. Lucifero era già abbozzato sull'intonaco, e non si trattava più che di colorirlo. Spinello ci lavorava a furia. Il corpo era già fatto, e il pittore stava per attaccare la figura poco prima dell'ora di vespero quando giunse sul ponte messer Dardano Acciaiuoli insieme con Tuccio di Credi, pecorella smarrita che tornava all'ovile. Spinello non li vide neanche, invasato come era. La febbre dell'arte gli ardeva nel sangue e sarei quasi per dire che gli faceva bruciare il pennello tra le dita. Maraviglioso artista! E più maraviglioso a gran pezza per chi conosceva la storia delle sue grandi mestizie! Tuccio di Credi guardò il dipinto e si sentì correre un brivido per tutte le vene. Quella rovina d'angioli era veramente un miracolo di fantasia e di esecuzione. L'arcangelo Michele si vedeva in alto, atteggiato a battaglia come un paladino antico e così fiero all'aspetto, così forte all'assalto, da rovesciare ad ogni colpo un nemico. La battaglia poteva dirsi già vinta. Come non avrebbe avuto vittoria d'un serpente, anche con sette teste e dieci corna chi aveva battuto e piombato negli abissi il più forte de' suoi avversari, che tale era certamente Lucifero? Anche in ciò l'ingegno di Spinello aveva dato nel segno. La sua composizione sarebbe stata manchevole, non avrebbe espresso pienamente il concetto di quella storia grandiosa se Michele fosse stato ancora alle prese col maggiore dei ribelli. La sorte della giornata, almeno per ciò che si rappresentava all'occhio poteva rimaner dubbia, ed esserne scemato per conseguenza l'effetto. Ma Lucifero, in quella vece, era vinto; Lucifero piombava giù nell'abisso. E come era giustamente collocato nel mezzo del quadro! Michele trionfava; ma il protagonista era Lucifero, poichè la catastrofe era appunto la sua. I due nuovi venuti restarono immobili in un angolo, guardando quella scena terribile; messer Dardano estatico, beato di assistere ad un miracolo dell'arte; Tuccio di Credi avvilito, rodendosi dentro di sè, alla vista di quell'ingegno singolare che resisteva ai colpi più gravi. Ma che cosa avveniva in quel punto? A mano a mano che i contorni del viso di Lucifero prendevano forma sotto le pennellate dell'artefice, cresceva la bellezza del tipo e, insieme con la bellezza, balzava fuori una rassomiglianza, che faceva sudar freddo lo sciagurato Taccio di Credi. Strano a vedersi, e più strano a raccontarsi! Quel pittore che, ad onta del suo ingegno smisurato e dell'amore che suol raddoppiare anzi centuplicare l'ingegno, non era mai venuto a capo di cogliere le sembianze di una donna adorata quel pittore, postosi in mente di dare a Lucifero l'impronta di una straordinaria bellezza andava effigiando nel volto dell'angiolo ribelle la divina immagine di madonna Fiordalisa. A qual sentimento obbediva in quel punto la mano di Spinello Spinelli? Operava egli con piena coscienza di sè, o non faceva che seguire un impulso arcano e fatale? Certo, se egli vedeva nelle sembianze di madonna Fiordalisa il colmo della bellezza umana, si poteva credere che dovendo egli esprimere alcun che di perfetto, fosse tratto naturalmente ad effigiare l'immagine della sua povera estinta. Ma, allora, perchè il tipo di Fiordalisa non era mai stato espresso in tanti volti di Madonne e di Sante che egli aveva pur dovuto dipingere e col naturale desiderio di accostarsi alla perfezione? Non era invece da credere che una virtù misteriosa guidasse il suo pennello se a lui per la prima volta occorreva così facilmente di ritrarre una cara sembianza non mai potuta cogliere appieno, per quanto egli si arrovellasse nel suo proposito? E questa opinione non era forse avvalorata dalla medesima bizzarria che riconduceva al suo pennello i lineamenti di Fiordalisa mentre egli doveva esprimere la bellezza di uno spirito malvagio? Vi ho detto che Tuccio di Credi sudava freddo, vedendo l'opera strana che prendeva forma sotto le pennellate del pittore. Era bene madonna Fiordaliso, che si presentava in tal guisa davanti a lui; era madonna Fiordalisa, con gli occhi lampeggianti di sdegno; era madonna Fiordalisa, che piombava nei regni della morte, maledicendo ai suoi uccisori. Pensando a quei riscontri così naturali tra il soggetto celeste e la rimembranza umana che prendeva vita da esso Tuccio di Credi si sentì correre un brivido di paura per le ossa. Se avesse potuto tirarsi indietro, come lo avrebbe fatto volentieri! E istintivamente voltando la testa, egli dava un'occhiata alla buca donde era salito lassù. Ma proprio in quel punto messer Dardano Acciaiuoli lo prendeva amorevolmente per un braccio. --Vedete, Tuccio, com'è bello quest'angiolo!--diceva il vecchio gentiluomo. --Se si potesse muovere un rimprovero all'artista, ignorando quello che egli ha voluto fare si direbbe che è troppo bello, per rappresentare lo spirito del male. --Sì, troppo bello; --balbettò Tuccio di Credi, facendosi livido dalla paura. --Che è? --disse allora messer Dardano, a cui non era sfuggito il tremito della voce di Tuccio. --Che cosa avete voi? --soggiunse tosto, vedendo il suo compagno con la cera stravolta. --Io nulla, messere; --rispose Tuccio, confuso. --Notavo una rassomiglianza.... Non è quello il volto di madonna Fiordalisa? --Fiordalisa!--esclamò messer Dardano. --Chi è costei? Spinello, dalla eminenza su cui stava seduto, udì le parole di messer Dardano e si volse di schianto. --Che avete detto, messere? Perchè quel nome, pronunziato da voi? --Perdonate, maestro; --rispose messer Dardano, turbato da quella escita improvvisa, ma più assai dalla strana animazione del viso di Spinello. --Si ragionava con Tuccio di Credi, il quale trova una certa rassomiglianza, nel volto di Lucifero.... --Ah!--disse Spinello. --Tuccio di Credi ha trovato questo? La cosa merita di esser chiarita. E scese dal trèspolo, su cui depose tavolozza e pennelli, per andarsi a piantare in uno dei punti estremi del tavolato. Messer Dardano lo seguiva degli occhi, non pronosticando niente di buono da quella scena inaspettata. --È vero!--ripigliò Spinello, dopo essere stato alquanto a guardare l'affresco. --Ecco una somiglianza che io non aveva cercata. Una somiglianza fatale!--proseguì, con accento cupo, che fece fremere il vecchio Acciaiuoli. --Tuccio di Credi ha ragione, e a lui va fatto omaggio di un cambiamento necessario. Infine, che diamine m'è saltato in mente, di far così bello lo spirito delle tenebre? E perchè sarebbe profanata così la più bella immagine che apparisse mai sulla terra? Così dicendo, Spinello correva al trèspolo, ripigliava i pennelli, e, rimescolando i colori sulla tavolozza andava mutando, insieme con le tinte, i lineamenti del suo Lucifero. --Tuccio di Credi ha ragione!--esclamava, parlando ad intervalli, tra una pennellata e l'altra. --Bisogna correggere. Perchè questo incarnato nel viso? Olivastro vuol essere; anzi terreo come il colore della morte. E questi occhi, perchè così belli? Ispide sopracciglia, rughe precoci, in cui vorrebbe appiattarsi la malvagità del pensiero, trasformate voi questa fronte di dannato. Tuccio di Credi ha ragione. E sarà contento, Tuccio di Credi! Va bene così, Tuccio? non vi par egli che così, e non altrimenti, s'abbia ad esprimere lo spirito del male? Tuccio di Credi non rispondeva; era allibito; era rimasto di sasso. Ma non era rimasto di sasso il vecchio gentiluomo che lo aveva condotto lassù e che non poteva intendere le ragioni di quella gran collera di Spinello Spinelli. E non si fosse trattato che di collera! Ma c'era di peggio; c'era il segno di una gravissima ingiuria, o d'una terribile vendetta. Il volto di Lucifero, sotto le rapide e convulse pennellata di Spinello si era tramutato dal bello all'orrido, dalle sembianze di madonna Fiordalisa a quelle di Tuccio di Credi. Non c'era da dubitarne. Tuccio era lì, e gli occhi di messer Dardano potevano spiccarsi da lui per volgersi al Lucifero o dal Lucifero per volgersi a lui, e vedere tra l'uno e l'altro una rispondenza perfetta. --Che vuol dir ciò? --chiese il vecchio gentiluomo, con accento severo. --Spinello mio, non recate voi forse offesa a Tuccio di Credi, che ha avuto il torto di fare una semplice osservazione al vostro dipinto? E perchè una ingiuria così grave, senza cagione, ad un compagno d'arte, all'amico della vostra giovinezza? Spinello era ridisceso in quel punto dal trèspolo. --Senza cagione!--gridò egli. --Amico mio, quest'uomo! --Amico, sì; --replicò messer Dardano. --Voi stesso non lo avete richiamato ieri al vostro fianco? --Io? Io richiamare quel tristo? --Maisì, maestro, e dando a me l'incarico di parlargliene. Egli era così felice di ritornare con voi!--. Spinello levò la fronte, come in atto d'interrogare la sua memoria; ma essa non gli disse nulla di ciò che l'Acciaiuoli asseriva. --Perdonate, messere,--ripigliò egli,--è impossibile. Vi sarete ingannato; dovete esservi ingannato. Io richiamare quel Giuda? Ma se ciò fosse, ci sarebbe stato un perchè, ed io sarei venuto con qualche cosa al fianco,--soggiunse Spinello tastandosi con moto convulso alla cintola,--nè egli sarebbe più qui, ritto e sano davanti a me. Guardatelo, messer Dardano; quello è il più malvagio degli uomini. Ah, voi non sapete ciò che m'ha fatto? Amavo una donna, messere.... E l'amava anche lui! Il rettile aveva osato levar gli occhi alla colomba. La vigilia delle mie nozze, la bella creatura moriva, avvelenata da lui. Almeno, così parve. Egli non aveva fatto che addormentarla con uno de' suoi filtri, scaturiti d'inferno, e madonna Fiordalisa fu seppellita per morta. L'avesse egli dissotterrata per sè! L'avrei ucciso, ma non lo avrei disprezzato. In quella vece, egli ha venduto il segreto ad un altro. L'amante s'è tramutato in.... --Cessate, messere!--interruppe l'Acciaiuoli, preso da un sentimento di profondo disgusto. --Ma siete voi ben sicuro che una simile infamia.... --Oh, giudicatene voi! Madonna Fiordalisa fu venduta al Buontalenti, banditosi dalla sua città per godersi il frutto del tradimento. Ma l'opera non è compiuta. A persuadere la povera donna, occorreva che Spinello apparisse dimentico di lei, sposo felice ad un'altra. E Tuccio di Credi si pose al fianco di Spinello, fu con lui a Firenze.... Ciò che avvenisse a Firenze vi è noto. Ah, pazzo che io fui! Mi credono pazzo, ora, a mi guardano sott'occhi e si tirano da un lato quando m'incontrano per via. Lo sono stato, un pazzo, lo sono stato, quando t'ho creduto un onest'uomo, o Tuccio di Credi rettile velenoso ed immondo, spirito malvagio, venuto daccanto a me per la mia dannazione. Dillo, che non è vero; dillo a quest'uomo onorando, che questo non era il tuo fine, quando portavi a me i lagni del mio povero padre.... ed egli sentirà ora come sappiano fischiare i serpenti, e qual suono abbia la voce d'un demone!--. Tuccio di Credi guardò bieco il suo avversario, ben vedendo di non poter più ingannare nessuno, e crollò sdegnosamente le spalle. --Quante parole inutili!--esclamò egli. --Bastava dire che mi sono vendicato. Messere, statevi con Dio, e non vi provate a tenermi dietro; --soggiunse, vedendo l'atto di Spinello che voleva scagliarsi contro di lui. --Voi andate qualche volta senz'armi; io non ho mai dimenticato questo spuntone, che so maneggiare, al bisogno, e che punge assai meglio della vostra lingua. Così dicendo, si avviava verso la scala a piuoli, il cui capo usciva due o tre palmi fuori del tavolato. Ma l'amore della frase perdette Tuccio di Credi. Spinello conosceva l'impalcatura del ponte su cui stava a dipingere e il traballar che fece un pancone su cui Tuccio di Credi aveva posto il piede per ritirarsi verso la scala gli rammentò in buon punto che le assi non erano inchiodate, ma semplicemente posate sulle traverse, l'una di costa all'altra. E subito chinatosi ad abbrancare un capo del pancone, lo spinse verso l'apertura della scala. --Riponi il tuo spiedo!--gridò, con accento di trionfo, mentre Tuccio scivolava sull'asse inclinata. --Meglio ti sarebbe aver penne alle mani. Colto alla sprovveduta, Tuccio di Credi annaspò con le braccia, lasciando cadere lo spuntone e tentò di aggrapparsi alla traversa, nel punto in cui essa era assicurata all'abetella con parecchi giri di fune. Ma non gli venne fatto, ed egli ebbe per gran ventura di trovare un capo della fune, che penzolava dalla traversa e ad esso s'avvinghiò disperatamente, in quella che il suo corpo dava un tracollo nel vuoto. --Aiuto! aiuto!--gridò messer Dardano, sbigottito dall'atto improvviso. --Salvatemi, per amor del cielo!--urlava il caduto. --Salvatemi! Ve ne supplico, messere Spinello!... Per la memoria di Fiordaliso! --Infame!--tuonò Spinello, affacciato all'apertura del ponte. --E ardisci profferire quel nome? Trovò ella misericordia presso di te? Tuccio di Credi, bestemmia la tua ultima preghiera; l'abisso è spalancato per accoglierti. --Spinello!--gridò messer Dardano. --È un uomo che sta per morire! --Orbene, che c'è di strano!--disse Spinello. La pena segue il --delitto. A Colle Gigliato ho ucciso il suo complice; qui uccido lui. --Se Iddio non avesse voluta la sua morte, non me l'avrebbe cacciato --tra' piedi. Intanto quell'altro perdeva le forze. La fune, scorrendogli tra le dita aggranchite, gli aveva lacerate le carni. I tendini denudati non ressero allo strazio, e le mani sanguinolenti si apersero. Tuccio di Credi mise un grido di alto spavento, che parve ruggito di fiera, e precipitò nello spazio. Il vecchio Acciaiuoli udì il tonfo del corpo sui gradini dell'altar maggiore e si ritrasse indietro atterrito. Poco stante si raccoglievano le membra sfracellate. In chiesa e fuori si credette ad una disgrazia. Nè messer Dardano volle dire il contrario; nè Spinello sapeva più che cosa fosse avvenuto. Sceso dal ponte, il povero pazzo non ricordava più nulla. Per altro quella notte fu un grande trambusto in casa sua. Spinello aveva una visione e fu agevole intenderla dalle rotte parole che gli uscivano di bocca. Lo spirito delle tenebre era apparso al pittore, dolendosi con lui d'essere stato fatto così spaventosamente brutto,. --Brutto! Brutto!--gridava il povero pazzo. --Non eri forse Tuccio di Credi? ed io non ti ho forse dato il tuo aspetto vero? Il vecchio Acciaiuoli prodigò al suo sventurato amico le più amorevoli cure. Ma nè le cura dell'amicizia, nè quelle dell'arte, nè i pianti della famiglia nè le preghiere di tutta Arezzo, che amava il suo grande artefice, valsero a rattenerlo in vita. L'amore di Spinello Spinelli era morto; le sue vendette erano compiute; non gli restava che di finire anche lui. Ed era misericordia pregare a quell'anima travagliata il riposo della tomba. E null'altro, forse? Non ci sarà dato di sperare che lo spirito dell'infelice amatore si sia ricongiunto a quello della sua Fiordalisa? Ciò che sentiamo di questi grandi esempi d'amore, così rari purtroppo nel mondo ci conforta a credere che tanto ardore non possa e non debba morire con questa povera compagine d'ossa e di polpe. Infine, ogni spettacolo di martirio non richiama l'idea del trionfo?Prefazione. Questo racconto è lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere e svilupparsi nelle più umili condizioni le prime irrequietudini pel benessere; e quale perturbazione debba arrecare in una famigliuola vissuta fino allora relativamente felice la vaga bramosìa dellignoto, laccorgersi che non si sta bene, o che si potrebbe star meglio. Il movente dellattività umana che produce la fiumana del progresso è preso qui alle sue sorgenti nelle proporzioni più modeste e materiali. Il meccanismo delle passioni che la determinano in quelle basse sfere è meno complicato, e potrà quindi osservarsi con maggior precisione. Basta lasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille, e il suo disegno semplice. Man mano che cotesta ricerca del meglio di cui luomo è travagliato cresce e si dilata tende anche ad elevarsi, e segue il suo moto ascendente nelle classi sociali. Nei Malavoglia non è ancora che la lotta pei bisogni materiali. Soddisfatti questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà in un tipo borghese, Mastro-don Gesualdo incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola città di provincia ma del quale i colori cominceranno ad essere più vivaci, e il disegno a farsi più ampio e variato. Poi diventerà vanità aristocratica nella Duchessa de Leyra; e ambizione nellOnorevole Scipioni, per arrivare allUomo di lusso, il quale riunisce tutte coteste bramosìe tutte coteste vanità, tutte coteste ambizioni, per comprenderle e soffrirne, se le sente nel sangue, e ne è consunto. A misura che la sfera dellazione umana si allarga, il congegno delle passioni va complicandosi; i tipi si disegnano certamente meno originali, ma più curiosi, per la sottile influenza che esercita sui caratteri leducazione ed anche tutto quello che ci può essere di artificiale nella civiltà. Persino il linguaggio tende ad individualizzarsi, ad arricchirsi di tutte le mezze tinte dei mezzi sentimenti di tutti gli artifici della parola onde dar rilievo allidea in unepoca che impone come regola di buon gusto un eguale formalismo per mascherare ununiformità di sentimenti e didee. perché la riproduzione artistica di cotesti quadri sia esatta, bisogna seguire scrupolosamente le norme di questa analisi; esser sinceri per dimostrare la verità, giacché la forma è così inerente al soggetto quanto ogni parte del soggetto stesso è necessaria alla spiegazione dellargomento generale. Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue lumanità per raggiungere la conquista del progresso è grandioso nel suo risultato, visto nellinsieme, da lontano. Nella luce gloriosa che laccompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità legoismo, tutte le passioni, tutti i vizi che si trasformano in virtù tutte le debolezze che aiutano limmane lavoro, tutte le contraddizioni, dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto cè di meschino negli interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare lattività dellindividuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotesto lavorìo universale, dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate ambizioni è legittimato dal solo fatto della sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando si conosce dove vada questa immensa corrente dellattività umana, non si domanda al certo come ci va. Solo losservatore, travolto anchesso dalla fiumana, guardandosi attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dallonda per finire più presto, ai vinti che levano le braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori doggi, affrettati anchessi, avidi anchessi darrivare, e che saranno sorpassati domani. I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, la Duchessa de Leyra, lOnorevole Scipioni lUomo di lusso sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù. Ciascuno, dal più umile al più elevato, ha avuta la sua parte nella lotta per lesistenza, pel benessere per lambizione - dallumile pescatore al nuovo arricchito - alla intrusa nelle alte classi - alluomo dallingegno e dalle volontà robuste il quale si sente la forza di dominare gli altri uomini; di prendersi da sè quella parte di considerazione pubblica che il pregiudizio sociale gli nega per la sua nascita illegale; di fare la legge, lui nato fuori della legge - allartista che crede di seguire il suo ideale seguendo unaltra forma dellambizione. Chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente coi colori adatti, tale da dare la rappresentazione della realtà comè stata, o come avrebbe dovuto essere. Milano, diciannove gennaio mille ottocento ottantuno. Fine de la Prefazione. Capitolo Primo. Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce nerano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare proprio allopposto di quel che sembrava dal nomignolo, come devessere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla poiché da che il mondo era mondo, allOgnina, a Trezza e ad Aci Castello li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sullacqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Malavoglia di padron Antoni quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza chera ammarrata sul greto sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Cipolla. Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia erano passate senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron Antoni, per spiegare il miracolo, soleva dire mostrando il pugno chiuso - un pugno che sembrava fatto di legno di noce - Per menare il remo bisogna che le cinque dita saiutino lun laltro. Diceva pure: - Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso e il dito piccolo deve far da dito piccolo. E la famigliuola di padron Antoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il dito grosso, che comandava le feste e le quarantore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo perché era grande e grosso quanto il San Cristoforo che cera dipinto sotto larco della pescheria della città; e così grande e grosso comera filava diritto alla manovra comandata e non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli avesse detto sóffiati il naso tanto che sera tolta in moglie la Longa quando gli avevano detto pigliatela. Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, salare le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: Antoni il maggiore un bighellone di ventanni, che si buscava tuttora qualche scappellotto dal nonno e qualche pedata più giù per rimettere lequilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, che aveva più giudizio del grande ripeteva il nonno; Mena Filomena soprannominata SantAgata perché stava sempre al telaio e si suol dire donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio; Alessi Alessio un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia Rosalia ancora né carne né pesce. - Alla domenica, quando entravano in chiesa, luno dietro laltro, pareva una processione. Padron Antoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi: perché il motto degli antichi mai mentì: - Senza pilota barca non cammina - Per far da papa bisogna saper far da sagrestano - oppure - Fa il mestiere che sai che se non arricchisci camperai - Contentati di quel che tha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante ed altre sentenze giudiziose. Ecco perché la casa del nespolo prosperava, e padron Antoni passava per testa quadra al punto che a Trezza lavrebbero fatto consigliere comunale, se don Silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i Borboni e che cospirava pel ritorno di Franceschello, onde poter spadroneggiare nel villaggio, come spadroneggiava in casa propria. Padron Antoni invece non lo conosceva neanche di vista Franceschello, e badava agli affari suoi e soleva dire: Chi ha carico di casa non può dormire quando vuole perché chi comanda ha da dar conto. Nel dicembre mille ottocento sessantatré, Antoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron Antoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don Giammaria, il vicario, gli avea risposto che gli stava bene e questo era il frutto di quella rivoluzione di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. Invece don Franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barbona e gli giurava fregandosi le mani che se arrivavano a mettere assieme un po di repubblica tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero presi a calci nel sedere ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati alla guerra, se bisognava. Allora padron Antoni lo pregava e lo strapregava per lamor di Dio di fargliela presto la repubblica prima che suo nipote Antoni andasse soldato, come se don Franco ce lavesse in tasca; tanto che lo speziale finì collandare in collera. Allora don Silvestro il segretario si smascellava dalle risa a quei discorsi e finalmente disse lui che con un certo gruzzoletto fatto scivolare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui avrebbero saputo trovare a suo nipote un difetto da riformarlo. Per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora ad Aci Trezza e il dottore della leva, quando si vide dinanzi quel pezzo di giovanotto gli disse che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di ficodindia; ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte di una corazzata, in certe giornataccie; e perciò si presero Antoni senza dire permettete. La Longa, mentre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando trafelata accanto al passo lungo del figliuolo gli andava raccomandando di tenersi sempre sul petto labitino della Madonna e di mandare le notizie ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città, che poi gli avrebbero mandati i soldi per la carta. Il nonno, da uomo, non diceva nulla; ma si sentiva un gruppo nella gola anchesso, ed evitava di guardare in faccia la nuora, quasi ce lavesse con lei. Così se ne tornarono ad Aci Trezza zitti zitti e a capo chino. Bastianazzo, che si era sbrigato in fretta dal disarmare la Provvidenza, per andare ad aspettarli in capo alla via come li vide comparire a quel modo, mogi mogi e colle scarpe in mano, non ebbe animo di aprir bocca, e se ne tornò a casa con loro. La Longa corse subito a cacciarsi in cucina quasi avesse furia di trovarsi a quattrocchi colle vecchie stoviglie, e padron Antoni disse al figliuolo: - Va a dirle qualche cosa, a quella poveretta; non ne può più. Il giorno dopo tornarono tutti alla stazione di Aci Castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a Messina e aspettarono più di unora, pigiati dalla folla, dietro lo stecconato. Finalmente giunse il treno, e si videro tutti quei ragazzi che annaspavano col capo fuori dagli sportelli, come fanno i buoi quando sono condotti alla fiera. I canti, le risate e il baccano erano tali che sembrava la festa di Trecastagni e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore che si aveva prima. - Addio Antoni! - Addio mamma! - Addio! ricordati! ricordati! - Lì presso sullargine della via, cera la Sara di comare Tudda, a mietere lerba pel vitello; ma comare Venera la Zuppidda andava soffiando che cera venuta per salutare Antoni di padron Antoni col quale si parlavano dal muro dellorto, li aveva visti lei, con quegli occhi che dovevano mangiarseli i vermi. Certo è che Antoni salutò la Sara colla mano, ed ella rimase colla falce in pugno a guardare Finché il treno non si mosse. Alla Longa, lera parso rubato a lei quel saluto; e molto tempo dopo, ogni volta che incontrava la Sara di comare Tudda, nella piazza o al lavatoio, le voltava le spalle. Poi il treno era partito fischiando e strepitando in modo da mangiarsi i canti e gli addii. E dopo che i curiosi si furono dileguati, non rimasero che alcune donnicciuole e qualche povero diavolo, che si tenevano ancora stretti ai pali dello stecconato, senza saper perché. Quindi a poco a poco si sbrancarono anchessi, e padron Antoni indovinando che la nuora dovesse avere la bocca amara, le pagò due centesimi di acqua col limone. Comare Venera la Zuppidda, per confortare comare la Longa, le andava dicendo: - Ora mettetevi il cuore in pace che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto, e non pensarci più. Ma pure ci pensavano sempre, nella casa del nespolo o per certa scodella che le veniva tutti i giorni sotto mano alla Longa nellapparecchiare il deschetto o a proposito di certa ganza che Antoni sapeva fare meglio di ogni altro alla funicella della vela e quando si trattava di serrare una scotta tesa come una corda di violino, o di alare una parommella che ci sarebbe voluto largano. Il nonno ansimando cogli ohi! ooohi! intercalava - Qui ci vorrebbe Antoni - oppure - Vi pare che io abbia il polso di quel ragazzo? - La madre, mentre ribatteva il pettine sul telaio - uno! due! tre! - pensava a quel bum bum della macchina che le aveva portato via il figliuolo e le era rimasto sul cuore, in quel gran sbalordimento, e le picchiava ancora dentro il petto, - uno! due! tre! Il nonno poi aveva certi singolari argomenti per confortarsi, e per confortare gli altri: - Del resto volete che vel dica? Un po di soldato gli farà bene a quel ragazzo; ché il suo paio di braccia gli piaceva meglio di portarsele a spasso la domenica, anziché servirsene a buscarsi il pane. Oppure: - Quando avrà provato il pane salato che si mangia altrove, non si lagnerà più della minestra di casa sua. Finalmente arrivò da Napoli la prima lettera di Antoni, che mise in rivoluzione tutto il vicinato. Diceva che le donne, in quelle parti là, scopavano le strade colle gonnelle di seta e che sul molo cera il teatro di Pulcinella, e si vendevano delle pizze, a due centesimi di quelle che mangiano i signori, e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come a Trezza dove se non si andava allosteria della Santuzza non si sapeva come spendere un baiocco. - Mandiamogli dei soldi per comperarsi le pizze, al goloso! brontolava padron Antoni; già lui non ci ha colpa, è fatto così; è fatto come i merluzzi, che abboccherebbero un chiodo arrugginito. Se non lavessi tenuto a battesimo su queste braccia, direi che don Giammaria gli ha messo in bocca dello zucchero invece di sale. La Mangiacarrubbe, quando al lavatoio cera anche Sara di comare Tudda, tornava a dire: - Sicuro! le donne vestite di seta aspettavano apposta Antoni di padron Antoni per rubarselo; che non ne avevano visti mai dei cetriuoli laggiù! Le altre si tenevano i fianchi dal ridere, e dallora in poi le ragazze inacidite lo chiamarono cetriuolo. Antoni aveva mandato anche il suo ritratto, lavevano visto tutte le ragazze del lavatoio come la Sara di comare Tudda lo faceva passare di mano in mano, sotto il grembiule, e la Mangiacarrubbe schiattava dalla gelosia. Pareva San Michele Arcangelo in carne ed ossa, con quei piedi posati sul tappeto, e quella cortina sul capo come quella della Madonna dellOgnina, così bello, lisciato e ripulito che non lavrebbe riconosciuto più la mamma che laveva fatto; e la povera Longa non si saziava di guardare il tappeto e la cortina e quella colonna contro cui il suo ragazzo stava ritto impalato grattando colla mano la spalliera di una bella poltrona; e ringraziava Dio e i santi che avevano messo il suo figliuolo in mezzo a tutte quelle galanterie. Ella teneva il ritratto sul canterano, sotto la campana del Buon Pastore - che gli diceva le avemarie - andava dicendo la Zuppidda e si credeva di averci un tesoro sul canterano mentre suor Mariangela la Santuzza ce ne aveva un altro, tal quale chi voleva vederlo che glielo aveva regalato compare Mariano Cinghialenta, e lo teneva inchiodato sul banco dellosteria, dietro i bicchieri. Ma dopo un po di tempo Antoni aveva pescato un camerata che sapeva di lettere e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina, dei superiori, del riso lungo e delle scarpe strette. - Una lettera che non valeva i venti centesimi della posta! borbottava padron Antoni. La Longa se la prendeva con quegli sgorbj, che sembravano ami di pesceluna, e non potevano dir nulla di buono. Bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che così non andava bene e se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre, da far ridere il cuore agli altri, lì sulla carta - e vi appuntava un dito grosso come un regolo da forcola - se non altro per compassione della Longa la quale, poveretta, non si dava pace, e sembrava una gatta che avesse perso i gattini. Padron Antoni andava di nascosto a farsi leggere la lettera dallo speziale, e poi da don Giammaria, che era del partito contrario affine di sentire le due campane, e quando si persuadeva che era scritto proprio così, ripeteva con Bastianazzo, e con la moglie di lui: - Non ve lo dico io che quel ragazzo avrebbe dovuto nascer ricco come il figlio di padron Cipolla, per stare a grattarsi la pancia senza far nulla! Intanto lannata era scarsa e il pesce bisognava darlo per lanima dei morti ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi. Per giunta le braccia rimaste a casa non bastavano più al governo della barca e alle volte bisognava prendere a giornata Menico della Locca, o qualchedun altro. Il re faceva così, che i ragazzi se li pigliava per la leva quando erano atti a buscarsi il pane; ma sinché erano di peso alla famiglia, avevano a tirarli su per soldati; e bisognava pensare ancora che la Mena entrava nei diciassettanni, e cominciava a far voltare i giovanotti quando andava a messa. Luomo è il fuoco, e la donna è la stoppa: viene il diavolo e soffia. Perciò si doveva aiutarsi colle mani e coi piedi per mandare avanti quella barca della casa del nespolo. Padron Antoni adunque, per menare avanti la barca aveva combinato con lo zio Crocifisso Campana di legno un negozio di certi lupini da comprare a credenza per venderli a Riposto dove compare Cinghialenta aveva detto che cera un bastimento di Trieste a pigliar carico. Veramente i lupini erano un po avariati; ma non ce nerano altri a Trezza e quel furbaccio di Campana di legno sapea pure che la Provvidenza se la mangiava inutilmente il sole e lacqua dovera ammarrata sotto il lavatoio, senza far nulla; perciò si ostinava a fare il minchione. - Eh? non vi conviene? lasciateli! Ma un centesimo di meno non posso in coscienza! che lanima ho da darla a Dio! - e dimenava il capo che pareva una campana senza batacchio davvero. Questo discorso avveniva sulla porta della chiesa dellOgnina, la prima domenica di settembre che era stata la festa della Madonna, con gran concorso di tutti i paesi vicini; e cera anche compare Agostino Piedipapera, il quale colle sue barzellette riuscì a farli mettere daccordo sulle due onze e dieci a salma da pagarsi col violino a tanto il mese. Allo zio Crocifisso gli finiva sempre così, che gli facevano chinare il capo per forza come Peppinino, perché aveva il maledetto vizio di non sapere dir di no. - Già! voi non sapete dir di no, quando vi conviene, sghignazzava Piedipapera. Voi siete come le e disse come. allorché la Longa seppe del negozio dei lupini, dopo cena, mentre si chiacchierava coi gomiti sulla tovaglia, rimase a bocca aperta; come se quella grossa somma di quarantonze se la sentisse sullo stomaco. Ma le donne hanno il cuore piccino, e padron Antoni dovette spiegarle che se il negozio andava bene cera del pane per linverno e gli orecchini per Mena, e Bastiano avrebbe potuto andare e venire in una settimana da Riposto, con Menico della Locca. Bastiano intanto smoccolava la candela senza dir nulla. Così fu risoluto il negozio dei lupini e il viaggio della Provvidenza che era la più vecchia delle barche del villaggio, ma aveva il nome di buon augurio. Maruzza se ne sentiva sempre il cuore nero, ma non apriva bocca, perché non era affar suo e si affaccendava zitta zitta a mettere in ordine la barca e ogni cosa pel viaggio il pane fresco, lorciolino collolio, le cipolle, il cappotto foderato di pelle, sotto la pedagna e nella scaffetta. Gli uomini avevano avuto un gran da fare tutto il giorno, con quellusuraio dello zio Crocifisso il quale aveva venduto la gatta nel sacco, e i lupini erano avariati. Campana di legno diceva che lui non ne sapeva nulla, come è vero Iddio! Quel chè di patto non è dinganno; che lanima lui non doveva darla ai porci! e Piedipapera schiamazzava e bestemmiava come un ossesso per metterli daccordo giurando e spergiurando che un caso simile non gli era capitato da che era vivo; e cacciava le mani nel mucchio dei lupini e li mostrava a Dio e alla Madonna, chiamandoli a testimoni. Infine, rosso, scalmanato, fuori di sè, fece una proposta disperata, e la piantò in faccia allo zio Crocifisso rimminchionito e ai Malavoglia coi sacchi in mano: - Là! pagateli a Natale, invece di pagarli a tanto al mese e ci avrete un risparmio di un tarì a salma! La finite ora, santo diavolone? - E cominciò ad insaccare: - In nome di Dio, e uno! La Provvidenza partì il sabato verso sera, e doveva esser suonata lavemaria, sebbene la campana non si fosse udita perché mastro Cirino il sagrestano era andato a portare un paio di stivaletti nuovi a don Silvestro il segretario; in quellora le ragazze facevano come uno stormo di passere attorno alla fontana e la stella della sera era già bella e lucente, che pareva una lanterna appesa allantenna della Provvidenza. Maruzza colla bambina in collo se ne stava sulla riva, senza dir nulla, intanto che suo marito sbrogliava la vela e la Provvidenza si dondolava sulle onde rotte dai fariglioni come unanitroccola. - Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura diceva padron Antoni dalla riva, guardando verso la montagna tutta nera di nubi. Menico della Locca, il quale era nella Provvidenza con Bastianazzo, gridava qualche cosa che il mare si mangiò. - Dice che i denari potete mandarli a sua madre, la Locca, perché suo fratello è senza lavoro; aggiunse Bastianazzo, e questa fu lultima sua parola che si udì. Fien Del Capitulo Primo. Capitulo Secondo. Per tutto il paese non si parlava daltro che del negozio dei lupini e come la Longa se ne tornava a casa colla Lia in collo, le comari si affacciavano sulluscio per vederla passare. - Un affar doro! - vociava Piedipapera, arrancando colla gamba storta dietro a padron Antoni il quale era andato a sedersi sugli scalini della chiesa accanto a padron Fortunato Cipolla, e al fratello di Menico della Locca che stavano a prendere il fresco. - Lo zio Crocifisso strillava come se gli strappassero le penne mastre, ma non bisogna badarci, perché delle penne ne ha molte, il vecchio. - Eh! sè lavorato! potete dirlo anche voi, padron Antoni! - ma per padron Antoni ei si sarebbe buttato dallalto del fariglione comè vero Iddio! e a lui lo zio Crocifisso gli dava retta perché egli era il mestolo della pentola, una pentola grossa in cui bollivano più di duecento onze allanno! Campana di legno non sapeva soffiarsi il naso senza di lui. Il figlio della Locca udendo parlare delle ricchezze dello zio Crocifisso, il quale a lui gli era zio davvero perché era fratello della Locca, si sentiva gonfiare in petto una gran tenerezza pel parentado. - Noi siamo parenti, - ripeteva. - Quando vado a giornata da lui mi dà mezza paga, e senza vino, perché siamo parenti. Piedipapera sghignazzava. - Lo fa per tuo bene, per non farti ubbriacare, e per lasciarti più ricco quando creperà. Compare Piedipapera si divertiva a sparlare di questo e di quello, come capitava; ma così di cuore, e senza malizia, che non cera verso di pigliarsela in criminale. - Massaro Filippo è passato due volte dinanzi allosteria, - diceva pure - e aspetta che la Santuzza gli faccia segno di andarla a raggiungere nella stalla, per dirsi insieme il santo rosario. Oppure al figlio della Locca: - Tuo zio Crocifisso cerca di rubarle la chiusa, a tua cugina la Vespa; vuol pagargliela la metà di quel che vale, col darle ad intendere che la sposerà. Ma se la Vespa riesce a farsi rubare qualche cosaltra potrai pulirti la bocca della speranza delleredità, e ci perdi i soldi e il vino che non ti ha dato. Allora si misero a questionare, perché padron Antoni sosteneva che lo zio Crocifisso alla fin fine era cristiano e non aveva dato ai cani il suo giudizio, per andare a sposare la figliuola di suo fratello. - Come centra il cristiano e il turco? - ribatteva Piedipapera. - È un pazzo, volete dire. Lui è ricco come un maiale, mentre la Vespa non possiede altro che quella chiusa grande quanto un fazzoletto da naso. - Lo dite a me che ci ho a limite la vigna, - disse allora padron Cipolla gonfiandosi come un tacchino. - Li chiamate vigna quei quattro fichidindia? - rispose Piedipapera. - In mezzo ai fichidindia ci sono le viti, e se San Francesco ci manderà una buona pioggia, lo vedrete poi che mosto darà. Il sole oggi si coricò insaccato - acqua o vento. - Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente, - aggiunse padron Antoni. Piedipapera non poteva soffrire quello sputasentenze di padron Cipolla il quale perché era ricco si credeva di saper tutto lui, e di dar a bere le corbellerie a chi non aveva denari. - Chi la vuol cotta e chi la vuol cruda, - conchiuse. - Padron Cipolla aspetta lacqua per la sua vigna, e voi il ponente in poppa alla Provvidenza. Lo sapete il proverbio Mare crespo, vento fresco. Stasera le stelle sono lucenti, e a mezzanotte cambierà il vento; sentite la buffata? Sulla strada si udivano passare lentamente dei carri. - Notte e giorno cè sempre gente che va attorno per il mondo, - osservò poi compare Cipolla. E adesso che non si vedeva più né mare né campagna, sembrava che non ci fosse al mondo altro che Trezza e ognuno pensava dove potevano andare quei carri a quellora. - Prima di mezzanotte la Provvidenza avrà girato il Capo dei Mulini, - disse padron Antoni, - e il vento fresco non le darà più noia. Padron Antoni non pensava ad altro che alla Provvidenza, e quando non parlava delle cose sue non diceva nulla e alla conversazione ci stava come un manico di scopa. - Voi dovreste andare a mettervi con quelli della spezieria, che discorrono del re e del papa; - gli diceva perciò Piedipapera. - Colà ci fareste bella figura anche voi! li sentite come gridano? - Questo è don Giammaria, - disse il figlio della Locca, - che litiga collo speziale. Lo speziale teneva conversazione sulluscio della bottega, al fresco, col vicario e qualchedun altro. Come sapeva di lettere leggeva la gazzetta, e la faceva leggere agli altri e ci aveva anche la Storia della Rivoluzione francese, che se la teneva là, a portata di mano sotto il mortaio di cristallo, perciò quistionavano tutto il giorno con don Giammaria il vicario, per passare il tempo, e ci pigliavano delle malattie dalla bile; ma non avrebbero potuto stare un giorno senza vedersi. Il sabato poi, quando arrivava il giornale, don Franco spingevasi sino ad accendere mezzora ed anche unora di candela a rischio di farsi sgridare dalla moglie, onde spiattellare le sue idee e non andare a letto a mo dei bruti, come compare Cipolla, o compare Malavoglia. Lestate poi non cera neppur bisogno della candela, giacché si poteva star sulluscio, sotto il lampione quando mastro Cirino laccendeva, e qualche volta veniva don Michele, il brigadiere delle guardie doganali; e anche don Silvestro, il segretario comunale, tornando dalla vigna, si fermava un momento. Allora don Franco diceva, fregandosi le mani, che pareva un piccolo Parlamento, e andava a piantarsi dietro il banco pettinandosi colle dita la barbona, con certo sorriso furbo che pareva si volesse mangiare qualcuno a colezione e alle volte si lasciava scappare sottovoce delle mezze parole dinanzi alla gente rizzandosi sulle gambette, e si vedeva che la sapeva più lunga degli altri tanto che don Giammaria non poteva patirlo e ci si mangiava il fegato, e gli sputava in faccia parole latine. Don Silvestro, lui, si divertiva a vedere come si guastavano il sangue per raddrizzare le gambe ai cani, senza guadagnarci un centesimo; egli almeno non era arrabbiato come loro, e per questo, dicevano in paese possedeva le più belle chiuse di Trezza, - dove era venuto senza scarpe ai piedi - aggiungeva Piedipapera. Ei li aizzava lun contro laltro, e rideva a crepapancia con degli Ah! ah! ah! che sembrava una gallina. - Ecco don Silvestro che fa luovo, - osservò il figlio della Locca. - Don Silvestro fa le uova doro, laggiù al Municipio, - rispose Piedipapera. - Uhm! - sputò fuori padron Fortunato - pezzenterie! comare Zuppidda non gli ha voluto dare la figliuola. - Vuol dire che mastro Cola Zuppiddu preferisce le uova delle sue galline; - rispose padron Antoni. E padron Cipolla disse di sì col capo. - Ntroi ntroi, ciascuno coi pari suoi, - aggiunse padron Malavoglia. Piedipapera allora ribattè che se don Silvestro si fosse contentato di stare coi suoi pari a questora ci avrebbe la zappa in mano invece della penna. - Che ce la dareste voi vostra nipote Mena? - disse alfine padron Cipolla volgendosi a padron Antoni. - Ognuno allarte sua, e il lupo alle pecore. Padron Cipolla continuava a dir di sì col capo tanto più che fra lui e padron Antoni cera stata qualche parola di maritar la Mena con suo figlio Brasi e se il negozio dei lupini andava bene, la Mena avrebbe avuto la sua dote in contante, e laffare si sarebbe conchiuso presto. - La ragazza comè educata, e la stoppa comè filata, - disse infine padron Malavoglia e padron Cipolla confermò che tutti lo sapevano in paese che la Longa aveva saputo educarla la figliuola e ognuno che passava per la stradicciuola a quellora udendo il colpettare del telaio di Sant' Agata diceva che lolio della candela non lo perdeva, comare Maruzza. La Longa, comera tornata a casa, aveva acceso il lume, e sera messa collarcolaio sul ballatoio a riempire certi cannelli che le servivano per lordito della settimana. - Comare Mena non si vede, ma si sente, e sta al telaio notte e giorno, come SantAgata, dicevano le vicine. - Le ragazze devono avvezzarsi a quel modo, - rispondeva Maruzza, - invece di stare alla finestra. A donna alla finestra non far festa. - Certune però collo stare alla finestra un marito se lo pescano, fra tanti che passano; - osservò la cugina Anna dalluscio dirimpetto. La cugina Anna aveva ragione da vendere; perché quel bietolone di suo figlio Rocco si era lasciato irretire dentro le gonnelle della Mangiacarrubbe una di quelle che stanno alla finestra colla faccia tosta. Comare Grazia Piedipapera, sentendo che nella strada cera conversazione si affacciò anchessa sulluscio, col grembiule gonfio delle fave che stava sgusciando e se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo e pareva che lavessero fatto apposta, come se ci avessero il giudizio dei cristiani; così il discorso si fece generale, perché alla Maruzza gliene avevano fatto tanto del danno quelle bestie scomunicate! La cugina Anna ne aveva la casa piena da che gli era morto il gatto, una bestia che valeva tantoro, ed era morto di una pedata di compare Tino. - I gatti grigi sono i migliori, per acchiappare i topi, e andrebbero a scovarli in una cruna di ago. - Ai gatti non conveniva aprire luscio di notte, perché una vecchia di Aci SantAntonio lavevano ammazzata così che i ladri le avevano rubato il gatto tre giorni avanti, e poi glielo avevano riportato mezzo morto di fame a miagolare dietro luscio; e la povera donna non sentendosi il cuore di lasciar la bestiola sulla strada a quellora aveva aperto luscio, e così sera ficcati i ladri in casa. Al giorno doggi i mariuoli ne inventano di ogni specie per fare i loro tiri; e a Trezza si vedevano delle facce che non si erano mai viste sugli scogli col pretesto dandare a pescare, e arraffavano la biancheria messa ad asciugare, se capitava. Alla povera Nunziata le avevano rubato in quel modo un lenzuolo nuovo. Povera ragazza! rubare a lei che lavorava per dar pane a tutti quei fratellini che suo padre le aveva lasciato sulle spalle quando laveva piantata per andare a cercar fortuna ad Alessandria dEgitto! - Nunziata era come la cugina Anna quando lera morto il marito, e le aveva lasciato quella nidiata di figliuoli che Rocco, il più grandicello, non le arrivava alle ginocchia. Poi alla cugina Anna le era toccato di tirar su quel fanciullone per vederselo rubare dalla Mangiacarrubbe. In mezzo a quel chiacchierìo saltò su la Zuppidda, la moglie di mastro Bastiano il calafato, la quale stava in fondo alla straduccia e compariva sempre allimprovviso, per dire la sua come il diavolo nella litania, ché nessuno saccorgeva di dove fosse sbucata. - Del resto, - venne a brontolare, - vostro figlio Rocco non vi ha aiutata neppur lui ché se si è buscato un soldo è andato subito a berlo allosteria. La Zuppidda sapeva tutto quello che succedeva in paese e per questo raccontavano che andava tutto il giorno in giro a piedi scalzi a far la spia, col pretesto del suo fuso, che lo teneva sempre in aria perché non frullasse sui sassi. Ella diceva sempre la verità come il santo evangelio, questo era il suo vizio e perciò la gente che non amava sentirsela cantare, laccusava di essere una lingua dinferno, di quelle che lasciano la bava. - Bocca amara sputa fiele; ed ella ci aveva la bocca amara davvero per quella sua Barbara che non aveva potuto maritare tanto era superba e sgarbata, e con tutto ciò voleva dargli il figlio di Vittorio Emanuele. - Bel pezzo, la Mangiacarrubbe, - seguitava, - una sfacciata che si è fatto passare tutto il paese sotto la finestra. A donna alla finestra non far festa, e Vanni Pizzuto le portava in regalo i fichidindia rubati a massaro Filippo lortolano e se li mangiavano insieme nella vigna, sotto il mandorlo, li aveva visti lei. - E Peppi Naso, il beccaio, dopo che gli spuntò la gelosia di compare Mariano Cinghialenta, il carrettiere andava a buttarle dietro luscio tutte le corna delle bestie che macellava sicché dicevano che andava a pettinarsi sotto la finestra della Mangiacarrubbe. Quel cuor contento della cugina Anna invece la prendeva allegra. - Don Giammaria dice che fate peccato mortale a sparlar del prossimo! - Don Giammaria dovrebbe piuttosto far la predica a sua sorella donna Rosolina - rispose la Zuppidda, e non lasciarle far la ragazzetta con don Silvestro quando passa, e con don Michele il brigadiere, che ci ha la rabbia del marito con tutti quegli anni e quella carne che ci ha addosso, la poveraccia! - Alla volontà di Dio! - concluse la cugina Anna. - Quando è morto mio marito, Rocco non era più alto di questa conocchia e le sue sorelline erano tutte minori di lui. Forse che mi son perduta di animo per questo? Ai guai ci si fa il callo, e poi ci aiutan a lavorare. Le mie figliuole faranno come ho fatto io, e Finché ci saranno le pietre al lavatoio avremo di che vivere. Guardate la Nunziata, ora ella ha più giudizio di una vecchietta, e si aiuta a tirar su quei piccini che pare li abbia fatti lei. - E dove è la Nunziata che non si vede ancora? - domandò la Longa a un mucchio di monelli cenciosi, messi a piagnucolare sulla soglia della casuccia lì di faccia i quali al sentir parlare della sorella alzarono gli strilli in coro. - Lho vista che andava sulla sciara a fare due fasci di ginestre e cera pure vostro figlio Alessio che laccompagnava, - rispose la cugina Anna. I bambini stettero a sentire, e poi si rimisero a pigolare tutti in una volta e il più grandicello, appollaiato su di un gran sasso, rispose dopo un pezzetto: - Non lo so dovè. Le vicine avevano fatto come le lumache quando piove, e lungo la straduccia non si udiva che un continuo chiacchierio da un uscio allaltro. Persino la finestra di compare Alfio Mosca, quello del carro dellasino, era aperta, e ne usciva un gran fumo di ginestre. La Mena aveva lasciato il telaio e sera affacciata al ballatoio anchessa. - Oh! santAgata! - esclamarono le vicine; e tutte le facevano festa. - Che non ci pensate a maritar la vostra Mena? - chiedeva sottovoce la Zuppidda a comare Maruzza. - Oramai deve compire diciotto anni a Pasqua, lo so perché è nata lanno del terremoto, come mia figlia Barbara. Chi vuol pigliarsi mia figlia Barbara, prima deve piacere a me. In questo momento si udì un fruscìo di frasche per la via, e arrivarono Luca e la Nunziata che non si vedevano sotto i fasci di ginestre, tanto erano piccini. - Oh! la Nunziata! - esclamarono le vicine. - Che non avevi paura a questora nella sciara? - Cera anchio, - rispose Alessi. - Ho fatto tardi con comare Anna al lavatoio, e poi non ci avevo legna per il focolare. La ragazzina accese il lume, e si mise lesta lesta a apparecchiare ogni cosa per la cena mentre i suoi fratellini le andavano dietro per la stanzuccia, che pareva una chioccia coi suoi pulcini. Alessi sera scaricato del suo fascio, e stava a guardare dalluscio, serio serio, e colle mani nelle tasche. - O Nunziata! - le gridò Mena dal ballatoio; - quando avrai messo la pentola a bollire, vieni un po qua. Nunziata lasciò Alessi a custodire il focolare, e corse ad appollaiarsi sul ballatoio accanto alla santAgata, per godersi il suo riposo anche lei, colle mani in mano. - Compar Alfio Mosca sta facendo cuocere le fave; - osservò la Nunziata dopo un po. - Egli come te, poveraccio! che non avete nessuno in casa che vi faccia trovare la minestra alla sera, quando tornate stanchi. - Sì, vero, e sa pure cucire e si fa il bucato da sè e si rattoppa le camicie - la Nunziata sapeva ogni cosa che faceva il vicino Alfio, e conosceva la sua casa come la pianta della mano; - Adesso, - diceva, - va a prender la legna; ora sta governando il suo asino - e si vedeva il lume nel cortile, e sotto la tettoia. SantAgata rideva, e la Nunziata diceva che per essere preciso come una donna a compare Alfio gli mancava soltanto la gonnella. - Così, - conchiudeva Mena, - quando si mariterà, sua moglie andrà attorno col carro dellasino e lui resterà in casa ad allevare i figliuoli. Le mamme, in crocchio nella strada, discorrevano anchesse di Alfio Mosca che fino la Vespa giurava di non averlo voluto per marito, diceva la Zuppidda perché la Vespa aveva la sua brava chiusa e se voleva maritarsi non prendeva uno il quale non possedeva altro che un carro da asino: carro cataletto dice il proverbio. Ella ha gettato gli occhi su di suo zio Campana di legno, la furbaccia! Le ragazze fra di loro prendevano le parti di Mosca, contro quella brutta Vespaccia; e la Nunziata poi si sentiva il cuore gonfio dal disprezzo che gettavano su di compare Alfio, pel solo motivo che era povero e non aveva nessuno al mondo, e tutto a un tratto disse a Mena: - Se fossi grande io me lo piglierei, se me lo dessero. La Mena stava per dire anche lei qualche cosa; ma cambiò subito discorso. - Che ci vai tu alla città, per la festa de morti? - No, non ci vado perché non posso lasciar la casa sola. - Noi ci andremo, se il negozio dei lupini va bene; lha detto il nonno. Poi ci pensò su, e soggiunse: - Compar Alfio ci suole andare anche lui, a vendere le sue noci. E tacquero entrambe, pensando alla festa dei Morti, dove compar Alfio andava a vendere le sue noci. - Lo zio Crocifisso, con quellaria di Peppinino se la mette in tasca la Vespa! ripigliava la cugina Anna. - Questo vorrebbe lei! - rispose di botto la Zuppidda, - la Vespa non vorrebbe altro che se la mettesse in tasca! Ella gli è sempre per casa come il gatto, col pretesto di portargli i buoni bocconi, e il vecchio non dice di no, tanto più che non gli costa nulla. Ella lo ingrassa come un maiale, quando gli si vuol fare la festa. Ve lo dico io, la Vespa vuole entrargli in tasca! Ognuna diceva la sua dello zio Crocifisso, il quale piagnucolava sempre, e si lamentava come Cristo in mezzo ai ladroni e intanto aveva denari a palate, ché la Zuppidda, un giorno che il vecchio era malato, aveva vista una cassa grande così sotto il letto. La Longa si sentiva sullo stomaco il debito delle quarantonze dei lupini, e cambiò discorso, perché le orecchie ci sentono anche al buio e lo zio Crocifisso si udiva discorrere con don Giammaria, mentre passavano per la piazza lì vicino, tanto che la Zuppidda interruppe i vituperî che stava dicendo di lui per salutarlo. Don Silvestro rideva come una gallina, e quel modo di ridere faceva montare la mosca al naso allo speziale il quale per altro di pazienza non ne aveva mai avuta e la lasciava agli asini e a quelli che non volevano fare la rivoluzione unaltra volta. - Già, voi non ne avete mai avuta, perché non sapreste dove metterla! - gli gridava don Giammaria; e don Franco, chera piccino, ci si arrabbiava e accompagnava il prete con parolacce che si sentivano da un capo allaltro della piazza, allo scuro. Campana di legno, duro come un sasso, si stringeva nelle spalle e badava ripetere che a lui non gliene importava, e attendeva ai fatti suoi. - Come se non fossero fatti vostri quelli della Confraternita della Buona Morte, che nessuno paga più un soldo! - gli diceva don Giammaria. - La gente, quando si tratta di cavare i denari di tasca, diventa una manica di protestanti, peggio dello speziale e vi lascia tenere la cassa della Confraternita per farvi ballare i sorci, che è una vera porcheria! Don Franco dalla sua bottega sghignazzava alle loro spalle a voce alta cercando dimitare la risata di don Silvestro che faceva andare in bestia la gente. Ma lo speziale era della setta, e si sapeva; e don Giammaria gli gridava dalla piazza: - I denari li trovereste, se si trattasse di scuole e di lampioni! Lo speziale stette zitto, perché si era affacciata sua moglie alla finestra; e lo zio Crocifisso, quando fu abbastanza lontano da non temere che ludisse don Silvestro il segretario il quale si beccava anche quel po di stipendio di maestro elementare: - A me non me ne importa, - ripeteva. - Ma ai miei tempi non cerano tanti lampioni, né tante scuole; non si faceva bere lasino per forza, e si stava meglio. - A scuola non ci siete stato voi; eppure i vostri affari ve li sapete fare. - E il mio catechismo lo so, aggiunse lo zio Crocifisso per non restare in debito. Nel calore della disputa don Giammaria aveva perso il battuto, sul quale avrebbe attraversato la piazza anche ad occhi chiusi e stava per rompersi il collo, e lasciar scappare, Dio perdoni, una parola grossa. - Almeno laccendessero, i loro lumi! - Al giorno doggi bisogna badare ai fatti propri, conchiuse lo zio Crocifisso. Don Giammaria andava tirandolo per la manica del giubbone per dire corna di questo e di quellaltro, in mezzo alla piazza, alloscuro; del lumaio che rubava lolio, di don Silvestro che chiudeva un occhio, e del sindaco Giufà, che si lasciava menare per il naso. Mastro Cirino, ora che era impiegato del comune, faceva il sagrestano come Giuda, che suonava langelus quando non aveva nulla da fare e il vino per la messa lo comperava di quello che aveva bevuto sulla croce Gesù Crocifisso, chera un vero sacrilegio. Campana di legno diceva sempre di sì col capo per abitudine, sebbene non si vedessero in faccia, e don Giammaria come li passava a rassegna ad uno ad uno diceva: - Costui è un ladro - quello è un birbante - quellaltro è un giacobino. - Lo sentite Piedipapera che sta discorrendo con padron Malavoglia e padron Cipolla? Un altro della setta, colui! un arruffapopolo, con quella gamba storta! - E quando lo vedeva arrancare per la piazza faceva il giro lungo e lo seguiva con occhi sospettosi, per scavare cosa stesse macchinando con quellandatura. - Quello là ha il piede del diavolo! borbottava. - Lo zio Crocifisso si stringeva nelle spalle, e tornava a ripetere che egli era un galantuomo, e non voleva entrarci. - Padron Cipolla, un altro sciocco, un pallone di vento colui! che si lasciava abbindolare da Piedipapera... ed anche padron Antoni, ci sarebbe cascato anche lui!... Bisogna aspettarsi tutto, al giorno doggi! - Chi è galantuomo bada ai fatti suoi, - ripeteva lo zio Crocifisso. Invece compare Tino, seduto come un presidente, sugli scalini della chiesa, sputava sentenze: - Sentite a me; prima della rivoluzione era tuttaltra cosa. Adesso i pesci sono maliziati, ve lo dico io! - No; le acciughe sentono il grecale ventiquattrore prima di arrivare, riprendeva padron Antoni; - è sempre stato così; lacciuga è un pesce che ha più giudizio del tonno. Ora di là del Capo dei Mulini, li scopano dal mare tutti in una volta, colle reti fitte. - Ve lo dico io cosè! - ripigliò compare Fortunato. - Sono quei maledetti vapori che vanno e vengono, e battono lacqua colle loro ruote. Cosa volete, i pesci si spaventano e non si fanno più vedere. Ecco cosè. Il figlio della Locca stava ad ascoltare a bocca aperta, e si grattava il capo. - Bravo! - disse poi. - Così pesci non se ne troverebbero più nemmeno a Siracusa né a Messina, dove vanno i vapori. Invece li portano di là a quintali colla ferrovia. - Insomma sbrigatevela voi! - esclamò allora padron Cipolla indispettito, - io me ne lavo le mani e non me ne importa un fico, giacché ci ho le mie chiuse e le mie vigne che mi danno il pane. E Piedipapera assestò uno scapaccione al figlio della Locca, per insegnargli leducazione. - Bestia! quando parlano i più vecchi di te sta zitto. Il ragazzaccio allora se ne andò strillando e dandosi dei pugni nella testa che tutti lo pigliavano per minchione perché era figlio della Locca. E padron Antoni col naso in aria, osservò: - Se il maestrale non si mette prima della mezzanotte la Provvidenza avrà tempo di girare il Capo. Dallalto del campanile caddero lenti lenti dei rintocchi sonori. - Unora di notte! - osservò padron Cipolla. Padron Antoni si fece la croce e rispose: - Pace ai vivi e riposo ai morti. - Don Giammaria ha i vermicelli fritti per la cena stasera; - osservò Piedipapera fiutando verso le finestre della parrocchia. Don Giammaria, passando lì vicino per andare a casa, salutò anche Piedipapera perché ai tempi che corrono bisogna tenersi amici quelle buone lane; e compare Tino, che aveva tuttora lacquolina in bocca, gli gridò dietro: - Eh! vermicelli fritti stasera, don Giammaria! - Lo sentite! anche quello che mangio! - borbottava don Giammaria fra i denti; - fanno anche la spia ai servi di Dio per contar loro i bocconi! Tutto in odio alla chiesa! - e incontrandosi naso a naso con don Michele il brigadiere delle guardie doganali il quale andava attorno colla pistola sullo stomaco, e i calzoni dentro gli stivali in cerca di contrabbandieri: - A questi altri non glielo fanno il conto di quel che mangiano. - Questi qui mi piacciono! - rispondeva Campana di legno: - questi qui che stanno a guardia della roba dei galantuomini mi piacciono! - Se gli dessero limbeccata sarebbe della setta anche lui! - diceva fra di sè don Giammaria picchiando alluscio di casa. - Tutti una manica di ladri! - e continuò a borbottare, col picchiatoio in mano seguendo con occhio sospettoso i passi del brigadiere che si dileguavano nel buio verso losteria, e rimuginando perché andasse a guardarli dalla parte dellosteria glinteressi dei galantuomini colui! Però compare Tino lo sapeva perché don Michele andasse a guardare glinteressi dei galantuomini dalla parte dellosteria, ché ci aveva perso delle notti a stare in agguato dietro lolmo lì vicino per scoprirlo; e soleva dire: - Ci va per confabulare di nascosto con lo zio Santoro, il padre della Santuzza. Quelli che mangiano il pane del re devono tutti far gli sbirri e sapere i fatti di ognuno a Trezza e dappertutto, e lo zio Santoro, così cieco comè che sembra un pipistrello al sole, sulla porta dellosteria, sa tutto quello che succede in paese e potrebbe chiamarci per nome ad uno ad uno soltanto a sentirci camminare. Ei non ci sente solo quando massaro Filippo va a recitare il rosario colla Santuzza ed è un tesoro per fare la guardia, meglio di come se gli avessero messo un fazzoletto sugli occhi. Maruzza udendo suonare unora di notte era rientrata in casa lesta lesta, per stendere la tovaglia sul deschetto; le comari a poco a poco si erano diradate, e come il paese stesso andava addormentandosi, si udiva il mare che russava lì vicino in fondo alla straduccia, e ogni tanto sbuffava, come uno che si volti e rivolti pel letto. Soltanto laggiù allosteria, dove si vedeva il lumicino rosso, continuava il baccano e si udiva il vociare di Rocco Spatu il quale faceva festa tutti i giorni. - Compare Rocco ha il cuore contento, - disse dopo un pezzetto dalla sua finestra Alfio Mosca, che pareva non ci fosse più nessuno. - Oh siete ancora là, compare Alfio! - rispose Mena, la quale era rimasta sul ballatoio ad aspettare il nonno. - Sì, sono qua, comare Mena; sto qua a mangiarmi la minestra; perché quando vi vedo tutti a tavola, col lume, mi pare di non esser tanto solo, che va via anche lappetito. - Non ce lavete il cuore contento voi? - Eh! ci vogliono tante cose per avere il cuore contento! Mena non rispose nulla, e dopo un altro po di silenzio compare Alfio soggiunse: - Domani vado alla città per un carico di sale. - Che ci andate poi per i Morti? domandò Mena. - Dio lo sa, questanno quelle quattro noci son tutte fradicie. - Compare Alfio ci va per cercarsi la moglie alla città, - rispose la Nunziata dalluscio dirimpetto. - Che è vero? - domandò Mena. - Eh, comare Mena, se non dovessi far altro, al mio paese ce nè delle ragazze come dico io, senza andare a cercarle lontano. - Guardate quante stelle che ammiccano lassù! - rispose Mena dopo un pezzetto. - Ei dicono che sono le anime del Purgatorio che se ne vanno in Paradiso. - Sentite, - le disse Alfio dopo che ebbe guardate le stelle anche lui; - voi che siete SantAgata, se vi sognate un terno buono, ditelo a me che ci giuocherò la camicia, e allora potrò pensarci a prender moglie... - Buona sera! - rispose Mena. Le stelle ammiccavano più forte, quasi saccendessero, e i tre re scintillavano sui fariglioni colle braccia in croce, come SantAndrea. Il mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre giorno e notte, non arriverebbe mai, e cera pure della gente che andava pel mondo a quellora e non sapeva nulla di compar Alfio, né della Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; - così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno. Il nonno saffacciò ancora due o tre volte sul ballatoio, prima di chiudere luscio a guardare le stelle che luccicavano più del dovere, e poi borbottò: - Mare amaro!. Rocco Spatu si sgolava sulla porta dellosteria davanti al lumicino. - Chi ha il cuor contento sempre canta conchiuse - padron Antoni. Fine Del Capitulo Secondo. Capitulo Terzo. Dopo la mezzanotte il vento sera messo a fare il diavolo, come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese, e a scuotere le imposte. Il mare si udiva muggire attorno ai fariglioni che pareva ci fossero riuniti i buoi della fiera di SantAlfio e il giorno era apparso nero peggio dellanima di Giuda. Insomma una brutta domenica di settembre, di quel settembre traditore che vi lascia andare un colpo di mare fra capo e collo come una schioppettata fra i fichidindia. Le barche del villaggio erano tirate sulla spiaggia, e bene ammarrate alle grosse pietre sotto il lavatoio; perciò i monelli si divertivano a vociare e fischiare quando si vedeva passare in lontananza qualche vela sbrindellata in mezzo al vento e alla nebbia, che pareva ci avesse il diavolo in poppa; le donne invece si facevano la croce, quasi vedessero cogli occhi la povera gente che vi era dentro. Maruzza la Longa non diceva nulla, comera giusto, ma non poteva star ferma un momento e andava sempre di qua e di là, per la casa e pel cortile, che pareva una gallina quando sta per far luovo. Gli uomini erano allosteria, e nella bottega di Pizzuto, o sotto la tettoia del beccaio, a veder piovere, col naso in aria. Sulla riva cera soltanto padron Antoni per quel carico di lupini che vi aveva in mare colla Provvidenza e suo figlio Bastianazzo per giunta e il figlio della Locca, il quale non aveva nulla da perdere lui e in mare non ci aveva altro che suo fratello Menico, nella barca dei lupini. Padron Fortunato Cipolla, mentre gli facevano la barba, nella bottega di Pizzuto diceva che non avrebbe dato due baiocchi di Bastianazzo e di Menico della Locca, colla Provvidenza e il carico dei lupini. - Adesso tutti vogliono fare i negozianti, per arricchire! - diceva stringendosi nelle spalle; - e poi quando hanno perso la mula vanno cercando la cavezza. Nella bettola di suor Mariangela la Santuzza cera folla: quellubbriacone di Rocco Spatu, il quale vociava e sputava per dieci; compare Tino Piedipapera, mastro Turi Zuppiddu, compare Mangiacarrubbe don Michele il brigadiere delle guardie doganali, coi calzoni dentro gli stivali e la pistola appesa sul ventre, quasi dovesse andare a caccia di contrabbandieri con quel tempaccio, e compare Mariano Cinghialenta. Quellelefante di mastro Turi Zuppiddu andava distribuendo per ischerzo agli amici dei pugni che avrebbero accoppato un bue come se ci avesse ancora in mano la malabestia di calafato e allora compare Cinghialenta si metteva a gridare e bestemmiare, per far vedere che era uomo di fegato e carrettiere. Lo zio Santoro, raggomitolato sotto quel po di tettoia, davanti alluscio aspettava colla mano stesa che passasse qualcheduno per chiedere la carità. - Tra tutte e due, padre e figlia, disse compare Turi Zuppiddu, devono buscarne dei bei soldi con una giornata come questa, e tanta gente che viene allosteria. - Bastianazzo Malavoglia sta peggio di lui, a questora, - rispose Piedipapera, - e mastro Cirino ha un bel suonare la messa; ma i Malavoglia non ci vanno oggi in chiesa; sono in collera con Domeneddio, per quel carico di lupini che ci hanno in mare. Il vento faceva volare le gonnelle e le foglie secche sicché Vanni Pizzuto col rasoio in aria, teneva pel naso quelli a cui faceva la barba per voltarsi a guardare chi passava, e si metteva il pugno sul fianco, coi capelli arricciati e lustri come la seta; e lo speziale se ne stava sulluscio della sua bottega, sotto quel cappellaccio che sembrava avesse il paracqua in testa fingendo aver discorsi grossi con don Silvestro il segretario, perché sua moglie non lo mandasse in chiesa per forza; e rideva del sotterfugio, fra i peli della barbona, ammiccando alle ragazze che sgambettavano nelle pozzanghere. - Oggi, andava dicendo Piedipapera, - padron Antoni vuol fare il protestante come don Franco lo speziale. - Se fai di voltarti per guardare quello sfacciato di don Silvestro, ti dò un ceffone qui dove siamo; - borbottava la Zuppidda colla figliuola, mentre attraversavano la piazza. - Quello lì non mi piace. La Santuzza, allultimo tocco di campana, aveva affidata losteria a suo padre, e se nera andata in chiesa, tirandosi dietro gli avventori. Lo zio Santoro, poveretto, era cieco, e non faceva peccato se non andava a messa; così non perdevano tempo allosteria, e dalluscio poteva tener docchio il banco, sebbene non ci vedesse ché gli avventori li conosceva tutti ad uno ad uno soltanto al sentirli camminare, quando venivano a bere un bicchiere. - Le calze della Santuzza, - osservava Piedipapera, mentre ella camminava sulla punta delle scarpette, come una gattina, - le calze della Santuzza, acqua o vento, non le ha viste altri che massaro Filippo lortolano; questa è la verità. - Ci sono i diavoli per aria! - diceva la Santuzza facendosi la croce collacqua santa. - Una giornata da far peccati! La Zuppidda, lì vicino, abburattava avemarie, seduta sulle calcagna, e saettava occhiatacce di qua e di là che pareva ce lavesse con tutto il paese, e a quelli che volevano sentirla ripeteva: - Comare la Longa non ci viene in chiesa eppure ci ha il marito in mare con questo tempaccio! Poi non bisogna stare a cercare perché il Signore ci castiga! - Persino la madre di Menico stava in chiesa sebbene non sapesse far altro che veder volare le mosche! - Bisogna pregare anche pei peccatori; - rispondeva la Santuzza; - le anime buone ci sono per questo. - Sì, come se ne sta pregando la Mangiacarrubbe, col naso dentro la mantellina, e Dio sa che peccatacci fa fare ai giovanotti! La Santuzza scuoteva il capo e diceva che mentre si è in chiesa non bisogna sparlare del prossimo - Chi fa loste deve far buon viso a tutti - rispose la Zuppidda, e poi allorecchio della Vespa: - La Santuzza non vorrebbe si dicesse che vende lacqua per vino; ma farebbe meglio a non tenere in peccato mortale massaro Filippo lortolano, che ha moglie e figliuoli. - Per me, - rispose la Vespa, - glielho detto a don Giammaria che non voglio più starci fra le Figlie di Maria se ci lasciano la Santuzza per superiora. - Allora vuol dire che lavete trovato il marito? - rispose la Zuppidda. - Io non lho trovato il marito, - saltò su la Vespa con tanto di pungiglione. - Io non sono come quelle che si tirano dietro gli uomini anche in chiesa, colle scarpe verniciate, e quelli altri colla pancia grossa. Quello della pancia grossa era Brasi, il figlio di padron Cipolla il quale era il cucco delle mamme e delle ragazze, perché possedeva vigne ed oliveti. - Va a vedere se la paranza è bene ammarrata; - gli disse suo padre facendosi la croce. Ciascuno non poteva a meno di pensare che quellacqua e quel vento erano tuttoro per i Cipolla; così vanno le cose di questo mondo, che i Cipolla, adesso che avevano la paranza bene ammarrata, si fregavano le mani vedendo la burrasca; mentre i Malavoglia diventavano bianchi e si strappavano i capelli per quel carico di lupini che avevano preso a credenza dallo zio Crocifisso Campana di legno. - Volete che ve la dica? - saltò su la Vespa; - la vera disgrazia è toccata allo zio Crocifisso che ha dato i lupini a credenza. Chi fa credenza senza pegno, perde lamico la roba e lingegno. Lo zio Crocifisso se ne stava ginocchioni a piè dellaltare dellAddolorata, con tanto di rosario in mano e intuonava le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona. Fra unavemaria e laltra si parlava del negozio dei lupini e della Provvidenza che era in mare, e della Longa che rimaneva con cinque figliuoli. - Al giorno doggi, - disse padron Cipolla, stringendosi nelle spalle, - nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni. - Il fatto è, - conchiuse compare Zuppiddu, - che sarà una brutta giornata pei Malavoglia. - Per me, - aggiunse Piedipapera, - non vorrei trovarmi nella camicia di compare Bastianazzo. La sera scese triste e fredda; di tanto in tanto soffiava un buffo di tramontana e faceva piovere una spruzzatina dacqua fina e cheta: una di quelle sere in cui, quando si ha la barca al sicuro colla pancia allasciutto sulla sabbia, si gode a vedersi fumare la pentola dinanzi col marmocchio fra le gambe, e sentire le ciabatte della donna per la casa, dietro le spalle. I fannulloni preferivano godersi allosteria quella domenica che prometteva di durare anche il lunedì e fin gli stipiti erano allegri della fiamma del focolare tanto che lo zio Santoro, messo lì fuori colla mano stesa e il mento sui ginocchi sera tirato un po in qua, per scaldarsi la schiena anche lui. - E sta meglio di compare Bastianazzo, a questora! - ripeteva Rocco Spatu, accendendo la pipa sulluscio. E senza pensarci altro mise mano al taschino, e si lasciò andare a fare due centesimi di limosina. - Tu ci perdi la tua limosina a ringraziare Dio che sei al sicuro, - gli disse Piedipapera; - per te non cè pericolo che abbi a fare la fine di compare Bastianazzo. Tutti si misero a ridere della barzelletta, e poi stettero a guardare dalluscio il mare nero come la sciara, senza dir altro. - Padron Antoni è andato tutto il giorno di qua e di là, come avesse il male della tarantola e lo speziale gli domandava se faceva la cura del ferro o andasse a spasso con quel tempaccio, e gli diceva pure: - Bella Provvidenza eh! padron Antoni! Ma lo speziale è protestante ed ebreo, ognuno lo sapeva. Il figlio della Locca, che era lì fuori colle mani in tasca perché non ci aveva un soldo, disse anche lui: - Lo zio Crocifisso è andato a cercare padron Antoni con Piedipapera per fargli confessare davanti a testimoni che i lupini glieli aveva dati a credenza. - Vuol dire che anche lui li vede in pericolo colla Provvidenza. - Colla Provvidenza cè andato anche mio fratello Menico, insieme a compare Bastianazzo. - Bravo! questo dicevamo, che se non torna tuo fratello Menico tu resti il barone della casa. - Cè andato perché lo zio Crocifisso voleva pagargli la mezza giornata anche a lui quando lo mandava colla paranza, e i Malavoglia invece gliela pagavano intiera; - rispose il figlio della Locca senza capir nulla; e come gli altri sghignazzavano rimase a bocca aperta. Sullimbrunire comare Maruzza coi suoi figlioletti era andata ad aspettare sulla sciara donde si scopriva un bel pezzo di mare, e udendolo urlare a quel modo trasaliva e si grattava il capo senza dir nulla. La piccina piangeva, e quei poveretti, dimenticati sulla sciara, a quellora, parevano le anime del purgatorio. Il piangere della bambina le faceva male allo stomaco, alla povera donna, le sembrava quasi un malaugurio; non sapeva che inventare per tranquillarla, e le cantava le canzonette colla voce tremola che sapeva di lagrime anche essa. Le comari, mentre tornavano dallosteria collorciolino dellolio, o col fiaschetto del vino si fermavano a barattare qualche parola con la Longa senza aver laria di nulla e qualche amico di suo marito Bastianazzo, compar Cipolla, per esempio, o compare Mangiacarrubbe passando dalla sciara per dare unocchiata verso il mare e vedere di che umore si addormentasse il vecchio brontolone, andavano a domandare a comare la Longa di suo marito e stavano un tantino a farle compagnia, fumandole in silenzio la pipa sotto il naso, o parlando sottovoce fra di loro. La poveretta, sgomenta da quelle attenzioni insolite, li guardava in faccia sbigottita e si stringeva al petto la bimba, come se volessero rubargliela. Finalmente il più duro o il più compassionevole la prese per un braccio e la condusse a casa. Ella si lasciava condurre, e badava a ripetere: - Oh! Vergine Maria! Oh! Vergine Maria! - I figliuoli la seguivano aggrappandosi alla gonnella quasi avessero paura che rubassero qualcosa anche a loro. Mentre passavano dinanzi allosteria, tutti gli avventori si affacciarono sulla porta in mezzo al gran fumo, e tacquero per vederla passare come fosse già una cosa curiosa. - Requiem eternam, - biascicava sottovoce lo zio Santoro, - quel povero Bastianazzo mi faceva sempre la carità quando padron Antoni gli lasciava qualche soldo in tasca. La poveretta che non sapeva di essere vedova, balbettava: - Oh! Vergine Maria! Oh! Vergine Maria! Dinanzi al ballatoio della sua casa cera un gruppo di vicine che laspettavano, e cicalavano a voce bassa fra di loro. Come la videro da lontano, comare Piedipapera e la cugina Anna le vennero incontro, colle mani sul ventre, senza dir nulla. Allora ella si cacciò le unghie nei capelli con uno strido disperato e corse a rintanarsi in casa. - Che disgrazia! - dicevano sulla via. - E la barca era carica! Più di quarantonze di lupini! Fine Del Capitulo Terzo. Capitulo Quarto. Il peggio era che i lupini li avevano presi a credenza e lo zio Crocifisso non si contentava di buone parole e mele fradicie, per questo lo chiamavano Campana di legno perché non ci sentiva di quellorecchio, quando lo volevano pagare con delle chiacchiere, e diceva che alla credenza ci si pensa. Egli era un buon diavolaccio, e viveva imprestando agli amici, non faceva altro mestiere, che per questo stava in piazza tutto il giorno colle mani nelle tasche, o addossato al muro della chiesa, con quel giubbone tutto lacero che non gli avreste dato un baiocco; ma aveva denari sin che ne volevano, e se qualcheduno andava a chiedergli dodici tarì glieli prestava subito col pegno, perché chi fa credenza senza pegno, perde lamico la roba e lingegno a patto di averli restituiti la domenica, dargento e colle colonne che ci era un carlino dippiù, comera giusto, perché collinteresse non cè amicizia. Comprava anche la pesca tutta in una volta, con ribasso e quando il povero diavolo che laveva fatta aveva bisogno subito di denari, ma dovevano pesargliela colle sue bilancie le quali erano false come Giuda, dicevano quelli che non erano mai contenti, ed hanno un braccio lungo e laltro corto, come san Francesco; e anticipava anche la spesa per la ciurma, se volevano, e prendeva soltanto il denaro anticipato, e un rotolo di pane a testa e mezzo quartuccio di vino, e non voleva altro, ché era cristiano e di quel che faceva in questo mondo avrebbe dovuto dar conto a Dio. Insomma era la provvidenza per quelli che erano in angustie, e aveva anche inventato cento modi di render servigio al prossimo e senza essere uomo di mare aveva barche, e attrezzi, e ogni cosa per quelli che non ne avevano, e li prestava, contentandosi di prendere un terzo della pesca più la parte della barca, che contava come un uomo della ciurma, e quella degli attrezzi se volevano prestati anche gli attrezzi, e finiva che la barca si mangiava tutto il guadagno tanto che la chiamavano la barca del diavolo - e quando gli dicevano perché non ci andasse lui a rischiare la pelle come tutti gli altri che si pappava il meglio della pesca senza pericolo, rispondeva: - Bravo! e se in mare mi capita una disgrazia Dio liberi, che ci lascio le ossa, chi me li fa gli affari miei? - Egli badava agli affari suoi, ed avrebbe prestato anche la camicia; ma poi voleva esser pagato, senza tanti cristi; ed era inutile stargli a contare ragioni, perché era sordo, e per di più era scarso di cervello e non sapeva dir altro che Quel che è di patto non è dinganno, oppure Al giorno che promise si conosce il buon pagatore. Ora i suoi nemici gli ridevano sotto il naso, a motivo di quei lupini che se lera mangiati il diavolo; e gli toccava anche recitare il deprofundis per lanima di Bastianazzo, quando si facevano le esequie insieme con gli altri confratelli della Buona Morte, colla testa nel sacco. I vetri della chiesetta scintillavano, e il mare era liscio e lucente talché non pareva più quello che gli aveva rubato il marito alla Longa; perciò i confratelli avevano fretta di spicciarsi, e di andarsene ognuno pei propri affari, ora che il tempo sera rimesso al buono. Stavolta i Malavoglia erano là, seduti sulle calcagna, davanti al cataletto e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse davvero fra quelle quattro tavole coi suoi lupini al collo, che lo zio Crocifisso gli aveva dati a credenza, perché aveva sempre conosciuto padron Antoni per galantuomo; ma se volevano truffargli la sua roba, col pretesto che Bastianazzo sera annegato, la truffavano a Cristo comè vero Dio! ché quello era un credito sacrosanto come lostia consacrata e quelle cinquecento lire ei lappendeva ai piedi di Gesù crocifisso; ma santo diavolone! padron Antoni sarebbe andato in galera! La legge cera anche a Trezza! Intanto don Giammaria buttava in fretta quattro colpi daspersorio sul cataletto e mastro Cirino cominciava ad andare attorno per spegnere i lumi colla canna. I confratelli si affrettavano a scavalcare i banchi colle braccia in aria, per cavarsi il cappuccio e lo zio Crocifisso andò a dare una presa di tabacco a padron Antoni, per fargli animo che infine quando uno è galantuomo lascia buon nome e si guadagna il paradiso - questo aveva detto a coloro che gli domandavano dei suoi lupini: - Coi Malavoglia sto tranquillo perché son galantuomini e non vorranno lasciar compare Bastianazzo a casa del diavolo; padron Antoni poteva vedere coi suoi propri occhi se si erano fatte le cose senza risparmio, in onore del morto; e tanto costava la messa, tanto i ceri, e tanto il mortorio - ei faceva il conto sulle grosse dita ficcate nei guanti di cotone e i ragazzi guardavano a bocca aperta tutte quelle cose che costavano caro, ed erano lì pel babbo: il cataletto, i ceri, i fiori di carta; e la bambina, vedendo la luminaria, e udendo suonar lorgano, si mise a galloriare. La casa del nespolo era piena di gente; e il proverbio dice: triste quella casa dove ci è la visita pel marito! Ognuno che passava al vedere sulluscio quei piccoli Malavoglia col viso sudicio e le mani nelle tasche, scrollava il capo e diceva: - Povera comare Maruzza! ora cominciano i guai per la sua casa! Gli amici portavano qualche cosa, comè luso, pasta, ova, vino e ogni ben di Dio che ci avrebbe voluto il cor contento per mangiarsi tutto, e perfino compar Alfio Mosca era venuto con una gallina per mano. - Prendete queste qua, gnà Mena, - diceva, - che avrei voluto trovarmici io al posto di vostro padre, vi giuro. Almeno non avrei fatto danno a nessuno, e nessuno avrebbe pianto. La Mena, appoggiata alla porta della cucina, colla faccia nel grembiule si sentiva il cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare dal petto, come quelle povere bestie che teneva in mano. La dote di SantAgata se nera andata colla Provvidenza, e quelli che erano a visita nella casa del nespolo pensavano che lo zio Crocifisso ci avrebbe messo le unghie addosso. Alcuni se ne stavano appollaiati sulle scranne, e ripartivano senza aver aperto bocca, da veri baccalà che erano; ma chi sapeva dir quattro parole, cercava di tenere uno scampolo di conversazione, per scacciare la malinconia e distrarre un po quei poveri Malavoglia i quali piangevano da due giorni come fontane. Compare Cipolla raccontava che sulle acciughe cera un aumento di due tarì per barile questo poteva interessargli a padron Antoni, se ci aveva ancora delle acciughe da vendere; lui a buon conto se nera riserbati un centinaio di barili; e parlavano pure di compare Bastianazzo, buonanima, che nessuno se lo sarebbe aspettato un uomo nel fiore delletà, e che crepava di salute, poveretto! Cera pure il sindaco, mastro Croce Callà Baco da seta detto anche Giufà, col segretario don Silvestro e se ne stava col naso in aria, talché la gente diceva che stava a fiutare il vento per sapere da che parte voltarsi e guardava ora questo ed ora quello che parlava, come se cercasse la foglia davvero e volesse mangiarsi le parole, e quando vedeva ridere il segretario, rideva anche lui. Don Silvestro per far ridere un po tirò il discorso sulla tassa di successione di compar Bastianazzo e ci ficcò così una barzelletta che aveva raccolta dal suo avvocato e gli era piaciuta tanto, quando glielavevano spiegata bene che non mancava di farla cascare nel discorso ogniqualvolta si trovava a visita da morto. - Almeno avete il piacere di essere parenti di Vittorio Emanuele, giacché dovete dar la sua parte anche a lui! E tutti si tenevano la pancia dalle risate, ché il proverbio dice: né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto. La moglie dello speziale torceva il muso a quegli schiamazzi, e stava coi guanti sulla pancia e la faccia lunga, come si usa in città per quelle circostanze che solo a guardarla la gente ammutoliva, quasi ci fosse il morto lì davanti, e per questo la chiamavano la Signora. Don Silvestro faceva il gallo colle donne, e si muoveva ogni momento col pretesto di offrire le scranne ai nuovi arrivati per far scricchiolare le sue scarpe verniciate. - Li dovrebbero abbruciare, tutti quelli delle tasse! - brontolava comare Zuppidda gialla come se avesse mangiato dei limoni, e glielo diceva in faccia a don Silvestro, quasi ei fosse quello delle tasse. - Ella lo sapeva benissimo quello che volevano certi mangiacarte che non avevano calze sotto gli stivali inverniciati e cercavano di ficcarsi in casa della gente per papparsi la dote e la figliuola: Bella, non voglio te, voglio i tuoi soldi. Per questo aveva lasciata a casa sua figlia Barbara. - Quelle facce lì non mi piacciono. - A chi lo dite! - esclamò padron Cipolla; - a me mi scorticano vivo come san Bartolomeo. - Benedetto Dio! - esclamò mastro Turi Zuppiddo, minacciando col pugno che pareva la malabestia del suo mestiere. - Va a finire brutta, va a finire, con questi italiani! - Voi state zitto! - gli diede sulla voce comare Venera, - ché non sapete nulla. - Io dico quel che hai detto tu, che ci levano la camicia di dosso, ci levano! - borbottò compare Turi, mogio mogio. Allora Piedipapera, per tagliar corto, disse piano a padron Cipolla: - Dovreste pigliarvela voi, comare Barbara, per consolarvi; così la mamma e la figliuola non si darebbero più lanima al diavolo. - È una vera porcheria! - esclamava donna Rosolina, la sorella del curato, rossa come un tacchino, e facendosi vento col fazzoletto; e se la prendeva con Garibaldi che metteva le tasse, e al giorno doggi non si poteva più vivere, e nessuno si maritava più. - O a donna Rosolina cosa gliene importa oramai? - susurrava Piedipapera. Donna Rosolina intanto raccontava a don Silvestro le grosse faccende che ci aveva per le mani: dieci canne di ordito sul telaio i legumi da seccare per linverno la conserva dei pomidoro da fare, che lei ci aveva un segreto tutto suo per avere la conserva dei pomidoro fresca tutto linverno. - Una casa senza donna non poteva andare; ma la donna bisognava che avesse il giudizio nelle mani, come sintendeva lei; e non fosse di quelle fraschette che pensano a lisciarsi e nientaltro, coi capelli lunghi e il cervello corto ché allora un povero marito se ne va sottacqua come compare Bastianazzo, buonanima. - Beato lui! - sospirava la Santuzza, - è morto in un giorno segnalato, la vigilia dei Dolori di Maria Vergine e prega lassù per noi peccatori, fra gli angeli e i santi del paradiso. A chi vuol bene Dio manda pene. Egli era un bravo uomo, di quelli che badano ai fatti loro e non a dir male di questo e di quello, e peccare contro il prossimo, come tanti ce ne sono. Maruzza allora, seduta ai piedi del letto, pallida e disfatta come un cencio messo al bucato che pareva la Madonna Addolorata, si metteva a piangere più forte, col viso nel guanciale, e padron Antoni piegato in due, più vecchio di centanni, la guardava, e la guardava, scrollando il capo, e non sapeva che dire per quella grossa spina di Bastianazzo che ci aveva in cuore, come se lo rosicasse un pescecane. - La Santuzza ci ha il miele in bocca! osservava comare Grazia Piedipapera. - Per fare lostessa, rispose la Zuppidda, - e sha ad essere così. Chi non sa larte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi. La Zuppidda ne aveva le tasche piene di quel fare melato della Santuzza, che persino la Signora si voltava a discorrere con lei colla bocca stretta, senza badare agli altri, con que guanti che pareva avesse paura di sporcarsi le mani, e stava col naso arricciato come se tutte le altre puzzassero peggio delle sardelle, mentre chi puzzava davvero era la Santuzza, di vino e di tante altre porcherie con tutto labitino color pulce che aveva indosso, e la medaglia di Figlia di Maria sul petto prepotente, che non voleva starci. Già se la intendevano fra di loro perché larte è parentela, e facevano denari allo stesso modo gabbando il prossimo, e vendendo lacqua sporca a peso doro, e se ne infischiavano delle tasse, coloro! - Metteranno pure la tassa sul sale! - aggiunse compare Mangiacarrubbe. - Lha detto lo speziale che è stampato nel giornale. Allora di acciughe salate non se ne faranno più, e le barche potremo bruciarle nel focolare. Mastro Turi il calafato stava per levare il pugno e incominciare: - Benedetto Dio! - ; ma guardò sua moglie e si tacque mangiandosi fra i denti quel che voleva dire. - Colla malannata che si prepara, - aggiunse padron Cipolla, che non pioveva da santa Chiara - e se non fosse stato per lultimo temporale in cui si è persa la Provvidenza che è stata una vera grazia di Dio, la fame questinverno si sarebbe tagliata col coltello! Ognuno raccontava i suoi guai, anche per conforto dei Malavoglia, che non erano poi i soli ad averne. Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai e quelli che stavano fuori nel cortile guardavano il cielo, perché unaltra pioggerella ci sarebbe voluta come il pane. Padron Cipolla lo sapeva lui perché non pioveva più come prima. - Non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo, che si tira tutta la pioggia, e se la porta via. - Compare Mangiacarrubbe allora, e Tino Piedipapera rimasero a bocca aperta perché giusto sulla strada di Trezza cerano i pali del telegrafo; ma siccome don Silvestro cominciava a ridere, e a fare ah! ah! ah! come una gallina padron Cipolla si alzò dal muricciuolo infuriato e se la prese con gli ignoranti, che avevano le orecchie lunghe come gli asini. - Che non lo sapevano che il telegrafo portava le notizie da un luogo allaltro; questo succedeva perché dentro il filo ci era un certo succo come nel tralcio della vite e allo stesso modo si tirava la pioggia dalle nuvole, e se la portava lontano, dove ce nera più di bisogno; potevano andare a domandarlo allo speziale che laveva detta; e per questo ci avevano messa la legge che chi rompe il filo del telegrafo va in prigione. Allora anche don Silvestro non seppe più che dire, e si mise la lingua in tasca. - Santi del Paradiso! si avrebbero a tagliarli tutti quei pali del telegrafo e buttarli nel fuoco! - incominciò compare Zuppiddo, ma nessuno gli dava retta, e guardavano nellorto, per mutar discorso. - Un bel pezzo di terra! - diceva compare Mangiacarrubbe; - quando è ben coltivato dà la minestra per tutto lanno. La casa dei Malavoglia era sempre stata una delle prime a Trezza; ma adesso colla morte di Bastianazzo, e Antoni soldato, e Mena da maritare e tutti quei mangiapane pei piedi, era una casa che faceva acqua da tutte le parti. Infine cosa poteva valere la casa? Ognuno allungava il collo sul muro dellorto, e ci dava una occhiata, per stimarla così a colpo. Don Silvestro sapeva meglio di ogni altro come andassero le cose, perché le carte le aveva lui, alla segreteria di Aci-Castello. - Volevo scommettere dodici tarì che non è tuttoro quello che luccica, andava dicendo; e mostrava ad ognuno il pezzo da cinque lire nuovo. Ei sapeva che sulla casa cera un censo di cinque tarì allanno. Allora si misero a fare il conto sulle dita di quel che avrebbe potuto vendersi la casa, collorto, e tutto. - né la casa né la barca si possono vendere perché ci è su la dote di Maruzza, - diceva qualchedun altro e la gente si scaldava tanto che potevano udirli dalla camera dove stavano a piangere il morto. - Sicuro! - lasciò andare alfine don Silvestro come una bomba; - cè lipoteca dotale. Padron Cipolla, il quale aveva scambiato qualche parola con padron Antoni per maritare Mena con suo figlio Brasi scrollava il capo e non diceva altro. - Allora, - aggiunse compare Cola, - il vero disgraziato è lo zio Crocifisso che ci perde il credito dei suoi lupini. Tutti si voltarono verso Campana di legno il quale era venuto anche lui per politica, e stava zitto, in un cantuccio, a veder quello che dicevano colla bocca aperta e il naso in aria che sembrava stesse contando quante tegole e quanti travicelli cerano sul tetto, e volesse stimare la casa. I più curiosi allungavano il collo dalluscio, e si ammiccavano lun laltro per mostrarselo a vicenda. - E pare lusciere che fa il pignoramento! - sghignazzavano. Le comari che sapevano delle chiacchiere fra padron Antoni e compare Cipolla dicevano che adesso bisognava passare la doglia, a comare Maruzza, e conchiudere quel matrimonio della Mena. Ma la Longa in quel momento ci aveva altro pel capo, poveretta. Padron Cipolla voltò le spalle freddo freddo, senza dir nulla; e dopo che tutti se ne furono andati, i Malavoglia rimasero soli nel cortile. - Ora, - disse padron Antoni, siamo rovinati, ed è meglio per Bastianazzo che non ne sa nulla. A quelle parole, prima Maruzza, e poi tutti gli altri tornarono a piangere di nuovo, e i ragazzi vedendo piangere i grandi, si misero a piangere anche loro, sebbene il babbo fosse morto da tre giorni. Il vecchio andava di qua e di là, senza sapere che facesse; Maruzza invece non si muoveva dai piedi del letto, quasi non avesse più nulla da fare. Quando diceva qualche parola, ripeteva sempre, cogli occhi fissi, e pareva che non ci avesse altro in testa. - Ora non ho più niente da fare! - No! - rispose padron Antoni, no! ché bisogna pagare il debito allo zio Crocifisso e non si deve dire di noi che il galantuomo come impoverisce diventa birbante. E il pensiero dei lupini gli ficcava più dentro nel cuore la spina di Bastianazzo. Il nespolo lasciava cadere le foglie vizze, e il vento le spingeva di qua e di là pel cortile. - Egli è andato perché ce lho mandato io, - ripeteva padron Antoni, - come il vento porta quelle foglie di qua e di là e se gli avessi detto di buttarsi dal fariglione con una pietra al collo, lavrebbe fatto senza dir nulla. Almeno è morto che la casa e il nespolo sino allultima foglia erano ancora suoi; ed io che son vecchio sono ancora qua. Uomo povero ha i giorni lunghi. Maruzza non diceva nulla, ma nella testa ci aveva un pensiero fisso, che la martellava e le rosicava il cuore, di sapere cosera successo in quella notte che laveva sempre dinanzi agli occhi, e se li chiudeva le sembrava di vedere ancora la Provvidenza, là verso il Capo dei Mulini dove il mare era liscio e turchino, e seminato di barche, che sembravano tanti gabbiani al sole, e si potevano contare ad una ad una quella dello zio Crocifisso, laltra di compare Barabba, la Concetta dello zio Cola e la paranza di padron Fortunato, che stringevano il cuore; e si udiva mastro Cola Zuppiddo il quale cantava a squarciagola, con quei suoi polmoni di bue, mentre picchiava colla malabestia e lodore del catrame che veniva dal greto, e la tela che batteva la cugina Anna sulle pietre del lavatoio e si udiva pure Mena a piangere cheta cheta in cucina. - Poveretta! - mormorava il nonno, - anche a te è crollata la casa sul capo e compare Fortunato se ne è andato freddo freddo, senza dir nulla. E andava toccando ad uno ad uno gli arnesi che erano in mucchio in un cantuccio, colle mani tremanti, come fanno i vecchi; e vedendo Luca lì davanti, che gli avevano messo il giubbone del babbo e gli arrivava alle calcagna, gli diceva: - Questo ti terrà caldo, quando verrai a lavorare; perché adesso bisogna aiutarci tutti per pagare il debito dei lupini. Maruzza si tappava le orecchie colle mani per non sentire la Locca che si era appollaiata sul ballatoio dietro luscio, e strillava dalla mattina con quella voce fessa di pazza, e pretendeva che le restituissero loro il suo figliuolo, e non voleva sentir ragione. - Fa così perché ha fame, - disse infine la cugina Anna; adesso lo zio Crocifisso ce lha con tutti loro per quellaffare dei lupini, e non vuol darle più nulla. Ora vo a portarle qualche cosa, e allora se ne andrà. La cugina Anna, poveretta, aveva lasciato la sua tela e le sue ragazze per venire a dare una mano a comare Maruzza la quale era come se fosse malata e se lavessero lasciata sola non avrebbe pensato più ad accendere il fuoco, e a mettere la pentola, che sarebbero tutti morti di fame. I vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi lacqua lun laltro. Intanto quei ragazzi avevano le labbra pallide dalla fame. La Nunziata aiutava anche lei, e Alessi col viso sudicio dal gran piangere che aveva fatto vedendo piangere la mamma, teneva a bada i piccini perché non le stessero sempre fra i piedi, come una nidiata di pulcini, ché la Nunziata voleva averle libere le mani, lei. - Tu sai il fatto tuo! - le diceva la cugina Anna; - e la tua dote ce lhai nelle mani, quando sarai grande. Fine Del Capitulo Quarto. Capitulo Sesto. Antoni era arrivato in giorno di festa, e andava di porta in porta a salutare i vicini e i conoscenti sicché tutti stavano a guardarlo dove passava; gli amici gli facevano codazzo, e le ragazze si affacciavano dalle finestre; ma la sola che non si vedesse era Sara di comare Tudda. - Se nè andata ad Ognina con suo marito, - gli disse la Santuzza. - Ha sposato Menico Trinca, il quale era vedovo con sei figliuoli, ma è ricco come un maiale. Si è maritata che non era compiuto il mese dacché a Menico Trinca gli era morta la prima moglie, e il letto era ancora caldo, Dio liberi! - Uno che è vedovo è come uno che vada soldato, - aggiunse la Zuppidda. - Amore di soldato poco dura, a tocco di tamburo addio signora. E poi, sera persa la Provvidenza! Comare Venera, la quale era alla stazione, quando era partito Antoni di padron Antoni per vedere se Sara di comare Tudda fosse andata a salutarlo ché li aveva visti parlare dal muro della vigna, voleva godersi la faccia che avrebbe fatto Antoni a quella notizia. Ma era passato del tempo anche per cotesto, e si suol dire lontan dagli occhi, lontan dal cuore. Antoni ora portava il berretto sullorecchio. - Compare Menico vuol morire becco! disse egli per consolarsi, e questo le piacque alla Mangiacarrubbe, che laveva chiamato cetriolo ed ora vedeva che era un bel cetriolo e lavrebbe barattato volentieri con quel disutilaccio di Rocco Spatu, il quale non valeva niente, e laveva preso perché non cera altri. - A me non mi piacciono quelle fraschette che fanno allamore con due o tre per volta - disse la Mangiacarrubbe, tirandosi sul mento le cocche del fazzoletto da testa, e facendo la madonnina. - Se volessi bene ad uno, non vorrei cambiarlo nemmeno per Vittorio Emanuele, o Garibaldi, vedete! - Lo so a chi volete bene! - disse Antoni col pugno sul fianco. - No che non lo sapete, compare Antoni, e vi hanno detto delle chiacchiere. Se qualche volta poi passate dalla mia porta, vi racconterò ogni cosa. - Ora che la Mangiacarrubbe ha messo gli occhi addosso a Antoni di padron Antoni la sarà una provvidenza per la cugina Anna, - diceva comare Venera. Antoni se ne andò tutto borioso, dondolandosi sui fianchi, con un codazzo di amici e avrebbe voluto che tutti i giorni fosse domenica, per menare a spasso la sua camicia colle stelle; quel dopopranzo si divertirono a prendersi a pugni con compare Pizzuto, il quale non aveva paura nemmeno di Dio sebbene non avesse fatto il soldato, e andò a rotolare per terra davanti allosteria, col naso in sangue; ma Rocco Spatu invece fu più forte, e si mise Antoni sotto i piedi. - Per la madonna! - esclamarono quelli che stavano a vedere. - Quel Rocco è forte come mastro Turi Zuppiddo. Se volesse lavorare se lo buscherebbe il pane! - Io le mie devozioni so dirmele con questo qui! - diceva Pizzuto mostrando il rasoio, per non darsi vinto. Insomma Antoni si divertì tutta la giornata; però la sera, mentre stavano attorno al desco a chiacchierare, e la mamma gli domandava di questo e di quello e i ragazzi, mezzo addormentati, lo stavano a guardare con tanto docchi e Mena gli toccava il berretto e la camicia colle stelle, per vedere comeran fatti il nonno gli disse che gli aveva trovato dandare a giornata nella paranza di compar Cipolla, con una bella paga. - Li ho presi per carità, - diceva padron Fortunato a chi voleva sentirlo, seduto davanti alla bottega del barbiere. - Li ho presi per non dir di no, quando padron Antoni è venuto a dirmi, sotto lolmo, se ci avessi bisogno di uomini per la paranza. Di uomini io non ne ho mai bisogno; ma carcere, malattie, e necessità, si conosce lamistà; con padron Antoni poi, che è tanto vecchio, ci si perde quel che gli si dà!... - È vecchio ma sa il mestiere, - rispose Piedipapera; - non ce li perdete i danari; e suo nipote poi è un ragazzo che tutti ve lo ruberebbero. - Quando mastro Bastiano avrà messo in ordine la Provvidenza, armeremo la nostra barca, e non avremo più bisogno dandare a giornata; - diceva padron Antoni. La mattina, quando egli andò a svegliare il nipote, ci volevano due ore per lalba e Antoni avrebbe preferito starsene ancora un po sotto le coperte; allorché uscì fuori nel cortile sbadigliando, il tre bastoni era ancora alto verso lOgnina, colle gambe in aria la Puddara luccicava dallaltra parte, e il cielo formicolava di stelle che parevano le monachine quando corrono sul fondo nero della padella. - È la stessa cosa come quandero soldato, che suonava la diana nei traponti, - borbottava Antoni. - Allora non valeva la pena di tornare a casa! - Sta zitto, ché il nonno è lì a mettere in ordine gli attrezzi, e si è alzato unora prima di noi, - gli rispose Alessi. Ma Alessi era un ragazzo che somigliava tutto a suo padre Bastianazzo, buonanima. Il nonno colla lanterna andava e veniva pel cortile; fuori si udiva passare la gente che andava al mare, e passava a picchiare di porta in porta, per chiamare i compagni. Però, come giunsero sul lido, davanti al mare nero, dove si specchiavano le stelle, e che russava lento sul greto e si vedevano qua e là le lanterne delle altre barche, anche Antoni si sentì allargare il cuore. - Ah! - esclamò stirandosi le braccia. - È una bella cosa tornare a casa sua. Questa marina qui mi conosce. - Già padron Antoni diceva sempre che un pesce fuori dellacqua non sa starci, e chi è nato pesce il mare laspetta. Nella paranza lo canzonavano perché la Sara laveva piantato, mentre serravano le vele e la Carmela vogava in tondo lenta lenta, lasciandosi dietro le reti come la coda di un serpente. - Carne di porco ed uomini di guerra durano poco, dice il proverbio, per questo Sara ti ha piantato. - Allora la donna è fedele ad uno, quando il turco si fa cristiano; - aggiunse lo zio Cola. - Delle innamorate ne ho quante ne voglio, - rispose Antoni; - a Napoli mi correvano dietro come i cagnolini. - A Napoli ci avevi il vestito di panno, e il berretto collo scritto, e le scarpe ai piedi, disse Barabba. - Che vi son delle belle ragazze come qui, a Napoli? - Le belle ragazze di qui non sono degne di portargli le scarpe, a quelle di Napoli. Io ne avevo una colla veste di seta, e nastri rossi nei capelli, il corsetto ricamato, e le spalline doro come quelle del comandante. Un bel pezzo di ragazza così, che portava a spasso i bambini dei padroni, e non faceva altro. - Bello stare deve essere da quelle parti! - osservò Barabba. - A voi di sinistra! fermi i remi! - gridò padron Antoni. - Sangue di Giuda! che mi fate andare la paranza sulle reti! - cominciò a strillare lo zio Cola al timone. - La volete finire colle chiacchiere; stiamo qui a grattarci la pancia, o a fare il mestiere? - È la maretta che ci accula; - disse Antoni. - Staglia da quella parte, figlio di porco, - gli gridò Barabba; - colle regine che ci hai in testa ci fai perdere la giornata! - Sacramento! - rispose allora Antoni col remo in aria, - se lo dici unaltra volta, te lo do sulla testa. - Che novità è questa? - saltò su lo zio Cola dal timone, - lhai imparato da soldato, che non si può dire più una parola? - Allora me ne vado; - rispose Antoni. - E tu vattene, che coi suoi denari padron Fortunato ne troverà un altro. - Al servo pazienza, al padrone prudenza, - disse padron Antoni. Antoni continuò a remare brontolando, perché non poteva andarsene a piedi e compare Mangiacarrubbe, per metter la pace, disse che era ora di far colazione. In quel momento spuntava il sole, e un sorso di vino si beveva volentieri, pel fresco che sera messo. Allora quei ragazzi si misero a lavorare di mascelle, col fiasco fra le gambe mentre la paranza mareggiava adagio adagio fra il largo cerchio dei sugheri. - Una pedata per di dietro a chi parla per il primo! - disse lo zio Cola. Per non buscarsi la pedata tutti si misero a masticare come buoi, guardando le onde che venivano dal largo e si rotolavano senza spuma, quelle otri verdi che in un giorno di sole fanno pensare al cielo nero e al mare color di lavagna. - Padron Cipolla le lascerà correre quattro bestemmie stasera; - saltò su lo zio Cola; - ma non ci abbiamo che fare. Col mare fresco non se ne piglia pesci. Prima compare Mangiacarrubbe gli sferrò una pedata, perché lo zio Cola che aveva fatta la legge aveva parlato pel primo; e poi rispose: - Intanto ora che siamo qui, aspettiamo a tirare le reti. - La maretta viene dal largo, e a noi ci giova; - aggiunse padron Antoni. - Ahi! - borbottava intanto lo zio Cola. Ora che il silenzio era rotto, Barabba chiese a Antoni Malavoglia: - Me lo dai un mozzicone di sigaro? - Non ne ho, - rispose Antoni, senza pensare più alla quistione di poco prima, - ma te ne darò mezzo del mio. Gli uomini della paranza, seduti sul fondo, colla schiena contro il banco e le mani dietro il capo, cantavano delle canzonette ognuno per suo conto, adagio adagio, per non addormentarsi, che infatti socchiudevano gli occhi sotto il sole lucente; e Barabba faceva scoppiettare le dita, come i cefali sguizzavano fuori dellacqua. - Essi non hanno nulla da fare, - diceva Antoni, - e si divertono a saltare. - Buono questo sigaro! - rispose Barabba, - ne fumavi a Napoli, di questi? - Sì, ne fumavo tanti. - Però i sugheri cominciano ad affondare, - osservò compare Mangiacarrubbe. - Lo vedi dove si è persa la Provvidenza con tuo padre? - disse Barabba; - laggiù al Capo, dove cè locchio del sole su quelle case bianche, e il mare sembra tutto doro. - Il mare è amaro e il marinaro muore in mare; - rispose Antoni. Barabba gli passò il suo fiasco, e dopo si misero a brontolare sottovoce dello zio Cola, il quale era un cane per gli uomini della paranza quasi padron Cipolla fosse là presente, a vedere quel che facevano e quel che non facevano. - Tutto per fargli credere che senza di lui la paranza non andrebbe, - aggiunse Barabba. - Sbirro! - Ora gli dirà che il pesce lha preso lui, per labilità sua, con tutto il mare fresco. Guarda come affondano le reti, i sugheri non si vedono più. - O ragazzi! - gridò lo zio Cola, - vogliamo tirare le reti? perché se ci arriva la maretta ce le strappa di mano. - Ohi! oohi! - cominciarono a vociare gli uomini della ciurma passandosi la fune. - San Francesco! - esclamava lo zio Cola, - ei non par vero che abbiamo preso tutta questa grazia di Dio, colla maretta. Le reti formicolavano e scintillavano al sole a misura che saffacciavano dallacqua e tutto il fondo della paranza sembrava pieno dargento vivo. - Padron Fortunato ora sarà contento, - mormorò Barabba, tutto rosso e sudato - e non ci rinfaccerà quei tre carlini che ci dà per la giornata. - Questo ci tocca a noi! - aggiunse Antoni, - a romperci la schiena per gli altri; e poi quando abbiamo messo assieme un po di soldi, viene il diavolo e se li mangia. - Di che ti lagni? - gli disse il nonno, - non te la dà la tua giornata compare Fortunato? I Malavoglia si arrabattavano in tutti i modi per far quattrini. La Longa prendeva qualche rotolo di tela da tessere, e andava anche al lavatoio per conto degli altri; padron Antoni coi nipoti serano messi a giornata, saiutavano come potevano, e se la sciatica piegava il vecchio come un uncino rimaneva nel cortile a rifar le maglie alle reti, a raccomodar nasse e mettere in ordine degli attrezzi, che era pratico di ogni cosa del mestiere. Luca andava a lavorare nel ponte della ferrovia, per cinquanta centesimi al giorno sebbene suo fratello Antoni dicesse che non bastavano per le camicie che sciupava a trasportar sassi nel corbello; ma Luca non badava che si sciupava anche le spalle e Alessi andava a raccattar dei gamberi lungo gli scogli, o dei vermiciattoli per lesca che si vendevano a dieci soldi il rotolo, e alle volte arrivava sino allOgnina e al Capo dei Mulini, e tornava coi piedi in sangue. Ma compare Zuppiddu si prendeva dei bei soldi ogni sabato, per rabberciare la Provvidenza e ce ne volevano delle nasse da acconciare, dei sassi della ferrovia, dellesca a dieci soldi, e della tela da imbiancare collacqua sino ai ginocchi e il sole sulla testa, per fare quarantonze! I Morti erano venuti e lo zio Crocifisso non faceva altro che passeggiare per la straduccia, colle mani dietro la schiena, che pareva il basilisco. - Questa è storia che va a finire collusciere! - andava dicendo lo zio Crocifisso con don Silvestro e con don Giammaria il vicario. - Dusciere non ci sarà bisogno, zio Crocifisso - gli rispose padron Antoni quando venne a sapere quello che andava dicendo Campana di legno. - I Malavoglia sono stati sempre galantuomini, e non hanno avuto bisogno dusciere. - A me non me ne importa; - rispose lo zio Crocifisso colle spalle al muro, sotto la tettoia del cortile mentre stavano accatastando i suoi sarmenti: - Io non so altro che devo esser pagato. Finalmente, per intromissione del vicario, Campana di legno si contentò di aspettare a Natale ad esser pagato prendendosi per frutti quelle settantacinque lire che Maruzza aveva raccolto soldo a soldo in fondo alla calza nascosta sotto il materasso. - Ecco comè la cosa! - borbottava Antoni di padron Antoni; - lavoriamo notte e giorno per lo zio Crocifisso. Quando abbiamo messo insieme una lira, ce la prende Campana di legno. Il nonno, colla Maruzza, si consolavano a far castelli in aria per lestate quando ci sarebbero state le acciughe da salare, e i fichidindia a dieci un grano e facevano dei grandi progetti dandare alla tonnara, e per la pesca del pesce spada dove si buscava una buona giornata, e intanto mastro Bastiano avrebbe messo in ordine la Provvidenza. I ragazzi stavano attenti, col mento in mano, a quei discorsi che si facevano sul ballatoio, o dopo cena; ma Antoni che veniva da lontano, e il mondo lo conosceva meglio degli altri si annoiava a sentir quelle chiacchiere, e preferiva andarsene a girandolare attorno allosteria dove cera tanta gente che non faceva nulla, e anche lo zio Santoro, il quale era il peggio che ci potesse essere faceva quel mestiere leggièro di stendere la mano a chi passava, e biascicare avemarie; o se ne andava da compare Zuppiddo, col pretesto di vedere a che stato fosse la Provvidenza, per far quattro chiacchiere con Barbara la quale veniva a metter frasche sotto il calderotto della pece, quando cera compare Antoni. - Voi siete sempre in faccende, comare Barbara, - le diceva Antoni, - e siete il braccio destro della casa; per questo vostro padre non vi vuol maritare. - Non mi vuol maritare con quelli che non fanno per me, - rispondeva Barbara, - pari con pari e statti coi tuoi. - Io ci starei anchio coi vostri, per la madonna! se voleste voi, comare Barbara!... - Che discorsi mi fate, compare Antoni. La mamma è a filare nel cortile, e sta a sentirci. - Dicevo per quelle frasche che son verdi, e non vogliono accendere. Lasciate fare a me. - Che è vero che venite qui per vedere la Mangiacarrubbe, quando si affaccia alla finestra? - Io ci vengo qui per tuttaltro, comare Barbara. Ci vengo per vedere a che stato è la Provvidenza. - È a buon stato, e il babbo ha detto che per la vigilia di Natale la metterete in mare. Come savvicinava la novena di Natale i Malavoglia non facevano altro che andare e venire dal cortile di mastro Bastiano Zuppiddo. Intanto il paese intero si metteva in festa; in ogni casa si ornavano di frasche e darance le immagini dei santi e i fanciulli si affollavano dietro la cornamusa che andava a suonare davanti alle cappellette colla luminaria, accanto agli usci. Solo in casa dei Malavoglia la statua del Buon Pastore rimaneva alloscuro mentre Antoni di padron Antoni correva a fare il gallo di qua e di là, e Barbara Zuppidda gli diceva: - Almeno ci penserete che ho squagliata la pece per la Provvidenza, quando sarete in mare? Piedipapera predicava che tutte le ragazze se lo rubavano. - Chi è rubato son io! - piagnucolava lo zio Crocifisso. - Voglio un po vedere donde prenderanno i denari dei lupini, se Antoni si marita, e se devono anche dare la dote alla Mena col censo che hanno sulla casa, e tutti quegli imbrogli dellipoteca che son saltati fuori allultimo. Il Natale eccolo qua, ma i Malavoglia ancora non li ho visti. Padron Antoni tornava a cercarlo in piazza, o sotto la tettoia, e gli diceva: - Cosa volete che si faccia se non ho denari? Spremete il sasso per cavarne sangue! Aspettatemi sino a giugno se volete farmi questo favore, o prendetevi la Provvidenza e la casa del nespolo. Io non ci ho altro. - Io voglio i miei danari, - ripicchiava Campana di legno colle spalle al muro. - Avete detto che siete galantuomini, e che non pagate colle chiacchiere della Provvidenza e della casa del nespolo. Egli ci perdeva lanima ed il corpo, ci aveva rimesso il sonno e lappetito e non poteva nemmeno sfogarsi col dire che quella storia andava a finire collusciere perché subito padron Antoni mandava don Giammaria o il segretario a domandar pietà, e non lo lasciavano più venire in piazza, per gli affari suoi senza metterglisi alle calcagna, sicché tutti nel paese dicevano che quelli erano danari del diavolo. Con Piedipapera non poteva sfogarsi perché gli rimbeccava subito che i lupini erano fradici, e che egli faceva il sensale. - Ma quel servizio lì potrebbe farmelo! - disse a un tratto fra di sè e non dormì più quella notte tanto gli piacque la trovata e andò a trovare Piedipapera appena fatto giorno, che ancora si stirava le braccia e sbadigliava sulluscio. - Voi dovreste fingere che mi comprate il mio credito, - gli disse, - così potremo mandare lusciere dai Malavoglia e non vi diranno che fate lusuraio, se volete riavere il vostro denaro, né che è danaro del diavolo. - Vi è venuta stanotte la bella idea? - sghignazzò Piedipapera, che mi avete svegliato allalba per dirmela? - Son venuto a dirvi pure per quei sarmenti; se li volete potete venire a pigliarveli. - Allora potete mandare per lusciere, - rispose Piedipapera; - ma le spese le fate voi. - Quella buona donna di comare Grazia sera affacciata apposta in camicia per dire a suo marito: - Cosa è venuto a confabulare con voi lo zio Crocifisso? Lasciateli stare quei poveri Malavoglia, che ne hanno tanti di guai! - Tu va a filare! - rispondeva compare Tino. - Le donne hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto. - E se ne andò zoppicando a bere lerbabianca da compare Pizzuto. - Vogliono dargli il cattivo Natale a quei poveretti, - mormorava comare Grazia colle mani sulla pancia. Davanti a ogni casa cera la cappelletta adornata di frasche e darance, e la sera vi accendevano le candele quando veniva a suonare la cornamusa, e cantavano la litania che era una festa per ogni dove. I bambini giocavano ai nocciuoli, nella strada, e se Alessi si fermava a guardare colle gambe aperte, gli dicevano: - Tu vattene, se non hai nocciuoli per giocare. - Ora vi pigliano la casa. Infatti la vigilia di Natale venne apposta lusciere in carrozza pei Malavoglia, talché tutto il paese si mise in subbuglio; e andò a lasciare un foglio di carta bollata sul canterano, accanto alla statua del Buon Pastore. - Lavete visto lusciere che è venuto pei Malavoglia? - andava dicendo comare Venera. - Ora stanno freschi! Suo marito, che non gli pareva vero di aver ragione, allora cominciò a gridare e a strepitare. - Io lavevo detto, santi del Paradiso! che quel Antoni a bazzicare per la casa non mi piaceva! - Voi state zitto che non sapete nulla! - gli rimbeccava la Zuppidda. - Questi sono affari nostri. Le ragazze si maritano così, se no vi restano sulla pancia, come le casseruole vecchie. - Che maritare! ora che è venuto lusciere! Allora la Zuppidda gli piantava le mani sulla faccia. - Che lo sapevate che doveva venire lusciere? Voi abbaiate sempre a cose fatte, ma un dito, che è un dito, non lo sapete muovere. Infine lusciere non se la mangia, la gente. Lusciere è vero che non si mangia la gente, ma i Malavoglia erano rimasti come se li avesse presi un accidente tutti in una volta e stavano nel cortile, seduti in cerchio, a guardarsi in viso, e quel giorno dellusciere non si misero a tavola in casa dei Malavoglia. - Sacramento! - esclamava Antoni. - Siamo sempre come i pulcini nella stoppa, ed ora mandano lusciere per tirarci il collo. - Cosa faremo? - diceva la Longa. Padron Antoni non lo sapeva, ma infine si prese in mano la carta bollata e andò a trovare lo zio Crocifisso coi due nipoti più grandicelli per dirgli di prendersi la Provvidenza che mastro Bastiano laveva rattoppata allora allora, e al poveraccio gli tremava la voce come quando gli era morto il figlio Bastianazzo. - Io non so niente, - gli rispose Campana di legno. - Io non centro più. Ho venduto il mio credito a Piedipapera e dovete sbrigarvela con lui. Piedipapera appena li vide venire in processione cominciò a grattarsi il capo. - Cosa volete che ci faccia? - rispose lui; - io sono un povero diavolo e ho bisogno di quei denari, e della Provvidenza non so che farne, perché non è il mio mestiere; ma se la vuole lo zio Crocifisso vi aiuterò a venderla. Or ora torno. Quei poveracci rimasero ad aspettare seduti sul muricciolo, e senza aver coraggio di guardarsi in faccia; ma gettavano occhiate lunghe sulla strada donde saspettava Piedipapera il quale comparve finalmente adagio adagio - ma quando voleva sapeva arrancare speditamente colla sua gamba storpia. - Dice che è tutta rotta come una scarpa vecchia, e non sa che farsene; - gridò da lontano; - mi dispiace, ma non ho potuto far nulla. - Così i Malavoglia se ne tornarono a casa colla carta bollata in mano. Pure qualche cosa bisognava fare, perché quella carta bollata lì, posata sul canterano avevano inteso dire, si sarebbe mangiato il canterano, la casa e tutti loro. - Qui ci vuole un consiglio di don Silvestro il segretario, - suggerì Maruzza. - Portategli quelle due galline là, e qualche cosa vi saprà dire. Don Silvestro disse che non cera tempo da perdere, e li mandò da un bravo avvocato, il dottor Scipioni il quale stava di casa in via degli Ammalati, di faccia allo stallatico dello zio Crispino ed era giovane, ma quanto a chiacchiere ne possedeva da mettersi in tasca tutti gli avvocati vecchi che pretendevano cinque onze per aprir la bocca mentre lui si contentava di venticinque lire. Lavvocato Scipione stava facendo delle spagnolette, e li fece andare e venire due o tre volte prima di dar loro pratica; il bello poi era che andavano tutti in processione, lun dietro laltro e da principio ci si accompagnava anche la Longa colla bimba in collo per aiutare a dire le proprie ragioni, e così perdevano tutti la giornata. Quando poi lavvocato ebbe letto le carte e potè capire qualche cosa dalle risposte ingarbugliate che doveva strappare con le tenaglie a padron Antoni mentre gli altri se ne stavano appollaiati sulle loro scranne senza osare di fiatare si mise a ridere di tutto cuore, e gli altri ridevano con lui, senza sapere perché, per ripigliar fiato. - Niente, - rispose lavvocato; - non cè da far niente; - e siccome padron Antoni tornava a dire che era venuto lusciere, - Lusciere lasciatelo venire anche una volta al giorno così il creditore si stancherà più presto di rimetterci le spese. Non potranno prendervi nulla, perché la casa è dotale, e per la barca faremo il reclamo in nome di mastro Bastiano Zuppiddo. Vostra nuora non centra nella compera dei lupini. Lavvocato seguitò a parlare senza sputare, senza grattarsi il capo, per più di venticinque lire talmente che padron Antoni e i suoi nipoti si sentivano venire lacquolina in bocca di parlare anche loro di spifferare la loro brava difesa che si sentivano gonfiare in testa; e se ne andarono intontiti, sopraffatti da tutte quelle ragioni che avevano ruminando e gesticolando le chiacchiere dellavvocato per tutta la strada. Maruzza che stavolta non era andata, come li vide arrivare colla faccia rossa e gli occhi lucenti si sentì sgravare di un gran peso anche lei, e si rasserenò in viso aspettando che dicessero quel che aveva detto lavvocato. Ma nessuno apriva bocca e stavano a guardarsi lun laltro. - Ebbene, - domandò infine Maruzza la quale moriva dimpazienza. - Niente! non cè paura di niente! - rispose tranquillamente padron Antoni. - E lavvocato? - Sì, lavvocato lha detto lui che non ci è paura di niente. - Ma cosa ha detto? - insistè Maruzza. - Eh, lui sa dirle le cose; un uomo coi baffi! Benedette quelle venticinque lire! - Ma infine cosha detto di fare? Il nonno guardò il nipote, e Antoni guardò il nonno. - Nulla, - rispose alfine padron Antoni. - Ha detto di non far nulla. - Non gli pagheremo niente, - aggiunse Antoni più ardito, - perché non può prenderci né la casa né la Provvidenza... Non gli dobbiamo nulla. - E i lupini? - È vero! e i lupini? - ripetè padron Antoni. - I lupini? Non ce li abbiamo mangiati, i suoi lupini; non li abbiamo in tasca; e non può prenderci nulla lo zio Crocifisso; lha detto lavvocato, che ci rimetterà le spese. Allora successe un momento di silenzio; intanto Maruzza non sembrava persuasa. - Dunque ha detto di non pagare? Antoni si grattò il capo, e il nonno soggiunse: - È vero, i lupini ce li ha dati, e bisogna pagarli. Non cera che dire. Adesso che lavvocato non era più là, bisognava pagarli. Padron Antoni scrollando il capo borbottava: - Questo poi no! questo non lhanno mai fatto i Malavoglia. Lo zio Crocifisso si piglierà la casa, e la barca, e tutto, ma questo poi no! Il povero vecchio era confuso, ma la nuora piangeva in silenzio nel grembiule. - Allora bisogna andare da don Silvestro; - conchiuse padron Antoni. E di comune accordo, nonno, nipoti e nuora, persino la bimba, andarono di nuovo in processione dal segretario comunale per chiedergli come dovevano fare per pagare il debito senza che lo zio Crocifisso mandasse dellaltre carte bollate, che si mangiavano la casa, la barca e tutti loro. Don Silvestro, il quale sapeva di legge stava passando il tempo costruendo una gabbia a trappola che voleva regalare ai bambini della Signora. Ei non faceva come lavvocato, e li lasciò chiacchierare e chiacchierare, seguitando ad infilar gretole nelle cannucce. Infine disse quel che ci voleva: - Orbè, se la gnà Maruzza ci mette la mano, ogni cosa si sarebbe aggiustata. - La povera donna non sapeva indovinare dove dovesse mettere la sua mano. - Dovete metterla nella vendita, - le disse don Silvestro - e rinunziare allipoteca della dote, quantunque i lupini non li abbiate presi voi. - I lupini li abbiamo presi tutti! - mormorava la Longa, - e il Signore ci ha castigati tutti insieme col prendersi mio marito. Quei poveri ignoranti, immobili sulle loro scranne, si guardavano fra di loro, e don Silvestro intanto rideva sotto il naso. Poi mandò a chiamare lo zio Crocifisso, il quale venne ruminando una castagna secca giacché aveva finito allora di desinare, e aveva gli occhietti più lustri del solito. Dapprincipio non voleva sentirne nulla, e diceva che lui non ci entrava più, e non era affar suo. - Io sono come il muro basso, che ognuno ci si appoggia e fa il comodo suo perché non so parlare come un avvocato, e non so dire le mie ragioni; la mia roba par roba rubata, ma quel che fanno a me lo fanno a Gesù Crocifisso che sta in croce; - e seguitava a borbottare e brontolare colle spalle al muro, e le mani ficcate nelle tasche; né si capiva nemmeno quel che dicesse per quella castagna che ci aveva in bocca. Don Silvestro sudò una camicia per fargli entrare in testa che infine i Malavoglia non potevano dirsi truffatori se volevano pagare il debito, e la vedova rinunziava allipoteca. - I Malavoglia si contentano di restare in camicia per non litigare; ma se li mettete colle spalle al muro, cominciano a mandar carta bollata anche loro, e chi sè visto sè visto. Infine un po di carità bisogna averla santo diavolone! Volete scommettere che se continuate a piantare i piedi in terra come un mulo, non avrete niente? E lo zio Crocifisso allora rispondeva: - Quando mi prendono da questo lato non so più che dire; - e promise di parlarne a Piedipapera. - Per riguardo allamicizia io farei qualunque sacrificio. - Padron Antoni poteva dirlo, se per un amico avrebbe fatto questo ed altro; e gli offrì la tabacchiera aperta, fece una carezza alla bimba, e le regalò una castagna. - Don Silvestro conosce il mio debole; io non so dir di no. Stasera parlerò con Piedipapera, e gli dirò di aspettare sino a Pasqua; purché comare Maruzza ci metta la mano. - Comare Maruzza non sapeva dove bisogna metterla, la mano, e rispose che ce lavrebbe messa anche subito. - Allora potete mandare a prendervi quelle fave che mi avete chiesto per seminarle; - disse poi lo zio Crocifisso a don Silvestro, prima di andarsene. - Va bene, va bene, - rispose don Silvestro; - lo so che per gli amici avete il cuore grande quanto il mare. Piedipapera davanti alla gente non voleva sentir parlare di dilazione; e strillava e si strappava i capelli, che lo volevano ridurre in camicia e volevano lasciarlo senza pane per tutto linverno, lui e sua moglie Grazia dopo che lavevano persuaso a comprare il debito dei Malavoglia e quelle erano cinquecento lire luna meglio dellaltra, che sera levate di bocca per darle allo zio Crocifisso. Sua moglie Grazia, poveretta, spalancava gli occhi, perché non sapeva di dove li avesse presi quei denari e metteva buone parole pei Malavoglia, i quali erano brava gente, e tutti li avevano sempre conosciuti per galantuomini nel vicinato. Lo zio Crocifisso adesso prendeva anche lui la parte dei Malavoglia. - Han detto che pagheranno, e se non potranno pagare vi lasceranno la casa. La gnà Maruzza ci metterà la mano anche lei. Non lo sapete che al giorno doggi per avere il fatto suo bisogna fare come si può? - Allora Piedipapera sinfilò il giubbone di furia, e se ne andò via bestemmiando che facessero pure come volevano, lo zio Crocifisso e sua moglie, giacché lui non contava per nulla in casa. Fine Del Capitulo Sesto. Capitulo Settimo. Quello fu un brutto Natale pei Malavoglia; giusto in quel tempo anche Luca prese il suo numero alla leva, un numero basso da povero diavolo e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei, che oramai ci avevano fatto il callo. Stavolta Antoni accompagnando il fratello col berretto sullorecchio talché pareva fosse lui che partisse, gli diceva che non era nulla, e anche lui aveva fatto il soldato. Quel giorno pioveva, e la strada era tutta una pozzanghera. - Non voglio che mi accompagniate, - ripeteva Luca alla Mamma; - già la stazione è lontana. - E stava sulluscio a veder piovere sul nespolo, col suo fardelletto sotto il braccio. Poi baciò la mano al nonno e alla mamma, e abbracciò Mena e i fratelli. Così la Longa se lo vide partire sotto lombrello, accompagnato da tutto il parentado saltando sui ciottoli della stradicciuola chera tutta una pozzanghera e il ragazzo siccome era giudizioso quanto il nonno, si rimboccò i calzoni sul ballatoio sebbene non li avrebbe messi più, ora che lo vestivano da soldato. - Questo qui non scriverà per danari, quando sarà laggiù, - pensava il vecchio; - e se Dio gli dà giorni lunghi, la tira su unaltra volta la casa del nespolo. Ma Dio non gliene diede giorni lunghi, appunto perché era fatto di quella pasta; - e quando giunse più tardi la notizia che era morto alla Longa le rimase quella spina che laveva lasciato partire colla pioggia, e non laveva accompagnato alla stazione. - Mamma! - disse Luca tornando indietro perché gli piangeva il cuore di lasciarla così zitta zitta sul ballatoio, come la Madonna addolorata; - quando tornerò vi avviserò prima, e così verrete ad incontrarmi tutti alla stazione. - E quelle parole Maruzza non le dimenticò Finché le chiusero gli occhi; e sino a quel giorno si portò fitta nel cuore quellaltra spina che il suo ragazzo non assisteva alla festa che si fece quando misero di nuovo in mare la Provvidenza mentre cera tutto il Paese, e Barbara Zuppidda sera affacciata colla scopa per spazzar via i trucioli. - Lo faccio per amor vostro; - aveva detto a Antoni di padron Antoni; - perché è la vostra Provvidenza. - Voi colla scopa in mano sembrate una regina: - rispose Antoni. - In tutta Trezza non cè una brava massaia come voi! - Ora che vi portate via la Provvidenza non ci verrete più da queste parti, compare Antoni. - Sì che ci verrò. E poi per andare alla sciara questa è la strada più corta. - Ci verrete per vedere la Mangiacarrubbe, che si mette alla finestra quando passate. - La Mangiacarrubbe gliela lascio a Rocco Spatu, ché ci ho altro pel capo. - Chissà quante ce ne avete in testa, delle belle ragazze di fuori regno, non è vero? - Qui ce nè pure delle belle ragazze, comare Barbara, e lo so io. - Davvero? - Per lanima mia! - O a voi che ve ne importa? - Me ne importa, sì! ma ad esse non gliene importa di me perché ci hanno i zerbinotti che passeggiano sotto le finestre, colle scarpe inverniciate. - Io non le guardo nemmeno, le scarpe inverniciate per la Madonna dellOgnina! La mamma dice che le scarpe inverniciate son fatte per mangiarci la dote e ogni cosa; e qualche bel giorno vuole uscire fuori sulla strada, colla rocca in mano a fare una commedia con quel don Silvestro, se non mi lascia in pace. - Che lo dite sul serio, comare Barbara? - Sì, davvero! - Questa cosa mi piace! - disse Antoni. - Sentite, andateci il lunedì alla sciara, quando mia madre va alla fiera. - Al lunedì il nonno non mi lascerà pigliar fiato, ora che mettiamo in mare la Provvidenza. Appena mastro Turi disse che la barca era in ordine, padron Antoni venne a pigliarsela coi suoi ragazzi, e tutti gli amici e la Provvidenza, mentre camminava verso la marina, barcollava sui sassi come avesse il mal di mare, in mezzo alla folla. - Date qua! - gridava più forte di tutti compare Zuppiddu; ma gli altri sudavano e gridavano per spingerla sui regoli, quando la barca inciampava nei sassi. - Lasciate fare a me; se no me la piglio in braccio come una bambina, e ve la metto nellacqua tutta in una volta. - Compare Turi è capace di farlo, con quelle braccia! - dicevano alcuni. Oppure: - Adesso i Malavoglia si mettono di nuovo a cavallo. - Quel diavolo di compare Zuppiddu ci ha le fate nelle mani! - esclamavano. - Guardate come lha ridotta, che prima sembrava una scarpaccia vecchia addirittura! E davvero adesso la Provvidenza sembrava tuttaltra cosa, lucente della pece nuova e con quella bella fascia rossa lungo il bordo, e sulla poppa il San Francesco colla barba che sembrava di bambagia talché persino la Longa si era riconciliata colla Provvidenza, da quando era tornata senza suo marito e aveva fatto la pace per la paura, ora che era venuto lusciere. - Viva San Francesco! - gridava ognuno come vedeva passare la Provvidenza, e il figlio della Locca gridava più forte degli altri per la speranza che adesso padron Antoni prendesse a giornata anche lui. Mena si era affacciata sul ballatoio, e piangeva unaltra volta dalla contentezza e fin la Locca si alzò e andò colla folla anche lei dietro i Malavoglia. - O comare Mena, questa deve essere una bella giornata per voi altri: - le diceva Alfio Mosca dalla sua finestra dirimpetto; - devessere come quando potrò comprare il mio mulo. - E lasino lo venderete? - Come volete che faccia? Io non sono ricco come Vanni Pizzuto; se no, in coscienza, non lo venderei. - Povera bestia! - Se avessi a dar da mangiare a unaltra bocca prenderei moglie, e non starei solo come un cane! - disse Alfio ridendo. Mena non sapeva che dire, ed Alfio aggiunse poi: - Ora che ci avete in mare la Provvidenza, vi mariteranno con Brasi Cipolla. - Il nonno non mi ha detto nulla. - Ve lo dirà dopo. - Ancora cè tempo. Da ora a quando vi mariterete chissà quante cose succederanno, e per quali strade andrò col mio carro? Mi hanno detto che alla Piana, al di là della città, cè da lavorare per tutti alla ferrovia. - Ora la Santuzza sè intesa con massaro Filippo, pel mosto nuovo, e non avrò più nulla da far qui. Padron Cipolla invece, malgrado che i Malavoglia si fossero messi di nuovo a cavallo continuava a scrollare il capo, e andava sentenziando che era un cavallo senza gambe; lui lo sapeva dove erano le magagne, nascoste sotto la pece nuova. - Una Provvidenza rattoppata! - sogghignava lo speziale, - sciroppo daltea e mucillaggine di gomma arabica, come la Monarchia costituzionale. Vedrete che gli faranno pagare anche la ricchezza mobile, a padron Antoni. - Fin lacqua che si beve ci faranno pagare. Ora dice che metteranno il dazio sulla pece. Per questo padron Antoni si è affrettato a far allestire la sua barca; contuttoché mastro Bastiano Zuppiddu avanza ancora cinquanta lire da lui. - Chi ha avuto giudizio è stato lo zio Crocifisso, che ha venduto a Piedipapera il credito dei lupini. - Ora, se la ruota non gira pei Malavoglia, la casa del nespolo se la piglia Piedipapera; e la Provvidenza torna da compare Bastiano. Intanto la Provvidenza era scivolata in mare come unanitra, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco dondolandosi mollemente, nellacqua verde, che le colpettava attorno ai fianchi, e il sole le ballava sulla vernice. Padron Antoni, se la godeva anche lui, colle mani dietro la schiena e le gambe aperte, aggrottando un po le ciglia come fanno i marinai quando vogliono vederci bene anche al sole, che era un bel sole dinverno e i campi erano verdi, il mare lucente, e il cielo turchino che non finiva mai. Così tornano il bel sole e le dolci mattine dinverno anche per gli occhi che hanno pianto e li hanno visti del color della pece, e ogni cosa si rinnova come la Provvidenza che era bastata un po di pece e di colore, e quattro pezzi di legno, per farla tornare nuova come prima e chi non vede più nulla sono gli occhi che non piangono più, e sono chiusi dalla morte. - Compare Bastianazzo non potè vederla questa festa! - pensava fra di sè comare Maruzza andando innanzi e indietro davanti allorditoio, a disporre la trama che quei regoli e quelle traverse glieli aveva fatti tutti suo marito colle sue mani la domenica o quando pioveva, e li aveva piantati lui stesso nel muro. Ogni cosa in quella casa parlava ancora di lui e cera il suo paracqua dincerata in un cantuccio e le sue scarpe quasi nuove sotto il letto. Mena, mentre imbozzimava lordito, aveva il cuore nero anchessa, pensando a compare Alfio, il quale se ne andava alla Bicocca e avrebbe venduto il suo asino, povera bestia! ché i giovani hanno la memoria corta, e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante; e a ponente non ci guardano altro che i vecchi, quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte. - Ora che hanno rimesso in mare la Provvidenza, - disse infine Maruzza vedendo la figliuola pensierosa, - tuo nonno ha ripreso ad andare con padron Cipolla; li ho visti insieme anche stamattina dal ballatoio, davanti alla tettoia di Peppi Naso. - Padron Fortunato è ricco e non ha nulla da fare, e se ne sta in piazza tutto il giorno, - rispose Mena. - Sì, e suo figlio Brasi ne ha della grazia di Dio. Ora che abbiamo la nostra barca, e i nostri uomini non dovranno andare a giornata, ci trarremo fuori dalla stoppa anche noi; e se le anime del Purgatorio ci aiutano a levarci il debito dei lupini, si potrà cominciare a pensare alle altre cose. Tuo nonno non ci dorme, sta tranquilla, e quanto a questo non ve lo farà sentire che avete perso il padre, ché è come un altro padre, lui. Poco dopo arrivò padron Antoni carico di reti, che pareva una montagna, e non gli si vedeva la faccia. - Son venuto a riprenderle dalla paranza, - disse, - e bisogna rivedere le maglie giacché domani armeremo la Provvidenza. - perché non vi siete fatto aiutare da Antoni? - gli rispose Maruzza tirando per un capo, mentre il vecchio girava in mezzo al cortile come un arcolaio per dipanare le reti che non finivano più, e pareva un serpente colla coda. - Lho lasciato di là da mastro Pizzuto. Povero ragazzo, ha da lavorare tutta la settimana! E fa caldo anche in gennaio con quel po di roba sulle spalle. Alessi rideva del nonno, vedendolo così rosso e curvo come un amo, e il nonno gli disse: - Guarda che qui fuori cè quella povera Locca; suo figlio è in piazza senza far nulla, e non hanno da mangiare. - Maruzza mandò Alessi dalla Locca, con quattro fave, e il vecchio, asciugandosi il sudore colla manica della camicia soggiunse: - Ora che ci abbiamo la nostra barca, se arriviamo allestate, collaiuto di Dio, lo pagheremo il debito. - Ei non sapeva dir altro, e guardava le sue reti, seduto sotto il nespolo, come se le vedesse piene. - Adesso bisogna far la provvista del sale, prima che ci mettano il dazio, se è vero, - andava dicendo colle mani sotto le ascelle. - Compare Zuppiddu lo pagheremo coi primi denari, ed egli mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista dei barilotti. - Nel canterano ci sono cinque onze della tela di Mena; - aggiunse Maruzza. - Bravo! con lo zio Crocifisso non voglio farci più debiti, perché non me lo dice il cuore, dopo laffare dei lupini; ma trenta lire ce le darebbe per la prima volta che andiamo in mare con la Provvidenza. - Lasciatelo stare! - esclamò la Longa - i danari dello zio Crocifisso portano disgrazia! Anche stanotte ho sentito cantare la gallina nera! - Poveretta! - esclamò il vecchio sorridendo al vedere la gallina nera che passeggiava pel cortile colla coda in aria e la cresta sullorecchio, come se non fosse fatto suo. - Essa fa pure luovo tutti i giorni. Allora Mena prese la parola e si affacciò sulluscio. - Ce nè un paniere pieno di uova, - aggiunse, - e lunedì, se compare Alfio va a Catania, potete mandare a venderle al mercato. - Sì, anche queste aiutano a levare il debito! - disse padron Antoni; - ma voi altri dovreste mangiarvelo qualche uovo, quando avete voglia. - No, non ne abbiamo voglia, - rispose Maruzza, e Mena soggiunse: - Se le mangiamo noi, compare Alfio non avrà più da venderne al mercato; ora metteremo le uova di anitra sotto la chioccia, e i pulcini si vendono otto soldi luno. - Il nonno la guardò in faccia e le disse: - Tu sei una vera Malavoglia, la mia ragazza! Le galline starnazzavano nel terriccio del cortile, al sole, e la chioccia tutta ingrullita, colla sua penna nel naso, scuoteva il becco in un cantuccio; sotto le frasche verdi dellorto, lungo il muro, cera appeso su dei piuoli dellaltro ordito ad imbiancare, coi sassi al piede. - Tutta questa roba fa danari, - ripeteva padron Antoni; - e colla grazia di Dio, non ci manderanno più via dalla nostra casa. Casa mia, madre mia. - Ora i Malavoglia devono pregare Dio e san Francesco perché la pesca riesca abbondante, - diceva intanto Piedipapera. - Sì, colle annate che corrono! - esclamò padron Cipolla, - ché in mare ci devono aver buttato il colera anche per i pesci! Compare Mangiacarrubbe diceva di sì col capo, e lo zio Cola tornava a parlare del dazio del sale che volevano mettere e allora le acciughe potevano starsene tranquille, senza spaventarsi più dalle ruote dei vapori, ché nessuno sarebbe più andato a pescarle. - E ne hanno inventata unaltra! - aggiunse mastro Turi il calafato, - di mettere anche il dazio sulla pece. Quelli a cui non gliene importava della pece non dissero nulla; ma lo Zuppiddu seguitò a strillare che egli avrebbe chiuso bottega e chi aveva bisogno di calafatare la barca poteva metterci la camicia della moglie per stoppa. Allora si levarono le grida e le bestemmie. In questo momento si udì il fischio della macchina, e i carrozzoni della ferrovia sbucarono tutta un tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e strepitando come avessero il diavolo in corpo. - Ecco qua! - conchiuse padron Fortunato: - la ferrovia da una parte e i vapori dallaltra. A Trezza non ci si può più vivere, in fede mia! Nel villaggio successe una casa del diavolo quando volevano mettere il dazio sulla pece. La Zuppidda, colla schiuma alla bocca, salì sul ballatoio e si mise a predicare che era unaltra bricconata di don Silvestro, il quale voleva rovinare il paese perché non lavevano voluto per marito: non lo volevano nemmeno per compagno alla processione, quel cristiano né lei né sua figlia! Comare Venera, quando parlava del marito che doveva prendere sua figlia, pareva che la sposa fosse lei. Mastro Turi avrebbe chiuso bottega, diceva, ma voleva vedere poi come avrebbe fatto la gente a mettere le barche in mare che si sarebbero mangiati per pane gli uni cogli altri. Allora le comari si affacciarono sulluscio, colle conocchie in mano a sbraitare che volevano ammazzarli tutti quelli delle tasse, e volevano dar fuoco alle loro cartacce, e alla casa dove le tenevano. Gli uomini, come tornavano dal mare, lasciavano gli arnesi ad asciugare e stavano a guardare dalla finestra la rivoluzione che facevano le mogli. - Tutto perché è tornato Antoni di padron Antoni, - seguitava comare Venera, - ed è sempre là, dietro le gonnelle di mia figlia. - Ora gli danno noia le corna, a don Silvestro. Infine se non lo vogliamo, cosa pretende? Mia figlia è roba mia, e posso darla a chi mi pare e piace. Gli ho detto di no chiaro e tondo a mastro Cola, quandè venuto a fare lambasciata in persona, lha visto anche lo zio Santoro. Don Silvestro gli fa fare quel che vuole, a quel Giufà del sindaco; ma io me ne infischio del sindaco e del segretario. Ora cercano di farci chiudere bottega perché non mi lascio mangiare il fatto mio da questo e da quello! Che razza di cristiani, eh? perché non laumentano sul vino il loro dazio? o sulla carne, che nessuno ne mangia? ma questo non piace a massaro Filippo, per amore della Santuzza, che sono in peccato mortale tutti e due e lei porta labitino di Figlia di Maria per nascondere le sue porcherie, e quel becco dello zio Santoro non vede nulla. Ognuno tira lacqua al suo mulino, come compare Naso che è più grasso dei suoi maiali! Belle teste che abbiamo! Ora vogliamo fargli la festa a tutte coteste teste di pesce della malannata. Mastro Turi Zuppiddu si dimenava sul ballatoio colla malabestia ed il patarasso in pugno che voleva far sangue, e non lavrebbero trattenuto nemmen colle catene. La bile andava gonfiandosi da un uscio allaltro come le onde del mare in burrasca. Don Franco si fregava le mani, col cappellaccio in capo, e diceva che il popolo levava la testa; e come vedeva passare don Michele, colla pistola appesa sulla pancia, gli rideva sul naso. Anche gli uomini, a poco a poco si erano lasciati riscaldare dalle loro donne, e si cercavano lun laltro per mettersi in collera; e perdevano la giornata a stare in piazza colle mani sotto le ascelle, e la bocca aperta ad ascoltare il farmacista il quale predicava sottovoce, perché non udisse sua moglie chera di sopra di fare la rivoluzione, se non erano minchioni, e non badare al dazio del sale o al dazio della pece ma casa nuova bisognava fare, e il popolo aveva ad essere re. Invece certuni torcevano il muso e gli voltavano le spalle, dicendo: - Il re vuol essere lui. Lo speziale è di quelli della rivoluzione, per affamare la povera gente! - E se ne andavano piuttosto allosteria della Santuzza dove cera buon vino che scaldava la testa, e compare Cinghialenta e Rocco Spatu facevano per dieci. Ora che si ricominciava la canzone delle tasse si sarebbe parlato nuovamente di quella del pelo come la chiamavano la tassa sulle bestie da soma, e di aumentare il dazio sul vino. - Santo diavolone! stavolta andava a finir male, per la madonna! Il vino buono faceva vociare, e il vociare metteva sete, intanto che non avevano ancora aumentato il dazio sul vino; e quelli che avevano bevuto levavano i pugni in aria, colle maniche della camicia rimboccate e se la prendevano persin colle mosche che volavano. - Questa è come una festa per la Santuzza! - dicevano. Il figlio della Locca, il quale non aveva denari per bere, gridava lì fuori delluscio che voleva farsi ammazzare piuttosto ora che lo zio Crocifisso non lo voleva più nemmeno a mezza paga, per quel suo fratello Menico che sera annegato coi lupini. Vanni Pizzuto aveva anche chiuso la bottega, perché nessuno andava più a farsi radere, e portava il rasoio in tasca e vomitava improperi da lontano, e sputava addosso a coloro che se ne andavano pei fatti loro coi remi in collo, stringendosi nelle spalle. - Quelli sono carogne, che non gli importa un corno della patria! - sbraitava don Franco tirando il fumo dalla pipa come se volesse mangiarsela. Gente che non muoverebbe un dito pel suo paese. - Tu lasciali dire! - diceva padron Antoni a suo nipote, il quale voleva rompere il remo sulla testa a chi gli dava della carogna; - colle loro chiacchiere non ci danno pane, né ci levano un soldo di debito dalle spalle. Lo zio Crocifisso, il quale era di quelli che badano ai fatti propri e quando gli cavavano sangue colle tasse si masticava la sua bile dentro di sè per paura di peggio, adesso non si faceva più vedere in piazza, addossato al muro del campanile ma stava rintanato in casa, al buio, a recitare paternostri e avemarie per digerire la collera contro quelli che strillavano ed era gente che voleva mettere a sacco e a fuoco il paese, e andare a svaligiare chi ci aveva quattro soldi in casa. - Lui ha ragione, - dicevano in paese, - perché dei soldi deve averne a palate. - Ora ci ha pure le cinquecento lire dei lupini che gli ha dato Piedipapera! Ma la Vespa, la quale aveva tutta la sua roba al sole, e non temeva che gliela rubassero andava gridando per lui, colle mani in aria, nera come un tizzone e coi capelli al vento, che suo zio se lo mangiavano vivo ogni sei mesi, colla fondiaria e voleva cavargli gli occhi colle sue mani allesattore, se tornava da suo zio. Adesso ella ronzava continuamente da comare Grazia, dalla cugina Anna e dalla Mangiacarrubbe, ora con un pretesto ed ora con un altro per vedere come se la intendessero compare Alfio colla SantAgata, ed avrebbe voluto annichilire la SantAgata con tutti i Malavoglia; perciò andava dicendo che non era vero che Piedipapera avesse comprato il credito dei lupini perché Piedipapera non le aveva mai possedute cinquecento lire e i Malavoglia avevano sempre sul collo i piedi di suo zio Crocifisso, il quale poteva schiacciarli come formiche, tanto era ricco ed ella aveva avuto torto a dirgli di no, pei begli occhi di uno il quale non ci aveva che un carro da asino mentre lo zio Crocifisso le voleva bene come alla pupilla degli occhi suoi sebbene in quel momento non volesse aprirle luscio, per timore che gli entrassero in casa a fare sacco e fuoco. Chi ci aveva da perdere qualcosa, come padron Cipolla o massaro Filippo lortolano stava tappato in casa, con tanto di catenaccio, e non metteva fuori nemmeno il naso; per questo Brasi Cipolla si era buscato un potente ceffone da suo padre quando laveva trovato sulla porta del cortile a guardare in piazza come un bacalà. I pesci grossi stavano sottacqua durante la maretta, e non si facevano vedere anche quelli che erano teste di pesce, e lasciavano il sindaco col naso in aria a cercare la foglia. - Non lo vedete che si servono di voi come di un burattino? - gli diceva sua figlia Betta coi pugni sui fianchi. - Ora che vi hanno messo nellimpiccio vi voltano le spalle, e vi lasciano solo a sgambettare nel pantano; ecco quel che vuol dire farsi menare pel naso da quellimbroglione di don Silvestro. - Io non mi lascio menar per il naso da nessuno! - saltava su Baco da seta. - Il sindaco lo faccio io, e non don Silvestro. Don Silvestro diceva invece che il sindaco lo faceva sua figlia Betta, e mastro Croce Callà portava i calzoni per isbaglio. Così, fra tutte due, il povero Baco da seta stava fra lincudine e il martello. Adesso poi che era venuta la burrasca, e tutti lo lasciavano a strigliare quella mala bestia della folla non sapeva più da che parte voltarsi. - A voi cosa ve ne importa? - gli gridava Betta. - Fate anche voi come fanno gli altri; e se non vogliono il dazio della pece, don Silvestro ci penserà lui a trovare qualche altra cosa. Don Silvestro, invece, era più fermo; continuava ad andare attorno, con quella faccia tosta; e Rocco Spatu e Cinghialenta, come lo vedevano, rientravano in fretta nellosteria per non fare uno sproposito e Vanni Pizzuto bestemmiava forte, toccando il rasoio dentro la tasca dei calzoni. Don Silvestro, senza badarci, andava a far quattro chiacchiere collo zio Santoro, e gli metteva due centesimi nella mano. - Sia lodato Dio! - esclamava il cieco, - questo è don Silvestro il segretario ché nessunaltri di tutti quelli che vengono qui a gridare e a pestare i pugni sulle panche fa un centesimo di limosina per le anime del Purgatorio e vengono a dire che vogliono ammazzarli tutti, il sindaco e il segretario; lhanno detto Vanni Pizzuto, Rocco Spatu, e compare Cinghialenta. Vanni Pizzuto sè messo ad andare senza scarpe, per non essere conosciuto; ma io lo riconosco egualmente, che striscia sempre i piedi per terra, e fa levar la polvere come quando passano le pecore. - A voi che ve ne importa? - gli diceva sua figlia, appena don Silvestro se ne andava. - Questo non sono affari nostri. Losteria è come un porto di mare, chi va e chi viene, e bisogna essere amici con tutti, e fedeli con nessuno; per questo lanima labbiamo ciascuno la sua, e ognuno deve badare ai suoi interessi, e non fare giudizi temerari contro il prossimo. Compare Cinghialenta e Spatu spendono del denaro in casa nostra. Non dico di Pizzuto che vende lerbabianca e cerca di levarci gli avventori. Don Silvestro poi andava a fermarsi dallo speziale, il quale gli piantava la barba in faccia e gli diceva che era tempo di finirla, e buttar tutto a gambe in aria, e far casa nuova. - Volete scommettere che questa volta va a finir male? - ribatteva don Silvestro, mettendo due dita nel taschino del farsetto per cavar fuori il dodici tarì nuovo. - Non cè tasse che bastano, e un giorno o laltro bisognerà finirla davvero. Sha a mutar registro con Baco da seta che si lascia metter la gonnella dalla figlia, e il sindaco lo fa lei; - a massaro Filippo poi non gliene importava un cavolo, e padron Cipolla aveva la superbia di non voler fare il sindaco neanche se laccoppavano. - Tutti una manica di borbonici della consorteria; dei minchioni che oggi dicono bianco e domani nero, e lultimo che parla ha ragione lui. La gente fa bene a strillare con questo governo che ci succhia il sangue peggio di una mignatta; ma i denari devono venir fuori per amore o per forza. Qui ci vorrebbe un sindaco di testa e liberale come voi. Lo speziale allora cominciava a dire quel che avrebbe fatto lui, e come aggiustava ogni cosa; e don Silvestro stava ad ascoltarlo zitto ed intento che pareva fosse alla predica. Bisognava pensare anche a rinnovare il Consiglio; padron Antoni non ce lo volevano, perché egli aveva la testa stramba ed era stato causa della morte di suo figlio Bastianazzo, - un uomo di giudizio colui se fosse stato vivo! - poi in quellaffare dei lupini aveva fatto mettere la mano nel debito a sua nuora, e laveva lasciata in camicia. Se gli interessi del Comune li faceva a quel modo!... Ma intanto se la Signora si affacciava alla finestra, don Franco cambiava discorso, e gridava: - Bel tempo, eh? - ammiccando di nascosto a don Silvestro, per fargli capire quel che ci aveva nello stomaco da dire. - Andate a fidarvi di quel che vuol fare uno che ha paura della moglie! - pensava fra di sè don Silvestro. - Padron Antoni era di quelli che si stringevano nelle spalle e se ne andavano coi remi in collo; e al nipote, il quale avrebbe voluto correre in piazza anche lui, a vedere quel che si faceva, gli andava ripetendo: - Tu bada ai fatti tuoi, ché tutti costoro gridano ognuno pel suo interesse, e laffare più grosso per noi è quello del debito. Anche compare Mosca era di quelli che badavano ai fatti propri, e se ne andava tranquillamente insieme al suo carro, in mezzo alla gente che gridava coi pugni in aria. - A voi non ve ne importa se mettono la tassa del pelo? - gli domandava Mena, come lo vedeva arrivare collasino tutto ansante e colle orecchie basse. - Sì che me ne importa, ma bisogna camminare per pagarla, la tassa; se no si pigliano il pelo con tutto lasino, e il carro pure. - Dice che vogliono ammazzarli tutti, Gesummaria! Il nonno ha raccomandato di tenere la porta chiusa, e non aprire se non tornan loro. Voi andrete ancora via domani? - Io andrò a prendere un carico di calce per mastro Croce Callà! - O cosa ci andate a fare? non lo sapete che è il sindaco, e vi ammazzeranno anche voi? - Egli dice che non gliene importa a lui; che fa il muratore, e deve allestire quel muro della vigna per conto di massaro Filippo e se non vogliono il dazio della pece, don Silvestro ci penserà lui a qualche altra cosa. - Ve laveva detto io chè tutta roba di don Silvestro! - esclamava la Zuppidda la quale era sempre lì, a soffiare nel fuoco, colla conocchia in mano. È roba di ladri e di gente che non ha nulla da perdere, e non paga nulla col dazio della pece perché non ha mai avuto nemmeno un pezzo di tavola in mare. - La colpa è di don Silvestro, - seguitava poscia a sbraitare di quà e di là, per tutto il paese, - e di quellimbroglione di Piedipapera il quale non ha barche, e vive alle spalle del prossimo, e tiene il sacco a questo e a quello. - Volete saperne una? Non è vero niente che ha comprato il credito dello zio Crocifisso! È tutta una finzione fra lui e Campana di legno, per spogliare quei poveretti. Piedipapera non li ha mai visti cogli occhi cinquecento lire! Don Silvestro, per sentire quello che dicevasi di lui, andava spesso a comprare qualche sigaro allosteria e allora Rocco Spatu, e Vanni Pizzuto, uscivano fuori bestemmiando; o si fermava a chiacchierare collo zio Santoro, tornando dalla vigna e così venne a sapere tutta la storia della finta compera di Piedipapera; ma lui era cristiano con uno stomaco fondo come un pozzo, e metteva tutto là dentro. Egli sapeva il fatto suo, e come Betta laccoglieva colla bocca spalancata peggio di un cane arrabbiato e mastro Croce Callà sera lasciato scappare il detto che a lui non gliene importava, rispose: - Volete scommettere che ora vi pianto? - e non si fece più vedere in casa del sindaco; così ci avrebbero pensato loro a cavarsi dimpiccio e la Betta non avrebbe potuto più dirgli sul mostaccio che voleva rovinare suo padre Callà e i suoi consigli erano quelli di Giuda, che aveva venduto Cristo per trenta denari e così egli voleva riescire a buttar giù il sindaco pei suoi fini, e fare il gallo in paese. sicché la domenica in cui doveva radunarsi il consiglio, don Silvestro, dopo la santa messa andò a ficcarsi nello stanzone del municipio, dove cera prima il posto della Guardia Nazionale e si mise tranquillamente a temperare le penne, davanti alla tavola dabete, per ingannare il tempo mentre la Zuppidda e le altre comari vociferavano nella strada, filando al sole, e volevano strappare gli occhi a tutti loro. Baco da seta, come corsero a chiamarlo dal muro della vigna di massaro Filippo, sinfilò il giubbone nuovo si lavò le mani, si spolverò dalla calce, ma non volle muoversi se prima non gli chiamavano don Silvestro. Betta aveva un bel sgridarlo, e spingerlo per le spalle fuori delluscio dicendogli che chi laveva preparata la minestra lavrebbe mangiata e lui doveva lasciar fare agli altri purché lo lasciassero star sindaco. Stavolta mastro Callà aveva visto quella folla davanti al municipio colle conocchie in mano, e puntava i piedi in terra, restìo peggio di un mulo. - Non ci vado se non viene don Silvestro! - ripeteva cogli occhi fuori della testa; - don Silvestro lo sa trovare, un ripiego. - Il ripiego ve lo trovo io, - rispondeva Betta. - Non lo vogliono il dazio sulla pece? E voi lasciatelo stare. - Brava! e i denari di dove si prendono? - Di dove si prendono? Fateli pagare a chi ne ha, allo zio Crocifisso, a mo desempio, o a padron Cipolla, o a Peppi Naso. - Brava! se sono loro i consiglieri! - Allora mandateli via e chiamatene degli altri; già non saranno loro che vi faranno restare sindaco quando tutti gli altri non vi vorranno più. Voi dovete far contenti quelli che sono in maggior numero. - Ecco come discorrono le donne! Quasi fossero quelli che mi tengono su! Tu non sai nulla. Il sindaco lo fanno i consiglieri, e i consiglieri non possono essere che quelli e non altri. Chi vuoi che facciano? i pezzenti di mezzo alla strada? - Allora lasciate stare i consiglieri e mandate via il segretario, quellimbroglione di don Silvestro. - Brava, e chi lo fa il segretario? chi lo sa fare? Tu o io, o padron Cipolla? sebbene sputi sentenze peggio di un filosofo! Allora la Betta non seppe più che dire, e si sfogò a scaricare ogni sorta dimproperi alle spalle di don Silvestro chera il padrone del paese, e se li teneva tutti in tasca. - Brava, - soggiunse Baco da seta. - Ecco, se non cè lui io non so cosa dire. Vorrei vederci te nei miei panni! Finalmente arrivò don Silvestro, colla faccia più dura del muro, le mani dietro la schiena, e zufolando unarietta. - Eh, non vi perdete danimo, mastro Croce che non casca il mondo per questa volta! - Mastro Croce da don Silvestro si lasciò menar via e metter alla tavola dabete del consiglio, col calamaio davanti; ma dei consiglieri non cerano altri che Peppi Naso il macellaio, tutto unto e colla faccia rossa che non aveva paura di nessuno al mondo, e compare Tino Piedipapera. - Quello lì non ha nulla da perdere! - vociava dalluscio la Zuppidda - e ci viene per succhiare il sangue alla povera gente, peggio di una sanguisuga perché vive alle spalle del prossimo, e tiene il sacco a questo e a quello per fare le birbonate! Razza di ladri e di assassini! Piedipapera, sebbene volesse far lindifferente, pel decoro della carica finì col perdere la pazienza, e si rizzò sulla gamba storta, gridando a mastro Cirino linserviente comunale, il quale era incaricato del buon ordine e per questo ci aveva il berretto col rosso quando non faceva il sagrestano: - Fatemi tacere quella linguaccia là. - Eh, a voi vi piacerebbe che nessuno parlasse, eh! compare Tino? - Come se tutti non lo sapessero il mestiere che fate che poi chiudete gli occhi quando Antoni di padron Antoni viene a parlare con vostra figlia Barbara. - Gli occhi li chiudete voi, becco che siete! quando vostra moglie fa il comodino alla Vespa la quale viene tutti i giorni a mettersi sulla vostra porta per cercare Alfio Mosca, e voi altri tenete il candeliere. Bel mestiere! Ma compare Alfio non vuol saperne, ve lo dico io; ci ha pel capo Mena di padron Antoni, e voi altri ci perdete lolio della lucerna, se la Vespa ve lha promesso. - Ora vengo a romperti le corna! - minacciò Piedipapera, e cominciò ad arrancare dietro la tavola dabete. - Oggi va a finir male! - borbottava mastro Croce Giufà. - Ohè! ohè! che maniere son queste, vi par dessere in piazza! - urlava don Silvestro. - Volete scommettere che vi caccio fuori tutti a calci? Ora laggiusto io questa faccenda. La Zuppidda non voleva sentirne affatto daggiustarla, e si dibatteva contro don Silvestro il quale la spingeva fuori tirandola pei capelli e poi se la menò in disparte dietro il rastrello della chiusa. - Infine che volete? - le disse come furono soli, - a voi che ve ne importa se mettono il dazio sulla pece? forse che lo pagate voi o vostro marito? o non devono pagarlo piuttosto quelli che hanno bisogno di far accomodare le loro barche? Sentite a me: vostro marito è una bestia ad essere in collera col municipio, e a far tutto questo chiasso. Ora si devono fare gli assessori nuovi, in cambio di padron Cipolla o di massaro Mariano che non valgono niente, e si potrebbe metterci vostro marito. - Io non ne so nulla, - rispose la Zuppidda, calmatasi tutta un tratto. - Io non me ne immischio negli affari di mio marito. So che si mangia le mani dalla collera. Io non posso far altro che andare a dirglielo, se la cosa è certa. - Andate a dirglielo, è certo come è certo Dio, vi dico! Siamo galantuomini o no? santissimo diavolo! La Zuppidda partì correndo a prendere suo marito, il quale stava rincantucciato nel cortile a cardar stoppa, pallido come un morto e non voleva escire per tutto loro del mondo, gridando che gli facevano fare qualche sproposito, santo Dio! Per aprire il sinedrio, e vedere che pesci si pigliavano, ci mancava ancora padron Fortunato Cipolla, e massaro Filippo lortolano i quali non spuntavano mai, sicché la gente incominciava ad annoiarsi tanto che le comari serano messe a filare lungo il muricciuolo della chiusa. Infine mandarono a dire che non venivano perché avevano da fare; e il dazio, se volevano, avrebbero potuto metterlo senza di loro. - Il discorso di mia figlia Betta tale e quale! - brontolava mastro Croce Giufà. - Allora fatevi aiutare da vostra figlia Betta! - esclamò don Silvestro. Baco da seta non fiatò più e continuò a masticarsi fra i denti il suo brontolìo. - Ora, - disse don Silvestro, - vedrete che i Zuppiddi verranno loro stessi a dire che mi danno la Barbara, ma voglio farmi pregare, io. La seduta fu sciolta senza concludere nulla. Il segretario voleva un po di tempo per prender lume; in questo mentre era suonato mezzogiorno e le comari se nerano andate leste leste. Le poche che erano rimaste, come videro mastro Cirino chiudere la porta e mettersi la chiave in tasca se ne andarono anchesse pei fatti loro di qua e di là, chiacchierando degli improperii che serano detti Piedipapera e la Zuppidda. La sera Antoni di padron Antoni seppe quelle chiacchiere, e sacramento! voleva fargli vedere che era stato soldato a Piedipapera! Lo incontrò giusto che veniva dalla sciara, vicino alla casa dei Zuppiddi con quel suo piede del diavolo, e cominciò a dirgli il fatto suo, che era una carogna e si guardasse bene dal dir male dei Zuppiddi e di quel che facevano, che lui non ci aveva nulla a vedere. Piedipapera non aveva la lingua in tasca. - O che ti pare che sei venuto da lontano a fare lo spaccamontagne, qui? - Son venuto a rompervi le corna, se aggiungete altro. - Alle grida la gente si era affacciata sugli usci, e si era radunata una gran folla; sicché si azzuffarono perbene, e Piedipapera, il quale ne sapeva più del diavolo si lasciò cadere a terra tutto in un fascio con Antoni Malavoglia che così non valevano a nulla le gambe buone, e si avvoltolarono nel fango picchiandosi e mordendosi come i cani di Peppi Naso, tanto che Antoni di padron Antoni dovette ficcarsi nel cortile dei Zuppiddi perché aveva la camicia tutta stracciata, e Piedipapera lo condussero a casa insanguinato come Lazzaro. - Sta a vedere! - strepitava ancora comare Venera, dopo che ebbero chiusa la porta sul naso ai vicini - sta a vedere che in casa mia non sono padrona di fare quello che mi pare e piace. Mia figlia la do a chi voglio. La ragazza, tutta rossa, sera rifugiata in casa, col cuore che gli batteva come un pulcino. - Ti ha mezzo strappata questorecchia! - diceva compare Bastiano versando adagio adagio dellacqua sulla testa di Antoni. - Morde peggio di un cane corso, compare Tino! Antoni aveva ancora il sangue agli occhi, e voleva fare un precipizio. - Sentite, comare Venera, - disse allora davanti a tutto il mondo, - per me se non mi piglio vostra figlia non mi marito più. - E la ragazza sentiva dalla camera. - Questi non son discorsi da farsi ora, compare Antoni; ma se vostro nonno dice di sì, io per me non vi cambio per Vittorio Emanuele. - Compare Zuppiddu intanto stava zitto e gli dava un pezzo di salvietta per asciugarsi; dimodoché Antoni quella sera se ne andò a casa tutto contento. Ma i poveri Malavoglia, come avevano saputo della sua rissa con Piedipapera si aspettavano di momento in momento lusciere che venisse a scacciarli dalla casa giacché Pasqua era lì vicina, e dei denari del debito, a gran stento, ne avevano raccolto appena una metà. - Vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da marito! - diceva a Antoni la Longa. - Ora tutta la gente parla dei fatti vostri. E mi dispiace per la Barbara. - Ed io me la piglio! - disse allora Antoni. - Te la pigli? - esclamò il nonno. - Ed io chi sono? e tua madre non conta per nulla? Quando tuo padre prese moglie, ed è quella che vedi là, me lo fece dire a me prima. Allora viveva tua nonna, e venne a parlarmene nellorto, sotto il fico. Ora non si usano più queste cose, e i vecchi non servono a nulla. Un tempo si soleva dire ascolta i vecchi e non la sbagli. Prima deve maritarsi tua sorella Mena; lo sai questo? - Maledetta la mia sorte! - cominciò a gridare Antoni strappandosi i capelli e pestando i piedi. - Tutto il giorno a lavorare! allosteria non ci vado! e in tasca non ho mai un soldo! Ora che mi son trovata la ragazza che mi ci vuole, non posso prenderla. perché son tornato dunque da soldato? - Senti! - gli disse il nonno rizzandosi su a stento pei dolori che gli mangiavano la schiena. - Va a dormire che è meglio. Questi discorsi non dovresti farceli mai davanti a tua madre! - Mio fratello Luca sta meglio di me a fare il soldato! - brontolò Antoni nellandarsene. Fine Del Capitulo Settimo. Capitulo Ottavo. Luca, poveretto, non ci stava né meglio né peggio; faceva il suo dovere laggiù, come laveva fatto a casa sua, e si contentava. Non scriveva spesso, è vero - i francobolli costavano venti centesimi - né aveva ancora mandato il ritratto perché da ragazzo lo canzonavano che aveva le orecchie dasino; e invece di tanto in tanto metteva nella lettera qualche biglietto da cinque lire, che trovava modo di buscarsi servendo gli ufficiali. Il nonno aveva detto: Prima deve maritarsi la Mena. Ancora non ne parlava, ma ci pensava sempre, e adesso che tenevano nel canterano qualcosuccia per pagare il debito aveva fatto il conto che colla salatura delle acciughe si sarebbe pagato Piedipapera, e la casa restava libera per la dote della nipote. Perciò erano stati qualche volta a chiacchierare sottovoce con padron Fortunato, sulla riva mentre aspettavano la paranza, o seduti al sole davanti la chiesa, quando non cera gente. Padron Fortunato non voleva far torto alla sua parola, se la ragazza aveva la dote tanto più che suo figlio Brasi gli dava sempre dei grattacapi, a correre dietro le ragazze che non avevano nulla, come un baccalà che era. - Luomo per la parola, e il bue per le corna, - tornava a ripetere. Mena aveva spesso il cuore nero mentre tesseva, perché le ragazze hanno il naso fine ed ora che il nonno era sempre a confabulare con compare Fortunato, e in casa si parlava spesso dei Cipolla ci aveva sempre la stessa cosa davanti agli occhi come quel cristiano di compar Alfio fosse incollato sui panconi del telaio, colle immagini dei santi. Una sera aspettò sino a tardi per veder tornare compare Alfio insieme al carro dellasino, colle mani sotto il grembiale perché faceva freddo e tutte le porte erano chiuse, e per la stradicciuola non si vedeva anima viva; così gli diede la buona notte dalluscio. - Che ve ne andate alla Bicocca al primo del mese? - gli disse finalmente. - Ancora no; ci ho più di cento carichi di vino per la Santuzza. Dopo ci penserà Dio. - Ella non sapeva più che dire, intanto che compar Alfio si affaccendava nel cortile a staccare lasino e ad appendere gli arnesi al piuolo, e portava la lanterna di qua e di là. - Se ve ne andate alla Bicocca chi sa quando ci vedremo più! - disse infine Mena che le mancava la voce. - O perché? Ve ne andate anche voi? - La poveretta stette un pezzetto senza rispondere, sebbene fosse buio e nessuno potesse vederla in viso. Di tanto in tanto si udivano i vicini parlare dietro gli usci chiusi, e piangere i bambini e il rumore delle scodelle, dove stavano cenando, sicché nessuno poteva udire. - Ora dei denari che ci vogliono per Piedipapera ne abbiamo la metà, e alla salatura delle acciughe pagheremo anche il resto. Alfio a quel discorso lasciò lasino in mezzo al cortile, e venne sulla strada. - Allora vi maritano dopo Pasqua? Mena non rispose. - Ve lavevo detto io! - aggiunse compare Alfio. - Li ho visti parlare io padron Antoni con padron Cipolla. - Sarà come vuole Dio! - disse poi Mena. - A me non importava di maritarmi, purché mi avessero lasciata stare qui. - Che bella cosa, - aggiunse Mosca, - quando uno è ricco come il figlio di padron Cipolla che può prendersi la moglie che vuole, e può stare dove gli piace! - Buona notte, compare Alfio; - disse poi Mena, dopo essere stata un altro pezzetto a guardare la lanterna appesa al rastrello, e lasino che andava abboccando le ortiche pel muricciolo. Compare Alfio diede la buona notte anche lui, e se ne tornò a mettere lasino nella stalla. - Quella sfacciata di SantAgata, - brontolava la Vespa la quale era a tutte lore dai Piedipapera, col pretesto di farsi prestare dei ferri da calza o per venire a regalare qualche pugno di fave che aveva raccolto nella chiusa quella sfacciata di SantAgata è sempre a stuzzicare compare Mosca. Non gli lascia un momento per grattarsi il capo! Vergogna! - e brontolava ancora per la strada mentre Piedipapera chiudeva luscio, tirandole dietro tanto di lingua. - La Vespa è infuriata come fossimo in luglio! - sghignazzava compare Tino. - A lei che gliene importa? - chiese comare Grazia. - Gliene importa perché ce lha con tutti quelli che si maritano, e ora sta covando cogli occhi Alfio Mosca. - Tu dovresti dirglielo, che a me non mi piace di tenere il candeliere. Come se non si vedesse che sta qui per compare Alfio e poi la Zuppidda va spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere. - La Zuppidda farebbe meglio a grattarsi la sua testa perché ci è da grattare! Con quella porcheria di tirarsi in casa Antoni di padron Antoni mentre il vecchio e tutti fanno il diavolo, e non ne vogliono sapere. Chiudi la finestra. Oggi sono stato mezzora a godermi la commedia che facevano Antoni con la Barbara che mi dolgono ancora le reni dallo stare chinato dietro il muro, per sentire quello che dicevano. Antoni era scappato dalla Provvidenza, col pretesto di andare a pigliare la fiocina grande pei cefali; e le diceva. - Se il nonno non vuole, come faremo? - Faremo che scapperemo insieme, e poi quando la cosa è fatta dovranno pensarci loro a maritarci e saranno costretti a dir di sì per forza, rispondeva lei e sua madre era lì dietro ad ascoltare ci giuocherei tutte due questi occhi! Bella la parte che rappresenta quella strega! Ora voglio far ridere tutto il paese. Don Silvestro come gliela raccontai, disse che scommetteva di fare cascare la Barbara coi suoi piedi, come una pera matura. Non ci mettere il saliscendi alluscio, perché aspetto Rocco Spatu che deve venire a parlarmi. Don Silvestro, per far cascare comare Barbara coi suoi piedi ne aveva almanaccata una che il frate il quale dà i numeri al lotto, non lavrebbe trovata. - Voglio levarmi davanti, - aveva detto, - tutti quelli che cercano di prendermi la Barbara. Quando non avrà più nessuno da sposare, allora dovranno pregarmi loro e farò i patti grassi, come susa alla fiera, quando i compratori sono scarsi. Fra quelli che cercavano di prendersi la Barbara cera stato Vanni Pizzuto allorché andava a far la barba a mastro Bastiano che aveva la sciatica, ed anche don Michele il quale si annoiava a passeggiare colla pistola appesa alla pancia, senza far nulla quando non era dietro il banco della Santuzza, e faceva locchietto alle belle ragazze, per ingannare il tempo. La Barbara da principio aveva risposto allocchietto; ma poi, dopo che sua madre le aveva detto che quelli eran tutti mangiapani a ufo più birri che altro, e i forestieri vanno frustati, gli aveva sbattuta la finestra sul naso così baffuto e col berretto gallonato comera, e don Michele se nera mangiato il fegato e per dispetto seguitava a passare e ripassare per la via, attorcigliandosi i baffi, e col berretto sugli occhi. La domenica poi si metteva il cappello colla piuma e andava a scaricarle unocchiataccia dalla bottega di Vanni Pizzuto, mentre la ragazza andava a messa colla mamma. Don Silvestro prese ad andare a farsi radere anche lui, fra quelli che aspettavano la messa e a scaldarsi al braciere per lacqua calda, e scambiare le barzellette. - Quella Barbara gli lascia addosso gli occhi a Antoni Malavoglia, - andava dicendo. - Volete scommettere dodici tarì che se la piglia lui? Lo vedete che sè messo ad aspettarla, colle mani nelle tasche? Vanni Pizzuto allora lasciò don Michele colla saponata sulla faccia, e si affacciò alluscio: - Che pezzo di ragazza, per la madonna! E come cammina col naso nella mantellina che pare un fuso! Pensare poi che deve papparsela quel cetriolo di Antoni Malavoglia! - Se Piedipapera vuol essere pagato, Antoni non se la pappa; ve lo dico io. I Malavoglia avranno altro da grattarsi, se Piedipapera si piglia la casa del nespolo. Vanni Pizzuto tornò a prendere pel naso don Michele. - Eh? che ne dite, don Michele? Anche voi le avete fatto il cascamorto. Ma quella è una ragazza che fa mangiare agro di limone. Don Michele non diceva nulla, si spazzolava, si arricciava i baffi, e si metteva il cappello davanti allo specchio. - Ci vuol altro che cappelli colla penna per quella lì! - sogghignava Pizzuto. Finalmente una volta don Michele disse: - Santo diavolone! se non fosse pel cappello colla penna, gli farei tenere la candela io, a quel ragazzaccio di Malavoglia. - Don Silvestro ebbe la premura di andare a raccontare ogni cosa a Antoni e che don Michele il brigadiere era un uomo il quale non si lasciava posare le mosche sul naso; e doveva avercela con lui. - Io gli rido sul mostaccio a don Michele il brigadiere! - rispose Antoni. - Lo so perché ce lha con me; ma per stavolta può pulirsi la bocca, e farebbe meglio a non sciuparsi le scarpe per passare e ripassare davanti alla Zuppidda col berretto gallonato, come se ci avesse la corona in capo; che la gente se ne impipa di lui e del suo berretto. E se lo incontrava lo guardava bene in faccia, ammiccando gli occhi come deve fare un giovanotto di fegato che è stato soldato, e non si lascia portar via il suo berretto in mezzo alla folla. Don Michele continuava a passare dalla straduccia per puntiglio, per non darla vinta a lui ché se lo sarebbe mangiato come il pane, se non fosse stato pel cappello colla penna. - Si mangiano! - diceva Vanni Pizzuto a tutti coloro che andavano a farsi radere la barba, o venivano a comprare dei sigari o delle lenze, e degli ami da pescare, o dei bottoni dosso di quelli da cinque un grano. - Don Michele e Antoni Malavoglia un giorno o laltro si mangiano come il pane! È quel benedetto cappello colla penna che gli lega le mani a don Michele. Egli pagherebbe qualche cosa a Piedipapera se glielo levasse davanti, quel cetriolo di Antoni. - Tanto che il figlio della Locca, il quale era sempre a gironzare tutto il giorno colle braccia penzoloni, allorché li incontrava si metteva loro alle calcagna, per vedere come finiva. Piedipapera, quando andava a farsi la barba e sentiva che don Michele gli avrebbe dato qualche cosa per levargli davanti gli occhi Antoni Malavoglia si gonfiava come un gallo dIndia, ché così lo tenevano da conto nel paese. Vanni Pizzuto tornava a dirgli: - Il brigadiere pagherebbe qualunque cosa per avere in pugno i Malavoglia come li tenete voi. O perché glielavete fatta passar liscia quella storia dei pugni che vi ha dati Antoni? Piedipapera alzava le spalle e seguitava a scaldarsi le mani sul braciere. Don Silvestro si metteva a ridere e rispondeva per lui: - A mastro Vanni gli piacerebbe levar le castagne dal fuoco collo zampino di Piedipapera. Già sapete che comare Venera non vuole né forestieri né berretti gallonati; così quando si sarebbe levato dattorno Antoni Malavoglia, resterebbe lui solo a far lasino alla ragazza. Vanni Pizzuto non disse nulla, ma ci pensò su tutta la notte. - Non sarebbe poi una cosa sbagliata! - ruminava fra di sè; - tutto sta a prendere Piedipapera per il collo, e in un giorno buono. Il giorno buono venne a proposito, che una sera Rocco Spatu non si era fatto vivo Piedipapera era venuto due o tre volte, ad ora tarda, a chieder di lui, colla faccia bianca e gli occhi stravolti e le guardie doganali serano viste correre di qua e di là, tutte in faccende, col naso a terra come cani da caccia e don Michele insieme a loro colla pistola sulla pancia, e i calzoni infilati negli stivali. - Voi potreste fargli un gran servigio a don Michele, col levargli davanti Antoni Malavoglia, - tornò a dire Pizzuto a compare Tino mentre costui per comprare un sigaro andava a cacciarsi nellangolo più oscuro della botteguccia. - Gli rendereste un famoso servizio, e ve lo fareste amico per davvero! - Magari! - sospirò Piedipapera, ché gli mancava il fiato quella sera, e non aggiunse altro. Nella notte si udirono delle fucilate verso il Rotolo, e lungo tutta la spiaggia, che pareva la caccia alle quaglie. - Altro che quaglie! - mormoravano i pescatori rizzandosi sul letto ad ascoltare. - E son quaglie a due piedi, di quelle che portano lo zucchero e il caffè, e i fazzoletti di seta di contrabbando. Don Michele ier sera andava per le strade coi calzoni dentro gli stivali e la pistola sulla pancia! Piedipapera stava nella bottega di Pizzuto a bere il bicchierino, prima dellalba, che cera ancora il lanternino davanti alluscio; ma stavolta aveva la faccia di un cane che ha rotta la pentola; non diceva le solite barzellette, e domandava a questo e a quello cosera stato quel diavolìo e se si erano visti Rocco Spatu e Cinghialenta e si sberrettava con don Michele, il quale aveva gli occhi gonfii e gli stivali polverosi, e voleva pagargli per forza il bicchierino. Ma don Michele era già stato allosteria, dove la Santuzza gli diceva, mescendogliene di quel buono: - Dove siete stato a rischiar la pelle, santo cristiano? Non lo sapete che se chiudete gli occhi voi, vi portate nella fossa anche degli altri? - E il mio dovere dove lo lasciate? Se li coglievo colla pasta in mano stanotte cera un bel guadagno per noi, sangue di un cane! - Se vogliono farvi credere che egli era massaro Filippo, che tentava di far entrare il suo vino di contrabbando, non ci credete per questabito benedetto di Maria che ci ho sul petto indegnamente! Tutte bugie di gente senza coscienza, che si danna lanima a volere il male del prossimo. - No, lo so cosera! erano tutti fazzoletti di seta, e zucchero e caffè più di mille lire di roba, corpo della madonna! che mi son sgusciati di mano come anguille; ma li ho sottocchio tutti quelli della combriccola, e unaltra volta non mi scapperanno! Piedipapera poi gli diceva: - Bevetelo un bicchierino, don Michele, che vi farà bene allo stomaco, col sonno che avete perso. Don Michele era di cattivo umore e sbuffava. - Giacché vi dice di prenderlo, prendetelo, - aggiungeva Vanni Pizzuto. - Se compare Tino paga lui vuol dire che ne ha da spendere. Denari ne ha, il furbaccio! tanto che ha comprato il debito dei Malavoglia; ed ora lo pagano a bastonate. Don Michele si lasciò tirare a ridere un po. - Sangue di Giuda! - esclamò Piedipapera, battendo il pugno sul banco, e fingeva di mettersi in collera davvero. - A Roma non voglio mandarlo, quel ragazzaccio di Antoni, a fare penitenza! - Bravo! - appoggiò Pizzuto. - Io non me la sarei lasciata passar liscia di certo. Eh? don Michele? Don Michele approvò con un grugnito. - Ci penserò a ridurre come si deve Antoni e tutta la sua parentela! - minacciava Piedipapera. - Non voglio farmi ridere sul naso da tutto il paese. Potete star tranquillo, don Michele! E se ne partì zoppicando e bestemmiando come se non ci vedesse più dagli occhi mentre andava dicendo fra di sè Convien tenerseli amici tutti, questi birri qui!; e ruminando come potesse fare a tenerseli amici andò allosteria dove lo zio Santoro gli disse che non serano visti né Rocco Spatu né Cinghialenta e passò dalla cugina Anna, la quale poveretta non aveva dormito, e stava sulla porta guardando di qua e di là, colla faccia pallida. Lì davanti incontrò pure la Vespa, la quale veniva a vedere se comare Grazia ci avesse un po di lievito, per caso. - Ho incontrato or ora compare Mosca; - disse allora lui per far quattro chiacchiere. - Era senza il carro, e scommetto che andava a ronzare nella sciara, dietro lorto della SantAgata. Amare la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio. - Bella santa da attaccarsi al muro, quella Mena! - cominciò a sbraitare la Vespa - la vogliono dare a Brasi Cipolla, e seguita a civettare con questo e con quello! - Puh! che porcheria! - Lasciatela fare! lasciatela fare! così gli altri conosceranno che roba è, e apriranno gli occhi. Ma non lo sa compare Mosca che vogliono darle Brasi Cipolla? - Sapete come sono gli uomini, se cè una fraschetta che li guarda, le corrono tutti dietro per divertirsi. Ma poi, quando vogliono far sul serio, cercano una come mintendo io. - Compare Mosca dovrebbe prendere una come voi. - Io non ci penso per ora a maritarmi; ma certo che da me si troverebbe quel che ci vuole. A buon conto il mio pezzo di chiusa ce lho, e nessuno ci tiene le unghie addosso come la casa del nespolo, che se soffia la tramontana se la porta via. Questa sarebbe da vedere, se soffia la tramontana! - Lasciate fare! lasciate fare! che non è sempre bel tempo, e il vento se le porta allaria le frasche. Oggi ho da parlare con vostro zio Campana di legno, per quellaffare che sapete. Campana di legno era proprio ben disposto per parlare di quellaffare che non finiva più, e le cose lunghe diventano serpi. Padron Antoni gli cantava sempre che i Malavoglia erano galantuomini e avrebbero pagato, ma ei voleva poi vedere di dove li avrebbero scavati i denari. Già nel paese si sapeva quel che possedeva ciascuno, fino allultimo centesimo, e quei galantuomini dei Malavoglia magari a vendersi lanima al turco, non avrebbero potuto pagare nemmeno la metà, di lì a Pasqua; e per prendersi la casa del nespolo ce ne voleva della carta bollata, e delle altre spese questo lo sapeva, e avevano ragione don Giammaria e lo speziale quando parlavano del governo ladro; lui, comè vero che si chiamava zio Crocifisso ce laveva non solo con quelli che mettevano le tasse, ma anche con quelli che non le volevano e mettevano talmente in subbuglio il paese che un galantuomo non era più sicuro di starsene in casa sua colla sua roba e quando erano venuti a domandargli se voleva fare il sindaco, egli aveva risposto: - Bravo! e i miei affari chi me li fa? Io bado ai fatti miei. - Intanto padron Antoni pensava a maritare la nipote che lavevano visto andare attorno con compare Cipolla - laveva visto lo zio Santoro - e aveva visto anche Piedipapera che faceva il mezzano alla Vespa e serviva di comodino a quello spiantato di Alfio Mosca, il quale voleva arraffarsi la sua chiusa. - Ve lo dico io che ve larraffa! - gridava Piedipapera nellorecchio per persuaderlo. - Avete un bel strillare e fare il diavolo per la casa. Vostra nipote è cotta come una pera per colui, e gli sta sempre alle calcagna. Io non posso mica chiuderle luscio sul muso, quando viene a far quattro chiacchiere con mia moglie per riguardo vostro, che infine è sempre vostra nipote e sangue vostro. - Bel riguardo che mi avete! Così mi fate perdere la chiusa, col riguardo! - Sicuro che la perdete! Se la Malavoglia si marita con Brasi Cipolla compare Mosca non avrà più che fare, e si prende la Vespa e la chiusa, per mettersi il cuore in pace. - Che se la pigli anche il diavolo! - esclamò alfine lo zio Crocifisso stordito dalle chiacchiere di compare Tino. - A me non me ne importa nulla; son più i peccati che mi ha fatto fare, quella scomunicata, che altro. - Io voglio la roba mia, che lho fatta col sangue mio come il sangue di Gesù Cristo che cè nel calice della messa e par roba rubata, che tutti fanno a chi piglia piglia, compare Alfio, la Vespa e i Malavoglia. Ora incomincio la lite e mi piglio la casa. - Voi siete il padrone. Se dite di far la lite la faccio subito. - Ancora no. Aspettiamo a Pasqua; luomo per la parola e il bue per le corna; ma voglio esser pagato sino allultimo centesimo, e non darò più retta a nessuno per accordare dilazione. La Pasqua infatti era vicina. Le colline erano tornate a vestirsi di verde, e i fichidindia erano di nuovo in fiore. Le ragazze avevano seminato il basilico alla finestra, e ci si venivano a posare le farfalle bianche; fin le povere ginestre della sciaraavevano il loro fiorellino pallido. La mattina, sui tetti, fumavano le tegole verdi e gialle, e i passeri vi facevano gazzarra sino al tramonto. Anche la casa del nespolo sembrava avesse unaria di festa; il cortile era spazzato, gli arnesi in bellordine lungo il muricciuolo e appesi ai piuoli, lorto tutto verde di cavoli e di lattughe e la camera aperta e piena di sole che sembrava contenta anchessa, e ogni cosa diceva che la Pasqua si avvicinava. I vecchi si mettevano sulluscio verso mezzogiorno, e le ragazze cantavano al lavatoio. I carri tornavano a passare nella notte, e la sera si udiva unaltra volta il brusìo della gente che chiacchierava nella stradicciuola. - Comare Mena la fanno sposa, - si diceva. - Sua madre ha tutta la roba del corredo per le mani. Era passato del tempo, e il tempo si porta via le cose brutte come le cose buone. Adesso comare Maruzza era tutta in faccende a tagliare e cucire della roba, e Mena non domandava nemmeno per chi servisse; e una sera le avevano condotto in casa Brasi Cipolla, con padron Fortunato suo padre, e tutto il parentado. - Qui ci è compare Cipolla che è venuto a farvi una visita; - disse padron Antoni, facendoli entrare, come se nessuno ne sapesse niente mentre nella cucina cera preparato il vino ed i ceci abbrustoliti, e i ragazzi e le donne avevano i vestiti della festa. Mena sembrava davvero SantAgata, con quella veste nuova e quel fazzoletto nero in testa, talché Brasi non le levava gli occhi daddosso come il basilisco, e stava appollaiato sulla scranna, colle mani fra le gambe che se le fregava di tanto in tanto di nascosto dalla contentezza. - È venuto con suo figlio Brasi, il quale adesso si è fatto grande - seguitava padron Antoni. - Sicuro, i ragazzi crescono, e ci spingono per le spalle nella fossa, - rispose padron Fortunato. - Ora bevete un bicchier di vino che è di quello buono, - aggiunse la Longa, e questi ceci qui li ha abbrustoliti mia figlia. Mi dispiace che non sapevo niente, e non vi ho fatto trovare cose degne del vostro merito. - Eravamo qui vicino di passaggio, - rispose padron Cipolla, - ed abbiamo detto: andiamo a vedere comare Maruzza. Brasi si riempì le tasche di ceci, guardando la ragazza, e dopo i monelli diedero il sacco al tondo che invano la Nunziata colla bambina in collo cercava di trattenerli, parlando basso come se fosse in chiesa. I vecchi in questo tempo si erano messi a discorrer fra di loro, sotto il nespolo colle comari che facevano cerchio e cantavano le lodi della ragazza, comera brava massaia, che teneva quella casa meglio di uno specchio. La figliuola comè avvezzata, e la stoppa comè filata. - Anche la vostra nipote è cresciuta, - osservò padron Fortunato, - e sarebbe tempo di maritarla. - Se il Signore le manda un buon partito noi non vogliamo altro, - rispose padron Antoni. - Matrimonii e vescovadi dal cielo sono destinati - aggiunse comare la Longa. - A buon cavallo non gli manca sella - conchiuse padron Fortunato; - ad una ragazza come vostra nipote un buon partito non può mancare. Mena stava seduta accanto al giovanotto, comè luso, ma non alzava gli occhi dal grembiule e Brasi si lamentava con suo padre, quando se ne andarono, che ella non gli avesse offerto il piatto con i ceci. - Che ne volevi ancora! - gli diè sulla voce padron Fortunato, quando furono lontani; - se non si sentiva rosicare altri che te come ci fosse un mulo davanti a un sacco dorzo! Guarda che ti sei lasciato cascare il vino sui calzoni Giufà! e mi hai rovinato un vestito nuovo! Padron Antoni tutto contento si fregava le mani, e diceva alla nuora: - Non mi par vero dessere in porto, collaiuto di Dio! La Mena non avrà nulla da desiderare ed ora aggiusteremo tutte le altre nostre cosucce e potrete dire Lasciò detto il povero nonno, il riso con i guai vanno a vicenda. Quel sabato, verso sera, la Nunziata venne a prendere un pugno di fave per i suoi bambini e disse: - Compare Alfio se ne va domani. Sta levando tutta la sua roba. Mena si fece bianca e smise di tessere. Nella casa di compar Alfio cera il lume, e ogni cosa sottosopra. Egli venne a picchiare alluscio poco dopo, e aveva la faccia in un certo modo anche lui e faceva e disfaceva dei nodi alla frusta che teneva in mano. - Sono venuto a salutarvi tutti, comare Maruzza, padron Antoni, i ragazzi, e anche voi, comare Mena. Il vino di Aci Catena è finito. - Ora la Santuzza ha preso quello di massaro Filippo. - Vado alla Bicocca, dove cè da fare col mio asino. Mena non diceva nulla; sua madre sola aprì la bocca per rispondere: - Volete aspettarlo padron Antoni? che avrà piacere di salutarvi. Compar Alfio allora si mise a sedere in punta alla scranna, colla frusta in mano, e guardava intorno, dalla parte dove non era comare Mena. - Ora quando tornate? - domandò la Longa. - Chi lo sa quando tornerò? Io vado dove mi porta il mio asino. Finché dura il lavoro vi starò; ma vorrei tornar presto qui, se cè da buscarmi il pane. - Guardatevi la salute, compare Alfio. Alla Bicocca mi hanno detto che la gente muore come le mosche, dalla malaria. Alfio si strinse nelle spalle, e disse che non poteva farci nulla. - Io non vorrei andarmene, - ripeteva, guardando la candela. - E voi non mi dite nulla, comare Mena? La ragazza aprì la bocca due o tre volte per dire qualche cosa, ma il cuore non le resse. - Anche voi ve ne andate dal vicinato, ora che vi maritano, - aggiunse Alfio. - Il mondo è fatto come uno stallatico, che chi viene e chi se ne va e a poco a poco tutti cambiano di posto, e ogni cosa non sembra più quella. - Così dicendo si fregava le mani e rideva, ma colle labbra e non col cuore. - Le ragazze, - disse la Longa, - vanno come Dio le ha destinate. Ora son sempre allegre e senza pensieri, e comentrano nel mondo cominciano a conoscere i guai e i dispiaceri. Compar Alfio, dopo che furono tornati a casa padron Antoni e i ragazzi, e li ebbe salutati non sapeva risolversi a partire, e rimaneva sulla soglia, colla frusta sotto lascella a stringere la mano a questo e a quello, anche a comare Maruzza, e ripeteva, come si suol fare quando uno se ne va lontano e non si sa bene se ci si rivede più: - Perdonatemi se ho mancato qualche volta. - La sola che non gli strinse la mano fu SantAgata, la quale stava rincantucciata vicino al telaio. Ma le ragazze si sa che devono fare così. Era una bella sera di primavera, col chiaro di luna per le strade e nel cortile la gente davanti agli usci, e le ragazze che passeggiavano cantando e tenendosi abbracciate. Mena uscì anche lei a braccetto della Nunziata, ché in casa si sentiva soffocare. - Ora non si vedrà più il lume di compar Alfio, alla sera, - disse Nunziata, - e la casa rimarrà chiusa. Compar Alfio aveva caricato buona parte delle sue cosuccie sul carro e insaccava quel po di paglia che rimaneva nella mangiatoia, intanto che cuocevano quelle quattro fave della minestra. - Partirete prima di giorno, compar Alfio? - gli domandò Nunziata sulla porta del cortile. - Sì, vado lontano, e quella povera bestia bisogna che si riposi un po nella giornata. Mena non diceva nulla, e stava appoggiata allo stipite a guardar il carro carico, la casa vuota il letto mezzo disfatto, e la pentola che bolliva lultima volta sul focolare. - Siete là anche voi, comare Mena? - esclamò Alfio appena la vide, e lasciò quello che stava facendo. Ella disse di sì col capo, e Nunziata intanto era corsa a schiumare la pentola che riversava, da quella brava massaia che era. - Così son contento, che posso dirvi addio anche a voi! - disse Alfio. - Sono venuta a salutarvi, - disse lei, e ci aveva il pianto nella gola. - perché ci andate alla Bicocca se vi è la malaria? Alfio si mise a ridere, anche questa volta a malincuore, come quando era andato a dirle addio. - O bella! perché ci vado? e voi perché vi maritate con Brasi Cipolla? Si fa quel che si può, comare Mena. Se avessi potuto fare quel che volevo io, lo sapete cosa avrei fatto!... - Ella lo guardava e lo guardava, cogli occhi lucenti. - Sarei rimasto qui, che fino i muri mi conoscono, e so dove metter le mani tanto che potrei andar a governare lasino di notte, anche al buio; e vi avrei sposata io, comare Mena, ché in cuore vi ci ho da un pezzo, e vi porto meco alla Bicocca, e dappertutto ove andrò. Ma questi oramai sono discorsi inutili, e bisogna fare quel che si può. Anche il mio asino va dove lo faccio andare. - Ora addio, - concluse Mena; - anchio ci ho come una spina qui dentro... ed ora che vedrò sempre quella finestra chiusa, mi parrà davere chiuso anche il cuore e daverci chiusa sopra quella finestra, pesante come una porta di palmento. - Ma così vuol Dio. Ora vi saluto e me ne vado. La poveretta piangeva cheta cheta, colla mano sugli occhi e se ne andò insieme alla Nunziata a pianger sotto il nespolo, al chiaro di luna. Fine Del Capitulo Ottavo. Capitulo Nono. né i Malavoglia, né alcun altro in paese sapevano di quel che stavano almanaccando Piedipapera collo zio Crocifisso. Il giorno di Pasqua padron Antoni prese quelle cento lire che ci erano nel canterano e si mise il giubbone nuovo per andare a portarle allo zio Crocifisso. - Che, son tutte qui? - disse costui. - Tutte non ci possono essere, zio Crocifisso; voi lo sapete quel che ci vuole a far cento lire. Ma meglio poco che nulla e chi dà acconto non è cattivo pagatore. Ora viene lestate, e collaiuto di Dio pagheremo ogni cosa. - A me perché venite a contarmela? Sapete che non centro, ed è affare di compare Piedipapera. - È tutta una cosa, perché il debito mi pare di avercelo sempre con voi, quando vi vedo. A voi compare Tino non vi dirà di no, per aspettare sino alla Madonna dellOgnina. - Queste qui non bastano per le spese! - ripeteva Campana di legno, facendo saltare i denari nella mano. - Andate a dirglielo voi se vuole aspettarvi; perché non è più affar mio. Piedipapera cominciò a bestemmiare e a buttare il berretto per terra, al solito suo dicendo che non aveva pane da mangiare, e non poteva aspettare nemmeno sino allAscensione. - Sentite, compare Tino, - gli diceva padron Antoni colle mani giunte come dinanzi al Signore Iddio se non mi volete aspettare sino a san Giovanni, ora che sto per maritare mia nipote, è meglio che mi date un colpo di coltello addirittura. - Santo diavolone! - gridò compare Tino, - mi fate fare quello che non posso maledetto sia il giorno e il minuto in cui mi misi in questimbroglio! - e se ne andò stracciando il berretto vecchio. Padron Antoni tornò a casa ancora pallido, e disse alla nuora: - Ce lho tirato ma ho dovuto pregarlo come Dio, - e tremava ancora il poveretto. Però era contento che padron Cipolla non ne sapesse nulla, e il matrimonio della nipote non andasse in fumo. La sera dellAscensione, mentre i ragazzi saltavano attorno ai falò le comari si erano riunite di nuovo dinanzi al ballatoio dei Malavoglia ed era venuta anche comare Venera la Zuppidda a sentir quello che si diceva, e a dir la sua. Oramai come padron Antoni maritava la nipote, e la Provvidenza sera rimessa in gambe tutti tornavano a far buon viso ai Malavoglia, che non sapevano nulla di quel che ci aveva nello stomaco Piedipapera nemmeno comare Grazia, sua moglie, la quale chiacchierava con comare Maruzza quasi suo marito non ci avesse niente di male nello stomaco. Antoni andava ogni sera a far quattro chiacchiere colla Barbara e le aveva confidato che il nonno aveva detto: - Prima deve maritarsi la Mena. - E dopo vengo io! - conchiuse Antoni. La Barbara perciò aveva mandato in regalo alla Mena il vaso del basilico tutto ornato di garofani, e con un bel nastro rosso, che era linvito di farsi comare; e tutti le facevano festa a SantAgata, persino sua madre sera levata il fazzoletto nero perché dove ci sono sposi è di malaugurio portare il lutto; e avevano scritto anche a Luca, per dargli la notizia che Mena si maritava. Ella sola, poveretta, non sembrava allegra come gli altri, e pareva che il cuore le parlasse e le facesse vedere ogni cosa in nero mentre i campi erano tutti seminati di stelline doro e dargento e i ragazzi infilavano le ghirlande per lAscensione ed ella stessa era salita sulla scala per aiutare sua madre ad appendere le ghirlande alluscio e alle finestre. Mentre tutte le porte eran fiorite, soltanto quella di compar Alfio, nera e sgangherata stava sempre chiusa, e non cera più nessuno che appendesse i fiori dellAscensione. - Quella civetta di SantAgata! - andava dicendo la Vespa colla schiuma alla bocca - tanto ha detto e tanto ha fatto che ha mandato via del paese compar Alfio! Intanto a SantAgata le avevano messa la veste nuova e aspettavano la festa di San Giovanni per toglierle la spadina dargento dalle trecce e spartirle i capelli sulla fronte, prima dandare in chiesa, sicché ognuna al vederla passare diceva: - Beata lei! La mamma invece, poveretta, si sentiva dentro tutta in festa perché la sua ragazza andava in una casa dove non le sarebbe mancato nulla, e intanto ella era sempre in faccende a tagliare e cucire. Padron Antoni voleva vedere anche lui, quando tornava a casa la sera e teneva la tela e la matassa del cotone, e ogni volta che andava alla città portava qualche cosuccia. Il cuore tornava ad aprirsi col bel tempo, i ragazzi guadagnavano tutti, chi più chi meno, e la Provvidenza si buscava il pane anchessa e facevano il conto che collaiuto di Dio a san Giovanni si sarebbero cavati dimbarazzo. Padron Cipolla allora stava delle sere intere seduto sugli scalini della chiesa con padron Antoni a discorrere di quel che aveva fatto la Provvidenza. Brasi girandolava sempre per la straduccia dei Malavoglia, col vestito nuovo; e poco dopo si seppe per tutto il paese che quella domenica comare Grazia Piedipapera andava lei a spartire i capelli della sposa e a levarle la spadina dargento, perché Brasi Cipolla era orfano della madre e i Malavoglia avevano invitato apposta la Piedipapera per ingraziarsi suo marito; e avevano anche invitato lo zio Crocifisso, e tutto il vicinato, e tutti gli amici e parenti, senza risparmio. - Io non ci vengo! - borbottava lo zio Crocifisso a compare Tino, colle spalle allolmo della piazza. - Ho mangiato troppa bile e non voglio dannarmi lanima. Andateci voi che non ve ne importa niente, e non si tratta della roba vostra. Ancora cè tempo per mandare lusciere; lha detto lavvocato. - Voi siete il padrone, e farò come dite voi. Adesso non ve ne importa più perché Alfio Mosca se ne è andato. Ma vedrete che appena si marita Mena, egli torna qui e si piglia vostra nipote. Comare Venera la Zuppidda faceva il diavolo perché avevano invitato comare Grazia a pettinare la sposa mentre sarebbe toccato a lei, che stava per diventare parente dei Malavoglia e la sua figliuola sera fatta comare di basilico con la Mena tanto che aveva fatto cucire alla Barbara in fretta e furia la veste nuova, ché non se lo aspettava quellaffronto. Antoni ebbe un bel pregarla e scongiurarla di non attaccarsi a quel pelo, e lasciar correre. Comare Venera, tutta pettinata, e colle mani intrise di farina, che sera messa apposta ad impastare il pane per far veder che non le importava più dandare al convito dei Malavoglia, rispondeva: - Avete voluto la Piedipapera? tenetevela! O lei o io! Tutte e due al mondo non possiamo starci. I Malavoglia lo sapevano bene di aver preferito comare Grazia per amore di quei denari che dovevano a suo marito. Adesso erano tutti una cosa con compare Tino dopo che padron Cipolla gli aveva fatto fare la pace con Antoni di padron Antoni nellosteria della Santuzza, per quellaffare dei pugni. - Gli leccano le scarpe perché gli devono quei soldi della casa! - andava borbottando la Zuppidda. - Anche a mio marito gli devono più di cinquanta lire per la Provvidenza. Domani voglio farmeli dare. - Lasciate stare, mamma! lasciate stare! - supplicava la Barbara. Ma anchella aveva tanto di muso, perché non aveva potuto mettere la veste nuova e quasi quasi si pentiva dei soldi spesi pel basilico che aveva mandato a comare Mena; e Antoni il quale era venuto a prenderle, lo rimandarono mogio mogio, che il giubbone nuovo gli cascava di dosso. Madre e figlia poi stavano a guardare dal cortile, mentre infornavano il pane, la babilonia che cera in casa dei Malavoglia tanto che le voci e le risate si udivano fin là, per farle arrabbiare maggiormente. La casa del nespolo era piena di gente, come quando era morto compare Bastianazzo; e Mena, senza spadina dargento e coi capelli spartiti sulla fronte, pareva tuttaltra talché tutte le comari le facevano ressa intorno, e non si sarebbe sentita una cannonata dal cicaleccio e dalla festa. Piedipapera sembrava che facesse il solletico alle donne, tante ne diceva, mentre lavvocato stava preparando le carte giacché a mandare lusciere cera tempo, aveva detto lo zio Crocifisso; persino padron Cipolla si lasciò andare a dir delle barzellette, alle quali rideva soltanto suo figlio Brasi; e tutti parlavano in una volta, mentre i monelli si disputavano le fave e le castagne fra le gambe della gente. La stessa Longa, poveretta, aveva dimenticato i suoi guai dalla contentezza; e padron Antoni, seduto sul muricciuolo, diceva di sì col capo, e rideva tutto solo. - Bada a non dar da bere ai tuoi calzoni, come laltra volta, che non hanno sete, - diceva al figlio compare Cipolla; e diceva pure che si sentiva in gamba meglio della sposa e voleva ballare la fasola con lei. - Allora io non ho più nulla da far qui, e me ne posso andare! - rispondeva Brasi il quale voleva dire le sue barzellette anche lui e gli seccava che lo lasciavano in un cantuccio come un minchione, e non gli dava retta nemmeno comare Mena. - La festa si fa per comare Mena, - diceva la Nunziata, - ma essa non è contenta come tutti gli altri. Allora la cugina Anna finse che le scappasse di mano il boccale, nel quale cera ancora più di un quartuccio di vino, e cominciò a gridare: - Allegria! allegria! Dove ci sono i cocci ci son feste, e il vino che si spande è di buon augurio. - Un altro po me lo versava sui calzoni anche questa volta! - brontolò Brasi il quale dacché gli era accaduta quella disgrazia sul vestito stava guardingo. Piedipapera sera messo a cavalcioni sul muro, col bicchiere fra le gambe, che sembrava il padrone, per quellusciere che poteva mandare e disse: - Allosteria non cè nemmeno Rocco Spatu, oggi tutta lallegria è qui, e pare di essere dalla Santuzza. - Qui è meglio assai! - osservò il figlio della Locca, il quale era venuto in coda alla folla e lavevano fatto entrare per dare da bere anche a lui. - Dalla Santuzza se ci andate senza denari non vi danno niente. Piedipapera dal muro stava guardando un piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla fontana colla faccia seria come se fosse per cascare il mondo. Alla spezieria cerano i soliti sfaccendati, che si dicevano le orazioni, col giornale in mano o si piantavano le mani sulla faccia, chiacchierando, quasi volessero accapigliarsi; e don Giammaria rideva e ci tirava su una presa, che si vedeva di là il piacere che gli faceva. - O perché non sono venuti il vicario e don Silvestro? - domandò Piedipapera. - Glielho detto anche a loro, ma vuol dire che hanno da fare, - rispose padron Antoni. - Son là, alla spezieria, che sembra ci sia quello dei numeri del lotto. O cosa diavolo è successo? Una vecchia andava strillando per la piazza, e si strappava i capelli, quasi le avessero portata la malanuova; e davanti alla bottega di Pizzuto cera folla come quando casca un asino sotto il carico, e tutti si affollano a vedere cosè stato talché anche le donnicciuole guardavano da lontano colla bocca aperta, senza osare daccostarsi. - Io, per me, vado a vedere cosè successo; - disse Piedipapera, e scese dal muro adagio adagio. In quel crocchio, invece dellasino caduto, cerano due soldati di marina col sacco in spalla e le teste fasciate, che tornavano in congedo. Intanto si erano fermati dal barbiere a farsi dare un bicchierino derbabianca. Raccontavano che si era combattuta una gran battaglia di mare e si erano annegati dei bastimenti grandi come Aci Trezza, carichi zeppi di soldati; insomma un mondo di cose che parevano quelli che raccontano la storia dOrlando e dei paladini di Francia alla Marina di Catania e la gente stava ad ascoltare colle orecchie tese, fitta come le mosche. - Il figlio di Maruzza la Longa ci era anche lui sul Re dItalia, - osservò don Silvestro, il quale si era accostato per sentire. - Ora vado a dirlo a mia moglie! - saltò su mastro Cola Zuppiddu - così si persuaderà ad andarci da comare Maruzza, ché i musi lunghi non mi piacciono fra vicini ed amici. Ma intanto la Longa non ne sapeva nulla, poveraccia! e rideva ed era in festa coi parenti e gli amici. Il soldato non finiva di chiacchierare con quelli che volevano ascoltarlo, giocando colle braccia come un predicatore. - Sì, cerano anche dei siciliani; ce nerano di tutti i paesi. Del resto, sapete, quando suona la generale nelle batterie non si sente più né scia né vossìa, e le carabine le fanno parlar tutti allo stesso modo. Bravi giovanotti tutti! e con del fegato sotto la camicia. Sentite, quando si è visto quello che hanno veduto questi occhi, e come ci stavano quei ragazzi a fare il loro dovere per la madonna! questo cappello qui lo si può portare sullorecchio! Il giovanotto aveva gli occhi lustri, ma diceva che non era nulla, ed era perché aveva bevuto. - Si chiamava il Re dItalia, un bastimento come non ce nerano altri colla corazza, vuol dire come chi dicesse voi altre donne che avete il busto e questo busto fosse di ferro, che potrebbero spararvi addosso una cannonata senza farvi nulla. È andato a fondo in un momento, e non labbiamo visto più, in mezzo al fumo un fumo come se ci fossero state venti fornaci di mattone, lo sapete? - A Catania cera una casa del diavolo! - aggiunse lo speziale. - La gente si affollava attorno a quelli che leggevano i giornali, che pareva una festa. - I giornali son tutte menzogne stampate! - sentenziò don Giammaria. - Dicono che è stato un brutto affare; abbiamo perso una gran battaglia, - disse don Silvestro. Padron Cipolla era accorso anche lui a vedere cosera quella folla. - Voi ci credete? - sogghignò egli alfine. - Son chiacchiere per chiappare il soldo del giornale. - Se lo dicono tutti che abbiamo perso! - Che cosa? - disse lo zio Crocifisso mettendosi la mano dietro lorecchio. - Una battaglia. - Chi lha persa? - Io, voi, tutti insomma, lItalia; - disse lo speziale. - Io non ho perso nulla! - rispose Campana di legno stringendosi nelle spalle; - adesso è affare di compare Piedipapera e ci penserà lui; - e guardava la casa del nespolo, dove facevano baldoria. - Sapete comè? - conchiuse padron Cipolla, - è come quando il comune di Aci Trezza litigava pel territorio col Comune di Aci Castello. Cosa ve nentrava in tasca, a voi e a me? - Ve nentra! - esclamò lo speziale tutto rosso. - Ve nentra... che siete tante bestie!... - Il guaio è per tante povere mamme! - sarrischiò a dire qualcheduno; lo zio Crocifisso che non era mamma alzò le spalle. - Ve lo dico io in due parole comè, - raccontava intanto laltro soldato. - È come allosteria, allorché ci si scalda la testa, e volano i piatti e i bicchieri in mezzo al fumo ed alle grida. - Lavete visto? Tale e quale! Dapprincipio, quando state sullimpagliettatura colla carabina in pugno, in quel gran silenzio non sentite altro che il rumore della macchina, e vi pare che quel punf! punf! ve lo facciano dentro lo stomaco: nullaltro. Poi, alla prima cannonata, e come incomincia il parapiglia, vi vien voglia di ballare anche voi, che non vi terrebbero le catene, come quando suona il violino allosteria, dopo che avete mangiato e bevuto, e allungate la carabina dappertutto dove vedete un po di cristiano, in mezzo al fumo. In terra è tuttaltra cosa. Un bersagliere che tornava con noi a Messina ci diceva che non si può stare al pinf panf delle fucilate senza sentirsi pizzicar le gambe dalla voglia di buttarsi avanti a testa bassa. Ma i bersaglieri non sono marinari, e non sanno come si fa a stare nel sartiame col piede fermo sulla corda e la mano sicura al grilletto malgrado il rollìo del bastimento, e mentre i compagni vi fioccano dattorno come pere fradicie. - Per la madonna! - esclamò Rocco Spatu. - Avrei voluto esserci anchio a far quattro pugni! Tutti gli altri stavano ad ascoltare con tanto docchi aperti. Laltro giovanotto poi raccontò pure in qual modo era saltata in aria la Palestro, - la quale ardeva come una catasta di legna quando ci passò vicino, e le fiamme salivano alte sino alla penna di trinchetto. Tutti al loro posto però, quei ragazzi, nelle batterie o sul bastingaggio. Il nostro comandante domandò se avevano bisogno di nulla. - No, grazie tante, - risposero. Poi passò a babordo e non si vide più. - Questa di morire arrostito non mi piacerebbe, - conchiuse Spatu; - ma pei pugni ci sto. - E la Santuzza come tornò allosteria gli disse: - Chiamateli qua, quei poveretti che devono aver sete, dopo tanta strada che hanno fatto, e ci vuole un bicchiere di vino schietto. Quel Pizzuto avvelena la gente colla sua erbabianca, e non va a confessarsene. Certuni la coscienza lhanno dietro le spalle, poveretti loro! - A me mi sembrano tanti pazzi, costoro! - diceva padron Cipolla soffiandosi il naso adagio adagio. - Che vi fareste ammazzare voi quando il re vi dicesse: fatti ammazzare per conto mio? - Poveracci, non ci hanno colpa! - osservava don Silvestro. - Devono farlo per forza, perché dietro ogni soldato ci sta un caporale col fucile carico e non ha a far altro che star a vedere se il soldato vuol scappare e se il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio di un beccafico. - Ah! così va bene! - Ma è una bricconata belle buona! Tutta la sera si rise e si bevette nel cortile dei Malavoglia, con un bel chiaro di luna; e sul tardi poi, quando tutti erano stanchi, e ruminavano lentamente le fave abbrustolite, e alcuni anche cantarellavano sottovoce colle spalle al muro, vennero a raccontare la storia che avevano portato in paese i due congedati. Padron Fortunato se nera andato di buonora, e aveva condotto via Brasi col vestito nuovo. - Quei poveri Malavoglia, - diceva incontrando sulla piazza Campana di legno, - Dio gliela mandi buona! Hanno la iettatura addosso! Lo zio Crocifisso stava zitto e si grattava la testa. Lui non centrava più, se nera lavate le mani. Ora era affare di Piedipapera; ma gli dispiaceva, in coscienza. Il giorno dopo cominciò a correre la voce che nel mare verso Trieste ci era stato un combattimento tra i bastimenti nostri e quelli dei nemici che nessuno sapeva nemmeno chi fossero, ed era morta molta gente; chi raccontava la cosa in un modo e chi in un altro, a pezzi e bocconi, masticando le parole. Le vicine venivano colle mani sotto il grembiule a domandare se comare Maruzza ci avesse il suo Luca laggiù e stavano a guardarla con tanto docchi prima dandarsene. La povera donna cominciava a star sempre sulla porta, come ogni volta che succedeva una disgrazia, voltando la testa di qua e di là da un capo allaltro della via, quasi aspettasse più presto del solito il suocero e i ragazzi dal mare. Le vicine le domandavano pure se Luca avesse scritto, o era molto che non riceveva lettera di lui. - Davvero ella non ci aveva pensato alla lettera; e tutta la notte non potè chiudere occhio, e aveva sempre la testa là, nel mare verso Trieste, dovera successa quella ruina; e vedeva sempre suo figlio, pallido e immobile, che la guardava con certi occhioni sbarrati e lucenti, e diceva sempre di sì come quando lavevano mandato a fare il soldato - talché sentiva anche lei una sete, unarsura da non dirsi. - In mezzo a tutte le storie che correvano pel villaggio e che erano venuti a raccontargliele, le era rimasto in mente di uno di quei marinari che lavevano pescato dopo dodici ore, quando stavano per mangiarselo i pescicani, e in mezzo a tutta quellacqua moriva di sete. Allora la Longa, come pensava a quelluomo che moriva di sete in mezzo a tutta quellacqua non poteva stare dallandare ad attaccarsi alla brocca quasi ce lavesse avuta dentro di sè quellarsura, e nel buio spalancava gli occhi, dove ci aveva sempre stampato quel cristiano. Collandare dei giorni però, nessuno parlava più di quello che era successo; ma come la Longa non vedeva spuntare la lettera, non aveva testa né di lavorare né di stare in casa; era sempre ingiro a chiacchierare di porta in porta, quasi andasse cercando quel che voleva sapere. - Avete visto una gatta quando ha perso i suoi gattini? - dicevano le vicine. La lettera non veniva però. Anche padron Antoni non simbarcava più e stava sempre attaccato alle gonnelle della nuora come un cagnolino. Alcuni gli dicevano: - Andate a Catania che è paese grosso, e qualcosa sapranno dirvi. Nel paese grosso il povero vecchio si sentiva perso peggio del trovarsi in mare di notte, e senza sapere dove drizzare il timone. Infine gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto, giacché le notizie doveva saperle lui. Colà, dopo averlo rimandato per un pezzo da Erode a Pilato si misero a sfogliare certi libracci e a cercare col dito sulla lista dei morti. allorché arrivarono ad un nome, la Longa che non aveva ben udito, perché le fischiavano gli orecchi e ascoltava bianca come quelle cartacce, sdrucciolò pian piano per terra, mezzo morta. - Son più di quaranta giorni, - conchiuse limpiegato, chiudendo il registro. - Fu a Lissa; che non lo sapevate ancora? La Longa la portarono a casa su di un carro, e fu malata per alcuni giorni. Dallora in poi fu presa di una gran devozione per lAddolorata che cè sullaltare della chiesetta e le pareva che quel corpo lungo e disteso sulle ginocchia della madre colle costole nere e i ginocchi rossi di sangue fosse il ritratto del suo Luca, e si sentiva fitte nel cuore tutte quelle spade dargento che ci aveva la Madonna. Ogni sera le donnicciuole, quando andavano a prendersi la benedizione, e compare Cirino faceva risuonare le chiavi prima di chiudere la vedevano sempre lì, a quel posto, accasciata sui ginocchi, e la chiamavano anche lei la madre addolorata. - Ha ragione, - dicevano nel paese. - Luca sarebbe tornato fra breve, e i suoi trenta soldi al giorno se li sarebbe guadagnati. A nave rotta ogni vento è contrario. - Avete visto padron Antoni? - aggiungeva Piedipapera; - dopo la disgrazia di suo nipote sembra un gufo tale e quale. - Adesso la casa del nespolo fa acqua davvero da tutte le parti come una scarpa rotta, e ogni galantuomo bisogna che pensi ai suoi interessi. La Zuppidda era sempre con tanto di muso e borbottava che ora tutta la famiglia rimaneva sulle braccia di Antoni! Questa volta una ragazza ci penserà prima di pigliarselo per marito. - Cosa ci hai con quel povero giovane? - domandava mastro Bastiano. - Voi tacete, ché non sapete nulla; - gli gridava la moglie. - I pasticci non mi piacciono! Andate a lavorare che non sono affari vostri: - e lo mandava fuori delluscio colle braccia penzoloni e quella malabestia di dieci rotoli in mano. Barbara, seduta sul parapetto del terrazzo, a strappare le foglioline secche dei garofani, colla bocca stretta anche lei faceva cascare nel discorso che maritati e muli vogliono star soli e che fra suocera e nuora ci si sta in malora. - Quando Mena si sarà maritata, - rispondeva Antoni, - il nonno ci darà la camera di sopra. - Io non ci sono avvezza a star nella camera di sopra, come i colombi! - tagliava corto la Barbara; tanto che suo padre, chera suo padre! diceva a Antoni, guardandosi attorno mentre se ne andavano per la straduccia: - Verrà tutta sua madre, la Barbara; pensa a non farti mettere il basto da principio, se no ti succede come a me. Però comare Venera aveva dichiarato: - Prima che mia figlia vada a dormire nella stanza dei colombi bisogna sapere a chi resta la casa e voglio stare a vedere dove finisce questo affare dei lupini. Andava a finire che Piedipapera stavolta voleva essere pagato, santo diavolone! San Giovanni era arrivato e i Malavoglia tornavano a parlare di dare degli acconti, perché non avevano tutti i denari e speravano di raggranellare la somma alla raccolta delle ulive. Lui se lera levati di bocca quei soldi, e non aveva pane da mangiare comè vero Dio! non poteva campare di vento sino alla raccolta delle ulive. - A me mi dispiace, padron Antoni; - gli aveva detto: - ma che volete? Bisogna che pensi ai miei interessi. San Giuseppe prima fece la sua barba e poi quella di tutti gli altri. - Presto compie lanno! - aggiungeva lo zio Crocifisso, quandera solo a brontolare con compare Tino - e non si è visto un grano dinteressi - quelle duecento lire basteranno appena per le spese. Vedrete che al tempo delle ulive vi diranno di aspettarli sino a Natale, e poi sino a Pasqua. Così vanno in rovina le case. Ma io la roba mia lho fatta col sudore della fronte. Adesso uno è in paradiso, laltro vuole la Zuppidda; non possono menare innanzi quella barca rotta, e cercano di maritare la ragazza. - Costoro non pensano ad altro che a maritarsi; hanno la rabbia, come mia nipote la Vespa. Adesso che Mena si marita, vedrete che compare Mosca torna qui, per chiapparsi la chiusa della Vespa. In conclusione se la prendevano collavvocato, il quale non finiva mai di scrivere le sue carte prima di mandare lusciere. - Ci sarà stato padron Antoni a dirgli di andare adagio; - soggiungeva Piedipapera; - con un rotolo di pesce se ne comprano dieci di avvocati. Stavolta egli laveva rotta sul serio coi Malavoglia perché la Zuppidda era andata a togliere la roba di comare Grazia dalla sponda del lavatoio e ci aveva messa la sua: di quelle soperchierie che fanno montare la mosca al naso; la Zuppidda si fidava perché le dava di spalla quel cetriolo di Antoni Malavoglia, il quale faceva il bravaccio. Una manica di carogne, quei Malavoglia e non voleva vederli più nel battesimo porco che quellaltro porco di don Giammaria gli aveva messo in fronte. Le carte bollate allora cominciarono a piovere e Piedipapera diceva che lavvocato non doveva esser rimasto contento del regalo di padron Antoni per lasciarsi comprare e questo provava che razza di stitici essi fossero; se ci era da fidarsi quando promettevano che avrebbero pagato. Padron Antoni tornò a correre dal segretario e dallavvocato Scipioni; ma questi gli rideva sul naso, e gli diceva che chi è minchione se ne sta a casa che non doveva lasciarvi mettere la mano alla nuora, e poiché aveva fatto il pasticcio se lo mangiasse. Guai a chi casca per chiamare aiuto!. - Sentite a me, - gli suggerì don Silvestro, - piuttosto dategli la casa se no se ne va in spese perfino la Provvidenza e i capelli che ci avete in testa; e ci perdete anche le vostre giornate, collandare e venire dallavvocato. - Se ci date la casa colle buone, - gli diceva Piedipapera, - vi lasceremo la Provvidenza che potrete sempre guadagnarvi il pane, e resterete padroni, e non verrà lusciere colla carta bollata. Compare Tino non aveva fiele in corpo, e andava a parlare a padron Antoni come se non fosse fatto suo passandogli il braccio attorno al collo e gli diceva: - Scusatemi, fratello mio, a me mi dispiace più di voi, di cacciarvi fuori dalla vostra casa, ma che volete? sono un povero diavolo; quelle cinquecento lire me le son levate dalla bocca, e san Giuseppe prima fece la sua barba. Fossi ricco come lo zio Crocifisso non ve ne parlerei nemmeno, in coscienza mia! Il povero vecchio non aveva il coraggio di dire alla nuora che dovevano andarsene colle buone dalla casa del nespolo dopo tanto tempo che ci erano stati, e pareva che fosse come andarsene dal paese e spatriare, o come quelli che erano partiti per ritornare, e non erano tornati più che ancora cera lì il letto di Luca, e il chiodo dove Bastianazzo appendeva il giubbone. Ma infine bisognava sgomberare con tutte quelle povere masserizie, e levarle dal loro posto che ognuna lasciava il segno dovera stata, e la casa senza di esse non sembrava più quella. La roba la trasportarono di notte, nella casuccia del beccaio che avevano presa in affitto come se non si sapesse in paese che la casa del nespolo oramai era di Piedipapera, e loro dovevano sgomberarla; ma almeno nessuno li vedeva colla roba in collo. Quando il vecchio staccava un chiodo, o toglieva da un cantuccio un deschetto che soleva star lì di casa, faceva una scrollatina di capo. Poi si misero a sedere sui pagliericci cherano ammonticchiati nel mezzo della camera per riposarsi un po, e guardavano di qua e di là se avessero dimenticato qualche cosa; però il nonno si alzò tosto ed uscì nel cortile, allaria aperta. Ma anche lì cera della paglia sparsa per ogni dove, dei cocci di stoviglie delle nasse sfasciate, e in un canto il nespolo, e la vite in pampini sulluscio. - Andiamo via! - diceva egli. - Andiamo via, ragazzi. Tanto, oggi o domani! e non si muoveva. Maruzza guardava la porta del cortile dalla quale erano usciti Luca e Bastianazzo e la stradicciuola per la quale il figlio suo se ne era andato coi calzoni rimboccati mentre pioveva, e non laveva visto più sotto il paracqua dincerata. Anche la finestra di compare Alfio Mosca era chiusa, e la vite pendeva dal muro del cortile che ognuno passando ci dava una strappata. Ciascuno aveva qualche cosa da guardare in quella casa, e il vecchio, nellandarsene posò di nascosto la mano sulla porta sconquassata dove lo zio Crocifisso aveva detto che ci sarebbero voluti due chiodi e un bel pezzo di legno. Lo zio Crocifisso era venuto a dare unocchiata insieme a Piedipapera e parlavano a voce alta nelle stanze vuote, dove le parole si udivano come se fossero in chiesa. Compare Tino non aveva potuto durarla a campare daria sino a quel giorno e aveva dovuto rivendere ogni cosa allo zio Crocifisso, per riavere i suoi denari. - Che volete, compare Malavoglia? - gli diceva passandogli il braccio attorno al collo. - Lo sapete che sono un povero diavolo, e cinquecento lire mi fanno! Se voi foste stato ricco ve lavrei venduta a voi. - Ma padron Antoni non poteva soffrire di andare così per la casa, col braccio di Piedipapera al collo. Ora lo zio Crocifisso ci era venuto col falegname e col muratore e ogni sorta di gente che scorrazzavano di qua e di là per le stanze come fossero in piazza e dicevano: - Qui ci vogliono dei mattoni, qui ci vuole un travicello nuovo, qui cè da rifare limposta, - come se fossero i padroni; e dicevano anche che si doveva imbiancarla per farla sembrare tuttaltra. Lo zio Crocifisso andava scopando coi piedi la paglia e i cocci e raccolse anche da terra un pezzo di cappello che era stato di Bastianazzo, e lo buttò nellorto, dove avrebbe servito allingrasso. Il nespolo intanto stormiva ancora, adagio adagio, e le ghirlande di margherite, ormai vizze erano tuttora appese alluscio e le finestre, come ce le avevano messe a Pasqua delle Rose. La Vespa era venuta a vedere anche lei, colla calzetta al collo, e frugava per ogni dove, ora che era roba di suo zio. - Il sangue non è acqua, - andava dicendo forte, perché udisse anche il sordo. - A me mi sta nel cuore la roba di mio zio, come a lui deve stare a cuore la mia chiusa. Lo zio Crocifisso lasciava dire e non udiva, ora che dirimpetto si vedeva la porta di compare Alfio con tanto di catenaccio. - Adesso che alla porta di compare Alfio cè il catenaccio, vi metterete il cuore in pace e lo crederete che non penso a lui! - diceva la Vespa allorecchio dello zio Crocifisso. - Io ci ho il cuore in pace! - rispondeva lui: - sta tranquilla. Dallora in poi i Malavoglia non osarono mostrarsi per le strade né in chiesa la domenica, e andavano sino ad Acicastello per la messa e nessuno li salutava più, nemmeno padron Cipolla, il quale andava dicendo: - Questa partaccia a me non la doveva fare padron Antoni. Questo si chiama gabbare il prossimo, se ci aveva fatto mettere la mano di sua nuora nel debito dei lupini! - Tale e quale come dice mia moglie! - aggiungeva mastro Zuppiddu. - Dice che dei Malavoglia adesso non ne vogliono nemmeno i cani. Però quello scimunito di Brasi pestava i piedi e voleva la Mena, che glielavevano promessa come fa un ragazzo davanti alle baracche dei balocchi alla fiera. - Ti pare che io labbia rubata la tua roba, bietolone! - gli gridava il babbo, - per andarla a buttare con chi non ha niente! Gli avevano ripreso persino il vestito nuovo a Brasi, ed ei si sfogava ad andare a stanare le lucertole nella sciara o a mettersi a cavalcioni sul muricciuolo del lavatoio e giurava di non far più nulla, neanche se lammazzavano, ora che non volevano dargli la moglie e gli avevano ripreso persino il vestito nuovo delle nozze; per fortuna la Mena non poteva vederlo più così vestito comera, perché i Malavoglia stavano sempre colla porta chiusa ancor essi poveretti, nella casuccia del beccaio che avevano presa in affitto nella strada del Nero, vicino ai Zuppiddi, e se accadeva di vederli da lontano Brasi correva a nascondersi dietro il muro, o tra i fichidindia. La cugina Anna che scopriva ogni cosa dal greto dove era a stendere la tela diceva con comare Grazia: - Ora quella povera SantAgata resta in casa peggio di una casseruola appesa al muro, tale e quale come le mie figliuole che non hanno dote. - Poveretta! - rispondeva comare Grazia, - e le avevano perfino spartito i capelli! Mena però era tranquilla, e sera rimessa la spadina dargento nelle trecce da sè stessa, senza dir nulla. Adesso aveva tanto da fare nella casa nuova, dove bisognava mettere ogni cosa a un altro posto e non si vedeva più il nespolo e la porta della cugina Anna e della Nunziata. Sua madre la covava cogli occhi, mentre lavorava accanto a lei, e laccarezzava col tono della voce, quando le diceva - dammi la forbice, o, tienmi la matassa - che se la sentiva nelle viscere, la sua figliuola, ora che tutti le voltavano le spalle; ma la ragazza cantava come uno stornello, perché aveva diciotto anni e a quelletà se il cielo è azzurro vi ride negli occhi, e gli uccelli vi cantano nel cuore. Per altro il cuore non ce lo aveva mai avuto per quel cristiano, lo disse allorecchio della mamma, mentre ordivano la trama. La madre era la sola che le aveva letto in cuore, e che ci avesse lasciata cascare una buona parola in quellangustia. - Almeno se ci fosse compar Alfio, non ci avrebbe voltate le spalle anche lui. Ma quando sarà il tempo del vino nuovo tornerà qui. Le comari, poverette, non avevano voltate le spalle ai Malavoglia. Ma la cugina Anna era sempre in faccende, con tutto quello che aveva da fare per tirare innanzi con le sue figliuole che le erano rimaste in casa peggio di casseruole appese e comare Piedipapera si vergognava di farsi vedere per quel tiro che compare Tino aveva fatto ai poveri Malavoglia. Ella aveva il cuore buono, la gnà Grazia, e non diceva come suo marito: - Lasciali stare coloro, che non hanno più né re né regno. Cosa te ne importa? - La sola che si vedesse di tanto in tanto era Nunziata, col piccino in collo, e tutti gli altri dietro; ma anche lei doveva badare ai fatti suoi. Così va il mondo. - Ciascuno deve badare ai fatti suoi: quello che diceva a Antoni di padron Antoni comare Venera. - Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri. Tuo nonno non ti dà nulla; dunque che obbligo hai verso di loro? Se ti mariti, vuol dire che fai casa da te, e quel che guadagni, lo guadagni per la tua casa. Cento mani Dio benedisse, ma non tutte in un piatto!. - Bella cosa, - rispondeva Antoni. - Ora che i miei parenti sono in mezzo alla strada mi dite di piantarli anchio! Come se la caverà il nonno a far andare la Provvidenza e a dar da mangiare a tanti, se lo lascio solo? - Allora sbrigatevela tra voi altri! - esclamava la Zuppidda voltandogli le spalle per andare a frugare nei cassetti o in cucina, buttando in aria ogni cosa per darsi da fare, onde non guardarlo in faccia. - Mia figlia io non lho rubata! Si potrebbe chiudere gli occhi se non avete nulla perché siete giovane, e ci avete sempre la salute da lavorare e siete del mestiere, tanto più che adesso i mariti sono scarsi, con questa leva del diavolo che ci scopa via tutti i giovanotti del paese; ma se devono darvi la dote per papparvela con tutti i vostri è unaltra cosa! Marito voglio dargliene uno solo alla mia figliuola, e non cinque o sei, e metterle sulle spalle due famiglie. Barbara nellaltra stanza fingeva di non udire, e seguitava a far girare larcolaio lesto lesto. Ma appena Antoni si affacciava sulluscio chinava gli occhi sui cannelli, e allungava il muso anche lei. Talché il poveraccio si faceva giallo e verde e di cento colori e non sapeva che fare, perché Barbara lo teneva invischiato come un passerotto con quegli occhioni neri, e gli diceva poi: - Vuol dire che a me non mi volete bene come ai vostri! - e si metteva a piangere nel grembiule quando non cera la mamma. - Sacramento! - esclamava Antoni, - vorrei tornare a fare il soldato! - E si strappava i capelli e si dava dei pugni nella testa ma non sapeva risolversi a pigliare la risoluzione che ci voleva, da vero cetriolo che era. - Allora, diceva la Zuppidda, Ntrua, ntrua! ciascuno a casa sua!. - E suo marito le ripeteva: - Te lavevo detto che a me i pasticci non mi piacciono! - Voi andatevene a lavorare! - rispondeva lei, - che non sapete nulla. Antoni, ogni volta che andava dai Zuppiddi, trovava tanto di grugno e la gnà Venera gli rinfacciava ogni volta che i Malavoglia avevano invitato la Piedipapera a pettinare la Mena bella pettinatura che le aveva fatto! per leccare le ciabatte a compare Tino, a motivo di quei quattro soldi della casa; che poi la casa se lera presa egualmente, e li aveva lasciati in camicia come Gesù Bambino. - Vi pare che non lo sappia cosa ha detto vostra madre Maruzza in quei tempi in cui portava il naso in sù che la Barbara non era quella che ci voleva per suo figlio Antoni perché era avvezza come una signorina, e non sapeva quel che ci vuole ad essere una buona moglie di marinaro. Me lhanno raccontato al lavatoio, comare Mangiacarrubbe e la gnà Cicca. - Comare Mangiacarrubbe e la gnà Cicca sono due carogne, - rispondeva Antoni - e parlano per linvidia che non ho sposato la Mangiacarrubbe. - Per me pigliatevela pure! Bel guadagno che ci fa la Mangiacarrubbe! - Allora, comare Venera, se mi dite questo è come se mi diceste: in casa mia non ci mettete più piede. Antoni voleva far luomo, e non si lasciava vedere per due o tre giorni. Ma la piccola Lia, che non sapeva tutte quelle chiacchiere continuava a venire a giocare nel cortile di comare Venera, come lavevano avvezzata quando la Barbara le dava i fichidindia e le castagne, perché voleva bene a suo fratello Antoni, ed ora non le davano più nulla; la Zuppidda le diceva: - Che vieni a cercare tuo fratello qui? Tua madre ha paura che vogliono rubartelo tuo fratello! Comare la Vespa veniva anche lei nel cortile dei Zuppiddi, colla calzetta al collo a dire roba di fuoco degli uomini, che sono peggio dei cani. E la Barbara rinfacciava alla ragazzina: - Lo so che non sono brava massaia come tua sorella! - E comare Venera conchiudeva: - Tua madre che fa la lavandaia invece di stare a ciarlare dei fatti altrui al lavatoio farebbe bene a dare una risciacquata a quei quattro soldi di vestina che hai indosso. La bambina molte cose non le capiva; ma quel po che rispondeva faceva montare la mosca al naso alla Zuppidda e le faceva dire chera sua madre Maruzza che la indettava, e la mandava apposta da quelle parti per stuzzicarle la bile tanto che finalmente la piccina non ci andò più, e la gnà Venera disse che era meglio così non venivano in casa a far le spie, che temevano sempre volessero rubarsi quel tesoro di Cetriolo. Le cose arrivarono al punto che comare Venera e la Longa non si parlavano più, e se si vedevano in chiesa si voltavano la schiena. - Vedrete che arriveranno a metter fuori le scope! - diceva la Mangiacarrubbe gongolando. - Non mi chiamo la Mangiacarrubbe se non ci arrivano! Bellaffare che ha fatto la Zuppidda con Cetriolo! Di solito gli uomini non simmischiano in quelle liti di donne se no le questioni singrosserebbero e potrebbero andare a finire a coltellate; invece le comari, dopo che hanno messo fuori la scopa, e si sono voltate le schiene, e si sono sfogate a dirsi improperi e a strapparsi i capelli, si riconciliano subito, e si abbracciano e si baciano, e si mettono sulluscio a chiacchierare come prima. Antoni poi, stregato dagli occhi della Barbara, era tornato quatto quatto a piantarsi sotto la finestra, per metter pace che la gnà Venera voleva buttargli sulla testa la broda delle fave, qualche volta ed anche la figliuola si stringeva nelle spalle, ora che i Malavoglia non avevano più né re né regno. E glielo disse anche in faccia, alla fine, onde levarsi daddosso quella noia perché quel cristiano stava sempre davanti alla sua porta come un cane e le avrebbe fatto perdere la fortuna, se mai qualcun altro avesse avuto lintenzione di passare di là per lei. - Orbè, compare Antoni, I pesci del mare son destinati a chi se lha da mangiare; mettiamoci il cuore in pace voi ed io, e non ci pensiamo più. - Voi potete mettervelo il cuore in pace, comare Barbara, ma per me, Amare e disamare non sta a chi lo vuol fare. - Provate, che ci riescirete anche voi. A provare non si perde nulla. Io vi auguro ogni bene e ogni fortuna, ma lasciatemi badare ai fatti miei, ché ho già ventidue anni. - Io lo sapeva che dovevate dirmi così quando ci hanno preso la casa, ora che tutti ci voltano le spalle. - Sentite, compare Antoni, mia madre può venire da un momento allaltro, e non è bene che mi trovi qui con voi. - Sì, sì, è vero; ora che ci hanno tolto la casa del nespolo non è giusto. - Egli aveva il cuore grosso, il povero Antoni, e non voleva lasciarla così. Ma ella doveva andare a riempir la brocca alla fontana, e gli disse addio, correndo lesta lesta e dimenando i fianchi con bel garbo - ché Zuppidda la chiamavano perché il nonno di suo padre sera rotta la gamba in uno scontro di carri alla festa di Trecastagni ma Barbara le sue brave gambe ce le aveva tutte e due. - Addio, comare Barbara! - rispose il poveraccio, e così ci mise una pietra su quel che era stato e se ne tornò a remare come un galeotto, che già quella era una vera galera, dal lunedì al sabato ed egli era stanco di rompersi lanima per niente, perché quando non si ha nulla è inutile arrabbattarsi da mattina a sera e non trovate un cane che vi voglia, per questo egli ne aveva le tasche piene di quella vita; preferiva piuttosto di non far niente davvero, e starsene in letto a fare il malato, come quando era seccato del servizio militare e il nonno poi non stava a cercare il pelo nelluovo come il dottore della fregata. - Che hai? - gli domandava. - Nulla ho. Ho che sono un povero diavolo. - E che vuoi farci se sei un povero diavolo? Bisogna vivere come siamo nati. Egli si lasciava caricare svogliatamente degli attrezzi meglio di un asino e lungo la giornata non apriva bocca che per bestemmiare o brontolare: Chi cade nellacqua è forza che si bagni. Se suo fratello si metteva a cantare, mentre stavano alla vela,. - Sì, sì, canta pure. Quando sarai vecchio poi abbaierai come il nonno. - Ad abbaiare adesso non ci guadagni nulla nemmeno; - rispondeva il ragazzo. - Hai ragione, perché la vita è bella! - Bella o no, non labbiamo fatta noi così comè, - conchiudeva il nonno. La sera mangiava ingrugnato la sua minestra, e la domenica andava a gironzare attorno allosteria dove la gente non aveva altro da fare che ridere e spassarsi senza pensare che il giorno dopo si tornava a fare quel che si era fatto in tutta la settimana; oppure stava delle ore intere seduto sugli scalini della chiesa, col mento in mano a veder passare la gente, almanaccando su quei mestieri in cui non ci era nulla da fare. La domenica almeno si godeva quelle cose che si hanno senza quattrini, il sole, lo star colle mani sotto le ascelle a non far nulla e allora gli seccava anche quella fatica di pensare al suo stato, di desiderare quelle cose che aveva visto da soldato col ricordo delle quali ingannava il tempo nei giorni di lavoro. Gli piaceva stendersi come una lucertola al sole, e non far altro. E come incontrava i carrettieri che andavano seduti sulle stanghe - Bel mestiere che fanno! - borbottava. - Vanno in carrozza tutto il giorno! - e se vedeva passare qualche povera donnicciuola, che tornava dalla città curva sotto il carico come un asino stanco, e andava lamentandosi per via, secondo il costume dei vecchi: - Vorrei farlo io quello che fate voi, sorella mia! - le diceva per confortarla. - Alla fin fine è come andare a spasso. Fine Del Capitulo Nono. Capitulo Decimo. Antoni andava a spasso sul mare tutti i santi giorni, e gli toccava camminare coi remi, logorandosi la schiena. Però quando il mare era cattivo, e voleva inghiottirseli in un boccone, loro la Provvidenza e ogni cosa, quel ragazzo aveva il cuore più grande del mare. Il sangue dei Malavoglia! diceva il nonno; e bisognava vederlo alla manovra, coi capelli che gli fischiavano al vento, mentre la barca saltava sui marosi come un cefalo in amore. La Provvidenza si avventurava spesso al largo, così vecchia e rattoppata comera per amore di quel po di pesca, ora che nel paese cerano tante barche che spazzavano il mare colla scopa. Anche in quei giorni in cui le nuvole erano basse, verso Agnone, e lorizzonte tutto irto di punte nere al levante si vedeva sempre la vela della Provvidenza come un fazzoletto da naso lontano, lontano nel mare color di piombo, e ognuno diceva che quelli di padron Antoni andavano a cercarsi i guai col candeliere. Padron Antoni rispondeva che andava a cercarsi il pane e quando i sugheri scomparivano ad uno ad uno, nel mare largo che era verde come lerba e le casucce di Trezza sembravano una macchia bianca, tanto erano lontane e intorno a loro non cera che acqua, si metteva a chiacchierare coi nipoti dalla contentezza che poi alla sera la Longa e tutti gli altri li avrebbero aspettati sulla riva, quando vedevano la vela far capolino tra i Fariglioni e sarebbero stati a guardare anche loro la pesca che saltellava nelle nasse e riempiva il fondo della barca come fosse dargento; e padron Antoni soleva rispondere prima che nessuno avesse aperto bocca - Un quintale o un quintale e venticinque - che non si sarebbe sbagliato di un rotolo; e poi se ne parlava tutta la sera, mentre le donne pestavano il sale fra i ciottoli, e quando contavano i barilotti ad uno ad uno e lo zio Crocifisso veniva a vedere quel che avevano fatto, per gettare la sua offerta a occhi chiusi e Piedipapera gridava e bestemmiava per dire il prezzo giusto ché allora facevano piacere le grida di Piedipapera, già a questo mondo non bisogna restare in collera colla gente e la Longa poi si contava a soldo a soldo davanti al suocero i denari che portava Piedipapera nel fazzoletto e diceva: - Questi sono per la casa! Questi altri sono per la spesa. La Mena aiutava anchessa a pestare il sale, e a mettere in ordine i barilotti e ci aveva unaltra volta la veste turchina e la collana di corallo che avevano dovuto dare in pegno allo zio Crocifisso; ora le donne potevano tornare ad andare alla messa del paese ché se qualche giovinotto gettava gli occhi sulla Mena, gliela stavano facendo, la sua dote. - Per me, - diceva Antoni, menando il remo adagio adagio perché la corrente non li facesse derivare dal cerchio delle reti mentre il nonno pensava a tutte quelle cose: - per me desidero questo soltanto che quella carogna della Barbara sabbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto nostro anche noi e sabbia a pentire davermi chiusa la porta in faccia. - Il buon pilota si conosce alle burrasche; - rispondeva il vecchio. - Quando saremo unaltra volta quel che siamo sempre stati, ognuno ci farà buon viso, e torneranno ad aprirci la porta. - Chi non ce lha chiusa in faccia, - aggiunse Alessi, - è stata la Nunziata, ed anche la cugina Anna. - Carcere, malattie e necessità, si conosce lamistà. Per questo il Signore le aiuta, costoro, con tutte quelle bocche che hanno in casa. - Quando la Nunziata va a far la legna nella sciara o il fagotto della tela è troppo pesante per lei, laiuto anchio, poveretta, - disse Alessi. - Adesso aiuta a tirare da questa parte, ché San Francesco stavolta ha mandata la grazia di Dio! - Il ragazzo tirava e puntava i piedi e sbuffava che pareva facesse tutto lui. Intanto Antoni cantava, sdraiato sulla pedagna e colle braccia sotto il capo a veder volare i gabbiani bianchi sul cielo turchino che non finiva mai e la Provvidenza si dondolava sulle onde verdi, che venivano da lontano fin dove arrivava la vista. - Che vuol dire che il mare ora è verde, ed ora è turchino, e unaltra volta è bianco, e poi nero come la sciara, e non è sempre di un colore come dellacqua che è? - chiese Alessi. - È la volontà di Dio, - rispose il nonno, - così il marinaio sa quando può mettersi in mare senza timore, e quando è meglio non andarci. - Quei gabbiani hanno una bella sorte, che volano sempre in alto, e non hanno paura delle ondate, se il mare è in tempesta. - Allora non hanno da mangiare nemmeno loro, povere bestiole. - Dunque tutti hanno bisogno del bel tempo, tale e quale come la Nunziata che non può andare alla fontana se piove, - conchiuse Alessi. - Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo, - osservò il vecchio! Ma quando era mal tempo, o che soffiava il maestrale, e i sugheri ballavano sullacqua tutto il giorno come se ci fosse chi suonava il violino, o il mare era bianco al pari del latte, o crespo che sembrava che bollisse e la pioggia si rovesciava sino a sera sulle loro spalle che non ci erano cappotti che bastassero e il mare friggeva tutto intorno come il pesce nella padella, allora era un altro par di maniche e Antoni non aveva voglia di cantare, col cappuccio sul naso, e gli toccava vuotare dallacqua la Provvidenza che non si finiva più e il nonno badava a ripetere: Mare bianco, scirocco in campo o mare crespo vento fresco come se fossero là per imparare i proverbi, mentre la sera stava a guardare il tempo dalla finestra col naso in aria diceva pure Quando la luna è rossa fa vento, quando è chiara vuol dire sereno; quando è pallida, pioverà. - Se lo sapete che pioverà perché torniamo ad andare in mare oggi? - gli diceva Antoni. - Non era meglio restarci in letto un altro par dore? - Acqua di cielo, e sardelle alle reti! - rispondeva il vecchio. Antoni si dava lanima al diavolo, collacqua a mezza gamba. - Stasera, - gli diceva il nonno, - la Maruzza ci farà trovare una bella fiammata e ci asciugheremo tutti. E la sera, sullimbrunire, come la Provvidenza, colla pancia piena di grazia di Dio tornava a casa, che la vela si gonfiava come la gonnella di donna Rosolina e i lumi delle case ammiccavano ad uno ad uno dietro i fariglioni neri, e pareva che si chiamassero lun laltro padron Antoni mostrava ai suoi ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della Longa in fondo al cortiletto della straduccia del Nero che cera il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa colle quattro tegole sotto cui si appollaiavano le galline, e il forno dallaltro lato della porta. - Lo vedete che la Longa ce lha fatta trovare la fiammata! - diceva tutto giulivo; e la Longa li aspettava sulla riva colle ceste pronte, che quando dovevano riportarsele indietro vuote non avevano voglia di ciarlare ma invece se le ceste non bastavano, e Alessi doveva correre a casa a prenderne delle altre il nonno si metteva le mani alla bocca per chiamare - Mena! oh Mena! - E Mena sapeva cosa voleva dire e venivano tutti in processione, lei, la Lia, ed anche la Nunziata, con tutti i suoi pulcini dietro; allora era una festa, né si badava più al freddo, o alla pioggia e davanti alla fiammata stavano a chiacchierare sino a tardi della grazia di Dio che aveva mandato San Francesco e quel che si sarebbe fatto dei denari. Ma a quel giuoco da disperati si arrischiava la vita per qualche rotolo di pesce e una volta i Malavoglia furono a un pelo di rimettercela tutti la pelle, per amor del guadagno come Bastianazzo, mentre erano allaltezza dellAgnone, verso sera e il cielo era tanto fosco che non si vedeva più neppure lEtna, e il vento soffiava a ondate che pareva avesse la parola. - Brutto tempo! - diceva padron Antoni. - Il vento oggi gira peggio della testa di una fraschetta e il mare ha la faccia come quella di Piedipapera quando vuol farvi qualche brutto tiro. Il mare era del color della sciara, sebbene il sole non fosse ancora tramontato e di tratto in tratto bolliva tuttintorno come una pentola. - Adesso i gabbiani devono essere tutti a dormire; - osservò Alessi. - A questora avrebbero dovuto accendere il faro di Catania, - disse Antoni, - ma non si vede niente. - Tieni sempre la sbarra a greco, Alessi, - ordinò il nonno, - fra mezzora non ci si vedrà più peggio di essere in un forno. - Con questa brutta sera e sarebbe meglio trovarsi allosteria della Santuzza. - O coricato nel tuo letto a dormire, non è vero? - rispose il nonno; - allora dovevi fare il segretario, come don Silvestro. Il povero vecchio aveva abbaiato tutto il giorno pei suoi dolori. - È il tempo che muta! - diceva lui, - lo sento nelle ossa io. Tutta un tratto si era fatto oscuro che non ci si vedeva più neanche a bestemmiare. Soltanto le onde, quando passavano vicino alla Provvidenza, luccicavano come avessero gli occhi e volessero mangiarsela; e nessuno osava dire più una parola, in mezzo al mare che muggiva fin dove cera acqua. - Ho in testa, - disse a un tratto Antoni, - che stasera dovremmo dare al diavolo la pesca che abbiamo fatta. - Taci! - gli disse il nonno, e la sua voce in quel buio li fece diventare tutti piccini piccini sul banco doverano. Si udiva il vento sibilare nella vela della Provvidenza e la fune che suonava come una corda di chitarra. Allimprovviso il vento si mise a fischiare al pari della macchina della ferrovia, quando esce dal buco del monte, sopra Trezza e arrivò unondata che non si era vista da dove fosse venuta la quale fece scricchiolare la Provvidenza come un sacco di noci, e la buttò in aria. - Giù la vela! giù la vela! - gridò padron Antoni. - Taglia! taglia subito! Antoni, col coltello fra i denti, sera abbrancato come un gatto allantenna, e ritto sulla sponda per far di contrappeso si lasciò spenzolare sul mare che gli urlava sotto e se lo voleva mangiare. - Tienti forte! tienti forte! - gli gridava il nonno in quel fracasso delle onde che lo volevano strappare di là e buttavano in aria la Provvidenza e ogni cosa, e facevano piegare la barca tutta di un lato che dentro ci avevano lacqua sino ai ginocchi. - Taglia! taglia! - ripeteva il nonno. - Sacramento! - esclamò Antoni. - Se taglio, come faremo poi quando avremo bisogno della vela? - Non dire sacramento! che ora siamo nelle mani di Dio! Alessi sera aggrappato al timone, e alludire quelle parole del nonno cominciò a strillare. - Mamma! mamma mia! - Taci! - gli gridò il fratello col coltello fra i denti. - Taci o ti assesto una pedata! - Fatti la croce, e taci! - ripetè il nonno. sicché il ragazzo non osò fiatare più. Ad un tratto la vela cadde tutta di un pezzo, tanto era tesa, e Antoni la raccolse in un lampo e lammainò stretta. - Il mestiere lo sai come tuo padre, - gli disse il nonno, - e sei Malavoglia anche tu. La barca si raddrizzò e fece prima un gran salto; poi seguitò a far capriole sulle onde. - Dà qua il timone; ora ci vuole la mano ferma! - disse padron Antoni; e malgrado che il ragazzo ci si fosse aggrappato come un gatto anche lui arrivavano certe ondate che facevano sbattere il petto contro la manovella a tutte due. - Il remo! - gridò Antoni, - forza nel tuo remo, Alessi! che a mangiare sei buono anche tu. Adesso i remi valgono meglio del timone. La barca scricchiolava sotto lo sforzo poderoso di quel paio di braccia. E Alessi ritto contro la pedagna, ci dava lanima sui remi come poteva anche lui. - Tienti fermo! - gli gridò il nonno che appena si sentiva da un capo allaltro della barca, nel fischiare del vento. - Tienti fermo, Alessi! - Sì, nonno sì! - rispose il ragazzo. - Che hai paura? - gli disse Antoni. - No, - rispose il nonno per lui. - Soltanto raccomandiamoci a Dio. - Santo diavolone! - esclamò Antoni col petto ansante, - qui ci vorrebbero le braccia di ferro come la macchina del vapore. Il mare ci vince. Il nonno si tacque e stettero ad ascoltare la burrasca. - La mamma adesso devessere sulla riva a vedere se torniamo; - disse poi Alessi. - Ora lascia stare la mamma, - aggiunse il nonno, - è meglio non ci pensare. - Adesso dove siamo? - domandò Antoni dopo un altro bel pezzo, col fiato ai denti dalla stanchezza. - Nelle mani di Dio, - rispose il nonno. - Allora lasciatemi piangere, - esclamò Alessi che non ne poteva più. E si mise a strillare e a chiamare la mamma ad alta voce, in mezzo al rumore del vento e del mare; né alcuno osò sgridarlo più. - Hai un bel cantare, ma nessuno ti sente, ed è meglio starti cheto - gli disse infine il fratello con la voce mutata che non si conosceva più nemmen lui. - Sta zitto che adesso non è bene far così, né per te, né per gli altri. - La vela! - ordinò padron Antoni; - il timone al vento verso greco, e poi alla volontà di Dio. Il vento contrastava forte alla manovra, ma in cinque minuti la vela fu spiegata e la Provvidenza cominciò a balzare sulla cima delle onde, piegata da un lato come un uccello ferito. I Malavoglia si tenevano tutti da un lato, afferrati alla sponda; in quel momento nessuno fiatava, perché quando il mare parla in quel modo non si ha coraggio di aprir bocca. Padron Antoni disse soltanto: - A questora laggiù dicono il rosario per noi. E non aggiunsero altro, correndo col vento e colle onde, nella notte che era venuta tutta un tratto nera come la pece. - Il fanale del molo, - gridò Antoni, - lo vedete? - A dritta! - gridò padron Antoni, - a dritta! Non è il fanale del molo. Andiamo sugli scogli. Serra! serra! - Non posso serrare! - rispose Antoni colla voce soffocata dalla tempesta e dallo sforzo, - la scotta è bagnata. Il coltello, Alessi, il coltello. - Taglia, taglia, presto. In questo momento sudì uno schianto: la Provvidenza, che prima si era curvata su di un fianco si rilevò come una molla, e per poco non sbalzò tutti in mare; lantenna insieme alla vela cadde sulla barca, rotta come un filo di paglia. Allora si udì una voce che gridava: - Ahi! come di uno che stesse per morire. - Chi è? chi è che grida? - domandava Antoni aiutandosi coi denti e col coltello a tagliare le rilinghe della leva, la quale era caduta collantenna sulla barca e copriva ogni cosa. Ad un tratto un colpo di vento la strappò netta e se la portò via sibilando. Allora i due fratelli poterono sbrogliare del tutto il troncone dellantenna e buttarlo in mare. La barca si raddrizzò, ma padron Antoni non si raddrizzò, lui, e non rispondeva più a Antoni che lo chiamava. Ora, quando il mare e il vento gridano insieme, non cè cosa che faccia più paura del non udirsi rispondere alla voce che chiama. - Nonno, nonno! - gridava anche Alessi, e al non udir più nulla, i capelli si rizzarono in capo, come fossero vivi, ai due fratelli. La notte era così nera che non si vedeva da un capo allaltro della Provvidenza, tanto che Alessi non piangeva più dal terrore. Il nonno era disteso in fondo alla barca, colla testa rotta. Antoni finalmente lo trovò tastoni e gli parve che fosse morto, perché non fiatava e non si moveva affatto. La stanga del timone urtava di qua e di là, mentre la barca saltava in aria e si inabissava. - Ah! san Francesco di Paola! Ah! san Francesco benedetto! - strillavano i due ragazzi, ora che non sapevano più che fare. San Francesco misericordioso li udì, mentre andava per la burrasca in soccorso dei suoi devoti e stese il suo mantello sotto la Provvidenza giusto quando stava per spaccarsi come un guscio di noce sullo scoglio dei colombi, sotto la guardiola della dogana. La barca saltò come un puledro sullo scoglio, e venne e cadere in secco, col naso in giù. - Coraggio, coraggio! - gridavano loro le guardie dalla riva, e correvano qua e là colle lanterne a gettare delle corde. - Siam qui noi! fatevi animo! - Finalmente una delle corde venne a cadere a traverso della Provvidenza, la quale tremava come una foglia e battè giusto sulla faccia a Antoni peggio di un colpo di frusta, ma in quel momento gli parve meglio di una carezza. - A me! a me! - gridò afferrando la fune che scorreva rapidamente e gli voleva scivolare dalle mani. Alessi vi si aggrappò anche lui con tutte le sue forze e così riescirono ad avvolgerla due o tre volte alla sbarra del timone, e le guardie doganali li tirarono a riva. Padron Antoni però non dava più segno di vita, e allorché accostarono la lanterna si vide che aveva la faccia sporca di sangue sicché tutti lo credettero morto, e i nipoti si strappavano i capelli. Ma dopo un paio dore arrivò correndo don Michele, Rocco Spatu, Vanni Pizzuto e tutti gli sfaccendati che erano allosteria quando giunse la notizia, e collacqua fresca e le fregagioni gli fecero riaprir gli occhi. Il povero vecchio, come seppe dove si trovava, che ci voleva meno di unora per arrivare a Trezza disse che lo portassero a casa su di una scala. Maruzza, Mena, e le vicine, che strillavano sulla piazza e si battevano il petto lo videro arrivare in tal modo, disteso sulla scala, e colla faccia bianca, come un morto. - Niente! niente! - andava assicurando don Michele in capo alla folla - una cosa da nulla! - e corse dallo speziale per laceto dei sette ladri. Don Franco venne in persona tenendo colle due mani la boccetta, e accorsero anche Piedipapera, comare Grazia, i Zuppiddi padron Cipolla e tutto il vicinato, nella strada del Nero, ché in quelle occasioni si mette un sasso su ogni quistione ed era venuta anche la Locca, la quale andava sempre dove cera folla, quando sentiva del brusìo pel paese di notte o di giorno, quasi non chiudesse più gli occhi, e aspettasse sempre il suo Menico. sicché la gente si accalcava nella stradicciuola davanti alla casa dei Malavoglia come se ci fosse il morto, tanto che la cugina Anna dovette chiuder luscio sul mostaccio a tutti. - Lasciatemi entrare! - gridava la Nunziata picchiando coi pugni sulluscio, che era accorsa mezzo svestita. - Lasciatemi vedere cosè successo da comare Maruzza! - Allora era inutile mandarci per la scala, che dopo non ci lasciano entrare in casa per vedere cosè! - strepitava il figlio della Locca. La Zuppidda e la Mangiacarrubbe avevano dimenticato tutti gli improperi che si erano detti e cianciavano davanti alla porta, colle mani sotto il grembiule. - Già quel mestiere lì è fatto in tal modo, e si finisce col lasciarci la pelle. Una che mariti la figlia con gente di mare, - diceva la Zuppidda, - un giorno o laltro se la vede tornare a casa vedova e cogli orfani per giunta, ché se non fosse stato per don Michele, dei Malavoglia quella notte non restava nemmeno la semenza. Il meglio era fare come quelli che non fanno nulla, e si guadagnano la loro giornata egualmente, come don Michele, a mo desempio il quale era grasso e grosso meglio di un canonico, e andava sempre vestito di panno, e si mangiava mezzo paese, e tutti lo lisciavano; anche lo speziale, il quale voleva mangiarsi il re, gli faceva tanto di cappello, col cappellaccio nero. - Non è nulla, - venne a dire don Franco; - gli abbiamo fatta la fasciatura; ma se non viene la febbre, se ne va. Piedipapera volle andare a vedere anche lui, perché era di casa, e padron Fortunato, e chi daltri potè entrare, a furia di gomitate. - La faccia non mi piace niente affatto! - sentenziava padron Cipolla scrollando il capo; - come vi sentite, compare Antoni? - Per questo padron Fortunato non gli ha voluto dare il figlio alla SantAgata - diceva intanto la Zuppidda, che lavevano lasciata sulla porta. - Ha il naso fine quellomaccio! E la Vespa soggiungeva: - Chi ha roba in mare non ha nulla. Ci vuole la terra al sole, ci vuole. - Che notte è venuta pei Malavoglia! - esclamava comare Piedipapera. - Avete visto, che tutte le disgrazie in questa casa arrivano di notte? - osservò padron Cipolla, uscendo dalla casa con don Franco e compare Tino. - Per buscarsi un pezzo di pane, poveretti! - aggiungeva comare Grazia. Per due o tre giorni padron Antoni fu più di là che di qua. La febbre era venuta, come aveva detto lo speziale, ma era venuta così forte che stava per portarsi via il malato. Il poveraccio non si lagnava più, nel suo cantuccio, colla testa fasciata e la barba lunga. Aveva solo una gran sete, e quando Mena o la Longa gli davano da bere afferrava il boccale con le mani tremanti che pareva volessero rubarglielo. Don Ciccio veniva la mattina; medicava il ferito, gli tastava il polso, voleva veder la lingua, e poi se ne andava scrollando il capo. Una notte persino lasciarono accesa la candela, quando don Ciccio aveva dimenato il capo più forte; la Longa ci aveva messo accanto limmagine della Madonna, e dicevano il rosario davanti al letto del malato il quale non fiatava più e non voleva nemmeno dellacqua, e nessuno andò a dormire tanto che la Lia si rompeva le mascelle dallo sbadigliare, pel gran sonno. Nella casa cera un silenzio di malaugurio, sicché i carri passando per la strada facevano ballare i bicchieri sulla tavola e trasalire coloro che stavano a vegliare il malato; così passò anche tutta la giornata, e le vicine stavano sulla porta cianciando a voce bassa fra di loro, e guardando pel vano delluscio cosa succedeva. Verso sera padron Antoni volle veder tutti i suoi ad uno ad uno, cogli occhi spenti, e domandava cosa aveva detto il medico. Antoni era accanto al capezzale e piangeva come un ragazzo, ché il cuore laveva buono, quel giovane. - Non piangere così! - gli diceva il nonno. - Non piangere. Ora tu sei il capo della casa. Pensa che ci hai tutti gli altri sulle spalle, e fa come ho fatto io. Le donne si mettevano a gridare colle mani nei capelli, udendolo discorrere a quel modo, persino la piccola Lia giacché le donne non hanno giudizio in quelle circostanze e non si accorgevano che il poveretto si turbava in volto al vederle disperarsi, come se stesse per morire. Ma egli continuava con voce fioca: - Non fate tante spese quando non ci sarò più. Il Signore lo sa che non possiamo spendere, e si contenterà del rosario che mi diranno Maruzza e la Mena. Tu, Mena, fai sempre come ha fatto tua madre, che è stata una santa donna, e dei guai ne ha visti anche lei; e ti terrai sotto le ali tua sorella, come fa la chioccia coi suoi pulcini. Finché vi aiuterete lun laltro i guai vi parranno meno gravi. Ora Antoni è grande, e presto Alessi sarà in grado di aiutarvi anche lui. - Non dite così! - supplicavano le donne singhiozzando, come se egli avesse voluto andarsene di sua volontà. - Per carità non dite così. - Egli scuoteva il capo tristamente, e rispondeva: - Adesso che vi ho detto quello che volevo dirvi, non me ne importa. Io sono vecchio. Quando non cè più olio il lume si spegne. Ora voltatemi dallaltra parte che sono stanco. Più tardi chiamò ancora Antoni, e gli disse: - Non la vendete la Provvidenza, così vecchia come è, se no sarete costretti ad andare a giornata e non sapete comè dura, quando padron Cipolla o lo zio Cola vi dicono: - Non ho bisogno di nessuno per lunedì. - E questaltra cosa voglio dire a te, Antoni, che quando avrete messo insieme qualche soldo dovete maritare prima la Mena, e darle uno del mestiere che faceva suo padre, e che sia un buon figliuolo; e voglio dirti anche che quando avrete maritato pure la Lia, se fate dei risparmi metteteli da parte e ricomprate la casa del Nespolo. Lo zio Crocifisso ve la venderà, se ci avrà il suo guadagno, perché è stata sempre dei Malavoglia e di là sono partiti vostro padre e la buonanima di Luca. - Sì! nonno! sì! - prometteva Antoni piangendo. Alessi ascoltava anche lui, serio serio come fosse già un uomo. Le donne credevano che il malato avesse il delirio, udendolo chiacchierare e chiacchierare e gli mettevano delle pezze bagnate sulla fronte. - No, - diceva padron Antoni, - sono in sensi. Voglio finire tutto quel che devo dirvi prima di andarmene. Intanto cominciavano ad udirsi i pescatori che si chiamavano da un uscio allaltro, e i carri cominciavano a passare di nuovo per la via. - Fra due ore sarà giorno, - disse padron Antoni, - e potrete andare a chiamare don Giammaria. Quei poveretti aspettavano il giorno come il Messia, e andavano ad ogni momento a socchiudere la finestra per veder se spuntasse lalba. Finalmente la stanzuccia cominciò a farsi bianca, e padron Antoni tornò a dire: - Ora chiamatemi il prete, che voglio confessarmi. Don Giammaria venne quando il sole era già alto, e tutte le vicine, come udirono il campanello per la stradicciuola del Nero accorrevano a vedere il viatico che andava dai Malavoglia, ed entravano tutte perché dove va il Signore non si può chiudere luscio in faccia alla gente tanto che quei poveretti al vedersi la casa piena non osavano nemmeno piangere e disperarsi, mentre don Giammaria borbottava fra i denti e mastro Cirino gli metteva il cero sotto il naso al malato, giallo e stecchito come un altro cero anche lui. - E sembra il patriarca San Giuseppe addirittura, su quel letto e con quella barba lunga! beato lui! - esclamava la Santuzza che piantava i boccali e ogni cosa, e andava sempre dove sentiva il Signore - come una cornacchia! - diceva lo speziale. Don Ciccio arrivò che cera ancora il vicario collolio santo, tanto che voleva voltare la briglia dellasinello e tornarsene indietro. - Chi vi ha detto che cera bisogno del prete? Chi è andato a chiamare il viatico? Quello dobbiamo dirvelo noi altri medici, quando è lora; e mi meraviglio del vicario che è venuto senza la polizza del viatico. Ora volete saperlo? non cè bisogno del viatico. Se sta meglio, vi dico! - È il miracolo della Madonna Addolorata! - esclamava la Longa; - la Madonna ci ha fatto il miracolo perché il Signore ci è stato troppe volte in questa casa! - Ah! Vergine benedetta! - esclamava Mena colle mani giunte. - Ah! Vergine santa, che ci avete fatta la grazia! - E tutti piangevano dalla consolazione come se linfermo fosse già stato in grado di tornare ad imbarcarsi sulla Provvidenza. Don Ciccio se ne andava borbottando: - Così mi ringraziano! Se campano, la Madonna ha fatto la grazia! Se muoiono, son io che li ammazzo! Le comari aspettavano sulla porta per veder passare il morto, che dovevano venirselo a prendere da un momento allaltro. - Poveretto! - brontolavano anchesse. - Quel vecchio ha il cuoio duro; se non batte il naso per terra come i gatti, non muore. State attenti a quel che vi dico oggi - predicava la Zuppidda. - Siamo qui da due giorni ad aspettare: muore, non muore? Vi dico che egli ci sotterrerà tutti. - Le comari fecero le corna. Lontano sia ché son figlia di Maria! e la Vespa baciava anche la medaglia che ci aveva sullabitino. Sciatara e matara! Tuono dellaria, e vino solforoso! La Zuppidda soggiunse: - Voi almeno non avete figli da maritare come li ho io, che farei gran danno se andassi sotterra. - Le altre ridevano, perché la Vespa non ci aveva che lei stessa da maritare, e non ci arrivava anche. - Quanto a questo, padron Antoni fa più danno di tutti, perché è la colonna della casa, - rispose la cugina Anna. - Quel cetriolo di Antoni ora non è più un ragazzo. - Ma tutte si strinsero nelle spalle. - Se muore il vecchio, la vedrete come casca quella casa! In questa arrivò la Nunziata, lesta lesta, colla brocca sul capo. - Largo! largo! ché aspettano lacqua da comare Maruzza. E i miei ragazzi se si mettono a giocare mi lasciano la roba in mezzo alla strada. Lia sera messa sulla porta, tutta pettoruta a dire alle comari: - Il nonno sta meglio. Ha detto don Ciccio che il nonno per adesso non muore; - e non le pareva vero che tutte le comari stessero ad ascoltarla come una donna fatta. Venne anche Alessi e disse alla Nunziata: - Ora che sei qui, in due salti vado a vedere che nè della Provvidenza. - Questo qui ha più giudizio del grande! - diceva la cugina Anna. - A don Michele gli daranno la medaglia per aver buttato la corda alla Provvidenza, - diceva lo speziale. - E ci è anche la pensione. Così li spendono i denari del popolo! Piedipapera per difendere don Michele andava dicendo che se lera meritata, la medaglia e la pensione per questo si era buttato allacqua sino a mezza gamba, con tutti gli stivaloni, per salvare la vita ai Malavoglia, vi par poco? tre persone! ed era stato a un pelo di lasciarci il cuoio anche lui, tanto che se ne parlava dappertutto, sicché la domenica quando si metteva luniforme nuovo, le ragazze gli lasciavano gli occhi addosso per veder se ci avesse la medaglia. - Barbara Zuppidda, ora che si è levato di mente quel ragazzaccio di Malavoglia non gli volterà più le spalle a don Michele, - andava dicendo Piedipapera. - Lho vista io col naso fra le imposte quando egli passa per la strada. E don Silvestro, sentendo questo, diceva a Vanni Pizzuto: - Bel guadagno che ci avete fatto, a levarvi daddosso Antoni di padron Antoni ora che la Barbara ha messo gli occhi addosso a don Michele! - Se ce li ha messi li leverà, ché sua madre non può vedere né sbirri, né mangiapane, né forestieri. - Vedrete, vedrete; la Barbara ha ventitrè anni, e se si mette in testa che ad aspettare ancora il marito comincia a far la muffa se lo piglia, colle buone o colle cattive. Volete scommettere dodici tarì che si parlano dalla finestra? - E tirò fuori il pezzo da cinque lire nuovo. - Io non voglio scommettere niente! - rispose Pizzuto stringendosi nelle spalle. - A me non me ne importa un corno. Quelli che stavano a sentire, Piedipapera e Rocco Spatu, si scompisciavano dalle risa. - Ve lo faccio per niente, - aggiunse don Silvestro, messo di buon umore; e se ne andò cogli altri a chiacchierare con lo zio Santoro, davanti allosteria. - Sentite, zio Santoro, volete guadagnarvi dodici tarì? - e cavò fuori la moneta nuova, sebbene lo zio Santoro non ci vedesse. - Mastro Vanni Pizzuto vuol scommettere dodici tarì che ora don Michele il brigadiere va a parlare colla Barbara Zuppidda, la sera. Volete buscarveli voi quei dodici tarì? - O anime sante del purgatorio! - esclamò baciando il rosario lo zio Santoro il quale era stato ad ascoltare tutto intento, cogli occhi spenti; ma egli era inquieto, e muoveva le labbra di qua e di là, come fa delle orecchie un cane da caccia che sente la pedata. - Sono amici, non temete - aggiunse don Silvestro sghignazzando. - Sono compare Tino, e Rocco Spatu, - aggiunse il cieco dopo essere stato attento un altro po. Egli conosceva tutti quelli che passavano, al rumore dei loro passi, fossero colle scarpe o a piedi nudi e diceva: - Voi siete compare Tino, oppure siete compare Cinghialenta. - E siccome era sempre là, a dir delle barzellette con questo e con quello, sapeva ciò che accadeva in tutto il paese, e allora per buscarsi quei dodici tarì, come i ragazzi andavano a prendere il vino per la cena, li chiamava - Alessi, o Nunziata, o Lia, - e domandava pure: - Dove vai? donde vieni? che hai fatto oggi? oppure: Lhai visto don Michele? ci passa dalla strada del Nero? Antoni, poveretto, Finché cera stato bisogno, era corso di qua e di là senza fiato, e sera strappati i capelli anche lui. Adesso che il nonno stava meglio, girandolava pel paese, colle mani sotto le ascelle aspettando che potessero portare unaltra volta la Provvidenza da mastro Zuppiddu per rabberciarla; e andava allosteria a far quattro chiacchiere, giacché non ci aveva un soldo in tasca e raccontava a questo e a quello come avevano visto la morte cogli occhi, e così passava il tempo, cianciando e sputacchiando. Quando gli pagavano poi qualche bicchiere di vino, se la prendeva con don Michele che gli aveva rubata linnamorata e andava ogni sera a parlare colla Barbara li aveva visti lo zio Santoro, che aveva domandato alla Nunziata se don Michele ci passava per la strada del Nero. - Ma sangue di Giuda! non mi chiamo Antoni Malavoglia, se non mi taglio questo corno, sangue di Giuda! La gente ci si divertiva a vedergli mangiare lanima, e perciò gli pagavano da bere. La Santuzza, mentre risciacquava i bicchieri, si voltava dallaltra parte, per non sentire le bestemmie e le parolacce che dicevano; ma alludir discorrere di don Michele, si dimenticava anche di questo, e stava ad ascoltare con tanto docchi. Era divenuta curiosa anche lei, e stava tutta orecchi quando ne parlavano, e al fratellino della Nunziata, o ad Alessi allorché venivano pel vino, regalava delle mele e delle mandorle verdi, per sapere chi sera visto nella strada del Nero. Don Michele giurava e spergiurava che non era vero, e spesso la sera quando losteria era già chiusa, si udiva un casa del diavolo dietro la porta. - Bugiardo! - gridava la Santuzza. - Assassino! ladro! nemico di Dio! Tanto che don Michele non si fece più vedere allosteria e si contentava di mandare a prendere il vino e berselo nella bottega di Pizzuto, solo col suo fiasco, per amor della pace. Massaro Filippo, invece di esser contento che si fosse tolto così un altro cane da quellosso della Santuzza metteva buone parole e cercava di rappattumarli, che nessuno ci capiva più nulla. Ma era tempo perso. - Non vedete che voga al largo e non si fa più vedere? - esclamava la Santuzza. - Questo è segno che la cosa è vera comè vero Iddio! No! non voglio sentirne parlar più dovessi chiuder losteria, e mettermi a far calzetta! Massaro Filippo allora si faceva la bocca amara dalla collera e andava a pregare don Michele come un santo, nel posto delle guardie, o nella bottega di Pizzuto perché la finisse quella lite con la Santuzza, dopo che erano stati amici! ed ora avrebbero fatto chiacchierare la gente - e lo abbracciava e lo tirava per la manica. Ma don Michele appuntava i piedi in terra come un mulo, e diceva di no. E chi era là presente, a godersi la scena osservava che massaro Filippo faceva una bella figura comè vero Dio! - Massaro Filippo ha bisogno daiuto, - diceva Pizzuto. - Non lo vedete? Quella Santuzza si mangerebbe anche il Crocifisso! La Santuzza allora un bel giorno si mise la mantellina e andò a confessarsi, sebbene fosse lunedì, e losteria fosse piena di gente. La Santuzza andava a confessarsi ogni domenica, e ci stava unora col naso alla graticola del confessionario a risciacquarsi la coscienza, che amava tenerla pulita meglio dei suoi bicchieri. Ma quella volta donna Rosolina, che era gelosa di suo fratello il vicario e si confessava spesso anche lei per tenerci gli occhi addosso, restò colla bocca aperta là dovera ad aspettare ginocchioni, che la Santuzza ci avesse tanta roba nello stomaco e osservò che suo fratello vicario si soffiò il naso più di cinque volte. - Cosa aveva oggi Santuzza che non finiva più? - domandò perciò a don Giammaria quando furono a tavola. - Niente, niente, - rispondeva suo fratello stendendo la mano verso il piatto. Ma ella che gli conosceva il debole lasciava il coperchio sulla zuppiera e lo tormentava a furia di domande sicché infine il poveretto dovette dire che cera il sigillo della confessione e sinché fu a tavola rimase col naso sul piatto, e ingozzava i maccheroni come se non avesse visto grazia di Dio da due giorni tanto che gli andarono in veleno, e borbottava fra di sè perché non lo lasciavano mai quieto. Dopo pranzo prese il cappello e il ferraiuolo, e andò a fare una visita alla Zuppidda. - Ci devessere sotto qualche cosa! - borbottava dal canto suo donna Rosolina. - Ci devessere qualche sudiceria fra suor Mariangela e la Zuppidda, sotto il sigillo della confessione. E si mise alla finestra per vedere quanto ci stava suo fratello, nella casa di comare Venera. La Zuppidda saltò su tutte le furie alludire quello che le mandava a dire suor Mariangela con don Giammaria e si mise sul ballatoio a gridare che lei non ne voleva roba degli altri aprisse bene le orecchie la Santuzza! che se vedeva passare don Michele per la sua strada voleva cavargli gli occhi con la conocchia che teneva in mano in barba alla pistola che portava sulla pancia, giacché ella non aveva paura né delle pistole né di nessuno e sua figlia non lavrebbe data a uno che si mangiava il pane del re e faceva lo sbirro, ed era nel peccato mortale colla Santuzza per giunta glielo aveva detto don Giammaria sotto sigillo di confessione, ma ella se lo teneva nelle ciabatte il sigillo della confessione, quando ci andava di mezzo la sua Barbara, - e ne disse tanti e tanti degli improperi che la Longa e la cugina Anna dovettero chiudere la porta perché non udissero le ragazze; e mastro Cola suo marito, onde non restare indietro, sbraitava anche lui: - Se mi toccano la coda mi fanno fare qualche sproposito benedetto Dio! Io non ho paura di don Michele, e di massaro Filippo, e di tutta la ciurma della Santuzza! - State zitto! - gli dava sulla voce comare Venera; - non avete inteso che massaro Filippo non centra più colla Santuzza? Gli altri invece continuavano a dire che la Santuzza ci aveva massaro Filippo per aiutarla a dire le orazioni, laveva visto Piedipapera. - Bravo! Massaro Filippo ha bisogno daiuto anche lui! - ripeteva Pizzuto. - Non lavete visto che è venuto a pregare e strapregare don Michele per aiutarlo? Nella spezieria don Franco chiamava la gente apposta per schiamazzare sullavventura. - Ve lavevo detto, non è vero? Tutti così, quei leccasanti! col diavolo sotto le gonnelle! Bel lavoro, eh! due alla volta per fare il paio! Ora che gli danno la medaglia a don Michele, lappenderanno insieme a quella di figlia di Maria che ci ha la Santuzza. - E sporgeva il capo fuori dalluscio per vedere se ci fosse sua moglie alla finestra di sopra. - Eh! la chiesa e la caserma! Il trono e laltare! sempre la stessa storia, ve lo dico io! Egli non aveva paura della sciabola e dellaspersorio; e se ne infischiava di don Michele, tanto che gli leggeva le corna quando la Signora non era alla finestra e non poteva udire quello che si diceva nella spezieria; ma donna Rosolina diede una buona lavata di capo a suo fratello appena venne a sapere che si era messo in quel pasticcio, perché quelli della sciabola bisogna tenerseli amici. - Amici un corno! - rispondeva don Giammaria. - Con quelli che ci hanno levato il pan di bocca? Io ho fatto il debito mio. Io non ho bisogno di loro! Son loro piuttosto che hanno bisogno di noialtri. - Almeno dovreste dire che vi ci ha mandato la Santuzza, sotto sigillo di confessione; - sosteneva donna Rosolina; - così non lacchiappereste voi linimicizia. Però in aria misteriosa andava ripetendo che era una cosa sotto sigillo di confessione a tutte le comari e i vicini che venivano a ronzarle attorno per sapere come sera venuto a scoprire quellimbroglio. Piedipapera, dacché aveva sentito dire a don Silvestro che voleva far cadere la Barbara coi suoi piedi, come una pera matura andava sussurrando: - Questa è tutta manovra di don Silvestro, che vuol far cadere la Zuppidda coi suoi piedi. E tanto lo disse che arrivò allorecchio di donna Rosolina, mentre cuoceva la conserva dei pomidoro, colle maniche rimboccate e si sbracciava a difender don Michele davanti alla gente, perché si sapesse che loro come loro, non gli volevano male a don Michele, sebbene ei fosse di quei del governo; e diceva che luomo è cacciatore, e la Zuppidda doveva pensarci lei a guardarsi la figliuola e se don Michele ci aveva degli altri intrighi cotesto riguardava lui e la sua coscienza. - Questa è opera di don Silvestro, che vuole la Zuppidda, e ha scommesso dodici tarì che la farà cascare coi suoi piedi; - venne a dirle la comare la Vespa, mentre aiutava donna Rosolina a fare la conserva dei pomidoro; ella ci veniva a pregare don Giammaria che facesse entrare gli scrupoli in testa a quel birbante dello zio Crocifisso il quale ci aveva la testa più dura di un mulo. - Non lo vede che ha i piedi nella fossa? - diceva. - Che vuol portarsi anche questo scrupolo sulla coscienza? Ma alludire la storia di don Silvestro donna Rosolina di botto cambiò registro, e si mise a predicare col mestolo in aria rossa come la conserva dei pomidoro, contro gli uomini che lusingano le ragazze da marito e quelle pettegole le quali stanno alla finestra ad uccellarli. Già si sapeva che razza di civetta fosse la Barbara; ma faceva specie che ci cascasse anche uno come don Silvestro il quale sembrava un uomo di proposito, e nessuno si sarebbe aspettato da lui un tradimento simile; invece poi andava a cercarsi i guai con la Zuppidda e con don Michele, mentre ci aveva la sorte in mano e se la lasciava scappare. - Al giorno doggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale. Però don Silvestro si faceva vedere a braccetto con don Michele e nessuno osava dir parola in faccia a loro di quei discorsi che correvano. Ora donna Rosolina gli sbatteva la finestra sul naso, allorché il segretario stava a guardare in aria dalla porta dello speziale e non voltava nemmeno il capo quando metteva al sole sul terrazzino la conserva dei pomidori; una volta poi volle andare a confessarsi ad Aci Castello, perché ci aveva un peccato che non poteva dire a suo fratello e tanto fece che incontrò per caso don Silvestro, giusto mentre tornava dalla vigna. - Oh! beato chi vi vede! - cominciò a dirgli fermandosi a prender fiato, perchera tutta rossa e scalmanata. - Ci avete gran roba pel capo, che non vi ricordate più degli amici antichi. - Io non ci ho nulla pel capo, donna Rosolina. - A me mi hanno detto che ce lavete, ma è una bestialità, che vi farebbe venire il capo grosso davvero. - Chi ve lha detto? - Lo dice tutto il paese. - Lasciatelo dire. E poi, volete saperla? io faccio quel che mi piace a me; e se ci avrò la testa pesante ci ho da pensar io. - Buon prò vi faccia, - rispose donna Rosolina col viso rosso. - Vuol dire che cominciate ad avercela dadesso, se mi rispondete in questo modo tanto che non me laspettavo, e vi ho avuto sinora per giudizioso; scusate se mi sono sbagliata. Vuol dire che acqua passata non macina più, e buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo. Pensateci che il proverbio dice: Chi cambia la vecchia per la nuova, peggio trova, e chi piglia bellezze piglia corna. Godetevi la Zuppidda in santa pace, perché a me non me ne importa. E per tutto loro del mondo non vorrei che si dicesse di me quello che si dice della vostra Zuppidda. - State tranquilla, donna Rosolina, ché oramai non si può dir più nulla di voi. - Almeno non si dice che mi mangio mezzo paese; avete inteso don Silvestro? - Lasciateli dire, donna Rosolina, chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore. - E non si dice pure quel che si dice di voi, che siete un truffatore! - seguitò donna Rosolina, verde come laglio. - Mi avete inteso, don Silvestro? e di tutti non si può dire la stessa cosa! Quando non vi servono più, poi, datemele quelle venticinque onze che vi ho prestate. Io non li rubo i denari, come certa gente. - Non dubitate, donna Rosolina, io non lho detto che le avete rubate le vostre venticinque onze e non andrò a dirglielo a vostro fratello don Giammaria. A me non me ne importa di sapere se gliele avete rubate sulla spesa o no; so che non ve le devo io. Mi avevate detto di metterle a frutto, per farvi la dote, se qualcuno vi avesse voluta, ed io li avevo messi in una Banca per conto vostro sotto il mio nome, per non far scoprire la cosa a vostro fratello il quale vi avrebbe domandato di dove vi erano venuti quei denari. Ora la Banca è fallita. Che colpa ce ne ho io? - Imbroglione! - gli sputava in faccia donna Rosolina colla schiuma alla bocca. - Truffatore! Io non vi avevo dato quei denari per andare a metterli in una Banca che falliva. Io ve li avevo dati per tenerci gli occhi addosso come se fosse stata roba vostra!... - Sì! ho fatto come se fosse stata roba mia! - rispondeva il segretario con la faccia tosta tanto che donna Rosolina gli voltò le spalle per non crepare dalla rabbia e se ne tornò a Trezza sudata come una spugna, nellora calda, collo scialle sulla schiena. Don Silvestro rimase lì fermo a sogghignare, davanti al muro dellorto di massaro Filippo, Finché ella non ebbe scantonato e si strinse nelle spalle, borbottando fra di sè: - A me non me ne importa nulla di quel che dicono. Ed aveva ragione di non curarsi di quel che dicevano. Dicevano che se don Silvestro si era messo in testa di far cascare la Barbara coi suoi piedi, ci sarebbe caduta tal briccone matricolato egli era! Però gli facevano di berretto e gli amici gli accennavano col capo, sogghignando, quando andava a chiacchierare nella spezieria. - Siete un bel prepotente! - gli diceva don Franco accarezzandolo sulle spalle. - Un vero feudatario! Siete luomo fatale mandato in terra per provare come quattro e quattrotto che bisogna fare il bucato alla vecchia società. - E allorché veniva Antoni a prendere il medicamento pel nonno: - Tu sei il popolo. Finché sarai paziente come il somaro ti toccheranno le bastonate. - La Signora, che faceva la calzetta dietro il banco, per mutar discorso domandava: - Come sta ora il nonno? - Antoni non osava aprir bocca davanti la Signora, e se ne andava brontolando, col bicchiere nelle mani. Il nonno ora stava meglio, e lo mettevano sulluscio, al sole, avvolto nel tabarro, e col fazzoletto in testa che sembrava un morto risuscitato, tanto che la gente andava a vederlo per curiosità; ed il poveraccio chinava il capo a questo e a quello, come un pappagallo, e sorrideva, tutto contento di trovarsi là, nel suo cappotto accanto alluscio, con Maruzza che gli filava accanto il telaio della Mena che si udiva nelle stanze, e le galline che razzolavano nella strada. Ora che non aveva altro da fare aveva imparato a conoscere le galline ad una ad una, e stava a vedere quello che facevano e passava il tempo ad ascoltare le voci dei vicini, dicendo: - Questa è comare Venera che strapazza suo marito. - Questa è la cugina Anna che torna dal lavatoio. - Poi se ne stava a vedere lombra delle case che si allungava; e quando non cera più il sole sulla porta lo mettevano contro il muro dirimpetto chegli somigliava al cane di mastro Turi, il quale cercava il sole, per sdraiarsi. Infine, cominciò a stare sulle gambe, e lo portarono sulla riva reggendolo sotto le ascelle, perché gli piaceva dormicchiare accoccolato sui sassi in faccia alle barche, e diceva che lodore dellacqua salata gli faceva bene allo stomaco; e si divertiva a vedere le barche, e sentire comera andata la giornata per questo e per quello. I compari, mentre attendevano alle loro faccende, gli regalavano qualche parola e gli dicevano per consolarlo: - Vuol dire che cè olio ancora alla lucerna, eh, padron Antoni! La sera, quando tutti i suoi erano in casa, colluscio chiuso, mentre la Longa intonava il rosario, se la godeva a vederseli vicini e li guardava in faccia ad uno ad uno, e guardava i muri della casa e il cassettone colla statuetta del Buon Pastore, e il deschetto col lume sopra; e ripeteva sempre: - Non mi par vero di essere ancora qui, con voialtri. La Longa diceva che lo spavento le aveva messo un gran rimescolio nel sangue e nella testa ed ora le pareva di non averci più davanti agli occhi quei due poveretti che erano morti e sino a quel giorno le eran rimasti come due spine dentro il petto, tanto che era andata a confessarsene con don Giammaria. Però il confessore le aveva data lassoluzione, perché coi disgraziati succede così, che una spina scaccia laltra e il Signore non vuole ficcarcele tutte in una volta, perché si morirebbe di crepacuore. Le erano morti il figlio e il marito; lavevano scacciata dalla casa; ma adesso era contenta che fosse riescita a pagare il medico e lo speziale, e non doveva più niente a nessuno. A poco a poco il nonno era arrivato a dire: - Datemi da fare qualche cosa, così non so starci, senza far nulla. - Rattoppava delle reti; e intrecciava delle nasse; poi cominciò ad andare col bastoncello sino al cortile di mastro Turi, a vedere la Provvidenza, e stava lì a godersi il sole. Infine era tornato a imbarcarsi coi ragazzi. - Tale e quale come i gatti! - diceva la Zuppidda; - che se non danno il naso per terra son sempre vivi! La Longa aveva pure messo sulla porta un panchettino, e vendeva arancie, noci, ova sode ed ulive nere. - State a vedere che a poco a poco arrivano a vendere anche il vino! - diceva la Santuzza. - Io ci ho piacere, perché son gente col timore di Dio! - E padron Cipolla si stringeva nelle spalle quando passava per la strada del Nero davanti alla casa dei Malavoglia, che volevano fare i negozianti. Il negozio andava bene perché le uova erano sempre fresche, tanto che la Santuzza, ora che Antoni bazzicava allosteria mandava da comare Maruzza a prendere le ulive, quando cerano dei bevitori che non avevano sete. Così a soldo a soldo avevano pagato mastro Turi Zuppiddu e avevano rattoppato unaltra volta la Provvidenza, che adesso pareva davvero una ciabatta; eppure si metteva da parte qualche lira. Avevano comprato anche una buona provvista di barilotti, e il sale per le acciughe se san Francesco mandava la provvidenza, la vela nuova per la barca, e messo un po di denaro nel canterano. - Facciamo come le formiche, - diceva padron Antoni; e ogni giorno contava i denari, e andava a girondolare davanti la casa del nespolo, a guardare in alto, colle mani dietro la schiena. La porta era chiusa, i passeri cinguettavano sul tetto, e la vite si dondolava adagio adagio sulla finestra. Il vecchio si arrampicava sul muro dellorto dove ci avevano seminate delle cipolle che facevano come un mare di pennacchi bianchi, e poi correva dietro allo zio Crocifisso per dirgli cento volte: - Sapete, zio Crocifisso, se giungiamo a metterli insieme quei denari della casa, dovete venderla a noi, perché è stata sempre dei Malavoglia; ad ogni uccello il suo nido è bello e desidero morire dove son nato. Beato chi muore nel proprio letto. - Lo zio Crocifisso grugniva di sì, per non compromettersi; e alla casa ci faceva mettere una tegola nuova, od una cazzolata di calcina al muro del cortile, per far crescere il prezzo. Lo zio Crocifisso lo rassicurava così: - Non dubitate, non dubitate. La casa è là che non scappa. Basta tenerci gli occhi addosso. Ognuno tiene gli occhi addosso a quel che gli preme. - E una volta aggiunse: - Che non la maritate più la vostra Mena? - La mariterò quando vorrà Dio! - rispose padron Antoni. - Per me vorrei maritarla anche domani. - Io se fossi in voi, gli darei Alfio Mosca, che è un buon ragazzo, onesto e laborioso; e cerca moglie di qua e di là, non ha altro difetto. Ora dicono che tornerà in paese, e par fatto apposta per vostra nipote. - O se dicevano che volesse pigliarsi vostra nipote la Vespa? - Anche voi! anche voi! - cominciò a gridare Campana di legno. - Chi lo dice? Son tutte chiacchiere! Vuol papparle la chiusa a mia nipote, ecco cosa vuole! Bella cosa, eh? Che direste voi se la vostra casa la vendessi a un altro? Piedipapera il quale era sempre lì per la piazza, appena cerano due che discorrevano a cercare di buscarsi la senseria, si ficcò nel discorso anche lui. - La Vespa ora ci ha per le mani Brasi Cipolla, dopo che andò in aria il matrimonio della SantAgata li ho visti con questi occhi, che andavano insieme per la viottola del torrente; io ci ero andato a cercare due ciottoli lisci per lintonaco dellabbeveratoio che non tiene lacqua. E gli faceva la smorfiosa, la civetta! colle cocche del fazzoletto sulla bocca e gli diceva: - Per questa medaglia benedetta che ci ho qui, non è vero niente. Puh! che mi fate stomaco quando mi parlate di quel vecchio barbogio di mio zio! - Parlava di voi, zio Crocifisso; e gli lasciava toccare la medaglia, sapete dove la tiene? - Campana di legno faceva il sordo, e dimenava il capo, come Tartaglia. Piedipapera continuava: - e Brasi disse: - Allora che facciamo? - Io non lo so quel che volete fare, - rispondeva la Vespa, - ma se è vero che mi volete bene, in questo stato non mi lascerete ché quando non vi vedo mi pare che il cuore labbia diviso in due, come due spicchi darancia e se vi maritano con qualchedunaltra vi giuro per questa medaglia benedetta che ci ho qui, sentite che vedrete qualche cosa di grosso nel paese, e mi butterò in mare bella e vestita come sono. - Brasi si grattava il capo, e seguitava: - Per me, io vi voglio; ma mio padre poi che farà? - Andiamocene via dal paese, diceva lei, come se fossimo marito e moglie e quando la frittata sarà fatta, vostro padre dovrà dir di sì per forza. Già non ha altri figliuoli, e la roba non sa a chi lasciarla. - Che gente, eh! - cominciò a strillare lo zio Crocifisso, dimenticandosi che era sordo. - Quella strega ha il diavolo che la pizzica sotto la gonnella! E dire che tengono la medaglia della Madonna sul petto! Bisognerà dirlo a padron Fortunato, bisognerà! Siamo galantuomini o no? Se padron Fortunato non sta in guardia, quella strega di mia nipote gli fa il tiro di rubargli il figlio poveretto! E correva per la strada come un pazzo. - Mi raccomando, non dite che li ho visti io! - gridava Piedipapera andandogli dietro. - Non voglio mettermi in bocca a quella vipera di vostra nipote. Lo zio Crocifisso in un attimo mise sottosopra tutto il paese che voleva mandare perfino le guardie e don Michele a mettere sotto custodia la Vespa; la quale, infine, era sua nipote, e doveva pensarci lui; e don Michele era pagato per questo, per guardare gli interessi dei galantuomini. La gente si divertiva a veder padron Cipolla correre di qua e di là anche lui con tanto di lingua fuori e ci aveva gusto che quel bietolone di suo figlio Brasi fosse andato a cascare nella Vespa mentre pareva che per lui non fosse buona nemmeno la figlia di Vittorio Emanuele, ché aveva piantato la Malavoglia senza dire: vi saluto! Mena però non sera messa il fazzoletto nero, quando Brasi laveva piantata; anzi ora tornava a cantare mentre stava al telaio, o aiutava a salare le acciughe, nelle belle sere destate. Stavolta san Francesco laveva proprio mandata la provvidenza. Cera stata una passata di acciughe come mai se nerano viste; una ricchezza per tutto il paese; le barche tornavano cariche, colla gente che cantava e sventolava i berretti da lontano per far segno alle donne che aspettavano coi bambini in collo. I rigattieri venivano in folla dalla città, a piedi, a cavallo, sui carri, e Piedipapera non aveva tempo di grattarsi il capo. Verso lavemaria sulla riva cera una fiera addirittura, e grida e schiamazzi dogni genere. Nel cortile dei Malavoglia il lume stava acceso sino a mezzanotte, che pareva una festa. Le ragazze cantavano, e venivano anche le vicine ad aiutare, le figlie della cugina Anna e la Nunziata perché cera da guadagnare per tutti, e lungo il muro si vedevano quattro file di barilotti già belli e preparati, coi sassi di sopra. - Adesso vorrei qui la Zuppidda! - esclamava Antoni, seduto sui sassi a far peso anche lui, colle mani sotto le ascelle. - Adesso lo vedrebbe che abbiamo il fatto nostro anche noi, e ce ne infischiamo di don Michele e di don Silvestro! I rigattieri correvano dietro a padron Antoni coi denari in mano. Piedipapera lo tirava per la manica dicendogli: - Questo è il tempo dapprofittare. Ma padron Antoni teneva duro a rispondere: - Ne parleremo ad Ognissanti; allora le acciughe avranno il loro prezzo. No, non voglio caparra, non voglio legarmi le mani! So io come vanno le cose. - E picchiava i pugni sui barili, dicendo ai nipoti: - Qui cè la vostra casa e la dote di Mena. La casa ti abbraccia e ti bacia. San Francesco mi ha fatto la grazia di lasciarmi chiudere gli occhi contento. Nello stesso tempo avevano fatte tutte le provviste per linverno, il grano, le fave, lolio; e avevano data la caparra a massaro Filippo per quel po di vino della domenica. Ora erano tranquilli; suocero e nuora tornavano a contare i danari nella calza, i barilotti schierati nel cortile e facevano i loro calcoli onde vedere quello che ci mancasse ancora per la casa. La Maruzza conosceva quei denari soldo per soldo, quelli delle arancie e delle uova quelli che aveva portati Alessi dalla ferrovia, quelli che Mena sera guadagnati col telaio, e diceva: - Ce nè di tutti. - Non ve lavevo detto che per menare il remo bisogna che le cinque dita della mano si aiutino lun laltro? - rispondeva padron Antoni. - Oramai pochi ce ne mancano. - E allora si mettevano in un cantuccio a confabulare colla Longa, e guardavano SantAgata, la quale se lo meritava, poveretta che parlassero di lei perché non aveva né bocca né volontà e badava a lavorare cantando fra di sè come fanno gli uccelli nel nido prima di giorno; e soltanto quando udiva passare i carri, la sera, pensava al carro di compare Alfio Mosca, che andava pel mondo, chi sa dove; e allora smetteva di cantare. Per tutto il paese non si vedeva altro che della gente colle reti in collo, e donne sedute sulla soglia a pestare i mattoni; e davanti a ogni porta cera una fila di barilotti, che un cristiano si ricreava il naso a passare per la strada e un miglio prima di arrivare in paese si sentiva che san Francesco ci aveva mandata la provvidenza; non si parlava daltro che di sardelle e di salamoia, perfino nella spezieria dove aggiustavano il mondo a modo loro; e don Franco voleva insegnare una maniera nuova di salare le acciughe, che laveva letta nei libri. Come gli ridevano in faccia, si metteva a gridare: - Bestie che siete! e volete il progresso! e volete la repubblica! - La gente gli voltava le spalle e lo piantava lì a strepitare come un pazzo. Da che il mondo è mondo le acciughe si son fatte col sale e coi mattoni pesti. - Il solito discorso! Così faceva mio nonno! - seguitava a gridare loro dietro lo speziale. - Siete asini che vi manca soltanto la coda! Con gente come questa cosa volete fare? e si contentano di mastro Croce Giufà, perché il sindaco è stato sempre lui; e sarebbero capaci di dirci che non vogliono la repubblica perché non lhanno mai vista! - Questi discorsi poi li ripeteva a don Silvestro a proposito di certo ragionamento che avevano fatto a quattrocchi sebbene don Silvestro non avesse aperto bocca, è vero, ma era stato zitto ad ascoltare. Si sapeva poi che era in rotta colla Betta di mastro Croce, perché il sindaco voleva farlo lei e suo padre sera lasciato mettere la gonnella al collo, talché oggi diceva bianco e domani nero, come voleva la Betta. Egli non sapeva dir altro che: - Il sindaco son io, caspitina! - come glielo aveva insegnato a dire sua figlia la quale appuntava i pugni sui fianchi parlando con don Silvestro, e gli rinfacciava: - Vi pare che vi lasceranno menar sempre pel naso quel buon uomo di mio padre, per fare gli affari vostri e mangiare a doppio palmento? che perfino donna Rosolina va predicando che vi rosicate tutto il paese! Ma me non mi mangerete no! ché non ci ho la smania di maritarmi, e bado agli interessi di mio padre. Don Franco predicava che senza uomini nuovi non si faceva nulla, ed era inutile andare a cercare i pezzi grossi, come padron Cipolla il quale vi diceva che per grazia di Dio ci aveva il fatto suo, e non aveva bisogno di fare il servitore del pubblico per niente; oppure come massaro Filippo il quale non pensava ad altro che alle sue chiuse e alle sue vigne e solo ci aveva prestato orecchio quando sera parlato di levare il dazio sul mosto. - Gente vecchia! - conchiudeva don Franco colla barba in aria. - Gente buona pel tempo della camarilla. Al giorno doggi ci vogliono uomini nuovi. - Adesso manderemo dal fornaciaio per farli fare apposta, - rispondeva don Giammaria. - Se le cose andassero come dovrebbero andare si nuoterebbe nelloro! - diceva don Silvestro: non diceva altro. - Sapete cosa ci vorrebbe? - suggeriva lo speziale sotto voce, e lasciando correre unocchiata nella retrobottega. - Ci vorrebbe gente come noi! E dopo aver soffiato loro quel segreto nel buco dellorecchio, correva in punta di piedi a piantarsi sulluscio colla barba in aria, sballottandosi in cima alle gambette colle mani dietro la schiena. - Brava gente che sarebbe! - borbottava don Giammaria. - A Favignana, o nelle altre galere, ne trovate quanti ne volete, senza mandare dal fornaciaio. Andate a dirlo a compare Tino Piedipapera, o a quellubbriacone di Rocco Spatu che loro ci stanno colle idee del vostro tempo! Io so che mi hanno rubato venticinque onze di casa mia e in galera, a Favignana, non ci è andato nessuno! Questi sono i tempi e gli uomini nuovi! In quel momento entrò nella bottega la Signora, colla calza in mano, e lo speziale mandò giù in fretta quello che stava per dire seguitando a borbottare nella barba, mentre fingeva di guardare la gente che andava alla fontana. Don Silvestro finalmente, vedendo che nessuno fiatava più disse chiaro e tondo che di uomini nuovi non cerano altri che Antoni di padron Antoni e Brasi Cipolla perché lui non aveva suggezione della moglie dello speziale. - Tu non ti cimmischiare; - rimbrottò allora la Signora a suo marito; - questi sono affari che non ti riguardano. - Io non sto parlando; - rispose don Franco lisciandosi la barba. E il vicario, ora che aveva il disopra, e la moglie di don Franco era là che ei poteva tirare le sassate dietro il muro, si divertiva a fare arrabbiare lo speziale. - Belli, quei vostri uomini nuovi! Sapete cosa fa Brasi Cipolla adesso che suo padre va cercandolo per tirargli le orecchie a causa della Vespa? corre a nascondersi di qua e di là come un ragazzaccio. Stanotte ha dormito nella sagrestia; e ieri mia sorella dovette mandargli un piatto di maccheroni nel pollaio dovera nascosto, perché quel bietolone non mangiava da ventiquattrore ed era tutto pieno di pollini! E Antoni Malavoglia! altro belluomo nuovo! Suo nonno e tutti gli altri sudano e si affannano per tirarsi su unaltra volta; e lui, quando può scappare con un pretesto, va a girandolare pel paese, e davanti allosteria, tale e quale come Rocco Spatu. Il sinedrio si sciolse come tutte le altre volte, senza conchiudere nulla, che ognuno restava della sua opinione e questa volta inoltre cera lì presente la Signora, talché don Franco non poteva sfogarsi a modo suo. Don Silvestro rideva come una gallina; e appena si sciolse la conversazione se ne andò anche lui, colle mani dietro la schiena e la testa carica di pensieri. - Non vedi don Silvestro che ha più giudizio di te? - diceva la Signora a suo marito, mentre egli chiudeva la bottega. - Quello è un uomo che ha stomaco, e se ha da dire qualche cosa ce la chiude dentro e non parla più. Tutto il paese sa che ha truffato le venticinque onze a donna Rosolina, ma nessuno va a dirglielo in faccia a un uomo come quello! Tu poi sarai sempre uno sciocco che non saprai fare gli affari tuoi; uno di quei grulli che abbaiano alla luna! un chiacchierone! - Ma infine cosa ha detto? - piagnucolava lo speziale andandole dietro per la scala col lume in mano. - Lo sapeva lei quel che aveva detto? Ei non si azzardava a dire davanti a lei le sue corbellerie senza capo e senza coda. Sapeva solo che don Giammaria se nera andato facendosi la croce per la piazza e borbottando: - Bella razza duomini nuovi, come quel Antoni Malavoglia là, che va girelloni a questora pel paese! Fine Del Capitulo Decimo. Capitulo Undicesimo. Una volta Antoni Malavoglia, andando gironi pel paese aveva visto due giovanotti che serano imbarcati qualche anno prima a Riposto, a cercar fortuna e tornavano da Trieste, o da Alessandria dEgitto, insomma da lontano e spendevano e spandevano allosteria meglio di compare Naso, o di padron Cipolla; si mettevano a cavalcioni sul desco; dicevano delle barzellette alle ragazze, e avevano dei fazzoletti di seta in ogni tasca del giubbone; sicché il paese era in rivoluzione per loro. Antoni, quando la sera tornava a casa, non trovava altro che le donne le quali mutavano la salamoia nei barilotti, e cianciavano in crocchio colle vicine, sedute sui sassi; e intanto ingannavano il tempo a contare storie e indovinelli, buoni pei ragazzi i quali stavano a sentire con tanto docchi intontiti dal sonno. Padron Antoni ascoltava anche lui, tenendo docchio lo scolare della salamoia e approvava col capo quelli che contavano le storie più belle e i ragazzi che mostravano di aver giudizio come i grandi nello spiegare gli indovinelli. - La storia buona, - disse allora Antoni, - è quella dei forestieri che sono arrivati oggi, con dei fazzoletti di seta che non par vero; e i denari non li guardano cogli occhi, quando li tirano fuori dal taschino. Hanno visto mezzo mondo, dice, che Trezza ed Aci Castello messe insieme, sono nulla in paragone. Questo lho visto anchio; e laggiù la gente passa il tempo a scialarsi tutto il giorno, invece di stare a salare le acciughe; e le donne, vestite di seta e cariche di anelli meglio della Madonna dellOgnina, vanno in giro per le vie a rubarsi i bei marinari. Le ragazze sgranavano gli occhi, e padron Antoni stava attento anche lui come quando i ragazzi spiegavano gli indovinelli: - Io, - disse Alessi il quale vuotava adagio adagio i barilotti, e li passava alla Nunziata, - io quando sarò grande, se mi marito voglio sposar te. - Ancora cè tempo, - rispose Nunziata seria seria. - Devono essere delle città grandi come Catania; che uno il quale non ci sia avvezzo si perde per le strade; e gli manca il fiato a camminare sempre fra due file di case, senza vedere né mare né campagna. - E cè stato anche il nonno di Cipolla, - aggiunse padron Antoni, - ed è in quei paesi là che sè fatto ricco. Ma non è più tornato a Trezza, e mandò solo i denari ai figliuoli. - Poveretto! - disse Maruzza. - Vediamo se mi indovini questaltro, - disse la Nunziata: - Due lucenti, due pungenti, quattro zoccoli e una scopa. - Il bue! - rispose tosto Lia. - Questo lo sapevi! ché ci sei arrivata subito; - esclamò il fratello. - Vorrei andarci anchio, come padron Cipolla, a farmi ricco! - aggiunse Antoni. - Lascia stare, lascia stare! - gli disse il nonno, contento pei barilotti che vedeva nel cortile. - Adesso ci abbiamo le acciughe da salare. - Ma la Longa guardò il figliuolo col cuore stretto, e non disse nulla perché ogni volta che si parlava di partire le venivano davanti agli occhi quelli che non erano tornati più. E poi soggiunse: - né testa, né coda, chè meglio ventura. Le file dei barilotti si allineavano sempre lungo il muro, e padron Antoni, come ne metteva uno al suo posto coi sassi di sopra, diceva: - E un altro! Questi a Ognissanti son tutti danari. Antoni allora rideva, che pareva padron Fortunato quando gli parlavano della roba degli altri. - Gran denari! - borbottava; e tornava a pensare a quei due forestieri che andavano di qua e di là e si sdraiavano sulle panche dellosteria, e facevano suonare i soldi nelle tasche. Sua madre lo guardava come se gli leggesse nella testa; né la facevano ridere le barzellette che dicevano nel cortile. - Chi deve mangiarsi queste sardelle qui, - cominciava la cugina Anna, - deve essere il figlio di un re di corona bello come il sole, il quale camminerà un anno, un mese e un giorno, col suo cavallo bianco; Finché arriverà a una fontana incantata di latte e di miele; dove scendendo da cavallo per bere troverà il ditale di mia figlia Mara, che ce lavranno portato le fate dopo che Mara lavrà lasciato cascare nella fontana empiendo la brocca; e il figlio del re, col bere che farà nel ditale di Mara, si innamorerà di lei; e camminerà ancora un anno, un mese e un giorno, sinché arriverà a Trezza e il cavallo bianco lo porterà davanti al lavatoio, dove mia figlia Mara starà sciorinando il bucato; e il figlio del re la sposerà e le metterà in dito lanello; e poi la farà montare in groppa al cavallo bianco, e se la porterà nel suo regno. Alessi ascoltava a bocca aperta, che pareva vedesse il figlio del re sul cavallo bianco, a portarsi in groppa la Mara della cugina Anna. - E dove se la porterà? - domandò poi la Lia. - Lontano lontano, nel suo paese di là del mare; donde non si torna più. - Come compar Alfio Mosca, - disse la Nunziata. - Io non vorrei andarci col figlio del re, se non dovessi tornare più. - La vostra figlia non ha un soldo di dote, perciò il figlio del re non verrà a sposarla; - rispose Antoni; - e le volteranno le spalle, come succede alla gente, quando non ha più nulla. - Per questo mia figlia sta lavorando qui adesso, dopo essere stata tutto il giorno al lavatoio, per farsi la dote. Non è vero, Mara? Almeno se non viene il figlio del re, verrà qualchedun altro. Lo so anchio che il mondo va così, e non abbiamo diritto di lagnarcene. Voi, perché non vi siete innamorato di mia figlia, invece dinnamorarvi della Barbara che è gialla come il zafferano? perché la Zuppidda aveva il fatto suo; non è vero? E quando la disgrazia vi ha fatto perdere il fatto vostro, a voi altri, è naturale che la Barbara vavesse a piantare. - Voi vi accomodate a ogni cosa, - rispose Antoni imbronciato, - e hanno ragione di chiamarvi Cuor contento. - E se non fossi Cuor contento, che si cambiano le cose? Quando uno non ha niente, il meglio è di andarsene come fece compare Alfio Mosca. - Quello che dico io! - esclamò Antoni. - Il peggio, - disse infine Mena, - è spatriare dal proprio paese, dove fino i sassi vi conoscono e devessere una cosa da rompere il cuore il lasciarseli dietro per la strada. Beato quelluccello, che fa il nido al suo paesello. - Brava SantAgata! - conchiuse il nonno. - Questo si chiama parlare con giudizio. - Sì! - brontolò Antoni, - intanto, quando avremo sudato e faticato per farci il nido ci mancherà il panico; e quando arriveremo a ricuperar la casa del nespolo, dovremo continuare a logorarci la vita dal lunedì al sabato; e saremo sempre da capo! - O tu che non vorresti lavorare più? Cosa vorresti fare? lavvocato? - Io non voglio fare lavvocato! - brontolò Antoni, e se ne andò a letto di cattivo umore. Ma dallora in poi non pensava ad altro che a quella vita senza pensieri e senza fatica che facevano gli altri; e la sera, per non sentire quelle chiacchiere senza sugo, si metteva sulluscio colle spalle al muro a guardare la gente che passava, e digerirsi la sua mala sorte; almeno così si riposava pel giorno dopo, che si tornava da capo a far la stessa cosa, al pari dellasino di compare Mosca il quale come vedeva prendere il basto gonfiava la schiena aspettando che lo bardassero! - Carne dasino! - borbottava; - ecco cosa siamo! Carne da lavoro! - E si vedeva chiaro che era stanco di quella vitaccia e voleva andarsene a far fortuna, come gli altri; tanto che sua madre, poveretta, laccarezzava sulle spalle, e laccarezzava pure col tono della voce e cogli occhi pieni di lagrime, guardandolo fiso per leggergli dentro e toccargli il cuore. Ma ei diceva di no, che sarebbe stato meglio per lui e per loro; e quando tornava poi sarebbero stati tutti allegri. La povera donna non chiudeva occhio in tutta la notte, e inzuppava di lagrime il guanciale. Infine il nonno se ne accorse, e chiamò il nipote fuori delluscio, accanto alla cappelletta, per domandargli cosa avesse. - Orsù, che cè di nuovo? dillo a tuo nonno, dillo! Antoni si stringeva nelle spalle; ma il vecchio seguitava ad accennare di sì col capo, e sputava, e si grattava il capo cercando le parole. - Sì, sì, qualcosa ce lhai in testa, ragazzo mio! Qualcosa che non cera prima. Chi va coi zoppi, allanno zoppica. - Cè che sono un povero diavolo! ecco cosa cè! - Bè! che novità! e non lo sapevi? Sei quel che è stato tuo padre, e quel chè stato tuo nonno! Più ricco è in terra chi meno desidera. Meglio contentarsi che lamentarsi. - Bella consolazione! Questa volta il vecchio trovò subito le parole, perché si sentiva il cuore sulle labbra: - Almeno non lo dire davanti a tua madre. - Mia madre... Era meglio che non mi avesse partorito, mia madre! - Sì, - accennava padron Antoni, - sì! meglio che non tavesse partorito, se oggi dovevi parlare in tal modo. Antoni per un po non seppe che dire: - Ebbene! - esclamò poi, - lo faccio per lei, per voi, e per tutti. Voglio farla ricca, mia madre! ecco cosa voglio. Adesso ci arrabattiamo colla casa e colla dote di Mena; poi crescerà Lia, e un po che le annate andranno scarse staremo sempre nella miseria. Non voglio più farla questa vita. Voglio cambiar stato, io e tutti voi. Voglio che siamo ricchi, la mamma, voi, Mena, Alessi e tutti. Padron Antoni spalancò tanto docchi, e andava ruminando quelle parole, come per poterle mandar giù. - Ricchi! - diceva, - ricchi! e che faremo quando saremo ricchi? Antoni si grattò il capo, e si mise a cercare anche lui cosa avrebbero fatto. - Faremo quel che fanno gli altri... Non faremo nulla, non faremo!... Andremo a stare in città, a non far nulla, e a mangiare pasta e carne tutti i giorni. - Va, va a starci tu in città. Per me io voglio morire dove son nato; - e pensando alla casa dove era nato, e che non era più sua si lasciò cadere la testa sul petto. - Tu sei un ragazzo, e non lo sai!... non lo sai!... Vedrai cosè quando non potrai più dormire nel tuo letto; e il sole non entrerà più dalla tua finestra!... Lo vedrai! te lo dico io che son vecchio! - Il poveraccio tossiva che pareva soffocasse col dorso curvo, e dimenava tristamente il capo: - Ad ogni uccello, suo nido è bello. Vedi quelle passere? le vedi? Hanno fatto il nido sempre colà, e torneranno a farcelo, e non vogliono andarsene. - Io non sono una passera. Io non sono una bestia come loro! - rispondeva Antoni. - Io non voglio vivere come un cane alla catena, come lasino di compare Alfio, o come un mulo da bindolo, sempre a girar la ruota; io non voglio morir di fame in un cantuccio, o finire in bocca ai pescicani. - Ringrazia Dio piuttosto, che tha fatto nascer qui; e guardati dallandare a morire lontano dai sassi che ti conoscono. Chi cambia la vecchia per la nuova, peggio trova. Tu hai paura del lavoro, hai paura della povertà; ed io che non ho più né le tue braccia né la tua salute non ho paura, vedi! Il buon pilota si prova alle burrasche. Tu hai paura di dover guadagnare il pane che mangi; ecco coshai! Quando la buonanima di tuo nonno mi lasciò la Provvidenza e cinque bocche da sfamare io era più giovane di te, e non aveva paura; ed ho fatto il mio dovere senza brontolare; e lo faccio ancora; e prego Iddio di aiutarmi a farlo sempre sinché ci avrò gli occhi aperti, come lha fatto tuo padre e tuo fratello Luca, benedetto! che non ha avuto paura di andare a fare il suo dovere. Tua madre lha fatto anche lei il suo dovere, povera femminuccia, nascosta fra quelle quattro mura; e tu non sai quante lagrime ha pianto, e quante ne piange ora che vuoi andartene; che la mattina tua sorella trova il lenzuolo tutto fradicio! E nondimeno sta zitta e non dice di queste cose che ti vengono in mente; e ha lavorato, e si è aiutata come una povera formica anche lei; non ha fatto altro, tutta la sua vita, prima che le toccasse di piangere tanto fin da quando ti dava la poppa, e quando non sapevi ancora abbottonarti le brache che allora non ti era venuta in mente la tentazione di muovere le gambe, e andartene pel mondo come uno zingaro. In conclusione Antoni si mise a piangere come un bambino, perché in fondo quel ragazzo il cuore ce laveva buono come il pane; ma il giorno dopo tornò da capo. La mattina si lasciava caricare svogliatamente degli arnesi e se ne andava al mare brontolando: - Tale e quale lasino di compare Alfio! come fa giorno allungo il collo per vedere se vengono a mettermi il basto. - Dopo che avevano buttato le reti lasciava Alessi a menare il remo adagio adagio per non fare deviare la barca e si metteva le mani sotto le ascelle a guardare lontano, dove finiva il mare, e cerano quelle grosse città dove non si faceva altro che spassarsi e non far nulla; o pensava a quei due marinai cherano tornati di laggiù, ed ora se nerano già andati da un pezzo; ma gli pareva che non avessero a far altro che andar gironi pel mondo, da unosteria allaltra, a spendere i denari che avevano in tasca. La sera, i suoi parenti, dopo aver messo a sesto la barca e gli attrezzi, per non vedergli quel muso lungo lo lasciavano andare a gironzolare come un cagnaccio, senza un soldo in tasca. - Che hai, Antoni? - gli diceva la Longa guardandolo timidamente nel viso, cogli occhi lustri di lagrime; perché la poveretta indovinava quel che avesse. - Dimmelo a me che son tua madre! - Egli non rispondeva; o rispondeva che non aveva niente. E infine glielo disse cosa aveva, che il nonno e tutti gli altri ne volevano la pelle di lui, e non ne poteva più. Voleva andare a cercarsi la fortuna, come tutti gli altri. Sua madre lo ascoltava, e non aveva coraggio di aprir bocca, cogli occhi pieni di lagrime tanto gli faceva pena quello che ei diceva, piangendo e pestando i piedi, e strappandosi i capelli. La poveretta avrebbe voluto parlare, e buttargli le braccia al collo, e piangere anche lei per non lasciarselo scappare; ma quando voleva dir qualche cosa, le labbra le tremavano e non poteva proferir parola. - Senti, - disse alfine, - tu te ne andrai, se vuoi andartene, ma non mi troverai più; ché ora mi sento vecchia e stanca, e mi pare che non potrei reggere a questaltra angustia. Antoni cercava di rassicurarla, che sarebbe tornato presto, e carico di denari, e sarebbero stati allegri tutti. Maruzza scuoteva il capo tristamente, guardandolo sempre negli occhi, e diceva di no, di no, che lei non lavrebbe trovata più. - Mi sento vecchia! - ripeteva, - mi sento vecchia! guardami in faccia! Ora non ho più la forza di piangere tanto come quando mi hanno portato la notizia di tuo padre e di tuo fratello. Se vado al lavatoio, la sera torno a casa stanca che non ne posso più; e prima non era così. No, figlio mio, non son più quella! Allora, quando fu di tuo padre e di tuo fratello, ero più giovane e forte. Il cuore si stanca anche lui, vedi; e se ne va a pezzo a pezzo, come le robe vecchie si disfanno nel bucato. Ora mi manca il coraggio, e ogni cosa mi fa paura; mi pare di bevermi il cuore, come quando londa vi passa sulla testa, se siete in mare. Tu vattene, se vuoi; ma prima lasciami chiudere gli occhi. Ella aveva il viso tutto bagnato; ma non si accorgeva che piangesse, e le pareva di averci davanti agli occhi suo figlio Luca e suo marito, quando se nerano andati e non serano più visti. - Così non ti vedrò più! - gli diceva. - Ora la casa va vuotandosi a poco a poco; e quando se ne andrà anche quel povero vecchio di tuo nonno, in mano di chi resteranno quei poveri orfanelli? Ah! Maria Addolorata! Ella se lo teneva abbracciato, colla testa sul petto, quasi il suo ragazzo volesse scapparle subito; e landava tastando sulle spalle e per la faccia colle mani tremanti. Allora Antoni non ne potè più, e si mise a baciarla e a parlarle colla bocca nella bocca. - No! no! non partirò se non volete voi! Guardate! Non mi dite così, non mi dite! Bene seguiterò a fare come lasino di compare Mosca, che quando non ne può più di tirar la carretta lo butteranno a crepare in un fosso. Siete contenta ora? Ma non piangete più così! Lo vedete il nonno come si è arrabattato tutta la vita? ed ora che è vecchio si arrabatta ancora come se fosse il primo giorno, a tirarsi fuori dal pantano! Ecco come siamo destinati! - E tu credi che dei guai non ne abbiano tutti? Ogni buco ha il suo chiodo, chi lha vecchio e chi lha nuovo! Guarda padron Cipolla che corre dietro il suo Brasi perché non vada a buttare il ben di Dio pel quale ha sudato e lavorato tutta la vita, nel grembiule della Vespa! E massaro Filippo, così ricco comè, che guarda il cielo e recita avemarie per la sua vigna ad ogni nuvola che passa! E lo zio Crocifisso che si leva il pan di bocca per mettere da parte i soldi ed è sempre a litigare con questo e con quello! E tu credi che quei due marinai forestieri non abbiano i loro guai anche loro? Chi sa se ci troveranno ancora le mamme, quando torneranno alle loro case? E noi, se arriviamo a ricomprare la casa del nespolo, quando ci avremo il grano nel graticcio e le fave per linverno, e avremo maritata Mena, che cosa ci mancherà? Dopo che io sarò sottoterra, e quel povero vecchio sarà morto anche lui, e Alessi potrà buscarsi il pane, allora vattene dove vuoi. Ma allora non te ne andrai più, te lo dico io! ché lo comprenderai quello che ci avevamo tutti qua dentro il petto quando ti vedevamo ostinato a voler lasciare la tua casa eppure si continuava a fare le solite faccende senza dirti nulla! Allora non ti basterà il cuore di lasciare il paese dove sei nato e cresciuto e dove i tuoi morti saranno sotterrati sotto quel marmo davanti allaltare dellAddolorata che si è fatto liscio, tanti ci si sono inginocchiati sopra, la domenica. Antoni, da quel giorno innanzi, non parlò più di diventar ricco, e rinunziò alla partenza ché la madre lo covava cogli occhi, quando lo vedeva un po triste, seduto sulla soglia delluscio; e la povera donna era davvero così pallida, stanca, e disfatta, in quel momento in cui non aveva nulla da fare e si metteva a sedere anche lei, colle mani in mano, e il dorso diggià curvo come quello del suocero, che stringeva il cuore. Ma non sapeva che doveva partire anche lei quando meno se lo aspettava per un viaggio nel quale si riposa per sempre, sotto il marmo liscio della chiesa; e doveva lasciarli tutti per via, quelli cui voleva bene e gli erano attaccati al cuore che glielo strappavano a pezzetti, ora luno e ora laltro. A Catania cera il colèra, sicché ognuno che potesse scappava di qua e di là, pei villaggi e le campagne vicine. Allora a Trezza e ad Ognina, era venuta la provvidenza, con tutti quei forestieri che spendevano. Ma i rigattieri torcevano il muso, se si parlava di vendere una dozzina di barilotti dacciughe e dicevano che i denari erano scomparsi, per la paura del colèra. - Che non ne mangia più acciughe la gente? - diceva loro Piedipapera. Ma a padron Antoni, e a chi ne aveva da vendere, per conchiudere il negozio, diceva invece che col colèra la gente non voleva guastarsi lo stomaco con le acciughe, e simili porcherie; piuttosto mangiava pasta e carne; perciò bisognava chiudere gli occhi, ed essere correnti pel prezzo. Questa non ce lavevano messa nel conto i Malavoglia! Quindi per non andare indietro a mo dei gamberi la Longa andava a portare le ova e il pane fresco di qua e di là per le casine dei forestieri mentre gli uomini erano in mare, e così si faceva qualche soldo. Ma bisognava guardarsi bene dai cattivi incontri e non accettare nemmeno una presa di tabacco da chi non si conosceva! Andando per la strada bisognava camminare nel bel mezzo e lontano dai muri, dove si correva rischio di acchiapparsi mille porcherie; e badare di non mettersi a sedere sui sassi, o lungo i muricciuoli. La Longa una volta, mentre tornava da Aci Castello, col paniere al braccio si sentì così stanca che le gambe le tremavano, e sembrava fossero di piombo. Allora si lasciò vincere dalla tentazione di riposare due minuti su quelle quattro pietre liscie messe in fila allombra del caprifico che cè accanto alla cappelletta, prima dentrare nel paese; e non si accorse, ma ci pensò dopo, che uno sconosciuto, il quale pareva stanco anche lui, poveraccio cera stato seduto pochi momenti prima, e aveva lasciato sui sassi delle gocce di certa sudiceria che sembrava olio. Insomma ci cascò anche lei; prese il colera e tornò a casa che non ne poteva più, gialla come un voto della Madonna, e colle occhiaie nere; talché la Mena che era sola in casa, si mise a piangere al solo vederla e la Lia corse a cogliere dellerba santa, e delle foglie di malva. Mena tremava come una fronda, mentre faceva il letto; eppure lammalata, seduta sulla scranna, stanca morta, col viso giallo e le occhiaie nere, badava a dirle: - Non è nulla non vi spaventate: quando mi sarò messa in letto ogni cosa passerà - e cercava di aiutare anche lei, ma ad ogni momento le mancavano le forze, e tornava a sedersi. - Vergine santa! - balbettava Mena. - Vergine santa! E gli uomini che sono in mare! - Lia si sfogava a piangere. Mentre padron Antoni tornava a casa coi nipoti, e vide luscio socchiuso, e il lume dalle imposte, si mise le mani nei capelli. Maruzza era già coricata, con certi occhi, che visti così nel buio, a quellora sembravano vuoti come se la morte se li avesse succhiati, e le labbra nere al pari del carbone. In quel tempo non andavano intorno né medico né speziale dopo il tramonto; e le vicine stesse si sprangavano gli usci, per la paura del colèra, e ci incollavano delle immagini di santi a tutte le fessure. Perciò comare Maruzza non potè avere altro aiuto che dei suoi, poveracci, i quali correvano per la casa come pazzi al vederla andarsene in tal modo, in quel lettuccio, e non sapevano che fare, e davano della testa nelle pareti. Allora la Longa vedendo che non cera più speranza volle che le mettessero sul petto quel soldo di cotone collolio santo che aveva comperato a Pasqua e disse pure che lasciassero la candela accesa come quando stava per morire padron Antoni, ché voleva vederseli tutti davanti al letto e saziarsi di guardarli ad uno ad uno con quegli occhi sbarrati che non ci vedevano più. La Lia piangeva in modo da spezzare il cuore; e tutti gli altri, bianchi come un cencio, si guardavano in faccia quasi chiedendosi aiuto lun laltro; e si stringevano il petto per non scoppiare a piangere davanti alla moribonda, la quale nondimeno se ne accorgeva bene sebbene non ci vedesse più, e nellandarsene le rincresceva di lasciare così desolati quei poveretti. Li andava chiamando per nome ad uno ad uno, colla voce rauca; e voleva alzare la mano, che non la poteva più muovere, per benedirli, come se sapesse di lasciare loro un tesoro. - Antoni! - ripeteva, colla voce che già non si sentiva più - Antoni! A te che sei il maggiore raccomando questi orfanelli! - E sentendola parlar così mentre era ancor viva, tutti gli altri non poterono trattenersi di scoppiare a piangere e singhiozzare. Così passarono tutta la notte davanti al lettuccio, dove Maruzza non si muoveva più sin quando la candela cominciò a mancare e si spense anchessa e lalba entrava dalla finestra, pallida come la morta la quale aveva il viso disfatto e affilato al pari di un coltello, e le labbra nere. Ma pure Mena non si stancava di baciarla nella bocca, e parlarle, come se potesse sentirla. Antoni si picchiava il petto singhiozzando: - O mamma! che ve ne siete andata prima di me! e volevo lasciarvi! - Alessi non se la levò più davanti agli occhi la sua mamma, con quei capelli bianchi, e quel viso giallo e affilato come un coltello nemmeno quando arrivò ad avere i capelli bianchi anche lui. Sul tardi vennero a pigliarsi la Longa in fretta e in furia, e nessuno pensò a fare la visita del morto; che ciascuno pensava alla pelle, e lo stesso don Giammaria rimase sulla soglia, quando spruzzò lacqua santa collaspersorio tenendo raccolta e sollevata la tonaca di San Francesco, - da vero frate egoista che era! - predicava lo speziale. Lui invece, se gli avessero portato la ricetta del medico per qualche medicina avrebbe aperto la spezieria anche di notte, che non aveva paura del colèra; e diceva pure che era una minchioneria di credere che il colera lo buttassero per le strade e dietro gli usci. - Segno che è lui che sparge il colèra! - andava soffiando don Giammaria. Per questo nel paese volevano fargli la festa allo speziale; ma lui si metteva a ridere come una gallina, preciso come faceva don Silvestro e diceva: - Io che sono repubblicano! Se fossi un impiegato, o qualcuno di quelli che fanno i tirapiedi al governo, non direi!... - Ma i Malavoglia rimasero soli, davanti a quel lettuccio vuoto. Per un pezzo non aprirono più luscio, dopo che ne era uscita la Longa. Fortuna che ci avevano in casa le fave, la legna e lolio, perché padron Antoni aveva fatto come la formica nel buon tempo se no morivano di fame, e nessuno andava a vedere se erano morti o vivi. Poi, a poco a poco, cominciarono a mettersi il fazzoletto nero al collo, e ad uscire nella strada come le lumache dopo il temporale, colla faccia pallida e ancora sbalorditi. Le comari da lontano domandavano come fosse accaduta la disgrazia; ché comare Maruzza cera capitata una delle prime. E quando passava don Michele o qualcun altro di quelli che mangiavano il pane del re e portavano il berretto col gallone, li guardavano cogli occhi lustri, e correvano a chiudersi in casa. Nel paese era un gran squallore, e per le strade non si vedevano nemmeno le galline; persino mastro Cirino non si faceva più vivo e lasciava stare di suonare mezzogiorno e lavemaria, ché mangiava il pane del comune anche lui per quei dodici tarì al mese che gli davano di bidello comunale, e temeva che gli facessero la festa come tirapiedi del Governo. Adesso don Michele era padrone della strada, dacché Pizzuto, don Silvestro, e tutti gli altri erano andati a rintanarsi come conigli e non cera che lui a passeggiare davanti alluscio chiuso della Zuppidda. Peccato che lo vedessero soltanto i Malavoglia, i quali adesso non avevano più nulla da perdere e perciò se ne stavano a vedere chi passava, seduti sulla soglia, immobili, e col mento in mano. Don Michele per non perdere la sua gita, guardava la SantAgata, ora che tutti gli altri usci erano chiusi; e lo faceva anche per far vedere a quel ragazzaccio di Antoni che lui non aveva paura di nessuno al mondo. E poi la Mena, così pallida, pareva tutta SantAgata davvero; e la sorellina, con quel fazzoletto nero, cominciava a farsi una bella ragazzina anche lei. Alla povera Mena pareva che tutta un tratto le fossero caduti venti anni sulla schiena. Adesso faceva colla Lia come la Longa aveva fatto con lei; le pareva di doversela tenere sotto le ali come una chioccia, e di averci tutta la casa sulle spalle. Sera abituata a rimaner sola colla sorellina, quando gli uomini andavano in mare e a stare con quel lettuccio vuoto sempre dinanzi agli occhi. Se non aveva nulla da fare, si metteva a sedere colle mani in mano guardando quel lettuccio vuoto, e allora sentiva che la mamma laveva lasciata davvero; e quando dicevano nella strada: - È morta la tale; è morta la talaltra - pensava: - Anche così hanno sentito dire: È morta la Longa! - la quale laveva lasciata sola con quella povera orfanella che aveva il fazzoletto nero come lei. La Nunziata, o la cugina Anna, venivano di tanto in tanto, col passo leggero e il viso lungo, senza dir nulla; e si mettevano sulla porta a guardar la strada deserta, colle mani sotto il grembiule. Quelli che tornavano dal mare andavano in fretta, guardinghi, colle reti in collo, e i carri non si fermavano nemmeno allosteria. Chissà dove andava il carro di compar Alfio? e se in quel momento moriva di colera buttato dietro una siepe, quel poveretto che non ci aveva nessuno al mondo? Passava anche qualche volta Piedipapera, con una faccia di affamato, guardandosi intorno; o lo zio Crocifisso, che ci aveva la sua roba di qua e di là e andava a toccare il polso ai suoi debitori, ché se morivano gli rubavano il debito. Il viatico andava anchesso di fretta, nelle mani di don Giammaria, colla sottana rimboccata e un ragazzo scalzo che suonava il campanello, perché mastro Cirino non si vedeva più. Quel campanello, nelle strade deserte, dove non passava nemmeno un cane e perfino don Franco teneva chiusa metà della sua porta, faceva stringere il cuore. La sola persona che si vedesse andare di qua e di là giorno e notte, era la Locca, coi capelli bianchi e arruffati che si metteva a sedere davanti alla casa del nespolo, o aspettava le barche alla riva, e nemmeno il colèra la voleva, poveretta. I forestieri erano fuggiti anchessi, come gli uccelli quando viene linverno; e il pesce non trovava chi lo comprasse. sicché diceva ciascuno: - Dopo il colèra verrà la fame. Padron Antoni aveva dovuto metter mano ai denari della casa, e li vedeva assottigliare a soldo a soldo. Ma ei non pensava ad altro se non che Maruzza era morta fuori della sua casa, e cotesto non gli poteva uscir di mente. - Antoni come vedeva spendere i denari tentennava il capo anche lui. Finalmente, quando il colèra finì, e dei denari raccolti con tanto stento ne restarono appena la metà tornò a dire che così non si poteva durare, a quella vita di fare e disfare; che era meglio di tentare un colpo solo per levarsi dai guai tutti in una volta, che là dovera morta sua madre in mezzo a tutta quella porca miseria, non voleva più starci. - Non ti rammenti che tua madre ti ha raccomandato la Mena? - gli diceva padron Antoni. - Che aiuto posso darci alla Mena se resto qui? ditelo voi! Mena lo guardò cogli occhi timidi, ma dove ci si vedeva il cuore, tale e quale come sua madre, e non osava proferir parola. Ma una volta, stringendosi allo stipite delluscio, si fece coraggio per dirgli: - A me non me ne importa dellaiuto, purché tu non ci lasci soli. Ora che non cè più la mamma mi sento come un pesce fuori dellacqua, e non mimporta più di niente. Ma mi dispiace per quellorfanella che resta senza nessuno al mondo, se tu vai, come la Nunziata quando lè partito il padre. - No! - diceva Antoni, - no! Io non posso aiutarti se non ho nulla. Il proverbio dice aiutati che taiuto. Quando avrò guadagnato dei denari anchio, allora tornerò, e staremo allegri tutti. La Lia e Alessi spalancavano gli occhi, e lo guardavano sbigottiti; ma il nonno si lasciava cadere la testa sul petto - Ora non hai più né padre né madre e puoi fare quello che ti pare e piace, - gli disse alfine. - Finché vivrò a quei ragazzi ci penserò io, quando non ci sarò più, il Signore farà il resto. La Mena, poiché Antoni voleva andarsene a ogni costo, gli metteva in ordine tutta la roba, come avrebbe fatto la mamma e pensava che laggiù, in paese forestiero, suo fratello non avrebbe avuto più nessuno che pensasse a lui, come compar Alfio Mosca. E mentre gli cuciva le camicie, e gli rattoppava i panni, la testa correva lontano lontano a tante cose passate, che il cuore ne era tutto gonfio. - Dalla casa del nespolo non posso passarci più, - diceva quando stava a sedere accanto al nonno - me la sento nella gola, e mi soffoca, dopo tante cose che sono avvenute dacché labbiamo lasciata! E mentre preparava la roba del fratello, piangeva come se non dovesse vederlo più. Infine, quando ogni cosa fu in ordine, il nonno chiamò il suo ragazzo per fargli lultima predica e dargli gli ultimi consigli per quando sarebbe stato solo che avrebbe dovuto far capitale soltanto della sua testa e non avrebbe avuti accanto i suoi di casa per dirgli come doveva fare, o per disperarsi insieme; e gli diede anche un po di denaro, caso mai ne avesse bisogno e il suo tabarro foderato di pelle, ché oramai lui era vecchio, e non gli serviva più. I ragazzi vedendo il fratello maggiore affaccendarsi nei preparativi della partenza gli andavano dietro pian piano per la casa, e non osavano dirgli più nulla, come fosse diggià un estraneo. - Così se ne è andato mio padre, - disse infine la Nunziata la quale era andata a dirgli addio anche lei, e stava sulluscio. Nessuno allora parlò più. Le vicine venivano ad una ad una a salutare compare Antoni, e poi stettero ad aspettarlo sulla strada per vederlo partire. Egli indugiava col fagotto sulle spalle, e le scarpe in mano come allultimo momento gli fossero venute meno il cuore e le gambe tutta un tratto. E guardava di qua e di là per stamparsi la casa e il paese, ogni cosa in mente, e aveva la faccia sconvolta come gli altri. Il nonno prese il suo bastone per accompagnarlo sino alla città, e la Mena in un cantuccio piangeva cheta cheta. - Via! - diceva Antoni, - orsù, via! Vado per tornare alla fin fine! e sono tornato unaltra volta da soldato. - Poi, dopo chebbe baciata Mena e la Lia, e salutate le comari, si mosse per andarsene, e Mena gli corse dietro colle braccia aperte singhiozzando ad alta voce, quasi fuori di sè, e dicendogli: - Ora che dirà la mamma? ora che dirà la mamma? - Come se la mamma avesse potuto vedere e parlare. Ma ripeteva quello che le era rimasto più fitto nella mente, quando Antoni aveva detto unaltra volta di voler andarsene e aveva vista la mamma piangere ogni notte, che allindomani trovava il lenzuolo tutto fradicio, nel rifare il letto. - Addio, Antoni! - gli gridò dietro Alessi facendosi coraggio, come il fratello era già lontano; e allora la Lia cominciò a strillare. - Così se nè andato mio padre, - disse infine la Nunziata, la quale era rimasta sulla porta. Antoni si voltò prima di scantonare dalla strada del Nero, cogli occhi lagrimosi anche lui, e fece un saluto colla mano. Mena allora chiuse luscio, e andò a sedersi in un angolo insieme alla Lia, la quale piangeva a voce alta. - Ora ne manca un altro della casa! - disse lei. - E se fossimo nella casa del nespolo parrebbe vuota come una chiesa. Come se ne andavano ad uno ad uno tutti quelli che le volevano bene, ella si sentiva davvero un pesce fuori dellacqua. E la Nunziata, là presente, colle sue piccine in collo, tornava a dire: - Così se ne è andato mio padre. Fine Del Capitulo Undicesimo. Capitulo Dodicesimo. Padron Antoni, ora che non gli era rimasto altri che Alessi pel governo della barca doveva prendere a giornata qualcheduno, o compare Nunzio che era carico di figliuoli, e aveva la moglie malata, o il figlio della Locca il quale veniva a piagnucolare dietro luscio che sua madre moriva di fame e lo zio Crocifisso non voleva dargli nulla, perché il colèra laveva rovinato diceva, con tanti che erano morti e gli avevano truffati i denari talché aveva preso il colèra anche lui, ma non era morto, aggiungeva il figlio della Locca, e scuoteva il capo tristamente. - Adesso ci avremmo da mangiare, io e mia madre e tutto il parentado, se fosse morto. Siamo stati a curarlo due giorni colla Vespa, che pareva avesse ad andarsene da un momento allaltro, ma poi non è morto! Però, quel che i Malavoglia guadagnavano non bastava spesso a pagare lo zio Nunzio, o il figlio della Locca e si doveva metter mano a quei soldi raccolti con tanta fatica per la casa del nespolo. Ogni volta che Mena andava a pigliare la calza sotto la materassa, lei e il nonno sospiravano. Il povero figlio della Locca non ci aveva colpa; avrebbe voluto farsi in quattro per guadagnarsi la sua giornata; era il pesce che non voleva farsi prendere. E quando tornavano mogi mogi, sbattendo i remi e colla vela allentata il figlio della Locca diceva a padron Antoni: - Fatemi spaccar della legna, o legar dei sarmenti; io posso lavorare sino a mezzanotte se credete, come facevo collo zio Crocifisso. Non voglio rubarvela, la giornata. Allora padron Antoni dopo averci pensato su un pezzo, col cuore stretto, si decise a parlare colla Mena di quel che doveva farsi oramai. Ella era giudiziosa come sua madre, e non cera altri in casa per parlarne di tanti che cerano prima! Il meglio era vendere la Provvidenza che non rendeva nulla, e si mangiava le giornate di compare Nunzio e del figlio della Locca; se no quei soldi della casa se ne sarebbero andati tutti a poco a poco. La Provvidenza era vecchia e aveva sempre bisogno che ci spendessero dei denari per metterle delle toppe, e farla stare a galla. Più tardi, se tornava Antoni e spirava un po di fortuna in poppa, come quando avevano messo insieme quei denari della casa avrebbero comprato unaltra barca nuova, e lavrebbero chiamata di nuovo la Provvidenza. La domenica andò sulla piazza a parlarne a Piedipapera, dopo la messa. Compare Tino scrollava le spalle, dimenava il capo diceva che la Provvidenza era buona da mettere sotto la pentola, e così parlando lo tirava sulla riva; là si vedevano le toppe, sotto la impeciatura nuova, era come certe donnacce che sapeva lui, colle rughe sotto il corsetto; e tornava a darci dei calci nella pancia, col piede zoppo. Del resto il mestiere andava male; piuttosto che comprare, tutti avrebbero voluto vendere le loro barche, e più nuove della Provvidenza. Poi, chi avrebbe potuto comprarla? Padron Cipolla non voleva di quei vecchiumi. Quello era affare dello zio Crocifisso. Ma in quel momento lo zio Crocifisso aveva altro per la testa, con quellossessa della Vespa che gli faceva dannare lanima correndo dietro a tutti gli uomini che cerano da maritare nel paese. Infine, per la santa amicizia, sarebbe andato a parlarne allo zio Crocifisso, nel buon momento se padron Antoni voleva vendere ad ogni costo la Provvidenza per un pezzo di pane; perché egli, Piedipapera, gli faceva fare quello che voleva lui allo zio Crocifisso. Infatti, quando gliene parlò, tirandolo in disparte verso labbeveratoio lo zio Crocifisso rispondeva a spallate, e dimenava il capo come Peppinino, e voleva scappargli dalle mani. Compare Tino, poveraccio, lo afferrava pel giubbone, perché stesse a sentire per forza; gli dava delle scrollate; lo abbracciava stretto per parlargli nellorecchio. - Sì, siete una bestia se vi lasciate scappare quelloccasione! per un pezzo di pane! padron Antoni la vende proprio perché non può tirare innanzi, ora che suo nipote lha piantato. Ma voi potreste darla in mano a compare Nunzio, o al figlio della Locca, che muoiono di fame, e verrebbero a lavorare per niente. Tutto quello che buscheranno ve lo papperete voi. Siete una bestia, vi dico! La barca è ben conservata, come se fosse nuova. Padron Antoni se ne intendeva quando laveva fatta fare. Questo è un affare doro, come quello dei lupini, sentite a me! Ma lo zio Crocifisso non voleva sentir parlare di niente, che quasi quasi gli spuntavano le lagrime con quella faccia gialla, ora che aveva preso il colèra; e tirava per andarsene, e voleva lasciargli il giubbone nelle mani. - Non me ne importa! - ripeteva. - Non me ne importa niente. Voi non sapete cosa ci ho qui dentro, compare Tino! Tutti vogliono succhiarmi il sangue come le sanguisughe, e prendersi il fatto mio. Ora vè anche Pizzuto che corre dietro la Vespa, tutti come cani da caccia! - E voi prendetevela la Vespa! O infine non è sangue vostro, lei e la sua chiusa? Non sarà una bocca di più, no! che ha le mani benedette quella donna e non lo perderete il pane che gli darete da mangiare! Ci avrete una serva in casa, senza darle salario, e vi prenderete anche la chiusa. Sentite a me, zio Crocifisso, questo è un altro affare come quello dei lupini! Padron Antoni intanto aspettava la risposta davanti alla bottega di Pizzuto e guardava come unanima del Purgatorio quei due che pareva si azzuffassero, per cercare di indovinare se lo zio Crocifisso diceva di sì. Piedipapera veniva a dirgli quel che aveva potuto ottenere dallo zio Crocifisso, e poi tornava a parlare con lui; e andava e veniva per la piazza come la spola nel telaio, tirandosi dietro la sua gamba storta, Finché riescì a metterli daccordo. - Benone! - diceva a padron Antoni; e allo zio Crocifisso: - Per un pezzo di pane! - così combinò anche la vendita di tutti gli attrezzi ché i Malavoglia non sapevano che farsene, ora che non possedevano più una tavola sullacqua; ma a padron Antoni gli parve che gli strappassero le budella dallo stomaco come si portavano via le nasse, le reti, le fiocine, le canne, e ogni cosa. - Ci penserò io a trovarvi dandare a giornata, voi e vostro nipote Alessi, non dubitate; - gli diceva Piedipapera. - Bisogna che vi contentiate di poco, sapete! Forza di giovane e consiglio di vecchio. Per la mia senseria poi mi rimetto al vostro buon cuore. - In tempo di carestia pane dorzo. - Rispondeva padron Antoni. - Necessità abbassa nobiltà. - Va bene, va bene, siamo intesi! - conchiuse Piedipapera, e andò davvero a parlarne con padron Cipolla, nella spezieria dove don Silvestro era riuscito a tirarli unaltra volta, lui, massaro Filippo e qualche altro pesce grosso per discorrere degli affari del comune, che infine erano denari loro ed è una minchioneria non contare per nulla nel paese quando si è ricchi, e le tasse si pagano peggio degli altri. - Voi che siete tanto ricco, potreste dargli del pane a quel poveraccio di padron Antoni, - soggiungeva Piedipapera. - A voi non vi farebbe nulla di prenderlo a giornata, con suo nipote Alessi; sapete che ne sa più di ogni altro del mestiere, e si contenterebbe di poco, ché son proprio senza pane. Fareste un affar doro, sentite a me, padron Fortunato. Padron Fortunato, preso così in quel momento, non seppe dir di no; ma dopo che ebbero tirato e stiracchiato un po sul prezzo; giacché i tempi erano magri, gli uomini non avevano da lavorare, padron Cipolla faceva proprio un atto di carità a prendersi padron Antoni. - Sì, lo prendo se viene a dirmelo lui! Lo credereste che mi porta il broncio dacché mandai in aria quel matrimonio di mio figlio colla Mena. Eh? bellaffare che ci avrei fatto! Ed hanno il coraggio di portarmi il broncio per giunta! Don Silvestro, massaro Filippo, ed anche Piedipapera, tutti, saffrettavano a dire che padron Fortunato aveva ragione. Brasi non gli lasciava più pace, dopo che gli avevano fatto venire il pensiero di maritarlo e correva dietro a tutte le donne come un gatto in gennaio, chera una sollecitudine continua pel povero padre. Ora era entrata in ballo anche la Mangiacarrubbe, la quale sera messo in testa di pigliarselo lei Brasi Cipolla, giacché era di chi se lo pigliava; lei almeno era una bella ragazza con tanto di spalle, e non vecchia e spelata come la Vespa. Ma la Vespa aveva la sua chiusa, e la Mangiacarrubbe non ci aveva altro che le sue trecce nere, dicevano gli altri. La Mangiacarrubbe sapeva quel che doveva fare se si voleva pigliare Brasi Cipolla ora che suo padre se lera rimorchiato di nuovo in casa pel colèra e non andava a nascondersi più nella sciara, o per la chiusa, o dallo speziale e nella sacristia. Ella gli passava davanti lesta lesta, colle scarpette nuove; e passando si faceva urtare nel gomito, in mezzo alla folla che veniva dalla messa; oppure lo aspettava sulla porta, colle mani sul ventre, e il fazzoletto di seta in testa, e gli lasciava andare unocchiata assassina di quelle che rubano il cuore, e si voltava ad aggiustarsi le cocche del fazzoletto sul mento per vedere se le veniva dietro; o scappava in casa comei compariva in capo alla straduccia, e andava a nascondersi dietro il basilico chera sulla finestra con quegli occhioni neri che se lo mangiavano di nascosto. Ma se Brasi si fermava a guardarla come un bietolone, gli voltava le spalle, col mento sul petto, tutta rossa e gli occhi bassi, masticandosi la cocca del grembiule, che ognuno se la sarebbe mangiata per pane. Infine, poiché Brasi non sapeva risolversi a mangiarsela per pane, dovette acciuffarlo lei pei capelli e gli disse: - Sentite, compare Brasi, perché volete togliermi la pace? Io lo so che non sono per voi. Ora è meglio che non ci passiate più di qua, perché più vi vedo e più vorrei vedervi, e oramai son la favola del paese; la Zuppidda si mette sulla porta ogni volta che vi vede passare, e poi va a dirlo a tutti; ma farebbe meglio a tener docchi quella civetta di sua figlia Barbara, che lha ridotta come una piazza questa strada tanta la gente che ci tira, e non va a dirlo quante volte passa e ripassa don Michele, per vedere la Barbara alla finestra. Con queste chiacchiere Brasi non si moveva più dalla straduzza, che non lavrebbero mandato via neanche a bastonate ed era sempre là intorno, a gironzolare colle braccia penzoloni, il naso in aria e la bocca aperta, come Giufà. La Mangiacarrubbe dal suo canto stava alla finestra, e cambiava ogni giorno fazzoletti di seta, e collane di vetro, come una regina. - Tutto quello che aveva lo metteva alla finestra, - andava dicendo la Zuppidda, e quel bietolone di Brasi prendeva tutto per oro contante ed era imbestialito, che non aveva paura nemmeno di suo padre, se fosse venuto a prenderlo a scapaccioni. - Questa è la mano di Dio per castigar la superbia di padron Fortunato, - diceva la gente. - Per lui sarebbe stato cento volte meglio dare a suo figlio la Malavoglia la quale almeno ci aveva quel po di dote, e non la spendeva in fazzoletti e collane. - Mena invece non ci metteva neppure il naso alla finestra, perché non ci stava bene adesso che le era morta la mamma, e aveva il fazzoletto nero; e poi doveva anche badare a quella piccina, e farle da mamma, e non aveva chi laiutasse nelle faccenduole di casa tanto che doveva andare anche al lavatoio, e alla fontana, e a portare il pane agli uomini, quando erano a giornata; sicché non era più come SantAgata, quando nessuno la vedeva, e stava sempre al telaio. Adesso aveva poco tempo da stare al telaio. Don Michele, dal giorno che la Zuppidda sera messa a predicare sul ballatoio colla conocchia in mano, che voleva cavargli gli occhi con quella conocchia se tornava a bazzicar da quelle parti per la Barbara, passava e ripassava per la strada del Nero dieci volte al giorno onde mostrare che non aveva paura della Zuppidda né della sua conocchia; e quando arrivava alla casa dei Malavoglia, rallentava il passo e guardava dentro per vedere le belle ragazze che crescevano nella casa dei Malavoglia. La sera gli uomini tornando dal mare, trovavano ogni cosa preparata; la pentola che bolliva, e la tovaglia sul desco; oramai quel desco era troppo grande per loro, e ci si perdevano. Chiudevano luscio e mangiavano in santa pace. Poi si mettevano a sedere sulla porta, coi ginocchi fra le braccia, e si riposavano della giornata. Almeno non mancava nulla, e non toccavano più i denari della casa. Padron Antoni aveva sempre la casa davanti agli occhi, là vicino colle finestre chiuse, e il nespolo che si affacciava sul muro del cortile. Maruzza non aveva potuto morire in quella casa; né egli forse vi sarebbe morto; ma i denari ricominciavano a raggranellarsi, e i suoi ragazzi ci sarebbero tornati un giorno ora che Alessi cominciava a farsi uomo anche lui, ed era un buon figliuolo della pasta dei Malavoglia. Quando poi avrebbero maritato le ragazze e ricomperata la casa, se potevano metter su anche la barca non avevano più nulla a desiderare, e padron Antoni avrebbe chiuso gli occhi contento. La Nunziata e la cugina Anna venivano anche loro a sedersi lì accanto sui sassi, a chiacchierare dopo cena con quei poveretti che erano rimasti soli e derelitti anchessi, talché sembrava fossero parenti. La Nunziata pareva che fosse a casa sua, e ci conduceva i suoi piccini, come la chioccia. Alessi, seduto accanto a lei le diceva: - O che lhai finita oggi la tua tela? - oppure: - Lunedì ci andrai a vendemmiare da massaro Filippo? Ora che viene il tempo delle ulive avrai sempre da buscartela la tua giornata, anche se non hai roba da lavare; e potrai condurvi il tuo fratellino, che ora glieli daranno due soldi al giorno. - La Nunziata, seria seria, gli raccontava tutti i suoi progetti, e gli domandava dei consigli e ragionavano insieme in disparte, come se avessero già i capelli bianchi. - Hanno imparato presto perché hanno visti guai assai! - diceva padron Antoni: - il giudizio viene colle disgrazie. - Alessi, coi ginocchi fra le braccia, al pari del nonno anche lui, domandava alla Nunziata: - Mi vorrai per marito quando sarò grande? - Ancora cè tempo; - rispondeva lei. - Sì, cè tempo, ma è meglio pensarci adesso, così saprò quel che devo fare. Prima bisogna maritare la Mena, e la Lia, quando sarà grande anche lei. Lia comincia a volere le vesti lunghe e i fazzoletti colle rose, e tu pure ci hai i tuoi ragazzi da situare. Bisogna arrivare a comprare la barca; la barca poi ci aiuterà a comprare la casa. Il nonno vorrebbe avere unaltra volta quella del nespolo, e anche a me mi piacerebbe ché saprei dove andare a occhi chiusi, o di notte, senza battere il naso; e cè il cortile grande per gli attrezzi, e in due salti sè al mare. Poi, quando le mie sorelle saranno maritate, il nonno verrà a stare con noi e lo metteremo nella stanza grande del cortile, che centra il sole; così, quando non potrà più venire sul mare, povero vecchio, se ne starà accanto alluscio nel cortile e nellestate ci avrà lì vicino il nespolo per fargli ombra. Noi prenderemo la camera dellorto, ti piace? e ci avrai accanto la cucina; così avrai ogni cosa sotto la mano, non è vero? Quando tornerà mio fratello Antoni gliela daremo a lui, e noi andremo a stare sul solaio. Tu non avrai che a scendere la scaletta per essere in cucina o nellorto. - In cucina vuol essere rifatto il focolare, - disse Nunziata. - Lultima volta che ci cuocevo la minestra, quando la povera comare Maruzza non aveva animo di far nulla la pentola bisognava tenerla su coi sassi. - Sì, lo so! - rispondeva Alessi, col mento sulle mani, e approvando colla testa. Aveva gli occhi incantati, quasi vedesse la Nunziata davanti al focolare, e la mamma che si disperava accanto al letto. - Anche tu potresti andare al buio per la casa del nespolo, tante volte ci sei stata. La mamma diceva sempre che sei una buona ragazza. - Ora ci hanno messo le cipolle nellorto, e son venute grosse come arancia. - Che ti piacciono a te le cipolle? - Per forza mi piacciono. Aiutano a mangiare il pane e costano poco. Quando non abbiamo denari per la minestra ne mangiamo sempre coi miei piccini. - Per questo se ne vendono tante. Allo zio Crocifisso non gliene importa di aver cavoli e lattughe, perché ci ha laltro orto di casa sua, e lha messo tutto a cipolle. Ma noi ci metteremo pure i broccoli, e i cavolfiori... Buoni, eh? La ragazzetta, accoccolata sulla soglia, coi ginocchi fra le braccia, guardava lontano anche lei; e poi si mise a cantare, mentre Alessi stava ad ascoltare, tutto intento. Infine disse: - Ma ancora cè tempo. - Sì, - affermò Alessi; - prima bisogna maritare la Mena, ed anche la Lia, e situare i tuoi piccini. Ma è meglio pensarci adesso. - Quando canta la Nunziata, - disse Mena affacciandosi sulluscio, - è segno che il giorno dopo farà bel tempo e potrà andare al lavatoio. - La cugina Anna era nello stesso caso, perché la sua chiusa e la sua vigna erano il lavatoio e la sua festa era quando aveva della roba per le mani tanto più ora che suo figlio Rocco faceva festa allosteria da un lunedì allaltro per smaltire il malumore che gli aveva ficcato in corpo quella civetta della Mangiacarrubbe. - Ogni male non viene per nuocere - le diceva padron Antoni. - Forse in tal modo metterà giudizio, il vostro Rocco. Anche al mio Antoni gli gioverà stare lontano da casa sua; così quando tornerà, e sarà stanco di girare il mondo, ogni cosa gli sembrerà buona, e non si lamenterà più di tutto; e se arriviamo unaltra volta ad aver delle barche sullacqua, e a mettere i nostri letti laggiù, in quella casa vedrete che bello starsi a riposare su quelluscio, la sera quando si torna a casa stanchi, e che la giornata è andata bene; e veder il lume in quella camera dove lavete visto tante volte, e ci avete visto tutte le facce care che avete avuto al mondo. Ma ora tanti se ne sono andati, ad uno ad uno, che non tornano più, e la camera è buia e colla porta chiusa come se quelli che se ne sono andati avessero portato la chiave in tasca per sempre. - Antoni non doveva andarsene! - soggiunse il vecchio dopo un pezzetto. - Doveva saperlo che son vecchio, e se muoio io quei ragazzi non hanno più nessuno. - Se compreremo la casa del nespolo mentre egli è lontano, non gli parrà vero quando tornerà, - disse Mena, - e verrà a cercarci qui. Padron Antoni scosse il capo tristemente. - Ma ancora cè tempo! - disse infine anche lui, come la Nunziata; e la cugina Anna soggiunse: - Se Antoni torna ricco la comprerà lui la casa. Padron Antoni non rispondeva nulla; ma tutto il paese sapeva che Antoni doveva tornare ricco dopo tanto tempo chera andato a cercare fortuna e molti già lo invidiavano, e volevano lasciar ogni cosa e andarsene a caccia della fortuna, come lui. Infine non avevano torto, perché non lasciavano altro che delle donnicciuole a piagnucolare; e solo chi non gli bastava lanimo di lasciare la sua donnicciuola, era quella bestia del figlio della Locca che aveva quella sorta di madre che sapete, e Rocco Spatu, il quale ce laveva alla taverna lanimo. Ma per fortuna delle donnicciuole, tutta un tratto, si venne a sapere che era tornato Antoni di padron Antoni di notte, con un bastimento catanese, e che si vergognava di farsi vedere senza scarpe. Se fosse stato vero che tornava ricco, i danari non avrebbe avuto dove metterli, tanto era lacero e pezzente. Ma il nonno e i fratelli gli fecero festa ugualmente, come se fosse venuto carico di denari, e le sorelle gli si appesero al collo ridendo e piangendo, che Antoni non conosceva più la Lia, tanto sera fatta grande, e gli dicevano: - Ora non ci lascerai più, non è vero? Il nonno si soffiava il naso anche lui, e brontolava: - Adesso posso morire tranquillo ora che quei ragazzi non rimarranno più soli e in mezzo a una strada. Ma per otto giorni Antoni non ebbe il coraggio di metter piede nella strada. Come lo vedevano tutti gli ridevano sul naso e Piedipapera andava dicendo: - Avete visto le ricchezze che ha portato Antoni di padron Antoni? - E quelli che ci avevano messo un po di tempo a fare il fagotto, colle scarpe e le camicie prima di avventurarsi a quella minchioneria di lasciare il paese, si tenevano la pancia dal ridere. Quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna è un minchione, questo si sa. Don Silvestro, lo zio Crocifisso, padron Cipolla, e massaro Filippo non erano minchioni, e tutti facevano loro festa perché quelli che non hanno niente stanno a guardare a bocca aperta i ricchi e i fortunati e lavorano per loro, come lasino di compare Mosca, per un pugno di paglia, invece di tirar calci e mettersi sotto i piedi il carretto, e sdraiarsi sullerba colle zampe in aria. Aveva ragione lo speziale che bisognava dare un calcio al mondo come era fatto adesso, e rifarlo da capo. Anche lui, colla sua barbona, che predicava di cominciar da capo era di quelli che avevano acchiappato la fortuna, e la teneva negli scarabattoli e si godeva il ben di Dio stando sulla porta della bottega, a chiacchierare con questo o con quellaltro e quando aveva pestato quel po dacqua sporca nel mortaio, aveva fatto il suo lavoro. Che bel mestiere gli aveva insegnato suo padre a colui di far denari collacqua delle cisterne! Ma a Antoni suo nonno gli aveva insegnato il mestiere di rompersi le braccia e la schiena tutto il giorno e arrischiare la pelle, e morir di fame, e non aver mai un giorno da sdraiarsi al sole come lasino di Mosca. Un ladro di mestiere che si mangiava lanima, per la madonna! e ne aveva fino al naso che preferiva fare come Rocco Spatu, il quale almeno non faceva nulla. Già adesso non gliene importava più della Zuppidda e della Sara di comare Tudda, e di tutte le ragazze del mondo. Esse non cercano che di pescare un marito il quale lavori peggio di un cane per dar loro da mangiare e comprarle dei fazzoletti di seta, quando si mettono sulluscio la domenica, colle mani sulla pancia piena. Piuttosto voleva starci lui, colle mani sulla pancia, la domenica e il lunedì ed anche gli altri giorni, giacché è inutile affaticarsi per nulla. Così Antoni faceva il predicatore, come lo speziale; - almeno aveva imparato questo nel viaggio, ed ora aveva aperto gli occhi, come i gattini dopo i quaranta giorni che son nati. La gallina che cammina torna a casa colla pancia piena. Se non altro egli se lera riempita di giudizio, la pancia, e andava a raccontare quello che aveva imparato sulla piazza nella bottega di Pizzuto, ed anche allosteria della Santuzza. Ora non vi andava più di nascosto allosteria della Santuzza, che sera fatto grande e il nonno non gli avrebbe tirato le orecchie, alla fin fine; ed egli avrebbe saputo rispondere il fatto suo se gli rimproveravano di andare a cercarsi quel po di bene che poteva. Il nonno, poveraccio, invece di prenderlo per le orecchie, lo prendeva colle buone. - Vedi, gli diceva, ora che sei qua tu ci arriveremo presto a fare i denari della casa, - gli cantava sempre la canzone della casa. - Lo zio Crocifisso ha detto che non la darà ad altri. Tua madre, poveretta, non ha potuto morirci, lei! Sulla casa potremo anche dare la dote a Mena. Poi, collaiuto di Dio, metteremo su unaltra barca; perché, devo dirtelo, alla mia età lè dura andare a giornata, e vedersi comandare a bacchetta, quando si è stati padroni. Anche voi altri siete nati padroni. Vuoi che compriamo prima la barca coi denari della casa? Ora sei grande, e devi dirla anche tu la tua parola, perché devi avere più giudizio di me, che son vecchio. Cosa vuoi fare? Nulla voleva fare, lui! Che gliene importava della barca e della casa? Poi veniva unaltra malannata, un altro colèra, un altro guajo e si mangiava la casa e la barca, e si tornava di nuovo a fare come le formiche. Bella cosa! E poi quando si aveva la casa e la barca, che non si lavorava più? o si mangiava pasta e carne tutti i giorni? Mentre laggiù, dovera lui, cera della gente che andava sempre in carrozza, ecco quello che faceva. Gente appetto dei quali don Franco ed il segretario lavoravano come tanti asini a sporcar cartacce, e a pestare lacqua sporca nel mortaio. Almeno voleva sapere perché al mondo ci doveva essere della gente che se la gode senza far nulla e nasce colla fortuna nei capelli, e degli altri che non hanno niente, e tirano la carretta coi denti per tutta la vita? Poi quella storia dandare a giornata non gli andava affatto, a lui chera nato padrone, laveva detto anche il nonno. Vedersi comandare a bacchetta, da gente che erano venuti su dal nulla che tutti lo sapevano, in paese, come avevano fatto i loro denari a soldo a soldo sudando ed affaticandosi! A giornata ci andava proprio perché il nonno ve lo conduceva, e non gli bastava ancora lanima di dir di no. Ma quando il soprastante gli stava addosso come un cane, e gli gridava dalla poppa: - Oh! laggiù, ragazzo! che facciamo? - Gli veniva voglia di dargli del remo sulla testa, e preferiva starsene ad aggiustare le nasse e rifare le maglie delle reti, seduto sulla riva, colle gambe distese, e la schiena appoggiata ai sassi; che allora se pure stava un momento colle mani sotto le ascelle nessuno gli diceva nulla. Là veniva anche a stirarsi le braccia Rocco Spatu, e Vanni Pizzuto, quando non aveva che fare, fra una barba e laltra ed anche Piedipapera, che era il suo mestiere di chiacchierare con questo e con quello per cercare le senserie. E si discorreva di ciò che succedeva in paese, di quello che donna Rosolina aveva raccontato a suo fratello sotto il sigillo della confessione, quando era stato il tempo del colèra, che don Silvestro le aveva truffato le venticinque onze e non poteva andare dal giudice, perché le venticinque onze donna Rosolina le aveva rubate a suo fratello il vicario e si sarebbe saputo il motivo per cui aveva dato in mano a don Silvestro quel denaro, per sua vergogna. - Poi, - osservò Pizzuto, - donde lerano venute le venticinque onze a donna Rosolina? Roba rubata non dura. - Almeno erano sempre nella casa, - diceva Spatu; - se mia madre avesse dodici tarì, e glieli prendessi, che passerei per ladro? Di ladro in ladro vennero a parlare dello zio Crocifisso, il quale aveva perso più di trenta onze dicevano, con tanta gente che era morta di colèra, e gli erano rimasti i pegni. Ora Campana di legno, per non saper che fare di tutti quegli anelli e di tutti quegli orecchini rimastigli in pegno, si maritava con la Vespa; la cosa era certa, che lavevano visto persino andare a farsi scrivere al municipio, presente don Silvestro. - Non è vero che se la piglia per gli orecchini, - diceva Piedipapera, il quale poteva saperlo. - Gli orecchini e le collane alla fin fine sono doro ed argento colato, e avrebbe potuto andare a venderli alla città; anzi ci avrebbe guadagnato il tanto per tanto sui denari che ha dati. Se la piglia perché la Vespa gli fece vedere e toccare con mano che stava per andare dal notaio con compare Spatu, ora che la Mangiacarrubbe sè tirato in casa Brasi Cipolla. Scusate veh! compare Rocco. - Niente niente, compare Tino; - rispose Rocco Spatu. - A me non me ne importa; perché chi si fida di quelle canaglie di femmine, è un porco. Per me la mia innamorata è la Santuzza, che mi fa credenza quando voglio; e ne vuol due delle Mangiacarrubbe nella sua bilancia! con quel petto, eh? compare Tino! - Ostessa bella conto caro! - disse Pizzuto sputacchiando. - Cercano il marito per farsi mantenere da lui! - aggiunse Antoni. - Tutte le stesse! - E Piedipapera seguitò: - Lo zio Crocifisso allora corse trafelato dal notaio, che aveva il fiato ai denti. Così se la piglia la Vespa. - Bella sorte eh! quella della Mangiacarrubbe! - esclamò Antoni. - Brasi Cipolla, da qui a centanni che muore suo padre, se Dio vuole, sarà ricco come un maiale, - disse Spatu. - Adesso suo padre fa il diavolo, ma col tempo chinerà il capo. Non ha altri figli, e non gli resta altro che maritarsi, se non vuole che la sua roba se la goda la Mangiacarrubbe alla sua barba. - Io ci ho gusto, - conchiuse Antoni. - La Mangiacarrubbe non ha niente. O perché padron Cipolla deve essere ricco soltanto lui? Qui prese parte al discorso lo speziale, il quale veniva a fumare la sua pipa sulla riva, dopo desinare e pestava lacqua nel mortaio che così il mondo non andava bene, e bisognava buttare in aria ogni cosa, e rifar da capo. Ma con quella gente lì, era proprio come pestar lacqua nel mortaio. Il solo che ne capisse qualche cosa era Antoni, che aveva visto il mondo, e aveva aperto un po gli occhi come i gattini; da soldato gli avevano insegnato a leggere, perciò andava anche lui sulla porta della spezieria a sentire quello che diceva il giornale, e a chiacchierare collo speziale il quale era un buon diavolaccio con tutti, e non aveva pel capo i fumi di sua moglie la quale lo sgridava - O tu perché timmischi negli affari che non ti riguardano? - Le donne bisogna lasciarle dire, e far le cose di nascosto; - diceva don Franco appena la Signora se ne saliva nella stanza. Lui non aveva difficoltà di starsene in sinedrio anche con quelli senza scarpe, purché non mettessero i piedi sui regoli delle scranne; e spiegava loro parola per parola quello che diceva il giornale mettendoci il dito, che il mondo avrebbe dovuto andare come era scritto là. Don Franco, arrivando sul greto quando gli amici tenevano quei discorsi, ammiccava a Antoni Malavoglia il quale rimendava le maglie delle reti colle gambe distese e la schiena appoggiata ai sassi e gli faceva dei cenni col capo, scuotendo la barbona in aria. - Eh! bella giustizia che certuni abbiano a rompersi la schiena contro i sassi, e degli altri stiano colla pancia al sole a fumar la pipa, mentre gli uomini dovrebbero essere tutti fratelli, lha detto Gesù il più gran rivoluzionario che ci sia stato e i suoi preti al giorno doggi fanno i birri e le spie! Non lo sapevano che laffare di don Michele colla Santuzza laveva scoperto don Giammaria, nella confessione? - Altro che don Michele! La Santuzza ci ha massaro Filippo; e don Michele ronza sempre per la via del Nero, senza nessuna paura di comare Zuppidda e della sua conocchia! Lui ci ha la pistola. - Tutte e due vi dico! Coteste che si confessano ogni domenica hanno il sacco grande da metterci i peccati; per questo la Santuzza porta la medaglia sul petto! per coprire le porcherie che ci stan sotto. - Don Michele perde il tempo colla Zuppidda; il segretario ha detto che vuol farla cascare coi suoi piedi come una pera matura. - Ma sì! Intanto don Michele si diverte colla Barbara, e con le altre che stanno nella via. - Lo so io - e ammiccava di soppiatto a Antoni. - Non ha niente da fare, e ogni giorno ha i suoi quattro tarì di soldo. - Quello che dico sempre! - ripeteva lo speziale tirandosi la barba. - Tutto il sistema è così; pagar degli sfaccendati per non far niente, e farci le corna, a noi che li paghiamo! ecco che cosè. Della gente che ha quattro tarì al giorno per stare a passeggiare sotto le finestre della Zuppidda; e don Giammaria che si pappa la lira al giorno per confessare la Santuzza, e sentire le porcherie che gli racconta; e don Silvestro... so io! e mastro Cirino che è pagato per romperci gli stivali colle sue campane ma i lumi poi non li accende, e si mette in tasca lolio, ché lì, al municipio poi ci son altre porcherie! in fede mia! E volevano far casa nuova di tutti nella baracca ma poi si sono intesi unaltra volta, don Silvestro e gli altri, e non ne hanno parlato più... Tale e quale come quegli altri ladri del Parlamento, che chiacchierano e chiacchierano fra di loro; ma ne sapete niente di quel che dicono? Fanno la schiuma alla bocca, e sembra che vogliano prendersi pei capelli di momento in momento ma poi ridono sotto il naso dei minchioni che ci credono. Tutte vesciche pel popolo che paga i ladri e i ruffiani, e gli sbirri come don Michele. - Che bella cosa, - disse Antoni, - quattro tarì al giorno per andare a passeggiare di qua e di là. Io vorrei essere guardia doganale. - Ecco! ecco! - esclamò don Franco cogli occhi che gli schizzavano dalla testa. - Vedete la conseguenza del sistema! La conseguenza è che tutti diventano canaglia. Non vi offendete, compare Antoni. Il pesce puzza dalla testa. Anchio sarei come voi, se non avessi studiato, e non avessi quel mestiere da guadagnarmi il pane. Infatti dicevano che era un bel mestiere quello che gli aveva insegnato suo padre allo speziale di pestare nel mortaio, e di far denari collacqua sporca; mentre cera gente che doveva cuocersi le corna al sole, e cavarsi gli occhi colle maglie delle reti e prendersi il granchio alle gambe e alla schiena per guadagnarsi dieci soldi; e così lasciarono le reti e le chiacchiere, e se ne tornarono allosteria sputacchiando per la strada. Fine Del Capitulo Dodicesimo. Capitulo Tredicesimo. Padron Antoni, come il nipote gli arrivava a casa ubbriaco, la sera faceva di tutto per mandarlo a letto senza che gli altri se ne avvedessero perché questo non cera mai stato nei Malavoglia, e gli venivano le lagrime agli occhi. La notte, quando si alzava e chiamava Alessi per andare al mare, lasciava dormire laltro; tanto, non sarebbe stato buono a nulla. Antoni da prima se ne vergognava, e andava ad aspettarli sulla riva appena tornavano, colla testa bassa. Ma a poco a poco ci fece il callo, e diceva fra di sè: - Così domani faremo ancora domenica! Il povero vecchio cercò tutti i mezzi di toccargli il cuore e di nascosto gli fece persino esorcizzare la camicia da don Giammaria, e spese tre tarì. - Vedi! - gli diceva, - questo non cè mai stato nei Malavoglia! Se tu prendi la mala strada di Rocco Spatu tuo fratello e le tue sorelle ti verranno dietro. Una mela fradicia guasta tutte le altre, e quei soldi che abbiamo messo insieme con tanto stento se ne anderanno in fumo. Per un pescatore si perde la barca, e allora che faremo? Antoni restava a capo chino, o brontolava fra i denti; ma lindomani tornava da capo, e una volta glielo disse: - Che volete? almeno quando non sono più in sensi non penso alla mia disgrazia. - Che disgrazia! Tu hai la salute, sei giovane, sai il tuo mestiere, che ti manca? Io che son vecchio, e tuo fratello che è ancora un ragazzo, ci siamo tirati su dal fosso. Ora se tu volessi aiutarci, torneremo ad essere quelli che eravamo, se non più col cuore contento perché quelli che sono morti non tornano più, almeno senza altre angustie; e tutti uniti, come devono stare le dita della mano, e col pane in casa. Se io chiudo gli occhi come resterete voi altri? Adesso, vedi, mi tocca daver paura ogni volta che cimbarchiamo per andar lontano. E son vecchio!... Quando il nonno riesciva a toccargli il cuore, Antoni si metteva a piangere. I fratelli, che sapevano tutto, si rincantucciavano, appena lo sentivano venire, come ei fosse un estraneo, o quasi avessero paura di lui; e il nonno, col rosario in mano, borbottava: - O anima benedetta di Bastianazzo! O anima di mia nuora Maruzza! fatelo voi il miracolo! - Come Mena lo vedeva arrivare colla faccia pallida e gli occhi lustri gli diceva: - Entra da questa parte, che ci è il nonno! - E lo faceva entrare dalla porticina della cucina; poi si metteva a piangere cheta cheta accanto al focolare; tanto che Antoni disse alla fine: - Non voglio andarci più allosteria neanche se mammazzano! E tornò a lavorare di buonavoglia come prima; anzi, si alzava prima degli altri, e andava ad aspettare il nonno alla marina, che ci volevano due ore a far giorno i Tre Re erano ancora alti sul campanile del villaggio, e i grilli si udivano trillare nelle chiuse come se fossero lì accanto. Il nonno non ci capiva più nella camicia dalla contentezza; andava chiacchierando con lui onde provargli come gli volesse bene e fra di sè diceva: - Son lanime sante di sua madre e di suo padre che hanno fatto il miracolo. Il miracolo durò tutta la settimana, e la domenica Antoni non volle nemmeno andare in piazza per non vedere losteria da lontano e gli amici che lo chiamavano. Ma si rompeva le mascelle a sbadigliare tutto quel giorno in cui non aveva nulla da fare, e non finiva più. Oramai non era un ragazzo per passare il tempo ad andare per le ginestre nella sciara, cantando come suo fratello Alessi e la Nunziata o a spazzar la casa come Mena, e nemmeno un vecchio come il nonno per divertirsi ad accomodare i barilotti sfondati, e le nasse sfasciate. Egli restò seduto accanto alla porta, nella strada del Nero che non ci passava nemmeno una gallina, e sentiva le voci e le risate allosteria. Tanto che andò a dormire per non sapere che fare, e il lunedì tornò a fare il muso lungo. Il nonno gli diceva: - Per te sarebbe meglio che non venisse la domenica; perché il giorno dopo sei come se fossi pazzo. - Ecco quello che era meglio per lui che non venisse mai la domenica! e gli cascava il cuore per terra a pensare che tutti i giorni fossero dei lunedì. sicché, quando tornava dal mare, la sera, non aveva voglia nemmeno dandare a dormire e si sfogava a scorazzare di qua e di là colla sua disgrazia, tanto che infine venne a capitare di nuovo allosteria. Prima, allorché tornava a casa malfermo sulle gambe, si ficcava dentro mogio mogio facendosi piccino e balbettando delle scuse, o almeno non fiatava. Ma ora alzava la voce, litigava colla sorella se laspettava sulluscio, colla faccia pallida e gli occhi gonfi e se gli diceva sottovoce dentrare dalla cucina che in casa cera il nonno. - A me non me ne importa! - rispondeva. Il giorno dopo si levava stravolto e di cattivo umore; e cominciava a gridare e bestemmiare dalla mattina alla sera. Una volta successe una brutta scena. Il nonno, non sapendo più che fare per toccargli il cuore, laveva tirato nellangolo della cameruccia, ad usci chiusi perché non udissero i vicini, e gli diceva piangendo come un ragazzo il povero vecchio: - Oh Antoni! non ti rammenti che qui cè morta tua madre? perché vuoi darle questo dolore a tua madre, di vederti fare la riescita di Rocco Spatu? Non lo vedi come stenta e si affatica la povera cugina Anna per quellubbriacone di suo figlio? e come piange alle volte, allorché non ha pane da dare agli altri suoi figliuoli, e non le basta il cuore di ridere? Chi va col lupo allupa e chi pratica con zoppi allanno zoppica. Non ti rammenti quella notte del colèra che eravamo qui tutti davanti a quel lettuccio, ed ella ti raccomandava Mena e i ragazzi? - Antoni piangeva come un vitello slattato, e diceva che voleva morire anche lui; ma poi adagio adagio tornava allosteria, e la notte, invece di venire a casa, andava per la via fermandosi dietro gli usci, colle spalle appoggiate al muro, stanco morto, insieme a Rocco Spatu e a Cinghialenta; e si metteva a cantare con loro, per scacciare la malinconia. Infine il povero padron Antoni non osava più mostrarsi per le strade dalla vergogna. Il nipote invece, per evitare le prediche, veniva a casa colla faccia scura; così non gli rompevano la devozione con le solite prediche. Già le prediche se le faceva da sè stesso, a voce bassa, ed era tutta colpa della sua disgrazia che laveva fatto nascere in quello stato. E andava a sfogarsi collo speziale e con altri di quelli che avevano un po di tempo per chiacchierare dellingiustizia sacrosanta che ci è a questo mondo in ogni cosa; che se uno va dalla Santuzza, per dimenticare i suoi guai, si chiama ubbriacone; mentre tanti altri che si ubbriacano a casa di vin buono non hanno guai per la testa né nessuno che li rimproveri o faccia loro la predica di andare a lavorare, giacché non hanno nulla da fare, e son ricchi per due; eppure tutti siamo figli di Dio allo stesso modo, e ognuno dovrebbe avere la sua parte egualmente. - Quel ragazzo lì ha del talento! - diceva lo speziale a don Silvestro, e a padron Cipolla, e a chi voleva sentirlo. - Vede le cose allingrosso, così alla carlona, ma il sugo cè; non è colpa sua se non sa esprimersi meglio; è colpa del governo che lo lascia nellignoranza. Per istruirlo gli portava il Secolo e la Gazzetta di Catania. Però Antoni si seccava a leggere; prima di tutto perché era una fatica, e quandera soldato gli avevano insegnato a leggere per forza; ma adesso era libero di fare quello che gli pareva e piaceva, e aveva un po dimenticato come si cacciano insieme le parole nello scritto. Poi tutte quelle chiacchiere stampate non gli mettevano un soldo in tasca. Che gliene importava a lui? Don Franco glielo spiegava lui perché avrebbe dovuto importargliene; e quando passava don Michele per la piazza, glielo indicava colla barbona ammiccando, e gli spifferava sottovoce che passava per donna Rosolina anche quello ora che aveva sentito come donna Rosolina avesse dei denari, e li dava alla gente per farsi sposare. - Bisogna cominciare dal levarci dai piedi tutti costoro col berretto gallonato. Bisogna far la rivoluzione. Ecco quello che bisogna fare! - E voi cosa mi date per fare la rivoluzione? Don Franco allora si stringeva nelle spalle, e se ne andava indispettito a pestare lacqua sporca nel mortaio; giacché con gente siffatta era proprio pestar lacqua nel mortaio, diceva. E Piedipapera, appena Antoni voltava le spalle, soggiungeva sottovoce: - Se volesse ammazzare don Michele, dovrebbe ammazzarlo per qualche altra cosa; ché gli vuol rubare la sorella; ma Antoni è peggio dun maiale, tanto che si fa mantenere dalla Santuzza. - Piedipapera se lo sentiva sullo stomaco don Michele dacché guardava cogli occhi torvi lui e Rocco Spatu e Cinghialenta quando li incontrava; perciò voleva levarselo davanti. Quelle povere Malavoglia erano arrivate al punto che andavano per le bocche di tutti per colpa del fratello, tanto i Malavoglia erano caduti in bassa fortuna. Ora tutto il paese sapeva che don Michele passava e ripassava per la strada del Nero, onde. far dispetto alla Zuppidda, la quale stava a guardia di sua figlia colla conocchia in mano. Intanto don Michele per non perdere i suoi passi, aveva gettato gli occhi su di Lia, la quale si era fatta una bella ragazza anche lei e non aveva nessuno che le stesse a guardia, tranne la sorella che si faceva rossa per lei, e le diceva: - Rientriamo in casa, Lia. Sulla porta non ci stiamo bene ora che siamo orfane. Ma la Lia era vanerella peggio di suo fratello Antoni, e le piaceva starsene sulla porta a far vedere il fazzoletto colle rose che ognuno le diceva: - Come siete bella con quel fazzoletto, comare Lia! - e don Michele se la mangiava cogli occhi. La povera Mena, mentre stava là sulla porta, ad aspettare il fratello che tornava a casa ubbriaco si sentiva così stanca ed avvilita che le cascavano le braccia quando voleva tirare in casa la sorella perché passava don Michele, e Lia le rispondeva: - Hai paura che mi mangi? Già, nessuno ne vuole di noi altri, ora che non abbiamo più niente. Non lo vedi come è andato a finire mio fratello, che non lo vogliono nemmeno i cani! - Se Antoni avesse fegato, - andava dicendo Piedipapera, - se lo leverebbe dinanzi quel don Michele. Antoni invece voleva levarsi dinanzi don Michele per unaltra cosa. La Santuzza, dopo che laveva rotta con don Michele, aveva preso a ben volere Antoni per quel modo di portare il berretto sullorecchio, e di dondolare le spalle camminando che aveva preso da soldato; e gli metteva in serbo sotto il banco tutti i piatti coi resti che lasciavano gli. avventori; e un po di qua e un po di là gli riempiva anche il bicchiere. In tal modo lo manteneva per losteria grasso e unto come il cane del macellaio. Al bisogno poi Antoni si disobbligava facendo a pugni con quegli avventori della malannata che cercano il pelo nelluovo allora del conto, e gridano e bestemmiano prima di pagare. Cogli amici della taverna invece era allegro e chiacchierone, e teneva docchio anche il banco, allorché la Santuzza andava a confessarsi. sicché, tutti colà gli volevano bene come se fosse a casa sua; tranne lo zio Santoro il quale lo guardava di malocchio, e borbottava, fra unavemaria e laltra contro di lui, che viveva alle spalle di sua figlia, come un canonico; la Santuzza rispondeva che era la padrona, se voleva far vivere alle sue spalle Antoni Malavoglia, grasso come un canonico; segno che ci aveva il suo piacere, e non aveva più bisogno di nessuno. - Sì! sì! - brontolava lo zio Santoro, quando poteva chiapparla un momento a quattrocchi. - Di don Michele ne hai sempre bisogno. Massaro Filippo mha detto dieci volte che è tempo di finirla che il vino nuovo non può tenerlo più nella cantina, e bisognerebbe farlo entrare in paese di contrabbando. - Massaro Filippo pensa al suo interesse. Ma io, vedete, dovessi pagare il dazio due volte, e il contrabbando, don Michele non lo voglio più, no e poi no! Ella non voleva perdonare a don Michele quella partaccia che gli aveva fatta colla Zuppidda, dopo tanto tempo chera stato trattato come un canonico nellosteria, per lamore dei suoi galloni; e Antoni. Malavoglia, senza galloni, valeva dieci volte don Michele; a lui, quello che gli dava glielo dava di tutto cuore. Antoni si guadagnava il pane in tal modo, e quando il nonno gli rimproverava il suo far nulla e la sorella lo guardava tristamente, cogli occhi fissi, rispondeva: - Forse che vi costo qualche cosa? Dei denari della casa non ne spendo, e il mio pane me lo guadagno da me. - Meglio sarebbe che tu morissi di fame, gli diceva il nonno e che avessimo a morire tutti oggi stesso! - Infine nessuno parlava più, seduti doverano, e voltandosi le spalle. Padron Antoni era ridotto a non aprir bocca, per non litigare col nipote; e Antoni poi, quandera stanco della predica, piantava lì tutti della paranza, a piagnucolare e se ne andava a trovar Rocco o compare Vanni, coi quali si stava allegri e se ne trovava sempre una nuova da inventare. Una volta inventarono di fare la serenata allo zio Crocifisso, la notte in cui sera maritato colla Vespa e condussero sotto le finestre di lui tutti coloro cui lo zio Crocifisso non voleva prestare più un soldo coi cocci, e le pentole fesse, i campanacci del beccaio e gli zufoli di canna, a fare il baccano e un casa del diavolo sino a mezzanotte talché la Vespa lindomani salzò più verde del solito, e se la prese con quella canaglia della Santuzza nella taverna della quale sera macchinata tutta quella birbonata per gelosia che lei se lera trovato il marito, onde stare in grazia di Dio mentre le altre erano sempre nel peccato mortale, e facevano mille porcherie, sotto labitino della Madonna. La gente gli rideva sul muso allo zio Crocifisso, come lo vide sposo sulla piazza, vestito di nuovo e giallo come un morto, dalla paura che gli aveva fatto la Vespa con quel vestito nuovo che costava denari. La Vespa era sempre a spendere e spandere, che se lavessero lasciata fare avrebbe vuotato il sacco in una settimana; e diceva che la padrona adesso era lei, tanto che tutti i giorni cera il diavolo dallo zio Crocifisso. Sua moglie gli piantava le unghie sulla faccia, e gli gridava che voleva aver le chiavi lei e non voleva star sempre a desiderare un pezzo di pane e un fazzoletto nuovo peggio di prima; perché se avesse saputo quel che le doveva venire dal matrimonio, con quel bel marito che le era toccato si sarebbe tenuta la chiusa e la medaglia di figlia di Maria, piuttosto; già, tanto e tanto avrebbe potuto portarla ancora, la medaglia di figlia di Maria! E lui strillava che era rovinato; che non era più padrone del fatto suo; che vera tuttora il colèra in casa, e volevano farlo morire di crepacuore prima del tempo, per scialacquarsi allegramente la roba che egli aveva stentato tanto a raggranellare! Lui pure, se avesse saputo tutto questo, avrebbe mandato al diavolo la chiusa e la moglie; ché già lui di moglie non ne aveva bisogno, e lavevano preso per il collo facendogli credere che la Vespa avesse acchiappato Brasi Cipolla, e stesse per scappargli insieme alla chiusa, maledetta chiusa! Giusto in quel punto si seppe che Brasi Cipolla sera lasciato rubare dalla Mangiacarrubbe come un bietolone, e padron Fortunato li andava cercando per la sciara, e pel vallone e sotto il ponte, colla schiuma alla bocca, giurando e spergiurando che se li trovava voleva dar loro tante di quelle pedate e farsi venire le orecchie di suo figlio nelle mani. Lo zio Crocifisso a quel discorso si cacciava le mani nei capelli anche lui e diceva che la Zuppidda laveva rovinato a non rapire Brasi una settimana prima. - Questa è stata la volontà di Dio! - andava dicendo picchiandosi il petto; - la volontà di Dio è stata che io mavessi a pigliare la Vespa per castigo dei miei peccati! - E dei peccati doveva avercene grossi assai perché la Vespa gli avvelenava il pane in bocca, e gli faceva soffrire le pene del purgatorio, notte e giorno. Per giunta poi si vantava di essergli fedele, che non avrebbe guardato in faccia un cristiano fosse giovane e bello come Antoni Malavoglia o Vanni Pizzuto, per tutto loro del mondo; mentre gli uomini le ronzavano sempre attorno a tentarla come ci avesse il miele nelle gonnelle. - Se fosse vero andrei a chiamarglielo io stesso colui! - borbottava lo zio Crocifisso; - purché me la levasse davanti! E diceva pure che avrebbe pagato qualche cosa a Vanni Pizzuto o a Antoni Malavoglia perché gli facessero le corna giacché Antoni faceva quel mestiere. - Allora potrei mandarla via quella strega che mi son cacciata in casa! Ma Antoni il mestiere lo faceva dove era grasso, e ci mangiava e beveva, che era un piacere a vederlo. Ora portava la testa alta, e se la rideva se il nonno gli diceva qualche parola a bassa voce; adesso era il nonno che si faceva piccino, quasi il torto fosse suo. Antoni diceva che se non lo volevano in casa sapeva dove andare a dormire, nella stalla della Santuzza; e già non spendevano nulla a casa sua per dargli da mangiare. Padron Antoni, e Alessi, e Mena, tutto quello che buscavano colla pesca, col telaio, al lavatoio e con tutti gli altri mestieri, potevano metterlo da parte, per quella famosa barca di san Pietro colla quale si guadagnava di rompersi le braccia tutti i giorni per un rotolo di pesce, o per la casa del nespolo nella quale si sarebbe andati a crepare allegramente di fame! tanto lui un soldo non lavrebbe voluto; povero diavolo per povero diavolo, preferiva godersi un po di riposo, Finché era giovane, e non abbaiava la notte come il nonno. Il sole cera lì per tutti, e lombra degli ulivi per mettersi al fresco e la piazza per passeggiare, e gli scalini della chiesa per stare a chiacchierare e lo stradone per veder passare la gente e sentir le notizie, e losteria per mangiare e bere cogli amici. Poi quando gli sbadigli vi rompevano le mascelle, si giocava alla mora, o a briscola; e quando infine si aveva sonno, ci era lì la chiusa dove pascevano i montoni di compare Naso per sdraiarsi a dormire il giorno, o la stalla di comare suor Mariangela quandera notte. - Che non ti vergogni di far questa vita? - gli disse alfine il nonno, il quale era venuto apposta a cercarlo colla testa bassa e tutto curvo; e piangeva come un fanciullo nel dir così, tirandolo per la manica dietro la stalla della Santuzza, perché nessuno li vedesse. - E alla tua casa non ci pensi? e ai tuoi fratelli non ci pensi? Oh, se fossero qui tuo padre e la Longa! Antoni! Antoni!... - Ma voi altri ve la passate forse meglio di me a lavorare, e ad affannarvi per nulla? È la nostra mala sorte infame! ecco cosè! Vedete come siete ridotto, che sembrate un arco di violino e sino a vecchio avete fatto sempre la stessa vita! Ora che ne avete? Voi altri non conoscete il mondo, e siete come i gattini cogli occhi chiusi. E il pesce che pescate ve lo mangiate voi? Sapete per chi lavorate, dal lunedì al sabato, e vi siete ridotto a quel modo che non vi vorrebbero neanche allospedale? per quelli che non fanno nulla, e che hanno denari a palate lavorate! - Ma tu non ne hai denari, né io ne ho! Non ne abbiamo avuti mai, e ci siamo guadagnato il pane come vuol Dio; è per questo che bisogna darsi le mani attorno, a guadagnarli, se no si muore di fame. - Come vuole il diavolo, volete dire! Che è tutta opera di Satanasso la nostra disgrazia! Ora sapete quel che ci aspetta quando non potrete più darvele attorno le mani, perché i reumatismi le avranno ridotte come una radica di vite? Vi aspetta il vallone sotto il ponte per andare a creparvi. - No! no! - esclamò il vecchio tutto giulivo, e gettandogli al collo le braccia rattratte come radiche di vite. - I denari per la casa ci son già, e se tu ci aiuti... - Ah! la casa del nespolo! Credete che sia il più bel palazzo del mondo, voi che non avete visto altro? - Lo so che non è il più bel palazzo del mondo. Ma non dovresti dirlo tu che ci sei nato, tanto più che tua madre non ci è morta. - Nemmeno mio padre non ci è morto. Il nostro mestiere è di lasciare la pelle laggiù, in bocca ai pescicani. Almeno, Finché non ce la lascio, voglio godermi quel po di bene che posso trovare, giacché è inutile logorarmi la pelle per niente! E poi? quando avrete la casa? e quando avrete la barca? E poi? e la dote di Mena? e la dote di Lia? Ah! sangue di Giuda ladro! che malasorte è la nostra! Il vecchio se ne andò desolato, scuotendo il capo, col dorso curvo ché le parole amare del nipote lavevano schiacciato peggio di un pezzo di scoglio piombatogli sulla schiena. Adesso non aveva più coraggio per nulla, gli cascavano le braccia, e aveva voglia di piangere. Non poteva pensare ad altro, se non che Bastianazzo e Luca non ci avevano mai avuto pel capo quelle cose che ci aveva Antoni e avevano sempre fatto senza lamentarsi quello che dovevano fare; e mulinava pure che era inutile pensare alla dote di Mena, e di Lia, giacché non ci sarebbero arrivati mai. La povera Mena pareva che lo sapesse anche lei, tanto era avvilita. Le vicine ora tiravano di lungo dinanzi alla porta dei Malavoglia, come durasse il colèra, e la lasciavano sola accanto alla sorella col fazzoletto colle rose, o insieme alla Nunziata e alla cugina Anna, quando esse facevano la carità di venire a cianciare un po; giacché la cugina Anna ci aveva anche lei, poveretta, quellubbriacone di Rocco, e oramai tutti lo sapevano; e la Nunziata era troppo piccola quando quel bel mobile di suo padre laveva piantata per andarsene a cercare fortuna altrove. Le poverette sintendevano fra di loro appunto per questo, quando discorrevano a bassa voce, col capo chino e le mani sotto il grembiule, ed anche quando tacevano, senza guardarsi in viso, pensando ognuno ai casi suoi. - Quando si è ridotti allo stato in cui siamo, - diceva Lia che parlava come una donna fatta - bisogna aiutarsi da sè, e che ognuno pensi ai suoi interessi. Don Michele di tanto in tanto si fermava a salutarle o a dir qualche barzelletta; tanto che le donne si erano addomesticate col berretto gallonato e non ne avevano più paura: anzi la Lia sera lasciata andare a dire anche lei le barzellette, e ci rideva sopra; né la Mena osava sgridarla, o andarsene in cucina e lasciarla sola, ora che non aveva più la madre; e restava lì anche lei accasciata su di sè stessa, guardando di qua e di là della strada con gli occhi stanchi. Oramai come si vedeva che i vicini li avevano abbandonati le si gonfiava il cuore di riconoscenza ogni volta che don Michele con tutto il suo berretto gallonato non sdegnava di fermarsi sulla porta dei Malavoglia a far quattro chiacchiere. E se don Michele trovava la Lia sola, la guardava negli occhi, tirandosi i mustacchi col berretto gallonato messo alla sgherra, e le diceva: - Che bella ragazza che siete, comare Malavoglia! Nessuno le aveva detto questo; perciò ella si faceva rossa come un pomodoro. - Come va che non vi siete maritata ancora? - le diceva anche don Michele. Ella si stringeva nelle spalle, e rispondeva che non lo sapeva. - Voi dovreste avere la veste di lana e seta, e gli orecchini lunghi; ché allora, in parola donore, gli fareste tenere il candeliere a molte signore della città. - La veste di lana e seta non fa per me, don Michele! - rispondeva Lia. - O perché? La Zuppidda non lha? e la Mangiacarrubbe, ora che ha acchiappato Brasi di padron Cipolla, non lavrà anche lei? e la Vespa, se la vuole, non se la farà come le altre? - Loro son ricche, loro! - Sorte scellerata! - esclamava don Michele battendo col pugno sulla sciabola. - Vorrei pigliare un terno al lotto, vorrei pigliare, comare Lia! per farvi vedere cosa son capace di fare! Alle volte don Michele aggiungeva: - Permettete? - colla mano nel berretto, e si metteva a sedere lì vicino sui sassi, mentre non aveva da fare. Mena credeva che volesse stare lì per comare Barbara, e non gli diceva nulla. Ma don Michele alla Lia le giurava che non era per la Barbara, e non ci aveva mai pensato sulla santa parola donore! Pensava a tuttaltro lui, se non lo sapeva comare Lia!. E si fregava il mento, o si tirava i baffi guardandola come il basilisco. La ragazza si faceva di mille colori e si alzava per andarsene. Però don Michele la prendeva per la mano, e le diceva: - perché volete farmi questoffesa, comare Malavoglia? Restate lì, che nessuno vi mangia. Così, mentre aspettavano gli uomini dal mare, passavano il tempo; ella sulla porta, e don Michele sui sassi, sminuzzando qualche sterpolino per non sapere che fare e le domandava: - Che ci verreste a stare nella città? - Che verrei a farci nella città? - Quello è il posto per voi! Voi non siete fatta per star qui, fra questi villani in parola donore! Voi siete una roba fine e di prima qualità e siete fatta per stare in una bella casetta, e andare a spasso alla Marina e alla Villa quando cè la musica, vestita bene, come mintendo io. Con un bel fazzoletto di seta in testa, e la collana dambra. Qui par di stare in mezzo ai porci, parola mia donore! e non vedo lora di essere traslocato che mi hanno promesso di richiamarmi alla città collanno nuovo. Lia si metteva a ridere della burla, e scrollava le spalle che lei non sapeva nemmeno come fossero fatte le collane dambra e i fazzoletti di seta. Una volta poi don Michele tirò fuori in gran mistero un bel fazzoletto giallo e rosso colla sua brava carta, che laveva avuto da un contrabbando, e voleva regalarlo a comare Lia. - No! no! - diceva lei tutta rossa. - Non lo piglio se mi ammazzate! - E don Michele insisteva: - Questa non me laspettavo, comare Lia. Non me lo merito, vedete! - E dovette avvolgere unaltra volta il fazzoletto nella carta e metterselo in tasca. Dallora in poi, quando vedeva spuntare il naso di don Michele, Lia correva a ficcarsi in casa, per paura che volesse darle il fazzoletto. Don Michele aveva un bel passare e ripassare, e far brontolare la Zuppidda colla schiuma alla bocca e aveva un bellallungare il collo dentro luscio dei Malavoglia, che non vedeva più nessuno, talché alla fine si decise di entrare. Le ragazze, come se lo videro dinanzi, rimasero a bocca aperta, tremando quasi avessero la terzana, e senza saper che fare. - Voi non lavete voluto il fazzoletto di seta, comare Lia, - dissegli alla ragazza la quale sera fatta rossa come un papavero, - ma io sono tornato pel bene che voglio a voi altri. Che cosa fa vostro fratello Antoni? Anche Mena si faceva rossa, quando le domandavano che cosa facesse suo fratello Antoni, perché non faceva nulla. E don Michele continuò: - Ho paura che vi dia qualche dispiacere, a tutti voi altri, vostro fratello Antoni. Io vi sono amico e chiudo gli occhi; ma quando verrà qui un altro brigadiere in vece mia vorrà sapere che cosa va a fare vostro fratello con Cinghialenta, la sera, verso il Rotolo e con quellaltro buon arnese di Rocco Spatu, quando vanno a passeggiare nella sciara, come se avessero delle scarpe da buttar via. Aprite bene gli occhi anche voi a quel che vi dico ora, comare Mena; e ditegli pure che non bazzichi tanto con quellimbroglione di Piedipapera nella bottega di Pizzuto, che si sa tutto, e nei guai poi ci resterà lui. Gli altri sono volpi vecchie, e sarebbe bene che vostro nonno non lo facesse andare a passeggiare nella sciara perché la sciara è fatta per andarci a passeggiare e gli scogli del Rotolo ci sentono come se avessero le orecchie, ditegli e vedono anche senza cannocchiale le barche che vanno costeggiando quatte quatte verso limbrunire, come se andassero a pescar pipistrelli. Ditegli questo, comare Mena, e ditegli pure che chi gli dà questavvertimento è un amico il quale vi vuol bene. Quanto a compare Cinghialenta e Rocco Spatu, ed anche Vanni Pizzuto, son tenuti docchio. Vostro fratello si fida di Piedipapera, e non sa che le guardie doganali hanno il tanto per cento sui contrabbandi e per sorprenderli bisogna dar la parte a uno della combriccola e farlo cantare per chiapparla. Di Piedipapera questo solo rammentategli: - Gli disse Gesù Cristo a San Giovanni, degli uomini segnati guardatene!. Lo dice pure il proverbio. Mena sbarrava gli occhi, e impallidiva, senza capir bene quel che ascoltava; ma sentiva già la paura che suo fratello avesse a fare con quelli del berretto gallonato. Don Michele allora la prese per mano onde farle animo, e seguitò: - Se si sapesse che son venuto a dirvi tutto questo, sarei fritto. Io mi giuoco il mio berretto gallonato, per il bene che vi voglio a voi altri Malavoglia. Ma non mi piace che vostro fratello patisca qualche guaio. No! non vorrei incontrarlo di notte in qualche brutto posto, nemmeno per acchiappare un contrabbando di mille lire, parola mia donore! Le povere ragazze non ebbero più pace, dacché don Michele ebbe messo loro quella pulce nellorecchio. Non chiudevano occhio nella notte, aspettando il fratello dietro luscio sino a tardi, tremando di freddo e di paura mentre egli andava cantando per le strade con Rocco Spatu ed altri della combriccola e alle povere ragazze pareva sempre di udire delle grida, e delle schioppettate come quando avevano detto che cera stata la caccia delle quaglie a due piedi. - Tu va a dormire, - ripeteva Mena alla sorella. - Tu sei troppo giovane, e certe cose non devi saperle. Al nonno non diceva nulla per non dargli questaltro crepacuore; ma a Antoni, quando lo vedeva un po calmo, che si metteva a sedere tristamente sulla porta, col mento in mano si faceva coraggio per chiedergli: - Cosa vai a fare sempre con Rocco Spatu e Cinghialenta? Guardati che ti hanno visto sulla sciara e verso il Rotolo. Guardati di Piedipapera. Sai il detto dellantico che gli disse Gesù Cristo a San Giovanni: degli uomini segnati guardatene!. - Chi te lha detto? - domandava Antoni saltando su come un diavolo. - Dimmi chi te lha detto? - Don Michele me lha detto! - rispondeva lei colle lacrime agli occhi. - Mha detto di guardarti di Piedipapera, che per acchiappare un contrabbando bisogna dar la parte ad uno della combriccola. - E non ti ha detto altro? - No, non mi ha detto altro. Antoni allora giurava che non era vero niente, e non lo dicesse al nonno. Poi si levava di là frettoloso, e se ne andava allosteria a smaltire luggia e se incontrava quelli del berretto gallonato, faceva il giro lungo per non vederli neanche nel battesimo. Già don Michele non sapeva nulla, e parlava a casaccio, onde fargli paura per la bizza che ci aveva contro di lui dopo laffare della Santuzza, la quale laveva messo fuori della porta come un cane rognoso. Alla fin fine egli non aveva paura di don Michele e dei suoi galloni, che era ben pagato per succhiare il sangue del povero. Bella cosa! Don Michele non aveva bisogno di cercare di aiutarsi in qualche maniera così grasso e pasciuto! e non aveva altro da fare che metter le mani addosso a qualche povero diavolo se si industriava a buscarsi come poteva un pezzo di dodici tarì. E quellaltra prepotenza che per sbarcare la roba di fuori regno, bisognava pagare il dazio come fosse roba rubata! e doveva metterci il naso don Michele coi suoi sbirri! Loro erano padroni di mettere le mani su ogni cosa e prendere quello che volevano; ma gli altri, se cercavano a rischio della pelle di fare come volevano, per sbarcare la loro roba passavano per ladri, e li cacciavano peggio dei lupi colle pistole e le carabine. - Ma rubare ai ladri non è stato mai peccato. Lo diceva anche don Giammaria nella bottega dello speziale. E don Franco approvava col capo e con tutta la barba, sogghignando che quando si faceva la repubblica non se ne vedevano più di quelle porcherie. - E di quegli impiegati di Satanasso! - aggiungeva il vicario. A don Giammaria gli cuoceva tuttora delle venticinque onze che gli erano scappate di casa. Ora donna Rosolina aveva perso anche la testa, colle venticinque onze, e correva dietro a don Michele, per farsi mangiare il resto. Come lo vedeva andare nella strada del Nero, credeva ci andasse per veder lei sul terrazzino e stava sempre al terrazzino colla conserva dei pomidoro, e colle bocce dei peperoni, per far vedere di che era capace; poiché non glielo avrebbero levato dalla testa colle tenaglie che don Michele, colla sua pancia ora che si era levato dal peccato mortale colla Santuzza, non cercasse una donna di casa e di giudizio, come intendeva lei; perciò lo difendeva, se suo fratello diceva corna del governo e dei mangiapane e rispondeva: - Dei mangiapane come don Silvestro sì! che si mangiano un paese senza far nulla; ma i dazii ci vogliono per pagare i soldati, che fanno bella vista colla montura, e senza soldati ci mangeremmo come lupi fra di noi. - Dei fannulloni pagati per portare il fucile, e non altro! - sogghignava lo speziale; - come i preti, che prendono tre tarì per messa. Dite la verità, don Giammaria, che capitale ci mettete voi nella messa che vi pagano tre tarì? - E voi che capitale ci mettete in quellacqua sporca che vi fate pagare a sangue duomo? - rimbeccava il vicario colla schiuma alla bocca. Don Franco aveva imparato a ridere con don Silvestro, per far dannare lanima a don Giammaria; e continuava senza dargli retta, ché aveva sperimentato il mezzo migliore per fargli perdere la tramontana: - In mezzora si guadagnano la loro giornata, e poi sono a spasso tutto il giorno; tale e quale come don Michele il quale sembra un uccellaccio perdigiorno sempre là per i piedi, dacché non va più a scaldare le panche della Santuzza. - Per questo ce lha con me, - entrava a dire Antoni; - è arrabbiato come un cane, e vuol fare il prepotente perché ci ha la sciabola. Ma, sangue della madonna! una volta o laltra voglio dargliela sul muso la sua sciabola, per fargli vedere che me ne infischio, io! - Bravo! - esclamava lo speziale, - così va fatto! Bisogna che il popolo mostri i denti. Ma lontano di qua, ché non voglio pasticci nella mia spezieria. Al Governo non parrebbe vero di tirarmi nellimbroglio pei capelli; ma a me non mi piace aver che fare coi giudici e con tutta quella canaglia della baracca. Antoni Malavoglia levava i pugni al cielo e giurava e sacramentava per Cristo e per la Madonna che voleva finirla, avesse dovuto andare in galera; già egli non aveva niente da perdere. La Santuzza non lo guardava più dello stesso occhio tante gliene aveva dette quel paneperso di suo padre, piagnucolando fra unavemaria e laltra dopo che massaro Filippo non mandava più il vino allosteria! Le diceva che gli avventori cominciavano a diradare come le mosche a SantAndrea dacché non ci trovavano più il vino di massaro Filippo, al quale erano avvezzi come il bambino alla poppa. Lo zio Santoro ogni volta ripeteva alla figliuola: - Che vuoi farne di quellaffamato di Antoni Malavoglia? Non vedi che ti mangia tutta la roba senza frutto? Tu lo ingrassi meglio di un maiale, e poi va a fare il cascamorto colla Vespa e colla Mangiacarrubbe, ora che sono ricche. - E le diceva pure: - Gli avventori se ne vanno perché egli ti sta sempre alla gonnella e non ti lascia un momento da dirti una barzelletta. - Oppure: - Così lacero e sudicio è una porcheria avercelo per la bettola; che sembra tutta una stalla, e la gente ha schifo di beverci nei bicchieri. Don Michele sì che ci stava bene sulla porta, coi galloni nel berretto. La gente che paga il vino, vuol berselo in santa pace, ed è contenta di vedere uno colla sciabola lì davanti. Poi tutti gli facevano di berretto, e nessuno ti avrebbe negato un soldo se te lo doveva, quando era segnato col carbone sul muro. Ora che non cè più lui, non viene nemmeno massaro Filippo. Laltra volta è passato di qua, ed io volevo farlo entrare; ma ei dice che è inutile venirci, giacché il mosto non può farlo passare più di contrabbando, ora che sei in collera con don Michele. Una cosa che non è buona né per lanima né pel corpo. La gente comincia perfino a mormorare che a Antoni gli fai la carità pelosa, giacché massaro Filippo non ci viene più e vedrai come andrà a finire! Vedrai che arriverà allorecchio del vicario, e ti leveranno la medaglia di figlia di Maria. La Santuzza teneva duro ancora, perché in casa sua voleva esser sempre la padrona; ma cominciava ad aprire gli occhi anche lei giacché tutto quello che le diceva suo padre era il santo evangelio, e non trattava più Antoni come prima. Se cera un rimasuglio da riporre in serbo nel piatto, non lo dava più a lui, e gli metteva dellacqua sporca nei fondi di bicchiere; sicché Antoni alla fine cominciò a fare il viso lungo, e la Santuzza gli rispose che i fannulloni non le piacevano e lei e suo padre se lo guadagnavano il pane, così pure avrebbe dovuto far lui, e aiutare un po nella casa a spaccar legna o a soffiare nel fuoco, invece di starsene come un lazzarone a vociare e dormire colla testa fra le braccia o a sputacchiare per terra dappertutto, che faceva un mare e non si sapeva più dove mettere i piedi. Antoni un po andò a spaccar legna, brontolando, o a soffiare nel fuoco, per fare meno fatica. Ma gli era duro lavorare tutto il giorno come un cane, peggio di quello che faceva un tempo a casa sua per vedersi trattare peggio di un cane a sgarbi e parolacce, in grazia di quei piatti sporchi che gli davano da leccare. Una volta finalmente, mentre la Santuzza tornava dal confessarsi col rosario in mano, le fece una scenata lagnandosi che questo avveniva perché don Michele era tornato a gironzolare davanti losteria, che laspettava anche sulla piazza quando andava a confessarsi, e lo zio Santoro gli gridava dietro per salutarlo, quando sentiva la sua voce e andava a cercarlo fin nella bottega di Pizzuto, tastando i muri col bastone per trovar la strada. La Santuzza allora cominciò a fare il diavolo, e rispondergli che era venuto apposta per farle fare peccati mentre aveva lostia in bocca, e farle perdere la comunione. - Se non vi piace andatevene! - gli diceva. - Io non voglio dannarmi lanima per voi; e non vi ho detto nulla quando ho saputo che correte dietro le donnacce come la Vespa e la Mangiacarrubbe, ora che sono malmaritate. Correte a trovarle, che ora ci hanno il truogolo in casa, e cercano il maiale. - Ma Antoni giurava che non era vero, e a lui non gliene importava di queste cose; alle femmine non ci pensava più, e avrebbe potuto sputargli in faccia se lo vedeva parlare con unaltra donna. - No, così non te lo levi dai piedi, - ripeteva intanto lo zio Santoro. - Non vedi come è attaccato al pane che ti mangia? Bisogna rompere la pentola per aggiustarla. Bisogna farlo mettere fuori a pedate. Massaro Filippo mi ha detto che il mosto non può tenerlo più nelle botti, e lo venderà ad altri se tu non fai la pace con don Michele e non ti riesce di farlo entrare di contrabbando come prima! - E tornava a cercare massaro Filippo nella bottega di Pizzuto tastando i muri col bastone. Sua figlia faceva la sdegnosa, protestando che non avrebbe mai piegato il capo a don Michele, dopo la partaccia che colui le aveva fatto. - Lascia fare a me che laggiusto io! - assicurava lo zio Santoro. - Farò le cose con giudizio. Non ti lascerei fare la figura di tornare a leccare gli stivali a don Michele; sono tuo padre o no, santo Dio? Antoni, dacché la Santuzza gli faceva degli sgarbi bisognava che pensasse come pagare il pane che gli davano allosteria, giacché a casa sua non osava comparire e quei poveretti intanto pensavano a lui quando mangiavano la loro minestra senza appetito, come se anchegli fosse morto e non stendevano nemmeno la tovaglia, sparpagliati per la casa, colla scodella sulle ginocchia. - Questo è lultimo colpo per me che sono vecchio! - ripeteva il nonno; e chi lo vedeva passare colle reti in spalla, per andare a giornata, diceva: - Questa è lultima invernata per padron Antoni. Poco ci vorrà che tutti quegli orfani rimangono sulla strada. - E la Lia, se la Mena le diceva di ficcarsi dentro quando passava don Michele, rispondeva con tanto di bocca: - Sì! bisogna ficcarsi in casa, quasi fossi un tesoro! Sta tranquilla che di tesori come noi non ne vogliono neppure i cani! - Oh! se tua madre fosse qui, non diresti così! - mormorava Mena. - Se mia madre fosse qui, non sarei orfana, e non dovrei pensarci da me ad aiutarmi. E nemmeno Antoni andrebbe per le strade, che è una vergogna sentirsi dire che siamo sue sorelle e nessuno vorrà prendersi in moglie la sorella di Antoni Malavoglia. Antoni, ora che era in miseria, non aveva più ritegno di mostrarsi insieme a Rocco Spatu e a Cinghialenta per la sciara e verso il Rotolo e a discorrere sottovoce fra di loro, colla faccia scura, a guisa di lupi affamati. Don Michele tornava a dire alla Mena: - Vostro fratello vi darà qualche dispiacere, comare Mena! Mena era ridotta ad andare a cercare il fratello sulla sciara anche lei, e verso il Rotolo, o sulla porta dellosteria; e piangeva e singhiozzava, tirandolo per la manica della camicia. Ma egli rispondeva: - No! È don Michele che mi vuole male, te lho detto. Sta sempre a macchinar birbonate contro di me collo zio Santoro. Li ho sentiti io nella bottega di Pizzuto, che lo sbirro gli diceva: - E se tornassi da vostra figlia, che figuraccia ci farei? - E lo zio Santoro rispondeva: - Oh bella! se vi dico che tutto il paese si mangerebbe i gomiti dallinvidia! - Ma tu cosa vuoi fare? - ripeteva Mena colla faccia pallida. - Pensa alla mamma, Antoni, e pensa a noi che non abbiamo più nessuno! - Niente! Voglio svergognare lui e la Santuzza davanti a tutto il paese quando vanno alla messa! Voglio dir loro il fatto mio, e far ridere la gente. Già non ho paura di nessuno al mondo; e mi sentirà anche lo speziale lì vicino. Mena infatti aveva un bel piangere e un bel pregare egli tornava a dire che non aveva nulla da perdere, e dovevano pensarci gli altri più di lui; che era stanco di fare quella vita, e voleva finirla - come diceva don Franco. E siccome allosteria lo vedevano di malocchio, andava a girandolare per la piazza, specialmente la domenica e si metteva sugli scalini della chiesa per vedere che faccia facevano quei svergognati che venivano lì a gabbare il mondo e far le corna al Signore e alla Madonna sotto i loro occhi stessi. La Santuzza, dacché incontrava Antoni che faceva la sentinella sulla porta della chiesa se ne andava ad Aci Castello per la messa, di buon mattino, onde sfuggire la tentazione di far peccati. Antoni vedeva passare la Mangiacarrubbe, col naso nella mantellina, senza guardar più nessuno, ora che aveva acchiappato il marito. La Vespa, tutta in fronzoli, e con tanto di rosario in mano, andava a pregare il Signore di liberarla di quel castigo di Dio di suo marito; e Antoni sghignazzava loro dietro: - Ora che lhanno pescato il marito non hanno più bisogno di nulla. Ci è chi deve pensare a dar loro da mangiare! Lo zio Crocifisso aveva persa anche la devozione, dacché si era messa la Vespa addosso e non andava nemmeno in chiesa, per stare lontano dalla moglie almeno il tempo della messa; così si dannava lanima. - Questo è lultimo anno per me! - andava piagnucolando; e adesso correva a cercare padron Antoni, e gli altri disgraziati al pari di lui. - Nella mia vigna ci ha grandinato, e alla vendemmia non ci arrivo di certo. - Sapete, zio Crocifisso, - rispondeva padron Antoni; - quando vogliamo andare dal notaio per quellaffare della casa io son pronto, e ci ho qui i denari. - Colui non pensava ad altro che alla sua casa, e non gliene importava un corno degli affari degli altri. - Non mi parlate di notaio, padron Antoni! Quando sento parlare di notaio mi rammento del giorno in cui mi ci lasciai trascinare dalla Vespa; maledetto sia il giorno che ci misi i piedi! Ma compare Piedipapera che fiutava la senseria, gli diceva: - Quella strega della Vespa se morite voi, è capace di dargliela per un pezzo di pane la casa del nespolo; ed è meglio che li facciate voi i vostri affari, Finché ci avete gli occhi aperti. Allora lo zio Crocifisso rispondeva: - Sì, sì, andiamoci pure dal notaio; ma bisogna che mi facciate guadagnare qualche cosa su questo affare. Vedete quante perdite ho fatte! - E Piedipapera aggiungeva fingendo di parlare con lui: - Quella strega di vostra moglie se sa che avete ripreso i denari della casa è capace di strozzarvi, per comprarsene tante collane e fazzoletti di seta. - E diceva pure: - Almeno la Mangiacarrubbe non ne compra più collane e fazzoletti di seta, ora che ha acchiappato il marito. La vedete come viene a messa con una vesticciuola di cotonina! - A me non me ne importa della Mangiacarrubbe, ma avrebbero dovuto bruciarla viva anche lei con tutte le altre donne che sono al mondo per farci dannare lanima. Che ci credete che non compra più nulla? Tutta impostura per minchionare padron Fortunato, il quale va gridando che vuole pigliarsi piuttosto una di mezzo alla strada piuttosto che lasciar godere la roba sua a quella pezzente la quale gli ha rubato il figliuolo. Io per me gli regalerei la Vespa, se la volesse! Tutte le stesse! e guai a chi ci capita, per sua disgrazia! che il Signore leva il lume. Vedete don Michele, che va nella strada del Nero, per far locchietto con donna Rosolina; cosa gli manca a costui? Rispettato, ben pagato, con tanto di pancia!... Ebbene! corre dietro alle donne anche lui per cercarsi i guai colla lanterna; per la speranza di quei quattro soldi del vicario. - No, egli non ci viene per donna Rosolina, no! - diceva Piedipapera ammiccandogli di nascosto. - Donna Rosolina può farci le radiche sul terrazzino in mezzo ai suoi pomidoro, a fargli locchio di pesce morto. A don Michele non gliene importa nulla dei denari del vicario. Lo so io cosa va a fare nella strada del Nero! - Dunque cosa pretendete per la casa, - tornò a dire padron Antoni. - Ne parleremo, ne parleremo quando saremo dal notaio, - rispose lo zio Crocifisso. - Adesso lasciatemi ascoltare la santa messa; - e in tal modo lo mandava via mogio mogio. - Don Michele ci ha altro per la testa - ripeteva Piedipapera cacciando fuori tanto di lingua dietro le spalle di padron Antoni, e accennando collocchio a suo nipote il quale andava ad appollaiarsi sui muri, con un pezzo di giubbone sulle spalle saettando delle occhiatacce sullo zio Santoro, il quale aveva preso a venire alla messa, per stendere la mano ai fedeli borbottando avemarie e gloriapatri, e conosceva tutti ad uno ad uno, come la folla usciva dalla chiesa dicendo alluno: - Il Signore vi dia la provvidenza! - e a quellaltro: - Tanta salute! - e come gli passò accanto don Michele gli disse pure: - Andateci che vi aspetta nellorto dietro la tettoia - Santa Maria, ora pro nobis! Signore Iddio perdonatemi!... La gente, appena don Michele tornò a bazzicare dalla Santuzza diceva: - Fecero pace cani e gatti! Vuol dire che ci era sotto qualche cosa per tenersi il broncio. - E come massaro Filippo era pure tornato allosteria - Anche quellaltro! Che non sa starci senza don Michele? È segno che è innamorato di don Michele, piuttosto che della Santuzza. Certuni non sanno star soli neppure in paradiso! Allora Antoni Malavoglia masticava bile, vedendosi scacciato a pedate fuori della bettola peggio di un cane rognoso senza un baiocco in tasca per andare a bere sul mostaccio a don Michele e piantarsi là tutto il giorno, coi gomiti sul desco, a far loro mangiare il fegato. Invece gli toccava star sulla strada come un cagnaccio, colla coda fra le gambe e il muso a terra borbottando: - Sangue di Giuda! un giorno o laltro succederà una commedia, succederà! Rocco Spatu, e Cinghialenta, che avevano sempre qualche soldo, gli ridevano sul naso, dalla porta della taverna, facendogli le corna; e venivano a parlargli sottovoce, tirandolo pel braccio verso la sciara e parlandogli nellorecchio. Egli tentennava sempre a dir di sì, come un minchione che era. Allora gli rinfacciavano: - Ti sta bene a morir di fame, lì davanti e a vederti far le corna sotto agli occhi tuoi stessi da don Michele, carogna che sei! - Sangue di Giuda! non dite così! - gridava Antoni col pugno in aria - che un giorno o laltro faccio succedere una commedia, faccio succedere! Ma gli altri lo piantavano lì, alzando le spalle, sghignazzando; tanto che infine gli fecero montare la mosca al naso; e andò a piantarsi proprio nel bel mezzo dellosteria, giallo come un morto, col pugno sul fianco, e il giubbone vecchio sulle spalle che pareva ci avesse un vestito di velluto, girando gli occhiacci intorno per stuzzicare chi sapeva lui. Don Michele, per amore dei galloni, fingeva di non vederlo, e cercava di andarsene; ma Antoni ora che don Michele faceva il minchione si sentiva cuocere il fegato e gli rideva e gli sghignazzava sul mostaccio, a lui e alla Santuzza; e sputava sul vino che beveva, dicendo che era tossico di quello che avevano dato a Gesù sacramentato! - E battezzato per giunta che la Santuzza ci aveva messa lacqua, ed era una vera minchioneria venire a lasciarsi rubare i soldi in quella bettolaccia; per questo ei non ci veniva più! - La Santuzza, toccata nel debole, non seppe più contenersi e gli disse che non ci veniva più perché erano stanchi di mantenerlo per carità che erano stati costretti a cacciarlo fuori delluscio colla scopa, tanto era affamato. Allora Antoni cominciò a fare il diavolo, gridando e rompendo i bicchieri che lavevano messo fuori per tirarsi in casa quellaltro baccalà col berretto gallonato; ma gli bastava lanima di fargli uscire il vino dal naso, se voleva, perché lui non aveva paura di nessuno. Don Michele, giallo anche lui, col berretto di traverso, balbettava: - Per la santa parola donore stavolta finisce brutta! - intanto che la Santuzza faceva piovere i bicchieri e le mezzette addosso a tutte e due. Così finalmente si azzuffarono, e cominciarono a darsi dei pugni, e a rotolarsi sotto le panche che volevano mangiarsi il naso, mentre la gente li prendeva a calci e a pugni per separarli; e ci riescì infine Peppi Naso colla cinghia di cuoio che sera levata dai calzoni, e dove arrivava levava il pelo. Don Michele si spolverò la montura, andò a raccattare la sciabola che aveva persa e se ne uscì borbottando fra i denti, senzaltro, per amor dei galloni. - Ma Antoni Malavoglia, il quale mandava un fiume di sangue dal naso, vedendolo sgattaiolare non lo potevano tenere dal gridargli dietro un mare dimproperi dalla porta dellosteria mostrandogli il pugno, e asciugandosi colla manica il sangue che gli colava dal naso; e gli prometteva che voleva dargli il resto quando lincontrava. Fine Del Capitulo Tredicesimo. Capitulo Quattordicesimo. Quando Antoni Malavoglia incontrò don Michele per dargli il resto fu un brutto affare di notte, mentre diluviava, ed era scuro che non ci avrebbe visto neppure un gatto allangolo della sciara verso il Rotolo, dove bordeggiavano quatte quatte le barche che facevano finta di pescar merluzzi a mezzanotte e dove Antoni andava a ronzare, con Rocco Spatu, e Cinghialenta, ed altri malarnesi, colla pipa in bocca che le guardie le conoscevano ad una ad una quelle punte di fuoco delle pipe mentre stavano appiattate fra gli scogli con le carabine in mano. - Comare Mena, - aveva detto don Michele unaltra volta passando dalla strada del Nero; - ditegli a vostro fratello di non andarci di notte al Rotolo, con Rocco Spatu e Cinghialenta. Ma Antoni aveva fatto il sordo perché ventre affamato non sente ragione; e don Michele non gli faceva più paura, dopo che si erano rotolati a pugni e a cazzotti sotto le panche allosteria; inoltre gli aveva promesso di dargli il resto quando lincontrava e non voleva passare per canaglia e per spaccone agli occhi della Santuzza e di tutti quelli che erano stati presenti alla minaccia. - Gli ho detto che gli darò il rimanente dove lincontrerò; e se lincontro al Rotolo glielo dò al Rotolo! - ripeteva coi suoi amici, e ci avevano tirato anche il figlio della Locca. Avevano passato la sera allosteria, a bere e schiamazzare, che la bettola è come un porto di mare e la Santuzza non avrebbe potuto mandarlo via, ora che ci aveva dei soldi in tasca e li faceva ballare nella mano. Don Michele era passato a far la ronda, ma Rocco Spatu, che sapeva la legge diceva sputacchiando: - Finché cè il lume sulla porta abbiamo il diritto di star qua! - e si appoggiava al muro per star meglio. Antoni Malavoglia se la godeva anche a far sbadigliare la Santuzza, la quale dormicchiava dietro i bicchieri colla testa posata su quei cuscini che portavano la medaglia di Figlia di Maria. - E ci sta sul morbido meglio che su un fascio derba fresca! - diceva Antoni, il quale aveva il vino chiacchierone; mentre Rocco, pieno come una botte, non fiatava più, colle spalle al muro. Lo zio Santoro intanto a tastoni aveva ritirato il lume e chiudeva la porta. - Ora andatevene che ho sonno; - disse la Santuzza. - Io non ho mica sonno io! Massaro Filippo a me mi lascia dormire la notte. - A me non me ne importa se vi lascia dormire; ma non voglio che mi prendano la multa per amor vostro, se mi trovano luscio aperto a questora. - Chi ve la piglia la multa? quello sbirro di don Michele? Fatelo venire qui che gliela dò io la multa! ditegli che cè qui Antoni Malavoglia, sangue della madonna! La Santuzza intanto lo aveva preso per le spalle e lo spingeva fuori delluscio. - Andate a dirglielo voi stesso; e andate a cercarvi i guai fuori di qui. Io non ne voglio chiacchiere colla polizia pei vostri begli occhi. Antoni, vistosi cacciare in quel modo sulla strada, nel fango, e collacqua che veniva giù come Dio la mandava tirò fuori tanto di coltello, e giurava e sacramentava che voleva pungerli tutti quanti lei e don Michele! Cinghialenta era il solo che stesse in sensi per tutti, e lo tirava pel giubbone e gli diceva: - Lascia stare per stasera! Non lo sai quello che abbiamo da fare? Al figlio della Locca allora gli venne una gran voglia di mettersi a piangere, al buio. - È ubbriaco, - osservò Rocco Spatu, messo sotto la gronda. - Portatelo qui che gli farà bene. Antoni, un po calmato dallacqua che gli pioveva dalla gronda, si lasciò condurre da compare Cinghialenta, seguitando a sbuffare mentre sguazzava nelle pozzanghere, e sacramentava che se incontrava don Michele voleva dargli quello che gli aveva promesso. Tutta un tratto si trovò davvero naso a naso con don Michele, il quale ronzava lì intorno anche lui; colla pistola sulla pancia e i calzoni dentro gli stivali. Allora Antoni si calmò di botto, e tutti e tre si allontanarono quatti quatti, verso la bottega di Pizzuto. Arrivati dietro luscio, adesso che don Michele era ben lontano, Antoni volle a forza che si fermassero per udire quello che diceva. - Lo vedete dove andava don Michele? e la Santuzza che diceva daver sonno! Adesso come faranno se cè tuttora massaro Filippo nella stalla? - E tu lascia stare don Michele - disse Cinghialenta, - così ci lascerà andare pei fatti nostri. - Voi altri siete tante canaglie! - disse Antoni, - che avete paura di don Michele. - Stasera sei ubbriaco! ma ti farei vedere se ho paura di don Michele! Ora che ho venduto il mulo non voglio che nessuno venga a vedere come mi guadagno il pane, sangue di un cane! Là si misero a cianciare a voce bassa a ridosso del muro, intanto che lo scroscio della pioggia copriva i loro discorsi. Ad un tratto suonarono le ore, e tacquero tutti e quattro per stare ad ascoltare. - Entriamo da compare Pizzuto, - disse Cinghialenta. - Egli è padrone di tenere la porta aperta sino che vuole, e senza lume fuori. - È scuro che non ci si vede! - disse il figlio della Locca. - Bisogna bere qualche cosa, col tempo che fa; - rispose Rocco Spatu. - Se no ci romperemo il naso nella sciara. Cinghialenta si mise a brontolare: - Come se andassimo a giuocare! Ora vi farò dare dellacqua col limone da mastro Vanni. - Io non ho bisogno dellacqua col limone! - saltò su Antoni; - e vedrete se il fatto mio lo saprò fare meglio di voi altri! Compare Pizzuto non voleva aprire a quellora, e rispondeva che era in letto; ma siccome continuavano a picchiare e minacciavano di svegliare tutto il paese e di far correre la guardia a mettere il naso nei fatti loro si fece dare la voce e venne ad aprire in mutande. - Che siete pazzi a picchiare in questo modo? - esclamava. - Or ora ho visto passare don Michele. - Sì, labbiamo visto anche noi; adesso sta recitando il rosario colla Santuzza. - Che lo sai donde viene don Michele? - gli domandò Pizzuto guardandolo negli occhi: Antoni fece una spallata; e Vanni mentre si faceva da parte per lasciarli entrare, ammiccò a Rocco e a Cinghialenta: - È stato dalle Malavoglia, - soffiò loro nellorecchio. - Lho visto escire io! - Buon prò, - rispose Cinghialenta; - ma bisognerebbe dire a Antoni che raccomandi a sua sorella di trattenere don Michele tutta la notte, quando abbiamo da fare... - Che cosa volete da me? - chiese Antoni colla lingua grossa. - Niente, non è affare per questa sera. - Se non è affare per questa sera perché mi avete fatto lasciar losteria, che son tutto fradicio dalla pioggia? - disse Rocco Spatu. - È un altro discorso che stavamo facendo con compare Cinghialenta. E Pizzuto aggiunse: - Sì, è venuto luomo dalla città, e ha detto che per questa sera la roba è là, ma sarà un affare grosso sbarcarla con questo tempo. - Tanto meglio; così nessuno ci vede a sbarcarla. - Sì, ma le guardie hanno lorecchio fino; e badate che mè parso di vederle ronzare qui davanti, e guardare dentro la bottega. Allora successe un momento di silenzio, e compare Vanni, per finirla, andò a riempire tre bicchieri di erbabianca. - Me ne impipo delle guardie! - esclamò Rocco Spatu dopo che ebbe bevuto. - Peggio per loro se vengono a mettere il naso nei fatti miei; ho qui il mio temperino che non fa tanto chiasso come le loro pistole. - Noi ci buschiamo il pane come possiamo, e non vogliamo far male a nessuno! - aggiunse Cinghialenta. - O che uno non è più padrone di farsi sbarcare la roba dove vuole? - Loro stanno a spasso come i ladri, per farsi pagare il dazio di ogni fazzoletto da naso che volete portare a terra e nessuno li prende a schioppettate; - aggiunse Antoni Malavoglia. - Sapete cosha detto don Giammaria? che rubare ai ladri non è peccato. E i primi ladri son quelli coi galloni, che ci mangiano vivi. - Vogliamo farne tonnina! - conchiuse Rocco Spatu, cogli occhi lucenti al pari di un gatto. Ma a quel discorso il figlio della Locca posò il bicchierino senza accostarlo alla bocca, giallo come un morto. - Che sei già ubbriaco? - gli chiese Cinghialenta. - No, - rispose lui, - non ho bevuto. - Esciamo fuori che laria aperta farà bene a tutti. Buona notte a chi resta. - Un momento! - gridò Pizzuto colla mano sul battente. - Non è pei soldi dellerbabianca; questa ve lho data per niente, come amici che siete; ma vi raccomando, eh! La mia casa è qui per voi altri, se laffare va bene. Sapete che ci ho lì dietro una camera dove ci starebbe un bastimento di roba e nessuno ci mette il naso, ché con don Michele e le sue guardie siamo come pane e cacio. Di compare Piedipapera non mi fido, perché laltra volta mi fece le corna, e andò a portare la roba in casa di don Silvestro. Don Silvestro non si contenterebbe mai di quel che gli dareste di sua parte, col pretesto che arrischia di perdere il posto; ma con me non avete questo timore, e mi darete quel chè giusto. E sì che a compare Piedipapera non gli ho mai negato la senseria e gli dò il bicchierino ogni volta che viene qui, e la barba gliela faccio per niente. Ma santo diavolone! se mi fa le corna unaltra volta non voglio passar per minchione e andrò a contare a don Michele tutte queste bricconate. - No, no! compare Vanni; non cè bisogno dandarle a contare a don Michele! E Piedipapera sè visto stasera? - Neanche sulla piazza; era lì nella spezieria a fare la repubblica collo speziale. Ogni volta che si fa il colpo egli voga al largo, per provare che lui non ci entra in tutto quel che può succedere. È volpe vecchia e le palle delle guardie non lo coglieranno mai, sebbene sia zoppo come il diavolo. Poi domattina, a cose fatte, verrà a riscuotere la senseria, colla faccia tosta. Ma le palle le lascia pegli altri. - Piove sempre! - disse Rocco Spatu. - Che non vuol finire stanotte? - Con questo tempaccio non ci sarà nessuno al Rotolo, - soggiunse il figlio della Locca, - ed è meglio tornarsene a casa. Antoni, Cinghialenta e Rocco Spatu, che erano sulla soglia davanti alla pioggia che scrosciava come il pesce nella padella, rimasero un momento zitti, guardando nel buio. - Minchione che sei! - esclamò Cinghialenta per fargli coraggio; e Vanni Pizzuto adagio adagio chiuse luscio, dopo di aver detto sottovoce: - Sentite, veh! se vi accadesse qualche disgrazia voi non mavete visto stasera! Il bicchierino ve lho dato per lamicizia, ma in casa mia non ci siete stati. Non mi tradite, che non ho nessuno al mondo. Gli altri se ne andarono mogi mogi, sotto la pioggia, rasente i muri. - E anche costui! - masticava fra i denti Cinghialenta, - che sta a sparlare di Piedipapera, e dice che non ha nessuno al mondo. Almeno Piedipapera ci ha la moglie. E ci ho la moglie anchio! Ma io son di quelli delle palle!... In quel momento passavano quatti quatti dietro luscio della cugina Anna e Rocco Spatu disse che anche lui ci aveva la mamma, la quale a quellora stava dormendo, beata lei. - Chi può starsene fra le lenzuola, con questo tempaccio, non va in giro di certo; - conchiuse compare Cinghialenta. Antoni fece segno di star zitti, e di scantonare per la viottola, onde evitare di passare davanti alla sua casa ché Mena o il nonno potevano stare ad aspettarlo, e li avrebbero uditi. - Non sta ad aspettar te, no, tua sorella; - gli diceva quellubbriacone di Rocco Spatu. - Se mai, aspetta don Michele! Antoni allora voleva mangiargli lanima, mentre si trovava il coltello in tasca, e Cinghialenta chiese loro se erano ubbriachi a volersi quistionare per delle sciocchezze, mentre andavano a fare quello che sapevano. Mena infatti aspettava il fratello dietro luscio, col rosario in mano ed anche Lia, senza dir nulla di quello che sapeva, ma pallida come una morta. E meglio sarebbe stato per tutti che Antoni fosse passato per la strada del Nero, invece di scantonare per la viottola. Don Michele cera stato davvero verso unora di notte, e aveva picchiato alluscio. - Chi è a questora? - disse Lia, la quale orlava di nascosto un fazzoletto di seta che don Michele infine era riescito a farle prendere. - Sono io, don Michele; aprite che devo parlarvi di premura! - Non apro perché tutti sono in letto e mia sorella è di là ad aspettare Antoni dietro luscio. - Se vostra sorella vi sente ad aprire non fa nulla. Si tratta appunto di Antoni, ed è affare di premura. Non voglio che vada in galera vostro fratello. Ma apritemi, che se mi vedono qui perdo il pane. - Oh vergine Maria! - cominciò a dire allora la ragazza. - Oh vergine Maria! - Chiudetelo in casa stanotte, vostro fratello, come torna. Ma non gli dite che ci sono stato io. Ditegli che è meglio che stia in casa. Diteglielo! - Oh vergine Maria! Oh vergine Maria! - ripeteva Lia colle mani giunte. - Adesso è allosteria, ma deve passar di qua. Voi aspettatelo sulluscio, che è meglio per lui. Lia piangeva sottovoce, perché non udisse sua sorella, col viso nelle mani e don Michele la vedeva piangere, colle pistole sulla pancia e i calzoni dentro gli stivali. - Per me stasera non cè nessuno che stia inquieto, o che si metta a piangere comare Lia, ma anchio sono in pericolo come vostro fratello. Allora, se mi accade qualche disgrazia, pensateci che son venuto ad avvertirvi ed ho arrischiato di perdere il pane per voi! Allora Lia alzò il viso dalle mani, e lo guardò cogli occhi pieni di lacrime. - Dio ve la paga, don Michele, la carità! - Io non voglio esser pagato, comare Lia; lho fatto per voi e pel bene che vi voglio. - Ora andatevene, che tutti dormono! andatevene, per lamor di Dio, don Michele! Don Michele se ne andò, ed ella rimase dietro luscio a dire il rosario per suo fratello; e pregava il Signore che lo mandasse da quelle parti. Ma il Signore non ve lo mandò. Tutti e quattro, Antoni, Cinghialenta, Rocco Spatu e il figlio della Locca, filavano quatti quatti lungo i muri della viottola e come furono sulla sciara si cavarono le scarpe, e stettero ad origliare un po, inquieti e colle scarpe in mano. - Non si sente nulla, - disse Cinghialenta. La pioggia continuava a cadere, e dalla sciara non si udiva altro che il brontolare del mare là sotto. - Non ci si vede nemmeno a bestemmiare, - disse Rocco Spatu. - Come faranno ad afferrare lo scoglio dei colombi con questo scuro? - Sono tutti gente pratica, - rispose Cinghialenta. - Conoscono le coste, palmo a palmo, ad occhi chiusi. - Ma io non sento nulla! - osservò Antoni. - È vero, non si sente nulla! - rispose Cinghialenta. - Ma devono essere laggiù da un pezzo. - Allora è meglio tornarsene a casa, - aggiunse il figlio della Locca. - Tu ora che hai mangiato e bevuto non pensi ad altro che a tornartene a casa; ma se non stai zitto ti butto in mare con una pedata! - gli disse Cinghialenta. - Il fatto è, - brontolò Rocco, - che mi secca passar qui la notte, senza far nulla. - Ora sapremo se ci sono o no; - e si misero a fare lo strido della civetta. - Se sentono le guardie di don Michele, - disse Antoni, - correranno qui subito perché con una notte come questa le civette non vanno in giro. - Allora è meglio andarcene, - piagnucolò il figlio della Locca, - giacché nessuno risponde. Tutti e quattro si guardarono in volto, sebbene non si vedessero, e pensarono a quel che aveva detto Antoni di padron Antoni. - Che facciamo? - tornò a dire il figlio della Locca. - Scendiamo sulla strada, - propose Cinghialenta; - se non cè nessuno nemmeno là, vuol dire che non son venuti. Antoni, mentre scendevano sulla strada disse: - Piedipapera è capace di venderci tutti per un bicchiere di vino. - Ora che non hai più il bicchiere dinanzi, - gli disse Cinghialenta, - hai paura anche tu. - Andiamo, sangue del diavolo! Vi farò vedere se ho paura. Nello scendere adagio adagio per gli scogli, tenendosi bene per non rompersi il collo, Spatu osservò sottovoce: - Vanni Pizzuto a questora è nel suo letto, lui che se la prendeva con Piedipapera perché si acchiappa la senseria senza far nulla. - Orbè! - conchiuse Cinghialenta, se non volete rischiar la pelle, dovevate restare a casa a dormire. Nessuno fiatò più, e Antoni andava pensando, mentre metteva le mani avanti per vedere dove posava i piedi che compare Cinghialenta avrebbe potuto fare a meno di dir così perché a ciascuno in quei frangenti gli viene davanti agli occhi la sua casa, col letto e la Mena che sonnecchiava dietro luscio. Quellubbriacone di Rocco Spatu disse infine: - La nostra pelle non vale un baiocco. - Chi va là! - udirono gridare a un tratto dietro il muro della strada. - Fermi! fermi tutti! - Tradimento! tradimento! - cominciarono a gridare, mettendosi a fuggire per la sciara, senza badare più dove mettevano i piedi. Ma Antoni che aveva già scavalcato il muro si trovò naso a naso con don Michele, il quale aveva la pistola in pugno. - Sangue della madonna! - gridò Malavoglia tirando fuori il coltello; - voglio farvi vedere se ho paura della pistola! La pistola di don Michele partì in aria, ma egli stramazzò come un bue, colpito al petto. Antoni allora voleva fuggire, saltando meglio di un capriolo, però le guardie gli furono addosso intanto che piovevano le schioppettate come la grandine, e lo gettarono a terra. - Ora come farà mia mamma! - piagnucolava il figlio della Locca, mentre lo legavano peggio di Cristo. - Non stringete tanto forte, sangue della madonna! - urlava Antoni; - lo vedete che non posso più muovermi! - Va là, va là, Malavoglia! - gli rispondevano. - Il tuo conto è bello e aggiustato! - e lo spingevano a boccate di carabina. Mentre lo conducevano in caserma, legato peggio di Cristo anche lui, e gli portavano dietro don Michele sulle spalle delle guardie, andava cercando cogli occhi dove fossero Cinghialenta e Rocco Spatu. - Lhanno scappata! - diceva fra di sè; non hanno a temere più niente, come Vanni Pizzuto e Piedipapera che dormono fra le lenzuola a questora. Soltanto a casa mia non dormono più, dacché hanno udito le schioppettate. Infatti quei poveretti non dormivano, e stavano sulla porta, sotto la pioggia, come se avesse parlato loro il cuore; mentre i vicini, si voltavano dallaltra parte, e tornavano a dormire, sbadigliando: - Domani sapremo cosè stato. Sul tardi, appena principiò a rompere lalba, la gente si affollava davanti alla bottega di Pizzuto, che cera ancora il lumicino; e lì si faceva un gran chiacchierare di quel che era successo, in quel diavolìo della notte. - Hanno sorpreso il contrabbando e i contrabbandieri; - raccontava Pizzuto, - e don Michele ci ha buscato una coltellata. - La gente guardava verso la porta dei Malavoglia, e faceva segno col dito. Infine venne la cugina Anna, tutta spettinata, bianca come un cencio, e non sapeva che dire. Padron Antoni, come se gli parlasse il cuore, domandò: - E Antoni? Sapete dovè Antoni? - Lhanno arrestato stanotte nel contrabbando, insieme al figlio della Locca! - rispose la cugina Anna, la quale aveva perduto la testa. - Hanno ammazzato don Michele! - Ah! mamma mia! - gridò il vecchio cacciandosi le mani nei capelli; ed anche la Lia si era cacciate le mani nei capelli. Padron Antoni, sempre colle mani in testa, non faceva altro che dire: - Ah! mamma mia! Ah! mamma mia! Sul tardi venne Piedipapera, colla faccia angustiata, picchiandosi la fronte: - Avete sentito eh, padron Antoni, che disgrazia! Io son rimasto di sale quando lho saputo. - Comare Grazia, sua moglie, piangeva davvero, poveretta, vedendo come le disgrazie fioccavano nella casa dei Malavoglia. - Tu che ci vieni a fare? gli diceva sottovoce suo marito, tirandola vicino alla finestra. - Tu non ci entri. Adesso a bazzicare in questa casa si tira addosso gli occhi degli sbirri. La gente perciò non si affacciava nemmeno alluscio dei Malavoglia. Solo la Nunziata, appena sentita la notizia, aveva affidato i ragazzi al più grandicello, e raccomandata la sua casa alla vicina ed era corsa da comare Mena, a piangere con lei, come una che non aveva ancora gli anni del giudizio. Gli altri stavano a godersi la vista da lontano, sulla strada, o si affollavano come le mosche davanti alla caserma per vedere come sembrava Antoni di padron Antoni dietro la grata, dopo che aveva dato la coltellata a don Michele; oppure correvano nella bottega di Pizzuto, il quale vendeva acquabianca e faceva la barba e raccontava ogni cosa comera stata, parola per parola. - I minchioni! - sentenziava lo speziale. - Vedete chi si lascia prendere? i minchioni! - Sarà un affare brutto! - aggiungeva don Silvestro; - la galera non gliela levano nemmeno col rasoio. E don Giammaria andava a dirgli sul mostaccio: - In galera non ci vanno quelli che dovrebbero andarci! - Sicuro! non ci vanno! - rispondeva don Silvestro colla faccia tosta. - Al giorno doggi, - aggiungeva padron Cipolla, giallo dalla bile - i veri ladri vi rubano il fatto vostro di mezzogiorno, e in mezzo alla piazza. Vi si ficcano in casa, per forza, senza rompere né porte né finestre. - Come voleva fare in casa mia Antoni Malavoglia, - aggiungeva la Zuppidda, venendo a filare la sua canapa nel crocchio. - Io te lho sempre detto, pace degli angeli! - cominciava suo marito. - Voi state zitto, che non sapete niente! Guardate che giornata sarebbe venuta adesso per mia figlia Barbara, se non stavo allerta! Sua figlia Barbara stava alla finestra, per vedere passare fra gli sbirri Antoni di padron Antoni quando lavrebbero portato alla città. - Di là non nesce più - dicevano tutti. - Sapete cosa cè scritto alla Vicaria di Palermo? Corri quanto vuoi che qui taspetto! e il malo ferro se lo mangia la mola. Poveri diavoli! - La buona gente non ci si mette a quel mestiere! - sbraitava la Vespa. - I guai li ha chi li cerca. Vedete chi ci si mette a queste cose? Chi non fa altro mestiere, ed è un malarnese, come Malavoglia, e il figlio della Locca! - Tutti dicevano di sì che quando capita un figlio di quella fatta è meglio che gli caschi la casa addosso. La sola Locca, andava cercando suo figlio, e si piantava davanti alla caserma delle guardie strepitando che glielo dessero, senza voler sentir ragione; e quando andava a seccare suo fratello Campana di legno, e si piantava sugli scalini del ballatoio per delle ore intere coi capelli bianchi che svolazzavano lo zio Crocifisso gli diceva: - La galera ce lho in casa! Vorrei esserci io al posto di tuo figlio! Cosa vuoi da me? Già il pane non te lo portava nemmeno lui! - La Locca ci guadagna! - osservava don Silvestro. - Ora che non ha più quel pretesto di averci chi la mantiene, la metteranno allAlbergo dei poveri, e mangerà pasta e carne tutti i giorni. Se no resta a carico del Comune. E come tornavano a concludere che il malo ferro se lo mangia la mola, padron Fortunato soggiungeva: - È un buon affare anche per padron Antoni. Credete che non gliene mangi dei soldi quel malarnese di suo nipote? Io lo so quel che vuol dire un figlio che vi fa questa riuscita! Ora glielo manterrà il re. Ma padron Antoni invece di pensare a risparmiare quei soldi, adesso che il nipote non glieli mangiava più, seguitava a buttarglieli dietro con avvocati e mangiacarte - quei soldi che costavano tanto, e che erano destinati alla casa del nespolo. - Ora non abbiamo più bisogno della casa, né di nulla! - diceva egli col viso pallido come quello di Antoni quando lavevano condotto in città fra gli sbirri e tutto il paese era andato a vederlo colle mani legate e il fagotto delle camicie sotto il braccio che glielo aveva portato piangendo Mena, di sera, quando nessuno poteva vederla. Il nonno era andato a cercare lavvocato, quello delle chiacchiere, che adesso dopo aver visto passare anche don Michele, mentre lo portavano allospedale, in carrozza, colla faccia gialla lui pure e la montura sbottonata, il povero vecchio aveva paura, e non stava a cercare il pelo nelluovo colle chiacchiere dellavvocato purché gli sciogliessero le mani a suo nipote e lo lasciassero tornare a casa; giacché gli pareva che Antoni dopo quel terremoto dovesse tornare a casa e starsene sempre con loro, come quando era ragazzo. Don Silvestro gli fece la carità dandar con lui dallavvocato perché diceva che quando a un cristiano accade una disgrazia come quella dei Malavoglia, bisogna aiutare il prossimo colle mani e coi piedi fosse pure un birbante da galera, e fare il possibile per levarlo di mano alla giustizia per questo siamo cristiani e dobbiamo aiutare i nostri simili. Lavvocato, dopo che ebbe udito ogni cosa, e si fu raccapezzato per merito di don Silvestro disse che era una bella causa, da buscarsi sicuro la galera, se non cera lui, e si fregava le mani. Padron Antoni diventava molle come un minchione al sentir parlare di galera; ma il dottor Scipione gli batteva sulla spalla e gli diceva che non era dottore se non gliela faceva cavare con quattro o cinque anni di prigione. - Cosa ha detto lavvocato? - domandò Mena appena vide comparire il nonno con quella faccia; e si mise a piangere prima di udire la risposta. Il vecchio si strappava quei pochi capelli bianchi, e andava come un pazzo per la casa ripetendo: - Ah! perché non siamo morti tutti! - Lia bianca come la camicia, piantava tanto docchi in faccia a ciascuno che parlava, senza potere aprir bocca. Poco dopo arrivò la citazione per testimonianza a Barbara Zuppidda, e Grazia Piedipapera e don Franco lo speziale, e a tutti quelli che chiacchieravano nella piazza e nella bottega di Pizzuto; sicché il paese intero si mise in subbuglio, e la gente si affollava colla carta bollata in mano e giurava che non sapeva nulla, comè vero Dio! perché non voleva averci che fare colla giustizia. Accidenti a Antoni e ai Malavoglia che li tiravano pei capelli nei loro imbrogli. La Zuppidda strillava come unossessa: - Io non so niente; io allavemaria mi chiudo in casa, e non sono come loro che vanno in giro per fare quello che fanno o che stanno sulluscio per cicalare con gli sbirri. - Alla larga col governo! - aggiungeva don Franco. - Sanno che sono repubblicano, e sarebbero contenti di acchiappare un pretesto per farmi sparire dalla faccia della terra. La gente si logorava il cervello a sapere che cosa potessero dire in testimonianza la Zuppidda e comare Grazia e gli altri che non avevano visto niente, e le schioppettate lavevano udite dal letto, mentre dormivano. Ma don Silvestro si fregava le mani come lavvocato, e diceva che lo sapeva lui perché li avevano citati, ed era meglio per lavvocato. Ogni volta che lavvocato andava a parlare con Antoni Malavoglia don Silvestro laccompagnava alla prigione, quando non avea nulla da fare; al consiglio adesso non ci andava nessuno, e le ulive erano raccolte. Anche padron Antoni aveva tentato dandarci due o tre volte; ma comera arrivato davanti a quelle finestre colle inferriate, e i soldati col fucile che le guardavano e guardavano tutti coloro che entravano, si era sentito male allo stomaco ed era rimasto ad aspettare lì davanti, seduto sul marciapiedi, in mezzo a quelli che vendevano castagne e fichidindia e non gli pareva vero che il suo Antoni fosse là, dietro a quelle grate, coi soldati a guardia. Lavvocato poi tornava dal chiacchierare con Antoni fresco come una rosa, fregandosi le mani; e gli diceva che suo nipote stava bene, anzi era ingrassato. Adesso al povero vecchio gli pareva che suo nipote fosse dei soldati. - perché non me lo lasciano andare? - domandava ogni volta come un pappagallo, o come un ragazzo che non sente ragione, e voleva anche sapere se lo tenevano colle mani legate. - Lasciatelo stare dovè, - gli rispondeva il dottor Scipione. - In queste cose è meglio farci passare del tempo sopra. Già non gli manca nulla, ve lho detto, e ingrassa come un cappone. Le cose vanno bene. Don Michele è quasi guarito dalla sua ferita, e anche questo per noi è una cosa buona. Non ci pensate, vi dico, e tornatevene nella barca ché questo è affar mio. - Non ci posso tornare nella barca, ora che Antoni è carcerato; non ci posso tornare. Ognuno ci guarderebbe dove passiamo, e poi non ho più la testa al suo posto, ora che Antoni è carcerato. E tornava a ripetere sempre la stessa cosa, intanto che i denari se ne andavano come lacqua e tutti i suoi passavano le giornate rincantucciati in casa, colluscio chiuso. Finalmente arrivò il giorno della citazione e bisognava che quelli che ci erano scritti andassero al tribunale coi loro piedi, se non volevano andarci coi carabinieri. Ci andò persino don Franco, il quale lasciò il cappellaccio nero per comparire davanti alla giustizia ed era pallido peggio di Antoni Malavoglia che stava dietro la grata come una bestia feroce, coi carabinieri allato. Don Franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia e gli rompeva le scarabattole dover comparire per la prima volta davanti a quella manica di giudici e di sbirri che uno ve lo mettono dietro la grata come Antoni Malavoglia in un batter docchio. Tutto il paese era andato a vedere che faccia ci avesse dietro la grata Antoni di padron Antoni, in mezzo ai carabinieri e giallo come una candela, che non ardiva soffiarsi il naso per non vedere tutti quegli occhi damici e di conoscenti che se lo mangiavano e voltava e rivoltava nelle mani il suo berretto, mentre il presidente, col robone nero e la tovaglia sotto il mento gli spifferava tutte le birbonate che aveva fatto, ed erano scritte senza che vi mancasse una parola sulla carta. Don Michele era là, giallo anche lui, seduto sulla sedia, di faccia ai giudei che sbadigliavano e si facevano vento col fazzoletto. Lavvocato intanto chiacchierava sottovoce col suo vicino, come se non fosse stato fatto suo. - Per stavolta, - mormorava la Zuppidda allorecchio della vicina udendo tutte quelle porcherie che Antoni aveva fatto, - la galera non gliela levano di certo. Cera anche la Santuzza, per dire alla giustizia dove era stato Antoni e dove aveva passata quella sera. - Guardate cosa vanno a domandare alla Santuzza, - borbottava la Zuppidda. - Son curiosa di sentire cosa risponderà, per non spiattellare alla giustizia tutti i fatti suoi. - Ma da noi che vogliono sapere? - domandò comare Grazia. - Vogliono sapere se è vero che la Lia se la intendeva con don Michele e che suo fratello Antoni abbia voluto ammazzarlo per tagliarsi le corna; me lha detto lavvocato. - Che vi venga il colèra! - soffiò loro lo speziale facendo gli occhiacci. - Volete che andiamo tutti in galera? Sappiate che colla giustizia bisogna dir sempre di no, e che noi non sappiamo niente. Comare Venera si rincantucciò nella mantellina, ma seguitò a borbottare. - Questa è la verità. Li ho visti io cogli occhi miei, e lo sa tutto il paese. Quella mattina nella casa dei Malavoglia cera stata una tragedia, che il nonno, come aveva visto partire tutto il paese per andare a sentire condannare Antoni, aveva voluto correre cogli altri, e Lia coi capelli arruffati, gli occhi pazzi e il mento che le ballava, avrebbe voluto andare anche lei e cercava la mantellina per la casa senza dir nulla, ma colla faccia stravolta e le mani tremanti. Mena però laveva afferrata per le mani, pallida anche lei, e le diceva: - No tu non ci devi andare! tu non ci devi andare! - e non le diceva altro. Il nonno aggiungeva che loro dovevano stare in casa, a pregare la Madonna; e il piagnisteo si udiva per tutta la strada del Nero. Il povero vecchio appena fu alla città, nascosto dietro una cantonata, vide passare suo nipote in mezzo ai carabinieri e colle gambe che gli si piegavano ad ogni passo andò a sedersi sulla scala del tribunale in mezzo alla gente che saliva e scendeva pei fatti suoi. Poi al pensare che tutta quella gente andava a sentire condannare suo nipote, là in mezzo ai soldati davanti ai giudici, gli parve come se lavesse abbandonato in mezzo a una piazza o in un mare in burrasca, e salì anche lui colla folla, levandosi sulla punta dei piedi per vedere la grata in alto, coi cappelli dei carabinieri, e le baionette che luccicavano. Antoni però non si vedeva, in mezzo a tutta quella gente, e il povero vecchio pensava sempre che adesso suo nipote era dei soldati. Intanto lavvocato chiacchierava e chiacchierava che le parole andavano come la carrucola di un pozzo. Diceva di no, che non era vero che Antoni Malavoglia avesse fatto tutte quelle birbonate. Il presidente era andato a scavarle fuori per cacciare nei guai un povero figliuolo, poiché questo era il suo mestiere. Ma infine come poteva dirlo il presidente? Laveva visto lui forse Antoni Malavoglia quella notte, col buio che faceva? Alla casa del povero ognuno ha ragione e La forca è fatta pel disgraziato. Il presidente senza darsene per inteso lo guardava cogli occhiali, e i gomiti appoggiati sui libracci. Il dottor Scipione tornava a dire che voleva sapere dovera il contrabbando! e da quando in qua un galantuomo non potesse andare a spasso allora che gli pareva e piaceva massime se ci aveva un po di vino in testa, per smaltirlo. Padron Antoni allora affermava col capo, e diceva di sì! di sì! colle lagrime negli occhi ché avrebbe abbracciato in quel momento lavvocato il quale diceva che Antoni era un ubbriacone. Ad un tratto rizzò il capo. Questa era buona! questa che diceva lavvocato valeva da sola cinquanta lire: diceva che poiché volevano metterlo colle spalle al muro, e volevano provargli come quattro e quattrotto che Antoni lavevano acchiappato proprio sul fatto, col coltello in mano, e gli avevano portato don Michele là davanti colla faccia da minchione per tanto di coltellata che sera presa nello stomaco: - Chi dice che glielha data Antoni Malavoglia? - predicava lavvocato. - Chi lo può provare? e chi lo sa se don Michele non se lera data da sè la coltellata, apposta per mandare in galera Antoni Malavoglia? Ebbene volevano saperlo? Il contrabbando non ci entrava proprio per nulla! Fra don Michele e Antoni di padron Antoni cera della ruggine vecchia per affar di donne. - E padron Antoni tornava a far segno col capo, che se lavessero fatto giurare davanti al crocifisso lavrebbe giurato e lo sapeva tutto il paese, la storia della Santuzza con don Michele il quale si mangiava le mani dalla gelosia, dopo che la Santuzza sera incapricciata di Antoni e serano incontrati di notte con don Michele, e dopo che il ragazzo aveva bevuto; si sa come succede quando non ci si vede più dagli occhi. Lavvocato continuava: - Potevano domandarlo unaltra volta alla Zuppidda, e a comare Venera, e a centomila testimoni che don Michele se la intendeva con la Lia, la sorella di Antoni Malavoglia e ronzava là da quelle parti della strada del Nero tutte le sere per la ragazza. Lavevano visto anche quella notte della coltellata! Allora padron Antoni non udì più nulla, perché le orecchie gli si misero a zufolare e vide per la prima volta Antoni, il quale sera alzato anche lui nella gabbia, e strappava il berretto colle mani facendo certi occhi da spiritato, e voleva parlare, accennando col capo di no di no! I vicini portarono via il vecchio, credendo che gli fosse venuto un accidente; e i carabinieri lo coricarono giusto nella camera dei testimoni, sul tavolaccio, e gli buttarono lacqua sulla faccia. Più tardi, mentre lo facevano scendere per le scale, barcollante, reggendolo sotto le ascelle la folla usciva anchessa come una fiumana, e si sentiva dire: - Lhanno condannato ai ferri, per cinque anni. - In quel momento Antoni usciva dallaltra porticina anche lui, pallido, in mezzo ai carabinieri, ammanettato come un Cristo. La gnà Grazia si mise a correre verso il paese, e arrivò prima degli altri con tanto di lingua fuori, perché la malanuova la porta luccello. Appena vide Lia la quale aspettava sulluscio, come unanima del purgatorio, le disse prendendole le mani, e tutta sottosopra anche lei. - Cosa avete fatto, scellerata! che al giudice hanno detto che ve lintendete con don Michele, e a vostro nonno gli è venuto un accidente! Lia non disse nulla, come non avesse udito, o non gliene importasse niente. Rimase a guardarla cogli occhi sbarrati e la bocca aperta. Infine adagio adagio cadde sulla sedia, e parve che le avessero rotto le gambe in un colpo. Poi, dopo che fu stata un gran pezzo a quel modo, senza muoversi e senza dire una parola, che comare Grazia le gettava lacqua sulla faccia cominciò a balbettare: - Voglio andarmene! non voglio starci più qui! - e landava dicendo al canterano e alle seggiole, come una pazza, che invano sua sorella le andava dietro piangendo - Te laveva detto! te laveva detto! - e cercava di afferrarla unaltra volta per le mani. La sera, come portarono il nonno sul carro, e Mena era corsa ad incontrarlo, che oramai non si vergognava più della gente Lia uscì nel cortile e poscia nella strada, e se ne andò davvero, e nessuno la vide più. Fine Del Capitulo Quattordicesimo. Capitulo Quindicesimo. La gente diceva che la Lia era andata a stare con don Michele; già i Malavoglia non avevano più niente da perdere, e don Michele almeno le avrebbe dato il pane. Padron Antoni adesso era diventato del tutto un uccellaccio di camposanto e non faceva altro che andare intorno, rotto in due, con quella faccia di pipa a dir proverbi senza capo e senza coda: Ad albero caduto accetta! accetta! - Chi cade nellacqua è forza che si bagni - A cavallo magro, mosche. - E a chi gli domandava perché andasse sempre in giro diceva che la fame fa uscire il lupo dal bosco, e cane affamato non teme bastone; ma di lui non volevano saperne, ora che era ridotto in quello stato. Ognuno gli diceva la sua, e gli domandava cosa aspettasse colle spalle al muro, lì sotto il campanile che pareva lo zio Crocifisso quando aspettava dimprestare dei denari alla gente seduto a ridosso delle barche tirate in secco, come se ci avesse in mare la paranza di padron Cipolla; e padron Antoni rispondeva che aspettava la morte, la quale non voleva venire a prenderselo, perché lo sfortunato ha i giorni lunghi. Della Lia nessuno parlava più in casa, nemmeno SantAgata, la quale se voleva sfogarsi andava a piangere di nascosto davanti al lettuccio della mamma, quando in casa non cera nessuno. Adesso la casa era grande come il mare, e ci si perdevano dentro. I denari se nerano andati con Antoni; Alessi era sempre lontano, per guadagnarsi il pane, di qua e di là; e la Nunziata faceva la carità di venire ad accendere il fuoco, quando la Mena doveva andare a prendere il nonno per mano verso lavemaria, come un bambino, perché di sera non ci vedeva più, peggio di una gallina. Don Silvestro, e gli altri del paese dicevano che Alessi avrebbe fatto meglio a mandare il nonno allAlbergo dei poveri, ora che non era più buono a nulla; ma questa era la sola cosa che facesse paura al poveraccio. Ogni volta che la Mena andava a metterlo al sole, conducendolo per mano e ci stava per tutta la giornata ad aspettare la morte, credeva che lo portassero allAlbergo talmente era diventato un cucco e balbettava: - La morte non viene mai! - tanto che certuni andavano a chiedergli ridendo dove fosse arrivata. Alessi tornava a casa il sabato, e gli veniva a contare i denari della settimana, come se il nonno avesse ancora il giudizio. Egli rispondeva sempre di sì, col capo; e bisognava che andasse a nascondere il gruzzoletto sotto la materassa, e gli diceva, per farlo contento che ci voleva poco a mettere insieme unaltra volta i denari della casa del nespolo, e fra un anno o due ci sarebbero arrivati. Ma il vecchio scrollava il capo, colla testa dura, e ribatteva che adesso non avevano più bisogno della casa; e meglio che non ci fosse mai stata al mondo la casa dei Malavoglia, ora che i Malavoglia erano di qua e di là. Una volta chiamò in disparte la Nunziata, sotto il mandorlo nel momento in cui non ci era nessuno, e pareva dovesse dirle qualcosa di grosso; però muoveva le labbra senza parlare, e stava cercando le parole, guardando di qua e di là. - È vero quella cosa che hanno detto di Lia? - chiese infine. - No! - rispondeva Nunziata, colle mani in croce, - no! per la Madonna dellOgnina, non è vero! Egli si mise a tentennare il capo, col mento sul petto. - Allora perché se nè fuggita anche lei? perché se nè fuggita? E landava cercando per la casa, fingendo di aver perso il berretto; toccava il letto e il canterano, e si metteva a sedere al telaio, senza dir nulla. - Lo sai? chiese infine; lo sai dove se nè andata? - Ma alla Mena non disse nulla. La Nunziata non lo sapeva, in coscienza, né nessun altro del paese. Una sera si fermò nella strada del Nero Alfio Mosca, col carro, che ci aveva attaccato il mulo adesso e per questo aveva acchiappato le febbri alla Bicocca, ed era stato per morire tanto che aveva la faccia gialla e la pancia grossa come un otre; ma il mulo era grasso e col pelo lucente. - Vi rammentate quando sono partito per Bicocca? - diceva lui, - che stavate ancora nella casa del nespolo? Ora ogni cosa è cambiata, ché il mondo è tondo, chi nuota e chi va a fondo. - Stavolta non potevano dargli nemmeno un bicchiere di vino, pel ben tornato. Compar Alfio lo sapeva dovera Lia; laveva vista coi suoi occhi, ed era stato come se avesse visto comare Mena quando stavano a chiacchierare da una finestra allaltra. Perciò guardava di qua e di là i mobili e le pareti, come se ci avesse il carro carico sullo stomaco e sedette anche lui senza dire una parola accanto al desco dove non cera nulla, e nessuno sedeva più a mangiare la sera. - Ora me ne vado, - ripeteva lui, vedendo che non gli dicevano nulla. - Quando uno lascia il suo paese è meglio che non ci torni più, perché ogni cosa muta faccia mentre egli è lontano e anche le faccie con cui lo guardano son mutate, e sembra che sia diventato straniero anche lui. Mena continuava a star zitta. Intanto Alessi gli raccontò che voleva pigliarsi la Nunziata quando avrebbe raccolto un po di denari, ed Alfio gli rispose che faceva bene se la Nunziata aveva un po di denari anche lei, ché era una buona ragazza, e tutti la conoscevano in paese. Così anche i parenti dimenticano quelli che non ci sono più e ognuno a questo mondo è fatto per pensare a tirare la carretta che gli ha data Dio come lasino di compar Alfio, che adesso faceva chissà cosa, dopo che era andato in mano altrui. La Nunziata ci aveva la sua dote anche lei, dacché i suoi fratellini cominciavano a buscarsi qualche soldo e non aveva voluto comprarsi né oro né roba bianca perché diceva che quelle cose son fatte per i ricchi, e la roba bianca non era bene di farsela intanto che cresceva ancora. Era cresciuta infatti una ragazza alta e sottile come un manico di scopa, coi capelli neri e gli occhi buoni buoni, che quando si metteva a sedere sulla porta, con tutti quei monelli davanti pareva che pensasse ancora a suo padre nel giorno che li aveva piantati e ai guai in mezzo ai quali aveva sgambettato sino allora, coi suoi fratellini appesi alle gonnelle. Al vedere come se nera tirata fuori dai guai, lei e i suoi fratellini, così debole e sottile al pari di un manico di scopa ognuno la salutava e si fermava volentieri a far quattro chiacchiere con lei. - I denari ce li abbiamo, - disse a compar Alfio, il quale era quasi un parente, da tanto che lo conoscevano. - A Ognissanti mio fratello entra garzone da massaro Filippo, e il minore prenderà il suo posto da padron Cipolla. Quando avrò collocato anche Turi, allora mi mariterò; ma bisogna aspettare che io abbia gli anni, e che mio padre mi dia il consenso. - O che tuo padre pensa più che sei al mondo! - disse Alfio. - Segli tornasse ora, - rispose Nunziata con quella voce dolce, e così calma colle braccia sulle ginocchia, - ei non se ne andrebbe più, perché adesso i denari li abbiamo. Allora compar Alfio tornò a dire ad Alessi che faceva bene a prendersi la Nunziata, se ci aveva quel po di denari. - Compreremo la casa del nespolo, - aggiunse Alessi; - e il nonno starà con noi. Quando torneranno gli altri ci staranno pure; e se tornerà il padre della Nunziata ci sarà posto anche per lui. Di Lia non fecero parola; ma ci pensavano tutti e tre, mentre stavano a guardare il lume, colle braccia sui ginocchi. Finalmente compare Mosca si alzò per andarsene, perché il suo mulo scuoteva la sonagliera quasi lavesse conosciuta anchesso colei che compar Alfio aveva incontrata per la strada e che adesso non laspettavano più nella casa del nespolo. Lo zio Crocifisso invece aspettava da un pezzo i Malavoglia per quella casa del nespolo che nessuno la voleva come se fosse scomunicata, e gli era rimasta sulla pancia; sicché appena seppe che era tornato in paese Alfio Mosca, quello cui voleva far rompere le ossa a bastonate quandera geloso della Vespa, andò a pregarlo che sintromettesse coi Malavoglia per fargli conchiudere il negozio. Adesso quando lincontrava per le strade lo salutava, e cercava di mandargli anche la Vespa per parlargli di quellaffare chissà che non si fossero rammentati dellamore antico, nello stesso tempo e compare Mosca non riescisse a levargli quella croce di su le spalle. Ma quella cagna della Vespa non voleva sentir parlare di compar Alfio né di nessuno, adesso che ci aveva il suo marito ed era padrona in casa e non avrebbe cangiato lo zio Crocifisso con Vittorio Emanuele in carne ed ossa, neanche se lavessero tirata pei capelli. - Mi toccano tutte a me, le disgrazie! - si lamentava lo zio Crocifisso; e andava a sfogarsi con compare Alfio, e si picchiava il petto come davanti al confessore di aver pensato a pagare dieci lire per fargli rompere le ossa a bastonate. - Ah! compare Alfio! se sapeste che rovina è capitata nella mia casa, che non dormo né mangio più, e non faccio altro che della bile e non sono più padrone di un baiocco del fatto mio dopo aver sudato tutta la vita ed essermi levato il pan di bocca per raggranellarlo a soldo a soldo. Ora mi tocca vederlo in mano di quella serpe la quale fa e disfà come vuol lei! e non mi riesce nemmeno di levarmela daddosso per via del giudice che non si lascerebbe tentare neanche da satanasso! e mi vuol tanto bene che non me la leverò daddosso prima di crepare se non chiudo gli occhi dalla disperazione! - Quello che stavo dicendo qui a compare Alfio, - seguitava lo zio Crocifisso vedendo accostarsi padron Cipolla il quale andava bighellonando per la piazza come un cane di macellaio dacché gli era entrata in casa quellaltra vespa della Mangiacarrubbe. - Non possiamo più stare nemmeno in casa per non schiattare dalla bile! Ci hanno scacciato fuori di casa nostra quelle carogne! hanno fatto come il furetto col coniglio. Le donne son messe al mondo per castigo dei nostri peccati. Senza di loro si starebbe meglio. Chi ce lavrebbe detto, eh? padron Fortunato! Noi che avevamo la pace degli angeli! Guardate comè fatto il mondo! Cè gente che va cercando questo negozio del matrimonio colla lanterna mentre chi ci si trova vorrebbe levarsene. Padron Fortunato stette un po a fregarsi il mento, e poi si lasciò andare: - Il matrimonio è come una trappola di topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi. - A me mi sembrano pazzi! Vedete don Silvestro, cosa gli manca? e sè messo in testa di far cascare la Zuppidda coi suoi piedi, vanno dicendo; e se comare Venera non trova di meglio, bisogna che la lasci cascare. Padron Cipolla continuò a fregarsi il mento e non disse altro. - Sentite, compare Alfio, - seguitò Campana di legno, - fatemelo conchiudere quel negozio della casa coi Malavoglia Finché ci hanno quei soldi, che vi regalerò poi da comprarvi le scarpe, per i passi che farete. Compare Alfio tornò a parlare ai Malavoglia; ma padron Antoni ora scuoteva il capo, e diceva di no. - Adesso della casa non abbiamo che farne, perché Mena non si può più maritare e dei Malavoglia non ci è nessuno! Io ci sono ancora perché gli sfortunati hanno i giorni lunghi. Ma quando avrò chiuso gli occhi Alessi piglierà la Nunziata e se ne andrà via dal paese. Anchegli stava per andarsene. Il più del tempo lo passava in letto, come un gambero sotto i ciottoli, abbaiando peggio di un cane: - Cosa ci ho a far qui io? - balbettava; e gli pareva di rubare la minestra che gli davano. Invano Alessi e la Mena cercavano di dissuaderlo. E rispondeva che rubava loro il tempo e la minestra, e voleva che gli contassero i denari messi sotto la materassa e se li vedeva squagliare a poco a poco, borbottava: - Almeno se non ci fossi io non spendereste tanto. Ora non ho più niente da far qui, e potrei andarmene. Don Ciccio, il quale veniva a tastargli il polso, confermava che era meglio lo portassero allospedale perché lì dovera si mangiava la carne sua e quella degli altri, senza utile. Intanto il poveraccio stava a vedere quello che dicessero gli altri, cogli occhi spenti, e aveva paura che lo mandassero allalbergo. Alessi non voleva sentirne parlare di mandarlo allalbergo, e diceva che Finché ci era del pane, ce nera per tutti; e la Mena, dallaltra parte, diceva di no anchessa, e lo conduceva al sole nelle belle giornate, e si metteva accanto a lui colla conocchia a raccontargli delle fiabe, come ai bambini, e a filare, quando non aveva da andare al lavatoio. Gli parlava pure di quel che avrebbero fatto quando arrivava un po di provvidenza, per fargli allargare il cuore; gli diceva che avrebbero comprato un vitellino a San Sebastiano, ed ella bastava a procurargli lerba e il mangime per linverno. A maggio si sarebbe venduto con guadagno; e gli faceva vedere pure le nidiate di pulcini che aveva messo e venivano a pigolare davanti ai loro piedi, al sole, starnazzando nella polvere della strada. Coi denari dei pulcini avrebbe anche comperato un maiale, per non perdere le buccie dei fichidindia e lacqua che serviva a cuocere la minestra, e a fin danno sarebbe stato come aver messo dei soldi nel salvadanaio. Il vecchio, colle mani sul bastone, approvava del capo, guardando i pulcini. Ci stava così attento, poveretto, che arrivava fino a dire che se avessero avuto la casa del nespolo si poteva allevarlo nel cortile il maiale, giacché quello era un guadagno sicuro con compare Naso. Nella casa del nespolo cera pure la stalla pel vitello, e la tettoia pel mangime, e ogni cosa; se ne andava ricordando a poco a poco, cercando qua e là cogli occhi morti e col mento sul bastone. Poi domandava sottovoce alla nipote: - Cosa ha detto don Ciccio dellospedale? - Mena allora lo sgridava come si fa coi bambini, e gli rispondeva: - perché pensate a quelle cose? - Egli stava zitto, e ascoltava cheto cheto tutto quello che diceva la ragazza. Ma poi tornava a ripetere: - Non mi ci mandare allospedale, perché non ci sono avvezzo. Infine non si alzava più dal letto, e don Ciccio disse che era proprio finita e non ci era più bisogno di lui, ché là in quel letto dove era poteva starci anche degli anni, e Alessi o la Mena ed anche la Nunziata dovevano perdere le loro giornate a far la guardia; se no se lo sarebbero mangiato i porci, come trovavano luscio aperto. Padron Antoni intendeva benissimo quello che si diceva perché guardava tutti in viso ad uno ad uno, con certi occhi che facevano male a vedere; ed appena il medico se ne fu andato, mentre stava a parlare ancora sulluscio con Mena che piangeva e Alessi il quale diceva di no e batteva i piedi, fece segno alla Nunziata di accostarsi al letto, e le disse piano: - Se mi mandate allospedale sarà meglio; qui ve li mangio io i denari della settimana. Mandami via quando non ci sarà in casa la Mena e Alessi. Direbbero di no perché hanno il buon cuore dei Malavoglia; ma io vi mangio i soldi della casa, e poi il medico ha detto che posso starci degli anni qui dove sono. E qui non ci ho più nulla da fare. Però non vorrei camparci degli anni, laggiù allospedale. La Nunziata si metteva a piangere anchessa e diceva di no tanto che tutto il vicinato sparlava di loro, che volevano fare i superbi senza aver pane da mangiare. Si vergognavano di mandare il nonno allospedale, mentre ci avevano tutti gli altri di qua e di là, e dove poi! E la Santuzza baciava la medaglia che portava sul petto per ringraziare la Madonna che laveva protetta dal pericolo dove era andata a cascare la sorella di SantAgata, come tante altre. - Quel povero vecchio dovrebbero mandarlo allospedale, per non fargli avere il purgatorio prima che muoia, - diceva. Almeno lei non gli faceva mancar nulla a suo padre, adesso che era invalido, e se lo teneva sulluscio. - E vi aiuta anzi! - aggiungeva Piedipapera. - Quellinvalido lì vale tantoro quanto pesa! Par fatto apposta per la porta di unosteria, così cieco e rattrappito comè. E dovreste pregare la Madonna che vi campi centanni. Già cosa vi costa? La Santuzza aveva ragione di baciare la medaglia; nessuno poteva dire nulla dei fatti suoi; dacché don Michele se nera andato, massaro Filippo non si faceva veder più nemmeno lui e la gente diceva che colui non sapeva stare senza laiuto di don Michele. Ora la moglie di Cinghialenta veniva di tanto in tanto a fare il diavolo davanti allosteria coi pugni sui fianchi, strillando che la Santuzza le rubava il marito e perciò quando costui tornava a casa ella si buscava delle frustate colle redini della cavezza dopo che Cinghialenta aveva venduto il mulo e non sapeva più che farsene delle redini, che la notte i vicini non potevano chiuder occhio dalle grida. - Questo non va bene! - diceva don Silvestro, - la cavezza è fatta per il mulo. Compare Cinghialenta è un uomo grossolano. - Egli andava a dire queste cose quando cera comare Venera la Zuppidda la quale dopo che la leva si portava via i giovanotti del paese, aveva finito per addomesticarsi un po con lui. - Ognuno sa gli affari di casa sua, - rispondeva la Zuppidda; - se lo dite per ciò che vanno predicando le male lingue, che io metto le mani addosso a mio marito vi rispondo che non sapete un corno, tuttoché sapete di lettera. Del resto ognuno in casa sua fa quel che gli pare e piace. Il padrone è mio marito. - Tu lasciali dire, - rispondeva suo marito. - Poi lo sanno che se vengono a toccarmi il naso ne faccio tonnina! La Zuppidda adesso predicava che il capo della casa era suo marito, ed egli era il padrone di maritare la Barbara con chi gli piaceva e se voleva darla a don Silvestro voleva dire che gliela aveva promessa, e aveva chinato il capo; e quando suo marito aveva chinato il capo, era peggio di un bue. - Già! - sentenziava don Franco colla barba in aria - ha chinato il capo perché don Silvestro è di quelli che tengono il manico del mestolo. dacché era stato al tribunale in mezzo a tutti quegli sbirri, don Franco era più arrabbiato di prima e giurava che non ci sarebbe tornato più neanche in mezzo ai carabinieri. allorché don Giammaria alzava la voce per discutere, ei gli piantava le unghie negli occhi rizzandosi sulle gambette, rosso come un gallo, e lo cacciava in fondo alla bottega. - Lo fate apposta per compromettermi! - gli sputava in faccia colla schiuma alla bocca; e se due quistionavano nella piazza, correva a chiudere luscio acciò non lo chiamassero per testimonio. Don Giammaria era trionfante; quellasparagio verde aveva del coraggio quanto un leone perché ci aveva la tonaca sulle spalle, e sparlava del Governo, pappandosi la lira al giorno e diceva che se lo meritavano quel Governo, giacché avevano fatto la rivoluzione e ora venivano i forestieri a rapire le donne e i denari della gente. Ei sapeva di chi parlava, che gli era venuta litterizia dalla collera, e donna Rosolina era dimagrata dalla bile massime dopo che se nera andato don Michele, e serano sapute tutte le porcherie di questaltro. Adesso non faceva che andare a caccia di messe e di confessori, di qua e di là sino allOgnina e ad Aci Castello, e trascurava la conserva dei pomidoro e il tonno sottolio, per darsi a Dio. Don Franco allora si sfogava mettendosi a ridere come una gallina, alluso di don Silvestro, rizzandosi sulla punta dei piedi colluscio spalancato a due battenti, che per questo non cera pericolo dandare in prigione; e diceva che Finché ci sarebbero stati i preti era sempre la stessa cosa e bisognava fare tavola rasa, sintendeva lui, trinciando colla mano in giro. - Io per me li vorrei tutti arsi! - rispondeva don Giammaria, che intendeva anche lui di chi parlava. Ora lo speziale non teneva più cattedra; e quando veniva don Silvestro, andava a pestare i suoi unguenti nel mortaio, per non compromettersi. Già tutti quelli che bazzicano col Governo, e mangiano il pane dei re, son tutta gente da guardarsene. E si sfogava soltanto con don Giammaria, e con don Ciccio il medico quando lasciava lasinello alla spezieria per andare a tastare il polso a padron Antoni e ricette non ne scriveva, perché diceva che erano inutili, con quella povera gente che non aveva denari da buttar via. - Allora perché non lo mandano allospedale, quel vecchio? - tornavano a dire gli altri, - e perché se lo tengono in casa a farselo mangiare dalle pulci? Tanto che, pesta e ripesta, il medico ripeteva che andava e veniva per niente, e faceva il viaggio del sale e allorché cerano le comari davanti al letto del malato, comare Piedipapera la cugina Anna o la Nunziata, predicava sempre che se lo mangiavano le pulci. Padron Antoni non osava più fiatare, colla faccia bianca e disfatta. E come le comari cinguettavano fra di loro, e fino alla Nunziata cascavan le braccia, un giorno che Alessi non cera disse infine: - Chiamatemi compare Mosca, che lui me la farà la carità di portarmi allospedale sul suo carro. Così padron Antoni se ne andò allospedale sul carro di Alfio Mosca, il quale ci aveva messo la materassa ed i guanciali ma il povero malato, sebbene non dicesse nulla, andava guardando dappertutto mentre lo portavano fuori reggendolo per le ascelle, il giorno in cui Alessi era andato a Riposto e avevano mandato via la Mena con un pretesto, che se no non lavrebbero lasciato partire. Sulla strada del Nero, nel passare davanti alla casa del nespolo, e nellattraversare la piazza padron Antoni continuava a guardare di qua e di là per stamparsi in mente ogni cosa. Alfio guidava il mulo da una parte, e Nunziata, la quale aveva lasciato in custodia a Turi il vitello i tacchini, e le pollastre, veniva a piedi dallaltro lato, col fagotto delle camicie sotto il braccio. Al vedere passare il carro ognuno si affacciava sulla porta, e stava a guardare; e don Silvestro disse che avevano fatto bene, per questo il Comune pagava la sua rata allospedale; e don Franco avrebbe anche spifferata la sua predica che ce laveva in testa bella e fatta, se non ci fosse stato lì presente don Silvestro. - Almeno quel povero diavolo va a stare in pace, - conchiuse lo zio Crocifisso. - Necessità abbassa nobiltà, - rispose padron Cipolla; e la Santuzza disse unavemaria pel poveretto. Solo la cugina Anna e comare Grazia Piedipapera si asciugavano gli occhi col grembiule come il carro se ne andava lentamente sobbalzando sui sassi. Ma compare Tino rimbeccò alla moglie. - O perché mi fai il piagnisteo? Che son forse morto io? A te che te ne importa? Alfio Mosca, mentre guidava il mulo, andava raccontando alla Nunziata come e dove avesse vista la Lia, chera tutta SantAgata e ancora non gli pareva vero a lui stesso che lavesse vista coi suoi occhi tanto che la voce gli mancava nella gola, mentre ne parlava per ingannare la noia, lungo la strada polverosa. - Ah Nunziata! chi lavrebbe detto, quando stavamo a chiacchierare da un uscio allaltro, e cera la luna e i vicini discorrevano lì davanti, e si udiva colpettare tutto il giorno quel telaio di SantAgata e quelle galline che la conoscevano soltanto allaprire che faceva il rastrello, e la Longa che la chiamava pel cortile che ogni cosa si udiva da casa mia come se fosse stato proprio là dentro! Povera Longa! Adesso vedi, che ci ho il mulo, e ogni cosa come desideravo, che se fosse venuto a dirmelo langelo del cielo non ci avrei creduto adesso penso sempre a quelle sere là, quando udivo la voce di voialtre mentre governavo lasino, e vedevo il lume nella casa del nespolo, che ora è chiusa e quando son tornato non ho trovato più niente di quel che avevo lasciato, e comare Mena non mi è parsa più quella. Uno che se ne va dal paese è meglio non ci torni più. Vedi, ora penso pure a quel povero asino che ha lavorato con me tanto tempo e andava sempre, sole o pioggia, col capo basso e le orecchie larghe. Adesso chissà dove lo cacciano, e con quali carichi, e per quali strade, colle orecchie più basse ancora ché anchegli fiuta col naso la terra che deve raccoglierlo, come si fa vecchio, povera bestia! Padron Antoni, disteso sulla materassa, non udiva nulla e ci avevano messo sul carro una coperta colle canne, sicché sembrava che portassero un morto. - Per lui è meglio che non oda più nulla, - seguitava compare Alfio. - Langustia di Antoni già lha sentita, e un giorno o laltro gli toccherebbe anche di sentire come è andata a finire la Lia. - Me lo domandava spesso, quando eravamo soli, - rispose la Nunziata. - Voleva sapere dove fosse. - È andata dietro a suo fratello. Noi poveretti siamo come le pecore, e andiamo sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri. Tu non glielo dire, né lo dire a nessuno del paese, dove ho visto la Lia, ché sarebbe un colpo di coltello per SantAgata. Ella mi riconobbe di certo, mentre passavo davanti alluscio perché si fece bianca e rossa nella faccia, ed io frustai il mulo per passare presto e son certo che quella poveretta avrebbe voluto piuttosto che il mulo le fosse camminato sulla pancia e la portassero distesa sul carro come portiamo adesso suo nonno. Ora la famiglia dei Malavoglia è distrutta, e bisogna rifarla di nuovo tu e Alessi. - I denari per la roba ci sono già; a San Giovanni venderemo anche il vitello. - Bravi! così, quando ci avrete i denari da parte non cè pericolo che vi sfumino in un giorno, come accadrebbe se il vitello venisse a morire Dio liberi! Ora siamo alle prime case della città, e tu potrai aspettarmi qui, se non vuoi venire sino allospedale. - No, voglio venire anchio; così almeno vedrò dove lo mettono, ed egli pure mi vedrà sino allultimo momento. Padron Antoni potè vederla sino allultimo momento, e mentre la Nunziata se ne andava via con Alfio Mosca adagio adagio pel camerone che pareva dessere in chiesa al camminare, li accompagnava cogli occhi; poi si voltò dallaltra parte e non si mosse più. Compar Alfio e la Nunziata risalirono sul carro, arrotolarono la materassa e la coperta e se ne tornarono senza dir nulla, per la lunga strada polverosa. Alessi si dava i pugni nella testa e si strappava i capelli come non trovò più il nonno nel suo letto, e vide che gli riportavano la materassa arrotolata; e se la prendeva colla Mena, quasi fosse stata lei a mandarlo via. Ma compar Alfio gli diceva: - Che volete? La casa dei Malavoglia ora è distrutta, e bisogna che la facciate di nuovo voi altri. Egli voleva tornare a fargli il conto della roba e del vitello, di cui avevano chiacchierato lungo la strada colla ragazza; ma Alessi e Mena non gli davano retta, colla testa nelle mani e gli occhi fissi e lucenti di lagrime seduti sulla porta della casa dove oramai erano soli davvero. Compar Alfio in questo mentre cercava di confortarli col rammentar loro comera prima la casa del nespolo quando stavano a chiacchierare da un uscio allaltro colla luna, e si udiva tutto il giorno il colpettare del telaio di SantAgata e le galline che chiocciavano, e la voce della Longa che aveva sempre da fare. Adesso tutto era cambiato, e quando uno se ne va dal paese, è meglio che non ci torni più, perché la strada stessa non sembrava più quella dacché non cera più quel passeggio per la Mangiacarrubbe e don Silvestro non si faceva vedere nemmeno lui, aspettando che la Zuppidda cascasse coi suoi piedi e lo zio Crocifisso sera chiuso in casa a guardarsi la sua roba o ad accapigliarsi colla Vespa, e persino non si udiva questionar tanto nella spezieria dacché don Franco aveva visto la giustizia nel mostaccio, ed ora andava a rincantucciarsi per leggere il giornale e si sfogava a pestare nel mortaio tutto il giorno per passare il tempo. Anche padron Cipolla non ci stava più a schiacciare gli scalini davanti la chiesa, dacché aveva perso la pace. Un bel giorno corse la notizia che padron Fortunato si maritava, perché la sua roba non se la godesse la Mangiacarrubbe, alla barba di lui; per questo non ci stava più a schiacciare i scalini, e si pigliava la Zuppidda. - E mi diceva che il matrimonio è come una trappola di topi! - andava brontolando allora lo zio Crocifisso. - Ora state a fidarvi degli uomini? Le ragazze invidiose dicevano che la Barbara sposava suo nonno. Ma la gente di proposito, come Peppi Naso, e Piedipapera, ed anche don Franco, mormoravano. - Questa lha vinta comare Venera contro don Silvestro; è un gran colpo per don Silvestro, ed è meglio che se ne vada dal paese. Già i forestieri, frustali! e qui non ci hanno messo mai radici i forestieri. Con padron Cipolla non ardirà mettercisi a tu per tu don Silvestro. - O che credeva? - sbraitava comare Venera colle mani sui fianchi, - di prendersi mia figlia colla carestia? Stavolta comando io! e glielho fatta capire a mio marito! Chi è buon cane mangia al trogolo; forestieri non ne vogliamo per la casa. Una volta in paese si stava meglio, quando non erano venuti quelli di fuori a scrivere sulla carta i bocconi che vi mangiate come don Silvestro, o a pestare fiori di malva nel mortaio, e ingrassarsi col sangue di quei del paese. Allora ognuno si conosceva, e si sapeva quel che faceva, e quel che avevano sempre fatto suo padre e suo nonno, e perfino quel che mangiava e quando si vedeva passare uno si sapeva dove andava, e le chiuse erano di quelli che cerano nati e il pesce non si lasciava prendere da questo e da quello. Allora la gente non si sbandava di qua e di là, e non andava a morire allospedale. Giacché tutti si maritavano, Alfio Mosca avrebbe voluto prendersi comare Mena, che nessuno la voleva più dacché la casa dei Malavoglia sera sfasciata, e compar Alfio avrebbe potuto dirsi un bel partito per lei, col mulo che ci aveva; così la domenica ruminava fra di sè tutte le ragioni per farsi animo, mentre stava accanto a lei seduto davanti alla casa, colle spalle al muro, a sminuzzare gli sterpolini della siepe per ingannare il tempo. Anche lei guardava la gente che passava, e così facevano festa la domenica: - Se voi mi volete ancora, comare Mena, - disse finalmente; - io per me son qua. La povera Mena non si fece neppur rossa, sentendo che compare Alfio aveva indovinato che ella lo voleva, quando stavano per darla a Brasi Cipolla, tanto le pareva che quel tempo fosse lontano, ed ella stessa non si sentiva più quella. - Ora sono vecchia, compare Alfio, - rispose, - e non mi marito più. - Se voi siete vecchia, anchio sono vecchio, ché avevo degli anni più di voi quando stavamo a chiacchierare dalla finestra, e mi pare che sia stato ieri, tanto mè rimasto in cuore. Ma devono esser passati più di otto anni. E ora quando si sarà maritato vostro fratello Alessi, voi restate in mezzo alla strada. Mena si strinse nelle spalle, perché era avvezza a fare la volontà di Dio, come la cugina Anna; e compare Alfio, vedendo così, riprese: - Allora vuol dire che non mi volete bene, comare Mena, e scusatemi se vi ho detto che vi avrei sposata. Lo so che voi siete nata meglio di me, e siete figlia di padroni; ma ora non avete più nulla, e se si marita vostro fratello Alessi, rimarrete in mezzo alla strada. Io ci ho il mulo e il mio carro, e il pane non ve lo farei mancare giammai, comare Mena. Ora perdonatemi la libertà! - Non mi avete offesa, no, compare Alfio; e vi avrei detto di sì anche quando avevamo la Provvidenza e la casa del nespolo, se i miei parenti avessero voluto che Dio sa quel che ci avevo in cuore quando ve ne siete andato alla Bicocca col carro dellasino e mi pare ancora di vedere quel lume nella stalla, e voi che mettevate tutta la vostra roba sul carretto, nel cortile; vi rammentate? - Sì, che mi rammento! Allora perché non mi dite di sì, ora che non avete più nulla e ci ho il mulo invece dellasino al carretto, e i vostri parenti non potrebbero dir di no? - Ora non son più da maritare; - tornava a dire Mena col viso basso, e sminuzzando gli sterpolini della siepe anche lei. - Ho ventisei anni, ed è passato il tempo di maritarmi. -- No, che non è questo il motivo per cui non volete dirmi di sì! - ripeteva compar Alfio col viso basso come lei. - Il motivo non volete dirmelo! - E così rimanevano in silenzio a sminuzzare sterpolini senza guardarsi in faccia. Dopo egli si alzava per andarsene, colle spalle grosse e il mento sul petto. Mena lo accompagnava cogli occhi finché poteva vederlo, e poi guardava al muro dirimpetto e sospirava. Come aveva detto Alfio Mosca, Alessi sera tolta in moglie la Nunziata, e aveva riscattata la casa del nespolo. - Io non son da maritare, - aveva tornato a dire la Mena; - maritati tu che sei da maritare ancora; - e così ella era salita nella soffitta della casa del nespolo, come le casseruole vecchie e sera messo il cuore in pace, aspettando i figliuoli della Nunziata per far la mamma. Ci avevano pure le galline nel pollaio, e il vitello nella stalla, e la legna e il mangime sotto la tettoia e le reti e ogni sorta di attrezzi appesi, il tutto come aveva detto padron Antoni; e la Nunziata aveva ripiantato nellorto i broccoli ed i cavoli con quelle braccia delicate che non si sapeva come ci fosse passata tanta tela da imbiancare e come avesse fatti quei marmocchi grassi e rossi che la Mena si portava in collo pel vicinato quasi li avesse messi al mondo lei, quando faceva la mamma. Compare Mosca scrollava il capo, mentre la vedeva passare, e si voltava dallaltra parte, colle spalle grosse. - A me non mi avete creduto degno di questonore! - le disse alfine quando non ne potè più, col cuore più grosso delle spalle. - Io non ero degno di sentirmi dir di sì! - No, compar Alfio! - rispose Mena la quale si sentiva spuntare le lagrime. - Per questanima pura che tengo sulle braccia! Non è per questo motivo. Ma io non son più da maritare. - perché non siete più da maritare, comare Mena? - No! no! - ripeteva comare Mena, che quasi piangeva. - Non me lo fate dire, compar Alfio! Non mi fate parlare! Ora se io mi maritassi, la gente tornerebbe a parlare di mia sorella Lia giacché nessuno oserebbe prendersela una Malavoglia, dopo quello che è successo. Voi pel primo ve ne pentireste. Lasciatemi stare, che non sono da maritare, e mettetevi il cuore in pace. - Avete ragione, comare Mena! - rispose compare Mosca; - a questo non ci avevo mai pensato. Maledetta la sorte che ha fatto nascere tanti guai! Così compare Alfio si mise il cuore in pace, e Mena seguitò a portare in braccio i suoi nipoti, quasi ci avesse il cuore in pace anche lei e a spazzare la soffitta, per quando fossero tornati gli altri, che cerano nati anche loro - come se fossero stati in viaggio per tornare! - diceva Piedipapera. Invece padron Antoni aveva fatto quel viaggio lontano, più lontano di Trieste e dAlessandria dEgitto, dal quale non si ritorna più; e quando il suo nome cadeva nel discorso, mentre si riposavano tirando il conto della settimana e facendo i disegni per lavvenire, allombra del nespolo e colle scodelle fra le ginocchia le chiacchiere morivano di botto, che a tutti pareva davere il povero vecchio davanti agli occhi come lavevano visto lultima volta che erano andati a trovarlo in quella gran cameraccia coi letti in fila che bisognava cercarlo per trovarlo, e il nonno li aspettava come unanima del purgatorio cogli occhi alla porta, sebbene non ci vedesse quasi, e li andava toccando, per accertarsi che erano loro e poi non diceva più nulla, mentre gli si vedeva in faccia che aveva tante cose da dire e spezzava il cuore con quella pena che gli si leggeva in faccia e non la poteva dire. Quando gli narrarono poi che avevano riscattata la casa del nespolo, e volevano portarselo a Trezza di nuovo rispose di sì, e di sì, cogli occhi, che gli tornavano a luccicare e quasi faceva la bocca a riso, quel riso della gente che non ride più o che ride per lultima volta, e vi rimane fitto nel cuore come un coltello. Così successe ai Malavoglia quando il lunedì tornarono col carro di compar Alfio per riprendersi il nonno, e non lo trovarono più. Rammentando tutte queste cose lasciavano il cucchiaio nella scodella, e pensavano e pensavano a tutto quello che era accaduto che sembrava scuro scuro, come ci fosse sopra lombra del nespolo. Ora quando veniva la cugina Anna a filare un po con le comari, aveva i capelli bianchi e diceva che aveva perso il riso della bocca, perché non aveva tempo di stare allegra colla famiglia che aveva sulle spalle, e Rocco che tutti i giorni bisognava andare a cercare di qua e di là per le strade e davanti la bettola, e cacciarlo verso casa come un vitello vagabondo. Anche dei Malavoglia ce nerano due vagabondi; e Alessi si tormentava il cervello a cercarli dove potevano essere per le strade arse di sole e bianche di polvere, che in paese non sarebbero tornati più, dopo tanto tempo. Una sera, tardi, il cane si mise ad abbaiare dietro luscio del cortile, e lo stesso Alessi, che andò ad aprire non riconobbe Antoni il quale tornava colla sporta sotto il braccio, tanto era mutato, coperto di polvere, e colla barba lunga. Come fu entrato e si fu messo a sedere in un cantuccio, non osavano quasi fargli festa. Ei non sembrava più quello, e andava guardando in giro le pareti, come non le avesse mai viste; fino il cane gli abbaiava, ché non l'aveva conosciuto mai. Gli misero fra le gambe la scodella, perché aveva fame e sete, ed egli mangiò in silenzio la minestra che gli diedero come non avesse visto grazia di Dio da otto giorni, col naso nel piatto; ma gli altri non avevano fame, tanto avevano il cuore serrato. Poi Antoni, quando si fu sfamato e riposato alquanto, prese la sua sporta e si alzò per andarsene. Alessi non osava dirgli nulla, tanto suo fratello era mutato. Ma al vedergli riprendere la sporta, si sentì balzare il cuore dal petto, e Mena gli disse tutta smarrita: - Te ne vai? - Sì! - rispose Antoni. - E dove vai? - chiese Alessi. - Non lo so. Venni per vedervi. Ma dacché son qui la minestra mi è andata tutta in veleno. Per altro qui non posso starci, ché tutti mi conoscono, e perciò son venuto di sera. Andrò lontano, dove troverò da buscarmi il pane, e nessuno saprà chi sono. Gli altri non osavano fiatare, perché ci avevano il cuore stretto in una morsa, e capivano che egli faceva bene a dir così. Antoni continuava a guardare dappertutto, e stava sulla porta, e non sapeva risolversi ad andarsene. - Ve lo farò sapere dove sarò; - disse infine, e come fu nel cortile, sotto il nespolo, che era scuro, disse anche: - E il nonno? Alessi non rispose; Antoni tacque anche lui, e dopo un pezzetto: - E la Lia che non lho vista? E siccome aspettava inutilmente la risposta, aggiunse colla voce tremante, quasi avesse freddo: - È morta anche lei? Alessi non rispose nemmeno; allora Antoni che era sotto il nespolo, colla sporta in mano, fece per sedersi poiché le gambe gli tremavano, ma si rizzò di botto, balbettando: - Addio addio! Lo vedete che devo andarmene? Prima dandarsene voleva fare un giro per la casa, onde vedere se ogni cosa fosse al suo posto come prima; ma adesso, a lui che gli era bastato lanimo di lasciarla, e di dare una coltellata a don Michele e di starsene nei guai, non gli bastava lanimo di passare da una camera allaltra se non glielo dicevano. Alessi che gli vide negli occhi il desiderio, lo fece entrare nella stalla col pretesto del vitello che aveva comperato la Nunziata, ed era grasso e lucente; e in un canto cera pure la chioccia coi pulcini; poi lo condusse in cucina, dove avevano fatto il forno nuovo, e nella camera accanto che vi dormiva la Mena coi bambini della Nunziata, e pareva che li avesse fatti lei. Antoni guardava ogni cosa, e approvava col capo, e diceva: - Qui pure il nonno avrebbe voluto metterci il vitello; qui cerano le chioccie, e qui dormivano le ragazze, quando cera anche quellaltra... - Ma allora non aggiunse altro, e stette zitto a guardare intorno, cogli occhi lustri. In quel momento passava la Mangia carrubbe, che andava sgridando Brasi Cipolla per la strada e Antoni disse: - Questa qui lha trovato il marito; ed ora, quando avranno finito di quistionare, andranno a dormire nella loro casa. Gli altri stettero zitti, e per tutto il paese era un gran silenzio, soltanto si udiva sbattere ancora qualche porta che si chiudeva; e Alessi a quelle parole si fece coraggio per dirgli: - Se volessi anche tu ci hai la tua casa. Di là cè apposta il letto per te. - No! - rispose Antoni. - Io devo andarmene. Là cera il letto della mamma, che lei inzuppava tutto di lagrime quando volevo andarmene. Ti rammenti le belle chiacchierate che si facevano la sera, mentre si salavano le acciughe? e la Nunziata che spiegava gli indovinelli? e la mamma, e la Lia tutti lì, al chiaro di luna, che si sentiva chiacchierare per tutto il paese, come fossimo tutti una famiglia? Anchio allora non sapevo nulla, e qui non volevo starci, ma ora che so ogni cosa devo andarmene. In quel momento parlava cogli occhi fissi a terra, e il capo rannicchiato nelle spalle. Allora Alessi gli buttò le braccia al collo. - Addio, - ripetè Antoni. - Vedi che avevo ragione dandarmene! qui non posso starci. Addio, perdonatemi tutti. E se ne andò colla sua sporta sotto il braccio; poi quando fu lontano, in mezzo alla piazza scura e deserta, che tutti gli usci erano chiusi si fermò ad ascoltare se chiudessero la porta della casa del nespolo mentre il cane gli abbaiava dietro, e gli diceva col suo abbaiare che era solo in mezzo al paese. Soltanto il mare gli brontolava la solita storia sotto, in mezzo ai Fariglioni perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico. Allora Antoni si fermò in mezzo alla strada a guardare il paese tutto nero, come non gli bastasse il cuore di staccarsene adesso che sapeva ogni cosa, e sedette sul muricciuolo della vigna di massaro Filippo. Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascoltando il mare che gli brontolava lì sotto. E ci stette fin quando cominciarono ad udirsi certi rumori chei conosceva e delle voci che si chiamavano dietro gli usci, e sbatter dimposte, e dei passi per le strade buie. Sulla riva, in fondo alla piazza, cominciavano a formicolare dei lumi. Egli levò il capo a guardare i Tre Re che luccicavano, e la Puddara che annunziava lalba, come laveva vista tante volte. Allora tornò a chinare il capo sul petto, e a pensare a tutta la sua storia. A poco a poco il mare cominciò a farsi bianco, e i Tre Re ad impallidire e le case spuntavano ad una ad una nelle vie scure, cogli usci chiusi che si conoscevano tutte, e solo davanti alla bottega di Pizzuto cera il lumicino e Rocco Spatu colle mani nelle tasche che tossiva e sputacchiava. - Fra poco lo zio Santoro aprirà la porta, - pensò Antoni, - e si accoccolerà sulluscio a cominciare la sua giornata anche lui. - Tornò a guardare il mare, che sera fatto amaranto, tutto seminato di barche che avevano cominciato la loro giornata anche loro riprese la sua sporta e disse: - Ora è tempo dandarmene, perché fra poco comincierà a passar gente. Ma il primo di tutti a cominciar la sua giornata è stato Rocco Spatu. Fine Del Capitulo Quindicesimo.Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA GIARA Piena anche per gli olivi quellannata. Piante massaje, cariche lanno avanti, avevano raffermato tutte, a dispetto della nebbia che le aveva oppresse sul fiorire. Lo Zirafa, che ne aveva un bel giro nel suo podere delle Quote a Primosole prevedendo che le cinque giare vecchie di coccio smaltato che aveva in cantina non sarebbero bastate a contener tutto lolio della nuova raccolta ne aveva ordinata a tempo una sesta più capace a Santo Stefano di Camastra dove si fabbricavano: alta a petto duomo, bella panciuta e maestosa, che fosse delle altre cinque la badessa. Neanche a dirlo, aveva litigato anche col fornaciajo di là per questa giara. E con chi non lattaccava Don Lollò Zirafa? Per ogni nonnulla, anche per una pietruzza caduta dal murello di cinta, anche per una festuca di paglia gridava che gli sellassero la mula per correre in città a fare gli atti. Cosí, a furia di carta bollata e donorarii agli avvocati, citando questo citando quello e pagando sempre le spese per tutti, sera mezzo rovinato. Dicevano che il suo consulente legale, stanco di vederselo comparire davanti due o tre volte la settimana, per levarselo di torno gli aveva regalato un libricino come quelli da messa: il codice perché ci si scapasse a cercare da sé il fondamento giuridico alle liti che voleva intentare. Prima, tutti coloro con cui aveva da dire, per prenderlo in giro gli gridavano: Sellate la mula! Ora invece: Consultate il calepino! E Don Lollò rispondeva: - Sicuro, e vi fulmino tutti, figli dun cane! Quella bella giara nuova, pagata quattronze ballanti e sonanti in attesa del posto da trovarle in cantina, fu allogata provvisoriamente nel palmento. Una giara cosí non sera mai veduta. Allogata in quellantro intanfato di mosto e di quellodore acre e crudo che cova nei luoghi senzaria e senza luce, faceva pena. Da due giorni era cominciata labbacchiatura delle olive, e Don Lollò era su tutte le furie perché tra gli abbacchiatori e i mulattieri venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per la favata della nuova stagione non sapeva più come spartirsi, a chi badar prima. E bestemmiava come un turco e minacciava di fulminare questi e quelli, se unoliva che fosse unoliva, gli fosse mancata, quasi le avesse prima contate tutte a una a una sugli alberi; o se non fosse ogni mucchio di concime della stessa misura degli altri. Col cappellaccio bianco, in maniche di camicia, spettorato, affocato in volto e tutto sgocciolante di sudore, correva di qua e di là girando gli occhi lupigni e stropicciandosi con rabbia le guance rase su cui la barba prepotente rispuntava quasi sotto la raschiatura del rasojo. Ora, alla fine della terza giornata, tre dei contadini che avevano abbacchiato entrando nel palmento per deporvi le scale e le canne, restarono alla vista della bella giara nuova spaccata in due, come se qualcuno, con un taglio netto, prendendo tutta lampiezza della pancia, ne avesse staccato tutto il lembo davanti. - Guardate! guardate! - Chi sarà stato? - Oh, mamma mia! E chi lo sente ora Don Lollò? La giara nuova, peccato! Il primo, più spaurito di tutti, propose di raccostar subito la porta e andare via zitti zitti lasciando fuori, appoggiate al muro, le scale e le canne. Ma il secondo: - Siete pazzi? Con don Lollò? Sarebbe capace di credere che glielabbiamo rotta noi. Fermi qua tutti! Uscí davanti al palmento e, facendosi portavoce delle mani, chiamò: - Don Lollò! Ah Don Lollòoo! Eccolo là sotto la costa con gli scaricatori del concime: gesticolava al solito furiosamente dandosi di tratto in tratto con ambo le mani una rincalcata al cappellaccio bianco. Arrivava talvolta, a forza di quelle rincalcate, a non poterselo più strappare dalla nuca e dalla fronte. Già nel cielo si spegnevano gli ultimi fuochi del crepuscolo e tra la pace che scendeva su la campagna con le ombre della sera e la dolce frescura, avventavano i gesti di quelluomo sempre infuriato. - Don Lollò! Ah, Don Lollòoo! Quando venne su e vide lo scempio, parve volesse impazzire. Si scagliò prima contro quei tre; ne afferrò uno per la gola e lo impiccò al muro gridando: - Sangue della Madonna, me la pagherete! Afferrato a sua volta dagli altri due stravolti nelle facce terrigne e bestiali, rivolse contro se stesso la rabbia furibonda, sbatacchiò a terra il cappellaccio si percosse le guance, pestando i piedi e sbraitando a modo di quelli che piangono un parente morto: - La giara nuova! Quattronze di giara! Non incignata ancora! Voleva sapere chi glielavesse rotta! Possibile che si fosse rotta da sé? Qualcuno per forza doveva averla rotta, per infamità o per invidia! Ma quando? Ma come? Non gli si vedeva segno di violenza! Che fosse arrivata rotta dalla fabbrica? Ma che! Sonava come una campana! Appena i contadini videro che la prima furia gli era caduta, cominciarono ad esortarlo a calmarsi. La giara si poteva sanare. Non era poi rotta malamente. Un pezzo solo. Un bravo conciabrocche lavrebbe rimessa su, nuova. Cera giusto Zi Dima Licasi, che aveva scoperto un mastice miracoloso di cui serbava gelosamente il segreto: un mastice, che neanche il martello ci poteva, quando aveva fatto presa. Ecco, se don Lollò voleva, domani, alla punta dellalba Zi Dima Licasi sarebbe venuto lí e, in quattro e quattrotto, la giara, meglio di prima. Don Lollò diceva di no, a quelle esortazioni: chera tutto inutile; che non cera più rimedio; ma alla fine si lasciò persuadere, e il giorno appresso, allalba, puntuale si presentò a Primosole Zi Dima Licasi con la cesta degli attrezzi dietro le spalle. Era un vecchio sbilenco, dalle giunture storpie e nodose, come un ceppo antico di olivo saraceno. Per cavargli una parola di bocca ci voleva luncino. Mutria o tristezza radicate in quel suo corpo deforme; o anche sconfidenza che nessuno potesse capire e apprezzare giustamente il suo merito dinventore non ancora patentato. Voleva che parlassero i fatti, Zi Dima Licasi. Doveva poi guardarsi davanti e dietro, perché non gli rubassero il segreto. - Fatemi vedere codesto mastice - gli disse per prima cosa Don Lollò, dopo averlo squadrato a lungo con diffidenza. Zi Dima negò col capo, pieno di dignità. - Allopera si vede. - Ma verrà bene? Zi Dima posò a terra la cesta; ne cavò un grosso fazzoletto di cotone rosso, logoro e tutto avvoltolato; prese a svolgerlo pian piano, tra lattenzione e la curiosità di tutti e quando alla fine venne fuori un pajo docchiali col sellino e le stanghette rotte e legate con lo spago, lui sospirò e gli altri risero. Zi Dima non se ne curò; si pulí le dita prima di pigliare gli occhiali; se li inforcò; poi si mise a esaminare con molta gravità la giara tratta sullaja. Disse: - Verrà bene. - Col mastice solo però - mise per patto lo Zirafa - non mi fido. Ci voglio anche i punti. - Me ne vado - rispose senzaltro Zi Dima, rizzandosi e rimettendosi la cesta dietro le spalle. Don Lollò lo acchiappò per un braccio. - Dove? Messere e porco, cosí trattate? Ma guarda un po che arie da Carlomagno! Scannato miserabile e pezzo dasino, ci devo metter olio io, là dentro, e lolio trasuda! Un miglio di spaccatura, col mastice solo? Ci voglio i punti. Mastice e punti. Comando io. Zi Dima chiuse gli occhi, strinse le labbra e scosse il capo. Tutti cosí! Gli era negato il piacere di fare un lavoro pulito filato coscienziosamente a regola darte, e di dare una prova della virtú del suo mastice. - Se la giara - disse - non suona di nuovo come una campana - Non sento niente, - lo interruppe Don Lollò. - I punti! Pago mastice e punti. Quanto vi debbo dare? - Se col mastice solo - Càzzica che testa! - esclamò lo Zirafa. - Come parlo? Vho detto che ci voglio i punti. Cintenderemo a lavoro finito: non ho tempo da perdere con voi. E se ne andò a badare ai suoi uomini. Zi Dima si mise allopera gonfio dira e di dispetto. E lira e il dispetto gli crebbero ad ogni foro che praticava col trapano nella giara e nel lembo spaccato per farvi passare il fil di ferro della cucitura. Accompagnava il frullo della saettella con grugniti a mano a mano più frequenti e più forti; e il viso gli diventava più verde dalla bile e gli occhi più aguzzi e accesi di stizza. Finita quella prima operazione, scagliò con rabbia il trapano nella cesta; applicò il lembo staccato alla giara per provare se i fori erano a egual distanza e in corrispondenza tra loro poi con le tenaglie fece del fil di ferro tanti pezzetti quanti erano i punti che doveva dare e chiamò per ajuto uno dei contadini che abbacchiavano. - Coraggio, Zi Dima! - gli disse quello, vedendogli la faccia alterata. Zi Dima alzò la mano a un gesto rabbioso. Aprí la scatola di latta che conteneva il mastice, e lo levò al cielo, scotendolo, come per offrirlo a Dio visto che gli uomini non volevano riconoscerne le virtú: poi col dito cominciò a spalmarlo tuttin giro al lembo staccato e lungo la spaccatura; prese le tenaglie e i pezzetti di fil di ferro preparati avanti, e si cacciò dentro la pancia aperta della giara ordinando al contadino di applicare il lembo alla giara, cosí come aveva fatto lui pocanzi. Prima di cominciare a dare i punti: - Tira! - disse dallinterno della giara al contadino. - Tira con tutta la tua forza! Vedi se si stacca più? Malanno a chi non ci crede! Picchia, picchia! Suona, sí o no, come una campana anche con me qua dentro? Va, va a dirlo al tuo padrone! - Chi è sopra comanda, Zi Dima - sospirò il contadino - e chi è sotto si danna! Date i punti, date i punti. E Zi Dima si mise a far passare ogni pezzetto di fil di ferro attraverso i due fori accanto, luno di qua e laltro di là della saldatura; e con le tanaglie ne attorceva i due capi. Ci volle unora a passarli tutti. I sudori, giú a fontana, dentro la giara. Lavorando, si lagnava della sua mala sorte. E il contadino, di fuori, a confortarlo. - Ora ajutami a uscirne, - disse alla fine Zi Dima. Ma quanto larga di pancia, tanto quella giara era stretta di collo. Zi Dima, nella rabbia, non ci aveva fatto caso. Ora, prova e riprova, non trovava più il modo di uscirne. E il contadino invece di dargli ajuto, eccolo là, si torceva dalle risa. Imprigionato, imprigionato lí, nella giara da lui stesso sanata e che ora - non cera via di mezzo - per farlo uscire doveva essere rotta daccapo e per sempre. Alle risa, alle grida, sopravvenne Don Lollò. Zi Dima, dento la giara, era come un gatto inferocito. Fatemi uscire! - urlava. - Corpo di Dio, voglio uscire! Subito! Datemi ajuto! Don Lollò rimase dapprima come stordito. Non sapeva crederci. - Ma come? là dentro? sè cucito là dentro? Saccostò alla giara e gridò al vecchio: - Ajuto? E che ajuto posso darvi io? Vecchiaccio stolido, ma come? non dovevate prender prima le misure? Su, provate: fuori un braccio cosí! e la testa su no, piano! Che! giú aspettate! cosí no! giú, giú Ma come avete fatto? E la giara, adesso? Calma! Calma! Calma! - si mise a raccomandare tuttintorno, come se la calma stessero per perderla gli altri e non lui. - Mi fuma la testa! Calma! Questo è caso nuovo La mula! Picchiò con le nocche delle dita su la giara. Sonava davvero come una campana. - Bella! Rimessa a nuovo Aspettate! - disse al prigioniero. - Va a sellarmi la mula! - ordinò al contadino; e, grattandosi con tutte le dita la fronte seguitò a dire tra sé: Ma vedete un po che mi capita! Questa non è giara! questè ordigno del diavolo! Fermo! Fermo lí! E accorse a regger la giara in cui Zi Dima, furibondo, si dibatteva come una bestia in trappola. - Caso nuovo, caro mio, che deve risolvere lavvocato! Io non mi fido. La mula! La mula! Vado e torno, abbiate pazienza! Nellinteresse vostro Intanto, piano! calma! Io mi guardo i miei. E prima di tutto, per salvare il mio diritto, faccio il mio dovere. Ecco: vi pago il lavoro, vi pago la giornata. Cinque lire. Vi bastano? - Non voglio nulla! - gridò Zi Dima. - Voglio uscire. - Uscirete. Ma io, intanto, vi pago. Qua, cinque lire. Le cavò dal taschino del panciotto e le buttò nella giara. Poi domandò, premuroso: - Avete fatto colazione? Pane e companatico, subito! Non ne volete? Buttatelo ai cani! A me basta che ve labbia dato. Ordinò che gli si désse; montò in sella, e via di galoppo per la città. Chi lo vide, credette che andasse a chiudersi da sé in manicomio, tanto e in cosí strano modo gesticolava. Per fortuna, non gli toccò di fare anticamera nello studio dellavvocato; ma gli toccò dattendere un bel po, prima che questo finisse di ridere, quando gli ebbe esposto il caso. Delle risa si stizzí. - Che cè da ridere, scusi? A vossignoria non brucia! La giara è mia! Ma quello seguitava a ridere e voleva che gli rinarrasse il caso comera stato, per farci su altre risate. Te tene tenerlo là dentro ah ah ah ohi ohi ohi tenerlo là dentro per non perderci la giara? - Ce la devo perdere? - domandò lo Zirafa con le pugna serrate. - Il danno e lo scorno? - Ma sapete come si chiama questo? - gli disse infine lavvocato. - Si chiama sequestro di persona! - Sequestro? E chi lha sequestrato? - esclamò lo Zirafa. - Si è sequestrato lui da sé! Che colpa ne ho io? Lavvocato allora gli spiegò che erano due casi. Da un canto, lui, Don Lollò, doveva subito liberare il prigioniero per non rispondere di sequestro di persona; dallaltro il conciabrocche doveva rispondere del danno che veniva a cagionare con la sua imperizia o con la sua storditaggine. - Ah! - rifiatò lo Zirafa. Pagandomi la giara! - Piano! - osservò lavvocato. - Non come se fosse nuova, badiamo! - E perché? - Ma perché era rotta, oh bella! - Rotta? Nossignore. Ora è sana. Meglio che sana, lo dice lui stesso! E se ora torno a romperla, non potrò più farla risanare. Giara perduta, signor avvocato! Lavvocato gli assicurò che se ne sarebbe tenuto conto facendogliela pagare per quanto valeva nello stato in cui era adesso. - Anzi - gli consigliò - fatela stimare avanti da lui stesso. - Bacio le mani - disse Don Lollò, andando via di corsa. Di ritorno, verso sera, trovò tutti i contadini in festa attorno alla giara abitata. Partecipava alla festa anche il cane di guardia, saltando e abbajando. Zi Dima sera calmato, non solo, ma aveva preso gusto anche lui alla sua bizzarra avventura e ne rideva con la gajezza mala dei tristi. Lo Zirafa scostò tutti e si sporse a guardare dentro la giara. - Ah! Ci stai bene? - Benone. Al fresco - rispose quello. - Meglio che a casa mia. - Piacere. Intanto ti avverto che questa giara mi costò quattronze nuova. Quanto credi che possa costare adesso? - Come me qua dentro? - domandò Zi Dima. I villani risero. - Silenzio! - gridò lo Zirafa. - Delle due luna: o il tuo mastice serve a qualche cosa, o non serve a nulla: se non serve a nulla tu sei un imbroglione; se serve a qualche cosa, la giara, cosí comè, deve avere il suo prezzo. Che prezzo? Stimala tu. Zi Dima rimase un pezzo a riflettere, poi disse: - Rispondo. Se lei me lavesse fatta conciare col mastice solo, comio volevo, io, prima di tutto non mi troverei qua dentro, e la giara avrebbe su per giú lo stesso prezzo di prima. Cosí conciata con questi puntacci, che ho dovuto darle per forza di qua dentro, che prezzo potrà avere? Un terzo di quanto valeva, sí e no. - Un terzo? - domandò lo Zirafa. - Unonza e trentatré? - Meno sí, più no. - Ebbene, - disse Don Lollò. - Passi la tua parola, e dammi unonza e trentatré. - Che? - fece Zi Dima, come se non avesse inteso. - Rompo la giara per farti uscire, - rispose Don Lollò - e tu, dice lavvocato, me la paghi per quanto lhai stimata: unonza e trentatré. - Io pagare? - sghignazzò Zi Dima. - Vossignoria scherza! Qua dentro ci faccio i vermi. E, tratta di tasca con qualche stento la pipetta intartarita, laccese e si mise a fumare, cacciando il fumo per il collo della giara. Don Lollò ci restò brutto. Questaltro caso, che Zi Dima ora non volesse più uscire dalla giara, nè lui nè lavvocato lavevano previsto. E come si risolveva adesso? Fu lí lí per ordinare di nuovo: - La mula -, ma pensò che era già sera. - Ah, sí - disse. - Tu vuoi domiciliare nella mia giara? Testimonii tutti qua! Non vuole uscirne lui, per non pagarla; io sono pronto a romperla! Intanto, poiché vuole stare lí, domani io lo cito per alloggio abusivo e perché mi impedisce luso della giara. Zi Dima cacciò prima fuori unaltra boccata di fumo, poi rispose placido: - Nossignore. Non voglio impedirle niente, io. Sto forse qua per piacere? Mi faccia uscire, e me ne vado volentieri. Pagare neanche per ischerzo, vossignoria! Don Lollò, in un impeto di rabbia, alzò un piede per avventare un calcio alla giara; ma si trattenne; la abbrancò invece con ambo le mani e la scrollò tutta, fremendo. - Vede che mastice? - gli disse Zi Dima. - Pezzo da galera! - ruggí allora lo Zirafa. - Chi lha fatto il male, io o tu? E devo pagarlo io? Muori di fame là dentro! Vediamo chi la vince! E se ne andò non pensando alle cinque lire che gli aveva buttate la mattina dentro la giara. Con esse, per cominciare, Zi Dima pensò di far festa quella sera coi contadini che avendo fatto tardi per quello strano accidente, rimanevano a passare la notte in campagna, allaperto, su laja. Uno andò a far le spese in una taverna lí presso. A farlo apposta, cera una luna che pareva fosse raggiornato. A una certora don Lollò, andato a dormire, fu svegliato da un baccano dinferno. Saffacciò a un balcone della cascina, e vide su laja, sotto la luna, tanti diavoli; i contadini ubriachi che, presisi per mano, ballavano attorno alla giara. Zi Dima, là dentro, cantava a squarciagola. Questa volta non poté più reggere, Don Lollò: si precipitò come un toro infuriato e prima che quelli avessero tempo di pararlo, con uno spintone mandò a rotolare la giara giú per la costa. Rotolando, accompagnata dalle risa degli ubriachi, la giara andò a spaccarsi contro un olivo. E la vinse Zi Dima. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA CATTURA Il Guarnotta seguiva col corpo ciondolante landatura dellasinello come se camminasse anche lui; e per poco veramente le gambe, coi piedi fuori delle staffe, non gli strisciavano sulla polvere dello stradone. Ritornava, come tutti i giorni a quellora, dal suo podere quasi affacciato sul mare, allorlo dellaltipiano. più stanca e più triste di lui, la vecchia asinella saffannava da un pezzo a superare le ultime pettate di quello stradone interminabile tutto a volte e risvolte, attorno al colle, in cima al quale pareva saddossassero fitte una sullaltra, le decrepite case della cittaduzza. A quellora i contadini erano ritornati tutti dalla campagna; lo stradone era deserto. Se qualcuno ancora se ne incontrava, il Guarnotta era sicuro di riceverne il saluto. Perché tutti, grazie a Dio, lo rispettavano. Deserto ormai come quello stradone era ai suoi occhi tutto il mondo; e di cenere come quellaria della prima sera, la sua vita. I rami degli alberi sporgenti senza foglie dai muretti di cinta screpolati, le alte siepi di fichi dIndia polverose e qua e là, i mucchi di brecciale che nessuno pensava di stendere su quello stradone tutto solchi e fosse se il Guarnotta li guardava, in quella loro immobilità e in quel silenzio e in quellabbandono gli parevano oppressi come lui da una vana pena infinita. E a crescere questo senso di vanità, come se il silenzio si fosse fatto polvere non si sentiva neanche il rumore dei quattro zoccoli dellasinella. Quanta di quella polvere dello stradone non si portava a casa ogni sera il Guarnotta! La moglie tenendo la giacca sospesa e discosta, appena egli se la levava la mostrava in giro alle seggiole, allarmadio, al letto, al cassettone come per darsi uno sfogo: - Guardate, guardate qua! Ci si può scrivere sopra, col dito. Si fosse lasciato persuadere almeno a non portare labito nero, di panno per la campagna! Gliene aveva ordinati tre - apposta, - tre - di fustagno. In maniche di camicia, il Guarnotta, quelle tre dita tozze che la moglie veniva a cacciargli nel gesto rabbioso, quasi negli occhi, gliele avrebbe volentieri addentate. Cane pacifico, si contentava di lanciarle di traverso unocchiataccia e la lasciava cantare. Quindici anni addietro, alla morte dellunico figlio, aveva giurato dandar vestito sempre di nero. Dunque - Ma anche per la campagna? Ti faccio mettere il lutto al braccio negli abiti di fustagno. E basterebbe la cravatta nera, ormai, dopo quindici anni! La lasciava cantare. Non se ne stava forse tutto il santo giorno in quel suo podere al mare? In paese, non si faceva più vedere da nessuno, da anni. - Dunque - Che dunque? Ma dunque, se non lo portava in campagna, dove lo avrebbe portato il lutto per il figliuolo? - Corpo di Dio, riflettere un poco almeno, prima daprir bocca e lasciare andare. - Nel cuore, sí: grazie tante! E che non lo portava nel cuore? Ma voleva si vedesse anche fuori - Che lo vedessero gli alberi, già! o gli uccellini dellaria; perché, infatti, occhi per vederselo addosso, lui, non ne aveva. E perché poi brontolava tanto la moglie? Doveva forse batterlo e spazzolarlo lei, quellabito, ogni sera? Cerano le serve. Tre, per due persone sole. Economia? Un abito nero allanno: ottanta, novanta lire. Eh via! Avrebbe dovuto capire, che non le conveniva far tanti discorsi. Seconda moglie! E il figlio morto era del primo letto! Senzaltri parenti, neppur lontani alla sua morte, tutto il suo che non era poco sarebbe andato a lei e ai suoi nipoti. Zitta, dunque: almeno per prudenza Ma già, sí! se avesse capito questo non sarebbe stata quella buona donna che era Ed ecco perché lui se ne stava tutto il giorno in campagna. Solo, tra gli alberi e con la distesa sterminata del mare sotto gli occhi come da uninfinita lontananza, nel fruscio lungo e lieve di quegli alberi nel borboglio cupo e lento di quel mare sera abituato a sentire la vanità di tutto e il tedio angoscioso della vita. Era giunto ormai a meno dun chilometro dal paese. Dalla chiesetta dellAddolorata su in cima gli arrivavano lenti e blandi i rintocchi dellAvemaria, allorché, dimprovviso a una brusca svoltata dello stradone: - Faccia a terra! E dallombra si vide saltare addosso tre appostati con la faccia bendata, armati di fucile. Uno abbrancò lasina per la cavezza; gli altri due, in un batter docchio, lo strapparono di sella, giú a terra; e mentre uno con un ginocchio su le gambe gli legava i polsi laltro gli annodava dietro la nuca un fazzoletto ripiegato a fascia, passato sopra gli occhi. Ebbe appena il tempo di dire: - Figliuoli, a me? Fu tirato su, spinto, strappato, trascinato di furia per le braccia, fuori dello stradone, giú per la costa petrosa, verso la vallata. - Figliuoli - Zitto, o sei morto! più delle spinte e degli strappi, lansito lansito di quei tre per la violenza che commettevano, glincuteva terrore. Per avere quellansito di belve, doveva esser tremendo ciò che serano proposto di fare sopra di lui. Ma ucciderlo, almeno subito, forse non volevano. Se per mandato o per vendetta, lo avrebbero ucciso là, su lo stradone, dallombra dove si tenevano appostati. Dunque, lo catturavano, per ricatto. - Figliuoli Stringendogli più forte le braccia e scrollandolo, glintimarono di nuovo di tacere. - Ma almeno allentatemi un po la benda! Mi serra troppo gli occhi non posso - Cammina! Prima giú, poi su, e avanti, e indietro; poi giú di nuovo, e poi di nuovo su e su e su. Dove lo trascinavano? Nel subbuglio di pensieri e di sentimenti tra il guizzare dimmagini sinistre e laffanno di quella corsa cieca, a sbalzi, a spintoni, tra sassi sterpi che stranezza! i lumi, i primi lumi accesi nella cittaduzza ancora illuminata a petrolio, su in cima al colle - lumi delle case lumi delle strade - come li aveva intraveduti prima che lo assaltassero e come tante volte ritornando dal podere sempre a quellora li aveva intraveduti, ecco nella strettura di quella benda che gli schiacciava gli occhi, gli apparivano che stranezza! precisi proprio come se li avesse davanti e avesse gli occhi liberi. Andava, cosí trascinato, strappato, incespicando, con tanto terrore dentro e se li portava, quei lumetti placidi e tristi, davanti, con sé, con tutto il colle con tutta la cittaduzza situata lassú, dove nessuno sapeva la violenza che in quel momento si faceva a lui e tutti attendevano quieti e sicuri ai loro casi consueti. A un certo punto avvertí anche laffrettato zoccolare della sua asinella. - Ah! Trascinavano via anche la sua vecchia asinella stanca. Ma che ne capiva, povera bestiola? Avvertiva forse una furia insolita, uninsolita violenza, ma andava dove la portavano, senza capir nulla. Se si fossero fermati un momento, se lavessero lasciato parlare avrebbe detto loro con calma, chera pronto a dare tutto quello che volevano. Poco più gli restava da vivere, e non valeva proprio la pena per un po di danaro - di quel danaro che non gli dava più nessuna gioja - passare un momento come quello. - Figliuoli - Zitto, cammina! - Ma non ne posso più! Perché mi fate questo? Sono pronto - Zitto! Parleremo poi Cammina! Lo fecero camminare, cosí, uneternità. A un certo punto, fu tanta la stanchezza, tanto lo stordimento di quel fazzoletto che gli serrava la testa che si sentí mancare e non comprese più nulla. Si ritrovò, la mattina appresso, in una grotta bassa come disfatto in un tanfo di mucido che pareva spirasse dallo stesso squallore della prima luce del giorno. Sinsinuava livida, quella luce, appena appena, di tra gli anfratti cretosi della grotta e gli alleviava lincubo delle violenze sofferte che ora gli apparivano come sognate: violenze cieche da bruti, al suo corpo che non si reggeva più, caricato su le spalle ora delluno ora dellaltro buttato a terra e trascinato o sollevato per le mani e per i piedi. Dovera adesso? Tese lorecchio. Gli parve che fosse fuori un silenzio daltura. E per un momento vi si sentí come sospeso. Ma non poteva muoversi. Giaceva per terra come una bestia morta, mani e piedi legati. E le membra gli pesavano quasi gli fossero diventate di piombo; e anche la testa. Era ferito? Lo avevano lasciato lí per morto? No: ecco, confabulavano fuori della grotta. La sua sorte non era dunque decisa. Ma il ricordo di ciò che gli era accaduto gli si rappresentava ora non già come duna sciagura che glincombesse tuttavia e che gli suscitasse dentro qualche moto per tentare di liberarsene. No. Sapeva di non potere e quasi non voleva. La sciagura era compiuta, come avvenuta da gran tempo, quasi in unaltra vita, in una vita che forse gli sarebbe premuto di salvare quando ancora le membra non gli pesavano cosí e non gli doleva tanto la testa. Ora non glimportava più di nulla. Quella vita - pur essa miserabile - laveva lasciata laggiú, lontano lontano dove lo avevano catturato: e qua ora cera questo silenzio, cosí alto e vano, cosí smemorato. Quandanche lo avessero lasciato andare, non avrebbe avuto più la forza forsanche neppure il desiderio di tornare laggiú a riprendersela, quella sua vita. Ma no, ecco: una gran tenerezza, di pietà per sé, gli risorse a un tratto e gli sarruffò tutta dentro come in un brivido dorrore appena vide entrare uno di quei tre, carponi nella grotta, col viso nascosto da un fazzoletto rosso, forato allaltezza degli occhi. Gli guardò subito le mani. No, nessunarma. Una matita nuova, di quelle da un soldo, non ancora temperata. E nellaltra mano, per terra, un rozzo foglietto di carta da lettere tutto brancicato, con la busta in mezzo. Alleggerito, senza volerlo, sorrise; mentre nella grotta entravano gli altri due, anchessi carponi e bendati. Uno gli sappressò e gli sciolse le mani soltanto. Il primo disse: - Giudizio! Scrivete! Gli parve di riconoscerlo alla voce. Ma sí, Manuzza; detto cosí perché aveva un braccio più corto dellaltro. Oh, e allora Ma era proprio lui? Gli guardò il braccio manco. Lui, sí. E certo anche gli altri due avrebbe riconosciuti subito, se si fossero tolta la benda. Conosceva tutta la cittadinanza. Disse allora: - Io, giudizio? Giudizio voi, figliuoli! A chi volete che scriva? Con che debbo scrivere? con questa? E mostrò la matita. - Perché? Non è matita? - Matita, sí. Ma voi non sapete neppure come sadopera. - Perché? - Ma bisognerà prima temperarla. - Temperarla? - Con un temperino, già, qua in punta - Temperino, niente! E Manuzza ripeté: - Giudizio! giudizio sacramento! - Giudizio, sí, Manuzza mio - Ah, - gridò questi. - Mavete riconosciuto? - Abbi pazienza, ti nascondi la faccia e lasci scoperto il braccio? Levati codesto fazzoletto e guardami negli occhi. Fai questo, a me? - Senza tante chiacchiere, - gridò Manuzza, strappandosi con ira il fazzoletto dalla faccia. - Vho detto giudizio! Scrivete, o vammazzo! - Ma sí, sono pronto, - si rimise il Guarnotta. - Quandavrete temperato la matita. Però, se mi lasciate dire Volete danari, è vero, figliuoli? Quanto? - Tre mila onze! - Tre mila? Non volete poco. - Voi ce lavete! Non facciamo storie! - Tre mila onze? - più! più! - Anche più, sí. Ma non a casa, in contanti. Dovrei vendere case, terre. E vi pare che si possa, cosí, da un giorno allaltro, e senza me? - Vuol dire che se le faranno prestare! - Chi? - Vostra moglie e i vostri nipoti! Il Guarnotta sorrise amaramente e provò a rizzarsi su un gomito. - Volevo dirvi questo, appunto, - rispose. - Figliuoli miei, avete sbagliato. Contate su mia moglie e sui suoi nipoti? Se volete ammazzarmi, è un conto: sono qua: ammazzatemi, e non se ne parli più. Ma se volete danari, non potete averli che da me, e a patto di lasciarmi andare a casa. - Che dite? a casa? Voi? Fossimo matti! Scherzate! - E allora - sospirò il Guarnotta. Manuzza strappò di mano rabbiosamente il foglietto da lettere al compagno e ripeté: - Senza tante chiacchiere vho detto, scrivete! La matita Ah già, bisogna temperarla Come si tempera? Il Guarnotta spiegò come; e i tre allora, dopo essersi guardati negli occhi, uscirono dalla grotta. Nel vederli uscire, cosí carponi, come tre bestie, non poté fare a meno di sorridere ancora una volta, il Guarnotta. Pensò che ora di là si sarebbero messi in tre a temperare quella matita, e che forse a furia di potarla come un ramo dalbero, non ne sarebbero venuti a capo. Già, ma lui ne sorrideva, e forse la sua vita in quel punto dipendeva dalla ridicola difficoltà che quei tre incontravano in quelloperazione per loro nuova: forse stizziti di vedersi mancare in mano la matita a pezzo a pezzo sarebbero rientrati a fargli la prova che se i loro coltelli non erano buoni da temperare una matita, erano però buoni da scannarlo. E aveva fatto male, un errore imperdonabile aveva commesso a dichiarare a quel Manuzza daverlo riconosciuto. - Ecco: si bisticciavano di là, sbuffavano, bestemmiavano Certo si passavano dalluno allaltro quella povera matita da un soldo sempre più corta. Chi sa che coltelli avevano in mano, in quelle loro manacce scabre e cretose. Eccoli che rientravano a uno a uno, sconfitti. - Legno lasco, - disse Manuzza. - Una schifezza! Voi che sapete scrivere non ce navreste in tasca unaltra belle temperata, per combinazione? - Non ce lho, figliuoli, - rispose il Guarnotta. - Ma è inutile, vassicuro. Avrei scritto, se mi davate da scrivere; ma a chi? A mia moglie e a quei nipoti? Quei nipoti sono suoi e non miei, capite? E nessuno avrebbe risposto, siatene pur certi; avrebbero finto di non aver ricevuto la lettera minatoria, e addio. Se volete danari da loro, non dovevate buttarvi in prima su me: dovevate invece andare da loro e accordarvi: tanto - poniamo mille onze - per ammazzarmi. Non ve lavrebbero date nemmeno; perché la mia morte, la desiderano sí, ma sono vecchio; se la aspettano dunque da Dio gratis e senza rimorsi, tra quattro giorni. Pretendete sul serio che vi diano un centesimo, un solo centesimo, per la mia vita? Avete sbagliato. La mia vita a me soltanto può premere. Non mi preme, ve lo giuro; ma certo, morire cosí, di mala morte, non mi piacerebbe; e solo per non morire cosí, vi prometto e giuro su la santanima di mio figlio che appena posso fra due, tre giorni, verrò io stesso a portarvi il danaro al posto che mindicherete. - Dopo averci denunziato? - Vi giuro di no! Vi giuro che non fiaterò con nessuno! Si tratta della vita! - Ora. Ma quando sarete libero? Prima di andare a casa, andrete a fare la denunzia. - Vi giuro di no! Certo, dovete aver fiducia. Pensate chio vado ogni giorno in campagna. La mia vita è là, tra voi; e io sono stato sempre come un padre per voi. Mi avete sempre rispettato, santo Dio, e ora Pensate che vorrei espormi al rischio duna vendetta? Abbiate fiducia, lasciatemi ritornare a casa e state sicuri che avrete il danaro Non risposero più. Tornarono a guardarsi negli occhi, e uscirono di nuovo dalla grotta, carponi. Per tutta la giornata non li rivide più. Li udí un pezzo, dapprima, discutere fuori della grotta; poi non udí più nulla. Aspettò, rivolgendo in mente tutte le supposizioni intorno a ciò che avessero potuto decidere. Gli parve certo questo: chera caduto in mano di tre stupidi, novizii, forse, anzi senza dubbio al loro primo delitto. Ci serano buttati come ciechi, senza considerare prima le sue condizioni di famiglia; solo pensando ai suoi danari. Ora, convinti dello sbaglio commesso, non sapevano più, o non vedevano ancora, come cavarsene. Del giuramento che non sarebbero stati denunziati, nessuno dei tre si sarebbe fidato; meno di tutti Manuzza chera stato riconosciuto. E allora? Allora, non gli restava da augurarsi altro, che a nessuno dei tre sorgesse il pentimento dello stupido atto compiuto invano e insieme il desiderio di cancellarlo per rimettersi sulla buona via; che tutti e tre, invece, risoluti a vivere fuori dogni legge, a commettere altri delitti non dovessero intanto curarsi di cancellare ogni traccia di questo primo e di gravarsene inutilmente la coscienza. Perché, riconosciuto lo sbaglio e risoluti a restare tre birbaccioni al bando potevano fargli salva la vita e lasciarlo andare senza curarsi della denunzia; ma, se volevano ritornare sulla buona via, pentiti, allora per forza a impedire la denunzia di cui si tenevano certi, dovevano assassinarlo. Ne seguiva, che Dio doveva dunque ajutarlo ad aprir loro la mente; perché riconoscessero che nessun profitto si ricava a voler restare galantuomini. Cosa non difficile con loro, visto che la buona intenzione di gettarsi alla perdizione lavevano dimostrata, catturandolo. Ma cera da temere pur troppo del disinganno che avevano dovuto provare cosí a prima giunta toccando con mano il grosso sbaglio commesso appena incamminati sulla nuova via. E fa presto un disinganno a cangiarsi in pentimento e in voglia di ritrarsi da un cammino che cominci male. Per tirarsene indietro, cancellandovi ogni orma dei primi passi, la logica, sí, portava a commettere un delitto; ma, a volerlo scansare, la stessa logica non li avrebbe portati ad avventurarsi per quel cammino in cerca daltri delitti? E allora, meglio questuno qua a principio, che poteva restar nascosto e senza traccia, che tanti là allo scoperto e allo sbaraglio. A costo di questuno, potevano avere ancora speranza di salvarsi, se non di fronte alla loro coscienza, di fronte agli uomini; a volerlo scansare, si sarebbero certo perduti. Conclusione di queste tormentose riflessioni: la certezza che oggi o domani forse quella notte stessa, nel sonno, lo avrebbero assassinato. Attese, fino a tanto che nella grotta non si fece bujo. Allora, al pensiero che quel silenzio, e la stanchezza potessero su lui più della paura di cedere al sonno sentí dalla testa ai piedi un fremito di tutto il suo istinto bestiale che lo spingeva pur cosí con le mani e i piedi ancora legati, a uscir fuori della grotta a forza di gomiti, strisciando come un verme per terra; e dovette penar tanto a persuadere a quel suo istinto atterrito di fare quanto meno rumore fosse possibile; perché poi, tanto, che sperava sporgendo il capo come una lucertola fuori della tana? Niente! vedere il cielo almeno, e vederla lí fuori, allaperto, con gli occhi la morte, senza che gli fosse inflitta a tradimento nel sonno. Questo, almeno. Ah, ecco Zitto! Era lume di luna? Luna nuova, sí, e tante stelle Che serata! Dovera? Su una montagna Che aria e che altro silenzio! Forse era il monte Caltafaraci, quello, o il San Benedetto E allora, quello là? Il piano di Consòlida, o il piano di Clerici? Sí, e quella là verso ponente doveva essere la montagna di Carapezza. Ma allora quei lumetti là, esitanti, come sprazzi di lucciole nella chiaria opalina della luna? Quelli di Girgenti? Ma dunque oh Dio, dunque era proprio vicino? E gli pareva che lo avessero fatto camminare tanto tanto Allungò lo sguardo intorno quasi glincutesse paura la speranza che quelli lo avessero lasciato lí e se ne fossero andati. Nero, immobile, accoccolato come un grosso gufo su un greppo cretoso della montagna, uno dei tre rimasto a guardia, si stagliava preciso nella chiara soffusione dellalbor lunare. Dormiva? Fece per sporgersi un po, ma subito lo sforzo gli sallentò nelle braccia alla voce di colui che, senza scomporsi, gli diceva: - Vi sto guardando, don Vicè! Rientrate, o vi sparo. Non fiatò, come se volesse far nascere in colui il dubbio dessersi ingannato, rimase lí quatto a spiare. Ma colui ripeté: - Vi sto guardando. - Lasciami prendere una boccata daria, - gli disse allora. - Qua si soffoca. Mi volete lasciare cosí? Ho sete. Colui si scrollò minacciosamente: - Oh! se volete restare costí, devessere a patto di non fiatare. Ho sete anchio e sono digiuno come voi. Silenzio, o vi faccio rientrare. Silenzio. E quella luna che rivelava tanta vista di tranquilli piani e di monti e il sollievo di tutta quellaria almeno e il sospiro lontano di quei lumetti là del suo paese Ma doverano andati gli altri due? Avevano lasciato a questo terzo lincarico ducciderlo durante la notte? E perché non subito? Che aspettava colui? Aspettava forse nella notte il ritorno degli altri due? Fu di nuovo tentato di parlare, ma si trattenne. Tanto, se avevano deciso cosí Volse gli occhi al greppo dove colui stava seduto: lo vide ricomposto nel primo atteggiamento. Chi era? Alla voce, pocanzi, gli era parso uno di Grotte, grosso borgo tra le zolfare. Che fosse Fillicò? Possibile? Buon uomo, tutto dun pezzo, bestia da lavoro, di poche parole Se era lui veramente guaj! Cosí taciturno e duro, se era riuscito a smuoversi dalla bontà, guaj. Non poté più reggere; e, con una voce quasi involontaria, vuota dogni intenzione quasi dovesse arrivare a colui come non proferita dalla sua bocca, disse senza domandare: - Fillicò Colui non si mosse. Il Guarnotta attese un pezzo e ripeté con la stessa voce, come se non fosse lui con gli occhi intenti a un dito che faceva segni sulla rena: - Fillicò E un brivido questa volta, gli corse la schiena perché simmaginò che questa sua ostinazione di proferire il nome quasi senza volerlo, dovesse costargli, di rimando, una schioppettata. Ma neanche questa volta colui si mosse; e allora egli esalò in un sospiro destrema stanchezza tutto lorgasmo della disperazione e abbandonò per terra il peso morto della testa come se veramente non avesse più forza né voglia di sorreggerlo. Lí, con la faccia nella rena, con la rena che gli entrava nella bocca come a una bestia morta senza più curarsi del divieto che colui gli aveva fatto di parlare né della minaccia duna schioppettata, si mise allora a parlare, a farneticare senza fine. Parlò della bella luna che ora, addio, sarebbe tramontata; parlò delle stelle che Dio aveva fatto e messo cosí lontane perché le bestie non sapessero cherano tanti mondi più grandi assai della terra; e parlò della terra che soltanto le bestie non sanno che gira come una trottola e disse, come per uno sfogo personale che in questo momento ci sono uomini che stanno a testa allingiú e pure non precipitano nel cielo per ragioni che ogni cristiano che non sia più creta della creta cretaccia ma proprio di quella vile su cui Dio santo ancora non ha soffiato, dovrebbe almeno curarsi di sapere. E in mezzo a questo farnetichio si ritrovò dimprovviso che parlava davvero dastronomia come un professore a colui che a poco a poco, gli sera accostato, chera anzi venuto a sederglisi accanto, lí presso lentrata della grotta e chera proprio lui, sí, Fillicò di Grotte, che le voleva sapere da tanto tempo quelle cose benché non se ne persuadesse bene e non gli paressero vere: lo zodiaco la via lattea le nebulose Già. Cosí. Ma perché quando uno non ne può più, che le ha proprio esaurite tutte nella disperazione le sue forze altro che questo gli può avvenire di buffo! si può mettere come niente, anche sotto la mira di un fucile a nettarsi le unghie attentamente con un fuscellino, badando che non si spezzi e non si pieghi o a tastarsi in bocca, sissignori, i denti che gli sono rimasti, tre incisivi e un canino solo; e sissignori, a pensare seriamente se sono tre o quattro i figliuoli del bottajo suo vicino di casa, a cui da quindici giorni è morta la moglie. - Parliamo sul serio. Ma dimmi un po: che ti pare che sono, per la Madonna, un filo derba? questo filo derba qua che si strappa cosí, come niente? Toccami! Di carne sono, per la Madonna! e unanima ho, che me lha data Dio come a te! Che mi volete scannare mentre dormo? No sta qua senti te ne vai? Ah, finché ti parlavo delle stelle Senti che ti dico: scannami qua a occhi aperti, non mi scannare a tradimento nel sonno Che dici? Non vuoi rispondere? Ma che aspetti? Che aspettate, si può sapere? Denari, non ne avrete; tenermi qua, non potrete; lasciarmi andare, non volete Volete ammazzarmi? E ammazzami, corpo di Dio, e non se ne parli più! A chi diceva? Quello era già andato a riaccoccolarsi sul greppo come un gufo, per dimostrargli che di questo - era inutile - non voleva sentir parlare. Ma dopo tutto, che bestia anche lui! Non era meglio che lo uccidessero nel sonno, se dovevano ucciderlo? Anzi, più tardi, se ancora non si fosse addormentato sentendoli entrare carponi nella grotta, avrebbe chiuso gli occhi per fingere di dormire. Ma già, che occhi! al bujo, poteva anche tenerli aperti. Bastava che non si movesse, quando sarebbero venuti a cercargli la gola, a tasto, come a un pecoro. Disse: - Buona notte. E si ritrasse. Ma non lo uccisero. Riconosciuto lo sbaglio, né liberare lo vollero e neppure uccidere. Lo tennero lí. Ma come, per sempre? Finché Dio avrebbe voluto. Si rimettevano a Lui: presto o tardi a seconda che Egli avrebbe voluto fare più o meno lunga la penitenza per lo sbaglio daverlo catturato. O che intendevano insomma? che egli morisse da sé, lassú, di morte naturale? Intendevano questo? Questo, sí. - Ma che Dio e Dio, allora! Pezzi danimali, non mucciderà mica Dio mucciderete voi cosí, tenendomi qua, morto di fame, di sete, di freddo legato come una bestia, in questa grotta, a dormire per terra, a fare per terra qua stesso, come una bestia, i miei bisogni! A chi diceva? Serano rimessi a Dio, tutti e tre; e come se parlasse alle pietre. Intanto, morto di fame, non era vero; dormire per terra, non era vero. Gli avevano portato lassú tre fasci di paglia per fargliene una lettiera e anche un loro vecchio cappotto dalbagio, perché si riparasse dal freddo. Poi, pane e companatico ogni giorno. Se lo levavano di bocca, lo levavano di bocca alle loro creature e alle loro mogli per darlo a lui. E pane faticato col sudore della fronte, perché uno, a turno, restava lí di guardia, e gli altri due andavano a lavorare. E in quello ziretto là di terracotta cera acqua da bere, che Dio solo sapeva che pena a trovarla per quelle terre assetate. Quanto poi a far lí per terra i suoi bisogni, poteva uscire dalla grotta, la sera, e farli allaperto. - Ma come? davanti a te? - Fate. Non vi guardo. Di fronte a quella durezza stupida e irremovibile si sarebbe messo a pestare i piedi come un bambino. Ma che erano, macigni? che erano? - Riconoscete davere sbagliato, sí o no? Lo riconoscevano. - Riconoscete di doverlo scontare, questo sbaglio? Sí, non uccidendolo, aspettando da Dio la sua morte e sforzandosi dalleviargli per quanto potevano il martirio che gli davano. - Benissimo! Ma questo è per voi, pezzi danimali, per il male che voi stessi riconoscete daver commesso! Ma io? che centro io? che male ho commesso io? Sono sí o no la vittima del vostro sbaglio? E fate scontare anche a me, che non centro, il male che voi avete commesso? Devo patire io cosí, perché voi avete sbagliato? Cosí ragionate? Ma no: non ragionavano affatto, loro. Stavano ad ascoltarlo, impassibili, con gli occhi fermi e vani, nelle dure facce cretose. E qua la paglia e lí il cappotto e lo ziretto dellacqua e il pane col sudore della fronte e venite a cacare allaperto. Non si sacrificavano forse, uno alla volta, a star lí di guardia e a tenergli compagnia? E lo facevano parlare delle stelle e delle cose della città e della campagna, delle buone annate daltri tempi quando cera più religione, e di certe malattie delle piante che prima, quando cera più religione, non si conoscevano. E gli avevano portato anche un vecchio Barbanera, trovato chi sa dove, perché ingannasse lozio, leggendo; lui che aveva la bella fortuna di saper leggere. - Che diceva, che diceva quello stampato, con tutte quelle lune e quella bilancia e quei pesci e quello scorpione? Sentendolo parlare, si svegliava in loro uningorda curiosità di sapere piena di meraviglie grugnite e di sbalordimenti bambineschi, a cui egli, a poco a poco, cominciava a prender gusto come a una cosa viva che nascesse da lui, da tutto ciò che in quei discorsi con loro traeva, come nuovo anche per sé, dal suo animo ormai da tanti anni addormentato nella pena della sua incresciosa esistenza. E sentiva, sí, che ormai cominciava a essere una vita anche per lui, quella; una vita a cui aveva preso ad adattarsi, caduta la rabbia davanti a una ineluttabilità che non gliela faceva più pensare precaria quantunque incerta, strana e come sospesa nel vuoto. Già per tutti là, al suo podere lontano affacciato sul mare, e nella città di cui nella notte vedeva i lumi, egli era morto. Forse nessuno sera mosso a far ricerche, dopo la sua scomparsa misteriosa; e seppur lo avevano ricercato, lo avevano fatto senza impegno, non premendo a nessuno di ritrovarlo. Col cuore ridotto più arido e squallido della creta di quella grotta, che glimportava ormai di ritornare vivo là, a quella vita di prima? aveva veramente qualche ragione di rimpianto per tutte le cose che qua gli mancavano se il riaverle là doveva essere a costo dellamara noja di prima? Non si trascinava là, in quella vita col peso addosso, dun tedio insopportabile? Qua, almeno, ora stava sdrajato per terra e non si trascinava più. Le giornate gli passavano, in quel silenzio daltura, quasi fuori del tempo, vuote dogni senso e senza scopo. In quella vacuità sospesa anche la stessa intimità della coscienza gli cessava: guardava la sua spalla e la creta accanto della grotta come le sole cose che esistessero; e la sua mano, se vi fissava gli occhi, come se esistesse, cosí solo per se stessa; e quel sasso e quello sterpo, in un isolamento spaventoso. Se non che, avvertendo a mano a mano che quanto gli era occorso non era poi per lui tutta quella sciagura che in principio per la rabbia dellingiustizia gli era apparsa, cominciò anche ad accorgersi che davvero era una ben dura e grave punizione a cui da se stessi quei tre serano condannati, il tenerlo ancora in vita. Morto comera già per tutti, restava vivo solo per essi vivo e con tutto il peso di quella vita inutile, di cui egli ora, in fondo, si sentiva liberato. Potevano buttarlo via come niente, quel peso che non aveva più valore per nessuno, di cui nessuno più si curava; e invece, no, se lo tenevano addosso, lo sopportavano rassegnati alla pena che da loro stessi serano inflitta e non solo non se ne lagnavano, ma veramente facevano di tutto per rendersela più gravosa con le cure che gli prodigavano. Perché, sissignori, gli serano affezionati, tutti e tre come a qualche cosa che appartenesse a loro, ma proprio a loro soltanto e a nessun altro più e dalla quale misteriosamente traevano una soddisfazione, di cui, seppur la loro coscienza non sentiva il bisogno avrebbero per tutta la vita avvertito la mancanza, quando fosse venuta loro a mancare. Fillicò un giorno portò su alla grotta la moglie, che aveva un bimbo attaccato al petto e una ragazzetta per mano. La ragazzetta recava al nonno una bella corona di pan buccellato. Con che occhi erano rimaste a mirarlo, madre e figlia! Dovevano essere passati già parecchi mesi dalla cattura e chi sa come sera ridotto: la barba a cespugli sulle gote e sul mento; sudicio, strappato Ma rideva per far loro buona accoglienza, grato della visita e del regalo di quel buon pane buccellato. Forse però era appunto il riso in quella sua faccia da svanito, che faceva tanto spavento alla buona donna e alla ragazzetta. - No, carinella, vieni qua vieni qua Tieni, te ne do un pezzetto; mangia Lha fatto mamma? - Mamma - Brava! E fratellini, ne hai? Tre? Eh, povero Fillicò, già quattro figli Portameli, i maschietti: voglio conoscerli. La settimana ventura, bravo. Ma speriamo che non ci arrivi Ci arrivò. Altro che! Lunga, proprio lunga volle Dio che fosse la punizione. Per più di altri due mesi la tirò! Morí di domenica, una bella serata che lassú cera ancora luce come se fosse giorno. Fillicò aveva condotto i suoi ragazzi, a vedere il nonno, e anche Manuzza, i suoi. Tra quei ragazzi morí, mentre scherzava con loro, come un ragazzino anche lui, mascherato con un fazzoletto rosso sui capelli lanosi. I tre accorsero a raccoglierlo da terra, appena lo videro cadere allimprovviso, mentre rideva e faceva tanto ridere quei ragazzi. Morto? Scostarono i ragazzi; li fecero andar via con le donne. E lo piansero, lo piansero, inginocchiati tutti e tre attorno al cadavere, e pregarono Dio per lui e anche per loro. Poi lo seppellirono dentro la grotta. Per tutta la vita, se a qualcuno per caso avveniva di ricordare davanti a loro il Guarnotta e la sua scomparsa misteriosa: - Un santo! - dicevano. - Oh! Andò certo diritto in paradiso con tutte le scarpe quello! Perché il purgatorio erano certi daverglielo dato loro là, su la montagna. Novelle per un anno di Luigi Pirandello GUARDANDO UNA STAMPA Un viale scortato da giganteschi eucalipti. A sinistra, un poggio con su in cima un ricovero notturno. Due mendicanti che confabulano tra loro per quel viale, e che hanno lasciato un po più giú sulla spalletta una bisaccia e una stampella. Unalba di luna che si indovina dal giuoco delle ombre e delle luci. È una vecchia stampa, ingenua e di maniera che quasi commuove per il piacere manifesto che dovette provare lignoto incisore nel far preciso tutto ciò che ci poteva entrare: questa zana qua per esempio, a piè del poggio, con lacqua che vi scorre sotto la palancola; e là quella bisaccia e quella stampella sulla spalletta del viale; il cielo dietro il poggio con quel ricovero in cima; e il chiaror lieve e ampio che sfuma nella sera dalla città lontana. Simmagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina e che qua tra gli sterpi del poggio forse qualche grillo strida di tratto in tratto nel silenzio e che se la romba lontana cessi per un istante si debba anche udire il borboglío fresco sommesso dellacqua che scorre per questa zana sotto la palancola e il tenue stormire di questi alti alberi foschi. La luna che sindovina e non si vede, quella bisaccia e quella stampella illuminate da essa lacqua della zana e questi eucalipti formano per conto loro un concerto a cui i due mendicanti restano estranei. Certo, per fare da sentinelle alla miseria che va ogni notte a rintanarsi in quel ricovero su in cima al poggio più bella figura farebbero, lungo questo viale, alberetti gobbi alberetti nani, dai tronchi ginocchiuti e pieni di giunture storpie e nodose anziché questi eucalipti che pare si siano levati cosí alti per non vedere e non sentire. Ma la pena che fa tutta questa puerile precisione di disegno è tanta che vien voglia di comunicare a tutte le cose qui rappresentate a questi due mendicanti che confabulano tra loro appoggiati alla spalletta del viale quella vita che lignoto incisore, pur con tutto lo studio e lamore che ci mise, non riuscí a comunicare. Oh Dio mio, un po di vita, quanto può averne una vecchia stampa di maniera. Vogliamo provarci? Per cominciare, questi due mendicanti, uno mi pare che si potrebbe chiamare Alfreduccio e laltro il Rosso. La luna è certo che sale di là; da dietro gli alberi. E più volte, scoperti da essa, Alfreduccio e il Rosso si sono tratti più su nellombra, lasciando al posto di prima, sulla spalletta, la bisaccia e la stampella. Parlano tra loro a bassa voce. Il Rosso sè tirati sulla fronte gli occhialacci affumicati e, parlando fa girare per aria la corona del rosario e poi se la raccoglie attorno allindice ritto. - La corona, sí: santa! ma sgranane pure i chicchi quanto ti pare se poi non ti dai ajuto da te! E dice che tutti i signori con lestate se ne sono andati in villeggiatura, chi qua chi là; per cui lunica sarebbe dandare in villeggiatura anche loro. Alfreduccio però è titubante. Non si fida del Rosso. È cieco da tutte due gli occhi, con una barbetta di malato, pallido, gracile. Insomma, civilino. Palpa con le mani giro giro le tese del tubino che gli hanno regalato da poco, e ripete con voce piagnucolosa: - Ma noi due soli? - Noi due soli, - miagola il Rosso, rifacendogli il verso. - Ti sto dicendo che bisogna andare da Marco domattina. Marco è un mendicante di mia conoscenza, a cui ho pensato subito, guardando questi due mendicanti della stampa. Può stare benissimo in loro compagnia perché, se questi due sono disegno di maniera, quello, pur essendo vivo e vero come ognuno può andare a vederlo e toccarlo seduto davanti la chiesa di San Giuseppe con una ciotolina di legno in mano non è meno di maniera di loro, uguale del resto a tanti altri che fanno con arte e coscienza il mestiere di mendicanti. Ma Alfreduccio seguita a non fidarsi e domanda: - E se Marco non vorrà venire? - Verrà, se andrai a dirglielo tu. È una bella pensata. Tutto sta a sapergliela presentare, là, come se venisse in mente a te: Marco, che stiamo più a fare in città? Tutti i signori sono andati via in villeggiatura. - Marco, che stiamo più a fare in città? - prende a recitare sotto sotto Alfreduccio, come un ragazzo che voglia imparare la lezione. Il Rosso si volta a guardarlo; stende una mano e gli stringe le gote col pollice e il medio, schiacciandogli contemporaneamente con lindice la punta del naso. - Bello! - gli grida. - Mi fai il pappagallo? Alfreduccio si lascia fare lo sfregio senza protestare. E laltro soggiunge: - La carità, caro mio, chi te la fa? La gente allegra per levarti dai piedi. Chi soffre, non te ne fa; non compatisce: pensa a sé. Anche con una piccola sventura, crede alla sua e non vede la tua; e se lo vuoi fare capace, sindispettisce e ti volta le spalle. Là là, in villeggiatura. Se Marco ti domandasse, come tu a me: Ma noi due soli? tu perché non ti fidi di me, lui perché non si fida di te; e tu allora glielo dici: Cè anche il Rosso che ha tre piedi e sa le vie della campagna. Benché lui, Marco, di la verità, ci veda un po meglio di te? - Meglio di me? - dice Alfreduccio maravigliato, e ride come uno scemo. - Se io non ci vedo niente! - Eh via, Alfreduccio tra compagni! Dimmi almeno che ci vedi poco! - Ti dico niente: parola donore! E niente neanche Marco. - Tanto meglio, allora! - conclude il Rosso. - Vi guiderò io. Ma bisognerebbe concertare qualche cosa. Mi sono morte quelle tre cavie cherano la mia ricchezza. Cerco da tanto tempo una bertuccia e non la trovo. Se tu non fossi tanto stupido, potresti almeno fare le veci delle cavie. Ho più di trecento pianete stampate proprio bene, per militari, ragazze da marito, giovani spose, vedove e vecchie. Tutto sta a sapere pescare giusto nelle caselline. Potresti imparare a trovare a tasto, subito, nella casella chio tindicherei con qualche malizia combinata tra noi. Cieco come sei, farebbe effetto. Ma sempre Marco ci vuole. Tu, invece delle cavie; e Marco invece della bertuccia. Poeta; lo sai comè? si mette a predicare che perfino i cani, oh, gli sacculano davanti a sentire; noi mungiamo i signori villeggianti e sorteggiamo le pianete ai paesanelli. più di questo non possiamo fare. Ti va? - Eh, - sospira Alfreduccio, alzando le spalle. - Se Marco volesse venire - Mi secchi, - sbadiglia il Rosso, e si gratta con tutte due le mani la testa arruffata. - Ne riparleremo domani. Intanto, guarda: va a prendermi la stampella che ho lasciato laggiú. - Dove? - domanda Alfreduccio senza voltarsi. - Laggiú! Va rasente alla spalletta, e cerca a tasto; cosí impari. Guarda che cè pure la bisaccia. Alfreduccio si muove, a testa alta, una mano sulla spalletta. Quandè a un passo dalla stampella si ferma e domanda: - Ancora? - Ma costà, non vedi: ci sei! - gli grida il Rosso; poi scoppia a ridere; si dà una rincalcata al cappellaccio e, balzelloni, con quattro gambate lo raggiunge; gli prende la faccia tra le mani; gliela alza verso la luna e gli osserva da vicino gli occhi tumidi, orribili, sghignandogli sul muso: - Tu ci vedi cane! Alfreduccio non si ribella: attende con la faccia volta alla luna che quello gli esamini ben bene gli occhi poi domanda come un bambino: - Ci vedo? - Ma, sai? - dice allora il Rosso, lasciandolo, - dopo tutto, dovendo fare il cieco, è una fortuna. Due giorni dopo, per tempo, eccoli con Marco per lo stradone polveroso, il Rosso in mezzo, Alfreduccio a sinistra, Marco a destra; luno a braccetto e laltro reggendo un lembo della giacca del Rosso. Marco, il Poeta, ha una dignitosa e serena aria da apostolo, col petto inondato da una solenne barba fluente, un po brizzolata. La sua cecità non è orribile come quella dAlfreduccio. Gli occhi gli si sono disseccati; le palpebre, murate. E va come beandosi dellaria che gli venta sulla bella faccia di cera. Sa davere un dono prezioso, il dono della parola; e la vanità di farsi conoscere anche nei paesi vicini lo ha forse indotto ad accompagnarsi con quei due. Bisogna chio supponga cosí perché i due mendicanti della stampa so di certo che Marco non se li farebbe compagni per nessunaltra ragione. Il Rosso è scaltro. Per entrargli in grazia, a un certo punto gli domanda: - Sei andato a scuola, tu Marco, da ragazzo? Marco accenna di sí col capo. - Anchio, - vuol far sapere Alfreduccio. - Fino alla terza elementare. - Zitto tu, bestia! - gli dà sulla voce il Rosso. - Ti vuoi mettere col nostro Marco che mi figuro deve sapere anche il latino? Marco accenna di sí unaltra volta; poi stropiccia la fronte e dice con gravità: - Latino, italiano, storia e geografia, storia naturale e matematica. Arrivai fino alla terza del ginnasio. - Uh, e quasi quasi allora ti potevi far prete! - Sí prete! Avrò avuto appena tredici anni quando ammalai docchi e mio padre mi levò dalle scuole per mandarmi dalla zia in città a curarmi. - Già, perché tu nasci bene, lo so, Gli scaltri però non sempre riescono a valersi a lungo della loro scaltrezza, tenendola nascosta; non resistono alla tentazione di scoprirla specie quando li obblighi ad avvilirsi e colui su cui la esercitano si mostri soddisfatto del loro avvilimento. - È vero, - soggiunge infatti il Rosso, - che tuo padre era scrivano in un botteghino del lotto e che si metteva in tasca dice, le poste dei gonzi che andavano a giocare? Io non ci credo. - Io, sí, - risponde secco secco Marco. - Ah sí? Ma faceva bene, sai? Benone! Vedendo tutto quel danaro sprecato, povero galantuomo, lui navrà avuto bisogno. Lo capisco. Sicché dunque accecasti in città? - Vuoi farmi parlare? - dice Marco. - In città, sí. Da quella mia zia, chera monaca di casa. - Che tinsegnò la Bibbia, è vero? - Minsegnò La leggeva; limparai. - Sorella di tuo padre? - Sí. Me la ricordo appena. Tirava certi calci! - Calci? - Stentava a leggere; sarrabbiava - e tirava calci? - Perché io le suggerivo le parole che lei stentava a leggere. Non voleva. Le voleva leggere da sé. Ero già accecato. Mi dicevano di no; che mavrebbero fatto loperazione, quando non so, dicevano che si doveva maturare. E aspettavo. Ma mi annojavo lí in casa della zia: volevo ritornare al mio paese, e piangevo. Zia alla fine si seccò e mi disse che al paese non avevo più nessuno, perché mio padre, perduto limpiego, era partito per lAmerica. Per lAmerica? E come? Mi avevano abbandonato là, solo, in casa della zia? Ma seppi poi che cosa significava quellAmerica. Laltro mondo. Me lo disse la serva, quando mi morí anche la zia. Già due volte avevo cambiato casa, stando con lei e non sapevo dove mi fossi ridotto ad abitare. Vedevo ancora come in sogno casa mia, e mi credevo vestito come quando mio padre maccompagnava a scuola. Ma la serva, due giorni dopo la morte di zia, mi prese per mano, mi fece scendere una scala che non finiva mai e mi condusse per istrada. Lí si mise a dir forte, mica a me certe parole che io in prima non compresi: Fate la carità a questo povero orfanello cieco, abbandonato, solo al mondo!. Mi voltai: Ma che dici? E lei: Zitto bello, di con me, e stendi la manina, cosí. La manina? Me la cacciai subito dietro come se avesse voluto farmi toccare il fuoco. Alfreduccio, commosso, ha un brivido alla schiena che lo fa ridere: - Allegri! - Allegri, mannaggia Macometto! - gli fa eco il Rosso. - Dopo tutto, la professione tè andata sempre bene, no? - Benone, figúrati! - esclama Marco. - Ma sai che potevo entrare in un ospizio, io dove avrei potuto imparare qualche arte o mestiere da guadagnare: sonare il violino o il flauto, per esempio? Quanto mi sarebbe piaciuto il flauto! Ma anche gli studii avrei potuto seguitare. Quella invece mi sfruttò; mi tenne per più di dieci anni con sé Quando ci penso! - Non ci pensare più! - gli consiglia il Rosso. - Pensa piuttosto a svagarti in questi giorni, che ne hai bisogno. Mi sembri un Cristo di cera. Vedessi che bella giornata e che belle campagne! - Ormai! - sospira Marco, scrollando le spalle. - Del resto, non tilludere, sai? Non cè niente di niente, neanche per te. - Come non cè niente? - Niente. Gli occhi, caro mio! Qua siamo due ciechi e mezzo. Metti che anche tu sii cieco tutto, e dove se ne va la tua bella giornata e la tua bella campagna? Il Rosso si ferma un pezzetto a mirarlo, come per vedere se dica sul serio; poi scoppia a ridere, - Oh, non ti sciupare! - gli dice. - Con me non serve, sai? Aspetta a fare il poeta quando saremo in mezzo alla gente. - Ignorante! - esclama Marco. - Che centra il poeta? Fisica, caro mio. - Fisica? Non ne mangio. - Le cose, come sono, nessuno lo può sapere. Cosí mi consolo io. Tu dici qua. Sí: ci sono tante cose perché tu le vedi; mentre io no. Ma come sono, tu che le vedi, mica lo sai meglio di me. E te lo spiego. Che vedi là? - Una croce, che ci ammazzarono padron Dodo, laltro anno. - Volta; lo so. Di qua che vedi? - Un pagliajo, con un pentolino in cima per cappello. - E come ti pare? Giallo? - Colore di paglia, direi. - Di paglia, per te. La paglia, poi, per conto suo, chi sa cosè, chi sa comè. Sai dove sono i colori? Tu credi nelle cose? Che! Negli occhi sono. E bada, finché vedono la luce. Difatti, ne vedi tu colori di notte, stando al bujo? Sicché gli occhi, caro mio, vedono finto; con la luce. - Aspetta, - dice il Rosso. - Ora me li cavo. Tanto, sono per finta. - Ignorante! - ripete Marco. - Non dico questo. Tu vedi la cosa come i tuoi occhi te la fanno vedere. Io la tocco e me la figuro, con le dita. Dimmi un po, se pensi alla morte, che vedi anche tu? Nero più nero di questo mio. Davanti alla morte, ciechi tutti! ciechi tutti! - E ora comincia la predica! - esclama il Rosso. - Sta zitto, che qua non cè nessuno! Cosí difatti è solito cominciare le sue prediche Marco, quelle almeno più solenni e terribili. Ciechi tutti! ciechi tutti! e leva le braccia, agitando le mani per aria mentre la faccia, col volume di tutta quella gran barba nera, gli si sbianca di più. Un cieco che dica ciechi gli altri non è di tutti i giorni. E fa furore. Ora il Rosso apprezza queste doti di Marco perché sa che gli fruttano bene; ma si può essere certi che stima sciocchi tutti coloro che gli fanno la carità. Vivendo per le campagne come un animale forastico, sè formata anche lui una sua particolare filosofia di cui, strada facendo, per non restare indietro a nessuno, vuol dare un saggio ai due compagni. Li pianta lí in mezzo allo stradone dicendo loro daspettare un pochino perché ha riflettuto che Sopri è molto lontana e non potrebbero arrivarci se non dopo il tocco. - Ragionate tra voi dei colori che non ci sono. Me li arrotolo e me li porto via con me sotto il braccio per cinque minuti. Tanto, a voi non servono! - E dove vai? - domanda Alfreduccio. - Qua vicino. Non temete, torno presto. Penso per tutti. Alfreduccio allunga una mano per toccare Marco e stringersi a lui; non tocca nulla perché Marco gli sta dietro; e allora chiama: - Marco! - Eh? - fa questi, protendendo anche lui una mano, nel vuoto. Ma basta a confortarli la voce, sentendosi almeno vicini. - Bellaria! - Allegri! Traggono un sospiro di sollievo udendo il tonfo cupo della stampella del Rosso. - Eccomi, zitti! - dice questi, ansimando e trascinandoli via per lo stradone. - Andiamo! andiamo! Marco, costernato, sentendosi strappare avanti con tanta furia, domanda: - Perché? E Alfreduccio, arrancando dietro, chiede anche lui: - Perché? - Zitti! - impone loro il Rosso di nuovo. E finalmente, fermandosi a una svoltata dello stradone, acchiappa una mano dAlfreduccio per fargli palpare qualcosa dentro la bisaccia. - Gallina? - dice subito Alfreduccio. Marco aggrotta le ciglia: - Lhai rubata? - No. Presa, - risponde il Rosso tranquillamente. Marco si ribella: - Via subito a lasciarla dove lhai rubata! - Perché se la mangino i cani? È già morta! - Non so niente! Buttala via! Se dobbiamo stare insieme, rubare niente! Te lo pongo per patto. - Ma chi ruba? - dice il Rosso sghignazzando. - Lo chiami rubare tu, questo? Sí, forse in città. Ma qua siamo in campagna. Caro mio! La volpe sí, se le vien fatto, si prende una gallina, e io uomo no? Allarga le idee, allaria aperta! - Non allargo niente! - ribatte Marco, pestando un piede. - Me ne torno indietro, bada, a costo di rompermi losso del collo. Coi ladri non fo lega! E si strappa da Alfreduccio che sè afferrato con una mano al suo braccio. Il Rosso lo trattiene: - Eh via, che furia! Vuol dire che non ne mangerai tu che sei tanto dabbene! Ma se la paglia, scusa, è paglia per me, perché la volpe poi ti deve parer ladra? Sarà ladra per te che hai comprato la gallina. Ma la volpe ha fame, caro mio; non è ladra. Vede una gallina? Se la prende. - E tu che sei, volpe? - gli domanda Marco. - No, - risponde il Rosso. - Ma essere uomo per te che vuol dire? Morire di fame? - Lavorare! - gli urla Marco. - Bravo, cane! E se non puoi? - Faccio cosí! E Marco stende una mano, in atto di chiedere lelemosina. Allora il Rosso, irresistibilmente: - Puh! Uno sputo su quella mano. Partito proprio dal fondo dello stomaco. Marco diventa furibondo: - Porco! Schifoso! Vigliacco! A me, uno sputo? Tapprofitti che sono cosí? E con quella mano da cui pende filando lo sputo, levata in aria per schifo e con laltra armata del bastone, cerca il Rosso che lo scansa dando indietro e sghignazzando. Alfreduccio, più là, spaventato, si mette a gridare: - Ajuto! ajuto! Ma subito il Rosso gli è sopra e gli tura la bocca. - Zitto, bestia! Ho fatto per ischerzo! Marco pesta i piedi, si contorce dalla rabbia, curvo, e grida che vuol tornare indietro. Tra le mani del Rosso Alfreduccio, come un annegato, gli lancia una voce: - E io con te Marco! Allora il Rosso lo caccia a spintoni: - E andate a rompervi il collo tutte due! Voglio vedervi! Andate andate! I due si raggiungono, si prendono per mano, e via di furia, tastando coi bastoni la polvere dello stradone. Quella fretta arrabbiata di poveri impotenti che andando ballano dallira, provoca di nuovo le risa del Rosso che sè fermato a guardarli. Se non che, a un certo punto, vedendo che alla svoltata seguitano a tirar via di lungo: - Ferma! ferma, perdio! - si mette a gridare. E correndo giunge appena in tempo a strapparli dal pericolo di precipitare giú nel burrone. - Ecco, tieni, schiaffeggiami, - dice poi a Marco, lasciandosi prendere. - Sono qua. Marco, ancora rabbioso, gli afferra la camicia sul petto e gli grida in faccia come in confidenza: - Ringrazia Dio, carogna, che non ho nulla addosso! Ti ammazzerei! - Vuoi il coltello? Tieni, ammazzami, - fa il Rosso, cacciandosi una mano in tasca per finta di cercarvi il coltello. Ma scoppia a ridere di nuovo, scoprendo che Alfreduccio lo ha cavato di tasca per davvero, lui, sotto sotto. - Bello! - gli grida, agguantandogli la mano. - Ah, tu lo cacci per davvero? Bravo, rospo! E guarda comè affilato! E fuori misura! Ma sai che potrei schiaffarti in catorbia come niente? Giú, lascialo, buttalo! Cosí E a terra anche tu! - Per carità! per carità! - geme Alfreduccio, buttandoglisi davanti in ginocchio. - Che gli fai? - urla Marco. - Niente, - dice subito il Rosso, raccattando con una mano il coltello e afferrando con laltra un orecchio ad Alfreduccio. - Gli mozzo per segno questorecchio. - No! - grida Alfreduccio con una strappata di testa e abbracciandogli le gambe, atterrito. - Eh via, lasciami le gambe! Mi hai fatto ridere, - dice allora il Rosso. - Alzati e andiamo: finiamola! Se no, a Sopri ci arriveremo per lanno santo. Andiamo, andiamo, E tieni qua il coltello, che ti può servire per il pane. Io ho fatto per ischerzo, Marco. Tu dici chiedere lelemosina, come se questa non fosse anche la mia professione Ma scusa quando sono per le campagne, che ho fame e nessuno mi vede; se vedo una gallina, scusa, mica posso andare a chiederle: Fammi un ovetto, cocca bella, per carità!. Non me lo fa. E allora io me la prendo, me larrosto e me la mangio. Tu dici che rubo; io dico che ho fame. Qua siamo in campagna, caro mio. Gli uccellini fanno cosí, i topi fanno cosí, le formiche fanno cosí Creaturine di Dio, innocenti. Bisogna allargare le idee. E sta pur sicuro che non prendo per arricchire, ché allora sí sarei ladro svergognato: prendo per mangiare; e chi muore muore. Sazio, non tocco neppure una mosca. Prova ne sia, che ho una pulce adesso che mi sta a succhiare una gamba. La lascio succhiare. Quantunque, di un po, ci può essere bestia più stupida di questa pulce? Succhiare il sangue a me, il sangue mio che non può essere dolce, né puro, né nutritivo e lasciare in pace le gambe dei signori! Alfreduccio scoppia a ridere e fa ridere anche Marco che non ne ha nessuna voglia. Il sangue gli sè tutto rimescolato; si sente come un gran fuoco alla testa; stenta a respirare. Il Rosso se naccorge e si mette in apprensione. - Bisogna che tu ti riposi un poco, - gli dice. - Lascia fare a me. Lassú allombra. Ajuta, prima luno e poi laltro, a montare sul ciglio dello stradone e li pone a sedere allombra dun grande platano; siede anche lui e dice allorecchio dAlfreduccio: - Ho paura che non regga al cammino. - Ho paura anchio, - fa Alfreduccio. - Toccagli la mano. Scotta. Il Rosso ha uno scatto dira: - E che vorresti fare? - Mah! Io direi - Di tornare indietro? Bel negozio ho fatto io a mettermi con vojaltri due! Lascialo riposare; vedrai che gli passerà tutto. Domando e dico che ci state a fare su la faccia della terra luno e laltro! Neanche buoni a fare tre miglia a piedi! E ammazzatevi! Che vita è la vostra! Guarda che faccia oh! Guarda che occhi! Fortuna che non ti vedi caro mio! Alfreduccio ascolta con un sorriso da scemo sulle labbra, appoggiato al tronco dellalbero. - Ah tu ridi? - Eh, - risponde Alfreduccio, - che vuoi che faccia? - Ti vorrei mettere un fiore in bocca, - riprende il Rosso, - lavare pettinare e vestire come un signore: poi condurti per le fiere: Guardate, signori, che belle cose fa il buon Dio!. Chiudi codesta bocca, mannaggia! o te la muro con un pugno di terra! Non te la posso vedere cosí aperta. Alfreduccio chiude subito la bocca; e allora il Rosso ripiglia con altro tono: - Se arriveremo a Sopri, vedrai che raccoglieremo bene. Avendo poi qualche cosa da parte, non saremo forzati a trottar sempre. Potremo prendercela anche comoda e far davvero la villeggiatura anche noi. Sopri è un bel paese, sai? grande; e ci conosco parecchia gente, uomini e anche anche donne, sí. Sghignazza e soggiunge: - Donne, tu niente? Alfreduccio gli mostra la faccia squallida, con la bocca di nuovo aperta a un ineffabile sorriso: - Mai, - dice. - E come hai fatto? Non ci hai mai pensato? - Sí, sempre, anzi. Ma - Capisco. Ma i ciechi, sai chiudi la bocca!, i ciechi con le donne oneste possono aver fortuna. Guarda, scommetterei che Marco, belluomo, avrà avuto le sue avventure. Perché la donna, capisci? tutto sta che possa farlo senza esser veduta. Un cieco, che non può sapere né dire domani con chi sia stato, è proprio quello che ci vuole per lei. E io so di tanti ciechi che sono ricercati e mandati a prendere fino a casa da certe vecchie Ah, ma non brutti come te, però. Di, ti piacerebbe? - Eh, - fa di nuovo Alfreduccio, stringendosi nelle spalle. - Ebbene, a Sopri, se ci arriveremo, - promette il Rosso. - Ma tu persuadi Marco a seguirci. - Sí sí, non dubitare, - saffretta a dire Alfreduccio, con tale impegno che il Rosso scoppia a ridere forte. Alla risata Marco, che sè steso tutto per terra e addormentato, si sveglia di soprassalto e domanda spaventato: - Chi è? Il Rosso allunga una mano; gli tocca la fronte, e fa una smusata. - Stai lí, stai lí, - gli dice, - dormi tranquillo. Poi, volgendosi ad Alfreduccio: - Ha la febbre per davvero, oh! e forte. Sai che faccio? Ti lascio qua di guardia e vado a vedere se mi riesce far cuocere in qualche posto la gallina. So bene come sono i galantuomini: la gallina no, non se la mangerà perché lho rubata; ma inzupperà certo il pane nel brodo che ne caveremo. Aspettami. Torno presto. E pensa intanto alle donne, tu; cosí starai allegro. Alfreduccio riapre la bocca al suo riso da scemo. Il Rosso, scendendo, si volta a guardarlo, per unidea che gli balena: strappa uno dei papaveri che avvampano al sole lí sul ciglio, e va a ficcarne il gambo amaro in bocca ad Alfreduccio che subito stolza, facendo boccacce e sputando. - Sciocco, sta fermo! È un fiore. Apri la bocca. Ti voglio lasciare cosí, come uno sposino. Torna a sghignazzare, e se ne va. Alfreduccio resta fermo un pezzo con quel papavero in bocca. Ode dallo stradone ancora una risata del Rosso. Poi, più nulla. - Marco! Gli risponde un lamento. - Ti senti molto male? E Marco: - Passa un carro. Búttamici sopra. - Un carro? - fa Alfreduccio, tendendo lorecchio. - No, sai. Non passa nessun carro. Vorresti tornare indietro? Appena verrà il Rosso, glielo diremo. Siamo nelle sue mani. Marco scuote la testa su la terra. Laltro attende ancora un poco; poi, non sentendosi dire più nulla, rimane zitto anche lui. Tuttintorno è un gran silenzio. A un tratto Marco ha un sussulto e ritrae la mano dalla mano del compagno. - Chè stato? - Non so. Mè passata qualche cosa su la faccia. - Foglia? - Non so. Dormivo. - Dormi, dormi. Ti farà bene. Una voce lontana, di donna che passa cantando. Il vuoto sallarga intorno ad Alfreduccio, di quanto è lontana quella voce. Con tutta lanima nellorecchio, egli cerca davvicinarsi a quella voce. Ma la voce tutta un tratto si spegne. E Alfreduccio rimane in ansia, costernato, non potendo più indovinare se quella donna si avvicini o si allontani. Si rimette in bocca il fiore. - Le donne Forse è meglio finire qui. Non val la pena stare ancora a far spreco di fantasia su questa vecchia stampa di maniera. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA PAURA DEL SONNO I Florindi e i Lindori, dalle teste di creta dipinte di fresco appesi in fila ad asciugare su uno dei cinque cordini di ferro tesi da una parete allaltra nella penombra della stanzaccia, che aveva sí due finestroni ma più con impannate che con vetri, chiamavano la moglie del fabbricante di burattini la quale si era appisolata con lago sospeso in una mano che pian pianino le si abbassava in grembo davanti a un gran canestro tutto pieno di berrettini, di brachette, di giubboncini variopinti. - Parona bela! E lappisolata si scoteva di soprassalto; si stropicciava gli occhi; si rimetteva a cucire. Uno - due - tre punti e, a poco a poco, di nuovo, ecco le palpebre socchiudersi e il capo pian pianino reclinarsi sul seno come se volesse, un po tardi veramente e con molto languore dir di sí ai Florindi e ai Lindori: un sí che voleva dir no, perché le parrucchine dormendo, non le faceva davvero quella buona signora Fana. - Neh, signo!, - chiamavano allora i Pulcinelli, dal secondo cordino. Lappisolata tornava a scuotersi di soprassalto; si stropicciava gli occhi; si rimetteva a cucire. Uno - due - tre punti ed ecco, di nuovo, le palpebre socchiudersi il capo reclinarsi pian pianino, come se volesse dir di sí anche ai Pulcinelli. Ma, ahimè, non faceva neanche le casacche e i berrettoncini la buona signora Fana, cosí. E aspettavano pure tocchi e toghe, maglie e brachette e manti reali, su gli altri cordoncini di ferro, giudici pagliaccetti, contadinotti e Carlimagni e Ferraú di Spagna: tutto, insomma, un popolo vario di burattini e marionette. Saverio Càrzara, marito della signora Fana per questa sua svariata e ingegnosa produzione sera acquistato il nome e la fama di Mago delle fiere. Realmente aveva la passione del suo mestiere, e tanto impegno, tanto studio e tanto amore poneva nel fabbricare le sue creaturine quanto forse il Signore Iddio nel crear gli uomini non ne mise. - Ah, quante cose storte hai tu fatte, Signore Iddio! - soleva infatti ripetere il Mago. - Ci hai dato i denti, e a uno a uno ce li levi; la vista, e ce la levi; la forza, e ce la levi. Ora guardami, Signore iddio, come mhai ridotto! Di tante cose belle che ci hai date, nessuna dunque dobbiamo riportarne a te? Bel gusto, di qui a centanni, vedersi comparire davanti figure come la mia! Egli, il Mago, ogni sera, vincendo lo stento con la pazienza leggeva ogni sorta di libri: dai Reali di Francia alle commedie del Goldoni per arricchirsi vieppiù la mente di nuove cognizioni utili al suo mestiere. Gli era di conforto a quello studio un buon fiasco di vino. E leggeva ad alta voce, magnificamente spropositando. Spesso rileggeva tre e quattro volte di seguito lo stesso periodo, o per il gusto di ripeterselo, o per capirne meglio il senso. Talvolta, nei punti più drammatici e commoventi, a qualche frase deffetto, chiudeva furiosamente il libro balzava in piedi e ripeteva la frase ad altissima voce accompagnandola con un largo ed energico gesto: - E lo bollò con due palle in fronte! Si raccoglieva ci ripensava un po, e poi di nuovo: - E lo bollò con due palle in fronte! La moglie dormiva quietamente seduta allaltro capo del tavolino, affagottata in un ampio scialle di lana. Di tanto in tanto il suo ronfo crescente infastidiva il marito il quale allora interrompeva la lettura per mettersi a fare con le labbra il verso con cui si chiamano i gatti. La moglie si destava; ma, poco dopo, ripigliava a dormire. Saverio Càrzara e la signora Fana come ella si faceva chiamare: - Perché io veramente, di nascita e deducazione sono signora! - erano da dodici anni uniti in matrimonio, e mai una lite mai un malinteso avevano turbato la quiete laboriosa della loro casetta. Da giovanotto, il Càrzara, sí, era stato un po focoso tanto che portava ancora i calzoni a campana a modo dei guappi: e forse avrebbe voluto pettinarsi ancora coi fiaccagote; ma i capelli, eh! gli erano caduti precocemente; avrebbe voluto forsanche parlare con lenfasi dun tempo; ma la voce aveva adesso certi improvvisi ridicolissimi cangiamenti di tono che don Saverio preferiva star zitto, e parlava solo quando non poteva farne a meno; e lo faceva ogni volta in fretta e arrossendo. Al guasto dei capelli, allinfermità della voce sera poi unita a finir destinguere il giovanile fervore del Mago, lindole placidissima della moglie. Piccola di statura, stecchita, come di legno, la signora Fana pareva avesse lo spirito avvelenato di sonno: dormiva sempre infusa come in unaura spessa e greve di letargo; o si rintanava in un cupo, oscuro silenzio, rifuggendo in tutti i modi da ogni sensazione della vita. Aveva accolto i primi impeti damore del marito come un lenzuolo bagnato un febbricitante. E cosí gli ardori del Càrzara a poco a poco si erano raffreddati. Attendeva ora assiduamente al lavoro, senza mai stancarsi. Qualche volta, dimentico della infermità della voce, si provava a canticchiare, lavorando; smetteva però subito, non appena la dolorosa coscienza di quella ridicola infermità gli si ridestava; sbuffava, e continuava come per ingannar se stesso a modulare il motivo fischiando. Sintratteneva qualche sera un po di soverchio col fiasco del vino; ma la placida moglie ci passava sopra, purché egli la lasciasse dormire. Questa del continuo sonno della moglie era una spina che di giorno in giorno si faceva più pungente per il Mago. I burattini, è vero, esposti ignudi su i cordini di ferro non erano capaci di soffrire il freddo o la vergogna; ma, andando a lungo di questo passo, don Saverio si vedeva minacciato davere tra breve tutte le stanze invase dalle sue creaturine ignude e supplicanti la signora Fana di fornir loro, alla fine, la tanto attesa opera dellago. Senza contare che quattrini in casa non ne entravano davvero, seguitando cosí. - Fana! - chiamava egli pertanto, dalla stanza attigua, in cui lavorava, e - Fana! - di lí a poco se ella non rispondeva, e - Fana! Fana! - di mezzora in mezzora, per quanto era lunga la giornata. Finché stanco, per farla breve, di quella continua sorveglianza prese un giorno il partito di lasciar dormire in pace la moglie e di dare a cucir fuori i varii indumenti delle sue creaturine. Era il meglio che potesse fare, perché la signora Fana, imbestiata nel sonno infastidita dai continui richiami, cominciava a rispondere con poco garbo al marito. - Questo sonno è la mia croce, - diceva il Mago agli amici, di cui ascoltava ora con compiacimento le commiserazioni e in ispecie quelle della vicina, a cui aveva rimesso lincarico della fornitura del vestiario per i suoi burattini. Con gli occhi bassi questa vicina parlava sospirando al Càrzara del marito defunto, buon uomo, ma pigro, santanima!. - Per il sonno e per il caldo del letto, vedete, ci siamo ridotti in questo stato Lui, no, ormai: dorme in pace per sempre poverino! ma io mi vedete! Perciò vi dico che nessuno può compatirvi più di me E chi sa quanto e fino a qual punto avrebbe voluto davvero compatirlo se il Mago col suo onesto contegno non avesse imposto fin da principio un limite alla vedova vicina. - Badate se quel sonno non provenga da qualche malattia che cova! - gli suggeriva intanto qualche amico. Il Mago si stizziva, scrollava le spalle. - Non mi fate ridere! Mangia per due, dorme per quattro! Vorrei essere malato io, comè malata lei! Cosí in quel tratto di via, non si parlava daltro che del continuo sonno della signora Fana, passato quasi in proverbio. Quandecco una mattina, poco prima di mezzogiorno, partire dalla casa del Càrzara grida e pianti disperati. Tutto il vicinato e altra gente che si trovava a passare per via accorrono e trovano la signora Fana stesa immobile sul pavimento e il Mago che grida in ginocchio e piange davanti a lei: - Fana! Fana! Fana mia! Non mi senti più? Perdono! Fana mia Poi, alla vista di tanta gente comincia a percuotersi le guance: - Assassino! Assassino! Lho ammazzata io! Non lho curata! Io che credevo - Coraggio su! coraggio - gli ripetono attorno tante voci, nella confusione del momento. - Coraggio! Avete ragione, poveretto! E alcune braccia lo strappano dalla morta lo sollevano, lo trascinano in unaltra stanza, sorreggendolo; mentregli, con lescandescenza del primo dolore, interrotto da singhiozzi, narra comè avvenuta la disgrazia: - Su la seggiola là Credevo che dormisse Fana! Fana!, la chiamo - Ah Fana mia! Io tho ammazzata - La chiamavo Chi poteva supporre? - E lei, come poteva rispondermi? Morta, capite? Cosí, su la seggiola! Me le accosto per scuoterla, pian piano e lei oh Dio! me la vedo traboccare a testa giú sotto gli occhi Morta! morta! Oh Fana mia! Il Càrzara siede inconsolabile, tra un crocchio damici; mentre la signora Fana è sollevata da terra e messa a giacere sul letto subito assiepato da curiosi che si sporgono a guardare di su le spalle dei più vicini. Ha gli occhi chiusi, la buona signora Fana, e pare che dorma placidamente; ma è fredda e pallida, come di cera. E cè chi vuol sentire quanto le pesi il braccio; chi le tasta la fronte, vincendo il ribrezzo, con paurosa curiosità; chi la rassetta addosso qualche piega della veste. Il popolo delle marionette, appeso su i cordini di ferro par che assista atterrito dallalto a questa scena, con gli occhi immobili nellombra della camera. I pulcinelli, senza berrettoncini, par che se li siano levati dal capo per rispetto verso la morta: i Florindi e i Lindori senza parrucchine, pare che se le sieno strappate nella disperazione del dolore; soltanto i paladini di Francia, chiusi nelle loro armature di latta o di cartone indorato ostentano un fiero disdegno per quellumile morte non avvenuta in campo di battaglia; e i piccoli Pasquini, dalle folte sopracciglia dipinte e il codino arguto sulla nuca conservano la smorfia furbesca del sorriso che scontorce loro la faccia come se volessero dire: Ma che! ma che! La padrona fa per burla!. Intanto, chi va, chi corre per un medico? - Un medico? Perché? - Povera signora Fana! Morta senza conforti religiosi! Le torce! - Quattro torce! - Sí, ma il danaro? - Eccolo qua! - una vicina lo appronta. Si va per il medico. - Ma è inutile! - Vestirla piuttosto! Bisogna vestirla! Dove saranno gli abiti? - Le vicine più premurose girano per la casa in cerca dellarmadio; ficcano il naso da per tutto. - Dovè larmadio? - E intanto a piè del letto cè chi strappa le scarpe alla morta mentre gli altri raccomandano: - Piano! Piano! - come se la piccola buona signora Fana si possa ancora far male. Arriva il medico, osserva, tra quella confusione, la giacente; poi domanda ai vicini: - Perché mavete chiamato? Nessuno sa o attende a rispondergli, e il medico se ne va. Allora le vicine fanno sgomberare la stanza, e poco dopo la signora Fana è vestita e coperta da un lenzuolo. Il Mago, sorretto per le ascelle, viene condotto davanti al letto di morte. La signora Fana su lampio letto è cosí esile e piccina, che sindovina appena sotto il lenzuolo: due tre lievi pieghe soltanto accusano il cadavere al lume giallognolo dei grandi ceri. È già sopravvenuta la sera. Tre vicine veglieranno la morta tutta la notte. Quattro amici terranno in unaltra stanza compagnia al Mago. - Ah, che spasimo qua - si lamenta questi a tarda notte. - Nel cuore? Eh, poveretto! - No. - Don Saverio accenna alla guancia. - Come se ci avessi un cane addentato. - Scherzi del dolore - gli risponde uno degli amici. E un altro gli propone, con esitanza: - Per stordirlo, una fumatina Il terzo gli offre un sigaro. - Ma che! No! - si schermisce il Mago, quasi offeso: - Fana è lí, morta; come faccio a fumare io qua? Un quarto si stringe nelle spalle e osserva: - Non vedo che male ci sarebbe se non fumate per piacere E quellaltro gli offre di nuovo il sigaro tentazione. - Grazie, no se mai, la pipa - dice don Saverio, cavando, esitante, dalla tasca una vecchia pipa intartarita. I quattro amici lo imitano. - Come vi sentite adesso? - gli domanda uno, di lí a poco. - Ma che! lo stesso - risponde il Mago. - Arrabbio dal dolore. - Forse, date ascolto a me, un goccetto di vino - suggerisce il primo, rattristato e premuroso. E gli altri: - Certo! - Meglio! - Stordisce di più! La notte è cosí fredda! - Ma vi pare che possa bere? - domanda mestamente don Saverio. - Fana lí morta Se voi volete, senza cerimonie: di là ce ne devessere Uno degli amici si alza infreddolito e va a prendere il vino seguendo le indicazioni del vedovo; non per sé, né per gli amici, ma per quel poveretto che ha mal di denti Una bottiglia e cinque bicchieri. Man mano la conversazione savvia; triste. Resta al Mago il rimorso di non aver dato ascolto a chi gli aveva espresso il dubbio non fosse quel sonno continuo della moglie il segno manifesto duna malattia che le covava dentro. Sí, cosí era: adesso, troppo tardi, egli ne aveva la prova nel fatto. Ma intanto eh già, intanto bisognava pur farsi coraggio, rassegnarsi. Nessuna colpa volontaria, in fin dei conti, da parte sua: aveva lasciato dormire la moglie per non infastidirla più. La moglie invece era malata, dormiva, poverina, quasi per prepararsi allultimo sonno! Che ne sapeva don Saverio? Un giorno o laltro quella disgrazia doveva pure accadere! Non era più vita, ormai! Meglio dunque presto che tardi e per tante ragioni Cosí, a poco a poco, la bottiglia si votava, ma piano piano, senza glo glo. E finalmente ruppe lalba. Ai quattro angoli del letto le torce si erano a metà consumate non ostante la cura duna vicina che pazientemente aveva nutrito dora in ora le fiammelle coi gocciolotti raccolti dai fusti perché contava di portarsi via i resti di quelle torce, mentre le altre due compagne dormivano placidamente accanto al letto funebre. Vennero su le prime ore del giorno i portantini col cataletto. I morti, al tempo del Mago, non si spedivano belli e incassati allaltro mondo: usavano altri mezzi di spedizione: i cataletti. Tutto il vicinato era già in attesa, per accompagnare la defunta fino alluscita del paese. Don Saverio volle legare lui stesso con le sue mani i polsi della moglie con un nastrino di seta gialla, come usava allora; poi, ajutato da un amico, tolse dal letto la morta per le spalle e ladagiò sul cataletto, e le pose sul seno un Crocifisso; la baciò in fronte e la contemplò un tratto attraverso le lagrime che gli sgorgavano abbondanti dagli occhi gonfi e rossi. Un sacerdote, labbreggiando con gli occhi socchiusi unorazione, benedisse il cadavere e finalmente i portantini sintrodussero tra le stanghe del cataletto, si disposero su gli omeri le cinghie, e via. Il Mago ricadde in preda ai quattro amici della veglia. Andava il mortorio silenzioso per le vie della cittaduzza, a quellora deserte. Il freddo era intenso, e andavano gli uomini stretti nelle spalle e con le mani in tasca guardando il fiato vaporare nellaria rigida invece del fumo della pipa che non accendevano per rispetto alla morta; andavano le donne avvolte negli scialli neri di lana o nelle mantelline di panno, conversando tra loro a bassa voce; e borbottando orazioni, le vecchie. Di tratto in tratto il mortorio sarrestava, e i portantini si davano il cambio. La via che conduceva al camposanto, situato in alto, in cima al colle che sovrasta la cittaduzza svoltava bruscamente al cominciare dellerta, fuori dellabitato. Proprio al gomito sorgeva un vecchio albero di fico dal tronco ginocchiuto e dai rami aspri e stravolti coi quali sbarrava quasi il passaggio. Questalbero di fico, guardiano della via del cimitero, non era stato abbattuto, perché rendendo cosí, coi suoi rami, difficile il transito ai morti, pareva ai vivi di buon augurio. Giunto presso allalbero, già il codazzo del mortorio si sbandava, quandecco, a un tratto avendo i portantini nel darsi un ultimo cambio lasciato impigliar le vesti della morta tra i rami del fico più sporgenti la signora Fana, solleticata alle gambe alle mani, al volto, dalle foglie dellalbero, tra le grida dorrore di tutta la gente, sorgere a sedere sul calaletto coi polsi legati, cerea, sbalordita di trovarsi in quel luogo, allaria aperta, tra tanto popolo che le urlava intorno raccapricciato. Per volere di Dio o per mano del diavolo, la piccola signora Fana era risuscitata; e forse il merito spettava più al diavolo, a giudicare almeno dalla prova che della sua resurrezione volle subito dare spezzando il nastro che le legava i polsi per scagliare contro la gente che la intronava il crocifisso trovatosi in grembo. Scesa poi dal cataletto con le mani tra i capelli, fu circondata dalle amiche, dai curiosi che avevano seguito il mortorio. In un baleno si sparse, volò la nuova della resurrezione, e gente accorreva da ogni parte, a vedere il miracolo. - Miracolo! Miracolo! E la piccola signora Fana non trovava parole da rispondere; stordita, oppressa, tempestata di domande, di cure, guardava in bocca la gente. - Una sedia! Una sedia! - Non si reggeva in piedi? - I piedi? - Come si sentiva? - Aria! Aria! Largo! - I piedi? - Come! le facevano male i piedi? - Sí ho le scarpe strette, che non mettevo più da un anno - risponde la signora Fana, guardandosi i piedi, seduta. I più vicini ridono; le tolgono le scarpe. - Voglio tornare a casa - riprende la signora Fana. Sorge allora un contrasto tra la folla raccolta. - Per carità! Non la fate andare subito a casa! - raccomandano alcuni. - Subito! Subito! - tempestano altri. - No! Preparate alla notizia il marito! Potrebbe impazzire! - È giusto! È giusto! - si grida di qua; ma di là, sollevando in trionfo la sedia su cui la signora Fana sta seduta: - A casa! A casa! - No! Prima in chiesa! A ringraziare Dio! - A casa! A casa! Da quel pandemonio, intanto, tre quattro vicini di casa del Mago scappano di corsa per prepararlo al fausto avvenimento prima che arrivi la processione che va gridando in delirio per le vie: - Miracolo! Miracolo! - Cose che avvengono - spiega invece sorridendo un medico mattiniero in una farmacia. - Una sincope cessata a tempo, per fortuna! Intanto i vicini accorsi a dare lannunzio, pervenuti in casa di Càrzara lo trovano tra i quattro amici della veglia, se non del tutto confortato, già quasi calmo. Discorre dei suoi burattini e dellarte sua, fumando e bevendo con gli altri, a sorsellini, senza aver laria di badare a quello che fa. La mestizia, sí, è rimasta nella voce poiché il discorso è partito dalla disgrazia della moglie che da molto tempo non lo ajutava più nel suo lavoro; ma ne parla come se fosse morta da più dun anno. Gli amici gli lodano le sue creaturine, e lui se ne compiace; ne ha presa anzi una a caso da un cordino, e la mostra ai quattro ammiratori. - Guardate no, vi prego, guardate bene. In coscienza, chi li lavora più cosí? Questi non si rompono neanche se li sbattete su le corna del Tubba che osa dirsi mio rivale! È facile che un bambino, fattura di Dio, muoja; ma questi che faccio io campano centanni, parola donore! La ragione cè: figli non ne ho avuti, mi capite? I miei figli sono stati sempre questi qua. Ma la strana animazione che è nei volti dei sopravvenuti tutti ansanti, esultanti, sorprende il Mago e i quattro compagni. - Una buona notizia, don Saverio! - No, cioè sí una notizia che vi farà piacere - Che notizia? - Ma ecco, dicono che tante volte sí, uno si inganna e che poi non è vero in certe malattie - Miracoli della Madonna ecco! - esclama uno, con gli occhi spiritati, non sapendo più contenersi. - Che miracoli? che malattie? Parlate - fa il Mago alzandosi, inquieto. Ma già comincia a farsi sentire dal fondo della via il clamore confuso della processione. - Vostra moglie, sentite? - Ebbene? Ebbene? - balbetta don Saverio impallidendo, poi, a un tratto, arrossendo. - Non è morta? - domanda stupito uno dei quattro compagni. - No, don Saverio, no! sentite? ve la por Oh Dio, don Saverio! Che avete? Il Mago si abbandona sulla seggiola, privo di sensi. - Aceto! Aceto! Fategli vento! Il clamore della processione cresce, savvicina vie più, diviene assordante. La popolazione è già sotto la casa del Mago. E invano i primi accorsi e due dei compagni si sbracciano a far cenni, a zittire dal balconcino: nessuno dà loro retta; e già la signora Fana, calata tra gli evviva dalle spalle dei portatori, si alza dalla seggiola confusa, imbalordita dai mille rallegramenti che le piovono da tutte le parti. - Zitti! Zitti, perdio! È svenuto! Lo fate impazzire! La signora Fana seguita da gran moltitudine di gente, sale la scala - la casa è inondata - don Saverio non rinviene. - Saverio! Saverio! Saverio mio! - lo chiama la moglie, abbracciandolo. - Adesso muore il marito! - esclama la gente qua e là. Finalmente il Mago si rià. Marito e moglie sabbracciano piangendo dalla gioja, a lungo a lungo, tra i battimani e gli evviva di tutti. Don Saverio non sa credere ancora ai suoi occhi. - Ma come? È vero? È vero? E tocca, stringe, torna ad abbracciare la moglie, piangendo. - È vero? È vero? Poi, come impazzito dalla gioja, si mette a trar salti da montone e con le mani scuote, agita scompiglia su i cordini di ferro i burattini e le marionette, invitando gli altri a far lo stesso. - Cosí! Cosí! facciamoli ballare! Su! su! Ballare! Balliamo tutti, perdio! E mille braccia minuscole mille gambette di legno si agitano scompostamente, con furia pazza, in pazzo tripudio, tra le risa e le grida della gente. I più ridicoli di tutti sono i piccoli Pasquini con la faccia scontorta dalla smorfia furbesca: - Lo dicevamo noi che la padrona faceva per burla!. E danzano e dondolano allegramente. A poco a poco, intanto, i curiosi sgombrano la casa: rimangono i più intimi del vicinato: una dozzina di persone. - A pranzo! a pranzo! Tutti quanti a pranzo con me! - propone il Mago. E tiene una seconda festa di nozze. Ma, terminata la festa: - Badate adesso, don Saverio! - gli ricordano gli amici sottovoce, prima di partirsi. - Badate che vostra moglie non si rimetta a dormire come per laddietro Badate! Da quella notte stessa cominciò per il Mago una vita dinferno. Nulla di più naturale che, di notte, santo Dio, la moglie dormisse. Ma egli non poteva più vederla dormire. La toccava leggermente per sentire se non era fredda; si levava su un gomito per discernere al lume del lampadino da notte se la coperta sulla moglie si movesse al ritmo del respiro; e, non contento, accendeva la candela per meglio esaminarla, se non era troppo pallida Fredda non era, e respirava, sí; ma perché cosí piano e a lento? perché cosí placida? - Fana Fana - chiamava allora a bassa voce, per non svegliarla di soprassalto. - Ah chi è? che vuoi? - Nulla sono io Ti senti male? - No. Perché? Dormivo - Bene dormi, allora, dormi! - Ma perché mi hai svegliata? Come faccio adesso a riaddormentarmi? Anche la signora Fana, ora, aveva paura del sonno; smaniava sul letto, con gli occhi sbarrati, angosciata dal terrore, come in attesa che qualcosa a un tratto dovesse mancarle dentro. Ma le notti che era cosí smaniosa e non dormiva, il Mago era contentone e dormiva lui, invece fino a tanto però che la moglie, trambasciata dallinsonnia e dalla paura, non lo svegliava a sua volta. Cosí, a nessuno dei due recava riposo la notte. Di giorno, poi, era un altro continuo tormento. Non dormendo la notte, il sonno naturalmente li coglieva spesso durante la giornata. Ma don Saverio lo scacciava per sorvegliare la moglie la quale minacciava daddormentarsi, come prima, sulla seggiola. Per divagarla, la intratteneva in discorsi sciocchi e senza nesso, poiché la costante costernazione glinaridiva la fantasia. E pretendeva che la moglie stesse ad ascoltarlo! - Figli miei, ajutatemi voi! - esclamava il Mago, rivolgendosi ai burattini. Ne toglieva due dai cordini di ferro, e ne dava uno in mano alla moglie. - Tieni, tu reggi questo - Per far che? - domandava sorpresa la signora Fana. - Sta a sentire: ti faccio sbellicare dalle risa. - Oh Dio, Saverio! Ti pare che sia una ragazzina? - No. Ti rappresento una parte seria: della rotta di Roncisvalle Sta a sentire. E si metteva a declamare, a casaccio, ripetendo le parole del libro come gli sovvenivano alla memoria, e a far gestire furiosamente la sua marionetta mentre quella sorretta dalla signora Fana a poco a poco si piegava su le gambette, singinocchiava come se, impaurita daglirosi gesti dellaltra, volesse chiederle misericordia. - Fana! Perdio! - Sí, parla parla: ti sento! - Non mi senti! Cava il brando! - Cavo cavo - Non cavi un corno! Stai dormendo! - No Come no? - Giú una crollatina di capo! - La signora Fana dormiva. Ah che disperazione per il Mago! Si sentiva stretto alla gola da una voglia rabbiosa di piangere, durlare. E non lavorava più: le schiere dei burattini e delle marionette sassottigliavano di giorno in giorno su i cordini di ferro, in ogni stanza della casa. - Parona bela! - chiamavano i Florindi e i Lindori. - Neh, signo! - chiamavano i Pulcinelli. Invano. Alcuni di quei cordini parevano tesi ormai per le mosche che, con lestate, ricominciavano ad abbondare. E quella casa, tanto tranquilla un tempo, rimbombava adesso delle liti tra marito e moglie, a causa del sonno. Il Mago rovesciava le sue bollenti collere su la mobilia sconquassava seggiole e tavolini, rompeva contro le pareti tazze, vasetti, boccali. Questo supplizio durò parecchi mesi. Finalmente la morte ebbe pietà del povero Mago, e venne a togliersi, questa volta sul serio, la piccola signora Fana. Un colpo apoplettico genuino, di pieno giorno, e mentrella non dormiva. Quasi quasi, in principio, don Saverio non voleva prestarci fede. Ma, accertata da un medico la morte, si mise a piangere e a strillare come la prima volta. E volle vestir lui, con le sue mani, la morta; lui rimetterla sul cataletto e lui annodarle ancora una volta i polsi, mentre i singhiozzi gli rompevano il petto. Però ai portantini, che già sollevavano il cataletto, non seppe tenersi dal dire tra le lagrime: - Ve la raccomando, poveretta! Fate piano. Passando davanti allalbero di fico, state bene attenti. Tenetevi al largo, quanto più potete, per carità! Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA LEGA DISCIOLTA Al caffè, dove Bòmbolo stava tutto il giorno col berretto rosso da turco sul testone ricciuto, un pugno chiuso sul marmo del tavolino in atto dimpero laltra mano al fianco, una gamba qua, una gamba là, guardando tutti in giro senza disprezzo ma con gravità accigliata, quasi per dire: I conti qua, signori miei, lo sapete bisogna farli con me, venivano uno dopo laltro i proprietarii di terre non soltanto di Montelusa, ma anche dei paesi del circondario anche il vecchio marchese don Nicolino Nigrelli quello che andava sempre col pomo davorio della mazzettina debano sulle labbra appuntite come se sonasse il flauto, anche il barone don Mauro Ragona, anche il Tavella, tutti insomma, con tanto di cappello in mano. - Don Zulí, una grazia E Bòmbolo, allatto deferente, subito - bisogna dirlo - balzava in piedi, si cavava il berretto simpostava sullattenti e con la testa alta e gli occhi bassi rispondeva: - Ai comandi, Eccellenza. Erano le solite lagnanze e le solite raccomandazioni. Al Nigrelli erano spariti dalla costa quattro capi di bestiame; otto al Ragona dalladdiaccio; cinque al Tavella dalla stalla. E uno veniva a dire che gli avevano legato allalbero il garzone che li badava; e un altro, che gli avevano finanche rubato la vacca appena figliata lasciando il buccelluzzo che piangeva e sarebbe morto di fame senza dubbio. In prima Bòmbolo, invariabilmente, per concedere una giusta soddisfazione alloltraggio patito, esclamava: - Ah birbanti! Poi, giungendo le mani e scotendole in aria: - Ma, padroni miei, padroni miei Diciamo birbanti; in coscienza però, a voltar la pagina, quanto tirano al giorno questi birbanti? Tre tarí tirano! E che sono tre tarí? Oggi comoggi, un uomo, un figlio di Dio che lavora, povera carne battezzata come Vossignoria non come me, io sono turco - sissignore - turco eccolo qua - e presentava il fez - dicevamo un uomo che butta sangue con la zappa in mano dalla punta dellalba alla calata del sole senza sedere mai, altro che per mandar giú a mezzogiorno un tozzo di pane con la saliva per companatico; un uomo che le torna allopera masticando lultimo boccone, dico, padrone mio, pagarlo tre tarí, in coscienza, non è peccato? Guardi don Cosimo Lopes! Dacché sè messo a pagare gli uomini a tre lire al giorno, ha da lagnarsi più di nulla? Nessuno più sattenta a levargli che dico? - allungava due dita, si tirava dal capo con uno strappo netto un capello e lo mostrava - è buono questo? neanche questo! Tre lire, signorino, tre lire sono giuste! Faccia come le dico io; e, se domani qualcuno le manca di rispetto, tanto a lei quanto alle bestie, venga a sputarmi in faccia: io sono qua. In fine, cangiando aria e tono, concludeva: - Quanti capi ha detto? Quattro? Lasci fare a me. Vado a sellare. E fingeva di mettersi in cerca di quei capi di bestiame per le campagne due o tre giorni, cavalcando anche di notte sotto la pioggia e sotto lo stellato. Nessuno ci credeva, e nemmeno credeva lui che gli altri ci credessero. Sicché, quando in capo ai tre giorni, si presentava in casa o del marchese Nigrelli o del Ragona o degli altri e questi lo accoglievano con la solita esclamazione: - Povero don Zulí chi sa quanto avete penato! - egli troncava con un gesto reciso della mano lesclamazione chiudeva gli occhi con gravità: - Lasciamo andare! - diceva. - Ho penato, ma li ho scovati. E prima di tutto le do parte e consolazione che alle bestie hanno dato stalla e cura. Dove stanno, stanno bene. I picciotti non sono cattivi. Cattivo è il bisogno. E creda che se non fosse il bisogno, per il modo come sono pagati Basta, Pronti a restituire le bestie; però, al solito, Vossignoria mintende Oh, trattando con Vossignoria, e con me di mezzo senza né patti né condizioni: la sua buona grazia, quello che il cuore le detta. E stia sicuro che stanotte, puntuali, verranno a riportarle su la costa le bestie, più belle di prima. Gli sarebbe sembrata una mancanza di rispetto, cosí a sé come al signore, accennare anche lontanamente al sospetto che quei bravi picciotti potessero trovare la notte in agguato guardie e carabinieri. Sapeva bene che, se il signore sera rivolto a lui, era segno che stimava inutile il ricorrere alla forza pubblica per riavere le bestie. Non le avrebbe riavute, di sicuro. Nel riaverle cosí, mediante quel piccolo salasso di denari, con Bòmbolo di mezzo, ogni idea di tradimento doveva essere esclusa. E Bòmbolo prendeva il denaro, cinquecento, mille, duemila lire a seconda del numero delle bestie sequestrate, e questo denaro ogni settimana il sabato sera, recava intatto ai contadini della Lega, che si raccoglievano in un fondaco su le alture di San Gerlando. Qua si faceva la giusta. Cioè, a ogni contadino che durante la settimana aveva lavorato per tre tarí al giorno lire uno virgola venticinque veniva secondo giustizia computata la giornata in ragione di tre lire, e gli era dato il rimanente. Quelli che, non per colpa loro, avevano seduto, cioè non avevano trovato lavoro, ricevevano sette lire, una per giorno; prima però venivano detratte, come per sacro impegno, le pensioncine settimanali assegnate alle famiglie di tre socii, Todisco Principe e Barrera che, arrestati per caso di notte da una pattuglia in perlustrazione e condannati a tre anni di carcere, avevano saputo tacere; una parte della somma era poi destinata per gli sbruffi ai campieri e ai guardiani di bestiame che dintesa, si facevano legare e imbavagliare; il resto, se ne restava, era conservato come fondo di cassa. Bòmbolo non toccava un centesimo, quel che si dice un centesimo. Erano tutte infamie, tutte calunnie quelle che si spargevano sul conto suo a Montelusa. Già egli non aveva bisogno di quel denaro. Era stato tanti anni nel Levante, e vi aveva fatto fortuna. Non si sapeva dove, precisamente, né come, ma nel Levante aveva fatto fortuna, certo; e non sarebbe andato appresso a quei pochi quattrinucci rimediati a quel modo. Lo dicevano chiaramente quel suo berretto rosso e laria del volto e il sapore dei suoi discorsi e quello speciale odore che esalava da tutta la persona un odor quasi esotico, di spezie levantine forse per certi sacchettini di cuojo e bossoletti di legno che teneva addosso, o forse per il fumo del suo tabacco turco di contrabbando, che gli veniva dalle navi che approdavano nel vicino porto di mare, e con le quali egli era in segreti commerci almeno a detta di molti, che per ore e ore certe mattine lo vedevano con quel fiammante cupolino in capo guardare, come allaspetto sospirando, lindaco del mare lontano, se da Punta Bianca vi brillasse una vela Aveva poi sposato una dei Dimíno cherano notoriamente tra i più ricchi massari del circondario, massari buoni di quelli allantica, che avevano terre che ci si camminava a giornate senza vederne la fine; e zi Lisciànnaru Dimíno e sua moglie, quantunque la loro figliola dopo appena quattranni di matrimonio fosse morta gli volevano ancora tanto bene, che si sarebbero levata la camicia per lui. Tutte calunnie. Egli era un apostolo. Egli lavorava per la giustizia. La soddisfazione morale che gli veniva dal rispetto, dallamore dalla gratitudine dei contadini che lo consideravano come il loro re, gli bastava. E tutti in un pugno li teneva. Lesperienza gli aveva insegnato che a raccoglierli apertamente in un fascio perché resistessero con giusta pretesa allavarizia prepotente dei padroni il fascio, con una scusa o con unaltra, sarebbe stato sciolto e i caporioni mandati a domicilio coatto. Con la bella giustizia che si amministrava in Sicilia! Non se ne fidavano neanche i signori! Là là nel fondaco di San Gerlando, amministrava lui, la giustizia, quella vera; in quel modo, chera lunico. I signori proprietarii di terre volevano ostinarsi a pagar tre tarí la giornata dun uomo? Ebbene, quel che non davano per amore, lo avrebbero dato per forza. Pacificamente, ohè. Senza né sangue né violenze. E col dovuto rispetto alle bestie. Aveva un cartolare, Bòmbolo, chera come un decimario di comune, dove accanto a ogni nome erano segnati i beni e i luoghi e il novero delle bestie grosse e delle minute. Lo apriva, chiamava a consulto i più fidati, e stabiliva con essi quali tra i signori dovessero per quella settimana pagar la tassa quali tra i contadini fossero più designati o per pratica dei luoghi o per amicizia coi guardiani o perché danimo più sicuro, al sequestro delle bestie. E raccomandava prudenza e discrezione. - Il poco non fa male! Questa era una delle sue massime favorite. Diventava terribile, ma proprio col sangue agli occhi e la bava alla bocca quando saccorgeva o veniva a sapere che qualcuno della Lega voleva far la carogna, cioè non lavorare. Lo investiva, lo abbrancava per il petto, gli metteva le unghie nel viso, lo scrollava cosí furiosamente che gli faceva cader dal capo il berretto e venir fuori la camicia dai pantaloni. - Cima di birbante! - gli urlava in faccia. - Chi sono io? per chi mi vuoi far conoscere? per chi mi prendi tu dunque? per un protettore di ladri e di vagabondi? Qua sangue sha da buttare, carogna! sangue, sudori di sangue! qua tutti con le ossa rotte dalla fatica dovete presentarvi il sabato sera! O questo diventa un covo di malfattori e di briganti! Io ti mangio la faccia, se tu non lavori; sotto i piedi ti pesto! Il lavoro è la legge! Col lavoro soltanto acquistate il diritto di prendere per le corna una bestia dalla stalla altrui e di gridare in faccia al padrone: Questa me la tengo se non mi paghi comè debito di coscienza i miei sudori di sangue!. Faceva paura, in quei momenti. Tutti, muti come ombre, stavano ad ascoltarlo nel fondaco nero mirando la fiamma filante del moccolo di candela ritto tra la colatura su la tavola sudicia come una roccia di cacio. E dopo la fiera invettiva si sentiva lansito del suo torace poderoso a cui pareva rispondessero, dalla tenebra frigida duna grotta, che vaneggiava in fondo i cupi tonfi cadenzati delle gocce duna certacqua amara, renosiccia piombanti entro una conca viscida, dove alle volte qualche ranocchia quacquarava. Se qualcuno ardiva di levare gli occhi, vedeva in quei momenti, dopo la sfuriata un luccicore di lagrime, di lagrime vere negli occhi di Bòmbolo. Era vanto supremo per lui la testimonianza che gli stessi proprietarii di terre rendevano unanimi che mai come in quei tempi i contadini serano dimostrati sottomessi al lavoro e obbedienti. Solo da questo riconoscimento poteva venir purificata, santificata lopera chegli metteva per loro. Orbene, in quei momenti, vedeva ignominiosamente compromessa la giustizia che, sul serio, con santità, sentiva damministrare; compromesso il suo apostolato, il suo onore, per quelluno che poteva infamar tutti. Sentiva enorme, allora, il peso della sua responsabilità, e ribrezzo per lopera sua, e sdegno e dolore perché gli pareva che i contadini non gli fossero grati abbastanza di quanto aveva loro ottenuto di quel salario di tre lire che, batti oggi, batti domani, era riuscito a strappare allavarizia dei padroni. Per lui erano sacri, e sacri voleva che fossero tutti i socii della Lega quelli che si erano arresi alla sua costante predicazione, concedendo il giusto salario. Se talvolta mancava il danaro e, cercando e ricercando nel cartolare, non si trovava chi, al solito per quella settimana dovesse pagar la tassa, qualcuno tra i consiglieri accennava timidamente a uno di quelli; Bòmbolo si voltava a fulminarlo con gli occhi, bianco dira e fremente. Quelli non si dovevano toccare! Ma, allora? - Allora, - scattava Bòmbolo, buttando allaria il cartolare, - allora, piuttosto salassiamo mio suocero! E a due o tre contadini era assegnato il compito di recarsi la notte alle terre di Luna presso la marina, per sequestrare sei o sette bestie grosse a zio Lisciànnaru Dimíno che pure tra i primi sera messo a pagare gli uomini a tre lire al giorno. Poteva bastar questo a turare la bocca ai calunniatori. Salassando il suocero, Bòmbolo rubava a se stesso, perché lunico erede dei Dimíno sarebbe stato un giorno il suo figliuolo. Ma piuttosto rubare a se stesso, al suo figliuolo, che far offesa alla giustizia. E che strazio ogni qual volta il vecchio suocero, che vestiva ancora allantica, con le brache a mezza gamba la berretta nera a calza con la nappina in punta e gli orecchini in forma di catenaccetti agli orecchi veniva a trovarlo, appoggiato al lungo bastone, dalle terre di Luna, e gli diceva: - Ma come, Zulí? cosí ti rispettano i tuoi? e che sei tu allora? broccolo sei? - Mi sputi in faccia, - rispondeva Bòmbolo, succiando, con gli occhi chiusi, il fiele di quel giusto rimbrotto. - Mi sputi in faccia, che posso dirle? Gli pareva ormai millanni che uscissero dal carcere quei tre socii, Todisco Principe e Barrera, per sciogliere finalmente quella Lega, chera divenuta un incubo per lui. Fu una gran festa, il giorno di quella scarcerazione, nel fondaco su a San Gerlando: si bevve e si danzò; poi Bòmbolo, raggiante, tenne il discorso di chiusura, e ricordò le imprese e cantò la vittoria chera il premio per quei tre che avevano sofferto il carcere: il premio più degno quello di trovare mutate le condizioni, onestamente retribuito il lavoro; e disse in fine che egli ora, assolto il compito, si sarebbe ritirato in pace e contento; e fece ridere tutti annunziando che quel giorno stesso avrebbe mandato il suo berretto rosso da turco al suocero che non aveva saputo mai vederglielo in capo di buon occhio. Deponeva con quel berretto la sovranità, e dichiarava sciolta la Lega. Non passarono neppure quindici giorni che, dimenandosi al solito di qua e di là col pomo davorio della mazzettina debano su le labbra appuntite si presentò al caffè il vecchio marchese don Nicolino Nigrelli: - Don Zulí, una grazia Bòmbolo diventò dapprima più bianco del marmo del tavolino e fissò con occhi cosí terribilmente spalancati il povero marchese che questi ne tremò di paura e, traendosi indietro, cadde a sedere su una seggiola mentre laltro gli si levava sopra furente, ruggendo tra i denti: - Ancora? Quasi basito, eppur tentando un sorrisetto a fior di labbra il marchese gli mostrò quattro dita della sua manina tremicchiante e gli disse: - Gnorsí. Quattro. Al solito. Che cè di nuovo? Per tutta risposta Bòmbolo si strappò dal capo il cappelluccio nuovo a pan di zucchero, se lo portò alla bocca e lo stracciò coi denti. Si mosse, tutto in preda a un fremito convulso, tra i tavolini, rovesciando le seggiole poi si voltò verso il marchese ancora lí seduto in mezzo agli avventori sbalorditi, e gli gridò: - Non dia un centesimo per la Madonna! Non sarrischi a dare un centesimo! Ci penso io! Ma potevano sul serio quei tre, Todisco Principe e Barrera, contentarsi di quel tal premio degno decantato da Bòmbolo nellultima riunione della Lega? Se Bòmbolo stesso, negli ultimi tempi, aveva permesso che fosse salassato il proprio suocero il quale pure tra i primi aveva accordato il salario di tre lire ai contadini non potevano essi, per la giustizia, seguitare a salassar gli altri proprietarii? Quando, alla sera, Bòmbolo, che li aveva cercati invano tutto il giorno da per tutto li trovò su le alture di San Gerlando, e saltò loro addosso come un tigre, essi si lasciarono percuotere, strappare mordere, malmenare, e anzi dissero che se egli li voleva uccidere, era padrone non avrebbero mosso un dito per difendersi, tanto era il rispetto, tanta la gratitudine che avevano per lui. Li avrebbe uccisi però a torto. Essi non sapevano nulla di nulla. Innocenti come lacqua. Lega? che Lega? Non cera più Lega! Non la aveva egli disciolta? Ah, minacciava di denunziarli? Perché, per il passato? E allora, tutti dentro, e lui per il primo, come capo! Per quel nuovo sequestro al marchese Nigrelli? Ma se non ne sapevano nulla! Avrebbero potuto tuttal più chiederne ai picciotti; mettersi in cerca per le campagne; già! come lui un tempo, per due e tre giorni, cavalcando anche di notte sotto la pioggia e sotto lo stellato. Sentendoli parlare cosí, Bòmbolo si mangiava le mani dalla rabbia. Disse che dava loro tre giorni di tempo. Se in capo a tre giorni, senza il compenso neppure di un centesimo i quattro capi di bestiame non erano restituiti al marchese Nigrelli - che avrebbe fatto? Ancora non lo sapeva! Ma che poteva ormai fare Bòmbolo? Gli stessi proprietarii di terre, il marchese Nigrelli, il Ragona, il Tavella tutti gli altri, lo persuasero chegli non poteva più far nulla. Che centrava lui? quando mai cera entrato? non era stata sempre disinteressata lopera messa da lui? E dunque, che cera adesso di nuovo? Perché non voleva più mettere lopera sua? Rivolgersi alla forza pubblica? Ma sarebbe stato inutile! Che non si sapeva? Non avrebbero ottenuto né la restituzione delle bestie, né larresto dei colpevoli. Sperare poi che questi avrebbero ricondotto alle stalle le bestie, cosí, per amore, senzaverne nulla, via, era da ingenui. Loro stessi, i padroni, glielo dicevano. Una cosellina bisognava pur darla. Sí, al solito oh, senza né patti né condizioni, essendoci lui, Bòmbolo di mezzo! E dal tono con cui gli dicevano queste cose Bòmbolo capiva che quelli ritenevano una commedia adesso, il suo sdegno, come una commedia avevano prima ritenuta la sua pietà per i contadini. Si sfogò per alcuni giorni a predicare che, almeno, si fossero rimessi a pagarli tre tarí al giorno tre tarí, tre tarí, per dare a lui una soddisfazione. Non li meritavano, parola donore! neppure quei tre tarí meritavano, ladri svergognati! figli di cane! pezzi da galera! No? Ah, dunque volevano proprio che gli schiattasse nel fegato la vescichetta del fiele? - Via! puh! paese di carogne! E mandò dai nonni alle terre di Luna il suo figliuolo facendo dire al suocero che rivoleva subito subito il suo berretto rosso. Turco, di nuovo turco voleva farsi! E due giorni dopo, raccolte le sue robe scese al porto di mare e si rimbarcò su un brigantino greco per il Levante. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA MORTA E LA VIVA La tartana, che padron Nino Mo dal nome della prima moglie aveva chiamata Filippa entrava nel piccolo molo di Porto Empedocle tra il fiammeggiar duno di quei magnifici tramonti del Mediterraneo che fanno tremolare e palpitare linfinita distesa delle acque come in un delirio di luci e di colori. Razzano i vetri delle case variopinte; brilla la marna dellaltipiano a cui il grosso borgo è addossato; risplende come oro lo zolfo accatastato su la lunga spiaggia; e solo contrasta lombra dellantico castello a mare, quadrato e fosco, in capo al molo. Virando per imboccare la via tra le due scogliere che, quasi braccia protettrici chiudono in mezzo il piccolo Molo Vecchio, sede della capitaneria la ciurma sera accorta che tutta la banchina, dal castello alla bianca torretta del faro era gremita di popolo, che gridava e agitava in aria berretti e fazzoletti. Né padron Nino né alcuno della ciurma poteva mai supporre che tutto quel popolo fosse adunato lí per larrivo della Filippa quantunque proprio a loro paressero rivolti le grida e quel continuo furioso sventolio di fazzoletti e di berretti. Supposero che qualche flottiglia di torpediniere si fosse ormeggiata nel piccolo molo e che ora stesse per levar le ancore salutata festosamente dalla popolazione per cui era una gran novità la vista duna regia nave da guerra. Padron Nino Mo per prudenza diede ordine sallentasse subito la vela, si calasse anzi addirittura in attesa della barca che doveva rimorchiare la Filippa allormeggio nel molo. Calata la vela, mentre la tartana non più spinta seguitava a filare lentamente rompendo appena le acque che, lí chiuse entro le due scogliere parevano dun lago di madreperla, i tre mozzi, incuriositi sarrampicarono come scojattoli uno alle sartie, uno allalbero fino al calcese, uno allantenna. Ed ecco, a gran furia di remi, la barca che doveva rimorchiarli, seguita da tantaltri calchi neri che per poco non affondavano dalla troppa gente che vi era salita e che vi stava in piedi gridando e accennando scompostamente con le braccia. Dunque proprio per loro? tanto popolo? tutto quel fermento? e perché? Forse una falsa notizia di naufragio? E la ciurma si tendeva dalla prua, curiosa, ansiosa verso quelle barche accorrenti, per cogliere il senso di quelle grida. Ma distintamente si coglieva soltanto il nome della tartana: - Filippa! Filippa!. Padron Nino Mo se ne stava in disparte, lui solo senza curiosità col berretto di pelo calcato fin su gli occhi, dei quali teneva sempre chiuso il manco. Quando lo apriva, era strabo. A un certo punto si tolse di bocca la pipetta di radica, sputò e passandosi il dorso della mano suglispidi peli dei baffetti di rame e della rada barbetta a punta si voltò brusco al mozzo che sera arrampicato sulle sartie gli gridò che scendesse e andasse a poppa a sonare la campanella dellAngelus. Aveva navigato tutta la vita, profondamente compreso dellinfinita potenza di Dio da rispettare sempre, in tutte le vicende, con imperturbabile rassegnazione; e non poteva soffrire lo schiamazzo degli uomini. Al suono della campanella di bordo si tolse la berretta e scoprí la pelle bianchissima del cranio velata duna peluria rossigna vaporosa, quasi di unombra di capelli. Si segnò e stava per mettersi a recitare la preghiera, allorché la ciurma gli si precipitò addosso con visi furia risa gridi da matti: - Zi Ní! Zi Ní! la gnà Filippa! vostra moglie! la gnà Filippa! viva! è tornata! Padron Nino restò dapprima come perduto tra quelli che cosí lo assaltavano e cercò spaventato, negli occhi degli altri quasi lassicurazione che poteva credere a quella notizia senza impazzire. Il volto gli si scompose passando in un attimo dallo stupore allincredulità, dallangoscia rabbiosa alla gioja. Poi, feroce, quasi di fronte a una sopraffazione, scostò tutti ne abbrancò uno per il petto e lo squassò con violenza, gridando: - Che dite? che dite? E con le braccia levate, quasi volesse parare una minaccia savventò alla prua verso quelli delle barche che lo accolsero con un turbine di grida e pressanti inviti delle braccia; si trasse indietro, non reggendo alla conferma della nuova o alla voglia di precipitarsi giú? e si volse di nuovo verso la ciurma come per chiedere soccorso o essere trattenuto. Viva? come, viva? tornata? da dove? quando? Non potendo parlare, indicava la paratia, che ne tirassero subito lalzaja, sí sí; e come il canapo fu preso a calare per il rimorchio, gridò: - Reggete! - lo afferrò con le due mani, scavalcò e come una scimmia a forza di braccia scese lungo lalzaja, si buttò tra i rimorchiatori che lo aspettavano con le braccia protese. La ciurma della tartana restò delusa, in orgasmo, vedendo allontanare la barca con padron Nino e, per non perdere lo spettacolo cominciò a gridare come indemoniata a quelli dellaltre barchette accorse perché raccogliessero il canapo e rimorchiassero loro almeno la tartana al molo. Nessuno si voltò a dar retta a quelle grida. Tutti i calchi arrancarono dietro la barca del rimorchio ove in gran confusione padron Nino Mo veniva intanto ragguagliato su quel miracoloso ritorno della moglie rediviva che tre anni addietro, nel recarsi a Tunisi a visitare la madre moribonda tutti ritenevano fosse perita nel naufragio del vaporetto insieme con gli altri passeggeri; - e invece, no, no, non era perita - un giorno e una notte era stata in acqua - affidata a una tavola - poi salvata raccolta da un piroscafo russo che si recava in America - ma pazza - dal terrore - e due anni e otto mesi era stata pazza in America - a New York in un manicomio - poi guarita aveva ottenuto il rimpatrio dal Consolato, e da tre giorni era in paese, arrivata da Genova. Padron Nino Mo, a queste notizie che gli grandinavano da tutte le parti stordito, batteva di continuo le palpebre su i piccoli occhi strabi; a tratti la palpebra manca gli restava chiusa, come tirata; e tutto il volto gli fremeva, convulso, quasi pinzato da spilli. Il grido di uno dei calchi e le risa sguajate da cui questo grido fu accolto: - Due mogli, zi Ní allegramente! - lo riscossero dallo sbalordimento e gli fecero guardare con rabbioso dispetto tutti quegli uomini vermucci di terra chegli ogni volta vedeva sparire come niente appena sallontanava un po dalle coste nelle immensità del mare e del cielo: eccoli là, accorsi in folla al suo arrivo assiepati là, impazienti e vociferanti nel molo, per godersi lo spettacolo dun uomo che veniva a trovare a terra due mogli; spettacolo tanto più da ridere per essi, quanto più grave e doloroso era per lui limpaccio. Perché quelle due mogli erano tra loro sorelle, due sorelle inseparabili, anzi tra loro quasi madre e figlia, avendo sempre la maggiore Filippa, fatto da madre a Rosa, che anche lui, sposando, aveva dovuto accogliere in casa come una figliola; finché, scomparsa Filippa, dovendo seguitare a vivere insieme con lei e considerando che nessunaltra donna avrebbe potuto far meglio da madre al piccino che quella gli aveva lasciato ancor quasi in fasce, laveva sposata, onestamente. E ora? e ora? Filippa era venuta a trovare Rosa maritata con lui e incinta, incinta da quattro mesi! Ah, sí, cera da ridere veramente: un uomo, cosí, tra due mogli, tra due sorelle, tra due madri. Eccole, eccole là su la banchina! ecco Filippa! eccola là! viva! con un braccio gli fa cenni, come per dargli coraggio; con laltro, si regge sul petto Rosa, la povera incinta che trema tutta e piange e si strugge dalla pena e dalla vergogna tra gli urli, le risa, i battimani, lo sventolio dei berretti di tutta quella folla in attesa. Padron Nino Mo si scrollò tutto, rabbiosamente; desiderò che la barca sprofondasse e gli sparisse dagli occhi quello spettacolo crudele; pensò per un momento di saltare addosso ai rematori e costringerli a remare indietro per ritornare alla tartana, per fuggirsene via lontano, lontano, per sempre; ma sentí in pari tempo di non poter ribellarsi a quella violenza orrenda che lo trascinava, degli uomini e del caso; avvertí come uno scoppio interno, un intronamento, per cui le orecchie presero a rombargli e gli soffuscò la vista. Si ritrovò, poco dopo, tra le braccia sul petto della moglie rediviva, che lo superava di tutta la testa donnone ossuto, dalla faccia nera e fiera, maschile nei gesti, nella voce, nel passo. Ma quandessa, scioltolo dallabbraccio, lí, davanti a tutto il popolo acclamante, lo spinse ad abbracciare anche Rosa quella poveretta che apriva come due laghi di lagrime i grandi occhi chiari nel viso diafano egli, alla vista di tanto squallore, di tanta disperazione, di tanta vergogna, si ribellò si chinò con un singhiozzo nella gola a torsi in braccio il bambino di tre anni e savviò di furia gridando: - A casa! A casa! Le due donne lo seguirono, e tutto il popolo si mosse dietro, avanti, intorno schiamazzando, Filippa con un braccio su le spalle di Rosa, la teneva come sotto lala, la sorreggeva, la proteggeva e si voltava a tener testa ai lazzi, ai motteggi, ai commenti della folla e di tratto in tratto si chinava verso la sorella e le gridava: - Non piangere scioccona! Il pianto ti fa male! Su, su, dritta, buona! Che piangi? Se Dio ha voluto cosí Cè rimedio a tutto! Su, zitta! A tutto a tutto cè rimedio! Dio ci ajuterà Lo gridava anche alla folla, e soggiungeva rivolta a questo e a quello: - Non abbiate paura! né scandalo, né guerra, né invidia, né gelosia! Quello che Dio vorrà! Siamo gente di Dio. Giunti al Castello, che già le fiamme del crepuscolo serano offuscate e il cielo, prima di porpora era divenuto quasi fumolento, molti della folla si sbandarono, imboccarono la larga strada del borgo già coi fanali accesi; ma i più vollero accompagnarli fino a casa, dietro al Castello, alle Balàte dove quella strada svolta e sallunga ancora con poche casupole di marinai su unaltra insenatura di spiaggia morta. Qua tutti sarrestarono davanti alluscio di padron Nino Mo ad aspettare che cosa quei tre, ora, decidessero di fare. Quasi fosse un problema, quello, da risolvere cosí, su due piedi! La casa era a terreno e prendeva luce soltanto dalla porta. Tutta quella folla di curiosi, assiepata lí davanti, addensava lombra già cupa e toglieva il respiro. Ma né padron Nino Mo, né la moglie gravida avevano fiato di ribellarsi: loppressione di quella folla era per essi loppressione stessa delle anime loro, lí presente e tangibile; e non pensavano che, almeno quella, si potesse rimuovere. Ci pensò Filippa, dopo avere acceso il lume sulla tavola già apparecchiata in mezzo alla stanza per la cena: si fece alla porta gridò: - Signori miei, ancora? che volete? Avete veduto, avete riso; non vi basta? Lasciateci pensare adesso agli affari nostri! Casa, ne avete? Cosí investita, la gente si ritrasse parte di qua, parte di là dalla porta, lanciando gli ultimi lazzi; ma pur molti rimasero a spiare da lontano, nellombra della spiaggia. La curiosità era tanto più viva, in quanto che a tutti eran noti lonestà fino allo scrupolo il timore di Dio, gli esemplari costumi di padron Nino Mo e di quelle due sorelle. Ed ecco, ne davano una prova quella sera stessa, lasciando aperta per tutta la notte la porta della loro casupola. Nellombra di quella triste spiaggia morta, che protendeva qua e là nellacqua stracca, crassa quasi oleosa, certi gruppi di scogli neri, corrosi dalle maree, certi lastroni viscidi, algosi, ritti abbattuti, tra cui qualche rara ondata si cacciava sbattendo, rimbalzando e subito singorgava con profondi risucchi per tutta la notte da quella porta si projettò il giallo riverbero del lume. E quelli che sattardarono a spiare dallombra passando ora luno ora laltro davanti alla porta e gettando un rapido sguardo obliquo nellinterno della casupola poterono veder dapprima i tre, seduti a tavola col piccino, a cenare; poi, le due donne, inginocchiate a terra, curve su le seggiole, e padron Nino, seduto con la fronte su un pugno appoggiato a uno spigolo della tavola già sparecchiata, intenti a recitare il rosario; in fine, il piccino solo, il figlio della prima moglie, coricato sul letto matrimoniale in fondo alla camera e la seconda moglie, la gravida, seduta a piè del letto, vestita, col capo appoggiato alle materasse, con gli occhi chiusi; mentre gli altri due, padron Nino e la gnà Filippa, conversavano tra loro a bassa voce, pacatamente, ai due capi della tavola; finché non vennero a sedere su luscio, a seguitare la conversazione in un mormorio sommesso a cui pareva rispondesse il lento e lieve sciabordio delle acque sulla spiaggia, sotto le stelle, nel bujo della notte già alta. Il giorno appresso, padron Nino e la gnà Filippa, senza dar confidenza a nessuno, andarono in cerca duna cameretta daffitto; la trovarono quasi in capo al paese, nella via che conduce al cimitero, aereo su laltipiano, con la campagna dietro e il mare davanti. Vi fecero trasportare un lettuccio, un tavolino, due seggiole, e quando fu la sera vi accompagnarono Rosa, la seconda moglie, col piccino; le fecero chiudere subito la porta, e tutte due insieme, taciturni, se ne ritornarono alla casa delle Balàte. Si levò allora per tutto il paese un coro di commiserazioni per quella poveretta cosí sacrificata messa cosí da parte, senzaltro, buttata fuori, sola, in quello stato! ma pensate, in quello stato! con che cuore? e che colpa aveva, la poveretta? Sí, cosí voleva la legge ma che legge era quella? Legge turca! No, no, perdio, non era giusto! non era giusto! E tanti e tanti il giorno appresso, risoluti cercarono di far comprendere quellacerba disapprovazione di tutto il paese a padron Nino uscito più che mai cupo, a badare al nuovo carico della tartana per la prossima partenza. Ma padron Nino, senza fermarsi, senza voltarsi, con la berretta a barca di pelo calcata fin su gli occhi uno chiuso e laltro no, e la pipetta di radica tra i denti, troncò in bocca a tutti domande e recriminazioni scattando: - Lasciatemi stare! Affari miei! Né maggiore soddisfazione volle dare a coloro che egli chiamava principali commercianti, magazzinieri, sensali di noleggio. Soltanto, con questi, fu meno ispido e reciso. - Ognuno con la sua coscienza, signore, - rispose. - Cose di famiglia, non centra nessuno. Dio solo, e basta. E due giorni dopo, rimbarcandosi, neanche alla ciurma della sua tartana volle dir nulla. Durante la sua assenza dal paese, però, le due sorelle tornarono insieme nella casa delle Balàte e insieme, quiete, rassegnate e amorose, attesero alle faccende domestiche e al bambino. Alle vicine, a tutti i curiosi che venivano a interrogarle, per tutta risposta aprivano le braccia alzavano gli occhi al cielo e con un mesto sorriso rispondevano: - Come vuole Dio, comare. - Come vuole Dio, compare. Insieme tutte due, col piccino per mano, quando fu il giorno dellarrivo della tartana, si recarono al molo. Questa volta, su la banchina, cerano pochi curiosi. Padron Nino, saltando a terra, porse la mano alluna e allaltra, silenzioso, si chinò a baciare il bambino se lo tolse in braccio e savviò avanti come laltra volta, seguito dalle due donne. Se non che, giunti davanti alla porta, questa volta, nella casa delle Balàte rimase con padron Nino Rosa, la seconda moglie; e Filippa col piccino se nandò quietamente alla cameretta sulla via del cimitero. E allora tutto il paese, che prima aveva tanto commiserato il sacrifizio della seconda moglie vedendo ora che non cera sacrifizio per nessuna delle due, sindignò sirritò fieramente della pacata e semplice ragionevolezza di quella soluzione; e molti gridarono allo scandalo. Veramente, dapprima, tutti rimasero come storditi, poi scoppiarono in una gran risata. Lirritazione, lindignazione sorsero dopo, e proprio perché tutti in fondo si videro costretti a riconoscere che non essendoci stato inganno né colpa da nessuna parte né da pretendere perciò la condanna o il sacrifizio delluna o dellaltra moglie - mogli tutte due davanti a Dio e davanti alla legge - la risoluzione di quei tre poveretti fosse la migliore che si potesse prendere. Irritò sopratutto la pace, laccordo, la rassegnazione delle due sorelle divote, senzombra dinvidia né di gelosia tra loro. Comprendevano che Rosa, la sorella minore, non poteva aver gelosia dellaltra a cui doveva tutto, a cui - senza volerlo, è vero - aveva preso il marito. Gelosia tuttal più avrebbe potuto aver Filippa di lei; ma no, comprendevano che neanche Filippa poteva averne, sapendo che Rosa aveva agito senzinganno e non aveva colpa. E dunque? Cera poi per tutte due la santità del matrimonio, inviolabile; la devozione per luomo che lavorava, per il padre. Egli era sempre in viaggio; sbarcava per due o tre giorni soltanto al mese; ebbene, poiché Dio aveva permesso il ritorno delluna, poiché Dio aveva voluto cosí, una alla volta in pace e senzinvidia, avrebbero atteso al loro uomo, che ritornava stanco dal mare. Tutte buone ragioni, sí, e oneste e quiete; ma appunto perché cosí buone e quiete e oneste, irritarono. E padron Nino Mo, il giorno dopo il suo secondo arrivo fu chiamato dal pretore per sentirsi ammonire severamente che la bigamia non era permessa dalla legge. Aveva parlato poco prima con un forense, padron Nino Mo, e si presentò al pretore al solito suo, serio placido e duro; gli rispose che, nel suo caso, non si poteva parlare di bigamia perché la prima moglie figurava ancora in atti e avrebbe seguitato a figurare sempre come morta sicché dunque davanti alla legge egli non aveva che una sola moglie, la seconda. - Sopra la legge degli uomini, poi, - concluse, - signor pretore, cè quella di Dio, a cui mi sono sempre attenuto, obbediente. Limbroglio avvenne allufficio dello stato civile, ove dallora in poi, puntuale ogni cinque mesi, padron Nino Mo si recò a denunziare la nascita dun figliuolo. - Questo è della morta. - Questo è della viva. La prima volta, alla denunzia del figliuolo, di cui la seconda moglie era incinta allarrivo di Filippa non essendosi questa rifatta viva davanti alla legge, tutto andò liscio, e il figliuolo poté regolarmente essere registrato come legittimo. Ma come registrare il secondo, di lí a cinque mesi, nato da Filippa che figurava ancora come morta? O illegittimo il primo, nato dal matrimonio putativo, o illegittimo il secondo. Non cera via di mezzo. Padron Nino Mo si portò una mano alla nuca e si fece saltar sul naso la berretta; prese a grattarsi la testa; poi disse allufficiale di stato civile: - E scusi, non potrebbe registrarlo come legittimo, della seconda? Lufficiale sgranò tanto docchi: - Ma come? Della seconda? Se cinque mesi fa - Ha ragione, ha ragione, - troncò padron Nino, tornando a grattarsi la testa. - Come si rimedia allora? - Come si rimedia? - sbuffò lufficiale. - Lo domandate a me, come si rimedia? Ma voi che siete, sultano? pascià? bey? che siete? Dovreste aver giudizio, perdio, e non venire a imbrogliarmi le carte qua! Padron Nino Mo si trasse un po indietro e sappuntò glindici delle due mani sul petto: - Io? - esclamò. - E che ci ho da fare io, se Dio permette cosí? Sentendo nominar Dio, lufficiale montò su tutte le furie. - Dio Dio Dio sempre Dio! Uno muore; è Dio! Non muore; è Dio! Nasce un figlio; è Dio! State con due mogli; è Dio! e finitela con questo Dio! Che il diavolo vi porti, venite a ogni nove mesi almeno; salvate la decenza, gabbate la legge; e ve li schiaffo tutti qua legittimi uno dopo laltro! Padron Nino Mo ascoltò impassibile la sfuriata. Poi disse: - Non dipende da me. Lei faccia come crede. Io ho fatto lobbligo Mio. Bacio le mani. E tornò puntuale, ogni cinque mesi, a fare lobbligo suo, sicurissimo che Dio gli comandava cosí. Novelle per un anno di Luigi Pirandello UNALTRA ALLODOLA Luca Pelletta non avrebbe riconosciuto alla stazione di Roma Santi Currao se questi non gli si fosse fatto avanti chiamandolo ripetutamente: - Amico Pelletta! Amico Pelletta! Intontito dal viaggio tra la ressa e il rimescolio dei passeggeri che gli davano la vertigine, restò a mirarlo, sbalordito: - Oh, tu Santi? E come mai? Cosí - Che cosa? - Quantum mutatus ab illo! - Ma che abillo? Gli anni, amico Pelletta! Gli anni, sí, ma anche - Luca lo squadrò alla luce delle lampade elettriche. Gli anni? E quel vestito? Un gran maestro di musica, con quella camicia, con quella giacca, con quei calzoni e quelle scarpe? Dunque, nella miseria? E quella barba incolta, già quasi grigia, cresciuta più sulle gote che sul mento? e quella faccia pallida e grassa? e quelle occhiaje gonfie intorno agli occhi acquosi? Come mai? Era divenuto anche più corto di statura? Sotto gli occhi di Luca Pelletta pieni di tanto stupore le labbra del Currao si allargarono a un ghigno muto: - Tu sei ricco, amico Pelletta e il tempo non ti deteriora. Andiamo, andiamo! Ma ti pongo questo patto: non una parola sul paesaccio in cui io e tu abbiamo avuto la sciagura di nascere. Chi è vivo è vivo, chi è morto è morto: non voglio saperne nulla. Non cè bisogno di prendere la vettura: sto qua in fondo al viale. Da a me la valigia o la cassetta. - No, grazie: me le porto da me; non pesano molto. - Il bagaglio lo lasci in deposito alla stazione? - Quale bagaglio? - fece Luca Pelletta. - Ho questi due colli soltanto: libri e biancheria. - Ti tratterrai dunque poco? - No, perché? Sono venuto forse per sempre. - Cosí a mani vuote? Andarono per un tratto in silenzio. - La tua signora? - sarrischiò a domandare Luca alla fine. Il Currao abbassò la testa e borbottò: - Sono solo. - È fuori di Roma? - È a Roma, amico Pelletta. Ti dirò a casa. Parliamo ora di te. Ma il pretto necessario e basta. Perché sei venuto a Roma? Sono una bestia. Dimenticavo che tu hai quattrini da buttar via. - Tinganni - corresse con un sorrisetto bonario il Pelletta. - Ho sí quanto mi basta: poco; ma io ho bisogno di poco. Nulla da buttar via. È vero che, in compenso, ora sono divenuto padrone del mio. Abbiamo fatto quasi un capitombolo, sai? Per miracolo la miseria non ha battuto alla nostra porta. Ma, in compenso, ti ripeto, ora sono libero e padrone - del tuo. Sta bene. Ma se non sei più ricco, perché sei venuto a Roma? - Vedrai! - sospirò Luca, socchiudendo di nuovo gli occhi misteriosamente. - È la mia città. Lho sempre sognata. - Amico Pelletta, ho un vago sospetto, - riprese Santi Currao. - Ti fiuto: tu puzzi. Di la verità, sei più miserabile di me? - No, perché? - fece Luca, istintivamente; subito si riprese: - Forse no - Questo tuo, di un po, a quanto ammonta? - Rendituccia modesta, ma sicura: cinque lire al giorno. Mi bastano. Santi Currao sghignò forte, squassando la testa. - Centocinquanta lire al mese? ! E che te ne fai? Arrivati in fondo al viale, il Currao si cacciò nel portoncino di casa e prima di mettersi a salire, disse a Luca: - Ti prego di parlare sottovoce. Un camerotto squallido, sudicio, in disordine, con un letto in un angolo, non rifatto chi sa da quanti giorni; un tavolino rustico, senza tappeto, presso lunica finestra; un attaccapanni appeso alla parete; seggiole impagliate; un lavamano. Santi Currao accese il lume sul tavolino, e invitò lamico a sedere. - Se vuoi lavarti, lí cè loccorrente. - E non hai uno specchio? - domandò afflitto e reso timido da tanta miseria, Luca, guardando in giro le pareti polverose. - Pago dodici lire al mese, amico Pelletta, e non sono rispettato. Do qualche lezione di musica, e non mi pagano; viene la fine del mese, e io non pago; e più non pago, e meno sono rispettato. Avevo lí, presso lasciugamani, uno specchio, se non minganno. Se lo sono portato via. - E come fai per guardarti? - domandò Luca, costernato. - Non ci penso neppure! - Fai male, Santi! Perché, il fisico - Il vero fisico è il pane amico Pelletta! - sentenziò bruscamente il Currao. - Ah, nego, nego - fece Luca. - Non solo pane vivit homo - E intanto, - concluse Santi, - prima base, ci vuole il pane. Non dire sciocchezze e, per giunta, in latino. Rimasero un buon pezzo in penoso silenzio. Santi Currao sedette presso il tavolino, con la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento. Luca Pelletta dritto sulla vita, accigliato, lo esaminava. - E dunque la tua signora? Il Currao alzò il testone e guardò un pezzo negli occhi lamico. - E dalli con la mia signora! - Si scoprí il capo solennemente; si batté più volte lampia fronte rischiarata dal lume: - Vedi? Cervo! - esclamò; e le grosse pallide labbra, allargandosi a un orribile ghigno, scoprirono i denti serrati, gialli dai lunghi digiuni. Luca Pelletta lo guardò perplesso, quasi consigliandosi con lespressione del volto del Currao, se dovesse riderne o no. - Cervo! cervo! - ripeté Santi, confermando col capo più volte di seguito. - E non lho cacciata io, sai! Se nè andata via lei, da sé. Io sono cosí; - aggiunse, afferrandosi con ambo le mani la barbaccia incolta su le gote - ma mia moglie era una bella e rispettabilissima signora! La povertà, amico Pelletta. Senza la povertà, forse non lavrebbe fatto. Non era poi tanto cattiva, in fondo. È vero che io per lei fui marito esemplare: le portavo tutto quel po che guadagnavo tranne qualche soldo per mantenermi locchio vivo. Ma è pur vero che luomo, per quanto porco sia, vale sempre mille volte più di qualunque donna. Dici di no, amico Pelletta? Ebbene, chi sa? forse no. Non si può dire. La povertà, capisci? Che fa il ferro al fuoco? Si torce. Ebbene, e tu, marito, arrivi fino al punto di dire a tua moglie: Mhai fatto le corna? Thanno procacciato pane? Sí? E allora hai fatto benone! Danne un pezzetto anche a me! Si alzò e si mise a passeggiare per la camera, col testone sul petto e le mani dietro la schiena. - E ora che fa? - domandò timidamente Luca. Il Currao seguitò a passeggiare, come se non avesse udito la domanda. - Non sai dovè? Il Currao si fermò davanti al lume: - Fa la puttana! - disse. - Non consumiamo petrolio inutilmente! Lavati, se lo credi proprio necessario. E usciamo. Non vuoi cenare? - No - rispose Luca. - Ho desinato a Napoli piuttosto bene. - Non ci credo. - Parola donore. Di un po, come ti sembro? - Compassionevole, amico Pelletta! - No, dico! ti pare che stia male in faccia? - No: ancora non pare, - fece Santi. - Eh sí, - affermò Luca - è un fatto che, a me, il mangiar poco mi conferisce. Ma forse sono un po troppo pallido questa sera, no? - Sei pallido, perché sei povero! - raffibbiò il Currao. - Via, usciamo! Tu vuoi certo vedere il Colosseo al lume di luna. Luca accettò con entusiasmo la proposta, e savviarono in silenzio. Davanti alla soglia di casa, il Pelletta trattenne per un braccio lamico, poi gli batté la spalla con una mano e gli disse socchiudendo gli occhi: - Santi, risorgeremo! lascia fare a me! - Statti quieto - brontolò il Currao. E tutti e due si perdettero nellombra. Novelle per un anno di Luigi Pirandello RICHIAMO ALLOBBLIGO Paolino Lovico si buttò per morto su uno sgabello davanti la farmacia Pulejo in Piazza Marina. Guardò dentro, al banco, e asciugandosi il sudore che gli grondava dai capelli su la faccia congestionata domandò a Saro Pulejo: - È passato? - Gigi? No. Ma starà poco. Perché? - Perché? Perché mi serve! Perché Quante cose vuoi sapere! Si lasciò il fazzoletto steso sul capo appoggiò i gomiti sui ginocchi, il mento sulle mani e rimase lí a guardare a terra, fosco, con le ciglia aggrottate. Lo conoscevano tutti, là a Piazza Marina. Passò un amico: - Ohi, Paolí? Lovico alzò gli occhi e li riabbassò subito, brontolando: - Lasciami stare! Un altro amico: - Paolí, che hai? Lovico si strappò questa volta il fazzoletto dal capo e sedette in unaltra positura, quasi con la faccia al muro. - Paolí, ti senti male? - gli domandò allora dal banco Saro Pulejo. - Oh santo diavolo! - scattò Paolino Lovico, precipitandosi dentro la farmacia. - Che corno timporta di me, me lo dici? Chi ti domanda niente? se ti senti male, se ti senti bene, che hai, che non hai? Lasciatemi stare! - Ih, - fece Saro. - Tha morso la tarantola? Hai domandato di Gigi, e credevo che - Ma ci sono forse io solo su la faccia della terra? - gridò Lovico con le braccia per aria e gli occhi schizzanti. - Non posso avere un cane malato? un pollo dIndia con la tosse? Fatevi gli affari vostri, santo e santissimo non so chi e non so come! - Oh, ecco qua Gigi! - disse Saro, ridendo. Gigi Pulejo entrò di fretta, diviato allo stipetto a muro per vedere se nella sua casella ci fossero chiamate per lui. - Ciao, Paolí! - Hai fretta? - gli domandò, accigliato, Paolino Lovico senza rispondere al saluto. - Molta, sí, - sospirò il dottor Pulejo, buttandosi su la nuca il cappello e facendosi vento col fazzoletto su la fronte. - Di questi giorni, caro mio, un affar serio. - Non lo dico io? - sghignò allora rabbioso il Paolino Lovico con le pugna protese. - Che epidemia cè? Cholera morbus? peste bubbonica? il canchero che vi porti via tutti quanti? Devi dare ascolto a me! Senti: morto per morto, io sono qua! Ho diritto alla precedenza. Ohi, Saro, non hai niente da pestare nel mortajo? - Niente, perché? - E allora andiamo via! - ripigliò Lovico, afferrando per un braccio Gigi Pulejo e trascinandolo fuori. - Qua non posso parlare! - Discorso lungo? - gli domandò per istrada il dottore. - Lunghissimo! - Caro mio, mi dispiace, non ho tempo. - Non hai tempo? Sai che faccio? Mi butto sotto un tram, mi fratturo una gamba e ti costringo a starmi attorno per una mezza giornata. Dove devi andare? - Prima di tutto, qua vicino, in via Butera. - Taccompagno, - disse Lovico. - Tu sali a far la visita; io taspetto giú, e riprenderemo a parlare. - Ma insomma, che diavolo hai? - gli domandò il dottor Pulejo, fermandosi un po a osservarlo. Paolino Lovico aprí le braccia, sotto lo sguardo del dottor, piegò le gambe rilassò tutta la personcina arruffata e rispose: - Gigino mio, sono un uomo morto! E gli occhi gli si riempirono di lagrime. - Parla, parla, - lo incitò il dottore: - andiamo, che tè accaduto? Paolino fece alcuni passi, poi si fermò di nuovo e, trattenendo Gigi Pulejo per una manica premise misteriosamente: - Ti parlo come a un fratello, bada! Anzi, no. Il medico è come il confessore, è vero? - Certo. Abbiamo anche noi il segreto professionale. - Va bene. Ti parlo allora sotto il sigillo della confessione, come a un sacerdote. Si posò una mano su lo stomaco e, con uno sguardo dintelligenza, aggiunse solennemente: - Tomba, oh? Quindi, sbarrando tanto docchi e congiungendo lindice e il pollice quasi per pesar le parole che stava per dire, sillabò: - Petella ha due case. - Petella? - domandò, stordito, Gigi Pulejo. - Chi è Petella? - Petella il capitano, perdio! - proruppe Lovico. - Petella della Navigazione Generale. - Non lo conosco, - disse il dottor Pulejo. - Non lo conosci? Tanto meglio! Ma, tomba lo stesso, oh! Due case, - ripeté con la stessaria cupa e grave. - Una qua, una a Napoli. - Ebbene? - Ah! Ti pare niente? - domandò, scomponendosi tutto nella rabbia che lo divorava, Paolino Lovico. - Un uomo ammogliato, che approfitta vigliaccamente del suo mestiere di marinajo e si fa unaltra casa in un altro paese, ti pare niente? Ma sono cose turche, perdio! - Turchissime, chi ti dice di no? Ma a te che te nimporta? Che centri tu? - Che me nimporta, a me? che centro io? - È tua parente, scusa, la moglie di Petella? - No! - gridò Paolino Lovico col sangue agli occhi. - È una povera donna, che soffre pene dinferno! Una donna onesta, capisci? tradita in un modo infame, capisci? dal proprio marito. Cè bisogno di esser parente per sentirsene rimescolare? - Ma che ci posso fare io, scusa? - domandò Gigi Pulejo, stringendosi nelle spalle. - Se non mi lasci dire, porco diavolo! porca natura! porca vita! - sbuffò Lovico. - Senti che caldo? Io crepo! Quel caro Petella, quel carissimo Petella non si contenta di tradire la moglie, davere unaltra casa a Napoli; ha tre o quattro figli là, con quella, e uno qua con la moglie. Non vuole averne altri! Ma quelli di là, capirai bene non sono legittimi: se ne ha qualche altro, e gli fa impiccio, può buttarlo via come niente. Invece qua, con la moglie, dun figlio legittimo non potrebbe disfarsi. E allora, brutto manigoldo, che ti combina? Oh, dura da due anni, sai, questa storia! Ti combina che nei giorni che sbarca qui piglia il più piccolo pretesto per attaccar lite con la moglie, e la notte si chiude a dormir solo. Il giorno appresso, riparte, e chi sè visto sè visto. Da due anni cosí! - Povera signora! - esclamò Gigi Pulejo con una commiserazione da cui non poté staccare un sorriso. - Ma io, scusa ancora non capisco. - Senti, Gigino mio, - riprese con altro tono Lovico, appendendoglisi al braccio. - Da quattro mesi io do lezione di latino al ragazzo, al figliuolo di Petella, che ha dieci anni e va in prima ginnasiale. - Ah, - fece il dottore. - Se tu sapessi quanta pietà mha ispirato quella disgraziata signora! - seguitò Lovico. - Quante lagrime, quante lagrime ha pianto la poverina E che bontà! È pure bella, sai? Fosse brutta, capirei È bella! E vedersi trattata cosí, tradita, disprezzata e lasciata in un canto, là come uno straccio inutile Vorrei vedere chi avrebbe saputo resistere! chi non si sarebbe ribellata! E chi potrebbe condannarla? È una donna onesta, una donna che bisogna assolutamente salvare, Gigino mio! Tu capisci? Si trova in una terribile condizione, adesso Disperata! Gigi Pulejo si fermò e guardò severamente il Lovico. - Ah no, caro! - gli disse. - Queste cose io non le faccio. Non voglio mica aver da fare col Codice penale, io. - Pezzo dimbecille! - scattò Paolino Lovico. - E che ti figuri, adesso? che ti figuri che io voglia da te? Per chi mhai preso? Credi chio sia un uomo immorale? un birbaccione? Che voglia il tuo ajuto per oh! mi fa schifo, orrore, solo a pensarlo! - Ma che corno vuoi dunque da me? Io non ti capisco! - gridò il dottor Pulejo, spazientito. - Voglio quel chè giusto! - gridò a sua volta Paolino Lovico. - La morale, voglio! Voglio che Petella sia un buon marito e non chiuda la porta in faccia alla moglie quando sbarca qui! Gigi Pulejo scoppiò in una fragorosa risata. - E che e che pre e che pretendi ohi ohi ohi ah ah ah pre pretendi che io po pove povero Pet ah ah ah lasino lasino a bere per ohi ohi ohi - Che ridi, che ridi, animalone? - muggí fremendo e agitando le pugna, Paolino Lovico. - Cè in vista una tragedia, e tu ridi? Cè un farabutto che non vuol fare lobbligo suo, e tu ridi? una donna minacciata nellonore, nella vita, e tu ridi? E non ti parlo di me! Io sono un uomo morto, io vado a buttarmi a mare, se tu non mi dai ajuto, vuoi capirlo? - Ma che ajuto posso darti io? - domandò il Pulejo, senza potere ancora trattener le risa. Paolino Lovico si fermò risolutamente in mezzo alla via, stringendo forte un braccio al dottore. - Sai che avverrà? - gli disse, truce. - Petella arriva stasera; ripartirà domani per il Levante; va a Smirne; starà fuori circa un mese. Non cè tempo da perdere! O subito, o tutto è perduto. Per carità, Gigino salvami! salva quella povera martire! Tu avrai un mezzo tu avrai un rimedio Non ridere, perdio, o ti strozzo! O piuttosto ridi, ridi se vuoi della mia disperazione, ma dammi ajuto un rimedio qualche mezzo qualche medicina Gigi Pulejo era arrivato alla casa di via Butera nella quale doveva far la visita. Come meglio poté, si tenne dal ridere ancora e disse: - Vuoi insomma impedire che il capitano prenda un pretesto dattaccar lite questa sera con la moglie? - Precisamente! - Per la morale, è vero? - Per la morale. Seguiti a scherzare? - No no, dico sul serio adesso. Senti: io vado su; tu ritorna in farmacia, da Saro, e aspettami lí. Vengo subito. - Ma che vuoi fare? - Lascia fare a me! - lo assicurò il dottore. - Va da Saro, e aspettami. - Fa presto, oh! - gli gridò dietro Lovico a mani giunte. Sul tramonto, Paolino era allo Scalo per assistere allarrivo del capitano Petella col Segesta. Laveva voluto almeno vedere da lontano, non sapeva bene perché; vedergli laria e mandargli dietro una filza di male parole. Sperava, dopo lassalto al dottor Pulejo e lajuto che era riuscito a ottenere che lorgasmo, a cui era in preda dalla mattina, cessasse almeno un poco. Ma che! Recato un certo involtino misterioso di pasterelle con la crema alla signora Petella poiché al capitano piacevano tanto i dolci e sceso dalla casa di lei, sera messo a girare di qua e di là, e lorgasmo gli era cresciuto di punto in punto. E ora? Ecco venuta la sera. Avrebbe voluto andare a letto quanto più tardi gli fosse possibile. Ma si stancò presto di girovagare per la città con la smania esacerbata dal timore dattaccar lite con qualcuno de suoi innumerevoli conoscenti il quale avesse la cattiva ispirazione daccostarglisi. Perché aveva la disgrazia, lui, dessere trasparente. Sicuro! E questa trasparenza sua riusciva esilarantissima a tutti glipocriti foderati di menzogna. Pareva che la vista chiara, aperta, delle passioni, e fossero anche le più tristi, le più angosciose avesse il potere di promuovere le risa in tutti coloro che o non le avevano mai provate o usi comerano a mascherarle, non le riconoscevano più in un poveruomo come lui che aveva la sciagura di non saperle nascondere e dominare. Si rintanò in casa; si buttò vestito sul letto. Comera pallida, comera pallida quella poveretta quandegli le aveva recato linvolto delle paste! Cosí pallida e con quegli occhi smarriti nella pena non era bella davvero - Sii sorridente, cara! - le aveva raccomandato con le lagrime in gola. - Acconciati bene, per carità! Indossa quella camicetta di seta giapponese che ti sta tanto bene Ma soprattutto te ne scongiuro, non farti trovare cosí, come un funerale Animo, animo! Hai apparecchiato tutto per bene? Mi raccomando, che non abbia alcun motivo di lagnarsi! Coraggio, cara, a domani! Speriamo bene Non dimenticare per carità, dappendere un fazzoletto per segno, al cordino là, davanti la finestra di camera tua. Domattina, il mio primo pensiero sarà quello di venire a vedere Fammelo trovare quel segno, cara fammelo trovare! E prima dandar via aveva seminato col lapis turchino i dieci e i dieci con lode nel quaderno delle versioni di quel somarone del figlio, che sentiva latino e spiritava. - Nonò, faglielo vedere a papà Sai come sarà contento papà! Seguita cosí, caro seguita cosí e fra qualche anno saprai il latino meglio di unoca del Campidoglio, di quelle, Nonò, che fecero fuggire i Galli, sai? Viva Papirio! Allegri, allegri! dobbiamo essere tutti allegri questa sera Nonò! Viene papà! Allegro e buono! pulito, composto! Fa vedere le unghie Sono pulite? Bravo. Attento a non sporcartele! Viva Papirio, Nonò, viva Papirio! Le pasterelle Se quellimbecille di Pulejo si fosse preso gioco di lui? No no, questo no. Egli lo aveva reso capace della gravità del caso. Avrebbe commesso una birbonata senza nome, a ingannarlo. Però però però se il rimedio non fosse efficace come gli aveva assicurato? La noncuranza, anzi il disprezzo di quelluomo per la propria moglie lo faceva ora ribollire come se fosse unoffesa fatta a lui direttamente. Ma sicuro! Come mai quella donna, di cui egli, Paolino Lovico, si contentava, non solo ma che pareva a lui cosí degna dessere amata, cosí desiderabile, non era poi calcolata per nulla da quel mascalzone? Come parere che lui, Paolino Lovico, si contentava del rifiuto di un altro, duna donna che per un altro non valeva nulla. Oh che era forse meglio quella signora di Napoli? più bella della moglie? Ma avrebbe voluto vederla! Metterle accanto, luna e laltra, e poi mostrargliele e gridargli sul muso: - Ah, tu preferisci quellaltra? Ma perché tu sei un bestione senza discernimento e senza gusto! Non perché tua moglie non valga centomila volte di più! Ma guardala! Guardala bene! Come puoi aver cuore di non toccarla? Tu non capisci le finezze tu non capisci il bello delicato la soavità della grazia malinconica! Tu sei un animale, un majalone sei, e non puoi capire queste cose; perciò disprezzi. E poi, che vuoi mettere? una femminaccia da trivio con una signora per bene, con una donna onesta? Ah che nottata fu quella per lui! Non un minuto di requie Quando finalmente gli parve che cominciasse ad albeggiare non poté più stare alle mosse. La signora Petella aveva il letto diviso da quello del marito, in una camera a parte: avrebbe potuto dunque anche di notte, appendere il fazzoletto al cordino della finestra, perché egli si fosse levato subito dambascia. Doveva figurarselo che lui non avrebbe chiuso occhio durante la notte, e appena spuntata lalba, sarebbe venuto a vedere. Cosí pensava, correndo alla casa del Petella. Lusingato dal desiderio ardentissimo, era cosí sicuro di trovare quel segno alla finestra che il non trovarlo fu proprio una morte per lui. Si sentí mancar le gambe. Nulla! nulla! E che aspetto funebre avevano quelle persiane serrate Una voglia selvaggia gli fece a un tratto impeto nello spirito: salire, precipitarsi in camera di Petella strozzarlo sul letto! E come se veramente fosse salito e avesse commesso il delitto si sentí dun subito stremato, sfinito, un sacco vuoto. Cercò di sollevarsi; pensò che forse ancora era presto; che forse egli pretendeva troppo, contando che ella di notte si levasse ed esponesse il segno per farglielo trovare allalba; che forse non aveva potuto chi sa! Via, non cera ancora da disperare Avrebbe aspettato. Ma lí, no Aspettar lí, ogni minuto, uneternità Le gambe però non se le sentiva più, le gambe! Per fortuna, svoltando il primo vicolo trovò a pochi passi un caffeuccio aperto, caffeuccio per gli operai che si recavano di buonora allArsenale lí presso. Vi entrò; si lasciò cadere su la panca di legno. Non cera nessuno; non si vedeva neanche il padrone; si sentiva però sfaccendare e parlottare di là, nellantro bujo, dove forse sí accendevano allora allora i fornelli. Quando, di lí a poco, un omaccione in maniche di camicia gli si presentò per domandargli che cosa desiderasse Paolino Lovico gli volse uno sguardo attonito truce, poi gli disse: - Un fazzole cioè, dico un caffè! Forte, bello forte, mi raccomando! Gli fu servito subito. Ma sí! Metà se lo buttò addosso, metà lo sbruffò dalla bocca, balzando in piedi. Accidenti! Era bollente. - Che ha fatto, signorino? - Aaahhh - fiatava Lovico con gli occhi e la bocca spalancati. - Un po dacqua, un po dacqua - gli suggerí il caffettiere. - Prenda, beva un po dacqua! - E i calzoni? - gemette Paolino, guardandosi addosso. Cavò di tasca il fazzoletto, ne intinse una cocca nel bicchiere e si mise a stropicciar forte su la macchia. Che bel frescolino alla coscia, adesso! Distese il fazzoletto bagnato, lo guardò impallidí, buttò una monetina di quattro soldi nel vassojo e scappò via. Ma, appena svoltato il vicolo, paf! di faccia, il capitano Petella. - Ohé! Lei qua? - Già mi mi - balbettò Paolino Lovico senza più una goccia di sangue nelle vene. Mi mi sono levato per tempo e - Una passeggiatina al fresco? - compí la frase il Petella. - Beato lei! Senza noje senza impicci Libero! scapolo! Lovico gli affondò gli occhi negli occhi per cercare di scoprire se Ma già il fatto che il bestione fosse fuori a quellora, e poi con quellaria rabbuffata da temporale - ah, miserabile! doveva certamente aver litigato con la moglie anche quella sera! Io luccido! - pensò Lovico - parola donore, io luccido! E intanto, con un sorrisetto: - Ma anche lei, vedo - Io? - grugní il Petella. - Che cosa? - Ma a questora - Ah, perché mi vede fuori a questora? Una nottataccia, caro professore! Il caldo, forse, io non so! - Non non ha non ha dormito bene? - Non ho dormito affatto! - gridò il Petella, con esasperazione. - E sa? quando io non dormo quando non riesco a prender sonno io arrabbio! - E che scusi che colpa - seguitò a balbettar Lovico tutto fremente e pur sorridente, - che colpa ci hanno gli altri? - Gli altri? - domandò stordito il Petella. - Che centrano gli altri? - Ma se dice che sarrabbia? Con chi sarrabbia? con chi se la piglia se fa caldo? - Me la piglio con me, me la piglio col tempo, me la piglio con tutti! - proruppe il Petella. - Io voglio aria io sono abituato al mare e la terra, caro professore, specialmente destate la terra non la posso soffrire la casa le pareti glimpicci le donne. Luccido! parola donore, luccido! fremeva tra sé Lovico. E col solito sorrisetto: - Anche le donne? - Ah, sa? con me le donne veramente Si viaggia si sta tanto tempo lontani Non dico ora che sono vecchio Ma quando si è giovanotti Le donne! Io, però, ci ho avuto sempre questo di buono, sa? Quando voglio, voglio quando non voglio, non voglio. Il padrone sono restato sempre io. - Sempre? Luccido! - Sempre che ho voluto, sintende! Lei no, eh? Lei si lascia facilmente prendere? Un sorrisetto una mossetta unaria umile, vergognosetta dica, eh? dica la verità Lovico si fermò a guardarlo in faccia. - Debbo dirle la verità? Io, se avessi moglie Petella scoppiò a ridere. - Ma non parliamo delle mogli, adesso! Che centrano le mogli? Le donne! le donne! - E non sono donne, le mogli? che cosa sono? - Ma saranno anche donne qualche volta! - esclamò Petella. - Lei intanto non ne ha, caro professore; ed io le auguro per il suo bene di non averne mai. Perché le mogli, sa Cosí dicendo, lo prese sotto il braccio e seguitò a parlare, a parlare. Lovico fremeva. Lo guardava in volto, gli guardava gli occhi gonfi, ammaccati, ma forse eh, forse li aveva cosí perché non era riuscito a dormire. E ora gli pareva da qualche frase di potere argomentare che quella poverina fosse salva ora invece, a qualche altra, ripiombava nel dubbio e nella disperazione. E questo supplizio durò uneternità, perché aveva voglia di camminare, di camminare, il bestione, e se lo trascinava lungo la marina. Alla fine, voltò per ritornare a casa. Non lo lascio! pensava tra sé Lovico. Salgo con lui a casa e, se non ha fatto lobbligo suo questa è lultima giornata per tutti e tre! Si fissò talmente in questo truce pensiero tese con tanta violenza e tanta rabbia in esso tutta la sua energia nervosa, che si sentí sciogliere le membra, cascare a pezzi appena svoltata la via e alzati gli occhi alla finestra della casa del Petella - vide stesi al cordino, oh Dio, oh Dio, oh Dio uno due tre quattro cinque fazzoletti! Arricciò il naso, aprí la bocca col capo vagellante, ed esalò in un ah di spasimo la gioja che lo soffocava. - Che cosha? - gli gridò Petella, sorreggendolo. E Lovico: - Oh caro capitano! oh caro capitano grazie! grazie! Ah è stata una delizia per me questa questa bella passeggiata ma sono stanco stanco morto casco proprio casco Grazie, grazie con tutto il cuore, caro capitano! A rivederla! buon viaggio, eh? a rivederla! Grazie, grazie E, appena il Petella entrò nel portoncino, prese la via, di corsa, giubilante, esultante sgrignando e con gli occhi lustri ilari parlanti mostrando le cinque dita della mano a tutti quelli che incontrava. Novelle per un anno di Luigi Pirandello PENSACI GIACOMINO! Da tre giorni il professore Agostino Toti non ha in casa quella pace, quel riso, a cui crede ormai di aver diritto. Ha circa settantanni, e dir che sia un bel vecchio, non si potrebbe neanche dire: piccoletto con la testa grossa, calva, senza collo, il torso sproporzionato su due gambettine da uccello Sí, sí: il professor Toti lo sa bene, e non si fa la minima illusione, perciò, che Maddalena la bella mogliettina, che non ha ancora ventisei anni, lo possa amare per se stesso. È vero che egli se lè presa povera e lha inalzata: figliuola del bidello del liceo è diventata moglie dun professore ordinario di scienze naturali, tra pochi mesi con diritto al massimo della pensione; non solo, ma ricco anche da due anni per una fortuna impensata, per una vera manna dal cielo: una eredità di quasi duecentomila lire da parte dun fratello spatriato da tanto tempo in Rumenia e morto celibe colà. Non per tutto questo però il professor Toti crede daver diritto alla pace e al riso. Egli è filosofo: sa che tutto questo non può bastare a una moglie giovine e bella. Se leredità fosse venuta prima del matrimonio, egli magari avrebbe potuto pretendere da Maddalenina un po di pazienza che aspettasse cioè la morte di lui non lontana per rifarsi del sacrifizio daver sposato un vecchio. Ma son venute troppo tardi, ahimè! quelle duecentomila lire, due anni dopo il matrimonio quando già quando già il professor Toti filosoficamente aveva riconosciuto che non poteva bastare a compensare il sacrifizio della moglie la sola pensioncina chegli le avrebbe un giorno lasciata. Avendo già concesso tutto prima, il professor Toti crede daver più che mai ragione di pretendere la pace e il riso ora con laggiunta di quelleredità vistosa. Tanto più, poi, in quanto egli - uomo saggio veramente e dabbene - non si è contentato di beneficiar la moglie ma ha voluto anche beneficiare sí, lui il suo buon Giacomino, già tra i più valenti alunni suoi al liceo giovane timido, onesto, garbatissimo, biondo, bello e ricciuto come un angelo. Ma sí, ma sí - ha fatto tutto, ha pensato a tutto il vecchio professore Agostino Toti. Giacomino Delisi era sfaccendato, e lozio lo addolorava e lo avviliva; ebbene, lui, il professor Toti, gli ha trovato posto nella Banca Agricola, dove ha collocato le duecentomila lire delleredità. Cè anche un bambino, ora, per casa, un angioletto di due anni e mezzo, a cui egli si è dedicato tutto, come uno schiavo innamorato. Ogni giorno, non gli par lora che finiscano le lezioni al liceo per correre a casa a soddisfare tutti i capriccetti del suo piccolo tiranno. Veramente, dopo leredità, egli avrebbe potuto mettersi a riposo rinunziando a quel massimo della pensione, per consacrare tutto il suo tempo al bambino. Ma no! Sarebbe stato un peccato! Dacché cè, egli vuol portare fino allultimo quella sua croce che gli è stata sempre tanto gravosa! Se ha preso moglie proprio per questo proprio perché recasse un beneficio a qualcuno ciò che per lui è stato un tormento tutta la vita! Sposando con questunico intento di beneficare una povera giovine, egli ha amato la moglie quasi paternamente soltanto. E più che mai paternamente sè messo ad amarla, da che è nato quel bambino da cui quasi quasi gli piacerebbe più desser chiamato nonno, che papà. Questa bugia incosciente sui puri labbruzzi del bambino ignaro gli fa pena; gli pare che anche il suo amore per lui ne resti offeso. Ma come si fa? Bisogna pure che si prenda con un bacio quellappellativo dalla boccuccia di Niní, quel papà che fa ridere tutti i maligni i quali non sanno capire la tenerezza sua per quellinnocente, la sua felicità per il bene che ha fatto e che seguita a fare a una donna a un buon giovinotto, al piccino, e anche a sé - sicuro! - anche a sé - la felicità di vivere quegli ultimi anni in lieta e dolce compagnia camminando per la fossa cosí, con un angioletto per mano. Ridano, ridano pure di lui tutti i maligni! Che risate facili! che risate sciocche! Perché non capiscono Perché non si mettono al suo posto Avvertono soltanto il comico anzi il grottesco, della sua situazione, senza saper penetrare nel suo sentimento! Ebbene, che glie nimporta? Egli è felice. Se non che, da tre giorni Che sarà accaduto? La moglie ha gli occhi gonfii e rossi di pianto; accusa un forte mal di capo; non vuole uscir di camera. - Eh, gioventú! gioventú! - sospira il professor Toti, scrollando il capo con un risolino mesto e arguto negli occhi e sulle labbra. - Qualche nuvola qualche temporaletto E con Niní saggira per casa, afflitto, inquieto anche un po irritato, perché via, proprio non si merita questo, lui, dalla moglie e da Giacomino. I giovani non contano i giorni: ne hanno tanti ancora innanzi a sé Ma per un povero vecchio è grave perdita un giorno! E sono ormai tre che la moglie lo lascia cosí per casa come una mosca senza capo, e non lo delizia più con quelle ariette e canzoncine cantate con la vocetta limpida e fervida e non gli prodiga più quelle cure, a cui egli è ormai avvezzo. Anche Niní è serio serio, come se capisca che la mamma non ha testa da badare a lui. Il professore se lo conduce da una stanza allaltra, e quasi non ha bisogno di chinarsi per dargli la mano, tantè piccolino anche lui; lo porta innanzi al pianoforte, tocca qua e là qualche tasto, sbuffa, sbadiglia, poi siede fa galoppare un po Niní su le ginocchia, poi torna ad alzarsi: si sente tra le spine. Cinque o sei volte ha tentato di forzar la mogliettina a parlare. - Male, eh? ti senti proprio male? Maddalenina seguita a non volergli dir nulla: piange; lo prega di accostar gli scuri del balcone e di portarsi Niní di là: vuole star sola e al bujo. - Il capo, eh? Poverina, le fa tanto male il capo Eh la lite devessere stata grossa davvero! Il professor Toti si reca in cucina e cerca dabbordar la servetta per avere qualche notizia da lei; ma fa larghi giri, perché sa che la servetta gli è nemica; sparla di lui, fuori, come tutti gli altri, e lo mette in berlina, brutta scema! Non riesce a saper nulla neanche da lei. E allora il professor Toti prende una risoluzione eroica: reca Niní dalla mamma e la prega che glielo vesta per benino. - Perché? - domanda ella. - Lo porto a spassino, - risponde lui. - Oggi è festa Qua sannoja, povero bimbo! La mamma non vorrebbe. Sa che la trista gente ride vedendo il vecchio professore col piccino per mano; sa che qualche malvagio insolente è arrivato finanche a dirgli: - Ma quanto gli somiglia professore, il suo figliuolo! Il professor Toti però insiste. - No, a spassino, a spassino E si reca col bimbo in casa di Giacomino Delisi. Questi abita insieme con una sorella nubile, che gli ha fatto da madre. Ignorando la ragione del beneficio, la signorina Agata era prima molto grata al professor Toti; ora invece - religiosissima comè - lo tiene in conto dun diavolo, né più ne meno, perché ha indotto il suo Giacomino in peccato mortale. Il professor Toti deve aspettare un bel po, col piccino, dietro la porta, dopo aver sonato. La signorina Agata è venuta a guardar dalla spia ed è scappata. Senza dubbio, è andata ad avvertire il fratello della visita, e ora tornerà a dire che Giacomino non è in casa. Eccola. Vestita di nero, cerea, con le occhiaje livide, stecchita, arcigna, appena aperta la porta, investe, tutta vibrante, il professore. - Ma come scusi viene a cercarlo pure in casa adesso? E che vedo! anche col bambino? ha condotto anche il bambino? Il professor Toti non saspetta una simile accoglienza; resta intronato; guarda la signorina Agata, guarda il piccino, sorride, balbetta: - Per perché? che è? non posso non posso venire a - Non cè! - saffretta a rispondere quella, asciutta e dura. - Giacomino non cè. - Va bene, - dice, chinando il capo, il professor Toti. - Ma lei, signorina mi scusi Lei mi tratta in un modo che non so! Io non credo daver fatto né a suo fratello né a lei - Ecco, professore, - lo interrompe, un po rabbonita, la signorina Agata. - Noi, creda pure, le siamo le siamo riconoscentissimi; ma anche lei dovrebbe comprendere Il professor Toti socchiude gli occhi, torna a sorridere alza una mano e poi si tocca parecchie volte con la punta delle dita il petto per significarle che, quanto a comprendere, lasci fare a lui. - Sono vecchio, signorina, - dice, - e comprendo tante cose comprendo io! e guardi prima di tutte, questa: che certe furie bisogna lasciarle svaporare e che, quando nascono malintesi, la miglior cosa è chiarire chiarire, signorina chiarire francamente, senza sotterfugi, senza riscaldarsi Non le pare? - Certo, sí - riconosce, almeno cosí in astratto, la signorina Agata. - E dunque, - riprende il professor Toti, - mi lasci entrare e mi chiami Giacomino. - Ma se non cè! - Vede? No, Non mi deve dire che non cè. Giacomino è in casa, e lei me lo deve chiamare. Chiariremo tutto con calma glielo dica: con calma! Io sono vecchio e comprendo tutto, perché sono stato anche giovane, signorina. Con calma, glielo dica. Mi lasci entrare. Introdotto nel modesto salotto, il professor Toti siede con Niní tra le gambe rassegnato ad aspettare anche qua un bel pezzo, che la sorella persuada Giacomino. - No, qua Niní buono! - dice di tratto in tratto al bimbo che vorrebbe andare a una mensoletta, dove luccicano certi gingilli di porcellana; e intanto si scapa a pensare che diamine può essere accaduto di cosí grave in casa sua, senza chegli se ne sia accorto per nulla. Maddalenina è cosí buona! Che male può ella aver fatto da provocare un cosí aspro e forte risentimento, qua, anche nella sorella di Giacomino? Il professor Toti, che ha creduto finora a una bizza passeggera, comincia a impensierirsi e a costernarsi sul serio. Oh, ecco Giacomino finalmente! Dio, che viso alterato! che aria rabbuffata! Eh come? Ah, questo no! Scansa freddamente il bambino che gli è corso incontro gridando con le manine tese: - Giamí! Giamí!. - Giacomino! - esclama, ferito, con severità, il professor Toti. - Che ha da dirmi, professore? - saffretta a domandargli quello, schivando di guardarlo negli occhi. - Io sto male Ero a letto Non sono in grado di parlare e neanche di sostener la vista dalcuno - Ma il bambino? ! - Ecco, - dice Giacomino; e si china a baciare Niní. - Ti senti male? - riprende il professor Toti, un po racconsolato da quel bacio. - Lo supponevo. E son venuto per questo. Il capo, eh? Siedi, siedi Discorriamo. Qua, Niní Senti che Giamí ha la bua? Sí, caro, la bua qua, povero Giamí Sta bonino; ora andiamo via. Volevo domandarti - soggiunge, rivolgendosi a Giacomino, - se il direttore della Banca Agricola ti ha detto qualche cosa. - No, perché? - fa Giacomino, turbandosi ancor più. - Perché jeri gli ho parlato di te, - risponde con un risolino misterioso il professor Toti. Il tuo stipendio non è molto grasso, figliuol mio. E sai che una mia parolina Giacomino si torce su la sedia, stringe le pugna fino ad affondarsi le unghie nel palmo delle mani. - Professore, io la ringrazio, - dice, - ma mi faccia il favore, la carità, di non incomodarsi più per me, ecco! - Ah sí? - risponde il professor Toti con quel risolino ancora su la bocca. - Bravo! Non abbiamo più bisogno di nessuno, eh? Ma se io volessi farlo per mio piacere? Caro mio, ma se non debbo più curarmi di te, di chi vuoi che mi curi io? Sono vecchio, Giacomino! E ai vecchi - badiamo, che non siano egoisti! - ai vecchi, che hanno tanto stentato, come me a prendere uno stato, piace di vedere i giovani, come te meritevoli, farsi avanti nella vita per loro mezzo; e godono della loro allegria, delle loro speranze, del posto chessi prendono man mano nella società. Io poi per te via, tu lo sai ti considero come un figliuolo Che cosè? Piangi? Giacomino ha nascosto infatti il volto tra le mani e sussulta come per un impeto di pianto che vorrebbe frenare. Niní lo guarda sbigottito, poi, rivolgendosi al professore, dice: - Giamí bua Il professore si alza e fa per posare una mano su la spalla di Giacomino; ma questi balza in piedi, quasi ne provi ribrezzo, mostra il viso scontraffatto come per una fiera risoluzione improvvisa e gli grida esasperatamente: - Non mi saccosti! Professore, se ne vada, la scongiuro se ne vada! Lei mi sta facendo soffrire una pena dinferno! Io non merito codesto suo affetto e non lo voglio non lo voglio Per carità, se ne vada, si porti via il bambino e si scordi che io esisto! Il professor Toti resta sbalordito; domanda: - Ma perché? - Glielo dico subito! - risponde Giacomino. - Io sono fidanzato, professore! Ha capito? Sono fidanzato! Il professor Toti vacilla, come per una mazzata sul capo; alza le mani; balbetta: - Tu? fi fidanzato? - Sissignore, - dice Giacomino. - E dunque, basta basta per sempre! Capirà che non posso più vederla qui - Mi cacci via? - domanda, quasi senza voce, il professor Toti. - No! - saffretta a rispondergli Giacomino, dolente. - Ma è bene che lei che lei se ne vada, professore Andarsene? Il professore casca a sedere su la seggiola. Le gambe gli si sono come stroncate sotto. Si prende la testa tra le mani e geme: - Oh Dio! Ah che rovina! Dunque per questo? Oh povero me! Oh povero me! Ma quando? come? senza dirne nulla? con chi ti sei fidanzato? - Qua, professore da un pezzo - dice Giacomino. - con una povera orfana, come me amica di mia sorella Il professor Toti lo guarda inebetito, con gli occhi spenti, la bocca aperta, e non trova la voce per parlare. - E e e si lascia tutto cosí e e non si pensa più a a nulla non si non si tien più conto di nulla Giacomino si sente rinfacciare con queste parole lingratitudine e si ribella, fosco: - Ma scusi! che mi voleva schiavo, lei? - Io, schiavo? - prorompe, ora, con uno schianto nella voce, il professor Toti. - Io? E lo puoi dire? Io che ti ho fatto padrone della mia casa? Ah, questa, questa sí che è vera ingratitudine! E che forse tho beneficato per me? che ne ho avuto io, se non il dileggio di tutti gli sciocchi che non sanno capire il sentimento mio? Dunque non lo capisci, non lo hai capito neanche tu, il sentimento di questo povero vecchio che sta per andarsene e che era tranquillo e contento di lasciar tutto a posto, una famigliuola bene avviata, in buone condizioni felice? Io ho settantanni; io domani me ne vado, Giacomino! Che ti sei levato di cervello, figliuolo mio! Io vi lascio tutto, qua Che vai cercando? Non so ancora, non voglio saper chi sia la tua fidanzata; se lhai scelta tu, sarà magari unonesta giovine, perché tu sei buono; ma pensa che pensa che non è possibile che tu abbia trovato di meglio. Giacomino, sotto tutti i riguardi Non ti dico soltanto per lagiatezza assicurata Ma tu hai già la tua famigliuola in cui non ci sono che io solo di più, ancora per poco io che non conto per nulla Che fastidio vi do io? Io sono come il padre Io posso anche, se volete per la vostra pace Ma dimmi comè stato? che è accaduto? come ti sè voltata la testa, cosí tutta un tratto? Dimmelo! dimmelo E il professor Toti saccosta a Giacomino e vuol prendergli un braccio e scuoterglielo; ma quegli si restringe tutto in sé, quasi rabbrividendo, e si schermisce. - Professore! - grida. - Ma come non capisce, come non saccorge che tutta codesta sua bontà - Ebbene? - Mi lasci stare! non mi faccia dire! Come non capisce che certe cose si possono far solo di nascosto e non son più possibili alla luce, con lei che sa, con tutta la gente che ride? - Ah, per la gente? - esclama il professore. - E tu - Mi lasci stare! - ripete Giacomino, al colmo dellorgasmo, scotendo in aria le braccia. - Guardi! Ci sono tantaltri giovani che han bisogno dajuto professore! Il Toti si sente ferire fin nellanima da queste parole, che sono unoffesa atroce e ingiusta per sua moglie; impallidisce, allividisce, e tutto tremante dice: - Maddalenina è giovine, ma è onesta perdio! e tu lo sai! Maddalenina ne può morire perché è qui, è qui, il suo male, nel cuore dove credi che sia? È qui, è qui, ingrato! Ah, la insulti, per giunta? E non ti vergogni? e non ne senti rimorso di fronte a me? Puoi dirmi questo in faccia? tu? Credi che ella possa passare, cosí, da uno allaltro, come niente? madre di questo piccino? Ma che dici? Come puoi parlar cosí? Giacomino lo guarda trasecolato, allibito. - Io? - dice. - Ma lei piuttosto, professore, scusi, lei, lei, come può parlare cosí? Ma dice sul serio? Il professor Toti si stringe ambo le mani su la bocca, strizza gli occhi, squassa il capo e rompe in un pianto disperato. Niní anche lui, allora, si mette a piangere. Il professore lo sente, corre a lui, lo abbraccia. - Ah, povero Niní mio ah che sciagura, Niní mio, che rovina! E che sarà della tua mamma ora? e che sarà di te, Niní mio, con una mammina come la tua, inesperta, senza guida Ah, che baratro! Solleva il capo e, guardando tra le lagrime Giacomino: - Piango, - dice, - perché mio è il rimorso; io tho protetto, io tho accolto in casa, io le ho parlato sempre tanto bene di te io io le ho tolto ogni scrupolo damarti e ora che ella ti amava sicura madre di questo piccino tu Sinterrompe e fiero, risoluto, convulso: - Bada, Giacomino! - dice. - Io son capace di presentarmi con questo piccino per mano in casa della tua fidanzata! Giacomino che suda freddo, pur su la brace ardente, nel sentirlo parlare e piangere cosí a questa minaccia giunge le mani, gli si fa innanzi e scongiura: - Professore, professore, ma lei vuol dunque proprio coprirsi di ridicolo? - Di ridicolo? - grida il professore. - E che vuoi che me nimporti, quando vedo la rovina duna povera donna, la rovina tua, la rovina duna creatura innocente? Vieni, vieni, andiamo, su via, Niní, andiamo! Giacomino gli si para davanti: - Professore lei non lo farà! - Io lo farò! - gli grida con viso fermo il professor Toti. - E per impedirti il matrimonio son anche capace di farti cacciare dalla Banca! Ti do tre giorni di tempo. E, voltandosi su la soglia, col piccino per mano: - Pensaci, Giacomino! Pensaci! Novelle per un anno di Luigi Pirandello NON È UNA COSA SERIA Perazzetti? No. Quello poi era un genere particolare. Le diceva serio serio, che non pareva nemmeno lui, guardandosi le unghie adunche lunghissime, di cui aveva la cura più meticolosa. È vero che poi, tutta un tratto, senzalcuna ragione apparente unanatra, ecco tale quale! scoppiava in certe risate, che parevano il verso di unanatra; e ci guazzava dentro, proprio come unanatra. Moltissimi trovavano appunto in queste risate la prova più lampante della pazzia di Perazzetti. Nel vederlo torcere con le lagrime agli occhi, gli amici gli domandavano: - Ma perché? E lui: - Niente. Non ve lo posso dire. A veder ridere uno cosí, senza che voglia dirne la ragione, si resta sconcertati con un certo viso da scemi si resta e una certa irritazione in corpo che nei cosí detti urtati di nervi può diventar facilmente stizza feroce e voglia di sgraffiare. Non potendo sgraffiare, i cosí detti urtati di nervi che sono poi tanti oggidí si scrollavano rabbiosamente e dicevano di Perazzetti: - È pazzo! Se Perazzetti invece, avesse detto loro la ragione di quel suo anatrare Ma non la poteva dire, spesso, Perazzetti; veramente non la poteva dire. Aveva una fantasia mobilissima e quanto mai capricciosa, la quale, alla vista della gente, si sbizzarriva a destargli dentro senza chegli lo volesse, le più stravaganti immagini e guizzi di comicissimi aspetti inesprimibile; a scoprirgli dun subito certe strane, riposte analogie a rappresentargli improvvisamente certi contrasti cosí grotteschi e buffi, che la risata gli scattava irrefrenabile. Come comunicare altrui il giuoco istantaneo di queste fuggevoli immagini impensate? Sapeva bene Perazzetti, per propria esperienza quanto in ogni uomo il fondo dellessere sia diverso dalle fittizie interpretazioni che ciascuno se ne dà spontaneamente o per inconscia finzione, per quel bisogno di crederci o desser creduti diversi da quel che siamo o per imitazione degli altri, o per le necessità e le convenienze sociali. Su questo fondo dellessere egli aveva fatto studii particolari. Lo chiamava lantro della bestia. E intendeva della bestia originaria acquattata dentro a ciascuno di noi sotto tutti gli strati di coscienza, che gli si sono a mano a mano sovrapposti con gli anni. Luomo, diceva Perazzetti, a toccarlo, a solleticarlo in questo o in quello strato, risponde con inchini con sorrisi, porge la mano, dice buon giorno e buona sera, dà magari in prestito cento lire; ma guai ad andarlo a stuzzicare laggiú, nellantro della bestia: scappa fuori il ladro, il farabutto, lassassino. È vero che, dopo tanti secoli di civiltà, molti nel loro antro ospitano ormai una bestia troppo mortificata: un porco per esempio, che si dice ogni sera il rosario. In trattoria, Perazzetti studiava le impazienze raffrenate degli avventori. Fuori, la creanza; dentro, lasino che voleva subito la biada. E si divertiva un mondo a immaginare tutte le razze di bestie rintanate negli antri degli uomini di sua conoscenza: quello aveva certo dentro un formichiere e quello un porcospino e quellaltro un pollo dIndia, e cosí via. Spesso però le risate di Perazzetti avevano una ragione, dirò cosí, più costante; e questa davvero non era da spiattellare, là, a tutti; ma da confidare, se mai, in un orecchio pian piano a qualcuno. Confidata cosí, vi assicuro che promoveva inevitabilmente il più fragoroso scoppio di risa. La confidò una volta a un amico, presso al quale gli premeva di non passare per matto. Io non posso dirvela forte; posso accennarvela appena; voi cercate dintenderla a volo, giacché, detta forte, rischierebbe, tra laltro, di parere una sconcezza e non è. Perazzetti non era uomo volgare; anzi dichiarava davere una stima altissima dellumanità, di tutto quanto essa, a dispetto della bestia originaria, ha saputo fare; ma Perazzetti non riusciva a dimenticare che luomo, il quale è stato capace di crear tante bellezze, è pure una bestia che mangia e che mangiando, è costretto per conseguenza a obbedire ogni giorno a certe intime necessità naturali, che certamente non gli fanno onore. Vedendo un poveruomo, una povera donna in atto umile e dimesso, Perazzetti non ci pensava affatto; ma quando invece vedeva certe donne che si davano arie di sentimento, certi uomini tronfii, gravidi di boria, era un disastro: subito irresistibilmente, gli scattava dentro limmagine di quelle intime necessità naturali a cui anchessi per forza dovevano ogni giorno ubbidire; li vedeva in quellatto e scoppiava a ridere senza remissione. Non cera nobiltà duomo o bellezza di donna, che si potesse salvare da questo disastro nellimmaginazione di Perazzetti; anzi quanto più eterea e ideale gli si presentava una donna, quanto più composto a unaria di maestà un uomo tanto più quella maledetta immagine si svegliava in lui allimprovviso. Ora, con questo, immaginatevi Perazzetti innamorato. E sinnamorava, il disgraziato, sinnamorava con una facilità spaventosa! Non pensava più a nulla sintende, finiva desser lui, appena innamorato; diventava subito un altro, diventava quel Perazzetti che gli altri volevano, quale amava foggiarselo la donna nelle cui mani era caduto non solo, ma quale amavano foggiarselo anche i futuri suoceri, i futuri cognati e perfino gli amici di casa della sposa. Era stato fidanzato, a dir poco, una ventina di volte. E faceva schiattar dalle risa nel descrivere i tanti Perazzetti chegli era stato uno più stupido e imbecille dellaltro: quello del pappagallo della suocera quello delle stelle fisse della cognatina, quello dei fagiolini dellamico non so chi. Quando il calore della fiamma, che lo aveva messo per cosí dire in istato di fusione, cominciava ad attutirsi ed egli a poco a poco cominciava a rapprendersi nella sua forma consueta e riacquistava coscienza di sé provava dapprima stupore, sbigottimento nel contemplare la forma che gli avevano dato la parte che gli avevano fatto rappresentare, lo stato dimbecillità in cui lo avevano ridotto; poi, guardando la sposa, guardando la suocera, guardando il suocero ricominciavano le terribili risate, e doveva scappare - non cera via di mezzo - doveva scappare. Ma il guajo era questo, che non volevano più lasciarlo scappare. Era un ottimo giovine, Perazzetti, agiato, simpaticissimo: quel che si dice un partito invidiabile. I drammi attraversati in quei suoi venti e più fidanzamenti, a raccoglierli in un libro narrati da lui, formerebbero una delle più esilaranti letture dei giorni nostri. Ma quelle che per i lettori sarebbero risa, sono state pur troppo lagrime lagrime vere per il povero Perazzetti, e rabbie e angosce e disperazione. Ogni volta egli prometteva e giurava a se stesso di non ricascarci più; si proponeva di escogitare qualche rimedio eroico, che glimpedisse dinnamorarsi di nuovo. Ma che! Ci ricascava poco dopo, e sempre peggio di prima. Un giorno, finalmente, scoppiò come una bomba la notizia, chegli aveva sposato. E aveva sposato nientemeno Ma no, nessuno in prima ci volle credere! Pazzie ne aveva fatte Perazzetti dogni genere; ma che potesse arrivare fino a tal punto, fino a legarsi per tutta la vita con una donna come quella. Legarsi? Quando a uno dei tanti amici, andato a trovarlo in casa, gli scappò detto cosí, per miracolo Perazzetti non se lo mangiò. - Legarsi? come legarsi? perché legarsi? Stupidi, scemi, imbecilli tutti quanti! Legarsi? Chi lha detto? Ti sembro legato? Vieni, entra qua Questo è il mio solito letto, sí o no? Ti sembra un letto a due? Ehi, Celestino! Celestino! Celestino era il suo vecchio servo fidato. - Di, Celestino. Vengo ogni sera a dormire qua, solo? - Sissignore, solo. - Ogni sera? - Ogni sera. - Dove mangio? - Di là. - Con chi mangio? - Solo. - Mi fai tu da mangiare? - Io, sissignore. - E sono sempre lo stesso Perazzetti? - Sempre lo stesso, sissignore. Mandato via il servo, dopo questo interrogatorio, Perazzetti concluse, aprendo le braccia: - Dunque - Dunque non è vero? - domandò quello. - Ma sí, vero! verissimo! - rispose Perazzetti. - Lho sposata! Lho sposata in chiesa e allo stato civile! Ma che per questo? Ti pare una cosa seria? - No, anzi ridicolissima. - E dunque! - tornò a concludere Perazzetti. - Escimi dai piedi! Avete finito di ridere alle mie spalle! Mi volevate morto, è vero? col cappio sempre alla gola? Basta, basta, cari miei! Ora mi sono liberato per sempre! Ci voleva questultima tempesta, da cui sono uscito vivo per miracolo. Lultima tempesta a cui alludeva Perazzetti era il fidanzamento con la figlia del capodivisione al Ministero delle finanze, commendator Vico Lamanna; e aveva proprio ragione di dire Perazzetti che ne era uscito vivo per miracolo. Gli era toccato di battersi alla spada col fratello di lei, Lino Lamanna; e poiché di Lino egli era amicissimo e sentiva di non aver nulla proprio nulla contro di lui, sera lasciato infilzare generosamente come un pollo. Pareva quella volta - e ci avrebbe messo chiunque la mano sul fuoco - che il matrimonio dovesse aver luogo. La signorina Ely Lamanna, educata allinglese - come si poteva conoscere anche dal nome - schietta, franca, solida bene azzampata leggi scarpe allamericana era riuscita senza dubbio a salvarsi da quel solito disastro nellimmaginazione di Perazzetti. Qualche risata, sí, gli era scappata guardando il suocero commendatore che anche con lui stava in aria e gli parlava alle volte con quella sua collosità pomatosa Ma poi basta. Aveva confidato con garbo alla sposa il perché di quelle risate; ne aveva riso anche lei; e, superato quello scoglio, credeva anche lui, Perazzetti che quella volta finalmente avrebbe raggiunto il tranquillo porto delle nozze per modo di dire. La suocera era una buona vecchietta, modesta e taciturna, e Lino, il cognato pareva fatto apposta per medesimarsi in tutto e per tutto con lui. Perazzetti e Lino Lamanna diventarono infatti fin dal primo giorno del fidanzamento due indivisibili. più che con la sposa si può dire che Perazzetti stava col futuro cognato: escursioni cacce, passeggiate a cavallo insieme, insieme sul Tevere alla società di canottaggio. Tutto poteva immaginarsi, povero Perazzetti tranne che questa volta il disastro dovesse venirgli da questa troppa intimità col futuro cognato per un altro tiro dellimmaginazione sua morbosa e buffona. A un certo punto, egli cominciò a scoprire nella fidanzata una rassomiglianza inquietante col fratello di lei. Fu a Livorno, ai bagni, overa andato, naturalmente, coi Lamanna. Perazzetti aveva veduto tante volte Lino in maglia, alla società di canottaggio; vide ora la sposa in costume da bagno. Notare che Lino aveva veramente un che di femineo, nelle anche. Che impressione ebbe Perazzetti dalla scoperta di questa rassomiglianza? Cominciò a sudar freddo, cominciò a provare un ribrezzo invincibile al pensiero dentrare in intimità coniugale con Ely Lamanna che somigliava tanto al fratello. Gli si rappresentò subito come mostruosa, quasi contro natura, quella intimità, giacché vedeva il fratello nella fidanzata; e si torceva alla minima carezza chella gli faceva, nel vedersi guardato con occhi ora incitanti e aizzosi ora che sillanguidivano nella promessa duna voluttà sospirata. Poteva intanto gridarle Perazzetti: - Oh Dio, per carità, smetti! finiamola! Io posso essere amicissimo di Lino, perché non debbo sposarlo; ma non posso più sposar te, perché mi parrebbe di sposare tuo fratello? La tortura che soffrí questa volta Perazzetti fu di gran lunga superiore a tutte quelle che aveva sofferto per linnanzi. Finí con quel colpo di spada, che per miracolo non lo mandò allaltro mondo. E appena guarito della ferita, trovò il rimedio eroico che doveva precludergli per sempre la via del matrimonio. - Ma come - voi dite - sposando? Sicuro! Filomena: quella del cane. Sposando Filomena, quella povera scema che si vedeva ogni sera per via, parata con certi cappellacci carichi di verdura svolazzante tirata da un barbone nero, che non le lasciava mai il tempo di finir certe sue risatelle assassine alle guardie ai giovanottini di primo pelo e ai soldati, per la fretta che aveva - maledetto cane - darrivare chi sa dove chi sa a qual remoto angolo bujo In chiesa e allo stato civile la sposò; la tolse dalla strada; le assegnò venti lire al giorno e la spedí lontano, in campagna, col cane. Gli amici - come potete figurarvi - non gli dettero più pace per parecchio tempo. Ma Perazzetti era ritornato ormai tranquillo, a dirle serio serio, che non pareva nemmeno lui. - Sí, - diceva, guardandosi le unghie. - Lho sposata. Ma non è una cosa seria. Dormire, dormo solo, in casa mia; mangiare, mangio solo, in casa mia; non la vedo; non mi dà alcun fastidio Voi dite per il nome? Sí: le ho dato il mio nome. Ma, signori miei, che cosa è un nome? Non è una cosa seria. Cose serie, a rigore, non ce nerano per Perazzetti. Tutto sta nellimportanza che si dà alle cose. Una cosa ridicolissima, a darle importanza, può diventare seriissima, e viceversa, la cosa più seria, ridicolissima. Cè cosa più seria della morte? Eppure, per tanti che non le danno importanza Va bene; ma tra qualche giorno lo volevano vedere gli amici. Chi sa come se ne sarebbe pentito! - Bella forza! - rispondeva Perazzetti. - Sicuro che me ne pentirò! Già già comincio a esserne pentito Gli amici, a questa uscita, levavano alte le grida: - Ah! lo vedi? - Ma imbecilli, - rimbeccava Perazzetti, - giusto quando me ne pentirò per davvero, risentirò il beneficio del mio rimedio perché vorrà dire che mi sarò allora innamorato di nuovo fino al punto di commettere la più grossa delle bestialità: quella di prendere moglie. Coro: - Ma se lhai già presa! Perazzetti : - Quella? Eh via! Quella non è una cosa seria. Conclusione: Perazzetti aveva sposato per guardarsi dal pericolo di prendere moglie. Novelle per un anno di Luigi Pirandello TIROCINIO Da una settimana vedevamo Carlino Sgro per il Corso per Via Nazionale, per Via Ludovisi, passare in botte, di galoppo, accanto a un enorme mammifero in gonnella. Le lunghe piume nere del cappellaccio, che pareva un nido di corvi, le svolazzavano al vento. Tutta la gente si fermava a mirare con occhi spalancati, a bocca aperta. Noi amici, quasi sgomenti, nel vedercelo passar davanti gli lanciavamo ogni volta un grido affettuoso o lo chiamavamo per nome, tendendogli le braccia; e lui, lui subito si voltava a salutarci con larghi e ripetuti gesti, che ci pareva invocassero disperatamente ajuto. Carlino Sgro da due anni aveva lasciato Roma per Milano, e non sera più fatto vivo con nessuno di noi. Ora, dimprovviso, rieccolo a Roma, in quella turbinosa apparizione che aveva del tragico e del carnevalesco. Qualcuno di noi finse di mostrarsene seriamente impensierito. Senza dubbio Carlino era in pericolo; dovevamo salvarlo a ogni costo da quel mostro che lo aveva rapito e se lo trascinava chi sa a qual bufera infernale. Come salvarlo? Ma volando a San Marcello, perdio, a denunziare il ratto alla questura, o piuttosto, assaltando, là senzaltro, la carrozza e strappando, a viva forza, la vittima dalle braccia di quellorribile mostro. Discutevamo ancora, al Circolo, sul partito da prendere, quandecco - fresco e sorridente - Carlino Sgro davanti a noi. Gli saltammo al collo tutti quanti insieme, baciandolo dove ci veniva fatto, alle spalle sul petto, sulle braccia, sulla nuca, fino a lasciarlo per un pezzo boccheggiante come un pesce. Per farlo rinvenire, gli rovesciammo subito addosso una tempesta di domande insieme con gli epiteti più graziosi con cui eravamo soliti daccoglierlo ogni sera al Circolo, quandegli stava a Roma: - Vecchia canaglia! Mummia inglese! Orangutàn! Figlio di Nouma Hawa! - ecc. ecc. Veramente Carlino Sgro pare una scimmia e pare un inglese: una scimmia perché - non ci ha colpa - ha la bocca per lo meno quattro dita sotto al naso; un inglese, perché biondo, con gli occhi ceruli, e perché nessun inglese al mondo ha mai vestito e camminato più inglesemente di lui. Chi lo crederebbe? Si mostrò stupito della profonda costernazione in cui noi tutti eravamo stati per lui unintera settimana. - Come! - esclamò. - Ma quella è la Montroni, signori miei! Non conoscete la Montroni? Ci guardammo tutti negli occhi. Nessuno di noi conosceva la Montroni. Solo Carinèi domandò: - Pompea Montroni, la cantante? Sgro indignato e stizzito, diede una spallata: - Ma celebre, perdio! Soprano di cartello! Dite sul serio o siete della Papuasia? Non la ricordate più nella Gioconda? Era il nostro cavallo di battaglia! Lamo come il fulgor del creato Faceva tremare la Scala e il San Carlo. - Faceva? Dunque ora è sfiatata? Carlino Sgro atteggiò la faccia di fierissimo disprezzo e rispose: - Vi prego di credere che la nostra voce è ancora divinamente bella più divinamente bella di quando facevamo andare in visibilio le platee del mondo intero, e ci staccavano i cavalli dalla vettura. Ma abbiamo una piccola palpitazione di cuore, un disturbetto cardiaco che non è nulla, rassicuratevi, ma che potrebbe diventare grave. Dio liberi e anche sí, anche fatale, ci hanno detto i medici, se seguitiamo a rimanere nellarte e a cantare. Cosí, per prudenza, ci siamo ritirati. - E tu, vecchio scimmione, - gli gridammo, - hai il coraggio di scarrozzarti per il Corso quella carcassa sfiatata? E non ti vergogni? - Vedo, - disse Carlino Sgro addoloratissimo, - che voi malignate, amici miei. Vi compatisco. Ah che vuol dire non vivere a Milano! Casa Castiglione Montroni, signori, è a Milano tra le più rispettabili e rispettate. Pompea Montroni è donna esemplare. Forse non cè bisogno di dirlo, perché - non ridete, via! - io lo ammetto, non è più tanto bella non è stata mai bella, va bene cosí? Ma non lavete veduta sul palcoscenico, dove faceva una magnifica figura. Lo afferma il marchese Colli, e mi pare che possa bastare! Chi è il marchese Colli? Datemi tempo, santo Dio, e vi dirò tutto. Lasciatemi intanto premetter questo: che, se io ammiro Pompea Montroni, la ammiro, diciamo cosí, in blocco; e che mi sono sempre guardato bene dal turbare la pace, larmonia che regnano sovrane tra lei e il suo legittimo consorte. Lho accompagnata qua a Roma per affari, o meglio, per preparare una certa sorpresa, che non vi posso dire, alla nostra piccola Medea. Piano! Vi dirò anche chi è Medea. Ma vi faccio notare che voi, senza saperlo, mi avete aggredito con volgari e sanguinosi insulti. È inutile, povera gente: bisogna vivere a Milanòoo! Omero, come sapete non descrive la bellezza di Elena: la lascia argomentare da quel che dicono i vecchi di Troja quando la vedono apparire sulle mura, se non sbaglio. Non sono Omero, voi non siete vecchi di Troja ma vi giuro che Medea è centomila volte più bella di Elena e vi prego dargomentare similmente quella sua divina indescrivibile bellezza dal vedermi ora andare attorno per le vie di Roma con questa filuca di mammina sua. Vi basta, sí o no? Se non vi basta Vi dirò tutta la miseria mia. Sappiate che da circa otto mesi io sono per lei in tirocinio di vecchio amico di casa. Amici miei, se io non divento al più presto vecchio amico di casa Castiglione Montroni, vecchio amico di mammà Pompea, sono perduto. Per me, non cè più speranza, né salute, Medea ha già compiuto quattordici anni. A questo annunzio ci levammo tutti in piedi, indignati, e coprimmo Carlino Sgro di vituperii. Egli protese le mani, si cacciò la testa tra le spalle come una tartaruga, e gridò: - Adagio! adagio! aspettate. Dico quattordici, perché la mamma deve averne ancora per forza trentotto Non capite niente, perdio? Ma ne ha già, per lo meno diciannove, la quattordicenne Medea! Non capirete certo neppure che cosa possa voler dire vecchio amico di casa. Veramente, per capirlo, bisognerebbe che conosceste bene quella casa. Ma lo so io e gli altri quattro disgraziati che sono in tirocinio, con me, a Milano. Siamo in cinque, cari miei: uninfunata da mandare per grazia alla forca! Già Pompea, la madre, lavete intraveduta. Non è niente! Bisognerebbe che conosceste il padre, cioè il marito di Pompea, e un po anche il marchese Colli che abita con loro. Il marito è un belluomo. Aitante nella persona, con una magnifica barba bionda, compitissimo e pieno di dignità, anzi di gravità quasi diplomatica. Credo che si sia fatta apposta un po di radura sul cranio, perché una leggera calvizie in certi casi e per certe professioni, è veramente indispensabile. Non vi potete figurare con che aria dimportanza e che cipiglio vi dica inserendo due dita tra i bottoni del panciotto: - Caldo, questoggi. Si chiama Michelangelo. Di casato Castiglione, nientemeno. Secondo me, è luomo più straordinario che viva di questi tempi in Europa. Straordinario per la serietà con cui si vendica di ciò che gli hanno fatto fare. Dovete sapere che, or saranno circa ventanni, Pompea Montroni andò a cantare a Parma nella Gioconda. Vi fece furore, si sa! E il marchese Colli - Mino Colli - la vide dalla barcaccia, e se ne innamorò; poi la vide in camerino, e non si spaventò. Non si spaventò perché la vanità di ricco nobiluccio di provincia gliela fece vedere, anche lí da vicino come la vedevano gli amici della barcaccia, gli amici che allora lo invidiavano e lo stimavano luomo più fortunato del mondo. La grande Pompea, naturalmente, non se lo lasciò scappare. Considerando però la propria corporatura e prevedendo che, a lungo andare, egli per troppa abbondanza avrebbe forse perduto lappetito trovò subito in sé da mettergli a disposizione una figliuola piccolina. Niente di male! Piccolino, difatti, lui; ma panciutello, tutto panciutello, anche nella faccia - tanto carino se vedeste! Corto di braccia, corto di gambe, sadopera con queste e con quelle a camminare; porta adesso le lenti su la punta del nasetto a becco, e spesso, quando parla tutto affannato, si spunta come può la barbetta ispida sale e pepe, più sale che pepe, divenuta a furia di tagliare come una bella virgola sul primo mento. Ne ha tre o quattro, di menti, quellometto lí. E tante altre virtú che non vi dico. Basta. Prima che la figliolina venisse al mondo, luna e laltro dopo molte lagrime da parte di lei e molte promesse da parte di lui, si misero daccordo per trovarle un onesto genitore. Non avevano che due mesi di tempo; perché, di sette mesi, come sapete, si può nascere benissimo - onestamente. Michelangelo Castiglione era un genitore a spasso, belluomo, vho detto di buoni natali, di bella reputazione e presero lui; a patto però che facesse il galantuomo, il padre di famiglia intemerato e irreprensibile il custode geloso della illibatezza della propria casa. Ebbene, signori, Michelangelo Castiglione è duna onestà, duna illibatezza da fare spavento. Si vendica, stando ai patti, scrupolosissimamente. Molto impensierito della diffusione del mal costume per opera della stampa quotidiana proibisce alla moglie e alla figliuola la lettura dei giornali. La piccola Medea è stata educata secondo le rigide massime di condotta, che a lui fin dalla più tenera infanzia, furono inculcate nella nobile casa paterna. Non cè mica bisogno dentrare con lui in qualche dimestichezza per sapere chegli non avrebbe mai e poi mai sposato una cantante se non gli fosse capitata la disgrazia daverne una figliuola. Insomma, via, egli sposò la Montroni per scrupolo di coscienza. Non che avesse minimamente da ridire su la condotta di lei badiamo! Nel mondo dellarte, la Montroni, vera e rara eccezione! Ma che volete? leducazione ricevuta in casa, i rigidi costumi della sua famiglia non gli avrebbero consentito di farla sua moglie per la sola ragione chella era una cantante, ecco. E se la Montroni vi susurra in un orecchio chella smise di cantare per il disturbo cardiaco il marito dichiara apertamente, invece, che egli lo pose per patto, prima di sposare. Ah, inflessibile, su questo punto Michelangelo! Non avrebbe potuto assolutamente tollerare che sua moglie seguitasse a offrirsi in pascolo allammirazione del pubblico a girovagare di città in città, e che la figliuola crescesse in quel mondo teatrale, di cui egli sente tuttora un istintivo orrore. Il povero marchese Colli, ponendo i patti, tutto poteva aspettarsi tranne questira di Dio. Ha cercato e credo che cerchi tuttora di smontare in qualche modo quel mostro donestà; ma non ci riesce. Michelangelo non transige! Capirete bene che a lui non par vero di poter fare lonestuomo sul serio: ci ha preso un gusto matto; il suo amor proprio ne gongola, cingrassa; e tanto il marchese quanto la moglie e la figliuola sono divenute tre vittime di lui. Impossibile ribellarglisi. Se il marchese talvolta arrischia qualche discorsetto un po vivace è subito richiamato allordine e, non cè cristi, deve smettere, accucciarsi e abbozzare. Ma cè ben altro! Sapete fino a qual punto è arrivato Michelangelo? Per lui, il marchese Colli, non è che un vecchio amico di casa Montroni presso a poco come siamo noi, ma con laggravante dun fidanzamento fantastico con Carlotta che sarebbe una non meno fantastica sorella di Pompea, crudelmente rapita dalla morte a soli diciottanni. Orbene, Michelangelo esige che ogni dodici aprile - presunto anniversario di questa morte - il marchese Colli pianga. Sicuro! Se non gli riesce di spremere qualche lagrima, si mostri almeno addogliatissimo. Credo che, dopo tantanni, povero marchese, paja anche a lui che gli sia morta sul serio la fidanzata, in quel giorno. Ma, certe volte, si sente girar lanima e non sa tenersi di sbuffare, mentre Michelangelo, con gli occhi socchiusi, tentennando il capo sospira, geme: - La nostra buona Carlotta! La nostra impareggiabile Carlottina! Non sapendo più oltre resistere a una siffatta oppressione Colli ha comperato ultimamente, a nome di Michelangelo non so più quante azioni duna nuova società industriale per la produzione del carburo di calcio; e, tanto ha fatto, tanto ha detto, che è riuscito a ficcarlo nel consiglio damministrazione. Signori miei, Michelangelo Castiglione esercita ora la sua esosa, feroce onestà anche in quel consiglio damministrazione. I suoi colleghi consiglieri lo vedono e basiscono: non respirano più! Egli si è già imposto. E vedrete che la fama di questa sua onestà diventerà presto popolare; lo faranno consigliere comunale, lo eleggeranno deputato, e io non dispero di vederlo col tempo anche ministro del regno dltalia. Sarà una fortuna per la patria. Intanto, egli salva per lo meno una volta al giorno quella Società del carburo di calcio. Potete immaginarvi se il marchese e tutti noi ne siamo convinti e se lo incoraggiamo a più non posso in questa sua provvidenziale opera di salvataggio. Da circa un mese, difatti, oppresso dal lavoro, egli ha preso labitudine di uscir di casa anche di sera, a fare una giratina per sollievo. Ne ha tanto bisogno, poveruomo! Avete veduto i ragazzi di scuola quando il maestro esce per un momento dalla classe, dopo due o tre ore di lezione? Cosí siamo noi, appena egli volta le spalle. Per poco non ci buttiamo le braccia al collo. Ballare, balliamo davvero. Il marchese Colli salta al pianoforte e attacca un galoppo. Pompea voleva prima ballare anche lei; ma quelli del piano di sotto si sono ribellati, per fortuna. Cosí abbiamo una sola dama, Medea, instancabile. Facciamo a turno. più di questo - ahimè - non possiamo fare, o intoppiamo negli occhiacci dellaltro papà meno legittimo, se vogliamo, ma forse più naturale. Bisogna essere ragionevoli. Il marchese Colli si è sacrificato per quella ragazza, e vuole che ella almeno, prima, sposi onestamente, per davvero. Ora, riflettete. Data questa condizione di cose, chi sarà il marito? Uno come Castiglione evidentemente; a cui però il marchese, si spera, dopo aver sofferto un cosí lungo supplizio, non porrà per patto dessere tanto onesto. Comincerà allora la vera lotta, lotta accanita, fra noi cinque che facciamo il tirocinio di vecchi amici di casa. Ah cari miei, mi vengono i brividi a pensarci. Perché, parliamo sul serio, adesso. Io sono innamorato, innamorato, innamorato di quella ragazza. Medea non è soltanto bella, è anche buona, squisitamente buona, piena dingegno e duna leggiadria incomparabile. Perché non la sposo? Quanto siete ingenui! Non ve lho detto? Siamo in cinque! Come io non vorrei che suo marito, domani, chiudesse la porta in faccia a me, vecchio amico di casa; cosí Medea non potrebbe permettere che la chiudessi io in faccia a quegli altri quattro vecchi amici di casa anche loro, vecchi amici di mammà Pompea. Non si scherza: noi abbiamo acquistato un titolo serio, data lonestà di Michelangelo. Una vecchia amicizia, come questa nostra, che dura già da otto mesi, costa sudori di sangue. Ne volete una prova? Che ora è? Perbacco, le dieci e mezzo Lasciatemi scappare! Alle undici devo andare a prendere Pompea: abbiamo chiesto unudienza al Santo Padre. Ce lha imposta Michelangelo prima di partire. E Carlino Sgro scappò via a gambe levate. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LILLUSTRE ESTINTO Capitulo Uno Messo a sedere sul letto perché lasma non lo soffocasse, abbandonato su i guanciali ammontati, lon. Costanzo Ramberti guardava, attraverso le gonfie palpebre semichiuse, il raggio di sole che, entrando dalla finestra gli si stendeva su le gambe e indorava la calugine di uno scialle grigio, di lana, a quadri neri. Si sentiva morire; sapeva che per lui non cera più rimedio, e se ne stava ormai tutto ristretto in sé vietandosi anche dallungare lo sguardo oltre le sponde del letto nella camera, non già per raccogliersi nel pensiero della fine imminente, ma, al contrario per timore che, allargando anche dun po lorizzonte al suo sguardo la vista degli oggetti attorno lo richiamasse con qualche rimpianto alle relazioni che poteva avere ancora con la vita e che la morte tra poco avrebbe spezzate. Raccolto, rimpiccolito entro quel limite angustissimo, si sentiva più sicuro, più riparato, quasi protetto. E, tuttintento ad avvistar le minime cose, gli esilissimi fili arricciolati e indorati dal sole della calugine di quello scialle assaporava la lunghezza del tempo, di tutto il suo tempo, che poteva essere di ore; o forse di qualche altro giorno; di due o di tre giorni; forsanche - al più - duna settimana. Ma se un minuto, tra quelle minuzie là, passava cosí lento, cosí lento eh! avrebbe avuto anche il tempo di stancarsi - sí, proprio di stancarsi - in una settimana. Non avrebbe avuto mai fine, cosí, una settimana! La stanchezza però, che già egli avvertiva non era a cagione di quelleternarsi del tempo tra la peluria del suo scialle di lana: era effetto dello sforzo che faceva su se stesso per impedirsi di pensare. Ma a che voleva pensare, ormai? Alla sua morte? Piuttosto ecco: poteva darsi a immaginare tutto ciò che sarebbe avvenuto dopo. Sí: sarebbe stato un modo anche questo dimpedire che, almeno al suo pensiero smarrito privo dogni conforto di religione, la vita diventasse dun tratto - fra breve - come niente; un modo di rimanere di qua ancora, per poco, innanzi a gli occhi degli altri, se non più innanzi ai suoi proprii. E - coraggiosamente - lon. Costanzo Ramberti si vide morto, come gli altri lo avrebbero veduto; comegli aveva veduto tanti altri: morto e duro, lí, su quel letto; coi piedi rattratti nelle scarpine di coppale; cereo in volto e gelido, le mani quasi sassificate; composto e ma sí, elegante anche, nellabito nero, tra tanti fiori sparsi lungo la persona e sul guanciale. La marsina doveva esser di là, nel baule; insieme con luniforme nuova, lo spadino e la feluca di ministro. Intanto, per far la prova, rattrasse i piedi e se li guatò. Sentí come una vellicazione al ventre; levò una mano e si lisciò sul capo i capelli; poi si strinse la barba rossiccia, spartita sul mento. Pensò che, morto, gli avrebbe pettinato quella barba e raffilato sul cranio quei pochi peli il suo segretario particolare, cav. Spigula-Nonnis, che da tanti giorni e tante notti lo assisteva, poveruomo, con devoto affetto senza lasciarlo solo neanche un momento, struggendosi, a piè del letto, di non potere in alcun modo alleviargli le sofferenze. Ma pure lo ajutava quel cav. Spigula-Nonnis, senza saperlo; lo ajutava a morire con dignità, filosoficamente. Forse, se fosse stato solo, si sarebbe messo a smaniare, a piangere, a gridare con disperata rabbia; col cav. Spigula-Nonnis lí a piè del letto, che lo chiamava Eccellenza, non fiatava nemmeno: guardava fisso attento, quasi meravigliato, innanzi a sé, con le labbra sfiorate da un leggero sorriso. Sí, la presenza di quelluomo squallido, allampanato, miope, lo teneva per un filo esilissimo ormai, su la scena, investito della sua parte, fino allultimo. Lesilità di questo filo gli esasperava internamente di punto in punto langoscia e il terrore poichegli non poteva non sentir vano, vano e disperato lo sforzo con cui tutta lanima sua si aggrappava ad esso simile in tutto a quello, cui tante volte aveva assistito con curiosità crudele di qualche bestiolina agonizzante, dun insetto caduto nellacqua, appeso a un bioccolo, a un peluzzo natante. Tutte quelle cose, con le quali aveva riempito il vuoto, in cui davanti a gli occhi gli vaneggiava ora la vita, erano impersonate nel cav. Spigula-Nonnis: la sua autorità, il suo prestigio, cose vane che gli venivano meno, che non avevano più pregio ma che tuttavia sul vuoto che tra poco lo avrebbe inghiottito campeggiavano come larve di sogno parvenze di vita, che per poco ancora, dopo la sua morte egli poteva prevedere si sarebbero agitate attorno a lui, attorno al suo letto, attorno alla sua bara. Quel cav. Spigula-Nonnis, dunque, lo avrebbe lavato, vestito e pettinato, amorosamente, ma pur con un certo ribrezzo. Ribrezzo provava anche lui, del resto, pensando che le sue carni il suo corpo nudo sarebbe stato toccato dalle grosse mani ossute e visto da quelluomo lí. Ma non aveva altri accanto: nessun parente, né prossimo, né lontano: moriva solo, comera sempre vissuto; solo, in quellamena villetta di Castel Gandolfo presa in affitto con la speranza che dopo due o tre mesi di riposo, si sarebbe rimesso in salute. Aveva appena quarantacinque anni! Ma sera ucciso lui, bestialmente, con le sue mani; se lera troncata lui lesistenza, a furia di lavoro e di lotta testarda, accanita. E quando alla fine era riuscito a strappar la vittoria, aveva la morte dentro la morte, la morte che gli sera insinuata da un pezzo nel corpo, di soppiatto. Quandera andato dal Re a prestare il giuramento; quando, con unaria di afflitta rassegnazione, ma in cuore tutto ridente aveva ricevuto le congratulazioni dei colleghi e degli amici, aveva la morte dentro e non lo sapeva. Due mesi addietro, di sera, essa gli aveva allungato allimprovviso una strizzatina al cuore e lo aveva lasciato boccheggiante col capo riverso su la sua scrivania di ministro al palazzo dei lavori pubblici. Tutti i giornali dopposizione, che avevano tanto malignato su la sua nomina qualificandola favoritismo sfacciato del presidente del Consiglio ora, nel dare lannunzio della sua morte immatura, avrebbero forse tenuto conto de suoi meriti de suoi studii lunghi e pazienti, della sua passione costante, unica, assorbente, per la vita pubblica dello zelo che aveva posto sempre nelladempimento de suoi doveri di deputato prima, di ministro poi, per poco. Eh, sí! Si possono dare di queste consolazioni a uno che se nè andato: e tanto più poi, in quanto che lamicizia la famosa protezione del presidente del Consiglio non erano arrivate fino al punto di concedergli quellaltra di morire almeno da ministro. Subito dopo quella sincope gli sera lasciato intendere con bella maniera che sarebbe stato opportuno - oh soltanto per riguardo alla sua salute, non per altro - lasciare il portafoglio. Cosicché, neanche per i giornali amici del Ministero la sua morte sarebbe stata un vero lutto nazionale. Ma sarebbe stato a ogni modo per tutti un illustre estinto: questo sí, senza dubbio. E tutti avrebbero rimpianto la sua esistenza innanzi tempo spezzata che certamente altri nobili servigi avrebbe potuto rendere ancora alla patria, ecc. ecc. Forse, data la vicinanza e dato il breve tempo trascorso dalla sua uscita dal Ministero, S. E. il presidente del Consiglio e i ministri già suoi colleghi e i sotto-segretarii di Stato e i molti deputati amici sarebbero venuti da Roma a vederlo morto lí, in quella camera, che il sindaco del paese, per farsi onore, con lajuto del cav. Spigula-Nonnis, avrebbe trasformato in cappella ardente, con cassoni di lauro e altre piante e fiori e candelabri. Sarebbero entrati tutti a capo scoperto, col presidente del Consiglio in testa; lo avrebbero contemplato un pezzo, muti, costernati, pallidi, con quella curiosità trattenuta dallorrore istintivo che tante volte egli stesso aveva provato davanti ad altri morti. Momento solenne e commovente. - Povero Ramberti! E tutti si sarebbero quindi ritirati di là ad aspettare chegli fosse chiuso nella cassa già pronta. Valdana, la sua città natale, Valdana che da quindici anni lo rieleggeva deputato Valdana per cui aveva fatto tanto, avrebbe certamente voluto le sue spoglie mortali; e il sindaco di Valdana sarebbe accorso con due o tre consiglieri comunali per accompagnare la salma. Lanima eh, lanima, partita da un pezzo, e chi sa dove arrivata - Lon. Costanzo Ramberti strizzò gli occhi. Volle ricordarsi duna vecchia definizione dellanima, che lo aveva molto soddisfatto quandera ancora studente di filosofia allUniversità: Lanima è quellessenza che si rende in noi cosciente di se stessa e delle cose poste fuori di noi. Già! Cosí Era la definizione dun filosofo tedesco. Quellessenza? pensò adesso. Che vuol dire? Quella certa cosa che è, innegabilmente, per la quale io, mentre sono vivo, differisco da me quando sarò morto. È chiaro! Ma questa essenza dentro di me è per se stessa o in quanto io sono? Due casi. Se è per sé, e soltanto dentro di me si rende cosciente di se stessa, fuori di me non avrà più coscienza? E che sarà dunque? Qualche cosa che io non sono, che essa medesima non è, finché mi rimane dentro. Andata fuori, sarà quel che sarà seppure sarà! Perché cè laltro caso: che essa cioè sia in quanto io sono; sicché, dunque, non essendo più io - Cavaliere, per favore, un sorso dacqua Il cav. Spigula-Nonnis balzò in piedi quantera lungo, riscotendosi dal torpore; gli porse lacqua; gli chiese premuroso: - Eccellenza, come si sente? Lon. Costanzo Ramberti bevve due sorsi: poi, restituendo il bicchiere sorrise pallidamente al suo segretario, richiuse gli occhi, sospirò: - Cosí Dovera arrivato? Doveva partire per Valdana. La salma Sí, meglio tenersi alla salma soltanto. Ecco: la prendevano per la testa e per i piedi. Nella cassa era già deposto un lenzuolo zuppo dacqua sublimata, nel quale la salma sarebbe stata avvolta. Poi lo stagnajo Come si chiamava quello strumento rombante con una livida lingua di fuoco? Ecco la lastra di zinco da saldare su la cassa; ecco il coperchio da avvitare A questo punto, lon. Costanzo Ramberti non vide più se stesso dentro la cassa: rimase fuori e vide la cassa come gli altri la avrebbero veduta: una bella cassa di castagno, in forma durna, levigata, con borchie dorate. I funerali e il trasporto sarebbero stati certamente a spese dello Stato. E la cassa, ecco, era sollevata: attraversava le camere, scendeva stentatamente le scale della villetta attraversava il giardino, seguita da tutti i colleghi di nuovo a capo scoperto col presidente del Consiglio innanzi a tutti; era introdotta nel carro del Municipio tra la curiosità timorosa e rispettosa di tutta la popolazione accorsa allo spettacolo insolito. Qui ancora lon. Ramberti lasciò cacciar dentro del carro la cassa e rimase fuori a vedere il carro che accompagnato da tanto popolo, scendeva lentamente, con solennità, dal borgo alla stazione ferroviaria. Un vagone di quelli con la scritta Cavalli otto, Uomini quaranta, era belle pronto, con le assi inchiodate per chiudervi il feretro. Lon. Costanzo Ramberti rivide la propria cassa tratta fuori del carro e la seguí entro il vagone nudo e polveroso che certamente a Roma sarebbe stato addobbato e parato con tutte le corone che il Re e il Consiglio dei ministri il Municipio di Valdana e gli amici avrebbero inviato. Partenza! E lon. Costanzo Ramberti seguí il treno, col suo carro-feretro in coda per tanta e tanta via, fino alla stazione di Valdana, gremita anchessa di popolo. Ecco, a uno a uno, i suoi più fedeli e affezionati amici, consiglieri provinciali e comunali alcuni un po goffi nellinsolito abito nero o col cappello a stajo. Il Robertelli eh, sí! lui sí caro Robertelli piangeva, si faceva largo - Dovè? dovè? Dove poteva essere? Là, nella cassa, caro Robertelli. Eh, uno alla volta Ma lon. Costanzo Ramberti vedeva quella scena, come se egli veramente non fosse dentro la cassa, che pur pesava, sí, sí pesava e lo dimostravano chiaramente gli uscieri del Municipio in guanti bianchi e livrea, che stentavano a caricarsela sulle spalle. Vedeva uh, il Tonni, che ogni volta, poveretto usciva di casa coi minuti contati dalla moglie ferocemente gelosa - eccolo lí, irrequieto, sbuffava cavava fuori ogni momento lorologio, maledicendo al ritardo di unora con cui il treno era arrivato e a cui certo la moglie non avrebbe creduto. Eh, pazienza, caro Tonni, pazienza! Avrai dalla moglie una scenata; ma poi ti rappacificherai. Rimani vivo, tu. Allaltro mondo, invece, non si rivà due volte. Vorresti per lamico tuo, che pur ti fece tanti favori, un funerale spiccio spiccio? Lasciaglielo fare con pompa e solennità Vedi? ecco il signor prefetto Largo, largo! Uh, cè anche il colonnello Ma già! gli toccava anche laccompagnamento militare. E cè anche tutta la scolaresca, con le bandiere dei varii istituti; e quantaltre bandiere di sodalizii! Sí, perché egli veramente pur tutto inteso ai problemi più alti della politica alle questioni più ardue delleconomia sociale non aveva mai trascurato glinteressi particolari del collegio, che di molti beneficii doveva essergli grato a lungo. E Valdana forse gli avrebbe dimostrato questa gratitudine con qualche ricordo marmoreo nella villa comunale o intitolando dal nome di lui qualche via o qualche piazza; e, intanto, con quelle esequie solenni Rivide col pensiero la via principale della città tutta imbandierata a mezzasta: Via Costanzo Ramberti E le finestre gremite di gente in attesa del carro tirato da otto cavalli bardati, coperto di corone; e tanti per via che si mostravano a dito quella del Re, bellissima fra tutte. Il cimitero era laggiú, dietro il colle, fosco e solitario. I cavalli andavano a passo lento, quasi per dargli il tempo di godere di quegli estremi onori che gli si rendevano e che gli prolungavano dun breve tratto ancora la vita oltre la fine. Capitulo Due Tutto questo lon. Costanzo Ramberti immaginò alla vigilia della morte. Un po per colpa sua, un po per colpa daltri, la realtà non corrispose interamente a quanto egli aveva immaginato. Già morí di notte, non si sa se durante il sonno; certo senza farsi sentire dal cav. Spigula-Nonnis che, vinto dalla stanchezza, sera profondamente addormentato sulla poltrona a piè del letto. Questo sarebbe stato poco male, in fondo, se il cav. Spigula-Nonnis, svegliandosi di soprassalto verso le quattro del mattino e trovandolo già freddo e duro non fosse rimasto straordinariamente impressionato, prima da uno strano ronzio nella camera poi dalla luna piena, che, nel declinare, pareva si fosse arrestata in cielo a mirare quel morto sul letto attraverso i vetri della finestra rimasta per inavvertenza con gli scuri aperti. Il ronzio era dun moscone, a cui egli col suo destarsi improvviso aveva rotto il sonno. Quando, allalba, accorse il sindaco Agostino Migneco, chiamato in fretta in furia dal cameriere, il cav. Spigula-Nonnis: - Cera la luna cera la luna Non sapeva dir altro. - La luna? che luna? - Una luna! una luna! - Va bene, cera la luna ma, caro signore, qua bisogna spedire un telegramma durgenza a S. E. il presidente della Camera; un altro a S. E. il presidente del Consiglio; un altro al sindaco di di dovera deputato Sua Eccellenza? - Valdana Che luna! - Lasci stare la luna! Dunque al sindaco di Valdana, si dice: e tre tutti durgenza: per dar linfausto annunzio alla cittadinanza, mi spiego? a gli elettori Avrà da fare quel sindaco! Si sbrighi per carità! Bisognerà fare aprire lufficio telegrafico: si faccia accompagnare da una guardia, a nome mio. E poi subito qua! Bisognerà vestirlo al più presto. Vede? il cadavere è già irrigidito. Per miracolo il cav. Spigula-Nonnis non mise in tutti quei telegrammi, che cera la luna. Davvero, per farsi onore, il sindaco Migneco avrebbe voluto metter su una camera ardente da far restare tutti a bocca aperta, col catafalco e ogni cosa. Ma paesetti; non si trovava nulla; mancavano i bravi operai. Era corso in chiesa per qualche paramento. Tutti damaschi rossi a strisce doro. Fossero stati neri! Prese quattro candelabri dorati, roba del mille e uno Fiori sí, e piante: fiori per terra, fiori sul letto: tutta la camera piena. La marsina intanto non si trovò nel baule, e il cav. Spigula-Nonnis fu costretto a correre a Roma, nel quartierino in via Ludovisi; ma non la trovò neanche là: era nel baule, era, giú in fondo. Se aveva proprio perduto la testa quel poveruomo! Oh, affezionatissimo Lagrime a fontana. Ma la marsina si dovette spaccare in due, di dietro peccato, nuova nuova! perché le braccia del cadavere non si movevano più. E, appena vestito, sissignori, si dovette rispogliare e poi rivestire daccapo, perché dal Municipio di Valdana questo sí, come lon. Costanzo Ramberti aveva immaginato giunse un telegramma durgenza nel quale si annunziava che la cittadinanza addoloratissima con voto unanime reclamava la salma del suo illustre rappresentante per onorarla con esequie solenni: monumento anche un monumento! cose grandi e sí, proprio una piazza, quella della Posta ribattezzata col nome di lui - e un medico arrivò a Roma per praticare al cadavere alcune iniezioni di formalina, diceva; sformalina avrebbe detto invece il sindaco Migneco, col dovuto rispetto, perché dopo quelle iniezioni - oh, il volto cereo, leleganza con cui si era rappresentato da morto lon. Costanzo Ramberti! Un faccione cosí gli fecero, senza più né naso, né guance, né collo, né nulla; una palla di sego, ecco. Tanto che si pensò di nascondergli il volto con un fazzoletto. Molti più deputati amici, di quanto lon. Costanzo Ramberti sapesse daverne, accorsero la mattina seguente a Castel Gandolfo insieme coi presidenti della Camera e del Consiglio e i ministri e i sotto-segretarii di Stato. Vennero anche alcuni senatori, tra i meno vecchi, e una frotta di giornalisti e anche due fotografi. Era una splendida giornata. A gente oppressa da tanti gravi problemi sociali, intristita da tante brighe quotidiane doveva certo far leffetto duna festa quel tuffo nellazzurro la vista deliziosa della campagna rinverdita, dei Castelli romani solatii del lago e dei boschi in quellaria ancora un po frizzante, ma nella quale si presentiva già lalito della primavera. Non lo dicevano; si mostravano anzi compunti, ed erano forse; ma per il segreto rammarico daver consumato e di consumare tuttavia in lotte vane e meschine lesistenza cosí breve cosí poco sicura, e che pur sentivano cara, lí, in quella fresca, ariosa apparizione incantevole. Un certo conforto veniva loro dal pensiero che essi ne potevano godere ancora, pur fuggevolmente, mentre quel loro compagno, no. E cosí confortati, in fatti, a poco a poco, durante il breve tragitto cominciarono a conversare lietamente, a ridere grati a quei cinque o sei più sinceri che per i primi avevano rotto laria di compunzione con qualche frizzo e ora seguitavano a far da buffoni. Pure, di tratto in tratto, come se dagli usciolini delle vetture intercomunicanti si affacciasse la testa di Costanzo Ramberti le conversazioni gaje e le risate cadevano; e avvertivano tutti quasi uno smarrimento, un disagio impiccioso, segnatamente coloro che non avevano proprio alcuna ragione di trovarsi lí tranne quella di fare una gita in larga compagnia, notoriamente avversarii del Ramberti o denigratori di lui in segreto. Avvertivano costoro che la loro presenza violentava qualche cosa. Che cosa? laspettazione del morto, laspettazione duno che non poteva più protestare e cacciarli via, svergognandoli? Ma era, sí o no, una visita funebre, quella? Se era, via! un morto non si va a visitarlo cosí, chiacchierando allegramente e ridendo. Tutti quei colleghi là, amici e non amici, ignoravano la rappresentazione che il povero Ramberti si era fatta, alla vigilia della morte di quella loro visita, naturalmente secondo il carattere che essa avrebbe dovuto avere di tristezza, di rimpianto, di commiserazione per lui. La ignoravano; e tuttavia, per il solo fatto che essa ora si effettuava non potevano non avvertire di tratto in tratto, che era sconveniente il modo con cui si effettuava; e i non amici non potevano non avvertire che essi vi erano di più, e che commettevano una violenza. Appena scesi alla stazione di Castel Gandolfo tutti però si ricomposero, riassunsero laria grave e compunta si vestirono della solennità del momento luttuoso, dellimportanza che dava loro la folla rispettosa, accorsa per assistere allarrivo. Guidati dal sindaco Migneco e dai consiglieri comunali, affocati in volto, tutti in sudore coi polsini che scappavan fuori dalle maniche e il giro delle cravatte dai colletti ministri e deputati si recarono a piedi, in colonna, coi due presidenti in testa fra due ali e un codazzo enorme di popolo, alla villa del Ramberti. Questarrivo, questa entrata nel paese imbandierato a lutto, questo corteo furono realmente di gran lunga superiori a quanto il Ramberti aveva immaginato. Se non che, proprio nel momento più solenne, allorché il presidente della Camera e quello del Consiglio con tutti i ministri e i sotto-segretarii e i deputati e la folla dei curiosi entrarono nella camera ardente, a capo scoperto, accadde una cosa che lon. Ramberti non si sarebbe potuto mai immaginare: una cosa orribile, nel silenzio quasi sacro di quella scena: un improvviso borboglio lugubre squacquerato, nel ventre del cadavere, che intronò e atterrí tutti gli astanti. Che era stato? - Digestio post mortem, - sospirò, dignitosamente in latino, uno di essi, chera medico, appena poté rimettersi un po di fiato in corpo. E tutti gli altri guatarono sconcertati il cadavere, che pareva si fosse coperto il volto col fazzoletto per fare, senza vergogna, una tal cosa in faccia alle supreme autorità della nazione. E uscirono, gravemente accigliati, dalla camera ardente. Quando, tre ore dopo, alla stazione di Roma, il cav. Spigula-Nonnis, vide con infinita tristezza allontanarsi tutti coloro che erano venuti a Castel Gandolfo senza volgere nemmeno uno sguardo, un ultimo sguardo daddio al carro, ove S. E. lon. Ramberti era chiuso, ebbe limpressione dun tradimento. Era tutto finito cosí? E restò, lui solo, nellincerto, afflitto lume del giorno morente, sotto lalto immenso lucernario affumicato, a seguire con gli occhi le manovre del treno, che si scomponeva. Dopo molte evoluzioni su per le linee intricate, vide alla fine quel carro lasciato in capo a un binario in fondo, accanto a un altro, su cui già era incollato un cartellino con la scritta Feretro. Un vecchio facchino della stazione, mezzo sciancato e asmatico, venne col pentolino della colla ad attaccare anche sul carro dellon. Ramberti lo stesso cartellino, e se ne andò. Il cav. Spigula-Nonnis si accostò per leggerlo con gli occhi miopi: lesse più su: Cavalli otto, Uomini quaranta e scrollò il capo e sospirò. Stette ancora un pezzo, un lungo pezzo a contemplare quei due carri-feretro lí accanto. Due morti, due già andati, che dovevano ancora viaggiare! E sarebbero rimasti lí, soli, quella notte tra il frastuono dei treni in arrivo e in partenza, tra landar frettoloso dei viaggiatori notturni; lí stesi, immobili, nel bujo delle loro casse, fra il tramenio incessante duna stazione ferroviaria. Addio! addio! E anche lui, il cav. Spigula-Nonnis, se ne andò. Se ne andò angosciato. Per via però, comperati i giornali della sera, si riconfortò nel vedere le lunghe necrologie che tutti recavano in prima pagina, col ritratto dellillustre estinto in mezzo. A casa, simmerse nella lettura di esse, e si commosse molto al cenno, che uno di quei giornali faceva delle cure, dellamorosa assistenza, della devozione, di cui egli, il cav. Spigula-Nonnis, aveva circondato in quegli ultimi mesi lon. Costanzo Ramberti. Peccato che il Nonnis del suo cognome fosse stampato con unenne sola! Ma si capiva chera lui. Rilesse quel cenno, a dir poco, una ventina di volte; e, ridisceso su la via, per recarsi a cenare alla solita pensione volle prima di tutto comperare in unedicola altre dieci copie di quel giornale per mandarle a Novara, il giorno appresso, ai parenti, a gli amici con lenne aggiunta, sintende, e il passo segnato con un tratto di lapis turchino. Grandi elogi, grandi elogi facevano tutti dellon. Costanzo Ramberti: il compianto era unanime, e debitamente erano messi in rilievo i meriti, lo zelo, lonestà. Tutto, come lon. Costanzo Ramberti sera figurato. Cera lesistenza innanzi tempo spezzata e cerano i grandi servigi che certamente egli avrebbe potuto rendere ancora alla patria. E i telegrammi di Valdana parlavano della profonda costernazione della cittadinanza al ferale annunzio delle straordinarie, indimenticabili onoranze che la città natale avrebbe fatto al suo Grande Figlio e annunziavano che già il sindaco, una rappresentanza del Consiglio comunale e altri egregi cittadini devoti amici dellillustre estinto, erano partiti alla volta di Roma per scortare il cadavere. Rincasando verso la mezzanotte, nel silenzio delle vie deserte, vegliate lugubremente dai lampioni, il cav. Spigula-Nonnis ripensò ai due carri-feretro là in capo a un binario della stazione, in attesa. Se quei due morti avessero potuto farsi compagnia, conversando tra loro per ingannare il tempo! Sorrise mestamente, a questo pensiero, il cav. Spigula-Nonnis. Chi sa chi era quellaltro, e dove sarebbe andato a finire Stava lí, quella notte senza alcun sospetto dellonore che gli toccava, davere accanto uno che riempiva di sé in quel momento, tutti i giornali dItalia e che il giorno appresso avrebbe avuto accoglienze trionfali da tutta una città che lo piangeva. Poteva mai passare per il capo al cav. Spigula-Nonnis, che il carro-feretro dellon. Costanzo Ramberti, verso le due da alcuni ferrovieri cascanti a pezzi dal sonno dovesse essere agganciato al treno che partiva in quellora per lAbruzzo e che lillustre estinto dovesse cosí essere sottratto alle accoglienze trionfali, alle onoranze solenni della sua città natale? Ma lon. Costanzo Ramberti, uomo politico, già salito al potere, addentro perciò nelle segrete cose, lon. Costanzo Ramberti che conosceva tutte le magagne del servizio ferroviario, avrebbe potuto prevedere facilmente un simile tradimento. Dati due carri-feretro in attesa in una stazione di tanto traffico niente di più facile e di più ovvio, che uno fosse spedito al destino dellaltro, e viceversa. Chiuso, inchiodato lí nel suo carro, ora, egli non poté protestare contro quello scambio indegno allo strappo che sei facchini bestiali facevano in quel momento di tutte le gramaglie di cui la sua Valdana si parava quella notte, per accoglierlo solennemente il giorno appresso. E in coda a quel treno che partiva per lAbruzzo, quasi vuoto, e che, coi freni logori finiva di sconquassare le povere, vecchie, sporche vetture di cui era composto gli toccò a viaggiare per tutto il resto della notte, via lentamente, via lugubremente verso la destinazione di quellaltro morto, chera un giovine seminarista di Avezzano, per nome Feliciangiolo Scanalino. Naturalmente, il carro feretro di questo, la mattina dopo, fu adornato con magnificenza sotto la vigilanza dello stesso capo della casa di pompe funebri, che si era assunto lincarico del funerale a spese dello Stato. Paramenti ricchissimi di velluto con frange dargento, a padiglione e veli e nastri e palme! Sul feretro, coperto da una splendida coltre, la sola corona del Re; ai due lati, quelle dei presidenti della Camera e del Consiglio dei ministri. Circa una settantina di altre corone furono allogate nel carro appresso. E alle otto e mezzo precise innanzi a gli occhi ammirati duna vera folla damici dellon Costanzo Ramberti Feliciangiolo Scanalino partí verso le onoranze solenni di Valdana. Quando, verso le tre del pomeriggio, il treno arrivò alla stazione di Valdana, rigurgitante di popolo commosso, il sindaco che aveva accompagnato la salma con la rappresentanza comunale, fu chiamato misteriosamente in disparte nella sala del telegrafo, dal capo-stazione, che tremava tutto, pallidissimo. Era arrivato dalla stazione di Roma un telegramma, che avvertiva in gran segreto dello scambio dei vagoni mortuarii. La salma dellon. Ramberti si trovava alla stazione dAvezzano. Il sindaco di Valdana restò come basito. E come si faceva adesso con tutto il popolo lí in attesa? con la città parata? - Commendatore, - suggerí sottovoce il capostazione, ponendosi una mano sul petto, - lo so io solo e il telegrafista, qua; anche a Roma e ad Avezzano, il capo-stazione e il telegrafista. Commendatore, è interesse nostro, dellAmministrazione ferroviaria, tener segreta la cosa. Si affidi! Che altro si poteva fare in un frangente come quello? E linnocente seminarista Feliciangiolo Scanalino ebbe le accoglienze trionfali della città di Valdana nel carro funebre che pareva una montagna di fiori, tirato da otto cavalli; ebbe la corona del Re; ebbe lelogio funebre del sindaco, ebbe laccompagnamento di tutto un popolo fino al cimitero. Lon. Costanzo Ramberti viaggiava frattanto, da Avezzano, nel carro nudo e polveroso Cavalli otto, Uomini quaranta, senza un fiore senza un nastro: povera spoglia rimandata via, sballottata fuori di strada, per luoghi cosí lontani dal suo destino. Arrivò di notte alla stazione di Valdana. Il solo sindaco e quattro fidati beccamorti erano ad aspettarla alla stazione, e zitti zitti col passo dei ladri che sottraggono alla vista dei doganieri un contrabbando su e giú per viottoli di campagna stenebrati a malapena da un lanternino se la portarono al camposanto e la seppellirono, traendo un gran sospiro di sollievo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL GUARDAROBA DELLELOQUENZA Prima Parte Ascoltando per via o nelle case dei conoscenti o nei pubblici ritrovi le chiacchiere della gente sugli avvenimenti del giorno Bonaventura Camposoldani aveva intuito che sopra i comuni bisogni materiali e i casi quotidiani della vita e le ordinarie occupazioni gravita una certa atmosfera ideale, fatta di concetti più o meno grossolani di riflessioni più o meno ovvie, di considerazioni generiche, di motti e proverbi e via dicendo a cui nei momenti dozio tutti coloro che sogliono stare lintero giorno sotto il peso delle loro meschine esistenze cercano di sollevarsi per prendere una boccata daria. Naturalmente, in questa atmosfera ideale sono come tanti pesci fuor dacqua; si smarriscono facilmente, abbagliati dallo sprazzo di qualche pensiero improvviso. Bisognava saper cogliere questo momento per prenderli allamo. Bonaventura Camposoldani sera addestrato meravigliosamente. Avere unidea unificatrice; proporla a una dozzina damici di qualche autorità e di molte aderenze; indire una prima riunione per lo svolgimento dellidea e la dimostrazione dei vantaggi da cavarne, delle benemerenze da acquistarne; poi nominare una commissione per compilare uno statuto: tutto era qui. Nominata la commissione, compilato lo statuto, indetta una nuova riunione per discuterne e approvarne gli articoli; per la nomina delle cariche sociali; eletto ad unanimità presidente Bonaventura Camposoldani che ne aveva avuto lidea e aveva trovato la sede provvisoria senza darsi un momento di requie; il circolo nasceva e cominciava subito a morire per tutti i socii che non se ne curavano più; seguitava a vivere soltanto per Bonaventura Camposoldani che - presidente, consigliere amministratore, cassiere, segretario - al primo dogni mese mandava lesattore a svegliare con garbo per un momentino solo, gli addormentati, il cui sonno, leggero nel primo mese, diveniva a mano a mano più grave e infine letargo profondo. Lesattore di tutti i circoli fondati da Bonaventura Camposoldani era sempre lo stesso: un vecchietto che si chiamava Bencivenni. Squallido piccolo gracile tremulo, spirava dai chiari occhietti cilestri, perennemente pieni di lagrime, una serafica ingenuità. Camposoldani lo aveva da un pezzo soprannominato Geremia e tutti credevano che si chiamasse davvero Geremia di nome e Bencivenni di cognome. Lo proteggeva Camposoldani perché veramente il povero vecchio meritava dessere protetto: reduce dalle patrie battaglie superstite di Villa Glori e - per modestia - morto di fame. A voltare la pagina, un po sciocco era anche stato, per dire la verità. Sera presa in moglie la vedova dun suo fratello darmi morto a Digione; sera tirati su quattro figliuoli non suoi; la moglie dopo cinque anni gli era morta; i tre figliastri, appena cresciuti, lo avevano abbandonato; ed era rimasto solo, cosí vecchio, nella miseria, con la figliastra femmina, amata come una figlia vera. Se piangeva sempre, dunque, Geremia ne aveva ragione. Ma non piangeva nientaffatto Geremia. Pareva che piangesse; non piangeva. Linfatico di natura, andava facilmente soggetto ai raffreddori. E non solo gli occhi gli sgocciolavano, ma il naso, quel povero naso gracile e pallidissimo affilato, stirato a furia di soffiarselo per impedire ogni volta unira di Dio certe scariche interminabili di starnuti comicissimi, piccoli, rapidi, secchi, durante le quali pareva che terribilmente stizzito contro se stesso, volesse col naso beccarsi il petto. - Mea culpa mea culpa mea culpa - diceva Camposoldani, imitando a ogni starnuto le scrollatine del vecchio. Il quale, andando in giro tutto il giorno, arrivava sempre stanco morto nelle case dei socii. Perduto in vecchi abiti sempre fuor di stagione, avuti in elemosina o comperati di combinazione coi poveri piedi imbarcati in certe scarpacce legate con lo spago entrava parlando sottovoce, quasi tra sé, con una larva di sorriso su le labbra, sorriso ragionevole e pur mesto. Certe mossettine di capo aveva poi, aggraziate, e un muover di palpebre pieno di filosofica indulgenza su quegli occhietti chiari ingenui e acquosi, che tutti a guardarlo non sapevano che pensarne. Pareva seguitasse un discorso per cui gli avessero dato corda la mattina uscendo di casa: un discorso chegli forse non interrompeva neanche per via, né salendo o scendendo le scale. Infatti, nelle case dei socii entrava parlando, e parlando ne usciva, senza smettere un momento neppure mentre con la mano tremicchiante raspava sul registro la ricevuta della tassa mensile. Ma nessuno riusciva a capire che cosa dicesse. Tutti supponevano che il povero vecchio si lamentasse del troppo camminare del salire e scendere troppe scale, alla sua età, cosí mal ridotto. Se non che, in mezzo a quel biascichio fitto, tra un sorrisetto e laltro mesto e ragionevole ecco che si coglieva ora il nome di un ministro o di questo o quel deputato al Parlamento, ora il titolo dun giornale. E tutti allora restavano stupiti e frastornati a mirarlo non comprendendo come centrassero quei nomi e quei titoli di giornali nelle sue lamentele. Centravano, invece, benissimo. Perché Geremia Bencivenni non si lamentava affatto, ma intendeva di conversare, cosí sottovoce e quasi tra sé; forse credeva ne avesse lobbligo, avvicinando tanta gente perbene; e parlava di politica, delle belle leggi che si votano in Parlamento, o commentava un fatto di cronaca o dava notizia del socio A da cui era stato pocanzi, o del socio B dal quale si sarebbe or ora recato. Se qualcuno gli diceva che non intendeva più pagare perché non voleva più far parte del circolo Geremia non se ne dava per inteso: staccava, come se niente fosse, la ricevuta debitamente firmata e la lasciava lí sul tavolino; quasi che questo solo fosse il suo compito e non dovesse curarsi daltro, almeno fin tanto che cera qualche socio il quale, o per levarselo davanti o per pietà o per dabbenaggine, seguitava a pagare. Quando poi Geremia, più cadente che mai, veniva ad annunziare che proprio non cera più nessuno che volesse pagare e, in prova tirava fuori rovesciate tutte le tasche della giacca, del panciotto, dei calzoni e mostrava anche la fodera del cappelluccio bisunto Bonaventura Camposoldani restava per un momento perplesso se disperdere con un soffio quella larva di circolo di cui Geremia gli rappresentava limmagine, o se risuscitarla con un lampo geniale. Nel primo caso, avrebbe dovuto rimettersi alla fatica di fondarne subito un altro. Gli seccava. E poi, meglio non abusare. Dunque, un lampo un lampo Che lampo? Contava segnatamente su due cose, Camposoldani. Cioè, su quella che egli chiamava elasticità morale del popolo italiano e su la pigrizia mentale di esso. Martino Lutero avrebbe voluto pagare centomila fiorini perché gli fosse risparmiata la vista di Roma? Martino Lutero era uno sciocco. Ecco qua: temperamenti per temperature. Bisognava considerare prima di tutto la temperatura. In Germania fa freddo. Ora, naturalmente, il freddo, come congela lacqua, cosí irrigidisce gli spiriti. Formule precise. Precetti e norme assolute. Non cè elasticità. In ltalia fa caldo. Il sole, se da un canto addormenta glingegni e intorpidisce le energie dallaltro mantiene elastiche, accese, in continua fusione le anime. Tirate, le anime cedono, sallungano come una pasta molle si lasciano aggirare intorno a un gomitolo qualsiasi, purché si faccia con garbo, sintende, e pian pianino. Tolleranza. Che vuol dire tolleranza? Ma appunto questo: pigrizia mentale, elasticità morale. Vivere e lasciar vivere. Il popolo italiano non vuol darsi la pena di pensare: commette a pochi lincarico di pensare per lui. Ora questi pochi, siamo giusti, anche per poter pensare cosí in grande, per tutti, senza stancarsi, bisogna che siano ben nutriti. Mens sana in corpore sano. E il popolo italiano li lascia mangiare, purché facciano sempre con garbo, sintende, e salvino in certo qual modo le apparenze. Poi batte le mani, senza troppo scaldarsi ogni qual volta i suoi commessi pensatori riescano per avventura a procurargli qualche soddisfazioncella. Ecco qua: qualche soddisfazioncella doveva egli procurare ai socii del circolo moribondo per destarli dalla loro morosità. E Bonaventura Camposoldani ci riusciva quasi sempre. Questultimo non era propriamente un circolo, ma unassociazione nazionale con un intento eminentemente patriottico e civile. Si proponeva di raccogliere in esercito operoso, in ogni provincia e comune dItalia tutti coloro cui stesse a cuore sanare finalmente la piaga vergognosa dellanalfabetismo e diffondere per via di letture e conferenze il gusto della cultura nel popolo italiano. Nel fondo dellanima Bonaventura Camposoldani stimava pregio inestimabile del popolo italiano la costante avversione a ogni genere di cultura e deducazione come quelle che, appena conquistate, rendono necessarie tante cose di cui, per esser saggi veramente, si dovrebbe fare a meno. Ma non osava più dirselo neanche in tacito sinu ora che ben settantacinque sezioni contro lanalfabetismo serano formate in meno dun anno delle quali quarantadue sintomo consolantissimo di salutare risveglio! nelle provincie meridionali. La nuova Associazione nazionale per la cultura del popolo contava ormai più di mille e seicento soci. Sede centrale, Roma. E il Governo saggiamente aveva concesso, per costituirle un fondo di riserva necessario una tombola telegrafica, che aveva fruttato la bellezza di quarantacinque mila lire, poco più, poco meno. Le aveva inaugurate quasi tutte lui, quelle settantacinque sezioni improvvisando un discorso di unora per ciascuna, sui beneficii dellalfabeto e i vantaggi della cultura. Solo quattro o cinque, per non parer troppo invadente le aveva lasciate inaugurare a un tal Pascotti, professore di storia in un liceo di Roma vicepresidente della sede centrale, belluomo, tutto quanto rotondo, anche nella voce: rotondo e pastoso. Poveruomo, bisognava compatirlo; aveva la debolezza di credersi sul serio un forte oratore: aveva veramente una grande facilità di parola e parlava dipinto, con frasi fiorite, a periodi numerosi; simpostava che neanche Demostene o Cicerone, e giú per ore e ore, senza mai concludere nulla abbandonato beatamente allonda sonora che gli fluiva dalle labbra. Come se fosse una pasta molle, con le mani grassocce levate davanti alla bocca pareva palpeggiasse quella sua eloquenza e la arrotondasse e la appallottolasse, atteggiati gli occhi di voluttà. Per un momento, tutti stavano a sentirlo con piacere; ma poi, le fronti che serano aggrottate nellattenzione, cominciavano a tirar su a poco a poco le sopracciglia; gli occhi si ingrandivano, si spalancavano intorno smarriti, come per cercare una via di scampo. Indignato dellesito di quei suoi cinque discorsi inaugurali, Pascotti sera dimesso da vicepresidente e non sera fatto più vivo. Ottenuta la tombola, sbollito il primo fervore, la sede centrale di Roma sera profondamente addormentata. Lavoravano ancora con alacrità un po inquietante le sezioni segnatamente due o tre, ma per fortuna molto lontane, in Calabria e in Sicilia. Che risate si faceva Bonaventura Camposoldani nel leggere le relazioni in istile eroico dei presidenti di quelle sezioni poveri maestri elementari! Certuni mandavano finanche allegri trattatelli di pedagogia interi interi. Ma che fatica anche, doverli abbassar di tono, riassumere, e qua raddrizzare un periodo e là pescare il senso miseramente naufragato in un mare di frasi accavallate e spumanti! Doveva pure mandarle a stampa quelle relazioni, nel Bollettino dellAssociazione, che aveva stimato opportuno pubblicare almeno una volta al mese perché le quarantacinquemila lire della tombola dessero qualche segno di vita. E questa volta aveva dovuto anche dar sede stabile allAssociazione. Aveva preso in affitto un quartierino al primo piano duna vecchia casa in via delle Marmorelle due stanzette e una bella sala per le sedute, caso mai i soci di Roma per qualche miracolo si fossero sognati di tenerne qualcuna. Una tavola coperta da un panno verde per la Presidenza e il Consiglio, penne e calamai, una cinquantina di seggiole tre tende alle finestre, cinque ritratti oleografici dei tre re e delle due regine alle pareti un mezzobusto di gesso abbronzato, indispensabile, di Dante Alighieri su una colonnina pure di gesso dietro la tavola della Presidenza un vassojo con due bottiglie da acqua e quattro bicchieri, una cassetta da sputare che altro? ah, la bandiera dellAssociazione: tutto questo, nella sala delle sedute. In una delle due stanzette sera allogato lui, Camposoldani: non per dormirci, no: per lavorare dalla mattina alla sera poiché i consiglieri eletti e il segretario, al solito, lo lasciavano solo e doveva far tutto da sé; tanto che, a un certo punto, aveva stimato inutile tenere ancora in affitto la camera mobigliata in via Ovidio, in fondo ai Prati e la notte, stanco del lavoro di tutta la giornata, si buttava a dormire vestito, lí su lottomana, per poche ore. Nellaltra stanzetta cera allogato Geremia con la figliuola. Povero Geremia! Aveva finalmente una retribuzione fissa, sul fondo della tombola telegrafica, e casa franca. Poteva ormai dire che lItalia, per cui aveva sofferto e combattuto, sera alla fine costituita e rassettata. In premio delle eroiche fatiche della sua gioventú, in compenso dei molti stenti patiti fino alla vecchiaja alloggiava nella sede duna Associazione nazionale, e Tudina la figliastra, poteva alla fine stendere ad asciugare su le cinquanta sedie della sala tutti i suoi straccetti talvolta anche sul mezzobusto di Dante Alighieri; per ignoranza, badiamo, povera Tudina, non per mancanza di rispetto al padre della lingua italiana. Dante Alighieri, per Tudina, era tutto in quel naso sdegnosamente arricciato. Lo chiamava: Quelluomo che sente puzza. E non capiva, Tudina, perché Camposoldani lo tenesse lí, in capo alla sala, dietro la tavola della Presidenza. Stendendo il bucato su le sedie non poteva soffrire quella faccia di gesso che la guardava dalla colonnina con quel cipiglio sdegnoso e correva subito a nasconderla con uno straccetto. Non era brutta Tudina, ma neanche bella. Belli, veramente belli, aveva gli occhi soltanto, e anche i capelli: neri profondi e brillanti, gli occhi; neri e riccioluti, i capelli. Aveva già ventiquattro anni, ma pareva ne avesse quindici, non più. Nelle carni, nellaria della testa, in quegli occhi brillanti, in quei capelli riccioluti, sempre arruffati era rimasta ragazza, una ragazza mezzo selvaggia, irriducibile a ogni principio desperienza e di cultura. Era stata a scuola, da bambina; in parecchie scuole: da tutte era stata cacciata via. Una volta sera messa sotto i piedi una compagna, e per miracolo non le aveva strappato gli occhi; unaltra volta sera ribellata con atti non meno violenti di insubordinazione alla maestra. Nessuno aveva voluto tener conto della ragione di quegli atti violenti. Ma sera messa quella compagna sotto i piedi vedendosi derisa per aver detto che aveva paura dei cani perché una gatta da bambina, laveva sgraffiata. Quella compagna non sapeva chella teneva amorosamente in braccio quella gatta la quale aveva fatto da poco certi gattini bellini bellini, e che un cane sera accostato minaccioso abbajando, e che la gatta allora sera arruffata e, non potendo sgraffiare il cane aveva sgraffiato lei: donde, logicamente, la sua paura dei cani. Quella maestra poi, aveva voluto nientemeno costringerla a intingere nel calamajo il pennino un bel pennino tutto pulito e lucente che figurava una mano con lindice teso un amore di pennino che a lei, per altro, pareva quasi unarma, di cui, mandandola a scuola la avessero munita e che ella dovesse custodire gelosamente e conservare intatta. più volte, il patrigno, tornando a casa stanco, la sera sera provato prima di cena o dopo cena a insegnarle con molta pazienza un po di alfabeto sul sillabario. Il fatto che b e a fa ba, enunziato dal patrigno con quella vocina di zanzara e quel sorrisetto mesto e ragionevole che gli era abituale non le era sembrato né serio né verosimile. Era rimasta a mirarlo negli occhi a bocca aperta. Spesso, anche adesso, rimaneva a lungo a mirarlo cosí, per una ragione, che più speciosa non si sarebbe potuta immaginare. Non era mica certa, Tudina, che quel suo patrigno fosse vero, un uomo vero, di carne e ossa come tutti gli altri e non piuttosto una larva duomo, unombra che un soffio poteva portar via. Lo vedeva parlare, sorridere; ma che dicesse, perché o di che sorridesse, non capiva neanche lei. Non capiva perché talvolta gli brillassero gli occhi chiari dietro il velo perenne delle lagrime. E non sapeva credere che le dita tremicchianti di quelle manine esangui avessero tatto, da sentir le cose che toccavano o chegli avvertisse il gusto dei cibi che mangiava, o che in quella testa candida si potessero volgere pensieri. Le pareva quasi aereo, quel patrigno, un uomo che per sé, di suo, non avesse nulla, a cui tutto venisse di combinazione non perché lui facesse qualche cosa per averlo, ma perché gli altri glielo davano, quasi per ridere per il gusto di vedere come stava cosí parato e messo su, con quella camicia, con quel cappello, con quelle scarpe con quei calzoni, con quel pastrano: tutto, sempre, troppo largo, tanto largo che vi sembrava dentro perduto. Quegli abiti, quel cappello, quelle scarpe conservavano tutti qualche cosa della loro provenienza; Tudina li riconosceva per quelli di Tizio o di Cajo; ma chi era, che consistenza aveva colui che li portava? Mai una camicia di suo; mai un pajo di scarpe fatte per i suoi piedi; mai un cappello che gli calzasse giusto in capo! La miseria, lincertezza dogni stato quel vederlo andare sempre vagabondo quasi per aria, smarrito, dietro a faccende vane con quel ronzio di parole senza senso su le labbra tra i risolini e le lagrime le davano quellidea dellirrealità di lui, non solo, ma anche di se stessa e di tutto. Dove, in che poteva toccarla, la realtà, lei, in quella perpetua precarietà desistenza se attorno e dentro di lei tutto era instabile e incerto, se non aveva niente né nessuno a cui appoggiarsi? E Tudina balzava talvolta dimprovviso a stracciare, a rompere, a fracassare, un fascio di carte un viso, un qualunque oggetto, che stranamente a poco a poco le savvistasse davanti agli occhi; cosí, apparentemente per un impeto selvaggio, ma in realtà per un bisogno istintivo, incosciente di togliersi dinanzi e distruggere certe cose di cui non riusciva a cogliere il senso e il valore, o di sperimentare la sua presenza la sua forza contro di esse, per il dispetto chesse le facevano nel vedersele star lí davanti, ecco come se lei non ci fosse, come se lei, volendo, non le potesse stracciare, rompere, fracassare. Quel vaso lí ma sí che lei poteva da lí metterlo qui, e da qui lí, e anche sbatterlo forte cosí, sul davanzale della finestra, e fracassarlo ecco fatto Perché? Ma per niente cosí perché le faceva dispetto! Invece per certi altri oggetti tenui labili, minuscoli, di nessun valore, un pezzetto di carta velina colorata un chicco di vetro, un bottone di camicia di finta madreperla, aveva protezione cura, delicatezza infinita: li lisciava con un dito e se li metteva fra le labbra. E certi giorni non finiva mai di carezzarsi con le dita i folti riccioli neri, asserpolati sul capo allungandoli pian piano e poi lasciandoli riasserpolare, non per civetteria, ma per il piacere che le dava quella carezza; certaltri giorni al contrario se li stracciava col pettine rabbiosamente. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL GUARDAROBA DELLELOQUENZA Seconda Parte Bonaventura Camposoldani non aveva mai badato a quella figliastra di Geremia. Le donne non entravano, se non per poco e di passata, nella sua vita. Tuttal più, la donna, ecco, cosí in astratto, la donna come questione sociale il problema giuridico della donna, sí, un giorno o laltro avrebbe potuto interessarlo. Era un problema, una questione sociale come unaltra, da studiare, a cui attendere; e poteva entrare nel campo della sua attività: non da risolvere, Dio guardi! Se tutti i problemi sociali come a mano a mano sorgono dalla vita e simpongono allattenzione e allo studio dei commessi pensatori si risolvessero in quattro e quattrotto, addio professione! E vero, sí che la vita è prolifica di problemi sociali e se qualcuno per miracolo se ne risolve, ne sorgono subito altri due o tre nuovi; ma è una fatica, mettersi ogni volta daccapo a pensare a un problema nuovo, quandè cosí comodo adagiarsi nei vecchi bastando al pubblico che i problemi sociali sieno posti e il sapere che cè chi pensa a risolverli. Si sa che è proprio di tutti i problemi sociali esser posti e non mai risolti. I problemi nuovi, del resto, hanno questo di male, che sono avvertiti soltanto da pochi in principio. Non era dunque per lui, che non aveva ancora un ufficio fisso, stabilmente retribuito e con diritto a pensione per cui si sarebbe potuto prendere il lusso di studii sempre nuovi e difficili, di lente e accorte preparazioni. Egli professava liberamente, creando circoli, istituzioni accanto a quelli dello Stato; e aveva perciò bisogno di problemi posti da lunga data, di cui fosse largamente riconosciuta la gravità. Ne aveva uno per le mani, che prima desser risolto, non una vita ma gli avrebbe dato tempo di viverne dieci di novantanni ciascuna! Il guajo era che i denari della tombola telegrafica purtroppo, si assottigliavano di giorno in giorno Saccorse di Tudina per quello straccetto bagnato messo ad asciugare sul mezzo busto di Dante Alighieri. La prima volta che lo vide corse a farle in camera una severa riprensione ma non poté fare a meno di sorridere quando Tudina si mostrò stupita che meritasse tanto rispetto quelluomo lí con quel naso articciato, come se sentisse puzza. Tudina interpretò il sorriso di lui come una concessione, e seguitò a stendere lo straccetto, non ostante le rinnovate riprensioni. Bonaventura Camposoldani interpretò questa pervicacia della ragazza come unarte per attirar la sua attenzione e una mattina, che si trovava di buon umore entrò nella cameretta di lei per tirarle lorecchio come a una bambina discola e impertinente, e dirle che non doveva farlo più o che, se voleva farlo ancora Ma Tudina si ribellò a quella tirata dorecchio, respingendolo gagliardamente; Bonaventura Camposoldani si sentí allora eccitato alla lotta: lafferrò; tutti e due si dibatterono, un po ridendo, un po facendo sul serio; finché Tudina, nel vedersi presa da lui come non saspettava affatto di potere esser presa non diventò furibonda: urlò, morse, sgraffiò, dapprima; poi, non volendo concedere, si sentí costretta dal suo stesso corpo a cedere; e restò alla fine come esterrefatta nello scompiglio. Basta, eh? Parentesi chiusa, per Camposoldani, o da riaprirsi una volta tanto, a comodo, poiché la ragazza abitava lí, nella cameretta accanto. Curiosa, però, tutta quella ribellione, dopo chella lo aveva provocato e poi, quello spavento e ora, che? piangeva? oh là là, che storie! Basta, via! che cera da piangere cosí? Geremia poteva sopravvenire da un momento allaltro, e perché dargli un dispiacere, povero vecchio dopo che il fatto era fatto, e si poteva bene nascondere, e anche di nascosto seguitare perché no? senza furie, con prudenza - Ah, brava! Cosí Tudina dun balzo, come una tigre gli era saltata al collo, e lo aveva abbracciato freneticamente, quasi volesse strozzarlo. Sentiva tanta vergogna tanta tanta e voleva che quella sua vergogna egli la riparasse con tanto tanto amore sempre, perché sempre, se no, ella la avrebbe sentita, quella vergogna, e ne sarebbe morta, ecco. Ma sí, ma sí Intanto perché tremava cosí? perché piangeva cosí? Zitta, calma: cera da godere, non da morire Perché quella vergogna? Nessuno avrebbe saputo Stava a lei, che nessuno sapesse A lei? Eh, fosse dipeso soltanto da lei, povera Tudina Poteva non parlare, Tudina, non dirne nulla neanche a lui; ma, dopo tre mesi Bonaventura Camposoldani rimase per più di cinque minuti a grattarsi la fronte. Oh Dio! oh Dio! un figliuolo da quella ragazza in quelle circostanze E che avrebbe fatto, ora, che avrebbe detto quel povero Geremia? Da un giorno allaltro Camposoldani saspettava che il vecchio gli si parasse davanti a domandargli conto e ragione di quellignominiosa complicazione del suo alloggio gratuito con la figliuola nella sede dellAssociazione nazionale per la cultura del popolo. Stimando ormai inevitabile una scenata, avrebbe voluto che avvenisse al più presto, per uscirne comunque e togliersi questo pensiero. Ogni mattina entrava con lanimo sospeso e costernato nella sala si faceva alluscio della cameretta ove abitavano il padre e la figliuola; guardava accigliato luno e laltra, che lo accoglievano in desolato silenzio; e, stizzito, domandava quasi per provocarli: - Nulla di nuovo? Geremia chiudeva gli occhi e apriva le mani. Quasi quasi Camposoldani lo avrebbe preso per il petto, gli avrebbe dato uno scrollone gridandogli in faccia: - Ma parla! Smuoviti! Dimmi quello che mi devi dire e facciamola finita! Sicché quando una mattina, alla sua solita domanda: - Nulla di nuovo? - Geremia, invece di chiudere gli occhi e aprir le mani crollò più volte il capo in segno affermativo, Camposoldani non poté fare a meno di sbuffare: - Ah, finalmente! Sentiamo! Ma Geremia, placido placido, si cacciò una mano nella tasca interna della giacca ne trasse un foglio di carta protocollo ripiegato in quattro e glielo porse. - Che significa? - fece Camposoldani, guardando quel foglio spiegazzato, senza prenderlo. Geremia si strinse nelle spalle e rispose: - Non ce altro - E che è questo? - Non so. Lha portato un ragazzino Camposoldani, con le ciglia aggrondate, prese rabbiosamente il foglio; lo spiegò; cominciò a leggere; a un tratto alzò gli occhi a fulminare Geremia. - Ah! Hai fatto questo? Era una domanda firmata da venticinque socii, perché fosse indetta al più presto unadunanza. Capolista, il professor Agesilao Pascotti. Geremia si portò le mani tremicchianti al petto e aprendo le squallide labbra al solito sorrisetto mesto e ragionevole: - Io? - sospirò con un filo di voce. - Che centro io? - Pezzo dimbecille! - proruppe allora Camposoldani. - E giusto al Pascotti ti sei rivolto? - Io? - Che ti figuri che ci guadagnerai adesso? Vogliono i conti? Ma subito! Comincerai dal risponderne tu, intanto! - Io? - Tu, tu per il primo, caro! tu che da tantanni vai seminando le ricevute delle tasse mensili senza riscuoterne limporto! Pezzo dimbecille, sono tutti morosi questi firmatarii qua, tutti Cardilli, Voceri, Spagna, Falletri Romeggi Toh! uno solo no! Concetto Sbardi O dove sei andato a pescarlo costui? Non sta in Abruzzo? Quello che scrive idega! È a Roma? Ah, è venuto qua? E ti sei rivolto a lui? Investito cosí, il povero vecchio sera provato più volte a interromperlo con le mani protese, battendo continuamente le palpebre su gli occhietti acquosi. Pareva cascato dalle nuvole! Non sapeva nulla di nulla, proprio Se la prendeva con lui? Allimprovviso sorse in mezzo, tra i due, Tudina, che ormai non pareva più lei. Gonfia, scarduffata, imbruttita, si levò davanti a Camposoldani come limmagine viva dellinfamia commessa del laido delitto di cui sera macchiato. Che centrava il patrigno in quellistanza? Che interesse poteva avere a metter su i socii contro di lui? - E allora? - fece Camposoldani. Come, donde era venuta fuori quellistanza? a chi era saltato quel grillo? Per qual ragione, cosí tutta un tratto? Gente che non pagava più, gente che non sera fatta più viva da tanto tempo Grattandosi nervosamente la bella barba nera spartita sul mento. Camposoldani simmerse a considerare di nuovo quellistanza che, dalla prima firma poteva argomentarsi scritta tutta di pugno dal Pascotti stesso; lesse, rilesse più volte quella filza di nomi; alla fine levò il volto sorridente verso Geremia. - Pascotti? - domandò quasi a se stesso. E di nuovo si mise a considerare le firme. Una sola gli dava ombra: quella dello Sbardi abruzzese. Aveva sempre pagato, costui, puntualissimamente. Come si trovava lí con quegli altri a schiera? Gli faceva leffetto dun lupo tra un branco di pecore. Sí, era lui il nemico; lui, senza dubbio Era venuto a Roma, era andato a trovare il Pascotti già vicepresidente, e tutti e due Che volevano da lui? I conti? Padronissimi. Ma se lo Sbardi era andato a trovare Pascotti per eleggerlo comandante supremo della battaglia era segno che, per lo meno, non sapeva parlare. E se mancava a lui il coraggio dellaccusa, il coraggio più difficile, lo avrebbe avuto il rotondo Pascotti? Via! Lo faceva ridere Pascotti. Di nuovo Camposoldani levò il volto sorridente verso Geremia. - I conti - disse. - I i conti? - balbettò il vecchio. - Da me? Camposoldani lo guatò, come se quella ingenua domanda che i socii volessero i conti da lui Geremia, gli avesse fatto balenare qualche idea. - Da te da me. vedremo - disse. E si ritirò nella sua cameretta. più tardi Geremia fu mandato in giro a distribuire gli inviti alladunanza per la sera del giorno successivo. Era come intronato e pareva che le gambe gli si fossero stroncate sotto. Camposoldani rimase tutto il giorno allAssociazione a preparare la difesa. Aveva avuto la debolezza di pagare alcuni debiti che lo opprimevano; e questa sottrazione si poteva mascherare benissimo col viaggio che diceva daver fatto in Germania per studiare lorganismo dei Circoli di Cultura fiorentissimi, come tutti sapevano, in quel paese. Poi cerano le spese per la sede sociale, arredo, pigione; le spese per la pubblicazione del Bollettino; lo stipendio di Geremia che altro? ah, le spese di viaggio per le inaugurazioni spese che, venuto meno quasi del tutto lintroito delle rate mensili dei socii avevano naturalmente assottigliato il fondo della tombola telegrafica. Tutto sommato però, quanto restava? Camposoldani tirò la somma. Pur largheggiando nelle spese, pure arrotondando più volte le cifre la somma totale era ben lungi dal mettersi daccordo col magro residuo effettivo. Perdersi, no: non era uomo da perdersi cosí facilmente, massime di fronte a quei venticinque firmatarii con un Pascotti per capitano. Ma i conti, no, ecco! i conti doveva trovar modo di non presentarli. Se poi, proprio proprio vi fosse stato costretto un lampo, uno dei suoi soliti lampi geniali doveva salvarlo Che lampo? Ci pensò tutta la notte Camposoldani e il giorno appresso. Poche ore prima delladunanza, si vide allimprovviso comparire davanti Geremia più che mai come una larva, che un soffio sospingesse: entrò parlando, al suo solito sottovoce, con un tremolio più accentuato del capo e delle mani, e con lombra lombra appena del consueto risolino mesto e ragionevole su le labbra. - LI lItalia che ta-tanti sacrifizii tanti eroismi lItalia che Vittorio Cavour chi sa che che cosa credevano dovesse diventare ecco qua donnaccia da trivio vergogna figli bastardi il di-disonore si sa! fratelli contro fratelli la la pa la palla dAspromonte bollati dinfamia patria di ladri per forza! madre di di figlie sgualdrine per forza! LI lItalia lItalia E bisbigliate queste parole, se nandò. Camposoldani rimase sbalordito; non trovò la voce per richiamarlo indietro, per saper che cosa volesse dire. Che niente niente Geremia aveva protestato in quel modo contro la seduzione e la gravidanza della figliastra? Alla seduta, oltre ai venticinque firmatarii, intervennero appena una dozzina di socii che non avevano mai posto piede nella sala dellAssociazione. Dei sei consiglieri della sede centrale di Roma, nessuno volle presentarsi. Per lettera, chi dichiarò che, secondo lo statuto sociale, si riteneva già da un pezzo scaduto dalla carica; chi, dimesso anche da socio per non aver più pagato; chi fece finanche le meraviglie che lAssociazione fosse tuttora in vita. Alla tavola della Presidenza si presentò solo, a testa alta, Bonaventura Camposoldani. più a testa alta di lui e con cipiglio più sdegnoso del suo si ergeva però dietro la tavola della Presidenza qualche altro: Dante Alighieri su la colonnina di gesso abbronzato. Dante Alighieri pareva che sentisse più puzza che mai. Era evidentissimo che prima di intervenire alla seduta, quei trentasette socii avevano concertato fra loro un piano di battaglia. Si leggeva chiaramente negli occhi dei più stupidi, alcuni intozzati, su di sé, altri spavaldi, altri sdegnosi col labbro in fuori e le palpebre basse attraverso le quali guardavano le sedie le tende, la tavola della Presidenza e lo stesso Dante Alighieri, come per compassione. Pascotti prese posto in prima fila, nel mezzo; Concetto Sbardi, invece, in fondo, appartato. Era un ometto tozzo, ispido, aggrondato che teneva continuamente una mano spalmata sul mento e si raschiava con le unghie adunche le guance rase, stridenti. Molti si voltavano a guardarlo, ed egli, seccato, sinsaccava di più nelle spalle. Ma se cera Pascotti! Perché non guardavano Pascotti? Che stupidi! Camposoldani, un po pallido, con occhi gravi ma pur con un sorrisino ironico appena percettibile sotto i baffi, prima di aprir la seduta chiamò con un cenno della mano Geremia, che sera seduto, trepidante, presso luscio e gli diede un foglio di carta perché glintervenuti vi apponessero la firma di presenza. Quando riebbe il foglio firmato, sonò il campanello e disse pacatamente: - Signori ladunanza era indetta per le ore venti: sono già circa le ventuno. Da questa nota di presenza risulta che non siamo in numero. I soci iscritti nella sede di Roma sono novantasei - Domando la parola! - esclamò Pascotti. - Prego, professore, - seguitò Camposoldani. - Indovino ciò che ella vorrebbe dire: di questi novantasei socii molti debbono ritenersi dimissionarii perché da un pezzo - Domando la parola! - insisté Pascotti. - Lavrà; ma prima mi lasci dire! - replicò con fermo accento Camposoldani. - Io sono qui anche per far rispettare lo statuto sociale: e dico loro innanzi tutto che avrei potuto benissimo non tener conto della loro istanza perché tutti i venticinque firmatarii, tranne uno come del resto la maggioranza dei socii inscritti a questa sede, avrei potuto considerare come dimissionarii. - No! no! no! - gridarono a questo punto parecchi insieme. E Pascotti, per la terza volta: - Domando la parola! Dimissionarii perché, signor Presidente? Io già - siamo in un circolo di cultura - mi perdoni - non userei mai codesta parola entrata purtroppo nelluso e non nostra! Ma diciam pure dimissionarii, poiché di ben altro qua, che di parole più o meno pure, questa sera, dovremo discutere. Dimissionarii perché, domando io, signor Presidente? - Ecco! - lo interruppe Camposoldani, accennando Geremia in fondo alla sala. - Lo domandi laggiú al nostro esattore, egregio signor Pascotti. Tutti si voltarono a guardare: due o tre esclamarono: - E chi lha mai veduto? - Non dicano cosí! - esclamò allora Camposoldani, dando un pugno su la tavola. - Lo hanno veduto benissimo, Lor Signori, per due o tre mesi, puntuale! E non solo lo hanno veduto ma egli ha lasciato nelle loro case la ricevuta della tassa fidandosi che, forse impediti per il momento, Lor Signori sarebbero poi venuti a pagarne limporto qua nella sede sociale aperta tutto il giorno, a loro disposizione. Nessuno sè mai fatto vedere! Io sono stato qua a lavorare, qua a mantener vivo il fuoco dellAssociazione di cui loro questa sera, senza averne il diritto, vengono a domandarmi conto. Sí, o Signori, senza averne il diritto. Perché, delle due luna: o non debbono ritenersi dimissionarii tutti coloro che non sono in regola coi pagamenti e allora - cè poco da dire - qui manca il numero legale, ed io non potrei aprir la seduta; o debbono ritenersi dimissionarii, e allora anche tutti voi, o Signori, tranne uno, non avete più veste di socii e potete andar via. Ma no, no, no, Signori miei - saffrettò a soggiungere Camposoldani. - Vedete bene che io ho accolto la vostra istanza, felicissimo di vedervi qua, finalmente! in pochi, va bene; ma con la speranza che da questa sera in poi, dietro lesempio vostro la nostra Associazione si risvegli a quella vita feconda, chera nei miei voti nel fondarla. Ma figuratevi se poteva mai passarmi per la mente di non accogliere la vostra domanda! Io sono qua sono stato sempre qua a lavorare per tutti, a tenere una continua, attiva corrispondenza con le nostre sezioni ad attendere alla pubblicazione del nostro Bollettino che si diffonde anche allestero! Voi vi siete finalmente risolti a venire, a partecipare alla vita della nostra Associazione? Ma, figuratevi, figuratevi se io, stanco come sono, non vi apro le braccia e non vi benedico. Non si aspettava applausi Camposoldani, dopo questa volata. Ottenne però leffetto voluto. Tutti apparvero lí per lí sconcertati; e di nuovo molti si voltarono a guardar lunico che non si dovesse sentire fuor di posto e ammesso per indulgenza. Concetto Sbardi, questa volta, si scrollò tutto rabbiosamente e si alzò come per andar via; contemporaneamente quattro o cinque si levarono e accorsero a trattenerlo mentre gli altri gridavano: - Parli Sbardi! Parli Sbardi! - Parli Pascotti, perdio - urlò lo Sbardi, divincolandosi. - Lasciatemi andare! o parla Pascotti, o io me ne vado! - Ecco, parlo io - disse allora Pascotti, alzandosi un po impacciato. - Col permesso dellegregio signor Presidente. - No! no! Parli Sbardi! Parli Sbardi! - Parlo io - Sbardi! Sbardi! Camposoldani sonò sogghignando, il campanello: - Signori miei, vi prego Che cosè? - Parlo io, - tuonò Pascotti. - Domando la parola! - Parli Parli - soltanto per dire, - seguitò il professor Agesilao Pascotti, levando un braccio maestosamente - soltanto per dire che nella condizione in cui mi ha messo e ci ha messo il signor presidente o amici miei, quantunque acceso di candida e vorrei dire, apostolica condiscendenza, con la sua pregiudiziale io stimo e faccio notare allegregio collega Sbardi che il mio discorso non avrebbe più quellefficacia che dovrebbe avere che sarebbe giusto che avesse, secondo lintendimento nostro e la nostra intesa. - Benissimo! - Aspettate! Ragion per cui, io prego, io prego caldamente, a nome di tutti i colleghi qui presenti e, lasciatemelo supporre, a nome anche di tutti i socii del Sodalizio nostro sparsi per le terre dltalia. - Benissimo! - Aspettate! - Prego, dicevo, il professor Concetto Sbardi perché voglia far violenza alla sua natural ritrosia alla sua un po troppo ribelle modestia, e che parli lui, che porti qua lui, con la rigidezza severa che gli è solita le sante ragioni che ci hanno spinto, o Signori a domandare questa solenne adunanza! Scoppiarono applausi e nuove grida: - Parli Sbardi! Viva Sbardi! - Signor Sbardi - disse allora Camposoldani con aria di sfida. - Via! faccia contenti i suoi amici! Sono curioso anchio di sentire quel che lei ha da dire quel che aveva divisato desprimere con la parola adorna ed eloquente del professor Pascotti. Concetto Sbardi diede una bracciata a coloro che gli serano fatti intorno e si fece innanzi per parlare. Pareva un bufalo parato per scagliarsi, a testa bassa. Afferrò con una mano la spalliera della seggiola che gli stava davanti, rimase con laltra sul mento a raschiarsi la guancia poi cominciò: - Agesilao Agesilao Pascotti e tutti voi, Signori, avete torto a tirarmi per forza a parlare. Vi avevo detto vi avevo pregato che non so parlare. Io non possiedo come il signor Camposoldani, come Pascotti, il il come si chiama sí insomma, la parola La guardaroba, volevo dire, signori, la guardaroba delleloquenza. Alcuni applaudirono alla frase per rianimare loratore, altri scoppiarono a ridere. - Sissignori, - riprese Concetto Sbardi. - Io la chiamo cosí La guardaroba delleloquenza Avete un pensieruzzo tisico? E tisico sempre vi resterà, se non avete la guardaroba delleloquenza. Ma se avete la guardaroba delleloquenza, il pensieruzzo tisico vi uscirà dalla bocca imbottito di tanta stoppa di frasi che, parrà un gigante, un Ercole parrà, con la clava e la pelle del legone Avete unideguccia sporca? fatela entrare nella guardaroba delleloquenza e loratore, Camposoldani, Pascotti, che farà? ve la farà uscire con la faccia lavata, pettinata, attillata, con certi pennacchi di parole, tutta appuntata di virgole e punte virgole che lideguccia sporca non si riconoscerà più neanche lei stessa Signori, io non possiedo la guardaroba delleloquenza; voi mi forzate a parlare; io non ho nemmanco uno straccio, nemmanco un cencio, per vestire le mie ideghe: e se parlo, qua stasera ho pagura che mi scappi dalla bocca non so che cosa ma qualche cosa che al signor Camposoldani, il quale mi sfida anche lui non farebbe piacere insomma, ve lo dico ho pagura che mi scappi dalla bocca mi scappi dalla bocca - E se lo lasci scappare! - esclamò Camposoldani pallidissimo, dando un altro pugno su la tavola. - Parli! dica! siamo qua per parlare e per sentire! Concetto Sbardi allora levò il capo, si tolse la mano dal mento e gridò: - Signor Camposoldani, il ladro nudo! Successe un pandemonio! Scattarono tutti in piedi; primo fra tutti Camposoldani: un balzo da tigre; brandí la seggiola, si scagliò contro lo Sbardi. Molti lo trattennero, altri afferrarono lo Sbardi; tutti gridavano in grande orgasmo tra le seggiole rovesciate. Pascotti montò su la tavola della presidenza. - Signori! signori! È deplorevole! Vi prego, signori! Ascoltatemi! Cè un malinteso perdio! Ragioniamo! Signori signori Nessuno gli dava ascolto. - Signori! che vergogna! Ci guarda Dante Alighieri! Camposoldani, disarmato della seggiola, sconvolto, ansimante, trattenuto per le braccia cessò alla fine di divincolarsi e disse a quelli che cercavano di calmarlo: - Basta basta Son calmo Lasciatemi. Signori, ai vostri posti. Sono il presidente. Andò alla tavola, tutti rimasero in piedi, e in piedi egli parlò: - Non posso stasera perché veramente non mi aspettavo una siffatta aggressione. Domani! Ho il modo - semplice - dignitoso - degno di me - di ricacciare in gola a un incosciente loffesa che ha creduto di scagliarmi. Venite domani sera, signori, voi e tutti gli altri: renderò conto di tutto, minutamente, coi documenti alla mano. La seduta è tolta. Sonò il campanello, e tutti uscirono in silenzio dalla sala. Dopo mezzanotte, Bonaventura Camposoldani, uscito a prendere un po daria per riconnettere le idee scompigliate e disporsi, con la calma ad aver quel lampo geniale che doveva salvarlo, rientrando nella sede dellAssociazione, restò meravigliato su la soglia della sala. Geremia ancora col lume acceso, stava seduto davanti alla tavola della presidenza, col capo appoggiato sul tappeto verde di essa. Camposoldani pensò che il povero vecchio aveva forse voluto aspettarlo, dopo quella seduta tempestosa, e sera addormentato lí. Attraverso luscio della cameretta sudiva il ronfo cadenzato di Tudina. Bonaventura Camposoldani saccostò alla tavola per scuotere il vecchio e mandarlo a dormire: ma presso la testa abbandonata di cui il lume lasciava vedere il roseo della cute di tra la rada canizie, scorse una lettera chiusa e allibí. Il lampo geniale, lo aveva avuto lui, Geremia Bencivenni. - LI lItalia vergogna figli bastardi Ma se la figliastra aveva già compreso che lItalia era fatta male e che a tutti gli onesti e i modesti che avevano concorso a farla non restava altro che servire ai ladri, che bisogno cera più di lui? Nella busta, due lettere. In una si accusava di essersi approfittato indegnamente della cieca fiducia che il signor Presidente dellAssociazione suo benefattore, aveva riposto in lui per tanti anni, e daver sottratto quasi tutti i fondi della tombola telegrafica. Diceva di averli in gran parte buttati nei botteghini del lotto, e chiedeva perdono al Presidente e a tutti i socii. Nellaltra, scritta per il solo Bonaventura Camposoldani diceva testualmente cosí: Nella guardaroba delleloquenza vesti della mia camicia rossa di garibaldino il tuo furto o ladro nudo! Mi accuso, mi uccido per salvarti, e ti do la stoffa per un magnifico discorso. In compenso ti chiedo solamente di rendere lonore alla mia povera figliuola!. Novelle per un anno di Luigi Pirandello PALLOTTOLINE! Ventotto agosto. Benone! Pochi giorni ancora: meno che un mese. Benone! E riponeva da parte il fogliolino del calendario insieme con gli altri precedenti, perché ottimo per - Ssss! - Che cè di male? - Bada, vien gente, - Zitta lí, zitta lí. Non ci sono; o, se mai: Il professore studia! di cosí, di cosí, mi raccomando. Chiudeva subito luscio; poi, trac! accostava la persiana. Oh, e ora Eccolo là: segnale a pagina cento ventiquattro. Luniverso è finito o infinito? Questione antica. È certo che a noi riesce assolutamente impossibile - Ufff! ufff! ufff! - tre volte di seguito sempre allo stesso posto: lí, nel mezzo della fronte, ronzando. Ah, ma anche per le mosche, se Dio voleva, erano gli ultimi giorni di baldoria, come per gli insetti umani che a piedi o su somarelli, sinerpicavano fin lassú, a circa mille metri sul livello del mare. E per vedere che cosa infine? I laghi dAlbano e di Nemi: un paio docchiali insellato su quel gran naso con la punta allinsú, chè il Monte Cavo. Già cominciavano infatti a spesseggiare i giorni di nebbia: quella nebbia umida e densa che toglie lo spettacolo incantevole dei due laghi gemelli ora vaporosi ora morbidi come azzurri veli di seta: occhi più che occhiali, tra le folte ciglia dei boschi di ippocastani; occhi della pianura laziale, in cui, come serpente lucido enorme, il Tevere, dalloscuro grembo di Roma visibile appena là in fondo, si svolge, ricomparendo qua e là nelle ampie volute, fino al mare visibile appena laggiú. Ma nel mentre Jacopo Maraventano si fregava lieto le mani, tappato là, in quel camerino dellOsservatorio Metereologico al piano superiore dellantico convento, situato con lattigua chiesetta su la cima del monte; alla nebbia invadente imprecava allincontro loste velletrano che aveva avuto la cattiva ispirazione di ridurre a miseri camerini dalbergo le povere cellette dei frati cacciati via da quel loro alpestre romitorio e tavole e tavolini aveva disposti per gli avventori su la spianata dietro al convento dalla parte di levante, sotto un enorme faggio secolare. - Asino! Ci ho piacere! Piacerone! Quellalta vetta di monte, di cui egli con la famigliuola pativa per tutto linverno i rigori crudissimi la desolazione della neve, lesiliante assedio della nebbia la furia dei venti doveva con la bella stagione diventare per gli altri a un tratto luogo di delizia! - Ecco la nebbia asino! Ben ti stia! Piacere piacerone! Non la pensavano però come lui la moglie e la figlia Didina già su i ventanni, e neanche Franceschino, che pure era nato e cresciuto lassú. Per loro lestate era una benedizione, e la sospiravano ardentemente in segreto tutto linverno. Potevano almeno sentire in quei mesi un po di vita attorno e veder gente e scambiare qualche parola; e Didina, chi sa! poteva anche dar nellocchio a qualche giovanotto, tra i tanti che salivano a visitare lOsservatorio ai quali la buona signora Guendalina, bruna, magra, ossuta, col volto bruciato dai rigori invernali non mancava di ripetere, invece del marito, come poteva cioè sempre con le stesse parole e gli stessi gesti la spiegazione dei pochi strumenti per le osservazioni meteorologiche. Dopo la spiegazione presentava ai visitatori un registro, perché vi apponessero la firma e, accanto, qualche pensiero. Lasciava andar certi sospironi la povera Didina rileggendo in quel registro, nelle serate dinverno lassú quei pensieri in margine e talvolta qualche poesiola: quella, per esempio, indirizzata proprio a lei Alledelweiss di Monte Cavo. Ah, il giovane poeta che laveva scritta chi sa dovera ormai, se pensava più a lei se sarebbe ritornato la ventura estate! La signora Guendalina tentava ma timida, dindurre il marito rinchiuso a farsi vedere dai visitatori. Non fossaltro, per dovere dospitalità, diceva. Ma Didina, ogni qualvolta la madre si provava a muovere questo discorso le dava sotto sotto gomitate: poi, a quattrocchi, le faceva notare che se il babbo non si persuadeva prima a farsi tagliare quellaspra selva di capelli riccioluti e quel barbone mostruoso arruffato che gli aveva invaso le guance fin sotto gli occhi, era meglio che non si lasciasse vedere. La madre ne conveniva, sospirando; e alla domanda dei visitatori: - Il professore dovè? - Il professore studia, - rispondeva con gli occhi bassi, invariabilmente. Studiava davvero il Maraventano o almeno stava immerso tutto il giorno nella lettura di certi libracci che trattavano dastronomia, unico suo pascolo. La lettura però andava a rilento, poiché egli si lasciava distrarre dalla fantasia rapire da ogni frase per le infinite plaghe dello spazio, da cui non sapeva poi ridiscendere più, come la moglie avrebbe desiderato. Ma ridiscendere perché? Per mostrare lí alla gente che veniva a frastornarlo, a seccarlo, e da cui una cosí sterminata distanza lo allontanava come agisse un pluviometro o un anemometro, per far vedere i sismografi o i barometri? Eh via! Un giorno gli sapeva un anno, che quella processione di seccatori terminasse. Per fortuna, dei pochi matti che avevano preso alloggio nel sedicente albergo, uno solo resisteva ancora alle incalzanti minacce del tempo. Già lautunno si ridestava con certi sbuffi che scotevano là sulla cima la grave e stanca immobilità dei grandi alberi esausti; e quando quegli sbuffi non avevano alcun impeto contro le povere foglie moribonde, erano fitti ribocchi di nebbia che si ergevano a onde, impigliandosi pigri tra i rami attediati, in basso stagnando sui laghi; o fumigavano qua e là dai boschi sottoposti, che pareva ardessero a lento, senza fiamma, senza crepito. Sembrava certi giorni che tutta laria si fosse raddensata in un fumo bianchiccio, umido accecante: e allora la vetta del monte restava come esiliata dal mondo e dalla spianata non si sarebbe potuto scorgere neanche a un passo il convento. E tuttavia quellultimo matto resisteva lí. Jacopo Maraventano non tardò a intenderne la ragione. Una sera, dalla sua finestretta, per entro a quella nebbia fittissima, udí, o gli parve, certi bisbigli che non potevano esser presi per gli acuti stridii che sogliono lanciare nellaria i pipistrelli o gli scojattoli su per i rami degli alberi. Zitto zitto, quatto quatto, scese su la spianata. Né egli discerneva tra la nebbia glinnamorati, né questi tra loro si discernevano. Dallalto sospirava una voce: - Cadrà tanta neve tanta neve - Devesser bello, - rispondeva dalla spianata laltra voce. - Bello sarebbe per me, se tu rimanessi qua; ma per te no, caro. Si muore di freddo, sai? - Povero amore! Ma ora io debbo partire. Ti giuro però che tornerò tra poco. - Non tornerai, ne sono certa. Io resterò per te, nel tuo cuore, il ricordo di unestate in montagna La voce dalla spianata voleva protestare; ma Jacopo Maraventano tossí forte, e subito corse con le mani avanti, come un cieco in direzione del convento, per tagliar la via al giovanotto che se la svignava radendo il muro. Venne proprio a cadergli tra le braccia. Allinciampone, indietreggiò, balbettando: - Oh, scusi Buo buona sera, professore. - Buona sera. Lei va a far le valige, non è vero? - Sí sissignore Conto di partire domattina. - Fa bene. Buon viaggio! Quassú non tira più buonaria. E neanche il babbo si riesce più a scorgere - Come dice? - Non dico a lei, dico a mia figlia. È vero, Didina, che con questa nebbia non scorgi più neanche il babbo tuo? Ma Didina era già scappata in lagrime a rifugiarsi presso la mamma. Con la partenza di quel giovanotto parve davvero che linverno si stabilisse finalmente lassú. Loste chiuse lalbergo e, borbottando imprecazioni, se ne discese a Velletri. Su la vetta ormai si udiva solo il vento parlare con gli alberi antichi. Jacopo Maraventano restava assoluto padrone della solitudine, libero in mezzo alla nebbia, signore dei venti piccolo su quellalta punta nevosa al cospetto del cielo che da ogni parte lo abbracciava e nel quale dora in poi poteva tornare a immergersi a naufragare, non più infastidito o distratto. Assistendo, come gli pareva dassistere con la fantasia, nel fondo dello spazio, alla prodigiosa attività al lavoro incessante della materia eterna, alla preparazione e formazione di nuovi soli nel grembo delle nebulose al germogliare dei mondi dalletere infinito: che cosa diventava per lui questa molecola solare, chiamata Terra addirittura invisibile fuori del sistema planetario, cioè di questo punto microscopico dello spazio cosmico? Che cosa diventavano questi polviscoli infinitesimali chiamati uomini; che cosa, le vicende della vita, i casi giornalieri, le afflizioni e le miserie particolari, le generali calamità? E di questo suo disprezzo, non che della Terra, ma di tutto il sistema solare e della stima che si era ridotto a far delle cose umane, considerandole da tanta altezza avrebbe voluto far partecipi moglie e figliuola, che si lamentavano di continuo ora per il freddo ora per la solitudine traendo da ogni piccola infelicità argomento di lagni e sospiri. E le sere dinverno, lassú, mentre Didina e la madre, infreddolite, se ne stavano raccolte in cucina e lui, senza neppure saperlo sventolava davanti al fornello per far bollire la pentola, parlava loro delle meraviglie del cielo, spiegava la sua filosofia. - Punto di partenza: ogni stella un mondo a sé. Un mondo, care mie, non crediate, più o meno simile al nostro; vale a dire: un sole accompagnato da pianeti e da satelliti che gli rotano intorno come i pianeti e i satelliti del nostro sistema attorno al sole nostro, il quale, sapete che cosè? Vi faccio ridere: nientaltro che una stella di media grandezza della Via Lattea. Ne volete unidea? Trasportate nello spazio il nostro mondo - questo cosí detto sistema solare - a una distanza uguale non dico molto - a poche migliaja di volte il suo diametro cioè, alla distanza delle stelle più vicine. Orbene, il nostro gran sole sapete a che cosa sarebbe ridotto rispetto a noi? Alle proporzioni dun puntino luminoso, alle proporzioni di una stella di quinta o sesta grandezza: non sarebbe più insomma, che una stellina in mezzo alle altre stelle. - Scusa, - interloquiva Didina, che insieme con la madre, non sapendo che fare, gli prestava ascolto, dinverno. - Hai detto rispetto a noi. Ma, trasportando il sole, la terra non dovrà pure, per conseguenza - No, asinella! - la interrompeva il padre. - La terra lasciala qua. È unipotesi, per farti capace. Didina alzava le spalle: non si capacitava. - Che centra! Il sole è sempre il sole. - E che cosè? - le gridava allora il padre sdegnatissimo. - Ma lo sai che se Sirio sputa, il sole ti si spegne, come una candela di sego? Sappilo: - pah! si spegne. - Jacopo, - diceva placidamente la signora Guendalina. - Se non ci metti altro carbone, ti si spegne pure il fuoco e lacqua ti bolle per lanno santo. Egli allora scoperchiava la pentola, guardava dentro, poi rispondeva alla moglie: - No, comincia a muoversi. Faccio vento, lo vedi. Ma veniamo ai nostri grandi pianeti. Care mie, alla distanza che vi ho detto, sinvolerebbero addirittura al nostro sguardo, tutti, meno, forse Giove forse! Ma non crediate che potreste scorgerlo a occhio nudo! Forse con qualche telescopio di primordine; e non lo so di certo. Pallottoline, care mie, pallottoline! Quanto a noi, alla nostra Terra, non se ne sospetterebbe nemmeno lesistenza. E volete far sparire anche il sole? Basta, col beneplacito di Didina, senzaltro, là! retrospingerlo alla distanza delle stelle di prima grandezza. Cè? Non cè? Uhm! Sparito. Il vento cacciava dentro la stanza, attraverso la gola del camino, un mugolío continuo, opprimente. Nei brevi intervalli tra una fase e laltra del Maraventano pareva che il silenzio sprofondasse pauroso nella tenebra. Si udivano allora gemere gli alberi tormentati della vetta e se questi alberi tacevano per un istante e si udiva invece da più lontano il frascheggiare confuso dei boschi sottoposti lassú pareva si stesse sospesi tra le nuvole, come in un pallone. Ma se poi dal fornello scoppiava una favilla le due donne sentivano il conforto di quella stanza familiare, illuminata, intepidita dal fuoco; e la immobilità delle stoviglie appese alle pareti e della povera e scarsa suppellettile rassettava il loro animo conturbato dal vento e dal panico della notte in quella orrenda solitudine alpestre. Il Maraventano, sopra le regioni del vento, sopra le nuvole più alte era rimasto intanto con la ventola da cucina in mano nella remotissima plaga dello spazio, dove un momento innanzi aveva lanciato come un giocoliere i suoi globetti di vetro, tutto il sistema planetario, e scrollava il capo con le ciglia aggrottate, gli occhi socchiusi e gli angoli della bocca contratti sdegnosamente in giú. A un tratto esplodeva tra il barbone abbatuffolato, come se ripiombasse su la terra lí, in cucina: - Bah! E con la ventola faceva un largo gesto indeterminato. Poi riprendeva, con gli occhi immobili e invagati: - Pensare pensare che la stella Alfa della costellazione del Centauro vale a dire la stella più vicina a questo nostro cece alias il signor pianetino Terra, dista da noi trentatré miliardi e quattrocento milioni di chilometri! Pensare che la luce, la quale se non lo sapete, cammina con la piccolissima velocità di circa duecento novantotto mila e cinquecento chilometri al minuto secondo dico secondo non può giungere a noi da quel mondo prossimo che dopo tre anni e cinque mesi - letà cioè del nostro buon Franceschino che sta a sfruconarsi il naso col dito e non mi piace Pensare che la Capra dista da noi seicentosessantatré miliardi di chilometri, e che la sua luce, prima darrivare a noi con quel po po di velocità che vho detto, ci mette settantanni e qualche mese, e, se si tien conto dei calcoli di certi astronomi la luce emessa da alcuni remoti ammassi ci mette cinque milioni danni, come mi fate ridere asini! Luomo, questo verme che cè e non cè, luomo che, quando crede di ragionare è per me il più stupido fra tutte le trecentomila specie animali che popolano il globo terraqueo luomo ha il coraggio di dire: Io ho inventato la ferrovia!. E che cosè la ferrovia? Non te la comparo con la velocità della luce, perché ti farei impazzire; ma in confronto allo stesso moto di questo cece Terra che cosè? Ventinove chilometri, a buon conto, ogni minuto secondo; hai dunque inventato il lumacone, la tartaruga, la bestia che sei! E questo medesimo animale uomo pretende di dare un dio il suo Dio a tutto lUniverso! Qui il Maraventano e la moglie si guastavano. - Jacopo! - pregava la signora Guendalina. - Non bestemmiare. Fallo almeno per pietà di noi due povere donne esposte quassú - Hai paura? - le gridava il marito. - Temi che Dio, perché io bestemmio, come tu dici, ti mandi un fulmine? Cè il parafulmine, sciocca. Vedi dondè nato il vostro Dio? Da codesta paura. Ma sul serio potete credere, pretendere che unidea o un sentimento nati in questo niente pieno di paura che si chiama uomo debba essere il Dio debba essere quello che ha formato lUniverso infinito? Le due donne si turavano gli orecchi, chiudevano gli occhi; allora il Maraventano scaraventava per terra la ventola e gridando con le braccia per aria: - Asine! asine! - andava a chiudersi nella sua stanzetta e, per quella sera, addio cena. Simili scene avvenivano assai di frequente, poiché né Didina né la moglie volevano adattarsi alla filosofia di lui specialmente quando avevano bisogno di qualche cosa. - Diviene, - diceva loro il Maraventano - dal non sapere filare un ragionamento semplicissimo; dal non volere guardare in su un momentino. Oh Alfa del Centauro! oh Sirio, oh Capella! sapete perché piange Didina? Piange perché non ha una veste nuova dinverno da farsi ammirare in chiesa, le domeniche, a Rocca di Papa. Roba da ridere! - Roba da ridere; ma io mi muojo dal freddo, - rispondeva tra le lagrime Didina. E il Maraventano: - Senti freddo perché non ragioni! Non a parole soltanto dimostrava egli il disprezzo in cui teneva la terra e tutte le cose della vita. Soffriva di mal di denti, e talvolta la guancia per la furia del dolore gli si gonfiava sotto il barbone come unanca di padre abate: ebbene senzaltro, retrospingeva nello spazio il sistema planetario: spariva il sole spariva la terra, tutto diventava niente, e con gli occhi chiusi fermo nella considerazione di questo niente, a poco a poco addormentava il suo tormento. - Un dente cariato, che duole nella bocca di un astronomo Roba da ridere. Sia destate, sia dinverno, fosse nuvolo o sereno, si recava a piedi, dalla cima del monte, fino a Roma. Avrebbe potuto spedire per posta da Rocca di Papa il bollettino meteorologico allufficio centrale; ma a Roma lo attendeva il maggior godimento della sua vita. Vi si tratteneva ogni volta una notte e per grazia particolare dei Direttore del Collegio Romano la passava beatamente tutta intera al telescopio. La moglie, nel vederlo partire, tentava dindurlo a servirsi della vettura da Rocca di Papa a Frascati o, almeno della ferrovia da Frascati a Roma: - Prenderai uninsolazione! - Il sole, mia cara ti serva: non è neanche buono da regolare gli orologi! - le rispondeva il Maraventano. E il suo orologio, infatti, sul cui quadrante aveva scritto con inchiostro rosso: Solis mendaces arguit horas non era regolato col tempo solare. La distanza? Ma su la terra per lui non ci erano distanze. Congiungeva ad anello lindice e il pollice duna mano e diceva alla moglie sghignazzando: - Ma se la Terra è tanta. Novelle per un anno di Luigi Pirandello DUE LETTI A DUE Nella prima visita alla tomba del marito, la vedova Zorzi in fittissime gramaglie, fu accompagnata dallavvocato Gàttica-Mei, vecchio amico del defunto, vedovo anchegli da tre anni. Le lenti cerchiate doro, con un laccetto pur doro che, passando sopra lorecchio gli scendeva su la spalla e sappuntava sotto il bavero della redingote irreprensibile; la gran bazza rasa con cura e lucente; i capelli forse troppo neri, ricciuti, divisi dalla scriminatura fino alla nuca e allargati poi a ventaglio dietro gli orecchi; le spalle alte, la rigidità del collo, davano al contegno dellavvocato Gàttica-Mei quella gravità austera e solenne appropriata al luttuoso momento, e lo facevano apparire come impalato nel cordoglio. Scese per primo dalla tranvia di San Lorenzo e, impostandosi quasi militarmente, alzò una mano per ajutare la vedova Zorzi a smontare. Recavano entrambi, luna per il marito, laltro per la moglie, due grossi mazzi di fiori. Ma la Zorzi, oltre il mazzo, nello smontare, doveva reggere la veste e, impedita dal lungo crespo vedovile che le nascondeva il volto non vedeva dove mettere i piedi, non vedeva la mano guantata di nero che lavvocato le porgeva e di cui ella del resto, non avrebbe potuto valersi. Per poco non gli traboccò addosso, giú tutta in un fascio. - Stupido! Non vedevi? Con le mani impicciate - fischiò allora tra i denti, furiosa, la Zorzi, sotto il lunghissimo velo. - Se ti porgevo la mano - si scusò egli, mortificato, senza guardarla. - non hai visto tu! - Zitto. Basta. Per dove? - Ecco, di qua E ricomposti, diritti e duri, ciascuno col suo mazzo di fiori in mano, si diressero verso il Pincetto. Là, tre anni addietro, il Gàttica-Mei aveva fatto costruire per la moglie e per sé una gentilizia a due nicchie una accanto allaltra, chiuse da due belle lapidi un po rialzate da capo, con due colonnine che reggevano ciascuna una lampada; il tutto cinto da fiori e da una roccia di lava artificiale. Il povero Zorzi, amico suo e della defunta, laveva tanto ammirata questa gentilizia, lanno avanti, nella ricorrenza della festa dei morti! - Uh bella! Pare un letto a due! Bella! bella! E quasi presago della prossima fine aveva voluto farne costruire unaltra tal quale, subito subito, per sé e per la moglie, poco discosto. Un letto a due, precisamente! E difatti il Gàttica-Mei, uomo in tutto preciso, aveva allogato la moglie defunta nella nicchietta a sinistra perché egli poi, a suo tempo, giacendo, avesse potuto darle la destra, proprio come nel letto matrimoniale. Su la lapide aveva fatto incidere questepigrafe, anchessa tanto lodata dallo Zorzi, buonanima per la semplicità commovente: Qui MARGHERlTA GÀTTICA-MEI MOGLIE ESEMPLARE MANCATA AI VIVI ADDÌ quindici maggio mille novecento due ASPETTA IN PACE LO SPOSO Per sé il Gàttica-Mei aveva poi preparato unaltra epigrafe che un giorno avrebbe figurato bellamente su la lapide accanto, degno complemento della prima. Diceva infatti questa epigrafe, che lavvocato Anton Maria Gàttica-Mei, non già, al solito, QUI GIACE oppure MORÌ eccetera, eccetera; ma ADDÌ puntini in fila DELLANNO puntini in fila RAGGIUNSE LA SPOSA. E quasi quasi, nel comporre lepigrafe avrebbe voluto saper la data precisa della sua morte per compier bene liscrizione e lasciare tutto in perfetto ordine. Ma data - ecco - data quella concezione di tombe per coniugi senza prole, le epigrafi necessariamente, per non rompere larmonia dellinsieme, dovevano rispondersi cosí. Assuntosi, comera suo dovere, il triste incarico di provvedere ai funerali, al trasporto al seppellimento del suo povero amico Zorzi, il Gàttica-Mei aveva trovato per lepigrafe di lui una variante, una variante che perbacconaccio! a pensarci prima Ma già, avviene sempre cosí: col tempo, con la riflessione tutto si perfeziona Quellaspetta in pace lo sposo dellepigrafe della moglie gli sembrava adesso troppo freddo troppo semplice, troppo asciutto, in confronto con Gerolamo Zorzi che, nella nicchia a destra della sua gentilizia giaceva IN ATTESA CHE LA FIDA COMPAGNA VENGA A DORMIRGLI ACCANTO Come sonava meglio! Come riempiva bene lorecchio! Non gli pareva lora darrivare a quella gentilizia per riceverne la lode che in coscienza credeva di meritarsi, dalla vedova Zorzi. Ma questa, dopo aver recitato in ginocchio una preghiera e aver deposto il mazzo di fiori a piè della lapide rialzatosi il lungo velo e letta lepigrafe, si voltò a guardarlo, pallida accigliata, severa, ed ebbe un fremito nel mento, dove spiccava nero un grosso porro peloso animato da un tic, che le si soleva destare nei momenti di più fiera irritazione. - Mi pare che che vada bene no? - osò domandare egli, perplesso, afflitto, intimidito. - Poi, a casa, - rispose con due scatti secchi la Zorzi. - Non possiamo mica discutere qua, ora. E riguardò la tomba, e scrollò lievemente il capo, a lungo, e infine si recò a gli occhi il fazzoletto listato di nero. Pianse veramente; si scosse tutta anzi per un impeto violento di singhiozzi a stento soffocati. Allora anche il Gàttica-Mei cavò fuori con due dita da un polsino la pezzuola profumata poi si tolse con laltra mano le lenti, e sasciugò pian pianino, a più riprese, prima un occhio e poi laltro. - No! Tu no! - gli gridò, convulsa, rabbiosamente, la vedova, riavendosi a un tratto dal pianto. - Tu, no! E si soffiò il naso, rabbiosamente. - Per perché? - barbugliò il Gàttica-Mei. - Poi; a casa, - scattò di nuovo la Zorzi. Quegli allora si strinse nelle spalle, si provò ad aggiungere: - Mi pareva non so Guardando ancora una volta lepigrafe fermò gli occhi su quel fida compagna che sí certamente ma, santo Dio! frase ovvia, consacrata ormai dalluso Si diceva fida compagna come vaso capace, parca mensa Non ci aveva proprio fatto caso, ecco. Balbettò: - Forse capisco ma - Ho detto, a casa, - ripeté per la terza volta la Zorzi. - Ma, del resto, poiché ci teneva tanto anche lui, povero Momo, ci teneva a questo capolavoro qua faccio notare: due colonnine, due lampade perché? Una bastava. - Una? come? eh! - fece il Gàttica-Mei, stupito aprendo le mani, con un sorriso vano. - La simmetria, è vero? - domandò agra la Zorzi. - Ma, senza figli, senzaltri parenti: finché uno è in piedi, può venire ad accendere allaltro la candela. Chi la accenderà a me, quella, poi? E, di là, a te? - Già - riconobbe, un po scosso e smarrito, il Gàttica-Mei portandosi istintivamente le mani alla nuca per rialzarsi dietro gli orecchi le due ali di capelli con un gesto che gli era solito, ogni qual volta perdeva ma per poco la padronanza di sé veramente con la Zorzi, gli avveniva piuttosto di frequente. - Però, ecco, - si riprese: - Faccio notare anchio: allora e non sia mai veh: allora tutte due le lampade, qua e là, resteranno spente e La simmetria era salva. Ma la vedova Zorzi non volle darsi per vinta. - E con ciò? Una, intanto, quella, resterà sempre lí, nuova, intatta, non accesa mai, inutile. Dunque, se ne poteva fare a meno, e una bastava. - Lo stesso è da me, - disse il Gàttica-Mei. - E, - aggiunse più a bassa voce e abbassando anche gli occhi, - dovremmo morire tutte due insieme Chiara - Tu verresti ad accendermi qua la candela, o io a te di là, è vero? - domandò con più acredine la Zorzi. - Grazie, caro, grazie! Ma questa è la discussione che faremo a casa. E con un gesto della mano, quasi allontanandolo, lo mandò a deporre il mazzo di fiori su la tomba della moglie. Ella, col capo inclinato su lindice della mano destra teso allangolo della bocca rimase a mirare in silenzio la lapide del marito, mentre una rosa mezzo sfogliata accanto alla colonnina tentennando appena sul gambo a un soffio di vento, pareva crollasse il capo amaramente per conto del buon Momolo Zorzi lí sottoterra. Ma non sera mica impuntata per la menzogna di quella frase convenzionale la vedova Zorzi, come il Gàttica-Mei aveva ingenuamente supposto. Sapeva, sapeva bene, ella, che nei cimiteri le epigrafi non sono fatte per lonore dei morti, che se lo mangiano i vermi; ma solamente per la vanità dei vivi. Non già, dunque, per linutile offesa al marito morto sera ella indignata, ma per loffesa che quellepigrafe conteneva per lei viva. Che intenzioni aveva il signor Gàttica-Mei? Con chi credeva daver da fare? Sera immaginato, dettando quellepigrafe, che, lei viva e lui vivo, dovessero restar vincolati schiavi dello stupido ordine, della stupida simmetria di quei due letti a due, là, fatti per la morte? che la menzogna, la quale sí, poteva avere un certo valor decorativo per la morte dovesse ancora sussistere e imporsi da quelle due lapidi alla vita? Ma per chi la prendeva, dunque, il signor avvocato Gàttica-Mei? Supponeva che ella, per quellaspetta in pace lo sposo della gentilizia di lui e per quellin attesa che la fida compagna, ecc. della gentilizia del marito, dovesse graziosamente prestarsi a rimanere ancora la sua comoda amante per andarsene poi da fida compagna a giacere, anzi a dormire accanto allo sposo, e lui accanto alla moglie esemplare? Eh, no! eh, no, caro signor avvocato! Le menzogne inutili stavano bene lí, incise sui morti. Qua, nella vita, no. Qua le utili si era costretti a usare, o a subir le necessarie. E lei, donna onesta, ne aveva Dio sa con che pena! subita una per tre anni, vivendo il marito. Ora basta! Perché avrebbe dovuto subirla ancora, questa menzogna, finita la necessità con la morte dello Zorzi? per il vincolo di quelle tombe stupide? vincolo, chegli, ponendo subito le mani avanti, con la nuova epigrafe, sera affrettato a ribadire? Eh, no! eh, no, caro signor avvocato! Menzogna inutile, ormai, quella fida compagna. Donna onesta, lei, per necessità aveva potuto ingannare il marito, da vivo; avrebbe voluto il signor avvocato che seguitasse a ingannarlo anche da morto, ora senza un perché, o per il solo fatto ridicolo, che esistevano là quelle due tombe gemelle? Eh via! Da vivo, va bene, ella non aveva potuto farne a meno; ma da morto, no, non voleva più ingannare il marito. La sua onestà, la sua dignità, il suo decoro non glielo consentivano. Libero il signor avvocato già da tre anni: libera anche lei, adesso; o ciascuno per sé, onestamente; o uniti, onestamente, innanzi alla legge e innanzi allaltare. La discussione fu lunga e aspra. Lavvocato Gàttica-Mei confessò in prima candidamente che nulla proprio nulla di quanto ella aveva sospettato con maligno animo gli era passato per il capo nel dettar quellepigrafe. Se per poco ella fosse entrata nello spirito di quella sua concezione di tombe per coniugi senza prole avrebbe compreso che quelle epigrafi là venivano da sé, naturalmente, come conseguenze inevitabili. Ridicola quella concezione? Oh, questo poi no; questo poi no - Ridicola, ridicola, ridicola, - raffermò tre volte con focosa stizza la vedova Zorzi. - Ma pensa, lí, quella tua moglie esemplare che ti aspetta in pace Non mi far dire ciò che non vorrei! So bene io e tu meglio di me, quel che passasti con lei - E che centra questo? - Lasciami dire! Quando mai ti comprese, povera Margherita! Se ti afflisse sempre! E non venivi forse a sfogarti qua, con Momo e con me? - Sí ma - Lasciami dire! E perché tamai io? io che, a mia volta, non mi sentivo compresa dal povero Momo? Ah, Dio, nulla più dellingiustizia fa ribellare Ma tu volesti rimaner fedele fino allultimo a Margherita e dettasti quella bellepigrafe. Tammirai allora; sí; ti ammirai tanto più, quanto più stimavo tua moglie indegna della tua fedeltà. Poi sí, è inutile, è inutile parlarne non seppi dirti di no. Ma non avrei dovuto farlo, io! come non lo facesti tu, finché visse tua moglie. Avrei dovuto aspettare anchio che Momo morisse. Cosí, io sola sono venuta meno a miei doveri! Anche tu, sí ma verso lamico: sposo, fosti fedele! E questo, vedi ora che tua moglie e mio marito se ne sono andati, e tu sei restato, solo, qua, di fronte a me, questo mi pesa più di tutto. E perciò parlo! Sono una donna onesta, io, come tua moglie; onesta come te, come mio marito! E voglio essere tua moglie, capisci? o niente! Ah, sei fanatico tu della bella concezione? Ma immagina me, ora, stesa lí accanto a mio marito, fida compagna È buffo! atrocemente buffo! Chi sa, e anche chi non sa niente vedendo lí quelle due gentilizie, - Oh, dirà, ma guardate, ma ammirate qua che pace tra questi coniugi! - Sfido, morti! Caricatura, caricatura, caricatura. E il porro peloso, animato dal tic, rimase a fremerle per più di cinque minuti sul mento, irritatissimo. Il Gàttica-Mei restò proprio ferito fino allanima da questa lunga intemerata; ma più della derisione. Serio e posato, non poteva ammettere neppure, che si scherzasse con lui o duna cosa sua; come non aveva potuto ammettere, viva la moglie, il tradimento. La pretesa della Zorzi di farsi sposare gli guastava tutto. Lasciamo andare quelle due tombe che aspettavano là; ma il nuovo ordinamento della sua vita da vedovo a cui già da tre anni sera acconciato cosí bene! Perché un nuovo rivolgimento, adesso, nella sua vita? Senza ragione, via, proprio senza ragione. Avrebbe capito gli scrupoli, il dolore, il rimorso di lei, finché era vivo il povero Zorzi; ma ora perché? Se ci fosse stato il divorzio, un matrimonio prima, sí, per riparare allinganno che si faceva a un uomo a quel furto donore, a quei sotterfugi, cheran pur tanto saporiti però; ma ora perché? ora che non si ingannava più nessuno, e - liberi entrambi, vedovi duna certa età - non dovevano più dar conto a nessuno, se seguitavano quella loro tranquilla relazione? Il decoro? Ma anzi adesso non cera più nulla di male Voleva ella riparare cosí il male passato? Il povero Momolo non cera più! Di fronte a se stessa? E perché? Qual male da riparare di fronte a se stessa o a lui? È male lamore? E poi oh Dio, sí, perché non pensarci? voleva anche perdere lassegnamento, circa centosessanta lire al mese di pensione lasciatale dal marito? Un vero peccato! In tutti i modi lavvocato Gàttica-Mei cercò di dimostrarle chera proprio una picca una stoltezza, unintestatura deplorevole, una pazzia! Ma la vedova Zorzi fu irremovibile. - O moglie, o niente. Invano, sperando che col tempo quella fissazione le passasse egli le disse chera inutile e anche crudele mostrarsi con lui adesso cosí dura poiché la legge prescriveva che prima di nove mesi non si poteva contrarre un nuovo matrimonio; e che, se mai, ne avrebbero riparlato allora. No, no, e no: - o moglie, o niente. E tenne duro per otto mesi la vedova Zorzi. Egli, stanco di pregarla ogni giorno, storcendosi le mani, poveruomo, alla fine si licenziò. Passò una settimana, ne passarono due, tre; passò un mese e più, senza che si facesse rivedere. E ormai da quattro giorni ella, in grande orgasmo metteva in deliberazione se cercare di farsi incontrare per istrada, come per caso, o se scrivergli o se andare senzaltro ad affrontarlo in casa, quando il domestico di lui venne ad annunziarle che il suo padrone era gravemente ammalato, di polmonite, e che la scongiurava duna visita. Ella accorse, straziata dal rimorso per la sua durezza causa forse di qualche disordine nella vita di lui e, per conseguenza, di quella malattia; accorse funestata dai più neri presentimenti. E difatti lo trovò sprofondato nel letto, rantolante, strozzato, quasi con la morte in bocca: irriconoscibile. Dimenticò ogni riguardo sociale, e gli si pose accanto, notte e giorno, a lottare con la morte, senza un momento di requie. Al settimo giorno, quandegli fu dichiarato dai medici fuor di pericolo, la Zorzi, stremata di forze dopo tante notti perdute, pianse, pianse di gioja, chinando il capo su la sponda del letto; ed egli allora, per primo, carezzandole amorosamente i capelli, le disse che subito, appena rimesso, la avrebbe fatta sua moglie. Ma, lasciato il letto, dové prima di tutto imparar di nuovo a camminare, il Gàttica-Mei. Non si reggeva più in piedi. Lui, un tempo cosí solidamente e rigidamente impostato, ora curvo, tremicchiante, pareva proprio lombra di se stesso. E i polmoni eh, i polmoni Che tosse! A ogni nuovo accesso, ansimante, soffocato si picchiava il petto con le mani e diceva a lei, che lo guardava oppressa: - Andato andato Migliorò un poco durante lestate. Volle uscir di casa, esporsi un po allaria, prima in carrozza, poi a piedi, sorretto da lei e col bastone. Finalmente, riacquistate alquanto le forze, volle chella saffrettasse a preparar loccorrente per le nozze. - Guarirò, vedrai Mi sento meglio, molto meglio. Era rimasta intatta a lui, qua, la casa maritale: solo dalla camera aveva tolto il letto a due, o meglio aveva staccato e fatto portar via quello de due lettini gemelli dottone, su cui aveva dormito la moglie. Ma anchella, la Zorzi, aveva di là la sua casa maritale in pieno assetto. Ora, sposando, quale delle due case avrebbero ritenuta? Ella non avrebbe voluto contrariar linfermo, che conosceva metodico e schiavo delle abitudini; ma proprio non se la sentiva di viver lí, nella casa di lui, da moglie: tutto lí parlava di Margherita; ed ella non poteva aprire un cassetto senza provare uno strano ritegno, una costernazione indefinibile quasi che tutti gli oggetti custodissero gelosi i ricordi di quella, onderano animati. Ma anchegli, certo si sarebbe sentito estraneo fra gli oggetti della casa di lei. Prendere unaltra casa, una casa nuova, con nuova mobilia, e vendere la vecchia delle due case? Questo sarebbe stato il meglio E a questo, senza dubbio, ella avrebbe indotto lamico, se egli fosse stato sano quello di prima Adesso bisognava rassegnarsi e contentarlo, mutando il meno possibile. Il letto a due, intanto, quello sí, doveva esser nuovo. Poi, dismessa la casa del primo marito, ella avrebbe fatto trasportar qui i suoi mobili più cari; si sarebbe fatta una scelta tra quelli in migliore stato delle due case, e il superfluo scartato sarebbe stato venduto. Cosí fecero: e sposarono. Come se la cerimonia nuziale fosse di buon augurio, per circa tre mesi, fino a metà dellautunno egli stette quasi bene: colorito, forse un po troppo, e senza tosse. Ma ricadde coi primi freddi; e allora comprese che era finita per lui. Lungo tutto linverno, che passò miseramente tra il letto e la poltrona assaporando la morte che gli stava sopra, fu tormentato fino allultimo da un pensiero che gli si presentava come un problema insolubile: il pensiero di quelle due tombe gemelle, nel Pincetto, lassú al Verano. Dove lo avrebbe fatto seppellire, ora, sua moglie? E simpossessò di lui, tra il lento cociore della febbre e le smanie angosciose del male, una stizza sorda e profonda che di punto in punto si esasperava vieppiù, contro di lei, che aveva voluto a ogni costo quel matrimonio inutile, stolto e sciagurato. Sapeva che stolta per la moglie era stata invece lidea di costruire quelle due tombe a quel modo; ma egli non voleva riconoscerlo. Del resto, discussione oziosa, questa, adesso, che non avrebbe avuto altro effetto che acuirgli la stizza. La questione era unaltra. Marito di lei, ora, poteva egli andare a giacer lassú accanto alla prima moglie? e domani lei, divenuta moglie dun altro, accanto al primo marito? Si tenne finché poté, e allultimo glielo volle domandare. - Ma che vai pensando adesso! - gli gridò ella, senza lasciarlo finire. - Bisogna invece pensarci a tempo, - brontolò egli, cupo, lanciandole di traverso sguardi odiosi. - Io voglio saperlo, ecco! voglio saperlo! - Ma sei pazzo? - tornò a gridargli lei. - Tu guarirai, guarirai Attendi a guarire! Egli, convulso si provò a levarsi dal seggiolone: - Io non arrivo a finire il mese! Come farai? come farai? - Ma si vedrà poi, Antonio, per carità! per carità! - proruppe ella, e si mise a piangere. Il Gàttica-Mei, vedendola piangere, si stette zitto per un pezzo; poi riprese a borbottare, guardandosi le unghie livide: - Poi sí lo vedrà lei poi Tante spese tante cure Tutto per aria tutto scombinato Perché poi? Poteva ogni cosa restar disposta come era tanto bene Alludeva allepigrafe conservata là nel cassetto della scrivania allepigrafe che quattranni addietro egli aveva preparata per sé quella con lADDÌ puntini in fila DELLANNO puntini in fila RAGGIUNSE LA SPOSA. Nella furia delle disposizioni da dare per i funerali, la trovò difatti pochi giorni dopo, rimestando in quel cassetto, la moglie due volte vedova. La lesse, la rilesse, poi la buttò via, sdegnata, pestando un piede. Là, accanto alla prima moglie? Ah, no, no davvero, no, no e no! Egli era stato adesso suo marito e lei non poteva affatto tollerare che andasse a giacere a fianco di quellaltra. Ma dove, allora? Dove? Lí, nella sepoltura dello Zorzi. Tutti e due insieme, i mariti: luno e laltro per lei sola. Cosí la fida compagna, di cui il buon Momolo Zorzi stava in attesa che venisse a dormirgli accanto, fu lavvocato Gàttica-Mei. E ancora, nella nicchia dellaltro letto a due, Margherita, la moglie esemplare ASPETTA IN PACE LO SPOSO Ci verrà lei ci verrà lei, la doppia vedova, qui, invece, il più tardi possibile. Intanto, lí, le lampade delle colonnine sono accese tutte due; e qui, tutte due spente. In questo, almeno, la simmetria era salva e il Gàttica-Mei poteva esserne contento.Novelle per un anno di Luigi Pirandello DONNA MIMMA Prima Parte Capitulo Uno Donna Mimma Parte Quando donna Mimma col fazzoletto di seta celeste annodato largo sotto il mento passa per le vie del paesello assolate si può credere benissimo che la sua personcina linda, ancora dritta e vivace sebbene modestamente raccolta nel lungo manto nero frangiato non projetti ombra su lacciottolato di queste viuzze qua, né sul lastricato della piazza grande di là. Si può credere benissimo, perché agli occhi di tutti i bimbi e anche dei grandi che vedendola passare, si sentono pur essi diventare bimbi a un tratto donna Mimma reca unaria con sé, per cui subito, sopra e attorno a lei, tutto diventa come finto: di carta il cielo; il sole, una spera di porporina, come la stella del presepio. Tutto il paesello, con quel bel sole doro e quel bel cielo azzurro nuovo su le casette vecchie con quelle sue chiesine dai campaniletti tozzi e le viuzze e la piazza grande con la fontana in mezzo e in fondo la chiesa madre appena ella vi passa, diventa subito tuttintorno come un grosso giocattolo di Befana di quelli che a pezzo a pezzo si cavano dalla scatolona ovale che odora di colla deliziosamente. Ogni dadolino - e ce ne son tanti - è una casa con le sue finestre e la sua veranda da mettere in fila o in giro per far la strada o la piazza; e questo dado qui più grosso è la chiesa con la croce e le campane, e questaltro la fontana da metterci attorno questi alberetti che hanno la corona di trucioli verdi verdi e un dischetto sotto, per reggersi in piedi. Miracolo di donna Mimma? No. È il mondo in cui donna Mimma vive agli occhi dei piccoli e anche dei grandi che ridiventano subito piccoli appena la vedono passare. Piccoli, per forza, perché nessuno può sentirsi grande davanti a donna Mimma. Nessuno. Questo mondo ella rappresenta ai bimbi quando si mette a parlare con essi e dice loro come a uno a uno ella sia andata a comperarli lontano lontano. - Dove? Eh, dove! Lontano, lontano. - A Palermo? A Palermo, sí, con una bella lettiga bianca, davorio, portata da due belli cavalli bianchi senza sonagli, per vie e vie lunghe, di notte, al bujo. - Senza sonagli perché? - Per non far rumore. - E al bujo? Sí; ma cè pure la luna, di notte, le stelle. Ma anche al bujo, sicuro! Si fa pur notte, quando si cammina e cammina a giornate, per tanta via. E poi sempre di notte sarriva, al ritorno, con quella lettiga, e zitti zitti, che nessuno veda, che nessuno senta. - Perché? Ma perché il bambinello comperato da poco non può sentire nessun rumore ché si spaventerebbe, e neppure può vedere in principio la luce del sole. - Comperato? Come, comperato? - Coi denari di papà! Tanti tanti. - Flavietta? - Ma sí, Flavietta più di duecentonze. più più. Con questi riccioletti doro, con questa boccuccia di fragola. Perché papà la volle bionda cosí, ricciutella cosí e con questi occhi grandi damore che mi guardano, gioja mia, non mi credi? poche duecentonze, per questocchi soli! Vuoi che non lo sappia, se tho comperata io? E pure Niní, sí certo. Tutti vi ho comperati io. Niní un pochino di più, perché maschietto. I maschietti, amore mio, costano sempre un pochino di più; lavorano, poi, i maschietti e, lavorando, guadagnano assai, come papà. Ma sapete che pure papà lho comperato io? Io, io. Quandera piccolo piccolo, certo! quando ancora non era niente! Glielho portato io di notte, con la lettiga bianca alla sua mamma, santanima. Da Palermo, sí. Quanto, lui? Uh, migliaja donze, migliaja! I bimbi la guardano allocchiti. Le guardano quel fazzoletto bello, di seta celeste, sempre nuovo, su i capelli ancora neri, lucidi, spartiti in due bande che, su le tempie formano due treccioline che passano su gli orecchi, dai cui lobi, stirati dal peso, pendono due massicci orecchini a lagrimoni. Le guardano gli occhi un po ovati, dalle palpebre esili, guarnite di lunghissime ciglia; la pallottolina del naso un po venata, tra i fori larghi violacei delle nari; il mento un po aguzzo, su cui sarricciano metallici alcuni peluzzi. Ma la vedono come avvolta in unaria di mistero, questa vecchietta pulita, che tutte le donne chiamano e anche la loro mamma, la Comare, che quando viene a visita capita sempre che la mamma non sta bene e pochi giorni dopo, ecco, spunta un altro fratellino o unaltra sorellina che è stata lei ad andarli a comperare, lontano lontano, a Palermo, con la lettiga. La guardano, le toccano pian piano, coi ditini curiosi, un po esitanti, lo scialle, la veste; ed è, sí, una vecchietta pulita, che non pare diversa dalle altre; ma come può andare poi cosí lontano lontano, con quella lettiga, e come lha lei, questufficio nel mondo di comperare i bambini, e di portarli, i bambini, come la Befana i giocattoli? Ma essi, dunque - che cosa? No, non sanno che pensare; ma sentono in sé, vago, un po del mistero che è in quella vecchietta, la quale è qua con loro adesso qua che la toccano, ma che se ne va poi cosí lontano a prenderli, i bambini, e dunque anche loro già a Palermo, dove? dove lei sa ed essi, piccoli, non sanno; benché certo, là, piccoli piccoli, ci sono stati anche loro se ella è andata a comperarli là Istintivamente con gli occhi le cercano le mani. Dove sono le mani? Lí, sotto lo scialle. Perché non le mostra mai donna Mimma, le mani? Già! con le mani non li tocca mai: li bacia, parla con loro, gestisce tanto con gli occhi, con la bocca, con le guance; ma dallo scialle le mani non le cava mai per far loro una carezza. È strano. Qualcuno, più ardito, le domanda: - Non le hai, le mani? - Gesú! - esclama allora donna Mimma, volgendo uno sguardo dintelligenza alla mamma come per dire: E che è? diavolo, questo bambino? - Eccole qua! - soggiunge poi subito, mostrando le due manine coi mezzi guanti di filo. - Come non le ho, diavoletto? Gesú, che domande! E ride, ride, ricacciandosi le mani sotto e tirandosi con esse lo scialle sú sú fin sopra il naso, per nascondere quelle risatine, che, Dio liberi Oh Signore! le viene di farsi la croce. Ma guarda che cose possono venire in mente a un bambino! Pajono fatte, quelle mani per calcare nello stampo la cera di cui sono formati i Bambini Gesú che in ogni chiesa si portano su laltare in un canestrino imbottito di raso celeste la notte di Natale. Sente donna Mimma la santità del suo ufficio, quanta religione sia nellatto della nascita e agli occhi dei bimbi lo copre con tutti i veli del pudore; e anche parlandone coi grandi non adopera mai una parola, che muova o diradi quei veli; e ne parla con gli occhi bassi e il meno che può. Sa che non è sempre lieto, che spesso anzi è cosí triste il suo ufficio daccogliere nella vita tanti esserini che piangono appena vi traggono il primo respiro. Può essere una festa il bimbo chella porta in una casa di signori; anche per il bimbo, sí; benché non sempre neanche lí! Ma portarli - e tanti, tanti - nelle case dei poveri Gli piange il cuore. Ma è lei sola a esercitare, da circa trentacinque anni, questufficio nel paesello. O, per dir meglio, era lei sola, fino a jeri. Ora è venuta dal continente una smorfiosetta di ventanni, Piemontesa; gonna corta, gialla, giacchetto verde; come un maschiotto, le mani in tasca: sorella ancora nubile dun impiegato di dogana. Diplomata dalla R. Università di Torino. Roba da farsi la croce a due mani, Signore Iddio, una ragazza ancora senza mondo mettersi a una simile professione! E bisogna vedere con quale sfacciataggine: per miracolo quella sua professione, non se la porta scritta in fronte! Una ragazza! una ragazza, che di queste cose Dio, che vergogna! E dove siamo? Donna Mimma non se ne sa dar pace. Volta la faccia, si ripara gli occhi con la mano appena la vede passare sculettando per la piazza a testa alta, le mani in tasca, la piuma bianca ritta al vento sul cappellino di velluto. E che strepito fanno quei tacchetti insolenti sul lastricato della piazza: - Passo io! passo io! Non è donna quella: una diavola è! Non può essere creatura di Dio, quella! - Come? la tabella? Ah sí? ha fatto appendere la tabella col nome e la professione sul porticino di casa? E si chiama? Elvira come? signorina Elvira Mosti? Ci sta scritto signorina? E che vuol dire diplomata? Ah, la patente. La vergogna patentata. Dio, Dio, si può credere una cosa simile? E chi la chiamerà quella sfacciata? Ma che esperienza poi, che esperienza può aver lei, se ancora in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Shanno da vedere di queste cose ai giorni nostri? in un paesello come il nostro? Vih vih vih E donna Mimma scuote in aria le manine coi mezzi guanti di filo come se si vedesse lingueggiar davanti le fiamme dellinferno. - Nossignora, grazie, che caffè, signora mia! acqua, un sorso dacqua mi faccia portare; sono tutta sconcertata! - dice nelle case delle clienti, da cui di tanto in tanto si reca a visita o a fare, comella dice, unaffacciata, per sapere no? niente? Lasciamo fare a Dio, signora mia, ringraziato sia sempre in cielo e in terra! Se nè fatta quasi una fissazione; non perché tema per sé, che le signore le abbiano a fare un torto per quella lí; figurarsi se può temere una tal cosa conoscendo che signore sono, col timore di Dio con leducazione del paese e il rispetto delle cose sante! Neanche per sogno - Ma dico, dico, oh Vergine Maria per la cosa in sé questo scandalo una ragazzaccia Dicono che parla come un carabiniere che tutte le parolacce le dice chiare come se fosse una cosa naturale È tanto compresa della mostruosità dello scandalo che non saccorge dellimpaccio afflitto con cui la guardano le signore. Pare che abbiano da dirle qualche cosa e non ne trovino il coraggio. Oggi, il medico condotto sè voltato di là, vedendola passare. Non lha vista? Ma sí, che lha vista! Lha vista e sè voltato. Perché? Viene a sapere, poco dopo, che quella svergognata lí è andata a trovarlo a casa, col fratello. Certo per raccomandarsi. Chi sa che moine gli avrà fatto, come le sanno fare codeste forestieracce sbandite che nelle grandi città del Continente hanno perduto il santo rossore della faccia; ed ecco che questo rimbambito di medico Il diploma? E che centra il diploma? Ah sí, difatti, per il diploma! Ma via, che non si sanno queste cose? Due smorfiette, due carezzine, e come la paglia pigliano fuoco, gli ominacci; anche i vecchi adesso, senza timor di Dio! Che fa il diploma? che centra? Esperienza ci vuole, esperienza. - Eh, ma anche il diploma, donna Mimma, - le risponde sospirando il farmacista col quale, passando, sè lagnata del voltafaccia del medico. - E io che ho diploma forse? - esclama allora donna Mimma, sorridendo e giungendo per le punte delle dita le due manine coi mezzi guanti di filo. - E sono già trentacinque anni, trentacinque, che tutti quanti siete qua e pure voi, don Sarino, vi ho portati io, con la grazia di Dio, figliuoli miei; che nho fatti di viaggi a Palermo! Ecco, ecco, guardate qua! E donna Mimma si china a prendere tra quelle due manine che quasi non pajono ma che pure hanno tanta forza, un bel bimbone della strada, che sè fermato davanti la farmacia, e lo leva alto, nel sole. - Anche questo! E quanti ne vedete, tutti io! Sono andata a comperarvi tutti io, a Palermo, senza diploma! A che serve il diploma? Il giovane farmacista sorride. - Va bene, donna Mimma, sí voi lesperienza certo ma E la guarda afflitto e impacciato e neanche lui ha il coraggio di farle intravvedere la minaccia che le pende sul capo. Finché dalla Prefettura del capoluogo le arriva una carta con tanto di stemma e di bollo mezza stampata e mezza scritta a mano, nella quale ella non sa legger bene ma indovina che si parla del diploma che non ha, e che ai sensi degli articoli tali e tali È ancora dietro a decifrarla, quella carta, che una guardia la viene a invitare a nome del sindaco. - La moglie? Cosí presto? - domanda donna Mimma, contrariata. - No, al municipio, - risponde la guardia - per una comunicazione. Donna Mimma sacciglia: - A me? per questa carta? La guardia si stringe nelle spalle: - Io non so; venite e saprete. Donna Mimma va; e, al municipio, trova il sindaco, tutto imbarazzato. Anche lui è stato comperato a Palermo da donna Mimma; e anche due figliuoli donna Mimma è andata a comperare per lui a Palermo e presto per un terzo dovrebbe mettersi in viaggio con la lettiga; ma - Ecco qua, donna Mimma! Vedete? Unaltra carta anche a noi, dalla Prefettura. Per voi, sí. E non cè nulla da fare, purtroppo. Vi sinterdice lesercizio della professione. - A me? - A voi: perché non avete il diploma, cara donna Mimma! La legge. - Ma che legge? - esclama donna Mimma, che non ha più una goccia di sangue nelle vene. - Legge nuova? - Non nuova, no! Ma noi qua, ceravate voi sola, da tantanni; vi conoscevamo; vi volevamo bene; avevamo tutta la fiducia in voi, e abbiamo perciò lasciato correre; ma siamo in contravvenzione anche noi, donna Mimma! Queste maledette formalità, capite? Finché ceravate voi sola Ma ora è venuta quella là; ha saputo che voi non avete il diploma; e visto che qua non è chiamata da nessuno, capite? ha fatto reclamo alla Prefettura, e voi non potete più esercitare, o dovete andare a Palermo davvero questa volta! allUniversità, per prendere il diploma anche voi, come quella. - Io? a Palermo? alla mia età? a cinquantasei anni? dopo trentacinque anni di professione? mi fanno questo affronto? io, il diploma? Unintera popolazione Ma come? cè bisogno di diploma? di saper leggere e scrivere, per queste cose? Io so leggere appena! E a Palermo, io che non mi sono mai mossa di qua? Io mi ci perdo! Alla mia età? Per quella smorfiosa lí, che la voglio vedere, con tutto il suo diploma Vuole competere con me? E che hanno da insegnare a me, che li fascio e li sfascio tutti quanti, i meglio professori, dopo trentacinque anni di professione? Debbo andare a Palermo davvero? Come? per due anni? Non la finisce più donna Mimma: un torrente di lagrime irose, disperate, tra un precipizio di domande saltanti, balzanti. Il sindaco, dolente, vorrebbe arrestar quellimpeto; un po lo lascia sfogare; di nuovo si prova ad arrestarlo; - due anni passano presto; sí, è duro, certo; ma che insegnare! no! pro forma per avere quel pezzo di carta! per non darla vinta a questa ragazzaccia - Poi, accompagnandola fino alla soglia delluscio, battendole una mano dietro le spalle come un buon figliuolo, per esortarla a far buon animo, cerca di farla sorridere: via via come si smarrirebbe a Palermo lei, che non passa giorno, ci va tre e quattro volte? Sè tirato lo scialle nero sul fazzoletto celeste, donna Mimma e le sue manine stringono di sotto, quello scialle nero sul volto per nascondere le lagrime. Bimbi, quel fazzoletto di seta celeste! - La santa poesia della vostra nascita, ecco, ha preso il lutto: se ne va a Palermo senza lettiga bianca, a studiar meèutica, e la sepsi e lantisepsi, lestremo cefalico, lestremo pelvi-podalico Cosí vuole la legge. Donna Mimma piange; non se ne può consolare: sa leggere appena; si smarrirà tra lirta scienza di quei dotti professori, là, a Palermo dove ella tante volte è andata con la poesia della sua lettiga bianca. - Signora mia, signora mia Un pianto, un pianto che spezza il cuore presso ciascuna delle sue clienti, da cui va a licenziarsi, prima di partire. E in ogni casa, si china con le piccole mani tremanti oh sí ora le cava fuori senza più ritegno a carezzar la testina bionda o bruna dei bimbi e lascia tra quei riccioli, insieme coi baci, cader le lagrime, inconsolabilmente. - Vado a Palermo vado a Palermo. E i bimbi, sbigottiti, la guardano, e non comprendono perché pianga tanto, questa volta, per andare a Palermo. Pensano che forse è una sciagura anche per loro, per tutti i bimbi che sono ancora là, da comperare. Dicono le mamme: - Ma noi vaspetteremo! Donna Mimma le guarda con gli occhi lagrimosi, tentenna il capo. Come può farsi questinganno pietoso, lei che sa bene comè la vita? - Signora mia, due anni? E se ne parte col cuore spezzato, tirandosi lo scialle nero sul fazzoletto celeste. Novelle per un anno di Luigi Pirandello DONNA MIMMA Seconda Parte Capitulo Due Donna Mimma studia Palermo. Vi arriva di sera Donna Mimma: piccola, nellimmensa piazza della stazione. Oh Gesú, lune? che sono? Venti, trenta attorno. È una piazza? Che grandezza! Ma per dove? - Di qua, di qua! Fra tutti quei palazzi, incubi dombre gigantesche straforate da lumi accecata da tanto rimescolío sotto, di sbarbagli, e sopra da tanti strisci luminosi file, collane di lampade per vie lunghe diritte senza fine, tra il tramestío di gente che le balza di qua di là, improvvisa, nemica, e il fracasso che da ogni parte la investe assordante, di vetture che scappano precipitose, non avverte, in quello stupore rotto da continui sgomenti se non la violenza da cui dentro è tenuta e a cui via via si strappa per cacciarsi a forza in quello scompiglio dinferno dopo lintronamento e la vertigine del viaggio in ferrovia, il primo in vita sua. Gesú, la ferrovia! Montagne, pianure che si movevano, giravano, e scappavano, via con gli alberi, via con le case sparse e i paesi lontani; e di tratto in tratto lurto violento dun palo telegrafico; fischi, scossoni: lo spavento dei ponti e delle gallerie, una dopo laltra; abbagli e accecamenti, vento e soffocazione in quella tempesta di strepiti, nel bujo Gesú! Gesú! - Come dici? Non sente nulla, non sa più buttare i piedi, si tiene stretta accosto al nipote che laccompagna - giovanotto stendardo della casa - ah! padrone del mondo, lui, che può ridere e andar sicuro pratico, ché cè stato, lui, due anni militare qua a Palermo. - Come dici? Sí, certo, la carrozza Che carrozza? Ah già, sí, la carrozza! Come entrare in città, come camminare per via con quel grosso fagotto di panni sotto il braccio fino alla locanda? Guarda il fagotto: cè lei lí dentro; e tutta vorrebbe esserci, in quella roba sua lí affagottata sotto il braccio del nipote lei fatta di pezza e solo odore di panni, per non vedere e non sentire più nulla. - Dàllo a me! Dàllo a me! Vorrebbe tenercisi stretta a quei panni, per sentircisi meglio dentro; ma lanima è fuori, qua allo sbaraglio di tante impressioni che la assaltano da tutte le parti. Risponde di sí, di sí, ma non capisce bene i cenni che il nipote le fa. O Gesú mio, ma perché domandare a lei? Come una creaturina nelle mani di lui, farà tutto quello che lui vorrà: sí, la carrozza; sí, la locanda, quella che lui vorrà! Per ora è come in un mare in tempesta, e prendere una carrozza è per lei come agguantare una barca; giungere alla locanda, come toccare la riva. Pensa con terrore, quando, di qui a tre giorni, il nipote ritornerà al paese dopo averle trovato alloggio e pensione, come resterà lei qua in mezzo a questa babilonia, sola, perduta. Passando in carrozza diretti alla locanda, il nipote le propone dandare a veder la fiera in Piazza Marina. - La fiera? Che fiera? - La fiera dei Morti. Si fa la croce donna Mimma. Domani, i Morti, già! Arriva la sera del primo novembre, a Palermo, vigilia dei Morti lei che a Palermo cè sempre venuta per comperare la vita! I Morti già Ma i Morti sono la Befana per i bambini dellisola: i giocattoli a loro, non li porta la Vecchia Befana il sei di gennajo: li portano i Morti il due di novembre che i grandi piangono e i piccoli fanno festa. - Gente assai? Tanta, tanta, senza fine, che le carrozze non possono passare: tutti i babbi, tutte le mamme, nonne zie, vanno alla Fiera dei Morti in Piazza Marina a comperare i giocattoli per i loro piccini. Le bambole? sí, le sorelline piccole. I pupi di zucchero? sí, i piccoli fratellini; quelli, quelli che lei, donna Mimma, alla fiera della Vita, nellillusione dei bimbi del suo paese lontano tantanni è venuta a comperare qua a Palermo e a recar loro laggiú con la lettiga davorio: giocattoli, ma veri, con occhi veri, vivi, manine vere, gracili, fredde, paonazze, serrate; e la boccuccia sbavata che piange. Sí; ma ora gli occhi di donna Mimma, davanti allo spettacolo tumultuoso di quella fiera sono anche più meravigliati di quelli duna bimba; e non può pensare donna Mimma che il sogno de suoi viaggi misteriosi quale essa lo rappresentava ai bimbi del suo paese, ora qua, davanti alla fiera, diventa quasi una realtà. Non può pensarlo, non solo perché tra le grida squarciate dei venditori davanti alle baracche illuminate da lampioncini multicolori tra i sibili dei fischietti, gli scampanellíi i mille rumori della fiera e il pigia pigia della folla che seguita di continuo ad affluire nella piazza lo stordimento le cresce e insieme la paura della grande città; ma anche perché è lei qui ora la bimba a cui lincanto è fatto. E poi quellaria da cui si sentiva avvolta nel suo paesello aria di favola che la seguiva per le vie e nelle case in cui entrava, che induceva tutti grandi e piccoli, a rispettarla, perché dal mistero della nascita era lei quella che recava in ogni casa i bimbi nuovi la vita nuova al vecchio decrepito paesello; qui ora quellaria non lha più attorno. Spogliata crudelmente della sua parte, che cosa è adesso qui, in mezzo alla calca della fiera? una povera vecchietta meschina, stordita. Lhan cacciata via dal sogno a infrangersi, a sparire qua in mezzo a questa realtà violenta; e non comprende più nulla, non sa più né muoversi, né parlare, né guardare. - Andiamo via andiamo via Dove? Fuori di qui, fuori di questa calca, facile andar via, con un po di pazienza, piano piano; ma poi? Dentro, da ritrovarsi come prima in sé, sicura, tranquilla, questo sarà difficile: ora alla locanda, domani alla scuola. Alla scuola, quarantadue diavole, tutte con laria sfrontata di giovanotti in gonnella su per giú come quella ragazzaccia piombata dal Continente nel suo paesello, le si fanno addosso il primo giorno chella comparisce tra loro col fazzoletto di seta celeste in capo e il lungo scialle nero frangiato e a pizzo, stretto modestamente attorno alla persona. Uh, ecco la nonna! ecco la vecchia mammana delle favole, piovuta dalla luna che non osa mostrar le manine e tiene gli occhi bassi per pudore e parla ancora di comperare i bambini! La guardano la toccano, come se non fosse vera, lí davanti a loro. - Donna Mimma? Donna Mimma come? Jèvola? Donna Mimma Jèvola? Quantanni? Cinquantasei? Eh, picciottella per cominciare! Già mammana da trentacinque anni? E come? Fuori della legge? Come glielhanno potuto permettere? Ah, sí, la pratica? Che pratica e pratica! Ci vuol altro! Adesso vedrà! E come entra nellaula il professor Torresi incaricato dellinsegnamento delle nozioni generali dOstetricia teorica gliela presentano tirandola avanti tra risa e schiamazzi: - La nonna mammana, professore, la nonna mammana! Il professor Torresi calvo, un po panciuto, ma un bellomone dallaria di corazziere or ora smontato da cavallo coi baffetti grigi ricciuti e un grosso neo peloso su una guancia che amore! se lo tira sempre facendo lezione, quel neo, per non guastarsi i baffi volti studiosamente allin sú il professor Torresi si è sempre vantato di saper tenere la disciplina e tratta effettivamente quelle quarantadue diavole come puledre da domar col frustino e a colpi di sprone; ma tuttavia, di quando in quando, non può fare a meno di sorridere a qualche loro scappata, o piuttosto, di concedere qualche risatina in premio alladorazione di cui si sente circondato. Vorrebbe fare il viso dellarmi a quella presentazione rumorosa; ma poi, vedendosi davanti quella vecchia recluta buffa, vuol pigliarsela anche lui a godere un po. Le domanda come farà, venuta cosí tardi, a raccapezzarsi nelle sue lezioni. Egli ha già - sú, attente, attente! al posto! - egli ha già parlato a lungo - silenzio perdio! al posto! - ha già parlato a lungo del fenomeno della gestazione, dallinizio al parto; ha già parlato a lungo della legge della correlazione organica; ora parla dei diametri fetali, nella lezione scorsa ha trattato di quello fronte-occipitale e del biscromiale; tratterà oggi del diametro bisiliaco. Che ne capirà lei? Va bene, la pratica. Ma che cosè la pratica? Ecco, attente! attente! e il professor Torresi si tira il neo peloso su la guancia, che amore!: conoscenza implicita, la pratica. E può bastare? No, che non può bastare. La conoscenza, perché basti, bisogna che da implicita divenga esplicita, cioè, venga fuori venga fuori, cosí che si possa a parte a parte veder chiara e in ogni parte distinguere definire, quasi toccar con mano, ma con mano veggente, ecco! O altrimenti, ogni conoscenza non sarà mai sapere. Questione di nomi? di terminologia? No, il nome è la cosa. Il nome è il concetto in noi dogni cosa posta fuori di noi. Senza il nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come cieca, non definita, non distinta. Dopo questa spiegazione, che lascia allocchita tutta la scolaresca il professor Torresi si rivolge a donna Mimma e comincia a interrogarla. Donna Mimma lo guarda sbigottita. Crede che parli turco. Costretta a rispondere, provoca in quelle quarantadue diavole cosí fragorose risate che il professor Torresi vede in pericolo il suo prestigio di domatore. Grida, pesta sulla cattedra per richiamarle al silenzio, alla disciplina. Donna Mimma piange. Quando nellaula si rifà il silenzio, il professore, indignato, fa una strapazzata, come se non avesse riso anche lui; poi si volta a donna Mimma e le grida che è una vergogna presentarsi a scuola in tale stato dignoranza è una vergogna, ora, far lí la ragazzina alla sua età, con quel pianto. Sú, sú, inutile piangere! Donna Mimma ne conviene, dice di sí col capo, si asciuga gli occhi; se ne vorrebbe andare. Il professore la obbliga a rimanere. - Sedete lí! E state a sentire! Ma che sentire! Non capisce nulla. Credeva di saper tutto, dopo trentacinque anni di professione e invece saccorge di non saper nulla, proprio nulla. - A poco a poco, non disperate! - la conforta il professore alla fine della lezione. - Non disperate, a poco a poco, - le ripetono le compagne, ora impietosite dal pianto. Ma a mano a mano che quella famosa conoscenza implicita di cui il professor Torresi ha parlato le diviene esplicita, donna Mimma - veder più chiaro? altro che veder più chiaro! - non riesce a vedere più nulla. Scomposta, sminuzzata, lidea della cosa, come prima la aveva in sé, intera e compatta, ora le si confonde smarrita in tanti animi particolari, ciascuno dei quali ha un nome curioso, difficile, che ella non sa nemmeno pronunziare. Come ritenerli a memoria tutti quei nomi? Ci si prova con tanta pazienza, la sera, nella sua misera cameretta daffitto sillabando sul manuale, curva davanti al tavolinetto su cui arde un lumino a petrolio. - Bi-bis-cro-bis-crom-i-a-biscromia-bis-cromiale. E riconosce, sí, a poco a poco, a scuola, riconosce con viva sorpresa a uno a uno, dopo molti stenti tutti quei particolari, e scatta in comiche esclamazioni: - Ma questo Gesú, si chiama cosí? La ragione di distinguerlo, però, di definirlo cosí, con quel nome, non la vede. Il professore gliela fa vedere; la costringe a vederla; ma allora quel particolare le si stacca ancora più dallinsieme: le simpone come una cosa che stia a sé; e siccome son tanti e tanti quei particolari, donna Mimma ci si perde; non si raccapezza più. È una pietà vederla alle lezioni dOstetricia pratica, nella casa di maternità, quando il professore la chiama a una lezione di prova. Tutte le compagne la aspettano lí a quella prova, perché lí ella è adesso nel campo della sua lunga esperienza. Ma sí! Il professore non vuole che ella faccia quello che sa fare, ma che dica quello che non sa dire; e se si tratta di fare e non di dire, non la lascia mica fare a suo modo, come per tantanni ha fatto, che sempre le è andata bene; ma secondo i precetti e le regole della scienza, come punto per punto egli li ha insegnati; e allora donna Mimma, se si butta a fare, è sgridata perché non osserva appuntino quei precetti e quelle regole; e se invece si trattiene e si sforza di badare a ogni precetto e a ogni regola, ecco è sgridata perché si smarrisce e si confonde e non riesce più a far nulla a dovere, con sveltezza e precisione sicura. Ma non soltanto tutti quei particolari e tutti quei precetti e tutte quelle regole la impacciano cosí. Unaltra, e più grave, nellanimo di lei, è la cagione di tutto quellimpaccio. Ella soffre come duna violenza orrenda che le sia fatta là dove più gelosamente è custodito per lei il senso della vita; soffre, soffre da non poterne più, allo spettacolo crudo, aperto di quella funzione che ella per tanti anni ha ritenuto sacra - perché in ogni madre la vergogna e i dolori riscattano innanzi a Dio il peccato originale - soffre e vorrebbe anche lí coprirlo quanto più può, coi veli del pudore, quello spettacolo; e invece no, ecco, via tutti quei veli: il professore glieli butta allaria e li strappa via brutalmente quei veli che chiama dipocrisia e dignoranza; e la maltratta e la beffeggia con sconce parolacce, apposta; e quelle quarantadue diavole attorno, ecco, ridono sguajatamente alle beffe, alle parolacce del professore, senza nessun ritegno senza nessun rispetto per la povera paziente, per quella povera madre meschina, esposta lí intanto, oggetto di studio e desperimento. Avvilita, piena donta e dangoscia, si riduce nella sua cameretta, alla fine delle lezioni e piange e pensa se non le convenga di lasciare la scuola e di ritornarsene al suo paesello. Nel lungo esercizio della professione ha messo da parte un buon gruzzoletto, che le potrà bastare per la vecchiaja; se ne starà tranquilla, in riposo, a guardare soddisfatta attorno a sé tutti i bimbi del paese e i più grandicelli ragazzette e ragazzetti, e i più grandicelli ancora, giovanette e giovanotti e i loro papà e le loro mamme, tutti, tutti quelli che lei in tanti anni pur seppe portare alla luce senza precetti e senza regole, da vecchia mammana delle favole, con la lettiga davorio. Ma allora, dovrà darla vinta a quella ragazzaccia che a questora avrà preso certo il suo posto nel paesello presso ogni famiglia, di prepotenza; restare a guardarla, lí, con le mani in mano? - Ah, no, no! - Qua: vincere lavvilimento, soffocare lonta e langoscia per ritornare al paese col suo bravo diploma e gridarlo in faccia a quella sfrontata che le sa anche lei adesso le cose che dicono i professori che un conto sono i misteri di Dio, e un altro conto, lopera della natura. Se non che, le sue manine esperte Donna Mimma se le rimira pietosamente, attraverso le lagrime. Saprebbero più muoversi ora, queste manine, come prima? Sono come legate da tutte quelle nuove nozioni scientifiche. Tremano, le sue manine, e non vedono più. Il professore ha dato a donna Mimma gli occhiali della scienza, ma le ha fatto perdere, irrimediabilmente, la vista naturale. E che se ne farà domani donna Mimma degli occhiali, se non ci vede più? Novelle per un anno di Luigi Pirandello DONNA MIMMA Terza Parte Capitulo Tre Donna Mimma ritorna - Flavietta? Ma sí, madamina, anche lei. Che simmagini! A Palermo, come no? con la lettiga davorio e i denari di babbo. Quanti? Eh, più di mille lire! - No, onze! - Già, dicevo lire! onze, madamina: più di mille. Cara, che mi corregge! Tò, un bacio le voglio fare, cara! e un altro cara! Chi parla cosí? Ma guarda! la Piemontesa: quella che due anni fa pareva un maschiotto in gonnella: giacchetta verde, mani in tasca. Ha buttato via giacchetta e cappello, si pettina alla paesana e porta in capo, oh, il fazzoletto di seta celeste annodato largo sotto il mento, e un bellissimo scialle lungo dindiana, a pizzo e frangiato. La Piemontesa! E parla di comperare i bambini ora, anche lei, a Palermo, con la lettiga davorio e i denari di come? babbo? già, dice babbo lei, perché parla in lingua lei, che simmagini! e non li dà mica i baci li fa, e fa furore con codesta sua parlata italiana vestita cosí da paesanella: una simpatia! - più stretto alla vita lo scialle! - Sí cosí, cosí! - E il fazzoletto no, più tirato avanti, il fazzoletto. - E sú da capo, cosí! - Largo un po più largo, sotto; più aperto cosí, brava! Ora a terra, modesti, gli occhi per via; e poco male se una guardatina di tanto in tanto scappa di traverso maliziosa o un sorrisetto scopre su le due guance codeste care fossette. Che zucchero! Le signore mamme si sentono chiamar madame - Riverisco madama! - A servirla, madama! - e sono tutte contente poverine, con tanto di pancia!. Contente che ormai, a trattare con lei è proprio come se sapessero parlare in lingua anche loro e le avessero familiari tutte le finezze e le civiltà del Continente. Ma sí, perché si sa, via, che in Continente usa cosí, usa cosà E poi, che è niente? la soddisfazione di vedersi spiegare tutto, punto per punto, come da un medico coi termini precisi della scienza che non possono offendere, perché la natura, Dio mio, sarà brutta, ma è cosí; Dio lha fatta cosí; e meglio saperle come sono, le cose, per regolarsi, guardarsi a un bisogno e poi anche, alle strette, ma almeno conoscere di che e perché si soffre. Volere di Dio, sí certo; lo dice la Santa Scrittura: tu donna partorirai con gran dolore ma si manca forse di rispetto a Dio studiando la sapienza delle sue disposizioni? Lignoranza di donna Mimma, poveretta, si contentava del volere di Dio e basta. Questa qua, ora, rispetta Dio lo stesso e poi, per giunta, spiega tutto, come Dio lha voluta e disposta, la croce della maternità. Dal canto loro i bambini, a sentirsi raccontare con ben altra voce e ben altre maniere la favola meravigliosa dei notturni viaggi a Palermo con la lettiga davorio e i cavalli bianchi sotto la luna, restano a bocca aperta perché - raccontata cosí - è proprio come se fosse loro letta o che la leggessero loro da sé in un bel libro di fiabe di cui la fata, eccola qua, balzata viva davanti a loro da poterla toccare: questa fata bella che in lettiga sotto la luna ci va davvero se davvero porta loro da Palermo le sorelline nuove, i nuovi fratellini. La mirano; quasi la adorano, dicono: - No: brutta, donna Mimma! non la vogliamo più! Ma il guajo è che non la vogliono più, ora neppur loro, le donne del popolo, perché donna Mimma con esse, roba di massa, si sbrigava senza tante cerimonie le trattava come se non avessero diritto di lagnarsi delle doglie, e anche spesso, se sandava per le lunghe era capace di lasciarle per correre premurosa a dar pazienza a qualche signora, anchessa soprapparto; mentre questa qua - oh amore di figlia; tutta bella, bella di faccia e di cuore! - gentile, paziente anche con loro senza differenza che se una signora manda subito subito a chiamarla risponde con garbo ma senza esitare che cosí subito no, perché ha per le mani una poveretta e non la può lasciare; proprio cosí! tante volte! E dire poi, una ragazza che non li ha mai provati finora questi dolori che cosa sono saperli cosí bene compatire e cercare dalleviarli in tutte, signore e poverette allo stesso modo! E via il cappello e via tutte le frasche e le arie di signora con cui era venuta, per acconciarsi come loro da poveretta, con lo scialle e il fazzoletto in capo, che le sta un amore! Invece, donna Mimma che? col cappello? ma sí, correte, correte a vederla! è arrivata or ora da Palermo, col cappello, con un cappellone grosso cosí, Madonna santa che pare una bertuccia, di quelle che ballano sugli organetti alla fiera! Tutta la gente è scasata a vederla; tutti i ragazzi di strada lhanno accompagnata a casa battendo i cocci, come dietro alla nonna di carnevale. - Ma come, il cappello, davvero? Il cappello, sí. O che non ha preso il diploma allUniversità come la Piemontesa, lei? Dopo due anni di studii e che studii! I capelli bianchi ci ha fatto, ecco qua in due anni, che prima di partire per Palermo li aveva ancora neri. Studii, che il signor dottore, adesso, se si vuol provare un poco a competere con lei glielo farà vedere che non è più il caso di metterla nel sacco con quelle sue parole turchine perché le sa dire anche lei adesso, e meglio di lui, le parole turchine. Il cappello? Ma che stupidaggine di teste piccole di paese! Viene di diritto e di conseguenza il cappello dopo due anni di studi allUniversità. Tutte lí, quelle che studiavano con lei, lo portavano; e anche lei, dunque, per forza. La professione dellostrè no, te trètica, la professione dellostrètica, adesso, cè poca differenza con quella del dottore. Gli stessi studii, quasi. E i dottori non vanno mica col berretto per via! Ma perché sarebbe allora andata a Palermo? perché avrebbe studiato due anni allUniversità? perché avrebbe preso il diploma, se non per mettersi in tutto a paro di studi e di stato, con la Piemontesa diplomata dallUniversità di Torino? Trasecola donna Mimma, si fa di tutti i colori appena viene a sapere che la Piemontesa lei, non porta più il cappello, ora, ma scialle e il fazzoletto. - Ah sí? se lè levato? porta il manto e il fazzoletto celeste. E che fa? che dice? Ah, che i bambini li comperano a Palermo? Con la lettiga? Ah, traditora! Ah, infame! Ma dunque, per levare il pane a lei di bocca, a lei, il pane? Assassina! Per entrare in grazia della gente ignorante del paese? Infame! Infame! E la gente come! si piglia da lei questimpostura? da lei che prima andava dicendo cheran tutte sciocchezze e falsi pudori? Ma allora, se questa spudorata doveva ridursi a far la mammana in paese cosí, come per trentacinque anni naturalmente laveva fatto lei perché costringerla a partire per Palermo, a studiare due anni allUniversità, e prendere il diploma? Solo per aver tempo di rubarle il posto, ecco perché! levarle il pane di bocca, mettendosi a far come lei, vestendosi come lei dicendo le stesse cose che prima diceva lei! infame! assassina! impostora e traditora! Ah che cosa ah Dio che cosa che cosa Ha tutto il sangue alla testa, donna Mimma; piange di rabbia; si storce le mani, ancora col cappellone in capo; pesta un piede; il cappellone le va di traverso; ed ecco, per la prima volta, le scappa di bocca una parolaccia sconcia: no, non se lo leverà più lei, no, per sfida ora, questo cappello: qua, qua in capo! Se quella se lè levato, lei se lè messo e lo terrà! Il diploma ce lha; a Palermo cè stata; sè ammazzata due anni a studiare: Ora si metterà a far lei qua in paese, non più la comaretta la mammanuccia, ma lOstrètica diplomata dalla Regia Università di Palermo. Povera donna Mimma, dice ostrètica, cosí su le furie facendo le volte per la stanzuccia della sua casa dove tutti gli oggetti par che la guardino sbigottiti perché saspettavano desser salutati con gioja e carezzati da lei dopo due anni dassenza. Donna Mimma non ha occhi per loro; dice che vorrà vederla in faccia, quella lí e giú unaltra parolaccia sconcia se avrà il coraggio di parlare davanti a lei di lettighe davorio e di comperare i bambini; e or ora, senza neppur riposarsi un minuto, si vuol mettere in giro, da tutte le signore del paese, - cosí, cosí col cappello in capo sissignori! - per vedere se anche loro avranno il coraggio, ora chella è ritornata col diploma di cangiarle la faccia per quella fruscola lí! Esce di casa; ma appena per via, subito di nuovo la maraviglia, le risa della gente, i lazzi dei monellacci impertinenti e ingrati che si sono scordati di chi li ha accolti prima nel mondo, ajutando la mamma a metterli alla luce. - Musi di cane! Cazzarellini! Ah, figli di Le tirano bucce, sassolini sul cappellone la accompagnano con rumori sguajati, saltarellandole intorno. - Donna Mimma? Oh guarda! - dicono le signore, restando allo spettacolo che si para loro davanti, buffo e compassionevole perché donna Mimma con quel suo cappellone di traverso e gli occhi ovati rossi di pianto e di rabbia vuole - cosí conciata - apparir loro come lombra del rimorso e in quegli occhi rossi di pianto e di rabbia ha un rimprovero per loro pieno di profondo accoramento quasi che a Palermo a studiare la avessero mandata loro, per forza, e loro la avessero fatta ritornare da Palermo con quel cappellone che essendo il frutto naturale, quantunque spropositato, di due anni di studio allUniversità rappresenta il tradimento che loro signore le hanno fatto. Tradimento sí, tradimento, signore mie, tradimento perché se volevate la mammana come donna Mimma era prima, una mammana col fazzoletto in capo e lo scialle che raccontasse ai vostri bimbi la favola della lettiga e dei fratellini comperati a Palermo coi denari di papà non dovevate permettere che il fazzoletto di seta celeste e lo scialle di donna Mimma e le vecchie favole di lei fossero usurpati da questa sfrontata continentale che prima venendo dallUniversità col cappello anche lei, li aveva derisi in donna Mimma; dovevate dirle: No, cara: tu hai obbligato donna Mimma a studiare due anni a Palermo a mettersi là il cappello anche lei per non esser derisa dalle fraschette sfrontate come te, e tu ora qua te lo levi? e ti metti il fazzoletto e lo scialle e ti metti a raccontare la favola della lettiga per prendere il posto di quella che hai mandato via a studiare? Ma questa è per te unimpostura! per quella, invece, vestire cosí, parlare cosí era naturale! No, cara, tu ora fai a donna Mimma un tradimento, e come lhai derisa tu prima, col fazzoletto e lo scialle e la vecchia favola della lettiga, la farai deridere dagli altri ora, col cappellone e la scienza ostetrica appresa allUniversità. Cosí, signore miei dovevate dire a codesta Piemontesa. O se davvero vi piace di più, ora, la mammana civile che vi sappia spiegar tutto bene punto per punto, come si fanno e come si possono anche non fare i figliuoli obbligate allora la Piemontesa a rimettersi il cappello per non far deridere donna Mimma che come un medico ha studiato e col cappello è ritornata! Ma voi vi stringete nelle spalle signore mie, e fate intendere a donna Mimma che ormai non sapete come comportarvi con laltra che già vi ha assistito una volta e bene, proprio bene sí e che per la prossima assistenza vi trovate già impegnate e, quanto allavvenire, per non compromettervi dite di sperare in Dio che basta, ora, questa croce per voi, daver altri figliuoli. Donna Mimma piange; vorrebbe consolarsi un poco almeno coi bambini, e per farli accostare si toglie dal capo lo spauracchio di quel cappellaccio nero; ma inutilmente. Non la riconoscono più, i bambini. - Ma come? - dice donna Mimma piangendo. - Tu Flavietta, che mi guardavi prima con codesti occhi damore; tu, Niní mio, ma come? non vi ricordate più di me? di donna Mimma? Sono andata io, io a comperarvi a Palermo coi denari di papà; io, con la lettiga davorio, figlietti miei, venite qua! I bimbi non vogliono accostarsi; restano scontrosi, ostili a guardarla da lontano, a guardarle quel cappellaccio nero su le ginocchia; e donna Mimma, allora, dopo essersi provata a lungo ad asciugarsi il pianto dagli occhi e dalle guance alla fine, vedendo che non ci riesce e che anzi fa peggio, se lo rimette in capo quel cappellaccio e se ne va. Ma non è solo per questo cappellaccio nero, come donna Mimma pensa, che tutto il paesello le si è voltato contro. Se non fosse per la stizza e il dispetto, potrebbe buttarlo via donna Mimma, il cappellaccio; ma la scienza? Ahimè, la scienza che le strappò dal capo il bel fazzoletto di seta celeste e le impose invece codesto cappellaccio nero; la scienza appresa tardi e male; la scienza che le ha tolto la vista e le ha dato gli occhiali; la scienza che le ha imbrogliato tutta lesperienza di trentacinque anni; la scienza che le è costata due anni di martirio alla sua età; la scienza, no, non potrà più buttarla via, donna Mimma; e questo è il vero male, il male irreparabile! Perché si dà il caso, ora che una vicina, sposa da appena un anno e già sul punto desser mamma non trova questa sera nelle quattro stanzette della sua casa un punto, un punto solo, dove quietar la smania da cui si sente soffocare; va sul terrazzino, guarda no, si sente lei guardata stranamente da tutte le stelle che sfavillano in cielo; e se lo sente acuto nelle carni come un formicolío di brividi, tutto questo pungere di stelle; e comincia a gemere e a gridare che non ne può più! Si può aspettare; le dicono che si può aspettare fino a domani; ma lei dice di no, dice che, se dura cosí, prima che venga domani, lei sarà morta, e allora, poiché laltra la Piemontesa, è occupata altrove e ha mandato a dire che proprio gliene duole ma questa notte non può venire; giacché ora sono in due nel paesello a far questo mestiere, via, si può provare a chiamare donna Mimma. Eh? che? donna Mimma? e che è donna Mimma? uno straccio per turare i buchi? Lei non vuol fare da sostituta a quellaltra là! Ma alla fine sarrende alle preghiere si pianta prima pian piano il cappello in capo, e va. Ahimè, è possibile che non colga ora questa occasione donna Mimma per dimostrare che ha studiato due anni allUniversità come quellaltra e che sa fare ora come quellaltra, meglio di quellaltra, con tutte quante le regole della scienza e i precetti delligiene? Disgraziata! Le vuol mostrare tutte a una a una queste regole della scienza; tutti a uno a uno li vuole applicare questi precetti delligiene; tanto mostrare, tanto applicare, che a un certo punto bisogna mandare a precipizio per laltra per la Piemontesa, e anche per il medico ora se si vuol salvare questa povera mamma e la creaturina, che rischiano di morire impedite soffocate, strozzate da tutte quelle regole e da tutti quei precetti. E ora per donna Mimma è finita davvero. Dopo questa prova, nessuno - ed è giusto - vorrà più saperne di lei. Invelenita contro tutto il paese, col cappellaccio in capo, ogni giorno ella scende in piazza, ora, a fare una scenata davanti la farmacia dando dellasino al dottore e della sgualdrinella a quella ladra Piemontesa che è venuta a rubarle il pane. Cè chi dice che sè data al vino, perché dopo queste scenate, ritornando a casa, donna Mimma piange, piange inconsolabilmente; e questo, come si sa, è un certo effetto che il vino suol fare. La Piemontesina, intanto, col fazzoletto di seta celeste in capo e il lungo scialle dindiana stretto intorno alla svelta personcina, corre da una casa allaltra con gli occhi a terra, modesti, e lancia di tanto in tanto di traverso una guardatina maliziosa e un sorrisetto che le scopre su le due guance le fossette. Dice con rammarico chè un vero peccato che donna Mimma si sia ridotta cosí, perché dal ritorno di lei in paese ella sperava un sollievo; ma sí, un sollievo, visto che questi benedetti papà siciliani troppi, troppi denari hanno da spendere in figliuoli, e notte e giorno senza requie la fanno viaggiare in lettiga. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LABITO NUOVO. Labito che quel povero Crispucci indossava da tempo immemorabile nessuno riusciva più a considerarlo come una cosa soprammessa al suo corpo, una cosa che si potesse cambiare. Agli occhi di tutti egli era ormai in quel suo abito, come un vecchio cane randagio nel suo pelame stinto e strappato. Per questa ragione, lavvocato Boccanera, suo principale non aveva mai pensato di potergli regalare uno dei tanti suoi abiti smessi ancora in buono stato. Cosí comera, gli serviva a meraviglia; scrivano e galoppino a centoventi lire al mese. Quel giorno, il signor avvocato Boccanera stava a tenergli un interminabile e amorevole discorso. Di solito, bastava che gli dicesse, con un certo ammiccamento degli occhi: Crispucci, eh? e Crispucci intendeva tutto. In quel momento, però, davanti la scrivania, tutto ripiegato e scivolante come unS le due lunghe braccia da scimmia ciondoloni, pareva che non capisse più nulla. Apriva di tratto in tratto la bocca, ma non per parlare. Era una contrazione delle guance, o piuttosto, come unincrespatura di tutta la faccia gialliccia che, scoprendogli i denti, poteva parere una smorfia, cosí di scherno come di spasimo; ma forse era soltanto un segno dattenzione. - Dunque, caro Crispucci, tutto considerato, vi consiglio di partire. Sarà per me un guajo serio; ma partite. Avrò pazienza per una quindicina di giorni. Eh, almeno quindici giorni vi ci vorranno per tutte le pratiche da sbrigare e le formalità. E anche perché, mi figuro, venderete tutto. Crispucci aprí le braccia, con gli occhi biavi fissi nel vuoto. - Eh sí, vendere, vi conviene vendere. Gioje, abiti, mobili. Il grosso è nelle gioje. Cosí a occhio, dalla descrizione dellinventario, ci sarà da cavarne da centocinquanta a duecento mila lire; forse più. Cè anche un vezzo di perle. Quanto agli abiti voi capite non li potrà certo indossare la vostra figliuola. Chi sa che abiti saranno! Ma ne caverete poco, non vi fate illusioni. Gli abiti si svendono, anche se ricchissimi. Forse dalle pellicce pare ce ne sia una collezione sapendo fare, qualche cosa caverete. Oh, badate: per le gioje, sarebbe bene che appuraste da quali negozianti furono acquistate. Forse lo vedrete dagli astucci. Vi avverto che i brillanti sono molto cresciuti di prezzo. E qui nellelenco ce ne son segnati parecchi. Ecco: una spilla unaltra spilla anello anello un bracciale un altro anello ancora un anello una spilla bracciale bracciale Parecchi come vedete. A questo punto Crispucci alzò una mano. Segno che voleva parlare. Le rarissime volte che gli avveniva, ne dava lavviso cosí. E questo segno della mano era accompagnato da unaltra increspatura della faccia chesprimeva lo stento e la pena di tirar sú la voce da quellabisso di silenzio in cui la sua anima era da tanto tempo sprofondata. - Po potrei, - disse, - farmi ardito uno di uno di questi anelli alla sua signora? - Ma no, che dite, caro Crispucci? - scattò il signor avvocato. - La mia signora, vi pare? uno di quegli anelli! Crispucci abbassò la mano; accennò di sí più volte col capo. - Mi scusi. - Ma no, anzi vi ringrazio. Piangete? No, via, via, caro Crispucci! Non ho voluto offendervi! Sú, sú. Lo so, lo comprendo è per voi una cosa molto triste; ma pensate che non accettate per voi codesta eredità: voi non siete solo, avete una figliuola, a cui non sarà facile trovar marito senza una buona dote, che ora Eh, lo so! è a un prezzo ben duro! Ma i denari son denari caro Crispucci, e fanno chiudere gli occhi su tante cose. Avete anche la madre. Non avete molta salute, e Crispucci, che aveva approvato col capo le precedenti considerazioni del signor avvocato a questa su la sua salute, sgranò gli occhi con un piglio scontroso. Sinchinò; si mosse per uscire. - E non prendete le carte? - gli disse lavvocato, porgendogliele di su la scrivania. Crispucci tornò indietro, asciugandosi gli occhi con un sudicio fazzoletto, e prese quelle carte. - Dunque partite domani? - Signor avvocato, - rispose Crispucci, guardandolo, come deciso a dire una cosa che gli faceva tremare il mento; ma sarrestò, lottò un pezzo per ricacciare indietro, nellabisso di silenzio, quel che stava per dire; alzò un poco le spalle, aprí un poco le braccia e andò via. Stava per dire: Parto, se vossignoria accetta per la sua signora un anellino di questa mia eredità!. Di là, agli altri scritturali dello studio che da tre giorni si spassavano a torturarlo, punzecchiandolo con fredda ferocia, aveva promesso digrignando i denti, a chi una veste di seta per la moglie a chi un cappello con le piume per la figliuola, a chi un manicotto per la fidanzata. - Magari! - E qualche camicia fina, velata e ricamata, aperta davanti, per tua sorella? - Magari! Voleva che di quella eredità tutti, con lui, fossero insozzati. Leggendo nellinventario la descrizione del ricchissimo guardaroba della defunta e di quel che contenevano di biancheria gli armadii e i cassettoni, sera figurato di poterne vestire tutte le donne della città. Se un resto di ragione non lo avesse trattenuto si sarebbe fermato per via a prendere per il petto i passanti e a dir loro: - Mia moglie era cosí e cosí; è crepata or ora a Napoli; mha lasciato questo e questaltro; volete per vostra moglie, per vostra sorella, per le vostre figliuole una mezza dozzina di calze di seta, su fino alla coscia, finissime, traforate? Un giovanotto spelato, dalla faccia itterica, che aveva la malinconia di voler parere elegante si sentiva finir lo stomaco da tre giorni, in quella stanza degli scritturali, a tali profferte. Era da una settimana soltanto nello studio, e più che da scrivano faceva da galoppino; ma voleva conservare la sua dignità; non parlava quasi mai, anche perché nessuno gli rivolgeva la parola; si contentava daccennare un sorrisetto vano a fior di labbra, non privo dun certo sprezzo lieve lieve, ascoltando i discorsi degli altri e tirava fuori dalle maniche troppo corte o ricacciava indietro con mossettine sapienti i polsini ingialliti. Quel giorno, appena Crispucci uscí dalla stanza del signor avvocato, prese dallattaccapanni il cappello e il bastone per andargli dietro mentre gli altri scrivani, ridendo, gridavano dallalto della scala: - Crispucci ricordati! La camicia per mia sorella! - La veste di seta per mia moglie! - Il manicotto per la mia fidanzata! - La piuma di struzzo per la mia figliuola! Per istrada lo investí con la faccia più scolorita che mai dalla bile: - Ma perché fate tante sciocchezze? Perché seminate la roba cosí? Porterà scritta forse in qualche parte la provenienza? Vi tocca una fortuna come questa, e non sapete profittarne. Siete impazzito? Crispucci si fermò un momento a guatarlo di traverso. - Fortuna, sí! - ribatté quello. - Fortuna prima e fortuna adesso! Prima, per esservene liberato tantanni fa, quando vi scappò di casa. - Te ne sei informato? - Me ne sono informato. Ebbene? Che noje, che impicci che fastidi ne aveste più? Ora è morta; e non vi sembra unaltra fortuna? Perdio! Non solo perché è morta, ma anche perché di stato vi farà cangiare! Crispucci si fermò a guatarlo di nuovo. - Thanno detto forse che ho una figliuola da maritare? - Vi parlo cosí per questo! - Ah! Franco. - Franchissimo. - E vuoi che pigli leredità? - Sareste un pazzo a non farlo! Duecentomila lire! - E con duecentomila lire, vorresti che dessi la figliuola a te? - Perché no? - Perché, se mai, con duecentomila lire, potrei comprare una vergogna meno sporca della tua. - Oh, voi moffendete! - No. Ti stimo. Tu stimi me, io stimo te. Per una vergogna come la tua non darei più di tremila lire. - Tre? - Cinque, va là! e un po di biancheria. Hai una sorella anche tu? Tre camíce di seta anche a lei, aperte davanti! Se le vuoi, te le do. E lo piantò lí, in mezzo alla strada. A casa non disse una parola né alla madre né alla figliuola. Del resto, non aveva mai ammesso, da sedici anni, dal giorno della sciagura in poi nessun discorso che non si riferisse ai bisogni momentanei della vita. Se luna o laltra accennava minimamente a qualche considerazione estranea a questi bisogni si voltava a guardarle con tali occhi, che subito la voce moriva loro sulle labbra. Il giorno appresso partí per Napoli, lasciandole non solo nellincertezza più angosciosa sul conto di quella eredità ma anche in una grande costernazione, se - Dio liberi - commettesse qualche grossa pazzia. Le donne del vicinato fomentavano questa costernazione riferendo e commentando tutte le stranezze commesse da Crispucci in quei tre giorni. Qualcuna, con rosea e fresca ingenuità, alludendo alla defunta, domandava: - Ma comè chera tanto ricca? E unaltra: - Ho sentito dire che si chiamava Margherita. La biancheria intanto, dicono che è cifrata R e B. - E B? No, R e C, - correggeva unaltra - Rosa Clairon, ho sentito dire. - Ah, guarda, Clairon Cantava? - Pare di no. - Ma sí che cantava! Ultimamente no, più. Ma prima cantava. - Rosa Clairon, sí mi pare. La figliuola, a questi discorsi, guardava la vecchia nonna con un lustro di febbre negli occhi affossati e una fiamma fosca sulle guance magre. La vecchia nonna, con la grossa faccia gialla, sebacea, quasi spaccata da profonde rughe rigide e precise saggiustava sul naso gli occhialoni che, dopo loperazione della cateratta le rendevano mostruosamente grandi e vani gli occhi tra le rade ciglia lunghe come antenne dinsetto e rispondeva con sordi grugniti a tutte quelle ingenuità delle vicine. Molte delle quali sostenevano con calore, che via, in fin dei conti non solo non era da stimar pazzo, ma forse neppure da biasimare quel povero signor Crispucci se voleva che nessuno di quegli abiti, nessun capo di quella biancheria toccasse le carni immacolate della sua figliuola. Meglio darli via, se non voleva svenderli. Naturalmente, come vicine di casa, credevano di poter pretendere che, a preferenza, fossero distribuiti tra loro. Almeno qualche regaluccio, via! Chi sa che fiume di sete gaje e lucenti, che spume di merletti tra rive di morbidi velluti e ciuffi di bianche piume di cappelli sarebbero entrati fra qualche giorno nello squallore di quella stamberga. Solo a pensarci, ne avevano tutte gli occhi piccoli piccoli. E Fina, la figliuola, ascoltandole e vedendole cosí inebriate si storceva le mani sotto il grembiule, e alla fine scattava in piedi e andava via. - Povera figliuola, - sospirava allora qualcuna. - È la pena. E unaltra domandava alla nonna: - Credete che il padre la farà vestir di nero? La vecchia rispondeva con un altro grugnito, per significare che non ne sapeva nulla. - Ma certo! Le tocca! - È infine la madre. - Se accetta leredità! - Ma vedrete che prenderà il lutto anche lui. - No no, lui no. - Se accetta leredità! La vecchia si agitava sulla seggiola, come Fina si agitava sul letto, di là. Perché questo era il dubbio smanioso: che egli accettasse leredità. Tutte e due, di nascosto, al primo annunzio della morte, serano recate dal signor avvocato Boccanera spaventate dalle furie con cui Crispucci aveva accolto la notizia di quelleredità e lo avevano scongiurato a mani giunte di persuaderlo a non commettere le pazzie minacciate. Come sarebbe rimasta, alla morte di lui, quella povera figliuola, che non aveva avuto mai, mai un momento di bene da che era nata? Egli metteva in bilancia uneredità di disonore e una eredità dorgoglio: lorgoglio duna miseria onesta. Ma perché pesare con questa bilancia la fortuna che toccava alla povera figliuola? Era stata messa al mondo senza volerlo, quella poverina, e finora con tante amarezze aveva scontato il disonore della madre; doveva ora per giunta essere sacrificata anche allorgoglio del padre? Durò uneternità - diciotto giorni - langoscia di questo dubbio. Neppure un rigo di lettera in quei diciotto giorni. Finalmente, una sera, per la lunga scala erta e angusta le due donne intesero un tramestio affannoso. Erano i facchini della stazione che portavano sú, tra ceste e bauli, undici pesanti colli. A piè della scala, Crispucci aspettò che i facchini andassero a deporre il carico nel suo appartamento al quarto piano; li pagò; quando la scala ritornò quieta, prese a salire adagio adagio. La madre e la figliuola lo attendevano trepidanti sul pianerottolo, col lume in mano. Alla fine lo videro apparire, a capo chino, con un cappello nuovo, verdastro, insaccato in un abito nuovo peloso, color tabacco, comprato certo belle fatto a Napoli in qualche magazzino popolare. I calzoni lunghi gli strascicavano oltre i tacchi delle scarpe pur nuove; la giacca gli sgonfiava da collo. Né luna né laltra delle due donne ardí di muovere una domanda. Quellabito parlava da sé. Soltanto la figliuola, nel vederlo diretto alla sua stanza, prima che ne richiudesse luscio, gli chiese: - Hai cenato, papà? Crispucci, dalla soglia, voltò la faccia, e con una smorfia nuova di riso e una nuova voce rispose: - Wagon-restaurant. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL CAPRETTO NERO Senza dubbio il signor Charles Trockley ha ragione. Sono anzi disposto ad ammettere che il signor Charles Trockley non può aver torto mai, perché la ragione e lui sono una cosa sola. Ogni mossa, ogni sguardo, ogni parola del signor Charles Trockley sono cosí rigidi e precisi cosí ponderati e sicuri, che chiunque, senzaltro deve riconoscere che non è possibile che il signor Charles Trockley, in qual si voglia caso per ogni questione che gli sia posta, o incidente che gli occorra, stia dalla parte del torto. Io e lui, per portare un esempio, siamo nati lo stesso anno, lo stesso mese e quasi lo stesso giorno; lui, in Inghilterra, io in Sicilia. Oggi, quindici di giugno, egli compie quarantotto anni; quarantotto ne compirò io il giorno ventotto. Bene: quantanni avremo, lui il quindici, e io il ventotto di giugno dellanno venturo? Il signor Trockley non si perde; non esita un minuto; con sicura fermezza sostiene che il quindici e il ventotto di giugno dellanno venturo lui e io avremo un anno di più, vale a dire quarantanove. È possibile dar torto al signor Charles Trockley? Il tempo non passa ugualmente per tutti. Io potrei avere da un sol giorno, da unora sola più danno, che non lui da dieci anni passati nella rigorosa disciplina del suo benessere; potrei vivere, per il deplorevole disordine del mio spirito, durante questanno, più duna intera vita. Il mio corpo, più debole e assai meno curato del suo, si è poi, in questi quarantotto anni logorato quanto certamente non si logorerà in settanta quello del signor Trockley. Tanto vero chegli, pur coi capelli tutti bianchi dargento, non ha ancora nel volto di gambero cotto la minima ruga e può ancora tirare di scherma ogni mattina con giovanile agilità. Ebbene, che importa? Tutte queste considerazioni, ideali e di fatto, sono per il signor Charles Trockley oziose e lontanissime dalla ragione. La ragione dice al signor Charles Trockley che io e lui, a conti fatti il quindici e il ventotto di giugno dellanno venturo avremo un anno di più, vale a dire quarantanove. Premesso questo, udite che cosa è accaduto di recente al signor Charles Trockley e provatevi, se vi riesce, a dargli torto. Lo scorso aprile, seguendo il solito itinerario tracciato dal Baedeker per un viaggio in Italia Miss Ethel Holloway, giovanissima e vivacissima figlia di Sir W. H. Holloway, ricchissimo e autorevolissimo Pari dInghilterra, capitò in Sicilia a Girgenti, per visitarvi i maravigliosi avanzi dellantica città dorica. Allettata dallincantevole piaggia tutta in quel mese fiorita del bianco fiore dei mandorli al caldo soffio del mare africano pensò di fermarsi più dun giorno nel grande Hotel des Temples che sorge fuori dellerta e misera cittaduzza doggi, nellaperta, campagna, in luogo amenissimo. Da ventidue anni il signor Charles Trockley è vice-console dInghilterra a Girgenti, e da ventidue anni, ogni giorno sul tramonto, si reca a piedi, col suo passo elastico e misurato, dalla città alta sul colle alle rovine dei Tempii akragantini aerei e maestosi su laspro ciglione che arresta il declivio della collina accanto, la collina akrea su cui sorse un tempo, fastosa di marmi, lantica città da Pindaro esaltata come bellissima tra le città mortali. Dicevano gli antichi che gli Akragantini mangiavano ogni giorno come se dovessero morire il giorno dopo e costruivano le loro case come se non dovessero morir mai. Poco ora mangiano, perché grande è la miseria nella città e nelle campagne, e delle case della città antica dopo tante guerre e sette incendii e altrettanti saccheggi, non resta più traccia. Sorge al posto di esse un bosco di mandorli e dolivi saraceni, detto perciò il Bosco della Cívita. E i chiomati olivi cinerulei savanzano in teoria fin sotto alle colonne dei Tempii maestosi e par che preghino pace per quei clivi abbandonati. Sotto il ciglione scorre, quando può, il fiume Akragas che Pindaro glorificò come ricco di greggi. Qualche greggiola di capre, attraversa tuttavia il letto sassoso del fiume: sinerpica sul ciglione roccioso e viene a stendersi e a rugumare il magro pascolo allombra solenne dellantico tempio della Concordia, integro ancora. Il caprajo, bestiale e sonnolento come un arabo si sdraja anche lui sui gradini del pronao dirupati e trae qualche suono lamentoso dal suo zufolo di canna. Al signor Charles Trockley questa intrusione delle capre nel tempio è sembrata sempre unorribile profanazione; e innumerevoli volte ne ha fatto formale denunzia ai custodi dei monumenti senza ottener mai altra risposta che un sorriso di filosofica indulgenza e unalzata di spalle. Con veri fremiti dindignazione il signor Charles Trockley di questi sorrisi e di queste alzate di spalle sè lagnato con me che qualche volta lo accompagno in quella sua quotidiana passeggiata. Avviene spesso che, o nel tempio della Concordia, o in quello più sú di Hera Lacinia, o nellaltro detto volgarmente dei Giganti il signor Trockley simbatta in comitive di suoi compatriotti, venute a visitare le rovine. E a tutti egli fa notare, con quellindignazione che il tempo e labitudine non hanno ancora per nulla placato o affievolito la profanazione di quelle capre sdrajate e rugumanti allombra delle colonne. Ma non tutti glinglesi visitatori, per dir la verità, condividono lindignazione del signor Trockley. A molti anzi sembra non privo duna certa poesia il riposo di quelle capre nei Tempii rimasti come sono ormai solitari in mezzo al grande e smemorato abbandono della campagna. più duno, con molto scandalo del signor Trockley, di quella vista si mostra anzi lietissimo e ammirato. più di tutti lieta e ammirata se ne mostrò, lo scorso aprile, la giovanissima e vivacissima Miss Ethel Holloway. Anzi, mentre lindignato vice-console stava a darle alcune preziose notizie archeologiche di cui né il Baedeker né altra guida hanno ancor fatto tesoro Miss Ethel Holloway commise lindelicatezza di voltargli le spalle improvvisamente per correr dietro a un grazioso capretto nero, nato da pochi giorni che tra le capre sdraiate springava qua e là come se per aria attorno gli danzassero tanti moscerini di luce e poi di quei suoi salti arditi e scomposti pareva restasse lui stesso sbigottito ché ancora ogni lieve rumore, ogni alito daria, ogni piccola ombra nello spettacolo per lui tuttora incerto della vita, lo facevano rabbrividire e fremer tutto di timidità. Quel giorno, io ero col signor Trockley, e se molto mi compiacqui della gioja di quella piccola Miss cosí di subito innamorata del capretto nero, da volerlo a ogni costo comperare; molto anche mi dolsi di quanto toccò a soffrire al povero signor Charles Trockley. - Comperare il capretto? - Sí, sí! comperare subito! subito! E fremeva tutta anche lei, la piccola Miss, come quella cara bestiolina nera; forse non supponendo neppur lontanamente che non avrebbe potuto fare un dispetto maggiore al signor Trockley che quelle bestie odia da tanto tempo ferocemente. Invano il signor Trockley si provò a sconsigliarla a farle considerare tutti glimpicci che le sarebbero venuti da quella compera: dovette cedere alla fine e per rispetto al padre di lei, accostarsi al selvaggio caprajo per trattar lacquisto del capretto nero. Miss Ethel Holloway, sborsato il denaro della compera disse al signor Trockley che avrebbe affidato il suo capretto al direttore dellHotel des Temples e che poi, appena ritornata a Londra, avrebbe telegrafato perché la cara bestiolina pagate tutte le spese, le fosse al più presto recapitata; e se ne tornò in carrozza allalbergo, col capretto belante e guizzante tra le braccia. Vidi, incontro al sole che tramontava fra un mirabile frastaglio di nuvole fantastiche tutte accese sul mare che ne splendeva sotto come uno smisurato specchio doro vidi nella carrozza nera quella bionda giovinetta gracile e fervida allontanarsi infusa nel nembo di luce sfolgorante; e quasi mi parve un sogno. Poi compresi che, avendo potuto, pur tanto lontana dalla sua patria, dagli aspetti e dagli affetti consueti della sua vita concepir subito un desiderio cosí vivo, un cosí vivo affetto per un piccolo capretto nero ella non doveva avere neppure un briciolo di quella solida ragione che con tanta gravità governa gli atti, i pensieri, i passi e le parole del signor Charles Trockley. E che cosa aveva allora al posto della ragione la piccola Miss Ethel Holloway? Nientaltro che la stupidaggine, sostiene il signor Charles Trockley con un furore a stento contenuto che quasi quasi fa pena, in un uomo come lui, sempre cosí compassato. La ragione del furore è nei fatti che son seguiti alla compera di quel capretto nero. Miss Ethel Holloway partí il giorno dopo da Girgenti. Dalla Sicilia doveva passare in Grecia, dalla Grecia, in Egitto; dallEgitto nelle Indie. È miracolo che, arrivata sana e salva a Londra su la fine di novembre dopo circa otto mesi e dopo tante avventure che certamente le saranno occorse in un cosí lungo viaggio si sia ancora ricordata del capretto nero comperato un giorno lontano tra le rovine dei Tempii akragantini in Sicilia. Appena arrivata, secondo il convenuto, scrisse per riaverlo al signor Charles Trockley. LHotel des Temples si chiude ogni anno alla metà di giugno per riaprirsi ai primi di novembre. Il direttore, a cui Miss Ethel Holloway aveva affidato il capretto alla metà di giugno, partendo, lo aveva a sua volta affidato al custode dellalbergo ma senzalcuna raccomandazione, mostrandosi anzi seccato più dun po del fastidio che gli aveva dato e seguitava a dargli quella bestiola. Il custode aspettò di giorno in giorno che il vice-console signor Trockley, per come il direttore gli aveva detto venisse a prendersi il capretto per spedirlo in Inghilterra, poi, non vedendo comparir nessuno, pensò bene, per liberarsene di darlo in consegna a quello stesso caprajo che lo aveva venduto alla Miss, promettendoglielo in dono se questa, come pareva non si fosse più curata di riaverlo, o un compenso per la custodia e la pastura, nel caso che il vice-console fosse venuto a chiederlo. Quando, dopo circa otto mesi, arrivò da Londra la lettera di Miss Ethel Holloway tanto il direttore dellHotel des Temples, quanto il custode, quanto il caprajo si trovarono in un mare di confusione; il primo per aver affidato il capretto al custode; il custode per averlo affidato al caprajo e questi per averlo a sua volta dato in consegna a un altro caprajo con le stesse promesse fatte a lui dal custode. Di questo secondo caprajo non savevano più notizie. Le ricerche durarono più dun mese. Alla fine, un bel giorno, il signor Charles Trockley si vide presentare nella sede del vice-consolato in Girgenti un orribile bestione cornuto fetido, dal vello stinto rossigno strappato e tutto incrostato di sterco e di mota il quale, con rochi, profondi e tremuli belati, a testa bassa, minacciosamente, pareva domandasse che cosa si volesse da lui ridotto per necessità di cose in quello stato, in un luogo cosí strano dalle sue consuetudini. Ebbene, il signor Charles Trockley, secondo il solito suo, non si sgomentò minimamente a una tale apparizione; non tentennò un momento: fece il conto del tempo trascorso, dai primi daprile agli ultimi di dicembre, e concluse che ragionevolmente, il grazioso capretto nero dallora poteva esser benissimo questimmondo bestione dadesso. E senza neppure unombra desitazione rispose alla Miss che subito glielavrebbe mandato da Porto Empedocle col primo vapore mercantile inglese di ritorno in Inghilterra. Appese al collo di quellorribile bestia un cartellino con lindirizzo di Miss Ethel Holloway e ordinò che fosse trasportata alla marina. Qui, lui stesso, mettendo a grave repentaglio la sua dignità si tirò dietro con una fune la bestia restia per la banchina del molo, seguito da una frotta di monellacci; la imbarcò sul vapore in partenza, e se ne ritornò a Girgenti, sicurissimo daver adempiuto scrupolosamente allimpegno che sera assunto non tanto per la deplorevole leggerezza di Miss Ethel Holloway, quanto per il rispetto dovuto al padre di lei. Jeri, il signor Charles Trockley è venuto a trovarmi in casa in tali condizioni danimo e di corpo, che subito costernatissimo, io mi son lanciato a sorreggerlo, a farlo sedere, a fargli recare un bicchier dacqua. - Per amor di Dio, signor Trockley, che vi è accaduto? Non potendo ancora parlare, il signor Trockley ha tratto di tasca una lettera e me lha porta. Era di Sir H. W.Holloway, Pari dInghilterra, e conteneva una filza di gagliarde insolenze al signor Trockley per laffronto che questi aveva osato fare alla figliuola Miss Ethel mandandole quella bestia immonda e spaventosa. Questo, in ringraziamento di tutti i disturbi, che il povero signor Trockley sè presi. Ma che si aspettava dunque quella stupidissima Miss Ethel Holloway? Si aspettava che, a circa undici mesi dalla compera, le arrivasse a Londra quello stesso capretto nero che springava piccolo e lucido tutto fremente di timidezza tra le colonne dellantico Tempio greco in Sicilia? Possibile? Il signor Charles Trockley non se ne può dar pace. Nel vedermelo davanti in quello stato, io ho preso a confortarlo del mio meglio riconoscendo con lui che veramente quella Miss Ethel Holloway devessere una creatura non solo capricciosissima, ma oltre ogni dire irragionevole. - Stupida! stupida! stupida! - Diciamo meglio irragionevole, caro signor Trockley, amico mio. Ma vedete, - mi son permesso daggiungere timidamente - ella andata via lo scorso aprile con negli occhi e nellanima limmagine graziosa di quel capretto nero, non poteva, siamo giusti far buon viso cosí irragionevole comè evidentemente alla ragione che voi, signor Trockley le avete posta davanti allimprovviso con quel caprone mostruoso che le avete mandato. - Ma dunque? - mi ha domandato, rizzandosi e guardandomi con occhio nemico, il signor Trockley. - Che avrei dovuto fare, dunque, secondo voi? - Non vorrei, signor Trockley, - mi sono affrettato a rispondergli imbarazzato - non vorrei sembrarvi anchio irragionevole come la piccola Miss del vostro paese lontano ma al posto vostro, signor Trockley, sapete che avrei fatto io? O avrei risposto a Miss Ethel Holloway che il grazioso capretto nero era morto per il desiderio de suoi baci e delle sue carezze; o avrei comperato un altro capretto nero, piccolo piccolo e lucido simile in tutto a quello da lei comperato lo scorso aprile e glielavrei mandato sicurissimo che Miss Ethel Holloway non avrebbe affatto pensato che il suo capretto non poteva per undici mesi essersi conservato cosí tal quale. Seguito con ciò, come vedete, a riconoscere che Miss Ethel Holloway è la creatura più irragionevole di questo mondo e che la ragione sta intera e tutta dalla parte vostra come sempre, caro signor Trockley, amico mio. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL GATTO, UN CARDELLINO E LE STELLE Una pietra. Unaltra pietra. Luomo passa e le vede accanto. Ma che sa questa pietra della pietra accanto? E della zana, lacqua che vi scorre dentro? Luomo vede lacqua e la zana; vi sente scorrer lacqua e arriva finanche a immaginare che quellacqua confidi, passando, chi sa che segreti alla zana. Ah che notte di stelle sui tetti di questo povero paesello tra i monti! A guardare il cielo da questi tetti si potrebbe giurare che le stelle questa notte non vedano altro, cosí vivamente vi sfavillano sopra. E le stelle ignorano anche la terra. Quei monti? Ma possibile non sappiano che sono di questo paesello che sta in mezzo a loro da quasi millanni? Tutti sanno come si chiamano. Monte Corno, Monte Moro; ed essi non saprebbero neppure desser monti? E allora anche la più vecchia casa di questo paesello ignorerebbe desser sorta qui di far cantone qua a questa via che è la più antica di tutte le vie? È mai possibile? E allora? Allora credete pure, se vi piace, che le stelle non vedano altro che i tetti del vostro paesello tra i monti. Io ho conosciuto due vecchi nonni che avevano un cardellino. La domanda, come i tondi occhietti vivaci di quel cardellino vedessero le loro facce, la gabbia, la casa con tutti i vecchi arredi e che cosa la testa di quel cardellino potesse pensare di tutte le cure e amorevolezze di cui lo facevano segno non sera mai certamente affacciata ai due vecchi nonni, tanto eran sicuri che quando il cardellino veniva a posarsi sulla spalla delluno o dellaltra e si metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il lobo dellorecchio esso sapeva benissimo che quella su cui si posava era una spalla e quello che pinzava un lobo dorecchio e che la spalla e lorecchio eran quelli di lui e non quelli di lei. Possibile che non li conoscesse entrambi? che lui era il nonno e lei la nonna? e che non sapesse che tutti e due lo amavano tanto perché era stato il cardellino della nipotina morta la quale lo aveva cosí bene ammaestrato; a venir sulla spalla, a bezzicare cosí lorecchia, a svolare per casa fuori della gabbia? Nella gabbia, sospesa tra le tende al palchetto della finestra, stava la notte soltanto, e, di giorno nei brevi momenti che si recava a beccare il suo miglio e a bere con molti inchini smorfiosi una gocciolina dacqua. Era insomma come la sua reggia, la gabbia, e la casa era il suo vasto regno. E spesso sul paralume della lampada a sospensione nella sala da pranzo o sulla spalliera del seggiolone del nonno andava a prodigare i suoi gorgheggi e anche - si sa, un cardellino! - Sudicione! - lo sgridava la vecchia nonna, come gliela vedeva fare. E correva con lo strofinaccio sempre pronto a ripulire come se per casa ci fosse un bambino da cui ancora non si potesse pretendere il giudizio di far certe cose con regola e al loro posto. E si ricordava intanto di lei, la vecchia nonna, della nipotina si ricordava, che quel servizio lí povero amore, per più dun anno glielaveva fatto fare, finché poi, da brava - Ti ricordi, eh? E il vecchio - ricordarsi? se la vedeva ancora lí per casa, piccina piccina, cosí! E tentennava a lungo il capo. Erano rimasti soli, loro due vecchi soli con quellorfanella cresciuta da piccola in casa, che doveva esser la gioja della loro vecchiaja; e invece, a quindici anni Ma era rimasto vivo di lei - trilli e ali - il ricordo, in quel cardellino. E dire che dapprima non ci avevan pensato! Nellabisso di disperazione in cui erano piombati dopo la sciagura, potevano mai pensare a un cardellino? Ma su le loro spalle curve, sussultanti allimpeto dei singhiozzi, lui, il cardellino, - lui, lui - era venuto da sé a posarsi lieve movendo la testolina di qua e di là, poi aveva allungato il collo, e una beccatina di dietro, allorecchio, come per dire che sí, era una cosa viva di lei; viva, viva ancora, e che aveva ancora bisogno delle loro cure, dello stesso amore che avevano avuto per lei. Ah con qual tremore lo aveva preso, il vecchio, nella sua grossa mano e mostrato alla sua vecchia singhiozzando! Che baci su quel capino, su quel beccuccio! Ma non voleva esser preso, lui, imprigionato in quella mano; armeggiava con le zampine, con la testina; pinzava in risposta ai baci dei due vecchi. La vecchia nonna era certa certissima che con quei gorgheggi il cardellino chiamava ancora la sua padroncina e che svolando di qua, di là per le stanze, la cercava, la cercava senza requie, non sapendo darsi pace di non trovarla più; e che eran tutti discorsi per lei, quei lunghi gorgheggi lí; domande, proprio domande che meglio di cosí, con le parole, non si sarebbero potute fare; domande ripetute tre, quattro volte di seguito, che attendevano una risposta e dimostravan la stizza di non riceverla. Ma come, se poi era anche certo, certissimo che il cardellino sapeva della morte? Se sapeva, chi chiamava? da chi attendeva risposta a quelle domande che meglio di cosí, con le parole, non si sarebbero potute fare? Oh Dio mio, cardellino era infine! Ora la chiamava, ora la piangeva. Si poteva forse mettere in dubbio che in quel momento lí, per esempio, cosí tutto rinchioccito sul regoletto della gabbia col capino rientrato e il beccuccio in sú e gli occhietti semichiusi pensasse a lei morta? Certi pigolii brevi, sommessi, lasciava andare di tratto in tratto in quei momenti che eran la prova più evidente che pensava a lei e la piangeva e si lamentava. Erano uno strazio quei pigolii. Il vecchio nonno non diceva di no alla sua vecchia. Nera cosí certo anche lui! Pur non di meno, saliva pian piano su la seggiola come per bisbigliar davvicino qualche parolina di conforto a quella povera animuccia in pena e intanto, quasi senza voler vedere lui stesso quello che faceva, riapriva lo sportellino a scatto della gabbia che sera richiuso. - Ecco che scappa! ecco che scappa, il birichino! - esclamava il vecchio voltandosi sulla sedia a seguirlo con gli occhi ridenti, le due mani aperte davanti al volto come a pararlo. E allora nonno e nonna litigavano. Litigavano perché tante e tante volte glielo aveva detto lei che lo lasciasse stare quandera cosí, che non andasse a frastornarlo dalla sua pena. Ecco, lo sentiva ora? - Canta, - diceva il vecchio. - Ma che canta! - rimbeccava lei con una scrollata di spalle. - Te ne sta dicendo di cotte e di crude! Arrabbiatissimo è! E accorreva a calmarlo. Ma che calmare! Scattava via di qua, di là, proprio impermalito; e con ragione, perché gli doveva parere di non esser considerato in quei momenti lí. E il bello era che il nonno, non solo si pigliava tutti quei rimbrotti senza dire alla nonna che lo sportellino a scatto della gabbiola era chiuso e che forse il cardellino pigolava cosí lamentosamente per questo ma piangeva sentendo parlare a quel modo la sua vecchia correndo appresso al cardellino piangeva e riconosceva tra sé, crollando il capo tra le lagrime: - Poverino, ha ragione poverino ha ragione non si sente considerato! Lo sapeva bene infatti, il nonno, che cosa volesse dire non sentirsi considerati. Tutti e due, poveri vecchi, non eran considerati da nessuno ed erano messi alla berlina perché non vivevano più daltro ormai che di quel cardellino, e perché si condannavano a star perpetuamente con tutte le finestre chiuse; e lui anche, il vecchio nonno, a non metter più il naso fuori della porta perché era vecchio sí e piangeva lí in casa come un bambino, ma oh! mosche sul naso non se nera fatte posar mai e se qualcuno, per via, avesse avuto la cattiva ispirazione di farsi beffe di lui, la vita ma che prezzo ormai aveva più la vita per lui? come niente, come niente se la sarebbe giocata. Sissignori, per quel cardellino lí, se qualcuno avesse avuto la cattiva ispirazione di dirgli qualche cosa. Tre volte, in gioventú, era stato proprio a un pelo là, o la vita o la libertà! Ah ci metteva poco lui a perder la vista degli occhi! Ogni qual volta questi propositi violenti gli saccendevano nel sangue salzava il vecchio nonno, spesso col cardellino su la spalla e andava a guatare con occhi truci dai vetri della finestra le finestre delle case dirimpetto. Che fossero case, quelle lí dirimpetto; che quelle fossero finestre, coi vetri intelajati, le ringhierine, i vasi di fiori e tutto; che quelli sú fossero tetti con fumajuoli, tegole, grondaje non poteva mica dubitare il vecchio nonno che sapeva anche a chi appartenevano, e chi vi stava, e come ci si viveva. Il guajo è che non gli saffacciava per nulla alla mente la domanda che cosa fossero invece per il cardellino che gli stava accoccolato su la spalla, quella sua casa e quelle altre case dirimpetto; e anche là per quel magnifico gattone bianco soriano che se ne stava tutto aggruppato sul davanzale di quella finestra dirimpetto con gli occhi chiusi a crogiolarsi al sole. Finestre? vetri? tetti? tegole? casa mia? casa tua? Per quel gattone bianco lí che dormiva al sole, casa mia? casa tua? Ma se poteva entrarci, tutte erano sue! Case? Che case! Posti dove si poteva rubare; posti dove si poteva dormire più o meno comodamente; o fingere anche di dormire. Credevano davvero quei due vecchi nonni che tenendo sempre chiuse le finestre e chiusa la porta di casa un gatto, volendo, non potesse trovare unaltra via per entrare a mangiarsi quel cardellino lí? E non era poi troppo pretendere che il gatto sapesse che quel cardellino lí era tutta la vita di quei due vecchi nonni perché era stato della nipotina morta che lo aveva cosí bene ammaestrato a svolar per casa fuori della gabbia? e che sapesse che il vecchio nonno, una volta che lo aveva sorpreso dietro una delle finestre a spiare tutto intento attraverso i vetri chiusi il volo spensierato di quel cardellino per la stanza era andato furente ad ammonir la padrona che guai, guai se unaltra volta lo avesse sorpreso lí? Lí? quando? come? La padrona i nonni la finestra il cardellino? E cosí, un giorno, se lo mangiò - ma sí quel cardellino che per lui poteva anche essere un altro - se lo mangiò entrando in casa dei due vecchi, chi sa come, chi sa donde. La nonna - era quasi sera - intese appena, di là, come un piccolo squittio, un lamento; il nonno accorse, intravide una cosa bianca che savventava scappando per la cucina e, per terra, sparse alcune piccole piume del petto, le più tenere, che, mossa laria al suo entrare, si scossero lievi, lí sul pavimento. Che grido! E trattenuto invano dalla sua vecchia, sarmò, corse come un pazzo in casa della vicina. No, non la vicina, il gatto, il gatto voleva uccidere il vecchio, là, sotto gli occhi di lei; e sparò nella saletta da pranzo, come lo vide lí quieto a seder sulla credenza, sparò una, due tre volte fracassando le stoviglie, finché non accorse, armato anche lui, il figlio della vicina, che sparò sul vecchio. Una tragedia. Fra grida e pianti il nonno fu trasportato moribondo, ferito al petto, alla sua casa, alla sua vecchia. Il figlio della vicina era fuggito per le campagne. La rovina in due case; lo scompiglio in tutto il paesello per tutta una notte. E il gatto mica se lo ricordava, un momento dopo, che sera mangiato il cardellino, un qualunque cardellino; e mica aveva capito che il vecchio aveva sparato contro di lui. Aveva fatto un bel balzo, al botto, era scappato via e ora - eccolo là - se ne stava tranquillo cosí tutto bianco sul tetto nero a guardare le stelle che dalla cupa profondità della notte interlunare - si può essere certissimi - non vedevano affatto i poveri tetti di quel paesello tra i monti ma cosí vivamente vi sfavillavano sopra che si poteva quasi giurare non vedessero altro, quella notte. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA VENDETTA DEL CANE Senza sapere né come né perché Jaco Naca sera trovato un bel giorno padrone di tutta la poggiata a solatío sotto la città da cui si godeva la veduta magnifica dellaperta campagna svariata di poggi e di valli e di piani col mare in fondo, lontano, dopo tanto verde, azzurro nella linea dellorizzonte. Un signore forestiere, con una gamba di legno che gli cigolava a ogni passo, gli sera presentato, tre anni addietro, tutto in sudore in un podere nella vallatella di SantAnna infetta dalla malaria, ovegli stava in qualità di garzone ingiallito dalle febbri, coi brividi per le ossa e le orecchie ronzanti dal chinino; e gli aveva annunziato che da minuziose ricerche negli archivi era venuto a sapere che quella poggiata lí, creduta finora senza padrone apparteneva a lui: se gliene voleva vendere una parte per certi suoi disegni ancora in aria, glielavrebbe pagata secondo la stima dun perito. Rocce erano, nientaltro; con, qua e là, qualche ciuffo derba, ma a cui neppure le pecore, passando, avrebbero dato una strappata. Intristito dal veleno lento del male che gli aveva disfatto il fegato e consunto le carni Jaco Naca quasi non aveva provato né meraviglia né piacere per quella sua ventura e aveva ceduto a quello zoppo forestiere gran parte di quelle rocce per una manciata di soldi. Ma quando poi, in meno dun anno, aveva veduto levarsi lassú due villini uno più grazioso dellaltro, con terrazze di marmo e verande coperte di vetri colorati come non serano mai viste da quelle parti: una vera galanteria! e ciascuno con un bel giardinetto fiorito e adorno di chioschi e di vasche dalla parte che guardava la città e con orto e pergolato dalla parte che guardava la campagna e il mare; sentendo vantar da tutti, con ammirazione e con invidia, laccorgimento di quel segnato lí, venuto chi sa da dove che certo in pochi anni col fitto dei dodici quartierini ammobigliati in un luogo cosí ameno si sarebbe rifatto della spesa e costituito una bella rendita; sera sentito gabbato e frodato: laccidia cupa, di bestia malata con cui per tanto tempo aveva sopportato miseria e malanni, gli sera cangiata dimprovviso in unacredine rabbiosa per cui tra smanie violente e lagrime desasperazione, pestando i piedi mordendosi le mani strappandosi i capelli, sera messo a gridar giustizia e vendetta contro quel ladro gabbamondo. Purtroppo è vero che, a voler scansare un male, tante volte, si rischia dintoppare in un male peggiore. Quello zoppo forestiere, per non aver più la molestia di quelle scomposte recriminazioni sconsigliatamente sera indotto a porger sottomano a Jaco Naca qualche giunta al prezzo della vendita: poco; ma Jaco Naca, naturalmente, aveva sospettato che quella giunta gli fosse porta cosí sottomano perché colui non si riteneva ben sicuro del suo diritto e volesse placarlo; gli avvocati non ci sono per nulla; era ricorso ai tribunali. E intanto che quei pochi quattrinucci della vendita se nandavano in carta bollata tra rinvii e appelli sera dato con rabbioso accanimento a coltivare il residuo della sua proprietà il fondo del valloncello sotto quelle rocce, ove le piogge scorrendo in grossi rigagnoli su lo scabro e ripido declivio della poggiata, avevano depositato un po di terra. Lo avevano allora paragonato a un cane balordo che, dopo essersi lasciato strappar di bocca un bel cosciotto di montone ora rabbiosamente si rompesse i denti su losso abbandonato da chi sera goduta la polpa. Un po dortaglia stenta, una ventina di non meno stenti frutici di mandorlo che parevano ancora sterpi tra i sassi erano sorti laggiú nel valloncello angusto come una fossa, in quei due anni daccanito lavoro; mentre lassú, aerei davanti allo spettacolo di tutta la campagna e del mare, i due leggiadri villini splendevano al sole abitati da gente ricca, che Jaco Naca naturalmente simmaginava anche felice. Felice, non fossaltro, del suo danno e della sua miseria. E per far dispetto a questa gente e vendicarsi almeno cosí del forestiere quando non aveva potuto più altro, aveva trascinato laggiú nella fossa un grosso cane da guardia; lo aveva legato a una corta catena confitta per terra, lasciato lí, giorno e notte, morto di fame, di sete e di freddo. - Grida per me! Di giorno, quandegli stava attorno allorto a zappettare, divorato dal rancore con gli occhi truci nel terreo giallore della faccia, il cane per paura stava zitto. Steso per terra, col muso allungato su le due zampe davanti, al più sollevava gli occhi e traeva qualche sospiro o un lungo sbadiglio mugolante, fino a slogarsi le mascelle in attesa di qualche tozzo di pane chegli ogni tanto gli tirava come un sasso divertendosi anche talvolta a vederlo smaniare, se il tozzo ruzzolava più là di quanto teneva la catena. Ma la sera, appena rimasta sola laggiú, e poi per tutta la nottata, la povera bestia si dava a guaire, a uggiolare, a sguagnolare cosí forte e con tanta intensità di doglia e tali implorazioni dajuto e di pietà che tutti glinquilini delle due ville si svegliavano e non potevano più riprender sonno. Da un piano allaltro, dalluno allaltro quartierino, nel silenzio della notte, si sentivano i borbottíi gli sbuffi, le imprecazioni, le smanie di tutta quella gente svegliata nel meglio del sonno; i richiami e i pianti dei bimbi impauriti, il tonfo dei passi a piedi scalzi o lo strisciar delle ciabatte delle mamme accorrenti. Era mai possibile seguitare cosí? E da ogni parte eran piovuti reclami al proprietario, il quale, dopo aver tentato più volte e sempre invano, con le buone e con le cattive dottenere da quel tristo che finisse dinfliggere il martirio alla povera bestia aveva dato il consiglio di rivolgere al municipio unistanza firmata da tutti glinquilini. Ma anche quellistanza non aveva approdato a nulla. Correva, dai villini al posto ove il cane stava incatenato, la distanza voluta dai regolamenti: se poi per la bassura di quel valloncello e per laltezza dei due villini i guaiti pareva giungessero da sotto le finestre Jaco Naca non ci aveva colpa: egli non poteva insegnare al cane ad abbajare in un modo più grazioso per gli orecchi di quei signori; se il cane abbajava, faceva il suo mestiere; non era vero chegli non gli desse da mangiare; gliene dava quanto poteva; di levarlo di catena non era neanche da parlarne, perché, sciolto, il cane se ne sarebbe tornato a casa e lui lí aveva da guardarsi quei suoi beneficii che gli costavano sudori di sangue. Quattro sterpi? Eh, non a tutti toccava la ventura darricchirsi in un batter docchio alle spalle dun povero ignorante! - Niente, dunque? Non cera da far niente? E una notte di quelle, che il cane sera dato a mugolare alla gelida luna di gennajo più angosciosamente che mai, allimprovviso una finestra sera aperta con fracasso nel primo dei due villini, e due fucilate neran partite, con tremendo rimbombo, a breve intervallo. Tutto il silenzio della notte era come sobbalzato due volte con la campagna e il mare, sconvolgendo ogni cosa; e in quel generale sconvolgimento, urla, gridi disperati! Era il cane che aveva subito cangiato il mugolío in un latrato furibondo e tantaltri cani delle campagne vicine e lontane serano dati anchessi a latrare a lungo, a lungo. Tra il frastuono, unaltra finestra sera schiusa nel secondo villino e una voce irata di donna e una vocetta squillante di bimba non meno irata avevano gridato verso quellaltra finestra da cui erano partite le fucilate: - Bella prodezza! Contro la povera bestia incatenata! - Brutto cattivo! - Se ha coraggio contro il padrone dovrebbe tirare! - Brutto cattivo! - Non le basta che stia lí quella povera bestia a soffrire il freddo, la fame, la sete? Anche ammazzata? Che prodezza! Che cuore! - Brutto cattivo! E la finestra sera richiusa con impeto dindignazione. Aperta era rimasta quellaltra, ove linquilino, che forse saspettava lapprovazione di tutti i vicini, ecco che ancor vibrante della violenza commessa, si aveva in cambio la sferzata di quellirosa e mordace protesta femminile. Ah sí? ah sí e per più di mezzora, lí seminudo, al gelo della notte, come un pazzo costui aveva imprecato non tanto alla maledettissima bestia che da un mese non lo lasciava dormire quanto alla facile pietà di certe signore che, potendo a piacer loro dormire di giorno possono perdere senza danno il sonno della notte, con la soddisfazione per giunta eh già con la soddisfazione di sperimentar la tenerezza del proprio cuore compatendo le bestie che tolgono il riposo a chi si rompe lanima a lavorare dalla mattina alla sera. E lanima diceva, per non dire altra cosa. I commenti, nei due villini, durarono a lungo quella notte; saccesero in tutte le famiglie vivacissime discussioni tra chi dava ragione allinquilino che aveva sparato e chi alla signora che aveva preso le difese del cane. Tutti erano daccordo che quel cane era insopportabile; ma anche daccordo chesso meritava compassione per il modo crudele con cui era trattato dal padrone. Se non che, la crudeltà di costui non era soltanto contro la bestia era anche contro tutti coloro a cui, per via di essa, toglieva il riposo della notte. Crudeltà voluta; vendetta meditata e dichiarata. Ora, la compassione per la povera bestia faceva indubbiamente il giuoco di quel manigoldo; il quale, tenendola cosí a catena e morta di fame e di sete e di freddo pareva sfidasse tutti, dicendo: - Se avete coraggio, per giunta, ammazzatela. Ebbene, bisognava ammazzarla, bisognava vincere la compassione e ammazzarla, per non darla vinta a quel manigoldo! Ammazzarla? E non si sarebbe fatta allora scontare iniquamente alla povera bestia la colpa del padrone? Bella giustizia! Una crudeltà sopra la crudeltà, e doppiamente ingiusta perché si riconosceva che la bestia non solo non aveva colpa ma anzi aveva ragione di lagnarsi cosí! La doppia crudeltà di quel tristaccio si sarebbe rivolta tutta contro la bestia se anche quelli che non potevano dormire si mettevano contro di essa e la uccidevano! Daltra parte però, se non cera altro mezzo dimpedire che colui martoriasse tutti? - Piano, piano, signori, - era sopravvenuto ad ammonire il proprietario dei due villini la mattina dopo, con la sua gamba di legno cigolante. - Per amor di Dio, piano, signori! Ammazzare il cane a un contadino siciliano? Ma si guardassero bene dal rifar la prova! Ammazzare il cane a un contadino siciliano voleva dire farsi ammazzare senza remissione. Che aveva da perdere colui? Bastava guardarlo in faccia per capire che, con la rabbia che aveva in corpo, non avrebbe esitato a commettere un delitto. Poco dopo, infatti, Jaco Naca, con la faccia più gialla del solito e col fucile appeso alla spalla sera presentato davanti ai due villini e, rivolgendosi a tutte le finestre delluno e dellaltro poiché non gli avevano saputo indicare da quale propriamente fossero partite le fucilate aveva masticato la sua minaccia, sfidando che si facesse avanti chi aveva osato attentare al suo cane. Tutte le finestre eran rimaste chiuse; soltanto quella dellinquilina che aveva preso le difese del cane e chera la giovine vedova dellintendente delle finanze signora Crinelli, sera aperta, e la bambina dalla voce squillante, la piccola Rorò unica figlia della signora, sera lanciata alla ringhiera col visino in fiamme e gli occhioni sfavillanti per gridare a colui il fatto suo scotendo i folti ricci neri della tonda testolina ardita. Jaco Naca, in prima, sentendo schiudere quella finestra, sera tratto di furia il fucile dalla spalla; ma poi, vedendo comparire una bambina, era rimasto con un laido ghigno sulle labbra ad ascoltarne la fiera invettiva e alla fine con acre mutria le aveva domandato: - Chi ti manda, papà? Digli che venga fuori lui: tu sei piccina! Da quel giorno la violenza dei sentimenti in contrasto nellanimo di quella gente, da un canto arrabbiata per il sonno perduto dallaltro indotta per la misera condizione di quel povero cane a una pietà subito respinta dallirritazione fierissima verso quel villanzone che se ne faceva unarma contro di loro non solo turbò la delizia di abitare in quei due villini tanto ammirati ma inasprí talmente le relazioni degli inquilini tra loro che, di dispetto in dispetto, presto si venne a una guerra dichiarata specialmente tra quei due che per i primi avevano manifestato gli opposti sentimenti: la vedova Crinelli e lispettore scolastico cavalier Barsi, che aveva sparato. Si malignava sotto sotto, che la nimicizia tra i due non era soltanto a causa del cane e che il cavalier Barsi ispettore scolastico sarebbe stato felicissimo di perdere il sonno della notte se la giovane vedova dellintendente delle finanze avesse avuto per lui un pochino pochino della compassione che aveva per il cane. Si ricordava che il cavalier Barsi nonostante la ripugnanza che la giovane vedova aveva sempre dimostrato per quella sua figura tozza e sguajata per quei suoi modi appiccicaticci come lunto delle sue pomate sera ostinato a corteggiarla, pur senza speranza, quasi per farle dispetto quasi per il gusto di farsi mortificare e punzecchiare a sangue non solo dalla giovane vedova ma anche dalla figlietta di lei, da quella piccola Rorò che guardava tutti con gli occhioni scontrosi come se credesse di trovarsi in un mondo ordinato apposta per linfelicità della sua bella mammina la quale soffriva sempre di tutto e piangeva spesso, pareva di nulla, silenziosamente. Quanta invidia, quanta gelosia e quanto dispetto entravano nellodio del cavalier Barsi ispettore scolastico per quel cane? Ora, ogni notte, sentendo i mugolii della povera bestia, mamma e figliuola abbracciate strette strette nel letto come a resistere insieme allo strazio di quei lunghi lagni stavano nellaspettativa piena di terrore, che la finestra del villino accanto si schiudesse e che con la complicità delle tenebre, altre fucilate ne partissero. - Mamma, oh mamma, - gemeva la bimba tutta tremante - ora gli spara! Senti come grida? Ora lo ammazza! - Ma no, sta tranquilla, - cercava di confortarla la mammina, - sta tranquilla, cara che non lo ammazzerà! Ha tanta paura del villano! Non hai visto che non ha osato daffacciarsi alla finestra? Se egli ammazza il cane, il villano ammazzerà lui. Sta tranquilla! Ma Rorò non riusciva a tranquillarsi. Già da un pezzo, della sofferenza di quella bestia pareva si fosse fatta una fissazione. Stava tutto il giorno a guardarla dalla finestra giú nel valloncello, e si struggeva di pietà per essa. Avrebbe voluto scendere laggiú a confortarla, a carezzarla, a recarle da mangiare e da bere e più volte, nei giorni che il villano non cera, lo aveva chiesto in grazia alla mamma. Ma questa, per paura che quel tristo sopravvenisse o per timore che la piccina scivolasse giú per il declivio roccioso, non glielaveva mai concesso. Glielo concesse alla fine, per far dispetto al Barsi, dopo lattentato di quella notte. Sul tramonto, quando vide andar via con la zappa in collo Jaco Naca pose in mano a Rorò per le quattro cocche un tovagliolo pieno di tozzi di pane e con gli avanzi del desinare e le raccomandò di star bene attenta a non mettere in fallo i piedini, scendendo per la poggiata. Ella si sarebbe affacciata alla finestra a sorvegliarla. Saffacciarono con lei tanti e tantaltri inquilini ad ammirare la coraggiosa Rorò che scendeva in quel triste fossato a soccorrere la bestia. Saffacciò anche il Barsi alla sua, e seguí con gli occhi la bimba crollando il capo e stropicciandosi le gote raschiose con una mano sulla bocca. Non era unaperta sfida a lui tutta quella carità ostentata? Ebbene: egli la avrebbe raccolta, quella sfida. Aveva comperato la mattina una certa pasta avvelenata da buttare al cane, una di quelle notti, per liberarsene zitto zitto. Glielavrebbe buttata quella notte stessa. Intanto rimase lí a godersi fino allultimo lo spettacolo di quella carità e tutte le amorose esortazioni di quella mammina che gridava dalla finestra alla sua piccola di non accostarsi troppo alla bestia, che poteva morderla, non conoscendola. Il cane abbajava, difatti, vedendo appressarsi la bimba e, trattenuto dalla catena, balzava in qua e in là, minacciosamente. Ma Rorò, col tovagliolo stretto per le quattro cocche nel pugno andava innanzi sicura e fiduciosa che quello, or ora, certamente, avrebbe compreso la sua carità. Ecco, già al primo richiamo scodinzolava, pur seguitando ad abbajare; e ora, al primo tozzo di pane, non abbajava più. Oh poverino, poverino, con che voracità ingojava i tozzi uno dopo laltro! Ma ora ora veniva il meglio E Rorò, senza la minima apprensione stese con le due manine la carta coi resti del desinare sotto il muso del cane che dopo aver mangiato e leccato a lungo la carta, guardò la bimba, dapprima quasi meravigliato, poi con affettuosa riconoscenza. Quante carezze non gli fece allora Rorò a mano a mano sempre più rinfrancata e felice della sua confidenza corrisposta: quante parole di pietà non gli disse; arrivò finanche a baciarlo sul capo, provandosi ad abbracciarlo mentre di lassú la mamma sorridendo e con le lagrime agli occhi, le gridava che tornasse sú. Ma il cane ora avrebbe voluto ruzzare con la bimba: sacquattava, poi springava smorfiosamente senza badare agli strattoni della catena, e si storcignava tutto, guaendo, ma di gioja. Non doveva pensare Rorò, quella notte che il cane se ne stesse tranquillo perché lei gli aveva recato da mangiare e lo aveva confortato con le sue carezze? Una sola volta, per poco, a una certora, sintesero i suoi latrati; poi, più nulla. Certo il cane, sazio e contento, dormiva. Dormiva, e lasciava dormire. - Mamma, - disse Rorò, felice del rimedio finalmente trovato. - Domattina, di nuovo, mamma, è vero? - Sí, sí, - le rispose la mamma, non comprendendo bene, nel sonno. E la mattina dopo, il primo pensiero di Rorò fu daffacciarsi a vedere il cane che non sera inteso tutta la notte. Eccolo là: steso di fianco per terra, con le quattro zampe diritte, stirate come dormiva bene! E nel valloncello non cera nessuno: pareva ci fosse soltanto il gran silenzio che per la prima volta, quella notte, non era stato turbato. Insieme con Rorò e con la mammina gli altri inquilini guardavano anchessi stupiti quel silenzio di laggiú e quel cane che dormiva ancora, lí disteso, a quel modo. Era dunque vero che il pane, le carezze della bimba avevano fatto il miracolo di lasciar dormire tutti e anche la povera bestia? Solo la finestra del Barsi restava chiusa. E poiché il villano ancora non si vedeva laggiú, e forse per quel giorno, come spesso avveniva, non si sarebbe veduto parecchi degli inquilini persuasero la signora Crinelli ad arrendersi al desiderio di Rorò di recare al cane - comella diceva - la colazione. - Ma bada, piano, - la ammoní la mamma. - E poi sú, senza indugiarti, eh? Seguitò a dirglielo dalla finestra, mentre la bimba scendeva con passetti lesti, ma cauti tenendo la testina bassa e sorridendo tra sé per la festa che saspettava dal suo grosso amico che dormiva ancora. Giú, sotto la roccia, tutto raggruppato come una belva in agguato, era intanto Jaco Naca, col fucile. La bimba, svoltando, se lo trovò di faccia, allimprovviso, vicinissimo; ebbe appena il tempo di guardarlo con gli occhi spaventati: rintronò la fucilata e la bimba cadde riversa, tra gli urli della madre e degli altri inquilini che videro con raccapriccio rotolare il corpicciuolo giú per il pendio fin presso al cane rimasto là, inerte, con le quattro zampe stirate. Novelle per un anno di Luigi Pirandello RONDONE E RONDINELLA. Chi fosse Rondone e chi Rondinella né lo so io veramente, né in quel paesello di montagna dove ogni estate venivano a fare il nido per tre mesi, lo sa nessuno. La signorina dellufficio postale giura di non essere riuscita in tanti anni a cavare un suono umano, mettendo insieme i k le h, i w e tutti gli f del cognome di lui e del cognome di lei, nelle rarissime lettere che ricevevano. Ma quandanche la signorina dellufficio postale fosse riuscita a compitare quei due cognomi, che se ne saprebbe di più? Meglio cosí, penso io. Meglio chiamarli Rondone e Rondinella, come tutti li chiamavano in quel paesello di montagna: Rondone e Rondinella non solo perché ritornavano ogni anno, destate, non si sa donde, al vecchio nido; non solo perché andavano, o meglio, svolavano irrequieti dalla mattina alla sera per tutto il tempo che durava il loro soggiorno colà; ma anche per unaltra ragione un po meno poetica. Forse nessuno in quel paesello avrebbe mai pensato di chiamarli cosí, se quel signore straniero, il primo anno non fosse venuto con un lungo farsetto nero di saja, dalle code svolazzanti, e in calzoni bianchi; e anche se, cercando una casetta appartata per la villeggiatura, non avesse scelto la villetta del medico e sindaco del paese piccola piccola, come un nido di rondine, sú in cima al greppo detto della Bastía, tra i castagni. Piccola piccola, quella villetta, e tanto grosso lui, quel signore straniero! Oh, un pezzo domone sanguigno con gli occhiali doro e la barba nera, che glinvadeva arruffata e prepotente le guance quasi fin sotto gli occhi, pur senza dargli alcunaria fosca o truce perché gli spirava anzi da tutto il corpo vigoroso una cordialità franca e ridente. Con la testa alta sul torace erculeo pareva fosse sempre sul punto di lanciarsi con impeto danima infantile, a qualche richiamo misterioso lontano, che lui solo intendeva: o sú in vetta al monte, o giú nella valle sterminata, ora da una parte ora dallaltra. Ne ritornava, sudato, infocato, anelante e sorridente, o con una conchiglietta fossile in un pugno, o con un fiorellino in bocca come se proprio quella conchiglietta o quel fiorellino lo avessero chiamato allimprovviso da miglia e miglia lontano sú dal monte o giú dalla valle. E vedendolo andar cosí, con quel farsetto nero e quei calzoni bianchi, come non chiamarlo Rondone? La Rondinella era arrivata, il primo anno, circa quindici giorni dopo di lui quandegli aveva già trovato e apparecchiato il nido lassú, tra i castagni. Era arrivata improvvisamente, senza che egli ne sapesse nulla e aveva molto stentato a far capire che cercava di quel signore straniero, e voleva esser guidata alla casa di lui. Ogni anno la Rondinella arrivava due o tre giorni dopo, e sempre cosí, allimprovviso. Un anno solo, arrivò un giorno prima di lui. Il che dimostra chiaramente che tra loro non cera intesa e che qualche grave ostacolo dovesse impedir loro daver notizia luno dellaltra. Certo, come dai bolli postali su le lettere si ricavava, abitavano nel loro paese in due città diverse. Sorse sin da principio il sospetto chella fosse maritata, e che ogni anno, lasciata libera per tre mesi venisse là a trovar lamante, a cui non poteva neanche dar lannunzio del giorno preciso dellarrivo. Ma come conciliare questi impedimenti e tanto rigor di sorveglianza su lei con la libertà intera di cui ella poi godeva nei tre mesi estivi in Italia? Forse i medici avevano detto al marito che la Rondinella aveva bisogno di sole; e il marito accordava ogni anno quei tre mesi di vacanza, ignaro che la Rondinella oltre che di sole, anzi più che di sole, andava in Italia a far cura damore. Era piccola e diafana, come fatta daria; con limpidi occhi azzurri, ombreggiati da lunghissime ciglia: occhi timidi e quasi sbigottiti, nel gracile visino. Pareva che un soffio la dovesse portar via, o che, a toccarla appena appena, si dovesse spezzare. A immaginarla tra le braccia di quel pezzo domone impetuoso, si provava quasi sgomento. Ma tra le braccia di quellomone, che nella villetta lassú lattendeva impaziente, con un fremito di belva intenerita, ella cosí piccola e gracile, correva ogni anno a gettarsi felice, senza nessuna paura, non che di spezzarsi, ma neppur di farsi male un pochino. Sapeva tutta la dolcezza di quella forza, tutta la leggerezza sicura e tenace di quellimpeto, e sabbandonava a lui perdutamente. Ogni anno, per il paese, larrivo di Rondinella era una festa. Cosí almeno credeva Rondinella. La festa, certo, era dentro di lei, e naturalmente la vedeva per tutto, fuori. Ma sí, come no? Tutte le vecchie casette, che il tempo aveva vestite duna sua particolar patina rugginosa aprivano le finestre al suo arrivo, rideva lacqua delle fontanelle, gli uccelli parevano impazziti dalla gioja. Rondinella, certo, intendeva meglio i discorsi degli uccelli, che quelli della gente del paese. Anzi questi non li intendeva affatto. Quelli degli uccelli pareva proprio di sí, perché sorrideva tutta contenta e si voltava di qua e di là al cinguettio dei passeri saltellanti tra i rami delle alte querce di scorta allerto stradone, che saliva da Orte al borgo montano. La vettura, carica di valige e di sacchetti, andava adagio e il vetturino non poteva fare a meno di voltarsi indietro di tratto in tratto a sorridere alla piccola Rondinella che ritornava al nido come ogni anno, e a farle cenno con le mani, che lui già cera, il suo Rondone: sí, lassú, da tre giorni; cera, cera. Rondinella alzava gli occhi al monte ancora lontano, su cui i castagni, ove non batteva il sole sinvaporavan dazzurro, e forzava gli occhi a scoprire lassú lassú il puntino roseo della villetta. Non la scopriva ancora; ma ecco là il castello antico, ferrigno, che domina il borgo; ed ecco più giú lospizio dei vecchi mendicanti, che hanno accanto il cimitero e stanno lí come a fare anticamera, in attesa che la signora morte li riceva. Appiè del borgo, incombente su lo stradone serpeggiante, il boschetto delle nere elci maestose dava a Rondinella ogni volta che vi passava sotto, un senso di freddo e quasi di sgomento. Ma durava poco. Subito dopo, passato quel boschetto, si scopriva su la Bastía la villetta. Come vivessero entrambi lassú, nessuno sapeva veramente; ma era facile immaginarlo. Una vecchia serva andava a far la pulizia, ogni mattina, quandessi scappavan via dal nido e si davano a svolare come portati da una gioja ebbra, di qua e di là, instancabili, o sú al monte, o giú nella valle, per le campagne, per i paeselli vicini. Cè chi dice daver veduto qualche volta Rondone regger su le braccia, come una bambina, la sua Rondinella. Tutti nel paese sorridevano lieti nel vederli passare in quella gioja viva damore quando, stanchi delle lunghe corse, venivan per i pasti alla trattoria. Seran già tutti abituati a vederli, e sentivano che unattrattiva, un godimento sarebbero mancati al paese se quel Rondone e quella Rondinella non fossero ritornati qualche estate al loro nido lassú. Il medico non pensava ad affittare ad altri la villetta, sicuro ormai, dopo tanti anni, che quei due non sarebbero mancati. Sul finire del settembre, prima partiva lei; due o tre giorni dopo partiva lui. Ma gli ultimi giorni avanti la partenza, non uscivano più dal nido neppure per un momento. Si capiva che dovevan prepararsi al distacco per tuttun anno, tenersi stretti cosí, a lungo, prima di separarsi per tuttun anno. Si sarebbero riveduti? Avrebbe potuto lei, cosí piccola e gracile, resistere al gelo di tanti mesi senza il fuoco di quellamore senza più il sostegno della grande forza di lui? Forse sarebbe morta, durante linverno; forse egli, lestate ventura, ritornando al vecchio nido, lavrebbe attesa invano. Lestate veniva, il Rondone arrivava e aspettava con trepidazione uno, due, tre giorni; al terzo giorno ecco la Rondinella, ma danno in anno sempre più gracile e diafana, con gli occhi sempre più timidi e sbigottiti. Finché, la settima estate No, non mancò lei. Lei venne, tardi. Mancò lui; e fu dapprima per tutto il paese una gran delusione. - Ma come, non viene? Non è ancora venuto? verrà più tardi. Il medico, assediato da queste domande, si stringeva nelle spalle. Che poteva saperne? Era dolente anche lui, che mancasse al paese il lieto spettacolo del Rondone e della Rondinella innamorati ma era anche seccato più dun po, che la villetta gli fosse rimasta sfitta. - A fidarsi - Ma certo qualcosa gli sarà accaduta. - Che sia morto? - O che sia morta lei, piuttosto? - O che il marito abbia scoperto E tutti guardavano con pena la rosea villetta, il nido deserto, su in cima alla Bastía, tra i castagni. Passò il giugno, passò il luglio, stava per passare anche lagosto quando allimprovviso corse per tutto il paese la notizia: - Arrivano! arrivano! - Insieme, tutti e due, Rondone e Rondinella? - Insieme, tutti e due! Corse il medico, corsero tutti quelli che stavan seduti nella farmacia, e i villeggianti dal caffè su la piazza; ma fu una nuova delusione e più grande della prima. Nella vettura, venuta sú da Orte a passo a passo, cera sí la Rondinella cera per modo di dire!, ma accanto a lei non cera mica il Rondone. Un altro cera, un omacciotto biondo, dalla faccia quadra, placido e duro. Forse il marito. Ma no, che forse! Non poteva essere che il marito, colui! La legalità, pareva, fatta persona. E, legalità, pareva dicesse ogni sguardo degli occhi ovati dietro gli occhiali; legalità, ogni atto, ogni gesto; legalità, legalità, ogni passo, appena egli smontò dalla vettura e si fece innanzi al medico, che era anche il sindaco, per pregarlo in francese, se poteva di grazia fargli avere una barella per trasportare una povera inferma, incapace di reggersi sulle gambe a una certa villetta, sita - come gli era stato detto - in un luogo - Ma sí, lo so bene: la villetta è mia! - No prego, signore: sita, mi è stato detto ed io ripeto, in un luogo troppo alto, perché una vettura vi possa salire. Ah, gli occhi di Rondinella come chiaramente dicevano intanto dalla vettura chella moriva per quelluomo composto e rispettabile, che sapeva parlare cosí esatto e compito! Essi soli, quegli occhi vivevano ancora, e non più timidi ormai, ma lustri dalla gioja daver potuto rivedere quei luoghi e lustri anche duna certa malizietta nuova, insegnata loro troppo tardi! dalla morte ahimè troppo vicina. - Ridete, ridete tutti, ridete forte a coro, accanto a me - diceva quella malizietta dagli occhi a tutta la gente che guardava attorno alla vettura costernata e quasi smarrita nella pena, - ridete forte di questuomo composto e rispettabile che sa parlare cosí esatto e compito! Egli mi fa morire, con la sua rispettabilità con la sua quadrata esattezza scrupolosa! Ma non ve ne affliggete, vi prego, poiché ho potuto ottener la grazia di morir qua; vendicatemi piuttosto ridendo forte di lui. Io ne posso rider piano e ormai per poco e cosí con gli occhi soltanto. Vedete la vostra Rondinella come sè ridotta? Dacché volava, deve andare in barella, ora, alla villetta lassú. - E il Rondone? il tuo Rondone? - chiedevano ansiosi a quegli occhi gli occhi della gente attorno alla vettura. - Che ne è del tuo Rondone, che non è venuto? Non è venuto perché tu sei cosí? O tu sei cosí, perché egli è morto? Gli occhi di Rondinella forse intendevano queste domande ansiose; ma le labbra non potevano rispondere. E gli occhi allora si chiudevano con pena. Con gli occhi chiusi, Rondinella pareva morta. Certo qualche cosa doveva essere accaduta; ma che cosa, nessuno lo sa. Supposizioni, se ne possono far tante, e si può anche facilmente inventare. Certo è questo: che Rondinella venne a morir sola nella villetta lassú; e di Rondone non si è saputo più nulla. Novelle per un anno di Luigi Pirandello QUANDO SI COMPRENDE I passeggeri arrivati da Roma col treno notturno alla stazione di Fabriano dovettero aspettar lalba per proseguire in un lento trenino sgangherato il loro viaggio su per le Marche. Allalba, in una lercia vettura di seconda classe, nella quale avevano già preso posto cinque viaggiatori fu portata quasi di peso una signora cosí abbandonata nel cordoglio che non si reggeva più in piedi. Lo squallor crudo della prima luce, nellangustia opprimente di quella sudicia vettura intanfata di fumo fece apparire come un incubo ai cinque viaggiatori che avevano passato insonne la notte tutto quel viluppo di panni, goffo e pietoso, issato con sbuffi e gemiti sú dalla banchina e poi sú dal montatojo. Gli sbuffi e i gemiti che accompagnavano e quasi sostenevano, da dietro, lo stento, erano del marito che alla fine spuntò, gracile e sparuto, pallido come un morto, ma con gli occhietti vivi vivi, aguzzi nel pallore. Lafflizione di veder la moglie in quello stato non glimpediva tuttavia di mostrarsi, pur nel grave imbarazzo, cerimonioso; ma lo sforzo fatto lo aveva anche, evidentemente, un po stizzito forse per timore di non aver dato prova davanti a quei cinque viaggiatori di bastante forza a sorreggere e introdurre nella vettura il pesante fardello di quella moglie. Preso posto, però, dopo aver porto scusa e ringraziamenti ai compagni di viaggio che si erano scostati per far subito posto alla signora sofferente poté mostrarsi cerimonioso e premuroso anche con lei e le rassettò le vesti addosso e il bavero della mantiglia che le era salito sul naso. - Stai bene, cara? La moglie, non solo non gli rispose, ma con ira si tirò sú di nuovo la mantiglia - più sú, fino a nascondersi tutta la faccia. Egli allora sorrise afflitto; poi sospirò: - Eh mondo! E volle spiegare ai compagni di viaggio che la moglie era da compatire perché si trovava in quello stato per limprovvisa e imminente partenza dellunico figliuolo per la guerra. Disse che da ventanni non vivevano più che per quellunico figliuolo. Per non lasciarlo solo, lanno avanti, dovendo egli intraprendere gli studii universitari, serano trasferiti da Sulmona a Roma. Scoppiata la guerra, il figliuolo, chiamato sotto le armi, sera iscritto al corso accelerato degli allievi ufficiali; dopo tre mesi, nominato sottotenente di fanteria e assegnato al dodicesimo reggimento, brigata Casale era andato a raggiungere il deposito a Macerata assicurando loro che sarebbe rimasto colà almeno un mese e mezzo per listruzione delle reclute; ma ecco che, invece, dopo tre soli giorni lo mandavano al fronte. Avevano ricevuto a Roma il giorno avanti un telegramma che annunziava questa partenza a tradimento. E si recavano a salutarlo, a vederlo partire. La moglie sotto la mantiglia sagitò, si restrinse, si contorse rugliò anche più volte come una belva, esasperata da quella lunga spiegazione del marito il quale, non comprendendo che nessun compatimento speciale poteva venir loro per un caso che capitava a tanti forse a tutti, avrebbe anzi suscitato irritazione e sdegno in quei cinque viaggiatori che non si mostravano abbattuti e vinti come lei nel cordoglio pur avendo anchessi probabilmente uno o più figliuoli alla guerra. Ma forse il marito parlava apposta e dava quei ragguagli del figlio unico e della partenza improvvisa dopo tre soli giorni, ecc. perché gli altri ripetessero a lei con dura freddezza tutte quelle parole chegli andava dicendo da alcuni mesi cioè da quando il figliuolo era sotto le armi; e non tanto per confortarla e confortarsi, quanto per persuaderla dispettosamente a una rassegnazione per lei impossibile. Difatti quelli accolsero freddamente la spiegazione. Uno disse: - Ma ringrazii Dio, caro signore, che parta soltanto adesso il suo figliuolo! Il mio è già sú dal primo giorno della guerra. Ed è stato ferito, sa? già due volte. Per fortuna, una volta al braccio, una volta alla gamba, leggermente. Un mese di licenza, e via di nuovo al fronte. Un altro disse: - Ce nho due, io. E tre nipoti. - Eh, ma un figlio unico - si provò a far considerare il marito. - Non è vero, non lo dica! - lo interruppe quello sgarbatamente. - Savvizia un figlio unico; non si ama mica di più! Un pezzo di pane, quando shanno più figliuoli, tanto a ciascuno, va bene; ma non lamore paterno; a ciascun figliuolo un padre dà tutto quello di cui è capace. E sio peno adesso, non peno metà per luno, metà per laltro; peno per due. - È vero, sí, questè vero, - ammise con un sorriso timido, pietoso e impacciato, il marito. - Ma guardi siamo a discorso, adesso, e facciamo tutti gli scongiuri ma ponga il caso non il suo, per carità egregio signore il caso dun padre chabbia più figliuoli alla guerra: ne perde non sia mai! uno, gli resta laltro almeno! - Già, sí; e lobbligo di vivere per questaltro, - affermò subito, accigliato, quello. - Il che vuol dire che se a lei non diciamo a lei, a un padre che abbia un solo figliuolo, capita il caso che questo gli muoja se della vita lui non sa più che farsene, morto il figliuolo, se la può togliere, e addio; mentrio, capisce? bisogna che me la tenga io, la vita, per laltro che mi resta; e il caso peggiore dunque è sempre il mio! - Ma che discorsi! - scattò a questo punto un altro viaggiatore grasso e sanguigno, guardando in giro coi grossi occhi chiari acquosi e venati di sangue. Ansimava, e pareva gli dovessero schizzar fuori, quegli occhi dalla interna violenza affannosa duna vitalità esuberante, che il corpaccio disfatto non riusciva più a contenere. Si pose una manona sformata davanti la bocca, come assalito improvvisamente dal pensiero dei due denti che gli mancavano; ma poi, tanto non ci pensò più e seguitò a dire, sdegnato: - O che i figliuoli li facciamo per noi? Gli altri si sporsero a guardarlo, costernati. Il primo, quello che aveva il figlio al fronte fin dal primo giorno della guerra sospirò: - Eh, per la patria, già - Eh, - rifece il viaggiatore grasso - caro signore, se lei dice cosí, per la patria, può parere una smorfia! Figlio mio tho partorito per la patria e non per me Storie! Quando? Ci pensa lei alla patria, quando le nasce un figliuolo? Roba da ridere! I figliuoli vengono, non perché lei li voglia, ma perché debbono venire; e si pigliano la vita; non solo la loro, ma anche la nostra si pigliano. Questa è la verità. E siamo noi per loro; mica loro per noi. E quandhanno ventanni ma pensi un po, sono tali e quali eravamo io e lei quandavevamo ventanni. Cera nostra madre; cera nostro padre; ma cerano anche tantaltre cose, i vizii, la ragazza, le cravatte nuove, le illusioni le sigarette, e anche la patria, già, a ventanni, quando non avevamo figliuoli; la patria che, se ci avesse chiamati, dica un po, non sarebbe stata per noi sopra a nostro padre, sopra a nostra madre? Ne abbiamo cinquanta, sessanta, ora, caro lei: e cè pure la patria, sí; ma dentro di noi, per forza, cè anche più forte laffetto per i nostri figliuoli. Chi di noi, potendo, non andrebbe, non vorrebbe andare a combattere invece del proprio figliuolo? Ma tutti! E non vogliamo considerare adesso il sentimento dei nostri figliuoli a ventanni? dei nostri figliuoli che per forza, venuto il momento, debbono sentire per la patria un affetto più grande che per noi? Parlo, sintende, dei buoni figliuoli, e dico per forza, perché davanti alla patria, per essi diventiamo figliuoli anche noi, figliuoli vecchi che non possono più muoversi e debbono restarsene a casa. Se la patria cè, se è una necessità naturale la patria, come il pane che ciascuno per forza deve mangiare se non vuol morir di fame bisogna che qualcuno vada a difenderla, venuto il momento. E vanno essi, a ventanni, vanno perché debbono andare e non vogliono lagrime. Non ne vogliono perché, anche se muojono, muojono infiammati e contenti. Parlo sempre, sintende, dei buoni figliuoli! Ora, quando si muore contenti, senzaver veduto tutte le brutture le noje, le miserie di questa vitaccia che avanza, le amarezze delle disillusioni, o che vogliamo di più? Bisogna non piangere, ridere o come piango io, sissignori, contento perché mio figlio mha mandato a dire che la sua vita - la sua, capite? quella che noi dobbiamo vedere in loro, e non la nostra - la sua vita lui se lera spesa come meglio non avrebbe potuto e che è morto contento, e che io non stessi a vestirmi di nero, come difatti lor signori vedono che non mi sono vestito. Scosse, cosí dicendo, la giacca chiara, per mostrarla; le labbra livide sui denti mancanti gli tremavano; gli occhi, quasi liquefatti, gli sgocciolavano; e terminò con due scatti di riso che potevano anche esser singhiozzi. - Ecco ecco. Da tre mesi quella madre, lí nascosta sotto la mantiglia cercava in tutto ciò che il marito e gli altri le dicevano per confortarla e indurla a rassegnarsi, una parola, una parola sola che nella sordità del suo cupo dolore, le destasse uneco le facesse intendere come possibile per una madre la rassegnazione a mandare il figlio non già alla morte, ma solo a un probabile rischio di vita. Non ne aveva trovata una, mai, tra le tante e tante che le erano state dette. Aveva ritenuto perciò che gli altri parlavano, potevano parlare a lei cosí di rassegnazione e di conforto, solo perché non sentivano ciò che sentiva lei. Le parole di questo viaggiatore, adesso, la stordirono, la sbalordirono. Tutta un tratto comprese che non già gli altri non sentivano ciò che ella sentiva; ma lei, al contrario, non riusciva a sentire qualcosa che tutti gli altri sentivano e per cui potevano rassegnarsi non solo alla partenza, ma ecco, anche alla morte del proprio figliuolo. Levò il capo, si tirò sú dallangolo della vettura ad ascoltare le risposte che quel viaggiatore dava alle interrogazioni dei compagni sul quando sul come gli fosse morto quel figliuolo, e trasecolò, le parve desser piombata in un mondo chella non conosceva in cui saffacciava ora per la prima volta, sentendo che tutti gli altri non solo capivano ma ammiravano anzi quel vecchio e si congratulavano con lui che poteva parlare cosí della morte del figliuolo. Se non che, allimprovviso, vide dipingersi sul volto di quei cinque viaggiatori lo stesso sbalordimento che doveva esser sul suo allorquando, proprio senza che ella lo volesse come se veramente non avesse ancora inteso né compreso nulla saltò sú a domandare a quel vecchio: - Ma dunque dunque il suo figliuolo è morto? Il vecchio si voltò a guardarla con quegli occhi atroci, smisuratamente sbarrati. La guardò, la guardò e tutta un tratto, a sua volta, come se soltanto adesso, a quella domanda incongruente a quella meraviglia fuor di posto, comprendesse che alla fine, in quel punto il suo figliuolo era veramente morto per lui, sarruffò, si contraffece, trasse a precipizio il fazzoletto dalla tasca e tra lo stupore e la commozione di tutti, scoppiò in acuti, strazianti, irrefrenabili singhiozzi. Novelle per un anno di Luigi Pirandello UN CAVALLO NELLA LUNA Di settembre, su quellaltipiano daride argille azzurre, strapiombante franoso sul mare africano la campagna già riarsa dalle rabbie dei lunghi soli estivi, era triste: ancor tutta irta di stoppie annerite con radi mandorli e qualche ceppo centenario dolivo saraceno qua e là. Tuttavia fu stabilito che i due sposi vi passassero almeno i primi giorni della luna di miele, in considerazione dello sposo. Il pranzo di nozze, preparato in una sala dellantica villa solitaria, non fu davvero una festa per i convitati. Nessuno di essi riuscí a vincere limpaccio, chera piuttosto sbigottimento per laspetto e il contegno di quel giovanotto grasso, appena ventenne, dal volto infocato che guardava qua e là coi piccoli occhi neri, lustri, da pazzo, e non intendeva più nulla e non mangiava e non beveva e diventava di punto in punto più pavonazzo, quasi nero. Si sapeva che, preso dun amor forsennato, per colei che ora gli sedeva accanto sposa, aveva fatto pazzie, fino al punto di tentare di uccidersi: lui, ricchissimo unico erede dellantico casato dei Berardi, per una che, dopo tutto non era altro che la figlia dun colonnello di fanteria, venuto col reggimento da un anno in Sicilia. Ma il signor colonnello, mal prevenuto contro gli abitanti dellisola non avrebbe voluto accondiscendere a quelle nozze, per non lasciare là, come tra selvaggi, la figliuola. Lo sbigottimento per laspetto e il contegno dello sposo cresceva nei convitati quanto più essi avvertivano il contrasto con laria della giovanissima sposa. Era una vera bambina ancora, vispa, fresca aliena: e pareva si scrollasse sempre daddosso ogni pensiero fastidioso con certi scatti duna vivacità piena di grazia ingenua e furba nello stesso tempo. Furba però, come duna birichina ancora ignara di tutto. Orfana, cresciuta fin dallinfanzia senza mamma, appariva infatti chiaramente che andava a nozze affatto impreparata. Tutti, a un certo punto, finito il pranzo, risero e si sentirono gelare a unesclamazione di lei rivolta allo sposo: - Oh Dio, Nino, ma perché fai codesti occhi piccoli piccoli? Lasciami no, scotti! Perché ti scottano cosí le mani? Senti, senti, papà, come gli scottano le mani. Che abbia la febbre? Tra le spine, il colonnello affrettò la partenza dei convitati dalla campagna. Ma sí, per togliere quello spettacolo che gli pareva indecente. Presero tutti posto in sei vetture. Quella dove il colonnello sedette accanto alla madre dello sposo, anchessa vedova andando a passo per il viale, rimase un po indietro, perché i due sposi, lei di qua lui di là, con una mano nella mano del padre e della madre, vollero seguirla per un tratto a piedi fino allimboccatura dello stradone che conduceva alla città lontana. Qua il colonnello si chinò a baciar sul capo la figliuola; tossí, borbottò: - Addio, Nino. - Addio, Ida, - rise di là la madre dello sposo; e la carrozza savviò di buon trotto per raggiungere le altre dei convitati. I due sposi rimasero per un pezzo a seguirla con gli occhi. La seguí la sola Ida veramente, perché Nino non vide nulla, non sentí nulla con gli occhi fissi alla sposa rimasta lí, sola con lui finalmente, tutta, tutta sua. Ma che? Piangeva? - Il babbo, - disse Ida, agitando con la mano il fazzoletto in saluto. - Là, vedi? Anche lui - Ma tu no, Ida Ida mia - balbettò, singhiozzò quasi, Nino, facendo per abbracciarla, tutto tremante. Ida lo scostò. - No, lasciami, ti prego. - Voglio asciugarti gli occhi - Ma no, caro, grazie: me li asciugo da me. Nino rimase lí, goffo, a guardarla, con un viso pietoso, la bocca semiaperta. Ida finí dasciugarsi gli occhi; poi: - Ma che hai? - gli domandò. - Tu tremi tutto. Dio, no, Nino: non mi star davanti cosí! Mi fai ridere. E non la finisco più, bada, se mi metto a ridere. Aspetta, ti sveglio. Gli posò lievemente le mani sulle tempie e gli soffiò su gli occhi. Al tocco di quelle dita, allalito di quelle labbra, egli si sentí mancar le gambe; fu per cadere in ginocchio; ma lei lo sostenne, scoppiando in una risata fragorosa: - Su lo stradone? Sei matto? Andiamo, andiamo! Là, guarda: a quella collinetta là! Si vedranno ancora le carrozze. Andiamo a vedere! E lo trascinò via per un braccio, impetuosamente. Da tutta la campagna intorno, ove tante erbe e tante cose sparse da tempo erano seccate, vaporava nella calura quasi un alito antico, denso che si mescolava coi tepori grassi del fimo fermentante in piccoli mucchi sui maggesi e con le fragranze acute dei mentastri ancor vivi e delle salvie. Quellalito denso, quei grassi tepori, queste fragranze pungenti, li avvertiva lui solo. Ida dietro le spesse siepi di fichidindia, tra gli irti ciuffi giallicci delle stoppie bruciate, sentiva, invece, correndo come strillavano gaje al sole le calandre, e come, nellafa dei piani nel silenzio attonito, sonava da lontane aje, auguroso, il canto di qualche gallo; si sentiva investire, ogni tanto, dal fresco respiro refrigerante che veniva dal mare prossimo a commuover le foglie stanche già diradate e ingiallite, dei mandorli, e quelle fitte, aguzze e cinerulee degli olivi. Raggiunsero presto la collinetta; ma egli non si reggeva più, quasi cascava a pezzi, dalla corsa; volle sedere; tentò di far sedere anche lei, lí accanto, tirandola per la vita. Ma Ida si schermí: - Lasciami guardare, prima. Cominciava a essere inquieta, entro di sé. Non voleva mostrarlo. Irritata da certe curiose ostinazioni di lui, non sapeva, non voleva star ferma; voleva fuggire ancora, allontanarsi ancora; scuoterlo, distrarlo e distrarsi anche lei, finché durava il giorno. Di là dalla collina si stendeva una pianura sterminata, in un mare di stoppie nel quale serpeggiavano qua e là le nere vestigia della debbiatura e qua e là anche rompeva lirto giallore qualche cespo di cappero o di liquirizia. Laggiú laggiú, quasi allaltra riva lontana di quel vasto mare giallo, si scorgevano i tetti dun casale tra alte pioppe nere. Ebbene, Ida propose al marito darrivare fin là, fino a quel casale. Quanto ci avrebbero messo? Unora, poco più. Erano appena le cinque. Là, nella villa, i servi dovevano ancora sparecchiare. Prima di sera sarebbero stati di ritorno. Cercò dopporsi Nino, ma ella lo tirò sú per le mani, lo fece sorgere in piedi e poi via di corsa per il breve pendio di quella collinetta e quindi per quel mare di stoppie, agile e svelta come una cerbiatta. Egli, non facendo a tempo a seguirla, sempre più rosso, e come intronato, sudato, ansava correndo, la chiamava, voleva una mano: - Almeno la mano! almeno la mano! - andava gridando. A un tratto ella si fermò dando un grido. Le si era levato davanti uno stormo di corvi, gracchiando. più là, steso per terra, era un cavallo morto. Morto? No, no, non era morto: aveva gli occhi aperti. Dio, che occhi! Uno scheletro, era. E quelle costole! quei fianchi! Nino sopravvenne, stronfiando, arrangolato: - Andiamo subito via! Ritorniamo indietro! - È vivo, guarda! - gridò Ida, con ribrezzo e pietà. - Leva la testa Dio, che occhi! guarda, Nino! - Ma sí, - fece lui, ancora ansimante. - Son venuti a buttarlo qua. Lascia; andiamocene! Che gusto? Non senti che già laria - E quei corvi? - esclamò lei con un brivido dorrore. - Quei corvi se lo mangiano vivo? - Ma, Ida, per carità! - pregò lui a mani giunte. - Nino, basta! - gli gridò allora lei, al colmo della stizza nel vederlo cosí supplice e melenso. - Rispondi: se lo mangiano vivo? - Che vuoi che sappia io, come se lo mangiano. Aspetteranno - Che muoja qui, di fame, di sete? - riprese ella, col volto tutto strizzato dalla compassione e dallorrore. - Perché è vecchio? perché non serve più? Ah, povera bestia! che infamia! che infamia! Ma che cuore hanno codesti villani? che cuore avete voi qua? - Scusami, - dissegli, alterandosi, - tu senti tanta pietà per una bestia - Non dovrei sentirne? - Ma non ne senti per me! - E che sei bestia tu? che stai morendo forse di fame e di sete, tu, buttato in mezzo alle stoppie? Senti oh guarda i corvi, Nino, sú guarda fanno la ruota. Oh che cosa orribile, infame, mostruosa. Guarda oh, povera bestia prova a rizzarsi! Nino, si muove forse può ancora camminare Nino sú, ajutiamola smuoviti! - Ma che vuoi che gli faccia io? - proruppe egli, esasperato. - Me lo posso trascinare dietro? caricarmelo su le spalle? Ci mancava il cavallo, ci mancava! Come vuoi che cammini? Non vedi che è mezzo morto? - E se gli facessimo portare da mangiare? - E da bere, anche! - Oh, come sei cattivo, Nino! - disse Ida con le lagrime agli occhi. E si chinò, vincendo il ribrezzo, a carezzare con la mano, appena appena la testa del cavallo che sera tirato sú a stento da terra, ginocchioni su le due zampe davanti mostrando pur nellavvilimento di quella sua miseria infinita un ultimo resto, nel collo e nellaria del capo, della sua nobile bellezza. Nino, fosse per il sangue rimescolato, fosse per il dispetto acerrimo, o fosse per la corsa e per il sudore si sentí allimprovviso abbrezzare, stolzò e si mise a battere i denti, con un tremore strano di tutto il corpo; si tirò sú istintivamente il bavero della giacca e, con le mani in tasca cupo, raffagottato, disperato, andò a sedere discosto, su una pietra. Il sole era già tramontato. Si udivano da lontano le sonagliere di qualche carro che passava laggiú per lo stradone. Perché batteva i denti cosí? Eppure la fronte gli scottava e il sangue gli frizzava per le vene e le orecchie gli rombavano. Gli pareva che sonassero tante campane lontane. Tutta quellansia, quello spasimo dattesa, la freddezza capricciosa di lei quellultima corsa, e quel cavallo ora, quel maledetto cavallo oh Dio, era un sogno? un incubo nel sogno? era la febbre? Forse un malanno peggiore. Sí! Che bujo, Dio, che bujo! O gli sera anche intorbidata la vista? E non poteva parlare, non poteva gridare. La chiamava: Ida! Ida! ma la voce non gli usciva più dalla gola arsa e quasi insugherita. Dovera Ida? Che faceva? Era scappata al lontano casale a chiedere ajuto per quel cavallo senza pensare che proprio i contadini di là avevano trascinato qua la bestia moribonda. Egli rimase lí, solo, a sedere sulla pietra, tutto in preda a quel tremore crescente; e, curvo, tenendosi tutto ristretto in sé, come un grosso gufo appollajato, intravide a un tratto una cosa che gli parve ma sí giusta, ora, per quanto atroce, per quanto come una visione daltro mondo. La luna. Una gran luna che sorgeva lenta da quel mare giallo di stoppie. E, nera, in quellenorme disco di rame vaporoso, la testa inteschiata di quel cavallo che attendeva ancora col collo proteso; che avrebbe atteso sempre, forse, cosí nero stagliato su quel disco di rame, mentre i corvi, facendo la ruota, gracchiavano alti nel cielo. Quando Ida, disillusa, sdegnata, sperduta per la pianura, gridando: - Nino! Nino! - ritornò, la luna sera già alzata; il cavallo sera riabbattuto, come morto; e Nino - dovera Nino? Oh, eccolo là, per terra anche lui. Si era addormentato là? Corse a lui. Lo trovò che rantolava, con la faccia anche lui a terra, quasi nera, gli occhi gonfi serrati, congestionato. - Oh Dio! E si guardò attorno, quasi svanita; aprí le mani, ove teneva alcune fave secche portate da quel casale per darle a mangiare al cavallo; guardò la luna, poi il cavallo, poi qua per terra questuomo come morto anche lui; si sentí mancare, assalita improvvisamente dal dubbio che tutto quello che vedeva non fosse vero; e fuggí atterrita verso la villa, chiamando a gran voce il padre, il padre che se la portasse via oh Dio! via da quelluomo che rantolava chi sa perché! via da quel cavallo via da sotto quella luna pazza, via da sotto quei corvi che gracchiavano nel cielo via, via, via. Novelle per un anno di Luigi Pirandello PAURA DESSER FELICE Prima che Fabio Feroni non più assistito dal senno antico, si fosse indotto a prender moglie per lunghi anni, mentre gli altri cercavano un po di svago dalle consuete fatiche o in qualche passeggiata o nei caffè da uomo solitario comera allora, aveva trovato il suo spasso nel terrazzino della vecchia casa di scapolo, ove, tra tanti vasi di fiori eran pur mosche assai e ragni e formiche e altri insetti, della cui vita sinteressava con amore e curiosità. Soprattutto si spassava assistendo agli sforzi sconnessi duna vecchia tartaruga, la quale da parecchi anni sostinava testarda e dura, a salire il primo dei tre gradini per cui da quel terrazzo si andava alla saletta da pranzo. - Chi sa, - aveva pensato più volte il Feroni, - chi sa quali delizie simmagina di trovare in quella saletta se da tantanni dura questa sua ostinazione. Riuscita con sommo stento a superare lalzata dello scalino quando già poneva su lorlo della pedata le zampette sbieche e raspava disperatamente per tirarsi sú tutta un tratto perdeva lequilibrio, ricadeva giú riversa su la scaglia rocciosa. più duna volta il Feroni, pur sicuro che essa, se alla fine avesse superato il primo poi il secondo, poi il terzo scalino, fatto un giro nella saletta da pranzo avrebbe voluto ritornare giú al battuto del terrazzo laveva presa e delicatamente posata sul primo scalino, premiando cosí la vana ostinazione di tanti anni. Ma aveva con maraviglia sperimentato che la tartaruga, o per paura o per diffidenza non aveva voluto mai profittare di quellajuto inatteso e, ritratte la testa e le zampe dentro la scaglia se nera per un gran pezzo rimasta lí come pietra, e poi, pian piano voltandosi sera rifatta allorlo dello scalino, dando segni non dubbii di volerne discendere. E allora egli laveva rimessa giú; ed ecco poco dopo la tartaruga riprender leterna fatica di salir da sé quel primo scalino. - Che bestia! - aveva esclamato il Feroni, la prima volta. Ma poi, riflettendoci meglio, sera accorto daver detto bestia a una bestia, come si dice bestia a un uomo. Infatti, le aveva detto bestia, non già perché in tanti e tanti anni di prova essa ancora non aveva saputo farsi capace che essendo troppo alta lalzata di quello scalino, per forza, nelladerirvi tutta verticalmente avrebbe dovuto a un punto perder lequilibrio e cader riversa; ma perché, ajutata da lui, aveva rifiutato lajuto. Che seguiva però da questa riflessione? Che, dicendo in questo senso bestia a un uomo, si viene a fare alle bestie una gravissima ingiuria perché si viene a scambiare per stupidità quella che invece è probità in loro o prudenza istintiva. Bestia, si dice a un uomo che non accetta lajuto, perché non par lecito pregiare in un uomo quella che nelle bestie è probità. Tutto questo in generale. Il Feroni poi aveva ragioni sue particolari di recarsi a dispetto quella probità, o prudenza che fosse, della vecchia tartaruga e per un po si compiaceva delle ridicole e disperate spinte chessa tirava nel vuoto cosí riversa e alla fine, stanco di vederla soffrire, le soleva allungare un solennissimo calcio. Mai, mai nessuno che avesse voluto dare a lui una mano in tutti i suoi sforzi per salire. E tuttavia, neppure di questo si sarebbe in fondo doluto molto Fabio Feroni conoscendo le aspre difficoltà dellesistenza e legoismo che ne deriva agli uomini se nella vita non gli fosse toccato di fare unaltra ben più triste esperienza per la quale gli pareva daver quasi acquistato un diritto, se non proprio allaiuto, almeno alla commiserazione altrui. E lesperienza era questa: che, ad onta di tutte le sue diligenze, sempre comegli era proprio lí lí per raggiunger lo scopo a cui per tanto tempo aveva teso con tutte le forze dellanima accorto, paziente e tenace, sempre il caso con lo scatto improvviso dun saltamartino sera divertito a buttarlo riverso a pancia allaria - proprio come quella tartaruga lí. Giuoco feroce. Una ventata, un buffetto, una scrollatina, sul più bello, e giú tutto. Né era da dire che le sue cadute improvvise meritassero scarsa commiserazione per la modestia delle sue aspirazioni. Prima di tutto, non sempre, come in questi ultimi tempi, erano state modeste le sue aspirazioni. Ma poi - sí, certo, quanto più dallalto, tanto più dolorose le cadute - ma quella duna formica da uno sterpo alto due palmi non vale agli effetti quella dun uomo da un campanile? Oltre che la modestia delle aspirazioni, se mai, avrebbe dovuto far giudicare più crudele quel giochetto della sorte. Bel gusto, difatti, prendersela con una formica, cioè con un poveretto che da anni e anni stenta e sindustria in tutti i modi a tirar sú e ad avviare tra ripieghi e ripari un piccolo espediente per migliorare dun poco la propria condizione; sorprenderlo a un tratto e frustrare in un attimo tutti i sottili accorgimenti la lunga pena duna speranza pian pianino condotta quasi per un filo sempre più tenue a ridursi a effetto! Non sperare più non più illudersi, non desiderare più nulla; andare innanzi cosí, in una totale remissione abbandonato alla discrezione della sorte - lunica sarebbe stata questa: lo capiva bene Fabio Feroni. Ma, ahimè, speranze e desiderii e illusioni gli rinascevano, quasi a dispetto irresistibilmente: erano i germi che la vita stessa gettava e che cadevano anche nel suo terreno, il quale per quanto indurito dal gelo dellesperienza, non poteva non accoglierli impedire che mettessero una pur debole radice e sorgessero pallidi con timidità sconsolata nellaria cupa e diaccia della sua sconfidenza. Tuttal più, poteva fingere di non accorgersene; o anche dire a se stesso che non era mica vero chegli sperava questo, desiderava questaltro; o che si faceva la più piccola illusione che quella speranza o quel desiderio potessero mai ridursi a effetto. Tirava via, proprio come se non sperasse né desiderasse più nulla, proprio come se non silludesse più per niente; ma pur guardando, quasi con la coda dellocchio, la speranza, il desiderio lillusione soppiatta, e seguendoli serio serio, quasi di nascosto da se stesso. Quando poi il caso, allimprovviso, immancabilmente, dava a essi il solito sgambetto, egli naveva sí un soprassalto ma fingeva che fosse una scrollatina di spalle e rideva agro e annegava il dolore nella soddisfazione sapor dacqua di mare di non aver punto sperato punto desiderato, di non essersi illuso per nientissimo affatto; e che perciò quel demoniaccio del caso questa volta, eh no questa volta non glielaveva fatta davvero! - Ma si capisce! Ma si capisce! - diceva in questi momenti agli amici ai conoscenti, suoi compagni dufficio, là nella biblioteca overa impiegato. Gli amici lo guardavano senza comprender bene che cosa si dovesse capire. - Ma non vedete? è caduto il Ministero! - soggiungeva il Feroni. - E si capisce! Pareva che lui solo capisse le cose più assurde e inverosimili, da che non sperando più per cosí dire, direttamente, ma coltivando per passatempo speranze immaginarie speranze che avrebbe potuto avere e non aveva, illusioni che avrebbe potuto farsi e non si faceva sera messo a scoprire le più strambe relazioni di cause e deffetti per ogni minimo che; e oggi era la caduta del Ministero, e domani la venuta dello Scià di Persia a Roma e doman laltro linterruzione della corrente elettrica che aveva lasciato al bujo per mezzora la città. Insomma, Fabio Feroni sera ormai fissato in ciò che egli chiamava lo scatto del saltamartino; e, cosí fissato, era caduto in preda naturalmente alle più stravaganti superstizioni, che, distornandolo sempre più dalle sue antiche riposate meditazioni filosofiche, gli avevan fatto commettere più duna vera e propria stranezza e leggerezze senza fine. Prese moglie, un bel giorno, lí per lí, come si beve un uovo, per non dar tempo al caso di mandargli tutto a gambe allaria. Veramente, egli guardava da un pezzo al solito, con la coda dellocchio quella signorina Molesi che stava presso la biblioteca: Dreetta Molesi, che più gli pareva bella e piena di grazia e più diceva a tutti chera brutta e smorfiosa. Alla sposina che, avendo una gran fretta anche lei, si lamentava della troppa fretta di lui disse che aveva già tutto pronto da tempo: la casa cosí e cosí, che ella però non doveva chiedere di visitare avanti perché gliela riserbava come una bella sorpresa per il giorno delle nozze; e non volle dire neppure in che via fosse, temendo che di nascosto o con la madre o col fratello andasse a visitarla tentata dalle minuziose descrizioni chegli le aveva fatto di tutti i comodi chessa offriva e della vista che si godeva dalle finestre e dei mobili che aveva acquistati e disposti amorosamente nelle varie camerette. Discusse a lungo con lei sul viaggio di nozze: a Firenze? a Venezia? Ma quando fu sul punto, partí per Napoli certo daver cosí gabbato il caso: daverlo cioè spedito a Firenze e a Venezia da un albergo allaltro per guastargli le gioje della luna di miele mentregli se le sarebbe godute, quieto e riparato, a Napoli. Tanto Dreetta quanto i parenti rimasero storditi di questa improvvisa risoluzione di partire per Napoli quantunque già un poco avvezzi a simili repentini cambiamenti in lui sia dumore sia di propositi. Non simmaginavano che una ben più grande sorpresa li aspettava al ritorno dal viaggio di nozze. Dovera la casetta, il nido già apparecchiato da tempo e descritto con tanta minuzia? Dovera? Nel sogno che Fabio Feroni destinava, come tutti gli altri al caso perché si spassasse a distruggerglielo a sua posta con qualcuna delle sue improvvise prodezze. Là, in due camerette ammobigliate, scelte lí per lí in treno, ritornando da Napoli tra le tante disponibili negli annunzi daffitti di un giornale, si vide condotta Dreetta appena giunta a Roma. Lira, lindignazione questa volta ruppero tutti i freni finora imposti dalla buona creanza e dalla poca confidenza. Dreetta e i parenti gridarono allinganno, anzi peggio, allimpostura. Perché mentire cosí? far vedere una casa apparecchiata di tutto punto, piena di tutti i comodi, perché? Fabio Feroni, che saspettava quello scoppio, attese paziente che le prime furie svaporassero sorridendo contento di quel suo martirio, e cercandosi con le dita nelle narici qualche peluzzo da tirare. Dreetta piangeva? i parenti lo ingiuriavano? Era bene, era bene che fosse cosí, per tutta la gioja chegli aveva or ora goduta a Napoli, per tutto lamore che gli riempiva lanima. Era bene che fosse cosí. Perché piangeva Dreetta? Per una casa che non cera? Eh via, poco male! ci sarebbe stata! E spiegò ai parenti perché non avesse apparecchiato avanti la casetta e perché avesse mentito; spiegò che la sua menzogna, del resto, appariva tale un po anche per colpa loro cioè delle troppe domande che gli avevano rivolte quandegli sul principio aveva dichiarato daver tutto pronto da tempo e di voler fare alla sposina una bella sorpresa. Aveva pronto il denaro, ed eccolo lí; venti mila lire, risparmiate e raccolte in tanti anni e con tanti stenti; e la sorpresa che preparava a Dreetta era questa: di darle in mano quel denaro, perché pensasse lei lei soltanto, a metter sú il nido di suo gusto, come una necessità e non come un sogno. Ma, per carità! non seguisse ella in nulla e per nulla la descrizione immaginaria che lui gliene aveva fatta un tempo; tutto diverso doveva essere; scegliesse lei con lajuto della mamma e del fratello; egli non voleva saperne nulla; perché, se minimamente avesse approvato questa o quella scelta e se ne fosse compiaciuto addio ogni cosa! E volle infine prevenirli che se speravano chegli delle loro compere e dellassetto della casa e di tutto quanto si dichiarasse contento se lo levassero pure dal capo, perché fin dora, a ogni modo, se ne dichiarava scontento, scontentissimo. Fosse per questo, fosse per la cordialità dei padroni di casa, buoni vecchi allantica marito e moglie con una figliuola nubile, Dreetta non saffrettò più di comporsi il nido. Rimasero daccordo coi padroni di casa, che avrebbero sloggiato alla nascita del primo figliuolo. Intanto i primi mesi di matrimonio furono un fiume di pianto nascosto per Dreetta, la quale volendo vivere a modo del marito, ancora non sera accorta chegli diceva tutto il contrario di quello che desiderava. Fabio Feroni in fondo desiderava tutto ciò che avrebbe potuto far contenta la sposina; ma sapendo che, se avesse manifestato e seguito quei desiderii, il caso li avrebbe subito rovesciati per prevenirlo, manifestava e seguiva i desiderii contrarii: e la sposina viveva infelice. Quandella infine se naccorse e cominciò a fare a suo modo, cioè tuttal contrario di quel che diceva lui la gratitudine, laffetto, lammirazione di Fabio Feroni per lei raggiunsero il colmo. Ma il poveruomo si guardò bene dallesprimerli; si sentí felice anche lui, e cominciò a tremarne. Cosí pieno di gioja, come fare a nasconderla? a dichiararsi scontento? E guardando la sua piccola Dreetta già incinta, gli occhi gli sinvetravano di lagrime; lagrime di tenerezza e di riconoscenza. Negli ultimi mesi la moglie, col fratello e la mamma si diede attorno, per metter sú la casetta. La trepidazione di Fabio Feroni divenne in quei giorni più che mai angosciosa. Sudava freddo a tutte le espressioni di giubilo della sposina, soddisfatta della compera di questo o di quel mobile. - Vieni a vedere vieni a vedere - gli diceva Dreetta. Con tutte e due le mani egli avrebbe voluto turarle la bocca. La gioja era troppa; quella era anzi la felicità, la vera felicità raggiunta. Non era possibile che non accadesse da un momento allaltro una disgrazia. E Fabio Feroni si mise a guardare attorno e avanti e indietro con rapidi sguardi obliqui per scoprire e prevenir linsidia del caso linsidia che poteva annidarsi anche in un granellino di polvere; e si buttava con le mani a terra, gattone per impedire il passo alla moglie se scorgeva sul pavimento qualche buccia su cui il piedino di lei avrebbe potuto smucciare. Ecco, forse linsidia era là, in quella buccia! O forse ma sí!, in quella gabbia lí del canarino Già una volta Dreetta era montata su un sediolino, col rischio di cadere, per rimetter la canapuccia nel vasetto. Via quel canarino! E alle proteste, al pianto di Dreetta, egli, tuttarruffato ispido, come un gatto fustigato: - Per carità, - sera messo a gridare - ti prego, lasciami fare! lasciami fare! E gli occhi sbarrati gli andavano di continuo in qua e in là con una mobilità e una lucentezza che incutevano paura. Finché una notte ella non lo sorprese in camicia con una candela in mano che andava cercando linsidia del caso entro le tazzine da caffè capovolte e allineate sul palchetto della credenza nella sala da pranzo. - Fabio, che fai? E lui, ponendosi un dito su la bocca: - Ssss zitta! Lo scovo! Ti giuro che questa volta lo scovo Non me la fa! Tutta un tratto o fosse un topo, o un soffio daria, o uno scarafaggio sui piedi nudi il fatto è che Fabio Feroni diede un urlo, un balzo, un salto da montone e safferrò con le due mani il ventre gridando che lo aveva lí, lí, il saltamartino, lí dentro lí dentro lo stomaco! E dalli a springare, a springare in camicia per tutta la casa poi giú per le scale e poi fuori, per la via deserta, nella notte, urlando ridendo, mentre Dreetta scarmigliata gridava ajuto dalla finestra. Novelle per un anno di Luigi Pirandello VISITARE GLINFERMI PRIMA PARTE In meno dunora per tutto il paese si sparse la notizia che Gaspare Naldi era stato colpito dapoplessia in casa del Cilento suo amico, dal quale sera recato per condolersi della recente morte del figliuolo. Tutti, in prima, più che afflizione ne provarono sbigottimento e ciascuno con ansia domandò più precisi ragguagli. Ma la prima costernazione fu presto ovviata dalla riflessione confortante che il Naldi quantunque di florido aspetto e ancor giovane, era pur dentro minato da incurabile malattia cardiaca. Sicché, via! poteva aspettarsi da un momento allaltro, poverino, una fine cosí. I primi visitatori, amici e conoscenti, accorsero alla casa del Cilento ansanti, pallidi, con occhi da spiritati. - Non è ancor morto? - Volevano vederlo. Porta, usci, finestre tutto spalancato. E nelle camere, fra il trambusto pareva spirasse nellombra dalle poltroncine vestite di tela bianca un fresco refrigerante per chi veniva da fuori ove il sole dagosto ardeva fierissimo. E un odor di garofani, in quel fresco dombra - ah! delizioso. Per la scala, una frotta di curiosi, gente del vicinato, uomini, donne, ragazzi, intenti a spiare chi saliva e chi scendeva; a coglier di volo qualche notizia. Un bambino saffannava a salire e a ridiscendere gli scalini troppo alti per lui e reggendosi con una manina paffuta al muro, a ogni scalino rimbalzando tutto fin nelle gote e sorridendo con la boccuccia sdentata emetteva una vocina frale: - E-èh! Puteva di piscio, carinello, ma non lo sapeva. Altri due ragazzi, giocando tra loro a piè della scala, vennero a lite; la madre allora tra gli zittíi della ressa, dovette scendere e portarseli via. Li picchiò, appena fuori, stizzita di non poter assistere per causa loro a quello spettacolo. - Ah, i figli, che croce! Dopo lumile saletta, un modestissimo salotto: in mezzo a questo un letto, messo sú alla meglio, tra la fretta e lo spavento. I primi visitatori si spinsero a guardare, uno dietro laltro, di su la soglia delluscio; ma non poterono vedere che le gambe del moribondo, intere fino al grosso volume paonazzo e villoso degli organi genitali; e si strinsero tra loro istintivamente dal ribrezzo che pur li attirava a guardare. Due infermieri avevano sollevato il lenzuolo da piedi e lo reggevano alto in modo da impedir la vista del volto a chi guardasse dalluscio. - Ma che gli fanno? Perché? - domandò qualcuno. Nessuno lo seppe dire. Unica risposta, di là dal lenzuolo levato, il rantolo del moribondo che pareva si lagnasse cosí duna crudele e sconcia violenza che stessero a fargli inutilmente, profittando che non si poteva più muovere. Intanto, altri visitatori sopraggiungevano. Un medico, il più vecchio dei tre che stavano attorno al letto, disse alla fine con voce imperiosa: - Signori, troppi fiati qua dentro! I visitatori si ritrassero a parlottare nellattigua saletta atteggiati in volto dun cordoglio misto a una certa ambascia indefinita, guardinga. I nuovi venuti domandavano ansiosamente notizie: - Comè stato? Quandè stato? E lavvenimento uscí a poco a poco dal vago delle prime notizie, si precisò, forse allontanandosi dal vero. Alcuni particolari di nessuna importanza risaltarono e si dipinsero con tanta evidenza agli occhi di tutti che ciascuno poi rifacendo il racconto, non poté più fare a meno di riferirli con le medesime parole allo stesso punto, con la medesima espressione e lo stesso gesto: il particolare, per esempio del bicchier dacqua chiesto dal Naldi alla serva del Cilento nel sentirsi venir male, e che poi non poté bere. - Ah no? - Non poté berlo! - Io sono venuto,- diceva Guido Póntina, ricco proprietario e assessore del Comune, - mezzora appena dopo il colpo. - Ma che fece, scusi? cadde proprio a terra? - domandò il piccolo De Petri, afflitto, malaticcio felice in quel momento di poter rivolgere la parola a un personaggio di conto come il Póntina. - Stramazzò. Ma io lo trovai già adagiato su quella poltrona, - rispose il Póntina, rivolgendosi però agli altri. Si voltarono tutti a guatar quella poltrona che se ne stava lí in un angolo allombra, vecchia, stinta, pacifica. - Ancora, - riprese il Póntina, - i sensi non li aveva perduti. - Animo, Gaspare! - gli dissi. - Vedrai che non è nulla! - Ma lui, che non poteva più parlare con la sinistra illesa si prese il braccio destro morto, cosí e si mise a piangere. - Il braccio soltanto morto? - domandò un giovane biondo, molto pallido, intentissimo al racconto. - E la gamba, si sa. Tutto il lato destro. Colpo a sinistra, paralisi a destra. Questa cognizione medica il Póntina se la lasciò cadere dalle labbra con aria dumile superiorità verso gli altri ascoltatori come una cosa, oh Dio, naturalissima, chegli sapesse da tanto tempo: laveva appresa invece un momento prima dai medici e ora se ne faceva bello con quegli ignari, allo stesso modo che dellessere accorso tra i primi dellaver visto ancora sulla poltrona il Naldi, e del cenno che questi gli aveva fatto del suo braccio morto. - Sí, era venuto questa mattina dalla campagna - narrava in un altro crocchio vicino lavvocato Filippo Deodati, alto, magro, diafano, fortemente miope. Parlando, in pensiero comera sempre delle parole da usare e dellefficacia dei gesti intercalava a quando a quando pause sapienti, anche per dar tempo a chi lascoltava dassaporare quel suo parlar dipinto. - Sapete, la sua deliziosa villa in Val Mazzara Che aria! Sarà circa a tre chilometri da qui. - Tre? dici quattro no, più! più! - corresse uno degli ascoltatori, come se con quei più! più lo aizzasse a dir più presto. Ma il Deodati gli sorrise e seguitò placido: - E abbondiamo: cinque? tanto peggio! Ora figuratevi: due ore, per lo meno sotto questo sole dagosto nella calura asfissiante per lo stradone erto cosí su un baroccino tirato da unasina vecchia! Uno allora, esclamò, con gesto quasi di rabbia: - Pazzie! - E dicono - aggiunse subito un altro, - che, entrato in paese, fu visto da un suo parente. - No, che parente! - corresse un terzo, come se volesse mangiarselo. - Scardi, Nicolino Scardi, perdio! Me lha detto lui stesso. - Io so un parente! - Scardi, ti dico, perdio! me lha detto lui stesso. Lo vide che frustava alla disperata lasinella. Voleva raggiungere, chi sa perché, la postale di Siculiana. - Gaspare! Gaspare! - gli gridò anzi Nicolino. - E piano! cosí tammazzi! - Lasciami correre! - gli rispose lui. - Mi fa bene! Mi fa bene!. - E correva alla morte! - sospirò guardando tutti a uno a uno, un ometto calvo panciutello, che arrivava sí e no ad afferrarsi le manocce pelose dietro la schiena. - Fece dunque, - riprese il Deodati, - la sua visita di condoglianza al buon Cilento, per cui era salito dalla campagna. Aveva già terminato la visita stava per andarsene quando qui appunto, in questa saletta qui lí a quel posto la serva del Cilento lo trattenne per raccomandargli, non so, un suo nipote falegname. Il povero Gaspare, col cuore che gli conosciamo tutti, prometteva ajuto protezione sapete come faceva lui che si stropicciava sempre parlando, la palma della mano qui sul fianco Tutto a un tratto che è? si sente venir male dice: - Per favore, un bicchier dacqua - La serva corre in cucina torna col bicchiere, glielo porge lui fa per recarsi il bicchiere alle labbra non può la mano invece dandare in sú, gli va in giú cosí cosí tremando e versando lacqua il bicchiere gli cade di mano i ginocchi gli si piegano e stramazza - O-òh! guardate - suggerí piano lometto calvo, accostandosi, con un dito della manoccia teso, - lí guardate i cocci del bicchiere lí Tutti si voltarono a guatar costernati quei cocci nellangolo, come dianzi quegli altri la poltrona. Ma giunse in quella dalla stanza del moribondo un puzzo intollerabile, che fece arricciare il naso a tutti. - Buon segno! - esclamò qualcuno, avviandosi per recarsi in unaltra stanza. - Si scarica. Parecchi confermarono: - Buon segno, sí buon segno! E tutti, turandosi il naso, seguirono il primo. Stavano in quellaltra camera i parenti del moribondo; il fratello Carlo, un nipote, un cognato e lo zio canonico, insieme con altri visitatori, tutti in silenzio. Si rispondeva ai saluti, fatti a bassa voce, o con gli occhi o con un lieve cenno della mano o del capo. Carlo Naldi, come se i sopraggiunti fosser venuti a dirgli: - Tuo fratello è guarito cammina, - scattò in piedi per recarsi dal moribondo. Alcuni si provarono a trattenerlo. - No, lasciatemi. Voglio vederlo! E andò, seguito dal figlio. Anchessi, entrando, si turbarono al puzzo pestifero; ma si trattennero presso il letto e sorvegliarono glinfermieri, perché il letto e il giacente fossero ripuliti a dovere. Poi fecero dare una spruzzata daceto alla camera. Gaspare Naldi, di corporatura potente, sorretto il busto da una pila di guanciali, con una vescica di ghiaccio in capo, il volto paonazzo aveva schiuso gli occhi insanguati e guardava un po accigliato quasi per uno sforzo di riconoscere colui che sera chinato sul letto a spiarlo negli occhi. - Gaspare! Gaspare! - chiamò il fratello, con la speranza, nella voce, che il colpito ludisse. Ma il morente seguitò a guardarlo ancora un pezzo, accigliato; poi contrasse, come in un sorriso, la sola guancia sinistra e aprí alquanto la bocca da questo lato; si provò a far più volte spracche con la lingua inceppata, come se volesse inghiottire ed emise un suono inarticolato, tra il gemito e il sospiro, richiudendo lentamente le palpebre. - Mha riconosciuto! - disse allora piano Carlo Naldi aglinfermieri seduti alle sponde del letto, quasi non credendo a se stesso. - Vuol parlare, e non può! Mha riconosciuto! Sopraffatto di nuovo dal coma, il moribondo si rimise subito dopo a rantolare. - Dottore, ha visto? Mha riconosciuto! - ripeté il Naldi al giovine medico Matteo Bax lasciato di guardia dagli altri tre medici curanti. - Come no? Sissignore! - disse il Bax, sorgendo in piedi militarmente e sgranando gli occhi ceruli, vitrei, da matto. - Stia, stia seduto. - No, dovere, che centra? La conoscenza, nossignore, non lha ancora perduta. Ogni tanto, qualche lucido intervallo. - Cè speranza, dunque? - Il caso è grave; io parlo franco, sa? ma le speranze, nossignore, chi lo dice? non sono perdute. Ancora io non dispero ecco. Però è un caso dembolía cerebrale, e - Ah, - fece, accostandosi con timida curiosità, in punta di piedi il Deodati, venuto dallaltra stanza per assistere, nonostante il puzzo, alla scena commovente tra i due fratelli. - Non è colpo apoplettico? - Embolia cerebrale, - ripeté a bassa voce il dottor Bax, come confidasse un gran segreto e spiegò brevemente la parola e il male. Il Deodati uscí dal salotto e si recò a raggiungere gli amici nellaltra stanza. - Speriamo che di qui a domattina si risolva, - continuò il Bax. - Vigoroso un gigante. Eh, dovrà stentare la morte ad abbatterlo. Noi intanto non abbiamo nulla da fare parlo franco io. Assecondiamo la natura: questo il nostro compito, ecco! Da un momento allaltro potrebbe determinarsi una crisi benefica. Saccostò al letto e consultò il polso del giacente. - I polsi si mantengono. Applicheremo più tardi due carte senapate ai piedi. Me lhanno lasciato detto i miei colleghi. Non mi prendo nessuna libertà, io. Il Bax era allinizio della carriera, e però costretto a codiare un po luno un po laltro dei medici più accontati, tutti - sintende - asini per lui. Mah! Riteneva una fortuna lessere stato chiamato in quelloccasione, al letto duno in vista come il Naldi; gli conferiva una certa importanza e lavrebbe rialzato nel concetto di tanta gente che affluiva dora in ora a visitar linfermo cui egli per ciò assisteva col massimo zelo. Nel vederlo cosí faccente attorno al letto nessuno egli credeva avrebbe sospettato che gli altri medici curanti lo avessero chiamato unicamente perché lo sapevano resistentissimo al sonno. - Sentite, eh? Ma se lo supponevo io! - diceva frattanto Filippo Deodati nellaltra stanza. - Ma che colpo apoplettico dEgitto! Possibile, cosí, un colpo? È caso dembolía. Un caso dembolía cerebrale, bello e buono, di quelli genuini tipico, via! - Comhai detto? - domandarono alcuni. - Embolía? Che significa? - domandarono altri. - Eh, dal greco embolé perdio, me ne ricordo ancora dal liceo. Quando la circolazione del sangue non si svolge più regolarmente, perché il cuore, capite, è indebolito, che avviene? avviene che nel cuore si formano certi grumi di sangue grumi, grumi. Qualche volta uno di questi grumi si stacca dal cuore, capite? e gira Oh! Fino a tanto che incontra vasi capaci, questo grumo, naturalmente, passa; ma quando poi arriva al cervello dove i vasi sono più fini dun capello eh, allora embolé: interponimento - mi spiego? - avviene larresto e il colpo. Gli ascoltatori si guardarono lun laltro negli occhi senza fiatare, come colpiti tutti dalloscura minaccia di quel male. Un piccolo grumo! Si stacca gira e poi embolé, interponimento Da che dipende la vita dun uomo! Può accadere a tutti un caso simile. E ciascuno pensò di nuovo a sé, alle condizioni della sua salute guardando con crudeltà quelli tra gli astanti che si sapevano di salute cagionevole. Uno tra questi, dalle spalle in capo, quasi senza collo, sempre acceso in volto, più miope del Deodati sospirò agitando sotto gli sguardi dei radunati più volte di seguito le palpebre dietro le lenti che gli rimpicciolivano gli occhi. - Intanto, - seguitò il Deodati, - se larresto non si risolve prima delle ventiquattrore la parte cerebrale non nudrita degenera, capite? e avviene il rammollimento. - Povero Gaspare! - esclamò con angoscia intensa, esasperata, luomo miope senza collo. E lometto calvo, panciutello, osservò, facendo rincorrere i pollici delle manocce pelose che lí, sul ventre, poteva facilmente intrecciarsele. - Che processo crudele di causa e deffetti! Il bimbo morto del Cilento si chiama dietro un uomo qua, padre di sei altri bambini. Losservazione piacque, e tutti i presenti scossero malinconicamente il capo. - Sei? Dica sette! - corresse uno. - La povera moglie è incinta di nuovo. Poi si guardò attorno e domandò: - Non si potrebbe avere un bicchier dacqua? Che sete! - Pensare, - sospirò Guido Póntina, - che a questora sarebbe laggiú in campagna tra la sua famiglia, in mezzo ai suoi contadini, come tutti gli altri giorni. Maledetto il momento che gli venne in mente di salire in paese questoggi! Perché sentite: è vero purtroppo e non si nega chera continuamente sotto la minaccia di di questo grumo che dice Deodati; ma probabilmente, probabilissimamente, senza la causa determinante di queste due ore di sole tra le scosse e gli sbalzi del baroccino - Eh ma se voi del municipio, - lo interruppe il Deodati a questo punto, - non ci volete pensare a riparar lo stradone! - Come no? - rispose vivamente il Póntina. - Ci sè pensato! - Sí! Avete fatto scaricare i mucchi del brecciale, per dar modo ai ragazzi di fare alle sassate. Chi li stende? Debbono stendersi da sé? - Basta, certamente, - interloquí per metter pace lometto calvo, - il povero Naldi avrebbe potuto vivere due tre, cinque, magari dieci anni ancora! - Si sa! Certo! È cosí! - approvarono a bassa voce alcuni. - Contraddizioni inesplicabili! - esclamò il Deodati. - Ma già è inutile! La fatalità. Si ha un bel guardarsi di tutto e aver cura timorosa e meticolosa della propria salute: arriva il giorno destinato, e addio. Luomo miope, senza collo, a questa osservazione si alzò; sbuffò forte, approvando col capo; non ne poteva più; e andò ad affacciarsi al balcone. Gli pareva che tutti, parlando del Naldi, leggessero la condanna a lui. Eppure non se ne andava; restava lí, come se qualcuno ve lo costringesse. Altri del crocchio si opposero allosservazione del Deodati, e allora venne fuori intercalata daneddoti personali, la vita del Naldi in quegli ultimi anni, da che egli cioè guarito miracolosamente duna polmonite, sera ritirato in campagna con la famiglia per consiglio dei medici, i quali gli avevano assolutamente proibito dattendere agli affari. Per qualche tempo il Naldi, sí, aveva seguito la prescrizione vivendo come un patriarca in mezzo alla numerosa famiglia e ai contadini, curando scrupolosamente la salute. Sera finanche provvisto duna piccola farmacia e duna bibliotechina medica, con lajuto delle quali sera dilettato di tanto in tanto a un bisogno, a far da medico alla moglie, ai figliuoli, ai contadini suoi dipendenti, là a Val Mazzara. - Che aria! - E la villa, lavete veduta? con quel magnifico pergolato. - Era il suo orgoglio, quel pergolato! - Dovette pagarla cara, quella terra, no? - Ma no, che cara! Gliela vendette il Lopez, affogato, prima di fallire. È che lui poi ci ha speso tanto. - Gran lavoratore! In questultimo anno, difatti, contento della recuperata salute aveva ripreso a lavorare, a cavalcare per mezze giornate per recarsi alle zolfare di sua proprietà; e a chi lo richiamava ai consigli dei medici, mostrava sotto la camicia una pelle di coniglio sul petto. - E ne tengo unaltra dietro, a guardia delle spalle, - diceva. - Appena sudo, mi cambio. Ohè, sei figliuoli ho; non posso star mica dentro uno scaffale! Con quella pelle di coniglio addosso si sentiva ormai invulnerabile come se si fosse munito duna corazza contro la morte, e questa superstiziosa fiducia lo rendeva imprudente e quasi felice. - E intanto, in un attimo - concluse lometto calvo. - Chi sa a quanti contadini avrà lasciato detto stamane, prima di partire: Per far questo o questaltro, aspettate il mio ritorno. Il Póntina approvò col capo, soddisfatto che si fosse tratta tanta materia di discorso da unidea manifestata prima da lui. Due o tre consultarono lorologio. Era lora della cena pei più; ma nessuno avrebbe voluto andar via. La catastrofe poteva essere imminente. Entrò nella stanza, un momento, il dottor Bax, e tutti si voltarono a guardarlo. Il piccolo De Petri, atteggiato di mestizia, gli domandò: - A che siamo? Il Bax aprí le braccia in risposta, chiudendo gli occhi e traendo un gran sospiro. - Ma cè tempo? - Signor mio, non si può dire! - Sú per giú - Nulla, nulla, - rispose il giovane medico, infastidito. - Da un momento allaltro può sopravvenire la paralisi cardiaca. Se non sopravviene, ne avremo a lungo. Non chiamerei questo medico, neppure in punto di morte! disse tra sé il De Petri stizzito. Alcuni si mossero per andar via: non potevano farne a meno: erano attesi in casa per la cena. Ma, prima dandarsene, vollero rivedere il moribondo, ed entrarono nel salotto, col cappello in mano, in punta di piedi. Contemplarono un pezzo in silenzio il giacente, a cui il nipote introduceva tra le labbra cautamente un cucchiajo a metà pieno duna mistura rosea. Il moribondo continuava a rantolar sordamente, facendo gorgogliar la mistura nella gola, come se si divertisse a fare un gargarismo. Ritornarono poco dopo, per la visita serale, i tre medici curanti. A uno a uno, appena arrivati, consultarono a lungo i polsi del colpito, prima il destro, poi il sinistro tra il silenzio sgomento degli astanti che spiavano ogni loro movimento, come in attesa dun responso fatale, inappellabile. Il giovane dottor Bax riferiva in breve a bassa voce ai tre colleghi che dimostravano di non prestargli ascolto, lo stato dellinfermo durante la loro assenza. - Zitto, collega: va bene! - disse, seccato, il più vecchio dei tre e tirò giú il lenzuolo per osservare il petto e il ventre del moribondo agitati continuamente per lo stento della respirazione, da conati quasi serpentini. Quella vista angosciò cosí gli astanti che molti distrassero lo sguardo da quel ventre illuminato da una candela sorretta da un infermiere. Un altro dei medici, magro, rigido, impassibile, posò le dita nodose sullattaccatura del collo a sinistra, ove lenta e forte pulsava visibilmente larteria poi tutta la mano, sul cuore. Il terzo si mise a solleticar con un dito la pianta del piede destro, paralitico per accertarsi se non vi permanesse ancora un ultimo resto di sensibilità. Il medico magro rigido disse a uno degli infermieri: - Avvicinate la candela. E con due dita sollevò la palpebra dellocchio destro già spento. Poi, tutti e tre, seguiti dal giovane dottor Bax, si recarono al balcone, e vi sedettero al fresco a confabulare. Dopo alcuni minuti uno dessi salzò e, accostandosi alla mensola trasse dallastuccio una siringhetta, la pulí, la provò due volte facendone sprillare un po dacqua; poi la riempí di caffeina e sappressò al letto. - La candela! - Dottore, dottore, perché prolungar cosí lo strazio di questa agonia? - gemette affannosamente lo zio canonico, impallidito alla vista dello strumento. - È nostro dovere, reverendo, - rispose asciutto asciutto il medico, scoprendo la gamba del giacente. - Ma lasciamo fare a Dio - insisté con voce piagnucolosa il canonico. Il medico, senza dargli retta, cacciò lago nella gamba insensibile; e laltro chiuse gli occhi per non vedere. Poco dopo, lasciate al Bax alcune prescrizioni per la notte, i tre medici andarono via, seguiti da quasi tutti i visitatori. Rimasero nel salotto i due infermieri e il canonico. Novelle per un anno di Luigi Pirandello VISITARE GLINFERMI SECONDA PARTE Ardeva sulla mensola una candela la cui fiamma era continuamente agitata dalla brezza serale che entrava dal balcone. Il volto del moribondo, al debole lume tremolante, pareva annerito sui bianchi guanciali. I peli dei baffi rossicci sembravano appiccicati sul labbro, come quelli duna maschera. Sotto i baffi, dalla bocca aperta, un po storta a destra, il rantolo usciva angoscioso e sotto il lenzuolo, era palese lorrenda fatica del ventre e del petto per la respirazione. I due infermieri sedevano in ombra, silenziosi alla sponda del letto: uno suzzava con un bioccolo di bambagia dalle gote del giacente lacqua che sgocciolava dalla vescica di ghiaccio; laltro reggeva su le ginocchia un cuscino, sul quale il moribondo allungava, per ritrarla subito dopo irrequietamente, la gamba illesa. Su un quadricello presso la mensola sorgeva un uccellaccio imbalsamato, dal collo e dalle zampe esili e lunghissime il quale pareva guardasse spaventato, con gli occhi di vetro, gli attori muti di quella lugubre scena. A piè del letto, il canonico, curvo, le braccia appoggiate sulle gambe, le mani intrecciate pregava con gli occhi chiusi, e sotto le palpebre, a tratti, si vedeva quasi fervere la muta preghiera. Il trapunto della leggera cortina del balcone si disegnava lieve sulla blanda e chiara suffusione del chiarore lunare: alito di deliziosa frescura. Il dottor Bax rientrò nel salotto, e notò subito che lo stento della respirazione cresceva di momento in momento. Già il volto del Naldi aveva assunto il caratteristico aspetto cianotico: la bocca aperta sprofondava e tra le ciglia appena schiuse e alle narici un che di muffito o di fuligginoso. - Tenete sempre la vescica un po a manca, cosí, - disse a bassa voce agli infermieri. Questi lo guardarono, come per domandargli se dicesse sul serio. Un piacere e nientaltro poteva essere, stare a guardare il moribondo con quella specie di berretto a tocco di giudice, anziché dritto, sulle ventitré. Ma già - si capiva - tanto per dire qualche cosa E infatti il dottor Bax sapendo bene che non cera più altro da fare, si recò al balcone. Di lí, appoggiato alla ringhierina di ferro contemplò a lungo lampia vallata che sotto il colle su cui sorge la città sallarga degradando fino al mare laggiú in fondo rischiarato quella sera dalla luna. Compreso dal mistero della morte, contemplò in alto gli astri impalliditi dal chiaror lunare. Ma nessuna relazione, veramente, agli occhi suoi tra quel cielo e quellanima che agonizzava crudelmente dentro la stanza. Favole! Il Naldi sarebbe finito tutto laggiú E cercò con gli occhi in un punto noto della vallata, la macchia fosca dei cipressi del camposanto. Laggiú laggiú tutto e per sempre. E, nella sincerità ancora illusa della sua giovinezza, immaginò attraverso gli stenti superati per procacciarsi quella professione di medico il suo compito in mezzo agli uomini: alleviare le sofferenze allontanare la morte, lorrenda fine, laggiú. Fu scosso, a un tratto, da un borbottío sommesso dentro la stanza. Un prete nottante, dallabito frusto, leggeva con un pajo di rozzi occhiali sul naso curvo sul moribondo, in un vecchio e unto libricciuolo intercalando frequentemente nella lettura ora un Pater ora unAve, che i due infermieri e il canonico ripetevano a bassa voce. Terminata la preghiera, il prete, dagli occhi impassibili, sinfrociò una grossa presa di tabacco. Era stato chiamato per la notte come ricordante al capezzale del moribondo. Notava con soddisfazione che aveva ben poco da fare, poiché questo non era più in sensi. Di tanto in tanto una preghiera per accompagnare il trapasso, e sufficit. Si scosse con una mano un po di tabacco dal petto, poi si rassettò la tonaca sulle gambe, poi si guardò le unghie e soffiò per il caldo. - Caldo ah, caldo - Non si respira, - disse uno degli infermieri. Il dottor Bax rientrò dal balcone; guardò accigliato il prete che rispose allo sguardo con un sorriso triste e vano, e uscí dal salotto. Attraversando la sala dingresso, scorse nella parete a sinistra un uscio, a cui finora non aveva badato. Luscio era socchiuso. Intravide una camera illuminata debolmente, in cui erano raccolte alcune donne in silenzio. Ne usciva in quel momento Carlo Naldi con in mano una tazza di brodo. - Dottore, venga, - disse il Naldi. - Provi lei a farle prendere questo po di brodo. - Io? a chi? - domandò, confuso, il Bax. - A mia cognata. - Ah, la moglie: è di là? - Sí, venga. Il Bax sera sentito sempre a disagio in presenza delle donne; tuttavia, costretto, entrò premuroso: - Dovè? dovè? La moglie del moribondo sedeva su un seggiolone, con un gomito appoggiato sul bracciuolo e la faccia nascosta in un fazzoletto. Al richiamo insistente del dottore, mostrò il volto lungo, cereo, smunto. Pareva movesse con pena le palpebre: non aveva più forza neanche di piangere. Gli occhi le andarono alluscio della camera rimasto aperto e subito immaginò che il marito fosse morto e che già se lo fossero portato via, in chiesa. Rassicurata, si lasciò piegare dalla voce estranea del medico a mandar giú qualche sorso di brodo ma subito reclinò il volto sul fazzoletto, come se stesse per rigettarlo, e allungò laltra mano per allontanare la tazza. Nondimeno, il dottor Bax uscí dalla camera molto soddisfatto di sé, quasi convulso, e appena nella saletta dingresso si fermò perplesso un tratto, a grattarsi la fronte, come per rendersi conto di quella sua soddisfazione, di cui non vedeva bene il perché. A sera inoltrata si riunirono di nuovo nellaltra stanza quasi tutti i visitatori del giorno. Alcuni, tra i celibi, si proponevano di rimaner lintera notte colà, dato che il Naldi non fosse morto prima di giorno; gli altri si sarebbero trattenuti fino al più tardi possibile: e chi sa forse avrebbero assistito anche loro alla morte, che pareva dovesse avvenire da un momento allaltro. Del resto, fuori, in città, non si sarebbe trovato modo di passar la serata. Allavvocato Filippo Deodati avvenne di poter rifare il racconto della visita del Naldi al Cilento col particolare saliente del bicchier dacqua, a un nuovo visitatore il quale, arrivato la sera stessa da un paese vicino, era accorso alla notizia cosí come si trovava con gli stivaloni, il fucile appeso alla spalla e la cartuccera al ventre. Costui non sapeva ancora accordarsi bene al contegno degli altri parlava un po troppo forte, mostrava ancor troppo viva la sorpresa, lafflizione lansia di sapere, in mezzo agli altri che si tenevano silenziosi e circospetti rispondendo alle sue domande o con un moto degli occhi o con un sospiro. Appena entrato nel salotto, alla vista del moribondo, il nuovo visitatore sera impuntato per istintivo orrore; poi, pian piano, sera accostato al letto, osservando paurosamente il Naldi. - Perché fa cosí? - domandò a un infermiere. Il moribondo, sempre più angosciato, agitava senza requie la mano sinistra illesa; riusciva talvolta a sollevare e a trarsi giú dal petto il lembo rimboccato del lenzuolo; talaltra, non riuscendovi, levava il braccio a vuoto con lindice e il pollice della mano convulsa congiunti, quasi in atto di spaventosa minaccia. Il nuovo visitatore nera rimasto atterrito. - Perché fa cosí? - domandò di nuovo. - Vuol togliersi la vescica dal capo, - rispose linfermiere. - Ma che! Non gli dar retta! - interloquí Filippo Deodati. - Movimenti riflessi. - Se lè già tolta due volte! - insisté linfermiere. Il Deodati lo guardò con aria di commiserazione. - E che importa? Movimenti riflessi. Non sa più quel che si faccia. Ha già perduto i centri frenici; è evidente. A prestare un po dattenzione ci saccorge che fa tre movimenti soli, costantemente gli stessi. E pareva, nel dar questi schiarimenti, assaporasse uno di quei piaceri che avvengono proprio di rado almeno dal modo con cui accarezzava con la voce quei termini di scienza: movimenti riflessi, centri frenici. Entrò, in quella, a tempesta, il piccolo De Petri annunziando: - Il deputato! Il deputato! Lonorevole Delfante! E corse nellaltra stanza a ripetere lannunzio: - Lonorevole Delfante. Lho visto io dalla finestra. Carlo Naldi posò il sigaro e accorse nella saletta, seguito da molti altri, per accogliere il deputato: - Dovè? dovè? Lonorevole Delfante era già entrato nel salotto coi due che laccompagnavano il consigliere delegato della Prefettura e il funzionante sindaco. Al suo arrivo i due infermieri sorsero in piedi, a capo scoperto, come davanti a un re, e anche il prete salzò e si trasse indietro. La vista del moribondo, al debole lume tremolante della candela, era divenuta insostenibile: quel corpo gigantesco a cui la morte teneva adunghiato il cervello, si contorceva orribilmente nella lotta incosciente tremenda, delle ultime forze - e respirava ancora! Non di meno, lonorevole Delfante con le ciglia aggrottate, le mani dietro la schiena, sostenne a lungo lo strazio di quello spettacolo. Strinse forte la mano a Carlo Naldi, senza dir nulla, e si volse di nuovo a contemplare il giacente chera stato suo amico dinfanzia e compagno di scuola. Tra le mille seccature le ansie, le smanie dellambizione ecco limmagine di unimprovvisa morte! - E scosse amaramente il capo, con gli angoli della bocca contratti in giú. - Che siamo! - mormorò, e uscí, a capo chino, dalla camera del moribondo per recarsi nellaltra stanza, seguito da quasi tutti i presenti a quella scena. Eran tutti inorgogliti di quella degnazione dellonorevole deputato, e beati della fortuna daverlo lí con loro. Gli fu porto da sedere nel balcone, al fresco, e molti gli si strinsero attorno, in silenzio. Quindi, prima uno, poi un altro, gli rivolsero qualche domanda a bassa voce, alla quale egli non seppe tenersi dal rispondere. Poco dopo la conversazione navigava per lagitato mare della politica, dietro la sconquassata nave ministeriale di cui il Delfante era fedele pòmpilo seguace, non per convinzione, ma per misero tornaconto. Il fratello del moribondo si teneva discosto, seduto su una poltroncina: gli faceva male un dente, e fumava per stordire il dolore. Alcuni, vedendolo fumare, pensaron daccendere il sigaro anche loro. Soltanto il piccolo De Petri era in gran pensiero. Si doveva sí o no ordinare la cassa da morto? Nessuno ci pensava, e intanto Dove diavolo sera cacciato quello sciocco presuntuoso del dottor Bax? E gli abiti per lultima vestizione? Al povero Naldi toccava anche di morire fuori della propria casa! Bisognava mandar qualcuno a cercare questi abiti. E un altro pensiero ancora: gli annunzi funebri, a stampa. - Se non ci si pensa prima a queste cose - diceva piano a tutti il piccolo De Petri. Sera portato con sé il registro degli elettori del Comune, e sul tavolinetto, insieme col giovine biondo molto pallido passava in rassegna e segnava col lapis il nome di coloro a cui si doveva inviare la partecipazione di morte del Naldi. In quella cernita la sua lingua maledica trovò quasi la pietra da affilarsi. E, di tanto in tanto, a qualche nome, diceva: - No, a questo cornuto, no! E, a qualche altro: - No, a questo ladro, neppure! Lonorevole Delfante sciolse finalmente la seduta; rientrò nella stanza e strinse di nuovo la mano a Carlo Naldi: - Coraggio, fratello mio! Prima dandarsene, volle rivedere il moribondo. E al dottor Bax che gli stava accanto, domandò: - Se domani tornassi, lo troverei? - Agonia lunga, - rispose il Bax. - Ma fino a domani forse no! - Speriamo! - sospirò lonorevole Delfante. - Ormai la morte è cessazione di pena. E andò via, tirandosi dietro gran parte dei visitatori. Dopo la mezzanotte, eran soltanto in sei, oltre i parenti, il prete e il dottor Bax. I parenti serano riuniti nellaltra stanza, attorno alla moglie del moribondo. Nella stanza di questo i due infermieri accanto al letto dormicchiavano, e il prete per non imitarli infornava tabacco: aveva posato sul guanciale allato alla testa del giacente un piccolo crocifisso sicuro che questo al morente, per la notte, poteva bastare. Gli altri, nellaltra stanza, presso il balcone, comodamente sdrajati, conversavano fra loro fumando. Una disputa sera accesa tra il Bax e lavvocato Filippo Deodati intorno ad alcuni strani fenomeni spiritici esperimentati in quei giorni da un cultore fanatico di questa nuova sollecitudine intellettuale - come lavvocato Deodati la definiva. - Ciarlatanerie! - esclamò a un certo punto il Bax. - Naturalissimo che tu dica cosí! - rispose con un sorrisetto il Deodati. - Anchio, per altro, son quasi della tua opinione. Tuttavia penso, chi sa! è presunzione certo ritenere che luomo con questi suoi cinque limitatissimi sensi e la povera intelligenza che gliene risulta possa dico possa percepire e concepire tutta quanta la natura. Chi sa quantaltre sue leggi, quantaltre sue forze e vie ci restano ignote. E chi sa se veramente dico non si riesca a stabilire quasi un sesto senso mediante il quale non si rivelino a noi senza tuttavia riflettersi su la nostra coscienza e perciò badate, paurosamente fenomeni inaccessibili nello stato normale. - Già! - fece il Bax. - I tavolini giranti e parlanti. Sesto senso? Autosuggestione, caro mio! - Eppure! - sospirò il Deodati che guardava ancora in giro gli amici per coglier leffetto delle sue prime parole. - Eppure ecco: io vorrei spiegarmi il perché di certe nostre paure sí, dico la paura, per esempio, che ci fanno i morti. Andresti tu, poniamo, domani o quando che sarà, a dormir solo, di notte accanto alla cassa mortuaria del nostro povero Naldi, dentro la cattedrale dove fosse soltanto un lampadino acceso, pendente dallaltissima volta tra le grandi ombre, oppresso dalla poderosa solenne vacuità di quellinterno sacro? Oh Dio, il silenzio, immagina! e un topo che roda il legno dun confessionale o duna panca giú, in fondo, sotto la cantoria. - Dei morti, - disse con calma il Bax, - ho avuto paura anchio che a buon conto ohè, medico sono e di morti nho visti, come potete figurarvi! - E tagliati. - Anche. Veramente allora ero studente. Tu sai che mi son sempre levato allora dei galli. Basta, - Matteo - mi avevano detto la sera avanti alcuni miei colleghi, - tu che sei mattiniero domattina di buonora va ad accaparrarti con Bartolo alla Sala Anatomica un buon pezzo da studiare: testa e busto. Bartolo era il bidello della Sala. Che tipo, se laveste conosciuto! Parlava coi cadaveri; nettava a perfezione i teschi e se li vendeva cinque lire luno. Cinque lire, una testa duomo! È vero che, molte, vanno anche assai meno. Basta. State a sentire, che vi racconterò come un morto mi spense la candela. - La candela? - La candela, sí. Accettai lincarico dei miei compagni; e il giorno appresso, poco dopo le quattro, mi recai alla Sala. Il cancello, davanti al giardino che circonda il basso edificio, era aperto o meglio, accostato: segno che i becchini avevano già portato il carico alla Sala. Bartolo si vestiva nella stanzetta a sinistra dellandrone, la quale ha una finestra prospiciente il giardino. Io vidi, entrando, il lume attraverso le stecche della persiana. Contemporaneamente, Bartolo udí lo scalpiccío dei miei passi sulla ghaja del vialetto. Chi è là? Io, Bax. Ah, entri pure! Abbiamo di già? Abbiamo, sissignore. Ma la sala è al bujo. Abbia pazienza un momentino: son belle vestito. Fa pure con comodo. Ho con me la candela. Entrai. Non ero mai entrato solo, a quellora, nella Sala. Paura no, ma vi assicuro che una certa inquietudine nervosa me la sentivo addosso attraversando quelle stanze in fila, silenziose, rintronanti, prima di giungere alla sala in fondo. Guardavo fiso la fiamma della mia candela che riparavo con una mano per non veder lombra del mio corpo fuggente lungo le pareti e sul pavimento. I becchini avevano lasciato aperto luscio. Sei casse erano posate su le lastre di marmo dei tavolini. I cadaveri giungevano a noi dalle chiese, ancor vestiti, e tante volte anche coi fiori dentro. Un mio compagno, tra parentesi, non si faceva scrupolo di mettersi qualcuno di quei fiori allocchiello o di comporne qualche mazzolino che poi regalava apposta alle belle donnine: - Amore e morte! - diceva lui. Basta. Reggevo con una mano la candela; con laltra scoperchiavo cautamente le casse e guardavo dentro. Chi arriva prima, si sceglie il meglio. Io cercavo un bel collo, un buon torace. Apro la prima cassa. Un vecchio. Apro la seconda. Una vecchia. Apro la terza. Un vecchio. Mannaggia! Faccio per sollevare il coperchio della quarta e - ffff! - un soffio, che mi spegne la candela. Getto un grido, lascio il coperchio; la candela mi cade di mano. Bartolo! Bartolo! grido, atterrito, nel bujo. Bartolo accorre col lume e mi trova pensateci voi! i capelli irti sulla fronte, gli occhi fuori del capo. Chè stato? Ah, Bartolo! Apri quella cassa! Bartolo apre, guarda dentro, poi guarda me: Ebbene? mi fa. Una bella ragazza. Prendo animo e guardo dietro le sue spalle. È morta? Bartolo si mette a ridere. No, viva Non scherzare! Mha spento la candela! Che ha fatto? Le ha spento la candela? Vuol dire che non voleva esser veduta da un giovanotto cosí coricata. Eh, poverina, di un po, è vero? E, cosí dicendo, agitò più volte una mano cerea del cadavere. Bisognava sentire le sue risate, perché prima le diceva, e poi ci rideva sopra: le sue risate, là, tra tutte quelle casse mentre lalba cominciava a stenebrare appena, scialba, umidiccia, lampia Sala a cui tutti i disinfettanti non riescono a togliere quellorrendo tanfo di mucido. - Ma quel soffio? - domandarono due o tre a questo punto, costernati. - Gas! - rispose Bax con un gesto di noncuranza, e rise allegramente. Uno degli infermieri, con gli occhi rossi dal sonno interrotto venne cempennante ad annunziare che il moribondo era gelato dai piedi al petto e bagnato di sudor freddo. - Ma respira ancora? - Sissignore, ma venga a vedere però: pare strozzato. Credo che ci siamo. Il prete e laltro infermiere, svegliati anchessi di soprassalto serano buttati in ginocchio e avevano subito attaccato con la lingua ancora imbrogliata la litania. Entrò il Bax con gli amici rimasti a vegliare; alcuni singinocchiarono; il Deodati rimase in piedi col Bax, che saccostò al moribondo per toccargli la fronte, se era gelata. Il piccolo De Petri restò nellaltra stanza, intento ancora a scegliere i nomi dal registro degli elettori. - Sancta Dei Genitrix, - Ora pro nobis. - Sancta Virgo Virginum, - Ora pro nobis. Tranne il prete, tutti tenevano gli occhi fissi al moribondo. Ecco come si muore! Domani, entro una cassa, e poi sotterra, per sempre! Per il Naldi era finita; e cosí sarebbe stato per tutti: su quel letto, un giorno, ciascuno - gelido immobile - e intorno, la preghiera dei fedeli, il pianto dei parenti. Dopo la fronte il dottor Bax venne a toccare i piedi del moribondo, poi le gambe le cosce, il ventre, per sentire dovera già arrivato il gelo della morte. Ma il Naldi respirava, respirava ancora: pareva singhiozzasse, cosí il rantolo gli scoteva la testa. Nel silenzio della casa scoppiarono pianti. Luscio su la saletta fu aperto di furia. Entrò nel salotto il fratello Carlo, a cui la commozione agitava convulsamente il mento e le palpebre. Subito il Bax accorse per trattenerlo sulla soglia. - Mi lasci, mi lasci, - disse Carlo Naldi, ma, in quella, un empito di pianto gli scoppiò di sotto il fazzoletto; e allora si ritrasse da sé per non interrompere la preghiera. Poco dopo, il giacente fu scosso una, due, tre volte, a brevi intervalli, da un conato rapido, serpentino; il rantolo si cangiò in ringhio e lultimo fu strozzato a mezzo dalla morte. Gli astanti, che avevano seguito atterriti quellestrema convulsione, fissavano ora immobili il cadavere. - Finito, - fece a bassa voce il dottor Bax. Il volto del Naldi si mutò rapidamente: da paonazzo diventò prima terreo, poi pallido. Il piccolo De Petri accorse: - Prima vestirlo! - disse agli infermieri. - Poi si farà vedere ai parenti. Prima vestirlo! Gli abiti? Sono di là. Aspettate. Ci ho pensato io. - Senza fretta! senza fretta! - ammoní il dottor Bax. - Lasciate prima rassettare il cadavere. - Intanto, come si fa? - riprese il De Petri. - Il signor Carlo vuole assolutamente che si facciano venire i figli del povero Gaspare almeno i due maggiori, dice, perché vedano il padre. - Ma no, perché? - osservò il Deodati, tutto compunto. - Perché, poveri ragazzi? - È la volontà dello zio. Io, per me, non lo farei! Ma insomma, chi va? chi corre? - Bisognerà svegliarli a questora, poveri piccini! Non sanno nulla, - seguitò afflittissimo il Deodati. - Condurli qua, a un simile spettacolo! Con che cuore? Io non capisco. Mopporrei! - Vado io, - sofferse uno degli infermieri. Già rompeva lalba, e la prima luce entrava squallida dal balcone spalancato a rischiarar torbidamente quella camera in cui per uno perdurava la notte senza fine. I due fanciulli, il maggiore di dodici anni, laltro di dieci, arrivarono quando il padre era già vestito e impalato sul letto. Pallidi ancora di sonno, i due poveri piccini guardavano il padre con occhi sbarrati dal pauroso stupore, e non piangevano; si misero a piangere quando la madre irruppe e si buttò sul cadavere, disperatamente, senza gridare vibrando tutta dal pianto soffocato con violenza, là, sullampio petto esanime del marito. Il prete saccostò afflitto per persuaderla a lasciare il cadavere. - Via, via, signora, coraggio! Per i suoi bambini, coraggio! Ma ella si teneva avvinghiata a quel petto. - La volontà di Dio, signora! - aggiunse il prete. - No, Dio no! - gridò Carlo Naldi, stringendo un braccio al prete. - Dio non può voler questo! Lasci star Dio! Il prete volse gli occhi al cielo e sospirò; mentre la vedova, a quelle parole, si mise a piangere forte insieme ai figliuoli. - Cè di buono, - faceva intanto notare il piccolo De Petri al Deodati - che non restano male, quanto a È sempre qualche cosa, nella tremenda sventura. - Certo, certo. Intanto, scappiamo! - gli rispose il Deodati. - Casco dal sonno. Me la svigno zitto zitto. - Te felice! - sospirò il De Petri. - Io non posso. Sono di casa. - Levami una curiosità, ora che ci penso: il Cilento non sè visto, dovè? dove sè cacciato? - È alloggiato con la famiglia in una casa qua, del vicinato. Poveraccio, ha il suo dolore, per la morte del figliuolo; non gli è bastato lanimo dassistere anche a quello degli altri. Il Deodati, poco dopo, se la svignò insieme con gli altri rimasti a vegliare. Cammin facendo, simbatterono in parecchi amici, tra i più mattinieri, che si recavano in casa del Cilento. - Finito! Finito! - annunziarono. - Ah sí? Morto? Quando? - domandarono quelli, delusi. - Adesso, poco fa. - Perbacco! Se venivamo un po prima Voi lavete veduto? Comè morto? - Ah, terribile, miei cari! - rispose il Deodati. - Sè contorto, scrollato tre volte, come un serpe. Poi sè cangiato subito in volto; è diventato terreo, poi come di cera. Andate, andate: ci sarà da fare. I parenti son rimasti soli. Noi caschiamo dal sonno: abbiamo vegliato tutta la notte. Andate, andate. Quei mattinieri fecero le viste dandare. Ma arrivati a un certo punto, si confessarono a vicenda di non aver cuore dassistere allo strazio della vedova e degli altri parenti. Qualcuno manifestò il timore di riuscire importuno; altri, linutilità della loro presenza. Cosí nessuno andò. Alcuni ritornarono a casa per rimettersi a dormire; altri vollero trar profitto dallessersi levati cosí per tempo facendosi una bella passeggiata per il viale alluscita del paese, prima che il sole sinfocasse. - Ah, come si respira bene di mattina! Valgono più per la salute due passi fatti cosí di buonora che camminare poi tutto il giorno in preda alle brighe quotidiane. Novelle per un anno di Luigi Pirandello I PENSIONATI DELLA MEMORIA Bella fortuna, la vostra! Accompagnare i morti al camposanto e ritornarvene a casa magari con una gran tristezza nellanima e un gran vuoto nel cuore, se il morto vi era caro; e se no, con la soddisfazione daver compiuto un dovere increscioso e desiderosi di dissipare rientrando nelle cure e nel tramenío della vita, la costernazione e lambascia che il pensiero e lo spettacolo della morte incutono sempre. Tutti, a ogni modo, con un senso di sollievo, perché, anche per i parenti più intimi il morto - diciamo la verità - con quella gelida immobile durezza impassibilmente opposta a tutte le cure che ce ne diamo a tutto il pianto che gli facciamo attorno, è un orribile ingombro di cui lo stesso cordoglio - per quanto accenni e tenti di volersene ancora disperatamente gravare - anela in fondo in fondo a liberarsi. E ve ne liberate, voi, almeno di questorribile ingombro materiale, andando a lasciare i vostri morti al camposanto. Sarà una pena, sarà un fastidio; ma poi vedete sciogliersi il mortorio; calare il feretro nella fossa; là, e addio. Finito. Vi sembra poca fortuna? A me, tutti i morti che accompagno al camposanto, mi ritornano indietro. Fanno finta desser morti, dentro la cassa. O forse veramente sono morti per sé. Ma non per me, vi prego di credere! Quando tutto per voi è finito, per me non è finito niente. Se ne rivengono meco, tutti, a casa mia. Ho la casa piena. Voi credete di morti? Ma che morti! Sono tutti vivi. Vivi, come me, come voi; più di prima. Soltanto - questo sí - sono disillusi. Perché - riflettete bene: che cosa può esser morto di loro? Quella realtà chessi diedero, e non sempre uguale, a se stessi, alla vita. Oh, una realtà molto relativa, vi prego di credere. Non era la vostra; non era la mia. Io e voi, infatti, vediamo, sentiamo e pensiamo, ciascuno a modo nostro noi stessi e la vita. Il che vuol dire, che a noi stessi e alla vita diamo ciascuno a modo nostro una realtà: la projettiamo fuori e crediamo che cosí comè nostra, debba essere anche di tutti; e allegramente ci viviamo in mezzo e ci camminiamo sicuri, il bastone in mano, il sigaro in bocca. Ah, signori miei, non ve ne fidate troppo! Basta appena un soffio a portarsela via codesta vostra realtà! Ma non vedete che vi cangia dentro di continuo? Cangia, appena cominciate a vedere, a sentire, a pensare un tantino diversamente di pocanzi; sicché ciò che pocanzi era per voi la realtà, vaccorgete adesso chera invece unillusione. Ma pure, ahimè, cè forse altra realtà fuori di questa illusione? E che cosaltro è dunque la morte se non la disillusione totale? Però, ecco, se sono tanti poveri disillusi i morti, per lillusione che si fecero di se medesimi e della vita; per quella che me ne faccio io ancora, possono aver la consolazione di viver sempre, finché vivo io. E se napprofittano! Vassicuro che se napprofittano. Guardate. Ho conosciuto, più di ventanni fa, a Bonn sul Reno, un certo signor Herbst. Herbst vuol dire autunno; ma il signor Herbst era anche dinverno, di primavera e destate, cappellajo e aveva bottega in un angolo della Piazza del Mercato, presso la Beethoven-Halle. Vedo quel canto della piazza, come se vi fossi ancora, di sera; ne respiro gli odori misti esalanti dalle botteghe illuminate, odori grassi; e vedo i lumi accesi anche davanti la vetrina del signor Herbst il quale se ne sta su la soglia della bottega con le gambe aperte e le mani in tasca. Mi vede passare, inchina la testa e mi augura, con la special cantilena del dialetto renano: - Gute Nacht, Herr Doktor. Sono trascorsi più di ventanni. Ne aveva, a dir poco, cinquantotto il signor Herbst, allora. Ebbene, forse a questora sarà morto. Ma sarà morto per sé, non per me, vi prego di credere. Ed è inutile, proprio inutile che mi diciate che siete stati di recente a Bonn sul Reno e che nellangolo della Marktplatz accanto alla Beethoven-Halle non avete trovato traccia né del signor Herbst né della sua bottega di cappellajo. Che ci avete trovato invece? Unaltra realtà, è vero? E credete che sia più vera di quella che ci lasciai io ventanni fa? Ripassate, caro signore, di qui ad altri ventanni, e vedrete che ne sarà di questa che ci avete lasciato voi adesso. Quale realtà? Ma credete forse che la mia di ventanni fa, col signor Herbst su la soglia della sua bottega, le gambe aperte e le mani in tasca sia quella stessa che si faceva di sé e della sua bottega e della Piazza del Mercato, lui, il signor Herbst? Ma chi sa il signor Herbst come vedeva se stesso e la sua bottega e quella piazza! No, no cari signori: quella era una realtà mia, unicamente mia, che non può cangiare né perire, finché io vivrò e che potrà anche vivere eterna, se io avrò la forza deternarla in qualche pagina, o almeno, via per altri cento milioni danni, secondo i calcoli fatti or ora in America circa la durata della vita umana sulla Terra. Ora, comè per me del signor Herbst tanto lontano, se a questora è morto; cosí è dei tanti morti che vado ad accompagnare al camposanto e che se ne vanno anchessi per conto loro assai più lontano e chi sa dove. La realtà loro è svanita; ma quale? quella chessi davano a se medesimi. E che potevo saperne io, di quella loro realtà? Che ne sapete voi? Io so quella che davo ad essi per conto mio. Illusione la mia e la loro. Ma se essi, poveri morti, si sono totalmente disillusi della loro, lillusione mia ancora vive ed è cosí forte che io, ripeto dopo averli accompagnati al camposanto, me li vedo ritornare indietro, tutti, tali e quali: pian piano, fuori della cassa, accanto a me. - Ma perché, - voi dite, - non se ne ritornano alle loro case, invece di venirsene a casa vostra? Oh bella! ma perché non hanno mica una realtà per sé, da potersene andare dove loro piace. La realtà non è mai per sé. Ed essi lhanno, ora, per me, e con me dunque per forza se ne debbono venire. Poveri pensionati della memoria, la disillusione loro maccora indicibilmente. Dapprima, cioè appena terminata lultima rappresentazione dico dopo laccompagnamento funebre quando rinvengon fuori dal feretro per ritornarsene con me a piedi dal camposanto hanno una certa balda vivacità sprezzante, come di chi si sia scrollato con poco onore è vero, e a costo di perder tutto, un gran peso daddosso. Pure, rimasti come peggio non si potrebbe, vogliono rifiatare. Eh sí! almeno, via, un bel respiro di sollievo. Tante ore, lí, rigidi, immobili, impalati su un letto, a fare i morti. Vogliono sgranchirsi: girano e rigirano il collo; alzano ora questa ora quella spalla; stirano, storcono, dimenano le braccia; vogliono muover le gambe speditamente e anche mi lasciano di qualche passo indietro. Ma non possono mica allontanarsi troppo. Sanno bene desser legati a me, daver ormai in me soltanto la loro realtà, o illusione di vita, che fa proprio lo stesso. Altri - parenti - qualche amico - li piangono, li rimpiangono, ricordano questo o quel loro tratto, soffrono della loro perdita; ma questo pianto, questo rimpianto, questo ricordo, questa sofferenza sono per una realtà che fu chessi credono svanita col morto, perché non hanno mai riflettuto sul valore di questa realtà. Tutto è per loro lesserci o il non esserci dun corpo. Basterebbe a consolarli il credere che questo corpo non cè più non perché sia già sotterra, ma perché è partito, in viaggio, e ritornerà chi sa quando. Sú, lasciate tutto comè: la camera pronta per il suo ritorno; il letto rifatto, con la coperta un po rimboccata e la camicia da notte distesa; la candela e la scatola dei fiammiferi sul comodino; le pantofole davanti la poltrona, a piè del letto. - È partito. Ritornerà. Basterebbe questo. Sareste consolati. Perché? Perché voi date una realtà per sé a quel corpo, che invece, per sé, non ne ha nessuna. Tanto vero che - morto - si disgrega, svanisce. - Ah, ecco, - esclamate voi ora. - Morto! Tu dici che, morto, si disgrega; ma quando era vivo? Aveva una realtà! Cari miei, torniamo daccapo? Ma sí, quella realtà chegli si dava e che voi gli davate. E non abbiamo provato chera unillusione? La realtà chegli si dava, voi non la sapete, non potete saperla perché era in lui e fuori di voi; voi sapete quella che gli davate voi. E non potete forse dargliela ancora, senza vedere il suo corpo? Ma sí! tanto vero, che subito vi consolereste, se poteste crederlo partito, in viaggio. Dite di no? E non seguitaste forse a dargliela tante volte, sapendolo realmente partito, in viaggio? E non è forse quella stessa che io do da lontano al signor Herbst, che non so se per sé sia vivo o morto? Via, via! sapete perché voi piangete, invece? Per unaltra ragione piangete, cari miei, che non supponete neppur lontanamente. Voi piangete perché il morto, lui, non può più dare a voi una realtà. Vi fanno paura i suoi occhi chiusi, che non vi possono più vedere; quelle sue mani dure gelide, che non vi possono più toccare. Non vi potete dar pace per quella sua assoluta insensibilità. Dunque, proprio perché egli, il morto, non vi sente più. Il che vuol dire che vi è caduto con lui, per la vostra illusione, un sostegno, un conforto: la reciprocità dellillusione. Quandegli era partito, in viaggio, voi, sua moglie, dicevate: - Se egli da lontano mi pensa, io sono viva per lui. E questo vi sosteneva e vi confortava. Ora chegli è morto, voi non dite più: - Io non sono più viva per lui! Dite invece: - Egli non è più vivo per me! Ma sí chegli è vivo per voi! Vivo per quel tanto che può esser vivo cioè per quel tanto di realtà che voi gli avete dato. La verità è che voi gli deste sempre una realtà molto labile, una realtà tutta fatta per voi per lillusione della vostra vita, e niente o ben poco per quella di lui. Ed ecco perché i morti se ne vengono da me, ora. E con me - poveri pensionati della memoria - amaramente ragionano su le vane illusioni della vita di cui essi al tutto si sono disillusi, di cui non posso ancora disilludermi al tutto anchio, benché come loro le riconosca vane.Novelle per un anno di luigi pirandello LA RALLEGRATA. Appena il capostalla se nandò, bestemmiando più del solito, Fofo si volse a Nero suo compagno di mangiatoja, nuovo arrivato, e sospirò: - Ho capito! Gualdrappe, fiocchi e pennacchi. Cominci bene, caro mio! Oggi è di prima classe. Nero voltò la testa dallaltra parte. Non sbruffò, perché era un cavallo bene educato. Ma non voleva dar confidenza a quel Fofo. Veniva da una scuderia principesca, lui, dove uno si poteva specchiare nei muri: greppie di faggio a ogni posta campanelle dottone, battifianchi imbottiti di cuojo e colonnini col pomo lucente. Mah! Il giovane principe, tutto dedito ora a quelle carrozze strepitose, che fanno - pazienza puzzo - ma anche fumo di dietro e scappano sole, non contento che già tre volte gli avessero fatto correre il rischio di rompersi il collo subito appena colpita di paralisi la vecchia principessa che di quelle diavole là, oh benedetta!, non aveva voluto mai saperne sera affrettato a disfarsi, tanto di lui, quanto di Corbino, gli ultimi rimasti nella scuderia, per il placido landò della madre. Povero Corbino, chi sa dovera andato a finire, dopo tantanni donorato servizio! Il buon Giuseppe il vecchio cocchiere, aveva loro promesso che andando a baciar la mano con gli altri vecchi servi fidati alla principessa relegata ormai per sempre in una poltrona, avrebbe interceduto per essi. Ma che! Dal modo con cui il buon vecchio, ritornato poco dopo, li aveva accarezzati al collo e sui fianchi subito luno e laltro avevano capito che ogni speranza era perduta e la loro sorte decisa. Sarebbero stati venduti. E difatti Nero non comprendeva ancora, dove fosse capitato. Male, proprio male, no. Certo, non era la scuderia della principessa. Ma una buona scuderia era anche questa. più di venti cavalli, tutti mori e tutti anzianotti, ma di bella presenza, dignitosi e pieni di gravità. Oh, per gravità, forse ne avevano anche troppa! Che anchessi comprendessero bene lufficio a cui erano addetti, Nero dubitava. Gli pareva che tutti quanti, anzi, stessero di continuo a pensarci, senza tuttavia venirne a capo. Quel dondolío lento di code prolisse, quel raspare di zoccoli, di tratto in tratto, certo erano di cavalli cogitabondi. Solo quel Fofo era sicuro, sicurissimo daver capito bene ogni cosa. Bestia volgare e presuntuosa! Brocco di reggimento, scartato dopo tre anni di servizio perché - a suo dire - un tanghero di cavalleggere abruzzese lo aveva sgroppato, non faceva che parlare e parlare. Nero, col cuore ancor pieno di rimpianto per il suo vecchio amico, non poteva soffrirlo. più di tutto lo urtava quel tratto confidenziale, e poi la continua maldicenza sui compagni di stalla. Dio, che lingua! Di venti, non se ne salvava uno! Questo era cosí, quello cosà. - La coda guardami là, per piacere, se quella è una coda! se quello è un modo di muovere la coda! Che brio, eh? Cavallo da medico, te lo dico io. E là, là, guardami là quel bel truttrú calabrese, come crolla con grazia le orecchie di porco. E che bel ciuffo! e che bella barbozza! Brioso anche lui, non ti pare? Ogni tanto si sogna di non esser castrone, e vuol fare allamore con quella cavalla là, tre poste a destra, la vedi? con la testa di vecchia, bassa davanti e la pancia fin a terra. Ma quella è una cavalla? Quella è una vacca, te lo dico io. E se sapessi come la va con passo di scuola! Pare che si scotti gli zoccoli, toccando terra. Eppure, certe saponate, amico mio! Già, perché è di bocca fresca. Deve ancor pareggiare i cantoni, figúrati!. Invano Nero dimostrava in tutti i modi a quel Fofo di non volergli dare ascolto. Fofo imperversava sempre più. Per fargli dispetto. - Sai dove siamo noi? Siamo in un ufficio di spedizione. Ce nè di tante specie. Questo è detto delle pompe funebri. Pompa funebre sai che vuol dire? Vuol dire tirare un carro nero di forma curiosa, alto con quattro colonnini che reggono il cielo, tutto adorno di balze e paramenti e dorature. Insomma, un bel carrozzone di lusso. Ma roba sprecata, non credere! Tutta roba sprecata, perché dentro vedrai che non ci sale mai nessuno. Solo il cocchiere, serio serio, in serpe. E si va piano, sempre di passo. Ah, non cè pericolo che tu sudi e ti strofinino al ritorno né che il cocchiere ti dia mai una frustata o ti solleciti in qualche altro modo! Piano - piano - piano. Dove devi arrivare, arrivi sempre a tempo. E quel carro lí - io lho capito bene - devessere per gli uomini oggetto di particolare venerazione. Nessuno, come tho detto, ardisce montarci sopra; e tutti, appena lo vedono fermo davanti a una casa, restano a mirarlo con certi visi lunghi spauriti; e certi gli vengono attorno coi ceri accesi; e poi appena cominciamo a muoverci, tanti dietro, zitti zitti, lo accompagnano. Spesso, anche, davanti a noi, cè la banda. Una banda, caro mio, che ti suona una certa musica, da far cascare a terra le budella. Tu, ascolta bene, tu hai il vizio di sbruffare e di muover troppo la testa. Ebbene, codesti vizii te li devi levare. Se sbruffi per nulla, figuriamoci che sarà quando ascolterai quella musica! Il nostro è un servizio piano, non si nega; ma vuole compostezza e solennità. Niente sbruffi, niente beccheggio. È già troppo, che ti concedano di dondolar la coda, appena appena. Perché il carro che noi tiriamo, torno a dirtelo, è molto rispettato. Vedrai che tutti, come ci vedono passare, si levano il cappello. Sai come ho capito, che si debba trattare di spedizione? Lho capito da questo. Circa due anni fa, me ne stavo fermo, con uno de nostri carri a padiglione, davanti alla gran cancellata che è la nostra mèta costante. La vedrai, questa gran cancellata! Ci sono dietro tanti alberi neri, a punta, che se ne vanno dritti dritti in due file interminabili lasciando di qua e di là certi bei prati verdi, con tanta buonerba grassa sprecata anche quella, perché guaj se, passando, ci allunghi le labbra. Basta. Me ne stavo lí fermo, allorché mi saccostò un povero mio antico compagno di servizio al reggimento ridotto assai male: a tirare, figúrati, un traino ferrato, di quei lunghi, bassi e senza molle. Dice: - Mi vedi? Ah, Fofo, non ne posso proprio più! - Che servizio? - gli domando io. E lui: - Trasporto casse, tutto il giorno, da un ufficio di spedizione alla dogana. - Casse? - dico io. - Che casse? - Pesanti! - fa lui. - Casse piene di roba da spedire. Fu per me una rivelazione. Perché devi sapere, che una certa cassa lunga lunga, la trasportiamo anche noi. La introducono pian piano tutto, sempre, pian piano entro il nostro carro, dalla parte di dietro; e mentre si fa questoperazione, la gente attorno si scopre il capo e sta a mirare sbigottita. Chi sa perché! Ma certo, se traffichiamo di casse anche noi, deve trattarsi di spedizione, non ti pare? Che diavolo contiene quella cassa? Pesa oh, non credere! Fortuna, che ne trasportiamo sempre una alla volta. Roba da spedire, certo. Ma che roba, non lo so. Pare di gran conto, perché la spedizione avviene con molta pompa e molto accompagnamento. A un certo punto, di solito non sempre, ci fermiamo davanti a un fabbricato maestoso che forse sarà lufficio di dogana per le spedizioni nostre. Dal portone si fanno avanti certi uomini parati con una sottana nera e la camicia di fuori che saranno, suppongo, i doganieri; la cassa è tratta dal carro; tutti di nuovo si scoprono il capo; e quelli segnano sulla cassa il lasciapassare. Dove vada tutta questa roba preziosa, che noi spediamo - questo, vedi - non sono riuscito ancora a capirlo. Ma ho un certo dubbio, che non lo capiscano bene neanche gli uomini; e mi consolo. Veramente, la magnificenza delle casse e la solennità della pompa potrebbero far supporre che qualche cosa gli uomini debbano sapere su queste loro spedizioni. Ma li vedo troppo incerti e sbigottiti. E dalla lunga consuetudine, che ormai ho con essi, ho ricavato questa esperienza: che tante cose fanno gli uomini, caro mio senza punto sapere perché le facciano! Come Fofo, quella mattina alle bestemmie del capostalla sera figurato: gualdrappe, fiocchi e pennacchi. Tira quattro. Era proprio di prima classe. - Hai visto? Te lo dicevo io? Nero si trovò attaccato con Fofo al timone. E Fofo, naturalmente, seguitò a seccarlo con le sue eterne spiegazioni. Ma era seccato anche lui, quella mattina, della soperchieria del capostalla che nei tiri a quattro lo attaccava sempre al timone e mai alla bilancia. - Che cane! Perché, tu intendi bene, questi due, qua davanti a noi, sono per comparsa. Che tirano? Non tirano un corno! Tiriamo noi. Si va tanto piano! Ora si fanno una bella passeggiatina per sgranchirsi le gambe, parati di gala. E guarda un po che razza di bestie mi tocca di vedermi preferire! Le riconosci? Erano quei due mori che Fofo aveva qualificato cavallo da medico e truttrú calabrese. - Codesto calabresaccio! Ce lhai davanti tu, per fortuna! Sentirai, caro; taccorgerai che di porco non ha soltanto le orecchie, e ringrazierai il capostalla, che lo protegge e gli dà doppia profenda. Ci vuol fortuna a questo mondo, non sbruffare. Cominci fin dadesso? Quieto con la testa! Ih, se fai cosí, oggi caro mio, a furia di strappate di briglia, tu farai sangue dalla bocca, te lo dico io. Ci sono i discorsi, oggi. Vedrai che allegria! Un discorso, due discorsi tre discorsi Mè capitato il caso duna prima classe anche con cinque discorsi! Roba da impazzire. Tre ore di fermo, con tutte queste galanterie addosso che ti levano il respiro: le gambe impastojate la coda imprigionata, le orecchie tra due fori. Allegro, con le mosche che ti mangiano sotto la coda! Che sono i discorsi? Mah! Ci capisco poco, dico la verità. Queste di prima classe, debbono essere spedizioni molto complicate. E forse, con quei discorsi, fanno la spiega. Una non basta, e ne fanno due; non bastano due, e ne fanno tre. Arrivano a farne fino a cinque, come tho detto: mi ci son trovato io, che mi veniva di sparar calci caro mio, a dritta e a manca, e poi di mettermi a rotolar per terra come un matto. Forse oggi sarà lo stesso. Gran gala! Hai visto il cocchiere, come sè parato anche lui? E ci sono anche i famigli, i torcieri. Di, tu sei sitoso? - Non capisco. - Via, pigli ombra facilmente? Perché vedrai che tra poco, i ceri accesi te li metteranno proprio sotto il naso Piano, uh piano! che ti piglia? Vedi? Una prima strappata Tha fatto male? Eh, ne avrai di molte tu oggi, te lo dico io. Ma che fai? sei matto? Non allungare il collo cosí! Bravo, cocco, nuoti? giochi alla morra? Sta fermo Ah sí? Pigliati questaltre Ohé, dico, bada, fai strappar la bocca anche a me! Ma questo è matto! Dio Dio, questè matto davvero! Ansa, rigna, annitrisce, fa ciambella, che cosè? Guarda che rallegrata! È matto! è matto! fa la rallegrata tirando un carro di prima classe! Nero difatti pareva impazzito davvero: ansava, nitriva, scalpitava, fremeva tutto. In fretta in furia, giú dal carro dovettero precipitarsi i famigli a trattenerlo davanti al portone del palazzo ove dovevano fermarsi, tra una gran calca di signori incamatiti, in abito lungo e cappello a stajo. - Che avviene? - si gridava da ogni parte. - Uh, guarda, simpenna un cavallo del carro mortuario! E tutta la gente in gran confusione, si fece intorno al carro, curiosa, meravigliata, scandalizzata. I famigli non riuscivano ancora a tener fermo Nero. Il cocchiere sera levato in piedi e tirava furiosamente le briglie. Invano. Nero seguitava a zampare, a nitrire, friggeva, con la testa volta verso il portone del palazzo. Si quietò, solo quando sopravvenne da quel portone un vecchio servitore in livrea, il quale, scostati i famigli lo prese per la briglia, e subito, riconosciutolo, si diede a esclamare con le lagrime agli occhi: - Ma è Nero! è Nero! Ah povero Nero, sicuro che fa cosí! Il cavallo della signora! il cavallo della povera principessa! Ha riconosciuto il palazzo sente lodore della sua scuderia! Povero Nero, povero Nero buono, buono sí, vedi? sono io, il tuo vecchio Giuseppe. Sta buono, sí Povero Nero, tocca a te di portartela, vedi? la tua padrona. Tocca a te, poverino, che ti ricordi ancora. Sarà contenta lei dessere trasportata da te per lultima volta. Si voltò poi al cocchiere, che, imbestialito per la cattiva figura che la Casa di pompe faceva davanti a tutti quei signori seguitava a tirar furiosamente le briglie, minacciando frustate, e gli gridò: - Basta! Smettila! Lo reggo qua io. È manso come una pecora. Mettiti a sedere. Lo guiderò io per tutto il tragitto. Andremo insieme, eh Nero? a lasciar la nostra buona signora. Pian piano, al solito, eh? E tu starai buono, per non farle male, povero vecchio Nero, che ti ricordi ancora. Lhanno già chiusa nella cassa; ora la portano giú. Fofo, che dallaltra parte del timone se ne stava a sentire, a questo punto domandò, stupito: Dentro la cassa, la tua padrona? Nero gli sparò un calcio di traverso. Ma Fofo era troppo assorto nella nuova rivelazione, per aversene a male. Ah, dunque, noi, - seguitò a dir tra sé, - ah, dunque, noi guarda, guarda lo volevo dire io Questo vecchio piange; tantaltri ho visto piangere, altre volte e tanti visi sbigottiti e quella musica languida. Capisco tutto, adesso, capisco tutto Per questo il nostro servizio è cosí piano! Solo quando gli uomini piangono possiamo stare allegri e andar riposati nojaltri E gli venne la tentazione di fare una rallegrata anche lui. Novelle per un anno di luigi pirandello CANTA LEPISTOLA - Avevate preso gli Ordini? - Tutti no. Fino al Suddiaconato. - Ah, suddiacono. E che fa il suddiacono? - Canta lEpistola; regge il libro al diacono mentre canta il Vangelo; amministra i vasi della Messa; tiene la patina avvolta nel velo in tempo del Canone. - Ah, dunque voi cantavate il Vangelo? - Nossignore. Il Vangelo lo canta il diacono; il suddiacono canta lEpistola. - E voi allora cantavate lEpistola? - Io? proprio io? Il suddiacono. - Canta lEpistola? - Canta lEpistola. Che cera da ridere in tutto questo? Eppure, nella piazza aerea del paese, tutta frusciante di foglie secche che soscurava e rischiarava a una rapida vicenda di nuvole e di sole il vecchio dottor Fanti, rivolgendo quelle domande a Tommasino Unzio uscito or ora dal seminario senza più tonaca per aver perduto la fede aveva composto la faccia caprigna a una tale aria, che tutti gli sfaccendati del paese seduti in giro innanzi alla Farmacia dellOspedale, parte storcendosi e parte turandosi la bocca, serano tenuti a stento di ridere. Le risa erano prorotte squacquerate, appena andato via Tommasino inseguito da tutte quelle foglie secche; poi luno aveva preso a domandare allaltro: - Canta lEpistola? E laltro a rispondere: - Canta lEpistola. E cosí a Tommasino Unzio, uscito suddiacono dal seminario senza più tonaca per aver perduto la fede, era stato appiccicato il nomignolo di Canta lEpistola. La fede si può perdere per centomila ragioni; e, in generale, chi perde la fede è convinto, almeno nel primo momento, di aver fatto in cambio qualche guadagno; non fossaltro, quello della libertà di fare e dire certe cose che, prima, con la fede non riteneva compatibili. Quando però cagione della perdita non sia la violenza di appetiti terreni ma sete danima che non riesca più a saziarsi nel calice dellaltare e nel fonte dellacqua benedetta difficilmente chi perde la fede è convinto daver guadagnato in cambio qualche cosa. Tuttal più, lí per lí, non si lagna della perdita in quanto riconosce daver perduto in fine una cosa che non aveva più per lui alcun valore. Tommasino Unzio, con la fede, aveva poi perduto tutto, anche lunico stato che il padre gli potesse dare mercé un lascito condizionato dun vecchio zio sacerdote. Il padre, inoltre, non sera tenuto di prenderlo a schiaffi, a calci e di lasciarlo parecchi giorni a pane e acqua, e di scagliargli in faccia ogni sorta di ingiurie e di vituperii. Ma Tommasino aveva sopportato tutto con dura e pallida fermezza e aspettato che il padre si convincesse non esser quelli propriamente i mezzi più acconci per fargli ritornar la fede e la vocazione. Non gli aveva fatto tanto male la violenza quanto la volgarità dellatto cosí contrario alla ragione per cui sera spogliato dellabito sacerdotale. Ma daltra parte aveva compreso che le sue guance, le sue spalle il suo stomaco dovevano offrire uno sfogo al padre per il dolore che sentiva anche lui cocentissimo, della sua vita irreparabilmente crollata e rimasta come un ingombro lí per casa. Volle però dimostrare a tutti che non sera spretato per voglia di mettersi a fare il porco come il padre pulitamente era andato sbandendo per tutto il paese. Si chiuse in sé, e non uscí più dalla sua cameretta se non per qualche passeggiata solitaria o sú per i boschi di castagni, fino al Pian della Britta o giú per la carraja a valle, tra i campi, fino alla chiesetta abbandonata di Santa Maria di Loreto sempre assorto in meditazioni e senza mai alzar gli occhi in volto a nessuno. È vero intanto che il corpo, anche quando lo spirito si fissi in un dolore profondo o in una tenace ostinazione ambiziosa spesso lascia lo spirito cosí fissato e, zitto zitto, senza dirgliene nulla si mette a vivere per conto suo, a godere della buonaria e dei cibi sani. Avvenne cosí a Tommasino di ritrovarsi in breve e quasi per ischerno mentre lo spirito gli simmalinconiva e sassottigliava sempre più nelle disperate meditazioni con un corpo ben pasciuto e florido, da padre abate. Altro che Tommasino, adesso! Tommasone Canta lEpistola. Ciascuno, a guardarlo, avrebbe dato ragione al padre. Ma si sapeva in paese come il povero giovine vivesse; e nessuna donna poteva dire dessere stata guardata da lui, fosse pur di sfuggita. Non aver più coscienza dessere, come una pietra, come una pianta; non ricordarsi più neanche del proprio nome; vivere per vivere, senza saper di vivere, come le bestie, come le piante; senza più affetti, né desiderii, né memorie, né pensieri; senza più nulla che desse senso e valore alla propria vita. Ecco: sdrajato lí su lerba, con le mani intrecciate dietro la nuca guardare nel cielo azzurro le bianche nuvole abbarbaglianti, gonfie di sole; udire il vento che faceva nei castagni del bosco come un fragor di mare, e nella voce di quel vento e in quel fragore sentire come da uninfinita lontananza, la vanità dogni cosa e il tedio angoscioso della vita. Nuvole e vento. Eh, ma era già tutto avvertire e riconoscere che quelle che veleggiavano luminose per la sterminata azzurra vacuità erano nuvole. Sa forse dessere la nuvola? Né sapevan di lei lalbero e le pietre, che ignoravano anche se stessi. E lui, avvertendo e riconoscendo le nuvole, poteva anche - perché no? - pensare alla vicenda dellacqua, che divien nuvola per ridivenir poi acqua di nuovo. E a spiegar questa vicenda bastava un povero professoruccio di fisica; ma a spiegare il perché del perché? Sú nel bosco dei castagni, picchi daccetta; giú nella cava, picchi di piccone. Mutilare la montagna; atterrare gli alberi, per costruire case. Lí, in quel borgo montano, altre case. Stenti, affanni, fatiche e pene dogni sorta, perché? per arrivare a un comignolo e per fare uscir poi da questo comignolo un po di fumo, subito disperso nella vanità dello spazio. E come quel fumo, ogni pensiero, ogni memoria degli uomini. Ma davanti allampio spettacolo della natura, a quellimmenso piano verde di querci e dulivi e di castagni degradante dalle falde del Cimino fino alla valle tiberina laggiú laggiú sentiva a poco a poco rasserenarsi in una blanda smemorata mestizia. Tutte le illusioni e tutti i disinganni e i dolori e le gioje e le speranze e i desiderii degli uomini gli apparivano vani e transitorii di fronte al sentimento che spirava dalle cose che restano e sopravanzano ad essi, impassibili. Quasi vicende di nuvole gli apparivano nelleternità della natura i singoli fatti degli uomini. Bastava guardare quegli alti monti di là dalla valle tiberina, lontani lontani, sfumanti allorizzonte, lievi e quasi aerei nel tramonto. Oh ambizioni degli uomini! Che grida di vittoria perché luomo sera messo a volare come un uccellino! Ma ecco qua un uccellino come vola: è la facilità più schietta e lieve che saccompagna spontanea a un trillo di gioja. Pensare adesso al goffo apparecchio rombante, e allo sgomento, allansia allangoscia mortale delluomo che vuol fare luccellino! Qua un frullo e un trillo; là un motore strepitoso e puzzolente, e la morte davanti. Il motore si guasta, il motore sarresta; addio uccellino! - Uomo, - diceva Tommasino Unzio, lí sdrajato sullerba, - lascia di volare. Perché vuoi volare? E quando hai volato? Dun tratto, come una raffica, corse per tutto il paese una notizia che sbalordí tutti: Tommasino Unzio, Canta lEpistola era stato prima schiaffeggiato e poi sfidato a duello dal tenente De Venera, comandante il distaccamento, perché senza voler dare alcuna spiegazione, aveva confermato daver detto: - Stupida! - in faccia alla signorina Olga Fanelli fidanzata del tenente, la sera avanti, lungo la via di campagna che conduce alla chiesetta di Santa Maria di Loreto. Era uno sbalordimento misto dilarità, che pareva sappigliasse a un interrogazione su questo o quel dato della notizia non precipitare di botto nellincredulità. - Tommasino? - Sfidato a duello? - Stupida, alla signorina Fanelli? - Confermato? - Senza spiegazioni? - E ha accettato la sfida? - Eh, perdio, schiaffeggiato! - E si batterà? - Domani, alla pistola. - Col tenente De Venera alla pistola? - Alla pistola. E dunque il motivo doveva esser gravissimo. Pareva a tutti non si potesse mettere in dubbio una furiosa passione tenuta finora segreta. E forse le aveva gridato in faccia Stupida! perché ella, invece di lui, amava il tenente De Venera. Era chiaro! E veramente tutti in paese giudicavano che soltanto una stupida si potesse innamorare di quel ridicolissimo De Venera. Ma non lo poteva credere lui, naturalmente, il De Venera; e perciò aveva preteso una spiegazione. Dal canto suo, però, la signorina Olga Fanelli giurava e spergiurava con le lagrime agli occhi che non poteva esser quella la ragione dellingiuria perché ella non aveva veduto se non due o tre volte quel giovine, il quale del resto non aveva mai neppure alzato gli occhi a guardarla; e mai e poi mai, neppure per un minimo segno, le aveva dato a vedere di covar per lei quella furiosa passione segreta, che tutti dicevano. Ma che! no! non quella: qualche altra ragione doveva esserci sotto! Ma quale? Per niente non si grida: - Stupida! - in faccia a una signorina. Se tutti, e in ispecie il padre e la madre, i due padrini il De Venera e la signorina stessa si struggevano di saper la vera ragione dellingiuria più di tutti si struggeva Tommasino di non poterla dire sicuro comera che, se lavesse detta, nessuno la avrebbe creduta e che anzi a tutti sarebbe sembrato che egli volesse aggiungere a un segreto inconfessabile lirrisione. Chi avrebbe infatti creduto che lui, Tommasino Unzio, da qualche tempo in qua, nella crescente e sempre più profonda sua melanconia si fosse preso duna tenerissima pietà per tutte le cose che nascono alla vita e vi durano alcun poco senza saper perché, in attesa del deperimento e della morte? Quanto più labili e tenui e quasi inconsistenti le forme di vita, tanto più lo intenerivano, fino alle lagrime talvolta. Oh! in quanti modi si nasceva, e per una volta sola, e in quella data forma unica, perché mai due forme non erano uguali, e cosí per poco tempo per un giorno solo talvolta, e in un piccolissimo spazio, avendo tuttintorno, ignoto lenorme mondo, la vacuità enorme e impenetrabile del mistero dellesistenza. Formichetta, si nasceva, e moscerino, e filo derba. Una formichetta, nel mondo! nel mondo, un moscerino, un filo derba. Il filo derba nasceva, cresceva, fioriva, appassiva; e via per sempre; mai più, quello; mai più! Ora, da circa un mese, egli aveva seguito giorno per giorno la breve storia dun filo derba appunto: dun filo derba tra due grigi macigni tigrati di musco dietro la chiesetta abbandonata di Santa Maria di Loreto. Lo aveva seguito, quasi con tenerezza materna, nel crescer lento tra altri più bassi che gli stavano attorno e lo aveva veduto sorgere dapprima timido, nella sua tremula esilità oltre due macigni ingrommati, quasi avesse paura e insieme curiosità dammirar lo spettacolo che si spalancava sotto della verde, sconfinata pianura; poi, sú, sú, sempre più alto, ardito, baldanzoso, con un pennacchietto rossigno in cima, come una cresta di galletto. E ogni giorno, per una o due ore, contemplandolo e vivendone la vita, aveva con esso tentennato a ogni più lieve alito daria; trepidando era accorso in qualche giorno di forte vento, o per paura di non arrivare a tempo a proteggerlo da una greggiola di capre che ogni giorno, alla stessora, passava dietro la chiesetta e spesso sindugiava un po a strappare tra i macigni qualche ciuffo derba. Finora, cosí il vento come le capre avevano rispettato quel filo derba. E la gioja di Tommasino nel ritrovarlo intatto lí, col suo spavaldo pennacchietto in cima, era ineffabile. Lo carezzava, lo lisciava con due dita delicatissime, quasi lo custodiva con lanima e col fiato; e, nel lasciarlo, la sera, lo affidava alle prime stelle che spuntavano nel cielo crepuscolare perché con tutte le altre lo vegliassero durante la notte. E proprio, con gli occhi della mente, da lontano, vedeva quel suo filo derba, tra i due macigni sotto le stelle fitte fitte, sfavillanti nel cielo nero, che lo vegliavano. Ebbene, quel giorno, venendo alla solita ora per vivere unora con quel suo filo derba quandera già a pochi passi dalla chiesetta, aveva scorto dietro a questa seduta su uno di quei due macigni, la signorina Olga Fanelli, che forse stava lí a riposarsi un po, prima di riprendere il cammino. Si era fermato, non osando avvicinarsi, per aspettare chella, riposatasi, gli lasciasse il posto. E difatti, poco dopo, la signorina era sorta in piedi, forse seccata di vedersi spiata da lui: sera guardata un po attorno: poi distrattamente, allungando la mano, aveva strappato giusto quel filo derba e se lera messo tra i denti col pennacchietto ciondolante. Tommasino Unzio sera sentito strappar lanima e irresistibilmente le aveva gridato: - Stupida! - quandella gli era passata davanti, con quel gambo in bocca. Ora, poteva egli confessare davere ingiuriato cosí quella signorina per un filo derba? E il tenente De Venera lo aveva schiaffeggiato. Tommasino era stanco dellinutile vita, stanco dellingombro di quella sua stupida carne stanco della baja che tutti gli davano e che sarebbe diventata più acerba e accanita se egli dopo gli schiaffi, si fosse ricusato di battersi. Accettò la sfida, ma a patto che le condizioni del duello fossero gravissime. Sapeva che il tenente De Venera era un valentissimo tiratore. Ne dava ogni mattina la prova, durante le istruzioni del Tira segno. E volle battersi alla pistola, la mattina appresso, allalba, proprio là, nel recinto del Tira segno. Una palla in petto. La ferita dapprima, non parve tanto grave; poi saggravò. La palla aveva forato il polmone. Una gran febbre; il delirio. Quattro giorni e quattro notti di cure disperate. La signora Unzio, religiosissima, quando i medici alla fine dichiararono che non cera più nulla da fare pregò, scongiurò il figliuolo che, almeno prima di morire, volesse ritornare in grazia di Dio. E Tommasino, per contentar la mamma, si piegò a ricevere un confessore. Quando questo, al letto di morte, gli chiese: - Ma perché, figliuolo mio? perché? Tommasino con gli occhi socchiusi, con voce spenta, tra un sospiro chera anche sorriso dolcissimo gli rispose semplicemente: - Padre, per un filo derba E tutti credettero chegli fino allultimo seguitasse a delirare. Novelle per un anno di luigi pirandello SOLE E OMBRA CAPITULO UNO Tra i rami degli alberi che formavano quasi un portico verde e lieve al viale lunghissimo attorno alle mura della vecchia città la luna, comparendo allimprovviso, di sorpresa, pareva dicesse a un uomo daltissima statura che, in unora cosí insolita, savventurava solo a quel bujo mal sicuro: - Sí, ma io ti vedo. E come se veramente si vedesse scoperto, luomo si fermava e, spalmando le manacce sul petto esclamava con intensa esasperazione: - Io, già! io! Ciunna! Via via, sul suo capo, tutte le foglie allora frusciando infinitamente, pareva si confidassero quel nome: - Ciunna Ciunna - come se conoscendolo da tanti anni, sapessero perché egli, a quellora, passeggiava cosí solo per il pauroso viale. E seguitavano a bisbigliar di lui con mistero e di quel che aveva fatto ssss Ciunna! Ciunna! Lui allora si guardava dietro nel bujo lungo del viale interrotto qua e là da tante fantasime di luna; chi sa qualcuno ssss Si guardava intorno e imponendo silenzio a se stesso e alle foglie ssss si rimetteva a passeggiare, con le mani afferrate dietro la schiena. Zitto zitto, duemila e settecento lire. Duemila e settecento lire sottratte alla cassa del magazzino generale dei tabacchi. Dunque reo ssss di peculato. Domani sarebbe arrivato lIspettore: - Ciunna, qui mancano duemila e settecento lire. - Sissignore. Me le son prese io, signor Ispettore. - Prese? Come? - Con due dita, signor Ispettore. - Ah sí? Bravo Ciunna! Prese come un pizzico di rapé? Le mie congratulazioni, da una parte; dallaltra, se non vi dispiace, favorite in prigione. - Ah no, ah mi scusi, signor cavaliere. Mi dispiace anzi moltissimo. Tanto che, se lei permette, guardi: domani Ciunna se ne scenderà in carrozza giú alla Marina. Con le due medaglie del Sessanta sul petto e un bel ciondolo di dieci chili legato al collo come un abitino si butterà a mare, signor cavaliere. La morte è brutta; ha le gambe secche; ma Ciunna, dopo sessantadue anni di vita intemerata, in prigione non ci va. Da quindici giorni, questi strambi soliloquii dialogati, con accompagnamento di gesti vivacissimi. E, come tra i rami la luna, facevan capolino in questi soliloquii un po tutti i suoi conoscenti che eran soliti di pigliarselo a godere per la comica stranezza del carattere e il modo di parlare. - Per te, Niccolino! - seguitava infatti il Ciunna, rivolgendosi mentalmente al figliuolo. - Per te ho rubato! Ma non credere che ne sia pentito. Quattro bambini, signore Iddio, quattro bambini in mezzo alla strada! E tua moglie, Niccolino, che fa? Niente, ride: incinta di nuovo. Quattro e uno, cinque. Benedetta! Prolífica, figliuolo mio, prolífica; pòpola di piccoli Ciunna il paese! Visto che la miseria non ti concede altra soddisfazione, prolífica, figliuolo! I pesci che domani si mangeranno tuo papà, avranno poi lobbligo di dar da mangiare a te e alla numerosa tua figliolanza. Paranze della Marina, un carico di pesci ogni giorno per i miei nipotini! Questobbligo dei pesci gli sovveniva adesso; perché, fino a pochi giorni addietro, sera invece esortato cosí: - Veleno! veleno! la meglio morte! Una pilloletta e buona notte! E sera procurato, per mezzo dellinserviente dellIstituto chimico, alcuni pezzetti cristallini danidride arseniosa. Con quei pezzetti in tasca, era anzi andato a confessarsi. - Morire, sta bene; ma in grazia di Dio. - Col veleno intanto, no! - soggiungeva adesso. - Troppi spasimi. Luomo è vile; grida ajuto; e se mi salvano? No no, lí, meglio: a mare. Le medaglie, sul petto; il ciondolino al collo e patapúmfete. Poi: tanto di pancia. Signori, un garibaldino galleggiante: cetaceo di nuova specie! Di sú, Ciunna, che cè in mare? Pesciolini, Ciunna, che hanno fame, come i tuoi nipotini in terra, come gli uccellini in cielo. Avrebbe fissato la vettura per il domani. Alle sette del mattino, col frescolino, in via; unoretta per scendere alla Marina; e, alle otto e mezzo, addio Ciunna! Intanto, proseguendo per il viale, formulava la lettera da lasciare. A chi indirizzarla? Alla moglie, povera vecchia, o al figliuolo, o a qualche amico? No: al largo gli amici! Chi lo aveva ajutato? Per dir la verità, non aveva chiesto ajuto a nessuno; ma perché sapeva in precedenza che nessuno avrebbe avuto pietà di lui. E la prova eccola qua: tutto il paese lo vedeva da quindici giorni andar per via come una mosca senza capo: ebbene neppure un cane sera fermato per domandargli: - Ciunna, che hai? CAPITULO DUE Svegliato, la mattina dopo, dalla serva alle sette in punto, si stupí daver dormito saporitamente tutta la notte. - Cè già la carrozza? - Sissignore, è giú che aspetta. - Eccomi pronto! Ma, oh, le scarpe, Rosa! Aspetta: apro luscio. Nello scendere dal letto per prendere le scarpe, altro stupore: aveva lasciato al solito la sera avanti, le scarpe fuori delluscio, perché la serva le pulisse. Come se gli avesse importato dandarsene allaltro mondo con le scarpe pulite. Terzo stupore innanzi allarmadio, dal quale si recò per trarne labito, che era solito indossare nelle gite per risparmiar laltro, il cittadino, un po più nuovo, o meno vecchio. - E per chi lo risparmio adesso? Insomma, tutto come se lui stesso in fondo non credesse ancora che tra poco si sarebbe ucciso. Il sonno le scarpe labito Ed ecco qua, ora sta a lavarsi la faccia; e ora si fa davanti allo specchio, al solito, per annodarsi con cura la cravatta. - Ma che scherzo? No. La lettera. Dove laveva messa? Qua, nel cassetto del comodino. Eccola! Lesse lintestazione: Per Niccolino. - Dove la metto? Pensò di metterla sul guanciale del letto, proprio nel posto in cui aveva posato la testa per lultima volta. - Qua la vedranno meglio. Sapeva che la moglie e la serva non entravano mai prima di mezzogiorno a rifar la camera. - A mezzogiorno saran più di tre ore Non terminò la frase; volse in giro uno sguardo, come per salutar le cose che lasciava per sempre; scorse al capezzale il vecchio crocifisso davorio ingiallito, si tolse il cappello e piegò le gambe in atto dinginocchiarsi. Ma in fondo ancora non si sentiva neanche sveglio del tutto. Aveva ancora nel naso e sugli occhi, pesante e saporito, il sonno. - Dio mio Dio mio - disse alla fine, improvvisamente smarrito. E si strinse forte la fronte con una mano. Ma poi pensò che giú la carrozza aspettava, e uscí a precipizio. - Addio, Rosa. Di che torno prima di sera. Traversando in carrozza, di trotto il paese quella bestia del vetturino aveva messo le sonagliere ai cavalli come per una festa in campagna il Ciunna si sentí, allaria fresca, risvegliar subito lestro comico che era proprio della sua natura e immaginò che i sonatori della banda municipale, coi pennacchi svolazzanti degli elmetti, gli corressero dietro gridando e facendo cenni con le braccia perché si fermasse o andasse più piano, ché gli volevano sonare la marcia funebre. Dietro, cosí a gambe levate, non potevano. Grazie tante! Addio, amici! Ne faccio a meno volentieri! Mi basta questo strepito dei vetri della carrozza e questallegria qua dei sonaglioli! Oltrepassate le ultime case allargò il petto alla vista della campagna che pareva allagata da un biondo mare di messi, su cui sornuotavano qua e là mandorli e olivi. Vide alla sua destra sbucar da un carrubo una contadina con tre ragazzi; contemplò un tratto il grande albero nano, e pensò: È come la chioccia che tien sotto i suoi pulcini. Lo salutò con la mano. Era in vena di salutare ogni cosa, per lultima volta, ma senzalcuna afflizione; come se, con la gioja che in quel momento provava, si sentisse compensato di tutto. La carrozza ora scendeva stentatamente per lo stradone polveroso, più che mai ripido. Salivano e scendevano lunghe file di carretti. Non aveva mai fatto caso al caratteristico abbrigliamento dei muli che tiravano quei carretti. Lo notò adesso, come se quei muli si fossero parati di tutte quelle nappe e quei fiocchi e festelli variopinti per far festa a lui. A destra, a sinistra, qua e là su i mucchi di brecciame, stavan seduti a riposarsi alcuni mendicanti, storpii o ciechi che dalla borgata marina salivano alla città sul colle o da questa scendevano a quella per un soldo o un tozzo di pane promessi per quel tal giorno. Della vista di costoro safflisse, e subito gli saltò in mente di invitarli tutti a salire in carrozza con lui: Allegri! allegri! Andiamo a buttarci a mare tutti quanti! Una carrozzata di disperati! Sú sú, figliuoli! salite salite! La vita è bella e non dobbiamo affliggerla con la nostra vista. Si trattenne, per non svelare al vetturino lo scopo della gita. Sorrise però di nuovo, immaginando tutti quei mendicanti in carrozza con lui; e, come se veramente li avesse lí, vedendone qualche altro per via ripeteva tra sé e sé linvito: Vieni anche tu, sali! Ti do viaggio gratis!. CAPITULO TRE Nella borgata marina il Ciunna era noto a tutti. - Immenso Ciunna! - si sentí infatti chiamare, appena smontato dalla vettura; e si trovò tra le braccia dun tal Tino Imbrò, suo giovane amico, che gli scoccò due sonori baci, battendogli una mano su la spalla. - Come va? Come va? Che è venuto a far qui, in questo paesettaccio di piedi-scalzi? - Un affaruccio - rispose il Ciunna sorridendo imbarazzato. - Questa vettura è a sua disposizione? - Sí, lho presa a nolo! - Benone. Dunque: vetturino, va a staccare! Caro Ciunna, per male che si senta, occhi pallidi, naso pallido, labbra pallide, io la sequestro. Se ha mal di capo, glielo faccio passare; e le faccio passare la qualunquissima cosa! - Grazie, Tino mio - disse il Ciunna intenerito dalla festosa accoglienza dellallegro giovinotto. - Guarda, ho davvero un affare molto urgente da sbrigare. Poi bisogna che torni su di fretta. Tra laltro, non so, forse oggi marriva di botto, tra capo e collo, lispettore. - Di domenica? E poi, come? senza preavviso? - Ah sí! - replicò il Ciunna. - Vorresti anche il preavviso? Ti piombano addosso quando meno te laspetti. - Non sento ragione, - protestò laltro. - Oggi è festa, e vogliamo ridere. Io la sequestro. Sono di nuovo scapolo, sa? Mia moglie, poverina, piangeva notte e giorno Che hai, carina mia, che hai? Voglio mammà! voglio papà! O mi piangi per questo? Sciocchina, va da mammà, va da papà, che ti daranno la bobona, le toserelle belle belle Lei che è mio maestro, ho fatto bene? Rise anche dalla cassetta il vetturino. E allora lImbrò: - Scemo, sei ancora lí? Marche! Tho detto: Va a staccare! - Aspetta, - disse allora il Ciunna, cavando dalla tasca in petto il portafogli. - Pago avanti. Ma lImbrò gli trattenne il braccio: - Non sia mai! Pagare e morire, più tardi che si può! - No: avanti, - insisté il Ciunna. - Devo pagare avanti. Se mi trattengo, sia pure per poco, in questo paese di galantuomini, capirai cè pericolo mi rúbino finanche le suole delle scarpe, appena alzo il piede per camminare. - Ecco il mio vecchio maestro! Alfin ti riconosco! Paghi, paghi e andiamo via. Il Ciunna tentennò lievemente il capo, con un sorriso amaro su le labbra; pagò il vetturino e poi domandò allImbrò: - Dove mi porti? Bada, per una mezzoretta soltanto. - Lei scherza. La carrozza è pagata: può aspettar fino a sera. Senza no no: ora concerto io la giornata. Vede? ho con me la borsetta: andavo al bagno. Venga con me. - Ma neanche per idea! - negò energicamente il Ciunna. - Io, il bagno? Altro che bagno, caro mio! Tino Imbrò lo guardò meravigliato. - Idrofobia? - No, senti, - replicò il Ciunna, puntando i piedi come un mulo. - Quando ho detto no, è no. Il bagno, io, se mai, me lo farò più tardi. - Ma lora è questa! - esclamò lImbrò. - Un buon bagno, e poi, con tanto dappetito di corsa al Leon doro: pappatoria e trinchesvàine! Si lasci servire! - Un festino addirittura. Ma che! Mi fai ridere. Per altro, vedi, sono sprovvisto di tutto: non ho maglia, non ho accappatojo. Penso ancora alla decenza, io. - Eh via! - esclamò quello, trascinando il Ciunna per un braccio. - Troverà tutto loccorrente alla rotonda. Il Ciunna si sottomise alla vivace, affettuosa tirannía del giovanotto. Chiuso, poco dopo, nel camerino dei Bagni, si lasciò cadere su una seggiola e appoggiò la testa cascante alla parete di tavole con tutte le membra abbandonate e impressa sul volto una sofferenza quasi rabbiosa. - Un piccolo assaggio dellelemento, - mormorò. Sentí picchiare alle tavole del camerino accanto, e la voce dellImbrò: - Ci siamo? Io sono già in maglia. Tinino dalle belle gambe! Il Ciunna sorse in piedi: - Ecco, mi svesto. Cominciò a svestirsi. Nel trarre dal taschino del panciotto lorologio, per nasconderlo prudentemente dentro una scarpa, volle guardar lora. Erano circa le nove e mezzo, e pensò: Unora guadagnata!. Si mise a scendere la scaletta bagnata, tutto in preda alla sensazione del freddo. - Giú, giú in acqua! - gli gridò lImbrò che già sera tuffato, e minacciava con una mano di fargli una spruzzata. - No, no! - gridò a sua volta il Ciunna, tremante e convulso con quellangoscia che confonde o rattiene davanti alla mobile, vitrea compattezza dellacqua marina. - Bada, me ne risalgo! Non sarebbe uno scherzo non ci resisto Brrr comè fredda! - aggiunse, sfiorando lacqua con la punta del piede rattratto. Poi, come colpito improvvisamente da unidea, si tuffò giú tutto sottacqua. - Bravissimo! - gridò laltro appena il Ciunna si rimise in piedi, grondante come una fontana. - Coraggioso, eh? - disse il Ciunna, passandosi le mani sul capo e su la faccia. - Sa nuotare? - No, marrabatto. - Io mallontano un po. Lacqua nel recinto era bassa. Il Ciunna saccoccolò, tenendosi con un braccio a un palo e battendo leggermente lacqua con laltra mano come se volesse dirle: sta bonina! sta bonina! a più tardi! Era veramente unirrisione atroce quel bagno: lui, in mutandine, accoccolato e sostenuto dal palo, che se lintendeva con lacqua. Poco dopo però lImbrò, rientrando nel recinto e volgendo in giro lo sguardo, non ve lo ritrovò più. Già risalito? E si avviava per accertarsene verso la scaletta del camerino, quandecco a un tratto se lo vide springar davanti, dallacqua, paonazzo in volto, con uno sbruffo strepitoso. - Ohé! Ma è matto? Che ha fatto? Non sa che cosí le può scoppiare qualche vena del collo? - Lascia scoppiare, - fece il Ciunna ansimando, mezzaffogato, con gli occhi fuori dellorbita. - Ha bevuto? - Un poco. - Ohé, dico, - fece lImbrò e con la mano accennò di nuovo il dubbio che il suo vecchio amico fosse impazzito. Lo guardò un po; gli domandò: - Ha voluto provarsi il fiato o sè sentito male? - Provarmi il fiato, - rispose cupo il Ciunna, passandosi di nuovo le mani su i capelli zuppi. - Dieci con lode al ragazzino! - esclamò lImbrò. - Andiamo, via, andiamo a rivestirci! Troppo fredda oggi lacqua. Tanto, lappetito già cè. Ma dica la verità: si sente proprio male? Il Ciunna sera messo ad arcoreggiare come un tacchino. - No, - disse, quandebbe finito. - Benone mi sento! È passato! Andiamo, andiamo pure a rivestirci! - Spaghetti ai vongoli, e glo glo, glo glo un vinetto! Lasci fare; ci penso io. Regalo dei parenti di mia moglie, buonanima. Me ne resta ancora un barilotto. Sentirà! CAPITULO QUATTRO Si levarono di tavola, cherano circa le quattro. Il vetturino saffacciò alla porta della trattoria: - Debbo attaccare? - Se non te ne vai! - minacciò lImbrò acceso in volto tirandosi con un braccio il Ciunna sul petto e ghermendo con laltra mano un fiasco vuoto. Il Ciunna, non meno acceso, si lasciò attirare: sorrise, non replicò; beato come un bambino di quella protezione. - Tho detto che prima di sera non si riparte! - riprese lImbrò. - Si sa! Si sa! - approvarono a coro molte voci. Perché la sala da pranzo sera riempita duna ventina damici del Ciunna e dellImbrò e gli altri avventori della trattoria si erano messi a desinare insieme formando cosí una gran tavolata, allegra prima, poi a mano a mano più rumorosa: risa, urli, brindisi per burla, baccano dinferno. Tino Imbrò saltò su la seggiola. Una proposta! Tutti quanti a bordo del vapore inglese ancorato nel porto. - Col capitano siamo peggio che fratelli! è un giovanotto di trentanni pieno di barba e di virtú: con certe bottiglie di Gin che non vi dico! La proposta fu accolta da un turbine dapplausi. Verso le sei, scioltasi la compagnia dopo la visita al vapore il Ciunna disse allImbrò: - Caro Tinino, è tempo di far via! Non so come ringraziarti. - A questo non ci pensi, - lo interruppe lImbrò. - Pensi piuttosto che ha da attendere ancora allaffaruccio di cui mi parlò stamattina. - Ah, già, hai ragione, - disse il Ciunna aggrottando le ciglia e cercando con una mano la spalla dellamico, come se stesse per cadere. - Sí, sí, hai ragione. E dire chero sceso per questo. Bisogna infatti che vada. - Ma se può farne a meno, - gli osservò lImbrò. - No, - rispose il Ciunna, torvo; e ripeté: - Bisogna che vada. Ho bevuto, ho mangiato, e ora Addio, Tinino. Non posso farne a meno. - Vuole che laccompagni? - domandò questi. - No! Ah ah, vorresti accompagnarmi? Sarebbe curiosa. No no, grazie, Tinino mio, grazie. Vado solo, da me. Ho bevuto, ho mangiato, e ora Addio, eh! - Allora laspetto qua, con la carrozza, e ci saluteremo. Faccia presto! - Prestissimo! prestissimo! Addio, Tinino! E savviò. LImbrò fece una smusata e pensò: E gli anni! gli anni! Pare impossibile che Ciunna In fin dei conti, che avrà bevuto? Il Ciunna si voltò e, alzando e agitando un dito allaltezza degli occhi che ammiccavano furbescamente gli disse: - Tu non mi conosci. Poi si diresse verso il più lungo braccio del porto, quello di ponente, ancora senza banchina tutto di scogli rammontati luno su laltro, fra i quali il mare si cacciava con cupi tonfi, seguiti da profondi risucchi. Si reggeva male sulle gambe. Eppure saltava da uno scoglio allaltro, forse con lintento, non preciso, di scivolare di rompersi uno stinco, o di ruzzolare, cosí quasi senza volerlo, in mare. Ansava, sbuffava, scrollava il capo per levarsi dal naso un certo fastidio, che non sapeva se gli venisse dal sudore dalle lacrime o dalla spruzzaglia delle ondate che si cacciavano tra gli scogli. Quando fu alla punta della scogliera, cascò a sedere, si levò il cappello, serrò gli occhi, la bocca, e gonfiò le gote quasi per prepararsi a buttar via, con tutto il fiato che aveva in corpo, langoscia, la disperazione, la bile che aveva accumulato. - Auff, vediamo un po, - disse alla fine, dopo lo sbuffo, riaprendo gli occhi. Il sole tramontava. Il mare, dun verde vitreo presso la riva, sindorava intensamente in tutta la vastità tremula dellorizzonte. Il cielo era tutto in fiamme, e limpidissima laria, nella viva luce, su tutto quel tremolío dacque incendiate. - Io là? - domandò il Ciunna poco dopo, guardando il mare, oltre gli ultimi scogli. - Per duemila e settecento lire? Gli parvero pochissime. Come togliere a quel mare una botte dacqua. - Non si ha il diritto di rubare, lo so. Ma è da vedere se non se ne ha il dovere, perdio quando quattro bambini ti piangono per il pane e tu questo schifoso denaro lo hai tra le mani e lo stai contando. La società non te ne dà il diritto; ma tu, padre, hai il dovere di rubare in simili casi. E io sono due volte padre per quei quattro innocenti là! E se muojo io, come faranno? Per la strada a mendicare? Ah no, signor Ispettore; la farò piangere io, con me. E se lei, signor Ispettore, ha il cuore duro come questo scoglio qua, ebbene mi mandi pure davanti ai giudici: voglio vedere se avranno cuore loro da condannarmi. Perdo il posto? Ne troverò un altro, signor Ispettore! Non si confonda. Là, io, non mi ci butto! Ecco le paranze! Compro un chilo di triglie grosse cosí e ritorno a casa a mangiarmele coi miei nipotini! Si alzò. Le paranze entravano a tutta vela, virando. Si mosse in fretta per arrivare in tempo al mercato del pesce. Comprò, tra la ressa e le grida, le triglie ancora vive, guizzanti. Ma - dove metterle? Un panierino da pochi soldi: àliga, dentro; e: non dubiti, signor Ciunna, arriveranno ancora vive vive al paese. Su la strada, innanzi al Leon doro, ritrovò lImbrò, che subito gli fece con le mani un gesto espressivo: - Svaporato? - Che cosa? Ah, il vino Credevi? Ma che! - fece il Ciunna. - Vedi, ho comperato le triglie. Un bacio, Tinino mio, e un milione di grazie. - Di che? - Un giorno forse te lo dirò. Oh, vetturino, su il mantice: non voglio esser veduto. CAPITULO CINQUE Appena fuori della borgata, cominciò lerta penosa. I due cavalli tiravano la carrozza chiusa, accompagnando con un moto della testa china ogni passo allungato a stento e i sonagli ciondolanti pareva misurassero la lentezza e la pena. Il vetturino, di tratto in tratto, esortava le povere magre bestie con una voce lunga e lamentosa. A mezza via, era già sera chiusa. Il bujo sopravvenuto, il silenzio quasi in attesa dun lieve rumore nella solitudine brulla di quei luoghi mal guardati richiamarono lo spirito del Ciunna ancora tra annebbiato dai vapori del vino e abbagliato dallo splendore del tramonto sul mare. A poco a poco, col crescere dellombra, aveva chiuso gli occhi, quasi per lusingar se stesso che poteva dormire. Ora, invece, si ritrovava con gli occhi sbarrati nel bujo della vettura, fissi sul vetro dirimpetto, che strepitava continuamente. Gli pareva che fosse or ora uscito, inavvertitamente, da un sogno. E, intanto, non trovava la forza di riscuotersi, di muovere un dito. Aveva le membra come di piombo e una tetra gravezza al capo. Sedeva quasi sulla schiena, abbandonato, col mento sul petto le gambe contro il sedile di fronte, e la mano sinistra affondata nella tasca dei calzoni. Oh che! Era davvero ubriaco? - Ferma, - borbottò con la lingua grossa. E immaginò, senza scomporsi, che scendeva dalla vettura e si metteva a errare per i campi, nella notte, senza direzione. Udí un lontano abbajare, e pensò che quel cane abbajasse a lui errante laggiú laggiú, per la valle. - Ferma, - ripeté poco dopo, quasi senza voce, riabbassando su gli occhi le palpebre lente. No! - egli doveva, zitto zitto, saltare dalla vettura, senza farla fermare, senza farsi scorgere dal vetturino; aspettare che la vettura sallontanasse un po per lerto stradone e poi cacciarsi nella campagna e correre, correre fino al mare là in fondo. Intanto non si moveva. - Plumf! - si provò a fare con la lingua torpida. A un tratto un guizzo nel cervello lo fece sobbalzare e con la mano destra convulsa cominciò a grattarsi celermente la fronte: - La lettera la lettera Aveva lasciato la lettera per il figliuolo sul guanciale del letto. La vedeva. A quellora, in casa lo piangevano morto. Tutto il paese, a quellora, era pieno della notizia del suo suicidio. E lIspettore? LIspettore era certo venuto: Gli avranno consegnato le chiavi; si sarà accorto del vuoto di cassa. La sospensione disonorante, la miseria, il ridicolo, il carcere. E la vettura intanto seguitava ad andare, lentamente, con pena. No, no. In preda a un tremito angoscioso, il Ciunna avrebbe voluto fermarla. E allora? No, no. Saltare dalla vettura? Trasse la mano sinistra dalla tasca e col pollice e lindice safferrò il labbro inferiore come per riflettere, mentre con laltre dita stringeva, stritolava qualcosa. Aprí quella mano, sporgendola dal finestrino, al chiaro di luna, e si guardò nella palma. Restò. Il veleno. Lí, in tasca, il veleno dimenticato. Strizzò gli occhi, se lo cacciò in bocca: inghiottí. Rapidamente ricacciò la mano in tasca, ne trasse altri pezzetti: li inghiottí. Vuoto. Vertigine. Il petto, il ventre gli saprivano, squarciati. Sentí mancarsi il fiato e sporse il capo dal finestrino. - Ora muojo. Lampia vallata sottoposta era allagata da un fresco e lieve chiarore lunare; gli alti colli di fronte sorgevano neri e si disegnavano nettamente nel cielo opalino. Allo spettacolo di quella deliziosa quiete lunare una grande calma gli si fece dentro. Appoggiò la mano allo sportello, piegò il mento sulla mano e attese, guardando fuori. Saliva dal basso della valle un limpido assiduo scampanellare di grilli che pareva la voce del tremulo riflesso lunare sulle acque correnti dun placido fiume invisibile. Alzò gli occhi al cielo, senza levare il mento dalla mano, poi guardò i colli neri e la valle di nuovo come per vedere quanto ormai rimaneva per gli altri, poiché nulla più era per lui. Tra breve, non avrebbe veduto, non avrebbe udito più nulla. Sera forse fermato il tempo? Come mai non sentiva ancora nessun accenno di dolore? - Non muojo? E subito, come se il pensiero gli avesse dato la sensazione attesa, si ritrasse, e con una mano si strinse il ventre. No: non sentiva ancor nulla. Però Si passò una mano sulla fronte: ah! era già bagnata dun sudor gelido! Il terrore della morte alla sensazione di quel gelo, lo vinse: tremò tutto sotto lenorme nera, orrida imminenza irreparabile, e si contorse nella vettura addentando un cuscino per soffocar lurlo del primo spasimo tagliente alle viscere. Silenzio. Una voce. Chi cantava? E quella luna Cantava il vetturino monotonamente mentre i cavalli stanchi trascinavano con pena la carrozza nera per lo stradone polveroso, bianco di luna. Novelle per un anno di luigi pirandello LAVEMARIA DI BOBBIO Un caso singolarissimo era accaduto parecchi anni addietro, a Marco Saverio Bobbio, notajo a Richieri tra i più stimati. Nel poco tempo che la professione gli lasciava libero, si era sempre dilettato di studii filosofici e molti e molti libri dantica e nuova filosofia aveva letti e qualcuno anche riletto e profondamente meditato. Purtroppo Bobbio aveva in bocca più dun dente guasto. E niente, secondo lui, poteva meglio disporre allo studio della filosofia, che il mal di denti. Tutti i filosofi, a suo dire, avevano dovuto avere e dovevano avere in bocca almeno un dente guasto. Schopenhauer, certo, più duno. Il mal di denti, lo studio della filosofia; e lo studio della filosofia, a poco a poco, aveva avuto per conseguenza la perdita della fede, fervidissima un tempo quando Bobbio era fanciullino e ogni mattina andava a messa con la mamma e ogni domenica si faceva la santa comunione nella chiesetta della Badiola al Carmine. Ciò che conosciamo di noi è però solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa. Bobbio anzi diceva che ciò che chiamiamo coscienza è paragonabile alla poca acqua che si vede nel collo dun pozzo senza fondo. E intendeva forse significare con questo che, oltre i limiti della memoria, vi sono percezioni e azioni che ci rimangono ignote perché veramente non sono più nostre, ma di noi quali fummo in altro tempo con pensieri e affetti già da un lungo oblío oscurati in noi, cancellati, spenti; ma che al richiamo improvviso duna sensazione, sia sapore, sia colore o suono possono ancora dar prova di vita, mostrando ancor vivo in noi un altro essere insospettato. Marco Saverio Bobbio, ben noto a Richieri non solo per la sua qualità di eccellente e scrupolosissimo notajo ma anche e forse più per la gigantesca statura, che la tuba, tre menti e la pancia esorbitante rendevano spettacolosa; ormai senza fede e scettico, aveva tuttora dentro - e non lo sapeva - il fanciullo che ogni mattina andava a messa con la mamma e le due sorelline e ogni domenica si faceva la santa comunione nella chiesetta della Badiola al Carmine; e che forse tuttora, allinsaputa di lui, andando a letto con lui per lui giungeva le manine e recitava le antiche preghiere, di cui Bobbio forse non ricordava più neanche le parole. Se nera accorto bene lui stesso, parecchi anni fa, quando appunto gli era occorso questo singolarissimo caso. Si trovava a villeggiare con la famiglia in un suo poderetto a circa due miglia da Richieri. Andava la mattina col somarello povero somarello! in città, per gli affari dello studio, che non gli davano requie; ritornava, la sera. La domenica, però, ah la domenica voleva passarsela tutta, e beatamente, in vacanza. Venivano parenti, amici; e si facevano gran tavolate allaperto: le donne attendevano a preparare il pranzo o cicalavano; i ragazzi facevano il chiasso tra loro; gli uomini andavano a caccia o giocavano alle bocce. Era uno spasso e uno spavento veder correre Bobbio dietro alle bocce, con quei tre menti e il pancione traballanti. - Marco, - gli gridava la moglie da lontano, - non ti strapazzare! Bada, Marco, se starnuti! Perché Dio liberi se Bobbio starnutava! Era ogni volta una terribile esplosione da tutte le parti; e spesso, tutto sgocciolante, doveva correre ai ripari con una mano davanti e laltra dietro. Non aveva il governo di quel suo corpaccio. Pareva che esso, rompendo ogni freno, gli scappasse via, gli si precipitasse sbalestrato lasciando tutti con lanima pericolante in atto di pararglielo. Quando poi gli ritornava in dominio, riequilibrato gli ritornava con certi strani dolori e guasti improvvisi, a un braccio, a una gamba, alla testa. più spesso, ai denti. I denti, i denti erano la disperazione di Bobbio! Se nera fatti strappare cinque, sei, non sapeva più quanti; ma quei pochi che gli erano restati pareva si fossero incaricati di torturarlo anche per gli altri andati via. Una di quelle domeniche, chera sceso in villa da Richieri il cognato con tutta la famiglia moglie e figli e parenti della moglie e parenti dei parenti cinque carrozzate, e si era stati allegri più che mai, paf! allimprovviso, sul tardi, giusto nel momento di mettersi a tavola uno di quei dolori ma uno di quelli! Per non guastare agli altri la festa il povero Bobbio sera ritirato in camera con una mano sulla guancia la bocca semiaperta, e gli occhi come di piombo, pregando tutti che attendessero a mangiare senza darsi pensiero di lui. Ma, unora dopo, era ricomparso come uno che non sapesse più in che mondo si fosse, se un molino a vapore, proprio un molino a vapore strepitoso, rombante, era potuto entrargli nella testa e macinargli in bocca, sí, sí, in bocca, in bocca, furiosamente. Tutti erano restati sospesi e costernati a guardargli la bocca, come se davvero saspettassero di vederne colar farina. Ma che farina! bava, bava gli colava. Non questo soltanto, però, era assurdo: tutto era assurdo nel mondo, e mostruoso, e atroce. Non stavano lí tutti a banchettare festanti, mentre lui arrabbiava, impazziva? mentre luniverso gli si sconquassava nella testa? Ansando, con gli occhi stravolti, la faccia congestionata, le mani sfarfallanti levava come un orso ora una cianca ora laltra da terra, e dimenava la testa, come se la volesse sbattere alle pareti. Tutti gli atti e i gesti erano, nellintenzione, di rabbia e violenti: ma si manifestavano molli e invano quasi per non disturbare il dolore, per non arrabbiarlo di più. Per carità, per carità, a sedere! a sedere! Oh, Dio! Lo volevano fare impazzire peggio, saltandogli addosso cosí? A sedere! a sedere! Niente. Nessuno poteva dargli ajuto! Sciocchezze imposture Niente per carità! Non poteva parlare Uno solo andasse giú uno solo a far attaccare subito i cavalli a una delle carrozze arrivate la mattina. Voleva correre a Richieri a farsi strappare il dente. Subito! subito! Intanto, tutti a sedere. Appena pronta la carrozza Ma no, voleva andar sú, solo! Non poteva sentir parlare non poteva veder nessuno Per carità, solo! solo! Poco dopo, in carrozza - solo, come aveva voluto - abbandonato sprofondato, perduto nel rombo dello spasimo atroce mentre lungo lo stradone in salita i cavalli andavano quasi a passo nella sera sopravvenuta Ma che era accaduto? Nello sconvolgimento della coscienza, Bobbio allimprovviso aveva provato un tremore un tremito di tenerezza angosciosa per se stesso, che soffriva, oh Dio, soffriva da non poterne più. La carrozza passava in quel momento davanti a un rozzo tabernacolo della SS. Vergine delle Grazie, con un lanternino acceso, pendulo innanzi alla grata, e Bobbio in quel fremito di tenerezza angosciosa, con la coscienza sconvolta, senza sapere più quello che si facesse aveva fissato lo sguardo lagrimoso a quel lanternino, e Ave Maria, piena di grazie il Signore è con Te, benedetta tra tutte le donne, e benedetto il frutto del Tuo ventre, Gesú. Santa Maria madre di Dio, prega per noi peccatori, ora e nellora della nostra morte. Cosí sia. E, allimprovviso, un silenzio, un gran silenzio gli sera fatto dentro; e, anche fuori, un gran silenzio misterioso, come di tutto il mondo: un silenzio pieno di freschezza, arcanamente lieve e dolce. Si era tolta la mano dalla guancia, ed era rimasto attonito, sbalordito, ad ascoltare. Un lungo, lungo respiro di refrigerio, di sollievo, gli aveva ridato lanima. Oh Dio! Ma come? Il mal di denti gli era passato, gli era proprio passato, come per un miracolo. Aveva recitato lavemaria, e Come, lui? Ma sí, passato, cera poco da dire. Per lavemaria? Come crederlo? Gli era venuto di recitarla cosí, allimprovviso, come una feminuccia La carrozza, intanto, aveva seguitato a salire verso Richieri e Bobbio, intronato, avvilito, non aveva pensato di dire al vetturino di ritornare indietro, alla villa. Una pungente vergogna di riconoscere, prima di tutto, il fatto che lui, come una feminuccia, aveva potuto recitare lavemaria e che poi, veramente, dopo lavemaria il mal di denti gli era passato, lo irritava e lo sconcertava; e poi il rimorso di riconoscere anche, nello stesso tempo, che si mostrava ingrato non credendo non potendo credere, che si fosse liberato dal male per quella preghiera, ora che aveva ottenuto la grazia; e infine un segreto timore che, per questa ingratitudine, subito il male lo potesse riassalire. Ma che! Il male non lo aveva riassalito. E, rientrando nella villa, leggero come una piuma, ridente, esultante, a tutti i convitati, che gli erano corsi incontro Bobbio aveva annunziato: - Niente! Mi è passato tutta un tratto, da sé lungo lo stradone, poco dopo il tabernacolo della Madonna delle Grazie. Da sé! Orbene, a questo suo caso singolarissimo di parecchi anni fa pensava Bobbio con un risolino scettico a fior di labbra un dopopranzo, steso su la greppina dello studio, col primo volume degli Essais di Montaigne aperto innanzi agli occhi. Leggeva il capitolo ventisette, ovè dimostrato che cest folie de rapporter le vray et le faux à notre suffisance. Era, non ostante quel risolino scettico, alquanto inquieto e, leggendo, si passava di tratto in tratto una mano su la guancia destra. Montaigne diceva: Quand nous lisons dans Bouchet les miracles des reliques de sainct Hilaire, passe; son credit nest pas assez grand pour nous oster la licence dy contredire; mais de condamner dun train toutes pareilles histoires me semble singulière imprudence. Ce grand sainct Augustin tesmoigne - Eh già! - fece Bobbio a questo punto, accentuando il risolino. - Eh già! Ce grand sainct Augustin attesta, o diciamo, autentica daver veduto su le reliquie di San Gervaso e Protaso a Milano, un fanciullo cieco riacquistare la vista; una donna a Cartagine, guarire dun cancro col segno della croce fattovi sopra da una donna di recente battezzata Ma allo stesso modo il gran SantAgostino avrebbe potuto affermare o diciamo, autenticare su la mia testimonianza che Marco Saverio Bobbio, notajo a Richieri tra i più stimati, guarí una volta allimprovviso dun feroce mal di denti recitando unavemaria Bobbio chiuse gli occhi, accomodò la bocca ad o, come fanno le scimmie, e mandò fuori un po daria. - Fiato cattivo! Strinse le labbra e, piegando la testa da un lato sempre con gli occhi chiusi, si passò di nuovo, più forte, la mano su la mandibola. Perdio, il dente! O non gli faceva male di nuovo, il dente? E forte, anche, gli faceva male. Perdio, di nuovo. Sbuffò; si levò in piedi faticosamente; buttò il libro su la greppina, e si mise a passeggiare per la stanza con la mano su la guancia e la fronte contratta e il naso ansante. Si recò davanti allo specchio della mensola; si cacciò un dito a un angolo della bocca e la stirò per guardarvi dentro il dente cariato. Allimpressione dellaria, sentí una fitta più acuta di dolore, e subito serrò le labbra e contrasse tutto il volto per lo spasimo; poi levò il volto al soffitto e scosse le pugna, esasperato. Ma sapeva per esperienza che, ad avvilirsi sotto il male o ad arrabbiarsi, avrebbe fatto peggio. Si sforzò dunque di dominarsi; andò a buttarsi di nuovo su la greppina e vi rimase un pezzo con le palpebre semichiuse, quasi a covar lo spasimo; poi le riaprí; riprese il libro e la lettura. une femme nouvellement baptisée lui fit; Hesperius no, appresso Ah, ecco une femme en une procession ayant touché à la chasse sainct Estienne dun bouquet et de ce bouquet sestant frottée les yeux, avoir recouvré la veue quelle avoit pieca perdue Bobbio ghignò. Il ghigno gli si contorse subito in una smorfia, per un tiramento improvviso del dolore ed egli vi applicò la mano sú, forte, a pugno chiuso. Il ghigno era di sfida. - E allora, disse, - vediamo un po: Montaigne e SantAgostino mi siano testimonii. Vediamo un po se mi passa ora, come mi passò allora. Chiuse gli occhi e, col sorriso frigido su le labbra tremanti per lo spasimo interno, recitò pian piano, con stento, cercando le parole lavemaria, questa volta in latino gratia plena Dominus tecum fructus ventris tui nunc et in hora mortis Riaprí gli occhi. Amen Attese un po, interrogando in bocca il dente Amen Ma che! Non gli passava. Gli si faceva anzi più forte Ecco, ahi ahi più forte più forte - Oh Maria! oh Maria! E Bobbio rimase sbalordito. Questultima, reiterata invocazione non era stata sua; gli era uscita dalle labbra con voce non sua, con fervore non suo. E già ecco una sosta un refrigerio Possibile? Di nuovo? Ma che, no! Ahi ahi ahi ahi - Al diavolo Montaigne! SantAgostino! E Bobbio si cacciò la tuba in capo e aggrondato, feroce, con la mano su la guancia, si precipitò in cerca dun dentista. Recitò o non recitò, durante il tragitto, senza saperlo, di nuovo, lavemaria? Forse sí forse no Il fatto è che, davanti alla porta del dentista si fermò di botto, più che mai grondato, con rivoli di sudore per tutto il faccione in tale buffo atteggiamento di balorda sospensione, che un amico lo chiamò: - Signor notajo! - Ohé - E che fa lí? - Io? Niente avevo un un dente che mi faceva male - Le è passato? - Già da sé - E lo dice cosí? Sia lodato Dio! Bobbio lo guardò con una grinta da cane idrofobo. - Un corno! - gridò. - Che lodato Dio! Vi dico, da sé! Ma perché vi dico cosí, vedrete che forse, di qui a un momento, mi ritornerà! Ma sapete che faccio? Non mi duole più; ma me lo faccio strappare lo stesso! Tutti me li faccio strappare, a uno a uno, tutti, ora stesso me li faccio strappare. Non voglio di questi scherzi non voglio più di questi scherzi, io! Tutti, a uno a uno me li faccio strappare! E si cacciò, furibondo, tra le risa di quellamico, nel portoncino del dentista. Novelle per un anno di luigi pirandello LIMBECILLE Ma che centrava in fine, Mazzarini, il deputato Guido Mazzarini, col suicidio di Pulino? - Pulino? Ma come? Sera ucciso Pulino? - Lulú Pulino, sí: due ore fa. Lo avevano trovato in casa, che pendeva dallànsola del lume, in cucina. - Impiccato? - Impiccato, sí. Che spettacolo! Nero, con gli occhi e la lingua fuori, le dita raggricchiate. - Ah, povero Lulú! - Ma che centrava Mazzarini? Non si capiva niente. Una ventina di energumeni urlavano nel caffè, con le braccia levate qualcuno era anche montato sulla sedia attorno a Leopoldo Paroni, presidente del Circolo repubblicano di Costanova, che urlava più forte di tutti. - Imbecille! sí, sí, lo dico e lo sostengo: imbecille! imbecille! Glielavrei pagato io il viaggio! Io glielavrei pagato! Quando uno non sa più che farsi della propria vita, perdio, se non fa cosí è un imbecille! - Scusi, che è stato? - domandò un nuovo venuto, accostandosi, intronato da tutti quegli urli e un po perplesso a un avventore che se ne stava discosto, appartato in un angolo in ombra tutto aggruppato, con uno scialle di lana su le spalle e un berretto da viaggio in capo dalla larga visiera che gli tagliava con lombra metà del volto. Prima di rispondere, costui levò dal pomo del bastoncino una delle mani ischeletrite nella quale teneva un fazzoletto appallottolato, e se la portò alla bocca, su i baffetti squallidi, spioventi. Mostrò cosí la faccia smunta, gialla, su cui era ricresciuta rada rada qua e là una barbettina da malato. Con la bocca otturata, combatté un pezzo, sordamente, con la propria gola, ove una tosse profonda irrompeva, rugliando tra sibili; infine disse con voce cavernosa: - Mi ha fatto aria, accostandosi. Scusi, lei, non è di Costanova, è vero? E raccolse e nascose nel fazzoletto qualche cosa. Il forestiere, dolente, mortificato, imbarazzato dal ribrezzo che non riusciva a dissimulare, rispose: - No; sono di passaggio. - Siamo tutti di passaggio, caro signore. E aprí la bocca, cosí dicendo, e scoprí i denti, in un ghigno frigido, muto restringendo in fitte rughe, attorno agli occhi aguzzi, la gialla cartilagine del viso emaciato. - Guido Mazzarini, - riprese poi, lentamente, - è il deputato di Costanova. Granduomo. E stropicciò lindice e il pollice duna mano, a significare il perché della grandezza. - Dopo sette mesi dalle elezioni politiche, a Costanova, caro signore, ribolle ancora furioso, come vede, lo sdegno contro di lui perché, avversato qui da tutti, è riuscito a vincere col suffragio ben pagato delle altre sezioni elettorali del collegio. Le furie non sono svaporate, perché Mazzarini, per vendicarsi, ha fatto mandare al Municipio di Costanova - si scosti, si scosti un poco; mi manca laria - un regio commissario. Grazie. Già! un regio commissario. Cosa cosa di gran momento Eh, un regio commissario Allungò una mano e sotto gli occhi del forestiere che lo mirava stupito, chiuse le dita, lasciando solo ritto il mignolo, esilissimo; appuntí le labbra e rimase un pezzo intentissimo a fissar lunghia livida di quel dito. - Costanova è un gran paese, - disse poi. - Luniverso, tutto quanto, gràvita attorno a Costanova. Le stelle, dal cielo, non fanno altro che sbirciar Costanova; e cè chi dice che ridano; cè chi dice che sospirino dal desiderio davere in sé ciascuna una città come Costanova. Sa da che dipendono le sorti delluniverso? Dal partito repubblicano di Costanova, il quale non può aver bene in nessun modo tra Mazzarini da un lato, e lex-sindaco Cappadona dallaltro, che fa il re. Ora il Consiglio comunale è stato sciolto e per conseguenza luniverso è tutto scombussolato. Eccoli là: li sente? Quello che strilla più di tutti è Paroni, sí, quello là col pizzo, la cravatta rossa e il cappello alla Lobbia; strilla cosí, perché vuole che la vita universa, e anche la morte, stiano a servizio dei repubblicani di Costanova. Anche la morte, sissignore. Sè ucciso Pulino Sa chi era Pulino? Un povero malato, come me. Siamo parecchi, a Costanova, malati cosí. E dovremmo servire a qualche cosa. Stanco di penare, il povero Pulino oggi si è - Impiccato? - Allànsola del lume, in cucina. Eh, ma cosí, no, non mi piace. Troppa fatica, impiccarsi. Cè la rivoltella, caro signore. Morte più spiccia. Bene; sente che dice Paroni? Dice che Pulino è stato un imbecille, non perché si è impiccato, ma perché prima di impiccarsi, non è andato a Roma ad ammazzar Guido Mazzarini. Già! Perché Costanova, e conseguentemente luniverso, rifiatasse. Quando uno non sa più che farsi della propria vita, se non fa cosí se prima duccidersi non ammazza un Mazzarini qualunque, è un imbecille. Glielavrebbe pagato lui il viaggio, dice. Con permesso, caro signore. Salzò di scatto; si strinse, da sotto, con ambo le mani lo scialle attorno al volto, fino alla visiera del berretto; e, cosí imbacuccato, curvo, lanciando occhiatacce al crocchio degli urloni, uscí dal caffè. Quel forestiere di passaggio restò imbalordito; lo seguí con gli occhi fino alla porta: poi si volse al vecchio cameriere del caffè e gli domandò, costernatissimo: - Chi è? Il vecchio cameriere tentennò il capo amaramente; si picchiò il petto con un dito; e rispose, sospirando: - Anche lui eh, poco più potrà tirare. Tutti di famiglia! Già due fratelli e una sorella Studente. Si chiama Fazio. Luca Fazio. Colpa della madraccia, sa? Per soldi, sposò un tisico, sapendo chera tisico. Ora lei sta cosí, grossa e grassa, in campagna, come una badessa mentre i poveri figliuoli, a uno a uno Peccato! Sa che testa ha quello lí? e quanto ha studiato! Dotto; lo dicono tutti. Viene da Roma, dagli studii. Peccato! E il vecchio cameriere accorse al crocchio degli urloni che pagata la consumazione, si disponevano a uscire dal caffè con Leopoldo Paroni in testa. Serataccia, umida, di novembre. La nebbia saffettava. Bagnato tutto il lastricato della piazza; e attorno a ogni fanale sbadigliava un alone. Appena fuori della porta del caffè, tutti si tirarono su il bavero del pastrano, e ciascuno, salutando, savviò per la sua strada. Leopoldo Paroni, nellatteggiamento che gli era abituale, di sdegnosa, accigliata fierezza sollevò di traverso il capo, e cosí col pizzo allaria attraversò la piazza, facendo il mulinello col bastone. Imboccò la via di contro al caffè; poi voltò a destra, al primo vicolo, in fondo al quale era la sua casa. Due fanaletti piagnucolosi, affogati nella nebbia, stenebravano a mala pena quel lercio budello: uno a principio, uno in fine. Quando Paroni fu a metà del vicolo, nella tenebra e già cominciava a sospirare al barlume che arrivava fioco dallaltro fanaletto ancor remoto credette di discernere laggiú in fondo, proprio innanzi alla sua casa, qualcuno appostato. Si sentí rimescolar tutto il sangue e si fermò. Chi poteva essere, lí, a quellora? Cera uno, senza dubbio, ed evidentemente appostato; lí proprio innanzi alla porta di casa sua. Dunque, per lui. Non per rubare, certo: tutti sapevano chegli era povero come Cincinnato. Per odio politico, allora Qualcuno mandato da Mazzarini, o dal regio commissario? Possibile? Fino a tanto? E il fiero repubblicano si voltò a guardare indietro, perplesso se non gli convenisse ritornare al caffè o correre a raggiungere gli amici, da cui si era separato or ora; non per altro, per averli testimonii della viltà, dellinfamia dellavversario. Ma saccorse che lappostato, avendo udito certamente, nel silenzio il rumore dei passi fin dal suo entrare nel vicolo, gli si faceva incontro, là dove lombra era più fitta. Eccolo: ora si scorgeva bene: era imbacuccato. Paroni riuscí a stento a vincere il tremore e la tentazione di darsela a gambe; tossí, gridò forte: - Chi è là? - Paroni, - chiamò una voce cavernosa. Unimprovvisa gioja invase e sollevò Paroni, nel riconoscere quella voce: - Ah, Luca Fazio tu? Lo volevo dire! Ma come? Tu qua, amico mio? Sei tornato da Roma? - Oggi, - rispose, cupo, Luca Fazio. - Maspettavi, caro? - Sí. Ero al caffè. Non mhai visto? - No, affatto. Ah, eri al caffè? Come stai, come stai, amico mio? - Male; non mi toccare. - Hai qualche cosa da dirmi? - Sí; grave. - Grave? Eccomi qua! - Qua, no: sú a casa tua. - Ma cè cosa? Che cè, Luca? Tutto quello che posso, amico mio - Tho detto, non mi toccare: sto male. Erano arrivati alla casa. Paroni trasse di tasca la chiave; aprí la porta; accese un fiammifero, e prese a salir la breve scaletta erta, seguito da Luca Fazio. - Attento attento agli scalini Attraversarono una saletta; entrarono nello scrittojo, appestato da un acre fumo stagnante di pipa. Paroni accese un sudicio lumetto bianco a petrolio, su la scrivania ingombra di carte, e si volse premuroso al Fazio. Ma lo trovò con gli occhi schizzanti dalle orbite; il fazzoletto, premuto forte con ambo le mani, su la bocca. La tosse lo aveva riassalito, terribile, a quel puzzo di tabacco. - Oh Dio stai proprio male, Luca Questi dovette aspettare un pezzo per rispondere. Chinò più volte il capo. Sera fatto cadaverico. - Non chiamarmi amico, e scòstati - prese infine a dire. - Sono agli estremi No, resto resto in piedi Tu scòstati. - Ma ma io non ho paura - protestò Paroni. - Non hai paura? Aspetta - sghignò Luca Fazio. - Lo dici troppo presto. A Roma, vedendomi cosí agli estremi, mi mangiai tutto: serbai solo poche lire per comperarmi questa rivoltella. Cacciò una mano nella tasca del pastrano e ne trasse fuori una grossa rivoltella. Leopoldo Paroni, alla vista dellarma, in pugno a quelluomo in quello stato diventò pallido come un cencio, levò le mani, balbettò: - Che che è carica? Ohé, Luca - Carica, - rispose frigido il Fazio. - Hai detto che non hai paura. - No ma, se, Dio liberi - Scòstati! Aspetta Mero chiuso in camera, a Roma, per finirmi. Quando, con la rivoltella già puntata alla tempia, ecco che sento picchiare alluscio - Tu, a Roma? - A Roma. Apro. Sai chi mi vedo davanti? Guido Mazzarini. - Lui? a casa tua? Luca Fazio fece di sí, più volte, col capo. Poi seguitò: - Mi vide con la rivoltella in pugno, e subito, anche dalla mia faccia, comprese che cosa stessi per fare; mi corse innanzi; mafferrò per le braccia; mi scosse e mi gridò: Ma come? cosí tuccidi? Oh Luca, sei tanto imbecille? Ma va se vuoi far questo ti pago io il viaggio; corri a Costanova, e ammazzami prima Leopoldo Paroni! Paroni, intentissimo finora al truce e strano discorso con lanimo in subbuglio nella tremenda aspettativa duna qualche atroce violenza davanti a lui, si sentí dun tratto sciogliere le membra; e aprí la bocca a un sorriso squallido, vano: - Scherzi? Luca Fazio si trasse un passo indietro; ebbe come un tiramento convulso in una guancia, presso il naso, e disse, con la bocca scontorta: - Non scherzo. Mazzarini mha pagato il viaggio; ed eccomi qua. Ora io, prima ammazzo te, e poi mammazzo. Cosí dicendo, levò il braccio con larma, e mirò. Paroni, atterrito, con le mani innanzi al volto, cercò di sottrarsi alla mira, gridando: - Sei pazzo? Luca sei pazzo? - Non ti muovere! - intimò Luca Fazio. - Pazzo, eh? ti sembro pazzo? E non hai urlato per tre ore al caffè che Pulino è stato un imbecille perché prima dimpiccarsi, non è andato a Roma ad ammazzar Mazzarini? Leopoldo Paroni tentò dinsorgere: - Ma cè differenza, per dio! Io non sono Mazzarini! - Differenza? - esclamò il Fazio, tenendo sempre sotto mira il Paroni. - Che differenza vuoi che ci sia tra te e Mazzarini, per uno come me o come Pulino a cui non importa più nulla della vostra vita e di tutte le vostre pagliacciate? Ammazzar te o un altro, il primo che passa per via, è tuttuno per noi! Ah, siamo imbecilli per te se non ci rendiamo strumento, allultimo, del tuo odio o di quello dun altro, delle vostre gare e delle vostre buffonate? Ebbene: io non voglio essere imbecille come Pulino, e ammazzo te! - Per carità, Luca che fai? Ti sono stato sempre amico! - prese a scongiurar Paroni, storcendosi, per scansar la bocca della rivoltella. Guizzava veramente negli occhi di Fazio la folle tentazione di premere il grilletto dellarma. - Eh, - disse col solito ghigno frigido su le labbra. - Quando uno non sa più che farsi della propria vita Buffone! Stai tranquillo; non tammazzo. Da bravo repubblicano, tu sarai libero pensatore, eh? Ateo! Certamente Se no, non avresti potuto dire imbecille a Pulino. Ora tu credi chio non ti ammazzi, perché spero gioje e compensi in un mondo di là No, sai? Sarebbe per me la cosa più atroce credere che io debba portarmi altrove il peso delle esperienze che mi è toccato fare in questi ventisei anni di vita. Non credo a niente! Eppure, non tammazzo. Né credo dessere un imbecille, se non tammazzo. Ho pietà di te, della tua buffoneria, ecco. Ti vedo da lontano, e mi sembri cosí piccolo e miserabile. Ma la tua buffoneria la voglio patentare. - Come? - fece Paroni, con una mano a campana, non avendo udito lultima parola, nellintronamento in cui era caduto. - Pa-ten-ta-re, - sillabò Fazio. - Ne ho il diritto, giunto come sono al confine. E tu non puoi ribellarti. Siedi là, e scrivi. Glindicò la scrivania con la rivoltella, anzi quasi lo prese e lo condusse a seder lí per mezzo dellarma puntata contro il petto. - Che che vuoi che scriva? - balbettò Paroni annichilito. - Quello che ti detterò io. Ora tu stai sotto; ma domani, quando saprai che mi sono ucciso, tu rialzerai la cresta; ti conosco; e al caffè urlerai che sono stato un imbecille anchio. No? Ma non lo faccio per me. Che vuoi che mimporti del tuo giudizio? Voglio vendicar Pulino. Scrivi dunque Lí, lí, va bene. Due parole. Una dichiarazioncina. Io qui sottoscritto mi pento Ah, no, perdio! scrivi, sai? A questo solo patto ti risparmio la vita! O scrivi, o tammazzo Mi pento daver chiamato imbecille Pulino questa sera, al caffè, tra gli amici, perché, prima duccidersi, non è andato a Roma ad ammazzar Mazzarini. Questa è la pura verità: non cè una parola di più. Anzi, lascio che gli avresti pagato il viaggio. Hai scritto? Ora seguita: Luca Fazio, prima duccidersi, è venuto a trovarmi. Vuoi metterci armato di rivoltella? Mettilo pure: armato di rivoltella. Tanto, non pagherò la multa per porto darma abusivo. Dunque: Luca Fazio è venuto a trovarmi, armato di rivoltella, hai scritto? e mi ha detto che, conseguentemente, anche lui per non esser chiamato imbecille da Mazzarini o da qualche altro, avrebbe dovuto ammazzar me come un cane. Hai scritto, come un cane? Bene. A capo. Poteva farlo, e non lha fatto. Non lha fatto perché ha avuto schifo e pietà di me e della mia paura. Gli è bastato che gli dichiarassi che il vero imbecille sono io. Paroni, a questo punto, congestionato, scostò furiosamente la carta e si trasse indietro protestando: - Questo poi - Che il vero imbecille sono io, - ripeté, freddo, perentoriamente, Luca Fazio. - La tua dignità la salvi meglio, caro mio, guardando la carta su cui scrivi, anziché questarma che ti sta sopra. Hai scritto? Firma adesso. Si fece porgere la carta; la lesse attentamente; disse: - Sta bene. Me la troveranno addosso, domani. La piegò in quattro e se la mise in tasca. - Consolati, Leopoldo, col pensiero chio vado a fare adesso una cosa un tantino più difficile di quella che or ora hai fatto tu. Buona notte. Novelle per un anno di luigi pirandello SUA MAESTÀ Accanto alla tragedia, però si ebbe anche la farsa a Costanova, quando fu sciolto il Consiglio comunale e arrivò da Roma il Regio Commissario. Quel giorno, Melchiorino Palí, nella sala daspetto della stazione picchiandosi il petto con tutte e due le manine perdute in un vecchio pajo di guanti grigi sforacchiati nelle punte si sfogava a dire: - Ma la faremo noi, noi, la rivoluzione one. Noi! I suoi colleghi del Consiglio disciolto icconsiglio andato a male come diceva sotto sotto il guardasala, chera un vecchietto toscano, ascritto comera allora di regola, alla lega socialista dei ferrovieri avevano, dopo lungo dibattito deciso di venire alla stazione per accogliere lospite, quantunque avversario. Ed erano venuti in abito lungo e cappello a stajo. Palí aveva cercato di dissuaderli, dimostrando loro che non si doveva in nessun modo. Non cera riuscito e alla fine era venuto anche lui. Coi miseri panni giornalieri, però. In segno di protesta. Piccino, piccino, con la barbetta rossa e gli occhiali azzurri oppresso da un cappello duro, roso, inverdito che gli sprofondava fin su la nuca gli orecchi curvi sotto le tese, oppresso da un greve soprabito color tabacco, continuava a sfogarsi, gestendo furiosamente. Ma si rivolgeva ora di preferenza ai manifesti illustrati appesi alle pareti della sala daspetto, visto che nessuno dei colleghi gli dava più ascolto. Il vecchio guardasala, intanto, se lo stava a godere, con un risetto canzonatorio su le labbra. Da uno di quei manifesti, un bel tocco di ragazza scollacciata gli offriva ridendo una tazza di birra dalla spuma traboccante, come per farlo tacere. Ma invano. - Rivoluzione! Rivoluzione! - incalzava Melchiorino Palí il quale quandera cosí eccitato, soleva ripetere due e tre volte le ultime sillabe delle parole come se egli stesso si facesse leco: - One one Era indignato non tanto per lo scioglimento del Consiglio glienimportava un fico ico un fico secco ecco a lui se non era più consigliere quanto per lo spettacolo stomachevole che il Governo dava allintera nazione trescando spudoratamente col partito socialista fino a darla vinta a quei quattro mascalzoni che a Costanova andavano per via col garofano rosso allocchiello, protetti dallon. Mazzarini, deputato del collegio, che a Costanova però non aveva raccolto più di ventidue voti oti. Ora questa, senzalcun dubbio, era una vendetta del Mazzarini, il quale, partendo per Roma aveva giurato di dare una lezione memorabile al paese che gli si era dimostrato cosí acerrimamente nemico ico. Ma che lezione? Lo scioglimento del Consiglio? Eh via! Miserie! Melchiorino Palí considerava da un punto più alto la questione one. Dieci, venti, trenta lire al giorno a un tramviere, a un ferroviere? Quattro, cinque mesi di preparazione, seppure! E un professor di liceo, un giudice che han dovuto studiar ventanni per strappare una laurea e affrontare esami e concorsi difficilissimi non le avevano, non le avevano trenta lire al giorno! E tutte le commiserazioni intanto, e tutte le cure per il cosí detto proletariato ato ato! A questo punto non si sa come, la ragazza scollacciata di quel manifesto quasi fosse stufa di offrire invano la sua tazza di birra a uno che le avventava contro tanta furia di gesti irosi si staccò dalla parete e precipitò con fracasso sul divano di cuojo, ove stava seduto lex-sindaco, cav. Decenzio Cappadona. - Vai! è ito via icchiodo! - esclamò allora, accorrendo e sghignando, il vecchietto guardasala. Il Cappadona balzò in piedi sacrando e tirò una spinta cosí furiosa a Melchiorino Palí rimasto a bocca aperta e con le dieci dita per aria che lo mandò a schizzare addosso a uno dei colleghi. - Io? Che centro io? So un corno io se il chiodo si stacca! - si rivoltò furibondo il Palí; quindi, parandosi di faccia a quel collega e prendendogli un bottone sul petto della finanziera: - Non ti pajono sacrosante ragioni? Perché, sissignore, io ci sto: trenta lire al giorno orno al tramviere, al ferroviere ci sto! ma datene allora cento al giudice al professore ore e se no, perdio, la faremo noi, la rivoluzione one perdio! Noi! Quel collega si guardava il bottone. Aveva un tubino spelacchiato, ma lo portava con tanta dignità e sera tutto aggiustato con tanta cura che si sentiva struggere, ora, a quel discorso e approvava e sbuffava e strabuzzava gli occhi. Alla fine non ne poté più: lo lasciò lí in asso e saccostò al cavalier Cappadona per pregarlo che avvalendosi della sua autorità, facesse tacere quellenergumeno. Era unindecenza strillare cosí, con tutta quella trucia addosso. Comprometteva, ecco! Ma il cavalier Decenzio Cappadona, che sera già ricomposto e se ne stava ora astratto e assorto fece un atto appena appena con la mano e seguitò a lisciarsi il gran pizzo regale. Lo chiamavano a Costanova Sua Maestà perché era il ritratto spiccicato di Vittorio Emanuele II vestito da cacciatore: la stessa corporatura gli stessi baffi, lo stesso pizzo, lo stesso naso rincagnato allinsú; Vittorio Emanuele II insomma, purus et putus, purus et putus, come soleva ripetere il notajo Colamassimo che sapeva il latino. Anche lui, il cavalier Cappadona, era venuto coi panni giornalieri; ma che centra! era noto a tutti chegli non cambiava mai, neanche nelle più solenni occasioni quel suo splendido abito di velluto alla cacciatora e gli stivali e il cappellaccio a larghe tese con la penna infitta da un lato nel nastro cherano tali e quali quelli che il Gran Re portava nel ritratto famoso che al cavalier Decenzio serviva da modello. I maligni dicevano che non aveva altri titoli per esser sindaco di Costanova fuor che quella straordinaria somiglianza e che non aveva fatto in vita sua altri studii oltre a quello attentissimo sul ritratto del primo re dItalia. Questa seconda malignazione poteva forse avere qualche fondamento di verità: la prima no. Non bastava, infatti, nemmeno a quei tempi, somigliare a Vittorio Emanuele II per esser sindaco di un comune dItalia. Tanto vero che in ogni città era raro il caso che non ci fosse per lo meno uno che non somigliasse o non si sforzasse di somigliare a Vittorio Emanuele II o anche a Umberto I, senzesser per questo nemmeno consigliere della minoranza. In verità, ci voleva qualcosaltro. E questo qualcosaltro il cavalier Decenzio Cappadona lo aveva. Milionario, poteva pigliarsi il gusto di sfogare esclusivamente tutta lattività morale e materiale di cui era capace nella professione di quella somiglianza. A Costanova era re; la sua casa, una reggia; teneva in campagna una numerosa scorta di campieri in divisa, cherano come il suo esercito; tutti gli abitanti, tranne quel pugno di buffoni capitanati dal repubblicano Leopoldo Paroni, eran per lui più sudditi che elettori; aveva una scuderia magnifica, una muta di cani preziosa; amava le donne, amava la caccia; e dunque chi più Vittorio Emanuele di lui? Ora, durante lultima amministrazione, qualcuno degli assessori aveva dovuto commettere qualche piccola sciocchezza amministrativa: il cavalier Decenzio non sapeva bene: era re, lui: regnava e non governava. Il fatto è che il Consiglio era stato sciolto. A momenti sarebbe arrivato il Regio Commissario; il cavalier Decenzio sera incomodato a venire alla stazione; lo avrebbe accolto cortesemente, nella certezza che anche costui sarebbe diventato suo suddito temporaneo devotissimo; si sarebbero fatte le nuove elezioni, e sarebbe stato rieletto sindaco, riacclamato re, senzalcun dubbio. Lavvisatore elettrico cominciò a squillare. Il cavalier Cappadona sbadigliò, si alzò, si batté il frustino su gli stivali facendo al solito con le labbra: - Bembè Bembè - e uscí, seguito dagli altri, sotto la tettoja della stazione. Melchiorino Palí ripeteva ancora una volta che dobbiamo farla noi la rivolu ma vide due carabinieri alla porta della sala daspetto e le ultime sillabe della parola gli rimasero in gola: ne venne fuori poco dopo, al solito, leco soltanto, attenuata: - One one La cornetta del casellante strepé in distanza: sintese il fischio del treno. - Campana! - ordinò allora il capostazione, che sera avvicinato a ossequiare il cavalier Cappadona. Ed ecco il treno, sbuffante, maestoso. Tutti si allineano, in attesa ansiosi e con quelleccitazione che larrivo del convoglio con la sua imponenza rumorosa e violenta suol destare; i ferrovieri corrono ad aprir gli sportelli gridando: Costanova! Costanova! Da una vettura di prima classe uno spilungone miope squallido, con certi baffi biondicci alla cinese, tende una valigia al facchino e gli dice piano: - Regio Commissario. Gli aspettanti lo mirano delusi, toccandosi sotto sotto coi gomiti e il cavalier Decenzio Cappadona si fa avanti con la sua impostatura regale, quando tutta un tratto - è uno scherzo? unallucinazione? - dietro quello spilungone miope scende maestoso su la predella della vettura un altro Vittorio Emanuele II più Vittorio Emanuele II del cavalier Decenzio Cappadona. I due uomini, cosí davanti a petto, si guatano allibiti. Nessuno degli ex-consiglieri osa farsi avanti; anche il capostazione, che sera proposto di presentare lex-sindaco al Regio Commissario, rimane inchiodato al suo posto; e quellaltro Vittorio Emanuele che è il commendatore Amilcare Zegretti, proprio lui, il Regio Commissario passa tra tutti quegli uomini quasi esterrefatti e si caccia con un acuto sgrigliolío delle scarpe che pare esprima la fierissima stizza ondè preso, nella sala daspetto, seguito dal suo allampanato segretario particolare. - Mimi mi Non trova più la voce. Quegli intanto non ardisce alzare gli occhi a guardarlo in faccia. - Mi chiami il ca il capostazione, la prego. Sotto la tettoja, il capostazione è rimasto a guardare a uno a uno i membri del Consiglio disciolto tutti ancora intronati, e il cavalier Decenzio Cappadona basito addirittura e quasi levato di cervello. Il segretario particolare gli saccosta, timido, vacillante: - Scusi, signor Capo, una parolina. Il capostazione accorre premuroso alla sala daspetto e vi trova il commendator Zegretti con tanto docchi sbarrati e fulminanti e una mano spalmata sotto il naso in atteggiamento pensieroso sí, ma che par fatto apposta per nasconder baffi e appendici. - Quei quei signori, scusi - Del Consiglio disciolto, sissignore. Venuti apposta per ossequiarla, signor Commendatore. - Grazie, e cè, scusi, cè anche il come si chiama? - Lex-sindaco? Cavalier Cappadona, sissignore. Sarebbe anzi appunto - Va bene, va bene. Me lo ringrazi tanto, ma dica che che io son venuto anche per fare una una piccola inchiesta, ecco. Non sarebbe dunque prudente Ci vedremo al Municipio. Mi faccia venire qua, la prego, il mio segretario. Dovè? dove sè cacciato? Il segretario, sotto la tettoja, era assediato dai membri del Consiglio disciolto. Melchiorino Palí aveva posto crudamente il dilemma: - O si rade luno o si rade laltro. Ma che! ma no! bisognava che si radesse il nuovo arrivato, per forza; perché del Cappadona era nota a tutti la somiglianza con Vittorio Emanuele II, e perciò se si fosse raso lui e il Regio Commissario fosse entrato in sua vece da Vittorio Emanuele in Costanova lo scandalo non si sarebbe evitato. Scandalo inaudito, perché a Costanova larrivo di quel Regio Commissario rappresentava un vero e proprio avvenimento. Una fischiata generale sarebbe scoppiata; tutto il paese sarebbe crepato dalle risa; fin le case di Costanova avrebbero traballato per un sussulto di spaventosa ilarità; fino i ciottoli delle vie sarebbero saltati fuori, scoprendosi come tanti denti, in una convulsione di riso. - Mazzarini! Mazzarini! - strillava più forte degli altri Melchiorino Palí. - È stato lui, lon. Mazzarini! Ecco la vendetta che ci ha giurato! la lezione memorabile! Lha scelto lui a Roma, il Regio Commissario per Costanova ova ova Mascalzone! Offesa alla memoria alla effigie del nostro Gran Re! Irrisione, attentato al prestigio dellautorità! Bisognava a ogni costo impedirlo; mandare presto presto per un barbiere fidato; e lí stesso, nella sala daspetto, indurre il Regio Commissario a sacrificare almeno il pappafico sí e un pochino pochino anche i baffi, prima dentrare in paese. Ma chi si prendeva laccollo di fare una simile proposta al commendator Zegretti? Il cavalier Decenzio Cappadona sera allontanato, fosco e col frustino si sfogava contro la innocente ruchetta bianca e il crespignolo dai fiori gialli che crescevano di tra le crepe dellantica spalletta che impedisce lingresso alla stazione. - Marcocci! - tonò in quel punto il commendator Zegretti, facendosi su la soglia della sala daspetto, furibondo. Il povero segretario, schiacciato sotto lincarico che gli avevano dato gli ex-consiglieri accorse come un cane che fiuti in aria le busse. - Una vettura! - Aspetti perdoni, signor Commendatore - si provò a dire il Marcocci. - Se se lei volesse dicevano quei signori prima dentrare in paese qui stesso dicevano quei signori perché, lei ha veduto? cè qui quello che lex-sindaco, lei ha veduto? Ora, dicevano quei signori - Insomma si spieghi! - gli urlò lo Zegretti. - Ecco, sissignore qui stesso, si potrebbe se lei volesse dicevano mandare per un come si chiama? e farsi, un pochino pochino almeno ecco, i baffi soltanto, signor Commendatore, dicevano quei signori. - Che? - ruggí il commendator Zegretti e gli si parò di fronte, quasi per scoppiargli addosso, gonfio comera di collera e di sdegno. - Sa lei che io sono qua, adesso, la prima autorità del paese? - Sissignore! sissignore! come non lo so? - E dunque? Una vettura! Marche! E savviò innanzi, col petto in fuori, aggrondato, i baffoni in aria, il naso al vento. Naturalmente a Costanova accadde quel che i membri del Consiglio disciolto avevano purtroppo preveduto. più fiera vendetta di quella lon. Mazzarini non poteva prendersi, non solo contro il cavalier Decenzio Cappadona suo acerrimo avversario, ma anche contro lautorità costituita; lui socialista. Retrogrado, conservatore, il paese di Costanova? Là, due re! Di cui luno il ritratto dellaltro, e lun contro laltro armato. Ora, come un leone in gabbia, il commendator Zegretti nella magna sala del Municipio ripensando allimpegno di quel deputato a Roma, perché lui e non altri fosse mandato quale Regio Commissario a Costanova; ripensando alla grande soddisfazione che egli per quellimpegno aveva provato, fremeva di rabbia sarrotolava i baffoni fino a storcersi il labbro di qua e di là, si stirava il gran pizzo si affondava le unghie nelle palme delle mani, vedeva rosso! Come fare il Regio Commissario in quel paese a cui non poteva mostrarsi, senza promuover subito uno scoppio di risa? Se non ci fosse stato quellaltro, egli avrebbe certo ispirato maggior reverenza col suo aspetto che attestava devozione alla monarchia, culto anche fanatico della memoria del Gran Re. Ma ora cosí E se qualcuno ne avesse scritto a Roma, ai giornali? se qualche deputato ne avesse parlato alla Camera? Cosí pensando, il commendator Zegretti sentiva di punto in punto crescer lorgasmo; passeggiava, si fermava, passeggiava ancora un po, si rifermava, sbuffando ogni volta e scotendo in aria le pugna. Quella sala del Municipio era magnifica, dal palco scompartito, in rilievo, ornato di dorature. Il cavalier Decenzio Cappadona laveva fatta decorare e addobbare sontuosamente a sue spese. Nella parete di fondo troneggiava un gran ritratto a olio del primo re dItalia che il Cappadona stesso aveva fatto eseguire lí a Costanova, da un pittore di passaggio, sedendo lui per modello. Imbecille! Buffone! Cosí nero? Quando mai Vittorio Emanuele II fu cosí nero? Biondo scuro e con gli occhi cilestri: ecco comera Vittorio Emanuele II; comera lui, insomma, il commendator Zegretti, che aveva perciò quasi un diritto naturale a professarne la somiglianza. Eh, ma allora, qualunque mascalzone, purché avesse il naso un po in sú e un po di crescenza nei peli della faccia poteva figurare da Vittorio Emanuele II; se non si doveva tener conto del colore del pelo, del colore degli occhi. più duno a Costanova dava ragione al Regio Commissario sosteneva cioè che veramente egli più del Cappadona somigliava a Vittorio Emanuele II con quegli occhi da vitellone; altri invece sosteneva il contrario; e le discussioni si facevano di giorno in giorno più calorose. Appena lo vedevano passare per via tutti uscivano fuori dalle botteghe, saffacciavano alle finestre, si fermavano a mirarlo: - Ma bello vah! magnifico! guardatelo! Nessuno poté assistere però alla scena più buffa, che si svolse nella sala del Municipio dove una mattina dovettero pur trovarsi di fronte tutte due, quei Vittorii Emanueli. E ce nera pure un terzo, lí, dipinto a olio, grande al vero, che se li godeva dallalto della parete, cosí ammusati. Una gran folla, quella mattina, allannunzio dellinvito che il Regio Commissario aveva fatto al Cappadona per interrogarlo su lultima gestione amministrativa, sera raccolta sotto il Municipio. Figurarsi dunque lanimo del cavalier Decenzio nel recarsi, tra tanta gente assiepata, a quel convegno; e lanimo del commendator Zegretti, a cui ne saliva dalla piazza il brusío. Oltre lirrisione, che era patente nella curiosità di tutti quegli oziosi, qualche altra cosa irritava sordamente il cavalier Cappadona. Quantunque molto munifico al paese, era pur non di meno gelosissimo di tutti i suoi doni al Comune. Ora, da più giorni, passando sotto il Municipio aveva veduto spalancate al sole le ampie finestre poste sul davanti, cheran quelle appunto del salone. Povere tende, dunque! poveri mobili, a quella luce sfacciata! e chi sa quanta polvere! che disordine! Quando introdotto dal segretario Marcocci, vide il gran tappeto persiano che copriva da un capo allaltro il pavimento, ridotto in uno stato miserando come se ci fosse passato sopra un branco di porci, si sentí tutto rimescolare. Ma sentí addirittura artigliarsi le dita nel vedere che colui lo accoglieva senza il minimo riguardo. Signori miei, quellintruso lí! Quellintruso che - dimostrandosi fino a tal segno villano e indegno dabitare in un luogo addobbato con tanto decoro e tanto sfarzo - osava pure scimmiottare limmagine dun re. Il commendator Zegretti stava seduto innanzi a unelegantissima scrivania piena zeppa di carte, che sera fatta trasportare lí nel salone, e scriveva. Senza neppure alzar gli occhi, disse seccamente: - Saccomodi. Ma sera già accomodato da sé, senzinvito, il Cappadona, sulla poltrona di faccia. Il Regio Commissario, tenendo ancora gli occhi bassi, prese a esporre allex-sindaco la ragione per cui lo aveva invitato a venire. A un certo punto il Cappadona, che lo guardava fieramente, scattò in piedi, serrando le pugna. - Scusi, - disse, - non si potrebbero almeno accostare un tantino queste finestre? Due, tre fischi partirono in quel momento dalla folla raccolta nella piazza sottostante. Il commendator Zegretti alzò il capo, stirandosi un baffo con aria grave, e disse: - Ma io non ho paura, sa. - E chi ha paura? - fece il Cappadona. - Dico per queste povere tende per questo tappeto, capirà Il commendator Zegretti guardò le tende, guardò il tappeto si buttò indietro su la spalliera del seggiolone, e, accarezzandosi ora linterminabile pizzo: - Mah! - sospirò. - Mi piace, sa, mi piace lavorare alla luce del sole! - Eh, - squittí il Cappadona - se non si rovinasse la tappezzeria Capisco che a lei non importa nulla; ma, se permette, le faccio osservare che importa a me, perché è roba mia. - Del Municipio, se mai - No! Mia, mia, mia. Fatta a mie spese! Mia la sedia, su cui lei siede; mia la scrivania, su cui lei scrive. Tutto quello che lei vede qua, mio, mio, mio, fatto col denaro mio lo sappia! E se si vuole prendere il disturbo daffacciarsi un pochino alla finestra, le faccio vedere là ledificio delle scuole che ho fatto levare io di pianta e costruire a mie spese e arredare di tutto punto: io! E ci sono anche le scuole tecniche che il signor Mazzarini deputato del collegio, non è stato buono a ottenere dal Governo, comera dobbligo, e che mantengo io a mie spese: io! Se si vuole alzare un pochino e affacciare alla finestra, le faccio vedere, più là, un altro edificio lospedale, costruito, arredato e mantenuto anche da me, a mie spese E questa, ora, è la ricompensa caro signore! Mi si manda qua lei, non so perché: aspetto che lei me lo dica mi spieghi bene che cosa sia venuto a far qua lei Ma già lo vedo già lo vedo E il cavalier Decenzio Cappadona, aprendo le braccia, si mise a guardare il tappeto rovinato. Con fredda calma ostentata, il commendator Zegretti, marcando le ciglia a mezzaluna: - Ma io, - disse, - io invece, sa? sono qua per vedere che cosa ha fatto lei, piuttosto. - Glielho detto, che cosa ho fatto io! E ci sono le prove lí: cè tutto il paese che può rispondere per me! Chi è lei? che cosa vuole da me? - Io rappresento qua il Governo! - rispose infoscandosi il commendator Zegretti, e poggiò ambo le mani su la scrivania. Il Cappadona si scrollò tutto, tre volte: - Ma nossignore! ma che Governo! ma non ci creda! glielo dico io che cosa rappresenta lei qua. - Oh insomma! - gridò il Regio Commissario, levandosi in piedi anche lui. - Io non posso assolutamente tollerare che lei si dia codeste arie davanti a me! E i due Vittorii Emanueli si guardarono finalmente negli occhi, pallidi e vibranti dira. - Io, le arie? - fece con un sogghigno il Cappadona. - se le dà lei, mi pare, le arie. Non si è degnato nemmeno dalzarsi, quando io sono entrato, come se fosse entrato il signor nessuno qua, dove pure tutto mi appartiene. - Ma io non le so, non le voglio, né le debbo sapere io, codeste cose! - rispose, sempre più eccitandosi, il commendator Zegretti. - Questa è la sede del Municipio. - Benissimo! Del Municipio! Non stalla, dunque! - Lei moffende! - Come le pare - Ah sí? E allora io la invito a uscir fuori! Là! E il commendator Zegretti additò fieramente la porta. Si videro, ora, luno addosso allaltro, i due re: i baffi tremavano, tremavano i pappafichi, e i nasi allerta fremevano. - A me osa dir questo? - tonò il Vittorio Emanuele paesano. La sua voce sintese nella piazza sottostante e un uragano di fischi e di grida scomposte si levò minaccioso. - Proprio a lei! sissignore! Perché io non ho paura! - inveí, pallidissimo, il commendator Zegretti. - E se trovo qua, fra queste carte, qualche irregolarità - Mi manda in galera? - compí la frase il Cappadona, sghignazzando. - Ma si provi, si provi; vedrà che cosa succede Lei qua non rappresenta che quattro mascalzoni messi sú da quel farabutto del Mazzarini deputato socialista, nemico della patria e del re, ha capito? Del re, del re; glielo grido sul muso a lei mascherato a codesto modo! Trasecolò, nel suo furore, il commendator Zegretti. - Io, mascherato? - disse. - Come E lei? Ci vuole un bel coraggio, perdio! Ma si levi! Ma vada via! Io, mascherato? Ma dove, ma quando lo vide mai lei, Vittorio Emanuele, che ha fatto calunniare lí, in quel ritratto? Non era mica cosí nero, sa? come lei se limmagina, Vittorio Emanuele II! - Ah, no? comera? rosso? nero? repubblicano? socialista come voi? protettore di farabutti? Ma radetevi! radetevi! ci farete miglior figura! Non profanate cosí limmagine del Re! E basta, non vi dico altro. Ce la vedremo, caro signore, alle prossime elezioni! E il cavalier Decenzio Cappadona col volto in fiamme, uscí tutto sbuffante di fierissimo sdegno. In piazza fu accolto da un fragoroso scoppio dapplausi. Agli amici più intimi, che lo attendevano ansiosi, non poté rispondere fuorché queste parole: - Faccio nascere un macello parola donore! E la guerra cominciò, ferocissima, tra i due re. Comera però da prevedersi, la sconfitta fu per il commendator Zegretti, avendo il Cappadona tutto il paese dalla sua. Appena si mostrava per via, due, tre lo chiamavano forte: - Cavaliere! Signor sindaco! Tirava via di lungo; e un quarto, ecco, lo raggiungeva di corsa, gli batteva amichevolmente una mano su la spalla. - Caro Decenzio! Si voltava di scatto, con gli occhi che gli schizzavano fiamme; e subito: - Ah, scusi, signor Commendatore! Credevo che fosse il cavalier Cappadona Capirà! Perdoni Rientrava al Municipio? Lungo landrone cerano parecchie porte murate; rimanevano però, di qua e di là, gli sguanci nella grossezza del muro come tante nicchie: bene: da ciascuna saltava fuori un monello, al passaggio del Commendatore. Un saluto militare; uno strillo: - Maestà! - e via a gambe levate. Il commendator Zegretti licenziò allora il guardaportone chera un povero vecchietto allogato lí per carità e che non ne aveva nessuna colpa. Egli, infatti, lasciava in custodia alla moglie lentrata e andava in giro tutto il giorno domandando ad alta voce, da lontano, se per caso ci fosse qualcuno che volesse farsi la barba. Buttato in mezzo alla strada, se nandò a piangere dal cavalier Cappadona. Sua Maestà gli promise che, rifatte le elezioni, lo avrebbe riassunto in servizio e intanto gli diede da vivere per sé e per la sua famiglia. Contento, il vecchietto mostrò le forbici al cavalier Cappadona: - Non dubiti, signor Cavaliere che se mavviene di ripigliarlo a comodo, lo acciuffo e lo toso di prepotenza. Baffi e pappafico, signor Cavaliere! Questa minaccia arrivò agli orecchi del commendator Zegretti il quale dallora in poi prese a uscire seguito da due guardie. E allora, da lontano, fischi, urli e altri rumori sguajati, che arrivavano al cielo. Fu peggio, quando il segretario Marcocci, divenuto dun estremo squallore e molto più miope dal giorno dellarrivo una sera, cercando in uno sgabuzzino alcune carte si bruciò per disgrazia con la candela che teneva in mano uno di quei suoi baffi biondicci alla cinese e fu perciò costretto a radersi anche laltro. Tutto il paese, il giorno dopo, vedendolo cosí raso lo riaccompagnò quasi in trionfo al Municipio come se quel poveruomo si fosse raso per dare una soddisfazione al Comune di Costanova e il buon esempio al suo principale. Il commendator Zegretti non si lasciò più vedere per il paese. Il giorno per le elezioni era ormai vicino. Per prudenza, prevedendo lesplosione del giubilo popolare per la vittoria incontrastabile del Cappadona domandò al Prefetto del capoluogo un rinforzo di soldati. Ma la popolazione di Costanova, ben pagata ed eccitata dal vino delle cantine di Sua Maestà, non si lasciò intimidire da quel rinforzo; e il giorno segnato insorse in una frenetica dimostrazione. Le guardie che presidiavano il Municipio caricarono violentemente la folla; ma le spinte, gli urtoni, che scaraventavano di qua e di là i dimostranti e li lasciavano un pezzo, compressi da tutte le parti a boccheggiar come pesci, non giovarono a nulla: riprendevano fiato quei demonii scatenati e urlavano più forte di prima. - Abbasso Zegrettííí! Abbasso il pappaficòòò! Si rada! si radààà! Viva Cappadonààà! Ràditi, Zegrettííí! Un pandemonio. Ma radersi, no. Ah, radersi, no! Piuttosto il commendator Zegretti, non per paura ma per non darla vinta a colui che indegnamente si credeva il ritratto di Vittorio Emanuele II e per non far fuggire sconfitta nella sua persona la vera immagine del gran Re sera lasciati crescere da parecchi giorni i peli su le guance. La sera stessa di quel giorno memorabile, egli, profondamente accorato, se ne andò con una barbaccia da padre cappuccino mentre laltro sinsediava di nuovo trionfante nel Municipio di Costanova più Vittorio Emanuele che mai. Novelle per un anno di luigi pirandello I TRE PENSIERI DELLA SBIOBBINA Bene, fino a nove anni: nata bene, cresciuta bene. A nove anni, come se il destino avesse teso dallombra una manaccia invisibile e glielavesse imposta sul capo: - Fin qua! - Clementina, tutta un tratto, aveva fatto il groppo. Là, a poco più dun metro da terra. I medici, eh! subito, con la loro scienza, avevano compreso che non sarebbe cresciuta più. Linfatismo, cachessía, rachitide Bravi! Farlo intendere alle gambe, adesso, al busto di Clementina che non si doveva più crescere! Busto e gambe, dacché, nascendo, ci serano messi, avevano voluto crescere per forza, senza sentir ragione. Non potendo per lungo, sotto lorribile violenza di quella manaccia che schiacciava serano ostinati a crescere di traverso: sbieche, le gambe; il busto, aggobbito, davanti e dietro. Pur di crescere Che non crescono forse cosí, del resto, anche certi alberelli, tutti a nodi e a sproni e a giunture storpie? Cosí. Con questa differenza però: che lalberello, intanto, non ha occhi per vedersi, cuore per sentire, mente per pensare; e una povera sbiobbina, sí; che lalberello storpio non è, che si sappia, deriso da quelli dritti, malvisto per paura del malocchio, sfuggito dagli uccellini; e una povera sbiobbina, sí, dagli uomini, e sfuggita anche dai fanciulli; e che lalberello infine non deve fare allamore, perché fiorisce a maggio da sé naturalmente, cosí tutto storpio comè, e darà in autunno i suoi frutti; mentre una povera sbiobbina Là, via, era una cosa riuscita male, e che non si poteva rimediare in alcun modo. Chi scrive una lettera, se non gli vien bene, la strappa e la rifà da capo. Ma una vita? Non si può mica rifar da capo, a strapparla una volta, la vita. E poi, Dio non vuole. Quasi quasi verrebbe voglia di non crederci, in Dio, vedendo certe cose. Ma Clementina ci credeva. E ci credeva appunto perché si vedeva cosí. Quale altra spiegazione migliore di questa, di tutto quel gran male che innocente, senzalcuna sua colpa, le toccava soffrire per tutta, tutta la vita che è una sola, e che lei doveva passar tutta, tutta cosí, come fosse una burla uno scherzo, compatibile sí e no per un minuto solo e poi basta? Poi dritta, sú, svelta, agile, alta, e via tutta quella oppressione. Ma che! Sempre cosí. Dio, eh? Dio - era chiaro - aveva voluto cosí, per un suo fine segreto. Bisognava far finta di crederci, per carità; ché altrimenti Clementina si sarebbe disperata. Spiegandoselo cosí, invece, lei poteva anche considerare come un bene tutto il suo gran male: un bene sommo e glorioso. Di là, sintende. In cielo. Che bella angeletta sarà poi in cielo, Clementina! Ed ecco, ella sorride talvolta, camminando, alla gente che la guarda per istrada. Pare voglia dire: Non mi deridete, via! perché, vedete? ne sorrido io per la prima. Sono fatta cosí; non mi son fatta da me; Dio lha voluto; e dunque non ve naffliggete neppure, come non me naffliggo io, perché, se lha voluto Dio lo so sicuro che una ricompensa, poi, me la darà! Del resto, le gambe, tanto tanto non pajono, sotto la veste. Dio solo sa quanto peni Clementina a farle andare, quelle gambe. E tuttavia sorride. La pena è anche accresciuta dallo studio chella pone a non barellare tanto, per non dar troppo nellocchio alla gente. Passare inosservata non potrebbe. Sbiobbina è. Ma via, andando cosí, con una certa lestezza, e poi modesta e poi sorridendo Qualcuno però, a quando a quando, si dimostra crudele: la osserva magari col volto atteggiato di compassione, e le torna poco dopo davanti dallaltro lato quasi volesse a tutti i costi rendersi conto di comella faccia con quelle gambe ad andare. Clementina, vedendo che col suo solito sorriso non riesce a disarmare quella curiosità spietata, arrossisce dalla stizza, abbassa il capo; talvolta, perdendo il dominio di sé, per poco non inciampa, non rotola giú per terra; e allora, arrabbiata, quasi quasi si tirerebbe su la veste e griderebbe a quel crudele: - Eccoti qua: vedi? E ora lasciami fare la sbiobbina in pace. In questo quartiere non è ancora conosciuta. Clementina ha cambiato casa da poche settimane. Dove stava prima, era conosciuta da tutti; e nessuno più la molestava. Sarà cosí, tra breve, anche qua. Ci vuol pazienza! Lei è molto contenta della nuova casa, che sorge in una piazzetta quieta e pulita. Lavora da mane a sera, con gentilezza e maestria, di scatolette e sacchettini per nozze e per nascite. La sorella ha una sorella, Clementina, che si chiama Lauretta, minore di cinque anni: ma diritta lei eh altro! e svelta e tanto bella, bionda, florida lavora da modista in una bottega: va ogni mattina, alle otto; rincasa la sera, alle sette. Fra loro, le due sorelle si son fatte da mamma a vicenda; Clementina, prima, a Lauretta; ora Lauretta, invece, a Clementina, quantunque minore detà. Ma se questa, per la disgrazia, è rimasta come una ragazzina di dieci anni! Lauretta ha acquistato invece tanta esperienza della vita! Se non ci fosse lei Spesso Clementina sta ad ascoltarla a bocca aperta. Gesú, Gesú che cose! E capisce, ora che con que due poveri piedi sbiechi non potrà mai entrare nel mondo misterioso che Lauretta le lascia intravedere. Non ne prova invidia, però: sí un timor vago e come un intenerimento angoscioso, di pietà per sé. Lauretta, un giorno o laltro, si lancerà in quel mondo fatto per lei; e come resterà, allora, la povera Clementina? Ma Lauretta lha rassicurata, le ha giurato che non labbandonerà mai, anche se le avverrà di prender marito. E Clementina ora pensa a questo futuro marito di Lauretta. Chi sarà? Come si conosceranno? Per via, forse. Egli la guarderà, la seguirà; poi, qualche sera la fermerà. E che si diranno? Ah come devesser buffo, fare allamore. Con gli occhi invagati, seduta innanzi al tavolino presso la finestra, Clementina cosí fantasticando, non sa risolversi a metter mano al lavoro apparecchiato sul piano del tavolino. Guarda fuori Che guarda? Cè un giovine, un bel giovine biondo, coi capelli lunghi e la barbetta alla nazarena seduto a una finestra della casa dirimpetto, coi gomiti appoggiati sul davanzale e la testa tra le mani. Possibile? Gli occhi di quel giovine sono fissi su lei, con una intensità strana. Pallido Dio, comè pallido! devesser malato. Clementina lo vede adesso per la prima volta, a quella finestra. Ed ecco, egli séguita a guardare Clementina si turba; poi sospira e si rinfranca. Il primo pensiero che le viene in mente è questo: - Non guarda me! Se Lauretta fosse in casa lei penserebbe che quel giovine Ma Lauretta non è mai in casa, di giorno. Forse alla finestra del quartierino accanto sarà affacciata qualche bella ragazza, con cui quel giovine fa allamore. Ma si direbbe proprio che egli guarda qua, chegli guarda lei. Con quegli occhi? Via, impossibile! Oh, che! Ha fatto un cenno, quel giovine, con la mano: come un saluto! A lei? No, no! Ci sarà senza dubbio qualcuna affacciata. E Clementina si fa alla finestra, monta su lo sgabelletto che sta lí apposta per lei e - senza parere - guarda alla finestra accanto e poi allaltra appresso guarda giú alla finestra del piano di sotto, poi a quella del piano di sopra Non cè nessuno! Timidamente volge di sfuggita uno sguardo al giovine, ed ecco un altro cenno di saluto, a lei, proprio a lei ah questa volta non cè più dubbio! Clementina scappa dalla finestra, scappa dalla stanza, col cuore in tumulto. Che sciocca! Ma è uno sbaglio certamente Quel giovine là devesser miope. Chi sa per chi lavrà scambiata Forse per Lauretta? Ma sí! Forse avrà seguíto Lauretta per via; avrà saputo che lei abita qua, dirimpetto a lui Ma, altro che miope, allora! Devesser cieco addirittura Eppure, non porta occhiali. Sí, Clementina non è brutta, di faccia: somiglia veramente un po alla sorella; ma il corpo! Forse, chi sa! vedendola seduta, lí davanti al tavolino, col cuscino sotto egli avrà potuto avere, cosí da lontano, lillusione di veder Lauretta al lavoro. Quella sera stessa ne domanda alla sorella. Ma questa casca dalle nuvole. - Che giovine? - Sta lí, dirimpetto. Non te ne sei accorta? - Io, no. Chi è? Clementina glielo descrive minutamente; e Lauretta allora le dichiara di non saperne nulla, di non averlo mai incontrato, mai veduto, né da vicino né da lontano. Il giorno appresso, da capo. Egli è là, nello stesso atteggiamento, coi gomiti sul davanzale e il bel capo biondo tra le mani; e la guarda, la guarda come il giorno avanti, con quella strana intensità nello sguardo. Clementina non può sospettare che quel giovine, il quale appare tanto, tanto triste, si voglia pigliare il gusto di beffarsi di lei. A che scopo? Ella è una povera disgraziata, che non potrebbe mai e poi mai prender sul serio la beffa crudele abboccare allamo, lasciarsi lusingare E dunque? Oh, ecco: gli ripete il cenno di jeri, la saluta con la mano, china il capo più volte come per dire: - A te, sí, a te - e si nasconde il volto con le mani, dolorosamente. Clementina non può più rimanere lí, presso la finestra; scende dalla sedia, tutta in sussulto e come una bestiolina insidiata va a spiare dalla finestra della camera accanto, dietro le tendine abbassate. Egli si è tratto dal davanzale; non guarda più fuori; sta ora in un atteggiamento sospeso e accorato; ed ecco, si volta di tratto in tratto a guardare verso la finestra di lei, per vedere se ella vi sia ritornata. La aspetta! Che deve supporre Clementina? Le viene in mente questaltro pensiero: - Non vedrà bene come sono fatta. E, per essere lasciata in pace, povera sbiobbina immagina dun tratto questo espediente: accosta il tavolino alla finestra, prende uno strofinaccio e poi con lajuto duna seggiola, monta a gran fatica sul tavolino, là, in piedi, come per pulire con quello strofinaccio i vetri della finestra. Cosí egli la vedrà bene! Ma per poco Clementina non precipita giú in istrada, nellaccorgersi che quel giovine vedendola lí, sè levato in piedi e gesticola furiosamente, spaventato, e le accenna di smontare giú di lí, giú di lí, per carità: incrocia le mani sul petto, si prende il capo tra le mani e grida ora, grida! Clementina scende dal tavolino quanto più presto può, sgomenta, anzi atterrita; lo guarda, tutta tremante, con gli occhi sbarrati; egli le tende le braccia, le invia baci; e allora: è matto - pensa Clementina, stringendosi, storcendosi le mani. - Oh Dio, è matto! è matto!. Difatti, la sera, Lauretta glielo conferma. Messa in curiosità dalle domande di Clementina, ella ha domandato notizie di quel giovine e le hanno detto chegli è impazzito da circa un anno per la morte della fidanzata che abitava lí dove abitano loro, Lauretta e Clementina. A quella fidanzata, prima che morisse, avevan dovuto amputare una gamba e poi laltra, per un sarcoma che sera rinnovato. Ah, ecco perché! Clementina, ascoltando questo racconto della sorella, sente riempirsi gli occhi di lagrime. Per quel giovine o per sé? Sorride poi pallidamente e dice con tremula voce a Lauretta: - Me lero figurato, sai? Guardava me. Novelle per un anno di luigi pirandello SOPRA E SOTTO Eran venuti sú per la buja, erta scaletta di legno; sú, in silenzio, quasi di furto, piano piano. Il professor Carmelo Sabato - tozzo pingue calvo - con in braccio, come un bamboccetto in fasce, un grosso fiasco di vino. Il professor Lamella, antico alunno del Sabato, con due bottiglie di birra, una per mano. E da più dunora, su lalta terrazza sui tetti, irta di comignoli, di fumajoli di stufe, di tubi dacqua, sotto lo sfavillío fitto continuo delle stelle che pungevano il cielo senzallargar le tenebre della notte profonda, conversavano. E bevevano. Vino, il professor Sabato: vino, fino a schiattarne: voleva morire. Il professor Lamella, birra: non voleva morire. Dalle case, dalle vie della città non saliva più, da un pezzo, nessun rumore. Solo, di tratto in tratto, qualche remoto rotolío di vettura. La notte era afosa, e il professor Carmelo Sabato sera dapprima snodata la cravatta e sbottonato il colletto davanti poi anche sbottonato il panciotto e aperta la camicia sul petto velloso: alla fine nonostante lammonimento di Lamella: Professore, voi vi raffreddate sera tolta la giacca, e con molti sospiri, ripiegatala, se lera messa sotto, per star più comodo su la panchetta bassa, di legno a sedere con le gambe distese e aperte, una qua, una là, sotto il tavolinetto rustico, imporrito dalla pioggia e dal sole. Teneva ciondoloni il testone calvo e raso, socchiusi gli occhi bovini torbidi, venati di sangue, sotto le foltissime sopracciglia spioventi e parlava con voce languida, velata, stiracchiata, come se si lamentasse in sogno: - Enrichetto, Enrichetto mio, - diceva - mi fai male tassicuro che mi fai male tanto male Il Lamella, biondino, magro, itterico, nervosissimo stava sdrajato su una specie damaca sospesa di qua a un anello nel muro del terrazzo di là a due bacchette di ferro sui pilastrini del parapetto. Allungando un braccio, poteva prendere da terra la bottiglia: prendeva quasi sempre la vuota, e si stizziva; tanto che, alla fine, con una manata la mandò a rotolare sul pavimento in pendío con grande angoscia, anzi terrore del vecchio professor Sabato che si buttò subito a terra, gattoni, e le corse dietro per pararla, fermarla, gemendo, arrangolando: - Per carità per carità sei matto? giú parrà un tuono. Parlando, il Lamella si storceva tutto, non poteva star fermo un momento, si raggricchiava, si stirava, dava calci e pugni allaria. - Vi farò male; ne sono persuaso, caro professore; ma apposta lo faccio: voi dovete guarire! vi voglio rialzare! E vi ripeto che le vostre idee sono antiquate antiquate, antiquate Rifletteteci bene e mi darete ragione! - Enrichetto, Enrichetto mio, non sono idee, - implorava quello, con voce stiracchiata, lamentosa. - Forse prima erano idee. Ora sono il sentimento mio, quasi un bisogno, figliuolo: come questo vino: un bisogno. - E io vi dimostro che è stupido! - incalzava laltro. - E vi levo il vino e vi faccio cangiar di sentimento - Mi fai male - Vi faccio bene! State a sentire. Voi dite: Guardo le stelle, è vero? no, voi dite rimiro è più bello, sí, rimiro le stelle, e subito sento la nostra infinita inferma piccolezza inabissarsi! Ma sentite come parlate ancora bene voi, professore? E ricordo che sempre avete parlato cosí bene voi, anche quando ci facevate lezione. Inabissarsi è detto benissimo! - Che cosa diventa la terra, voi domandate, luomo, tutte le nostre glorie, tutte le nostre grandezze? È vero? dite cosí? Il professor Sabato fece di sí più volte col testone raso. Aveva una mano abbandonata, come morta, su la panchetta, e con laltra, sotto la camicia, sacciuffava sul petto i peli da orso. Il Lamella riprese con furia: - E vi sembra serio, questo, egregio professore? Ma scusate! Se luomo può intendere e concepire cosí la infinita sua piccolezza, che vuol dire? Vuol dire chegli intende e concepisce linfinita grandezza delluniverso! E come si può dir piccolo, dunque, luomo? - Piccolo piccolo - diceva, come da una lontananza infinita, il professor Sabato. E il Lamella, sempre più infuriato: - Voi scherzate! Piccolo? Ma dentro di me devesserci per forza, capite? qualcosa di questinfinito, se no io non lo intenderei, come non lo intende che so? questa mia scarpa, putacaso, o il mio cappello. Qualcosa che, se io affiso cosí gli occhi alle stelle, ecco, sapre, egregio professore, sapre e diventa come niente, piaga di spazio, in cui roteano mondi, dico mondi, di cui sento e comprendo la formidabile grandezza. Ma questa grandezza di chi è? È mia, caro professore! Perché è sentimento mio! E come potete dunque dire che luomo è piccolo, se ha in sé tanta grandezza? Un improvviso, curioso strido - zrí - ferí il silenzio succeduto vastissimo allultima domanda del Lamella. Questi si voltò di scatto: - Come? che dite? Ma vide il professor Sabato immobile, come morto, con la fronte appoggiata allo spigolo del tavolinetto. Era stato forse lo strido dun pipistrello. In quella positura, più volte, il professore Carmelo Sabato, ascoltando le parole del Lamella aveva gemuto: - Tu mi rovini tu mi rovini Ma a un tratto balenandogli unidea, levò il capo irosamente e gridò allantico alunno: - Ah, tu cosí ragioni? Questo, prima di tutto, lha detto Pascal. Ma va avanti! va avanti, perdio! Dimmi ora che significa. Significa che la grandezza delluomo, se mai è solo a patto di sentire la sua infinita piccolezza! significa che luomo è solo grande quando al cospetto dellinfinito si sente e si vede piccolissimo; e che non è mai cosí piccolo, come quando si sente grande! Questo significa! E che conforto, che consolazione ti può venir da questo? che luomo è dannato qua a questa atroce disperazione: di vedere grandi le cose piccole - tutte le cose nostre qua, della terra - e piccole le grandi là, le stelle? Diede di piglio al fiasco, furiosamente, e ingollò due bicchieri di vino, uno sopra laltro come se li fosse meritati e ne avesse acquistato un incontrastabile diritto, dopo quanto aveva detto. - E che centra? e che centra? - gridava intanto il Lamella, tirate le gambe fuori dellamaca e agitandole insieme con le braccia, come se volesse lanciarsi sul professore. - Conforto? consolazione? Voi cercate questo, lo so! Voi avete bisogno di vedervi, di sapervi piccolo - Piccolo, sí piccolo piccolo - Piccolo, tra cose piccole e meschine - Sí cosí - Su un corpuscolo infinitesimale dello spazio, è vero? - Sí, sí infinitesimale - Ma perché? Per seguitare ad abbrutirvi, a incarognirvi! Il professor Sabato non rispose: aveva in bocca di nuovo il bicchiere che già gli ballava in mano: accennò di sí col testone, seguitando a bere. - Vergognatevi! Vergognatevi! - inveí il Lamella. - Se la vita ha in sé, se luomo ha in sé quella sventura che voi dite sta a noi di sopportarla nobilmente! Le stelle sono grandi, io sono piccolo, e dunque mubriaco, è vero? Questa è la vostra logica! Ma le stelle sono piccole, piccole se voi non le concepite grandi: la grandezza dunque è in voi! E se voi siete cosí grande da concepir grandi le cose che pajono piccole perché poi volete vedere piccole e meschine quelle che a tutti pajono grandi e gloriose? Pajono e sono, professore! Perché non è piccolo, come voi credete, luomo che le ha fatte, luomo che ha qua, qua in petto in sé la grandezza delle stelle, questinfinito, questeternità dei cieli, lanima delluniverso immortale. Che fate? ah, voi piangete? ho capito! Siete già ubriaco, professore! Il Lamella saltò dallamaca e si chinò sul professor Sabato che, appoggiato al muro si scoteva tutto, sussultando, quasi ruttando i singhiozzi, che a uno a uno gli rompevano dal fondo delle viscere, fetidi di vino. - Sú, sú, smettetela, perdio! - gli gridò. - Mi fate rabbia, perché mi fate pietà! Un uomo del vostro ingegno dei vostri studii, ridursi cosí! vergogna! Voi avete unanima, unanima, unanima. Me la ricordo io, la vostra anima nobile, accesa di bene; me la ricordo io! - Per carità per carità - gemeva, implorava il professor Carmelo Sabato, tra le lagrime, sussultando. - Enrichetto Enrichetto mio no, per carità non mi dire che ho unanima immortale Fuori! fuori! Ecco sí, ecco quello che io dico: fuori; sarà fuori lanima immortale e tu la respiri, tu sí perché non ti sei ancora guastato la respiri come laria, e te la senti dentro certi giorni più certi giorni meno Ecco quello che io dico! Fuori fuori per carità, lasciala fuori, lanima immortale Io, no io no mi sono guastato apposta per non respirarla più mempio di vino apposta, perché non la voglio più non la voglio più dentro di me la lascio a voi sentitevela dentro voi io non ne posso più non ne posso più A questo punto una voce dolce chiamò dal fondo della terrazza: - Signore Il Lamella si volse. Là, nel vano nero dellusciolo, biancheggiavano le ampie ali della cornetta duna suora di carità. Il giovane professore accorse, confabulò piano con la suora poi tutte due vennero premurosamente verso lubriaco e lo tirarono per le braccia su in piedi. Il professor Carmelo Sabato, scamiciato, col testone ciondolante, il viso bagnato di lagrime sbirciò luno e laltra, sorpreso, intontito da tanta premura silenziosa; non disse nulla; si lasciò condurre, cempennante. La discesa per la buja, angusta, ripida scaletta di legno fu difficile: il Lamella avanti, con quasi tutto il peso addosso di quel corpaccio cascante; la suora, dietro, curva a trattener con ambedue le braccia, quanto più poteva, quel peso. Alla fine, sorreggendolo per le ascelle, lo introdussero a traverso due stanzette buje nella camera in fondo illuminata da due candele or ora accese sui due comodini ai lati del letto matrimoniale. Rigido, impalato sul letto, con le braccia in croce, stava il cadavere della moglie, dal viso duro arcigno, illividito dal riverbero delle candele sul soffitto basso, opprimente della camera. Unaltra suora pregava inginocchiata e a mani giunte a piè del letto. Il professor Carmelo Sabato, ancora sorretto per le ascelle, ansimante, guardò un pezzo la morta, quasi atterrito, in silenzio. Poi si volse al Lamella, come a fargli una domanda: - Ah? La suora, senza sdegno, con umiltà dolente e paziente gli fe cenno di mettersi in ginocchio, ecco, cosí come faceva lei. - Lanima, eh? - disse alla fine il Sabato, con un sussulto. - Lanima immortale, eh? - Signore! - supplicò laltra suora più anziana. - Ah? sí sí subito - si rimise, come spaurito, il professor Carmelo Sabato, calandosi faticosamente sui ginocchi. Cadde, carponi, con la faccia a terra, e stette cosí un pezzo, picchiandosi il petto col pugno. Ma a un tratto dalla bocca, lí contro terra gli venne fuori con suono stridulo e imbrogliato il ritornello duna canzonettaccia francese: Mets-la en trou mets-la en trou seguíto da un ghigno: ih ih ih ih Le due suore si voltarono, inorridite; il Lamella si chinò subito a strapparlo da terra e trascinarlo via nella stanza accanto; lo pose a sedere su una seggiola e lo scrollò forte, forte, a lungo intimandogli: - Zitto! zitto! - Sí, lanima - disse piano, ansimando, lubriaco - anche lei lanima la plaga la plaga di spazio dove dove roteano mondi mondi - Statevi zitto! - seguitava a gridargli in faccia, con voce soffocata, il Lamella, scrollandolo. - Statevi zitto! Il Sabato, allora, contro la sopraffazione provò di levarsi fiero in piedi; non poté; alzò un braccio; gridò: - Due figlie costei due figlie mi buttò alla perdizione due figlie! Accorsero le due suore a scongiurarlo di calmarsi, di tacere, di perdonare; egli si rimise di nuovo, cominciò a dir di sí, di sí col capo, aspettando il pianto che alla fine gli proruppe, dapprima con un mugolío dalla gola serrata, poi in tremendi singhiozzi. A poco a poco si calmò esortato dalle due suore; poi non pensando daver lasciato sú nella terrazza la giacca, cominciò a frugarsi in petto con una mano. - Che cercate? - gli domandò il Lamella. Guardando smarritamente le due suore e lantico alunno, ora luna ora laltro, rispose: - Mhanno scritto. Tutte due. Volevano veder la madre. Mhanno scritto. Socchiuse gli occhi e aspirò col naso, a lungo, deliziosamente accompagnando laspirazione con un gesto espressivo della mano: - Che profumo che profumo Lauretta da Torino laltra, da Genova Tese una mano e afferrò un braccio del Lamella. - Quella che volevi tu Il Lamella, mortificato davanti alle due suore, sinfoscò in volto. - Giovannina Vanninella, sí Célie ah ah ah Célie Bouton La volevi tu - Statevi zitto professore! - muggí il Lamella, contraffatto dallira e dallo sdegno. Il Sabato insaccò il capo fra le spalle, per paura, ma guardò da sotto in sú con malizia lantico alunno: - Hai ragione sí Enrichetto non mi far male hai ragione Lhai sentita allOlympia? Mets-la en trou, mets-la en trou Le due suore alzarono le mani come a turarsi gli orecchi col viso atteggiato di commiserazione, e ritornarono alla camera della defunta, chiudendone luscio. Inginocchiate di nuovo a piè del letto funebre, udirono a lungo la contesa di quei due rimasti al bujo. - Vi proibisco di ricordarlo! - gridava, soffocato, il giovine. - Va a guardare le stelle va a guardare le stelle - diceva laltro. - Siete un buffone! - Sí e sai? Vanninella mha mha anche mandato un po di danaro e io non glielho rimandato, sai? Sono andato alla Posta, a riscuotere il vaglia, e - E? - E ci ho comprato la birra per te, idealista. Novelle per un anno di luigi pirandello UN GOJ Il signor Daniele Catellani, mio amico bella testa ricciuta e nasuta - capelli e naso di razza - ha un brutto vizio: ride nella gola in un certo modo cosí irritante che a molti, tante volte, viene la tentazione di tirargli uno schiaffo. Tanto più che, subito dopo, approva ciò che state a dirgli. Approva col capo; approva con precipitosi: - Già, già! già già! Come se pocanzi non fossero state le vostre parole a provocargli quella dispettosissima risata. Naturalmente voi restate irritati e sconcertati. Ma badate che è poi certo che il signor Daniele Catellani farà come voi dite. Non cè caso che sopponga a un giudizio, a una proposta, a una considerazione degli altri. Ma prima ride. Forse perché, preso alla sprovvista, là, in un suo mondo astratto, cosí diverso da quello a cui voi dimprovviso lo richiamate prova quella certa impressione per cui alle volte un cavallo arriccia le froge e nitrisce. Della remissione del signor Daniele Catellani e della sua buona volontà daccostarsi senzurti al mondo altrui ci sono del resto non poche prove, della cui sincerità sarebbe, io credo, indizio di soverchia diffidenza dubitare. Cominciamo che per non offendere col suo distintivo semitico troppo apertamente palesato dal suo primo cognome Levi, lha buttato via e ha invece assunto quello di Catellani. Ma ha fatto anche di più. Sè imparentato con una famiglia cattolica, nera tra le più nere, contraendo un matrimonio cosiddetto misto vale a dire a condizione che i figliuoli e ne ha già cinque fossero come la madre battezzati e perciò perduti irremissibilmente per la sua fede. Dicono però che quella risata cosí irritante del mio amico signor Catellani ha la data appunto di questo suo matrimonio misto. A quanto pare, non per colpa della moglie, però, bravissima signora, molto buona con lui, ma per colpa del suocero che è il signor Pietro Ambrini, nipote del defunto cardinale Ambrini, e uomo dintransigentissimi principii clericali. Come mai, voi dite, il signor Daniele Catellani andò a cacciarsi in una famiglia munita dun futuro suocero di quella forza? Mah! Si vede che, concepita lidea di contrarre un matrimonio misto, volle attuarla senza mezzi termini; e chi sa poi, forse anche con lillusione che la scelta stessa della sposa duna famiglia cosí notoriamente divota alla santa Chiesa cattolica dimostrasse a tutti che egli reputava come un accidente involontario, da non doversi tenere in alcun conto, lesser nato semita. Lotte acerrime ebbe a sostenere per questo matrimonio. Ma è un fatto che i maggiori stenti che ci avvenga di soffrire nella vita sono sempre quelli che affrontiamo per fabbricarci con le nostre stesse mani la forca. Forse però - almeno a quanto si dice - non sarebbe riuscito a impiccarsi il mio amico Catellani senza lajuto non del tutto disinteressato del giovine Millino Ambrini fratello della signora, fuggito due anni dopo in America per ragioni delicatissime, di cui è meglio non far parola. Il fatto è che il suocero, cedendo obtorto collo alle nozze impose alla figlia come condizione imprescindibile di non derogare dun punto alla sua santa fede e di rispettare col massimo zelo tutti i precetti di essa senza mai venir meno a nessuna delle pratiche religiose. Pretese inoltre che gli fosse riconosciuto come sacrosanto il diritto di sorvegliare perché precetti e pratiche fossero tutti a uno a uno osservati scrupolosamente non solo dalla nuova signora Catellani, ma anche e più dai figliuoli che sarebbero nati da lei. Ancora, dopo nove anni, non ostante la remissione di cui il genero gli ha dato e seguita a dargli le più lampanti prove il signor Pietro Ambrini non disarma. Freddo, incadaverito e imbellettato con gli abiti che da anni e anni gli restano sempre nuovi addosso e quel certo odore ambiguo della cipria che le donne si dànno dopo il bagno, sotto le ascelle e altrove ha il coraggio darricciare il naso, vedendolo passare come se per le sue nari ultracattoliche il genero non si sia per anche mondato del suo pestilenzialissimo foetor judaicus. Lo so perché spesso ne abbiamo parlato insieme. Il signor Daniele Catellani ride in quel suo modo nella gola non tanto perché gli sembri buffa questa vana ostinazione del fiero suocero a vedere in lui per forza un nemico della sua fede quanto per ciò che avverte in sé da un pezzo a questa parte. Possibile, via, che in un tempo come il nostro, in un paese come il nostro debba sul serio esser fatto segno a una persecuzione religiosa uno come lui sciolto fin dallinfanzia da ogni fede positiva e disposto a rispettar quella degli altri, cinese, indiana, luterana, maomettana? Eppure, è proprio cosí. Cè poco da dire: il suocero lo perseguita. Sarà ridicola, ridicolissima, ma una vera e propria persecuzione religiosa, in casa sua, esiste. Sarà da una parte sola e contro un povero inerme, anzi venuto apposta senzarmi per arrendersi; ma una vera e propria guerra religiosa quel benedettuomo del suocero gliela viene a rinnovare in casa ogni giorno a tutti i costi, e con animo inflessibilmente e acerrimamente nemico. Ora, lasciamo andare che - batti oggi e batti domani - a causa della bile che già comincia a muoverglisi dentro lhomo judaeus prende a poco a poco a rinascere e a ricostituirsi in lui, senza chegli per altro voglia riconoscerlo. Lasciamo andare. Ma lo scadere chegli fa di giorno in giorno nella considerazione e nel rispetto della gente per tutto quelleccesso di pratiche religiose della sua famiglia cosí deliberatamente ostentato dal suocero non per sentimento sincero, ma per un dispetto a lui e con lintenzione manifesta di recare a lui una gratuita offesa non può non essere avvertito dal mio amico signor Daniele Catellani. E cè di più. I figliuoli, quei poveri bambini cosí vessati dal nonno cominciano anchessi ad avvertir confusamente che la cagione di quella vessazione continua che il nonno infligge loro devessere in lui, nel loro papà. Non sanno quale, ma in lui devessere di certo. Il buon Dio, il buon Gesú - ecco, il buon Gesú specialmente! - ma anche i Santi oggi questo e domani quel Santo, chessi vanno a pregare in chiesa col nonno ogni giorno è chiaro ormai che hanno bisogno di tutte quelle loro preghiere, perché lui il papà, deve aver fatto loro, di certo, chi sa che grosso male. Al buon Gesú, specialmente! E prima dandare in chiesa, tirati per mano, si voltano, poveri piccini ad allungargli certi sguardi cosí densi di perplessa angoscia e di doglioso rimprovero che il mio amico signor Daniele Catellani si metterebbe a urlare chi sa quali imprecazioni se invece se invece non preferisse buttare indietro la testa ricciuta e nasuta e prorompere in quella sua solita risata nella gola. Ma sí, via! Dovrebbe ammettere altrimenti sul serio daver commesso uninutile vigliaccheria a voltar le spalle alla fede dei suoi padri a rinnegare nei suoi figliuoli il suo popolo eletto: am olam, come dice il signor Rabbino. E dovrebbe sul serio sentirsi in mezzo alla sua famiglia un goj, uno straniero; e sul serio infine prendere per il petto questo suo signor suocero cristianissimo e imbecille e costringerlo ad aprir bene occhi e a considerare che via, non è lecito persistere a vedere nel suo genero un deicida, quando in nome di questo Dio ucciso duemilanni fa dagli ebrei i cristiani che dovrebbero sentirsi in Cristo tutti quanti fratelli per cinque anni si sono scannati tra loro allegramente in una guerra che senza giudizio di quelle che verranno, non aveva avuto finora uguale nella storia. No, no, via! Ridere, ridere. Son cose da pensare e da dir sul serio al giorno doggi? Il mio amico signor Daniele Catellani sa bene come va il mondo. Gesú, sissignori. Tutti fratelli. Per poi scannarsi tra loro. È naturale. E tutto a fil di logica, con la ragione che sta da ogni parte: per modo che a mettersi di qua non si può fare a meno dapprovare ciò che sè negato stando di là. Approvare, approvare, approvar sempre. Magari, sí, farci sú prima, colti alla sprovvista, una bella risata. Ma poi approvare, approvar sempre, approvar tutto. Anche la guerra, sissignori. Però Dio, che risata interminabile, quella volta! però, ecco, il signor Daniele Catellani volle fare lultimo anno della grande guerra europea, uno scherzo al suo signor suocero Pietro Ambrini uno scherzo di quelli che non si dimenticano più. Perché bisogna sapere che, nonostante la gran carneficina, con una magnifica faccia tosta il signor Pietro Ambrini quellanno, aveva pensato di festeggiare, per i cari nipotini, la ricorrenza del Santo Natale più pomposamente che mai. E sera fatti fabbricare tanti e tanti pastorelli di terracotta: i pastorelli che portano le loro umili offerte alla grotta di Bethlehem al Bambinello Gesú appena nato: fiscelle di candida ricotta panieri duova e cacio raviggiolo, e anche tanti branchetti di boffici pecorelle e somarelli carichi anchessi daltre più ricche offerte seguiti da vecchi massari e da campieri. E sui cammelli, ammantati, incoronati e solenni, i tre re Magi che vengono col loro seguito da lontano lontano dietro alla stella cometa che sè fermata su la grotta di sughero dove su un po di paglia vera è il roseo Bambinello di cera tra Maria e San Giuseppe; e San Giuseppe ha in mano il bàcolo fiorito, e dietro sono il bue e lasinello. Aveva voluto che fosse ben grande il presepe quellanno, il caro nonno, e tutto bello in rilievo, con poggi e dirupi, agavi e palme e sentieri di campagna per cui si dovevano veder venire tutti quei pastorelli cheran perciò di varie dimensioni coi loro branchetti di pecorelle e gli asinelli e i re Magi. Ci aveva lavorato di nascosto per più dun mese con lajuto di due manovali che avevan levato il palco in una stanza per sostener la plastica. E aveva voluto che fosse illuminato da lampadine azzurre in ghirlanda; e che venissero dalla Sabina, la notte di Natale, due zampognari a sonar lacciarino e le ciaramelle. I nipotini non ne dovevano saper nulla. A Natale, rientrando tutti imbacuccati e infreddoliti dalla messa notturna avrebbero trovato in casa quella gran sorpresa: il suono delle ciaramelle lodore dellincenso e della mirra, e il presepe là, come un sogno, illuminato da tutte quelle lampadine azzurre in ghirlanda. E tutti i casigliani sarebbero venuti a vedere, insieme coi parenti e gli amici invitati al cenone questa gran maraviglia chera costata a nonno Pietro tante cure e tanti quattrini. Il signor Daniele lo aveva veduto per casa tutto assorto in queste misteriose faccende, e aveva riso; aveva sentito le martellate dei due manovali che piantavano il palco di là, e aveva riso. Il demonio, che gli sè domiciliato da tantanni nella gola, quellanno per Natale, non gli aveva voluto dar più requie: giú risate e risate senza fine. Invano, alzando le mani, gli aveva fatto cenno di calmarsi; invano lo aveva ammonito di non esagerare, di non eccedere. - Non esagereremo, no! - gli aveva risposto dentro il demonio. - Sta pur sicuro che non eccederemo. Codesti pastorelli con le fiscelline di ricotta e i panierini duova e il cacio raviggiolo sono un caro scherzo, chi lo può negare? cosí in cammino tutti verso la grotta di Bethlehem! Ebbene, resteremo nello scherzo anche noi non dubitare! Sarà uno scherzo anche il nostro, e non meno carino. Vedrai. Cosí il signor Daniele sera lasciato tentare dal suo demonio; vinto sopra tutto da questa capziosa considerazione: che cioè sarebbe restato nello scherzo anche lui. Venuta la notte di Natale, appena il signor Pietro Ambrini con la figlia e i nipotini e tutta la servitú si recarono in chiesa per la messa di mezzanotte il signor Daniele Catellani entrò tutto fremente duna gioja quasi pazzesca nella stanza del presepe: tolse via in fretta e furia i re Magi e i cammelli le pecorelle e i somarelli, i pastorelli del cacio raviggiolo e dei panieri duova e delle fiscelle di ricotta - personaggi e offerte al buon Gesú che il suo demonio non aveva stimato convenienti al Natale dun anno di guerra come quello - e al loro posto mise più propriamente, che cosa? niente, altri giocattoli: soldatini di stagno, ma tanti, ma tanti, eserciti di soldatini di stagno, dogni nazione, francesi e tedeschi italiani e austriaci, russi e inglesi, serbi e rumeni, bulgari e turchi, belgi e americani e ungheresi e montenegrini tutti coi fucili spianati contro la grotta di Bethlehem, e poi e poi tanti cannoncini di piombo, intere batterie, dogni foggia, dogni dimensione puntati anchessi di sú, di giú, da ogni parte, tutti contro la grotta di Bethlehem i quali avrebbero fatto veramente un nuovo e graziosissimo spettacolo. Poi si nascose dietro il presepe. Lascio immaginare a voi come rise là dietro, quando, alla fine della messa notturna vennero incontro alla meravigliosa sorpresa il nonno Pietro coi nipotini e la figlia e tutta la folla degli invitati mentre già lincenso fumava e i zampognari davano fiato alle loro ciaramelle. Novelle per un anno di luigi pirandello LA PATENTE. Con quale inflessione di voce e quale atteggiamento docchi e di mani curvandosi, come chi regge rassegnatamente su le spalle un peso insopportabile il magro giudice DAndrea soleva ripetere: Ah figlio caro! a chiunque gli facesse qualche scherzosa osservazione per il suo strambo modo di vivere! Non era ancor vecchio; poteva avere appena quarantanni; ma cose stranissime e quasi inverosimili, mostruosi intrecci di razze misteriosi travagli di secoli bisognava immaginare per giungere a una qualche approssimativa spiegazione di quel prodotto umano che si chiamava il giudice DAndrea. E pareva chegli, oltre che della sua povera, umile, comunissima storia familiare, avesse notizia certa di quei mostruosi intrecci di razze donde al suo smunto sparuto viso di bianco eran potuti venire quei capelli crespi gremiti da negro; e fosse consapevole di quei misteriosi infiniti travagli di secoli che su la vasta fronte protuberante gli avevano accumulato tutto quel groviglio di rughe e tolto quasi la vista ai piccoli occhi plumbei e scontorto tutta la magra, misera personcina. Cosí sbilenco, con una spalla più alta dellaltra, andava per via di traverso, come i cani. Nessuno però, moralmente, sapeva rigar più diritto di lui. Lo dicevano tutti. Vedere, non aveva potuto vedere molte cose, il giudice DAndrea; ma certo moltissime ne aveva pensate, e quando il pensare è più triste, cioè di notte. Il giudice DAndrea non poteva dormire. Passava quasi tutte le notti alla finestra a spazzolarsi una mano a quei duri gremiti suoi capelli da negro con gli occhi alle stelle, placide e chiare le une come polle di luce, guizzanti e pungenti le altre; e metteva le più vive in rapporti ideali di figure geometriche, di triangoli e di quadrati, e socchiudendo le palpebre dietro le lenti, pigliava tra i peli delle ciglia la luce duna di quelle stelle e tra locchio e la stella stabiliva il legame dun sottilissimo filo luminoso e vi avviava lanima a passeggiare come un ragnetto smarrito. Il pensare cosí di notte non conferisce molto alla salute. Larcana solennità che acquistano i pensieri produce quasi sempre specie a certuni che hanno in sé una certezza su la quale non possono riposare la certezza di non poter nulla sapere e nulla credere non sapendo, qualche seria costipazione. Costipazione danima, sintende. E al giudice DAndrea, quando si faceva giorno, pareva una cosa buffa e atroce nello stesso tempo chegli dovesse recarsi al suo ufficio dIstruzione ad amministrare - per quel tanto che a lui toccava - la giustizia ai piccoli poveri uomini feroci. Come non dormiva lui, cosí sul suo tavolino nellufficio dIstruzione non lasciava mai dormire nessun incartamento anche a costo di ritardare di due o tre ore il desinare e di rinunziar la sera, prima di cena alla solita passeggiata coi colleghi per il viale attorno alle mura del paese. Questa puntualità, considerata da lui come dovere imprescindibile, gli accresceva terribilmente il supplizio. Non solo amministrare la giustizia gli toccava; ma damministrarla cosí, su due piedi. Per poter essere meno frettolosamente puntuale, credeva dajutarsi meditando la notte. Ma, neanche a farlo apposta, la notte, spazzolando la mano a quei suoi capelli da negro e guardando le stelle gli venivano tutti i pensieri contrarii a quelli che dovevano fare al caso per lui, data la sua qualità di giudice istruttore; cosí che, la mattina dopo, anziché aiutata, vedeva insidiata e ostacolata la sua puntualità da quei pensieri della notte e cresciuto enormemente lo stento di tenersi stretto a quellodiosa sua qualità di giudice istruttore. Eppure, per la prima volta, da circa una settimana, dormiva un incartamento sul tavolino del giudice DAndrea. E per quel processo che stava lí da tanti giorni in attesa, egli era in preda a una irritazione smaniosa, a una tetraggine soffocante. Si sprofondava tanto in questa tetraggine, che gli occhi aggrottati, a un certo punto, gli si chiudevano. Con la penna in mano, dritto sul busto, il giudice DAndrea si metteva allora a pisolare prima raccorciandosi, poi attrappandosi come un baco infratito che non possa più fare il bozzolo. Appena, o per qualche rumore o per un crollo più forte del capo si ridestava e gli occhi gli andavano lí, a quellangolo del tavolino dove giaceva lincartamento voltava la faccia e, serrando le labbra, tirava con le nari fischianti aria aria aria e la mandava dentro quanto più dentro poteva, ad allargar le viscere contratte dallesasperazione poi la ributtava via spalancando la bocca con un versaccio di nausea e subito si portava una mano sul naso adunco a regger le lenti che, per il sudore, gli scivolavano. Era veramente iniquo quel processo là: iniquo perché includeva una spietata ingiustizia contro alla quale un poveruomo tentava disperatamente di ribellarsi senza alcuna probabilità di scampo. Cera in quel processo una vittima che non poteva prendersela con nessuno. Aveva voluto prendersela con due, lí in quel processo coi primi due che gli erano capitati sotto mano, e - sissignori - la giustizia doveva dargli torto torto, torto, senza remissione, ribadendo cosí, ferocemente, liniquità di cui quel poveruomo era vittima. A passeggio, tentava di parlarne coi colleghi; ma questi, appena egli faceva il nome del Chiàrchiaro, cioè di colui che aveva intentato il processo si alteravano in viso e si ficcavano subito una mano in tasca a stringervi una chiave o sotto sotto allungavano lindice e il mignolo a far le corna, o safferravano sul panciotto i gobbetti dargento i chiodi, i corni di corallo pendenti dalla catena dellorologio. Qualcuno, più francamente, prorompeva: - Per la Madonna Santissima, ti vuoi star zitto? Ma non poteva starsi zitto il magro giudice DAndrea. Se nera fatta proprio una fissazione, di quel processo. Gira gira, ricascava per forza a parlarne. Per avere un qualche lume dai colleghi - diceva - per discutere cosí in astratto il caso. Perché, in verità, era un caso insolito e speciosissimo quello dun jettatore che si querelava per diffamazione contro i primi due che gli erano caduti sotto gli occhi nellatto di far gli scongiuri di rito al suo passaggio. Diffamazione? Ma che diffamazione, povero disgraziato, se già da qualche anno era diffusissima in tutto il paese la sua fama di jettatore? se innumerevoli testimonii potevano venire in tribunale a giurare che egli in tante e tante occasioni aveva dato segno di conoscere quella sua fama, ribellandosi con proteste violente? Come condannare, in coscienza, quei due giovanotti quali diffamatori per aver fatto al passaggio di lui il gesto che da tempo solevano fare apertamente tutti gli altri e primi fra tutti - eccoli là - gli stessi giudici? E il DAndrea si struggeva; si struggeva di più incontrando per via gli avvocati, nelle cui mani si erano messi quei due giovanotti lesile e patitissimo avvocato Grigli, dal profilo di vecchio uccello di rapina, e il grasso Manin Baracca, il quale portando in trionfo su la pancia un enorme corno comperato per loccasione e ridendo con tutta la pallida carnaccia di biondo majale eloquente prometteva ai concittadini che presto in tribunale sarebbe stata per tutti una magnifica festa. Orbene, proprio per non dare al paese lo spettacolo di quella magnifica festa alle spalle dun povero disgraziato il giudice DAndrea prese alla fine la risoluzione di mandare un usciere in casa del Chiàrchiaro per invitarlo a venire allufficio dIstruzione. Anche a costo di pagar lui le spese, voleva indurlo a desistere dalla querela dimostrandogli quattro e quattrotto che quei due giovanotti non potevano essere condannati secondo giustizia, e che dalla loro assoluzione inevitabile sarebbe venuto a lui certamente maggior danno, una più crudele persecuzione. Ahimè, è proprio vero che è molto più facile fare il male che il bene non solo perché il male si può fare a tutti e il bene solo a quelli che ne hanno bisogno; ma anche, anzi sopra tutto, perché questo bisogno daver fatto il bene rende spesso cosí acerbi e irti gli animi di coloro che si vorrebbero beneficare che il beneficio diventa difficilissimo. Se naccorse bene quella volta il giudice DAndrea, appena alzò gli occhi a guardare il Chiàrchiaro che gli era entrato nella stanza, mentregli era intento a scrivere. Ebbe uno scatto violentissimo e buttò allaria le carte, balzando in piedi e gridandogli: - Ma fatemi il piacere! Che storie son queste? Vergognatevi! Il Chiàrchiaro sera combinata una faccia da jettatore, chera una meraviglia a vedere. Sera lasciata crescere su le cave gote gialle una barbaccia ispida e cespugliuta; sera insellato sul naso un pajo di grossi occhiali cerchiati dosso, che gli davano laspetto dun barbagianni; aveva poi indossato un abito lustro, sorcigno, che gli sgonfiava da tutte le parti. Allo scatto del giudice non si scompose. Dilatò le nari, digrignò i denti gialli e disse sottovoce: - Lei dunque non ci crede? - Ma fatemi il piacere! - ripeté il giudice DAndrea. - Non facciamo scherzi, caro Chiàrchiaro! O siete impazzito? Via, via, sedete, sedete qua. E gli saccostò e fece per posargli una mano su la spalla. Subito il Chiàrchiaro sfagliò come un mulo, fremendo: - Signor giudice, non mi tocchi! Se ne guardi bene! O lei, comè vero Dio diventa cieco! Il DAndrea stette a guardarlo freddamente, poi disse: - Quando sarete comodo Vi ho mandato a chiamare per il vostro bene. Là cè una sedia, sedete. Il Chiàrchiaro sedette e, facendo rotolar con le mani su le cosce la canna dIndia a mo dun matterello, si mise a tentennare il capo. - Per il mio bene? Ah, lei si figura di fare il mio bene, signor giudice, dicendo di non credere alla jettatura? Il DAndrea sedette anche lui e disse: - Volete che vi dica che ci credo? E vi dirò che ci credo! Va bene cosí? - Nossignore, - negò recisamente il Chiàrchiaro, col tono di chi non ammette scherzi. - Lei deve crederci sul serio, e deve anche dimostrarlo istruendo il processo! - Questo sarà un po difficile - sorrise mestamente il DAndrea. - Ma vediamo di intenderci, caro Chiàrchiaro. Voglio dimostrarvi che la via che avete preso non è propriamente quella che possa condurvi a buon porto. - Via? porto? Che porto e che via? - domandò, aggrondato, il Chiàrchiaro. - Né questa dadesso, - rispose il DAndrea, - né quella là del processo. Già luna e laltra, scusate, son tra loro cosí. E il giudice DAndrea infrontò glindici delle mani per significare che le due vie gli parevano opposte. Il Chiàrchiaro si chinò e tra i due indici cosí infrontati del giudice ne inserí uno suo, tozzo, peloso e non molto pulito. - Non è vero niente, signor giudice! - disse, agitando quel dito. - Come no? - esclamò il DAndrea. - Là accusate come diffamatori due giovani perché vi credono jettatore e ora qua voi stesso vi presentate innanzi a me in veste di jettatore e pretendete anzi chio creda alla vostra jettatura. - Sissignore. - E non vi pare che ci sia contraddizione? Il Chiàrchiaro scosse più volte il capo con la bocca aperta a un muto ghigno di sdegnosa commiserazione. - Mi pare piuttosto, signor giudice, - poi disse, - che lei non capisca niente. Il DAndrea lo guardò un pezzo, imbalordito. - Dite pure, dite pure, caro Chiàrchiaro. Forse è una verità sacrosanta questa che vi è scappata dalla bocca. Ma abbiate la bontà di spiegarmi perché non capisco niente. - Sissignore. Eccomi qua, - disse il Chiàrchiaro, accostando la seggiola. - Non solo le farò vedere che lei non capisce niente; ma anche che lei è un mio mortale nemico. Lei, lei, sissignore. Lei che crede di fare il mio bene. Il mio più acerrimo nemico! Sa o non sa che i due imputati hanno chiesto il patrocinio dellavvocato Manin Baracca? - Sí. Questo lo so. - Ebbene, allavvocato Manin Baracca io, Rosario Chiàrchiaro, io stesso sono andato a fornire le prove del fatto: cioè che non solo mi ero accorto da più dun anno che tutti, vedendomi passare facevano le corna, ma le prove anche prove documentate e testimonianze irrepetibili dei fatti spaventosi su cui è edificata incrollabilmente incrollabilmente, capisce, signor giudice? la mia fama di jettatore! - Voi? Dal Baracca? - Sissignore, io. Il giudice lo guardò, più imbalordito che mai: - Capisco anche meno di prima. Ma come? Per render più sicura lassoluzione di quei giovanotti? E perché allora vi siete querelato? Il Chiàrchiaro ebbe un prorompimento di stizza per la durezza di mente del giudice DAndrea; si levò in piedi, gridando con le braccia per aria: - Ma perché io voglio signor giudice, un riconoscimento ufficiale della mia potenza, non capisce ancora? Voglio che sia ufficialmente riconosciuta questa mia potenza spaventosa, che è ormai lunico mio capitale! E ansimando, protese il braccio batté forte sul pavimento la canna dIndia e rimase un pezzo impostato in quellatteggiamento grottescamente imperioso. Il giudice DAndrea si curvò, si prese la testa tra le mani, commosso e ripeté: - Povero caro Chiàrchiaro mio, povero caro Chiàrchiaro mio, bel capitale! E che te ne fai? che te ne fai? - Che me ne faccio? - rimbeccò pronto il Chiàrchiaro. - Lei, padrone mio, per esercitare codesta professione di giudice anche cosí male come la esercita, mi dica un po, non ha dovuto prender la laurea? - La laurea, sí. - Ebbene, voglio anchio la mia patente, signor giudice! La patente di jettatore. Col bollo. Con tanto di bollo legale! Jettatore patentato dal regio tribunale. - E poi? - E poi? Me lo metto come titolo nei biglietti da visita. Signor giudice, mi hanno assassinato. Lavoravo. Mi hanno fatto cacciar via dal banco dovero scritturale, con la scusa che, essendoci io, nessuno più veniva a far debiti e pegni; mi hanno buttato in mezzo a una strada, con la moglie paralitica da tre anni e due ragazze nubili di cui nessuno vorrà più sapere, perché sono figlie mie; viviamo del soccorso che ci manda da Napoli un mio figliuolo, il quale ha famiglia anche lui quattro bambini, e non può fare a lungo questo sacrifizio per noi. Signor giudice, non mi resta altro che di mettermi a fare la professione del jettatore! Mi sono parato cosí con questi occhiali, con questabito; mi sono lasciato crescere la barba; e ora aspetto la patente per entrare in campo! Lei mi domanda come? Me lo domanda perché, le ripeto, lei è un mio nemico! - Io? - Sissignore. Perché mostra di non credere alla mia potenza! Ma per fortuna ci credono gli altri, sa? Tutti, tutti ci credono! E ci son tante case da giuoco in questo paese! Basterà che io mi presenti; non ci sarà bisogno di dir nulla. Mi pagheranno per farmi andar via! Mi metterò a ronzare attorno a tutte le fabbriche; mi pianterò innanzi a tutte le botteghe; e tutti, tutti mi pagheranno la tassa, lei dice dellignoranza? io dico la tassa della salute! Perché, signor giudice, ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta questa schifosa umanità che veramente credo daver ormai in questi occhi la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città! Il giudice DAndrea ancora con la testa tra le mani, aspettò un pezzo che langoscia che gli serrava la gola desse adito alla voce. Ma la voce non volle venir fuori; e allora egli, socchiudendo dietro le lenti i piccoli occhi plumbei stese le mani e abbracciò il Chiàrchiaro a lungo, forte forte, a lungo. Questi lo lasciò fare. - Mi vuol bene davvero? - gli domandò. - E allora istruisca subito il processo, e in modo da farmi avere al più presto quello che desidero. - La patente? Il Chiàrchiaro protese di nuovo il braccio, batté la canna dIndia sul pavimento e portandosi laltra mano al petto, ripeté con tragica solennità: - La patente. Novelle per un anno di luigi pirandello NOTTE Passata la stazione di Sulmona Silvestro Noli rimase solo nella lercia vettura di seconda classe. Volse unultima occhiata alla fiammella fumolenta, che vacillava e quasi veniva a mancare agli sbalzi della corsa per lolio caduto e guazzante nel vetro concavo dello schermo, e chiuse gli occhi con la speranza che il sonno per la stanchezza del lungo viaggio viaggiava da un giorno e una notte lo togliesse allangoscia nella quale si sentiva affogare sempre più, man mano che il treno lo avvicinava al luogo del suo esilio. Mai più! mai più! mai più! Da quanto tempo il fragor cadenzato delle ruote gli ripeteva nella notte queste due parole? Mai più, sí, mai più, la vita gaja della sua giovinezza, mai più, là tra i compagni spensierati, sotto i portici popolosi della sua Torino; mai più il conforto, quel caldo alito familiare della sua vecchia casa paterna; mai più le cure amorose della madre, mai più il tenero sorriso nello sguardo protettore del padre. Forse non li avrebbe riveduti mai più, quei suoi cari vecchi! La mamma, la mamma specialmente! Ah, come laveva ritrovata dopo sette anni di lontananza! Curva, rimpiccolita, in cosí pochi anni, e come di cera e senza più denti. Gli occhi soli ancora vivi. Poveri cari santi occhi belli! Guardando la madre, guardando il padre, ascoltando i loro discorsi aggirandosi per le stanze e cercando attorno, aveva sentito bene, che non per lui soltanto aveva avuto fine la vita della casa paterna. Con la sua ultima partenza, sette anni addietro, la vita era finita lí anche per gli altri. Se lera dunque portata via lui con sé? E che ne aveva fatto? Dovera più in lui la vita? Gli altri avevano potuto credere che se la fosse portata via con sé; ma lui sapeva di averla lasciata lí, invece, la sua, partendo; e ora, a non ritrovarcela più, nel sentirsi dire che non poteva più trovarci nulla perché sera portato via tutto lui, aveva provato, nel vuoto, un gelo di morte. Con questo gelo nel cuore ritornava ora in Abruzzo spirata la licenza di quindici giorni concessagli dal direttore delle scuole normali maschili di Città SantAngelo ove da cinque anni insegnava disegno. Prima che in Abruzzo era stato professore un anno in Calabria; un altro anno, in Basilicata. A Città SantAngelo, vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso dun affetto che gli riempisse il vuoto in cui si vedeva sperduto aveva commesso la follia di prender moglie; e sera inchiodato lí, per sempre. La moglie, nata e cresciuta in quellalto umido paesello, privo anche dacqua, coi pregiudizii angustiosi le gretterie meschine e la scontrosità e la rilassatezza della pigra sciocca vita provinciale, anziché dargli compagnia gli aveva accresciuto attorno la solitudine facendogli sentire ogni momento quanto fosse lontano dallintimità duna famiglia che avrebbe dovuto esser sua e nella quale invece né un suo pensiero, né un suo sentimento riuscivano mai a penetrare. Gli era nato un bambino, e - cosa atroce! - anche quel suo bambino aveva sentito fin dal primo giorno, estraneo a sé, come se fosse appartenuto tutto alla madre, e niente a lui. Forse il figliuolo sarebbe diventato suo, se egli avesse potuto strapparlo da quella casa, da quel paese; e anche la moglie forse sarebbe diventata sua compagna veramente, ed egli avrebbe sentito la gioja davere una casa sua una famiglia sua, se avesse potuto chiedere e ottenere un trasferimento altrove. Ma gli era negato anche di sperare in un tempo lontano questa salvezza, perché sua moglie che non sera voluta muovere dal paese neanche per un breve viaggio di nozze neanche per andare a conoscere la madre e il padre di lui e gli altri parenti a Torino minacciava che, anziché dai suoi, si sarebbe divisa da lui a un caso di trasferimento. Dunque, lí; funghire lí, stare lí ad aspettare, in quellorrenda solitudine, che lo spirito a poco a poco gli si vestisse duna scorza di stupidità. Amava tanto il teatro, la musica, tutte le arti, e quasi non sapeva parlar daltro: sarebbe rimasto sempre con la sete di esse anche di esse, sí, come dun bicchier dacqua pura! Ah, non la poteva bere, lui, quellacqua greve, cruda, renosiccia delle cisterne. Dicevano che non faceva male; ma egli si sentiva da un pezzo anche malato di stomaco. Immaginario? Già! Per giunta, la derisione. Le palpebre chiuse non riuscirono più a contenere le lagrime, di cui serano riempite. Mordendosi il labbro, come per impedire che gli rompesse dalla gola anche qualche singhiozzo, Silvestro Noli trasse di tasca un fazzoletto. Non pensò che aveva il viso tutto affumicato dal lungo viaggio; e, guardando il fazzoletto, restò offeso e indispettito dalla sudicia impronta del suo pianto. Vide in quella sudicia impronta la sua vita, e prese tra i denti il fazzoletto quasi per stracciarlo. Alla fine il treno si fermò alla stazione di Castellammare Adriatico. Per altri venti minuti di cammino, gli toccava aspettare più di cinque ore in quella stazione. Era la sorte dei viaggiatori che arrivavano con quel treno notturno da Roma e dovevano proseguire per le linee dAncona o di Foggia. Meno male che, nella stazione, cera il caffè aperto tutta la notte, ampio, bene illuminato, con le tavole apparecchiate nella cui luce e nel cui movimento si poteva in qualche modo ingannar lozio e la tristezza della lunga attesa. Ma erano dipinti sui visi gonfii, pallidi, sudici e sbattuti dei viaggiatori una tetra ambascia, un fastidio opprimente unagra nausea della vita che, lontana dai consueti affetti fuor della traccia delle abitudini, si scopriva a tutti vacua, stolta, incresciosa. Forse tanti e tanti seran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nella notte. Ognun dessi stava lí forse a pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte; e, siccome sopra tutto nella notte appajon vane, prive come sono delle illusioni della luce e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso lanimo di chi viaggia e che ci fa vedere sperduti su la terra ognun dessi, forse, stava lí a pensare che la follía accende i fuochi nelle macchine nere e che nella notte, sotto le stelle, i treni correndo per i piani buj, passando strepitosi sui ponti, cacciandosi nei lunghi trafori gridano di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare cosí nella notte la follía umana lungo le vie di ferro tracciate per dare uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili. Silvestro Noli, bevuta a lenti sorsi una tazza di latte, si alzò per uscire dalla stazione per laltra porta del caffè in fondo alla sala. Voleva andare alla spiaggia, a respirar la brezza notturna del mare, attraversando il largo viale della città dormente. Se non che, passando innanzi a un tavolino, si sentí chiamare da una signora di piccolissima statura esile, pallida, magra, in fitte gramaglie vedovili. - Professor Noli Si fermò perplesso, stupito: - Signora oh, lei, signora Nina? come mai? Era la moglie dun collega, del professor Ronchi, conosciuto sei anni fa, a Matera, nelle scuole tecniche. Morto, sí, sí, morto - lo sapeva - morto pochi mesi addietro, a Lanciano, ancor giovane. Ne aveva letto con doloroso stupore lannunzio nel bollettino. Povero Ronchi, appena arrivato al liceo, dopo tanti concorsi disgraziati, morto allimprovviso, di sincope, per troppo amore, dicevano di quella sua minuscola mogliettina, chegli come un orso gigantesco, violento, testardo, si trascinava sempre dietro, da per tutto. Ecco, la vedovina, portandosi alla bocca il fazzoletto listato di lutto, guardandolo con gli occhi neri, bellissimi affondati nelle livide occhiaje enfiate, gli diceva con un lieve tentennío del capo latrocità della sua tragedia recente. Vedendo da quei begli occhi neri sgorgare due grosse lacrime, il Noli invitò la signora ad alzarsi e ad uscire con lui dal caffè per parlare liberamente, lungo il viale deserto fino al mare in fondo. Ella fremeva in tutta la misera personcina nervosa e pareva andasse a sbalzi e gesticolava a scatti con le spalle, con le braccia, con le lunghissime mani, quasi scusse di carne. Si mise a parlare affollatamente, e subito le sinfiammarono, di qua e di là, le tempie e gli zigomi. Raddoppiava, per un vezzo di pronunzia, la effe in principio di parola, e pareva sbuffasse e di continuo si passava il fazzoletto su la punta del naso e sul labbro superiore che stranamente, nella furia del parlare, le simperlavano di sudore; e la salivazione le si attivava con tanta abbondanza, che la voce, a tratti, quasi vi affogava. - Ah, Noli, vedete? qua, caro Noli, mha lasciata qua, sola, con tre ffigliuoli in un paese dove non conosco nessuno, dovero arrivata da due mesi appena Sola sola Ah, che uomo terribile, Noli! Sè distrutto e ha distrutto anche me, la mia salute, la mia vita tutto Addosso, Noli, lo sapete? mè morto addosso addosso Si scosse in un brivido lungo, che finí quasi in un nitrito. Riprese: - Mi levò dal mio paese, dove ora non ho più nessuno, tranne una sorella maritata per conto suo Che andrei più a ffare lí? Non voglio dare spettacolo della mia miseria a quanti mi invidiarono un giorno Ma qui sola con tre bambini, sconosciuta da tutti che ffarò? Sono disperata mi sento perduta Sono stata a Roma a sollecitare qualche assegno Non ho diritto a niente: undici anni soli dinsegnamento undici mesate: poche migliaja di lire Non me le avevano ancora liquidate! Ho strillato tanto al Ministero che mi hanno preso per pazza Cara signora, dice, docce ffredde, docce ffredde! Ma sí! fforse impazzisco davvero Ho qui perpetuo, qui, un dolore, come un rodío, un tiramento, qui, al cervelletto, Noli E sono come arrabbiata sí sí sono rimasta come arrabbiata come arsa dentro con un ffuoco, con un ffuoco in tutto il corpo Ah, come siete ffresco, voi Noli come siete ffresco, voi! E, in cosí dire, in mezzo allumido viale deserto, sotto le pallide lampade elettriche, le quali troppo distanti luna dallaltra, diffondevano appena nella notte un rado chiarore opalino, gli si appese al braccio gli cacciò sul petto la testa, chiusa nella cuffia di crespo vedovile frugando, come per affondargliela dentro, e ruppe in smaniosi singhiozzi. Il Noli, sbalordito, costernato, commosso, arretrò istintivamente per staccarsela daddosso. Comprese che quella povera donna, nello stato di disperazione in cui si trovava si sarebbe aggrappata forsennatamente al primo uomo di sua conoscenza, che le fosse venuto innanzi. - Coraggio, coraggio, signora, - le disse. - Fresco? Eh sí, fresco. Ho già moglie, io, signora mia. - Ah, - fece la donnetta, staccandosi subito. - Moglie? Avete preso moglie? - Già da quattranni, signora. Ho anche un bambino. - Qua? - Qua vicino. A Città SantAngelo. La vedovina gli lasciò anche il braccio. - Ma non siete piemontese voi? - Sí, di Torino proprio. - E la vostra signora? - Ah, no, la mia signora è di qua. I due si fermarono sotto una delle lampade elettriche e si guardarono e si compresero. Ella era dellestremo lembo dItalia, di Bagnara Calabra. Si videro tutti e due, nella notte, sperduti in quel lungo, ampio viale deserto e malinconico, che andava al mare tra i villini e le case dormenti di quella città cosí lontana dai loro primi e veri affetti e pur cosí vicina ai luoghi ove la sorte crudele aveva fermato la loro dimora. E sentirono luno per laltra una profonda pietà, che, anziché ad unirsi li persuadeva amaramente a tenersi discosti luno dallaltra, chiuso ciascuno nella propria miseria inconsolabile. Andarono, muti, fino alla spiaggia sabbiosa, e si appressarono al mare. La notte era placidissima; la frescura della brezza marina, deliziosa. Il mare, sterminato, non si vedeva, ma si sentiva vivo e palpitante nella nera, infinita, tranquilla voragine della notte. Solo, da un lato, in fondo, sintravedeva tra le brume sedenti su lorizzonte alcunché di sanguigno e di torbo, tremolante su le acque. Era forse lultimo quarto della luna, che declinava, avviluppata nella caligine. Su la spiaggia le ondate si allungavano e si spandevano senza spuma, come lingue silenziose, lasciando qua e là su la rena liscia lucida, tutta imbevuta dacqua, qualche conchiglia, che subito, al ritrarsi dellondata, saffondava. In alto, tutto quel silenzio fascinoso era trafitto da uno sfavillío acuto, incessante di innumerevoli stelle cosí vive, che pareva volessero dire qualcosa alla terra, nel mistero profondo della notte. I due seguitarono ad andar muti un lungo tratto su la rena umida, cedevole. Lorma dei loro passi durava un attimo: luna vaniva, appena laltra simprimeva. Si udiva solo il fruscío dei loro abiti. Una lancia biancheggiante nellombra, tirata a secco e capovolta su la sabbia, li attrasse. Vi si posero a sedere, lei da un lato, lui dallaltro e rimasero ancora un pezzo in silenzio a mirar le ondate che si allargavano placide, vitree su la bigia rena molliccia. Poi la donna alzò i begli occhi neri al cielo, e scoprí a lui, al lume delle stelle il pallore della fronte torturata, della gola serrata certo dallangoscia. - Noli, non cantate più? - Io cantare? - Ma sí, voi cantavate, un tempo, nelle belle notti Non vi ricordate, a Matera? Cantavate Lho ancora negli orecchi il suono della vostra vocetta intonata Cantavate in ffalsetto con tanta dolcezza con tanta grazia appassionata Non ricordate più? Egli si sentí sommuovere tutto il fondo dellessere alla rievocazione improvvisa di quel ricordo ed ebbe nei capelli per la schiena, i brividi dun intenerimento ineffabile. Sí, sí era vero: egli cantava, allora fino laggiú, a Matera, ancora aveva nellanima i dolci canti appassionati della sua giovinezza e nelle belle sere, passeggiando con qualche amico, sotto le stelle, quei canti gli rifiorivano su le labbra. Era dunque vero chegli se lera portata via con sé, la vita, dalla casa paterna di Torino; ancora laggiú la aveva con sé, certo, se cantava accanto a questa povera piccola amica a cui forse aveva fatto un po di corte, in quei giorni lontani oh cosí, per simpatia, senza malizia per bisogno di sentirsi accanto il tepore dun po daffetto, la tenerezza blanda duna donna amica. - Vi ricordate, Noli? Egli, con gli occhi nel vuoto della notte, bisbigliò: - Sí sí, signora, ricordo - Piangete? - Ricordo Tacquero di nuovo. Guardando entrambi nella notte, sentivano ora che la loro infelicità quasi vaporava non era più di essi soltanto, ma di tutto il mondo, di tutti gli esseri e di tutte le cose di quel mare tenebroso e insonne, di quelle stelle sfavillanti nel cielo di tutta la vita che non può sapere perché si debba nascere, perché si debba amare, perché si debba morire. La fresca, placida tenebra, trapunta da tante stelle, sul mare, avvolgeva il loro cordoglio che si effondeva nella notte e palpitava con quelle stelle e sabbatteva lento lieve, monotono con quelle ondate su la spiaggia silenziosa. Le stelle, anchesse, lanciando quei loro guizzi di luce negli abissi dello spazio, chiedevano perché; lo chiedeva il mare con quelle stracche ondate, e anche le piccole conchiglie lasciate qua e là su la rena. Ma a poco a poco la tenebra cominciò a diradarsi, cominciò ad aprirsi sul mare un primo frigido pallore dalba. Allora, quanto cera di vaporoso, darcano quasi di vellutato nel cordoglio di quei due rimasti appoggiati ai fianchi della lancia capovolta su la sabbia si restrinse, si precisò con nuda durezza, come i lineamenti dei loro volti nella incerta squallida prima luce del giorno. Egli si sentí tutto ripreso dalla miseria abituale della sua casa vicina, ove tra poco sarebbe arrivato: la rivide, come se già vi fosse con tutti i suoi colori, in tutti i suoi particolari, con entro la moglie e il suo piccino, che gli avrebbero fatto festa allarrivo. E anchella, la vedovina, non vide più cosí nera e cosí disperata la sua sorte: aveva con sé parecchie migliaja di lire cioè la vita assicurata per qualche tempo: avrebbe trovato modo di provvedere allavvenire suo e dei tre piccini. Si racconciò con le mani i capelli su la fronte e disse, sorridendo, al Noli: - Chi sa che ffaccia avrò, caro amico, non è vero? E si mossero entrambi per ritornare alla stazione. Nel più profondo recesso della loro anima il ricordo di quella notte sera chiuso; forse, chi sa! per riaffacciarsi poi, qualche volta, nella lontana memoria, con tutto quel mare placido nero, con tutte quelle stelle sfavillanti, come uno sprazzo darcana poesia e darcana amarezza. Novelle per un anno di luigi pirandello O DI UNO O DI NESSUNO PRIMA PARTE CAPITULO UNO Chi era stato? Uno de due, certamente. O forse un terzo, ignoto. Ma no: in coscienza, né luno, né laltro de due amici avevano alcun motivo di sospettarlo. Melina era buona, modesta; e poi, cosí disgustata dallantica sua vita; a Roma non conosceva nessuno; viveva appartata e, se non proprio contenta, si dimostrava gratissima della condizione che le avevano fatta richiamandola due anni addietro, da Padova, dove, studenti allora duniversità, lavevano conosciuta. Vinto insieme un concorso al Ministero della guerra, collegata la loro vita in tutto Tito Morena e Carlino Sanni avevano stimato prudente e giudizioso due anni addietro, cioè ai primi aumenti dello stipendio, provvedere anche insieme al bisogno indispensabile duna donna che li curasse e salvasse dal rischio a cui erano esposti, seguitando ciascuno per suo conto a cercare una qualche sicura stabilità damore di contrarre un tristo legame, non men gravoso dun matrimonio per adesso e forse per sempre conteso loro dalle ristrettezze finanziarie e difficoltà della vita. E avevano pensato a Melina, tenera e dolce amica degli studenti padovani che erano soliti andar a trovare in via del Santo, nelle sere dinverno e di primavera lassú. Melina sarebbe stata la più adatta per loro: avrebbe recato con sé da Padova tutti i lieti ricordi della prima, spensierata gioventú. Le avevano scritto; aveva accettato; e allora giudiziosamente, come sempre avevano disposto che ella non coabitasse con loro. Le avevano preso in affitto due stanzette modeste in un quartiere lontano, fuori di porta e lí andavano a trovarla, ora luno ora laltro, cosí come serano accordati, senza invidia e senza gelosia. Tutto era andato bene per due anni, con soddisfazione dentrambi. Dindole mitissima, di poche parole e ritegnosa, Melina si era mostrata amica a tutte due senzombra di preferenza né per luno né per laltro. Erano due bravi giovani, bene educati e cordiali. Certo, uno - Tito Morena - era più bello; ma Carlino Sanni che non era poi brutto neanche lui quantunque avesse la testa duna forma curiosa molto più vivace e grazioso dellaltro. Lannunzio inatteso, di quel caso impreveduto, gettò i due amici in preda a una profonda costernazione. Un figlio! Uno di loro due era stato, certamente; chi de due, né luno né laltro, né la stessa Melina potevano sapere. Era una sciagura per tutti e tre; e nessuno de due amici sarrischiò a domandare dapprima alla donna: - Tu chi credi? - per timore che laltro potesse sospettare chegli intendesse con ciò di sottrarsi alla responsabilità rovesciandola soltanto addosso a uno; né Melina tentò minimamente dindurre luno o laltro a credere che il padre fosse lui. Ella era nelle mani di tutti e due, e a tutti e due, non alluno né allaltro, voleva affidarsi. Uno era stato; ma chi de due ella non solo non poteva dire, ma non voleva nemmeno supporre. Legati ancora alla propria famiglia lontana, con tutti i ricordi dellintimità domestica Carlino Sanni e Tito Morena sapevano che questintimità non poteva più essere per loro, staccati come già ne erano per sempre. Ma, in fondo, erano rimasti come due uccellini che, sotto le penne già cresciute e per necessità abituate al volo avessero serbato e volessero custodir nascosto il tepore del nido che li aveva accolti implumi. Ne provavano intanto quasi vergogna, come per una debolezza che, a confessarla, avrebbe potuto renderli ridicoli. E forse lavvertimento di questa vergogna cagionava loro un segreto rimorso. E il rimorso, a loro insaputa, si manifestava in una certa acredine di parole di sorrisi, di modi, che essi credevano invece effetto di quella vita arida priva di cure intime, in cui più nessun affetto vero avrebbe potuto metter radici che eran costretti a vivere e a cui dovevano ormai abituarsi, come tanti altri. E negli occhi chiari, quasi infantili, di Tito Morena lo sguardo avrebbe voluto avere una durezza di gelo. Spesso lo aveva; ma pure talvolta quello sguardo gli si velava per la commozione improvvisa di qualche lontano ricordo; e allora quella velatura di gelo era come lappannarsi dei vetri duna finestra, per il caldo di dentro e il freddo di fuori. Carlino Sanni, dal canto suo, si raschiava con le unghie le gote rase e rompeva con lo stridore dei peli rinascenti certi angosciosi silenzii interiori e si richiamava allispida realtà del suo vigor maschile che via, glimponeva ormai desser uomo, vale a dire, un po crudele. Saccorsero, allannunzio inatteso della donna, che, senza saperlo e senza volerlo ciascuno, dimenticandosi dellaltro e anche della voluta durezza e della voluta crudeltà aveva messo in quella relazione con Melina tutto il proprio cuore, per quel segreto, cocente bisogno dintimità familiare. E avvertirono un sordo astio, unagra amarezza di rancore, non propriamente contro la donna, ma contro il corpo di lei che nellincoscienza dellabbandono, aveva evidentemente dovuto prendersi più delluno che dellaltro. Non gelosia, perché il tradimento non era voluto. Il tradimento era della natura; ed era un tradimento quasi beffardo. Ciecamente, di soppiatto, la natura sera divertita a guastar quel nido che essi volevano credere costruito più dalla loro saggezza, che dal loro cuore. Che fare, intanto? La maternità in quella ragazza assumeva per la loro coscienza un senso e un valore che li turbava tanto più profondamente in quanto sapevano che ella non si sarebbe affatto ribellata se essi non avessero voluto rispettargliela; ma li avrebbe in cuor suo giudicati ingiusti e cattivi. Era in lei tanta dolcezza dolente e rassegnata! Con gli occhi, il cui sguardo talvolta esprimeva il sorriso mesto delle labbra non mosse diceva chiaramente che lei, non ostante quellambiguo suo stato, da due anni, mercé loro, si sentiva rinata. E appunto da questo suo rinascere alla modestia degli antichi sentimenti, dovuto a loro, al modo con cui essi, quasi a loro insaputa lavevano trattata, proveniva la sua maternità, il rifiorire di essa che nella trista arsura del vizio non amato, sera per tanti anni isterilita. Ora, non sarebbero venuti meno, dimprovviso, crudelmente, alla loro opera stessa ricacciando Melina nellavvilimento di prima, impedendole di raccogliere il frutto di tutto il bene che le avevano fatto? Questo i due amici avvertivano in confuso nel turbamento della coscienza. E forse, se ciascuno dei due avesse potuto esser sicuro che il figlio era suo non avrebbe esitato ad assumersene il peso e la responsabilità, persuadendo laltro a ritrarsi. Ma chi poteva dare alluno o allaltro questa certezza? Nel dubbio inovviabile i due amici decisero che, senza dirne nulla per adesso a Melina quando sarebbe stata lora lavrebbero mandata a liberarsi in qualche ospizio di maternità, da cui quindi sarebbe ritornata a loro, sola. CAPITULO DUE Melina non chiese nulla: intuí la loro decisione; ma intuí pure con quale animo entrambi la avevano presa. Lasciò passare qualche tempo; quando le parve il momento opportuno, a Carlino Sanni che quella sera si trovava con lei mostrò con gli occhi bassi e un timido sorriso sulle labbra una pezza di tela comperata il giorno avanti co suoi risparmi. - Ti piace? Il giovine finse, dapprima, di non comprendere. Esaminò, appressandosi al lume, la tela, con gli occhi, col tatto: - Buona, - disse. - E quanto l hai pagata? Melina alzò gli occhi, ove la malizietta sorrideva implorante: - Oh, poco, - rispose. - Indovina? - Quanto? - No dico, perché lho comperata Carlino si strinse nelle spalle, fingendo ancora di non comprendere. - Oh bella! perché ti bisognava. Ma lhai comperata da te, e non dovevi. Potevi dirci che ti bisognava. Melina allora alzò la tela e vi nascose la faccia. Stette un pezzo cosí; poi, con gli occhi pieni di lagrime, scotendo amaramente il capo, disse: - Dunque, no? proprio no, è vero? non debbo non debbo preparar nulla? E vedendo, a questa domanda supplichevole, restare il giovine tra confuso e seccato e commosso, subito gli prese una mano lo attirò a sé e saffrettò a soggiungere con foga: - Senti, Carlino, senti, per carità! io non voglio nulla, non chiedo nulla di più. Come ho comperato questa tela, cosí con altri piccoli risparmi potrei provvedere io a tutto. No, senti, stammi prima a sentire, senzalzar le spalle, senza farmi cotesti occhiacci. Guarda, ti giuro, ti giuro che non navrete mai nessun fastidio, nessun peso, mai! Lasciami dire. Mavanza tanto tempo, qua. Ho imparato a lavorare per voi; seguiterò sempre a lavorare; oh, potete star sicuri che non vi mancheranno mai le mie cure! Ma ecco vedi, badando a voi, come faccio, alla vostra biancheria, ai vostri abiti mavanza ancora tanto tempo, tanto che lo sai ho imparato a leggere e a scrivere da me! Ebbene, ora lascerò questo, e cercherò altro lavoro, da fare qui in casa; e sarò felice, credimi! credimi! Non vi chiederò mai nulla, Carlino, mai nulla! Concedetemi questa grazia, per carità! Sí? sí? Carlino schivava di guardarla, voltando la testa di qua e di là, e alzava una spalla e apriva e chiudeva le mani e sbuffava. Prima di tutto, via, ci voleva poco a intendere che lui, cosí su due piedi, e senza consultare laltro, non poteva darle nessuna risposta. E poi, sí, era presto detto nessun peso, nessun fastidio. Il peso, il fastidio sarebbero stati il meno! La responsabilità, la responsabilità duna vita perdio, che a uno dei due apparteneva di certo, ma a quale dei due non si poteva sapere. Ecco, era questo! era questo! - Ma a me, Carlino? - rispose pronta, con ardore, Melina. - A me appartiene di certo! E la responsabilità perché dovete assumervela voi? Me lassumo io, ti dico, intera. - E come? - gridò il giovine. - Come? Ma cosí, me lassumo! Stammi a sentire, per carità! Guarda, tra dieci anni, Carlino chi sa quante cose potranno accadere a voi due! Tra dieci anni E quandanche voleste seguitare a vivere cosí tutti e due insieme, tra dieci anni, che sarò più io? non sarò più certo buona per voi; vi sarete certo stancati di me. Ebbene: fino a dieci anni sarà ancora ragazzo il mio figliolo e non vi darà né spesa né fastidio, perché provvederò io a tutto col mio lavoro. Ma capisci che ora che ho imparato a lavorare, non posso più buttarlo via? Lo terrò con me; mi darà qui conforto e compagnia; e poi, quando voi non mi vorrete più, avrò lui almeno, avrò lui, capisci? Lo so, non devi né puoi dirmi di sí, per ora, da solo. Perché lho detto prima a te, e non a Tito? Non lo so! Il cuore mi ha suggerito cosí. È anche lui tanto buono, Tito! Parlagliene tu, come credi, quando credi. Io sono qua, in mano vostra. Non dirò più nulla. Farò come voi vorrete. Carlino Sanni parlò a Tito Morena il giorno dopo. Si mostrò seccatissimo di Melina e veramente credeva di avercela con lei; ma appena vide Tito accordarsi con lui nel disapprovare la proposta di Melina si accorse che aveva la stizza in corpo non per lei, ma perché prevedeva lopposizione di Tito. Prevedeva lopposizione; eppure forse, in fondo, sperava che Tito invece si assumesse contro a lui la parte di contentare Melina; cioè quella stessa parte che molto volentieri si sarebbe assunta lui, ove non avesse temuto di far peggio. Si stizzí del subitaneo accordo, e Tito rimase stordito di quella stizza inattesa; lo guardò un poco; gli domandò: - Ma scusa, non dici quello che dico io? E Carlino: - Ma sí! ma sí! ma sí! A ragionare, infatti, non potevano non esser daccordo. E anche il sentimento avevano entrambi comune. Se non che, questo sentimento comune, anziché accordarli, non solo li divideva, ma li rendeva luno allaltro nemici. Tito, chera il più calmo in quel momento, comprese bene che, a lasciar prorompere il sentimento sarebbe di certo e subito avvenuta tra loro una rottura insanabile; avrebbe voluto perciò lasciar lí il discorso ove la sua ragione e quella dellamico freddamente e cosí fuor fuori, potevano restar daccordo. Ma Carlino, turbato dalla stizza, non seppe trattenersi. Tanto disse, che alla fine fece perdere la calma anche a Tito. E, tutta un tratto, i due, finora luno accanto allaltro amici cordialissimi si scoprirono negli occhi, luno di fronte allaltro, cordialissimi nemici. - Vorrei sapere, intanto, perché prima lha detto a te e non a me! - Perché jersera cero io; e lha detto a me. - Poteva bene aspettar domani, e dirlo a me! Se lha detto jersera, che ceri tu è segno che tha creduto più tenero di cuore e più disposto a venir meno a ciò che tutti e due insieme di pieno accordo, avevamo stabilito. - Ma nientaffatto! Perché io le ho detto di no, di no, precisamente come dici tu! Ma capirai che ella ha insistito ha pianto, ha scongiurato, ha fatto tante promesse e tanti giuramenti; e, di fronte a queste lagrime e a queste promesse, io non so, non potevo sapere, come saresti rimasto tu e se anche tu per tuo conto avresti voluto risponderle di no! - Ma non sera stabilito no? Dunque, no! Carlino Sanni si scrollò rabbiosamente. - Va bene! E ora andrai a dirglielo tu. - Bello! Mi piace! - squittí Tito. - Cosí la parte del cuor duro, del tiranno, la faccio io, e tu rimani per lei quello che si era piegato, commosso e intenerito. - E se fosse cosí? - saltò sú Carlino, guardandolo da presso negli occhi. - Sei sicuro tu, che non ti saresti piegato, commosso e intenerito al posto mio? E avresti avuto il coraggio, cosí commosso e intenerito, di dirle di no anche per conto di un altro, che forse al tuo posto si sarebbe, come te, commosso e intenerito? Rispondi a questo! Rispondi! Cosí sfidato, con gli occhi negli occhi, Tito non volle darsi per vinto, e mentí, imperterrito. - Io, commosso? Chi te lo dice? - E dunque è vero, - esclamò allora Carlino trionfante, - che il cuor duro sei tu e puoi bene andarglielo a dire! - Oh sai che ti dico io, invece? - fremé Tito al colmo del dispetto. - Che nho abbastanza io, di codesta storia, e voglio farla finita. Carlino gli sappressò di nuovo, minaccioso: - Cioè cioè cioè piano piano, caro mio, aspetta: farla finita, adesso, in che modo? - Oh, - fece Tito con un sorriso stirato, guardandolo dallalto in basso - non ti credere che voglia venir meno a quanto debbo! Seguiterò a dare la parte mia, finché lei sarà in quello stato; poi faccia quello che vuole; se vuol tenersi il figlio, se lo tenga: se vuol buttarlo via, lo butti. Per me, non vorrò più saperne. - E io? - domandò Carlino. - Ma farai anche tu ciò che ti pare! - Non è mica vero! - Perché no? - Lo capisci bene perché no! Se non ci vai più tu, non potrò più andarci neanche io! - E perché? - Perché da solo, sai bene che non posso accollarmi tutto il peso del mantenimento; non posso e non debbo, del resto, perché non so di certo se il figlio sia mio e tu non puoi lasciarmi su le spalle il peso dun figlio che può esser tuo. - Ma se ti dico che seguiterò a dar la parte mia. - Grazie tante! Non posso accettare! Già, in mezzo resterei sempre io, di più. - Perché vuoi restarci! - Ma scusa, ma scusa, ma scusa, e perché non vuoi tu restare ai patti? Che cosa chiede lei alla fine, che tu non possa accordarle? Se non ci fa nessun carico del figliuolo! Se lo terrà per sé. Ma senti ma ascolta E Carlino prese a inseguir per la stanza Tito che si allontanava scrollandosi, per trattenerlo a ragionare. E non intendeva che, assumendo ora quel tono persuasivo, quella pacata difesa della donna, faceva peggio. Tito stesso, alla fine, glielo gridò: - Sarà un sospetto ingiusto, ma che vuoi farci? mè entrato; non posso più scacciarlo! Non posso seguitare, cosí insieme, una relazione che era solo possibile a patto che nessun contrasto sorgesse tra noi. - Ma andiamo tutti e due insieme, allora, - propose Carlino, - tutti e due insieme a dirle di no. Io già glielho detto per conto mio; ora andiamo a ripeterglielo insieme; e se vuoi, parlerò io più forte; le dimostrerò io che non è possibile accordarle quello che chiede! - E poi? - fece Tito. - Credi che ella sarebbe più, quale è stata finora? Se desidera tanto di tenersi il figlio! La faremmo infelice, credi, Carlino, inutilmente. Perché lo sento, lo sento bene, per me è finita! Sarà un dispetto sciocco: non mi passa; sento che non mi passa. E allora? non posso, non voglio più tornarci, ecco! - E dovremmo abbandonarla cosí? - domandò Carlino accigliato. - Ma nientaffatto, abbandonarla! - esclamò Tito. - Tho detto e ripetuto che seguiterò a dar la parte mia finché ella si troverà in questo stato e non troverà modo di provvedere a sé altrimenti. Tu poi, per conto tuo, fa quello che credi. Te lo dico proprio senzastio, bada! e con la massima franchezza. Carlino rimase muto, ingrugnato, a raschiarsi con le unghie le gote rase. E, per quel giorno, il discorso finí lí. Novelle per un anno di luigi pirandello O DI UNO O DI NESSUNO SECONDO PARTE CAPITULO TRE Non fu più ripreso. Ma seguitò nellanimo di entrambi, e a mano a mano tanto più violento quanto più cresceva la violenza che luno e laltro si facevano, per tacere. Nessuno de due andò più a trovar Melina. E Carlino, non andando, voleva dimostrare a Tito che la violenza la commetteva lui; che glimpediva lui dandare; e Tito, dal canto suo, che Carlino voleva lui, invece, usargli violenza con quel suo astenersi dandare. Ma sí! per forzarlo, cosí, a recedere dal suo proposito, e averla vinta pur essendo venuto meno, di sorpresa, a quanto già tra loro daccordo si era stabilito. Doveva passar sopra a tutto? Far quello che volevano loro, tutte due insieme, contro di lui? Non bastava che seguitasse a pagare, lasciando allaltro la libertà dandare a trovar la donna? Nossignori. Di questa libertà Carlino non voleva profittare, non solo, ma neppur dargli merito. La negava! Senza comprendere che, se egli avesse ceduto, se fosse tornato da Melina per farci andare anche lui tutta la vittoria sarebbe stata di loro due, poichegli alla fine avrebbe fatto quello che essi volevano. E non era una violenza, questa? No, perdio! Seguitava a pagare, e basta! Per quanto, però con questi argomenti cercasse di raffermarsi nella risoluzione di non cedere e volesse concludere che la ragione stava dalla sua Tito si sentiva di giorno in giorno crescer lorgasmo per la passiva ostinazione di Carlino; sentiva che il fosco silenzio del compagno assumeva per la sua coscienza un peso, che egli da solo non voleva sopportare. Se quella ragazza, da loro invitata a venir da Padova a Roma, resa madre da uno di loro due ora, in quello stato, si dibatteva in una incertezza angosciosa, di chi la colpa? Che pretendeva ella infine, senza fastidio, senza peso, né responsabilità da parte loro? Che non si commettesse la violenza di buttar via il figlio, che o delluno o dellaltro era di certo. Ebbene, lo volevano lasciar solo a sentire il rimorso di questa violenza. Se Carlino avesse seguitato ad andare da Melina, egli avrebbe potuto, almeno in parte togliersi questo rimorso col pensiero che, pur seguitando a pagare, non si prendeva più nessun piacere dalla donna. Ma nossignori! Carlino non andava più neppur lui, Carlino non si prendeva più neppur lui nessun piacere dalla donna e cosí non solo glimpediva di togliersi il rimorso con quel pensiero, ma anzi glielo aggravava. Privandosi egli solo del piacere e pur non di meno seguitando a dar la parte sua avrebbe potuto anche pensare, che faceva un sacrifizio sciocco e forsanche superfluo giacché non era mica provato, che egli dovesse avere il rimorso di voler buttare il proprio figliuolo potendo questo benissimo essere, invece, dellaltro. Eh già; ma a ragionare cosí, ad ammettere cioè che il figlio fosse dellaltro poteva egli allora pretendere che questaltro si assumesse intero il rimorso di buttar via il proprio figliuolo, per far piacere a lui? Se egli, Tito, avesse avuto la certezza dessere il padre e Carlino avesse preteso che il figliuolo fosse buttato via non si sarebbe egli ribellato? Questa certezza non cera! Ma ecco, nel dubbio stesso, Carlino voleva che quella violenza non si commettesse. Dovevano essere insieme, daccordo, tutti e tre, a volere e a commettere la violenza. Il rimorso, condiviso, sarebbe stato minore. Ebbene, gli avevano fatto questo tradimento. E tanto più ne era arrabbiato, quanto più vedeva che la vendetta che istintivamente si sentiva spinto a trarne, lo rendeva, contro il suo stesso sentimento, crudele; quanto più vedeva che anche a non trarne alcuna vendetta, esso, il tradimento, restava restava pur sempre laccordo di quei due nel venir meno per i primi a quanto si era stabilito; cosicché sempre sarebbe rimasta, attaccata a lui soltanto, la parte odiosa. E dunque, no, perdio, no! Perché cedere adesso? Sarebbe stato anche inutile! Venne, intanto, il momento, che entrambi si videro costretti a riparlar di Melina: cadeva il mese e bisognava farle avere il denaro per provvedere a sé e pagar la pigione delle due stanzette. Tito avrebbe voluto schivare il discorso. Tratta dal portafogli la sua quota, laveva posata sul tavolino senza dir nulla. Carlino, guardati un pezzo quei denari, alla fine uscí a dire: - Io non glieli porto. Tito si voltò a guardarlo e disse seccamente: - E io neppure. Il silenzio, in cui luno e laltro, dopo questo scambio di parole, con estremo sforzo si tennero per un lungo tratto vibrò di tutto il loro interno ribollimento e rese a ciascuno spasimosa lattesa che laltro parlasse. La voce uscí prima, sorda, opaca, dalle labbra di Carlino: - Allora le si scrive. Le si mandano per posta. - Scrivi, - disse Tito. - Scriveremo insieme. - Insieme, va bene; poiché ti piace di far la parte della vittima, e chio faccia quella del tiranno. - Io fo, - rispose Carlino, alzandosi, - precisamente quello che fai tu, né più né meno. - E va bene, - ripeté Tito. - E dunque puoi scriverle, che da parte mia sono disposto a rispettare il suo sentimento e a fare tutto ciò che vuole; disposto a pagare, finché lei stessa non dirà basta. - Ma allora? - scappò sú dal cuore a Carlino. Tito, a questa esclamazione, non seppe più frenarsi e uscí dalla stanza scrollandosi furiosamente con le braccia per aria e gridando: - Ma che allora! che allora! che allora! Rimasto solo Carlino pensò un pezzo al senso da cavare da quella prima condiscendenza di Tito, a cui poi cosí bruscamente, era seguito lo scatto, che nel modo più aperto raffermava la sua irremovibile decisione. Pareva che con Melina, ora, non ce lavesse più, se era disposto a rispettare il sentimento di lei e a fare ciò che ella voleva. Dunque ce laveva con lui? Era chiaro! E perché, se adesso erano daccordo? Per non aver riconosciuto prima di non aver ragione dopporsi? Eh già! Ora gli pareva troppo tardi, e non si voleva più dare per vinto. Ah, che sbaglio aveva commesso Melina, non rivolgendosi prima a Tito! E un altro sbaglio più grosso, aveva poi commesso lui, riferendo a Tito la proposta di lei. No, no: egli non doveva riferirgliela; doveva dire a Melina che ne parlasse a Tito direttamente, e che anzi non gli facesse intravvedere di averne prima parlato a lui. Ecco come avrebbe dovuto fare! Ma poteva mai immaginarsi che Tito se la pigliasse cosí a male? Carlino era sicuro, adesso, che se Melina si fosse prima rivolta allaltro, lui non ci avrebbe trovato nulla da ridire. Basta. Bisognava scrivere la lettera, adesso. Che dire a quella povera figliuola, in quello stato? Meglio non dirle nulla di quanto era avvenuto tra loro due; trovare una scusa plausibile di quel non andare nessuno de due a trovarla. Ma che scusa? Lunica, poteva esser questa: che volevano lasciarla tranquilla nello stato in cui era. Tranquilla? Eh, troppa grazia, per una povera donna come lei, avvezza a cosí poca considerazione da parte degli uomini. E poi, tranquilla, va bene; ma perché non andavano nemmeno a vederla? a domandarle come stesse? se avesse bisogno di qualche cosa? Tanta considerazione per un verso e tanta noncuranza per un altro, bella tranquillità le avrebbero data! Ma, via, infine nella lettera poteva darle la più ferma assicurazione che non le sarebbe venuto meno lassegno e tutto quellajuto che avrebbe potuto aver da loro. Bisognava che si contentasse di questo, per ora. E Carlino scrisse la lettera in questo senso, con molta circospezione perché Tito, leggendola e voleva che la leggesse, non pigliasse altra ombra. Pochi giorni dopo, comera da aspettarsi, arrivò a entrambi la risposta di Melina. Poche righe, quasi indecifrabili che, impedendo la commozione per il modo ridicolo con cui lambascia e la disperazione erano espresse produssero uno strano effetto di rabbia negli animi dei due giovani. La poverina scongiurava che tutti e due insieme andassero a trovarla, ripetendo chera pronta a fare quel che essi volevano. - Vedi? Per causa tua! Tutti e due si trovarono sulle labbra le stesse parole; Carlino per lostinazione di Tito a non cedere; Tito per quella di Carlino a non andare. Ma né luno né laltro poterono proferirle. Si guardarono. Ciascuno lesse negli occhi dellaltro la sfida a parlare. Ma lessero anche chiaramente lodio, che adesso li univa, in luogo dellantica amicizia; e subito compresero che non potevano e non dovevano più parlare su quellargomento. Quellodio comandava loro non solo di non far prorompere la rabbia, onderano divorati ma anzi dindurir ciascuno il proprio proposito in una livida freddezza. Dovevano rimanere insieme, per forza. - Le si scrive di nuovo, che stia tranquilla, - fischiò tra i denti Carlino. Tito si voltò appena a guardarlo, con le ciglia alzate: - Ma sí, puoi dirglielo: tranquillissima! CAPITULO QUATTRO Ora, ogni sera, uscendo dal Ministero, non andavano più insieme, come prima, a passeggio, o in qualche caffè. Si salutavano freddamente, e uno prendeva di qua, laltro di là. Si riunivano a cena; ma spesso, non arrivando alla trattoria alla stessora e non trovando posto da sedere accanto luno cenava a un tavolino e laltro a un altro. Ma meglio cosí. Tito saccorse, che aveva provato sempre vergogna, senza dirselo, del troppo appetito che Carlino dimostrava, mangiando. Anche dopo cena, ciascuno savviava per suo conto a passar fuori le due o tre ore prima dandare a letto. Sincupivano sempre più, covando in quella solitudine il rancore. Ma luno non voleva dare a vedere allaltro la macerazione che aveva da quella catena non trascinata più di conserva per una stessa via ma tirata, strappata di qua e di là dispettosamente, in quella finzione di libertà, che volevano darsi. Sapevano che la catena, pur tirata e strappata cosí, non poteva e non doveva spezzarsi; ma lo facevano apposta, per farsi più male, quanto più male potevano. Forse, in questa macerazione, cercavano di stordir la pena cocente e il rimorso per la donna che seguitava invano a chiedere conforto e pietà. Già da un pezzo ella si era arresa a ciò che credeva la loro volontà. Ma no: erano essi, ora, a volere assolutamente che ella si tenesse il figliuolo! E perché allora avrebbero sofferto tanto e tanto la avrebbero fatta soffrire? Tornare indietro come prima, non era più possibile, ormai. E dunque, no, no: ella doveva tenersi il figliuolo. Nessuna discussione più su questo punto. Uniti comerano dallo stesso sentimento, che non poteva più in alcun modo svolgersi in unazione comune damore non potevano ammettere che esso, ora, venisse a mancare; volevano che durasse per svolgersi invece, cosí, necessariamente, in unazione di reciproco odio. E tanto questodio li accecava, che nessuno dei due per il momento pensava che cosa avrebbero fatto domani di fronte a quel figliuolo, che non avrebbero potuto entrambi amare insieme. Esso doveva vivere: non potendo né per luno né per laltro esclusivamente sarebbe vissuto per la madre, ai loro costi, cosí, senza che nessuno de due neppur lo vedesse. E difatti, nessuno de due, quantunque entrambi se ne sentissero struggere dalla voglia cedette allinvito di Melina, di correre a vedere il bambino appena nato. Inesperti della vita, non si figuravano neppur lontanamente tra quali atroci difficoltà si fosse dibattuta quella poveretta cosí sola, abbandonata, nel mettere al mondo quel bambino. Ne ebbero la rivelazione terribile, alcuni giorni dopo, quando una vecchia, vicina di casa della poveretta venne a chiamarli, perché accorressero subito al letto di lei, che moriva. Accorsero e restarono allibiti davanti a quel letto, da cui uno scheletro vestito di pelle, con la bocca enorme, arida che scopriva già orribilmente tutti i denti, con enormi occhi i cui globi parevan già appesiti e induriti dalla morte, voleva loro far festa. Quella, Melina? - No, no là, - diceva la poveretta, indicando la culla: che lavrebbero ritrovata là, la Melina che conoscevano, cercando là in quella culla, e tuttintorno, nelle cose preparate per il suo bimbo, e nelle quali si era distrutta, o piuttosto, trasfusa. Qua sul letto, ormai, ella non cera più: non ceran più che i resti di lei, miseri, irriconoscibili; appena un filo danima trattenuto a forza, per riveder loro unultima volta. Tutta lanima sua, tutta la sua vita, tutto il suo amore, erano in quella culla, e là, là, nei cassetti del canterano overa il corredino del bimbo, pieno di merletti, di nastri e di ricami, tutto preparato da lei, con le sue mani. - Anche anche cifrato, sí, di rosso Tutto capo per capo Capo per capo volle che la vecchia vicina lo mostrasse loro: le cuffiette ecco ecco le cuffiette, sí quella coi fiocchi rossi no, quellaltra quellaltra e i bavaglini, e le camicine, e la vestina lunga, ricamata, del battesimo col trasparente di seta rossa rossa, sí, perché era maschio, maschio il suo Nillí e Sabbandonò a un tratto; crollò sul letto, riversa. Nellaccensione di quella festa, forse insperata, si consumò subito quellultimo filo danima trattenuto a forza per loro. Atterriti da quel traboccare improvviso sul letto, i due accorsero, per sollevarla. Morta. Si guardarono. Luno cacciò nellanima dellaltro, fino in fondo, con quello sguardo, la lama dun odio inestinguibile. Fu un attimo. Il rimorso, per ora, li sbigottiva. Avrebbero avuto tempo di dilaniarsi, tutta la vita. Per ora, qua, bisognava provvedere ancora daccordo: provvedere alla vittima, provvedere al bambino. Non potevano piangere, luno di fronte allaltro. Sentivano che, se per poco, nellorgasmo, avessero ceduto al sentimento, luno al suono del pianto dellaltro sarebbe diventato feroce luno si sarebbe avventato alla gola dellaltro per soffocarlo, quel pianto. Non dovevano piangere! Tremavano tutti e due; non potevano più guardarsi. Sentivano che rimaner cosí, a guardare con gli occhi bassi la morta, non potevano; ma come muoversi? Come parlar tra loro? Come assegnarsi le parti? Chi de due doveva pensare alla morta, pei funerali? Chi de due, al bambino, per una balia? Il bambino! Era là, nella culla. Di chi era? Morta la madre, esso restava a tutti e due. Ma come? Sentivano che nessuno dei due poteva più accostarsi a quella culla. Se luno avesse fatto un passo verso di essa, laltro sarebbe corso a strapparlo indietro. Come fare? Che fare? Lo avevano intravisto appena, là, tra i veli, roseo, placido nel sonno. La vecchia vicina disse: - Quanto penò! E mai un lamento dalle sue labbra! Ah povera creatura! Non gliela doveva negare Dio questa consolazione del figlio, dopo tutto quello che penò per lui. Povera, povera creatura! E ora? Per me, se vogliono eccomi qua Si tolse lei lincarico dattendere al cadavere, insieme con altre vicine. Quanto al bimbo - allospizio, no, è vero? - ebbene, conosceva lei una balia, una contadina dAlatri, venuta a sgravarsi allospedale di San Giovanni: era uscita da parecchi giorni; il figlietto le era morto, e quella sera stessa sarebbe ripartita per Alatri: buona, ottima giovine; maritata, sí; il marito le era partito da pochi mesi per lAmerica; sana, forte; il figlietto le era morto per disgrazia, nel parto, non già per malattia. Del resto, potevano farla visitare da un medico; ma non ce nera bisogno. Già il bimbo, per altro, da due giorni sera attaccato a lei, poiché la povera mamma non avrebbe potuto allevarlo, ridotta in quello stato. I due lasciarono parlar sempre la vecchia, approvando col capo ogni proposta dopo essersi guardati un attimo con la coda dellocchio, aggrondati. Migliore occasione di quella non poteva darsi. E meglio, sí, meglio che il bimbo andasse lontano, affidato alla balia. Sarebbero andati a vederlo, ad Alatri, un mese luno e un mese laltro, giacché insieme non potevano. - No! no! - gridarono a un tempo alla vecchia, impedendo che lo mostrasse loro. Saccordarono con lei circa alle disposizioni da prendere per il trasporto del cadavere e il seppellimento. La vecchia fece un conto approssimativo; essi lasciarono il denaro, e uscirono insieme, senza parlare. Tre giorni dopo, allorché il bimbo fu partito con la balia per Alatri con tutto il corredo preparato dalla povera Melina, si divisero per sempre. CAPITULO CINQUE Fu, nei primi tempi, una distrazione quella gita dun giorno, un mese sí e un mese no, ad Alatri. Partivano la sera del sabato; ritornavano la mattina del lunedí. Andavano come per obbligo a visitare il bambino. Questo, quasi non esistendo ancora per sé, non esisteva neppure propriamente per loro, se non cosí, come un obbligo; ma non gravoso: prendevano, infine, una boccata daria; facevano, benché soli, una scampagnata: dallalto dellacropoli, su le maestose mura ciclopiche, si scopriva una vista meravigliosa. E quella visita mensile, in fondo, non aveva altro scopo che daccertarsi se la balia curasse bene il bambino. Provavano istintivamente una certa diffidenza ombrosa, se non proprio una decisa ripugnanza per lui. Ciascuno dei due pensava, che quel batuffolo di carne lí poteva anche non esser suo, ma di quellaltro; e, a tal pensiero, per lodio acerrimo che luno portava allaltro avvertivano subito un ribrezzo invincibile non solo a toccarlo, ma anche a guardarlo. A poco a poco, però, cioè non appena Nillí cominciò a formare i primi sorrisi, a muoversi, a balbettare, luno e laltro, istintivamente furono tratti a riconoscer ciascuno se stesso in quei primi segni, e a escludere ogni dubbio, che il figlio non fosse suo. Allora, subito, quel primo sentimento di repugnanza si cangiò in ciascuno in un sentimento di feroce gelosia per laltro. Al pensiero che laltro andava lí, con lo stesso suo diritto a togliersi in braccio il bambino e a baciarlo, a carezzarlo per una intera giornata e a crederlo suo, ciascuno de due sentiva artigliarsi le dita, si dibatteva sotto la morsa dunindicibile tortura. Se per un caso si fossero incontrati insieme là, nella casa della balia, luno avrebbe ucciso laltro, sicuramente o avrebbe ucciso il bimbo, per la soddisfazione atroce di sottrarlo alla carezza dellaltro, intollerabile. Come durare a lungo in questa condizione? Per ora, Nillí era piccino piccino, e poteva star lí con la balia, che assicurava di volerlo tenere con sé come un figliuolo, almeno fino al ritorno del marito dallAmerica. Ma non ci poteva star sempre! Crescendo, bisognava pur dargli una certa educazione. Sí, era inutile, per adesso, amareggiarsi di più il sangue, pensando allavvenire. Bastava la tortura presente. Luno e laltro serano confidati con la balia, la quale impressionata dal fatto che quei due zii non venivano mai insieme a visitare il nipotino, ne aveva chiesto ingenuamente la ragione. Ciascuno dei due aveva assicurato la balia, che il figlio era suo, traendone la certezza da questo e da quel tratto del bimbo il quale, certo, non somigliava spiccatamente né alluno né allaltro, perché aveva preso molto dalla madre; ma, ecco, per esempio, la testa non era forse un po come quella di Carlino? poco, sí appena appena unidea, ma era pure un segno, questo! Gli occhi azzurri del bimbo invece, erano un segno rivelatore per Tito Morena che li aveva azzurri anche lui; sí, ma anche la madre, per dire la verità, li aveva azzurri, ma non cosí chiari e tendenti al verde, ecco. - Già, pare - rispondeva alluno e allaltro la balia dapprima costernata e afflitta da quellaccanita contesa, sul bimbo, ma poi raffidata appieno per il consiglio che le avevano dato i parenti e i vicini, che fosse meglio, cioè per lei e anche per il bimbo, tenerli cosí a bada tutti e due, senzaffermare mai e senza negare recisamente. Era difatti una gara, tra i due, damorevolezze, di pensieri squisiti, di regali, per guadagnarsi quanto più potevano il cuore del bimbo a cui ella intanto dava istruzioni non di malizia, ma daccortezza: se veniva zio Carlo, non parlare di zio Tito, e viceversa; se uno gli domandava qualcosa dellaltro, risponder poco, un sí, un no, e basta; se poi volevano sapere a chi egli volesse più bene, rispondere a ciascuno: - più a te! - solo per contentarli ecco, perché poi egli doveva voler bene a tutti e due allo stesso modo. E veramente a Nillí non costava alcuno sforzo rispondere, secondo i consigli della balia alluno e allaltro dei due zii: - più a te! - perché, stando con luno o con laltro gli sembrava ogni volta che non si potesse star meglio, tanto amore e tante cure gli prodigavano entrambi pronti a soddisfare ogni suo capriccio, pendendo ciascuno da ogni suo minimo cenno. Dimprovviso, ma quando già Carlino Sanni e Tito Morena erano più che mai sprofondati nella costernazione circa ai provvedimenti da prendere per leducazione di Nillí che aveva ormai compiuti i cinque anni arrivò alla balia una lettera del marito, che la chiamava in America. Carlino Sanni e Tito Morena, senza che luno sapesse dellaltro, nel ricevere questannunzio, andarono da un giovane avvocato loro comune amico, conosciuto tempo addietro nella trattoria, dove prima si recavano a desinare insieme. Lavvocato ascoltò prima luno e poi laltro senza dire alluno che laltro era venuto pocanzi a dirgli le stessissime cose e a fargli la stessissima proposta che cioè il ragazzo, suo o non suo, fosse lasciato interamente a suo carico nessuno dei due diceva al suo affetto pur duscire da quella insopportabile situazione. Ma non cera, né ci poteva essere modo a uscirne, finché nessuno dei due voleva abbandonar del tutto allaltro il ragazzo. Né il giudizio di Salomone era applicabile. Salomone si era trovato in condizioni molto più facili, perché si trattava allora di due madri e una delle due poteva esser certa che il figlio era suo. Qua luno e laltro, non potendo aver questa certezza ed essendo animati da un odio reciproco cosí feroce avrebbero lasciato spaccare a metà il ragazzo per prendersene mezzo per uno. Non si poteva, eh? Dunque, un rimedio. Lunico, per il momento, era di mettere in collegio il ragazzo, e accordarsi dandarlo a visitare una domenica luno e una domenica laltro e che le feste le passasse un po con luno e un po con laltro. Questo, per il momento. Se poi volevano veramente risolvere la situazione, il giovane avvocato non ci vedeva altro mezzo che questo: che il figlio, non potendo essere di uno soltanto, non fosse più di nessuno dei due. Come? Cercando qualcuno che volesse adottarlo. Se i due volevano, egli poteva assumersi questincarico. Nessuno dei due volle. Recalcitrarono, si scrollarono furiosamente alla proposta; luno tornò a gridar contro laltro le ingiurie più crude per la sopraffazione che intendeva usare: il figlio era suo! era suo! non poteva esser che suo! per questo segno e per questaltro! E Carlino Sanni credeva anche daver maggior diritto perché lui, lui, Tito, aveva fatto morire quella povera donna di cui egli aveva avuto sempre pietà! Ma allo stesso modo Tito Morena credeva anche daver maggior diritto, perché non aveva sofferto meno lui, della durezza che era stato costretto a usare verso Melina, per colpa di Carlino! Inutile, dunque, tentare di metterli daccordo. Nillí fu chiuso in collegio. Ricominciò, con la vicinanza, più aspra e più fiera la tortura di prima. E durò un anno. Sofferse da sé, infine, un caso, che rese possibile e accettabile ai due la proposta del giovane avvocato. Nillí, nel collegio, durante quellanno, aveva stretto amicizia con un piccolo compagno unico figliuolo dun colonnello, a cui tanto Carlino Sanni, quanto Tito Morena avevano dovuto per forza accostarsi, giacché i due piccini i più piccoli del collegio entravano nel salone delle visite domenicali tenendosi per mano senza volersi staccare luno dallaltro. Il colonnello e la moglie eran molto grati a Nillí dellaffetto e della protezione che esso aveva per il piccolo amico il quale, pur essendo della sua età, appariva minore, per la bionda gracilità feminea e la timidezza. Nillí, cresciuto in campagna, era bruno, robusto, sanguigno e vivacissimo. Lamore di quel piccolino per Nillí aveva qualcosa di morboso; e inteneriva assai la moglie del colonnello. Sulla fine dellanno scolastico, esso morí allimprovviso, una notte lí nel collegio, come un uccellino, dopo aver chiesto e bevuto un sorso dacqua. Il colonnello, per contentar la moglie inconsolabile, saputo dal direttore del collegio che Nillí era orfano e che quei due signori che venivano la domenica a visitarlo erano zii, fece per mezzo del direttore stesso la proposta dadottare il ragazzo, a cui il piccino defunto era legato di tanto amore. Carlino Sanni e Tito Morena chiesero tempo per riflettere: considerarono che la loro condizione e quella di Nillí sarebbe divenuta con gli anni sempre più difficile e triste; considerarono che quel colonnello e sua moglie erano due ottime persone; che la moglie era molto ricca e che perciò per Nillí quelladozione sarebbe stata una fortuna; domandarono a Nillí, se aveva piacere di prendere il posto del suo amicuccio nel cuore e nella casa di quei due poveri genitori; e Nillí, che per i discorsi e i consigli della balia doveva aver capito, cosí in aria, qualcosa, disse di sí ma a patto che i due zii venissero a visitarlo spesso, ma insieme, sempre insieme, in casa dei genitori adottivi. E cosí Carlino Sanni e Tito Morena, ora che il figlio non poteva più essere né delluno né dellaltro ritornarono a poco a poco di nuovo amici come prima. Novelle per un anno di luigi pirandello NENIA Con la valigia in mano, mi lanciai, gridando sul treno che già si scrollava per partire: potei a stento afferrarmi a un vagone di seconda classe e aperto lo sportello con lajuto dun conduttore accorso su tutte le furie, mi cacciai dentro. Benone! Quattro donne, lí, due ragazzi e una bimba lattante, esposta per giunta, proprio in quel momento, con le gambette allaria su le ginocchia duna goffa balia enorme, che stava tranquillamente a ripulirla, con la massima libertà. - Mamma, ecco un altro seccatore Cosí maccolse e me lo meritavo il maggiore dei due ragazzi che poteva aver circa sei anni, magrolino, orecchiuto, coi capelli irti e il nasetto in sú rivolgendosi alla signora che leggeva in un angolo con un ampio velo verdastro rialzato sul cappello, speciosa cornice al volto pallido e affilato. La signora si turbò, ma finse di non sentire e seguitò a leggere. Scioccamente, perché il ragazzo - comera facile supporre - tornò ad annunziarle con lo stesso tono: - Mamma, ecco un altro seccatore. - Zitto, impertinente! - gridò, stizzita, la signora. Poi volgendosi a me con ostentata mortificazione: - Perdoni, signore, la prego. - Ma si figuri, - esclamai io, sorridendo. Il ragazzo guardò la madre, sorpreso del rimprovero, e parve che le dicesse con quello sguardo: - Ma come? Se lhai detto tu! - Poi guardò me e sorrise cosí interdetto e, nello stesso tempo con una mossa cosí birichina, chio non seppi tenermi dal dirgli: - Sai, carino? Se no, perdevo il treno. Il ragazzetto diventò serio, fissò gli occhi; poi, riscotendosi con un sospiro, mi domandò: - E come lo perdevi? Il treno non si può mica perdere. Cammina solo, con lacqua bollita, sul biranio. Ma non è una caffettiera. Perché la caffettiera non ha ruote e non può camminare. Parve a me che il ragazzo ragionasse a meraviglia. Ma la madre, con un fare stanco e infastidito, lo rimproverò di nuovo: - Non dire sciocchezze, Carlino. Laltra ragazzetta, di circa tre anni, stava in piedi sul sedile, presso il balione e guardava attraverso il vetro del finestrino la campagna fuggente. Di tanto in tanto, con la manina toglieva via lappannatura del proprio fiato sul vetro e se ne stava zitta zitta a mirare il prodigio di quella fuga illusoria dalberi e di siepi. Mi voltai dallaltra parte a osservare le altre due compagne di viaggio che sedevano agli angoli, luna di fronte allaltra, tutte e due vestite di nero. Erano straniere: tedesche, come potei accertarmi poco dopo udendole parlare. Una, la giovane, soffriva forse del viaggio: doveva esser malata: teneva gli occhi chiusi il capo biondo abbandonato su la spalliera, ed era pallidissima. Laltra, vecchia, dal torso erto, massiccio, bruna di carnagione pareva stesse sotto lincubo del suo ispido cappelletto dalle falde dritte stirate: pareva lo tenesse come per punizione in bilico su i pochi grigi capelli chiusi e impastocchiati entro una reticella nera. Cosí immobile, non cessava un momento di guardar la giovine, che doveva essere la sua signora. A un certo punto, dagli occhi chiusi della giovine vidi sgorgare due grosse lagrime e subito guardai in volto la vecchia, che strinse le labbra rugose e ne contrasse gli angoli in giú evidentemente per frenare un impeto di commozione, mentre gli occhi, battendo più e più volte di seguito, frenavano le lagrime. Quale ignoto dramma si chiudeva in quelle due donne vestite di nero, in viaggio, lontane dal loro paese? Chi piangeva o perché piangeva, cosí pallida e vinta nel suo cordoglio, quella giovane signora? La vecchia massiccia, piena di forza, nel guardarla, pareva si struggesse dallimpotenza di venirle in ajuto. Negli occhi però non aveva quella disperata remissione al dolore, che si suole avere per un caso di morte ma una durezza di rabbia feroce, forse contro qualcuno che le faceva soffrir cosí quella creatura adorata. Non so quante volte sospirai fantasticando su quelle due straniere; so che di tratto in tratto, a ogni sospiro, mi riscotevo per guardarmi intorno. Il sole era tramontato da un pezzo. Perdurava fuori ancora un ultimo tetro barlume del crepuscolo: ora angosciosa per chi viaggia. I due ragazzi si erano addormentati; la madre aveva abbassato il velo sul volto e forse dormiva anche lei, col libro su le ginocchia. Solo la bambina lattante non riusciva a prender sonno: pur senza vagire, si dimenava irrequieta si stropicciava il volto coi pugnetti, tra gli sbuffi della balia che le ripeteva sottovoce: - La ninna, cocca bella; la ninna, cocca E accennava, svogliata, quasi prolungando un sospiro dimpazienza, un motivo di nenia paesana. - Aoòh! Aoòh! A un tratto, nella cupa ombra della sera imminente dalle labbra di quella rozza contadinona si svolse a mezza voce, con soavità inverosimile con fascino dineffabile amarezza, la nenia mesta: Veglio, veglio su te, fammi la ninna, Chi tama più di me, figlia, tinganna. Non so perché, guardando la giovine straniera, abbandonata lí in quellangolo della vettura mi sentii stringere la gola da un nodo angoscioso di pianto. Ella, al canto dolcissimo aveva riaperto i begli occhi celesti e li teneva invagati nellombra. Che pensava? Che rimpiangeva? Lo compresi poco dopo, quando udii la vecchia vigile domandarle piano con voce oppressa dalla commozione: - Willst Du deine Amme nah? Vuoi accanto la tua nutrice? E si alzò; andò a sederle a fianco e si trasse su larido seno il biondo capo di lei che piangeva in silenzio mentre laltra nutrice, nellombra, ripeteva alla bimba ignara: Chi tama più di me, figlia, tinganna. Novelle per un anno di luigi pirandello NENÈ E NINÍ Nenè aveva un anno e qualche mese, quando il babbo le morí. Niní non era ancor nato, ma già cera: si aspettava. Ecco: se Niní non ci fosse stato, forse la mammina, quantunque bella e giovane non avrebbe pensato di passare a seconde nozze: si sarebbe dedicata tutta alla piccola Nenè. Aveva da campare sul suo, modestamente, nella casetta lasciatale dal marito e col frutto della sua dote. Il pensiero dun maschio da educare cosí inesperta come lei stessa si riconosceva e senza guida o consiglio di parenti né prossimi né lontani la persuase ad accettar la domanda dun buon giovine, che prometteva desser padre affettuoso per i due poveri orfanelli. Nenè aveva circa tre anni e Niní uno e mezzo, quando la mammina passò a seconde nozze. Forse per il troppo pensiero di Niní, non badò che si potesse dare il caso daver altri figliuoli da questo secondo marito. Ma non trascorse neppure un anno, che si trovò nel rischio mortale dun parto doppio. I medici domandarono chi dovesse salvare, se la madre o le creaturine. La madre, sintende! E le due nuove creaturine furono sacrificate. Il sacrifizio però non valse a nulla perché, dopo circa un mese di strazii atroci, la povera mammina se ne morí anche lei, disperata. Cosí Nenè e Niní restarono orfani anche di madre, con uno che non sapevano neppure come si chiamasse né che cosa stesse a rappresentar lí in casa loro. Quanto al nome, se Nenè e Niní lo volevano proprio sapere, la risposta era facile: Erminio Del Donzello, si chiamava; ed era professore: professore di francese nelle scuole tecniche. Ma quanto a sapere che cosa stesse più a far lí, ah non lo sapeva nemmeno lui, il professor Erminio Del Donzello. Morta la moglie, morte prima di nascere le sue creature gemelle: la casa non era sua la dote non era sua, quei due figliuoli non erano suoi. Che stava più a far lí? Se lo domandava lui stesso. Ma se ne poteva forse andare? Lo chiedeva con gli occhi rossi e quasi smarriti nel pianto a tutto il vicinato che, dal momento della disgrazia gli era entrato in casa, da padrone, costituendosi da sé tutore e protettore de due orfanelli. Di che lui, forse, si sarebbe dichiarato gratissimo, se veramente il modo non lo avesse offeso. Sí, sapeva che molti, purtroppo, giudicano dallapparenza soltanto e che i giudizii che si davano di lui forse erano iniqui addirittura, perché, effettivamente, la figura non lo ajutava troppo. La eccessiva magrezza lo rendeva ispido, e aveva il collo troppo lungo e per di più fornito dun formidabile pomo dAdamo la sola cosa grossa in mezzo a tanta magrezza; e ruvidi i baffi, ruvidi i capelli pettinati a ventaglio dietro gli orecchi; e gli occhi armati di occhiali a staffa, poiché il naso non gli si prestava a reggere un più svelto pajo di lenti. Ma, perdio, da quel suo collo cosí lungo egli credeva di saper tuttavia cavar fuori una seducentissima voce e accompagnare le sue frasi dolci e gentili con molta grazia di sguardi, di sorrisi e di gesti, con le mani costantemente calzate da guanti di filo di Scozia, che non si levava neanche a scuola impartendo le sue lezioni di francese ai ragazzini delle tecniche, che naturalmente ne ridevano. Ma che! Nessuna pietà, nessuna considerazione per lui, in tutto quel vicinato, per la sua doppia sciagura. Pareva anzi che la morte della moglie e delle sue creaturine gemelle fosse giudicata da tutti come una giusta e ben meritata punizione. Tutta la pietà era per i due orfanelli, di cui in astratto si considerava la sorte. Ecco qua: il patrigno, adesso, senza alcun dubbio, avrebbe ripreso moglie: una megera, certo, una tiranna; ne avrebbe avuto chi sa quanti figliuoli, a cui Nenè e Niní sarebbero stati costretti a far da servi fintanto che, a furia di maltrattamenti, di sevizie, prima luna e poi laltro, sarebbero stati soppressi. Fremiti di sdegno, brividi dorrore assalivano a siffatti pensieri uomini e donne del vicinato; e impetuosamente i due piccini, in questa o in quella casa, erano abbracciati e inondati di lagrime. Perché il professor Erminio Del Donzello, ora, ogni mattina, prima di recarsi a scuola per ingraziarsi quel vicinato ostile e dimostrar la cura e la sollecitudine che si dava de due orfanelli dopo averli ben lavati e calzati e vestiti, se li prendeva per mano, uno di qua, laltra di là e li andava a lasciare ora in questa ora in quella famiglia tra le tante che si erano profferte. Era - sintende - in ciascuna di queste famiglie più delle altre caritatevoli e in pensiero per la sorte dei piccini almeno una ragazza da marito; e tutte, senza eccezione, queste ragazze da marito sarebbero state mammine svisceratamente amorose di quei due orfanelli; perfida tiranna, spietata megera sarebbe stata solo quelluna, che il professor Erminio Del Donzello avrebbe scelto tra esse. Perché era una necessità ineluttabile, che il professor Erminio Del Donzello riprendesse moglie. Se laspettava di giorno in giorno tutto il vicinato, e per dir la verità ci pensava sul serio anche lui. Poteva forse durare a lungo cosí? Quelle famiglie si prestavano con tanto zelo di carità ad accogliere i piccini, per adescarlo; non cera dubbio. Se egli avesse fatto a lungo le viste di non comprenderlo, tra un po di tempo gli avrebbero chiuso la porta in faccia; non cera dubbio neanche su questo. E allora? Poteva forse da solo attendere a quei due piccini? Con la scuola tutte le mattine, le lezioni particolari nelle ore del pomeriggio la correzione dei còmpiti tutte le sere Una serva in casa? Egli era giovine, e caldo, quantunque di fuori non paresse. Una serva vecchia? Ma lui aveva preso moglie perché la vita di scapolo, quellandare accattando lamore non gli era parso più compatibile con la sua età e con la sua dignità di professore. E ora, con quei due piccini No, via; era, era veramente una necessità ineluttabile. Limbarazzo della scelta, intanto, gli cresceva di giorno in giorno, di giorno in giorno lo esasperava sempre più. E dire che in principio aveva creduto che dovesse riuscirgli molto difficile trovare una seconda moglie in quelle sue condizioni! Gliene bisognava una? Ne aveva trovate subito dieci, dodici, quindici, una più pronta e impaziente dellaltra! Sí, perché in fondo via, era vedovo, ma appena: si poteva dire che quasi non aveva avuto tempo dessere ammogliato. E quanto ai figliuoli, sí, cerano, ma non erano suoi. La casa, intanto, fino alla maggiore età di questi, cherano ancor tanto piccini, era per lui e cosí anche il frutto della dote, il quale insieme col suo stipendio di professore faceva unentratuccia più che discreta. Questo conto se lerano fatto bene tutte le mamme e le signorine del vicinato. Ma il professor Erminio Del Donzello era certo che si sarebbe attirate addosso tutte le furie dellinferno se avesse fatto la scelta in quel vicinato. Aveva sopra tutto, e con ragione, paura delle suocere. Perché ognuna di quelle mamme disilluse sarebbe certo diventata subito una suocera per lui; tutte quante si sarebbero costituite mamme postume della sua povera moglie defunta, e nonne di quei due orfanelli. E che mamma, che nonna, che suocera sarebbe stata, ad esempio, quella signora Ninfa della casa dirimpetto che più delle altre gli aveva fatto e seguitava a fargli le più pressanti esibizioni dogni servizio insieme con la figliuola Romilda e il figlio Toto! Venivano tutti e tre quasi ogni mattina, a strappargli di casa i piccini, perché non li conducesse altrove. Via, uno almeno! ne desse loro uno almeno, o Nenè o Niní; meglio Nenè, oh cara! ma anche Niní, oh caro! E baci e chicche e carezze senza fine. Il professor Erminio Del Donzello non sapeva come schermirsi; sorrideva, angustiato; si volgeva di qua e di là; si poneva innanzi al petto le mani inguantate; storceva il collo come una cicogna: - Vede, cara signora carissima signorina non vorrei che non vorrei che - Ma lasci dire lasci dire, professore! Lei può star sicuro che come stanno da noi, non stanno da nessuno! La mia Romilda ne è pazza, sa? proprio pazza, tanto delluna quanto dellaltro. E guardi il mio Toto! Eccolo là A cavalluccio, eh Niní? Gioja cara, quanto sei bello! To, caro! to, amore! Il professor Erminio Del Donzello, costretto a cedere se nandava come tra le spine, voltandosi a sorridere di qua e di là, quasi a chiedere scusa alle altre vicine. Ma nelle ore che lui, sempre coi guanti di filo di Scozia, insegnava il francese ai ragazzi delle scuole tecniche che scuola facevano quelle vicine là, e segnatamente la signora Ninfa con la figliuola Romilda e il figlio Toto, a Nenè e Niní? che prevenzioni, che sospetti insinuavano nelle loro animucce? e che paure? Già Nenè, che sera fatta una bella bamboccetta vispa e tosta, con le fossette alle guance, la boccuccia appuntita gli occhietti sfavillanti, acuti e furbi, tutta scatti tra risatine nervose, coi capelli neri, irrequieti, sempre davanti agli occhi per quanto di tratto in tratto se li mandasse via con rapide rabbiose scrollatine, simpostava fieramente incontro alle minacce immaginarie ai maltrattamenti, ai soprusi della futura matrigna, che le vicine le facevano balenare; e mostrando il piccolo pugno chiuso, gridava: - E io lammazzo! Subito, allatto quelle le si precipitavano addosso, se la strappavano, per soffocarla di baci e di carezze. - Oh cara! Amore! Angelo! Sí, cara, cosí! Perché tutto è tuo, sai? La casa è tua, la dote della tua mammina è tua, tua e del tuo fratellino, capisci? E devi difenderlo, tu, il tuo fratellino! E se tu non basti, ci siamo qua noi, a farli stare a dovere, tanto lei che lui, non dubitare ci siamo qua noi per te e per Niní! Niní era un badalone grosso grosso pacioso, con le gambette un po a roncolo e la lingua ancora imbrogliata. Quando Nenè, la sorellina, levava il pugno e gridava: E io lammazzo! si voltava piano piano a guardarla e domandava con voce cupa e con placida serietà: - Lammassi davero? E, a questa domanda, altri prorompimenti di frenetiche amorevolezze in tutte quelle buone vicine. Dei frutti di questa scuola il professor Erminio Del Donzello si accorse bene allorché, dopo un anno di titubamenti e angosciose perplessità scelta alla fine una casta zitella attempata, di nome Caterina, nipote dun curato, la sposò e la portò in casa. Quella poverina pareva seguitasse a recitar le orazioni anche quando, con gli occhi bassi, parlava della spesa o del bucato. Pur non di meno, il professor Erminio Del Donzello, ogni mattina, prima dandare a scuola, le diceva: - Caterina mia, mi raccomando. So, so la tua mansuetudine cara. Ma procura, per carità, di non dare il minimo incentivo a tutte queste vipere attorno, di schizzar veleno. Fa che questi angioletti non gridino e non piangano per nessuna ragione. Mi raccomando. Va bene; ma Nenè, ecco, aveva i capelli arruffati: non si doveva pettinare? Niní, mangione, aveva il musetto sporco, e sporchi anche i ginocchi: non si doveva lavare? - Nenè, vieni, amorino, che ti pèttino. E Nenè, pestando un piede: - Non mi voglio pettinare! - Niní, via vieni tu almeno, caro caro: fa vedere alla sorellina come ti fai lavare. E Niní, placido e cupo, imitando goffamente il gesto della sorella: - Non mi vollo lavare! E se Caterina lo costringeva appena o saccostava loro col pettine o col catino strilli che arrivavano al cielo! Subito allora le vicine: - Ecco che comincia! Ah povere creature! Dio di misericordia, senti, senti! Ma che fa? Ih, strappa i capelli alla grande! Senti che schiaffi al piccino! Ah che strazio, Dio, Dio abbiate pietà di questi due poveri innocenti! Se poi Caterina, per non farli strillare lasciava Nenè spettinata e sporco Niní: - Ma guardate qua questi due amorini come sono ridotti: una cagnetta scarduffata e un porcellino! Nenè certe mattine, scappava di casa in camicia, a piedi nudi; si metteva a sedere su lo scalino innanzi alluscio di strada accavalciando una gambetta su laltra e squassando la testina per mandarsi via dagli occhi le ciocche ribelli rideva e annunziava a tutti: - Sono castigata! Poco dopo, piano piano, scendeva con le gambette a roncolo Niní in camicina e scalzo anche lui, reggendo per il manico lorinaletto di latta; lo posava accanto alla sorellina, vi si metteva a sedere, e ripeteva serio serio aggrondato e con la lingua grossa: - So cattigato! Figurarsi attorno le grida di commiserazione e di sdegno delle vicine indignate! Eccoli qua ignudi! ignudi! Che barbarie, con questo freddo! Far morire cosí duna bronchite duna polmonite due povere creaturine! Come poteva Dio permetter questo? Ah sí, di nascosto, è vero? essi, di nascosto, erano scappati dal letto? E perché erano scappati? Segno che i due piccini chi sa comerano trattati! Ah, già, niente Gente di chiesa figuriamoci! Diamo il supplizio senza far strillare! Oh Dio ecco le lagrime adesso, ecco le lagrime del coccodrillo! Una santa, anche una santa avrebbe perduto la pazienza. Quella povera donna sentiva voltarsi il cuore in petto non solamente per la crudele ingiustizia, ma anche per lo strazio di veder quella ragazzetta Nenè, cosí bellina, crescere come una diavola, messa sú da quelle perfide pettegole, sguajata, senza rispetto per nessuno. - La casa è mia! La dote è mia! Signore Iddio, la dote! Una piccina alta un palmo che strillava e levava i pugni e pestava i piedi per la dote! Il professor Erminio Del Donzello pareva in pochi mesi invecchiato di dieci anni. Guardava la povera moglie che gli piangeva davanti disperata, e non sapeva dirle niente come non sapeva dir niente a quei due diavoletti scatenati. Era inebetito? No. Non parlava, perché si sentiva male. E si sentiva male, perché perché proprio portavano con sé questo destino, quei due piccini là! Il padre era morto; e la mamma, per provvedere a loro, si era rimaritata ed era morta. Ora ora toccava a lui. Nera profondamente convinto il professor Erminio Del Donzello. Toccava a lui! Domani, la sua vedova, quella povera Caterina, per dare a Nenè e a Niní una guida un sostegno, sarebbe passata, a sua volta, a seconde nozze, e sarebbe morta lei allora; e a quel secondo marito toccherebbe di riammogliarsi; e cosí, via via, uninfinita sequela di sostituti genitori sarebbe passata in poco tempo per quella casa. La prova evidente era nel fatto, chegli si sentiva già molto, molto male. Era destino, e non cera dunque né da fare né da dir nulla. La moglie, vedendo che non riusciva in nessun modo a scuoterlo da quella fissazione che lo inebetiva si recò per consiglio dallo zio curato. Questi, senzaltro, le impose dobbedire al proprio dovere e alla propria coscienza senza badare alle proteste infami di tutti quei malvagi. Se con la bontà quei due piccini non si riducevano a ragione, usasse pure la forza! Il consiglio fu savio; ma, ahimè, non ebbe altro effetto, che affrettar la fine del povero professore. La prima volta che Caterina lo mise in pratica, Erminio Del Donzello, ritornando da scuola si vide venire con le mani in faccia quel Toto della signora Ninfa seguito da tutte le vicine urlanti con le braccia levate. La moglie sera dovuta asserragliare in casa. E cerano guardie e carabinieri innanzi alla porta. Tutto il vicinato aveva apposto le firme a una protesta da presentare alla Questura per le sevizie che si facevano a quei due angioletti. Lonta, la trepidazione per lo scandalo enorme furono tali e tanta la rabbia per quella ostinata, feroce iniquità che Erminio Del Donzello si ridusse in pochi giorni in fin di vita, per un travaso di bile improvviso e tremendo. Prima di chiuder gli occhi per sempre si chiamò la moglie accanto al letto e con un fil di voce le disse: - Caterina mia, vuoi un mio consiglio? Sposa, sposa quel Toto, cara, della signora Ninfa. Non temere; verrai presto a raggiungermi. E lascia allora che provveda lui, insieme con laltra, a quei due piccini. Stai pur certa, cara, che morrà presto anche lui. Nenè e Niní, intanto, in casa duna vicina avevano trovato una gattina mansa e un pappagalletto imbalsamato e ci giocavano, ignari e felici. - Mao, ti strozzo! - diceva Nenè. E Niní, voltandosi, con la lingua imbrogliata: Lo strossi davero? Novelle per un anno di luigi pirandello REQUIEM AETERNAM DONA EIS, DOMINE! Erano dodici. Dieci uomini e due donne, in commissione. Col prete che li conduceva, tredici. Nellanticamera ingombra daltra gente in attesa, non avevano trovato posto da sedere tutti quanti. Sette erano rimasti in piedi, addossati alla parete, dietro i sei seduti, tra i quali il prete in mezzo alle due donne. Queste piangevano, con la mantellina di panno nero tirata fin sugli occhi. E gli occhi dei dieci uomini, anche quelli del prete, sinvetravano di lagrime, appena il pianto delle donne sommesso, accennava di farsi più affannoso per lúrgere improvviso di pensieri, che facilmente essi indovinavano. - Buone buone - le esortava allora il prete, sotto sotto, anche lui con la voce gonfia di commozione. Quelle levavano il capo, appena, e scoprivano gli occhi bruciati dal pianto volgendo intorno un rapido sguardo pieno dansietà torbida e schiva. Esalavano tutti, compreso il prete, un lezzo caprino, misto a un sentor grasso di concime cosí forte, che gli altri aspettanti o storcevano la faccia, disgustati, o arricciavano il naso; qualcuno anche gonfiava le gote e sbuffava. Ma essi non se ne davano per intesi. Quello era il loro odore, e non lavvertivano; lodore della loro vita, tra le bestie da pascolo e da lavoro, nelle lontane campagne arse dal sole e senza un filo dacqua. Per non morir di sete, dovevano ogni mattina andare con le mule per miglia e miglia a una gora limacciosa in fondo alla vallata. Figurarsi dunque, se potevano sprecarne per la pulizia. Erano poi sudati per il gran correre; e lesasperazione, a cui erano in preda, faceva sbomicare dai loro corpi una certa acrèdine daglio chera come il segno della loro ferinità. Se pur saccorgevano di quei versacci, li attribuivano alla nimicizia che, in quel momento credevano davere da parte di tutti i signori, congiurati al loro danno. Venivano dalle alture rocciose del fèudo di Màrgari; ed erano in giro dal giorno avanti; il prete, fiero, tra le due donne, in testa; gli altri dieci, dietro, a branco. Il lastricato delle strade aveva schizzato faville tutto il giorno al cupo fracasso dei loro scarponi imbullettati di cuojo grezzo, massicci e scivolosi. Nelle dure facce contadinesche, irte duna barba non rifatta da parecchi giorni, negli occhi lupigni fissi in unintensa doglia tetra, avevano unespressione truce, di rabbia a stento contenuta. Parevano cacciati dallurgenza duna necessità crudele, da cui temessero di non trovar più scampo che nella pazzia. Erano stati dal sindaco e da tutti gli assessori e consiglieri comunali; ora, per la seconda volta, tornavano alla Prefettura. Il signor prefetto, il giorno avanti, non aveva voluto riceverli; ma essi, a coro, tra pianti e urli e gesti furiosi dimplorazione e di minaccia avevano già esposto il loro reclamo contro il proprietario del fèudo al consigliere delegato il quale invano sera scalmanato a dimostrare che né il sindaco, né lui, né il signor prefetto né sua eccellenza il ministro e neppure sua maestà il re avevano il potere di contentarli in quello che chiedevano; alla fine, per disperato, aveva dovuto promettere che avrebbero avuto udienza dal signor prefetto quella mattina, alle undici, presente anche il proprietario del fèudo, barone di Màrgari. Le undici eran già passate da un pezzo, stava per sonare mezzogiorno, e il barone non si vedeva ancora. Intanto luscio della sala, ove il prefetto dava udienza, rimaneva chiuso anche agli altri aspettanti. - Cè gente, - rispondevano gli uscieri. Alla fine luscio saprí e venne fuori dalla sala, dopo uno scambio di cerimonie proprio lui, il barone di Màrgari, col faccione in fiamme e un fazzoletto in mano; tozzo, panciuto, le scarpe sgrigliolanti, insieme col consigliere delegato. I sei seduti balzarono in piedi, le due donne levarono acute le strida, e il prete fiero si fece avanti, gridando con enfasi sbalordito: - Ma questo questo è un tradimento! - Padre Sarso! - chiamò forte un usciere dalluscio della sala rimasto aperto. Il consigliere delegato si rivolse al prete: - Ecco, siete chiamato per la risposta. Entrate, voi solo. Calma, signori miei, calma! Il prete, agitato, sconvolto, rimase perplesso se accorrere o no alla chiamata, mentre i suoi uomini non meno agitati e sconvolti di lui, domandavano, piangendo di rabbia per una ingiustizia, che sembrava loro patente: - E noi? e noi? Ma come? Che risposta? Poi, tutti insieme, in gran confusione, presero a vociare: - Noi vogliamo il camposanto! - Siamo carne battezzata! - In groppa a una mula signor Prefetto, i nostri morti! - Come bestie macellate! - Il riposo dei morti signor Prefetto! - Vogliamo le nostre fosse! - Un palmo di terra, dove gettare le nostre ossa! E le donne tra un diluvio di lagrime: - Per nostro padre che muore! Per nostro padre che vuol sapere, prima di chiudere gli occhi per sempre che dormirà nella fossa che sè fatta scavare! sotto lerbuccia della nostra terra! E il prete, più forte di tutti con le braccia levate, innanzi alluscio del prefetto: - È limplorazione suprema dei fedeli: Requiem aeternam dona eis Domine! Accorsero, a quel pandemonio, da ogni parte uscieri, guardie, impiegati che, a un comando gridato dal prefetto dalla soglia sgombrarono violentemente lanticamera, cacciando via tutti per la scala, anche quelli che non centravano. Su la strada maestra, al precipitarsi di tutti quegli uomini urlanti dal palazzo della Prefettura, si raccolse subito una gran folla; e allora padre Sarso, al colmo dellindignazione e dellesaltazione, pressato dalle domande che gli piovevano da tutte le parti si mise ad agitar le braccia come un naufrago e a far cenni col capo, con le mani di voler rispondere a tutti, or ora ecco, sí piano un po di largo cacciato dallautorità ecco, sí al popolo, al popolo E prese ad arringare: - Parlo in nome di Dio, o cristiani che sta sopra ogni legge che altri possa vantare, ed è padrone di tutti e di tutta la terra! Noi non siamo qua per vivere soltanto o cristiani! Siamo qua per vivere e per morire! Se una legge umana, iniqua, nega al povero in vita il diritto dun palmo di terra, su cui posando il piede, possa dire: Questo è mio!, non può negargli, in morte, il diritto della fossa! O cristiani, questa gente è qua in nome di altri quattrocento infelici, per reclamare il diritto della sepoltura! Vogliono le loro fosse! Per sé e per i loro morti! - Il camposanto! il camposanto! - urlarono di nuovo tutti insieme con le braccia per aria e gli occhi pieni di lagrime, i dodici margaritani. E il prete, prendendo nuovo ardire dallo sbalordimento della folla cercando di sollevarsi quanto più poteva su la punta dei piedi per dominarla tutta: - Ecco ecco, guardate, o cristiani a queste due donne qua dove siete? mostratevi! ecco: a queste due donne qua sta per morire il padre, che è il padre di tutti noi il nostro capo, il fondatore della nostra borgata! Or son più di sessantanni questuomo, ora moribondo, salí alle terre di Màrgari e sul dorso roccioso della montagna levò con le sue mani la prima casa di canne e creta. Ora le case lassú sono più di centocinquanta; più di quattrocento gli abitanti. Il paese più vicino, o cristiani, è a circa sette miglia di distanza. Ognuno di questi uomini, a cui muore il padre o la madre, la moglie o il figlio, il fratello o la sorella deve patir lo strazio di vedere il cadavere del parente issato, o cristiani sul dorso duna mula, per essere trasportato, sguazzante nella bara per miglia e miglia di ripido cammino tra le rocce! E più volte sè dato il caso che la mula è scivolata e la bara sè spaccata e il morto è balzato tra i sassi e il fango del letto dei torrenti! Questo è accaduto, o cristiani perché il signor barone di Màrgari ci nega barbaramente il permesso di seppellire in un cantuccio sotto la nostra borgatella i nostri morti da poterli avere sotto gli occhi e custodire! Abbiamo finora sopportato lo strazio, senza gridare, contentandoci di pregare di scongiurare a mani giunte questo barbaro signore! Ma ora che muore il padre di tutti noi o cristiani, il vecchio nostro, con la brama di sapersi seppellito là dove in tante case ora arde il fuoco da lui acceso per la prima volta noi siamo venuti qua a reclamare, non un diritto propriamente legale, ma du che? che cè? dico dumanità, du Non poté seguitare. Un folto manipolo di guardie e di carabinieri irruppe nella folla e dopo molto scompiglio, tra urla e fischi e applausi, riuscí a disperderla. Padre Sarso fu preso per le braccia da un delegato e tradotto insieme con gli altri dodici margaritani al commissariato di polizia. Intanto, il barone di Màrgari, che finora se ne era stato discosto, tra un crocchio di conoscenti stronfiando come se si sentisse a mano a mano soffocare e schiacciare sotto il peso dello scandalo pubblico per loltracotante predica di quel prete e più volte aveva cercato di divincolarsi dalle braccia che lo trattenevano per lanciarsi addosso allarringatore; ora che la folla si disperdeva, si mosse, attorniato da gente sempre in maggior numero, e, terreo, ansimante come se fosse or ora uscito da una rissa mortale, si mise a raccontare che lui e, prima, di lui, suo padre don Raimondo Màrgari rappresentati da quella gente là e da quel prete ciarlatano come barbari spietati che negavano loro il diritto della sepoltura erano invece da sessantanni vittime duna usurpazione inaudita da parte del padre di quelle due donne là, uomo terribile, soperchiatore e abisso dogni malizia. Disse che da anni e anni egli non era più padrone di andare nelle sue terre dove coloro avevano edificato le loro case e quel prete la sua chiesa senza pagare né censo, né fitto, senza neanche chiedergli il permesso dinvadere cosí la sua proprietà. Egli poteva mandare i suoi campieri a cacciarli via tutti, come tanti cani, e a diroccar le loro case; non lo aveva fatto; non lo faceva; li lasciava vivere e moltiplicare, peggio dei conigli: ognuna di quelle donne metteva al mondo una ventina di figliuoli; tanto che, in meno di sessantanni, era cresciuta lassú una popolazione. Ma non bastava, ecco, non erano contenti: quel prete avvocato, che viveva alle loro spalle che aveva imposto a tutti una tassa per il mantenimento della sua chiesa li metteva sú, ed eccoli qua: non solo volevano stare nelle sue terre da vivi, ci volevano stare anche da morti. Ebbene, no! questo, no! questo, mai! Li sopportava da vivi; ma la soperchieria di averli anche morti nelle terre mai! Anche perché lusurpazione loro non si radicasse sottoterra coi loro morti! Il prefetto gli aveva dato ragione; gli aveva anzi promesso di mandare lassú guardie e carabinieri per impedire ogni violenza: perché il vecchio da un mese moribondo per idropisia era uomo da farsi seppellire vivo nella fossa che già sera fatta scavare nel posto ove sognava che dovesse sorgere il cimitero appena le due figliuole e quel prete gli annunzierebbero il rifiuto. Quando, difatti, nel pomeriggio, padre Sarso e la sua ciurma furono rimessi in libertà e si avviarono al fondaco ove il giorno avanti avevano lasciato le mule vi trovarono in buon numero guardie e carabinieri a cavallo, incaricati di scortarli fino alle alture di Màrgari, alla borgata. - Ancora? - fremette padre Sarso, vedendoli. - Ancora? Perché? Siamo forse gente di mal affare, da essere scortati cosí dalla forza? Ma già meglio, sí anzi, se ci volete ammanettare! Sú, sú andiamo! a cavallo! a cavallo! Pareva che avesse affrontato e sofferto il martirio. Gonfio di quanto aveva fatto, non gli pareva lora darrivare alla borgata con quella scorta, che avrebbe attestato a tutti lassú con quanto fervore, con quale violenza egli si fosse adoperato a ottenere al vecchio la sepoltura. Sera già fatto tardi, e si sapevano aspettati con impazienza fin dalla sera avanti. Chi sa se il vecchio era ancora in vita! Tutti si auguravano in cuore che fosse morto. - O padruccio o padruccio - piagnucolavano le due donne. Ma sí, meglio morto, nellincertezza, con la speranza almeno che essi fossero riusciti a strappare al barone la concessione del camposanto! Sú, via via Calava lombra della sera, e quanto più lungo si faceva il ritardo del loro ritorno tanto più forse si radicava e cresceva nel cuore di tutti lassú quella speranza. E tanto più grave sarebbe stata allora la disillusione. Gesú, Gesú! Che strepito di cavalcature! Pareva una marcia di guerra. Chi sa come sarebbero restati a Màrgari, vedendoli ritornare accompagnati cosí, da tanta forza! Il vecchio se ne sarebbe subito accorto. Moriva allaperto, in mezzo ai suoi, seduto innanzi alla porta della sua casa terrena non potendo più stare a letto, soffocato comera dalla tumefazione enorme dellidropisia. Stava anche di notte lí seduto, boccheggiante, con gli occhi alle stelle assistito da tutta la borgata, che da un mese non si stancava di vegliarlo. Se fosse almeno possibile impedirgli la vista di tutte quelle guardie Padre Sarso si rivolse al maresciallo che gli cavalcava a fianco: - Non potrebbero restare un po indietro? - gli domandò. - Tenersi un poco discosti? Se si potesse far credere pietosamente a quel povero vecchio che abbiamo ottenuto la concessione! Il maresciallo tardò un pezzo a rispondere. Diffidava di quel prete: temeva di compromettersi acconsentendo. Alla fine disse: - Vedremo, padre; vedremo sul posto. Ma quando, dopo molte ore daffannoso cammino, cominciò la salita della montagna, sintravidero da lontano non ostante il bujo già fitto, tali cose straordinarie, che nessuno pensò più di poter fare al vecchio quellinganno pietoso. Era su lalta costa rocciosa come un formicolío di lumi. Fasci di paglia ardevano qua e là, da cui salivano alle stelle spire dense di fumo infiammato, come nella novena di Natale. E cantavano lassú, cantavano, sí, proprio come nella novena di Natale, al lume di quelle fiammate. Che era avvenuto? Sú, di carriera! di carriera! Tutta la borgata lassú si era raccolta quasi a celebrare un selvaggio rito funebre. Il vecchio, non sapendo più reggere allimpazienza dellattesa, sperando requie alle smanie della soffocazione sera fatto trasportare su una seggiola al posto dove sarebbe sorto il camposanto, innanzi alla sua fossa. Lavato, pettinato e parato da morto, aveva accanto alla seggiola su cui stava posato come unenorme balla ansimante, la sua cassa dabete, già pronta da parecchi giorni. Eran preparati sul coperchio di quella cassa una papalina di seta nera un pajo di pantofole di panno e un fazzoletto, anchesso di seta nera ripiegato a fascia che, appena morto, passato sotto il mento e legato sul capo, doveva servire a tenergli chiusa la bocca. Insomma tutto loccorrente per lultima vestizione. Attorno, coi lumi, era tutta la gente della borgata che cantava al vecchio le litanie. - Sancta Dei Genitrix, - Ora pro nobis! - Sancta Virgo Virginum - Ora pro nobis! E al formicolio di tutti quei lumi rispondeva dalla cupola immensa del cielo il fitto sfavillío delle stelle. Sul capo del vecchio tremolavano alla brezzolina notturna i radi capelli, ancora umidi e tesi per linsolita pettinatura. Movendo appena le mani enfiate, una sul dorso dellaltra, gemeva tra il grasso rantolo come per confortarsi e averne refrigerio: - Lerbuccia! lerbuccia Quella che sarebbe schiumata dalla sua terra tra poco, là, su la sua fossa. E verso di essa allungava i piedi deformati dal gonfiore, ridotti come due vesciche entro le grosse calze di cotone turchino. Appena attorno a lui la sua gente levò le grida vedendo accorrere tra strepito di sciabole sú per lerta una cosí grossa frotta di cavalcature, provò a rizzarsi in piedi; udí il pianto e le risposte affannose dei sopravvenuti; e, comprendendo, tentò di gettarsi a capofitto giú nella fossa. Fu trattenuto; tutti gli si strinsero attorno, come a proteggerlo dalla forza; ma il maresciallo riuscí a rompere la calca e ordinò che subito quel moribondo fosse trasportato a casa e che tutti sgombrassero di là. Su la seggiola, come un santone su la bara, il vecchio fu sollevato, e i margaritani, reggendo alti i lumi gridando e piangendo, savviarono verso le loro casupole, che biancheggiavano in alto, sparse su la roccia. La scorta rimase al bujo, sotto le stelle a guardia della fossa vuota e della cassa dabete lasciata lí, con quella papalina e quel fazzoletto e quelle pantofole posate sul coperchio.Novelle per un anno di Luigi Pirandello CANDELORA Nane Papa, con le mani grassocce appese alle falde del vecchio panama sformato, dice a Candelora: - Non ti conviene. Dài retta a me, cara. Non ti conviene. E Candelora, su le furie, gli grida: - E che mi conviene allora? rimanere con te? crepare qua di rabbia, di schifo? Nane Papa, placido, calcandosi sempre più il panama: - Sí, cara. Ma senza crepare. Con un po di pazienza. Guarda, per dirla comè, Chico - Ti proibisco di chiamarlo cosí! - E non lo chiami cosí tu? - Appunto perché lo chiamo io cosí! - Ah, bene. Credevo di farti piacere. Vuoi allora che lo chiami il barone? Il barone. Dico che il barone ti ama, Candelora mia, e spende per te - Ah, per me spende? Buffone! Mascalzone! Non spende assai più per te? - Se non mi lasci finire Spende per me e per te, il barone. Ma vedi? Se spende assai più per me, che significa? Sii ragionevole. Significa che dà prezzo a te unicamente perché tu ricevi il lustro da me. Questo non lo puoi negare. - Lustro? - torna a gridare Candelora, al colmo della rabbia. - Sí, lustro di queste Alza un piede e gli mostra la scarpa. - Vergogna ricevo! vergogna! vergogna! Nane Papa sorride, e più placido che mai risponde: - No, scusa. Vergogna io, se mai. Sono tuo marito. è tutto qui, credi, Loretta. Se non fossi tuo marito e, sopra tutto, se tu non stéssi più con me, sotto questo tetto ospitale, tutto il gusto, capisci? svanirebbe. Qua possono venire a onorarti impunemente, e tutti con un piacere tanto più grande quanto più tu, diciamo cosí, mi fai disonore e vergogna. Senza più me, tu, Loretta Papa, diventeresti subito una piccola cosa di poco valore e di molto rischio per cui Chico il barone, non spen Che fai? Piangi? Ma no, via! Io sto scherzando Nane saccosta a Candelora; fa per passarle una mano sotto il mento; ma Loretta gli ghermisce il braccio; apre la bocca come una belva e gli addenta quel braccio; a lungo, a lungo, senza lasciare, stringendo sempre più forte, rabbiosamente. Curvo, per tenerle il braccio comodo allaltezza della bocca Nane digrigna i denti anche lui, ma per sorridere muto allo spasimo che lo fa impallidire. Gli occhi gli diventano di punto in punto più lustri e più acuti. Poi, quando i denti di Candelora si staccano, delizia! si sente nel braccio come una bollatura di fuoco. Non dice nulla. Tira sú pian piano la manica della giacca; quella della camicia non vien sú. La tela sè affondata nella carne viva. La manica bianca è pezzata nel mezzo di rosso. Una chiostra insanguinata: la chiostra dei denti forti di Candelora, impressi lí tutti a uno a uno. A sollevarla ti voglio! Ma alla fine, sempre sorridente e ancora pallidissimo, Nane ci riesce. Il braccio è una pietà. In giro, ogni dentata, una ferita, e dentro, la carne è nera. - Vedi? - dice Nane, mostrandola. - Il cuore, cosí, ti mangerei! - rugge Candelora, tutta aggruppata sul sedile. - Lo so, - dice Nane. - E appunto per questo desiderio vedrai che ti persuaderai a non andartene. Tògliti il cappellino, via. Un po di tintura di jodio, per levare il veleno; la bambagia fenicata e una fascetta di garza. Sú, nel cassetto della mia scrivania, Loretta: il secondo a destra. Lo so che sei una bestiolina di quelle che mordono, e appunto per questo tengo una provvista di rimedi urgenti. Candelora alza il braccio e lo guarda: guarda di sfuggita il braccio. Nane, in quellatto, la ammira. È una maraviglia di forme e di colori, Candelora, una sfida dispettosa ai suoi occhi di pittore che la scoprono sempre nuova e diversa. In questa ora meridiana, qua nel giardino della villetta sotto questo sole nero dagosto che si frastaglia tutto dombre violente, è spaventosa. Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati nel mento un po rientrato, nei capelli gialli irruviditi, unaria di capra addormentata nella voluttà. Con quelle robuste braccia nude spellate e quelle anche poderose par che debba stracciare a ogni mossa la fragile vesticciuola aderente di velo azzurro, che le stride su le carni arse. Ah, comè ridicola quella veste! Candelora ha nuotato nuda per mattinate intere; nuda su la spiaggia deserta sè cosparse e maculate di rena infocata le sode carni al sole sentendo alle piante dei piedi il fremito fresco delle spume marine. Come può più nasconderle ora la nudità prorompente quella vesticciuola celeste? Messa per decenza, in realtà la fa apparire assai più indecente che se fosse nuda. Nella rabbia, ella nota lammirazione negli occhi di lui, e istintivamente ha un sorriso di compiacimento, che subito però la esaspera. Diventa ghigno, quel sorriso; un ghigno che a un tratto si rompe in singhiozzi. E Candelora scappa via verso la villetta. Nane Papa, quasi senza volerlo, arriccia il volto in una smorfia monellesca, seguendola con gli occhi; poi si guarda il braccio ferito, che al sole gli brucia forte; poi, chi sa perché, si sente pungere anche lui gli occhi dal pianto. È atroce, veramente, in mezzo a un afoso meriggio dagosto, avvertire cosí, in una pausa, la vita che pesa carica di vergogna e di schifo, e sentire pietà, mentre si suda, del peso sullanima di quella vergogna e di quello schifo. Nella tetraggine di tutto quel sole torrido, sul giardino frastagliato dombre ha il senso, ora, Nane Papa un senso che lopprime, lo urta e quasi lo sgomenta della presenza di tante cose immobili e come attonitamente sospese davanti a lui: gli alberi, quegli alti fusti dacacia la vasca con quel giro di roccia artificiale e con quello specchio verde dacqua stagnata, i sedili. Che aspettano? Egli può muoversi; se ne può anche andare. Ma che stranezza! Si sente come guardato da tutte quelle cose immobili, attorno; e non solo guardato, ma anche come legato dal fascino ostile, quasi ironico che spira dalla loro attonita immobilità e che gli fa apparire inutile, stupido, anche buffo il suo potersene andare. Rappresenta la ricchezza del barone Chico quel giardino. Egli, Nane Papa, vi sta da circa sei mesi; e solo questa mattina ha provato il bisogno irresistibile di porre sotto gli occhi a se stesso e a Candelora ritornata dal mare la sua vergogna e quella di lei, in tutta la sua nudità; ma ridendo, perché Candelora pretendeva duscire da questa vergogna, ora che - a suo dire - potevano. Già! Perché si vendono bene, ora, i quadri di Nane Papa, e il valore della sua arte nuova personalissima, sè imposto, non già perché sia realmente compreso ma perché limbecillità dei ricchi visitatori delle esposizioni darte è stata costretta dalla critica a fermarsi davanti alle sue tele. La critica? Via, una parola, la critica! Una parola che non vive, se non nei calzoni dun critico. E il critico a cui Candelora un giorno, per disperata volle andare a gridare in faccia se era giusto che un artista come Nane Papa morisse di fame quel critico il più ascoltato di tutti ha voluto sí con un magistrale articolo richiamare lattenzione degli imbecilli sullarte nuova e personalissima di Nane Papa ma ha voluto anche che questo riconoscimento dellartista fosse, non diciamo pagato ma graziosamente compensato con la più viva gratitudine di Candelora. E Candelora, subito, non solo a quel critico, ma a tutti gli ammiratori più fanatici dellarte nuova del marito inebriata della vittoria che forse le pareva dovesse costarle chi sa quanto, subito sè dimostrata gratissima; gratissima a tutti, a quel barone Chico in ispecie che - ecco - è arrivato finanche ad alloggiarli nella sua villetta per avere lonore di dar ricetto a un portento dellarte a un figlio della gloria E che trattamenti! che regali! che feste! Se non le è costato nulla far cosí niente di male, povera Candelora! Le ha fatto paura la povertà, ecco. Dice di no, lei; dice che le faceva rabbia, non paura; perché quella povertà non era lo stento, non era lavvilimento; era lingiustizia, dato il merito di lui. Questingiustizia ha voluto vendicare. E come? Eccolo, come: la villetta, lautomobile, il canotto, ori, gemme, gite abiti, feste E ha provato un gran dispetto per lui rimasto tal quale né triste né lieto, sciamannato come prima, senzaltra gioja fuori di quella de suoi colori senzaltra voglia che di scavare, di scavare nella sua arte per il bisogno sempre insoddisfatto di andare in fondo ad essa quanto più in fondo fosse possibile, tanto da non veder più nulla della buffa fantasmagoria della vita che gli sagita attorno. Forse, anzi certo, rappresenta la sua gloria, questa buffa fantasmagoria: le gemme, il lusso di Loretta, glinviti, le feste. La sua gloria e anche, perché no? la sua vergogna. Ma che glienimporta? Tutta la sua vita, tutto ciò che di vivo è in lui egli lo mette, lo dà lo spende per il gusto di far carnosa una foglia, facendosi egli stesso pasta carnosa, fibre e vene di quella foglia; rigido e nudo un sasso, che si senta e viva sasso sulla tela; e questo solo glimporta. La sua vergogna? la sua vita? la vita degli altri? Cose estranee, transitorie, di cui è vano tener conto. Larte sua, lei sola vive, lopera che prepotentemente piglia corpo dalla luce e dal tormento della sua anima. Se è stata cosí la sua sorte, è segno che non poteva essere altrimenti. Gli pare già tanto lontana a pensarci! E cosí, come da lontano, ha detto a Loretta, questa mattina, che gli sarebbe piaciuto, certo - oh ma senza dare alcun peso alla cosa - gli sarebbe piaciuto trovarsi accanto nella vita una compagna buona a cui la povertà non avesse fatto tutta quella rabbia; una compagna umile e mite, sul cui seno avesse potuto riposarsi; che gli avesse ispirato con le sue sofferenze la stessa pena che glispirava allora la sua arte misconosciuta. Loretta, naturalmente, gli è saltata addosso come una gatta inferocita. Ma che fa, intanto? Non ti torna giú con la tintura di jodio, la bambagia e la fascetta? Se nè andata sú piangendo, poverina Vuol essere amata, adesso, Loretta. Amata da lui, forse per dispetto della sua indifferenza. Non è una pazzia? Se egli la amasse davvero, dovrebbe ucciderla. Ci vuole quella indifferenza, come condizione imprescindibile per sopportare la vergogna chella gli rappresenta accanto. Uscire da questa vergogna? E come è più possibile ormai, se tutti e due lhanno dentro, fuori, attorno? Lunica è questa, non darci importanza, e seguitare, lui a dipingere, lei a divertirsi con Chico per ora, poi con un altro, ma anche con Chico e un altro insieme, allegramente. Cose della vita, sciocchezze In un modo o nellaltro, passano e non lasciano traccia. Ridere, intanto, di tutte le cose nate male che restano a penare nelle lor forme sgraziate o sconce, finché col tempo non crollano in cenere. Ogni cosa porta con sé la pena della sua forma, la pena desser cosí e di non poter più essere altrimenti. È appunto in questo il nuovo della sua arte, nel far sentire questa pena della forma. Sa bene lui che ogni gobbo bisogna che si rassegni a portare la sua gobba. E come le forme sono i fatti. Quando un fatto è fatto, è quello, non si cangia più. Candelora, per quanto faccia, non potrà più, per esempio, ritornar pura come quando era povera. Sebbene pura, forse, non è stata mai, Candelora, neppure da bambina. Non avrebbe potuto fare ciò che ha fatto; e goderne, dopo. Ma come mai, cosí allimprovviso, questa nostalgia di purezza; di mettersi con lui, adesso, appartata, tranquilla, modesta, amorosa? Con lui, dopo quanto è avvenuto? Quasiché lui, adesso, sia più in grado di prendere sul serio qualche cosa, nella vita; e lamore, poi! e un amore poi, cosí tutto gualcito, come quello di lei con limmagine buffa di Chico e di quel critico e di tanti altri che attorno a lei e a lui idillicamente abbracciati, si metterebbero a fare giro giro tondo Ohé al sole, il sangue sè tutto aggrumato e incrostato su le dentate; e il polso, e anche un po la mano gli si sono gonfiati; e incordate le vene. Nane Papa si scuote dalle sue considerazioni e savvia per salire alla villetta. Chiama due volte, prima dalla scala, poi dalla saletta dingresso: - Candelora! Candelora! La sua voce rintrona nelle stanze vuote. Nessuno risponde. Entra nella stanza accanto allo studio, ovè la scrivania, e dà un balzo indietro. Nella gran luce, ferma in quella stanza bianca, Candelora è buttata per terra lunga, stirata, con le vesti scomposte, come se si fosse rotolata; una coscia scoperta. Accorre, le solleva la testa. Oh Dio, che ha fatto? La bocca, il mento, il collo, il seno, sono macchiati dun giallo nerastro. Ha bevuto la boccetta del jodio. - È niente! è niente! - le grida. - Candelora mia, ma che sciocchezza hai fatto? Bambina mia Ma non è niente! Ti brucerà un po lo stomaco Sú! sú! Cerca di sollevarla e non ci riesce, perché la poverina sè indurita nello spasimo. Ma non le dice poverina, lui: - Bambina bambina - perché gli pare un po buffo il fatto che abbia bevuto la tintura di jodio. - Bambina - le ripete, e la chiama anche scioccherella sua E cerca di tirar la veste azzurra labile, su quella coscia scoperta che loffende; e torce gli occhi per non vederle la bocca cosí tutta nera La vesticciuola si lacera allo strappo della sua mano convulsa e scopre di più la coscia. È solo nella villa. Loretta, ritornata quella mattina dai bagni di mare, prima di partire volle licenziare le donne di servizio. Nessuno dunque può ajutarlo a sollevarla da terra; nessuno può correre a chiamare una vettura per farla trasportare a un ospedale per un pronto soccorso. Ma per fortuna, ecco dalla via la tromba dellautomobile di Chico, il barone. E, poco dopo, Chico appare, sbalordito, con la faccia gialla di vecchio ebete sul corpo giovanile, sperticato, elegantissimamente vestito. - Oh! e che è? Senza volerlo, sporge locchio con la caramella, a fissar quella coscia scoperta. - Ajutami a sollevarla, perdio! - gli grida Nane, esasperato dagli inutili sforzi. Ma appena la sollevano, dalla mano rimasta schiacciata sotto il fianco casca a terra una rivoltella e lí, dovera il fianco, si scopre una chiazza di sangue. - Ah! ah! - geme allora Nane, trasportandola con Chico verso la camera da letto. Non è indurita dallo spasimo, Loretta, ma dalla morte. Nane Papa come impazzito, appena disteso il cadavere sul letto grida a Chico: - Chi era ai bagni con voi? dimmi chi era ai bagni con voi questestate? Chico, smarrito, fa alcuni nomi - Ah, perdio! - esclama allora Nane, feroce venendogli addosso, afferrandolo per il petto e scrollandolo tutto. - Ma è possibile che dobbiate essere tutti quanti cosí stupidi, vojaltri che avete un po di quattrini? - Cosí stupidi? noi? - fa Chico, più che mai imbalordito, rinculando a ogni scrollone. - Ma sí! ma sí! ma sí! - seguita a inveire Nane Papa. - Cosí stupidi da far nascere la voglia a questa poverina dessere amata da me! Capisci? Da me! da me! Amata da me! E rompe in un pianto disperato abbattendosi sul cadavere di Loretta. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL SIGNORE DELLA NAVE Giuro che non ho voluto offendere il signor Lavaccara né una volta né due, come in paese si va dicendo. Il signor Lavaccara mi volle parlare dun suo porco per convincermi chera una bestia intelligente. Io allora gli domandai: - Scusi, è magro? Ed ecco che il signor Lavaccara mi guardò una prima volta come se con questa domanda non propriamente lui ma avessi voluto offendere quella sua bestia. Mi rispose: - Magro? Peserà più dun quintale! E io allora gli dissi: - Scusi, e le pare che possa essere intelligente? Del porco si parlava. Il signor Lavaccara, con tutta quella rosea prosperità di carne che gli tremola addosso credette che io dopo il porco ora volessi offendere lui, come se in genere avessi detto che la grassezza esclude lintelligenza. Ma del porco, ripeto, si parlava. Non doveva dunque farsi cosí brutto il signor Lavaccara né domandarmi: - Ma allora io, secondo lei? Maffrettai a rispondergli: - O che centra lei, caro signor Lavaccara? È forse un porco lei? Mi scusi. Quando lei mangia col bello appetito che Dio le conservi sempre, per chi mangia lei? mangia per sé, non ingrassa mica per gli altri. Il porco, invece, crede di mangiare per sé e ingrassa per gli altri. Mica rise. Niente. Mi restò lí piantato e duro davanti, più brutto di prima. E io allora, per smuoverlo, soggiunsi con premura: - Poniamo, poniamo caro signor Lavaccara, che lei con la sua bella intelligenza fosse un porco, mi scusi. Mangerebbe lei? Io no. Vedendomi portare da mangiare, io grugnirei, inorridito: Nix! Ringrazio, signori. Mangiatemi magro!. Un porco che sia grasso vuol dire che questo ancora non lha capito; e se non ha capito questo, può mai essere intelligente? Perciò le ho domandato se il suo era magro. Lei mha risposto che pesa più dun quintale; e allora mi scusi, caro signor Lavaccara, sarà un bel porco il suo, non dico, ma non è certo un porco intelligente. Spiegazione più chiara di questa mi sembra che non avrei potuto dare al signor Lavaccara. Ma non ha valso a nulla. Anzi è certo che ho fatto peggio; me ne sono accorto parlando. più mi sforzavo di render chiara la spiegazione e più il signor Lavaccara si scuriva in viso masticando: - Già già Perché certo gli è parso che io facendo ragionare quella sua bestia come un uomo, o meglio pretendendo che quella sua bestia ragionasse come un uomo, non intendessi mica parlare della bestia, ma di lui. È cosí. So difatti che il signor Lavaccara va portando in giro il mio discorso per farne risaltare la fatuità agli occhi di tutti perché tutti gli dicano che non avrebbe senso quel mio discorso riferito a una bestia la quale anchessa crede di mangiare per sé e non può sapere che gli altri la facciano ingrassare per conto loro; e se un porco è nato porco che può farci? per forza come un porco deve mangiare, e dire che non dovrebbe e dovrebbe rifiutare il pasto per farsi mangiar magro è una sciocchezza perché un tal proposito a un porco non può mai venire in mente. Siamo perfettamente daccordo. Ma se me lha cantato lui, santo Dio, il signor Lavaccara, lui in tutti i toni che quella sua bestia la parola sola le mancava! Io gli ho voluto dimostrare appunto che non poteva averla e non laveva per sua fortuna questa famosa intelligenza umana; perché un uomo sí, può permetterselo il lusso di mangiare come un porco, sapendo che alla fine, ingrassando, non sarà scannato; ma un porco no, no e no. Perdio, mi sembra cosí chiaro! Offendere? ma che offendere! io ho voluto anzi difendere contro se stesso il signor Lavaccara e conservargli intero il mio rispetto e levargli fin lombra del rimorso daver venduto quella sua bestia perché fosse scannata alla festa del Signore della Nave. Se no, alle corte: marrabbio sul serio e dico al signor Lavaccara che o il suo porco era un porco qualunque e non aveva questa famosa intelligenza umana che lui va dicendo o il vero porco è lui, il signor Lavaccara; e ora lo offendo per davvero. Questione di logica, signori. E poi qui è in ballo la dignità umana che mi preme salvare ad ogni costo e non potrei salvarla se non a patto di convincere il signor Lavaccara e tutti quelli che gli dànno ragione che i porci grassi non possono essere intelligenti perché se questi porci parlano tra sé come il signor Lavaccara pretende e va dicendo, non essi ma la dignità umana appunto sarebbe scannata in questa festa del Signore della Nave. Veramente non so che relazione ci sia tra il Signore della Nave e la scanna dei porci che si suole iniziare il giorno della sua festa. Penso che, siccome destate la carne di queste bestie è nociva tanto che se ne proibisce la macellazione, e con lautunno il tempo comincia a rinfrescare si colga loccasione della festa del Signore della Nave, che cade appunto in settembre per festeggiare anche, come suol dirsi, le nozze di quellanimale. In campagna, perché il Signore della Nave si festeggia nellantica chiesetta normanna di San Nicola che sorge un buon tratto fuori del paese, a una svolta dello stradone, tra i campi. Ci devessere, se si chiama cosí questo Signore, qualche storia o leggenda chio non so. Ma certo è un Cristo che, chi lo fece, più Cristo di cosí non lo poteva fare; ci si mise addosso con una tale ferocia di farlo Cristo, che nei duri stinchi inchiodati su la rozza croce nera nelle costole che gli si possono contare tutte a una a una, tra i guidaleschi e le lividure non unoncia di carne gli lasciò che non apparisse atrocemente martoriata. Saranno stati i giudei su la carne viva di Cristo; ma qui fu lui, lo scultore. Quando però si dice, esser Cristo e amare lumanità! Pur trattato cosí, fa miracoli senza fine questo Signore della Nave come si può vedere dalle cento e cento offerte di cera e dargento e dalle tabelle votive che riempiono tutta una parete della chiesetta; ogni tabella col suo mare blu in tempesta, che non potrebbe essere più blu di cosí e il naufragio della barchetta col nome scritto bello grosso a poppa che ciascuno possa leggerlo bene e insomma ogni cosa, tra nuvole squarciate, e questo Cristo che appare alle supplicazioni dei naufraghi e fa il miracolo. Basta. Io intanto con la discussione su lintelligenza e la grassezza del porco e il deplorabilissimo malinteso a cui questa discussione ha dato luogo ho perduto linvito del signor Lavaccara alla festa. Non me ne dolgo tanto per il piacere che mi è mancato, quanto per lo sforzo che ho dovuto fare, assistendo solo da curioso alla festa per conservare il rispetto a tante brave persone e salvare, come ho detto, la dignità umana. Dico la verità. Dati i sani criteri di cui mi sento ormai profondamente compenetrato, non credevo mi dovesse costar tanto. Ma alla fine, con lajuto di Dio, ci sono riuscito. Quando, la mattina, tra la polvere dello stradone ho veduto i branchi e branchetti di tutti quei porcelloni cretacei avviarsi ballonzolanti e grufolanti al luogo della festa ho voluto guardarli apposta a uno a uno attentamente. Bestie intelligenti, quelle? Ma via! Con quel grugno lí? con quelle orecchie? con quel buffo cosino arricciolato dietro? E grugnirebbero cosí, se fossero intelligenti? Ma se è la voce della stessa ingordigia, quel loro grugnito! Ma se frugolavano finanche nella polvere dello stradone! fino allultimo senza il minimo sospetto che tra poco sarebbero stati scannati. Si fidavano delluomo? Ma grazie tante di questa fiducia! Come se luomo, da che mondo è mondo e ha pratica coi porci non avesse sempre dimostrato al porco di appetirne la carne; e chesso perciò non deve affatto fidarsi di lui! Perdio se luomo arriva finanche ad assaggiargli addosso, da vivo, le orecchie e il codino! Meglio di cosí? Che se poi vogliamo chiamar fiducia la stupidità, siamo logici in nome di Dio, e non diciamo che i porci sono bestie intelligenti. Ma scusate, e se non se lo dovesse mangiare, che obbligo avrebbe luomo dallevare il porco con tanta cura fargli da servo, lui carne battezzata, condurselo al pascolo, perché? che servizio gli tende in compenso del cibo che nha? Nessuno vorrà negare che il porco, finché campa, campa bene. Considerando la vita che ha fatto, se poi è scannato se ne deve contentare, perché certo per sé, come porco, non se la meritava. E passiamo agli uomini, signori miei! Ho voluto osservarli apposta anchessi a uno a uno, mentre savviavano al luogo della festa. Che altro aspetto, signori miei! Il dono divino dellintelligenza traspariva anche dai minimi atti: dal fastidio con cui voltavano la faccia per non prendersi il polverone sollevato dai branchi di quelle bestie e dal rispetto con cui poi si salutavano lun laltro. Ma laver pensato di coprir di panni loscena nudità del corpo, già questo solo considerate a quale altezza colloca luomo sopra uno schifosissimo porco. Potrà mangiare fino a schiattarne e anche imbrodolarsi tutto, un uomo; ma poi ha questo, che si lava e si veste. E quandanche li immaginassimo nudi per lo stradone, uomini e donne; cosa impossibile, ma ammettiamola pure; non dico che sarebbe un bel vedere, le vecchie, i panciuti, i non puliti; tuttavia, che differenza, pensate, anche a guardar soltanto alla luce dellocchio umano specchio dellanima, e al dono del sorriso e della parola. E i pensieri che ciascuno, pur andando alla festa, aveva in mente; forse non del padre o della madre, ma di qualche amico o della nipote o dello zio che lo scorso anno partecipavano anche loro allegri alla festa campestre bevevano anche loro quella bellaria aperta, e adesso, rinserrati nel bujo sottoterra poverini Sospiri, rimpianti, e anche qualche rimorso. Ma sí! Non erano tutti lieti quei visi; la promessa del godimento duna giornata grassa non spianava su la fronte di tanti magri le rughe delle cure opprimenti e i segni delle fatiche e delle sofferenze. E parecchi compassionevolmente portavano a quella festa dun giorno la loro miseria di tutto lanno per provare se trovasse più il verso, là tra tanti sanguigni ben pasciuti, daprire i denti gialli a uno squallido sorriso. E poi pensavo a tutte le arti, a tutti i mestieri a cui quegli uomini attendevano con tanto studio con tanti travagli e tanti rischi, che i porci certamente non conoscono. Perché un porco è porco e basta; ma un uomo, no, signori, potrà anche esser porco, non dico, ma porco e medico per esempio, porco e avvocato, porco e professore di belle lettere e filosofia e notajo e cancelliere e orologiajo e fabbro Tutti i lavori, le afflizioni le cure dellumanità vedevo con soddisfazione rappresentati in quella folla che procedeva per lo stradone. A un certo punto, il signor Lavaccara, reggendo per mano, uno di qua, uno di là, i due figliuoli più piccoli mè passato davanti, con la moglie dietro, rosea e prosperosa come lui, tra le due figliuole maggiori. Tutte sei han fatto finta di non vedermi; ma le due figliuole, tirando via di lungo, si sono tutte invermigliate e uno dei piccini dopo pochi passi, sè voltato tre volte a sbirciarmi. La terza volta, cosí per ridere, io ho cacciato fuori la lingua e lho salutato di nascosto con la mano; sè fatto serio serio, con un viso lungo lungo distratto e sè subito messo a guardare altrove. Mangerà il porco anche lui, povero piccino; forse ne mangerà troppo; ma speriamo che non gli faccia male. Quandanche però gli dovesse far male, la previdenza umana cè pure per qualche cosa. Andate a cercarla nei porci, la previdenza; trovatemi un porco farmacista che prepari con lalchermes lolio di ricino per i porcellini che si siano guastati lo stomaco per intemperanza! Ho seguíto da lontano, per un buon tratto, la cara famigliuola del signor Lavaccara che si avviava sicuramente incontro a un solennissimo guasto di stomaco; ma ecco che mi son potuto consolare pensando che domani troverà da un farmacista la purghetta che li guarirà. Quante baracche improvvisate con grandi lenzuola palpitanti nello spiazzo davanti la chiesa di San Nicola, attraversato dallo stradone! Taverne allaperto; tavole, tavole e panche; caratelli e barili di vino; fornelli portatili; banchi e ceppi di macellaj. Un velo di fumo grasso misto alla polvere annebbiava lo spettacolo tumultuoso della festa; ma pareva che non tanto quella grassa fumicaja quanto lo stordimento cagionato dalla confusione e dal baccano impedisse di vedere chiaramente. Non erano però grida giulive, di festa, ma grida strappate dalla violenza dun ferocissimo dolore. Oh sensibilità umana! I venditori ambulanti, gridando la loro merce; i tavernaj, invitando alle loro mense apparecchiate; i macellai, ai loro banchi di vendita, intonavano il bando, senza forse saperlo su le strida terribili dei porci che là stesso, in mezzo alla folla, erano macellati, sparati, scorticati, squartati. E le campane della gentile chiesina ajutavano le voci umane, rintronando allimpazzata, senza posa, a coprire pietosamente quelle strida. Voi dite: ma perché almeno non si macellavano lontano dalla folla tutti quei porci? E io vi rispondo: ma perché la festa allora avrebbe perduto uno dei suoi caratteri tradizionali forse il suo primitivo carattere sacro, dimmolazione. Voi non pensate al sentimento religioso, signori. Ho visto tanti impallidire, turarsi con le mani gli orecchi torcere il viso per non vedere laccoratojo brandito cacciarsi nella gola del porco convulso tenuto violentemente da otto braccia sanguinose smanicate; e per dir la verità, ho torto il viso anchio, ma lamentando dentro di me amaramente che luomo a mano a mano col progredire della civiltà, si fa sempre più debole, perde sempre più, pur cercando dacquistarlo meglio, il sentimento religioso. Seguita, sí, a mangiarsi il porco; volentieri assiste alla manifattura delle salsicce, alla lavatura della corata, al taglio netto del fegato lucido compatto tremolante; ma torce poi il viso allatto dellimmolazione. E certo è ormai cancellato il ricordo dellantica Maja, madre del dio Mercurio, da cui il porco ripete il suo secondo nome. Ho rivisto sul tardi il signor Lavaccara, sudato e stravolto, senza giacca, recando tra le mani un gran piatto bislungo avviarsi, seguito dai due piccini, al banco del macellajo al quale aveva venduta quella sua bestia intelligente. Andava a riceverne - patto della vendita - la testa e tutto il fegato. Anche questa volta, ma con più ragione, il signor Lavaccara ha finto di non vedermi. Uno dei due piccini piangeva; ma voglio credere che non piangesse per la prossima vista della pallida testa insanguinata della cara grossa bestia carezzata per circa due anni nel cortile della casa. La contemplerà il padre quella testa dalle larghe orecchie abbattute, dagli occhi gravemente socchiusi tra i peli, per lodarne forse con rimpianto ancora una volta, lintelligenza, e per questa maledetta ostinazione si guasterà il piacere di mangiarsela. Ah mi avesse invitato a tavola con lui! Mi sarei risparmiato certamente il grande affanno di vedere, io solo a digiuno io solo con gli occhi non offuscati dai vapori del vino, tutta quella umanità, degna di tanta considerazione e di tanto rispetto ridursi a poco a poco in uno stato miserando, senza più neppure unombra di coscienza senza la più lontana memoria delle innumerevoli benemerenze che in tanti secoli ha saputo acquistarsi sopra le altre bestie della terra con le sue fatiche e con le sue virtú. Scamiciati gli uomini, discinte le donne; teste ciondolanti, facce paonazze, occhi imbambolati, danze folli tra tavole capovolte panche rovesciate, canti sguajati, falò, spari di mortaretti, urli di bimbi, risa sgangherate. Un pandemonio sotto le rosse nubi dense e gravi del tramonto, sopravvenute quasi con spavento. Sotto queste nubi divenute a mano a mano più cupe e fumolente, ho veduto poco dopo al richiamo delle campane sante, raccogliersi alla meglio tra spinte e urtoni tutta quella folla ubriaca e imbrancarsi in processione dietro a quel terribile Cristo flagellato su la croce nera, tratto fuori dalla chiesa sorretto da un chierico pallido e seguito da alcuni preti digiuni, col càmice e la stola. Due porcelloni, per loro somma ventura scampati al macello, sdrajati a piè dun fico vedendo passare quella processione, mè parso si guardassero tra loro come per dirsi: - Ecco, fratello, vedi? e poi dicono che i porci siamo noi. Mi sentii fino allanima ferire da quello sguardo, e fissai anchio la folla ubriaca che mi passava davanti. Ma no, no, ecco - oh consolazione! - vidi che piangeva, piangeva tutta quella folla ubriaca, singhiozzava si dava pugni sul petto, si strappava i capelli scarmigliati, cempennando, barellando dietro a quel Cristo flagellato. Sera mangiato il porco, sí, sera ubriacata, è vero, ma ora piangeva disperatamente dietro a quel suo Cristo, lumanità. - Morire scannate è niente, o stupidissime bestie! - io allora esclamai, trionfante. - Voi, o porci, la passate grassa e in pace la vostra vita, finché vi dura. Guardate a questa degli uomini adesso! Si sono imbestiati, si sono ubriacati, ed eccoli qua che piangono ora inconsolabilmente dietro a questo loro Cristo sanguinante su la croce nera! eccoli qua che piangono il porco che si sono mangiato! E volete una tragedia più tragedia di questa? Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA CAMERA IN ATTESA Si dà pur luce ogni mattino a questa camera quando una delle tre sorelle a turno viene a ripulirla senza guardarsi attorno. Lombra, tuttavia, appena le persiane e le vetrate della finestra sono richiuse e raccostati gli scuri si fa subito cruda, come in un sotterraneo; e subito, come se quella finestra non sia stata aperta da anni, il crudo di questombra savverte diventa quasi lalito sensibile del silenzio sospeso vano sui mobili e gli oggetti i quali, a lor volta, par che rimangano sgomenti, ogni giorno, della cura con cui sono stati spolverati, ripuliti e rimessi in ordine. Il calendario a muro presso la finestra è certo che rimane col senso dello strappo dun altro fogliolino come se gli paja una inutile crudeltà che gli si faccia segnar la data in quellombra vana e in quel silenzio. E il vecchio orologio di bronzo, in forma danfora, sul piano di marmo del cassettone pare che avverta la violenza che gli fanno costringendolo a staccare ancora là dentro il suo cupo tic-tac. Sul tavolino da notte, però, la boccetta dellacqua, di cristallo verde dorato, panciuta, incappellata del suo lungo bicchiere capovolto pigliando di tra gli scuri accostati della finestra dirimpetto un filo di luce sembra ridere di tutto quello sgomento diffuso nella camera. Cè, in realtà, alcunché di vivo e darguto su quel tavolino da notte. Il riso della boccetta dellacqua viene sí senza dubbio dal filo di luce ma forse perché con questo filo di luce quella boccetta panciuta può scorgere su la lucida lastra di bardiglio le smorfie delle due figurine duna scatola di fiammiferi posata lí da quattordici mesi ormai perché sia pronta a un bisogno ad accendere la candela, anchessa da quattordici mesi confitta nella bugia di ferro smaltato in forma di trifoglio, col manichetto e il bocciuolo dottone. Nellattesa della fiamma che deve consumarla, sè ingiallita quella candela sul trifoglio della bugia, come una vergine matura. E cè da scommettere che le due figurine monellescamente smorfiose della scatola di fiammiferi la paragonino alle tre sorelle stagionate che vengono un giorno per una a ripulire e a rimettere in ordine la camera. Via, benché intatta ancora, povera vergine candela, dovrebbero cambiarla le tre sorelle se non proprio ogni giorno come fanno per lacqua della boccetta che anche perciò è cosí viva e pronta a ridere a ogni filo di luce almeno a ogni quindici giorni, a ogni mese, via! per non vederla cosí gialla per non vedere in quel giallore i quattordici mesi che sono passati senza che nessuno sia venuto ad accenderla la sera, su quel tavolino da notte. È veramente una dimenticanza deplorevole, perché non solo lacqua della boccetta ma cambiano tutto quelle tre sorelle: ogni quindici giorni le lenzuola e le foderette del letto rifatto con amorosa diligenza ogni mattina come se davvero qualcuno vi abbia dormito; due volte la settimana, la camicia da notte, che ogni sera, dopo rimboccate le coperte vien tratta dal sacchetto di raso appeso col nastrino azzurro alla testata della lettiera bianca e distesa sul letto con la falda di dietro debitamente rialzata. E han cambiato, oh Dio, finanche le pantofole davanti la poltroncina a piè del letto. Sicuro: le vecchie buttate via, dentro il comodino, e al loro posto lí su lo scendiletto, un pajo di nuove, di velluto, ricamate dallultima delle tre. E il calendario? Quello lí, presso la finestra, è già il secondo. Laltro, dellanno scorso, sè sentito strappare a uno a uno tutti i giorni dei dodici mesi, uno ogni mattina, con inesorabile puntualità. E non cè pericolo che la maggiore delle tre sorelle, ogni sabato alle quattro del pomeriggio si dimentichi dentrare nella camera per ridar la corda a quel vecchio orologio di bronzo sul cassettone che con tanto risentimento rompe il silenzio ticchettando e muove le due lancette sul quadrante piano piano, che non si veda come se voglia dire che non lo fa apposta, lui, per suo piacere, ma perché forzato dalla corda che gli dànno. Le due figurine smorfiose della scatola evidentemente non vedono come possono vederlo il vecchio orologio di bronzo col bianco occhio tondo del quadrante e il calendario dallalto della parete col numero rosso che segna la data il lugubre effetto di quella camicia da notte stesa lí sul letto e di quelle due pantofole nuove in attesa su lo scendiletto davanti la poltroncina. Quanto alla candela confitta lí sul trifoglio della bugia, oh essa è cosí diritta e assorta nella sua gialla rigidità che non si cura del dileggio di quelle due figurine smorfiose e del riso della panciuta boccetta sapendo bene che cosa sta ad attendere lí, ancora intatta, cosí ingiallita. Che cosa? Il fatto è che da quattordici mesi quelle tre sorelle e la loro madre inferma credono di potere e di dovere aspettare cosí il probabile ritorno del fratello e figliuolo Cesarino sottotenente di complemento nel venticinque fanteria, partito ormai son più di due anni per la Tripolitania e colà distaccato nel Fezzan. Da quattordici mesi, è vero, non hanno più notizia di lui. Cè di più. Dopo tante ricerche angosciose, suppliche e istanze è arrivata alla fine dal Comando della Colonia la comunicazione ufficiale che il sottotenente Mochi Cesare dopo un combattimento coi ribelli non trovandosi né tra i morti né tra i feriti né tra i prigionieri di cui si è riuscito ad aver notizia certa, deve ritenersi disperso, anzi scomparso senzalcuna traccia. Il caso ha destato in principio molta pietà in tutti i vicini e conoscenti di quella mamma e di quelle tre sorelle. A poco a poco però la pietà sè raffreddata ed è cominciata invece una certa irritazione in qualcuno anche una vera indignazione per questa che pare una commedia della camera cioè tenuta cosí puntualmente in ordine, finanche con la camicia da notte stesa sul letto rimboccato; quasi che con questa commedia quelle quattro donne vogliano negare il tributo di lagrime a quel povero giovine e risparmiare a se stesse il dolore di piangerlo morto. Troppo presto han dimenticato vicini e conoscenti che essi, proprio essi, allarrivo della comunicazione del Comando della Colonia quando quella madre e quelle tre sorelle seran pur messe a piangere morto il loro caro levando grida strazianti le han persuase a lungo e con tanti argomenti uno più efficace dellaltro a non disperarsi cosí. Perché piangerlo morto - hanno detto - se chiaramente in quella comunicazione sannunziava che lufficiale Mochi tra i morti non sera trovato? Era disperso; poteva ritornare da un momento allaltro: ma anche dopo un anno, chi sa! NellAfrica, ramingo nascosto E sono stati pur essi a sconsigliare e quasi impedire che quella madre e quelle tre sorelle si vestissero di nero come volevano anche nellincertezza. - No, di nero - hanno detto; perché quel malaugurio? E alla prima speranza di quelle poverine che sesprimeva ancora in forma di dubbio: Chi sa sí, forse è vivo si sono affrettati a rispondere: - Ma sarà vivo sí! È vivo certamente! Ebbene, non è naturale adesso che mancando davvero ogni fondamento di certezza alla supposizione che il loro caro sia morto, e accolta invece, come tutti hanno voluto lillusione che sia vivo, quella povera mamma inferma quelle tre sorelle diano quanto più possono consistenza di realtà a questa illusione? Ma sí, appunto, lasciando la camera in attesa, rifacendola con cura minuziosa traendo ogni sera dal sacchetto la camicia da notte e stendendola su le coperte rimboccate. Perché, se si son lasciate persuadere a non piangerlo morto, a non disperarsi della sua morte devono per forza far vedere a lui, vivo per loro, a lui che veramente può sopravvenire da un momento allaltro che ecco, tanto esse ne sono state certe, che gli hanno finanche preparato ogni sera la camicia da notte lí sul letto sul suo lettino rifatto ogni mattina, come se egli davvero la notte vi abbia dormito. Ed ecco là le nuove pantofole che Margheritina, aspettando, non si è contentata soltanto di ricamare ma ha voluto anche far mettere sú da un calzolajo, perché egli appena tornato le trovi pronte al posto delle vecchie. Scusate tanto: - O che non son forse morti il vostro figliuolo, la vostra figliuola quando sono partiti per gli studii nella grande città lontana? Ah, voi fate gli scongiuri? mi date sulla voce, gridando che non sono morti nientaffatto? che saran di ritorno a fin danno e che intanto ricevete puntualmente loro notizie due volte la settimana? Calmatevi, sí, via, lo credo bene. Ma come va che, passato lanno, quando il vostro figliuolo o la vostra figliuola ritornano con un anno di più dalla grande città voi restate stupiti, storditi davanti a loro; e voi, proprio voi, con le mani aperte come a parare un dubbio che vi sgomenta, esclamate: - Oh Dio, ma sei proprio tu? Oh Dio, come sè fatta unaltra! Non solo nellanima, unaltra, cioè nel modo di pensare e di sentire; ma anche nel suono della voce, anche nel corpo unaltra, nel modo di gestire di muoversi, di guardare, di sorridere E, con smarrimento, vi domandate: - Ma come? erano proprio cosí i suoi occhi? Avrei potuto giurare che il suo nasino, quandè partita era un pochino allinsú La verità è che voi non riconoscete nel vostro figliuolo o nella vostra figliuola ritornati dopo un anno, quella stessa realtà che davate loro prima che partissero. Non cè più, è morta quella realtà. Eppure voi non vi vestite di nero per questa morte e non piangete ovvero sí, ne piangete se vi fa dolore questaltro che vi è ritornato invece del vostro figliuolo, questaltro che voi non potete, non sapete più riconoscere. Il vostro figliuolo, quello che voi conoscevate prima che partisse, è morto, credetelo, è morto. Solo lesserci dun corpo e pur esso tanto cambiato! vi fa dire di no. Ma lo avvertite bene, voi, chera un altro, quello partito un anno fa, che non è più ritornato. Ebbene, precisamente come non ritorna più alla sua mamma e alle sue tre sorelle questo Cesarino Mochi partito da due anni per la Tripolitania e colà distaccato nel Fezzan. Voi lo sapete bene, ora, che la realtà non dipende dallesserci o dal non esserci dun corpo. Può esserci il corpo, ed esser morto per la realtà che voi gli davate. Quel che fa la vita, dunque, è la realtà che voi le date. E dunque realmente può bastare alla mamma e alle tre sorelle di Cesarino Mochi la vita chegli seguita ad avere per esse qua nella realtà degli atti che compiono per lui, in questa camera che lo attende in ordine pronta ad accoglierlo tal quale egli era prima che partisse. Ah, non cè pericolo per quella mamma e per quelle tre sorelle chegli ritorni un altro comè avvenuto per il vostro figliuolo a fin danno. La realtà di Cesarino è inalterabile qua nella sua camera e nel cuore e nella mente di quella mamma e di quelle tre sorelle che per sé, fuori di questa, non ne hanno altra. - Tittí, quanti ne abbiamo del mese? - domanda dal seggiolone la mamma inferma allultima delle tre figliuole. - Quindici, - risponde Margherita, alzando il capo dal libro; ma non ne è ben certa e domanda a sua volta alle due sorelle: - Quindici, è vero? - Quindici, sí, - conferma Nanda, la maggiore, dal telajo. - Quindici, - ripete Flavia che cuce. Su la fronte di tutte tre sincide, per quella domanda della madre a cui hanno risposto, la stessa ruga. Nella quiete della vasta sala da pranzo luminosa, velata da candide tendine di mussolo, è entrato un pensiero che di solito, non per istudio, ma istintivamente è tenuto lontano dalle quattro donne: il pensiero del tempo che passa. Le tre sorelle hanno indovinato il perché di questo pensiero pauroso nella mente della madre inferma, abbandonata sul seggiolone; e perciò han corrugato la fronte. Non è già per Cesarino. Cè unaltra, cè unaltra - non qua, nella casa, ma che della casa, forse domani, chi sa! potrebbe essere la regina - Claretta la fidanzata del fratello - cè lei, sí, purtroppo, che fa pensare al tempo che passa. La mamma, domandando a quanti si è del mese, ha voluto contare i giorni che son passati dallultima visita di Claretta. Veniva prima ogni giorno la cara bambina bambina veramente, Claretta per quelle tre sorelle anziane quasi ogni giorno, con la speranza che fosse arrivata la notizia; perché era certa, più certa di tutte, lei, che la notizia sarebbe presto arrivata. E allora entrava festosa nella camera del fidanzato e vi lasciava sempre qualche fiore e una lettera. Sí, perché seguitava a scrivere lei, come al solito, ogni sera, a Cesarino. Le lettere, invece di spedirle, ecco, veniva a lasciarle qua perché le trovasse, Cesarino, subito appena arrivato. Il fiore avvizziva, la lettera restava. Pensava forse Claretta, nel trovare sotto il fiore vizzo la lettera del giorno precedente che anche il profumo di questa era svanito senzavere inebriato nessuno? La riponeva nel cassetto della piccola scrivania presso la finestra, e al suo posto lasciava la nuova e sopra vi posava un fiore nuovo. Durò a lungo, per mesi e mesi, questa cura gentile. Ma un giorno la piccina venne, con più fiori, sí, ma senza lettera. Disse che aveva scritto la sera precedente, oh anche più a lungo del solito, e che ogni sera avrebbe seguitato a scrivere ma in un taccuino, perché la mamma le aveva fatto notare chera un inutile sciupío di carta da lettere e di buste. Veramente era cosí: ciò che importava era il pensiero di scrivere ogni giorno; che poi scrivesse in carta da lettere o nel taccuino, era lo stesso. Se non che, con quella lettera cominciò anche a mancare la visita giornaliera di Claretta. Dapprima tre volte, poi due, poi prese a venire una sola volta per settimana. Poi, con la scusa del lutto per la morte della nonna materna, stette più di quindici giorni senza venire. E alla fine, - quando non spontaneamente, ma condotta dalle sorelle - rientrò per la prima volta, vestita di nero nella camera di Cesarino, avvenne una scena inattesa, che per poco non fece scoppiare dangoscia il cuore di quelle tre poverine. Tutta un tratto, cosí vestita di nero, appena entrata, si rovesciò sul lettino bianco di Cesarino, rompendo in un pianto disperato. Perché? che centrava? Rimase stordita, come smarrita, dopo, di fronte allo stupore angoscioso, al tremore di quelle tre sorelle pallide, livide; disse che non sapeva lei stessa come era stato, come le era avvenuto Si scusò; ne incolpò il suo abito nero, il dolore per la morte della nonna Riprese, a ogni modo, a venire una volta la settimana. Ma le tre sorelle provavano ora un certo ritegno a condurla nella camera in attesa; ed ella né centrava da sé, né chiedeva alle tre sorelle che ve la conducessero. E di Cesarino quasi non parlavano più. Tre mesi fa, venne di nuovo vestita di abiti gaj, primaverili, risbocciata come un fiore tutta accesa e vivace come da gran tempo le tre sorelle e la loro povera mamma non lavevano più veduta. Recò tanti, tanti fiori e volle lei stessa con le sue mani portarli nella camera di Cesarino e distribuirli in vasetti su la piccola scrivania sul tavolino da notte, sul cassettone. Disse che aveva fatto un bel sogno. Rimasero con laffanno, oppresse e quasi sgomente di quella vivacità esuberante di quella rinata gajezza della bambina, le tre sorelle sempre più pallide e più livide. Sentirono, appena cessato il primo stordimento, come lurto duna violenza crudele lurto della vita che rifioriva prepotente in quella bambina e che non poteva più esser contenuta nel silenzio di quellattesa a cui esse con le religiose cure delle loro mani gracili e fredde davano ancora e tenacemente volevano dar sempre una larva di vita, tanta che bastasse a loro. E non fecero nessuna opposizione, quando Claretta, facendosi rossa rossa disse che le era nata una grande curiosità di sapere che cosa aveva scritto a Cesarino nelle sue prime lettere di più dun anno fa chiuse nel cassetto della scrivania. più di cento dovevano essere quelle lettere, centoventidue o centoventitré. Le voleva rileggere; le avrebbe poi conservate lei, per Cesarino, insieme coi taccuini. E a dieci per volta se lera tutte riportate a casa. Da allora le visite si sono diradate. La vecchia mamma inferma, guardando fiso il bracciolo del seggiolone, conta i giorni che son passati dallultima visita; ed è curioso, che tanto per lei, quanto per le tre figliuole con la fronte corrugata questi giorni sassommino e si facciano troppi, mentre per Cesarino che non torna, il tempo non passa mai; è come se fosse partito jeri, Cesarino, anzi come se non fosse partito affatto ma fosse solo uscito di casa e dovesse rientrare da un momento allaltro per sedersi a tavola con loro e poi andare a dormire nel suo lettino lí pronto. Il crollo è dato alla povera mamma dalla notizia che Claretta sè rifatta sposa. Era da attendersela, questa notizia, poiché già da due mesi, Claretta non si faceva più vedere. Ma le tre sorelle, meno vecchie e perciò meno deboli della mamma, sostinano a dire di no, che questo tradimento non se laspettavano. Vogliono a ogni costo resistere al crollo, esse, e dicono che Claretta sè fatta sposa con un altro non perché Cesarino sia morto ed ella non abbia perciò veramente nessuna ragione più daspettarne ancora il ritorno ma perché dopo sedici mesi sè stancata daspettarlo. Dicono che la loro mamma muore, non perché il nuovo fidanzamento di Claretta le abbia fatto crollare lillusione sempre più fievole del ritorno del suo figliuolo ma per la pena che il suo Cesarino sentirà, al suo ritorno, di questo crudele tradimento di Claretta. E la mamma, dal letto, dice di sí, che muore di questa pena; ma negli occhi ha come un riso di luce. Le tre figliuole glieli guardano, quegli occhi, con invidia accorata. Ella, tra poco, andrà a vedere di là se lui cè; si leverà da questansia della lunghissima attesa; avrà la certezza, lei; ma non potrà tornare per darne lannunzio a loro. Vorrebbe dire, la mamma, che non cè bisogno di questo annunzio, perché è già certa lei che lo troverà di là, il suo Cesarino; ma no, non lo dice; sente una grande pietà per le sue tre povere figliuole che restano sole qua e hanno tanto bisogno di pensare e di credere che Cesarino sia ancora vivo per loro, e che un giorno o laltro debba ritornare; ed ecco, vela dolcemente la luce degli occhi e fino allultimo, fino allultimo vuol rimanere attaccata allillusione delle tre figliuole perché anche dal suo ultimo respiro questillusione tragga alito e seguiti a vivere per loro. Con lestremo filo di voce sospira: - Glielo direte che lho tanto aspettato Nella notte i quattro ceri funebri ardono ai quattro angoli del letto e di tratto in tratto hanno un lieve scoppiettío che fa vacillare appena la lunga fiamma gialla. Tanto è il silenzio della casa, che gli scoppiettii di quei ceri, per quanto lievi arrivano di là alla camera in attesa, e quella candela ingiallita, da sedici mesi confitta sul trifoglio della bugia quella candela derisa dalle due figurine smorfiose della scatola di fiammiferi ad ogni scoppiettío pare che abbia un sussulto da cui possa trar fiamma anche lei, per vegliare un altro morto qui, sul letto intatto. È per quella candela una rivincita. Difatti, quella sera, non è stata cambiata lacqua della boccetta né tratto dal sacchetto e stesa sulle coperte rimboccate la camicia da notte. E segna la data di jeri il calendario a muro. Sè arrestata dun giorno, e pare per sempre, nella camera, quellillusione di vita. Solo il vecchio orologio di bronzo sul cassettone séguita cupo e più sgomento che mai a parlare del tempo in quella buja attesa senza fine. Novelle per un anno di Luigi Pirandello ROMOLO Nelle società cosí dette civili o dette anche storiche, la leggenda - si sa - non può più nascere. Potrebbe nascere e spesso anche nasce, ma umile, e striscia timida tra il popolino: lumachella che ha gli occhi nelle corna e subito li ritira tra il bollichío della vana bava appena col dito rigido e sporco dinchiostro un professore di storia glieli tocchi. Crede, il professore di storia, che in quel suo dito rigido e sporco dinchiostro sia la santa verità e che sia un bene far ritirare le corna alla lumachella. Disgraziato! E più disgraziati i posteri che avranno minuto per minuto documentati i fatti degli avi e dei padri, che forse abbandonati alla memoria e allimmaginazione, a poco a poco, come ogni cosa lontana, sinazzurrerebbero di qualche poesia. Storia, storia. Finiamola con la poesia. Ecco qua, senza lupa, senza il fratello Remo, senza volo davvoltoj, Romolo, come ce lo fanno conoscere gli storici; come lho conosciuto io, jeri, vivo. Romolo: un fondatore di città. E dire che, a guardarlo bene negli occhi di lupo peccato! si poteva credere benissimo che davvero una lupa lo avesse allattato, bambino, circa novanta anni fa. Il suo Remo di fronte, rivale, quantunque non fratello, lo aveva avuto davvero. Non laveva ucciso, solo perché Remo aveva pensato lui di morire prima, a tempo, da sé. Ma non andate ora a cercare nelle carte geografiche la città fondata da questo Romolo. Non la trovereste. La troveranno i posteri di sicuro, di qui a tre o quattrocentanni e anche segnata vi so dire con uno di quei cerchietti che indicano le città capoluogo di provincia e il suo bravo nome accanto: Riparo che ciascuno dentro ci potrà immaginare le belle cose che vi saranno vie, piazze, palazzi, chiese, monumenti, col signor prefetto e la signora prefettessa se dureranno ancora questi saggi ordinamenti sociali e se un terremoto prima con lajuto di Dio che castiga le ambizioni degli uomini non lavrà fatta crollare dalle fondamenta; ma speriamo di no. Per ora, è più che un casale; di già una bella borgata, con presto due chiesine. Una è questa qua. Stalla un tempo, per consiglio di Romolo adattata a chiesina; con un solo altarino dentro, di vecchio legno ingrassato al tanfo caldo del letame e una stampa del sacro cuore di Gesú attaccata al muro coi chiodini; alla meglio, si sa, ma che importa? Gesú ce la respira davvero, qui dentro, la sua natività. Da miglia e miglia lontano, ogni domenica, ci viene con la mula un prete a dir messa, tutto sudato e impolverato, destate; intabarrato fino agli occhi e con lombrellone di seta verde, dinverno, come nelle oleografie. La mula, legata per la cavezza allanello accanto alla porta, aspetta, sbuffando e scalciando per le mosche culaje. Ecco qua in terra il segno delle scalciature. Povera bestia, non lo sa che è ufficio divino. Le pare una gran seccatura e millanni che finisca. Laltra, la nuova, sarà presto terminata e sarà una vera galanteria, col campanile e tutto, tre altarini e il pulpito e la sagrestia; tutto insomma; chiesa, per davvero, levata di pianta per chiesa, con un tanto a testa di tutti i borghigiani. Ora, quando qui sarà città, nessuno dei tanti figli di essa saprà di questo Romolo primo loro padre; come, perché sia nata la città; perché qui e non altrove. Su la terra, in un luogo, non si riesce più a vedere questa terra e questo luogo comerano prima che la città vi sorgesse. Cancellare la vita è difficile quando la vita in un luogo si sia espressa e imposta con tanto ingombro di pesanti aspetti: case, vie, piazze, chiese. Cera il deserto, un beato deserto, qua. Uomini che come un nastro svolgevano la vita da lontano lontano, passarono allungando il nastro per questo deserto. Uno stradone. E carri cominciarono a poco a poco a passare, nella solitudine, per questo stradone e qualche uomo a cavallo, armato, che volgeva attorno gli occhi guardinghi dallo sgomento che si scoprisse per la prima volta a lui solo la vista di tanta solitudine cosí lontana e ignota a tutti. Silenzio intorno e aperto, sotto la vastità cupa del cielo. Quando, di qui a quattrocentanni, campanelli di tram elettrici, trombe dautomobili squilleranno streperanno tra la confusione delle vie affollate, illuminate da lampade ad arco con luccichii e sbarbagli di vetri, di specchi negli sporti nelle vetrine delle ricche botteghe, chi penserà a una lampada sola, in cielo, la Luna, che nel silenzio e nella solitudine guardava dallalto il nastro bianco dello stradone in mezzo al deserto sterminato e ai grilli e alle raganelle che qui scampanellavano soli? Chi penserà tra le chiacchiere vane dei caffè alle cicale che qui arrabbiate tra le stoppie segate segavano la vasta e ferma afa nellabbagliamento delle eterne giornate estive? Carri, uomini a cavallo, qualcuno raro a piedi passavano e tutti sentivano di quella solitudine uno sgomento che a mano a mano diveniva oppressione intollerabile. Che era per essi quello stradone? Lunghezza di cammino; via da fare. Chi poteva pensare di fermarcisi? Un uomo. Questo vecchio qua. Allora sui trentanni, andando un giorno destate appresso ai pensieri che lo traevano fuori del consorzio degli altri uomini a cercare nella solitudine la sua ventura ebbe il coraggio di fermare in mezzo a questo stradone lombra del suo corpo. Sentí forse che in quel punto tanti come lui, passando, avevano avrebbero sentito il bisogno dun poco di riposo, dun poco di conforto e dajuto. E disse qua. Si guardò attorno a osservare ciò che prima aveva soltanto guardato con locchio distratto di chi passa e non pensa a fermarsi; guardò col senso della sua presenza, non per un solo momento qua, ma stabile; e si provò a respirare laria allora deserta, a vedere intorno le cose come quelle che dovevano essere la sua aria e la sua vista di tutti i giorni. E col coraggio che gli sorgeva dentro per distendersi e imporsi attorno comparò la tristezza infinita di quella solitudine se il suo coraggio avrebbe saputo resisterle e durarvi quando - non ora - dinverno, col cielo aggrondato e il freddo, nelleterne giornate di pioggia, si sarebbe fatta più squallida e paurosa. Parla per apologhi il vecchio; e narra che da ragazzo aveva una sorellina malatuccia e disappetente, che faceva tanto penar la madre per contentarla. Ora un giorno, mentregli giocava per istrada coi compagni a un gioco furioso, la madre che se ne stava seduta allo scalino davanti la porta, lo chiamò perché piano piano con un sorsellino càuto si sorbisse da un uovo, chella teneva in mano, la chiara soltanto non ben cotta, la chiara soltanto, di cui la sorellina malatuccia e disappetente aveva schifo. Ebbene, con quel sorsellino che avrebbe dovuto scoronar luovo appena appena, egli, nella furia del gioco interrotto, senza farlo apposta sera tirato dentro tutto luovo, chiara e torlo, tutto quanto lasciando con tanto docchi sbarrati per la sorpresa e il guscio in mano, vuoto, la madre e la sorellina. Lo stesso ora qua, per lo stradone. Quando disse qua non aveva certo in mente questa borgata doggi, la città di domani. Pensava che sarebbe restato sempre lui solo a offrire ajuto a tutti quelli che sarebbero passati di là. Ma dentro quel suo primo respiro, tratto in mezzo allo stradone, non cera soltanto aria per un solo tetto di paglia; cera dentro laria per tutta questa borgata doggi, per la città di domani. E tanto era stato il suo coraggio nel levare quel primo tetto di paglia, che altri per forza dovevano sentirsene attirati. Quando però una necessità non pensata si para davanti a una illusione, questa necessità ci sembra un tradimento. Ecco qua: dopo che lui, sfidando gli orrori della solitudine, per mesi e mesi solo era riuscito a far fermare davanti a quel suo tetto di paglia i carri che passavano e poi, levata a poco a poco la casetta di pietra e fatta venir la moglie coi figliuoli era riuscito a far sedere sotto la pergola i carrettieri a bere il vino di cui una bottiglina di saggio pendeva appesa con una frasca dinsegna alla porta e a mangiare in rozze scodelle campestri i cibi cucinati dalla moglie mentregli attendeva a riparare una ruota o una molla a qualche carro o a ferrar la mula o il cavallo; un altro era venuto su lo stradone, un po più in giú, a levare contro alla sua casa unaltra casa. Perché un paese ora il vecchio lo sa bene e lo può dire per esperienza un paese nasce cosí. Non è mica vero che gli uomini si mettono insieme per darsi conforto e ajuto a vicenda. Insieme si mettono per farsi la guerra. Quando una casa sorge in un punto, laltra casa non le si mette mica accanto come una compagna o una buona sorella; di fronte le si mette, come una nemica, a toglierle la vista e il respiro. Egli non aveva il diritto dimpedire che unaltra casa gli sorgesse di fronte. La terra su cui sorgeva, non era sua. Ma questa terra prima era un deserto. Che vita aveva? La vita glielaveva data lui. E lusurpazione e la frode che quellaltro era venuto a commettere, non era della terra, ma della vita che egli a questa terra aveva dato. - Qua non è tuo! - poteva soltanto dirgli quellaltro. - Sí. Ma che era qua prima per te? poteva gridargli lui. - E ci saresti tu venuto, se prima non ci fossi venuto io? Qua non cera nulla; e tu vieni adesso a rubarmi quello che ci ho messo io! Troppo, però, veramente - doveva riconoscerlo - troppo ci aveva messo per uno solo. Tutti i carri che passavano, spesso in lunga fila, si fermavano là ora, per una sosta abituale. La moglie non riparava a servir tutti e non si reggeva più in piedi dalla fatica; anchegli, quelle due braccia sole che Dio gli aveva date, non se le sentiva più, la sera, dalla stanchezza. Cera dunque posto e lavoro non solo per un altro, ma anche forse per tre o quattro altri. Il vecchio ora dice che lavrebbe preferito. Tre o quattro altri insieme sarebbero stati compagni, e si sarebbero diviso il lavoro; e sua moglie forse, allora, non sarebbe morta di fatica. Ma quelluno fu per forza nemico, un nemico da respingere, anche col coltello in pugno dalla vita che egli aveva fatto nascere su quello stradone, e chera sua. Di fronte a tre o quattro altri insieme, egli avrebbe cercato e stabilito un accordo; e certo sarebbe stato da essi riconosciuto e rispettato come il primo e come il capo. Da quelluno dovette invece accanitamente difendersi la vita da non lasciargliene prendere nulla o quel poco soltanto che alle sue braccia non riusciva più di contenere. Ma leffetto fu questo: che gli morí la moglie dalla troppa fatica. - Dio! - dice il vecchio, adesso, alzando una mano con lindice teso. E lascia nellombra i casi e gli eventi passati, di cui riconosce in Dio la causa e dunque lobbligo per gli uomini daccettarli con obbedienza e rassegnazione, per quanto dolorosi e crudeli possano parere. I casi passano e vanità è ricordarli di fronte a questa certezza: che la giustizia di Dio trionfa sempre. Romolo non può parlare altrimenti. Deve riconoscere, Romolo, che fu giustizia di Dio la morte della moglie: che Dio cioè, con questa morte lo volle punire del suo voler troppo. Perché alla fine il trionfo della giustizia divina Romolo deve additarlo in lui che - morto Remo - ne sposò in seconde nozze la moglie. E perché morí Remo? Ma anche lui per punizione di Dio, per una gran paura che Dio gli mise addosso; morí perché comprese che luomo, a cui egli era venuto a mettersi contro, ora stroncato dalla morte della moglie, avrebbe certo rovesciato su lui il furore della sua disperazione. Poteva Dio permettere che una sua punizione diventasse soverchia e dunque ingiusta lasciando che quellaltro profittasse di quanto ora a lui era venuto a mancare con la morte della moglie? La punizione, chera dolore per lui, doveva essere paura per quellaltro; e tanta fu, che ne morí. Romolo non dice altro. Soggiunge però, che allora, nelle due case di contro, popolate tutte e due di figliuoli a cui finora non era stato mai concesso daccostarsi gli uni agli altri per mettere insieme i loro giuochi; nelle due case di contro restarono, qua un uomo senza donna, là una donna senza uomo. E luno vestito di nero vide laltra vestita di nero; e nel cuore delluno e dellaltra ecco che Dio allora fece sbocciare la carità, un reciproco bisogno dajuto e di conforto. E la prima guerra finí. Romolo tentenna il capo e sorride. Vede in mente come, dopo le prime due, nacquero le altre case di questa borgata, quando i figliuoli da una parte e dallaltra crebbero e alcuni fecero nozze tra loro e altri portarono da lontano chi la moglie, chi il marito. Ah, una di qua, una di là, quelle case! Non propriamente nemiche. No. Scontrose. Le spalle non se le voltavano; ma luna sera messa un po di fianco e laltra un po di traverso, come se tra loro non volessero vedersi in faccia. Finché, con landare degli anni, tra questa e quella una terza non sorse in mezzo, come paciera, a riunirle. - Per questo, - dice Romolo, - le strade antiche dei piccoli paesi sono tutte storte, che ogni casa vi scantona. Per questo, sí. Ma poi viene, o Romolo, la civiltà coi piani regolatori, che obbligano le case a stare in riga. - La guerra allineata, - tu dici. Sí; ma civiltà vuol dire appunto il riconoscimento di questo fatto: che luomo, tra tanti altri istinti che lo portano a farsi guerra ha anche quello che si chiama istinto gregario, per cui non vive se non coi suoi simili. - E or dunque vedi da questo, tu concludi, se luomo può mai essere felice! Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA ROSA Prima Parte Capitulo Uno Nel bujo fitto della sera invernale il trenino andava col passo di chi sa che tanto ormai non arriva più a tempo. In verità la signora Lucietta Nespi, vedova Loffredi per quanto annojata e stanca del lungo viaggio in quella sudicia vettura di seconda classe, non aveva alcuna fretta darrivare a Pèola. Pensava pensava Si sentiva trasportata da quel trenino ma con lanima era ancora nella lontana casa di Genova, abbandonata, le cui stanze sgombre della bella mobilia ancor quasi nuova, miseramente svenduta, invece di sembrarle più grandi, le erano sembrate più piccole. Che tradimento! Aveva bisogno di vederle grandi, lei, molto grandi e belle, quelle stanze, nellultima visita daddio, dopo lo sgombero per poter dire un giorno, con orgoglio, nella miseria a cui discendeva: - Eh la casa che avevo a Genova Lo avrebbe detto lo stesso, di certo; ma in fondo allanima, le era rimasta la disillusione di quelle stanze sgombre, cosí meschine. E pensava anche alle buone amiche, dalle quali, allultimo, non era andata a licenziarsi perché anchesse, tutte, lavevano tradita, pur dandosi laria di volerla ajutare a gara. Oh sí, ajutarla, conducendole in casa tanti compratori onesti, a cui certo, prima avevano magnificato loccasione di potere aver per cinque ciò chera costato venti e trenta. Cosí pensando, la signora Lucietta ora restringeva ora dilatava i begli occhietti vispi e, di tratto in tratto con una rapida, speciosa mossetta che le era abituale levava una mano e si passava lindice sul nasetto ardito e sospirava. Era stanca veramente. Avrebbe voluto addormentarsi. I suoi due bimbi orfani, loro sí, poveri amorini, serano addormentati: uno, il maggiore, disteso sul sedile, sotto un mantelletto; laltro qua, rinchioccito, col capino biondo su le gambe di lei. Chi sa, si sarebbe forse anchella addormentata, se avesse potuto in qualche modo appoggiare un gomito o il capo senza svegliare il piccino, a cui le sue gambe facevano da guanciale. Il sedile di fronte serbava limpronta de suoi piedini, che vi avevano trovato un comodo sostegno prima che fosse venuto a prender posto - ce nerano tante di vetture nossignori! - proprio lí, un omaccione su i trentacinque anni, barbuto bruno in viso, ma con occhi chiari, verdastri: due occhi grandi, intenti e tristi. La signora Lucietta ne aveva provato subito un gran fastidio. Il color chiaro di quei grandi occhi le aveva - chi sa perché - destato confusamente lidea che il mondo ovunque ella andasse, le sarebbe rimasto sempre estraneo ormai, e come lontano, lontanissimo e ignoto; e chella vi si sarebbe sperduta, invano chiedendo ajuto, tra tanti occhi che sarebbero rimasti a guardarla come quelli, con qualche velo di tristezza, sí, ma in fondo indifferenti. Per non vederli, teneva da un pezzo la faccia voltata verso il finestrino, quantunque di fuori non si scorgesse nulla. Si vedeva solo, in alto, sospeso nella tenebra, il riflesso preciso della lampada a olio della vettura con la rossa fiammella fumosa e vacillante, il vetro concavo dello schermo e lolio caduto, che vi sguazzava. Pareva proprio che ci fosse unaltra lampada di là, la quale seguisse con pena nella notte, il treno, quasi per dargli insieme conforto e sgomento. - La fede - mormorò, a un certo punto, quel signore. La signora Lucietta si voltò con aria stordita: - Che cosa? - Quel lume che non cè. Ravvivando il sorriso e lo sguardo, la signora Lucietta levò un dito a indicar la lampada nel cielo della vettura. - Eccolo qua! Quel signore approvò più volte col capo, lentamente; poi aggiunse, con un sorriso triste: - Eh sí, come la fede Accendiamo noi il lume di qua, nella vita; e lo vediamo anche di là; senza pensare che se si spegne qua, di là non cè più lume. - È filosofo lei! - esclamò la signora Lucietta. Quegli alzò una mano dal pomo del bastone a un gesto vago e sospirò con un altro sorriso: - Osservo Il treno si fermò per un gran pezzo davanti a una stazionuccia di passaggio. Non sudiva alcuna voce e, cessato il rumor cadenzato delle ruote, lattesa in quel silenzio pareva eterna e sbigottiva. - Mazzàno, - mormorò il signore. - saspetta al solito la coincidenza. Alla fine, giunse da lontano, lamentoso, il fischio del treno in ritardo. - Eccolo Nel lamento di quel treno, che correva nella notte per la stessa via su cui tra poco anche lei sarebbe passata la signora Lucietta udí per un momento la voce del suo destino, che, sí proprio, la voleva sperduta nella vita insieme con quelle due creaturine. Si riscosse dallangoscia momentanea e domandò al compagno di viaggio: - Ci vorrà ancor molto a Pèola? - Eh, - rispose quegli, - più di unora Scende a Pèola anche lei? - Io sí. Sono la nuova telegrafista io. Ho vinto il concorso. Son riuscita la quinta, sa? Mhanno destinata a Pèola! - Ah, guarda Sí, sí, la aspettavamo difatti per jeri sera. La signora Lucietta sanimò tutta: - E difatti, già, - cominciò a dire; ma subito frenò lo slancio per non rompere il sonno al suo piccino. Aprí le braccia e, indicandolo con lo sguardo e poi indicando laltro di là: - Ma vede come sono legata? - soggiunse. - E da me sola a dovermi staccare da tante cose - Lei è la vedova Loffredi, è vero? - Sí E la signora Lucietta chinò gli occhi. - Ma non si è saputo più nulla? - domandò, dopo un breve e grave silenzio, quel signore. - Nulla. Ma cè chi sa! - disse con un lampo negli occhi la signora Lucietta. - Il vero assassino del Loffredi, creda, non fu il sicario che lo colpí proditoriamente a le spalle e scomparve. Hanno voluto insinuare, per motivo di donne No, sa! Vendetta. È stata una vendetta politica. Per il tempo che il Loffredi aveva da pensare alle donne, una gli era anche di troppo. Gli bastavo io. Si figuri, mi prese a quindici anni! In cosí dire, il viso della signora Lucietta si fece rosso rosso gli occhi le brillarono inquieti, sfuggirono di qua, di là, e alla fine si chinarono come dianzi. Quel signore stette un pezzo ad osservarla, impressionato del rapido passaggio dalleccitazione improvvisa allimprovvisa mortificazione. Ma via! come prendere a lungo sul serio quelleccitazione e questa mortificazione? Benché mamma di quei due piccini, pareva ancora una bambina, anzi una bamboletta; e sera forse mortificata lei stessa daver con tanta fermezza e cosí in prima, asserito che il Loffredi avendo per moglie una cosina cosí fresca e vispa come lei, non aveva potuto pensare ad altre donne. Doveva essere sicura che nessuno, vedendola e sapendo che uomo era stato il Loffredi, le avrebbe creduto. Vivo il Loffredi, ella aveva dovuto averne, certo, una gran suggezione; forse, ricordandolo, ne aveva ancora. Ma non poteva soffrire si sospettasse che il Loffredi aveva potuto non curarsi di lei e che ella era stata per lui una bamboletta e nientaltro. Voleva esser lerede unica almeno di tutto il chiasso, che la tragica fine del fiero e impetuoso giornalista genovese aveva sollevato circa un anno addietro, in tutta la stampa quotidiana dItalia. Fu molto soddisfatto quel signore davere cosí bene indovinato lanimo e lindole di lei, allorché spintala con brevi e accorte domande a parlare de suoi casi, nebbe la conferma dalla sua stessa bocca. Una gran tenerezza simpadroní allora di lui per le arie di libertà che si dava quella calandrella or ora uscita dal nido, inesperta ancora del volo; per le fiere proteste che faceva del suo avvedimento e del suo gran coraggio. Ah, che! che! non sarebbe mai perita lei. Figurarsi, dalloggi al domani, sbalzata da uno stato allaltro, tra lorrore e il trambusto della tragedia, non sera perduta un momento; era corsa qua, era corsa là; aveva fatto questo e questaltro, non tanto per sé, no, quanto per quei due poveri piccini ma via sí, un po anche per sé, che in fin dei conti aveva appena ventanni. Venti, già, e non li mostrava nemmeno. Un altro ostacolo, questo, e il più dispettoso di tutti. Perché ognuno, vedendola accanita e disperata, si metteva a ridere quasi ella non avesse il diritto daccanirsi tanto, di disperarsi tanto. Ah che rabbia! Ma più sarrabbiava, e più gli altri ridevano. E, ridendo, chi le prometteva una cosa e chi unaltra; ma tutti avrebbero voluto accompagnare la promessa con una carezzina che non osavano farle ma che ella leggeva loro chiaramente negli occhi. Sera stancata, alla fine; e, pur duscirsene, eccola là: telegrafista a Pèola! - Povera signora! - sospirò, sorridendo anche lui, il compagno di viaggio. - Povera perché? - Eh perché vedrà, non si divertirà molto, a Pèola. E le diede qualche ragguaglio del paesello. Per tutte le viuzze e le piazzette la noja, a Pèola, era visibile e tangibile, sempre. - Visibile? Come? In una infinita moltitudine di cani, che dormivano da mane a sera, sdrajati su lacciottolato delle vie. Non si svegliavano neanche per grattarsi, quei cani; o meglio, si grattavano, seguitando a dormire. E guaj a chi, a Pèola, apriva la bocca per sbadigliare! Gli restava aperta per uninfilata di almeno cinque sbadigli alla volta. Entrata in bocca a uno, la noja non si risolveva a uscirne facilmente. E tutti, a Pèola, per ogni cosa da fare chiudevano gli occhi e sospiravano: - Domani Perché oggi o domani era lo stesso, cioè domani non era mai. - Vedrà quanto poco avrà da fare allufficio del telegrafo, - concluse. - Non se ne serve mai nessuno. Vede questo trenino? Va col passo duna diligenza. E anche la diligenza rappresenterebbe un progresso per Pèola. La vita, a Pèola, va ancora in lettiga. - Dio Dio, lei mi spaventa! - disse la signora Lucietta. - Non si spaventi, via! - sorrise quel signore. - Ora le do una buona notizia: fra pochi giorni avremo al Circolo una festa da ballo. - Ah E la signora Lucietta lo guardò come colta in un lampo dal sospetto, che anche questo signore si volesse burlar di lei. - Ballano i cani? - domandò. - No: i civili di Pèola Ci vada: si divertirà. Giusto il Circolo è su la piazza, vicino allufficio del telegrafo. Ha trovato lalloggio? La signora Lucietta rispose di sí, che lo aveva trovato nella stessa casa che prima ospitava lufficiale telegrafico suo predecessore. Poi domandò: - E lei, scusi il suo nome? - Silvagni, signora. Fausto Silvagni. Sono il segretario comunale. - Oh, guarda! Piacere. - Mah! E il Silvagni levò una mano dal pomo del bastone a un gesto sconsolato atteggiando il volto dun sorriso amarissimo, che gli velò dintensa malinconia i grandi occhi chiari. Il treno salutò con un fischio lamentoso la stazionuccia di Pèola. - Qua? Capitulo Due Tra quellampia chiostra di monti azzurrini qua e là spaccata da vaporose vallate, fosche di querci e dabeti gaje di castagni, Pèola, col suo mucchietto di tetti roggi e i suoi quattro campaniletti scuri le anguste piazzette sbieche e le viuzze scoscese tra case piccole vecchie e case un po più grandi nuove aveva dunque il privilegio dospitare la vedova di quel giornalista Loffredi della cui tragica morte ancora avvolta nel mistero si seguitava di tanto in tanto a parlare nei giornali delle grandi città. Privilegio non comune, poter sapere dalla viva voce di lei tante cose che gli altri, nelle grandi città, non sapevano; ma anche solamente vederla e poter dire: - Il Loffredi, vivo tenne stretta fra le braccia quella cosina lí! I civili di Pèola ne erano tutti insuperbiti. Quanto ai cani, credo che in verità avrebbero seguitato a dormire pacificamente sdrajati per le viuzze e le piazzette del paese senza il minimo sentore di quel privilegio non comune, se tutta un tratto essendosi sparsa la voce della cattiva impressione che avevano fatto e facevano col loro sonno continuo alla signora Lucietta la gente, specie i giovanotti ma anche gli uomini maturi, non si fossero messi a disturbarli e cacciarli via a calci, o pestando i piedi e battendo le mani, per chiasso. Le povere bestie si levavano da terra, più stupite che seccate; guardavano di traverso, alzando appena unorecchia: poi, alcune ballonzolando su tre zampe con la quarta aggranchita e rattratta, andavano a sdrajarsi più là. Ma che cosera accaduto? Forse lavrebbero capito, se fossero stati cani un poco più intelligenti e meno imbalorditi dal sonno. Bastava, santo Dio, fermarsi un po a guardare dalle imboccature della piazzetta ove a nessuno di loro era più permesso non che di sdrajarsi, ma neppur di passare di corsa. Cera in quella piazzetta lufficio del telegrafo. Si sarebbero accorti se fossero stati cani un poco più intelligenti che tutti passando di là, specialmente i giovinotti, ma anche gli uomini maturi pareva entrassero in unaltra aria, più vivida, per cui il passo, i moti della persona, diventavano subito più svelti, più agili; e le teste si rigiravano come per un tuffo di sangue improvviso, non trovassero più da rassettarsi entro il giro del colletto inamidato e le mani si davano un gran da fare per tirar giú il panciotto e accomodar la cravatta. Attraversata la piazzetta, erano poi tutti comebbri, ilari e nervosi; e, vedendo un cane: - Passa via! - Fuori dai piedi! - Via di qua brutta bestiaccia! E anche sassate - non bastavano i calci - anche sassate tiravano, ohé! Per fortuna, in ajuto di quei poveri cani qualche finestra si spalancava di furia, e una testa di donna, con occhi feroci tra due pugna tese rabbiosamente savventava a gridare: - Ma che vha preso, manigoldi, contro codeste povere bestie? Oppure: - Anche lei? Anche lei, signor notajo? Come non si vergogna, scusi? Ma guarda che calcio a tradimento, povera bestiolina! Qua, cara, vieni qua La zampina guardate le ha storpiato la zampina e se ne va col sigaro in bocca, come se non sapesse niente, vergogna, un uomo serio! In breve una vivissima simpatia venne a stabilirsi tra le brutte donne di Pèola e quei poveri cani presi cosí tutta un tratto a perseguitare da loro uomini mariti, padri, fratelli, cugini, fidanzati e infine, per contagio, anche da tutti i ragazzacci. Quellaria nuova, che i loro uomini respiravano da alcuni giorni e per cui avevano gli occhi cosí lustri e laspetto stralunato esse sí, le donne, un poco più intelligenti dei cani almeno alcune lavevano avvertita subito. Sera come diffusa sui roggi tetti ammuffiti e in ogni angolo del vecchio sonnolento paesello e lo ilarava tutto agli occhi degli uomini, sintende. Ma sí. La vita - angustie, noje, amarezze - poi, tutta un tratto, ecco, si ride Oh Dio, cosí per niente - si ride. Se dopo giorni e giorni di bruma e di pioggia spunta un occhio di sole, non sallegrano tutti i cuori? non traggono tutti i petti un respiro di sollievo? Ebbene, che cosè? Niente, un occhio di sole; e la vita appare subito unaltra. Il peso della noja salleggerisce; i pensieri più cupi sinazzurrano; chi non è voluto uscir di casa, viene allaperto Ma sentite che buon odore di terra bagnata? Oh Dio come si respira bene Frescura di funghi, eh? E tutti i disegni per la conquista dellavvenire diventano facili, agevoli; e ciascuno si scrolla daddosso il ricordo delle bussate più solenni, riconoscendo che, via, aveva dato ad esse troppa importanza. Che diamine, sú, sú! Che, sú? Ma sí, bisogna tenersi sú I baffi? Ma sí, anche i baffi sú! - Cara, perché non ti pettini un pochino meglio? Effetti dellocchio di sole spuntato improvvisamente a Pèola nella piazzetta dellufficio telegrafico. Oltre la persecuzione ai cani, questa domanda di tanti mariti alla loro moglie: - Perché, cara, non ti pettini un pochino meglio? E mai, certo, da anni e anni, al Circolo, per via, nelle case, a passeggio avevano canticchiato tanto, senza volerlo, senza saperlo, i civili di Pèola. La signora Lucietta vedeva e sentiva tutto questo. Il guizzare di tanti desiderii da occhi accesi che la seguivano in tutte le mosse e la carezzavano con lo sguardo voluttuosamente il calore di simpatia che la avvolgeva, inebriarono in breve anche lei. Non ci sarebbe voluto tanto, perché già fremeva, friggeva di per sé, la signora Lucietta. Che impiccio le davano certe ciocchette di capelli, che le cadevano su la fronte appena chinava il capo per seguire con gli occhi il nastro di carta punteggiato che si svolgeva dalla macchinetta ticchettante sul tavolino dellufficio! Scrollava il capo e quasi sobbalzava, come per un vellicamento di sorpresa. E che improvvise caldane e che subitanei arresti di respiro, che finivano a un tratto in una stanca risatina! Oh ma piangeva anche, sí, sí, piangeva in certi momenti, senza saper perché. Lagrime calde, brucianti, per un oscuro, improvviso scompiglio nella mente per uno strano orgasmo, che le dava un serpeggiar di smanie per tutto il corpo uninsofferenza Non poteva frenarle, quelle lagrime, e sbuffava, sbuffava di stizza ma poi, subito dopo, per un nonnulla, ecco, si rimetteva a ridere. Per non pensare a niente, per non andare svolazzando con la fantasia dietro ogni immagine comica o pericolosa per non sorprendersi assorta in certe previsioni inverosimili, lunica era dattendere giudiziosamente al suo ufficio; raccogliersi, prendere a due mani e tener ben ferma lattenzione perché tutto procedesse là dentro in perfetta regola, con perfetto ordine. E ricordarsi, ricordarsi sempre che a casa intanto affidati a una vecchia serva molto stupida e rozza, cerano i suoi due poveri piccini orfani. Che pensiero era questo! Tirarli sú, da sola, col suo lavoro, col suo sacrificio, quei figliuoli! miseramente, pur troppo; oggi qua, domani là, randagia con essi E poi, quando sarebbero cresciuti, quando si sarebbero fatta una vita per loro forse del suo sacrificio, di tutte le sue pene non avrebbero tenuto alcun conto. No, via! via! Erano ancor tanto piccini Perché immaginare queste cose brutte? Sarebbe stata vecchia, lei, allora; sarebbe passato comunque il suo tempo; e quando il tempo è passato e si è vecchi, anche ai ricordi tristi siamo già abituati a far buon viso Chi diceva cosí? Lei, lo diceva. Ma non perché veramente le sorgessero spontanee nellanimo queste considerazioni affliggenti. Passava ogni mattina dallufficio, e talvolta anche sul tramonto, quando usciva dal Municipio il segretario comunale, quel signor Silvagni incontrato sul treno. Si tratteneva un momento, lí sulluscio o davanti lo sportello; le parlava di cose aliene, anche liete; rideva con lei della caccia che si dava ai cani, per esempio, e delle difese che ne prendevano le donne brutte del paese. Ma negli occhi di quelluomo, in quei grandi occhi chiari intenti e tristi che le restavano a lungo impressi nella memoria dopo chegli se nera andato via la signora Lucietta leggeva quelle considerazioni affliggenti. Il pensiero dei figliuoli, ogni volta, chi sa perché? glielo richiamava lui, angosciosissimo; pur senza chegli ne avesse chiesto affatto o glienavesse fatto parola per incidenza. Tornava a sbuffare, a ripetersi che i suoi figliuoli erano ancor tanto piccini e dunque, via! perché avvilirsi? non doveva e non voleva. Là, sú, sú, coraggio! Era giovine, lei, per ora tanto giovine e dunque - Come dice, signore? Ma sí: conti le parole del telegramma, e poi calcoli due soldi di più. Vuole un modulo a stampa? No? Ah, tanto per saperlo Ho capito. A rivederla, signore Ma di niente, si figuri Quanti ne entravano allufficio a rivolgerle di quelle stupide domande! Come non ridere? Eran pur buffi davvero tutti quei signori di Pèola. E quella commissione di giovinotti, soci del Circolo di compagnia, col loro bravo presidente anziano, entrata allufficio una mattina per invitarla alla famosa festa da ballo annunziatale in treno dal signor Silvagni! Che scena! Tutti con gli occhi spiritati che da un canto pareva se la volessero mangiare e dallaltro provassero una strana maraviglia nellaccorgersi che da vicino ella aveva il nasetto cosí e cosí cosí e cosí la bocca e gli occhi e la fronte, per non parlare che della testa soltanto! Ma i più impertinenti erano anche i più impacciati. Nessuno sapeva come cominciare: - Vorrà farci lonore - È consuetudine annuale, signora - Una piccola soirée dansante - Oh, ma senza pretese, si figuri! - Festa in famiglia - Ma sí, lasciate dire! - È consuetudine annuale, signora - Ma via che dice! basta che voglia veramente onorarci Si torcevano, si strizzavano le mani si guardavano in bocca lun laltro nellatto che si buttavano a parlare mentre il presidente, che era anche il sindaco del paese, sintozzava sempre più, paonazzo dalla stizza. Sera preparato il discorso, lui, e non glielo lasciavano dire. Sera passato anche il cerotto con gran cura su la lunga ciocca di capelli rigirata sul cranio e aveva infilato i guanti canarini e inserito due dita, dignitosamente, tra i bottoni del panciotto. - È consuetudine annuale, signora La signora Lucietta, confusa per quanto con una gran voglia di ridere e tutta vermiglia in volto per quei pressanti inviti più degli occhi cupidi che delle labbra impacciate cercò di schermirsi in prima: era ancora a lutto, lo sapevano e poi i due figliuoli stava con loro la sera soltanto non li vedeva per tutto il giorno era usa metterli a letto lei e poi aveva tante cose a cui attendere. - Ma via! per una sera - Poteva anche venire dopo averli messi a letto - E non cera la serva? per una sera! A uno dei giovanotti, nella furia, scappò detto finanche: - Il lutto? Ma che sciocchezza! Ebbe una gomitata in un fianco e non fiatò più. La signora Lucietta promise infine che sarebbe andata, o piuttosto, che avrebbe fatto di tutto per andare; ma poi, quando tutti se ne furono andati rimase a guardarsi nella manina bianca posata su la veste nera il cerchietto doro che il Loffredi sposando le aveva messo al dito. La sua manina era allora cosí gracile: manina di ragazzetta; e ora che le dita erano un po ingrossate, quellanellino le faceva male. Cosí stretto era, che non poteva cavarselo più. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA ROSA Seconda Parte Capitulo Tre Nella camera da letto del vecchio quartierino mobigliato la signora Lucietta ora stava a dire a se stessa di no, che non sarebbe andata; e intanto dondolava - aòh - su le ginocchia il suo angioletto biondo, vestito di nero - aòh, aòh - questo suo più piccino, caro caro, che voleva ogni sera addormentarsi in braccio a lei. Laltro, il maggiore, spogliato dalla vecchia serva taciturna, sera messo da sé per benino nel suo lettuccio e sí? Sí sí, che bellezza! già dormiva. Con la maggior leggerezza di mano possibile la signora Lucietta prendeva ora a svestire il piccino già addormentato anchesso in grembo a lei; pian pianino le scarpette, una e due; pian pianino i calzini, uno e due; e via ora i calzoncini insieme con le mutandine e ora ah ora veniva il difficile: sfilare i braccini dalle maniche del giubbetto alla cacciatora: sú piano piano, con lajuto della serva non cosí, di qua sí, giú piano piano ecco fatto! E ora da questaltra parte No, amore Sí, qua, qua con la mamma tua è mamma tua qua Lasciate faccio da me Rimboccate la coperta, piuttosto sí, costà, pian pianino Ma perché poi cosí tanto pian pianino? A un anno appena dalla tragica morte del marito voleva proprio andare a ballare? No, non sarebbe andata forse la signora Lucietta, se tutta un tratto, uscita dalla camera da letto nellattigua saletta dingresso non avesse visto davanti la finestra chiusa di quella saletta un prodigio, un vero prodigio. Stava da tanti giorni in quel quartierino daffitto e non sera neanche accorta che davanti la finestra della saletta dingresso ci fosse un vecchio portafiori di legno, tutto impolverato. In quel portafiori, quasi allimprovviso, fuor di stagione, era sbocciata una magnifica rosa rossa. La signora Lucietta restò dapprima a mirarla, stupita, tra lo smortume della tappezzeria grigiastra, di quella sudicia saletta. Poi, dalla gioja di quella rosa rossa ebbe come un tuffo nel sangue. Vide vivo lí in quella rosa il suo desiderio ardente di godere una notte almeno. E liberatasi dun tratto dalla perplessità che finora la aveva tenuta, dallorrore dello spettro del marito, dal pensiero dei figli corse, staccò dal gambo quella rosa e istintivamente, presentandosi davanti allo specchio su la mensola, se la accostò al capo. Sí, là! Con quella sola rosa tra i capelli sarebbe andata alla festa, e i suoi ventanni, e la sua gioja vestita di nero Via! Capitulo Quattro Fu lebbrezza, fu il delirio, fu la pazzia. Al suo primo apparire, quando già quasi tutti avevano perduto la speranza chella venisse le tre cupe sale del Circolo a pianterreno, divise da due larghe arcate, malamente illuminate da lampade a petrolio e da candele parve che allimprovviso sfolgorassero di luce, tantera acceso e quasi sbigottito dal fremito interno del sangue il suo visino e cosí fulgidamente le sfavillarono gli occhi e cosí pazza di gioja le strideva quella rosa di fuoco tra i capelli neri. Tutti gli uomini perdettero la testa. Irresistibilmente, sciolti dogni freno di convenienza, dogni riguardo alla gelosia delle mogli o delle fidanzate allinvidia delle zitellone, figliuole, sorelle, cugine, sotto colore che bisognava accogliere con festa lospite forestiera accorsero a lei in folla, con vivaci esclamazioni, e lí per lí, subito, poiché già le danze erano cominciate senza neanche darle tempo di volgere unocchiata attorno, presero a contendersela tra loro. Quindici, venti braccia le soffrirono col gomito teso. Tutti da prendere; ma quale per primo? A uno per volta, sí Avrebbe un po per volta ballato con tutti Ecco, largo! largo! Sú, e la musica? Ma che facevano i musicanti? Serano anchessi incantati a mirare? Musica! musica! E via, tra i battimani, ecco spiccata la prima danza col vecchio sindaco e presidente del Circolo, in abito lungo. Ma bravo! ma bravo! - Che scosci, guardate! - Uh, le falde della finanziera guardate, guardate quelle falde come saprono e chiudono su i calzoni chiari! - Ma bravo! ma bravo! - Oh Dio la ciocca! la ciocca incerottata gli si stacca la ciocca! - Che? La conduce a sedere? Digià? - E altre quindici, venti braccia col gomito teso le si parano davanti. - Con me! con me! - Un momento! un momento! - Lha promesso a me! - No, prima a me! Dio, che scandalo! Per miracolo non facevano a strattarsi lun laltro. I respinti, in attesa che venisse il loro turno, si recavano mogi mogi a invitare altre dame, delle loro; qualcuna più brutta, accettava ingrugnata; le altre, indignate, stomacate, rifiutavano con un: - Grazie tante! - a schizzo. E si scambiavano tra loro con occhi feroci sguardi di schifo; qualcuna scattava da sedere, faceva cenni violenti di volersene andare; invitava questa o quellamica a seguirla: via tutte! via tutte! Non sera mai vista simile indecenza! Alcune quasi piangenti altre tremanti di rabbia, si sfogavano con certi omicelli stremenziti nei vecchi abitucci lustri di taglio antico, odoranti di pepe e di canfora. Come foglie secche, per non esser rapiti dal turbine, serano costoro ritratti al muro riparati tra le oneste gonne di seta delle loro mogli o cognate o sorelle goffe gonne a sbuffi e a falbalà, stridenti dei più vivaci colori verdi, gialle, rosse, celesti, che ermeticamente, con gran conforto delle loro nari e della loro coscienza custodivano, cosí prese dal tanfo delle onorate cassapanche, gli arcigni pudori provinciali. Il caldo a poco a poco nelle tre sale sera fatto soffocante. Quasi una nebbia sera diffusa dal vaporare della bestialità di tutti quegli uomini; bestialità ansante, bollente, paonazza, sudata, che del sudore, nelle brevi tregue allucinate, profittava con occhi folli per rassettarsi incollarsi, rilisciarsi con mani tremanti sul capo, su le tempie, su la nuca, i capelli bagnati, irsuti. E si ribellava ormai, quella bestialità, con tracotanza inaudita a ogni richiamo della ragione: veniva una volta lanno la festa! Del resto nulla di male! Zitte e a posto, le donne! Fresca, leggera tutta compresa nella sua gioja che respingeva ogni contatto brutale, ridendo e guizzando con scatti improvvisi per appagarsi di se stessa, intatta e pura in quel suo momento di follia agile fiamma volubile in mezzo al tetro fuoco di tutti quei ciocchi congestionati la signora Lucietta, vinta la vertigine, divenuta lei stessa vertigine ballava, ballava, senza più nulla vedere, senza più distinguere nessuno; e gli archi delle tre sale, i lumi, i mobili, le stoffe gialle, verdi, rosse, celesti delle signore gli abiti neri e i candidi sparati delle camíce degli uomini, tutto le savvolgeva ormai attorno in strisci vorticosi. Si staccava dun balzo dalle braccia dun ballerino, appena lo sentiva stanco, pesante ansimante, e subito si buttava tra altre braccia, le prime che si vedeva tese davanti e via, via per riavvolgersi in quegli strisci vorticosi per farsi girare ancora attorno in frenetico scompiglio tutti quei lumi e tutti quei colori. Seduto nellultima sala, accosto al muro in un canto quasi in ombra, Fausto Silvagni con le mani sul pomo del bastone e su le mani la grossa barba fulva da circa due ore la seguiva coi grandi occhi chiari, animati da un benigno sorriso. Egli solo intendeva tutta la purezza di quella folle gioja, e ne godeva; ne godeva come se quel tripudio innocente fosse un dono della sua tenerezza a lei. Tenerezza solo? ancora solo tenerezza? non gli palpitava già troppo dentro, per essere ancora solo tenerezza? Da anni e anni Fausto Silvagni con quei suoi occhi intenti e tristi guardava come da lontano ogni cosa; come remote ombre evanescenti, gli aspetti vicini; e dentro di sé, i suoi stessi pensieri e i suoi sentimenti. Fallita per avversità di casi, per gravosi obblighi meschini la sua vita spenta sul più bello la luce di tanti sogni tenuta fin da ragazzo accesa con lardore di tutta lanima sogni che ora non poteva richiamare al suo ricordo senza strazio e senza rossore rifuggiva dalla realtà, nella quale era costretto a vivere. Ci camminava; se la vedeva attorno; la toccava; ma nessun pensiero, nessun sentimento ne veniva più a lui; e anche se stesso vedeva come lontano da sé, perduto in un esilio angoscioso. Ora, in questo esilio, un sentimento allimprovviso era venuto a raggiungerlo; un sentimento chegli avrebbe voluto tener discosto per non riconoscerlo ancora. Non avrebbe voluto riconoscerlo, ma non osava più neanche scacciarlo. Non era forse volata da suoi sogni lontani, questa cara folle fatina vestita di nero, con una rosa di fiamma tra i capelli? Potevano anche essere i suoi sogni stessi, divenuti vivi, ora, in questa fatina perché egli, non avendo potuto raggiungerli allora sottaltra forma in questa se li stringesse vivi e spiranti tra le braccia Chi sa! Non poteva fermarla trattenerla e ritornare per essa e con essa finalmente dal suo lontano esilio? Se egli non la fermava, se egli non la tratteneva, chi sa dove e come sarebbe andata a finire, quella povera fatina folle. Aveva bisogno dajuto, anche lei, bisogno di guida e di consiglio, cosí sperduta anche lei in un mondo non suo e con quella gran voglia di non perdersi, ma anche, ahimè, di godere. Quella rosa lo diceva, quella rosa rossa tra i capelli Fausto Silvagni guardava da un pezzo, costernato, quella rosa. Non sapeva perché. La vedeva su quel capo come una fiamma Si scoteva tanto quella testolina folle; come non cascava quella rosa? Ebbene, temeva di questo? Non sapeva dirselo, e seguitava a guardarla, costernato. Dentro, intanto, sotto sotto, il cuore gli diceva, tremando: - Domani; domani o uno di questi giorni, parlerai Ora lascia chella balli cosí come una fatina folle Ma ormai la maggior parte dei cavalieri cascavano a pezzi dalla stanchezza; si dichiaravano vinti e si voltavano attorno, come ubriachi, in cerca delle loro donne andate via. Solo sei o sette ancora resistevano, accaniti, tra cui due anziani - chi lavrebbe creduto? - il vecchio sindaco in abito lungo e il notajo vedovo, tutte due in uno stato miserando, con gli occhi schizzanti dalle orbite le facce sudate, infocate, impiastricciate di tintura, la cravatta di traverso, la camicia spiegazzata, tragici in quel loro furore senile. Erano stati finora respinti dai giovanotti; ora, frenetici, si rilanciavano per farsi buttare uno dopo laltro come balle su le seggiole, appena compiuti due giri. Era la stretta finale, lultima danza. Se li vide tutti e sette attorno, sopra, aggressivi, furibondi, la signora Lucietta. - Con me! con me! con me! con me! Nebbe sgomento. Dun tratto le savventò agli occhi la bestiale sovreccitazione di quegli uomini e al pensiero chessi avessero potuto bestialmente accendersi per la sua innocente festosità, provò ribrezzo, onta. Volle fuggire, sottrarsi a quellaggressione; ma, allo scatto di cerbiatta, i capelli già un po allentati le cascarono; e la rosa - giú a terra. Fausto Silvagni si tirò sú a guardare, come sospinto dal presentimento oscuro dun imminente pericolo. Ma già quei sette seran precipitati a raccogliere la rosa. Riuscí a ghermirla il vecchio sindaco, a costo dun tremendo sgraffio alla mano. - Eccola! - gridò, e corse con gli altri a porgerla alla signora Lucietta riparata in fondo alla seconda sala per ricomporsi alla meglio i capelli. - Eccola qua Ma no, che grazie! Ora lei - non aveva più fiato da parlare, il vecchio sindaco; la testa gli ciondolava - ora lei deve far la scelta ecco deve offrirla, qua a uno - Bravo! bene! - A uno a sua scelta bravissimo! - Vediamo! Vediamo! - A chi loffre? A sua scelta! - Il giudizio di Paride! - Silenzio! Vediamo a chi loffre! Anelante, col braccio teso e la bellissima rosa alta nella mano la signora Lucietta guardò quei sette infuriati, come, voltandosi nel sentirsi sopraffatta, una preda inseguita i suoi assalitori. Intuí subito che volevano a ogni costo chella si compromettesse. - A uno? a mia scelta? - gridò allimprovviso, con un lampo negli occhi. - Ebbene, sí a uno loffrirò Ma scostatevi prima scostatevi tutti! No, più più ecco cosí Loffrirò loffrirò Saettava con lo sguardo ora luno ora laltro, come fosse incerta nella scelta; e incerti e goffi, con le mani protese e nelle facce brutali e stravolte una smorfia dimplorazione sguajata quei sette pendevano dal visino di lei ora sfolgorante di malizia allorché dun balzo ella, sguizzando tra gli ultimi due alla sua manca, prese la corsa verso la prima sala. Aveva trovato lo scampo: offrire la rosa a uno di quelli che se nerano stati tutta la serata quieti a guardare seduti accosto al muro: a uno qual si fosse, il primo che capitava in direzione della corsa. - Ecco qua! Loffro qua a Si trovò davanti i grandi occhi chiari di Fausto Silvagni. Smorí dun tratto; restò un momento come sospesa, confusa, tremante, alla vista del volto di lui; le sfuggí unesclamazione sommessa: - Oh Dio - ma si riprese subito: - Sí, per carità ecco, a lei prenda, prenda signor Silvagni! Fausto Silvagni prese la rosa e si voltò con un sorriso vano squallido, a guardare quei sette che serano precipitati appresso a lei gridando come ossessi: - No, che centra lui? - A uno di noi! - Doveva offrirla uno di noi! - Non è vero! - protestò la signora Lucietta battendo un piede fieramente. - Sè detto a uno, e basta! E io l ho offerta qua al signor Silvagni! - Ma questa è una dichiarazione damore belle buona! - gridarono allora quelli. - Che? - ripigliò la signora Lucietta, facendosi in volto di bragia. - Ah, nossignori, prego! Sarebbe stata una dichiarazione, se la avessi offerta a uno di loro! Ma lho offerta al signor Silvagni che non sè mosso, tutta la serata, e che dunque non può crederlo, è vero? non può crederlo! Come non possono crederlo neanche loro! - Ma sí ma sí che noi lo crediamo! Lo crediamo invece benissimo! Anzi! tanto più lo crediamo; - protestarono quelli a coro. - Proprio a lui oh! proprio a lui! La signora Lucietta si sentí tutta sconvolgere da un dispetto feroce. Non era più uno scherzo ormai! la malignità schizzava da quegli occhi, da quelle bocche; era chiara nei loro ammiccamenti, nei loro grugniti lallusione alle visite del Silvagni allufficio alla bontà chegli le aveva dimostrato fin dal suo arrivo. E quel pallore, intanto, quel turbamento di lui davano esca ai sospetti maligni. Perché quel pallore, quel turbamento? Poteva forse credere anche lui, che ella? Non era possibile! E perché allora? Forse perché lo credevano gli altri! Invece dimpallidire e di turbarsi a quel modo, avrebbe dovuto protestare! Non protestava; impallidiva sempre più, e una crudele sofferenza gli sacuiva di punto in punto negli occhi. Intuí tutto in un lampo la signora Lucietta, e nebbe come uno schianto. Ma in quellattimo dangosciosa perplessità di fronte alla sfida di quei sette impudenti sconfitti che seguitavano a strillarle intorno con furia dilaniatrice: - Ecco! ecco, vede? Lo dice lei, ma non lo dice lui! - Come non lo dice? - gridò, lasciando prevalere, tra il guizzare e il cozzare di tanti opposti sentimenti, il dispetto. E, facendosi innanzi al Silvagni, agitata da un fremito convulso, guardandolo negli occhi gli domandò: - Può lei credere sul serio che, offrendole codesta rosa, io abbia voluto farle una dichiarazione? Fausto Silvagni restò un momento a guardarla con quel sorriso squallido di nuovo sulle labbra. Povera fatina, forzata dallimpeto bestiale di quegli uomini a uscire dal cerchio magico di quella pura gioja, di quellinnocente ebbrezza nella quale come una pazzerella sera aggirata! Ecco che ora pur di difendere di tra laccanimento dei brutali appetiti di quegli uomini linnocenza del dono di quella rosa linnocenza di quella sua folle gioja duna sera, esigeva da lui la rinunzia a un amore che sarebbe durato per tutta la vita una risposta che valesse per ora e per sempre, la risposta che doveva far subito appassire tra le sue dita quella rosa. Sorgendo in piedi e guardando con fredda fermezza quegli uomini negli occhi, disse: - Non solo non posso crederlo io; ma stia sicura che non lo crederà mai nessuno, signora. Ecco a lei la rosa; io non posso, la butti via lei. La signora Lucietta riprese con mano non ben ferma quella rosa e la buttò via in un canto. - Ecco, sí grazie - disse; sapendo bene ormai ciò che con quella rosa dun momento aveva buttato via per sempre. Novelle per un anno di Luigi Pirandello DA SÉ Un carro di prima classe, con cavalli bardati e impennacchiati cocchiere e staffieri in parrucca, i suoi parenti non lo avrebbero preso di certo, per lui. Ma uno di seconda, sí; almeno per gli occhi del mondo. Duecentocinquanta lire: prezzo di tariffa. La cassa, poi, se pure dabete e non di noce o di faggio, nuda nuda non lavrebbero certo lasciata sempre per gli occhi del mondo. Coperta di velluto rosso, anche dinfima qualità, con borchie e maniglie dorate: a dir poco, quattrocento lire. Poi: una buona mancia a chi lo avrebbe lavato e vestito da morto bel servizio!; spesa per la papalina di seta e per le pantofole di panno; spesa per le quattro torce da accendere ai quattro angoli del letto; mancia ai becchini che avrebbero portato a spalla il feretro fino al carro, e poi dal carro alla fossa; spesa per una corona di fiori, almeno una, santo Dio: poi lasciamo la banda municipale, che se ne poteva far di meno; ma un pajo di dozzine di ceri per laccompagnamento delle orfanelle del Boccone del povero che vivevano di questo cioè delle cinquanta lire che si davano loro per accompagnare tutti i morti della città; e chi sa quantaltre piccole spese imprevedibili. Tutto questo Matteo Sinagra avrebbe fatto risparmiare ai parenti, andando co suoi piedi a uccidersi economicamente, al cimitero, davanti al cancelletto della sua gentilizia. Dimodoché, con pochissima spesa, lí stesso, dopo laccesso del pretore avrebbero potuto cacciarlo dentro a quattro assi nude senza neanche dargli una spazzolata e calarlo giú, dove riposavano da un pezzo il padre, la madre, la prima moglie e i due figliuoli che naveva avuti. I morti hanno laria di credere che il forte sia perdere la vita e che tutto sia finito con essa. Per loro, senza dubbio. Ma non pensano allorribile ingombro del corpo che resta lí duro sul letto uno o due giorni e ai fastidii e alle spese dei vivi che pur piangendogli attorno, debbono liberarsene. Sapendo quanto costa questa liberazione, in un caso come il suo, cioè di morte in buona salute i signori morti volontarii potrebbero far due passi fino al cimitero e andare a riporsi tranquillamente da sé. Ecco: non aveva ormai da pensare ad altro, Matteo Sinagra. La vita gli sera tutta un tratto come votata dogni senso. Quasi non ricordava più con precisione ciò che vi avesse fatto. Ma sí, di certo, anche lui tutte le sciocchezze che si fanno di solito. Senzaccorgersene. Con molta leggerezza e grande facilità. Sí, perché era stato anche abbastanza fortunato, lui, fino a tre anni fa. Non gli era mai riuscito nulla difficile; né mai sera fermato un momento perplesso, se fare o non fare una tal cosa, se prendere questa o quella via. Sera gettato con gaja fiducia a tutte le imprese; sera incamminato per tutte le vie, ed era andato sempre avanti; superando ostacoli che forse per gli altri sarebbero stati insormontabili. Fino a tre anni fa. Tutta un tratto, chi sa come, chi sa perché quella specie destro che per tanti anni lo aveva assistito e spinto innanzi, àlacre e sicuro, gli sera spento; quella gaja fiducia gli era crollata, e insieme eran crollate le imprese finora sostenute con mezzi e atti di cui ora improvvisamente e quasi con sgomento, non si sapeva più render conto egli stesso. Tutto cosí, da un giorno allaltro, gli sera cangiato, oscurato; anche laspetto delle cose e degli uomini. Sera trovato allimprovviso a tu per tu con un altro se stesso, chegli non conosceva affatto in un altro mondo che gli si scopriva adesso per la prima volta attorno: duro, ottuso, opaco, inerte. In prima era rimasto quasi con quello stordimento che il silenzio cagiona a coloro che vivono in mezzo a un fracasso di macchine allorché dun subito vengono fermate. Poi aveva considerato la rovina, non sua solamente ma anche del padre e del fratello della seconda moglie, che gli avevano affidato grossi capitali. Ma forse il suocero e il cognato, pur soffrendo gravi danni, si sarebbero rialzati. La sua rovina, invece, era totale. Sera chiuso in casa, schiacciato non tanto dal peso della sciagura quanto dalla coscienza dellirrimediabilità del guasto misterioso avvenuto cosí fulmineamente nel congegno della sua vita. Muoversi? E perché? Perché uscire di casa? Inutile ogni atto, ogni passo; inutile anche parlare. Zitto, rincantucciato in un angolo, era rimasto a guardar le smanie e le lacrime della moglie disperata, come un insensato. Tutto barba e tutto capelli. Finché non era venuto sulle furie il cognato a cacciarlo fuori a spintoni, dopo averlo fatto tosare a viva forza. Cera da fare qualche cosa, da guadagnare dieci lirette al giorno mettendosi per galoppino a servizio duna piccola banca agraria, che sera aperta or ora. Che stava a covare lí su quella sedia? Fuori! Fuori! Non bastava il danno arrecato finora? Voleva anche vivere, con la moglie e le due piccine, alle spalle delle sue vittime? Fuori! Fuori, ecco qua. Era uscito di casa, da alcuni giorni. Sera messo a fare il galoppino per conto di quella piccola banca agraria. Il cappello spelato, labito stinto, le scarpe sdrucite, e unaria dallocco che consolava. Nessuno lo riconosceva più. - Matteo Sinagra, quello lí? Non si riconosceva più neanche lui stesso, per dire la verità. E quella mattina, finalmente Era stato un amico, un caro amico del buon tempo, a chiarirgli la situazione. Chi era più, lui? Nessuno. Non solo perché aveva perduto tutto il suo; non solo perché sera ridotto in quella misera, avvilente condizione di galoppino con labito stinto, il cappello spelato, le scarpe sdrucite. No, no. Non era più, veramente, nessuno, perché non cera più niente in lui, fuorché laspetto e pur esso tanto cangiato irriconoscibile! di quel Matteo Sinagra chegli era stato fino a tre anni fa. In questo galoppino uscito or ora di casa né lui si sentiva né gli altri lo riconoscevano. E dunque? Chi era lui? Un altro, che ancora non viveva: che bisognava imparasse a vivere, se mai una nuova vita, meschina, affliggente, da dieci lirette al giorno. E ne valeva la pena? Matteo Sinagra, il vero Matteo Sinagra era morto, morto assolutamente, tre anni fa. Questo gli avevano detto con la più ingenua crudeltà gli occhi di quellamico incontrato per caso quella mattina. Ritornato in paese dopo circa sei anni dassenza, questo amico non sapeva nulla della sciagura di lui. Passando per via, non lo aveva riconosciuto. - Matteo? Ma come? Sei tu Matteo Sinagra? - Dicono - Ma come? E gli occhi, quegli occhi, erano rimasti a mirarlo con tale espressione di smarrimento e insieme di pietà e di ribrezzo chegli tutta un tratto sera veduto in essi morto, assolutamente morto senza più neanche un briciolo in sé di quella vita che Matteo Sinagra aveva avuto. E allora, appena quellamico, non sapendo più trovare una parola, uno sguardo un sorriso da rivolgere a questombra, gli aveva voltato le spalle aveva avuto limpressione strana che tutte le cose, a un tratto proprio gli si fossero votate dogni senso, tutta la vita gli si fosse fatta vana. Ma da ora soltanto? - No Perdio! Da tre anni cosí Da tre anni era morto, da ben tre anni E ancora stava lí, in piedi? camminava respirava guardava? Ma come? Se non era più niente! se non era più nessuno! Con quellabito addosso di tre anni fa con quelle scarpe di tre anni fa, ancora ai piedi Via, via, via: non si vergognava? Un morto, ancora in piedi? A cuccia, là, al cimitero! Tolto di mezzo lingombro di questo morto, alla vedova, alle due orfanelle avrebbero pensato i parenti. Matteo Sinagra sera tastata nel taschino del panciotto la rivoltella, sua fida compagna di tantanni. E senzaltro, eccolo per la via che conduce al cimitero. È una cosa davvero divertente, un godimento inaudito. Un morto, che se ne va da sé, co suoi piedi, piano piano, con tutto il comodo, al suo destino. Matteo Sinagra lo sa perfettamente, che è un morto: un morto vecchio, anche; un morto di tre anni, che ha avuto tutto il tempo di votarsi dogni rimpianto della vita perduta. Ora è leggero leggero: una piuma! Ha ritrovato se stesso; è entrato nella sua qualità, dombra di se stesso. Libero dogni ostacolo, scevro dogni afflizione, esente dogni peso, va a riposarsi comodamente. Ed ecco: quella via che conduce al cimitero, a farla cosí da morto, per lultima volta, senza ritorno gli si rappresenta in un modo nuovo, che lo riempie duna gioja di liberazione, che è veramente già fuori della vita, oltre la vita. I morti la fanno in carrozza, chiusi e saldati in una doppia cassa, di zinco e di noce. Egli cammina, respira, può volgere il collo di qua e di là, a guardare ancora. E guarda con occhi nuovi le cose che non sono più per lui, che per lui non hanno più senso. Gli alberi oh guarda! erano cosí gli alberi? erano questi? E quei monti laggiú perché? quei monti azzurri, con quella nuvola bianca sopra Le nuvole che cose strane! E là, in fondo, il mare Era cosí? Quello, il mare? E un sapore nuovo ha laria, che gli entra nei polmoni, una soavità di refrigerio su le labbra nelle narici Laria ah, laria Che delizia! La respira ah, la beve ora, come non lha mai bevuta di là nella vita; come nessuno che stia nella vita, può berla! È aria come aria; non respiro per vivere. Tutta questa infinita, avvolgente delizia mica la possono avere gli altri morti che se ne vanno per quella via in carrozza, tesi, stirati, attuffati nel bujo duna cassa. Neanche i vivi la possono avere, i vivi che non sanno che cosa voglia dire goderla dopo cosí, una volta e per sempre: eternità viva, presente, fremente! Ancora è lunga, la via. Ma egli già potrebbe fermarsi qui; è nelleternità; vi cammina, vi respira, in unebbrezza divina, ignota ai vivi. - Mi vuoi? Portami con te Un sasso. Un sasso della via. E perché no? Matteo Sinagra si china, lo raccatta, lo pesa nella mano. Un sasso Erano cosí i sassi? erano questi? Sí, eccolo, un piccolo frantume di roccia, un pezzo di terra viva di tutta questa terra viva, un frantume delluniverso Eccolo qua: in tasca; verrà con lui. E quel fiorellino? Ma sí, anchesso, qua qua, allocchiello di questo morto, che se ne va da sé, cosí alieno e sereno e felice coi suoi piedi, alla sua fossa, come a una festa, col fiorellino allocchiello. Ecco lentrata del cimitero. Unaltra ventina di passi, e il morto sarà a casa sua. Niente lagrime. Ci viene da sé, con passo svelto, e con quel fiorellino allocchiello. Fanno un bel vedere questi cipressi di guardia al cancello. Oh, è una casa modesta, in vetta a un poggio, tra gli olivi. Ci saranno, sí e no, un centinaio di gentilizie senzalcuna pretesa darte: cappellette con un altarino, il cancelletto e un po di fiori attorno. È proprio, per i morti, una dimora invidiabile, questo cimitero. Lontano dal paese, i vivi ci vengono di raro. Matteo Sinagra entra e saluta il vecchio custode che sta seduto davanti alluscio della sua casetta a destra dellentrata, con lo scialle bigio di lana su le spalle ed il berretto gallonato sul naso. - Ehi, Pignocco! Pignocco dorme. E Matteo Sinagra resta a contemplar quel sonno dellunico vivo fra tanti morti e - in qualità di morto - ne prova dispiacere, una certa irritazione. Sha un bel dire. Fa bene ai morti pensare che un vivo vegli sul loro sonno e stia in faccende sopra la terra che li ricopre. Sonno sopra, sonno sotto: troppo sonno. Bisognerebbe svegliare Pignocco; dirgli: - Eccomi qua; sono dei tuoi. Sono venuto da me, co miei piedi, per far risparmiare un po di soldi ai miei parenti. Ma è questa la cura che tu ti prendi di noi? Oh via, che cura, povero Pignocco! Che bisogno di custodia hanno i morti? Quando ha annaffiato qua e là qualche ajuola; quando ha acceso in questa e in quella gentilizia qualche lampadino che non fa lume a nessuno; quando ha spazzato le foglie morte dai vialetti; che altro gli resta da fare? Non fiata nessuno lí dentro. Il ronzío delle mosche allora e il lento stormire degli smemorati olivi sul poggio lo persuadono a dormire. Sta in attesa anche lui della morte, povero Pignocco; e in quellattesa, ecco qua, provvisoriamente dorme sopra i tanti morti che dormono per sempre sotto. Forse si sveglierà tra poco, allo scoppio secco della rivoltella. Ma forse, neppure. è cosí piccola la rivoltella, e lui dorme cosí profondamente più tardi, verso sera, allorché prima di chiudere il cancello si recherà in giro a fare unultima ispezione, troverà un ingombro nero in quel vialetto, là in fondo. - Oh! E che roba è questa? Niente, Pignocco. Uno che deve andar sotto. Chiama, chiama che gli apparecchino il letto, giú, alla meglio, senza tanti riguardi. Per risparmio di spese ai parenti è venuto da sé, e anche per il piacere di vedersi cosí, prima morto tra i morti, a casa sua, arrivato a destino in buona salute, con gli occhi aperti, in perfetta coscienza. Lasciagli in tasca il sasso che si è seccato anchesso di stare al sole su la strada. E lasciagli anche il fiorellino allocchiello, che è la sua civetteria di morto in questo momento. Se lè colto e se lè offerto da sé, per tutte le corone che i parenti e gli amici non gli offriranno È qua ancora sopra la terra; ma è proprio come se fosse venuto da sotto, dopo tre anni, per curiosità di vedere che effetto fanno sul poggio queste tombe gentilizie queste ajuole, questi vialetti inghiajati, queste croci nere e queste corone di latta nel campo dei poveri. Un belleffetto, veramente. E zitto zitto, in punta di piedi, Matteo Sinagra, senza svegliare Pignocco, sintroduce. È ancora presto per andare a dormire. Vagherà per i vialetti fino a sera, curiosando da morto, sintende; aspetterà che sorga la luna, e buona notte. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA REALTÀ DEL SOGNO Tutto ciò che egli diceva pareva avesse lo stesso valore incontestabile della sua bellezza; quasi che, non potendosi mettere in dubbio che fosse un bellissimo uomo ma proprio bello tutto, non potesse parimenti esser mai contraddetto in nulla. E non capiva niente, proprio non capiva niente di quanto avveniva in lei! Nel sentire le interpretazioni che dava con tanta sicurezza di certi suoi moti istintivi di certe sue forsanche ingiuste antipatie, di certi suoi sentimenti le veniva la tentazione di graffiarlo, di schiaffeggiarlo, di morderlo. Anche perché poi, con quella freddezza e sicurezza, e quellorgoglio di bel giovine veniva a mancarle in certi altri momenti, allorché le saccostava, perché aveva bisogno di lei. Timido, umile, supplichevole, allora, come insomma in quei momenti ella non lo avrebbe desiderato; sicché, anche allora, per un altro verso si sentiva irritata; tanto che, pur essendo proclive a cedere, sinduriva restía; e il ricordo dogni abbandono, avvelenato sul più bello da quellirritazione, le si cangiava in rancore. Sosteneva che fosse una fissazione in lei limpaccio, limbarazzo che diceva di provare davanti a tutti gli uomini. - Li provi, cara, perché ci pensi, - sostinava a ripeterle. - Ci penso, caro, perché li provo! - ribatteva lei. - Che fissazione! Li provo. è cosí. E debbo ringraziarne mio padre, la bella educazione che mha data! Vuoi mettere in dubbio anche questo? Eh, almeno questo no, era sperabile. Ne aveva fatto esperienza lui stesso durante il fidanzamento. Nei quattro mesi prima del matrimonio, là, nella cittaduzza natale, non gli era stato concesso non che di toccarle una mano, ma neppure di scambiare con lei due paroline a bassa voce. più geloso dun tigre, il padre, le aveva inculcato fin da bambina un vero terrore degli uomini; non ne aveva ammesso mai uno, che si dice uno, in casa; e tutte le finestre chiuse; e le rarissime volte che la aveva condotta fuori, le aveva imposto dandare a capo chino come le monache e guardando a terra quasi a fare il conto dei ciottoli del selciato. Ebbene, che maraviglia se ora alla presenza dun uomo provava quellimbarazzo e non riusciva a guardar negli occhi nessuno e non sapeva più né parlare né muoversi? Già da sei anni, è vero, sera liberata dallincubo di quella feroce gelosia paterna; vedeva gente, per casa, per via; eppure Non era più certamente quel puerile terrore di prima; ma questimbarazzo, ecco. I suoi occhi, per quanto si sforzassero, non potevano proprio sostenere lo sguardo di nessuno; la lingua, parlando, le simbrogliava in bocca; e dimprovviso, senza saper perché, si faceva in volto di bragia; per cui tutti potevano credere che le passasse per la mente chi sa che cosa, mentre proprio non pensava a nulla; e insomma si vedeva condannata a far cattive figure, a passare per sciocca, per stupida, e non voleva. Inutile insistere! Grazie al padre, doveva star chiusa, senza veder nessuno per non provare almeno il dispetto di quello stupidissimo, ridicolissimo imbarazzo più forte di lei. Gli amici, i migliori, quelli a cui egli teneva di più e che avrebbe voluto considerare come ornamento della sua casa del piccolo mondo che, sei anni addietro, sposando, aveva sperato di formarsi attorno, già serano allontanati a uno a uno. Sfido! Venivano in casa; domandavano: - Tua moglie? Sua moglie se nera scappata a precipizio al primo squillo del campanello. Fingeva dandare a chiamarla; andava davvero; si presentava con la faccia afflitta, le mani aperte, pur sapendo che sarebbe stato inutile; che la moglie lo avrebbe fulminato con gli occhi accesi dira e gli avrebbe gridato tra i denti: - Stupido! -; voltava le spalle e ritornava, Dio sa come dentro, di fuori sorridente ad annunziare: - Abbi pazienza, caro, non si sente bene, sè buttata sul letto. E una e due e tre volte; alla fine, si sa, serano stancati. Poteva loro dar torto? Ne restavano ancora due o tre, più fedeli o più coraggiosi. E questi, almeno questi voleva difenderseli, uno specialmente, il più intelligente di tutti dotto sul serio e odiatore della pedanteria, forsanche un po per ostentazione; giornalista argutissimo; insomma, amico prezioso. Qualche volta da questi pochi amici superstiti sua moglie sera fatta vedere o perché colta di sorpresa, o perché, in un momento buono, sera attesa alla preghiera di lui. E nossignori, non era vero niente che avesse fatto cattiva figura: tuttaltro! - Perché quando non ci pensi vedi quando tabbandoni al tuo naturale tu sei vivace - Grazie! - Tu sei intelligente - Grazie! - E sei tuttaltro che impacciata te lo assicuro io! Scusa, che gusto avrei a farti fare una cattiva figura? Parli con franchezza, ma sí, anche troppa talvolta sí sí, graziosissima, te lo giuro! Taccendi tutta e gli occhi altro che non saper guardare! ti sfavillano, cara mia E dici, e dici cose anche ardite, sí Ti maravigli? Non dico scorrette ma ardite per una donna; con scioltezza, con disinvoltura, con spirito insomma, te lo giuro! Sinfervorava nelle lodi, notando chella pur protestando di non credere affatto, ne provava in fondo piacere, arrossiva, non sapeva se sorridere o aggrottar le ciglia. - È cosí, è proprio cosí; credi, è una vera fissazione la tua. Avrebbe dovuto metterlo almeno in apprensione il fatto che ella non protestava contro questa sua cento volte asserita fissazione e accoglieva quelle lodi sul suo parlar franco e disinvolto e finanche ardito, con evidente compiacimento. Quando e con chi aveva ella parlato cosí? Pochi giorni addietro, con lamico prezioso; con quello che le era, naturalmente, il più antipatico di tutti. È vero che ella ammetteva lingiustizia di certe sue antipatie e che sopra tutti antipatici diceva quegli uomini, davanti ai quali si sentiva più imbarazzata. Ma ora il compiacimento daver saputo parlare davanti a quello anche con improntitudine, proveniva dal fatto che costui certo per pungerla sotto sotto in una lunga discussione su leterno argomento dellonestà delle donne aveva osato sostenere che il soverchio pudore accusa infallibilmente un temperamento sensuale; sicché cè da diffidare duna donna che arrossisce di nulla che non osa alzar gli occhi perché crede di scoprire da per tutto un attentato al proprio pudore e in ogni sguardo, in ogni parola uninsidia alla propria onestà. Vuol dire che questa donna ha lossessione di immagini tentatrici; teme di vederle dovunque; se ne turba al solo pensiero. Come no? Mentre unaltra, tranquilla di sensi, non ha affatto di questi pudori e può parlare senza turbarsi anche di certe intimità amorose non pensando che ci possa esser nulla di male in una che so in una camicetta un po scollata, in una calza traforata, in una gonna che lasci scorgere appena appena qualcosa più sú del ginocchio. Con questo, badiamo, non diceva mica che una donna, per non essere creduta sensuale dovesse mostrarsi sfacciata, sguajata e far vedere quello che non si deve far vedere. Sarebbe stato un paradosso. Egli parlava del pudore. E il pudore per lui era la vendetta dellinsincerità. Non che non fosse sincero per se stesso. Era anzi sincerissimo, ma come espressione della sensualità. Insincera è la donna che voglia negare la sua sensualità mostrando in prova il rosso del suo pudore su le guance. E questa donna può essere insincera anche senza volerlo, anche senza saperlo. Perché nulla è più complicato della sincerità. Fingiamo tutti spontaneamente, non tanto innanzi agli altri, quanto innanzi a noi stessi; crediamo sempre di noi quello che ci piace credere, e ci vediamo non quali siamo in realtà ma quali presumiamo dessere secondo la costruzione ideale che ci siamo fatta di noi stessi. Cosí può avvenire che una donna, anche a sua insaputa sensualissima sinceramente creda desser casta e di provare sdegno e ribrezzo della sensualità, per il solo fatto che arrossisce di nulla. Questo arrossir di nulla, che è per se stesso espressione sincerissima della reale sensualità di lei è assunto invece come prova della creduta castità; e, cosí assunto, diventa naturalmente insincero. - Via, signora, - aveva concluso alcune sere fa quellamico prezioso - la donna, per sua natura salve, sintende, le eccezioni è tutta nei sensi. Basta saperla prendere, accendere e dominare. Le troppo pudiche non hanno neppur bisogno dessere accese: saccendono, avvampano subito da sé, appena toccate. Non aveva dubitato un momento, ella, che tutto questo discorso si riferisse a lei; e, appena andato via lamico, sera rivoltata ferocemente contro il marito che durante la lunga discussione non aveva fatto altro che sorridere come uno scimunito e approvare. - Mha insultata in tutti i modi per due ore, e tu, tu invece di difendermi, hai sorriso, hai approvato lasciandogli intendere cosí, chera vero quel che diceva, perché tu, mio marito, eh tu, tu lo potevi sapere - Ma che cosa? - aveva esclamato lui, trasecolato. - Tu farnetichi Io? che tu sii sensuale? Ma che dici? Se quello parlava della donna in genere, che centri tu? Ma se avesse per poco sospettato che tu potessi riferire a te il suo discorso, non avrebbe aperto bocca! E poi scusa, come poteva crederlo, se non ti sei mostrata affatto con lui quella donna pudibonda di cui egli parlava? Non hai mica arrossito; hai difeso con impeto, con fervore la tua opinione. E io ho sorriso perché me ne compiacevo, perché vedevo la prova di quanto ho sempre detto e sostenuto, che cioè quando tu non ci pensi non sei punto impacciata, punto imbarazzata: e che tutto codesto tuo presunto imbarazzo non è altro che fissazione. Che centra il pudore, di cui quello ti parlava? Non aveva trovato da rispondere a questa giustificazione del marito. Sera chiusa in sé, cupa, a rimuginare perché si fosse sentita cosí a dentro ferire dal discorso di colui. Non era pudore, no, no e no, non era pudore il suo, quel tal pudore schifoso di cui quegli parlava; era imbarazzo, imbarazzo, imbarazzo; ma certo un maligno come quello poteva scambiare per pudore quellimbarazzo, e perciò crederla una una a quel modo ecco! Se veramente, però, non sera mostrata imbarazzata, come il marito asseriva; limbarazzo tuttavia lo provava; poteva qualche volta vincerlo, forzarsi a non mostrarlo; ma, lo provava. Ora, se il marito negava in lei questimbarazzo, voleva dire che non saccorgeva di nulla. Non si sarebbe perciò neanche accorto se questimbarazzo fosse in lei unaltra cosa, cioè quel tal pudore di cui quello aveva parlato. Possibile? Ah Dio, no! Il solo pensiero le faceva schifo, orrore. Eppure Fu nel sogno la rivelazione. Cominciò come una sfida, quel sogno, come una prova, a cui quelluomo odiosissimo la sfidasse in séguito alla discussione avuta con lei tre sere avanti. Ella doveva dimostrargli che non avrebbe arrossito di nulla; che egli poteva fare su lei qualunque cosa gli piacesse, chella non si sarebbe né turbata né punto scomposta. Ed ecco, egli cominciava con fredda audacia la prova. Le passava prima lievemente una mano sul volto. Al tocco di quella mano ella faceva uno sforzo violento su se stessa per nascondere il brivido che le correva per tutta la persona e non velare lo sguardo e tener fermi e impassibili gli occhi e appena sorridente la bocca. Ed ecco, ora egli le accostava le dita alla bocca; le rovesciava delicatamente il labbro inferiore e annegava lí, nellinterno umidore, un bacio caldo, lungo, dinfinita dolcezza. Ella serrava i denti; sinteriva tutta per dominare il tremito, il fremito del corpo; e allora egli prendeva tranquillamente a denudarle il seno, e Che cera di male? No no, nulla, nulla di male. Ma oh Dio, no egli sindugiava perfidamente nella carezza no, no troppo e Vinta, perduta, dapprima senza concedere cominciava a cedere, non per forza di lui, no, ma per il languore spasimoso del suo stesso corpo; e alla fine Ah! Balzò dal sogno convulsa, disfatta, tremante, piena di ribrezzo e dorrore. Guatò il marito, che le dormiva ignaro accanto; e lonta che sentiva in sé si cangiò subito in abominazione per lui come se lui fosse cagione dellignominia di cui provava ancora il piacere e il raccapriccio: lui lui per la stupida ostinazione daccogliere in casa quegli amici. Ecco: ella lo aveva tradito in sogno; tradito, e non ne aveva rimorso, no, ma rabbia per sé, dessere stata vinta, e rancore, rancore contro di lui anche perché in sei anni di matrimonio non aveva saputo mai, mai farle provare quel che aveva or ora provato in sogno, con un altro. Ah, tutta nei sensi Dunque, era vero? No, no. La colpa era di lui, del marito che, non volendo credere al suo imbarazzo, la forzava a vincersi a far violenza alla sua natura, la esponeva a quelle prove, a quelle sfide, dondera nato il sogno. Come resistere a una tal prova? La aveva voluta lui, il marito. E questo era il castigo. Ne avrebbe goduto, se dalla gioja maligna che provava al pensiero del castigo per lui, avesse potuto staccare lonta che provava per sé. E ora? Lurto avvenne nel pomeriggio del giorno appresso dopo il duro silenzio mantenuto per tutta la giornata contro ogni insistente domanda del marito che voleva sapere perché fosse cosí e che cosa le fosse accaduto. Avvenne allannunzio della solita visita di quellamico prezioso. Udendo nella saletta dingresso la voce di lui, ella sussultò, dimprovviso scontraffatta. Unira furibonda le guizzò negli occhi. Saltò addosso al marito e, fremente da capo a piedi, glintimò di non ricevere quelluomo. - Non voglio! Non voglio! Fallo andar via! Egli restò in prima, più che stupito, quasi sgomento di quello scatto furioso. Non potendo comprendere la ragione di tanta ripugnanza quando già credeva che lamico anzi, per quanto egli aveva detto dopo quella discussione fosse entrato un po nelle grazie di lei, sirritò fieramente allassurda, perentoria intimazione. - Ma tu sei pazza, o vuoi farmi impazzire! Debbo perdere davvero per la tua stupida follia tutti gli amici? E, divincolandosi da lei, che gli sera aggrappata addosso, ordinò alla serva di far passare il signore. Ella balzò a rintanarsi nella camera accanto, lanciandogli, prima di scomparire dietro la portiera, uno sguardo dodio e di sprezzo. Cascò su la poltrona, come se le gambe dun tratto le si fossero stroncate; ma tutto il sangue le frizzava per le vene e tutto lessere le si rivoltava dentro, in quellabbandono disperato udendo attraverso luscio chiuso le espressioni di festosa accoglienza del marito a colui con cui ella la notte avanti, nel sogno, lo aveva tradito. E la voce di quelluomo oh Dio le mani, le mani di quelluomo Dimprovviso, mentre si convelleva tutta su la poltrona strizzandosi con le dita artigliate le braccia e il seno, cacciò un urlo e cadde a terra in preda a una spaventosa crisi di nervi, a un vero assalto di pazzia. I due uomini si precipitarono nella camera; restarono un istante atterriti alla vista di lei che si contorceva per terra come una serpe, mugolando, ululando; il marito si provò a sollevarla; lamico accorse ad ajutarlo. Non lavesse mai fatto! Sentendosi toccata da quelle mani, il corpo di lei, nellincoscienza nellassoluto dominio dei sensi ancor memori, prese a fremere tutto, dun fremito voluttuoso; e, sotto gli occhi del marito, saggrappò a quelluomo, chiedendogli smaniosamente, con orribile urgenza, le carezze frenetiche del sogno. Inorridito, egli la strappò dal petto dellamico: ella gridò, si dibatté poi gli si arrovesciò tra le braccia quasi esanime, e fu messa a letto. I due uomini si guardarono esterrefatti, non sapendo che pensare, che dire. Linnocenza era cosí evidente nello sbalordimento doloroso dellamico che nessun sospetto fu possibile al marito. Lo invitò ad uscire dalla camera; gli disse che dalla mattina la moglie era turbata, in uno stato di strana alterazione nervosa; lo accompagnò fino alla porta, domandandogli scusa se lo licenziava per quel doloroso, improvviso incidente; e ritornò di corsa alla camera di lei. La ritrovò sul letto, già rinvenuta, aggruppata come una belva, con gli occhi invetrati: tremava in tutte le membra come per freddo, con scatti violenti e sussultava di tratto in tratto. Comegli le si fece sopra, fosco, per domandarle conto di quanto era accaduto, ella lo respinse con ambo le braccia e a denti stretti con voluttà dilaniatrice gli avventò in faccia la confessione del tradimento. Diceva, con un sorriso convulso, malvagio stringendosi in sé e aprendo le mani: - Nel sogno! Nel sogno! E non gli fece grazia dalcun particolare. Il bacio nellinterno del labbro la carezza sul seno Con la perfida certezza chegli pur sentendo come lei che quel tradimento era una realtà e come tale, irrevocabile e irreparabile, perché consumato e assaporato fino allultimo, non poteva imputarglielo a colpa. Il suo corpo - egli poteva batterlo, straziarlo, dilaniarlo - ma eccolo qua, era stato dun altro, nellincoscienza del sogno. Non esisteva nel fatto, per quellaltro, il tradimento; ma era stato e rimaneva qua, qua, per lei, nel suo corpo che aveva goduto, una realtà. Di chi la colpa? E che poteva egli farle? Novelle per un anno di Luigi Pirandello PIUMA Già sera accorta che la pietà dei parenti non era tanto a costo delle sue sofferenze quanto di quelle che ella dava loro, senza volerlo, col suo male inguaribile; e che insomma nasceva da un goffo rimorso quella loro affannata pietà. Il grosso marito calvo e accigliato, quella grossa cugina povera, corazzata da due poppe prepotenti sotto il mento i capelli che parevano un casco di ferro su la fronte bassa e quel pajo di spaventosi occhiali sul fiero naso anche un po baffuta, poverina; volevano soffrire per lei perché intendevano di pagare cosí il sollievo, il bene che sarebbe loro venuto dalla sua morte. E difatti, quandella soffriva, le erano attorno ansanti e premurosi; ma poi, appena il male le dava requie e sul letto poteva gustare per ogni nonnulla una lieve gioja innocente una dolcezza di respiro nuovo tra il candor fresco del letto rifatto, né luno né laltra partecipavano alla sua gioja; si staccavano anzi dal letto e la lasciavano sola. Dunque, patti chiari: non le concedevano il diritto di star bene; le concedevano in cambio il diritto di tormentarli col suo male, quanto più potesse, quanto più sapesse. E pareva che di questo cambio volessero proprio essere ringraziati. Non era troppo? Tormentarli, doveva tormentarli per forza; non poteva farne a meno: non dipendeva da lei. Che poi la lasciassero sola nei momenti di requie, non solo non le importava nulla, ma le faceva anzi un gran piacere perché sapeva bene che quei due non avrebbero potuto neppur lontanamente immaginare di che cosa ella godesse, di che vivesse. Pareva di nulla. E veramente non viveva più di ciò che agli altri bisogna per vivere. Cosí anche poteva credere di non toglier nulla agli altri rimanendo lí in attesa della morte che non veniva. Ma spesso gli occhi, che avevano ancora il limpido brillío dello zaffiro vivi essi soli nella sparuta magrezza del visino diafano, le ridevano maliziosi. Forse si vedeva come quella formichetta dellapologo nel suo libro di lettura di quandera bambina: la formichetta che attraversando una via, chiedeva ai passanti: - Che vi fa, buona gente, questa mia pagliuzza? Una pagliuzza? Niente! Ma pretendeva la formichetta che tutto il traffico della via, gente veicoli sarrestassero per lasciarla passare con quella sua pagliuzza. E fosse almeno passata! Ma non passava mai: non poteva passare, perché veramente il tempo per lei non passava più. In quella vana attesa di morte, la vita esterna sera come assordita in lei. Da anni e anni durava in quel suo male che nessun medico finora aveva saputo dichiarare; e non si capiva come. Nella luce di quella vasta camera bianca, su quellampio letto bianco sera ridotta più fragile di quegli insetti destate che, a toccarli appena, son lieve polvere doro tra le dita. Come faceva, cosí fragile, a resistere agli spasimi di quei fieri accessi del male, non rari? Non pareva un dolore umano, poiché le strappava dalla gola cupi gridi danimale. Ma pure resisteva. Poco dopo, calma, era come se non fosse stato nulla. Diventava sempre più magra, questo sí; e più che a vederla, era uno spavento a immaginare a che punto di magrezza si sarebbe ridotta di qui a dieci di qui a ventanni, chi sa! perché forse per venti anni ancora, e più, avrebbe seguitato su quel letto a incadaverirsi viva; pur senza sformarsi, pur senza perdere, anzi acquistando sempre più una sua certa grazia infantile, per cui pareva non tanto dimagrisse quanto si rimpiccolisse tutta a mano a mano che il tempo passava, quasi che, per prodigio dovesse uscir di vita non già dalla vecchiaja, ma dallinfanzia, a ritroso. Gli occhi però, gli occhi nel brillío dellazzurra luce, in quello sparuto visino di bimba, non erano infantili; si facevano anzi sempre più diabolicamente maliziosi; massime quando, dopo gli accessi del male, ancora aggruppata nel letto, con la testina arruffata giú dal guanciale su la rimboccatura del lenzuolo scomposta, guardava i dorsi del grosso marito e della grossa cugina che sallontanavano curvi e mogi mogi dal letto. Disperati, quei poverini! Chi sa che discorsi facevano tra loro di là, e che pensavano di qua stando a vegliarla! Forse la vedevano come presa in uno strano impenetrabile incanto che la rappresentava loro come lontana lontana, pur lí vicina, sotto i loro occhi. Ciò che ella chiamava sole, ciò che ella chiamava aria, quando con una voce che non pareva più umana diceva sole diceva aria, forse a nessuno dei due pareva che fosse più lo stesso loro sole, la stessa loro aria. Era difatti come il sole dun altro tempo, unaria chella chiedesse da respirare altrove, lontano; perché qui, ora, doveva loro sembrare chella non avesse più bisogno né di sole né daria né di nulla. Lontano lontano, nel tempo suo lieto, col sole e laria di allora quandera bella e sana e gaja e i limpidi occhi di zaffiro avevano fremiti di desiderio o collere ridenti; e dove lucidi, precisi, con tutti i loro colori, quasi riflessi davanti a lei in uno specchio le vivevano gli aspetti della sua vita, comera allora. Si dondolava andando, ma cosí leggera! per quel traforo verde del lungo pergolato opaco, con in fondo il sole abbarbagliante; le manine rosee appese alle falde del gran cappello di paglia stretto ai lati da un nastro di velluto nero annodato sotto il mento. Oh quella paglia! Sul cristallo azzurro della fontana in fondo al pergolato, ove lei ora corre a specchiarsi, pare un cestello rovesciato. - Amina! Amina! Chi la chiama cosí? Scende la scalinata sotto il pergolato. Sulla spiaggia non cè nessuno. E ora, in barca, sola, col mare agitato, si sente assalita dalle ondate che la sferzano, come di piombo. E si sente acqua, si sente vento; viva in mezzo alla tempesta. E ogni volta, a ogni sferzata, ah! è un divino imbevimento, che la fa quasi nitrire, ebbra. Una forza agile, prodigiosa, tremenda, la lancia, poi la culla spaventosamente. E in questo spavento vertiginoso, che voluttà! Non bisogna abusarne; se no, è laffanno di nuovo e il feroce morso di quei dolori al petto che la fanno urlare come una belva. No no - bisogna tenerla lontana - cosí - la sua vita, per viverla soltanto lí, nel ricordo. Oh come le piacciono lí certe giornate di nuvole chiare, dopo le piogge con lodore di terra bagnata e nella luce umida lillusione delle piante e deglinsetti che sia di nuovo primavera. La notte, le nuvole dilagano su le stelle e le annegano, per poi lasciarle riapparire su brevi profonde radure dazzurro. Ed ella, con lanima piena della più angosciosa dolcezza damore, ecco affonda gli occhi in quel notturno azzurro, e si beve tutte quelle stelle. Poche gocce dacqua, qualche goccia di latte, ora, e nientaltro. Ma nel sogno cosí, anche a occhi aperti, dovella perennemente viveva, venivano a nutrirla in abbondanza i ricordi che per lei erano vita. Le recavano non più la materialità, ma la fragranza e il sapore dei cibi dallora di quelli che più le piacevano, frutta ed erbe, e laria dallora e la gajezza e la salute. Come poteva più morire? Dopo un lieve sonno, la sua anima era pienamente ristorata, e bastava al suo corpo cosí comera ridotto, che quasi non era più, una goccia dacqua, una goccia di latte. La grossolanità goffa dei corpi, non solo del marito e della cugina, ma di quanti le saccostavano al letto era ormai ai suoi occhi a tutti i suoi sensi acutissimi, duna gravezza insopportabile, e cagione di ribrezzo e qualche volta anche di terrore. La diafana gracilità delle pinne del suo nasino fremeva, spasimava avvertendo i nauseanti odori di quei corpi, la densità acre dei loro fiati; e quasi avevan peso per lei anche i loro sguardi quando le si posavano addosso per commiserarla. Sí, sí questa commiserazione, come tutti gli altri sentimenti e desiderii, in quei corpi, avevan peso per lei e anche cattivi odori. Nascondeva perciò spesso la faccia sui guanciali, finché non si fossero allontanati dal letto. Da lontano, con più spazio attorno alla chiara, aerea levità del suo sogno, li guardava, e dentro di sé ne rideva come di grosse bestie strane che non potevano vedersi, da sé, come le vedeva lei condannate allaffanno di stupidi bisogni, di gravi e non pulite passioni. più che per tutti gli altri rideva tra sé per il marito quando lo vedeva piantato fermo in mezzo alla camera con la pensosità pesante e lugubre dei buoi. Anche cosí da lontano, gli scorgeva la pelle spungosa, seminata di puntini neri. Certo egli credeva di lavarsi bene ogni mattina; bene come si lavavano tutti gli altri; ma anche a tutti gli altri, per quanto si lavassero, restavano sempre nella pelle tutti quei puntini neri. Poteva scorgerli lei sola, come lei sola scorgeva la granulosità dei nasi e tantaltre cose che a guardar cosí da lontano, erano per lei divertentissime. La grossa cugina con gli occhiali, per esempio, non poteva fare a meno dabbassar le pàlpebre appena ella la fissava col capo di solito reclinato giú dal guanciale, sul bianco della rimboccatura del lenzuolo. In quel bianco, il suo visino quasi spariva, e solo si vedevano, acuti e brillanti i due grandi occhi di zaffiro, come due vive gemme posate lí. Ridevano però, ardevano diabolici di riso, non perché sotto gli occhiali della cugina scorgessero grossi e lunghi i peli della ciglia quasi antenne dinsetto, ma perché ella sapeva bene che la cugina, venendo qua cosí pacifica con laria di niente, ad assisterla, lasciava nelle altre stanze di là un dramma che più goffo nella sua grossolanità non si sarebbe potuto immaginare: il dramma della sua passione, povera grossa cugina con gli occhiali; il dramma, certo, della sua vergogna e del suo rimorso; ma anche - oh Dio, perdono! - anche de suoi segreti piaceri carnali col grosso cugino, attossicati da chi sa quante lagrime poverina! Avrebbe voluto dirle che, via, non stésse a pigliarsene tanto, perché ella sapeva, aveva indovinato da un pezzo e le pareva naturalissimo che tutti e due, cugino e cugina visto che la morte non veniva di qua a liberarli, di là si fossero messi insieme maritalmente con quei loro grossi corpi - oh Dio, si sa - tentati luno verso laltro dalla vicinanza e dal bisogno dun conforto reciproco. Naturalissimo. E già due volte, in sei anni, la poverina era stata costretta a sparire, la prima volta per tre mesi, la seconda per due. Perché - si sa, oh Dio - non è senza conseguenze, il più delle volte, questo cocente bisogno di conforto reciproco. Il marito le aveva detto che era andata in campagna a riposarsi un poco. Glie lo aveva detto però con tale aria smarrita e vergognosa che certo ella sarebbe scoppiata a ridergli in faccia, se veramente avesse ancora potuto ridere. Ma non poteva, altro che con gli occhi, ormai. Ridere, ridere forte, con la sua bocca rossa, coi suoi denti splendidi, ridere come una pazza poteva là soltanto, nel sogno vivo in cui si vedeva, con la sua immagine rosea e fresca di salute; e là, sí, là aveva riso riso riso, ma tanto, come una pazza! Avrebbe forse dovuto pentirsene come dun peccato, perché costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso. Ma che poteva farci se non moriva? E del resto, che pentimento, se luno e laltra, stanchi daspettare invano la sua morte, serano di là accomodati tra loro? Perché non potevano, con lei ancora lí, regolare la loro unione, la nascita dei due figliuoli? Avrebbero dovuto pensarci prima, ai figliuoli! Li avevano fatti e ora piangevano? Per fortuna, certo, i due piccini non potevano ancora prender parte a quel loro affanno fuori come lei dalla goffaggine delle grossolane e complicate passioni. Nebbe la prova, un giorno. Nellampia camera luminosa non cera nessuno. Di tanto in tanto alla cugina faceva comodo credere chella dormisse e che poteva perciò lasciarla sola non ostante lespressa raccomandazione del marito. Serano messi insieme i due, ma certo in un modo molto curioso, salvando cioè nei loro cuori grossi ma teneri laffetto per lei un affetto che appariva tanto più comico quanto più si dimostrava sincero e commovente ma che pur forse doveva dare alla cugina, qualche volta, una certombra di gelosia, se egli, per esempio nel sostenerla negli accessi del male, le ravviava con dita tremanti i lunghi capelli doro, ricordo dintime carezze lontane. Quel giorno, la cugina la aveva lasciata con tanto docchi aperti; ma non importa: doveva credere che dormisse, ed era uscita da un pezzo dalla camera quando a un tratto luscio sera schiuso ed era entrata una grossa bamboccetta con gli occhiali che reggeva con un braccino sul petto una bambola tignosa, in camicino rosso e senza un piede, e nellaltra mano una mela sbocconcellata. Smarrita e titubante, pareva una pollastrotta scappata dalla stia e penetrata per caso in un salotto. Ella, sorridente, le aveva fatto cenno con la mano daccostarsi al letto; ma la bimba era rimasta come incantata a mirarla da lontano. Con gli occhiali, povera mimma, chi sa qualcuno non volesse credere di chi era figlia; ma ben pasciuta poi, sana, placida e - si poteva giurare - perfettamente ignara dellaffanno che aveva dovuto costare alla madre il metterla al mondo illecitamente; ignara e beata de le belle rosse mele che si potevano intanto mangiare, cosí con tutta la buccia e col solo ajuto dei dentini in questo illecito mondo, dove per lei forse solamente alle bambole poteva capitare la disgrazia di perdere un piede e il parrucchino di stoppa. Volle avere pietà; e quando, poco dopo, la madre accorse tutta sossopra e quasi atterrita a ritirar di furia quella bimba dalla camera ove certo sera introdotta eludendo la rigorosa vigilanza, chiuse gli occhi e finse di dormire davvero. Finse di dormire anche quando la cugina, ancora tutta rimescolata, venne a riprendere il suo posto dassistenza presso il letto; ma, Dio Dio, che tentazione daprire a un tratto gli occhi ridenti e di domandarle allimprovviso: - Come si chiama? Sí, via, bisognava un giorno o laltro venire a questa risoluzione. Chi sa quali disordini cagionava di là il mantenere ancora, qua tutto questo inutile mistero! E poi anche si moriva dalla curiosità di sapere se laltro figliuolo fosse un bamboccetto o unaltra bamboccetta e se anche questa seconda, per non sbagliare, fosse con gli occhiali. Ma sinfranse da sé il mistero, in un modo inopinato, pochi giorni dopo lentrata furtiva di quella bimba nella camera. Urli, pianti, fracasso di seggiole rovesciate, un gran subbuglio, quel giorno, venne dalle stanze di là, nellora del desinare. Ella indovinò che qualcuno era trascinato con molto stento, sorretto per la testa e pei piedi da una stanza allaltra, dalla sala da pranzo a un letto. Il marito? Un colpo dapoplessia? I pianti, gli urli erano disperati. Doveva esser morto. Non per lei, che da tanto tempo stava qui ad aspettarla, sua preda accaparrata ma per un altro che non se laspettava, la morte era entrata nella casa. Era entrata, forse passando innanzi alluscio schiuso di quella camera bianca; forse sera fermata un momento a guardarla sul bianco letto; poi sera introdotta di là nella sala da pranzo per picchiar di dietro col dito adunco sul cranio lucido del grosso marito intento a divorare senza sospetto il suo pranzo quotidiano. Doveva ora piangere di questa disgrazia? Era per quelli che restavano in vita. Le feste, i lutti, le gioje, i dolori degli altri non erano più da gran tempo per lei che dal suo letto li considerava solo come buffi aspetti di qualche cosa che più non la riguardasse. Era anche lei della morte. Quellesile filo di vita che conservava ancora, serviva per condurla fuori, lontano, nel passato, tra le cose morte in cui solo il suo spirito viveva ancora, non chiedendo altro di qua, alla vita degli altri, che una goccia dacqua, una goccia di latte; non poteva dunque legarla più a questa vita degli altri, ormai estranea a lei, come un sogno senza senso. Chiuse gli occhi e aspettò che di là quel subbuglio a poco a poco si quietasse. Dopo alcuni giorni vide entrare nella camera, vestita di nero tra le due bambine vestite anchesse di nero, la grossa cugina con gli occhiali, disfatta dal pianto. Le si piantò come un incubo lí davanti al letto; poi prese a sussultare, arrangolando; e infine stimò giustizia gridarle in faccia tra infinite lagrime la sua disperazione mostrando le due piccine orfane, e il danno ormai irreparabile chella aveva fatto loro non morendo prima. Come, come sarebbero rimaste adesso quelle due piccine? Ella ascoltò da prima sbigottita; ma poi, protraendosi a lungo lo spettacolo un po teatrale di quella disperazione pur sincera, non ascoltò più; fissò laltra bimba che ancora non conosceva e notò con piacere che questa era senza occhiali. Le parve un refrigerio sentirsi cosí esile, quasi impalpabile, tra il fresco delle lenzuola bianche, bianca di fronte a tutto quel nero angoscioso tempestoso bagnato di lagrime, che involgeva e sconvolgeva la grossa cugina; e ben buffo le parve, che se lo fosse assunto lei, cosí, il lutto del marito e lo avesse anche imposto a quelle due povere piccine che fortunatamente avevano laria di non ricordarsi più di nulla e una gran maraviglia avevano negli occhi spalancati desser penetrate finalmente in quella camera proibita e di veder sul letto lei che le guardava con curiosità affettuosa. Non comprendevano, certo, quelle due bambine chella avesse loro fatto un gran danno quel gran danno che la loro mamma gridava cosí disperatamente. Ma non cera proprio rimedio? nessun rimedio? Lo chiese a nome delle due piccine, per risparmiar loro lo sbigottimento di tutto quel pianto e di tutte quelle grida. Cera? E dunque, perché quel pianto e quelle grida? di che si trattava? di lasciar tutto ciò che ella possedeva a quelle due piccine? Ma subito! ma pronta! Veramente, per sé, ella credeva di non possedere più altro che quellesile filo di vita il quale aveva soltanto bisogno di qualche goccia dacqua, di qualche goccia di latte. Che le importava di tutto il resto? Che le importava di lasciare agli altri ciò che non era più suo da tanto tempo? Era una faccenda difficile e molto complicata? Ah sí? e come? perché? Ma dunque davvero era una goffaggine insopportabile la vita, se una cosa cosí semplice poteva diventar difficile e complicata. E le parve di vedersela entrare in camera, alcuni giorni dopo, la complicata goffaggine della vita nella persona dun notajo il quale alla presenza di due testimonii, prese a leggere un atto interminabile, di cui non comprese nulla. Alla fine, con molta delicatezza, si vide presentare un oggetto che non vedeva più da tanto tempo. Una penna, perché apponesse la firma a quellatto, non solo in fondo, ma parecchie volte, in margine a ogni foglio di esso. La sua firma? Prese la penna; la osservò. Quasi non sapeva più reggerla tra le dita. E alzò poi in faccia al notajo i limpidi occhi di zaffiro con unespressione smarrita e ridente. La sua firma? Aveva ancora dunque il peso dun nome ella? un nome da lasciare là su quella carta? Amina e poi come? Il nome di zitella, e poi quello di maritata. Oh, e anche vedova bisognava mettere? Vedova lei? E guardò la cugina. Poi scrisse: Amina Berardi del fu Francesco, vedova Vismara. Rimase a contemplarla un pezzo quella sua incerta scrittura sulla carta. E le parve cosí buffo che si potesse credere che in quel rigo di scrittura lí ci fosse veramente lei e che gli altri se ne potessero contentare, non solo ma se ne beassero tanto, come dun atto di grande generosità che costituiva una vera fortuna per le due povere piccine vestite di nero, quella firma. Sí? E ancora, dunque! ancora Amina Berardi del fu Francesco, vedova Vismara Per lei era come uno scherzo strascicare quel lungo nome goffo su per tutti quei fogli di carta bollata come una bambina parata da grande, la lunga coda della veste di mamma. Novelle per un anno di Luigi Pirandello UN RITRATTO - Stefano Conti? - Sí, signore Venga, saccomodi. E la servetta mintrodusse in un ricco salottino. Che effetto curioso, quella parola signore rivolta a me su la soglia di casa di quel mio amico della prima giovinezza! Ero un signore adesso: e Stefano Conti di certo un signore di trentacinque o trentasei anni anche lui. Nel salottino, tenuto in una triste penombra restai in piedi a guardare con un senso indefinibile di fastidio i mobiletti nuovi, disposti in giro, ma come per non servire. Non stavano certo ad aspettar nessuno quei mobiletti in quel salottino appartato e sempre chiuso. E il senso di pena, con cui li guardavo, me li faceva ora sembrare intorno come stupiti di vedermi tra loro; non ostili, ma neppure invitanti. Ero ormai abituato da un pezzo agli antichi mobili delle case di campagna, comodi, massicci e confidenziali che dalla lunga consuetudine e da tutti i ricordi duna vita placida e sana hanno acquistato quasi unanima patriarcale che ce li rende cari. Quei mobiletti nuovi mi stavano attorno rigidi e come compresi di tutte le regole della buona società. Si capiva che avrebbero sofferto e si sarebbero offesi duna trasgressione anche minima a quelle regole. - Viva il mio divanaccio, - pensavo, - il mio vecchio divanaccio di juta ampio e soffice, che sa i miei sonni saporosi dei lunghi pomeriggi destate e non soffende del contatto delle mie scarpacce cretose e della cenere che cade dalla mia vecchia pipa! Ma nellalzar gli occhi a una parete allimprovviso e con stupore misto a uno strano turbamento, mi parve di scorgere in un ritratto a olio che raffigurava un giovanetto dai sedici ai diciassette anni, il mio stesso disagio e la mia stessa pena; ma molto più intensa, quasi angosciosa. Restai a mirarlo, come colto in fallo a tradimento. Mi parve come se a mia insaputa, zitto zitto, mentrio facevo quelle considerazioni sui mobiletti del salottino uno avesse aperto lí in alto nella parete una finestretta e si fosse affacciato a spiarmi di là. - Lei ha ragione: è proprio cosí, signore! - mi dissero, per togliermi subito dimpaccio, gli occhi di quel giovinetto. - Noi siamo qua tanto tristi desser lasciati cosí soli, senza vita, in questo stanzino privo daria e di luce esclusi per sempre dallintimità della casa! Chi era quel giovinetto? Come e dondera venuto in quel salottino questo ritratto? Forse era prima nellantico salotto dei genitori di Stefano Conti, nella casa dovio andavo, tanti e tanti anni fa, a trovarlo. In quel salotto non ero mai entrato, perché Stefano maccoglieva nella sua stanzetta da studio o nella sala da pranzo. Il ritratto appariva duna trentina danni fa. Misteriosamente però, e pur nel modo più certo, la vista di quellimmagine escludeva che questi trentanni dal giorno chera stata fissata lí dal pittore, fossero stati comunque vivi per lei. Doveva essersi fermato lí, quel giovinetto, alle soglie della vita. Negli occhi stranamente aperti, intenti e come smarriti in una disperata tristezza aveva la rinunzia di chi resta indietro in una marcia di guerra, estenuato, abbandonato senza soccorso in terra nemica e guarda gli altri che vanno avanti e sempre più sallontanano portandosi con loro ogni romor di vita cosí che presto nel silenzio che gli si farà vicino, intorno, sentirà certa e imminente la morte. Nessun uomo di quarantasei o quarantasette anni di sicuro, avrebbe mai aperto luscio di quel salottino per dire indicando nella parete il ritratto: - Eccomi, quandio avevo sedici anni. Era senza dubbio il ritratto dun giovinetto morto e lo dimostrava chiaramente anche il posto che occupava nel salottino, come in segno di ricordo ma non molto caro, se era lasciato lí, tra quei mobiletti nuovi fuori dogni intimità della casa: posto più di considerazione, che daffetto. Sapevo che Stefano Conti non aveva né aveva avuto mai fratelli; né del resto quellimmagine aveva alcun tratto caratteristico della famiglia del mio amico; neppure unombra di somiglianza con Stefano o con le due sorelle di lui, già da un pezzo maritate. La data del ritratto, poi, e quel che si scorgeva del vestiario non potevano far pensare che fosse qualche antico parente della madre o del padre, morto nelladolescenza lontana. Quando, di lí a poco Stefano sopravvenne e, dopo le prime esclamazioni nel ritrovarci tanto mutati luno e laltro ci mettemmo a rievocare i nostri ricordi, provai, alzando gli occhi di nuovo a quel ritratto e domandandone al mio amico qualche notizia lo strano sentimento di commettere una violenza, di cui mi dovessi vergognare, o piuttosto, un tradimento che tanto più doveva rimordermi in quanto approfittavo che nessuno potesse rinfacciarmelo, se non lo stesso mio sentimento. Mi parve che il giovinetto lí effigiato, con la disperata tristezza degli occhi mi dicesse: Perché chiedi di me? Io tho confidato che sento la stessa pena che tu, entrando qui, hai sentito. Perché esci ora da questa pena e vuoi da altri intorno a me notizie che io, qui muta immagine, non posso correggere o smentire? Stefano Conti, alla mia domanda, storse la testa e levò un braccio, come per ripararsi dalla vista di quel ritratto. - Per carità, non me ne parlare! Non posso neanche guardarlo! - Scusami, non credevo - balbettai. - No! Non immaginare niente di male, - saffrettò a soggiungere Stefano. - Il male che mi fa la vista di questo ritratto è cosí difficile a dire, se sapessi! - È un tuo parente? - marrischiai a domandare. - Parente? - ripeté Stefano Conti, stringendosi ne le spalle più forse per ritrarsi da un contatto ideale che gli faceva ribrezzo, che per non saper come dire. - Era era un figliuolo della mamma. Tal maraviglia afflitta e tanto imbarazzo mi si dipinsero in volto, che Stefano Conti, arrossendo improvvisamente esclamò: - Non illegittimo, ti prego di credere! Mia madre fu una santa! - Ma dici tuo fratellastro, allora! - gli gridai quasi con ira. - Me lo avvicini troppo, con questa parola, e mi fai male, - rispose Stefano, contraendo il volto dolorosamente. - Ecco, ti dirò, mi forzerò a spiegarti una difficilissima complicazione di sentimenti che ha poi, come vedi, questo effetto, di farmi tener lí, come per unammenda, questo ritratto. La sua vista mi sconvolge ancora; e sono passati tanti anni! Sappi che io ebbi attossicata linfanzia nel modo più crudele da questo ragazzo, morto di sedici anni. Attossicata, nellamore più santo: quello della madre. Sta a sentire. Vivevamo allora nella campagna dove son nato e dove dimorai fino ai dieci anni, cioè fino a quando mio padre disgraziatissimo, non abbandonò limpresa della Mandrana, che poi ad altri fruttò onori e ricchezza. Vivevamo lí, soli, come esiliati dal mondo. Ma questesilio lo penso adesso: allora non lo sentivo, perché non immaginavo neppure che lontano da quella terra da quella casa solitaria overo nato e crescevo, di là dai colli che scorgevo grigi e tristi allorizzonte, ci fosse altro mondo. Tutto il mio mondo era lí, né cera altra vita per me fuori di quella de la mia casa cioè di mio padre e di mia madre, delle mie due sorelle e delle persone di servizio. Io sono per esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nellignoranza di tante cose che scoperte alla fine improvvisamente per caso, sconvolgono lanimo e lo guastano talvolta irreparabilmente. Sono convinto che non cè altra realtà fuori delle illusioni che il sentimento ci crea. Se un sentimento cangia allimprovviso, crolla lillusione e con essa quella realtà in cui vivevamo e allora ci vediamo subito sperduti nel vuoto. Questo avvenne a me a sette anni, per il cangiare improvviso dun sentimento che, a quelletà, è tutto: quello, ripeto, dellamor materno. Nessuna madre, io credo, fu cosí tutta de suoi figli come la mia. Né io, né certo le mie sorelle, nel vederla dalla mattina alla sera attorno a noi, proprio dentro la vita nostra nelle lunghe assenze di mio padre dalla villa, cimmaginavamo che potesse avere una vita per sé fuori della nostra. Andava, è vero, di tanto in tanto, una volta ogni due o tre mesi, in città col babbo per tutto un giorno; ma credevamo che non sallontanasse affatto da noi con quelle gite fatte come ci sembravano per rinnovar le provviste della casa di campagna. Anzi, tante volte avevamo lillusione daverla spinta noi ad andare in città, per i regalucci, i giocattoli che ci recava al ritorno. Ritornava qualche volta pallida come una morta e con gli occhi gonfi e rossi; ma quel pallore, seppure ce naccorgevamo, era spiegato con la stanchezza del lungo tragitto in vettura; e quanto agli occhi, possibile che avesse pianto? Erano cosí rossi e gonfi per la polvere dello stradone. Se non che, una sera, vedemmo ritornare in villa, solo e fosco, nostro padre. - La mamma? Ci guardò con occhi quasi feroci. La mamma? Era rimasta in città, perché perché sera sentita male. Ci disse cosí, dapprima. Sera sentita male; doveva trattenersi per qualche giorno in città; niente di grave; aveva bisogno di cure, che in campagna non poteva avere. Restammo in tale sbigottimento, che mio padre pur di scuotercene, ci maltrattò aspramente con unira che non solo accrebbe il nostro sbigottimento, ma ci offese e ci ferí come una crudelissima ingiustizia. Non avrebbe dovuto sembrargli naturale che restassimo cosí, a quella notizia inattesa? Ma lira ingiusta e lasprezza non erano per noi. Lo comprendemmo una decina di giorni appresso, allorché mia madre ritornò in villa: non sola. Vivessi centanni, non potrei dimenticare larrivo di lei in carrozza, davanti al portone della villa. Udendo dal fondo del viale lallegro scampanellío dei sonaglioli, ci precipitammo giú, io e le mie sorelle per accoglierla in festa: ma su la soglia del portone fummo bruscamente fermati da nostro padre smontato allora allora da cavallo, tutto ansante e polveroso, per prevenir di qualche passo larrivo della vettura che conduceva la mamma. Non sola! Capisci? Accanto a lei, sorretto da guanciali, tutto avvolto in scialli di lana, pallido come di cera; con questi occhi smarriti che tu gli vedi nel ritratto cera questo ragazzo: suo figlio! Ed ella era cosí intenta a lui, cosí tutta di lui in quel momento costernata tanto della difficoltà di calarlo giú in braccio dalla vettura senza fargli male che neppure ci salutava - noi, suoi figli soli, fino a jeri - neppure ci vedeva! Un altro figlio, quello? La mamma nostra, la mamma tutta di noi fino a jeri, aveva avuto fuori della nostra unaltra vita? fuori di noi un altro figlio? quello? e lo amava come noi, più di noi? Non so se le mie sorelle provarono quel che provai io, nella stessa misura. Io ero il più piccolo, avevo appena sette anni. Mi sentii strappare le viscere, il cuore, soffocare dangoscia, occupar lanimo da un sentimento oscuro violentissimo, dodio, di gelosia, di ribrezzo, di non so che altro, perché tutto lessere mi sera rivoltato stravolto allo spettacolo di quella cosa inconcepibile: che fuori di me mia madre potesse avere un altro figlio che non era mio fratello, e che potesse amarlo come me, più di me! Mi sentii rubare la madre No, che dico? Nessuno me la rubava. Lei, lei commetteva davanti a me e in me una violenza disumana come se mi rubasse lei la vita che mi aveva data, staccandosi da me, escludendosi dalla vita mia per dare lamore, che doveva esser tutto mio, quello stesso amore che dava a me a un altro che come me ci aveva diritto, lo stesso diritto che ci avevo io. Grido ancora, vedi? Risento, a pensarci, la stessa esasperazione dallora, lodio che non poté mai più placarsi per quanto poi mi narrassero la storia pietosa di quel ragazzo da cui mia madre aveva dovuto staccarsi quando passò a seconde nozze con mio padre. Non lo aveva preteso mio padre quel distacco. Lo avevano preteso i parenti del primo marito. Sembra che costui per gravi dissapori con mia madre, allora giovinetta dopo quattro o cinque anni di tempestosa vita coniugale, si fosse ucciso. Tu intendi ora: le rare volte che mia madre si recava dalla campagna in città andava lí a vedere quel suo figliuolo, di cui noi non sapevamo nulla; che gli cresceva lontano, affidato a un fratello e a una sorella del primo marito. Ora questo fratello era morto; poco dopo il ragazzo sera mortalmente ammalato e mia madre era accorsa al suo capezzale, lo aveva conteso alla morte e appena convalescente se lera portato con sé in campagna, sperando di fargli riacquistare la salute col suo amore, con le sue cure. Fu tutto invano; morí tre o quattro mesi dopo. Ma né le sofferenze valsero mai a suscitare in me un moto di pietà, né la sua morte a placare il mio odio. Io avrei voluto chegli guarisse, anzi; chegli rimanesse lí, tra noi per riempire con lodio che la sua presenza mispirava il vuoto orrendo rimasto dopo la sua morte tra me e mia madre. Il vederla riattaccarsi a noi, dopo la morte di lui, come se ormai ella potesse ridivenir tutta nostra come prima fu per me uno strazio anche maggiore, perché mi fece intendere chella non aveva affatto sentito quel che avevo sentito io; e non poteva difatti sentirlo, perché quello per lei era un figliuolo, comero io. Ella forse pensava: - Ma io non ti amo solo! Non amo anche le tue sorelle? Senza intendere che nellamore chella aveva per le mie sorelle cero anchio mi sentivo anchio, sentivo chera lo stesso amore chella aveva per me: mentre lí, no nellamore che aveva per quel suo ragazzo, no! lí non cero, io, lí non potevo entrarci perché quel ragazzo era suo, e quandella era di lui e con lui, non poteva esser mia, con me. Tu capisci: non mi offendeva tanto per me questa sottrazione damore; quanto moffendeva il fatto che quel ragazzo era suo. Questo non sapevo tollerare! Perché la mamma ora non mi pareva più mia. Non mi pareva più la mamma chera stata per me prima. Da allora - credi - ti dico una cosa orrenda da allora io non mi sentii più la mamma nel cuore. Lho perduta due volte, io, la madre. Ma ne ho anche avute quasi due. Questa che mè morta di recente non era più la mamma, la mamma vera, la mamma di cui si dice che ce nè una sola. La mia vera mamma, la mia sola mamma, mi morí allora, quandavevo settanni. E allora la piansi davvero: lagrime di sangue, come non ne verserò mai più in vita mia lagrime che scavano e lasciano un solco eterno, incolmabile. Me le sento ancora dentro, queste lagrime che mavvelenarono linfanzia; e le devo a lui. Perciò tho detto che non posso neanche guardarlo. Riconosco che fu un disgraziato anche lui. Ma ebbe almeno la fortuna di non vivere la sua disgrazia; mentrio, non per colpa, ma certo per causa sua, vissi tantanni accanto a mia madre senza più sentirmela nel cuore come prima. Novelle per un anno di Luigi Pirandello ZUCCARELLO DISTINTO MELODISTA Sapevamo che Perazzetti dopo avere sposato quella donna dal cane, non tanto per ridere quanto per guardarsi dal pericolo di prender moglie sul serio sera dato da un pezzo, per non so quale connessione, allo studio della filosofia. Quali effetti un tale studio dovesse produrre in un cervello come il suo, era facile a noi tutti immaginare. Ma ce ne volle lui stesso rappresentare uno, laltra sera, raccontandoci a suo modo la seguente avventura. - Ero, - cominciò a dire, guardandosi al solito le unghie, - ero, amici miei, in uno di quei momenti purtroppo non rari, in cui la ragione ne ho, per disgrazia, ancora un poco sicura daver raggiunto alla fine quellassoluto che tutti affannosamente, senza saperlo andiamo cercando nella vita - Io, no, - Io, no, - Io, no, lo interrompemmo a coro. - Bestie, se vi dico senza saperlo! La ragione, del resto saccorge a un tratto di tenere vittoriosamente stretto in pugno un codino, capite? invece dellassoluto; un codino di parrucca, quel tal codino di parrucca a cui saggrappava lineffabile barone di Muenchhausen per tirarsi fuori dello stagno, nel quale era caduto. Protestammo che, se seguitava a parlare cosí difficile, non gli avremmo più dato ascolto e allora Perazzetti ci spiegò, paziente, con gli occhi chiusi e le mani avanti: - Ecco qua. Prima o poi, il fine che ci siamo proposto, a cui tendono tutti i nostri affetti, tutti i nostri pensieri e che ha perciò acquistato per noi il valore intrinseco della nostra stessa vita, un valore assoluto, capite? appena raggiunto, o anche prima dessere raggiunto, ci si scopre vano. - Come? perché vano? - Ma perché ci accorgiamo, santo Dio, che, come questo fine, qualunque altro avremmo potuto proporcene, che sarebbe stato vano lo stesso. Perché lassoluto, cari miei, quellassoluto in cui soltanto potrebbe quietarsi il nostro spirito, non si raggiunge mai. - Ragion per cui è da imbecilli andarlo cercando, - osservò uno di noi. - Bravo! Quel che dico io, - approvò Perazzetti. - Ma lasciatemi dire, per favore. Ogni principio è difficile; poi viene il bello. Ecco: la vita nostra corre protesa tutta verso quel fine, nel quale sillude di poter toccare e sentire la propria realtà. Crolla o svanisce quel fine, crolla e svanisce allimprovviso con esso la nostra realtà, o, piuttosto, lillusione della nostra realtà. E allora che è, che non è privi dun tratto della realtà che cimmaginavamo di poter finalmente toccare ci vediamo vaneggiare nel vuoto e a ogni canto di strada possiamo veder passare la follia e come niente, metterci a conversare con essa che potrebbe anche essere lombra del nostro stesso corpo e domandarle per esempio, con molta buona grazia e delicatezza: - Chi più ombra, o cara, di noi due? State a sentire. Ero dunque in uno di questi deliziosi momenti, con in mano il codino della mia ragione. Quasi senza accorgermene, passavo, di sera, per una delle vie più popolose della nostra città. Mi pareva che la gente, tutta quanta impazzita come me, andasse in tumulto e che i campanelli dei tram, le trombe delle automobili chiamassero ajuto allorché, per caso, mavvenne di posare lo sguardo su una tabella tra le due finestre ferrate dun sotterraneo. Dalle grate di queste finestre sintravedevano giú un banco di méscita di lacca verde e luccicante di specchi una diecina di tavolini di marmo, attorno a cui stavano seduti molti avventori, uomini, donne; poi, un armonium, eccetera. Su quella tabella due arrabbiatissime lampade elettriche scaraventavano friggendo un violento sbarbaglio livido su un manifesto rosso che recava a grossi caratteri la scritta: IL SIGNOR ZUCCARELLO DISTINTO MELODISTA Ebbene, davanti a questo nome con tanta rabbia folgorato da quelle due lampade, io mi fermai con la certezza acquistata lí per lí che questo signor Zuccarello il quale si qualificava da sé con dolce probità distinto melodista, doveva aver raggiunto lassoluto, e dunque, senza meno, essere un dio. - Un dio? Se ci riflettete bene, non può di conseguenza non essere un dio chi abbia raggiunto lassoluto. Un nostro pernicioso errore è questo: immaginarci che, per diventare un dio bisogni attingere con straordinarii mezzi altezze inaccessibili. No, amici miei. Niente fuori di noi, nessunaltezza. Coi mezzi più comuni e più semplici, un punto dentro di noi, il punto giusto, preciso dove sinserisca quel seme piccolissimo, che a mano a mano da sé sviluppandosi diverrà un mondo. Tutto è qui. Saper trovare in noi questo punto giusto per inserirvi il piccolo seme divino che è in tutti e che ci farà padroni dun mondo. Nessuno lo trova, perché lo andiamo cercando fuori, in quellerrore che debba essere altissimo e che ci vogliano mezzi straordinarii. Abbagliati da vane illusioni, aberrati da ambiziose e stravaganti speranze, distratti o anche pervertiti da desiderii artificiosi quel niente, quel puntino infinitesimale, che è la cosa più comune e più semplice del mondo, ci sfugge e non riusciamo mai a scoprirlo. Ma ecco qua questo signor Zuccarello. - La dolcezza stessa del suo nome, - io mi diedi a pensare - lavrà portato un bel giorno a cantare, cosí, naturalmente, come fanno gli uccellini. Sè trovata in gola una discreta vocetta, e gli è bastata per distinguersi senza sforzo dagli altri. Un falso dio si sarebbe proclamato senzaltro: celebre melodista. Lui, no. Al signor Zuccarello, dio vero del suo mondo qual è, quale può essere, quale deve essere, basta proclamarsi distinto melodista. Tanto e non più. Cioè, quanto basta per esser lui, e non un altro. Assolutamente bisognava chio lo vedessi, gli parlassi quella sera stessa. La sua vista, una conversazione con lui, mi avrebbero senza dubbio rimesso a posto lo spirito, ridato la calma e la fiducia nella vita. Entrai dunque in quel caffè-concerto sotterraneo. Si doveva andare più giú della sala col banco di méscita che sintravedeva dalla via. più giú di molto. Ma in fondo non mi dispiacque lidea che dovessi andare a conoscere sottoterra luomo che aveva raggiunto lassoluto. Mi parve anzi giustissimo, e che non potesse essere altrimenti. - Quanto, il biglietto? - domandai allo sportellino. - Sedie o poltrone? - Ci sono anche poltrone? - Poltrone, sissignore. Tre lire, compreso lingresso e, a scelta, anche una consumazione. Titubante, guardai il bigliettajo, come per domandargli: - Tutto questo, col signor Zuccarello? Dio sa che cosa il bigliettajo arguí dalla mia aria smarrita perché evidentemente il signor Zuccarello era per lui un numero come un altro del programma e: - Prezzi normali, - soggiunse, come per tenersi fermo a un dato di fatto nellincertezza penosa in cui quel mio strano modo di guardarlo lo teneva sospeso. - Bene bene, - dissi per tranquillarlo. Diedi le tre lire, presi il biglietto e scesi due lunghe rampe di scala. Scendendo, avvertii subito che la terra si vendicava della violazione del suo grembo. Che questo grembo fosse squarciato per il riposo cieco e muto dei morti, la terra lo poteva tollerare; ma che fosse aperto, e cosí oscenamente, ad archi scosciati, e la cecità fosse rischiarata con tanta sfacciataggine da due grosse lampade e il silenzio cosí profanamente offeso da canti sguajati, strimpellii di strumenti acciottolío di stoviglie, risa sconce e applausi, questo no, questo non lo poteva tollerare. Ed ecco la sua vendetta: non ostanti gli sforzi del proprietario la luce elettrica e la musica e gli specchi, quel caffè-concerto aveva il rigido squallore duna tomba. Confesso che mi sarebbe piaciuto molto trovar laggiú, nelle poltrone e nelle sedie, serii e composti con la loro brava consumazione davanti, intatta, velata di polvere e con qualche ragnetto natante una moltitudine di morti, venuti per vie sotterranee a quel loro caffè-concerto con gli abiti neri, lustri dumido, spiegazzati e chiazzati qua e là da bianche gromme di muffa. Trovai di peggio. Morti in anticamera, aspiranti morti, pochissimi e oppressi duna disperata tristezza. Ogni stato incerto è peggiore dogni cattivo stato certo. Si recavano alle labbra la tazza di caffè, lo sciop di birra, il bicchiere di menta col gesto di chi pensa: - Poiché è ancora necessario chio lo beva E nessuno guardava verso il piccolo palcoscenico dove una scheletrica stella italiana miagolava prima levando le braccia come per tentare daggrapparsi a un acuto che non riusciva a prendere poi abbassando le mani con grazia squacquerata. La voce di questa canzonettista e il rombo dellorchestrina facevano una violenza orribile dindegno stordimento, alla tragica, sconsolata solitudine di quelle poche mummie di avventori. Zitto zitto, in punta di piedi mappressai a un cameriere e gli presentai il biglietto per avere indicato il mio posto. - Ma segga dove vuole, - mi rispose il cameriere. - Vede che non cè nessuno? - Già, possibile? È cosí ogni sera? - Sú per giú - Dunque il signor Zuccarello non richiama gente? - Chi? - Il signor Zuccarello. Il cameriere guardò nel programma. - Ah, già, - disse. - Nossignore, chi vuole che richiami? Avvilito, presi posto in una poltrona. La stella italiana, inchinandosi a vuoto tre o quattro volte, si ritirò tra le quinte; lorchestrina tacque; un silenzio sepolcrale si fece nel caffè sotterraneo. Mi sorse allora come in un lampo di follia la tentazione di mettermi a battere fragorosamente le mani, per rompere per fracassare quel silenzio, per far balzare in piedi atterriti quei pochi, taciturni, oppressi avventori, aspiranti morti. Mi avrebbero preso per pazzo? Ma che ero io? A restare lí ancora per poco, in quel vuoto sotterraneo, in quel silenzio di morte, non sarei impazzito davvero? Soffocato, malzai rumorosamente, con una smania esasperata di parlar forte, di gridare, di pigliarmela con qualcuno. E, come il cameriere mi sappressò per domandarmi: - Che cosa ordina il signore? - Niente, - gli risposi ad alta voce. - Non ordino niente! Lei ha detto che il signor Zuccarello non richiama nessuno? Sappia intanto, che ha richiamato me! Avvenne quel che avevo immaginato. Tutti, anche i sonatori dellorchestrina, si voltarono sbalorditi a guardarmi; parecchi si levarono da sedere; il cameriere, quasi basito, mormorò: - Ma io non ho mica inteso doffenderla, signore - No, no, - seguitai con sdegno e con ira. - Tanto perché lei lo sappia! E lo dica al suo direttore o al signor proprietario del caffè che fa di queste belle speculazioni, impiantare qua in un sotterraneo, un caffè per fare impazzire i suoi avventori! Un signore, a questo punto, mi si fece incontro, turbato, pallidissimo. Lo fissai, per fermarlo a una certa distanza, e lo interpellai altezzosamente: - Lei è il proprietario? - Il proprietario, a servirla. - Ah, bravo! La prego di dirmi, se lei, scritturando il signor Zuccarello, gli aveva detto che il suo nome sarebbe apparso sú, nella via in quella tabella folgorata da due lampade elettriche! Il proprietario mi guardò inebetito balbettò: - Io nella tabella il signor Zuccarello? sissignore è luso - Ah, è luso? - dissi, con un sorriso di trionfo. - E il signor Zuccarello dunque lo sapeva? Lo sapeva e sè qualificato da sé distinto melodista? - Sissignore, da sé. Ma io non capisco - Lo vedo bene, - gridai, - lo vedo bene che lei non capisce nulla! Scusi, che cosa cè lassú? Indicai, cosí dicendo, in alto, nella parete di fronte al palcoscenico, un riflettore per illuminare gli artisti alla ribalta. Allimprovvisa diversione, tutti nella sala scoppiarono a ridere e alzarono il capo a guardare dove io indicavo con fiero cipiglio. più che mai sconcertato, il proprietario, guardò anche lui, rispose: - Un riflettore - Ah, è un riflettore? E lei non pensa daccenderlo per illuminare alla ribalta un artista come il signor Zuccarello? un artista che si qualifica da sé distinto melodista pur sapendo che il suo nome sarà esposto sú, nella via, in quella tabella sfolgorante di luce? Un nuovo scoppio di risa accolse queste mie parole. Il proprietario ne fu scosso; il primo sbalordimento si cangiò in irritazione; forse gli balenò il sospetto chio fossi pagato dal signor Zuccarello per fare quella parte; si scrollò irosamente e disse: - Ma io non debbo dar conto a lei, se accendo o non accendo - No no, scusi, scusi, - lo interruppi subito facendomi manieroso, - lei deve rispettare in me un avventore attirato come una farfalletta dal lume di quella sua tabella nella via un avventore che ha avuto fiducia nel signor Zuccarello e se ne promette una gioja che lei non può neanche immaginarsi! - Ma questo - si provò a interrompermi a sua volta il proprietario. Non gli diedi tempo: - Questo anche per suo tornaconto! Caro signore, qua siamo in un sotterraneo, lei lo sa bene; anzi in una catacomba! Dia ordine, via, che saccenda il riflettore e faccia unaltra cosa, sempre per suo tornaconto: inviti tutti gli avventori che stanno a sbadigliare nella sala di sopra, a scendere qua, a sentire il signor Zuccarello! Gratis non importa per una sera! È una vera indegnità che un distinto melodista come lui debba cantare alle sedie! Tutte quelle mummie davventori già richiamate alla vita, a questa mia inattesa proposta batterono festosamente le mani, approvando a coro; il proprietario mi guardò ancora per un momento accigliato e perplesso poi sorrise anche lui, aprí le braccia, sinchinò e corse sú a dare gli ordini. Poco dopo, la sala era quasi piena, rumorosa, ansiosa per la promessa dun godimento insperato. Il riflettore di contro al palcoscenico cominciò a sfriggere, sbarbagliando, saccese; lorchestrina attaccò il preludio della prima romanza, e il signor Zuccarello in marsina cravatta bianca, guanti bianchi, si fece avanti, raggiante, accolto da uno strepitoso applauso. Ah, miei cari amici, se laveste veduto! Piuttosto piccolino, con una faccia che pareva intagliata in un saponetto da barbiere color di rosa, con un che di caprigno nei capelli fitti, ricci e neri, e anche nella voce, quando cominciò a belare, appassionatamente. Per me, la maggior prova, la prova più lampante che non mero affatto ingannato sul suo conto, fu questa: che non si sforzò per nulla. Tanto e non più, cosí nella voce come nei gesti e nei sorrisi. Dava quel che poteva, e perfettamente sapeva quanto poteva dare. Nelle pause, cacciava fuori la lingua, sorridendo, per umettarsi le labbra e graziosamente, con due dita, si tirava i polsini di sotto le maniche. Perfetto! Ma naturalmente nessuno degli spettatori riusciva a rendersi conto di quella perfezione. Sentivo che tutti tenevano la loro disillusione sospesa in una aspettativa, che si volgeva dubbiosa da me a lui, da lui a me. Per fortuna, un buon acuto finale, smorzato con arte, rialzò, sostenne le sorti; io mi affrettai ad applaudire con entusiasmo, tutti applaudirono con me e il signor Zuccarello venne fuori due o tre volte a ringraziare, inchinandosi con una mano sul petto. Ma voi capite, amici miei, che a me non importava tanto, quella sera, di salvare il signor Zuccarello, quanto di salvare lassoluto. Ne avevo proprio bisogno! E lo salvai, non ostante tutto; voglio dire, non ostante che il signor Zuccarello, dopo lo spettacolo, mi venne incontro adiratissimo quasi con le mani in faccia, a domandarmi conto e ragione di quanto avevo fatto del pericolo a cui lo avevo esposto dun fiasco clamoroso e anche di fargli perdere la scrittura per linqualificabile soperchieria usata al proprietario del caffè. Stentai non poco a calmarlo, ma alla fine ci riuscii; non solo, ma riuscii anche a farmelo amico. Lo condussi con me per più dunora per le vie già deserte, e lo feci entrare in un caffè notturno, perché seguitasse bevendo una tazza di birra, a parlarmi di sé, della sua vita, delle sue speranze, dei suoi desiderii. Vi figurate che mabbia detto cose straordinarie? Siete veramente imbecilli! Mi disse le cose più ovvie, più comuni, più semplici del mondo quali poteva dirle uno che aveva saputo trovare in sé il punto giusto il puntino infinitesimale, dove aveva inserito il seme che laveva fatto un dio modesto, padrone del suo piccolo mondo. Era contento e soddisfatto di tutto, anche di cantare alle sedie in quel lugubre caffè sotterraneo. Perché in quellequilibrio perfetto che solamente può dare la piena soddisfazione di sé egli aveva capito che a lui conveniva dessere un piccolo dio provinciale di condurre cioè nei paeselli di provincia la sua modesta divinità; e gli bastava perciò di poter dire, per accrescere colà il suo prestigio, daver cantato a Roma, in un caffè-concerto di Roma; quale, non importava. La prova maggiore della sua divinità mi fu data però da unombra, che appena usciti dal caffè sotterraneo, prese a seguirci a distanza per più dunora lungo le vie deserte; lombra duna donna miserabile, che potei distinguere bene quando schiudendo timidamente la porta a vetri del caffè notturno, strisciò dentro, dieci minuti dopo cheravamo entrati noi e andò a rincantucciarsi in un angolo in fondo, vestita di un abito nero inverdito e sfrittellato, con un cappellino frusto, guarnito di una piuma piangente da un lato; su le spalle curve, una vecchia mantiglia sfrangiata; ai piedi, un pajo di scarpacce da uomo. Avevo notato che, andando via, egli di tanto in tanto, pian piano e come di nascosto, si voltava a lanciare indietro un occhiata inquieta. - Ma sí, lo so! - avrei voluto dirgli, per levarlo da quella inquietudine. - Lo so ed è giusto che sia cosí: non credere che moffenda il fatto che tu tenga cosí a distanza tua moglie e che ella sia cosí miserablle. Ero sicuro che lui la teneva ancora con sé, non solo per farsi servire da lei come da una schiava, ma anche per misurare da lei il cammino che aveva saputo percorrere; e parimenti ero sicuro che ella, senza muovere un lamento, faceva di tutto per tener lui come un damerino. Dite di no? Lasciatemi ripetere, amici, che siete veramente imbecilli. Sappiate che dopo aver accompagnato fino al portone dellalberguccio il signor Zuccarello nel ritornare indietro, io mebbi, nel bujo fitto della strada, un profondissimo inchino da quellombra. E non potei fare a meno di considerare che era giusto che ella sinchinasse a me cosí perché lo voleva in lei quello stesso iddio, a cui io or ora avevo reso omaggio. Novelle per un anno di Luigi Pirandello SERVITÚ Due volte la mammina aveva sporto il capo dalluscio a raccomandare alla Dolly di non parlar troppo di non agitarsi tanto, ché altrimenti la febbre le sarebbe cresciuta. - Parli sempre tu giuochi tu sola La Dolly, sostenuta da una pila di guanciali sedeva sul lettino in compagnia di tutte le sue bambole belle. E due volte, scotendo la testina per cacciar via dagli occhi i riccioli doro scappati nel calore del giuoco di sotto la cuffietta di raso celeste aveva risposto alla mamma: - No, io sola; giuoca anche Nenè Nenè era la figliuola della nurse. Ma finora, per dir la verità, Nenè non aveva mai aperto bocca. Tutte due le volte, invece, aveva guardato quasi atterrita la signora che sporgeva il capo dalluscio; e il cricchio della maniglia, il cigolío delluscio schiuso, lo sporgersi di quel capo la voce della mamma di Dolly, erano stati per lei un fracasso, un crollo, uno scompiglio. Perché era come in un sogno Nenè da due ore, sospesa quasi angosciata nel dubbio che non fosse vero ciò che pur si vedeva attorno e toccava. Labituccio color cece, di due anni fa, le segava il collo, le segava le ascelle, le opprimeva le spallucce; il nastrino di seta color di rosa, un po stinto, attorno al capo le sallentava a mano a mano e cedeva al goffo rizzarsi ispido e compatto dei capelli neri ancor zuppi dacqua poiché era stata lavata tutta con insolita cura: non sentiva nulla non avvertiva nulla, incantata, abbagliata dal lusso di quella cameretta di bimba, imbottita di raso azzurro. E lievemente, senza saperlo, con la manina tozza gonfia per la manica troppo stretta e corta che le serrava il braccio come un salsicciotto palpava la coperta cosí liscia, cosí morbida del lettino mentre tutta occhi e con la boccuccia aperta seguiva il chiacchierío fitto, volubile della padroncina malata. Sentiva bene la Dolly che il giuoco realmente lo faceva Nenè, quantunque finora non avesse aperto bocca. Con la sua maraviglia intenta e muta dava unanima nuova a quelle sette bambole sedute sul lettino come damine in visita e un nuovo piacere, a lei, nel farle muovere e parlare. Da tanto tempo, infatti, quelle sette bambole per Dolly quasi non vivevano più: erano pezzi di legno testine di cera o di porcellana, occhi di vetro, capelli di stoppa. Ma ora riavevano anima, un anima nuova, e rivivevano una nuova vita maravigliosa anche per lei quale ella non avrebbe mai immaginato di dar loro unanima, una vita che prendevano qualità appunto dalla maraviglia di Nenè, chera maraviglia di servetta. Le faceva perciò parlare come signorone del gran mondo, piene di capriccio e di moine, pressa poco come parlavano le amiche di mammà. Ecco: questa era la contessina Lulú che guidava da sé la sua auto, fumava sigarette col bocchino dorato e gridava sempre agitando in aria un dito minacciosamente: - Moringhi, Moringhi, se scappi ti raggiungo! Chi era Moringhi? Un mago? Chi sa! Forse un amico di mammà anche lui, un amico di tutte le amiche di mammà; ma il nome, a quel grido, si rappresentava a Nenè come quello dun mago poiché la Dolly diceva che era amico specialmente di quellaltra bambola lí, di Mistress Betsy. - All right, thank you! No, no, senza ridere! Parlava sempre inglese; Mistress Betsy. Con mammà, con tutti. E andava sempre a cavallo - op! op! - mica a sedere però: con le gambe aperte, cosí come i maschiacci, brutta scostumata! E spesso cadeva; e una volta, alla caccia della volpe, sera ferita qua allo zigomo, ecco. Oh, le stava bene, brutta americanaccia! Mostrava a tutti le sue ferite di cavallerizza, al petto, alle spalle, anche alle gambe; e quando stringeva la mano faceva male. - All right! Thank you! E questaltra? Ah questaltra qui, che ridere! Roba, roba proprio da morir dal ridere! Donna Mariú, questa: Sempre malata. - Oh Dio qua, oh Dio là - La mia povera testa! il mio povero cuore! - Vi prego, Moringhi, siate buono! Moringhi, non mi fate male: non posso più ridere Moringhi! La mia povera testa! il mio povero cuore! - Ma mica un cuore cosí Un cuore col q e staccato: qu-ore. Moringhi diceva cosí. Roba da morir dal ridere, un cuore col q! Nenè non capiva nulla. Poteva esser vero per lei che quella bambola lí fumasse e quellaltra andasse a cavallo. Davvero allo zigomo, quello sgraffietto Ma se avevano finanche le mutandine coi merletti e i fiocchettini di seta e anche le calze di seta con le giarrettiere di velluto e le fibbie dorate e le scarpine di coppale potevano anche veramente andare a cavallo, fumare, parlare quel linguaggio incomprensibile. Qualunque prodigio poteva esser vero in quella cameretta lí, anche i cavallini veri, cavallini vivi, piccoli piccoli potevano sbucar fuori da un momento allaltro e mettersi a caracollare sú per le campagne lontane lontane di quel tappeto azzurro vellutato con quelle damine in groppa dai veli svolazzanti. Affascinata da quella visione, Nenè stentava a credere, o veramente non riusciva ancora a capire che stanca alla fine del giuoco, la Dolly stésse ora per regalarle una di quelle bambole e non sapesse ancor quale. - No, questa no, - diceva la Dolly. - Questa ha il braccino malato e deve stare a letto con me. Ecco ti do ti do questaltra, invece, Mistress Betsy Ma no, neanche Ti scappa via Mistress Betsy: tanto cattiva è! Scostumata E poi, parla sempre in inglese, e non la capiresti. Ti do questaltra allora. Si chiama Mimí. Ma tu devi chiamarla sempre signora Marchesina. Marchesina è, sai? La marchesina Mimí. Esigente ah, esigente! Bisogna che trovi il bagno pronto ogni mattina e poi la colazione di cioccolato e biscottini, e poi e poi non mangia niente, sai? non mangia altro che palline dargento quelle che si comprano dove le compra mammà, dal farmacista Baker di fronte al Grand Hotel. Ti do Mimí, sí. Ecco, prendila. Per davvero te la do, sí per sempre prendila, ti dico Aspetta, che le do un bacio Ecco, te la puoi portar via. Nenè guardava sbalordita e più che mai sospesa e angosciata. Sera levata in piedi alle insistenze di Dolly; ma restava lí, senza poter alzare la mano, quasi sul punto di piangere. Entrò nella cameretta la signora, seguita dalla nurse, chera rimasta dopo il baliatico a servire in quella casa di signori. Anche la mamma, vestita cosí bene, da nurse, con la cuffietta in capo e il grembiule bianco ricamato, accanto alla signora apparve in quel punto a Nenè come trasfigurata nel lume di quella casa, come infusa nellazzurro duna meravigliosa lontananza. Che diceva? Diceva di no a Dolly, che non doveva darle la bambola. Non doveva dargliela prima di tutto perché troppo bella, troppo ben vestita, anche calzata e coi guanti e col cappello ma figurarsi! una bambola cosí fina a Nenè! E poi, che se ne farebbe Nenè? È mammina di casa, Nenè: deve attendere a servire il babbo e non ha tempo di giocare, ché guaj se il babbo non trova tutto pronto, la sera. Il babbo? dove? Le sembrava tanto lontano ormai, a Nenè, quel suo babbo cattivo, che rincasava sempre ubriaco e scontento e per nulla la batteva e lafferrava pei capelli o le scaraventava addosso ciò che gli capitava prima sotto mano gridandole: - E non potevi morir tu, invece? Lei, già, invece del fratellino che la madre aveva lasciato poppante per andare a bàlia. Una vicina sera incaricata dallevarlo per poche lire al mese; e lei, Nenè, avrebbe dovuto fargli da mammina. Ma il fatto è che il fratellino, un giorno, era morto in braccio a lei: morto; e lei che non lo sapeva, aveva per un pezzo seguitato a portarselo in braccio: freddo freddo bianco bianco, e zitto e duro Da allora il babbo era diventato cattivo cosí cattivo che la mamma non aveva voluto più star con lui ed era rimasta a servire in quella casa o piuttosto, a farvi la signora, come diceva il babbo e come ora veramente pareva anche a Nenè. Certo, la mamma parlava ora e guardava e sorrideva e gestiva come una signora come la mamma di Dolly appunto, e a lei non pareva più la sua mamma. - Ma, no, via, signorina! Ma le pare? Ma neanche per sogno! Una bambola cosí bella a questa mia povera Nenè! Ma ecco, la signora le prendeva un braccino poi le posava sul petto la bambola, quella Marchesina Mimí, e poi sulla bambola le ripiegava il braccino perché la reggesse forte. - Grulla, e non si ringrazia nemmeno? Sú, come si dice? Nulla. Non poteva dir nulla, Nenè. E non osava nemmeno guardare quella bambola marchesina contro il suo petto, sotto il suo braccino. Se nandò via come intronata, gli occhi sbarrati senza sguardo, la boccuccia aperta e coi capelli che le si rizzavano sotto il nastro color di rosa, quanto più la madre cercava dassettarglieli sul capo. Scese le scale, attraversò tante vie e si ridusse alla catapecchia, ove abitava col padre senza veder nulla, senza sentir nulla, quasi alienata dogni senso di vita. Le viveva invece lí sul petto, stretta sotto il braccio, quella bambola meravigliosa; duna vita incomprensibile però quale le sbarbagliava ancora nella mente attraverso il chiacchierío fitto e volubile della padroncina malata. Oh Dio, se quella bambola parlava col linguaggio che le aveva messo in bocca la Dolly, come avrebbe fatto lei a comprenderla? - Moringhi, Moringhi, se scappi ti raggiungo! Ah, Moringhi, certo, non sarebbe venuto lí nella catapecchia a trovare la marchesina Mimí, e nessuna delle amiche sarebbe venuta. E le sigarette col bocchino dorato? e le palline dargento profumate? e i cavallini veri, i cavallini vivi, piccoli piccoli? Non le saffacciava neppur per ombra alla mente che avrebbe potuto giocarci, con quella bambola. Servirla, sí, avrebbe potuto servirla; ma come, se non sapeva nemmeno parlarle? se non capiva nulla della vita a cui la bambola era avvezza? Entrata nel bugigattolino overa la sua cuccia con una seggiola spagliata e una panchetta che le serviva da tavolino per far le aste e le vocali quandancora andava a scuola si guardò attorno smarrita, avvilita, non per sé ma per la damina che portava in braccio. Non osava ancora guardarla. Certo, per sé, la marchesina Mimí, aveva gli occhi di vetro e non vedeva. Ma vedeva lei, Nenè, ora, la miseria brutta di quel suo bugigattolino con gli occhi della marchesina Mimí abituati al lusso della cameretta da cui veniva. Finché lei non la guardava, la marchesina Mimí, ancora stretta sotto il suo braccio, non vedeva nulla. Avrebbe veduto però, appena lei si fosse risolta a guardarla. Ebbene, bisognava che vedesse fin da principio il meno peggio possibile. Pensò che nella cassetta dei panni sotto la cuccia cera un grembiulino azzurro smesso dalla Dolly e regalato dalla signora alla bàlia per lei: era stato lavato, rilavato tante volte; sera stinto; aveva più duno strappo; ma veniva di là; era stato della Dolly, e forse la marchesina Mimí lo avrebbe riconosciuto. Senza posarla, senza guardarla, Nenè si chinò; trasse da quella cassetta il grembiulino e lo stese su la panca come un tappeto badando che gli strappi, almeno i più grossi, non venissero in mostra sul piano. Ecco, per il momento poteva metterla a sedere lí, sul pulito di quel grembiule vecchio, ma fino. La pose a sedere pian piano, con mani tremanti per paura di farle male e di sciuparle labito; e finalmente osò guardarla. Un sentimento misto di pietà e dadorazione espressero le manine rimaste innanzi al petto aperte, in un gesto dincertezza angustiosa. E a poco a poco si piegò su le ginocchia, guardando negli occhi la bambola. Ahimè, la vita maravigliosa, di cui la Dolly nella sua cameretta la aveva fatta vivere, qua sera come spenta. La bambola le stava davanti, come se non vedesse nulla, in attesa chella facesse qualche cosa per lei per ridarle vita, la sua vita perduta, di gran signora. Ma come? che cosa? le mancava tutto. La Dolly le aveva detto cherano avvezze a cambiarsi dabito più volte al giorno le sue bambole e che quella marchesina Mimí poi aveva anche tante vestaglie una più bella dellaltra, rosse, gialle, viola, a fiorellini a ombrellini giapponesi Possibile che ora stésse vestita sempre cosí, sempre con quel cappellino in capo con quelle scarpine ai piedi, con quei braccialettini al polso, e quella catenella al collo da cui pendeva il ventaglino? Ah, comera bello quel ventaglino di piume, ventaglino vero, che faceva un po di vento davvero poco poco, quanto poteva bastare a quella piccola marchesina Mimí Ah, là, sí in casa di Dolly, con tutte le cose adatte, il lettuccio di legno bianco e gli altri mobiletti e il ricco corredo là sí sarebbe stata felice lei di servire quella bambola marchesina. Ma qua? Come non aveva pensato la Dolly che avrebbe dovuto anche darle almeno almeno il lettuccio e un po di corredo non per far più ricco e compiuto il dono, ma perché la bambola non avesse a soffrire, e perché lei, Nenè, avesse modo di servirla? Come poteva cosí, senza nulla? Al più al più, col fiato e col dito, o con la punta duna pezzuola, avrebbe potuto ripulirle le scarpettine di coppale. Nientaltro. Quasi quasi era meglio ritornare da Dolly, con la bambola, e dirle: - O mi dài da farla vivere comè avvezza, o te la tieni. Chi sa! Forse Dolly le avrebbe dato tutto Un lungo, grosso grosso sospiro sollevò il petto di Nenè accosciata lí davanti alla panchetta. Volse il capo, e in un momento, di nuovo abbagliata, vide in un angolo lercio del bugigattolino la cameretta della marchesina Mimí. Cameretta? un gran camerone, col tappeto azzurro vellutato, lí per terra, e il lettino di legno bianco col parato a padiglione di seta celeste, e di là larmadietto a specchio, le sedioline dorate, la specchiera; e vide sé, vestita bene come la mamma, tutta intenta a servire quella sua padroncina esigente e capricciosa; a prevenirne tutti i desiderii, per non farsi sgridare, ché certo, per quanto ella facesse, la marchesina Mimí, lí sola con lei benché circondata da tutti i suoi agi, da tutto il suo lusso, sarebbe stata a malincuore senza più visite damiche, né di Moringhi, né passeggiate a cavallo. E, per sfogarsi, certo lavrebbe comandata a bacchetta. - Pronto il bagno? - Ecco, un momentino, signora Marchesina - Ma il mio bagno devesser pronto subito, appena mi alzo! Che fate? Datemi adesso il mio cioccolato e i biscottini! La mia vestaglia, subito! - Quale, signora Marchesina? Quella rossa? quella gialla? quella con gli ombrellini giapponesi? - No, quella viola! Non lo sapete? - Subito, signora Marchesina, eccola qua. Vedeva, con gli occhi sbarrati, quel suo sogno là in quellangolo incantato, Nenè, e parlava sola cosí da un pezzo forte e imperiosa per conto della marchesina Mimí, umile e inchinevole per sé da servetta amorosa che compatisce i capricci della padroncina tiranna; allorché, tutta un tratto, con un brivido di terrore alla schiena, vide una manaccia scabra enorme, allungarsi sul suo capo e ghermire la bambola su la panchetta. Insaccò la testa; poi, allibita, arrischiò di su la spalluccia, con la coda dellocchio, uno sguardo. Suo padre, dietro a lei, con un ghigno su le labbra ispide guatava la bambola fragile in quella sua manaccia scabra e scrollava il capo, ripetendo: - Ah, sí? ah, sí? Con lanima oppressa dangoscia, gli vide levare laltra mano afferrare con due dita la falda del cappellino alla bambola, dare uno strappo violento. Soffocò un gemito involontario. Insieme col cappellino se nera venuta la testa. E quella testa col cappellino e il busto decapitato, due strazii orribili, informi, volarono via per la finestra presso il tetto accompagnati da un calcio e da una esclamazione rabbiosa: - Sú, in piedi! Non voglio signore, io, per casa! Novelle per un anno di Luigi Pirandello HO TANTE COSE DA DIRVI La lettera in un bel foglietto volgarissimo, di suprema eleganza provinciale color di rosa e filettato doro, finiva cosí: se parlo dansia tu puoi ben dire: ma sei vecchio, sei, povero il mio Giorgio! Ed è vero, sono vecchio, sí; ma dei pensare, Momolina, che fin da ragazzo io tho amata, e quanto! Dicevi damarmi anche tu allora! Venne la bufera - proprio la bufera - e mi ti portò via. Quanti mai anni sono passati? Ventotto Ma come si fa che son rimasto sempre lo stesso? Dico meglio: il mio cuore! Non dovresti perciò farmi aspettare più a lungo la risposta. Sai? Io verrò a te domani. Hai avuto circa un mese per riflettere. Mi devi dire domani o sí o no. Ma devessere sí Momolina! Non far crollare il bel castello che ho edificato in questo mese il bel castello dove tu sarai regina e tutte le mie speranze ancora giovani ti serviranno come ancelle amorose La signora Moma saccorse che questultima frase cosí poetica, era stata aggiunta, appiccicata dopo scritta la lettera. Il signor Giorgio, o non aveva voluto sprecare il bel foglietto color di rosa, filettato doro; o non aveva voluto sobbarcarsi alla fatica di rifar di nuovo, chi sa con quanto stento in bella copia la lettera, con tutti quegli svolazzi in fine dogni parola; e, con molta industria allora, aveva costretto la poetica frase sovvenutagli tardi, forse nel rileggere la lettera prima di chiuderla nella busta a capir tutta, di minutissimo carattere, nel poco spazio che avanzava nel rigo dopo il tu sarai regina. Lappiccicatura, saltando agli occhi evidente rendeva più che mai goffe quelle speranze ancora giovani che dovevano servirla come ancelle amorose. E, ottenne questo belleffetto: che la signora Moma, sbuffando, buttò via la lettera, senza leggerne le ultime righe. - Oh Dio, viene domani? Ma come non capisce, cretino, che non voglio saperne? E, ancora col cappello in capo, pestò un piede e alzò la mano guantata a un vivacissimo gesto di fastidio e di stizza. Con quel cappello in capo la signora Moma stava, si può dire, da un anno e quattro mesi. Non se lo levava che per qualche mezzoretta, per qualche oretta al giorno; se lo ripiantava di furia in capo, e via di nuovo, fuori di casa. La cacciava via cosí, sempre in giro di qua e di là, una smania, non sapeva di che una smania che le si esasperava in corpo sopra tutto alla vista dei mobili della casa e specialmente alla vista del magnifico salone di ricevimento con quelle ricche tende e quelle portiere di damasco quei quadri antichi e moderni alle pareti e quel gran pianoforte a coda del marito e quei leggii che parevano di chiesa innanzi ai quali sedevano con gli strumenti ad arco i colleghi del marito e anche Alda la sua bella figliuola, adesso lontana lontana, anche lei col suo violino. Da un anno e quattro mesi era vedova la signora Moma: dellillustre maestro Aldo Sorave. La lettera ricevuta quella mattina nella quale quel signor Giorgio la chiamava Momolina le aveva per poco ridestato il ricordo del suo paesello nativo, di quel ferrigno borgo montano, tutto cinto di faggi di querci e di castagni, ove un giorno il giovane maestro Sorave, sbattuto da chi sa quale tempesta era venuto a rifugiarsi, genio incompreso, con un libretto da musicare, La bufera. Ella era veramente Momolina, allora. Sedici anni, rosea e fresca, bellina, grassottella e placida placida. Ma sera innamorata anche lei del giovane maestro Sorave. Se nera innamorata forse perché tutte le ragazze del paese se nerano innamorate. Non aveva mai però compreso bene perché egli fra tante avesse scelto lei proprio lei, che certo gli sera mostrata meno accesa di tutte le altre; tanto che innanzi a lui non aveva saputo se non arrossire e balbettare; e, forzata a dirgli qualche cosa, gli aveva dichiarato candidamente di non capir nulla lei, né di musica, né di poesia, né dalcunaltra arte. Ebbene, appunto perciò, forse, il maestro Aldo Sorave se lera sposata. Pur non di meno ella credeva, era sicurissima daver condiviso per ventotto anni la vita del marito, dapprima tempestosa, zingaresca in viaggi affannosi da un paese allaltro con la lingua fuori come una povera cagnetta dietro lansia smaniosa di lui che voleva a ogni costo raggiungere la mèta; poi - nata la figliuola - unaltra vita, non mai placida veramente, ma certo meno irrequieta quella che seguiva ai ritorni di lui dopo i trionfi o dun giro di concerti o duna stagione musicale diretta in questa o in quella città; finché, conquistata solidamente con la fama lagiatezza, egli non sera stabilito a Roma. Qua la figliuola era cresciuta, bionda e bellissima, in mezzo allinebriante fulgore darte di cui era circondato il marito. Ma un bel giorno, chi sa come, chi sa perché, rovesciando tutti i disegni ambiziosi del padre sera invaghita dun giornalista, brutto e quasi vecchio; aveva voluto sposarlo, e se nera andata in America, a Buenos Aires dove al marito era stata offerta la direzione dun grande giornale italiano. Tre mesi appena dopo quelle nozze, il padre che aveva negato fino allultimo il consenso e non aveva voluto rivedere la figliuola neanche prima della partenza per lAmerica, era morto di crepacuore. Un gran dolore, sí, oh un gran dolore per la signora Moma lallontanamento di quellunica figliuola; e la più grande delle sciagure era stata poi per lei la morte del marito. Ma - ecco - che proprio proprio, con quellallontanamento e con questa morte, fosse tutto finito, come se ella non fosse rimasta lí come se non fosse rimasta la casa, tal quale, per lagiatezza in cui la aveva lasciata il marito la signora Moma non riusciva ancora a capacitarsi. Certo, la vita dun tempo, quella fervida vita, cosí bruscamente interrotta, le feste darte le conversazioni, la corte delle splendide signore attorno al vecchio maestro illustre piccoletto e capelluto, dagli occhi selvaggi sotto le folte ciglia spioventi come appariva dal ritratto a olio appeso alla parete del salone; la corte degli elegantissimi giovanotti attorno alla figliuola; non era più possibile ormai: questo, sí, la signora Moma lo comprendeva bene. Ma una vita quale ormai poteva essere nelle mutate condizioni le tante e tante amiche, i tanti e tanti amici dallora potevano bene ricondurla lí nella casa rimasta tal quale, in quel magnifico salone, attorno a lei che vera restata sola e vi saggirava come sperduta. E col cappello in capo, dalla mattina alla sera, angosciata, esasperata la signora Moma correva in cerca degli antichi frequentatori della casa, dalluno allaltro, senza requie. Dapprima era stata accolta con una certa cordialità; molti la avevano commiserata per la doppia sventura; qualcuno le aveva anche promesso che sarebbe venuto a trovarla. Ma che! Non era mai più venuto nessuno. E a poco a poco la signora Moma era divenuta quasi aggressiva. - Birbante! birbante! Avevate promesso che sareste venuto - Signora mia, creda, non ho potuto. - Verrete oggi? Fatemi il piacere, venite! Ho tante cose da dirvi Dalle quattro alle sei. Ci conto. - Oggi no, mi dispiace, signora, non potrei. Spero domani. - No! Domani certo. Vaspetto, badate! Dalle quattro alle sei. Ho tante cose da dirvi E dalle quattro alle sei la signora Moma stava ad aspettare in casa la visita. Credeva veramente daver tante cose da dire, e ripeteva a tutti, dopo glinviti sempre più pressanti, quella frase. Passavano le quattro, passavano le cinque, passavano le sei; limpazienza, la smania, langoscia, lesasperazione della signora Moma crescevano; sbuffava, balzando in piedi; andava sú e giú per il salone; saffacciava ora a questa ora a quella finestra a guardare se laspettato venisse; e, pur certa ormai che non sarebbe più venuto, scoccate le sei, si costringeva divorata dalla rabbia, ad aspettare ancora dieci minuti, un quarto dora e ancora un altro quarto, e finanche unora! Alla fine, si ripiantava il cappello in capo e via di nuovo per le strade, furiosa, imprecando al maleducato. Non saccorgeva nemmeno che ora amici e conoscenti, per non farsi aggredire avvistandola da lontano, scantonavano, si nascondevano e quanderano acchiappati, le porgevano la mano voltando la faccia e scappavano via, senza darle il tempo di finir la solita frase: - Domani, eh? Vaspetto domani. Dalle quattro alle sei. Ho tante cose da dirvi Ricordava, la poveretta, dessersi mostrata sempre affabile e cordiale con le amiche, con gli amici, ammiratrici del marito, corteggiatori della figliuola. Amiche, amici, le sedevano accanto, allora, durante le riunioni, le rivolgevano anche la parola la salutavano con aria complimentosa e deferente, entrando nel salone e uscendone. Inchini, complimenti, sorrisi Ella udiva paziente tutta quella musica, tutte quelle dispute darte; qualche volta le era avvenuto di rispondere con un cenno del capo o con un sorriso a qualcuno che nel calore della discussione le aveva rivolto lo sguardo No, no, proprio no non riusciva a capacitarsi ancora perché, allontanatasi la figliuola, morto il marito tutti lavessero abbandonata cosí, come se ella avesse commesso qualche indegnità; tutti avessero cosí disertato la bella casa dove quei preziosi oggetti darte erano rimasti attorno a lei come sospesi in una immobilità silenziosa e quasi solenne. Erano suoi, tutti e assolutamente suoi, ora, quei mobili e la casa; ella era la signora e la padrona di tutto; eppure eppure da una smania orribile si sentiva presa, guardando, o, piuttosto, sentendosi guardata come unestranea, lí da tutti quegli oggetti che non le dicevano nulla, che non le sapevano dir nulla perché avevano tutti un ricordo vivo ancora, o del marito o della figliuola; e per lei, nessuno. Se alzava gli occhi a guardare, per esempio, un quadro del salone, sapeva chera antico, come no? sapeva chera di pregio; ma che cosa rappresentasse quel quadro, perché fosse bello, veramente non avrebbe saputo dire neanche a se stessa; e se guardava il pianoforte eh, in verità non poteva altro che guardarlo non sarrischiava nemmeno a scoprirne la tastiera perché il marito, prima di morire, le aveva espressamente raccomandato che non lo lasciasse più toccare a nessuno. Quanto a toccarlo lei, neppur ci pensava, perché lei, la musica - sí cera vissuta sempre in mezzo - ma neanche le note, il do dal re aveva imparato mai a distinguere. Non le viveva, ecco, non poteva più viverle attorno, quella casa. Per riprendere a vivere bisognava assolutamente che un po dellantica vita quella degli altri, quella della figliuola e del marito, tornasse a muoversi in essa. Altra vita, lí, una sua vita, non era possibile; perché in realtà lei, la signora Moma ditelo piano, per carità se non volete esser troppo crudeli, voi che adesso la chiamate una terribile seccatrice la signora Moma, lí, nella sua casa, non aveva mai avuto una vita sua e quasi non cera mai stata. Questo ella, naturalmente, non poteva intenderlo: lo avvertiva solo come una smania che le si esacerbava sempre più e la cacciava fuori senza requie incaponita a richiamare, a ricondurre attorno a sé quella vita nellangoscia smaniosa di sentirsela mancare e sfuggire, senza saper perché. Il giorno appresso - sintende - accolse a modo dun cane quel povero signor Giorgio Fantini suo compaesanello innamorato di ventotto anni fa che pure con la sua profferta di nozze intendeva di richiamare e di ricondurre lei piuttosto a quellunica vita chella veramente avrebbe potuto vivere là nel ferrigno borgo montano tra i boschi di faggi, di querci e di castagni; modesta vita tranquilla, dai giorni semplici, uguali, dove non avveniva mai nulla chella non potesse capire dove in ogni cosa nota avrebbe potuto sentire e toccare la realtà sicura della propria esistenza. E non era poi tanto vecchio quel signor Giorgio Fantini; ed era anche un belluomo, molto più bello certamente di quel piccoletto e capelluto maestro-bufera Aldo Sorave; ed era anche ricco, padrone di molte terre e di molte case, e non privo duna certa coltura antica e sana se poteva leggere nel loro testo latino e senzajuto di traduzione le Georgiche di Virgilio. Già non si fece neppur trovare in casa la signora Moma. Quando, dopo circa due ore, rincasò tutta accaldata e sbuffante più che mai invelenita dalla stizza contro tutti quegli ingrati e maleducati che la sfuggivano e le mancavano di parola lo investí malamente, là nel salone senza neppur levarsi il cappello, sollevando soltanto la veletta per fargli scorgere bene, negli occhi la sua collera e il fermo proposito di respingere quella proposta che le pareva quasi un insulto, anzi una tracotanza. - Ma chi vha detto di venire, caro Fantini? Io non ve lho detto! Non vho neppure risposto! Ma sí, scusate: vi pare sul serio che sia una cosa possibile? Ma basta che vi guardiate un po attorno, caro Fantini! Vedete? Questa è la mia casa Credete proprio possibile chio, alla mia età, rinunzii ormai a ciò che per tanti anni ha formato la mia vita? Via, via Un po di riflessione Avreste dovuto riflettere un po prima, veramente Basta; non ne parliamo più. Qua la mano, caro Fantini, senza rancore, e restiamo buoni amici. Non ebbe il coraggio dinsistere il signor Giorgio Fantini; guardò in giro quel solenne salone dovella diceva daver la sua vita, e poco dopo uscí con lei che per un momento a causa di lui, aveva dovuto interrompere la sua quotidiana inesorabile ricerca. E la vide per via, nella tristezza brumosa della sera decembrina fermarsi tre o quattro volte in mezzo a una fiumana di gente ad aggredire questo e quello; e saccorse che quei signori aggrediti le porgevano la mano voltando la faccia; e ogni volta con una strana voce rabbiosa di pianto le udí ripetere quella sua solita frase: - Ma avevate promesso di farvi vedere! Venite! venite! Dalle quattro alle sei. Ho tante cose da dirvi. Novelle per un anno di Luigi Pirandello MENTRE IL CUORE SOFFRIVA Cominciarono le dita della mano sinistra. Prima, il mignolo che, come il più piccolo, era anche il più irrequieto e sempre era stato un tormento per il povero languido anulare che aveva la sventura di stargli vicino; ma un po anche per le altre tre dita. Buffo di forma, con lultima falangetta attaccata male, storta in dentro, dura, quasi inflessibile, pareva un dito col torcicollo fisso. Ma di questo difetto non sera mai afflitto. Anzi se nera sempre servito per non lasciare in pace un momento i suoi compagni di mano e quasi se ne gloriasse, spesso anche si levava ritto, come per dire a tutti: - Ecco, vedete? sono cosí! Invece di nascondere per pudore quella falangetta storpia sotto il polpastrello dellanulare gliela imponeva prepotente sul dorso o, costringendolo a star sú in una posizione incomodissima, si allungava a imporla sul medio o su lindice o andava con lunghietta sbilenca a stuzzicar lunghiona dura del pollice tozzo. Ma questo, alle volte, seccato e stanco, gli sopponeva con violenza, saltandogli addosso su la prima falange e lo teneva sotto premendolo con lajuto delle tre altre dita fin quasi a stracollarlo. Non si dava per vinto. Cosí premuto, grattava al pollice il polpaccio come per dirgli: - Vedi? Posso muovermi! Stai peggio tu che io. E difatti il pollice, preso come in una morsa, presto lo lasciava andare. Quel giorno però erano tutti daccordo. Che quel mignolo buffo fosse cosí dispettoso e prepotente e non si stésse quieto un momento, piaceva anzi alle altre quattro dita che avevano una gran paura dintorpidirsi nello smemorato abbandono in cui da circa una settimana tutto il corpo era lasciato. Non solamente le dita delle mani, ma anche quelle dei piedi, imprigionate, e i piedi tuttinteri e le gambe e sú sú, il busto, le spalle, le braccia, il collo e, nella testa, le guance, le labbra le pinne del naso, gli occhi, le sopracciglia, la fronte avvertivano confusamente in quellabbandono cosí a lungo protratto una minaccia oscura e paurosa a cui per proprio conto cercavano di sottrarsi. Da più giorni la vita sera come alienata da loro per concentrarsi cupamente in una profonda misteriosa intimità, dalla quale erano esclusi tenuti estranei e come lontani quasi non dovesse affatto riguardarli la decisione che in quellintimità profonda e misteriosa nascostamente si maturava. Eran lasciati lí da più giorni, su un seggiolone di Vienna presso la finestra, in attesa che la decisione fosse matura. E in quellattesa essi, non sapendo che fare, per non intorpidirsi nellabbandono, giocavano per conto loro. Giocavano veramente come pazzi. Bisognava veder le gambe come ballavano, ora luna ora laltra, ora tutte due insieme con la punta dei piedi a terra e il tallone sospeso per modo che il tendine brandisse! come poi stanche di quel giuoco, sallungavano per farne un altro che consisteva in un aprirsi e chiudersi ritmato, prima col piede sinistro sul destro, e poi col destro sul sinistro per star sotto una volta per uno, senza soperchierie! E anche le scarpe col loro cigolío prendevano parte a quel giuoco. Ma più di tutti giocavano le mani, ora intrecciando le dita, ora infrontandole per le punte e movendole cosí a leva per modo che prima si stirassero fino a combaciare lun dito con laltro e poi si staccassero molleggiando. Oppure giocavan separatamente luna e laltra mano; ma, quasi sempre, ciò che faceva luna, laltra rifaceva, se la destra un tamburellío su la gamba destra lo stesso tamburellío la sinistra su la gamba sinistra, come se non potesse farne a meno; un frullo o uno schiocco la destra, lo stesso frullo o lo stesso schiocco, poco dopo, la sinistra; oppure, sempre per giuoco, luna stringeva le dita dellaltra e viceversa o gliele pizzicava per poi carezzargliele con uno strofinío delicato, lento lento; o si metteva a grattare dove non cera prurito cosí che il dito grattato si ribellava con uno scatto violento e avveniva allora come una zuffa tra le due mani uno stropicciamento convulso, troncato alla fine con lafferrarsi luna e laltra e tenersi per un pezzo strette strette imprigionate. Poi luna, ecco, si levava o per andare a stirare il lobo duno degli orecchi, o nella bocca il labbro inferiore o la borsa gonfia sotto locchio, o per grattare senza bisogno il mento irto di barba non rifatta da parecchi giorni. più pietosi di tutti erano gli occhi, le sopracciglia, la fronte. Avrebbero voluto giocare anchessi; ma dalla cupa tensione dello spirito erano tenuti attoniti - gli occhi - o in una dura e truce fissità; le sopracciglia, aggrottate; la fronte, contratta. Gli occhi potevano guardare e non vedere. Se appena appena vedevano, eran subito distratti dalla cosa veduta e condannati a volgersi altrove senza attenzione. Ma essi, con la coda, senza parere, seguivano il giuoco delle gambe o delle mani; suggerivano a queste, di sfuggita, di prendere, per esempio dal tavolinetto presso il seggiolone il tagliacarte, per cominciare con esso un altro giuoco. E le mani non se lo lasciavano dire due volte: cominciavano quel giuoco, sotto sotto, quasi di nascosto per divertimento degli occhi, facendo girare e rigirare in tutti i versi quel tagliacarte. Talvolta sospendevano il giuoco per richiamare a loro lattenzione dello spirito con un mezzo violento: facendosi male. Il terribile mignolo della mano sinistra ficcava la falangetta sbilenca in uno dei forellini del piano del seggiolone di Vienna e, non potendo più tirarsi fuori obbligava luomo a piegarsi tutto da un lato per trovare il verso destrarlo senza scorticature e senza sciupare il piano del seggiolone. Subito il pollice e poi tutte cinque le dita dellaltra mano si davano a compensarlo con carezzine e strofinamenti amorosi del male che sera fatto per il bene di tutti. Talaltra il pollice e lindice della mano destra pizzicavano la gamba per fare avvertire a quelluomo che - se aveva il cuore che gli soffriva dentro - aveva pure quella gamba e sensibilissima anchessa cioè capacissima di soffrire come gamba, dun pizzicotto; di soffrire, ecco, quel bruciorino fitto più fitto più fitto No? non voleva avvertirlo? E allora, niente! Lindice stropicciava la gamba come per cancellarle la sofferenza inutilmente inflitta; poi tutte due le mani la prendevano e la accavalciavan su laltra perché si spassasse un poco a dondolare il piede. Oh guarda! Nello specchio dellarmadio, disposto ad angolo dallaltra parte della finestra appariva e spariva la punta di quel piede dondolante, con una virgola di luce su la mascheretta di coppale. Altro giuoco. Gli occhi aggrottati lo seguivano, aspettavano fissi allangolo dello specchio, che apparisse la punta del piede; ma pur fingevano di non accorgersene, sapendo che se avessero minimamente mostrato di farvi attenzione luomo tuttassorto nel suo intimo dolore, con uno sbuffo avrebbe fatto finir quel dondolío e prendere al corpo unaltra positura. Chi sa! Forse non sarebbe stato male Appoggiando il gomito sul bracciuolo destro del seggiolone e allungando un po il collo tutta la testa si sarebbe mostrata nello specchio; e sarebbe bastato questo, cioè la vista della propria faccia, per far balzare in piedi, sdegnato e feroce, quelluomo. Quasi quasi No, via, non conveniva. Meglio seguitare a giocare, non stuzzicare la fiera volontà nemica, penetrata nella profonda misteriosa intimità, ove la decisione oscura e paurosa si maturava. Cera il rischio che questa volontà, vedendo lo squallore della faccia stralunata, il capo calvo, quelle borse gonfie sotto gli occhi quella barba non rifatta da tanti giorni, improvvisamente opponesse alla violenza unaltra violenza. Non conveniva. Ma ormai la tentazione di quello specchio era troppo forte; non più per il corpo, adesso, ma per quella volontà nemica, la quale, ecco, costringeva gli occhi a fissarlo biecamente. Maledetto il piede, che dapprima, dondolandosi, vi sera riflesso! Ma gli occhi, piuttosto maledetti gli occhi che lo avevano scorto! Ora ecco - no no! il corpo reluttava - ma la volontà nemica lo costringeva a levarsi dal seggiolone e a presentarsi là davanti a se stesso, nello specchio. Eccolo! Quanto disprezzo, quantodio addensava quella volontà nemica negli occhi! Con quale maligna voluttà scopriva in quella povera faccia i guasti irrimediabili del tempo le lente, sgraziate alterazioni dei tratti, la pelle sulle tempie, attorno agli zigomi lisa e ingiallita, gli affossamenti, le rigonfiature, la calvizie umiliante la meschinità ridicola e affliggente di quei pochi capelli superstiti raffilati quasi a uno a uno sul cranio lucido, più roseo della fronte tutta secata di aspre rughe. E la faccia, che non poteva non riconoscer veri quei guasti ma che tuttavia per laddietro era usa a presentarsi innanzi allo specchio pietosamente nel modo più favorevole, ora quasi non comprendendo il perché di quellesame cosí minuzioso, cosí acuto e spietato restava come mortificata e attonita davanti a se stessa, come rassegata in una smorfia frigida, tra di schifo e di compassione. Ma gli occhi, ecco, si provavano a far notare non per iscusa però, non per opporsi allaccertamento, del resto ben noto di quei guasti, ma cosí, quasi per proprio conto, si provavano a far notare che quelle borse gonfie intanto, no, ecco, non ci sarebbero state, avrebbero potuto non esserci, o non essere almeno cosí pronunziate se quattro notti - quattro notti - non fossero passate insonni, tra violente smanie e vaneggiamenti. E poi, quella barba cresciuta Ma perché? Ecco, una mano si levava adunca ad afferrar le guance flaccide e irsute. Perché? perché tantodio contro quellaspetto di povero malato? Soffriva? di che soffriva? Allimprovviso, un tremor convulso partiva dalle viscere contratte, e gli occhi - quegli occhi - si riempivano di lagrime. Sú, via, le mani, subito, subito in cerca dun fazzoletto in questa no, nellaltra tasca nemmeno? Le chiavi, allora il mazzetto di chiavi per aprire il primo cassetto del canterano overano i fazzoletti subito! Oh! Là - il fazzoletto, sí - la mano ne pigliava uno, tra i tanti riposti là - ma lo pigliava quasi meccanicamente, andando a tasto tra gli altri capi di biancheria mentre gli occhi, in fondo al cassetto, in un angolo sí, la piccola rivoltella Con questa sí Come se ne stava quieta, là nascosta, col suo manichino dosso, liscio, bianco emergente dalla custodia di feltro grigio Laltra mano, quasi di nascosto si levava a richiudere il cassetto per impedire agli occhi di seguitare a fissar quella cosa lí piccola come un giocattolo, da lasciar per ora nel cassetto, cosí come stava, quieta e nascosta. Il mazzetto di chiavi rimaneva appeso alla toppa e ciondolante. Dalla finestra sul giardino entrava la dolce frescura della sera imminente. La pietà improvvisa, onde quelle lagrime erano sgorgate, ne provava un refrigerio ineffabile. I polmoni, oppressi dallangoscia, sallargavano in lunghi sospiri, il naso sorsava le ultime lagrime. E luomo ritornava a sedere sul seggiolone, col fazzoletto su gli occhi. Stava un pezzo cosí; poi abbandonava le mani su le gambe, e la sinistra, ecco, savvicinava alla destra che teneva il fazzoletto ne prendeva un lembo e timidamente, come per riprendere il giuoco, col pollice e lindice si metteva a scorrerlo fino alla punta. - Passiamo il tempo cosí, - pareva dicesse quella mano, - ma sarebbe ora veramente dandare a cena; almeno a cena, poiché oggi, a mezzogiorno, non sè desinato Prima dandare a cena, però E la mano levandosi di nuovo, ma non più adunca, riafferrava le guance per grattar lispidume dei peli rinascenti. - Che barbaccia! Bisognerebbe rifarla per non far voltare la gente entrando nella trattoria Cosa strana! Anche la mente pareva scherzasse per proprio conto; vagolava, parlava tra sé di cose aliene, senza nesso tra loro; seguiva immagini note, che si presentavano, non richiamate affatto; aeree ma precise, fuori della coscienza; e dava suggerimenti, pur sicura di non essere ascoltata. A un tratto, però, avveniva come dianzi, per la tentazione dello specchio: la volontà nemica, come in agguato dogni moto istintivo dogni suggerimento che tendesse ad avversarla, lo ghermiva di sorpresa, lo faceva suo per ritorcerlo subito contro il corpo. La barba, sí. Presto presto. E poi un bagno - Un bagno? come? di sera? perché? Perché sí. Pulito, da capo a piedi. E cambiato tutto: maglia, mutande, calzini, camicia tutto. Bisognava che, dopo, il corpo fosse trovato pulito. Intanto, la barba, subito! Contrariamente al loro primo desiderio le mani si sentivano ora messe a servizio della volontà nemica per un atto che da normale e consueto che era, diventava unimpresa oscura, decisiva e quasi solenne. Sul cassettone era il pennello, la scatoletta della pasta di sapone, il rasojo Ma bisognava prima versar lacqua nella catinella prendere laccappatojo Non sapevano più con precisione le mani quel che bisognasse far prima. Prima laccappatojo, sí Nel tondo specchietto a bilico, tirato innanzi sul piano di marmo del cassettone appariva di tra gli sgonfii del candido accappatojo lispida faccia. Dio, come stravolta! quasi aguzzata tutta negli occhi attoniti, truci: irriconoscibile. Ed ecco, le mani, impaurite da quegli occhi, allungavano le dita tremolanti al pennello scoperchiavano la scatoletta della pasta di sapone; ne prendevano una ditata, la inserivano tra i peli del pennello bagnato; cominciavano a insaponar le guance, il mento la gola Godevano altre volte gli occhi e gli orecchi nel vedere e nelludire il bollichío e il friggío della spuma fresca, bianchissima, crescente morbida in volute bambagiose su le guance, sul mento; e le dita si compiacevano di quel godimento degli occhi e degli orecchi e sindugiavano con voluttà nel far gonfiare la saponata con altre volute più boffici e dense. Ma ora, no. Ora tremavano; e i polpastrelli avevano quasi perduto il tatto. Tremavano darmarsi del rasojo, cosí non più sicure comerano di sé; guidate, come sarebbero tra poco, da quegli occhi spaventosi. Il petto ansava; il cuore stesso, che pur soffriva in sé ed era la causa di tutto, batteva ora in tumulto; solo un sottil filo di respiro entrava, quasi fischiando, acuto, per una delle nari, dilatata. Le mani aprivano il rasojo. Per fortuna, il corpo, aderendo al cassettone, avvertiva a un tratto su la bocca dello stomaco una pressione dolorosa. Era il mazzetto di chiavi rimasto appeso lí alla toppa del primo cassetto. La mano destra, allora, quasi di sua iniziativa, o piuttosto obbedendo a un istintivo moto di ribrezzo per larma volgarissima già impugnata, posava il rasojo sul marmo del cassettone e invece di estrarre la chiave incomoda dalla toppa, tirava un po fuori il cassetto ne cavava la rivoltella e la poneva sul piano di marmo, discosta. Era questo un venire a patti con la volontà nemica. Posando la rivoltella sul cassettone, la mano diceva a quella volontà: - Ecco, cè questa per te Non hai detto con questa? E lasciami dunque rifar la barba in pace! Lànsito del petto cessava, la mano non più tremante riprendeva svelta e quasi con gioja il pennello, giacché la spuma sera ormai tutta rappresa, frigida, tra i peli. Allontanato il pericolo, alleggerito il respiro, le dita lavoravano con voluttà insieme col pennello a far ricrescere la saponata; poi, con la massima sicurezza, riprendevano il rasojo, lo passavano su la guancia destra, a tratti netti; su la sinistra; e infine, senzombra desitazione, su la gola tornando come prima a compiacersi del godimento che gli orecchi prendevano del fitto raschío. Gli occhi, a poco a poco, avevano perduto lespressione truce, ma serano ora, quasi subito, velati duna enorme stanchezza dietro alla quale lo sguardo smarrito esprimeva una bontà pietosa, quasi infantile, lontana. Si chiudevano da sé, quegli occhi di bimbo. E la stanchezza repentinamente invadeva, appesantiva tutte le membra. La volontà però aveva un ultimo guizzo sinistro, e prima che il corpo cosí allimprovviso vuoto di forze, cascante, si trascinasse fino alla poltrona a piè del letto imponeva alla mano di prendere con sé la rivoltella per posarla lí a piè del letto stesso, accanto alla poltrona; come a dire che concedeva, sí, al corpo un po di riposo, ma che intanto non dimenticava il patto. Lultimo barlume del giorno smoriva squallido, umido, alla finestra; lombra, poi man mano il bujo, la tenebra entravano nella camera, e il rettangolo della finestra ora vaneggiava men nero prossimo e lontanissimo, punto da un infinito formicolío di stelle. Il corpo, tutto il corpo dormiva ora col capo appoggiato ai piedi del letto, un braccio proteso verso la piccola rivoltella. Senza avvertire il freddo della notte, chentrava dalla finestra aperta dormí quel corpo nellincomoda positura fino a che il barlume primo del nuovo giorno più squallido, più umido dellultimo del giorno precedente non diradò appena appena con un brulichío indistinto lombra nel vano di quella finestra. Ma non si svegliarono le membra; il primo a svegliarsi fu il cuore, róso da un tormento che il corpo non sapeva. Si svegliò per avvertire una vacuità spaventevole, sospesa nella sua tetraggine, e un senso dafrezza cruda atroce, chemanava quasi da una realtà non vissuta e overa impossibile vivere. Ecco, bisognava approfittare di questattimo, che il corpo indolenzito era ancora invaso dal torpore del sonno. Sí, sí, ecco, la volontà poteva piombare su quella mano ancora inerte sul letto, farle impugnare la rivoltella Subito! Estratta dal fodero cosí, qua, un attimo, in bocca, sí, qua, qua con gli occhi chiusi cosí - ah, quel grilletto, come duro! sú forza ecco sí Nel corpo traboccato pesantemente a terra, dopo il rimbombo le dita delle mani, cedendo lo sforzo violento nel quale serano serrate e riaprendosi, già morte, lentissimamente da sé, con quel mignolo sbilenco della sinistra innanzi a tutte, pareva chiedessero: - E perché? Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA CARRIOLA Quandho qualcuno attorno, non la guardo mai; ma sento che mi guarda lei, mi guarda, mi guarda senza staccarmi un momento gli occhi daddosso. Vorrei farle intendere, a quattrocchi, che non è nulla; che stia tranquilla; che non potevo permettermi con altri questo breve atto, che per lei non ha alcuna importanza e per me è tutto. Lo compio ogni giorno al momento opportuno, nel massimo segreto, con spaventosa gioja, perché vi assaporo tremando, la voluttà duna divina, cosciente follia, che per un attimo mi libera e mi vendica di tutto. Dovevo essere sicuro e la sicurezza mi parve di poterla avere solamente con lei che questo mio atto non fosse scoperto. Giacché, se scoperto, il danno che ne verrebbe, e non soltanto a me, sarebbe incalcolabile. Sarei un uomo finito. Forse macchiapperebbero, mi legherebbero e mi trascinerebbero, atterriti, in un ospizio di matti. Il terrore da cui tutti sarebbero presi, se questo mio atto fosse scoperto, ecco, lo leggo ora negli occhi della mia vittima. Sono affidati a me la vita, lonore, la libertà gli averi di gente innumerevole che massedia dalla mattina alla sera per avere la mia opera, il mio consiglio, la mia assistenza; daltri doveri altissimi sono gravato, pubblici e privati: ho moglie e figli, che spesso non sanno essere come dovrebbero e che perciò hanno bisogno desser tenuti a freno di continuo dalla mia autorità severa dallesempio costante della mia obbedienza inflessibile e inappuntabile a tutti i miei obblighi uno più serio dellaltro, di marito, di padre, di cittadino, di professore di diritto, davvocato. Guaj, dunque, se il mio segreto si scoprisse! La mia vittima non può parlare, è vero. Tuttavia, da qualche giorno, non mi sento più sicuro. Sono costernato e inquieto. Perché, se è vero che non può parlare, mi guarda, mi guarda con tali occhi e in questi occhi è cosí chiaro il terrore che temo qualcuno possa da un momento allaltro accorgersene, essere indotto a cercarne la ragione. Sarei, ripeto, un uomo finito. Il valore dellatto chio compio può essere stimato e apprezzato solamente da quei pochissimi a cui la vita si sia rivelata come dun tratto sè rivelata a me. Dirlo e farlo intendere, non è facile. Mi proverò. Ritornavo, quindici giorni or sono, da Perugia, ove mi ero recato per affari della mia professione. Uno degli obblighi miei più gravi è quello di non avvertire la stanchezza che mopprime il peso enorme di tutti i doveri che mi sono e mi hanno imposto e di non indulgere minimamente al bisogno di un po di distrazione, che la mia mente affaticata di tanto in tanto reclama. Lunica che mi possa concedere, quando mi vince troppo la stanchezza per una briga a cui attendo da tempo è quella di volgermi a unaltra nuova. Mero perciò portate in treno, nella busta di cuojo, alcune carte nuove da studiare. A una prima difficoltà incontrata nella lettura, avevo alzato gli occhi e li avevo volti verso il finestrino della vettura. Guardavo fuori, ma non vedevo nulla, assorto in quella difficoltà. Veramente non potrei dire che non vedessi nulla. Gli occhi vedevano; vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavità della campagna umbra. Ma io, certo, non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano. Se non che, a poco a poco, cominciò ad allentarsi in me quella che prestavo alla difficoltà che moccupava, senza che per questo intanto, mi savvistasse di più lo spettacolo della campagna, che pur mi passava sotto gli occhi limpido, lieve, riposante. Non pensavo a ciò che vedevo e non pensai più a nulla: restai, per un tempo incalcolabile come in una sospensione vaga e strana, ma pur chiara e placida. Ariosa. Lo spirito mi sera quasi alienato dai sensi, in una lontananza infinita ove avvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua il brulichío duna vita diversa, non sua, ma che avrebbe potuto esser sua, non qua, non ora, ma là, in quellinfinita lontananza; duna vita remota, che forse era stata sua, non sapeva come né quando; di cui gli alitava il ricordo indistinto non datti, non daspetti, ma quasi di desiderii prima svaniti che sorti; con una pena di non essere, angosciosa, vana e pur dura, quella stessa dei fiori, forse, che non han potuto sbocciare; il brulichío, insomma, di una vita che era da vivere, là lontano lontano, donde accennava con palpiti e guizzi di luce; e non era nata; nella quale esso, lo spirito, allora sí, ah, tutto intero e pieno si sarebbe ritrovato; anche per soffrire, non per godere soltanto, ma di sofferenze veramente sue. Gli occhi a poco a poco mi si chiusero, senza che me naccorgessi, e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita che non era nata. Dico forse, perché, quando mi destai, tutto indolenzito e con la bocca amara, acre e arida già prossimo allarrivo, mi ritrovai dun tratto in tuttaltro animo, con un senso datroce afa della vita in un tetro, plumbeo attonimento, nel quale gli aspetti delle cose più consuete mapparvero come votati di ogni senso eppure, per i miei occhi, duna gravezza crudele, insopportabile. Con questanimo scesi alla stazione, montai sulla mia automobile che mattendeva alluscita, e mavviai per ritornare a casa. Ebbene, fu nella scala della mia casa; fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta. Io vidi a un tratto, innanzi a quella porta scura, color di bronzo, con la targa ovale, dottone, su cui è inciso il mio nome preceduto dai miei titoli e seguito da miei attributi scientifici e professionali, vidi a un tratto come da fuori, me stesso e la mia vita, ma per non riconoscermi e per non riconoscerla come mia. Spaventosamente dun tratto mi simpose la certezza, che luomo che stava davanti a quella porta con la busta di cuojo sotto il braccio, luomo che abitava là in quella casa, non ero io, non ero stato mai io. Conobbi dun tratto dessere stato sempre come assente da quella casa dalla vita di quelluomo, non solo, ma veramente e propriamente da ogni vita. Io non avevo mai vissuto; non ero mai stato nella vita; in una vita, intendo, che potessi riconoscer mia, da me voluta e sentita come mia. Anche il mio stesso corpo, la mia figura, quale adesso improvvisamente mappariva, cosí vestita, cosí messa sú, mi parve estranea a me; come se altri me lavesse imposta e combinata, quella figura, per farmi muovere in una vita non mia per farmi compiere in quella vita, da cui ero stato sempre assente atti di presenza, nei quali ora, improvvisamente, il mio spirito saccorgeva di non essersi mai trovato mai, mai! Chi lo aveva fatto cosí, quelluomo che figurava me? chi lo aveva voluto cosí? chi cosí lo vestiva e lo calzava? chi lo faceva muovere e parlare cosí? chi gli aveva imposto tutti quei doveri uno più gravoso e odioso dellaltro? Commendatore, professore, avvocato, quelluomo che tutti cercavano, che tutti rispettavano e ammiravano, di cui tutti volevan lopera il consiglio, lassistenza, che tutti si disputavano senza mai dargli un momento di requie, un momento di respiro - ero io? io? propriamente? ma quando mai? E che mimportava di tutte le brighe in cui quelluomo stava affogato dalla mattina alla sera; di tutto il rispetto, di tutta la considerazione di cui godeva, commendatore, professore, avvocato e della ricchezza e degli onori che gli erano venuti dallassiduo scrupoloso adempimento di tutti quei doveri dellesercizio della sua professione? Ed erano lí, dietro quella porta che recava su la targa ovale dottone il mio nome erano lí una donna e quattro ragazzi, che vedevano tutti i giorni con un fastidio chera il mio stesso ma che in loro non potevo tollerare, quelluomo insoffribile che dovevo esser io, e nel quale io ora vedevo un estraneo a me, un nemico. Mia moglie? i miei figli? Ma se non ero stato mai io, veramente se veramente non ero io e lo sentivo con spaventosa certezza quelluomo insoffribile che stava davanti alla porta; di chi era moglie quella donna, di chi erano figli quei quattro ragazzi? Miei, no! Di quelluomo, di quelluomo che il mio spirito, in quel momento se avesse avuto un corpo, il suo vero corpo, la sua vera figura, avrebbe preso a calci o afferrato dilacerato, distrutto, insieme con tutte quelle brighe, con tutti quei doveri e gli onori e il rispetto e la ricchezza e anche la moglie, sí, forsanche la moglie Ma i ragazzi? Mi portai le mani alle tempie e me le strinsi forte. No. Non li sentii miei. Ma attraverso un sentimento strano, penoso, angoscioso, di loro, quali essi erano fuori di me quali me li vedevo ogni giorno davanti, che avevano bisogno di me, delle mie cure, del mio consiglio, del mio lavoro; attraverso questo sentimento e col senso datroce afa col quale mero destato in treno mi sentii rientrare in quelluomo insoffribile che stava davanti alla porta. Trassi di tasca il chiavino; aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima. Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive Se uno può vedere la propria vita è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, saffannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono daver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono desser vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi non la vedremmo: la vivremmo questa forma, senza vederla, e morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sé una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire. Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data e sento che in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non cè stata mai. Mi hanno preso come una materia qualunque, hanno preso un cervello, unanima muscoli, nervi, carne, e li hanno impastati e foggiati a piacer loro perché compissero un lavoro, facessero atti, obbedissero a obblighi, in cui io mi cerco e non mi trovo. E grido, lanima mia grida dentro questa forma morta che mai non è stata mia: - Ma come? io, questo? io, cosí? ma quando mai? - E ho nausea, orrore, odio di questo che non sono io, che non sono stato mai io; di questa forma morta, in cui sono prigioniero, e da cui non mi posso liberare. Forma gravata di doveri, che non sento miei, oppressa da brighe di cui non mimporta nulla fatta segno duna considerazione di cui non so che farmi; forma che è questi doveri, queste brighe, questa considerazione, fuori di me, sopra di me; cose vuote, cose morte che mi pesano addosso, mi soffocano, mi schiacciano e non mi fanno più respirare. Liberarmi? Ma nessuno può fare che il fatto sia come non fatto, e che la morte non sia, quando ci ha preso e ci tiene. Ci sono i fatti. Quando tu, comunque, hai agito, anche senza che ti sentissi e ti ritrovassi, dopo, negli atti compiuti; quello che hai fatto resta, come una prigione per te. E come spire e tentacoli tavviluppano le conseguenze delle tue azioni. E ti grava attorno come unaria densa, irrespirabile la responsabilità che per quelle azioni e le conseguenze di esse, non volute o non prevedute, ti sei assunta. E come puoi più liberarti? Come potrei io nella prigione di questa forma non mia, ma che rappresenta me quale sono per tutti quale tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano, accogliere e muovere una vita diversa, una mia vera vita? una vita in una forma che sento morta, ma che deve sussistere per gli altri per tutti quelli che lhanno messa sú e la vogliono cosí e non altrimenti? Devessere questa, per forza. Serve cosí, a mia moglie, ai miei figli, alla società, cioè ai signori studenti universitarii della facoltà di legge ai signori clienti che mi hanno affidato la vita, lonore, la libertà, gli averi. Serve cosí, e non posso mutarla, non posso prenderla a calci e levarmela dai piedi; ribellarmi, vendicarmi, se non per un attimo solo, ogni giorno, con latto che compio nel massimo segreto cogliendo con trepidazione e circospezione infinita il momento opportuno, che nessuno mi veda. Ecco. Ho una vecchia cagna lupetta, da undici anni per casa, bianca e nera, grassa, bassa e pelosa, con gli occhi già appannati dalla vecchiaja. Tra me e lei non cerano mai stati buoni rapporti. Forse, prima, essa non approvava la mia professione, che non permetteva si facessero rumori per casa; sera messa però ad approvarla a poco a poco, con la vecchiaja; tanto che, per sfuggire alla tirannia capricciosa dei ragazzi, che vorrebbero ancora ruzzare con lei giú in giardino aveva preso da un pezzo il partito di rifugiarsi qua nel mio studio da mane a sera, a dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe. Tra tante carte e tanti libri, qua, si sentiva protetta e sicura. Di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi, come per dire: - Bravo, sí, caro: lavora; non ti muovere di lí, perché è sicuro che, finché stai lí a lavorare, nessuno entrerà qui a disturbare il mio sonno. Cosí pensava certamente la povera bestia. La tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse, quindici giorni or sono, allimprovviso, nel vedermi guardato cosí. Non le faccio male; non le faccio nulla. Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano dal mio seggiolone, perché nessuno saccorga che la mia sapienza temuta e ambita la mia sapienza formidabile di professore di diritto e davvocato, la mia austera dignità di marito di padre, si siano per poco staccate dal trono di questo seggiolone; e in punta di piedi mi reco alluscio a spiare nel corridojo, se qualcuno non sopravvenga; chiudo luscio a chiave, per un momentino solo; gli occhi mi sfavillano di gioja, le mani mi ballano dalla voluttà che sto per concedermi, desser pazzo, desser pazzo per un attimo solo duscire per un attimo solo dalla prigione di questa forma morta, di distruggere dannientare per un attimo solo, beffardamente, questa sapienza, questa dignità che mi soffoca e mi schiaccia; corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi non più, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro. Questo è tutto. Non faccio altro. Corro subito a riaprire luscio adagio adagio, senza il minimo cricchio, e mi rimetto in trono, sul seggiolone pronto a ricevere un nuovo cliente, con laustera dignità di prima, carico come un cannone di tutta la mia sapienza formidabile. Ma, ecco, la bestia, da quindici giorni, rimane come basita a mirarmi, con quegli occhi appannati, sbarrati dal terrore. Vorrei farle intendere - ripeto - che non è nulla; che stia tranquilla, che non mi guardi cosí. Comprende, la bestia, la terribilità dellatto che compio. Non sarebbe nulla, se per ischerzo glielo facesse uno dei miei ragazzi. Ma sa chio non posso scherzare; non le è possibile ammettere che io scherzi, per un momento solo; e séguita maledettamente a guardarmi, atterrita. Novelle per un anno di Luigi Pirandello NELLALBERGO È MORTO UN TALE Cento cinquanta camere in tre piani, nel punto più popoloso della città. Tre ordini di finestre tutte uguali, le ringhierine ai davanzali, le vetrate e le persiane grigie, chiuse, aperte, semiaperte, accostate. La facciata è brutta e poco promettente. Ma se non ci fosse, chi sa che effetto curioso farebbero queste cento cinquanta scatole cinquanta per cinquanta le une sulle altre, e la gente che vi si muove dentro; a guardarla da fuori. Lalbergo, tuttavia, è decente e molto comodo: ascensore, numerosi camerieri, svelti e ben disciplinati buoni letti, buon trattamento nella sala da pranzo, servizio dautomobile. Qualche avventore più duno si lamenta di pagar troppo; tutti però alla fine riconoscono che in altri alberghi, se si spende meno si sta peggio e non si ha il vantaggio, che si vuole, dalloggiare nel centro della città. Delle lagnanze sui prezzi il proprietario può dunque non curarsi e rispondere ai malcontenti che vadano pure altrove. Lalbergo è sempre pieno davventori e parecchi, allarrivo del piroscafo ogni mattina e dei treni durante il giorno veramente se ne vanno altrove, non perché vogliano, ma perché non vi trovano posto. Sono per la maggior parte commessi viaggiatori, uomini daffari, gente della provincia che viene a sbrigare in città qualche faccenda o per liti giudiziarie o per consulto in caso di malattia: avventori di passaggio, insomma, che non durano di più di tre o quattro giorni; moltissimi arrivano la sera per ripartire il giorno dopo. Molte valige; pochi bauli. Un gran traffico, un continuo andirivieni, dunque, dalla mattina alle quattro fin dopo la mezzanotte. Il maggiordomo ci perde la testa. In un momento, tutto pieno; un momento dopo, tre, quattro, cinque camere vuote: parte il numero quindici del primo piano il numero trentadue del secondo, il due, il venti, il quarantacinque del terzo; e intanto due nuovi avventori si sono or ora rimandati. Chi arriva tardi è facile che trovi sgombra la camera migliore al primo piano; mentre chi è arrivato un momento prima ha dovuto contentarsi del numero cinquantuno del terzo. Cinquanta, le camere, per ogni piano; ma ogni piano ha il numero cinquantuno perché in tutti e tre manca il diciassette: dal sedici si salta al diciotto: e chi alloggia al numero diciotto è sicuro di non aver la disgrazia con sé. Ci sono i vecchi clienti che chiamano per nome i camerieri, con la soddisfazione di non esser per essi come tutti gli altri il numero della stanza che occupano: gente senza casa propria gente che viaggia tutto lanno, con la valigia sempre in mano, gente che sta bene ovunque, pronta a tutte le evenienze e sicura di sé. In quasi tutti gli altri è unimpazienza smaniosa o unaria smarrita o una costernazione accigliata. Non sono assenti soltanto dal loro paese, dalla loro casa; sono anche assenti da sé. Fuori dalle proprie abitudini, lontani dagli aspetti e dagli oggetti consueti in cui giornalmente vedono e toccano la realtà solita e meschina della propria esistenza, ora non si ritrovano più; quasi non si conoscono più perché tutto è come arrestato in loro, e sospeso in un vuoto che non sanno come riempire nel quale ciascuno teme possano da un istante allaltro avvistarglisi aspetti di cose sconosciute o sorgergli pensieri desiderii nuovi, da un nonnulla; strane curiosità che gli facciano vedere e toccare una realtà diversa, misteriosa, non soltanto attorno a lui, ma anche in lui stesso. Svegliati troppo presto dai rumori dellalbergo e della via sottostante, si buttano a sbrigare in gran fretta i loro negozii. Trovano tutte le porte ancora chiuse: lavvocato scende in istudio fra unora; il medico comincia a ricevere alle nove e mezzo. Poi, sbrigate le faccende, storditi, annojati, stanchi tornano a chiudersi nella loro stanza con lincubo delle due o tre ore che avanzano alla partenza del treno; passeggiano, sbuffano, guardano il letto che non li invita a sdrajarsi; le poltrone, il canapè che non li invitano a sedere; la finestra che non li invita ad affacciarsi. Comè strano quel letto! Che forma curiosa ha quel canapè! E quello specchio lí, che orrore! - Tutta un tratto, si sovvengono duna commissione dimenticata: la macchinetta per la barba, le giarrettiere per la moglie, il collarino per il cane; suonano il campanello per domandare al cameriere indirizzi e informazioni. - Un collarino, con la targhetta cosí e cosí, da farci incidere il nome. - Del cane? - No, mio, e lindirizzo della casa. Ne sentono di tutti i colori i camerieri. Tutta la vita passa di là, la vita senza requie, mossa da tante vicende, sospinta da tanti bisogni. Cè giú, per esempio, al numero dodici del secondo piano una povera vecchia signora in gramaglie che vuol sapere da tutti se per mare si soffre o non si soffre. Deve andare in America, e non ha viaggiato mai. È arrivata jersera, cadente, sorretta di qua da un figliuolo, di là da una figliuola, anchessi in gramaglie. Specialmente il lunedí sera, alle ore sei il proprietario vorrebbe che al bureau si sapesse con precisione di quante camere si può disporre. Arriva il piroscafo da Genova, con la gente che rimpatria dalle Americhe e contemporaneamente, dallinterno, il treno diretto più affollato di viaggiatori. Jersera, alle sei, si sono presentati al bureau più di quindici forestieri. Se ne son potuti accogliere quattro soltanto in due sole camere: questa povera signora in gramaglie col figliuolo e la figliuola, al numero dodici del secondo piano; e, al numero tredici accanto, un signore sbarcato dal piroscafo di Genova. Al bureau il maggiordomo ha segnato nel registro: Signor Persico Giovanni, con madre e sorella provenienti da Vittoria. Signor Funardi Rosario, intraprenditore, proveniente da New York. Quella vecchia signora in gramaglie ha dovuto staccarsi con dolore da unaltra famigliuola composta anchessa di tre persone, con la quale aveva viaggiato in treno e da cui aveva avuto lindirizzo dellalbergo. Tanto più se nè doluta, quando ha saputo chessa avrebbe potuto alloggiare nella camera accanto, se il numero tredici un minuto prima, proprio un minuto prima, non fosse stato assegnato a quel signor Funardi, intraprenditore, proveniente da New York. Vedendo la vecchia madre piangere aggrappata al collo della signora sua compagna di viaggio jersera il figliuolo si volle provare a rivolgere al signor Funardi la preghiera di cedere a quellaltra famigliuola la stanza. Lo pregò in inglese, perché anche lui, il giovanotto, è un americano ritornato insieme con la sorella dagli Stati Uniti da appena una quarantina di giorni per una disgrazia, per la morte dun fratello che manteneva in Sicilia la vecchia madre. Ora questa piange; ha pianto e ha sofferto tanto, lungo tutto il viaggio in treno che è stato in sessantasei anni il suo primo viaggio: sè staccata con strazio dalla casa dovè nata e invecchiata dalla tomba recente del figliuolo con cui era rimasta sola tantanni dagli oggetti più cari, dai ricordi del paese natale, e vedendosi sul punto di staccarsi per sempre anche dalla Sicilia saggrappa a tutto, a tutti: ecco, anche a quella signora con cui ha viaggiato. Se dunque il signor Funardi volesse No. Il signor Funardi non ha voluto. Ha risposto di no, col capo, senzaltro, dopo aver ascoltato la preghiera del giovane in inglese: un no da bravo americano con le dense ciglia aggrottate nella faccia tumida, giallastra, irta di barba incipiente; e se nè salito in ascensore al numero tredici del secondo piano. Per quanto il figliuolo e la figliuola abbiano insistito non cè stato verso dindurre la vecchia madre a servirsi anche lei dellascensore. Ogni congegno meccanico le incute spavento, terrore. E pensare che ora deve andare in America, a New York! Passare tanto mare lOceano I figliuoli la esortano a star tranquilla, che per mare non si soffre; ma lei non si fida; ha sofferto tanto in treno! E domanda a tutti, ogni cinque minuti, se è vero che per mare non si soffre. I camerieri, le cameriere, i facchini, questa mattina, per levarsela daddosso si sono intesi di darle il consiglio di rivolgersi al signore della stanza accanto sbarcato or ora dal piroscafo di Genova, di ritorno dallAmerica. Ecco, lui chè stato tanti e tanti giorni per mare, che ha passato lOceano, lui sí e nessuno meglio di lui, le potrà dire se per mare si soffre o non si soffre. Ebbene, dallalba - poiché i figliuoli sono usciti a ritirare i bagagli dalla stazione e si sono messi in giro per alcune compere - dallalba la vecchia signora schiude luscio pian piano di cinque minuti in cinque minuti, e sporge il capo timidamente a guardar luscio della stanza accanto per domandare alluomo che ha passato lOceano se per mare si soffre o non si soffre. Nella prima luce livida, soffusa dal finestrone in fondo allo squallido corridojo, ha veduto due lunghe file di scarpe, di qua e di là. Innanzi a ogni uscio, un pajo. Ha veduto di tratto in tratto crescere sempre più i vuoti nelle due file; ha sorpreso più dun braccio stendersi fuori di questo o di quelluscio a ritirare il pajo di scarpe che vi stava davanti. Ora tutte le paja sono state ritirate. Solo quelle delluscio accanto, giusto quelle delluomo che ha passato lOceano e da cui ella ha tanta smania di sapere se per mare non si soffre, eccole ancora lí. Le nove. Sono passate le nove; sono passate le nove e mezzo; sono passate le dieci: quelle scarpe, ancora lí, sempre lí. Sole, lunico pajo rimasto in tutto il corridojo, dietro quelluscio solo, lí accanto, ancora chiuso. Tanto rumore sè fatto per quel corridojo, tanta gente è passata, camerieri, cameriere, facchini; tutti o quasi tutti i forestieri sono usciti dalle loro stanze; tanti vi sono rientrati; tutti i campanelli hanno squillato, seguitano di tratto in tratto a squillare e non cessa un momento il sordo ronzio dellascensore, sú e giú, da questo a quel piano, al pianterreno; chi va, chi viene; e quel signore non si sveglia ancora. Sono già vicine le undici: quel pajo di scarpe è ancora lí, davanti alluscio. Lí. La vecchia signora non può più reggere; vede passare un cameriere; lo ferma; glindica quelle scarpe: - Ma come? dorme ancora? - Eh, - fa il cameriere, alzando le spalle, - si vede che sarà stanco Ha viaggiato tanto! E se ne va. La vecchia signora fa un gesto, come per dire: - Uhm! - e ritira il capo dalluscio. Poco dopo lo riapre e sporge il capo di nuovo a riguardare con strano sgomento quelle scarpe lí. Deve aver viaggiato molto, davvero, quelluomo; devono aver fatto davvero tanto e tanto cammino quelle scarpe: son due povere scarpacce enormi sformate, scalcagnate, con gli elastici, ai due lati, slabbrati crepati: chi sa quanta fatica, quali stenti, quanta stanchezza per quante vie Quasi quasi la vecchia signora ha la tentazione di picchiar con le nocche delle dita a quelluscio. Torna a ritirarsi in camera. I figli tardano a rientrare in albergo. La smania le cresce di punto in punto. Chi sa se sono andati, come le hanno promesso, a guardare il mare, se è tranquillo? Ma già, come si può vedere da terra, se il mare è tranquillo? il mare lontano, il mare che non finisce mai, lOceano Le diranno che è tranquillo. Come credere a loro? Lui solo, il signore della stanza accanto, potrebbe dirle la verità. Tende lorecchio; appoggia lorecchio alla parete, se le riesca davvertire di là qualche rumore. Niente. Silenzio. Ma è già quasi mezzogiorno: possibile che dorma ancora? Ecco: suona la campana del pranzo. Da tutti gli usci sul corridojo escono i signori che si recano giú alla sala da mangiare. Ella si riaffaccia alluscio a osservare se facciano impressione a qualcuno quelle scarpe ancora lí. No: ecco; a nessuno; tutti vanno via, senza farci caso. Viene un cameriere a chiamarla: i figliuoli sono giú, arrivati or ora; la aspettano in sala da pranzo. E la vecchia signora scende col cameriere. Ora nel corridojo non cè più nessuno; tutte le stanze sono vuote: il pajo di scarpe resta in attesa, nella solitudine, nel silenzio, dietro quelluscio sempre chiuso. Pajono in gastigo. Fatte per camminarci, lasciate lí disutili, cosí logore dopo aver tanto servito pare che si vergognino e chiedano pietosamente desser tolte di lí o ritirate alla fine. Al ritorno dal pranzo, dopo circa unora, tutti i forestieri si fermano finalmente per lindicazione piena di stupore e di paura della vecchia signora, a osservarle con curiosità. Si fa il nome dellamericano, arrivato jersera. Chi lha veduto? È sbarcato dal piroscafo di Genova. Forse la notte scorsa non ha dormito Forse ha sofferto per mare Viene dallAmerica Se ha sofferto per mare traversando lOceano, chi sa quante notti avrà passato insonni Vorrà rifarsi, dormendo un giorno intero. Possibile? in mezzo a tanto frastuono È già il tocco E la ressa cresce attorno a quel pajo di scarpe innanzi alluscio chiuso. Ma tutti istintivamente, se ne tengono discosti, in semicerchio. Un cameriere corre a chiamare il maggiordomo; questi manda a chiamare il proprietario, e tutti e due, prima luno, poi laltro, picchiano alluscio. Nessuno risponde. Si provano ad aprir luscio. È chiuso di dentro. Picchiano più forte, più forte. Silenzio ancora. Non cè più dubbio. Bisogna correr subito ad avvertire la questura: per fortuna, cè un ufficio qua a due passi. Viene un delegato, con due guardie e un fabbro: luscio è forzato; le guardie impediscono lentrata ai curiosi, che fanno impeto; entrano il delegato e il proprietario dellalbergo. Luomo che ha passato lOceano è morto, in un letto dalbergo, la prima notte che ha toccato terra. È morto dormendo, con una mano sotto la guancia, come un bambino. Forse di sincope. Tanti vivi, tutti questi che la vita senza requie aduna qui per un giorno, mossi dalle più opposte vicende sospinti dai più diversi bisogni, fanno ressa innanzi a una celletta dalveare, ove una vita dimprovviso sè arrestata. La nuova sè sparsa in tutto lalbergo. Accorrono di sú, di giú; vogliono vedere, vogliono sapere, chi è morto, comè morto - Non si entra! Cè dentro il pretore e un medico necroscopo. Dalla fessura delluscio, allo spigolo - ecco, ecco - sintravede il cadavere sul letto - ecco la faccia uh, come bianca; con una mano sotto la guancia, pare che dorma come un bambino Chi è? come si chiama? Non si sa nulla. Si sa soltanto che torna dallAmerica, da New York. Dovera diretto? Da chi era aspettato? Non si sa nulla. Nessuna indicazione è venuta fuori dalle carte, che gli si sono trovate nelle tasche e nella valigia. Intraprenditore - ma di che? Nel portafogli, solo sessantacinque lire, e poche monete spicciole in una borsetta nel taschino del panciotto. Una delle guardie viene a posare sulla lastra di bardiglio del cassettone quelle povere scarpe scalcagnate che non cammineranno più. A poco a poco, per liberarsi dalla calca, tutti cominciano a sfollare, rientrano nelle loro stanze, sú al terzo piano, giú al primo; altri se ne vanno per i loro affari, ripresi dalle loro brighe. Solo la vecchia signora, che voleva sapere se per mare non si soffre, rimane lí innanzi alluscio, non ostante la violenza che le fanno i due figliuoli; rimane lí a piangere atterrita per quelluomo che è morto dopo aver passato lOceano, che anchella or ora dovrà passare. Giú, tra le bestemmie e le imprecazioni dei vetturini e dei facchini che entrano ed escono di continuo hanno chiuso in segno di lutto il portone dellalbergo, lasciando aperto soltanto lo sportello. - Chiuso? Perché chiuso? - Mah! Niente. Nellalbergo è morto un tale.Novelle per un anno di Luigi Pirandello SCIALLE NERO PRIMO PARTE UNO Aspetta qua, - disse il Bandi al DAndrea. - Vado a prevenirla. Se sostina ancora, entrerai per forza. Miopi tutti e due, parlavano vicinissimi, in piedi, luno di fronte allaltro. Parevano fratelli, della stessa età, della stessa corporatura: alti, magri, rigidi di quella rigidezza angustiosa di chi fa tutto a puntino, con meticolosità. Ed era raro il caso che, parlando cosí tra loro, luno non aggiustasse allaltro col dito il sellino delle lenti sul naso o il nodo della cravatta sotto il mento, oppure, non trovando nulla da aggiustare, non toccasse allaltro i bottoni della giacca. Parlavano, del resto, pochissimo. E la tristezza taciturna della loro indole si mostrava chiaramente nello squallore dei volti. Cresciuti insieme, avevano studiato ajutandosi a vicenda fino allUniversità, dove poi luno sera laureato in legge, laltro in medicina. Divisi ora, durante il giorno, dalle diverse professioni sul tramonto facevano ancora insieme quotidianamente la loro passeggiata lungo il viale alluscita del paese. Si conoscevano cosí a fondo, che bastava un lieve cenno, uno sguardo, una parola, perché luno comprendesse subito il pensiero dellaltro. Dimodoché quella loro passeggiata principiava ogni volta con un breve scambio di frasi e seguitavano poi in silenzio come se luno avesse dato allaltro da ruminare per un pezzo. E andavano a testa bassa, come due cavalli stanchi; entrambi con le mani dietro la schiena. A nessuno dei due veniva mai la tentazione di volgere un po il capo verso la ringhiera del viale per godere la vista dellaperta campagna sottostante svariata di poggi e di valli e di piani, col mare in fondo che saccendeva tutto agli ultimi fuochi del tramonto: vista di tanta bellezza che pareva perfino incredibile che quei due vi potessero passar davanti cosí, senza neppure voltarsi a guardare. Giorni addietro il Bandi aveva detto al DAndrea: - Eleonora non sta bene. Il DAndrea aveva guardato negli occhi lamico e compreso che il male della sorella doveva esser lieve: - Vuoi che venga a visitarla? - Dice di no. E tutti e due, passeggiando, serano messi a pensare con le ciglia aggrottate quasi per rancore, a quella donna che aveva fatto loro da madre e a cui dovevano tutto. Il DAndrea aveva perduto da ragazzo i genitori ed era stato accolto in casa duno zio che non avrebbe potuto in alcun modo provvedere alla riuscita di lui. Eleonora Bandi, rimasta orfana anchessa a diciotto anni col fratello molto più piccolo di lei industriandosi dapprima con minute e sagge economie su quel po che le avevano lasciato i genitori poi lavorando, dando lezioni di pianoforte e di canto, aveva potuto mantenere agli studii il fratello, e anche lamico indivisibile di lui. - In compenso però, - soleva dire ridendo ai due giovani - mi son presa tutta la carne che manca a voi due. Era infatti un donnone che non finiva mai; ma aveva tuttavia dolcissimi i lineamenti del volto e laria ispirata di quegli angeloni di marmo che si vedono nelle chiese, con le tuniche svolazzanti. E lo sguardo dei begli occhi neri, che le lunghe ciglia quasi vellutavano e il suono della voce armoniosa pareva volessero anchessi attenuare con un certo studio che le dava pena, limpressione dalterigia che quel suo corpo cosí grande poteva destare sulle prime; e ne sorrideva mestamente. Sonava e cantava, forse non molto correttamente ma con foga appassionata. Se non fosse nata e cresciuta fra i pregiudizii duna piccola città e non avesse avuto limpedimento di quel fratellino si sarebbe forse avventurata alla vita di teatro. Era stato quello, un tempo, il suo sogno; nientaltro che un sogno però. Aveva ormai circa quarantanni. La considerazione, del resto, di cui godeva in paese per quelle sue doti artistiche la compensava, almeno in parte, del sogno fallito e la soddisfazione daverne invece attuato un altro quello cioè davere schiuso col proprio lavoro lavvenire a due poveri orfani, la compensava del lungo sacrifizio di se stessa. Il dottor DAndrea attese un buon pezzo nel salotto, che lamico ritornasse a chiamarlo. Quel salotto pieno di luce, quantunque dal tetto basso, arredato di mobili già consunti, dantica foggia respirava quasi unaria daltri tempi e pareva sappagasse nella quiete dei due grandi specchi a riscontro, dellimmobile visione della sua antichità scolorita. I vecchi ritratti di famiglia appesi alle pareti erano, là dentro, i veri e soli inquilini. Di nuovo, cera soltanto il pianoforte a mezzacoda, il pianoforte dEleonora che le figure effigiate in quei ritratti pareva guardassero in cagnesco. Spazientito, alla fine, dalla lunga attesa, il dottore si alzò, andò fino alla soglia sporse il capo, udí piangere nella camera di là, attraverso luscio chiuso. Allora si mosse e andò a picchiare con le nocche delle dita a quelluscio. - Entra, - gli disse il Bandi, aprendo. - Non riesco a capire perché sostina cosí. - Ma perché non ho nulla! - gridò Eleonora tra le lagrime. Stava a sedere su un ampio seggiolone di cuojo, vestita come sempre di nero, enorme e pallida; ma sempre con quel suo viso di bambinona, che ora pareva più che mai strano, e forse più ambiguo che strano per un certo indurimento negli occhi, quasi di folle fissità, chella voleva tuttavia dissimulare. - Non ho nulla, vassicuro, - ripeté più pacatamente. - Per carità, lasciatemi in pace: non vi date pensiero di me. - Va bene! - concluse il fratello, duro e cocciuto. - Intanto, qua cè Carlo. Lo dirà lui quello che hai. - E uscí dalla camera, richiudendo con furia luscio dietro di sé. Eleonora si recò le mani al volto e scoppiò in violenti singhiozzi. Il DAndrea rimase un pezzo a guardarla, fra seccato e imbarazzato; poi domandò: - Perché? Che cosha? Non può dirlo neanche a me? E come Eleonora seguitava a singhiozzare, le sappressò, provò a scostarle con fredda delicatezza una mano dal volto: - Si calmi, via; lo dica a me; ci son qua io. Eleonora scosse il capo; poi, dun tratto, afferrò con tutte due le mani la mano di lui, contrasse il volto, come per un fitto spasimo e gemette: - Carlo! Carlo! Il DAndrea si chinò su lei, un po impacciato nel suo rigido contegno. - Mi dica Allora ella gli appoggiò una guancia su la mano e pregò disperatamente, a bassa voce: - Fammi, fammi morire, Carlo; ajutami tu, per carità! non trovo il modo; mi manca il coraggio, la forza. - Morire? - domandò il giovane, sorridendo. - Che dice? Perché? - Morire, sí! - riprese lei, soffocata dai singhiozzi. - Insegnami tu il modo. Tu sei medico. Toglimi da questa agonia, per carità! Debbo morire. Non cè altro rimedio per me. La morte sola. Egli la fissò, stupito. Anche lei alzò gli occhi a guardarlo, ma subito li richiuse contraendo di nuovo il volto e restringendosi in sé, quasi colta da improvviso, vivissimo ribrezzo. - Sí, sí, - disse poi, risolutamente. - Io, sí, Carlo: perduta! perduta! Istintivamente il DAndrea ritrasse la mano, chella teneva ancora tra le sue. - Come! Che dice? - balbettò. Senza guardarlo, ella si pose un dito su la bocca, poi indicò la porta: - Se lo sapesse! Non dirgli nulla, per pietà! Fammi prima morire; dammi, dammi qualche cosa: la prenderò come una medicina; crederò che sia una medicina, che mi dai tu; purché sia subito! Ah, non ho coraggio, non ho coraggio! Da due mesi, vedi mi dibatto in questagonia, senza trovar la forza, il modo di farla finita. Che ajuto puoi darmi, tu, Carlo, che dici? - Che ajuto? - ripeté il DAndrea, ancora smarrito nello stupore. Eleonora stese di nuovo le mani per prendergli un braccio e, guardandolo con occhi supplichevoli soggiunse: - Se non vuoi farmi morire, non potresti in qualche altro modo salvarmi? Il DAndrea, a questa proposta, sirrigidí più che mai, aggrottando severamente le ciglia. - Te ne scongiuro, Carlo! - insistette lei. - Non per me, non per me, ma perché Giorgio non sappia. Se tu credi che io abbia fatto qualche cosa per voi, per te, ajutami ora salvami! Debbo finir cosí, dopo aver fatto tanto, dopo aver tanto sofferto? cosí, in questa ignominia, alletà mia? Ah, che miseria! che orrore! - Ma come, Eleonora? Lei! Comè stato? Chi è stato? - fece il DAndrea, non trovando, di fronte alla tremenda ambascia di lei, che questa domanda per la sua curiosità sbigottita. Di nuovo Eleonora indicò la porta e si coprí il volto con le mani: - Non mi ci far pensare! Non posso pensarci! Dunque non vuoi risparmiare a Giorgio questa vergogna? - E come? - domandò il DAndrea. - Delitto, sa! Sarebbe un doppio delitto. Piuttosto, mi dica: non si potrebbe in qualche altro modo rimediare? - No! - rispose lei, recisamente, infoscandosi. - Basta. Ho capito. Lasciami! Non ne posso più Abbandonò il capo su la spalliera del seggiolone, rilassò le membra: sfinita. Carlo DAndrea, con gli occhi fissi dietro le grosse lenti da miope, attese un pezzo senza trovar parole, non sapendo ancor credere a quella rivelazione né riuscendo a immaginare come mai quella donna, finora esempio, specchio di virtú, dabnegazione, fosse potuta cadere nella colpa. Possibile? Eleonora Bandi? Ma se aveva in gioventú, per amore del fratello, rifiutato tanti partiti, uno più vantaggioso dellaltro! Come mai ora ora che la gioventú era tramontata - Eh! ma forse per questo La guardò e il sospetto, di fronte a quel corpo cosí voluminoso, assunse allimprovviso agli occhi di lui magro, un aspetto orribilmente sconcio e osceno. - Va, dunque, - gli disse a un tratto, irritata, Eleonora, che pur senza guardarlo in quel silenzio, si sentiva addosso linerte orrore di quel sospetto negli occhi di lui. - Va, va, a dirlo a Giorgio, perché faccia subito di me quello che vuole. Va. Il DAndrea uscí, quasi automaticamente. Ella sollevò un poco il capo per vederlo uscire; poi, appena richiuso luscio, ricadde nella positura di prima. CAPITULO DUE Dopo due mesi dorrenda angoscia, quella confessione del suo stato la sollevò, insperatamente. Le parve che il più, ormai, fosse fatto. Ora, non avendo più forza di lottare, di resistere a quello strazio, si sarebbe abbandonata, cosí, alla sorte, qualunque fosse. Il fratello, tra breve, sarebbe entrato e lavrebbe uccisa? Ebbene: tanto meglio! Non aveva più diritto a nessuna considerazione, a nessun compatimento. Aveva fatto, sí, per lui e per quellaltro ingrato, più del suo dovere ma in un momento poi aveva perduto il frutto di tutti i suoi benefizii. Strizzò gli occhi, colta di nuovo dal ribrezzo. Nel segreto della propria coscienza, si sentiva pure miseramente responsabile del suo fallo. Sí, lei, lei che per tanti anni aveva avuto la forza di resistere agli impulsi della gioventú lei che aveva sempre accolto in sé sentimenti puri e nobili lei che aveva considerato il proprio sacrifizio come un dovere: in un momento perduta! Oh miseria! miseria! Lunica ragione che sentiva di potere addurre in sua discolpa, che valore poteva avere davanti al fratello? Poteva dirgli: - Guarda, Giorgio, che sono forse caduta per te? - Eppure la verità era forse questa. Gli aveva fatto da madre, è vero? a quel fratello. Ebbene: in premio di tutti i benefizii lietamente prodigati, in premio del sacrifizio della propria vita non le era stato concesso neanche il piacere di scorgere un sorriso, anche lieve, di soddisfazione su le labbra di lui e dellamico. Pareva che avessero entrambi lanima avvelenata di silenzio e di noja, oppressa come da una scimunita angustia. Ottenuta la laurea, seran subito buttati al lavoro, come due bestie; con tanto impegno, con tanto accanimento che in poco tempo erano riusciti a bastare a se stessi. Ora, questa fretta di sdebitarsi in qualche modo, come se a entrambi non ne paresse lora, laveva proprio ferita nel cuore. Quasi dun tratto, cosí, sera trovata senza più scopo nella vita. Che le restava da fare, ora che i due giovani non avevano più bisogno di lei? E aveva perduto, irrimediabilmente, la gioventú. Neanche coi primi guadagni della professione era tornato il sorriso su le labbra del fratello. Sentiva forse ancora il peso del sacrifizio chella aveva fatto per lui? si sentiva forse vincolato da questo sacrifizio per tutta la vita condannato a sacrificare a sua volta la propria gioventú, la libertà dei proprii sentimenti alla sorella? E aveva voluto parlargli a cuore aperto: - Non prenderti nessun pensiero di me Giorgio! Io voglio soltanto vederti lieto, contento capisci? Ma egli le aveva troncato subito in bocca le parole: - Zitta, zitta! Che dici? So quel che debbo fare. Ora spetta a me. - Ma come? cosí? - avrebbe voluto gridargli, lei, che, senza pensarci due volte, sera sacrificata col sorriso sempre su le labbra e il cuor leggero. Conoscendo la chiusa, dura ostinazione di lui, non aveva insistito. Ma, intanto, non si sentiva di durare in quella tristezza soffocante. Egli raddoppiava di giorno in giorno i guadagni della professione; la circondava dagi; aveva voluto che smettesse di dar lezioni. In quellozio forzato, che la avviliva, aveva allora accolto, malauguratamente un pensiero che, dapprincipio, quasi laveva fatta ridere: Se trovassi marito!. Ma aveva già trentanove anni, e poi con quel corpo oh via! - avrebbe dovuto fabbricarselo apposta, un marito. Eppure, sarebbe stato lunico mezzo per liberar sé e il fratello da quellopprimente debito di gratitudine. Quasi senza volerlo, sera messa allora a curare insolitamente la persona, assumendo una certaria di nubile che prima non sera mai data. Quei due o tre che un tempo lavevano chiesta in matrimonio, avevano ormai moglie e figliuoli. Prima, non se nera mai curata; ora, a ripensarci, ne provava dispetto; provava invidia di tante sue amiche che erano riuscite a procurarsi uno stato. Lei sola era rimasta cosí Ma forse era in tempo ancora: chi sa? Doveva proprio chiudersi cosí la sua vita sempre attiva? in quel vuoto? doveva spegnersi cosí quella fiamma vigile del suo spirito appassionato? in quellombra? E un profondo rammarico laveva invasa, inasprito talvolta da certe smanie che alteravano le sue grazie spontanee, il suono delle sue parole, delle sue risa. Era divenuta pungente, quasi aggressiva nei discorsi. Si rendeva conto lei stessa del cangiamento della propria indole; provava in certi momenti quasi odio per se stessa, repulsione per quel suo corpo vigoroso ribrezzo dei desiderii insospettati in cui esso, ora, allimprovviso, le saccendeva turbandola profondamente. Il fratello, intanto, coi risparmii, aveva di recente acquistato un podere e vi aveva fatto costruire un bel villino. Spinta da lui, vi era andata dapprima per un mese in villeggiatura; poi, riflettendo che il fratello aveva forse acquistato quel podere per sbarazzarsi di tanto in tanto di lei aveva deliberato di ritirarsi colà per sempre. Cosí, lo avrebbe lasciato libero del tutto: non gli avrebbe più dato la pena della sua compagnia, della sua vista e anche lei a poco a poco, là, si sarebbe tolta quella strana idea dal capo, di trovar marito alletà sua. I primi giorni eran trascorsi bene, e aveva creduto che le sarebbe stato facile seguitare cosí. Aveva già preso labitudine di levarsi ogni giorno allalba e di fare una lunga passeggiata per i campi fermandosi di tratto in tratto, incantata ora per ascoltare nellattonito silenzio dei piani, ove qualche filo derba vicino abbrividiva alla frescura dellaria il canto dei galli, che si chiamavano da unaja allaltra; ora per ammirare qualche masso tigrato di gromme verdi, o il velluto del lichene sul vecchio tronco stravolto di qualche olivo saraceno. Ah, lí, cosí vicina alla terra, si sarebbe presto rifatta unaltranima, un altro modo di pensare e di sentire; sarebbe divenuta come quella buona moglie del mezzadro che si mostrava cosí lieta di tenerle compagnia e che già le aveva insegnato tante cose della campagna tante cose pur cosí semplici della vita e che ne rivelano tuttavia un nuovo senso profondo, insospettato. Il mezzadro, invece, era insoffribile: si vantava daver idee larghe, lui: aveva girato il mondo, lui; era stato in America, otto anni a Benossarie; e non voleva che il suo unico figliuolo, Gerlando, fosse un vile zappaterra. Da tredici anni, pertanto, lo manteneva alle scuole; voleva dargli un po di lettera, diceva, per poi spedirlo in America, là, nel gran paese, dove senza dubbio avrebbe fatto fortuna. Gerlando aveva diciannove anni e in tredici di scuola era arrivato appena alla terza tecnica. Era un ragazzone rude, tutto dun pezzo. Quella fissazione del padre costituiva per lui un vero martirio. Praticando coi compagni di scuola, aveva preso, senza volere, una certaria di città, che però lo rendeva più goffo. A forza dacqua, ogni mattina, riusciva a rassettarsi i capelli ispidi, a tirarvi una riga da un lato; ma poi quei capelli, rasciugati, gli si drizzavan compatti e irsuti di qua e di là, come se gli schizzassero dalla cute del cranio; anche le sopracciglia pareva gli schizzassero poco più giú dalla fronte bassa e già dal labbro e dal mento cominciavano a schizzare i primi peli dei baffi e della barba, a cespuglietti. Povero Gerlando! faceva compassione, cosí grosso, cosí duro, cosí ispido, con un libro aperto davanti. Il padre doveva sudare una camicia, certe mattine, per scuoterlo dai saporiti sonni profondi di porcellone satollo e pago, e avviarlo ancora intontito e barcollante, con gli occhi imbambolati, alla vicina città; al suo martirio. Venuta in campagna la signorina, Gerlando le aveva fatto rivolgere dalla madre la preghiera di persuadere al padre che la smettesse di tormentarlo con questa scuola con questa scuola, con questa scuola! Non ne poteva più! E difatti Eleonora sera provata a intercedere; ma il mezzadro, - ah, nonononò - ossequio, rispetto, tutto il rispetto per la signorina; ma anche preghiera di non immischiarsi. Ed allora essa, un po per pietà, un po per ridere, un po per darsi da fare sera messa ad ajutare quel povero giovanotto, fin dove poteva. Lo faceva, ogni dopo pranzo, venir su coi libri e i quaderni della scuola. Egli saliva impacciato e vergognoso perché saccorgeva che la padrona prendeva a goderselo per la sua balordaggine, per la sua durezza di mente; ma che poteva farci? il padre voleva cosí. Per lo studio, eh, sí: bestia; non aveva difficoltà a riconoscerlo; ma se si fosse trattato datterrare un albero, un bue, eh perbacco - e Gerlando mostrava le braccia nerborute con certi occhi teneri e un sorriso di denti bianchi e forti Improvvisamente, da un giorno allaltro, ella aveva troncato quelle lezioni; non aveva più voluto vederlo; sera fatto portare dalla città il pianoforte e per parecchi giorni sera chiusa nella villa a sonare, a cantare, a leggere, smaniosamente. Una sera, in fine, sera accorta che quel ragazzone, privato cosí dun tratto dellajuto di lei della compagnia chella gli concedeva e degli scherzi che si permetteva con lui, sappostava per spiarla per sentirla cantare o sonare: e, cedendo a una cattiva ispirazione, aveva voluto sorprenderlo lasciando dun tratto il pianoforte e scendendo a precipizio la scala della villa. - Che fai lí? - Sto a sentire - Ti piace? - Tanto, sí signora Mi sento in paradiso. A questa dichiarazione era scoppiata a ridere; ma, allimprovviso, Gerlando, come sferzato in faccia da quella risata, le era saltato addosso lí, dietro la villa, nel bujo fitto, oltre la zona di luce che veniva dal balcone aperto lassú. Cosí era stato. Sopraffatta a quel modo, non aveva saputo respingerlo; sera sentita mancare - non sapeva più come - sotto quellimpeto brutale e sera abbandonata, sí, cedendo pur senza voler concedere. Il giorno dopo, aveva fatto ritorno in città. E ora? come mai Giorgio non entrava a svergognarla? Forse il DAndrea non gli aveva detto ancor nulla: forse pensava al modo di salvarla. Ma come? Si nascose il volto tra le mani, quasi per non vedere il vuoto che le sapriva davanti. Ma era pur dentro di lei quel vuoto. E non cera rimedio. La morte sola. Quando? come? Luscio, a un tratto, saprí, e Giorgio apparve su la soglia scontraffatto pallidissimo, coi capelli scompigliati e gli occhi ancora rossi di pianto. Il DAndrea lo teneva per un braccio. - Voglio sapere questo soltanto, - disse alla sorella, a denti stretti con voce fischiante, quasi scandendo le sillabe: - Voglio sapere chi è stato. Eleonora, a capo chino, con gli occhi chiusi, scosse lentamente il capo e riprese a singhiozzare. - Me lo dirai, - gridò il Bandi, appressandosi, trattenuto dallamico. - E chiunque sia, tu lo sposerai! - Ma no, Giorgio! - gemette allora lei, raffondando vie più il capo e torcendosi in grembo le mani. - No! non è possibile! non è possibile! - È ammogliato? - domandò lui, appressandosi di più, coi pugni serrati, terribile. - No, - saffrettò a risponder lei. - Ma non è possibile, credi! - Chi è? - riprese il Bandi, tutto fremente, stringendola da presso. - Chi è? subito, il nome! Sentendosi addosso la furia del fratello, Eleonora si strinse nelle spalle si provò a sollevare appena il capo e gemette sotto gli occhi inferociti di lui: - Non posso dirtelo - Il nome o tammazzo! - ruggí allora il Bandi, levando un pugno sul capo di lei. Ma il DAndrea sinterpose, scostò lamico, poi gli disse severamente: - Tu va. Lo dirà a me. Va, va E lo fece uscire, a forza, dalla camera. Novelle per un anno di Luigi Pirandello SCIALLE NERO SECUNDO PARTE CAPITULO TRE Il fratello fu irremovibile. Ne pochi giorni che occorsero per le pubblicazioni di rito, prima del matrimonio, saccaní nello scandalo. Per prevenir le beffe che saspettava da tutti prese ferocemente il partito dandar sbandendo la sua vergogna, con orribili crudezze di linguaggio. Pareva impazzito; e tutti lo commiseravano. Gli toccò, tuttavia, a combattere un bel po col mezzadro, per farlo condiscendere alle nozze del figliuolo. Quantunque didee larghe, il vecchio, dapprima, parve cascasse dalle nuvole: non voleva creder possibile una cosa simile. Poi disse: - Vossignoria non dubiti: me lo pesterò sotto i piedi; sa come? come si pigia luva. O piuttosto, facciamo cosí: glielo consegno, legato mani e piedi; e Vossignoria si prenderà tutta quella soddisfazione che vuole. Il nerbo, per le nerbate, glielo procuro io, e glielo tengo prima apposta tre giorni in molle, perché picchi più sodo. Quando però comprese che il padrone non intendeva questo, ma voleva altro il matrimonio, trasecolò di nuovo: - Come! Che dice, Vossignoria? Una signorona di quella fatta col figlio dun vile zappaterra? E oppose un reciso rifiuto. - Mi perdoni. Ma la signorina aveva il giudizio e letà; conosceva il bene e il male; non doveva far mai con mio figlio quello che fece. Debbo parlare? Se lo tirava sú in casa tutti i giorni. Vossignoria mintende Un ragazzaccio A quelletà, non si ragiona non si bada Ora ci posso perdere cosí il figlio, che Dio sa quanto mi costa? La signorina. Con rispetto parlando, gli può esser madre Il Bandi dovette promettere la cessione in dote del podere e un assegno giornaliero alla sorella. Cosí il matrimonio fu stabilito; e, quando ebbe luogo, fu un vero avvenimento per quella cittaduzza. Parve che tutti provassero un gran piacere nel far pubblicamente strazio dellammirazione del rispetto per tanti anni tributati a quella donna; come se tra lammirazione e il rispetto, di cui non la stimavano più degna, e il dileggio con cui ora la accompagnavano a quelle nozze vergognose, non ci potesse esser posto per un po di commiserazione. La commiserazione era tutta per il fratello; il quale, sintende, non volle prender parte alla cerimonia. Non vi prese parte neanche il DAndrea, scusandosi che doveva tener compagnia, in quel triste giorno, al suo povero Giorgio. Un vecchio medico della città, chera già stato di casa dei genitori dEleonora, e a cui il DAndrea venuto di fresco dagli studii, con tutti i fumi e le sofisticherie della novissima terapeutica aveva tolto gran parte della clientela, si profferse per testimonio e condusse con sé un altro vecchio, suo amico, per secondo testimonio. Con essi Eleonora si recò in vettura chiusa al Municipio; poi in una chiesetta fuorimano, per la cerimonia religiosa. In unaltra vettura era lo sposo, Gerlando, torbido e ingrugnato, coi genitori. Questi, parati a festa, stavano su di sé, gonfi e serii, perché, alla fin fine, il figlio sposava una vera signora sorella dun avvocato, e gli recava in dote una campagna con una magnifica villa, e denari per giunta. Gerlando, per rendersi degno del nuovo stato, avrebbe seguitato gli studii. Al podere avrebbe atteso lui, il padre, che se nintendeva. La sposa era un po anzianotta? Tanto meglio! Lerede già cera per via. Per legge di natura ella sarebbe morta prima, e Gerlando allora sarebbe rimasto libero e ricco. Queste e consimili riflessioni facevano anche, in una terza vettura, i testimonii dello sposo contadini amici del padre, in compagnia di due vecchi zii materni. Gli altri parenti e amici dello sposo innumerevoli, attendevano nella villa tutti parati a festa, con gli abiti di panno turchino, gli uomini; con le mantelline nuove e i fazzoletti dai colori più sgargianti, le donne; giacché il mezzadro, didee larghe, aveva preparato un trattamento proprio coi fiocchi. Al municipio, Eleonora, prima dentrare nellaula dello stato civile, fu assalita da una convulsione di pianto; lo sposo che si teneva discosto, in crocchio coi parenti, fu spinto da questi ad accorrere; ma il vecchio medico lo pregò di non farsi scorgere, di star lontano, per il momento. Non ben rimessa ancora da quella crisi violenta, Eleonora entrò nellaula; si vide accanto quel ragazzo, che limpaccio e la vergogna rendevano più ispido e goffo; ebbe un impeto di ribellione; fu per gridare: - No! No! - e lo guardò come per spingerlo a gridar cosí anche lui. Ma poco dopo dissero sí tutti e due, come condannati a una pena inevitabile. Sbrigata in gran fretta laltra funzione nella chiesetta solitaria, il triste corteo savviò alla villa. Eleonora non voleva staccarsi dai due vecchi amici; ma le fu forza salire in vettura con lo sposo e coi suoceri. Strada facendo, non fu scambiata una parola nella vettura. Il mezzadro e la moglie parevano sbigottiti: alzavano di tanto in tanto gli occhi per guardar di sfuggita la nuora; poi si scambiavano uno sguardo e riabbassavano gli occhi. Lo sposo guardava fuori, tutto ristretto in sé, aggrottato. In villa, furono accolti con uno strepitoso sparo di mortaretti e grida festose e battimani. Ma laspetto e il contegno della sposa raggelarono tutti i convitati per quanto ella si provasse anche a sorridere a quella buona gente, che intendeva farle festa a suo modo, come usa negli sposalizi. Chiese presto licenza di ritirarsi sola; ma nella camera in cui aveva dormito durante la villeggiatura trovando apparecchiato il letto nuziale, sarrestò di botto, su la soglia: - Lí? con lui? No! Mai! Mai! - E, presa da ribrezzo, scappò in unaltra camera: vi si chiuse a chiave; cadde a sedere su una seggiola, premendosi forte, forte, il volto con tutte due le mani. Le giungevano, attraverso luscio, le voci, le risa dei convitati, che aizzavano di là Gerlando lodandogli, più che la sposa, il buon parentado che aveva fatto e la bella campagna. Gerlando se ne stava affacciato al balcone e, per tutta risposta, pieno donta, scrollava di tratto in tratto le poderose spalle. Onta sí, provava onta desser marito a quel modo, di quella signora: ecco! E tutta la colpa era del padre il quale, per quella maledetta fissazione della scuola lo aveva fatto trattare al modo dun ragazzaccio stupido e inetto dalla signorina venuta in villeggiatura, abilitandola a certi scherzi che lo avevano ferito. Ed ecco, intanto, quel che nera venuto. Il padre non pensava che alla bella campagna. Ma lui, come avrebbe vissuto dora in poi, con quella donna che glincuteva tanta soggezione e che certo gliene voleva per la vergogna e il disonore? Come avrebbe ardito dalzar gli occhi in faccia a lei? E, per giunta, il padre pretendeva chegli seguitasse a frequentar la scuola! Figurarsi la baja che gli avrebbero data i compagni! Aveva venti anni più di lui la moglie, e pareva una montagna, pareva Mentre Gerlando si travagliava con queste riflessioni il padre e la madre attendevano agli ultimi preparativi del pranzo. Finalmente luno e laltra entrarono trionfanti nella sala, dove già la mensa era apparecchiata. Il servizio da tavola era stato fornito per lavvenimento da un trattore della città che aveva anche inviato un cuoco e due camerieri per servire il pranzo. Il mezzadro venne a trovar Gerlando al balcone e gli disse: - Va ad avvertire tua moglie che a momenti sarà pronto. - Non ci vado, gnornò! - grugní Gerlando, pestando un piede. - Andateci voi. - Spetta a te, somarone! - gli gridò il padre. - Tu sei il marito: va! - Grazie tante Gnornò! non ci vado! - ripeté Gerlando, cocciuto, schermendosi. Allora il padre, irato, lo tirò per il bavero della giacca e gli diede uno spintone. - Ti vergogni, bestione? Ti ci sei messo, prima? E ora ti vergogni? Va! È tua moglie! I convitati accorsero a metter pace, a persuadere Gerlando a andare. - Che male cè? Le dirai che venga a prendere un boccone - Ma se non so neppure come debba chiamarla! - gridò Gerlando, esasperato. Alcuni convitati scoppiarono a ridere, altri furono pronti a trattenere il mezzadro che sera lanciato per schiaffeggiare il figlio imbecille che gli guastava cosí la festa preparata con tanta solennità e tanta spesa. - La chiamerai col suo nome di battesimo, - gli diceva intanto, piano e persuasiva, la madre. - Come si chiama? Eleonora, è vero? e tu chiamala Eleonora. Non è tua moglie? Va, figlio mio, va E, cosí dicendo, lo avviò alla camera nuziale. Gerlando andò a picchiare alluscio. Picchiò una prima volta, piano. Attese. Silenzio. Come le avrebbe detto? Doveva proprio darle del tu, cosí alla prima? Ah, maledetto impiccio! E perché, intanto, ella non rispondeva? Forse non aveva inteso. Ripicchiò più forte. Attese. Silenzio. Allora, tutto impacciato, si provò a chiamare a bassa voce, come gli aveva suggerito la madre. Ma gli venne fuori un Eneolora cosí ridicolo, che subito, come per cancellarlo, chiamò forte franco: - Eleonora! Intese alla fine la voce di lei che domandava dietro luscio di unaltra stanza: - Chi è? Sappressò a quelluscio, col sangue tutto rimescolato. - Io, - disse - io Ger Gerlando È pronto. - Non posso, - rispose lei. - Fate senza di me. Gerlando tornò in sala, sollevato da un gran peso. - Non viene! Dice che non viene! Non può venire! - Viva il bestione! - esclamò allora il padre, che non lo chiamava altrimenti. - Le hai detto chera in tavola? E perché non lhai forzata a venire? La moglie sinterpose: fece intendere al marito che sarebbe stato meglio, forse, lasciare in pace la sposa, per quel giorno. I convitati approvarono. - Lemozione il disagio si sa! Ma il mezzadro che sera inteso di dimostrare alla nuora che, alloccorrenza sapeva far lobbligo suo, rimase imbronciato e ordinò con mala grazia che il pranzo fosse servito. Cera il desiderio dei piatti fini, chora sarebbero venuti in tavola ma cera anche in tutti quei convitati una seria costernazione per tutto quel superfluo che vedevano luccicar sulla tovaglia nuova che li abbagliava: quattro bicchieri di diversa forma e forchette e forchettine coltelli e coltellini, e certi pennini, poi, dentro glinvoltini di cartavelina. Seduti ben discosti dalla tavola, sudavano anche per i grevi abiti di panno della festa e si guardavano nelle facce dure, arsicce, svisate dallinsolita pulizia; e non osavano alzar le grosse mani sformate dai lavori della campagna per prendere quelle forchette dargento la piccola o la grande? e quei coltelli, sotto gli occhi dei camerieri che, girando coi serviti con quei guanti di filo bianco incutevano loro una terribile soggezione. Il mezzadro, intanto, mangiando, guardava il figlio e scrollava il capo col volto atteggiato di derisoria commiserazione: - Guardatelo, guardatelo! - borbottava tra sé. - Che figura ci fa, lí solo, spajato, a capo tavola? Come potrà la sposa aver considerazione per uno scimmione cosí fatto? Ha ragione, ha ragione di vergognarsi di lui. Ah, se fossi stato io al posto suo! Finito il pranzo fra la musoneria generale, i convitati, con una scusa o con unaltra, andarono via. Era già quasi sera. - E ora? - disse il padre a Gerlando, quando i due camerieri finirono di sparecchiar la tavola, e tutto nella villa ritornò tranquillo. - Che farai, ora? Te la sbroglierai tu! E ordinò alla moglie di seguirlo nella casa colonica, ove abitavano, poco discosto dalla villa. Rimasto solo, Gerlando si guardò attorno, aggrondato, non sapendo che fare. Sentí nel silenzio la presenza di quella che se ne stava chiusa di là. Forse, or ora, non sentendo più alcun rumore, sarebbe uscita dalla stanza. Che avrebbe dovuto far lui, allora? Ah, come volentieri se ne sarebbe scappato a dormire nella casa colonica, presso la madre, o anche giú allaperto. Sotto un albero, magari! E se lei intanto saspettava desser chiamata? Se, rassegnata alla condanna che aveva voluto infliggerle il fratello, si riteneva in potere di lui suo marito, e aspettava che egli la sí, la invitasse a Tese lorecchio. Ma no: tutto era silenzio. Forse sera già addormentata. Era già bujo. Il lume della luna entrava, per il balcone aperto, nella sala. Senza pensar daccendere il lume, Gerlando prese una seggiola e si recò a sedere al balcone che guardava tuttintorno, dallalto, laperta campagna declinante al mare laggiú in fondo, lontano. Nella notte chiara splendevano limpide le stelle maggiori; la luna accendeva sul mare una fervida fascia dargento; dai vasti piani gialli di stoppia si levava tremulo il canto dei grilli, come un fitto, continuo scampanellío. A un tratto, un assiolo, da presso, emise un chiú languido, accorante; da lontano un altro gli rispose, come uneco, e tutti e due seguitarono per un pezzo a singultar cosí, nella chiara notte. Con un braccio appoggiato alla ringhiera del balcone, egli allora istintivamente, per sottrarsi alloppressione di quellincertezza smaniosa fermò ludito a quei due chiú che si rispondevano nel silenzio incantato dalla luna; poi, scorgendo laggiú in fondo un tratto del muro che cingeva tuttintorno il podere, pensò che ora tutta quella terra era sua; suoi quegli alberi: olivi, mandorli, carrubi, fichi, gelsi; sua quella vigna. Aveva ben ragione desserne contento il padre, che dora in poi non sarebbe stato più soggetto a nessuno. Alla fin fine, non era tanto stramba lidea di fargli seguitare gli studii. Meglio lí, meglio a scuola, che qua tutto il giorno, in compagnia della moglie. A tenere a posto quei compagni che avessero voluto ridere alle sue spalle, ci avrebbe pensato lui. Era un signore, ormai, e non glimportava più se lo cacciavano via dalla scuola. Ma questo non sarebbe accaduto. Anzi egli si proponeva di studiare dora innanzi con impegno, per potere un giorno, tra breve figurare tra i galantuomini del paese, senza più sentirne soggezione, e parlare e trattare con loro, da pari a pari. Gli bastavano altri quattro anni di scuola per aver la licenza dellIstituto tecnico: e poi, perito agronomo o ragioniere. Suo cognato allora, il signor avvocato, che pareva avesse buttato là, ai cani, la sorella, avrebbe dovuto fargli tanto di cappello. Sissignori. E allora egli avrebbe avuto tutto il diritto di dirgli: Che mi hai dato? A me, quella vecchia? Io ho studiato, ho una professione da signore e potevo aspirare a una bella giovine, ricca e di buoni natali come lei!. Cosí pensando, saddormentò con la fronte sul braccio appoggiato alla ringhiera. I due chiú seguitavano, luno qua presso, laltro lontano, il loro alterno lamentío voluttuoso; la notte chiara pareva facesse tremolar su la terra il suo velo di luna sonoro di grilli e arrivava ora da lontano, come unoscura rampogna, il borboglío profondo del mare. A notte avanzata, Eleonora apparve, come unombra, su la soglia del balcone. Non saspettava di trovarvi il giovine addormentato. Ne provò pena e timore insieme. Rimase un pezzo a pensare se le convenisse svegliarlo per dirgli quanto aveva tra sé stabilito e toglierlo di lí; ma, sul punto di scuoterlo, di chiamarlo per nome sentí mancarsi lanimo e si ritrasse pian piano, come unombra, nella camera dondera uscita. CAPITULO QUATTRO Lintesa fu facile. Eleonora, la mattina dopo, parlò maternamente a Gerlando: lo lasciò padrone di tutto libero di fare quel che gli sarebbe piaciuto, come se tra loro non ci fosse alcun vincolo. Per sé domandò solo desser lasciata lí, da canto, in quella cameretta, insieme con la vecchia serva di casa, che laveva vista nascere. Gerlando, che a notte inoltrata sera tratto dal balcone tutto indurito dallumido a dormire sul divano della sala da pranzo ora, cosí sorpreso nel sonno, con una gran voglia di stropicciarsi gli occhi coi pugni aprendo la bocca per lo sforzo daggrottar le ciglia, perché voleva mostrare non tanto di capire quanto desser convinto, disse a tutto di sí, di sí, col capo. Ma il padre e la madre, quando seppero di quel patto, montarono su tutte le furie e invano Gerlando si provò a far intender loro che gli conveniva cosí, che anzi ne era più che contento. Per quietare in certo qual modo il padre, dovette promettere formalmente che, ai primi dottobre, sarebbe ritornato a scuola. Ma, per ripicco, la madre glimpose di scegliersi la camera più bella per dormire, la camera più bella per studiare la camera più bella per mangiare tutte le camere più belle! - E comanda tu a bacchetta, sai! Se no, vengo io a farti ubbidire e rispettare. Giurò infine che non avrebbe mai più rivolto la parola a quella smorfiosa che le disprezzava cosí il figlio un cosí bel pezzo di giovanotto, che colei non era neanco degna di guardare. Da quel giorno stesso, Gerlando si mise a studiare, a riprendere la preparazione interrotta per gli esami di riparazione. Era già tardi, veramente: aveva appena ventiquattro giorni innanzi a sé; ma, chi sa! mettendoci un po dimpegno forse sarebbe riuscito a prendere finalmente quella licenza tecnica, per cui si torturava da tre anni. Scosso lo sbalordimento angoscioso dei primi giorni, Eleonora per consiglio della vecchia serva, si diede a preparare il corredino per il nascituro. Non ci aveva pensato, e ne pianse. Gesa, la vecchia serva, la ajutò, la guidò in quel lavoro, per cui era inesperta: le diede la misura per le prime camicine per le prime cuffiette Ah, la sorte le serbava questa consolazione, e lei non ci aveva ancora pensato; avrebbe avuto un piccino, una piccina a cui attendere, a cui consacrarsi tutta! Ma Dio doveva farle la grazia di mandarle un maschietto. Era già vecchia, sarebbe morta presto, e come avrebbe lasciato a quel padre una femminuccia a cui lei avrebbe ispirato i suoi pensieri, i suoi sentimenti? Un maschietto avrebbe sofferto meno di quella condizione desistenza, in cui fra poco la mala sorte lo avrebbe messo. Angosciata da questi pensieri, stanca del lavoro, per distrarsi prendeva in mano uno di quei libri che laltra volta sera fatti spedire dal fratello, e si metteva a leggere. Ogni tanto, accennando col capo, domandava alla serva: - Che fa? Gesa si stringeva nelle spalle, sporgeva il labbro, poi rispondeva: - Uhm! Sta con la testa sul libro. Dorme? Pensa? Chi sa! Pensava, Gerlando: pensava che, tirate le somme, non era molto allegra la sua vita. Ecco qua: aveva il podere, ed era come se non lo avesse; la moglie, e come se non lavesse; in guerra coi parenti; arrabbiato con se stesso, che non riusciva a ritener nulla, nulla, nulla di quanto studiava. E in quellozio smanioso, intanto, si sentiva dentro come un fermento dacri desiderii; fra gli altri, quello della moglie, perché gli sera negata. Non era più desiderabile, è vero, quella donna. Ma che patto era quello? Egli era il marito, e doveva dirlo lui, se mai. Si alzava; usciva dalla stanza; passava innanzi alluscio della camera di lei; ma subito, intravedendola, sentiva cadersi ogni proposito di ribellione. Sbuffava e, tanto per non riconoscere che sul punto gliene mancava lanimo, diceva a se stesso che non ne valeva la pena. Uno di quei giorni, finalmente tornò dalla città sconfitto, bocciato, bocciato ancora una volta agli esami di licenza tecnica. E ora basta! basta davvero! Non voleva più saperne! Prese libri, quaderni, disegni squadre, astucci, matite e li portò giú, innanzi alla villa per farne un falò. Il padre accorse per impedirglielo; ma Gerlando, imbestialito, si ribellò: - Lasciatemi fare! Sono il padrone! Sopravvenne la madre; accorsero anche alcuni contadini che lavoravano nella campagna. Una fumicaja prima rada, poi a mano a mano più densa si sprigionò, tra le grida degli astanti, da quel mucchio di carte; poi un bagliore; poi crepitò la fiamma e si levò. Alle grida, si fecero al balcone Eleonora e la serva. Gerlando, livido e gonfio come un tacchino, scagliava alle fiamme, scamiciato, furibondo gli ultimi libri che teneva sotto il braccio, gli strumenti della sua lunga inutile tortura. Eleonora si tenne a stento di ridere, a quello spettacolo, e si ritrasse in fretta dal balcone. Ma la suocera se ne accorse e disse al figlio: - Ci prova gusto, sai? la signora; la fai ridere. - Piangerà! - gridò allora Gerlando, minaccioso, levando il capo verso il balcone. Eleonora intese la minaccia e impallidí: comprese che la stanca e mesta quiete, di cui aveva goduto finora, era finita per lei. Nientaltro che un momento di tregua le aveva concesso la sorte. Ma che poteva voler da lei quel bruto? Ella era già esausta: un altro colpo, anche lieve, lavrebbe atterrata. Poco dopo, si vide innanzi Gerlando, fosco e ansante. - Si cangia vita da oggi! - le annunziò. - Mi son seccato. Mi metto a fare il contadino, come mio padre; e dunque tu smetterai di far la signora costà. Via, via tutta codesta biancheria! Chi nascerà sarà contadino anche lui, e dunque senza tanti lisci e tante gale. Licenzia la serva: farai tu da mangiare e baderai alla casa, come fa mia madre. Inteso? Eleonora si levò, pallida e vibrante di sdegno: - Tua madre è tua madre, - gli disse, guardandolo fieramente negli occhi. - Io sono io, e non posso diventare con te, villano, villana. - Mia moglie sei! - gridò allora Gerlando, appressandosi violento e afferrandola per un braccio. - E farai ciò che voglio io; qua comando io, capisci? Poi si volse alla vecchia serva e le indicò luscio: - Via! Voi andate subito via! Non voglio serve per la casa! - Vengo con te Gesa! - gridò Eleonora cercando di svincolare il braccio che egli le teneva ancora afferrato. Ma Gerlando non glielo lasciò; glielo strinse più forte; la costrinse a sedere. - No! Qua! Tu rimani qua, alla catena, con me! Io per te mi son prese le beffe: ora basta! Vieni via, esci da codesto tuo covo. Non voglio star più solo a piangere la mia pena. Fuori! Fuori! E la spinse fuori della camera. - E che hai tu pianto finora? - gli disse lei con le lagrime a gli occhi. - Che ho preteso, io da te? - Che hai preteso? Di non aver molestie, di non aver contatto con me, quasi che io fossi che non meritassi confidenza da te matrona! E mhai fatto servire a tavola da una salariata, mentre toccava a te a servirmi, di tutto punto, come fanno le mogli. - Ma che nhai da fare tu, di me? - gli domandò, avvilita, Eleonora. - Ti servirò, se vuoi, con le mie mani, dora in poi. Va bene? Ruppe, cosí dicendo, in singhiozzi, poi sentí mancarsi le gambe e sabbandonò. Gerlando, smarrito, confuso, la sostenne insieme con Gesa, e tutte due la adagiarono su una seggiola. Verso sera, improvvisamente, fu presa dalle doglie. Gerlando, pentito, spaventato, corse a chiamar la madre: un garzone fu spedito in città per una levatrice; mentre il mezzadro, vedendo già in pericolo il podere, se la nuora abortiva, bistrattava il figlio: - Bestione, bestione, che hai fatto? E se ti muore, adesso? Se non hai più figli? Sei in mezzo a una strada! Che farai? Hai lasciato la scuola e non sai neppur tenere la zappa in mano. Sei rovinato! - Che me ne importa? - gridò Gerlando. - Purché non abbia nulla lei! Sopravvenne la madre con le braccia per aria: - Un medico! Ci vuole subito un medico! La vedo male! - Che ha? - domandò Gerlando, allibito. Ma il padre lo spinse fuori: - Corri! Corri! Per via, Gerlando, tutto tremante savvilí, si mise a piangere, sforzandosi tuttavia di correre. A mezza strada simbatté nella levatrice che veniva in vettura col garzone. - Caccia! caccia! - gridò. - Vado pel medico, muore! Inciampò, stramazzò; tutto impolverato, riprese a correre, disperatamente, addentandosi la mano che sera scorticata. Quando tornò col medico alla villa, Eleonora stava per morire, dissanguata. - Assassino! assassino! - nicchiava Gesa, attendendo alla padrona. - Lui è stato! Ha osato di metterle le mani addosso. Eleonora però negava col capo. Si sentiva a mano a mano, col sangue, mancar la vita, a mano a mano le forze raffievolendo scemare; era già fredda Ebbene: non si doleva di morire; era pur dolce cosí la morte, un gran sollievo, dopo le atroci sofferenze. E, col volto come di cera, guardando il soffitto, aspettava che gli occhi le si chiudessero da sé, pian piano, per sempre. Già non distingueva più nulla. Come in sogno rivide il vecchio medico che le aveva fatto da testimonio; e gli sorrise. CAPITULO CINQUE Gerlando non si staccò dalla sponda del letto, né giorno né notte per tutto il tempo che Eleonora vi giacque tra la vita e la morte. Quando finalmente dal letto poté esser messa a sedere sul seggiolone, parve unaltra donna: diafana, quasi esangue. Si vide innanzi Gerlando, che sembrava uscito anchesso da una mortale malattia, e premurosi attorno i parenti di lui. Li guardava coi begli occhi neri ingranditi e dolenti nella pallida magrezza e le pareva che ormai nessuna relazione esistesse più tra essi e lei come se ella fosse or ora tornata, nuova e diversa, da un luogo remoto dove ogni vincolo fosse stato infranto, non con essi soltanto, ma con tutta la vita di prima. Respirava con pena; a ogni menomo rumore il cuore le balzava in petto e le batteva con tumultuosa repenza; una stanchezza greve la opprimeva. Allora, col capo abbandonato su la spalliera del seggiolone, gli occhi chiusi, si rammaricava dentro di sé di non esser morta. Che stava più a farci, lí? perché ancora quella condanna per gli occhi di veder quei visi attorno e quelle cose, da cui già si sentiva tanto, tanto lontana? Perché quel ravvicinamento con le apparenze opprimenti e nauseanti della vita passata ravvicinamento che talvolta le pareva diventasse più brusco come se qualcuno la spingesse di dietro, per costringerla a vedere, a sentir la presenza la realtà viva e spirante della vita odiosa, che più non le apparteneva? Credeva fermamente che non si sarebbe rialzata mai più da quel seggiolone; credeva che da un momento allaltro sarebbe morta di crepacuore. E no, invece; dopo alcuni giorni, poté levarsi in piedi, muovere, sorretta, qualche passo per la camera; poi, col tempo, anche scendere la scala e recarsi allaperto, a braccio di Gerlando e della serva. Prese infine labitudine di recarsi sul tramonto fino allorlo del ciglione che limitava a mezzogiorno il podere. Sapriva di là la magnifica vista della piaggia sottostante allaltipiano, fino al mare laggiú. Vi si recò i primi giorni accompagnata, al solito, da Gerlando e da Gesa; poi, senza Gerlando; infine, sola. Seduta su un masso, allombra dun olivo centenario, guardava tutta la riviera lontana che sincurvava appena a lievi lunate, a lievi seni, frastagliandosi sul mare che cangiava secondo lo spirare dei venti; vedeva il sole ora come un disco di fuoco affogarsi lentamente tra le brume muffose sedenti sul mare tutto grigio a ponente, ora calare in trionfo su le onde infiammate, tra una pompa meravigliosa di nuvole accese; vedeva nellumido cielo crepuscolare sgorgar liquida e calma la luce di Giove, avvivarsi appena la luna diafana e lieve; beveva con gli occhi la mesta dolcezza della sera imminente, e respirava, beata sentendosi penetrare fino in fondo allanima il fresco, la quiete, come un conforto sovrumano. Intanto, di là, nella casa colonica, il vecchio mezzadro e la moglie riprendevano a congiurare a danno di lei istigando il figliuolo a provvedere a suoi casi. - Perché la lasci sola? - badava a dirgli il padre. - Non taccorgi che lei, ora, dopo la malattia, tè grata dellaffezione che le hai dimostrata? Non la lasciare un momento, cerca dentrarle sempre più nel cuore; e poi e poi ottieni che la serva non si corichi più nella stessa camera con lei. Ora lei sta bene e non ne ha più bisogno, la notte. Gerlando, irritato, si scrollava tutto, a questi suggerimenti. - Ma neanche per sogno! Ma se non le passa più neanche per il capo che io possa Ma che! Mi tratta come un figliuolo Bisogna sentire che discorsi mi fa! Si sente già vecchia, passata e finita per questo mondo. Che! - Vecchia? - interloquiva la madre. - Certo, non è più una bambina; ma vecchia neppure; e tu - Ti levano la terra! - incalzava il padre. - Te lho già detto: sei rovinato, in mezzo a una strada. Senza figli, morta la moglie, la dote torna ai parenti di lei. E tu avrai fatto questo bel guadagno; avrai perduto la scuola e tutto questo tempo, cosí, senza nessuna soddisfazione Neanche un pugno di mosche! Pensaci pensaci a tempo: già troppo ne hai perduto Che speri? - Con le buone, - riprendeva, manierosa, la madre. - Tu devi andarci con le buone, e magari dirglielo: Vedi? che nho avuto io, di te? tho rispettato, come tu hai voluto; ma ora pensa un po a me, tu: come resto io? che farò, se tu mi lasci cosí? Alla fin fine, santo Dio, non deve andare alla guerra! - E puoi soggiungere, - tornava a incalzare il padre - puoi soggiungere: Vuoi far contento tuo fratello che tha trattata cosí? farmi cacciar via di qua come un cane, da lui? È la santa verità, questa, bada! Come un cane sarai cacciato, a pedate, e io e tua madre, poveri vecchi, con te. Gerlando non rispondeva nulla. Ai consigli della madre provava quasi un sollievo, ma irritante, come una vellicazione; le previsioni del padre gli movevano la bile, lo accendevano dira. Che fare? Vedeva la difficoltà dellimpresa e ne vedeva pure la necessità impellente. Bisognava a ogni modo tentare. Eleonora, adesso, sedeva a tavola con lui. Una sera, a cena, vedendolo con gli occhi fissi su la tovaglia, pensieroso, gli domandò: - Non mangi? che hai? Quantunque da alcuni giorni egli saspettasse questa domanda provocata dal suo stesso contegno non seppe sul punto rispondere come aveva deliberato, e fece un gesto vago con la mano. - Che hai? - insistette Eleonora. - Nulla, - rispose, impacciato, Gerlando. - Mio padre, al solito - Daccapo con la scuola? - domandò lei sorridendo, per spingerlo a parlare. - No: peggio, - dissegli. - Mi pone mi pone davanti tante ombre, maffligge col col pensiero del mio avvenire poiché lui è vecchio, dice, e io cosí, senza né arte né parte: finché ci sei tu, bene; ma poi poi, niente, dice - Di a tuo padre, - rispose allora, con gravità, Eleonora, socchiudendo gli occhi quasi per non vedere il rossore di lui, - di a tuo padre che non se ne dia pensiero. Ho provveduto io a tutto, digli, e che stia dunque tranquillo. Anzi, giacché siamo a questo discorso senti: se io venissi a mancare dun tratto - siamo della vita e della morte - nel secondo cassetto del canterano nella mia camera, troverai in una busta gialla una carta per te. - Una carta? - ripeté Gerlando, non sapendo che dire, confuso di vergogna. Eleonora accennò di sí col capo, e soggiunse: - Non te ne curare. Sollevato e contento, Gerlando, la mattina dopo, riferí ai genitori quanto gli aveva detto Eleonora; ma quelli, specialmente il padre, non ne furono per nulla soddisfatti. - Carta? Imbrogli! Che poteva essere quella carta? Il testamento: la donazione cioè del podere al marito. E se non era fatta in regola e con tutte le forme? Il sospetto era facile, atteso che si trattava della scrittura privata duna donna, senza lassistenza dun notajo. E poi, non si doveva aver da fare col cognato, domani, uomo di legge, imbroglione? - Processi, figlio mio? Dio te ne scampi e liberi! La giustizia non è per i poverelli. E quello là, per la rabbia, sarà capace di farti bianco il nero e nero il bianco. E inoltre, quella carta, cera davvero, là, nel cassetto del canterano? O glie laveva detto per non esser molestata? - Tu lhai veduta? No. E allora? Ma, ammesso che te la faccia vedere, che ne capisci tu? che ne capiamo noi? Mentre con un figliuolo là! Non ti lasciare infinocchiare: da ascolto a noi! Carne! carne! che carta! Cosí un giorno Eleonora mentre se ne stava sotto a quellolivo sul ciglione, si vide allimprovviso accanto Gerlando, venuto furtivamente. Era tutta avvolta in un ampio scialle nero. Sentiva freddo, quantunque il febbrajo fosse cosí mite, che già pareva primavera. La vasta piaggia, sotto, era tutta verde di biade; il mare, in fondo, placidissimo, riteneva insieme col cielo una tinta rosea un po sbiadita ma soavissima, e le campagne in ombra parevano smaltate. Stanca di mirare, nel silenzio, quella meravigliosa armonia di colori, Eleonora aveva appoggiato il capo al tronco dellolivo. Dallo scialle nero tirato sul capo si scopriva soltanto il volto, che pareva anche più pallido. - Che fai? - le domandò Gerlando. - Mi sembri una Madonna Addolorata. - Guardavo gli rispose lei, con un sospiro, socchiudendo gli occhi. Ma lui riprese: - Se vedessi come come stai bene cosí, con codesto scialle nero - Bene? - disse Eleonora, sorridendo mestamente. - Sento freddo! - No, dico, bene di di di figura, - spiegò egli, balbettando, e sedette per terra accanto al masso. Eleonora, col capo appoggiato al tronco, richiuse gli occhi, sorrise per non piangere assalita dal rimpianto della sua gioventú perduta cosí miseramente. A diciottanni, sí, era stata pur bella, tanto! A un tratto, mentre se ne stava cosí assorta, sintese scuotere leggermente. - Dammi una mano, - le chiese egli da terra, guardandola con occhi lustri. Ella comprese; ma finse di non comprendere. - La mano? Perché? - gli domandò. - Io non posso tirarti su: non ho più forza, neanche per me È già sera, andiamo. E si alzò. - Non dicevo per tirarmi su, - spiegò di nuovo Gerlando, da terra. - Restiamo qua, al bujo; è tanto bello Cosí dicendo, fu lesto ad abbracciarle i ginocchi, sorridendo nervosamente, con le labbra aride. - No! - gridò lei. - Sei pazzo? Lasciami! Per non cadere, sappoggiò con le braccia a gli omeri di lui e lo respinse indietro. Ma lo scialle, a quellatto, si svolse, e, comella se ne stava curva su lui sorto in ginocchio, lo avvolse, lo nascose dentro. - No: ti voglio! ti voglio! - dissegli, allora, comebbro, stringendola vieppiù con un braccio mentre con laltro le cercava, più su, la vita, avvolto nellodore del corpo di lei. Ma ella, con uno sforzo supremo, riuscí a svincolarsi; corse fino allorlo del ciglione; si voltò; gridò: - Mi butto! In quella, se lo vide addosso, violento; si piegò indietro, precipitò giú dal ciglione. Egli si rattenne a stento, allibito, urlando, con le braccia levate. Udí un tonfo terribile, giú. Sporse il capo. Un mucchio di vesti nere, tra il verde della piaggia sottostante. E lo scialle, che sera aperto al vento, andava a cadere mollemente, cosí aperto, più in là. Con le mani tra i capelli, si voltò a guardare verso la casa campestre; ma fu colpito negli occhi improvvisamente dallampia faccia pallida della Luna sorta appena dal folto degli olivi lassú; e rimase atterrito a mirarla, come se quella dal cielo avesse veduto e lo accusasse. Novelle per un anno di Luigi Pirandello PRIMA NOTTE. quattro camíce, quattro lenzuola, quattro sottane, quattro, insomma, di tutto. E quel corredo della figliuola, messo sú, un filo oggi, un filo domani con la pazienza dun ragno, non si stancava di mostrarlo alle vicine. - Roba da poverelli, ma pulita. Con quelle povere mani sbiancate e raspose, che sapevano ogni fatica, levava dalla vecchia cassapanca dabete lunga e stretta che pareva una bara, piano piano, come toccasse lostia consacrata la bella biancheria, capo per capo, e le vesti e gli scialli doppii di lana: quello dello sposalizio con le punte ricamate e la frangia di seta fino a terra; gli altri tre, pure di lana, ma più modesti; metteva tutto in vista sul letto, ripetendo, umile e sorridente: Roba da poverelli e la gioja le tremava nelle mani e nella voce. - Mi sono trovata sola sola, - diceva. - Tutto con queste mani, che non me le sento più. Io sotto lacqua, io sotto il sole; lavare al fiume e in fontana; smallare mandorle, raccogliere ulive, di qua e di là per le campagne; far da serva e da acquajola Non importa. Dio, che ha contato le mie lagrime e sa la vita mia, mha dato forza e salute. Tanto ho fatto, che lho spuntata; e ora posso morire. A quel santuomo che maspetta di là, se mi domanda di nostra figlia, potrò dirglielo: Sta in pace, poveretto; non ci pensare: tua figlia lho lasciata bene; guaj non ne patirà. Ne ho patiti tanti io per lei. Piango di gioja, non ve ne fate E sasciugava le lagrime, MammAnto con una cocca del fazzoletto nero che teneva in capo, annodato sotto il mento. Quasi quasi non pareva più lei, quel giorno, cosí tutta vestita di nuovo, e faceva una curiosa impressione a sentirla parlare come sempre. Le vicine la lodavano, la commiseravano a gara. Ma la figlia Marastella, già parata da sposa con labito grigio di raso una galanteria! e il fazzoletto di seta celeste al collo in un angolo della stanzuccia addobbata alla meglio per lavvenimento della giornata vedendo pianger la madre, scoppiò in singhiozzi anche lei. - Maraste, Maraste, che fai? Le vicine le furono tutte intorno, premurose, ciascuna a dir la sua: - Allegra! Oh! Che fai? Oggi non si piange Sai come si dice? Cento lire di malinconia non pagano il debito dun soldo. - Penso a mio padre! - disse allora Marastella, con la faccia nascosta tra le mani. Morto di mala morte, settanni addietro! Doganiere del porto, andava coi luntri, di notte, in perlustrazione. Una notte di tempesta, bordeggiando presso le Due Riviere, il luntro sera capovolto e poi era sparito, coi tre uomini che lo governavano. Era ancora viva, in tutta la gente di mare, la memoria di questo naufragio. E ricordavano che Marastella, accorsa con la madre, tutte due urlanti, con le braccia levate, tra il vento e la spruzzaglia dei cavalloni in capo alla scogliera del nuovo porto, su cui i cadaveri dei tre annegati erano stati tratti dopo due giorni di ricerche disperate invece di buttarsi ginocchioni presso il cadavere del padre, era rimasta come impietrita davanti a un altro cadavere mormorando, con le mani incrociate sul petto: - Ah! Amore mio! amore mio! Ah come ti sei ridotto MammAnto, i parenti del giovane annegato, la gente accorsa, erano restati, a quellinattesa rivelazione. E la madre dellannegato che si chiamava Tino Sparti vero giovane doro, poveretto! sentendola gridar cosí le aveva subito buttato le braccia al collo e se lera stretta al cuore, forte forte, in presenza di tutti, come per farla sua sua e di lui, del figlio morto, chiamandola con alte grida: - Figlia! Figlia! Per questo ora le vicine sentendo dire a Marastella: Penso a mio padre, si scambiarono uno sguardo dintelligenza, commiserandola in silenzio. No, non piangeva per il padre, povera ragazza. O forse piangeva, sí, pensando che il padre, vivo, non avrebbe accettato per lei quel partito che alla madre, nelle misere condizioni in cui era rimasta, sembrava ora una fortuna. Quanto aveva dovuto lottare MammmAnto per vincere lostinazione della figlia! - Mi vedi? sono vecchia ormai: più della morte che della vita. Che speri? che farai sola domani, senzajuto, in mezzo a una strada? Sí. La madre aveva ragione. Ma tantaltre considerazioni faceva lei, Marastella, dal suo canto. Bravuomo, sí, quel don Lisi Chírico che le volevano dare per marito, non lo negava ma quasi vecchio, e vedovo per giunta. Si riammogliava, poveretto, più per forza che per amore, dopo un anno appena di vedovanza perché aveva bisogno duna donna lassú, che badasse alla casa e gli cucinasse la sera. Ecco perché si riammogliava. - E che te nimporta? - le aveva risposto la madre. - Questo anzi deve affidarti: pensa da uomo sennato. Vecchio? Non ha ancora quarantanni. Non ti farà mancare mai nulla: ha uno stipendio fisso, un buon impiego. Cinque lire al giorno: una fortuna! - Ah sí bellimpiego! bellimpiego! Qui era lintoppo: MammAnto lo aveva capito fin da principio: nella qualità dellimpiego del Chírico. E una bella giornata di maggio aveva invitato alcune vicine lei, poveretta! a una scampagnata lassú, sullaltipiano sovrastante il paese. Don Lisi Chírico, dal cancello del piccolo, bianco cimitero che sorge lassú, sopra il paese col mare davanti e la campagna dietro, scorgendo la comitiva delle donne, le aveva invitate a entrare. - Vedi? Che cosè? Pare un giardino, con tanti fiori - aveva detto MammAnto a Marastella, dopo la visita al camposanto. - Fiori che non appassiscono mai. E qui, tuttintorno, campagna. Se sporgi un po il capo dal cancello, vedi tutto il paese ai tuoi piedi; ne senti il rumore, le voci E hai visto che bella cameretta bianca, pulita, piena daria? Chiudi porta e finestra, la sera; accendi il lume; e sei a casa tua: una casa come unaltra. Che vai pensando? E le vicine, dal canto loro: - Ma si sa! E poi, tutto è abitudine; vedrai: dopo un pajo di giorni, non ti farà più impressione. I morti, del resto, figliuola, non fanno male; dai vivi devi guardarti. E tu che sei più piccola di noi, ci avrai tutte qua, a una a una. Questa è la casa grande, e tu sarai la padrona e la buona guardiana. Quella visita lassú, nella bella giornata di maggio, era rimasta nellanima di Marastella come una visione consolatrice durante gli undici mesi del fidanzamento: a essa sera richiamata col pensiero nelle ore di sconforto specialmente al sopravvenire della sera, quando lanima le si oscurava e le tremava di paura. Sasciugava ancora le lagrime quando don Lisi Chírico si presentò su la soglia con due grossi cartocci su le braccia quasi irriconoscibile. - Madonna! - gridò MammAnto. - E che avete fatto, santo cristiano? - Io? Ah sí La barba - rispose don Lisi con un sorriso squallido che gli tremava smarrito sulle larghe e livide labbra nude. Ma non sera solamente raso, don Lisi: sera anche tutto incicciato tanto ispida e forte aveva radicata la barba in quelle gote cave, che or gli davano laspetto dun vecchio capro scorticato. - Io, io, glielho fatta radere io, - saffrettò a intromettersi sopravvenendo tutta scalmanata, donna Nela, la sorella dello sposo, grassa e impetuosa. Recava sotto lo scialle alcune bottiglie, e parve, entrando, che ingombrasse tutta quanta la stanzuccia con quellabito di seta verde pisello, che frusciava come una fontana. La seguiva il marito, magro come don Lisi, taciturno e imbronciato. - Ho fatto male? - seguitò quella, liberandosi dello scialle. - Deve dirlo la sposa. Dovè? Guarda, Lisi: te lo dicevo io? Piange Hai ragione, figliuola mia. Abbiamo troppo tardato. Colpa sua, di Lisi. Me la rado? Non me la rado? Due ore per risolversi. Di un po, non ti sembra più giovane cosí? Con quei pelacci bianchi, il giorno delle nozze - Me la farò ricrescere - disse Chírico interrompendo la sorella e guardando triste la giovane sposa. - Sembro vecchio lo stesso e, per giunta, più brutto. - Luomo è uomo, asinaccio, e non è né bello né brutto! - sentenziò allora la sorella stizzita. - Guarda intanto: labito nuovo! Lo incigni adesso peccato! E cominciò a dargli manacciate su le maniche per scuoterne via la sfarinatura delle paste chegli reggeva ancora nei due cartocci. Era già tardi; si doveva andar prima al Municipio, per non fare aspettar lassessore, poi in chiesa; e il festino doveva esser finito prima di sera. Don Lisi, zelantissimo del suo ufficio, si raccomandava tenuto su le spine specialmente dalla sorella intrigante e chiassona, massime dopo il pranzo e le abbondanti libazioni. - Ci vogliono i suoni! Sè mai sentito uno sposalizio senza suoni? Dobbiamo ballare! Mandate per Sidoro lorbo Chitarre e mandolini! Strillava tanto, che il fratello dovette chiamarsela in disparte. - Smettila, Nela, smettila! Avresti dovuto capirlo che non voglio tanto chiasso. La sorella gli sgranò in faccia due occhi cosí. - Come? Anzi! Perché? Don Lisi aggrottò le ciglia e sospirò profondamente: - Pensa che è appena un anno che quella poveretta - Ci pensi ancora davvero? - lo interruppe donna Nela con una sghignazzata. - Se stai riprendendo moglie! Oh povera Nunziata! - Riprendo moglie - disse don Lisi socchiudendo gli occhi e impallidendo, - ma non voglio né suoni né balli. Ho tuttaltro nel cuore. E quando parve a lui che il giorno inchinasse al tramonto, pregò la suocera di disporre tutto per la partenza. - Lo sapete, debbo sonare lavemaria, lassú. Prima di lasciar la casa, Marastella, aggrappata al collo della madre scoppiò di nuovo a piangere, a piangere, che pareva non la volesse finir più. Non se la sentiva, non se la sentiva di andar lassú, sola con lui - Taccompagneremo tutti noi, non piangere, - la confortava la madre. - Non piangere. sciocchina! Ma piangeva anche lei e piangevano anche tantaltre vicine. Partenza amara! Solo donna Nela, la sorella del Chírico, più rubiconda che mai non era commossa: diceva daver assistito a dodici sposalizii e che le lagrime alla fine, come i confetti, non erano mancate mai. - Piange la figlia nel lasciare la madre; piange la madre nel lasciare la figlia. Si sa! Un altro bicchierotto per sedare la commozione, e andiamo via ché Lisi ha fretta. Si misero in via. Pareva un mortorio, anziché un corteo nuziale. E nel vederlo passare, la gente, affacciata alle porte, alle finestre, o fermandosi per via, sospirava: - Povera sposa! Lassú sul breve spiazzo innanzi al cancello, glinvitati si trattennero un poco prima di prender commiato, a esortare Marastella a far buon animo. Il sole tramontava, e il cielo era tutto rosso, di fiamma, e il mare, sotto, ne pareva arroventato. Dal paese sottostante saliva un vocio incessante, indistinto, come dun tumulto lontano e quelle onde di voci rissose vanivano contro il muro bianco, grezzo, che cingeva il cimitero perduto lassú nel silenzio. Lo squillo aereo argentino della campanella sonata da don Lisi per annunziar lave, fu come il segnale della partenza per gli invitati. A tutti parve più bianco, udendo la campanella, quel muro del camposanto. Forse perché laria sera fatta più scura. Bisognava andar via per non far tardi. E tutti presero a licenziarsi, con molti augurii alla sposa. Restarono con Marastella, stordita e gelata, la madre e due fra le più intime amiche. Su in alto, le nuvole, prima di fiamma, erano divenute ora fosche, come di fumo. - Volete entrare? - disse don Lisi alle donne, dalla soglia del cancello. Ma subito MammAnto con una mano gli fece segno di star zitto e daspettare. Marastella piangeva, scongiurandola tra le lagrime di riportarsela giú in paese con sé. - Per carità! per carità! Non gridava; glielo diceva cosí piano e con tanto tremore nella voce, che la povera mamma si sentiva strappare il cuore. Il tremore della figlia lei lo capiva era perché dal cancello aveva intraveduto linterno del camposanto tutte quelle croci là, su cui calava lombra della sera. Don Lisi andò ad accendere il lume nella cameretta, a sinistra dellentrata; volse intorno uno sguardo per vedere se tutto era in ordine e rimase un po incerto se andare o aspettare che la sposa si lasciasse persuadere dalla madre a entrare. Comprendeva e compativa. Aveva coscienza che la sua persona triste, invecchiata, imbruttita non poteva ispirare alla sposa né affetto né confidenza: si sentiva anche lui il cuore pieno di lagrime. Fino alla sera avanti sera buttato ginocchioni a piangere come un bambino davanti a una crocetta di quel camposanto per licenziarsi dalla sua prima moglie. Non doveva pensarci più. Ora sarebbe stato tutto di questaltra, padre e marito insieme; ma le nuove cure per la sposa non gli avrebbero fatto trascurare quelle che da tantanni si prendeva amorosamente di tutti coloro amici o ignoti, che dormivano lassú sotto la sua custodia. Lo aveva promesso a tutte le croci in quel giro notturno, la sera avanti. Alla fine Marastella si lasciò persuadere a entrare. La madre chiuse subito la porta quasi per isolar la figlia nellintimità della cameretta, lasciando fuori la paura del luogo. E veramente la vista degli oggetti familiari parve confortasse alquanto Marastella. - Su, levati lo scialle, - disse MammAnto. - Aspetta, te lo levo io. Ora sei a casa tua - La padrona, - aggiunse don Lisi, timidamente, con un sorriso mesto e affettuoso. - Lo senti? - riprese MammAnto per incitare il genero a parlare ancora. - Padrona mia e di tutto, - continuò don Lisi. - Lei deve già saperlo. Avrà qui uno che la rispetterà e le vorrà bene come la sua stessa mamma. E non deve aver paura di niente. - Di niente, di niente, si sa! - incalzò la madre. - Che è forse una bambina più? Che paura! Le comincerà tanto da fare, adesso È vero? È vero? Marastella chinò più volte il capo, affermando; ma appena MammAnto e le due vicine si mossero per andar via ruppe di nuovo in pianto, si buttò di nuovo al collo della madre, aggrappandosi. Questa, con dolce violenza si sciolse dalle braccia della figlia le fece le ultime raccomandazioni daver fiducia nello sposo e in Dio, e andò via con le vicine piangendo anche lei. Marastella restò presso la porta, che la madre, uscendo, aveva raccostata e con le mani sul volto si sforzava di soffocare i singhiozzi irrompenti quando un alito daria schiuse un poco, silenziosamente, quella porta. Ancora con le mani sul volto, ella non se naccorse: le parve invece che tutta un tratto chi sa perché le si aprisse dentro come un vuoto delizioso, di sogno; sentí un lontano, tremulo scampanellío di grilli, una fresca inebriante fragranza di fiori. Si tolse le mani dagli occhi: intravide nel cimitero un chiarore, più che dalba, che pareva incantasse ogni cosa, là immobile e precisa. Don Lisi accorse per richiudere la porta. Ma, subito, allora, Marastella, rabbrividendo e restringendosi nellangolo tra la porta e il muro gli gridò: - Per carità, non mi toccate! Don Lisi, ferito da quel moto istintivo di ribrezzo, restò. - Non ti toccavo, - disse. - Volevo richiudere la porta. - No, no, - riprese subito Marastella, per tenerlo lontano. - Lasciatela pure aperta. Non ho paura! - E allora? - balbettò don Lisi, sentendosi cader le braccia. Nel silenzio, attraverso la porta semichiusa, giunse il canto lontano dun contadino che ritornava spensierato alla campagna lassú, sotto la luna, nella frescura tutta impregnata dellodore del fieno verde, falciato da poco. - Se vuoi che passi, - riprese don Lisi avvilito, profondamente amareggiato, - vado a richiudere il cancello che è rimasto aperto. Marastella non si mosse dallangolo in cui sera ristretta. Lisi Chírico si recò lentamente a richiudere il cancello; stava per rientrare, quando se la vide venire incontro, come impazzita tutta un tratto. - Dovè, dovè mio padre? Ditemelo! Voglio andare da mio padre. - Eccomi, perché no? è giusto; ti ci conduco, - le rispose egli cupamente. - Ogni sera, io faccio il giro prima dandare a letto. Obbligo mio. Questa sera non lo facevo per te. Andiamo. Non cè bisogno di lanternino. Cè la lanterna del cielo. E andarono per i vialetti inghiajati, tra le siepi di spigo fiorite. Spiccavano bianche tuttintorno, nel lume della luna, le tombe gentilizie e nere per terra con la loro ombra da un lato, come a giacere, le croci di ferro dei poveri. più distinto, più chiaro, veniva dalle campagne vicine il tremulo canto dei grilli e, da lontano, il borboglío continuo del mare. - Qua, - disse il Chírico, indicando una bassa, rustica tomba su cui era murata una lapide che ricordava il naufragio e le tre vittime del dovere. - Cè anche lo Sparti, - aggiunse, vedendo cader Marastella in ginocchio innanzi alla tomba, singhiozzante. - Tu piangi qua Io andrò più là; non è lontano La luna guardava dal cielo il piccolo camposanto su laltipiano. Lei sola vide quelle due ombre nere su la ghiaja gialla dun vialetto presso due tombe, in quella dolce notte daprile. Don Lisi, chino su la fossa della prima moglie, singhiozzava: - Nunzia, Nunzia, mi senti? Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL FUMO PRIMA PARTE CAPITULO UNO Appena i zolfatari venivan sú dal fondo della buca col fiato ai denti e le ossa rotte dalla fatica la prima cosa che cercavano con gli occhi era quel verde là della collina lontana, che chiudeva a ponente lampia vallata. Qua, le coste aride, livide di tufi arsicci, non avevano più da tempo un filo derba sforacchiate dalle zolfare come da tanti enormi formicaj e bruciate tutte dal fumo. Sul verde di quella collina, gli occhi infiammati, offesi dalla luce dopo tante ore di tenebra laggiú, si riposavano. A chi attendeva a riempire di minerale grezzo i forni o i calcheroni, a chi vigilava alla fusione dello zolfo o saffaccendava sotto i forni stessi a ricevere dentro ai giornelli che servivan da forme lo zolfo bruciato che vi colava lento come una densa morchia nerastra la vista di tutto quel verde lontano alleviava anche la pena del respiro lagra oppressura del fumo che saggrappava alla gola, fino a promuovere gli spasimi più crudeli e le rabbie dellasfissia. I carusi, buttando giú il carico dalle spalle peste e scorticate, seduti su i sacchi, per rifiatare un po allaria tutti imbrattati dai cretosi acquitrini lungo le gallerie o lungo la lubrica scala a gradino rotto della buca grattandosi la testa e guardando a quella collina attraverso il vitreo fiato sulfureo che tremolava al sole vaporando dai calcheroni accesi o dai forni pensavano alla vita di campagna, vita lieta per loro, senza rischi senza gravi stenti là allaperto, sotto il sole, e invidiavano i contadini. - Beati loro! Per tutti, infine, era come un paese di sogno quella collina lontana. Di là veniva lolio alle loro lucerne che a mala pena rompevano il crudo tenebrore della zolfara; di là il pane, quel pane solido e nero che li teneva in piedi per tutta la giornata, alla fatica bestiale; di là il vino, lunico loro bene, la sera, il vino che dava loro il coraggio, la forza di durare a quella vita maledetta se pur vita si poteva chiamare: parevano, sottoterra, tanti morti affaccendati. I contadini della collina, allincontro, perfino sputavano: - Puh! - guardando a quelle coste della vallata. Era là il loro nemico: il fumo devastatore. E quando il vento spirava di là, recando il lezzo asfissiante dello zolfo bruciato guardavano gli alberi come a difenderli e borbottavano imprecazioni contro quei pazzi che sostinavano a scavar la fossa alle loro fortune e che non contenti daver devastato la vallata, quasi invidiosi di quellunico occhio di verde avrebbero voluto invadere coi loro picconi e i loro forni anche le belle campagne. Tutti, infatti, dicevano che anche sotto la collina ci doveva esser lo zolfo. Quelle creste in cima, di calcare siliceo e, più giú, il briscale degli affioramenti lo davano a vedere; glingegneri minerarii avevano più volte confermato la voce. Ma i proprietari di quelle campagne, quantunque tentati insistentemente con ricche profferte non solo non avevan voluto mai cedere in affitto il sottosuolo ma neanche alla tentazione di praticar loro stessi per curiosità qualche assaggio, cosí sopra sopra. La campagna era lí, stesa al sole, che tutti potevano vederla: soggetta sí alle cattive annate, ma compensata poi anche dalle buone; la zolfara, allincontro, cieca, e guaj a scivolarci dentro. Lasciare il certo per lincerto sarebbe stata impresa da pazzi. Queste considerazioni, che ciascuno di quei proprietari della collina ribadiva di continuo nella mente dellaltro volevano essere come un impegno per tutti di resistere uniti alle tentazioni sapendo bene che se uno di loro avesse ceduto e una zolfara fosse sorta là in mezzo, tutti ne avrebbero sofferto; e allora, cominciata la distruzione, altre bocche dinferno si sarebbero aperte e, in pochi anni tutti gli alberi, tutte le piante sarebbero morti, attossicati dal fumo, e addio campagne! CAPITULO DUE Tra i più tentati era don Mattia Scala che possedeva un poderetto con un bel giro di mandorli e dolivi a mezza costa della collina ove, per suo dispetto, affiorava con più ricca promessa il minerale. Parecchi ingegneri del R. Corpo delle Miniere eran venuti a osservare, a studiare quegli affioramenti e a far rilievi. Lo Scala li aveva accolti come un marito geloso può accogliere un medico che gli venga in casa a visitare qualche segreto male della moglie. Chiudere la porta in faccia a quegli ingegneri governativi che venivan per dovere dufficio, non poteva. Si sfogava in compenso a maltrattare quegli altri che, o per conto di qualche ricco produttore di zolfo o di qualche società mineraria venivano a proporgli la cessione o laffitto del sottosuolo. - Corna, vi cedo! - gridava. - Neanche se moffriste i tesori di Creso; neanche se mi diceste: Mattia, raspa qua con un piede, come fanno le galline; ci trovi tanto zolfo, che diventi dun colpo più ricco di che dico? di re Fàllari! Non rasperei, parola donore. E se, poco poco, quelli insistevano: - Insomma, ve nandate, o chiamo i cani? Gli avveniva spesso di ripetere questa minaccia dei cani perché il suo poderetto aveva il cancello su la trazzera, cioè su la via mulattiera che traversava la collina accavalcandola, e che serviva da scorciatoja agli operai delle zolfare, ai capimastri a glingegneri direttori, che dalla prossima città si recavano alla vallata o ne tornavano. Ora, questultimi segnatamente pareva avessero preso gusto a farlo stizzire; e, almeno una volta la settimana, si fermavano innanzi al cancello, vedendo don Mattia lí presso, per domandargli: - Niente, ancora? - Tè, Scampirro! Tè, Regina! Don Mattia, per chiasso, chiamava davvero i cani. Aveva avuto anche lui un tempo la mania delle zolfare per cui sera ridotto - eccolo là - scannato miserabile! Ora non poteva veder neanche da lontano un pezzo di zolfo che subito con rispetto parlando, non si sentisse rompere lo stomaco. - E che è, il diavolo? - gli domandavano. E lui: - Peggio! Perché vi danna lanima, il diavolo, ma vi fa ricchi, se vuole! Mentre lo zolfo vi fa più poveri di Santo Giobbe; e lanima ve la danna lo stesso! Parlando, pareva il telegrafo. Il telegrafo sintende come usava prima, ad asta. Lungo lungo, allampanato, sempre col cappellaccio bianco in capo, buttato indietro, a spera; e portava agli orecchi un pajo di catenaccetti doro, che davano a vedere quello che, del resto egli non si curava di nascondere, come fosse cioè venuto sú da una famiglia mezzo popolana e mezzo borghese. Nel volto raso, pallido, di quel pallore proprio dei biliosi, gli spiccavano stranamente le sopracciglia enormi, spioventi come un gran pajo di baffi che si fosse sfogato a crescer lí, visto che giú, sul labbro, non gli era nemmen permesso di spuntare. E sotto, allombra di quelle sopracciglia, gli lampeggiavano gli occhi chiari, taglienti, vivi vivi mentre le narici del gran naso aquilino, energico, gli si dilatavano di continuo e fremevano. Tutti i possidenti della collina gli volevano bene. Ricordavano comegli, molto ricco un giorno, fosse venuto lí a pigliar possesso di quei pochi ettari di terra comperati dopo la rovina col denaro ricavato dalla vendita della casa in città e di tutte le masserizie di essa e delle gioje della moglie morta di crepacuore; ricordavano come si fosse prima rintanato nelle quattro stanze della casa rustica annessa al podere senza voler vedere nessuno, insieme con una ragazza di circa sedici anni, Jana che tutti in principio avevano creduto sua figlia e che poi sera saputo esser la sorella minore dun tal Dima Chiarenza cioè proprio di quellinfame che lo aveva tradito e rovinato. Cera tutta una storia sotto. Lo Scala aveva conosciuto questo Chiarenza ragazzo, e lo aveva sempre ajutato sapendolo orfano di padre e di madre, con quella sorellina molto più piccola di lui; se lera anzi preso con sé per farlo lavorare; poi, avendolo sperimentato veramente esperto e amante del lavoro, aveva voluto averlo anche socio nellaffitto duna zolfara. Tutte le spese per la lavorazione se lera accollate lui; Dima Chiarenza doveva soltanto star lí, sul posto, vigilare allamministrazione e ai lavori. Intanto Jana Januzza, come la chiamavano gli cresceva in casa. Ma don Matria aveva anche un figlio unico! quasi della stessa età, che si chiamava Neli. Si sa, presto padre e madre serano accorti che i due ragazzi avevano preso a volersi bene, non come fratello e sorella; e per non tener la paglia accanto al fuoco e dare tempo al tempo, avevano pensato giudiziosamente dallontanare dalla casa Neli che non aveva ancora diciotto anni, e lo avevano mandato alla zolfara, a tener compagnia e a prestare ajuto al Chiarenza. Fra due, tre anni, li avrebbero sposati, se tutto, come pareva, fosse andato bene. Poteva mai sospettare don Mattia Scala che Dima Chiarenza di cui si fidava come di se stesso, Dima Chiarenza, chegli aveva raccolto dalla strada trattato come un figliuolo e messo a parte degli affari, Dima Chiarenza lo dovesse tradire, come Giuda tradí Cristo? Proprio cosí! Sera messo daccordo, linfame, con lingegnere direttore della zolfara daccordo coi capimastri, coi pesatori, coi carrettieri per rubarlo a man salva su le spese damministrazione, su lo zolfo estratto finanche sul carbone che doveva servire ad alimentar le macchine per leduzione delle acque sotterranee. E la zolfara, una notte, gli sera allagata, irreparabilmente distruggendo limpianto del piano inclinato, che allo Scala costava più di trecento mila lire. Neli, che in quella notte dinferno sera trovato sul luogo e aveva partecipato aglinutili sforzi disperati per impedire il disastro presentendo lodio che il padre da quellora avrebbe portato al Chiarenza e in cui forse avrebbe coinvolto Jana, la sorella innocente, la sua Jana; temendo che avrebbe chiamato anche lui, forse responsabile della rovina per non essersi accorto o per non aver denunziato a tempo il tradimento di quel Giuda che doveva esser tra poco suo cognato; nella stessa notte, era fuggito come un pazzo, in mezzo alla tempesta; e scomparso, senza lasciar nessuna traccia di sé. Pochi giorni dopo la madre era morta, assistita amorosamente da Jana, e lo Scala sera trovato solo in casa, rovinato, senza più la moglie, senza più il figlio, solo con quella ragazza la quale, come impazzita dallonta e dal cordoglio, sera stretta a lui, non aveva voluto lasciarlo aveva minacciato di buttarsi da una finestra segli la avesse respinta in casa del fratello. Vinto da quella fermezza e reprimendo la repulsione che la sua vista ora gli destava, lo Scala aveva condisceso a condurla con sé vestita di nero, come una figliuola due volte orfana, là, nel poderetto acquistato allora. Uscendo a poco a poco, con landar del tempo, dal suo lutto sera messo a scambiare qualche parola coi vicini e a dar notizie di sé e della ragazza. - Ah, non è figlia vostra? - No. Ma come se fosse. Si vergognava dapprima a dir chi era veramente. Del figlio, non diceva nulla. Era una spina troppo grande. E del resto, che notizie poteva darne? Non ne aveva. Se nera tanto occupata la questura, ma senza venire a capo di nulla. Dopo alcuni anni, però, Jana, stanca daspettar cosí senza speranza il ritorno del fidanzato aveva voluto tornarsene in città, in casa del fratello il quale, sposata una vecchia di molti denari, famigerata usuraja sera messo a far lusurajo anche lui, ed era adesso tra i più ricchi del paese. Cosí lo Scala era restato solo, lí, nel poderetto. Otto anni erano già trascorsi e, almeno apparentemente, aveva ripreso lumore di prima; era divenuto amico di tutti i proprietarii della collina che, spesso, sul tramonto venivano a trovarlo dai poderi vicini. Pareva che la campagna avesse voluto compensarlo dei danni della zolfara. Era pure stata una fortuna laver potuto acquistare quei pochi ettari di terra perché uno dei proprietarii dei sei poderi in cui era frazionata la collina il Butera, riccone, sera fitto in capo di diventar col tempo padrone di tutte quelle terre. Prestava denaro e andava a mano a mano allargando i confini del suo fondo. Già sera annesso quasi metà del podere di un certo Nino Mo; e aveva ridotto un altro proprietario, il Làbiso a vivere in un pezzettino di terra largo quanto un fazzoletto da naso, anticipandogli la dote per cinque figliuole; teneva da un pezzo gli occhi anche su le terre del Lopes; ma questi, per bizza, dovendo disfarsi dopo una serie di male annate duna parte della sua tenuta sera contentato di venderla, anche a minor prezzo, a un estraneo: allo Scala. In pochi anni, buttatosi tutto al lavoro, per distrarsi dalle sue sciagure don Mattia aveva talmente beneficato quei pochi ettari di terra, che ora gli amici, il Lopes stesso, quasi stentavano a riconoscerli; e ne facevano le meraviglie. Il Lopes, veramente, si rodeva dentro dalla gelosia. Rosso di pelo, dal viso lentigginoso, e tutto sciamannato teneva di solito il cappello buttato sul naso, come per non veder più niente, né nessuno; ma sotto la falda di quel cappello qualche occhiata obliqua gli sguisciava di tanto in tanto come nessuno saspettava da quei grossi occhi verdastri che pareva covassero il sonno. Girato il podere, gli amici si riducevano su lo spiazzetto innanzi alla cascina, Là lo Scala li invitava a sedere sul murello che limitava giro giro, sul davanti, la scarpata su cui la cascina era edificata. Ai piedi di quella scarpata, dalla parte di dietro, sorgevano, come a proteggere la cascina, certe pioppe nere alte alte, di cui don Mattia non si sapeva dar pace, perché il Lopes ce lavesse piantate. - Che stanno a farci? Me lo dite? Non danno frutto e ingombrano. - E voi buttatele a terra e fatene carbone, - gli rispondeva, indolente, il Lopes. Ma il Butera consigliava: - Vedete un po, prima di buttarle giú, se qualcuno ve le prende. - E chi volete che le prenda? - Mah! Quelli che fanno i Santi di legno. - Ah! I Santi! Guarda, guarda! Ora capisco, - concludeva don Mattia - se li fanno di questo legno perché non fanno più miracoli i Santi! Su quelle pioppe, al vespro si davano convegno tutti i passeri della collina, e col loro fitto assordante cinguettío disturbavano gli amici che si trattenevano lí a parlare al solito, delle zolfare e dei danni delle imprese minerarie. Moveva quasi sempre il discorso Nocio Butera, il quale, comera il possidente più ricco cosí era anche la più grossa pancia di tutte quelle contrade. Era avvocato, ma una volta sola in vita sua, poco dopo ottenuta la laurea sera provato a esercitar la professione: sera impappinato nel bel meglio della sua prima arringa; smarrito; con le lagrime in pelle, come un bambino, lí, davanti ai giurati e alla Corte aveva levato le braccia a pugni chiusi, contro la Giustizia raffigurata nella volta con tanto di bilancia in mano, gemendo esasperato: - Eh che! Santo Dio! - perché, povero giovine aveva sudato una camicia a cacciarsi larringa a memoria e credeva di poterla recitare proprio bene, tutta filata, senza impuntature. Ogni tanto, ancora, qualcuno gli ricordava quel fiasco famoso: - Eh che don No, santo Dio! E Nocio Butera figurava di sorriderne anche lui, ora masticando: - Già già - mentre si grattava con le mani paffute le fedine nere su le guance rubiconde o saggiustava sul naso a gnocco o su gli orecchi il sellino o le staffe degli occhiali doro. Veramente avrebbe potuto riderne di cuore, perché, se come avvocato aveva fatto quella pessima prova come coltivatore di campi e amministratore di beni, via, portava bandiera. Ma luomo, si sa, luomo non si vuol mai contentare, e Nocio Butera pareva godesse soltanto nel sapere che altri come lui, aveva fatto cilecca in qualche impresa. Veniva nel fondo dello Scala unicamente per annunziar la rovina prossima o già accaduta di questo o di quello e per spiegarne le ragioni e dimostrare cosí, che a lui non sarebbe certo accaduta. Tino Làbiso, lungo lungo, rinfichito, tirava dalla tasca dei calzoni un pezzolone a dadi rossi e neri vi strombettava dentro col naso che pareva una buccina marina; poi ripiegava diligentemente il pezzolone, se lo ripassava, cosí ripiegato, parecchie volte sotto il naso, e se lo rimetteva in tasca; infine, da uomo prudente, che non si lascia mai scappar giudizii avventati, diceva: - Può essere. - Può essere? È è è! - scattava Nino Mo, che non poteva soffrire quellaria flemmatica del Làbiso. Il Lopes accennava di scuotersi dalla cupa noja e, sotto al cappellaccio buttato sul naso consigliava con voce sonnolenta: - Lasciate parlare don Mattia che se nintende più di voi. Ma don Mattia, ogni volta, prima di mettersi a parlare, si recava in cantina per offrire agli amici un buon boccale di vino. - Aceto, avvelenatevi! Beveva anche lui, sedeva, sattortigliava le gambe e domandava: - Di che si tratta? - Si tratta, - prorompeva al solito Nino Mo, - che sono tante bestie, tutti, a uno a uno! - Chi? - Ma quei figli di cane! I zolfatari. Scavano, scavano, e il prezzo dello zolfo giú, giú, giú! Senza capire che fanno la loro e la nostra rovina; perché tutti i danari vanno a finir là, in quelle buche in quelle bocche dinferno sempre affamate, bocche che ci mangiano vivi! - E il rimedio, scusate? - tornava a domandare lo Scala. - Limitare, - rispondeva allora placidamente Nocio Butera - limitare la produzione dello zolfo. Lunica, per me, sarebbe questa. - Madonna, che locco! - esclamava subito don Mattia Scala sorgendo in piedi per gestire più liberamente: - Scusate, don Nocio mio, locco sí, locco e ve lo provo! Dite un po: quante, tra mille zolfare, credete che siano coltivate direttamente, in economia, dai proprietarii? Duecento appena! Tutte le altre sono date in affitto. Tu, Tino Làbiso, ne convieni? - Può essere, - ripeteva Tino Làbiso, intento e grave. E Nino Mo: - Può essere? È è è! Don Mattia protendeva le mani per farlo tacere. - Ora, don Nocio mio, quanto vi pare che duri per lingordigia e la prepotenza dei proprietarii panciuti come voi, laffitto duna zolfara? Dite su! dite su! - Dieci anni? - arrischiava, incerto, il Butera, sorridendo con aria di condiscendente superiorità. - Dodici, - concedeva lo Scala - venti, anzi, qualche volta. Bene, e che ve ne fate? che frutto potete cavarne in cosí poco tempo? Per quanto lesti e fortunati si sia in venti anni non cè modo neanche di rifarsi delle spese che ci vogliono per coltivare come Dio comanda una zolfara. Questo, per dirvi che, data in commercio una minore domanda se è possibile che il proprietario coltivatore rallenti la produzione per non rinvilire la merce non sarà mai possibile per laffittuario a breve scadenza, il quale facendolo, sacrificherebbe i proprii interessi a beneficio del successore. Dunque limpegno, laccanimento dellaffittuario nel produrre quanto più gli sia possibile, mi spiego? Poi, sprovvisto comè quasi sempre di mezzi, deve per forza smerciar subito il suo prodotto, a qualunque prezzo, per seguitare il lavoro; perché, se non lavora - voi lo sapete - il proprietario gli toglie la zolfara. E, per conseguenza, come dice Nino Mo: lo zolfo giú, giú, giú, come se fosse pietraccia vile. Ma, del resto, voi don Nocio che avete studiato, e tu Tino Làbiso: sapreste dirmi che diavolo sia lo zolfo e a che cosa serva? Finanche il Lopes, a questa domanda speciosa, si voltava a guardare con gli occhi sbarrati. Nino Mo si cacciava in tasca le mani irrequiete, come se volesse cercarvi rabbiosamente la risposta; mentre Tino Làbiso tirava al solito daccapo il pezzolone per soffiarsi il naso e prender tempo, da uomo prudente. - Oh bella! - esclamava intanto Nocio Butera, imbarazzato anche lui. - Serve serve per per inzolfare le viti, serve. - E e anche per già, per i fiammiferi di legno, mi pare, - aggiungeva Tino Làbiso ripiegando con somma diligenza il fazzoletto. - Mi pare mi pare - si metteva a sghignazzare don Mattia Scala. - Che vi pare? È proprio cosí! Questi due soli usi ne conosciamo noi. Domandatene a chi volete: nessuno vi saprà dire per che altro serva lo zolfo. E intanto lavoriamo, ci ammazziamo a scavarlo, poi lo trasportiamo giú alle marine, dove tanti vapori inglesi americani, tedeschi, francesi, perfino greci, stanno pronti con le stive aperte come tante bocche a ingojarselo; ci tirano una bella fischiata, e addio! Che ne faranno, di là, nei loro paesi? Nessuno lo sa; nessuno si cura di saperlo! E la ricchezza nostra, intanto, quella che dovrebbe essere la ricchezza nostra se ne va via cosí dalle vene delle nostre montagne sventrate e noi rimaniamo qua, come tanti ciechi, come tanti allocchi, con le ossa rotte dalla fatica e le tasche vuote. Unico guadagno: le nostre campagne bruciate dal fumo. I quattro amici, a questa vivace, lampantissima dimostrazione della cecità con cui si esercitava lindustria e il commercio di quel tesoro concesso dalla natura alle loro contrade e intorno a cui pur ferveva tanta briga tanta guerra di lucro, insidiosa e spietata, restavano muti, come oppressi da una condanna di perpetua miseria. Allora lo Scala, riprendendo il primo discorso, si metteva a rappresentar loro tutti gli altri pesi a cui doveva sottostare un povero affittuario di zolfare. Li sapeva tutti, lui, per averli purtroppo sperimentati. Ed ecco, oltre laffitto breve, lestaglio, cioè la quota daffitto che doveva esser pagata in natura sul prodotto lordo, al proprietario del suolo, il quale non voleva affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero se le zone sterili fossero rare o frequenti, se il sotterraneo fosse asciutto o invaso dalle acque se il prezzo fosse alto o basso, se insomma lindustria fosse o no remunerativa. E, oltre lestaglio, le tasse governative dogni sorta; e poi lobbligo di costruire, non solo le gallerie inclinate per laccesso alla zolfara e quella per la ventilazione e i pozzi per lestrazione e leduzione delle acque; ma anche i calcheroni, i forni, le strade, i caseggiati e quanto mai potesse occorrere alla superficie per lesercizio della zolfara. E tutte queste costruzioni, alla fine del contratto, dovevano rimanere al proprietario del suolo il quale, per giunta, esigeva che tutto gli fosse consegnato in buon ordine e in buono stato. Come se le spese fossero state a suo carico. Né bastava! Neppur dentro le gallerie sotterranee laffittuario era padrone di lavorare a suo modo, ma ad archi o a colonne, o a pasture, come il proprietario imponeva, talvolta anche contro le esigenze stesse del terreno. Si doveva esser pazzi o disperati, no? per accettar siffatte condizioni, per farsi mettere cosí i piedi sul collo. Chi erano, infatti, per la maggior parte i produttori di zolfo? Poveri diavoli, senza il becco dun quattrino, costretti a procacciarsi i mezzi, per coltivar la zolfara presa in affitto dai mercanti di zolfo delle marine, che li assoggettavano ad altre usure, ad altre soperchierie. Tirati i conti, che cosa restava, dunque, ai produttori? E come avrebbero potuto dare, essi, un men tristo salario a quei disgraziati che faticavano laggiú, esposti continuamente alla morte? Guerra, dunque, odio, fame, miseria per tutti; per i produttori, per i picconieri, per quei poveri ragazzi oppressi schiacciati da un carico superiore alle loro forze, su e giú per le gallerie e le scale della buca. Quando lo Scala terminava di parlare e i vicini si alzavano per tornarsene alle loro abitazioni rurali la luna, alta e come smarrita nel cielo, quasi non fosse di quella notte ma la luna dun tempo lontano lontano, dopo il racconto di tante miserie illuminando le due coste della vallata ne faceva apparir più squallida e più lugubre la desolazione. E ciascuno, avviandosi, pensava che là, sotto quelle coste cosí squallidamente rischiarate cento, duecento metri sottoterra, cera gente che saffannava ancora a scavare a scavare, poveri picconieri sepolti laggiú, a cui non importava se sú fosse giorno o notte, poiché notte era sempre per loro. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL FUMO SECONDO PARTE CAPITULO TRE Tutti, a sentirlo parlare credevano che lo Scala avesse già dimenticato i dolori passati e non si curasse più di nulla ormai tranne di quel suo pezzetto di terra, da cui non si staccava più da anni, nemmeno per un giorno. Del figliuolo scomparso, sperduto per il mondo - se qualche volta ne parlava perché qualcuno gliene moveva il discorso - si sfogava a dir male per lingratitudine che gli aveva dimostrata, per il cuor duro di cui aveva dato prova. - Se è vivo, - concludeva - è vivo per sé; per me, è morto, e non ci penso più. Diceva cosí, ma, intanto, non partiva per lAmerica da tutti quei dintorni un contadino, dal quale non si recasse di nascosto alla vigilia della partenza, per consegnargli segretamente una lettera indirizzata a quel suo figliuolo. - Non per qualche cosa, oh! Se niente niente tavvenisse di vederlo o daverne notizia, laggiú. Molte di quelle lettere gli eran tornate indietro con gli emigranti rimpatriati dopo quattro o cinque anni, gualcite, ingiallite, quasi illeggibili ormai. Nessuno aveva visto Neli, né era riuscito ad averne notizia, né allArgentina, né al Brasile, né agli Stati Uniti. Egli ascoltava, poi scrollava le spalle: - E che me nimporta? Da qua, da qua. Non mi ricordavo più neanche daverti dato questa lettera per lui. Non voleva mostrare agli estranei la miseria del suo cuore linganno in cui sentiva il bisogno di persistere ancora: che il figlio, cioè, fosse là, in America, in qualche luogo remoto e che dovesse un giorno o laltro ritornare venendo a sapere chegli sera adattato alla nuova condizione e possedeva una campagna, dove viveva tranquillo, aspettandolo. Era poca, veramente, quella terra; ma da parecchi anni don Mattia covava, di nascosto al Butera, il disegno dingrandirla acquistando la terra dun suo vicino, col quale già sera messo a prezzo e accordato. Quante privazioni, quanti sacrifizii non sera imposti per metter da parte quanto gli bisognava per attuare quel suo disegno! Era poca, sí, la sua terra; ma da un pezzo egli, affacciandosi al balcone della cascina sera abituato a saltar con gli occhi il muro di cinta tra il suo podere e quello del vicino e a considerar come sua tutta quanta quella terra. Raccolta la somma convenuta, aspettava solamente che il vicino si risolvesse a firmare il contratto e a sloggiare di là. Gli sapeva millanni, allo Scala; ma, per disgrazia, gli era toccato ad aver da fare con un benedettuomo! Buono, badiamo, quieto garbato, remissivo, don Filippino Lo Cícero, ma senza dubbio un po svanito di cervello. Leggeva dalla mattina alla sera certi libracci latini, e viveva solo in campagna con una scimmia che gli avevano regalata. La scimmia si chiamava Tita; era vecchia e tisica per giunta. Don Filippino la curava come una figliuola, la carezzava, sassoggettava senza mai ribellarsi a tutti i capricci di lei; con lei parlava tutto il giorno, certissimo desser compreso. E quando essa, triste per la malattia, se ne stava arrampicata su la trabacca del letto chera il suo posto preferito, egli, seduto su la poltrona si metteva a leggerle qualche squarcio delle Georgiche o delle Bucoliche: - Tityre tu patulae Ma quella lettura era di tratto in tratto interrotta da certi soprassalti dammirazione curiosissimi: a qualche frase a qualche espressione, talvolta anche per una semplice parola di cui don Filippino comprendeva la squisita proprietà o gustava la dolcezza, posava il libro su le ginocchia socchiudeva gli occhi e si metteva a dire celerissimamente: - Bello! bello! bello! bello! bello! - abbandonandosi man mano su la spalliera, come se svenisse dal piacere. Tita allora scendeva dalla trabacca e gli montava sul petto, angustiata, costernata; don Filippino la abbracciava e le diceva, al colmo della gioja: - Senti, Tita senti Bello! bello! bello! bello! bello Ora don Mattia Scala voleva la campagna: aveva fretta cominciava a essere stufo, e aveva ragione: la somma convenuta era pronta - e notare che quel denaro a don Filippino avrebbe fatto tanto comodo; ma, Dio benedetto, come avrebbe poi potuto in città gustar la poesia pastorale e campestre del suo divino Virgilio? - Abbi pazienza, caro Mattia! La prima volta che lo Scala sera sentito rispondere cosí aveva sbarrato tanto docchi: - Mi burlate, o dite sul serio? Burlare? Ma neanche per sogno! Diceva proprio sul serio, don Filippino. Certe cose lo Scala, ecco, non le poteva capire. E poi cera Tita, Tita chera abituata a vivere in campagna, e che forse non avrebbe più saputo farne a meno, poverina. Nei giorni belli don Filippino la conduceva a passeggio un po facendola camminare pian pianino coi suoi piedi, un po reggendola in braccio, come fosse una bambina; poi sedeva su qualche masso a piè dun albero; Tita allora sarrampicava sui rami e, spenzolandosi, afferrata per la coda tentava di ghermirgli la papalina per il fiocco o di acciuffargli la parrucca o di strappargli il Virgilio dalle mani. - Bonina, Tita, bonina! Fammi questo piacere, povera Tita! Povera, povera, sí, perché era condannata, quella cara bestiola. E Mattia Scala, dunque, doveva avere ancora un po di pazienza. - Aspetta almeno, - gli diceva don Filippino - che questa povera bestiola se ne vada. Poi la campagna sarà tua. Va bene? Ma era già passato più dun anno di comporto, e quella brutta bestiaccia non si risolveva a crepare. - Vogliamo farla invece guarire? - gli disse un giorno lo Scala. - Ho una ricetta coi fiocchi! Don Filippino lo guardò sorridente, ma pure con una certansia, e domandò: - Mi burli? - No. Sul serio. Me lha data un veterinario che ha studiato a Napoli: bravissimo. - Magari, caro Mattia! - Dunque fate cosí. Prendete quanto un litro dolio fino. Ne avete, olio fino? ma fino, proprio fino? - Lo compro, anche se dovessi pagarlo sangue di papa. - Bene. Quanto un litro. Mettetelo a bollire, con tre spicchi daglio, dentro. - Aglio? - Tre spicchi. Date ascolto a me. Quando lolio comincerà a muoversi, prima che alzi il bollo, toglietelo dal fuoco. Prendete allora una buona manata di farina di Majorca e buttatecela dentro. - Farina di Majorca? - Di Majorca, gnorsí. Mestate; poi, quando si sarà ridotta come una pasta molle, oleosa, applicatela, ancora calda, sul petto e su le spalle di quella brutta bestia; ricopritela ben bene di bambagia, di molta bambagia, capite? - Benissimo: di bambagia; e poi? - Poi aprite una finestra e buttatela giú. - Ohooo! - miaolò don Filippino. - Povera Tita! - Povera campagna, dico io! Voi non ci badate; io debbo guardarla da lontano, e intanto, pensate: non cè più vigna; gli alberi aspettano da una diecina danni almeno, la rimonda; i frútici crescono senza innesti, coi polloni sparpagliati che si succhian la vita lun laltro e par che chiedano ajuto da tutte le parti; di molti olivi non resta che da far legna. Che debbo comperarmi, alla fine? Possibile seguitare cosí? Don Filippino, a queste rimostranze, faceva una faccia talmente afflitta, che don Mattia non si sentiva più lanimo daggiunger altro. Con chi parlava, del resto? Quel poveruomo non era di questo mondo. Il sole, il sole vero, il sole della giornata non era forse mai sorto per lui: per lui sorgevano ancora i soli del tempo di Virgilio. Aveva vissuto sempre là, in quella campagna, prima insieme con lo zio prete che, morendo, glielaveva lasciata in eredità, poi sempre solo. Orfano a tre anni, era stato accolto e cresciuto da quello zio, appassionato latinista e cacciatore per la vita. Ma di caccia don Filippino non sera mai dilettato, forse per lesperienza fatta su lo zio il quale - quantunque prete - era terribilmente focoso: lesperienza cioè di due dita saltate a quella buonanima, dalla mano sinistra, nel caricare il fucile. Si era dato tutto al latino, lui, invece, con passione quieta, contentandosi di svenire dal piacere, parecchie volte, durante la lettura; mentre laltro, lo zio prete, si levava in piedi, nei suoi soprassalti dammirazione, infocato in volto con le vene della fronte cosí gonfie che pareva gli volessero scoppiare, e leggeva ad altissima voce e in fine prorompeva scaraventando il libro per terra o su la faccia rimminchionita di don Filippino: - Sublime santo diavolo! Morto di colpo questo zio, don Filippino era rimasto padrone della campagna; ma padrone per modo di dire. In vita, lo zio prete aveva anche posseduto una casa nella vicina città e questa casa aveva lasciato nel testamento al figliuolo di unaltra sua sorella, il quale si chiamava Saro Trigona. Ora forse, costui, considerando la propria condizione di sfortunato sensale di zolfo di sfortunatissimo padre di famiglia con una caterva di figliuoli saspettava che lo zio prete lasciasse tutto a lui, la casa e la campagna con lobbligo, si capisce, di prendere con sé e di mantenere, vita natural durante, il cugino Lo Cícero, il quale cresciuto sempre come un figlio di famiglia, sarebbe stato inetto, per altro, ad amministrar da sé quella campagna. Ma, poiché lo zio non aveva avuto per lui questa considerazione, Saro Trigona, non potendo per diritto cercava di trar profitto in tutte le maniere anche delleredità del cugino, e mungeva spietatamente il povero don Filippino. Quasi tutti i prodotti della campagna andavano a lui: frumento, fave, frutta, vino, ortaggi; e, se don Filippino ne vendeva qualche parte di nascosto, come se non fosse roba sua il cugino Saro, scoprendo la vendita, gli piombava in campagna su le furie quasi avesse scoperto una frode a suo danno e invano don Filippino gli dimostrava umilmente che quel denaro gli serviva per i molti lavori di cui la campagna aveva bisogno. Voleva il denaro: - O mi uccido! - gli diceva, accennando di cavar la rivoltella dal fodero sotto la giacca. - Mi uccido qua, davanti a te Filippino, ora stesso! Perché non ne posso più, credimi! Nove figliuoli, Cristo sacrato nove figliuoli che mi piangono per il pane! E meno male quando veniva solo, in campagna a far quelle scenate! Certe volte conduceva con sé la moglie e la caterva dei figliuoli. A don Filippino, abituato a vivere sempre solo, gli pareva dandar via col cervello. Quei nove nipoti, tutti maschi, il maggiore dei quali non aveva ancora quattordici anni quantunque piangenti per il pane prendevano dassalto, come nove demonii scatenati, la tranquilla casa campestre dello zio; gli mettevano tutto sossopra: ballavano, ballavano proprio quelle stanze, dagli urli, dalle risa, dai pianti, dalle corse sfrenate; poi sudiva, immancabilmente, il fracasso, il rovinío di qualche grossa rottura almeno almeno di qualche specchio darmadio andato in briciole; allora Saro Trigona balzava in piedi, gridando: - Faccio lorgano! faccio lorgano! Rincorreva, acciuffava quelle birbe; distribuiva calci, schiaffi, pugni, sculacciate; poi, comessi si mettevano a strillare in tutti i toni, li disponeva in fila, per ordine daltezza, e cosí facevano lorgano. - Fermi là! Belli belli davvero, guarda, Filippino! Non sono da dipingere? Che sinfonia! Don Filippino si turava gli orecchi, chiudeva gli occhi e si metteva a pestare i piedi dalla disperazione. - Mandali via! Rompano ogni cosa; si portino via casa, alberi, tutto; ma lasciatemi in pace per carità! Aveva torto, però, don Filippino. Perché la cugina, per esempio, non veniva mai con le mani vuote a trovarlo in campagna: gli portava qualche papalina ricamata con un bel fiocco di seta: come no? quella che teneva in capo; o un pajo di pantofole gli portava, pur ricamate da lei: quelle che teneva ai piedi. E la parrucca? Dono e attenzione del cugino, per guardarlo dai raffreddori frequenti, a cui andava soggetto, per la calvizie precoce. Parrucca di Francia! Gli era costata un occhio, a Saro Trigona. E la scimmia, Tita? Anchessa, regalo della cugina: regalo di sorpresa, per rallegrare gli ozii e la solitudine del buon cugino esiliato in campagna. Come no? - Somarone, scusate, somarone! - gli gridava don Mattia Scala. - O perché mi fate ancora aspettare a pigliar possesso? Firmate il contratto, levatevi da questa schiavitú! Col denaro che vi do io, voi senza vizii voi con cosí pochi bisogni, potreste viver tranquillo, in città, gli anni che vi restano. Siete pazzo? Se perdete ancora altro tempo per amore di Tita e di Virgilio, vi ridurrete allelemosina, vi ridurrete! Perché don Mattia Scala non volendo che andasse in malora il podere chegli considerava già come suo sera messo ad anticipare al Lo Cícero parte della somma convenuta. - Tanto, per la potatura; tanto per glinnesti; tanto per la concimazione Don Filippino, diffalchiamo! - Diffalchiamo! - sospirava don Filippino. - Ma lasciami stare qui. In città, vicino a quei demonii, morirei dopo due giorni. Tanto a te non do ombra. Non sei tu qua il padrone, caro Mattia? Puoi far quello che ti pare e piace. Io non ti dico niente. Basta che tu mi lasci star tranquillo - Sí. Ma intanto, - gli rispondeva lo Scala - i beneficii se li gode vostro cugino! - Che te ne importa? - gli faceva osservare il Lo Cícero. - Questo denaro tu dovresti darmelo tutto in una volta, è vero? Me lo dai invece cosí, a spizzico; e ci perdo io, in fondo, perché, diffalcando oggi, diffalcando domani, mi verrà un giorno a mancare mentre tu lo avrai speso qua, a beneficar la terra che allora sarà tua. CAPITULO QUATTRO Il ragionamento di don Filippino era senza dubbio convincente; ma che sicuro aveva intanto lo Scala di quei denari spesi nel fondo di lui? E se don Filippino fosse venuto a mancare dun colpo, Dio liberi! senza aver tempo e modo di firmar latto di vendita per quel tanto che oramai gli toccava, Saro Trigona, suo unico erede avrebbe poi riconosciuto quelle spese e il precedente accordo col cugino? Questo dubbio sorgeva di tanto in tanto nellanimo di don Mattia; ma poi pensava che, a voler forzare don Filippino a cedergli il possesso del fondo a volerlo mettere alle strette per quei denari anticipati poteva correre il rischio di sentirsi rispondere: O infine, chi tha costretto ad anticiparmeli? Per me, il fondo poteva restar bene comera e andar anche in malora: non me ne sono mai curato. Non puoi mica, ora, cacciarmi di casa mia, se io non voglio. - Pensava inoltre lo Scala che aveva da fare con un vero galantuomo, incapace di far male, neanche a una mosca. Quanto al pericolo che morisse dun colpo, questo pericolo non cera: senza vizii e viveva cosí morigeratamente, sempre sano e vegeto, che prometteva anzi di campar centanni. Del resto, il termine del comporto era già fissato: alla morte della scimmia, che poco più ormai si sarebbe fatta aspettare. Era tal fortuna, infine, per lui, il potere acquistar quella terra a cosí modico prezzo, che gli conveniva star zitto e fidare; gli conveniva tenervi cosí, anzi, la mano sopra con quei denari che ci veniva spendendo a mano a mano, quietamente, e come gli pareva e piaceva. Il vero padrone, lí, era lui; stava più lí, si può dire, che nel suo podere. - Fate questo; fate questaltro. Comandava; sabbelliva la campagna, e non pagava tasse. Che voleva di più? Tutto poteva aspettarsi il povero don Mattia, tranne che quella scimmia maledetta, che tanto lo aveva fatto penare gli dovesse far lultima! Era solito lo Scala di levarsi prima dellalba per vigilare ai preparativi del lavoro prestabilito la sera avanti col garzone; non voleva che questi, dovendo, per esempio, attendere alla rimonda, tornasse due o tre volte dalla costa alla cascina o per la scala o per la pietra daffilare la ronca o laccetta o per lacqua o per la colazione: doveva andarsene munito e provvisto di tutto punto, per non perder tempo inutilmente. - Lo ziro, ce lhai? Il companatico? Tieni, ti do una cipolla. E svelto, mi raccomando. Passava quindi, prima che il sole spuntasse, nel podere del Lo Cícero. Quel giorno, a causa duna carbonaja a cui si doveva dar fuoco, lo Scala fece tardi. Erano già passate le dieci. Intanto, la porta della cascina di don Filippino era ancora chiusa, insolitamente. Don Mattia picchiò: nessuno gli rispose: picchiò di nuovo, invano; guardò sú ai balconi e alle finestre: chiusi per notte, ancora. Che novità? pensò, avviandosi alla casa colonica lí vicino, per aver notizie dalla moglie del garzone. Ma anche lí trovò chiuso. Il podere pareva abbandonato. Lo Scala allora si portò le mani alla bocca per farsene portavoce e, rivolto verso la campagna, chiamò forte il garzone. Come questi, poco dopo, dal fondo della piaggia, gli diede la voce, don Mattia gli domandò se don Filippino fosse là con lui. Il garzone gli rispose che non sera visto. Allora, già con un po dapprensione, lo Scala tornò a picchiare alla cascina; chiamò più volte: - Don Filippino! Don Filippino! - e, non avendo risposta né sapendo che pensarne, si mise a stirarsi con una mano quel suo nasone palpitante. La sera avanti egli aveva lasciato lamico in buona salute. Malato, dunque, non poteva essere, almeno fino al punto di non poter lasciare il letto per un minuto. Ma forse, ecco, sera dimenticato di aprir le finestre delle camere poste sul davanti ed era uscito per la campagna con la scimmia: il portone forse lo aveva chiuso vedendo che nella casa colonica non cera alcuno di guardia. Tranquillatosi con questa riflessione, si mise a cercarlo per la campagna, ma fermandosi di tratto in tratto qua e là dove con locchio esperto e previdente dellagricoltore scorgeva a volo il bisogno di qualche riparo; di tratto in tratto chiamando: - Don Filippino, oh don Filippííí Si ridusse cosí in fondo alla piaggia dove il garzone attendeva con tre giornanti a zappare la vigna. - E don Filippino? Che se nè fatto? Io non lo trovo. Ripreso dalla costernazione, di fronte allincertezza di quegli uomini a cui pareva strano chegli avesse trovata chiusa la villa comessi la avevano lasciata nellavviarsi al lavoro lo Scala propose di ritornar sú tutti insieme a vedere che fosse accaduto. - Ho belle capito! Questa mattina è infilata male! - Quando mai, lui! - badava a dire il garzone. - Di solito cosí mattiniero - Ma gli starà male la scimmia, vedrete! - disse uno dei giornanti. - La terrà in braccio, e non vorrà muoversi per non disturbarla. - Neanche a sentirsi chiamato, come lho chiamato io, non so più quante volte? - osservò don Mattia. - Va là! Qualcosa devessergli accaduto! Pervenuti su lo spiazzo innanzi alla cascina tutti e cinque, ora luno ora laltro, si provarono a chiamarlo, inutilmente; fecero il giro della cascina; dal lato di tramontana, trovarono una finestra con gli scuri aperti; si rincorarono: - Ah! esclamò il garzone. - Ha aperto, finalmente! È la finestra della cucina. - Don Filippino! - gridò lo Scala. - Mannaggia a voi! Non ci fate disperare! Attesero un pezzo coi nasi per aria; tornarono a chiamarlo in tutti i modi; alla fine, don Mattia, ormai costernatissimo e infuriato, prese una risoluzione. - Una scala! Il garzone corse alla casa colonica e ritornò poco dopo con la scala. - Monto io! - disse don Mattia, pallido e fremente al solito, scostando tutti. Pervenuto allaltezza della finestra, si tolse il cappellaccio bianco vi cacciò il pugno e infranse il vetro, poi aprí la finestra e saltò dentro. Il focolare, lí, in cucina, era spento. Non sudiva nella casa alcun rumore. Tutto, là dentro, era ancora come se fosse notte: soltanto dalle fessure delle imposte traspariva il giorno. - Don Filippino! - chiamò ancora una volta lo Scala: ma il suono della sua stessa voce in quel silenzio strano, gli suscitò un brivido, dai capelli alla schiena. Attraversò, a tentoni, alcune stanze; giunse alla camera da letto, anchessa al bujo. Appena entrato, sarrestò di botto. Al tenue barlume che filtrava dalle imposte, gli parve di scernere qualcosa come unombra, che si moveva sul letto, strisciando, e dileguava. I capelli gli si drizzarono su la fronte; gli mancò la voce per gridare. Con un salto fu al balcone, lo aprí, si voltò e spalancò gli occhi e la bocca, dal raccapriccio, scotendo le mani per aria. Senza fiato, senza voce, tutto tremante e ristretto in sé dal terrore, corse alla finestra della cucina. - Sú sú, salite! Ammazzato! Assassinato! - Assassinato? Come! Che dice? - esclamarono quelli che attendevano ansiosamente, slanciandosi tutti e quattro insieme per montare. Il garzone volle andare innanzi agli altri, gridando: - Piano per la scala! A uno a uno! Sbalordito, allibito don Mattia si teneva con tutte due le mani la testa, ancora con la bocca aperta e gli occhi pieni di quellorrenda vista. Don Filippino giaceva sul letto col capo rovesciato indietro, affondato nel guanciale, come per uno stiramento spasmodico e mostrava la gola squarciata e sanguinante: teneva ancora alzate le mani quelle manine che non gli parevano nemmeno, orrende ora a vederle, cosí scompostamente irrigidite e livide. Don Mattia e i quattro contadini lo mirarono un pezzo, atterriti; a un tratto, trabalzarono tutte cinque, a un rumore che venne di sotto al letto: si guardarono negli occhi; poi, uno di loro si chinò a guardare. - La scimmia! - disse con un sospiro di sollievo, e quasi gli venne di ridere. Gli altri quattro, allora, si chinarono anchessi a guardare. Tita, accoccolata sotto il letto, con la testa bassa e le braccia incrociate sul petto vedendo quei cinque che la esaminavano, giro giro, cosí chinati e stravolti tese le mani alle tavole del letto e saltò più volte a balziculi, poi accomodò la bocca ad o ed emise un suono minaccioso: - Chhhh - Guardate! - gridò allora lo Scala. - Sangue Ha le mani il petto insanguinati essa lo ha ucciso! Si ricordò di ciò che gli era parso di scernere entrando, e raffermò, convinto: - Essa, sí! lho veduta io con gli occhi miei! Stava sul letto E mostrò ai quattro contadini inorriditi le scigrigne su le gote e sul mento del povero morto: - Guardate! Ma come mai? La scimmia? Possibile? Quella bestia chegli teneva da tanti anni con sé, notte e giorno? - Fosse arrabbiata? - osservò uno dei giornanti, spaventato. Tutte cinque, a un tempo, con lo stesso pensiero si scostarono dal letto. - Aspettate! Un bastone - disse don Mattia. E cercò con gli occhi nella camera, se ce ne fosse qualcuno, o se ci fosse almeno qualche oggetto che potesse farne le veci. Il garzone prese per la spalliera una seggiola e si chinò; ma gli altri, cosí inermi, senza riparo, ebbero paura e gli gridarono: - Aspetta! Aspetta! Si munirono di seggiole anche loro. Il garzone allora spinse la sua più volte sotto il letto: Tita balzò fuori dallaltra parte sarrampicò con meravigliosa agilità su per la trabacca del letto, andò ad accoccolarsi in cima al padiglione e lassú, pacificamente, come se nulla fosse, si mise a grattarsi il ventre poi a scherzar con le cocche dun fazzoletto che il povero don Filippino le aveva legato alla gola. I cinque uomini stettero a mirare quellindifferenza bestiale, rimbecilliti. - Che fare, intanto? - domandò lo Scala, abbassando gli occhi sul cadavere; ma subito alla vista di quella gola squarciata, voltò la faccia. - Se lo coprissimo con lo stesso lenzuolo? - Nossignore! - disse subito il garzone. - Vossignoria dia ascolto a me. Bisogna lasciarlo cosí come si trova. Io sono qua, di casa, e non voglio impicci con la giustizia, io. Anzi mi siete tutti testimoni. - Che centra adesso! - esclamò don Mattia, dando una spallata. Ma il garzone riprese ponendo avanti le mani: - Non si sa mai, con la giustizia, padrone mio! Siamo poveretti nojaltri, e con noi so io quel che mi dico - Io penso, invece, - gridò don Mattia esasperato, - penso che lui, là, povero pazzo, è morto come un minchione, per la sua stolidaggine e che io, intanto, più pazzo e più stolido di lui, son belle rovinato! Oh ma - tutti testimoni davvero, voi qua - che in questa campagna io ho speso i miei denari il sangue mio: lo direte Ora andate ad avvertire quel bel galantuomo di Saro Trigona e il pretore e il delegato che vengano a vedere le prodezze di questa Maledetta! - urlò, con uno scatto improvviso strappandosi dal capo il cappellaccio e lanciandolo contro la scimmia. Tita lo colse al volo, lo esaminò attentamente, vi stropicciò la faccia come per soffiarsi il naso, poi se lo cacciò sotto e vi si pose a sedere. I quattro contadini scoppiarono a ridere, senza volerlo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL FUMO TERZA PARTE CAPITULO CINQUE Niente: né un rigo di testamento né un appunto pur che fosse in qualche registro o in qualche pezzetto di carta volante. E non bastava il danno: toccavano per giunta a don Mattia Scala le beffe degli amici. Eh già, perché infatti, Nocio Butera, per esempio, avrebbe facilmente immaginato che don Filippino Lo Cícero sarebbe morto a quel modo, ucciso dalla scimmia. - Tu, Tino Làbiso, che ne dici, eh? Può essere, è vero? Che bestia! che bestia! che bestia! E don Mattia si calcava fin sopra gli occhi con le mani afferrate alla tesa il cappellaccio bianco e pestava i piedi dalla rabbia. Saro Trigona, finché il cugino non fu sotterrato, dopo gli accertamenti del medico e del pretore non gli volle dare ascolto, protestando che la disgrazia non gli consentiva di parlar daffari. - Sí! Come se la scimmia non glielavesse regalata lui, apposta! - si sfogava a dire lo Scala, di nascosto. Avrebbe dovuto farle coniare una medaglia doro, a quella scimmia, e invece - ingrato - laveva fatta fucilare: proprio cosí, fu-ci-la-re, il giorno dopo non ostante che il giovane medico, venuto in campagna insieme col pretore avesse trovato una graziosa spiegazione del delitto incosciente della bestia. Tita, malata di tisi, si sentiva forse mancare il respiro, anche a causa, probabilmente di quel fazzoletto che il povero don Filippino le aveva legato al collo forse un po troppo stretto, o perché se lo fosse stretto lei stessa tentando di slegarselo. Ebbene: forse era saltata sul letto per indicare al padrone dove si sentiva mancare il respiro lí, al collo, e glielaveva preso con le mani; poi, nelloppressura, non riuscendo a tirare il fiato, esasperata, forse sera messa a scavare con le unghie, lí, nella gola del padrone. Ecco fatto! Bestia era, infine. Che capiva? E il pretore, serio serio, accigliato, col testone calvo, rosso, sudato aveva fatto ripetuti segni dapprovazione alla rara perspicacia del giovine medico - tanto carino! Basta. Sotterrato il cugino, fucilata la scimmia, Saro Trigona si mise a disposizione di don Mattia Scala. - Caro don Mattia, discorriamo. Cera poco da discorrere. Lo Scala, con quel suo fare a scatti, gli espose brevemente il suo accordo col Lo Cícero, e come aspettando di giorno in giorno che quella maledetta bestiaccia morisse per pigliar possesso avesse speso nel podere, in più stagioni, col consenso del Lo Cícero stesso, beninteso parecchie migliaja di lire, che dovevano per conseguenza detrarsi dalla somma convenuta. Chiaro, eh? - Chiarissimo! - rispose il Trigona, che aveva ascoltato con molta attenzione il racconto dello Scala approvando col capo, serio serio, come il pretore. - Chiarissimo! E io, dal canto mio, caro don Mattia, sono disposto a rispettare laccordo. Fo il sensale; e, voi lo sapete: tempacci! Per collocare una partita di zolfo ci vuol la mano di Dio: la senseria se ne va in francobolli e in telegrammi. Questo, per dirvi che io, con la mia professione, non potrei attendere alla campagna, di cui non so proprio che farmi. Ho poi, come sapete, caro don Mattia, nove figliuoli maschi, che debbono andare a scuola: bestie, uno più dellaltro: ma vanno a scuola. Debbo, dunque, per forza stare in città. Veniamo a noi. Cè un guajo, cè. Eh, caro don Mattia, pur troppo! Guajo grosso. Nove figliuoli, dicevamo, e voi non sapete, non potete farvi unidea di quanto mi costino: di scarpe soltanto ma già è inutile che stia a farvi il conto! Impazzireste. Per dirvi, caro don Mattia - Non me lo dite più, per carità, caro don Mattia - proruppe lo Scala, irritato di quellinterminabile discorso che non veniva a capo di nulla. - Caro don Mattia caro don Mattia basta! concludiamo! Ho già perso troppo tempo con la scimmia e con don Filippino! - Ecco - riprese il Trigona, senza scomporsi. - Volevo dirvi che ho avuto sempre bisogno di ricorrere a certi messeri, che Dio ne scampi e liberi, per mi spiego? e, si capisce, mi hanno messo i piedi sul collo. Voi sapete chi porta la bandiera, nel nostro paese, in questa specie doperazioni - Dima Chiarenza? - esclamò subito lo Scala scattando in piedi, pallidissimo. Scaraventò il cappello per terra, si passò furiosamente una mano sui capelli; poi, rimanendo con la mano dietro la nuca sbarrando gli occhi e appuntando lindice dellaltra mano, come unarma, verso il Trigona: - Voi? - aggiunse. - Voi, da quel boja? da quellassassino, che mi ha mangiato vivo? Quanto avete preso? - Aspettate, vi dirò, - rispose il Trigona, con calma dolente, ponendo innanzi una mano. - Non io! perché quel boja, come voi dite benissimo, della mia firma non ha mai voluto saperne - E allora don Filippino? - domandò lo Scala coprendosi il volto con le mani, come per non veder le parole che gli uscivano di bocca. - Lavallo - sospirò il Trigona, tentennando il capo amaramente. Don Mattia si mise a girar per la stanza, esclamando con le mani per aria: - Rovinato! Rovinato! Rovinato! - Aspettate, - ripeté il Trigona. - Non vi disperate. Vediamo di rimediarla. Quanto intendevate di dare voi, a Filippino, per la terra? - Io? - gridò lo Scala, fermandosi di botto, con le mani sul petto. - Diciotto mila lire, io: contanti! Son circa sei ettari di terra: tre salme giuste, con la nostra misura: sei mila lire a salma contanti! Dio sa quel che ho penato per metterle insieme: e ora, ora mi vedo sfuggir laffare la terra sotto i piedi, la terra che già consideravo mia! Mentre don Mattia si sfogava cosí, Saro Trigona si toccava le dita accigliato, per farsi i conti: - Diciotto mila oh, dunque, si dice - Piano, - lo interruppe lo Scala. - Diciotto mila, se la buonanima mavesse lasciato subito il possesso del fondo. Ma più di sei mila già ce lho spese. E questo è conto che si può far subito, sul luogo. Ho i testimoni: questanno stesso, ho piantato due migliaja di vitigni americani spaventosi! e poi Saro Trigona si levò in piedi per troncare quella discussione dichiarando: - Ma dodici mila non bastano, caro don Mattia. Gliene debbo più di venti mila a quel boja, figuratevi! - Venti mila lire? - esclamò lo Scala, trasecolando. - E che avete mangiato, denari, voi e i vostri figliuoli? Il Trigona trasse un lunghissimo sospiro e, battendo una mano sul braccio dello Scala, disse: - E le mie disgrazie, don Mattia? Non è ancora un mese, che mi è toccato a pagar nove mila lire a un negoziante di Licata, per differenza di prezzo su una partita di zolfo. Lasciatemi stare! Furono le ultime cambiali che mi avallò il povero Filippino, Dio labbia in gloria! Dopo altre inutili rimostranze convennero di recarsi quel giorno stesso, con le dodici mila lire in mano, dal Chiarenza, per tentare un accordo. CAPITULO SEI La casa di Dima Chiarenza sorgeva su la piazza principale del paese. Era una casa antica, a due piani, annerita dal tempo innanzi alla quale solevano fermarsi con le loro macchinette fotografiche i forestieri inglesi e tedeschi che si recavano a veder le zolfare destando una certa meraviglia mista di dileggio o di commiserazione negli abitanti del paese per i quali quella casa non era altro che una cupa decrepita stamberga, che guastava larmonia della piazza col palazzo comunale di fronte, stuccato e lucido, che pareva di marmo, e maestoso anche, con quel loggiato a otto colonne; la Matrice di qua, il Palazzo della Banca Commerciale di là che aveva a pianterreno uno splendido Caffè da una parte, dallaltra il Circolo di Compagnia. Il Municipio, secondo i soci di questo Circolo, avrebbe dovuto provvedere a quello sconcio obbligando il Chiarenza a dare almeno un intonaco decente alla sua casa. Avrebbe fatto bene anche a lui, dicevano: gli si sarebbe forse schiarita un po la faccia che da quando era entrato in quella casa, gli era diventata dello stesso colore. - Però - soggiungevano - volendo esser giusti, glielaveva recata in dote la moglie, quella casa ed egli, proferendo il sí sacramentale, sera forse obbligato a rispettare la doppia antichità. Don Mattia Scala e Saro Trigona trovarono nella vasta anticamera quasi buja una ventina di contadini vestiti tutti, su per giú, allo stesso modo, con un greve abito di panno turchino scuro; scarponi di cuojo grezzo imbullettati, ai piedi; in capo, una berretta nera a calza con la nappina in punta: alcuni portavano gli orecchini; tutti, essendo domenica, rasi di fresco. - Annunziami, - disse il Trigona al servo che se ne stava seduto presso la porta innanzi a un tavolinetto, il cui piano era tutto segnato di cifre e di nomi. - Abbiano pazienza un momento, - rispose il servo, che guardava stupito lo Scala, conoscendo lantica inimicizia di lui per il suo padrone. - Cè dentro don Tino Làbiso. - Anche lui? Disgraziato! - borbottò don Mattia, guardando i contadini in attesa, stupiti come il servo della presenza di lui in quella casa. Poco dopo, dallespressione dei loro volti lo Scala poté facilmente argomentare chi fra essi veniva a saldare il suo debito chi recava soltanto una parte della somma tolta in prestito e aveva già negli occhi la preghiera che avrebbe rivolta allusurajo perché avesse pazienza per il resto fino al mese venturo; chi non portava nulla e pareva schiacciato sotto la minaccia della fame perché il Chiarenza lo avrebbe senza misericordia spogliato di tutto e buttato in mezzo a una strada. A un tratto, luscio del banco saprí, e Tino Làbiso, col volto infocato, quasi paonazzo, con gli occhi lustri, come se avesse pianto scappò via senza veder nessuno, tenendo in mano il suo pezzolone a dadi rossi e neri: lemblema della sua sfortunata prudenza. Lo Scala e il Trigona entrarono nella sala del banco. Era anchessa quasi buja, con una sola finestra ferrata, che dava su un angusto vicoletto. Di pieno giorno, il Chiarenza doveva tenere su la scrivania il lume acceso, riparato da un mantino verde. Seduto su un vecchio seggiolone di cuojo innanzi alla scrivania, il cui palchetto a casellario era pieno zeppo di carte il Chiarenza teneva su le spalle uno scialletto, in capo una papalina e un pajo di mezzi guanti di lana alle mani orribilmente deformate dallartritide. Quantunque non avesse ancora quarantanni, ne mostrava più di cinquanta, la faccia gialla itterica, i capelli grigi, fitti, aridi che gli si allungavano come a un malato su le tempie. Aveva, in quel momento, gli occhiali a staffa rialzati su la fronte stretta, rugosa e guardava innanzi a sé con gli occhi torbidi, quasi spenti sotto le grosse palpebre gravi. Evidentemente, si sforzava di dominare linterna agitazione e di apparir calmo di fronte allo Scala. La coscienza della propria infamità, non glispirava ora che odio, odio cupo e duro contro tutti e segnatamente contro il suo antico benefattore, sua prima vittima. Non sapeva ancora che cosa lo Scala volesse da lui; ma era risoluto a non concedergli nulla, per non apparire pentito duna colpa chegli aveva sempre sdegnosamente negata rappresentando lo Scala come un pazzo. Questi, che da anni e anni non lo aveva più riveduto, neanche da lontano, rimase dapprima stupito, a mirarlo. Non lo avrebbe riconosciuto, ridotto in quello stato, se lo avesse incontrato per via. Il castigo di Dio pensò; e aggrottò le ciglia, comprendendo subito che, cosí ridotto quelluomo doveva credere daver già scontato il delitto e di non dovergli più, perciò, nessuna riparazione. Dima Chiarenza, con gli occhi bassi, si pose una mano dietro le reni per tirarsi sú pian piano, dal seggiolone di cuojo, col volto atteggiato di spasimo; ma Saro Trigona lo costrinse a rimaner seduto e, subito col suo solito opprimente garbuglio di frasi, cominciò a esporre lo scopo della visita: egli vendendo la campagna ereditata dal cugino al caro don Mattia lí presente, avrebbe pagato, subito, dodici mila lire a scomputo del suo debito, al carissimo don Dima, il quale, dal canto suo doveva obbligarsi di non muovere nessuna azione giudiziaria contro leredità Lo Cícero aspettando - Piano, piano, figliuolo, - lo interruppe a questo punto il Chiarenza, riponendosi gli occhiali sul naso. - Già lho mossa oggi stesso, protestando le cambiali a firma di vostro cugino, scadute da un pezzo. Le mani avanti! - E il mio denaro? - scattò allora lo Scala. - Il fondo del Lo Cícero non valeva più di diciotto mila lire; ma ora io ce ne ho spese più di sei mila; dunque, facendolo stimare onestamente, tu non potresti averlo per meno di ventiquattro mila. - Bene - rispose, calmissimo, il Chiarenza. - Siccome il Trigona me ne deve venticinque mila, vuol dire che io, prendendomi il podere, vengo a perdercene mille, oltre glinteressi. - Dunque venticinque? - esclamò allora don Mattia, rivolto al Trigona, con gli occhi sbarrati. Questi si agitò su la seggiola, come su un arnese di tortura, balbettando: - Ma co come? - Ecco, figlio mio: ve lo faccio vedere, - rispose senza scomporsi il Chiarenza ponendosi di nuovo la mano dietro le reni e tirandosi su con pena. - Ci sono i registri. Parlano chiaro. - Lascia stare i registri! - gridò lo Scala, facendosi avanti. - Qua ora si tratta de miei denari: quelli spesi da me nel podere - E che ne so io? - fece il Chiarenza, stringendosi nelle spalle e chiudendo gli occhi. - Chi ve li ha fatti spendere? Don Mattia Scala ripeté, su le furie, al Chiarenza il suo accordo col Lo Cícero. - Male, - soggiunse, richiudendo gli occhi, il Chiarenza, per la pena che gli costava la calma che voleva dimostrare; ma quasi non tirava più fiato. - Male. Vedo che voi, al solito, non sapete trattare gli affari. - E me lo rinfacci tu? - gridò lo Scala, - tu! - Non rinfaccio nulla; ma, santo Dio, avreste dovuto almeno sapere, prima di spendere codesti denari che voi dite che il Lo Cícero non poteva più vendere a nessuno il podere perché aveva firmato a me tante cambiali per un valore che sorpassava quello del podere stesso. - E cosí, - riprese lo Scala - tu ti approfitterai anche del mio denaro? - Non mi approfitto di nulla, io, - rispose, pronto, il Chiarenza. - Mi pare di avervi dimostrato che, anche secondo la stima che voi fate della terra, io vengo a perderci più di mille lire. Saro Trigona cercò dinterporsi, facendo balenare al Chiarenza le dodici mila lire contanti che don Mattia aveva nel portafogli. - Il denaro è denaro! - E vola! - aggiunse subito il Chiarenza. - Il meglio impiego del denaro oggi è su terre, sappiatelo, caro mio. Le cambiali, armi da guerra, a doppio taglio: la rendita sale e scende; la terra, invece, è là, che non si muove. Don Mattia ne convenne e, cangiando tono e maniera, parlò al Chiarenza del suo lungo amore per quella campagna contigua soggiungendo che non avrebbe saputo acconciarsi mai a vedersela tolta, dopo tanti stenti durati per essa. Si contentasse, dunque, il Chiarenza, per il momento, del denaro chegli aveva con sé; avrebbe avuto il resto, fino allultimo centesimo, da lui, non più dal Trigona, tenendo anche ferma la stima di ventiquattro mila lire come se quelle sei mila lui non ce le avesse spese e anche fino al saldo delle venticinque mila, se voleva, cioè dellintero debito del Trigona. - Che posso dirti di più? Dima Chiarenza ascoltò, con gli occhi chiusi, impassibile, il discorso appassionato dello Scala. Poi gli disse, assumendo anche lui un altro tono, più funebre e più grave: - Sentite, don Mattia. Vedo che vi sta molto a cuore quella terra, e volentieri ve la lascerei per farvi piacere, se non mi trovassi in queste condizioni di salute. Vedete come sto? I medici mi hanno consigliato riposo e aria di campagna - Ah! - esclamò lo Scala fremente. - Te ne verresti là, dunque, accanto a me? - Per altro, - riprese il Chiarenza - voi ora non mi dareste neanche la metà di quanto io debbo avere. Chi sa dunque fino a quando dovrei aspettare per esser pagato; mentre ora, con un lieve sacrificio, prendendomi quella terra, posso riavere subito il mio e provvedere alla mia salute. Voglio lasciar tutto in regola, io, ai miei eredi. - Non dir cosí! - proruppe lo Scala, indignato e furente. - Tu pensi agli eredi? Non hai figli, tu! Pensi ai nipoti? Giusto ora? Non ci hai mai pensato. Di franco: Voglio nuocerti, come tho sempre nociuto! Ah non tè bastato davermi distrutta la casa davermi quasi uccisa la moglie e messo in fuga per disperazione lunico figlio non tè bastato davermi ridotto là, misero, in ricompensa del bene ricevuto; anche la terra ora vuoi levarmi, la terra dove io ho buttato il sangue mio? Ma perché, perché cosí feroce contro di me? Che tho fatto io? Non ho nemmeno fiatato dopo il tuo tradimento da Giuda: avevo da pensare alla moglie che mi moriva per causa tua al figlio scomparso per causa tua: prove, prove materiali del furto non ne avevo, per mandarti in galera; e dunque, zitto; me ne sono andato là, in quei tre palmi di terra; mentre qua tutto il paese, a una voce, taccusava, ti gridava: Ladro! Giuda! Non io, non io! Ma Dio cè, sai? e tha punito: guarda le tue mani ladre come sono ridotte Te le nascondi? Sei morto! sei morto! e ti ostini ancora a farmi del male? Oh ma, sai? questa volta, no: tu non ci arrivi! Io tho detto i sacrificii che sarei disposto a fare per quella terra. Alle corte, dunque, rispondi: - Vuoi lasciarmela? - No! - gridò, pronto, rabbiosamente, il Chiarenza, torvo, stravolto. - E allora, né io né tu! E lo Scala savviò per uscire. - Che farete? - domandò il Chiarenza, rimanendo seduto e aprendo le labbra a un ghigno squallido. Lo Scala si voltò, alzò la mano a un violento gesto di minaccia e rispose, guardandolo fieramente negli occhi: - Ti brucio! CAPITULO SETTE Uscito dalla casa del Chiarenza e sbarazzatosi con una furiosa scrollata di spalle del Trigona che voleva dimostrargli tutto dolente, la sua buona intenzione don Mattia Scala si recò prima in casa dun suo amico avvocato per esporgli il caso di cui era vittima e domandargli se potendo agire giudiziariamente per il riconoscimento del suo credito sarebbe riuscito a impedire al Chiarenza di pigliar possesso del podere. Lavvocato non comprese nulla in principio, sopraffatto dalla concitazione con cui lo Scala aveva parlato. Si provò a calmarlo, ma invano. - Insomma, prove, documenti, ne avete? - Non ho un corno! - E allora andate a farvi benedire! Che volete da me? - Aspettate, - gli disse don Mattia, prima dandarsene. - Sapreste, per caso, indicarmi dove sta di casa lingegnere Scelzi, della Società delle Zolfare di Comitini? Lavvocato glindicò la via e il numero della casa, e don Mattia Scala, ormai deciso, vi andò difilato. Lo Scelzi era uno di quegli ingegneri che passando ogni mattina per la via mulattiera innanzi al cancello della villa per recarsi alle zolfare della vallata lo avevano con maggior insistenza sollecitato per la cessione del sottosuolo. Quante volte lo Scala, per chiasso non lo aveva minacciato di chiamare i cani per farlo scappare! Quantunque di domenica lo Scelzi non ricevesse per affari si affrettò a lasciar passare nello studio linsolito visitatore. - Voi, don Mattia? Qual buon vento? Lo Scala con le enormi sopracciglia aggrottate si piantò di fronte al giovine ingegnere sorridente lo guardò negli occhi, e rispose: - Sono pronto. - Ah! benissimo! Cedete? - Non cedo. Voglio contrattare. Sentiamo i patti. - E non li sapete? - esclamò lo Scelzi. - Ve li ho ripetuti tante volte - Avete bisogno di far altri rilievi lassú? - domandò don Mattia, cupo, impetuoso. - Eh no! Guardate - rispose lingegnere indicando la grande carta geologica appesa alla parete, overa tracciato per cura del R. Corpo delle Miniere tutto il campo minerale della regione. Fissò col dito un punto nella carta e aggiunse: - È qui: non cè bisogno daltro - E allora possiamo contrattare subito? - Subito? Domani. Domattina stesso io ne parlerò al Consiglio dAmministrazione. Intanto, se volete, qua, ora, possiamo stendere insieme la proposta, che sarà senza dubbio accettata, se voi non ponete avanti altri patti. - Ho bisogno di legarmi subito! - scattò lo Scala. - Tutto, tutto distrutto, è vero? sarà tutto distrutto lassú? Lo Scelzi lo guardò meravigliato: conosceva da un pezzo lindole strana, impulsiva, dello Scala; ma non ricordava daverlo mai veduto cosí. - Ma i danni del fumo, - disse saranno previsti nel contratto e compensati - Lo so! Non me nimporta! - soggiunse lo Scala. - Le campagne, dico, le campagne, tutte distrutte è vero? - Eh - fece lo Scelzi, stringendosi nelle spalle. - Questo, questo cerco! questo voglio! - esclamò allora don Mattia, battendo un pugno sulla scrivania. - Qua, ingegnere: scrivete, scrivete! Né io né lui! Lo brucio Scrivete. Non vi curate di quello che dico. Lo Scelzi sedette innanzi alla scrivania e si mise a scrivere la proposta, esponendo prima, man mano, i patti vantaggiosi tante volte già respinti sdegnosamente dallo Scala, che ora, invece, cupo, accigliato, annuiva col capo, a ognuno. Stesa finalmente la proposta, lingegnere Scelzi non seppe resistere al desiderio di conoscere il perché di quella risoluzione improvvisa, inattesa. - Malannata? - Ma che malannata! Quella che verrà, - gli rispose lo Scala - quando avrete aperto la zolfara! Sospettò allora lo Scelzi che don Mattia Scala avesse ricevuto tristi notizie del figliuolo scomparso: sapeva che alcuni mesi addietro, egli aveva rivolto una supplica a Roma perché, per mezzo degli agenti consolari, fossero fatte ricerche dovunque. Ma non volle toccar quel tasto doloroso. Lo Scala, prima dandarsene, raccomandò di nuovo allo Scelzi di sbrigar la faccenda con la massima sollecitudine. - A tamburo battente, e legatemi bene! Ma dovettero passar due giorni per la deliberazione del Consiglio della Società delle zolfare per la scrittura dellatto presso il notajo, per la registrazione dellatto stesso: due giorni tremendi per don Mattia Scala. Non mangiò, non dormí, fu come in un continuo delirio, andando di qua e di là dietro allo Scelzi a cui ripeteva di continuo: - Legatemi bene! Legatemi bene! - Non dubiti, - gli rispondeva sorridendo lingegnere. - Adesso non ci scappa più! Firmato alla fine e registrato il contratto di cessione don Mattia Scala uscì come un pazzo dallo studio notarile; corse al fondaco, alluscita del paese, dove, nel venire, tre giorni addietro, aveva lasciato la giumenta; cavalcò e via. Il sole era al tramonto. Per lo stradone polveroso don Mattia simbatté in una lunga fila di carri carichi di zolfo, i quali dalle lontane zolfare della vallata di là dalla collina che ancora non si scorgeva, si recavano, lenti e pesanti, alla stazione ferroviaria sotto il paese. Dallalto della giumenta, lo Scala lanciò uno sguardo dodio a tutto quello zolfo che cigolava e scricchiolava continuamente agli urti ai sobbalzi dei carri senza molle. Lo stradone era fiancheggiato da due interminabili siepi di fichidindia, le cui pale per il continuo transito di quei carri, eran tutte impolverate di zolfo. Alla loro vista, la nausea di don Mattia si accrebbe. Non si vedeva che zolfo, da per tutto, in quel paese! Lo zolfo era anche nellaria che si respirava e tagliava il respiro, e bruciava gli occhi. Finalmente, a una svolta dello stradone, apparve la collina tutta verde. Il sole la investiva con gli ultimi raggi. Lo Scala vi fissò gli occhi e strinse nel pugno le briglie fino a farsi male. Gli parve che il sole salutasse per lultima volta il verde della collina. Forse egli, dallalto di quello stradone, non avrebbe mai più riveduto la collina, come ora la vedeva. Fra ventanni, quelli che sarebbero venuti dopo di lui, da quel punto dello stradone avrebbero veduto là un colle calvo, arsiccio, livido, sforacchiato dalle zolfare. E dove sarò io, allora? pensò, provando un senso di vuoto, che subito lo richiamò al pensiero del figlio lontano sperduto, randagio per il mondo, se pure era ancor vivo. Un impeto di commozione lo vinse, e gli occhi gli sempirono di lagrime. Per lui, per lui egli aveva trovato la forza di rialzarsi dalla miseria in cui lo aveva gettato il Chiarenza quel ladro infame che ora gli toglieva la campagna. - No, no! - ruggí, tra i denti, al pensiero del Chiarenza. - Né io né lui! E spronò la giumenta, come per volare là a distruggere dun colpo la campagna che non poteva più esser sua. Era già sera, quando pervenne ai piedi della collina. Dové girarla per un tratto, prima dimboccar la via mulattiera. Ma era sorta la luna, e pareva che a mano a mano raggiornasse. I grilli, tuttintorno, salutavano freneticamente quellalba lunare. Attraversando le campagne, lo Scala si sentí pungere da un acuto rimorso, pensando ai proprietari di quelle terre tutti suoi amici, i quali in quel momento non sospettavano certo il tradimento chegli aveva fatto loro. Ah, tutte quelle campagne sarebbero scomparse tra breve: neppure un filo derba sarebbe più cresciuto lassú; e lui, lui sarebbe stato il devastatore della verde collina! Si riportò col pensiero al balcone della sua prossima cascina rivide il limite della sua angusta terra, pensò che gli occhi suoi ora avrebbero dovuto arrestarsi là senza più scavalcare quel muro di cinta e spaziar lo sguardo nella terra accanto: e si sentí come in prigione quasi più senzaria, senza più libertà in quel campicello suo, col suo nemico che sarebbe venuto ad abitare là. No! No! - Distruzione! distruzione! Né io né lui! Brucino! E guardò attorno gli alberi con la gola stretta dangoscia: quegli olivi centenari dal grigio poderoso tronco stravolto, immobili, come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare. Immaginò come tutte quelle foglie, ora vive si sarebbero aggricciate ai primi fiati agri della zolfara, aperta lí come una bocca dinferno; poi sarebbero cadute; poi gli alberi nudi si sarebbero anneriti, poi sarebbero morti, attossicati dal fumo dei forni. Laccetta, lí, allora. Legna da ardere, tutti quegli alberi Una brezza lieve si levò, salendo la luna. E allora le foglie di tutti quegli alberi, come se avessero sentito la loro condanna di morte si scossero quasi in un brivido lungo, che si ripercosse su la schiena di don Mattia Scala, curvo su la giumenta bianca. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL TABERNACOLO CAPITULO UNO Coricatosi accanto alla moglie che già dormiva, voltata verso il lettuccio su cui giacevano insieme i due figliuoli, Spatolino disse prima le consuete orazioni, sintrecciò poi le mani dietro la nuca; strizzò gli occhi, e - senza badare a quello che faceva - si mise a fischiettare comera solito ogni qual volta un dubbio o un pensiero lo rodevano dentro. - Fififí fififí fififí Non era propriamente un fischio, ma uno zufolío sordo, piuttosto; a fior di labbra, sempre con la medesima cadenza. A un certo punto, la moglie si destò: - Ah! ci siamo? Che tè accaduto? - Niente. Dormi. Buona notte. Si tirò giú, voltò le spalle alla moglie e si raggricchiò anche lui da fianco, per dormire. Ma che dormire! - Fififí fififí fififí La moglie allora gli allungò un braccio sulla schiena, a pugno chiuso. - Ohé, la smetti? Bada che mi svegli i piccini! - Hai ragione. Sta zitta! Maddormento. Si sforzò davvero di scacciare dalla mente quel pensiero tormentoso che diventava cosí, dentro di lui, come sempre, un grillo canterino. Ma, quando già credeva daverlo scacciato: - Fififí fififí fififí Questa volta non aspettò neppure che la moglie gli allungasse un altro pugno più forte del primo; saltò dal letto, esasperato. - Che fai? dove vai? - gli domandò quella. E lui: - Mi rivesto, mannaggia! Non posso dormire. Mi metterò a sedere qua davanti la porta, su la strada. Aria! Aria! - Insomma, - riprese la moglie - si può sapere che diavolo tè accaduto? - Che? Quella canaglia, - proruppe allora Spatolino, sforzandosi di parlar basso, - quel farabutto, quel nemico di Dio - Chi? chi? - Ciancarella. - Il notajo? - Lui. Mha fatto dire che mi vuole domani alla villa. - Ebbene? - Ma che può volere da me un uomo come quello, me lo dici? Porco, salvo il santo battesimo! porco, e dico poco! Aria! aria! Afferrò, cosí dicendo, una seggiola, riaprí la porta la riaccostò dietro di sé e si pose a sedere sul vicoletto addormentato, con le spalle appoggiate al muro del suo casalino. Un lampione a petrolio, lí presso, sonnecchiava languido, verberando del suo lume giallastro lacqua putrida duna pozza seppure era acqua, giú tra lacciottolato, qua gobbo là avvallato, tutto sconnesso e logoro. Dallinterno delle casupole in ombra veniva un tanfo grasso di stalla e, a quando a quando nel silenzio, lo scalpitare di qualche bestia tormentata dalle mosche. Un gatto, che strisciava lungo il muro, sarrestò, obliquo, guardingo. Spatolino si mise a guardare in alto, nella striscia di cielo, le stelle che vi fervevano; e, guardando, si recava alla bocca i peli dellarida barbetta rossiccia. Piccolo di statura, quantunque fin da ragazzo avesse impastato terra e calcina, aveva un che di signorile nellaspetto. A un tratto, gli occhi chiari rivolti al cielo gli si riempirono di lagrime. Si scosse su la seggiola e, asciugandosi il pianto col dorso della mano, mormorò nel silenzio della notte: - Ajutatemi voi, Cristo mio! CAPITULO DUE Dacché nel paese la consorteria clericale era stata battuta e il partito nuovo degli scomunicati, aveva invaso i seggi del Comune, Spatolino si sentiva come in mezzo a un campo nemico. Tutti i suoi compagni di lavoro, come tante pecore, serano messi dietro ai nuovi caporioni; e stretti ora in corporazione, spadroneggiavano. Con pochi altri operai rimasti fedeli alla santa Chiesa Spatolino aveva fondato una Società Cattolica di Mutuo Soccorso tra glIndegni Figli della Madonna Addolorata. Ma la lotta era impari; e le beffe dei nemici e anche degli amici e la rabbia dellimpotenza avevano fatto perdere a Spatolino il lume degli occhi. Sera intestato, come presidente di quella Società Cattolica a promuovere processioni e luminarie e girandole, nella ricorrenza delle feste religiose osservate prima e favorite dallantico Consiglio Comunale, e tra i fischi gli urli e le risate del partito avversario ci aveva rimesso le spese, per S. Michele Arcangelo, per S. Francesco di Paola, per il Venerdí Santo, per il Corpus Domini e insomma per tutte le feste principali del calendario ecclesiastico. Cosí il capitaluccio, che gli aveva finora permesso dassumer qualche lavoro in appalto, sera talmente assottigliato chegli prevedeva non lontano il giorno che da capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero giornante. La moglie, già da un pezzo, non aveva più per lui né rispetto né considerazione: sera messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli dei figliuoli lavando, cucendo per conto daltri, facendo ogni sorta di servizii. Come se lui stesse in ozio per piacere! Ma se la corporazione di quei figli di cane assumeva tutti i lavori! Che pretendeva la moglie? chegli rinunziasse alla fede, rinnegasse Dio, e andasse a iscriversi al partito di quelli? Ma si sarebbe fatto tagliar le mani piuttosto! Lozio intanto lo divorava gli faceva di giorno in giorno crescere lorgasmo e il puntiglio, e lo inveleniva contro tutti. Ciancarella, il notajo, non aveva mai parteggiato per nessuno; ma era pur notoriamente nemico di Dio; ne faceva professione, dacché non esercitava più quellaltra del notajo. Una volta, aveva osato finanche daizzare i cani contro un santo sacerdote, don Lagàipa che sera recato da lui per intercedere in favore dalcuni parenti poveri, che morivano addirittura di fame mentregli, nella splendida villa che sera fatta costruire alluscita del paese viveva da principe, con la ricchezza accumulata chi sa come e accresciuta da tantanni dusura. Tutta la notte Spatolino per fortuna era destate, un po seduto, un po passeggiando per il vicoletto deserto meditò fififí fififí fififí su quellinvito misterioso del Ciancarella. Poi, sapendo che questi era solito lasciare il letto per tempo, e sentendo che la moglie già sera levata, con lalba e sfaccendava per casa, pensò davviarsi, lasciando lí fuori la seggiola chera vecchia, e nessuno se la sarebbe presa. CAPITULO TRE La villa del Ciancarella era tutta murata come una fortezza, e aveva il cancello su lo stradone provinciale. Il vecchio, che pareva un rospaccio calzato e vestito, oppresso da una cisti enorme su la nuca che lo obbligava a tener sempre giú e piegato da un lato il testone raso, vi abitava solo, con un servitore; ma aveva molta gente di campagna ai suoi ordini, armata, e due mastini che incutevano paura, solo a vederli. Spatolino sonò la campana. Subito quelle due bestiacce savventarono furibonde alle sbarre del cancello e non si quietarono neppure quando il servitore accorse a rincorare Spatolino che non voleva entrare. Bisognò che il padrone, il quale prendeva il caffè nel chioschetto dedera a un lato della villa, in mezzo al giardino, li chiamasse col fischio. - Ah, Spatolino! Bravo, - disse il Ciancarella. - Siedi lí. E glindicò uno degli sgabelli di ferro disposti, giro giro, nel chioschetto. Ma Spatolino rimase in piedi, col cappelluccio roccioso e ingessato tra le mani. - Tu sei un indegno figlio, è vero? - Sissignore, e me ne vanto: della Madonna Addolorata. Che comandi ha da darmi? - Ecco, - disse Ciancarella; ma, invece di seguitare, si recò la tazza alle labbra e trasse tre sorsi di caffè. - Un tabernacolo - e un altro sorso. - Come dice? - Vorrei costruito da te un tabernacolo - ancora un sorso. - Un tabernacolo, Vossignoria? - Sí, su lo stradone, di fronte al cancello - altro sorso, lultimo; posò la tazza, e - senza asciugarsi le labbra - si levò in piedi. Una goccia di caffè gli scese da un angolo della bocca di tra glirti peli della barba non rifatta da parecchi giorni. - Un tabernacolo, dunque, non tanto piccolo, perché ci ha da entrare una statua, grande al vero, di Cristo alla colonna. Alle pareti laterali ci voglio allogare due bei quadri, grandi: di qua, un Calvario; di là, una Deposizione. Insomma, come un camerotto agiato, su uno zoccolo alto un metro, col cancelletto di ferro davanti, e la croce sú, sintende. Hai capito? Spatolino chinò più volte il capo, con gli occhi chiusi; poi, riaprendo gli occhi e traendo un sospiro, disse: - Ma Vossignoria scherza, è vero? - Scherzo? Perché? - Io credo che Vossignoria voglia scherzare. Mi perdoni. Un tabernacolo, Vossignoria, allEcce Homo? Ciancarella si provò ad alzare un po il testone raso, se lo tenne con una mano e rise in un suo modo speciale curiosissimo, come se frignasse, per via di quel malanno che gli opprimeva la nuca. - Eh che! - disse. - Non ne son forse degno, secondo te? - Ma nossignore, scusi! - saffrettò a negare Spatolino, stizzito, infiammandosi. - Perché dovrebbe Vossignoria commettere cosí, senza ragione, un sacrilegio? Si lasci pregare, e mi perdoni se parlo franco. Chi vuol gabbare, Vossignoria? Dio, no; Dio non lo gabba; Dio vede tutto, e non si lascia gabbare da Vossignoria. Gli uomini? Ma vedono anche loro e sanno che Vossignoria - Che sanno, imbecille? - gli gridò il vecchio, interrompendolo. - E che sai tu di Dio, verme di terra? Quello che te nhanno detto i preti! Ma Dio Vah, vah, vah, io mi metto a ragionare con te, adesso Hai fatto colazione? - Nossignore. - Brutto vizio, caro mio! dovrei dartela io, ora, eh? - Nossignore. Non prendo nulla. - Ah, - esclamò Ciancarella con uno sbadiglio. - Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo. Voglio che sia una bella festa, Spatolino. Perché mi guardi cosí? Non credi? O vuoi sapere come mi sia venuto in mente? In sogno, figliuolo! Ho avuto un sogno, laltra notte. Ora certo i preti diranno che Dio mha toccato il cuore. Dicano pure; non me nimporta nulla! Dunque, siamo intesi, eh? Parla smuoviti Sei allocchito? - Sissignore, - confessò Spatolino, aprendo le braccia. Ciancarella, questa volta, si prese la testa con tutte due le mani, per ridere a lungo. - Bene, - poi disse. - Tu sai comio tratto. Non voglio impicci di nessun genere. So che sei un bravo operajo e che fai le cose ammodo e onestamente. Fa da te, spese e tutto, senza seccarmi. Quando avrai finito, faremo i conti. Il tabernacolo hai capito come lo voglio? - Sissignore. - Quando ti metterai allopera? - Per me, anche domani. - E quando potrà esser finito? Spatolino stette un po a pensare. - Eh, - poi disse, - se devessere cosí grande, ci vorrà almeno, che so, un mese. - Sta bene. Andiamo ora a vedere insieme il posto. La terra, dallaltra parte dello stradone, apparteneva pure al Ciancarella, che la lasciava incolta in abbandono: laveva acquistata per non aver soggezioni lí davanti alla villa; e permetteva che i pecoraj vi conducessero le loro greggiole a pascolare, come se fosse terra senza padrone. Per costruirvi il tabernacolo non si doveva dunque chieder licenza a nessuno. Stabilito il posto, lí, proprio dirimpetto al cancello, il vecchio rientrò nella villa e Spatolino, rimasto solo, - fififí fififí fififí - non la finí più. Poi savviò. Cammina e cammina, si ritrovò, quasi senza saperlo, dinanzi la porta di don Lagàipa, chera il suo confessore. Si ricordò, dopo aver bussato, che il prete era da parecchi giorni a letto infermo: non avrebbe dovuto disturbarlo con quella visita mattutina; ma il caso era grave; entrò. CAPITULO QUATTRO Don Lagàipa era in piedi e, tra la confusione delle sue donne, la serva e la nipote che non sapevano come obbedire agli ordini chegli impartiva, stava in calzoni e maniche di camicia, in mezzo alla camera a pulire le canne dun fucile. Il naso vasto e carnoso, tutto bucherato dal vajuolo come una spugna, pareva gli fosse divenuto, dopo la malattia, più abbondante. Di qua e di là, divergenti quasi per lo spavento di quel naso, gli occhi lucidi neri, pareva volessero scappargli dalla faccia gialla, disfatta. - Mi rovinano, Spatolino, mi rovinano! È venuto poco fa il garzone, baccalà a dirmi che la mia campagna è diventata proprietà comune, già! roba di tutti. I socialisti, capisci? mi rubano luva ancora acerba; i fichidindia, tutto! Il tuo è mio, capisci? Il tuo è mio! Gli mando questo fucile. Alle gambe! gli ho detto; tira loro alle gambe: cura di piombo, ci vuole! Rosina, papera, papera, papera, un altro po daceto tho detto, e una pezzuola pulita. Che volevi dirmi, figliuolo mio? Spatolino non sapeva più da che parte cominciare. Appena gli uscí di bocca il nome di Ciancarella, una furia di male parole; allaccenno della costruzione del tabernacolo, vide don Lagàipa trasecolare. - Un tabernacolo? - Sissignore: allEcce Homo. Vorrei sapere da Vostra Reverenza se debbo farglielo. - Lo domandi a me? Pezzo dasino, che gli hai risposto? Spatolino ripeté quanto aveva detto al Ciancarella e altro aggiunse che non aveva detto, infervorandosi alle lodi del prete battagliero. - Benissimo! E lui? Muso di cane! - Ha avuto un sogno, dice. - Imbroglione! Non starci a credere! Imbroglione! Se Dio veramente gli avesse parlato in sogno gli avrebbe suggerito piuttosto di ajutare un po quei poveretti dei Lattuga che non vuol riconoscere per parenti solo perché son divoti e fedeli a noi, mentre protegge i Montoro, capisci? quegli atei socialisti, a cui lascerà tutte le sue ricchezze. Basta. Che vuoi da me? Fagli il tabernacolo. Se non glielo fai tu, glielo farà un altro. Tanto, per noi, sarà sempre bene, che un tal peccatore dia segno di volere in qualche modo riconciliarsi con Dio. Imbroglione! Muso di cane! Tornato a casa, Spatolino, per tutto quel giorno, disegnò tabernacoli. Verso sera si recò a provvedere i materiali, due manovali, un ragazzo calcinajo. E il giorno appresso, allalba, si mise allopera. CAPITULO CINQUE La gente che passava a piedi o a cavallo o coi carri per lo stradone polveroso si fermava a domandare a Spatolino che cosa facesse. - Un tabernacolo. - Chi ve lha ordinato? E lui, cupo, alzando un dito al cielo: - LEcce Homo. Non rispose altrimenti, per tutto il tempo che durò la fabbrica. La gente rideva o scrollava le spalle. - Giusto qua? - gli domandava però qualcuno, guardando verso il cancello della villa. A nessuno veniva in mente che il notajo potesse avere ordinato quel tabernacolo: tutti invece, ignorando che quel pezzo di terra appartenesse pure al Ciancarella e conoscendo il fanatismo religioso di Spatolino, pensavano che questi, o per incarico del vescovo o per voto della Società Cattolica costruisse lí quel tabernacolo, per far dispetto al vecchio usurajo. E ne ridevano. Intanto, come se Dio veramente fosse sdegnato di quella fabbrica, capitarono a Spatolino, lavorando, tutte le disgrazie. Già, quattro giorni a sterrare, prima di trovare il pancone per le fondamenta; poi liti lassú alla cava, per la pietra; liti per la calce, liti col fornaciajo; e infine, nellassettar la centina per costruir larco, cade la centina e per miracolo non accoppa il ragazzo calcinajo. Allultimo, la bomba. Il Ciancarella, proprio nel giorno che Spatolino doveva mostrargli il tabernacolo belle finito un colpo apoplettico, di quelli genuini, e in capo a tre ore, morto. Nessuno allora poté più levar dal capo a Spatolino che quella morte improvvisa del notajo fosse la punizione di Dio sdegnato. Ma non credette, dapprima, che lo sdegno divino dovesse rovesciarsi anche su lui che - pur di contraggenio - sera prestato a innalzare quella fabbrica maledetta. Lo credette quando, recatosi dai Montoro, eredi del notajo, per aver pagata lopera sua sudí rispondere che nulla essi ne sapevano e che non volevano perciò riconoscere quel debito non comprovato da nessun documento. - Come! - esclamò Spatolino. - E il tabernacolo dunque per chi lho fatto io? - Per lEcce Homo. - Di testa mia? - Oh insomma, - gli dissero quelli, per cavarselo di torno. - Noi crederemmo di mancare di rispetto alla memoria di nostro zio supponendo anche per un momento chegli abbia potuto davvero darti un incarico cosí contrario al suo modo di pensare e di sentire. Non risulta da nulla. Che vuoi dunque da noi? Tienti il tabernacolo; e, se non taccomoda, ricorri al tribunale. Ma subito, come no? ricorse al tribunale, Spatolino. Poteva forse perdere? Potevano forse credere sul serio i giudici che egli avesse costruito di testa sua un tabernacolo? E poi cera il servo, per testimonio, il servo del Ciancarella appunto, chera venuto a chiamarlo per incarico del padrone; e don Lagàipa cera, con cui era andato a consigliarsi quel giorno stesso; cera la moglie poi, a cui egli laveva detto, e i manovali che avevano lavorato con lui, tutto quel tempo. Come poteva perdere? Perdette, perdette, sissignori. Perdette, perché il servo del Ciancarella, passato ora al servizio dei Montoro andò a deporre che aveva chiamato sí Spatolino per incarico del padrone, santanima; ma non certo perché il padrone, santanima avesse in mente di dargli lincarico di costruire quel tabernacolo lí, bensí perché dal giardiniere ora morto, guarda combinazione! aveva sentito dire che Spatolino aveva lui lintenzione di costruire un tabernacolo proprio lí dirimpetto al cancello, e aveva voluto avvertirlo che il pezzo di terra dallaltra parte dello stradone gli apparteneva e che dunque si fosse guardato bene dal costruirvi una minchioneria di quel genere. Soggiunse che anzi, avendo egli un giorno detto al padrone, santanima, che Spatolino, non ostante il divieto scavava di là con tre manovali, il padrone, santanima, gli aveva risposto: - E lascialo scavare, non lo sai chè matto? Cerca forse il tesoro per terminare la chiesa di Santa Caterina! - A nulla giovò la testimonianza di don Lagàipa notoriamente ispiratore a Spatolino di tante altre follie. Che più? Gli stessi manovali deposero che non avevano veduto mai il Ciancarella e che la mercede giornaliera lavevano ricevuta sempre dal capomastro. Spatolino scappò via dalla sala del tribunale come levato di cervello; non tanto per la perdita del suo capitaluccio, buttato lí, nella costruzione di quel tabernacolo; non tanto per le spese del processo a cui, per giunta, era stato condannato; quanto per il crollo della sua fede nella giustizia divina. - Ma dunque, - andava dicendo, - dunque non cè più Dio? Istigato da don Lagàipa, sappellò. Fu il tracollo. Il giorno che gli arrivò la notizia che anche in Corte dappello aveva perduto Spatolino non fiatò: con gli ultimi soldi che gli erano rimasti in tasca comprò un metro e mezzo di tela bambagina rossa, tre sacchi vecchi e ritornò a casa. - Fammi una tonaca! - disse alla moglie, buttandole i tre sacchi in grembo. La moglie lo guardò, come se non avesse inteso. - Che vuoi fare? - Tho detto: fammi una tonaca No? Me la faccio da me. In men che non si dica, sfondò due sacchi e li cucí insieme, per lungo; fece, a quello di su, uno spacco davanti; col terzo sacco fece le maniche e le cucí intorno a due buchi praticati nel primo sacco a cui chiuse la bocca per un tratto di qua e di là, per modo che vi restasse il largo per il collo. Ne fece un fagottino, prese la tela bambagina rossa e, senza salutar nessuno, se nandò. Circa unora dopo, si sparse per tutto il paese la notizia che Spatolino, impazzito sera impostato da statua di Cristo alla colonna, là, nel tabernacolo nuovo, su lo stradone, dirimpetto alla villa del Ciancarella. - Come impostato? che vuol dire? - Ma sí, lui, da Cristo, là dentro il tabernacolo! - Dite davvero? - Davvero! E tutto un popolo accorse a vederlo, dentro il tabernacolo, dietro il cancello insaccato in quella tonaca con le marche del droghiere ancora lí stampate la tela bambagia rossa su le spalle a mo di mantello, una corona di spine in capo, una canna in mano. Teneva la testa bassa, inclinata da un lato, e gli occhi a terra. Non si scompose minimamente né alle risa, né ai fischi, né a gli urli indiavolati della folla che cresceva a mano a mano. più dun monello gli tirò qualche buccia; parecchi, lí, sotto il naso, gli lanciarono crudelissime ingiurie: lui, sordo, immobile, come una vera statua; solo che sbatteva di tanto in tanto le palpebre. Né valsero a smuoverlo le preghiere, prima, le imprecazioni, poi della moglie accorsa con le altre donne del vicinato, né il pianto dei figliuoli. Ci volle lintervento di due guardie che, per porre fine a quella gazzarra forzarono il cancelletto del tabernacolo e trassero Spatolino in arresto. - Lasciatemi stare! Chi più Cristo di me? - si mise allora a strillare Spatolino, divincolandosi. - Non vedete come mi beffano e come mingiuriano? Chi più Cristo di me? Lasciatemi! Questa è casa mia! Me la son fatta io, col mio danaro e con le mie mani! Ci ho buttato il sangue mio! Lasciatemi giudei! Ma que giudei non vollero lasciarlo prima di sera. - A casa! - gli ordinò il delegato. - A casa, e giudizio, bada! - Sí, signor Pilato, - gli rispose Spatolino, inchinandosi. E, quatto quatto, se ne ritornò al tabernacolo. Di nuovo, lí, si parò da Cristo; vi passò tutta la notte, e più non se ne mosse. Lo tentarono con la fame; lo tentarono con la paura, con lo scherno; invano. Finalmente lo lasciarono tranquillo, come un povero matto che non faceva male a nessuno. CAPITULO SEI Ora cè chi gli porta lolio per la lampada; cè chi gli porta da mangiare e da bere; qualche donnicciola, pian piano, comincia a dirlo santo e va a raccomandarglisi perché preghi per lei e pe suoi; qualche altra gli ha recato una tonaca nuova, men rozza, e gli ha chiesto in compenso tre numeri da giocare al lotto. I carrettieri, che passano di notte per lo stradone si sono abituati a quel lampadino charde nel tabernacolo, e lo vedono da lontano con piacere; si fermano un pezzo lí davanti, a conversare col povero Cristo, che sorride benevolmente a qualche loro lazzo; poi se ne vanno; il rumor dei carri si spegne a poco a poco nel silenzio; e il povero Cristo si riaddormenta, o scende a fare i suoi bisogni dietro al muro senza più pensare in quel momento che è parato da Cristo, con la tonaca di sacco e il mantello di bambagina rossa. Spesso però qualche grillo, attirato dal lume, gli schizza addosso e lo sveglia di soprassalto. Allora egli si rimette a pregare; ma non è raro il caso che, durante la preghiera, un altro grillo, lantico grillo canterino si ridesti ancora in lui. Spatolino si scosta dalla fronte la corona di spine, a cui già sè abituato, e - grattandosi lí dove le spine gli han lasciato il segno - con gli occhi invagati, si rimette a fischiettare: Novelle per un anno di Luigi Pirandello DIFESA DEL MÈOLA. Tonache di Montelusa Ho tanto raccomandato ai miei concittadini di Montelusa di non condannare cosí a occhi chiusi il Mèola se non vogliono macchiarsi della più nera ingratitudine. Il Mèola ha rubato. Il Mèola sè arricchito. Il Mèola probabilmente domani si metterà a far lusurajo. Sí. Ma pensiamo, signori miei, a chi e perché ha rubato il Mèola. Pensiamo che è niente il bene che il Mèola ha fatto a se stesso rubando se lo confrontiamo col bene che da quel suo furto è derivato alla nostra amatissima Montelusa. Io per me non so tollerare in pace che i miei concittadini, riconoscendo da un canto questo bene seguitino dallaltro a condannare il Mèola e a rendergli se non proprio impossibile, difficilissima la vita nel nostro paese. Ragion per cui mappello al giudizio di quanti sono in Italia liberali equanimi e ben pensanti. Un incubo orrendo gravava su tutti noi Montelusani, da undici anni: dal giorno nefasto che Monsignor Vitangelo Partanna per istanze e mali uffizii di potenti prelati a Roma, ottenne il nostro vescovado. Avvezzi comeravamo da tempo al fasto, alle maniere gioconde e cordiali, alla copiosa munificenza dellEccell. mo nostro Monsignor Vivaldi Dio labbia in gloria!, tutti noi Montelusani ci sentimmo stringere il cuore allorché vedemmo per la prima volta scendere dallalto e vetusto Palazzo Vescovile a piedi tra i due segretarii, incontro al sorriso della nostra perenne primavera lo scheletro intabarrato di questo vescovo nuovo: alto, curvo su la sua trista magrezza, proteso il collo le tumide e livide labbra in fuori, nello sforzo di tener ritta la faccia incartapecorita, con gli occhialacci neri su ladunco naso. I due segretarii, il vecchio don Antonio Sclepis, zio del Mèola, e il giovane don Arturo Filomarino che durò poco in carica si tenevano un passo indietro e andavano interiti e come sospesi consci dellorribile impressione che Sua Eccellenza destava in tutta la cittadinanza. E infatti parve a tutti che il cielo, il gajo aspetto della nostra bianca cittadina soscurassero a quellapparizione ispida, lugubre. Un brulichío sommesso, quasi di raccapriccio, si propagò al passaggio di lui per tutti gli alberi del lungo e ridente viale del Paradiso vanto della nostra Montelusa, terminato laggiú da due azzurri: quello aspro e denso del mare, quello tenue e vano del cielo. Difetto precipuo di noi Montelusani è senza dubbio limpressionabilità. Le impressioni, a cui andiamo cosí facilmente soggetti, possono a lungo su le nostre opinioni su i nostri sentimenti, e ci inducono nellanimo mutamenti sensibilissimi e durevoli. Un vescovo a piedi? Da che il Vescovado sedeva lassú come una fortezza in cima al paese tutti i Montelusani avevan sempre veduto scendere in carrozza i loro vescovi al viale del Paradiso. Ma vescovado, disse Monsignor Partanna fin dal primo giorno, insediandosi, è nome dopera e non donore. E smise la vettura, licenziò cocchieri e lacchè, vendette cavalli e paramenti, inaugurando la più gretta tirchieria. Pensammo dapprima: Vorrà fare economia. Ha molti parenti poveri nella sua nativa Pisanello. Se non che, venne un giorno da Pisanello a Montelusa uno di questi parenti poveri, un suo fratello appunto, padre di nove figliuoli a pregarlo in ginocchio a mani giunte, come si pregano i santi, perché gli desse ajuto tanto almeno da pagare i medici che dovevano operar la moglie moribonda. Non volle dargli nemmeno da pagarsi il ritorno a Pisanello. E lo vedemmo tutti, sentimmo tutti quel che disse il poveruomo con gli occhi gonfi di lagrime e la voce rotta dai singhiozzi nel Caffè di Pedoca, appena sceso dal Vescovado. Ora, la Diocesi di Montelusa - è bene saperlo - è tra le più ricche dItalia. Che voleva fare Monsignor Partanna con le rendite di essa, se negava con tanta durezza un cosí urgente soccorso a suoi di Pisanello? Marco Mèola ci svelò il segreto. Lho presente potrei dipingerlo, quella mattina che ci chiamò tutti, noi liberali di Montelusa, nella piazza innanzi al Caffè Pedoca. Gli tremavano le mani; le ciocche ricciute della testa leonina, rizzandosi lo costringevano più del solito a rincalcarsi con manate furiose il cappelluccio floscio, che non gli vuol mai sedere in capo. Era pallido e fiero. Un fremito di sdegno gli arricciava il naso di tratto in tratto. Vive orrenda tuttora negli animi dei vecchi Montelusani la memoria della corruzione seminata nelle campagne e in tutto il paese con le prediche e la confessione dei Padri Liguorini, e dello spionaggio, dei tradimenti operati da essi negli anni nefandi della tirannia borbonica di cui segretamente seran fatti strumento. Ebbene, i Liguorini, i Liguorini voleva far tornare a Montelusa Monsignor Partanna i Liguorini cacciati a furia di popolo quando scoppiò la rivoluzione. Per questo egli accumulava le rendite della Diocesi. Ed era una sfida a noi Montelusani, che il fervido amore della libertà non avevamo potuto dimostrare altrimenti che con quella cacciata di frati, giacché al primo annunzio dellentrata di Garibaldi a Palermo, sera squagliata la sbirraglia e con essa la scarsa soldatesca borbonica di presidio a Montelusa. Quellunico nostro vanto voleva dunque fiaccare Monsignor Partanna. Ci guardammo tutti negli occhi, frementi dira e di sdegno. Bisognava a ogni costo impedire che un tal proposito si riducesse a effetto. Ma come impedirlo? Parve che da quel giorno il cielo sincavernasse su Montelusa. La città prese il lutto. Il Vescovado lassú, ove colui covava il reo disegno e di giorno in giorno ne avvicinava lattuazione ce lo sentimmo tutti come un macigno sul petto. Nessuno, allora, pur sapendo che Marco Mèola era nipote dello Sclepis, segretario del vescovo, dubitava della sua fede liberale. Tutti anzi ammiravano la sua forza danimo quasi eroica, comprendendo di quanta amarezza dovesse in fondo esser cagione quella fede per lui allevato e cresciuto come un figliuolo da quello zio prete. I miei concittadini di Montelusa mi domandano adesso con aria di scherno: - Ma se veramente gli sapeva di sale il pane dello zio prete perché non si allibertava lavorando? E dimenticano che, per esser scappato, giovinetto, dal seminario, lo Sclepis che lo voleva a ogni costo prete come lui, lo aveva tolto dagli studii; dimenticano che tutti allora compiangevamo amaramente che per la bizza duna chierica stizzita si dovesse perdere un ingegno di quella sorte. Io ricordo bene che cori dapprovazione e che applausi e quanta ammirazione, allorché sfidando i fulmini del Vescovado e lindignazione e la vendetta dello zio, Marco Mèola, facendosi cattedra dun tavolino del Caffè Pedoca si mise per unora al giorno a commentare ai Montelusani le opere latine e volgari di Alfonso Maria de Liguori segnatamente i Discorsi sacri e morali per tutte le domeniche dellanno e Il libro delle Glorie di Maria. Ma noi vogliamo far scontare al Mèola le frodi della nostra illusione, le aberrazioni della nostra deplorabilissima impressionabilità. Quando il Mèola, un giorno, con aria truce, levando una mano e ponendosela poi sul petto ci disse: - Signori, io prometto e giuro che i liguorini non torneranno a Montelusa! - voi, Montelusani voleste per forza immaginare non so che diavolerie: mine, bombe, agguati assalti notturni al Vescovado e Marco Mèola come Pietro Micca con la miccia in mano pronto a far saltare in aria vescovo e Liguorini. Ora questo, con buona pace e sopportazione vostra, vuol dire avere una concezione delleroe alquanto grottesca. Con tali mezzi avrebbe potuto mai il Mèola liberar Montelusa dalla calata dei Liguorini? Il vero eroismo consiste nel sapere attemprare i mezzi allimpresa. E Marco Mèola seppe. Sonavano nellaria che inebriava, satura di tutte le fragranze della nuova primavera, le campane delle chiese tra i gridi festivi delle rondini guizzanti a frotte nel luminoso ardore di quel vespero indimenticabile. Io e il Mèola passeggiavamo per il nostro viale del Paradiso, muti e assorti nei nostri pensieri. Il Mèola a un tratto si fermò e sorrise. - Senti, - mi disse. - queste campane più prossime? Sono della badia di SantAnna. Se tu sapessi chi le suona! - Chi le suona? - Tre campane, tre colombelle! Mi voltai a guardarlo, stupito del tono e dellaria con cui aveva proferito quelle parole. - Tre monache? Negò col capo, e mi fe cenno dattendere. - Ascolta, - soggiunse piano. - Ora, appena tutte tre finiranno di sonare, lultima, la campanella più piccola e più argentina, batterà tre tocchi, timidi. Ecco ascolta bene! Difatti, lontano, nel silenzio del cielo, rintoccò tre volte - din din din - quella timida campanella argentina e parve che il suono di quei tre tintinni si fondesse beato nellaurea luminosità del crepuscolo. - Hai inteso? - mi domandò il Mèola. - Questi tre rintocchi dicono a un felice mortale: Io penso a te!. Tornai a guardarlo. Aveva socchiuso gli occhi, per sospirare, e alzato il mento. Sotto la folta barba crespa gli sintravedeva il collo taurino, bianco come lavorio. - Marco! - gli gridai, scotendolo per un braccio. Egli allora scoppiò a ridere; poi, aggrottando le ciglia, mormorò: - Mi sacrifico, amico mio mi sacrifico! Ma sta pur sicuro che i Liguorini non torneranno a Montelusa. Non potei strappargli altro di bocca per molto tempo. Che relazione poteva esserci tra quei tre rintocchi di campana che dicevano Io penso a te, e i Liguorini che non dovevano tornare a Montelusa? E a qual sacrifizio sera votato il Mèola per non farli tornare? Sapevo che nella badia di SantAnna egli aveva una zia, sorella dello Sclepis e della madre; sapevo che tutte le monache delle cinque badie di Montelusa odiavano anchesse cordialmente Monsignor Partanna perché appena insediatosi vescovo, aveva dato per esse tre disposizioni una più dellaltra crudele: Uno a che non dovessero più né preparare né vendere dolci o rosolii quei buoni dolci di miele e di pasta reale infiocchettati e avvolti in fili dargento! quei buoni rosolii, che sapevano danice e di cannella!; Due a che non dovessero più ricamare neanche arredi e paramenti sacri, ma far soltanto la calzetta; Tre a che non dovessero più avere, in fine, un confessore particolare, ma servirsi tutte, senza distinzione, del Padre della comunità. Che pianti, che angoscia disperata in tutte e cinque le badie di Montelusa specialmente per questultima disposizione! che maneggi per farla revocare! Ma Monsignor Partanna era stato irremovibile. Forse aveva giurato a se stesso di far tutto il contrario di quel che aveva fatto il suo Eccell. mo Predecessore. Largo e cordiale con le monache, Monsignor Vivaldi Dio labbia in gloria!, si recava a visitarle almeno una volta la settimana e accettava di gran cuore i loro trattamenti, lodandone la squisitezza, e si intratteneva a lungo con esse in lieti e onesti conversari. Monsignor Partanna, invece, non si era mai recato più duna volta al mese in questa o in quella badia sempre accompagnato dai due segretarii arcigno e duro, e non aveva mai voluto accettare, non che una tazza di caffè, neppure un bicchier dacqua. Quante riprensioni avevano dovuto fare alle monache e alle educande le madri badesse e le vicarie per ridurle allobbedienza e farle scendere giú nel parlatorio quando la portinaja per annunziar la visita di Monsignore strappava a lungo la catena del campanello che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota! Ma se le spaventava tutte con quei segnacci di croce! con quella vociaccia borbottante: - Santa figlia, - in risposta al saluto che ciascuna gli porgeva, facendosi innanzi alla doppia grata col viso vermiglio e gli occhi bassi: - Vostra Eccellenza benedica! Nessun discorso, che non fosse di chiesa. Il giovine segretario don Arturo Filomarino aveva perduto il posto per aver promesso un giorno nel parlatorio di SantAnna alle educande e alle monacelle più giovani che se lo mangiavano con gli occhi dalle grate, una pianticina di fragole da piantare nel giardino della badia. Odiava ferocemente le donne, Monsignor Partanna. E la donna, la donna più pericolosa, la donna umile, tenera e fedele, egli scopriva sotto il manto e le bende della monaca. Perciò ogni risposta che dava loro era come un colpo di ferula su le dita. Marco Mèola sapeva, per via dello zio segretario, di questodio di Monsignor Partanna per le donne. E questodio gli parve troppo e che, come tale, dovesse avere una ragione recondita e particolare nellanimo e nel passato di Monsignore. Si mise a cercare; ma presto troncò le ricerche, allarrivo misterioso di una nuova educanda alla badia di SantAnna duna povera gobbetta che non poteva neanche reggere sul collo la grossa testa dai grandi occhi ovati nella macilenza squallida del viso. Questa gobbetta era nipote di Monsignor Partanna; ma una nipote di cui non sapevano nulla i parenti di Pisanello. E difatti non era arrivata da Pisanello, ma da un altro paese dellinterno, ove alcuni anni addietro il Partanna era stato parroco. Lo stesso giorno dellarrivo di questa nuova educanda alla badia di SantAnna Marco Mèola gridò solennemente in piazza a tutti noi compagni della sua fede liberale: - Signori io prometto e giuro che i Liguorini non torneranno a Montelusa. E vedemmo, stupiti, subito dopo quel giuramento solenne, cambiar vita a Marco Mèola; lo vedemmo ogni domenica e in tutte le feste del calendario ecclesiastico entrare in chiesa e sentirsi la messa; lo vedemmo a passeggio in compagnia di preti e di vecchi bigotti; lo vedemmo in gran faccende ogni qual volta si preparavano le visite pastorali nella Diocesi che Monsignor Partanna faceva con la massima vigilanza a tempi voluti dai Canoni non ostante la gran difficoltà delle vie e la mancanza di comunicazioni e di veicoli; e lo vedemmo con lo zio far parte del seguito in quelle visite. Tuttavia, io non volli - io solo - credere a un tradimento da parte del Mèola. Come rispose egli ai primi nostri rimproveri, alle prime nostre rimostranze? Rispose energicamente: - Signori, lasciatemi fare! Voi scrollaste le spalle, indignati; diffidaste di lui; credeste e gridaste al voltafaccia. Io seguitai a essergli amico e mi ebbi da lui in quel vespro indimenticabile quando la timida campanella argentina sonò i tre rintocchi nel cielo luminoso, quella mezza confessione misteriosa. Marco Mèola, che non era mai andato più di una volta lanno a visitare quella sua zia monaca a SantAnna cominciò a visitarla ogni settimana in compagnia della madre. La zia monaca, nella badia di SantAnna, era preposta alla sorveglianza delle tre educande. Le tre educande, le tre colombelle, volevano molto bene alla loro maestra; la seguivano per tutto come i pulcini la chioccia; la seguivano anche quandessa era chiamata in parlatorio per la visita della sorella e del nipote. E un giorno si vide il miracolo, Monsignor Partanna, che aveva negato alle monache di quella badia la licenza che esse avevano sempre avuta, di entrare due volte lanno in chiesa, la mattina, a porte chiuse per pararla con le loro mani nelle ricorrenze del Corpus Domini e della Madonna del Lume, tolse il veto, riconcesse la licenza per le preghiere insistenti delle tre educande e segnatamente della sua nipote, quella povera gobbetta nuova arrivata. Veramente, il miracolo si vide dopo: quando venne la festa della Madonna del Lume. La sera della vigilia, Marco Mèola si nascose nella chiesa, a tradimento, e dormí nel confessionale del Padre della comunità. Allalba, una vettura era pronta nella piazzetta innanzi alla badia; e quando le tre educande, due belle e vivaci come rondinine in amore, laltra gobba e asmatica scesero con la loro maestra a parar laltare della Madonna del Lume Ecco, voi dite: il Mèola ha rubato; il Mèola sè arricchito; il Mèola probabilmente domani si metterà a far lusurajo. Sí. Ma pensate, signori miei, pensate che di quelle tre educande non una delle due belle, ma la terza la terza, quella misera sbiobbina asmatica e cisposa toccò a Marco Mèola di rapirsi quandera invece amato fervidamente anche dalle altre due! quella proprio quella gobbetta, per impedire che i padri Liguorini tornassero a Montelusa. Monsignor Partanna infatti - per costringere il Mèola alle nozze con la nipote rapita - dovette convertire in dote a questa nipote il fondo raccolto per il ritorno dei padri Liguorini. Monsignor Partanna è vecchio e non avrà più tempo di rifare quel fondo. Che aveva promesso Marco Mèola a noi liberali di Montelusa? Che i Liguorini non sarebbero tornati. Ebbene, o signori, e non è certo ormai che i Liguorini non torneranno a Montelusa? Novelle per un anno di Luigi Pirandello I FORTUNATI Tonache di Montelusa Una commovente processione in casa del giovine sacerdote don Arturo Filomarino. Visite di condoglianza. Tutto il vicinato stava a spiare dalle finestre e dagli usci di strada il portoncino stinto imporrito fasciato di lutto che cosí, mezzo chiuso e mezzo aperto pareva la faccia rugosa di un vecchio che strizzasse un occhio per accennar furbescamente a tutti quelli che entravano dopo lultima uscita - piedi avanti e testa dietro - del padrone di casa. La curiosità, con cui il vicinato stava a spiare, faceva nascere veramente il sospetto che quelle visite avessero un significato o piuttosto, un intento ben diverso da quello che volevano mostrare. A ogni visitatore che entrava nel portoncino, scattavano qua e là esclamazioni di meraviglia: - Uh, anche questo? - Chi, chi? - Lingegner Franci! - Anche lui? Eccolo là, entrava. Ma come? un massone? un trentatré? Sissignori, anche lui. E prima e dopo di lui, quel gobbo del dottor Niscemi, lateo, signori miei, lateo; e il repubblicano e libero pensatore avvocato Rocco Turrisi e il notajo Scimè e il cavalier Preato e il commendator Tino Laspada, consigliere di prefettura, e anche i fratelli Morlesi che appena seduti, poverini, come se avessero le anime avvelenate di sonno si mettevano tutte quattro a dormire, e il barone Cerrella, anche il barone Cerrella: i meglio insomma, i pezzi più grossi di Montelusa: professionisti, impiegati negozianti Don Arturo Filomarino era arrivato la sera avanti da Roma, dove appena caduto in disgrazia di Monsignor Partanna, per la pianticina di fragole promessa alle monacelle di SantAnna sera recato a studiare per addottorarsi in lettere e filosofia. Un telegramma durgenza lo aveva richiamato a Montelusa per il padre colto da improvviso malore. Era arrivato troppo tardi. Neanche lamara consolazione di rivederlo per lultima volta! Le quattro sorelle maritate e i cognati dopo averlo in fretta in furia ragguagliato della sciagura fulminea e avergli rinfacciato con certi versacci di sdegno anzi di schifo, di abominazione, che i preti suoi colleghi di Montelusa avevano preteso dal moribondo ventimila lire venti, ventimila lire per amministrargli i santi sacramenti come se la buonanima non avesse già donato abbastanza a opere pie, a congregazioni di carità e lastricato di marmo due chiese, edificato altari, regalato statue e quadri di santi profuso a piene mani denari per tutte le feste religiose; se nerano andati via, sbuffanti, indignati, dichiarandosi stanchi morti di tutto quello che avevano fatto in quei due giorni tremendi; e lo avevano lasciato solo, là, solo, santo Dio, con la governante, piuttosto sí, piuttosto giovine, che il padre, buonanima aveva avuto la debolezza di farsi venire ultimamente da Napoli, e che già con collosa amorevolezza lo chiamava don Arturí. Per ogni cosa che gli andasse attraverso, don Arturo aveva preso il vezzo dappuntir le labbra e soffiare a due a tre riprese, pian piano, passandosi le punte delle dita su le sopracciglia. Ora, poverino, a ogni don Arturí Ah, quelle quattro sorelle! quelle quattro sorelle! Lo avevano sempre malvisto fin da piccino, anzi propriamente non lo avevano mai potuto soffrire forse perché unico maschio e ultimo nato, forse perché esse, poverette, erano tutte quattro brutte una più brutta dellaltra, mentre lui bello, fino fino, biondo e riccioluto. La sua bellezza doveva parer loro doppiamente superflua sí perché uomo e sí perché destinato fin dallinfanzia, col piacer suo, al sacerdozio. Prevedeva che sarebbero avvenute scene disgustose, scandali e liti al momento della divisione ereditaria. Già i cognati avevano fatto apporre i suggelli alla cassaforte e alla scrivania nel banco del suocero, morto intestato. Che centrava intanto rinfacciare a lui ciò che i ministri di Dio avevano stimato giusto e opportuno pretendere dal padre perché morisse da buon cristiano? Ahi, per quanto crudele potesse riuscire al suo cuore di figlio doveva pur riconoscere che la buonanima aveva per tanti anni esercitato lusura e senza in parte neppur quella discrezione che può almeno attenuare il peccato. Vero è che con la stessa mano, con cui aveva tolto, aveva poi anche dato, e non poco. Non erano però, a dir proprio, denari suoi. E per questo appunto, forse, i sacerdoti di Montelusa avevano stimato necessario un altro sacrifizio, allultimo. Egli, da parte sua, sera votato a Dio per espiare con la rinunzia ai beni della terra il gran peccato in cui il padre era vissuto e morto. E ora, per quel che gli sarebbe toccato delleredità paterna era pieno di scrupoli e si proponeva di chieder lume e consiglio a qualche suo superiore a Monsignor Landolina per esempio, direttore del Collegio degli Oblati, santuomo già suo confessore, di cui conosceva bene lesemplare, fervidissimo zelo di carità. Tutte quelle visite, intanto, lo imbarazzavano. Per quel che volevano parere, data la qualità dei personaggi, rappresentavano per lui un onore immeritato; per il fine recondito che le guidava, un avvilimento crudele. Temeva quasi doffendere a ringraziare per quellapparenza donore che gli si faceva; a non ringraziare affatto, temeva di scoprir troppo il proprio avvilimento e dapparir doppiamente sgarbato. Daltra parte, non sapeva bene che cosa gli volessero dire tutti quei signori, né che cosa doveva rispondere, né come regolarsi. Se sbagliava? se commetteva, senza volerlo, senza saperlo, qualche mancanza? Egli voleva ubbidire ai suoi superiori, sempre e in tutto. Cosí, ancor senza consiglio, si sentiva proprio sperduto in mezzo a quella folla. Prese dunque il partito di sprofondarsi su un divanuccio sgangherato in fondo allo stanzone polveroso e sguarnito, quasi bujo e di fingersi almeno in principio cosí disfatto dal cordoglio e dallo strapazzo del viaggio da non potere accogliere se non in silenzio tutte quelle visite. Dal canto loro i visitatori, dopo avergli stretto la mano, sospirando e con gli occhi chiusi si mettevano a sedere giro giro lungo le pareti e nessuno fiatava e tutti parevano immersi in quel gran cordoglio del figlio. Schivavano intanto di guardarsi lun laltro come se a ciascuno facesse stizza che gli altri fossero venuti là a dimostrare la sua stessa condoglianza. Non pareva lora, a tutti, di andarsene, ma ognuno aspettava che prima se nandassero via gli altri per dir sottovoce, a quattrocchi, una parolina a don Arturo. E in tal modo nessuno se ne andava. Lo stanzone era già pieno e i nuovi arrivati non trovavan più posto da sedere e tutti gonfiavano in silenzio e invidiavano i fratelli Morlesi che almeno non savvedevano del tempo che passava perché, al solito, appena seduti, serano addormentati tutte quattro profondamente. Alla fine, sbuffando, salzò per primo, o piuttosto scese dalla seggiola il barone Cerrella, piccolo e tondo come una balla, e dri dri dri con un irritatissimo sgrigliolío delle scarpe di coppale, andò fino al divanuccio si chinò verso don Arturo, e gli disse piano: - Con permesso, padre Filomarino, una preghiera. Quantunque abbattuto, don Arturo balzò in piedi: - Eccomi, signor barone! E lo accompagnò attraversando tutto lo stanzone, fino alla saletta dingresso. Ritornò poco dopo, soffiando, a sprofondarsi nel divanuccio; ma non passarono due minuti, che un altro si alzò e venne a ripetergli: - Con permesso, padre Filomarino, una preghiera. Dato lesempio, cominciò la sfilata. A uno a uno, di due minuti in due minuti, salzavano, e ma dopo cinque o sei don Arturo non aspettò più che venissero a pregarlo fino al divanuccio in fondo allo stanzone; appena vedeva uno alzarsi, accorreva pronto e servizievole e lo accompagnava fino alla saletta. Per uno che se nandava però, ne sopravvenivano altri due o tre alla volta e quel supplizio minacciava di non aver più fine per tutta la giornata. Fortunatamente, quando furono le tre del pomeriggio, non venne più nessuno. Restavano nello stanzone soltanto i fratelli Morlesi, seduti uno accanto allaltro tutte quattro nella stessa positura, col capo ciondoloni sul petto. Dormivano lí da circa cinque ore. Don Arturo non si reggeva più su le gambe. Indicò con un gesto disperato alla giovine governante napoletana quei quattro dormienti là. - Voi andate a mangiare, don Arturí, - disse quella. - Mo ci pensio. Svegliati, però, dopo aver volto un bel po in giro gli occhi sbarrati e rossi di sonno per raccapezzarsi i fratelli Morlesi vollero dire anchessi la parolina in confidenza a don Arturo e invano questi si provò a far loro intendere che non ce nera bisogno; che già aveva capito e che avrebbe fatto di tutto per contentarli, come gli altri, fin dove gli sarebbe stato possibile. I fratelli Morlesi non volevano soltanto pregarlo come tutti gli altri di fare in modo che venisse a lui la loro cambiale nella divisione dei crediti per non cadere sotto le grinfie degli altri eredi; avevano anche da fargli notare che la loro cambiale non era già, come figurava, di mille lire, ma di sole cinquecento. - E come? perché? - domandò, ingenuamente, don Arturo. Si misero a rispondergli tutte quattro insieme correggendosi a vicenda e ajutandosi lun laltro a condurre a fine il discorso: - Perché suo papà buonanima, purtroppo - No, purtroppo per per eccesso di - Di prudenza, ecco! - Già, ecco ci disse firmate per mille - E tantè vero che gli interessi - Come risulterà dal registro - Interessi del ventiquattro don Arturí! del ventiquattro! del ventiquattro! - Glieli abbiamo pagati soltanto per cinquecento lire puntualmente, fino al quindici del mese scorso. - Risulterà dal registro Don Arturo, come se da quelle parole sentisse ventar le fiamme dellinferno appuntiva le labbra e soffiava, passandosi la punta delle mani immacolate su le sopracciglia. Si dimostrò grato della fiducia che essi, come tutti gli altri, riponevano in lui e lasciò intravedere anche a loro quasi la speranza che egli, da buon sacerdote, non avrebbe preteso la restituzione di quei denari. Contentarli tutti, purtroppo, non poteva: gli eredi erano cinque e dunque a piacer suo egli non avrebbe potuto disporre che di un quinto delleredità. Quando in paese si venne a sapere che don Arturo Filomarino, in casa dellavvocato scelto per la divisione ereditaria discutendo con gli altri eredi circa gli innumerevoli crediti cambiarii, non si era voluto contentare della proposta dei cognati che fosse cioè nominato per essi un liquidatore di comune fiducia, il quale a mano a mano, concedendo umanamente comporti e rinnovazioni li liquidasse agli interessi più che onesti del cinque per cento, mentre il meno che il suocero soleva pretendere era del ventiquattro; più che più si raffermò in tutti i debitori la speranza che egli generosamente, con atto da vero cristiano e degno ministro di Dio avrebbe non solo abbonato del tutto glinteressi a quelli che avrebbero avuto la fortuna di cadere in sua mano ma forsanche rimessi e condonati i debiti. E fu una nuova processione alla casa di lui. Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza. Don Arturo non sapeva più come schermirsi; aveva le labbra indolenzite dal tanto soffiare; non trovava un minuto di tempo, assediato comera, per correre da Monsignor Landolina a consigliarsi; e gli pareva millanni di ritornarsene a Roma a studiare. Aveva vissuto sempre per lo studio, lui, ignaro affatto di tutte le cose del mondo. Quando alla fine fu fatta la difficilissima ripartizione di tutti i crediti cambiarii ed egli ebbe in mano il pacco delle cambiali che gli erano toccate senza neppur vedere di chi fossero per non rimpiangere gli esclusi, senza neppur contare a quanto ammontassero si recò al Collegio degli Oblati per rimettersi in tutto e per tutto al giudizio di Monsignor Landolina. Il consiglio di questo sarebbe stato legge per lui. Il Collegio degli Oblati sorgeva nel punto più alto del paese ed era un vasto antichissimo edificio quadrato e fosco esternamente, roso tutto dal tempo e dalle intemperie; tutto bianco, allincontro, arioso e luminoso, dentro. Vi erano accolti i poveri orfani e i bastardelli di tutta la provincia dai sei ai diciannove anni, i quali vi imparavano le varie arti e i varii mestieri. La disciplina era dura, segnatamente sotto Monsignor Landolina e quando quei poveri Oblati alla mattina e al vespro cantavano al suono dellorgano nella chiesina del Collegio le loro preghiere sapevan di pianto e, a udirle da giú provenienti da quella fabbrica fosca nellaltura, accoravano come un lamento di carcerati. Monsignor Landolina non pareva affatto che dovesse avere in sé tanta forza di dominio e cosí dura energia. Era un prete lungo e magro, quasi diafano, come se la gran luce di quella bianca ariosa cameretta in cui viveva lo avesse non solo scolorito ma anche rarefatto e gli avesse reso le mani duna gracilità tremula quasi trasparenti e su gli occhi chiari ovati le palpebre più esili dun velo di cipolla. Tremula e scolorita aveva anche la voce e vani i sorrisi su le lunghe labbra bianche tra le quali spesso filava qualche grumetto di biascia. - Oh Arturo! - disse, vedendo entrare il giovine: e, come questi gli si buttò sul petto piangendo: - Ah già! un gran dolore Bene bene, figliuolo mio! Un gran dolore, mi piace. Ringraziane Dio! Tu sai comio sono per tutti gli sciocchi che non vogliono soffrire. Il dolore ti salva, figliuolo! E tu, per tua ventura, hai molto, molto da soffrire, pensando a tuo padre che poveretto, eh fece tanto, tanto male! Sia il tuo cilizio, figliuolo, il pensiero di tuo padre. E di, quella donna? quella donna? Tu lhai ancora in casa? - Andrà via domani, Monsignore, - saffrettò a rispondergli don Arturo, finendo dasciugarsi le lagrime. - Ha dovuto preparar le sue robe - Bene bene, subito via, subito via. Che hai da dirmi, figliuolo mio? Don Arturo trasse fuori il pacco delle cambiali e subito cominciò a esporre il piato per esse coi parenti, e le visite e le lamentazioni delle vittime. Ma Monsignor Landolina, come se quelle cambiali fossero armi diaboliche o immagini oscene, appena gli occhi si posavano su esse tirava indietro il capo e muoveva convulsamente tutte le dita delle gracili mani diafane quasi per paura di scottarsele, non già a toccarle, ma a vederle soltanto e diceva al Filomarino che le teneva su le ginocchia: - Non lí sullabito caro, non lí sullabito Don Arturo fece per posarle su la seggiola accanto. - Ma no, ma no per carità, dove le posi? Non tenerle in mano, caro, non tenerle in mano - E allora? - domandò sospeso, perplesso, avvilito, don Arturo, anche lui con un viso disgustato e tenendole con due dita e scostando le altre come se veramente avesse in mano un oggetto schifoso. - Per terra, per terra, - gli suggerí Monsignor Landolina. - Caro mio, un sacerdote, tu intendi Don Arturo, tutto invermigliato in volto le posò per terra e disse: - Avevo pensato, Monsignore, di restituirle a quei poveri disgraziati - Disgraziati? No, perché? - lo interruppe subito Monsignor Landolina. - Chi ti dice che sono disgraziati? - Mah - fece don Arturo. - Il solo fatto, Monsignore, che han dovuto ricorrere a un prestito - I vizii, caro, i vizii! - esclamò Monsignor Landolina. - Le donne, la gola, le triste ambizioni, lincontinenza Che disgraziati! Gente viziosa, caro, gente viziosa. Vuoi darla a conoscere a me? Tu sei ragazzo inesperto. Non ti fidare. Piangono, si sa! È cosí facile piangere Difficile è non peccare! Peccano allegramente; e, dopo aver peccato, piangono. Va va! Te li insegno io quali sono i veri disgraziati, caro, poiché Dio tha ispirato a venir da me. Sono tutti questi ragazzi sotto la mia custodia qua, frutto delle colpe e dellinfamia di codesti tuoi signori disgraziati. Da qua, da qua! E, chinandosi, con le mani fe cenno al Filomarino di raccattar da terra il fascio delle cambiali. Don Arturo lo guardò, titubante. Come, ora sí? Doveva prenderle con le mani? - Vuoi disfartene? Prendile! Prendile! - saffrettò a rassicurarlo Monsignor Landolina. - Prendile pure con le mani, sí! Leveremo subito da esse il sigillo del demonio, e le faremo strumento di carità. Puoi ben toccarle ora, se debbono servire per i miei poverini! Tu le dai a me, eh? Le dai a me; e li faremo pagare, li faremo pagare, caro mio; vedrai se li faremo pagare, codesti tuoi signori disgraziati! Rise, cosí dicendo dun riso senza suono, con le bianche labbra appuntite e con uno scotimento fitto fitto del capo. Don Arturo avvertí, a quel riso, come un friggío per tutto il corpo, e soffiò. Ma di fronte alla sicurezza sbrigativa con cui il superiore si prendeva quei crediti a titolo di carità, non ardí replicare. Pensò a tutti quegli infelici, che si stimavano fortunati desser caduti in sua mano e tanto lo avevano pregato e tanto commosso col racconto delle loro miserie. Cercò di salvarli almeno dal pagamento degli interessi. - E no! E perché? - gli diede subito su la voce Monsignor Landolina. - Dio si serve di tutto, caro mio, per le sue opere di misericordia! Di un po, di un po, che interessi faceva tuo padre? Eh, forti, lo so! Almeno del ventiquattro, mi par daver inteso. Bene; li tratteremo tutti con la stessa misura. Pagheranno tutti il ventiquattro per cento. - Ma sa, Monsignore veramente, ecco - balbettò don Arturo su le spine, - i miei coeredi, Monsignore hanno stabilito di liquidare i loro crediti con glinteressi del cinque e - Fanno bene! ah! fanno bene! - esclamò pronto e persuaso Monsignor Landolina. - Loro sí, benissimo, perché questo è denaro che va a loro! Il nostro no, invece. Il nostro andrà ai poveri, figliuolo mio! Il caso è ben diverso, come vedi! È denaro che va ai poveri, il nostro; non a te, non a me! Ti pare che faremmo bene noi se defraudassimo i poveri di quanto possono pretendere secondo il minimo dei patti stabiliti da tuo padre? Sian pur patti dusura, li santifica adesso la carità! No no! Pagheranno pagheranno gli interessi, altro che! glinteressi del ventiquattro. Non vengono a te; non vengono a me! Denaro dei poveri, sacrosanto! Va pur via senza scrupoli, figliuolo mio; ritorna subito a Roma ai tuoi diletti studii, e lascia fare a me, qua. Tratterò io con codesti signori. Denaro dei poveri, denaro dei poveri Dio ti benedica, figliuolo mio! Dio ti benedica! E Monsignor Landolina animato da quellesemplare, fervidissimo zelo di carità, di cui meritamente godeva fama arrivò fino al punto di non voler neppure riconoscere che la cambiale dei quattro poveri fratelli Morlesi che dormivano sempre firmata per mille, fosse in realtà di cinquecento lire; e pretese da loro, come da tutti gli altri, glinteressi del ventiquattro per cento anche su le cinquecento lire che non avevano mai avute. E li voleva per giunta convincere, filando tra le labbra bianche que suoi grumetti di biascia, che fortunati erano davvero, fortunati fortunati di fare, anche nolenti, unopera di carità di cui certamente il Signore avrebbe loro tenuto conto un giorno, nel mondo di là Piangevano? - Eh! Il dolore vi salva, figliuoli! Novelle per un anno di Luigi Pirandello VISTO CHE NON PIOVE Tonache di Montelusa Era ogni anno una sopraffazione indegna una sconcia prepotenza di tutto il contadiname di Montelusa contro i poveri canonici della nostra gloriosa Cattedrale. La statua della SS. Immacolata, custodita tutto lanno dentro un armadio a muro nella sagrestia della chiesa di S. Francesco dAssisi, il giorno otto dicembre, tutta parata dori e di gemme col manto azzurro di seta stellato dargento, dopo le solenni funzioni in chiesa era condotta sul fercolo in processione per le erte vie di Montelusa, tra le vecchie casupole screpolate, pigiate, quasi luna sullaltra; sú, sú, fino alla Cattedrale in cima al colle; e lí lasciata, la sera, ospite del patrono S. Gerlando. Nella Cattedrale, la SS. Immacolata avrebbe dovuto rimanere dalla sera del giovedí alla mattina della domenica: due giorni e mezzo. Ma ormai, per consuetudine, parendo troppo breve questo tempo, si lasciava stare per quella prima domenica dopo la festa e si aspettava la domenica seguente per ricondurla con una nuova e più pomposa processione alla chiesa di S. Francesco. Se non che, quasi ogni anno avveniva che il trasporto, quella seconda domenica non si potesse fare per il cattivo tempo e si dovesse rimandare a unaltra domenica; e, di domenica in domenica, talvolta per più mesi di seguito. Ora, questo prolungamento dospitalità, per se stesso, non sarebbe stato niente, se la SS. Immacolata non avesse goduto per antichissimo privilegio duna prebenda durante tutto il tempo della sua permanenza alla Cattedrale. Per tutti i giorni che la SS. Immacolata vi stava, era come se nel Capitolo ci fosse un canonico in più: tirava, su le esequie e su tutto, proprio quanto un canonico; e i deputati della Congregazione sorvegliavano con tanto docchi perché nulla Le fosse detratto di quanto Le spettava affinché più splendida, anche coi frutti di quella prebenda, potesse ogni anno riuscire la festa in Suo onore. Questo, oltre a tutte le altre spese che gravavano sul Capitolo per quella permanenza; spese e fatiche: cioè, funzioni ogni giorno, ogni giorno predica, e spari di mortaretti e di razzi e anche per il povero sagrestano, lunghe scampanate tutte le mattine e tutte le sere. Forse, per amore della SS. Vergine, i canonici della Cattedrale avrebbero sopportato in pace e sottrazione e spese e fatiche se nel contadiname di Montelusa non si fosse radicata la credenza che la SS. Immacolata volesse rimanere nella Cattedrale uno e due mesi a loro marcio dispetto; e che essi ogni anno pregassero a mani giunte il cielo che non piovesse almeno la domenica che si doveva fare il trasporto. Giusto in quel tempo accadeva che i contadini per i loro seminati non fossero mai paghi dellacqua che il cielo mandava; e se davvero qualche anno non pioveva, ecco che la colpa era dei canonici della Cattedrale a cui non pareva lora di levarsi daddosso la SS. Immacolata. Ebbene, a lungo andare e a furia di sentirselo ripetere, i canonici della Cattedrale in verità serano presi a dispetto non propriamente la Vergine, ma quegli zotici villanacci e più quei mezzi signori della Congregazione che non contenti di tener desta nellanimo dei contadini quella sconcia credenza del loro dispetto per la Vergine spingevano la tracotanza fino a spedirne tre o quattro ogni sabato sul far della sera, tra i più sfrontati, su alla piazza innanzi alla Cattedrale con lincarico di mettersi a passeggiare con le mani dietro la schiena e il naso allaria in attesa che uno del Capitolo uscisse dalla chiesa, per domandargli con un riso scemo su le labbra: - Scusi, signor Canonico, che prevede? pioverà o non pioverà domani? Era, come si vede, anche unintollerabile irriverenza. Monsignor Partanna avrebbe dovuto farla cessare a ogni costo. Tanto più chera notorio a tutti che quei fratelloni della Congregazione nella frenesia di far denari comunque, arrivavano fino a speculare indegnamente su la Madonna mettendo anche in pegno alla banca cattolica di San Gaetano gli ori le gemme e finanche il manto stellato, che la Madonna aveva ricevuto in dono dai fedeli divoti. Monsignor Vescovo avrebbe dovuto ordinare che il ritorno della SS. Immacolata alla chiesa di San Francesco non andasse mai oltre la seconda domenica dopo la festa comunque fosse il tempo, piovesse o non piovesse. Tanto, non cera pericolo che si bagnasse sotto il magnifico baldacchino sorretto a turno dai seminaristi di più robusta complessione. Erano invece le donne dei contadini, le femmine dei popolo o - come ripetevano i reverendi canonici del Capitolo - le sgualdrinelle le sgualdrinelle, che avevano paura di bagnarsi; e dicevano la Vergine! Non volevano sciuparsi gli abiti di seta con cui si paravano per quella processione dando uno spettacolo di sacrilega vanità atteggiate tutte come la SS. Immacolata, con le mani un po levate e aperte innanzi al seno piene danelli in tutte le dita, con lo scialle di seta appuntato con gli spilli alle spalle gli occhi volti al cielo, e tutti i pendagli e tutti i lagrimoni degli orecchini e delle spille e dei braccialetti, ciondolanti a ogni passo. Ma Monsignor Vescovo non se ne voleva dar per inteso. Forse, ora chera vecchio e cadente, aveva paura di bagnarsi anche lui e di prendere un malanno seguendo a capo scoperto il fercolo, sotto la pioggia; e poco glimportava che il povero vicario capitolare, Monsignor Lentini, fosse ridotto, quellanno, per le tante prediche una al giorno, sempre su lo stesso argomento, in uno stato da far compassione finanche alle panche della chiesa. Erano già undici domeniche, undici, dallotto dicembre, che il poveruomo, levando il capo dal guanciale chiedeva con voce lamentosa alla Piconella, sua vecchia casiera, la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè: - Piove? E la Piconella non sapeva più come rispondergli. Perché pareva veramente che il tempo si fosse divertito a straziare quel bravuomo con una incredibile raffinatezza di crudeltà. Qualche domenica era aggiornato sereno e allora la Piconella era corsa tutta esultante a darne lannunzio al suo Monsignor Vicario: - Il sole il sole! Monsignor Vicario, il sole! E il sagrestano della Cattedrale dàgli a sonare a festa le campane din don dan, din don dan, ché certo la SS. Immacolata quella mattina, prima di mezzogiorno, se ne sarebbe andata via. Se non che, quando già alla piazza della Cattedrale era cominciata ad affluir la gente per la processione e sera finanche aperta la porta di ferro su la scalinata presso il seminario, donde la SS. Vergine soleva uscire ogni anno, e dal seminario erano arrivati a due a due in lungo ordine i seminaristi parati coi camici trapunti e tuttin giro alla piazza erano stati disposti i mortaretti ecco sopravvenire in gran furia dal mare fra lampi e tuoni una nuova burrasca. Il sagrestano, dàgli di nuovo a sonar tutte le campane per scongiurarla, sul fermento della folla che sera messa intanto a protestare indignata perché sotto quella incombente minaccia del tempo i canonici volessero mandar via a precipizio la Madonna. E fischi e urli e invettive sotto il palazzo vescovile, finché Monsignor Vescovo, per rimettere la calma non aveva fatto annunziare da uno de suoi segretarii che la processione era rimandata alla domenica seguente, tempo permettendo. Per ben cinque domeniche su undici sera ripetuta questa scena. Quellundicesima domenica, appena la piazza fu sgombra tutti i canonici del Capitolo irruppero furenti nella casa del vicario capitolare, Monsignor Lentini. A ogni costo, a ogni costo bisognava trovare un rimedio contro quella soperchieria brutale! Il povero vicario capitolare si reggeva la testa con le mani e guardava tutti in giro come se fosse intronato. Serano avventati contro lui, più che contro gli altri, i fischi, gli urli, le minacce della folla. Ma non era intronato per questo il povero vicario capitolare. Dopo undici settimane, unaltra settimana di prediche su la SS. Immacolata! In quel momento il poveruomo non poteva pensare ad altro, e a questo pensiero, si sentiva proprio levar di cervello. Il rimedio lo trovò Monsignor Landolina, il rettore terribile del Collegio degli Oblati. Bastò che egli proferisse un nome, perché dimprovviso si sedasse lagitazione di tutti quegli animi. - Il Mèola! Qua ci vuole il Mèola! Amici miei, bisogna ricorrere al Mèola! Marco Mèola, il feroce tribuno anticlericale che quattranni addietro aveva giurato di salvar Montelusa da una temuta invasione di padri Liguorini, aveva ormai perduto ogni popolarità. Perché, pur essendo vero da una parte che il giuramento era stato mantenuto non era men vero dallaltra che i mezzi adoperati e le arti che aveva dovuto usare per mantenerlo e poi quel ratto, e poi la ricchezza che glienera derivata non erano valsi a dar credito alla dimostrazione chegli voleva fare, che il suo, cioè, era stato un sacrifizio eroico. Se la nipote di Monsignor Partanna, infatti, la educanda rapita, era brutta e gobba belli e ballanti e sonanti erano i denari della dote che il Vescovo era stato costretto a dargli; e, in fondo, i pezzi grossi del clero montelusano ai quali non era mai andata a sangue quella promessa del loro Vescovo di far tornare i padri Liguorini se non amici apertamente, avevano di nascosto, anche dopo quella scappata anzi appunto per quella scappata, seguitato a veder di buon occhio Marco Mèola. Tuttavia, ora, a costui doveva senza dubbio piacere che, senza rischio di guastarsi coi segreti amici gli si offrisse unoccasione per riconquistar la stima degli antichi compagni, il prestigio perduto di tribuno anticlericale. Orbene, bisognava mandar furtivamente al Mèola due fidati amici a proporgli a nome dellintero Capitolo di tenere per la ventura domenica una conferenza contro le feste religiose in genere contro le processioni sacre in ispecie, togliendo a pretesto i deplorati disordini delle scorse domeniche quegli urli, quei fischi, quelle minacce del popolo per impedire il trasporto della SS. Immacolata dalla Cattedrale alla chiesa di S. Francesco. Sparso per tutto il paese con molto rumore lannunzio di quella conferenza si sarebbe facilmente indotto il Vescovo a pubblicare unindignata protesta contro la patente violazione che della libertà del culto avevano in animo di tentare i liberali di Montelusa nemici della fede, e un invito sacro a tutti i fedeli della diocesi perché la ventura domenica con qualunque tempo, piovesse o non piovesse si raccogliessero nella piazza della Cattedrale a difendere da ogni possibile ingiuria la venerata immagine della SS. Immacolata. Questa proposta di Monsignor Landolina fu accolta e approvata unanimemente dai canonici del Capitolo. Solo quel santuomo del vicario, Monsignor Lentini osò invitare i colleghi a considerare se non fosse imprudente sollevar disordini anche dallaltra parte, andare a stuzzicar quel vespajo. Ma, suggeritagli lidea che da quella conferenza del Mèola avrebbe tratto argomento di predica per la settimana ventura contro lintolleranza che voleva impedire ai fedeli di manifestare la propria divozione alla Vergine con parecchi: - Capisco, ma capisco, ma - alla fine si arrese. La trovata di Monsignor Landolina ebbe un effetto di gran lunga superiore a quello che gli stessi canonici del Capitolo se ne ripromettessero. Dopo quattranni di silenzio, Marco Mèola si scagliò in piazza con le furie dun leone affamato. Dopo due giorni di vociferazioni nel circolo degli impiegati civili, nel caffè di Pedoca, riuscí a promuovere una tale agitazione che Monsignor Vescovo fu costretto veramente a rispondere con una fierissima pastorale e nellinvito sacro, chiamò a raccolta per la ventura domenica non solo tutti i fedeli di Montelusa ma anche quelli dei paesi vicini. Piova pure a diluvio, - concludeva linvito - noi siamo sicuri che la più fiera tempesta non smorzerà dun punto il vostro sacro e fervidissimo ardore. Piova pure a diluvio, domenica ventura la SS. Immacolata uscirà dalla nostra gloriosa Cattedrale, e scortata e difesa da tutti i fedeli della Diocesi, la SS. Ospite rientrerà nella sua sede. Ma, neanche a farlo apposta, quella dodicesima domenica recò, dopo tanta e cosí lunga intemperie, il riso della primavera il primo riso, e con tale dolcezza, che ogni turbolenza cadde dun tratto, come per incanto, dagli animi. Al suono festivo delle campane, nellaria chiara tutti i Montelusani uscirono a inebriarsi del voluttuoso tepore del primo sole della nuova stagione; ed era su tutte le labbra un liquido sorriso di beatitudine e in tutte le membra un delizioso languore unaccorata voglia dabbandonarsi in cordiali abbracci fraterni. Allora il vicario capitolare Monsignor Lentini che dal lunedí al sabato di quella dodicesima settimana aveva dovuto fare altre sei prediche su la SS. Immacolata, con un filo di voce chiamò attorno a sé i canonici del Capitolo e domandò loro se non si potesse in qualche modo impedire lo scandalo ormai inutile di quella conferenza anticlericale del Mèola per cui si sentiva come una spina nel cuore. Si poteva esser certi che né per quel giorno sarebbe piovuto, né più per mesi. Non poteva il Mèola darsi per ammalato e rimandar la conferenza ad altro tempo allanno venturo magari, per la seconda domenica di pioggia dopo lotto dicembre? - Eh già! Sicuro! - riconobbero subito i canonici. - Cosí il rimedio non andrebbe sciupato! I due fidati amici dellaltra volta furono rimandati in gran fretta dal Mèola. Un raffreddore, una costipazione, un attacco di gotta un improvviso abbassamento di voce: - Visto che non piove Il Mèola recalcitrò, inferocito. Rinunziare? rimandare? Ah no, perdio, si pretendeva troppo da lui ora chera riuscito a riacciuffare il favore dei liberali di Montelusa! - Va bene, - gli dissero quei due amici. - Se pioveva Ma visto che non piove - Visto che non piove, - tuonò il Mèola - il signor Prefetto della provincia che fa? Potrebbe lui solo, lui solo per ragioni dordine pubblico, proibire ormai la conferenza! Andate subito dal Prefetto, visto che non piove e io potrò anche ricevere a letto, fra unora, con un febbrone da cavallo, lannunzio della proibizione! Cosí la SS. Immacolata ritornò, senzalcun disordine, alla chiesa di S. Francesco dAssisi dopo dodici domeniche di permanenza alla Cattedrale, il giorno venticinque di febbrajo. E il giubilo del popolo fu quellanno veramente straordinario per la sconfitta data dal bel tempo ai liberali di Montelusa. Novelle per un anno di Luigi Pirandello FORMALITÀ PRIMA PARTE Nellampio scrittojo del Banco Orsani il vecchio commesso Carlo Bertone con la papalina in capo le lenti su la punta del naso come per spremere dalle narici quei due ciuffetti di peli grigi stava a fare un conto assai difficile in piedi innanzi a unalta scrivania, su cui era aperto un grosso libro mastro. Dietro a lui, Gabriele Orsani, molto pallido e con gli occhi infossati seguiva loperazione, spronando di tratto in tratto con la voce il vecchio commesso a cui, a mano a mano che la somma ingrossava, pareva mancasse lanimo darrivare in fondo. - Queste lenti maledette! - esclamò a un certo punto, con uno scatto dimpazienza facendo saltare con una ditata le lenti dalla punta del naso sul registro. Gabriele Orsani scoppiò a ridere: - Che ti fanno vedere codeste lenti? Povero vecchio mio, vah! Zero via zero, zero Allora il Bertone, stizzito prese dalla scrivania il grosso libro: - Vuol lasciarmi andare di là? Qua, con lei che fa cosí, creda, non è possibile Calma ci vuole! - Bravo Carlo, sí, - approvò lOrsani ironicamente. - Calma, calma E intanto - aggiunse, indicando il registro, - ti porti appresso codesto mare in tempesta. Andò a buttarsi su una sedia a sdrajo presso la finestra e accese una sigaretta. La tenda turchina, che teneva la stanza in una grata penombra, si gonfiava a quando a quando a un buffo daria che veniva dal mare. Entrava allora con la subita luce più forte il fragore del mare che si rompeva alla spiaggia. Prima duscire, il Bertone propose al principale di dare ascolto a un signore curioso che aspettava di là: nel frattempo lui avrebbe atteso in pace a quel conto molto complicato. - Curioso? - domandò Gabriele. - E chi è? - Non so: aspetta da mezzora. Lo manda il dottor Sarti. - E allora fallo passare. Entrò, poco dopo, un ometto su i cinquantanni, dai capelli grigi, pettinati a farfalla, svolazzanti. Sembrava un fantoccio automatico a cui qualcuno di là avesse dato corda per fargli porgere quegli inchini e trinciar quei gesti comicissimi. Mani, ne aveva ancora due; occhi, uno solo; ma egli forse credeva sul serio di dare a intendere daverne ancora due, riparando locchio di vetro con una caramella la quale pareva stentasse terribilmente a correggergli quel piccolo difetto di vista. Presentò allOrsani il suo biglietto da visita cosí concepito: LAPO VANNETTI UNO Ispettore della London Life Assurance Society Limited Capitale sociale quattro milioni e cinque cento mille lire Capitale versato due milioni cinque cento a cinquanta nove mila quattro cento lire - Prezatissimo signore! - cominciò, e non la finí più. Oltre al difetto di vista, ne aveva un altro di pronunzia; e come cercava di riparar quello dietro la caramella cercava di nasconder questo appoggiando una risatina sopra ogni zeta chegli pronunziava in luogo della c e della g. Invano lOrsani si provò più volte a interromperlo. - Son di passazzo per questa rispettabilissima provinzia, - badava a dir lometto imperterrito, con vertiginosa loquela - dove che per merito della nostra Sozietà, la più antica, la più autorevole di quante ne esistano su lo stesso zenere ho concluso ottimi, ottimi contratti, sissignore, in tutte le spezialissime combinazioni che essa offre ai suoi assoziati senza dire dei vantazzi ezzezionali, che brevemente le esporrò per ogni combinazione, a sua scelta. Gabriele Orsani si avvilí; ma il signor Vannetti vi pose subito riparo: cominciò a far tutto da sé: domande e risposte a proporsi dubbii e a darsi schiarimenti: - Qui Lei zentilissimo signore, eh, lo so! potrebbe dirmi, obbiettarmi: Ecco, sí, caro Vannetti, daccordo: piena fiduzia nella vostra Compagnia; ma, come si fa? per me è un po troppo forte, poniamo, codesta tariffa; non ho tanto marzine nel mio bilanzio, e allora ognuno sa gli affari di casa sua e qui Lei dize benissimo: Su questo punto, caro Vannetti, non ammetto discussioni. Ecco, io però, zentilissimo signore, mi permetto di farle osservare: E gli spezialissimi vantazzi che offre la nostra Compagnia? Eh, lo so, dize Lei: tutte le Compagnie, qual più qual meno, ne offrono. No, no, mi perdoni, signore, se oso mettere in dubbio codesta sua asserzione. I vantazzi A questo punto, lOrsani, vedendogli trarre da una cartella di cuojo un fascio di prospettini a stampa protese le mani, come in difesa: - Scusi, - gridò. - Ho letto in un giornale che una Compagnia ha assicurato non so per quanto la mano dun celebre violinista: è vero? Il signor Lapo Vannetti rimase per un istante sconcertato: poi sorrise e disse: - Americanate! Sissignore. Ma noi - Glielo domando, - riprese, senza perder tempo, Gabriele, - perché anchio, una volta, sa? E fece segno di sonare il violino. Il Vannetti, ancora non ben rimesso, credette opportuno congratularsene: - Ah benissimo! benissimo! Ma noi, scusi, veramente, non fazziamo di queste operazioni. - Sarebbe molto utile, però! - sospirò lOrsani levandosi in piedi. - Potersi assicurare tutto ciò che si lascia o si perde lungo il cammino della vita: i capelli! i denti, per esempio! E la testa? La testa che si perde cosí facilmente Ecco: il violinista, la mano; uno zerbinotto, i capelli; un crapulone, i denti; un uomo daffari, la testa Ci pensi! È una trovata. Si recò a premere un campanello elettrico alla parete, presso la scrivania, soggiungendo: - Permetta un momento, caro signore. Il Vannetti, mortificato, sinchinò. Gli parve che lOrsani, per cavarselo dai piedi, avesse voluto fare unallusione, veramente poco gentile, al suo occhio di vetro. Rientrò nello scrittojo il Bertone, con unaria vie più smarrita. - Nel casellario del palchetto della tua scrivania, - gli disse Gabriele, - alla lettera Z - I conti della zolfara? - domandò il Bertone. - Gli ultimi, dopo la costruzione del piano inclinato Carlo Bertone chinò più volte il capo: - Ne ho tenuto conto. LOrsani scrutò negli occhi del vecchio commesso; rimase accigliato, assorto; poi gli domandò: - Ebbene? Il Bertone, impacciato, guardò il Vannetti. Questi allora comprese chera di troppo, in quel momento; e, riprendendo il suo fare cerimonioso, tolse commiato. - Non zè bisogno daltro, con me. Capisco a volo. Mi ritiro. Vuol dire che, se non Le dispiaze, io vado a prendere un bocconzino qui presso, e ritorno. Non se ne curi. Stia comodo, per carità! So la via. A rivederla. Ancora un inchino, e via. CAPITULO DUE - Ebbene? - domandò di nuovo Gabriele Orsani al vecchio commesso, appena uscito il Vannetti. - Quella quella costruzione giusto adesso, - rispose, quasi balbettando, il Bertone. Gabriele sadirò. - Quante volte me lhai detto? Che volevi che facessi, daltra parte? Rescindere il contratto, è vero? Ma se per tutti i creditori quella zolfara rappresenta ancora la speranza della mia solvibilità Lo so! lo so! Sono state più di centotrenta mila lire buttate lí in questo momento, senza frutto Lo so meglio di te! Non mi far gridare. Il Bertone si passò più volte le mani su gli occhi stanchi; poi, dandosi buffetti su la manica, dove non cera neppur lombra della polvere, disse piano, come a se stesso: - Ci fosse modo almeno, daver danaro per muovere ora tutto quel macchinario, che che non è neanche interamente pagato. Ma abbiamo anche le scadenze delle cambiali alla Banca Gabriele Orsani che sera messo a passeggiare per lo scrittojo, con le mani in tasca, accigliato, sarrestò: - Quanto? - Eh - sospirò il Bertone. - Eh - rifece Gabriele; poi, scattando: - Oh, insomma! Dimmi tutto. Parla franco: è finita? capitombolo? Sia lodata e ringraziata la buona e santa memoria di mio padre! Volle mettermi qua per forza: io ho fatto quello che dovevo fare: tabula rasa: non se ne parli più! - Ma no non si disperi, ora - disse il Bertone, commosso. - Certo lo stato delle cose Mi lasci dire! Gabriele Orsani posò le mani su le spalle del vecchio commesso: - Ma che vuoi dire, vecchio mio, che vuoi dire? Tremi tutto. Non cosí, ora; prima, prima, con lautorità che ti veniva da codesti capelli bianchi, dovevi opporti a me ai miei disegni, consigliarmi allora, tu che mi sapevi inetto agli affari. Vorresti illudermi, ora, cosí? Mi fai pietà! - Che potevo io? - fece il Bertone, con le lagrime agli occhi. - Nulla! - esclamò lOrsani. - E neanche io. Ho bisogno di pigliarmela con qualcuno, non te ne curare. Ma, possibile? io, io, qua, messo agli affari? Se non so vedere ancora quali siano stati, in fondo, i miei sbagli Lascia questultimo della costruzione del piano inclinato a cui mi son veduto costretto con lacqua alla gola Quali sono stati i miei sbagli? Il Bertone si strinse nelle spalle, chiuse gli occhi e aprí le mani, come per dire: Che giova adesso? - Piuttosto, i rimedii - suggerí con voce opaca, di pianto. Gabriele Orsani scoppiò di nuovo a ridere. - Il rimedio lo so! Riprendere il mio vecchio violino, quello che mio padre mi tolse dalle mani per dannarmi qua a questo bel divertimento, e andarmene come un cieco, di porta in porta, a far le sonatine per dare un tozzo di pane ai miei figliuoli. Che te ne pare? - Mi lasci dire, - ripeté il Bertone, socchiudendo gli occhi. - Tutto sommato, se possiamo superare queste prossime scadenze, restringendo, naturalmente, tutte tutte le spese anche quelle mi scusi! su, di casa, credo che almeno per quattro o cinque mesi potremo far fronte agli impegni. Nel frattempo Gabriele Orsani scrollò il capo, sorrise; poi, traendo un lungo sospiro, disse: - Fra Tempo è un monaco, vecchio mio che vuol crearmi illusioni! Ma il Bertone insistette nelle sue previsioni e uscí dallo scrittojo per finir di stendere lintero quadro dei conti. - Glielo farò vedere. Mi permetta un momento. Gabriele andò a buttarsi di nuovo su la sedia a sdrajo presso la finestra e, con le mani intrecciate dietro la nuca, si mise a pensare. Nessuno ancora sospettava di nulla; ma per lui, ormai, nessun dubbio: qualche mese ancora di disperati espedienti, e poi il crollo, la rovina. Da circa venti giorni, non si staccava più dallo scrittojo. Come se lí, dal palchetto della scrivania, dai grossi libri di cassa, aspettasse al varco qualche suggerimento. La violenta, inutile tensione del cervello a mano a mano però, contro ogni sforzo, gli sallentava, la volontà gli sistupidiva; ed egli se ne accorgeva sol quando, alla fine, si ritrovava attonito o assorto in pensieri alieni, lontani dallassiduo tormento. Tornava allora a rimpiangere, con crescente esasperazione, la sua cieca, supina obbedienza alla volontà del padre che lo aveva tolto allo studio prediletto delle scienze matematiche, alla passione per la musica e gettato lí in quel torbido mare insidioso dei negozii commerciali. Dopo tanti anni, risentiva ancor vivo lo strazio che aveva provato nel lasciar Roma. Se nera venuto in Sicilia con la laurea di dottore in scienze fisiche e matematiche, con un violino e un usignuolo. Beata incoscienza! Aveva sperato di potere attendere ancora alla scienza prediletta, al prediletto strumento nei ritagli di tempo che i complicati negozii del padre gli avrebbero lasciato liberi. Beata incoscienza! Una volta sola, circa tre mesi dopo il suo arrivo, aveva cavato dalla custodia il violino ma per chiudervi dentro, come in una degna tomba, lusignoletto morto e imbalsamato. E ancora domandava a se stesso come mai il padre, tanto esperto nelle sue faccende non si fosse accorto dellassoluta inettitudine del figliuolo. Gli aveva forse fatto velo la passione chegli aveva del commercio il desiderio che lantica ditta Orsani non venisse a cessare, e sera forse lusingato che con la pratica degli affari, con lallettamento dei grossi guadagni a poco a poco il figlio sarebbe riuscito ad adattarsi e a prender gusto a quel genere di vita. Ma perché lagnarsi del padre, se egli si era piegato ai voleri di lui senza opporre la minima resistenza senza arrischiar neppure la più timida osservazione, come a un patto fin dalla nascita stabilito e concluso e ormai non più discutibile? se egli stesso, proprio per sottrarsi alle tentazioni che potevano venirgli dallideale di vita ben diverso, fin allora vagheggiato sera indotto a prender moglie, a sposar colei che gli era stata destinata da gran tempo: la cugina orfana, Flavia? Come tutte le donne di quellodiato paese, in cui gli uomini, nella briga nella costernazione assidua degli affari rischiosi, non trovavan mai tempo da dedicare allamore Flavia, che avrebbe potuto essere per lui lunica rosa lí tra le spine, sera invece acconciata subito, senza rammarico, come dintesa alla parte modesta di badare alla casa, perché nulla mancasse al marito dei comodi materiali, quando stanco, spossato ritornava dalle zolfare o dal banco o dai depositi di zolfo lungo la spiaggia, dove sotto il sole cocente, egli aveva atteso tutto il giorno allesportazione del minerale. Morto il padre quasi repentinamente, era rimasto a capo dellazienda, nella quale ancora non sapeva veder chiaro. Solo, senza guida, aveva sperato per un momento di poter liquidare tutto e ritirarsi dal commercio. Ma sí! Quasi tutto il capitale era impegnato nella lavorazione delle zolfare. E sera allora rassegnato ad andare innanzi per quella via, togliendo a guida quel buon uomo del Bertone vecchio scritturale del banco, a cui il padre aveva sempre accordato la massima fiducia. Che smarrimento sotto il peso della responsabilità piombatagli addosso dimprovviso resa anche più grave dal rimorso daver messo al mondo tre figliuoli minacciati ora dalla sua inettitudine nel benessere, nella vita! Ah egli fino allora, non ci aveva pensato: bestia bendata, alla stanga duna macina. Era stato sempre doglioso il suo amore per la moglie, pe figliuoli, testimonii viventi della sua rinunzia a unaltra vita; ma ora gli attossicava il cuore damara compassione. Non poteva più sentir piangere i bambini o che si lamentassero minimamente; diceva subito a se stesso: - Ecco, per causa mia! - e tanta amarezza gli restava chiusa in petto, senza sfogo. Flavia non sera mai curata nemmeno di cercar la via per entrargli nel cuore; ma forse, nel vederlo mesto, assorto e taciturno non aveva mai neppur supposto chegli chiudesse in sé qualche pensiero estraneo agli affari. Anchella forse si rammaricava in cuor suo dellabbandono in cui egli la lasciava; ma non sapeva muovergliene rimprovero, supponendo che vi fosse costretto dalle intricate faccende, dalle cure tormentose della sua azienda. E certe sere vedeva la moglie appoggiata alla ringhiera dellampio terrazzo della casa, alle cui mura veniva quasi a battere il mare. Da quel terrazzo che pareva il cassero duna nave, ella guardava assorta nella notte sfavillante di stelle piena del cupo eterno lamento di quellinfinita distesa dacque innanzi a cui gli uomini avevano con fiducia animosa costruito le lor piccole case ponendo la loro vita quasi alla mercé daltre lontane genti. Veniva di tanto in tanto dal porto il fischio roco, profondo, malinconico di qualche vapore che sapparecchiava a salpare. Che pensava in quellatteggiamento? Forse anche a lei il mare, col lamento delle acque irrequiete, confidava oscuri presagi. Egli non la richiamava: sapeva, sapeva bene che ella non poteva entrare nel mondo di lui giacché entrambi a forza erano stati spinti a lasciar la propria via. E lí, nel terrazzo, sentiva riempirsi gli occhi di lagrime silenziose. Cosí, sempre, fino alla morte, senza nessun mutamento? Nellintensa commozione di quelle tetre sere, limmobilità della condizione della propria esistenza gli riusciva intollerabile gli suggeriva pensieri subiti, strani, quasi lampi di follia. Come mai un uomo, sapendo bene che si vive una volta sola, poteva acconciarsi a seguire per tutta la vita una via odiosa? E pensava a tanti altri infelici, costretti dalla sorte a mestieri più aspri e più ingrati. Talvolta, un noto pianto, il pianto di qualcuno dei figliuoli lo richiamava dimprovviso a sé. Anche Flavia si scoteva dal suo fantasticare; ma egli si affrettava a dire: - Vado io! - Toglieva dal lettuccio il bambino e si metteva a passeggiare per la camera cullandolo tra le braccia, per riaddormentarlo e quasi per addormentare insieme la sua pena. A poco a poco, col sonno della creaturina, la notte diveniva più tranquilla anche per lui; e, rimesso sul lettuccio il bambino, si fermava un tratto a guardare attraverso i vetri della finestra nel cielo, la stella che brillava di più Erano passati cosí nove anni. Sul principio di questanno, proprio quando la posizione finanziaria cominciava a infoscarsi Flavia sera messa a eccedere un po troppo in certe spese di lusso; aveva voluto anche per sé una carrozza; ed egli non aveva saputo opporsi. Ora il Bertone gli consigliava di limitar tutte le spese e anche, anzi specialmente, quelle di casa. Certo il dottor Sarti, suo intimo amico fin dallinfanzia, aveva consigliato a Flavia di cangiar vita, di darsi un po di svago per vincere la depressione nervosa che tanti anni di chiusa, monotona esistenza le avevano cagionato. A questa riflessione, Gabriele si scosse, si levò dalla sedia a sdrajo e si mise a passeggiare per lo scrittojo pensando ora allamico Lucio Sarti, con un sentimento dinvidia e con dispetto. Erano stati insieme a Roma, studenti. Tanto luno che laltro, allora, non potevano stare un sol giorno senza vedersi; e, fino a poco tempo addietro, quel legame antico di fraterna amicizia non si era affatto rallentato. Egli si vietava assolutamente di fondar la ragione di tal cambiamento su una impressione avuta durante lultima malattia duno dei suoi bambini: che il Sarti cioè avesse mostrato esagerate premure per sua moglie: impressione e nullaltro conoscendo a prova la rigidissima onestà dellamico e della moglie. Era vero e innegabile tuttavia che Flavia saccordava in tutto e per tutto col modo di pensare del dottore: nelle discussioni da qualche tempo molto frequenti, ella assentiva sempre col capo alle parole di lui, ella che, di solito, in casa, non parlava mai. Se nera stizzito. O se ella approvava quelle idee, perché non gliele aveva manifestate prima? perché non sera messa a discutere con lui intorno alleducazione dei figliuoli per esempio, se approvava i rigidi criterii del dottore, anziché i suoi? Ed era arrivato finanche ad accusar la moglie di poco affetto pe figli. Ma doveva pur dire cosí, se ella, stimando in coscienza che egli educasse male i figliuoli aveva sempre taciuto, aspettando che un altro ne movesse il discorso. Il Sarti, del resto, non avrebbe dovuto immischiarsene. Da un pezzo in qua, pareva a Gabriele che lamico dimenticasse troppe cose: dimenticasse per esempio di dover tutto, o quasi tutto, a lui. Chi, se non lui, infatti, lo aveva sollevato dalla miseria in cui le colpe dei genitori lo avevano gettato? Il padre gli era morto in galera, per furti; dalla madre, che lo aveva condotto con sé nella prossima città, era fuggito non appena con luso della ragione aveva potuto intravedere a quali tristi espedienti era ricorsa per vivere. Ebbene, egli lo aveva tolto da un misero caffeuccio in cui sera ridotto a prestar servizio e gli aveva trovato un posticino nel banco del padre; gli aveva prestato i suoi libri, i suoi appunti di scuola, per farlo studiare; gli aveva insomma aperto la via, schiuso lavvenire. E ora, ecco: il Sarti sera fatto uno stato tranquillo e sicuro col suo lavoro con le sue doti naturali, senza dover rinunziare a nulla: era un uomo; mentre lui lui, allorlo di un abisso! Due colpi alluscio a vetri che dava nelle stanze riserbate allabitazione, riscossero Gabriele da queste amare riflessioni. - Avanti, - disse. E Flavia entrò. Novelle per un anno di Luigi Pirandello FORMALITÀ SECONDO PARTE CAPITULO TRE Indossava un vestito azzurro cupo che pareva dipinto su la flessibile e formosa persona, alla cui bellezza bionda dava un meraviglioso risalto. Portava in capo un ricco e pur semplice cappello scuro; si abbottonava ancora i guanti. - Volevo domandarti, - disse, - se non ti occorreva la carrozza, perché il bajo oggi non si può attaccare alla mia. Gabriele la guardò, come se ella venisse, cosí elegante e leggera, da un mondo fittizio vaporoso, di sogno, dove si parlasse un linguaggio ormai per lui del tutto incomprensibile. - Come? - disse. - Perché? - Mah, pare che labbiano inchiodato, poverino. Zoppica da un piede. - Chi? - Il bajo, non senti? - Ah, - fece Gabriele, riscotendosi. - Che disgrazia, perbacco! - Non pretendo che te ne affligga, - disse Flavia, risentita. - Ti ho domandato la carrozza. Andrò a piedi. E savviò per uscire. - Puoi prenderla; non mi serve, - saffrettò allora a soggiungere Gabriele. - Esci sola? - Con Carluccio, Aldo e la Titti sono in castigo. - Poveri piccini! - sospirò Gabriele, quasi senza volerlo. Parve a Flavia che questa commiserazione fosse un rimprovero per lei, e pregò il marito di lasciarla fare. - Ma sí, sí, se hanno fatto male, - dissegli allora. - Pensavo che, senza aver fatto nulla, si sentiranno forse, tra qualche mese, cader sul capo un ben più grosso castigo. Flavia si voltò a guardarlo. - Sarebbe? - Nulla, cara. Una cosa lievissima, come il velo o una piuma di codesto cappello. La rovina, per esempio, della nostra casa. Ti basta? - La rovina? - La miseria, sí. E peggio forse, per me. - Che dici? - Ma sí, forsanche Ti fo stupire? Flavia sappressò, turbata, con gli occhi fissi sul marito, come in dubbio chegli non dicesse sul serio. Gabriele, con un sorriso nervoso su le labbra, rispose piano, con calma alle trepide domande di lei, come se non si trattasse della propria rovina; poi nel veder la moglie sconvolta: - Eh, mia cara! - esclamò. - Se ti fossi curata un tantino di me, se avessi, in tanti anni cercato dintendere che piacere mi procurava questo mio grazioso lavoro, non proveresti ora tanto stupore. Non tutti i sacrifizi sono possibili. E quando un poveruomo è costretto a farne uno superiore alle proprie forze - Costretto? Chi tha costretto? - disse Flavia, interrompendolo, poiché egli con la voce aveva pigiato su quella parola. Gabriele guardò la moglie, come frastornato dallinterruzione e dallatteggiamento di sfida chella, dominando ora linterna agitazione, assumeva di fronte a lui. Sentí come un rigurgito di bile salirgli alla gola e inaridirgli la bocca. Riaprendo tuttavia le labbra al sorriso nervoso di prima, ora più squallido, domandò: - Spontaneamente, allora? - Io, no! - soggiunse con forza Flavia, guardandolo negli occhi. - Se per me, avresti potuto risparmiartelo, codesto sacrifizio. La miseria più squallida io lavrei mille volte preferita - Sta zitta! - gridò egli infastidito. - Non lo dire, finché non sai che cosa sia! - La miseria? Ma che nho avuto io, della vita? - Ah, tu? E io? Rimasero un pezzo accesi e vibranti, luno di fronte allaltra, quasi sgomenti del loro odio intimo reciproco covato per tanti anni nascostamente e scoppiato ora, allimprovviso, senza la loro volontà. - Perché dunque ti lagni di me? - riprese Flavia con impeto. - Se io di te non mi sono mai curata, e tu quando di me? Mi rinfacci ora il tuo sacrificio, come se non fossi stata sacrificata anchio e condannata qua a rappresentare per te la rinunzia alla vita che tu sognavi! E per me doveva esser questa, la vita? Non dovevo sognar altro, io? Tu, nessun dovere damarmi. La catena che timprigionava qua, a un lavoro forzato. Si può amar la catena? E io dovevo esser contenta, è vero? che tu lavorassi, e non pretendere altro da te. Non ho mai parlato. Ma tu mi provochi, ora. Gabriele sera nascosto il volto con le mani mormorando di tratto in tratto: - Anche questo! anche questo! - Alla fine proruppe: - E anche i miei figli, è vero? verranno qua, adesso, a buttarmi in faccia, come uno straccio inutile, il mio sacrifizio? - Tu falsi le mie parole, - rispose ella, scrollando una spalla. - Ma no! - seguitò Gabriele con foga mordace. - Non merito altro ringraziamento. Chiamali! Chiamali! Io li ho rovinati; e me lo rinfacceranno con ragione! - No! - saffrettò a dir Flavia, intenerendosi per i figliuoli. - Poveri piccini, non ti rinfacceranno la miseria no! Strizzò gli occhi, safferrò le mani e le scosse in aria. - Come faranno? - esclamò. - Cresciuti cosí - Come? - scattò egli. - Senza guida, è vero? Anche questo mi butteranno in faccia? Va, va ad imbeccarli! Anche i rimproveri di Lucio Sarti, per giunta? - Che centra Lucio Sarti? - fece Flavia, stordita da quellimprovvisa domanda. - Ripeti le sue parole, - incalzò Gabriele, pallidissimo, sconvolto. - Non ti resta che da metterti sul naso le sue lenti da miope. Flavia trasse un lungo sospiro e, socchiudendo gli occhi con calmo disprezzo disse: - Chiunque sia per poco entrato nellintimità della nostra casa ha potuto accorgersi - No, lui! - la interruppe Gabriele, con maggior violenza. - Lui soltanto! lui che è cresciuto come un aguzzino di se stesso, perché suo padre Sarrestò pentito di ciò che stava per dire, e riprese: - Non gliene fo carico; ma dico che lui aveva ragione di vivere comha vissuto, vigilando, pauroso, rigido, ogni suo minimo atto: doveva sollevarsi sotto gli occhi della gente, dalla miseria, dallignominia, in cui lo avevano gettato i suoi genitori. Ma i miei figliuoli, perché? Perché avrei dovuto essere un tiranno, io, per i miei figliuoli? - Chi dice tiranno? - si provò a osservare Flavia. - Ma liberi, liberi! - proruppe egli. - Io volevo che crescessero liberi i miei figliuoli, poiché io ero stato dannato qua da mio padre a questo supplizio! E come un premio mi ripromettevo unico premio! di godere della loro libertà, almeno, procacciata a costo del mio sacrifizio della mia esistenza spezzata inutilmente, ora, inutilmente spezzata A questo punto come se lorgasmo a mano a mano cresciuto gli si fosse a un tratto spezzato dentro, egli scoppiò in irrefrenabili singhiozzi; poi, in mezzo a quel pianto strano, convulso, quasi rabbioso, alzò le braccia tremanti, soffocato, e sabbandonò, privo di sensi. Flavia, smarrita, atterrita, chiamò ajuto. Accorsero dalle stanze del banco il Bertone e un altro scritturale. Gabriele fu sollevato e adagiato sul canapè, mentre Flavia vedendogli il volto soffuso dun pallore cadaverico e bagnato del sudore della morte, smaniava, disperata: - Che ha? che ha? Dio, ma guardi Ajuto! Ah, per causa mia! Lo scritturale corse a chiamare il dottor Sarti, che abitava lí vicino. - Per causa mia! per causa mia! - ripeteva Flavia. - No, signora, - le disse il Bertone, tenendo amorosamente un braccio sotto il capo di Gabriele. - Da stamattina Ma già, da un pezzo, qua Povero figliuolo Se lei sapesse! - So! so! - E che vuole, dunque? Per forza! Intanto urgeva, urgeva un rimedio. Che fare? Bagnargli le tempie? Sí ma meglio forse un po detere. Flavia sonò il campanello; accorse un cameriere: - Letere! la boccetta delletere: su, presto! - Che colpo che colpo povero figliuolo! - si rammaricava piano il Bertone, contemplando tra le lagrime il volto del padrone. - La rovina proprio? - gli domandò Flavia, con un brivido. - Se mavesse dato ascolto! - sospirò il vecchio commesso. - Ma egli, poverino, non era nato per stare qui Ritornò di corsa il cameriere, con la boccetta delletere. - Nel fazzoletto? - No: meglio nella stessa boccetta! Qua qua - suggerí il Bertone. - Vi metta il dito sú cosí, che possa aspirare pian piano Sopravvenne poco dopo, ansante, Lucio Sarti, seguito dallo scritturale. Alto, dallaspetto rigido, che toglieva ogni grazia alla fine bellezza dei lineamenti quasi femminili il Sarti portava, molto aderenti a gli occhi acuti, un pajo di piccole lenti. Quasi senza notare la presenza di Flavia, egli scostò tutti, e si chinò a osservare Gabriele; poi, rivolto a Flavia che affollava di domande e desclamazioni la sua ansia angosciosa, disse con durezza: - Non fate cosí, vi prego. Lasciatemi ascoltare. Scoprí il petto del giacente, e vi poggiò lorecchio, dalla parte del cuore. Ascoltò un pezzo; poi si sollevò, turbato, e si tastò in petto, come per cercare nelle tasche interne qualcosa. - Ebbene? - chiese ancora Flavia. Egli trasse lo stetoscopio, e domandò: - Cè caffeina, in casa? - No io non so, - saffrettò a rispondere Flavia. - Ho mandato a prender letere - Non giova. Sappressò alla scrivania, scrisse una ricetta, la porse allo scritturale. - Ecco. Presto. Subito dopo, anche il Bertone fu spedito di corsa alla farmacia per una siringhetta da iniezioni, che il Sarti non aveva con sé. - Dottore - supplicò Flavia. Ma il Sarti, senza darle retta, sappressò di nuovo al canapè. Prima di chinarsi a riascoltare il giacente, disse, senza voltarsi: - Fate disporre per portarlo sú. - Va, va! - ordinò Flavia al cameriere: poi, appena uscito questi afferrò per un braccio il Sarti e gli domandò, guardandolo negli occhi: - Che ha? È grave? Voglio saperlo! - Non lo so bene ancora neanche io, - rispose il Sarti con calma forzata. Poggiò lo stetoscopio sul petto del giacente e vi piegò lorecchio per ascoltare. Ve lo tenne a lungo, a lungo, serrando di tratto in tratto gli occhi, contraendo il volto come per impedirsi di precisare i pensieri, i sentimenti che lo agitavano, durante quellesame. La sua coscienza turbata, sconvolta da ciò che percepiva nel cuore dellamico era in quel punto incapace di riflettere in sé quei pensieri e quei sentimenti né egli voleva che vi si riflettessero, come se ne avesse paura. Quale un febbricitante che, abbandonato al bujo, in una camera senta dimprovviso il vento sforzar le imposte della finestra, rompendone con fracasso orribile i vetri e si trovi dun tratto smarrito, vaneggiante, fuor del letto, contro i lampi e la furia tempestosa della notte e pur tenti con le deboli braccia di richiudere le imposte; egli cercava dopporsi affinché il pensiero veemente dellavvenire, la luce sinistra duna tremenda speranza non irrompessero in lui in quel momento: quella stessa speranza, di cui tanti e tanti anni addietro liberatosi dallincubo orrendo della madre, lusingato dallincoscienza giovanile, sera fatta come una meta luminosa alla quale gli era parso daver qualche diritto daspirare per tutto quello che gli era toccato soffrire senza sua colpa. Allora, ignorava che Flavia Orsani, la cugina del suo amico e benefattore, fosse ricca, e che il padre di lei, morendo avesse affidato al fratello le sostanze della figliuola: la credeva unorfana accolta per carità in casa dello zio. E dunque, forte della testimonianza di ogni atto della sua vita intesa tutta a cancellare il marchio dinfamia che il padre e la madre gli avevano inciso su la fronte; quando sarebbe ritornato in paese, con la laurea di medico e si sarebbe formata unonesta posizione, non avrebbe potuto chiedere agli Orsani in prova dellaffetto che gli avevano sempre dimostrato, la mano di quellorfana, di cui già si lusingava di goder la simpatia? Ma Flavia, poco dopo il ritorno di lui dagli studii, era diventata moglie di Gabriele a cui egli, è vero, non aveva mai dato alcun motivo di sospettare il suo amore per la cugina. Sí; ma glielaveva pur tolta; e senza fare la propria felicità, né quella di lei. Ah, non per lui soltanto quelle nozze, ma per se stesse erano state un delitto; datava da allora la sciagura di tutti e tre. Per tanti anni, come se nulla fosse stato, egli aveva assistito in qualità di medico, in ogni occasione, la nuova famigliuola dellamico celando sotto una rigida maschera impassibile lo strazio che la triste intimità di quella casa senza amore gli cagionava la vista di quella donna abbandonata a se stessa, che pur dagli occhi lasciava intendere quale tesoro daffetti serbasse in cuore non richiesti e neppur forse sospettati dal marito; la vista di quei bambini che crescevano senza guida paterna. E si era negato perfino di scrutar negli occhi di Flavia o davere da qualche parola di lei un cenno fuggevole una prova anche lieve che ella, da fanciulla, si fosse accorta dellaffetto che gli aveva ispirato. Ma questa prova, non cercata, non voluta, gli sera offerta da sé in una di quelle occasioni in cui la natura umana spezza e scuote ogni imposizione, infrange ogni freno sociale e si scopre qual è come un vulcano che per tanti inverni si sia lasciato cader neve e neve e neve addosso a un tratto rigetta quel gelido mantello e scopre al sole le fiere viscere infocate. E loccasione era stata appunto la malattia del bambino. Tutto immerso negli affari, Gabriele non aveva neppur sospettato la gravità del male e aveva lasciato sola la moglie a trepidare per la vita dei figliuolo; e Flavia in un momento di suprema angoscia, quasi delirante, aveva parlato, sera sfogata con lui gli aveva lasciato intravedere che ella aveva tutto compreso, sempre, sempre, fin dal primo momento. E ora? - Ditemi, per carità, dottore! - insistette Flavia, esasperata, nel vederlo cosí sconvolto e taciturno. - È grave assai? - Sí, - rispose egli, cupo, bruscamente. - Il cuore? Che male? Cosí allimprovviso? Ditemelo! - Vi giova saperlo? Termini di scienza: che cintendereste? Ma ella volle sapere. - Irreparabile? - chiese poi. Egli si tolse le lenti, strizzò gli occhi, poi esclamò: - Ah, non cosí, non cosí, credetemi! Vorrei potergli dare la mia vita. Flavia diventò pallidissima; guardò il marito, e disse più col cenno che con la voce: - Tacete. - Voglio che lo sappiate, - aggiunse egli. - Ma già mintendete, non è vero? Tutto, tutto quello che mi sarà possibile Senza pensare a me, a voi - Tacete, - ripeté ella, come inorridita. Ma egli seguitò: - Abbiate fiducia in me. Non abbiamo nulla da rimproverarci. Del male chegli mi fece, non ha sospetto, e non ne avrà. Avrà tutte le cure che potrà prestargli lamico più devoto. Flavia, ansante, vibrante, non staccava gli occhi dal marito. - Si riscuote! - esclamò a un tratto. Il Sarti si volse a guardare. - No - Sí, sè mosso, - aggiunse ella piano. Rimasero un pezzo sospesi, a spiare. Poi egli si accostò al canapè, si chinò sul giacente, gli prese il polso e chiamò: - Gabriele Gabriele. CAPITULO QUATTRO Pallido, ancora un po affannato per tutti i respiri che sera affrettato a trarre appena rinvenuto Gabriele pregò la moglie di andarsene. - Non mi sento più nulla. Prendi, prendi la carrozza e vai pure a passeggio, - disse, per rassicurarla. - Voglio parlare con Lucio. Va. Flavia, per non dargli sospetto della gravità del male, finse daccettar linvito; gli raccomandò tuttavia di non agitarsi troppo, salutò il dottore e rientrò in casa. Gabriele rimase un pezzo assorto, guardando la bussola per cui ella era uscita; poi si recò una mano al petto, sul cuore, e seguitando a tener fissi gli occhi, mormorò: - Qua, è vero? Tu mi hai ascoltato Io Che cosa buffa! Mi pareva che quel signor come si chiama? Lapo, sí: quellometto dallocchio di vetro, mi tenesse legato, qua; e non potevo svincolarmi; tu ridevi e dicevi: Insufficienza è vero? insufficienza delle valvole aortiche Lucio Sarti, nel sentir proferire quelle parole da lui dette a Flavia, allibí. Gabriele si scosse, si voltò a guardarlo e sorrise: - Tho sentito, sai? - Che che hai sentito? - balbettò il Sarti, con un sorriso squallido su le labbra, dominandosi a stento. - Quello che hai detto a mia moglie, - rispose, calmo, Gabriele, fissando di nuovo gli occhi, senza sguardo. - Vedevo mi pareva di vedere, come se avessi gli occhi aperti sí! Dimmi, ti prego - aggiunse, riscotendosi, - senza ambagi, senza pietose bugie: quanto posso vivere ancora? Quanto meno, tanto meglio. Il Sarti lo spiava, oppresso di stupore e di sgomento, turbato specialmente da quella calma. Ribellandosi con uno sforzo supremo allangoscia che lo istupidiva, scattò. - Ma che ti salta in mente? - Unispirazione! - esclamò Gabriele, con un lampo negli occhi. - Ah, perdio! E sorse in piedi. Si recò ad aprir luscio che dava nella stanza del banco e chiamò il Bertone. - Senti, Carlo: se tornasse quellometto che è venuto stamattina, fallo aspettare. Anzi manda subito a chiamarlo, o meglio: va tu stesso! Subito, eh? Richiuse luscio e si voltò a guardare il Sarti, stropicciandosi le mani, allegramente: - Me lhai mandato tu. Ah, lacciuffo per quei capelli svolazzanti e lo pianto qua, tra me e te. Dimmi, spiegami subito come si fa. Voglio assicurarmi. Tu sei il medico della Compagnia, è vero? Lucio Sarti, angosciato dal dubbio tremendo che lOrsani avesse inteso tutto quello chegli aveva detto a Flavia rimase stordito a quella subitanea risoluzione; gli parve senza nesso, ed esclamò, sollevato per il momento da un gran peso: - Ma è una pazzia! - No, perché? - rispose, pronto, Gabriele. - Posso pagare, per quattro o cinque mesi. Non vivrò più a lungo, lo so! - Lo sai? - fece il Sarti, forzandosi a ridere. - E chi ti ha prescritto i termini cosí infallibilmente? Va là! va là! Rinfrancato, pensò che fosse una gherminella per fargli dire quel che pensasse della sua salute. Ma Gabriele, assumendo unaria grave, si mise a parlargli del suo prossimo crollo inevitabile. Il Sarti sentí gelarsi. Ora vedeva il nesso e la ragione di quella risoluzione improvvisa, e si sentí preso al laccio, a una terribile insidia, chegli stesso senza saperlo, si era tesa quella mattina, inviando allOrsani quellispettore della Compagnia dAssicurazione, di cui era il medico. Come dirgli, adesso, che non poteva in coscienza prestarsi ad ajutarlo senza fargli intendere nello stesso tempo la disperata gravità del male, che gli sera cosí dun colpo rivelato? - Ma tu, col tuo male, - disse, - puoi vivere ancora a lungo, a lungo, mio caro, purché tabbi un po di riguardo - Riguardo? Come? - gridò Gabriele. - Son rovinato, ti dico! Ma tu ritieni che io possa vivere ancora a lungo? Bene. E allora, se è vero questo, non avrai difficoltà - E i tuoi calcoli allora? - osservò il Sarti con un sorriso di soddisfazione, e aggiunse, quasi per il piacere di chiarire a se stesso quella felice scappatoja che gli era balenata allimprovviso: - Se dici che per tre o quattro mesi soltanto potresti far fronte Gabriele rimase un po sopra pensiero. - Bada, Lucio! Non ingannarmi, non mettermi davanti questa difficoltà per avvilirmi per non farmi commettere unazione che tu disapprovi, è vero? e a cui non vorresti partecipare, sia pure con poca o nessuna tua responsabilità - Tinganni! - scappò detto al Sarti. Gabriele sorrise allora amaramente. - Dunque è vero, - disse, - dunque tu sai che io sono condannato, tra poco, forse prima ancora del tempo calcolato da me. Ma già, ti ho sentito. Basta, dunque! Si tratta ora di salvare i miei figliuoli. E li salverò! Se mingannassi, non dubitare, saprei procurarmi a tempo la morte, di nascosto. Lucio Sarti si alzò, scrollando le spalle, e cercò con gli occhi il cappello. - Vedo che tu non ragioni, mio caro. Lascia che me ne vada. - Non ragiono? - disse Gabriele, trattenendolo per un braccio. - Vieni qua! Ti dico che si tratta di salvare i miei figliuoli! Hai capito? - Ma come vuoi salvarli? Vuoi salvarli sul serio, cosí? - Con la mia morte. - Pazzie! Ma scusa, vuoi chio stia qua a sentir codesti discorsi? - Sí - disse con violenza Gabriele, senza lasciargli il braccio. - Perché tu devi ajutarmi. - A ucciderti? - domandò il Sarti, con tono derisorio. - No: a questo, se mai, ci penserò io - E allora a ingannare? a a rubare, scusa? - Rubare? A chi rubo? Rubo per me? Si tratta duna Società esposta per se stessa al rischio di siffatte perdite Lasciami dire! Quel che perde con me lo guadagnerà con cento altri. Ma chiamalo pur furto Lascia fare! Ne renderò conto a Dio. Tu non centri. - Tinganni! - ripeté con più forza il Sarti. - Viene forse a te quel danaro? - gli domandò allora Gabriele, figgendogli gli occhi negli occhi. - Lavrà mia moglie e quei tre poveri innocenti. Quale sarebbe la tua responsabilità? Dun tratto, sotto lo sguardo acuto dellOrsani, Lucio Sarti comprese tutto: comprese che Gabriele aveva bene udito e che si frenava ancora perché voleva prima raggiungere il suo scopo: porre cioè un ostacolo insormontabile fra lui e la moglie, facendolo suo complice in quella frode. Egli, infatti, medico della Compagnia, dichiarando ora sano Gabriele, non avrebbe poi potuto far più sua Flavia vedova, a cui sarebbe venuto il premio dellassicurazione, frutto del suo inganno. La Società avrebbe agito, senza dubbio, contro di lui. Ma perché tanto e cosí feroce odio fin oltre la morte? Se egli aveva udito, doveva pur sapere che nulla, nulla aveva da rimproverare né a lui, né alla moglie. Perché, dunque? Sostenendo lo sguardo dellOrsani, risoluto a difendersi fino allultimo gli domandò con voce mal ferma: - La mia responsabilità, tu dici, di fronte alla Compagnia? - Aspetta! - riprese Gabriele, come abbagliato dallefficacia stringente del suo ragionamento. - Devi pensare che io sono tuo amico da prima assai che tu diventassi il medico di codesta Compagnia. È vero? - È vero ma - balbettò Lucio. - Non turbarti! Non voglio rinfacciarti nulla; ma solo farti osservare che tu, in questo momento, in queste condizioni, pensi, non a me come dovresti, ma alla Compagnia - Al mio inganno! - replicò il Sarti, fosco. - Tanti medici singannano! - ribatté subito Gabriele. - Chi te ne può accusare? Chi può dire che in questo momento io non sia sano? Vendo salute! Morrò di qui a cinque o sei mesi. Il medico non può prevederlo. Tu non lo prevedi. Daltra parte, il tuo inganno, per te, per la tua coscienza, è carità damico. Annichilito, col capo chino, il Sarti si tolse le lenti, si stropicciò gli occhi; poi, losco, con le palpebre semichiuse, tentò con voce tremante lestrema difesa: - Preferirei - disse - dimostrartela altrimenti, questa che tu chiami carità damico. - E come? - Ricordi dove morí mio padre e perché? Gabriele lo guatò, stordito; bisbigliò tra sé: - Che centra? - Tu non sei al mio posto, - rispose il Sarti, risoluto, aspro, rimettendosi le lenti. - Non puoi giudicarne. Ricordati come sono cresciuto. Ti prego, lasciami agire correttamente, senza rimorsi. - Non capisco, - rispose Gabriele con freddezza - che rimorso potrebbe essere per te laver beneficato i miei figliuoli - Col danno altrui? - Io non lho cercato. - Sai di farlo! - So qualche altra cosa che mi sta più a cuore e che dovrebbe stare a cuore anche a te. Non cè altro rimedio! Per un tuo scrupolo, che non può essere anche mio ormai vuoi che rigetti questo mezzo che mi si offre spontaneo, questancora che tu, tu stesso mhai gettata? Sappressò alluscio, ad origliare, facendo cenno al Sarti di non rispondere. - Ecco, è venuto! - No, no, è inutile, Gabriele! - gridò allora il Sarti, risolutamente. - Non costringermi! LOrsani lo afferrò per un braccio: - Bada, Lucio! È lultima mia salvezza. - Non questa, non questa! - protestò il Sarti. - Senti, Gabriele: questora sia sacra per noi. Io ti prometto che i tuoi figliuoli Ma Gabriele non lo lasciò finire: - Lelemosina? - disse, con un ghigno. - No! - rispose Lucio, pronto. - Renderei a loro quel che mebbi da te! - A qual titolo? Come vorresti provvedere ai miei figliuoli? Tu? Hanno una madre! A qual titolo? Non di semplice gratitudine, è vero? Tu menti! Per altro fine ti ricusi, che non puoi confessare. Cosí dicendo, lo afferrò per le spalle e lo scosse, intimandogli di parlar piano e domandandogli fino a che punto avesse osato ingannarlo. Il Sarti tentò di svincolarsi, difendendo dallatroce accusa sé e Flavia e rifiutandosi ancora di cedere a quella violenza. - Voglio vederti! - ruggí a un tratto fra i denti lOrsani. Dun balzo aprí luscio e chiamò il Vannetti, mascherando subito lestrema concitazione con una tumultuosa allegria: - Un premio un premio, - gridò, investendo lometto cerimonioso - un grosso premio, signor ispettore, allamico nostro, al nostro dottore che non è soltanto il medico della Compagnia, ma il suo più eloquente avvocato. Mero quasi pentito; non volevo saperne Ebbene, lui, lui mi ha persuaso, mi ha vinto Gli dia gli dia subito da firmare la dichiarazione medica: ha premura, deve andar via. Poi noi stabiliremo il quanto e il come Il Vannetti, felicissimo, tra uno scoppiettío di esclamazioni ammirative e di congratulazioni trasse dalla cartella un modulo a stampa, e ripetendo: - Formalità formalità - lo porse a Gabriele. - Ecco, scrivi, - disse questi, rimettendo il modulo al Sarti che assisteva come trasognato a quella scena e vedeva ora in quellomiciattolo sbricio quasi artefatto, estremamente ridicolo, la personificazione del suo sconcio destino. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL VENTAGLINO Il giardinetto pubblico, meschino e polveroso in quel torrido pomeriggio dagosto era quasi deserto in mezzo alla vasta piazza cinta tuttintorno da alte case giallicce, assopite nellafa. Tuta vi entrò, col bambino in braccio. Su un sedile in ombra, un vecchietto magro, perduto in un abito grigio dalpagà, teneva in capo un fazzoletto. Sul fazzoletto, il cappelluccio di paglia ingiallito. Aveva rimboccato diligentemente le maniche sui polsi e leggeva un giornale. Accanto, sullo stesso sedile, un operajo disoccupato dormiva con la testa tra le braccia, appoggiato di traverso. Di tanto in tanto, il vecchietto interrompeva la lettura e si voltava a osservare con una certa ambascia il suo vicino a cui stava per cader dal capo il cappellaccio unto, ingessato. Evidentemente quel cappellaccio, chi sa da quanto tempo cosí in bilico, cado e non cado cominciava a esasperarlo: avrebbe voluto rassettarglielo sul capo o buttarglielo giú con una ditata. Sbuffava; poi volgeva unocchiata ai sedili intorno, chi sa gli avvenisse di scoprirne qualche altro in ombra. Ce nera uno solo poco discosto; ma vi stava seduta una vecchia grassa, cenciosa, la quale, ogni volta che lui si voltava a guardare spalancava la bocca sdentata a un formidabile sbadiglio. Tuta sappressò sorridente, pian pianino, in punta di piedi. Si pose un dito su le labbra, per segno di far silenzio; poi, adagio adagio, prese con due dita il cappellaccio al dormente e glielo rimise a posto sul capo. Il vecchio stette a seguir con gli occhi tutti quei movimenti, prima sorpreso, poi aggrondato. - Co la bona grazia, signo, - gli disse Tuta, ancora sorridente e inchinandosi come se il servizio lo avesse reso a lui e non alloperajo che dormiva. - Da n sordo a sta pora creatura. - No! - rimbeccò subito il vecchietto con stizza chi sa perché, e abbassò gli occhi sul giornale. - Tiramo a campà! - sospirò Tuta. - Dio pruvede. E andò a sedere di là, su laltro sedile, accanto alla vecchia cenciosa, con la quale attaccò subito discorso. Aveva appena ventanni; bassotta, formosa, bianchissima di carnagione, coi capelli lucidi, neri spartiti sul capo, stirati sulla fronte e annodati in fitte treccioline dietro la nuca. Gli occhi furbi le brillavano, quasi aggressivi. Si mordeva di tanto in tanto le labbra. E il nasino allinsú, un po storto, le fremeva. Raccontava alla vecchia la sua sventura. Il marito Fin da principio la vecchia le rivolse unocchiata che poneva i patti della conversazione, cioè: uno sfogo, sí, era disposta a offrirglielo; ma ingannata, no, non voleva essere, ecco. - Marito vero? - Semo sposati co la chiesa. - Ah, be, co la chiesa. - E chedè? nun è marito? - No, fija: nun serve. - Come nun serve? - Lo sai, nun serve. Eh sí, difatti, la vecchia aveva ragione. Non serviva. Da un pezzo, difatti, quelluomo voleva liberarsi di lei, e per forza laveva mandata a Roma, perché cercasse di allogarsi per bàlia. Ella non voleva venire; capiva chera troppo tardi, poiché il bambino aveva già circa sette mesi. Era stata quindici giorni in casa dun sensale, la cui moglie per rifarsi delle spese e per aver pagato lalloggio, aveva osato alla fine di proporle - Capischi? A me! Dalla collera le era andato addietro il latte. E ora non ne aveva più, neanche per la sua creatura. La moglie del sensale le aveva preso gli orecchini e sera tenuto anche il fagottello con cui era venuta dal paese. Da quella mattina era in mezzo alla strada. - Pe davero, sa! Tornare al paese non poteva e non voleva: il marito non se la sarebbe ripresa. Che fare, intanto, con quel bambino che le legava le braccia? Certo, non avrebbe trovato neppure da mettersi per serva. La vecchia lascoltava con diffidenza, perché ella diceva quelle cose, come se non ne fosse affatto disperata; anzi, ripetendo spesso quel suo: - Pe davero, sa! - sorrideva. - Di dove sei? - le domandò la vecchia. - De Core. E restò un pezzo come se rivedesse col pensiero il paesello lontano. Poi si scosse; guardò il piccino e disse: - Addo lo lascio? Qua pe tera? Poro cocco mio saporito! Lo sollevò su le braccia e lo baciò forte forte, più volte. La vecchia disse: - Lhai fatto? Te lo piagni. - Io lho fatto? - si rivoltò la giovane. - Be, lho fatto e Dio mha castigato. Ma patisce pure lui, poro innocente! E cha fatto, lui? Va, Dio nun fa le cose giuste. E si nun le fa lui, figúrete noi. Tiramo a campà! - Mondo, mondo! - sospirò la vecchia, levandosi in piedi a stento. - È n gran penà! - aggiunse, scrollando il capo, unaltra vecchia asmatica, corpulenta, che passava di lí, appoggiandosi a un bastoncino. Laltra cavò fuori di tra i cenci un sacchetto sudicio che le pendeva dalla cintola, nascosto sotto la veste, e ne trasse un tozzo di pane. - Tiè, lo vuoi? - Sí. Dio te lo paghi, - saffrettò a risponderle Tuta. - Me lo magno. Ce credi che so digiuna da stamattina? Ne fece due pezzi: uno, più grosso, per sé; cacciò laltro fra gli esili ditini rosei del bimbo, che non si volevano aprire. - Pappa, Nino. Bono, sa! Na sciccheria! Pappa, pappa. La vecchia se nandò, strascicando i piedi, insieme con laltra dal bastoncino. Il giardinetto sera già un po animato. Il custode annaffiava le piante. Ma neppure alle trombate dacqua si volevano destare dal sogno in cui parevano assorti - sogno duna tristezza infinita - quei poveri alberi sorgenti dalle ajuole rade fiorite di bucce, di gusci duovo, di pezzetti di carta e riparate da stecchi e spuntoni qua e là sconnessi o da un giro di roccia artificiale, in cui sincavavano i sedili. Tuta si mise a guardar la vasca bassa, rotonda, che sorgeva in mezzo, la cui acqua verdastra stagnava sotto un velo di polvere che si rompeva a quando a quando al tonfo di qualche buccia lanciata dalla gente che sedeva attorno. Già il sole stava per tramontare, e quasi tutti i sedili erano ormai in ombra. In uno lí accanto venne a sedere una signora su i trentanni, vestita di bianco. Aveva i capelli rossi, come di rame, arruffati, e il viso lentigginoso. Come se non ne potesse più dal caldo, cercava di scostarsi dalle gambe un ragazzo scontroso, giallo come la cera, vestito alla marinara; e intanto guardava di qua e di là, impaziente, strizzando gli occhi miopi, come se aspettasse qualcuno; e tornava di tratto in tratto a spingere il ragazzo, perché si trovasse più là qualche compagno di giuoco. Ma il ragazzo non si moveva; teneva gli occhi fissi su Tuta che mangiava il pane. Anche Tuta guardava e osservava intenta la signora e quel ragazzo; a un tratto disse: - Lei, signo, co la bona grazia, si tante vorte je servisse na donna pe fa er bucato o a mezzo servizio No? Embè! Poi, vedendo che il ragazzo malaticcio non staccava gli occhi da lei e non voleva cedere ai ripetuti inviti della madre lo chiamò a sé: - Voi vede er pupetto? Viello a vede, carino, vie. Il ragazzo, spinto violentemente dalla madre, saccostò; guardò un pezzo il bambino con gli occhi invetrati come quelli dun gatto fustigato; poi gli strappò dalla manina il tozzo di pane. Il bambino si mise a strillare. - No! poro pupo! - esclamò Tuta. - Jhai levato er pane? Piagne mo, vedi? Ha fame Dàjene armeno un pezzetto. Alzò gli occhi per chiamare la madre del ragazzo, ma non la vide più sul sedile: parlava là in fondo, concitatamente con un omaccione barbuto che lascoltava disattento, con un curioso sorriso sulle labbra le mani dietro la schiena e il cappellaccio bianco buttato su la nuca. Il bambino intanto seguitava a strillare. - Be, - fece Tuta, - te lo levo io un pezzetto Allora anche il ragazzo si mise a strillare. Accorse la madre, a cui Tuta, co la bona grazia, spiegò ciò che era accaduto. Il ragazzo stringeva con le due mani al petto il tozzo di pane, senza volerlo cedere, neppure alle esortazioni della madre. - Lo vuoi davvero? E te lo mangi, Ninní? - disse la signora rossa. - Non mangia niente, sapete, niente: sono disperata! Magari lo volesse davvero Sarà un capriccio Lasciateglielo, per piacere. - Be, sí, volentieri, - fece Tuta. - Tiello, cocco, magnalo tu Ma il ragazzo corse alla vasca e vi buttò il tozzo di pane. - Ai pescetti, eh Ninní? - esclamò allora Tuta, ridendo. - E sta pora creatura mia chè digiuna Nun ciò latte, nun ciò casa, nun ciò gnente Pe davero, sape signo Gnente! La signora aveva fretta di ritornare a quelluomo che laspettava di là: trasse dalla borsetta due soldi e li diede a Tuta. - Dio te lo paghi, - le disse dietro, questa. - Sú, sú, sta bono, cocco mio: te ce crompo la bobbona, sa! Ci avemo fatto du bajocchi cor pane de la vecchia. Zitto, Nino mio! Mo semo ricchi Il bimbo si quietò. Ella rimase, coi due soldi stretti in una mano, a guardar la gente che già popolava il giardinetto: ragazzi balie, bambinaje, soldati Era un gridío continuo. Tra le ragazze che saltavano la corda, e i ragazzi che si rincorrevano e i bambini strillanti in braccio alle balie che chiacchieravano placidamente tra loro e le bambinaie che facevano allamore coi soldati, si aggiravano i venditori di lupini, di ciambelle o daltre golerie. Gli occhi di Tuta saccendevano, talvolta, e le labbra le saprivano a uno strano sorriso. Proprio nessuno voleva credere che ella non sapeva più come fare, dove andare? Stentava a crederlo lei stessa. Ma era proprio cosí. Era entrata là, in quel giardinetto, per cercarvi un po dombra; vi si tratteneva da circa unora; poteva rimanervi fino a sera; e poi? dove passar la notte, con quella creatura in braccio? e il giorno dopo? e laltro appresso? Non aveva nessuno, nemmeno là al paese, tranne quelluomo che non voleva più saperne di lei; e, del resto, come tornarci? - Ma allora? Nessuna via di scampo? Pensò a quella vecchia strega che le aveva tolto gli orecchini e il fagotto. Tornare da lei? Il sangue le montò alla testa. Guardò il suo piccino, che sera addormentato. - Eh, Nino, ar fiume tutte dua? Cosí Sollevò le braccia, come per buttarlo. E lei, appresso. - Ma che, no! - Rialzò il capo e sorrise, guardando la gente che le passava davanti. Il sole era tramontato, ma il caldo persisteva, soffocante. Tuta si sbottonò il busto alla gola, rimboccò in dentro le due punte, scoprendo un po del petto bianchissimo. - Caldo? - Se more! Le stava davanti un vecchietto con due ventagli di carta infissi nel cappello, altri due in mano aperti, sgargianti, e una cesta al braccio, piena di tantaltri ventaglini alla rinfusa, rossi, celesti, gialli. - Du bajocchi! - Vattene! - disse Tuta, dando una spallata. - De che so? de carta? - E de che lo voi? de seta? - Mbè, perché no? - fece Tuta, guardandolo con un sorriso di sfida; poi schiuse la mano in cui teneva i due soldi, e aggiunse: - Ciò questi du bajocchi soli. Pe n sordo me lo dai? Il vecchio scosse il capo, dignitosamente. - Du bajocchi. Manco pe fallo! - Be, mannaggia a tene! Dammelo. Moro de callo. Er pupo dorme Tiramo a campà. Dio pruvede. Gli diede i due soldi, prese il ventaglino e, tirandosi più giú la rimboccatura sul petto cominciò a farsi vento vento vento lí sul seno quasi scoperto e a ridere e a guardare, spavalda, con gli occhi lucenti, invitanti, aizzassi, i soldati che passavano. Novelle per un anno di Luigi Pirandello E DUE! Dopo aver vagato a lungo per il quartiere addormentato dei Prati di Castello rasentando i muri delle caserme, sfuggendo istintivamente il lume dei lampioni sotto gli alberi dei lunghissimi viali pervenuto alla fine sul Lungotevere dei Mellini, Diego Bronner montò, stanco sul parapetto dellargine deserto e vi si pose a sedere, volto verso il fiume, con le gambe penzoloni nel vuoto. Non un lume acceso nelle case di fronte, della Passeggiata di Ripetta avvolte nellombra e stagliate nere nel chiaror lieve e ampio che, di là da esse, la città diffondeva nella notte. Immobili, le foglie degli alberi del viale, lungo largine. Solo, nel gran silenzio, sudiva un lontanissimo zirlío di grilli e - sotto - il cupo borbogliare delle acque nere del fiume in cui, con un tremolío continuo, serpentino, si riflettevano i lumi dellargine opposto. Correva per il cielo una trama fitta dinfinite nuvolette lievi, basse, cineree, come se fossero chiamate in fretta di là di là, verso levante, a un misterioso convegno, e pareva che la luna, dallalto, le passasse in rassegna. Il Bronner stette un pezzo col volto in sú a contemplar quella fuga che animava con cosí misteriosa vivacità il silenzio luminoso di quella notte di luna. A un tratto udí un rumor di passi sul vicino ponte Margherita e si volse a guardare. Il rumore dei passi cessò. Forse qualcuno, come lui, sera messo a contemplare quelle nuvolette e la luna che le passava in rassegna o il fiume con quei tremuli riflessi dei lumi nellacqua nera fluente. Trasse un lungo sospiro e tornò a guardare in cielo, un po infastidito della presenza di quellignoto che gli turbava il triste piacere di sentirsi solo. Ma egli, qua, era nellombra degli alberi: pensò che colui, dunque, non avrebbe potuto scorgerlo; e quasi per accertarsene, si voltò di nuovo a guardare. Presso un fanale imbasato sul parapetto del ponte scorse un uomo in ombra. Non comprese dapprima che cosa colui stesse a far lí, silenziosamente. Gli vide posare come un involto su la cimasa, a piè del fanale. - Involto? No: era il cappello. E ora? che! Possibile? Ora scavalcava il parapetto. Possibile? Istintivamente il Bronner si trasse indietro col busto, protendendo le mani e strizzando gli occhi; si restrinse tutto in sé; udí il tonfo terribile nel fiume. Un suicidio? Cosí? Riaprí gli occhi, riaffondò lo sguardo nel bujo. Nulla. Lacqua nera. Non un grido. Nessuno. Si guardò attorno. Silenzio, quiete. Nessuno aveva veduto? nessuno udito? E quelluomo intanto affogava E lui non si moveva, annichilito. Gridare? Troppo tardi, ormai. Raggomitolato nellombra, tutto tremante, lasciò che la sorte atroce di quelluomo si compisse pur sentendosi schiacciare dalla complicità del suo silenzio con la notte, e domandandosi di tratto in tratto: - Sarà finito? sarà finito? - come se con gli occhi chiusi vedesse quellinfelice dibattersi nella lotta disperata col fiume. Riaprendo gli occhi, risollevandosi, dopo quel momento dorribile angoscia la quiete profonda della città dormente, vegliata dai fanali, gli parve un sogno. Ma come guizzavano ora quei riflessi dei lumi nellacqua nera! Rivolse paurosamente lo sguardo al parapetto del ponte: vide il cappello lasciato lí da quellignoto. Il fanale lo illuminava sinistramente. Fu scosso da un lungo brivido alle reni, e col sangue che gli frizzava ancora per le vene in preda a un tremito convulso di tutti i muscoli come se quel cappello là potesse accusarlo, scese e, cercando lombra, savviò rapidamente verso casa. - Diego, che hai? - Nulla, mamma. Che ho? - No, mi pareva È già tardi - Non voglio che tu maspetti, lo sai; te lho detto tante volte. Lasciami rincasare quando mi fa comodo. - Sí, sí. Ma vedi, stavo a cucire Vuoi che taccenda il lumino da notte? - Dio, me lo domandi ogni sera! La vecchia madre, come sferzata da questa risposta alla domanda superflua, corse curva, trascinando un po una gamba, ad accendergli in camera il lumino da notte e a preparargli il letto. Egli la seguí con gli occhi, quasi con rancore; ma, comella scomparve dietro luscio, trasse un sospiro di pietà per lei. Subito però il fastidio lo riprese. E rimase lí ad aspettare, senza saper perché, né che cosa, in quella tetra saletta dingresso che aveva il soffitto basso basso di tela fuligginosa, qua e là strappata e con lo strambello pendente, in cui le mosche seran raccolte e dormivano a grappoli. Vecchi arredi decaduti, mescolati con rozzi mobili e oggetti nuovi di sartoria stipavano quella saletta: una macchina da cucire, due impettiti manichini di vimini una tavola liscia massiccia per tagliarvi le stoffe, con un grosso pajo di forbici, il gesso, il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda. Ma, ora, il Bronner percepiva appena tutto questo. Sera portato con sé, come uno scenario, lo spettacolo di quel cielo corso da quelle nuvolette basse e lievi; e del fiume con quei riflessi dei fanali; lo spettacolo di quelle alte case nellombra, là dirimpetto stagliate nel chiarore della città e di quel ponte con quel cappello E limpressione spaventosa, come di sogno dellimpassibilità di tutte quelle cose cherano con lui là, presenti, più presenti di lui perché lui, anzi, nascosto nellombra degli alberi, era veramente come se non ci fosse. Ma il suo orrore, lo sconvolgimento, adesso, erano appunto per questo, per esser egli rimasto lí in quellattimo come quelle cose presente e assente, notte, silenzio, argine, alberi, lumi, senza gridare ajuto, come se non ci fosse; e il sentirsi ora qua stordito, stralunato, come se quello che aveva veduto e sentito, lo avesse sognato. A un tratto vide venire a posarsi con un balzo agile e netto, là su la tavola massiccia, il grosso gatto bigio di casa. Due occhi verdi, immobili e vani. Ebbe un momentaneo terrore di quegli occhi, e aggrottò le ciglia, urtato. Pochi giorni addietro, quel gatto era riuscito a far cadere dal muro di quella saletta una gabbia col cardellino di cui sua madre aveva cura amorosa. Con industriosa e paziente ferocia, cacciando le granfie di tra le gretole, laveva tratto fuori e se lera mangiato. La madre non se ne sapeva ancora dar pace; anche lui pensava tuttora allo scempio di quel cardellino; ma il gatto, eccolo là: del tutto ignaro del male che aveva fatto. Se egli lo avesse cacciato via da quella tavola sgarbatamente, non ne avrebbe mica capito il perché. Ed ecco già due prove contro di lui, quella sera. Due altre prove. E questa seconda gli balzava innanzi allimprovviso, con quel gatto; come allimprovviso gli era venuta laltra, con quel suicidio dal ponte. Una prova: che egli non poteva essere come quel gatto là che, compiuto uno scempio, un momento dopo non ci pensava più; laltra prova: che gli uomini, alla presenza dun fatto, non potevano restare impassibili come le cose per quanto come lui si forzassero, non solo a non parteciparvi, ma anche a tenersene quasi assenti. La dannazione del ricordo in sé, e il non poter sperare che gli altri dimenticassero. Ecco. Queste due prove. Una dannazione e una disperazione. Che modo nuovo di guardare avevano acquistato da un pezzo in qua i suoi occhi? Guardava sua madre, ritornata or ora dallavergli apparecchiato il letto di là e acceso il lumino da notte e la vedeva non più come sua madre ma come una povera vecchia qualunque, quale essa era per sé, con quel grosso porro accanto alla pinna destra del naso un po schiacciato le guance esangui e flaccide, striate da venicciuole violette, e quegli occhi stanchi che subito sotto lo sguardo di lui cosí stranamente spietato, le sabbassavano, ecco, dietro gli occhiali, quasi per vergogna, di che? Ah, egli lo sapeva bene, di che. Rise dun brutto riso; disse: - Buona notte, mamma. E andò a chiudersi in camera. La vecchia madre, piano piano per non farsi sentire, si rimise a sedere nella saletta e a cucire: a pensare. Dio, perché cosí pallido e stravolto, quella notte? Bere, non beveva, o almeno dal fiato non si sentiva. Ma se fosse ricaduto in mano dei cattivi compagni che lo avevano rovinato, o forsanche di peggiori? Questa era la paura sua più grave. Tendeva di tanto in tanto lorecchio per sentire che cosa egli facesse di là, se si fosse coricato, se già dormisse; e intanto ripuliva gli occhiali, che a ogni sospiro le sappannavano. Lei, prima dandare a letto, voleva finire quel lavoro. La pensioncina che il marito le aveva lasciato, non bastava più, ora che Diego aveva perduto limpiego. E poi accarezzava un sogno, che pur sarebbe stato la sua morte: metter tanto da parte lavorando e risparmiando, da mandare il figlio lontano, in America. Perché qua, lo capiva, il suo Diego, ora, non avrebbe trovato più da collocarsi e nel triste ozio, che da sette mesi lo divorava, si sarebbe perduto per sempre. In America là - oh, il suo figliuolo era tanto bravo! sapeva tante cose! scriveva, prima anche nei giornali - in America, là, - lei magari ne sarebbe morta - ma il suo figliuolo avrebbe ripreso la vita avrebbe dimenticato, cancellato il suo fallo di gioventú, di cui erano stati cagione i cattivi compagni: quel Russo o Polacco che fosse, pazzo, crapulone, capitato a Roma per la sciagura di tante oneste famiglie. Giovinastri, si sa! Invitati a casa da questo forestiere, riccone e scostumato, avevano fatto pazzie: vino donnacce subriacavano Ubriaco, quello voleva giocare a carte, e perdeva Se lera procacciata da sé, con le sue mani la rovina: che centrava poi laccusa a tradimento dei suoi compagni di crapula, quel processo scandaloso che aveva sollevato tanto rumore e infamato tanti giovanotti, scapati, sí, ma di famiglie onorate e per bene? Le parve di sentire un singhiozzo di là e chiamò: - Diego! Silenzio. Rimase un pezzo con lorecchio teso e gli occhi intenti. Sí: era sveglio ancora. Che faceva? Si alzò, e, in punta di piedi, saccostò alluscio, a origliare; poi si chinò per guardare attraverso il buco della serratura: - Leggeva Ah ecco! quei maledetti giornali ancora! il resoconto del processo - Come mai come mai sera dimenticata di distruggerli, quei giornali, comperati nei tremendi giorni del processo? - E perché, quella notte, a quellora, appena rincasato, li aveva ripresi e tornava a leggerli? - Diego! - chiamò di nuovo, piano; e schiuse timidamente luscio. Egli si voltò di scatto, come per paura. - Che vuoi? Ancora in piedi? - E tu? - fece la madre. - Vedi, mi fai rimpiangere ancora la mia stolidaggine - No. Mi diverto, - rispose egli, stirando le braccia. Si alzò; si mise a passeggiare per la stanza. - Stracciali, buttali via, te ne prego! - supplicò la madre a mani giunte. - Perché vuoi straziarti ancora? Non ci pensare più! Egli si fermò in mezzo alla stanza; sorrise e disse: - Brava. Come se, non pensandoci più io, per questo poi non dovessero più pensarci gli altri. Dovremmo metterci a fare i distratti, tutti quanti per lasciarmi vivere. Distratto io, distratti gli altri - Che è stato? Niente. Sono stato tre anni in villeggiatura. Parliamo daltro - Ma non vedi, non vedi come mi guardi anche tu? - Io? - esclamò la madre. - come ti guardo? - Come mi guardano tutti gli altri! - No, Diego! ti giuro! Guardavo ti guardavo perché dovresti passare dal sarto, ecco Diego Bronner si guardò addosso il vestito, e tornò a sorridere. - Già, è vecchio. Per questo tutti mi guardano Eppure, me lo spazzolo bene, prima duscire; mi aggiusto Non so, mi sembra che potrei passare per un signore qualunque per uno che possa ancora indifferentemente partecipare alla vita Il guajo è là, è là - aggiunse, accennando i giornali su la scrivania. - Abbiamo offerto un tale spettacolo, che, via sarebbe troppa modestia presumere che la gente se ne sia potuta dimenticare Spettacolo danime ignude gracili e sudicette, vergognose di mostrarsi in pubblico, come i tisici alla leva. E cercavamo tutti di coprirci le vergogne con un lembo della toga dellavvocato difensore. E che risate il pubblico! Vuoi che la gente, per esempio, si dimentichi che il Russo, noi, quel cagliostro lo chiamavamo Luculloff e che lo paravamo da antico romano, con gli occhiali doro a stanghetta sul naso rincagnato? Quando lo han veduto là con quel faccione rosso brozzoloso, e han saputo come noi lo trattavamo che gli strappavamo i coturni dai piedi e lo picchiavamo sodo sul cranio pelato e che lui, sotto a quei picchi sodi, rideva, sghignava, beato - Diego! Diego, per carità! - scongiurò la madre. - Ubriaco. Lo ubriacavamo noi - Tu no! - Anchio, va là, con gli altri. Era uno spasso! E allora venivano le carte da giuoco. Giocando con un ubriaco, capirai, facilissimo barare - Per carità, Diego! - Cosí scherzando Oh, questo, te lo posso giurare. Là risero tutti, giudici, presidente; finanche i carabinieri; ma è la verità. Noi rubavamo senza saperlo, o meglio, sapendolo e credendo di scherzare. Non ci pareva una truffa. Erano i denari dun pazzo schifoso, che ne faceva getto cosí E del resto neppure un centesimo ne rimaneva poi nelle nostre tasche: ne facevamo getto anche noi, come lui, con lui, pazzescamente Sinterruppe; saccostò allo scaffale dei libri; ne trasse uno. - Guarda. Questo solo rimorso. Con quei denari comprai una mattina, da un rivendugliolo, questo libro qua. E lo buttò su la scrivania. Era La corona dolivo selvaggio del Ruskin, nella traduzione francese. - Non lho aperto nemmeno. Vi fissò lo sguardo, aggrottando le ciglia. Come mai, in quei giorni, gli era potuto venire in mente di comprare quel libro? Sera proposto di non leggere più, di non più scrivere un rigo; e andava lí, in quella casa, con quei compagni, per abbrutirsi, per uccidere in sé, per affogare nel bagordo un sogno il suo sogno giovanile, poiché le tristi necessità della vita glimpedivano dabbandonarsi a esso, come avrebbe voluto. La madre stette un pezzo a guardare anche lei quel libro misterioso; poi gli chiese dolcemente: - Perché non lavori? perché non scrivi più, come facevi prima? Egli le lanciò uno sguardo odioso, contraendo tutto il volto, quasi per ribrezzo. La madre insistette, umile: - Se ti chiudessi un po in te Perché disperi? Credi tutto finito? Hai ventisei anni Chi sa quante occasioni ti offrirà la vita, per riscattarti - Ah sí, una, proprio questa sera! - sghignò egli. - Ma sono rimasto lí, come di sacco. Ho visto un uomo buttarsi nel fiume - Tu? - Io. Gli ho veduto posare il cappello sul parapetto del ponte; poi lho visto scavalcare, quietamente, poi ho udito il tonfo nel fiume. E non ho gridato, non mi son mosso. Ero nellombra degli alberi, e ci sono rimasto, spiando se nessuno avesse veduto. E lho lasciato affogare. Sí. Ma poi ho scorto lí, sul parapetto del ponte, sotto il fanale, il cappello e sono scappato via, impaurito - Per questo - mormorò la madre. - Che cosa? Io non so nuotare. Buttarmi? tentare? La scaletta daccesso al fiume era lí, a due passi. Lho guardata, sai? e ho finto di non vederla. Avrei potuto ma già era inutile troppo tardi Sparito! - Non cera nessuno? - Nessuno. Io solo. - E che potevi fare tu solo, figlio mio? È bastato lo spavento che ti sei preso, e questagitazione Vedi? tremi ancora Va, va a letto, va a letto È molto tardi Non ci pensare! La vecchia madre gli prese una mano e gliela carezzò. Egli le fe cenno di sí col capo e le sorrise. - Buona notte, mamma. - Dormi tranquillo, eh? - gli raccomandò la madre, commossa dalla carezza a quella mano, che egli sera lasciata fare e asciugandosi gli occhi, per non guastarsi questa tenerezza angosciosa, se nuscí. Dopo circa unora, Diego Bronner era di nuovo seduto sullargine del fiume, al posto di prima, con le gambe penzoloni. Continuava per il cielo la fuga delle nuvolette lievi, basse, cineree. Il cappello di quellignoto sul parapetto del ponte non cera più. Forse eran passate di là le guardie notturne e se lerano preso. Allimprovviso, si girò verso il viale, ritraendo le gambe; scese dalla spalletta dellargine e si recò là, sul ponte. Si tolse il cappello e lo posò allo stesso posto di quellaltro. - E due! - disse. Ma come se facesse per giuoco; per un dispetto alle guardie notturne che avevano tolto di là il primo. Andò dallaltra parte del fanale, per vedere leffetto del suo cappello, solo là, su la cimasa, illuminato come quellaltro. E rimase un pezzo, chinato sul parapetto, col collo proteso, a contemplarlo, come se lui non ci fosse più. A un tratto rise orribilmente: si vide là appostato come un gatto dietro il fanale: e il topo era il suo cappello Via, via pagliacciate! Scavalcò il parapetto: si sentí drizzare i capelli sul capo: sentí il tremito delle mani che si tenevano rigidamente aggrappate: le schiuse; si protese nel vuoto. Novelle per un anno di Luigi Pirandello AMICISSIMI Gigi Mear, in pipistrello quella mattina eh, con la tramontana, dopo i quaranta non ci si scherza più! il fazzoletto da collo tirato sú e rinvoltato con cura fin sotto il naso, un pajo di grossi guanti inglesi alle mani; ben pasciuto, liscio e rubicondo, aspettava sul Lungo Tevere de Mellini il tram per Porta Pia che doveva lasciarlo, come tutti i giorni, in Via Pastrengo, innanzi alla Corte dei Conti, ove era impiegato. Conte di nascita, ma purtroppo senza più né contea né contanti Gigi Mear aveva nella beata incoscienza dellinfanzia manifestato al padre il nobile proposito dentrare in quellufficio dello Stato credendo allora ingenuamente che fosse una Corte in cui ogni conte avesse il diritto dentrare. È noto a tutti ormai che i tram non passano mai, quando sono aspettati. Piuttosto si fermano a mezza via per interruzione di corrente, o preferiscono dinvestire un carro o di schiacciare magari un poveruomo. Bella comodità, non pertanto, tutto sommato. Quella mattina intanto tirava la tramontana, gelida, tagliente, e Gigi Mear pestava i piedi guardando lacqua aggricciata del fiume che pareva sentisse un gran freddo anchesso, poverino, lí, come in camicia, tra quelle dighe rigide, scialbe, della nuova arginatura. Come Dio volle, dindín, dindín: ecco il tram. E Gigi Mear si disponeva a montarvi senza farlo fermare, quando, dal nuovo Ponte Cavour si sentí chiamare a gran voce: - Gigin! Gigin! E vide un signore che gli correva incontro gestendo come un telegrafo ad asta. Il tram se la filò. In compenso, Gigi Mear ebbe la consolazione di trovarsi tra le braccia duno sconosciuto, suo intimo amico a giudicarne dalla violenza con cui si sentiva baciato, là, là, sul fazzoletto di seta che gli copriva la bocca. - Tho riconosciuto subito, sai, Gigin! Subito! Ma che vedo? Già venerando? Ih, ih, tutto bianco! E non ti vergogni? un altro bacio, permetti, Gigione mio? per la tua santa canizie! Stavi qua fermo - mi pareva che stessi ad aspettarmi. Quando tho visto alzar le braccia per montare su quel demonio mè parso un tradimento, mè parso! - Già! - fece il Mear, forzandosi a sorridere. - Andavo allufficio. - Mi farai il piacere di non parlare di porcherie in questo momento! - Come? - Cosí! Te lo comando io. - Pregare sempre, che centra! Sai che sei un bel tipo? - Sí, lo so. Ma tu non maspettavi, è vero? Eh, ti vedo allaria; non maspettavi. - No per dire la verità - Sono arrivato jersera. E ti porto i saluti di tuo fratello, il quale ti faccio ridere! voleva darmi un biglietto di presentazione per te. - Come! dico. Per Gigione? Ma sa che io lho conosciuto prima di lei, per modo di dire: amici dinfanzia, perdio ci siamo rotti tante volte reciprocamente la testa Compagni poi dUniversità La gran Padova, Gigione, ti ricordi? il campanone, che tu non sentivi mai, mai, dormendo come un diciamo ghiro, eh? ti toccherebbe porco, però. Basta. Una volta sola lo sentisti, e ti parve che chiamassero al fuoco! Bei tempi! Tuo fratello sta benone, sai, grazie a Dio. Abbiamo combinato insieme un certo affaruccio, e sono qua per questo. Oh, ma tu che hai? Sei funebre. Hai preso moglie? - No, caro! - esclamò Gigi Mear, riscotendosi. - Stai per prenderla? - Sei matto? Dopo i quaranta? Neanche per sogno! - Quaranta? E se fossero cinquanta, Gigione, e sonati? Ma già, tu hai la specialità di non sentir sonare mai niente: né le campane né gli anni, me ne scordavo. Cinquanta, cinquanta, caro, te lassicuro io, sonati. Sospiriamo! la faccenda comincia a farsi un po seria. Sei nato aspetta: nellaprile del mille ottocento cinquanta uno, è vero o non è vero? dodici aprile. - Maggio, se permetti, e mille ottocento cinquantadue, se permetti, - corresse il Mear, sillabando, indispettito. - O vuoi saperlo meglio di me, adesso? Dodici maggio mille ottocento cinquanta due. Dunque, finora, quarantanove anni e qualche mese. - E niente moglie! Benissimo. Io sí, sai? Ah, una tragedia: ti farò schiattare dalle risa. Restiamo intesi, intanto, oh! che tu mi hai invitato a pranzo. Dove divori di questi tempi? Sempre dal vecchio Barba? - Ah, - esclamò con crescente stupore Gigi Mear, - sai anche del vecchio Barba? Ceri forse anche tu? - Io? Da Barba? Come vuoi ci fossi, se sto a Padova? Me lhanno detto e mi hanno raccontato le belle prodezze che vi fai con gli altri commensali, in quella vecchia debbo dire bettola, macelleria, trattoria? - Bettola, bettolaccia, - rispose il Mear, - ma adesso eh, se devi desinare con me, bisogna che avverta a casa mia, la serva - Giovane? - Eh no, vecchia, caro, vecchia! E da Barba, sai? non ci vado più, e prodezze, basta, da tre anni ormai. A una certa età - Dopo i quaranta! - Dopo i quaranta bisogna avere il coraggio di voltar le spalle a un cammino che, seguitando, ti porterebbe al precipizio. Scendere, va bene, ma pian pianino, pian pianino, senza ruzzolare. Ecco, vieni sú. Sto qua. Ti fo vedere come mi son messa per benino la casetta. - Pian pianino per benino la casetta - cominciò a dire lamico, salendo la scala, dietro Gigi Mear. - Ma tu mi parli anche in diminutivi, adesso, e sei cosí grosso, cosí superlativo, povero Gigione mio! Che thanno fatto? Thanno bruciato la coda? Vuoi farmi piangere? - Mah! - fece il Mear, aspettando sul pianerottolo che la serva venisse ad aprire la porta. - Bisogna prenderla ormai con le buone questa vitaccia, carezzarla, carezzarla coi diminutivi, o te la fa. Non voglio mica ridurmi alla fossa a quattro piedi, io. - Ah tu credi luomo bipede? - scattò laltro, a questo punto. - Non lo dire, Gigione! So io che sforzi faccio certi momenti a tenermi ritto su due zampe soltanto. Credi, amico mio: a lasciar fare alla natura, noi saremmo, per inclinazione, tutti quadrupedi. La meglio cosa! più comodi, ben posati, sempre in equilibrio Quante volte mi butterei a camminare a terra cosí con le mani puntate, gattoni! Questa maledetta civiltà ci rovina! Quadrupede, io sarei una bella bestia selvaggia; quadrupede, ti sparerei un pajo di calci nel ventre per le bestialità che hai detto; quadrupede, non avrei moglie, né debiti, né pensieri Vuoi farmi piangere? Me ne vado! Gigi Mear, intontito dalla buffonesca loquela di quel suo amico piovuto dal cielo lo osservava mettendo a tortura la memoria per sapere come diamine si chiamasse come e quando lo avesse conosciuto, a Padova, da ragazzo o da studente dUniversità; e passava e ripassava in rassegna tutti i suoi intimi amici dallora, invano: nessuno rispondeva alla fisonomia di questo. Non ardiva intanto di domandargli uno schiarimento. Lintimità che esso gli dimostrava era tanta e tale, che temeva doffenderlo. Si propose di riuscirvi con lastuzia. La serva tardava ad aprire: non saspettava il padrone cosí presto di ritorno. Gigi Mear sonò di nuovo, e quella venne alla fine, ciabattando. - Vecchia mia, - le disse il Mear. - Eccomi di ritorno, e in compagnia. Apparecchierai per due, oggi, e disimpégnati! Con questo mio amico, che ha un nome curiosissimo, non si scherza bada! - Antropofago Capribarbicornípede! - esclamò laltro con un versaccio che lasciò la vecchietta perplessa, se sorriderne o farsi la croce. - E nessuno vuol più saperne, di questo mio bel nome, vecchia! I direttori delle banche arricciano il naso, gli strozzini strabiliano. Soltanto mia moglie è stata felicissima di prenderselo; ma il nome soltanto, veh! le ho lasciato prendere. Me, no! me, no! Son troppo bel giovine, per lanima di tutti i diavoli! Su Gigione, poiché hai codesta debolezza, mostrami adesso le tue miserie. Tu vecchia, subito: - Biada alla bestia! Il Mear, sconfitto se lo portò in giro per le cinque stanzette del quartierino arredate con cura amorosa con la cura di chi non voglia trovar più nulla da desiderare fuori della propria casa, fatto il proponimento di diventar chiocciola. Salottino, camera da letto, stanzino da bagno, sala da pranzo, studiolo. Nel salottino, il suo stupore e la sua tortura saccrebbero nel sentir parlare lamico delle cose più intime e particolari della sua famiglia guardando le fotografie disposte su la mensola. - Gigione! Vorrei un cognato come questo tuo. Sapessi quantè birbone il mio! - Tratta forse male tua sorella? - Tratta male me! E gli sarebbe cosí facile ajutarmi, in questi frangenti Ma! - Scusa, - disse il Mear - non ricordo più come si chiami tuo cognato - Lascia fare! non te lo puoi ricordare: non lo conosci. Sta a Padova da due anni appena. Sai che mha fatto? Tuo fratello, tanto buono con me, maveva promesso ajuto, se quella canaglia mavesse avallato le cambiali Lo crederesti? Mha negato la firma! E allora tuo fratello, che alla fin fine, benché amicissimo, è un estraneo, ne ha fatto a meno tanto se nè indignato È vero che il nostro negozio è sicuro Ma se ti dicessi la ragione del rifiuto di mio cognato! Sono ancora un bel giovine: non puoi negarlo: simpaticone, non fo per dire. Bene: la sorella di mio cognato ha avuto la cattiva ispirazione dinnamorarsi di me, poverina. Ottimo gusto, ma poco discernimento. Figúrati se io Basta. Sè avvelenata. - Morta? - domandò il Mear, restando. - No. Ha vomitato un pochino ed è guarita. Ma io, capirai, non ho potuto metter più piede in casa di mio cognato, dopo questa tragedia. Mangiamo, santo Dio, sí o no? Io non ci vedo più dalla fame. Allupo! Poco dopo, a tavola, Gigi Mear, oppresso dalle espansioni daffetto dellamico che lo caricava di male parole e per miracolo non lo picchiava, cominciò a domandargli notizie di Padova e di questo e di quello sperando di fargli uscir di bocca il proprio nome, cosí per caso, o sperando almeno, nellesasperazione crescente di punto in punto che gli avvenisse di distrarsi dalla fissazione di venirne a capo, parlando daltro. - E di un po, e quel Valverde, direttore della Banca dItalia con quella moglie bellissima e quel magnifico mostro di sorella, guercia, per giunta, se non minganno? Ancora a Padova? Lamico, a questa interrogazione, scoppiò a ridere a crepapelle. - Che cosè? - riprese il Mear, incuriosito. - Non è forse guercia? - Sta zitto! sta zitto! - pregò laltro che non riusciva a frenar le risa, come in una convulsione. - Guercissima. E con un naso, Dio liberi, che le lascia vedere il cervello. È quella! - Quella, chi? - Mia moglie! Gigi Mear restò intronato e poté a mala pena balbettare qualche sciocca scusa. Ma quegli riprese a ridere più forte e più a lungo di prima. Alla fine si quietò, aggrottò le ciglia, trasse un profondo sospiro. - Caro mio, - disse, - ci sono eroismi ignorati nella vita che la più sbrigliata fantasia di poeta non potrà mai arrivare a concepire! - Eh sí! - sospirò il Mear. - Hai ragione comprendo - Non comprendi un corno! - negò subito laltro. - Credi che io voglia alludere a me? Io, leroe? Tuttal più, la vittima potrei essere. Ma neppure. Leroismo è stato quello di mia cognata: la moglie di Lucio Valverde. Senti un po: cieco, stupido, imbecille - Io? - No, io, io: potei lusingarmi che la moglie di Lucio Valverde si fosse innamorata di me fino al punto di fare un torto al marito che, in coscienza, puoi crederlo, Gigin, se lo sarebbe meritato. Ma che! Ma che! Sai che era invece? Disinteressato spirito di sacrificio. Sta a sentire. Valverde parte, o meglio, finge di partire come si fa di solito dintesa, certo, con lei. E lei allora mi riceve in casa. Venuto il momento tragico della sorpresa, mi caccia in camera della cognata guercia, la quale accogliendomi tutta tremante e pudibonda, aveva laria di sacrificarsi anche lei per la pace e per lonore del fratello. Io ebbi appena il tempo di gridare: Ma abbia pazienza, signora mia, comè possibile che Lucio creda sul serio. Non potei finire; Lucio irruppe, furibondo, nella camera, e il resto te lo puoi immaginare. - E come? - esclamò Gigi Mear, - tu, col tuo spirito - E le mie cambiali? - gridò laltro. - Le mie cambiali in sofferenza, di cui Valverde maccordava la rinnovazione per le finte buone grazie della moglie? Ora me le avrebbe protestate ipso facto, capisci? E mi avrebbe rovinato. Vilissimo ricatto! Non ne parliamo più, ti prego. In fin de conti, visto e considerato che non ho neppure un soldo di mio e che non ne avrò mai visto e considerato che non ho intenzione di prender moglie - Come! - lo interruppe, a questo punto, Gigi Mear. - Se hai sposato! - Io? Ah, io no, davvero! Lei mi ha sposato, lei sola. Io, per conto mio, glielho detto avanti. Patti chiari, amici cari: Lei, signorina, vuole il mio nome? E se lo pigli pure: non so proprio che farmene! Ma basta, eh? - Cosicché, - arrischiò Gigi Mear, gongolante, - non cè altro; prima si chiamava Valverde e ora si chiama - Purtroppo! - sbuffò laltro, alzandosi di tavola. - Ah no, senti! - esclamò Gigi Mear, non potendone più e prendendo il coraggio a due mani. - Tu mhai fatto passare una mattinata deliziosa: io ti ho accolto come un fratello: ora mi devi fare un favore - Vorresti per caso, in prestito, mia moglie? - No, grazie! Voglio che tu mi dica come ti chiami. - Io? come mi chiamo io? - domandò lamico, sentendosi cascar dalle nuvole e appuntandosi lindice duna mano sul petto, quasi non credesse a se stesso. - E che vuol dire? non lo sai? Non ti ricordi più? - No - confessò, avvilito, il Mear. - Scusami, chiamami luomo più smemorato della terra; ma io proprio potrei giurare di non averti mai conosciuto. - Ah sí? Ah, benissimo! benissimo! - riprese quegli. - Caro Gigione mio, qua la mano. Ti ringrazio con tutto il cuore del pranzo e della compagnia, e me ne vado senza dirtelo. Figúrati! - Tu me lo dirai, perdio! - scattò Gigi Mear, balzando in piedi. - Mi sono torturato il cervello unintera mattinata! Non ti faccio uscire di qua, se non me lo dici. - Ammazzami, - rispose lamico impassibile, - tagliami a pezzi; non te lo dirò. - Via, sii buono! - riprese, cangiando tono, il Mear. - Non avevo mai sperimentato prima dora guarda, questa mia mancanza di memoria e ti giuro che mi fa una penosissima impressione: tu, in questo momento, rappresenti un incubo per me. Dimmi come ti chiami, per carità! - Vattelapesca. - Te ne scongiuro! Vedi: la dimenticanza non mha impedito di farti sedere alla mia tavola; e, del resto, quandanche non tavessi mai conosciuto, quandanche tu non fossi mai stato amico mio, lo sei diventato adesso e carissimo credi! sento per te una simpatia fraterna, ti ammiro, ti vorrei sempre con me: dunque dimmi come ti chiami! - È inutile, sai, - concluse laltro, - non mi seduci. Sii ragionevole: vuoi che mi privi adesso di questo inatteso godimento di farti restare cioè con un palmo di naso, senza sapere a chi tu abbia dato da mangiare? No, via: pretendi troppo, e si vede proprio che non mi conosci più. Se vuoi che non ti serbi rancore dellindegna dimenticanza, lasciami andar via cosí. - Vattene via subito, allora, te ne scongiuro! - esclamò Gigi Mear, esasperato. - Non ti posso più vedere innanzi a me! - Me ne vado, sí. Ma prima un bacetto, Gigione: me ne riparto domani - Non te lo do! - gridò il Mear, - se non mi dici - Basta, no, no, basta. E allora, addio, eh? - troncò laltro. E se nandò ridendo e voltandosi per la scala a salutarlo con la mano, ancora una volta. Novelle per un anno di Luigi Pirandello SE - Parte o arriva? - domandò a se stesso il Valdoggi, udendo il fischio dun treno e guardando da un tavolino innanzi allo chalet in Piazza delle Terme ledificio della stazione ferroviaria. Sera appigliato al fischio del treno, come si sarebbe appigliato al ronzío sordo continuo che fanno i globi della luce elettrica pur di riuscire a distrarre gli occhi da un avventore, il quale, dal tavolino accanto, stava a fissarlo con irritante immobilità. Per qualche minuto vi riuscí. Si rappresentò col pensiero linterno della stazione ove il fulgore opalino della luce elettrica contrasta con la vacuità fosca e cupamente sonora sotto limmenso lucernario fuligginoso; e si diede a immaginare tutte le seccature dun viaggiatore, sia che parta, sia che arrivi. Inavvertitamente però gli cadde di nuovo lo sguardo su quellavventore del tavolino accanto. Era un uomo sui quarantanni, vestito di nero, coi capelli e i baffetti rossicci, radi spioventi, la faccia pallida e gli occhi tra il verde e il grigio, torbidi e ammaccati. Gli stava a fianco una vecchierella mezzo appisolata alla cui placidità dava unaria molto strana la veste color cannella diligentemente guarnita di cordellina nera a zig-zag e il cappellino logoro e stinto su i capelli lanosi i cui grossi nastri neri terminati in punta da una frangia a grillotti dargento che li faceva sembrar due nastri tolti a una corona mortuaria, erano annodati voluminosamente sotto il mento. Il Valdoggi distrasse subito, di nuovo, lo sguardo da quelluomo, ma questa volta in preda a una vera esasperazione che lo fece rigirar su la seggiola sgarbatamente e soffiar forte per le nari. Che voleva insomma quello sconosciuto? Perché lo guardava a quel modo? Si rivoltò: volle guardarlo anche lui, con lintenzione di fargli abbassare gli occhi. - Valdoggi - bisbigliò quegli allora, quasi tra sé, tentennando leggermente il capo, senza muover gli occhi. Il Valdoggi aggrottò le ciglia e si sporse un po avanti per discerner meglio la faccia di colui che aveva mormorato il suo nome. O sera ingannato? Eppure, quella voce Lo sconosciuto sorrise mestamente e ripeté: - Valdoggi: è vero? - Sí - disse il Valdoggi smarrito, provandosi a sorridergli, indeciso. E balbettò: - Ma io scusi lei - Lei? Io son Griffi! - Griffi? Ah - fece il Valdoggi, confuso, vieppiù smarrito, cercando nella memoria unimmagine che gli si ravvivasse a quel nome. - Lao Griffi tredicesimo reggimento fanteria Potenza - Griffi! tu? - esclamò il Valdoggi a un tratto, sbalordito. - Tu? cosí Il Griffi accompagnò con un desolato tentennar del capo le esclamazioni di stupore del ritrovato amico; e ogni tentennamento era forse insieme un cenno e un saluto lagrimevole ai ricordi del buon tempo andato. - Proprio io cosí! Irriconoscibile, è vero? - No non dico ma timmaginavo - Di, di, come mimmaginavi? - lo interruppe subito il Griffi; e, quasi spinto da unansia strana, con moto repentino gli saccostò battendo più e più volte di seguito le palpebre e tenendosi le mani, come per reprimer la smania. - Mimmaginavi? Eh, certo di, di come? - Che so! - fece il Valdoggi. - A Roma? Ti sei dimesso? - No, dimmi come mimmaginavi, te ne prego! - insisté il Griffi vivamente. - Te ne prego - Mah ancora ufficiale, che so! - riprese il Valdoggi alzando le spalle. - Capitano, per lo meno Ti ricordi? Oh, e Artaserse? ti ricordi dArtaserse, il tenentino? - Sí sí - rispose Lao Griffi, quasi piangendo. - Artaserse Eh, altro! - Chi sa che ne è! - Chi sa! - ripeté laltro con solenne e cupa gravità, sgranando gli occhi. - Io ti credevo a Udine - riprese il Valdoggi, per cambiar discorso. Ma il Griffi sospirò, astratto e assorto: - Artaserse Poi si scosse di scatto e domandò: - E tu? Anche tu dimesso, è vero? Che t è accaduto? - Nulla a me, - rispose il Valdoggi. - Terminai a Roma il servizio, - Ah, già! Tu allievo ufficiale Ricordo benissimo: non ci badare Ricordo, ricordo La conversazione languí. Il Griffi guardò la vecchierella che gli stava a fianco appisolata. - Mia madre! - disse, accennandola con espressione di profonda tristezza nella voce e nel gesto. Il Valdoggi, senza saper perché, sospirò. - Dorme, poverina Il Griffi contemplò un pezzo sua madre in silenzio. Le prime sviolinate dun concerto di ciechi nel Caffè lo scossero, e si rivolse al Valdoggi. - A Udine, dunque. Ti ricordi? io avevo domandato che mi sascrivesse o al reggimento di Udine, perché contavo, in qualche licenza dun mese di passare i confini senza disertare, per visitare un po lAustria Vienna: dicono chè tanto bella! e un po la Germania; oppure al reggimento di Bologna per visitar lItalia di mezzo: Firenze, Roma Nel peggior dei casi rimanere a Potenza - nel peggiore dei casi, bada! Orbene, il Governo mi lasciò a Potenza, capisci? A Potenza, a Potenza! Economie economie E si rovina si assassina cosí un poveruomo! Pronunziò questultime parole con voce cosí cangiata e vibrante con gesti cosí insoliti, che molti avventori si voltarono a guardarlo dai tavolini intorno, e qualcuno zittí. La madre si destò di soprassalto e, accomodandosi in fretta il gran nodo sotto il mento, gli disse: - Lao Lao ti prego, sii buono Il Valdoggi lo squadrò, tra stordito e stupito, non sapendo come regolarsi. - Vieni, vieni Valdoggi, - riprese il Griffi, lanciando occhiatacce alla gente che si voltava. - Vieni Alzati, mamma. Ti voglio raccontare O paghi tu, o pago io Pago io, lascia fare Il Valdoggi cercò dopporsi ma il Griffi volle pagar lui: si alzarono e si diressero tutti e tre verso Piazza dellIndipendenza. - A Vienna, - riprese il Griffi, appena si furono allontanati dal Caffè, - è come se io ci fossi stato veramente. Sí Ho letto guide, descrizioni ho domandato notizie, schiarimenti a viaggiatori che ci sono stati ho veduto fotografie panorami, tutto posso insomma parlarne benissimo, quasi con cognizione di causa, come si dice. E cosí di tutti quei paesi della Germania che avrei potuto visitare, passando i confini, nel mio giretto dun mese. Sí Di Udine, poi, non ti parlo: ci sono stato addirittura; ci son voluto andare per tre giorni, e ho veduto tutto, tutto esaminato: ho cercato di viverci tre giorni la vita che avrei potuto viverci se il Governo assassino non mavesse lasciato a Potenza. Lo stesso ho fatto a Bologna. E tu non sai ciò che voglia dire vivere la vita che avresti potuto vivere, se un caso indipendente dalla tua volontà una contingenza imprevedibile, non tavesse distratto, deviato, spezzato talvolta lesistenza, comè avvenuto a me, capisci? a me - Destino! - sospirò a questo punto con gli occhi bassi la vecchia madre. - Destino! - si rivolse a lei il figlio, con ira. - Tu ripeti sempre codesta parola che mi dà ai nervi maledettamente lo sai! Dicessi almeno imprevidenza, predisposizione Quantunque, sí - la previdenza! a che ti giova? Si è sempre esposti, sempre, alla discrezione della sorte. Ma guarda, Valdoggi, da che dipende la vita dun uomo Forse non potrai intendermi bene neanche tu; ma immagina un uomo, per esempio, che sia costretto a vivere, incatenato, con unaltra creatura contro la quale covi un intenso odio, soffocato ora per ora dalle più amare riflessioni: immagina! Oh un bel giorno, mentre sei a colazione - tu qui, lei lí - conversando, ella ti narra che, quandera bambina suo padre fu sul punto di partire, poniamo, per lAmerica, con tutta la famiglia, per sempre; oppure, che mancò poco ella non restasse cieca per aver voluto un giorno ficcare il naso in certi congegni chimici del padre. Orbene: tu che soffri linferno a cagione di questa creatura, puoi sottrarti alla riflessione che se un caso o laltro probabilissimi entrambi fosse avvenuto la tua vita non sarebbe quella che è: Oh fosse avvenuto! Tu saresti cieca, mia cara; io non sarei certamente tuo marito!. E immagineresti, magari commiserandola, la sua vita da cieca e la tua da scapolo o in compagnia di unaltra donna qualsiasi - Ma perciò ti dico che tutto è destino - disse ancora una volta convintissima, senza scomporsi, la vecchierella, a occhi bassi, andando con passo pesante. - Mi dài ai nervi! - urlò questa volta, nella piazza deserta, Lao Griffi. - Tutto ciò che avviene doveva dunque fatalmente avvenire? Falso! Poteva non avvenire, se E qui mi perdo io: in questo se! Una mosca ostinata che ti molesti un movimento che tu fai per scacciarla, possono di qui a sei, a dieci, a quindici anni, divenir causa per te di chi sa quale sciagura. Non esagero, non esagero! È certo che noi, vivendo, guarda esplichiamo - cosí - lateralmente, forze imponderate, inconsiderate - oh, premetti questo. Da per sé, poi, queste forze si esplicano, si svolgono latenti, e ti tendono una rete, uninsidia che tu non puoi scorgere ma che alla fine tavviluppa, ti stringe, e tu allora ti trovi preso, senza saperti spiegar come e perché. È cosí! I piaceri dun momento, i desiderii immediati ti simpongono, è inutile! La natura stessa delluomo tutti i tuoi sensi te li reclamano cosí spontaneamente e imperiosamente, che tu non puoi loro resistere; i danni, le sofferenze che possono derivarne non ti saffacciano al pensiero con tal precisione né la tua immaginativa può presentir questi danni queste sofferenze, con tanta forza e tale chiarezza che la tua inclinazione irresistibile a soddisfar quei desiderii, a prenderti quei piaceri ne è frenata. Se talvolta, buon Dio, neppure la coscienza dei mali immediati è ritegno che basti contro ai desiderii! Noi siamo deboli creature Gli ammaestramenti, tu dici, dellesperienza altrui? Non servono a nulla. Ciascuno può pensare che lesperienza è frutto che nasce secondo la pianta che lo produce e il terreno in cui la pianta è germogliata; e se io mi credo, per esempio, rosajo nato a produr rose perché debbo avvelenarmi col frutto attossicato colto allalbero triste della vita altrui? No, no. - Noi siamo deboli creature - Non destino, dunque, né fatalità. Tu puoi sempre risalire alla causa de tuoi danni o delle tue fortune; spesso, magari, non la scorgi; ma non di meno la causa cè: o tu o altri, o questa cosa o quella. È proprio cosí, Valdoggi; e senti: mia madre sostiene chio sono aberrato, chio non ragiono - Ragioni troppo, mi pare - affermò il Valdoggi, già mezzo intontito. - Sí! E questo è il mio male! - esclamò con viva spontanea sincerità Lao Griffi, sbarrando gli occhi chiari. - Ma io vorrei dire a mia madre: senti, io sono stato imprevidente, oh! - quanto vuoi - ero anche predisposto predispostissimo al matrimonio - concedo! Ma è forse detto che a Udine o a Bologna avrei trovato unaltra Margherita? Margherita era il nome di mia moglie. - Ah, - fece il Valdoggi. - Tè morta? Lao Griffi si cangiò subito in volto e si cacciò le mani in tasca, stringendosi nelle spalle. La vecchierella chinò il capo e tossí leggermente. - Lho uccisa! - rispose Lao Griffi seccamente. Poi domandò: - Non hai letto nei giornali? Credevo che sapessi - Non non so nulla - disse il Valdoggi sorpreso, impacciato afflitto daver toccato un tasto che non doveva, ma pur curioso di sapere. - Te lo racconterò, - riprese il Griffi. - Esco adesso dal carcere. Cinque mesi di carcere Ma, preventivo, bada! Mi hanno assolto. Eh sfido! Ma se mi lasciavano dentro, non credere che me ne sarebbe importato! Dentro o fuori, ormai carcere lo stesso! Cosí ho detto ai giurati: Fate di me ciò che volete: condannatemi, assolvetemi; per me è lo stesso. Mi dolgo di quel che ho fatto, ma in quellistante terribile non seppi, né potei fare altrimenti. Chi non ha colpa, chi non ha da pentirsi, è uomo libero sempre; anche se voi mi date la catena, sarò libero sempre, internamente: del di fuori ormai non mimporta più nulla. E non volli dir altro, né volli discolpe davvocato. Tutto il paese però sapeva bene che io, la temperanza, la morigeratezza in persona avevo fatto per lei un monte di debiti chero stato costretto a dimettermi E poi ah poi Me lo sai dire come una donna dopo esser costata tanto a un uomo, possa far quello che mi fece colei? Infame! Ma sai? con queste mani Ti giuro che non volevo ucciderla; volevo sapere come avesse fatto, e glielo domandavo, scotendola, afferrata, cosí, per la gola Strinsi troppo. Lui sera buttato giú dalla finestra, nel giardino Il suo ex-fidanzato Sí lo aveva prima piantato, come si dice, per me: per il simpatico ufficialetto E guarda Valdoggi! Se quello sciocco non si fosse allontanato per un anno da Potenza dando cosí agio a me dinnamorarmi per mia sciagura di Margherita a questora quei due sarebbero senza dubbio marito e moglie, e probabilmente felici Sí. Li conoscevo bene tutti e due: erano fatti per intendersi a meraviglia. Posso benissimo, guarda, immaginarmi la vita che avrebbero vissuto insieme. Me limmagino, anzi. Posso crederli vivi entrambi, quando voglio, laggiú a Potenza nella loro casa So finanche la casa dove sarebbero andati ad abitare, appena sposi. Non ho che da metterci Margherita, viva, come tante volte, figúrati nelle varie occorrenze della vita lho veduta Chiudo gli occhi e la vedo per quelle stanze con le finestre aperte al sole: vi canta con la sua vocina tutta trilli e scivoli. Come cantava! Teneva, cosí, le manine intrecciate sul capo biondo. Buon dí, sposa felice! - Figli, non ne avrebbero, sai? Margherita non poteva farne Vedi? Se follia cè, è questa la mia follia Posso veder tutto ciò che sarebbe stato, se quel che è avvenuto non fosse avvenuto. Lo vedo, ci vivo; anzi vivo lí soltanto Il se, insomma, il se, capisci? Tacque un buon tratto, poi esclamò con tanta esasperazione, che il Valdoggi si voltò a guardarlo credendo che piangesse: - E se mi avessero mandato a Udine? La vecchierella non ripeté questa volta: Destino! Ma se lo disse certo in cuore. Tanto vero, che scosse amaramente il capo e sospirò piano, con gli occhi sempre a terra movendo sotto il mento tutti i grillotti dargento di quei due nastri da corona mortuaria. Novelle per un anno di Luigi Pirandello RIMEDIO: LA GEOGRAFIA La bussola, il timone Eh sí! Volendo navigare Dovreste dimostrarmi però che anche sia necessario voglio dire che conduca a una qualsiasi conclusione, prendere una rotta anziché unaltra, o anziché a questo porto approdare a quello. - Come! - dite, - e gli affari? senza una regola, senza un criterio direttivo? E la famiglia? leducazione dei figliuoli? la buona reputazione in società? lobbedienza che si deve alle leggi dello Stato? losservanza dei proprii doveri? Con questazzurro che si beve liquido, oggi Per carità! E che non bado forse regolarmente ai miei affari? La mia famiglia Ma sí, vi prego di credere, mia moglie mi odia. Regolarmente e né più né meno di quanto vostra moglie odii voi. E anche i miei piccini, ma volete che non li educhi regolarmente, come voi i vostri? Con un profitto, credete, non molto diverso di quello che la vostra saggezza riesce a ottenere. Obbedisco a tutte le leggi dello Stato e scrupolosamente osservo i miei doveri. Soltanto, ecco, io porto - come dire? - una certa elasticità spirituale in tutti questi esercizii; profitto di tutte quelle nozioni scientifiche, positive, apprese nellinfanzia e nelladolescenza delle quali voi, che pur le avete apprese come me, dimostrate di non sapere o di non volere profittare. Con molto danno, vassicuro, della vostra salute. Certo non è facile valersi opportunamente di quelle nozioni che contrastino, ad esempio, con le illusioni dei sensi. Che la terra si muove, ecco, se ne potrebbe valere opportunamente, come di elegante scusa, un ubriaco. Noi, in realtà, non la sentiamo muovere, se non di tanto in tanto, per qualche modesto terremoto. E le montagne, data la nostra statura, cosí alte le vediamo che - capisco - pensarle piccole grinze della crosta terrestre non è facile. Ma santo Dio, domando e dico perché abbiamo allora studiato tanto da piccoli? Se costantemente ci ricordassimo di ciò che la scienza astronomica ci ha insegnato linfimo, quasi incalcolabile posto che il nostro pianeta occupa nelluniverso Lo so; cè anche la malinconia dei filosofi che ammettono, sí, piccola la terra ma non piccola intanto lanima nostra se può concepire linfinita grandezza delluniverso. Già. Chi lha detto? Biagio Pascal. Bisognerebbe pur tuttavia pensare che questa grandezza delluomo, allora, se mai è solo a patto dintendere, di fronte a quellinfinita grandezza delluniverso la sua infinita piccolezza, e che perciò grande è solo quando si sente piccolissimo luomo, e non mai cosí piccolo come quando si sente grande. E allora, di nuovo, domando e dico che conforto e che consolazione ci può venire da questa speciosa grandezza se non debba aver altra conseguenza che quella di saperci qua condannati alla disperazione di veder grandi le cose piccole tutte le cose nostre qua, della terra e piccole le grandi, come sarebbero le stelle del cielo. E non varrà meglio allora per ogni sciagura che ci occorra per ogni pubblica o privata calamità, guardare in sú e pensare che dalle stelle la terra signori miei, ma neanche si suppone che ci sia, e che alla fin fine tutto è dunque come niente? Voi dite: - Benissimo. Ma se intanto, qua sulla terra, mi fosse morto, per esempio, un figliuolo? Eh, lo so. Il caso è grave. E più grave diventerà, ve lo dico io quando comincerete a uscire dal vostro dolore e sotto gli occhi che non vorrebbero più vedere vaccadrà di scorgere, che so? la grazia timida di questi fiorellini bianchi e celesti che spuntano ora nei prati ai primi soli di marzo; e appena la dolcezza di vivere che, pur non volendo, sentirete ai nuovi tepori inebrianti della stagione vi si tramuterà in una più fitta ambascia pensando a lui che, intanto, non la può più sentire. Ebbene? Ma che consolazione, in nome di Dio, vorreste voi avere della morte del vostro figliuolo? Non è meglio niente? Ma sí, niente, credete a me. Questo niente della terra, non solo per le sciagure, ma anche per questa dolcezza di vivere che pur ci dà: il niente assoluto insomma, di tutte le cose umane che possiamo pensare guardando in cielo Sirio o lAlpha del Centauro. Non è facile. Grazie. E che forse vi sto dicendo che è facile? La scienza astronomica, vi prego di credere, è difficilissima non solo a studiare, ma anche ad applicare ai casi della vita. Del resto, vi dico che siete incoerenti. Volete avere, di questo nostro pianeta, lopinione chesso meriti un certo rispetto e che non sia poi tanto piccolo in rapporto alle passioni che ci agitano e che offra molte belle vedute e varietà di vita e di climi e di costumi; e poi vi chiudete in un guscio e non pensate neppure a tanta vita che vi sfugge mentre ve ne state tutti sprofondati in un pensiero che vaffligge o in una miseria che vopprime. Lo so; voi adesso mi rispondete che non è possibile, quando una cura prema veramente, quando una passione accechi sfuggire col pensiero e frastornarsene immaginando una vita diversa, altrove. Ma io non dico di porre voi stessi con limmaginazione altrove, né di fingervi una vita diversa da quella che vi fa soffrire. Questo lo fate comunemente, sospirando: Ah, se non fossi cosí! Ah se avessi questo o questaltro! Ah, se potessi esser là! E son vani sospiri. Perché la vostra vita, se potesse veramente esser diversa, chi sa che sentimenti, che speranze che desiderii vi susciterebbe altri da questi che ora vi suscita per il solo fatto che essa è cosí! Tanto è vero che quelli che sono come voi vorreste essere, o che hanno quello che voi vorreste avere, o che sono là dove voi vi desiderereste vi fanno stizza, perché vi sembra che in quelle condizioni da voi invidiate non sappiano esser lieti come voi sareste. Ed è una stizza - scusatemi - da sciocchi. Perché quelle condizioni voi le invidiate perché non sono le vostre, e se fossero non sareste più voi, voglio dire con codesto desiderio di esser diversi da quelli che siete. No, no, cari miei. Il mio rimedio è un altro. Non facile certo neanche questo, ma possibilissimo. Tanto, che ho potuto io stesso farne esperienza. Lo intravidi quella notte - una delle tante tristissime - che mi toccò vegliare una lunga eterna agonia: quella in cui la mia povera madre per mesi e mesi sera quasi incadaverita viva. Per mia moglie, era la suocera; per i miei figliuoli moriva una, di cui il figlio ero io. Dico cosí, perché quando morrò io, mi veglierà qualcuno di loro, si spera. Avete capito? Quella volta moriva mia madre; e dunque non toccava a loro, ma a me. - Ma come! - dite. - La nonna! Già. La nonnina. La cara nonnina E poi anche per me, che - vassicuro - potevo meritarmela un po di considerazione di non farmi stare in piedi anche la notte con tutto quel freddo, che cascavo a pezzi dalla stanchezza, dopo una giornata di faticosissimo lavoro. Ma sapete comè? Il tempo della nonnina, della cara nonnina era finito da un pezzo. Sera guastato per i nipotini il giocattolo della cara nonnina, da che lavevano veduta dopo loperazione della cateratta, con un occhio grosso grosso e vano nella concavità del vetro degli occhiali; e laltro piccolo. A presentare una nonnina cosí non cera più niente di bello. E a poco a poco era divenuta anche sorda come una pietra, la povera nonnina; aveva ottantacinque anni e non capiva più niente: una balla di carne, che ansimava e si reggeva appena, pesante e traballante; e obbligava a cure, per cui ci voleva unadorazione come la mia, a vincer la pena e il ribrezzo che costavano. Si pensava, vedendola, a uno spaventoso castigo, di cui nessuno meglio di me sapeva che la mia povera madre era immeritevole; lasciata lí, senza più nulla di ciò che un tempo era stata, neppur la memoria; sola carne, vecchia carne disfatta che pativa, che seguitava a patire chi sa perché Ma il sonno, signori miei Non cè più nessun affetto che tenga quando una necessità crudele costringa a trascurar certi bisogni, che si debbono per forza soddisfare. Provatevi a non dormire per parecchie e parecchie notti di fila, dopo aver faticato tutto il giorno. Il pensiero dei miei figliuoli, che durante lintera giornata non avevano fatto nulla e ora dormivano saporitamente al caldo, mentrio tremavo e spasimavo di freddo, in quella camera ammorbata dal lezzo dei medicinali mi faceva saltar dalla rabbia come un orso e venir la tentazione di correre a strappar le coperte dai loro lettucci e dal letto di mia moglie per vederli balzar dal sonno in camicia a quel freddo. Ma poi, sentendo in me come avrebbero tremato, e pensando che avrei voluto esser io al loro posto perché tremassero loro in vece mia, non più contro essi ma mi rivoltavo contro la crudeltà di quella sorte, che teneva ancora là, rantolante e insensibile a tutto il corpo, il solo corpo ormai, e anchesso quasi irriconoscibile, di mia madre; e pensavo, sí, sí, pensavo che, Dio, poteva finalmente finir di rantolare. Finché una volta, nel terribile silenzio sopravvenuto nella camera a una momentanea sospensione di quel rantolo non mi sorpresi nello specchio dellarmadio voltando non so perché il capo, curvo sul letto di mia madre e intento a spiare davvicino, se non fosse morta. Vidi con orrore in quello specchio la mia faccia. Proprio come per farsi vedere da me, essa conservava, mentrio me la guardavo la stessa espressione con cui stava sospesa a spiare in un quasi allegro spavento la liberazione. La ripresa del rantolo mi incusse in quel punto un tale raccapriccio di me che mi nascosi quella faccia, come se avessi commesso un delitto. Ma cominciai a piangere come un bambino: come il bambino che ero stato per quella mia mamma santa di cui sí, sí, volevo ancora la pietà per il freddo e la stanchezza che sentivo pur avendo or ora finito di desiderar la sua morte, povera mamma santa, che naveva perdute di notti per me quandero piccino e malato Ah! Strozzato dallangoscia, mi diedi a passeggiare per la camera. Ma non potevo guardar più nulla, perché mi parevano vivi, nella loro immobilità sospesa gli oggetti della camera: là lo spigolo illuminato dellarmadio, qua il pomo dottone della lettiera su cui avevo pocanzi posato la mano. Disperato, cascai a sedere davanti alla scrivanietta della più piccola delle mie figliuole la nipotina che si faceva ancora i compiti di scuola nella camera della nonna. Non so quanto tempo rimasi lí. So che a giorno chiaro, dopo un tempo incommensurabile durante il quale non avevo più avvertito minimamente né la stanchezza, né il freddo, né la disperazione mi ritrovai col trattatello di geografia della mia figliuola sotto gli occhi, aperto a pagina settantacinque sgorbiato nei margini e con una bella macchia dinchiostro cilestrino su lemme di Giamaica. Ero stato tutto quel tempo nellisola di Giamaica, dove sono le Montagne Azzurre dove dal lato di tramontana le spiagge sinnalzano grado grado fino a congiungersi col dolce pendio di amene colline la maggior parte separate le une dalle altre da vallate spaziose piene di sole e ogni vallata ha il suo ruscello e ogni collina la sua cascata. Avevo veduto sotto le acque chiare le mura delle case della città di Porto Reale sprofondate nel mare da un terribile terremoto; le piantagioni dello zucchero e del caffè, del grano dIndia e della Guinea; le foreste delle montagne; avevo sentito e respirato con indicibile conforto il tanfo caldo e grasso del letame nelle grandi stalle degli allevamenti; ma proprio sentito e respirato, ma proprio veduto tutto, col sole che è là su quelle praterie con gli uomini e con le donne e coi ragazzi come sono là che portano con le ceste e rovesciano a mucchi sugli spiazzi assolati il raccolto del caffè ad asciugarsi; con la certezza precisa e tangibile che tutto questo era vero, in quella parte del mondo cosí lontana; cosí vero da sentirlo e opporlo come una realtà altrettanto viva a quella che mi circondava là nella camera di mia madre moribonda. Ecco, nientaltro che questa certezza duna realtà di vita altrove, lontana e diversa da contrapporre, volta per volta, alla realtà presente che vopprime; ma cosí, senza alcun nesso, neppure di contrasto, senzalcuna intenzione come una cosa che è perché è, e che voi non potete fare a meno che sia. Questo, il rimedio che vi consiglio, amici miei. Il rimedio che io mi trovai inopinatamente quella notte. E per non divagar troppo, e sistemarvi in qualche modo limmaginazione, che non abbia a stancarvisi soverchiamente, fate come ho fatto io che a ciascuno dei miei quattro figliuoli e a mia moglie ho assegnato una parte di mondo a cui mi metto subito a pensare, appena essi mi diano un fastidio o una afflizione. Mia moglie, per esempio, è la Lapponia. Vuole da me una cosa chio non le posso dare? Appena comincia a domandarmela, io sono già nel golfo di Bòtnia, amici miei e le dico seriamente come se nulla fosse: - Umèa, Lulèa, Pitèa, Skelleftèa - Ma che dici? - Niente, cara. I fiumi della Lapponia. - E che centrano i fiumi della Lapponia? - Niente, cara. Non centrano per niente affatto. Ma ci sono, e né tu né io possiamo negare che in questo preciso momento sboccano là nel golfo di Bòtnia. E vedessi, cara, vedessi come vedo io la tristezza di certi salici e di certe betulle là Daccordo, sí, non centrano neanche i salici e le betulle; ma ci sono anchessi, cara, e tanto tanto tristi attorno ai laghi gelati tra le steppe. Lap o Lop, sai? è uningiuria. I Lapponi da sé si chiamano Sami. Sudici nani, cara mia! Ti basti sapere - sí, lo so tutto questo veramente non centra - ma ti basti sapere che, mentrio ti tengo cosí cara essi tengono cosí poco alla fedeltà coniugale, che offrono la moglie e le figliuole al primo forestiere che capita. Per conto mio, puoi star sicura: non son tentato per nulla, cara, a profittarne. - Ma che diavolo dici? Sei pazzo? Io ti sto domandando - Sí, cara. Tu mi stai domandando, non dico di no. Ma che triste paese, la Lapponia!. Novelle per un anno di Luigi Pirandello RISPOSTA Ti sei sfogato bene, amico mio! Veramente è da rimpiangere che tu facendo violenza alla tua nativa disposizione, non abbia potuto dedicarti alle Muse. Quanto calore nelle tue espressioni, e con quale trasparente evidenza, in pochi tocchi fai balzar vivi innanzi agli occhi luoghi, fatti e persone! Sei addolorato, sei indignato, povero Marino mio; e non vorrei che questa mia risposta ti accrescesse il dolore e lindignazione. Ma tu vuoi che io ti esponga francamente quel che penso del tuo caso. Lo farò per contentarti, pur essendo sicuro che non ti contenterò. Seguo il mio metodo, se permetti. Prima, riassumo in breve i fatti, poi ti espongo, con la franchezza che desideri, il mio parere. Dunque, con ordine. Uno - Persone, connotati e condizioni. a La signorina Anita. - Ventisei anni ne dimostra appena venti; va bene; ma sono intanto ventisei e sonati. Bruna; occhi notturni: Negli occhi suoi la notte si raccoglie, profonda Labbra di corallo; e va bene. Ma il naso, amico mio? Tu non mi parli del naso. Alle brune, innanzi tutto, guardare il naso; e segnatamente le pinne del naso. Io sono sicuro che la signorina Anita lha un po in sú. Non dico brutto; diciamo anzi nasino; ma in sú. E con due pinne piuttosto carnosette, che le si dilatano molto, quando serra i denti quando fissa gli occhi nel vuoto e trae per le nari un lungo lungo sospiro silenzioso. Hai notato come gli occhi le si velano e le cangiano di colore, quando trae qualcuno di questi sospiri silenziosi? Ha molto sofferto la signorina Anita, perché molto intelligente. Era agiata, quando il padre era vivo; ora, morto il padre, è povera. E ventisei anni. Nasino ritto e occhi notturni. Andiamo avanti. b Il mio amico Marino. - Ventiquattro anni, due di meno della signorina Anita, che forse perciò ne dimostra appena venti. Povero anche lui; orfano di padre anche lui. Cose tristi, ma care quando si hanno in comune con una persona cara. Identità, che pajono predestinazioni! Ma lamico Marino, orfano e povero comè, ha la mamma e una sorella da mantenere. Orfana e povera, la signorina Anita ha anche lei la mamma, ma non la mantiene. Pensa al mantenimento il commendator Ballesi. Il mio amico Marino odia, naturalmente, questo commendatore Ballesi. Testa accesa, cuore ardente. Facilissima loquela, colorita, affascinante, come lo sguardo dei begli occhi cerulei. Diciamo che il mio amico Marino è il giorno e che la signorina Anita è la notte. Quello ha il biondo del sole nei capelli e il cielo azzurro negli occhi; questa, negli occhi, due stelle, e nei capelli la notte. Mi pare che, parlando con un poeta, non potrei esprimermi meglio di cosí. Proseguiamo. Costretto dalla necessità a esser saggio, lamico Marino non può commettere la follia finché durano le presenti condizioni e dureranno per un pezzo!, di assumersi il fardello di unaltra donna; e deve lasciar quella che meno gli peserebbe. Forse questo terzo peso gli farebbe sentir più lievi quegli altri due, chegli non può, né oserebbe mai togliersi daddosso. Ma cè chi pensa che in tre sulle spalle di uno non si può star comodamente e di buon accordo. E anchegli, saggio per forza, deve riconoscerlo. c Il commendator Ballesi. - Vecchio amico della buonanima. Sintende, del babbo dAnita. Sessantasei anni. Piccoletto, fino fino; gambette come due dita, ma armate da tacchettini imperiosi. Testa grossa, grossi baffi spioventi, sotto i quali sparisce non solo la bocca ma anche il mento, dato che si possa dire che il commendator Ballesi abbia davvero un mento. Folte ciglia sempre aggrottate, e un dito spesso nel naso. Quel dito pensa. Pensano anche i peli delle sue sopracciglia. È come un cannoncino carico di pensieri, il commendator Ballesi. Le sorti finanziarie della nuova Italia sono ne suoi piccoli pugni ferrigni. Ora, non si sa come né perché, tutta un tratto il commendator Ballesi ha creduto di dover cangiare lamor paterno per la signorina Anita in un amore daltro genere. E lha chiesta in isposa. La signorina Anita ha strappato parecchi fazzoletti, con le mani e coi denti. più che sdegno, ha provato onta, ribrezzo, orrore. La mamma ha pianto. Perché ha pianto la mamma? Per la gioja, ha detto. Ma di gioja, ammesso che si pianga, si piange poco, e poi si ride. La mamma della signorina Anita ha pianto molto e non ride più. Honni soit qui mal y pense. E veniamo allultimo personaggio. d Nicolino Respi. - Trentanni, solido, atletico, nuotatore e cavalcatore famoso, canottiere, spadaccino; e poi impudente, ignorante come un pollo dIndia, biscazziere, donnajolo Di sú, di sú, amico mio: te le passo tutte. Conosco Nicolino Respi e condivido i tuoi apprezzamenti e la tua indignazione. Ma non credere, con questo, che gli dia torto. Do dunque torto a te? No. Alla signorina Anita? Neppure. Oh Dio, lasciami dire, lasciami seguire il mio metodo. Credi, amico mio, che il tuo caso è vecchissimo. Di nuovo, di originale, qui, non cè altro che il mio metodo, e la spiegazione che ti darò. Proseguiamo per ordine. Due - Il luogo e il fatto. La spiaggia dAnzio, destate, in una notte di luna. Me nhai fatto una tale descrizione, che non marrischio a descriverla anchio. Soltanto, troppe stelle, caro. Con la luna quasi in quintadecima, se ne vedono poche. Ma un poeta può anche non badare a queste cose, che son di fatto. Un poeta può veder le stelle anche quando non si vedono, e viceversa poi non vedere tantaltre cose, che tutti gli altri vedono. Il commendator Ballesi ha preso in affitto un villino su la spiaggia, e la signorina Anita è con la mamma ai bagni. Occupato a Roma, il Commendatore va e viene. Nicolino Respi è fisso ad Anzio, per i bagni e per la bisca; e dà ogni mattina, in acqua, e ogni sera al tappeto verde, spettacolo delle sue bravure. La signorina Anita ha bisogno di smorzare la fiamma dello sdegno, e sindugia perciò molto nel bagno. Non può competere certamente con Nicolino Respi, ma tuttavia da brava nuotatrice, una mattina sallontana, in gara con lui, dalla spiaggia. Vanno e vanno. Tutti i bagnanti seguono ansiosi dalla spiaggia quella gara, prima a occhio nudo, poi coi binocoli. La mamma, a un certo punto, non vuole più guardare; comincia a smaniare, a trepidare. Oh Dio, come farà adesso la figliuola a ritornare a nuoto da cosí lontano? Certo la lena non le basterà Oh Dio, oh Dio! Dovè? Dio, comè lontana non si vede più Bisogna mandare subito un ajuto per carità! una lancia, una lancia! qualcuno subito in ajuto! E tanto fa e tanto dice che alla fine due bravi giovanotti balzano eroicamente su una lancia, e via a quattro remi. Santa ispirazione! Perché la signorina Anita, poco dopo che i giovani sono partiti, è colta da un crampo a una gamba, e dà un grido; Nicolino Respi accorre con due bracciate e la sorregge; ma la signorina Anita è per svenire e gli saggrappa al collo disperatamente; Nicolino si vede perduto; sta per affogare con lei; nella rabbia, per farsi lasciare, le dà un morso feroce al collo. Allora la signorina Anita sabbandona inerte; egli può sostenerla; le forze stanno per mancargli quando la lancia sopravviene. Il salvataggio è compiuto. Ma la signorina Anita deve curarsi per più duna settimana del morso al collo di Nicolino Respi. Sono impressioni che rimangono. Marino mio! Per parecchi giorni la signorina Anita, appena muove il collo, non può negare che Nicolino Respi morde bene. E quel morso non può dispiacerle, perché deve a esso la sua salvezza. Tutto questo è, veramente, antefatto. Eppure no, forse. È e non è. Perché tutto sta dove e come si tagliano i fatti. Quando tu, Marino mio, nella magnifica sera di luna arrivasti ad Anzio con la morte nel cuore per avere un ultimo abboccamento con la signorina Anita già ufficialmente fidanzata al commendator Ballesi ella aveva ancora nel collo limpressione dei denti di Nicolino Respi. Per tua stessa confessione, ella ti seguí docile lungo la spiaggia si perdette con te nella lontananza delle sabbie deserte, fino al grande scoglio inarenato, laggiú laggiú. Tutti e due, sotto la luna, a braccetto, inebriati dalla brezza marina, storditi dal sommesso perpetuo fragorío delle spume dargento. Che le dicesti? Lo so, tutto il tuo amore e tutto il tuo tormento; e le proponesti di ribellarsi allinfame imposizione di quel vecchio odioso e di accettare la tua povertà. Ma ella, amico mio, infiammata, sconvolta, straziata dalle tue parole, non poteva accettare la tua povertà; voleva sí, invece, accettare il tuo amore e vendicarsi con esso anticipatamente, quella sera stessa dellinfame imposizione del vecchio, che sopra di lei, cosí, da usurajo, voleva pagarsi dei lunghi benefizii. Tu, onestamente, nobilmente, le hai impedito questa vendetta. Amico mio, ti credo: sarai scappato via come un pazzo. Ma alla signorina Anita, rimasta sola lí, su la sabbia, allombra dello scoglio non sembrasti un pazzo, te lassicuro io, in quella fuga scomposta lungo la spiaggia, sotto la luna. Sembrasti uno sciocco e un villano. E purtroppo, povero Marino, su quello scoglio, quella sera, a godersi zitto zitto, in grazia delle tasche vuote il bel chiaro di luna, e poi anche lo spettacolo della tua fuga, cera Nicolino Respi, quello del morso e del salvataggio. Gli bastarono tre parole e una risata, di lassú: - Che sciocco, è vero, signorina? E saltò giú. Tu avesti, poco dopo, la soddisfazione di sorprendere, insieme col commendator Ballesi arrivato tardi da Roma in automobile, Nicolino Respi, sotto la luna, a braccetto con la signorina Anita. Tu, nellandata, e lui nel ritorno. più dolce landata o il ritorno? Ed ecco, amico mio, che viene adesso il punto originale. Tre - Spiegazione. Tu credi, caro Marino, daver sofferto unatroce disillusione perché hai veduto allimprovviso la signorina Anita orribilmente diversa da quella che conoscevi tu, da quella chera per te. Sei ben certo, adesso, che la signorina Anita era unaltra. Benissimo. Unaltra, la signorina Anita è di certo. Non solo; ma anche tante e tante altre, amico mio, quanti e quanti altri son quelli che la conoscono e che lei conosce. Il tuo errore fondamentale, sai dove consiste? Nel credere che, pur essendo unaltra per come tu credi, e tante altre per come credo io la signorina Anita non sia anche, tuttora, quella che conoscevi tu. La signorina Anita è quella, e unaltra, e anche tante altre, perché vorrai ammettere che quella che è per me non sia quella che è per te quella che è per sua madre, quella che è per il commendator Ballesi, e per tutti gli altri che la conoscono, ciascuno a suo modo. Ora, guarda. Ciascuno, per come la conosce, le dà - è vero? - una realtà. Tante realtà, dunque, amico mio, che fanno realmente, e non per modo di dire, la signorina Anita una per te una per me, una per la madre, una per il commendator Ballesi, e via dicendo; pur avendo lillusione ciascuno di noi che la vera signorina Anita sia quella sola che conosciamo noi; e anche lei, anzi lei soprattutto, lillusione desser una, sempre la stessa, per tutti. Sai da che nasce questa illusione, amico mio? Dal fatto che crediamo in buona fede desser tutti, ogni volta, in ogni nostro atto; mentre purtroppo non è cosí. Ce ne accorgiamo quando, per un caso disgraziatissimo allimprovviso restiamo agganciati e sospesi a un atto solo tra i tanti che commettiamo; ci accorgiamo bene, voglio dire, di non esser tutti in quellatto, e che unatroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo tenerci agganciati e sospesi a esso, alla gogna, per lintera esistenza, come se questa fosse tutta assommata in quellatto solo. Ora questa ingiustizia appunto stai commettendo tu, amico mio, contro la signorina Anita Lhai sorpresa in una realtà diversa da quella che le davi tu, e vuoi credere adesso che la sua vera realtà non sia quella bella che tu le davi prima ma questa brutta in cui lhai sorpresa insieme col commendator Ballesi di ritorno dallo scoglio con Nicolino Respi. Non per nulla, amico mio, guarda, tu non mi hai parlato del nasino allinsú della signorina Anita! Quel nasino non ti apparteneva. Quel nasino non era della tua Anita. Erano tuoi gli occhi notturni, il cuore appassionato, la raffinata intelligenza di lei. Non quel nasino ardito dalle pinne piuttosto carnosette. Quel nasino fremeva ancora al ricordo del morso di Nicolino Respi. Quel nasino voleva vendicarsi dellodiosa imposizione del vecchio commendator Ballesi. Tu non gli hai permesso di fare con te la sua vendetta, e allora essa lha fatta con Nicolino. Chi sa come piangono adesso quegli occhi notturni, e come sanguina quel cuore appassionato e come si rivolta quella raffinata intelligenza: voglio dire tutto quello che di lei appartiene a te. Ah, credi, Marino, fu assai più dolce per lei landata con te allo scoglio, che il ritorno da esso con Nicolino Respi. Bisogna che tu te ne persuada e ti disponga a imitare il Commendatore, il quale - vedrai - perdonerà e sposerà la signorina Anita. Ma non pretendere che ella sia una e tutta per te. Sarà una e tutta per te sincerissimamente; e unaltra per il commendator Ballesi, non meno sinceramente. Perché non cè una sola signorina o signora Anita, amico mio. Non sarà bello, ma è cosí. E procura che Nicolino Respi, mostrando i denti, non vada a far visita a quel nasino allinsú. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL PIPISTRELLO Tutto bene. La commedia, niente di nuovo, che potesse irritare o frastornare gli spettatori. E congegnata con bellindustria deffetti. Un gran prelato tra i personaggi, una rossa Eminenza che ospita in casa una cognata vedova e povera di cui in gioventú, prima davviarsi per la carriera ecclesiastica, era stato innamorato. Una figliuola della vedova, già in età da marito, che Sua Eminenza vorrebbe sposare a un giovine suo protetto cresciutogli in casa fin da bambino, apparentemente figlio di un suo vecchio segretario ma in realtà - insomma, via, un certo antico trascorso di gioventú che non si potrebbe ora rimproverare a un gran prelato con quella crudezza che necessariamente deriverebbe dalla brevità dun riassunto quando poi è per cosí dire il fulcro di tutto il secondatto, in una scena di grandissimo effetto con la cognata, al bujo, o meglio al chiaro di luna che inonda la veranda, poiché Sua Eminenza, prima di cominciar la confessione ordina al suo fidato servitore Giuseppe: Giuseppe, smorzate i lumi. Tutto bene, tutto bene, insomma. Gli attori, tutti a posto; e innamorati a uno a uno della loro parte. Anche la piccola Gàstina, sí. Contentissima, contentissima della parte della nipote orfana e povera che naturalmente non vuol saperne di sposare quel protetto di Sua Eminenza e fa certe scene di fiera ribellione, che alla piccola Gàstina piacevano tanto, perché se ne riprometteva un subisso dapplausi. Per farla breve, più contento di cosí nellaspettazione ansiosa dun ottimo successo per la sua nuova commedia lamico Faustino Perres non poteva essere alla vigilia della rappresentazione. Ma cera un pipistrello. Un maledetto pipistrello, che ogni sera, in quella stagione di prosa alla nostra Arena Nazionale o entrava dalle aperture del tetto a padiglione o si destava a una certora dal nido che doveva aver fatto lassú, tra le imbracature di ferro, le cavicchie e le chiavarde e si metteva a svolazzar come impazzito non già per lenorme vaso dellArena sulla testa degli spettatori poiché durante la rappresentazione i lumi nella sala erano spenti ma là, dove la luce della ribalta, delle bilance e delle quinte, le luci della scena lo attiravano: sul palcoscenico, proprio in faccia agli attori. La piccola Gàstina ne aveva un pazzo terrore. Era stata tre volte per svenire, le sere precedenti, nel vederselo ogni volta passar rasente al volto, sui capelli, davanti agli occhi e lultima volta - Dio che ribrezzo! - fin quasi a sfiorarle la bocca con quel volo di membrana vischiosa che stride. Non sera messa a gridare per miracolo. La tensione dei nervi per costringersi a star lí ferma a rappresentare la sua parte mentre irresistibilmente le veniva di seguir con gli occhi, spaventata lo svolazzío di quella bestia schifosa, per guardarsene, o, non potendone più di scappar via dal palcoscenico per andare a chiudersi nel suo camerino la esasperava fino a farle dichiarare chella ormai, con quel pipistrello lí se non si trovava il rimedio dimpedirgli che venisse a svolazzar sul palcoscenico durante la rappresentazione non era più sicura di sé, di quel che avrebbe fatto una di quelle sere. Si ebbe la prova che il pipistrello non entrava da fuori, ma aveva proprio eletto domicilio nelle travature del tetto dellArena dal fatto che, la sera precedente la prima rappresentazione della commedia nuova di Faustino Perres tutte le aperture del tetto furono tenute chiuse e allora solita si vide il pipistrello lanciarsi come tutte le altre sere sul palcoscenico col suo disperato svolazzío. Allora Faustino Perres, atterrito per le sorti della sua nuova commedia pregò, scongiurò limpresario e il capocomico di far salire sul tetto due tre, quattro operai, magari a sue spese, per scovare il nido e dar la caccia a quella insolentissima bestia; ma si sentí dare del matto. Segnatamente il capocomico montò su tutte le furie a una simile proposta, perché era stufo, ecco stufo stufo stufo di quella ridicola paura della signorina Gàstina per i suoi magnifici capelli. - I capelli? - Sicuro! sicuro! i capelli! Non ha ancora capito? Le hanno dato a intendere che, se per caso le sbatte in capo, il pipistrello ha nelle ali non so che viscosità per cui non è più possibile distrigarlo dai capelli, se non a patto di tagliarli. Ha capito? Non teme per altro! Invece dinteressarsi alla sua parte, dimmedesimarsi nel personaggio almeno fino al punto di non pensare a simili sciocchezze! Sciocchezze, i capelli duna donna? i magnifici capelli della piccola Gàstina? Il terrore di Faustino Perres alla sfuriata del capocomico si centuplicò. Oh Dio! oh Dio! se veramente la piccola Gàstina temeva per questo la sua commedia era perduta! Per far dispetto al capocomico, prima che cominciasse la prova generale la piccola Gàstina, col gomito appoggiato sul ginocchio duna gamba accavalciata sullaltra e il pugno sotto il mento seriamente domandò a Faustino Perres se la battuta di Sua Eminenza al secondo atto: - Giuseppe, smorzate i lumi - non poteva essere ripetuta alloccorrenza, qualche altra volta durante la rappresentazione visto e considerato che non cè altro mezzo per fare andar via un pipistrello, che entri di sera in una stanza, che spegnere il lume. Faustino Perres si sentí gelare. - No, no, dico proprio sul serio! Perché, scusate, Perres: volete dare veramente, con la vostra commedia, una perfetta illusione di realtà? - Illusione? No. Perché dice illusione, signorina? Larte crea veramente una realtà. - Ah, sta bene. E allora io vi dico che larte la crea, e il pipistrello la distrugge. - Come! perché? - Perché sí. Ponete il caso che, nella realtà della vita, in una stanza dove si stia svolgendo di sera un conflitto familiare tra marito e moglie, tra una madre e una figlia, che so! o un conflitto dinteressi o daltro, entri per caso un pipistrello. Bene: che si fa? Vi assicuro io, che per un momento il conflitto sinterrompe per via di quel pipistrello che è entrato; o si spenge il lume, o si va in unaltra stanza, o qualcuno anche va a prendere un bastone monta su una seggiola e cerca di colpirlo per abbatterlo a terra; e gli altri allora, credete a me, si scordano lí per lí del conflitto e accorrono tutti a guardare sorridenti e con schifo, come quella odiosissima bestia sia fatta. - Già! Ma questo, nella vita ordinaria! - obiettò, con un sorriso smorto sulle labbra, il povero Faustino Perres. - Nella mia opera darte, signorina, il pipistrello, io, non ce lho messo. - Voi non ce lavete messo; ma se lui ci si ficca? - Bisogna non farne caso! - E vi sembra naturale? Vassicuro io, io che debbo vivere nella vostra commedia la parte di Livia, che questo non è naturale; perché Livia, lo so io, lo so io meglio di voi, che paura ha dei pipistrelli! La vostra Livia, - badate - non più io. Voi non ci avete pensato, perché non potevate immaginare il caso che un pipistrello entrasse nella stanza mentrella si ribellava fieramente allimposizione della madre e di Sua Eminenza. Ma questa sera, potete esser certo che il pipistrello entrerà nella camera durante quella scena. E allora io vi domando, per la realtà stessa che voi volete creare, se vi sembri naturale che ella, con la paura che ha dei pipistrelli col ribrezzo che la fa contorcere e gridare al solo pensiero dun possibile contatto, se ne stia lí come se nulla fosse con un pipistrello che le svolazza attorno alla faccia, e mostri di non farne caso. Voi scherzate! Livia se ne scappa, ve lo dico io; pianta la scena e se ne scappa, o si nasconde sotto il tavolino, gridando come una pazza. Vi consiglio perciò di riflettere, se proprio non vi convenga meglio di far chiamare Giuseppe da Sua Eminenza e di fargli ripetere la battuta: - Giuseppe, smorzate i lumi. - Oppure aspettate! oppure - ma sí! meglio! sarebbe la liberazione! - che gli ordinasse di prendere un bastone montare su una seggiola, e - Già! sí! proprio! interrompendo la scena a metà, è vero? tra lilarità fragorosa di tutto il pubblico. - Ma sarebbe il colmo della naturalezza, caro mio! Credetelo. Anche per la vostra stessa commedia, dato che quel pipistrello cè e che in quella scena - è inutile - vogliate o non vogliate - ci si ficca: pipistrello vero! Se non ne tenete conto parrà finta, per forza, Livia che non se ne cura gli altri due che non ne fanno caso e seguitano a recitar la commedia come se lui non ci fosse. Non capite questo? Faustino Perres si lasciò cader le braccia, disperatamente. - O Dio mio, signorina, - disse. - Se volete scherzare, è un conto - No no! Vi ripeto che sto discutendo con voi sul serio sul serio, proprio sul serio! - ribatté la Gàstina. - E allora io vi rispondo che siete matta, - disse il Perres alzandosi. - Dovrebbe far parte della realtà che ho creato io, quel pipistrello perché io potessi tenerne conto e farne tener conto ai personaggi della mia commedia; dovrebbe essere un pipistrello finto e non vero, insomma! Perché non può, cosí, incidentalmente, da un momento allaltro un elemento della realtà casuale introdursi nella realtà creata, essenziale, dellopera darte. - E se ci sintroduce? - Ma non è vero! Non può! Non sintroduce mica nella mia commedia, quel pipistrello, ma sul palcoscenico dove voi recitate. - Benissimo! Dove io recito la vostra commedia. E allora sta tra due: o lassú è viva la vostra commedia; o è vivo il pipistrello. Il pipistrello, vi assicuro io che è vivo, vivissimo, comunque. Vi ho dimostrato che con lui cosí vivo lassú non possono sembrar naturali Livia e gli altri due personaggi che dovrebbero seguitar la loro scena come se lui non ci fosse, mentre cè. Conclusione: o via la vostra commedia, o via il pipistrello. Se stimate impossibile eliminare il pipistrello, rimettetevi in Dio, caro Perres, quanto alle sorti della vostra commedia. Ora vi faccio vedere che la mia parte io la so e che la recito con tutto limpegno, perché mi piace. Ma non rispondo dei miei nervi stasera. Ogni scrittore, quandè un vero scrittore, ancor che sia mediocre per chi stia a guardarlo in un momento come quello in cui si trovava Faustino Perres la sera della prima rappresentazione ha questo di commovente, o anche, se si vuole, di ridicolo: che si lascia prendere, lui stesso prima di tutti lui stesso qualche volta solo fra tutti, da ciò che ha scritto e piange e ride e atteggia il volto, senza saperlo, delle varie smorfie degli attori sulla scena col respiro affrettato e lanimo sospeso e pericolante, che gli fa alzare or questa or quella mano in atto di parare o di sostenere. Posso assicurare, io che lo vidi e gli tenni compagnia mentre se ne stava nascosto dietro le quinte tra i pompieri di guardia e i servi di scena che Faustino Perres per tutto il primo atto e per parte del secondo non pensò affatto al pipistrello tanto era preso dal suo lavoro e immedesimato in esso. E non è a dire che non ci pensava perché il pipistrello non aveva ancor fatto la sua consueta comparsa sul palcoscenico. No. Non ci pensava perché non poteva pensarci. Tanto vero, che quando, sulla metà del secondatto, il pipistrello finalmente comparve, egli nemmeno se naccorse; non capí nemmeno perché io col gomito lo urtassi e si voltò a guardarmi in faccia come un insensato: - Che cosa? Cominciò a pensarci solo quando le sorti della commedia, non per colpa del pipistrello non per lapprensione degli attori a causa di esso, ma per difetti evidenti della commedia stessa, accennarono di volgere a male. Già il primo atto, per dir la verità, non aveva riscosso che pochi e tepidi applausi. - Oh Dio mio, eccolo, guarda - cominciò a dire il poverino, sudando freddo; e alzava una spalla, tirava indietro o piegava di qua, di là il capo, come se il pipistrello svoltasse attorno a lui e volesse scansarlo; si storceva le mani; si copriva il volto. - Dio, Dio, Dio, pare impazzito Ah, guarda, a momenti in faccia alla Rossi! Come si fa? come si fa? Pensa che proprio ora entra in iscena la Gàstina! - Sta zitto per carità! - lo esortai, scrollandolo per le braccia e cercando di strapparlo di là. Ma non ci riuscii. La Gàstina faceva la sua entrata dalle quinte dirimpetto, e il Perres, mirandola, come affascinato, tremava tutto. Il pipistrello girava in alto, attorno al lampadario che pendeva dal tetto con otto globi di luce, e la Gàstina non mostrava daccorgersene lusingata certo dal gran silenzio dattesa, con cui il pubblico aveva accolto il suo apparire sulla scena. E la scena proseguiva in quel silenzio, ed evidentemente piaceva. Ah, se quel pipistrello non ci fosse stato! Ma cera! cera! Non se naccorgeva il pubblico, tutto intento allo spettacolo; ma eccolo lí, eccolo lí, come se, a farlo apposta, avesse preso di mira la Gàstina ora, proprio lei che, poverina, faceva di tutto per salvar la commedia resistendo al suo terrore di punto in punto crescente per quella persecuzione ostinata, feroce, della schifosa, maledettissima bestia. A un tratto Faustino Perres vide labisso spalancarglisi davanti agli occhi sulla scena, e si recò le mani al volto a un grido improvviso, acutissimo della Gàstina, che sabbandonava tra le braccia di Sua Eminenza. Fui pronto a trascinarmelo via, mentre dalla scena gli attori si trascinavano a loro volta la Gàstina svenuta. Nessuno, nel subbuglio del primo momento, là sul palcoscenico in iscompiglio poté pensare a ciò che intanto accadeva nella sala del teatro. Sudiva come un gran frastuono lontano, a cui nessuno badava. Frastuono? Ma no, che frastuono! Erano applausi. - Che? - Ma sí! Applausi! applausi! Era un delirio dapplausi! Tutto il pubblico, levato in piedi applaudiva da quattro minuti freneticamente, e voleva lautore, gli attori al proscenio per decretare un trionfo a quella scena dello svenimento, che aveva preso sul serio come se fosse nella commedia e che aveva visto rappresentare con cosí prodigiosa verità. Che fare? Il capocomico, su tutte le furie, corse a prendere per le spalle Faustino Perres, che guardava tutti tremando dangosciosa perplessità, e lo cacciò con uno spintone fuori delle quinte, sul palcoscenico. Fu accolto da una clamorosa ovazione, che durò più di due minuti. E altre sei o sette volte dovette presentarsi a ringraziare il pubblico che non si stancava dapplaudire perché voleva alla ribalta anche la Gàstina. - Fuori la Gàstina! Fuori la Gàstina! Ma come far presentare la Gàstina che nel suo camerino si dibatteva ancora in una fierissima convulsione di nervi tra la costernazione di quanti le stavano attorno a soccorrerla? Il capocomico dovette farsi al proscenio ad annunziare, dolentissimo che lacclamata attrice non poteva comparire a ringraziare leletto pubblico, perché quella scena vissuta con tanta intensità, le aveva cagionato un improvviso malore per cui anche la rappresentazione della commedia, quella sera, doveva essere purtroppo interrotta. Si domanda a questo punto, se quel dannato pipistrello poteva rendere a Faustino Perres un servizio peggiore di questo. Sarebbe stato in certo qual modo un conforto per lui attribuire a esso la caduta della commedia; ma dovergli ora il trionfo, un trionfo che non aveva altro sostegno che nel pazzo volo di quelle sue ali schifose! Riavutosi appena dal primo stordimento, ancora più morto che vivo corse incontro al capocomico che lo aveva spinto con tanta mala grazia sul palcoscenico a ringraziare il pubblico e con le mani tra i capelli gli gridò: - E domani sera? - Ma che dovevo dire? che dovevo fare? - gli urlò furente, in risposta, il capocomico. - Dovevo dire al pubblico che toccavano al pipistrello quegli applausi, e non a lei? Rimedii piuttosto, rimedii subito; faccia che tocchino a lei domani sera! - Già! Ma come? - domandò, con strazio, smarrendosi di nuovo, il povero Faustino Perres. - Come! Come! Lo domanda a me, come? - Ma se quello svenimento nella mia commedia non cè e non centra, commendatore! - Bisogna che lei ce lo faccia entrare caro signore, a ogni costo! Non ha veduto che po po di successo? Tutti i giornali domattina ne parleranno. Non se ne potrà più fare a meno! Non dubiti non dubiti che i miei attori sapranno far per finta con la stessa verità ciò che questa sera hanno fatto senza volerlo. - Già ma, lei capisce, - si provò a fargli osservare il Perres, - è andato cosí bene perché la rappresentazione, lí, dopo quello svenimento, è stata interrotta! Se domani sera invece, deve proseguire - Ma è appunto questo, in nome di Dio il rimedio che lei deve trovare! - tornò a urlargli in faccia il commendatore. Se non che, a questo punto: - E come? e come? - venne a dire, calcandosi con ambo le mani sfavillanti danelli il berretto di pelo sui magnifici capelli la piccola Gàstina già rinvenuta. - Ma davvero non capite che qua deve dirlo il pipistrello e non voi, signori miei? - Lei la finisca col pipistrello! - fremette il capocomico, facendolesi a petto, minaccioso. - Io, la finisco? Deve finirla lei, commendatore! - rispose, placida e sorridente, la Gàstina, sicurissima di fargli cosí, ora, il maggior dispetto. - Perché, guardi, commendatore, ragioniamo: io potrei aver sotto comando uno svenimento finto al secondo atto, se il signor Perres, seguendo il suo consiglio, ce lo mette. Ma dovreste anche aver voi allora sotto comando il pipistrello vero che non mi procuri un altro svenimento, non finto ma vero al primo atto. O al terzo, o magari nel secondo stesso, subito dopo quel primo finto! Perché io vi prego di credere, signori miei che sono svenuta davvero, sentendomelo venire in faccia, qua, qua, sulla guancia! E domani sera non recito, no, no non recito, commendatore, perché né lei né altri può obbligarmi a recitare con un pipistrello che mi sbatte in faccia! - Ah no sa! Questo si vedrà! questo si vedrà! - le rispose, crollando il capo energicamente, il capocomico. Ma Faustino Perres, convinto pienamente che la ragione unica degli applausi di quella sera era stata lintrusione improvvisa e violenta di un elemento estraneo casuale, che invece di mandare a gambe allaria come avrebbe dovuto, la finzione dellarte, sera miracolosamente inserito in essa, conferendole la per la nellillusione del pubblico, levidenza duna prodigiosa verità, ritirò la sua commedia, e non se ne parlò più.Novelle per un anno di luigi pirandello LUOMO SOLO. Si riunivano allaperto, ora che la stagione lo permetteva, attorno a un tavolinetto del caffè sotto gli alberi di via Veneto. Venivano prima i Groa, padre e figlio. E tanta era la loro solitudine che, pur cosí vicini, parevano luno dallaltro lontanissimi. Appena seduti, sprofondavano in un silenzio smemorato, che li allontanava anche da tutto cosí che se qualche cosa cadeva loro per caso sotto gli occhi, dovevano strizzare un po le palpebre per guardarla. Venivano alla fine insieme gli altri due: Filippo Romelli e Carlo Spina. Il Romelli era vedovo da cinque mesi; lo Spina, scapolo. Mariano Groa era diviso dalla moglie da circa un anno e sera tenuto con sé lunico figliuolo Torellino, già studente di liceo, smilzo, tutto naso, dai lividi occhietti infossati e un po loschi. Là attorno al tavolino, dopo i saluti, raramente scambiavano tra loro qualche parola. Sorseggiavano una piccola Pilsen, succhiavano qualche sciroppo con un cannuccio di paglia, e stavano a guardare a guardar tutte le donne che passavano per via, sole, a coppie o accompagnate dai mariti: spose, giovinette, giovani madri coi loro bambini; e quelle che scendevano dalla tranvia, dirette a Villa Borghese, e quelle che ne tornavano in carrozza e le forestiere che entravano al grande albergo dirimpetto o ne uscivano, a piedi, in automobile. Non staccavano gli occhi da una che per attaccarli subito a unaltra e la seguivano con lo sguardo, studiandone ogni mossa o fissandone qualche tratto, il seno i fianchi, la gola, le rosee braccia trasparenti dai merletti delle maniche: storditi inebriati da tutto quel brulichío, da tutto quel fremito di vita da tanta varietà daspetti e di colori e di espressioni e tenuti in unansia angosciosa di confusi sentimenti e pensieri e rimpianti e desiderii, ora per uno sguardo fuggevole ora per un sorriso lieve di compiacenza che riuscivano a cogliere da questa o da quella tra il frastuono delle vetture e il passerajo fitto, continuo che veniva dalle prossime ville. Sentivano tutti e quattro, ciascuno a suo modo, il bisogno cocente della donna, di quel bene che nella vita può dar solo la donna che tante di quelle donne già davano col loro amore, con la loro presenza con le loro cure, e forse senzesserne ricompensate a dovere dagli uomini ingrati. Appena questo dubbio sorgeva in essi per laria triste di qualcuna i loro sguardi saffrettavano a esprimere un intenso accoramento o unacerba condanna o una pietosa adorazione. E quelle giovinette? Chi sa comeran disposte e pronte a dar la gioja del loro corpo! E dovevano invece sciuparsi in unattesa forse vana tra finte ritrosie in pubblico e chi sa che smanie in segreto. Ciascuno, con quel quadro fascinoso davanti, pensando alla propria casa senza donna vuota, squallida, muta, compreso da una profonda amarezza, sospirava. Filippo Romelli, il vedovo, piccolino di statura, pulito, in quel suo abito nero da lutto ancora senza una grinza preciso in tutti i lineamenti fini, domettino bello vezzeggiato dalla moglie si recava tutte le domeniche al camposanto a portar fiori alla sua morta e più degli altri due sentiva lorrore della propria casa attufata dai ricordi dove ogni oggetto, nellombra e nel silenzio, pareva stesse ancora ad aspettare colei che non vi poteva più far ritorno colei che lo accoglieva ogni volta con tanta festa e lo curava e lo lisciava e gli ripeteva con gli occhi ridenti come e quanto fosse contenta desser sua. In tutte le donne che vedeva passare per via lui badava ora a sorprender la grazia di qualche mossa che gli richiamasse viva limmagine della sua donna non comera ultimamente, ma qual era stata un tempo quando gli aveva dato quella tal gioja che questaltra, ora, gli ridestava pungente nella memoria; e subito serrava le labbra per limpeto della commozione che gli saliva amara alla gola e socchiudeva un po gli occhi, come fanno al vento gli uccelli abbandonati su un ramo. Anche nella sua donna, negli ultimi tempi, aveva amato il ricordo delle gioje passate, che non potevano più, ormai, esser per lui. Nessuna donna più lo avrebbe amato, ora, per se stesso. Aveva già quasi cinquantanni. Ah, per lui la sorte era stata veramente crudele! Vedersi strappare la compagna in quel punto alla soglia della vecchiaja, quando ne aveva più bisogno, quando anche lamore sempre irrequieto nella gioventú cominciava a pregiar soltanto la tranquillità del nido fedele! Ed ecco che ora gli toccava a risentire lirrequietezza di esso fuori tempo, e perciò ridicola e disperata. Allo Spina, amico suo indivisibile da tanti anni, aveva detto più volte: - Verità sacrosanta amico mio: luomo non può esser tranquillo, se non sè assicurate tre cose: il pane, la casa, lamore. Donne, tu ne trovi adesso; ti posso anche ammettere che, quanto a questo, tu stai meglio di me, per ora. Ma la gioventú, caro, è assai più breve della vecchiaja. Lo scapolo gode in gioventú; ma poi soffre in vecchiaja. Lammogliato, al contrario. Ha più tempo di goder lammogliato dunque, come vedi! Sissignori. Bella risposta gli aveva dato la sorte! Lo Spina, ora, vecchio scapolo cominciava a soffrire del vuoto della sua vita, in una camera daffitto, tra mobili volgari, neppur suoi; ma almeno poteva dire daver goduto a suo modo in gioventú e daver voluto lui che fosse cosí sola e senza conforto di cure amiche e senzabitudine daffetti la sua vecchiaja. Ma lui! Eppure, forse più crudele della sua era la sorte di Mariano Groa. Bastava guardarlo, poveretto, per comprenderlo. Lui, Romelli, pur cosí sconsolato comera, trovava tuttavia in sé la forza di pulirsi daggiustarsi, perfino dinsegarsi ancora i baffettini grigi; mentre quel povero Groa Eccolo là: panciuto, sciamannato con una grinta da can mastino con gli occhiali, ispido di una barba non rifatta chi sa da quanti giorni e con la giacca senza bottoni, il colletto spiegazzato, giallo di sudore, la cravatta sudicia, annodata di traverso. Guardava le donne con occhiacci feroci, quasi se le volesse mangiare. E ogni tanto, fissandone qualcuna, ansimava, come se gli si stringesse il naso; si scoteva, facendo scricchiolar la sedia, e si metteva in unaltra positura non meno truce col pomo del bastone sotto il mento, affondato nella pappagorgia lustra di sudore. Sapeva da tantanni che la moglie - vezzosa donnettina dal nasino ritto due fossette impertinenti alle guance e occhietti vivi vivi, da furetto - lo tradiva. Alla fine, un brutto giorno, era stato costretto ad accorgersene, e sera diviso da lei legalmente. Se nera pentito subito dopo; ma lei non aveva più voluto saperne, contenta delle duecento lire al mese chegli le passava per mezzo del figliuolo il quale andava a visitarla ogni due giorni. Il poveruomo era divorato dalla brama di riaverla. La amava ancora come un pazzo, e senza lei non poteva più stare; non aveva più requie! Spesso, il figliuolo, che gli dormiva accanto, sentendolo piangere o gemere con la faccia affondata nel guanciale si levava su un gomito e cercava di confortarlo amorosamente: - Papà, papà Ma spesso anche Torellino si seccava a vederlo smaniare cosí; e nei giorni che doveva recarsi a visitare la madre sbuffava ogni qual volta egli si metteva a suggerirgli tutto quello che avrebbe desiderato le dicesse per intenerirla lo stato in cui si trovava, cosí senza cure, alla sua età; la sua disperazione; il suo pianto; e che non poteva dormire, e che non sapeva più reggere, né come fare. Era un tormento per Torellino! E anche una vergogna che lo sconcertava tutto e lo faceva sudar freddo. Tanto più che poi quelle ambasciate non servivano a nulla, perché già più volte la madre irremovibile, gli aveva fatto rispondere che non ne voleva nemmeno sentir parlare. E che altro tormento ogni qual volta ritornava da quelle visite! Il padre lo aspettava a piè della scala ansante, la faccia infiammata e gli occhi acuti e spasimosi, lustri di lagrime. Subito, appena lo vedeva, lo assaliva di domande: - Comè? comè? che tha detto? come lhai trovata? E a ogni risposta, arricciava il naso, chiudeva gli occhi, divaricava le labbra, come se ricevesse pugnalate. - Ah, sí, tranquilla? Non dice niente? Ah, dice che sta bene cosí? E tu, tu che le hai detto? - Niente, io, papà Ah, niente, è vero? E si mordeva le mani dalla rabbia; poi prorompeva: - Eh sí! eh sí! Seguitate! Seguitate! È comodo Séguita cosí, tu pure, caro! Sfido Che vi manca? Cè il bue qua, che lavora per voi Seguitate seguitate senza nessuna considerazione per me! Ma non lo capisci, perdio, che io non posso più vivere cosí? Che ho bisogno dajuto? Che io cosí muojo, non lo capisci? Non lo capisci? - Ma che ci posso fare io, papà? - si scrollava Torellino, alla fine, esasperato. - Niente! Niente! Séguita! - riprendeva lui, ingozzando le lagrime. - Ma non ti pare almeno che sia una nequizia farmi morire cosí? Perché, sai? io muojo! Io vi lascio tutti e due in mezzo a una strada e la faccio finita! La faccio finita! Si pentiva subito di queste sfuriate, e compensava con carezze, con regali il figliuolo; lo avviziava; gli prodigava le cure di una madre; e non badava a sé, ai suoi abiti, alle sue scarpe, alla sua biancheria, purché il figlio andasse ben vestito di tutto punto, e si presentasse alla mamma ogni due giorni come un figurino. Sinteneriva lui stesso di quella sua bontà, non solo non rimeritata, ma neppur commiserata da nessuno, calpestata anzi da tutti; si struggeva in quella sua tenerezza; sentiva proprio che il cuore gli si sfaceva in petto, strizzato dallangoscia, macerato dalla pena. Aveva coscienza di non aver fatto mai, mai il minimo torto a quellinfame donna che lo aveva trattato cosí! Che ci poteva far lui se attorno al suo cuore tenero e semplice di bambino, era cresciuto tutto quel corpaccio da maiale? Nato per la casa, per adorare una donna sola nella vita che gli volesse - non molto! non molto! - un po di bene, quanto compenso le avrebbe saputo dare per questo po di bene! Con gli occhi invetrati dalle lagrime a stento contenute ora stava a mirar per via ogni coppia di sposi, che gli pareva andasse damore e daccordo. Si sarebbe buttato in ginocchio davanti a ogni moglie onesta e saggia che fosse il sorriso e la benedizione duna casa, che amasse teneramente il suo sposo e curasse i suoi figliuoli. A lui, giusto a lui doveva toccare una donna come quella! Chi sa quante ce nerano di buone, lí, tra quelle che passavano per via; quante avrebbero fatto la sua felicità, perché non chiedeva molto lui, un po daffetto poco! Lo mendicava con quegli occhi, che parevano truci, a tutte le donne che vedeva passare; ma non per averlo da esse: da una sola, da quella, lui lo voleva, poiché quella sola avrebbe potuto darglielo onestamente legato comera dal vincolo del matrimonio e con quel suo povero figliuolo accanto. Allombra dei grandi alberi della via, brulicava quella sera con fremito più intenso la vita. I due amici Spina e Romelli tardavano ancora a venire. Laria, satura di tutte le fragranze delle ville vicine, pareva grillasse dun baglior doro e tutti i visi delle donne, sotto i cappelloni spavaldi, sorridevano accesi da riflessi purpurei. Offrivano con quel sorriso allammirazione e al desiderio degli uomini il loro corpo disegnato nettamente dagli abiti succinti. Le rose duna bottega di fiorajo lí presso, dietro le spalle del Groa, esalavano un profumo cosí voluttuoso che il poveruomo ne aveva un greve stordimento di ebbrezza per cui già tutto quel brulichío di vita assumeva innanzi a lui contorni vaporosi di sogno e gli destava quasi il dubbio della irrealità di quanto vedeva, coi romori che gli si attutivano agli orecchi come se venissero da lontano lontano, e non da tutto quel sogno lí maraviglioso. Alla fine, quegli altri due arrivarono. Discutevano tra loro animatamente. Il piccolo Romelli, vestito di nero, era nervoso, convulso; scattava a tratti come per scosse elettriche, e lo Spina, accalorato, cercava di calmarlo, di convincerlo. - Sí, due sorelle, due sorelle! Lasciate fare a me! Ancora è presto. Ora sediamo. Il Groa fece segno con gli occhi ai due di non parlar di tali cose davanti al suo figliuolo; poi, comprendendo che essi, cosí accesi comerano, non avrebbero saputo frenarsi si volse a Torellino e lo invitò a farsi una giratina lí a Villa Borghese. Il ragazzo savviò, svogliato, sbuffando. Fatti pochi passi, si voltò e vide che i tre, con le teste riunite, confabulavano misteriosamente attorno al tavolino; ma il padre scrollava il capo, diceva di no, di no. Lo Spina, certo, li tentava. Quando, dopo una mezzora, Torellino ritornò, i due, il Romelli e lo Spina, erano andati via. Il padre era solo, ad attenderlo; in una solitudine disperata; con un viso cosí alterato, con tanto spasimo tetro negli occhi, che il figlio restò a mirarlo, sgomento. - Vogliamo andare, papà? Il Groa parve non lo sentisse. Lo guatò. Serrò le labbra con una smorfia di pianto, quasi infantile, ed ebbe per tutta la persona uno scotimento di singhiozzi soffocati. Poi si alzò; prese il figlio per un braccio; glielo strinse con tutta la forza, come se volesse comunicargli con quella stretta qualcosa che non poteva o non sapeva dire. E andarono, andarono verso via di Porta Pinciana. Torellino si sentiva trascinato verso la casa ove abitava la madre. Ecco, vi sarebbero giunti tra poco: era là in capo al secondo vicolo, ove ardeva il fanale. E a mano a mano sinduriva contro il braccio del padre, il quale, avvertendo la resistenza, lo guardava ansioso, per intenerirlo. Oh Dio, oh Dio, pensava Torellino, la solita storia! Il solito tormento! Andar sú, è vero? Pregare la madre che sarrendesse finalmente; sentirsi dire di no ancora una volta? No, no. E, risoluto, davanti al vicolo, sotto il fanale, simpuntò e disse al padre: - No, sai, papà? Io non salgo! Io non ci vado! Il Groa guardò il figlio con occhi atroci. - No? - fremette. - No? E lo respinse da sé, piano, senza aggiungere altro. Lasciato lí quieto in mezzo alla via deserta, Torellino, dapprima un po stordito ebbe a un tratto limpressione che il padre si fosse per sempre staccato da lui quasi balzando dimprovviso laggiú, lontano, e che per sempre si perdesse confuso estraneo tra i tanti estranei che andavano per quella via in discesa. Allora si mosse a seguirlo da lontano, costernato. Lo seguí, senza farsi scorgere, giú per Capo le Case, giú per via Due Macelli, per via Condotti per via Fontanella di Borghese, per piazza Nicosia Sboccando in via di Tordinona, si fermò. Venivano fuori da un vicoletto bujo il Romelli e lo Spina, e il padre suniva ad essi. Il Romelli aveva sugli occhi un fazzoletto listato di nero e singhiozzava. Tutti e tre andavano ad appoggiarsi alla spalletta del Lungotevere. - Ma stupido! Perché? - gridava lo Spina, scotendo per un braccio il Romelli. - Tanto carina! Tanto graziosa! E il Romelli tra i singhiozzi: - Impossibile! Impossibile! Tu non puoi comprendere Il pudore! La santità della casa! Lo Spina allora si volgeva al padre. Nella chiara sera di maggio, presso le acque del fiume che pareva ritenessero ancora la luce del giorno sparito si distinguevano con precisione tutti i gesti e anche i tratti del volto di quei tre uomini agitati. Lo Spina voleva ora convincere il padre del torto del Romelli, che seguitava ad asciugarsi il volto in disparte. Il padre stava a guardar lo Spina con occhi sbarrati, feroci; allimprovviso lo afferrava per il bavero della giacca, gli dava un poderoso scrollone e lo mandava a schizzare lontano; poi, balzando sul parapetto dellargine gridava con le braccia levate, enorme: - Ecco, si fa cosí! E giú, nel fiume. Un tonfo. Due gridi, e un terzo grido, da lontano, più acuto, del figlio che non poteva accorrere, con le gambe quasi stroncate dal terrore. Novelle per un anno di luigi Pirandello LA CASSA RIPOSTA Quando il biroccino fu sotto la chiesina di San Biagio lungo lo stradone il Mèndola, di ritorno dal podere pensò di salire al cimitero sul poggio a veder che cosa ci fosse di vero nelle lagnanze rivolte al Municipio per quel custode Nocio Pàmpina, detto Sacramento. Assessore comunale da circa un anno, Nino Mèndola, proprio dal giorno che aveva assunto la carica, non stava più bene. Soffriva di capogiri. Senza volerlo confessare a se stesso, temeva desser colpito da un giorno allaltro dapoplessia: male di cui erano morti tutti i suoi, immaturamente. Era perciò sempre di pessimo umore; e ne sapeva qualche cosa quel suo cavalluccio attaccato al biroccino. Ma tutta quella giornata, in campagna, sera sentito bene. Il moto, lo svago E, per bravar la paura segreta, aveva deciso lí per lí di fare quellispezione al cimitero promessa ai colleghi della Giunta e rimandata per tanti giorni. Non bastano i vivi, pensava, salendo al poggio, danno da fare anche i morti in questo porco paese. Ma già, sono sempre quelli, i vivi, rottorio! Sanno un corno i morti, se son guardati bene o male. Forse, non dico di no: pensare che da morti saremo trattati male affidati alla custodia di Pàmpina, stolido e ubriacone, può far dispiacere Basta; adesso vedrò. Tutte calunnie. Come custode di cimitero, Nocio Pàmpina, detto Sacramento, era lideale. Già una larva, che lo portava via il fiato; e certi occhi chiari, spenti; una vocina di zanzara. Pareva proprio un morto uscito di sotterra per attendere, cosí come poteva, alle faccenduole di casa. Che cera da fare poi? Tutta gente dabbene, lí - ormai - e tranquilla. Le foglie, sí. Qualche foglia caduta dalle siepi ingombrava i vialetti. Qualche sterpo era cresciuto qua e là. E i passeri monellacci, ignorando che lo stil lapidario non vuole interpunzioni avevano seminato con le loro cacatine tra le tante virtú di cui erano ricche le iscrizioni di quelle pietre tombali troppe virgole forse e troppi punti ammirativi. Piccolezze. Se non che, entrando nel bugigattolo del custode a destra del cancello, il Mèndola restò: - E quella lí? Nocio Pàmpina, detto Sacramento, aprí le labbra squallide a unombra di sorriso e bisbigliò: - Cassa da morto, Eccellenza. Era difatti una bellissima cassa da morto. Lustra, di castagno, con borchie e dorature. Fatta proprio senza risparmio. Là, quasi in mezzo alla stanzetta. - Grazie; la vedo, - riprese il Mèndola. - Dico, perché la tieni lí? - È del cavalier Piccarone, Eccellenza. - Piccarone? E perché? Non è mica morto! - No no, Eccellenza! Non sia mai! - disse Pàmpina. - Ma Vossignoria saprà che il mese scorso gli morí la moglie, povero galantuomo. - E con ciò? - La accompagnò fino qua, a piedi; attempatello comè. Sissignore. Poi mi chiamò, dice: Senti, Sacramento. Non scappa una mese, avrai anche me. Ma che dice Vossignoria! gli risposi. Ma lui: Stà zitto, dice. Senti. Questa cassa, figliuolo mio, mi costa più di ventonze. Bella, la vedi. Per la santanima, capirai, non ho badato a spese. Ma ora la comparsa è fatta, dice. Che se ne fa più la santanima di questa bella cassa sottoterra? Peccato sciuparla, dice. Facciamo cosí. Caliamo la santanima, dice, pulitamente con quella di zinco, che sta dentro; e questa me la riponi: servirà anche per me. Uno di questi giorni, sullimbrunire, manderò a ritirarla. Il Mèndola non volle più né sapere né veder altro. Non gli parve lora di giungere al paese per spargervi la nuova di quella cassa da morto, che Piccarone aveva fatto riporre per sé. Era famoso in paese Gerolamo Piccarone, avvocato e, al tempo dei Borboni, cavaliere di San Gennaro, per la spilorceria e la furbizia. Mal pagatore, poi! Se ne raccontavano sul suo conto da far restare a bocca aperta. Ma questa - pensava il Mèndola, tempestando allegramente di frustate il povero cavalluccio - questa le passava tutte; e vera, ohé, come la stessa verità! La aveva veduta lui, là, la cassa da morto, con gli occhi suoi. Pregustava le risate che avrebbero accolto il suo racconto bisbigliato con la vocina di Pàmpina e non avvertiva neppure alla nuvola di polvere e al fragore che il biroccino sollevava per la corsa furiosa del cavalluccio quandecco: - Para! Para! - udí gridare a squarciagola dallOsteria del Cacciatore, che un tal Dolcemàscolo teneva lí su lo stradone. Due amici, Bartolo Gaglio e Gaspare Ficarra, cacciatori accaniti, seduti davanti allosteria sotto la pergola serano messi a gridare a quel modo, credendo che il cavalluccio avesse preso la mano al Mèndola. - Ma che mano! Correvo - Ah, tu corri cosí? - disse il Gaglio. - Hai qualche altro collo di ricambio a casa? - Se sapeste, cari miei! - esclamò il Mèndola, smontando ilare e ansimante; e, per cominciare, narrò a que due amici la storia della cassa da morto. Quelli finsero lí per lí di non volerci credere, ma per un modo di dimostrar la loro maraviglia. E allora il Mèndola a giurare che - parola donore - la aveva veduta lui con gli occhi suoi, la cassa da morto, nel bugigattolo di Sacramento. Gli altri due, a loro volta, presero a narrare di Piccarone altre prodezze già note. Il Mèndola voleva rimontar subito sul biroccino; ma quelli avevano già ordinato a Dolcemàscolo un bicchiere per lamico assessore, e volevano che questi bevesse. Dolcemàscolo però era rimasto lí, come un ceppo. - Dolcemàscolo, ohé! - gli gridò il Gaglio. Loste, col berretto di pelo a barca buttato a sghembo su un orecchio, senza giacca con le maniche della camicia rimboccate su le braccia pelose, si riscosse sospirando: - Mi perdonino, - disse. - Quaglio, sto quagliando propriamente, a sentire i loro discorsi. Giusto questa mattina il cane del cavalier Piccarone, Turco quella brutta bestiaccia che va e viene da sé dalle terre del Cannatello alla villetta quassú ma sanno che mha fatto? più di venti rocchi di salsiccia mha rubati, che tenevo lí su lo sporto, che gli facciano veleno! Fortuna dico, che ho due testimonii! Il Mèndola, il Gaglio, il Ficarra scoppiarono a ridere. Il Mèndola disse: - Te li sali, caro mio! Dolcemàscolo alzò un pugno; schizzò fiamme dagli occhi: - Ah no, perdio! a me la salsiccia me la pagherà! Me la pagherà me la pagherà, - ribatté di fronte alle risate incredule e al negare ostinato dei tre avventori. - Lor signori vedranno. Ho trovato la via. So di che pelame è! E con un gesto furbesco, che gli era abituale strizzò un occhio e con lindice teso si tirò giú la palpebra dellaltro. Che via avesse trovato, non volle dire; disse che aspettava dalla campagna i due contadini che erano stati presenti, la mattina al furto della salsiccia, e che con essi prima di sera si sarebbe recato alla villetta di Piccarone. Il Mèndola rimontò sul biroccino, senza bere; Gaglio e Ficarra saldarono il conto e dopo aver consigliato alloste di piantare per il suo meglio quellimpresa di farsi pagare, andarono via. A metter sú quella villetta dun sol piano, sul viale alluscita del paese Gerolamo Piccarone, avvocato e cavaliere di San Gennaro al tempo di Re Bomba sera industriato per più di ventanni, ed era fama non gli fosse costata neppure un centesimo. Le male lingue dicevano chera fatta di sassolini trovati per via e sospinti fin là a uno a uno coi piedi dallo stesso Piccarone. Il quale era pure un dottissimo giureconsulto, e uomo dalta mente e di profondo spirito filosofico. Un suo libro su lo Gnosticismo, un altro su la Filosofia Cristiana erano stati anche tradotti in lingua tedesca, dicevano. Ma era malva di tre cotte, Piccarone, cioè nemico acerrimo di ogni novità. Andava ancora vestito alla moda del ventuno; portava la barba a collana; tozzo, rude, insaccato nelle spalle, con le ciglia sempre aggrottate e gli occhi socchiusi si grattava di continuo il mento e approvava i suoi segreti pensieri con frequenti grugniti. - Uh uh uh lItalia! hanno fatto lItalia che bella cosa, uh lItalia ponti e strade uh illuminazione esercito e marina uh uh uh istruzione obbligatoria e se voglio restar somaro? nossignore! istruzione obbligatoria tasse! e Piccarone paga Pagava poco o nulla, veramente a furia di sottilissimi cavilli, che stancavano ed esasperavano la pazienza più esercitata. Concludeva sempre cosí: - Che centro io? Le ferrovie? Non viaggio. Lilluminazione? Non esco di sera. Non pretendo nulla io; grazie; non voglio nulla. Un po daria soltanto, per respirare. Lavete fatta anche voi, laria? Debbo pagare anche laria che respiro? Sera infatti appartato in quella sua villetta, ritirato dalla professione che pure fino a pochi anni addietro gli aveva dato lauti guadagni. Ne doveva aver messi da parte parecchi. A chi li avrebbe lasciati, alla sua morte? Non aveva parenti, né prossimi né lontani. E i biglietti di banca magari, sí, avrebbe potuto portarseli giú con sé, in quella bella cassa da morto che sera fatta riporre. Ma la villetta? e il podere laggiú al Cannatello? Quando Dolcemàscolo, in compagnia de due contadini, si fece innanzi al cancello, Turco, il canaccio di guardia come se avesse compreso che loste veniva per lui, si fogò furibondo contro le sbarre. Il vecchio servo accorso non fu buono a trattenerlo e allontanarlo. Bisognò che Piccarone, il quale se ne stava a leggere nel chiosco in mezzo al giardinetto lo chiamasse col fischio e lo tenesse poi agguantato per il collare, finché il servo non venne a incatenarlo. Dolcemàscolo, che la sapeva lunga, sera vestito di domenica e, bello raso tra quei due poveri contadini che ritornavano stanchi e cretosi dal lavoro, appariva più del solito prosperoso e signorile con un certo viso latte e rosa, chera una bellezza a vedere e la simpatia di quel porretto peloso sulla guancia destra, presso la bocca, arricciolato. Entrò nel chiosco esclamando, con finta ammirazione: - Gran bel cane! Gran bella bestia! Che guardia! Vale tantoro quanto pesa. Piccarone, con le ciglia aggrottate e gli occhi socchiusi, grugní più volte, assentendo col capo a quegli elogi; poi disse: - Che volete? Sedete. E indicò gli sgabelletti di ferro, disposti giro giro nel chiosco. Dolcemàscolo ne trasse uno avanti, presso la tavola, dicendo ai due contadini: - Sedete là, voi. Vengo da Vossignoria, uomo di legge, per un parere. Piccarone aprí gli occhi. - Non faccio più lavvocato, caro mio, da tanto tempo. - Lo so, - saffrettò a soggiungere Dolcemàscolo. - Vossignoria però è uomo di legge antico. E mio padre, santanima, mi diceva sempre: Segui gli antichi, figlio mio!. So poi quantera coscienzioso Vossignoria nella professione. Dei giovani avvocatucci doggi poco mi fido. Non voglio attaccar lite con nessuno, badi! Fossi matto Sono venuto qua per un semplice parere, che Vossignoria solo mi può dare. Piccarone richiuse gli occhi: - Parla, tascolto. - Vossignoria sa, - cominciò Dolcemàscolo. Ma Piccarone ebbe uno scatto e uno sbuffo: - Uh, quante cose so io! Quante ne sai tu! So so, sa E vieni al caso, caro mio! Dolcemàscolo rimase un po male; tuttavia sorrise e ricominciò: - Sissignore. Volevo dire che Vossignoria sa che ho sullo stradone una trattoria - Del Cacciatore, sí: ci sono passato tante volte. - Andando al Cannatello, già. E avrà veduto allora certamente che su lo sporto, sotto la pergola, tengo sempre esposta un po di roba: pane, frutta, qualche presciutto. Piccarone accennò di sí col capo, poi aggiunse misteriosamente: - Veduto e sentito anche, qualche volta. - Sentito? - Che sanno di rena, figliuolo. Capirai, la polvere dello stradone Basta, vieni al caso. - Ecco, sissignore, - rispose Dolcemàscolo, ingollando. - Poniamo che io su lo sporto tenga esposta un po di salsiccia, putacaso. Ora, Vossignoria forse questo già! stavo per dire di nuovo ma è un mio vezzo Vossignoria forse non lo sa ma di questi giorni abbiamo il passo delle quaglie. Dunque, per lo stradone, cacciatori, cani, continuamente. Vengo, vengo al caso! Passa un cane, signor Cavaliere, spicca un salto e mafferra la salsiccia dallo sporto. - Un cane? - Sissignore. Io mi precipito dietro, e con me questi due poveracci cherano entrati nella bottega per comperarsi un po di companatico prima di recarsi in campagna, al lavoro. È vero, sí o no? Corriamo tutti e tre insieme, appresso al cane; ma non riusciamo a raggiungerlo. Del resto, anche a raggiungerlo, Vossignoria mi dica che avrei potuto farmene più di quella salsiccia addentata e strascinata per tutto lo stradone Inutile raccattarla! Ma io riconosco il cane; so a chi appartiene. - U un momento, - interruppe a questo punto Piccarone. - Non cera il padrone? - Nossignore! - rispose subito Dolcemàscolo. - Tra quei cacciatori là non cera. Si vede che il cane era scappato di casa. Bestie da fiuto, capirà, sentono la caccia, soffrono a star chiusi: scappano. Basta. So, come le ho detto, a chi appartiene il cane; lo sanno anche questi due amici miei, presenti al furto. Ora Vossignoria, uomo di legge, mi deve dire semplicemente se il padrone del cane è tenuto a risarcirmi del danno ecco! Piccarone non pose tempo a rispondere: - Sicuro che è tenuto, figliuolo. Dolcemàscolo balzò dalla gioja, ma subito si contenne; si volse a due contadini: - Avete sentito? Il signor avvocato dice che il padrone del cane è tenuto a risarcirmi del danno. - Tenutissimo, tenutissimo, - raffermò Piccarone. - Tavevano detto forse di no? - Nossignore, - rispose Dolcemàscolo gongolante, giungendo le mani. - Ma Vossignoria mi deve perdonare se, da povero ignorante come sono ho fatto debolmente un giro cosí lungo per venirle a dire che Vossignoria deve pagarmi la salsiccia perché il cane che me lha rubata è proprio il suo, Turco. Piccarone stette un pezzo a guardare Dolcemàscolo come allocchito; poi, tutta un tratto, abbassò gli occhi e si mise a leggere nel libraccio che teneva aperto su la tavola. I due contadini si guardarono negli occhi; Dolcemàscolo alzò una mano per far loro cenno di non fiatare. Piccarone, fingendo tuttavia di leggere, si grattò il mento con una mano, grugní, disse: - Dunque Turco è stato? - Glielo posso giurare, signor Cavaliere! - esclamò Dolcemàscolo alzandosi in piedi e incrociando le mani sul petto per dar solennità al giuramento. - E sei venuto qua, - riprese, cupo e calmo, Piccarone, - con due testimoni, eh? - Nossignore! - negò subito Dolcemàscolo. - Per il caso che Vossignoria non avesse voluto credere alle mie parole. - Ah, per questo? - borbottò Piccarone. - Ma io ti credo, caro mio. Siedi. Sei un gran dabbenuomo. Ti credo e ti pago. Godo fama di mal pagatore, eh? - Chi lo dice, signor Cavaliere? - Tutti lo dicono! E lo credi anche tu, va là. Due uh due testimoni - Per la verità, tanto per lei, quanto per me! - Bravo, sí: tanto per me, quanto per te; dici bene. Le tasse ingiuste, caro mio, non voglio pagare; ma quel chè giusto, sí, lo pago volentieri; lho sempre pagato. Turco tha rubato la salsiccia? Dimmi quantè e te la pago. Dolcemàscolo, venuto con la prevenzione di dover combattere chi sa che battaglia contro i cavilli e le insidie di quel vecchio rospo di fronte a tanta remissione, sabbiosciò a un tratto, mortificato. - Una sciocchezza, signor Cavaliere, - disse. - Saranno stati una ventina di rocchi, poco più poco meno. Non mette quasi conto di parlarne. - No no, - rispose Piccarone, fermo. - Dimmi quantè: te la devo e te la voglio pagare. Subito, figliuolo mio! Tu lavori; hai patito un danno; devi essere risarcito. Quantè? Dolcemàscolo si strinse nelle spalle sorrise e disse: - Venti rocchi di quei grossi due chili a una lira e venti il chilo - Cosí a poco la vendi? - domandò Piccarone. - Capirà, - rispose Dolcemàscolo, tutto miele. - Vossignoria non lha mangiata. Gliela faccio pagare non vorrei gliela faccio pagare per quanto costa a me. - Nientaffatto! - negò Piccarone. - Se non lho mangiata io, lha mangiata il mio cane. Dunque, si dice a occhio, due chili. Va bene a due lire il chilo? - Faccia come crede. - Quattro lire. Benone. Ora dimmi un po, figliuolo mio: venticinque meno quattro, quanto fanno? Ventuno, se non minganno. Bene. Mi dai ventuna lira e non ne parliamo più. Dolcemàscolo, lí per lí, credette daver inteso male. - Come dice? - Ventuna lira, - ripeté placido Piccarone. - Qua ci sono due testimoni, per la verità, tanto per me, quanto per te, va bene? Tu sei venuto da me per un parere. Ora, io, i pareri, figliuolo mio, i consulti legali, li faccio pagare venticinque lire. Tariffa. Quattro te ne devo di salsicce; dammene ventuna, e non se ne parli più. Dolcemàscolo lo guardò in faccia, perplesso, se ridere o piangere non volendo credere che dicesse sul serio e parendogli tuttavia che non scherzasse. - Io a a lei? - balbettò. - Mi par chiaro, figliuolo, - spiegò Piccarone. - Tu fai loste; io, debolmente, lavvocato. Ora, come io non nego il tuo diritto al risarcimento, cosí tu non negherai il mio per i lumi che mhai chiesti e che tho dati. Adesso sai che se un cane ti ruba la salsiccia, il padrone del cane è tenuto a fartene indenne. Lo sapevi prima? No! Le cognizioni si pagano, caro mio. Ho penato e speso tanto io per apprenderle! Credi che ti faccia celia? - Ma sissignore! - confessò Dolcemàscolo con le lagrime in pelle, aprendo le braccia. - Io le abbono le salsicce, signor Cavaliere: sono un povero ignorante; mi perdoni, e non ne parliamo più davvero. - Ah no, ah no, caro mio! - esclamò Piccarone. - Non abbono niente io. Il diritto è diritto, tanto per te quanto per me. Pago io, pago, voglio pagare. Pagare ed esser pagato. Stavo qua a studiare, come vedi; mhai fatto perdere unora di tempo. Ventuna lira. Tariffa. Se non ne sei ben persuaso, da ascolto a me, caro: va da un altro avvocato a domandare se mi spetti o no questo compenso. Ti do tre giorni. Se in capo al terzo giorno non mi avrai pagato, sta pur sicuro, figliuolo mio, che ti cito. - Ma signor Cavaliere! - scongiurò di nuovo Dolcemàscolo a mani giunte, alterandosi però in volto improvvisamente. Piccarone alzò il mento, alzò le mani: - Non sento ragioni. Ti cito! Dolcemàscolo allora perdette il lume degli occhi. Lira lo acciuffò. Che era il danno? Niente. Alle beffe pensò, che avrebbe avute, che già indovinava guardando le facce allegre di quei due contadini: lui che si credeva tanto scaltro lui che sera impegnato di spuntarla e già aveva quasi toccato con mano la vittoria. Tale impeto gli diede il vedersi preso, ora, quando meno se laspettava nella sua stessa ragna, che si trovò dun tratto mutato in bestia feroce. - Ah, perciò, - disse, accostandoglisi, con le mani levate e contratte, - perciò è cosí ladro il suo cane? Lha addottorato lei! Piccarone si levò in piedi, torbido levò un braccio: - Esci fuori! Risponderai anche dingiurie a un galantuomo che - Galantuomo? - ruggí Dolcemàscolo, afferrandogli quel braccio e scotendoglielo furiosamente. I due contadini si precipitarono per trattenerlo; ma tutta un tratto, che è che non è, il vecchio si abbandonò appeso inerte per quel braccio alle mani violente di Dolcemàscolo. E come questi, allibito, le aprí, cascò prima a sedere su lo sgabello, traboccò poi da un lato e rotolò per terra giú tutto in un fascio. Di fronte al terrore de due contadini, Dolcemàscolo contrasse il volto, come per uno spasimo di riso. O che? Non lo aveva nemmeno toccato. Quelli si chinarono sul giacente, gli mossero un braccio. - Scappate scappate Dolcemàscolo li guardò entrambi, come inebetito. Scappare? Sintese, in quel punto, cigolare una banda del cancello, e si vide la cassa da morto, che il vecchio aveva fatto riporre per sé entrare in trionfo su le spalle di due portantini ansanti, quasi chiamati lí per lí, al bisogno. A tale apparizione restarono tutti come basiti. Dolcemàscolo non pensò che Nocio Pàmpina, detto Sacramento, dopo la visita e losservazione dellassessore si fosse affrettato a mettersi in regola, rimandando a destino quella cassa; ma si ricordò in un lampo di ciò che il Mèndola aveva detto la mattina, là, nella trattoria; e, allimprovviso, in quella cassa vuota che aspettava e sopravveniva ora al punto giusto come chiamata misteriosamente vide il destino, il destino che sera servito di lui, della sua mano. Safferrò la testa e si mise a gridare: - Eccola! Eccola! Questa lo chiamava! Siatemi tutti testimoni che non lho nemmeno toccato! Questa lo chiamava! Laveva fatta metter da parte per sé! Ed eccola qua che viene perché doveva morire! E prendendo per le braccia i due portantini per scuoterli dallo stupore: - Non è vero? Non è vero? Ditelo voi! Ma non erano per nulla stupiti, quei due portantini. Da che avevano portata appunto quella cassa da morto era per loro la cosa più naturale del mondo che trovassero morto lavvocato Piccarone. Si strinsero nelle spalle, e: - Ma sí, - dissero, - eccoci qua. Novelle per un anno di luigi pirandello IL TRENO HA FISCHIATO Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni dufficio, che ritornavano a due, a tre, dallospizio, overano stati a visitarlo. Pareva provassero un gusto particolare a darne lannunzio coi termini scientifici appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via: - Frenesia, frenesia. - Encefalite. - Infiammazione della membrana. - Febbre cerebrale. E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo cosí contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale. - Morrà? Impazzirà? - Mah! - Morire, pare di no - Ma che dice? che dice? - Sempre la stessa cosa. Farnetica - Povero Belluca! E a nessuno passava per il capo che date le specialissime condizioni in cui quellinfelice viveva da tantanni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, sera fieramente ribellato al suo capo-ufficio, e che poi, allaspra riprensione di questo per poco non gli sera scagliato addosso dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse duna vera e propria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscritto sí, chi laveva definito cosí? Uno dei suoi compagni dufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista senzaltra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, librimastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto sempre dun passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza pietà cosí per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po a fargli almeno almeno drizzare un po le orecchie abbattute, se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! Sera prese le frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero o meglio, come se non le sentisse più, avvezzo comera da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte. Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto duna improvvisa alienazione mentale. Tanto più che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il capo-ufficio. Già sera presentato, la mattina, con unaria insolita, nuova; e - cosa veramente enorme, paragonabile, che so? al crollo duna montagna - era venuto con più di mezzora di ritardo. Pareva che il viso, tutta un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutta un tratto caduti, e gli si fosse scoperto spalancato dimprovviso allintorno lo spettacolo della vita. Pareva che gli orecchi tutta un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni non avvertiti mai. Cosí ilare, duna ilarità vaga e piena di stordimento, sera presentato allufficio. E, tutto il giorno, non aveva combinato niente. La sera, il capo-ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte: - E come mai? Che hai combinato tuttoggi? Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con unaria dimpudenza, aprendo le mani. - Che significa? - aveva allora esclamato il capo-ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. - Ohé, Belluca! - Niente, - aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra dimpudenza e dimbecillità su le labbra. - Il treno, signor Cavaliere. - Il treno? Che treno? - Ha fischiato. - Ma che diavolo dici? - Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. Lho sentito fischiare - Il treno? - Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia oppure oppure nelle foreste del Congo Si fa in un attimo signor Cavaliere! Gli altri impiegati alle grida del capo-ufficio imbestialito, erano entrati nella stanza e, sentendo parlare cosí Belluca, giú risate da pazzi. Allora il capo-ufficio - che quella sera doveva essere di malumore - urtato da quelle risate era montato su tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli. Se non che, questa volta, la vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, sera ribellata aveva inveito, gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato e che, perdio, ora non più, ora chegli aveva sentito fischiare il treno, non poteva più, non voleva più esser trattato a quel modo. Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato allospizio dei matti. Seguitava ancora, qua, a parlare di quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, come lontano, nella notte; accorato. E, subito dopo, soggiungeva: - Si parte, si parte Signori, per dove? per dove? E guardava tutti con occhi che non erano più i suoi. Quegli occhi, di solito cupi, senza lustro, aggrottati, ora gli ridevano lucidissimi, come quelli dun bambino o dun uomo felice; e frasi senza costrutto gli uscivano dalle labbra. Cose inaudite, espressioni poetiche, immaginose, bislacche, che tanto più stupivano in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come, per qual prodigio, fiorissero in bocca a lui cioè a uno che finora non sera mai occupato daltro che di cifre e registri e cataloghi rimanendo come cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora parlava di azzurre fronti di montagne nevose, levate al cielo; parlava di viscidi cetacei che, voluminosi, sul fondo dei mari, con la coda facevan la virgola. Cose, ripeto, inaudite. Chi venne a riferirmele insieme con la notizia dellimprovvisa alienazione mentale rimase però sconcertato non notando in me, non che meraviglia, ma neppur una lieve sorpresa. Difatti io accolsi in silenzio la notizia. E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai il capo, con gli angoli della bocca contratti in giú, amaramente, e dissi: - Belluca, signori, non è impazzito. State sicuri che non è impazzito. Qualche cosa devessergli accaduta; ma naturalissima. Nessuno se la può spiegare, perché nessuno sa bene come questuomo ha vissuto finora. Io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente, appena lavrò veduto e avrò parlato con lui. Cammin facendo verso lospizio ove il poverino era stato ricoverato seguitai a riflettere per conto mio: A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto cioè una vita impossibile, la cosa più ovvia, lincidente più comune un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, dun ciottolo per via, possono produrre effetti straordinarii di cui nessuno si può dar la spiegazione, se non pensa appunto che la vita di quelluomo è impossibile. Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale; ma quale devessere, appartenendo a quel mostro. Una coda naturalissima. Non avevo veduto mai un uomo vivere come Belluca. Ero suo vicino di casa, e non io soltanto ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me come mai quelluomo potesse resistere in quelle condizioni di vita. Aveva con sé tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: queste due, vecchissime, per cataratta; laltra, la moglie, senza cataratta, cieca fissa; palpebre murate. Tutte tre volevano esser servite. Strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva. Le due figliuole vedove, raccolte in casa dopo la morte dei mariti, luna con quattro laltra con tre figliuoli, non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse; se mai, porgevano qualche ajuto alla madre soltanto. Con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva Belluca dar da mangiare a tutte quelle bocche? Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava tra gli strilli indiavolati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi tutte dodici, non trovavan posto nei tre soli letti della casa. Letti ampii, matrimoniali; ma tre. Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi perché qualcuno dei ragazzi, al bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche che dormivano in un letto a parte, e che ogni sera litigavano anchesse tra loro perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava quando veniva la sua volta. Alla fine, si faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte finché la penna non gli cadeva di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé. Andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato e subito sprofondava in un sonno di piombo, da cui ogni mattina si levava a stento, più intontito che mai. Ebbene, signori: a Belluca, in queste condizioni, era accaduto un fatto naturalissimo. Quando andai a trovarlo allospizio, me lo raccontò lui stesso, per filo e per segno. Era, sí, ancora esaltato un po, ma naturalissimamente, per ciò che gli era accaduto. Rideva dei medici e degli infermieri e di tutti i suoi colleghi, che lo credevano impazzito. - Magari! - diceva. - Magari! Signori, Belluca, sera dimenticato da tanti e tanti anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva. Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza assorto tutto il giorno nei conti del suo ufficio, senza mai un momento di respiro come una bestia bendata, aggiogata alla stanga duna nòria o dun molino, sissignori sera dimenticato da anni e anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva. Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio forse per leccessiva stanchezza, insolitamente, non gli era riuscito daddormentarsi subito. E, dimprovviso, nel silenzio profondo della notte, aveva sentito, da lontano, fischiare un treno. Gli era parso che gli orecchi, dopo tantanni, chi sa come, dimprovviso gli si fossero sturati. Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via dun tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie e quasi da un sepolcro scoperchiato sera ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tuttintorno. Sera tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso ed era corso col pensiero dietro a quel treno che sallontanava nella notte. Cera, ah! cera, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti cera il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno savviava Firenze Bologna, Torino, Venezia tante città, in cui egli da giovine era stato e che ancora certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sí, sapeva la vita che vi si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentregli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino. Non ci aveva pensato più! Il mondo sera chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nellarida ispida angustia della sua computisteria Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. Lattimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo e lui con limmaginazione dimprovviso risvegliata poteva ecco, poteva seguirlo per città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. Cerano, mentregli qua viveva questa vita impossibile tanti e tanti milioni duomini sparsi su tutta la terra, che vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo chegli qua soffriva, cerano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti Sí sí, le vedeva, le vedeva, le vedeva cosí cerano gli oceani le foreste E dunque, lui - ora che il mondo gli era rientrato nello spirito - poteva in qualche modo consolarsi! Sí levandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con limmaginazione una boccata daria nel mondo. Gli bastava! Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. Sera ubriacato. Tutto il mondo, dentro dun tratto: un cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva. Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capo-ufficio, e avrebbe ripreso come prima la sua computisteria. Soltanto il capo-ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il passato: doveva concedergli che di tanto in tanto tra una partita e laltra da registrare egli facesse una capatina, sí, in Siberia oppure oppure nelle foreste del Congo: - Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato. Novelle per un anno di luigi pirandello ZIA MICHELINA Quando il vecchio Marruca morí il nipote - Marruchino come lo chiamavano - aveva circa ventanni, e stava per partire soldato. Cappellone, un due, povero Marruchino! Senza figli del primo letto, lo zio gli sera tanto affezionato che rimasto vedovo, non aveva voluto ridarlo al fratello, di cui era figliuolo; anzi proprio per lui ancora in tenera età e bisognoso di cure materne, aveva, benché anziano, ripreso moglie. Sapeva che non avrebbe avuto mai figliuoli da parte sua; robusto però e ben piantato come un albero da ombra e non da frutto aveva sempre tenuto a dimostrare che, se frutti non ne dava, questo non dipendeva da scarso vigore. Ragion per cui sera scelta giovanissima la nuova sposa. E della scelta non sera pentito. Zia Michelina, di sangue placido, dindole mite, subito sera sentita a posto in quella casa di contadini arricchiti ove tutto odorava delle abbondanti quotidiane provviste della campagna lontana e tutto aveva la solida quadratura dellantica vita patriarcale. Sera mostrata paga del marito, pur di tantanni maggiore di lei, e amorosissima del nipotino. Ora questo nipotino - eccolo qua - era cresciuto, aveva ventanni. E lei che non ne aveva ancora quaranta, si considerava già vecchia. Piansero molto, luna e laltro, quella il marito e questi lo zio; il quale, da quel bravuomo pieno di senno chera sempre stato aveva nel testamento disposto che la proprietà più che modesta dei beni case e poderi andasse al nipote e intero alla moglie lusufrutto, vita natural durante. A patto, sintende, che non avesse ripreso marito. Marruchino si chiamava veramente Simonello partí per servir la patria con gli occhi ancora rossi di pianto. Un po per quel servizio alla patria, un po per lo zio. Come una buona mamma, zia Michelina gli fece coraggio; gli raccomandò di pensar sempre a lei, e che le scrivesse appena aveva bisogno di qualche cosa subito, che subito lei si sarebbe data cura di contentarlo in tutto; lei che restava sola, amara lei! a custodirgli per suo conforto la cameretta, il lettino, la guardaroba e ogni cosa, cosí come la lasciava. Partito Marruchino, si diede tutta al governo dei poderi e delle case, come un uomo. Negli ultimi tempi, non potendo più lo zio a causa delletà, vi aveva atteso lui Marruchino, tolto presto dalle scuole non perché fosse privo dingegno, ma anzi - a giudizio dello zio - perché ne aveva troppo. Difatti, non cera stato mai verso di fargli intendere che gli potesse recar vantaggio il sapere che cosa gli altri uomini avevano fatto fin dal tempo dei tempi, sulla faccia della terra. Marruchino sapeva bene che cosa vi avrebbe fatto lui. Perché immischiarsi nei fatti degli altri? Le altre parti del mondo? Quali? LAmerica? Non ci sarebbe mai andato. LAfrica? LAsia? Le montagne che cerano? i fiumi, i laghi, le città? Ma a lui bastava conoscer bene il pezzetto di terra in cui Dio aveva voluto farlo nascere! più ingegno di cosí? Le lettere che ora mandava dal reggimento erano lunico conforto di zia Michelina, quantunque attraverso lo stento che le costava il decifrarle, le apparisse sempre più manifesto da esse che Marruchino al reggimento aveva perduto del tutto quel battagliero buonumore con cui fin da ragazzo sera coraggiosamente difeso ribellandosi a una soverchia istruzione. Non si diceva intristito per la durezza della vita militare o per la lontananza dai luoghi cari dalle persone care: tuttaltro! diceva anzi che voleva rinnovar la ferma e non ritornare mai più in paese per una certa disperazione che gli era entrata nellanima. Disperazione? Che disperazione? più volte la zia lo pregò, lo scongiurò di confidargliela; Marruchino rispose sempre che non poteva; che non sapeva. Eh, innamorato, certo ci voleva poco a intenderlo. Qualche passionaccia contrastata. Ragazzaccio! Bisognava mandargli danaro, molto danaro, perché si distraesse. Con grande stupore zia Michelina si vide rimandare indietro il danaro, accompagnato da una protesta furiosa: chegli non voleva questo; chegli voleva esser capito, capito, capito. Smarrita, stordita, zia Michelina stava a domandarsi ancora che cosa dovesse capire quando, improvvisamente, ecco Marruchino piombarle in casa, in licenza. Restò, nel vederselo davanti cosí cangiato, che quasi non pareva più lui. Magro, tutto occhi, come roso dentro da un verme che non gli desse requie. - Io? Che cosa? Che vuoi da me? Che debbo capire? Quante più carezze gli prodigò, tanto più furioso divenne. Alla fine, come un forsennato, se ne scappò via a passar gli ultimi giorni della licenza in uno dei poderi più lontani dal paese. Nel vederlo scappar via cosí, ripensando al modo con cui la aveva guardata sottraendosi alle sue premure materne alle sue carezze, zia Michelina si vide a un tratto assalire da un sospetto che le fece orrore; cadde a sedere su una seggiola, e rimase lí per un pezzo, pallida, con gli occhi sbarrati, a grattarsi con le dita la fronte: - Possibile? Possibile? Non osò mandare nessuno a prender notizie di lui, al podere. Pochi giorni dopo, un contadino venne a ritirar la valigia e il cappotto di soldato e ad annunziare che il padroncino partiva il giorno dopo, perché la licenza era spirata. Zia Michelina guardò a lungo in faccia quel contadino, come intronata. Partiva, senza neanche venire a salutarla? Ebbene, sí; forse meglio cosí. E per quel contadino gli mandò una buona sommetta di danaro e la sua materna benedizione. Quattro giorni dopo, venne alla casa di zia Michelina il cognato, padre di Marruchino che dal giorno della morte del fratello non sera più fatto vedere, a causa del testamento. - Cara comare cara comare Comare la chiamava e non cognata, perché laltra la prima moglie del fratello, aveva tenuto a battesimo Marruchino. Non era una buona ragione; ma, avendo sempre chiamato compare il fratello per via di quel battesimo, credeva di dover chiamare comare anche la seconda cognata. - Cara comare E aveva negli occhi e sulle labbra un sorrisetto ambiguo, impacciato. Calvo, secco, coriaceo, non somigliava affatto, né al fratello, né al figliuolo. Vedovo da molti anni, rozzo eppure astuto, sudicio e malvestito per avarizia, parlava senza mai guardare in faccia. - Abbiamo Simonello furioso Eh, cara comare, brutto guajo, brutto guajo, lamore! - Ah, dunque innamorato? - esclamò zia Michelina. - Benedetto figliuolo! Lho tanto pregato, scongiurato di dirmi che cosa avesse; di dirlo alla mamma sua, che avrei fatto di tutto per contentarlo. Voi lo sapete, cognato! Lho trovato qua di due anni, orfano di madre, e lho allevato io, come se fosse mio. - Eh eh eh - cominciò a fare il cognato, dimenando il capo, dimenandosi tutto sulla seggiola sempre con quel sorrisetto ambiguo negli occhi e sulle labbra. - È appunto questo il guajo, cara comare! appunto questo! - Questo? Perché? Che dite? Il cognato, in luogo di rispondere, uscí in una domanda curiosa: - Vi siete mai guardata allo specchio, cara comare? Zia Michelina si sentí riassalire improvvisamente dallorrore di quel primo sospetto. Ma misto di schifo, questa volta. Scattò in piedi. - Mio figlio? - gli gridò. - Pensare una cosa simile, mio figlio? per me? Glielavrete messo in mente voi, demoniaccio tentatore! voi che non vi siete dato mai pace per quel maledetto testamento! Ho saputo tutto, mhanno riferito tutto; lavete gridato ai quattro venti che non è stato giusto, perché posso vivere ancora trenta e più anni, io; e che vostro figlio potrebbe anche morire prima chio gli lasciassi lusufrutto della proprietà; e che la proprietà lo zio glielha lasciata solo per guardarla da lontano; e che dovrà aspettare desser vecchio per potersi dire veramente padrone. O demoniaccio, e che credete? chio avrei lasciato il mio figliuolo cosí, ad aspettare, a sospirare la mia morte? Io, io stessa, appena ritornato, gli avrei detto: Simonello mio, scegliti una buona compagna; portala qui; tu sarai il padrone; io godrò della tua felicità e alleverò i tuoi figliuoli, comho allevato te. Questo mi proponevo di dirgli! Ebbene, scriveteglielo voi! se avete in mente qualcuna che possa piacergli ditemelo: gliela proporrò io stessa! Ma levate dal capo al vostro figliuolo uninfamia come questa che gli avete suggerita! Peccato mortale! Il cognato per quanto in prima sconcertato, non si diede per vinto. Si mostrò offeso dellaccusa; disse che lui non centrava; che tutti, parenti e amici, sapute le disposizioni del testamento, tutti daccordo avevano pensato che lodevolmente la cosa si potesse accomodar cosí; e che questo era segno che nessuno ci vedeva il male, che voleva vederci lei. Se cera differenza detà, che cera sí, ma non poi tanta comella si figurava questa differenza quasi spariva per la perfetta conservazione e la florida salute di lei che certo era di quelle donne che non invecchiano mai. E infine, poiché zia Michelina, oppressa dallonta, sera messa a piangere, prendendo questo pianto come remissione per confortarla e dimostrarle che Marruchino aveva ben ragione se si era innamorato di lei ripeté il consiglio dandarsi a guardare allo specchio. - Fuori di qui! - gli gridò allora, levandosi di nuovo come una furia, zia Michelina. - Fuori di qui, demonio! Non voglio più vedervi! Né voi né vostro figlio! Via il suo letto! via quanto cè di lui in questa casa! Ah che serpe mio Dio! che serpe mi sono allevata in petto! Via, via, via! Per prudenza, il cognato si ritirò. Zia Michelina rimase a piangere per più giorni di fila. Vennero le vicine a confortarla, e si sfogò con esse, senza poter frenare ancora le lagrime. Restò come basita, però, nellaccorgersi a un certo punto che nessuna di quelle vicine comprendeva e apprezzava il sentimento di lei; o meglio, che sí, lo apprezzavano e ne tenevano conto; ma tenevano anche conto del sentimento di lui, di Marruchino e delle condizioni infelici in cui quel testamento dello zio lo aveva lasciato. Ma perché infelici? perché? Esasperata, zia Michelina ripeté alle vicine il suo proponimento di dar moglie al nipote subito appena di ritorno, e di farlo padrone di tutto e contento. Approvarono quelle, oh sí, e la lodarono molto; ma dissero, tanto per dire, badiamo! cosí, per ragionare dissero che pure non era la stessa cosa, per il giovine. - E che altra cosa allora? Ecco: se lei non avesse avuto quel sentimento materno che diceva e avesse invece potuto corrispondere a quello di lui, certo per Marruchino sarebbe stato molto meglio; perché, al modo che diceva lei, egli sarebbe rimasto sempre soggetto, come un figlio di famiglia. Non se ne sarebbe accorto, sta bene, per la bontà di lei! Ma se qualche dissapore, un giorno o laltro, fosse sorto comera facile prevedere, tra donne, cioè tra lei e la moglie di lui, luna di fronte allaltra, quasi suocera e nuora? Ecco: cera da considerar questo! E i dissapori, si sa come cominciano, non si sa come possano andare a finire. Zia Michelina si vide, si sentí sola. Sola e come sperduta. Ma dunque, se questo era il mondo, se in questo mondo, di fronte allinteresse, non si capiva più nulla neppure il sentimento più santo, quello dellamor materno, che credevano tutti? che la vera interessata fosse lei? che volesse rimaner padrona di tutto e tener soggetto il nipote? Questo credevano? Interessata, lei! Ah, se veramente Fu un lampo. Balzò in piedi. Corse a guardarsi allo specchio. Sí. Per vedere, per vedere se fosse tale davvero, tali le sue fattezze, tale il suo aspetto che il nipote si fosse potuto accecare per lei fino al punto di non pensar più di quale amore lei finora lo aveva amato; e che gli altri lo potessero cosí facilmente scusare! No, brutta non era; non mostrava certo ancora gli anni che aveva; ma non era, no, non poteva esser bella per quel ragazzo! Già sotto i capelli biondi sulle tempie, ne aveva tanti appassiti, quasi bianchi. Bianchi sarebbero diventati domani No, no! che! Era uninfamia. Era una perfidia. Ma se almeno per un altro, ecco, se almeno per un vecchio della sua età potesse ancora esser tanto bella e piacente da esser chiesta in moglie per la sua bellezza soltanto! Ecco, ecco allora avrebbe lasciato tutto al nipote, a questo perfido che la voleva che voleva la sua mamma per il danaro! Glielo avrebbe buttato in faccia e avrebbe dimostrato a tutti che non sopponeva per questo. Si vide allora, per parecchi mesi, zia Michelina uscir di casa e andare in chiesa e poi a spasso tutta attillata, benché vestita di nero, con la spagnoletta di pizzo e il ventaglio le scarpine lucide dai tacchetti alti ben pettinata e con quellimpaccio particolare delle donne che non vogliono mostrare il desiderio desser guardate e che è pure unarte per farsi guardare. Il ventaglio in mano le fremeva agitato convulsamente sotto il mento, a smorzar le vampe della vergogna e della rabbia. - A spasso, zia Michelí? - le domandava dalluscio velenosamente qualche vicina. - A spasso, già! Avete comandi da darmi? - rispondeva dalla strada, inchinandosi con una smorfia di dispetto, che lombra dietro, nel sole, le rifaceva goffamente. Ma dove andava? Non lo sapeva lei stessa. A spasso. E si guardava, andando, la punta delle scarpette; perché, ad alzar gli occhi, non avrebbe saputo dove né che cosa guardare e sentendosi diventar rossa rossa, si sarebbe messa a piangere, ma proprio a piangere come una ragazzina. Ora tutti, quasi capissero chera uscita di casa non per bisogno ma per mettersi in mostra, si fermavano per vederla passare; si scambiavano occhiate; qualcuno anche per chiasso la chiamava: - Ps! Ps! - come si fa con le donne di mal affare. Lei tirava via, più rossa che mai, senza voltarsi, col cuore che le ballava in petto; finché, non potendone più, andava a ficcarsi in qualche chiesa. Santo Dio, perché faceva cosí? Una donna cerca marito per trovare uno stato. Ora, chi poteva immaginarsi che lei al contrario ne cercava un secondo per perdere quello che il primo le aveva lasciato? Simmaginavano invece che, ancora bella comera, insofferente della vedovanza, cercasse piuttosto qualcuno con cui darsi bel tempo; e volevano persuaderla che per questo, sí, ne avrebbe trovati quanti ne voleva, e che poteva fare il piacer suo senza commettere la pazzia di perdere con un secondo matrimonio lusufrutto dei beni del primo marito. Libera dogni obbligo di fedeltà, non doveva dar conto a nessuno, se si metteva con questo o con quello. A sentir questi discorsi zia Michelina si macerava dentro dallo sdegno a cui non poteva dar sfogo, perché capiva che veramente lapparenza era contro di lei. Uno solo, forse, uno solo poteva comprendere perché lei cercava marito e accoglierla e prendersela in moglie per lo stesso fine: suo cognato il padre di Marruchino, quel brutto, secco, sudicio avaraccio a cui non pareva lora che il figlio diventasse padrone delleredità dello zio. Ecco lunico mezzo! E cosí lei avrebbe dimostrato a tutti qual era il piacere che andava cercando. Risoluta, si presentò un giorno in casa del cognato. - So che andate dicendo a tutti che voglio finire di rovinare vostro figlio mettendomi con qualcuno, per fargli commettere uno sproposito appena torna da soldato. Io voglio invece il suo bene: sposare, appunto, per levarmi di mezzo e lasciarlo padrone. Cerco uno che mi sposi, e non lo trovo. Mi vogliono tutti, ma nessuno per moglie; perché pare a tutti una pazzia chio debba perdere il mio, sposando un altro. Voi solo non potete crederlo, sapendo perché voglio farlo. Ebbene: sposatemi voi! Il vecchio rimase un pezzo come stordito, a quella proposta a bruciapelo; poi sulle labbra cominciò a delinearglisi quel certo sorrisetto ambiguo dellaltra volta: - Eh eh eh E astutamente attraverso un faticoso garbuglio di parole le fece alla fine intendere che non per gli altri soltanto ma anche per lui sarebbe stata una pazzia, una solenne pazzia; sí, perché tutto stava che lei, non volendo sposare suo figlio non si mettesse con altri, e che il beneficio dellusufrutto restasse in famiglia. - E come, vecchiaccio? - gli gridò zia Michelina. - Mettendomi con voi? Ah, brutta bestia! E gli interessi di vostro figlio, che predicate e difendete da un anno, finirebbero cosí, trattandosi di voi? Ma piuttosto con un cane, mi metto allora, anziché con voi, laido vecchiaccio! Puh! E zia Michelina se nandò su le furie. Sapeva ormai ciò che le restava da fare. Appena Marruchino ritornò da soldato e le si presentò più magro e più torbido di comera venuto in licenza gli disse: - Senti, svergognato. So perché vuoi sposare. E questo agli occhi miei, in parte, ti scusa. Tu vuoi che sposi io, perché perda tutto, e tu resti padrone. Ebbene, per questo solo ti sposo Che fai? no, via! non tarrischiare! Scostati o ti tiro questo in faccia! Marruchino aveva tentato di saltarle al collo per baciarla, e lei avea brandito un lume. Fremente, con gli occhi sbarrati, dietro la tavola, zia Michelina seguitò a gridargli: - Se tarrischi unaltra volta guaj a te! Lo faccio per lasciarti tutta la libertà di fare quello che ti parrà e piacerà. Pigliati tutte le donne che vuoi, tutti i piaceri che vuoi, a patto di non alzar mai gli occhi su me! Me nandrò al podere a nascondermi dove andasti a nasconderti tu per non aver le mie carezze di madre; e là resterò per sempre e non ti farai più vedere da me. Giura! Voglio che lo giuri! Marruchino si contorse sotto limposizione e finse di giurare solo per piegarla a condiscendere alle nozze non perché riconoscesse chella aveva ragione sospettando di lui, che la volesse per il danaro. - Bada! - riprese allora zia Michelina. - Tu hai giurato. Sappi, ragazzo, chio sono capace di tutto, ducciderti o duccidermi, se non stai al patto e non mantieni il giuramento. Bada! Lo mandò via, e non volle più rivederlo fino al giorno stabilito per le nozze. Andò in chiesa e al municipio vestita di nero, pallida, spettinata e piangente. Finita la cerimonia, lasciò tutti a banchettare; montò su una mula e se ne partí sola per il lontano podere. Ma un po la vanità, un po le beffe della gente, un po la parte che sera assunta dinnamorato, persuasero Marruchino dopo due giorni di combattimento con se stesso, ad andar di notte a picchiare alla porta della cascina di quel podere. Tempestò per ore e ore, tra un furibondo abbajare di tutti i cani dei dintorni nelle tenebre notturne; finché lei non scese ad aprirgli. Nella notte stessa, dopo unora appena, livido, sgraffiato in faccia, al collo alle mani, se ne fuggí e, giunto allalba al paese, corse a chiudersi in casa. Poche ore dopo, vennero ad arrestarlo, perché avevano trovata morta zia Michelina nel podere. Gli sgraffi al collo e alla faccia, gli sgraffi e i morsi alle mani lo accusavano. Ma egli giurò e spergiurò di non averla uccisa lui, ma che sera uccisa da sé per aver egli voluto ciò che ogni marito è in diritto di pretendere dalla propria moglie; disse che, avendo ottenuto ciò che desiderava e per cui aveva tanto combattuto, non aveva nessuna ragione di commettere quel delitto; portò tanti testimoni che erano a conoscenza del suo sentimento, delle sue oneste intenzioni e delle opposizioni e minacce di lei; e fu assolto. Ancora le vicine parlano di zia Michelina come duna pazza; perché, Signore Iddio, se pur le faceva senso mettersi con un ragazzo che lei amava come un figliuolo dato che questo ragazzo era poi divenuto suo marito, fargli da moglie alla fin fine non voleva mica dire andare alla guerra. Che storie! Novelle per un anno di luigi pirandello IL PROFESSOR TERREMOTO Quanti, di qui a molti anni avranno la ventura di rivedere risorte Reggio e Messina dal terribile disastro del ventotto dicembre mille novecento otto non potranno mai figurarsi limpressione che si aveva allorché, passando in treno, pochi mesi dopo la catastrofe, cominciava a scoprirsi tra il verde lussureggiante dei boschi daranci e di limoni e il dolce azzurro del mare la vista atroce dei primi borghi in rovina, gli squarci e lo sconquasso delle case. Io vi passai pochi mesi dopo, e da miei compagni di viaggio udii i lamenti su lopera lenta dello sgombero delle macerie e tanti racconti di orribili casi e di salvataggi quasi prodigiosi e di mirabili eroismi. Cera, in quello scompartimento di prima classe, un signore barbuto il quale in particolar modo al racconto degli atti eroici mostrava di prestare ascolto. Se non che, di tratto in tratto, nei punti più salienti del racconto, scattava, scrollando tutta la magra persona irrequieta in unesclamazione, che a molti dava ai nervi, perché non pareva encomio degno alleroismo narrato. Se leroe era un uomo, egli esclamava, con quello scatto strano: - Disgraziato! Se donna: - Disgraziata! - Ma scusi, perché? - non poté più fare a meno di domandare a un certo punto un giovinotto, che gonfiava in silenzio da un pezzo. Allora quel signore, come se anche lui da un pezzo attendesse quella domanda protese impetuosamente la faccia verde di bile e sghignò: - Ah, perché? Perché lo so io, caro signore! Lei sindigna, è vero? sindigna perché, se fosse stato presente al disastro, e una trave, un mobile, un muro non la avessero schiacciata come un topo; anche lei, è vero? vuole dir questo? anche lei sarebbe stato un eroe, avrebbe salvato che dico? una donzella, eh? cinque fantolini, tre vegliardi, eh? parlo bene? stile eroico! dica la verità Ma, caro signore, caro signore, e si figura che lei dopo i suoi eroismi sublimi e gloriosi, sarebbe cosí lindo e pinto comè adesso? No, sa! no, sa! non stia a crederlo, caro signore! Lei sarebbe come me, tale e quale. Mi vede? Come le sembro io? Viaggio in prima classe, perché a Roma mi hanno regalato il biglietto, non creda Sono un povero disgraziato, sa? e lei sarebbe come me! Non mi faccia ridere Un disgraziato! un disgraziato! Safferrò, cosí dicendo con una mano e con laltra le braccia e saccasciò torvo e fremente nellangolo della vettura, col mento affondato sul petto. Lansito gli fischiava nel naso, tra lispida barbaccia nera, incolta, brizzolata. Il giovinotto restò balordo, e si volse a guardare intorno, con un sorriso vano il silenzio di tutti noi rimasti intenti a spiare il volto di quel singolare compagno. Poco dopo, questi si sgruppò, come se la bile che gli fermentava in corpo gli si fosse rigonfiata in un nuovo bollore; sghignò come prima guardandoci tutti negli occhi; poi si volse al giovinotto; stava per riprendere a parlare, quando dimprovviso si alzò, e: - Vuole il mio posto? - gli domandò. - Ecco, se lo prenda pure! Segga qua! - Ma no perché? - fece, più che mai intontito, quel giovinotto. - Perché tante volte, sa comè? uno parla e laltro lo contraddice, non perché non sia convinto della ragione, ma perché quello sta seduto in un posto dangolo. Lei mi guarda da un pezzo; me ne sono accorto; mi guarda e minvidia perché sto qua, più comodo, col finestrino accanto e sostenuto da questo sudicio bracciuolo. Eh via! dica la verità Tutti, specialmente in un lungo viaggio, invidiano i quattro fortunati, che stanno agli angoli. Via, segga qua e non mi contraddica più. Il giovinotto rise con tutti noi di questo razzo inatteso; e, poiché quegli seguitava a insistere in piedi, lo ringraziò dicendogli che rimanesse pur comodo al suo posto perché non lo contraddiceva per questo ma perché non gli pareva proprio che si dovesse chiamar disgraziato chi aveva compiuto uneroica azione. - No, eh? - riprese quegli allora. - E senta questa! Prego, stieno a sentire anche lor signori. Narro il caso duna povera donna, conosciuta da me, moglie dun conduttore, qua, della ferrovia. Il marito viaggiava. Lei sola, inferma da tantanni, mezza tisica ebbe lanimo e la forza di salvare i suoi quattro figliuoli in una maniera si figurino: scendendo e risalendo per quattro volte dico quattro volte, con un bambino per volta aggrappato alle spalle, lungo un doccione di cisterna, dal terzo piano a terra. Una gatta non sarebbe stata capace di tanto! Sublime, è vero? Ora dico sublime anchio, e voi tutti gongolate. Ma che sublime, signori miei! Disgraziata! disgraziata! Sapete come le andò a finire? Cosí, diciamo, precinta deroismo, cosí raggiante di sublimità naturalmente apparve unaltra al marito commosso e ammirato fino al delirio, al marito che da parecchi anni per un divieto dei medici, non la teneva più in conto di moglie e la trattava perciò a modo duna cagna a cinghiate e vituperii: gli apparve bella, capite? irresistibilmente desiderabile. Signori, quella poveretta morí dopo tre mesi, dun aborto naturale conseguenza del suo sublime eroismo! A questa conclusione inaspettata e grottesca sopposero insorgendo, tutti i miei compagni di viaggio. Ma che! ma via! ma perché doveva dirsi dipesa dalleroismo la disgrazia di quella poveretta e non piuttosto dal male di cui soffriva prima? Tanto vero che, se non avesse avuto quel male, apparendo allo stesso modo bella e desiderabile al marito per il recente eroismo ella non sarebbe morta e avrebbe messo al mondo, pacificamente, un figliuolo. Senza punto avvilirsi di quella vivace, concorde opposizione, il signore barbuto tornò a sghignare parecchie volte e lasciando stare che anche questa della nascita dun quinto figliuolo in quelle deliziose condizioni a suo giudizio, sarebbe stata per se stessa una grande disgrazia, domandò se, a ogni modo questo figliuolo, a giudizio nostro, non era stato frutto e conseguenza delleroismo. Eh via, sí, questo almeno era innegabile. Oh dunque! Innegabile? E se frutto e conseguenza delleroismo era stato il figliuolo, frutto e conseguenza delleroismo era anche la morte di lei. Sissignori. Perché bisognava prender la donna comera, col suo male; non già fabbricarsene una sana apposta, capace di mettere al mondo pacificamente un figliuolo, per il solo gusto di contraddire. Il male, ella, lo aveva in sé. Ma, né fin allora ne era morta, né forse mai ne sarebbe morta, se quel suo eroismo non avesse tutta un tratto dopo tanti anni dabbandono e di maltrattamenti, ispirato al marito un tal desiderio di lei da non fargli più tener conto del divieto dei medici. Questo divieto, solo questo divieto era conseguenza del male; il divieto, e dunque labbandono, e dunque i maltrattamenti del marito. Invece, il desiderio improvviso e naturalissimo, il non tener conto di quel divieto e la morte erano conseguenza delleroismo. Tanto vero che, se ella non lo avesse compiuto, il marito, non solo non lavrebbe ammirata né desiderata ma la avrebbe trattata anche peggio di prima, e lei non sarebbe morta. - Bella cosa! - esclamò a questo punto, acceso di fervido sdegno, il giovinotto. - E avrebbe fatto morire i quattro figliuoli senza nemmeno tentare di salvarli in qualche modo. Sarebbe stata una madre indegna e snaturata. - Daccordo! - rimbeccò pronto quel signore. - Invece è stata uneroina; e lei la ammira, e io la ammiro, e tutti la ammiriamo. Ma essa è morta. Mi consentirà, spero, che la chiami almeno per questo, disgraziata. Sono cosí tormentosamente dialettici questi nostri bravi confratelli meridionali. Affondano nel loro spasimo, a scavarlo fino in fondo, la saettella di trapano del loro raziocinio, e fru e fru e fru, non la smettono più. Non per una fredda esercitazione mentale, ma anzi al contrario, per acquistare, più profonda e intera, la coscienza del loro dolore. - Eppure creda che per me, caro signore, - riprese poco dopo con un sospiro - non è stata tanto disgraziata questa donna che è morta quanto sono disgraziati tutti coloro che, dopo uno di questi eroismi, sono rimasti vivi. Perché lei deve riconoscere che un eroismo è laffare di un momento. Un momento sublime, daccordo! unesaltazione improvvisa di tutte le energie più nobili dello spirito un subito insorgere e infiammarsi della volontà e del sentimento per cui si crea o si compie un atto degno di ammirazione, e diciamo pur di gloria, anche se sfortunato. Ma sono momenti, signori miei! Scusatemi, se ora vi pare chio faccia una lezione: sono, di fatti, professore. Purtroppo! La vita non è fatta di questi momenti. La vita ordinaria, di tutti i giorni, voi sapete bene comè: irta sempre di piccoli ostacoli, innumerevoli e spesso insormontabili e assillata da continui bisogni materiali, e premuta da cure spesso meschine, e regolata da mediocri doveri. E perché si sublima lanima in quei rari momenti? Ma appunto perché si libera da tutte quelle miserie, balza sú da tutti quei piccoli ostacoli non avverte più tutti quei bisogni, si scrolla da addosso tutte quelle cure meschine e quei mediocri doveri; e, cosí sciolta e libera, respira, palpita, si muove in unaria fervida e infiammata, ove le cose più difficili diventano facilissime; le prove più dure, lievissime; e tutto è fluido e agevole, come in unebbrezza divina. Respirando, palpitando, muovendosi nellaerea sublimità di quei momenti sa lei però, signor mio, che bei tiri le gioca, che razza di scherzetti le combina che graziose sorprese le prepara la sua anima libera e sciolta da ogni freno destituita dogni riflessione, tutta accesa e abbagliata nella fiamma delleroismo? Lei non sa; lei non se naccorge; non se ne può accorgere. Se ne accorgerà quando lanima le ricascherà, come un pallone sgonfiato, nel pantano della vita ordinaria. Oh, allora. Guardi: torno da Roma, ove al Ministero da cui dipendo mi hanno inflitto una solenne riprensione: ove i miei maestri della Sapienza mi hanno accolto col più freddo sdegno perché son venuto meno, dicono, a tutto ciò che saspettavano da me; e qua, guardi qua, ho un giornale ove si dice, a proposito dun mio libercolo, che sono un vilissimo cinico grossolano che mi pascolo nelle più basse malignità della vita e del genere umano: io, sissignori. Vorrebbero da me, ne miei scritti, luce, luce didealità, fervor di fede, e che so io Sissignori. Qua abbiamo questo bellissimo terremoto. Ce ne fu un altro, quindici anni fa, quandio venni professore di filosofia al liceo, a Reggio di Calabria. Il terremoto dallora non fu veramente come questultimo. Ma le case, ricordo io, traballarono bene. I tetti si aprivano e si richiudevano, come fanno le palpebre. Tanto che, dal letto, in camera mia, attraverso una di queste aperture momentanee, io, con questi occhi potei vedere in cielo la luna, una magnifica luna, che guardava placidissima nella notte la danza di tutte le case della città. Giovanotto, e allora sí acceso di tanta luce didealità e pieno di fede e di sogni balzai subito dal terrore, che dapprima minvase, eroe, eroe anchio, credano pure sublime, agli strilli disperati di tre creaturine che dormivano nella cameretta accanto alla mia e di due vecchi nonni e della loro figliuola vedova, che mi ospitavano. Con un solo pajo di braccia, capiranno, non è possibile salvare sei, tutti in una volta massime quando sia crollata la scala e tocchi a scendere da un balcone, prima su un terrazzino e poi dal terrazzino alla strada. A uno a uno, Dio ajutando! E ne salvai cinque, mentre le scosse seguitavano a breve distanza luna dallaltra scrollando e minacciando di scardinare la ringhiera del balcone a cui ci fidavamo. Avrei salvato del resto anche la sesta se la troppa furia e il terrore non la avessero spinta sconsigliatamente a tentare da sé il salvataggio. Ma dicano loro: chi dovevo salvar prima? I tre bambini, no? Poi, la mamma. Era svenuta! E fu limpresa più difficile. No, dico male: più difficile fu il salvataggio del vecchio padre paralitico anche perché già le forze mie erano stremate e solo lanimo me le sosteneva. Ma si doveva avere, sí o no, una maggiore considerazione per quel povero vecchio accidentato e impotente a darsi ajuto da sé? Ebbene, non lintendeva cosí la vecchia moglie, voleva essere salvata lei non solo prima del marito paralitico, ma anche prima di tutti, e urlava ballava dalla rabbia e dal terrore sul balconcino sconquassato, strappandosi i capelli scagliando vituperii a me, alla figlia, al marito, ai nipotini. Mentrio col vecchio scendevo dal terrazzo della strada, ella senzaspettarmi saffidò al lenzuolo che pendeva dal balcone, e si calò giú. Vedendole scavalcare il parapetto del terrazzo, io dalla strada le gridai che or ora venivo sú per lei, maspettasse; e, detto fatto, mi slanciai per risalire. Ma sí! Cocciuta, incornata, per non dovermi nulla, prese nello stesso tempo a discendere. A un certo punto, il lenzuolo, non potendo più reggerci entrambi, si snodò dalla ringhiera e patapúmfete, giú, io e lei. Io non mi feci nulla; lei si fratturò il femore. Parve questa, a tutti, e anche a me allora, povero imbecille, lunica disgrazia che ci fosse toccata in quel salvataggio, sintende!. Ma anche a questa non si diede molto peso, perché in fin dei conti era un frattura dovuta per giunta alla troppa furia, quando potevamo invece essere morti tutti quanti col terremoto. E la vita eroica seguitò, seguitò per circa tre mesi. Come professore di liceo, io mebbi una della prime baracche, e naturalmente vi portai dentro i bambini, la signora, i due vecchi; e, come lor signori si possono immaginare, diventai - tranne che per quella vecchia - il loro nume. Ah, quella vita di bivacco, tre mesi, sotto la baracca, con la gioventú che ferve in corpo, e la riconoscenza che brilla e aizza senza saperlo, senza volerlo, dagli occhi duna madre ancora giovane e bella! Tutto facile, tra quella difficoltà; tutto agevole, tra quella indescrivibile confusione; e lalacrità più ilare, col disdegno dei più urgenti bisogni; e la soddisfazione, non si sa bene di che, una soddisfazione che inebria e incita a sempre nuovi sacrifizi che non paion più tali, per il premio che danno. E tra le rovine, quindici anni fa, non come queste, è vero, luttuose e orrende negli attendamenti, si folleggiava la notte, sotto le stelle davanti a questo mare divino; e canti e suoni e balli. Fu cosí, chio alla fine mi ritrovai secondo padre di tre bambini non miei, e poi danno in anno, padre legittimo di cinque miei, che fanno - se non sbaglio - otto e nove con la moglie, e undici coi suoceri, e dodici con me e quindici - tutto sommato - con mio padre e mia madre e una mia sorella nubile, al cui mantenimento provvedo io. Ecco leroe, cari signori! Quel terremoto è passato; anche questaltro è passato: terremoto perpetuo è rimasta la vita mia. Ma sono stato un eroe, non cè che dire! E ora maccusano che non faccio più il mio dovere; che sono un pessimo professore; e ho il disprezzo freddo di chi sperò in me; e i giornali mi danno del cinico; e non marrischio a parlare - per non dar spettacolo soverchio a lor signori - di tutto ciò che mi ribolle qua dentro e mi sconvolge la ragione se penso ai sogni miei duna volta, ai propositi miei! Signori, se in qualche momento di tregua io tento di raccogliermi e cedo alla vana speranza di potermi rimettere a conversare con lanima mia dun tempo, ecco quella vecchia sciancata quella mia suocera immortale a cui è rimasta in corpo una rabbia inestinguibile contro di me presentarsi alla soglia del mio studiolo, arrovesciar le mani sui fianchi con le gomita appuntate davanti e chinandosi quasi fino a terra, ruggirmi tra le gengive bavose, non so se per imprecazione o per ingiuria, o per condanna: Terremoto! Terremoto! Terremoto! I miei scolari lhanno risaputo. E sapete come mi chiamano? Il professor Terremoto. Novelle per un anno di luigi pirandello LA VESTE LUNGA. Era il primo viaggio lungo di Didí. Da Palermo a Zúnica. Circa otto ore di ferrovia. Zúnica per Didí era un paese di sogno, lontano lontano, ma più nel tempo che nello spazio. Da Zúnica infatti il padre recava un tempo, a lei bambina, certi freschi deliziosi frutti fragranti che poi non aveva saputo più riconoscere, né per il colore né per il sapore, né per la fragranza in tanti altri che il padre le aveva pur recati di là: celse more in rustici ziretti di terracotta tappati con pampini di vite; perine ceree da una parte e sanguigne dallaltra, con la corona; e susine iridate e pistacchi e lumíe. Tuttora, dire Zúnica e immaginare un profondo bosco dolivi saraceni e poi distese di verdissimi vigneti e giardini vermigli con siepi di salvie ronzanti dapi e vivai muscosi e boschetti dagrumi imbalsamati di zagare e di gelsomini, era per Didí tuttuno quantunque già da un pezzo sapesse che Zúnica era una povera arida cittaduzza dellinterno della Sicilia cinta da ogni parte dai lividi tufi arsicci delle zolfare e da scabre rocce gessose fulgenti alle rabbie del sole e che quei frutti, non più gli stessi della sua infanzia, venivano da un feudo, detto di Ciumía, parecchi chilometri lontano dal paese. Aveva queste notizie dal padre: lei non era mai stata più là di Bagheria, presso Palermo per la villeggiatura: Bagheria, sparsa tra il verde, bianca, sotto il turchino ardente del cielo. Lanno scorso, era stata anche più vicino, tra i boschi daranci di Santa Flavia, e ancora con le vesti corte. Ora, per il viaggio lungo fino a Zúnica indossava anche, per la prima volta, una veste lunga. E le pareva desser già unaltra. Una damina proprio per la quale. Aveva lo strascico finanche negli sguardi; alzava, a tratti, le sopracciglia come a tirarlo sú, questo strascico dello sguardo; e teneva alto il nasino ardito, alto il mento con la fossetta, e chiusa la bocca. Bocca da signora con la veste lunga; bocca che nasconde i denti, come la veste lunga i piedini. Se non che, seduto dirimpetto a lei, cera Cocò, il fratello maggiore, quel birbante di Cocò il quale col capo abbandonato su la spalliera rossa dello scompartimento di prima classe tenendo gli occhi bassi e la sigaretta attaccata al labbro superiore, di tanto in tanto le sospirava, stanco: - Didí, mi fai ridere. Dio, che rabbia! Dio, che prurito nelle dita! Ecco: se Cocò non si fosse rasi i baffi come voleva la moda Didí glieli avrebbe strappati, saltandogli addosso come una gattina. Invece, sorridendo con le ciglia alzate, gli rispondeva, senza scomporsi: - Caro mio, sei un cretino. Ridere della sua veste lunga e anche, se vogliamo, delle arie che si dava dopo il serio discorso che le aveva tenuto la sera avanti a proposito di questo viaggio misterioso a Zúnica Era o non era questo viaggio, una specie di spedizione, unimpresa, qualcosa come la scalata a un castello ben munito in cima a una montagna? Erano o non erano macchine da guerra per quella scalata le sue vesti lunghe? E dunque, che cera da ridere se lei, sentendosi armata con esse per una conquista provava di tratto in tratto le armi col darsi quelle arie? Cocò, la sera avanti, le aveva detto che finalmente era venuto il tempo di pensare sul serio ai casi loro. Didí aveva sgranato tanto docchi. Casi loro? Che casi? Ci potevano esser casi anche per lei, a cui pensare, e per giunta sul serio? Dopo la prima sorpresa, una gran risata. Conosceva una persona sola, fatta apposta per pensare ai casi suoi e anche a quelli di tutti loro: donna Sabetta la sua governante, intesa donna Bebé, o donna Be, come lei per far più presto la chiamava. Donna Be pensava sempre ai casi suoi. Investita, spinta, trascinata da certi suoi furibondi impeti improvvisi la poveretta fingeva di mettersi a frignare e, grattandosi con ambo le mani la fronte gemeva: - Oh benedetto il nome del Signore, mi lasci pensare ai casi miei, signorina! La prendeva per donna Be, adesso, Cocò? No, non la prendeva per donna Be. Cocò, la sera avanti, le aveva assicurato che proprio questi benedetti casi loro cerano e serii, molto serii, come quella sua veste lunga da viaggio. Fin da bambina, vedendo andare il padre ogni settimana e talvolta anche due volte la settimana a Zúnica e sentendo parlare del feudo di Ciumía e delle zolfare di Monte Diesi e daltre zolfare e poderi e case Didí aveva sempre creduto che tutti questi beni fossero del padre, la baronia dei Brilla. Erano, invece, dei marchesi Nigrenti di Zúnica. Il padre, barone Brilla, ne era soltanto lamministratore giudiziario. E quellamministrazione da cui per ventanni al padre era venuta la larga agiatezza della quale loro due, Cocò e Didí, avevano sempre goduto, sarebbe finita tra pochi mesi. Didí era veramente nata e cresciuta in mezzo a quellagiatezza; aveva poco più di sedici anni; ma Cocò ne aveva ventisei; e Cocò serbava una chiara, per quanto lontana memoria dei gravi stenti tra cui il padre sera dibattuto prima desser fatto per maneggi e brighe dogni sorta, amministratore giudiziario dellimmenso patrimonio di quei marchesi di Zúnica. Ora, cera tutto il pericolo di ricadere in quegli stenti che, se anche minori, sarebbero sembrati più duri dopo lagiatezza. Per impedirlo, bisognava che riuscisse, ora, ma proprio bene e in tutto il piano di battaglia architettato dal padre, e di cui quel viaggio era la prima mossa. La prima, no, veramente. Cocò era già stato a Zúnica col padre, circa tre mesi addietro, in ricognizione; vi si era trattenuto quindici giorni, e aveva conosciuto la famiglia Nigrenti. La quale era composta, salvo errore, di tre fratelli e di una sorella. Salvo errore, perché nellantico palazzo in cima al paese cerano anche due vecchie ottuagenarie, due zonne zie-donne che Cocò non sapeva bene se fossero dei Nigrenti anche loro, cioè se sorelle del nonno del marchese o se sorelle della nonna. Il marchese si chiamava Andrea; aveva circa quarantacinque anni e, cessata lamministrazione giudiziaria, sarebbe stato per le disposizioni testamentarie il maggior erede. Degli altri due fratelli, uno era prete - don Arzigogolo, come lo chiamava il padre - laltro, il cosí detto Cavaliere, un villanzone. Bisognava guardarsi dalluno e dallaltro, e più dal prete che dal villanzone. La sorella aveva ventisette anni, un anno più di Cocò, e si chiamava Agata, o Titina: gracile come unostia e pallida come la cera; con gli occhi costantemente pieni dangoscia e con le lunghe mani esili e fredde che le tremavano di timidezza, incerte e schive. Doveva essere la purezza e la bontà in persona poverina: non aveva mai dato un passo fuori del palazzo: assisteva le due vecchie ottuagenarie, le due zonne; ricamava e sonava divinamente il pianoforte. Ebbene: il piano del padre era questo: prima di lasciare quellamministrazione giudiziaria concludere due matrimoni: dare cioè a Didí il marchese Andrea, e Agata a lui, Cocò. Didí al primo annunzio era diventata in volto di bragia e gli occhi le avevano sfavillato di sdegno. Lo sdegno era scoppiato in lei più che per la cosa in se stessa per laria cinicamente rassegnata con cui Cocò la accettava per sé e la profferiva a lei come una salvezza. Sposare per denari un vecchio, uno che aveva ventotto anni più di lei? - Ventotto, no, - le aveva detto Cocò, ridendo di quella vampata di sdegno. - Che ventotto, Didí! Ventisette, siamo giusti, ventisette e qualche mese. - Cocò, mi fai schifo! Ecco: schifo! - gli aveva allora gridato Didí, tutta fremente, mostrandogli le pugna. E Cocò: - Sposo la Virtú, Didí, e ti faccio schifo? Ha un annetto anche lei più di me; ma la Virtú, Didí mia, ti faccio notare, non può esser molto giovane. E io nho tanto bisogno! sono un discolaccio, un viziosaccio, tu lo sai: un farabutto come dice papà: metterò senno: avrò ai piedi un bellissimo pajo di pantofole ricamate con le iniziali in oro e la corona baronale, e un berretto in capo, di velluto, anchesso ricamato, e col fiocco di seta, bello lungo. Il baronello Cocò La Virtú Come sarò bello, Didí mia! E sera messo a passeggiare melenso melenso, col collo torto gli occhi bassi, il bocchino appuntito, le mani una su laltra, pendenti dal mento, a barba di capro. Didí, senza volerlo, aveva sbruffato una risata. E allora Cocò sera messo a rabbonirla, carezzandola e parlandole di tutto il bene che egli avrebbe potuto fare a quella poveretta gracile come unostia, pallida come la cera la quale già, nei quindici giorni chegli sera trattenuto a Zúnica, aveva mostrato pur con la timidezza che le era propria, di vedere in lui il suo salvatore. Ma sí! certamente! Era interesse dei fratelli e specie di quel cosí detto Cavaliere il quale aveva con sé, fuori del palazzo una donnaccia da cui aveva avuto dieci, quindici, venti, insomma non si sa quanti figliuoli chella restasse nubile, tappata lí a muffir nellombra. Ebbene, egli sarebbe stato il sole per lei, la vita. La avrebbe tratta fuori di lí, condotta a Palermo, in una bella casa nuova: feste, teatri, viaggi, corse in automobile Bruttina era, sí; ma pazienza: per moglie, poteva passare. Era tanto buona poi, e avvezza a non aver mai nulla, si sarebbe contentata anche di poco. E aveva seguitato a parlare a lungo, apposta, di sé solamente, su questo tono, cioè del bene che pur si riprometteva di fare perché Didí, stuzzicata cosí da una parte e, dallaltra, indispettita di vedersi messa da canto, alla fine domandasse: - E io? Venuta fuori la domanda, Cocò le aveva risposto con un profondo sospiro: - Eh per te, Didí mia, per te la faccenda è molto, ma molto più difficile! Non sei sola. Didí aveva aggrottato le ciglia. - Che vuol dire? - Vuol dire vuol dire che ci sono altre attorno al marchese, ecco. E una specialmente una! Con un gesto molto espressivo Cocò le aveva lasciato immaginare una straordinaria bellezza. - Vedova, sai? Su i trentanni. Cugina, per giunta E, con gli occhi socchiusi, sera baciate le punte delle dita. Didí aveva avuto uno scatto di sprezzo. - E se lo pigli! Ma subito Cocò: - Una parola, se lo pigli! Ti pare che il marchese Andrea Bel nome Andrea! Senti come suona bene: il marchese Andrea In confidenza però potresti chiamarlo Nenè come lo chiama Agata, cioè Titina, sua sorella. È davvero un uomo, Nenè, sai? Ti basti sapere che ha avuto la La come si chiama La fermezza di star ventanni chiuso in casa. Ventanni, capisci? non si scherza dacché tutto il suo patrimonio cadde sotto amministrazione giudiziaria. Figúrati i capelli, Didí mia, come gli sono cresciuti in questi venti anni! Ma se li taglierà. Puoi esserne sicura, se li taglierà. Ogni mattina, allalba, esce solitario ti piace? solitario e avvolto in un mantello, per una lunga passeggiata fino alla montagna. A cavallo, sai? La cavalla è piuttosto vecchiotta, bianca; ma lui cavalca divinamente. Sí, divinamente, come la sorella Titina suona divinamente il pianoforte. E pensa, oh, pensa che da giovine, fino a venticinque anni, cioè finché non lo richiamarono a Zúnica per il rovescio finanziario lui fece vita, e che vita, cara mia! fuori, in Continente, a Roma, a Firenze; corse il mondo; fu a Parigi, a Londra Ora pare che da giovanotto abbia amato questa cugina di cui tho parlato, che si chiama Fana Lopes. Credo si fosse anche fidanzato con lei. Ma, venuto il dissesto, lei non volle più saperne e sposò un altro. Adesso che egli ritorna nel primiero stato capisci? Ma è più facile che il marchese, guarda, per farle dispetto, sposi unaltra cugina, zitellona questa una certa Tuzza La Dia, che credo abbia sospirato sempre in segreto per lui, pregando Iddio. Dati gli umori del marchese e i suoi capelli lunghi, dopo questi venti anni di clausura, è temibile anche questa zitellona, cara Didí. Basta - aveva concluso la sera avanti Cocò, - ora chinati, Didí, e tienti con la punta delle dita lorlo della veste su le gambe. Stordita da quel lungo discorso, Didí sera chinata, domandando: - Perché? E Cocò: - Te le saluto. Quelle ormai non si vedranno più! Gliele aveva guardate e le aveva salutate con ambo le mani; poi, sospirando, aveva soggiunto: - Rorò! Ricordi Rorò Campi, la tua amichetta? Ricordi che salutai le gambe anche a lei, lultima volta che portò le vesti corte? Credevo di non dovergliele più rivedere. Eppure gliele rividi! Didí sera fatta pallida pallida e seria. - Che dici? - Ah, sai, morta! - sera affrettato a risponderle Cocò. - Morta, te lo giuro, gliele rividi, povera Rorò! Lasciarono la cassa mortuaria aperta, quando la portarono in chiesa, a San Domenico. La mattina io ero là, in chiesa. Vidi la bara, tra i ceri, e mi accostai. Cerano attorno alcune donne del popolo, che ammiravano il ricco abito da sposa di cui il marito aveva voluto che fosse parata, da morta. A un certo punto, una di quelle donnette sollevò un lembo della veste per osservare il merletto della sottana e io cosí rividi le gambe della povera Rorò. Tutta quella notte Didí sera agitata sul letto senza poter dormire. Già, prima dandare a letto, aveva voluto provarsi ancora una volta la veste lunga da viaggio, davanti allo specchio dellarmadio. Dopo il gesto espressivo, con cui Cocò aveva descritto la bellezza di colei come si chiamava? Fana Fana Lopes - si era veduta, lí nello specchio, troppo piccola, magrolina miserina Poi sera tirata su la veste davanti per rivedersi quel tanto pochino pochino, delle gambe che aveva finora mostrato, e subito aveva pensato alle gambe di Rorò Campi, morta. A letto, aveva voluto riguardarsele sotto le coperte: impalate, stecchite; immaginandosi morta anche lei, dentro una bara, con labito da sposa dopo il matrimonio col marchese Andrea dai capelli lunghi Che razza di discorsi quel Cocò! Ora, in treno, Didí guardava il fratello sdrajato sul sedile dirimpetto e si sentiva prendere a mano a mano da una gran pena per lui. In pochi anni aveva veduto sciuparsi la freschezza del bel volto fraterno alterarsi laria di esso, lespressione degli occhi e della bocca. Le pareva chegli fosse come arso, dentro. E questarsura interna, di trista febbre, gliela scorgeva negli sguardi, nelle labbra nellaridità e nella rossedine della pelle, segnatamente sotto gli occhi. Sapeva chegli rincasava tardissimo ogni notte; che giocava; sospettava altri vizi in lui, più brutti, dalla violenza dei rimproveri che il padre gli faceva spesso di nascosto a lei, chiusi luno e laltro nello scrittojo. E che strana impressione, di dolore misto a ribrezzo provava da alcun tempo nel vederlo da quella trista vita impenetrabile accostarsi a lei; al pensiero che egli, pur sempre per lei buon fratellino affettuoso, fosse poi, fuori di casa, peggio che un discolo un vizioso, se non proprio un farabutto, come tante volte nellira gli aveva gridato in faccia il padre. Perché, perché non aveva egli per gli altri lo stesso cuore che per lei? Se era cosí buono per lei, senza mentire, come poteva poi, nello stesso tempo, essere cosí tristo per gli altri? Ma forse la tristezza era fuori: fuori, là, nel mondo, ove a una certa età, lasciati i sereni ingenui affetti della famiglia, si entrava coi calzoni lunghi gli uomini, con le vesti lunghe le donne. E doveva essere una laida tristezza, se nessuno osava parlarne, se non sottovoce e con furbeschi ammiccamenti che indispettivano chi - come lei - non riusciva a capirci nulla; doveva essere una tristezza divoratrice, se in sí poco tempo suo fratello, già cosí fresco e candido, sera ridotto a quel modo; se Rorò Campi, la sua amicuccia, dopo un anno appena, ne era morta Didí si sentí pesare sui piedini fino al giorno avanti liberi e scoperti, la veste lunga, e ne provò un fastidio smanioso: si sentí oppressa da una angoscia soffocante e volse lo sguardo dal fratello al padre, che sedeva allaltro angolo della vettura intento a leggere alcune carte damministrazione, tratte da una borsetta di cuojo aperta su le ginocchia. Entro quella borsetta, foderata di stoffa rossa, spiccava lucido il turacciolo smerigliato di una fiala. Didí vi fissò gli occhi e pensò che il padre era, da anni, sotto la minaccia continua duna morte improvvisa potendo da un istante allaltro essere colto da un accesso del suo male cardiaco, per cui portava sempre con sé quella fiala. Se dun tratto egli fosse venuto a mancarle Oh Dio, no, perché pensare a questo? Egli, pur con quella fiala lí davanti, non ci pensava. Leggeva le sue carte damministrazione e, di tratto in tratto, si aggiustava le lenti insellate su la punta del naso; poi, ecco, si passava la mano grassoccia, bianca e pelosa, sul capo calvo, lucidissimo; oppure staccava gli occhi dalla lettura e li fissava nel vuoto, restringendo un po le grosse palpebre rimborsate. Gli occhi ceruli, ovati, gli saccendevano allora di unacuta vivezza maliziosa in contrasto con la floscia stanchezza della faccia carnuta e porosa da cui schizzavano, sotto il naso, glispidi e corti baffetti rossastri, già un po grigi, a cespugli. Da un pezzo, cioè dalla morte della madre, avvenuta tre anni addietro Didí aveva limpressione che il padre si fosse come allontanato da lei anzi staccato cosí, che lei, ecco, poteva osservarlo come un estraneo. E non il padre soltanto: anche Cocò. Le pareva che fosse rimasta lei sola a vivere ancora della vita della casa o piuttosto a sentire il vuoto di essa, dopo la scomparsa di colei che la riempiva tutta e teneva tutti uniti. Il padre, il fratello serano messi a vivere per conto loro, fuori di casa, certo; e quegli atti della vita, che seguitavano a compiere lí insieme con lei, erano quasi per apparenza senza più quella cara, antica intimità, da cui spira quellalito familiare, che sostiene, consola e rassicura. Tuttora Didí ne sentiva un desiderio angoscioso, che la faceva piangere insaziabilmente inginocchiata innanzi a una antica cassapanca, overano conservate le vesti della madre. Lalito della famiglia era racchiuso là, in quella cassapanca antica, di noce, lunga e stretta come una bara; e di là, dalle vesti della mamma, esalava, a inebriarla amaramente coi ricordi dellinfanzia felice. Tutta la vita sera come diradata e fatta vana, con la scomparsa di lei; tutte le cose pareva avessero perduto il loro corpo e fossero diventate ombre. E che sarebbe avvenuto domani? Avrebbe ella sempre sentito quel vuoto, quella smania di unattesa ignota di qualche cosa che dovesse venire a colmarglielo, quel vuoto, e a ridarle la fiducia, la sicurezza, il riposo? Le giornate eran passate per Didí come nuvole davanti alla luna. Quante sere, senzaccendere il lume nella camera silenziosa non se nera stata dietro le alte invetriate della finestra a guardar le nuvole bianche e cineree che avviluppavano la luna! E pareva che corresse la luna, per liberarsi da quei viluppi. E lei era rimasta a lungo, lí nellombra, con gli occhi intenti e senza sguardo, a fantasticare; e spesso gli occhi, senza che lei lo volesse, le si erano riempiti di lagrime. Non voleva esser triste, no; voleva anzi esser lieta, àlacre, vispa. Ma nella solitudine, in quel vuoto, questo desiderio non trovava da sfogarsi altrimenti che in veri impeti di follia che sbigottivano la povera donna Bebé. Senza più guida, senza più nulla di consistente attorno, non sapeva che cosa dovesse fare della vita, qual via prendere. Un giorno avrebbe voluto essere in un modo, il giorno appresso in un altro. Aveva anche sognato tutta una notte, di ritorno dal teatro, di farsi ballerina, sí e suora di carità la mattina dopo, quanderano venute per la questua le monacelle del Boccone del povero. E un po voleva chiudersi tutta in se stessa e andar vagando per il mondo assorta nella scienza teosofica come Frau Wenzel, la sua maestra di tedesco e di pianoforte; un po voleva dedicarsi tutta allarte, alla pittura. Ma no, no: alla pittura veramente, no, più: le faceva orrore, ormai la pittura, come se avesse preso corpo in quellimbecille di Carlino Volpi figlio del pittore Volpi, suo maestro, perché un giorno Carlino Volpi, venuto invece del padre ammalato, a darle lezione Comera stato? Lei, a un certo punto, gli aveva domandato: - Vermiglione o carminio? E lui, muso di cane: - Signorina, carminio cosí! E laveva baciata in bocca. Via, da quel giorno e per sempre, tavolozza, pennelli e cavalletto! Il cavalletto glielo aveva rovesciato addosso e non contenta, gli aveva anche scagliato in faccia il fascio dei pennelli e lo aveva cacciato via, senza neanche dargli il tempo di lavarsi la grinta impudente, tutta pinticchiata di verde, di giallo, di rosso. Era alla discrezione del primo venuto, ecco Non cera più nessuno, in casa, che la proteggesse. Un mascalzone, cosí, poteva entrarle in casa e permettersi, come niente, di baciarla in bocca. Che schifo le era rimasto, di quel bacio! Sera stropicciate fino a sangue le labbra; e ancora a pensarci, istintivamente, si portava una mano alla bocca. Ma aveva un bocca, veramente? Non se la sentiva! Ecco: si stringeva forte forte, con due dita, il labbro, e non se lo sentiva. E cosí, di tutto il corpo. Non se lo sentiva. Forse perché era sempre assente da se stessa, lontana? Tutto era sospeso, fluido e irrequieto dentro di lei. E le avevano messo quella veste lunga, ora cosí su un corpo, che lei non si sentiva. Assai più del suo corpo pesava quella veste! Si figuravano che ci fosse qualcuna, una donna, sotto quella veste lunga, e invece no; invece lei, tuttal più, non poteva sentirvi altro, dentro, che una bambina; sí, ancora, di nascosto a tutti, la bambina chera stata, quando tutto ancora intorno aveva per lei una realtà la realtà della sua dolce infanzia, la realtà sicura che sua madre dava alle cose col suo alito e col suo amore. Il corpo di quella bimba, sí, viveva e si nutriva e cresceva sotto le carezze e le cure della mamma. Morta la mamma, lei aveva cominciato a non sentire più neanche il suo corpo, quasi che anchesso si fosse diradato come tuttintorno la vita della famiglia, la realtà che lei non riusciva più a toccare in nulla. Ora, questo viaggio Guardando di nuovo il padre e il fratello, Didí provò dentro, a un tratto, una profonda, violenta repulsione. Si erano addormentati entrambi in penosi atteggiamenti. Ridondava al padre da un lato, premuta dal colletto, la flaccida giogaja sotto il mento. E aveva la fronte imperlata di sudore. E nel trarre il respiro, gli sibilava un po il naso. Il treno, in salita, andava lentissimamente, quasi ansimando, per terre desolate senza un filo dacqua, senza un ciuffo derba, sotto lazzurro intenso e cupo del cielo. Non passava nulla, mai nulla davanti al finestrino della vettura; solo, di tanto in tanto, lentissimamente, un palo telegrafico, arido anchesso, coi quattro fili che savvallavano appena. Dove la conducevano quei due, che anche lí la lasciavano cosí sola? A unimpresa vergognosa. E dormivano! Sí, perché, forse, era tutta cosí, e non era altro, la vita. Essi, che già cerano entrati, lo sapevano; cerano ormai avvezzi e, andando, lasciandosi portare dal treno potevano dormire Le avevano fatto indossare quella veste lunga per trascinarla lí a quella laida impresa, che non faceva più loro alcuna impressione. Giusto lí la trascinavano, a Zúnica chera il paese di sogno della sua infanzia felice! E perché ne morisse dopo un anno, come la sua amichetta Rorò Campi? Lignota attesa, lirrequietezza del suo spirito, dove, in che si sarebbero fermate? In una cittaduzza morta, in un fosco palazzo antico accanto a un vecchio marito dai capelli lunghi E forse le sarebbe toccato di sostituire la cognata nelle cure di quelle due vecchie ottuagenarie seppure il padre fosse riuscito nella sua insidia. Fissando gli occhi nel vuoto, Didí vide le stanze di quel fosco palazzo. Non cera già stata una volta? Sí, in sogno, una volta, per restarvi per sempre Una volta? Quando? Ma ora, ecco e già da tanto tempo, vi era, e per starvi per sempre soffocata nella vacuità dun tempo fatto di minuti eterni, tentato da un ronzio perpetuo, vicino, lontano di mosche sonnolente nel sole che dai vetri pinticchiati delle finestre sbadigliava sulle nude pareti gialle di vecchiaia o si stampava polveroso sul pavimento di logori mattoni di terracotta. Oh Dio, e non poter fuggire non poter fuggire Legata comera, qua, dal sonno di quei due dalla lentezza enorme di quel treno, uguale alla lentezza del tempo là nellantico palazzo, dove non si poteva far altro che dormire come dormivano quei due Provò a un tratto in quel fantasticare che assumeva nel suo spirito una realtà massiccia ponderosa, infrangibile, un senso di vuoto cosí arido, una cosí soffocante e atroce afa della vita, che istintivamente proprio senza volerlo, cauta, allungò una mano alla borsetta di cuojo, che il padre aveva posato, aperta, sul sedile. Il turacciolo smerigliato della fiala aveva già attratto con la sua iridescenza lo sguardo di lei. Il padre, il fratello seguitavano a dormire. E Didí stette un pezzo a esaminare la fiala, che luceva col veleno roseo. Poi, quasi senza badare a quello che faceva, la sturò pian piano e lentamente laccostò alle labbra tenendo fissi gli occhi ai due che dormivano. E vide, mentre beveva, che il padre alzava una mano, nel sonno, per scacciare una mosca, che gli scorreva su la fronte, lieve. A un tratto, la mano che reggeva la fiala le cascò in grembo, pesantemente. Come se gli orecchi le si fossero allimprovviso sturati, avvertí enorme, fragoroso, intronante il rumore del treno cosí forte che temette dovesse soffocare il grido che le usciva dalla gola e gliela lacerava No ecco il padre, il fratello balzavano dal sonno le erano sopra Come aggrapparsi più a loro? Didí stese le braccia; ma non prese, non vide, non udí più nulla. Tre ore dopo, arrivò, piccola morta con quella sua veste lunga, a Zúnica, al paese di sogno della sua infanzia felice. Novelle per un anno di luigi pirandello I NOSTRI RICORDI. Questa, la via? questa, la casa? questo, il giardino? Oh vanità dei ricordi! Mi accorgevo bene, visitando dopo lunghi e lunghi anni il paesello overo nato dove avevo passato linfanzia e la prima giovinezza chesso, pur non essendo in nulla mutato, non era affatto quale era rimasto in me, ne miei ricordi. Per sé, dunque, il mio paesello non aveva quella vita, di cui io per tanto tempo avevo creduto di vivere; quella vita che per tanto altro tempo aveva nella mia immaginazione seguitato a svolgersi in esso, ugualmente, senza di me; e i luoghi e le cose non avevano quegli aspetti che io con tanta dolcezza di affetto avevo ritenuto e custodito nella memoria. Non era mai stata, quella vita, se non in me. Ed ecco, al cospetto delle cose - non mutate ma diverse perché io ero diverso - quella vita mi appariva irreale come di sogno: una mia illusione, una mia finzione dallora. E vani, perciò, tutti i miei ricordi. Credo sia questa una delle più tristi impressioni, forse la più triste che avvenga di provare a chi ritorni dopo molti anni nel paese natale: vedere i proprii ricordi cader nel vuoto, venir meno a uno a uno svanire: i ricordi che cercano di rifarsi vita e non si ritrovano più nei luoghi perché il sentimento cangiato non riesce più a dare a quei luoghi la realtà chessi avevano prima, non per se stessi, ma per lui. E provai, avvicinandomi a questo e a quello degli antichi compagni dinfanzia e di giovinezza, una segreta, indefinibile ambascia. Se, al cospetto duna realtà cosí diversa, mi si scopriva illusione la mia vita dallora que miei antichi compagni - vissuti sempre fuori e ignari della mia illusione - comerano? chi erano? Ritornavo a loro da un mondo che non era mai esistito, se non nella mia vana memoria; e, facendo qualche timido accenno a quelli che per me eran ricordi lontani, avevo paura di sentirmi rispondere: Ma dove mai? ma quando mai? Perché, se pure a quei miei antichi compagni, come a tutti, linfanzia si rappresentava con la soave poesia della lontananza questa poesia certamente non aveva potuto mai prendere nellanima loro quella consistenza che aveva preso nella mia avendo essi di continuo sotto gli occhi il paragone della realtà misera angusta, monotona, non diversa per loro, come diversa appariva a me adesso. Domandai notizia di tanti e, con maraviglia chera a un tempo angoscia e dispetto, vidi a qualche nome, certi visi oscurarsi, altri atteggiarsi di stupore o di disgusto o di compassione. E in tutti era quella pena quasi sospesa, che si prova alla vista di uno che pur con gli occhi aperti e chiari, vada nella luce a tentoni: cieco. Mi sentivo raggelare dallimpressione che quelli ricevevano nel vedermi chieder notizia di certuni che o erano spariti, o non meritavano più che uno come me se ne interessasse. Uno come me! Non vedevano, non potevano vedere chio movevo quelle domande da un tempo remoto e che coloro di cui chiedevo notizia erano ancora i miei compagni dallora. Vedevano me, qual ero adesso; e ciascuno di certo mi vedeva a suo modo; e sapevan degli altri - loro sí, sapevano - come seran ridotti! Qualcuno era morto poco dopo il mio allontanamento dal paese, e quasi non si serbava più memoria di lui; ora, immagine sbiadita, attraversava il tempo che per lui non era stato più ma non riusciva a rifarsi vivo nemmeno per un istante e rimaneva pallida ombra di quel mio sogno lontano; qualche altro era andato a finir male prestava umili servizi per campar la vita e dava del lei rispettosamente a coloro coi quali da fanciullo e da giovanetto trattava da pari a pari; qualche altro era stato anche in prigione, per furto; e uno, Costantino, eccolo lí: guardia di città: pezzo dimpertinente che si divertiva a sorprendere in contravvenzione tutti gli antichi compagni di scuola. Ma una più viva maraviglia provai nel ritrovarmi dimprovviso intimo amico di tanti che avrei potuto giurare di non aver mai conosciuto o di aver conosciuto appena, o di cui anzi mi durava qualche ingrato ricordo o distintiva antipatia o di sciocca rivalità infantile. E il mio più intimo amico, a detta di tutti, era un certo dottor Palumba, mai sentito nominare, il quale, poveretto sarebbe venuto certamente ad accogliermi alla stazione, se da tre giorni appena non avesse perduto la moglie. Pure sprofondato nel cordoglio della sciagura recentissima, però, il dottor Palumba agli amici, andati a fargli le condoglianze aveva chiesto con ansia di me, se ero arrivato, se stavo bene, dovero alloggiato, per quanto tempo intendevo di trattenermi in paese. Tutti, con commovente unanimità, mi informarono che non passava giorno che quel dottor Palumba non parlasse di me a lungo raccontando con particolari inesauribili, non solo i giuochi della mia infanzia le birichinate di scolaretto, e poi le prime, ingenue avventure giovanili; ma anche tutto ciò che avevo fatto da che mero allontanato dal paese avendo egli sempre chiesto notizie di me a quanti fossero in caso di dargliene. E mi dissero che tanto affetto, una cosí ardente simpatia dimostrava per me in tutti quei racconti, che io pur provando per qualcuno di essi che mi fu riferito un certo imbarazzo e anche un certo sdegno e avvilimento perché, o non riuscivo a riconoscermi in esso o mi vedevo rappresentato in una maniera che più sciocca e ridicola non si sarebbe potuta immaginare non ebbi il coraggio dinsorgere e di protestare: Ma dove mai? Ma quando mai? Chi è questo Palumba? Io non lho sentito mai nominare! Ero sicuro che, se cosí avessi detto si sarebbero tutti allontanati da me con paura, correndo ad annunziare ai quattro venti: Sapete? Carlino Bersi è impazzito! Dice di non conoscere Palumba di non averlo mai conosciuto! O forse avrebbero pensato, che per quel po di gloriola che qualche mio quadretto mi ha procacciata, io ora mi vergognassi della tenera devota, costante amicizia di quellumile e caro dottor Palumba. Zitto, dunque. No, che zitto! Maffrettai a dimostrare anchio una vivissima premura di conoscere intanto la recente disgrazia di quel mio povero intimo amico. - Oh, caro Palumba! Ma guarda Quanto me ne dispiace! La moglie, povero Palumba? E quanti figliuoli gli ha lasciati? Tre? Eh già, sí, dovevano esser tre. E piccini tutti e tre, sicuro, perché aveva sposato da poco Meno male però, che aveva in casa una sorella nubile Già già sí sí come no? me ne ricordavo benissimo! Gli aveva fatto da madre, quella sorella nubile: oh, tanto buona, tanto buona anche lei Carmela? No. An Angelica? Ma guarda un po, che smemorato! Antonia, già, Antonia, Antonia ecco: adesso mi ricordavo benissimo! E cera da scommettere che anche lei, Antonia, non passava giorno che non parlasse di me, a lungo. Eh sí, proprio; e non solo di me, ma anche della maggiore delle mie sorelle, parlava, della quale era stata compagna di scuola fino al primo corso normale. Perdio! Questultima notizia mafferrò, dirò cosí, per le braccia e minchiodò lí a considerare che infine qualcosa di vero doveva esserci nella sviscerata amicizia di questo Palumba per me. Non era più lui solo; cera anche Antonia adesso, che si diceva amica duna delle mie sorelle! E costei affermava davermi veduto tante volte piccino, in casa mia, quando veniva a trovare quella mia sorella. - Ma è mai possibile, - smaniavo tra me e me, con crescente orgasmo, - è mai possibile che di questo Palumba soltanto io non abbia serbato alcun ricordo, la più lieve traccia nella memoria? Luoghi, cose e persone - sí - tutto era divenuto per me diverso; ma infine un dato, un punto, un fondamento sia pur minimo di realtà, o meglio di quella che per me era realtà allora, le mie illusioni lo avevano; poggiava su qualche cosa la mia finzione. Avevo potuto riconoscer vani i miei ricordi in quanto gli aspetti delle cose mi si eran presentati diversi dal mio immaginare, eppur non mutati; ma le cose erano! Dove e quando era mai stato per me questo Palumba? Ero insomma come quellubriaco che, nel restituire in un canto deserto la gozzoviglia di tutta la giornata vedendosi dimprovviso un cane sotto gli occhi, assalito da un dubbio atroce, si domandava: - Questo lho mangiato qui; questaltro lho mangiato lí; ma questo diavolo di cane dove lho mai mangiato? - Bisogna assolutamente, - dissi a me stesso, - chio vada a vederlo, e che gli parli. Io non posso dubitare di lui: egli è - qua - per tutti - di fatto - lamico più intimo di Carlino Bersi. Io dubito di me - Carlino Bersi - finché non lo vedo. Che si scherza? cè tutta una parte della mia vita, che vive in un altro, e della quale non è in me la minima traccia. È mai possibile chio viva cosí in un altro a me del tutto ignoto, senza che ne sappia nulla? Oh via! via! Non è possibile, no! Questo cane io non lho mangiato; questo dottor Palumba devessere un fanfarone, uno dei soliti cianciatori delle farmacie rurali che si fanno belli dellamicizia di chiunque fuori del cerchio del paesello nativo sia riuscito a farsi comunque, un po di nome, anche di ladro emerito. Ebbene, se è cosí, ora lo accomodo io. Egli prova gusto a rappresentarmi a tutti come il più sciocco burlone di questo mondo? Vado a presentarmigli sotto un finto nome; gli dico che sono il signor il signor Buffardelli, ecco, amico e compagno darte e di studio a Roma di Carlino Bersi venuto con lui in Sicilia per unescursione artistica; gli dico che Carlino è dovuto ritornare a rotta di collo a Palermo per rintracciare alla dogana i nostri bagagli con tutti gli attrezzi di pittura che avrebbero dovuto arrivare con noi; e che intanto, avendo saputo della disgrazia capitata al suo dilettissimo amico dottor Palumba ha mandato subito me, Filippo Buffardelli, a far le condoglianze. Mi presenterò anzi con un biglietto di Carlino. Sono sicuro, sicurissimo, che egli abboccherà allamo. Ma, dato e non concesso chegli veramente mi abbia una volta conosciuto e ora mi riconosca; ebbene: non sono per lui un gran burlone? Gli dirò che ho voluto fargli questa burla. Molti degli antichi compagni, quasi tutti, avevano stentato in prima a riconoscermi. E difatti, sí, maccorgevo io stesso desser molto cambiato, cosí grasso e barbuto, adesso e senza più capelli, ahimè! Mi feci indicare la casa del dottor Palumba, e andai. Ah, che sollievo! In un salottino fiorito di tutte le eleganze provinciali mi vidi venire innanzi uno spilungone biondastro in papalina e pantofole ricamate col mento inchiodato sul petto e le labbra stirate per aguzzar gli occhi a guardare di sui cerchi degli occhiali. Mi sentii subito riavere. No, niente, neppure un briciolo di me, della mia vita, poteva essere in quelluomo. Non lo avevo mai veduto, di sicuro, né egli aveva mai veduto me. - Buff comha detto, scusi? - Buffardelli, a servirla. Ecco qua: ho un biglietto per lei di Carlino Bersi. - Ah, Carlino! Carlino mio! - proruppe giubilante il dottor Palumba stringendo e accostando alle labbra quel biglietto, quasi per baciarlo. - E come non è venuto? dovè? dovè andato? Se sapesse come ardo di rivederlo! Che consolazione sarebbe per me una sua visita in questo momento! Ma verrà Ecco sí mi promette che verrà caro! caro! Ma che gli è accaduto? Gli dissi dei bagagli andati a rintracciare alla dogana di Palermo. Perduti, forse? Quanto se nafflisse quel caro uomo! Cera forse qualche dipinto di Carlino? E cominciò a imprecare allinfame servizio ferroviario; poi a domandarmi se ero amico di Carlino da molto tempo, se stavamo insieme anche di casa a Roma Era maraviglioso! Mi guardava fisso fisso, e con gli occhiali, facendomi quelle domande, ma non aveva negli occhi se non lansia di scoprirmi nel volto se fosse sincera come la sua la mia amicizia e pari al suo il mio affetto per Carlino. Risposi alla meglio, compreso comero e commosso da quella maraviglia; poi lo spinsi a parlare di me. Oh, bastò la spinterella, lieve lieve, duna parola: un torrente minvestí daneddoti stravaganti, di Carlino bimbo che stava in via San Pietro e tirava dal balcone frecce di carta sul nicchio del padre beneficiale; di Carlino ragazzo, che faceva la guerra contro i rivali di piazza San Francesco; di Carlino a scuola e di Carlino in vacanza; di Carlino, quando gli tirarono in faccia un torso di cavolo e per miracolo non lo accecarono; di Carlino commediante e marionettista e cavallerizzo e lottatore e avvocato e bersagliere e brigante e cacciatore di serpi e pescatore di ranocchie; e di Carlino, quando cadde da un terrazzo su un pagliajo e sarebbe morto se un enorme aquilone non gli avesse fatto da paracadute e di Carlino Io stavo ad ascoltarlo, sbalordito; no, che dico sbalordito? quasi atterrito. Cera, sí, cera qualcosa, in tutti quei racconti, che forse somigliava lontanamente ai miei ricordi. Erano forse, quei racconti, ricamati su lo stesso canovaccio de miei ricordi, ma con radi puntacci sgarbati e sbilenchi. Potevano essere, insomma, quei racconti, pressa poco i miei stessi ricordi vani allo stesso modo e inconsistenti, e per di più spogliati dogni poesia immiseriti, resi sciocchi, come rattrappiti e adattati al misero aspetto delle cose, allaffliggente angustia dei luoghi. E come e donde eran potuti venire a quelluomo, che mi stava di fronte; che mi guardava e non mi riconosceva; che io guardavo e ma sí! Forse fu per un guizzo di luce che gli scorsi negli occhi o forse per uninflessione di voce non so! Fu un lampo. Sprofondai lo sguardo nella lontananza del tempo e a poco a poco ne ritornai con un sospiro e un nome: - Loverde Il dottor Palumba sinterruppe, stordito. - Loverde sí, - disse. - Io mi chiamavo prima Loverde. Ma fui adottato, a sedici anni, dal dottor Cesare Palumba, capitano medico, che Ma lei, scusi, come lo sa? Non seppi contenermi: - Loverde eh, sí ora ricordo! In terza elementare, sí! Ma conosciuto appena - Lei, come? Lei mi ha conosciuto? - Ma sí aspetta Loverde, il nome? - Carlo - Ah, Carlo dunque, come me Ebbene, non mi riconosci proprio? Sono io, non mi vedi? Carlino Bersi! Il povero dottor Palumba restò come fulminato. Levò le mani alla testa, mentre il viso gli si scomponeva tra guizzi nervosi, quasi pinzato da spilli invisibili. - Lei? tu? Carlino lei? tu? Ma come? io oh Dio! ma che Fui crudele, lo riconosco. E tanto più mi dolgo della mia crudeltà in quanto quel poverino dovette credere senza dubbio chio avessi voluto prendermi il gusto di smascherarlo di fronte al paese con quella burla; mentre ero più che sicuro della sua buona fede, più che sicuro ormai dessere stato uno sciocco a maravigliarmi tanto poiché io stesso avevo già sperimentato, tutto quel giorno che non hanno alcun fondamento di realtà quelli che noi chiamiamo i nostri ricordi. Quel povero dottor Palumba credeva di ricordare Sera invece composta una bella favola di me! Ma non me nero composta una anchio per mio conto, chera subito svanita, appena rimesso il piede nel mio paesello natale? Gli ero stato unora di fronte, e non mi aveva riconosciuto. Ma sfido! Vedeva entro di sé Carlino Bersi, non quale io ero, ma comegli mi aveva sempre sognato. Ecco, ed ero andato a svegliarlo da quel suo sogno. Cercai di confortarlo, di calmarlo; ma il poveruomo, in preda a un crescente tremor convulso di tutto il corpo annaspando, con gli occhi fuggevoli, pareva andasse in cerca di se stesso del suo spirito che si smarriva, e volesse trattenerlo, arrestarlo, e non si dava pace e seguitava a balbettare: - Ma come? che dice? ma dunque lei cioè, tu tu dunque come non ti ricordi che tu che io. Novelle per un anno di luigi pirandello DI GUARDIA. - Tutti? Chi manca? - domandò San Romé, affacciandosi a una delle finestre basse del grazioso villino azzurro dalle torricelle svelte e i balconi di marmo scolpiti a merletti e a fiorami. - Tutti! tutti! - gli rispose a una voce, dal verde spiazzo ancor bagnato e luccicante di guazza la comitiva dei villeggianti ravvivati dalla gaja freschezza dellaria mattutina, essendo venuti sú da Sarli a piedi. Ma uno strillò: - Manca Pepi! - Sè affogato in Via della Buffa! - aggiunse la generalessa De Robertis togliendosi dal braccio il seggio a libriccino per mettersi a sedere. Tutti risero; anche San Romé dalla finestra, ma più per quel che vide: cioè, la Generalessa, enormemente fiancuta che presentava il di dietro, china nellatto dassicurare i piedi del seggiolino su lerba dello spiazzo. - E perché manca Pepi? - Mal di capo, - rispose Biagio Casòli. - Sono andato a svegliarlo io stamattina. Teme, dice, che gli prenda la febbre. Questa notizia fu commentata malignamente, sotto sotto, dal crocchio delle signorine. Roberto San Romé se naccorse dalla finestra; vide quella smorfiosa della Tani, tutta cascante di vezzi, ammiccare allaltra viperetta della Bongi, e si morse il labbro. Intanto dallo spiazzo la comitiva impaziente gli gridava di far presto. Seran levati tutti a bujo, giú a Sarli, per fare pian piano la salita fino a Gori; da Gori a Roccia Balda cerano tre ore buone di cammino, e bisognava andar lesti per arrivarci prima che il sole sinfocasse. - Ecco, - disse San Romé, ritirandosi. - Dora sarà pronta. Un momentino. E andò al piano di sopra a picchiare alluscio della camera della cognata, che non sera ancor fatta vedere. La trovò stesa su una sedia a sdrajo, in accappatojo bianco coi bellissimi capelli biondi disciolti e una grossa benda bagnata, ravvolta studiatamente intorno al capo, come un turbante. Pareva Beatrice Cenci. - Come! - esclamò, restando. - Ancora cosí? Son tutti giú che taspettano! - Mi dispiace, - disse Dora, socchiudendo gli occhi. - Ma io non posso venire. - Come! - ripeté il cognato. - Perché non puoi? Che tè accaduto? Dora alzò una mano alla testa e sospirò: - Non vedi? Non mi reggo in piedi, dal mal di capo. San Romé strinse le pugna, impallidí, con gli occhi gonfi dira. - Anche tu? - proruppe. - E temi niente niente che ti prenda la febbre, eh? Ma guarda un po che combinazione! Il signor Pepi - Che centra Pepi? - domandò lei accigliandosi lievemente. - Mal di capo, mal di capo, anche lui. E non è venuto, - rispose San Romé, pigiando su le parole. - Bada, Dora, che giú è stata notata la malattia improvvisa di questo signore, e ti prego di non dar nuova esca alla malignità della gente. Dora sintrecciò sul capo le belle mani inanellate, lasciando scivolar su le braccia le ampie maniche dellaccappatojo; sorrise impercettibilmente, strizzò gli occhi un po miopi, e disse: - Non capisco. Non è permesso aver mal di capo in casa vostra? - In casa nostra, - prese a risponderle San Romé, con violenza; ma si contenne; cangiò tono: - Sú, Dora, ti prego, levati e smetti codesta commedia. Ho incomodato per te una ventina di signore e signori, e tavverto che gonfio da un pezzo in silenzio e voglio che tu la finisca. Ma Dora scoppiò in una risata interminabile. Poi si levò in piedi, gli saccostò, reggendosi con una mano la benda su la fronte e gli disse: - Ma sai che mio marito stesso non si permetterebbe codesto tono con me? Tha lasciato detto chio ti debbo proprio ubbidienza intera? Caro mio tutore, caro mio custode, caro mio signor carabiniere, ho mal di capo veramente, e basta cosí. Si ritirò nella camera attigua, sbattendo luscio; ci mise il paletto, e gli mandò di là unaltra bella risata. Roberto San Romé fece istintivamente un passo, quasi per trattenerla, e rimase tutto vibrante innanzi alluscio chiuso con le mani alle guance, come se lei con quel riso glielavesse sferzato. Fu cosí viva questa impressione e gli fece tale impeto dentro chegli sentí a un tratto quanto fosse ridicola la parte che rappresentava da circa tre mesi da quando cioè suo fratello Cesare era venuto a lasciar la moglie a Gori, presso la madre da un anno inferma e relegata a letto. Aveva fatto di tutto per renderle piacevole il soggiorno in quel borgo alpestre; la aveva condotta quasi ogni mattina giú a Sarli, doveran più numerosi i villeggianti; aveva concertato feste, escursioni, scampagnate. Dapprima, la cognatina elegante e capricciosa sera annojata e glielaveva dimostrato in tutti i modi: aveva scritto cinque sei, sette volte al marito, chella di Gori ne aveva già fin sopra gli occhi e che venisse subito a prenderla; ma, poiché Cesare su questo punto non sera nemmeno curato di risponderle e con la scusa di certi affari da sbrigare, se la spassava liberamente a Milano; per dispetto, là, sera attaccata a quel signor Pepi che le faceva una corte scandalosa. Ed era cominciato allora il supplizio di San Romé. Si poteva dare ufficio più ridicolo del suo? far la guardia alla cognata che, nel vederlo cosí vigile e sospettoso e costretto a usar prudenza, pareva glielo facesse apposta? più duna volta, non potendone più, era stato sul punto di piantarlesi di faccia e di gridarle: Bada, Dora son tomo da rompergli il grugno io, a quel tuo spasimante! E se non ne sei persuasa, te ne faccio subito la prova. Ma più le mostrava stizza, e più lei gli sorrideva sfacciatamente. Oh, certi sorrisi, certi sorrisi che tagliavano più dun rasojo e gli dicevano chiaro e tondo quanto fossero buffe quelle sue premure quella sua mutria, quella sua sorveglianza. Col tatto, col garbo, egli si lusingava desser riuscito finora a impedire che lo scandalo andasse troppoltre e diventasse irreparabile. Ma, dato il caratterino della cognata, non era ben sicuro di non aver fatto peggio, qualche volta con quella assidua e mal dissimulata vigilanza, di non aver cioè provocato qualche imprudenza troppo avventata. Aveva voluto farle comprendere subito che sera accorto di tutto e che avvertiva a ogni parola a ogni sguardo, a ogni mossa di lei, quando Pepi era là e anche quando non cera. Lei si era allora armata di quel suo riso dispettoso, quasi accettando la sfida chera negli sguardi cupi e fermi di lui. Non voleva riconoscergli alcuna autorità su lei. Ed era uscita, per esempio, sola per tempissimo dal villino, costringendolo a correre come un bracco a scovarla nel bosco dei castagni, a mezza via tra Sarli e Gori. Sola - sí - laveva trovata sola, sempre: ma poi, più duna volta gli era parso di scorgere attraverso le stecche delle persiane Pepi là a Gori, di notte, presso il villino, Pepi che villeggiava a Sarli. Forse, fino a quel giorno, non era accaduto nulla di grave. Ma ora? Ecco qua: ad onta di tutte le sue diligenze, si vedeva come preso al laccio. Era evidente, evidentissima unintesa tra i due, tra il Pepi e Dora. E lui non poteva trarsi indietro: laveva proposta lui quella gita a Roccia Balda; aveva mandato già avanti la colazione per tutti lassú. Quei signori sarebbero potuti andare più agevolmente e più presto da Sarli, ed eran venuti sú a Gori apposta per prender Dora e lui. Non poteva dunque, in nessun modo, con nessuna scusa, rimandarli indietro: doveva andar con loro senza meno. E certamente in quel giorno ah povero Cesare! Come annunziare intanto che anche Dora, come Pepi giú a Sarli, aveva il mal di capo? San Romé scese allo spiazzo per un ultimo tentativo: pregare le signore che inducessero loro la cognata a venire. Lo affollarono di domande: - Perché? - Che ha? - Si sente male? Oh guarda! - Oh poverina! - Ma come? - Da quando? - Che si sente? Lui si guardò bene dal dichiarare il male che accusava la cognata; ma lo dichiarò lei, Dora, poco dopo là - come se nulla fosse - a quelle signore e volle anche aggiungere, calcando su la voce: - Temo finanche che mi prenda la febbre. Roberto San Romé ebbe la tentazione di tirarle una spinta da mandarla a schizzar fuori della finestra. Ah, quanto gli avrebbe fatto bene al cuore, per votarselo di tutta la bile accumulata in quei tre mesi. - Febbre? No, cara, - saffrettò a dirle la Generalessa, proprio come se credesse al mal di capo. - Faccia sentire il polso Agitatino, agitatino Riposo, cara. Sarà un po di flussione. E chi le consigliò questo e chi quel rimedio e che si prendesse cura a ogni modo di quel male che non avesse a diventar più grave, povera Dora povera cara Sentí finirsi lo stomaco San Romé ascoltando gli amorevoli consigli di tutte quelle ipocrite nelle quali aveva sperato ajuto e che invece: - Ma sí, pallidina! - Ma sí, le si vede dagli occhi! - Ma certo un po di riposo le farà bene! - Quanto ci duole! - Quanto ci dispiace! - Roccia Balda è lontana: non potrebbe far tanto cammino Baci saluti, altre raccomandazioni e per non far troppo tardi e perché la colazione era già partita per Roccia Balda, finalmente savviarono dolentissime di lasciarla portandosi quel bravo, quel gentile San Romé che aveva avuto la felicissima idea di una gita cosí piacevole. Né si fermarono lí. Attraversando, tra i prati cinti di altissimi pioppi, i primi ceppi di case frazioni di Gori, tutte sonore dacque correnti giú per borri e per zane e vedendo San Romé pallido e taciturno, vollero esortarlo a gara a non apprensionirsi tanto perché, via, in fin de conti era una lieve indisposizione che sarebbe presto passata. E il poveruomo dovette allora sorridere e assicurar quelle buone signore quelle care signorine che lui non era punto in pensiero per il male della cognata e chera anzi lieto lietissimo di trovarsi in cosí bella compagnia per tutta la giornata. Oh, il cielo era splendido e non cera davvero pericolo che si rovesciasse uno di quegli acquazzoni improvvisi cosí frequenti in montagna, a interromper la gita; né cera alcuna probabilità di liberarsi prima di sera, con quel bravo signor Bortolo Raspi di Sarli che pesava a dir poco un quintale e mezzo e a piedi era voluto venire, a piedi anche lui, vantandosi dessere un gran camminatore lui, e già cominciava a soffiare come un biacco e a far eco alla Generalessa che sera portato intanto il seggio a libriccino e dichiarava daver bisogno di sostare di tratto in tratto lei, per non affaticarsi troppo il cuore. Stancare no, non si stancava la Generalessa; ma certo quanto più si va in là, eh? più si va piano. Lo sapeva bene il signor Generale suo marito, rimasto a Sarli, che non andava più neanche piano, da sette anni ormai in riposo assoluto. - Nandino! Nandino! Non ti precipitare al tuo solito, figliuolo mio. Taccaldi troppo! San Romé, prego, San Romé, venga qua: cosí andranno un po più piano quelle benedette ragazze. E, per tenerlo con sé, gli volle narrare la sua storia, la Generalessa come laveva narrata a tutti i villeggianti giú a Sarli: gli volle dare in quel momento la consolazione di sapere che suo papà aveva una bella posizione, perché guadagnava bene, suo papà; e che lei era anche marchesa, sicuro! ma che non ci teneva affatto: marchesa, perché suo papà, a diciottanni quandera ancora un tocco di ragazza da chiudere a doppia mandata in guardaroba laveva dapprima sposata a un marchese che però glienaveva fatte vedere dogni colore; oh, le era toccato finanche a servirlo otto anni con la spinite. Rimasta vedova, bella non lo diceva per vanità, aveva conosciuto il Generale perché lei teneva radunanze: lui era un bel soldato: serano innamorati luno dellaltra; e, si sa, era finita come doveva finire. Nato Nandino, lei aveva saputo far le cose per bene: aveva dato il bambino a balia e aveva sposato. - Bisogna sempre saper fare le cose per bene, caro mio! - Eh già, - sorrideva San Romé che si sentiva struggere dalla brama di mordere e avrebbe voluto risponderle che sapeva quel che le male lingue dicevano che ella cioè era stata cameriera di quel marchese, prima, del Generale poi. Ma non pareva affatto, povera Generalessa! almeno fino a una certora del giorno. Non ostante la pinguedine, lei di mattina era sempre poetica; poi, è vero, cascava a parlar di cucina, ma perché le era sempre piaciuto, diceva, attendere alle cure casalinghe; e insegnava volentieri alle amiche qualche buon manicaretto. Al Generale faceva lei da mangiare: sí perché bocca schifa quel benedettuomo! mai e poi mai avrebbe assaggiato un cibo apparecchiato da altre mani. - Oh bello! oh bello! E si fermò ad ammirare un prato, su cui una moltitudine di gambi esili, dritti stendevano come un tenuissimo velo, tutto punteggiato in alto da certi pennacchietti dun rosso cupo, bellissimi. Come si chiamava, quella pianta graziosa? - Oh, cattiva! - grugní il signor Raspi. - Le bestie non ne mangiano. Qui la chiamano frujosa o scaletta. Non serve a nulla, sa? Che sguardo rivolse la Generalessa a quel savio uomo che dal tondo faccione dagli occhietti porcini spirava la beatitudine della più impenetrabile balordaggine. Non comprendeva che, in certe ore poetiche, conveniva anche ammirare le cose che non servono a nulla. - San Romé, non perché tema di stancarmi, ma, dico, per calcolar lora che si potrà fare, che via cè ancora fino a Roccia Balda? - Uh, tanta, signora mia! Cè tempo! - sbuffò San Romé. - Da dieci a dodici chilometri. Ora però entreremo nel bosco. - Oh bello! oh bello! - ripeté la Generalessa. San Romé non poté più reggere e la lasciò col Raspi. Di là, quelle pettegoline, la Bongi, la Tani, tenendosi per la vita, avevano attaccato un discorsetto fitto fitto interrotto da brevi risatine, e di tanto in tanto si voltavano indietro a spiare se mai egli stesse in orecchi. Su lultimo prato in declivio stavano a guardia dalcuni giovenchi due brutte vecchie rugose e rinsecchite intente a filar la lana allombra dei primi castagni del bosco. - E la terza Parca dovè? - domandò loro forte, seriamente, Biagio Casòli. Quelle risposero che non lo sapevano, e allora il Casòli si mise a declamare: De bei giovenchi dal quadrato petto erte sul capo le lunate corna, dolci negli occhi, nivei, che il mite Virgilio amava. Il signor Raspi, da lontano, si mise a ridere in una sua special maniera, come se frignasse, e domandò al Casòli: - Che amava Virgilio? Le corna? - Giusto le corna! - disse la Generalessa. E tutti scoppiarono a ridere. Lui, San Romé, le aveva già avvistate da lontano, quelle corna e gli pareva assai che gli amici non ne profittassero per qualche poetica allusione. Entrarono nel bosco. Ora avrebbero potuto distrarsi, tutti quei cari signori, ammirando, come faceva la Generalessa quasi per obbligo e il signor Raspi per fare una piccola sosta e riprender fiato, qua una cascatella spumosa là un botro scosceso e cupo allombra di bassi ontani, più là un ciottolo nel rivo, vestito dalga su cui lacqua si frangeva come se fosse di vetro, suscitando una ridda minuta di scagliette vive; ma, nossignori! nessuno sentiva quella deliziosa cruda frescura dombra insaporata dacute fragranze quel silenzio tutto pieno di fremiti, di fritinii di grilli, di risi di rivoli. Pur chiacchierando tra loro, facevan tutti come San Romé che se ne stava in silenzio e diventava a mano a mano più fosco e più nervoso, un certo calcolo approssimativo. Dalla via che avevano percorsa, argomentavano a qual punto del viale che va da Sarli a Gori poteva esser giunto a quellora il Pepi. Senza dubbio, Dora gli sarebbe andata incontro pian piano, venendo giú da Gori. Poi certo, avvistandosi da lontano, avrebbero lasciato il viale, lei di sopra, lui di sotto e sarebbero scesi nella valle boscosa del Sarnio per ritrovarsi, senza mal di capo, laggiú, ben protetti dagli alberi. Tutte queste supposizioni si dipingevano cosí vive alla mente di San Romé, che gli pareva proprio di vederli quei due, muovere al convegno, ridersi di lui, prima fra sé e sé, poi tutte due insieme; e apriva e chiudeva le mani, affondandosi le unghie nelle palme; quindi, notando che quegli altri si accorgevano del suo irrequieto malumore e che tuttavia ora, non gli dicevano più nulla, come se paresse loro naturalissimo si riaccostava ad essi, si sforzava a parlare, scacciando limmagine viva, scolpita di quel tradimento che gli pareva fatto a lui più che al fratello ignaro e lontano. Ma, poco dopo, allimprovviso, non potendo interessarsi di quelle vuote chiacchiere era riassalito da quellimmagine e si sentiva schernito da quella gente la quale, sapendo benissimo qual supplizio fosse per lui quella gita, ecco gli sorrideva per dimostrarglisi grata del piacere chegli aveva loro procurato, e gli domandava certe cose certe cose Ecco qua: la Tani, per esempio, a un certo punto, se credeva che quellalbero là fosse stato colpito dal fulmine. Perché? Perché pareva che facesse le corna, quel ceppo biforcuto No? E perché dunque più tardi, cioè quando finalmente arrivarono a Roccia Balda e tutti dallalto, si misero ad ammirare la vista maravigliosa della Valsarnia perché la Generalessa volle saper da lui, come si chiamassero quei due picchi cinerulei, di là dallampia vallata? Ma per fargli vedere che gli facevano le corna, là, da lontano, anche i due picchi di Monte Merlo! No? E perché dunque, dopo colazione, quel bravo signor Bortolo Raspi cavò di tasca il fazzoletto vi fece quattro nodini a gli angoli e se lo pose sul testone sudato? Ma per mostrargli anche lui due bei cornetti su la fronte Corna, corna, non vide altro che corna, da per tutto, San Romé quel giorno. Le toccò poi quasi con mano, quando, sul tardi avendo accompagnato la comitiva fino a Sarli per la via più corta, e risalendosene solo per il viale a Gori a un certo punto, giú nella valle, tra i castagni, intravide Pepi, seduto e assorto senza dubbio nel ricordo della gioja recente. Si fermò, pallido, fremente, coi denti serrati, serrate le pugna, perplesso come tenuto tra due: tra la prudenza e la brama impetuosa di lasciarsi andar giú a precipizio piombare addosso a quellimbecille, farne strazio e vendicarsi cosí della tortura di tutta quella giornata. Ma, in quel punto, gli arrivò dalla svolta del viale una vocetta limpida e fervida che canticchiava unarietta a lui ben nota. Si voltò di scatto, e si vide venire incontro la cognata col capo appoggiato languidamente alla spalla dun uomo che la teneva per la vita. Roberto San Romé sentí stroncarsi le gambe. - Cesare! - gridò, trasecolando. Il fratello, che stava a guardare in estasi le prime stelle nel cielo crepuscolare, mentre la mogliettina tutta languida cantava sussultò al grido e gli savvicinò con Dora, la quale, vedendolo, scoppiò in una di quelle sue interminabili risate. - Tu qua? - fece San Romé. - E quando sei arrivato? - Ma stamattina alle nove, perbacco! - gli rispose il fratello. - Non hai visto jersera il mio telegramma? - Non lha visto, non lha visto - disse Dora, guardando il cognato con gli occhi sfavillanti. - Era già a Sarli per concertar la gita a Roccia Balda e io non ho voluto dirgli nulla per non guastargli il divertimento che pareva gli stesse tanto a cuore. Mi dispiace solamente, - aggiunse - che lho tenuto forse in pensiero a causa a causa dun certo mal di capo che ho dovuto simulare per sottrarmi alla gita. Passato, sai, caro? passato del tutto. Prese anche il braccio del cognato, per risalire pian piano a Gori e col tono di voce più carezzevole gli domandò: - E di, Roberto, ti sei divertito? Novelle per un anno di luigi pirandello DONO DELLA VERGINE MARIA. Assunta. Filomena. Crocifissa. Angelica. Margherita. Cosí: una crocetta e il nome della figlia morta accanto. Cinque, in colonna. Poi una sesta, che aspettava il nome dellultima: Agata, a cui poco ormai restava da patire. Don Nuccio DAlagna si turò le orecchie per non sentirla tossire di là; e quasi fosse suo lo spasimo di quella tosse, strizzò gli occhi e tutta la faccia squallida, irta di peli grigi; poi salzò. Era come perduto in quella sua enorme giacca che non si sapeva più di che colore fosse e che dava a vedere che anche la carità, se ci si mette, può apparire beffarda. La aveva certo avuta in elemosina quella vecchia giacca. E don Nuccio, per rimediare, dovera possibile, al soverchio della carità, teneva più volte rimboccate sui magri polsi le maniche. Ma ogni cosa, come quella giacca, la sua miseria, le sue disgrazie, la nudità della casa pur tutta piena di sole ma anche di mosche, dava limpressione di una esagerazione quasi inverosimile. Prima di recarsi di là, aspettò un pezzetto, sapendo che la figlia non voleva che accorresse a lei, subito dopo quegli accessi di tosse; e intanto cancellò col dito quel camposanto segnato sul piano del tavolino. Oltre al lettuccio dellinferma, in quellaltra camera, cera soltanto una seggiola sgangherata e un pagliericcio arrotolato per terra che il vecchio ogni sera si trascinava nella stanza vicina per buttarvisi a dormir vestito. Ma eran rimaste stampate a muro, sulla vecchia carta da parato scolorita qua e là strappata e con gli strambelli pendenti, le impronte degli altri mobili pegnorati e svenduti; e ancora attaccato al muro qualche resto dei ragnateli un tempo nascosti da quei mobili. La luce era tanta, in quella stanza nuda e sonora, che quasi si mangiava il pallore del viso emaciato dellinferma giacente sul letto. Si vedevano solo in quel viso le fosse azzurre degli occhi. Ma in compenso poi, tuttintorno, sul guanciale un incendio, al sole, dei capelli rossi di lei. E lei che, zitta zitta, a quel sole che le veniva sul letto si guardava le mani o si avvolgeva attorno alle dita i riccioli di quei magnifici capelli. Cosí zitta, cosí quieta, che a guardarla e a guardar poi attorno la camera, in tutta quella luce se non fosse stato per il ronzío di qualche mosca, quasi non sarebbe parsa vera. Don Nuccio, seduto su quellunica seggiola sera messo a pensare a una cosa bella bella per la figliuola: alla sola cosa a lei ormai desiderabile, che Dio cioè le aprisse la mente che quel duro patire lí sul saccone sudicio di quel letto nella casa vuota la persuadesse a chiedere desser portata allospedale dove nessuna delle sorelle, morte prima, era voluta andare. Ci si moriva lo stesso? No: don Nuccio scoteva un dito, con convinzione: era unaltra cosa; più pulita. Rivedeva difatti col pensiero una lunga corsia, lucida, con tanti e tanti lettini bianchi in fila di qua e di là, e un finestrone ampio in fondo sullazzurro del cielo; rivedeva le suore di carità, con quelle grandi ali bianche in capo e quel tintinnío delle medaglie appese al rosario, a ogni passo; rivedeva pure un vecchio sacerdote che lo conduceva per mano lungo quella corsia: egli guardava smarrito angosciato dalla commozione, su questo e su quel letto; alla fine il prete gli diceva: Qua e lo attirava presso la sponda duno di quei letti, ove giaceva moribonda, irriconoscibile quella sciagurata che, dopo avergli messo al mondo sei creaturine, se nera scappata di casa per andar poi a finir lí. - Eccola! - Già a lui era morta la prima figlia, Assunta, di dodici anni. - Come te! quella non ti perdona. - Nuccio DAlagna, - lo aveva ammonito severamente il vecchio sacerdote. - Siamo davanti alla morte. - Sí, padre. Dio lo vuole, e io la perdono. - Anche a nome delle figlie? - Una è morta, padre. A nome delle altre cinque che le terranno dietro. Tutte, davvero, una dopo laltra. Ed egli, ora, era quasi inebetito. Se lerano portata via con loro, la sua anima, le cinque figliuole morte. Per questultima gliene restava un filo appena. Ma pur quel filo era ancora acceso in punta; aveva ancora in punta come una fiammellina. La sua fede. La morte, la vita, gli uomini, da anni soffiavano, soffiavano per spegnergliela: non cerano riusciti. Una mattina aveva veduto aprire a un suo vicino di casa, che abitava dirimpetto lo sportello della gabbiola per cacciarne via un ciuffolotto ammaestrato chegli alcuni giorni addietro, gli aveva venduto per pochi soldi. Era dinverno e pioveva. Il povero uccellino era venuto a batter le alucce ai vetri dellantica finestra, quasi a chiedergli ajuto e ospitalità. Aveva aperto la finestra, e che carezze a quel capino bagnato dalla pioggia! Poi se lera posato su la spalla come un tempo ed esso a bezzicargli il lobo dellorecchio. Si ricordava dunque! Lo riconosceva! Ma perché quel vicino lo aveva cacciato via dalla gabbia? Non aveva tardato a capirlo, don Nuccio. Aveva già notato da alcuni giorni, che la gente per via lo scansava, e che qualcuno, vedendolo passare, faceva certi atti. Luccellino gli era rimasto in casa, tutto linverno a saltellare e a svolare cantando per le due stanzette, contento di qualche briciola di pane. Poi, venuto il bel tempo, se nera andato via; non tutta un tratto, però: erano state prima scappatine sui tetti delle prossime case: ritornava la sera; poi non era tornato più. E pazienza, cacciar via un uccellino! Ma cacciar via anche lui, buttarlo in mezzo a una strada, con la figlia moribonda Cera coscienza? - La coscienza, don Nuccio mio, io ce lho! Ma sono anche ricevitore del lotto - gli aveva detto lo Spiga che da tantanni lo teneva nel suo botteghino. Ogni mestiere, ogni professione vuole una sua particolar coscienza. E uno che sia ricevitore del lotto, si può dire che commetta una cattiva azione, togliendo il pane di bocca a un vecchio il quale, con la fama di jettatore che gli hanno fatta in paese, certo non chiama più gente al banco a giocare? Don Nuccio sera dovuto arrendere a questa lampante verità; e se nera andato da quel botteghino piangendo. Era un sabato sera; e nella casa dirimpetto, quello stesso vicino che aveva cacciato il ciuffolotto dalla gabbia, festeggiava una vincita al lotto. E laveva registrata lui, don Nuccio, al banco, la scommessa di quel vicino. Ecco una prova della sua jettatura. Seduto presso la finestra, guardava nella casa dirimpetto la mensa imbandita e i convitati che schiamazzavano mangiando e bevendo. A un certo punto, uno sera alzato ed era venuto a sbattergli in faccia gli scuri della finestra. Cosí voleva Dio. Lo diceva senzombra dirrisione, don Nuccio DAlagna, che se tutto questo gli accadeva, era segno che Dio voleva cosí. Era anzi il suo modo dintercalare. E, ogni volta, saggiustava sui polsi la rimboccatura delle maniche. - Un corno! - gli rispondeva però, volta per volta, don Bartolo Scimpri: lunico che non avesse paura, ormai, davvicinarlo. Sperticatamente alto di statura, ossuto e nero come un tizzone, questo don Bartolo Scimpri benché da parecchi anni scomunicato, vestiva ancora da prete. Le maniche della vecchia tonaca unta e inverdita avevano il difetto opposto di quelle della giacca di don Nuccio: gli arrivavano poco più giú dei gomiti lasciandogli scoperti gli avambracci pelosi. E scoperti aveva anche, sotto, non solo i piedacci imbarcati in due grossi scarponi contadineschi ma spesso perfino i fusoli delle gambe cotti dal sole perché le calze di cotone a furia di rimboccarle da capo attortigliate in un punto perché si reggessero serano slabbrate e gli ricadevano sulla fiocca dei piedi. Allegramente si vantava della sua bruttezza, di quella sua fronte che dalla sommità del capo calvo pareva gli scivolasse giú giú fino alla punta dellenorme naso dandogli una stranissima somiglianza col tacchino. - Questa è la vela! - esclamava, battendosi la fronte. - Ci soffia lo spirito divino! Poi si prendeva con due dita il nasone: - E questo, il timone! Aspirava fortemente una boccata daria e al rumore che laria faceva nel naso otturato, alzava subito quelle due dita e le scoteva in aria come se le fosse scottate. Era in guerra aperta con tutto il clero, perché il clero - a suo dire - aveva azzoppato Dio. Il diavolo, invece, aveva camminato. Bisognava a ogni costo ringiovanire Dio, farlo viaggiare in ferrovia, col progresso, senza tanti misteri, per fargli sorpassare il diavolo. - Luce elettrica! Luce elettrica! - gridava, agitando le lunghe braccia smanicate. - Lo so io a chi giova tanta oscurità! E Dio vuol dire Luce! Era tempo di finirla con tutta quella sciocca commedia delle pratiche esteriori del culto: messe e quarantore. E paragonava il prete nella lunga funzione del consacrar lostia per poi inghiottirsela al gatto che prima scherza col topo e poi se lo mangia. Egli avrebbe edificato la Chiesa Nuova. Già pensava ai capitoli della Nuova Fede. Ci pensava la notte, e li scriveva. Ma prima bisognava trovare il tesoro. Come? Per mezzo della sonnambula. Ne aveva una, che lo ajutava anche a indovinar le malattie. Perché don Bartolo curava anche i malati. Li curava con certi intrugli, estratti da erbe speciali, sempre secondo le indicazioni di quella sonnambula. Si contavano miracoli di guarigioni. Ma don Bartolo non se ne inorgogliva. La salute del corpo la ridava gratis a chi avesse fiducia nei suoi mezzi curativi. Aspirava a ben altro lui! A preparare alle genti la salute dellanima. La gente però non sapeva ancor bene, se crederlo matto o imbroglione. Chi diceva matto, e chi imbroglione. Eretico era di certo; forse, indemoniato. Il tugurio dovabitava, in un suo poderetto vicino al camposanto, sul paese, pareva lofficina dun mago. I contadini dei dintorni vi si recavano la notte, incappucciati e con un lanternino in mano per farsi insegnare dalla sonnambula il luogo preciso di certe trovature tesori nascosti che dicevano di saper sotterrati nelle campagne del circondario al tempo della rivoluzione. E mentre don Bartolo addormentava la sonnambula, muto, spettrale con le mani sospese sul capo di lei, al lume vacillante dun lampadino a olio, tremavano. Tremavano, allorché, lasciando nel tugurio la donna addormentata egli li invitava a uscir con lui allaperto e li faceva inginocchiare sulla nuda terra, sotto il cielo stellato, e, inginocchiato anche lui prima tendeva lorecchio ai sommessi rumori della notte, poi diceva misteriosamente: - Ssss eccolo! eccolo! E levando la fronte si dava a improvvisare stranissime preghiere, che a quelli parevano evocazioni diaboliche e bestemmie. Rientrando, diceva: - Dio si prega cosí, nel suo tempio, coi grilli e con le rane. Ora allopera! E se qualche tarlo si svegliava nellantica cassapanca che pareva una bara, là in un angolo o la fiammella del lampadino crepitava a un soffio daria, un brivido coglieva quei contadini intenti e raggelati dalla paura. Trovato il tesoro, sarebbe sorta la Chiesa Nuova, aperta allaria e al sole, senzaltari e senzimmagini. Ciò che i nuovi sacerdoti vi avrebbero fatto, don Bartolo veniva ogni giorno a spiegarlo a don Nuccio DAlagna il quale era pure il solo che, almeno in apparenza, stesse a sentirlo senza ribellarsi o scappar via con le mani agli orecchi. - Lasciamo fare a Dio! - arrischiava soltanto, con un sospiro, a quando a quando. Ma don Bartolo gli dava subito sulla voce: - Un corno! E gli dava da ricopiare, per elemosina a un tanto a pagina, i capitoli della Nuova Fede che scarabocchiava la notte. Gli portava anche da mangiare e qualche magica droga per la figliuola ammalata. Appena andato via, don Nuccio scappava in chiesa a chieder perdono a Dio Padre, a Gesú, alla Vergine, a tutti i Santi di quanto gli toccava dudire, delle diavolerie che gli toccava di ricopiar la sera, per necessità. Lui come lui, si sarebbe lasciato piuttosto morir di fame; ma era per la figlia, per quella povera anima innocente! I fedeli cristiani lo avevano tutti abbandonato. Poteva esser volere di Dio che in quella miseria, nera come la pece, lunico lume di carità gli venisse da quel demonio in veste da prete? Che fare, Signore, che fare? Che gran peccato aveva commesso perché anche quel boccone di pane dovesse parergli attossicato per la mano che glielo porgeva? Certo un potere diabolico esercitava quelluomo su lui. - Liberatemene, Vergine Maria, liberatemene Voi! Inginocchiato sullo scalino innanzi alla nicchia della Vergine, lí tutta parata di gemme e dori vestita di raso azzurro, col manto bianco stellato doro, don Nuccio alzava gli occhi lagrimosi al volto sorridente della Madre divina. A lei si rivolgeva di preferenza perché glimpetrasse da Dio il perdono, non tanto per il pane maledetto che mangiava non tanto per quelle scritture diaboliche che gli toccava di ricopiare, quanto per un altro peccato, senza dubbio più grave di tutti. Lo confessava tremando. Si prestava a farsi addormentare da don Bartolo, come la sonnambula. La prima volta lo aveva fatto per la figlia, per trovare nel sonno magnetico lerba che gliela doveva guarire. Lerba non si era trovata; ma egli seguitava ancora a farsi addormentare per provar quella delizia nuova, la beatitudine di quel sonno strano. - Voliamo, don Nuccio, voliamo! - gli diceva don Bartolo, tenendogli i pollici delle due mani, mentregli già dormiva e vedeva. - Vi sentite le ali? Bene, facciamoci una bella volatina per sollievo. Vi conduco io. La figliuola stava a guardare dal letto con tanto docchi sbarrati, sgomenta, angosciata levata su un gomito: vedeva le palpebre chiuse del padre fervere come se nella rapidità vertiginosa del volo la vista di lui abbarbagliata, fosse smarrita nellimmensità duno spettacolo luminoso. - Acqua tantacqua tantacqua - diceva difatti, ansando, don Nuccio; e pareva che la sua voce arrivasse da lontano lontano. - Passiamo questo mare, - rispondeva cupamente don Bartolo con la fronte contratta, quasi in un supremo sforzo di volontà. - Scendiamo a Napoli, don Nuccio: vedrete che bella città! Poi ripigliamo il volo e andiamo a Roma a molestare il papa ronzandogli attorno in forma di calabrone. - Ah, Vergine Maria, Madre Santissima, - andava poi a pregar don Nuccio davanti alla nicchia - liberatemi Voi da questo demonio che mi tiene! E lo teneva davvero: bastava che don Bartolo lo guardasse in un certo modo perché dun tratto avvertisse un curioso abbandono di tutte le membra, e gli occhi gli si chiudessero da sé. E prima ancora che don Bartolo ponesse il piede su la scala, egli, seduto accanto alla figlia presentiva ogni volta, con un tremore di tutto il corpo, la venuta di lui. - Eccolo, viene, - diceva. E, poco dopo, difatti, ecco don Bartolo che salutava il padre e la figlia col cupo vocione: - Benedicite. - Viene, - disse anche quel giorno don Nuccio alla figlia, la quale dopo quel forte assalto di tosse, sera sentita subito meglio, davvero sollevata e insolitamente sera messa a parlare, non di guarigione, no - fino a tanto non si lusingava - ma chi sa! duna breve tregua del male, che le permettesse di lasciare un po il letto. Sentendola parlar cosí, don Nuccio sera sentito morire. O Vergine Maria, che quello fosse lultimo giorno? Perché anche le altre figliuole, cosí: - Meglio, meglio, - ed erano spirate poco dopo. Questa, dunque, la liberazione che la Vergine gli concedeva? Ah, ma non questa, non questa aveva invocata tante volte; ma la propria morte: ché la figlia, allora, nel vedersi sola, si sarebbe lasciata portare allospedale. Doveva restar solo lui, invece? assistere anche alla morte di quellultima innocente? Cosí voleva Dio? Don Nuccio strinse le pugna. Se la sua figliuola moriva, egli non aveva più bisogno di nulla; di nessuno; tanto meno poi di colui che, soccorrendo ai bisogni del corpo, gli dannava lanima. Si levò in piedi; si premette forte le mani sulla faccia. - Papà, che hai? - gli domandò la figlia, sorpresa. - Viene, viene, - rispose, quasi parlando tra sé; e apriva e chiudeva le mani, senza curarsi di nascondere lagitazione. - E se viene? - fece Agatina, sorridendo. - Lo caccio via! - disse allora don Nuccio; e uscí risoluto dalla camera. Questo voleva Dio, e perciò lo lasciava in vita e gli toglieva la figlia: voleva un atto di ribellione alla tirannia di quel demonio; voleva dargli tempo di far penitenza del suo gran peccato. E mosse incontro a don Bartolo per fermarlo sullentrata. Don Bartolo saliva pian piano gli ultimi scalini. Alzò il capo, vide don Nuccio sul pianerottolo a capo di scala e lo salutò al solito: - Benedicite. - Piano, fermatevi, - prese a dire concitatamente don Nuccio DAlagna, quasi senza fiato, parandoglisi davanti, con le braccia protese. - Qua oggi deve entrare il Signore, per mia figlia. - Ci siamo? - domandò afflitto e premuroso don Bartolo, interpretando lagitazione del vecchio come cagionata dallimminente sciagura. - Lasciatemela vedere. - No, vi dico! - riprese convulso don Nuccio, trattenendolo per un braccio. - In nome di Dio vi dico: non entrate! Don Bartolo lo guardò, stordito. - Perché? - Perché Dio mi comanda cosí! Andate via! Lanima mia forse è dannata; ma rispettate quella duna innocente che sta per comparire davanti alla giustizia divina! - Ah, mi scacci? - disse trasecolato don Bartolo Scimpri, appuntandosi lindice duna mano sul petto. - Scacci me? - incalzò, trasfigurandosi nello sdegno, drizzandosi sul busto. - Anche tu dunque, povero verme, come tutta questa mandra di bestie, mi credi un demonio? Rispondi! Don Nuccio sera addossato al muro presso la porta: non si reggeva più in piedi e a ogni parola di don Bartolo pareva diventasse più piccolo. - Brutto vigliacco ingrato! - seguitò questi allora. - Anche tu ti metti contro di me, codiando la gente che tha preso a calci come un cane rognoso? Mordi la mano che tha dato il pane? Io, tho dannato lanima? Verme di terra! ti schiaccerei sotto il piede se non mi facessi schifo e pietà insieme! Guardami negli occhi! guardami! Chi ti darà da sfamarti? chi ti darà da sotterrare la figlia? Scappa, scappa in chiesa, va a chiederlo a quella tua Vergine parata come una sgualdrina! Rimase un pezzo a fissarlo con occhi terribili; poi, come se, in tempo che lo fissava, avesse maturato in sé una feroce vendetta, scoppiò in una risata di scherno; ripeté tre volte, con crescente sprezzo: - Bestia bestia bestia E se nandò. Don Nuccio cadde sui ginocchi, annichilito. Quanto tempo stette lí, sul pianerottolo, come un sacco vuoto? Chi lo portò in chiesa, davanti alla nicchia della Vergine? Si ritrovò là, come in sogno, prosternato, con la faccia sullo scalino della nicchia; poi, rizzandosi sui ginocchi, un flutto di parole che non gli parvero nemmeno sue gli sgorgò fervido impetuoso dalle labbra: - Tanto ho penato tante ne ho viste, e ancora non ho finito Vergine Santa, e sempre Vho lodata! Morire io prima, no Voi non avete voluto: sia fatta la Vostra santa volontà! Comandatemi, e sempre, fino allultimo, Vubbidirò! Ecco, io stesso con le mie mani sono venuto a offrirvi lultima figlia mia, lultimo sangue mio: prendetevela presto, Madre degli afflitti; non me la fate penare più! Lo so, né soli né abbandonati: abbiamo lajuto Vostro prezioso e a codeste mani pietose e benedette ci raccomandiamo. O sante mani, o dolci mani, mani che sanano ogni piaga: beato il capo su cui si posano in cielo! Codeste mani se io ne sono degno, ora mi soccorreranno, majuteranno a provvedere alla figlia mia. O Vergine santa, i ceri e la bara. Come farò? Farete Voi: provvederete Voi: è vero? è vero? E a un tratto, nel delirio della preghiera, vide il miracolo. Un riso muto, quasi da pazzo, gli sallargò smisuratamente nella faccia trasfigurata. - Sí? - disse, e ammutolí subito dopo, piegandosi indietro, atterrito, a sedere sui talloni, con le braccia conserte al petto. Sul volto della Vergine, in un baleno, il sorriso degli occhi e delle labbra sera fatto vivo; le ferveva negli occhi, vivo, il riso delle labbra; e da quelle labbra egli vide muoversi senza suono di voce una parola: - Tieni. E la Vergine moveva la mano, da cui pendeva un rosario doro e di perle. - Tieni, - ripetevano le labbra, più visibilmente, poiché egli se ne stava lí come impietrito. Vive, Dio, vive, vive quelle labbra; e con cosí vivo, vivo e pressante invito il gesto della mano e anche del capo, anche del capo ora, accompagnava lofferta che egli si sentí forzato a protendersi, ad allungare una mano tremante verso la mano della Vergine; e già stava per riceverne il rosario, quando dallombra dellaltra navata della chiesa un grido rimbombò come un tuono: - Ah ladro! E don Nuccio cadde, come fulminato. Subito un uomo accorse, vociando, lo afferrò per le braccia, lo tirò su in piedi, scrollandolo, malmenandolo. - Ladro! vecchio e ladro! Dentro la casa del Signore? Spogliare la santa Vergine? Ladro! ladro! E lo trascinava, cosí apostrofandolo e sputandogli in faccia, verso la porta della chiesa. Accorse gente dalla piazza, e ora tra un coro dimprecazioni rafforzate da calci da sputi e da spintoni, don Nuccio DAlagna, insensato: - Dono - balbettava gemendo, - dono della Vergine Maria Ma intravedendo su la piazza assolata lombra del cippo che sorgeva davanti la chiesa come se quellombra si rizzasse dimprovviso dalla piazza, assumendo limmagine di don Bartolo Scimpri, colossale che scoteva il capo di nuovo in quella sua risata diabolica diede un grido e sabbandonò, inerte, tra le braccia della gente che lo trascinava. Novelle per un anno di luigi pirandello LA VERITÀ Saru Argentu inteso Tararà, appena introdotto nella gabbia della squallida Corte dAssise per prima cosa cavò di tasca un ampio fazzoletto rosso di cotone a fiorami gialli e lo stese accuratamente su uno dei gradini della panca, per non sporcarsi, sedendo, labito delle feste, di greve panno turchino. Nuovo labito, e nuovo il fazzoletto. Seduto, volse la faccia e sorrise a tutti i contadini che gremivano, dalla ringhiera in giú, la parte dellaula riservata al pubblico. Lirto grugno raschioso, raso di fresco, gli dava laspetto duno scimmione. Gli pendevano dagli orecchi due catenaccetti doro. Dalla folla di tutti quei contadini si levava denso, ammorbante, un sito di stalla e di sudore un lezzo caprino, un tanfo di bestie inzafardate, che accorava. Qualche donna, vestita di nero, con la mantellina di panno tirata fin sopra gli orecchi si mise a piangere perdutamente alla vista dellimputato, il quale invece, guardando dalla gabbia seguitava a sorridere e ora alzava una scabra manaccia terrosa, ora piegava il collo di qua e di là, non propriamente a salutare ma a fare a questo e a quello degli amici e compagni di lavoro un cenno di riconoscimento, con una certa compiacenza. Perché per lui era quasi una festa, quella, dopo tanti e tanti mesi di carcere preventivo. E sera parato come di domenica, per far buona comparsa. Povero era, tanto che non aveva potuto neanche pagarsi un avvocato, e ne aveva uno dufficio; ma per quello che dipendeva da lui, ecco, pulito almeno, sbarbato, pettinato e con labito delle feste. Dopo le prime formalità, costituita la giuria, il presidente invitò limputato ad alzarsi. - Come vi chiamate? - Tararà. - Questo è un nomignolo. Il vostro nome? - Ah, sissignore. Argentu, Saru Argentu, Eccellenza. Ma tutti mi conoscono per Tararà. - Va bene. Quantanni avete? - Eccellenza, non lo so. - Come non lo sapete? Tararà si strinse nelle spalle e significò chiaramente con latteggiamento del volto che gli sembrava quasi una vanità, ma proprio superflua, il computo degli anni. Rispose: - Abito in campagna, Eccellenza. Chi ci pensa? Risero tutti, e il presidente chinò il capo a cercare nelle carte che gli stavano aperte davanti: - Siete nato nel mille ottocento settantatré. Avete dunque trentanove anni. Tararà aprí le braccia e si rimise: - Come comanda Vostra Eccellenza. Per non provocare nuove risate, il presidente fece le altre interrogazioni, rispondendo da sé a ognuna: - È vero? - è vero? - Infine disse: - Sedete. Ora sentirete dal signor cancelliere di che cosa siete accusato. Il cancelliere si mise a leggere latto daccusa; ma a un certo punto dovette interrompere la lettura perché il capo dei giurati stava per venir meno a causa del gran lezzo ferino che aveva empito tutta laula. Bisognò dar ordine agli uscieri che fossero spalancate porte e finestre. Apparve allora lampante e incontestabile la superiorità dellimputato di fronte a coloro che dovevano giudicarlo. Seduto su quel suo fazzolettone rosso fiammante, Tararà non avvertiva affatto quel lezzo, abituale al suo naso, e poteva sorridere; Tararà non sentiva caldo, pur vestito comera di quel greve abito di panno turchino; Tararà infine non aveva alcun fastidio dalle mosche, che facevano scattare in gesti irosi i signori giurati il procuratore del re, il presidente, il cancelliere, gli avvocati, gli uscieri, e finanche i carabinieri. Le mosche gli si posavano su le mani, gli svolavano ronzanti sonnacchiose attorno alla faccia, gli sattaccavano voraci su la fronte agli angoli della bocca e perfino a quelli degli occhi: non le sentiva, non le cacciava, e poteva seguitare a sorridere. Il giovane avvocato difensore, incaricato dufficio, gli aveva detto che poteva essere sicuro dellassoluzione perché aveva ucciso la moglie, di cui era provato ladulterio. Nella beata incoscienza delle bestie, non aveva neppur lombra del rimorso. Perché dovesse rispondere di ciò che aveva fatto, di una cosa, cioè, che non riguardava altri che lui, non capiva. Accettava lazione della giustizia, come una fatalità inovviabile. Nella vita cera la giustizia, come per la campagna le cattive annate. E la giustizia, con tutto quellapparato solenne di scanni maestosi, di tocchi, di toghe e di pennacchi era per Tararà come quel nuovo grande molino a vapore, che sera inaugurato con gran festa lanno avanti. Visitandone con tanti altri curiosi il macchinario, tutto quellingranaggio di ruote, quel congegno indiavolato di stantuffi e di pulegge Tararà, lanno avanti, sera sentita sorgere dentro e a mano a mano ingrandire, con lo stupore, la diffidenza. Ciascuno avrebbe portato il suo grano a quel molino; ma chi avrebbe poi assicurato agli avventori che la farina sarebbe stata quella stessa del grano versato? Bisognava che ciascuno chiudesse gli occhi e accettasse con rassegnazione la farina che gli davano. Cosí ora, con la stessa diffidenza, ma pur con la stessa rassegnazione, Tararà recava il suo caso nellingranaggio della giustizia. Per conto suo, sapeva che aveva spaccato la testa alla moglie con un colpo daccetta perché, ritornato a casa fradicio e inzaccherato, una sera di sabato dalla campagna sotto il borgo di Montaperto nella quale lavorava tutta la settimana da garzone aveva trovato uno scandalo grosso nel vicolo dellArco di Spoto, ove abitava, su le alture di San Gerlando. Poche ore avanti, sua moglie era stata sorpresa in flagrante adulterio insieme col cavaliere don Agatino Fioríca. La signora donna Graziella Fioríca, moglie del cavaliere, con le dita piene danelli, le gote tinte di uva turca e tutta infiocchettata come una di quelle mule che recano a suon di tamburo un carico di frumento alla chiesa aveva guidato lei stessa in persona il delegato di pubblica sicurezza Spanò e due guardie di questura là nel vicolo dellArco di Spoto, per la constatazione delladulterio. Il vicinato non aveva potuto nascondere a Tararà la sua disgrazia perché la moglie era stata trattenuta in arresto, col cavaliere, tutta la notte. La mattina seguente Tararà, appena se la era vista ricomparire zitta zitta davanti alluscio di strada prima che le vicine avessero tempo daccorrere, le era saltato addosso con laccetta in pugno e le aveva spaccato la testa. Chi sa che cosa stava a leggere adesso il signor cancelliere Terminata la lettura il presidente fece alzare di nuovo limputato per linterrogatorio. - Imputato Argentu, avete sentito di che siete accusato? Tararà fece un atto appena appena con la mano e, col suo solito sorriso, rispose: - Eccellenza, per dire la verità, non ci ho fatto caso. Il presidente allora lo redarguí con molta severità: - Siete accusato daver assassinato con un colpo daccetta la mattina del dieci dicembre mille novecento undici, Rosaria Femminella, vostra moglie. Che avete a dire in vostra discolpa? Rivolgetevi ai signori giurati e parlate chiaramente e col dovuto rispetto alla giustizia. Tararà si recò una mano al petto, per significare che non aveva la minima intenzione di mancare di rispetto alla giustizia. Ma tutti, ormai, nellaula, avevano disposto lanimo allilarità e lo guardavano col sorriso preparato in attesa duna sua risposta. Tararà lo avvertí e rimase un pezzo sospeso e smarrito. - Sú, dite, insomma, - lo esortò il presidente. - Dite ai signori giurati quel che avete da dire. Tararà si strinse nelle spalle e disse: - Ecco, Eccellenza. Loro signori sono alletterati, e quello che sta scritto in codeste carte, lo avranno capito. Io abito in campagna, Eccellenza. Ma se in codeste carte sta scritto, che ho ammazzato mia moglie, è la verità. E non se ne parla più. Questa volta scoppiò a ridere, senza volerlo, anche il presidente. - Non se ne parla più? Aspettate e sentirete, caro, se se ne parlerà - Intendo dire, Eccellenza - spiegò Tararà, riponendosi la mano sul petto, - intendo dire, che lho fatto, ecco; e basta. Lho fatto sí, Eccellenza, mi rivolgo ai signori giurati, lho fatto propriamente signori giurati, perché non ne ho potuto far di meno, ecco; e basta. - Serietà! serietà, signori! serietà! - si mise a gridare il presidente, scrollando furiosamente il campanello. - Dove siamo? Qua siamo in una Corte di giustizia! E si tratta di giudicare un uomo che ha ucciso! Se qualcuno si attenta unaltra volta a ridere farò sgombrare laula! E mi duole di dover richiamare anche i signori giurati a considerare la gravità del loro compito! Poi rivolgendosi con fiero cipiglio allimputato: - Che intendete dire, voi, che non ne avete potuto far di meno? Tararà, sbigottito in mezzo al violento silenzio sopravvenuto, rispose: - Intendo dire, Eccellenza, che la colpa non è stata mia. - Ma come non è stata vostra? Il giovane avvocato, incaricato dufficio credette a questo punto suo dovere ribellarsi contro il tono aggressivo assunto dal presidente verso il giudicabile. - Perdoni, signor presidente, ma cosí finiremo dimbalordire questo poveruomo! Mi pare chegli abbia ragione di dire che la colpa non è stata sua ma della moglie che lo tradiva col cavalier Fioríca. È chiaro! - Signor avvocato, prego, - ripigliò, risentito, il presidente. - Lasciamo parlare laccusato. A voi, Tararà: intendete dir questo? Tararà negò prima con un gesto del capo, poi con la voce: - Nossignore, Eccellenza. La colpa non è stata neanche di quella povera disgraziata. La colpa è stata della signora della moglie del signor cavaliere Fioríca, che non ha voluto lasciare le cose quiete. Che centrava, signor presidente, andare a fare uno scandalo cosí grande davanti alla porta di casa mia che finanche il selciato della strada, signor presidente, è diventato rosso dalla vergogna a vedere un degno galantuomo il cavaliere Fioríca, che sappiamo tutti che signore è, scovato lí in maniche di camicia e coi calzoni in mano, signor presidente, nella tana duna sporca contadina? Dio solo sa, signor presidente, quello che siamo costretti a fare per procurarci un tozzo di pane! Tararà disse queste cose con le lagrime agli occhi e nella voce scotendo le mani innanzi al petto, con le dita intrecciate mentre le risate scoppiavano irrefrenabili in tutta laula e molti anche si torcevano in convulsione. Ma, pur tra le risa, il presidente colse subito a volo la nuova posizione in cui limputato veniva a mettersi di fronte alla legge, dopo quanto aveva detto. Se naccorse anche il giovane avvocato difensore, e di scatto vedendo crollare tutto ledificio della sua difesa, si voltò verso la gabbia a far cenno a Tararà di fermarsi. Troppo tardi. Il presidente, tornando a scampanellare furiosamente domandò allimputato: - Dunque voi confessate che vi era già nota la tresca di vostra moglie col cavaliere Fioríca? - Signor presidente, - insorse lavvocato difensore, balzando in piedi - scusi ma io cosí io cosí - Che cosí e cosí! - lo interruppe, gridando, il presidente. - Bisogna che io metta in chiaro questo, per ora! - Mi oppongo alla domanda signor presidente! - Lei non può mica opporsi, signor avvocato. Linterrogatorio lo faccio io! - E io allora depongo la toga! - Ma faccia il piacere, avvocato! Dice sul serio? Se limputato stesso confessa - Nossignore, nossignore! Non ha confessato ancora nulla, signor presidente! Ha detto soltanto che la colpa secondo lui, è della signora Fioríca, che è andata a far uno scandalo innanzi alla sua abitazione. - Va bene! E può lei impedirmi, adesso, di domandare allimputato se gli era nota la tresca della moglie col Fioríca? Da tutta laula si levarono, a questo punto, verso Tararà pressanti, violenti cenni di diniego. Il presidente montò su tutte le furie e minacciò di nuovo lo sgombro dellaula. - Rispondete, imputato Argentu: vi era nota, sí o no, la tresca di vostra moglie? Tararà, smarrito, combattuto, guardò lavvocato, guardò luditorio, e alla fine: - Debbo debbo dire di no? - balbettò. - Ah, broccolo! - gridò un vecchio contadino dal fondo dellaula. Il giovane avvocato diede un pugno sul banco e si voltò, sbuffando, a sedere da unaltra parte. - Dite la verità, nel vostro stesso interesse! - esortò il presidente limputato. - Eccellenza, dico la verità, - riprese Tararà, questa volta con tutte due le mani sul petto. - E la verità è questa: che era come se io non lo sapessi! Perché la cosa sí, Eccellenza, mi rivolgo ai signori giurati; perché la cosa, signori giurati, era tacita, e nessuno dunque poteva venirmi a sostenere in faccia che io la sapevo. Io parlo cosí, perché abito in campagna, signori giurati. Che può sapere un poveruomo che butta sangue in campagna dalla mattina del lunedí alla sera del sabato? Sono disgrazie che possono capitare a tutti! Certo, se in campagna qualcuno fosse venuto a dirmi: Tararà bada che tua moglie se lintende col cavalier Fioríca, io non ne avrei potuto fare di meno e sarei corso a casa con laccetta a spaccarle la testa. Ma nessuno era mai venuto a dirmelo, signor presidente; e io, a ogni buon fine, se mi capitava qualche volta di dover ritornare al paese in mezzo della settimana mandavo avanti qualcuno per avvertirne mia moglie. Questo, per far vedere a Vostra Eccellenza, che la mia intenzione era di non fare danno. Luomo è uomo, Eccellenza, e le donne sono donne. Certo luomo deve considerare la donna, che lha nel sangue dessere traditora anche senza il caso che resti sola, voglio dire col marito assente tutta la settimana; ma la donna, da parte sua, deve considerare luomo, e capire che luomo non può farsi beccare la faccia dalla gente Eccellenza! Certe ingiurie sí, Eccellenza, mi rivolgo ai signori giurati; certe ingiurie, signori giurati, altro che beccare, tagliano la faccia alluomo! E luomo non le può sopportare! Ora io padroni miei, sono sicuro che quella disgraziata avrebbe avuto sempre per me questa considerazione; e tantè vero, che io non le avevo mai torto un capello. Tutto il vicinato può venire a testimoniare! Che ci ho da fare io, signori giurati se poi quella benedetta signora, allimprovviso Ecco, signor presidente Vostra Eccellenza dovrebbe farla venire qua, questa signora, di fronte a me ché saprei parlarci io! Non cè peggio mi rivolgo a voi, signori giurati non cè peggio delle donne cimentose! Se suo marito, direi a questa signora avendola davanti, se suo marito si fosse messo con una zitella vossignoria si poteva prendere il gusto di fare questo scandalo che non avrebbe portato nessuna conseguenza, perché non ci sarebbe stato un marito di mezzo. Ma con quale diritto vossignoria è venuta a inquietare me, che mi sono stato sempre quieto; che non centravo né punto, né poco; che non avevo voluto mai né vedere, né sentire nulla; quieto, signori giurati, ad affannarmi il pane in campagna, con la zappa in mano dalla mattina alla sera? Vossignoria scherza? le direi, se lavessi qua davanti questa signora. Che cosa è stato lo scandalo per vossignoria? Niente! Uno scherzo! Dopo due giorni ha rifatto pace col marito. Ma non ha pensato vossignoria, che cera un altro uomo di mezzo? e che questuomo non poteva lasciarsi beccare la faccia dal prossimo, e che doveva far luomo? Se vossignoria fosse venuta da me, prima, ad avvertirmi, io le avrei detto: Lasci andare signorina! Uomini siamo! E luomo, si sa, è cacciatore! Può aversi a male vossignoria duna sporca contadina? Il cavaliere, con lei, mangia sempre pane fino, francese; lo compatisca se, di tanto in tanto, gli fa gola un tozzo di pane di casa, nero e duro!. Cosí le avrei detto, signor presidente, e forse non sarebbe accaduto nulla, di quello che purtroppo non per colpa mia, ma per colpa di questa benedetta signora, è accaduto. Il presidente troncò con una nuova e più lunga scampanellata i commenti, le risa le svariate esclamazioni, che seguirono per tutta laula la confessione fervorosa di Tararà. - Questa dunque è la vostra tesi? - domandò poi allimputato. Tararà, stanco, anelante, negò col capo. - Nossignore. Che tesi? Questa è la verità, signor presidente. E in grazia della verità, cosí candidamente confessata, Tararà fu condannato a tredici anni di reclusione. Novelle per un anno di luigi pirandello VOLARE Cortesemente la morte, due anni fa le aveva fatto una visitina di passata: - No, comoda! comoda! Solo per avvertirla che sarebbe ritornata tra poco. Per ora, lí, da brava, a sedere su quella poltrona; in attesa. Ma come, Dio mio? Cosí, senza più forza neanche di sollevare un braccio? Brodi consumati, polli, che altro? Latte duccello; lingue di pappagallo Cari, i signori medici! Prima che questo male la assolasse cosí poteva almeno ajutare un poco le due povere figliuole recandosi a cucire a giornata ora da questa ora da quella signora, che le davano da mangiare e qualche soldo; più per carità che per altro, lo capiva lei stessa. Non ci vedeva quasi più; le dita avevano perduto lagilità, le gambe la forza di mandare avanti il pedale della macchina. Eh, ci galoppava, prima, su un pedale di macchina! Ora, invece Niente quasi, quel che portava a casa; ma pure poteva dire allora di non stare del tutto a carico delle figliuole. Le quali lavoravano, poverine, dalla mattina alla sera, la maggiore a bottega la minore a casa: astucci, scatole, sacchettini per nozze e per nascita: lavoro fino, delicato; ma che non fruttava quasi più nulla ormai. Figurarsi che la maggiore, Adelaide, nella bottega dovera anche addetta alla vendita e alla cassa, tirava in tutto tre lire al giorno. Guadagnava un po più la minore, col lavoro a cottimo; ma non trovava da lavorare ogni giorno, Nenè. Tutte tre, insomma, riuscivano a mettere insieme appena appena tanto da pagar la pigione di casa e da levarsi la fame; non sempre. Ma ora, al principio di quellinverno, anche Adelaide sera ammalata e come! Veramente avvertiva da un pezzo quello spasimo fisso alle reni; ma finché sera potuta reggere, non ne aveva detto nulla. Poi le si erano gonfiate le gambe e aveva dovuto farsi vedere da un medico. - Dottore, che è? Niente. Cosa da nulla. Nefrite. State a letto tre o quattro mesi, ben riguardata dal fresco, con una bella fascia di lana attorno alla vita; letto, lana e latte; latte, lana e letto. Tre elle. La nefrite si cura cosí. Quel guadagno fisso, su cui facevano il maggiore assegnamento, era venuto per tanto a mancare. E allegramente! La padrona della bottega aveva promesso di serbare il posto ad Adelaide e che intanto, per tutto il tempo della malattia, non avrebbe fatto venir meno il lavoro a Nenè. Ma con un pajo solo di mani che poteva fare adesso questa povera figliuola, cresciute le spese per la cura di due malate? Tutto quello che avevano potuto mettere in pegno, lo avevano già messo. Fosse morta lei, almeno, vecchia e ormai inutile! Adelaide, dal letto pur con quel tarlo alle reni, ajutava la sorella, incollava i cartoncini, li rifilava. Ma lei? Niente. Neanche la colla in cucina poteva preparare. Doveva rimanere lí, per castigo, lei, su quella poltrona, ad affliggere le due figliuole con la sua vista e i suoi lamenti. Perché si lamentava, anche, per giunta! Sicuro. Certi lamenti modulati, nel sonno. La debolezza - bestialmente - la faceva lamentare cosí, appena socchiudeva gli occhi. Per cui si sforzava di tenerli quanto più poteva aperti. Ma che bello spettacolo, allora! Pareva una tomba, quella camera. Senzaria, senza luce, là, a mezzanino, in una delle vie più vecchie e più anguste, presso Piazza Navona. E dalla piazza, piena di sole nelle belle giornate, arrivavano in quella tomba gli allegri rumori della vita! Avrebbe tanto desiderato la signora Maddalena, dandare ad abitar lontano lontano, magari fuor di porta, non potendo dove sapeva lei. Si sarebbe contentata anche sú ai quartieri alti, magari in una stanza più piccola, ma non cosí oppressa dalle case dirimpetto. Lí però eran più basse le pigioni, e vicina la bottega ove Adelaide doveva recarsi ogni mattina; quando vi si recava. Tre lettini, in quella camera, un cassettone, un tavolino, un divanuccio e quattro sedie. Puzzo di colla, tanfo di rinchiuso. La povera Nenè non aveva più tempo, e neanche voglia, per dir la verità, di fare un po di pulizia. Sul cassettone, ci si poteva scrivere col dito, tanta era la polvere. Stracci e ritagli per terra. E lo specchio, su quel cassettone, fin dallestate scorsa, tutto ricamato dalle mosche. Ma se non si curava più neanche della sua persona, quella povera figliuola Eccola là, tutta sbracata senza busto, in sottanina e col corpetto sbottonato, e i capelli spettinati che le cascavano da tutte le parti. Ma che seno e che respiro di gioventú! Sera forse ingrassata un po; ma era pur tanto bellina ancora! Un po meno, forse, della sorella maggiore che aveva un volto da Madonna, prima che il male glielo gonfiasse a quel modo. Ma ormai Adelaide aveva trentasei anni. Dieci di meno, Nenè, perché tra luna e laltra cerano stati tre maschi che il buon Dio aveva voluti per sé. I maschi, che avrebbero potuto sostener la casa e formarsi facilmente uno stato, morti; e quelle due povere figliuole, invece, che le avevano dato e le davano tuttora tanto pensiero, quelle sí, le erano rimaste. E non trovare in tanti anni da accasarsi, belline comerano, sagge, modeste, laboriose. Eppure, oh, se ne facevano, di matrimonii! Quanti sacchetti quante scatoline ogni giorno! Ma li facevano per le altre, i sacchetti e le scatoline, le sue figliuole. Uno solo sera fatto avanti, linverno scorso: un bel tipo! Vecchio impiegato in ritiro, tutto ritinto doveva aver messo da parte - chi sa come - una buona sommetta, perché prestava a usura. Nenè aveva detto di sí, solo per farle chiudere gli occhi meno disperatamente. Ma poi sera presto capito che tanta voglia di sposare colui non la aveva, e che invece Ma sí tutta un tratto, sera sparsa la voce che lo avevano messo dentro per offese al buon costume. Cosí vecchio, e cosí Ma già, il mondo, tutto rivoltato! E non aveva avuto il coraggio di ripresentarsi dopo tre mesi, appena uscito dal carcere? Prima nero come un corvo, e ora biondo come un canarino Per poco Nenè non gli aveva fatto ruzzolar le scale. Eppure ancora, laido vecchiaccio sfrontato, la seguiva e la infastidiva per via quandella si recava a lasciare a bottega i sacchettini e le scatolette o a prender le commissioni. più che per Adelaide la signora Maddalena sentiva pietà per questa più piccola. Perché Adelaide, almeno, da ragazzina, aveva goduto, mentre Nenè era nata e cresciuta sempre in mezzo alla miseria. Di tratto in tratto la signora Maddalena alzava gli occhi a un ritratto fotografico ingiallito e quasi svanito appeso in cornice alla parete di faccia; e, contemplando quella figura duomo zazzeruto, tentennava amaramente il capo. Lo aveva sposato per forza. Ai suoi tempi, quel tomo lí, era stato un famoso baritono buffo. Da giovane lei aveva studiato canto, perché aveva una bellissima voce di soprano sfogato. Faceva allamore, allora, con un giovanotto che forse lavrebbe resa felice. Ma la madre, donna terribile, un giorno - rimedio spiccio - laveva schiaffeggiata pulitamente al balcone coram populo, mentre stava in dolce corrispondenza con linnamorato seduto sul balcone dirimpetto. Aveva esordito a Palermo, prima del mille ottocento sesenta, al Carolino, e aveva fatto furore. Eh, altro Ma quelluomo là con la zazzera, che cantava con lei, innamorato cotto, laveva chiesta subito in moglie. E subito, appena sposati, le aveva proibito di seguitare a cantare. Per gelosia, pezzo dimbecille! Sí, guadagnava tesori, lui, è vero, e la teneva come una regina ma sempre incinta, e senza casa, di città in città, con un esercito di casse e di fagotti appresso. E i denari, comerano entrati, eran volati via. Poi lui sera ammalato, aveva perduto la voce di baritono buffo, e buonanotte ai sonatori! Lui, morto in un ospedale; e lei rimasta in mezzo alla strada con cinque figliuoli, tutti piccini cosí. Non solo il corpo, ma pure lanima si sarebbe venduta per dar da mangiare a quei piccini. Aveva fatto di tutto; anche da serva, tre mesi; poi, i tre maschietti le erano morti fra gli stenti; e quelle due femminucce se le era tirate sú, non sapeva più come neanche lei. Eccole là. - Piove. Da quindici giorni pioveva, signori miei, senza smettere un momento. E per lumidaccio che la acchiappava subito alle reni, Adelaide, ecco, non si poteva tenere neppure a sedere sul letto. Oh! sonavano alla porta. E chi poteva essere con quella bella giornata? La signora Elvira, che piacere!, la padrona della bottega dAdelaide. Sera incomodata a venir lei stessa a pagare fino in casa la settimana? Quanta bontà No? - No, care mie, - prese a dire la signora Elvira deponendo nelle mani di Nenè lombrello sgocciolante e poi un fazzoletto e poi la borsetta per tirarsi sú e commiserare le sue sottane zuppe da strizzare. In gioventú, una trentina danni fa, si doveva esser molto compiaciuta di se stessa quella signora Elvira, se con tanta ostinazione aveva voluto conservarsi tal quale coi capelli biondi dallora e il roseo delle guance e il rosso delle labbra e quella ridicola formosità del busto e dei fianchi. Sapendo di non poter più ingannare nessuno e neanche se stessa si ritruccava quella sua povera maschera sciupata con violento dispetto per rappresentare almeno per qualche momento di sfuggita, davanti allo specchio quella lontana immagine di gioventú passata invano, ahimè. Se non che, certe volte, se ne dimenticava; e allora il contrasto fra quella truccatura di rosea zitellina e la sguajataggine della vecchia inacidita, strideva buffissimo e sconcio. - No no, care mie, - seguitò. - Bontà, scusate, bontà fino a un certo punto! Se non mi sfogo, schiatto. Dovè la tasca? Eccola qua! Leggi, leggi tu, anima mia; leggi qua! - Che cosè? - domandò la signora Maddalena dalla poltrona, costernata. La signora Elvira porse a Nenè una lettera e rispose con le mani per aria: - Che cosè? Centoquattordici lire di ritenuta! Bisogna che mi vuoti il cuore dalla bile, o schiatto! Sono parti da fare a una come me? Ma dico Lo sa Dio quel che sto patendo per voi a bottega, per serbare il posto a Lalla e tu intanto, anima mia, qua centoquattordici lire di ritenuta? Impazzisco. - Ma che centro io? - fece Nenè. - Che centri tu? - rimbeccò pronta quella. - E il lavoro chi lha fatto? - Non io sola. - Tu per la maggior parte; tu che vuoi prendertene sempre più di quello che puoi fare! Ed ecco che ne viene. Hai visto? Piombi la sera tardi a bottega, approfitti che non ho tempo di vedere e che mi fido di te Ah, cara mia, no! Io non le pago. Centoquattordici lire? Fossi matta! Ci ho colpa anchio, che non ho sorvegliato. Pagheremo, metà io, metà tu. - E con che pago io? - fece Nenè, quasi ridendo. - Me lo sconti col lavoro, - rispose la signora Elvira. - Oh bella, toh! Cominciando da questa settimana. - Signora Elvira - Non sento ragioni! - Ma guardi come siamo tutte tre! Se ci toglie Domani viene il padron di casa per la pigione - E tu non gliela dare! - Come non gliela do? Siamo in arretrato di due mesi. Ci butta in mezzo alla strada. Creda, signora Elvira, che le vogliono fare una soperchieria, perché il lavoro - Zitta zitta, bella mia, non mi parlare del lavoro! - la interruppe quella. - Ridammi il paracqua e ringrazia Dio, anima mia, se non ti volto le spalle, come dovrei. Se non tutto in una volta, sconterai a poco a poco, in considerazione bada bene! di tua sorella che mi lasciò sempre contenta e di tua madre. Cè malattie; compatisco. Ti do la metà, e basta. Statevi bene. Posò il denaro sul cassettone, e scappò via. Le tre donne rimasero un pezzo a guardarsi negli occhi senza fiatare. La signora Maddalena e Adelaide serano accorte, e lei stessa, Nenè, sapeva bene che veramente la manifattura di quelle scatoline per un dolciere dAquila lasciava molto a desiderare. Premeva a Nenè di raggranellare il mensile per il padrone di casa e aveva lavorato anche di notte, con le mani stanche e gli occhi imbambolati dal sonno. Ora, con la giunta di quelle poche lire, il mensile per il padrone di casa lo metteva insieme; ma non restava nulla per la settimana ventura. Cioè, restavano i debiti coi fornitori, i quali certo, non ricevendo neppure il piccolo acconto promesso non le avrebbero fatto più credito per unaltra settimana. Stimando vano ogni sfogo di parole, si stettero zitte tutte tre. Nello sguardo della madre però e in quello dAdelaide parve a Nenè di scorgere come un rimprovero per quel lavoro eseguito male; quel rimprovero che forse avrebbero voluto rivolgerle a tempo e che non le avevano rivolto per delicatezza giacché vivevano ormai alle spalle di lei. Parve anche a Nenè che quel poco denaro lasciato lí sul cassettone dalla padrona della bottega fosse dato come in elemosina a lei che aveva lavorato non perché lo meritasse, ma solamente per riguardo alla sorella che se ne stava a letto e alla madre che se ne stava in poltrona. Cosí infatti aveva detto colei. Non meritava dunque nessuna considerazione, lei come lei, pur essendo ridotta in quello stato, peggio duna serva? E sissignori! Per disgrazia, a un certo punto, ad Adelaide scappò un sospiro in forma di domanda: - E ora come si fa? - Come si fa? - rispose agra Nenè. - Si fa cosí, che mi corico anchio e staremo a guardar dal letto tutte e tre come piove. Tin tin tin - di nuovo alla porta. Unaltra visita? La provvidenza, questa volta. Unamica di Nenè. Una spilungona miope, tutta collo, dai capelli rossi crespi; e gli occhi ovati e una bocca da pescecane. Ma tanto buona, poverina! Da più dun anno non si faceva vedere. Ora veniva tutta festante, vestita bene, ad annunziare allamica il suo prossimo matrimonio. Sposava, sposava anche lei, e pareva non ci sapesse credere lei stessa. Stringeva forte forte le braccia a Nenè nel darle lannunzio e rideva con quella bocca! e per miracolo non saltava dalla gioja, senza pensare che lí, in quella camera squallida cerano due povere malate e che la sua amica, tanto più giovane, tanto più bellina di lei Oh ma ella era venuta per un buon fine! Sapeva delle malattie, sapeva delle angustie, e aveva pensato subito alla sua Nenè. Ecco: per commissionarle i sacchettini dei confetti. Li voleva fatti da lei. Cento. E belli, belli, belli li voleva, e senza risparmio. Pagava lui, lo sposo. - Un ottimo posto, sai! Segretario al Ministero della Guerra. E un anno meno di me. Un bel giovine, sí. Eccolo qua! Aveva il ritratto con sé: lo aveva portato apposta per farlo vedere a Nenè. Bello, eh? E tanto buono, e tanto innamorato: uh, pazzo addirittura! Fra una settimana le nozze. Bisognava dunque che fossero fatti presto, quei sacchettini. Parlò sempre lei in quella mezzoretta che si trattenne in casa dellamica. più non poteva, perché era già tardi: alle cinque e mezzo lui usciva dal Ministero, volava da lei, e guai se non la trovava a casa. - Geloso? - No, Dio liberi! Geloso no, ma non vuol perdere neanche un minutino, capisci? Oh, senti, Nenè mia: senza cerimonie tra noi! Tu avrai certo bisogno di qualche anticipazioncina per le spese - No cara, - le disse subito Nenè. - Non ho proprio bisogno di nulla. Va pure tranquilla. - Proprio di nulla? E allora, cento, eh? - Cento, ti servo io. E rallegramenti! La sposina corse a baciare la signora Maddalena, poi Adelaide; baciò e ribaciò Nenè, bacioni di cuore, e via. Le tre donne, questa volta, non tornarono a guardarsi negli occhi. La madre li richiuse, mentre le labbra le fremevano di pianto. Adelaide li volse senza sguardo al soffitto. Poco dopo, Nenè scoppiò in una fragorosa risata. - Bello davvero, oh, quello sposino! - Fortune! - sospirò, dalla poltrona, la madre. Adelaide, dal letto: - Imbecille! Lombra sera addensata nella camera. E spiccava solo, in quellombra, un fazzoletto bianco sulle ginocchia della madre e il bianco della rimboccatura del lenzuolo sul letto dAdelaide. Ai vetri della finestra, lo squallore dellultimo crepuscolo. - Intanto, - riprese la madre, che non si scorgeva quasi più - lanticipazione Sei andata a dirle che non ne avevi bisogno - Già! Come farai? - soggiunse Adelaide. Nenè guardò luna e laltra, poi alzò le spalle e rispose: - Semplicissimo! Non glieli farò. - Come? Se hai preso limpegno! - disse la madre. E Nenè: - Mi prenderò il gusto di farla sposare senza sacchettini. Oh, a lei poi non glieli fo, non glieli fo e non glieli fo! Questo piacere me lo voglio prendere. Non glieli fo. La madre e la sorella non insistettero, sicure che la mattina dopo, ripensandoci meglio Nenè si sarebbe recata a provvedersi a credito della stoffa per quel lavoro di cui cera tanto bisogno. Ma tutta la notte Nenè sagitò in continue smanie sul letto. Il padrone di casa venne nelle prime ore della giornata e si portò via tutto il denaro. - Piove, Nenè? Pioveva anche quel giorno; e tutta la notte era piovuto. Nenè rifece il suo lettino; ajutò la madre a vestirsi; ladagiò pian piano sulla poltrona; rifece anche il letto di lei e aggiustò alla meglio quello di Adelaide, che volle provarsi a seder di nuovo, sorretta dai guanciali. Ma perché? Se non cera proprio nulla da fare Stettero in silenzio per un lungo pezzo. Poi la madre disse: - E pettinati almeno, Nenè! Non posso più vederti cosí arruffata! - Mi pettino, e poi? - domandò Nenè, riscotendosi. - E poi poi tacconci un po - aggiunse la madre. - Non vuoi davvero andare per quei sacchettini? - Dove vado? con che vado? - gridò Nenè, scattando in piedi, rabbiosamente. - Potresti da lei - Da chi? - Dalla tua amica, con una scusa - Grazie! - Oh, per me, sai, - disse allora, stanca la madre, - se mi lasci morire cosí, tanto meglio! Nenè non rispose, lí per lí; ma sentí in quel breve silenzio crescere in sé lesasperazione; alla fine proruppe: - Ma se non basto! se non basto! Non vedete? Marrabatto e, per far più presto, invece di guadagnare, la ritenuta a quella strega ritinta! e qua i sacchettini alla giraffa sposa che li vuol belli Non ne posso più! Che vita è questa? Adelaide allora balzò dal letto, pallida risoluta: - Qua la veste! Dammi la veste! Torno a bottega! Nenè accorse per costringerla a rimettersi a letto; la madre si protese, spaventata, dalla poltrona; ma Adelaide insisteva, cercando di svincolarsi dalla sorella. - La veste! la veste! - Sei matta? Vuoi morire? - Morire. Lasciami! - Adelaide! Ma dici sul serio? - Lasciami, ti dico! - Ebbene, va! - disse allora Nenè, lasciandola. - Voglio vederti! Adelaide, lasciata, si sentí mancare; si sorresse al letto; sedette sulla seggiola, lí, in camicia; si nascose il volto con le mani e ruppe in pianto. - Ma non fare storie! - le disse allora Nenè. - Non prendere altro fresco, e non scherziamo! La ajutò a ricoricarsi. - Esco io, più tardi, - poi disse, facendosi davanti allo specchio sul cassettone e ravviandosi dopo tanti giorni i capelli con un tale gesto, che la madre dalla poltrona rimase a mirarla per un lungo pezzo, atterrita. Non disse altro Nenè. Prima duscire, col cappello già in capo, stette a lungo, a lungo presso la finestra a guardar fuori, attraverso i vetri bagnati dalla pioggia. Sul davanzale di quella finestra, in un angolo, era rimasta dimenticata una gabbietta dalle gretole irrugginite, infradiciata ora dalla pioggia che cadeva da tanti giorni. In quella gabbietta era stata per circa due mesi una passerina caduta dal nido, nei primi giorni della scorsa primavera. Nenè laveva allevata con tante cure; poi, quando aveva creduto chessa fosse in grado di volare le aveva aperto lo sportellino della gabbia: - Godi! Ma la passeretta - chi sa perché! - non aveva voluto prendere il volo. Per due giorni lo sportellino era rimasto aperto. Accoccolata sulla bacchetta, sorda agli inviti dei passeri che la chiamavano dai tetti vicini, aveva preferito di morir lí, nella gabbia mangiata da un esercito di formiche venute sú per il muro da una finestrella ferrata del pianterreno, dovera forse una dispensa. Proprio cosí. Quella passeretta era stata uccisa dalle formiche in una notte mangiata dalle formiche, sciocca, per non aver voluto volare. Per non aver voluto cedere allinvito, forse, dun vecchio passero spennacchiato chera stato in gabbia anchesso tre mesi, una volta, per offese al buon costume. Ebbene, no. Dalle formiche, no, lei non si sarebbe lasciata mangiare. - Nenè, - chiamò la madre, per scuoterla. Ma Nenè uscí di fretta, senza salutar nessuno. Mandò i denari, ogni giorno. Non la rividero più. Novelle per un anno di luigi pirandello IL COPPO Che bevuto! No. Appena tre bicchieri. Forse il vino lo eccitava più del solito, per lanimo in cui era dalla mattina e anche per ciò che aveva in mente di fare, quantunque non ne fosse ancora ben sicuro. Già da parecchio tempo aveva un certo pensiero segreto, come in agguato e pronto a scattar fuori al momento opportuno. Lo teneva riposto, quasi allinsaputa di tutti i suoi doveri che stavano come irsute sentinelle a guardia del reclusorio della sua coscienza. Da circa venti anni, egli vi stava carcerato, a scontare un delitto che, in fondo, non aveva recato male se non a lui. Ma sí! Chi aveva ucciso lui infine, se non se stesso? chi strozzato, se non la propria vita? E, per giunta, la galera. Da venti anni. Vi sera chiuso, da sé; se li era piantati a guardia da sé, con la bajonetta in canna, tutti queglirsuti doveri, cosí che non solo non gli lasciassero mai intravedere una probabile lontana via di scampo, ma non lo lasciassero più nemmeno respirare. Qualche bella ragazza gli aveva sorriso per via? - Allerta, sentinellàaa! - Allerta stòòò! Qualche amico gli aveva proposto di scappar via con lui in America? - Allerta, sentinellàaa! - Allerta stòòò! E chi era più lui, adesso? Ecco qua: uno che faceva schifo, propriamente schifo, a se stesso, se si paragonava a quello che avrebbe potuto e dovuto essere. Un gran pittore! Sissignori: mica di quelli che dipingono per dipingere alberi e case montagne e marine fiumi, giardini e donne nude. Idee voleva dipingere lui; idee vive, in vivi corpi di immagini. Come i grandi! Bevuto eh, un tantino sí, aveva bevuto. Ma tuttavia, parlava bene. - Nardino, parli bene. Nardino. Sua moglie lo chiamava cosí, Nardino. Perdio, ci voleva coraggio! Un nome come il suo: Bernardo Morasco, divenuto in bocca a sua moglie Nardino. Ma, povera donna, cosí lo capiva lei ino, ino ino, ino E Bernardo Morasco, passando il ponte da Ripetta al Lungotevere dei Mellini, si rincalcò con una manata il cappellaccio su la folta chioma riccioluta già brizzolata, e piantò gli occhi sbarrati ilari parlanti in faccia a una povera signora attempatella che gli passava accanto, seguita da un barboncino nero, lacrimoso, che reggeva in bocca un involto. La signora sussultò dallo spavento e al barboncino cadde di bocca linvolto. Il Morasco restò un momento mortificato e perplesso. Aveva forse detto qualche cosa a quella signora? Oh Dio! Non aveva avuto la minima intenzione doffenderla. Parlava con sé; - di sua moglie, parlava - povera donna anche lei! Si scrollò. Ma che povera donna, adesso! Sua moglie era ricca, i suoi quattro figliuoli erano ricchi, adesso. Suo suocero era finalmente crepato. E cosí, dopo ventanni di galera, egli aveva finito di scontare la pena. Ventanni addietro, quando ne aveva venticinque, aveva rapito a un usurajo la figliuola. Poverina, che pietà! Timida timida, pallida pallida e con la spalla destra un tantino più alta dellaltra. Ma lui doveva pensare allArte; non alle donne. Le donne, lui, non le aveva potute mai soffrire. Per quello che da una donna poteva aver bisogno, quella poverina, anche quella poverina bastava. Ogni tanto, con gli occhi chiusi, là e addio. La dote, che saspettava, non era però venuta. Quellusurajo del suocero, dopo il ratto, non sera dato per vinto; e tutti allora si erano attesi da lui che, fallito il colpo, abbandonasse quella disgraziata allira del padre e al disonor!. Buffoni! Come in un libretto dopera. Lui? Ecco qua, invece, come sera ridotto lui, per non dare questa soddisfazione alla gente e a quellinfame usurajo! Non solo non aveva avuto mai una parola aspra per quella poverina, ma per non far mancare il pane prima a lei poi ai quattro figliuoli che gli erano nati - via, sogni! via, arte! via, tutto! Là, tordi per tutti i negozianti di quadretti di genere: cavalieri piumati e vestiti di seta che si battono a duello in cantina; cardinali parati di tutto punto che giuocano a scacchi in un chiostro; ciociarette che fanno allamore in piazza di Spagna; butteri a cavallo dietro una staccionata; tempietti di Vesta con tramonti al torlo duovo; rovine dacquedotti in salsa di pomodoro; poi, tutti i peggio fattacci di cronaca per le pagine a colori dei giornali illustrati: tori in fuga e crolli di campanili guardie di finanza e contrabbandieri in lotta, salvataggi eroici e pugilati alla Camera dei deputati Ci sputavano sopra adesso, moglie e figliuoli, a queste sue belle fatiche, da cui per tanti anni era venuto loro un cosí scarso pane! Gli toccava anche questo per giunta: la commiserazione derisoria di coloro per cui si era sacrificato, martoriato, distrutto. Diventati ricchi, che rispetto più, che considerazione potevano avere per uno che si era arrabattato a metter su sconci pupazzi e caricature per lasciarli tantanni quasi morti di fame? Ah, ma, perdio, voleva aver lorgoglio di sputare anche lui ora, a sua volta, su quella ricchezza, e di provarne schifo; ora che non poteva più servirgli per attuare quel sogno che glielaveva fatto un tempo desiderare. Era ricco anche lui, allora, ricco danima e di sogni! Che scherno, leredità del suocero tutto quel denaro ora che il sentimento della vita gli sera indurito in quella realtà ispida squallida, come in un terreno sterpigno, pieno di cardi spinosi e di sassi aguzzi nido di serpi e di gufi! Su questo terreno, ora la pioggia doro! Che consolazione! E chi gli dava più la forza di strappare tutti quei cardi di portar via tutti quei sassi, di schiacciare la testa a tutti quei serpi, di dare la caccia a tutti quei gufi? Chi gli dava più la forza di rompere quel terreno e rilavorarlo, perché vi nascessero i fiori un tempo sognati? Ah, quali fiori più, se ne aveva perduto finanche il seme! Là, i pennacchioli di quei cardi Tutto era ormai finito per lui. Se nera accorto bene, vagando quella mattina; libero finalmente, fuori della sua carcere, poiché la moglie e i figliuoli non avevano più bisogno di lui. Era uscito di casa, col fermo proposito di non ritornarvi mai più. Ma non sapeva ancora che cosa avrebbe fatto, né dove sarebbe andato a finire. Vagava, vagava; era stato sul Gianicolo, e aveva mangiato in una trattoria lassú e bevuto, sí bevuto più, più di tre bicchieri la verità! Era stato anche a Villa Borghese. Stanco, sera sdrajato per più ore su lerba dun prato, e sí forse per il vino aveva anche pianto, sentendosi perduto come in una lontananza infinita; e gli era parso di ricordarsi di tante cose, che forse per lui non erano mai esistite. La primavera, lebbrezza del primo tepore del sole su la tenera erba dei prati, i primi fiorellini timidi e il canto degli uccelli. Quando mai, per lui, avevano cantato cosí giojosamente gli uccelli? Che strazio, in mezzo a quel primo verde, cosí vivido e fresco dinfanzia, sentirsi grigi i capelli, arida la barba. Sapersi vecchio. Riconoscere che nessun grido poteva più erompere a lui dallanima, che avesse la gioja di quei trilli, di quel cinguettío; nessun pensiero più, nessun sentimento nascere a lui nella mente e nel cuore che avessero la timidità gentile di quei primi fiorellini, la freschezza di quella prima erba dei prati; riconoscere che tutta quella delizia per le anime giovani, si convertiva per lui in una infinita angoscia di rimpianto. Passata per sempre, la sua stagione. Chi può dire, dinverno, quale tra tanti alberi sia morto? Tutti pajono morti. Ma, appena viene la primavera, prima uno, poi un altro, poi tanti insieme, rifioriscono. Uno solo, che tutti gli altri finora avevano potuto credere come loro, resta spoglio. Morto. Era lui. Fosco, angosciato, era uscito da Villa Borghese; aveva attraversato Piazza del Popolo, imboccato via Ripetta; poi sentendosi per questa via soffocare, aveva passato il ponte, e giú per il Lungotevere dei Mellini. Mortificato ancora per lo sgarbo involontario fatto a quella signora dal barboncino nero incontrò là un mortorio che procedeva lento lento sotto gli alberi rinverditi, con la banda in testa. Dio, come stonava quella banda! Meno male che il morto non poteva più sentirla. E tutto quel codazzo daccompagnatori Ah, la vita! Ecco si poteva felicemente definire cosí, la vita: laccordo della grancassa coi piattini. Nelle marce funebri, grancassa e piattini non suonano più daccordo. La grancassa rulla, a tratti, per conto suo, come se ci avesse i cani in corpo; e i piattini, cing! e ciang! per conto loro. Fatta questa bella riflessione e salutato il morto, riprese ad andare. Quando fu al Ponte Margherita, si rifermò. Dove andava? Non si reggeva più su le gambe dalla stanchezza. Perché aveva preso per via Ripetta? Ora, passando il Ponte Margherita, si ritrovava di nuovo quasi di fronte a Villa Borghese. No, via: avrebbe seguito da questaltra parte il Lungotevere fino al nuovo ponte Flaminio. Ma perché? Che voleva fare, insomma? Niente Andare, andare, finché cera luce. Oltre ponte Flaminio finiva larginatura; ma il viale seguitava spazioso, alto sul fiume, a scarpa su le sponde naturali, con una lunga staccionata per parapetto. A un certo punto, Bernardo Morasco scorse un sentieruolo, che scendeva tra la folta erba della scarpata giú alla sponda; passò sotto alla staccionata e scese alla sponda, abbastanza larga lí e coperta anchessa di folta erba. Vi si sdrajò. Le ultime fiamme del crepuscolo trasparivano dai cipressi di Monte Mario, lí quasi dirimpetto e davano alle cose che nellombra calante ritenevano ancora per poco i colori come uno smalto soavissimo che a mano a mano sincupiva vie più e riflessi di madreperla alle tranquille acque del fiume. Il silenzio profondo, quasi attonito, era lí presso però, non rotto ma per cosí dire animato da un certo cupo tonfo cadenzato, a cui seguiva ogni volta uno sgocciolío vivo. Incuriosito, Bernardo Morasco si rizzò sul busto a guardare, e vide dalla sponda allungarsi nel fiume come la punta duna chiatta nera terminata in una solida asse, che reggeva due coppi, due specie di nasse di ferro giranti per la forza stessa dellacqua. Appena un coppo si tuffava, laltro veniva fuori dalla parte opposta, sgocciolante. Non aveva mai veduto quellarnese da pesca; non sapeva che fosse, né che significasse; e rimase a lungo stupito e accigliato a mirarlo, compreso quasi da un senso di mistero per quel lento moto cadenzato di quei due coppi là che si tuffavano uno dopo laltro nellacqua, per non prender che acqua. Linutilità di quel girare monotono dun cosí grosso e cupo ordegno gli diede una tristezza infinita. Si riaccasciò su lerba. Gli parve che tutto fosse vano nella vita come il girare di quei due coppi nellacqua. Guardò il cielo, in cui erano già spuntate le prime stelle, ma pallide per limminente alba lunare. Si annunziava una serata di maggio deliziosa, e più nera e più amara si faceva a mano a mano la malinconia di Bernardo Morasco. Ah, chi gli levava più dalle spalle quei venti anni di galera, perché anche lui potesse godere di quella delizia? Quandanche fosse riuscito a rinnovarsi lanimo cacciandone via tutti i ricordi che ormai sempre gli avrebbero amareggiato lo scarso piacere di vivere come avrebbe potuto rinnovarsi il corpo già logoro? Come andar più con quel corpo in cerca damore? Senza amore, senzaltro bene era passata per lui la vita, che poteva, oh sí poteva esser bella! E tra poco sarebbe finita E nessuna traccia sarebbe rimasta di lui che pure aveva un tempo sognato davere in sé la potenza di dare unespressione nuova unespressione sua alle cose Ah, che! Vanità! Quel coppo che il fiume del tempo faceva girare tuffare nellacqua, per non prendere che acqua Tutta un tratto, salzò. Appena in piedi, gli parve strano che si fosse alzato. Avvertí che non si era alzato da sé, ma che era stato messo in piedi da una spinta interiore non sua, forse di quel pensiero riposto, come in agguato dentro di lui, da tanti anni. Era dunque venuto il momento? Si guardò attorno. Non cera nessuno. Cera il silenzio che, formidabilmente sospeso, attendeva il fruscío dellerba a un primo passo di lui verso il fiume. E cerano tutti quei fili derba, che sarebbero rimasti lí, tali e quali sotto il chiarore umido e blando della luna, anche dopo la sua scomparsa da quella scena. Bernardo Morasco si mosse per la sponda, ma solo quasi per curiosità di osservare da vicino quello strano ordegno da pesca. Scese su la chiatta, in cui stava confitto verticalmente un palo, presso i due coppi giranti. Ecco: reggendosi a quel palo, egli avrebbe potuto spiccare un salto, balzar dentro a uno di quei coppi, e farsi scodellare nel fiume. Bello! Nuovo! Sí E afferrò con tutte due le mani il palo, come per far la prova; e, sorridendo convulso, aspettò che il coppo che or ora si tuffava di là nellacqua facesse il giro. Come venne fuori di qua, man mano alzandosi, mentre quellaltro si tuffava, veramente fece un balzo e vi si cacciò dentro con gli occhi strizzati, i denti serrati, tutto il volto contratto nello spasimo dellorribile attesa. Ma che? Il peso del suo corpo aveva arrestato il movimento? Rimaneva in bilico dentro il coppo? Riaprí gli occhi, stordito di quel caso, fremente, quasi ridente Oh Dio, non si moveva più? Ma no, ecco, ecco La forza del fiume vinceva il coppo riprendeva a girare Perdio, no aveva atteso troppo quellesitazione quellarresto momentaneo dellordegno per il peso del suo corpo gli era già sembrato uno scherzo e quasi ne aveva riso Ora, oh Dio, guardando in alto, mentre il coppo si risollevava, vide come schiantarsi tutte le stelle del cielo; e istintivamente, in un attimo, preso dal terrore, Bernardo Morasco stese un braccio al palo, tutte e due le braccia vi sabbrancò con uno sforzo cosí disperato, che alla fine sguizzò dal coppo in piedi su la chiatta. Il coppo, con un tonfo violentissimo per lo strappo, si rituffò schizzandogli una zaffata dacqua addosso. Rabbrividí e rise, quasi nitrí di nuovo, convulso, volgendo gli occhi in giro come se avesse fatto lui, ora, uno scherzo al fiume, alla luna, ai cipressi di Monte Mario. E lincanto della notte gli apparve ritrovato, con le stelle ben ferme e brillanti nel cielo e quelle sponde e quella pace e quel silenzio. Novelle per un anno di luigi pirandello LA TRAPPOLA No, no, come rassegnarmi? E perché? Se avessi qualche dovere verso altri, forse sí. Ma non ne ho! E allora perché? Stammi a sentire. Tu non puoi darmi torto. Nessuno, ragionando cosí in astratto, può darmi torto. Quello che sento io, senti anche tu, e sentono tutti. Perché avete tanta paura di svegliarvi la notte? Perché per voi la forza alle ragioni della vita viene dalla luce del giorno. Dalle illusioni della luce. Il bujo, il silenzio, vi atterriscono. E accendete la candela. Ma vi par triste, eh? triste quella luce di candela. Perché non è quella la luce che ci vuole per voi. Il sole! il sole! Chiedete angosciosamente il sole voialtri! Perché le illusioni non sorgono più spontanee con una luce artificiale, procacciata da voi stessi con mano tremante. Come la mano, trema tutta la vostra realtà. Vi si scopre fittizia e inconsistente. Artificiale come quella luce di candela. E tutti i vostri sensi vigilano tesi con ispasimo, nella paura che sotto a questa realtà di cui scoprite la vana inconsistenza, unaltra realtà non vi si riveli, oscura, orribile: la vera. Un alito che cosè? Che cosè questo scricchiolio? E, sospesi nellorrore di quellignota attesa, tra brividi e sudorini ecco davanti a voi in quella luce vedete nella camera muoversi con aspetto e andatura spettrale le vostre illusioni del giorno. Guardatele bene; hanno le vostre stesse occhiaje enfiate e acquose, e la giallezza della vostra insonnia, e anche i vostri dolori artritici. Sí, il rodio sordo dei tofi alle giunture delle dita. E che vista, che vista assumono gli oggetti della camera! Sono come sospesi anchessi in una immobilità attonita, che vinquieta. Dormivate con essi lí attorno. Ma essi non dormono. Stanno lí, cosí di giorno, come di notte. La vostra mano li apre e li chiude, per ora. Domani li aprirà e chiuderà unaltra mano. Chi sa quale altra mano Ma per loro è lo stesso. Tengono dentro, per ora, i vostri abiti, vuote spoglie appese, che hanno preso il grinzo le pieghe dei vostri ginocchi stanchi, dei vostri gomiti aguzzi. Domani terranno appese le spoglie aggrinzite dun altro. Lo specchio di quellarmadio ora riflette la vostra immagine, e non ne serba traccia; non serberà traccia domani di quella dun altro. Lo specchio, per sé, non vede. Lo specchio è come la verità. Ti pare chio farnetichi? chio parli a mezzaria? Va là, che tu mintendi; e intendi anche più chio non dica, perché è molto difficile esprimere questo sentimento oscuro che mi domina e mi sconvolge. Tu sai come ho vissuto finora. Sai che ho provato sempre ribrezzo, orrore, di farmi comunque una forma, di rapprendermi, di fissarmi anche momentaneamente in essa. Ho fatto sempre ridere i miei amici per le tante come le chiamate? alterazioni, già, alterazioni de miei connotati. Ma avete potuto riderne, perché non vi siete mai affondati a considerare il mio bisogno smanioso di presentarmi a me stesso nello specchio con un aspetto diverso di illudermi di non esser sempre quelluno, di vedermi un altro! Ma sí! Che ho potuto alterare? Sono arrivato, è vero, anche a radermi il capo, per vedermi calvo prima del tempo; e ora mi sono raso i baffi, lasciando la barba; o viceversa; ora mi sono raso baffi e barba; o mi son lasciata crescer questa ora in un modo, ora in un altro, a pizzo, spartita sul mento, a collana Ho giocato coi peli. Gli occhi, il naso, la bocca, gli orecchi, il torso, le gambe, le braccia, le mani, non ho potuto mica alterarli. Truccarmi, come un attore di teatro? Ne ho avuto qualche volta la tentazione. Ma poi ho pensato che, sotto la maschera, il mio corpo rimaneva sempre quello e invecchiava! Ho cercato di compensarmi con lo spirito. Ah, con lo spirito ho potuto giocar meglio! Voi pregiate sopra ogni cosa e non vi stancate mai di lodare la costanza dei sentimenti e la coerenza del carattere. E perché? Ma sempre per la stessa ragione! Perché siete vigliacchi, perché avete paura di voi stessi cioè di perdere - mutando - la realtà che vi siete data e di riconoscere, quindi, che essa non era altro che una vostra illusione che dunque non esiste alcuna realtà, se non quella che ci diamo noi. Ma che vuol dire, domando io, darsi una realtà, se non fissarsi in un sentimento, rapprendersi, irrigidirsi, incrostarsi in esso? E dunque, arrestare in noi il perpetuo movimento vitale, far di noi tanti piccoli e miseri stagni in attesa di putrefazione mentre la vita è flusso continuo, incandescente e indistinto. Vedi, è questo il pensiero che mi sconvolge e mi rende feroce! La vita è il vento, la vita è il mare, la vita è il fuoco; non la terra che si incrosta e assume forma. Ogni forma è la morte. Tutto ciò che si toglie dallo stato di fusione e si rapprende, in questo flusso continuo, incandescente e indistinto, è la morte. Noi tutti siamo esseri presi in trappola, staccati dal flusso che non sarresta mai, e fissati per la morte. Dura ancora per un breve spazio di tempo il movimento di quel flusso in noi, nella nostra forma separata, staccata e fissata; ma ecco, a poco a poco si rallenta; il fuoco si raffredda; la forma si dissecca; finché il movimento non cessa del tutto nella forma irrigidita. Abbiamo finito di morire. E questo abbiamo chiamato vita! Io mi sento preso in questa trappola della morte che mi ha staccato dal flusso della vita in cui scorrevo senza forma, e mi ha fissato nel tempo, in questo tempo! Perché in questo tempo? Potevo scorrere ancora ed esser fissato più là, almeno, in unaltra forma, più là Sarebbe stato lo stesso, tu pensi? Eh sí, prima o poi Ma sarei stato un altro, più là, chi sa chi e chi sa come; intrappolato in unaltra sorte; avrei veduto altre cose, o forse le stesse, ma sotto aspetti diversi, diversamente ordinate. Tu non puoi immaginare lodio che mispirano le cose che vedo, prese con me nella trappola di questo mio tempo; tutte le cose che finiscono di morire con me, a poco a poco! Odio e pietà! Ma più odio, forse, che pietà. È vero, sí, caduto più là nella trappola, avrei allora odiato quellaltra forma, come ora odio questa; avrei odiato quellaltro tempo, come ora questo, e tutte le illusioni di vita che noi morti dogni tempo ci fabbrichiamo con quel po di movimento e di calore che resta chiuso in noi del flusso continuo che è la vera vita e non sarresta mai. Siamo tanti morti affaccendati, che cilludiamo di fabbricarci la vita. Ci accoppiamo, un morto e una morta, e crediamo di dar la vita, e diamo la morte Un altro essere in trappola! - Qua, caro, qua; comincia a morire, caro, comincia a morire Piangi, eh? Piangi e sguizzi Avresti voluto scorrere ancora? Sta bonino, caro! Che vuoi farci? Preso, co-a-gu-la-to, fissato Durerà un pezzetto! Sta bonino Ah, finché siamo piccini finché il nostro corpo è tenero e cresce e non pesa, non avvertiamo bene desser presi in trappola! Ma poi il corpo fa il groppo; cominciamo a sentirne il peso; cominciamo a sentire che non possiamo più muoverci come prima. Io vedo, con ribrezzo, il mio spirito dibattersi in questa trappola, per non fissarsi anchesso nel corpo già leso dagli anni e appesito. Scaccio subito ogni idea che tenda a raffermarsi in me; interrompo subito ogni atto che tenda a divenire in me unabitudine; non voglio doveri, non voglio affetti, non voglio che lo spirito mi sindurisca anchesso in una crosta di concetti. Ma sento che il corpo di giorno in giorno stenta vie più a seguire lo spirito irrequieto; casca, casca, ha i ginocchi stanchi e le mani grevi vuole il riposo! Glielo darò. No, no, non so, non voglio rassegnarmi a dare anchio lo spettacolo miserando di tutti i vecchi, che finiscono di morir lentamente. No. Ma prima non so, vorrei far qualche cosa denorme, dinaudito, per dare uno sfogo a questa rabbia che mi divora. Vorrei, per lo meno - vedi queste unghie? affondarle nella faccia dogni femmina bella che passi per via, stuzzicando gli uomini, aizzosa. Che stupide, miserabili e incoscienti creature sono tutte le femmine! Si parano, sinfronzolano volgono gli occhi ridenti di qua e di là, mostrano quanto più possono le loro forme provocanti; e non pensano che sono nella trappola anchesse, fissate anchesse per la morte, e che pur lhanno in sé la trappola per quelli che verranno! La trappola, per noi uomini, è in loro, nelle donne. Esse ci rimettono per un momento nello stato di incandescenza, per cavar da noi un altro essere condannato alla morte. Tanto fanno e tanto dicono, che alla fine ci fanno cascare, ciechi, infocati e violenti, là nella loro trappola. Anche me! Anche me! Ci hanno fatto cascare anche me! Ora, di recente. Sono perciò cosí feroce. Una trappola infame! Se lavessi veduta Una madonnina. Timida, umile. Appena mi vedeva, chinava gli occhi e arrossiva. Perché sapeva che io, altrimenti, non ci sarei mai cascato. Veniva qua, per mettere in pratica una delle sette opere corporali di misericordia: visitare glinfermi. Per mio padre, veniva; non già per me; veniva per aiutare la mia vecchia governante a curare, a ripulire il mio povero padre, di là Stava qui, nel quartierino accanto e sera fatta amica della mia governante, con la quale si lagnava del marito imbecille che sempre la rimbrottava di non esser buona a dargli un figliuolo. Ma capisci comè? Quando uno comincia a irrigidirsi, a non potersi più muovere come prima, vuol vedersi attorno altri piccoli morti teneri teneri, che si muovano ancora, come si moveva lui quandera tenero tenero; altri piccoli morti che gli somiglino e facciano tutti quegli attucci che lui non può più fare. È uno spasso lavar la faccia ai piccoli morti, che non sanno ancora desser presi in trappola, e pettinarli e portarseli a spassino. Dunque, veniva qua. - Mi figuro, - diceva con gli occhi bassi, arrossendo, - mi figuro che strazio devesser per lei, signor Fabrizio vedere il padre da tanti anni in questo stato! - Sissignora, - le rispondevo io sgarbatamente, e le voltavo le spalle e me nandavo. Sono sicuro, adesso, che appena voltavo le spalle per andarmene, lei rideva, tra sé, mordendosi il labbro per trattenere la risata. Io me nandavo perché, mio malgrado, sentivo dammirar quella femmina, non già per la sua bellezza era bellissima e tanto più seducente, quanto più mostrava per modestia di non tenere in alcun pregio la sua bellezza; la ammiravo, perché non dava al marito la soddisfazione di mettere in trappola un altro infelice. Credevo che fosse lei; e invece, no; non mancava per lei; mancava per quellimbecille. E lei lo sapeva, o almeno, se non proprio la certezza, doveva averne il sospetto. Perciò rideva; di me, di me rideva, di me che lammiravo per quella sua presunta incapacità. Rideva in silenzio, nel suo cuore malvagio, e aspettava. Finché una sera Fu qua, in questa stanza. Ero al bujo. Sai che mi piace veder morire il giorno ai vetri duna finestra e lasciarmi prendere e avviluppare a poco a poco dalla tenebra e pensare: - Non ci sono più! pensare: - Se ci fosse uno in questa stanza, si alzerebbe e accenderebbe un lume. Io non accendo il lume, perché non ci sono più. Sono come le seggiole di questa stanza, come il tavolino, le tende, larmadio il divano, che non hanno bisogno di lume e non sanno e non vedono che io sono qua. Io voglio essere come loro, e non vedermi e dimenticare di esser qua. Dunque, ero al bujo. Ella entrò di là, in punta di piedi, dalla camera di mio padre, ove aveva lasciato acceso un lumino da notte il cui barlume si soffuse appena appena nella tenebra quasi senza diradarla, a traverso lo spiraglio delluscio. Io non la vidi; non vidi che mi veniva addosso. Forse non mi vide neanche lei. Allurto, gittò un grido; finse di svenire, tra le mie braccia, sul mio petto. Chinai il viso; la mia guancia sfiorò la guancia di lei; sentii vicino lardore della sua bocca anelante, e Mi riscosse, alla fine, la sua risata. Una risata diabolica. Lho qua ancora, negli orecchi! Rise, rise, scappando, la malvagia! Rise della trappola che mi aveva teso con la sua modestia; rise della mia ferocia: e daltro rise, che seppi dopo. È andata via, da tre mesi, col marito promosso professor di liceo in Sardegna. Vengono a tempo certe promozioni. Io non vedrò il mio rimorso. Non lo vedrò. Ma ho la tentazione, in certi momenti di correre a raggiungere quella malvagia e di strozzarla prima che metta in trappola quellinfelice cavato cosí a tradimento da me. Amico mio, sono contento di non aver conosciuto mia madre. Forse, se lavessi conosciuta, questo sentimento feroce non sarebbe nato in me. Ma dacché mè nato, sono contento di non aver conosciuto mia madre. Vieni, vieni; entra qua con me, in questaltra stanza. Guarda! Questo è mio padre. Da sette anni, sta lí. Non è più niente. Due occhi che piangono; una bocca che mangia. Non parla, non ode, non si muove più. Mangia e piange. Mangia imboccato; piange da solo; senza ragione; o forse perché cè ancora qualche cosa in lui, un ultimo resto che pur avendo da settantasei anni principiato a morire, non vuole ancora finire. Non ti sembra atroce restar cosí, per un punto solo, ancora preso nella trappola, senza potersi liberare? Egli non può pensare a suo padre che lo fissò settantasei anni addietro per questa morte, la quale tarda cosí spaventosamente a compirsi. Ma io, io posso pensare a lui; e penso che sono un germe di questuomo che non si muove più; che se sono intrappolato in questo tempo e non in un altro, lo debbo a lui! Piange, vedi? Piange sempre cosí e fa piangere anche me! Forse vuol essere liberato. Lo libererò, qualche sera, insieme con me. Ora comincia a far freddo; accenderemo, una di queste sere, un po di fuoco Se ne vuoi profittare No, eh? Mi ringrazii? Sí, sí, andiamo fuori, andiamo fuori, amico mio. Vedo che tu hai bisogno di rivedere il sole, per via. Novelle per un anno di luigi pirandello NOTIZIE DEL MONDO PRIMA PARTE CAPITULO UNO In tutto, due lagrimucce, tre ore coi gomiti sul tavolino, la testa tra le mani; sissignori: a forza di strizzarmi il cuore, eccole qua nel fazzoletto: proprio due, spremute agli angoli degli occhi. Da buoni amici, caro Momo, facciamo a metà. Una per te morto, una per me vivo. Ma sarebbe meglio, credi, che me le prendessi tutte due per me. Come un vecchio muro cadente sono rimasto, Momino, a cui una barbara mano abbia tolto lunico puntello. Bella, eh? la barbara mano. Ma non so piangere, lo sai. Mi ci provo, e riesco solo a farmi più brutto, e faccio ridere. Sai che bellidea piuttosto mè venuta? di mettermi ogni sera a parlare da solo con te, qua, a dispetto della morte. Darti notizia di tutto quanto avviene ancora in questo porco mondaccio che hai lasciato e di ciò che si dice e di ciò che mi passa per il capo. E cosí mi parrà di continuarti la vita, riallacciandoti a essa con le stesse fila che la morte ha spezzate. Non trovo altro rimedio alla mia solitudine. Ridotto monaco di clausura nel convento della tua amicizia nessuna parte di me è rimasta aperta a una relazione, sia pur lontana, con altri esseri viventi. E ora mi vedi? ora che non ho più nulla da fare per te come in questi tre ultimi giorni dopo la tua morte eccomi qua solo, in questa casa che non mi par mia, perché la vera casa mia era la tua. Sentirai, sentirai, se mi ci metto per davvero, che bellissimi paragoni ti farò! Intanto oltre a quello del muro cadente e della barbara mano, pigliati questaltro del monaco di clausura. Ho comperato un lume, lo vedi? Bello, di porcellana, col globo smerigliato. Prima non ne sentivo bisogno, perché le sere le passavo da te e per venirmene a letto qua mi bastava un mozzicone di candela, che spesso mi davi tu. Ora tanto è il silenzio, Momino, che lo sento ronzare. Un ronzio, sai? che pare piuttosto degli orecchi, quando ti sotturano. Eh, tu lhai otturati bene adesso, Momino mio! E mimmagino difatti che questo ronzio venga da lontano lontano. Da dove sei tu. Ed ecco, lo ascolto con piacere; mi ci metto dietro col pensiero, e vado e vado, finché - guarda, guarda, Momino, è venuta! - una terza lagrimuccia, di sperduta malinconia. Ma sarà per me, se permetti: mi sento davvero cosí solo! Sú, avanti, avanti. Vorrei proprio fartela vedere ancora, vedere e sentire, la vita, anche col tempo che fa, anche coi minimi mutamenti che vi succedono. Che se questo mondaccio sa e può fare a meno di tutti quelli che se ne vanno, di te non so né posso fare a meno io; e perciò, a dispetto della morte, bisogna che il mondo per mio mezzo continui a vivere per te, e tu per lui; o se no, me ne vado anchio, e buona notte; me ne vado perché mi parrà proprio di non aver più ragione di restarci. Tanto, è stata sempre cosí per me la vita: a lampi e a cantonate. Non sono riuscito a vederci mai niente. Ogni tanto, un lampo; ma per veder che cosa? una cantonata. Vale a dire, Momino, la coscienza che ti si para davanti di soprassalto: la coscienza duna bestialità che abbiamo detto o fatto tra le tante di cui al bujo non ci siamo accorti. Basta, diventerò luomo più curioso della terra: spierò, braccherò andrò in giro tutto il giorno per raccoglier notizie e impressioni, che poi la sera ti comunicherò, qua, per filo e per segno. Tanta vita, lo so, come sfugge a me, sfuggirà anche a te: la vita, per esempio, degli altri paesi; ma cosa che non ho mai fatta leggerò anche i giornali per farti piacere; e ti saprò dire se quella cara nostra sorella Francia, se quella prepotente Germaniaccia Ah Dio mio Momo, forse le notizie politiche non tinteressano più? Non è possibile: erano ormai quasi tutta la tua vita e dobbiamo seguitare a fare come ogni sera quando, dopo cena, il portinajo ti portava su il giornale e tu, leggendolo, a qualche notizia battevi forte il pugno sulla tavola e io restavo perplesso tra i bicchieri che saltavano e i tuoi occhiacci che mi fissavano di sui cerchi delle lenti insellate sempre un po a sghimbescio sul tuo naso grosso. Te la pigliavi con me; mi apostrofavi, come se io poveretto, che non mi sono mai occupato di politica, rappresentassi davanti a te tutto il popolo italiano. - Vigliacchi! Vigliacchi! E quella sera che, terribilmente indignato volevi dal terrazzino buttar giú nel fiume le tue medaglie garibaldine? Faceva un tempaccio! Pioveva a dirotto. E nel vederti cosí acceso manifestai lopinione, ricordi? che non mettesse conto per questi porci dItalia che tu rischiassi di prendere un malanno, uscendo sul terrazzino, sotto la pioggia. Come mi guardasti! Ma io tammiravo, sai? Tammiravo tanto tanto, perché mi sembravi un ragazzo, in quei momenti e spesso non sapevo trattenermi dal dirtelo e tu tarrabbiavi e perfino mingiuriavi quando alle tue ire focose opponevo questa mia bella faccia di luna piena, sorridente e stizzosa. Ti facevo uscir dai gangheri talvolta e dirne dogni colore. A qualcuna più grossa, tranquillissimo, ti domandavo: - E come la ragioni? E tu, rosso come un gambero, con gli occhi schizzanti dalle orbite: - La ragiono che sei un somaro! Quanto mi ci divertivo! E mi suona ancora negli orecchi la tua voce, quando con gli occhi chiusi, mi dicevi, quasi recitando a memoria: - Per le anime lente e pigre come la tua per le anime che non sanno cavar nulla da sé, tutto per forza è muto e senza valore. E questo, perché non mi sapevo cavar dallanima tutta quella candida santa ingenuità che tu cavavi dalla tua per vestirne uomini e cose. E quante volte non ti vidi parar cosí della bianca stola della tua sincerità qualche mala bestia della quale ti bisognava un morso o un calcio per riconoscere la vera natura. Ma tu volevi veder per forza tutto buono e tutto bello il mondo; e spesso ci riuscivi, perché è proprio in noi il modo e il senso delle cose; e segue appunto da ciò la diversità dei gusti e delle opinioni; e segue pure che, sio voglio farti vedere ancora il mondo, bisogna che mi provi a guardarlo con gli occhi tuoi. E come farò? Per cominciare, mimmagino che debbano interessarti maggiormente le cose che ti stavano più vicine; quelle, per esempio, di casa tua: tua moglie Ah Momaccio, Momaccio, che tradimento! lasciamelo dire. Tante cose ti perdonai in vita: questa, no; né te la perdonerò mai. Tua moglie. Se ai morti, nellozio della tomba venisse in mente di porre un catalogo dei torti e delle colpe che ora si pentono avere nel decorso della loro vita commessi catalogo che un bel giorno sarebbe edificante apparisse nella parte posteriore delle tombe come il rovescio delle menzogne spesso incise nella lapide; tu nel tuo dovresti mettere soltanto: SPOSAI. A. cinquantasei ANNI. UNA. DONNA. DI trenta. Basterebbe. Senti. Mi par chiaro come la luce del sole che tu sei morto cosí precipitosamente per causa sua. Non ti ripeterò qui, adesso, le ragioni che ti dissi cinque anni fa nel giorno più brutto della mia vita, e delle quali facesti a tue spese la più trista delle esperienze. E poi, io dico, perché? che ti mancava? Stavamo cosí bene tutti e due insieme, in santa pace. Nossignori. La moglie. E sostenere che non era vero che la casa come ce leravamo fatta a poco a poco con quei miei vecchi mobili e con gli altri comperati di combinazione, ti potesse bastare; e quella bella polvere di vecchiaja che sera ormai posata e distesa per noi su tutte le cose della vita perché noi con un dito ci divertissimo a scriverci sopra: vanità; e le care quiete abitudini che serano già da un pezzo stabilite tra noi, con la compagnia delle nostre bestioline le due coppie di canarini, a cui badavo io, Ragnetta a cui badavi tu e spesso, quandera in caldo, ricordi? La lisciavi, e ti sgraffiava e le due stupidissime tartarughe, marito e moglie, Tarà e Tarú che ci davano motivo a tante sapientissime considerazioni, là nel terrazzino pieno di fiori. Sostenere, santo Dio, che sempre - come Tarú - ne avevi sentito il bisogno, tu, duna moglie alletà tua vergognosaccio!, e che io non ti potevo compatire, perché le donne, io Traditore, traditore e fanatico! Non facevi delle donne anche tu la stessissima mia stima prima che venisse sú a cangiarti in un momento da cosí a cosí la bella mademoiselle delle due stanze dabbasso con la scusa di vedere quei fiori del terrazzino, che su a te attecchivano e giú a mademoiselle nei vasi sul davanzale della finestra, non volevano attecchire? Maledetto terrazzino! - Uh che bellezza! uh che meraviglia! E chi li coltiva cosí bene tutti questi fiori? E tu, subito: - Io! Come se tutti i semi, a uno a uno, per trovarteli, le gambe non me le fossi rotte io per intere giornate pezzo dingrato! Ma il bisogno di farti subito bello davanti a quella mademoiselle esclamativa A vederti tutta un tratto quel lustro di vecchio ubriaco negli occhi piccini piccini e liquefare in certi sorrisi da scemo, ti avrei bastonato, ti avrei bastonato, parola donore. E quando lei disse che giú con la mamma malata non faceva altro che parlare di noi due della dolcezza della nostra vita in comune: - Due poveri vecchi, - maffrettai a dirle ti ricordi? guardandola con certi occhi da farla sprofondare tre palmi sottoterra dalla vergogna. Tu lo notasti, e subito, imbecille lasciamelo dire: - No, sa? vecchio lui solo, signorina! e brontolone, e seccatore. Non creda mica alla dolcezza della nostra vita! Sapesse che arrabbiature mi fa prendere! Passati ora una mano sulla coscienza: mi meritavo questo da te? Lasciamo andare. Ti castigai. Questa casa che tengo in affitto da cinque anni, rappresentò il castigo per te; non ostante che poco dopo il tuo matrimonio non avessi saputo tener duro e avessi ripreso a vivere quasi tutto il giorno con te. Ma il letto a casa tua, no, mai più! E ogni notte, sai, prima di lasciarti pregavo tutti i venti della terra che andassero a prendere e rovesciassero su Roma un uragano perché tu provassi rimorso nel vedermi andar via solo, povero vecchio, a dormire altrove mentre prima il mio lettuccio era accanto al tuo e tenevamo calda la cameretta nostra. Avrei voluto, guarda, in una di queste notti di pioggia e di vento, ammalarmi, per accrescerti il rimorso; anche morire - sí, sono arrivato ad assaporare il tossico di queste voluttà. Ma io, ahimè! ho la pelle dura, io; e sei morto tu, invece, tu e per causa di lei - lasciamelo dire! Ah Momino Momino: corrotta veramente la Francia! Si diventa per forza o cosí enfatici o cosí sdolcinati a parlar francese specialmente delle donne e con le donne! La signorina dabbasso, sapendo che tu insegnavi il francese voleva parlare il francese con te: - Oh que vous etes gentil, monsieur Momino, de mapprendre à prononcer si poliment le francais! Vedi? E ora torno a maledire il momento che a tua insaputa mi posi con impegno a fartelo ottenere quel posticino alle tecniche. Stando con me, non ti sarebbe mancato mai nulla; invece, professor di francese, enfasi, enfasi, credesti di poterti permettere di prender moglie alletà tua, e ti rovinasti. Non ci si pensi più. Tu sai che sentimenti nutra io per tua moglie: tuttavia, non dubitare, ti darò frequenti notizie anche di lei. Ma voglio riallacciare le fila proprio dal momento che il mondo per te si fece vano; dal momento che, sentendoti colpire improvvisamente dalla morte, a tavola, mentre si cenava alla mia esclamazione: Non è niente! non è niente! rispondesti: - Lora di dire addio. Furono le tue ultime parole. Il giorno appresso, alle nove del mattino, dopo tredici ore di agonia: morto. Mi parrà sempre dudire nel silenzio della notte il tremendo rantolo della tua agonia. Che cosa orribile, Momino, rantolare a quel modo! Non mi pareva vero che lo potessi far tu! E ti sei tutto ah Dio! il letto la camicia Tu sempre cosí pulito! E quellarrangolío fischiante che faceva venir la disperazione a chi ti stava vicino, di non poterti far nulla E non dimenticherò mai mai, la lugubre veglia della notte appresso, con tutte le finestre aperte sul fiume. Vegliare di notte un morto, con un fiume che si sente scorrere sotto; affacciarsi alla finestra e vedere andar piccola piccola lombra di qualche passante sul ponte illuminato Intanto bisogna dire la verità: tua moglie tha pianto molto, sai? e seguita. Io no, ma, stordito come sono ancora, ho pensato a tutto, io. Mezzanotte, Momino: lora solita. Me ne vado a letto. Che silenzio! Mi pare che tutta la notte intorno sia piena della tua morte. E questo ronzio del lumetto Basta. Qua, nella camera attigua, per me, un letto candido e soffice. Tu chiuso in una doppia cassa in quel grottino al Pincetto, Numero cinquantuno, povero Momino mio! Non ho il coraggio di dirti buona notte. CAPITULO DUE Oggi mi sono accorto che anche i cimiteri sono fatti per i vivi. Questo del Verano, poi, addirittura una città ridotta. I poveri, peggio che a pianterreno; i ricchi, palazzine di vario stile, giardinetto intorno, cappella dentro; e coltiva quello un giardiniere vivo e pagato, e officia in questa un prete vivo e pagato. Per esser giusti, ecco due posti usurpati ai morti di professione, nel loro stesso domicilio. Vi sono poi strade, piazze, viali, vicoli e vicoletti, ai quali farebbero bene a porre un nome perché i visitatori vi si potessero meglio orientare: il nome del morto più autorevole: Via o vicolo Tizio; Viale o piazza Cajo. Quando sarò anchio dei vostri, Momo, se ci riuniamo qualche notte in assemblea, vedrai che farò questa e altre proposte sia per laffermazione, sia per la tutela dei nostri diritti e della nostra dignità. Che te ne pare, intanto, stasera, di queste mie riflessioni? Con questo po di vita che mi resta, non mi sento più di qua, caro Momo, dacché tu sei morto; e vorrei spenderlo, questo po di resto, per darvi, come posso, qualche sollazzo. Ma scommetto che ora tu mi dici al solito che queste mie riflessioni non sono originali. Bada chera davvero curiosa ora te lo voglio dire che tutto quello che mi scappava di bocca in tua presenza tu pretendevi daverlo letto in qualche libro del quale spesso dicevi di non rammentarti né il titolo né lautore. Io di me non presumo troppo: non leggo mai nulla, tranne qualche libro antico, di tanto in tanto. So - questo è vero - che, se mi picchio un po su la fronte, sento, perdio, che vi sta di casa un cervello; ma ignorante, sí; più di me è difficile trovarne un altro. Visto però che spesso i men savii sono coloro che si persuadono saper più, e fanno intanto le più scervellate pazzie; dovrei vergognarmene, non me ne vergogno. Torniamo alla città ridotta. Tua moglie ha commesso, secondo me, una di quelle sciocchezze, che non ho saputo mai tollerare in silenzio. Giudicane tu: si è impegnata nella spesa insostenibile duna sepoltura privilegiata e temporanea per te. Giacer morto in una tomba gentilizia o nel campo dei poveri o, nuda spoglia ai piedi dun albero o in fondo al mare o dove che sia, non è tuttuno? Ugo Foscolo dice prima di sí, e poi di no, per certe sue nobili ragioni sociali e civili. Tu forse la pensi come Ugo Foscolo. Io no. più vado avanti, io, e più odio la società e la civiltà. Ma lasciamo questo discorso. Fosse almeno una tomba fissa! Nossignori. Approfittando che nel Verano cè pure lest locanda tua moglie ha preso a pigione per te uno di quei grottini detti loculi: venticinque lire per tre mesi e poi dieci lire in più per ogni mese, dopo i tre. Ora, capirai, questa spesa a mano a mano crescente, di qui a sette, otto mesi, tua moglie non potrà più, certo, sostenerla. E allora che avverrà? Ma ella spera, dice, in uno sgombero. Mi spiego. Sai che nel cimitero, qualche volta, avvengono pure gli sgomberi, precisamente come in città? Sí. I morti sgomberano. O per dir meglio, i vivi superstiti, andando via da Roma, poniamo, per domiciliarsi in unaltra città coi bauli e gli altri arredi di casa si portano via anche i loro morti dei quali svendono la casa vecchia per comperarne loro una nuova nellaltro cimitero. Che sciocco! le dico a te codeste cose, che ci stai e devi saperle. Ma io questa la imparo adesso, fresca fresca. Ora, intendi? tua moglie spera in una di queste certo non frequenti occasioni. Io penso però che ella conta su tante cose che le verranno certo a fallire; e prima, che con tutta quella sua bravura nel parlar francese le debba durare tanto affetto e tal pensiero per te ti chiedo licenza di dubitarne; e poi, che possa far tanti risparmi da accumulare quanto basti a comperar questa tomba, diciamo cosí, di seconda mano. E la pigione del loculo, in tutto questo tempo, chi la paga? Capisco che la pagherò io, - mi par di sentirmelo gridare da una vocina dentro la cassaforte qui accanto - ma ciò non toglie che non sia una segnalata pazzia. E giacché siamo a questi discorsi angustiosi, intratteniamocene ancora un po. Sai che sono metodico e meticoloso e che soglio tener conto di tutto. Sto facendo la nota delle spese mensili e ci sono anche quelle che ho fatte per te. Vogliamo parlare un po dinteressi come prima? Ho cercato di far tutto, Momino mio trasporto funebre, sotterramento, eccetera con decenza, salvando quella modestia che tu hai tanto raccomandato nel tuo testamento. Ma mi sono accorto che a Roma quasi quasi costa più il morire che il vivere, che pur costa tanto, e tu lo sai. Se te la facessi vedere, questa noticina presentatami jeri dallagente della nuova Società di pompe funebri ti metteresti le mani ai capelli. Eppure, prezzi di concorrenza, bada! Ma quello che mha fatto groppo è stato il pretino unto e bisunto della parrocchia qua di San Rocco che ha voluto venti lire per spruzzarti un po dacqua su la bara e belarti un requiem Ah quando muojo io, niente! Già, al fuoco! È più spiccio e più pulito. Ognuno però la pensa a modo suo; e, pure da morti, abbiamo la debolezza di volerci in un modo, anziché in un altro. Basta. Interessi. Sai che ancora un po di quel che avevo, mi resta; sai che i bisogni miei sono limitatissimi e che ormai nessun desiderio più minvoglia di sperare; tranne quello di morir presto, sperare che sia senza avvedermene. Che si diceva? Ah, dico: che debbo farmene di questo poco che mi resta? Lasciarlo, dopo morto, in opere di carità? Prima di tutto, chi sa come e dove andrebbe a finire; poi, io non ho di queste tenerezze tardive per il prossimo in generale. Il prossimo, io voglio sapere come si chiama. Orbene, poiché certe cose si scrivono meglio che non si dicano a voce ho scritto a tua moglie che era mia ferma intenzione, e che anzi stimavo come dovere continuare a fare per la vedova dellunico amico mio quel chero solito di fare per lui: contribuire, cioè, alle spese di casa. Momo, prenditi questo decottino a digiuno. Sai come mha risposto tua moglie? Mha ringraziato, prima di tutto, come si può ringraziare un qualunque estraneo; ma lasciamo andare; ha poi soggiunto che, per il momento, sí, dice, purtroppo si vede costretta a non ricusare i miei graziosi favori perché avendo dischiavacciato lo stipetto, dove tu eri solito di riporre il sudor delle tue fatiche dice, non vi ha trovato che sole lire cinquanta con le quali evidentemente, dice, non è possibile pagar la pigione di casa che scade il giorno quindici saldare alcuni conti con parecchi fornitori di commestibili e farsi un modesto abito da lutto di assoluta necessità. Indovinerai dalle frasi che ti ho trascritte chi ha dettato a tua moglie questa lettera: i graziosi favori, il dischiavacciato il sudor delle tue fatiche non possono uscire che dalla bocca di tuo cognato cioè no: verrebbe a essere di te cognato di tua moglie, è vero? il signor Postella, insomma, il quale - te ne avverto di passata - ha preso definitivamente domicilio in casa tua insieme con la sua metà e dormono nella stessa camera in cui sei morto, in cui dormivamo tu e io. Andiamo avanti. La lettera mi annunziava, seguitando, alcuni disegni per lavvenire: che tua moglie cioè, spera, o almeno desidera, di trovar da lavorare in casa o qualche dignitoso collocamento in una nobile famiglia, come lettrice o istitutrice mettendo a profitto, dice, i preziosi ammaestramenti che tu le lasciasti in unica e cara eredità. Ma non ti dar pensiero neanche di questo. Finché ci sono qua io, sta pur sicuro che non ne farà di nulla. Intanto la lettera terminava con questa frase: E fiducialmente La saluto! - Fiducialmente! Dove va a pescarle le espressioni tuo cognato? Bada che è buffo sul serio! E a proposito del dischiavacciato: la chiave dello stipetto dove lhai lasciata? Non si è potuta trovare: e quel linguajo, lo vedi, ha dovuto ricorrere al dischiavacciamento. Questi napoletani, quando parlano litaliano Ma chi sa! la troppa fretta daprire non gli avrà forse lasciato cercar bene e trovare la chiave Mi dispiace per lo stipetto chera roba nostra in comune: lo stipetto di mia madre, una santa reliquia per me. Basta. Parliamo daltro. Questa notte la mia giacca, posata su la poltrona a piè del letto daccordo col lumino da notte relegato sul pavimento in un angolo della camera sè divertita a farmi provare un soprassalto, combinandomi uno scherzetto dombra. Dopo aver dormito un pezzo con la faccia al muro nel voltarmi mi sono mezzo svegliato e ho avuto la momentanea impressione che qualcuno fosse seduto su la poltrona. Ho subito pensato a te. Ma perché mi sono spaventato? Ah se tu potessi veramente, anche come una fantasima, farti vedere da me, le notti; venire qua comunque a tenermi compagnia! Ma già, potendo, tu te nandresti da tua moglie ingrato! Ella però ti chiuderebbe la porta in faccia, sai? o scapperebbe via dallo spavento. E allora tu te ne verresti qua da me, per essere consolato; e io seduto come sono adesso davanti al tavolino, e tu di fronte a me, converseremmo insieme come ai bei tempi Ti farei trovare ogni sera una buona tazza di caffè e tu, caffeista, giudicheresti se lo faccio meglio io, o tua moglie; la pipetta e il giornale. Cosí te lo leggeresti da te il giornale; perché io, sai, non cè verso: non ci resisto; mi ci sono provato tre volte e ho dovuto smettere subito. Mi sono confortato pensando che se io, vivo, posso farne a meno, a più forte ragione potrai farne a meno tu, ormai, non è vero? Dimmi di sí, ti prego. Tornando questa mattina dal cimitero, mi son sentito chiamare per Via Nazionale: - Signor Aversa! Signor Aversa! Mi volto; il nipote del notajo Zanti, uno di quei giovanotti che tu non so perché chiamavi discinti. Mi stringe la mano e mi dice: - Quel povero signor Gerolamo! Che pena! Chiudo gli occhi e sospiro. E il giovinotto: - Dica, signor Tommaso, e la moglie la vedova? - Piange, poverina. - Me limmagino! Andrò oggi stesso a fare il mio dovere Molte visite di condoglianza riceverà tua moglie, Momino. E se fosse brutta e vecchia? Nessuna. Anche a costo di parer crudele, bisogna che io ti abitui a queste notizie. Con landar del tempo, temo non debba dartene di assai peggiori. La vita è trista, amico mio, e chi sa quali e quante amarezze ci riserba. Mezzanotte. Dormi in pace. Novelle per un anno di luigi pirandello NOTIZIE DEL MONDO SECONDO PARTE CAPITULO TRE. Che buffoni, amico mio, che buffoni! Sono venuti stamane a trovarmi il signor Postella e quella montagna di carne chegli ha il coraggio di chiamare la sua metà. Sono venuti a trovarmi per chiarire, dice, la lettera che jeri mi scrisse tua moglie. Capisci che fa tuo cognato? Prima scrive in quella razza di maniera, e poi viene a chiarire. Basta Lintima e vera ragione della sua visita doggi però avrà pur bisogno vedrai, desser chiarita meglio da una seconda visita, domani. Io almeno non ho saputo vederci chiaro abbastanza. Mè parso soltanto di dover capire che il signor Postella intende di far doppio giuoco e ho voluto metter subito le carte in tavola. Veramente, prima lho lasciato dire e dire. Plinio insegna che le donnole, innanzi che combattano con le serpi, si muniscono mangiando ruta. Io fo meglio: mi munisco lasciando parlare il signor Postella; assorbisco il succo del suo discorso; poi lo mordo col suo stesso veleno. Ah, se avessi visto come si mostrava afflitto della lettera di tua moglie: afflittissimo! E siccome non la finiva più, a un certo punto per consolarlo, gli ho detto: - Senta, caro signor Postella, lei ha non so se la disgrazia o la fortuna di possedere uno stile. Dote rara! se la guardi! Dica un po, è forse pentito di quello che mha fatto scrivere jeri dalla moglie dellamico mio? Poveretto, non se laspettava. Ha battuto per lo meno cento volte di seguito le palpebre, per quel tic nervoso che tu gli sai; poi col risolino scemo di chi non vuol capire e finge di non aver capito: - Come come? La moglie non ha detto nulla, ma per lei ha scricchiolato la seggiola su cui stava seduta. - Sí, badi, - ho ripreso io, impassibile - non desidererei di meglio, signor mio. E allora è venuta fuori la spiegazione, durante la quale ho molto ammirato Postella moglie che pendeva dalle labbra del marito e approvava col capo quasi a ogni parola lanciandomi di tanto in tanto qualche sguardo, come per dirmi: Ma sente come parla bene? Io non so se quel baccellone di piano abbia mai posseduto un cervello; certo è che ora, se lo ha, non lo tiene più in esercizio, tale e tanta fiducia ripone in quello del marito che è uno, sí, ma basta, secondo lei, per tutti e due, e ne avanza. Per farla breve, il signor Postella ha confermato daverla scritta lui la lettera; ma, beninteso! per espresso incarico di tua moglie, che nel dolore, dice, al quale tuttavia è in preda non sentendosi in grado, dice, di stenderla lei, gliene suggerí i termini. Egli, il signor Postella, ne fu dolentissimo, ed ecco, me ne dava una prova con la sua visita doggi. Dallaltro canto però ha voluto scusar tua moglie, e che la scusassi anchio considerando le delicate ragioni dice, che le avevano consigliato di farmi scrivere in quel modo. E qui sè chiarito un equivoco, o meglio, un malinteso. Tua moglie, nel leggere la mia lettera - dove promettendole che avrei continuato a far per lei quello che facevo per te io avevo usato la frase contribuire alle spese di casa - ha capito dice, chio volessi seguitare a vivere come per laddietro e cioè più a casa tua, che in queste tre stanzette mie Ma, nel dirmi questo le palpebre del signor Postella parevano addirittura impazzite sotto il mio sguardo a mano a mano più sdegnoso e sprezzante. Io non mi faccio ombra dillusione su la natura dei sentimenti di tua moglie per me: le antipatie sono reciproche. Ma non tua moglie, Momo, lui, lui il signor Postella ha temuto invece che fosse mia intenzione seguitare nel solito andamento di vita, come se tu non fossi morto; guarda, ci metterei le mani sul fuoco. E avrà persuaso tua moglie a scrivermi a quel modo, dandole a intendere che la gente, altrimenti, avrebbe potuto malignare su lei e su me. Si è assicurato cosí, che nessuno verrà più a molestarlo in casa di tua moglie. Ma daltra parte, poi, ha temuto che io, nel vedermi messo alla porta per risposta, avrei chiuso la bocca al mio sacchetto, e allora, capisci? è venuto tutto sorridente a farmi scuse e cerimonie, che vorrebbero essere uncini per tirarmi a pagare. - Ma stia tranquillo, caro signor Postella! - gli ho detto. - Stia tranquillo e rassicuri la signora chio non verrò a disturbarla che assai di raro - E stavo per aggiungere: Tanto per saperne dare qualche notizia a Momino. Ma qui proteste calorosissime del signor Postella alle quali ha stimato opportuno di partecipare anche la moglie, ma con la mimica soltanto quasi per rafforzare e rendere più efficaci i gesti del piccolo marito, che dajuto di parole non aveva bisogno. Nelle ore pomeridiane di oggi, mi sono poi recato a casa tua, per intendermi con tua moglie. Che impressione, Momo, la tua casa senza di te! La nostra, la nostra casa Momino, senza di noi! Quei mobili nostri lí, subito dopo lentratina nella sala da pranzo con la portafinestra che dà sul terrazzino Quella vecchia tavola massiccia, quadrata, che comperammo, Dio mio trentadue anni fa in quella rivendita di mobili, per cosí poco A rivederla, Momino, adesso sotto la lampada a sospensione con quel berrettone rosso di cartavelina con cui lha parata tua moglie per paralume eleganze di donnette nuove che, lo sai, mi diedero subito ai nervi, appena tua moglie le portò; perché poi, tra laltro, bisognava accorgersi che erano una stonatura tra la ruvida semplicità duna casa patriarcale come la nostra - basta, che dicevo? Ah, quella tavola, a rivederla Il tuo posto Ci stava sú Ragnetta, sai? E mè parsa più magra, povera bestiolina! Le ho grattato un po la testa, come facevi tu, dietro le orecchie. Nel mezzo della tavola, intanto, sul tappeto ho visto che cera il solito portafiori; e nel portafiori, garofani freschi. Non ho potuto fare a meno di notarli perché - capirai - in una casa da cui è uscito un morto appena otto giorni fa quei fiori freschi - Ma forse erano dei vasi del terrazzino. Fatto sta, a ogni modo, che tua moglie ha potuto pensar di coglierli e di metterli lí sulla tavola, e non davanti al tuo ritratto sul cassettone. Basta. Appena mi vide, uno scoppio di pianto. Io ho avuto come un singhiozzo nella gola, e volentieri avrei dato un gran pugno in faccia al signor Postella che additandomela, quasi facesse la spiegazione dun fenomeno in un baraccone da fiera ha esclamato: - Cosí da otto giorni: non mangia, non dorme E la lasci piangere signor mio, finché ne ha la buona volontà!, mè venuto quasi di gridargli. Ora, io non nego che possa esser vera la notizia del signor Postella; ma perché ha voluto darmela? Ha forse avuto il sospetto chio non volessi credere? Dunque, può non esser vero? Oh Dio, come sono spesso imbecilli le persone scaltre. - Non posso farle coraggio, cara Giulia, perché sono più sconsolato di lei, - ho detto a tua moglie. - Pianga, pianga pure, giacché Lei ha codesto benedetto dono delle lagrime: Momo ne merita molte. Ho sentito a questo punto un sospirone di tua cognata che se ne stava con le mani intrecciate sul ventre, e mi sono interrotto per guardarla. Ella ha guardato invece, con que suoi occhi bovini, il marito come per domandargli se aveva fatto male a sospirare e se stava in decretis. - Perla duomo! - ha esclamato il signor Postella rispondendo allo sguardo della moglie e scrollando il capo. - Perla duomo! Di grazie al signor Postella, Momino. Non ho potuto dirglielo io, perché, non so, quella sua faccia, quei suoi modi mi mettono un tal prurito nelle mani che, se dovessi fargli una carezza, sento che lo schiaffeggerei voluttuosamente. Egli se ne accorge e mi sorride. Bella occupazione intanto, piangere e poter dire: Non ho altro da fare!. Ho pensato questo guardando tua moglie, mentre io, impedito dai sospiri e dalle esclamazioni dei coniugi Postella non potevo più parlare di te e non sapevo che dire e rimanevo lí impacciato e stizzito. Fui sul punto dalzarmi e andarmene senza salutar nessuno; ma poi mè sovvenuto lo scopo della visita, e ho detto senzaltro: - Sono venuto Giulia, per dirle che la sua lettera di jeri mi ha recato molto dispiacere. Questa mattina suo cognato, in casa mia, mi ha spiegato il malinteso sorto a cagione duna mia frase Il signor Postella che aveva drizzato le orecchie, qui minterruppe, battendo le palpebre. - Prego, prego - O parla lei, o parlo io! - gli ho intimato, brusco. - Oh, ma Parli lei - Dunque mi lasci dire. Prima di tutto, lei, cara Giulia, non doveva ringraziarmi affatto, di nulla. - Come no? - fece a questo punto tua moglie, senza levar gli occhi dal fazzoletto. - Proprio cosí, - le ho risposto io. - Son conti, Giulia, che ci faremo poi insieme Momo e io, nel mondo di là. Lei sa che, tra me e lui, non ci fu mai né tuo né mio. Non vedo la ragione dun cambiamento, adesso. Momo per me non è morto. Lasciamo questo discorso. Se poi a Lei fa dispiacere chio venga qualche volta a pregarla di valersi di me in tutte le sue opportunità me lo dica francamente, che io - Ma che dice mai, signor Tommaso! - esclamò tua moglie, interrompendomi. - Questa qui, lei lo sa bene, è casa sua; non è casa mia. Mi venne fatto, non so perché, di guardare il signor Postella. Egli aprí subito le braccia mostrandomi le palme delle mani e fece col capo una mossettina e sorrise come per confermare le parole di tua moglie. Faccia tosta! Mi sarei alzato; lavrei preso per il bavero della giacca; gli avrei detto: È casa mia? ne conviene? mi faccia dunque il piacere di levarmisi dai piedi!. La moglie se ne stava quatta, musando, come una botta. - È la casa di Momo, - ho risposto a Giulia infine, sillabando. - La casa di suo marito, non è mia. - Ma se tutto qua appartiene a lei - Scusi, tutta quanta la casa non lha forse lasciata a lei, suo marito? - Momo, - mi rispose tua moglie - non poteva lasciarmi ciò che non gli apparteneva. - Come no? - ho esclamato io. - Ma che va a pensare lei adesso? - Vuole che non ci pensi? Ma si metta un po al posto mio Vede come sono rimasta? - Scusi, se lei non vuole tener conto di me, della casa che è sua dellottima compagnia che potranno tenerle tanto sua sorella quanto il suo signor cognato - Io la ringrazio signor Tommaso, e me le dichiaro gratissima per tutta la vita. Ma i suoi beneficii non posso più accettarli Ci pensi e mintenderà Per ora non mi sento in grado di dirle altro Ne riparleremo, se non le dispiace, unaltra volta. Sono rimasto stordito, Momino, come se mi avessero dato una gran legnata tra capo e collo. Tua moglie sè alzata, ed è scappata via per nascondermi un nuovo scoppio di pianto. Ho guardato il signor Postella, che mi ricambiò lo sguardo con aria di trionfo come se volesse dire: Vede che i termini della lettera erano proprio di lei? Poi ha chiuso gli occhi ed ha aperto di nuovo le braccia, ma con unaltra espressione, stringendosi nelle spalle come per significare: - È fatta cosí! Bisogna compatirla Secondo sospirone di tua cognata. Stavo per prendere il cappello e il parapioggia, quando il signor Postella con la mano mi fece segno dattendere, misteriosamente. Andò nella camera che è già divenuta sua e, poco dopo, ritornò con una scatolina in mano nella quale ho veduto i tuoi tre anelli, lorologio doro con la catena, due spille e la tabacchiera dargento. - Signor Aversa, se per caso volesse qualche ricordo dellamico - Oh, grazie, non sincomodi! - mi sono affrettato a dirgli. - Caro signor Postella, non ne ho bisogno. - Intendo benissimo Ma sa, siccome fa sempre piacere possedere qualche oggetto appartenuto a una persona cara credo che - Grazie, grazie, no: vada a riporli, signor Postella. - Se lo fa per Giulia, - ha insistito tuo cognato - le faccio notare che, essendo oggetti da uomo, credo che Guardi prenda lorologio - Ma se non vuol nulla! - si arrischiò di sospirare a questo punto Postella moglie. - Tu non timmischiare! - le diede subito su la voce il marito. - Il signor Tommaso lo fa per cerimonia. Lorologio solo, via se lo prenda - Permetti? - riprese con timidezza la moglie. - Codesto orologio, Casimiro mio, al povero Momo lo aveva regalato appunto il signor Tommaso quando tornò dal suo viaggio in Isvizzera - Ah sí? - fece il signor Postella rivolto a me, quasi con stupore, e mi parve che listinto predace gli sfavillasse negli occhi. - Ah sí? Scusi, e allora mi spieghi: sente che rumore fa? E mè toccato, Momino, di spiegargli il congegno del tuo orologio automatico: il martelletto che balza col moto della persona e carica cosí la macchina senza bisogno daltra corda, ecc. ecc. Ti risparmio le frasi ammirative del signor Postella. Lorso sogna pere, Momino: e di qui a qualche mese e forse meno se per caso ti venisse in mente di saper che ora è va a domandarlo a tuo cognato, va. Ti avverto intanto che è mezzanotte, col mio. Novelle per un anno di luigi pirandello NOTIZIE DEL MONDO TERZA PARTE CAPITULO QUATTRO. Come ti senti, Momino? Di la verità: tu ti devi sentir male. Abbiamo tratto oggi dal loculo Numero cinquantaquattro al Pincetto la tua cassa per allogarla definitivamente in una modesta tomba che ti ho fatto costruire a mie spese per rimediare al primo errore di tua moglie e che spettacolo, Momino! che spettacolo! Lho ancora davanti agli occhi e non me lo posso levare. Dissero i portantini che non ne avevano veduto mai uno simile; e trattarono quella tua cassa come una cosa molto pericolosa, non solo per loro ma anche per noi che assistevamo alla cerimonia, voglio dire tua moglie, io, e i coniugi Postella che erano venuti con lei. Pericolosa, Momino, perché, sai? quella tua cassa di zinco sera tutta cosí enormemente gonfiata e deformata che da un momento allaltro, Dio liberi, avrebbe potuto scoppiare. I portantini spiegarono naturalmente il fenomeno, attribuendolo cioè a uno straordinario sviluppo di gas. Ma dalla fretta con cui il signor Postella accolse questa spiegazione per vincere lo sbigottimento da cui tutti a quella vista fummo invasi mi sorse allimprovviso il sospetto che, oscuramente dalla prima impressione di quella tua cassa cosí gonfiata un rimorso gli fosse nato che non al gas, ma a ben altro si dovesse attribuire la causa di quella tua enorme gonfiatura. E ti confesso che mi sentii rimordere anchio Momino, per tutte le notizie che tho date. Temetti veramente, che la presenza nostra ti potesse far dare da un istante allaltro, a non star zitti una cosí formidabile sbuffata, da scagliarci addosso quella tua cassa squarciata in mille pezzi da ogni parte. Ma queste notizie, amico mio, tu dovresti ormai sapere perché e con che cuore io te le do; e non essere come gli altri che sostinano a non volere intendere perché venga tanta crudele apparenza di riso a tutto ciò che mi scappa dalla bocca. Come vuoi che faccia io, se mi diventa subito palese la frode che chiunque voglia vivere solo perché vive, deve pur patire dalle proprie illusioni? La frode è inevitabile, Momo, perché necessaria è lillusione. Necessaria la trappola che ciascuno deve, se vuol vivere, parare a se stesso. I più non lintendono. E tu hai un bel gridare: - Bada! bada! - Chi se lè parata, appunto perché se lè parata ci dà dentro, e poi si mette a piangere e a gridare ajuto. Ora non ti pare che la crudeltà sia di questa beffa che fa a tutti la vita? E intanto dicono chè mia, solo perché io lho preveduta. Ma posso mai fingere di non capire, come tanti fanno, la vera ragione per cui quello ora piange e grida ajuto e mostrare desser cieco anchio, quando lho preveduta? Tu dici: - Lhai preveduta, perché tu non senti nulla! Ma come e che potrei vedere e prevedere veramente, se non sentissi nulla, Momino? E come aver questo riso che par tanto crudele? Questa crudeltà di riso, anzi, tanto più è sincera, quanto e dove più sembra voluta perché appunto strazia prima degli altri me stesso là dove esteriormente si scopre come un giuoco chio voglia fare, crudele. Parlando a te cosí, per esempio, di tutte queste amarezze, che dovrebbero esser tue, e sono invece mie. Sai, poverina? era molto contenta però, oggi, tua moglie, e me lo diceva ritornando dal Verano di saperti collocato bene ora, secondo i tuoi meriti in una tomba pulita, nuova e tutta per te. Lho accompagnata fino al portone di casa, poi, dopo il tramonto mi sono recato a passeggiare lungo la riva destra del Tevere oltre il recinto militare, in prossimità del Poligono. E qua ho assistito a una scenetta commovente, o che mha commosso per la speciale disposizione di spirito in cui mi trovavo. Per la vasta pianura, che serve da campo desercitazione alle milizie una coppia di cavalli lasciati in libertà si spassavano a rincorrere un loro puledretto vivacissimo il quale, springando di qua e di là e facendo mille sgambetti e giravolte, dimostrava di prender tanta allegrezza di quel giuoco. E anche il padre e la madre pareva che da tutto quel grazioso tripudio del figlio si sentissero dun tratto ritornati giovani e in quel momento dillusione si obliassero. Ma poco dopo, dun tratto, come se nella corsa unombra fosse passata loro davanti, simpuntarono scossero più volte, sbruffando, la testa e, stanchi e tardi, col collo basso andarono a sdrajarsi poco discosto. Invano il figlio cercò di scuoterli, di aizzarli novamente alla corsa e al gioco; rimasero lí serii e gravi, come sotto il peso duna grande malinconia; e uno, che doveva essere il padre, scrollando lentamente la testa alle tentazioni del puledrino mi parve che con quel gesto volesse significargli: Figlio, tu non sai ciò che taspetta Lombra già calata su la vasta pianura faceva apparir fosco nellultima luce Monte Mario col cimiero dei cupi cipressi ritti nel cielo denso di vapori cinerulei dai quali per uno squarcio in alto la luna assommava come una bolla. Cattivo tempo, domani, Momino! Eh, comincia a far freddo, e ho bisogno dun soprabito nuovo e dun nuovo parapioggia. Ho preso labitudine, sai? di stare ogni notte a guardare a lungo il cielo. Penso: Qualcosa di Momino forse sarà ancora per aria sperduta qua in mezzo ai nuovi misteriosi spettacoli che gli saranno aperti davanti. Perché sono nellidea che cè chi muore maturo per unaltra vita e chi no e che quelli che non han saputo maturarsi su la terra siano condannati a tornarci, finché non avranno trovata la via duscita. Tu, per tanti rispetti, teri ben maturato per unaltra vita superiore; ma poi, allultimo, volesti commettere la bestialità di prender moglie, e vedrai che ti faranno tornare soltanto per questo. Neanchio, per dir la verità, mi sento maturo per unaltra vita. Ahimè, per maturarmi bene, dovrei, con questo stomacuccio di taffetà che mi son fatto, digerir tante cose che non riesco neppure a mandar giú: quel tuo signor Postella, per esempio! Quanto mi piacerebbe se ci facessero tornare tutti e due insieme! Sono sicuro che pur non avendo memoria della nostra vita anteriore, noi ci cercheremmo su la terra e saremmo amici come prima. Non rammento più dovabbia letto duna antica credenza detta del Grande Anno che la vita cioè debba riprodursi identica fin nei menomi particolari, dopo trenta milanni, con gli stessi uomini nelle medesime condizioni desistenza, soggetti alla stessa sorte di prima e non solo dotati dei sentimenti duna volta, ma anche vestiti degli stessi panni: riproduzione, insomma, perfetta. Sarei propenso a immaginare tal credenza abbia avuto origine dal sogno di due esseri felici; ma poi non riesco a spiegarmi perché essi abbiano voluto assegnare un periodo cosí lungo al ritorno della loro felicità. Certo lidea non poteva venire in mente a un disgraziato; e forse a nessuno oggi al mondo farebbe piacere la certezza che di qui a trenta milanni si ripeterà questa bella fantocciata dellesistenza nostra. Il forte è morire. Morto, credo che nessuno vorrebbe rinascere. Che ne dici, Momino? Ah, tu già: ci hai qua tua moglie; me ne dimenticavo. Bisogna sempre parlare per conto proprio, a questo mondaccio. Mentre scrivo, in un bicchier dacqua sul tavolino è caduto un insetto schifoso, esile dalle ali piatte, a sei piedi, dei quali gli ultimi due lunghi, finissimi, atti a springare. Mi diverto a vederlo nuotare come un disperato e osservo con ammirazione quanta fiducia esso serbi nellagile virtú di que due suoi piedi. Morrà certo ostinandosi a credere che essi sono ben capaci di springare anche sul liquido ma che intanto qualcosina attaccata alle estremità glimpicci nel salto; difatti, riuscendo vano ogni sforzo, coi piè davanti, nettandoli vivacemente, cerca distrigarsene. Lo salvo, Momino, sí o no? Se lo salvo, esso senza dubbio ne darà merito ai suoi piedi: affoghi dunque! E se invece fosse una graziosa farfallina rassegnata a morire? Lavrei tratta fuori da un pezzo, accuratamente Oh carità umana corrotta dallestetica! Ecco, o insetto infelice il salvataggio: caccio la punta di questa penna nellacqua poi ti farò asciugare un po al calore del lume e infine ti metterò fuori della finestra. Ma lacqua in cui sei caduto, se permetti, non la berrò. E di qui a poco tu, attirato novamente dal lume, forse rientrerai nella stanza e verrai a punzecchiarmi con la piccola proboscide velenosa. Ognuno fa il suo mestiere nella vita: io, quello del galantuomo, e tho salvato. Addio! Notte serena. Mi trattengo un po alla finestra a contemplare le stelle sfavillanti. Zrí, di tratto in tratto. È un pipistrello invisibile, che svola curioso, qui, davanti al vano luminoso aperto nel bujo della piazza deserta. Zrí: e par che mi domandi: Che fai? - Scrivo a un morto, amico pipistrello! E tu che fai? Che cosa è mai codesta tua vita nottambula? Svoli, e non lo sai; come io, del resto, non so che cosa sia la mia; io che pure so tante cose, le quali in fondo non mi hanno reso altro servizio che quello di crescere innanzi a gli occhi miei, alla mia mente, il mistero ingrandendomelo con le cognizioni della pretesa scienza: bel servizio davvero! Che diresti tu, amico pipistrello se a un tuo simile venisse in mente di scoprire un apparecchio da aggiustarti sotto le ali per farti volare più alto e più presto? Forse dapprima ti piacerebbe, ma, e poi? Quel che importa non è volare più presto o più piano, più alto o più basso, ma sapere perché si vola. E perché dovrebbe affrettarsi la tartaruga condannata a vivere una lunghissima vita? Nelle nostre favole intanto chiamiamo tarda e pigra la tartaruga, la quale, per aver tanto tempo davanti a sé non si dà nessuna fretta, e chiamiamo pauroso il coniglio che al primo vederci scappa via. Ma se ai topi di campagna, ai grilli, alle lucertole, agli uccelli, noi domandassimo notizia del coniglio chi sa che cosa ci risponderebbero, non certo però, che sia una bestia paurosa. O che forse pretenderebbero gli uomini che, al loro cospetto il coniglio si rizzasse su due piedi e movesse loro incontro per farsi prendere e uccidere? Meno male che il coniglio non ci sente! meno male che non ha testa da ragionare a modo nostro; altrimenti avrebbe fondamento di credere che spesso tra gli uomini non debba correre molta differenza tra eroismo e imbecillità. E se per caso alla volpe, che ha la fama di savia venisse in mente di comporre favole in risposta a tutte quelle che da gran tempo gli uomini van mettendo fuori calunniando le bestie; quanta materia non le offrirebbero queste scoperte umane, pipistrello mio, e questa scienza umana. Ma la volpe non ci si metterebbe, perché son sicuro che con la sua sagacia intenderebbe che, se per modo desempio un favolista fa parlare un asino come un uomo sciocco, sciocco non è lasino, ma asino è luomo. Basta; chiudo la finestra, Momino: vado a letto. Filosofia, eh? questa notte: un po animalesca veramente, con quei cavalli a principio e poi con quellinsetto e ora il pipistrello e la tartaruga e il coniglio e la volpe e lasino e luomo. CAPITULO CINQUE Comprendo che il tempo quello almeno abbocconato in giorni e lunazioni e mesi dai nostri calendarii per te ormai è come nulla; ma io mi ero fatta lillusione che, per mio mezzo, un barlume di vita potesse inalbarti il bujo in cui sei caduto, e la mia voce che pure è grossa, venir come vocina di ragnatelo a vellicare, non che altro, lumido e nudo silenzio intorno a te. Sono passati dieci mesi, Momo; te ne sei accorto? Ti ho lasciato al bujo dieci mesi, senza scriverti un rigo Ma sta pur sicuro che non hai perduto nulla di nuovo: il mondo è sempre porco a un modo e sciocco forse un po peggio. Non credere che tabbia un solo istante dimenticato. Mi ha prima distratto dallo scriverti ogni sera la ricerca dun nuovo alloggio; poi ho pensato: Ma davvero non saprei adattarmi a vivere in queste tre stanzette? Perché cerco una casa più ampia? per vedermi forse crescere attorno la solitudine? E questultimo pensiero mi ha gettato in preda a una tristezza indicibile. Ah, per i vecchi che restano soli e senza neanche la propria casa, aggiungi! gli ultimi giorni sono proprio intollerabili. Mi ritorna viva nellanima limpressione che provavo da giovine nel vedere per via qualche vecchio trascinare pesantemente le membra debellate dalla vita. Io li seguivo un tratto, assorto, quei poveri vecchi, osservando ogni loro movimento e le gambe magre piegate, i piedi che pareva non potessero spiccicarsi da terra, la schiena curva le mani tremule, il collo proteso e quasi schiacciato sotto un giogo disumano di cui gli occhi risecchi, senza ciglia, nel chiudersi, esprimevano il peso e la pena. E provavo una profonda ambascia, chera insieme oscura costernazione e dispetto della vita la quale si spassa a ridurre in cosí miserando stato le sue povere creature. Per tutti coloro a cui torna conto restare scapoli, la porta della vita dovrebbe chiudersi su la soglia della vecchiaja buono e tranquillo albergo soltanto per i nonni, cioè per chi vi entra munito del dolce presidio dei nipoti. Gli scapoli maturi dovrebbero interdirsene lentrata, o entrarci appajati da fratelli, comera mia intenzione. Ma tu, nel meglio, mi tradisti; frutto del tradimento, la tua morte affrettata: maggior danno però, forse, per me rimasto cosí solo e abbandonato che per te colpevole verso lamico di tanta ingiustizia, per non dire ingratitudine. Lasciami sfogare: ho traversato un periodo crudele. A un certo punto, ho fatto le valige, e via! Ho voluto rivedere i tre laghi e, con particolar desiderio, quello di Lugano che date le condizioni danimo con cui avevo intrapreso il primo viaggio, al tempo del tuo matrimonio, mi aveva fatto maggiore impressione. Sono rimasto disilluso! Eppure dicono che i vecchi non riescono a veder più le cose come sono, bensí come le hanno altra volta vedute. più dogni altro mi ha fatto dispetto un certo gruppo dalberi, di cui avevo serbato memoria, che fossero altissimi e superbi. Li ho ritrovati allincontro quasi nani e storti, umili e polverosi: li ho guardati a lungo, non credendo agli occhi miei; ma erano ben dessi, senzalcun dubbio, lí, al lor posto; e ho sentito in fine come se essi avessero risposto cosí alla mia disillusione: Hai fatto male vecchio, a ritornare! Eravamo per te alberi altissimi e superbi; ma, vedi ora? Noi siamo stati sempre cosí, tristi e meschini Senza i tuoi augurii, ho compito a Moltrasio sul lago di Como sessantanni. In unumile trattoria ho alzato il bicchiere e borbottato: - Tommaso, crepa presto! Sono ritornato a Roma laltro jeri. E ora dovrei venire alle cose brutte per te; ma sento che non mi è possibile. Limmagine di quella tua cassa gonfia moccupa come un incubo lo spirito, e penso che se non è ancora scoppiata, scoppierebbe, se ti dicessi ciò che sta per avvenire a casa tua. Io non ci posso portare, amico mio, nessun rimedio. Tho detto che in principio fui distratto dallo scriverti dalla ricerca duna nuova casa; ma non te nho detto la vera ragione, come poi del mio viaggio lassú. Ti basti sapere che tua moglie voleva che mi riprendessi i mobili di mia pertinenza, che sono ancora nella casa che fu nostra, e che alla mia assicurazione che non sapevo più che farmene né dove metterli e che perciò se li tenesse pure considerandoli ormai come suoi mi rimandò lassegno mensile, dicendomi di non averne più bisogno. Pare difatti che suo cognato abbia intrapreso non so che negozio molto lucroso su medicinali con un suo socio di Napoli per cui la salute, amico mio, diventerà sempre più preziosa; perché, con questo negozio, povero a chi la perde e vorrà riacquistarla. Tua moglie usufruirà indirettamente di questo negozio, perché quel socio di Napoli pare che abbia un fratello e pare che questo fratello, venuto a Roma per concludere la società, la abbia conclusa includendovi, per conto suo, tua moglie. Sí, amico mio. Ella sposerà tra poco questo fratello del socio di Napoli. Ma io non me ne sarei scappato in Isvizzera per un caso cosí ordinario, perdonami, e cosí facilmente prevedibile se Insomma, Momo, faccio conto che la tua cassa sia già scoppiata, e te lo dico. Tua moglie, con lajuto del signor Postella ha avuto il coraggio di farmi intendere chiaramente che a un solo patto avrebbe respinto la profferta di matrimonio di quel fratello del socio di Napoli. E sai a qual patto? A patto che la sposassi io. Capisci? Io. Tua moglie. E sai perché? Per usare un ultimo riguardo alla tua santa memoria. Ebbene, Momo, credi chio me ne sia scappato in Isvizzera per indignazione? No, Momo. Me ne sono scappato, perché stavo per cascarci. Sí, amico mio. Come un imbecille. E se imbecille non ti basta, di, di pure come vuoi. Mi piglio tutto. Non ha altra ragione questinterruzione di dieci mesi nella nostra corrispondenza. Fin dovero arrivato, fin dovero arrivato, amico mio! Ero arrivato fino al punto daccordarmi col pensiero che tu stesso proprio tu mi persuadessi a sposare tua moglie con tante considerazioni che, sebbene fondate in un proponimento disperato tuttavia mi pareva di doverle riconoscere una più giusta dellaltra, una più dellaltra assennata. Sí. Per te, e per lei, giuste e assennate. Per te, in quanto dovesse riuscirti assai meno ingrato che la sposassi io, tua moglie, anziché un estraneo perché cosí tu potevi esser sicuro di rimaner sempre terzo in ispirito nella famiglia, senzessere mai dimenticato. Per lei, in quanto, se da una parte non savvantaggiava lasciando di sposare uno molto più giovane di me dallaltra certamente ci avrebbe guadagnato la sicurezza assoluta dellesistenza la tranquillità, il poter rimanere nella propria casa, senzabbassamento o mutamento di stato. E poi il piacere velenoso per te di vedermi fare, anche più vecchio di te, quello per cui, in vita, tanto ti condannai. Ho potuto capire a tempo, per fortuna, tutto lorrore della vita, amico mio, nei riguardi di chi muore. E che un vero delitto è seguitare a dare ai morti notizie della vita: di quella stessa vita di cui dentro di noi fu composta la loro realtà finché vissero e che seguitando a durare nel nostro ricordo finché noi viviamo, è naturale che ormai senza difesa e immeritamente debba esserne straziata. Parlandoti della vita, potevo arrivare, come niente, povero Momino mio a concludere queste notizie del mondo con linviarti in un cartoncino litografato la partecipazione delle mie nozze con tua moglie. Hai capito? E dunque, basta, via. Finiamola. Novelle per un anno di luigi pirandello LA TRAGEDIA DUN PERSONAGGIO È mia vecchia abitudine dare udienza ogni domenica mattina, ai personaggi delle mie future novelle. Cinque ore, dalle otto alle tredici. Maccade quasi sempre di trovarmi in cattiva compagnia. Non so perché, di solito accorre a queste mie udienze la gente più scontenta del mondo o afflitta da strani mali, o ingarbugliata in speciosissimi casi, con la quale è veramente una pena trattare. Io ascolto tutti con sopportazione; li interrogo con buona grazia; prendo nota de nomi e delle condizioni di ciascuno; tengo conto de loro sentimenti e delle loro aspirazioni. Ma bisogna anche aggiungere che per mia disgrazia non sono di facile contentatura. Sopportazione, buona grazia, sí; ma esser gabbato non mi piace. E voglio penetrare in fondo al loro animo con lunga e sottile indagine. Ora avviene che a certe mie domande più duno aombri e simpunti e recalcitri furiosamente perché forse gli sembra chio provi gusto a scomporlo dalla serietà con cui mi sè presentato. Con pazienza, con buona grazia mingegno di far vedere e toccar con mano che la mia domanda non è superflua, perché si fa presto a volerci in un modo o in un altro; tutto sta poi se possiamo essere quali ci vogliamo. Ove quel potere manchi, per forza questa volontà deve apparire ridicola e vana. Non se ne vogliono persuadere. E allora io, che in fondo sono di buon cuore, li compatisco. Ma è mai possibile il compatimento di certe sventure, se non a patto che se ne rida? Orbene, i personaggi delle mie novelle vanno sbandendo per il mondo, che io sono uno scrittore crudelissimo e spietato. Ci vorrebbe un critico di buona volontà, che facesse vedere quanto compatimento sia sotto a quel riso. Ma dove sono oggi i critici di buona volontà? È bene avvertire che alcuni personaggi, in queste udienze, balzano davanti agli altri e simpongono con tanta petulanza e prepotenza chio mi vedo costretto qualche volta a sbrigarmi di loro lí per lí. Parecchi di questa lor furia poi si pentono amaramente e mi si raccomandano per avere accomodato chi un difetto e chi un altro. Ma io sorrido e dico loro pacatamente che scontino ora il loro peccato originale e aspettino chio abbia tempo e modo di ritornare ad essi. Tra quelli che rimangono indietro in attesa, sopraffatti, chi sospira, chi soscura chi si stanca e se ne va a picchiare alla porta di qualche altro scrittore. Mi è avvenuto non di rado di ritrovare nelle novelle di parecchi miei colleghi certi personaggi, che prima serano presentati a me; come pure mè avvenuto di ravvisarne certi altri, i quali non contenti del modo comio li avevo trattati, han voluto provare di fare altrove miglior figura. Non me ne lagno, perché solitamente di nuovi me ne vengon davanti due e tre per settimana. E spesso la ressa è tanta, chio debbo dar retta a più duno contemporaneamente. Se non che, a un certo punto, lo spirito cosí diviso e frastornato si ricusa a quel doppio o triplo allevamento e grida esasperato che, o uno alla volta piano piano, riposatamente, o via nel limbo tutte tre! Ricordo sempre con quanta remissione aspettò il suo turno un povero vecchietto arrivatomi da lontano un certo maestro Icilio Saporini, spatriato in America nel mille ottocento quarantanove, alla caduta della Repubblica Romana per aver musicato non so che inno patriottico, e ritornato in Italia dopo quarantacinque anni, quasi ottantenne, per morirvi. Cerimonioso, col suo vocino di zanzara, lasciava passar tutti innanzi a sé. E finalmente un giorno chero ancor convalescente duna lunga malattia, me lo vidi entrare in camera, umile umile con un timido risolino su le labbra: - Se posso Se non le dispiace Oh sí, caro vecchietto! Aveva scelto il momento più opportuno. E lo feci morire subito subito in una novelletta intitolata Musica vecchia. Questultima domenica sono entrato nello scrittojo, per ludienza, un po più tardi del solito. Un lungo romanzo inviatomi in dono, e che aspettava da più dun mese desser letto mi tenne sveglio fino alle tre del mattino per le tante considerazioni che mi suggerí un personaggio di esso lunico vivo tra molte ombre vane. Rappresentava un poveruomo, un certo dottor Fileno, che credeva daver trovato il più efficace rimedio a ogni sorta di mali una ricetta infallibile per consolar se stesso e tutti gli uomini dogni pubblica o privata calamità. Veramente, più che rimedio o ricetta, era un metodo, questo del dottor Fileno che consisteva nel leggere da mane a sera libri di storia e nel veder nella storia anche il presente cioè come già lontanissimo nel tempo e impostato negli archivii del passato. Con questo metodo sera liberato dogni pena e dogni fastidio e aveva trovato - senza bisogno di morire - la pace: una pace austera e serena soffusa di quella certa mestizia senza rimpianto, che serberebbero ancora i cimiteri su la faccia della terra anche quando tutti gli uomini vi fossero morti. Non si sognava neppure, il dottor Fileno, di trarre dal passato ammaestramenti per il presente. Sapeva che sarebbe stato tempo perduto, e da sciocchi; perché la storia è composizione ideale delementi raccolti secondo la natura le antipatie, le simpatie, le aspirazioni, le opinioni degli storici e che non è dunque possibile far servire questa composizione ideale alla vita che si muove con tutti i suoi elementi ancora scomposti e sparpagliati. E nemmeno si sognava di trarre dal presente norme o previsioni per lavvenire; anzi faceva proprio il contrario: si poneva idealmente nellavvenire per guardare il presente, e lo vedeva come passato. Gli era morta, per esempio, da pochi giorni una figliuola. Un amico era andato a trovarlo per condolersi con lui della sciagura. Ebbene, lo aveva trovato già cosí consolato, come se quella figliuola gli fosse morta da più che centanni. La sua sciagura, ancor calda calda, laveva senzaltro allontanata nel tempo, respinta e composta nel passato. Ma bisognava vedere da quale altezza e con quanta dignità ne parlava! Insomma di quel suo metodo il dottor Fileno sera fatto come un cannocchiale rivoltato. Lo apriva, ma non per mettersi a guardare verso lavvenire, dove sapeva che non avrebbe veduto niente; persuadeva lanima a esser contenta di mettersi a guardare dalla lente più grande, attraverso la piccola appuntata al presente, per modo che tutte le cose subito le apparissero piccole e lontane. E attendeva da varii anni a comporre un libro, che avrebbe fatto epoca certamente: La filosofia del lontano. Durante la lettura del romanzo mera apparso manifesto che lautore, tutto inteso ad annodare artificiosamente una delle trame più solite non aveva saputo assumere intera coscienza di questo personaggio, il quale, contenendo in sé esso solo, il germe duna vera e propria creazione era riuscito a un certo punto a prender la mano allautore e a stagliarsi per un lungo tratto con vigoroso rilievo su i comunissimi casi narrati e rappresentati; poi, allimprovviso, sformato e immiserito, sera lasciato piegare e adattare alle esigenze duna falsa e sciocca soluzione. Ero rimasto a lungo, nel silenzio della notte, con limmagine di questo personaggio davanti agli occhi, a fantasticare. Peccato! Cera tanta materia in esso, da trarne fuori un capolavoro! Se lautore non lo avesse cosí indegnamente misconosciuto e trascurato se avesse fatto di lui il centro della narrazione, anche tutti quegli elementi artificiosi di cui sera valso si sarebbero forse trasformati, sarebbero diventati subito vivi anchessi. E una gran pena e un gran dispetto serano impadroniti di me per quella vita miseramente mancata. Ebbene, quella mattina, entrando tardi nello scrittojo, vi trovai un insolito scompiglio perché quel dottor Fileno sera già cacciato in mezzo ai miei personaggi aspettanti i quali, adirati e indispettiti, gli erano saltati addosso e cercavano di cacciarlo via, di strapparlo indietro. - Ohé! - gridai. - Signori miei, che modo è codesto? Dottor Fileno, io ho già sprecato con lei troppo tempo. Che vuole da me? Lei non mappartiene. Mi lasci attendere in pace adesso a miei personaggi, e se ne vada. Una cosí intensa e disperata angoscia si dipinse sul volto del dottor Fileno che subito tutti quegli altri i miei personaggi che ancora stavano a trattenerlo impallidirono mortificati e si ritrassero. - Non mi scacci, per carità, non mi scacci! Mi accordi cinque soli minuti dudienza, con sopportazione di questi signori e si lasci persuadere, per carità! Perplesso e pur compreso di pietà, gli domandai: - Ma persuadere di che? Sono persuasissimo che lei, caro dottore, meritava di capitare in migliori mani. Ma che cosa vuole chio le faccia? Mi sono doluto già molto della sua sorte; ora basta. - Basta? Ah, no, perdio! - scattò il dottor Fileno con un fremito dindignazione per tutta la persona. - Lei dice cosí perché non son cosa sua! La sua noncuranza, il suo disprezzo mi sarebbero creda, assai meno crudeli, che codesta passiva commiserazione indegna dun artista, mi scusi! Nessuno può sapere meglio di lei che noi siamo esseri vivi, più vivi di quelli che respirano e vestono panni; forse meno reali, ma più veri! Si nasce alla vita in tanti modi, caro signore; e lei sa bene che la natura si serve dello strumento della fantasia umana per proseguire la sua opera di creazione. E chi nasce mercé questattività creatrice che ha sede nello spirito delluomo è ordinato da natura a una vita di gran lunga superiore a quella di chi nasce dal grembo mortale duna donna. Chi nasce personaggio, chi ha lavventura di nascere personaggio vivo, può infischiarsi anche della morte. Non muore più! Morrà luomo, lo scrittore, strumento naturale della creazione; la creatura non muore più! E per vivere eterna, non ha mica bisogno di straordinarie doti o di compiere prodigi. Mi dica lei chi era Sancho Panza! Mi dica lei chi era don Abbondio! Eppure vivono eterni perché - vivi germi - ebbero la ventura di trovare una matrice feconda una fantasia che li seppe allevare e nutrire per leternità. - Ma sí, caro dottore: tutto questo sta bene, - gli dissi. - Ma non vedo ancora che cosa ella possa volere da me. - Ah no? non vede? - fece il dottor Fileno. - Ho forse sbagliato strada? Sono caduto per caso nel mondo della Luna? Ma che razza di scrittore è lei, scusi? Ma dunque sul serio lei non comprende lorrore della tragedia mia? Avere il privilegio inestimabile di esser nato personaggio, oggi come oggi voglio dire oggi che la vita materiale è cosí irta di vili difficoltà che ostacolano, deformano, immiseriscono ogni esistenza; avere il privilegio di esser nato personaggio vivo, ordinato dunque, anche nella mia piccolezza, allimmortalità e sissignore, esser caduto in quelle mani, esser condannato a perire iniquamente, a soffocare in quel mondo dartifizio dove non posso né respirare né dare un passo, perché è tutto finto, falso, combinato, arzigogolato! Parole e carta! Carta e parole! Un uomo se si trova avviluppato in condizioni di vita a cui non possa o non sappia adattarsi, può scapparsene, fuggire; ma un povero personaggio, no: è lí fissato inchiodato a un martirio senza fine! Aria! aria! vita! Ma guardi Fileno mi ha messo nome Fileno Le pare sul serio che io mi possa chiamar Fileno? Imbecille, imbecille! Neppure il nome ha saputo darmi! Io, Fileno! E poi, già, io, io, lautore della Filosofia del lontano proprio io dovevo andare a finire in quel modo indegno per sciogliere tutto quello stupido garbuglio di casi là! Dovevo sposarla io, è vero? in seconde nozze quelloca di Graziella, invece del notajo Negroni! Ma mi faccia il piacere! Questi sono delitti caro signore, delitti che si dovrebbero scontare a lagrime di sangue! Ora, invece, che avverrà? Niente. Silenzio. O forse qualche stroncatura in due o tre giornaletti. Forse qualche critico esclamerà: Quel povero dottor Fileno, peccato! Quello sí era un buon personaggio!. E tutto finirà cosí. Condannato a morte, io, lautore della Filosofia del lontano che quellimbecille non ha trovato modo neanche di farmi stampare a mie spese! Eh già se no, sfido! come avrei potuto sposare in seconde nozze quelloca di Graziella? Ah, non mi faccia pensare! Sú, sú, allopera, allopera, caro signore! Mi riscatti lei subito subito! mi faccia viver lei che ha compreso bene tutta la vita che è in me! A questa proposta avventata furiosamente come conclusione del lunghissimo sfogo restai un pezzo a mirare in faccia il dottor Fileno. - Si fa scrupolo? - mi domandò, scombujandosi. - Si fa scrupolo? Ma è legittimo, legittimo, sa! È suo diritto sacrosanto riprendermi e darmi la vita che quellimbecille non ha saputo darmi. È suo e mio diritto, capisce? - Sarà suo diritto, caro dottore, - risposi, - e sarà anche legittimo, come lei crede. Ma queste cose, io non le faccio. Ed è inutile che insista. Non le faccio. Provi a rivolgersi altrove. - E a chi vuole che mi rivolga, se lei - Ma io non so! Provi. Forse non stenterà molto a trovarne qualcuno perfettamente convinto della legittimità di codesto diritto. Se non che, mi ascolti un po, caro dottor Fileno. È lei, sí o no, veramente lautore della Filosofia del lontano? - E come no? - scattò il dottor Fileno, tirandosi un passo indietro e recandosi le mani al petto. - Oserebbe metterlo in dubbio? Capisco, capisco! È sempre per colpa di quel mio assassino! Ha dato appena appena e in succinto, di passata, unidea delle mie teorie non supponendo neppure lontanamente tutto il partito che cera da trarre da quella mia scoperta del cannocchiale rivoltato! Parai le mani per arrestarlo sorridendo e dicendo: - Va bene va bene ma, e lei, scusi? - Io? come, io? - Si lamenta del suo autore; ma ha saputo lei, caro dottore, trar partito veramente della sua teoria? Ecco, volevo dirle proprio questo. Mi lasci dire. Se Ella crede sul serio, come me, alla virtú della sua filosofia, perché non la applica un po al suo caso? Ella va cercando, oggi, tra noi, uno scrittore che la consacri allimmortalità? Ma guardi a ciò che dicono di noi poveri scrittorelli contemporanei tutti i critici più ragguardevoli. Siamo e non siamo, caro dottore! E sottoponga, insieme con noi, al suo famoso cannocchiale rivoltato i fatti più notevoli le questioni più ardenti e le più mirabili opere dei giorni nostri. Caro il mio dottore, ho gran paura chElla non vedrà più niente né nessuno. E dunque, via, si consoli, o piuttosto, si rassegni, e mi lasci attendere a miei poveri personaggi i quali, saranno cattivi, saranno scontrosi, ma non hanno almeno la sua stravagante ambizione.Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL VECCHIO DIO Smilzo, un po curvo, con un abitino di tela che gli sventolava addosso lombrello aperto sulla spalla e il vecchio panama in mano, il signor Aurelio savviava ogni giorno per la sua speciosa villeggiatura. Un posto aveva scoperto, un posto che non sarebbe venuto in mente a nessuno; e se ne beava tra sé e sé, quando ci pensava, stropicciandosi le manine nervose. Chi sui monti, chi in riva al mare, chi in campagna: lui, nelle chiese di Roma. Perché no? Non ci si sta forse freschi più che in un bosco? E in santa pace, anche. Nei boschi, gli alberi; qui, le colonne delle navate; lí, allombra delle frondi; qui, allombra del Signore. - Eh, come si fa? Ci vuol pazienza. Aveva anche lui, un tempo, una bella campagna sotto Perugia, ricca da cipressetti densi e lunghesso il canale quelleleganza di gracili salci violetti e tanto dolce azzurro dombra che dilaga; la magnifica villa, con dentro una preziosa raccolta doggetti darte: ah quella poi! invidiato decoro di casa Vetti! Gli restavano le chiese, ora, per villeggiare. - Eh, come si fa? Ci vuol pazienza. Da parecchi anni a Roma, non gli era ancora riuscito di visitarne tutte le chiese più famose. Lavrebbe fatto questanno per villeggiatura. Speranze, illusioni, ricchezza e tantaltre belle cose aveva perduto il signor Aurelio lungo il cammino della vita: gli era solo rimasta la fede in Dio chera tra il bujo angoscioso della rovinata esistenza, come un lanternino: un lanternino chegli andando cosí curvo, riparava alla meglio, con trepida cura, dal gelido soffio degli ultimi disinganni. Errava come sperduto in mezzo al rimescolío della vita, e nessuno più si curava di lui. - Non importa: Dio mi vede! - si esortava in cuor suo. E nera proprio sicuro, di questo, il signor Aurelio, che Dio lo vedeva per quel suo lanternino. Tanto sicuro, che il pensiero della prossima fine, non che sgomentarlo, lo confortava. Le strade, sotto il cocente sole, erano quasi deserte. Tuttavia per lui cera sempre qualcuno, un monellaccio, un vetturino di stazione, che, vedendolo passare col lucido cranio scoperto la barbetta lieve tremolante sul mento, e la zazzeretta grigia, tremolante anchessa su la nuca, gli lanciava qualche lazzo. - Guarda oh: due barbette! una davanti e laltra dietro! Ma il cappello in capo, destate, il signor Aurelio non lo poteva sopportare. Sorrideva anche lui al lazzo e affrettava, quasi senza volerlo quei suoi passettini da pernice, per levar la tentazione dun altro lazzo a quegli oziosi. - Eh, come si fa? Ci vuol pazienza. Entrando nella chiesa designata quel giorno per villeggiatura, voleva prima di tutto goder della giunta: sedere. E traeva un gran respiro; sasciugava il sudore; poi, con diligenza, ripiegava in quattro il fazzoletto e se lo poneva in capo, cosí ripiegato, per riguardarsi dallumida frescura. Qualche rara divota che si voltava appena a spiarlo, vedendolo con quel buffo copricapo, sbruffava tra sé una risatina. Ma il signor Aurelio, in quel momento, si sentiva beato respirando quellumido insaporato dincenso che stagnava nella solenne vacuità silenziosa dellinterno sacro; né gli nasceva il sospetto che qualcuno, pur lí, nella casa di Dio, potesse provar gusto a ridere di lui. Riposatosi un po, si metteva a esaminare la chiesa, pian pianino, come uno che ci abbia da passar la giornata. E ne studiava con amorosa attenzione larchitettura, le singole parti. Si fermava davanti a ogni pala daltare, a ogni opera musiva, a ogni cappella a ogni monumento funerario, e con locchio esperto scopriva subito le peculiarità del tempo della scuola a cui lopera darte doveva ascriversi e se era sincera o deturpata da toppe e rimessi di restauri infelici. Poi tornava a sedere; e se in chiesa, come spesso avveniva a quellora, di quella stagione, non cera altri che lui ne approfittava per segnar rapidamente in un modesto taccuino qualche nota, un dubbio da chiarire, le sue impressioni. Soddisfatta cosí la prima curiosità e adempiuto per quel giorno il compito darte che si era prefisso traeva di tasca qualche libretto damena lettura, che per la dimensione poteva parere un libro di preghiere, e si metteva a leggere. Di tanto in tanto levava il capo per riassumere o fingersi davanti agli occhi la scena descritta dal poeta. E con quella lettura di libri profani non temeva doffendere la casa del Signore. Secondo il suo modo di vedere, Dio non poteva aversi a male delle cose belle create dai poeti per innocente delizia degli uomini. Stanco della lettura sabbandonava, con gli occhi fissi nel vuoto e strofinando a lungo tra loro lindice e il pollice delle due manine alle proprie fantasie o ai ricordi degli anni perduti. Talvolta, mentre fantasticava cosí, tutto assorto gli savvistava da una nicchietta nel pilastro di fronte qualche busto che pareva se ne stesse lí affacciato a guardare in chiesa. - Oh! - faceva allora, tentennando il capo con un sorriso. - Te beato, amico mio. Si sta bene da morti? E si levava di nuovo per leggere nellinscrizione funeraria il nome di quel sepolto poi tornava a sedere e si metteva a conversare con lui mentalmente, guardandolo. - Siamo qua, caro il mio Hieronymus! Peccato che non sia più permesso farsi seppellire in chiesa. Mi farei scavare una bella nicchietta nel pilastro di fronte e, tu di là, io di qua, tutti e due affacciati sentiresti che belle conversazioncine! Ce lhai di buon uomo, la faccia, poveretto, e certi guaj perciò mi conteresti. Mah! Come si fa? Ci vuol pazienza. Mi sembra però che in chiesa ci si debba star meglio, da morti. Questo buon odor dincenso; e messe e preghiere tutti i giorni. Nel camposanto, se vogliamo dirla, ci piove. La morte però, anche lí nel camposanto, eh una liberazione; quando sulla terra, più che per viver bene, ci si duri per prepararsi a morir senza paura. Premii di là, il signor Aurelio, non se nattendeva; gli bastava portarsi di qua, fino allultimo passo, la coscienza tranquilla, di non aver mai fatto il male per volontà. Conosceva i dubbii tenebrosi accumulati dalla scienza come tanti nuvoloni su la luminosa spiegazione che la fede ci dà della morte sí per averne fatta lettura in qualche libro, e sí per averli quasi respirati nellaria; e rimpiangeva che il Dio dei suoi giorni, anche per lui, credente non potesse più esser quello che in sei dí aveva creato il mondo, e sera nel settimo riposato. Quella mattina, entrando in chiesa, era rimasto meravigliato dellaspetto del sagrestano bel vecchio enormemente barbuto e capelluto e orgoglioso di quel barbone lanoso e di quella chioma partita nel mezzo e ondulata su le spalle e nei cernecchi. Bella, la testa soltanto. Il corpo tozzo, curvo, cadente, pareva penasse a sorreggerla, con tutto quel volume di peli. Ora, il signor Aurelio, riflettendo intorno alla vita e alla morte considerando amaramente ai meschini profitti dellanima in questo tanto decantato secolo dei lumi rivolto col pensiero al vecchio Dio dellintatta fede dei padri, a poco a poco saddormentò. E quel vecchio Dio, nel sogno, ecco che gli venne innanzi, curvo, cadente reggendo a fatica su le spalle la testa enormemente barbuta e chiomata del sagrestano della chiesa; gli sedette accanto e cominciò a sfogarsi con lui come fanno i vecchietti seduti sul murello davanti ai gerontocomii: - Mali tempi, figlio mio! Vedi come mi son ridotto? Sto qui a guardia delle panche. Di tanto in tanto, qualche forestiere. Ma non entra mica per Me, sai! Viene a visitar gli affreschi antichi e i monumenti; monterebbe anche su gli altari per veder meglio le immagini dipinte in qualche pala! Mali tempi, figlio mio. Hai sentito? hai letto i libri nuovi? Io, Padre Eterno, non ho fatto nulla: tutto sè fatto da sé, naturalmente, a poco a poco. Non ho creato Io prima la luce, poi il cielo, poi la terra e tutto il resto, come ti avevano insegnato ne tuoi gracili anni. Che! che! Non centro più per nulla Io. Le nebulose, capisci? la materia cosmica E tutto sè fatto da sé. Ti faccio ridere: uno cè stato finanche, un certo scienziato, il quale ha avuto il coraggio di proclamare che avendo studiato in tutti i sensi il cielo, non vi aveva trovato neppur una minima traccia dellesistenza mia. Di un po: te lo immagini questo poveruomo che, armato del suo canocchiale saffannava sul serio a darmi la caccia per i cieli, quando non mi sentiva dentro il suo misero coricino? Ne riderei di cuore, tanto tanto, figliuolo mio, se non vedessi gli uomini far buon viso a siffatte scempiaggini. Ricordo bene quandIo li tenevo tutti in un sacro terrore, parlando loro con la voce dei venti, dei tuoni e dei terremoti. Ora hanno inventato il parafulmine, capisci? e non mi temono più; si sono spiegati il fenomeno del vento, della pioggia e ogni altro fenomeno e non si rivolgono più a Me per ottenere in grazia qualche cosa. Bisogna, bisogna chio mi risolva a lasciare la città e mi restringa a fare il Padreterno nelle campagne: là vivono tuttora, non dico più molte ma alquante anime ingenue di contadini, per cui non si muove foglia dalbero se Io non voglia e sono ancora Io che faccio il nuvolo e il sereno. Sú, sú, andiamo, figliuolo! Anche tu qua ci stai maluccio, lo vedo. Andiamocene, andiamocene in campagna, fra la gente timorata, fra la buona gente che lavora. A queste parole, il signor Aurelio, nel sogno, sentiva stringersi il cuore. La campagna! il suo sospiro! La vedeva come se vi fosse; ne respirava laria balsamica - quando, a un tratto, si sentí scuotere e, aprendo gli occhi stordito, oppresso di stupore, si vide davanti vivo e spirante, il Padre Eterno proprio lui, che gli ripeteva ancora: - Andiamo, sú, andiamo - Ma se è tanto che - barbugliò il signor Aurelio con gli occhi sbarrati, atterrito dalla realtà del suo sogno. Il vecchio sagrestano scosse le chiavi: - Andiamo! La chiesa si chiude. Novelle per un anno di Luigi Pirandello TANINO E TANOTTO Dai contadini che si recavano ogni giorno in città con le mule cariche delle provviste della campagna il barone Mauro Ragona sapeva che la moglie seguitava a star male e che anche il figlio, ora, sera gravemente ammalato. Della moglie non glimportava. Matrimonio sbagliato, contratto per sciocca ambizione giovanile. Figlio dun contadino arricchito, il quale, sotto il passato Governo delle due Sicilie, sera comprata col feudo la baronía aveva sposato la figlia del marchese Nigrelli, fin da bambina educata a Firenze e che, a suo dire, non comprendeva più il dialetto siciliano; pallida, bionda e delicata come un fiore di serra. Robusto, tutto dun pezzo, bruno di carnagione, anzi nero come un africano, faccia dura, occhi duri grossi baffi e capelli fitti, crespi, nerissimi, egli ora si diceva contadino, e se ne vantava. Avevano capito presto luno e laltra che la loro convivenza era impossibile. Ella piangeva sempre; senza ragione, credeva lui. Dal canto suo, egli sannojava e, in risposta a quelle lagrime, sbuffava. Ma dalla loro unione era nato un bambino, biondo, pallido e delicato come la madre la quale fin dai primi giorni se nera mostrata gelosissima; tanto che egli non aveva potuto mai toccarlo e nemmeno quasi guardarlo. E allora egli sera allontanato dalla città senza darne né conto né ragione a nessuno. Per fare il comodo suo. Se nera andato lí nella sua campagna nativa; sera presa con sé Bàrtola, la bella figlia dun suo fattore morto lanno avanti, sana e gaja contadina piena dumile bontà, che aveva accolto come un grande onore, come una vera degnazione lamore del giovane padrone; gli era nato un figliuolo anche da lei, ma bruno come lui, solido e paffuto; e finalmente sera sentito a posto. La moglie, contentissima. Serano guastati del tutto, apertamente, per una stupida bizza: Mauro Ragona adesso lo riconosceva. Vedendosi trattato dalto in basso dalla moglie aristocratica nelle rare volte che si recava in città più per rivedere il figlio che per lei, sera sentito un giorno rimescolare il sangue. Ah davvero ella sentiva tanto disprezzo per lui? davvero non lo riteneva degno daltra donna, che di quella Bàrtola che teneva in campagna? - Ti voglio! - le aveva gridato, inasprito dalle sdegnose ripulse di lei. - Sei infine mia moglie! Ma ella sera ribellata fieramente a quella violenza che egli per puntiglio voleva usarle. Accecato, il Ragona sera lasciato spingere un po troppo oltre dallamor proprio offeso e finalmente se nera andato, rompendo in una sghignazzata. - Quella lí, del resto, vale cento volte più di te! Dallora in poi, non era più ritornato in città. Non gli importava, dunque, che la moglie stesse male. Ma che ora si fosse ammalato anche il figlio, sí, e molto. Non lo aveva più riveduto, da cinque anni, povero piccino e ne aveva rimorso: era sangue suo, portava il suo nome, il suo, il nome dei Ragona; sarebbe stato lerede della sua ricchezza, e cresceva intanto come un Nigrelli, lí, tutto della madre che forse gli parlava male di lui a tradimento, male del proprio padre, di cui il piccino non poteva più, certo, ricordarsi. Se ne ricordava lui, però: ah era tanto bello, come un angioletto, con quei ricci biondi e quegli occhi limpidi, color di cielo. Chi sa intanto come sera fatto, ora, dopo cinque anni - malato, ora e gravemente - E se fosse morto, se fosse morto, senza conoscere il padre? Bàrtola quei giorni si teneva con sé, lontano, Tanotto, il figliuolo, vedendo il padrone cosí aggrondato e in pensiero per quellaltro. Comprendeva, col suo cuore devoto che la vista di Tanotto, allegro e spensierato, non poteva riuscir gradita in quei momenti al padrone; temeva che questi non facesse anche qualche sgarbo al povero piccino innocente, non lo respingesse, come un cagnolo importuno. Ella stessa sarrischiava appena di domandargli notizie. - Non so nulla! Non mi sanno dir nulla! - le rispondeva egli duramente, smaniando. E Bàrtola non soffendeva di quella durezza. Pensava che era per il dolore del figlio, e giungeva le mani, alzando gli occhi al cielo. La Vergine Santa doveva farglielo guarire presto, quel bambino! Ella non poteva vedere cosí angustiato il suo padrone. - Lasciala stare la Vergine, - le disse egli, un giorno, irritato. - Lo so che a te piacerebbe che mio figlio morisse! Bàrtola aprí le braccia, sbarrò gli occhi, stupita ferita nel cuore, quasi non sapendo credere che il padrone avesse potuto pensar di lei una tal cosa. - Che dice, Vossignoria! - balbettò. - E non sa che per il signorino darei anche la vita di mio figlio? Si coprí il volto con le mani e si mise a piangere. Il barone, poco prima, standosi con la fronte appoggiata ai vetri del balcone aveva veduto Tanotto su lo spiazzo davanti la villa scherzare col cane e coi tacchini, e aveva fatto quel cattivo pensiero. Ora si pentiva daverlo cosí crudamente manifestato; ma invece di mostrare il suo pentimento a Bàrtola, si stizzí del pianto che le aveva ingiustamente cagionato. - Mio figlio non deve morire! - gridò, serrando le pugna e scotendole in aria. - Non deve morire! non voglio, capisci? Ma sí che lo capiva Bàrtola; capiva che per il padrone il figlio, il figlio vero era quello lí; questaltro, Tanotto, era figlio di lei, e basta - figlio duna povera contadina, il quale, morendo si sarebbe levato di patire, di tante dure fatiche si sarebbe levato, che già lo aspettavano; mentre quello lí, il signorino, morendo Dio liberi! avrebbe fatto tanto guasto, poiché era ricco e bello e fatto per vivere e per godere e il Signore avrebbe dovuto sempre guardarglielo! Sul tramonto di quello stesso giorno il barone Ragona fece sellare il cavallo e partí per la città, con la scorta di due campieri. Arrivò chera già sera inoltrata, e trovò a casa il marchese Nigrelli, venuto apposta da Roma dove, da vecchio donnajuolo impenitente, dava fondo alle sue ultime sostanze. Piccolo, asciutto, con la schiena quasi ingommata, i baffetti lunghi ritinti e incerati egli accolse il genero col solito garbo cerimonioso come se non sapesse nulla di nulla: - Oh caro barone caro barone - Riverisco - grufò il Ragona, guardandolo, cupo, negli occhi, e lasciandolo lí, con la mano protesa; poi, vedendo che il marchese alzava quella mano per battergliela amorevolmente su la spalla, aggiunse, seccato: - Vi prego di non toccarmi. Dovè mio figlio? - Eh, maluccio! - sospirò il marchese, disinvolto, portandosi le mani alle punte dei baffetti incerati. - Maluccio, caro barone Venite, venite - Sta in camera con la madre? - domandò, fermandosi, il Ragona. - Eh no, - rispose il Nigrelli. - Sè dovuto portar via, in unaltra camera, perché, capite? ha bisogno daria, di molta aria, che ad Eugenia farebbe male. Si tratta di tifo, purtroppo, caro barone Tanto che io ho pensato - Ditemi dovè! - lo interruppe, brusco e smanioso, il barone. - Accompagnatemi! Dopo cinque anni, si sentiva come un estraneo nella propria casa; non si raccapezzava più tra i cambiamenti che vi aveva apportato la moglie. Nella camera ove giaceva il bambino, vide prima di tutto, accanto al letto, una suora di carità, e se ne turbò profondamente. - Lho chiamata io, - spiegò il marchese. - Volevo dirvi questo. Non potendo la madre, qual più amorosa assistenza? E terminò la frase in un sorriso grazioso rivolto alla giovane suora che abbassò subito gli occhi sotto le grandi ali bianche della cornetta. - Ci sono qua io, ora! - disse il barone, accostandosi al letto; poi, vedendo il piccino ischeletrito, giallo come la cera, quasi calvo: - Figlio! - esclamò. - Figlio! Figlio mio! - con tre sospiri, che parve glimpietrassero il cuore. Il piccino lo guardava dal letto, smarrito, sgomento, non sapendo chi fosse colui che lo chiamava a quel modo. Egli comprese lespressione di quello sguardo e ruppe in singhiozzi. - Sono tuo padre, figlio mio! tuo padre, tuo padre che ti vuol tanto bene E singinocchiò accanto al lettuccio e cominciò a carezzare il visino sparuto del figliuolo a baciargli le manine, teneramente, qua e qua e qua su tutti i ditini, e poi sul dorso e poi su la palma che scottava di quella manina cara, ischeletrita Ah Dio Dio, come scottava! Non si staccò più da quel lettuccio, né giorno né notte, per circa un mese. Licenziò la suora di carità, quel cappellaccio che gli pareva di malaugurio; e volle attender lui a tutte le cure, a tutte, senza darsi un momento di requie senza più chiuder occhio per notti e notti, rifiutando anche il cibo, rifiutando ogni ajuto. Non domandò affatto notizie della moglie; non volle neppur sapere di che male fosse inferma: non visse, in quei giorni che per il suo piccino, il quale, a poco a poco, per istintiva gratitudine al caldo di quellamore sempre vigile, non seppe più fare a meno di lui, e se lo teneva abbracciato stretto stretto, e se lo accarezzava, mentre egli sentiva soffocarsi dalla commozione. Vinto il male, i medici consigliarono al barone di portarsi il figlio in campagna, per ajutare col cambiamento daria la convalescenza. - Non cera bisogno che me lo consigliaste voi. Ci avevo pensato io prima, da me - disse ai medici il Ragona. E diede gli ordini per la partenza, pensando a tutte le minuzie perché il figliuolo malatuccio avesse in campagna tutti i comodi e non avesse nulla a desiderare. Ma quando la moglie inferma seppe di quei preparativi di partenza, temendo che il marito volesse portarsi via il figlio per sempre montò su le furie, e ci andò di mezzo il povero marchese Nigrelli che dovette correre per un pezzo dalluno allaltra, riferendo invettive, domande, risposte che egli, da gentiluomo compito, si sforzava dattenuare, di verniciare alla meglio. Il barone, a un certo punto, tagliò corto. - Oh insomma! Dite a vostra figlia che io sono il padre e che comando io. - Sí, ma voi ecco, lí in campagna avete - si provò a obbiettare il marchese per conto della figlia. - Sí, dico la vostra situazione - Dite a vostra figlia, - riprese con lo stesso tono il barone, - che io conosco il mio dovere di padre e tanto basta! Difatti ai contadini che venivano dalla campagna aveva ordinato di dire a Bàrtola che lasciasse la villa e se ne andasse ad abitare con Tanotto nella casa colonica, lí presso. Prima di partire stabilí con la moglie che il figliuolo, dora innanzi, sarebbe stato con lui in campagna nei mesi grandi comegli a modo dei contadini chiamava il tempo che corre dal marzo al settembre, e linverno, i mesi piccoli, con lei in città. Quellordine del padrone era sembrato a Bàrtola giustissimo. Certo, venendo lí il signorino, ella non poteva rimanere nella villa. Ma il padrone - senza pensare a nulla di male - doveva farle una grazia: concedere di servir lei il signorino poiché nessunaltra donna prezzolata avrebbe potuto farlo con più amore e con più zelo di lei. Sicura dottenere questa grazia lavorò come un facchino per ripulir la villa e preparare la camera ove il padrone avrebbe dormito insieme col padroncino. Sentí cascarsi le braccia però, il giorno dellarrivo, allorché dalla carrozza vide scendere una donna di servizio che pareva una signora alla quale il barone porse il figliuolo tutto avvolto in uno scialle e nel veder poi scendere da un altro carrozzino il cuoco e un guàttero Eh che! La teneva dunque in conto duna femminaccia davvero? Neppure in cucina, neppure in cucina la avrebbe dunque ammessa, per attendere ai più umili servizii? Le vennero le lagrime agli occhi; ma il barone le rivolse uno sguardo cosí imperioso, che ella subito si trattenne, chinò il capo e se nandò a piangere col cuore spezzato, lassù, nella cameretta in cui sera allogata col figliuolo. Pianse e pianse; poi dalla finestra guardò nella poggiata di là Tanotto, che se ne stava per la prima volta a guardia dei tacchini. Povero figliuolo! Lo aveva mandato via lei, perché non désse fastidio al momento dellarrivo. E già cominciava per lui, cosí piccino, la fatica Ma se il padrone, intanto la trattava a quel modo, se aveva condotto in campagna il signorino forse era segno che si era riconciliato con la moglie, e dunque ella se ne sarebbe andata via se ne sarebbe tornata in paese, presso la vecchia madre, o a far la serva altrove. Tanotto poi, cresciuto, ci avrebbe pensato lui a darle un tozzo di pane per la vecchiaja. Deliberò di licenziarsi subito; ma né quel giorno né i giorni seguenti poté accostarsi al padrone, che era tutto intento al figliuolo. Stanca daspettare in quelle condizioni danimo, si disponeva a partire senza dir nulla di nascosto, quando il barone venne lui stesso a trovarla, lí nella casa colonica. - Che fai? - le disse, vedendo il fagotto già preparato in mezzo alla camera. - Se mi dà licenza, - gli rispose Bàrtola, con gli occhi bassi, - me ne vado. - Te ne vai? Dove? Che dici? - Me ne vado da mia madre. Che sto più a farci qua, se Vossignoria non ha più bisogno di me? Il barone sadirò; la guardò un pezzo accigliato, severamente; poi socchiuse gli occhi e le disse: - Sta quieta e non mi seccare! Chi tha cacciato via? Ho di là mio figlio, e non ho tempo né voglia di pensare ad altro. Bàrtola diventò di bragia e saffrettò a rispondergli umilmente: - Ma se Vossignoria non ci pensa più, neanchio ci penso, glielo giuro e nho piacere! Non parlo per questo: sarei una svergognata! Dico però che potevo restar la serva di Vossignoria e del bambinello che è venuto qua Lho forse scritta in fronte la mia vergogna? o non erano degne le mie mani amorose di servirlo? Proferí queste parole con tanto accoramento che il barone nebbe pietà e le spiegò con buona maniera le ragioni delicate per cui la aveva tenuta lontana. Il ragazzo, poi, aveva bisogno di cure particolari, che ella forse non avrebbe saputo prestargli. Bàrtola scosse amaramente il capo: - E che ci vuol arte, - disse, - per servire i bambini? Cuore ci vuole. E chi si sente servito col cuore può farne a meno dellarte. Non lho saputo crescere io il mio figliuolo? E più che come un figliuolo lavrei servito, il signorino, perché, oltre lamore, avrei avuto per lui il rispetto e la devozione. Ma se Vossignoria non mha creduta degna, non ne parliamo più. Dio che mi legge nel cuore, sa che non mi meritavo questo da Vossignoria. Sia fatta la sua volontà. Per cangiar discorso e per farle piacere, il barone le domandò di Tanotto. - Eccolo là! - rispose Bàrtola, indicandoglielo dalla finestra, su la poggiata, tra i tacchini. - Fa già il guardiano. Tutte le sere, tornando a casa, mi domanda del signorino; si muore dal desiderio di vederlo, magari da lontano, dice; vorrebbe portargli i fiori; ma io gli ho detto che il signorino non si può vedere perché è malato, e che i fiori gli farebbero male. Cosí sè quietato. Quietato? Tanotto, lassù tra i tacchini, si scapava invece intere giornate per capacitarsi come mai i fiori potessero far male a un bambino. Tranne, - pensava, - che non fosse un bambino fatto dunaltra maniera Ma fatto come? Guardava i fiori: ecco, a lui non facevano male, eccetto quelli di cardo, si sa, cherano spinosi; ma questi egli certo non li avrebbe offerti; non li toccava nemmeno lui. Come doveva essere, dunque, quel bambino? E meditava, escogitava il modo di vederlo, senza farsi vedere. Non trovandone, e non sapendo più resistere alla tentazione un giorno piantò lí su la poggiata i tacchini e se ne venne su lo spiazzo davanti la villa a guardar risolutamente ai balconi della camera dove dormiva il padrone. Sarebbero state busse, certo, se la madre lo sorprendeva lí col nasetto allaria e le mani dietro la schiena; ma, egli voleva togliersi a ogni costo la curiosità. Attese un pezzo cosí, e finalmente ecco dietro la vetrata dun balcone la testa del bambino misterioso. Tanotto restò allocchito, a mirarlo. Gli pareva fatto davvero dunaltra maniera, non sapeva dir come, e pensava che veramente, essendo cosí, i fiori gli potessero far male. Anchegli, il piccino convalescente, tanto pallido ancora e tanto gracile coi capellucci che gli rispuntavano appena, biondissimi, aerei, lo guardava incuriosito dai vetri del balcone; ma poco dopo, dietro a que vetri, apparve la figura del barone, e Tanotto se la diede a gambe, spaventato. Si sentí più volte chiamare dalla voce del padrone, e si fermò col cuore che gli galoppava in petto; si voltò e si vide chiamato ancora, chiamato con le mani. Che fare? Tornò mogio mogio su i proprii passi, e già infilava il portone della villa, quando si vide sopra la madre che lo afferrò per un orecchio e cominciò a sculacciarlo con laltra mano. - Mha chiamato il padrone! Mi vuole il padrone! - strillava Tanotto, tra le sculacciate. - Il padrone? Dove? Quando? - gli domandò Bàrtola, sorpresa. - Or ora, mha chiamato dal balcone! - gli rispose Tanotto, acceso di rabbia e piangente più per lingiustizia che per il dolore. - Bene: vieni sú; voglio vedere, - riprese la madre, conducendolo con sé. Tanotto entrò, stropicciandosi gli occhi lagrimosi. Il barone gli era venuto incontro, nella saletta dingresso, col figliuolo. - Perché piangi, Tanotto? - Lho picchiato io, poverino, - rispose Bàrtola. - Non sapevo che lo avesse chiamato Vossignoria. - Povero Tanotto, - fece il barone, chinandosi a carezzargli i capelli fitti, crespi, nerissimi, cherano tali e quali i suoi. - Sú, sú, basta ora Vedete di giocare un po insieme, bonini eh? I due ragazzi si guardarono e si sorrisero; poi Tanotto, con gli occhi ancora lacrimosi e il testoncino basso, si cacciò una mano in tasca ne trasse alcune conchiglie che aveva raccolto su la poggiata e le porse domandando con un singulto, eco del pianto recente: - Le vuoi, se non ti fanno male? Bàrtola rise, ma gli diede subito su la voce: - Come si dice, impertinente? Vuoi, si dice? E non sai che parli col signorino? - Lasciali dire, tra loro, - le disse il barone. - Sono ragazzi. Ma Bàrtola, su questo punto, non ostante la degnazione del padrone, non volle transigere e poco dopo rimproverò di nuovo Tanotto che domandava al signorino: - Come ti chiami? Il barone propose di fare uscire per la prima volta il figliuolo allaperto e di fargli fare due passi per il viale. Bàrtola fu felice di portarlo in braccio giú per la scala. - Non pesa niente! una piuma, una piuma - diceva, e lo baciava sul petto, amorosamente, come una schiava. - Ecco, - disse il barone, a piè della scala, ai due ragazzi. - Prendetevi adesso per le manine e andate pian piano sotto gli alberi. Cosí Tanotto e il signorino savviarono con limpaccio dei bambini che vanno per la prima volta insieme tenendosi per mano. Tanotto, minore di circa due anni, pareva tuttavia maggiore dassai; lo guidava e lo proteggeva. Prese, dopo un tratto, con la sua sinistra, la mano del bambino e gli portò la destra a tergo per farlo camminar meglio. Quando si furono così allontanati alquanto e non cera più pericolo che fossero uditi, Tanotto domandò di nuovo: - Come ti chiami? - Tanino, come nonno, rispose laltro. - E allora come me, - riprese Tanotto, ridendo. - Anchio, Tanino come nonno; me lha detto il fattore. A me però mi chiamano Tanotto perché sono grosso, e mamma non vuole che si dica che mi chiamo come nonno. - Perché? - domandò Tanino, impensierito. - Perché nonno io non lho conosciuto, - rispose, serio, Tanotto. - E allora come me! - ripeté Tanino, ridendo a sua volta. - Neanche io lho conosciuto nonno. Si guardarono sorpresi e risero insieme di questa bella trovata, come se fosse un caso molto strano e sopra tutto, un bel caso, da riderci sú, a lungo, allegramente. Novelle per un anno di Luigi Pirandello AL VALOR CIVILE Dicendo a gli uomini: tigri, jene, lupi, serpi, scimmie o conigli Bruno Celèsia temeva di fare a quelle bestie uningiuria che non si meritavano, perché ciascuna, conforme e obbediente alla propria natura; mentre luomo! falso, luomo. E dunque, sputi in faccia, alluomo, e possibilmente calci in un altro posto! - Lo so io che ci ho qua dentro! - diceva aggrondato, ponendosi una mano sul ventre. - Un figliuolo? - Linferno, canaglia! E un cratere di vulcano avrebbe voluto avere per bocca parola donore! Il cratere dellEtna, per vomitare addosso allumanità tutto quel fuoco che gli ruggiva dentro. Pur non di meno, assistendo quel giorno dalla Piazza del Municipio alla solenne distribuzione delle onorificenze al valor civile Bruno Celèsia, fra sé e sé non poteva non riconoscere sinceramente chera una bella e degna festa. Matricolato imbroglione, quel sindaco, oh! Ma oratore nato. E più volte, durante il magnifico discorso che esaltava le virtù native della gente siciliana ricordando gli atti eroici da essa compiuti, Bruno Celèsia sera sentito correre per la schiena un brivido elettrico. Con le dita irrequiete, intanto, si cacciava in bocca e mordicchiava i peli dei baffoni o la punta della ruvida barba crespa. A quando a quando, poi, rapidamente si passava laltra mano su la falda del farsetto lustro e inverdito. Perché? Ma perché lumanità è porca, ecco perché! Fatta tutta di figli di cane, ecco perché! Era venuto in voga da alcuni giorni lo stupido scherzo dattaccar dietro alla gente con uno spillo un pezzetto di carta con un motto sconcio o con uno sgorbio sguajato. Già due volte, a lui, una testa di cervo, e una mano che faceva le corna. - Porci! Bravissimo! La seconda esclamazione era per il sindaco che ricordava in quel momento ciò che il popolo di Palermo aveva saputo fare nelle storiche giornate del suo glorioso riscatto. Finito fra strepitosi applausi il discorso del sindaco, a cui il Celèsia, infiammato non aveva saputo tenersi dal tributare anche i suoi, cominciò la premiazione. Su lampio balcone marmoreo del palazzo municipale, ove col sindaco tutto in sudore stavano placidi coi ventaglini in mano, i consiglieri comunali e le loro signore e i maggiorenti del paese si presentò dapprima un giovinetto bruno, vigoroso, dagli occhi arditi, bellissimo che due volte sera cacciato in una casa in fiamme per salvare una vecchia e un bambino. La folla lo accolse entusiasticamente. - Viva Sghembri! Viva Carluccio Sghembri! Qualcuno osservò che quei signori del municipio avrebbero fatto meglio a istituire un corpo di pompieri di cui il paese ancora difettava, e a far pompiere Carluccio che se lera meritato invece di dargli quella medaglia al valor civile, della quale, in fin dei conti, non avrebbe saputo che farsi povero facchino di porto che si rompeva la schiena tutto il giorno allo scarico o agli imbarchi sotto le balle di carbone e i pani di zolfo. - Sei bello, - borbottava fra sé Bruno Celèsia, ammirandolo, - ma cresci, caro e vedrai che fior di canaglia diventerai anche tu! Viva! Viva! Applaudiva intanto con gli altri e si passava la mano su la falda del farsetto. A uno a uno si presentarono agli evviva della folla, per ricevere la loro medaglia, gli altri quattro eroi della giornata. - Dun momento, - commentava sotto, tra la folla, il Celèsia. - Birbaccioni prima, birbaccioni dopo Tutta lumanità puàh! schifosa Viva! Viva! Terminata la premiazione la folla cominciò a sparpagliarsi. Bruno Celèsia vagò ancora un pezzo, guardingo e sdegnoso, tra quel rimescolío di gente. Ammirava i lampioncini variopinti, preparati per la luminaria della sera e di tratto in tratto storceva la bocca. - Se si mette lo scirocco! E alzava gli occhi al cielo minaccioso, che a mano a mano sinfoscava di più. - Torniamocene a casa, - disse a un certo punto, risolutamente, a se stesso, - perché questo paese di cani, se no è capace di credere e di proclamare che la festa sarà guastata dalla pioggia, solo perché io oggi mi son fatto vedere in piazza. Scorse da lontano quella mala zeppa di suo padre che tante amarezze gli aveva cagionate e che forse per la terza volta, cercava lí, dentro le tasche del prossimo la via per tornarsene in catorbia donde era uscito da pochi mesi: voltò sdegnosamente le spalle e savviò di fretta per rincasare. - Dicono che le ranocchie, - pensava andando, - usano di passar linverno nel fango dei fossati. Mio padre, peggio: nel fango della vita tutte quattro le stagioni Sera impegnati fino gli occhi della testa per salvarlo, la prima volta. Ora non voleva più vederlo neanche da lontano. Quel nome sporcato che portava da lui gli bruciava la fronte come una bollatura di fuoco. - Ma, del resto, non lho svergognato soltanto io il tuo bel nome! - aveva pure avuto il coraggio di buttargli in faccia il padre una volta. - Pensa a tua moglie, piuttosto, che ne fa strazio da tanti anni pubblicamente. E Bruno Celèsia sera morso a sangue una mano per non rispondere. Poiché sua moglie Ma, pubblicamente, no: con uno solo. Non laveva uccisa, perché sicurissimo che peggio della morte sarebbe stato per lei lamante il quale prima o poi lavrebbe abbandonata, gettata in mezzo a una strada, come un sacco dimmondizie. Che! Vivevano felici, maritalmente, quei due, da tanti anni, e rispettati e riveriti da tutto il paese. E tre figliuoli avevano, tanto carini poveri innocenti: bastardelli! A lui, quella buona femmina non aveva saputo dargliene neanche uno legittimo Non si sarebbe sentito cosí solo, adesso non avrebbe invidiato nessuno Ma, - dopo tutto, forse meglio cosí. Nessuna cosa gli era andata a verso, mai, nella vita: e forsanche dai figli se ne avesse avuti, chi sa quali dispiaceri, quali e quanti dolori. Destino. Eh via, sí, destino: come non crederci? Che aveva fatto, lui, per essere cosí il bersaglio di tutte le frecce, figlio, marito, cittadino; malvisto e sfuggito da tutti, perché in fama di jettatore, e deriso, anziché compianto, per le sue domestiche sventure? Non sera mai gettato in imprese arrischiate: eppure, da quelle poche, sicure, che aveva tentate, era sempre uscito col danno e le beffe. Tanti serano arricchiti prendendo in appalto la manutenzione dellantemurale del porto: ci sera messo lui e a bòtte di mare mezza scogliera, appena appena costruita, volata via. Gli scogli gettati dagli altri appaltatori, il mare, sí, se li era pigliati in santa pace, come tozzi di pane. - Da Bruno Celèsia, no; non me ne piglio. Si poteva lottare con quel bestione del mare? E sera ridotto povero in canna. Per carità aveva trovato un posticino di scritturale in un banco; ma ci voleva tutta la sua pazienza per resistervi. Perché al principale non piaceva la sua mano di scrittura; e a lui veniva proprio in punta in punta alla lingua di rispondergli che una vera porcheria era farle, certe cose, e non come lui gliele scriveva sul registro. Cosí riflettendo su le sue sciagure, Bruno Celèsia si ridusse a casa. Abitava allestremità del paese, dalla parte di ponente dove la spiaggia svoltava sotto laltipiano marnoso per descrivere unaltra lunga lunata. Le poche case che si allineavano lí, addossate allaltipiano, vicinissime al mare erano escluse dalla vista del paese, disposto a semicerchio, nellaltra insenatura della spiaggia. E lí era pace, una gran pace quasi stupefatta dallinfinito spettacolo del mare. Dovette affrettare gli ultimi passi, perché già la pioggia cominciava a cadere, e infittiva. Il mare era inquieto, torbido, e gonfiava di punto in punto sotto lincombente minaccia del cielo gravido denormi nuvole nere. I marosi, intumidendo, cominciavano a cozzare gli uni negli altri e non riuscivano ancora a frangersi. Solo una breve spuma rabbiosa ferveva un tratto, a strisce, sú per le creste irte, qua e là. - Vuol darci dentro bene! - sospirò il Celèsia guardando dietro i vetri del balconcino. Poco dopo, infatti, il cielo incavernò, e fu per qualche momento una tetraggine attonita, spaventevole. Di tratto in tratto, una raffica strisciava rapidissima su la spiaggia e sollevava un turbine di rena. Il primo tuono finalmente scoppiò, formidabile, e fu come il segnale della tempesta. Bruno Celèsia chiuse gli scuri, accese il lumetto a petrolio e andò a sedere alla vecchia scrivania per riprendere secondo il solito suo, la lettura dun grosso libraccio, ove era narrata la storia della scoperta dellAmerica. A ogni nuovo scoppio di tuono si stringeva nelle spalle e stirava il collo: - Forza, Domineddio! Bombardiamo. Gli saffacciavano alla mente quei poveri lampioncini variopinti, preparati per la luminaria, e sogghignava. Leggeva da circa unora, quando gli parve di sentire, tra il fragorío incessante del mare, urli su la spiaggia. Si recò al balcone, schiuse uno scuro e, a prima giunta un lampo che laccecò! Tremendo spettacolo! Sí, sí laggiù che era accaduto? Cera gente, tanta gente che si riparava alla meglio dalle ondate che avventava il mare furibondo. Ecco, sí: urlavano! Che era accaduto? Prese il cappello e corse a vedere. Nellorrendo tenebrore fragoroso tremava qua e là su la spiaggia qualche lumino spaventato di lanterna riparata da un mantello da uno scialle: una gran folla era accorsa laggiù uomini e donne, i quali aspettavano trepidanti, ansiosi limprovvisa luce dun lampo per intravedere sul mare una barca assaltata orribilmente dai flutti e dal vento. Alcuni intanto saffannavano a ripetere che sulla barca non cera nessuno che il mare se lera strappata dalla spiaggia, di là dallantemurale, overa tirata a secco; altri invece giuravano e spergiuravano di avervi scorto un uomo che gestiva cosí cosí e rifacevano i gesti disperati; e altri riferivano che molte lance erano uscite quel giorno dal porto, dirette ai bagni di San Leone fra le quali qualcuna poteva essere stata sorpresa dalla tempesta, sul ritorno. - Eccola! Eccola! - si gridò a un tratto, da tutte le parti, a un ampio palpito repentino di livida luce. Ma subito il tuono rimbombò tremendo, e coprí gli urli della folla. Nella cresciuta oscurità la tempesta convolse animi e cose più spaventosamente di prima di tra la furia del vento e del mare. Cessato il rimbombo, i commenti ripresero come sperduti, lontani: - Sí, sí! Cera cera un uomo sulla barca chiedeva ajuto, ajuto! - Tutti questa volta lo avevano veduto. - E chi va? - gridò Bruno Celèsia. - Gli eroi di questoggi dove sono? Ma quanto più ciascuno sentiva il bisogno di far qualcosa, tanto più lanimo sul punto mancava e tutti gridavano ajuto, quanto loro usciva dalla gola, come se lajuto non dovesse partire da loro. Al sarcastico richiamo del Celèsia, qualcuno infine gridò tra la folla: - Eccomi! A me una barca! E facendosi largo, quasi rabbiosamente, si fece avanti, risoluto e pronto al nuovo cimento, Carluccio Sghembri. Subito il Celèsia, in un impeto dammirazione, gli buttò le braccia al collo e lo baciò in fronte, piangendo esclamando: - Figlio di Dio! Ma no! tu no! tu non devi andare! Qua a me la barca! Vado io! E cominciò a spogliarsi di furia. Lo Sghembri si opponeva. - Vado io - incalzò, imponendosi alla folla, Bruno Celèsia. - Nessuno sarrischi dimpedirmelo Vattene tu! La tua medaglia te la sei guadagnata! Tocca a me! Lasciatemi vi dico! Nuoto benissimo! Vado io! La vita per me non ha più prezzo! Lasciatemi andare! Un vecchio marinajo recò di corsa un salvagente legato a una gòmena; altri intanto avevano spinto su la spiaggia una barchetta. Bruno Celèsia vi saltò dentro, nudo. Subito il mare con unondata furiosa si rapí la barchetta. Fu un grido dorrore. Ingojato dalla tenebra, Bruno Celèsia era sparito sul mare. - Molla! Molla! - si gridò al marinajo che reggeva la gòmena. più viva, più smaniosa, ora, nellangoscia, si fece lattesa dun nuovo baleno. Pareva intanto che il cielo lo facesse apposta: tenebra e fragore che toglievano il respiro! Tutti per sottrarsi in qualche modo a quellorrenda trepidazione, avrebbero voluto attendere alla gòmena che si svolgeva man mano da sé; lí, come cosa viva, al lume tremolante delle lumiere riparate dai mantelli. - Largo! Largo! Lasciatela libera! Un lampo. - Eccolo! Eccolo! - si gridò di nuovo; e subito le voci furono come ingojate dalla tenebra sopravvenuta più fitta. Ma lo avevano scorto, lí, presso laltra barchetta. Lansia divenne angosciosa. - Lo salva! Lo salva! E le donne singhiozzavano, e gli uomini irrequieti, tremanti nellangosciosa sospensione, imponevano silenzio, come se potesse giovare. A un certo punto, parve che la gòmena, lí per terra, non si movesse più. Il marinajo la prese in mano; attese un tratto; poi gridò, piangendo al colmo della gioja: - Ecco tira! Fa leva! fa leva! Tutti allora si precipitarono ad afferrar la gòmena, giubilanti, esultanti. Un altro lampo - Eccolo! Forza! Forza! Viene! Evviva! Evviva! E, poco dopo Bruno Celèsia venne ad urtare con la barchetta contro la spiaggia. - Salvo! Salvo! Qua dentro la barca! Tirate! Respira ancora! Un trionfo. Ma quando la folla poté riconoscere il naufrago Ecco. Non basta tante volte alla sorte perseguitare un poveruomo fino a rendergli la vita impossibile; vuole anche apporre a ogni persecuzione come un suggello di scherno. Bruno Celèsia aveva salvato lamante di sua moglie. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA DISDETTA DI PITAGORA - Perbacco! E, rimettendomi il cappello, mi voltai a guardare la bella sposina tra il fidanzato e la vecchia madre. Dri dri dri - ah come strillavano di felicità sul lastrico della piazza assolata nel mattino domenicale, le scarpe nuove dellamico mio! E la fidanzata con lanima tutta ridente nellazzurro infantile degli occhietti irrequieti, nelle guance invermigliate, nei dentini lucenti sotto lombrellino sgargiante di seta rossa, si faceva vento, vento, vento quasi a smorzar le vampe della gioja e del pudore, la prima volta che si mostrava cosí per via bambina, alla gente, con a fianco - dri dri dri - quel pezzo di promesso sposo, esageratamente nuovo, pettinato, profumato e soddisfatto. Rimettendosi in capo il cappello piano, che la pettinatura non si guastasse, si voltò anche lui, lamico mio, a guardarmi. O che centrava? Mi vide fermo in mezzo alla piazza, e chinò il capo, con un sorriso impacciato. Risposi con un altro sorriso e un vivace gesto della mano che voleva dire: Mi rallegro! mi rallegro!. E, fatti pochi passi, mi voltai di nuovo. Non maveva fatto tanto piacere quella vispa figurina tuttaccesa della piccola fidanzata quanto laria di lui, dellamico mio, che non vedevo da circa tre anni. O non si voltò anche lui a guardarmi una seconda volta? - Che sia geloso? - pensai, incamminandomi a capo chino. - Navrebbe ragione in fin dei conti! È proprio carina, perbacco. Ma lui, lui! Non so; mera sembrato anche più alto di statura. Prodigi dellamore! E poi, tutto ringiovanito, negli occhi specialmente nella persona così evidentemente carezzata da certe cure affettuose di cui non lavrei mai stimato capace conoscendolo nemico di quegli intrattenimenti intimi e curiosissimi che ogni giovinotto suole avere con la propria immagine per ore e ore davanti a uno specchio. Prodigi dellamore! Dovera stato in questi tre ultimi anni? Qua a Roma, prima, abitava in casa di Quirino Renzi, suo cognato, chera poi il vero amico mio. Infatti egli, per me, propriamente, si chiamava più il cognato di Renzi, che Bindi di casa sua. Era partito per Forlí due anni prima che Renzi lasciasse Roma, e non lavevo più riveduto. Ora, rièccolo a Roma e fidanzato. - Ah, caro mio, - seguitai a pensare, - tu non fai più, certamente, il pittore. Dri dri dri: le tue scarpe strillano troppo. Di che ti sei voltato ad altro mestiere, che ti deve fruttar bene. E io te ne lodo, non ostante che cotesto nuovo mestiere tabbia persuaso a prender moglie. Lo rividi due o tre giorni dopo, quasi alla stessora, di nuovo insieme con la promessa sposa e la futura suocera. Altro scambio di saluti accompagnati da sorrisi. Inchinando lieve e pur con tanta grazia il capo, mi sorrise anche la sposina, questa volta. Da quel sorriso argomentai che Tito le aveva certo parlato a lungo di me, delle mie famose distrazioni di mente ed anche detto che Quirino Renzi, suo cognato, mi chiama Pitagora perché non mangio fagiuoli; e spiegato anche perché, a mo dingiuria scherzosa, si può chiamar Pitagora chi non mangi fagiuoli, ecc. ecc. Cose che fanno tanto piacere. Maccorsi che segnatamente alla suocera questa faccenda dei fagiuoli e di Pitagora aveva dovuto fare una buffissima impressione perché, incontrandoli in seguito, non so più quantaltre volte sempre tutte tre insieme, quella vecchia marmotta sbruffava proprio a ridere, senza neppur curarsi di nascondere la risata dopo aver risposto al mio saluto, e si voltava anche a guardarmi, ridendo ancora. Avrei voluto ripigliar Tito qualche giorno da solo a solo per domandargli se la presente felicità non offrisse a lui alla sposina e alla futura suocera alcunaltra cagione di riso, e in questo caso compiangerlo; ma non mi venne mai fatto. Desideravo inoltre da lui qualche notizia di Renzi e della moglie. Ma ecco, un bel giorno, arrivarmi da Forlí questo telegramma: Brutti guaj, Pitagora. Sarò a Roma domattina. Tròvati stazione ore ocho, veinte. - Renzi. O come! - pensai, - ci ha qui il cognato, e vuoi essere accolto da me alla stazione? Feci su quel brutti guaj un mondo di supposizioni tra le quali la più ragionevole mi sembrò questa: che Tito stésse per contrarre un pessimo matrimonio e che Renzi venisse a Roma per tentare di mandarglielo a monte. Dopo circa tre mesi di saluti e di sorrisi confesso che nutrivo già per quella bambola di sposina unantipatia irresistibile e qualcosa di peggio per la madre. Il giorno appresso, alle otto, ero alla stazione. E ora giudicate voi, se io non sono davvero perseguitato da un destino buffone. Arriva il treno, ed ecco Renzi al finestrino duna vettura: mi precipito ma le gambe allimprovviso mi si piegano; mi cascano le braccia. - Ho con me il povero Tito, - mi fa Renzi, additandomi pietosamente il cognato. Tito Bindi, quello lí? Come! E chi avevo io dunque salutato per tre mesi, lungo le vie di Roma? Eccolo là, Tito Ah Dio mio, in quale stato ridotto! - Tito, Tito ma come? tu - balbetto. Tito mi butta le braccia al collo e scoppia in un pianto dirotto. Guardo Renzi a bocca aperta. Ma come? Perché? Mi sento impazzire. Renzi allora maccenna con una mano alla fronte e sospira, chiudendo gli occhi. - Chi? lui, io o Tito? - Chi è il pazzo? - Sú via, Tito, - esorta Renzi il cognato, - calmati! calmati! Aspetta un po qua, tieni docchio queste valige. Io vado con Pitagora a ritirare il baule. E, andando, mi narra sommariamente la storia miseranda del povero cognato che da circa due anni e mezzo aveva preso moglie a Forlí: gli eran nati due bambini, uno dei quali, dopo quattro mesi, era accecato; questa disgrazia, limpotenza di provvedere adeguatamente con larte sua ai bisogni della famiglia le continue liti con la suocera e con la moglie sciocca ed egoista, gli avevano sconcertato il cervello. Ora Renzi lo conduceva a Roma per farlo visitare dai medici e divagarlo un po. Se non avessi visto con gli occhi miei Tito ridotto in quello stato avrei senza dubbio creduto che Renzi, come tantaltre volte, volesse farsi beffe di me. Tra lo stordimento e la pena, gli confesso allora lequivoco in cui ero caduto, come io cioè fino al giorno avanti, avessi salutato Tito, promesso sposo, per le vie di Roma. Renzi, non ostante la costernazione per il cognato, non può tenersi di ridere. - Tassicuro! - gli dico io. - Tal e quale! Proprio lui in persona! Da tre mesi ci salutiamo e ci sorridiamo: siamo divenuti amiconi! Ora sí, ora noto la differenza. Ma perché Tito, poverino, sfido! non si riconosce più. Io saluto ogni giorno, invece, Tito qual era prima che partisse per Forlí, tre anni or sono. Ma proprio lui, sai? Tito, Tito che guarda, Tito che parla, Tito che sorride, Tito che cammina Tito che mi riconosce e mi saluta Proprio lui! proprio lui! Figurati che impressione mha fatto rivederlo cosí ora, dopo averlo veduto jeri, verso le quattro, felice e raggiante con la sposina accanto. La mia disdetta vuole, che di tutto quello che io sento nessuno mai debba o voglia tener conto. Renzi, comho detto, rideva, e, poco dopo, per distrarre il malato, gli volle raccontare questa bella avventura. Sentite ora che ne seguí. Quel poveretto rimase in prima stranamente stupito del mio abbaglio; ci lavorò sú un pezzo con la fantasia, durante il tragitto dalla stazione allalbergo, e, alla fine afferrandomi per un braccio, con tanto docchi sbarrati, confitti nei miei, mi gridò: - Pitagora, hai ragione! Mi spaventai; mi provai a sorridergli: - Che vuoi dire, caro Tito? - Dico che hai ragione! - ripeté egli senza lasciarmi, con un brio di luce terribile negli occhi sempre più sbarrati. - Non ti sei ingannato! Quello che tu saluti sono io. Proprio io, Pitagora; che non ho mai lasciato Roma! mai! mai! Chi dice il contrario, è mio nemico! Qua, qua, tu hai ragione io sto qua, sempre, a Roma, giovane, libero, felice, come tu ogni giorno mi vedi e mi saluti. Caro mio Pitagora, ah, respiro! respiro! Che peso mhai levato dal petto! Grazie, caro, grazie grazie Sono felice! felice! E, rivolgendosi al cognato: - Abbiamo fatto un brutto sogno Quirino mio! Dammi, dammi un bacio! Sento il gallo cantare di nuovo nel mio vecchio studio di Roma! Pitagora qui presente te lo dice. È vero, Pitagora? è vero? ogni giorno tu mincontri qua a Roma E che faccio io a Roma? Dillo a Quirino. Faccio il pittore! Il pittore! E vendo, no? Se mi vedi che rido, vuol dire che vendo! Ah Va benone Viva la gioventù! Scapolo, libero, felice - E la sposina? - mi lasciai scappare disgraziatamente, senza avvertire che Renzi, per prudenza, poco fa nel raccontargli lequivoco, aveva tralasciato questo pericoloso particolare. Il volto di Tito sabbujò a un tratto. Mi riafferrò questa volta per tutte due le braccia: - Che hai detto? Come! Prendo moglie? E guardò sbigottito il cognato. - Ma che! - gli faccio io, subito, per rimediare, a un cenno di Renzi. - Ma che, caro Tito! So bene che tu scherzi con quella marmottina! - Scherzo? Ah, scherzo, dici? - incalzò Tito, infuriandosi, stravolgendo gli occhi, agitando le pugna. - Dove sono? dove sto? dove mi vedi? Bastonami come un cane, se mi vedi scherzare con una donna! Non si scherza con le donne Si comincia sempre cosí Pitagora mio! E poi e poi Scoppiò di nuovo in pianto, coprendosi il volto con le mani. Invano io e Renzi cercammo di quietarlo, di consolarlo. - No, no! - ci rispondeva. - Se prendo moglie anche qui a Roma, sono rovinato! rovinato! Vedi come mi sono ridotto a Forlí, caro Pitagora? Salvami, salvami, per carità! A ogni costo bisogna impedirmelo! subito! Anche lí ho cominciato scherzando. E tremava tutto, come per brividi di febbre. - Ma se noi siamo qui per pochi giorni soltanto! - gli disse Renzi. - Il tempo di contrattare con due o tre signori per lacquisto dei tuoi quadri, come sera rimasti. Ce ne torneremo subito a Forlí. - E non gioverà a nulla! - rispose Tito, con un gesto disperato delle braccia. - Ce ne torneremo a Forlí, e Pitagora seguiterà pur sempre a vedermi qua a Roma! come vuoi che sia altrimenti? Vivo qua sempre a Roma, Quirino mio, anche standomene lí. Sempre a Roma, sempre a Roma, negli anni miei belli, scapolo, libero, felice, come appunto mha visto Pitagora jeri stesso, non è vero? Eppure jeri noi eravamo a Forlí: vedi che non dico bugie? Commosso, esasperato, Quirino Renzi scosse rabbiosamente la testa e strizzò gli occhi per frenar le lagrime. Finora la pazzia del cognato non gli sera palesata in cosí disperate proporzioni. - Via, via, - riprese Tito, rivolgendosi a me: - andiamo, conducimi subito dove tu mi suoli vedere. Andiamo al mio studio, in via Sardegna! A questora ci sarò voglio sperare che a questora non sarò dalla sposina! - Ma come! se sei qui con noi Tito mio! - esclamai io sorridendo, con la speranza di richiamalo in sé. - Dici sul serio? Non sai che io ho la specialità degli equivoci? Ho scambiato per te un signore che ti somiglia. - Sono io! Infame! Traditore! - mi gridò allora il povero pazzo; con gli occhi lampeggianti e con un gesto di minaccia. - Vedi questo poveruomo? Io lho ingannato. Ho sposato senza dirgliene nulla. Ora tu vorresti forse ingannare anche me? Di la verità, sei daccordo con lui? gli tieni mano? Vuoi farmi sposare di nascosto? Conducimi in via Sardegna Già, so la via; ci vado da me! Per non farlo andar solo, fummo costretti ad accompagnarlo. Via facendo, gli dissi: - Scusa, ma non ricordi che non ci stai più in via Sardegna? Sarrestò, perplesso, a questa mia osservazione; mi guardò un tratto, accigliato; poi disse: - E dove sto? Questo tu puoi saperlo meglio di me. - Io? Oh bella! Come vuoi che lo sappia, se non lo sai neanche tu? La risposta mi parve convincentissima, e tale da tenerlo fermo e inchiodato lí. Non sapevo che i cosí detti pazzi posseggono anchessi quella complicatissima macchinetta cavapensieri che si chiama logica in perfetta funzione, forse più della nostra, in quanto, come la nostra non si arresta mai, neppur di fronte alle più inammissibili deduzioni. - Io? Se non so neppure che stia per prender moglie! Che vuoi che sappia io da Forlí ciò che faccio qua, solo, a Roma, libero come un tempo? Lo saprai tu che mi vedi tutti i giorni! Andiamo, andiamo: conducimi; mi affido a te. E, andando, di tratto in tratto, si voltava a guardarmi, con una muta supplichevole interrogazione negli occhi, che mi passava il cuore; perché con quegli occhi mi diceva che andava in cerca di se stesso per le vie di Roma in cerca di quellaltro sé, libero e felice, del buon tempo andato; e mi domandava se io lo scorgessi in qualche parte, poiché egli lo cercava con gli occhi miei, che fino a jeri lo avevano veduto. Uninquietudine angosciosa sera impadronita di me. Se per disgrazia - pensavo - ci avvenisse dimbatterci in quellaltro! Lo riconoscerebbe senza dubbio: la somiglianza è cosí evidente e perfetta! E poi con quelle scarpe che strillano a ogni passo, quellanimale fa voltare tutta la gente! - E mi pareva di sentire da un momento allaltro dietro di me, il dri dri dri di quelle scarpe maledette. Poteva non darsi il caso? Ma neanche a dirlo! Renzi era entrato in un negozio a comperar non so che cosa: io e Tito lo aspettavamo sulla via. Era già quasi sera. Guardavo impaziente il negozio da cui Renzi doveva uscire, e ogni minuto dattesa, lí fermi, mi sapeva unora quando a un tratto mi sento tirare per la giacca e vedo Tito con la bocca aperta a un sorriso muto di beatitudine povero figliuolo! e con due grosse lagrime che gli gocciolavano dagli occhi chiari, ilari, parlanti. Lo aveva scorto; me lo additava lí, a due passi da noi, solo, fermo su lo stesso marciapiede. Mettetevi un po, una sola volta almeno, ne panni miei, senza ridere! Quel signore, nel vedersi guardato e additato a quel modo, si turbò; ma poi, accorgendosi di me, mi salutò al solito - tanto garbato poverino! Io mi provai a fargli un cenno di nascosto, mentre con laltra mano cercavo di trascinarmi via Tito. Non ci fu verso! Per fortuna, colui aveva compreso il mio cenno e sorrideva; aveva però compreso soltanto che il mio compagno era pazzo; non sera affatto riconosciuto nelle fattezze di Tito; mentre questi sí, subito, in quelle di lui. Sfido! Erano le sue di tre anni fa Era lui stesso, che finalmente sincontrava, qual era stato non più di tre anni fa. E gli sera accostato e lo contemplava estatico e lo accarezzava nelle braccia e nel petto, pian piano sussurrandogli: - Come sei bello come sei bello Questo è il nostro caro Pitagora, vedi? Quel signore mi guardava e sorrideva, imbarazzato e timoroso. Io, per tranquillarlo, gli sorrisi, addolorato. Non lavessi mai fatto! Tito notò quel nostro sorriso, e sospettando, subito qualche intesa fra noi due si rivolse, minaccioso, a colui: - Non prender moglie, imbecille: mi rovini! Vuoi ridurti come me? Straccione e disperato? Lascia quella ragazza! Non ci scherzare, stupido! mascalzone! Senza esperienza - Ma insomma! - gridò quel poveretto rivolto a me, vedendo la gente accorrere curiosa, stupita, tuttintorno a noi. Io ebbi appena il tempo di dire: - Lo compatisca - Tito mi fu sopra: - Taci, traditore! E mi diede uno spintone; poi si rivolse di nuovo a colui, con tono dimesso, persuasivo: - No, calmati, per carità! Ascoltami Sei focoso lo so Ma io debbo impedirti di trarmi alla rovina una seconda volta A questo punto Renzi accorse cacciandosi tra la ressa, chiamando forte: - Tito! Tito! Che è accaduto? - Che? - gli rispose il povero Bindi. - Guardalo: eccolo là! Vuole riprender moglie! Diglielo tu che gli nascerà un bambino cieco diglielo che Renzi a viva forza se lo trascinò via. Poco dopo, io dovetti spiegare ogni cosa a quel signore. Maspettavo che ne dovesse sorridere; ma non fu cosí. Mi domandò, costernato: - Ma mi somiglia dunque tanto veramente? - Ah, ora no! - gli risposi. - Ma se lo avesse veduto prima, tre anni fa, scapolo, qua a Roma Lei in persona! - Speriamo allora che fra tre anni - disse, - io non debba ridurmi come lui Dopo tutto questo, avevo sí o no il diritto di credere che tutto fosse finito? Ebbene, nossignori. Ho ricevuto laltro jeri - dopo circa due mesi dallincontro che ho narrato - una cartolina firmata Ermanno Lèvera. Dice cosí: Caro Signore, annunzi a quel tale Bindi che è stato obbedito. Non ho potuto più dimenticarlo. Mè rimasto davanti come lo spettro del mio destino imminente. Ho sconcluso il matrimonio e parto domani per lAmerica. Suo Ermanno Lèvera. Ecco: se io non lo avessi salutato, povero giovine, scambiandolo per quellaltro, a questora chi sa! egli potrebbe essere un marito felice chi sa! Tutto può darsi a questo mondo, anche certi miracoli. Ma penso che se lincontro con quellaltro poté su lui tanto, da produrre un tale effetto anchegli dovette credere dincontrar nel Bindi se stesso, quale sarebbe stato fra tre anni. E fino a prova contraria non posso in coscienza asserire che questo signor Lèvera sia anche lui pazzo. Maspetto intanto che uno di questi giorni mi càpiti la visita della sposina abbandonata e della mancata suocera. Le spedisco tutte due a Forlí, parola donore. Chi sa che non si riconosceranno anche loro nella moglie e nella suocera del povero Tito Bindi. Ormai pare anche a me, che siano tutti, realmente, una cosa sola, con soltanto quel bambino cieco in più che qua, se Dio vuole, non nascerà, se è vero che questo signor Lèvera è partito jeri per lAmerica. Novelle per un anno di Luigi Pirandello QUANDERO MATTO Capitulo Uno Il Soldino Prima di tutto chiedo licenza di premettere che ora sono savio. Oh, per questo, anche povero. Anche calvo. Quandero ancora io, voglio dire, il riverito signor Fausto Bandini, ricco e in capo avevo tutti i miei bellissimi capelli, è però provato provatissimo chero matto. E un po più magro, sintende. Ma pur con questi occhi che mi sono rimasti da allora spauriti nella faccia cosí tutta scritta dagli atteggiamenti che prendeva per le croniche pietà da cui ero afflitto. Per distrazione, ogni tanto, ci ricasco. Ma sono lampi che Marta, saggia moglie, spegne subito in me con certe sue terribili paroline. Per esempio, laltra sera. Cose di poco momento, badiamo. Che può mai accadere a un povero savio e savio povero, ridotto a vivere più ordinatamente duna formica? Quanto più tenue la tela, tanto più delicato il ricamo, ho letto una volta, non so dove. Ma prima di tutto bisognerebbe saper ricamare. Rincasavo. Non si può dare, credo, maggior fastidio di quello che linsistenza dun mendicante cagiona quando non sabbia il soldo in tasca e quegli ci veda allaria dispostissimi a darglielo. Era, nel caso mio, una ragazza. Senza interruzione, con voce piagnucolosa da un quarto dora mandava ripetendo dietro le stesse frasi, due o tre. Io, sordo; senza guardarla. A un certo punto, mi lascia: investe e sappiccica, come una mosca tavana, a una coppia di sposi novelli. - Glielo daranno il soldino? - dico tra me. Ah, tu non sai, ragazza! La prima volta che gli sposi novelli van per via a braccetto credono daver tutti gli occhi del mondo appuntati addosso; sentono limpaccio delle cose nuove che tutti quegli occhi veggono e suppongono in loro e non sanno né possono fermarsi a far lelemosina al povero. Sento poco dopo, difatti, qualcuno che mi corre dietro gridando. - Signorino, signorino. E rièccola, col piagnisteo monotono di prima. Non ne posso più; le grido esasperato: - No! Peggio. Come se con quel no avessi dato la stura a un altro pajo di frasi tenute in serbo in previsione del caso. Sbuffo una prima volta, sbuffo una seconda, finalmente: auff! - alzo il bastone. Cosí. Quella si tira da un canto, levando istintivamente il braccio a riparo della testa e di sotto il gomito mi geme: - Anche due centesimi! Dio che occhi apriva quel volto smunto, citrino, sotto i capelli rossastri abbatuffolati. Tutti i vizii della strada vermicavano in quegli occhi; e la precocità li rendeva spaventevoli. Non metto alcun punto esclamativo perché, ora che son savio, nessuna cosa deve più farmi meraviglia. Già prima di vederle quegli occhi ero pentito dellatto di minaccia. - Quantanni hai? La ragazza mi guarda di traverso, senza abbassare il braccio, e non risponde. - Perché non lavori? - Magari, a trovarne. Non trovo. - Non cerchi, - le dico io, riavviandomi. - Perché hai preso gusto a codesto bel mestiere. Manco a dirlo; colei mi seguí ripigliando laffliggente cantilena: che aveva fame, le déssi qualcosa per amor di Dio. Potevo cavarmi la giacca e dirle: Tieni? Chi sa: in altri tempi, forse lavrei fatto. Ma già, in altri tempi, avrei avuto in tasca il soldino. Mi nacque improvvisamente unidea, della quale sento il dovere di scusarmi al cospetto della gente savia. Lavorare è senza dubbio un buon consiglio; ma si fa cosí presto a darlo. Mi sovvenne che Marta cercava una servetta. E si badi: qualifico pazzia questidea improvvisa non tanto per la trepida gioja che mi suscitò e che riconobbi in prima benissimo, per averla altre volte provata tal quale quandero matto: specie debbrezza abbarbagliante che dura un attimo, un lampo nel quale il mondo sembra dia un gran palpito e sussulti tutto dentro di noi; quanto per le riflessioni da povero savio con cui cercai subito di puntellare quellebbrezza in me. Pensai: Purché a questa ragazza si dia da mangiare, da dormire e qualche veste smessa, ci servirà, senza pretendere altro. Sarà pure un risparmio per Marta. Cosí. - Senti: - dissi alla ragazza, - soldi, non te ne do. Vuoi davvero lavorare? Si fermò a guardarmi un tratto con quegli occhi scontrosi, sotto le ciglia odiosamente aggrottate; poi chinò più volte il capo. - Sí? ebbene, vieni allora con me. Ti darò io da lavorare a casa mia. La ragazza si fermò di nuovo, perplessa. - E mamma? - Andrai a dirglielo dopo. Adesso vieni. Mi pareva di camminare per un altro viale e che mi vergogno a dirlo, case e alberetti fossero in preda allagitazione che provavo io. E lagitazione crebbe, crebbe di punto in punto, appressandomi a casa. Che avrebbe detto mia moglie? In un modo più balordo non avrei potuto presentarle la proposta balbettavo. E certo, certissimo questo modo balordo dovette contribuire non solo a fargliela respingere comera giusto, ma anche a farla arrabbiare, povera Marta. Ma se io, ora che sono divenuto savio, col timore continuo che mi scappi qualche stramberia, non so più dire due parole, una dopo laltra? Basta; mia moglie non si lasciò sfuggire loccasione di ripetermi quel suo terribile: Ancora? Ancora? che per me è peggio duna doccia a sorpresa; poi mandò via la ragazza senza neanche volerle dare qualcosina, perché - disse - per quel giorno lelemosina era fatta. E realmente Marta lelemosina la fa ogni giorno; badiamo: dà un soldino al primo povero che capita e quando ha dato quel soldino e ha detto: Raccomandami alle anime sante del Purgatorio sè messa in pace con la coscienza, e non vuol sentire altro. Intanto io penso e dico: quella ragazza, se non è già perduta, certo sarà tra breve. Sí, ma che deve importarmene? Io, ora, sono divenuto savio, e a queste cose non debbo più pensare né punto, né poco. - Pensare a me! - questa, la mia nuova divisa. Ce nè voluto per persuadermi a intestarne tutti gli atti di questa mia nuova vita, chiamiamola cosí. Ma come Dio vuole, non facendo nulla Basta. Se io ora, per modo desempio, mi fermo sotto la finestra duna casa ove sappia cè gente che piange debbo subito vedere a quella finestra la mia smarrita sparuta immagine, la quale, affacciandosi, ha lobbligo espresso di gridarmi di lassù crollando un po il capo e appuntandosi lindice duna mano sul petto: - E io? - Cosí. Sempre: - E io? - in ogni occasione. Che è qui la base della vera saggezza. Quandero matto invece. Capitulo Due Fondamento Della Morale Quandero matto, non mi sentivo in me stesso; che è come dire: non stavo di casa in me. Ero infatti divenuto un albergo aperto a tutti. E se mi picchiavo un po sulla fronte, sentivo che vi stava sempre gente alloggiata: poveretti che avevan bisogno del mio ajuto; e tanti e tanti altri inquilini avevo parimenti nel cuore; né si può dir che gambe e mani avessi tanto al servizio mio quanto a quello degli infelici che stavano in me e mi mandavano di qua e di là, in continua briga per loro. Non potevo dir: io, nella mia coscienza, che subito uneco non mi ripetesse: io io, io da parte di tanti altri, come se avessi dentro un passerajo. E questo significava che se, poniamo, avevo fame e lo dicevo dentro di me, tanti e tanti mi ripetevano dentro per conto loro: ho fame ho fame, ho fame, a cui bisognava provvedere, e sempre mi restava il rammarico di non potere per tutti. Mi concepivo insomma in società di mutuo soccorso con luniverso; ma siccome io allora non avevo bisogno di nessuno, quel mutuo aveva soltanto valore per gli altri. Il bello intanto era questo, che credevo di ragionare la mia pazzia; anzi, se debbo dir tutta la verità senza vergognarmi, ero finanche arrivato a tracciare lo schema dun trattato sui generis che intendevo scrivere col titolo: Fondamento della morale. Ho qui nel cassetto gli appunti per questo trattato, e ogni tanto di sera mentre Marta si fa di là il solito pisolino dopo cena, li cavo fuori e me li rileggo pian piano di nascosto, con un certo godimento e anche una certa meraviglia, lo confesso perché è innegabile che io ragionavo pur bene, quandero matto. Dovrei veramente riderne; ma forse non ci riesco per il motivo affatto particolare che quei ragionamenti erano per la maggior parte diretti a convertire quella disgraziata che fu la mia prima moglie, della quale parlerò appresso, per dare la più lampante prova delle segnalate pazzie di quei tempi. Da questi appunti argomento che il trattato del Fondamento della morale dovesse nel mio concetto consistere di dialoghi tra me e quella mia prima moglie, o forse dapologhi. Un quadernetto, ad esempio, è intitolato: Il giovine timido, e certo in esso alludevo a quel buon ragazzo figlio dun mercante di campagna in relazione daffari con me il quale, mandato dal padre, veniva a trovarmi in città e quella disgraziata lo invitava a desinare con noi per divertirsi un po alle spalle di lui. Trascrivo dal quadernetto: Dimmi, o Mirina. O che occhi sono i tuoi? Non vedi che codesto povero giovine sè accorto che tu intendi prenderti giuoco di lui? Lo stimi sciocco; e invece è soltanto timido; cosí timido che non sa ritrarsi dalla berlina a cui lo metti, quantunque ne soffra dentro. Se la sofferenza di questo giovine, o Mirina, non rimanesse per te allo stato di segno apparente che ti fa ridere se tu non avessi soltanto coscienza del tuo tristo piacere, ma anche nello stesso tempo, del dolore di lui, non ti par chiaro che cesseresti di farlo soffrire perché il piacere ti sarebbe turbato e distrutto dalla coscienza dellaltrui dolore? Tu agisci dunque, Mirina, senza lintero sentimento della tua azione, della quale provi leffetto soltanto in te medesima. Cosí. E per un matto, via, non cè male. Il male era che non comprendevo che altro è ragionare, altro è vivere. E la metà, o quasi, di quei disgraziati che si tengon chiusi negli ospizii non sono forse gente che voleva vivere secondo comunemente in astratto si ragiona? Quante prove, quanti esempii potrei qui citare, se ogni savio oggi non riconoscesse tante cose che si fanno nella vita o che si dicono, e certi usi e certe abitudini esser proprio irragionevoli, dimodoché è matto chi li ragioni. Tale in fondo ero io, tale nel mio trattato mi dimostravo. Non me ne sarei accorto, se Marta non mi avesse prestato i suoi occhiali. Per curiosità, intanto, coloro che non si vogliono tener paghi di Dio, perché lo dicono fondato in un sentimento che non ammette ragione potrebbero vedere in questo mio trattato come io però lo ragionassi. Se non che, convengo adesso che questo sarebbe un Dio difficile per la gente savia e anzi addirittura impraticabile, perché chi volesse riconoscerlo dovrebbe agire verso gli altri come agivo io una volta cioè da matto: con eguale coscienza di sé e degli altri, perché sono coscienze come la nostra. Chi facesse veramente cosí e alle altre coscienze attribuisse lidentica realtà che alla propria avrebbe per necessità lidea duna realtà comune a tutti, duna verità e anche di unesistenza che ci sorpassa: Dio. Ma non per la gente savia, ripeto. È curioso intanto che Marta, mentre io seguendo la nostra vecchia abitudine di leggere qualche buon libro prima dandare a letto leggo, per esempio I fioretti di San Francesco, minterrompa di tratto in tratto esclamando con riverenza e piena dammirazione: - Che santo! che santo! Cosí. Sarà tentazione del demonio, ma io abbasso il libro sulle ginocchia e sto a guardarla, se lo dica proprio sul serio davanti a me. Per esser logici, via, San Francesco per lei non dovrebbe esser savio o io ora Ma già, mi persuado che i savii debbono esser logici fino a un certo punto. Torniamo a quandero matto. Sul cadere della sera, in villa, mentre da lontano mi giungeva il suono delle cornamuse che aprivano la marcia delle frotte dei falciatori di ritorno al villaggio con le carrette cariche del raccolto mi pareva che laria tra me e le cose intorno divenisse a mano a mano più intima; e che io vedessi oltre la vista naturale. Lanima, intenta e affascinata da quella sacra intimità con le cose discendeva al limitare dei sensi e percepiva ogni più lieve moto, ogni più lieve rumore. E un gran silenzio attonito era dentro di me sicché un frullo dali vicino mi faceva sussultare e un trillo lontano mi dava quasi un singulto di gioja perché mi sentivo felice per gli uccelletti che in quella stagione non pativano il freddo e trovavano per la campagna da cibarsi in abbondanza; felice, come se il mio alito li scaldasse e io li cibassi di me. Penetravo anche nella vita delle piante e, man mano, dal sassolino dal fil derba assorgevo, accogliendo e sentendo in me la vita dogni cosa finché mi pareva di divenir quasi il mondo, che gli alberi fossero mie membra la terra fosse il mio corpo, e i fiumi le mie vene, e laria la mia anima; e andavo un tratto cosí, estatico e compenetrato in questa divina visione. Svanita, restavo anelante, come se davvero nel gracile petto avessi accolto la vita del mondo. Mi mettevo a sedere a piè dun albero e allora il genio della mia follia cominciava a suggerirmi le più strambe idee: che lumanità avesse bisogno di me della mia parola esortatrice: voce desempio, parola di fatto. A un certo punto maccorgevo io stesso che deliravo, e allora mi dicevo: - Rientriamo, rientriamo nella nostra coscienza - Ma ci rientravo non per veder me, ma per veder gli altri in me comessi si vedevano per sentirli in me comessi in loro si sentivano e volerli comessi si volevano. Ora, concependo e riflettendo cosí nello specchio interiore della coscienza gli altri esseri con una realtà uguale alla mia e per tal mezzo anche lEssere nella sua unità unazione egoistica, unazione cioè nella quale la parte si erige al posto del tutto e lo subordina non era naturale che mi apparisse irragionevole? Ahimè, sí. Ma mentre io per le mie terre camminavo in punta di piedi e curvo per vedere di non calpestare qualche fiorellino o qualche insetto dei quali vivevo in me la tenue vita dun giorno, gli altri mi rubavano la campagna, mi rubavano le case, mi spogliavano addirittura. E ora, eccomi qua: ecce homo! Capitulo Tre Mirina Il cero benedetto il cero della buona morte che quella santa donna sera portato dalla chiesa madre del paesello natale, faceva ora il suo ufficio. Lo aveva custodito tantanni per sé in fondo allarmadio; e ora esso ardeva su un lungo candeliere di piombo e quasi vegliava coi ricordi umili e cari del lontano paese struggendosi in lacrime sul fusto dietro il capo della morta già stesa sul pavimento dentro la bara ancora scoperta, nel posto occupato prima dal letto. Ogni qual volta mi viene in mente la mia prima moglie, mi saffaccia con straordinaria lucidità questa funebre visione. La santa donna stesa in quella bara è Amalia Sanni, la sorella maggiore e vorrei dire la madre di Mirina. Rivedo la camera modestissima e, oltre al cero benedetto due altri ceri più piccoli che si consumano più presto a piè della bara, crepitando di tratto in tratto. Io me ne sto seduto presso la finestra, e, come se la sciagura inattesa mi avesse più stordito che addolorato guardo i parenti e gli amici convenuti per quella morte: gente savia e dabbene mi guarderei dal negarlo, ma che peccava di troppo zelo nel farmi accorgere dellantipatia che sentivano per me. Certo ne avevano ragione, ma non majutavano così a rinsavire ché io anzi da quei loro sguardi traevo argomento di compatirli sinceramente. Io amavo Amalia Sanni come una sorella. Riconosco ora in lei un solo torto: questo: che la sua anima saccordava in tutto e per tutto con la mia nel concepir la vita. Non direi però chella era matta; direi tuttal più che Amalia Sanni non fu savia, come San Francesco. Perché non cè via di mezzo: o si è santi o si è matti. Con cura tutte due ci sforzavamo di ridestare lanima in Mirina senza pertanto sciupar la freschezza della sua sconnessa e quasi violenta vitalità senza mortificare per nulla quel suo minuscolo corpicino da bambola, pieno di vivacissime grazie. Volevamo insegnare a una farfalla, non a chiuder le ali e non volar più, ma a non andare a posarsi su certi fiori velenosi. Senza intendere che per la farfalla quel che a noi pareva veleno era il proprio cibo. Basta: non voglio qui dilungarmi a narrare la mia infelice esistenza coniugale con Mirina. Dirò solo che ella detestava in me quel che ammirava in sua sorella. E questo ora mi sembra naturalissimo. A un tratto, nella camera mortuaria entrò sbuffante una delle cugine di mia moglie, di cui non ricordo più il nome: pingue nana, con un grosso pajo docchiali rotondi che le ingrandivano mostruosamente gli occhi, poverina. Si era recata allaperto a raccoglier qua e là quanti più fiori aveva potuto nelle vicinanze della villetta, e ora veniva a spargerli sulla morta. Aveva nei capelli scompigliati il vento che urlava fuori. Gentile e pietoso quel pensiero: ora lo riconosco; ma allora Ricordavo che, pochi giorni addietro, Amalia nel veder Mirina ritornare alla villetta con un gran fascio di fiori, aveva esclamato, tuttafflitta: - Peccato! Perché? Nella sua santità, difatti, ella riteneva che quei fiori di campo non nascono per gli uomini ma sono come il riso della terra che esprime gratitudine al sole per il calore che esso le dà. Strappare quei fiori era per lei una profanazione. Io matto, confesso che non seppi resistere alla vista della morta coperta di quei fiori. Non dissi nulla. Me ne andai. Ricordo ancora limpressione che mi fece, quella notte limprovviso spettacolo della natura quasi tutta in fuga, nellurlante veemenza del vento. Fuggivano squarciate pel cielo, con disperata furia, le nuvole, a schiera infinita; e pareva si trascinassero seco la luna pallida dallo sgomento; gli alberi si scontorcevano stormendo, cigolando, spasimando senza requie come per sradicarsi e fuggire pur là, pur là, dove il vento portava le nuvole, a un tempestoso convegno. Lanima mia, che nelluscir dalla villetta era tutta chiusa nel cordoglio della morte, a un tratto si aprí come se il cordoglio stesso si fosse spalancato al cospetto di quella notte: altro dolore immenso mi parve che fosse nel cielo misterioso in quelle nuvole squarciate e trascinate; altra pena arcana nellaria infuriata e urlante in quella fuga, e se così gli alberi muti si agitavano, anche uno spasimo ignoto doveva certo essere in loro. A un tratto, un singhiozzo, quasi un bollo di paurosa luce in quel mare di tenebre: un chiurlo dassiolo nella valle giú; e, lontano, gridi di terrore: i grilli che scampanellavano di là, verso la collina. Investito dal vento, andai tra gli alberi. A un certo punto, non so perché, mi voltai a guardare verso la villetta, che mi presentava laltro lato. Dopo aver guardato un pezzo, improvvisamente mi protesi per discernere tra il bujo se quel he mi sembrava di vedere fosse vero: presso la finestra bassa della camera in cui Mirina sera ritirata a piangere la sorella, stava e sagitava come unombra. Poteva essere negli occhi miei quellombra? Me li stropicciai così forte, che, per un attimo, dopo, non riuscii a discernere più nulla quasi che una tenebra più fitta fosse caduta attorno per impedirmi, non di vedere, ma di credere a ciò che mera parso di vedere. Unombra che gestiva? Lombra dun albero agitato dal vento? Tanto era lontano da me il sospetto che mia moglie mi tradisse. Veramente mi sembra di non presumer troppo pensando che, in una notte come quella sarebbe stato lontano da tutti un tal sospetto, e che forse tutti, come me quando mi accorsi che quellombra era proprio un uomo in carne e ossa avrebbero ritenuto che fosse un ladro notturno e come me sarebbero corsi di soppiatto a prendere uno schioppo per intimorirlo, anche sparando in aria. Se non che io, quando scoprii che genere di ladro fosse colui, non gli sparai, né sparai in aria. Appostato lí, chino, allangolo della cascina, vicinissimo alla prima finestra donde essi parlavano tra loro in preda a continui brividi taglienti come rasojate alla schiena, mi sforzavo di udire ciò che dicevano. Udivo soltanto mia moglie atterrita dallincredibile audacia di colui. Lo spingeva ad andarsene. Parlava anche lui, ma così basso e affrettatamente che, non solo non riuscivo a intendere le sue parole ma dal suono della voce non potevo ancora riconoscerlo. - Vattene, vattene, - insisteva lei. E tra le lagrime aggiunse altre parole che mimpietrarono di più. Intravidi tutto! Egli era venuto in quella notte tempestosa per chiedere notizie dellinferma. Ed ella gli disse: Labbiamo uccisa noi. Ah, dunque Amalia aveva saputo, aveva scoperto prima di me il tradimento? - Che colpa? che colpa? No! - dissegli forte, smanioso, a un tratto. Vardi! lui, Cesare Vardi, il mio vicino! Lo riconobbi lo vidi nella sua voce: tozzo e solido, quasi nutrito di terra, di sole e daria sana. Udii, subito dopo, le persiane raccostarsi con violenza, come se il vento avesse ajutato le mani di lei; udii che egli si allontanava. E io non mi mossi dalla positura in cui mero messo; seguii con ludito, rattenendo il fiato, i suoi passi, più lenti assai dei battiti del mio cuore. Poi mi rialzai in preda al primo sbalordimento, e allora quel che avevo veduto e inteso quasi non mi parve più vero. Possibile? possibile? dicevo a me stesso, errando di nuovo per la campagna, tra gli alberi, comebbro. Musciva dalla gola un mugolío sordo, continuo, che si confondeva col violento stormire delle foglie come se il mio corpo, ferito, si dolesse per suo conto, mentre lanima, sconvolta, stupita, non gli badava. Possibile? Intesi alla fine quel mugolo che partiva da me, e marrestai arrangolato e mafferrai forte con luna mano e con laltra gli omeri incrociando le braccia sul petto, quasi per trattenermi, e sedetti a terra. Ruppi allora in singhiozzi disperati; piansi e piansi; poi, spossato, alleggerito, cominciai a esortar me stesso. Ma dirò solo quello che feci, dopo aver pensato a lungo. Sarà meglio. Ormai sono passati tanti anni; commuovermi ancora di questa mia vecchia sciagura temo che non sia degno di un uomo savio; tanto più che, pare, anzi è certo, mi diportai malissimo. Levatomi dunque da terra, mi misi a errar di nuovo. A un tratto mi sentii quasi forzato a nascondermi ancora una volta e mi accoccolai dietro la siepe che limitava il mio campo da quello di lui. Il Vardi ritornava lentamente alla sua villa. Nel passare davanti a me, nascosto dalla siepe, lo sentii sospirare profondamente nella notte. Quel sospiro me lo avvicinò tanto, che quasi ne provai ribrezzo. Ah, per quel sospiro fui proprio sul punto ducciderlo. Potevo, solo che avessi alzato un po il fucile, anche senza darmi la pena di prendere la mira; tanto vicino mi passava. Lo lasciai passare. Ritornato di corsa alla villetta trovai che i parenti serano ritirati dalla camera della morta e che soltanto due servi erano rimasti a vegliare. Li dispensai dal triste ufficio, dicendo che avrei vegliato io. Mi trattenni un po a contemplare mia cognata, che mi sembrò più tranquilla, più serena, come se morta dentro lombra della colpa di cui aveva voluto serbare lorrendo segreto, ora ne fosse uscita, poiché io sapevo tutto. Entrai quindi nella camera di Mirina. La trovai che piangeva. Appena mi vide, si cangiò in volto. - Non temere, le dissi. - Vieni con me. - Dove? - Con me. Non avrai più rimorsi. - Che intendi dire? - Io voglio fare, non dire. E quello che vuoi tu. Vieni intanto. Ti farò vedere. La presi per mano; la attirai. Tremante, fremente, ella si lasciò trascinare fino alla camera della morta. Le additai la sorella. - Vedi? - le dissi. - Ora ella ti perdona. E tu puoi ripetere a me che lhai uccisa tu. - Io? - Sí, come hai detto pocanzi dalla finestra a lui. Zitta, non gridare! Non ti fo nulla. Andrai ora stesso via da questa casa. Non piangere! È la tua prigione. Voglio liberarti. Cadde in ginocchio, con la faccia per terra, supplicando perdono, pietà. La ajutai subito a rialzarsi, imponendole di far silenzio; la tirai fuori della stanza. - Dove? dove? - chiedeva lei angosciosamente. - Dove tu vuoi; non temere. E se vuoi esser punita, sarà punizione; e se puoi ancora godere, godrai liberamente. Ti libero! ti libero! Avevo ancora lo schioppo in ispalla. Ah come ella me lo guardò, sospettando ragionevolmente che con le buone volessi attirarla fuori! Me ne accorsi: sorrisi amaramente. E corsi a posar larma in un angolo della saletta. - Non voglio farti male, no. Che dovere hai tu damarmi per forza? - Dove mi conduci? - Da lui che taspetta. Entrando in una casa, pensavo io allora, dobbiamo contentarci della sedia che lospite può offrirci, senza stare a pensare se dallalbero donde quella sedia fu tratta, altra sedia di miglior foggia e di maggior dimensione avremmo tratta noi per il nostro gusto e per la nostra statura. Per Mirina erano troppo alte le sedie di casa mia. Sedendo, restava con le gambe spenzolate, ed ella voleva sentire sotto i piedi la terra. Ma avevo promesso di riferire soltanto quello che feci. Bene: passi questo breve saggio di pazzia. Quanto sarebbe stato più spiccio tirare una fucilata Mah! La tenevo per mano, allaperto, e le parlavo, andando. Non so bene quel che le dicessi; so che, a un certo punto, ella svincolò il polso dalla mia mano e scappò via di corsa, di corsa, tra gli alberi, come portata dal vento. Io rimasi perplesso, sorpreso da quella fuga improvvisa: pareva che ella mi seguisse cosí docile Chiamai come un cieco: - Mirina! Mirina! Era sparita nella tenebra, tra gli alberi. Errai in cerca, a lungo, invano. Ruppe lalba, cercai ancora, finché ogni dubbio non fu vinto dalla certezza che ella era andata da sola a rifugiarsi là dove io senza alcuna violenza volevo condurla. Guardai il cielo velato da strisce rade, che erano come la traccia superstite della gran fuga delle nuvole nella notte e mi sentii stordito in mezzo a un silenzio nuovo, inatteso con limpressione vaga che qualcosa fosse venuta a mancare tuttintorno, alla terra. Ah sí, ecco: il vento. Il vento era abbattuto. Gli alberi erano immobili nellumida squallida luce di quellalba. Quanta stanchezza in quella stupefatta immobilità! Ero sfinito anchio, e mi posi a sedere per terra. Guardai le foglie degli alberi più vicini, e sentii che, se un soffio daria in quel momento fosse venuto a smuoverle esse avrebbero forse provato lo stesso senso di dolore che avrei provato io se qualcuno fosse venuto a scuotermi una mano. Mi sovvenne a un tratto che la morta era sola nella villetta; che cerano i parenti, i quali forse a quellora serano svegliati e domandavano di me e di mia moglie. Balzai in piedi, e via di corsa. Stimo inutile rappresentare a gente savia quel che seguí. Quei bravi parenti insorsero tutti alle parole mie, alle mie spiegazioni; mi proclamarono pazzo, e anzi quella cugina pingue, nana, dagli occhiali rotondi, mentre tutti vociavano trasse dalla concitazione generale il coraggio di strillarmi in faccia con le pugna serrate: - Imbecille! Aveva ragione, poverina. Affrettarono il trasporto della defunta alla chiesa del prossimo villaggio, e mi lasciarono solo. Dopo due anni, mi rivedo in viaggio. Il Vardi ha abbandonato Mirina, la quale, sottratta alla miseria, al vizio, alla disperazione, vive in casa duna parente. Ella è però in potere dun male orribile, e sta per morirne. Col mio perdono, con la pace, io ho sperato, sognato di allegrarle gli ultimi giorni di vita, riconducendola alla nostra campagna. Mi presento a lei in quella camera squallida; le dico: - Mi comprendi, ora? - No! - mi risponde lei, ritirando la mano che voglio carezzarle e guardandomi odiosamente. E anche lei, poveretta, aveva ragione. Capitulo Quattro Scuola di Saggezza Per esercitar bene qualunque professione cè bisogno, come ognun sa anche di una certa larghezza di mezzi, la quale renda possibile aspettare le opportunità migliori senza buttarsi alle prime, come cani allosso che è la sorte di chi si trovi in ristrettezze e per loggi debba ammiserire il proprio domani e se stesso e la professione sua. Ora questo vale anche per la professione del ladro. Un povero ladro, che debba vivere alla giornata, suol finir sempre male. Un ladro invece, che non sia in tali angustie e possa e sappia aspettar tempo e preparare i modi arriva ad alti e onoratissimi posti, con plauso e soddisfazione di tutti. Siamo dunque parchi, per carità, nellaccordare il merito della saggezza ai ladri di casa mia. Tutti quelli che esercitarono sulla mia cospicua ricchezza la loro professione, non meritano lencomio della gente savia. Potevano rubare con garbo, comodamente, e con prudenza e avvedutezza, e crearsi unonorevole e rispettabilissima posizione. Invece, proprio senzalcun bisogno, saffollarono a rubare, e rubarono male, naturalmente. Riducendomi in pochi anni alla miseria, si tolsero il modo di vivere tranquillamente alle mie spalle. E cominciarono presto, infatti, per loro, tanti grattacapi che prima non avevano; e so, e me ne dispiace, che qualcuno andò anche a finir male. Marta, mia moglie, è daccordo con me in questo giudizio; soltanto ella osserva che allorquando un poveruomo discretamente onesto si trova insieme con tanti ladri ingordi nellamministrazione dei beni dun ricco imbecille o matto che sarei io la tattica della parsimonia nel furto non è più saggia; il furto discreto, pacifico, giornaliero, non è più segno allora davvedutezza, ma di stupidaggine e di povero cuore. E questo sarebbe appunto il caso di Santi Bensai, mio segretario e primo marito della mia cara Marta. Il povero Santi a cui devo se ora non son ridotto allelemosina conosceva la mia ricchezza e stimava saggiamente chessa avrebbe potuto servire con larghezza per me e per quanti come lui, si fossero contentati di raschiarla discretamente, comodamente, senza cagionar danni troppo evidenti. Forse non tralasciò di consigliare, per comune interesse, moderazione ai suoi colleghi; non fu certo ascoltato; si creò nemici; e sofferse non poco, poverino. Gli altri seguitarono a portar via a balle e a carra; lui, come una sobria formichetta. E quando io alla fine rimasi povero come santo Giobbe, bisognava vedere il buon Santi molto, ma molto più afflitto di me. Egli aveva raggranellato di che vivere modestamente e non si sapeva dar pace che quegli altri non si fossero degnati neppure di lasciarmi nella sua condizione. - Carnefici! - esclamava: lui che mi aveva tratto sangue, a mala pena, zitto zitto, con uno spillo. E più duna volta, vedendomi un po troppo pallido, volle trascinarmi per forza in casa sua a desinare; e lui non mangiava, dalla bile che lo rendeva furibondo contro quegli altri. Io stavo zitto e ascoltavo Marta che, fin dallora, cominciò a darmi scuola di saggezza. Ella difendeva contro il marito i miei carnefici. - Siamo giusti! - diceva. - Con qual diritto possiamo pretendere che gli altri si curino di noi quando noi continuamente dimostriamo di non aver nessuna cura di noi stessi? La roba del signor Fausto era roba di tutti, e ciascuno se lè presa. Non è tanto ladro il ladro, quanto, - scusi signor Bandini, - quanto è imbecille chi si lascia rubare. E qualche altra volta diceva, come infastidita: - E zitto, via Santi! Imita il signor Bandini che almeno se ne sta zitto, perché sa bene, ora, che non può lagnarsi di nessuno. Se egli infatti, senza che gli spettasse, pensò sempre agli altri, che meraviglia, che questi altri abbiano pensato a sé? Ha dato lui lesempio, e gli altri lo hanno seguito. Per me, il signor Bandini è stato il più gran ladro di se stesso. - E dunque, in prigione? - le domandavo io, sorridendo. - In prigione, no. Ma in qualche altro ospizio, sí. Santi si ribellava. Il diverbio saccendeva, e invano io tentavo di metter pace dichiarando che, alla fin fine quei tali il più gran male non lo avevano fatto a me che sapevo adattarmi a vivere comunque ma alla povera gente che aveva bisogno del mio ajuto. - E lei dunque, - ribatteva Marta, - non ha fatto male soltanto a sé, ma anche agli altri. Ne conviene? Non pensando a sé, non ha pensato neanche agli altri. Doppio male! E non ne segue che tutti coloro che pensano soltanto a sé e fanno in modo di non aver mai bisogno dalcuno per questo soltanto dimostrano di pensare anche agli altri? Che farà lei adesso? Ha bisogno degli altri, ora. E crede che sarà per tutti un beneficio il dover mostrarsi grati? - O che ti scappa di bocca, pettegola? - scattava Santi a queste parole, temendo non mi paressero un raffaccio di quel po dajuto chegli con tutto il cuore mi prestava. Marta, placida e commiserandolo con lo sguardo, gli rispondeva: - Non dico per te. Che centri tu, Santi mio, che sei un poveruomo da bene? E veramente! Se lo avessi lasciato fare secondo il suo affetto e la considerazione sua, mi sarei ridotto a vivere giorno e notte con lui. Non mi voleva lasciare un sol momento, e mi chiedeva per grazia chio fossi contento di accettare i suoi servizii doverosi. Povero Santi! Ma, con la povertà, i fumi della follia non merano per anche svaporati. Non volevo esser di peso a nessuno de miei antichi beneficati e con garbo compassionevole mi portavo a spasso i miei cenci e la mia miseria e intanto cercavo di procacciarmi un lavoro qual si fosse anche manuale, che mi desse modo di soddisfare ai miei pochi bisogni. Ma neppur questo garbava alla mia saggia maestra: - Lavorare? - mi diceva. - Bellespediente! Lei non era nato per questo, e ora toglierà, senza volerlo il posto a un poveretto che forse si sarà incamminato per la via di quellimpiego che lei va cercando. Mi voleva dunque morto, la buona amica? Quel suo ragionamento mi colpí e, non volendo togliere il posto a nessuno me ne andai lontano, a chieder ricetto a una famiglia di contadini gia miei dipendenti, ai quali di notte, in cambio, guardavo nel bosco la carbonaja, con la scusa che non riuscivo mai a prender sonno. Là, dopo alcuni mesi, mi giunse la notizia che il povero Santi Bensai era morto di un colpo. Lo piansi come un fratello! Dopo circa un anno, la vedova mandò a cercare di me. Mero ridotto cosí male, che non volevo assolutamente presentarmi a lei. Ora Marta non vuol dare a sé il merito di avermi salvato; ma, se è vero che il buon Santi lasciò nel testamento una calda raccomandazione per me alla moglie è anche vero che ella poteva non tenerne conto. - No, no, - mi ripete lei - ringrazia Santi, buonanima che ebbe almeno laccortezza di metter da parte questo poco denaro chera tuo, per la nostra vecchiaja Vedi? quello che tu non sapesti fare, lo fece lui per te. Peccato che gli mancasse il coraggio, poverino! E cosí io ora, savio, godo il frutto, scarso della più savia tra le virtù: la previdenza dun mio povero ladro riconoscente e da bene. Novelle per un anno di Luigi Pirandello CONCORSO PER REFERENDARIO AL CONSIGLIO DI STATO I pochi avventori del Romitorio esiliati lassù in vetta al monte da un pezzo sentivano la vociaccia di Natale il somararo sú per lerta faticosa sotto la macchia: - Sci brrr! Sci brrr! E nella calura asfissiante nellozio opprimente, fra lo stridor lontano, continuo, delle cicale e gli zighi acuti dei grilli vicini ansiosi di sapere se quello stortaccio conducesse lassù qualche nuovo compagno di sventura o un visitatore momentaneo si affacciavano di tanto in tanto alle finestre dellex-convento, ridotto da alcuni anni ad albergo. Il convento, a dir vero, era rimasto tal quale, con le sue anguste cellette fornite di un lettuccio cosí stretto che a mala pena ci si poteva rigirare dun rustico tavolino, dun lavamano e di tre o quattro seggiole impagliate; tal quale, col suo refettorio, coi suoi lunghi e cupi corridoj rintronanti con le grige scalette logore e la chiesuola accanto, ora sempre chiusa. Gli avventori, pe primi giorni; tolleravano quella mancanza dogni comodità in grazia dello strano sapor di vita claustrale; poi si annojavano, pur senza volerlo riconoscere. E al signor Lanzi che aveva avuto la peregrina idea dassumer limpresa di quel sedicente albergo lassú e che prometteva ogni anno per lanno venturo un albergo nuovo levato di pianta, di tipo svizzero, e la funicolare: - Eh sí, - dicevano. - Perbacco! È un vero peccato! Questo è un luogo delizioso di villeggiatura. - Senonché, - rispondeva sospirando e grattandosi il capo il signor Lanzi, - senonché quando io ci avrò rimesso losso del collo e avrò loro offerto tutti i comodi, come sul Generoso o sul Pilatus lor signori diranno che i prezzi son cari e non verranno o penseranno: Tanto vale andarcene in Isvizzera! Si fa miglior figura! E allora Pilatus qua resterò io con tutti i miei comodi, e un palmo di naso. Non sarebbe dunque mai sorto lalbergo di tipo svizzero lassù? Ma sí, lanno venturo senza dubbio. E il signor Lanzi, per distrarre i suoi avventori mostrava loro il punto preciso dove la nuova costruzione sarebbe sorta, e la descriveva coi più minuti particolari la faceva vedere, lí, come se già ci fosse, - che splendore! - e discuteva e accettava i sennati consigli di questo e di quello; e poi parlava degli studii già compiuti per la costruzione della funicolare. Tutto pronto. Al prossimo ottobre. - Bravo, bravo, signor Lanzi! Una vera indecenza quel Natale co suoi somarelli arrembati! - Sci brrr! Sci brrr! La voce di Natale si sentiva ora a mano a mano, più prossima, sotto la macchia. Il signor Lanzi con lex deputato Quagliola, calvo e bottacciuolo, il giovane professor di liceo Tancredi Picinelli rosso di pelo, magro, lentigginoso, compitissimo, si fecero su la spianata innanzi al convento. Trovarono affacciati alle finestre delle cellette gli altri quattro avventori, in attesa: la bionda signora Ardelli il cui marito uomo da bene, anzi da benissimo veniva ogni sabato sera dalla città vicina, overa impiegato già cavaliere; lavvocato Mesciardi che faceva la corte alla signora; Quagliolino, il figlio del deputato, che tentava di farle la corte anche lui, e si rovinava la salute, da povero collegiale; e infine il pretino don Vinè che ne fuggiva la tentazione. Prima comparve lasino e cadde: si abbandonò disperatamente, con le orecchie ciondoloni gli occhi chiusi, tutto trafelato e sbuffante, come a dire che proprio non ne poteva più. Sopravvenne, arrovellato, come una furia dinferno, Natale, col randello brandito. - Sú, majale! sú! Perché pare che un asino si debba offendere a sentirsi dare del majale. Ma invece no. Forse Natale lo comprese e cominciò allora anche a sonargli randellate di santa ragione. Però lasino, - Suona! - come se non le dessero a lui. Soltanto si provò a levare a metà unorecchia spelata, quasi per sentire da qual parte venissero. Terzo, stronfiando, arrangolato, comparve il nuovo avventore, lavvocato Pompeo Lagúmina: un gigante miope furibondo contro la propria lente che non gli si reggeva più sul naso sudato. Le ampie tese del cappello di tela bianca gli serano ammoscite e appiccicate sul faccione, dal troppo sudore. Si precipitò su lasino, gridando a Natale che si cacciò la testa tra le spalle: - Me lo carico io, mascalzone come Morgante il caval de la badia! E si provò davvero a caricarsi lasino, tra le risate fragorose degli spettatori. - Ma se è una montagna! - gemette lasinajo, per scusarsi col principale. - E son venuto a piedi! - gridò, sollevandosi, Pompeo Lagúmina. - Codesto tuo asino non si regge su le gambe, più asino di te! - Con quella cassa piena di piombo - grugní allora Natale. - Di scienza, bestia! Sono libri! - incalzò Pompeo Lagúmina, prendendo per le spalle Natale e dandogli un poderoso scrollone. - E perciò lasino non li porta, - osservò placidamente lex deputato Quagliola; mentre il Lagúmina, infuriato, diceva a Natale: - Non ti pago! Non avrai mercede! Il signor Lanzi sinterpose pieno di garbo: - Faccia come vuole, signore; ma si levi di qua, prego: è troppo sudato: può prendere un malanno. - Grazie. Non cè pericolo, - rispose il Lagúmina, protendendo il possente torace. - Lei è lalbergatore? - A servirla. - Favorirmi, grazie. Dunque senta: io lasino non lho toccato. Mi son provato a cavalcarlo: i piedi mi strisciavano per terra, poi, a un certo punto, mi si piegò sotto. - Gli ha rotto il filo della schiena! - tornò a brontolare Natale. - Tuccido! - tonò Pompeo Lagúmina, voltandosi e alzando, terribile, un pugno. - Non fiatare! La signora Ardelli, dalla finestra, sbruffò unirrefrenabile risata. Il Lagúmina alzò il capo, irato; ma vide che il riso era partito da una signora e provò a spiccicarsi dal capo sudato il cappello di tela sorridendo anche lui, come un buon bamboccione. - Non se ne parli più! Lo prende in grazia lei, signora? Ma la signora Ardelli era già scappata via dalla finestra. - Son venuto qua appositamente per studiare, - riprese il Lagúmina rivolgendosi allalbergatore e facendosi allimprovviso molto serio, quasi scuro. - Avrei bisogno duna stanza appartata. - Ah, qua son tutte cellette di frati, - disse il signor Lanzi, - fatte apposta per lo studio e per la meditazione, signore. Ecco, venga a vedere. - Signori, - salutò con un profondo inchino il Lagúmina; e seguí impettito, con passo da granatiere, il signor Lanzi. Lex deputato Quagliola e il professor Picinelli alzarono il capo a guardare quelli che si erano goduta la scena dalle finestre. Il Mesciardi si stropicciò le mani, come per dire: Allegri! è venuto lo spasso! - e Quagliolino domandò: - Piombo, Natale? Hai ragione. - Mi ha ammazzato lasino, mannaggia! - sacrò questi mentre sudava a svincolar con le mani e coi denti la corda che teneva legato il carico sul basto. Il Picinelli si provò a persuadere con le buone lasino a rialzarsi; ma la povera bestia, che conosceva soltanto il linguaggio del bastone alle amorevoli esortazioni drizzò le orecchie e le ribassò subito, chiudendo gli occhi e pensando evidentemente: Non dicono a me!. Poco dopo, tramontato il sole, gli avventori del Romitorio si disponevano a desinare sotto gli alberi della vetta, dalla parte di levante. Pompeo Lagúmina sera tutto rinfrescato con abbondanti abluzioni, e venne a prender posto beato e sorridente nellampio faccione di gigante pacifico, tra il professor Picinelli e i due Quagliola. Portava sotto il braccio un grosso libraccio rilegato. - Eh, - sospirò, chiudendo gli occhi e deponendo il libro su la tavola. - Non ho proprio un minuto da perdere. Ciascuno degli avventori aveva il suo tavolino; solo i due Quagliola desinavano insieme. Lavvocato Mesciardi tese lorecchio per sentire ciò che diceva il nuovo venuto: avrebbe voluto goderselo anche lui; ma non voleva lasciare il posto accanto alla signora Ardelli. Ebbe unidea: trasse dal portafogli un biglietto da visita e andò a presentarsi al Lagúmina. - Poiché lei sè fatto monaco con noi - Giustissimo! Obbligatissimo! - esclamò il Lagúmina Si alzò e con molto garbo, distribuí in giro il suo. - Io sono il più anziano, - disse il Quagliola, - ma, in considerazione della statura sarà meglio cedere a lei, avvocato Lagúmina, il priorato del nostro convento. - Accetterei molto, molto volentieri, - rispose dolente il Lagúmina, - e saprei, non dubiti istituire col beneplacito del nostro don Vinè un nuovo Ordine coi fiocchi, di romiti gaudenti: brigata spendereccia. Ma proprio non posso: ho i minuti contati! Debbo prepararmi a un concorso difficilissimo: quello di referendario al Consiglio di Stato. - Nientemeno! - esclamò il Mesciardi. - Eh, purtroppo, come si fa? - sospirò il Lagúmina - Per me è vitale! Se non riuscissi ma che! ma che! non voglio neanche metterlo in dubbio. Ho però solo un mese davanti a me. Quando ci penso, mi sento mancar lanimo. Non lappetito, però, per dire la verità. Divorava. Si calò pulitamente nella voragine dello stomaco un bislungo di risotto senza accorgersene, discorrendo del concorso. Tanto che, quando con la forchetta nel bislungo, frugando, non trovò più nulla guardò in giro i commensali, poi il cameriere, e disse: - Se non minganno, mè parso buono. Vogliamo fare un bis? Portamene un altro. Eh, laria montanina! Peccato che non possa goderne. Ma mi mi mi conforta, ecco, mi conforta il pensiero che lo studio è stato sempre la mia passione. - Anche il risotto, direi, - osservò piano il Quagliola, rivolto al Picinelli. E anche, bisogna dire la verità, anche le cotolette e il pollo e linsalata, e via seguitando. Don Vinè, magrolino e disappetente, ne rimase addirittura esterrefatto. E il libro? Un po di pazienza: a fin di tavola. - Qua si sta dincanto! - esclamò, levandosi insieme con gli altri e prendendosi il ventre con le mani, soddisfatto, satollo. - E ora, un tantino al rezzo, eh? Proprio ci vuole. E andò a sdrajarsi, più là, a piè dun faggio. - Oggi è sabato Arrivo adesso - si mise a pensare poco dopo, accendendo il sigaro, beatamente. - Domani, domenica Meglio cominciar da lunedí, per assuefarmi prima, almeno un po, e togliermi ogni curiosità del luogo. E guardava, intanto, laggiù in fondo, azzurre e lievi nella lontananza, le giogaje degli Appennini. - Buona spina dorsale della patria nostra! Ecco: belle idee, cosí nellozio senza starci a pensare, gliene venivano, di tanto in tanto, e qualche immagine robusta. Via via, lavrebbe superata, quella prova tremenda. Non era uno sciocco, perbacco! Gli Appennini, spina dorsale della patria. gli domandavi con una vocetta di naso nànfara, come la chiamano in Sicilia: - Che dice, che dice quellaltro archilèo? Maràbito non comprendeva quella parola archilèo, e restava a guardarlo sbattendo gli occhi. Il notajo si spiegava meglio: - Don Michelangelo, via. Tanto contento di voi non devessere. Si comportò meglio Ciuzzo Pace. Maràbito allora si stringeva nelle spalle. - Segno che la mia terra gli è piaciuta. - Sí, ma voi vi dovreste sbrigare: so che siete un galantuomo! E gli batteva una mano sulla spalla. Sapeva che gli affari del Maltese, da un pezzo, non prosperavano più come prima. E siccome gli piaceva il parlar figurato, per lo Scinè ripeteva questapologo: Un palloncino vide in cielo la luna e gli venne il desiderio di diventare luna anche lui. Pregò il vento che strappasse di mano al ragazzo la funicella da cui era tenuto. Il vento lo secondò e lo portò sú, sú, sú. Troppo sú! E il palloncino: pa! Schiattò. Quellultima pazzia del vitalizio al Maràbito, per esempio perché il gioco gli era riuscito bene la prima volta con quel povero Pace! Ma la morte sa essere anche buffona se le gira: Ah, mi tenti di nuovo? Bene. Andrò dal vecchio, quando piacerà a me. E tu paga, intanto, paga!. - Due lire al giorno: e che sono rena? Erano troppe veramente per Maràbito che non aveva da pagar pigione di casa e, per mangiare, si adattava con un po di pane e companatico la mattina, e un po di cotto la sera: macco o minestra, quando non erba sola e, tante volte, senza olio, più da bestie che da cristiani. Si cucinava da sé nel fornelletto dello stanzino a terreno, dietro la stanza grande dove passava le giornate. Quel fornelletto era sotto la finestrina, munita in fondo allo strombo duna grata; e su quello strombo unto e affumicato erano tutti gli attrezzi di cucina e di tavola: il tegame e la pentola di coccio una scodella di rozza terraglia smaltata e dipinta con certe ditate di rosso e di blu che volevano esser fiori una forchetta e un cucchiajo di stagno: tutte compere nuove. Il coltello, di quelli a punta col manico dosso, Maràbito, come ogni buon contadino lo teneva sempre in tasca, anche per il solo pacifico uso daffettarsi il pane. Giú, la stanza grande, col soffitto a travicelli, era divenuta gialla come la fame e la crosta dellintonaco, a una parete, sera come raggrinzita e cascava a pezzettini. Il casalino, da tanti anni disabitato e chiuso, aveva preso la polvere; la quale, appassita, esalava un tanfo di vecchio che non se nandava più. Maràbito non lamava, quel suo casalino; come non amava la città, a cui prima dalla campagna non saliva quasi mai. Ora, a poco a poco, cominciava a riconoscerne le viuzze, ma come da lontano a certi odori che lo facevano fermare, perché gli ridestavano dentro svaniti ricordi dellinfanzia. Si rivedeva ragazzetto trascinato per mano dalla madre e sú e sú per tutti quei vicoli a sdrucciolo acciottolati come letti di torrenti e tutti in ombra, oppressi dai muri delle case sempre a ridosso con quel po di cielo che si poteva vedere nello stretto di essi, a storcere il collo che poi nemmeno si riusciva a vederlo, abbagliati gli occhi dalla luce che sfolgorava dalle grondaie alte; finché non arrivava al Piano di San Gerlando sú in cima alla collina. Ma arrivato lassú, di tutta la città non scorgeva altro che tetti: tetti tesi in tanti ripiani, tetti vecchi di tegole logore, o tetti nuovi, sanguigni, o rappezzati, che sgrondavano di qua e di là, chi più e chi meno; qualche cupola di chiesa col suo campanile accanto e qualche terrazza su cui sbattevano al vento e sbarbagliavano al sole i panni stesi ad asciugare. Della madre non aveva buoni ricordi. Era una donna alta stecchita, di pochi capelli con certi occhi cupi adirati e un collo lungo lungo e sotto il collo ricordava un po di gozzo, come le galline. Rimasta vedova presto sera rimaritata con uno di Montaperto; e lui, ragazzo di sette anni, era stato messo a lavorare in campagna da un compare del padre uomo bestiale, rosso di pelo, che con la scusa dammaestrarlo, lo picchiava ogni sera, senza ragione. Ricordi lontani, quasi senza più immagini. Anche degli anni passati in America, a Rosario di Santa Fe oltre limpressione del tanto e tanto mare che aveva corso per arrivarci e trovare che là di giugno era inverno e di Natale era estate tutto alla rovescia non serbava ricordi: sera trovato tra compaesani emigrati con lui e condotti in branco a lavorare la terra chè da per tutto la stessa, come le stesse da per tutto sono le mani che la lavorano. E, lavorando, lui non aveva mai pensato a niente; concentrato tutto nelle sue mani e nelle cose chesse adoperavano per il lavoro da compiere. Per più di quarantanni, in quellappezzamento comperato col denaro chera riuscito a raggruzzolare laggiú, tra lui e lalbero da potare o la zappa da raffilare, o il fieno da falciare non sera mai messo nulla di mezzo a frastornarlo e fuori del filo acciajato e lucente di quella zappa e il taglio della sua ronca e della sua accetta sul ramo di quellalbero e il frusciare dellerba fresca appena stendeva la mano per acciuffarla e lodore che quel fieno spruzzava reciso dalla sua falce non aveva né visto né sentito mai altro. Tutte piene di cose da fare, allora, le sue giornate anche quando il Signore mandava la buona acqua sulle terre assetate: bisacce da rattoppare canestri e cestoni da accomodare, zolfo da pestare per la vigna. A vedere ora là in un canto della stanza qualche resto dei suoi attrezzi rurali una vecchia falce arrugginita appesa a un chiodo accanto alluscio che metteva nello stanzino, provava in quellozio che per lui era vuoto, vuoto della mente e vuoto del cuore, un tale avvilimento che andava sú nella stanza a solajo a raggricchiarsi sullo strapunto di paglia per terra, come un cane ammalato. Non poteva vedersi là tra tutte quelle femmine e quei ragazzi della piazzetta di Santa Croce: la za Milla chera la meglio del vicinato e dettava legge a tutti, placida placida, fina e pulita come una signora; la za Gàpita, che pareva una pentolaccia squarciata, con tanto di pancia, come se fosse sempre gravida; la gna Croce che strillava dalla mattina alla sera non solo ai cinque figliuoli, che non le lasciavano addormentare il sesto sempre attaccato a quella pellàncica cenciosa, che quando se la cavava dal corpetto faceva sputare dallo schifo; ma alle otto galline e al gatto e al porchetto che allevava in casa di nascosto alle guardie municipali; e la gna Carminilla detta La Spiritata; e la za Gesa detta La Mascolina; e tutte le altre che non finivano mai. Noto comera chegli non aveva mai voluto saper di gonnelle, nemmeno da giovine tutte queste donne provavano ora per lui un curioso sentimento, che un po le irritava sotto sotto e un po le faceva sorridere di nascosto, specialmente certe volte che lo vedevano impacciato e scontroso ripararsi ancora e schermirsi da alcune innocenti attenzioni che, sapendolo solo, volevano usargli. Nessuna punta di spregio in quel sentimento ché anzi erano disposte a riconoscergli una certa furberia per aver dimostrato di comprendere ciò che di solito la cara minchionaggine degli uomini non comprende: che cioè, quello che esse dànno, e che per gli uomini è tanto tanto che perfino ci fanno le pazzie per loro è meno che niente, anzi il loro stesso piacere. Ora, non esserselo preso, questo piacere per non darlo alle donne pagandolo come tutti gli altri uomini lo pagano, per loro era in fondo da saggio; e provavano soddisfazione a fargli vedere che tuttavia erano pronte a servirlo lietamente pur non avendo mai avuto nulla da lui. Cera poi, più palese, un altro sentimento, che non era tanto di carità per lui quanto di stizza contro il Maltese e di pena ancor viva per quel povero Ciuzzo Pace, morto appena sei mesi dopo il contratto di vitalizio. Questa volta, quella sanguisuga dei poveri non doveva averla vinta. E curavano a gara Maràbito, quasi impegnate davvero a farlo vivere centanni, per far la vendetta di quellaltro. Capitulo Cinque Se non che, quella canaglia del Maltese doveva certo esser venuto a patti col diavolo. Altri cinque anni. Andato via il medico, appena la za Milla fece latto di dire: Vedete che avevo ragione io la gna Croce le piantò in faccia due occhi cosí e corse in casa a prendere la mantellina gridando alla za Gàpita: - Fatemi il favore di dare un occhio alla casa e a queste sei creature! Tornò di lí a poco con la Malanotte, chera una vecchia strega famosa per levare il malocchio: nera come la pece, con certi occhi da lupa e una bocca enorme, da cui usciva una vociaccia roca maschile. Costei si fece portare una scodella piena dacqua e unampollina dolio. Ordinò che si chiudesse la porta e che linfermo fosse tenuto a sedere sul letto. Poi accese un cero, pose sul capo al vecchio la scodella e vi fece cadere pian pianino una goccia dolio, lí sullacqua, in mezzo. Tuttintorno le vicine guardavano, trattenendo il fiato. Con gli occhi fissi su quella goccia dolio galleggiante, la Malanotte si mise a borbottare incomprensibili scongiuri e quella a poco a poco cominciò a spandersi, a dilatarsi. - Vedete? vedete? Nella scodella, al lume incerto del cero, tremolava un disco lucente, come una luna. Le vicine serano rizzate sulla punta dei piedi, allibite; qualcuna si picchiava il petto con le pugna, dallo stupore. La Malanotte buttò alla fine lacqua della scodella in un catino: - Tutto malocchio accumulato! Versò altra acqua nella scodella sul capo del vecchio vi fece cadere unaltra goccia dolio, la quale questa volta si dilatò un po meno agli scongiuri. Ripeté altre volte questopera di magia, finché la goccia non rimase qualera, galleggiante in mezzo alla scodella. E allora la Malanotte annunciò: - Lho liberato. E adesso a quel canaccio ci penso io! Nessuno poté levare dal capo alle vicine che il vecchio fosse guarito per opera della Malanotte. - Vero miracolo! E quando, poco dopo, si sparse la notizia che al Maltese era sopravvenuto un male in cui neppure i medici sapevano veder chiaro: Giusta vendetta della strega! pensarono. E ci avrebbero messo le mani sul fuoco. Maràbito sera levato da pochi giorni quando venne a sapere della malattia del Maltese. Come avrebbero potuto mai immaginarsi le vicine che questa notizia dovesse fargli tanta impressione? Lo videro piangere. - Siete ammattito? E che ve ne importa se muore? Ha tirato ad ammazzar voi, e sè ammazzato lui, invece, da sé. Ora, se la moglie e le figliuole non vi vogliono dare ciò che vi spetta, dovranno restituirvi il podere. Non abbiate paura! - Ma io non piango per me! - protestò il vecchio. - Per me provvederà Dio. Maffliggo per lui, che alla fin fine è padre di famiglia e tanto più giovane di me. E appena ebbe notizia che il Maltese, non ostante il grave stato in cui si trovava sera fatto trasportare per forza giú al negozio su una seggiola, stimò dover suo andargli a far visita. Non erano amici, oramai? Non saspettava, povero vecchio, dessere accolto a modo dun cane. Seduto presso il banco lo Scinè appena lo vide entrare, diede un pugno e urlò tentando di levarsi in piedi: - Avete il coraggio di comparirmi davanti? Fuori! Uscite fuori, assassino! Cacciatelo via! I commessi di negozio accorsero ad afferrarlo per le braccia, per il petto, per le spalle e lo spinsero sulla strada, mentre il povero vecchio saffannava a ripetere: - Ma che colpa ci ho io, se la morte non mha voluto? Non si può fare apposta Non è mancato per me. Capitulo Sei Tra fasci di vétrici, di vinchi, di vímini, lunghi come serpentelli Maràbito passava ora la giornata a intrecciar panieri, corbelli, cofani e cesti, per consiglio delle buone vicine. - Lozio vi fa male. Non ci siete avvezzo. Codesto è lavoro lieve e vi servirà da passatempo. E lui, svelto come un giovanotto. Bisognava vederlo. Col lavoro gli era tornata lallegria. - Quando navrò fatti parecchi, ogni mattina me nandrò in giro a venderli. Ceste, corbelli, panieri! Voglio fare la dote ad Annicchia. Annicchia era una bambina, orfana di padre e di madre, che una delle vicine, la za Milla, sera tolta in casa e trattava da figliuola. Le volevano bene tutti, lí nella piazzetta di Santa Croce; e perciò quella promessa del vecchio, di farle la dote, fu accolta con gioja. Ogni mattina le vicine ajutavano Maràbito a caricarsi delle sue ceste. Caricato, egli si faceva il segno della croce e provava il bando: - Ceste, corbelli, panieri! Poi si voltava a domandare: - Va bene cosí? - Benone! - rispondevano quelle, ridendo. - E Dio vi accompagni, Zi Marà! E non dimenticate di passar davanti la bottega di quel galantuomo; e strillate forte allora: cosí la faccia gli diventerà più verde dalla bile. Ma no, questo no, Maràbito non voleva farlo, quantunque il Maltese lavesse trattato a quel modo, lultima volta. Per via Atenèa doveva passare per forza, ma quanto più al largo gli fosse possibile dalla bottega di colui e zitto, ché quegli non ludisse neppure da lontano. Non gli pareva giusto fargli dispetto, tanto più che lo sapeva in istato di giorno in giorno più grave ostinato tuttavia a star lí nella bottega, a morir lí. Gliene rincresceva sinceramente, ma più gli rincresceva che, sconoscendo i suoi sentimenti il Maltese non lo chiamasse più come prima per parlargli della campagna. Dacché sera ammalato, non ne aveva quasi più notizie. Per averne, doveva aspettare che venisse sú in città Grigòli di tanto in tanto. E quelli per lui erano giorni di festa. Domandava di quel tal mandorlo, di quel tale olivo e della vigna e dellagrumeto, e non glimportava che la terra non fosse più sua purché facesse il suo dovere e, lasciando contento il nuovo padrone, si facesse amare da lui. - Di me non è contento; sia almeno contento di lei! E le mule? Come stanno, le mule? stanno bene? Anche lasinella è morta, ho saputo! Pazienza! Sè levata di patire. Le bestie, figlio mio, guardale bene negli occhi: taccorgerai che la fatica la capiscono; la gioja, no. E dava a Grigòli i buoni consigli chera solito di dare al Maltese prima della rottura. - Bada, Grigoletto: se non cadono le prime acque, non rimondare. La pianta ti resta ferita e lacqua le può far male. E unaltra cosa ti dico: appena piove, rompi la terra e sta ad aspettare che lerba schiumi di nuovo; poi passa laratro, e il terreno ti verrà netto, e allora sémina. Ma dimmi non sai dirmi nulla? - Nulla, - rispondeva Grigòli, scrollando le spalle. - Che volete che vi dica? Ogni notte canta il gufo laggiú. Il vecchio alzava le lunghe sopracciglia e chiudeva gli occhi, scotendo il capo. - Segno di buon tempo! E se questa luna di settembre non ci porta acqua, siamo rovinati, Grigoletto! Tutta lannata se nandrà leggera. Si scorge lisola di Pantelleria, sul tramonto, in fondo in fondo al mare? Grigòli rispondeva di no col capo. - Abbiamo guaj! Se si scorge Pantelleria, certo lacqua sta per via. alzava una mano in segno di minaccia, come per ricordarle: Guaj a te, se non lo fai!. La signora Nela, rossa come un peperone si mordeva il labbro per non piangere in presenza del marito: sentiva spezzarsi il cuore nel vederlo ridotto in quello stato, proprio agli estremi. Credeva anche lei che la Malanotte e il Maràbito fossero cagione di quella sciagura. E quando, di lí a pochi giorni, il Maltese, pur protestando nel delirio dellultima febbre che non voleva morire, morí; davvero ella chiese consiglio a un avvocato, se non fosse il caso dagire contro i due assassini. Maràbito, quel giorno, vedendo le tre porte del negozio serrate con la fascia nera di traverso in segno di lutto, rimase un pezzo quasi inchiodato sul lastrico della via. Se ne tornò al Ràbato come un cane bastonato. Le vicine si radunarono in grande assemblea discussero animatamente su ciò che al vecchio convenisse di fare e alla fine decisero di mandarlo dal notajo Zàgara raccomandandogli però di tenersi ben fermo nei termini del contratto, chera per lui una botte di ferro. - Come! - esclamò Nocio Zàgara, vedendosi davanti il vecchio con la berretta in mano. - Non vhanno ancora messo in prigione? Maràbito lo guardò dapprima stordito, poi sorrise mestamente e disse: - La morte in prigione, Eccellenza. Che colpa ci ho io? - Voi e la Malanotte, come no? - replicò il notajo. - La morte era venuta a casa vostra, e voi, daccordo con la strega, lavete invece mandata da don Michelangelo! Tutto il paese lo dice. E già la vedova, caro mio, sta pensando per voi. - Per me? Oh! oh! Non facciamo storie! Perché io, se mai, non centro né punto né poco! - rimbeccò il vecchio, incrociando le braccia sul petto. - Glielo giuro, signor notajo, su la salute dellanima mia! Non saccorgeva che il notajo voleva fargli paura per prendersi giuoco di lui. - Ah, vedete? Confessate voi stesso che il maleficio cè stato. Ne farò testimonianza davanti ai giudici. - Io? - gridò allora Maràbito, come smarrito allimprovviso nello spavento. - Io, ho confessato? Ma se non ne so nulla, io! Ero in fin di vita, io! Ah, in galera, per giunta, mi vogliono gettare? Levarmi il podere e gettarmi in galera a ottantun anni, perché non sono morto come quel poveretto di Ciuzzo Pace, dopo sei mesi? Ma cè la giustizia divina per i poverelli! E già se nè vista la prova: è morto lui, invece lui che aveva tirato ad ammazzare me! - Basta, basta, - disse il notajo che non ne poteva più dal ridere. - Speriamo che non avvenga nulla Ci sono altri guaj però. Eh, non vi siete contentato di sbarazzarvi di lui soltanto: cè anche un mondo dimbrogli nelleredità. Maràbito, già messo in guardia dalle vicine, corrugò le ciglia. - Imbrogli? Non voglio saperne! Per me cè il contratto che parla chiaro. Mi ripiglio la terra. - Eh, vedremo - sospirò lo Zàgara alzandosi. - Lasciate che vada dalla vedova, e spero daccomodare ogni cosa. Tornate da me questa sera. In casa della signora Nela il notajo trovò il medico che, venuto per una visita di condoglianza, saffannava a ripetere: - Ma no; ma no, signora! Sciocchezze Non dia retta. Caso tipico di cirrosi epàtica. Caso tipico! E aveva sulle labbra un sorriso di compatimento per lignoranza dellenorme signora. Andato via il medico, la signora Nela ebbe come un terremoto nelle poppe che alla fine eruppe spaventosamente in singhiozzi e strilli: unira di Dio. Nocio Zàgara soffriva il contagio del pianto. Vedendo sussultare quella montagna di carne, anche la sua si mise a sussultare come per un altro terremoto. Ma subito si alzò, irritatissimo, e quasi per castigare il pianto di sé e nella vedova esclamò: - E questo è nulla, signora mia! Cè di peggio! di peggio! Lesclamazione non giovò. E allora don Nocio, risolutamente, venne a piantarsi di fronte alla signora Nela. - O lei si calma un momento, signora, o io me ne vado. Lei è madre di famiglia e deve pensare alle sue figliuole. Parliamo daffari! Come se fossero roba da ridere, gli affari! La signora Nela appena venne a sapere che la posizione finanziaria del defunto marito non solo era scossa ma anche mezzo rovinata, se prima piangeva, ora levò certi strilli da spaccare i muri della casa. Nocio Zàgara savvilí; pensò di traviar la furia di quella disperazione rovesciandola addosso al Maràbito. - Per carità, non me ne parli! - urlò la signora Nela, levando le braccia. - Se la buonanima avesse voluto darmi ascolto! - sospirò il notajo. - Intanto, cara signora, bisogna pure parlarne. Che vuol fare? Per me, è come lasciarsi aperta una vena e perdere sangue a goccia a goccia. Gutta cavat lapidem. - Mai più! Mai più! - esclamò la vedova. - Quellassassino è capace di far morire anche me e le mie figliuole. Via, via! non voglio più sentirne parlare! - Bene, - concluse il notajo: - in questo caso, avrei da presentarle una proposta. Cè già chi sassumerebbe glimpegni del contratto col Maràbito. Un amico mio. Gli feci notare che il povero don Michelangelo pagò per sei anni il vitalizio. Dolentissimo, mi rispose lamico, ma chi glielo fece fare? Peggio per lui che pagò! - Gli parlai allora della cascina nuova che costa già parecchie migliaja di lire e non è ancor finita. In groppa, anche questa? No. Per la cascina, dice, sarebbe disposto a dare qualche cosa, da tre a quattro mila lire. Ora, se lei accetta questa proposta, ci sarebbe da cogliere, come suol dirsi, due piccioni a una fava; e cioè, liberarsi del jettatore e dun vecchio debito. Come lei ha potuto vedere dalle carte che le ho presentate, il povero don Michelangelo mi doveva cinque mila lire. Le tre o quattro mila speriamo che siano quattro! che il nuovo contraente darà per la cascina andrebbero, non a scòmputo, ma a saldo del mio credito. Io mi contento. È contenta lei? Contentissima, la signora Nela. E il notajo se ne tornò allo studio, chera già sera chiusa. Maràbito lo aspettava. Don Nocio, come lo vide, gli posò le mani sulle spalle e disse traendo un gran sospiro: - Una volta cera un padre che si lamentava cosí: Non piango perché mio figlio perde al giuoco; piango perché vuol rifarsi giocando ancora!. Ero in credito di cinque mila lire col Maltese. Per non perderle, sto commettendo la più grossa pazzia della mia vita. Sedete. Quantanni avete? - Ottantuno, - rispose Maràbito, sedendo. - E non siete ancora soddisfatto? Che intenzione avete? Il vecchio rimase a guardarlo senza comprendere. - Ah, fate finta di non capire? Campate troppo, caro mio. Brutto vizio! E dovreste levarvelo. Maràbito sorrise e alzò una mano a un gesto vago. - La vita, Eccellenza? - disse. - Pare lunga, ma passa. A me è passata, come stando affacciato a una finestra. - Benone! - esclamò don Nocio. - E avete intenzione di starci affacciato ancora a lungo a codesta finestra? - Per me, - rispose il vecchio, - se la morte viene a chiudermela anche domani, mi fa piacere. Morire, sí, Eccellenza: ci vuol niente; ma campare apposta non si può, se Dio vuole. Deve dirlo Lui, e io sono pronto. Che comandi ha da darmi? Il notajo gli diede convegno per il giorno appresso: avrebbe rinnovato il contratto del vitalizio, assumendosi lui glimpegni del Maltese. - Purché - gli disse, aprendo le braccia e abbandonando a quel gesto la frase. Il vecchio, dalla via, alzò un dito al cielo pieno di stelle e poi congiunse le mani, per significare: - Preghi il signore. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL VITALIZIO Terza Parte Capitulo Sette Quando la signora Nela venne a sapere che lamico di cui le aveva parlato il notajo Zàgara a proposito del vitalizio era proprio lui il notajo stesso, parve addirittura che volesse arrabbiare. Già sosteneva che don Nocio doveva essersi mangiata mezza leredità del marito. Era mai possibile che il più ricco mercante del paese avesse lasciato la famiglia in cosí tristi condizioni? La prova, eccola lí, del resto: lo Zàgara non aveva avuto il coraggio di confessarle che il contratto col vecchio lavrebbe rinnovato lui per conto suo, a quei patti da vero giudeo. E se lo rinnovava per conto suo, non era segno che laffare era buono? - Approfittarsi duna povera vedova! di due povere orfane! - gridava alla gente che veniva a condolersi della sciagura. - Azionaccia che grida vendetta davanti a Dio! Ladro! ladro! Causa dogni male non era più il Maràbito, adesso, ma il notajo. Fidava in Dio, però, che quel podere dove la santanima del marito aveva buttato tanti denari quel podere, come non se lera goduto lei, non se lo sarebbe goduto neanche colui. E un giorno mandò a chiamare il vecchio. Maràbito le si presentò tuttafflitto e imbarazzato. La signora Nela, appena lo vide, rinnovò i pianti e gli strilli; poi proruppe: - Vedete? vedete che avete fatto? Il vecchio aveva anche lui le lagrime agli occhi. - Non piangete! non piangete! - gli gridò subito con rabbia la signora Nela. - A un solo patto posso perdonarvi: a patto che facciate a lui, a quel brigante, ciò che faceste a mio marito! Scorticatelo vivo fatelo morire prima di voi, e vi perdono! Non varrischiate di morire ora, sapete! Non deve goderselo il podere quel brigante! non deve berselo il sangue di mio marito! Se siete cristiano, se avete coscienza, se vi preme lonore campate! campate! sempre in salute, mi raccomando! vegeto e forte, finché egli non crepi! Avete capito? - Cillenzasí, come voscenza comanda, - rispose il vecchio investito, stordito da quella furia rabbiosa di parole. - Ma signora mia, mi creda, sono mortificato, e Dio solo sa quello che provo dentro di me in questo momento. Potevo mai credere, potevo mai aspettarmi, che dovessi campar tanto? - E altrettanto, altrettanto dovete campare! - riprese con nuova furia la signora Nela. - Per castigo di quellimbroglione! Datevi cura! Se vi bisogna qualche cosa, ditelo, venite da me. Perfino il pane di bocca mi leverò per darlo a voi! Siete provvisto dabiti? Aspettate: ve ne darò io ora posso darvene quelli della buonanima Dovete guardarvi dal freddo, ora che linverno è alle porte. Aspettate, aspettate! E per forza volle fargli un fagotto dalcuni abiti grevi del marito. Nel toglierli dallarmadio, piangeva, si mordeva il labbro, strizzava gli occhi, inghiottiva. - Aspettate aspettate ecco, anche questo mantello Se lo metteva, santanima quandandava laggiú, alla vostra campagna Tenete, tenete portatevelo Vi terrà caldo; vi riparerà dalla pioggia e dal vento Guardatevi dal prender aria alletà vostra! Cè sempre tanto ventaccio in questo nostro paese! Maràbito non poté fare a meno di caricarsi di quei doni che non dimostravano né carità né benevolenza per lui, e se ne tornò avvilito al casalino. - Caccia, Maràbito? Che portate? - gli domandarono le vicine allegramente, credendo chegli portasse roba per il corredo dellorfana. Ma, vedendo gli abiti e il mantello del Maltese, fecero gli scongiuri di rito. - Codesta roba vi siete presa? Buttatela subito via, senza toccarla con le mani! Il vecchio scrollò le spalle e rifece pian piano il fagotto. Ma quella notte, con gli abiti del morto in casa non poté chiudere occhio e gli parve millanni che spuntasse il giorno per disfarsene, dandoli in elemosina ai più bisognosi di lui. Gli rimase da allora come unombra di tristezza sul volto, che sincupiva di più in più ogni qual volta ritornava dal riscuotere le rate del vitalizio. Il notajo, per dir la verità, non lo trattava male; ma sempre a battergli in faccia la stessa cosa, del brutto vizio di campar troppo. E il povero vecchio se ne crucciava. Non era mai stato di peso a nessuno in vita sua, ed ecco che ora viveva unicamente per esser di peso a sé e agli altri. Quellandare ogni quindici giorni a farsi pagar lo scotto di quel peso era divenuto per lui una vera condanna e con tutto il cuore desiderava ogni volta che ne ritornava, che quella fosse lultima. Ma i giorni passavano, passavano i mesi e gli anni; la tristezza cresceva, e la morte non veniva; non veniva. Le vicine, vedendolo cosí, avevano raddoppiato le cure: non permettevano chegli sindugiasse più tanto la sera, a conversare con loro, seduto davanti la porta del casalino. - Rientrate: fa fresco. Or ora verremo noi! Aspettavano che i loro uomini ritornassero dal lavoro, o sú dalle campagne o dalle fornaci, o dalle fabbriche: la prima visita era per il vecchio. E lí, nel casalino, dopo la magra cena, si raccoglievano le sere dinverno a tenergli compagnia gli uomini fumando a pipa, le donne facendo la calza e forzavano il vecchio taciturno a parlare della sua lunga vita, dellAmerica lontana dovera stato da giovine, e dove sera adattato a far di tutto. - Meglio nero pane, che nera fame. Cosí aveva potuto mettere insieme il capitaluccio, col quale, tornato in patria, aveva acquistato il poderetto laggiú. E a mano a mano, parlando degli anni lavorati, il vecchio si sollevava dal peso della malinconia. Parlava di tutto: sapeva di tutto; ne aveva viste tante! - Voi? Oh santa Maria! E che sapete voi? - gli diceva però, scrollando il capo e socchiudendo gli occhi, qualcuna delle più giovani vicine. - Siete come un bambino, siete! E tutte le altre donne ridevano. Quelle conversazioni serali non si protraevano però a lungo sia perché gli uomini dovevano poi levarsi ai primi albori per le loro fatiche, sia per non stancar troppo il vecchio. Gli auguravano la buona notte; gli raccomandavano di serrar bene la porta e di chiamare a un bisogno; poi si scambiavano a bassa voce, per via, le loro impressioni su lo stato di lui. - Cent anni, centanni campa, comè vero Dio! Già poco ci manca Sta benone! - Sí sí, ma tante volte anche stando cosí bene tutta un tratto A quelletà, non si sa mai Muojono come gli uccellini. E si voltavano a guardar costernati la porta chiusa del casalino nella piazzetta deserta coi ciottoli luccicanti sotto la luna. Chi sa se il vecchio domani la avrebbe riaperta, quella porta? Capitulo Otto Per anni e anni, la prima a riaprirsi, allalba, nella piazzetta fu sempre quella porta. Era, senza dubbio, una beffa della morte, al Maltese prima, ora al notajo Zàgara. E se ne faceva un gran ridere in tutto il paese. Non cera giorno che tre o quattro curiosi non si recassero al Ràbato per vedere il vecchio che per castigo non moriva. Essendosi però formata in paese, intorno al Maràbito una specie di leggenda che lo raffigurava ilare, vegeto, ostinato a campar per dispetto quei curiosi provavano a prima giunta un disinganno nel vedersi invece davanti un vecchierello curvo, magro, umile e schivo il quale si schermiva rudemente dalla loro vista e dalle loro domande, che sonavano ai suoi orecchi derisione per il povero notajo di cui egli non solo aveva da lodarsi ma rimpiangeva sinceramente il danno che quel suo vivere increscioso e dispettoso gli arrecava senza alcun suo piacere. - Lasciatemi stare! Mi sono seccato! - gridava, avvilito e con esasperazione, alle vicine che andavano a scovarlo dentro il casalino dove sera rintanato allapparire di qualche sconosciuto nella piazzetta di Santa Croce. Le vicine non lo facevano per male. Quella curiosità di tutto il paese pareva loro di buon augurio al vecchio che esse tenevano in custodia come se qualcuno lo avesse affidato alle loro cure perché veramente un miracolo si compisse; e perciò a gara lo mostravano a tutti: - Doman laltro, novantaquattro anni! Non muore più. Circa ventanni addietro, quandegli cioè dalla campagna era venuto ad abitare in quel casalino esse avevano ancora i capelli biondi o neri; e ora, eccoli qua: - grigi! bianchi! - mentre il vecchio era rimasto tal quale. Per tutti il tempo era passato; per lui solo, no. Il tale era morto, era morto il tal altro, lí accanto; non era dunque da dire che la morte non fosse passata per quella piazzetta; ma come se la casa del vecchio per lei non ci fosse stata. Maràbito ascoltava, attonito, quel racconto delle vicine, tante volte ripetuto; ma ogni volta sentendo nominare i morti del vicinato, tutti meno vecchi di lui e utili ancora alle loro famiglie si metteva a piangere silenziosamente con gli occhietti calvi, risecchi dagli anni. Le lagrime gli scendevano giú per i solchi delle rughe fino alla bocca infossata e raggrinzita; e allora levava una mano tremolante e con le dita nodose si stringeva le labbra. - E questa qui? - dicevano le vicine per distrarre subito il vecchio, indicando Annicchia, laltra loro protetta. - Aveva appena due anni, povera orfanella, quando lui venne quassú. E ora, che ragazzona, eh! Il nonno aveva promesso di pensare a lei; ma da un pezzo in qua fa il cattivo e dimostra di non voler bene a nessuno. Infatti Maràbito di quella sua longevità sera fatta a poco a poco una vera fissazione: aveva davvero cominciato a credere che la morte si fosse apposta dimenticata di lui per far quella beffa che tutti dicevano. Già il podere, tra i denari che sera presi dal Maltese e quelli che tuttavia si prendeva dal notajo Zàgara lo aveva avuto pagato e strapagato: la morte dunque tenendolo ancora in piedi, si divertiva proprio a fargli commettere una cattiva azione, a fargli far la parte dello scroccone, ecco. Egli non voleva. Tutto il paese ne rideva, come se lui ci provasse gusto a vivere cosí alle spalle altrui; e invece no, no; non voleva, non voleva più! E le cure, le raccomandazioni premurose delle vicine lo stizzivano. Non volevano forse ridere anchesse alle sue spalle? E sesponeva al freddo, apposta; usciva di casa col tempo minaccioso, apposta; e apposta ritornava zuppo di pioggia e si ribellava se quelle gli davano del vecchio stolido e lo cacciavano subito dentro per farlo cambiare e mettere a letto. - Lasciatemi stare! Lasciatemi morire! Appunto questo vo cercando! Mi sono seccato! Gli sorse perfino il sospetto che una forza arcana doltre tomba, lo tenesse in piedi: lanima penante di Ciuzzo Pace il quale piangeva certo ancora il poderetto suo perduto per pochi soldi. Ecco, sí, Ciuzzo Pace era, Ciuzzo Pace che voleva essere vendicato da lui. E prese a far dire ogni domenica una messa in suffragio di quellanima in pena. - Se si libera lui, mi libero anchio. Queste e altre notizie, confidate dalle vicine a quei curiosi, venivano poi riferite al notajo Zàgara il quale teneva testa, come meglio poteva, alle beffe che tutti si facevano di lui. - Beffatemi! beffatemi! - esclamava. - È sempre poco il danno, son sempre poche le beffe: ben altro mi merito: nerbate! ma non mi dite male del vecchio, vi prego. Galantomone, poveretto! Lo so: sta piangendo anche lui il castigo che io mi sono meritato. Gli debbo, non solo gratitudine, ma un compenso, e glielo darò. Se arriva a centanni, come gli auguro: vedrete! Musica, luminaria, un banchetto da far epoca! Vinvito tutti fin da ora. Non aveva parenti, né prossimi né lontani: poteva dunque pigliarsi il gusto di coronare trionfalmente la bestialità commessa. E un giorno che scadeva la rata del vitalizio, non vedendo il vecchio presentarsi allo studio saddolorò veramente e volle recarsi al Ràbato per averne notizie. Trovò Maràbito seduto, al solito, davanti la porta del casalino, tutto raccolto sotto un debole raggio di sole invernale. - Bel gusto a far muovere le montagne! - gli disse ansante calandosi pian piano a sedere su una seggiola, che una delle vicine corse ad offrirgli. - Che vi sentite? Perché non siete venuto oggi allo studio? Invece del Maràbito rispose la za Milla, appressandosi insieme con le altre vicine: - Voscenza vuol sapere perché? Perché il nostro vecchio è stolido o ammattito. - No, nientaffatto! né stolido, né ammattito, Eccellenza, - disse Maràbito, corrugando le ciglia. - Mi sono fatto il conto. La terra Voscenza me lha pagata da un pezzo. Sono povero, ma onesto. Denari non ne voglio più. Nocio Zàgara rimase un po a guardarlo, ammirato, poi gli disse: - Caro vecchio mio, siete più imbecille di me. Vi ringrazio di quanto mi dite, ma non posso accettare. Debbo pagare fino allultimo centesimo, e pago col mio gusto e il mio piacere. - Ma lo sa Voscenza, - riprese Maràbito con ira, - che se non faccio cosí, non muojo più? Le giuro, che se non fosse peccato, da un pezzo Ma vedrà Voscenza che verrà da sé, la morte appena io non prenderò più neppure un soldo di questi denari che, in coscienza, non mi spettano. Il fondo, le ripeto, lho avuto pagato più di quanto valeva. - Non ancora da me, - replicò il notajo. - Io porto con voi la croce da quattordici anni, è vero? Vuol dire che finora vho dato eccolo qua, il conto: me lo son fatto anchio vi ho dato diecimila duecento venti lire. Il podere fu stimato dodici mila: dunque ho ancora parecchi anni da pagare. - E quelli che mi son presi dalla buonanima del Maltese? - gli fece notare Maràbito. - Non sono affar mio. - Ma laffare, mi scusi, lho fatto io o lha fatto Voscenza? Oh questè bella! Non sono dunque padrone di morire? Il notajo alzò la testa con comica serietà: - No, finché io non vi abbia pagato fino allultimo centesimo. Se poi volete vivere ancora, tanto piacere! Vi prometto che ci divertiremo. E se nandò, lasciando il denaro. Capitulo Nove Uomo di parola, il notajo Zàgara. La mattina del gran giorno, il sobborgo Ràbato fu destato dallallegro strepitar della banda musicale che a suon di marcia, si recava allabitazione del vecchio centenario. Il casalino era stato parato festosamente di ghirlande e bandiere, durante la notte, mentre il vecchio dormiva. Nella piazzetta erano rizzati i pali per la girandola. E unaltra sorpresa le buone vicine avevano preparato al loro vecchietto: un abito nuovo per la festa, tagliato e cucito da loro. Quando la folla, insieme con la banda, si riversò nella piazzetta, la porta del casalino era ancora chiusa. - Evviva Maràbito! Fuori! Fuori, Maràbito! Niente. La porta restava chiusa. Invano i vicini vi bussavano con le mani e coi piedi. Lo strombettío e le grancassate furiose della banda, tra il frastuono confuso delle grida e degli applausi assordava, e invano di qua di là qualcuno si levava, interprete della costernazione del vicinato a far cenni di tacere, daspettare che il vecchio aprisse e desse segno di vita. A un tratto, un nuovo grido partí dalla folla: - Viva il notajo! Nocio Zàgara si sbracciava con la tuba in mano, a ringraziare, sovrastando tutti con lalta persona. Li pagava cari quegli evviva, che non eran per beffa quel giorno: la gente si divertiva alla festa straordinaria e del divertimento gli era grata: non lavrebbe certo tenuta il Maltese, quella festa. Sí, ma non lavrebbe tenuta neanche il notajo se avesse potuto supporre che essa avrebbe cagionato al vecchio tanto dolore e tanto avvilimento. Lo comprese, appena pervenuto, tra quel gran rimescolío di gente, davanti la porta del casalino. Si fece far largo; ordinò ai vicini di guardare lentrata per impedire che la folla si rovesciasse dentro, e picchiò alla porta col bastone, dando la voce. Il vecchio finalmente aprí, e allora scoppiarono più calorosi gli applausi e le grida della folla. - Come! Perché? - esclamò don Nocio, vedendo Maràbito tutto tremante e in lagrime. - Un popolo intero vi fa festa, e voi piangete? Cosí mi ringraziate daver voluto festeggiare i vostri centanni? Non ci fu verso di fargli intendere che quella festa non era per metterlo in berlina. E quando alla fine, spinto dal notajo, saffacciò alla finestretta sulla porta del casalino piangeva e tentennava il capo agli evviva e agli applausi della folla. Annicchia gli recò labito nuovo, insieme con le altre vicine; poi nella chiesa di Santa Croce fu detta una messa a cui anche il notajo volle assistere: - La prima e lultima! E, alluscita, spari di mortaretti e stamburate. Venne alla fine lora del banchetto. Nocio Zàgara aveva preso in affitto, per questavvenimento, un magazzino a pian terreno lungo che non finiva mai: da un capo allaltro correva la tavolata. Vi presero posto, da una parte gli amici del notajo, dallaltra il vicinato. Maràbito vi fu portato in trionfo, quasi a viva forza, e fu fatto sedere al posto donore, accanto allo Zàgara. Era sbalordito. In mezzo alla baraonda, si voltava ora verso luno ora verso laltro dei commensali che lo chiamavano coi bicchieri levati per augurargli di vivere altri centanni e chinava il capo in segno di ringraziamento. Egli solo non rideva, non mangiava, non beveva. Alcuni, a principio, serano messi a forzarlo, ma poi, pregati dal notajo, avevano smesso. La festa non era per lui; era per gli altri; egli rappresentava lí solo i cento anni: i cento anni che non volevano dire più nulla. A pensarci, veramente, tutta quella baldoria era, nella sua sguajataggine, cosí triste da far cascare le braccia e il fiato. E per giunta si volle che il vecchio parlasse, facesse un brindisi, dicesse almeno due parole. Tanto insistettero, che alla fine lo fecero levare in piedi, col bicchiere che gli tremava in mano. - E che debbo dire? La mia vergogna, Dio solo la vede. Ringrazio questo mio benefattore. E non mi resta che di mettere un bando per la città: che la gente, nelle cui case entra la morte le dica che a Santa Croce al Ràbato cè un vecchio che da tantanni la aspetta che se lo venga a prendere Ma a questo punto Maràbito fu interrotto dal levarsi frettoloso dalcuni convitati, i quali in mezzo al coro delle risa che accompagnava ogni sua parola avevano visto il notajo impallidire tutta un tratto e piegar sul petto il grosso testone. Tutti si voltarono a guardare, sorsero poi tutti in piedi e saffollarono a precipizio attorno allo Zàgara. Si credette dapprima che il frastuono, il troppo ridere, il vino, avessero cagionato al povero notajo quel malore improvviso. Tra lo scompiglio generale, Nocio Zàgara fu portato su la stessa seggiola in una casa vicina sorretto da tante braccia: aveva gli occhi chiusi e la bocca spalancata, da cui usciva un rantolo angoscioso. Il lungo magazzino, con la mensa tutta in disordine, le seggiole rovesciate, restò vuoto. Nessuno aveva badato al vecchio centenario, il quale era caduto per terra in preda a un tremito convulso nellatto daccorrere con gli altri dietro a colui chegli poco prima aveva chiamato suo benefattore. Capitulo Dieci Qualche rara goccia su la tremula mano tesa: poi, appena percettibile il picchiettar delle prime gocce su i pàmpini mezzo ingialliti della vigna. Ora, ecco, le gocce infittiscono, ed è un vasto crepitio continuo. - Nonno, piove? Il vecchio Maràbito china più volte il capo, sorridendo a Nociarello che gli sta seduto accanto sulla soglia della cascina che il Maltese aveva fatto fabbricare al posto dellantica roba. Grigòli e Annicchia, marito e moglie da quattro anni, sono per la campagna tornata in potere di Maràbito dopo la morte del notajo: Grigòli sú per gli alberi abbacchia le ulive; Annicchia le raccoglie da terra. Poveretta! è incinta di nuovo; e il vecchio vorrebbe ajutare la sua figliuola adottiva. Non gli pesano più, ormai, i suoi cento cinque anni Ma quelli non permettono e lo lasciano a guardia del bambino a cui, per gratitudine, hanno imposto il nome della buonanima del notajo. - Nonno, e mamma? - domanda di nuovo Nociarello, costernato dalla pioggia. - Adesso verrà di corsa, - risponde il vecchio. - Lascia piovere, ché la terra ha sete e questa è acqua buona! Da presso e da lontano i galli annunziano lievemente quella prima rivoltura del tempo. Le calandre sindugiano ancora su i piani, quasi in dubbio che quelle nuvole non vogliano far sul serio e di tratto in tratto si scambiano qualche trillo breve, come per consigliarsi: - Scappiamo? Novelle per un anno di Luigi Pirandello UN INVITO A TAVOLA - Basterà? non basterà? - si domandavano, guardandosi negli occhi, in cucina, le tre sorelle Santa Lisa e Angelica Borgianni, impegnate da due giorni ad ammannire un pranzo da gran signori. Santa, la minore, era più alta di Angelica; Angelica, di Lisa, la maggiore. Tutte tre, del resto, poppute e fiancute, gareggiavano coi fratelli per la statura colossale e per la forza erculea. - Famiglia Borgianni: otto colonne! - soleva dir Mauro, il minore dei fratelli e dellintera famiglia. Tre sorelle, dunque, e cinque fratelli: Rosario, Nicola, Titta, Luca e Mauro, in ordine di età. Rosario e Nicola attendevano alla campagna, Titta badava alla zolfara presso il borgo Aragona; Luca faceva lappaltatore dei lavori pubblici di quasi tutto il circondario; Mauro aveva la passione della caccia, e faceva il cacciatore. Rosario Borgianni era famoso pe suoi giovanili furori di bestia feroce. Si raccontavano di lui le più temerarie avventure ai tempi nefandi del brigantaggio naturalmente accresciute e abbellite dalla fantasia popolare. Si voleva finanche chegli avesse un giorno tenuto testa a una dozzina di briganti, fra i più sanguinarii, e che li avesse uccisi tutti. Esagerazione! Quattro soltanto: due, nella sua stessa campagna, e gli altri due lungo la via che da Comitini discende ad Aragona. Anche di Mauro se ne raccontavano di belle. Un giorno, per esempio, a caccia, cadde dalla vetta del Monte delle Forche: rimbalzò tre volte giú per tre ciglioni selvatici, e ogni volta, rimbalzando con lo schioppo alto in una mano, esclamava. - Fortuna, che sono ballerino! Ne riportò tuttavia una frattura alla gamba destra e una leggera commozione cerebrale: lui che il cervello veramente non aveva avuto mai bene a segno. Unaltra volta, a caccia, scorse tre o quattro storni su la schiena dalcuni buoi pascolanti su una costa. Cheto e chinato savvicina e, appena a tiro, bum! una schioppettata. Balza dalla fratta, in potere di tutti i diavoli, il boaro. - Fermo lí! - gli grida Mauro, in guardia. - Se fai un altro passo, ti mando a gambe allaria! - Ma come signor Mauro! Le mie bestie - E non sai, minchione, che dove vedo caccia, sparo? - Ma anche su la schiena delle bestie? - Anche sul capo di Gesú Bambino se scambio lo Spirito Santo per un piccione! Il pranzo pareva apparecchiato per trenta invitati, a dir poco; linvitato invece era uno solo, e neppure si sapeva chi fosse. Si sapeva soltanto che sarebbe arrivato il giorno appresso da Comitini e che gli si doveva questo pranzo a titolo di ringraziamento per il ricetto prestato al fratello Luca lappaltatore, latitante da quindici giorni. Omicidio? Sí cioè, no: ma quasi. Ecco: Luca Borgianni aveva preso in appalto la costruzione dello stradone tra Favara e Naro. Una sera, sospesi i lavori, nel tornarsene a cavallo a un certo punto della via aveva veduto unombra allungarsi minacciosa su la ghiaia rischiarata dalla luna. Qualcuno, senza dubbio, stava lí alla posta, incappucciato. Luca lo aveva scorto, per fortuna; o meglio, aveva scorto il cappuccio. Gli era parso che il furfante se ne stesse accoccolato per ripararsi dalla luna che veniva lentamente sú dal colle a manca. - Chi è là? Nessuna risposta. Tra-ta; tra-tà: sú, per precauzione, i cani del fucile. E un grillo sera messo a cantare. Allora Luca, di nuovo, fermando il cavallo: - Chi è là? Silenzio. Solo il grillo a cantare. - Conto fino a tre! - aveva gridato infine Luca, impallidendo. - Se non rispondi, fatti la croce. Uno! Lombra non sera scomposta. - Due! Lombra, lí, ferma, impassibile. E silenzio. Soltanto il grillo a cantare. - Tre! E una schioppettata. Qualcosa era saltata per aria: e Luca, dàlli al cavallo! Era arrivato a casa, che non tirava più fiato. Fratelli e sorelle gli erano accorsi intorno. - Nascondetemi! nascondetemi! - Perché? Ferito? - No ammazzato - Tu? Chi? - Uno non so Col fucile Nascondetemi! I fratelli lo avevano tolto di peso e portato per il momento giú in cantina. Intanto Mauro era uscito di casa per appurare se già in paese si buccinasse qualcosa intorno allomicidio. Rosario e Titta avevano atteso impazienti che Luca, lí in cantina, si fosse rimesso un po in forze per condurlo fuori in luogo più sicuro: avevano già pensato al rifugio, presso un loro compare di Comitini dove Luca si sarebbe recato la notte stessa, cavalcando alla porta del paese. Nicola, armato fino ai denti, era partito per aggirarsi attorno al luogo designato dal fratello e cercar cosí di sapere di che, di chi si fosse trattato. Luca finalmente sera potuto mettere in cammino. Il giorno dopo, allalba, ecco Nicola. - Ebbene? - Nulla! Ho trovato soltanto un ferrajuolo col cappuccio per terra. Certo il ferito sè trascinato in paese, lasciando il ferrajuolo lí bucherellato in più parti Luca spara come un Dio! Deve averlo ferito mortalmente a giudicare dal ferrajuolo Io non capisco: due buchi grossi cosí nel cappuccio dunque in testa Belle andato! Eran passati tre giorni in attesa angosciosa. Non si sapeva nulla in paese; né dai paesi vicini si aveva notizia dalcun ferimento o caso di morte violenta. Dopo sedici giorni, alla fine, sera venuto a sapere che un contadino, lavorando in quei dintorni si era servito per attaccapanni duna pietra miliare lungo lo stradone; aveva incappucciato la colonnina col ferrajuolo, e la sera se nera tornato in paese, dimenticandosene. Luca aveva tirato contro quella colonnina, scambiandola per un appostato. Ora il pranzo, ecco, era lí, pronto fin dalla vigilia, su la lunga tavola in mezzo alla stanza: una pallida porchetta illaurata ripiena di maccheroni, in una teglia da mandare al forno; sette lepri scojati con contorno di tordi, uccisi da Mauro; due tacchini pettoruti; abbacchio; trippa e cute affettate; piedi di bue in gelatina; un gran pesce salsito; un enorme pasticcio; poi un reggimento di fiaschi e frutta in quantità. - Basterà? Non basterà? Titta diceva di sí; Mauro di no; e faceva il conto: - Noi, otto e, con linvitato, nove; il servo e la serva undici. Per grazia di Dio, ognuno di noi mangia per quattro, e e - Non dubitare; linvitato non patirà, - assicurava Titta. Questa conversazione avveniva su la mezzanotte, intorno alla tavola: fratelli e sorelle, tutte sette avevan lasciato il letto pian piano, spinti dal medesimo desiderio di vedere che effetto facesse il pranzo apparecchiato; e cosí eran convenuti a uno a uno in camicia, con una candela in mano, comombre nottambule. Tra Titta e Mauro poco dopo saccese il diverbio. Mauro brandí una lepre e minacciò il fratello. Vennero alle mani. - Mazurka! Mazurka! - esclamò in quella Angelica, udendo per fortuna i mandolini e la chitarra duna serenata giú per la via. - La Notturna! - esclamò Santa contemporaneamente, battendo le mani e trascinando la sorella a danzare, tutte e due in camicia. Gli altri allora seguirono lesempio: Lisa si buttò tra le braccia di Titta, Rosario sappajò con Nicola, e Mauro rimasto solo, si mise anche lui a ballare con la lepre dalle orecchie svolazzanti, ridendo allegramente. Nessuno, a prima giunta, fra le strette di mano gli abbracci e i baci e le domande al fratello Luca la più alta colonna della famiglia badò a un omicello detà incerta oppresso da un enorme copricapo che gli sprofondava fin su la nuca, sorretto ai lati dagli orecchi ripiegati sotto il carico. Il poverino pareva commosso dalle espansioni di affetto di quegli otto colossi i quali non avevano un solo sguardo per lui già tutto smarrito cosí piccino che non arrivava neppure compreso il cappello a le spalle di Lisa, la più bassa tra le sorelle. - Oh, aspettate: vi presento don Diego Filínia, inteso Schiribillo, - disse alla fine Luca, sovvenendosi. E gli posò una mano su la spalla, con aria di protezione, sorridendo. - Dio, comè piccolo! - esclamarono allora, a coro, scorgendolo, le tre sorelle. - Schiribillo? - Complessione, signore mie nomignolo - fece don Diego, togliendosi dal capo il gran cappello e sorridendo con umiltà impacciata. Tutti lo guardarono con occhi pieni di profonda commiserazione, cosí scoperto, senza un capello sul cranio lucido, ovale, protuberante; e non trovarono una parola da dirgli. Oh delusione! Quello lí, linvitato? E allora A saperlo avanti! - Perché piange? - domandò Angelica, dopo averlo osservato a lungo, col volto atteggiato di nausea e di pietà. - Piange? - fece Luca, voltandosi, abbassandosi, e guardando in faccia da vicino il minuscolo invitato. - Non piango, no, - rispose don Diego, che stava per recarsi allocchio destro un gran fazzoletto di cotone a fiorami. - Nel venire, mi sè cacciato un bruscolo in questocchio qua Non piango. - Ah - esclamarono, rassicurati, i colossi. Don Diego dagli occhi si recò il fazzoletto al naso lievemente, come per ricevervi di furto una gocciolina. - Si tolga da le spalle codesto mantello - gli suggerí Santa. - No no per carità, me lo lascino! - si schermí don Diego. - Se, Dio liberi, mi metto a sternutire, son capace di farne cento di fila Tengo il mantello sempre con me. E sospirò: - Sí! - poi: - Sí sí - ancora due volte, imbarazzato dal silenzio sopravvenuto stropicciandosi continuamente una manina con laltra e tenendo gli occhi bassi. Nessuno sapeva risolversi a parlare, e quella perplessità diveniva di minuto in minuto più penosa. - Abbiamo davvero lobbligo, - cominciò a dire finalmente Luca - di restar grati a don Schiribillo del gran favore e delle cortesie usatemi durante il soggiorno in Comitini. - Noi lo ringraziamo con tutto il cuore! - disse allora Rosario, tendendo una mano allospite. - Come si chiama? Schiribillo? - Prego no: Filínia; mi chiamo Filínia, - fece don Diego, sorridendo umilmente. - Fate conto che la nostra casa sia vostra, - aggiunse Nicola stringendo a sua volta la mano allinvitato e guardando gli altri fratelli come per dire: Adesso a voi; io ho detto la mia. Titta e Mauro, uno dopo laltro, seguirono lesempio e dissero la loro, avanzandosi dun passo, militarmente e stringendo dopo il complimento la mano a don Diego, il quale non seppe allontanarsi da quel suo: Prego, prego in risposta. Non fu possibile cavare una parola di bocca alle tre sorelle deluse. Si parlò dellavvenimento per cui Luca si era reso latitante. - Ma che colonnina! - esclamò questi indignato. - Uomo in carne e ossa era, là, appostato! Se alla schioppettata ho sentito un grido, io con questi orecchi Vorrei saper piuttosto chi sia il buffone che ha messo in giro la storiella. Gli farei vedere se è lecito ridere alle spalle di Luca Borgianni! - Basta, basta - disse Rosario. - Chi sia, lha detto. Adesso non se ne parli più. Pensiamo per oggi a divertirci. Don Diego approvò col capo, non perché si promettesse un divertimento, poverino, tra quegli otto giganti; ma per tor di mezzo ogni lite. Non si sa mai! Attendendo la chiamata a tavola Rosario e Nicola cominciarono a discorrere con linvitato delle cose della campagna, delle cattive annate e delle buone. Don Diego, con lumiltà sua, si rimetteva costantemente nelle mani di Dio; ma questa remissione a un certo punto fece uscir dai gangheri Nicola. - Ma che mani di Dio! Ci vogliono braccia duomini per la terra! Queste qua guardate, Schiribillo! E mostrò a Don Diego, protese e con le pugna serrate le erculee braccia, come se lui fosse solito di pigliare a cazzotti la terra per costringerla a rendere ogni anno più del dovere. - E queste qua, benché vecchie e faticate! - esclamò Rosario, mostrando le sue. Allora anche Titta e Mauro vollero mostrar le loro, tirando su le maniche della giacca e della camicia. Il povero Don Diego si vide puntate sotto il naso otto braccia nerborute, buone da accoppare otto buoi. - Vedo vedo - diceva a ognuno, guardando le braccia e sorridendo con una meraviglia mista di costernazione. - Vedo vedo - Toccate! Toccate! - glintimarono i fratelli Borgianni. E don Diego toccò pian piano con un dito tremante quelle braccia mentre con laltra mano si recava sotto il naso il fazzoletto per paura qualche gocciolina non vi cadesse sopra Dio liberi! - A tavola, - venne ad annunziare Santa, mollemente. - Schiribillo, a tavola! - gridò Mauro. - Lasciate fare a noi. Crescerete Mangerete tanto, che non vi sarà più possibile uscire dalla porta. Vi caleremo imbracato e satollo da una finestra. - Son di pochissimo appetito, - premise don Diego, per ogni buon fine. - Dove prenderà posto linvitato? - domandò sottovoce Titta alle sorelle. - Tra Rosario e Lisa, - propose Mauro. Lisa si ribellò: - Noi tre donne ce ne staremo in disparte. Don Diego prese posto tra Rosario e Nicola. Gli otto Borgianni, appena seduti a tavola, si riempirono di vino i grossi bicchieri da acqua. - Per farci la croce! - disse Rosario solennemente. E giú! - Voi, don Diego, non bevete? - domandò Titta. - Grazie, prima del pasto, mai, - si scusò lospite timidamente. - Eh via, per aprir lappetito, - gli suggerí Nicola, dandogli in mano il bicchiere. Allora don Diego lo accostò alle labbra, per cortesia, e lo scoronò appena appena con un sorsellino cauto. - Giú! giú fino in fondo! - lo incitarono gli otto Borgianni. - Non posso grazie, non posso Mauro si levò da sedere: - Lo riduco io a ragione, aspettate! Prese con una mano il bicchiere con laltra il capo di don Diego e, dicendo: - Lasciatevi servire! - lo vuotò in bocca al poveretto invano riluttante. - Oh Dio! - singhiozzò, balzando in piedi, don Diego, mezzo affogato, con gli occhi pieni di lagrime. - Oh Dio! E sasciugò il sudore della fronte, tra le risa della tavolata. - Guardate, oh! Gli è uscito dagli occhi! - osservò Angelica, beffardamente. Venne in tavola la porchetta imbottita. Rosario si levò in piedi; trinciò le parti: la più grossa a don Diego. - Troppa roba troppa troppa - disse questi col piatto in mano. - Che troppa! - esclamò Nicola. - Non cominciate! - La metà, prego - insistette don Diego. - Non mi è possibile Io sono parco - Parco? E codesta è carne di porco! Mangiate! - gridò Mauro, levandosi unaltra volta da sedere. Don Diego, spaventato, chinò la testa sul piatto e si mise a mangiare zitto zitto. Mangiarono quel primo servito in silenzio, tutti. Solo, di tanto in tanto, appena linvitato accennava di posar furtivamente la forchetta: - Mangiate! - gli ripetevano i colossi. - Fino allultimo boccone! - E adesso proprio non mi è più possibile mandar giú dellaltro! - protestò don Diego con qualche energia, dopo aver finito la porzione, traendo un gran sospiro di sollievo. - Ho fatto, come suol dirsi, quanto Carlo in Francia. - Che dite? - rimbeccò Mauro. - Se abbiamo cominciato appena adesso - Eh, loro, va bene - osservò, sorridendo, don Diego. - Hanno la capacità, Dio li benedica Io dico per me - E per chi ci prendete? - si rinzelò Titta, accigliato. - Credete che noi invitiamo a tavola per un sol piatto e lí? Attendete a mangiare e fate lobbligo vostro. Noi dobbiamo disobbligarci. - Ma non faccio offesa, - saffrettò a scusarsi don Diego. - Dico che io - Voi mangerete! - tagliò corto Rosario. - Ecco la caccia di Mauro. - Una lepre e cinque tordi? - esclamò atterrito don Diego. - Lei sbaglia, signor mio! Abbia pazienza: come può immaginarsi che io - Senza storie! senza storie! - disse Nicola, con fare sbrigativo. - Ma mi guardino un po, - rispose don Diego. - È possibile? Dove la metto? Non vorranno mica che ci lasci la pelle - Quale pelle? - domandò Rosario. - Non dovete lasciarci nulla. La lepre è scojata. - Dico la mia, dico la mia! Dove la metto una lepre? - Vi ho dato pure cinque tordi - Per giunta! Ci avessi la lupa Mangerò questi soltanto. - Orsú! - proruppe Mauro, brandendo unanca di lepre a cui dava a leva coi denti. - Codesta caccia lho fatta io. Mi sono rotte le gambe per voi, tre giorni di seguito. Se non mangiate tutto, sarà unoffesa diretta a me personalmente. - Non si alteri non si alteri, per carità! Mi proverò E, tra sé e sé, il povero don Diego raccomandò lanima a Dio misericordioso. Mangiando, i sudori cominciavano a colargli dalla fronte. Alzava un po gli occhi: vedeva quegli otto demonii scappati dallinferno non finir mai dimbottar vino, vino, vino. E: - Cristo, ajutami! - si lagnava piano, tra sé. Il pranzo non finiva mai. Don Diego avrebbe voluto piangere, rotolarsi per terra, dalla disperazione, graffiarsi la faccia, sgangherarsi la bocca, dalla rabbia. Che crudeltà era quella? Neroni! Neroni! Ma non aveva più forza neppure di scostare il piatto: posate, bicchieri bottiglie gli turbinavano davanti agli occhi su la tavola, e gli orecchi gli rombavano, le pàlpebre gli si chiudevano sole; mentre gli otto Borgianni, già ebbri, urlavano, gestivano come energumeni, or levandosi, or sedendosi e ingiuriandosi a vicenda. Adesso, se don Diego scostava un po il piatto dicendo come a se stesso: - Non ne voglio più non ne voglio più - gli otto giganti sorgevano in piedi coi coltelli da tavola in pugno, e i due più vicini, minacciandolo alla gola urlavano: - Mangiate, don Minchione! Per voi è stata fatta la spesa! Don Diego non era più di questa terra quando tra le pàlpebre semichiuse gli parve di scorgere su la tavola come una gran mola darrotino. Fece allora un vano tentativo di levarsi, di fuggire. - Oh Dio, mhanno legato alla seggiola! - gemette, e si mise a piangere. Non era vero: gli pareva cosí, povero don Diego! Rosario si alzò quantera lungo col trinciante in mano. Parve a don Diego che toccasse col capo il soffitto e che avesse in pugno una mannaja per giustiziarlo. - Metà a don Diego! - gridò Rosario, tagliando a mezzo lenorme pasticcio, che al poveretto era sembrato una mola darrotino. - Laltra metà al vicinato! - propose Angelica. - E noi? - domandò Mauro. - Noi niente? Io voglio la mia parte! Luca sorse in favore della proposta di Angelica. - Al vicinato! al vicinato! Don Diego pendeva da quella lite, esterrefatto. - E allora io, per prepotenza, mi prendo la mia! - proruppe Mauro, levandosi e stendendo la mano sul pasticcio. Ma Luca fu più svelto: prese il pasticcio e, inseguito dalla famiglia tra le grida, gli strappi, gli spintoni, andò a buttarlo da una finestra. Seguí una rissa furibonda: fratelli e sorelle saccapigliarono: strilli, pugni, schiaffi, sgraffi seggiole rovesciate, bottiglie, bicchieri, piatti in frantumi, il vino sparso su la tovaglia; un pandemonio! Rosario salí in piedi su una seggiola; gridò con poderosa voce: - Vergogna! Che spettacolo! Abbiamo un invitato a tavola! Al fiero richiamo quei furibondi ristettero a un tratto, come per incanto. Cercarono linvitato: dovera? dove sera cacciato? Su la seggiola il mantello, sotto la tavola un pajo di scarpe. Il disgraziato se lera svignata a piedi scalzi per correre più spedito. - In fin dei conti, è andato tutto bene - dicevano tra loro poco dopo gli otto Borgianni, rassettati. - Tutto bene, tranne il servito della frutta. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA LEVATA DEL SOLE Capitulo Uno Insomma, il lumetto, lí sul piano della scrivania, non ne poteva più. Riparato da un mantino verde, singhiozzava disperatamente; a ogni singhiozzo faceva sobbalzar lombra di tutti gli oggetti della camera, come per mandarli al diavolo; e meglio di cosí non lo poteva dire. Poteva anche parere uno spavento. Perché, nel profondo silenzio della notte, al Bombichi che passeggiava per quella stanza inghiottito dallombra e subito rivomitato alla luce da quel singulto del lumetto giungeva pure di tanto in tanto dalle stanze inferiori della casa la voce rauca raschiosa della moglie, che lo chiamava come da sottoterra: - Gosto, Gosto! Se non che egli invariabilmente, fermandosi, rispondeva piano a quella voce, con due inchini: - Crepa! Crepa! E intanto cosí bianco di cera, cosí tutto parato di gala, in marsina con quello sparato lucido, e cosí tutto guizzi di riso nella faccia da morto con quei gesti a scatti che gli balzavano anchessi al soffitto, chi sa che altro poteva parere. Tanto più che, poi, accanto a quel lumetto su la scrivania una piccola rivoltella dal manico di madreperla guizzava anchessa uh, sí, e come! - Tanto carina, eh? Perché - pareva solo, Gosto Bombici - ma cè momenti che uno si mette a parlare con se stesso come se fosse un altro tal e quale: quellaltro lui, per esempio, che tre ore fa, prima che andasse al Circolo, glielo diceva cosí bene di non andarci; e - nossignori - cera voluto andare per forza. Al Circolo dei buoni Amici. E sissignori - che bontà! Le ultime migliaja di lire orfanelle bisognava vedere con che grazia in quelle facce da rapina glielavevano sgranfignate contentandosi di rimaner creditori su la parola di altre due o tre mila: non ricordava più con precisione. - Entro ventiquattrore. La rivoltella. Non gli restava altro. Quando il tempo sbatte la porta in faccia a ogni speranza e dice che non si può inutile seguitare a picchiare: meglio voltar le spalle e andarsene. Sera seccato, del resto. Ne aveva la bocca cosí amara! Bile, no; neanche bile. Nausea. Perché sera tanto divertito lui, ad averla tra mano come una palla di gomma elastica la vita a farla rimbalzare con accorti colpetti, giú e sú, sú e giú battere a terra e rivenire alla mano trovarsi una compagna e giocare a rimandarsela con certi palpiti e corse avanti e dietro, para di qua, acchiappa di là; sbagliare il colpo e precipitarsele dietro. Ora gli sera bucata irrimediabilmente e sgonfiata tra le mani. - Gosto! Gosto! - Crepa! crepa! La sciagura massima eccola là: piombatagli tra capo e collo, sei anni fa, mentre viaggiava in Germania nelle amene contrade del Reno, a Colonia, lultima notte di carnevale, che la vecchia città cattolica pareva tutta impazzita. Ma questo non valeva a scusarlo. Era uscito da un caffè su la Hoehe Strasse con lottima intenzione di rientrare in albergo a dormire. A un tratto, sera sentito vellicare dietro lorecchio da una piuma di pavone. Maledetta atavica scimmiesca destrezza! Di primo lancio, aveva ghermito quella piuma tentatrice e nel voltarsi di scatto, trionfante stupido!, sera visto davanti tre donne tre giovani che ridevano, gridavano scalpitando come puledre selvagge e agitandogli davanti agli occhi le mani dalle innumerevoli dita inanellate, sfavillanti. A quale delle tre apparteneva la piuma? Nessuna aveva voluto dirlo; e allora egli, invece di prenderle a scapaccioni tutte tre, scelta sciaguratamente quella di mezzo le aveva restituito con bel garbo la piuma, al patto convenuto nella tradizione carnevalesca: un bacio o un buffetto sul naso. Buffetto sul naso. Ma quella dannata, nel riceverselo, aveva socchiuso gli occhi in tal maniera, chegli sera sentito rimescolare tutto il sangue. E dopo un anno, sua moglie. Ora, dopo sei: - Gosto! - Crepa! Figli, niente, per fortuna. Ma pure, chi sa! se ne avesse avuti, non si sarebbe forse via, via! inutile pensarci! Quanto a lei, quella strega ritinta si sarebbe adattata a vivere in qualche modo, se proprio proprio non se la fosse sentita di crepare, come lui amorosamente le suggeriva. Ora subito, due paroline, di lettera, e basta eh? - Lalba di domani non la vedrò! Oh! A questo punto Gosto Bombichi rimase come abbagliato da unidea. Lalba di domani? Ma in quarantacinque anni di vita, non ricordava daver mai visto nascere il sole, neppure una volta, mai! Che cosera lalba? comera lalba? Ne aveva sentito tanto parlare come dun bellissimo spettacolo che la natura offre gratis a chi si leva per tempo; ne aveva anche letto parecchie descrizioni di poeti e prosatori, e sí, insomma, sapeva più o meno di che poteva trattarsi; ma lui coi propri occhi, no, non laveva mai veduta, unalba, parola donore. - Perbacco! Mi manca Come esperienza, mi manca. Se lhanno tanto gonfiata i poeti, sarà magari uno sciocco spettacolo; ma mi manca e vorrei pur vederlo, prima dandarmene. Sarà tra un pajo dore Ma guarda che idea! Bellissima. Vedere nascere il sole, almeno una volta, e poi Si fregò le mani, lieto di questa risoluzione improvvisa. Spogliato di tutte le miserie, nudo dogni pensiero, lí, fuori, allaperto in campagna, come il primo uomo o lultimo sulla faccia della terra ritto su due piedi, o meglio comodamente a sedere su qualche pietra, o con le spalle, meglio ancora, appoggiate a un tronco dalbero la levata del sole, ma sí, chi sa che piacere! veder cominciare un altro giorno per gli altri e non più per sé! un altro giorno le solite noje, i soliti affari, le solite facce, le solite parole, e le mosche, Dio mio, e poter dire: non siete più per me. Sedette alla scrivania e, tra un singhiozzo e laltro del lumetto moribondo scrisse in questi termini alla moglie: Cara Aennchen, Ti lascio. La vita, te lho detto tante volte, mè parsa sempre un giuoco dazzardo. Ho perduto: pago. Non piangere, cara. Ti sciuperesti inutilmente gli occhi, e sai che non voglio. Del resto, tassicuro che non ne vale proprio la pena. Dunque, addio. Prima che spunti il giorno, mi troverò in qualche luogo da cui si possa goder bene la levata del sole. Mè nata in questo momento una vivissima curiosità dassistere almeno una volta a questo tanto decantato spettacolo di natura. Sai che ai condannati a morte non si suol negare lesaudimento di qualche desiderio possibile. Io voglio passarmi questa. Senzaltro da dirti, ti prego di non credermi più il tuo aff. mo Gosto E poiché la moglie, giú, era ancora sveglia e da un momento allaltro, se saliva, accorgendosi di quella lettera, addio ogni cosa; decise di portarla via con sé e di buttarla senza francobollo in qualche cassetta postale della città. - Pagherà la multa e forse sarà questo lunico suo dispiacere. Tu qua - disse poi alla piccola rivoltella, facendole posto in un taschino del panciotto di velluto nero ampiamente aperto su lo sparato della camicia. E cosí come si trovava, in tuba e frac, uscí di casa per salutar la levata del sole e tanti ossequi a chi resta. Capitulo Due Era piovuto, e per le strade deserte i fanali sonnacchiosi verberavano dun giallastro lume tremolante lacqua del lastrico. Ma ora il cielo cominciava a rasserenarsi; sfavillava qua e là di stelle. Meno male! Non gli avrebbe guastato lo spettacolo. Guardò lorologio; le due e un quarto! Come aspettar cosí, per le vie, tre ore forse, forse più? Quando spuntava il sole in quella stagione? Anche la natura, come un qualunque teatro dava i suoi spettacoli a ore fisse. Ma a questo orario egli era impreparato. Solito di rincasar tardissimo ogni notte, era avvezzo alleco dei suoi passi nelle vie lunghe silenziose della città. Ma, le altre notti, i suoi passi avevano una meta ben nota: ogni nuovo passo lo avvicinava alla sua casa, al suo letto. Ora, invece Sarrestò un momento. Da lontano, terra terra, un lume si moveva lungo il marciapiede lasciandosi dietro unombra traballante, quasi di bestia che non si reggesse bene su le gambe. Un ciccajolo col suo lanternino. Eccolo là! E quelluomo poteva campare di ciò che gli altri buttavano via; duna cosettucciaccia amara, velenosa, schifosa. - Dio, e che schifosa malinconia anche la vita. Gli venne tuttavia la tentazione di mettersi a cercare un tratto con quel ciccajolo. Perché no? Poteva permettersi tutto, ormai. Sarebbe stata una distrazione, unaltra esperienza. Perdio, gliene mancavano parecchie, gliene mancavano. Lo chiamò, gli diede il sigaro appena acceso. - Ah! Te lo fumi? Lurido, irsuto, colui aprí la boccaccia sdentata e fetida a un riso da scemo; rispose: - Prima lo riduco cicca. Poi la metto insieme con le altre. Grazie, signorino. Gosto Bombichi lo guatò con ribrezzo. Ma anche colui lo guatava con gli occhi scerpellati, invetrati di lagrime dal freddo, e con quel laido ghigno rassegato su le labbra come se - Se volesse, signorino - disse infatti, alla fine, strizzando uno di quegli occhi. - Sta qui a due passi. Gosto Bombichi gli voltò le spalle. Ah, via! Uscire al più presto dalla città, da quella cloaca. Via, via! Camminando allaperto, avrebbe trovato il punto migliore per godere dellultimo spettacolo, e addio. Andò con passo svelto, finché non oltrepassò le ultime case di quella strada, che sboccava nella campagna. Qui si rifermò e si guardò attorno, smarrito. Poi guardò in alto. Ah, il cielo ampio, libero, fervido di stelle! Che guizzi di luce innumerevoli che palpito continuo! Trasse un respiro di sollievo: se ne sentí refrigerato. Che silenzio! che pace! Comera diversa, la notte qui, pure a due passi dalla città Il tempo che lí per gli uomini, era guerra, intrigo di tristi passioni, noja acre e smaniosa, qui era attonita, smemorata quiete. A due passi, un altro mondo. Chi sa perché, intanto, provava uno strano ritegno, quasi di sgomento, a muovervi i piedi. Gli alberi, sfrondati dalle prime ventate dautunno, gli sorgevano attorno come fantasmi dai gesti pieni di mistero. Per la prima volta li vedeva cosí e se ne sentiva una pena indefinibile. Di nuovo si fermò perplesso, quasi oppresso di pauroso stupore; tornò a guardarsi attorno, nel bujo. Lo sfavillío delle stelle, che trapungeva e allargava il cielo, non arrivava ad esser lume in terra; ma al lucido tremore di lassú pareva rispondesse lontano lontano, dalla terra tutta, un tremor sonoro, continuo, il fritinnío dei grilli. Tese lorecchio a quel canto, con tutta lanima sospesa: percepí allora anche il fruscío vago delle ultime foglie il brulichío confuso della vasta campagna nella notte e provò un ansia strana, una costernazione angosciosa di tutto quellignoto indistinto, che formicolava nel silenzio. Istintivamente, per sottrarsi a queste minute, sottilissime percezioni, si mosse. Nella zana a destra di quella via di campagna scorreva unacqua, silenziosa nellombra, la quale, qua e là salluciava un attimo quasi per il riflesso di qualche stella o forse era una lucciola che vi sprazzava sopra, a tratti, volando, il suo verde lume. Camminò lungo quella zana fino a un primo passatojo e montò sul ciglio della via per internarsi nella campagna. La terra era ammollata dalla pioggia recente; gli sterpi ne gocciolavano ancora. Mosse, sfangando, alcuni passi e si fermò, scoraggiato. Povero abito nero! povere scarpine di coppale! Ma infine, via, che bel gusto, anche, insudiciar tutto cosí! Un cane abbajò, poco lontano. - Eh; no se non è permesso Morire; sí; ma, con le gambe sane. Si provò a ridiscendere su la via: patapúnfete! scivolò per il lurido pendio; e una gamba, manco a dirlo, dentro lacqua della zana. - Mezzo pediluvio Be be, pazienza. Non avrò tempo di prendere una costipazione. Si scosse lacqua dalla gamba e sinerpicò a stento dallaltra parte della via. Qua la terra era più soda; la campagna meno alberata. A ogni passo saspettava un altro latrato. A poco a poco gli occhi serano abituati al bujo; discernevano, anche a distanza, gli alberi. Non appariva alcun segno di prossima abitazione. Tutto intento a superare le difficoltà del cammino, con quel piede zuppo che gli pesava come fosse di piombo non pensò più al proposito violento che lo aveva cacciato di notte lí, per la campagna. Andò a lungo, a lungo, sempre internandosi di traverso. La campagna declinava leggermente. Lontano lontano, in fondo al cielo, si disegnava nera nellalbor siderale una lunga giogaja di monti. Lorizzonte sallargava; non ceran più alberi da un pezzo. Oh via, non era meglio fermarsi lí? Forse il sole sarebbe sorto sú da quei monti lontani. Guardò di nuovo lorologio e gli parve da prima impossibile che fossero già circa le quattro. Accese un fiammifero: sí, proprio le quattro meno sei minuti. Si meravigliò daver tanto camminato. Era stanco difatti. Sedette per terra; poi scorse un masso poco discosto e andò a seder, meglio, lí sopra. Dovera? - Bujo e solitudine! - Che pazzia Spontaneamente, da sé, gli venne alle labbra questa esclamazione come un sospiro del suo buon senso da lungo tempo soffocato. Ma, riscosso dal momentaneo stordimento, lo spirito bislacco da cui sera lasciato trascinare a tante pazze avventure riprese subito in lui il dominio sul buon senso, e se nappropriò lesclamazione. Pazzia, sí, quella scampagnata notturna poco allegra. Avrebbe fatto meglio a uccidersi in casa, comodamente senza il pediluvio senza insudiciarsi cosí le scarpe, i calzoni, la marsina, e senza stancarsi tanto. È vero che avrebbe avuto tutto il tempo di riposarsi, tra poco. E poi, ormai, giacché fin lí cera arrivato Sí: ma chi sa per quanto tempo ancora doveva aspettare questa benedetta levata del sole Forse più di unora: uneternità E aprí la bocca a un formidabile sbadiglio. - Ohi ohi se maddormentassi Brrr fa anche freddo: umidaccio. Tirò sú il bavero della marsina; si cacciò le mani in tasca e, tutto ristretto in sé, chiuse gli occhi. Non stava comodo, no. Mah! per amor dello spettacolo Si riportò col pensiero alle sale del Circolo illuminato a luce elettrica tepide, splendidamente arredate Rivedeva gli amici e già cedeva al sonno, quando a un tratto - Che è stato? Sbarrò gli occhi, e la notte nera gli si spalancò tuttintorno nella paurosa solitudine. Il sangue gli sfrizzava per tutte le vene. Si trovò in preda a una vivissima agitazione. Un gallo, un gallo aveva cantato lontano, in qualche parte ah ecco e ora un altro da più lontano gli rispondeva laggiú, nella fitta oscurità. - Perbacco, un gallo che paura! Sorse in piedi: andò per un tratto avanti e dietro senza allontanarsi da quel posto, ove per un momento sera accovacciato. Si vide lui stesso come un cane che, prima di riaccovacciarsi, sente il bisogno di rigirarsi due o tre volte. Difatti, tornò a sedere, ma daccapo per terra, accanto al masso, per star più scomodo e non farsi cosí riprendere dal sonno. Eccola lí, la terra: duretta duretta anzichenò vecchia vecchia Terra! la sentiva ancora! per poco tempo ancora tese una mano a un cespuglio radicato sotto il masso e laccarezzò come si accarezza una femmina passandole una mano su i capelli. - Aspetti laratro che ti squarci; aspetti il seme che ti fecondi Ritrasse la mano che gli sera insaporata duna fragranza di mentastro acuta. - Addio, cara! - disse, riconoscente, come se quella femmina con quella fragranza lo avesse compensato della carezza che le aveva fatto. Triste, cupo, si raffondò di nuovo col pensiero nella sua vita tumultuosa; tutta luggia, tutta la nausea di essa gli si raffigurò a poco a poco in sua moglie: se la immaginò nellatto di leggere la sua lettera fra quattro o cinque ore Che avrebbe fatto? - Io qui - disse; e si vide, morto, lí, steso scomposto in mezzo alla campagna, sotto il sole, con le mosche attorno alle labbra e gli occhi chiusi. Poco dopo, dietro i monti lontani, la tenebra cominciò a diradarsi appena appena a un indizio dalbore. Ah, comera triste, affliggente, quella primissima luce del cielo, mentre sulla terra era ancor notte sicché pareva che quel cielo sentisse pena a ridestarla alla vita. Ma a poco a poco sinalbò tutto, su i monti, il cielo, duna tenera freschissima luce verdina che a mano a mano, crescendo, sindorava e vibrava della sua stessa intensità. Lievi, quasi fragili, rosei ora, in quella luce, pareva respirassero i monti laggiú. E sorse alla fine, flammeo e come vagellante nel suo ardore trionfale, il disco del sole. Per terra, sporco, infagottato, Gosto Bombichi, col capo appoggiato al masso dormiva profondissimamente, facendo, con tutto il petto, strepitoso màntice al sonno. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LUMÍE DI SICILIA - Teresina sta qui? Il cameriere, ancora in maniche di camicia, ma già impiccato in un altissimo solino squadrò da capo a piedi il giovanotto che gli stava davanti sul pianerottolo della scala: campagnolo allaspetto col bavero del pastrano ruvido rialzato fin su gli orecchi e le mani paonazze, gronchie dal freddo che reggevano un sacchetto sudicio di qua, una vecchia valigetta di là, a contrappeso. - Teresina? E chi è? - domandò a sua volta, marcando le folte ciglia giunte, che parevano due baffi rasi dal labbro e appiccicati lí per non perderli. Il giovanotto scosse prima la testa per far saltare dalla punta del naso una gocciolina di freddo, poi rispose: - Teresina, la cantante. - Ah, - esclamò il cameriere, con un sorriso dironico stupore: - Si chiama cosí, senzaltro, Teresina? E voi chi siete? - Cè o non cè? - domandò il giovanotto, corrugando le ciglia e sorsando col naso. - Ditele che cè Micuccio e lasciatemi entrare. - Ma non cè nessuno a questora, - rispose il cameriere, col sorriso rassegato su le labbra. - La signora Sina Marnis è ancora a teatro e - Anche zia Marta? - lo interruppe Micuccio. - Ah, lei è il nipote? E il cameriere si fece subito cerimonioso. - Favorisca allora, favorisca. Non cè nessuno. Anche lei a teatro, la Zia. Prima del tocco non ritorneranno. È la serata donore di sua come sarebbe di lei, la signora? cugina, allora? Micuccio restò un istante impacciato. - Non sono no, non sono cugino, veramente. Sono sono Micuccio Bonavino; lei lo sa. Vengo apposta dal paese. A questa risposta il cameriere stimò innanzi tutto conveniente ritirare il lei e riprendere il voi; introdusse Micuccio in una cameretta al bujo presso la cucina, dove qualcuno ronfava strepitosamente, e gli disse: - Sedete qua. Adesso porto un lume. Micuccio guardò prima dalla parte donde veniva quel ronfo, ma non poté discernere nulla; guardò poi in cucina, dove il cuoco, assistito da un guattero, apparecchiava da cena. Lodor misto delle vivande in preparazione lo vinse: nebbe quasi unebbrietà vertiginosa: era poco men che digiuno dalla mattina; veniva dalla provincia di Messina; una notte e un giorno intero in ferrovia. Il cameriere recò il lume, e quello che ronfava nella stanza dietro una cortina sospesa a una funicella da una parete allaltra, borbottò tra il sonno: - Chi è? - Ehi, Dorina, sú! - chiamò il cameriere. - Vedi che cè qui il signor Bonvicino. - Bonavino, - corresse Micuccio, che stava a soffiarsi su le dita. - Bonavino, Bonavino, conoscente della signora. Tu dormi della grossa: suonano alla porta e non senti. Io ho da apparecchiare, non posso far tutto io, capisci? badare al cuoco che non sa, alla gente che viene. Un ampio sonoro sbadiglio, protratto nello stiramento delle membra e terminato in un nitrito per un brividore improvviso accolse la protesta del cameriere, il quale sallontanò esclamando: - E va bene! Micuccio sorrise, e lo seguí con gli occhi attraverso unaltra stanza in penombra, fino alla vasta sala in fondo, illuminata, dove sorgeva splendida la mensa e restò meravigliato a contemplare, finché di nuovo il ronfo non lo fece voltare a guardar la cortina. Il cameriere, col tovagliolo sotto il braccio, passava e ripassava, borbottando or contro Dorina che seguitava a dormire or contro il cuoco che doveva esser nuovo, chiamato per lavvenimento di quella sera, e lo infastidiva chiedendo di continuo spiegazioni. Micuccio, per non infastidirlo anche lui, stimò prudente ricacciarsi dentro tutte le domande che gli veniva di rivolgergli. Avrebbe poi dovuto dirgli o fargli intendere chera il fidanzato di Teresina, e non voleva, pur non sapendone il perché lui stesso; se non forse per questo, che quel cameriere allora avrebbe dovuto trattar lui, Micuccio, da padrone, ed egli vedendolo cosí disinvolto ed elegante, quantunque ancor senza marsina non riusciva a vincere limpaccio che già ne provava solo a pensarci. A un certo punto però, vedendolo ripassare, non seppe tenersi dal domandargli: - Scusi questa casa di chi è? - Nostra, finché ci siamo, - gli rispose in fretta il cameriere. E Micuccio rimase a tentennare il capo. Perbacco, era vero dunque! La fortuna acciuffata. Affaroni. Quel cameriere che pareva un gran signore, il cuoco e il guattero, quella Dorina che ronfava di là: servi tutti a gli ordini di Teresina. Chi lavrebbe mai detto? Rivedeva col pensiero la soffitta squallida, laggiú laggiú, a Messina, dove Teresina abitava con la madre. Cinque anni addietro, in quella soffitta lontana, se non fosse stato per lui, mamma e figlia sarebbero morte di fame. E laveva scoperto lui, lui, quel tesoro nella gola di Teresina! Ella cantava sempre allora, come una passera dei tetti, ignara del suo tesoro: cantava per dispetto cantava per non pensare alla miseria a cui egli cercava di sovvenire alla meglio non ostante la guerra che gli movevano in casa i genitori, la madre specialmente. Ma poteva abbandonar Teresina in quello stato, dopo la morte del padre? Abbandonarla perché non aveva nulla, mentre lui, bene o male, un posticino ce laveva, di sonator di flauto nel concerto comunale? Bella ragione! E il cuore? Ah, era stata una vera ispirazione del cielo, un suggerimento della fortuna, quel far caso alla voce di lei, quando nessuno ci badava in quella bellissima giornata daprile, presso la finestra dellabbaino che incorniciava vivo vivo lazzurro del cielo. Teresina canticchiava unappassionata arietta siciliana, di cui Micuccio ricordava ancora le tènere parole. Era triste Teresina, quel giorno, per la recente morte del padre e per lostinata opposizione dei parenti di lui; e anchegli - ricordava - era triste, tanto che gli erano spuntate le lagrime, sentendola cantare. Pure tantaltre volte laveva sentita, quellarietta; ma cantata a quel modo, mai. Nera rimasto cosí impressionato, che il giorno appresso, senza prevenire né lei né la madre aveva condotto con sé, sú nella soffitta, il direttore del concerto, suo amico. E cosí erano cominciate le prime lezioni di canto, e per due anni di fila egli aveva speso per lei quasi tutto il suo stipendio: le aveva preso a nolo un pianoforte comperate le carte di musica e qualche amichevole compenso aveva pur dato al maestro. Bei giorni lontani! Teresina ardeva tutta nel desiderio di spiccare il volo di lanciarsi nellavvenire che il maestro le prometteva luminoso; e, frattanto, che carezze di fuoco a lui, per dimostrargli tutta la sua gratitudine, e che sogni di felicità comune! Zia Marta invece, scoteva amaramente il capo: ne aveva viste tante in vita sua, povera vecchietta, che ormai non aveva più fiducia. nellavvenire: temeva per la figliola, e non voleva che ella pensasse neppure alla possibilità di togliersi da quella rassegnata miseria; e poi sapeva, sapeva ciò che costava a lui la follia di quel sogno pericoloso. Ma né lui né Teresina le davano ascolto e invano essa si era ribellata quando un giovane maestro compositore, avendo udito Teresina in un concerto aveva dichiarato che sarebbe stato un vero delitto non darle migliori maestri e una compiuta educazione artistica: a Napoli bisognava mandarla al conservatorio di Napoli a qualunque costo. E allora lui, Micuccio, senza pensarci due volte, laveva rotta coi parenti aveva venduto un poderetto lasciatogli in eredità dallo zio prete, e mandato Teresina a Napoli a compiere gli studi. Non laveva più riveduta, da allora. Lettere, sí aveva le sue lettere dal conservatorio e poi quelle di zia Marta quando già Teresina si era lanciata nella vita artistica, contesa dai principali teatri, dopo lesordio clamoroso al San Carlo. A piè di quelle tremule incerte lettere raspate alla meglio su la carta dalla povera vecchietta ceran sempre due paroline di lei di Teresina, che non aveva mai tempo di scrivere: Caro Micuccio, confermo quanto ti dice la mamma. Sta sano e voglimi bene. Eran rimasti daccordo che egli le avrebbe lasciato cinque sei anni di tempo per farsi strada liberamente: erano giovani entrambi e potevano aspettare. E quelle lettere, nei cinque anni già trascorsi, egli le aveva sempre mostrate a chi voleva vederle per distruggere le calunnie che i suoi parenti scagliavano contro Teresina e la madre. Poi sera ammalato; era stato per morire; e in quelloccasione, a sua insaputa zia Marta e Teresina avevano inviato al suo indirizzo una buona somma di danaro: parte se nera andata durante la malattia ma il resto egli lo aveva strappato a viva forza dalle mani rapaci dei suoi parenti e ora, ecco, veniva a ridarlo a Teresina. Perché, denari - niente! egli non ne voleva. Non perché gli paressero elemosina, avendo egli già speso tanto per lei; ma niente! non lo sapeva dire lui stesso, e ora più che mai, lí, in quella casa - denari niente! Come aveva aspettato tantanni, poteva ancora aspettare. Che se poi denari Teresina ne aveva davanzo, segno che lavvenire le si era schiuso ed era tempo perciò che lantica promessa sadempisse, a dispetto di chi non voleva crederci. Micuccio sorse in piedi, con le ciglia corrugate, come per raffermarsi in questa conclusione; si soffiò di nuovo su le mani diacce e pestò i piedi per terra. - Freddo? - gli disse, passando, il cameriere. - Poco ci vorrà, adesso. Venite qua in cucina. Starete meglio. Micuccio non volle seguire il consiglio del cameriere che, con quellaria da gran signore, lo sconcertava e lindispettiva. Si rimise a sedere e a pensare, costernato. Poco dopo, una forte scampanellata lo scosse. - Dorina, la signora! - strillò il cameriere infilandosi in fretta e in furia la marsina, mentre correva ad aprire; ma vedendo che Micuccio stava per seguirlo, sarrestò di botto per intimargli: - Voi state qua; prima lasciate che la avverta. - Ohi, ohi, ohi - si lamentò una voce insonnolita dietro la cortina; e, poco dopo, apparve un donnone tozzo, affagottato, che strascicava una gamba e non riusciva ancora a spiccicar gli occhi con uno scialle di lana fin sopra il naso, i capelli ritinti doro. Micuccio stette a mirarla allocchito. Anche colei, sorpresa, sgranò tanto docchi in faccia allestraneo. - La signora, - ripeté Micuccio. Allora Dorina riprese dun subito coscienza: - Eccomi, eccomi - disse togliendosi e buttando dietro la cortina lo scialle e adoperandosi con tutta la pesante persona a correr verso lentrata. Lapparizione di quella strega ritinta, lintimazione del cameriere diedero a un tratto a Micuccio, avvilito, un angoscioso presentimento. Sentí la voce stridula di zia Marta: - Di là, in sala! in sala Dorina! E il cameriere e Dorina gli passarono davanti, reggendo magnifiche ceste di fiori. Sporse il capo a guardare, in fondo, la sala illuminata e vide tanti signori in marsina, che parlavano confusamente. La vista gli sannebbiò: era tanto lo stupore, tanta la commozione che non saccorse egli stesso che gli occhi gli si erano riempiti di lagrime: li chiuse e in quel bujo si strinse tutto in sé, quasi per resistere allo strazio che gli cagionava una lunga squillante risata. Era di Teresina? Oh Dio, e perché rideva cosí, di là? Un grido represso gli fece riaprir gli occhi, e si vide davanti - irriconoscibile - zia Marta col cappello in capo, poveretta! oppressa da una ricca splendida mantiglia di velluto. - Come! Micuccio tu qui? - Zia Marta - esclamò Micuccio, quasi impaurito, restando a contemplarla. - Come mai! - seguitò la vecchietta, sconvolta. - Senza avvertire? Che è stato? Quando sei arrivato? Giusto questa sera Oh Dio, Dio - Son venuto per - balbettò Micuccio, non sapendo più che dire. - Aspetta! - lo interruppe zia Marta. - Come si fa? come si fa? Vedi quanta gente, figliuolo mio? È la festa di Teresina, la sua serata Aspetta, aspetta un po qua - Se voi, - si provò a dir Micuccio, a cui langoscia stringeva la gola - se voi credete che me ne debba andare - No, aspetta un po, ti dico, - saffrettò a rispondergli la buona vecchietta, tutta imbarazzata. - Io però, - riprese Micuccio, - non saprei dove andare in questo paese a questa ora Zia Marta lo lasciò facendogli con una mano inguantata segno dattendere ed entrò nella sala, nella quale poco dopo a Micuccio parve si aprisse una voragine: vi sera fatto dimprovviso silenzio. Poi udí, chiare, distinte, queste parole di Teresina: - Un momento, signori. E di nuovo la vista gli sannebbiò, nellattesa chella comparisse. Ma Teresina non comparve, e la conversazione fu ripresa nella sala. Tornò invece, dopo pochi minuti che a lui parvero eterni, zia Marta senza cappello, senza mantiglia, senza guanti, meno imbarazzata. - Aspettiamo un po qua, sei contento? - gli disse. - Io starò con te Adesso si fa cena Noi ce ne staremo qua. Dorina ci apparecchierà questo tavolino, e ceneremo insieme, qua; ci ricorderemo de bei tempi, eh? Non mi par vero di trovarmi con te, figlietto mio, qua; qua, appartati Lí, capirai, tanti signori Lei, poverina, non può farne a meno La carriera, mintendi? Eh, come si fa! Li hai veduti i giornali? Cose grandi, figlio mio! Ma io io, come sopra mare, sempre Non mi par vero che me ne possa star qua con te, stasera. E la buona vecchietta, che aveva parlato parlato, istintivamente, per non dar tempo a Micuccio di pensare alla fine sorrise e si stropicciò le mani, guardandolo, intenerita. Dorina venne ad apparecchiare la tavola, in fretta, perché già di là, in sala, il pranzo era cominciato. - Verrà? - domandò cupo, Micuccio, con voce angosciata. - Dico, per vederla almeno. - Certo che verrà, - gli rispose subito la vecchietta, sforzandosi di vincere limpaccio. - Appena avrà un momentino di largo: già me lha detto. Si guardarono tutte due e si sorrisero, come se finalmente si riconoscessero. Attraverso limpaccio e la commozione le loro anime avevano trovato la via per salutarsi con quel sorriso. Voi siete zia Marta dicevano gli occhi di Micuccio. - E tu, Micuccio, il mio caro e buon figliuolo, sempre lo stesso, poverino! - dicevano quelli di zia Marta. Ma subito la buona vecchietta abbassò i suoi, perché Micuccio non vi leggesse altro. Si stropicciò di nuovo le mani e disse: - Mangiamo, eh? - Ho una fame, io! - esclamò, tutto lieto e raffidato, Micuccio. - La croce, prima: qua posso farmela, davanti a te, - aggiunse la vecchietta con aria birichina, strizzando un occhio, e si segnò. Il cameriere venne a offrir loro il primo servito. Micuccio stette bene attento a osservare come faceva zia Marta a trarre dal piatto la porzione. Ma quando venne la sua volta, nel levar le mani, pensò che le aveva sporche dal lungo viaggio, arrossí, si confuse alzò gli occhi a sogguardare il cameriere, il quale, compitissimo ora gli fece un lieve inchino col capo e un sorriso, come per invitarlo a servirsi. Fortunatamente zia Marta venne a trarlo dimpaccio. - Qua qua, Micuccio, ti servo io. Se la sarebbe baciata dalla gratitudine! Avuta la porzione, appena il cameriere si fu allontanato, si segnò anche lui in fretta. - Bravo figliuolo! - gli disse zia Marta. Ed egli si sentí beato, a posto, e si mise a mangiare come non aveva mangiato mai in vita sua senza più pensare alle sue mani, né al cameriere. Tuttavia, ogni qual volta questi, entrando o uscendo dalla sala schiudeva la bussola a vetri e veniva di là come un ondata di parole confuse o qualche scoppio di risa egli si voltava turbato e poi guardava gli occhi dolenti e affettuosi della vecchina, quasi per leggervi una spiegazione. Ma vi leggeva invece la preghiera di non chieder nulla per il momento, di rimettere a più tardi le spiegazioni. E tutte due di nuovo si sorridevano e si rimettevano a mangiare e a parlare del paese lontano damici e conoscenti, di cui zia Marta gli domandava notizie senza fine. - Non bevi? Micuccio stese la mano per prendere la bottiglia; ma, in quella, la bussola della sala si riaprí: un fruscío di seta, tre passi frettolosi uno sbarbaglio, quasi la cameretta si fosse dun tratto violentemente illuminata, per accecarlo. - Teresina E la voce gli morí sulle labbra, dallo stupore. Ah, che regina! Col volto in fiamme, gli occhi sbarrati, la bocca aperta, egli restò a contemplarla, istupidito. Come mai ella cosí? Nudo il seno, nude le spalle, le braccia nude tutta fulgente di gemme e di stoffe Non la vedeva non la vedeva più come una persona viva e vera davanti a sé. Che gli diceva? Non la voce, né gli occhi, né il riso: nulla, nulla più riconosceva di lei, in quellapparizione di sogno. - Come va? Stai bene ora, Micuccio? Bravo, bravo Sei stato malato, se non minganno Ci rivedremo tra poco. Tanto, qui hai con te la mamma Siamo intesi, eh? E Teresina scappò via in sala, tutta frusciante. - Non mangi più? - domandò timorosa, poco dopo, zia Marta per rompere lo sbalordimento di Micuccio. Questi si voltò appena a guardarla. - Mangia, - insistette la vecchina indicandogli il piatto. Micuccio si portò due dita al colletto affumicato e spiegazzato e se lo stirò, provandosi a trarre un lungo respiro. - Mangiare? E agitò più volte le dita presso il mento, come se salutasse, per significare: non mi va più, non posso. Stette ancora un pezzo silenzioso, avvilito, assorto nella visione di pocanzi poi mormorò: - Come sè fatta E vide che zia Marta scoteva amaramente il capo e che aveva sospeso di mangiare anche lei, come se aspettasse. - Ma neanche a pensarci più - aggiunse poi, quasi tra sé, chiudendo gli occhi. Vedeva ora, in quel suo bujo, labisso che sera aperto tra loro due. No, non era più lei - quella lí - la sua Teresina. Era tutto finito da un pezzo, da un pezzo ed egli, sciocco, egli stupido, se naccorgeva solo adesso. Glielo avevano detto là al paese, e lui sera ostinato a non crederci E ora, che figura ci faceva a star lí, in quella casa? Se tutti quei signori, se quel cameriere stesso avessero saputo che egli, Micuccio Bonavino, sera rotte le ossa a venire di cosí lontano trentasei ore di ferrovia, credendosi sul serio ancora il fidanzato di quella regina, che risate quei signori e quel cameriere e il cuoco e il guattero e Dorina! Che risate, se Teresina lo avesse trascinato al loro cospetto, lí in sala dicendo: Guardate, questo poveretto, sonator di flauto, dice che vuol diventare mio marito! Glielo aveva promesso lei stessa, è vero; ma come avrebbe potuto allora supporre che un giorno sarebbe divenuta cosí? Ed era anche vero, sí, che egli le aveva schiuso quella via e le aveva dato modo dincamminarvisi; ma ecco, ella era ormai arrivata tanto, tanto lontano, che egli, rimasto lí, sempre lo stesso a sonare il flauto le domeniche nella piazza del paese, come avrebbe più potuto raggiungerla? Neanche a pensarci E che coserano poi quei pochi quattrinucci spesi allora per lei, divenuta adesso una gran signora? Si vergognava solo a pensare che qualcuno potesse sospettare che egli, con la sua venuta volesse accampar qualche diritto per quei pochi quattrinucci miserabili. Gli sovvenne in quel punto di avere in tasca il denaro inviatogli da Teresina durante la malattia. Arrossí: ne provò onta, e si cacciò una mano nella tasca in petto della giacca, dove era il portafogli. - Ero venuto, zia Marta, - disse in fretta, - anche per restituirvi questo denaro che mi avete mandato. Che ha voluto essere, pagamento? restituzione? Vedo che Teresina è divenuta una, sí, mi pare una regina! vedo che niente! neanche a pensarci più! Ma, questo denaro no: non mi meritavo questo da lei È finita, e non se ne parla più ma, denari niente! Mi dispiace solo che non sono tutti - Che dici, figliuolo mio? - cercò dinterromperlo, afflitta e con le lagrime agli occhi, zia Marta. Micuccio le fe cenno di star zitta. - Non li ho spesi io: li hanno spesi i miei parenti, durante la malattia, senza chio ne sapessi nulla. Ma vanno per quella miseria che spesi io allora vi ricordate? Non ci pensiamo più. Qua cè il resto. E io me ne vado. - Ma come? Cosí di furia? - esclamò zia Marta, cercando di trattenerlo. - Aspetta almeno che lo dica a Teresina. Non hai sentito che voleva rivederti? Vado a dirglielo - No, è inutile, - le rispose Micuccio, deciso. - Lasciatela star lí con quei signori; lí sta bene, al suo posto. Io, poveretto Lho veduta; mè bastato O piuttosto, andate pure andate anche voi di là Sentite come si ride? Io non voglio che si rida di me Me ne vado. Zia Marta interpretò nel peggior senso quella risoluzione improvvisa di Micuccio: come un atto di sdegno, un moto di gelosia. Le sembrava ormai, poverina, che tutti - vedendo sua figlia - dovessero dun tratto concepire il più tristo dei sospetti quello appunto per cui ella piangeva inconsolabile trascinando senza requie il suo cordoglio segreto fra il tumulto di quella vita di lusso odioso che disonorava sconciamente la sua stanca vecchiaja. - Ma io, - le scappò detto, - io ormai non posso più farle la guardia, figliuolo mio - Perché? - domandò allora Micuccio, leggendole a un tratto negli occhi il sospetto chegli non aveva ancora avuto; e si rabbujò in volto. La vecchietta si smarrí nella sua pena e si nascose la faccia con le mani tremule ma non riuscí a frenar limpeto delle lagrime irrompenti. - Sí, sí, vattene, figliuolo mio, vattene - disse soffocata dai singhiozzi. - Non è più per te, hai ragione Se mi aveste dato ascolto! - Dunque - proruppe Micuccio chinandosi su lei e strappandole a forza una mano dal volto. Ma fu tanto accorato e miserevole lo sguardo con cui ella gli chiese pietà portandosi un dito su le labbra che egli si frenò e aggiunse con altro tono, forzandosi a parlar piano - Ah, lei dunque, lei lei non è più degna di me. Basta, basta, me ne vado lo stesso anzi, tanto più, ora Che sciocco, zia Marta: non lavevo capito! Non piangete Tanto, che fa? Fortuna, dicono fortuna Prese la valigetta e il sacchettino di sotto la tavola, e savviava per uscire quando gli venne in mente che lí, dentro il sacchetto, ceran le belle lumíe chegli aveva portato a Teresina dal paese. - Oh, guardate, zia Marta, - riprese. Sciolse la bocca al sacchetto e, facendo riparo dun braccio, versò quei freschi frutti fragranti sulla tavola. - E se mi mettessi a tirare tutte queste lumíe, - soggiunse, - sulla testa di quei galantuomini là? - Per carità, - gemette la vecchina tra le lagrime, facendogli un nuovo cenno supplichevole di tacere. - No; niente, - riprese Micuccio, ridendo acre e rimettendosi in tasca il sacchetto vuoto. - Le avevo portate a lei; ma ora le lascio a voi sola, zia Marta. Ne prese una e la accostò al naso di zia Marta. Sentite, zia Marta; sentite lodore del nostro paese E dire che ci ho anche pagato il dazio Basta. A voi sola, badate bene A lei dite cosí: Buona fortuna! a nome mio. Riprese la valigetta e andò via. Ma per la scala, un senso dangoscioso smarrimento lo vinse: solo, abbandonato di notte, in una grande città sconosciuta, lontano dal suo paese; deluso, avvilito, scornato. Giunse al portone, vide che pioveva a dirotto. Non ebbe il coraggio davventurarsi per quelle vie ignote, sotto quella pioggia. Rientrò pian piano, rifece una branca di scala poi sedette sul primo scalino e appoggiando i gomiti su le ginocchia e la testa tra le mani, si mise a piangere silenziosamente. Sul finir della cena, Sina Marnis fece unaltra comparsa nella cameretta. Vi trovò la mamma che piangeva anche lei, sola, mentre di là quei signori schiamazzavano e ridevano. - È andato via? - domandò, sorpresa. Zia Marta accennò di sí col capo, senza guardarla. Sina fissò gli occhi nel vuoto, assorta, poi sospirò - Poverino Ma subito dopo le venne di sorridere. - Guarda, - le disse la madre, senza frenar più le lagrime col tovagliolo. - Ti aveva portato le lumíe - Oh, belle! - esclamò Sina, con un balzo. Strinse un braccio alla vita e ne prese con laltra mano quanto più poteva portarne. - No, di là no! - protestò vivamente la madre. Ma Sina scrollò le spalle e corse in sala gridando: - Lumíe di Sicilia! Lumíe di Sicilia!Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA VITA NUDA - Un morto, che pure è morto, caro mio, vuole anche lui la sua casa. E se è un morto per bene, bella la vuole; e ha ragione! Da starci comodo, e di marmo la vuole, e decorata anche. E se poi è un morto che può spendere, la vuole anche con qualche profonda come si dice? allegoria, già!, con qualche profonda allegoria dun grande scultore come me: una bella lapide latina: HIC JACET chi fu chi non fu un bel giardinetto attorno con linsalatina e tutto, e una bella cancellata a riparo dei cani e dei - Mhai seccato! - urlò voltandosi tuttacceso e in sudore, Costantino Pogliani. Ciro Colli levò la testa dal petto, con la barbetta a punta ridotta ormai un gancio, a furia di torcersela; stette un pezzo a sbirciar lamico di sotto al cappelluccio a pan di zucchero calato sul naso e con placidissima convinzione disse, quasi posando la parola: - Asino. Là. Stava seduto su la schiena; le gambe lunghe distese, una qua, una là, sul tappetino che il Pogliani aveva già bastonato ben bene e messo in ordine innanzi al canapè. Si struggeva dalla stizza il Pogliani nel vederlo sdrajato lí mentregli saffannava tanto a rassettar lo studio, disponendo i gessi in modo che facessero bella figura buttando indietro i bozzettacci ingialliti e polverosi, che gli eran ritornati sconfitti dai concorsi portando avanti con precauzione i cavalletti coi lavori che avrebbe potuto mostrare, nascosti ora da pezze bagnate. E sbuffava. - Insomma, te ne vai, sí o no? - No. - Non mi sedere lí sul pulito, almeno, santo Dio! Come te lo devo dire che aspetto certe signore? - Non ci credo. - Ecco qua la lettera. Guarda! Lho ricevuta ieri dal commendator Seralli: Egregio amico, La avverto che domattina, verso le undici - Sono già le undici? - Passate! - Non ci credo. Seguita! - verranno a trovarLa, indirizzate da me, la signora Con Come dice qua? - Confucio. - Cont o Consalvi, non si legge bene, e la figliuola, le quali hanno bisogno dellopera sua. Sicuro che ecc. ecc. - Non te la sei scritta da te, codesta lettera? - domandò Ciro Colli, riabbassando la testa sul petto. - Imbecille! - esclamò, gemette quasi, il Pogliani che, nellesasperazione, non sapeva più se piangere o ridere. Il Colli alzò un dito e fece segno di no. - Non me lo dire. Me nho per male. Perché, se fossi imbecille, ma sai che personcina per la quale sarei io? Guarderei la gente come per compassione. Ben vestito, ben calzato, con una bella cravatta elioprò eliotrò come si dice? tropio, e il panciotto di velluto nero come il tuo Ah quanto mi piacerei col panciotto di velluto come il tuo, scannato miserabile che non sono altro! Senti. Facciamo cosí, per il tuo bene. Se è vero che codeste signore Confucio debbono venire rimettiamo in disordine lo studio, o si faranno un pessimo concetto di te. Sarebbe meglio che ti trovassero anche intento al lavoro, col sudore come si dice? col pane insomma col sudore del pane della tua fronte. Piglia un bel tocco di creta, schiaffalo su un cavalletto e comincia alla brava un bozzettuccio di me cosí sdrajato. Lo intitolerai Lottando, e vedrai che te lo comprano subito per la Galleria Nazionale. Ho le scarpe sí, non tanto nuove; ma tu, se vuoi, puoi farmele nuovissime, perché come scultore, non te lo dico per adularti sei un bravo calzolajo Costantino Pogliani, intento ad appendere alla parete certi cartoni, non gli badava più. Per lui, il Colli era un disgraziato fuori della vita ostinato superstite dun tempo già tramontato, duna moda già smessa tra gli artisti; sciamannato, inculto, noncurante e con lozio ormai incarognito nelle ossa. Peccato veramente, perché poi, quandera in tèmpera di lavorare, poteva dar punti ai migliori. E lui, il Pogliani, ne sapeva qualche cosa, ché tante volte, lí nello studio con due tocchi di pollice impressi con energica sprezzatura sera veduto metter su dun tratto qualche bozzetto che gli cascava dallo stento. Ma avrebbe dovuto studiare, almeno un po di storia dellarte, ecco; regolar la propria vita; aver un po di cura della persona: cosí cascante di noja e con tutta quella trucia addosso era inaccostabile, via! Lui, il Pogliani ma già lui aveva fatto finanche due anni duniversità e poi signore, campava sul suo si vedeva Due discreti picchi alla porta lo fecero saltare dallo sgabello su cui era montato per appendere i cartoni. - Eccole! E adesso? - disse al Colli, mostrandogli le pugna. - Loro entrano e io me ne esco, - rispose il Colli senza levarsi. - Ne stai facendo un caso pontificale! Del resto, potresti anche presentarmi pezzo degoista! Costantino Pogliani corse ad aprir la porta, rassettandosi su la fronte il bel ciuffo biondo riccioluto. Prima entrò la signora Consalvi, poi la figliuola: questa, in gramaglie col volto nascosto da un fitto velo di crespo e con in mano un lungo rotolo di carta; quella, vestita dun bellabito grigio chiaro, che le stava a pennello su la persona formosa. Grigio labito, grigi i capelli, giovanilmente acconciati sotto un grazioso cappellino tutto contesto di violette. La signora Consalvi dava a veder chiaramente che si sapeva ancor fresca e bella, a dispetto delletà. Poco dopo, sollevando il crespo sul cappello, non meno bella si rivelò la figliuola, quantunque pallida e dimessa nel chiuso cordoglio. Dopo i primi convenevoli, il Pogliani si vide costretto a presentare il Colli che era rimasto lí con le mani in tasca e mezza sigaretta spenta in bocca, il cappelluccio ancora sul naso; e non accennava dandarsene. - Scultore? - domandò allora la signorina Consalvi invermigliandosi dun subito per la sorpresa: - Colli Ciro? - Codicillo, già! - disse questi impostandosi su lattenti togliendosi il cappelluccio e scoprendo le folte ciglia giunte e gli occhi accostati al naso. - Scultore? perché no? Anche scultore. - Ma mi avevano detto, - riprese, impacciata, contrariata, la signorina Consalvi - che lei non stava più a Roma - Ecco già! io come si dice? Passeggio, - rispose il Colli. - Passeggio per il mondo, signorina. Stavo prima ozioso fisso a Roma, perché avevo vinto la cuccagna: il Pensionato. Poi La signorina Consalvi guardò la madre che rideva, e disse: - Come si fa? - Debbo andar via? - domandò il Colli. - No, no, al contrario, - saffrettò a rispondere la signorina. - La prego anzi di rimanere, perché - Combinazioni! - esclamò la madre; poi, rivolgendosi al Pogliani: - Ma si rimedierà in qualche modo Loro sono amici, non è vero? - Amicissimi, - rispose subito il Pogliani. E il Colli: - Mi voleva cacciar via a pedate un momento fa, si figuri! - E sta zitto! - gli diede su la voce il Pogliani. - Prego, signore mie, saccomodino. Di che si tratta? - Ecco, - cominciò la signora Consalvi, sedendo. - La mia povera figliuola ha avuto la sciagura di perdere improvvisamente il fidanzato. - Ah sí? - Oh! - Terribile. Proprio alla vigilia delle nozze, si figurino! Per un accidente di caccia. Forse lavranno letto su i giornali. Giulio Sorini. - Ah, Sorini, già! - disse il Pogliani. - Che gli esplose il fucile? - Su i primi del mese scorso cioè, no laltro insomma, fanno ora tre mesi. Il poverino era un po nostro parente: figlio dun mio cugino che se nandò in America dopo la morte della moglie. Ora, ecco, Giulietta perché si chiama Giulia anche lei Un bellinchino da parte del Pogliani. - Giulietta, - seguitò la madre, - avrebbe pensato dinnalzare un monumento nel Verano alla memoria del fidanzato che si trova provvisoriamente in un loculo riservato; e avrebbe pensato di farlo in un certo modo Perché lei, mia figlia, ha avuto sempre veramente una grande passione per il disegno. - No cosí - interruppe, timida, con gli occhi bassi, la signorina in gramaglie. - Per passatempo, ecco - Scusa, se il povero Giulio voleva anzi che prendessi lezioni - Mamma, ti prego - insisté la signorina. - Io ho veduto in una rivista illustrata il disegno del monumento funerario del signore qua del signor Colli che mi è molto piaciuto, e - Ecco, già, - appoggiò la madre, per venire in ajuto alla figliuola che si smarriva. - Però, - soggiunse questa, - con qualche modificazione lavrei pensato io - Scusi, qual è? - domandò il Colli. - Ne ho fatti parecchi, io, di questi disegni con la speranza di avere almeno qualche commissione dai morti, visto che i vivi - Lei, scusi signorina, - interloquí il Pogliani, un po piccato nel vedersi messo cosí da parte - ha ideato un monumento su qualche disegno del mio amico? - No, proprio uguale, no ecco, - rispose vivacemente la signorina. - Il disegno del signor Colli rappresenta la Morte che attira la Vita, se non sbaglio - Ah, ho capito! - esclamò il Colli. - Uno scheletro col lenzuolo, è vero? che sindovina appena, rigido, tra le pieghe, e ghermisce la Vita un bel tocco di figliuola che non ne vuol sapere Sí, sí Bellissimo! Magnifico! Ho capito. La signora Consalvi non poté tenersi di ridere di nuovo, ammirando la sfacciataggine di quel bel tipo. - Modesto, sa? - disse il Pogliani alla signora. - Genere particolare. - Sú, Giulia, - fece la signora Consalvi levandosi. - Forse è meglio che tu faccia vedere senzaltro il disegno. - Aspetta, mamma. - pregò la signorina. - È bene spiegarsi prima con il signor Pogliani, francamente. Quando mi nacque lidea del monumento, devo confessare che pensai subito al signor Colli. Sí. Per via di quel disegno. Ma mi dissero, ripeto, che Lei non stava più a Roma. Allora mingegnai dadattare da me il suo disegno allidea al sentimento mio a trasformarlo cioè in modo che potesse rappresentare il mio caso e il proposito mio. Mi spiego? - A meraviglia! - approvò il Pogliani. - Lasciai, - seguitò la signorina, - le due figurazioni della Morte e della Vita, ma togliendo affatto la violenza dellaggressione, ecco. La Morte non ghermisce più la Vita, ma questa anzi, volentieri, rassegnata al destino, si sposa alla Morte. - Si sposa? - fece il Pogliani, frastornato. - Alla Morte! - gli gridò il Colli. - Lascia dire! - Alla Morte, - ripeté con un modesto sorriso la signorina. - E ho voluto anzi rappresentare chiaramente il simbolo delle nozze. Lo scheletro sta rigido, come lo ha disegnato il signor Colli ma di tra le pieghe del funebre paludamento vien fuori, appena, una mano che regge lanello nuziale. La Vita, in atto modesto e dimesso, si stringe accanto allo scheletro e tende la mano a ricevere quellanello. - Bellissimo! Magnifico! Lo vedo! - proruppe allora il Colli. - Questa è unaltra idea! stupenda! unaltra cosa, diversissima! stupenda! Lanello il dito Magnifico! - Ecco sí, - soggiunse la signorina, invermigliandosi di nuovo a quella lode impetuosa. - Credo anchio che sia un po diversa. Ma è innegabile che ho tratto partito dal disegno e che - Ma non se ne faccia scrupolo! - esclamò il Colli. - La sua idea è molto più bella della mia, ed è sua! Del resto la mia chi sa di chi era! La signorina Consalvi alzò le spalle e abbassò gli occhi. - Se devo dire la verità, - interloquí la madre, scotendosi - lascio fare la mia figliuola, ma a me lidea non piace per nientissimo affatto. - Mamma, ti prego - ripeté la figlia; poi volgendosi al Pogliani, riprese: - Ora, ecco, io domandai consiglio al commendator Seralli nostro buon amico - Che doveva fare da testimonio alle nozze, - aggiunse la madre, sospirando. - E avendoci il commendatore fatto il nome di lei, - seguitò laltra - siamo venute per - No, no, scusi, signorina, - saffrettò a dire il Pogliani. - Poiché ha trovato qua il mio amico - Oh fa il piacere! Non mi seccare! - proruppe il Colli scrollandosi furiosamente e avviandosi per uscire. Il Pogliani lo trattenne per un braccio, a viva forza. - Scusa, guarda se la signorina non hai inteso? sè rivolta a me perché ti sapeva fuori di Roma - Ma se ha cambiato tutto! - esclamò il Colli, divincolandosi. - Lasciami! Che centro più io? È venuta qua da te! Scusi, signorina; scusi, signora, io le riverisco - Oh sai! - disse il Pogliani, risoluto, senza lasciarlo. - Io non lo faccio; non lo farai neanche tu, e non lo farà nessuno dei due - Ma, scusino insieme? - propose allora la madre. - Non potrebbero insieme? - Sono dolente daver cagionato - si provò ad aggiungere la signorina. - Ma no! - dissero a un tempo il Colli e il Pogliani. Seguitò il Colli: - Io non centro più per nulla, signorina! E poi, guardi, non ho più studio, non so più concluder nulla altro che di dire male parole a tutti quanti Lei deve assolutamente costringere questimbecille qua - È inutile, sai? - disse il Pogliani. - O insieme, come propone la signora, o io non accetto. - Permette, signorina? - fece allora il Colli, stendendo una mano verso il rotolo di carta chella teneva accanto sul canapè. - Mi muojo dal desiderio di veder il suo disegno. Quando lavrò veduto - Oh, non simmagini nulla di straordinario per carità! - premise la signorina Consalvi, svolgendo con le mani tremolanti il rotolo. - So tenere appena la matita Ho buttato giú quattro segnacci, tanto per render lidea ecco - Vestita? ! - esclamò subito il Colli, come se avesse ricevuto un urtone guardando il disegno. - Come vestita? - domandò, timida e ansiosa la signorina. - Ma no, scusi! - riprese con calore il Colli. - Lei ha fatto la Vita in camicia cioè, con la tunica, diciamo! Ma no, nuda, nuda, nuda! la Vita devesser nuda signorina mia, che centra! - Scusi, - disse con gli occhi bassi, la signorina Consalvi. - La prego di guardar più attentamente. - Ma sí, vedo, - replicò con maggior vivacità il Colli. - Lei ha voluto raffigurarsi qua, ha voluto fare il suo ritratto; ma lasciamo andare che Lei è molto più bella; qua siamo nel campo nel camposanto dellarte, scusi! e questa vuol essere la Vita che si sposa alla Morte. Ora, se lo scheletro è panneggiato, la Vita devesser nuda, cè poco da dire; tutta nuda e bellissima, signorina, per compensare col contrasto la presenza macabra dello scheletro involto! Nuda, Pogliani, non ti pare? Nuda, è vero, signora? Tutta nuda, signorina mia! Nudissima, dal capo alle piante! Creda pure che altrimenti cosí, verrebbe una scena da ospedale: quello col lenzuolo questa con laccappatojo Dobbiamo fare scultura, e non cè ragioni che tengano! - No no, scusi, - disse la signorina Consalvi alzandosi con la madre. - Lei avrà forse ragione, dal lato dellarte; non nego, ma io voglio dire qualche cosa, che soltanto cosí potrei esprimere. Facendo come vorrebbe Lei, dovrei rinunciarvi. - Ma perché, scusi? perché Lei vede qua la sua persona e non il simbolo, ecco! Dire che sia bello scusi, non si potrebbe dire E la signorina: - Niente bello, lo so; ma appunto come dice lei, non il simbolo ho voluto rappresentare, ma la mia persona, il mio caso, la mia intenzione, e non potrei che cosí. Penso poi anche al luogo dove il monumento dovrà sorgere Insomma, non potrei transigere. Il Colli aprí le braccia e sinsaccò nelle spalle. - Opinioni! - O piuttosto, - corresse la signorina con un dolce, mestissimo sorriso - un sentimento da rispettare! Stabilirono che i due amici si sarebbero intesi per tutto il resto col commendator Seralli e poco dopo la signora Consalvi e la figliuola in gramaglie tolsero commiato. Ciro Colli - due passetti - trallarallèro trallarallà - girò sopra un calcagno e si fregò le mani. Circa una settimana dopo, Costantino Pogliani si recò in casa Consalvi per invitar la signorina a qualche seduta per labbozzo della testa. Dal commendator Seralli, amico molto intimo della signora Consalvi aveva saputo che il Sorini, sopravvissuto tre giorni allo sciagurato incidente aveva lasciato alla fidanzata tutta intera la cospicua fortuna ereditata dal padre e che però quel monumento doveva esser fatto senza badare a spese. Epuisé sera dichiarato il commendator Seralli delle cure, dei pensieri, delle noje che gli eran diluviati da quella sciagura; noje, cure, pensieri, aggravati dal caratterino un po emporté, voilà della signorina Con salvi, la quale, sí, poverina, meritava veramente compatimento; ma pareva, buon Dio, si compiacesse troppo nel rendersi più grave la pena. Oh, uno choc orribile, chi diceva di no? un vero fulmine a ciel sereno! E tanto buono lui, il Sorini, poveretto! Anche un bel giovine, sí. E innamoratissimo! La avrebbe resa felice senza dubbio, quella figliuola. E forse per questo era morto. Pareva anche fosse morto e fosse stato tanto buono per accrescer le noje del commendator Seralli. Ma figurarsi che la signorina non aveva voluto disfarsi della casa, che egli, il fidanzato aveva già messa sú di tutto punto: un vero nido, un joli reve de luxe et de bien-etre. Ella vi aveva portato tutto il suo bel corredo da sposa, e stava lí gran parte del giorno, a piangere, no; a straziarsi fantasticando intorno alla sua vita di sposina cosí miseramente stroncata arrachée Difatti il Pogliani non trovò in casa la signorina Consalvi. La cameriera gli diede lindirizzo della casa nuova, in via di Porta Pinciana. E Costantino Pogliani, andando, si mise a pensare allangosciosa, amarissima voluttà che doveva provare quella povera sposina già vedova prima che maritata, pascendosi nel sogno - lí quasi attuato - duna vita che il destino non aveva voluto farle vivere. Tutti quei mobili nuovi, scelti chi sa con quanta cura amorosa da entrambi gli sposini e festivamente disposti in quella casa che tra pochi giorni doveva essere abitata, quante promesse chiudevano? Riponi in uno stipetto un desiderio: àprilo: vi troverai un disinganno. Ma lí, no: tutti quegli oggetti avrebbero custodito, con le dolci lusinghe, i desiderii e le promesse e le speranze. E come dovevano esser crudeli glinviti che venivano alla sposina da quelle cose intatte attorno! - In un giorno come questo! - sospirò Costantino Pogliani. Si sentiva già nella limpida freschezza dellaria lalito della primavera imminente; e il primo tepore del sole inebriava. Nella casa nuova, con le finestre aperte a quel sole, povera signorina Consalvi chi sa che sogni e che strazio! La trovò che disegnava, innanzi a un cavalletto, il ritratto del fidanzato. Con molta timidezza lo ritraeva ingrandito da una fotografia di piccolo formato, mentre la madre per ingannare il tempo, leggeva un romanzo francese della biblioteca del commendator Seralli. Veramente la signorina Consalvi avrebbe voluto star sola lí, in quel suo nido mancato. La presenza della madre la frastornava. Ma questa, temendo fra sé che la fanciulla, nellesaltazione, si lasciasse andare a qualche atto di romantica disperazione voleva seguirla e star lí, gonfiando in silenzio e sforzandosi di frenar gli sbuffi per quellostinato capriccio intollerabile. Rimasta vedova giovanissima, senza assegnamenti, con quellunica figliuola la signora Consalvi non aveva potuto chiuder le porte alla vita e porvi il dolore per sentinella come ora pareva volesse fare la figliuola. Non diceva già che Giulietta non dovesse piangere per quella sua sorte crudele; ma credeva, come il suo intimo amico commendator Seralli, credeva che ecco, sí, ella esagerasse un po troppo e che avvalendosi della ricchezza che il povero morto le aveva lasciata, volesse concedersi il lusso di quel cordoglio smodato. Conoscendo pur troppo le crude e odiose difficoltà dellesistenza, le forche sotto alle quali ella ancora addolorata per la morte del marito, era dovuta passare per campar la vita, le pareva molto facile quel cordoglio della figliuola; e le sue gravi esperienze glielo facevano stimare quasi una leggerezza scusabile, sí, certamente ma a patto che non durasse troppo - voilà, come diceva sempre il commendator Seralli. Da savia donna, provata e sperimentata nel mondo, aveva già, più duna volta cercato di richiamare alla giusta misura la figliuola - invano! Troppo fantastica la sua Giulietta aveva, forse più che il sentimento del proprio dolore, lidea di esso. E questo era un gran guajo! Perché il sentimento, col tempo, si sarebbe per forza e senza dubbio affievolito, mentre lidea no lidea sera fissata e le faceva commettere certe stranezze come quella del monumento funerario con la Vita che si marita alla Morte bel matrimonio! e questaltra qua della casa nuziale da serbare intatta per custodirvi il sogno quasi attuato duna vita non potuta vivere. Fu molto grata la signora Consalvi al Pogliani di quella visita. Le finestre erano aperte veramente al sole, e la magnifica pineta di Villa Borghese sopra labbagliamento della luce che pareva stagnasse su i vasti prati verdi sorgeva alta e respirava felice nel tenero limpidissimo azzurro del cielo primaverile. Subito la signorina Consalvi accennò di nascondere il disegno, alzandosi; ma il Pogliani la trattenne con dolce violenza. - Perché? Non vuol lasciarmi vedere? - È appena cominciato - Ma cominciato benissimo! - esclamò egli, chinandosi a osservare. - Ah, benissimo Lui, è vero? il Sorini Già, ora mi pare di ricordarmi bene, guardando il ritratto. Sí, sí Lho conosciuto Ma aveva questa barbetta? - No, - saffrettò a rispondere la signorina. - Non laveva più ultimamente. - Ecco, mi pareva Bel giovine, bel giovine - Non so come fare, - riprese la signorina. - Perché questo ritratto non risponde non è più veramente limmagine che ho di lui, in me. - Eh sí, - riconobbe subito il Pogliani, - meglio, lui, molto più più animato, ecco più sveglio, direi - Se lera fatto in America codesto ritratto, - osservò la madre, - prima che si fidanzassero, naturalmente - E non ne ho altri! - sospirò la signorina. - Guardi: chiudo gli occhi, cosí, e lo vedo preciso comera ultimamente; ma appena mi metto a ritrarlo, non lo vedo più: guardo allora il ritratto, e lí mi pare che sia lui, vivo. Mi provo a disegnare, e non lo ritrovo più in questi lineamenti. È una disperazione! - Ma guarda, Giulia, - riprese allora la madre, con gli occhi fissi sul Pogliani, - tu dicevi la linea del mento volendo levare la barba Non ti pare che qua nel mento, il signor Pogliani Questi arrossí, sorrise. Quasi senza volerlo, alzò il mento, lo presentò; come se con due dita, delicatamente, la signorina glielo dovesse prendere per metterlo lí, nel ritratto del Sorini. La signorina levò appena gli occhi a guardarglielo, timida e turbata. Non aveva proprio alcun riguardo per il suo lutto, la madre! - E anche i baffi oh! Guarda! - aggiunse la signora Consalvi, senza farlo apposta. - Li portava cosí ultimamente il povero Giulio, non ti pare? - Ma i baffi, - disse, urtata, la signorina, - che vuoi che siano? Non ci vuol niente a farli! Costantino Pogliani, istintivamente, se li toccò. Sorrise di nuovo. Confermò: - Niente, già Saccostò quindi al cavalletto e disse: - Guardi, se mi permette vorrei farle vedere, signorina Cosí in due tratti, qua non sincomodi, per carità! qua in questangolo poi si cancella comio ricordo il povero Sorini. Sedette e si mise a schizzare, con lajuto della fotografia, la testa del fidanzato, mentre dalle labbra della signorina Consalvi che seguiva i rapidi tocchi con crescente esultanza di tutta lanima protesa e spirante, scattavano di tratto in tratto certi sí sí sí. che animavano e quasi guidavano la matita. Alla fine, non poté più trattenere la propria commozione: - Sí, oh guarda, mamma è lui preciso oh, lasci grazie Che felicità poter cosí è perfetto è perfetto - Un po di pratica, - disse, levandosi il Pogliani, con umiltà che lasciava trasparire il piacere per quelle vivissime lodi. - E poi, le dico, lo ricordo tanto bene, povero Sorini La signorina Consalvi rimase a rimirare il disegno, insaziabilmente. - Il mento, sí è questo preciso Grazie, grazie In quel punto il ritrattino del Sorini che serviva da modello scivolò dal cavalletto, e la signorina, ancora tutta ammirata nello schizzo del Pogliani, non si chinò a raccoglierlo. Lí per terra, quellimmagine già un po sbiadita apparve più che mai malinconica, come se comprendesse che non si sarebbe rialzata mai più. Ma si chinò a raccoglierla il Pogliani, cavallerescamente. - Grazie, - gli disse la signorina. - Ma io adesso mi servirò del suo disegno, sa? Non lo guarderò più, questo brutto ritratto. E dimprovviso, levando gli occhi, le sembrò che la stanza fosse più luminosa. Come se quello scatto dammirazione le avesse a un tratto snebbiato il petto da tanto tempo oppresso aspirò con ebbrezza, bevve con lanima quella luce ilare viva che entrava dallampia finestra aperta allincantevole spettacolo della magnifica villa avvolta nel fascino primaverile. Fu un attimo. La signorina Consalvi non poté spiegarsi che cosa veramente fosse avvenuto in lei. Ebbe limpressione improvvisa di sentirsi come nuova fra tutte quelle cose nuove attorno. Nuova e libera; senza più lincubo che laveva soffocata fino a pocanzi. Un alito, qualche cosa era entrata con impeto da quella finestra a sommuovere tumultuosamente in lei tutti i sentimenti a infondere quasi un brillío di vita in tutti quegli oggetti nuovi, a cui ella aveva voluto appunto negar la vita lasciandoli intatti lí, come a vegliare con lei la morte dun sogno. E, udendo il giovane elegantissimo sculture con dolce voce lodare la bellezza di quella vista e della casa conversando con la madre che lo invitava a veder le altre stanze seguí luno e laltra con uno strano turbamento, come se quel giovine, quellestraneo stesse davvero per penetrare in quel suo sogno morto, per rianimarlo. Fu cosí forte questa nuova impressione, che non poté varcar la soglia della camera da letto; e vedendo il giovine e la madre scambiarsi lí un mesto sguardo di intelligenza, non poté più reggere; scoppiò in singhiozzi. E pianse, sí, pianse ancora per la stessa cagione per cui tante altre volte aveva pianto; ma avvertí confusamente che, tuttavia, quel pianto era diverso che il suono di quei suoi singhiozzi non le destava dentro leco del dolore antico, le immagini che prima le si presentavano. E meglio lo avvertí, allorché la madre accorsa prese a confortarla come tantaltre volte la aveva confortata usando le stesse parole, le stesse esortazioni. Non poté tollerarle; fece un violento sforzo su se stessa; smise di piangere; e fu grata al giovine che, per distrarla, la pregava di fargli vedere la cartella dei disegni scorta lí su una sedia a libriccino. Lodi, lodi misurate e sincere, e appunti, osservazioni, domande, che la indussero a spiegare, a discutere; e infine unesortazione calda a studiare, a seguir con fervore quella sua disposizione allarte, veramente non comune. Sarebbe stato un peccato! un vero peccato! Non sera mai provata a trattare i colori? Mai, mai? Perché? Oh, non ci sarebbe mica voluto molto con quella preparazione, con quella passione Costantino Pogliani si profferse diniziarla; la signorina Consalvi accettò; e le lezioni cominciarono il giorno appresso, lí, nella casa nuova, che invitava ed attendeva. Non più di due mesi dopo, nello studio del Pogliani, ingombro già dun colossale monumento funerario tutto abbozzato alla brava Ciro Colli, sdrajato sul canapè col vecchio camice di tela stretto alle gambe fumava la pipa e teneva uno strano discorso allo scheletro, fissato diritto su la predellina nera che sera fatto prestare per modello da un suo amico dottore. Gli aveva posato un po a sghembo sul teschio il suo berretto di carta; e lo scheletro pareva un fantaccino su lattenti, ad ascoltar la lezione che Ciro Colli, scultore-caporale tra uno sbuffo e laltro di fumo glimpartiva: - E tu perché te ne sei andato a caccia? Vedi come ti sei conciato, caro mio? Brutto le gambe secche tutto secco Diciamo la verità, ti pare che codesto matrimonio si possa combinare? La vita, caro guardala là, ma eh! che tocco di figliolona senza risparmio mè uscita dalle mani! Ti puoi sul serio lusingare che quella lí ti voglia sposare? Ti sè accostata, timida e dimessa; lagrime giú a fontana ma mica per ricevere lanello nuziale levatelo dal capo! Spèndola, caro, spèndola giú la borsa Glielhai data? E ora che vuoi da me? Inutile dire, se me lo credevo! Povero mondo e chi ci crede! Sè messa a studiar pittura, la Vita, e il suo maestro sai chi è? Costantino Pogliani. Scherzo che passa la parte, diciamo la verità. Se fossi in te, caro mio, lo sfiderei. Hai sentito stamane? Ordine positivo: non vuole, mi pro-i-bi-sce assolutamente che io la faccia nuda. Eppure lui, per quanto somaro, scultore è, e sa bene che per vestirla bisogna prima farla nuda Ma te lo spiego io il fatto comè: non vuole che si veda su quel nudo là meraviglioso il volto della sua signorina è salito lassú, hai visto? su tutte le furie, e con due colpi di stecca, taf! taf! me lha tutto guastato sai dirmi perché, fantaccino mio? Gli ho gridato: Lascia! Te la vesto subito! Te la vesto!. Ma che vestire! Nuda la vogliono ora la Vita nuda, nuda e cruda comè, caro mio! sono tornati al mio primo disegno al simbolo: via il ritratto! Tu che ghermisci, bello mio, e lei che non ne vuol sapere Ma perché te ne sei andato a caccia? me lo dici? Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA TOCCATINA CAPITULO UNO Col cappellaccio bianco buttato sulla nuca le cui tese parevano una spera attorno al faccione rosso come una palla di formaggio dOlanda Cristoforo Golisch sarrestò in mezzo alla via con le gambe aperte un po curve per il peso del corpo gigantesco; alzò le braccia; gridò: - Beniamino! Alto quasi quanto lui, ma secco e tentennante come una canna, gli veniva incontro pian piano con gli occhi stranamente attoniti nella squallida faccia, un uomo sui cinquantanni, appoggiato a un bastone dalla grossa ghiera di gomma. Strascicava a stento la gamba sinistra. - Beniamino! - ripeté il Golisch; e questa volta la voce espresse, oltre la sorpresa, il dolore di ritrovare in quello stato, dopo tanti anni, lamico. Beniamino Lenzi batté più volte le palpebre: gli occhi gli rimasero attoniti; vi passò solamente come un velo di pianto, senza però che i lineamenti del volto si scomponessero minimamente. Sotto i baffi già grigi le labbra, un po storte si spiccicarono e lavorarono un pezzo con la lingua annodata a pronunziare qualche parola: - O oa oa sto meo cammío - Ah bravo - fece il Golisch agghiacciato dallimpressione di non aver più dinanzi un uomo, Beniamino Lenzi, qual egli lo aveva conosciuto; ma quasi un ragazzo ormai, un povero ragazzo che si dovesse pietosamente ingannare. E gli si mise accanto e si sforzò di camminare col passo di lui. Ah, quel piede che non si spiccicava più da terra e strisciava quasi non potesse sottrarsi a una forza che lo tirava di sotto! Cercando di dissimulare alla meglio la pena la costernazione strana che a mano a mano lo vinceva nel vedersi accanto quelluomo toccato dalla morte quasi morto per metà e cangiato, cominciò a domandargli dove fosse stato tutto quel tempo, da che sera allontanato da Roma; che avesse fatto; quando fosse ritornato. Beniamino Lenzi gli rispose con parole smozzicate quasi inintelligibili che lasciarono il Golisch nel dubbio che le sue domande non fossero state comprese. Solo le pàlpebre, abbassandosi frequentemente su gli occhi, esprimevano lo stento e la pena e pareva che volessero far perdere allo sguardo quel teso, duro, strano attonimento. Ma non ci riuscivano. La morte, passando e toccando, aveva fissato cosí la maschera di quelluomo. Egli doveva aspettare con quel volto, con quegli occhi, con quellaria di spaurita sospensione chella ripassasse e lo ritoccasse un tantino più forte per renderlo immobile del tutto e per sempre. - Che spasso! - fischiò tra i denti Cristoforo Golisch. E lanciò di qua e di là occhiatacce alla gente che si voltava e si fermava a mirar col volto atteggiato di compassione quel poveruomo accidentato. Una sorda rabbia prese a bollirgli dentro. Come camminava svelta la gente per via! svelta di collo, svelta di braccia svelta di gambe E lui stesso! Era padrone, lui, di tutti i suoi movimenti; e si sentiva cosí forte Strinse un pugno. Perdio! Sentí come sarebbe stato poderoso a calarlo bene scolpito su la schiena di qualcuno. Ma perché? Non sapeva Lo irritava la gente, lo irritavano in special modo i giovani che si voltavano a guardare il Lenzi. Cavò dalla tasca un grosso fazzoletto di cotone turchino e si asciugò il sudore che gli grondava dal faccione affocato. - Beniamino, dove vai adesso? Il Lenzi si era fermato, aveva appoggiata la mano illesa a un lampione e pareva lo carezzasse, guardandolo amorosamente. Biascicò: - Da dottoe Esecíio de piee. E si provò ad alzare il piede colpito. - Esercizio? - disse il Golisch. - Ti eserciti il piede? - Piee, ripeté il Lenzi. - Bravo! - esclamò di nuovo il Golisch. Gli venne la tentazione dafferrargli quel piede, stringerglielo prendere per le braccia lamico e dargli un tremendo scrollone, per scomporlo da quellorribile immobilità. Non sapeva, non poteva vederselo davanti, ridotto in quello stato. Eccolo qua, il compagno delle antiche scapataggini nei begli anni della gioventú e poi nelle ore dozio, ogni sera, scapoli comeran rimasti entrambi. Un bel giorno, una nuova via sera aperta innanzi allamico, il quale sera incamminato per essa svelto anche lui, allora, - oh tanto! - svelto e animoso. Sissignore! Lotte, fatiche, speranze; e poi, tutta un tratto: eccolo qua, comera ritornato Ah che buffonata! che buffonata! Avrebbe voluto parlargli di tante cose, e non sapeva. Le domande gli saffollavano alle labbra e gli morivano assiderate. - Ti ricordi, - avrebbe voluto dirgli, - delle nostre famose scommesse alla Fiaschetteria Toscana? E di Nadina, ti ricordi? Lho ancora con me, sai! Tu me lhai appioppata, birbaccione, quando partisti da Roma. Cara figliuola, quanto bene ti voleva Ti pensa ancora, sai? mi parla ancora di te, qualche volta. Andrò a trovarla questa sera stessa e le dirò che tho riveduto, poveretto È proprio inutile chio ti domandi: tu non ricordi più nulla; tu forse non mi riconosci più, o mi riconosci appena. Mentre il Golisch pensava cosí, con gli occhi gonfi di lacrime Beniamino Lenzi seguitava a guardare amorosamente il lampione e pian piano con le dita gli levava la polvere. Quel lampione segnava per lui una delle tre tappe della passeggiata giornaliera. Strascinandosi per via, non vedeva nessuno, non pensava a niente; mentre la vita gli turbinava intorno, agitata da tante passioni, premuta da tante cure egli tendeva con tutte le forze che gli erano rimaste a quel lampione, prima; poi, più giú, alla vetrina dun bazar, che segnava la seconda tappa; e qui si tratteneva più a lungo a contemplare con gioja infantile una scimmietta di porcellana sospesa a unaltalena dai cordoncini di seta rossa. La terza sosta era alla ringhiera del giardinetto in fondo alla via, donde poi si recava alla casa del medico. Nel cortile di quella casa, tra i vasi di fiori e i cassoni daranci, di lauro e di bambú, eran disposti parecchi attrezzi di ginnastica tra i quali alcune pertiche elastiche, fermate orizzontalmente in cima a certi pali tozzi e solidi; pertiche da tornitore, dalla cui estremità pendeva una corda, la quale, dato un giro attorno a un rocchetto scendeva ad annodarsi a una leva di legno, fermata per un capo al suolo da una forcella. Beniamino Lenzi poneva il piede colpito su questa leva e spingeva; la pertica in alto molleggiava e brandiva, e il rocchetto, sostenuto orizzontalmente da due toppi, girava per via della corda. Ogni giorno, mezzora di questo esercizio. E in capo a pochi mesi, sarebbe guarito. Oh, non cera alcun dubbio! Guarito del tutto Dopo aver assistito per un pezzetto a questo grazioso spettacolo Cristoforo Golisch uscí dal cortile a gran passi, sbuffando come un cavallo, dimenando le braccia, furibondo. Pareva che la morte avesse fatto a lui e non al povero Lenzi lo scherzo di quella toccatina lí, al cervello. Nera rivoltato. Con gli occhi torvi, i denti serrati, parlava tra sé e gesticolava per via, come un matto. - Ah, sí? - diceva - Ti tocco e ti lascio? No, ah, no perdio! Io non mi riduco in quello stato! Ti faccio tornare per forza io! Mi passeggi accanto e ti diverti a vedere come mi hai conciato? a vedermi strascicare un piede? a sentirmi biascicare? Mi rubi mezzo alfabeto, mi fai dire oa e cao, e ridi? No, caa! Vieni qua! Mi tio una pistoettata, comè veo Dio! Questo spasso io non te lo do! Mi sparo mammazzo comè vero Dio! Questo spasso non te lo do. Tutta la sera e poi il giorno appresso e per parecchi giorni di fila non pensò ad altro, non parlò daltro a casa, per via, al caffè, alla fiaschetteria, quasi se ne fosse fatta una fissazione. Domandava a tutti: - Avete veduto Beniamino Lenzi? E se qualcuno gli rispondeva di no: - Colpito! Morto per metà! Rimbambito Come non sammazza? Se io fossi medico, lo ammazzerei! Per carità di prossimo Gli fanno fare il tornio nel cortile e lui crede che guarirà! Beniamino Lenzi, capite? Beniamino Lenzi che sè battuto tre volte in duello, dopo aver fatto con me la campagna del sessantasesta ragazzotto Perdio, e quando mai labbiamo calcolata noi, questa pellaccia? La vita ha prezzo per quello che ti dà Dico bene? Non ci penserei neanche due volte Gli amici, alla fiaschetteria, alla fine non ne poterono più. - Mammazzo mammazzo E ammazzati una buona volta e falla finita! Cristoforo Golisch si scosse, protese le mani: - No; io dico, se mai. CAPITULO DUE Circa un mese dopo, mentre desinava con la sorella vedova e il nipote Cristoforo Golisch improvvisamente stravolse gli occhi, storse la bocca, quasi per uno sbadiglio mancato; e il capo gli cadde sul petto e la faccia sul piatto. Una toccatina, lieve lieve, anche lui. Perdette lí per lí la parola e mezzo lato del corpo: il destro. Cristoforo Golisch era nato in Italia, da genitori tedeschi; non era mai stato in Germania, e parlava romanesco, come un romano di Roma. Da un pezzo gli amici gli avevano italianizzato anche il cognome, chiamandolo Golicci e glintimi anche Golaccia, in considerazione del ventre e del formidabile appetito. Solo con la sorella egli soleva di tanto in tanto scambiare qualche parola in tedesco, perché gli altri non intendessero. Ebbene, riacquistato a stento, in capo a poche ore, luso della parola, Cristoforo Golisch offrí al medico un curioso fenomeno da studiare; non sapeva più parlare in italiano: parlava tedesco. Aprendo gli occhi insanguati, pieni di paura contraendo quasi in un mezzo sorriso la sola guancia sinistra e aprendo alquanto la bocca da questo lato dopo essersi più volte provato a snodar la lingua inceppata alzò la mano illesa verso il capo e balbettò, rivolto al medico: - Ih ihr wie ein Faustschlag Il medico non comprese e bisognò che la sorella, mezzo istupidita dallimprovvisa sciagura, gli facesse da interprete. Era divenuto tedesco a un tratto, Cristoforo Golisch: cioè, un altro; perché tedesco veramente, lui, non era mai stato. Soffiata via, come niente, dal suo cervello ogni memoria della lingua italiana, anzi tutta quanta litalianità sua. Il medico si provò a dare una spiegazione scientifica del fenomeno: dichiarò il male: emiplegia; prescrisse la cura. Ma la sorella, spaventata, lo chiamò in disparte e gli riferí i propositi violenti manifestati dal fratello pochi giorni innanzi avendo veduto un amico colpito da quello stesso male. - Ah, signor dottore, da un mese non parlava più daltro; quasi se la fosse sentita pendere sul capo la condanna! Sammazzerà Tiene la rivoltella lí nel cassetto del comodino Ho tanta paura Il medico sorrise pietosamente. - Non ne abbia, non ne abbia, signora mia! Gli daremo a intendere che è stato un semplice disturbo digestivo e vedrà che - Ma che, dottore! - Le assicuro che lo crederà. Del resto, il colpo, per fortuna, non è stato molto grave. Ho fiducia che tra pochi giorni riacquisterà luso degli arti offesi, se non bene del tutto almeno da potersene servire pian piano e, col tempo, chi sa! Certo è stato per lui un terribile avviso. Bisognerà cangiar vita e tenersi a un regime scrupolosissimo per allontanare quanto più sarà possibile un nuovo assalto del male. La sorella abbassò le pàlpebre per chiudere e nascondere negli occhi le lagrime. Non fidandosi però dellassicurazione del medico, appena questi andò via concertò col figliuolo e con la serva il modo di portar via dal cassetto del comodino la rivoltella: lei e la serva si sarebbero accostate alla sponda del letto con la scusa di rialzare un tantino le materasse e nel frattempo - ma, attento per carità! - il ragazzo avrebbe aperto il cassetto senza far rumore e - attento! - via, larma. Cosí fecero. E di questa sua precauzione la sorella si lodò molto, non parendole naturale, di lí a poco la facilità con cui il fratello accolse la spiegazione del male, suggerita dal medico: disturbo digestivo. - Ja ja es ist doch Da quattro giorni se lo sentiva ingombro lo stomaco. - Unver Unverdaulichkeit ja ja Ma possibile, - pensava la sorella, - chegli non avverta la paralisi di mezzo lato del corpo? possibile cegli, già prevenuto dal caso recente del Lenzi, creda che una semplice indigestione possa aver fatto un tale effetto? Fin dalla prima veglia cominciò a suggerirgli amorosamente, come a un bambino, le parole della lingua dimenticata; gli domandò perché non parlasse più italiano. Egli la guardò imbalordito. Non sera accorto peranche di parlare in tedesco: tutta un tratto gli era venuto di parlar cosí né credeva che potesse parlare altrimenti. Si provò tuttavia a ripetere le parole italiane, facendo eco alla sorella. Ma le pronunziava ora con voce cangiata e con accento straniero, proprio come un tedesco che si sforzasse di parlare italiano. Chiamava Giovannino, il nipote, Ciofaío. E il nipote - scimunito! - ne rideva, come se lo zio lo chiamasse cosí per ischerzo. Tre giorni dopo, quando alla Fiaschetteria Toscana si seppe del malore improvviso del Golisch gli amici accorsi a visitarlo poterono avere un saggio pietoso di quella sua nuova lingua. Ma egli non aveva punto coscienza della curiosissima impressione che faceva, parlando a quel modo. Pareva un naufrago che si arrabattasse disperatamente per tenersi a galla dopo essere stato tuffato e sommerso per un attimo eterno nella vita oscura, a lui ignota, della sua gente. E da quel tuffo, ecco, era balzato fuori un altro; ridivenuto bambino, a quarantotto anni, e straniero. E contentissimo era. Sí, perché proprio in quel giorno aveva cominciato a poter muovere appena il braccio e la mano. La gamba no, ancora. Ma sentiva che forse il giorno dopo, con uno sforzo, sarebbe riuscito a muovere anche quella. Ci si provava anche adesso, ci si provava e, no eh? non scorgevano alcun movimento gli amici? - Tomai tomai - Ma sí, domani, sicuro! A uno a uno gli amici prima dandar via - quantunque lo spettacolo offerto dal Golisch non desse più luogo ad alcun timore - stimarono prudente raccomandare alla sorella la sorveglianza. - Da un momento allaltro, non si sa mai Può darsi che la coscienza gli si ridesti e Ciascuno pensava, ora, come già aveva pensato il Golisch, da sano: che lunica cioè, era di finirsi con una pistolettata per non restar cosí malvivo e sotto la minaccia terribile inovviabile, dun nuovo colpo da un momento allaltro. Ma loro sí, adesso, lo pensavano: non più il Golisch però. Lallegrezza del Golisch, invece, quando - una ventina di giorni dopo - sorretto dalla sorella e dal nipote poté muovere i primi passi per la camera! Gli occhi è vero, no, senza uno specchio non se li poteva vedere: attoniti, smarriti, come quelli di Beniamino Lenzi; ma della gamba sí, perbacco, avrebbe potuto accorgersi bene che la strascicava a stento Eppure, che allegrezza! Si sentiva rinato. Aveva di nuovo tutte le meraviglie dun bambino, e anche le lagrime facili, come le hanno i bambini, per ogni nonnulla. Da tutti gli oggetti della camera sentiva venirsi un conforto dolcissimo, familiare, non mai provato prima; e il pensiero chegli ora poteva andare co suoi piedi fino a quegli oggetti a carezzarli con le mani, lo inteneriva di gioja fino a piangerne. Guardava dalluscio gli oggetti delle altre stanze e si struggeva dal desiderio di recarsi a carezzare anche quelli. Sí, via pian piano, pian piano, sorretto di qua e di là Poi volle fare a meno del braccio del nipote e girò appoggiato alla sorella soltanto e col bastone nellaltra mano; poi, non più sorretto da alcuno, col bastone soltanto; e finalmente volle dare una gran prova di forza: - Oh oh guaddae guaddae sea battoe E davvero, tenendo il bastone levato, mosse due o tre passi. Ma dovettero accorrere con una seggiola per farlo subito sedere. Gli era quasi scolata addosso tutta la carne, e pareva lombra di se stesso; pur non di meno, neanche il minimo dubbio in lui che il suo non fosse stato un disturbo digestivo; e, sedendo ora di nuovo a tavola con la sorella e il nipote, condannato a bere latte invece di vino ripeteva per la millesima volta che sera preso una bella paura: - Una bea paua Se non che la prima volta che poté uscir di casa, accompagnato dalla sorella in gran segreto manifestò a questa il desiderio desser condotto alla casa del medico che curava Beniamino Lenzi. Nel cortile di quella casa voleva esercitarsi il piede al tornio anche lui. La sorella lo guardò, sbigottita. Dunque egli sapeva? - Di, vuoi andarci oggi stesso? - Sí sí Nel cortile trovarono Beniamino Lenzi, già al tornio, puntuale. - Beiamío! - chiamò il Golisch. Beniamino Lenzi non mostrò affatto stupore nel riveder lí lamico conciato come lui: spiccicò le labbra sotto i baffi, contraendo la guancia destra; biascicò: - Tu pue? E seguitò a spingere la leva. Due pertiche ora molleggiavano e brandivano, facendo girare i rocchetti con la corda. Il giorno dopo Cristoforo Golisch, non volendo esser da meno del Lenzi che si recava al tornio da solo rifiutò recisamente la scorta della sorella. Questa, dapprima, ordinò al figliuolo di seguire lo zio a una certa distanza, senza farsi scorgere; poi, rassicurata, lo lasciò davvero andar solo. E ogni giorno, adesso, alla stessora, i due colpiti si ritrovano per via e proseguono insieme facendo le stesse tappe: al lampione, prima; poi, più giú, alla vetrina del bazar, a contemplare la scimmietta di porcellana sospesa allaltalena; in fine, alla ringhiera del giardinetto. Oggi, intanto, a Cristoforo Golisch è saltata in mente unidea curiosa; ed ecco, la confida al Lenzi. Tutti e due, appoggiati al fido lampione, si guardano negli occhi e si provano a sorridere contraendo luno la guancia destra, laltro la sinistra. Confabulano un pezzo, con quelle loro lingue torpide; poi il Golisch fa segno col bastone a un vetturino daccostarsi. Ajutati da questo, prima luno e poi laltro, montano in vettura, e via, alla casa di Nadina in Piazza di Spagna. Nel vedersi innanzi quei due fantasmi ansimanti, che non si reggono in piedi dopo lenorme sforzo della salita la povera Nadina resta sgomenta, a bocca aperta. Non sa se debba piangere o ridere. Saffretta a sostenerli, li trascina nel salotto, li pone a sedere accanto e si mette a sgridarli aspramente della pazzia commessa come due ragazzini discoli, sfuggiti alla sorveglianza dellajo. Beniamino Lenzi fa il greppo, e giú a piangere. Il Golisch, invece, con molta serietà, accigliato, le vuole spiegare che si è inteso di farle una bella sorpresa. - Una bea soppea Bellino! Come parla adesso, il tedescaccio! - Ma sí, ma sí, grazie - dice subito Nadina. - Bravi! Siete stati bravi davvero tutte due e mavete fatto un gran piacere Io dicevo per voi venire fin qua salire tutta questa scala Sú, sú Beniamino! Non piangere, caro Che cosè? Coraggio, coraggio! E prende a carezzarlo su le guance, con le belle mani lattee e paffutelle, inanellate. - Che cosè: che cosè? Guardami! Tu non volevi venire, è vero? Ti ha condotto lui, questo discolaccio! Ma non farò nemmeno una carezza a lui Tu sei il mio buon Beniamino il mio gran giovanottone sei Caro! caro! Suvvia asciughiamo codeste lagrimucce Cosí cosí Guarda qua questa bella turchese: chi me lha regalata? chi lha regalata a Nadina sua? Ma questo mio bel vecchiaccio me lha regalata Toh, caro! E gli posa un bacio su la fronte. Poi si alza di scatto e rapidamente con le dita si porta via le lagrime dagli occhi. - Che posso offrirvi? Cristoforo Golisch, rimasto mortificato e ingrugnato, non vuole accettar nulla; Beniamino Lenzi accetta un biscottino e lo mangia accostando la bocca alla mano di Nadina che lo tiene tra le dita e finge di non volerglielo dare scattando con brevi risatine: - No no no Bellini tutte due, adesso, come ridono, come ridono a quello scherzo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello ACQUA AMARA. Poca gente, quella mattina, nel parco attorno alle Terme. La stagione balneare era ormai per finire. In due sediletti vicini, in un crocicchio sotto gli alti platani, stavano un giovanotto pallido, anzi giallo magro da far pietà dentro labito nuovo, chiaro, le cui pieghe, per esser troppo ampio, ancora fresche della stiratura cascavano tutte a zig-zag, e un omaccione su la cinquantina con un abituccio di teletta tutto raggrinzito dove la pinguedine enorme non lo stirava fino a farlo scoppiare e un vecchio panama sformato sul testone raso. Reggevano entrambi per il manico i bicchieri ancor pieni della tepida e greve acqua alcalina presa or ora alla fonte. Luomo grasso, quasi intronato ancora dagli strepitosi ronfi che aveva dovuto tirar col naso durante la notte socchiudeva di tanto in tanto nel faccione da padre abate satollo e pago gli occhi imbambolati dal sonno. Il giovanotto magro, allaria frizzante della mattina, sentiva freddo e aveva perfino qualche brivido. Né luno né laltro sapevano risolversi a bere e pareva che ciascuno aspettasse dallaltro lesempio. Alla fine, dopo il primo sorso, si guardarono coi volti contratti dalla medesima espressione di nausea. - Il fegato, eh? - domandò piano, a un tratto, luomo grasso al giovinotto, riscotendosi. - Colichette epatiche, eh? Lei ha moglie, mi figuro - No, perché? - domandò a sua volta il giovinotto con un penoso raggrinzamento di tutta la faccia, che voleva esser sorriso. - Mi pareva, cosí allaria - sospirò laltro. - Ma se non ha moglie, stia pur tranquillo: lei guarirà! Il giovinotto tornò a sorridere come prima. - Lei soffre forse di fegato? - domandò poi, argutamente. - No, no, niente più moglie, io! - saffrettò a rispondere con serietà luomo grasso. - Soffrivo di fegato; ma grazie a Dio, mi sono liberato della moglie; son guarito. Vengo qua, da tredici anni ormai, per atto di gratitudine. Scusi, quandè arrivato lei? - Ieri sera, alle sei, - disse il giovinotto. - Ah, per questo! - esclamò laltro, socchiudendo gli occhi e tentennando il testone. - Se fosse arrivato di mattina, già mi conoscerebbe. - Io la conoscerei? - Ma sí, come mi conoscono tutti, qua. Sono famoso! Guardi, alla Piazza dellArena, in tutti gli Alberghi, in tutte le Pensioni, al Circolo al Caffè da Pedoca, in farmacia, da tredici anni a questa parte, stagione per stagione, non si parla che di me. Io lo so e ne godo e ci vengo apposta. Dovè sceso lei? Da Rori? Bravo. Stia pur sicuro che oggi, a tavola da Rori, le narreranno la mia storia. Ci prendo avanti, se permette, e gliela narro io, filo filo. Cosí dicendo, si tirò sú faticosamente dal suo sedile e andò a quello del giovinotto che gli fece posto, con la faccetta gialla tutta strizzata per la contentezza. - Prima di tutto, per intenderci, qua mi chiamano Il marito della dottoressa. Cambiè mi chiamo. Di nome, Bernardo. Bernardone, perché sono grosso. Beva. Bevo anchio. Bevvero. Fecero una nuova smorfia di disgusto, che vollero cangiar subito in un sorriso, guardandosi teneramente. E Cambiè riprese: - Lei è giovanissimo e patituccio sul serio. Queste confidenze sviscerate che le farò, le potranno servire più di questacquaccia qua che è amara, ma, in compenso, non giova a nulla, creda pure. Ce la danno a bere, in tutti i sensi, e noi la beviamo perché è cattiva. Se fosse buona Ma no, basta: perché lei fa la cura e le conviene aver fiducia. Deve sapere che sentivo dire matrimonio e, con rispetto parlando, mi si rompeva lo stomaco, proprio mi mi veniva di sissignore. Vedevo un corteo nuziale? sapevo che un amico andava a nozze? Lo stesso effetto. Ma che vuole da noi, sciagurati mortali? Spunta una macchiolina nel sole? un subisso di cataclismi. Un re si alza con la lingua sporca? guerre e sterminii senza fine. Un vulcano ci ha il singhiozzo? terremoti, catastrofi, unecatombe A Napoli, al tempo mio, ci scoppiò il colera: quel gran colera di circa ventanni fa di cui lei, se non si ricorda, avrà certo sentito parlare. Mio padre, povero impiegato, con la bella fortuna che lo perseguitava, naturalmente si trovò a Napoli, lanno del colera. Io, che avevo già trentanni e vi avevo trovato un buon collocamento avevo preso a pigione un quartierino da scapolo, non molto lontano da casa mia. Stavo in famiglia, e lí tenevo una ragazza che mera piovuta come dal cielo. Carlotta. Si chiamava cosí. Ed era figlia dun non cè niente di male, sa! professioni, - figlia duno strozzino. Prete spogliato. Era scappata di casa per certi litigi con la madraccia e un fratellino farabutto, che non starò a raccontarle. Pareva bonina, lei; ed era forse, allora; ma capirà: amante, poco ci sofisticavo. Scusi, è religioso lei? Cosí cosí. Forse più non che sí. Come me. Mia madre, invece, caro signore, religiosissima. Povera donna, soffriva molto di quella mia relazione per lei peccaminosa. Sapeva che quella ragazza, prima che mia, non era stata daltri. Scoppiato il colera, atterrita dalla grande moría e convinta fermamente che dovessimo tutti morire, io sopra tutti, chero, secondo lei in peccato mortale, per placare lira divina, pretese da me il sacrifizio che sposassi, almeno in chiesa solamente, quella ragazza. Creda pure che non lavrei mai fatto, se Carlotta non fosse stata colpita dal male. Dovevo salvarle lanima, almeno: lavevo promesso a mia madre. Corsi a chiamare un prete e la sposai. Ma che fu? mano santa? miracolo? Pareva morta, guarí! Mia madre, per spirito di carità, anzi di sacrifizio, non ostante la tremarella aveva voluto assistere alla cerimonia, e poi rimanere lí presso al letto della colpita. Sembrava che il colera fosse venuto a Napoli per me, per castigar me dal peccato mortale e che dovesse passare con la guarigione di Carlotta, tanto impegno, tanto zelo mise mia madre a curarla. Appena lebbe salvata, vedendo che lí, in quel quartierino, mancavano per la convalescente tutti i comodi volle anche portarsela a casa, non ostante la mia opposizione. Capirà bene che, entrata, Carlotta non ne uscí se non mia sposa legittima di lí a poco, appena cessata la moría. E ribeviamo, caro signore! Per fortuna, a Carlotta durante lepidemia erano morti padre, madre e fratelli. Fortuna e disgrazia, perché, unica superstite della famiglia ereditò trentotto o quarantamila lire, frutto della nobile professione paterna. Moglie e con la dote, che vide, signor mio? cambiò da un giorno allaltro, da cosí a cosí. Ora senta. Sarà che io mi trovo in corpo un certo spiritaccio come dire? fi filosofesco, che magari a lei potrà sembrare strambo; ma mi lasci dire. Crede lei che ci siano due soli generi, il maschile e il femminile? Nossignore. La moglie è un genere a parte; come il marito, un genere a parte. E, quanto ai generi, la donna, col matrimonio, ci guadagna sempre. Avanza! Entra cioè a partecipar di tanto del genere mascolino, di quanto luomo, necessariamente, ne scapita molto, creda a me. Se mi venisse la malinconia di comporre una grammatichetta ragionata come dico io, vorrei mettere per regola che si debba dire: il moglie; e, per conseguenza, la marito. Lei ride? Ma per la moglie, caro signore, il marito non è più un uomo. Tanto vero, che non si cura più di piacergli. Con te non cè più sugo, - pensa la moglie. - Tu già mi conosci. Ma pure, se il marito è cosí dabbenaccio da rinzelarsi, vedendola per esempio a letto come una diavola coi capelli incartocciati, col viso impiastricciato, e via dicendo: - Ma io lo faccio per te! - è capace di rispondergli lei. - Per me? - Sicuro. Per non farti sfigurare. Ti piacerebbe che la gente, vedendoci per via, dicesse: Oh guarda un po che moglie è andata a scegliersi quel poveruomo? E il marito, che - glielassicuro - non è più uomo, si sta zitto; quandinvece dovrebbe gridare: - Ma me lo dico io da me, cara che moglie sono andato a scegliermi, nel vederti cosí, adesso, accanto a me! Ah tu mi ti mostri brutta per casa e a letto, perché gli altri poi, per via possano esclamare: Oh guarda che bella moglie ha quel poveruomo? E mi debbono invidiare per giunta? Ma grazie, grazie cara, di questinvidia per me, che si traduce, naturalmente, in un desiderio di te. Tu vuoi esser desiderata perché io sia invidiato? Quanto sei buona! Ma più buono sono io che tho sposata. E il dialogo potrebbe seguitare. Perché cè il caso, sa? che la moglie abbia anche limpudenza incosciente di domandare al marito se acconciata adesso e parata per uscire a passeggio, gli pare che stia bene. Il marito dovrebbe risponderle: - Ma sai, cara? i gusti son tanti. A me, come a me, già te lho detto, codesti capelli pettinati cosí non mi garbano. A chi vuoi piacere? Bisognerebbe che tu me lo dicessi, per saperti rispondere. A nessuno? proprio a nessuno? Ma allora, benedetta te, nessuno per nessuno, cerca di piacere a tuo marito, che almeno è uno! Caro signore a una tale risposta la moglie guarderebbe il marito quasi per compassione, poi farebbe una spallucciata, come a dire: - Ma tu che centri? E avrebbe ragione. Le donne non possono farne a meno: per istinto, vogliono piacere. Han bisogno desser desiderate, le donne. Ora, capirà, un marito non può più desiderar la moglie che ha giorno e notte con sé. Non può desiderarla, intendo comella vorrebbe essere desiderata. Già, come la moglie nel marito non vede più luomo, cosí luomo nella moglie, a lungo andare, non vede più la donna. Luomo, più filosofo per natura, ci passa sopra; la donna, invece, se ne offende; e perciò il marito le diventa presto increscioso e spesso insopportabile. Essa deve fare il comodo suo, il marito no. Ma qualunque cosa egli facesse, creda pure, non andrebbe mai bene per lei, perché lamore quel tale amore di cui ella ha bisogno, il marito, solamente perché marito, non può più darglielo. più che amore è una certaura di ammirazione di cui ella vuol sentirsi avviluppata. Ora vada lei ad ammirarla per la casa coi diavoletti in capo, senza busto in ciabatte, e oggi, poniamo, col mal di pancia e domani col mal di denti. Quella certaura può spirar fuori, dagli occhi degli uomini che non sanno, e dei quali essa, senza parere con arte sopraffina, ha voluto e saputo attirare e fermare gli sguardi per inebriarsene deliziosamente. Se è una moglie onesta, questo le basta. Le parlo adesso delle mogli oneste, io, intendiamoci, anzi delle intemerate addirittura. Delle altre non cè più sugo a parlarne. Mi consenta unaltra piccola riflessione. Noi uomini abbiamo preso il vezzo di dire che la donna è un essere incomprensibile. Signor mio, la donna, invece, è tal quale come noi, ma non può né mostrarlo, né dirlo, perché sa, prima di tutto che la società non glielo consente, recando a colpa a lei quel che invece reputa naturale per luomo; e poi perché sa che non farebbe piacere agli uomini, se lo mostrasse e lo dicesse. Ecco spiegato lenigma. Chi ha avuto come me la disgrazia dintoppare in una moglie senza peli sulla lingua, lo sa bene. E diamo ancora una bevutina. Coraggio! Non era cosí dapprima Carlotta. Diventò cosí subito dopo il matrimonio appena cioè si sentí a posto e saccorse chio cominciai naturalmente a vedere in lei non soltanto il piacere ma anche quella bruttissima cosa che è il dovere. Io dovevo rispettarla, adesso, no? Era mia moglie! Ebbene, forse lei non voleva essere rispettata. Chi sa perché, il vedermi diventare di punto in bianco un marito esemplare, le diede terribilmente ai nervi. Cominciò per noi una vita dinferno. Lei, sempre ingrugnata, spinosa, irrequieta; io, paziente, un po per paura un po per la coscienza daver commesso la più grossa delle bestialità e di doverne piangere le conseguenze. Le andavo appresso come un cagnolino. E facevo peggio! Per quanto mi ci scapassi, non riuscivo però a indovinare, che diamine volesse mia moglie. Ma avrei sfidato chiunque a indovinarlo! Sa che voleva? Voleva esser nata uomo, mia moglie. E se la pigliava con me perché era nata femmina. Uomo, - diceva, - e magari cieco dun occhio! Un giorno le domandai: - Ma sentiamo un po, che avresti fatto, se fossi nata uomo? Mi rispose, sbarrando tanto docchi: - Il mascalzone! - Brava! - E moglie, niente, sai! Non lavrei presa. - Grazie, cara. - Oh, puoi esserne più che sicuro! - E ti saresti spassato? Dunque tu credi che con le donne ci si possa spassare? Mia moglie mi guardò nel fondo degli occhi. - Lo domandi a me? - mi disse. - Tu forse non lo sai? Io non avrei preso moglie anche per non far prigioniera una povera donna. - Ah, - esclamai. - Prigioniera ti senti? E lei: - Mi sento? E che sono? che sono stata sempre, da che vivo? Io non conosco che te. Quando mai ho goduto io? - Avresti voluto conoscer altri? - Ma certo! ma precisamente come te, che ne hai conosciute tante prima e chi sa quante dopo! Dunque signor mio, tenga bene a mente questo: che una donna desidera proprio tal quale come noi. Lei, per modo desempio, vede una bella donna, la segue con gli occhi, se la immagina tutta e col pensiero la abbraccia, senza dirne nulla, naturalmente, a sua moglie che le cammina accanto? Nel frattempo, sua moglie vede un belluomo, lo segue con gli occhi, se lo immagina tutto e col pensiero lo abbraccia, senza dirne nulla a lei, naturalmente. Niente di straordinario in questo; ma creda pure che non fa punto piacere il supporre questa cosa ovvia e comunissima nella propria moglie prigioniera col corpo, non con lanima. E il corpo stesso! Dica un po: non abbiamo noi uomini la coscienza che, avendo unopportunità, non sapremmo affatto resistere? Ebbene, simmagini che è proprio lo stesso per la donna. Cascano, cascano che è un piacere, con la stessa facilità, se loro vien fatto, se trovano cioè un uomo risoluto, di cui si possan fidare. Me lha lasciato intender bene mia moglie, parlando - sintende - delle altre. E vengo al caso mio. Naturalmente, dopo un anno di matrimonio, mammalai di fegato. Per sei anni di fila, cure inutili, che fecero strazio del mio povero corpo ridotto in uno stato da far pietà finanche agli altri ammalati del mio stesso male. Il rimedio dovevo trovarlo qua. Ci venni con mia moglie e, nei primi giorni, alloggiai da Rori, dove ora è lei. Ordinai, appena arrivato, che mi si chiamasse un medico per farmi visitare e prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto bere o se mi sarebbero convenute più le docce o i bagni dacqua sulfurea. Mi si presentò un bel giovane, bruno, alto, aitante della persona, dallaria marziale, tutto vestito di nero. Seppi poco dopo che era stato, difatti, nellesercito, medico militare, tenente medico; che a Rovigo aveva contratto una relazione con la figlia dun tipografo; che ne aveva avuto una bambina, e che, costretto a sposare, sera dimesso ed era venuto qua in condotta. Otto mesi dopo questo suo grande sacrifizio, gli erano morte quasi contemporaneamente moglie e figliuola. Erano già passati circa tre anni dalla doppia sciagura, ed egli vestiva ancora di nero, come un bellissimo corvo. Faceva furore, capirà, con quel sacrifizio delle dimissioni per amore, cosí mal ricompensato dalla sorte; con quelle due disgrazie che gli si leggevano ancora scolpite in tutta la persona, impostata che neanche Carlomagno. Tutte le donne, a lasciarle fare, avrebbero voluto consolarlo. Egli lo sapeva e si mostrava sdegnoso. Dunque venne da me; mi visitò ben bene, palpandomi tutto; mi ripeté pressa poco quel che già tantaltri medici mi avevano detto, e infine mi prescrisse la cura: tre mezzi bicchieri di questi mezzani, pei primi giorni, poi tre interi, e un giorno bagno, un giorno doccia. Stava per andarsene, quando finse daccorgersi della presenza di mia moglie. - Anche la signora? - domandò, guardandola freddamente. - No, no, - negò subito mia moglie con viso lungo lungo e le sopracciglia sbalzate fino allattaccatura dei capelli. - Eppure, permette? - fece lui. Le si accostò, le sollevò con delicatezza il mento con una mano, e con lindice dellaltra le rovesciò appena una palpebra. - Un po anemica, - disse. Mia moglie mi guardò, pallidissima, cose se quella diagnosi a bruciapelo la avesse lí per lí anemizzata. E con un risolino nervoso su le labbra, alzò le spalle, disse: - Ma io non mi sento nulla Il medico sinchinò, serio: - Meglio cosí. E andò via con molta dignità. Fosse lacqua o il bagno o la doccia, o piuttosto, comio credo la bella aria che si gode qua e la dolcezza della campagna toscana, il fatto è che mi sentii subito meglio; tanto che decisi di fermarmi per un mese o due; e, per stare con maggior libertà, presi a pigione un appartamentino presso la Pensione, un po più giú, da Coli che ha un bel poggiolo donde si scopre tutta la vallata coi due laghetti di Chiusi e di Montepulciano. Ma - non so se lei lo ha già supposto - cominciò a sentirsi male mia moglie. Non diceva anemia, perché lo aveva detto il medico; diceva che si sentiva una certa stanchezza al cuore e come un peso sul petto che le tratteneva il respiro. E allora io, con laria più ingenua che potei: - Vuoi farti visitare anche tu, cara? Si stizzí fieramente, comio prevedevo, e rifiutò. Il male, si capisce, crebbe di giorno in giorno, crebbe quanto più lei sostinò nel rifiuto. Io, duro, non le dissi più nulla. Finché lei stessa, un giorno, non potendone più, mi disse che voleva la visita, ma non di quel medico, no, recisamente no; dellaltro medico condotto ce nerano due, allora: dal dottor Berri voleva farsi visitare chera un vecchiotto ispido, asmatico, quasi cieco, già mezzo giubilato, ora giubilato del tutto, allaltro mondo. - Ma via! - esclamai. - Chi chiama più il dottor Berri? E sarebbe poi uno sgarbo immeritato al dottor Loero, che sè dimostrato sempre cosí premuroso e cortese con noi. Di fatti, ogni giorno, qua alle Terme, vedendomi scendere dalla vettura con mia moglie il dottor Loero ci si faceva innanzi con quella impostatura altera e compunta; si congratulava con me della rapida miglioría; maccompagnava alla fonte e poi sú e giú per i vialetti del parco, non mancando ai debiti riguardi verso mia moglie ma curandosi pochissimo, nei primi giorni, di lei, che ne gonfiava, sintende, in silenzio. Da una settimana, però, avevano preso a battagliar fra loro su leterna questione degli uomini e delle donne delluomo che è prepotente, della donna che è vittima, della società che è ingiusta, ecc. ecc. Creda, signor mio, non posso più sentirne parlare, di queste baggianate. In sette anni di matrimonio, fra me e mia moglie non si parlò mai daltro. Le confesso tuttavia che in quella settimana gongolai nel sentir ripetere al dottor Loero con molta compostezza le mie stesse argomentazioni e col pepe e col sale dellautorità scientifica. Mia moglie, a me, mi caricava dinsulti; col dottor Loero, invece, doveva rodere il freno della convenienza; ma della bile che non poteva sputare, insaporava ben bene le parole. Speravo, con questo, che il mal di cuore le passasse. Ma che! Come le ho detto, le crebbe di giorno in giorno. Segno, non le pare? chella voleva convincere con altri argomenti lavversario. E guardi un po che razza di parte tocca talvolta di rappresentare a un povero marito! Sapevo benissimo chella voleva esser visitata dal dottor Loero e chera tutta una commedia lantipatia che questi le faceva una commedia la pretesa desser visitata invece da quel vecchio asmatico e rimbecillito, come una commedia era quel suo mal di cuore. Eppure dovetti fingere di credere sul serio a tutte tre le cose e sudare una camicia per indurla a far quello che lei, in fondo, desiderava. Caro signore, quando mia moglie, senza busto - sintende - si stese sul letto e lui, il dottore la guardò negli occhi nel chinarsi per posarle locchio sulla mammella, io la vidi quasi mancare, quasi disfarsi; le vidi negli occhi e nel volto quel tale turbamento quel tale tremore, che - lei mintende bene. La conoscevo e non potevo sbagliare. Poteva bastare, no? Una moglie rimane onestissima, illibata, inammendabile, dopo una visita come quella; visita medica, cè poco da dire, sotto gli occhi del marito. E va bene! Che bisogno cera, domando io di venirmi a cantar sul muso quel che già sapevo dentro di me e avevo visto con gli occhi miei e quasi toccato con mano? Sú, sú. Coraggio. Ribeviamo. Ribeviamo. Me ne stavo una sera sul poggiolo a contemplare il magnifico spettacolo dellampia vallata sotto la luna. Mia moglie sera già messa a letto. Lei mi vede cosí grasso e forse non mi suppone capace di commuovermi a uno spettacolo di natura. Ma creda che ho unanima piuttosto mingherlina. Unanimuccia coi capelli biondi ho, e col visino dolce dolce, diafano e affilato e gli occhi color di cielo. Unanimuccia insomma che pare uninglesina, quando, nel silenzio nella solitudine, saffaccia alle finestre di questi miei occhiacci di bue e sintenerisce alla vista della luna e allo scampanellío che fanno i grilli sparsi per la campagna. Gli uomini, di giorno, nelle città, e i grilli non si danno requie la notte nelle campagne. Bella professione, quella del grillo! - Che fai? - Canto. - E perché canti? Non lo sa nemmeno lui. Canta. E tutte le stelle tremano nel cielo. Lei le guarda. Bella professione, anche quella delle stelle! Che stanno a farci lassú? Niente. Guardano anche loro nel vuoto e par che nabbiano un brivido continuo. E sapesse quanto mi piace il gufo che, in mezzo a tanta dolcezza, si mette a singhiozzare da lontano, angosciato. Ci piange lui, dalla dolcezza. Basta. Guardavo commosso, come le ho detto, quello spettacolo ma già sentivo un po di fresco eran passate le undici e stavo per ritirarmi: quando udii picchiar forte e a lungo alluscio di strada. Chi poteva essere a quellora? Il dottor Loero. In uno stato, signor mio, da far compassione finanche alle pietre. Ubriaco fradicio. Erano venuti da Firenze, da Perugia e da Roma cinque o sei medici, per la cura dellacqua, ed egli, col farmacista aveva pensato bene di dare una cena ai colleghi, nellOspedaletto della Croce Verde, dietro la Collegiata, lí vicino a Rori. Allegra, come lei può immaginare una cenetta allospedale! E altro che cura dacqua! serano ubriacati tutti come tanti non diciamo majali perché i majali, poveracci, non hanno veramente questabitudine. Che idea gli era balenata, nel vino, di venire a inquietar me, chero quella sera, come le ho detto, tutto chiaro di luna? Barcollava, e dovetti sorreggerlo fino al poggiolo. Lí mabbracciò stretto stretto e mi disse che mi voleva bene, un bene da fratello, e che tutta la sera aveva parlato di me coi colleghi del mio fegato e del mio stomaco rovinati, che gli stavano a cuore, tanto a cuore che passando innanzi alla mia porta, non aveva voluto trascurare di farmi una visitina temendo che il giorno appresso non sarebbe potuto andare alle Terme perché - non si sarebbe detto, veh! - ma aveva proprio bevuto un pochino. Io a ringraziarlo, si figuri, e a esortarlo ad andarsene a casa ché era già tardi Niente! Volle una seggiola per mettersi a sedere sul poggiolo e cominciò a parlarmi di mia moglie, che gli piaceva tanto, e voleva che andassi a destarla, perché con lui ci stava la signora Carlottina, oh se ci stava! e come! Bella puledra ombrosa che sparava calci per amore, per farsi carezzare E via di questo passo sghignazzando e tentando con gli occhi, che gli si chiudevano soli, certi furbeschi ammiccamenti. Mi dica lei che potevo fargli in quello stato. Schiaffeggiare un ubriaco che non si reggeva in piedi? Mia moglie, che sera svegliata, me lo gridò rabbiosamente tre o quattro volte dal letto. Anche a me la volontà di schiaffeggiarlo era scesa alle mani: ma chi sa che impressione avrebbe fatto uno schiaffo a quel povero giovine che nella beata incoscienza del vino, aveva perduto ogni nozione sociale e civile e gridava in faccia la verità allegramente. Lo afferrai e lo tirai sú dalla seggiola: una certa scrollatina non potei far a meno di dargliela ma fu lí lí per cascare e dovetti aver cura del suo stato fino alla porta; là sí, gli diedi un piccolo spintone e lo mandai a ruzzolare per la strada. Quando entrai in camera da letto, trovai mia moglie con un diavolo per capello: frenetica addirittura. Sera levata da letto. Mi assaltò con ingiurie sanguinose; mi disse che se fossi stato un altro uomo, avrei dovuto pestarmi sotto i piedi quel mascalzone e poi buttarlo dal poggiolo; che ero un uomo di cartapesta, senza sangue nelle vene, senza rossore in faccia, incapace di difendere la rispettabilità della moglie e capacissimo invece di far tanto di cappello al primo venuto che Non la lasciai finire; levai una mano; le gridai che badasse bene: lo schiaffo che avrei dovuto dare a colui, se non fosse stato ubriaco, lavrei appioppato a lei, se non taceva. Non tacque, si figuri! Dal furore passò al dileggio. Ma sicuro che mera facilissimo fare il gradasso con lei, schiaffeggiare una donna dopo aver accolto e accompagnato coi debiti riguardi fino alla porta uno che era venuto a insultarmi fino a casa. Ma perché, perché non ero andata a destarla subito? Anzi perché non glielo avevo introdotto in camera e pregato di mettersi a letto con lei? - Tu lo sfiderai! - mi gridò in fine, fuori di sé. - Tu lo sfiderai domani, e guaj a te se non lo fai! A sentirsi dire certe cose da una donna, qualunque uomo si ribella. Mero già spogliato e messo a letto. Le dissi che la smettesse una buona volta e mi lasciasse dormire in pace: non avrei sfidato nessuno anche per non dare a lei questa soddisfazione. Ma durante la notte, tra me e me, ci pensai molto. Non sapevo e non so di cavalleria, se un gentiluomo debba raccoglier linsulto e la provocazione di un ubriaco che non sa quel che si dica. La mattina dopo, ero sul punto di recarmi a prender consiglio da un maggiore in ritiro che avevo conosciuto alle Terme quando questo stesso maggiore, in compagnia di un altro signore del paese, venne a chiedermi lui soddisfazione a nome del dottor Loero. Già! per il modo come lo avevo messo alla porta la sera precedente. Pare che, al mio spintone, cadendo, si fosse ferito al naso. - Ma se era ubriaco! - gridai a quei signori. Tanto peggio per me. Dovevo usargli un certo riguardo. Io, capisce? E per miracolo mia moglie non mi aveva mangiato, perché non lo avevo buttato giú dal poggiolo! Basta. Voglio andar per le leste. Accettai la sfida; ma mia moglie mi sghignò sul muso e, senza por tempo di mezzo, cominciò a preparar le sue robe. Voleva partir subito; andarsene, senza aspettar lesito del duello, che pure sapeva a condizioni gravissime. Da che ero in ballo, volevo ballare. Le impose lui, le condizioni: alla pistola. Benissimo! Ma io pretesi allora, che si facesse a quindici passi. E scrissi una lettera, alla vigilia, che mi fa crepar dalle risa ogni qual volta la rileggo. Lei non può figurarsi che sorta di scempiaggini vengano in mente a un poveruomo in siffatti frangenti. Non avevo mai maneggiato armi. Le giuro che, istintivamente, chiudevo gli occhi, sparando. Il duello si fece su alla Faggeta. I due primi colpi andarono a vuoto; al terzo no, il terzo andò pure a vuoto; fu il quarto; al quarto colpo - veda un po che testa dura, quella del dottore! - la palla ci vide per me e andò a bollarlo in fronte ma non glintaccò losso, gli strisciò sotto la cute capelluta e gli riuscí di dietro, dalla nuca. Lí per lí parve morto. Accorremmo tutti; anchio; ma uno dei miei padrini mi consigliò dallontanarmi, di salire in vettura e scappare per la via di Chiusi. Scappai. Il giorno dopo venni a sapere di che si trattava; e unaltra cosa venni a sapere, che mi riempí di gioja e di rammarico a un tempo: di gioja per me di rammarico per il mio avversario, il quale, dopo una palla in fronte, poveruomo, non se la meritava davvero. Riaprendo gli occhi, nellOspedaletto della Croce Verde, il dottor Loero si vide innanzi un bellissimo spettacolo: mia moglie accorsa al suo capezzale per assisterlo! Della ferita guarí in una quindicina di giorni: di mia moglie, caro signore, non è più guarito. Vogliamo andare per il secondo bicchiere? Novelle per un anno di Luigi Pirandello PALLINO E MIMÍ Si chiamò prima Pallino perché, quando nacque, pareva una palla. Di tutta la figliata, che fu di sei, si salvò lui solo, grazie alle preghiere insistenti e alla tenera protezione dei ragazzi. Babbo Colombo, come non poteva andare a caccia, chera stata la sua passione non voleva più neanche cani per casa, e tutti, tutti morti li voleva quei cuccioli là. Cosí pure fosse morta la Vespina loro madre, che gli ricordava le belle cacciate degli altri anni quandegli non soffriva ancora dei maledetti reumi, dellartritide che - eccolo là - lo avevano torto come un uncino! A Chianciano già il vento ci dava anche nei mesi caldi: certe libecciate che investivano e scotevan le case da schiantarle e portarsele via. Figurarsi dinverno! E dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a sera nel canto del foco sotto la cappa, senza cacciar fuori la punta del naso, neanche per andare a messa la domenica. Giusto, la Collegiata era lí dirimpetto a due passi. Quasi quasi la messa si poteva vederla dai vetri della finestra di cucina. Nelle altre camere della casa non ci sandava se non per ficcarsi a letto, la sera di buonora. Ma babbo Colombo ci faceva anche di giorno una capatina di tanto in tanto, curvo, con le gambe fasciate, spasimando a ogni passo per andar a vedere dal balcone della sala da pranzo tutta la Val di Chiana che si scopriva di là e il suo bel podere di Caggiolo. E Vespina, a farglielo apposta, gravida, cosí che poteva appena spiccicar le piote da terra, lo seguiva lemme lemme per accrescergli il rimpianto della campagna lontana, il dispetto di vedersi ridotto in quello stato. Maledetta! E ora gli faceva i figliuoli, per giunta. Ma glieli avrebbe accomodati lui! Oh, senza farli penare, beninteso. Li avrebbe presi per la coda e là, avrebbe loro sbatacchiata la testa in una pietra. I ragazzi, la Delmina, Ezio, Igino, la Norina, nel vedergli far latto, gridavano: - No, babbo! piccinini! Sicché quando i cuccioli vennero alla luce, ne vollero salvare almeno uno, quello che sembrò loro il più carino, sottraendolo e nascondendolo. Ottenuta la grazia, andarono per veder Pallino, e sissignori, gli mancava la coda! Parve loro un tradimento e si guardarono tutte quattro negli occhi: - Madonna! Senza coda! E come si fa? Appiccicargliene una finta non si poteva, né fare che il babbo non se naccorgesse. Ma ormai la grazia era concessa, e Pallino fu tenuto in casa per quanto già la tenerezza dei padroncini, a causa di quel ridicolo difetto, fosse venuta a mancare. Per giunta anche si fece di giorno in giorno più brutto. Ma non ne sapeva nulla lui, bestiolino! Senza coda era nato, e pareva ne facesse a meno volentieri; pareva anzi non sospettasse minimamente che gli mancava qualche cosa. E voleva ruzzare. Ora, farà pena un bimbo nato male, zoppetto o gobbino, a vederlo ridere e scherzare, ignaro della sua disgrazia; ma una brutta bestiola non ne fa, e se ruzza e disturba, non si ha sofferenza per lei; le si dà un calcio, là e addio. Pallino, distratto dai suoi giuochi furibondi con un gomitolo o con qualche pantofola da una pedata che lo mandava a ruzzolare da un capo allaltro della cucina si levava lesto lesto su le due zampette davanti, le orecchie dritte, la testa da un lato, e stava un pezzo a guardare. Non guaiva né protestava. Pareva che a poco a poco si capacitasse che i cani debbano esser trattati cosí che questa fosse una condizione inerente alla sua esistenza canina e che non ci fosse perciò da aversene a male. Gli ci vollero però circa tre mesi per capire ben bene che al padrone non piaceva che le pantofole gli fossero rosicchiate. Allora imparò anche a cansar le pedate: appena babbo Colombo alzava il piede, lasciava la preda e andava a cacciarsi sotto il letto. Lí riparato, imparò unaltra cosa: quanto, cioè, gli uomini siano cattivi. Si sentí chiamare amorevolmente, invitare a venir fuori col frullo delle dita: - Qua, Pallino! Caro! caro! qua piccinino! Saspettava carezze, saspettava il perdono, ma, appena ghermito per la cuticagna, botte da levare il pelo. Ah sí? E allora, anche lui si buttò alle cattive: rubò, stracciò, insudiciò, arrivò finanche a morsicare. Ma ci guadagnò questo, che fu messo alla porta; e, siccome nessuno intercedette per lui, andò randagio e mendico per il paese. Finché non se lo tolse in bottega Fanfulla Mochi, macellajo, a cui era morto in quei giorni il cagnolino. Fanfulla Mochi era un bel tipo. Amava le bestie, e gli toccava ammazzarle; non poteva soffrire gli uomini e gli toccava servirli e rispettarli. Avrebbe tenuto in cuor suo dalla parte dei poveri; ma, da macellajo, non poteva, perché la carne ai poveri, si sa, riesce indigesta. Doveva servire i signori che non avevano voluto averlo dalla loro. Sicuro! Perché era nato signore, lui, almeno per metà! Lo desumeva dal fatto che uscito a sedici anni da un nobile ospizio in cui era stato accolto fin dalla nascita gli eran venuti, non sapeva né donde, né come, né perché, sei mila lire, residuo dun rimborso liquidato in contanti. Lo avevan messo garzone in una macelleria; e da che cera, con quella sommetta, aveva seguitato a fare il macellajo per conto suo. Ma il sanguaccio del gran signore se lo sentiva nelle vene torpide nelle piote gottose, e un cotal fluido pazzesco gli circolava per il corpo che ora gli dava una noja cupa e amara, ora lo spingeva a certi atti Per esempio: tre anni fa radendosi la barba e vedendosi allo specchio più brutto del solito, già invecchiato, infermiccio sera lasciata andare una bella rasojata alla gola, tirata coscienziosamente a regola darte. Condotto mezzo morto allospedaletto, aveva rassicurato la gente che gli correva dietro spaventata: - Non è niente non è niente: unincicciatina! Per prima cosa, Fanfulla Mochi ribattezzò Pallino: gli impose il nome di Bistecchino; poi lo portò alla finestra e gli disse: - Vedi là, Bistecchino, il mio bel Monte Amiata! Grosse le scarpe ma tu sapessi che cervelli fini ci si fa! Bastardi, ma fini. Se tu vuoi stare con me, devessere un patto che tu diventi un canino saggio e per bene. Tadotterò io, non temere: acculati qua! Se fossi porco, Bistecchino, mangeresti tu? Io no. Il porco crede di mangiare per sé e ingrassa per gli altri. Non è punto bella la sorte del porco. Ah - io direi - mallevate per questo? Ringrazio, signori. Mangiatemi magro. Pallino a questo punto sternutí due o tre volte, come in segno dapprovazione. Fanfulla ne fu molto contento, e seguitò a conversare a lungo con lui, ogni giorno; e quello ad ascoltare serio serio, finché, prima una zampa ad annaspare poi levava la testa e spalancava la bocca a uno sbadiglio seguíto da un variato mugolío, per far intendere al padrone che bastava. Fosse per la triste esperienza fatta in casa di babbo Colombo, per via della coda che gli mancava fosse per gli ammaestramenti di Fanfulla, fatto sta ed è che Pallino divenne un cane di carattere un cane che si faceva notare, non solamente perché scodato ma anche per il suo particolar modo di condursi tra le bestie sue pari e le superiori. Era un cane serio, che non dava confidenza a nessuno. Se qualche suo simile gli veniva dietro o incontro, esso lo puntava raccolto in sé fermo su le quattro zampe, come per dirgli: - Chi ti cerca? Lasciami andare! E questo faceva, non certo per paura, sí per profondo disprezzo dei cani del suo paese, tanto maschi che femmine. Pareva almeno cosí, perché destate quando a Chianciano venivano per la cura dellacqua i villeggianti in gran numero coi loro cagnolini e le loro cagnoline, Pallino cangiava di punto in bianco, diventava socievole, chiassone, proprio un altro; tutto il giorno in giro da questa a quella Pensione, a lasciare a suo modo alzando unanca, biglietti da visita, il benvenuto ai cani forestieri agli ospiti, che poi accompagnava da per tutto e, al bisogno, difendeva con feroce zelo dalle aggressioni dei paesani. Scodinzolare non poteva per salutarli, e si dimenava tutto, si storcignava, si buttava finanche a terra per invitarli a ruzzare. E i cagnolini forestieri gliene sapevano grado. In città, uscivano incatenati e con la museruola; qua invece, liberi e sciolti, perché i padroni eran sicuri di non perderli e di non incorrere in multe. Quei cagnolini, insomma, facevano la villeggiatura anche loro e Pallino era il loro spasso. Se qualche giorno tardava, essi, in tre, in quattro, si presentavano innanzi alla bottega di Fanfulla per reclamarlo. - Bistechino, abbi senno! - gli diceva Fanfulla, minacciandolo col dito. - Codesti cani signorini non sono per te. Tu cane di strada sei, proletario rinnegato! Non mi piace che tu faccia cosí da buffone ai cani de signori. Ma Pallino non gli dava retta, non gli dava retta, non gliene poteva dare segnatamente quellanno, perché tra quei cani signorini che venivano a stuzzicarlo in bottega cera un amor di canina, piccola quanto un pugno, un batuffoletto bianco arruffato che non si sapeva dove avesse le zampe, dove le orecchie; letichina di prima forza, che mordeva però per davvero qualche volta. Certi morsichetti, che ardevano e lasciavano il segno per più dun giorno! Ma Pallino se li pigliava tanto volentieri. Quella cosina bianca gli guizzava, abbajando, di tra i piedi, per assaltarlo di qua e di là. Fermo per farle piacere, esso la seguiva con gli occhi in quelle mossette aggraziate; poi, quasi temendo che si straccasse e affiochisse dal troppo abbajare donde la cavava quella voce più grossa di lei? si sdrajava a terra, a pancia allaria, e aspettava che essa, dopo essersi sfogata per finta tornasse indietro con la stessa furia e gli saltasse addosso; la abbracciava e si lasciava mordere beatamente il muso e le orecchie. Se nera proprio innamorato insomma; e, cosí rozzo e senza coda, povero Pallino, ne suoi vezzi smorfiosi a quel niente fatto di peli, era duna ridicolaggine compassionevole. La canina si chiamava Mimí e alloggiava con la padrona alla Pensione Ronchi. La padrona era una signorina americana, ormai un po attempatella da parecchi anni dimorante in Italia - in cerca dun marito, dicevano le male lingue. Perché non lo trovava? Brutta non era: alta di statura, svelta e anche formosa; begli occhi, bei capelli, labbra un po tumide, accese, e in tutto il corpo e nel volto unaria di nobiltà e una certa grazia malinconica. E poi miss Galley vestiva con ricca e linda semplicità e portava enormi cappelli ondeggianti di lunghi e tenui veli che le stavano a meraviglia. Corteggiatori, non gliene mancavano: ne aveva anzi sempre attorno due o tre alla volta e tutti dapprima, sapendola americana, animati dai più serii propositi; ma poi eh poi, discorrendo, tastando il terreno Ecco: povera no, e si vedeva dal modo come viveva; ma ricca miss Galley non era neppure. E allora allora perché era americana? Senza una buona dote, tanto valeva sposare una signorina paesana. E tutti i corteggiatori si ritiravano pulitamente in buon ordine. Miss Galley se ne rodeva e sfogava il rodío segreto in furiose carezza alla sua piccola, cara, fedele Mimí. Ma fossero state carezze soltanto! La voleva zitella miss Galley, sempre zitella, zitella come lei la sua piccola, cara, fedele Mimí. Oh avrebbe saputo guardarla lei dalle insidie dei maschiacci! Guaj, guaj se un canino le si accostava. Subito miss Galley se la toglieva in braccio; ed eran busse, se Mimí, che aveva già cinque anni e non sapeva capacitarsi per qual ragione rimanendo zitella la padrona, dovesse rimaner zitella anche lei, si ribellava; busse se agitava le zampette per springare a terra busse se allungava il collo o cacciava il musetto sotto il braccio della sua tiranna per vedere se il canino innamorato la seguisse tuttavia. Per fortuna, questa crudele sorveglianza si faceva men rigorosa ogni qual volta un nuovo corteggiatore veniva a rinverdir le speranze di miss Galley. Se Mimí avesse potuto ragionare e riflettere, dalla maggiore o minore libertà di cui godeva avrebbe potuto argomentare di quanta speranza la nuova avventura desse alimento al cuore inesausto della sua padrona uccellino dal becco sempre aperto. Ora, quellestate, a Chianciano, Mimí era liberissima. Cera, difatti, alla Pensione Ronchi, un signore, un belluomo doltre quarantanni, molto bruno, precocemente canuto ma coi baffi ancor neri forse un po troppo, elegantissimo, il quale, venuto a Chianciano pei quindici giorni della cura vi si tratteneva da oltre un mese e non accennava ancora dandarsene per quanto allarrivo avesse dichiarato davere a Roma urgentissimi affari, a cui sera sottratto a stento e non senza grave rischio. Di che genere fossero questi affari, non lo diceva; aveva molto viaggiato e mostrava di conoscer bene Londra e Parigi e daver molte aderenze nel mondo giornalistico romano. Sul registro della Pensione sera firmato: Comm. Basilio Gori. Fin dal primo giorno sera messo a parlare in inglese, a lungo, con miss Galley. Ora luno e laltra ogni mattina uscivano dalla Pensione per tempissimo e si recavano a piedi per il lungo stradale alberato, alle Terme dellAcqua Santa. Miss Galley non beveva: diceva desser venuta a Chianciano solo per cambiamento daria. Beveva lui. Passeggiavano accanto, loro due soli, pe vialetti del prato in pendio sotto gli alti platani bersagliati dalla maligna curiosità di tutti gli altri bagnanti. A lui questa maligna curiosità pareva non dispiacesse punto; e se due o tre si fermavano apposta per godere davvicino e con una certa impertinenza di quello spettacolo damor peripatetico egli volgeva loro uno sguardo freddo, sprezzante, ma con unaria di vanità soddisfatta; ella, invece, abbassava gli occhi, per levarli poco dopo in volto a lui, a ricevere il compenso di quella tenera istintiva gratitudine che ogni uomo prova per la donna che, sacrificando un po del suo pudore dimostra di voler piacere a uno solo, sfidando la malignità degli altri. Mimí li seguiva, e spesso provocava le risa di quanti stavano a osservar la coppia innamorata perché di tratto in tratto addentava di dietro la veste della padrona e gliela tirava gliela scoteva, squassando rabbiosamente la testina, come se volesse richiamarla a sé, arrestarla. Miss Galley, assalita dalla stizza, strappava la veste dai denti della cagnolina e la mandava a ruzzolar lontano su lerbetta del prato. Ma, poco dopo, Mimí ritornava allassalto, non già perché le premesse la buona reputazione della padrona ma perché a girar lí per quei pratelli scoscesi sannojava maledettamente e voleva ritornare in paese ove si sapeva aspettata dal suo Pallino. Tira e tira, raggiunse finalmente lintento. Miss Galley la lasciò, con molti avvertimenti, alla Pensione, adducendo in iscusa che temeva si stancasse troppo, la povera bestiolina. Difatti miss Galley e il commendator Gori dopo aver girato per più di unora pei viali dellAcqua Santa, ritornavano, sempre a piedi, al paese ma per riprender poco dopo a vagabondare o sú per la strada di Montepulciano, o giú per quella che conduce alla stazione o salivano al poggio dei Cappuccini, e non rientravano alla Pensione se non allora di pranzo. E, via facendo, ella con lombrellino rosso riparava anche lui dai raggi del sole e tutti e due andavano mollemente quasi avviluppati in una tenerezza deliziosa assaporando lebrietà squisita delle carezze rattenute, dei contatti fuggevoli delle mani dei lunghi sguardi appassionati, in cui le anime si allacciano, si stringono fino a spasimar di voluttà. Intanto i vetturini, che non li potevano soffrire perché li vedevano andar sempre a piedi si facevano venir la tosse ogni qual volta li incontravano per la strada e quella tosse faceva ridere i signori che traballavano nelle vetturette sgangherate. A Chianciano ormai non si parlava daltro; in tutte le Pensioni, al Circolo, al Caffè, in farmacia, al Giuoco del Pallone, allArena miss Galley e il commendator Gori facevano da mane a sera le spese della conversazione. Chi li aveva incontrati qua e chi là, e lui era messo cosí e lei era messa cosà Quelli che finita la cura, partivano, ragguagliavano i nuovi arrivati e dopo quattro o cinque giorni domandavano ancora, da lontano, nelle cartoline illustrate, notizie della coppia felice. Tutta un tratto si era ormai ai primi di settembre si sparse per Chianciano la notizia che il commendator Gori partiva per Roma allimprovviso, lui solo. I commenti furono infiniti e grandissimo lo stupore. Che era accaduto? Alcuni dicevano che miss Galley aveva saputo che egli era ammogliato e diviso dalla moglie; altri, che il Gori, essendo dun balzo in principio salito ai sette cieli aveva avuto bisogno di tutto quel tempo per calare con garbo a ghermir la preda la quale, alla stretta, gli sera scoperta magra e spennata; altri poi volevano sostenere che non cera rottura; che miss Galley avrebbe raggiunto a Roma il fidanzato, e altri infine che il Gori sarebbe ritornato a Chianciano fra pochi giorni per ripartire quindi con la sposa per Firenze. Ma quelli della Pensione Ronchi assicuravano che lavventura era proprio finita tanto vero che miss Galley non era scesa quel giorno in sala a desinare e che il Gori sera mostrato a tavola molto turbato. Tutti questi discorsi sintrecciavano nella piazza del Giuoco del Pallone ove lintera colonia bagnante e molti del paese eran convenuti per assistere alla partenza del Gori. Quando la vettura uscí dalla porta del paese, tutti si fecero alla spalletta della piazza. Il Gori, in vettura, leggeva tranquillamente il giornale. Passando sotto la piazza, levò gli occhi, come per godere, lui attore, dello spettacolo di tanti spettatori. Ma, allimprovviso, dietro la piccola Arena che sorge in mezzo alla piazza si levò un furibondo abbaío duna frotta di cani azzuffati aggrovigliati in una mischia feroce. Tutti si voltarono a guardare, alcuni ritraendosi per paura, altri accorrendo coi bastoni levati. In mezzo a quel groviglio cera Pallino con la sua Mimí, Pallino e Mimí che tra linvidia e la gelosia terribile dei loro compagni, erano riusciti finalmente a celebrar le loro nozze. Le signore torcevano il viso, gli uomini sghignazzavano, quando preceduta da una frotta di monellacci, si precipitò nella piazza miss Galley come una furia, scapigliata dal vento e dalla corsa, col cappello in mano e gli occhi gonfi e rossi di pianto. - Mimí! Mimí! Mimí! Alla vista dellorribile scempio, levò le braccia, allibita, poi si coprí il volto con le mani volse le spalle e risalí in paese con la stessa furia con la quale era venuta. Rientrata alla Pensione come una bufera, savventò contro il Ronchi, contro i camerieri, con le dita artigliate, quasi volesse sbranarli; si contenne a stento, strozzata dalla rabbia, arrangolata, senza potere articolar parola. Già dianzi aveva perduto la voce, strillando, nellaccorgersi dopo tanti giorni! che Mimí non era sorvegliata che Mimí non era in casa e non si sapeva dove fosse. Salí nella sua camera, afferrò, ammassò tutte le sue robe nel baule, nelle valige, ordinò una vettura a due cavalli che la conducesse subito subito alla stazione di Chiusi perché non voleva trattenersi più a lungo a Chianciano, neanche unora, neanche un minuto. Sul punto di partire, da quegli stessi monellacci che erano corsi con lei in cerca della cagnolina, ansanti esultanti per la speranza duna buona mancia, le fu presentata la povera Mimí, più morta che viva. Ma miss Galley, contraffatta dallira, con un violentissimo scatto la respinse, storcendo la faccia. Mimí, allurto furioso, cadde a terra, batté il musetto e, con acuti guaiti corse ranca ranca a ficcarsi sotto un divano alto appena tre dita dal suolo mentre la padrona inviperita montava sul legno e gridava al vetturino: - Via! Il Ronchi, i camerieri i bagnanti rientrati di corsa alla Pensione, restarono un pezzo a guardarsi tra loro, sbalorditi; poi ebbero pietà della povera cagnolina abbandonata; ma, per quanto la chiamassero e la invitassero coi modi più affettuosi, non ci fu verso di farla uscire da quel nascondiglio. Bisognò che il Ronchi, ajutato da un cameriere, sollevasse e scostasse il divano. Ma allora Mimí savventò alla porta come una freccia e prese la fuga. I monelli le corsero dietro, girarono tutto il paese, per ogni verso, arrivarono fin presso la stazione: non la poterono rintracciare. Il Ronchi, che aveva avuto per lei tante noje, scrollò le spalle esclamando: - O vada a farsi benedire! Dopo cinque o sei giorni, verso sera, Mimí sudicia, scarduffata, famelica, irriconoscibile, fu rivista per le vie di Chianciano sotto la pioggia lenta, che segnava la fine della stagione. Gli ultimi bagnanti partivano: in capo a una settimana, il paesello annidato su lalto colle ventoso, avrebbe ripreso il fosco aspetto invernale. - To, la cagnetta della signorina! - disse qualcuno, vedendola passare. Ma nessuno si mosse a prenderla, nessuno la chiamò. E Mimí seguitò a vagare, sotto la pioggia. Era già stata alla Pensione Ronchi, ma laveva trovata chiusa perché il proprietario sera affrettato di andare in campagna per la vendemmia. Di tratto in tratto sarrestava a guardare con gli occhietti cisposi tra i peli come se non sapesse ancora comprendere come mai nessuno avesse pietà di lei cosí piccola di lei cosí carezzata prima e curata: come mai nessuno la prendesse per riportarla alla padrona che laveva perduta, alla padrona, che essa aveva cercato invano per tanto tempo e cercava ancora. Aveva fame, era stanca, tremava di freddo, non sapeva più dove andare, dove rifugiarsi. Nei primi giorni, qualcuno, nel vedersi seguito da lei, si chinò a lisciarla, a commiserarla; ma poi, seccato di trovarsela sempre alle calcagna, la cacciò sgarbatamente. Era gravida. Pareva quasi impossibile: una coserellina cosí, che non pareva nemmeno: gravida! E la scostavano col piede. Fanfulla Mochi, dalla soglia della bottega, vedendola trotterellar per via, sperduta, un giorno la chiamò; le diede da mangiare; e siccome la povera bestiola, ormai avvezza a vedersi scacciata da tutti, se ne stava con la schiena arcuata per paura, come in attesa di qualche calcio, la lisciò, la carezzò, per rassicurarla. La povera Mimí, quantunque affamata, lasciò di mangiare per leccar la mano del benefattore. Allora Fanfulla chiamò Pallino, che dormiva nella cuccia sotto il banco: - Cane, figlio di cane, brutto libertino scodato guarda qua la tua sposa! Ma ormai Mimí non era più una cagnetta signorina, era divenuta una cagnetta di strada, una delle tante del paese. E Pallino non la degnò nemmeno duno sguardo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello NEL SEGNO Come seppe che nella mattinata gli studenti di medicina sarebbero ritornati allospedale Raffaella Òsimo pregò la caposala dintrodurla nella sala del primario, dove si tenevano le lezioni di semejòtica. La capo-sala la guardò male. - Vuoi farti vedere dagli studenti? - Sí, per favore; prendete me. - Ma lo sai che sembri una lucertola? - Lo so. Non me nimporta! Prendete me. - Ma guarda un po che sfacciata. E che ti figuri che ti faranno là dentro? - Come a Nannina, - rispose la Òsimo. - No? Nannina, sua vicina di letto, uscita il giorno avanti dallospedale, le aveva mostrato appena rientrata in corsia dopo la lezione là nella sala in fondo, il corpo tutto segnato come una carta geografica; segnati i polmoni, il cuore, il fegato, la milza, col lapis dermografico. - E ci vuoi andare? - concluse quella. - Per me, ti servo. Ma bada che il segno non te lo levi più per molti giorni, neppure col sapone. La Òsimo alzò le spalle e disse sorridendo: - Voi portatemi, e non ve ne curate. Le era tornato in volto un po di colore; ma era ancor tanto magra; tutta occhi e tutta capelli. Gli occhi però, neri, bellissimi, le brillavano di nuovo, acuti. E in quel lettuccio il suo corpo di ragazzina, minuscolo, non pareva nemmeno, tra le pieghe delle coperte. Per quella capo-sala, come per tutte le suore infermiere, era una vecchia conoscenza, Raffaella Òsimo. Già due altre volte era sta lí, allospedale. La prima volta, per - eh, benedette ragazze! si lasciano infinocchiare, e poi, chi ci va di mezzo? una povera creaturina innocente, che va a finire allospizio dei trovatelli. La Òsimo, a dir vero, lo aveva scontato amaramente anche lei, il suo fallo; due mesi circa dopo il parto, era ritornata allospedale più di là che di qua, con tre pasticche di sublimato in corpo. Ora cera per lanemia, da un mese. A forza diniezioni di ferro sera già rimessa, e tra pochi giorni sarebbe uscita dallospedale. Le volevano bene in quella corsia e avevano carità e sofferenza di lei per la timida e sorridente grazia della sua bontà pur cosí sconsolata. Ma anche la disperazione in lei non si manifestava né con fosche maniere né con lacrime. Aveva detto sorridendo, la prima volta, che non le restava ormai più altro che morire. Vittima come era, però, duna sorte comune a troppe ragazze non aveva destato né una particolare pietà né un particolar timore per quelloscura minaccia. Si sa che tutte le sedotte e le tradite minacciano il suicidio: non bisogna darsi a credere tante cose. Raffaella Òsimo, però, lo aveva detto e lo aveva fatto. Invano, allora, le buone suore assistenti seran provate a confortarla con la fede; ella aveva fatto, come faceva anche adesso; ascoltava attenta, sorrideva, diceva di sí; ma si capiva che il groppo che le stringeva il cuore non si scioglieva né sallentava per quelle esortazioni. Nessuna cosa più la invogliava a sperare nella vita: riconosceva che sera illusa, che il vero inganno le era venuto dallinesperienza dallappassionata e credula sua natura, più che dal giovine a cui sera abbandonata e che non avrebbe potuto mai esser suo. Ma rassegnarsi, no, non poteva. Che se per gli altri la sua storia non aveva nulla di particolare, non era per ciò men dolorosa per lei. Aveva sofferto tanto! Prima lo strazio di vedersi ucciso il padre, proditoriamente; poi, la caduta irreparabile di tutte le sue aspirazioni. Era una povera cucitrice, adesso, tradita come tante altre, abbandonata come tante altre; ma un giorno Sí, anche le altre, è vero, dicevano allo stesso modo: - Ma un giorno - e mentivano; perché ai miseri, ai vinti, sorge spontaneo dal petto oppresso il bisogno di mentire. Ma lei non mentiva. Giovinetta ancora, lei, certamente avrebbe preso la patente di maestra, se il padre che la manteneva con tanto amore agli studii, non fosse venuto a mancare cosí di colpo, laggiú, in Calabria, assassinato non per odio diretto, ma durante le elezioni politiche, per mano dun sicario rimasto ignoto pagato senza dubbio dalla fazione avversaria del barone Barni, di cui egli era segretario zelante e fedele. Eletto deputato, il Barni, sapendola anche orfana di madre e sola per farsi bello dun atto di carità di fronte agli elettori, la aveva accolta in casa. Cosí era venuta a Roma, in uno stato incerto: la trattavano come se fosse della famiglia ma figurava intanto come istitutrice dei figliuoli più piccoli del barone e anche un po come dama di compagnia della baronessa: senza stipendio, beninteso. Lei lavorava: il Barni si prendeva il merito della carità. Ma che glienimportava, allora? Lavorava con tutto il cuore, per acquistarsi la benevolenza paterna di chi la ospitava con una speranza segreta: che quelle sue cure amorose, cioè, quei suoi servizi senzalcun compenso, dopo il sacrificio del padre valessero a vincere lopposizione che forse il barone avrebbe fatta al figliuolo maggiore, Riccardo quando questi, come già le aveva promesso, gli avrebbe dichiarato lamore che sentiva per lei. Oh, era sicurissimo Riccardo che il padre avrebbe condisceso di buona voglia; ma aveva appena diciannove anni, era ancora studente di liceo; non si sentiva il coraggio di far quella dichiarazione ai genitori: meglio aspettare qualche anno. Ora, aspettando Ma lí, possibile? nella stessa casa, sempre vicini, fra tante lusinghe, dopo tante promesse, con tanti giuramenti La passione la aveva accecata. Quando, alla fine, il fallo non sera più potuto nascondere, cacciata via! Sí, proprio cacciata via poteva dire, senzalcuna misericordia, senzalcun riguardo neanche per il suo stato. Il Barni aveva scritto a una vecchia zia di lei perché fosse venuta subito a riprendersela e a portarsela via, laggiú in Calabria, promettendo un assegno; ma la zia aveva scongiurato il barone di aspettare almeno che la nipote si fosse prima liberata a Roma per non affrontar lo scandalo in un piccolo paese; e il Barni aveva ceduto, ma a patto che il figliuolo non ne avesse saputo nulla e le avesse credute già fuori di Roma. Dopo il parto, però, ella non era voluta tornare in Calabria; il barone, allora, su tutte le furie, aveva minacciato di togliere lassegno; e lo aveva tolto difatti, dopo il tentato suicidio. Riccardo era partito per Firenze; lei, salvata per miracolo, sera messa a far la giovine di sarta per mantenere sé e la zia. Era passato un anno; Riccardo era tornato a Roma; ma ella non aveva nemmen tentato di rivederlo. Fallitole il proposito violento, sera fitto in capo di lasciarsi morire a poco a poco. La zia, un bel giorno, aveva perduto la pazienza e se nera ritornata in Calabria. Un mese addietro, durante uno svenimento in casa della sarta presso la quale lavorava era stata condotta lí allospedale, e cera rimasta per curarsi dellanemia. Laltro giorno, intanto, dal suo lettino Raffaella Òsimo aveva veduto passare per la corsia gli studenti di medicina che facevano il corso di semejòtica e fra questi studenti aveva riveduto, dopo circa due anni, Riccardo con accanto una giovinetta, che doveva essere una studentessa anche lei, bionda, bella straniera allaspetto: e dal modo con cui la guardava - ah, Raffaella non poteva ingannarsi! - appariva chiaramente che nera innamorato. E come gli sorrideva lei, pendendo quasi dagli occhi di lui Li aveva seguiti con lo sguardo fino in fondo alla corsia; poi era rimasta con gli occhi sbarrati, levata su un gomito. Nannina, la sua vicina di letto, sera messa a ridere. - Che hai veduto? - Nulla E aveva sorriso anche lei, riabbandonandosi sul letto, perché il cuore le batteva come volesse balzarle dal seno. Era venuta poi la capo-sala a invitare Nannina a vestirsi, perché il professore la voleva di là per la lezione agli studenti. - E che debbono farmi? - aveva domandato Nannina. - Ti mangeranno! Che vuoi che ti facciano? - le aveva risposto quella. - Tocca a te; toccherà anche alle altre. Tanto, tu domani andrai via. Aveva tremato, dapprima, Raffaella al pensiero che potesse toccare anche a lei. Ah, cosí caduta, cosí derelitta, come ricomparirgli davanti, lí? Per certi falli, quando la bellezza sia sparita, né compatimento, né commiserazione. Certo i compagni di Riccardo, vedendola cosí misera, lo avrebbero deriso: - Come! Con quella lucertolina teri messo? Non sarebbe stata una vendetta. Né lei, del resto, voleva vendicarsi. Quando però, dopo circa mezzora Nannina era ritornata al suo lettuccio e le aveva spiegato che cosa le avevano fatto di là e mostrato il corpo tutto segnato Raffaella improvvisamente aveva cangiato idea; ed ecco, fremeva dimpazienza, ora, aspettando larrivo degli studenti. Giunsero, alla fine, verso le dieci. Cera Riccardo e, come laltro giorno, accanto alla studentessa straniera. Si guardavano e si sorridevano. - Mi vesto? - domandò Raffaella alla capo-sala, balzando a sedere tuttaccesa sul letto, appena quelli entrarono nella sala in fondo alla corsia. - Ih che prescia! giú, - le impose la capo-sala, - aspetta prima che il professore dia lordine. Ma Raffaella, come se colei le avesse detto: - Vestiti! - prese a vestirsi di nascosto. Era già bella e pronta sotto le coperte, quando la capo-sala venne a chiamarla. Pallida come una morta, convulsa in tutto il misero corpicino, sorridente con gli occhi sfavillanti e i capelli che le cascavano da tutte le parti, entrò nella sala. Riccardo Barni, parlava con la giovine studentessa e non saccorse in prima di lei che - smarrita fra tanti giovani - lo cercava con gli occhi e non sentiva il medico primario libero docente di semejòtica, che le diceva: - Qua, qua, figliuola! Alla voce del professore il Barni si voltò e vide Raffaella che lo fissava, avvampata ora in volto: allibí; diventò pallidissimo; gli sintorbidò la vista. - Insomma! - gridò il professore. - Qua! Raffaella sentí ridere tutti gli studenti e si riscosse vieppiù smarrita; vide che Riccardo si ritraeva in fondo alla sala, verso la finestra; si guardò attorno; sorrise nervosamente e domandò: - Che debbo fare? - Qua, qua, qua, stendetevi qua! - le ordinò il professore che stava a capo dun tavolino, su cui era stesa una specie dimbottita. - Eccomi, sissignore! - saffrettò a ubbidire Raffaella; ma siccome stentava a tirarsi sú a sedere sul tavolino, sorrise di nuovo e disse: - Non ci arrivo Uno studente la ajutò a montare. Seduta, prima di stendersi, guardò il professore, chera un belluomo, alto di statura, tutto raso, con gli occhiali doro e gli disse, indicando la studentessa straniera: - Se me lo facesse disegnare da lei Nuovo scoppio di risa degli studenti. Sorrise anche il professore: - Perché? Ti vergogni? - Nossignore. Ma sarei più contenta. E si volse a guardare verso la finestra, là in fondo, ove Riccardo sera rincantucciato, con le spalle volte alla sala. La bionda studentessa seguí istintivamente quello sguardo. Aveva già notato limprovviso turbamento del Barni. Ora saccorse chegli sera ritirato là, e si turbò anche lei vivamente. Ma il professore la chiamò: - Sú, dunque, a lei, signorina Orlitz. Contentiamo la paziente. Raffaella si stese sul tavolino e guardò la studentessa che si sollevava la veletta su la fronte. Ah, comera bella, bianca e delicata, con gli occhi celesti, dolci dolci. Ecco che si liberava dalla mantella, prendeva il lapis dermografico che il professore le porgeva e si chinava su lei per scoprirle con mani non ben sicure, il seno. Raffaella Òsimo serrò gli occhi per vergogna di quel suo misero seno, esposto agli sguardi di tanti giovani, là attorno al tavolino. Sentí posarsi una mano fredda sul cuore. - Batte troppo - disse subito, con spiccato accento esotico, la signorina, ritraendo la mano. - Quantè che siete allospedale? - domandò il professore. Raffaella rispose, senza schiuder gli occhi; ma con le palpebre che le fervevano, nervosamente: - Trentadue giorni. Son quasi guarita. - Senta se cè soffio anemico, - riprese il professore, porgendo alla studentessa lo stetoscopio. Raffaella sentí sul seno il freddo dello strumento; poi la voce della signorina che diceva: - Soffio, no Palpitazione, troppo. - Andiamo, faccia la percussione, - ingiunse allora il professore. Ai primi picchi, Raffaella piegò da un lato la testa, strinse i denti e si provò ad aprire gli occhi; li richiuse subito, facendo un violento sforzo su se stessa per contenersi. Di tratto in tratto come la studentessa sospendeva un po la percussione per segnare sotto il dito medio una breve lineetta con il lapis intinto in un bicchier dacqua che uno studente lí presso reggeva ella soffiava penosamente per le nari il fiato trattenuto Quanto durò quel supplizio? Ed egli era sempre là, presso la finestra Perché non lo richiamava il professore? perché non lo invitava a vedere il cuore di lei che la sua bionda compagna tracciava man mano su quello squallido seno, cosí ridotto per lui? Ecco, finalmente la percussione era finita. Ora la studentessa congiungeva tutte le lineette per compire il disegno. Raffaella fu tentata di guardarselo il suo cuore, lí disegnato; ma, improvvisamente, non poté più reggere; scoppiò in singhiozzi. Il professore, seccato, la rimandò nella corsia ordinando alla capo-sala dintrodurre unaltra inferma meno isterica e meno scema di quella. La avrebbe egli cercata con gli occhi, almeno, attraversando la corsia? Ma no, no: che importava più a lei, ormai? Non avrebbe alzato nemmeno il capo per farsi scorgere. Egli non doveva più vederla. Le bastava di avergli fatto conoscere come sera ridotta per lui. Prese con le mani tremanti la rimboccatura del lenzuolo e se la tirò sul volto, come se fosse morta. Per tre giorni Raffaella Òsimo vigilò con attenta cura che il segno del cuore non le si cancellasse dal seno. Uscita dallospedale, innanzi a un piccolo specchio nella sua povera cameretta si confisse uno stiletto puntato contro la parete, là, nel bel mezzo del segno che la rivale ignara le aveva tracciato. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA CASA DEL GRANELLA PRIMA PARTE CAPITULO UNO I topi non sospettano linsidia della trappola. Vi cascherebbero, se la sospettassero? Ma non se ne capacitano neppure quando vi son cascati. Sarrampicano squittendo sú per le gretole; cacciano il musetto aguzzo tra una gretola e laltra; girano; rigirano senza requie, cercando luscita. Luomo che ricorre alla legge sa, invece, di cacciarsi in una trappola. Il topo vi si dibatte. Luomo, che sa, sta fermo. Fermo, col corpo, sintende. Dentro, cioè con lanima, fa poi come il topo, e peggio. E cosí facevano, quella mattina dagosto, nella sala daspetto dellavvocato Zummo i numerosi clienti tutti in sudore, mangiati dalle mosche e dalla noja. Nel caldo soffocante, la loro muta impazienza, assillata dai pensieri segreti, si esasperava di punto in punto. Fermi però, là, si lanciavano tra loro occhiatacce feroci. Ciascuno avrebbe voluto tutto per sé, per la sua lite, il signor avvocato, ma prevedeva che questi dovendo dare udienza a tanti nella mattinata, gli avrebbe accordato pochissimo tempo, e che, stanco esausto dalla troppa fatica, con quella temperatura di quaranta gradi, confuso, frastornato dallesame di tante questioni non avrebbe più avuto per il suo caso la solita lucidità di mente, il solito acume. E ogni qualvolta lo scrivano, che copiava in gran fretta una memoria, col colletto sbottonato e un fazzoletto sotto il mento alzava gli occhi allorologio a pendolo, due o tre sbuffavano e più duna seggiola scricchiolava. Altri, già sfiniti dal caldo e dalla lunga attesa, guardavano oppressi le alte scansie polverose sovraccariche dincartamenti: litigi antichi, procedure flagello e rovina di tante povere famiglie! Altri ancora, sperando di distrarsi guardavano le finestre dalle stuoje verdi abbassate, donde venivano i rumori della via della gente che andava spensierata e felice mentressi qua auff! E con un gesto furioso scacciavano le mosche le quali, poverine, obbedendo alla loro natura si provavano a infastidirli un po più e a profittare dellabbondante sudore che lagosto e il tormento smanioso delle brighe giudiziarie spremono dalle fronti e dalle mani degli uomini. Eppure cera qualcuno più molesto delle mosche nella sala daspetto quella mattina: il figlio dellavvocato, brutto ragazzotto di circa dieci anni il quale era certo scappato di soppiatto dalla casa annessa allo studio senza calze, scamiciato, col viso sporco, per rallegrare i clienti di papà. - Tu come ti chiami? Vincenzo? Oh che brutto nome! E questo ciondolo è doro? si apre? come si apre? e che cè dentro? Oh, guarda capelli E di chi sono? e perché ce li tieni? Poi, sentendo dietro luscio dello studio i passi di papà che veniva ad accompagnare fino alla porta qualche cliente di conto si cacciava sotto il tavolino, tra le gambe dello scrivano. Tutti nella sala daspetto si levavano in piedi e guardavano con occhi supplici lavvocato, il quale alzando le mani, diceva, prima di rientrare nello studio: - Un po di pazienza, signori miei. Uno per volta. Il fortunato, a cui toccava, lo seguiva ossequioso e richiudeva luscio; per gli altri ricominciava più smaniosa e opprimente lattesa. CAPITULO DUE Tre soltanto, che parevano marito, moglie e figliuola, non davano alcun segno dimpazienza. Luomo, su i sessantanni, aveva un aspetto funebre; non sera voluto levar dal capo una vecchia tuba dalle tese piatte, spelacchiata e inverdita forse per non scemar solennità allabito nero, allampia, greve, antica finanziera, che esalava un odore acuto di naftalina. Evidentemente sera parato cosí perché aveva stimato di non poterne fare a meno, venendo a parlare col signor avvocato. Ma non sudava. Pareva non avesse più sangue nelle vene, tanto era pallido; e che avesse le gote e il mento ammuffiti, per una peluria grigia e rada che voleva esser barba. Aveva gli occhi strabi, chiari, accostati a un gran naso a scarpa; e sedeva curvo, col capo basso, come schiacciato da un peso insopportabile; le mani scarne, diafane, appoggiate al bastoncino. Accanto a lui, la moglie aveva invece un atteggiamento fierissimo nella lampante balordaggine. Grassa, popputa, prosperosa, col faccione affocato e un po anche baffuto e un pajo docchi neri spalancati, volti al soffitto. Con la figliuola, dallaltro lato, si ricascava nel medesimo squallore contegnoso del padre. Magrissima, pallida, con gli occhi strabi anche lei, sedeva come una gobbina. Tanto la figlia quanto il padre pareva non cascassero a terra perché nel mezzo avevano quel donnone atticciato che in qualche modo li teneva sú. Tutti e tre erano osservati dagli altri clienti con intensa curiosità mista duna certa costernazione ostile, quantunque essi già tre volte poverini, avessero ceduto il passo, lasciando intendere che avevano da parlare a lungo col signor avvocato. Quale sciagura li aveva colpiti? Chi li perseguitava? Lombra duna morte violenta, che gridava loro vendetta? La minaccia della miseria? La miseria, no, di certo. La moglie era sovraccarica doro: grossi orecchini le pendevano dagli orecchi; una collana doppia le stringeva il collo; un gran fermaglio a lagrimoni le andava sú e giú col petto, che pareva un mantice e una lunga catena le reggeva il ventaglio e tanti e tanti anelli massicci quasi le toglievano luso delle tozze dita sanguigne. Ormai nessuno più domandava loro il permesso di passare avanti: era già inteso chessi sarebbero entrati dopo di tutti. Ed essi aspettavano, pazientissimi, assorti, anzi sprofondati nel loro cupo affanno segreto. Solo, di tanto in tanto, la moglie si faceva un po di vento, e poi lasciava ricadere il ventaglio e luomo si protendeva per ripetere alla figlia: - Tinina, ricordati del ditale. più dun cliente aveva cercato di spingere il molestissimo figlio dellavvocato verso quei tre; ma il ragazzo, adombrato da quel funebre squallore, sera tratto indietro, arricciando il naso. Lorologio a pendolo segnava già quasi le dodici, quando, andati via più o meno soddisfatti tutti gli altri clienti lo scrivano, vedendoli ancora lí immobili come statue, domandò loro: - E che aspettano per entrare? - Ah, - fece luomo, levandosi in piedi con le due donne. - Possiamo? - Ma sicuro che possono! - sbuffò lo scrivano. - Avrebbero potuto già da tanto tempo! Si sbrighino, perché lavvocato desina a mezzogiorno. Scusino, il loro nome? Luomo si tolse finalmente la tuba e, allimprovviso, scoprendo il capo calvo scoprí anche il martirio che quella terribile finanziera gli aveva fatto soffrire: infiniti rivoletti di sudore gli sgorgarono dal roseo cranio fumante e glinondarono la faccia esangue, spiritata. Sinchinò, sospirando il suo nome: - Piccirilli Serafino. CAPITULO TRE Lavvocato Zummo credeva daver finito per quel giorno, e rassettava le carte su la scrivania per andarsene, quando si vide innanzi quei tre nuovi, ignoti clienti. - Lor signori? - domandò di mala grazia. - Piccirilli Serafino, - ripeté luomo funebre inchinandosi più profondamente e guardando la moglie e la figliuola per vedere come facevano la riverenza. La fecero bene, e istintivamente egli accompagnò col corpo la loro mossa da bertucce ammaestrate. - Seggano, seggano, - disse lavvocato Zummo, sbarrando tanto docchi allo spettacolo di quella mimica. - È tardi. Debbo andare. I tre sedettero subito innanzi alla scrivania, imbarazzatissimi. La contrazione del timido sorriso, nella faccia cerea del Piccirilli, era orribile: stringeva il cuore. Chi sa da quanto tempo non rideva più quel pover uomo! - Ecco, signor avvocato - Siamo venuti, - cominciò contemporaneamente la figlia. E la madre, con gli occhi al soffitto, sbuffò: - Cose dellaltro mondo! - Insomma, parli uno, - disse Zummo, accigliato. - Chiaramente e brevemente. Di che si tratta? - Ecco, signor avvocato, - riprese il Piccirilli, dando uningollatina. - Abbiamo ricevuto una citazione. - Assassinio, signor avvocato! - proruppe di nuovo la moglie. - Mammà, - fece timidamente la figlia, per esortarla a tacere o a parlar più pacata. Il Piccirilli guardò la moglie, e, con quella autorità che la meschinissima corporatura gli poteva conferire aggiunse: - Mararo, ti prego: parlo io! Una citazione, signor avvocato. Noi abbiamo dovuto lasciar la casa in cui abitavamo, perché - Ho capito. Sfratto? - domandò Zummo per tagliar corto. - Nossignore, - rispose umilmente il Piccirilli. - Al contrario. Abbiamo pagato sempre la pigione, puntualmente, anticipata. Ce ne siamo andati da noi, contro la volontà del proprietario, anzi. E il proprietario ora ci chiama a rispettare il contratto di locazione e, per di più responsabili di danni e interessi, perché, dice, la casa noi glielabbiamo infamata. - Come come? - fece Zummo, rabbujandosi e guardando, questa volta, la moglie. - Ve ne siete andati da voi; gli avete infamato la casa, e il proprietario Non capisco. Parliamoci chiaro, signori miei! Lavvocato è come il confessore. Commercio illecito? - Nossignore! - saffrettò a rispondere il Piccirilli, ponendosi le mani sul petto. - Che commercio? Niente! Noi non siamo commercianti. Solo mia moglie dà qualche cosina cosí in prestito, ma a un interesse - Onesto ho capito! - Creda, sissignore, consentito finanche dalla Santa Chiesa Ma questo non centra. Il Granella, proprietario della casa, dice che noi glielabbiamo infamata, perché in tre mesi, in quella casa maledetta ne abbiamo vedute di tutti i colori, signor avvocato! Mi vengono mi vengono i brividi solo a pensarci! - Oh Signore scampatene e liberatene tutte le creature della terra! - esclamò con un formidabile sospiro la moglie levandosi in piedi, levando le braccia e poi facendosi con la mano piena danelli il segno della croce. La figlia, col capo basso e con le labbra strette, aggiunse: - Una persecuzione Siedi, mammà. - Perseguitati, sissignore - rincalzò il padre. - Siedi, Mararo! Perseguitati, è la parola. Noi siamo stati per tre mesi perseguitati a morte, in quella casa. - Perseguitati da chi? - gridò Zummo, perdendo alla fine la pazienza. - Signor avvocato, - rispose piano il Piccirilli, protendendosi verso la scrivania e ponendosi una mano presso la bocca mentre con laltra imponeva silenzio alle due donne, - Ssss Signor avvocato, dagli spiriti! - Da chi? - fece Zummo, credendo daver sentito male. - Dagli spiriti, sissignore! - raffermò forte, coraggiosamente, la moglie, agitando in aria le mani. Zummo scattò in piedi, su le furie: - Ma andate là! Non mi fate ridere! Perseguitati dagli spiriti? Io devo andare a mangiare, signori miei! Quelli, allora, alzandosi anche loro, lo circondarono per trattenerlo e presero a parlare tutti e tre insieme, supplici: - Sissignore, sissignore! Vossignoria non ci crede? Ma ci ascolti Spiriti, spiriti infernali! Li abbiamo veduti noi, coi nostri occhi. Veduti e sentiti Siamo stati martoriati, tre mesi! E Zummo scrollandosi rabbiosamente: - Ma andate, vi dico! Sono pazzie! Siete venuti da me? Al manicomio, al manicomio, signori miei! - Ma se ci hanno citato - gemette a mani giunte il Piccirilli. - Hanno fatto benone! - gli gridò Zummo sul muso. - Che dice, signor avvocato? - sintromise la moglie, scostando tutti. - È questa lassistenza che Vossignoria presta alla povera gente perseguitata? Oh Signore! Vossignoria parla cosí perché non ha veduto come noi! Ci sono, creda pure, ci sono gli spiriti! ci sono! E nessuno meglio di noi lo può sapere! - Voi li avete veduti? - le domandò Zummo con un sorriso di scherno. - Sissignore, con gli occhi miei, - affermò subito, non interrogato, il Piccirilli. - Anchio, coi miei, - aggiunse la figlia, con lo stesso gesto. - Ma forse coi vostri! - non poté tenersi dallo sbuffare lavvocato Zummo con glindici tesi verso i loro occhi strabi. - E i miei, allora? - saltò a gridare la moglie, dandosi una manata furiosa sul petto e spalancando gli occhiacci. - Io ce li ho giusti, per grazia di Dio, e belli grossi, signor avvocato! E li ho veduti anchio, sa, come ora vedo Lei! - Ah sí? - fece Zummo. - Come tanti avvocati? - E va bene! - sospirò la donna. - Vossignoria non ci crede; ma abbiamo tanti testimoni, sa? tutto il vicinato che potrebbe venire a deporre Zummo aggrottò le ciglia: - Testimoni che hanno veduto? - Veduto e udito, sissignore! - Ma veduto che cosa per esempio? - domandò Zummo, stizzito. - Per esempio, seggiole muoversi, senza che nessuno le toccasse - Seggiole? - Sissignore. - Quella seggiola là, per esempio? - Sissignore, quella seggiola là, mettersi a far le capriole per la stanza, come fanno i ragazzacci per istrada; e poi, per esempio che debbo dire? un portaspilli, per esempio, di velluto, in forma di melarancia, fatto da mia figlia Tinina volare dal cassettone su la faccia del povero mio marito, come lanciato come lanciato da una mano invisibile; larmadio a specchio scricchiolare e tremar tutto, come avesse le convulsioni, e dentro dentro larmadio signor avvocato mi saggricciano le carni solo a pensarci risate! - Risate! - aggiunse la figlia. - Risate! - il padre. E la moglie, senza perder tempo, seguitò: - Tutte queste cose, signor avvocato mio le hanno vedute e udite le nostre vicine, che sono pronte, come le ho detto, a testimoniare. Noi abbiamo veduto e udito ben altro! - Tinina, il ditale, - suggerí, a questo punto, il padre. - Ah, sissignore, - prese a dire la figlia, riscotendosi con un sospiro. - Avevo un ditalino dargento, ricordo della nonna, santanima! Lo guardavo, come la pupilla degli occhi. Un giorno, lo cerco nella tasca e non lo trovo! lo cerco per tutta la casa e non lo trovo. Tre giorni a cercarlo, che a momenti ci perdevo anche la testa. Niente! Quando una notte, mentre stavo a letto, sotto la zanzariera - Perché ci sono anche le zanzare in quella casa, signor avvocato! - interruppe la madre. - E che zanzare! - appoggiò il padre, socchiudendo gli occhi e tentennando il capo. - Sento, - riprese la figlia, - sento qualcosa che salta sul cielo della zanzariera A questo punto il padre la fece tacere con un gesto della mano. Doveva attaccar lui. Era un pezzo concertato, quello. - Sa, signor avvocato? tal quale come si fanno saltare le palle di gomma, che si dà loro un colpetto e rivengono alla mano. - Poi, - seguitò la figlia, - come lanciato più forte il mio ditalino dal cielo della zanzariera va a schizzare al soffitto e casca per terra, ammaccato. - Ammaccato, - ripeté la madre. E il padre: - Ammaccato! - Scendo dal letto, tutta tremante, per raccoglierlo e appena mi chino, al solito, dal tetto - Risate, risate, risate - terminò la madre. Lavvocato Zummo restò a pensare, col capo basso e le mani dietro la schiena, poi si riscosse, guardò negli occhi i tre clienti si grattò il capo con un dito e disse con un risolino nervoso: - Spiriti burloni, dunque! Seguitate, seguitate mi diverto. - Burloni? Ma che burloni, signor avvocato! - ripigliò la donna. - Spiriti infernali, deve dire Vossignoria! Tirarci le coperte del letto; sederci su lo stomaco, la notte; percuoterci alle spalle; afferrarci per le braccia; e poi scuotere tutti i mobili, sonare i campanelli, come se, Dio liberi e scampi, ci fosse il terremoto; avvelenarci i bocconi, buttando la cenere nelle pentole e nelle casseruole Li chiama burloni Lei? Non ci hanno potuto né il prete né lacqua benedetta! Allora ne abbiamo parlato al Granella, scongiurandolo di scioglierci dal contratto perché non volevamo morire là, dallo spavento, dal terrore Sa che ci ha risposto quellassassino? Storie! ci ha risposto. Gli spiriti. Mangiate, dice, buone bistecche, dice, e curatevi i nervi. Lo abbiamo invitato a vedere con gli occhi suoi, a sentire con le sue orecchie. Niente. Non ha voluto saperne; anzi ci ha minacciati: Guardatevi bene dice dal farne chiasso, o vi fulmino!. Proprio cosí. - E ci ha fulminato! - concluse il marito, scotendo il capo amaramente. - Ora, signor avvocato, noi ci mettiamo nelle sue mani. Vossignoria può fidarsi di noi: siamo gente dabbene: sapremo fare il nostro dovere. Lavvocato Zummo finse, al solito di non udire queste ultime parole: si stirò per un pezzo ora un baffo ora laltro, poi guardò lorologio. Era presso il tocco. La famiglia, di là, lo aspettava da unora per il desinare. - Signori miei, - disse, - capirete benissimo che io non posso credere ai vostri spiriti. Allucinazioni storielle da femminucce. Guardo il caso, adesso, dal lato giuridico. Voi dite daver veduto non diciamo spiriti, per carità! dite davere anche testimoni, e va bene; dite che labitazione in quella casa vi era resa intollerabile da questa specie di persecuzione diciamo strana ecco! Il caso è nuovo e speciosissimo; e mi tenta, ve lo confesso. Ma bisognerà trovare nel codice un qualche appoggio, mi spiego? un fondamento giuridico alla causa. Lasciatemi vedere, studiare, prima di prendermene laccollo. Ora è tardi. Ritornate domani e vi saprò dare una risposta. Va bene cosí? Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA CASA DEL GRANELLA SECONDO PARTE CAPITULO QUATTRO Subito il pensiero di quella strana causa si mise a girar nella mente dellavvocato Zummo come una ruota di molino. A tavola, non poté mangiare; dopo tavola, non poté riposare come soleva destate, ogni giorno, buttato sul letto. - Gli spiriti! - ripeteva tra sé di tratto in tratto; e le labbra gli saprivano a un sorriso canzonatorio mentre davanti a gli occhi gli si ripresentavano le comiche figure dei tre nuovi clienti, che giuravano e spergiuravano daverli veduti. Tante volte aveva sentito parlar di spiriti; e, per certi racconti delle serve, ne aveva avuto anche lui una gran paura, da ragazzo. Ricordava ancora le angosce che gli avevano strizzato il coricino atterrito nelle terribili insonnie di quelle notti lontane. - Lanima! - sospirò a un certo punto, stirando le braccia verso il cielo della zanzariera e lasciandole poi ricader pesantemente sul letto. - Lanima immortale Eh già! Per ammetter gli spiriti bisogna presupporre limmortalità dellanima; cè poco da dire. Limmortalità dellanima Ci credo, o non ci credo? Dico e ho detto sempre di no. Dovrei ora, almeno, ammettere il dubbio, contro ogni mia precedente asserzione. E che figura ci faccio? Vediamo un po. Noi spesso fingiamo con noi stessi, come con gli altri. Io lo so bene. Sono molto nervoso e, qualche volta, sissignore, trovandomi solo, io ho avuto paura. Paura di che? Non lo so. Ho avuto paura! Noi ecco, noi temiamo di indagare il nostro intimo essere perché una tale indagine potrebbe scoprirci diversi da quelli che ci piace di crederci o di esser creduti. Io non ho mai pensato sul serio a queste cose. La vita ci distrae. Faccende, bisogni, abitudini, tutte le minute brighe cotidiane non ci lasciano tempo di riflettere a queste cose che pure dovrebbero interessarci sopra tutte le altre. Muore un amico? Ci arrestiamo là, davanti alla sua morte, come tante bestie restíe, e preferiamo di volgere indietro il pensiero, alla sua vita rievocando qualche ricordo, per vietarci dandare oltre con la mente, oltre il punto cioè che ha segnato per noi la fine del nostro amico. Buona notte! Accendiamo un sigaro per cacciar via col fumo il turbamento e la malinconia. La scienza sarresta anchessa, là, ai limiti della vita, come se la morte non ci fosse e non ci dovesse dare alcun pensiero. Dice: Voi siete ancora qua; attendete a vivere, vojaltri: lavvocato pensi a far lavvocato; lingegnere a far lingegnere. E va bene! Io faccio lavvocato. Ma ecco qua: lanima immortale, i signori spiriti che fanno? vengono a bussare alla porta del mio studio: Ehi, signor avvocato, ci siamo anche noi, sa? Vogliamo ficcare anche noi il naso nel suo codice civile! Voi, gente positiva, non volete curarvi di noi? Non volete più darvi pensiero della morte? E noi, allegramente, dal regno della morte, veniamo a bussare alle porte dei vivi a sghignazzar dentro gli armadi, a far rotolare sotto gli occhi vostri le seggiole come se fossero tanti monellacci, ad atterrir la povera gente e a mettere in imbarazzo, oggi, un avvocato che passa per dotto; domani, un tribunale chiamato a dar su noi una novissima sentenza. Lavvocato Zummo lasciò il letto in preda a una viva eccitazione e rientrò nello studio per compulsare il codice civile. Due soli articoli potevano offrire un certo fondamento alla lite: larticolo mile cinque cento settanta cinque e il mile cinque cento settanta sette. Il primo diceva: Il locatore è tenuto per la natura del contratto e senza bisogno di speciale stipulazione: primo a consegnare al Conduttore la cosa locata; secondo a mantenerla in istato di servire alluso per cui viene locata; terzo a garantirne al conduttore il pacifico godimento per tutto il tempo della locazione. Laltro articolo diceva: Il conduttore debbessere garantito per tutti quei vizii o difetti della cosa locata che ne impediscano luso quantunque non fossero noti al locatore al tempo della locazione. Se da questi vizii o difetti proviene qualche danno al conduttore il locatore è tenuto a farnelo indenne, salvo che provi daverli ignorati. Se non che, eccependo questi due articoli, non cera via di mezzo, bisognava provare lesistenza reale degli spiriti. Cerano i fatti e cerano le testimonianze. Ma fino a qual punto erano queste attendibili? e che spiegazione poteva dare la scienza di quei fatti? Lavvocato Zummo interrogò di nuovo, minutamente, i Piccirilli; raccolse le testimonianze indicategli e, accettata la causa, si mise a studiarla appassionatamente. Lesse dapprima una storia sommaria dello Spiritismo, dalle origini delle mitologie fino ai dí nostri e il libro del Jaccolliot su i prodigi del fachirismo poi tutto quanto avevano pubblicato i più illustri e sicuri sperimentatori, dal Crookes al Wagner, allAksakof; dal Gibier allo Zoellner al Janet, al de Rochas, al Richet, al Morselli; e con suo sommo stupore venne a conoscere che ormai i fenomeni cosí detti spiritici per esplicita dichiarazione degli scienziati più scettici e più positivi, erano innegabili. - Ah, perdio! - esclamò Zummo, già tutto acceso e vibrante. - Qua la cosa cambia daspetto! Finché quei fenomeni gli erano stati riferiti da gentuccia come i Piccirilli e i loro vicini egli, uomo serio, uomo colto, nutrito di scienza positiva, li aveva derisi e senzaltro respinti. Poteva accettarli? Seppure glieli avessero fatti vedere e toccar con mano, avrebbe piuttosto confessato dessere un allucinato anche lui. Ma ora, ora che li sapeva confortati dallautorità di scienziati come il Lombroso come il Richet, ah perdio, la cosa cambiava daspetto! Zummo per il momento, non pensò più alla lite dei Piccirilli, e si sprofondò tutto a mano a mano sempre più convinto e con fervore crescente, ne nuovi studii. Da un pezzo non trovava più nellesercizio dellavvocatura, che pur gli aveva dato qualche soddisfazione e ben lauti guadagni non trovava più nella vita ristretta di quella cittaduzza di provincia nessun pascolo intellettuale nessuno sfogo a tante scomposte energie che si sentiva fremere dentro, e di cui egli esagerava a se stesso lintensità esaltandole come documenti del proprio valore, via! quasi sprecato lí, tra le meschinità di quel piccolo centro. Smaniava da un pezzo, scontento di sé, di tutto e di tutti; cercava un puntello, un sostegno morale e intellettuale, una qualche fede, sí, un pascolo per lanima, uno sfogo per tutte quelle energie. Ed ecco, ora, leggendo quei libri Perdio! Il problema della morte il terribile essere o non essere dAmleto, la terribile questione era dunque risolta? Poteva lanima dun trapassato tornare per un istante a materializzarsi e venire a stringergli la mano? Sí, a stringere la mano a lui, Zummo, incredulo, cieco fino a jeri, per dirgli: Zummo, sta tranquillo; non ti curare più delle miserie di codesta tua meschinissima vita terrena! Cè ben altro, vedi? ben altra vita tu vivrai un giorno! Coraggio! Avanti!. Ma Serafino Piccirilli veniva anche lui, ora con la moglie ora con la figliuola, quasi ogni giorno, a sollecitarlo, a raccomandarglisi. - Studio! studio! - rispondeva loro Zummo, su le furie. - Non mi distraete, perdio! state tranquilli; sto pensando a voi. Non pensava più a nessuno, invece. Rinviava le cause, rimandava anche tutti gli altri clienti. Per debito di gratitudine, tuttavia, verso quei poveri Piccirilli, i quali, senza saperlo gli avevano aperto innanzi allo spirito la via della luce, si risolse alla fine a esaminare attentamente il loro caso. Una grave questione gli si parò davanti e lo sconcertò non poco, su le prime. In tutti gli esperimenti, la manifestazione dei fenomeni avveniva costantemente per la virtú misteriosa dun medium. Certo, uno dei tre Piccirilli doveva esser medium senza saperlo. Ma in questo caso il vizio non sarebbe stato più della casa del Granella, bensí degli inquilini; e tutto il processo crollava. Però, ecco, se uno dei Piccirilli era medium senza saperlo la manifestazione dei fenomeni non sarebbe avvenuta anche nella nuova casa presa da essi in affitto? Invece, no! E anche nelle case precedentemente abitate i Piccirilli assicuravano dessere stati sempre tranquilli. Perché dunque nella sola casa del Granella si erano verificate quelle paurose manifestazioni? Evidentemente, doveva esserci qualcosa di vero nella credenza popolare delle case abitate dagli spiriti. E poi cera la prova di fatto. Negando nel modo più assoluto la dote della medianità alla famiglia Piccirilli, egli avrebbe dimostrato falsa la spiegazione biologica che alcuni scienziati schizzinosi avevan tentato di dare dei fenomeni spiritici. Che biologia dEgitto! Bisognava senzaltro ammettere lipotesi metafisica. O che era forse medium, lui, Zummo? Eppure parlava col tavolino. Non aveva mai composto un verso in vita sua; eppure il tavolino gli parlava in versi, coi piedi. Che biologia dEgitto! Del resto, giacché a lui più che la causa dei Piccirilli premeva ormai daccertare la verità avrebbe fatto qualche esperimento in casa dei suoi clienti. Ne parlò ai Piccirilli; ma questi si ribellarono, impauriti. Egli allora sinquietò e diede loro a intendere che quellesperimento era necessario, per la lite anzi imprescindibile! Fin dalle prime sedute, la signorina Piccirilli, Tinina, si rivelò un medium portentoso. Zummo, convulso, coi capelli irti su la fronte, atterrito e beato, poté assistere a tutte, o quasi le manifestazioni più stupefacenti registrate e descritte nei libri da lui letti con tanta passione. La causa crollava, è vero; ma egli, fuori di sé, gridava ai suoi clienti a ogni fine di seduta: - Ma che ve nimporta, signori miei? Pagate, pagate Miserie! Sciocchezze! Qua, perdio abbiamo la rivelazione dellanima immortale! Ma potevano quei poveri Piccirilli condividere questo generoso entusiasmo del loro avvocato? Lo presero per matto. Da buoni credenti, essi non avevano mai avuto il minimo dubbio su limmortalità delle loro afflitte e meschine animelle. Quegli esperimenti, a cui si prestavano da vittime, per obbedienza, sembravano loro pratiche infernali. E invano Zummo cercava di rincorarli. Fuggendo dalla casa del Granella, essi credevano dessersi liberati dalla tremenda persecuzione; e ora, nella nuova casa, per opera del signor avvocato, eccoli di nuovo in commercio coi demonii in preda ai terrori di prima! Con voce piagnucolosa scongiuravano lavvocato di non farne trapelar nulla di quelle sedute, di non tradirli, per carità! - Ma va bene, va bene! - diceva loro Zummo, sdegnato. - Per chi mi prendete? per un ragazzino? State tranquilli, signori miei! Io esperimento qua, per conto mio. Luomo di legge, poi, saprà fare il suo dovere in tribunale, che diamine! Sosterremo il vizio occulto della casa, non dubitate! CAPITULO CINQUE Lo sostenne, di fatti, il vizio occulto della casa ma senzalcun calore di convinzione, certo comera ormai della medianità della signorina Piccirilli. Invece sbalordí i giudici, i colleghi, il pubblico che stipava laula del tribunale con una inaspettata, estrosa, fervida professione di fede. Parlò di Allan Kardech come dun novello messia; definí lo spiritismo la religione nuova dellumanità; disse che la scienza co suoi saldi ma freddi ordigni, col suo formalismo troppo rigoroso aveva sopraffatto la natura; che lalbero della vita, allevato artificialmente dalla scienza, aveva perduto il verde sera isterilito o dava frutti che imbozzacchivano e sapevano di cenere e tosco, perché nessun calore di fede più li maturava. Ma ora, ecco, il mistero cominciava a schiudere le sue porte tenebrose: le avrebbe spalancate domani! Intanto da questo primo spiraglio allumanità sgomenta, in angosciosa ansia venivano ombre ancora incerte e paurose a rivelare il mondo di là: strane luci strani segni E qui lavvocato Zummo, con drammaticissima eloquenza, entrò a parlare delle più meravigliose manifestazioni spiritiche attestate, controllate, accettate dai più grandi luminari della scienza: fisici, chimici, psicologi, fisiologi, antropologi, psichiatri; soggiogando e spesso atterrendo addirittura il pubblico che ascoltava a bocca aperta e con gli occhi spalancati. Ma i giudici, purtroppo, si vollero tenere terra terra, forse per reagire ai voli troppo sublimi dellavvocato difensore. Con irritante presunzione, sentenziarono che le teorie, tuttora incerte, dedotte dai fenomeni cosí detti spiritici non erano ancora ammesse e accettate dalla scienza moderna, eminentemente positiva; che, del resto, venendo a considerar più da vicino il processo se per larticolo mille cinque cento settanta cinque il locatore è tenuto a garantire al conduttore il pacifico godimento della cosa locata nel caso in esame, come avrebbe potuto il locatore stesso garantir la casa dagli spiriti, che sono ombre vaganti e incorporee? come scacciare le ombre? E, daltra parte, riguardo allarticolo mille cinquecento settanta siete potevano gli spiriti costituire uno di quei vizii occulti che impediscono luso dellabitazione? Erano forse ingombranti? E quali rimedii avrebbe potuto usare il locatore contro di essi? Senzaltro, dunque, dovevano essere respinte le eccezioni dei convenuti. Il pubblico, commosso ancora e profondamente impressionato dalle rivelazioni dellavvocato Zummo disapprovò unanimemente questa sentenza, che nella sua meschinità, pur presuntuosa, sonava come unirrisione. Zummo inveí contro il tribunale con tale scoppio dindignazione che per poco non fu tratto in arresto. Furibondo, sottrasse alla commiserazione generale i Piccirilli, proclamandoli in mezzo alla folla plaudente martiri della nuova religione. Il Granella intanto, proprietario della casa, gongolava di gioja maligna. Era un omaccione di circa cinquantanni, adiposo e sanguigno. Con le mani in tasca, gridava forte a chiunque volesse sentirlo che quella sera stessa sarebbe andato a dormire nella casa degli spiriti - solo! Solo solo, sí, perché la vecchia serva che stava da tantanni con lui grazie allinfamia dei Piccirilli, lo aveva piantato, dichiarandosi pronta a servirlo dovunque fossanche in una grotta, tranne che in quella povera casa infamata da quei signori là. E non gli era riuscito di trovare in tutto il paese unaltra serva o un servo che fosse, i quali avessero il coraggio di stare con lui. Ecco il bel servizio che gli avevano reso quegli impostori! E una casa perduta come andata in rovina! Ma ora egli avrebbe dimostrato a tutto il paese che il tribunale condannando alle spese e al risarcimento dei danni quegli imbecilli, gli aveva reso giustizia. Là, egli solo! Voleva vederli in faccia questi signori spiriti! E sghignazzava. CAPITULO SEI La casa sorgeva nel quartiere più alto della città, in cima al colle. La città aveva lassú una porta, il cui nome arabo, divenuto stranissimo nella pronunzia popolare: Bibirría, voleva dire Porta dei Venti. Fuori di questa porta era un largo spiazzo sterrato; e qui sorgeva solitaria la casa del Granella. Dirimpetto aveva soltanto un fondaco abbandonato, il cui portone imporrito e sgangherato non riusciva più a chiudersi bene e dove solo di tanto in tanto qualche carrettiere savventurava a passar la notte a guardia del carro e della mula. Un solo lampioncino a petrolio stenebrava a mala pena, nelle notti senza luna, quello spiazzo sterrato. Ma, a due passi, di qua dalla porta, il quartiere era popolatissimo, oppresso anzi di troppe abitazioni. La solitudine della casa del Granella non era dunque poi tanta, e appariva triste più che triste, ora, paurosa soltanto di notte. Di giorno, poteva essere invidiata da tutti coloro che abitavano in quelle case ammucchiate. Invidiata la solitudine, e anche la casa per se stessa non solo per la libertà della vista e dellaria, ma anche per il modo comera fabbricata per lagiatezza e i comodi che offriva, a molto minor prezzo di quelle altre, che non ne avevano né punto né poco. Dopo labbandono del Piccirilli, il Granella laveva rimessa tutta a nuovo; carte da parato nuove; pavimenti nuovi, di mattoni di Valenza; ridipinti i soffitti; rinverniciati gli usci, le finestre, i balconi e le persiane. Invano! Eran venuti tanti a visitarla, per curiosità; nessuno aveva voluto prenderla in affitto. Ammirandola, cosí pulita, cosí piena daria e di luce, pensando a tutte le spese fatte quasi quasi il Granella piangeva dalla rabbia e dal dolore. Ora egli vi fece trasportare un letto, un cassettone, un lavamano e alcune seggiole, che allogò in una delle tante camere vuote; e, venuta la sera, dopo aver fatto il giro del quartiere per far vedere a tutti che manteneva la parola andò a dormire solo in quella sua povera casa infamata. Gli abitanti del quartiere notarono che sera armato di ben due pistole. E perché? Se la casa fosse stata minacciata dai ladri, eh, quelle armi avrebbero potuto servirgli ed egli avrebbe potuto dire che se le portava per prudenza. Ma contro gli spiriti, caso mai, a che gli sarebbero servite? Uhm! Aveva tanto riso, là, in tribunale, che ancora nel faccione sanguigno aveva limpronta di quelle risa. In fondo in fondo, però ecco, una specie di vellicazione irritante allo stomaco se la sentiva per tutti quei discorsi che si erano fatti, per tutte quelle chiacchiere dellavvocato Zummo. Uh, quanta gente, anche gente per bene, spregiudicata, che in presenza sua aveva dichiarato più volte di non credere a simili fandonie ora, prendendo ardire dalla fervida affermazione di fede dellavvocato Zummo e dallautorità dei nomi citati e dalle prove documentate non sera messa di punto in bianco a riconoscere che sí, qualche cosa di vero infine poteva esserci doveva esserci, in quelle esperienze ecco, esperienze ora, non più fandonie!. Ma che più? Uno degli stessi giudici, dopo la sentenza, uscendo dal tribunale sera avvicinato allavvocato Zummo che aveva ancora un diavolo per capello e - sissignori - aveva ammesso anche lui che non pochi fatti riferiti in certi giornali col presidio di insospettabili testimonianze di scienziati famosi lo avevano scosso, sicuro! E aveva narrato per giunta che una sua sorella maritata a Roma, fin da ragazza, una o due volte lanno, di pieno giorno, trovandosi sola era visitata, comella asseriva, da un certo ometto rosso misterioso che le confidava tante cose e le recava finanche doni curiosi Figurarsi Zummo, a una tale dichiarazione dopo la sentenza contraria! E allora quel giudice imbecille sera stretto nelle spalle e gli aveva detto: - Ma, capirà, caro avvocato allo stato delle cose Insomma, tutta la cittadinanza era rimasta profondamente scossa dalle affermazioni e dalle rivelazioni di Zummo. E Granella ora si sentiva solo: solo e stizzito, come se tutti lo avessero abbandonato, vigliaccamente. La vista dello sterrato deserto, dopo il quale lalto colle su cui sorge la città strapiomba in ripidissimo pendio su unampia vallata, con quellunico lampioncino la cui fiammella vacillava come impaurita dalla tenebra densa che saliva dalla valle non era fatta certamente per rincorare un uomo dalla fantasia un po alterata. Né poté rincorarlo poi di più il lume duna sola candela stearica la quale - chi sa perché - friggeva, ardendo, come se qualcuno vi soffiasse sú, per spegnerla. Non saccorgeva Granella che aveva un ansito da cavallo, e che soffiava lui, con le nari, su la candela. Attraversando le molte stanze vuote, silenziose, rintronanti, per entrare in quella nella quale aveva allogato i pochi mobili tenne fisso lo sguardo su la fiamma tremolante riparata con una mano per non veder lombra del proprio corpo mostruosamente ingrandita, fuggente lungo le pareti e sul pavimento. Il letto, le seggiole, il cassettone, il lavamano gli parvero come sperduti in quella camera rimessa a nuovo. Posò la candela sul cassettone, vietandosi di allungar lo sguardo alluscio, oltre al quale le altre camere vuote eran rimaste buje. Il cuore gli batteva forte. Era tutto in un bagno di sudore. Che fare adesso? Prima di tutto, chiudere quelluscio e metterci il paletto. Sí, perché sempre, per abitudine, prima dandare a letto, egli si chiudeva cosí, in camera. È vero che, di là, adesso, non cera nessuno, ma labitudine ecco! E perché in tanto aveva ripreso in mano la candela per andare a chiudere quelluscio nella stessa stanza? Ah già, distratto! Non sarebbe stato bene, ora, aprire un tantino il balcone? Auff! si soffocava dal caldo, là dentro E poi, cera ancora un tanfo di vernice Sí sí, un tantino, il balcone. E nel mentre che la camera prendeva un po daria, egli avrebbe rifatto il letto con la biancheria che sera portata. Cosí fece. Ma appena steso il primo lenzuolo su le materasse, gli parve di sentire come un picchio alluscio. I capelli gli si drizzarono su la fronte, un brivido gli spaccò le reni, come una rasojata a tradimento. Forse il pomo della lettiera di ferro aveva urtato contro la parete? Attese un po, col cuore in tumulto. Silenzio! Ma gli parve misteriosamente animato, quel silenzio Granella raccolse tutte le forze, aggrottò le ciglia cavò dalla cintola una delle pistole, riprese in mano la candela riaprí luscio e, coi capelli che gli fremevano sul capo, gridò: - Chi è là? Rimbombò cupamente il vocione nelle vuote camere. E quel rimbombo fece indietreggiare il Granella. Ma subito egli si riprese; batté un piede; avanzò il braccio con la pistola impugnata. Attese un tratto, poi si mise a ispezionare dalla soglia quella camera accanto. Cera solamente una scala, in quella camera appoggiata alla parete di contro: la scala di cui serano serviti gli operai per riattaccar la carta da parato nelle stanze. Nientaltro. Ma sí, via, non ci poteva esser dubbio: il pomo della lettiera aveva urtato contro la parete. E Granella rientrò nella camera, ma con le membra dun subito rilassate e appesantite cosí che non poté più per il momento rimettersi a rifare il letto. Prese una seggiola e andò a sedere al balcone, al fresco. - Zrí! Accidenti al pipistrello! Ma riconobbe subito, eh che quello era uno strido di pipistrello attirato dal lume della candela che ardeva nella camera. E rise Granella della paura che, questa volta, non aveva avuto, e alzò gli occhi per discerner nel bujo lo svolazzío del pipistrello. In quel mentre, gli giunse allorecchio dalla camera uno scricchiolío. Ma riconobbe subito ugualmente che quello scricchiolío era della carta appiccicata di fresco alle pareti e ci si divertí un mondo! Ah, erano uno spasso gli spiriti a quella maniera Se non che, nel voltarsi, cosí sorridente, a guardar dentro la camera vide - non comprese bene, che fosse, in prima: balzò in piedi, esterrefatto; safferrò, rinculando, alla ringhiera del balcone. Una lingua spropositata, bianca, sallungava silenziosamente lungo il pavimento dalluscio dellaltra camera, rimasto aperto! Maledetto, maledetto, maledetto! un rotolo di carta da parato un rotolo di carta da parato che gli operaj forse avevano lasciato lí in capo a quella scala Ma chi lo aveva fatto precipitare di là e poi scivolare cosí svolgendosi, lungo il pavimento di due stanze, imbroccando perfettamente luscio aperto? Granella non poté più reggere. Rientrò con la sedia; richiuse di furia il balcone; prese il cappello, la candela, e scappò via, giú per la scala. Aperto pian piano il portone, guardò nello sterrato. Nessuno! Tirò a sé il portone e, rasentando il muro della casa, sgattajolò per il viottolo fuori delle mura al bujo. Che doveva perderci la salute, lui, per amor della casa? Fantasia alterata, sí; non era altro dopo tutte quelle chiacchiere Gli avrebbe fatto bene passare una notte allaperto, con quel caldo. La notte, del resto, era brevissima. Allalba, sarebbe rincasato. Di giorno, con tutte le finestre aperte, non avrebbe avuto più, di certo, quella sciocchissima paura; e, venendo di nuovo la sera, avendo già preso confidenza con la casa, sarebbe stato tranquillo senza dubbio, che diamine! Aveva fatto male, ecco, ad andarci a dormire, cosí, in prima, per una bravata. Domani sera Credeva il Granella che nessuno si fosse accorto della sua fuga. Ma in quel fondaco dirimpetto alla casa, un carrettiere era ricoverato quella sera che lo vide uscire con tanta paura e tanta cautela, e lo vide poi rientrare ai primi albori. Impressionato del fatto e di quei modi, costui ne parlò nel vicinato con alcuni che il giorno avanti, erano andati a testimoniare in favore dei Piccirilli. E questi testimoni allora si recarono in gran segreto dallavvocato Zummo ad annunziargli la fuga del Granella spaventato. Zummò accolse la notizia con esultanza. - Lo avevo previsto! - gridò loro, con gli occhi che gli schizzavano fiamme. - Vi giuro, signori miei, che lo avevo previsto! E ci contavo. Farò appellare i Piccirilli, e mi avvarrò di questa testimonianza dello stesso Granella! A noi adesso! Tutti daccordo, ohé, signori miei! Complottò subito, per quella notte stessa, lagguato. Cinque o sei, con lui, cinque o sei: non si doveva essere in più! Tutto stava a cacciarsi in quel fondaco senza farsi scorgere dal Granella. E zitti, per carità! Non una parola con nessuno, durante tutta la giornata. - Giurate! - Giuriamo! più viva soddisfazione di quella non poteva dare a Zummo lesercizio della sua professione davvocato! Quella notte stessa, poco dopo le undici, egli sorprese il Granella che usciva scalzo dal portone della sua casa proprio scalzo, quella notte, in maniche di camicia, con le scarpe e la giacca in una mano mentre con laltra si reggeva su la pancia i calzoni che, sopraffatto dal terrore, non era riuscito ad abbottonarsi. Gli balzò addosso, dallombra, come una tigre, gridando: - Buon passeggio, Granella! Il poveruomo alle risa sgangherate degli altri appostati, si lasciò cader le scarpe di mano, prima una e poi laltra; e restò, con le spalle al muro, avvilito, basito addirittura. - Ci credi ora, imbecille, allanima immortale? - gli ruggí Zummo, scrollandolo per il petto. - La giustizia cieca ti ha dato ragione. Ma tu ora hai aperto gli occhi. Che hai visto? Parla! Ma il povero Granella, tutto tremante, piangeva, e non poteva parlare. Novelle per un anno di Luigi Pirandello FUOCO ALLA PAGLIA Non avendo più nessuno a cui comandare Simone Lampo aveva preso da un pezzo labitudine di comandare a se stesso. E si comandava a bacchetta: - Simone, qua! Simone, là! Simponeva apposta, per dispetto del suo stato, le faccende più ingrate. Fingeva talvolta di ribellarsi per costringersi a obbedire, rappresentando a un tempo le due parti in commedia. Diceva, per esempio, rabbioso: - Non lo voglio fare! - Simone, ti bastono. Tho detto, raccogli quel concime! No? Pum! Sappioppava un solennissimo schiaffo. E raccoglieva il concime. Quel giorno, dopo la visita al poderetto lunico che gli fosse restato di tutte le terre che un tempo possedeva appena due ettari di terra, abbandonati lassú senza custodia dalcun villano, si comandò di sellar la vecchia asinella con la quale soleva pur fare, ritornando al paese, i più speciosi discorsi. Lasinella, drizzando ora questa ora quella orecchia spelata, pareva gli prestasse ascolto, paziente, non ostante un certo fastidio che da qualche tempo il padrone le infliggeva e chessa non avrebbe saputo precisare: qualcosa che nellandare, le sbatteva dietro, sotto la coda. Era un cestello di vimini senza manico, legato con due lacci al posolino della sella e sospeso sotto la coda alla povera bestia per raccogliervi e conservare belle calde, fumanti, le pallottole di timo, chessa altrimenti avrebbe seminato lungo la strada. Tutti ridevano, vedendo quella vecchia asinella col cestino dietro, lí pronto al bisogno; e Simone Lampo ci scialava. Era ben noto alla gente del paese con quale e quanta liberalità fosse un tempo vissuto e in che conto avesse tenuto il denaro. Ma ora, ecco, era andato a scuola dalle formiche, le quali, b-a-ba, b-a-ba gli avevano insegnato questo espediente per non perdere neanche quel po di timo buono a ingrassar la terra. Sissignori! - Sú, Nina, sú, lasciati mettere questa bella gala qua! Che siamo più noi, Nina? Tu niente e io nessuno. Buoni soltanto da far ridere il paese. Ma non te ne curare. Ci restano ancora a casa qualche centinaio duccellini. Cio-cio-cio-cio Non vorrebbero essere mangiati! Ma io me li mangio; e tutto il paese ride. Viva lallegria! Alludeva a unaltra sua bella pensata, che poteva veramente fare il pajo col cestello appeso sotto la coda dellasina. Mesi addietro aveva finto di credere che avrebbe potuto novamente arricchire con la cultura degli uccelli. E aveva fatto delle cinque stanze della sua casa in paese tuttuna gabbia per cui era detta la gabbia del matto riducendosi a vivere in due stanzette del piano superiore con la scarsa suppellettile scampata al naufragio delle sue sostanze e con gli usci gli scuri e le invetriate delle finestre e dei finestroni, che aveva chiuso, per dar aria agli uccelli, con ingraticolati. Dalla mattina alla sera, dalle cinque stanze da basso venivan sú con gran delizia di tutto il vicinato, ringhii e strilli e cínfoli e squittíi chioccolío di merli, spincionar di fringuelli: un cinguettío, un passerajo fitto, continuo, assordante. Da parecchi giorni però, sfiduciato del buon esito di quel negozio, Simone Lampo mangiava uccellini a tutto pasto e aveva distrutto lí, nel poderetto, lapparato di reti e di canne, con cui aveva preso, a centinaja e centinaja, quegli uccellini. Sellata lasina, cavalcò e si mise in via per il paese. Nina non avrebbe affrettato il passo, neanche se il padrone la avesse tempestata di nerbate. Pareva glielo facesse apposta, per fargli assaporar meglio con la lentezza del suo andare i tristi pensieri che, a suo dire gli nascevano anche per colpa di lei, di quel tentennío del capo, cioè, chessa gli cagionava con la sua andatura. Sissignori. A forza di far cosí e cosí con la testa, guardando attorno dallalto della sua groppa la desolazione dei campi che sincupiva a mano a mano sempre più con lo spegnersi degli ultimi barlumi crepuscolari non poteva fare a meno di mettersi a commiserar la sua rovina. Lo avevano rovinato le zolfare. Quante montagne sventrate per il miraggio del tesoro nascosto! Aveva creduto di scoprire dentro ogni montagna una nuova California. Californie da per tutto! Buche profonde fino a duecento, a trecento metri, buche per la ventilazione, impianti di macchine a vapore acquedotti per la eduzione delle acque e tante e tante altre spese per uno straterello di zolfo che non metteva conto, alla fine, di coltivare. E la triste esperienza fatta più volte, il giuramento di non cimentarsi mai più in altre imprese non eran valsi a distoglierlo da nuovi tentativi, finché non sera ridotto, comera adesso, quasi al lastrico. E la moglie lo aveva abbandonato, per andare a convivere con il suo fratello ricco poiché lunica figlia era andata a farsi monaca per disperata. Era solo, adesso, senza neanche una servaccia in casa; solo e divorato da un continuo orgasmo, che gli faceva commettere tutte quelle follie. Lo sapeva, sí: era cosciente delle sue follie; le commetteva apposta, per far dispetto alla gente che, prima, da ricco lo aveva tanto ossequiato, e ora gli voltava le spalle e rideva di lui. Tutti, tutti ridevano di lui e lo sfuggivano; nessuno che volesse dargli ajuto, che gli dicesse: - Compare, che fate? venite qua: voi sapete lavorare, avete lavorato sempre, onestamente; non fate più pazzie; mettetevi con me a una buona impresa! - Nessuno. E la smania, linterno rodío, in quellabbandono, in quella solitudine agra e nuda, crescevano e lo esasperavano sempre più. Lincertezza di quella sua condizione era la sua maggiore tortura. Sí, perché non era più né ricco, né povero. Ai ricchi non poteva più accostarsi, e i poveri non lo volevano riconoscere per compagno per via di quella casa in paese e di quel poderetto lassú. Ma che gli fruttava la casa? Niente. Tasse, gli fruttava. E quanto al poderetto, ecco qua: cera, per tutta ricchezza, un po di grano che mietuto fra pochi giorni, gli avrebbe dato, sí e no, tanto da pagare il censo alla mensa vescovile. Che gli restava dunque, per mangiare? Quei poveri uccellini, là E che pena, anche questa! Finché sera trattato di prenderli per tentare un negozio da far ridere la gente, transeat; ma ora, scender giú nel gabbione, acchiapparli, ucciderli e mangiarseli - Sú Nina, sú! Dormi, stasera? Sú! Maledetta la casa e maledetto il podere, che non lo lasciavano essere neanche povero bene, povero e pazzo, lí, in mezzo a una strada povero senza pensieri, come tanti ne conosceva e per cui, nellesasperazione in cui si trovava, sentiva uninvidia angosciosa. Tutta un tratto Nina simpuntò con le orecchie tese. - Chi è là? - gridò Simone Lampo. Sul parapetto dun ponticello lungo lo stradone gli parve di scorgere, nel bujo, qualcuno sdrajato. - Chi è là? Colui che stava lí sdrajato alzò appena il capo ed emise come un grugnito. - Oh tu, Nàzzaro? Che fai lí? - Aspetto le stelle. - Te le mangi? - No: le conto. - E poi? Infastidito da quelle domande, Nàzzaro si rizzò a sedere sul parapetto e gridò iroso tra il fitto barbone abbatuffolato: - Don Simo, andate, non mi seccate! Sapete bene che a questora non negozio più; e con voi non voglio discorrere! Cosí dicendo, si sdrajò di nuovo, a pancia allaria, sul parapetto, in attesa delle stelle. Quando aveva guadagnato quattro soldi, o strigliando due bestie o accudendo a qualche altra faccenda purché spiccia, Nàzzaro diventava padrone del mondo. Due soldi di pane e due soldi di frutta. Non aveva bisogno daltro. E se qualcuno gli proponeva di guadagnarsi, oltre a quei quattro soldi, per qualche altra faccenda, una o magari dieci lire, rifiutava rispondendo sdegnosamente a quel suo modo: - Non negozio più! E si metteva a vagar per le campagne o lungo la spiaggia del mare o sú per i monti. Sincontrava da per tutto, e dove meno si sarebbe aspettato, scalzo, silenzioso con le mani dietro la schiena e gli occhi chiari, invagati e ridenti. - Ve ne volete andare, insomma, sí o no? - gridò levandosi di nuovo a sedere sul parapetto, più iroso, vedendo che quello sera fermato con lasina a contemplarlo. - Non mi vuoi neanche tu? - disse allora Simone Lampo, scotendo il capo. - Eppure, va là, che potremmo far bene il paio, noi due. - Col demonio, voi, il paio! - borbottò Nàzzaro, tornando a sdrajarsi. - Siete in peccato mortale, ve lho detto! - Per quegli uccellini? - Lanima, lanima, il cuore non ve lo sentite rodere, il cuore? Sono tutte quelle creature di Dio, che vi siete mangiate! Andate Peccato mortale! - Arrí, - disse Simone Lampo allasinella. Fatti pochi passi, sarrestò di nuovo, si voltò indietro e chiamò: - Nàzzaro! Il vagabondo non gli rispose. - Nàzzaro - ripeté Simone Lampo. - Vuoi venire con me a liberare gli uccelli? Nàzzaro si rizzò di scatto. - Dite davvero? - Sí. - Volete salvarvi lanima? Non basta. Dovreste dar fuoco anche alla paglia! - Che paglia? - A tutta la paglia! - disse Nàzzaro, accostandosi, rapido e leggero come unombra. Posò una mano sul collo dellasina, laltra su una gamba di Simone Lampo e guardandolo negli occhi, tornò a domandargli: - Vi volete salvar lanima davvero? Simone Lampo sorrise e gli rispose: - Sí. - Proprio davvero? Giuratelo! Badate, io so quello che ci vorrebbe per voi. Studio la notte, e so quello che ci vorrebbe, non per voi soltanto ma anche per tutti i ladri, per tutti glimpostori che abitano laggiú, nel nostro paese; quello che Dio dovrebbe fare per la loro salvazione e che fa, presto o tardi sempre: non dubitate! Dunque volete davvero liberare gli uccelli? - Ma sí, te lho detto. - E fuoco alla paglia? - E fuoco alla paglia! - Va bene. Vi prendo in parola. Andate avanti e aspettatemi. Devo ancora contare fino a cento. Simone Lampo riprese la via, sorridendo e dicendo a Nàzzaro: - Bada, taspetto. Sintravedevano ormai laggiú, lungo la spiaggia, i lumi fiochi del paesello. Da quella via su laltipiano marnoso che dominava il paese, si spalancava nella notte la vacuità misteriosa del mare che faceva apparir più misero quel gruppetto di lumi laggiú. Simone Lampo trasse un profondo sospiro e aggrottò le ciglia. Salutava ogni volta cosí, da lontano, lapparizione di quei lumi. Ceran due pazzi patentati per gli uomini che stavano laggiú, oppressi, ammucchiati: lui e Nàzzaro. Bene: ora si sarebbero messi insieme per accrescere lallegria del paese! Libertà agli uccellini e fuoco alla paglia! Gli piaceva questa esclamazione di Nàzzaro; e se la ripeté con crescente soddisfazione parecchie volte prima di giungere al paese. - Fuoco alla paglia! Gli uccellini, a quellora, dormivano tutti, nelle cinque stanze del piano di sotto. Quella sarebbe stata per loro lultima notte da passar lí. Domani, via! Liberi. Una gran volata! E si sarebbero sparpagliati per laria; sarebbero ritornati ai campi, liberi e felici. Sí, era una vera crudeltà, la sua. Nàzzaro aveva ragione. Peccato mortale! Meglio mangiar pane asciutto, e lí. Legò lasina nella stalluccia e, con la lucernetta a olio in mano andò sú ad aspettar Nàzzaro, che doveva contare, come gli aveva detto, fino a cento stelle. - Matto! Chi sa perché? Ma era forse una divozione Aspetta e aspetta, Simone Lampo cominciò ad aver sonno. Altro che cento stelle! Dovevano esser passate più di tre ore. Mezzo firmamento avrebbe potuto contare Via! via! Forse glie laveva detto per burla, che sarebbe venuto. Inutile aspettarlo ancora. E si disponeva a buttarsi sul letto, cosí vestito, quando sentí bussare forte alluscio di strada. Ed ecco Nàzzaro, ansante e tutto ilare e irrequieto. - Sei venuto di corsa? - Sí. Fatto! - Che hai fatto? - Tutto. Ne parleremo domani, don Simo! Sono stanco morto. Si buttò a sedere su una seggiola e cominciò a stropicciarsi le gambe con tutte due le mani mentre gli occhi danimale forastico gli brillavano dun riso strano, abbozzato appena sulle labbra di tra il folto barbone. - Gli uccelli? - domandò. - Giú. Dormono. - Va bene. Non avete sonno voi? - Sí. Tho aspettato tanto - Prima non ho potuto. Coricatevi. Ho sonno anchio, e dormo qua, su questa seggiola. Sto bene, non vincomodate! Ricordatevi che siete ancora in peccato mortale! Domani compiremo lespiazione. Simone Lampo lo mirava dal letto, appoggiato su un gomito; beato. Quanto gli piaceva quel matto vagabondo! Gli era passato il sonno, e voleva seguitare la conversazione. - Perché conti le stelle, Nàzzaro, di? - Perché mi piace contarle. Dormite! - Aspetta. Dimmi: sei contento tu? - Di che? - domandò Nàzzaro, levando la testa, che aveva già affondata tra le braccia appoggiate al tavolino. - Di tutto, - disse Simone Lampo. - Di vivere cosí - Contento? Tutti in pena siamo, don Simo! Ma non ve nincaricate. Passerà! Dormiamo. E riaffondò la testa tra le braccia. Simone Lampo sporse il capo per spegnere la candela; ma, sul punto, trattenne il fiato. Lo costernava un po lidea di restare al bujo con quel matto là. - Di, Nàzzaro: vorresti rimanere sempre con me? - Sempre non si dice. Finché volete. Perché no? - E mi vorrai bene? - Perché no? Ma, né voi padrone, né io servo. Insieme. Vi sto appresso da un pezzo, sapete? So che parlate con lasina e con voi stesso; e ho detto tra me: La sorba si matura Ma non mi volevo accostare a voi, perché avevate gli uccelli prigionieri in casa. Ora che mavete detto di voler salvare lanima, starò con voi, finché mi vorrete. Intanto, vho preso in parola, e il primo passo è fatto. Buona notte. - E il rosario, non te lo dici? Parli tanto di Dio! - Me lo son detto. È in cielo il mio rosario. Unavemaria per ogni stella. - Ah, le conti per questo? - Per questo. Buona notte. Simone Lampo, raffidato da queste parole, spense la candela. E poco dopo, tutti e due dormivano. Allalba, i primi cinguettii degli uccelli imprigionati svegliarono subito il vagabondo che dalla seggiola sera buttato a dormire in terra. Simone Lampo, che a quei cinguettii era già avvezzo, ronfava ancora. Nàzzaro andò a svegliarlo. - Don Simo, gli uccelli ci chiamano. - Ah, già! - fece Simone Lampo, destandosi di soprassalto e sgranando tanto docchi alla vista di Nàzzaro. Non si ricordava più di nulla. Condusse il compagno nellaltra stanzetta e, sollevata la caditoja su lassito scesero entrambi la scala di legno della cateratta e pervennero nel piano di sotto intanfato dello sterco di tutte quelle bestioline e di rinchiuso. Gli uccelli, spaventati, presero tutti insieme a strillare, levandosi con gran tumulto dali verso il tetto. - Quanti! quanti! - esclamò Nàzzaro, pietosamente, con le lagrime agli occhi. - Povere creature di Dio! - E ce nerano di più! - esclamò Simone Lampo, tentennando il capo. - Meritereste la forca, don Simo! - gli gridò quello mostrandogli le pugna. - Non so se basterà lespiazione che vho fatto fare! Sú, andiamo! Bisognerà mandarli tutti in una stanza, prima. - Non ce nè bisogno. Guarda! - disse Simone Lampo, afferrando un fascio di cordicelle che, per un congegno complicatissimo tenevano aderenti ai vani delle finestre e dei finestroni gli ingraticolati. Vi si appese, e giú! Glingraticolati, alla strappata, precipitarono tuttinsieme con fracasso indiavolato. - Cacciamo via, ora! cacciamo via! Libertà! Libertà! Sciò! sciò! sciò! Gli uccelli da più mesi lí imprigionati, in quel subitaneo scompiglio, sgomenti, sospesi sul fremito delle ali non seppero in prima spiccare il volo: bisognò che alcuni, più animosi savventassero via, come frecce, con uno strido di giubilo e di paura insieme; seguiron gli altri, cacciati, a stormi, a stormi, in gran confusione e si sparpagliarono dapprima, come per rimettersi un po dallo stordimento su gli scrimoli dei tetti, su le torrette dei camini, su i davanzali delle finestre su le ringhiere dei balconi del vicinato, suscitando giú, nella strada un gran clamore di meraviglia, a cui Nàzzaro, piangente dalla commozione e Simone Lampo rispondevano seguitando a gridare per le stanze ormai vuote: - Sciò! sciò! Libertà! Libertà! Saffacciarono quindi anchessi a godere dello spettacolo della via invasa da tutti quegli uccellini liberati alla nuova luce dellalba. Ma già qualche finestra si schiudeva; qualche ragazzo, qualche donna tentavano, ridendo, di ghermire questo o quelluccellino; e allora Nàzzaro, furibondo, protese le braccia e cominciò a sbraitare come un ossesso: - Lasciate! Non varrischiate! Ah, mascalzone! ah ladra di Dio! Lasciateli andare! Simone Lampo cercò di calmarlo: - Va là! Sta tranquillo che non si lasceranno più prendere ormai Ritornarono al piano di sopra, sollevati e contenti. Simone Lampo saccostò a un fornelletto per accendere il fuoco e fare il caffè; ma Nàzzaro lo trasse di furia per un braccio. - Che caffè, don Simo! Il fuoco è già acceso. Lho acceso io stanotte. Sú, corriamo a vedere laltra volata di là! - Laltra volata? - gli domandò Simone Lampo, stordito. - Che volata? - Una di qua, e una di là! - disse Nàzzaro. - Lespiazione, per tutti gli uccelli che vi siete mangiati. Fuoco alla paglia, non ve lho detto? Andiamo a sellare lasina, e vedrete. Simone Lampo vide passarsi come una vampa davanti agli occhi. Temette dintendere. Afferrò Nàzzaro per le braccia e, scotendolo, gli gridò: - Che hai fatto? - Ho bruciato il grano del vostro podere, - gli rispose tranquillamente Nàzzaro. Simone Lampo allibí dapprima; poi, trasfigurato dallira, si lanciò contro il matto. - Tu? Il grano? Assassino! Dici davvero? Mhai bruciato il grano? Nàzzaro lo respinse con una bracciata furiosa. - Don Simo, a che gioco giochiamo? Di quanti parlari siete? Fuoco alla paglia, mi avete detto. E io ho dato fuoco alla paglia, per lanima vostra! - Ma io ti mando ora in galera! - ruggí Simone Lampo. Nàzzaro ruppe in una gran risata, e gli disse chiaro e tondo: - Pazzo siete! Lanima, eh? Cosí ve la volete salvare lanima? Niente, don Simo! Non ne facciamo niente. - Ma tu mhai rovinato, assassino! - gridò con altro tono di voce Simone Lampo, quasi piangente, ora. - Potevo figurarmi che tu intendessi dir questo? bruciarmi il grano? E come faccio ora? Come pago il censo alla mensa vescovile? il censo che grava sul podere? Nàzzaro lo guardò con aria di compatimento sdegnoso: - Bambino! Vendete la casa, che non vi serve a nulla, e liberate del censo il podere. È presto fatto. - Sí, - sghignò Simone Lampo. - E intanto che mangio io là, senza uccelli e senza grano? - A questo ci penso io, - gli rispose con placida serietà Nàzzaro. - Non devo star con voi? Abbiamo lasina; abbiamo la terra; zapperemo e mangeremo. Coraggio, don Simo! Simone Lampo rimase stupito a mirare la fiducia serena di quel matto chera rimasto innanzi a lui con una mano alzata a un gesto di noncuranza sdegnosa e un bel riso darguta spensieratezza negli occhi chiari e tra il folto barbone abbatuffolato. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA FEDELTÀ DEL CANE Mentre donna Giannetta ancora in sottana, e con le spalle e le braccia scoperte e un po anche il seno più dun po veramente si racconciava i bei capelli corvini seduta innanzi alla specchiera il marchese don Giulio del Carpine finiva di fumarsi una sigaretta sdrajato sulla poltrona a piè del letto disfatto, ma con tale cipiglio che in quella sigaretta pareva vedesse e volesse distruggere chi sa che cosa dal modo come la guardava nel togliersela dalle labbra, dalla rabbia con cui ne aspirava il fumo e poi lo sbuffava. Dimprovviso si rizzò sulla vita e disse scrollando il capo: - Ma no, via, non è possibile! Donna Giannetta si voltò sorridente a guardarlo con le belle braccia levate e le mani tra i capelli, come donna che non tema di mostrar troppo del proprio corpo. - Ancora ci pensi? - Perché non cè logica! - scattò egli, alzandosi, stizzito. - Tra me e coso, e Lulú, via, non tocca a dirlo a me Donna Giannetta chinò il capo da una parte e stette cosí a osservar don Giulio di sotto il braccio come per farne una perizia disinteressata prima di emettere un giudizio. Poi, comicamente, quasiché la coscienza proprio non le permettesse di concedere senza qualche riserva, sospirò: - Eh secondo - Ma che secondo, fa il piacere! - Secondo, secondo, caro mio, - ripeté allora senzaltro donna Giannetta. Del Carpine scrollò le spalle e si mosse per la camera. Quandaveva la barba era veramente un belluomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche cosí con la barba rasa, anzi appunto perché se lera rasa. - La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che luomo ha della donna o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò: - E allora che cosa? - Ma sí, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco! - Oh, - fece allora lei, con un respiro di sollievo. - E tu non lhai, di te? - Che cosa? - Cotesta poca stima che dici. - Non lho, non lho, non lho, se mi paragono con coso, con Lulú; ecco! - Povero Lulú mio! - esclamò allora donna Giannetta, rompendo in una sua abituale risatina, chera come una cascatella gorgogliante. - Ma tua moglie? - domandò poi. - Bisognerebbe ora vedere che stima ha di te tua moglie. - Oh senti! - saffrettò a risponderle don Giulio, infiammato. - Non posso in nessun modo crederla capace di preferirmi - Coso! - Non cè logica! non cè logica! Mia moglie sarà sarà come tu vuoi; ma intelligente è. Di noi, chio sappia, non sospetta. Perché lo farebbe? E con Lulú, poi? Donna Giannetta, finito dacconciarsi i capelli, si levò dalla specchiera. - Tu insomma, - disse, - difendi la logica. La tua, però. Prendimi il copribusto, di là. Ecco, sí, codesto, grazie. Non la logica di tua moglie, caro mio. Come ragionerà Livia? Perché Lulú è affettuoso, Lulú è prudente, Lulú è servizievole E mica tanto sciocco poi, sai? Guarda: io, per esempio, non ho il minimo dubbio che lui - Ma va! - negò recisamente don Giulio, dando una spallata. - Del resto, che sai tu? chi te lha detto? - Ih, - fece donna Giannetta, appressandoglisi, prendendolo per le braccia e guardandolo negli occhi. - Ti alteri? Ti turbi sul serio? Ma scusa, è semplicemente ridicolo mentre noi, qua - Non per questo! - scattò del Carpine, infocato in volto. - Non ci so credere, ecco! Mi pare impossibile, mi pare assurdo che Livia - Ah sí? Aspetta, - lo interruppe donna Giannetta. Gli tese prima il copribusto di nansouk, perchegli lajutasse a infilarselo, poi andò a prendere dalla mensola una borsetta ne trasse un cartoncino filettato doro, strappato dal taccuino, e glielo porse. Vi era scritto frettolosamente a matita un indirizzo: Via Sardegna, novantasei. - Se vuoi, per pura curiosità Don Giulio del Carpine restò a guardarla, stordito, col pezzettino di carta in mano. - Come come lhai scoperto? - Eh, - fece donna Giannetta, stringendosi nelle spalle e socchiudendo maliziosamente gli occhi. - Lulú è prudente, ma io Per la nostra sicurezza Caro mio, tu badi troppo a te Non ti sei accorto per esempio, comio da qualche tempo venga qua e ne vada via più tranquilla? - Ah - sospirò egli astratto, turbato. - E Livia, dunque? Via Sardegna: sarebbe una traversa di Via Veneto? - Sí: numero novantasei, una delle ultime case, in fondo. Cè sotto uno studio di scultura, preso anche a pigione da Lulú. Ah! ah! ah! Te lo figuri Lulú scultore? Rise forte, a lungo. Rise altre volte, a scatti, mentre finiva di vestirsi, per le comiche immagini che le suscitava il pensiero di Lulú suo marito, scultore in una scuola di nudo, con Livia del Carpine per modella. E guardava obliquamente don Giulio, che sera seduto di nuovo su la poltrona, col cartoncino arrotolato fra le dita. Quando fu pronta, col cappellino in capo e la veletta abbassata, si guardò allo specchio, di faccia, di fianco poi disse: - Non bisogna presumer troppo di sé, caro! Io ci ho piacere per il povero Lulú e anche per me Anche tu, del resto, dovresti esserne contento. Scoppiò di nuovo a ridere, vedendo la faccia che lui le faceva; e corse a sederglisi su le ginocchia e a carezzarlo: - Vendicati su me, via, Giugiú! Come sei terribile Ma chi la fa laspetta caro: proverbio! Poiché Lulú è contento, noi adesso - Io voglio prima accertarmene, capisci? - dissegli duramente, con un moto di rabbia mal represso, quasi respingendola. Donna Giannetta si levò subito in piedi, risentita, e disse fredda fredda: - Fa pure. Addio, eh? Ma saffrettò a levarsi anche lui, pentito. Lespansione daffetto a cui stava per abbandonarsi gli fu però interrotta dalla stizza persistente. Tuttavia disse: - Scusami, Gianna Mi mi hai frastornato, ecco. Sí, hai ragione. Dobbiamo vendicarci bene. più mia, più mia, più mia. E la prese, cosí dicendo, per la vita e la strinse forte a sé. - No Dio mi guasti tutta di nuovo! - gridò lei, ma contenta, cercando dopporsi con le braccia. Poi lo baciò pian piano, teneramente da dietro la veletta, e scappò via. Giugiú del Carpine, aggrottato e con gli occhi fissi nel vuoto rimase a raschiarsi le guance rase con le unghie della mano spalmata sulla bocca. Si riscosse come punto da un improvviso ribrezzo per quella donna che aveva voluto morderlo velenosamente, cosí, per piacere. Contenta ne era; ma non per la loro sicurezza. No! contenta di non esser sola; e anche ma sí, lo aveva detto chiaramente per aver punito la presunzione di lui. Senza capire, imbecille, che se lei, avendo Lulú per marito, poteva in certo qual modo avere una scusa al tradimento Livia no, perdio, Livia no! Sera fisso ormai questo chiodo, e non si poteva dar pace. Dellonestà di sua moglie, come di quella di tutte le donne in genere, non aveva avuto mai un gran concetto. Ma uno grandissimo ne aveva di sé, della sua forza, della sua prestanza maschile; e riteneva perciò, fermamente, che sua moglie Forse però poteva essersi messa con Lulú Sacchi per vendetta. Vendetta? Ma Dio mio, che vendetta per lei? Avrebbe fatto, se mai, quella di Lulú Sacchi, non già la sua, mettendosi con un uomo che valeva molto meno di suo marito. Già! Ma non sera egli messo scioccamente con una donna che valeva senza dubbio molto meno di sua moglie? Ecco allora perché Lulú Sacchi mostrava di curarsi cosí poco del tradimento di donna Giannetta. Sfido! Erano suoi tutti i vantaggi di quello scambio. Anche quello daver acquistato, dalla relazione di lui con donna Giannetta, il diritto desser lasciato in pace. Il danno e le beffe, dunque. Ah, no, perdio! no, e poi no! Uscí, pieno dastio e furioso. Tutto quel giorno si dibatté tra i più opposti propositi, perché più ci pensava, più la cosa gli pareva inverosimile. In sei anni di matrimonio aveva sperimentato sua moglie, se non al tutto insensibile, certo non molto proclive allamore. Possibile che si fosse ingannato cosí? Stette tutto quel giorno fuori; rincasò a tarda notte per non incontrarsi con sua moglie. Temeva di tradirsi, quantunque dicesse ancora a se stesso che, prima di credere, voleva vedere. Il giorno dopo si svegliò fermo finalmente in questo proposito di andare a vedere. Ma, appena sulle mosse, cominciò a provare unacre irritazione; avvilimento e nausea. Perché, dato il caso che il tradimento fosse vero, che poteva far lui? Nulla. Fingere soltanto di non sapere. E non cera il rischio dimbattersi nelluno o nellaltra, per quella via? Forse sarebbe stato più prudente andar prima, di mattina, a veder soltanto quella casa far le prime indagini e deliberare quindi sul posto ciò che gli sarebbe convenuto di fare. Si vestí in fretta; andò. Vide cosí la casa al numero novantasei, la quale aveva realmente al pianterreno lo studio di scultura per cui donna Giannetta aveva tanto riso. La verità di questa indicazione gli rimescolò tutto il sangue, come se essa importasse di conseguenza la prova del tradimento. Dal portone duna casa dirimpetto, un po più giú si fermò a guardare le finestre di quella casa e a domandarsi quali fossero quelle del quartierino appigionato da Lulú. Pensò infine che quel portone, non guardato da nessuno poteva essere per lui un buon posto da vedere senzesser visto, quando, a tempo debito, sarebbe venuto a spiare. Conoscendo le abitudini della moglie, le ore in cui soleva uscir di casa argomentò che il convegno con lamante poteva aver luogo o alla mattina, fra le dieci e le undici, o nel pomeriggio, poco dopo le quattro. Ma più facilmente di mattina. Ebbene, poiché era lí, perché non rimanerci? Poteva darsi benissimo che gli riuscisse di togliersi il dubbio quella mattina stessa. Guardò lorologio; mancava poco più di unora alle dieci. Impossibile star lí fermo, in quel portone, tanto tempo. Poiché lí vicino cera lentrata a Villa Borghese da Porta Pinciana: ecco, si sarebbe recato a passeggiare a Villa Borghese per unoretta. Era una bella mattinata di novembre, un po rigida. Entrato nella Villa, don Giulio vide nella prossima pista due ufficiali dartiglieria insieme con due signorine, che parevano inglesi sorelle, bionde e svelte nelle amazzoni grige, con due lunghi nastri scarlatti annodati attorno al colletto maschile. Sotto gli occhi di don Giulio essi presero tutte quattro a un tempo la corsa, come per una sfida. E don Giulio si distrasse: scese il ciglio del viale, sappressò alla pista per seguir quella corsa e notò subito con locchio esperto, che il cavallo, un sauro, montato dalla signorina che stava a destra, buttava male i quarti anteriori. I quattro scomparvero nel giro della pista. E don Giulio rimase lí a guardare, ma dentro di sé: sua moglie, donna Livia, su un grosso bajo focoso. Nessuna donna stava cosí bene in sella, come sua moglie. Era veramente un piacere vederla. Cavallerizza nata! E con tanta passione pei cavalli, cosí nemica dei languori femminili sera andata a mettere con quel Lulú Sacchi frollo, melenso? Era da vedere, via! Girò, astratto, assorto, pe viali, dove lo portavano i piedi. A un certo punto consultò lorologio e saffrettò a tornare indietro. Seran fatte circa le dieci, perbacco! e diventava quasi unimpresa, ora, traversare Via Sardegna per arrivare a quel portone là in fondo. Certo sua moglie non sarebbe venuta dalla parte di Via Veneto, ma da laggiú, per una traversa di Via Boncompagni. Cera però il rischio che di qua venisse Lulú e lo scorgesse. Simulando una gran disinvoltura, senza voltarsi indietro, ma allungando lo sguardo fin in fondo alla via del Carpine andava con un gran batticuore che, dandogli una romba negli orecchi, quasi gli toglieva il senso delludito. Man mano che inoltrava, lansia gli cresceva. Ma ecco il portone: ancora pochi passi E don Giulio stava per trarre un gran respiro di sollievo sgattajolando dentro il portone, quando - Tu, qua? Trasecolò. Lulú Sacchi era lí anche lui, nello stesso portone. Curvo, carezzava un cagnolino lungo lungo, basso basso, di pelo nero; e quel cagnolino gli faceva un mondo di feste, tutto fremente, e si storcignava, si allungava grattando con le zampette su le gambe di lui, o saltava per arrivare a lambirgli il volto. Ma non era Liri, quello? Sí, Liri, il cagnolino di sua moglie. Lulú era pallido, alterato dalla commozione; aveva gli occhi pieni di lagrime, evidentemente per le feste che gli faceva il cagnolino, quella bestiola buona, quella bestiola cara che lo conosceva bene e gli era fedele, ah esso sí, esso sí! non come quella sua padronaccia donna indegna, donna vile, sí, sí, o buon Liri, anche vile, vile; perché una donna che si porta nel quartierino pagato dal proprio amante un altro amante il quale devessere per forza un miserabile, un farabutto, un mascalzone, questa donna, o buon Liri, è vile, vile, vile. Cosí diceva fra sé Lulú Sacchi, carezzando il cagnolino e piangendo dallonta e dal dolore prima che Giulio del Carpine entrasse nel portone, dove anche lui era venuto ad appostarsi. Per un equivoco preso dalla vecchia serva che si recava dopo i convegni a rassettare il quartierino Lulú aveva scoperto quellinfamia di donna Livia; e, venendo ad appostarsi, aveva trovato per istrada Liri, smarrito evidentemente dalla padrona nella fretta di salir sú al convegno. La presenza del cagnolino, lí, in quella strada, aveva dato la prova a Lulú Sacchi che il tradimento era vero era vero! Anche lui non aveva voluto crederci; ma con più ragione, lui, perché veramente una tale indegnità passava la parte. E adesso si spiegava perché ella non aveva voluto chegli tenesse la chiave del quartierino e se la fosse tenuta lei invece, costringendolo ogni volta ad aspettare lí, nello studio di scultura, chella venisse. Oh comera stato imbecille, stupido, cieco! Tutto intanto poteva aspettarsi il povero Lulú tranne che don Giulio del Carpine venisse a sorprenderlo nel suo agguato. I due uomini si guardarono, allibiti. Lulú Sacchi non pensò che aveva gli occhi rossi di pianto, ma istintivamente, poiché le lagrime gli si erano raggelate sul volto in fiamme se le portò via con due dita e, alla prima domanda lanciata nello stupore da don Giulio: Tu qua! rispose balbettando e aprendo le labbra a uno squallido sorriso: - Eh? già sí a-aspettavo Del Carpine guardò, accigliato, il cane. - E Liri? Lulú Sacchi chinò gli occhi a guardarlo, come se non lo avesse prima veduto e disse: - Già Non so si trova qui Di fronte a quella smarrita scimunitaggine, don Giulio ebbe come un fremito di stizza; scese sul marciapiede della via e guardò in sú, al numero del portone. - Insomma è qua? Dovè? - Che dici? - domandò Lulú Sacchi ancora col sorriso squallido su le labbra, ma come se non avesse più una goccia di sangue nelle vene. Del Carpine lo guardò con gli occhi invetrati. - Chi aspettavi tu qua? - Un un mio amico, - balbettò Lulú. - È è andato sú - Con Livia? - domandò del Carpine. - No! Che dici? - fece Lulú Sacchi, smorendo vieppiù. - Ma se Liri è qua - Già, è qua; ma ti giuro che io lho proprio trovato per istrada, - disse col calore della verità Lulú Sacchi infoscandosi a un tratto. - Qua? per istrada? - ripeté del Carpine, chinandosi verso il cane. - Sai tu dunque la strada, eh, Liri? Come mai? Come mai? La povera bestiola, sentendo la voce del padrone insolitamente carezzevole, fu presa da una subita gioja; gli si slanciò su le gambe, dimenandosi tutta; cominciò a smaniare con le zampette; sallungò, guajolando; poi sarrotolò per terra e, quasi fosse improvvisamente impazzita, si mise a girare, a girar di furia per landrone; poi a spiccar salti addosso al padrone, addosso a Lulú, abbajando forte, ora, come se, in quel suo delirio daffetto in quellaccensione della istintiva fedeltà, volesse uniti quei due uomini fra i quali non sapeva come spartire la sua gioja e la sua devozione. Era veramente uno spettacolo commoventissimo la fedeltà di questo cane duna donna infedele, verso quei due uomini ingannati. Luno e laltro, ora, per sottrarsi al penosissimo imbarazzo in cui si trovavano cosí di fronte si compiacevano molto della festa frenetica chesso faceva loro; e presero ad aizzarlo con la voce, col frullo delle dita: - Qua, Liri! - Povero Liri! - ridendo tutti e due convulsamente. A un tratto però Liri sarrestò, come per un fiuto improvviso: andò su la soglia del portone, vi si acculò un po, sospeso, inquieto guardando nella via, con le due orecchie tese e la testina piegata da una parte, quindi spiccò la corsa precipitosamente. Don Giulio sporse il capo a guardare, e vide allora sua moglie che svoltava dalla via, seguita dal cagnolino. Ma sentí afferrarsi per un braccio da Lulú Sacchi, il quale - pallido, stravolto fremente - gli disse: - Aspetta! Lasciami vedere con chi - Come! - fece don Giulio, restando. Ma Lulú Sacchi non ragionava più; lo strappò indietro, ripetendo: - Lasciami vedere, ti dico! Sta zitto Vide Liri che sera fermato allangolo della via, perplesso, come tenuto tra due, guardando verso il portone, in attesa. Poco dopo, dalla porta segnata col numero novantasei uscí un giovanottone su i ventanni tronfio, infocato in volto, con un paio di baffoni in sú, inverosimili. - Il Toti! - esclamò allora Lulú Sacchi, con un ghigno orribile, che gli contraeva tutto il volto; e, senza lasciare il braccio di don Giulio, aggiunse: - Il Toti, capisci? Un ragazzaccio! Uno studentello! Capisci, che fa tua moglie? Ma glielaccomodo io, adesso! Lasciami fare Hai visto? E ora basta, Giulio! Basta per tutti, sai? E scappò via, su le furie. Don Giulio del Carpine rimase come intronato. Eh che? Due, dunque: Lulú messo da parte, oltrepassato? Lí, un altro, nello stesso quartierino? Un giovinastro Sua moglie! E come mai Lulú? Dunque, stava ad aspettare anche lui? E quel cagnolino smarrito lí, in mezzo alla via confuso eh sfido! tra tanti E aveva fatto le feste anche a lui carino carino carino - Ah! - fece don Giulio, scrollandosi tutto dalla nausea dal ribrezzo, ma pur con un segreto compiacimento che, per Lulú almeno, era come aveva detto lui: che veramente cioè, sua moglie non aveva potuto prenderlo sul serio, e lo aveva ingannato, ecco qua; e non solo, ma anche schernito! anche schernito! Cavò il fazzoletto e si stropicciò le mani che la bestiola devota gli aveva lambite; se le stropicciò forte forte forte, fin quasi a levarsi la pelle. Ma, a un tratto, se lo vide accanto, chiotto chiotto, con le orecchie basse, la coda tra le gambe, quel povero Liri che sera provato a seguir prima la padrona, poi il Toti, poi Lulú e che ora infine aveva preso a seguir lui. Don Giulio fu assalito da una rabbia furibonda: gli parve oscenamente scandalosa la fedeltà di quella brutta bestiola e le allungò anche lui un violentissimo calcio. - Va via! Novelle per un anno di Luigi Pirandello TUTTO PER BENE PRIMERA PARTE CAPITULO UNO La signorina Silvia Ascensi venuta a Roma per ottenere il trasferimento dalla Scuola normale di Perugia in altra sede - qualunque e dovunque fosse, magari in Sicilia, magari in Sardegna - si rivolse per ajuto al giovane deputato del collegio onorevole Marco Verona, che era stato discepolo devotissimo del suo povero babbo il professor Ascensi dellUniversità di Perugia, illustre fisico, morto da un anno appena, per uno sciagurato accidente di gabinetto. Era sicura che il Verona, conoscendo bene i motivi per cui ella voleva andar via dalla città natale avrebbe fatto valere in suo favore la grande autorità che in poco tempo era riuscito ad acquistarsi in Parlamento. Il Verona, difatti, la accolse non solo cortesemente, ma con vera benevolenza. Ebbe finanche la degnazione di ricordarle le visite che, da studente egli aveva fatto al compianto professore, perché ad alcune di queste visite, se non singannava ella era stata presente, giovinetta allora, ma non tanto piccolina se già - ma sicuro! - se già faceva da segretaria al babbo La signorina Ascensi, a tal ricordo, sinvermigliò tutta. Piccolina? Altro che! Aveva nientemeno che quattordici anni lei, allora E lui, lonorevole Verona, quanti poteva averne. Venti, ventuno al più. Oh, ella avrebbe potuto ripetergli ancora, parola per parola, tutto ciò chegli era venuto a chiedere al babbo in quelle visite. Il Verona si mostrò dolentissimo di non aver seguitato gli studii pei quali il professor Ascensi aveva saputo ispirargli in quel tempo tanto fervore; poi esortò la signorina a farsi animo, poiché ella, al ricordo della sciagura recente, non aveva saputo trattener le lagrime. Infine, per raccomandarla con maggiore efficacia, volle accompagnarla - ma proprio scomodarsi fino a tal punto? - sí sí, lui in persona volle accompagnarla al Ministero della Pubblica Istruzione. Destate, però, erano tutti in vacanza, quellanno, alla Minerva. Per il ministro e il sotto-segretario di Stato lonorevole Verona lo sapeva; ma non credeva di non trovare in ufficio il capo-divisione neppure il capo-sezione Dovette contentarsi di parlare col cavalier Martino Lori segretario di prima classe, che reggeva in quel momento lui solo lintera divisione. Il Lori, scrupolosissimo impiegato era molto ben visto dai superiori e dai subalterni per la squisita cordialità dei modi, per lindole mite che gli traspariva dallo sguardo, dal sorriso, dai gesti e per la correttezza anche esteriore della persona linda, curata con diligenza amorosa. Egli accolse lonorevole Verona con molti ossequii e rosso in volto per la gioja non solo perché prevedeva che questo deputato, senza dubbio un giorno o laltro sarebbe stato suo capo supremo, ma perché veramente da anni era ammiratore fervido dei discorsi di lui alla Camera. Volgendosi poi a guardare la signorina e sapendo chera figlia del compianto e illustre professore dellAteneo perugino il cavalier Lori provò unaltra gioja, non meno viva. Egli aveva poco più di trentanni e la signorina Silvia Ascensi aveva un curioso modo di parlare: pareva che con gli occhi - duno strano color verde quasi fosforescenti - spingesse le parole a entrar bene nellanima di chi lascoltava; e saccendeva tutta. Rivelava, parlando, un ingegno lucido e preciso, unanima imperiosa; ma quella lucidità man mano era turbata e quella imperiosità vinta e sopraffatta da una grazia irresistibile che le affiorava in volto, vampando. Ella notava con dispetto che, a poco a poco, le sue parole, il suo ragionamento, non avevano più efficacia poiché chi stava ad ascoltarla era tratto piuttosto ad ammirare quella grazia e a bearsene. Allora, nel volto infocato, un po per la stizza, un po per lebbrezza che istintivamente e suo malgrado le cagionava il trionfo della sua femminilità, ella si confondeva; il sorriso di chi la ammirava, si rifletteva, senza che lei lo volesse, anche su le sue labbra; scoteva con una rabbietta il capo, si stringeva nelle spalle e troncava il discorso dichiarando di non saper parlare, di non sapersi esprimere. - Ma no! Perché? Mi pare anzi che si esprima benissimo! - saffrettò a dirle il cavalier Martino Lori. E promise allonorevole Verona che avrebbe fatto di tutto per contentar la signorina e procurarsi il piacere di rendere un servizio a lui. Due giorni dopo, Silvia Ascensi ritornò sola al Ministero. Sera accorta subito che per il cavalier Lori non aveva proprio bisogno di alcunaltra raccomandazione. E con la più ingenua semplicità del mondo andò a dirgli che non poteva più assolutamente lasciare Roma: aveva tanto girato in quei tre giorni senza mai stancarsi, e tanto ammirato le ville solitarie vegliate dai cipressi la soavità silenziosa degli orti dellAventino e del Celio, la solennità tragica delle rovine e di certe vie antiche come lAppia, e la chiara freschezza del Tevere Sera innamorata di Roma, insomma, e voleva esservi trasferita, senzaltro. Impossibile? Perché impossibile? Sarebbe stato difficile, via! Impossibile, no. Dif-fi-ci-lis-si-mo, là! Ma volendo, via Anche comandata in qualche classe aggiunta Sí, sí. Doveva farle questo piacere! Sarebbe venuta tante, tante, tante volte a seccarlo, altrimenti. Non lo avrebbe lasciato più in pace! Un comando era facile, no? Dunque Dunque, la conclusione fu unaltra. Dopo sei o sette di quelle visite, un dopopranzo, il cavalier Martino Lori si assentò dallufficio sabbigliò come per le grandi occasioni e andò a Montecitorio a domandare dellonorevole Verona. Si guardava i guanti, si guardava le scarpine, si tirava fuori i polsini con le punte delle dita molto irrequieto, aspettando lusciere che doveva introdurlo. Appena introdotto, per nascondere limbarazzo prese a dir calorosamente allonorevole Verona che la sua protetta chiedeva proprio limpossibile, ecco! - La mia protetta? - lo interruppe lonorevole Verona. - Quale protetta? Il Lori, riconoscendo addoloratissimo daver usato, senzombra di malizia però, una parola che poteva prestarsi veramente a una sí a una malevola interpretazione, saffrettò a dire che intendeva parlare della signorina Ascensi. - Ah, la signorina Ascensi? Ma allora sí, protetta! - gli rispose lonorevole Verona, sorridendo e accrescendo limbarazzo del povero cavalier Martino Lori. - Non ricordavo più davergliela raccomandata e non ho indovinato in prima di chi intendesse parlarmi. Io venero la memoria dellillustre professore, padre della signorina e mio maestro, e vorrei che anche lei cavaliere, ne proteggesse la figliuola - proteggesse, proprio - e me la contentasse a ogni modo, perché lo merita. Ma se era venuto appunto per questo, il cavalier Martino Lori! Trasferirla a Roma, però, non poteva in nessun modo. Se era lecito, ecco, desiderava di conoscere la vera ragione per cui per cui la signorina voleva andar via da Perugia. Mah! Non bella, pur troppo, questa ragione. Il professor Ascensi era stato tradito e abbandonato dalla moglie, tristissima donna, molto danarosa la quale sera messa a convivere con un altruomo degno di lei, da cui aveva avuto due o tre figli. LAscensi sera tenuta con sé, naturalmente, lunica figliuola, restituendo a colei tutto il suo avere. Granduomo, ma sprovvisto del tutto di senso pratico il professor Ascensi aveva avuto unesistenza tribolatissima, tra angustie e amarezze dogni genere. Comperava libri e libri e libri, strumenti per il suo gabinetto e poi non sapeva spiegarsi come mai il suo stipendio non bastasse a sopperire ai bisogni duna famiglia ormai cosí ristretta. Per non affliggere il babbo con privazioni, la signorina Ascensi sera veduta costretta a darsi anche lei allinsegnamento. Oh, la vita di quella ragazza, fino alla morte del padre, era stata un continuo esercizio di pazienza e di virtú. Ma ella era orgogliosa, e giustamente, della fama del padre, che a fronte alta poteva contrapporre alla vergogna materna. Ora però, morto sciaguratamente il padre e rimasta senza presidio, quasi povera e sola non sapeva più adattarsi a vivere a Perugia, dove stava anche la madre ricca e svergognata. Ecco tutto. Martino Lori, commosso a questo racconto commosso veramente anche prima dascoltarlo dalla bocca autorevole dun deputato di grande avvenire nel licenziarsi gli lasciò intravedere il proposito di ricompensare del suo meglio quella fanciulla tanto del sacrifizio e delle amarezze, quanto della meravigliosa devozione filiale. E cosí la signorina Silvia Ascensi, venuta a Roma per ottenere un trasferimento, vi trovò - invece - marito. CAPITULO DUE Il matrimonio, però, almeno nei primi tre anni, fu disgraziatissimo. Tempestoso. Nel fuoco dei primi giorni Martino Lori buttò, per cosí dire, tutto se stesso; la moglie vi lasciò cadere, invece, pochino pochino di sé. Attutita la fiamma che fonde anime e corpi, la donna chegli credeva divenuta ormai tutta sua come egli era divenuto tutto di lei, gli balzò innanzi molto diversa da quella che sera immaginata. Saccorse, insomma, il Lori che ella non lo amava che sera lasciata sposare come in un sogno strano, da cui ora si destava aspra, cupa, irrequieta. Che aveva sognato? Di ben altro il Lori saccorse col tempo: che ella, cioè, non solo non lo amava ma non poteva neanche amarlo, perché le loro nature erano proprio opposte. Non era possibile tra loro nemmeno il compatimento reciproco. Che se egli, amandola, era disposto a rispettare il carattere vivacissimo, lo spirito indipendente di lei ella, che non lo amava, non sapeva aver neppure sofferenza dellindole e delle opinioni di lui. - Che opinioni! - gli gridava, scrollandosi sdegnosamente. - Tu non puoi avere opinioni, caro mio! Sei senza nervi Che centravano i nervi con le opinioni? Il povero Lori restava a bocca aperta. Ella lo stimava duro e freddo perché taceva, è vero? Ma egli taceva per cansar liti! taceva perché sera chiuso nel cordoglio, rassegnato già al crollo del suo bel sogno davere cioè una compagna affettuosa e premurosa, una casetta linda, sorrisa dalla pace e dallamore. Rimaneva stupito Martino Lori del concetto che sua moglie sandava man mano formando di lui delle interpretazioni che dava dei suoi atti, delle sue parole. Certi giorni quasi quasi dubitava fra sé chegli non fosse quale si riteneva, quale si era sempre ritenuto e che avesse, senzaccorgersene, tutti quei difetti, tutti quei vizii che ella gli rinfacciava. Aveva avuto sempre vie piane innanzi a sé; non si era mai addentrato negli oscuri e profondi meandri della vita, e forse perciò non sapeva diffidare né di se stesso né dalcuno. La moglie, allincontro, aveva assistito fin dallinfanzia a scene orribili e imparato purtroppo, che tutto può esser tristo, che nulla vi è di sacro al mondo se finanche la madre, la madre, Dio mio - Ah, sí: povera Silvia, meritava scusa, compatimento anche se vedeva il male dove non era e si dimostrava perciò ingiusta verso di lui. Ma più egli, con la mite bontà, cercava daccostarsi a lei, per ispirarle una maggior fiducia nella vita per persuaderla a più equi giudizii, e più ella sinaspriva e si rivoltava. Ma se non amore, buon Dio, almeno un po di gratitudine per lui che, alla fin fine le aveva ridato una casa, una famiglia, togliendola a una vita randagia e insidiosa! No; neppure gratitudine. Era superba, sicura di sé, di potere e di saper bastare a se stessa col proprio lavoro. E sei o sette volte, in quei primi tre anni, lo minacciò di riprendere linsegnamento e di separarsi da lui. Un giorno, alla fine, pose anche ad effetto la minaccia. Ritornando quel giorno dallufficio, il Lori non trovò in casa la moglie. La mattina, aveva avuto con lei un nuovo e più aspro litigio per un lieve rimprovero che aveva osato di muoverle. Ma già da un mese circa si addensava la tempesta chera scoppiata quella mattina. Ella era stata stranissima tutto quel mese; di fosche maniere; e aveva finanche mostrato unacerba ripugnanza per lui. Senza ragione, al solito! Ora, nella lettera lasciata in casa ella gli annunziava il proposito irremovibile di romperla per sempre e che avrebbe fatto di tutto per riottenere il posto di maestra; e in fine, perché egli non desse in vane smanie e non facesse chiassose ricerche glindicava lalbergo ove provvisoriamente aveva preso alloggio: ma che non andasse a trovarla, perché sarebbe stato inutile. Il Lori rimase a lungo a riflettere con quella lettera in mano, perplesso. Aveva troppo sofferto, e ingiustamente. Il liberarsi però di quella donna sarebbe stato, sí, forse, un sollievo; ma anche un indicibile dolore. Egli la amava. E dunque, un sollievo momentaneo, e poi una gran pena e un gran vuoto per tutta la vita. Sapeva, sentiva bene che non avrebbe potuto più amare alcunaltra donna, mai. E lo scandalo, inoltre, che non si meritava: egli, cosí corretto in tutto, separato ora dalla moglie, esposto alla malignità della gente che avrebbe potuto sospettare chi sa quali torti in lui, quando Dio era testimonio di quanta longanimità di quanta condiscendenza avesse dato prova in quei tre anni. Che fare? Deliberò di non muoversi per quella sera. La notte avrebbe portato a lui consiglio, a lei forse il pentimento. Il giorno dopo non andò allufficio e attese tutta la mattinata in casa. Nel pomeriggio si disponeva ad uscire, senza aver bene tuttavia fermato lanimo ad alcuna deliberazione quando gli pervenne dalla Camera dei deputati un invito dellon. Marco Verona. Si era in crisi ministeriale: e, da alcuni giorni alla Minerva si faceva con insistenza il nome del Verona come probabile Sottosegretario di Stato: qualcuno lo preconizzava anche Ministro. Al Lori, fra le tante idee, era venuta anche quella di recarsi dal Verona per consiglio. Se nera astenuto, immaginando a quali brighe egli dovesse trovarsi in mezzo, di quei giorni. Silvia, evidentemente, non aveva avuto questo ritegno e, sapendo chegli sarebbe stato a capo della Pubblica Istruzione era forse andata da lui per farsi riammettere nellinsegnamento. Martino Lori si rabbujò, pensando che forse il Verona, avvalendosi adesso dellautorità di suo prossimo superiore volesse ordinargli di non interporsi negli uffici contro il desiderio della moglie. Ma invece Marco Verona lo accolse alla Camera con molta benignità. Si mostrò seccatissimo dessere stato preso, come lui diceva, al laccio. Ministro, no, no, per fortuna! Sottosegretario. Non avrebbe voluto assumersi neanche questa minore responsabilità, date le condizioni di quel momento politico. La disciplina del partito lo aveva forzato. Orbene, egli avrebbe voluto almeno nel gabinetto lausilio dun uomo onesto a tutta prova ed espertissimo e aveva perciò pensato subito a lui, al cavalier Lori. Accettava? Pallido per lemozione e con le orecchie infocate il Lori non seppe come ringraziarlo dellonore che gli faceva, della fiducia che gli dimostrava; ma tuttavia, profondendo questi ringraziamenti, aveva negli occhi una domanda ansiosa lasciava intender chiaramente con lo sguardo chegli, in verità, si aspettava un altro discorso. Non voleva proprio nientaltro da lui lon. Verona, anzi Sua Eccellenza? Questi sorrise, alzandosi, e gli posò lievemente una mano su la spalla. Eh sí, qualcosaltro voleva; pazienza, voleva, e perdono per la signora Silvia. Via, ragazzate! - È venuta a trovarmi e mi ha esposto i suoi fieri propositi, - disse, sempre sorridendo. - Le ho parlato a lungo e ma sí! ma sí! non cè proprio bisogno che lei si discolpi, cavaliere. So bene che il torto è della signora, e glielho detto, sa? francamente. Anzi, lho fatta piangere Sí, perché le ho parlato del padre di quanto il padre sofferse per il tristo disordine della famiglia e daltro ancora le ho parlato. Vada via tranquillo, cavaliere. Ritroverà a casa la signora. - Eccellenza, io non so come ringraziarla - si provò a dire, commosso, il Lori inchinandosi. Ma il Verona lo interruppe subito: - Non mi ringrazi; e sopra tutto, non mi chiami Eccellenza. E, licenziandolo, lo assicurò che la signora Silvia, donna di carattere, avrebbe mantenuto senza dubbio le promesse che gli aveva fatte; e che, non solo le scene spiacevoli non si sarebbero più rinnovate ma che ella gli avrebbe dimostrato in tutti i modi il pentimento delle ingiuste amarezze che gli aveva finora cagionate. Novelle per un anno di Luigi Pirandello TUTTO PER BENE SECONDO PARTE CAPITULO TRE Fu veramente cosí. La sera della riconciliazione segnò per Martino Lori una data indimenticabile: indimenticabile per tante ragioni chegli comprese o meglio, intuí subito, dal modo comella fin dal primo vederlo gli sabbandonò tra le braccia. Quanto, quanto pianse! Ma quanta e quale gioja egli bevve in quelle lagrime di pentimento e di amore! Le vere sue nozze le celebrò allora; da quel giorno ebbe la compagna sognata; e un altro suo segreto ardentissimo sogno si compí certo in quel primo ricongiungimento. Quando Martino Lori non poté più avere alcun dubbio su lo stato della moglie e quandella poi gli mise al mondo una bambina nel vedere di quale gratitudine di qual devozione per lui e di quali sacrifizii per la figliuola la maternità avesse reso capace quella donna tantaltre cose comprese e si spiegò. Ella voleva esser madre. Forse non comprendeva e non sapeva spiegarselo neppur lei, questo segreto bisogno della sua natura; e perciò era prima cosí strana e la vita le sembrava cosí insulsa e vuota. Voleva esser madre. La felicità del sogno finalmente raggiunto fu turbata soltanto dallimprovvisa caduta del Ministero di cui faceva parte lonorevole Verona e un po anche - nellombra - Martino Lori, suo segretario particolare. Forse più indignato dello stesso on. Verona si mostrò il Lori per laggressione violenta delle opposizioni coalizzate per rovesciare, quasi senza ragione, il Ministero. Lon. Verona, per conto suo, dichiarò daverne fino alla gola della vita politica e che voleva ritirarsene per riprendere con miglior frutto e maggiore soddisfazione gli studii interrotti. Alle nuove elezioni, infatti, riuscí a vincere le pressioni insistenti degli elettori, e non si presentò. Sera infervorato duna grande opera scientifica lasciata a mezzo dal professor Bernardo Ascensi. Se la figliuola, signora Lori, gli faceva lonore daffidargliela egli si sarebbe provato a seguitare gli esperimenti del maestro e a portare a compimento quellopera. Silvia ne fu felicissima. In quellanno di devota, fervida collaborazione, serano stretti fortemente i legami damicizia fra il marito e il Verona. Il Lori, però, per quanto il Verona non avesse mai fatto pesar su lui il proprio grado e la propria dignità e lo trattasse ora con la massima confidenza con la massima cordialità, fino a dargli e a farsi dare del tu si mostrava timido e un po impacciato, vedeva sempre nellamico il superiore. Il Verona se naveva per male e spesso lo motteggiava. Rideva, sí, di quei motteggi il Lori, ma con una segreta afflizione perché notava nellanimo dellamico una certa amarezza che diveniva di giorno in giorno più acre. Ne attribuiva la causa al ritiro sdegnoso dalla vita politica, dalle lotte parlamentari; e ne parlava alla moglie e le consigliava di avvalersi di quellascendente chella pareva avesse su lui, per indurlo, per spingerlo a rituffarsi nella vita. - Sí! vorrà dare ascolto a me! - gli rispondeva Silvia. - Quando ha detto no, è no, lo sai. Del resto, a me non pare. Lavora con tanto impegno, con tanta passione Martino Lori si stringeva nelle spalle. - Sarà cosí! Gli pareva però che il Verona ritrovasse la serenità di prima solamente quando scherzava con la loro piccola Ginetta che cresceva a vista docchio, florida e vispa. Marco Verona aveva veramente per quella bimba certe tenerezze, che commovevano il Lori fino alle lagrime. Gli diceva che stesse bene attento perché qualche giorno glielavrebbe portata via. Sul serio, veh! non scherzava. E Ginetta non se lo sarebbe lasciato dire due volte: avrebbe abbandonato il babbo, la mamma, è vero? anche la mamma, per andar via con lui Ginetta diceva di sí: cattivona! pei regali, eh? pei regali chegli le faceva a ogni minima occasione. E che regali! Ne soffrivano finanche, ogni volta, il Lori e la moglie. Questa, anzi, non sapeva tenersi dal dimostrare al Verona che se ne sentiva offesa. Avvilimento di superbia? No. Erano proprio troppi e di troppo costo, quei regali, e lei non voleva! Il Verona però, beandosi della festa che Ginetta faceva a quei giocattoli, scrollava le spalle urtato dal loro rammarico e dalle loro proteste e finanche si rivoltava con poco garbo a imporre che si stessero zitti e lasciassero godere la bambina. Silvia cominciò a poco a poco a dirsi stufa di questi modi del Verona, e al marito che, per scusarlo, tornava a battere su quel chiodo chera stato cioè un grave danno per lamico il ritiro dalla vita politica rispondeva che questa non era una buona ragione pèrché egli venisse a sfogare in casa loro il malumore. Il Lori avrebbe voluto far notare alla moglie che, in fin dei conti, quel malumore il Verona lo sfogava facendo felice la loro bambina; ma si stava zitto per non turbare laccordo che, fin dal primo giorno della riconciliazione, sera stabilito fra essi Ciò che egli, nei primi anni, aveva trovato dostile in lei era divenuto pregio, ora, e virtú a gli occhi suoi. Dallo spirito, dalla fermezza, dallenergia di lei, non più vòlti adesso contro di lui, egli si sentiva riempire tutto e sostenere. E gli pareva cosí piena, ora, la vita e cosí solidamente fondata con quella donna accanto, sua, tutta sua, tutta per la casa e per la figliuola. Stimava, sí, preziosa in cuor suo lamicizia del Verona e avrebbe voluto perciò che nellanimo della moglie non si raffermasse limpressione chegli fosse divenuto importuno e fastidioso per quella soverchia affezione per Ginetta; daltra parte però, se questa affezione troppo invadente doveva turbargli la pace della casa la buona armonia con la moglie Ma come farlo intendere al Verona che non voleva accorgersi neppure della freddezza con cui Silvia, ora, lo accoglieva? Col crescer degli anni, Ginetta cominciò a dimostrare una passione vivissima per la musica. Ed ecco il Verona, due, tre volte la settimana, pronto con la vettura per condurre la ragazza a questo e a quel concerto; e spesso, durante la stagione lirica, veniva a congiurar con lei, a metterla sú perché inducesse con le sue graziette la mamma e il babbo ad accompagnarla a teatro, nel palco già fissato per lei. Il Lori, angustiato, imbarazzato, sorrideva; non sapeva dir di no, per non scontentare lamico e la figliuola; ma, santo Dio, il Verona avrebbe dovuto comprendere chegli non poteva cosí spesso: la spesa non era soltanto per il palco e per la vettura: Silvia doveva pure vestirsi bene; non poteva far cattiva figura. Sí, egli era ormai capo-divisione, aveva già un discreto stipendio; ma non aveva certo denari da buttar via. Era tanta la passione per quella ragazza che il Verona non avvertiva a queste cose e non savvedeva neppure del sacrifizio che doveva far Silvia certe sere, rimanendo sola a casa, con la scusa che non si sentiva bene. E cosí fosse sempre rimasta a casa! Una di quelle sere, ella ritornò dal teatro in preda a continui brividi di freddo. La mattina dopo tossiva, con una febbre violenta. E in capo a cinque giorni moriva. CAPITULO QUATTRO Per la violenza fulminea di quella morte, Martino Lori restò dapprima quasi più sbigottito che addolorato. Venuta la sera, il Verona, come urtato da quellattonimento angoscioso, da quel cordoglio cupo, che minacciava di vanir nellebetismo lo spinse fuori della camera mortuaria, lo forzò a recarsi dalla figlia assicurandolo che sarebbe rimasto lui, là, a vegliare tutta la notte. Il Lori si lasciò mandar via; ma poi, a notte alta, silenzioso come unombra ricomparve nella camera mortuaria e vi trovò il Verona con la faccia affondata nella sponda del letto su cui giaceva rigido e allividito il cadavere. Dapprima gli parve che, vinto dal sonno, il Verona avesse reclinato lí la testa, inavvertitamente; poi, osservando meglio, saccorse che il corpo di lui era scosso a tratti, come da singhiozzi soffocati. Allora il pianto, il pianto che finora non aveva potuto rompergli dal cuore, assalí anche lui furiosamente, vedendo piangere cosí lamico. Ma questi, di scatto gli si levò contro, fremente, trasfigurato; e - come egli, convulso, gli tendeva le mani per abbracciarlo - lo respinse, proprio lo respinse con fosca durezza, con rabbia. Doveva sentirsi in gran parte responsabile di quella sciagura, perché proprio lui, cinque sere prima aveva forzato Silvia ad andare a teatro, ed ora non gli reggeva lanimo a veder soffrire in quel modo lamico. Cosí pensò il Lori, per spiegarsi quella violenza; pensò che il dolore può diversamente su gli animi: certi, li atterra; certi altri li arrabbia. E né le visite senza fine degli impiegati subalterni, che lo amavano come un padre né le esortazioni del Verona, che glindicava la figliuola smarrita nella pena e costernata per lui valsero a scuoterlo da quella specie dannientamento in cui era caduto quasi che il mistero cupo e crudo di quella morte improvvisa lo avesse circondato, diradandogli tuttintorno la vita. Gli pareva, ora, di veder tutto diversamente, e che i rumori gli arrivassero come di lontano, e le voci, le voci stesse a lui più note quella dellamico, quella della propria figliuola, avessero un suono chegli non aveva mai prima avvertito. Cominciò cosí man mano a sorgere in lui da quellattonimento come una curiosità nuova, ma spassionata per il mondo che lo circondava, che prima non gli era mai apparso né aveva conosciuto cosí. Era mai possibile che Marco Verona fosse stato sempre quale egli lo vedeva ora? Finanche la persona, laria del volto gli sembravano diverse. E la sua stessa figliuola? Ma come! Era davvero già cresciuta di tanto? o dalla sciagura, tutta un tratto, era balzata su unaltra Ginetta, cosí alta, esile, un po fredda, segnatamente con lui? Sí, somigliava nelle fattezze alla madre, ma non aveva quella grazia che, in gioventú, accendeva, illuminava la bellezza della sua Silvia; e perciò tante volte Ginetta non pareva neanche bella. Aveva la stessa imperiosità della madre, ma senza queglimpeti franchi, senza scatti. Ora il Verona veniva con più scioltezza, quasi ogni giorno a casa del Lori: spesso rimaneva a desinare o a cenare. Aveva finalmente compiuto la poderosa opera scientifica concepita e iniziata da Bernardo Ascensi e già attendeva a mandarla a stampa in una magnifica edizione. Molti giornali ne recavano le prime notizie e di alcune fra le più importanti conclusioni avevano anche preso a discutere animatamente le maggiori riviste non solo italiane ma anche straniere lasciando cosí prevedere la fama altissima, a cui tra breve quellopera sarebbe salita. Il merito del Verona per il proseguimento di essa e per le nuove ardite deduzioni tratte dalla prima idea fu dopo la pubblicazione, riconosciuto universalmente non inferiore a quello dello stesso Ascensi. Ne ebbe gloria questi, ma assai più il Verona. Da ogni parte gli fioccarono plausi e onorificenze. Tra le altre, la nomina a senatore. Non aveva voluto averla subito dopo la sua uscita dal mondo parlamentare; la accolse ora di buon grado, perché non gli veniva per il tramite della politica. Martino Lori in quei giorni, pensando alla gioja allesultanza che avrebbe provato la sua Silvia nel veder cosí glorificato il nome del padre sindugiò più a lungo nelle visite che ogni sera, uscendo dal Ministero, soleva fare alla tomba della moglie. Aveva preso questabitudine; e andava anche dinverno, con le cattive giornate, a curar le piante attorno alla gentilizia, a rinnovare i lumini nella lampada; e parlava pian piano con la morta. La vista quotidiana del camposanto e le riflessioni chessa gli suggeriva, glimprontavano sempre più di squallore il volto. Tanto la figlia quanto il Verona avevano cercato di distoglierlo da questa abitudine; egli dapprima aveva negato come un bambino colto in fallo; poi, costretto a confessare, aveva alzato le spalle, sorridendo pallidamente. - Non mi fa nulla Anzi è per me un conforto, - aveva detto. - Lasciatemi andare. Tanto, se fosse ritornato a casa subito, dopo lufficio, chi vi avrebbe trovato? Giornalmente il Verona veniva a prendersi Ginetta. Non se ne lagnava lui, no; anzi era gratissimo allamico degli svaghi che procurava alla figliuola. Quella certa asprezza che aveva avvertito in talune occasioni nei modi di lui e qualche altro lieve difetto di carattere non avevano potuto fargli scemare lammirazione né tanto meno ora la gratitudine, la devozione per questuomo a cui né laltezza dellingegno e della fama e degli uffici a cui era salito, né la fortuna toglievano daccordare una cosí intima più che fraterna amicizia a un poveruomo come lui che, tranne il buon cuore, non si riconosceva altra virtú, altro pregio per meritarsela. Egli vedeva adesso con soddisfazione che non sera ingannato quando diceva alla moglie che laffetto del Verona sarebbe stato una fortuna per la loro Ginetta. Nebbe la prova maggiore allorché questa compí diciottanni. Oh come avrebbe voluto che la sua Silvia fosse stata presente quella sera dopo la festa per il compleanno! Il Verona, venuto apposta senza alcun regalo in mano per Ginetta appena questa se ne andò a dormire, se lo trasse in disparte e, serio e commosso, gli annunziò che un suo giovane amico il marchese Flavio Gualdi, chiedeva a lui per suo mezzo la mano della figliuola. Martino Lori, lí per lí, rimase stupito. Il marchese Gualdi? Un nobile ricchissimo la mano di Ginetta? Andando col Verona nei concerti, nelle conferenze, a passeggio, Ginetta, sí, era potuta entrare in un mondo a cui né per nascita né per condizione sociale avrebbe potuto accostarsi, vi aveva destato qualche simpatia; ma lui - Tu lo sai, - disse allamico, quasi smarrito e afflitto nella gioja - sai qual è il mio stato Non vorrei che il marchese Gualdi Il Verona lo interruppe: - Gualdi sa sa quel che deve sapere. - Capisco. Ma, essendo tanta la disparità, non vorrei che egli per quanto predisposto non riuscisse neppure a figurarsi tante cose Il Verona tornò a interromperlo, stizzito: - Mi pareva ozioso dirtelo, ma giacché tu, scusa mi tieni ora un discorso cosí sciocco, per tranquillarti ti dirò che, via, essendo io da tantanni tuo amico - Eh lo so! - Ginetta è cresciuta più con me che con te, si può dire - Sí sí - O che mi piangi, adesso? Non vorrò mica essere lintermediario di questo matrimonio per nulla. Sú, sú, finiscila! Io me ne vado. Ne parlerai tu, domattina, a Ginetta. Vedrai che non ti riuscirà difficile. - Se laspetta? - domandò, sorridendo tra le lagrime, il Lori. - E non hai visto che non sè punto meravigliata nel vedermi arrivare questa sera a mani vuote? Cosí dicendo, Marco Verona rise gajamente, come da tantanni il Lori non lo aveva più sentito ridere. CAPITULO CINQUE Unimpressione curiosa, di gelo, dapprincipio. Ma non ci avrebbe fatto caso Martino Lori, perché, come tantaltre cose in vita sua sera spiegate, persuaso dallingenua bontà anche questa si sarebbe spiegata qual effetto naturale della preveduta disparità di condizione e un po anche del carattere, delleducazione, della figura stessa del genero. Non era più giovanissimo il marchese Gualdi: era ancor biondo, dun biondo acceso ma già calvo: lucido e roseo come una figurina di finissima porcellana smaltata; e parlava piano con accento più francese che piemontese, piano, piano, affettando nella voce una tal quale benignità condiscendente che contrastava però in modo strano con lo sguardo rigido degli occhi azzurri, vitrei. Da questi occhi il Lori sera sentito se non propriamente respinto, quasi allontanato e gli era parso finanche di scorgervi come una commiserazione lievemente derisoria per lui per i suoi modi forse troppo semplici prima, ora troppo circospetti, forse. Ma anche il tratto del tutto diverso che il Gualdi usava tanto col Verona quanto con Ginetta, egli si sarebbe spiegato; quantunque, via, paresse che la moglie a colui fosse venuta da parte dellamico e non da lui chera il padre Veramente era stato cosí ma il Verona Ecco: il Verona non sapeva spiegarsi più, Martino Lori. Ora che egli era rimasto solo in casa e non aveva più neanche lufficio, essendosi messo a riposo per far piacere al genero non avrebbe dovuto Marco Verona prodigargli con maggior premura il conforto dellamicizia fraterna di cui per tanti anni aveva voluto onoraro? Egli, il Verona, andava ogni giorno a trovar Ginetta nel villino del Gualdi; e da lui, dallamico, dopo il giorno delle nozze, non era più venuto, neanche una volta per isbaglio. Sera forse stancato di vederlo cosí chiuso ancora nel cordoglio antico, ed essendo ormai vecchio anche lui preferiva andare dove si godeva, dove Ginetta, per opera di lui, pareva felice? Sí, anche questo poteva darsi. Ma perché poi, quandegli andava a veder la figlia, e lo trovava lí, a tavola con lei e il genero come se fosse di casa, era accolto da lui quasi con dispetto, gelidamente? Poteva darsi che questimpressione di gelo gli fosse data dal luogo da quella vasta sala da pranzo, lucida di specchi, splendidamente arredata? Ma che! no! no! Non si era soltanto allontanato il Verona; il tratto, il tratto di lui era proprio cangiato; gli stringeva appena la mano, appena lo guardava, e seguitava a conversar col Gualdi, come se non fosse entrato nessuno. Per poco lí non lo lasciavano in piedi, innanzi alla tavola. Solo Ginetta gli rivolgeva qualche parola, di tanto in tanto, ma cosí fuor fuori, perché non si potesse dire che proprio nessuno si curava di lui. Col cuore strizzato da unangoscia inesplicabile, confuso e avvilito, Martino Lori se nandava. Non doveva proprio avere alcun rispetto per lui, alcun riguardo, il genero? Tutte le feste e glinviti per il Verona, perché ricco e illustre? Ma se doveva esser cosí, se volevano tutti e tre seguitare ad accoglierlo ogni sera a quel modo come un importuno, come un intruso, egli non sarebbe andato più; no, no, perdio, non sarebbe andato più! Voleva stare a vedere che cosa avrebbero fatto quei signori, tutte tre, allora. Ebbene, passarono due giorni; ne passarono quattro e cinque; passò unintera settimana, e né il Verona, né il genero e neanche Ginetta, nessuno neppure un servo, venne a chieder di lui, se per caso fosse malato Con gli occhi senza sguardo vagando per la camera, il Lori si grattava di continuo la fronte con le dita irrequiete quasi per destar la mente dal torpore angoscioso in cui era caduta. Non sapendo più che pensare, riandava, riandava con lanima smarrita il passato Tutta un tratto senza saper perché, il pensiero gli sappuntò in un ricordo lontano, nel più triste ricordo della sua vita. Ardevano in quella notte funesta quattro ceri, e Marco Verona con la faccia affondata nella sponda del letto, su cui giaceva Silvia morta, piangeva. Fu allimprovviso come se, nella sua anima scombujata quei ceri funebri guizzassero e accendessero un lampo livido a rischiarargli orridamente tutta la vita fin dal primo giorno che Silvia gli era venuta innanzi, accompagnata da Marco Verona. Sentí mancarsi le gambe, e gli parve che tutta la camera gli girasse attorno. Si nascose il volto con le mani, tutto ristretto in sé: - Possibile? Possibile? Alzò gli occhi al ritratto della moglie, dapprima quasi sgomento di ciò che gli avveniva dentro; poi aggredí quel ritratto con lo sguardo serrando le pugna e contraendo tutta la faccia in una espressione dodio, di ribrezzo, dorrore: - Tu? tu? più di tutti lei lo aveva ingannato. Forse perché il pentimento di lei, dopo, era stato sincero. Il Verona, no il Verona, no Costui gli veniva in casa, là come un padrone e ma sí! forse sospettava chegli sapesse e fingesse di non accorgersi di nulla per vile tornaconto Come questo pensiero odioso gli balenò Martino Lori sentí artigliarsi le dita e le reni fenderglisi. Balzò in piedi; ma una nuova vertigine lo colse. Lira, il dolore gli si sciolsero in un pianto convulso, impetuoso. Si riebbe, alla fine, stremato di forze e come tutto vuoto, dentro. più di ventanni ceran voluti perché comprendesse. E non avrebbe compreso, se quelli con la loro freddezza con la loro noncuranza sdegnosa non glielavessero dimostrato e quasi detto chiaramente. Che fare più, dopo tantanni? ora che tutto era finito cosí, da un pezzo, in silenzio pulitamente, come usa fra gente per bene, fra gente che sa fare a modo le cose? Non glielo avevano lasciato intendere con garbo forse, che oramai non aveva più nessuna parte da rappresentare? Aveva rappresentato la parte del marito, poi quella del padre e ora basta: ora non cera più bisogno di lui poiché essi, tutti e tre, si erano cosí bene intesi fra loro La men trista fra tutti, la meno perfida forse era stata colei che sera pentita subito dopo il fallo ed era morta E Martino Lori, quella sera come tutte le sere, seguendo lantica abitudine, si ritrovò per la via che conduce al cimitero. Sarrestò, fosco e perplesso, se andare avanti o tornare indietro. Pensò alle piante attorno alla gentilizia, che da tantanni, ormai, curava con amore. Là, tra poco, anchegli avrebbe riposato Là sotto, accanto a lei? Ah, no, no: non più ormai Eppure, come aveva pianto quella donna, allora, ritornando a lui e di quanto affetto lo aveva circondato, dopo Sí, sí: sera pentita A lei, sí, a lei soltanto egli forse poteva perdonare. E Martino Lori riprese la via per il cimitero. Aveva qualche cosa di nuovo da dire alla morta, quella sera. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA BUONANIMA. Fin dal primo giorno, Bartolino Fiorenzo sera sentito dire dalla promessa sposa: - Lina, veramente, ecco Lina no, non è il mio nome. Carolina mi chiamo. La buonanima mi volle chiamar Lina, e mè rimasto cosí. La buonanima era Cosimo Taddei, il primo marito. - Eccolo là! Glielo aveva anche indicato, la promessa sposa, perché era ancora là ridente e in atto di salutare col cappello vivacissima istantanea fotografica ingrandita nella parete di fronte al canapè, presso al quale Bartolino Fiorenzo stava seduto. E istintivamente a Bartolino era venuto di inchinar la testa per rispondere a quel saluto. A Lina Sarulli, vedova Taddei, non era neanche passato per il capo di togliere quel ritratto dal salotto, il ritratto del padrone di casa. Era di Cosimo Taddei, infatti, la casa in cui ella abitava; lui, ingegnere, la aveva levata di pianta, lui poi cosí elegantemente arredata per lasciargliela alla fine in eredità con lintero patrimonio. La Sarulli seguitò, senza notare affatto limpaccio del promesso sposo: - A me non piaceva cangiar nome. Ma la buonanima allora mi disse: E se invece di Carolina ti chiamassi cara Lina non sarebbe meglio? Quasi lo stesso, ma tanto di più!. Va bene? - Benissimo! sí, sí, benissimo! - rispose Bartolino Fiorenzo, come se la buonanima avesse domandato a lui un parere. - Dunque, cara Lina, siamo intesi? - concluse la Sarulli, sorridendo. E Bartolino Fiorenzo: - Intesi sí, sí intesi - balbettò, smarrito di confusione e di vergogna pensando che il marito, intanto, guardava ridente dalla parete e lo salutava. Quando - tre mesi dopo - i Fiorenzo, marito e moglie accompagnati alla stazione dai parenti e dagli amici, partirono per il viaggio di nozze, diretti a Roma Ortensia Motta, intima di casa Fiorenzo e anche amicissima della Sarulli disse al marito, alludendo a Bartolino: - Povero figliuolo, ha preso moglie? Io direi piuttosto che gli hanno dato marito! Ma con ciò, si badi, la Motta non voleva mica dire che Lina Sarulli prima Lina Taddei, ora Lina Fiorenzo, avesse più delluomo che della donna. No. Troppo donna, anzi, quella cara Lina! Fra i due, però via! non si poteva mettere in dubbio che avesse molta più esperienza della vita e più giudizio lei che lui. Ah, lui - tondo biondo rubicondo - aveva laria dun bamboccione; dun bamboccione curioso, però: calvo, ma duna calvizie che pareva finta come se egli stesso si fosse rasa la sommità del capo per togliersi quellaria infantile. E senza riuscirci, povero Bartolino! - Ma che povero! Ma perché povero? - miagolò, con la voce nasina, stizzito, il Motta, vecchio marito della giovine Ortensia il quale aveva combinato quel matrimonio e non voleva se ne dicesse male. - Bartolino non è mica uno sciocco. Valentissimo chimico - Ma sí! di prima forza! - ghignò la moglie. - Di primissima forza! - ribatté lui. Valentissimo chimico, se avesse voluto mandare a stampa gli studii profondi, nuovi dindiscutibile originalità, che aveva fatto fin da giovinetto in quella scienza - passione finora unica esclusiva della sua vita - ma senza dubbio, chi sa al primo concorso chi sa di qual primaria Università del regno sarebbe stato professore. Dotto, dotto. E ora, come marito, sarebbe stato esemplare. Nella vita coniugale entrava puro, vergine di cuore. - Ah, per questo - riconobbe la moglie, come se, quanto a quella verginità, fosse disposta a concedere anche di più. Il fatto è che ella, prima che si fosse concluso quel matrimonio con la Sarulli ogni qual volta in casa Fiorenzo sentiva consigliare dal marito allo zio di Bartolino che bisognava coniugare questo ragazzo, scoppiava a ridere. Oh, certe risate ci faceva - Coniugarlo, sí signora, coniugarlo! - si voltava a dirle il marito, irosamente. E allora lei, frenandosi di scatto: - Ma coniugatelo pure, cari miei! Io rido per me, rido di ciò che sto leggendo. Difatti leggeva lei, mentre il Motta si faceva la solita partita a scacchi col signor Anselmo, zio di Bartolino; leggeva qualche romanzo francese alla vecchia signora Fiorenzo da sei mesi relegata in una poltrona dalla paralisi. Oh, allegre veramente, quelle serate! Bartolino, tappato ermeticamente nel suo gabinetto di chimica; la vecchia zia, che fingeva di prestare ascolto alla lettura e non capiva più una saetta; quegli altri due vecchi intenti alla loro partita Bisognava coniugare Bartolino per avere un po dallegria in casa. Ed ecco, povero figliuolo, lo avevano coniugato davvero! Intanto Ortensia pensava ai due sposini in viaggio e rideva immaginandosi la Lina a tu per tu con quel giovanottone calvo, inesperto, vergine di cuore come diceva il marito: Lina Sarulli chera stata quattranni in compagnia di quel caro ingegner Taddei, espertissimo, vivace gioviale, e intraprendente anche troppo! Forse a quellora la vedova sposina aveva già notato la differenza tra i due. Prima che il treno si scrollasse per partire, lo zio Anselmo aveva detto alla nuova nipote: - Lina, ti raccomando Bartolino Guidalo tu! Intendeva dire, guidarlo per Roma, dove Bartolino non era mai stato. Lei sí cera stata, nel suo primo viaggio di nozze, con la buonanima; e serbava memoria anche delle minime cose, dei più lievi incidenti che le erano occorsi; minutissima e lucidissima memoria, quasi che fossero passati, non sei anni, ma sei mesi, da allora. Il viaggio con Bartolino durò uneternità: le tendine non si poterono abbassare. Appena il treno sarrestò alla stazione di Roma, Lina disse al marito: - Ora lascia fare a me, ti prego. Giú le valige! - E, al facchino che venne ad aprir lo sportello: - Ecco: tre valige, due cappelliere, no tre cappelliere, un porta-mantelli, un altro porta-mantelli, questo sacchetto, questaltro sacchetto che altro cè? Niente, basta. Hotel Vittoria! Uscendo dalla stazione, dopo ritirato il baule, riconobbe subito il conduttore dellomnibus, e gli fe cenno. Come furono montati, disse al marito: - Vedrai: albergo modesto, ma comodissimo; buon servizio, pulizia, prezzi modici, e centrale poi! La buonanima - senza volerlo, ella lo ricordava - se nera trovato molto contento. Ora, anche Bartolino senza dubbio se ne sarebbe trovato contentone. Oh, bonissimo figliuolo! Non fiatava neppure. - Stordito, eh? - gli disse. - Anche a me ha fatto lo stesso effetto, la prima volta Ma vedrai: Roma ti piacerà. Guarda, guarda Piazza delle Terme Terme di Diocleziano Santa Maria degli Angeli e quella là voltati!, fino in fondo, Via Nazionale magnifica, non è vero? Poi ci passeremo Scesi allalbergo, Lina si sentí come a casa sua. Avrebbe voluto che qualcuno la riconoscesse, come lei riconosceva quasi tutti: ecco, quel vecchio cameriere, per esempio Pippo, sí; lo stesso di sei anni fa. - Che camera? Avevano assegnato loro la camera n. dodici, al primo piano: bella camera, ampia, con alcova, ben messa. Ma Lina disse al vecchio cameriere: - Pippo, e la camera al numero diciannove, al secondo piano? Vorreste vedere se fosse libera? - Subito, - rispose il cameriere inchinandosi. - Molto più comoda, - spiegò Lina al marito. - Ci devessere un piccolo vano accanto allalcova E poi, più aria e meno frastuono. Staremmo molto meglio Ricordava che anche alla buonanima era capitato lo stesso caso: gli avevano assegnato una camera al primo piano, e lui se lera fatta cambiare. Il cameriere, poco dopo, venne a dire che il numero dicinove era libero e a loro disposizione, se lo preferivano. - Ma sí! ma sí! - saffrettò a dir Lina, lietissima, battendo le mani. E, appena entrata, ebbe la gioja di riveder quella camera tal quale, con la stessa tappezzeria gli stessi mobili nella stessa posizione Bartolino restava estraneo a quella gioja. - Non ti piace? - gli domandò Lina, spuntandosi il cappellino innanzi al noto specchio sul cassettone. - Sí va bene - rispose egli. - Oh, guarda! Me naccorgo dallo specchio Quel quadretto lí non cera, allora Cera un piatto giapponese Si sarà rotto. Ma di, non ti piace? No no no no no! Niente baci, per ora col muso sporco Tu ti laverai qua; io andrò di là nel mio bugigattolino Addio! E scappò via, felice, esultante. Bartolino Fiorenzo si guardò attorno, un po mortificato; poi sappressò allalcova, ne sollevò il cortinaggio e vide il letto. Doveva esser lo stesso in cui la moglie per la prima volta aveva dormito con lingegner Taddei. E da lontano, da un ritratto appeso alla parete del salotto nella casa della moglie, Bartolino si vide salutare. Per tutto il tempo che durò il viaggio di nozze, non solamente poi si coricò in quello stesso letto ma desinò e cenò anche negli stessi ristoranti, dove la buonanima aveva condotto a desinare la moglie; andò in giro per Roma, seguendo come un cagnolino i passi della buonanima che guidava nel ricordo la moglie; visitò le antichità e i musei e le gallerie e le chiese e i giardini vedendo e osservando tutto ciò che la buonanima aveva fatto vedere e osservare alla moglie. Era timido, e non osava dimostrare in quei primi giorni lavvilimento, la mortificazione, che cominciava a provare nel dover seguire cosí in tutto e per tutto, lesperienza, il consiglio, i gusti, le inclinazioni di quel primo marito. Ma la moglie non lo faceva per male. Non se naccorgeva, né poteva accorgersene. A diciottanni, priva dogni discernimento, dogni nozione della vita era stata presa tutta da quelluomo, e istruita e formata e fatta donna da lui; era insomma una creatura di Cosimo Taddei, doveva tutto, tutto a lui e non pensava e non sentiva e non parlava e non si moveva se non a modo di lui. E come mai, dunque, aveva ripreso marito? Ma perché Cosimo Taddei le aveva insegnato che alle sciagure le lagrime non son rimedio. La vita a chi resta, la morte a chi tocca. Se fosse morta lei, egli avrebbe certamente ripreso moglie; e dunque Dunque ora Bartolino doveva fare a modo di lei, cioè a modo di Cosimo Taddei chera il loro maestro e la loro guida: non pensare a nulla, non affliggersi di nulla, ridere e divertirsi, poiché nera tempo. Ella non lo faceva per male. Sí, ma almeno, ecco un bacio, una carezza, qualcosa infine che non fosse propriamente a modo di quellaltro Niente niente, niente di particolare doveva egli far sentire a quella donna? Niente di suo che la sottraesse anche per poco al dominio di quel morto? Bartolino Fiorenzo cercava, cercava Ma la timidezza glimpediva descogitar carezze nuove. Cioè, ne escogitava, tra sé e sé, anche di arditissime, ma poi bastava che la moglie nel vederlo diventar rosso rosso gli domandasse: - Che hai? Addio, gli sbollivano tutte! Faceva un viso da scemo e le rispondeva: - Che ho? Di ritorno dal viaggio di nozze, furono turbati da una triste notizia inattesa: il Motta lautore del loro matrimonio, era morto improvvisamente. Lina Fiorenzo, che alla morte del Taddei sera trovata accanto Ortensia e naveva avuto conforto e cure da sorella corse subito da lei, per curarla a sua volta. Non credeva che questo compito pietoso dovesse riuscirle difficile: Ortensia via, non doveva essere in fondo troppo afflitta di quella sciagura; buon uomo, sí, il povero Motta, ma seccantissimo e molto più vecchio di lei. Rimase però costernata nel ritrovare lamica, dopo dieci giorni dalla disgrazia, addirittura inconsolabile. Suppose che il marito la avesse lasciata in tristi condizioni finanziarie. E arrischiò con garbo una domanda. - No no! - saffrettò a risponderle Ortensia, tra le lagrime. - Ma capirai Che cosa? Tutta quella pena, sul serio? Non la capiva, Lina Fiorenzo. E volle confessarlo al marito. - Eh! - fece Bartolino, stringendosi nelle spalle rosso come un gambero di fronte a quella specie dincoscienza della moglie pur tanto sapiente. - In fin de conti dico le è morto il marito - Eh via, adesso! marito - esclamò Lina. - Le poteva esser padre, a momenti! - E ti par poco? - Ma non era neanche padre, poi! Lina aveva ragione. Ortensia piangeva troppo. Nei tre mesi del fidanzamento di Bartolino la Motta aveva notato che il povero giovine era rimasto molto turbato della facilità con cui la promessa sposa parlava innanzi a lui del primo marito; turbato, perché non riusciva a metter daccordo la memoria viva, continua, persistente chella serbava di colui, col fatto che ora stesse per riprender marito. Ne aveva discusso in casa con lo zio, e questi aveva cercato di rassicurarlo dicendogli che era anzi una prova di franchezza - quella - da parte della sposa, di cui non avrebbe dovuto offendersi perché appunto dal fatto che ella riprendeva marito doveva venirgli la certezza che la memoria di quelluomo non aveva più radici nel cuore di lei bensí nella mente soltanto, sicché dunque ella poteva parlarne senza scrupoli, anche dinanzi a lei. Bartolino non sera affatto raffidato, dopo questo ragionamento. Ortensia lo sapeva bene. Ora poi ella aveva motivo di credere che il turbamento del giovine per quella cosí detta franchezza della moglie, dopo il viaggio di nozze, doveva essere di molto cresciuto. Nel ricevere la visita di condoglianza dei due sposi, ella aveva voluto perciò mostrarsi non tanto a Lina quanto a Bartolino, inconsolabile. E Bartolino Fiorenzo rimase cosí simpaticamente impressionato di quel dolore della vedova che per la prima volta osò contraddire alla moglie che quel dolore non voleva credere. E le disse col volto in fiamme: - Ma anche tu, scusa, non hai forse pianto quando tè morto - Che centra! - lo interruppe Lina. - Prima di tutto la buonanima era - Ancor giovane, sí - disse avanti Bartolino, per non farlo dire a lei. - E poi, io, - riprese ella, - ho pianto, ho pianto, ho pianto, è vero - Non molto? - arrischiò Bartolino. - Molto, molto ma, in fine, mi son fatta una ragione, ecco! Credi pure, Bartolino; tutto quel pianto di Ortensia è troppo. Bartolino non ci volle credere; Bartolino sentí anzi più aspra entro di sé, dopo questo discorso, la stizza, ma non tanto contro la moglie, quanto contro il defunto Taddei perché comprendeva bene ormai che quel modo di ragionare, quel modo di sentire non eran proprii di lei della moglie, ma frutto della scuola di quelluomo, che doveva essere stato un gran cinico. Non si vedeva forse Bartolino, ogni giorno, entrando nel salotto, sorridere e salutare da colui? Ah, quel ritratto lí, non poteva più soffrirlo! Era una persecuzione! Lo aveva sempre davanti a gli occhi. Entrava nello studio? Ed ecco: limmagine del Taddei gli rideva e lo salutava, come per dirgli: - Passi! passi pure! Qui era anche il mio studio dingegnere, sa? Ora lei vi ha allogato il suo gabinetto di chimica? Buon lavoro! La vita a chi resta, la morte a chi tocca! Entrava nella camera da letto? Ed ecco, limmagine del Taddei lo perseguitava anche lí. Rideva e lo salutava: - Si serva! si serva pure! Buona notte! È contento di mia moglie? Ah, glielho istruita bene La vita a chi resta la morte a chi tocca! Non ne poteva più! Tutta quella casa lí era piena di quelluomo, come sua moglie. Ed egli, tanto pacifico prima, ora si trovava in preda a un continuo orgasmo, che pur si sforzava di dissimulare. Alla fine cominciò a fare stranezze, per scuotere le abitudini della moglie. Se non che, queste abitudini, Lina le aveva contratte da vedova. Cosimo Taddei, dindole vivacissima, non aveva abitudini, non aveva voluto mai averne. Sicché dunque Bartolino, alle prime stranezze, si sentí rimproverare dalla moglie: - Oh Dio, Bartolino, come la buonanima? Ma non volle darsi per vinto. Sforzò violentemente la propria natura per farne di nuove. Qualunque cosa però facesse, pareva a Lina che la avesse fatta pure quellaltro, che ne aveva fatte veramente di tutti i colori. Bartolino si avvilí; tanto più che Lina mostrava di riprender gusto a quelle scapataggini. Seguitando cosí, a lei doveva certo sembrare di rivivere proprio con la buonanima. E allora allora Bartolino, per dare uno sfogo allorgasmo crescente di giorno in giorno, concepí un tristo disegno. Veramente, egli non intese tanto di tradir la moglie quanto di vendicarsi di quelluomo che glielaveva presa tutta e se la teneva ancora. Credette che questidea cattiva fosse nata in lui spontaneamente; ma in verità bisogna dire in sua scusa che gli fu quasi suggerita, insinuata infiltrata da colei che invano da scapolo aveva più volte tentato con le sue arti di rimuoverlo dalleccessivo studio della chimica. Fu per Ortensia Motta una rivincita. Ella si mostrò dolentissima dingannar lamica; ma fece intendere a Bartolino che lei prima ancora che egli prendesse moglie via! era quasi fatale! Questa fatalità non apparve a Bartolino molto chiara; e però, da buon figliuolo, restò deluso, quasi frodato dalla facilità con cui era riuscito nel suo intento. Rimasto per un tratto solo, là nella camera del buon vecchio Motta, si pentí della sua cattiva azione. A un certo punto, gli occhi gli andarono per caso su qualcosa che luccicava su lo scendiletto, dalla parte dOrtensia. Era un ciondolo doro, con una catenella, che doveva esserle scivolato dal collo. Lo raccolse, per restituirglielo; ma, aspettando, con le dita nervose, senza volerlo, gli venne fatto daprirlo. Trasecolò. Un ritrattino piccolo piccolo di Cosimo Taddei, anche lí. Rideva e lo salutava. Novelle per un anno di Luigi Pirandello SENZA MALIZIA CAPITULO UNO Quando Spiro Tempini, con le lunghe punte dei baffetti insegate come due capi di spago lí pronti per passar nel foro praticato da una lesina facendo a leva di continuo con le dita sui polsini inamidati per tirarseli fuor delle maniche della giacca; timido e smilzo, miope e compito, chiese debitamente alla maggiore delle quattro sorelle Margheri la mano di Iduccia, la minore e se ne andò con quelle piote ben calzate ma fuori di squadra e indolenzite, inchinandosi più e più volte di seguito; tanto Serafina, quanto Carlotta, quanto Zoe, quanto Iduccia stessa rimasero per un pezzo quasi intronate. Ormai non saspettavano più che a qualcuno potesse venire in mente di chieder la mano duna di loro. Dopo essersi rassegnate a tante gravi sciagure alla rovina improvvisa e alla conseguente morte per crepacuore del padre, poi a quella della madre e quindi a dover trarre profitto dei buoni studii compiuti per arricchire squisitamente la loro educazione signorile serano anche rassegnate a rimaner zitelle. Veramente, certe loro amiche carissime non volevano credere a questultima rassegnazione perché pareva loro che le Margheri, da un pezzo, si fossero come impuntate: Serafina a trentanni; Carlotta, a ventinove; Zoe a ventisette; Ida a venticinque. Il tempo passava, cominciava a urtarle un po sgarbatamente alle spalle; invano. Lí, ferme ostinatamente su la triste soglia di quegli anni oltrepassati, che stavano ad aspettare? Eh via, qualcuno che le inducesse finalmente a muoversene, ad andare innanzi non più sole. Quando queste care amiche sentivano dalle tre sorelle maggiori chiamar per nome lultima si confessavano che faceva loro leffetto che la chiamassero da lontano, da molto lontano, Iduccia. Perché, a conti fatti, Ida, via! doveva aver per lo meno ventotto anni. Intanto, ajutate da amici autorevoli, rimasti fedeli dopo la rovina, le Margheri erano riuscite col lavoro cioè impartendo lezioni particolari di lingue straniere inglese e francese, di pittura ad acquerello darpa e di miniatura, a tener sú intatta la casa che attestava con leleganza sobria e semplice della mobilia e della tappezzeria lagiatezza in cui eran nate e di cui avevano goduto; e andavano ancora a concerti e a radunanze, accolte dovunque con molta deferenza e con simpatia per il coraggio di cui davano prova per il garbo disinvolto con cui portavano gli abiti non più sopraffini per le maniere gentili e dolcissime e anche per le fattezze graziose e tuttora piacevoli. Erano magroline forse un po troppo; spighite, dicevano i maligni e di alta statura tutte quattro; Ida e Serafina, bionde; Carlotta e Zoe, brune. Certamente era una bella soddisfazione per loro poter bastare a se stesse col proprio lavoro. Avrebbero potuto morir di fame, e non morivano. Si procuravano da mangiare, da vestir discretamente, da pagar la pigione. E quelle care amiche che avevano marito e le altre che avevano il fidanzato o facevano allamore si congratulavano tanto con esse di questo bel fatto; e quelle promettevano che avrebbero mandato presto la piccola Tittí o il piccolo Cocò a studiar larpa o la pittura ad acquerello; e le altre per miracolo, nelle effusioni daffetto e dammirazione non promettevano che si sarebbero affrettate a mettere al mondo un figliuolo, una figliuola per avere anchesse il piacere dajutare le coraggiose amiche a provvedersi da vestir discretamente da pagar la pigione e non morire di fame. Ma ecco intanto questo signor Tempini, piovuto dal cielo. Ci volle un bel po, prima che le quattro sorelle rinvenissero dallo stupore. Conoscevano il Tempini soltanto da pochi mesi; lo avevano veduto, sí e no, una dozzina di volte nei salotti chesse frequentavano; né pareva loro chegli avesse mai manifestato in alcun modo - timido comera e impensierito sempre di quei piedi troppo grossi, ben calzati e indolenziti - daver qualche mira su esse. Quasi quasi, dopo tanta vana e smaniosa attesa, quella richiesta cosí improvvisa e insperata le contrariava; le insospettiva. Che considerazioni aveva potuto far costui nel venirsi a cacciare cosí a cuor leggero, con quellaria smarrita, tra quattro ragazze sole, senza dote senza stato se non precario, o almeno molto incerto, unite fra loro legate inseparabilmente dallajuto che eran costrette a prestarsi a vicenda? Che sera immaginato? Come sera indotto? Che aveva fatto Iduccia per indurlo? - Ma niente! vi giuro: nientissimo! - badava a protestare Iduccia infocata in volto. Le sorelle dapprima si mostrarono incredule; tanto che Iduccia si stizzí e dichiarò finanche che non voleva saperne perché le era antipatico, ecco, antipaticissimo quel come si chiamava? Tempini. Eh via! eh via! Antipatico? Perché? Ma no! - Giovane serio, - disse Serafina; - giovane colto, - disse Carlotta; - laureato in legge, - disse Zoe; e Serafina aggiunse: - Segretario al Ministero di Grazia e Giustizia; - e Carlotta: - Libero docente di di non ricordo bene di che cosa, allUniversità di Roma. E lo conoscevano appena le sorelle Margheri! Zoe finanche si ricordò che il Tempini aveva tenuto una volta una conferenza al Circolo Giuridico: sí, una conferenza con projezioni in cui si mostravano le impronte digitali dei delinquenti - ricordava benissimo - anzi la conferenza era intitolata: Segnalamenti dactiloscopici col rilievo delle impronte digitali. Del resto, Serafina e Carlotta avrebbero domandato maggiori ragguagli, si sarebbero consigliate con gli amici autorevoli non perché dubitassero minimamente del Tempini, ma per far le cose proprio a modo. CAPITULO DUE Tre giorni dopo, Spiro Tempini fu accolto in casa, e quindi presentato nelle radunanze quale promesso sposo di Iduccia. Di Iduccia soltanto? Pareva veramente il promesso sposo di tutte quattro le Margheri; anzi, più che di Iduccia, delle altre tre; perché Iduccia, vedendo cosí naturalmente partecipi le sorelle della soddisfazione della gioja che avrebbero dovuto esser sue principalmente, sirrigidiva in un contegno piuttosto riserbato, e faceva peggio; ché quelle, supponendo chella non riuscisse ancora a vincere la prima, ingiusta antipatia per il Tempini ritenevano che fosse loro dovere compensarlo di quella freddezza, opprimendolo di cure, damorevolezze, cosí che egli non se naccorgesse. - Spiro, il fazzoletto da collo! Avvolgiti bene, mi raccomando. Hai la voce un po rauca. - Spiro, hai le mani troppo calde. Perché? Poi ciascuna gli aveva chiesto un piccolo sacrifizio. Zoe: - Per carità, Spiro, non tinsegare più codesti baffetti. Carlotta: - Se fossi in te, Spiro, me li lascerei un po più lunghetti i capelli. Non ti pare, Iduccia, che pettinati cosí a spazzola gli stieno male? Meglio con la scriminatura da un lato. Alla Guglielmo. E Serafina: - Iduccia dovrebbe farti smettere codesti occhiali a staffa. Da notajo, Dio mio, o da professore tedesco! Meglio le lenti, Spiro! Un pajo di lenti, e senza laccio, mi raccomando! A pince-nez. Alle piote, nessun accenno. Erano irrimediabili. In men dun mese Spiro Tempini diventò un altro. I maligni però lo commiseravano a torto, perché egli, cresciuto sempre solo, senza famiglia senza cure, era felicissimo tra quelle quattro sorelle tanto buone e intelligenti e animose che lo vezzeggiavano e gli stavano sempre attorno a domandargli ora una notizia, ora un consiglio, ora un servizietto. - Spiro, chi è Bacone? - Per piacere, Spiro, abbottonami questo guanto. - Auff, che caldo! Ti seccherebbe, Spiro, di portarmi questa mantellina? - Oh di, Spiro, sapresti regolarmi questorologino? Va sempre indietro Iduccia, zitta. Sospettare delle sorelle, questo no, neanche per ombra; ma certo cominciava a essere un po stufa di tutto quello sfoggio di civetteria senza malizia. Avrebbero dovuto comprenderlo le sorelle, che diamine! avvedersi che il Tempini, essendo per natura cosí timido e servizievole e standogli esse cosí dattorno senza requie, tre pittime, la trascurava per badare a loro. Non gli lasciavano più né tempo né modo non che daccostarsi a lei, ma neanche di respirare. Spiro di qua, Spiro di là Avrebbe dovuto aver quattro braccia quel poveretto per offrirne uno a ciascuna e altrettante mani per pigliarsele tutte e quattro. Le seccava poi maggiormente che esse, con le loro manierine, quasi quasi lo costringevano ogni volta a portar quattro regali invece di uno. Ma sí! Gli facevano tanta festa, ogni volta, che egli, per paura che rimanessero poi deluse si guardava bene dal recarne qualcuno particolare a lei chera la fidanzata. Non parlava, Iduccia, ma certe bili ci pigliava a quello spettacolo di vezzi e di premure! Cosí, santo Dio egli avrebbe potuto chiedere senzaltro la mano di Zoe, o di Carlotta, o anche di Serafina Perché aveva chiesto la sua? Iduccia aspettava dunque con molta impazienza, quantunque senza il minimo entusiasmo, il giorno delle nozze sperando bene che, in tal giorno almeno, una certa distinzione egli finalmente avrebbe dovuto farla. CAPTULO TRE Avvenne un contrattempo spiacevolissimo. Per fare il viaggio di nozze, Spiro Tempini aveva sollecitato al Ministero di Grazia e Giustizia un lavoro straordinario. Non ostante lamore e il gran da fare che gli davano le tre future cognatine, lo aveva condotto a termine con quella minuziosa diligenza con quello zelo scrupoloso che soleva mettere in tutti i lavori dufficio e negli studii pregiatissimi di scienza positiva. Contava che questo lavoro gli fosse retribuito pochi giorni prima di quello fissato per le nozze; ma, allultimo momento, quando già tutto era disposto per la celebrazione del matrimonio, stampate le partecipazioni spiccati gli inviti, il decreto ministeriale era stato respinto dalla Corte dei Conti per vizio di forma. Spiro Tempini parve lí lí per cader fulminato da una congestione cerebrale. Lui, di solito cosí timido, cosí ossequente, cosí misurato nelle espressioni, si lasciò scappare parole di fuoco contro la burocrazia contro lamministrazione dello Stato, anche contro il Ministro, contro tutto il Governo, che gli mandava a monte il viaggio di nozze. Non per il viaggio di nozze in se stesso; ma perché si vedeva costretto a venir meno a un riguardo di delicatezza, verso le tre cognatine nubili. Sera stabilito anzi non sera messo neanche in discussione chegli avrebbe fatto casa comune con esse; sí, ma santo Dio, almeno la prima notte non avrebbe voluto rimanere lí, sotto lo stesso tetto. Simmaginava limbarazzo, per non dir altro, di quelle tre povere ragazze, quando andati via tutti glinvitati, finita la festa, lui e Iduccia Ah! Ci sudava freddo. Sarebbe stato un momento terribile, uno strappo a tutte le convenienze un angoscioso tormento di tutta la notte Come la avrebbero passata quelle tre povere anime con la sorellina divisa da loro per la prima volta, di là, in unaltra camera con lui? Invano Spiro Tempini, per rimediarvi, pregò, scongiurò Iduccia che si contentasse dun viaggetto di pochi giorni, pur che fosse, duna giterella a Frascati o ad Albano. Iduccia - forse perché non capiva ed egli non osò di farla anzi tempo capace - Iduccia non volle saperne. Le parve un ripiego meschino e umiliante. Là, là, meglio rimanere a casa. Il Tempini diede uningollatina e arrischiò: - Dicevo per per le tue sorelle, ecco Ma la sposina che si teneva già da un bel pezzo, gli piantò tanto docchi in faccia e gli domandò: - Perché? Che centrano le mie sorelle? Ancora? E chi sa che altro avrebbe aggiunto Iduccia, nella stizza, se non fosse stata una ragazza per bene che doveva figurare di non capir nulla fino allultimo momento. Fu però una bella festa; non molto vivace, perché si sa lidea delle nozze richiama alla mente di chi abbia un po di senno e di coscienza non lievi doveri e responsabilità; ma degna tuttavia e decorosa, soprattutto per la qualità degli invitati. Spiro Tempini, che teneva più alla libera docenza che al posto di segretario al Ministero di Grazia e Giustizia perché credeva di contare in fine qualche cosa fuori dellufficio invitò pochi colleghi e molti professori dUniversità i quali ebbero la degnazione di parlare animatamente di studii antropologici e psicofisiologici e di sociologia e detnografia e di statistica. Poi il momento terribile venne, e fu, pur troppo, quale il Tempini lo aveva preveduto. Quantunque volessero sembrar disinvolte, le tre sorelle e anche Iduccia stessa vibravano dalla commozione. Avevano trattato finora con la massima confidenza il Tempini; ma quella sera, che impaccio! che senso, nel vederlo rimanere in casa, con loro; lui solo, uomo; già nel pieno diritto dentrare in una intimità che, per quanto timida in quei primi istanti e imbarazzata, avventava. Profondamente turbate, con gli occhi lampeggianti le tre sorelle guardavano la sposa e le leggevano negli occhi la stessa ambascia che strizzava le loro animucce non al tutto ignare certo, ma perciò anzi più trepidanti. Iduccia si staccava da loro; cominciava da quella sera ad appartenere più a quellestraneo che ad esse. Era una violenza che tanto più le turbava, quanto più delicate eran le maniere con cui si manifestava finora. E poi? Poi Iduccia, lei sola, tra breve, avrebbe saputo Le saccostarono, sorridendo nervosamente, per baciarla. Subito il sorriso si cangiò in pianto. Due, Serafina e Carlotta, scapparono via nella loro camera senza neanche volgersi a guardare il cognato; Zoe fu più coraggiosa: gli mostrò gli occhi rossi di pianto e alzando il pugno in cui teneva il fazzoletto, gli disse tra due singhiozzi: - Cattivo! CAPITULO QUATTRO Ma era destino che Iduccia non dovesse godere della distinzione che il Tempini finalmente, aveva dovuto fare tra lei e le sorelle. La pagò, e come! questa distinzione, la povera Iduccia. Può dirsi che cominciò a morire fin dalla mattina dopo. Il Tempini volle dare a intendere tanto a lei quanto alle sorelle, che non era propriamente una malattia. - Disturbi, - diceva alle cognatine, afflitto ma non impensierito. Alla moglie diceva: - Eh, troppo presto, Iduccia mia! troppo presto! Basta. Pazienza. Ma Iduccia soffriva tanto! Troppo soffriva. Non aveva un momento solo di requie. Nausee, capogiri, e una prostrazione cosí grave di tutte le membra che, dopo il terzo mese, non poté più reggersi in piedi. Abbandonata su una poltrona, con gli occhi chiusi, senza più forza neanche di sollevare un dito, udiva intanto di là nella saletta da pranzo, conversare lietamente le tre sorelle col marito, e si struggeva dallinvidia. Ah che invidia rabbiosa le sorgeva man mano per quelle tre ragazze, che le pareva ostentassero innanzi a lei, cosí sconfitta con tutti i loro movimenti, le corse pazze per le stanze quasi una loro vittoria: quella desser rimaste ancora agili e salde nella loro verginità. Era tanto il dispetto, che quasi quasi credeva il suo male provenisse principalmente dal fastidio chesse le cagionavano con la loro vista e le loro parole. Ecco, ridevano, sonavano larpa, si paravano, come se nulla fosse, senza alcun pensiero per lei che stava tanto male. Ma non era giusto? non era naturale? Lei aveva marito: esse non lavevano; bisognava dunque chella ne piangesse pure le conseguenze. Spiro, del resto, le tranquillava; diceva loro che non cera da darsene pensiero. La lieve afflizione che potevano sentire per il malessere di lei era poi bilanciata dalla gioia daver presto un nipotino, una nipotina. Ed era tale questa gioja, chesse stimavano finanche ingiusti, talvolta, i lamenti e i sospiri di lei. Ah, in certi giorni, linvidia di Iduccia, nel veder le tre sorelle come prima, più di prima attorno al marito tre pecette addirittura, sinveleniva, fino a diventar vera e propria gelosia. Poi si calmava, si pentiva dei cattivi pensieri; diceva a se stessa chera giusto infine che, non potendo lei, badassero almeno loro a Spiro. E forse, chi sa! ci avrebbero badato sempre loro, tutte e tre vestite di nero. Perché lei sarebbe morta. Sí, sí: lo sentiva. Nera sicurissima! Quellesserino che man mano le si maturava in grembo, le succhiava a filo a filo la vita. Che supplizio lento e smanioso! Se la sentiva proprio tirare, la vita, a filo a filo, dal cuore. Sarebbe morta. Le tre sorelle avrebbero fatto loro da madre alla sua creaturina. Se femmina, lavrebbero chiamata Iduccia, come lei. Poi, passando gli anni, nessuna delle tre avrebbe più pensato a lei, perché avrebbero avuto unaltra Iduccia, loro. Ma il marito? Per lui non poteva essere la stessa cosa, quella bambina. Egli forse quale delle tre avrebbe scelto? Zoe? Carlotta? Serafina? Che orrore! Ma perché ci pensava? Tutte e tre insieme, sí, avrebbero potuto far da madre alla sua creaturina; ma se egli ne sceglieva una Zoe, per esempio, ecco Zoe, no, non sarebbe stata una buona madre perché avrebbe avuto da attendere ad altri figliuoli, ai suoi; e alla piccina orfana avrebbero allora badato con più amore Carlotta e Serafina, quelle cioè chegli non avrebbe scelto. Ecco dunque: se lo faceva per il bene della sua piccina, Spiro non avrebbe dovuto sceglierne alcuna. Non poteva forse rimanere lí, in casa, come un fratello? Glielo volle domandare Iduccia, pochi giorni prima del parto confessandogli la gran paura che aveva di morire e i tristi pensieri che lavevano straziata durante tutti quei mesi dagonia. Spiro le diede su la voce, dapprima; si ribellò; ma poi cedendo alle insistenze di lei - cheran puerili, via! come quel timore - dovette giurare. - Sei contenta, ora? - Contenta Tre giorni dopo, Iduccia morí. CAPITULO CINQUE Ma potevano mai pensare sul serio le tre sorelle superstiti di prendere il posto della sorellina morta che aveva lasciato un cosí gran vuoto nel loro cuore e nella casa? Come sospettarlo? Ma nessuna delle tre! Ecco, faceva male Zoe, anzi, a mostrar troppo il compianto e la tenerezza per la povera piccina orfana. Serafina e Carlotta, più riserbate, più chiuse, quasi irrigidite nel loro cordoglio, la richiamavano: - Zoe! - Perché? - domandava Zoe, dopo aver cercato invano di leggere negli occhi delle sorelle la ragione di quel richiamo. - Lasciala stare, - le diceva freddamente Carlotta. Serafina poi, a quattrocchi, le consigliava di frenare un po, ecco, quelle troppo vivaci effusioni daffetto per la bambina. - Ma perché? - tornava a domandare Zoe, stordita. - Quella povera cosuccia nostra! - Va bene. Ma innanzi a lui - A Spiro? - Sí. Frenati. Potrebbe parergli che tu - Che cosa? - Capirai La nostra condizione, adesso; è un po un po difficile, ecco Finché cera Iduccia Ah già! Zoe capiva. Finché cera Iduccia, Spiro era come un fratello; ma ora che Iduccia non cera più Esse erano tre ragazze sole, costrette, per via di quella piccina a convivere col cognato vedovo, e e - Dobbiamo farlo per Iduccia nostra! - concludeva Serafina, con un profondo sospiro. Poco dopo, però, Zoe, ripensandoci meglio, domandava a se stessa: - Che cosa dobbiamo fare per Iduccia nostra? Poche carezze alla piccina? E perché? Perché Spiro, vedendo chio gliene faccio troppe, potrebbe supporre Oh Dio! Comè potuta venire in mente a Serafina una tale idea? Io? Cosí tutte e tre, ora, si vigilavano a vicenda, quando Spiro era in casa e anche quando non cera. E questa vigilanza puntigliosa e il rigido contegno scioglievano a mano a mano e facevano cader tutti i legami dintimità che seran prima annodati fraternamente tra esse e il cognato. Questi notò presto la freddezza; ma suppose in principio che dipendesse dal cordoglio per la recente sciagura. Poi cominciò ad avvertire negli sguardi, nelle parole, in tutte le maniere delle tre cognatine un certo ritegno quasi sospettoso come una mutria impacciata, che distornava la confidenza. Perché? Non intendevano più trattarlo da fratello? Il gelo cresceva di giorno in giorno. E anche Spiro allora si vide costretto a frenarsi, a ritrarsi. Un giorno gli cascarono le lenti dal naso; e invece di comperarsene un altro paio, inforcò gli occhiali a staffa già smessi per far piacere a Serafina. La prima volta che gli toccò dandare dal barbiere, gli disse che voleva smettere la pettinatura con la divisa da un lato adottata per consiglio di Carlotta, e si fece tagliare i capelli a spazzola, come prima. Non riprese a insegarsi i baffi, per non far supporre che, da vedovo, pensasse ancora ad aver cura della propria persona quantunque Zoe però gli avesse detto che i baffi insegati gli stavano male. Ma poi, notando che Serafina e Carlotta, a tavola, lanciavano qualche occhiata obliqua a quei baffi e poi si guardavano tra loro temendo chesse potessero sospettare chegli intendesse usare qualche particolarità a Zoe, tornò anche a insegarsi i baffi come un tempo. Cosí si ritrasse dallintimità anche con la figura. Tante cure - pensava - tante amorevolezze prima, e ora Ma in che aveva mancato? Era forse lui cagione, se Iduccia era morta? Era stata una sciagura. Egli la sentiva come loro, più di loro. Non avrebbe dovuto anzi affratellarli di più il dolore comune? Desideravano forse le sue cognate che si staccasse da loro e facesse casa da sé? Ma egli, rimanendo, aveva creduto di far loro piacere; le aiutava, e non poco; provvedeva lui quasi del tutto ormai al mantenimento della casa. E poi cera la bambina. La piccola Iduccia. Non la aveva egli affidata alle loro cure? Ma ecco, notava intanto con grandissimo dolore che anche la piccina era trattata con freddezza, se non proprio trascurata. Spiro Tempini non sapeva più che pensare. Prese il partito di trattenersi quanto più poteva fuori di casa, per pesare il meno possibile in famiglia. Da tanti segni gli parve di dovere argomentare che la sua presenza dava ombra e impicciava. Ma il gelo crebbe ancor più. Ora Serafina diceva a Carlotta: - Vedi? Non sta più in casa, il signore. Quel poco che ci sta: guardingo, impacciato. Chi sa che cova! Ah, povera Iduccia nostra! Carlotta si stringeva nelle spalle: - Che ci possiamo far noi? - Eh già, - incalzava Serafina. - Vorrei sapere che cosa pretenderebbe da noi, con quella freddezza. Dovremmo forse buttargli le braccia al collo per trattenerlo? Dico la verità, non me lo sarei mai aspettato! Carlotta abbassava gli occhi; sospirava: - Pareva tanto buono Ed ecco Zoe: - Parlate di Spiro? Uomini, e tanto basta! Tutti gli stessi. Sono appena sei mesi, e già Altro sospiro di Carlotta. Sospirava anche Serafina, e aggiungeva: - Mi tormenta il pensiero di quella povera creaturina. E Zoe: - È chiaro che a lui non basta esser trattato come possiamo trattarlo noi. E Carlotta, di nuovo con gli occhi bassi: - Nella condizione nostra - Pensate, intanto, pensate, - riprendeva Serafina. - La nostra piccola Iduccia in mano a una estranea, a una matrigna! Le tre sorelle fremevano a questo pensiero; si sentivano proprio fendere la schiena da certi brividi, che parevano rasojate a tradimento. No, no, via! Un sacrifizio era necessario per amore della bambina. Necessità! Dura necessità! Ma quale delle tre doveva sacrificarsi? Serafina pensava: Tocca a me. Io sono la maggiore. Ormai qui non si tratta di fare allamore. più che una moglie per sé, egli deve scegliere una madre per la bambina. Io sono la maggiore; dunque, la più adatta. Scegliendo me, dimostrerà che non ha voluto far torto alla memoria dIduccia. Siamo quasi coetanei. Ho solamente sei mesi più di lui. Tocca a me pensava invece Zoe. Son la minore; la più vicina a Iduccia, santanima! Egli allora aveva scelto lultima. Ora lultima sono io. Tocca dunque a me. Senzalcun dubbio, se saffaccia anche a lui la necessità di questo sacrifizio, sceglierà me. Carlotta poi, dal canto suo, non credeva desser meno indicata delle altre due. Pensava che Serafina era troppo attempatella e che, sposando Zoe, Spiro avrebbe dimostrato di badare più a sé che alla piccina. Le pareva indubitabile, dunque, che avrebbe scelto lei, piuttosto, che stava nel mezzo, come la virtú. Ma Spiro? Che pensava Spiro? Egli aveva giurato. È vero che non sempre chi vive può serbar fede al giuramento fatto a una morta. La vita ha certe difficoltà, da cui chi muore si scioglie. E chi si scioglie non può tener legato chi rimane in vita. Se non che, quando per la prima volta Spiro Tempini sera accostato improvvisamente alle quattro Margheri la scelta aveva potuto farla lui. Ora, per stare in pace, capiva che avrebbero dovuto invece scegliere loro. Ma come scegliere, Dio mio, se egli era uno ed esse erano tre? Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL DOVERE DEL MEDICO PRIMA PARTE CAPITULO UNO - E sono miei, - pensava Adriana, udendo il cinguettio de due bambini nellaltra stanza; e sorrideva tra sé, pur seguitando a intrecciare speditamente una maglietta di lana rossa. Sorrideva, non sapendo quasi credere a se stessa, che quei bambini fossero suoi, che li avesse fatti lei e che fossero passati tanti anni, già circa dieci, dal giorno in cui era andata sposa. Possibile! Si sentiva ancor quasi fanciulla, e il maggiore dei figli intanto aveva otto anni, e lei trenta, fra poco: trenta! possibile? vecchia a momenti! Ma che! ma che! - E sorrideva. - Il dottore? - domandò a un tratto, quasi a se stessa, sembrandole di udir nella saletta dingresso la voce del medico di casa; e si alzò, col dolce sorriso ancora su le labbra. Le morí subito dopo quel sorriso, assiderato dallaspetto sconvolto e imbarazzato del dottor Vocalòpulo, che entrava ansante come se fosse venuto di corsa, e batteva nervosamente le palpebre dietro le lenti molto forti da miope, che gli rimpiccolivano gli occhi. - Oh Dio, dottore? - Nulla non si agiti - La mamma? - No no! - negò subito, forte, il dottore. - La mamma, no! - Tommaso, allora? - gridò Adriana. E, poiché il dottore, non rispondendo, lasciava intendere che si trattava proprio del marito: - Che gli è accaduto? Mi dica la verità Oh Dio, dovè, dovè? Il dottor Vocalòpulo tese le mani, quasi per opporre un argine alle domande. - Nulla, vedrà Una feritina - Ferito? E lei Me lhanno ucciso? E Adriana afferrò un braccio al dottore, sgranando gli occhi, come impazzita. - Ma no, ma no, signora si calmi una ferita speriamo leggera - Un duello? - Sí, - lasciò cadersi dalle labbra, esitando, il dottore vieppiù turbato. - Oh, Dio, Dio, no mi dica la verità! - insistette Adriana. - Un duello? Con chi? Senza dirmi nulla? - Lo saprà. Intanto intanto, calma: pensiamo a lui Il letto? - Di là - rispose ella, stordita, non comprendendo in prima. Poi riprese con ansia più smaniosa: - Dove lhanno ferito? Lei mi spaventa Non era con lei, Tommaso? Dovè? Perché sè battuto? Con chi? Quandè stato? Mi dica - Piano, piano - la interruppe il dottor Vocalòpulo, non potendone più. - Saprà tutto Adesso, è in casa la serva? Per piacere, la chiami. Un po di calma, e ordine: dia ascolto a me. E mentre ella, quasi istupidita, si faceva a chiamare la serva, il dottore, toltosi il cappello si passò una mano tremolante su la fronte, come si sforzasse di rammentare qualcosa; poi, sovvenendosi, si sbottonò in fretta la giacca trasse dalla tasca in petto il portabiglietti e scosse più volte la penna stilografica, pensando alle ordinazioni da scrivere. Adriana ritornò con la serva. - Ecco, - disse il Vocalòpulo, seguitando a scrivere. E, appena ebbe finito: - Subito, alla farmacia più vicina Fiaschi no, no andate pure, ve li darà il farmacista stesso. Lesta, mi raccomando. - È molto grave, dottore? - domandò Adriana, con espressione timida e appassionata, come per farsi perdonare la insistenza. - No, le ripeto. Speriamo bene, - le rispose il Vocalòpulo e, per impedire altre domande, aggiunse: - Mi vuol far vedere la camera? - Sí, ecco, venga Ma, appena nella camera, ella domandò ancora, tutta tremante: - Ma come, dottore; lei non era con Tommaso? Assistono pure due medici ai duelli - Bisognerebbe trasportare il letto un po più qua - osservò il dottore, come se non avesse inteso. Entrò, in quel punto, di corsa un bellissimo ragazzo, dalla faccia ardita, coi capelli neri ricci e lunghi, svolazzanti. - Mamma, una barella! Quanta gen Vide il medico e sarrestò di botto, confuso, mortificato, in mezzo alla stanza. La madre diè un grido e scostò il ragazzo per accorrere dietro al dottore. Su la soglia questi si voltò e la trattenne: - Stia qua, signora: sia buona! Vado io non dubiti Col suo pianto gli potrà far male Adriana allora si chinò per stringersi forte al seno il figlioletto che le si era aggrappato alla veste, e ruppe in singhiozzi. - Perché, mamma, perché? - domandava il ragazzo sbigottito, non comprendendo e mettendosi a piangere anche lui. CAPITULO DUE A piè della scala il dottore accolse la barella condotta da quattro militi della carità mentre due questurini, ajutati dal portinajo, impedivano a una folla di curiosi dentrare. - Dottor Vocalòpulo! - gridava un giovanotto tra la folla. Il dottore si voltò e gridò a sua volta alle guardie: - Lo lascino passare: è il mio assistente. Entri, dottor Sià. I quattro militi si riposavano un po, preparando le cinghie per la salita. Il portone fu chiuso. La gente di fuori vi picchiava con le mani e coi piedi, fischiando, vociando. - Ebbene? - domandò il dottor Vocalòpulo al Sià che sbuffava ancora, tutto sudato. - La donna? - Che corsa, caro professore! - rispose il dottor Cosimo Sià. - La donna? Allospedale Sono tutto sudato! Frattura alla gamba e al braccio - Congestione? - Credo. Non so Son venuto a tempesta. Che caldo, per bacconaccio! Se potessi avere un bicchier dacqua Il dottor Vocalòpulo scostò un poco la tendina di cerata della barella per vedere il ferito; la riabbassò subito e si volse ai militi: - Andiamo, sú! Piano e attenzione, figliuoli, mi raccomando. Mentre si eseguiva con la massima cautela la penosa salita, allo scalpiccío al rumor delle voci brevi affannose, si schiudevano sui pianerottoli le porte degli altri casigliani. - Piano, piano - ammoniva, quasi a ogni scalino, il dottor Vocalòpulo. Il Sià veniva dietro, asciugandosi ancora il sudore dalla nuca e dalla fronte, e rispondeva ai casigliani: - Il signor come si chiama? Corsi Quarto piano, è vero? Una signora e una signorina, madre e figlia, scapparono sú di corsa per la scala con un grido dorrore e, poco dopo, sintesero le grida disperate di Adriana. Il Vocalòpulo scosse la testa, contrariato, e voltosi al Sià: - Ci badi lei, mi raccomando - disse, e salí a balzi le altre due branche di scala fino alla porta del Corsi. - Via, si faccia forza, signora: non gridi cosí! Non capisce che gli farà male? Prego, signore, la conducano di là! - Voglio vederlo! Mi lascino! Voglio vederlo! - gridava, piangendo e smaniando, Adriana. E il medico: - Lo vedrà, non dubiti, non ora però La conducano di là! La barella era già arrivata. - La porta! - gridò uno dei militi, ansimando. Il dottor Vocalòpulo accorse ad aprire laltro battente della porta, mentre Adriana divincolandosi, trascinava seco le due vicine, imbalordite, verso la barella. - In quale camera? Prego Dovè il letto? - domandò il dottor Sià. - Di qua ecco! - disse il Vocalòpulo, e gridò alle due pigionali accorse: - Ma la trattengano perdio! Non son buone neanche da trattenerla? - Oh Dio benedetto! - esclamò la signora del secondo piano, tozza, popputa, parandosi davanti ad Adriana furibonda. Le due guardie erano dietro la barella e se ne stavano innanzi alla porta dingresso. A un tratto, per la scala, un vociare e un salire frettoloso di gente. Certo il portinajo aveva riaperto il portone, e la folla curiosa aveva invaso la scala. Le due guardie tennero testa allirruzione. - Lasciatemi passare! - gridava tra la ressa su gli ultimi scalini, facendosi largo con le braccia, una signora alta, ossuta vestita di nero, con la faccia pallida, disfatta, e i capelli aridi, ancor neri, non ostante letà e le sofferenze evidenti. Si voltava ora di qua ora di là, come se non vedesse: aveva infatti quasi spento lo sguardo tra le palpebre gonfie semichiuse. Pervenuta alla fine innanzi alla porta, con laiuto di un giovinotto ben vestito, che le veniva dietro fu su la soglia fermata dalle guardie: - Non si entra! - Sono la madre! - rispose imperiosamente e con un gesto che non ammetteva replica, scostò le guardie e sintrodusse in casa. Il giovinotto ben vestito sguisciò dentro, dietro a lei, dandosi a vedere come uno della famiglia anche lui. La nuova arrivata si diresse a una stanza quasi buja, con un sol finestrino ferrato presso il tetto. Non discernendo nulla, chiamò forte: - Adriana! Questa che se ne stava tra le due pigionali che cercavano scioccamente di confortarla, balzò in piedi gridando: - Mamma! - Vieni! vieni con me, figlia mia! povera figlia mia! Andiamocene subito! - disse in fretta con voce vibrante di sdegno e di dolore, la vecchia signora. - Non mabbracciare! Tu non devi rimanere più qua un solo minuto! - Oh! mamma! mamma mia! - piangeva intanto Adriana con le braccia al collo della madre. Questa si sciolse dallabbraccio, gemendo: - Figlia disgraziata, più di tua madre! Poi dominando la commozione riprese con laccento di prima: - Un cappello, subito! uno scialle! Prendi questo mio Andiamocene subito, coi bambini Dove sono? Già mi scottano i piedi, qua Maledici questa casa, comio la maledico! - Mamma che dici, mamma? - domandò Adriana, smarrita nellatroce cordoglio. - Ah, non sai? Non sai nulla ancora? non thanno detto nulla? non hai nulla sospettato? Tuo marito è un assassino! - gridò la vecchia signora. - Ma è ferito, mamma! - Da sé sè ferito, con le sue mani! Ha ucciso il Nori, capisci? Ti tradiva con la moglie del Nori E lei sè buttata dalla finestra Adriana cacciò un urlo e sabbandonò su la madre, priva di sensi. Ma la madre, non badandole, sorreggendola, seguitava a dirle tutta tremante: - Per quella lí per quella lí te te, figlia, angelo mio, chegli non era degno di guardare Assassino! Per quella lí capisci? capisci? E con una mano le batteva dolcemente la spalla, carezzandola, quasi ninnandola con quelle parole. - Che disgrazia! che tragedia! Ma comè avvenuto? - domandò sottovoce la signora tozza del secondo piano al giovinotto ben vestito che si teneva in un angolo, con un taccuino in mano. - Quella è la moglie? - domandò il giovinotto a sua volta, in luogo di rispondere. - Scusi, saprebbe dirmi il casato? - Di lei? Sí, fa Montesani, lei. - E il nome, scusi? - Adriana. Lei è giornalista? - Zitta, per carità! A servirla. E mi dica, quella è la madre, è vero? - La madre di lei, la signora Amalia, sissignore. - Amalia, grazie, grazie. Una tragedia, sí signora, una vera tragedia - È morta lei, la Nori? - Ma che morta! La malerba, lei minsegna È morto lui, invece, il marito. - Il giudice? - Giudice? No, sostituto procuratore del re. - Sí, quel giovane brutto, insomma, mingherlino, calabrese venuto da poco Erano tanto amici col signor Tommaso! - Eh, si sa! - sghignò il giovinotto. - Avviene sempre cosí, lei minsegna Ma, scusi, il Corsi dovè? Vorrei vederlo Se lei mindicasse - Ecco, vada di là Dopo quella stanza, luscio a destra. - Grazie, signora. Scusi unaltra domanda: Quanti figliuoli? - Due. Due angioletti! Un maschietto di otto anni, una bambina di cinque - Grazie di nuovo; scusi Il giovinotto savviò, seguendo lindicazione, alla camera del ferito. Passando per la saletta dingresso, sorprese il bel ragazzo del Corsi che, con gli occhi sfavillanti un sorriso nervoso su le labbra e le mani dietro la schiena domandava a una delle guardie: - E dimmi una cosa: come gli ha sparato, col fucile? CAPITULO TRE Tommaso Corsi, col torso nudo, poderoso, sorretto da guanciali teneva i grandi occhi neri e lucidissimi intenti sul dottor Vocalòpulo il quale, scamiciato, con le maniche rimboccate su le magre braccia pelose, premeva e studiava da presso la ferita. Di tanto in tanto gli occhi del Corsi si levavano anche su laltro medico, come se nellattesa che qualcosa a un tratto dovesse mancargli dentro, volesse coglierne il segno o il momento negli occhi altrui. Lestremo pallore cresceva bellezza al suo maschio volto di solito acceso. Ora egli fissò sul giornalista, che entrava timido, perplesso, uno sguardo fiero, come se gli domandasse chi fosse e che volesse. Il giovinotto impallidí, appressandosi al letto, pur senza poter chinare gli occhi, quasi ammaliato da quello sguardo. - Oh, Vivoli! - disse il dottor Vocalòpulo, voltandosi appena. Il Corsi chiuse gli occhi, traendo per le nari un lungo respiro. Lello Vivoli aspettò che il Vocalòpulo gli volgesse di nuovo lo sguardo; ma poi, impaziente: - Ss, - lo chiamò piano e, accennando il giacente, domandò come stesse, con un gesto della mano. Il dottore alzò le spalle e chiuse gli occhi, poi con un dito accennò la ferita alla mammella sinistra. - Allora - disse il Vivoli, alzando una mano in atto di benedire. Una goccia di sangue si partí dalla ferita e rigò lungamente il petto. Il dottore la deterse con un bioccolo di bambagia, dicendo quasi tra sé: - Dove diavolo si sarà cacciata la palla? - Non si sa? - domandò timidamente il Vivoli, senza staccar gli occhi dalla ferita, non ostante il ribrezzo che ne provava. - E di, sai di che calibro era? - Nove calibro nove, - interloquí con evidente soddisfazione il giovine dottor Sià. - Dalla ferita si può arguire - Suppongo, - rispose il Vocalòpulo accigliato, assorto - che si sia cacciata qua sotto la scapola Eh sí, purtroppo il polmone E torse la bocca. Indovinare, determinare il corso capriccioso della palla: per il momento, non si trattava daltro per lui. Gli stava davanti un paziente qualunque, sul quale egli doveva esercitare la sua bravura valendosi di tutti gli espedienti della sua scienza: oltre a questo suo compito materiale e limitato non vedeva nulla, non pensava a nulla. Solo, la presenza del Vivoli gli fece considerare che essendo il Corsi conosciutissimo nella città e avendo quella tragedia sconvolto tutta la cittadinanza poteva giovargli che il pubblico sapesse che il dottor Vocalòpulo era il medico curante. - Oh, Vivoli, dirai che è affidato alle mie cure. Il dottor Cosimo Sià dallaltra sponda del letto tossí leggermente. - E puoi aggiungere, - riprese il Vocalòpulo, - che sono assistito dal dottor Cosimo Sià: te lo presento. Il Vivoli chinò appena il capo, con un lieve sorriso. Il Sià, che sera precipitato con la mano tesa per stringer quella del Vivoli, allinchino sostenuto di questo, restò goffo, arrossí trinciò in aria con la mano già tesa un saluto, come per dire: - Ecco fa lo stesso: Saluto cosí! Il moribondo schiuse gli occhi e aggrottò le ciglia. I due medici e il Vivoli lo guardarono quasi con paura. - Adesso lo fasceremo, - disse con voce premurosa, chinandosi su lui, il Vocalòpulo. Tommaso Corsi scosse la testa sul guanciale, poi riabbassò lentamente le palpebre su gli occhi foschi come se non avesse compreso: cosí almeno parve al dottor Vocalòpulo, il quale, storcendo unaltra volta la bocca mormorò: - La febbre - Io scappo, - disse piano il Vivoli salutando con la mano il Vocalòpulo e di nuovo inchinando appena il capo al Sià, che rispose, questa volta, con un inchino frettoloso. - Sià, venga da questa parte. Bisogna sollevarlo. Ci vorrebbero due dei nostri infermieri - esclamò il Vocalòpulo. - Basta, ci proveremo. Ma tengo a fare una sola fasciatura, ben solida, e lí. - Lo laviamo, ora? - domandò il Sià. - Sí! Lalcool dovè? e il catino, prego. Cosí, aspetti Intanto, lei prepari le fasce. Preparate? Poi la vescica di ghiaccio. Tommaso Corsi, allorché il dottor Vocalòpulo si fece a fasciarlo, aprí gli occhi, sinfoscò in volto tentò con una mano di scostar dal petto quelle del dottore, dicendo con voce cavernosa: - No no - Come no? - domandò, sorpreso, il dottor Vocalòpulo. Ma un empito di sangue impedí al Corsi di rispondere, e le parole gli gorgogliarono nella strozza soffocate dalla tosse. Poi giacque, prostrato, privo di sensi. E allora fu ripulito e fasciato a dovere dai due medici curanti. CAPITULO QUATTRO - No, mamma, no E come potrei? - rispose Adriana, appena rinvenuta, allingiunzione della madre dabbandonar la casa del marito insieme coi figliuoli. Si sentiva quasi inchiodata lí, su la seggiola, stordita e tremante, come se un fulmine le fosse caduto da presso. E invano la madre le smaniava innanzi e la spingeva: - Via, via, Adriana! Non mi senti? Si era lasciata mettere uno scialletto addosso e il cappello, e guardava innanzi a sé, come una mendicante. Non riusciva ancora a farsi unidea dellaccaduto. Che le diceva la madre? dabbandonar quella casa? e come mai, in quel momento? O prima o poi avrebbe dovuto abbandonarla pur sempre? Perché? Il marito non le apparteneva più? Si era spenta in lei lansia di vederlo. Che volevano intanto quelle due guardie che la madre le accennava lí nella saletta dingresso? - Meglio che muoja! Se vive, in galera! - Mamma! - supplicò, guardandola. Ma riabbassò subito gli occhi per trattenere le lagrime. Sul volto della madre rilesse la condanna del marito: - Ha ucciso il Nori; ti tradiva con la moglie del Nori. - Non sapeva però, né poteva ancor quasi pensarlo né immaginarlo: si vedeva ancora la barella sotto gli occhi e non poteva immaginare altri che lui - Tommaso - ferito forse moribondo, lí E Tommaso dunque aveva ucciso il Nori? aveva una tresca con Angelica Nori, e tutte due erano stati scoperti dal marito? Pensò che Tommaso portava sempre con sé la rivoltella. Per il Nori? No: laveva sempre portata, e il Nori e la moglie erano in città da un anno soltanto. Nello scompiglio della coscienza, una moltitudine dimmagini si ridestavano in lei tumultuosamente: luna chiamava laltra e insieme si raggruppavano in balenanti scene precise e subito si disgregavano per ricomporsi in altre scene con vertiginosa rapidità. Quei due eran venuti da un paese di Calabria accompagnati da una lettera di presentazione a Tommaso il quale li aveva accolti con la festosa espansione della sua indole sempre gioconda con aria confidenziale, col sorriso schietto di quel suo maschio volto, in cui gli occhi lampeggiavano esprimendo la vitalità piena, lenergia operosa, costante, che lo rendevano caro a tutti. Da questindole vivacissima, da questa natura esuberante, in continuo bisogno despandersi quasi con violenza ella era stata investita fin dai primi giorni del matrimonio: sera sentita trascinare dalla fretta chegli aveva di vivere: anzi furia più che fretta: vivere senza tregua, senza tanti scrupoli, senza tanto riflettere; vivere e lasciar vivere, passando sopra a ogni impedimento, a ogni ostacolo. più volte ella si era arrestata un po in questa corsa, per giudicare fra sé qualche azione di lui non stimata perfettamente corretta. Ma egli non dava tempo al giudizio, come non dava peso ai suoi atti. Ed ella sapeva chera inutile richiamarlo indietro a considerare il mal fatto: scrollava le spalle, sorrideva e avanti! aveva bisogno dandare avanti a ogni modo, per ogni via, senza indugiarsi a riflettere tra il bene e il male; e rimaneva sempre alacre e schietto, purificato dallattività incessante, e sempre lieto e largo di favori a tutti con tutti alla mano: a trentotto anni, un fanciullone, capacissimo di mettersi a giocar sul serio coi due figliuoli e ancora, dopo dieci anni di matrimonio, cosí innamorato di lei, che ella tante volte, anche di recente aveva dovuto arrossire per qualche atto imprudente di lui innanzi ai bambini o alla serva. E ora, cosí dun colpo, questarresto fulmineo, questo scoppio! Ma come? come? La cruda prova del fatto non riusciva ancora a dissociare in lei i sentimenti, più che di solida stima damore fortissimo e devoto per il marito, da cui si sentiva in cuor suo ricambiata. Forse qualche lieve inganno, sí, sotto quella tumultuosa vitalità; ma la menzogna, no, la menzogna non poteva annidarsi sotto lallegria costante di lui. Che egli avesse una tresca con Angelica Nori, non significava, no, aver tradito lei, la moglie; e questo la madre non poteva comprenderlo, perché non sapeva, non sapeva tante cose Egli non poteva aver mentito con quelle labbra con quegli occhi, con quel riso che allegrava tutti i giorni la casa. - Angelica Nori? Oh ella sapeva bene che cosa fosse costei, anche per il marito: neppure un capriccio: nulla, nulla! la prova soltanto duna debolezza nella quale nessun uomo forse sa o può guardarsi dal cadere Ma in quale abisso era egli adesso caduto? e la sua casa e lei coi figliuoli giú, giú con lui? - Figli miei! figli miei! - proruppe alla fine, singhiozzando, con le mani sul volto quasi per non veder labisso che le si spalancava orribile davanti. - Portali via con te, - aggiunse, rivolgendosi alla madre. - Loro sí, portali via, ché non vedano Io no, mamma: io resto. Te ne prego Si alzò e, cercando alla meglio di trattener le lagrime, andò, seguita dalla madre in cerca dei bambini che giocavano tra loro in un camerino, ove la serva li aveva chiusi. Si mise a vestirli, soffocando i singhiozzi che le irrompevano dal petto a ogni loro lieta domanda infantile. - Con la nonna, sí a spasso con la nonna E il cavalluccio, sí la sciabola pure Te li compra la nonna Questa contemplava straziata, la sua cara figliuola, la creatura sua adorata, tanto buona, tanto bella, per cui tutto ormai era finito; e, nellodio feroce contro colui che gliela faceva soffrir cosí avrebbe voluto strapparle dalle mani quel bambino che somigliava tutto al padre, fin nella voce e nei gesti. - Non vuoi proprio venire? - domandò alla figlia, quando i bambini furono pronti. - Io, bada, qua non metto più piede. Resti sola La casa di tua madre è aperta. Ci verrai, se non oggi, domani. Ma già, anche se non morisse - Mamma! - supplicò Adriana, additandole i bambini. La vecchia signora tacque e andò via coi nipotini, vedendo uscire dalla camera del ferito il dottor Vocalòpulo. Questi si appressò ad Adriana per raccomandarle di non farsi vedere per il momento dal marito. - Unemozione improvvisa, anche lieve, potrebbe riuscirgli fatale. Non si faccia nulla, per carità, che possa contrariarlo o impressionarlo in qualche modo. Questa notte resterà a vegliarlo il mio collega. Se ci fosse bisogno di me Non terminò il discorso notando che ella non gli dava ascolto né gli domandava notizie intorno alla gravità della ferita e che aveva in capo il cappellino, come se stesse per abbandonare la casa. Socchiuse gli occhi, scosse un po il capo, sospirando, e andò via. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL DOVERE DEL MEDICO SECONDO PARTE CAPITULO CINQUE Nella notte, Tommaso Corsi si riscosse incosciente dal letargo. Stordito dalla febbre, teneva gli occhi aperti nella penombra della camera. Un lampadino ardeva sul cassettone, riparato da uno specchio a tre luci: il lume si projettava su la parete vivamente precisando il disegno e i colori della carta da parato. Aveva solo la sensazione che il letto fosse più alto e che soltanto per ciò notasse in quella camera qualcosa che prima non vi aveva mai notato. Vedeva meglio linsieme dellarredo, il quale, nella quiete altissima, gli pareva spirasse, dallimmobilità sua quasi rassegnata un conforto familiare, a cui le ricche tende, che dallalto scendevano fin sul tappeto, davano unaria insolita di solennità. Noi siamo qui, come tu ci hai voluti, per i tuoi comodi pareva gli dicessero nella coscienza che man mano si risentiva, i varii oggetti della camera: siamo la tua casa: tutto è come prima. A un tratto richiuse gli occhi quasi abbagliato bruscamente nella penombra da un lampo di luce cruda: la luce che sera fatta in quellaltra camera quando colei, urlando, aveva aperto la finestra, donde sera buttata. Riebbe allora, dun subito, la memoria orrenda: rivide tutto, come se accadesse proprio allora. Egli, trattenuto dallistintivo pudore, non riusciva a balzar dal letto, svestito comera, e il Nori ecco, gli esplodeva contro il primo colpo che infrangeva il vetro di unimmagine sacra al capezzale; egli tendeva la mano alla rivoltella sul comodino ed ecco il sibilo della seconda palla innanzi al volto Ma non ricordava daver tirato sul Nori: solo quando questi era caduto a sedere sul pavimento e poi sera ripiegato bocconi, egli sera accorto daver larma ancor calda e fumante in pugno. Era allora saltato dal letto e, in un attimo, entro di sé, la tremenda lotta di tutte le energie vitali contro lidea della morte; prima, lorrore di essa; poi la necessità e il sorgere dun sentimento atroce, oscuro, a vincere ogni ripugnanza e ogni altro sentimento. Aveva guardato il cadavere, la finestra donde quella era saltata; aveva udito i clamori della via sottostante e sera sentito aprire come un abisso nella coscienza: allora la determinazione violenta gli sera imposta lucidamente come un atto a lungo meditato e discusso. Sí. Cosí era stato. - No -, diceva a se stesso, un istante dopo, riaprendo gli occhi brillanti di febbre. - No; se questa è la mia casa, se io sto qui sul mio letto Gli pareva di udir voci liete e confuse di là, nelle altre stanze. Aveva fatto mettere quelle tende nuove e i tappeti alle stanze per il battesimo dellultimo bambino, morto di venti giorni. Ecco, gli invitati tornavano or ora dalla chiesa. Angelica Nori, a cui egli offriva il braccio, glielo stringeva a un tratto furtivamente con la mano; egli si voltava a guardarla, stupito, ed ella accoglieva quello sguardo con un sorriso impudente, da scema e chiudeva voluttuosamente le palpebre su i grandi occhi neri, globulenti, in presenza di tutti. Quel bambino è morto, - pensava ora egli, - perché lha tenuto a battesimo colui, chera fra laltro un jettatore. Immagini imprevedute, visioni strane, confuse, sensazioni fantastiche, improvvise pensieri lucidi e precisi, si avvicendavano in lui, nel delirio intermittente. Sí, sí, lo aveva ucciso. Ma due volte quel forsennato sera messo per uccider lui ed egli nel volgersi per prendere larma dal comodino gli aveva gridato sorridendo: Che fai? tanto gli pareva impossibile che colui, prima chegli si vedesse costretto a minacciarlo e a reagire non comprendesse chera uninfamia, una pazzia ucciderlo a quel modo in quel momento, uccider lui che si trovava lí per caso, che aveva tantaltra vita fuori di lí: i suoi affari gli affetti suoi vivi e veri, la sua famiglia, i figli da difendere. Eh via, disgraziato! Come mai tutta un tratto, quellomiciattolo sbricio, brutto, scialbo dallanima apatica, attediata, che si trascinava nella vita senza alcuna voglia, senzalcun affetto e che da tantanni si sapeva spudoratamente ingannato dalla moglie e non se ne curava a cui pareva costasse pena e fatica guardare o trar fuori quella sua voce molle miagolante; come mai, tutta un tratto, sera sentito muovere il sangue e per lui soltanto? Non sapeva che donna fosse sua moglie? e non sentiva chera una cosa ridicola e pazza e infame nello stesso tempo difender a quel modo ancora lonor suo affidato a colei che ne aveva fatto strazio tantanni, senza che egli avesse mai mostrato daccorgersene? Ma aveva pure assistito - sí, sí - a tante scene familiari, in cui ella, proprio sotto gli occhi di lui sotto gli occhi stessi dAdriana, aveva cercato di sedurlo con quei suoi lezii da scimmietta patita. Adriana sí se nera accorta, e lui no? Ne avevano riso tanto insieme, lui e Adriana. Per una donna come quella lí, dunque, sul serio, una tragedia? Lo scandalo, la morte di lui, la sua morte? Oh, per quel disgraziato, forse, era stata un bene la morte; un regalo! Ma egli doveva egli morire per cosí poco? Sul momento, col cadavere sotto gli occhi, assalito dai clamori della via, aveva creduto di non poter farne a meno. Ebbene, e intanto come mai non era tutto finito? Egli viveva ancora, lí, nella sua stessa camera tranquilla, coricato sul suo letto, come se nulla fosse accaduto. Ah, se veramente fosse un sogno orribile! No: e quel dolore cocente al petto, che gli toglieva il respiro? E poi il letto Stese pian piano un braccio nel posto accanto; vuoto ecco! Adriana Sentí di nuovo labisso aprirglisi dentro. Dovera ella? e i figliuoli? Lo avevano abbandonato? Solo, dunque, nella casa? e come mai? Riaprí gli occhi per accertarsi, se quella fosse veramente la sua camera da letto. Sí: tutto come prima. Allora un dubbio crudele, in quellalternativa di delirio e di lucidità mentale, lo vinse: non sapeva più se aprendo gli occhi, vedesse per allucinazione la sua camera che spirava la pace consueta o se sognasse chiudendo gli occhi e rivedendo, con lucidezza di percezione chera quasi realtà, lorribile tragedia della mattina. Emise un gemito, e subito davanti a gli occhi si vide un volto sconosciuto; sentí posarsi una mano su la fronte, la cui pressione lo confortava, e richiuse gli occhi sospirando sentendo di dover rassegnarsi a non comprendere più nulla, a non saper che cosa fosse veramente accaduto. Era forsanche sogno quel volto or ora intraveduto, la mano che gli premeva la fronte E ricadde nel letargo. Il dottor Sià si accostò in punta di piedi a un angolo della camera quasi al bujo, dove Adriana vegliava nascosta. - Forse è meglio, - le disse sottovoce, - che si mandi per il dottor Vocalòpulo. La febbre cresce e laspetto non mi Sinterruppe; le domandò: - Vuol vederlo? Adriana fece segno di no col capo, angosciata. Poi, sentendo di non poter trattenere un empito improvviso di pianto, balzò in piedi e scappò via dalla camera. Il dottor Sià richiuse, cauto, luscio per impedire che giungesse allorecchio del morente il pianto convulso della moglie; poi tolse dal petto di lui la vescica, ne vuotò lacqua e riempitala novamente di pezzetti di ghiaccio, la ripose su la fasciatura al posto della ferita. - Ecco fatto. Osservò quindi di nuovo, a lungo, il volto del giacente, ne ascoltò la respirazione affannosa; poi, non avendo altro da fare, e come se per lui bastasse laver provveduto al ghiaccio e laver fatto quelle osservazioni ritornò al proprio posto, alla poltrona, dallaltra parte del letto. Lí, con gli occhi chiusi, godeva di lasciarsi prendere a mano a mano dal sonno, spegnendo gradatamente in sé la volontà di resistervi fino al punto estremo in cui il capo gli dava un crollo: schiudeva allora gli occhi e tornava da capo ad abbandonarsi a quella voluttà proibita, che quasi lo inebriava. CAPITULO SEI Le complicazioni temute dal dottor Vocalòpulo si verificarono pur troppo: prima e più grave fra tutte linfiammazione polmonare, che cagionava quellaltissima febbre. Senza alcuna preoccupazione estranea alla scienza, di cui era fervidamente appassionato il dottor Vocalòpulo raddoppiò lo zelo, come se si fosse fatta una fissazione di salvare a ogni costo quel moribondo. Negli infermi sotto la sua cura egli non vedeva uomini ma casi da studiare: un bel caso, un caso strano, un caso mediocre o comune; quasi che le infermità umane dovessero servire per gli esperimenti della scienza, e non la scienza per le infermità. Un caso grave e complicato lo interessava sempre a quel modo; ed egli allora non sapeva staccare più il pensiero dal malato: metteva in pratica le più recenti esperienze delle primarie cliniche del mondo di cui consultava scrupolosamente i bollettini le rassegne e le minute esposizioni dei tentativi, degli espedienti dei più grandi luminari della scienza medica e spesso adottava le cure più arrischiate con fermo coraggio, con fiducia incrollabile. Si era costituita cosí una grande reputazione. Ogni anno faceva un viaggio e ritornava entusiasta degli esperimenti a cui aveva assistito, soddisfatto di qualche nuova cognizione appresa provvisto di nuovi e più perfezionati strumenti chirurgici che disponeva - dopo averne studiato minutamente il congegno e averli ripuliti con la massima cura - entro larmamentario di cristallo che aveva la forma di unurna, lí, in mezzo al camerone da studio, e, chiusi li contemplava ancora, stropicciandosi le mani solide, sempre fredde o stirandosi con due dita il naso armato di quel pajo di lenti fortissime che accrescevano la rigidezza austera del suo volto pallido, lungo, equino. Attorno al letto del Corsi condusse alcuni suoi colleghi, a studiare, a discutere; spiegò tutti i suoi tentativi, luno più nuovo e più ingegnoso dellaltro, finora però riusciti vani. Il ferito, sotto quellaltissima febbre, restava in uno stato quasi letargico, interrotto tuttavia da certe crisi di smania delirante nelle quali, più duna volta, eludendo la vigilanza, aveva finanche tentato di disfare la fasciatura. Di questo fenomeno il Vocalòpulo non si era curato più di tanto; gli era bastato di raccomandare al dottor Sià maggiore attenzione. Aveva potuto, per mezzo della radiografia, estrarre il projettile di sotto lascella aveva rischiosamente applicato i lenzuoli freddi per abbassare la temperatura. E finalmente cera riuscito! La febbre era abbassata, linfiammazione polmonare era vinta, il pericolo quasi superato. Nessun compenso materiale avrebbe potuto uguagliare la soddisfazione morale del dottor Vocalòpulo. Era raggiante; e il dottor Sià con lui, per riflesso. - Collega, collega, qua la mano! Questo si chiama vincere. Il Sià gli rispondeva con una sola parola: - Miracoloso! Ora la primavera imminente avrebbe senza dubbio affrettato la convalescenza. Già linfermo cominciava a risentirsi un po, a uscir dallo stato dincoscienza in cui sera mantenuto per tanti giorni. Ma non sapeva ancora, non sospettava neppure, come si fosse ridotto. Una mattina, si provò a sollevare le mani dal letto, per guardarsele e, nel veder le dita esangui tremolare, sorrise. Si sentiva ancora come nel vuoto, in un vuoto però tranquillo, soave, di sogno. Solo qualche minuzia, lí, nella camera, gli savvistava di tratto in tratto: un fregio dipinto nel soffitto la peluria verde della coperta di lana sul letto, che gli richiamava alla memoria i fili derba dun prato o duna ajuola; e vi concentrava tutta lattenzione, beato; poi, prima di stancarsene, richiudeva gli occhi e provava un dolce smarrimento debbrezza, vaneggiava in una delizia ineffabile. Tutto, tutto era finito; la vita ricominciava adesso Ma non era forse rimasta sospesa anche per gli altri? No, no: ecco: un rumor di vettura Fuori, per le vie la vita in tutto quel tempo aveva seguito il suo corso Provò come una vellicazione irritante al ventre a questo pensiero che oscuramente lo contrariava; e si rimise a guardar la calugine verde della coperta, dove gli pareva di veder la campagna: qua la vita sí, ricominciava veramente, con tutti quei fili derba E anche cosí per lui ricominciava Nuovo tutto nuovo, egli si sarebbe riaffacciato alla vita Un po daria fresca! Ah se il medico avesse voluto aprirgli un tantino la finestra - Dottore, - chiamò; e la sua stessa voce gli fece una strana impressione. Ma nessuno rispose. Si provò a guardar nella camera. Nessuno Come mai? Dovera? - Adriana! Adriana! - Unangosciosa tenerezza per la moglie lo vinse; e si mise a piangere come un bambino, nel desiderio cocente di buttarle le braccia al collo e stringersela forte forte al petto Chiamò di nuovo, nel dolce pianto: - Adriana! Adriana! Dottore! Nessuno sentiva? Sgomento, allora, soffocato, stese un braccio al campanello sul comodino; ma avvertí subito unacuta trafittura interna, che lo tenne un tratto quasi senza respiro, col volto pallido, contratto dallo spasimo; poi sonò, sonò furiosamente. Accorse, con la sua aria spiritata, il dottor Sià: - Eccomi! Che abbiamo, signor Tommaso? - Solo! Mi hanno lasciato solo - Ebbene? E perché codesta agitazione? Eccomi qua. - No. Adriana! Mi chiami Adriana Dovè? Voglio vederla. Comandava ora, eh? Il dottor Sià fece un viso lungo lungo e piegò il capo da un lato: - Cosí, no! Se non si calma, no. - Voglio veder mia moglie! - replicò egli stizzito, imperioso. - Può proibirmelo lei? Il Sià sorrise, perplesso: - Ecco vorrei che No no, si stia zitto: vado a chiamargliela. Non ce ne fu bisogno. Adriana era dietro luscio: si asciugò in fretta le lagrime, accorse si buttò singhiozzando tra le braccia del marito, come in un abisso damore e di disperazione. Egli non provò dapprima che la gioja di tenersi cosí stretta quella sua adorata, il cui calore, lodor dei capelli, lo inebriavano. Quanto, quanto, quanto la amava Ma, a un tratto, la sentí singhiozzare. Si provò a sollevarle con tutte due le mani il capo che si affondava su lui; non ne ebbe la forza, e si volse, stordito, al dottor Sià. Questi accorse e costrinse la signora a strapparsi dal letto; la condusse, sorreggendola in quella crisi violenta di pianto, fuori della camera; poi ritornò presso il convalescente. - Perché? - domandò il Corsi, sconvolto. Un pensiero gli attraversò la mente, in un baleno. Senza badare alla risposta del medico, il Corsi richiuse gli occhi, trafitto. Non mi perdona pensò. CAPITULO SETTE Alle notizie di miglioramento, di prossima guarigione era cresciuta la sorveglianza alla casa del ferito. Il dottor Vocalòpulo, temendo che lautorità giudiziaria desse intempestivamente lordine che fosse tradotto in carcere pensò di recarsi da un avvocato amico suo e del Corsi e a cui il Corsi certamente avrebbe affidato la sua difesa, per pregarlo di andare insieme dal questore a impegnar la loro parola che linfermo non avrebbe in alcun modo tentato di sottrarsi alla giustizia. Lavvocato Camillo Cimetta accettò linvito. Era un uomo sui sessantanni, smilzo, altissimo di statura, tutto gambe. Gli spiccavano stranamente nel volto squallido, giallognolo, malaticcio, gli occhietti neri, acuti, duna vivacità straordinaria. Dotto più di filosofia che di legge, scettico, oppresso dalla noja della vita, stanco delle amarezze che essa gli aveva procacciate non aveva mai posto alcun impegno a guadagnarsi la grandissima fama di cui godeva e che gli aveva procurato una ricchezza di cui non sapeva più che farsi. La moglie, donna bellissima, insensibile, dispotica, che lo aveva torturato per tanti anni, gli sera uccisa per neurastenia; lunica figliuola gli era fuggita di casa con un misero scritturale del suo studio ed era morta soprapparto dopo aver sofferto un anno di maltrattamenti dal marito indegno. Era rimasto solo, senza più scopo nella vita, e aveva rifiutato ogni carica onorifica la soddisfazione di far valere le sue doti non comuni in una grande città. E mentre i suoi colleghi si presentavano al banco dellaccusa o della difesa armati di cavilli, abbottati di procedura o si empivano la bocca di paroloni altisonanti, egli, che non poteva soffrire la toga che lusciere gli poneva su le spalle si alzava con le mani in tasca e si metteva a parlare ai giurati, ai giudici, con la massima naturalezza, alla buona cercando di presentare con la maggiore evidenza possibile qualche pensiero che potesse logicamente far loro impressione; distruggeva con irresistibile arguzia le magnifiche architetture oratorie de suoi avversarii e riusciva cosí talvolta ad abbattere i confini formalistici del tristo ambiente giudiziario perché unaura di vita vi spirasse, vi passasse un soffio doloroso di umanità di pietà fraterna, oltre e sopra la legge, per luomo nato a soffrire, a errare. Ottenuta dal questore la promessa che la traduzione in carcere non sarebbe avvenuta se non dopo il consenso del medico egli e il dottor Vocalòpulo si recarono insieme alla casa del Corsi. In pochi giorni Adriana si era cangiata cosí, che non pareva più lei. - Eccole, signora, il nostro caro avvocato, - le disse il Vocalòpulo. - Sarà meglio preparare a poco a poco il convalescente alla dura necessità - E come, dottore? - esclamò Adriana. - Pare che egli non ne abbia ancora il più lontano sospetto. È come un fanciullo si commuove per ogni nonnulla Giusto questa mattina mi diceva che, appena in grado di muoversi vuole andare in campagna, in villeggiatura per un mese Il Vocalòpulo sospirò, stirandosi al solito il naso. Stette un po a pensare, poi disse: - Aspettiamo qualche altro giorno. Intanto facciamogli vedere lavvocato. Non è possibile che il pensiero della punizione non gli si affacci. - E lei crede, avvocato, - domandò Adriana, - crede che sarà grave? Il Cimetta chiuse gli occhi, aprí le braccia. Gli occhi di Adriana si riempirono di lagrime. Giunse, in quella, dallaltra stanza la voce dellinfermo. Subito Adriana accorse. - Mi permettano! Tommaso le tendeva le braccia dal letto. Ma appena le vide gli occhi rossi di pianto, le prese un braccio e, nascondendovi il volto, le disse: - Ancora, dunque? non mi perdoni ancora? Adriana strinse le labbra tremanti, mentre nuove lagrime le sgorgavano dagli occhi; e non trovò in prima la voce per rispondergli. - No? - insistette egli, senza scoprire il volto. - Io sí, - rispose Adriana, angosciata, timidamente. - E allora? - ripigliò il Corsi, guardandola negli occhi lagrimosi. Le prese il volto tra le mani, e aggiunse: - Lo comprendi, lo senti, è vero? che tu mai, mai, nel mio cuore, nel mio pensiero, non sei venuta mai meno tu santa mia, amore, amore mio Adriana gli carezzò lievemente i capelli. - È stata uninfamia! - riprese egli. - Sí, è bene, è bene che te lo dica, per togliere ogni nube fra noi. Uninfamia sorprendermi in quel momento vergognoso, di stupido ozio Tu lo comprendi se mi hai perdonato! Stupido fallo, che quel disgraziato ha voluto rendere enorme, tentando duccidermi, capisci? due volte Uccider me, proprio me che dovevo per forza difendermi perché tu lo comprendi! non potevo lasciarmi uccidere per quella lí, è vero? - Sí, sí, - diceva Adriana, piangendo, per calmarlo, più col cenno che con la voce. - È vero? - seguitò egli con forza. - Non potevo per voi! Glielo dissi; ma egli era come impazzito, tutta un tratto; mera venuto sopra, con larma in pugno E allora io, per forza - Sí, sí, - ripeté Adriana, ringojando le lagrime. - Calmati, sí Queste cose Sinterruppe, vedendo il marito abbandonarsi sfinito sui guanciali e chiamò forte: - Dottore! Queste cose, - seguitò alzandosi e chinandosi sul letto premurosa, - tu le dirai le dirai ai giudici e vedrai che Tommaso Corsi si rizzò improvvisamente su un gomito e guardò fiso il dottore e il Cimetta che gli si facevano incontro. - Ma io, - disse, - eh già il processo Allividí. Ricadde sul letto, annichilito. - Formalità - si lasciò cadere dalle labbra il Vocalòpulo, accostandosi di più al letto. - E quale altra punizione, - fece il Corsi, quasi tra sé, guardando il soffitto con gli occhi sbarrati - quale altra punizione maggiore di quella che mi son data io, con le mie mani? Il Cimetta trasse una mano dalla tasca e agitò lindice in segno negativo. - Non conta? - domandò il Corsi. - E allora? - si provò a replicare; ma si riprese: - Eh già! Sí, sí Ci credi? Mi pareva che tutto fosse finito Adriana! - chiamò, e le buttò di nuovo le braccia al collo. - Adriana! Sono perduto! Il Cimetta, commosso, tentennò a lungo il capo, poi sbuffò: - E perché? per una minchioneria di passata. Sarà difficile, difficilissimo, caro dottore, farne capace quella rispettabile istituzione che si chiama giuria. Non tanto, vedete, per il fatto in sé, quanto perché si tratta dun sostituto procuratore del re. Se fosse almeno possibile dimostrare che delle corna precedenti il poveretto sera già accorto! Ma i mezzi? Un morto non si può chiamare a giurare su la sua parola donore Lonore dei morti se lo mangiano i vermi. Che valore può avere linduzione contro la prova di fatto? Del resto, siamo giusti: su la propria testa ciascuno è padrone di accoglier quelle corna che gli garbano. Le tue, caro Tommaso, è chiaro, non le volle. Tu dici: Ma potevo lasciarmi uccidere da lui? No. Ma se volevi rispettato questo diritto di non aver tolta la vita non dovevi andare a prendergli la moglie, quella bertuccia vestita! Cosí facendo - bada, io vedo adesso le ragioni dellaccusa, - tu stesso hai derogato al tuo diritto ti sei esposto al rischio, e non dovevi perciò reagire. Capisci? Due falli. Del primo, delladulterio, dovevi lasciarti punire da lui, dal marito offeso; e tu invece lhai ucciso - Per forza! - gridò il Corsi, levando il volto rabbiosamente contratto. - Istintivamente! Per non farmi uccidere! - Ma subito dopo, invece, - rimbeccò il Cimetta - hai tentato di ucciderti con le tue mani. - E non deve bastare? Il Cimetta sorrise. - Non può bastare. È anzi a tuo danno, caro mio! Perché, tentando ducciderti, hai implicitamente riconosciuto il tuo fallo. - Sí! E mi sono punito! - No, caro, - disse con calma il Cimetta. - Hai tentato di sottrarti alla pena. - Ma togliendomi la vita! - esclamò, infiammato, il Corsi. - Che potevo fare di più? Il Cimetta si strinse nelle spalle, e disse: - Avresti dovuto morire. Non essendo morto - Ma sarei morto, - riprese il Corsi, allontanando la moglie e additando fieramente il dottor Vocalòpulo - sarei morto, se lui non avesse fatto di tutto per salvarmi! - Come io? - balbettò il Vocalòpulo, tirato in ballo quando meno se laspettava. - Voi! Sí. Per forza! Io non volevo le vostre cure. Per forza avete voluto prodigarmele, ridarmi la vita. E perché, dunque, se ora - Con calma, con calma - disse il Vocalòpulo, sorridendo nervosamente a fior di labbra, costernato. - Vi fate male, agitandovi cosí - Grazie, dottore! Quanta premura - sghignò il Corsi. - Vi sta tanto a cuore lavermi salvato? Ma senti, Cimetta, senti! Io voglio ragionare. Mero ucciso. Viene un dottore, codesto nostro dottore. Mi salva. Con qual diritto mi salva? con qual diritto mi ridà la vita chio mero tolta, se non poteva farmi rivivere per le mie creaturine, se sapeva ciò che maspettava? Il Vocalòpulo tornò a sorridere nervosamente, intorbidandosi in volto. - Dopo tutto, - disse, - è un bel modo di ringraziarmi, codesto. Che dovevo fare? - Ma lasciarmi morire! - proruppe il Corsi, - se non avevate il diritto di sottrarmi alla pena chio mero data molto maggiore del mio fallo! Non cè più pena di morte; e io sarei morto, senza di voi. Ora come faccio io? Di che debbo ringraziarvi? - Ma noi medici, scusate, - rispose, smarrito, il Vocalòpulo - noi medici non abbiamo di questi diritti: noi medici abbiamo il dovere della nostra professione. E me nappello allavvocato qua presente. - E in che differisce, allora, - domandò con amaro scherno il Corsi, - codesto vostro dovere da quello dun aguzzino? - Oh insomma! - esclamò, scrollandosi tutto, il Vocalòpulo, - vorreste che un medico passasse sopra la legge? - Ah, bene! Voi dunque la legge avete servito, - riprese il Corsi, con foga rabbiosa. - La legge; non me, poveretto Mi ero tolta la vita; voi me lavete ridata a forza. Tre, quattro volte tentai di strapparmi le fasce. Voi avete fatto di tutto per salvarmi, per ridarmi la vita. E perché? Perché la legge, ora, di nuovo me la ritolga, e in un modo più crudele. Ecco: a questo, dottore, vi ha condotto il dovere della vostra professione. E non è uningiustizia? - Ma, scusa, - si provò a interloquire il Cimetta, - del male che hai fatto - Mi sono lavato col mio sangue! - compí subito la frase il Corsi, tutto acceso e vibrante. - Io sono un altro, ora! Io sono rinato! Come posso restar sospeso a un solo momento di quellaltra mia vita che non esiste più per me? sospeso, agganciato a quel momento, come se esso rappresentasse tutta la mia esistenza, come se io non fossi mai vissuto per altro? E la mia famiglia? mia moglie? i miei figli, a cui devo dare il pane, la riuscita? Ma come! come! Che volete di più? Non avete voluto che morissi E allora perché? Per vendetta? Contro uno che sera ucciso - Ma che pure ha ucciso! - ribatté forte il Cimetta. - Trascinato! - rispose, pronto, il Corsi. - E il rimorso di quel momento io me lo son tolto; in unora, io scontai il mio fallo; in unora che poteva esser lunga quanto leternità. Ora non ho più nulla da scontare, io! Questa è unaltra vita per me, che mè stata ridata. Debbo rimettermi a vivere per la mia famiglia, debbo rimettermi a lavorare per i miei figliuoli. Mavete ridato la vita per mandarmi in galera? E non è un atroce delitto, questo? E che giustizia può esser quella che punisce a freddo un uomo ormai privo di rimorsi? come starò io in un reclusorio a scontare un delitto che non ho pensato di commettere che non avrei mai commesso, se non vi fossi stato trascinato; mentre, meditatamente, ora, a freddo, coloro che approfitteranno della vostra scienza dottore, la quale mi ha tenuto per forza in vita solo per farmi condannare commetteranno il delitto più atroce, quello di farmi abbrutire in un ozio infame e di fare abbrutire nei vizii della miseria e nellignominia i miei figliuoli innocenti? Con quale diritto? Si rizzò sul busto, sospinto da una rabbia che il sentimento della propria impotenza rendeva feroce: cacciò un urlo e safferrò con le dita artigliate la fascia e se la stracciò; poi si riversò bocconi sul letto, convulso; tentò di scoppiare in singhiozzi, ma non poté. Nella vanità di quello sforzo tremendo, rimase un tratto stordito, come in un vuoto strano, in un attonimento spaventevole. Diventò cadaverico nel volto segnato dallo strappo recente delle dita. Adriana spaventata, accorse; gli sollevò prima il capo, poi, ajutata dal Cimetta; si provò a rialzarlo, ma ritrasse subito le mani con un grido di ribrezzo e di terrore: la camicia, sul petto, era zuppa di sangue. - Dottore! Dottore! - Gli sè riaperta la ferita! - esclamò il Cimetta. Il dottor Vocalòpulo sbarrò gli occhi, impallidí, allibito. - La ferita? E, istintivamente, sappressò al letto. Ma il Corsi lo arrestò dun subito, con gli occhi invetrati. - Ha ragione, - disse allora il dottore, lasciandosi cader le braccia. - Hanno sentito? Io non posso, non debbo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello PARI Bartolo Barbi e Guido Pagliocco entrati insieme per concorso al Ministero dei Lavori Pubblici da vice-segretarii promossi poi a un tempo segretarii di terza e poi di seconda e poi di prima classe erano divenuti, dopo tanti anni di vita comune, indivisibili amici. Abitavano insieme, in due camere ammobiliate al Babuino. Per grazia particolare della vecchia padrona di casa, che si lodava tanto di loro, avevano anche il salottino a disposizione ove solevano passar le sere, quando - sempre daccordo - stabilivano di non andare a teatro o a qualche caffè-concerto. Giocavano a dadi o a scacchi o a dama, intramezzando alle partite pacate e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni dufficio o su le questioni politiche del momento o anche su le arti belle di cui si reputavano con una certa soddisfazione estimatori non volgari. Ogni giorno, difatti, passando e ripassando per via del Babuino si indugiavano in lunghe contemplazioni o in accigliate meditazioni innanzi alle vetrine degli antiquarii e dei negozianti darte moderna; e Bartolo Barbi, chera molto perito in tutto ciò che si riferiva alle gerarchie sia quella ecclesiastica, sia quella militare, sia quella burocratica, e agli usi e ai costumi si scialava a dar di bestia a certi pittori che, nei soliti quadretti di genere osavano raffigurar cardinali con paramenti addirittura spropositati. Era molto caro ai due amici quel salottino raccolto, dai mobili dantica foggia, consunti a furia di tenerli puliti. Il vecchio finto tappeto persiano era qua e là ragnato; le tende turche, alluscio e alla finestra, erano un po scolorite come la carta da parato come i fiori di pezza su la mensola e lombrellino giapponese, aperto e sospeso a un angolo. Qualche piccolo intaglio sera scollato dai tanti porta-ritratti e porta-carte appesi alle pareti eseguiti in casa, a traforo, dai due amici nei primi anni della loro convivenza. Fin su lorlo di quellombrellino giapponese, intanto, allinsaputa dei due amici veniva a quando a quando, zitto zitto, un grosso ragno nero; stava lí un pezzo come a spiare misteriosamente ciò che essi facevano, ciò che essi dicevano; poi si ritraeva. Dentro lombrellino giapponese era tessuta tuttintorno al fusto unampia tela finissima e polverosa. Forse quel ragno misterioso ne aveva tratto la materia, a filo a filo, dalla vita de due amici dai loro giorni sempre uguali, dai loro savii discorsi, tradotti pazientemente in quella sua sottilissima bava seguace. Né essi né la vecchia padrona di casa ne avevano il più lontano sospetto. Di tanto in tanto Barbi e Pagliocco pensavano con rammarico che fra qualche anno sarebbero stati costretti a lasciar quella casa, quel caro salottino. Aspettavano dal paese i loro due fratelli minori, che dovevano intraprendere a Roma sotto la loro vigilanza gli studii universitarii; e in quella casa non ci sarebbe stato posto per tutti e quattro. Avrebbero affittato allora un quartierino; lo avrebbero ammobiliato modestamente per conto loro e avrebbero preso una vecchia serva per la pulizia e la cucina. Vecchia la serva, perché i due giovanottini di primo pelo eh non si sa mai! prudenza ci voleva! Per loro due non ci sarebbe stato più pericolo. Ogni mattina erano in piedi, puntuali, alla stessora; uscivano insieme a prendere il caffè; entravano insieme al Ministero, dove lavoravano nella stessa stanza luno di fronte allaltro; a mezzogiorno andavano a desinare alla stessa trattoria; e insomma, come appajati sotto il medesimo giogo, conducevano una vita affatto uguale, dignitosa metodica per forza, ma non priva di qualche onesto svago, segnatamente le domeniche. Quantunque si servissero dallo stesso sarto, pagato puntualmente a tanto al mese, non vestivano allo stesso modo. Spesso Bartolo Barbi sceglieva la stoffa per labito di Guido Pagliocco e viceversa; giudiziosamente; perché sapevano bene quale sarebbe stata più adatta alluno, quale allaltro. Non erano già come due gocce dacqua in tutto. Bartolo Barbi era alto di statura e magro, di scarso pelo rossiccio, pallido in volto e lentigginoso, lungo di braccia un po dinoccolato: presentava da lontano nella faccia quattro fori e una caverna: gli occhi tondi le nari aperte e una bocca enorme, dalle labbra aride e screpolate. Guido Pagliocco era invece robusto e sveglio, tozzo, bruno, bene azzampato, miope e ricciuto. Si erano però medesimati nellanima, vagheggiando uno stesso tipo ideale che singegnavano di raggiungere e dincarnare in due, ponendovi ciascuno dal canto suo quel tanto che mancava allaltro. E luno amava e ammirava le speciali facoltà e attitudini dellaltro, e lo lasciava fare, senza tentar mai dinvaderne il campo. Subito, a ogni minima evenienza, si assegnavano le parti; riconoscevano a volo se dovesse parlare o agire luno o laltro; e di ciò che luno diceva o faceva laltro rimaneva sempre contento e soddisfatto, come se meglio non si fosse potuto né dire né fare. Raggiunto il grado di segretarii di prima classe, proposti insieme per la croce di cavaliere, ottenuta questa onorificenza ben meritata Barbi e Pagliocco furono invitati alle radunanze che il loro capo-divisione commendator Cargiuri-Crestari teneva ogni venerdí. I due amici presero a frequentar quelle radunanze con la stessa puntualità scrupolosa con cui adempivano ai doveri dufficio. Ma presto saccorsero che la loro comunanza di vita fraterna correva un serio pericolo in casa del commendator Cargiuri-Crestari. Il capo-divisione e la moglie, non avendo proprii figliuoli e figliuole da accasare pareva si fossero preso il compito di sposar tutti i giovani e le giovani che si raccoglievano ogni venerdí nel loro salotto. La signora, invitando le vecchie amiche lasciava intendere con mezzi sorrisi e mezze frasi che le loro figliuole avrebbero trovato presto marito; e molte mamme sollecitavano di continuo, ansiosamente, lonore di essere ammesse in casa di lei. Ella però voleva essere lasciata libera nella scelta, voleva che si avesse piena fiducia in lei nel suo tatto, nel suo intuito, nella sua esperienza. Guaj se una fanciulla, non contenta del giovane chella, nella sua saggezza, le aveva destinato faceva invece locchiolino a qualche altro! Subito la signora Cargiuri-Crestari si dava attorno per dividere questi illeciti ravvicinamenti di cui si aveva proprio per male, ecco, e lo lasciava intendere in tutti i modi. Ma sí, per male, perché Dio solo sapeva quanto e quale studio le costassero quelle sue combinazioni ideali. Prima di decidere, prima dassegnare a quel tale giovine quella tal fanciulla ella teneva luno e laltra quattro o cinque mesi in esperimento; li interrogava su tutti i punti secondo un formulario prestabilito e segnava in un taccuino le risposte; e gusti, educazione, costumi, aspirazioni, tutto indagava, pesava tutto. E se qualche coppia, messa sú da lei con tanto scrupolo, faceva alla fine una cattiva riuscita, non se ne sapeva proprio dar pace. Possibile? Ma se dovevano andar cosí bene daccordo quei due! Ci doveva esser sotto certamente qualche malinteso fra loro! Ed ecco la signora Cargiuri-Crestari affannata in continue spedizioni alle case delle tante coppie messe sú da lei per ristabilir laccordo, che non poteva mancare diamine! a chiarir quel malinteso che senza dubbio doveva esser sorto tra i due coniugi cosí bene appajati. Le vittime designate a quelle combinazioni ideali erano naturalmente glimpiegati subalterni del marito. La promozione a segretario di prima classe, la croce di cavaliere avevano per conseguenza inevitabile linvito ai venerdí del commendatore e, in capo a un anno, il matrimonio. Il garbo del capo-divisione e della moglie era tanto e tale, che riusciva quasi impossibile ribellarsi; si temeva poi il malumore, lastio e, chi sa, forsanche la vendetta del superiore. Pei due amici Barbi e Pagliocco la signora Cargiuri-Crestari non ebbe bisogno né di studio né di esame. Suo marito li teneva docchio, li covava da un pezzo; glienaveva tanto parlato, come di due paranzelle che presto sarebbero entrate placidamente in porto! Li aveva già belli e assegnati in precedenza la signora Cargiuri-Crestari e, come sempre, con intuito meraviglioso a due fanciulle, amiche anchesse tra loro indivisibili: Gemma Gandini e Giulia Montà: quella bionda e questa bruna: la bionda a Pagliocco chera bruno la bruna a Barbi che, se non era proprio biondo, ci pendeva. Erano belline tutte due, e - già sintende - buone come la stessa bontà. Ah, niente lezii! niente bischenchi! il commendatore e la moglie non ammettevano in casa se non future mogli per bene e dunque fanciulle sagge e modeste, econome e massaje. I giovani potevano fidarsene a occhi chiusi. Magari la signora Cargiuri-Crestari non badava tanto alle fattezze esteriori, perché - si sa - tutto non si può avere e la bellezza non è dote che vada molto daccordo con la modestia e con le altre virtú che a fare una perfetta moglie si ricercano. Appena scoperta linsidia, i due amici sarrestarono alquanto sconcertati. Avevano da un pezzo non solo chiuso la porta del cuore alla donna, ci avevano anche messo il catenaccio. Non ne aspettavano più, neanche in sogno. Che se talvolta qualche desiderio monello saltava dentro allimprovviso per la finestra degli occhi subito la ragione arcigna lo cacciava via a pedate. Non perché avessero in odio il sesso femminile: discorrendo di donne e di pigliar moglie, riconoscevano anzi, in astratto che lo stato coniugale fondato - beninteso - nellonestà e governato dalla pace e dallamore era preferibile alla vita da scapolo. Ma purtroppo il matrimonio, nelle presenti tristissime condizioni sociali, doveva esser considerato come un lusso che pochi solamente potevano concedersi, i quali poi non erano i più adatti a pregiarne i vantaggi. Nelle loro conversazioni serali, Barbi e Pagliocco avevano definito insieme il feminismo questione essenzialmente economica. Ma sí, perché le donne, poverine, avevano compreso bene la ragione per cui diventava loro di giorno in giorno più difficile trovar marito. Il veder frustrata la loro naturale aspirazione, il dover soffocare il loro smanioso bisogno istintivo le aveva esasperate e le faceva un po farneticare. Ma tutta quella loro rivolta ideale contro i cosí detti pregiudizii sociali tutte quelle loro prediche fervorose per la cosí detta emancipazione della donna che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del bisogno fisiologico, che urlava sotto? Le donne desiderano gli uomini e non lo possono dire; poverine. E volevano lavorare per trovar marito, ecco. Era un rimedio, questo, suggerito dal loro naturale buon senso. Ma, ahimè, il buon senso è nemico della poesia! E anche questo capivano le donne: capivano cioè che una donna la quale lavori come un uomo, fra uomini, fuori di casa non è più considerata dalla maggioranza degli uomini come lideale delle mogli e si ribellavano contro a questo modo di considerare, che frustrava il loro rimedio, e lo chiamavano pregiudizio. Ecco il torto. Pregiudizio il supporre che la donna, praticando di continuo con gli uomini, si sarebbe alla fine immascolinata troppo? Pregiudizio il prevedere che la casa, senza più le cure assidue, intelligenti, amorose della donna avrebbe perduto quella poesia intima e cara, che è la maggiore attrattiva del matrimonio per luomo? Pregiudizio il supporre che la donna, cooperando anchessa col proprio guadagno al mantenimento della casa non avrebbe più avuto per luomo quella devozione e quel rispetto, di cui tanto esso si compiace? Ingiusto, questo rispetto? Ma perché allora, dal canto suo, voleva esser tanto rispettata la donna? Via! via! Se luomo e la donna non erano stati fatti da natura allo stesso modo segno era che una cosa deve far luomo e unaltra la donna, e che pari dunque non possono essere. Mai e poi mai Barbi e Pagliocco avrebbero sposato una donna emancipata, impiegata, padrona di sé. Non perché volessero schiava la moglie, ma perché tenevano alla loro dignità maschile e non avrebbero saputo tollerare che questa di fronte ai guadagni della moglie, restasse anche minimamente diminuita. Metter sú casa, daltra parte, con lo scarso stipendio di segretario sarebbe stata una vera e propria pazzia, e dunque niente: non ci pensavano nemmeno. Ben radicati in queste idee, i due amici deliberarono di resistere; ma, per timore doffendere il loro capo, non osarono fuggire; seguitarono a frequentare i venerdí del commendator Cargiuri-Crestari. In capo a tre mesi, il ragno nero che si faceva di tratto in tratto fin su lorlo dellombrellino giapponese a spiare i due amici intisichí, diventò come una spoglia secca, morí dinedia, là su la vedetta. I due amici non gli avevano dato più materia per quella sua bava seguace; serano anchessi immalinconiti profondamente; giocavano a dama svogliati; non conversavano più tra loro. Pareva che luno volesse fare avvertire allaltro il vuoto di quella loro esistenza, non mai prima avvertito. Nessuno dei due però voleva muovere il discorso per il primo. Una sera, finalmente, si mossero a parlare insieme, e ciascuno ripeté le parole che laltro aveva su la punta della lingua da un pezzo perché alluno e allaltro eran venute da una medesima fonte: dal commendator Cargiuri-Crestari il quale aveva stimato opportuno far loro in segreto una paternale, cosí senza parere parlando in generale dei giovani doggi che ragionano troppo e sentono poco che lasciano languire la fiamma della vita, perché han paura di scottarsi parlava bene poeticamente, alle volte, il commendatore, e che ci voleva un po di coraggio, perdio: là, avanti, contro alle difficoltà dellesistenza. Le signorine Gandini e Montà avevano, per altro, una discreta doticina; erano poi tra loro da tanti anni amiche inseparabili, e non avrebbero perciò né sciolto né allentato dun punto il legame che teneva anchessi uniti; e dunque E dunque, giudiziosamente, al solito, i due amici stabilirono di prendere a pigione due appartamenti contigui per seguitare a vivere insieme, uniti e separati a un tempo. Le nozze furono fissate per lo stesso giorno. Ma una contrarietà piuttosto grave minacciò di rompere nel bel meglio la perfetta identità di sorte de due amici. La fidanzata di Guido Pagliocco, Gemma Gandini non poteva recare in dote più di dodici mila lire, mentre la Montà ne recava al Barbi venti. Guido Pagliocco piantò i piedi, risolutamente. Non tanto, veh, per il danno materiale che al suo contratto di nozze avrebbero arrecato quelle otto mila lire di meno quanto per le conseguenze morali che quella disparità avrebbe potuto cagionare, ponendo la propria sposa in una condizione alquanto inferiore a quella della Montà. Pari in tutto, anche le doti dovevano esser pari. La vedova Gandini, madre della sposa, riuscí per fortuna, con qualche sacrifizio a metter la propria figliuola perfettamente in bilancia con la Montà; e cosí i due matrimonii furono celebrati nello stesso giorno, e le due coppie partirono per lo stesso viaggio di nozze a Napoli. Nessuna ragione dinvidia fra le due spose. Se Guido Pagliocco era di fattezze più bello del Barbi, questi era però più intelligente del Pagliocco. Del resto, poi, eran cosí uniti idealmente quei due uomini, che quasi formavano un uomo solo, da amare insieme senzalcuna invidia né da una parte né dallaltra per quel tanto che a ciascuna necessariamente ne toccava chiudendo a sera le porte de due quartierini gemelli. Ma che Giulia Montà, moglie di Bartolo Barbi, avesse segretamente, in fondo allanima una punta dinvidia non confessata neppure a se stessa, per quel tanto che del tipo ideale Barbi-Pagliocco toccava a Gemma Gandini si vide chiaramente allorquando vennero a Roma i due fratelli degli sposi Attilio Pagliocco e Federico Barbi, a intraprendere gli studii universitarii. Le due amiche, che avrebbero provato orrore se anche fugacissimamente su lo specchio interiore della loro coscienza avesse fatto capolino col viso spaventato del ladro, il desiderio dun reciproco tradimento sentirono subito e videro crescere in sé a un tratto e divampare una vivissima simpatia luna per il cognato dellaltra e non tardarono a dichiararsela apertamente, con gran sollievo dellanima come se ciascuna avesse acquistato di punto in bianco qualcosa che si sentiva mancare. I due giovani, infatti, somigliavano moltissimo ai loro fratelli. Attilio Pagliocco era forse un po più ottuso di mente del fratello maggiore e forsanche men bello, ma più tacchinotto e violento. Federico Barbi era più proporzionato e men dinoccolato di Bartolo, con gli occhi meno languidi e le labbra meno aride; era poi più intelligente del fratello, faceva finanche poesie. Giulia Barbi-Montà stimò come un pregio quel che di più animalesco aveva il giovine Pagliocco a paragone del fratello perché le parve come un compenso alla cresciuta intellettualità intorno a sé, nel suo quartierino, con larrivo del cognato poeta; e Gemma Pagliocco-Gandini pregiò maggiormente quel che di più aereo, di più poetico aveva il giovine Barbi a paragone del fratello perché le parve come un compenso alla cresciuta bestialità intorno a sé, nel suo quartierino con larrivo del giovine Attillo che le pareva un mulotto accappucciato. Naturalmente, né Bartolo Barbi né Guido Pagliocco saccorsero punto della simpatia delle loro mogli pei loro fratelli. Se ne accorsero bene questi, però; e, se luno e laltro da un canto ne furono lieti per sé, cominciarono dallaltro a guardarsi fra loro in cagnesco volendo ciascuno custodir lonore e la pace del proprio fratello. E il giovine Federico Barbi, un giorno, andò a rinzelarsi acerbamente con Guido Pagliocco perché - Zitto, per amor di Dio! - scongiurò questi, a mani giunte. - Non dica nulla al povero Bartolo, per carità! Lasci fare a me E zitto, sí, si stette zitto il giovine Barbi, per prudenza; ma né lui seppe accontentarsi, né la moglie del Pagliocco volle che saccontentasse senzaltro della fiera paternale che Guido rivolse a quattrocchi al fratello minore. Venne allora la volta di questo. Non volendo, per la pace del fratello, accusar la cognata, e daltro canto, non potendo prendersi soddisfazione da sé poiché si sentiva in colpa anche lui, andò a rinzelarsi non meno acerbamente con Bartolo Barbi. E: - Zitto, per amor di Dio! - scongiurò questi parimenti, a mani giunte. - Non dica nulla al povero Guido, per carità! Lasci fare a me Pochi giorni dopo i due amici si trovarono daccordo - come sempre - nellidea di allontanare da casa i fratelli con la scusa che - giovanotti, si sa! - davano un po dimpaccio e di soggezione, limitando la libertà delle rispettive mogli. - È vero, Giulia? - domandò Barbi alla sua, in presenza di Pagliocco. E Giulia, con gli occhi bassi, rispose di sí. - È vero, Gemma? - domandò alla sua Pagliocco, in presenza di Barbi. E Gemma, con gli occhi bassi, rispose di sí. Povero Pagliocco! pensava intanto Barbi. Povero Barbi! pensava Pagliocco. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LUSCITA DEL VEDOVO CAPITULO UNO Tante volte la signora Piovanelli, conversando dopo cena col marito aveva fatto laugurio che se, per disgrazia, uno dei due dovesse morire prima del tempo - ma fosse morto lui! Lui, lui, sí; anziché lei. Per il bene dei figliuoli; non per sé, beninteso. Con qual sorriso aveva accolto questaugurio della moglie Teodoro Piovanelli arrotondando su la tovaglia pallottoline di mollica! Grosso e mite e di modi gentili, si sentiva ferire ogni volta fin nellanima; sorrideva per dissimulare lagro, e coi mansueti occhi pallidi e ovati che gli sintenerivano afflitti nel biondo rossiccio delle ciglia e dei capelli, pareva chiedesse: Ma perché? Perché? Oh bella! Perché è sempre meglio per i figliuoli cioè meglio no: meno peggio - sosteneva la moglie - che muoja il padre, anziché la madre. - Ma non sarebbe meglio nessuno? - arrischiava allora con lo stesso sorrisetto lui, Piovanelli. - Permetti? Io dico, va bene, la mamma è mamma. Mamma ce nè una sola. E vale cento, che dico cento? mille volte più del babbo per i figliuoli; va bene? Ma lamore lamore è una cosa, è il sí, dico il come si chiama, il mantenimento - Che centra il mantenimento? - scattava la moglie. E lui, Piovanelli, subito: - Permetti? Io dico dico in genere, intendiamoci! Non stiamo mica a parlar di noi, adesso, che grazie a Dio stiamo tanto bene! In genere. Poni una famigliuola senza beni di fortuna, che viva unicamente di quel poco che guadagna il capo di casa. Muore lui, il capo di casa, va bene? Come farà la vedova a mantenere i figliuoli? - Oooh! - rifiatava la moglie, tirandosi indietro e protendendo le mani, come per dire che qui lo aspettava. - Ti seguo nel tuo ragionamento. Che potrebbe far di peggio questa vedova? Di sú, lo lascio dire a te. - Eh - faceva Piovanelli, e si stringeva nelle spalle per non dire, sicuro che anche dicendo come voleva la moglie questa lo avrebbe sempre tirato a riconoscere che aveva torto lui. - Riprender marito, è vero? - domandava infatti la moglie. - Ebbene: per i figliuoli è centomila volte meno peggio che riprenda marito la madre anziché moglie il padre, perché è sempre centomila volte meglio un padrigno che una madrigna. E lo sanno tutti! - Va bene, daccordo ma permetti? - e Piovanelli si storceva come un cagnolino che vuol farsi perdonare. - Scusami, veh! Ma non ti pare che, dicendo cosí, tu venga a concludere che - lo noto per te bada! perché so che tu la pensi diversamente - venga a concludere, dicevo, che luomo, in genere, è è meglio della donna? - Io, cosí? - prorompeva la moglie, balzando in piedi. - Chi te lha detto? Io vengo, anzi, a concludere, come ho sempre concluso, che luomo, o è mala carne - Sí, sí scusami - O è un imbecille che si lascia menare per il naso dalle donne, - In genere sí, sí, scusami - Senza genere, né numero, né caso. Te lo provo! Una donna che ha figliuoli e che per necessità riprende marito anche avendo altri figliuoli da questo secondo marito, non cessa mai damare i primi; non solo, ma riesce a farli amare anche dal padrigno. Sfido! Li ha fatti lei, questi e quelli: suo sangue, sua carne! Un vedovo, invece, con figli, che riprenda moglie anche se non abbia altri figliuoli dalla seconda moglie, non ama più quelli come prima perché la madrigna se nadombra, la madrigna se ne ingelosisce; e se poi questa gliene dà altri, lo tira ad amare i proprii e a trascurare i poveri orfanelli; e lui, vigliacco, schifoso, mascalzone, farabutto, obbedisce! - Non dici a me, spero - domandava avvilito, Piovanelli con un fil di voce, vedendo la moglie cosí fuori di sé. - Sai pur bene che io - Tu? - inveiva la moglie. - Tu? Ma tu, il primo! Tu domani, se io morissi! Siete tutti gli stessi! Poveri figli miei! chi sa in quali mani cadrebbero! Con un tal uomo! Per questo, vedi Dio mi deve conceder la grazia di non farmi morire prima di te! Io, scusami, sai! io io, per il bene dei figliuoli, io prima con questi occhi devo vederti morto. Io, io. E piangerti anche! Oh, sta pur sicuro che ti piango! Teodoro Piovanelli si sentiva scoppiare il cuore. - Ma sí vorrei anchio me lauguro anchio E seguitando a sorridere a quel modo, si levava da tavola e si affacciava alla finestra; per un po daria. CAPITULO DUE Nessuno meglio di lui poteva sapere quanto fosse ingiusta la moglie, dicendo cosí. Riammogliarsi lui? Ma Dio lo doveva prima fulminare! Non solo per il bene dei figliuoli non lo avrebbe mai fatto, ma neanche per sé. E non già perché fosse scottato del matrimonio a causa della moglie che gli era toccata in sorte ma anche per un tristo concetto che gli sera profondamente radicato in corpo: di non aver fortuna, ecco; e che infelicissimo sarebbe stato sempre con qualunque donna, se tale era con questa che in fondo, via non era cattiva: tuttaltro, anzi! saggia massaja, amante della casa e dei figliuoli forse un po troppo franca nel parlare; sí, ma lieve difetto, in fin dei conti, che tante buone qualità avrebbero potuto compensare se non fosse stato accompagnato da un brutto male, ah brutto brutto - la gelosia. Santo Dio! Vera e propria mala sorte. Gelosa di lui! Fedele come un cane, per natura, una donna sola anche da scapolo gli era sempre bastata. Gli amici, in gioventú, lo burlavano per questo. Ma che poteva farci? Non gli piaceva cambiare. Forse sí, magari non sapeva. Perché inutile negarlo; timido, con le donne; tanto timido da far compassione finanche a se stesso, certe volte, per le meschine figure che faceva. E sua moglie, intanto, certe scene, certe scene che se i suoi amici dun tempo fossero stati dietro luscio a sentire, sarebbero crepati dalle risa. Per cosí futili pretesti, poi Una volta, perché, distratto, sera un po arricciati i baffi, per via. Unaltra volta perché, in sogno, aveva riso Una terza volta perché ella aveva letto nella cronaca dun giornale che un marito aveva ingannato la moglie ed era stato scoperto Diventava un supplizio per lui, ogni sera, la lettura del giornale. Sua moglie gli si metteva dietro le spalle e cercava, come un bracco, nella cronaca, i fatti scandalosi. Appena ne trovava uno: - Qua! Leggi qua! Hai letto? Lo vedi di che siete capaci? E giú una filza di male parole. Gli altri facevano il male, e lui ne doveva pianger la pena, giacché, per la moglie il tradimento di quei mariti era tal quale come se lavesse commesso lui: gli toglieva la pace lamore di lei, tutte le gioje della famiglia, che aveva pur diritto di godere, lui, illibato comera e con la coscienza tranquilla. Odiava il genere umano quella donna - tanto i maschi quanto le femmine - per quella sua terribile malattia. Il povero Piovanelli strabiliava, sentendola parlare delle donne, di che cosa erano capaci - secondo lei. - Tu non lo sai, è vero? - gli gridava sdegnata, indispettita, nel vederlo cosí stupito. - Qua, mordi il ditino, pezzo dipocrita. Ma te lo dico io che posso parlar franca, perché nessuno può sospettare di me e non ho bisogno io, di far lipocrita come tutte le altre per far piacere ai signori uomini. Te lo dico io! E quante gliene diceva! Si sentiva violentare, povero Piovanelli, nella sua timidità. Ormai, lui che aveva avuto sempre il ritegno più rispettoso per la donna lui che non sera mai permesso un atto un po spinto, una parola arrischiata lui che aveva creduto sempre difficilissima ogni conquista amorosa si sentiva insidiato da tutte le parti, e andava per la strada a capo chino; e se qualche donna lo guardava, abbassava subito gli occhi; se qualche donna gli stringeva appena appena la mano, diventava di mille colori. Tutte le donne della terra eran diventate per lui un incubo: tante nemiche della sua pace. CAPITULO TRE Con questanimo può immaginarsi che cosa fu la morte per la signora Piovanelli, quando colta allimprovviso da una fierissima polmonite, se la vide davanti inesorabile, a poco più di trentasei anni. Non potendo più parlare, parlava con gli occhi, parlava con le mani. Certi gesti! E gli occhi da bestia arrabbiata. Il povero Piovanelli, quantunque straziato, ne ebbe paura: temette davvero che lo volesse strozzare quando gli buttò le braccia al collo e glielo strinse glielo strinse, per la Madonna santissima, con tutta la forza che le restava, quasi se lo volesse trascinare giú nella fossa, con sé. Ma volentieri lui, sí, volentieri giú con lei. - Sí, sí, te lo giuro, stai tranquilla! - le ripeteva in un torrente di lagrime rispondendo al gesto di quelle mani e per placare la ferocia di quegli occhi. Invano! La disperazione atroce in cui quella donna moriva per non volere, con ostinata ingiustizia neppure in quel momento supremo fidarsi di lui, accordargli la stima che si meritava riconoscere la verità del suo cordoglio, di quelle sue lagrime sincere, esasperò talmente Piovanelli che a un certo punto si mise a urlare come un pazzo, si strappò i capelli, si percosse le guance, se le graffiò; poi, buttandosi ginocchioni innanzi al letto, con le braccia levate: - Vuoi giurato, di vuoi giurato che non avvicinerò mai più una donna, finché campo, perché le odio tutte? Te lo giuro! Non vivrò che per i nostri piccini! O vuoi che mi uccida qua, davanti a te? Pronto! Ma pensa ai nostri piccini, e non ti dannare per me! Oh Dio, che cosa! ah che cosa Dio! Dio! Incanutí su le tempie in pochi giorni Teodoro Piovanelli, dopo il funerale. Per nove interi anni non aveva vissuto che per quella donna, assorto continuamente nel pensiero di lei unico e tormentoso: che non avesse mai cagione di lamentarsi, di diffidar minimamente di lui; in assidua, scrupolosa, timorosa vigilanza di sé. Quasi con gli occhi chiusi, con le orecchie turate aveva vissuto nove anni; quasi fuori del mondo, come se il mondo non fosse più esistito. Si sentí a un tratto come balzato nel vuoto; annichilito. Il mondo seguitava a vivere intorno a lui; col tramenío incessante, con le mille cure, le brighe giornaliere, svariate: lui nera rimasto fuori là serrato in quel cerchio di diffidente clausura, in quella casa vuota ma pur tutta piena, come lanima sua, deglirti sospetti della moglie. Da questi sospetti, dallo spirito ostile e alacre, dallenergia spesso aggressiva della moglie egli - vivendo di lei e per lei unicamente - sera sentito sostenere. Ora gli pareva desser rimasto come un sacco vuoto. A chi affidarsi? a chi affidare la casa? a chi affidare i figliuoli? Tutto il suo mondo era lí, in quella casa. Ma che cosera più, ormai, quella casa senza colei che la animava tutta? Egli non vi si sapeva più neanche rigirare. Come curare i piccini? come attendere ad essi? Non sapeva da che parte rifarsi. Tra pochi giorni gli sarebbe toccato ritornare allufficio; e quei piccini? Nessuna serva era mai durata in casa più di sei mesi. Questultima cera da pochi giorni; si era mostrata premurosa nella sventura; pareva una buona vecchina; ma poteva fidarsene? No. La moglie, dentro, gli diceva no. Non per quella serva soltanto; per tutte le serve del mondo. No. Se non che, per vivere comella voleva, comegli le aveva giurato avrebbe dovuto lasciar lufficio e tapparsi in casa dalla mattina alla sera. Era possibile? Doveva lavorare. Non poteva far le parti anche della moglie, che in fondo faceva tutto in casa. La sventura non lo aveva colpito per nulla. Bisognava pure che quella serva facesse qualche cosa invece della moglie. Ai figliuoli, no, ai figliuoli voleva badar lui: lui vestirli la mattina; preparar loro la colazione; poi condurre a scuola il maggiore; lui servirli a tavola, e poi la sera a cena, e far loro recitare le orazioni e svestirli per metterli a letto nella loro cameretta vigilata da un ritratto fotografico ingrandito della mamma che non cera più. Quanti baci dava loro tra le lagrime! Che orrore, poi, quella casa muta quando i piccini erano a letto! Tornava a sedere innanzi alla tavola non ancora sparecchiata e si metteva ad arrotondare al solito pallottoline di mollica rimeditando, angosciato, la sua orrenda sciagura. Un cupo rammarico lo coceva per la crudele ingiustizia della sua sorte. Aveva sofferto prima, immeritatamente; soffriva tanto adesso! E nessuno lo poteva consolare. La moglie non aveva saputo né voluto leggergli dentro, nellanima; e lo aveva torturato senza ragione; ora ella non poteva vedere comegli vivesse senza di lei in quella casa, come avesse mantenuto il giuramento fatto; e forse, se di là poteva pensare, immaginava ancora, testarda e cieca, che egli ora godesse libero Che irrisione! Vedendolo cosí vinto e sprofondato nel cordoglio la vecchia serva, una di quelle sere, si fece animo e gli suggerí dandare un po fuori a fare una giratina per sollievo. Si voltò a guardarla, torvo; alzò le spalle; non volle neanche risponderle. - Prenderà un po daria - insistette quella, timidamente. - Starò attenta io ai bambini, non dubiti Del resto, non si svegliano mai Lei dovrebbe farlo anche per loro, mi perdoni. Cosí si ammalerà. Teodoro Piovanelli scosse il capo lentamente, con le ciglia aggrottate e gli occhi chiusi. Sotto la borsa delle palpebre gonfie gli fervevano le lagrime. Si levò da tavola, sappressò alla finestra e si mise a guardar fuori dietro ai vetri. Eh già Egli poteva uscire, ormai, volendo. Nessuno più glielimpediva. Ma dove andare? e perché? Che funebre squallore nel bujo delle vie deserte vegliate dai radi lampioni! Rivide col pensiero, come in sogno, altre vie meglio illuminate; immaginò la gente che vi passava, assorta nelle proprie cure, con affetti vivi in cuore con desiderii vivi nellanima, o guidata da una abitudine chegli non aveva più; immaginò i caffè luccicanti di specchi Dun subito si voltò a guardar la camera come a un richiamo imperioso, minaccioso dello spettro della moglie. Cominciava già a venir meno al giuramento? No, no! E si recò nella camera dei bambini; si chinò sui lettucci per contemplarli nel dolce sonno; rattenne la mano tratta irresistibilmente a carezzar le loro testoline: poi si volse soffocato dallangoscia, a guardare il ritratto della moglie. Oh con quale ardore la desiderò in quel momento! Sí, sí, nonostante tutto il martirio che ella gli aveva inflitto per nove anni. Sí, egli la voleva, la voleva! aveva bisogno di lei! Senza di lei non poteva più vivere. Oh, anche a costo di soffrire da lei le pene più ingiuste e più crudeli Non poteva rassegnarsi a vedere cosí spezzata per sempre la sua esistenza! Aveva appena quarantanni! CAPITULO QUATTRO Man mano che i giorni passavano, e i mesi ormai eran già quattro mesi!, quel posto vuoto lí, nel letto matrimoniale, gli suscitava ogni notte, nel cocente ricordo, smanie vieppiù disperate. Col volto nascosto, affondato nel guanciale che si bagnava di lagrime bisbigliava nellambascia della passione il nome di lei: - Cesira Cesira E il cuore gli si schiantava. - Sempre cosí sempre cosí - mormorava poi, più calmo, con gli occhi sbarrati nel bujo. Ah come sera ingannata la moglie sul conto di lui! Ecco: questo pensiero lo struggeva più dogni altro, e di continuo vi ritornava sú. Se nera fatto una lima. Che il mondo fosse tristo, tristi gli uomini, triste le donne, cosí come la moglie aveva creduto, egli poteva ammettere; ammetteva. Ma lui? tristo anche lui? Certo, chi sa quanti uomini, rimasti vedovi alletà sua, dopo tre o quattro mesi, cedendo al bisogno stesso della natura pur non volendo pur serbando in cuore viva sempre limmagine della moglie morta e la pena daverla perduta cominciavano a uscire di sera e sí, a uscire per lo meno. Aveva ragione la moglie: Facilissime, le donne! Se ne incontrano tante per via. Ma a quarantanni eh, a quarantanni, senza più labitudine non doveva esser mica piacevole rimettersi a far la vita del giovanottino scapolo. Chi sa quale avvilimento di vergogna! Daltra parte, però a mettersi con altre donne Prima di tutto, perdita di tempo; poi, chi sa quanti impicci e anche anche una certa difficoltà Per esempio quella guantaja dalla quale egli andava prima a comperare i guanti per la sua Cesira sei e un quarto vi era andato dopo la disgrazia a comperarne un pajo anche per sé neri, per il funerale - quella guantaja, ecco una signora, una vera signora! Come si moveva nella bella bottega lucida tepida e profumata! Il corpo leggermente proteso E mica si sentiva il rumore dei passi; si sentiva il fruscío discreto della sottana di seta Nessun imbarazzo, come nessuna sfrontatezza. Voce dolce, modulata; meravigliosa prontezza a comprendere E non già soltanto per attirar la gente. Era cosí. O almeno, pareva cosí; naturalmente. Che nettezza e che precisione! Ebbene, a mettersi con quella Dio liberi! E le conseguenze? I proprii piccini Ah! A questo pensiero, retrocedeva dimprovviso, quasi inorridito dessersi indugiato a fantasticare su tale argomento. Ma, via! troppo bene sapeva che tali cose non potevano e non dovevano più sussistere per lui. Si forzava a dormire. Ma pur con gli occhi chiusi, poco dopo, ecco qualche altra visione tentatrice Fingeva di non avvertirla come se gli fosse apparsa non provocata da lui. La lasciava fare A poco a poco saddormentava. Ma la sera dopo, il supplizio ricominciava. E la vecchia serva a insistere, a insistere, che via! uscisse di casa per una mezzoretta sola almeno, a prendere un po daria Batti e batti, alla fine Teodoro Piovanelli si lasciò indurre. Ma quanto tempo mise a vestirsi! e volle prima recarsi a vedere i bambini che dormivano, e rassettò ben bene le coperte sui loro lettini e poi quante raccomandazioni alla serva, che stesse bene attenta, per carità! Tuttavia, non ardí alzare gli occhi al ritratto della moglie. E uscí. CAPITULO CINQUE Appena su la via, si vide come sperduto. Da anni e anni non andava più fuori, la sera. Il buio, il silenzio gli fecero unimpressione quasi lugubre e quel riverbero là, vacillante, del gas sul lastricato e più là in fondo, nella piazza deserta, quelle lanterne vaghe delle vetture Dove si sarebbe diretto? Scese verso Piazza delle Terme, tutta sonora dellacqua luminosa della fontana delle Najadi. Ricordò che la moglie non voleva chegli si fermasse a guardar quelle Najadi sguajate. E non si fermò. Povera Cesira! Comera sdegnata che il corpo della donna fosse esposto in atteggiamenti cosí procaci agli sguardi maligni e indiscreti degli uomini! Ci vedeva come unirrisione, una mancanza di rispetto per il suo sesso, e voleva sapere perché nelle fontane i signori scultori non esponevano invece uomini nudi. Ma in Piazza Navona, veramente la fontana del Moro E poi, gli uomini nudi in atteggiamenti procaci via forse sarebbero stati un pochino più scandalosi Teodoro Piovanelli, cosí pensando, ebbe un barlume di sorriso su le labbra amare; e imboccò Via Nazionale. A mano a mano che andava, sopite immagini, impressioni rimaste nella sua coscienza daltri tempi non cancellate, sí svanite a lui per il sovrapporsi daltri stati di coscienza opprimenti gli si ridestavano, sommovendo e disgregando a poco a poco, con un senso di dolce pena, la triste compagine della coscienza presente. E ascoltò dentro di sé la voce lontana lontana di lui stesso, qual era in gioventú; la voce delle memorie sepolte, che risorgevano al respiro di quellaria notturna, al suono de suoi passi nel silenzio della via. Arrivato allimboccatura di Via del Boschetto, sarrestò, come se qualcuno a un tratto lo avesse trattenuto. Si guardò attorno; poi, perplesso, con infinita tristezza, guardò giú per quella via, e scosse mestamente il capo. Tutti i ricordi, le immagini, le impressioni del suo vagabondare notturno daltri tempi del tempo in cui era scapolo, si associavano al pensiero di una donna di quellunica chegli aveva conosciuta prima delle nozze, donna non sua solamente, ma a cui egli per abitudine, per timidezza, era pure stato sempre fedele, come poi alla moglie. Quella donna stava lí, allora, in Via del Boschetto. Si chiamava Annetta; lavorava dastucci e di sopraffondi; ma le piaceva vestir bene e gli ori le piacevano e i giojelli, anche falsi Finché aveva avuta la madre, sera mantenuta onesta; poi la madre le era morta, e lei non aveva più saputo veder la ragione di sacrificarsi a vivere in quel modo senza il compenso di qualche godimento Cosí era caduta. Ogni volta, come per rialzarsi innanzi a se stessa, per non sentir lavvilimento di ciò che stava per fare affliggeva quei pochi fidati che andavano a trovarla narrando quanto aveva fatto durante la lunga malattia della madre tutte le cure che le aveva prodigate, i medicinali costosi che le aveva comperati quasi per assicurare se stessa che, almeno per questo, non doveva aver rimorsi. Ebbene, Teodoro Piovanelli, abbandonato in quella sua prima uscita ai ricordi dallora guidato naturalmente dallistintiva esemplare fedeltà cosí crudelmente misconosciuta e negata dalla moglie ecco, sera proprio arrestato là, allimboccatura di Via del Boschetto. Si vietò dassumer coscienza del pensiero sortogli dimprovviso, che non sarebbe stato un tradimento alla memoria della moglie un venir meno al giuramento che le aveva fatto di non avvicinare mai più altra donna se fosse ritornato a quella, che già la moglie sapeva per sua stessa confessione. Quella non sarebbe stata unaltra; quella era già stata sua; ed egli non avrebbe smentito, con quella, la sua fedeltà. La avrebbe anzi confermata. No: non se lo volle dire; non se lo volle fare questo ragionamento. Scese per Via del Boschetto soltanto per curiosità, ecco; per la voluttà amara di seguir la traccia del tempo lontano: senza alcun altro scopo. Del resto, non sapeva più neppure se colei stesse ancora lí. Era molto difficile, dopo nove anni Laveva riveduta tre o quattro volte per via vestita poveramente, invecchiata, imbruttita, certo caduta più in basso; ma, naturalmente, aveva fatto finta non solo di non riconoscerla, ma di non averla mai conosciuta. Quando, di pochi passi lontano dal portoncino ben noto, a destra, scorse la finestretta quadra del mezzanino sulla porta, con le persiane accostate, che dalle stecche e da sotto lasciavano intravedere il lume della cameretta Teodoro Piovanelli si turbò profondamente, assalito dallimagine precisa, là, vivente del ricordo lontano Tutto, tal quale, come allora! Ma ci stava proprio lei, là, ancora? Saccostò al muro, cauto, trepidante, e passò rasente, sotto la finestra; alzò il capo; scorse dietro alle persiane unombra, una donna - lei? - Passò oltre, tutto sconvolto, insaccato nelle spalle, col sangue che gli frizzava per le vene come sotto limminenza di qualche cosa che dovesse cadergli addosso. Violentemente gli si ricompose la coscienza tetra e dura del suo stato presente; rivide in un baleno col pensiero la camera dei bambini e quel ritratto, là, vigilante, terribile, della moglie; e sarrestò affannato nella corsa che aveva preso. A casa! a casa! Se non che, davanti al portoncino ma sí, lei lei chera scesa Annetta, sí. Egli la riconobbe subito. E anche lei lo riconobbe: - Doro tu? E stese una mano. Egli si schermí. - Lasciami No, ti prego Non posso Lasciami - Come! - fece lei, ridendo e trattenendolo. - Se sei venuto a cercarmi Tho visto, sai? Caro caro sei tornato! Sú, via! Perché no? Se sei tornato a me Sú, sú E lo trasse per forza dentro il portoncino, e poi su per la scala, tenendolo per il braccio. Egli ansava, col cuore in tumulto, la mente scombujata. Voleva svincolarsi e non sapeva, non sapeva. Rivide la cameretta, tal quale anchessa, dal tetto basso il letto, il cassettone il divanuccio le oleografie alle pareti Ma quando ella, tra tante parole affollate di cui egli non udiva altro che il suono gli tolse il cappello e il bastone e poi i guanti, e fece per abbracciarlo, Teodoro Piovanelli che già tremava tutto, la respinse, si portò le mani al volto, vacillò, come per una vertigine. - Che hai? - domandò ella sorpresa, un po costernata: e lo trasse a sedere sul divanuccio. Un impeto di pianto scosse le spalle di lui. Ella si provò a staccargli le mani dal volto; ma egli squassò il capo rabbiosamente. - No! no! - Tu piangi? - domandò la donna; poi, dopo aver guardato il cappello fasciato di lutto: - Forse forse tè morta? Egli accennò di sí col capo. - Ah, poveretto - sospirò lei, pietosamente. Teodoro Piovanelli scattò in piedi, convulso; prese i guanti, il bastone, si buttò in capo il cappello; balbettò, soffocato: - Impossibile impossibile lasciami andare Ella non si provò più a trattenerlo; lo accompagnò, dolente, fino alla porta. Poi lí, sicurissima ormai che sarebbe ritornato, gli domandò, con voce mesta e con un mesto sorriso: - Taspetto, eh, Doro? Presto Ma egli sera messo sulla bocca il fazzoletto listato di nero, e non le rispose. Novelle per un anno di Luigi Pirandello DISTRAZIONE Nero tra il baglior polverulento dun sole dagosto che non dava respiro un carro funebre di terza classe si fermò davanti al portone accostato duna casa nuova duna delle tante vie nuove di Roma nel quartiere dei Prati di Castello. Potevano esser le tre del pomeriggio. Tutte quelle case nuove, per la maggior parte non ancora abitate, pareva guardassero coi vani delle finestre sguarnite quel carro nero. Fatte da cosí poco apposta per accogliere la vita, invece della vita - ecco qua - la morte vedevano, che veniva a far preda giusto lí. Prima della vita, la morte. E se nera venuto lentamente, a passo, quel carro. Il cocchiere, che cascava a pezzi dal sonno, con la tuba spelacchiata, buttata a sghembo sul naso e un piede sul parafango davanti, al primo portone che gli era parso accostato in segno di lutto aveva dato una stratta alle briglie, larresto al manubrio della martinicca, e sera sdrajato a dormire più comodamente su la cassetta. Dalla porta dellunica bottega della via saffacciò, scostando la tenda di traliccio, unta e sgualcita un omaccio spettorato, sudato, sanguigno, con le maniche della camicia rimboccate su le braccia pelose. - Ps! - chiamò, rivolto al cocchiere. - Ahò! più là Il cocchiere reclinò il capo per guardar di sotto la falda della tuba posata sul naso; allentò il freno; scosse le briglie sul dorso dei cavalli e passò avanti alla drogheria, senza dir nulla. Qua o là, per lui, era lo stesso. E davanti al portone, anchesso accostato della casa più in là, si fermò e riprese a dormire. - Somaro! - borbottò il droghiere, scrollando le spalle. - Non saccorge che tutti i portoni a questora sono accostati. Devessere nuovo del mestiere. Cosí era veramente. E non gli piaceva per nientissimo affatto, quel mestiere, a Scalabrino. Ma aveva fatto il portinajo, e aveva litigato prima con tutti glinquilini e poi col padron di casa; il sagrestano a San Rocco, e aveva litigato col parroco; sera messo per vetturino di piazza e aveva litigato con tutti i padroni di rimessa, fino a tre giorni fa. Ora, non trovando di meglio in quella stagionaccia morta, sera allogato in una Impresa di pompe funebri. Avrebbe litigato pure con questa - lo sapeva sicuro - perché le cose storte, lui, non le poteva soffrire. E poi era disgraziato, ecco. Bastava vederlo. Le spalle in capo; gli occhi a sportello; la faccia gialla, come di cera, e il naso rosso. Perché rosso, il naso? Perché tutti lo prendessero per ubriacone; quando lui neppure lo sapeva che sapore avesse il vino. - Puh! Ne aveva fino alla gola, di quella vitaccia porca. E un giorno o laltro, lultima litigata per bene lavrebbe fatta con lacqua del fiume, e buona notte. Per ora là, mangiato dalle mosche e dalla noja, sotto la vampa cocente del sole, ad aspettar quel primo carico. Il morto. O non gli sbucò, dopo una buona mezzora, da un altro portone in fondo, dallaltro lato della via? - Te possino al morto - esclamò tra i denti, accorrendo col carro mentre i becchini, ansimanti sotto il peso duna misera bara vestita di mussolo nero filettata agli orli di fettuccia bianca sacravano e protestavano: - Te possino a lui - Te pij naccidente - E che er nummero der portone non te laveveno dato? Scalabrino fece la voltata senza fiatare; aspettò che quelli aprissero lo sportello e introducessero il carico nel carro. - Tira via! E si mosse, lentamente, a passo, comera venuto: ancora col piede alzato sul parafango davanti e la tuba sul naso. Il carro, nudo. Non un nastro, non un fiore. Dietro, una sola accompagnatrice. Andava costei con un velo nero trapunto, da messa, calato sul volto; indossava una veste scura, di mussolo rasato, a fiorellini gialli e un ombrellino chiaro aveva, sgargiante sotto il sole, aperto e appoggiato su la spalla. Accompagnava il morto, ma si riparava dal sole con lombrellino. E teneva il capo basso, quasi più per vergogna che per afflizione. - Buon passeggio, ah Rosi! - le gridò dietro il droghiere scamiciato, che sera fatto di nuovo alla porta della bottega. E accompagnò il saluto con un riso sguajato, scrollando il capo. Laccompagnatrice si voltò a guardarlo attraverso il velo; alzò la mano col mezzo guanto di filo per fargli un cenno di saluto poi labbassò per riprendersi di dietro la veste, e mostrò le scarpe scalcagnate. Aveva però i mezzi guanti di filo e lombrellino, lei. - Povero sor Bernardo, come un cane, - disse forte qualcuno dalla finestra duna casa. Il droghiere guardò in sú, seguitando a scrollare il capo. - Un professore, con la sola servaccia dietro - gridò unaltra voce, di vecchia, da unaltra finestra. Nel sole, quelle voci dallalto sonavano nel silenzio della strada deserta, strane. Prima di svoltare, Scalabrino pensò di proporre allaccompagnatrice di pigliare a nolo una vettura per far più presto già che nessun cane era venuto a far coda a quel mortorio. - Con questo sole a questora Rosina scosse il capo sotto il velo. Aveva fatto giuramento, lei, che avrebbe accompagnato a piedi il padrone fino allimboccatura di via San Lorenzo. - Ma che ti vede il padrone? Niente! Giuramento. La vettura, se mai, lavrebbe presa, lassú, fino a Campoverano. - E se te la pago io? - insistette Scalabrino. Niente. Giuramento. Scalabrino masticò sotto la tuba unaltra imprecazione e seguitò a passo, prima per il ponte Cavour poi per Via Tomacelli e per Via Condotti e per Piazza di Spagna e Via Due Macelli e Capo le Case e Via Sistina. Fin qui, tanto o quanto, si tenne sú, sveglio, per scansare le altre vetture, i tram elettrici e le automobili considerando che a quel mortorio lí nessuno avrebbe fatto largo e portato rispetto. Ma quando, attraversata sempre a passo Piazza Barberini, imboccò lerta via di San Niccolò da Tolentino rialzò il piede sul parafango, si calò di nuovo la tuba sul naso e si riaccomodò a dormire. I cavalli, tanto, sapevano la via. I rari passanti si fermavano e si voltavano a mirare, tra stupiti e indignati. Il sonno del cocchiere su la cassetta e il sonno del morto dentro il carro: freddo e nel bujo, quello del morto; caldo e nel sole, quello del cocchiere; e poi quellunica accompagnatrice con lombrellino chiaro e il velo nero abbassato sul volto: tutto linsieme di quel mortorio insomma, cosí zitto zitto e solo solo, a quellora, bruciata, faceva proprio cader le braccia. Non era il modo, quello, dandarsene allaltro mondo! Scelti male il giorno, lora, la stagione. Pareva che quel morto lí avesse sdegnato di dare alla morte una conveniente serietà. Irritava. Quasi quasi aveva ragione il cocchiere che se la dormiva. E cosí avesse seguitato a dormire Scalabrino fino al principio di Via San Lorenzo! Ma i cavalli appena superata lerta, svoltando per Via Volturno, pensarono bene davanzare un po il passo; e Scalabrino si destò. Ora, destarsi, veder fermo sul marciapiedi a sinistra un signore allampanato, barbuto, con grossi occhiali neri stremenzito in un abito grigio, sorcigno, e sentirsi arrivare in faccia, su la tuba, un grosso involto fu tuttuno! Prima che Scalabrino avesse tempo di riaversi, quel signore sera buttato innanzi ai cavalli, li aveva fermati e avventando gesti minacciosi, quasi volesse scagliar le mani, non avendo più altro da scagliare, urlava, sbraitava: - A me? a me? mascalzone! canaglia! manigoldo! a un padre di famiglia? a un padre di otto figliuoli? manigoldo! farabutto! Tutta la gente che si trovava a passare per via e tutti i bottegai e gli avventori saffollarono di corsa attorno al carro e tutti glinquilini delle case vicine saffacciarono alle finestre e altri curiosi accorsero, al clamore, dalle prossime vie, i quali, non riuscendo a sapere che cosa fosse accaduto smaniavano, accostandosi a questo e a quello, e si drizzavano su la punta dei piedi. - Ma che è stato? - Uhm pare che dice che non so! - Ma cè il morto? - Dove? - Nel carro, cè? - Uhm! Chi è morto? - Gli pigliano la contravvenzione! - Al morto? - Al cocchiere - E perché? - Mah! pare che dice che Il signore grigio allampanato seguitava intanto a sbraitare presso la vetrata dun caffè dove lo avevano trascinato; reclamava linvolto scagliato contro il cocchiere; ma non sarrivava ancora a comprendere perché glielo avesse scagliato. Sul carro, il cocchiere cadaverico, con gli occhi miopi strizzati si rimetteva in sesto la tuba e rispondeva alla guardia di città che, tra la calca e lo schiamazzo, prendeva appunti su un taccuino. Alla fine il carro si mosse tra la folla che gli fece largo, vociando; ma, come apparve di nuovo, sotto lombrellino chiaro, col velo nero abbassato sul volto, quellunica accompagnatrice - silenzio. Solo qualche monellaccio fischiò. Che era insomma accaduto? Niente. Una piccola distrazione. Vetturino di piazza fino a tre giorni fa, Scalabrino, stordito dal sole, svegliato di soprassalto sera scordato di trovarsi su un carro funebre: gli era parso dessere ancora su la cassetta duna botticella e avvezzo comera ormai da tanti anni a invitar la gente per via a servirsi del suo legno vedendosi guardato da quel signore sorcigno fermo lí sul marciapiede, gli aveva fatto segno col dito, se voleva montare. E quel signore, per un piccolo segno, tutto quel baccano.Novelle per un anno di luigi pirandello LA MOSCA. Trafelati, ansanti, per far più presto, quando furono sotto il borgo, - sú, di qua, coraggio! - sarrampicarono per la scabra ripa cretosa ajutandosi anche con le mani - forza! forza! - poiché gli scarponi imbullettati - Dio sacrato! - scivolavano. Appena saffacciarono paonazzi sulla ripa, le donne affollate e vocianti intorno alla fontanella alluscita del paese, si voltarono tutte a guardare. O non erano i fratelli Tortorici, quei due là? Sí, Neli e Saro Tortorici. Oh poveretti! E perché correvano cosí? Neli, il minore dei fratelli, non potendone più, si fermò un momento per tirar fiato e rispondere a quelle donne; ma Saro se lo trascinò via, per un braccio. - Giurlannu Zarú, nostro cugino! - disse allora Neli, voltandosi, e alzò una mano in atto di benedire. Le donne proruppero in esclamazioni di compianto e di orrore; una domandò, forte: - Chi è stato? - Nessuno: Dio! - gridò Neli da lontano. Voltarono, corsero alla piazzetta, overa la casa del medico condotto. Il signor dottore, Sidoro Lopiccolo, scamiciato, spettorato con una barbaccia di almeno dieci giorni su le guance flosce, e gli occhi gonfi e cisposi saggirava per le stanze, strascicando le ciabatte e reggendo su le braccia una povera malatuccia ingiallita pelle e ossa, di circa nove anni. La moglie, in un fondo di letto, da undici mesi; sei figliuoli per casa, oltre a quella che teneva in braccio, chera la maggiore, laceri, sudici, inselvaggiti; tutta la casa, sossopra, una rovina: cocci di piatti, bucce, limmondizia a mucchi sui pavimenti; seggiole rotte, poltrone sfondate, letti non più rifatti chi sa da quanto tempo con le coperte a brandelli, perché i ragazzi si spassavano a far la guerra sui letti, a cuscinate; bellini! Solo intatto, in una stanza chera stata salottino, un ritratto fotografico ingrandito, appeso alla parete; il ritratto di lui, del signor dottore Sidoro Lopiccolo, quandera ancora giovincello, laureato di fresco: lindo, attillato e sorridente. Davanti a questo ritratto egli si recava ora, ciabattando; gli mostrava i denti in un ghigno aggraziato, sinchinava e gli presentava la figliuola malata, allungando le braccia. - Sisiné, eccoti qua! Perché cosí, Sisiné, lo chiamava per vezzeggiarlo sua madre, allora; sua madre che si riprometteva grandi cose da lui chera il beniamino, la colonna, lo stendardo della casa. - Sisiné! Accolse quei due contadini come un cane idrofobo. - Che volete? Parlò Saro Tortorici, ancora affannato, con la berretta in mano: - Signor dottore, cè un poverello nostro cugino, che sta morendo - Beato lui! Sonate a festa le campane! - gridò il dottore. - Ah nossignore! Sta morendo, tutta un tratto, non si sa di che. Nelle terre di Montelusa, in una stalla. Il dottore si tirò un passo indietro e proruppe, inferocito: - A Montelusa? Cerano, dal paese, sette miglia buone di strada. E che strada! - Presto presto, per carità! - pregò il Tortorici. - È tutto nero, come un pezzo di fegato! gonfio, che fa paura. Per carità! - Ma come, a piedi? - urlò il dottore. - Dieci miglia a piedi? Voi siete pazzi! La mula! Voglio la mula. Lavete portata? - Corro subito a prenderla, - saffrettò a rispondere il Tortorici. - Me la faccio prestare. - E io allora, - disse Neli, il minore, - nel frattempo, scappo a farmi la barba. Il dottore si voltò a guardarlo, come se lo volesse mangiar con gli occhi. - È domenica, signorino, - si scusò Neli, sorridendo, smarrito. - Sono fidanzato. - Ah, fidanzato sei? - sghignò allora il medico, fuori di sé. - E pigliati questa, allora! Gli mise, cosí dicendo, sulle braccia la figlia malata; poi prese a uno a uno gli altri piccini che gli serano affollati attorno e glieli spinse di furia fra le gambe: - E questaltro! e questaltro! e questaltro! e questaltro! Bestia! bestia! bestia! Gli voltò le spalle fece per andarsene, ma tornò indietro, si riprese la malatuccia e gridò ai due: - Andate via! La mula! Vengo subito. Neli Tortorici tornò a sorridere, scendendo la scala, dietro al fratello. Aveva ventanni, lui; la fidanzata, Luzza, sedici: una rosa! Sette figliuoli? Ma pochi! Dodici, ne voleva. E a mantenerli, si sarebbe ajutato con quel pajo di braccia sole, ma buone, che Dio gli aveva dato. Allegramente, sempre. Lavorare e cantare, tutto a regola darte. Non per nulla lo chiamavano Liolà, il poeta. E sentendosi amato da tutti per la sua bontà servizievole e il buon umore costante, sorrideva finanche allaria che respirava. Il sole non era ancora riuscito a cuocergli la pelle a inaridirgli il bel biondo dorato dei capelli riccioluti che tante donne gli avrebbero invidiato; tante donne che arrossivano, turbate, se egli le guardava in un certo modo, con quegli occhi chiari, vivi vivi. più che del caso del cugino Zarú quel giorno, egli era afflitto in fondo del broncio che gli avrebbe tenuto la sua Luzza che da sei giorni sospirava quella domenica per stare un po con lui. Ma poteva, in coscienza, esimersi da quella carità di cristiano? Povero Giurlannu! Era fidanzato anche lui. Che guajo, cosí allimprovviso! Abbacchiava le mandorle, laggiú, nella tenuta del Lopes, a Montelusa. La mattina avanti, sabato, il tempo sera messo allacqua; ma non pareva ci fosse pericolo di pioggia imminente. Verso mezzogiorno, però, il Lopes dice: - In unora Dio lavora; non vorrei, figliuoli, che le mandorle mi rimanessero per terra, sotto la pioggia. - E aveva comandato alle donne che stavano a raccogliere, di andar sú, nel magazzino, a smallare. - Voi, - dice, rivolto agli uomini che abbacchiavano e cerano anche loro Neli e Saro Tortorici - voi, se volete, andate anche sú, con le donne a smallare. - Giurlannu Zarú: - Pronto, - dice, - ma la giornata mi corre col mio salario, di venticinque soldi? - No, mezza giornata, - dice il Lopes, - te la conto col tuo salario; il resto, a mezza lira, come le donne. - Soperchieria! Perché, mancava forse per gli uomini di lavorare e di guadagnarsi la giornata intera? Non pioveva; né piovve difatti per tutta la giornata, né la notte. - Mezza lira, come le donne? - dice Giurlannu Zarú. - Io porto calzoni. Mi paghi la mezza giornata in ragione di venticinque soldi, e vado via. Non se nandò: rimase ad aspettare fino a sera i cugini che serano contentati di smallare, a mezza lira, con le donne. A un certo punto, però, stanco di stare in ozio a guardare, sera recato in una stalla lí vicino per buttarsi a dormire raccomandando alla ciurma di svegliarlo quando sarebbe venuta lora dandar via. Sabbacchiava da un giorno e mezzo, e le mandorle raccolte erano poche. Le donne proposero di smallarle tutte quella sera stessa, lavorando fino a tardi e rimanendo a dormire lí il resto della notte per risalire al paese la mattina dopo, levandosi al bujo. Cosí fecero. Il Lopes portò fave cotte e due fiaschi di vino. A mezzanotte, finito di smallare, si buttarono tutti, uomini e donne, a dormire al sereno su laja dove la paglia rimasta era bagnata dallumido, come se veramente fosse piovuto. - Liolà, canta! E lui, Neli, sera messo a cantare allimprovviso. La luna entrava e usciva di tra un fitto intrico di nuvolette bianche e nere; e la luna era la faccia tonda della sua Luzza che sorrideva e soscurava alle vicende ora tristi e ora liete dellamore. Giurlannu Zarú era rimasto nella stalla. Prima dellalba, Saro si era recato a svegliarlo e lo aveva trovato lí, gonfio e nero, con un febbrone da cavallo. Questo raccontò Neli Tortorici, là dal barbiere, il quale, a un certo punto distraendosi, lo incicciò col rasojo. Una feritina, presso il mento, che non pareva nemmeno, via! Neli non ebbe neanche il tempo di risentirsene perché alla porta del barbiere sera affacciata Luzza con la madre e Mita Lumía la povera fidanzata di Giurlannu Zarú, che gridava e piangeva, disperata. Ci volle del bello e del buono per fare intendere a quella poveretta che non poteva andare fino a Montelusa a vedere il fidanzato: lo avrebbe veduto prima di sera, appena lo avrebbero portato sú, alla meglio. Sopravvenne Saro, sbraitando che il medico era già a cavallo e non voleva più aspettare. Neli si tirò Luzza in disparte e la pregò che avesse pazienza: sarebbe ritornato prima di sera e le avrebbe raccontato tante belle cose. Belle cose, difatti, sono anche queste, per due fidanzati che se le dicono stringendosi le mani e guardandosi negli occhi. Stradaccia scellerata! Certi precipizi, che al dottor Lopiccolo facevano vedere la morte con gli occhi non ostante che Saro di qua, Neli di là reggessero la mula per la capezza. Dallalto si scorgeva tutta la vasta campagna, a pianure e convalli; coltivata a biade, a oliveti, a mandorleti; gialla ora di stoppie e qua e là chiazzata di nero dai fuochi della debbiatura; in fondo, si scorgeva il mare, dun aspro azzurro. Gelsi, carrubi, cipressi, olivi serbavano il loro vario verde, perenne; le corone dei mandorli serano già diradate. Tuttintorno, nellampio giro dellorizzonte, cera come un velo di vento. Ma la calura era estenuante; il sole spaccava le pietre. Arrivava or sí or no, di là dalle siepi polverose di fichidindia qualche strillo di calandra o la risata duna gazza, che faceva drizzar le orecchie alla mula del dottore. - Mula mala! mula mala! - si lamentava questi allora. Per non perdere di vista quelle orecchie, non avvertiva neppure al sole che aveva davanti agli occhi e lasciava lombrellaccio aperto foderato di verde, appoggiato su lomero. - Vossignoria non abbia paura, ci siamo qua noi, - lo esortavano i fratelli Tortorici. Paura, veramente il dottore non avrebbe dovuto averne. Ma diceva per i figliuoli. Se la doveva guardare per quei sette disgraziati, la pelle. Per distrarlo, i Tortorici si misero a parlargli della malannata: scarso il frumento, scarso lorzo, scarse le fave; per i mandorli, si sapeva: non raffermano sempre: carichi un anno e laltro no; e delle ulive non parlavano: la nebbia le aveva imbozzacchite sul crescere; né cera da rifarsi con la vendemmia, ché tutti i vigneti della contrada erano presi dal male. - Bella consolazione! - andava dicendo ogni tanto il dottore, dimenando la testa. In capo a due ore di cammino, tutti i discorsi furono esauriti. Lo stradone correva diritto per un lungo tratto e su lo strato alto di polvere bianchiccia si misero a conversare adesso i quattro zoccoli della mula e gli scarponi imbullettati dei due contadini. Liolà, a un certo punto, si diede a canticchiare, svogliato, a mezza voce; smise presto. Non sincontrava anima viva, poiché tutti i contadini, di domenica erano sú al paese, chi per la messa, chi per le spese, chi per sollievo. Forse laggiú, a Montelusa, non era rimasto nessuno accanto a Giurlannu Zarú, che moriva solo, seppure era vivo ancora. Solo, difatti, lo trovarono, nella stallaccia intanfata, steso sul murello come Saro e Neli Tortorici lo avevano lasciato: livido, enorme, irriconoscibile. Rantolava. Dalla finestra ferrata, presso la mangiatoja entrava il sole a percuotergli la faccia che non pareva più umana: il naso, nel gonfiore, sparito; le labbra, nere e orribilmente tumefatte. E il rantolo usciva da quelle labbra, esasperato, come un ringhio. Tra i capelli ricci da moro una festuca di paglia splendeva nel sole. I tre si fermarono un tratto a guardarlo, sgomenti e come trattenuti dallorrore di quella vista. La mula scalpitò, sbruffando, su lacciottolato della stalla. Allora Saro Tortorici si accostò al moribondo e lo chiamò amorosamente: - Giurlà, Giurlà, cè il dottore. Neli andò a legar la mula alla mangiatoja, presso alla quale, sul muro, era come lombra di unaltra bestia lorma dellasino che abitava in quella stalla e vi sera stampato a forza di stropicciarsi. Giurlannu Zarú, a un nuovo richiamo, smise di rantolare; si provò ad aprir gli occhi insanguati, anneriti, pieni di paura; aprí la bocca orrenda e gemette, comarso dentro: - Muojo! - No, no, - saffrettò a dirgli Saro, angosciato. - Cè qua il medico. Labbiamo condotto noi; lo vedi? - Portatemi al paese! - pregò il Zarú, e con affanno senza potere accostar le labbra: - Oh mamma mia! - Sí, ecco, cè qua la mula! - rispose subito Saro. - Ma anche in braccio, Giurlà, ti ci porto io! - disse Neli, accorrendo e chinandosi su lui. - Non tavvilire! Giurlannu Zarú si voltò alla voce di Neli lo guatò con quegli occhi insanguati come se in prima non lo riconoscesse, poi mosse un braccio e lo prese per la cintola. - Tu, bello? Tu? - Io, sí, coraggio! Piangi? Non piangere, Giurlà, non piangere. È nulla! E gli posò una mano sul petto che sussultava dai singhiozzi che non potevano rompergli dalla gola. Soffocato, a un certo punto il Zarú scosse il capo rabbiosamente, poi alzò la mano, prese Neli per la nuca e lattirò a sé: - Insieme noi, dovevamo sposare - E insieme sposeremo, non dubitare! - disse Neli, levandogli la mano che gli sera avvinghiata alla nuca. Intanto il medico osservava il moribondo. Era chiaro: un caso di carbonchio. - Dite un po, non vi ricordate di qualche insetto che vabbia pinzato? - No, - fece col capo il Zarú. - Insetto? - domandò Saro. Il medico spiegò, come poteva a quei due ignoranti, il male. Qualche bestia doveva esser morta in quei dintorni, di carbonchio. Su la carogna, buttata in fondo a qualche burrone, chi sa quanti insetti serano posati; qualcuno poi, volando, aveva potuto inoculare il male al Zarú, in quella stalla. Mentre il medico parlava cosí, il Zarú aveva voltato la faccia verso il muro. Nessuno lo sapeva, e la morte intanto era lí, ancora; cosí piccola, che si sarebbe appena potuta scorgere, se qualcuno ci avesse fatto caso. Cera una mosca, lí sul muro, che pareva immobile; ma, a guardarla bene, ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori, stropicciandole fra loro, come soddisfatta. Il Zarú la scorse e la fissò con gli occhi. Una mosca. Poteva essere stata quella o unaltra. Chi sa? Perché, ora, sentendo parlare il medico, gli pareva di ricordarsi. Sí, il giorno avanti, quando sera buttato lí a dormire aspettando che i cugini finissero di smallare le mandorle del Lopes, una mosca gli aveva dato fastidio. Poteva esser questa? La vide a un tratto spiccare il volo e si voltò a seguirla con gli occhi. Ecco era andata a posarsi sulla guancia di Neli. Dalla guancia, lieve lieve, essa ora scorreva in due tratti, sul mento, fino alla scalfittura del rasojo, e sattaccava lí, vorace. Giurlannu Zarú stette a mirarla un pezzo, intento, assorto. Poi, tra laffanno catarroso, domandò con una voce da caverna: - Una mosca, può essere? - Una mosca? E perché no? - rispose il medico. Giurlannu Zarú non disse altro: si rimise a mirare quella mosca che Neli, quasi imbalordito dalle parole del medico, non cacciava via. Egli, il Zarú, non badava più al discorso del medico, ma godeva che questi, parlando assorbisse cosí lattenzione del cugino da farlo stare immobile come una statua da non fargli avvertire il fastidio di quella mosca lí sulla guancia. Oh fosse la stessa! Allora sí, davvero, avrebbero sposato insieme! Una cupa invidia una sorda gelosia feroce lo avevano preso di quel giovane cugino cosí bello e florido per cui piena di promesse rimaneva la vita che a lui, ecco, veniva improvvisamente a mancare. A un tratto Neli, come se finalmente si sentisse pinzato, alzò una mano cacciò via la mosca e con le dita cominciò a premersi il mento, sul taglietto. Si voltò a Zarú che lo guardava e restò un po sconcertato vedendo che questi aveva aperto le labbra orrende, a un sorriso mostruoso. Si guardarono un po cosí. Poi il Zarú disse, quasi senza volerlo: - La mosca. Neli non comprese e chinò lorecchio: - Che dici? - La mosca, - ripeté quello. - Che mosca? Dove? - chiese Neli, costernato, guardando il medico. - Lí, dove ti gratti. Lo so sicuro! - disse il Zarú. Neli mostrò al dottore la feritina sul mento: - Che ci ho? Mi prude. Il medico lo guardò, accigliato; poi, come se volesse osservarlo meglio, lo condusse fuori della stalla. Saro li seguí. Che avvenne poi? Giurlannu Zarú attese, attese a lungo, con un ansia che glirritava dentro tutte le viscere. Udiva parlare, là fuori, confusamente. A un tratto, Saro rientrò di furia nella stalla, prese la mula e, senza neanche voltarsi a guardarlo uscí, gemendo: - Ah, Neluccio mio! ah, Neluccio mio! Dunque, era vero? Ed ecco, lo abbandonavano lí, come un cane. Provò a rizzarsi su un gomito, chiamò due volte: - Saro! Saro! Silenzio. Nessuno. Non si resse più sul gomito, ricadde a giacere e si mise per un pezzo come a grufare per non sentire il silenzio della campagna, che lo atterriva. A un tratto gli nacque il dubbio che avesse sognato, che avesse fatto quel sogno cattivo, nella febbre; ma, nel rivoltarsi verso il muro, rivide la mosca, lí di nuovo. Eccola. Ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori, stropicciandole fra loro, come soddisfatta. Novelle per un anno di luigi pirandello LERESIA CATARA Bernardino Lamis, professore ordinario di storia delle religioni, socchiudendo gli occhi addogliati e come soleva nelle più gravi occasioni, prendendosi il capo inteschiato tra le gracili mani tremolanti che pareva avessero in punta invece delle unghie, cinque rosee conchigliette lucenti annunziò ai due soli alunni che seguivano con pertinace fedeltà il suo corso: - Diremo o signori, nella ventura lezione, delleresia catara. Uno de due studenti, il Ciotta - bruno ciociaretto di Guarcino tozzo e solido - digrignò i denti con fiera gioja e si diede una violenta fregatina alle mani. Laltro, il pallido Vannícoli, dai biondi capelli irti come fili di stoppia e dallaria spirante, appuntí invece le labbra rese più dolente che mai lo sguardo dei chiari occhi languidi e stette col naso come in punto a annusar qualche odore sgradevole per significare che era compreso della pena che al venerato maestro doveva certo costare la trattazione di quel tema dopo quanto glienaveva detto privatamente. Perché il Vannícoli credeva che il professor Lamis quandegli e il Ciotta, finita la lezione lo accompagnavano per un lungo tratto di via verso casa, si rivolgesse unicamente a lui, solo capace dintenderlo. E difatti il Vannícoli sapeva che da circa sei mesi era uscita in Germania Halle a. S. una mastodontica monografia di Hans von Grobler su lEresia Catara messa dalla critica ai sette cieli, e che su lo stesso argomento, tre anni prima Bernardino Lamis aveva scritto due poderosi volumi, di cui il von Grobler mostrava di non aver tenuto conto se non solo una volta, e di passata, citando que due volumi, in una breve nota; per dirne male. Bernardino Lamis nera rimasto ferito proprio nel cuore; e più sera addolorato e indignato della critica italiana che, elogiando anchessa a occhi chiusi il libro tedesco non aveva minimamente ricordato i due volumi anteriori di lui né speso una parola per rilevare lindegno trattamento usato dallo scrittore tedesco a uno scrittor paesano. più di due mesi aveva aspettato che qualcuno, almeno tra i suoi antichi scolari, si fosse mosso a difenderlo; poi, tuttoché - secondo il suo modo di vedere - non gli fosse parso ben fatto sera difeso da sé, notando in una lunga e minuziosa rassegna condita di fine ironia, tutti gli errori più o meno grossolani in cui il von Grobler era caduto tutte le parti che costui sera appropriate della sua opera senza farne menzione e aveva infine raffermato con nuovi e inoppugnabili argomenti le proprie opinioni contro quelle discordanti dello storico tedesco. Questa sua difesa, però, per la troppa lunghezza e per lo scarso interesse che avrebbe potuto destare nella maggioranza dei lettori era stata rifiutata da due riviste; una terza se la teneva da più dun mese, e chi sa quanto tempo ancora se la sarebbe tenuta a giudicare dalla risposta punto garbata che il Lamis, a una sua sollecitazione, aveva ricevuto dal direttore. Sicché dunque davvero Bernardino Lamis aveva ragione, uscito dallUniversità di sfogarsi quel giorno amaramente coi due suoi fedeli giovani che lo accompagnavano al solito verso casa. E parlava loro della spudorata ciarlataneria che dal campo della politica era passata a sgambettare in quello della letteratura prima, e ora, purtroppo, anche nei sacri e inviolabili dominii della scienza; parlava della servilità vigliacca radicata profondamente nellindole del popolo italiano per cui è gemma preziosa qualunque cosa venga doltralpe o doltremare e pietra falsa e vile tutto ciò che si produce da noi; accennava infine agli argomenti più forti contro il suo avversario, da svolgere nella ventura lezione. E il Ciotta, pregustando il piacere che gli sarebbe venuto dallestro ironico e bilioso del professore tornava a fregarsi le mani, mentre il Vannícoli, afflitto, sospirava. A un certo punto il professor Lamis tacque e prese unaria astratta: segno questo, per i due scolari, che il professore voleva esser lasciato solo. Ogni volta, dopo la lezione, si faceva una giratina per sollievo giú per la piazza del Pantheon poi sú per quella della Minerva, attraversava Via dei Cestari e sboccava sul Corso Vittorio Emanuele. Giunto in prossimità di Piazza San Pantaleo, prendeva quellaria astratta, perché solito - prima di imboccare la Via del Governo Vecchio ove abitava - dentrare furtivamente, secondo la sua intenzione in una pasticceria, donde poco dopo usciva con un cartoccio in mano. I due scolari sapevano che il professor Lamis non aveva da fare neppur le spese a un grillo e non si potevano perciò capacitare della compera di quel cartoccio misterioso, tre volte la settimana. Spinto dalla curiosità, il Ciotta era finanche entrato un giorno nella pasticceria a domandare che cosa il professore vi comperasse. - Amaretti, schiumette e bocche di dama. E per chi serviranno? Il Vannícoli diceva per i nipotini. Ma il Ciotta avrebbe messo le mani sul fuoco che servivano proprio per lui, per il professore stesso; perché una volta lo aveva sorpreso per via nel mentre che si cacciava una mano in tasca per trarne fuori una di quelle schiumette e doveva già averne unaltra in bocca di sicuro, la quale gli aveva impedito di rispondere a voce al saluto che lui gli aveva rivolto. - Ebbene, e se mai, che cè di male? Debolezze! - gli aveva detto, seccato, il Vannícoli, mentre da lontano seguiva con lo sguardo languido il vecchio professore il quale se ne andava pian piano, molle molle, strusciando le scarpe. Non solamente questo peccatuccio di gola, ma tante e tantaltre cose potevano essere perdonate a quelluomo che, per la scienza sera ridotto con quelle spalle aggobbate che pareva gli volessero scivolare e fossero tenute sú penosamente, dal collo lungo, proteso come sotto un giogo. Tra il cappello e la nuca la calvizie del professor Lamis si scopriva come una mezza luna cuojacea; gli tremolava su la nuca una rada zazzeretta argentea che gli accavallava di qua e di là gli orecchi e seguitava barba davanti - su le gote e sotto il mento - a collana. Né il Ciotta né il Vannícoli avrebbero mai supposto che in quel cartoccio Bernardino Lamis si portava a casa tutto il suo pasto giornaliero. Due anni addietro, gli era piombata addosso da Napoli la famiglia dun suo fratello, morto colà improvvisamente: la cognata furia dinferno, con sette figliuoli, il maggiore dei quali aveva appena undici anni. Notare che il professor Lamis non aveva voluto prender moglie per non esser distratto in alcun modo dagli studii. Quando, senzalcun preavviso, sera veduto innanzi quellesercito strillante, accampato sul pianerottolo della scala davanti la porta, a cavallo dinnumerevoli fagotti e fagottini, era rimasto allibito. Non potendo per la scala, aveva pensato per un momento di scappare buttandosi dalla finestra. Le quattro stanzette della sua modesta dimora erano state invase; la scoperta dun giardinetto, unica e dolce cura dello zio aveva suscitato un tripudio frenetico nei sette orfani sconsolati, come li chiamava la grassa cognata napoletana. Un mese dopo, non cera più un filo derba in quel giardinetto. Il professor Lamis era diventato lombra di se stesso: saggirava per lo studio come uno che non stia più in cervello tenendosi pur nondimeno la testa tra le mani quasi per non farsela portar via anche materialmente da quegli strilli da quei pianti, da quel pandemonio imperversante dalla mattina alla sera. Ed era durato un anno, per lui, questo supplizio, e chi sa quantaltro tempo ancora sarebbe durato se un giorno non si fosse accorto che la cognata, non contenta dello stipendio che a ogni ventisette del mese egli le consegnava intero ajutava dal giardinetto il maggiore dei figliuoli a inerpicarsi fino alla finestra dello studio, chiuso prudentemente a chiave per fargli rubare i libri: - Belli grossi, neh, Gennarie belli grossi e nuovi! Mezza la sua biblioteca era andata a finire per pochi soldi sui muricciuoli. Indignato, su le furie, quel giorno stesso, Bernardino Lamis con sei ceste di libri superstiti e tre rustiche scansie un gran crocefisso di cartone, una cassa di biancheria, tre seggiole un ampio seggiolone di cuojo, la scrivania alta e un lavamano se nera andato ad abitare - solo - in quelle due stanzette di via Governo Vecchio dopo aver imposto alla cognata di non farsi vedere mai più da lui. Le mandava ora per mezzo dun bidello dellUniversità, puntualmente ogni mese lo stipendio, di cui tratteneva soltanto lo stretto necessario per sé. Non aveva voluto prendere neanche una serva a mezzo servizio, temendo che si mettesse daccordo con la cognata. Del resto, non ne aveva bisogno. Non sera portato nemmeno il letto, dormiva con uno scialletto su le spalle, avvoltolato in una coperta di lana, entro il seggiolone. Non cucinava. Seguace a modo suo della teoria del Fletcher, si nutriva con poco, masticando molto. Votava quel famoso cartoccio nelle due ampie tasche dei calzoni, metà qua, metà là, e mentre studiava o scriveva in piedi comera solito, mangiucchiava o un amaretto o una schiumetta o una bocca di dama. Se aveva sete, acqua. Dopo un anno di quellinferno, si sentiva ora in paradiso. Ma era venuto il von Grobler con quel suo libraccio su lEresia Catara a guastargli le feste. Quel giorno, appena rincasato, Bernardino Lamis si rimise al lavoro, febbrilmente. Aveva innanzi a sé due giorni per finir di stendere quella lezione che gli stava tanto a cuore. Voleva che fosse formidabile. Ogni parola doveva essere una frecciata per quel tedescaccio von Grobler. Le sue lezioni egli soleva scriverle dalla prima parola fino allultima, in fogli di carta protocollo, di minutissimo carattere. Poi, allUniversità, le leggeva con voce lenta e grave, reclinando indietro il capo increspando la fronte e stendendo le pàlpebre per potere vedere attraverso le lenti insellate su la punta del naso dalle cui narici uscivano due cespuglietti di ispidi peli grigi liberamente cresciuti. I due fidi scolari avevano tutto il tempo di scrivere quasi sotto dettatura. Il Lamis non montava mai in cattedra: sedeva umilmente davanti al tavolino sotto. I banchi, nellaula, erano disposti in quattro ordini, ad anfiteatro. Laula era buja, e il Ciotta e il Vannícoli allultimo ordine, uno di qua, laltro di là ai due estremi, per aver luce dai due occhi ferrati che si aprivano in alto. Il professore non li vedeva mai durante la lezione: udiva soltanto il raspío delle loro penne frettolose. Là, in quellaula, poiché nessuno sera levato in sua difesa lui si sarebbe vendicato della villania di quel tedescaccio, dettando una lezione memorabile. Avrebbe prima esposto con succinta chiarezza lorigine, la ragione, lessenza limportanza storica e le conseguenze delleresia catara, riassumendole dai suoi due volumi; si sarebbe poi lanciato nella parte polemica, avvalendosi dello studio critico che aveva già fatto sul libro del von Grobler. Padrone comera della materia, e col lavoro già pronto, sotto mano a una sola fatica sarebbe andato incontro: a quella di tenere a freno la penna. Con lestro della bile, avrebbe scritto in due giorni, su quellargomento, due altri volumi più poderosi dei primi. Doveva invece restringersi a una piana lettura di poco più di unora: riempire cioè di quella sua minuta scrittura non più di cinque o sei facciate di carta protocollo. Due le aveva già scritte. Le tre o quattro altre facciate dovevano servire per la parte polemica. Prima daccingervisi, volle rileggere la bozza del suo studio critico sul libro del von Grobler. La trasse fuori dal cassetto della scrivania, vi soffiò su per cacciar via la polvere con le lenti già su la punta del naso, e andò a stendersi lungo lungo sul seggiolone. A mano a mano, leggendo, se ne compiacque tanto, che per miracolo non si trovò ritto in piedi su quel seggiolone; e tutte, una dopo laltra, in men dunora, sera mangiato inavvertitamente le schiumette che dovevano servirgli per due giorni. Mortificato, trasse fuori la tasca vuota, per scuoterne la sfarinatura. Si mise senzaltro a scrivere, con lintenzione di riassumere per sommi capi quello studio critico. A poco a poco però, scrivendo, si lasciò vincere dalla tentazione dincorporarlo tutto quanto di filo nella lezione parendogli che nulla vi fosse di superfluo, né un punto né una virgola. Come rinunziare, infatti, a certe espressioni duna arguzia cosí spontanea e di tanta efficacia? a certi argomenti cosí calzanti e decisivi? E altri e altri ancora gliene venivano, scrivendo, più lucidi, più convincenti, a cui non era del pari possibile rinunziare. Quando fu alla mattina del terzo giorno, che doveva dettar la lezione Bernardino Lamis si trovò davanti, sulla scrivania ben quindici facciate fitte fitte, invece di sei. Si smarrí. Scrupolosissimo nel suo officio, soleva ogni anno, in principio dettare il sommario di tutta la materia dinsegnamento che avrebbe svolto durante il corso e a questo sommario si atteneva rigorosissimamente. Già aveva fatto, per quella malaugurata pubblicazione del libro del von Grobler una prima concessione allamor proprio offeso, entrando quellanno a parlare quasi senza opportunità delleresia catara. più duna lezione, dunque, non avrebbe potuto spenderci. Non voleva a nessun costo che si dicesse che per bizza o per sfogo il professor Lamis parlava fuor di proposito o più del necessario su un argomento che non rientrava se non di lontano nella materia dellannata. Bisognava dunque, assolutamente, nelle poche ore che gli restavano ridurre a otto, a nove facciate al massimo, le quindici che aveva scritte. Questa riduzione gli costò un cosí intenso sforzo intellettuale, che non avvertí nemmeno alla grandine ai lampi, ai tuoni dun violentissimo uragano che sera improvvisamente rovesciato su Roma. Quando fu su la soglia del portoncino di casa, col suo lungo rotoletto di carta sotto il braccio, pioveva a diluvio. Come fare? Mancavano appena dieci minuti allora fissata per la lezione. Rifece le scale, per munirsi dombrello, e si avviò sotto quellacqua riparando alla meglio il rotoletto di carta, la sua formidabile lezione. Giunse allUniversità in uno stato compassionevole: zuppo da capo a piedi. Lasciò lombrello nella bacheca del portinajo; si scosse un po la pioggia di dosso, pestando i piedi; sasciugò la faccia e salí al loggiato. Laula - buja anche nei giorni sereni - pareva con quel tempo infernale una catacomba; ci si vedeva a mala pena. Non di meno, entrando, il professor Lamis, che non soleva mai alzare il capo ebbe la consolazione dintravedere in essa, cosí di sfuggita, un insolito affollamento e ne lodò in cuor suo i due fidi scolari che evidentemente avevano sparso tra i compagni la voce del particolare impegno con cui il loro vecchio professore avrebbe svolto quella lezione che tanta e tanta fatica gli era costata e dove tanto tesoro di cognizioni era con sommo sforzo racchiuso e tanta arguzia imprigionata. In preda a una viva emozione, posò il cappello e montò, quel giorno, insolitamente, in cattedra. Le gracili mani gli tremolavano talmente, che stentò non poco a inforcarsi le lenti sulla punta del naso. Nellaula il silenzio era perfetto. E il professor Lamis, svolto il rotolo di carta, prese a leggere con voce alta e vibrante, di cui egli stesso restò meravigliato. A quali note sarebbe salito, allorché, finita la parte espositiva per cui non era acconcio quel tono di voce si sarebbe lanciato nella polemica? Ma in quel momento il professor Lamis non era più padrone di sé. Quasi morso dalle vipere del suo stile sentiva di tratto in tratto le reni fènderglisi per lunghi brividi e alzava di punto in punto la voce e gestiva, gestiva. Il professor Bernardino Lamis, cosí rigido sempre, cosí contegnoso, quel giorno, gestiva! Troppa bile aveva accumulato in sei mesi troppa indignazione gli avevano cagionato la servilità, il silenzio della critica italiana; e questo ora, ecco, era per lui il momento della rivincita! Tutti quei bravi giovani che stavano ad ascoltarlo religiosamente, avrebbero parlato di questa sua lezione avrebbero detto che egli era salito in cattedra quel giorno perché con maggior solennità partisse dallAteneo di Roma la sua sdegnosa risposta non al von Grobler soltanto, ma a tutta quanta la Germania. Leggeva cosí da circa tre quarti dora, sempre più acceso e vibrante, allorché lo studente Ciotta che nel venire allUniversità era stato sorpreso da un più forte rovescio dacqua e sera riparato in un portone saffacciò quasi impaurito alluscio dellaula. Essendo in ritardo, aveva sperato che il professor Lamis con quel tempo da lupi non sarebbe venuto a far lezione. Giú, poi, nella bacheca del portinajo, aveva trovato un bigliettino del Vannícoli che lo pregava di scusarlo presso lamato professore perché essendogli la sera avanti smucciato un piede nelluscir di casa aveva ruzzolato la scala, sera slogato un braccio e non poteva perciò, con suo sommo dolore, assistere alla lezione. A chi parlava, dunque, con tanto fervore il professor Bernardino Lamis? Zitto zitto, in punta di piedi, il Ciotta varcò la soglia dellaula e volse in giro lo sguardo. Con gli occhi un po abbagliati dalla luce di fuori, per quanto scarsa, intravide anche nellaula numerosi studenti, e ne rimase stupito. Possibile? Si sforzò a guardar meglio. Una ventina di soprabiti impermeabili, stesi qua e là a sgocciolare nella buja aula deserta formavano quel giorno tutto luditorio del professor Bernardino Lamis. Il Ciotta li guardò, sbigottito, sentí gelarsi il sangue vedendo il professore leggere cosí infervorato a quei soprabiti la sua lezione, e si ritrasse quasi con paura. Intanto, terminata lora, dallaula vicina usciva rumorosamente una frotta di studenti di legge cherano forse i proprietarii di quei soprabiti. Subito il Ciotta, che non poteva ancora riprender fiato dallemozione stese le braccia e si piantò davanti alluscio per impedire il passo. - Per carità, non entrate! Cè dentro il professor Lamis. - E che fa? - domandarono quelli, meravigliati dellaria stravolta del Ciotta. Questi si pose un dito sulla bocca, poi disse piano, con gli occhi sbarrati: - Parla solo! Scoppiò una clamorosa irrefrenabile risata. Il Ciotta chiuse lesto lesto luscio dellaula, scongiurando di nuovo: - Zitti, per carità, zitti! Non gli date questa mortificazione povero vecchio! Sta parlando delleresia catara! Ma gli studenti, promettendo di far silenzio vollero che luscio fosse riaperto, pian piano per godersi dalla soglia lo spettacolo di quei loro poveri soprabiti che ascoltavano immobili sgocciolanti neri nellombra, la formidabile lezione del professor Bernardino Lamis. - ma il manicheismo, o signori, il manicheismo, in fondo, che cosa è? Ditelo voi! Ora, se i primi Albigesi, a detta del nostro illustre storico tedesco, signor Hans von Grobler. Novelle per un anno di luigi pirandello LE SORPRESE DELLA SCIENZA Avevo ben capito che lamico Tucci nellinvitarmi con quelle sue calorose e pressanti lettere a passare lestate a Milocca in fondo non desiderava tanto di procurare un piacere a me quanto a se stesso il gusto di farmi restare a bocca aperta mostrandomi ciò che aveva saputo fare con molto coraggio, in tanti anni dinfaticabile operosità. Aveva preso a suo rischio e ventura certi terreni paludosi che ammorbavano quel paese e ne aveva fatto i campi più ubertosi di tutto il circondario: un paradiso! Non mi faceva grazia nelle sue lettere di nessuno dei tanti palpiti che quella bonifica gli era costata e di nessuno dei tanti mezzi escogitati dei tanti guaj che gli erano diluviati, di nessuna delle tante lotte sostenute lui solo contro Milocca tutta: lotte rusticane e lotte civili. Per invogliarmi forse maggiormente, nellultima lettera mi diceva tra laltro che aveva preso in moglie una saggia massaja massaja in tutto: otto figliuoli in otto anni di matrimonio due a un parto, e un nono per via; che aveva anche la suocera in casa, bravissima donna che gli voleva un mondo di bene e anche il suocero in casa, perla duomo, dotto latinista e mio sviscerato ammiratore. Sicuro. Perché la mia fama di scrittore era volata fino a Milocca dacché in un giornale sera letto non so che articolo che parlava di me e dun mio libro, dove cera un uomo che moriva due volte. Leggendo quellarticolo di giornale lamico Tucci sera ricordato dun tratto che noi eravamo stati compagni di scuola tantanni, al Liceo e allUniversità e aveva parlato entusiasticamente del mio straordinario ingegno a suo suocero il quale subito sera fatto venire il libro di cui quel giornale parlava. Ebbene, confesso che proprio questultima notizia fu quella che mi vinse. Non càpita facilmente agli scrittori italiani la fortuna di veder la faccia dabbene duno dei tre o quattro acquirenti di qualche loro libro benavventurato. Presi il treno e partii per Milocca. Otto ore buone di ferrovia e cinque di vettura. Ma piano, con questa vettura! Centanni fa, non dico, sarà anche stata non molto vecchia; forse qualche molla, centanni fa, doveva averla ancora anche se tre o quattro razzi delle ruote davanti e cinque o sei di quelle di dietro erano di già attorti di spago cosí come si vedevano adesso. Cuscini, non ne parliamo! Là, su la tavola nuda; e bisognava sedere in punta in punta, per cansare il rischio che la carne rimanesse presa in qualche fessura giacché il legno, correndo, sganasciava tutto. Ma piano, con questo correre! Doveva dirlo la bestia. E quella bestia lí non diceva nulla: sajutava perfino col muso a camminare. Sí, centomila volte sí, scambio dei piedi, voleva metterci le froge per terra come ce le metteva, povera decrepita rozza, tanto gli zoccoli sferrati le facevano male. E quel boja di vetturino intanto aveva il coraggio di dire che bisognava saperla guidare, lasciarla andare col suo verso perché ombrava, ombrava e, a frustarla, ritta gli si levava come una lepre, certe volte, quella bestiaccia lí. E che strada! Non posso dire daverla proprio veduta bene tutta quanta, perché in certi precipizii vidi piuttosto la morte con gli occhi. Ma cerano poi le pettate che me la lasciavano ammirare per tutta uneternità tra i cigolii del legno e il soffiar di quella rozza sfiancata, che accorava. Da quanti mai secoli non era stata più riattata quella strada? - Il pan delle vetture è il brecciale, - mi spiegò il vetturino. - Se lo mangiano con le ruote. Quando manchi il brecciale, si mangiano la strada. E se lerano mangiata bene oh, quella strada! Certi solchi che, a infilarli non dico, ci sandava meglio che in un binario, da non muoversene più però badiamo! ma, a cascarci dentro per uno spaglio della bestia, si ribaltava comè vero Dio ed era grazia cavarne sano losso del collo. - Ma perché le lasciano cosí senza pane le vetture a Milocca? - domandai. - Perché? Perché cè il progetto, - mi rispose il vetturino. - Il? - Progetto, sissignore. Anzi, tanti progetti, ci sono. Cè chi vuol portare la via ferrata fino a Milocca, e chi dice il tram e chi lautomobile. Insomma si studia, ecco, per poi riparare come faccia meglio al caso. - E intanto? - Intanto io mi privo di comperare un altro legno e unaltra bestia, perché capirà, se mettono il treno o il tram o lautomobile, posso fischiare. Arrivai a Milocca a sera chiusa. Non vidi nulla, perché secondo il calendario doveva esserci la luna, quella sera; la luna non cera; i lampioni a petrolio non erano stati accesi; e dunque non ci si vedeva neanche a tirar moccoli. Villa Tucci era a circa mezzora dal paese. Ma, o che la rozza veramente non ne potesse più o che avesse fiutato la rimessa lí vicina come diceva sacrando il vetturino, il fatto è che non volle più andare avanti nemmeno dun passo. E non seppi darle torto, io. Dopo cinque ore di compagnia, mero quasi quasi medesimato con quella bestia: non avrei voluto più andare avanti neanchio. Pensavo: - Chi sa, dopo tantanni, come ritroverò Merigo Tucci! Già me lo ricordo cosí in nebbia. Chi sa come si sarà abbrutito a furia di batter la testa contro le dure stupide realtà quotidiane duna meschina vita provinciale! Da compagno di scuola, egli mi ammirava; ma ora vuol essere ammirato lui da me, perché - buttati via i libri - sè arricchito; mentrio, là! potrò farmi giulebbare dal suocero dotto latinista, il quale figuriamoci! mi farà scontare a sudore di sangue le tre lirette spese per il mio libro. E otto marmocchi poi, e la suocera, Dio immortale, e la nuora buona massaja. E questo paese che Tucci mi ha decantato ricchissimo e che intanto si fa trovare al bujo dopo quella stradaccia lí e questo legnetto qua per accogliere gli ospiti. Dove son venuto a cacciarmi? Mentre mi pascevo comodamente di queste dolci riflessioni, la rozza, piantata lí su i quattro stinchi si pasceva a sua volta duna tempesta di frustate, imperturbabilmente. Alla fine il vetturino, stanco morto di quella sua gran fatica, disperato e furibondo, mi propose di andare a piedi. - È qui vicino. La valigia gliela porto io. - E andiamo, sú! Sgranchiremo le gambe, - dissi io, smontando. - Ma la via è buona, almeno? Con questo bujo - Lei non tema. Andrò io avanti; lei mi terrà dietro, piano piano, con giudizio. Fortuna chera bujo! Quel chocchio non vede, cuore non crede. Quando però il giorno dopo vidi quellaltra strada lí, restai basito, non tanto perché cero passato quanto per il pensiero che se Dio misericordioso aveva permesso che non ci lasciassi la pelle chi sa a quali terribili prove vuol dire che mha predestinato. Fu cosí forte limpressione che mi fece quella strada e poi laspetto di quel paese - squallido nudo, in desolato abbandono, come dopo un saccheggio o un orrendo cataclisma; senza vie, senzacqua, senza luce - che la villa dellamico mio e laccoglienza chegli mi fece con tutti i suoi e lammirazione del suocero e via dicendo mi parvero rose, a confronto. - Ma come! - dissi al Tucci. - Questo è il paese ricco e felice, tra i più ricchi e felici del mondo? E Tucci, socchiudendo gli occhi: - Questo. E te ne accorgerai. Mi venne di prenderlo a schiaffi. Perché non sera mica incretinito quel pezzo domaccione là; pareva anzi che lingegno naturale, con lalacrità e lesperienza della vita nelle dure lotte contro la terra e gli uomini, gli si fosse ingagliardito e acceso; e gli sfolgorava dagli occhi ridenti, da cui io, sciupato e immalinconito dalle vane brighe della città roso dalle artificiose assidue cure intellettuali, mi sentivo commiserato e deriso a un tempo. Ma se, ad onta delle mie previsioni, dovevo riconoscer lui, Merigo Tucci degno veramente dammirazione, quel paesettaccio no e poi no, perdio! Ricco? felice? - Mi canzoni? - gli gridai. - Non avete neanche acqua per bere e per lavarvi la faccia, case da abitare, strade per camminare luce la sera per vedere dove andate a rompervi il collo, e siete ricchi e felici? Va là, ho capito, sai. La solita retorica! La ricchezza e la felicità nella beata ignoranza, è vero? Vuoi dirmi questo? - No, al contrario, - mi rispose Merigo Tucci, con un sorriso, opponendo studiatamente alla mia stizza altrettanta calma. - Nella scienza, caro mio! La felicità nostra è fondata nella scienza più occhialuta che abbia mai soccorso la povera, industre umanità. Oh sí, staremmo freschi veramente, se fossero ignoranti i nostri amministratori! Tu minsegni. Che salvaguardia può esser più lignoranza in tempi come i nostri? Promettimi che non mi domanderai più nulla fino a questa sera. Ti farò assistere a una seduta del nostro Consiglio comunale. Appunto questa sera si discuterà una questione di capitalissima importanza: lilluminazione del paese. Tu avrai dalle cose stesse che vedrai e sentirai la dimostrazione più chiara e più convincente di quanto ti ho detto. Intanto, la ricchezza nostra è nelle meravigliose cascate di Chiarenza che ti farò vedere e nelle terre che sono, grazie a Dio, cosí fertili, che ci dàn tre raccolti allanno. Ora vedrai; vieni con me. Passò tutto; mi sobbarcai a tutto; mi sorbii come decottini a digiuno tutti gli spassi e le distrazioni della giornata col pensiero fisso alla dimostrazione che dovevo avere quella sera al Municipio della ricchezza e della felicità di Milocca. Tucci, ad esempio, mi fece visitare palmo per palmo i suoi campi? Gli sorrisi. Mi fece una nuova e più diffusa spiegazione della sua grande impresa lí su i luoghi? Gli sorrisi. E davvero limpeto delle correnti aveva sgrottato tutte le terre e a lui era toccato asciugare e rialzar le campagne corredandole della belletta, del grassume prezioso? Sí? davvero? Oh che piacere! Gli sorrisi. Ma far la roba è niente: a governarla ti voglio! E dunque gli ulivi si governano ogni tre anni con tre o quattro corbelli di sugo sostanzioso, pecorino? Sí? davvero? Oh che piacere! E gli sorrisi anche quando in cantina, con unaria da Carlomagno, mi mostrò quattro lunghe andane di botti e anche lí mi spiegò come valga più saper governare il tino che la botte e comegli facesse più colorito il vino e come gli accrescesse forza e corpo mescolandovi certe qualità duve scelte spicciolate, ammostate da sé, senza mai erbe, mai foglie di sambuco o di tiglio, mai tannino o gesso o catrame. E sorrisi anche quando, più morto che vivo, rientrai in villa e mi vidi venire incontro la tribú dei marmocchi in processione, i quali mostrandomi rotti i giocattoli che avevo loro donati la sera avanti, mi domandavano con un lungo strascicato lamento, uno dopo laltro, tra lagrime senza fine: - Peeerché queeesto mhai portaaato? - Peeerché queeesto mhai portaaato? Carini! carini! carini! E sorrisi anche al suocero, mio ammiratore, il quale - sissignori - era cieco cieco da circa dieci anni e del mio libro non conosceva che qualche paginetta che il genero gli aveva potuto leggere di sera, dopo cena. Voleva egli ora che glielo leggessi io, il mio libro? Ma subito! E fu una vera fortuna per lui, che non potesse vedere il mio sorriso e tutti quelli che gli porsi poi, ogni qualvolta il bravuomo, chera straordinariamente erudito minterrompeva nella lettura oh, quasi a ogni rigo! per domandarmi con buona grazia se non credessi per avventura che avrei fatto meglio a usare unaltra parola invece di quella che avevo usata o unaltra frase, o un altro costrutto, perché Daniello Bartoli, sicuro, Daniello Bartoli Finalmente arrivò la sera! Ero vivo ancora non avrei saputo dir come, ma vivo, e potevo avere la famosa dimostrazione che Tucci mi aveva promesso. Andammo insieme al Municipio, per la seduta del Consiglio comunale. Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese la più squallida e la più scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato. Vi si saliva per una scalaccia buja, intanfata dumido, stenebrata a malapena da due tisici lumini filanti di quelli con le spere di latta, appiccati al muro quasi per far vedere come ornati di stucco no, per dir la verità, non ce ne fossero, ma gromme di muffa, sí, e tante! Saliva con noi una moltitudine di gente attirata dalla discussione di gran momento che doveva svolgersi quella sera; saliva con un contegno, anzi con un cipiglio che doveva per forza meravigliare uno come me abituato a non vedere mai prendere sul serio le sedute dun Consiglio comunale. La meraviglia mi era poi accresciuta, dallaria, dallaspetto di quella gente che non mi pareva affatto cosí sciocca da doversi con tanta facilità contentare desser trattata comera cioè a modo di cani, dal Municipio. Tucci fermò per la scala un tozzo omacciotto aggrondato, barbuto, rossigno, che evidentemente, non voleva esser distratto dai pensieri che lo gonfiavano. - Zagardi, ti presento lamico mio E disse il mio nome. Quegli si voltò di mala grazia e rispose appena, con un grugnito, alla presentazione. Poi mi domandò a bruciapelo: - Scusi, comè illuminata la sua città? - A luce elettrica, - risposi. E lui, cupo: - La compiango. Sentirà stasera. Scusi, ho fretta. E via, a balzi, per il resto della scala. - Sentirai, - mi ripeté Tucci, stringendomi il braccio. - È formidabile! Eloquenza mordace, irruente. Sentirai! - E intanto ha il coraggio di compiangermi? - Avrà le sue ragioni. Sú, sú, affrettiamoci, o non troveremo più posto. La mastra sala, la Sala del Consiglio, rischiarata da altri lumini a cui quelli della scala avevano ben poco da invidiare pareva unaula di pretura delle più sudice e polverose. I banchi dei consiglieri e le poltrone di cuojo erano della più venerabile antichità; ma, a considerarli bene nelle loro relazioni con quelli che tra poco avrebbero preso posto in essi e che ora passeggiavano per la sala assorti, taciturni, ispidi come tanti cocomerelli selvatici pronti a schizzare a un minimo urto il loro sugo purgativo pareva che non per gli anni si fossero logorati cosí, ma per la cura cupamente austera del pubblico bene per i pensieri roditori che in loro, naturalmente, erano divenuti tarli. Tucci mi mostrò e mi nominò a dito i consiglieri più autorevoli: lAnsatti tra i giovani, rivale dello Zagardi, tozzo e barbuto anche lui, ma bruno; il Colacci, vecchio gigantesco, calvo, sbarbato, dalla pinguedine floscia; il Maganza, belluomo, militarmente impostato, che guardava tutti con rigidezza sdegnosa. Ma ecco, ecco il sindaco in ritardo. Quello? Sí, Anselmo Placci. Tondo, biondo, rubicondo: quel sindaco stonava. - Non stona, vedrai, - mi disse Tucci. - È il sindaco che ci vuole. Nessuno lo salutava; solo il Colacci gigantesco gli saccostò per battergli forte la mano su la spalla. Egli sorrise, corse a prender posto sul suo seggio, asciugandosi il sudore e sonò il campanello, mentre il capo-usciere gli porgeva la nota dei consiglieri presenti. Non mancava nessuno. Il segretario, senza aspettar lordine, aveva preso a leggere il verbale della seduta precedente che doveva essere redatto con la più scrupolosa diligenza perché i consiglieri che lo ascoltavano accigliati approvavano di tratto in tratto col capo, e infine non trovarono nulla da ridire. Prestai ascolto anchio a quel verbale, volgendomi ogni tanto, smarrito e sgomento, a guardare lamico Tucci. A proposito delle strade di Milocca, si parlava come niente di Londra, di Parigi, di Berlino, di New York, di Chicago in quel verbale, e saltavan fuori nomi dillustri scienziati dogni nazione e calcoli complicatissimi e astrusissime disquisizioni per cui i capelli del magro, pallido segretario mi pareva si ritraessero verso la nuca man mano chegli leggeva, e che la fronte gli crescesse mostruosamente. Intanto due o tre uscieri, zitti zitti, in punta di piedi, recavano a questo e a quel banco pile enormi di libri e grossi incartamenti. - Nessuno ha da fare osservazioni al verbale? - domandò alla fine il sindaco, stropicciandosi le mani paffutelle e guardando in giro. - Allora sintende approvato. Lordine del giorno reca: - Discussione del Progetto presentato dalla Giunta per un impianto idro-termo-elettrico nel Comune di Milocca. - Signori Consiglieri! Voi conoscete già questo progetto e avete avuto tutto il tempo desaminarlo e di studiarlo in ogni sua parte. Prima di aprire la discussione, consentite che io, anche a nome dei colleghi della Giunta dichiari che noi abbiamo fatto di tutto per risolvere nel minor tempo e nel modo che ci è sembrato più conveniente sia per il decoro e per il vantaggio del paese sia rispetto alle condizioni economiche del nostro Comune, il gravissimo problema dellilluminazione. Aspettiamo dunque fiduciosi e sereni il vostro giudizio, che sarà equo certamente; e vi promettiamo fin dora, che accoglieremo ben volentieri tutti quei consigli tutte quelle modificazioni che a voi piacerà di proporre, ispirandovi come noi al bene e alla prosperità del nostro paese. Nessun segno dapprovazione. E si levò prima a parlare il consigliere Maganza, quello dallimpostatura militaresca. Premise che sarebbe stato brevissimo, al solito suo. Tanto più che per distruggere e atterrare quel fantastico edificio di cartapesta sic chera il progetto della Giunta, poche parole sarebbero bastate. Poche parole e qualche cifra. E punto per punto il consigliere Maganza si mise a criticare il progetto con straordinaria lucidità didee e parola acuta, incisiva: il complesso dei lavori e delle spese; la sanzione che si doveva dare per lacquisto della concessione dellacqua di Chiarenza; i rischi gravissimi a cui sarebbe andato incontro il Municipio: il rischio della costruzione e il rischio dellesercizio; linsufficienza della somma preventivata che saltava agli occhi di tutti coloro che avevano fatto impianti meccanici e sapevano come fosse impossibile contener le spese nei limiti dei preventivi specialmente quando questi preventivi erano fatti sopra progetti di massima e con levidente proposito di fare apparir piccola la spesa; il carattere impegnativo che aveva lofferta dellaccollatario, fermi restando i dati su i quali lofferta medesima era fondata; dati che per forza il Consiglio avrebbe dovuto alterare con varianti e aggiunte ai lavori idraulici con varianti e aggiunte aglimpianti meccanici; e ciò oltre a tutti i casi imprevisti e imprevedibili, di forza maggiore e a tutte le accidentalità, incagli, intoppi, che certamente non sarebbero mancati. Come poi fare appunti particolareggiati senza avere a disposizione i disegni desecuzione e i dati necessarii? Eppure due enormi lacune apparivano già evidentissime nel progetto: nessuna somma per le spese generali mentre ognuno comprendeva che non si potevano eseguire lavori cosí grandiosi cosí estesi, cosí varii e delicati, senza gravi spese di direzione e di sorveglianza e spese legali e amministrative; e laltra lacuna ben più vasta e profonda: la riserva termica che in principio la Giunta sosteneva non necessaria e che poi finalmente ammetteva. E qui il consigliere Maganza, con lajuto dei libri che gli avevano recati gli uscieri si sprofondò in una intricatissima, minuziosa confutazione scientifica parlando della forza dei torrenti e delle cascate e di prese e di canali e di condotte forzate e di macchinarii e di condotte elettriche e delle relazioni da stabilire tra riserva termica e forza idraulica, oltre la riserva degli accumulatori; citando la Società Edison di Milano e lAlta Italia di Torino e ciò che per simili impianti sera fatto a Vienna, a Pietroburgo, a Berlino. Eran passate circa due ore e il brevissimo discorso non accennava ancora di finire. Il pubblico stipato pendeva dalle labbra delloratore, per nulla oppresso da tanta copia dirta, spaventevole erudizione. Io quasi non tiravo più fiato; eppure lo stupore mi teneva lí, con gli occhi sbarrati e a bocca aperta. Ma, alla fine, il Maganza, mentre il pubblico sagitava, non già per sollievo anzi per viva ammirazione, concluse cosí: - La dura esperienza in altre città o signori, ha purtroppo dimostrato che glimpianti idro-termo-elettrici sono della massima difficoltà e serbano dolorosissime sorprese. Nessuno può far miracoli, e tanto meno, su la base dun cosí fatto progetto potrà farne il Municipio di Milocca! Scoppiarono frenetici applausi e il consigliere Ansatti si precipitò dal suo banco ad abbracciare e baciare il Maganza; poi, rivolto al pubblico e ritornando man mano al suo posto, prese a gridare tutto infocato con violenti gesti: - Si osa proporre, o signori, oggi, oggi come se noi ci trovassimo dieci o venti anni addietro, al tempo di Galileo Ferraris si osa proporre un impianto idro-termo-elettrico a Milocca! Ah come mi metterei a ridere se potesse parermi uno scherzo! Ma coi denari dei contribuenti, o signori della Giunta, non è lecito scherzare, ed io non rido io minfiammo anzi di sdegno! Un impianto idro-termo-elettrico a Milocca quando già spunta su lorizzonte scientifico la gloria consacrata di Pictet? Non vi farò il torto di credere, o signori, che voi ignoriate chi sia lillustre professor Pictet colui che con un processo di produzione economica dellossigeno industriale prepara una memoranda rivoluzione nel mondo della scienza della tecnica e dellindustria, una rivoluzione che sconvolgerà tutto il macchinismo della vita moderna sostituendo questo nuovo elemento di luce e di calore a tutti quelli di potenza molto minore, che finora sono in uso! E con questo tono e con crescente fuoco il consigliere Ansatti spiegò al pubblico attonito e affascinato la scoperta del Pictet e come col sistema da lui inventato le fiamme delle reticelle Auer sarebbero arrivate alle altissime temperature di tre mila gradi aumentando di ben venti volte la loro luminosità; e come la luce cosí ottenuta sarebbe stata, a differenza di tutte le altre, molto simile a quella solare; e che se poi, al posto del gas si fosse messa unaltra miscela derivante da un trattamento del carbon fossile col vapore acqueo e lossigeno industriale il potere calorifico sarebbe aumentato di altre sei volte! Mentregli spiegava questi prodigi il consigliere Zagardi, suo rivale, quello che mi aveva compianto per la scala, sogghignava sotto sotto. LAnsatti se ne accorse e gli gridò: - Cè poco da sogghignare, collega Zagardi! Dico e sostengo di altre sei volte! Ci ho qui i libri; te lo dimostrerò! E glielo dimostrò, difatti; e alla fine, balzando da quella terribile dimostrazione più vivo e più infocato di prima concluse, rivolto alla Giunta: - Ora in quali condizioni, o ciechi amministratori in quali condizioni dinferiorità si troverebbero il Municipio e il paese di Milocca, coi loro miserabili mille cavalli di forza elettrica quando questo enorme rivolgimento sarà nellindustria e nella vita un fatto compiuto? - Scusami, - dissio piano allamico Tucci mentre gli applausi scrosciavano nella sala con tale impeto che il tetto pareva ne dovesse subissare - levami un dubbio: non è intanto al bujo il paese di Milocca? Ma Tucci non volle rispondermi: - Zitto! Zitto! Ecco che parla Zagardi! Sta a sentire! Il tozzo omacciotto barbuto sera infatti levato col sogghigno ancora su le labbra, torcendosi sul mento, con gesto dispettoso, il rosso pelo ricciuto. - Ho sogghignato, - disse, - e sogghigno, collega Ansatti, nel vederti cosí tutto fiammante dossigeno industriale paladino caloroso del professor Pictet! Ho sogghignato e sogghigno collega Ansatti, non tanto di sdegno quanto di dolore, nel vedere come tu, cosí accorto, tu, giovane e vigile bracco della scienza ti sia fermato alla nuova scoperta di quel professor francese e, abbagliato dalla luce venti volte cresciuta delle reticelle Auer non abbia veduto un più recente sistema dilluminazione che il Municipio di Parigi va sperimentando per farne poi lapplicazione generale nella ville lumière. Io dico il Lusol, collega Ansatti, e non iscioglierò inni in gloria della nuova scoperta perché non con glinni si fanno le rivoluzioni nel campo della scienza, della tecnica e dellindustria, ma con calcoli riposati e rigorosi. E qui lo Zagardi, non smettendo mai di tormentarsi sul mento la barbetta rossigna, piano piano col suo fare mordace e dispettoso, parlò della semplicità meravigliosa delle lampade a lusol nelle quali il calore di combustione dello stoppino e la capillarità bastavano a determinare senzalcun meccanismo lascesa del liquido illuminante la sua vaporizzazione e la sua mescolanza alla forte proporzione daria che rendeva la fiamma più viva e sfavillante di quella ottenuta con qualunque altro sistema. E per un miserabilissimo centesimo si sarebbe ormai avuta la stessa luce che si aveva a quattro o cinque centesimi col vile petrolio a otto o dieci con lambiziosa elettricità, a quindici o venti col pacifico olio. E il Lusol non richiedeva né costruzioni di officine, né impianti, né canalizzazioni. Non aveva egli dunque ragione di sogghignare? O fosse per la tempesta suscitata nella poca aria della sala dalle deliranti acclamazioni e dai battimani del pubblico o fosse per mancanza dalimento, essendosi la seduta già protratta oltre ogni previsione il fatto è che, alla fine del discorso dello Zagardi, i lumi si abbassarono di tanto che si era quasi al bujo quando sorse per ultimo a parlare il Colacci, il vecchio gigantesco dalla pinguedine floscia. Ma ecco: prima un usciere e poi un altro e poi un terzo entrarono come fantasmi nellaula, reggendo ciascuno una candela stearica. Laspettazione nel pubblico era intensa; indimenticabile la scena che offriva quella tetra sala affollata, nella semioscurità con quelle tre candele accese presso il vecchio gigantesco che con ampii gesti e voce tonante magnificava la Scienza feconda madre di luce inestinguibile, produttrice inesauribile di sempre nuove energie e di più splendida vita. Dopo le scoperte mirabili di cui avevano parlato lAnsatti e lo Zagardi era più possibile sostenere limpianto idro-termo-elettrico proposto dalla Giunta? Che figura avrebbe fatto il paese di Milocca illuminato soltanto a luce elettrica? Questo era il tempo delle grandi scoperte, e ogni Amministrazione che avesse veramente a cuore il decoro del paese e il bene dei cittadini doveva stare in guardia dalle sorprese continue della Scienza. Il consigliere Colacci, pertanto, sicuro dinterpretare i voti del buon popolo milocchese e di tutti i colleghi consiglieri proponeva la sospensiva sul progetto della Giunta in vista dei nuovi studii e delle nuove scoperte che avrebbero finalmente dato la luce al paese di Milocca. - Hai capito? - mi domandò Tucci, uscendo poco dopo nelle tenebre dello spiazzo sterposo innanzi al Municipio. - E cosí per lacqua, e cosí per le strade, e cosí per tutto. Da una ventina danni il Colacci si alza a ogni fine di seduta per inneggiare alla Scienza, per inneggiare alla luce mentre i lumi si spengono, e propone la sospensiva su ogni progetto, in vista di nuovi studii e di nuove scoperte. Cosí noi siamo salvi, amico mio! Tu puoi star sicuro che la Scienza, a Milocca, non entrerà mai. Hai una scatola di fiammiferi? Cavala fuori e fatti lume da te. Novelle per un anno di luigi pirandello LE MEDAGLIE Sciaramè, quella mattina, saggirava per la sua cameretta come una mosca senza capo. più duna volta Rorò, la figliastra, sera fatta alluscio, a domandargli: - Che cerca? E lui, dissimulando subito il turbamento, frenando la smania, le aveva risposto dapprima, con una faccetta morbida, ingenua: - Il bastone, cerco. E Rorò: - Ma lí, non vede? Allangolo del canterano. Ed era entrata a prenderglielo. Poco dopo, a una nuova domanda di Rorò, aveva ancora trovato modo di dirle che gli bisognava un sí, un fazzoletto pulito. E lo aveva avuto; ma ecco, non si risolveva ancora ad andarsene. La verità era questa: che Sciaramè, quella mattina, cercava il coraggio di dire una certa cosa alla figliastra; e non lo trovava. Non lo trovava, perché aveva di lei la stessa suggezione che aveva già avuto della moglie, morta da circa sette anni. Di crepacuore, sosteneva Rorò, per la imbecillità di lui. Perché Carlandrea Sciaramè, agiato un tempo, aveva perduto a un certo punto il dominio dei venti e delle piogge e dopo una serie di malannate, aveva dovuto vendere il poderetto e poi la casa e a sessantotto anni, adattarsi a fare il sensale dagrumi. Prima li vendeva lui, gli agrumi, cherano il maggior prodotto del podere li vendeva per modo di dire: se li lasciava rubare portar via per una manciata di soldi dai sensali ladri; ora avrebbe dovuto farla lui la parte del ladro, e figurarsi come ci riusciva! Già, non gliela lasciavano nemmeno mettere in prova. Una volta tanto, qualche affaruccio, per pagargli la sensería, come carità. E per guadagnarsela, quella sensería, doveva correre, povero vecchio, unintera giornata, infermiccio comera gracile, malato di cuore, con quei piedi gonfi, imbarcati in certe scarpacce di panno sforacchiate. Quandera al vespro, rincasava, disfatto e cadente, con due lirette in mano, sí e no. La gente però credeva che di tutte le pene che gli toccava patire si rifacesse poi nelle grandi giornate del calendario patriottico nelle ricorrenze delle feste nazionali allorché con la camicia rossa scolorita, il fazzoletto al collo il cappello a cono sprofondato fin su la nuca, recava in trionfo le sue medaglie garibaldine del Sessanta. Sette medaglie! Eppure, arrancando in fila coi commilitoni nel corteo dietro la bandiera del sodalizio dei Reduci, Sciaramè sembrava un povero cane sperduto. Spesso levava un braccio, il sinistro e con la mano tremicchiante o si stirava sotto il mento la floscia giogaja o tentava di pinzarsi i peluzzi ispidi sul labbro rientrato; e insomma pareva facesse di tutto per nascondere cosí, sotto quel braccio levato le medaglie, dando a ogni modo a vedere che non gli piaceva farne pompa. Molti, vedendolo passare, gli gridavano: - Viva la patria, Sciaramè! E lui sorrideva abbassando gli occhietti calvi, quasi mortificato, e rispondeva piano, come a se stesso: - Viva viva La Società dei Reduci Garibaldini aveva sede nella stanza a pianterreno dellunica casupola rimasta a Sciaramè di tutte le sue proprietà. Egli abitava sú, con la figliastra, in due camerette, a cui si accedeva per una scaletta da quella stanza terrena. Su la porta era una tabella, ove a grosse lettere rosse era scritto: Reduci Garibaldini. Dalla finestra di Rorò sallungava graziosamente su quella tabella una rappa vagabonda di gelsomini. Nella stanza, un tavolone coperto da un tappeto verde, per la presidenza e il consiglio; un altro, più piccolo, per i giornali e le riviste; una scansia rustica a tre palchetti, polverosa, piena di libri in gran parte intonsi; alle pareti, un gran ritratto oleografico di Garibaldi; uno, di minor dimensione, di Mazzini, uno, ancor più piccolo, di Carlo Cattaneo; e poi una stampa commemorativa della Morte dellEroe dei Due Mondi, fra nastri, lumi e bandiere. Rorò, ogni giorno, rassettate le due camerette di sopra, indossata una ormai famosa camicetta rossa fiammante scendeva in quella stanza a terreno e sedeva presso la porta a conversare con le vicine, lavorando alluncinetto. Era una bella ragazza, bruna e florida, e la chiamavano la Garibaldina. Ora Sciaramè, quel giorno, doveva dire appunto alla figliastra di non scendere più in quella stanza sede della Società, e di rimanersene invece a lavorare sú nella sua cameretta, perché Amilcare Bellone, presidente dei Reduci, sera lamentato con lui non propriamente di questabitudine di Rorò, chera infine la padrona di casa ma perché, con la scusa di venire a leggere i giornali, vi entrava quasi ogni mattina un giovinastro, un tal Rosolino La Rosa, il quale per essere andato in Grecia insieme con tre altri giovanotti del paese, il Betti il Gàsperi e il Marcolini, a combattere nientemeno contro la Turchia, si credeva garibaldino anche lui. Il La Rosa, ricco e fannullone, era orgoglioso di questa sua impresa giovanile; se nera fatta quasi una fissazione, e non sapeva più parlar daltro. Uno de suoi tre compagni, il Gàsperi, era stato ferito leggermente a Domokòs; ed egli se ne vantava quasi la ferita fosse invece toccata a lui. Era anche un bel giovane, Rosolino La Rosa: alto, smilzo, con una lunga barba quadra, biondo-rossastra e un pajo di baffoni in sú, che, a stirarli bene, avrebbe potuto annodarseli come niente dietro la nuca. Ci voleva poco a capire che non veniva nella sede dei Reduci per leggere i giornali e le riviste ma per farsi vedere lí come uno di casa tra i garibaldini, e anche per fare un po allamore con Rorò dalla camicetta rossa. Sciaramè lo aveva capito anche lui; ma sapeva pure che Rorò era molto accorta e che il giovanotto era ricco e sventato. Poteva egli, in coscienza, troncare la probabilità dun matrimonio vantaggioso per la figliastra? Egli era vecchio e povero; tra breve, dunque, come sarebbe rimasta quella ragazza, se non riusciva a procurarsi un marito? Poi, non era veramente suo padre e non aveva perciò tanta autorità su lei da proibirle di fare una cosa in cui non solo riteneva che non ci fosse nulla di male, ma da cui anzi prevedeva che potesse derivarle un gran bene. Daltro canto, però, Amilcare Bellone non aveva torto, neanche lui. Questi erano affari di famiglia, in cui la Società dei Reduci non aveva che vedere. Già nella via si sparlava di quellintrighetto del La Rosa e di Rorò, a cui pareva tenesse mano la Società; e il Bellone, chera di questa e del suo buon nome giustamente geloso, non poteva permetterlo. Che fare intanto? Come muoverne il discorso a Rorò? Era da più di unora tra le spine il povero Sciaramè, quando Rorò stessa venne a offrirgliene il modo. Già acconciata con la sua camicetta rossa fiammante, entrò nella camera del patrigno spazientita: - Insomma, esce o non esce questa mattina? Non mi ha fatto neanche rassettare la camera! Me ne scendo giú. - Aspetta, Rorò, senti, - cominciò allora Sciaramè, facendosi coraggio. - Volevo dirti proprio questo. - Che? - Che tu, ecco, sí dico, non potresti, dico, non ti piacerebbe lavorare quassú, in camera tua, piuttosto che giú? - E perché? - Ma, ecco, perché giú, sai? i i socii Rorò aggrottò subito le ciglia. - Novità? Scusi, si sono messi forse a pagarle la pigione, i signori Reduci? Sciaramè fece un sorrisino scemo, come se Rorò avesse detto una bella spiritosaggine. - Già, - disse. - È vero, non non pagano la pigione. - E che vogliono dunque? - incalzò, fiera, Rorò. - Che pretendono? Dettar legge, per giunta, in casa nostra? - No: che centra! - si provò a replicare Sciaramè. - Sai che fui io, che volli io offrir loro - La sera, - concesse, per tagliar corto Rorò. - La sera, padronissimi! giacché lei ebbe la felicissima idea dospitarli qua. E so io quel che mi ci vuole ogni notte a prender sonno, con tutte le loro chiacchiere e le canzonacce che cantano, ubriachi! Ma basta. Ora pretenderebbero che io? - Non per te, - cercò dinterromperla Sciaramè, - non per te, propriamente, figliuola mia - Ho capito! - disse, infoscandosi, Rorò. - Avevo capito anche prima che lei si mettesse a parlare. Ma risponda ai signori Reduci cosí: che si facciano gli affari loro, ché ai miei ci bado io; se questo loro non accomoda, se ne vadano, che mi faranno un grandissimo piacere. Io ricevo in casa mia chi mi pare e piace. Devo renderne conto soltanto a lei. Dica un po: forse lei non si fida più di me? - Io sí, io sí, figliuola mia! - E dunque, basta cosí! Non ho altro da dirle. E Rorò, più rossa in volto della sua camicetta, voltò le spalle e se ne scese giú, con un diavolo per capello. Sciaramè diede uningollatina, poi rimase in mezzo alla camera a stirarsi il labbro e a battere le pàlpebre stizzito, non sapeva bene se contro se stesso o contro Rorò o contro i Reduci. Ma qualche cosa bisognava infine che facesse. Intanto, questa: uscir fuori. Un po daria! Allaria aperta, chi sa! qualche idea gli sarebbe venuta. E scese la scaletta, con una mano appoggiata al muro e laltra al bastoncino che mandava innanzi; poi giú un piede gonfio e poi laltro, soffiando per le nari, a ogni scalino, la pena e lo stento; attraversò la stanza terrena e uscí senza dir nulla a Rorò, che già parlava con una vicina e non si voltò neppure a guardarlo. Ah che sollievo sarebbe stato per lui se questa benedetta figliuola si fosse maritata, magari con qualche altro giovine se non proprio col La Rosa! Col La Rosa, veramente - a pensarci bene - gli sembrava difficile: punto primo, perché Rorò era povera; poi, perché la chiamavano la Garibaldina, e i signori La Rosa, invece per il figliuolo sventato cercavano una ragazza assennata, senza fumi patriottici. Non che Rorò ne avesse: non ne aveva mai avuti; ma sera fatta pur troppo questa fama, e forse ora se navvaleva come duna ragna a cui nessuno poteva dire che lei avesse posto mano, per farvi cascare quel farfallino del La Rosa. - Magari! - sospirava tra sé e sé Sciaramé, pensando che, veramente, pareva già avviluppato bene il farfallino. Via, come andare a guastar quella ragna proprio adesso, per far piacere ai signori Reduci che non pagavano neppure la pigione? E in che consisteva, alla fin fine, tutto il male per Amilcare Bellone? Nel fatto che il La Rosa aveva portato in Grecia la camicia rossa. Dispetto e gelosia! La camicia rossa addosso a quel giovanotto pareva a quel benedettuomo un vero e proprio sacrilegio e lo faceva infuriare come un toro. Se a leggere i giornali, là dai Reduci, fosse venuto qualche altro giovanotto, certo non se ne sarebbe curato. Cosí pensando, Sciaramè pervenne alla piazza principale del paese e andò a sedere comera solito, davanti a uno dei tavolini del Caffè, disposti sul marciapiede. Lí seduto, ogni giorno, aspettava che qualcuno lo chiamasse per qualche commissione: aspettando mangiato dalle mosche e dalla noja, saddormentava. Non prendeva mai nulla, in quel Caffè, neanche un bicchier dacqua con lo schizzo di fumetto; ma il padrone lo sopportava perché spesso gli avventori si spassavano con lui forzandolo a parlare e di Calatafimi e dellentrata di Garibaldi a Palermo e di Milazzo e del Volturno. Sciaramè ne parlava con accorata tristezza, tentennando il capo e socchiudendo gli occhietti calvi. Ricordava gli episodii pietosi, i morti, i feriti, senzalcuna esaltazione e senza mai vantarsi. Sicché, alla fine, quelli che lo avevano spinto a parlare per goderselo, restavano afflitti, invece a considerare come lantico fervore di quel vecchietto fosse caduto e si fosse spento nella miseria dei tristi anni sopravvissuti. Vedendolo, quella mattina, più oppresso del solito, uno degli avventori gli gridò: - E sú coraggio, Sciaramè! Tra pochi giorni sarà la festa dello Statuto. Faremo prendere un po daria alla vecchia camicia rossa! Sciaramè fece scattare in aria una mano in un gesto che voleva dire che aveva altro per il capo. Stava per posare il mento su le mani appoggiate al pomo del bastoncino quando si sentí chiamare rabbiosamente da Amilcare Bellone sopravvenuto come una bufera. Sobbalzò e si levò in piedi, sotto lo sguardo iroso del Presidente della Società dei Reduci. - Glielho detto, sai? a Rorò. Glielho detto questa mattina - premise, per ammansarlo, accostandoglisi. Ma il Bellone lo afferrò per un braccio, lo tirò a sé e, mettendogli un pugno sotto il naso, gli gridò: - Ma se è là! - Chi? - Il La Rosa! - Là? - Sí, e adesso te lo accomodo io. Te lo caccio via io, a pedate! - Per carità! - scongiurò Sciarame. - Non facciamo scandali! Lascia andar me. Ti prometto che non ci metterà più piede. Credevo che bastasse averlo detto a Rorò Ci andrò io, lascia fare! Il Bellone sghignò; poi, senza lasciargli il braccio, gli domandò: - Vuoi sapere che cosa sei? Sciaramè sorrise amaramente, stringendosi nelle spalle. - Mammalucco? - disse. - E te ne accorgi adesso? Lo so da tanto tempo, io, bello mio. E savviò, curvo, scotendo il capo, appoggiato al bastoncino. Quando Rorò, che se ne stava seduta presso la porta, scorse il patrigno da lontano fece segno a Rosolino La Rosa di scostarsi e di sedere al tavolino dei giornali. Il La Rosa con una gambata fu a posto; aprí sottosopra una rivista, e simmerse nella lettura. E Rorò: - Cosí presto? - domandò al patrigno, col più bel musino duro della terra. - Che le è accaduto? Sciaramè guardò prima il La Rosa che se ne stava coi gomiti sul piano del tavolino e la testa tra le mani poi disse alla figliastra: - Ti avevo pregata di startene sú. - E io le ho risposto che a casa mia - cominciò Rorò; ma Sciaramè la interruppe, minaccioso, alzando il bastoncino e indicandole la scaletta in fondo: - Sú e basta! Debbo dire una parolina qua al signor La Rosa. - A me? - fece questi, come se cascasse dalle nuvole, voltandosi e mostrando la bella barba quadra e i baffoni in sú. Si levò in piedi, quantera lungo, e saccostò a Sciaramè che restò, di fronte a lui, piccino piccino. - State, state seduto, prego, caro don Rosolino. Vi volevo dire, ecco Va sú tu, Rorò! Rosolino La Rosa si spezzò in due per inchinarsi a Rorò che già savviava per la scaletta, borbottando, rabbiosa. Sciaramè aspettò che la figliastra fosse sú; si volse con un fare umile e sorridente al La Rosa e cominciò: - Voi siete, lo so, un buon giovine, caro don Rosolino mio. Rosolino La Rosa tornò a spezzarsi in due: - Grazie di cuore! - No, è la verità - riprese Sciaramè. - E io, per conto mio, mi sento onorato - Grazie di cuore! - Ma no, è la verità, vi dico. Onoratissimo, caro don Rosolino, che veniate qua per per leggere i giornali. Però, ecco, io qua sono padrone e non sono padrone. Voi vedete: questa è la sede della Società dei Reduci; e io, che sono padrone e non sono padrone, ho verso i miei compagni, verso i socii, una una certa responsabilità, ecco. - Ma io - si provò a interrompere Rosolino La Rosa. - Lo so, voi siete un buon giovine - soggiunse subito Sciaramè, protendendo le mani, - venite qua per leggere i giornali; non disturbate nessuno. Questi giornali, però, ecco questi giornali, caro don Rosolino mio, non sono miei. Fossero miei ma tutti, figuratevi! Non essendo socio - Alto là! - esclamò a questo punto il La Rosa protendendo lui, adesso, le mani, e accigliandosi. - Vi aspettavo qua: che mi diceste questo. Non sono socio? Benissimo. Rispondete ora a me: in Grecia, io, ci sono stato, sí o no? - Ma sicuro che ci siete stato! Chi può metterlo in dubbio? - Benissimo! E la camicia rossa, lho portata, sí o no? - Ma sicuro! - ripeté Sciarame. - Dunque, sono andato, ho combattuto, sono ritornato. Ho prove io, badate, Sciaramè, prove, prove, documenti che parlano chiaro. E allora, sentiamo un po: secondo voi, che cosa sono io? - Ma un bravo giovinotto siete, un buon figliuolo, non ve lho detto? - Grazie tante! - squittí Rosolino La Rosa. - Non voglio saper questo. Secondo voi, sono o non sono garibaldino? - Siete garibaldino? Ma sí, perché no? - rispose, imbalordito, Sciaramè, non sapendo dove il La Rosa volesse andar a parare. - E reduce? - incalzò questi allora. - Sono anche reduce, perché non sono morto e sono ritornato. Va bene? Ora i signori veterani non permettono che io venga qua a leggere i giornali perché non sono socio, è vero? Lavete detto voi stesso. Ebbene: vado or ora a trovare i miei tre compagni reduci di Domokòs, e tutte quattro daccordo questa sera stessa, presenteremo una domanda dammissione alla Società. - Come? come? - fece Sciaramè, sgranando gli occhi. - Voi socio qua? - E perché no? - domandò Rosolino La Rosa, aggrottando più fieramente le ciglia. - Non ne saremmo forse degni, secondo voi? - Ma sí, non dico per me, figuratevi! tanto onore e tanto piacere! - esclamò Sciaramè. - Ma gli altri, dico, i miei compagni - Voglio vederli! - concluse minacciosamente il La Rosa. - Io so che ho diritto di far parte di questa Società più di qualche altro; e, alloccorrenza, Sciaramè, potrei dimostrarlo. Avete capito? Cosí dicendo, Rosolino La Rosa prese con due dita il bavero della giacca di Sciaramè e gli diede una scrollatina; poi, guardandolo negli occhi, aggiunse: - A questa, sera, Sciaramè, siamo intesi? Il povero Sciaramè rimase in mezzo alla stanza, sbalordito, a grattarsi la nuca. Erano rimasti a far parte della Società dei Reduci poco più duna dozzina di veterani, nessuno dei quali era nativo del paese. Amilcare Bellone, il presidente, era lombardo, di Brescia; il Nardi e il Navetta romagnoli, e tutti insomma di varie regioni dItalia venuti in Sicilia chi per il commercio degli agrumi e chi per quello dello zolfo. La Società era sorta, tanti e tanti anni fa, dimprovviso una sera per iniziativa del Bellone. Si doveva festeggiare a Palermo il centenario dei Vespri Siciliani. Alla notizia che Garibaldi sarebbe venuto in Sicilia per quella festa memorabile serano raccolti nel Caffè i pochi garibaldini residenti in paese con lintento di recarsi insieme a Palermo a rivedere per lultima volta il loro Duce glorioso. La proposta del Bellone, di fondare lí per lí un sodalizio di Reduci che potesse figurare con una bandiera propria nel gran corteo chera nel programma di quelle feste, era stata accolta con fervore. Alcuni avventori del Caffè avevano allora indicato al Bellone Carlandrea Sciaramè che se ne stava al solito appisolato in un cantuccio discosto e gli avevano detto chera anche lui un veterano garibaldino, il vecchio patriota del paese; e il Bellone, acceso dal ricordo dei giovanili entusiasmi e un po anche dal vino, gli sera senzaltro accostato: - Ehi commilitone! Picciotto! Picciotto! - Lo aveva scosso dal sonno e chiamato, tra gli evviva, a far parte del nascente sodalizio. Costretto a bere, a quellora insolita, troppoltre la sua sete, Carlandrea Sciaramè sera lasciata scappare a sua volta la proposta che per il momento, la nuova Società avrebbe potuto aver sede nella stanza a terreno nel suo casalino. I Reduci avevano subito accettato; poi, dimenticandosi che Sciaramè aveva profferto quella stanza precariamente, erano rimasti lí per sempre, senza pagar la pigione. Sciaramè però, dando gratis la stanza aveva il vantaggio di non pagare le tre lirette al mese che pagavano gli altri per labbonamento ai giornali, per lilluminazione, ecc. ecc. Del resto, per lui, il disturbo era, se mai, la sera soltanto, quando i socii si riunivano a bere qualche fiasco di vino a giocare qualche partitina a briscola, a leggere i giornali e a chiacchierar di politica. Nessuno supponeva che il povero Sciaramè, tra la figliastra e il Bellone, fosse come tra lincudine e il martello. Il presidente bresciano non ammetteva repliche: impetuoso e urlone, savventava contro chiunque ardisse contraddirlo. - I ragazzini! oh! i ragazzini! - cominciò a strillare quella sera, dopo aver letta la domanda del La Rosa e compagnia ballando dalla bile e agitando la carta sotto il naso dei socii e sghignazzando, con tutto il faccione affocato. - I ragazzini, signori, i ragazzini! Eccoli qua! Le nuove camicie rosse, a tre lire il metro di ultima fabbrica, signori miei, incignate in Grecia, linde, pulite e senza una macchia! Sedete, sedete; siamo qua tutti; apro la seduta: senza formalità, senzordine del giorno, le liquideremo subito subito, con una botta di penna! Sedete, sedete. Ma i socii, tranne Sciaramè, gli serano stretti attorno per vedere quella carta come se non volessero crederci e lo affollavano di domande, segnatamente il grasso e sdentato romagnolo Navetta, chera un po sordo e aveva una gamba di legno, una specie di stanga su cui il calzone sventolava e che, andando, dava certi cupi tonfi che incutevano ribrezzo. Il Bellone si liberò della ressa con una bracciata, andò a prender posto al tavolino della presidenza sonò il campanello e si mise a leggere la domanda dei giovani con mille smorfie e giocolamenti degli occhi del naso e delle labbra, che suscitavano a mano a mano più sguajate le risa degli ascoltatori. Il solo Sciaramè se ne stava serio serio ad ascoltare, col mento appoggiato al pomo del bastoncino e gli occhi fissi al lume a petrolio. Terminata la lettura, il presidente assunse unaria grave e dignitosa. Sciaramè lo frastornò, alzandosi. - A posto! A sedere! - gli gridò Bellone. - Il lume fila - osservò timidamente Sciaramè. - E tu lascialo filare! Signori, io ritengo oziosa, io ritengo umiliante per noi qualsiasi discussione su un argomento cosí ridicolo. Benissimo! Tutti daccordo, con una botta di penna, respingeremo questa incredibile questa inqualificabile questa non so come dire! Scoppio dapplausi. Ma il Nardi, laltro romagnolo, volle parlare e disse che stimava necessario e imprescindibile dichiarare una volta per sempre che per garibaldini dovevano considerarsi quelli soltanto che avevano seguito Garibaldi Bene! Bravo! Benissimo! il vero, il solo, Giuseppe Garibaldi Applausi fragorosi, ovazioni, Giuseppe Garibaldi, e basta. - E basta, sí, e basta! - E aggiungiamo! - sorse allora a dire, pum, il Navetta, - aggiungiamo, o signori, che la la, come si chiama? la sciagurata guerra della Grecia contro la la, come si chiama? la Turchia, non può, non deve assolutamente esser presa sul serio, per la sicuro, la, come si chiama? la pessima figura fatta da quella nazione che che - Senza che! - gridò, seccato, il Bellone, sorgendo in piedi. - Basta dire soltanto: da quella nazione degenere!. - Bravissimo! Del genere! del genere! Non ci vuol altro! - approvarono tutti. A questo punto Sciaramè sollevò il mento dal bastoncino e alzò una mano. - Permettete? - chiese con aria umile. I socii si voltarono a guardarlo, accigliati, e il Bellone lo squadrò, fosco. - Tu? Che hai da dire, tu? Il povero Sciaramè si smarrí, inghiottí, protese unaltra volta la mano. - Ecco Vorrei farvi osservare che alla fin fine questi questi quattro giovanotti - Buffoncelli! - scattò il Bellone. - Si chiamano buffoncelli e basta. Ne prenderesti forse le difese? - No! - rispose subito Sciaramè. - No, ma, ecco, vorrei farvi osservare, come dicevo, che alla fin fine, hanno hanno combattuto, ecco, questi quattro giovanotti sono stati al fuoco, sí si sono dimostrati bravi, coraggiosi, uno anzi fu ferito che volete di più? Dovevano per forza lasciarci la pelle, Dio liberi? Se Lui, Garibaldi, non ci fu, perché non poteva esserci - sfido! era morto - cè stato il figlio però, che ha diritto mi sembra, di portarla, la camicia rossa, e di farla portare perciò a tutti coloro che lo seguirono in Grecia, ecco. E dunque Fino a questo punto Sciaramè poté parlare meravigliato lui stesso che lo lasciassero dire ma pur timoroso e a mano a mano vieppiù costernato del silenzio con cui erano accolte sue parole. Non sentiva in quel silenzio il consenso sentiva anzi che con esso i compagni quasi lo sfidavano a proseguire per veder dove arrivasse la sua dabbenaggine o la sua sfrontatezza oppure per assaltarlo a qualche parola non ben misurata; e perciò cercava di rendere a mano a mano più umile lespressione del volto e della voce. Ma ormai non sapeva più che altro aggiungere; gli pareva daver detto abbastanza, daver difeso del suo meglio quei giovanotti. E intanto quelli seguitavano a tacere, lo sfidavano a parlare ancora. Che dire? Aggiunse: - E dunque mi pare - Che ti pare? - proruppe allora, furibondo, il Bellone, andandogli davanti, a petto. - Un corno! un corno! - gridarono gli altri, alzandosi anch essi. E se lo misero in mezzo e presero a parlare concitatamente tutti insieme e chi lo tirava di qua e chi di là per dimostrargli che sosteneva una causa indegna e che se ne doveva vergognare. Vergognare, perché difendeva quattro mascalzoni scioperati! - O che le epopee le vere epopee come la garibaldina, potevano avere aggiunte, appendici? Di ridicolo, di ridicolo sera coperta la Grecia! Il povero Sciaramè non poteva rispondere a tutti, sopraffatto, investito. Colse a volo quel che diceva il Nardi e gli gridò: - Limpresa non fu nazionale? Ma Garibaldi, scusate, Garibaldi combatté forse soltanto per lindipendenza nostra? Combatté anche in America, anche in Francia combatté, Cavaliere dellUmanità! Che centra! - Ti vuoi star zitto, Sciaramè? - tuonò a questo punto il Bellone, dando un gran pugno su la tavola presidenziale. - Non bestemmiare! Non far confronti oltraggiosi! Oseresti paragonare lepopea garibaldina con la pagliacciata della Grecia? Vergógnati! Vergógnati, perché so bene io la ragione della tua difesa di questi quattro buffoni. Ma noi, sappi, prendendo stasera questa decisione, faremo un gran bene anche a te; ti libereremo da un moscone che insidia allonore della tua casa; e tu devi votare con noi, intendi? La domanda deve essere respinta allunanimità perdio! Vota con noi! vota con noi! - Permettete almeno che io mi astenga - scongiurò Sciaramè, a mani giunte. - No! Con noi! con noi! - gridarono, inflessibili, i socii, irritatissimi. E tanto fecero e tanto dissero, che costrinsero il povero Sciaramè a votar di no, con loro. Due giorni dopo, sul giornaletto locale, comparve questa protesta del Gàsperi, il ferito di Domokòs. GARIBALDINI VECCHI E NUOVI Riceviamo e pubblichiamo: Egregio Signor Direttore, a nome mio e de miei compagni, La Rosa, Betti e Marcolini Le comunico la deliberazione votata ad unanimità dal Sodalizio dei Reduci Garibaldini, in seguito alla nostra domanda dammissione. Siamo stati respinti, signor Direttore! La nostra camicia rossa, per i signori veterani del Sodalizio, non è autentica. Proprio cosí! E sa perché? perché, non essendo ancor nati o essendo ancora in fasce, quando Giuseppe Garibaldi - il vero il solo - come dice la deliberazione - si mosse a combattere per la liberazione della Patria noi poveretti non potemmo naturalmente con le nostre balie e con le nostre mamme seguir Lui, allora e abbiamo avuto il torto di seguire invece il Figlio che pare a giudizio dei sullodati veterani, non sia Garibaldi anche lui nellEllade sacra. Ci si fa una colpa, infatti, del triste e umiliante esito della guerra greco-turca come se noi a Domokòs non avessimo combattuto e vinto, lasciando sul campo di battaglia leroico Fratti e altri generosi. Ora capirà, egregio signor Direttore, che noi non possiamo difendere, come vorremmo, il Duce nostro la nobile idealità che ci spinse ad accorrere allappello, i nostri compagni darme caduti e i superstiti dallindegna offesa contenuta nellinqualificabile deliberazione dei nostri Reduci: non possiamo perché ci troviamo di fronte a vecchi evidentemente rimbecilliti. La parola può parere in prima un po dura ma non parrà più tale quando si consideri che questi signori hanno respinto noi dal sodalizio senza pensare che intanto ne fa parte qualcuno il quale non solo non è mai stato garibaldino non solo non ha mai preso parte ad alcun fatto darmi ma osa per giunta dindossare una camicia rossa e di fregiarsi il petto di ben sette medaglie che non gli appartengono perché furono di suo fratello morto eroicamente a Digione. Detto questo, mi sembra superfluo aggiungere altri commenti alla deliberazione. Mi dichiaro pronto a dimostrare coi documenti alla mano quanto asserisco. Se vi sarò costretto, smaschererò anche pubblicamente questo falso garibaldino che ha pure avuto il coraggio di votare con gli altri contro la nostra ammissione. Intanto, pregandola, signor Direttore, di pubblicare integralmente nel suo periodico questa mia protesta ho lonore di dirmi Suo devotossimo Alessandro Gàsperi Era noto anche a noi da un pezzo che della Società dei Reduci Garibaldini faceva parte un messer tale che non è punto reduce come non fu mai garibaldino. Non ne avevamo mai fatto parola, per carità di patria, né ce ne saremmo mai occupati se ora latto inconsulto della suddetta Società non avesse giustamente provocato la protesta del signor Gàsperi e degli altri giovani valorosi che combatterono in Grecia. Riteniamo che la Società dei Reduci, per dare almeno una qualche soddisfazione a questi giovani e provvedere al suo decoro dovrebbe adesso affrettarsi ad espellere quel socio per ogni riguardo immeritevole di farne parte. Nota della redazione Amilcare Bellone col giornaletto in mano - mentre tutto il paese commentava meravigliato la protesta del Gàsperi - si precipitò furente, nella sede della Società e imbattutosi in Carlandrea Sciaramè, che savviava triste e ignaro al Caffè della piazza lo prese per il petto e lo buttò a sedere su una seggiola, schiaffandogli con laltra mano in faccia il giornale. - Hai letto? Leggi qua! - No Che che è stato? - balbettò Sciaramè, soprappreso con tanta violenza. - Leggi! leggi - gli gridò di nuovo il Bellone, serrando le pugna, per frenare la rabbia; e si mise a far le volte del leone per la stanza. Il povero Sciaramè cercò con le mani mal ferme le lenti; se le pose sulla punta del naso; ma non sapeva che cosa dovesse leggere in quel giornale. Il Bellone gli sappressò; glielo strappò di mano e, apertolo, glindicò nella seconda pagina la protesta. - Qua! qua! Leggi qua! - Ah, - fece, dolente, Sciaramè, dopo aver letto il titolo e la firma. - Non ve lavevo detto io? - Va avanti! Va avanti! - gli urlò il Bellone; e riprese a passeggiare. Sciaramè si mise a leggere, zitto zitto. A un certo punto, aggrottò le ciglia; poi le spianò, sbarrando gli occhi e spalancando la bocca. Il giornale fu per cadergli di mano. Lo riprese, lo accostò di più agli occhi, come se la vista gli si fosse a un tratto annebbiata. Il Bellone sera fermato a guardarlo con occhi fulminanti, le braccia conserte e attendeva, fremente, una protesta, una smentita, una spiegazione. - Che ne dici? Alza il capo! Guardami! Sciaramè, con faccia cadaverica, restringendo le palpebre attorno agli occhi smorti scosse lentamente la testa, in segno negativo, senza poter parlare; posò sul tavolino il giornale e si recò una mano sul cuore. - Aspetta - poi disse, più col gesto che con la voce. Si provò a inghiottire; ma la lingua gli sera dun tratto insugherita. Non tirava più fiato. - Io - prese quindi a balbettare, ansimando - io ci ci fui io a a Calatafimi a a Palermo poi a Milazzo e in in Calabria a a Melito poi sú sú fino a a Napoli e poi al Volturno - Ma come ci fosti? Le prove! Le prove! I documenti! Come ci fosti? - Aspetta Io con con Stefanuccio Avevo il somarello - Che dici? Che farnetichi? Le medaglie di chi sono? Tue o di tuo fratello? Parla! Questo voglio sapere! - Sono Lasciami dire A Marsala stavamo lí, al Sessanta, io e Stefanuccio il mio fratellino Gli avevo fatto da padre a Stefanuccio Aveva appena quindici anni, capisci? Mi scappò di casa, quando quando sbarcarono i Mille per seguir Lui, Garibaldi, coi volontarii Torno a casa; non lo trovo Allora presi a nolo un somarello Lo raggiunsi prima a Calatafimi per riportarmelo a casa A quindici anni, ragazzino, che poteva fare, cuore mio? Ma lui mi minacciò che si sarebbe fatto saltar la la testa, dice con quel vecchio fucile più alto di lui che gli avevano dato se io lo costringevo a tornare indietro la testa E allora persuaso dagli altri volontarii, lasciai in libertà il somarello che poi mi toccò ripagare e e maccompagnai con loro. - Volontario anche tu? E combattesti? - Non non avevo non avevo fucile - E avevi invece paura? - No, no Piuttosto morire che lasciarlo! - Seguisti dunque tuo fratello? - Sí, sempre! E Sciaramè ebbe come un brivido lungo la schiena, e si strinse più forte il petto con la mano, curvandosi vie più. - Ma le medaglie? La camicia rossa? - riprese il Bellone, scrollandolo furiosamente, - di chi sono? Tue o di tuo fratello? Rispondi! Sciaramè aprí le braccia, senza ardire di levare il capo; poi disse: - Siccome Stefanuccio non non se le poté godere - Te le sei portate a spasso tu! - compí la frase il Bellone. - Oh miserabile impostore! E hai osato di gabbare cosí la nostra buona fede? Meriteresti chio ti sputassi in faccia; meriteresti chio Ma mi fai pietà! Tu uscirai ora stesso dal sodalizio! Fuori! Fuori! - Mi cacciate di casa mia? - Ce nandremo via noi, ora stesso! Fa schiodare subito la tabella dalla porta! Ma come ma come non mi passò mai per la mente il sospetto che per essere cosí stupido, bisognava che costui Garibaldi non lo avesse mai veduto nemmeno da lontano! - Io? - esclamò Sciaramè con un balzo. - Non lo vidi? io? Ah, se lo vidi! E gli baciai anche le mani! A Piazza Pretorio, gliele baciai, a Palermo, dove sera accampato! Le mani! - Zitto svergognato! Non voglio più sentirti! Non voglio più vederti! Fai schiodare la tabella e guaj a te se osi più gabellarti da garibaldino! E il Bellone savviò di furia verso la porta. Prima duscire, si voltò a gridargli di nuovo: - Svergognato! Rimasto solo, Sciaramè provò a levarsi in piedi; ma le gambe non lo reggevano più; il cuore malato gli tempestava in petto. Aggrappandosi con le mani al tavolino, alla sedia, alla parete, si trascinò sú. Rorò, nel vederselo comparire davanti in quello stato, gettò un grido; ma egli le fece segno di tacere; poi le indicò il cassettone nella camera e le domandò quasi strozzato: - Tu le carte di là al La Rosa? - Le carte? Che carte? - disse Rorò, accorrendo a sostenerlo, tutta sconvolta. - Le mie i documenti di di mio fratello - balbettò Sciaramè appressandosi al cassettone. - Apri Fammi vedere Rorò aprí il cassetto. Sciaramè cacciò una mano con le dita artigliate sul fascetto dei documenti logori, ingialliti, legati con lo spago; e, rivolto alla figliastra con gli occhi spenti, le domandò: - Li li hai mostrati tu al La Rosa? Rorò non poté in prima rispondere; poi, sconcertata e sgomenta, disse: - Mi aveva chiesto di vederli Che male ho fatto? Sciaramè le si abbandonò fra le braccia, assalito da un impeto di singhiozzi. Rorò lo trascinò fino alla seggiola accanto al letto e lo fece sedere, chiamandolo, spaventata: - Papà! papà! Perché? Che male ho fatto? Perché piange? che le è avvenuto? - Va va lasciami! - disse, rantolando, Sciaramè. - E io che li ho difesi io solo Ingrati! Io ci fui! Lo accompagnai Quindici anni aveva E il somarello alle prime schioppettate Le gambe, le gambe Per due patii E a Milazzo dietro quel tralcio di vite un toffo di terra qua sul labbro Rorò lo guardava, angosciata e sbalordita, sentendolo sparlare cosí. - Papà papà che dice? Ma Sciaramè, con gli occhi senza sguardo, sbarrati, una mano sul cuore, il volto scontraffatto, non la sentiva più. Vedeva, lontano, nel tempo. Lo aveva seguito davvero, quel suo fratellino minore, a cui aveva fatto da padre; lo aveva raggiunto davvero, con lasinello, prima di Calatafimi, e scongiurato a mani giunte di tornarsene indietro a casa, in groppa allasinello, per carità, se non voleva farlo morire dal terrore di saperlo esposto alla morte ancora cosí ragazzo! Via! Via! Ma il fratellino non aveva voluto saperne, e allora anche lui a poco a poco, fra gli altri volontarii, sera acceso dentusiasmo ed era andato. Poi, però, alle prime schioppettate No, no, non aveva desiderato di riavere il somarello abbandonato perché, quantunque la paura fosse stata più forte di lui non sarebbe mai scappato, sapendo che il suo fratellino, là, era intanto nella mischia e che forse in quel punto, ecco, glieluccidevano. Avrebbe voluto anzi correre, buttarsi nella mischia anche lui e anche lui farsi uccidere, se avesse trovato morto Stefanuccio. Ma le gambe, le gambe! Che può fare un povero uomo quando non sia più padrone delle proprie gambe? Per due, davvero, aveva patito, patito in modo da non potersi dire, durante la battaglia e dopo. Ah, dopo, forsanche più! quando, sul campo di battaglia, aveva cercato tra i morti e i feriti il fratellino suo. Ma che gioja, poi nel rivederlo, sano e salvo! E cosí lo aveva seguito anche a Palermo, fino a Gibilrossa dove lo aveva aspettato, più morto che vivo, parecchi giorni: uneternità! A Palermo Stefanuccio, per il coraggio dimostrato, era stato ascritto alla legione dei Carabinieri genovesi che doveva poi essere decimata nella battaglia campale di Milazzo. Era stato un vero miracolo, se in quella giornata non era morto anche lui, Sciaramè. Acquattato in una vigna, sentiva di tratto in tratto, qua e là, certi tonfi strani tra i pampini; ma non gli passava neanche per la mente che potessero esser palle, quando, proprio lí, sul tralcio dietro al quale stava nascosto Ah quel sibilo terribile, prima del tonfo! Carponi, con le reni aperte dai brividi, aveva tentato di allontanarsi; ma invano; ed era rimasto lí, tra il grandinare delle palle, atterrito, basito, vedendo la morte con gli occhi, a ogni tonfo. Li conosceva dunque davvero tutti gli orrori della guerra; tutto ciò che narrava, lo aveva veduto, sentito, provato; cera stato insomma davvero, alla guerra, quantunque non vi avesse preso parte attiva. Ritornato in Sicilia, dopo la donazione di Garibaldi a Re Vittorio del regno delle Due Sicilie egli era stato accolto come un eroe insieme col fratellino Stefano. Medaglie, lui, però, non ne aveva avute: le aveva avute Stefanuccio; ma erano come di tutte due. Del resto, lui non sera mai vantato di nulla: spinto a parlare, aveva sempre detto quel tanto che aveva veduto. E non avrebbe mai pensato di entrare a far parte della Società se quella maledetta sera lí non ve lo avessero quasi costretto, cacciato in mezzo per forza. Dellonore che gli avevano fatto e di cui egli alla fin fine non si sentiva proprio immeritevole giacché per la patria aveva pure patito e non poco, sera sdebitato ospitando gratis per tanti anni la Società. Aveva indossato, sí, la camicia rossa del fratello e si era fregiato il petto di medaglie non propriamente sue; ma, fatto il primo passo, come tirarsi più indietro? Non aveva potuto farne a meno, e sera segretamente scusato pensando che avrebbe cosí rappresentato il suo povero fratellino in quelle feste nazionali il suo povero Stefanuccio morto a Digione, lui che se le era ben guadagnate quelle medaglie, e non se le era poi potute godere, nelle belle feste della patria. Ecco qua tutto il suo torto. Erano venuti i nuovi garibaldini, avevano litigato coi vecchi, e lui cera andato di mezzo, lui che li aveva difesi, solo contro tutti. Ah, ingrati! Lo avevano ucciso. Rorò, vedendogli la faccia come di terra e gli occhi infossati e stravolti, si mise a chiamare ajuto dalla finestra. Accorsero, costernati, ansanti, alcuni del vicinato. - Che è? che è? Restarono, alla vista di Sciaramè, là sulla seggiola, rantolante. Due, più animosi, lo presero per le ascelle e per i piedi e fecero per adagiarlo sul lettuccio. Ma non lo avevano ancora messo a giacere, che - Oh! Che? - Guardate! - Morto? Rorò rimase allibita, con gli occhi sbarrati, a mirarlo. Guardò i vicini accorsi; balbettò: - Morto? Oh Dio! Dio! Morto? E si buttò sul cadavere, poi, in ginocchio, a piè del letto, con la faccia nascosta le mani protese: - Perdono, papà mio! Perdono! I vicini non sapevano che pensare. Perdono? Perché? Che era accaduto? Ma Rorò parlava di certe carte, di certi documenti che ne sapeva lei? Fu strappata dal letto e trascinata nellaltra camera. Alcuni corsero a chiamare il Bellone, altri rimasero a vegliare il morto. Quando il presidente della Società dei Reduci, col Navetta, il Nardi e gli altri socii, sopravvenne, fosco e combattuto Carlandrea Sciaramè sul suo lettuccio era parato con la camicia rossa e le sette medaglie sul petto. I vicini, vestendo il povero vecchio, avevano creduto bene di fargli indossare per lultima volta labito delle sue feste. Non gli apparteneva? Ma ai morti non si sogliono passare, sulle lapidi, tante bugie, peggiori di questa? Là, le medaglie! Tutte sette sul cuore! Pum, pum, pum, il Navetta, con la sua gamba di legno, gli saccostò, aggrondato; lo mirò un pezzo; poi si voltò ai compagni e disse, cupo: - Gli si levano? Il Bellone, che sera ritratto con gli altri in fondo alla camera, presso la finestra, a confabulare lo chiamò a sé con la mano, si strinse nelle spalle e confermò il pensiero di quei vicini, brontolando: - Lascia. Ora è morto. Gli fecero un bellissimo funerale. Novelle per un anno di luigi pirandello LA MADONNINA Una scatola di giocattoli di quelle con gli alberetti incoronati di trucioli e col dischetto di legno incollato sotto al tronco perché si reggano in piedi e le casette a dadi e la chiesina col campanile e ogni cosa: ecco, immaginate una di queste scatole, data in mano al Bambino Gesú e che il Bambino Gesú si fosse divertito a costruire al padre beneficiale Fioríca quella sua parrocchietta cosí; la chiesina modesta, dedicata a San Pietro, di fronte; e di qua, la canonica con tre finestrette riparate da tendine di mussola inamidate che, intravedendosi di là dai vetri lasciavano indovinare il candore e la quiete delle stanze piene di silenzio e di sole; il giardinetto accanto, col pergolato e i nespoli del Giappone e il melagrano e gli aranci e i limoni; poi, tuttintorno, le casette umili dei suoi parrocchiani divise da vicoli e vicoletti, con tanti colombi che svolazzavano da gronda a gronda; e tanti conigli che, rasenti ai muri, spiavano raccolti e tremanti e gallinelle ingorde e rissose e porchetti sempre un po angustiati, si sa, e quasi irritati dalla soverchia grassezza. In un mondo cosí fatto, poteva mai figurarsi il padre beneficiale Fioríca che il diavolo vi potesse entrare da qualche parte? E il diavolo invece vi entrava a suo piacere, ogni qual volta gliene veniva il desiderio, di soppiatto e facilissimamente sicuro dessere scambiato per un buon uomo o una buona donna, o anche spesso per un innocuo oggetto qualsiasi. Anzi si può dire che il padre beneficiale Fioríca stava tutto il santo giorno in compagnia del diavolo, e non se naccorgeva. Non se ne poteva accorgere anche perché, bisogna aggiungere neppure il diavolo con lui sapeva esser cattivo: si spassava soltanto a farlo cadere in piccole tentazioni che al più al più, scoperte, non gli cagionavano altro danno che un po di beffe da parte dei suoi fedeli parrocchiani e dei colleghi e superiori. Una volta, per dirne una, questo maledettissimo diavolo indusse una vecchia dama della parrocchia, andata a Roma per le feste giubilari a portare di là al padre beneficiale Fioríca una bella tabacchiera dosso con limmagine del Santo Padre dipinta a smalto sul coperchio. Ebbene, si crederebbe? Vi sallogò dentro, non ostante la custodia di quellimmagine e per più dun mese, ai vespri mentre il padre beneficiale Fioríca faceva alla buona un sermoncino ai divoti prima della benedizione di là dentro la tabacchiera si mise a tentarlo: - Sú, un pizzichetto sú! Facciamola vedere la bella tabacchiera Per soddisfazione della dama che te lha regalata e che sta a guardarti Un pizzichetto! E dàlli e dàlli, con tanta insistenza, che alla fine il padre beneficiale Fioríca il quale non aveva mai preso tabacco e aveva cominciato a prenderlo molto timidamente dal giorno che aveva avuto quel regalo ecco che doveva cedere a cavar di tasca la tabacchiera e il grosso fazzoletto di cotone a fiorami. Conseguenza: il sermoncino interrotto da uninfilata di almeno quaranta sternuti e arrabbiate e strepitose soffiate di naso che facevano ridere tutta la chiesina. Ma la peggio di tutte fu quando questo diavolo maledetto sinsinuò nel cuore duna certa Marastella chera una poverina svanita di cervello, bambina di trentanni bellissima e cara a tutto il vicinato che rideva dellinverosimile credulità di lei tutta sempre sospesa a una perpetua ansiosa maraviglia. Sinsinuò, dunque, nel cuore di questa Marastella e la fece innamorare coram populo del padre beneficiale Fioríca che aveva già circa sessantanni e i capelli bianchi come la neve. La poverina, vedendolo in chiesa, o sullaltare durante lufficio divino, o sul pulpito durante la predica, non rifiniva più desclamare piangendo a goccioloni grossi cosí dalla tenerezza e picchiandosi il petto con tutte e due le mani: - Ah Maria comè bello! Bocca di miele! Occhi di sole! Cuore mio, come parla e come guarda! Sarebbe stato uno scandalo, se tutti conoscendo la santa illibatezza del padre beneficiale e linnocenza della povera scema, non ne avessero riso. Ma un giorno Marastella, vedendo uscire il padre beneficiale dalla chiesa, singinocchiò in mezzo alla piazzetta e, presagli una mano cominciò a baciargliela perdutamente e poi a passarsela sui capelli, su tutta la faccia, fin sotto la gola, gemendo: - Ah padre mio mi levi questo fuoco, per carità! per carità, mi levi questo fuoco! Il povero padre Fioríca, smarrito, sbalordito chino sulla poverina, senza nemmeno tentare di ritirar la mano, le chiedeva: - Che fuoco, Marastella, che fuoco, figliuola mia? E forse non avrebbe ancora capito se da tutte le casette attorno non fossero accorse le vicine a strappar da terra la scema con parole e atti cosí chiari che il padre Fioríca, sbiancato, trasecolato, tremante, se nera fuggito, facendosi la croce a due mani. Questa volta sí, il diavolo sera troppo scoperto. Riconobbero tutti lopera sua in quella pazzia di Marastella. E allora egli ne pensò unaltra, che doveva costare al padre beneficiale Fioríca il più gran dolore della sua vita. La perdita di Guiduccio. State a sentire. Guiduccio era un ragazzo di nove anni, unico figliuolo maschio della più cospicua famiglia della parrocchia: la famiglia Greli. Il padre beneficiale Fioríca aveva in cuore da anni la spina di questa famiglia che si teneva lontana dalla santa chiesa non già perché fosse veramente nemica della fede, ma perché lei, la chiesa a giudizio del signor Greli chera stato garibaldino carabiniere genovese nella campagna del mille ottocento sessanta e ferito a un braccio nella battaglia di Milazzo lei la chiesa, sostinava a rimanere nemica della patria; ragion per cui un patriota come il signor Greli credeva di non potervi metter piede. Ora, di politica il padre beneficiale Fioríca non sera impicciato mai e non riusciva perciò a capacitarsi come lamor di patria potesse esser cagione che la mamma e le sorelle maggiori di Guiduccio e Guiduccio stesso non venissero in chiesa almeno la domenica e le feste principali per la santa messa. Non diceva confessarsi; non diceva comunicarsi. La santa messa almeno, la domenica, Dio benedetto! E tentato al solito dal diavolaccio che gli andava sempre avanti e dietro come lombra del suo stesso corpo cercava dentrar nelle grazie del signor Greli. - Eccolo là che passa! Non fingere di non vederlo. Salutalo, salutalo tu per primo: un bellinchino, con dignitosa umiltà! Il padre Fioríca ubbidiva subito al suggerimento del diavolo; sinchinava sorridente; ma il signor Greli, accigliato, rispondeva appena appena, con brusca durezza, a quellinchino e a quel sorriso. E il diavolo, si sa, ne gongolava. Ora, un pomeriggio destate, vigilia duna festa solenne, il diavolo sapendo che il signor Greli sera ritirato a casa molto stanco del lavoro della mattinata e sera messo a letto per ristorar le forze con qualche oretta di sonno, che fece? salí non visto con alcuni monellacci al campanile della chiesina di San Pietro e lí dàlli a sonare, dàlli a sonare tutte le campane con una furia cosí dispettosa, che il signor Greli, il quale era dindole focosa e facilmente si lasciava prendere dallira a un certo punto, non potendone più, saltò giú dal letto e, cosí come si trovava, in maniche di camicia e mutande corse sú in terrazza armato di fucile e - sissignori - commise il sacrilegio di sparare contro le sante campane della chiesa. Colpí, delle tre, quella di destra la più squillante: occhio di antico carabiniere genovese! Ma povera campanella! Sembrò una cagnolina che colta a tradimento da un sasso, mentre faceva rumorosamente le feste al padrone, cangiasse dun tratto labbaío festoso in acuti guaíti. Tutti i parrocchiani, raccolti per la festa davanti alla chiesa, si levarono in tumulto, furibondi, contro il sacrilego. E fu vera grazia di Dio, se al padre beneficiale Fioríca, accorso tutto sconvolto e coi paramenti sacri ancora in dosso riuscí dimpedire con la sua autorità che la violenza dei suoi fedeli indignati prorompesse e sabbattesse sulla casa del Greli. Li arrestò a tempo, li placò, rendendosi mallevadore che il signor Greli avrebbe donato una campana nuova alla chiesa e che unaltra e più solenne festa si sarebbe fatta per il battesimo di essa. Allora, per la prima volta, Guiduccio Greli entrò nella chiesina di San Pietro. Veramente il padre beneficiale Fioríca avrebbe desiderato che madrina della campana fosse la signora Greli o almeno una delle figliuole, la maggiore che aveva circa diciottanni. Rimase però grato, poi, in cuor suo, al signor Greli di non aver voluto condiscendere a quel suo desiderio vedendo il miracolo che il battesimo della campana operò nellanima di quel fanciullo. Fu forse per lesaltazione della festa, o forse per la simpatia che gli testimoniarono tutti i fedeli della parrocchia; o piuttosto la voce chegli per primo trasse da quella campana benedetta, salito sú in cima al campanile, nel luminoso azzurro del cielo. Il fatto è che da quel giorno in poi la voce di quella campana lo chiamò ogni mattina alla chiesa, per la prima messa. Di nascosto, udendo quella voce, balzava dal letto e correva in cerca della vecchia serva di casa perché lo conducesse con sé. - E se papà non volesse? - gli diceva la serva. Ma Guiduccio insisteva, scosso da un brivido a ogni rintocco della campana che seguitava a chiamar sommessa nella notte. E per langusta viuzza, ancora invasa dalle tenebre notturne, abbrividendo, si stringeva alla vecchia serva e arrivato alla piazzetta della chiesa, alzava gli occhi al campanile, e allo sgomento misterioso che gliene veniva non meno misterioso rispondeva il conforto che, appena entrato nella chiesa gli veniva dai ceri placidi accesi sullaltare, nella frescura dellombra solenne insaporata dincenso. La prima volta che il padre beneficiale Fioríca, voltandosi dallaltare verso i fedeli se lo vide davanti inginocchiato dinanzi alla balaustrata con gli occhioni, tra i riccioli castani, ancora imbambolati, spalancati e lucenti quasi di follia divina si sentí fendere le reni da un lungo brivido di tenerezza e dovette far violenza a se stesso per resistere alla tentazione di scendere dallaltare a carezzare quel volto dangelo e quelle manine congiunte. Finita la messa, fece segno alla vecchia di condurre il bimbo in sagrestia; e lí se lo prese in braccio, lo baciò in fronte e sui capelli, gli mostrò a uno a uno tutti gli arredi e i paramenti sacri le pianete coi ricami e le brusche doro e i càmici e le stole, le mitrie, i manipoli, tutti odorosi dincenso e di cera; lo persuase poi dolcemente a confessare alla mamma di esser venuto in chiesa, quella mattina per il richiamo della sua campana santa, e a pregarla che gli concedesse di ritornarci. Infine lo invitò - sempre col permesso della mamma - alla canonica, a vedere i fiori del giardinetto le vignette colorate dei libri e i santini, e a sentire qualche suo raccontino. Guiduccio andò ogni giorno alla canonica, avido dei racconti della storia sacra. E il padre beneficiale Fioríca, vedendosi davanti spalancati e intenti quegli occhioni fervidi nel visetto pallido e ardito tremava di commozione per la grazia che Dio gli concedeva di bearsi di quel meraviglioso fiorire della fede in quella candida anima infantile; e quando, sul più bello di quei racconti, Guiduccio, non riuscendo più a contenere linterna esaltazione gli buttava le braccia al collo e gli si stringeva al petto, fremente ne provava tale gaudio e insieme tale sgomento, che si sentiva quasi schiantar lanima e piangendo e premendo le mani sulle terga del bimbo, esclamava: - Oh figlio mio! E che vorrà Dio da te? Ma sí! Il diavolo stava intanto in agguato dietro il seggiolone su cui il padre beneficiale Fioríca sedeva con Guiduccio sulle ginocchia; e il padre beneficiale Fioríca, al solito, non se naccorgeva. Avrebbe potuto notare, santo Dio una certombra che di tratto in tratto passava sul volto del fanciullo e gli faceva corrugare un po le ciglia. Quellombra, quel corrugamento di ciglia erano provocati dalla bonaria indulgenza con cui egli velava e assolveva certi fatti della storia sacra; bonaria indulgenza che turbava profondamente lanima risentita del fanciullo già forse messa in diffidenza a casa e forsanche derisa dal padre e dalle sorelle. Ed ecco allora in che modo il diavolo trasse partito da questi e tantaltri piccoli segni che sfuggivano allaccorgimento del padre Fioríca. Nel mese di maggio, dedicato alla Vergine, nella chiesetta di San Pietro, dopo la predica e la recita del rosario dopo impartita la benedizione e cantate a coro al suono dellorgano le canzoncine in lode di Maria si faceva il sorteggio tra i divoti duna Madonnina di cera custodita in una campana di cristallo. Donne e fanciulli, cantando le canzoncine in ginocchio, tenevano fissi gli occhi a quella Madonnina sullaltare tra i ceri accesi e le rose offerte in gran profusione; e ciascuno desiderava ardentemente che quella Madonnina gli toccasse in sorte. Tuttavia, non poche donne, ammirando il fervore con cui Guiduccio pregava davanti a tutti avrebbero voluto che la Madonnina anziché a qualcuna di loro, sortisse a lui. E più di tutti, naturalmente, lo desiderava il padre beneficiale Fioríca. Le polizzine della riffa costavano un soldo luna. Il sagrestano aveva lincarico della vendita durante la settimana, e su ogni polizzina segnava il nome dellacquirente. Tutte le polizzine poi, la domenica, erano raccolte arrotolate in unurna di cristallo; il padre beneficiale Fioríca vi affondava una mano, rimestava un po tra il silenzio ansioso di tutti i fedeli inginocchiati ne estraeva una, la mostrava, la svolgeva e, attraverso le lenti insellate sulla punta del naso, ne leggeva il nome. La Madonnina era condotta in processione tra canti e suoni di tamburi alla casa del sorteggiato. Simmaginava il padre Fioríca lesultanza di Guiduccio se dallurna fosse sortito il suo nome, e vedendolo lí davanti allaltare inginocchiato rimestando nellurna avrebbe voluto che per un miracolo le sue dita indovinassero la polizzina che ne conteneva il nome. E quasi quasi era scontento della generosità del fanciullo, il quale potendo prendere dieci polizze con la mezza lira che ogni domenica gli dava la mamma si contentava duna sola per non avere alcun vantaggio sugli altri ragazzi a cui anzi lui stesso con gli altri nove soldi comperava le polizzine. E chi sa che quella Madonnina, entrando con tanta festa in casa Greli non avesse poi il potere di conciliare con la chiesa tutta la famiglia! Cosí il diavolo tentava il padre beneficiale Fioríca. Ma fece anche di più. Quando fu lultima domenica, venuto il momento solenne del sorteggio appena lo vide salire allaltare ove accanto allurna di cristallo stava la Madonnina di cera zitto zitto gli si mise dietro le spalle e, sissignori, gli suggerí di leggere nella polizzina estratta il nome di Guiduccio Greli. Allo scoppio desultanza di tutti i divoti, Guiduccio però, diventato in prima di bragia, si fece subito dopo pallido pallido aggrottò le ciglia sugli occhioni intorbidati, cominciò a tremar tutto convulso, nascose il volto tra le braccia e guizzando per divincolarsi dalla ressa delle donne che volevano baciarlo per congratularsi, scappò via dalla chiesa via, via, e rifugiandosi in casa, si buttò tra le braccia della madre e proruppe in un pianto frenetico. Poco dopo, udendo per la viuzza il rullo del tamburo e il coro dei divoti che gli portavano in casa la Madonnina, cominciò a pestare i piedi a contorcersi tra le braccia della madre e delle sorelle e a gridare: - Non è vero! Non è vero! Non la voglio! Mandatela via! Non è vero! Non la voglio! Era accaduto questo: che dei dieci soldi che la mamma gli dava ogni domenica nove Guiduccio li aveva già dati al solito ai ragazzi poveri della parrocchia perché fossero iscritti anche loro al sorteggio; nel recarsi alla sagrestia con lultimo soldino rimastogli per sé era stato avvicinato da un ragazzetto tutto arruffato e scalzo, il quale, da tre settimane ammalato non aveva potuto prender parte alla festa e al sorteggio delle Madonnine precedenti e vedendo ora Guiduccio con quellultimo soldino in mano, gli aveva chiesto se non era per lui. E Guiduccio glielaveva dato. Troppe volte il signor Greli in casa, scherzando, aveva ammonito il figlio: - Bada, Duccio! Ti vedo con la chierica! Duccio bada: quel tuo prete ti vuole accalappiare! E difatti, perché a lui quella Madonnina se nessuna polizza recava il suo nome, quellultima domenica? La signora Greli, per far cessare lorgasmo del figlio, ordinò che subito la Madonnina fosse rimandata indietro, alla chiesa; e dallora in poi il padre beneficiale Fioríca non vide più Guiduccio Greli. Novelle per un anno di luigi pirandello LA BERRETTA DI PADOVA. Berrette di Padova: belle berrette a lingua, di panno, a uso di quelle che si portano ancora in Sardegna e che si portavano allora cioè a dire nei primi cinquantanni del secolo scorso anche in Sicilia non dalla gente di campagna che usava di quelle a calza di filo e con la nappina in punta, ma dai cittadini, anche mezzi signori; se è vera la storia che mi fu raccontata da un vecchio parente il quale aveva conosciuto il berrettajo che le vendeva, zimbello di tutta Girgenti allora perché dei tanti anni passati in quel commercio pare non avesse saputo ricavare altro guadagno che il nomignolo di Cirlinciò che in Sicilia, per chi volesse saperlo, è il nome di un uccello sciocco. Si chiamava veramente don Marcuccio La Vela, e aveva bottega sulla strada maestra, prima della discesa di San Francesco. Don Marcuccio La Vela sapeva di quel suo nomignolo e se ne stizziva molto; ma per quanto poi si sforzasse di fare il cattivo e di mostrarsi corrivo a riavere il suo non solo non gli veniva mai fatto, ma ogni volta alla fine era una giunta al danno perché impietosendosi alle finte lagrime dei debitori maltrattati, per compensarli dei maltrattamenti oltre la berretta ci perdeva qualche pezzo di dodici tarí porto sottomano. Sera ormai radicata in tutti lidea che non avesse in fondo ragione di lagnarsi di niente né dadirarsi con nessuno; giacché, se da un canto era vero che gli uomini lo avevano sempre gabbato era innegabile dallaltro che Dio, in compenso, lo aveva sempre ajutato. Aveva difatti una cattiva moglie, indolente, malaticcia, sciupona, e se nera presto liberato; un esercito di figliuoli, ed era riuscito in breve ad accasarli bene tutti quanti. Ora provvedeva sí gratuitamente di berrette tutto il cresciuto parentado ma poteva esser certo che esso, alloccorrenza, non lo avrebbe lasciato morir di fame. Che voleva dunque di più? Le berrette intanto volavano da quella bottega come se avessero le ali. Gliene portavano via figli, generi, nipoti, amici e conoscenti. Per alcuni giorni egli sostinava a correre ora dietro a questo, ora dietro a quello, per riavere almeno, tra tante, il costo di una sola. Niente! E giurava e spergiurava di non voler più dare a credenza: - Neanche a Gesú Cristo, se navesse bisogno! Ma ci ricascava sempre. Ora, alla fine, aveva deciso di chiuder bottega, non appena esaurita la poca mercanzia che gli restava della quale non avrebbe dato via neppure un filo, se non gli fosse pagato avanti. Ma ecco venire un giorno alla sua bottega un tal Lizio Gallo, chera suo compare. Per le sue berrette Cirlinciò non temeva del compare. Ben altro il Gallo, in grazia del comparàtico, pretendeva da lui. Uomo sodo, denari voleva. E già gli doveva una buona sommetta. Ora dunque basta, eh? - Che buon vento, compare? Lizio Gallo aveva in vezzo passarsi e ripassarsi continuamente una mano su i radi e lunghi baffi spioventi e sotto quella mano serio serio, con gli occhi bassi, sballarne di quelle, ma di quelle! Caro a tutti per il suo buon umore non pure da Cirlinciò chera molto facile ma dai più scaltri mercanti del paese riusciva sempre a ottenere quanto gli bisognasse ed era indebitato fino agli occhi e sempre abbruciato di denari. Ma quel giorno si presentò con unaltraria. - Male, compare! - sbuffò, lasciandosi cadere su una seggiola. - Mi sento stanco, ecco, stanco e nauseato. E col volto atteggiato di tedio e di disgusto, disse seguitando che non gli reggeva più lanimo a vivere cosí despedienti e chera troppo il supplizio che gli davano i raffacci aperti o le mute guardatacce dei suoi creditori. Cirlinciò abbassò subito gli occhi e mise un sospiro. - E pure voi sospirate, compare; vi vedo! - soggiunse il Gallo, tentennando il capo. - Ma avete ragione! Non posso più accostarmi a un amico, lo so. Mi sfuggono tutti! E intanto, più che per me, credetemi, soffro per gli altri, a cui debbo cagionare la pena della mia vista. Ah, vi giuro che se non fosse per Giacomina mia moglie, a questora - Che dite! - gli diede sulla voce Cirlinciò. - E sapete che altro mi tiene? - riprese Lizio Gallo. - Quel poderetto che mi recò in dote mia moglie, pur cosí gravato comè dipoteche. Ho speranza, compare, che debba essere la mia salvezza, per via di non so che scavi che ci vuol fare il Governo. Dicono che là sotto ci sono le antichità di Camíco. Uhm! Rottami Che saranno? Ma, se è vero questo, sono a cavallo. E non dubitate, compare: prima di tutti, penserei a voi. Già il Governatore mha fatto sapere che vuol parlare con me. Dovrei andarci domattina. Ma come ci vado? - Perché? - domandò, stordito, Cirlinciò. - Con questi stracci? Non mi vedete? Per labito, forse, potrei rimediare. Mio cognato, che ha sú per giú la mia stessa statura, se nè fatto uno nuovo da pochi giorni e me lo presterebbe. Ma la berretta? Ha un testone cosí! - Ah! Anche voi! - esclamò allora Cirlinciò spalancando tanto docchi. - Come, anchio? - disse con la faccia più fresca del mondo il Gallo. - Che son forse solito di andare per via a capo scoperto? Ora questa berretta, vedete? non ne vuol più sapere. - E venite da me? - riprese Cirlinciò, col volto avvampato di stizza. - Scusatemi, compare: gnornò! non ve la do! non ve la posso dare! - Ma io non dico dare. Ve la pagherò. - Avete i denari? - Li avrò. - Niente, allora! Quando li avrete. - È la prima volta - gli fece notare, dolente e con calma, il Gallo - è la prima volta che vengo da voi per una padovana. - Ma io ho giurato, lo sapete! Ho giurato! ho giurato! - Lo so. Ma vedete perché mi serve? - Non sento ragione! Piuttosto, guardate, piuttosto vi do tre tarí e vi dico di andarvela a comprare in unaltra bottega. Lizio Gallo sorrise mestamente, e disse: - Caro compare, se voi mi date tre tarí, lo sapete, io me li mangio, e berretta non me ne compro. Dunque, datemi la berretta. - Dunque, né questa né quelli! - concluse Cirlinciò, duro. Lizio Gallo si levò pian piano da sedere, sospirando: - E va bene! Avete ragione. Cerco la via per uscire da questi guaj e vedo che lunica, per me, sarebbe di morire, lo so. - Morire - masticò Cirlinciò. - Cè bisogno di morire? Tanto, la berretta dovete levarvela in presenza del Governatore. - Eh già! - esclamò il Gallo. - Bella figura ci farei per istrada con labito nuovo e la berretta vecchia! Ma dite piuttosto che non volete darmela. E si mosse per uscire. Cirlinciò allora, al solito, pentito, lo acchiappò per un braccio e gli disse allorecchio: - Vi do tre giorni di tempo per il pagamento. Ma non lo dite a nessuno! Fra tre giorni badate! sono capace di levarvela dal capo, per istrada, appena vi vedo passare. Sono porco io, se mi ci metto! Aprí lo scaffale e ne trasse una bellissima berretta di Padova. Lizio Gallo se la provò. Gli andava bene. - Quanto mi pesa! - disse, scotendo il capo. - Mi sentivo male, venendo qua; voi mi avete dato il colpo di grazia, compare! E se ne andò. Tutto poteva aspettarsi il povero Cirlinciò, tranne che Lizio Gallo, dopo due giorni dovesse davvero morire! Si mise a piangere come un vitello, dal rimorso ripensando - ah! - alle ultime parole del compare - ah! - gli pareva di vederselo ancora lí, nella bottega nellatto di tentennare amaramente il capo - ah! - ah! - ah! E corse alla casa del morto, per condolersi con la vedova donna Giacomina. Per via, tanta gente pareva si divertisse a fermarlo: - È morto Lizio Gallo, sapete? - E non vedete che piango? Tutti in paese ne facevano le lodi e ne commiseravano la fine immatura, pur sorridendo mestamente al ricordo delle sue tante baggianate. I molti creditori chiudevano gli occhi, sospirando, e alzavano la mano per rimettergli il debito. Cirlinciò trovò donna Giacomina inconsolabile. Quattro torcetti ardevano agli angoli del letto, su cui il compare giaceva, coperto da un lenzuolo. Piangendo, la vedova narrò al compare comera avvenuta la disgrazia. - A tradimento, - diceva. - Ma già, volendola dire, da parecchio tempo Lizio mio non pareva più lui! Cirlinciò piangendo annuiva e in prova narrò alla vedova lultima visita del compare alla bottega. - Lo so! lo so! - gli disse donna Giacomina. - Ah, quanto se ne afflisse, povero Lizio mio! Le vostre parole, compare gli rimasero confitte nel cuore come tante spade! Cirlinciò pareva una fontana. - E più mi piange il cuore, - seguitò la vedova, - che ora me lo vedrò portar via sul cataletto dei poveri sotto uno straccio nero Cirlinciò allora, con impeto di commozione, si profferse per le spese duna pompa funebre. Ma donna Giacomina lo ringraziò; gli disse esser quella lespressa volontà del marito, e che lei voleva rispettarla e che anzi il marito non avrebbe neppur voluto laccompagnamento funebre, e che infine aveva indicato la chiesa ove da morto, voleva passare lultima notte, secondo luso: la chiesetta cioè di Santa Lucia come la più umile e la più fuorimano, per chi se ne volesse andare quasi di nascosto, senza mortorio. Cirlinciò insistette; ma alla fine si dovette arrendere alla volontà della vedova. - Ma quanto allaccompagnamento - disse, licenziandosi - siate pur certa che tutto il paese oggi sarà dietro al povero compare! E non singannò. Ora, andando il mortorio per la strada che conduce alla chiesetta di Santa Lucia, avvenne a Cirlinciò il quale si trovava proprio in testa dietro al cataletto che quattro portantini, due di qua, due di là sorreggevano per le stanghe, di fissare gli occhi lagrimosi su quella sua fiammante berretta di Padova che il morto teneva in capo e che spenzolava e dondolava fuori della testata del cataletto. La berretta che il compare non gli aveva pagata. Tentazione! Cercò più volte il povero Cirlinciò di distrarne lo sguardo; ma poco dopo gli occhi tornavano a guardarla, attirati da quel dondolío che seguiva il passo cadenzato dei portantini. Avrebbe voluto consigliare a uno di questi di ripiegare sul capo al morto la berretta e porvi sopra la coltre per fermarla. Ma sí! Non ci mancherebbe altro, - rifletteva, poi, - che io, proprio io vi richiamassi lattenzione della gente. Già forse, vedendomi qua e guardando questa berretta, tutti ridono di me, sotto i baffi. Morso da questo sospetto, lanciò due occhiatacce oblique ai vicini, sicuro di legger loro negli occhi il temuto dileggio; poi si rivolse con rabbioso rammarico alla berretta dondolante. - Comera bella! comera fina! E ora, - peccato! - o sarebbe andata a finire sul capo a un becchino o sottoterra, inutilmente, col compare. Questi due casi, e maggiormente il primo chera il più probabile, cominciarono a esagitarlo cosí che, senza quasi volerlo, si diede a pensare se ci fosse modo di riavere quella berretta. Lanciò di nuovo qualche occhiata intorno e saccorse che molti, procedendo seguivano quel dondolar cadenzato, che a lui cagionava tante smanie, anzi un vero supplizio. Gli parve perfino che, prendendo quasi a materia il rumore dei passi dei portantini quel dondolío ripetesse forte, a tutti, senza posa: È stato - gabbato, È stato - gabbato No, perdio no! Anche a costo di passare lintera nottata nascosto nella chiesetta di Santa Lucia, egli doveva doveva riavere quella berretta chera sua! Tanto, che se ne faceva più il compare, morto? Era nuova fiammante! ed egli avrebbe potuto rimetterla, senzaltro, dentro lo scaffale. Poiché, perdio, non si trattava soltanto di mantenere un proposito deliberato ma anche di non venir meno a un giuramento fatto, ecco, a un giuramento! a un giuramento! Cosí quando il mortorio giunse chera già sera chiusa alla chiesetta fuorimano dove lo scaccino aveva preparato i due cavalletti su cui il misero feretro doveva esser deposto mentre la gente assisteva alla benedizione del cadavere, andò a nascondersi quatto quatto dietro un confessionale. Come la chiesa fu sgombra, lo scaccino con la lanterna in mano si recò a chiudere il portone poi entrò in sagrestia a prender lolio per rifornire un lampadino votivo davanti a un altare. Nel silenzio della chiesa, quei passi strascicati rintronarono cupamente. Della solenne vacuità dellinterno sacro, nel bujo, Cirlinciò ebbe in prima tale sgomento che fu lí lí per farsi avanti e pregare il sagrestano, che lo facesse andar via. Ma riuscí a trattenersi. Rifornito dolio il lampadino, quegli si accostò pian piano al feretro; si chinò; poi, senza volerlo, volse in giro uno sguardo e, prima di ritirarsi nella sua cameruccia sopra la sagrestia a dormire tolse pulitamente con due dita la berretta al morto, e se la filò zitto zitto. Cirlinciò non se naccorse. Quando sentí chiudere e sprangare la porta della sagrestia, gli parve che la chiesa sprofondasse nel vuoto. Poi, nella tenebra, si avvisò a mala pena quel lumicino davanti allaltare lontano; a poco a poco quel barlume si allargò, si diffuse, tenuissimo, intorno. Gli occhi di Cirlinciò cominciarono a intravedere a stento, in confuso, qualche cosa. E allora, cauto, trattenendo il fiato, si provò a uscire dal nascondiglio. Ma, contemporaneamente, altri due che si erano nascosti nella chiesetta con lo stesso intento savanzarono cheti e chinati come lui, e con le mani protese, verso il feretro, ciascuno senza accorgersi dellaltro. A un tratto però tre gridi di terrore echeggiarono nella chiesetta buja. Lizio Gallo, credendosi solo ormai, sera levato a sedere sul cataletto, imprecando al sagrestano e tastandosi la testa nuda. A quei tre gridi, urlò, anche lui, spaventato: - Chi è là? E, istintivamente, si ridistese sul cataletto, tirandosi di nuovo addosso la coltre. - Compare - gemette una voce soffocata dallangoscia. - Chi è? - Cirlinciò? - Quanti siamo? - Porco paese! - sbuffò allora Lizio Gallo buttando allaria la coltre e levandosi in piedi. - Per una berrettaccia di Padova! Quanti siete? Tre? Quattro? E voi, compare? - Ma come! - balbettò Cirlinciò, appressandosi tutto tremante. - Non siete morto? - Morto? Vorrei esserlo, per non vedere la vostra spilorceria! - gli gridò il Gallo, indignato, sul muso. - Come! non vi vergognate? Venire a spogliare un morto, come quel mascalzone del sagrestano! Ebbene, non la ho più, vedete? se lè presa! E dire che lavevo promessa a uno dei portantini Non si può più neanche da morti esser lasciati in pace al giorno doggi, in questo porco paese! Speravo di farmi rimettere i debiti Ma sí! Quanti siete? tre, quattro, dieci, venti? Avreste la forza di tenere il segreto? No! E dunque facciamola finita! Li piantò lí, allocchiti, intontiti come tre ceppi dincudine e andò a tempestare di calci e di pugni la porta della sagrestia. - Ohé! ohé! Mascalzone! Sagrestano! Questi accorse, poco dopo, in mutande e camicia, con la lanterna in mano, tutto stravolto. Lizio Gallo lo agguantò per il petto. - Va a ripigliarmi subito la berretta, pezzo di ladro! - Don Lizio! - gridò quello, e fu per cadere in deliquio. Il Gallo lo sostenne in piedi, scrollandolo furiosamente. - La berretta, ti dico, sporcaccione! E vieni ad aprirmi la porta. Non faccio più il morto. Novelle per un anno di luigi pirandello LO SCALDINO Quei lecci neri piantati in doppia fila intorno alla vasta piazza rettangolare se destate per far ombra, dinverno perché servivano? Per rovesciare addosso ai passanti, dopo la pioggia, lacqua rimasta tra le fronde, a ogni scosserella di vento. E anche per imporrire di più il povero chiosco di Papa-re, servivano. Ma senza questo male, del resto riparabile, chessi cagionavano dinverno, sarebbero stati poi un bene, un refrigerio destate? No. E dunque? Dunque luomo, se qualche cosa gli va bene, se la prende senza ringraziar nessuno, come se ci avesse diritto; poco poco, invece, che gli vada male, sinquieta e strilla. Bestia irritabile e irriconoscente, luomo. Gli basterebbe, santo Dio, non passare sotto i lecci della piazza, quandè piovuto da poco. È vero però che, destate, Papa-re non poteva goder dellombra di quei lecci là, dentro il suo chiosco. Non poteva goderne perché non vi stava mai durante il giorno, né destate né dinverno. Che cosa facesse di giorno e dove se ne stesse, era un mistero per tutti. Tornava ogni volta da via San Lorenzo, e veniva da lontano e con la faccia scura. Il chiosco era sempre chiuso, e Papa-re, quasi senza goderselo, ne pagava la tassa che grava su tutti i beni immobili. Poteva parere unirrisione considerar come immobile anche questo chiosco di Papa-re che a momenti camminava da solo, dai tanti tarli che lo abitavano, in luogo del proprietario sempre assente. Ma il fisco non bada ai tarli. Anche se il chiosco si fosse messo a passeggiare da sé per la piazza e per le strade avrebbe pagato sempre la tassa, come un qualunque altro bene immobile davvero. Dietro il chiosco, un po più là, sorgeva un caffè posticcio, di legname, o - più propriamente con licenza del proprietario - una baracca dipinta con cotal pretensione di stil floreale dove fino a tarda notte certe cosí dette canzonettiste con laccompagnamento dun pianofortino scordato, dai tasti ingialliti come i denti dun poveruomo che digiuni per professione strillavano ma no, che strillavano, poverette, se non avevano neanche fiato per dire: Ho fame? Eppure, quel caffè-concerto era ogni sera pieno zeppo davventori che, con la gola strozzata dal fumo e dal puzzo del tabacco si spassavano come a un carnevale alle smorfie sguajate e compassionevoli ai lezii da scimmie tisiche, di quelle femmine disgraziate, le quali, non potendo la voce mandavano le braccia e più spesso le gambe ai sette cieli Benee! Bravaa! Biiis!, e parteggiavano anche per questa o per quella mettendo negli applausi e nelle disapprovazioni tanto calore e tanto accanimento che più volte la questura era dovuta intervenire a sedarne la violenza rissosa. Per questi egregi avventori Papa-re stava, dinverno, ogni notte fin dopo il tocco a morirsi di freddo nel chiosco, pisolando, con la sua mercanzia davanti: sigari candele steariche, scatole di fiammiferi, cerini per le scale e i pochi giornali della sera, che gli restavano dal giro per le strade consuete. Sul far della sera, veniva al chiosco e aspettava che una ragazzetta, sua nipotina, gli recasse un grosso scaldino di terracotta; lo prendeva per il manico e, col braccio teso, lo mandava un pezzo avanti e dietro per ravvivarne il fuoco; poi lo ricopriva con un po di cenere che teneva in serbo nel chiosco e lo lasciava lí a covare, senza neanche curarsi di chiudere a chiave lo sportello. Non avrebbe potuto resistere al freddo della notte per tante ore, senza quello scaldino, Papa-re, vecchio comera ormai e cadente. Ah, senza un pajo di buone gambe, senza una voce squillante, come far più il giornalajo? Ma non gli anni soltanto lo avevano debellato cosí né soltanto le membra aveva imbecillite dalletà: anche lanima, per le tante disgrazie, povero Papa-re. Prima disgrazia, si sa, la scoronazione del Santo Padre; poi la morte della moglie; poi quella dellunica figliuola; morte atroce, in un ospedale infame, dopo il disonore e la vergogna dondera venuta al mondo quella ragazzetta, per cui egli, ora, seguitava a vivere e a tribolare. Se non avesse avuto quella povera innocente da mantenere Limmagine del destino che opprimeva e affogava, nella vecchiaja, Papa-re si poteva intravedere in quel suo gran cappellaccio roccioso e sbertucciato, che troppo largo di giro, gli sprofondava fin sotto la nuca e fin sopra gli occhi. Chi glielaveva regalato? dove lo aveva ripescato? Quando, sottesso, Papa-re fermo in mezzo alla piazza socchiudeva gli occhi, pareva dicesse: Eccomi qua. Vedete? Se voglio vivere, devo stare per forza sotto questo cappello qua che mi pesa e mi toglie il respiro! Se voglio vivere! Ma non avrebbe voluto vivere per nientissimo affatto lui: sera tremendamente seccato; non guadagnava quasi più nulla. Prima, i giornali glieli davano a dozzine; ora il distributore gliene affidava sí e no poche copie, per carità quelle che gli restavano dopo aver fornito tutti gli altri rivenditori che savventavano vociando per aver prima le loro dozzine e far più presto la corsa. Papa-re, per non farsi schiacciare tra la ressa, se ne stava indietro ad aspettare che anche le donne fossero provviste prima di lui; qualche malcreato, spesso, gli lasciava andare un lattone e lui se lo pigliava in santa pace e si tirava da canto per non essere investito a mano a mano da quelli che ottenute le copie, si scagliavano a testa bassa, con cieca furia, in tutte le direzioni. Egli li vedeva scappar via come razzi, e sospirava, tentennando sulle povere gambe piegate. - A te, Papa-re: sciala, due dozzine, stasera! Cè la rivoluzione in Russia. Papa-re alzava le spalle, socchiudeva gli occhi, pigliava il suo pacco, e via dopo tutti gli altri adoperandosi anche lui a correre con quelle gambe e forzando la voce chioccia a strillare: - La Tribúuuna! Poi con altro tono: - La rivoluzione in Russiaaa! E infine, quasi tra sé: - Importante stasera la Tribuna. Manco male che due portinaj in via Volturno, uno in via Gaeta, un altro in via Palestro gli eran rimasti fedeli e lo aspettavano. Le altre copie doveva venderle cosí, alla ventura, girando per tutto il quartiere del Macao. Verso le dieci, stanco, affannato, andava a rintanarsi nel chiosco, ove aspettava, dormendo, che gli avventori uscissero dal caffè. Ne aveva fino alla gola, di quel mestieraccio! Ma, quando si è vecchi, che rimedio cè? Vuòtati pure il capo, non ne trovi nessuno. Là, il muraglione del Pincio. Vedendo, sul tramonto, apparire la nipotina quasi scalza, con la vesticciuola sbrendolata, e infagottata, povera creatura in un vecchio scialle di lana che una vicina le aveva regalato Papa-re si pentiva ogni volta anche della poca spesa di quel fuoco che pur gli era indispensabile. Non gli restava più altro di bene nella vita, che quella bambina e quello scaldino. Vedendoli arrivare entrambi, sorrideva loro da lontano, stropicciandosi le mani. Baciava in fronte la nipotina e si metteva ad agitar lo scaldino per ravvivarne la brace. Laltra sera, intanto, o che avesse lanima più imbecillita del solito o che si sentisse più stanco, nel mandare avanti e dietro lo scaldino tutta un tratto, ecco che gli sfugge di mano, e va a schizzar là, in mezzo alla piazza, in frantumi. Paf! Una gran risata della gente, che si trovava a passare, accolse quel volo e quello scoppio per la faccia che fece Papa-re nel vedersi scappar di mano il fido compagno delle sue fredde notti e per lingenuità della bimba che gli era corsa dietro istintivamente, come se avesse voluto acchiapparlo per aria. Nonno e nipotina si guardarono negli occhi, rimminchioniti. Papa-re, ancora col braccio proteso, nellatto di mandare avanti lo scaldino. Eh, troppo avanti lo aveva mandato! E il carbone acceso, ecco, friggeva là, tra i cocci, in una pozza dacqua piovana. - Viva lallegria! - dissegli alla fine, riscotendosi e tentennando il capo. - Ridete, ridete. Starò allegro anchio, stanotte. Va, Nena mia, va. Alla fin fine, forse è meglio cosí. E savviò per i giornali. Quella sera, invece di venire a rintanarsi verso le dieci nel chiosco, prese un giro più alla lontana per le vie del Macao. Avrebbe trovato freddo il suo covo notturno, e più freddo avrebbe sentito a star lí fermo, seduto. Ma, alla fine, si stancò. Prima dentrare nel chiosco volle guardare il punto della piazza ove lo scaldino era schizzato, come se gli potesse venire di là un po di caldo. Dal caffè posticcio venivano le stridule note del pianofortino e, a quando a quando, gli scrosci dapplausi e i fischi degli avventori. Papa-re col bavero del pastrano logoro tirato fin sopra gli orecchi, le mani gronchie dal freddo strette sul petto con le poche copie del giornale che gli erano rimaste si fermò un pezzo a guardare dietro il vetro appannato della porta. Si doveva star bene, lí dentro, con un poncino caldo in corpo. Brrr! sera rimessa la tramontana, che tagliava la faccia e sbiancava finanche il selciato della piazza. Non cera una nuvola in cielo e pareva che anche le stelle lassú tremassero tutte di freddo. Papa-re guardò, sospirando, il chiosco nero sotto i lecci neri si cacciò i giornali sotto lascella e sappressò per sfilare la sola banda davanti. - Papa-re - chiamò allora qualcuno, con voce roca, dallinterno del chiosco. Il vecchio giornalajo ebbe un sobbalzo e si sporse a guardare. - Chi è là? - Io, Rosalba. E lo scaldino? - Rosalba? - Vignas. Non ti ricordi più? Rosalba Vignas. - Ah, - fece Papa-re, che riteneva in confuso i nomi strambi di tutte le canzonettiste passate e presenti del caffè. - E perché non te ne vai al caldo? Che stai a far lí? - Aspettavo te. Non entri? - E che vuoi da me? Fatti vedere. - Non voglio farmi vedere. Sto qua accoccolata, sotto la tavoletta. Entra. Ci staremo bene. Papa-re girò il chiosco, con la banda in mano, ed entrò, curvandosi, per lo sportello. - Dove sei? - Qua, - disse la donna. Non si vedeva, nascosta comera sotto la tavoletta su cui Papa-re posava i giornali, i sigari, le scatole di fiammiferi e le candele. Stava seduta dove di solito il vecchio appoggiava i piedi, quando si metteva a sedere sul sediolino alto. - E lo scaldino? - domandò quella di nuovo, da lí sotto. - Lhai smesso? - Sta zitta, mi sè rotto, oggi. Mè scappato di mano, nel dimenarlo. - Oh guarda! E ti muori di freddo? Ci contavo io, sullo scaldino. Sú, siedi. Ti riscaldo io, Papa-re. - Tu? Che vuoi più riscaldarmi, tu, ormai. Sono vecchio, figlia. Va, va. Che vuoi da me? La donna scoppiò in una stridula risata e gli afferrò una gamba. - Va, sta quieta! - disse Papa-re, schermendosi. - Che tanfo di zozza. Hai bevuto? - Un pochino. Mettiti a sedere. Vedrai che centriamo. Sú, cosí monta sú. Ora ti riscaldo le gambe. O vuoi un altro scaldino? Eccotelo. E gli posò sú le gambe come un involto, caldo, caldo. - Che roba è? - domandò il vecchio. - Mia figlia. - Tua figlia? Ti sei portata appresso anche la bimba? - Mhanno cacciata di casa, Papa-re. Mi ha abbandonata. - Chi? - Lui, Cesare. Sono in mezzo alla strada. Con la pupa in braccio. Papa-re scese dal seggiolino, si curvò nel bujo verso la donna accoccolata e le porse la bimba. - Tieni qua, figlia, tieni qua, e vattene. Ho i miei guaj; lasciami in pace! - Fa freddo, - disse la donna con voce ancor più rauca. - Mi cacci via anche tu? - Ti vorresti domiciliare qua dentro? - le domandò, aspro, Papa-re. - Sei matta o ubbriaca davvero? La donna non rispose, né si mosse. Forse piangeva. Come una sfumatura di suono, titillante, dal fondo di via Volturno sintese nel silenzio una mandolinata che savvicinava di punto in punto, ma che poi, a un tratto, tornò a perdersi man mano, smorendo, in lontananza. - Lasciamelo aspettare qua, ti prego, - riprese, poco dopo, la donna, cupamente. - Ma aspettare, chi? - domandò di nuovo Papa-re. - Lui, te lho detto: Cesare. È là, nel caffè. Lho veduto dalla vetrata. - E tu va a raggiungerlo, se sai che è là! Che vuoi da me? - Non posso, con la pupa. Mi ha abbandonata! È là con unaltra. E sai con chi? Con Mignon, già! con la celebre Mign già, che comincerà a cantare domani sera. La presenta lui, figúrati! Le ha fatto insegnare le canzonette dal maestro, a un tanto allora. Sono venuta per dirgli due paroline, appena esce. A lui e a lei. Lasciami star qua. Che male ti faccio? Ti tengo anzi più caldo, Papa-re. Fuori, con questo freddo, la povera creatura mia Tanto, ci vorrà poco: una mezzoretta sí e no. Via, sii buono, Papa-re! Rimettiti a sedere e riprenditi la bimba su le ginocchia. Qua sotto non la posso tenere. Starete più caldi tutti e due. Dorme, povera creatura, e non dà fastidio. Papa-re si rimise a sedere e si riprese la bimba sulle ginocchia borbottando: - Oh guarda un po che altro scaldino son venuto a trovare io qua, stanotte. Ma che gli vuoi dire? - Niente. Due parole, - ripeté quella. Tacquero per un buon pezzo. Dalla prossima stazione giungeva il fischio lamentoso di qualche treno in arrivo o in partenza. Passava per la vasta piazza deserta qualche cane randagio. Laggiú, imbacuccate, due guardie notturne. Nel silenzio, si sentivano perfino ronzare le lampade elettriche. - Tu hai una nipotina, è vero, Papa-re? - domandò la donna, riscotendosi con un sospiro. - Nena, sí. - Senza mamma? - Senza. - Guarda la mia figliuola. Non è bella? Papa-re non rispose. - Non è bella? - insistette la donna. - Ora che ne sarà di lei, povera creatura mia? Ma cosí cosí non posso più stare. Qualcuno dovrà pure averne pietà. Tu capisci che non trovo da lavorare, con lei in braccio. Dove la lascio? E poi, sí! chi mi prende? Neanche per serva mi vogliono. - Sta zitta! - la interruppe il vecchio, scrollandosi convulso; e si mise a tossire. Ricordava la figlia, che gli aveva lasciato cosí, sulle ginocchia, una creaturina come quella. La strinse piano piano a sé, teneramente. La carezza però non era per lei, era per la nipotina, chegli in quel punto ricordava cosí piccola, e quieta e buona come questa. Venne dal caffè un più forte scoppio dapplausi e di grida scomposte. - Infame! - esclamò a denti stretti la donna. - Se la spassa là, con quella brutta scimmia più secca della morte. Di, viene qua ogni sera al solito, è vero? a comprare il sigaro, appena esce. - Non so, - disse Papa-re, alzando le spalle. - Cesare, il Milanese, come non sai? Quel biondo, alto, grosso, con la barba spartita sul mento, sanguigno. Ah, è bello! E lui lo sa, canaglia, e se napprofitta. Non ti ricordi che mi prese con sé, lanno scorso? - No, - le rispose il vecchio, seccato. - Come vuoi che mi ricordi, se non ti lasci vedere? La donna emise un ghigno, come un singulto, e disse cupamente: - Non mi riconosceresti più. Sono quella che cantava i duettini con quello scimunito di Peppot. Peppot, sai? Monte Bisbin? Sí, quello. Ma non fa nulla, se non ti ricordi. Non sono più quella. Mha finita, mi ha distrutta, in un anno. E sai? In principio, diceva anche che mi voleva sposare. Roba da ridere, figúrati! - Figúrati! - ripeté Papa-re, già mezzo appisolato. - Non ci credetti mai, - seguitò la donna. - Dicevo tra me: Purché mi tenga, ora. E lo dicevo per via di codesta creatura che, non so come, forse perché mi presi troppo di lui, avevo concepito. Dio mi volle castigare cosí. Poi, che ne sapevo io? poi fu peggio. Avere una figlia! pare niente! Gilda Boa ti ricordi di Gilda Boa? mi diceva: Buttala!. Come si butta? Lui, sí, la voleva buttare davvero. Ebbe il coraggio di dirmi che non gli somigliava. Ma guardala, Papa-re, se non è tutta lui! Ah, infame! Lo sa bene che è sua, che io non potevo farla con altri perché per lui io non ci vedevo più dagli occhi, tanto mi piaceva! E gli sono stata peggio duna schiava, sai? Mha bastonata, ed io zitta; mha lasciata morta di fame, ed io zitta. Ci ho sofferto, ti giuro, non per me, ma per codesta creatura, a cui, digiuna, non potevo dar latte. Ora, poi Seguitò cosí per un pezzo; ma Papa-re non la sentiva più: stanco confortato dal calore di quella piccina trovata lí in luogo del suo scaldino, sera al suo solito addormentato. Si destò di soprassalto, quando, aperta la vetrata del caffè gli avventori cominciarono a uscire rumorosamente, mentre gli ultimi applausi risonavano nella sala. Ma, overa la donna? - Ohé! Che fai? - le domandò Papa-re, insonnolito. Ella sera cacciata carponi, ansimante, tra i piedi della sedia alta, su cui Papa-re stava seduto; aveva schiuso con una mano lo sportello; e rimaneva lí, come una belva, in agguato. - Che fai? - ripeté Papa-re. Una pistolettata rintronò in quel punto fuori del chiosco. - Zitto, o arrestano anche te! - gridò la donna al vecchio, precipitandosi fuori e richiudendo di furia lo sportello. Papa-re, atterrito dagli urli, dalle imprecazioni, dal tremendo scompiglio dietro il chiosco si curvò sulla piccina che aveva dato un balzo allo sparo, e si restrinse tutto in sé, tremando. Accorse di furia una vettura, che, poco dopo, scappò via di galoppo, verso lospedale di SantAntonio. E un groviglio di gente furibonda passò vociando davanti al chiosco e si allontanò verso Piazza delle Terme. Altra gente però era rimasta lí, sul posto, a commentare animatamente il fatto, e Papa-re con gli orecchi tesi, non si moveva, temendo che la bimba mettesse qualche strillo. Poco dopo, uno dei camerieri del caffè venne a comperare un sigaro al chiosco. - Eh, Papa-re, hai visto che straccio di tragedia? - Ho inteso - balbettò. - E non ti sei mosso? - esclamò ridendo il cameriere. - Sempre col tuo scaldino, eh? - Col mio scaldino, già - disse Papa-re, curvo, aprendo la bocca sdentata a uno squallido sorriso. Novelle per un anno di luigi pirandello LONTANO PRIMA PARTE CAPITULO UNO Dopo aver cercato inutilmente dappertutto questo e quel capo di vestiario e avere imprecato: - Porco diavolo! - non si sa quante volte, tra sbuffi e grugniti e ogni sorta di gesti irosi alla fine Pietro Mílio o Don Paranza come lo chiamavano in paese sentí il bisogno doffrirsi uno sfogo andando a gridare alla parete che divideva la sua camera da quella della nipote Venerina: - Dormi, sai! fino a mezzogiorno, cara. Ti avverto però che oggi non cè lo sciocco che piglia pesci per te. E veramente quella mattina don Paranza non poteva andare alla pesca, come da tanti anni era solito. Gli toccava invece porco diavolo! vestirsi di gala, o impuparsi secondo il suo modo di dire. Già! perché era viceconsole, lui, di Svezia e Norvegia. E Venerina, che dalla sera avanti sapeva del prossimo arrivo del nuovo piroscafo norvegese - ecco qua - non gli aveva preparato né la camicia inamidata né la cravatta, né i bottoni, né la finanziera: nulla, insomma. In due cassetti del canterano, in luogo delle camíce, aveva intravisto una fuga di spaventatissimi scarafaggi. - Comodi! Comodi! Scusate del disturbo! Nel terzo, una sola camicia, chi sa da quanto tempo inamidata, ingiallita. Don Paranza laveva tratta fuori con due dita, cautamente come se anche quella avesse temuto abitata dai prolifici animaletti dei due piani superiori; poi, osservando il collo, lo sparato e i polsini sfilacciati: - Bravi! - aveva aggiunto. - Avete messo barba? E sera dato a stropicciare sulle sfilàcciche un mozzicone di candela stearica. Era chiaro che tutte le altre camíce che non dovevano poi esser molte stavano ad aspettare da mesi dentro la cesta della biancheria da mandare al bucato i vapori mercantili di Svezia e Norvegia. Viceconsole della Scandinavia a Porto Empedocle don Paranza faceva nello stesso tempo anche da interprete su i rari piroscafi che di là venivano a imbarcar zolfo. A ogni vapore, una camicia inamidata: non più di due o tre lanno. Per amido, poca spesa. Certo non avrebbe potuto vivere con gli scarsi proventi di questa saltuaria professione senza lajuto della pesca giornaliera e di una misera pensioncina di danneggiato politico. Perché, sissignori, bestia non era soltanto da jeri - come egli stesso soleva dire: - bestione era sempre stato: aveva combattuto per questa cara patria, e sera rovinato. Cara-patria perciò era anche il nome con cui chiamava qualche volta la sua miserabile finanziera. Venuto da Girgenti ad abitare alla Marina, come allora si chiamavano quelle quattro casucce sulla spiaggia alle cui mura, spirando lo scirocco, venivano a rompersi furibondi i cavalloni si ricordava di quando Porto Empedocle non aveva che quel piccolo molo, detto ora Molo Vecchio e quella torre alta, fosca, quadrata, edificata forse per presidio dagli Aragonesi, al loro tempo e dove si tenevano ai lavori forzati i galeotti: i soli galantuomini del paese poveretti! Allora sí Pietro Mílio faceva denari a palate! Di interpreti, per tutti i vapori mercantili che approdavano nel porto non cera altri che lui e quella pertica sbilenca di Agostino Di Nica, che gli veniva appresso allora, come un cagnolino affamato per raccattar le briciole chegli lasciava cadere. I capitani, di qualunque nazione fossero, dovevano contentarsi di quelle quattro parole di francese che scaraventava loro in faccia imperterrito, con pretto accento siciliano: - mossiurre, sciosse, ecc. - Ma la cara patria! la cara patria! Una sola, veramente era stata la bestialità di don Paranza: quella di aver avuto ventanni, al Quarantotto. Se ne avesse avuti dieci o cinquanta, non si sarebbe rovinato. Colpa involontaria, dunque. Nel bel meglio degli affari, compromesso nelle congiure politiche, aveva dovuto esulare a Malta. La bestialità daverne ancora trentadue al Sessanta era stata, si sa! conseguenza naturale della prima. Già a Malta, a La Valletta, in quei dodici anni, sera fatto un po di largo, ajutato dagli altri fuorusciti. Ma il Sessanta! Ci pensava e fremeva ancora. A Milazzo, una palla in petto: e di quel regalo dun soldato borbonico misericordioso non aveva saputo approfittare: - era rimasto vivo! Tornato a Porto Empedocle aveva trovato il paese cresciuto quasi per prodigio, a spese della vecchia Girgenti che sdrajata su lalto colle a circa quattro miglia dal mare, si rassegnava a morir di lenta morte, per la quarta o la quinta volta guardando da una parte le rovine dellantica Acragante, dallaltra il porto del nascente paese. E al suo posto il Mílio aveva trovato tantaltri interpreti, uno più dotto dellaltro, in concorrenza fra loro. Agostino Di Nica, dopo la partenza di lui per lesilio, rimasto solo sera fatto doro e aveva smesso di far linterprete per darsi al commercio con un vaporetto di sua proprietà che andava e veniva come una spola tra Porto Empedocle e le due vicine isolette di Lampedusa e di Pantelleria. - Agostino, e la patria? Il Di Nica, serio serio, picchiava con una mano su i dindi nel taschino del panciotto: - Eccola qua! Era rimasto però tal quale bisognava dirlo, senza superbia. Madre natura, nel farlo, non sera dimenticata del naso. Che naso! Una vela! In capo, quella stessa berrettina di tela, dalla visiera di cuojo; e a tutti coloro che gli domandavano perché, con tanti bei denari, non si concedesse il lusso di portare il cappello: - Non per il cappello signori miei, - rispondeva invariabilmente, - ma per le conseguenze del cappello. Beato lui! - A me, invece, - pensava don Paranza, - con tutta la mia miseria mi tocca dindossare la finanziera e dimpiccarmi in un colletto inamidato. Sono viceconsole, io! Sí, e se qualche giorno non gli riusciva di pigliar pesci correva il rischio dandare a letto digiuno, lui e la nipote quella povera orfana lasciatagli dal fratello, anche lui cosí sfortunato che appena sbarcato in America vi era morto di febbre gialla. Ma don Paranza aveva in compenso le medaglie del Quarantotto e del Sessanta. Con la canna della lenza in mano e gli occhi fissi al sughero galleggiante assorto nei ricordi della sua lunga vita, gli avveniva spesso di tentennare amaramente il capo. Guardava le due scogliere del nuovo porto, ora tese al mare come due lunghe braccia per accogliere in mezzo il piccolo Molo Vecchio al quale, in grazia della banchina, era stato serbato lonore di tener la sede della Capitaneria e la bianca torre del faro principale; guardava il paese che gli si stendeva davanti agli occhi da quella torre detta il Rastiglio a piè del Molo fino alla stazione ferroviaria laggiú e gli pareva che, come su lui gli anni e i malanni cosí fossero cresciute tutte quelle case là, quasi luna su laltra fino ad arrampicarsi allorlo dellaltipiano marnoso che incombeva sulla spiaggia col suo piccolo e bianco cimitero lassú col mare davanti, e dietro la campagna. La marna infocata, colpita dal sole cadente, splendeva bianchissima mentre il mare, dun verde cupo, di vetro, presso la riva sindorava tutto nella vastità tremula dellampio orizzonte chiuso da Punta Bianca a levante, da Capo Rossello a ponente. Quellodore del mare tra le scogliere, lodore del vento salmastro che certe mattine nel recarsi alla pesca lo investiva cosí forte da impedirgli il respiro o il passo facendogli garrire addosso la giacca e i calzoni lodore speciale che la polvere dello zolfo sparsa dappertutto dava al sudore degli uomini affaccendati lodore del catrame, lodore dei salati lafrore che esalava sulla spiaggia dalla fermentazione di tutto quel pacciame dalghe secche misto alla rena bagnata tutti gli odori di quel paese cresciuto quasi con lui erano cosí pregni di ricordi per don Paranza che non ostante la miseria della sua vita era per lui un rammarico pensare che gli anni che facevano lui vecchio erano invece la prima infanzia del paese; tanto vero che il paese prendeva sempre più, di giorno in giorno vita coi giovani, e lui vecchio era lasciato indietro, da parte e non curato. Ogni mattina, allalba, dalla scalinata di Montoro il grido tre volte ripetuto dun banditore dalla voce formidabile chiamava tutti al lavoro sulla spiaggia: - Uomini di mare alla fatica! Don Paranza li udiva dal letto, ogni alba, quei tre appelli e si levava anche lui, ma per andarsene alla pesca, brontolando. Mentre si vestiva, sentiva giú stridere i carri carichi di zolfo, carri senza molle, ferrati traballanti sul brecciale fradicio dello stradone polveroso popolato di magri asinelli bardati che arrivavano a frotte, anchessi con due pani di zolfo a contrappeso. Scendendo alla spiaggia, vedeva le spigonare, dalla vela triangolare ammainata a metà su lalbero, in attesa del carico oltre il braccio di levante, lungo la riva, sulla quale si allineava la maggior parte dei depositi di zolfo. Sotto alle cataste simpiantavano le stadere sulle quali lo zolfo era pesato e quindi caricato sulle spalle degli uomini di mare protette da un sacco commesso alla fronte. Scalzi, in calzoni di tela, gli uomini di mare recavano il carico alle spigonare, immergendosi nellacqua fino allanca e le spigonare, appena cariche, sciolta la vela, andavano a scaricare lo zolfo nei vapori mercantili ancorati nel porto o fuori. Cosí, fino al tramonto del sole, quando lo scirocco non impediva limbarco. E lui? Lui lí, con la canna della lenza in mano. E non di rado, scotendo rabbiosamente quella canna gli avveniva di borbottare nella barba lanosa che contrastava col bruno della pelle cotta dal sole e con gli occhi verdastri e acquosi: - Porco diavolo! Non mhanno lasciato neanche pesci nel mare! CAPITULO DUE Seduta sul letto, coi capelli neri tutti arruffati e gli occhi gonfi dal sonno Venerina non si risolveva ancora a uscire dalla sua cameretta quando udí per la scala uno scalpiccío confuso tra ànsiti affannosi e la voce dello zio che gridava: - Piano, piano! Eccoci arrivati. Corse ad aprire la porta; sarrestò sgomenta, stupita, esclamando: - Oh Dio! Che è? Davanti alla porta, per langusta scala, una specie di barella sorretta penosamente da un gruppo di marinaj ansanti, costernati. Sotto unampia coperta dalbagio qualcuno stava a giacere su quella barella. - Zio! Zio! - gridò Venerina. Ma la voce dello zio le rispose dietro quel gruppo duomini che saffannava a salire gli ultimi gradini. - Niente; non ti spaventare! Ho fatto pesca anche stamattina! La grazia di Dio non ci abbandona. Piano, piano, figliuoli: siamo arrivati. Qua, entrate. Ora lo adageremo sul mio letto. Venerina vide accanto allo zio un giovine di statura gigantesca, straniero allaspetto biondo, e dal volto un po affumicato, che reggeva sotto il braccio una cassetta; poi chinò gli occhi su la barella, che i marinaj, per riprender fiato, avevano deposta presso lentrata, e domandò: - Chi è? Che è avvenuto? - Pesce di nuovo genere, non ti confondere! - le rispose don Pietro, promovendo il sorriso dei marinaj che sasciugavano la fronte. - Vera grazia di Dio! Sú, figliuoli: sbrighiamoci. Di qua, sul mio letto. E condusse i marinaj col triste carico nella sua camera ancora sossopra. Lo straniero, scostando tutti, si chinò su la barella; ne tolse via cautamente la coperta, e sotto gli occhi di Venerina raccapricciata scoprí un povero infermo quasi ischeletrito che sbarrava nello sgomento certi occhi enormi dun cosí limpido azzurro che parevano quasi di vetro, tra la squallida magrezza del volto su cui la barba era rispuntata; poi, con materna cura, lo sollevò come un bambino e lo pose a giacere sul letto. - Via tutti, via tutti! - ordinò don Pietro. - Lasciamoli soli, adesso. Per voi, figliuoli, penserà il capitano dellHammerfest. - E, richiuso luscio, aggiunse, rivolto alla nipote: - Vedi? Poi dici che non siamo fortunati. Un vapore a ogni morte di papa; ma quelluno che arriva, è la manna! Ringraziamo Dio. - Ma chi è? Si può sapere che è avvenuto? - domandò di nuovo Venerina. E don Paranza: - Niente! Un marinajo malato di tifo, agli estremi. Il capitano mha visto questa bella faccia di minchione e ha detto: Guarda, voglio farti un regaluccio, bravuomo. Se quel poveraccio moriva in viaggio, finiva in bocca a un pesce-cane; invece è voluto arrivare fino a Porto Empedocle, perché sapeva che cera Pietro Mílio, pesce-somaro. Basta. Andrò oggi stesso a Girgenti per trovargli posto allospedale. Passo prima da tua zia donna Rosolina! Voglio sperare che mi farà la grazia di tenerti compagnia finché io non ritornerò da Girgenti. Speriamo che, per questa sera, sia tutto finito. Aspetta oh debbo dire Riaprí luscio e rivolse qualche frase in francese a quel giovane straniero che chinò più volte il capo in risposta; poi, uscendo, soggiunse alla nipote: - Mi raccomando: te ne starai di là, in camera tua. Vado e torno con tua zia. Per istrada, alla gente che gli domandava notizie, seguitò a rispondere senza nemmeno voltarsi: - Pesca pesca: tricheco! Forzando la consegna della serva, sintrodusse in casa di donna Rosolina. La trovò in gonnella e camicia, con le magre braccia nude e un asciugamani su le spallucce ossute che sapparecchiava il latte di crusca per lavarsi la faccia. - Maledizione! - strillò la zitellona cinquantaquattrenne, riparandosi dun balzo dietro una cortina. - Chi entra? Che modo! - Ho gli occhi chiusi, ho gli occhi chiusi! - protestò Pietro Mílio. - Non guardo le vostre bellezze! - Subito, voltatevi! - ordinò donna Rosolina. Don Pietro obbedí e, poco dopo, udí luscio della camera sbatacchiare furiosamente. Attraverso quelluscio, allora, egli le narrò ciò che gli era accaduto, pregandola di far presto. Impossibile! Lei, donna Rosolina, uscir di casa a quellora? Impossibile! Caso eccezionale, sí. Ma quel malato, era vecchio o giovane? - Santo nome di Dio! - gemette don Pietro. - Alla vostra età, dite sul serio? Né vecchio, né giovane: è moribondo. Sbrigatevi! Ah sí! prima che donna Rosolina si risolvesse a licenziarsi dalla propria immagine nello specchio dovette passare più di unora. Si presentò alla fine tutta aggeggiata, come una bertuccia vestita, lampio scialle indiano con la frangia fino a terra tenuto sul seno da un gran fermaglio doro smaltato con pendagli a lagrimoni grossi orecchini agli orecchi, la fronte simmetricamente virgolata da certi mezzi riccetti unti non si sa di qual manteca e tinte le guance e le labbra. - Eccomi, eccomi E gli occhietti lupigni, guarniti di lunghissime ciglia, lappoleggiando chiesero a don Pietro ammirazione e gratitudine per quellabbigliamento straordinariamente sollecito. Ben altro un tempo quegli occhi avevano chiesto a don Pietro: ma questi, Pietro di nome, pietra di fatto. Trovarono Venerina su tutte le furie. Quel giovine straniero sera arrischiato a picchiare alluscio della camera dove ella sera chiusa, e chi sa che cosa le aveva bestemmiato nella sua lingua; poi se nera andato. - Pazienza, pazienza fino a questa sera! - sbuffò don Paranza. - Ora scappo a Girgenti. Di, un po: lui, il malato, sè sentito? Tutti e tre entrarono pian pianino per vederlo. Restarono, trattenendo il fiato, presso la soglia. Pareva morto. - Oh Dio! - gemette donna Rosolina. - Io ho paura! Non ci resisto. - Ve ne starete di là, tutte due, - disse don Pietro. - Di tanto in tanto vi affaccerete qua alluscio, per vedere come sta. Tirasse almeno avanti ancora un pajo di giorni! Ma mi par proprio chaccenni dandarsene e non mi mancherebbe altro! Ah che bei guadagni che bei guadagni mi dà la Norvegia! Basta: lasciatemi scappare. Donna Rosolina lo acchiappò per un braccio. - Dite un po: è turco o cristiano? - Turco, turco: non si confessa! - rispose in fretta don Pietro. - Mamma mia! Scomunicato! - esclamò la zitellona segnandosi con una mano e tendendo laltra per portarsi via Venerina fuori di quella camera. - Sempre cosí! - sospirò poi, nella camera della nipote, alludendo a don Pietro che già se nera andato. - Sempre con la testa tra le nuvole! Ah, se avesse avuto giudizio E qui donna Rosolina che toglieva ogni volta pretesto dalle continue disgrazie di don Paranza per parlare con mille reticenze e sospiri del suo mancato matrimonio anche in questultima volle vedere la mano di Dio, il castigo il castigo duna colpa remota di lui: quella di non aver preso lei in moglie. Venerina pareva attentissima alle parole della zia; pensava invece, assorta, con un senso di pauroso smarrimento, a quellinfelice che moriva di là solo, abbandonato, lontano dal suo paese, dove forse moglie e figliuoli lo aspettavano. E a un certo punto propose alla zia dandare a vedere come stesse. Andarono strette luna allaltra, in punta di piedi e si fermarono poco oltre la soglia della camera, sporgendo il capo a guardare sul letto. Linfermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si fecero un po più avanti; ma al lieve rumore, linfermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovine straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dellinfermo già quasi al bujo accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dellinfermo sentí che lo chiamava con dolcezza: - Cleen Cleen. Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? Linfermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovine marinajo sussultare, lo sentí piangere curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli loccorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole chegli le disse ma comprese bene dai gesti e dallespressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte linfermo poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti. Donna Rosolina poco dopo, tutta impaurita, sporse il capo dalluscio e vide Venerina che se ne stava seduta lí, come se nulla fosse, assorta, e con gli occhi lagrimosi. - Ps, ps! - la chiamò, e col gesto le disse: - che fai? sei matta? Venerina le mostrò la lettera e la borsetta, che teneva ancora in mano e le accennò dentrare. Non cera più da aver paura. Le narrò a bassa voce la scena commovente tra i due compagni e la pregò che sedesse anche lei a vegliare quel poveretto che moriva abbandonato. Nel silenzio della sera sopravvenuta sonò a un tratto, acuto, lungo, straziante, il fischio duna sirena, come un grido umano. Venerina guardò la zia, poi linfermo sul letto, avvolto nellombra, e disse piano: - Se ne vanno. Lo salutano. CAPITULO TRE - Zio, come si dice bestia in francese? Pietro Mílio, che stava a lavarsi in cucina, si voltò con la faccia grondante a guardare la nipote: - Perché? Vorresti chiamarmi in francese? Si dice bete, figlia mia: bete bete! E dimmelo forte, sai! Altro che bestia si meritava desser chiamato. Da circa due mesi teneva in casa e cibava come un pollastro quel marinaio piovutogli dal cielo. A Girgenti - manco a dirlo! - non aveva potuto trovargli posto allospedale. Poteva buttarlo in mezzo alla strada? Aveva scritto al Console di Palermo - ma sí! - Il Console gli aveva risposto che desse ricetto e cura al marinajo dellHammerfest fin tanto che esso non fosse guarito, o - nel caso che fosse morto - gli desse sepoltura per bene che delle spese poi avrebbe avuto il rimborso. Che genio, quel Console! Come se lui, Pietro Mílio, potesse anticipare spese e dare alloggio ai malati. Come? dove? Per lalloggio, sí: aveva ceduto allinfermo il suo letto e lui a rompersi le ossa sul divanaccio sgangherato che gli cacciava tra le costole le molle sconnesse cosí che ogni notte sognava di giacer lungo disteso sulle vette di una giogaja di monti. Ma per la cura, poteva andare dal farmacista, dal droghiere dal macellajo a prender roba a credito, dicendo che la Norvegia avrebbe poi pagato? - Lí, boghe e cefaletti, il giorno, e gronghi la sera, quando ne pescava; e se no, niente! Eppure quel povero diavolo era riuscito a non morire! Doveva essere a prova di bomba se non ci aveva potuto neanche il medico del paese che aveva tanto buon cuore e tanta carità di prossimo da ammazzare almeno un concittadino al giorno. Non diceva cosí, perché in fondo volesse male a quel povero straniero; no, ma - porco diavolo! - esclamava don Pietro - chi più poveretto di me? Manco male che, fra pochi giorni, si sarebbe liberato. Il Norvegese, chegli chiamava Larso si chiamava Lars Cleen, era già entrato in convalescenza e di lí a una, a due settimane al più, si sarebbe potuto mettere in viaggio. Ne era tempo, perché donna Rosolina non voleva più saperne di far la guardia alla nipote: protestava desser nubile anche lei e che non le pareva ben fatto che due donne stessero a tener compagnia a quelluomo chella credeva veramente turco, e perciò fuori della grazia di Dio. Già si era levato di letto, poteva muoversi e e non si sa mai! Donna Rosolina non aggiungeva in queste rimostranze a don Pietro, che il contegno di Venerina, verso il convalescente, da un pezzo non le garbava più. Il convalescente pareva uscito dalla malattia mortale quasi di nuovo bambino. Il sorriso, lo sguardo degli occhi limpidi avevano proprio una espressione infantile. Era ancora magrissimo; ma il volto gli sera rasserenato, la pelle gli si ricoloriva leggermente; e gli rispuntavano più biondi, lievi, aerei, i capelli che gli erano caduti durante la malattia. Venerina, nel vederlo cosí timido, smarrito nella beatitudine di quel suo rinascere in un paese ignoto tra gente estranea, provava per lui una tenerezza quasi materna. Ma tutta la loro conversazione si riduceva, per Venerina che non intendeva il francese e tanto meno il norvegese a una variazione di tono nel pronunziare il nome di lui, Cleen. Cosí, se egli si ricusava, arricciando il naso, scotendo la testa di prendere qualche medicina o qualche cibo, ella pronunziava quel Cleen con voce cupa dimpero, aggrottando le ciglia su gli occhi fermi, severi, come per dire: Obbedisci: non ammetto capricci!. - Se poi egli, in uno scatto di gioconda tenerezza, vedendosela passar da presso le tirava un po la veste, col volto illuminato da un sorriso di gratitudine e di simpatia Venerina strascicava quel Cleen in una esclamazione di stupore e di rimprovero, come se volesse dirgli: Sei matto? Ma lo stupore era finto, il rimprovero dolce: espressi luno e laltro per ammansare gli scrupoli di donna Rosolina che assistendo a quelle scene, sarebbe diventata di centomila colori, se non avesse avuto sulle magre gote quella patina di rossetto. Anche lei, Venerina, si sentiva quasi rinata. Avvezza a star sempre sola, in quella casa povera e nuda, senza cure intime senza affetti vivi, da un pezzo sera abbandonata a unuggia invincibile a un tedio smanioso: il cuore le si era come isterilito, e la sterilità del sentimento si disfaceva in lei nella pigrizia più accidiosa. Lei stessa, ora, non avrebbe saputo spiegarsi perché le andasse tanto di sfaccendare per casa lietamente, di levarsi per tempo e dacconciarsi. - Miracoli! Miracoli! - esclamava don Paranza, rincasando la sera, con gli attrezzi da pesca, tutto fragrante di mare. Trovava ogni cosa in ordine: la tavola apparecchiata, pronta la cena. - Miracoli! Entrava nella camera dellinfermo, fregandosi le mani: - Bon suarre, mossiur Cleen, bon suarre! - Buona sera - rispondeva in italiano il convalescente, sorridendo, staccando e quasi incidendo con la pronunzia le due parole. - Come come? - esclamava allora don Pietro stupito, guardando Venerina che rideva, e poi donna Rosolina che stava seria seduta, intozzata su di sé, con le labbra strette e le palpebre gravi, semichiuse. A poco a poco Venerina era riuscita a insegnare allo straniero qualche frase italiana e un po di nomenclatura elementare, con un mezzo semplicissimo. Glindicava un oggetto nella camera e lo costringeva a ripeterne più e più volte il nome finché non lo pronunziasse correttamente: - bicchiere letto, seggiola, finestra - E che risate quando egli sbagliava, risate che diventavano fragorose se saccorgeva che la zia zitellona legnosa nella sua pudibonda severità, per non cedere al contagio del riso si torturava le labbra massime quando linfermo accompagnava con gesti comicissimi quelle parole staccate telegrafando cosí a segni le parti sostanziali del discorso che gli mancavano. Ma presto egli poté anche dire: aprire, chiudere finestra, prendere bicchiere, e anche voglio andare letto. Se non che, imparato quel voglio, cominciò a farne frequentissimo uso e limpegno che metteva nel superare lo stento della pronunzia, dava un più reciso tono di comando alla parola. Venerina ne rideva, ma pensò dattenuare quel tono insegnando allinfermo di premettere ogni volta a quel voglio un prego. Prego, sí, ma poiché egli non riusciva a pronunziare correttamente questa nuova parola quando voleva qualche cosa, aspettava che Venerina si voltasse a guardarlo e allora congiungeva le mani in segno di preghiera e quindi spiccicava più che mai imperioso e reciso il suo voglio. La premessa di quel segno di preghiera era assolutamente necessaria ogni qual volta egli voleva presso di sé lo stipetto che il compagno gli aveva portato dal piroscafo, il giorno in cui ne era sceso moribondo. Venerina glielo porgeva ogni volta di malanimo e senza il garbo consueto. Quella cassetta rappresentava per lui la patria lontana: cerano tutti i suoi ricordi e tante lettere e alcuni ritratti. Guardandolo obliquamente, mentregli rileggeva qualcuna di quelle lettere o se ne stava astratto, con gli occhi invagati, Venerina lo vedeva quasi sotto un altro aspetto come se fosse avvolto in unaltra aria che lo allontanasse da lei allimprovviso e notava tante particolarità della diversa natura di lui, non mai prima notate. Quella cassetta, in cui egli frugava con tanta insistenza le richiamava davanti agli occhi limmagine di quellaltro marinajo che lo aveva sollevato dalla barella come un bambino per deporlo sul letto lí, e poi se nera andato, piangendo. Ed ella si era presa tanta cura di quellabbandonato! Chi era egli? Donde veniva? Quali ricordi custodiva con tanto amore in quella cassetta? Venerina scrollava a un tratto le spalle con un moto di dispetto, dicendo a se stessa: - Che me nimporta? - e lo lasciava lí solo nella camera, a pascersi di quei suoi segreti ricordi e si tirava con sé la zia, che la seguiva stordita di quella risoluzione repentina: - Che facciamo? - Nulla. Ce nandiamo! Venerina ricadeva dun tratto, in quei momenti, nel suo tedio neghittoso inasprito da una sorda stizza o aggravato da una pena dindefiniti desiderii: la casa le appariva vuota di nuovo vuota la vita, e sbuffava: non voleva far nulla, più nulla! Novelle per un anno di luigi pirandello LONTANO SECONDO PARTE CAPITULO QUATTRO. Lars Cleen, appena solo, si sentiva come caduto in un altro mondo, più luminoso di cui non conosceva che tre abitanti soli e una casa, anzi una camera. Non si rendeva ragione di quei dispettucci di Venerina. Non si rendeva ragione di nulla. Tendeva lorecchio ai rumori della via, si sforzava dintendere; ma nessuna sensazione della vita di fuori riusciva a destare in lui unimmagine precisa. La campana sí, ma egli vedeva col pensiero una chiesa del suo remoto paese! Un fischio di sirena ed egli vedeva lHammerfest perduto nei mari lontani. E comera restato una sera, nel silenzio, alla vista della luna, nel vano della finestra! Era pure era pure la stessa luna chegli tante volte in patria, per mare, aveva veduta; ma gli era parso che lí, in quel paese ignoto, ella parlasse ai tetti di quelle case al campanile di quella chiesa, quasi un altro linguaggio di luce e laveva guardata a lungo, con un senso di sgomento angoscioso, sentendo più acuta che mai la pena dellabbandono, il proprio isolamento. Viveva nel vago, nellindefinito, come in una sfera vaporosa di sogni. Un giorno, finalmente, saccorse che sul coperchio della cassetta erano scritte col gesso tre parole: - bet! bet! bet! - cosí. Domandò col gesto a Venerina che cosa volessero significare, e Venerina, pronta: - Tu bet! Lars Cleen restò a guardarla con gli occhi chiari ridenti e smarriti. Non comprendeva, o meglio non sapeva credere che No, no - e con le mani le fece segno che avesse pietà di lui che tra poco doveva partire. Venerina scrollò le spalle e lo salutò con la mano. - Buon viaggio! - No, no, - fece di nuovo il Cleen col capo e la chiamò a sé col gesto: aprí la cassetta e ne trasse una veduta fotografica di Trondhjem. Vi si vedeva, tra gli alberi, la maestosa cattedrale marmorea sovrastante tutti gli altri edifici col camposanto prossimo, ove i fedeli superstiti si recano ogni sabato a ornare di fiori le tombe dei loro morti. Ella non riuscí a comprendere perché le mostrasse quella veduta. - Ma mère, ici, - saffannava a dirle il Cleen, indicandole col dito il cimitero, lí, allombra del magnifico tempio. Anche lui, come don Pietro, non era molto padrone della lingua francese, che del resto non serviva affatto con Venerina. Trasse allora dalla cassetta unaltra fotografia: il ritratto duna giovine. Subito Venerina vi fissò gli occhi, impallidendo. Ma il Cleen si pose accanto al volto il ritratto, per farle vedere che quella giovine gli somigliava. - Ma soeur, - aggiunse. Questa volta Venerina comprese e silarò tutta. Se poi quella sorella fosse fidanzata o già moglie del giovane marinajo che aveva recato la cassetta Venerina non si curò più che tanto dindovinare. Le bastò sapere che Larso era celibe. Sí: ma non doveva ripartire fra pochi giorni? Era già in grado di uscir di casa e di recarsi a piedi, sul tramonto, al Molo Vecchio. Una frotta di monellacci scalzi, stracciati, alcuni ignudi nati, abbrustiti dal sole seguiva ogni volta Lars Cleen in quelle sue passeggiate: lo spiavano scambiandosi ad alta voce osservazioni e commenti che presto si mutavano in lazzi. Egli, stordito, abbagliato nellaria che grillava di luce, si voltava ora verso luno ora verso laltro, sorridendo; talora gli toccava di minacciare col bastone i più insolenti; poi sedeva sul muricciuolo della banchina a guardare i bastimenti ormeggiati e il mare infiammato dal riflesso delle nuvole vespertine. La gente si fermava a osservarlo, mentre egli se ne stava in quellatteggiamento, tra smarrito ed estatico: lo guardava come si guarda una gru o una cicogna stanca e sperduta, discesa dallalto dei cieli. Il berretto di pelo, il pallore del volto e lestrema biondezza della barba e dei capelli attiravano specialmente la curiosità. Egli alla fine se ne stancava e piano piano rincasava, triste. Dalla lettera lasciatagli dal compagno, insieme col denaro sapeva che lHammerfest dopo il viaggio in America, sarebbe ritornato a Porto Empedocle, fra sei mesi. Ne erano trascorsi già tre. Volentieri si sarebbe rimbarcato sul suo piroscafo di ritorno, volentieri si sarebbe riunito ai compagni; ma come trattenersi tre altri mesi, cosí, senza più alcuna ragione, nella casa che lospitava? Il Mílio aveva già scritto al console in Palermo per fargli ottenere gratuitamente il rimpatrio. Che fare? partire o attendere? - Decise di consigliarsi col Mílio stesso, una di quelle sere, al ritorno dalla pesca dei gronghi. Venerina assistette, dopo cena, a quel dialogo che voleva essere in francese tra lo zio e lo straniero. Dialogo? Si sarebbe detto diverbio piuttosto, a giudicare dalla violenza dei gesti ripetuti con esasperazione dalluno e dallaltro. Venerina, sospesa, costernata, a un certo punto, nel vedersi additata rabbiosamente dallo zio, diventò di bragia. Eh che! Parlavano dunque di lei? a quel modo? Vergogna, ansia, dispetto le fecero a un tratto tale impeto dentro che appena il Cleen si ritirò, saltò sú a domandare allo zio: - Che centro io? Che avete detto di me? - Di te? Niente, - rispose don Pietro, rosso e sbuffante, dopo quella terribile fatica. - Non è vero! Avete parlato di me. Ho capito benissimo. E tu ti sei arrabbiato! Don Pietro non si raccapezzava ancora. - Che tha detto? Che tha inventato? - incalzò Venerina, tutta accesa. - Vuole andarsene? E tu lascialo andare! Non me nimporta nulla, sai, proprio nulla. Don Paranza restò a guardare ancora un pezzo la nipote, stordito, con la bocca aperta. - Sei matta? O io Allimprovviso si diede a girare per la stanza come se cercasse la via per scappare e agitando per aria le manacce spalmate: - Che asino! - gridò. - Che imbecille! Oh somarone! A settantotto anni! Mamma mia! Mamma mia! Si voltò di scatto a guardare Venerina mettendosi le mani tra i capelli. - Dimmi un po, per questo mhai domandato per dirlo a lui in francese, chero bestia? - No, non per te Che hai capito? Di nuovo don Pietro, con la testa tra le mani, si mise ad andare in qua e in là per la stanza. - Bestione, somarone, e dico poco! Ma quella bertuccia di tua zia che ha fatto qui? ha dormito? Porco diavolo! E tu? e questo pezzo di Aspetta, aspetta che te laggiusto io ora stesso! E in cosí dire si lanciò verso luscio della camera, dove sera chiuso il Cleen. Venerina gli si parò subito davanti. - No! Che fai, zio? Ti giuro che egli non sa nulla! Ti giuro che tra me e lui non cè stato mai nulla! Non hai inteso che se ne vuole andare? Don Pietro restò come sospeso. Non capiva più nulla! - Chi? lui? Se ne vuole andare? Chi te lha detto? Ma al contrario! al contrario! Non se ne vuole andare! Mhai preso per bestia sul serio? Io, io te lo caccio via però, ora stesso! Venerina lo trattenne di nuovo, scoppiando questa volta in singhiozzi e buttandoglisi sul petto. Don Paranza sentí mancarsi le gambe. Con la mano rimasta libera accennò il segno della croce. - In nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, - sospirò. - Vieni qua, vieni qua, figlia mia! Andiamocene nella tua camera e ragioniamo con calma. Ci perdo la testa! La trasse con sé nellaltra camera, la fece sedere le porse il fazzoletto perché si asciugasse gli occhi e cominciò a interrogarla paternamente. Frattanto Lars Cleen, che aveva udito dalla sua camera il diverbio tra lo zio e la nipote senza comprenderne nulla apriva pian piano luscio e sporgeva il capo a guardare, col lume in mano, nella saletta buja. Che era avvenuto? Intese solo i singhiozzi di Venerina, di là, e se ne turbò profondamente. Perché quella lite? E perché piangeva ella cosí? Il Mílio gli aveva detto che non era possibile che egli stesse nella casa più oltre: non cera posto per lui; e poi quella vecchia matta della zia sera stancata; e la nipote non poteva restar sola con un estraneo in casa. Difficoltà, chegli non riusciva a penetrare. Mah! tantaltre cose, da che usciva di casa, gli sembravano strane in quel paese. Bisognava partire, senzaspettare il piroscafo: questo era certo. E avrebbe perduto il posto di nostromo. Partire! Piangeva per questo la sua giovane amica infermiera? Fino a notte avanzata Lars Cleen stette lí, seduto sul letto, a pensare, a fantasticare. Gli pareva di vedere la sorella lontana; la vedeva. Ah, lei sola al mondo gli voleva bene ormai. E anche questaltra fanciulla qua, possibile? - Questa? E tu vorresti? Chi sa! Ogni qual volta ritornava in patria, la sorella gli ripeteva che volentieri avrebbe preferito di non rivederlo mai più mai più in vita, se egli, in uno di quei suoi viaggi lontani, si fosse innamorato di una buona ragazza e la avesse sposata. Tanto strazio le dava il vederlo cosí, svogliato della vita e rimesso anzi abbandonato alla discrezione della sorte, esposto a tutte le vicende, pronto alle più rischiose senzalcun ritegno daffetto per sé, come quella volta che, traversando lOceano in tempesta sera buttato dallHammerfest per salvare un compagno! Sí, era vero; e senza alcun merito; perché la sua vita, per lui, non aveva più prezzo. Ma lí, ora? possibile? Questo paesello di mare, in Sicilia, cosí lontano lontano, era dunque la meta segnata dalla sorte alla sua vita? era egli giunto, senzalcun sospetto, al suo destino? Per questo sera ammalato fino a toccare la soglia della morte? per riprendere lí la via duna nuova esistenza? Chi sa! - E tu gli vuoi bene? - concludeva intanto di là don Pietro, dopo avere strappato a Venerina, che non riusciva a quietarsi, le scarse incerte notizie che ella aveva dello straniero e la confessione di quegli ingenui passatempi donde era nato quellamore fino a quel punto sospeso in aria, come un uccello sulle ali. Venerina sera nascosto il volto con le mani. - Gli vuoi bene? - ripeté don Pietro. - Ci vuol tanto a dir di sí? - Io non lo so, - rispose Venerina, tra due singhiozzi. - E invece lo so io! - borbottò don Paranza, levandosi. - Va, va a letto ora, e procura di dormire. Domani, se mai Ma guarda un po che nuova professione mi tocca adesso desercitare! E scotendo il capo lanoso, andò a buttarsi sul divanaccio sgangherato. Rimasta sola, Venerina, tutta infocata in volto, con gli occhi sfavillanti, sorrise; poi si nascose di nuovo il volto con le mani; se lo tenne stretto, stretto, cosí, e andò a buttarsi sul letto, vestita. Non lo sapeva davvero, se lo amava. Ma, intanto, baciava e stringeva il guanciale del lettuccio. Stordita da quella scena imprevista, a cui sera lasciata tirare, per un malinteso dal suo amor proprio ferito, non riusciva ancor bene a veder chiaro in sé, in ciò che era avvenuto. Un senso scottante di vergogna le impediva di rallegrarsi di quella spiegazione con lo zio, forse desiderata inconsciamente dal suo cuore dopo tanti mesi di sospensione su un pensiero, su un sentimento che non riuscivano quasi a posarsi sulla realtà, ad affermarsi in qualche modo. Ora aveva detto di sí allo zio, e certo avrebbe sentito un gran dolore, se il Cleen se ne fosse andato; sentiva orrore del tedio mortale in cui sarebbe ricaduta, sola sola, nella casa vuota e silenziosa; era perciò contenta che lo zio fosse ora con lei, di là, a pensare, a escogitare il modo di vincere se fosse possibile, tutte le difficoltà che avevano fino allora tenuto sospeso il suo sentimento. Ma si potevano vincere quelle difficoltà? Il Cleen, pur lí presente, le pareva tanto, tanto lontano: parlava una lingua chella non intendeva; aveva nel cuore, negli occhi, un mondo remoto, chella non indovinava neppure. Come fermarlo lí? Era possibile? E poteva egli aver lintenzione di fermarsi, per lei, tutta la vita, fuori di quel suo mondo? Voleva, sí, restare; ma fino allarrivo del piroscafo dallAmerica. Intanto, certo, in patria nessun affetto vivo lo attirava; perché, altrimenti, scampato per miracolo dalla morte, avrebbe pensato subito a rimpatriare. Se voleva aspettare, era segno che anche lui doveva sentire chi sa! forse lo stesso affetto per lei cosí sospeso e come smarrito nellincertezza della sorte. Fra altri pensieri si dibatteva don Pietro sul divanaccio che strideva con tutte le molle sconnesse. Le molle stridevano e don Paranza sbuffava: - Pazzi! Pazzi! Come hanno fatto a intendersi se luno non sa una parola della lingua dellaltra? Eppure, sissignori, si sono intesi! Miracoli della pazzia! Si amano, si amano, senza pensare che i cefali, le boghe i gronghi dello zio bestione non possono dal mare assumersi la responsabilità e lincarico di fare le spese del matrimonio e di mantenere una nuova famiglia. Meno male, che io Ma sí! Se padron Di Nica vorrà saperne! Domani domani si vedrà Dormiamo! Faceva affaroni, col suo vaporetto, Agostino Di Nica. Tanto che aveva pensato di allargare il suo commercio fino a Tunisi e Malta e, a tale scopo aveva ordinato allArsenale di Palermo la costruzione di un altro vaporetto un po più grande, che potesse servire anche al trasporto dei passeggeri. - Forse, - seguitava a pensare don Pietro, - un uomo come Larso potrà servirgli. Conosce il francese meglio di me e linglese benone. Lupo di mare, poi. O come interprete, o come marinajo purché me lo imbarchi e gli dia da vivere e da mantenere onestamente la famiglia Intanto Venerina gli insegnerà a parlare da cristiano. Pare che faccia miracoli, lei, con la sua scuola. Non posso lasciarli più soli. Domani me lo porto con me da padron Di Nica e, se la proposta è accettata egli aspetterà, se vuole, ma venendosene con me ogni giorno alla pesca; se non è accettata, bisogna che parta subito subito, senza remissione. Intanto, dormiamo. Ma che dormire! Pareva che le punte delle molle sconnesse fossero diventate più irte quella notte compenetrate delle difficoltà, fra cui don Paranza si dibatteva. CAPITULO CINQUE Da circa quindici giorni Lars Cleen seguiva mattina e sera il Mílio alla pesca: usciva di casa con lui, vi ritornava con lui. Padron Di Nica, con molti se, con molti ma aveva accettato la proposta presentatagli dal Mílio come una vera fortuna per lui e le conseguenze? Il vaporetto nuovo sarebbe stato pronto fra un mese al più, e lui, il Cleen vi si sarebbe imbarcato in qualità di interprete - a prova, per il primo mese. Venerina aveva fatto intender bene allo zio che il Cleen non sera ancora spiegato con lei chiaramente e gli aveva perciò raccomandato di comportarsi con la massima delicatezza, tirandolo prima con ogni circospezione a parlare, a spiegarsi. Il povero don Paranza, sbuffando più che mai, nel cresciuto impiccio si era recato dapprima solo dal Di Nica e, ottenuto il posto, era ritornato a casa a offrirlo al Cleen soggiungendogli nel suo barbaro francese che, se voleva restare, come gliene aveva espresso il desiderio se voleva trattenersi fino al ritorno dellHammerfest, doveva essere a questo patto: che lavorasse; il posto, ecco, glielo aveva procurato lui: quando poi il piroscafo sarebbe arrivato dallAmerica, ne avrebbe avuti due, di posti; e allora, a sua scelta: o questo o quello, quale gli sarebbe convenuto di più. Intanto, nellattesa, bisognava che andasse con lui ogni giorno alla pesca. Alla proposta, il Cleen era rimasto perplesso. Gli era apparso chiaro che la scena di quella sera tra zio e nipote era avvenuta proprio per la sua prossima partenza e che era stato lui perciò la cagione del pianto della sua cara infermiera. Accettare, dunque, e compromettersi sarebbe stato tuttuno. Ma come rifiutare quel benefizio, dopo le tante cure e le premure affettuose di lei? quel benefizio offerto in quel modo, che non lo legava ancora per nulla che lo lasciava libero di scegliere, libero di mostrarsi, o no, grato di quanto gli era stato fatto? Ora, ogni mattina, levandosi dal divanaccio con le ossa indolenzite, don Pietro si esortava cosí: - Coraggio don Paranza! alla doppia pesca! E preparava gli attrezzi: le due canne con le lenze una per sé, laltra per Larso, i barattoli dellesca, gli ami di ricambio: ecco, sí, per i pesci era ben munito; ma dove trovare loccorrente per laltra pesca: quella al marito per la nipote? chi glielo dava lamo per tirarlo a parlare? Si fermava in mezzo alla stanza, con le labbra strette, gli occhi sbarrati; poi scoteva in aria le mani ed esclamava: - Lamo francese! Eh già! Perché gli toccava per giunta di muovergliene il discorso in francese quando non avrebbe saputo dirglielo neppure in siciliano. - Monsiurre, ma nièsse E poi? Poteva spiattellargli chiaro e tondo che quella scioccona sera innamorata o incapricciata di lui? Dalla Norvegia o dal console di Palermo avrebbe avuto il rimborso delle spese, probabilmente; ma di questaltro guajo qui chi lo avrebbe ricompensato? - Lui, lui stesso, porco diavolo! Mha attizzato il fuoco in casa? Si scotti, si bruci! Quellaria da mammalucco, da innocente piovuto dal cielo, glielavrebbe fatta smettere lui. E lí, su la scogliera del porto, mentre riforniva gli ami di nuova esca si voltava a guardare Larso, che se ne stava seduto su un masso poco discosto diritto su la vita, con gli occhi chiari fissi al sughero della lenza che galleggiava su laspro azzurro dellacqua luccicante daguzzi tremolii. - Ohé, Mossiur Cleen, ohé! Guardare, sí, lo guardava; ma lo vedeva poi davvero quel sughero? Pareva allocchito. Il Cleen, allesclamazione, si riscoteva come da un sogno, e gli sorrideva; poi tirava pian piano dallacqua la lenza, credendo che il Mílio lo avesse richiamato per questo e riforniva anche lui gli ami chi sa da quanto tempo disarmati. Ah, cosí, la pesca andava benone! Anchegli, don Paranza, pensando escogitando il modo e la maniera dentrare a parlargli di quella faccenda cosí difficile e delicata si lasciava intanto mangiar lesca dai pesci: si distraeva, non vedeva più il sughero, non vedeva più il mare e solo rientrava in sé, quando lacqua tra gli scogli vicini dava un più forte risucchio. Stizzito, tirava allora la lenza, e gli veniva la tentazione di sbatterla in faccia a quellingrato. Ma più ira gli suscitava lesclamazione che il Cleen aveva imparata da lui e ripeteva spesso sorridendo, nel sollevare a sua volta la canna. - Porco diavolo! Don Paranza, dimenticandosi in quei momenti di parlargli in francese prorompeva: - Ma porco diavolo lo dico sul serio, io! Tu ridi, minchione! Che te nimporta? No, no, cosí non poteva durare: non conchiudeva nulla, non solo, ma si guastava anche il fegato. - Se la sbrighino loro, se vogliono! E lo disse una di quelle sere alla nipote, rincasando dalla pesca. Non saspettava che Venerina dovesse accogliere lirosa dichiarazione della insipienza di lui con uno scoppio di risa tutta rossa e raggiante in viso. - Povero zio! - Ridi? - Ma sí! - Fatto? Venerina si nascose il volto con le mani, accennando più volte di sí col capo, vivacemente. Don Paranza, pur contento in cuor suo, alleggerito da quel peso quando meno se laspettava, montò su le furie. - Come! E non me ne dici niente? E mi tieni lí per tanti giorni alla tortura? E lui, anche lui, muto come un pesce! Venerina sollevò la faccia dalle mani: - Non tha saputo dir nulla, neanche oggi? - Pesce, ti dico! Baccalà! - gridò don Paranza al colmo della stizza. - Ho il fegato grosso cosí, dalla bile di tutti questi giorni! - Si sarà vergognato - disse Venerina, cercando di scusarlo. - Vergognato! Un uomo! - esclamò don Pietro. - Ha fatto ridere alle mie spalle tutti i pesci del mare, ha fatto ridere! Dovè? Chiamalo; fammelo dire questa sera stessa: non basta che labbia detto a te! - Ma senza codesti occhiacci, - gli raccomandò Venerina, sorridendo. Don Paranza si placò, scosse il testone lanoso e borbottò nella barba: - Sono proprio già tu lo sai, meglio di me. Di un po, come hai fatto, senza francese? Venerina arrossí, sollevò appena le spalle, e i neri occhioni le sfavillarono. - Cosí, - disse, con ingenua malizia. - E quando? - Oggi stesso, quando siete tornati a mezzogiorno, dopo il desinare. Egli mi prese una mano io - Basta, basta! - brontolò don Paranza, che in vita sua non aveva mai fatto allamore. - È pronta la cena? Ora gli parlo io. Venerina gli si raccomandò di nuovo con gli occhi, e scappò via. Don Pietro entrò nella camera del Cleen. Questi se ne stava con la fronte appoggiata ai vetri del balcone, a guardar fuori; ma non vedeva nulla. La piazzetta lí davanti, a quellora, era deserta e buja. I lampioncini a petrolio quella sera riposavano, perché della illuminazione del borgo era incaricata la luna. Sentendo aprir luscio, il Cleen si voltò di scatto. Chi sa a che cosa stava pensando. Don Paranza si piantò in mezzo alla camera con le gambe aperte tentennando il capo: avrebbe voluto fargli un predicozzo da vecchio zio brontolone; ma sentí subito la difficoltà dun discorso in francese consentaneo allaria burbera a cui già aveva composta la faccia e latteggiamento preso. Frenò a stento un solennissimo sbuffo dimpazienza e cominciò: - Mossiur Cleen ma nièsse ma dit Il Cleen, sorrise, timido, smarrito, e chinò leggermente il capo più volte. - Oui? - riprese don Paranza. - E va bene! Tese glindici delle mani e li accostò ripetutamente luno allaltro per significare: Marito e moglie, uniti - Vous et ma nièsse mariage oui? - Si vous voulez, - rispose il Cleen aprendo le mani, come se non fosse ben certo del consenso. - Oh, per me! - scappò a don Pietro. Si riprese subito. - Très-heureux, mossiur Cleen, très-heureux. Cest fait! Donnez-moi la main Si strinsero la mano. E cosí il matrimonio fu concluso. Ma il Cleen rimase stordito. Sorrideva, sí, dun timido sorriso, nellimpaccio della strana situazione in cui sera cacciato senza una volontà ben definita. Gli piaceva, sí, quella bruna siciliana, cosí vivace, con quegli occhi di sole; le era gratissimo dellamorosa assistenza: le doveva la vita, sí ma, sua moglie, davvero? già concluso? - Maintenant, - riprese don Paranza, nel suo francese, - je vous prie, mossiur Cleen: cherchez cherchez dapprendre notre langue je vous prie Venerina venne a picchiare alluscio con le nocche delle dita. - A cena! Quella prima sera, a tavola, provarono tutti e tre un grandissimo imbarazzo. Il Cleen pareva caduto dalle nuvole; Venerina, col volto in fiamme, confusa, non riusciva a guardare né il fidanzato né lo zio. Gli occhi le si intorbidivano, incontrando quelli del Cleen e sabbassavano subito. Sorrideva, per rispondere al sorriso di lui non meno impacciato ma volentieri sarebbe scappata a chiudersi sola sola in camera, a buttarsi sul letto, per piangere Sí. Senza saper perché. Se non è pazzia questa, non cè più pazzi al mondo! pensava tra sé dal canto suo don Paranza aggrondato, tra le spine anche lui, ingozzando a stento la magra cena. Ma poi, prima il Cleen, con qualche ritegno lo pregò di tradurre per Venerina un pensiero gentile che egli non avrebbe saputo manifestarle; quindi Venerina, timida e accesa, lo pregò di ringraziarlo e di dirgli - Che cosa? - domandò don Paranza, sbarrando tanto docchi. E poiché, dopo quel primo scambio di frasi, la conversazione tra i due fidanzati avrebbe voluto continuare attraverso a lui egli battendo le pugna su la tavola: - Oh insomma! - esclamò. - Che figura ci faccio io? Ingegnatevi tra voi. Si alzò, fra le risa dei due giovani, e andò a fumarsi la pipa sul divanaccio, brontolando il suo porco diavolo nel barbone lanoso. CAPIOTULO SEI Il vaporetto del Di Nica compiva, lultima notte di maggio, il suo terzo viaggio da Tunisi. Fra unora, verso lalba, il vaporetto sarebbe approdato al Molo Vecchio. A bordo dormivano tutti, tranne il timoniere a poppa e il secondo di guardia sul ponte di comando. Il Cleen aveva lasciato la sua cuccetta, e da un pezzo, sul cassero se ne stava a mirare la luna declinante di tra le griselle del sartiame, che vibrava tutto alle scosse cadenzate della macchina. Provava un senso dopprimente angustia, lí, su quel guscio di noce, in quel mare chiuso, e anche sí anche la luna gli pareva più piccola, come se egli la guardasse dalla lontananza di quel suo esilio mentrella appariva grande là, su loceano di tra le sartie dellHammerfest donde qualcuno dei suoi compagni forse in quel punto la guardava. Lí egli con tutto il cuore era vicino. Chi era di guardia, a quellora, su lHammerfest? Chiudeva gli occhi e li rivedeva a uno a uno, i suoi compagni: li vedeva salire dai boccaporti; vedeva, vedeva col pensiero il suo piroscafo, come se egli proprio vi fosse; bianco di salsedine, maestoso e tutto sonante. Udiva lo squillo della campana di bordo; respirava lodore particolare della sua antica cuccetta; vi si chiudeva a pensare, a fantasticare. Poi riapriva gli occhi, e allora, non già quello che aveva veduto ricordando e fantasticando gli sembrava un sogno ma quel mare lí, quel cielo, quel vaporetto, e la sua presente vita. E una tristezza profonda lo invadeva, uno smanioso avvilimento. I suoi nuovi compagni non lo amavano, non lo comprendevano, né volevano comprenderlo; lo deridevano per il suo modo di pronunziare quelle poche parole ditaliano che già era riuscito a imparare; e lui, per non far peggio, doveva costringere la sua stizza segreta a sorridere di quel volgare e stupido dileggio. Mah! Pazienza Lavrebbero smesso, col tempo. A poco a poco, egli, con luso continuo e lajuto di Venerina, avrebbe imparato a parlare correttamente. Ormai, era detto: lí, in quel borgo, lí, su quel guscio e per quel mare, tutta la vita. Incerto come si sentiva ancora, nella nuova esistenza, non riusciva a immaginare nulla di preciso per lavvenire. Può crescere lalbero nellaria, se ancora scarse e non ben ferme ha le radici nella terra? Ma questo era certo, che lí ormai e per sempre la sorte lo aveva trapiantato. LHammerfest, che doveva ritornare dallAmerica tra sei mesi, non era più ritornato. La sorella, a cui egli aveva scritto per darle notizia della sua malattia mortale e annunziarle il fidanzamento gli aveva risposto da Trondhjem con una lunga lettera piena dangoscia e di lieta meraviglia e annunziato che lHammerfest a New York aveva ricevuto un contrordine ed era stato noleggiato per un viaggio nellIndia come le aveva scritto il marito. Chi sa, dunque, se egli lo avrebbe più riveduto. E la sorella? Si alzò, per sottrarsi alloppressione di quei pensieri. Aggiornava. Le stelle erano morte nel cielo crepuscolare; la luna smoriva a poco a poco. Ecco laggiú, ancora accesa, la lanterna verde del Molo. Don Paranza e Venerina aspettavano larrivo del vaporetto, dalla banchina. Nei due giorni che il Cleen stava a Porto Empedocle, don Pietro non si recava alla pesca; gli toccava di far la guardia ai fidanzati, poiché quella scimunita di donna Rosolina non sera voluta prestare neanche a questo: prima perché nubile e il suo pudore si sarebbe scottato al fuoco dellamore di quei due, poi perché quel forestiere le incuteva soggezione. - Avete paura che vi mangi? - le gridava don Paranza. - Siete un mucchio dossa, volete capirlo? Non voleva capirlo, donna Rosolina. E non sera voluta disfare di nulla, in quella occasione, neppur dun anellino, fra tanti che ne aveva per dimostrare in qualche modo il suo compiacimento alla nipote - Poi, poi, - diceva. Giacché pure, per forza, un giorno o laltro, Venerina sarebbe stata lerede di tutto quanto ella possedeva: della casa del poderetto lassú, sotto il Monte Cioccafa degli ori e della mobilia e anche di quelle otto coperte di lana che ella aveva intrecciate con le sue proprie mani nella speranza non ancora svanita di schiacciarvi sotto un povero marito. Don Paranza era indignato di quella tirchieria; ma non voleva che Venerina mancasse di rispetto alla zia. - È sorella di tua madre! Io poi me ne debbo andare prima di lei, per legge di natura, e da me non hai nulla da sperare. Lei ti resterà, e bisogna che te la tenga cara. Le farai fare un po di corte da tuo marito, e vedrai che gioverà. Del resto, per quel poco che il Signore può badare a uno sciocco come me, stai sicura che ci ajuterà. Erano venuti, infatti, dal consolato della Norvegia quei pochi quattrinucci per il mantenimento prestato al Cleen. Aveva potuto cosí comperare alcuni modesti mobili, i più indispensabili, per metter sú, alla meglio, la casa degli sposi. Erano anche arrivate da Trondhjem le carte del Cleen. Venerina era cosí lieta e impaziente, quella mattina, di mostrare al fidanzato la loro nuova casetta già messa in ordine! Ma poco dopo, quando il vaporetto finalmente si fu ormeggiato nel Molo e il Cleen poté scenderne quella sua gioja fu improvvisamente turbata dalla stizza, udendo il saluto che gli altri marinaj rivolgevano, quasi miagolando al suo fidanzato: - Bon cion! Bon cion! - Brutti imbecilli! - disse tra i denti, voltandosi a fulminarli con gli occhi. Il Cleen sorrideva, e Venerina si stizzí allora maggiormente. - Ma non sei buono da rompere il grugno a qualcuno, di un po? Ti lasci canzonare cosí, sorridendo, da questi mascalzoni? - Eh via! - disse don Paranza. - Non vedi che scherzano, tra compagni? - E io non voglio! - rimbeccò Venerina, accesa di sdegno. - Scherzino tra loro, e non stupidamente, con un forestiere che non può loro rispondere per le rime. Si sentiva, quasi quasi, messa in berlina anche lei. Il Cleen la guardava, e quegli sguardi fieri gli parevano vampate di passione per lui: gli piaceva quello sdegno; ma ogni qualvolta gli veniva di manifestarle ciò che sentiva o di confidarle qualcosa, gli pareva durtare contro un muro e taceva e sorrideva, senza intendere che quella bontà sorridente, in certi casi, non poteva piacere a Venerina. Era colpa sua, intanto, se gli altri erano maleducati? se egli ancora non poteva uscire per le strade, che subito una frotta di monellacci non lo attorniasse? Minacciava, e faceva peggio: quelli si sbandavano con grida e lazzi e rumori sguajati. Venerina nera furibonda. - Storpiane qualcuno! Da una buona lezione! È possibile che tu debba diventare lo zimbello del paese? - Bei consigli! - sbuffava don Pietro. - Invece di raccomandargli la prudenza! - Con questi cani? Il bastone ci vuole, il bastone! - Smetteranno, smetteranno, sta quieta, appena Larso avrà imparato. - Lars! - gridava Venerina, infuriandosi ora anche contro lo zio che chiamava a quel modo il fidanzato, come tutto il paese. - Ma se è lo stesso! - sospirava, seccato, don Pietro, alzando le spalle. - Càmbiati codesto nome! - ripigliava Venerina, esasperata, rivolta al Cleen. - Bel piacere sentirsi chiamare la moglie de Larso! - E non ti chiamano adesso la nipote di Don Paranza? che male cè? Lui Larso, e io, Paranza. Allegramente! Non rideva più, ora, Venerina nellinsegnare al fidanzato la propria lingua: certe bili anzi ci pigliava! - Vedi? - gli diceva. - Si sa che ti burlano, se dici cosí! chiaro, chiaro! Ci vuol tanto, Maria Santissima? Il povero Cleen - che poteva fare? - sorrideva, mansueto, e si provava a pronunziar meglio. Ma poi, dopo due giorni, doveva ripartire; e di quelle lezioni, cosí spesso interrotte, non riusciva a profittare quanto Venerina avrebbe desiderato. - Sei come luovo, caro mio! Questi dispettucci parevano puerili a don Pietro, condannato a far la guardia, e se ne infastidiva. La sua presenza intanto impacciava peggio il Cleen che non arrivava ancora a comprendere perché ci fosse bisogno di lui: non era egli il fidanzato di Venerina? non poteva uscir solo con lei a passeggiare lassú, su laltipiano, in campagna? Lo aveva proposto un giorno; ma dalla stessa Venerina si era sentito domandare: - Sei pazzo? - Perché? - Qua i fidanzati non si lasciano soli, neppure per un momento. - Ci vuole il lampione! - sbuffava don Pietro. E il Cleen savviliva di tutte queste costrizioni, che gli ammiserivano lo spirito e lo intontivano. Cominciava a sentire una sorda irritazione, un segreto rodío, nel vedersi trattato in quel paese, e considerato quasi come uno stupido, e temeva di istupidirsi davvero. Novelle per un anno di luigi pirandello LONTANO TERZA PARTE CAPITULO SETTE Ma che non fosse stupido, lo sapeva bene padron Di Nica dal modo con cui gli disimpegnava le commissioni e gli affari con quei ladri agenti di Tunisi e di Malta. Non voleva dirlo - al solito - non per negare il merito e la lode, ma per le conseguenze della lode, ecco. Credette tuttavia di dimostrargli largamente quanto fosse contento di lui con laccordargli dieci giorni di licenza nelloccasione del matrimonio. - Pochi, dieci giorni? Ma bastano, caro mio! - disse a don Pietro che se ne mostrava malcontento. - Vedrai, in dieci giorni, che bel figliuolo maschio ti mettono sú! Potrei al massimo concedere che rimbarcandosi, si porti la sposa a Tunisi e a Malta; per un viaggetto di nozze. È giovane serio: mi fido. Ma non potrei di più. Spiritò alla proposta di don Pietro di far da testimonio nelle nozze. - Non per quel buon giovine, capirai; ma se, Dio liberi, mi ci provassi una volta, non farei più altro in vita mia. Niente, niente, caro Pietro! Manderò alla sposa un regaluccio in considerazione della nostra antica amicizia, ma non lo dire a nessuno: mi raccomando! Dal canto suo la zia donna Rosolina si strizzò, si strizzò in petto il buon cuore che Dio le aveva dato e venne fuori con un altro regaluccio a Venerina: un pajo dorecchini a pendaglio, del mille e cinque. Faceva però la finezza di offrire agli sposi, per quei dieci giorni di luna di miele, la sua campagna sotto il Monte Cioccafa. - Purché, la mobilia, mi raccomando! Camminavano sole quelle quattro seggiole sgangherate, a chiamarle col frullo delle dita dai tanti tarli che le popolavano! E il tanfo di rinchiuso in quella decrepita stamberga, perduta tra gli alberi lassú, era insopportabile. Subito Venerina, arrivata in carrozza con lo sposo, e i due zii dopo la celebrazione del matrimonio, corse a spalancare tutti i balconi e le finestre. - Le tende! I cortinaggi! - strillava donna Rosolina, provandosi a correr dietro limpetuosa nipote. - Lasci che prendano un po daria! Guardi guardi come respirano! Ah che delizia! - Sí, ma, con la luce, perdono il colore. - Non sono di broccato, zia! Quelloretta passata lassú con gli sposi fu un vero supplizio per donna Rosolina. Soffrí nel veder toccare questo o quelloggetto come se si fosse sentita strappare quei mezzi ricci unti di tintura che le virgolavano la fronte; soffrí nel vedere entrare coi pesanti scarponi ferrati la famiglia del garzone per porgere gli omaggi agli sposini. Stava quel garzone a guardia del podere e abitava con la famiglia nel cortile acciottolato della villa con la cisterna in mezzo, in una stanzaccia buja: casa e stalla insieme. Perplesso, se avesse fatto bene o male, recava in dono un paniere di frutta fresche. Lars Cleen contemplava stupito quegli esseri umani che gli parevano dun altro mondo, vestiti a quel modo, cosí anneriti dal sole. Gli parevano siffattamente strani e diversi da lui, che si meravigliava poi nel veder loro battere le pàlpebre comegli le batteva, e muovere le labbra, comegli le moveva. Ma che dicevano? Sorridendo, la moglie del garzone annunziava che uno dei cinque figliuoli, il secondo aveva le febbri da due mesi e se ne stava lí, su lo strame, come un morticino. - Non si riconosce più, figlio mio! Sorrideva, non perché non ne sentisse pena ma per non mostrare la propria afflizione mentre i padroni erano in festa. - Verrò a vederlo, - le promise Venerina. - Nonsí! Che dice, Voscenza? - esclamò angustiata la contadina. - Ci lasci stare, noi poveretti. Voscenza, goda. Che bello sposo! Ci crede che non ho il coraggio di guardarlo? - E me? - domandò don Paranza. - Non sono bello io? E sono pure sposo, oh! di donna Rosolina. Due coppie! - Zitto là! - gridò questa, sentendosi tutta rimescolare. - Non voglio che si dicano neppure per ischerzo, certe cose! Venerina rideva come una matta. - Sul serio! sul serio! - protestava don Pietro. E insistette tanto su quel brutto scherzo, per far festa alla nipote che la zitellona non volle tornarsene sola con lui, in carrozza, al paese. Ordinò al garzone che montasse in cassetta, accanto al cocchiere. - Le male lingue non si sa mai! con un mattaccio come voi. - Ah, cara donna Rosolina! che ne volete più di me, ormai? non posso farvi più nulla io! - le disse don Pietro in carrozza, di ritorno scotendo la testa e soffiando per il naso un gran sospiro, come se si sgonfiasse di tutta quellallegria dimostrata alla nipote. - Vorrei aver fatto felice quella povera figliuola! Gli pareva di aver raggiunto ormai lo scopo della sua lunga travagliata, scombinata esistenza. Che gli restava più da fare ormai? mettersi a disposizione della morte, con la coscienza tranquilla, sí, ma angosciata. Altri quattro giorni di noja e poi, lí. La carrozza passava vicino al camposanto, aereo su laltipiano che rosseggiava nei fuochi del tramonto. - Lí, e che ho concluso? Donna Rosolina, accanto a lui, con le labbra appuntite e gli occhi fissi acuti, si sforzava dimmaginare che cosa facessero in quel momento gli sposi rimasti soli, e dominava le smanie da cui si sentiva prendere e che si traducevano in acre stizza contro quellomaccio ormai vecchio, che le stava a fianco. Si voltò a guardarlo, lo vide con gli occhi chiusi: credette che dormisse. - Sú, sú, a momenti siamo arrivati. Don Pietro riaprí gli occhi rossi di pianto contenuto, e brontolò: - Lo so, sposina. Penso ai gronghi di questa sera. Chi me li cucina? CAPITULO OTTO Superato il primo impaccio, vivissimo, della improvvisa intrinsechezza più che ogni altra intima con un uomo che le pareva ancora quasi piovuto dal cielo Venerina prese a proteggere e a condurre per mano, come un bambino il marito incantato dagli spettacoli che gli offriva la campagna, quella natura per lui cosí strana e quasi violenta. Si fermava a contemplare a lungo certi tronchi enormi, stravolti, dolivi, pieni di groppi, di sproni, di giunture storpie, nodose e non rifiniva desclamare: - Il sole! il sole! - come se in quei tronchi vedesse viva impressa, tutta quella cocente rabbia solare, da cui si sentiva stordito e quasi ubriacato. Lo vedeva da per tutto, il sole, e specialmente negli occhi e nelle labbra ardenti e succhiose di Venerina che rideva di quelle sue meraviglie e lo trascinava via per mostrargli altre cose che le parevano più degne desser vedute: la grotta del Cioccafa, per esempio. Ma egli si arrestava, quando ella se laspettava meno, davanti a certe cose per lei cosí comuni. - Ebbene, fichi dIndia. Che stai a guardare? Proprio un fanciullo le pareva, e gli scoppiava a ridere in faccia, dopo averlo guardato un po cosí allocchito per niente! e lo scoteva, gli soffiava sugli occhi, per rompere quello stupore che talvolta lo rendeva attonito. - Svégliati! svégliati! E allora egli sorrideva, labbracciava, e si lasciava condurre, abbandonato a lei, come un cieco. Ricadeva sempre a parlarle, con le stesse frasi dorrore, della famiglia del garzone, a cui entrambi avevano fatto la visita promessa. Non si poteva dar pace che quella gente abitasse lí, in quella stanzaccia, chera divenuta quasi una grotta fumida e fetida e invano Venerina gli ripeteva: - Ma se togli loro lasino, il porcellino e le galline dalla camera, non vi possono più dormire in pace. Devono star lí tutti insieme; fanno una famiglia sola. - Orribile! orribile! - esclamava egli, agitando in aria le mani. E quel povero ragazzo, lí, sul pagliericcio per terra, ingiallito dalle febbri continue e quasi ischeletrito? Lo curavano con certi loro decotti infallibili. Sarebbe guarito, come erano guariti gli altri. E, intanto, il poverino, che pena! se ne stava a rosicchiare, svogliato, un tozzo di pan nero. - Non ci pensare! - gli diceva Venerina, che pur se ne affliggeva, ma non tanto, sapendo che la povera gente vive cosí. Credeva che dovesse saperlo anche lui, il marito, e perciò, nel vederlo cosí afflitto sempre più si raffermava nellidea che egli fosse di una bontà non comune, quasi morbosa, e questo le dispiaceva. Passarono presto quei dieci giorni in campagna. Ritornati in paese, Venerina accompagnò fino al vaporetto il marito ma non volle imbarcarsi con lui per il viaggio di nozze concesso dal Di Nica. Don Pietro ve la spingeva. - Vedrai Tunisi, che quei cari nostri fratelli francesi, sempre aggraziati, ci hanno presa di furto. Vedrai Malta, dove tuo zio bestione andò a rovinarsi. Magari potessi venirci anchio! Vedresti di che cuore mi schiaffeggerei se mincontrassi con me stesso per le vie de La Valletta, comero allora, giovane patriota imbecille. No, no; Venerina non volle saperne: il mare le faceva paura, e poi si vergognava, in mezzo a tutti quegli uomini. - E non sei con tuo marito? - insisteva don Pietro. - Tutte cosí, le nostre donne! Non debbono far mai piacere ai loro uomini. Tu che ne dici? - domandava al Cleen. Non diceva nulla, lui: guardava Venerina col desiderio di averla con sé ma non voleva che ella facesse un sacrifizio o che avesse veramente a soffrire del viaggio. - Ho capito! - concluse don Paranza, - sei un gran babbalacchio! Lars non comprese la parola siciliana dello zio ma sorrise vedendo riderne tanto Venerina. E, poco dopo, partí solo. Appena si fu allontanato dal porto dopo gli ultimi saluti col fazzoletto alla sposa che agitava il suo dalla banchina del Molo e ormai quasi non si distingueva più egli provò istintivamente un gran sollievo, che pur lo rese più triste, a pensarci. Saccorse ora, lí, solo davanti allo spettacolo del mare daver sofferto in quei dieci giorni una grande oppressione nellintimità pur tanto cara con la giovane sposa. Ora poteva pensare liberamente, espandere la propria anima, senza dover sforzare il cervello a indovinare a intendere i pensieri, i sentimenti di quella creatura tanto diversa da lui e che tuttavia gli apparteneva cosí intimamente. Si confortò sperando che col tempo si sarebbe adattato alle nuove condizioni desistenza si sarebbe messo a pensare, a sentire come Venerina, o che questa con laffetto, con lintimità sarebbe riuscita a trovar la via fino a lui per non lasciarlo più solo cosí, in quellesilio angoscioso della mente e del cuore. Venerina e lo zio, intanto, parlavano di lui nella nuova casetta, in cui anche don Pietro aveva preso stanza. - Sí, - diceva lei, sorridendo, - è proprio come tu hai detto! - Babbalacchio? Minchione? - domandava don Paranza. - Va là, è buono, è buono - E buono che significa, zio? - osservava, sospirando, Venerina. - Questè vero! - riconosceva don Pietro. - Infatti, i birbaccioni, oggi, si chiamano uomini accorti, e tuo zio per il primo li rispetta. Ma speriamo che laria del nostro mare, che devessere, sai, più salato di quello del suo paese, gli giovi. Ho gran paura anchio, però, che somigli troppo a me, quanto a giudizio. Gli si era affezionato, lui, don Pietro, ma non si proponeva, neppure per curiosità di cercar dindovinare comegli la pensasse, né gli veniva in mente di consigliarlo a Venerina. - Vedrai, - anzi le diceva, - vedrai che a poco a poco prenderà gli usi del nostro paese. Testa, ne ha. Prima di partire, il Cleen aveva suggerito a Venerina di non lasciar andar più il vecchio zio alla pesca; ma don Pietro, non solo non volle saperne, ma anche sarrabbiò: - Non sapete più che farvene adesso de miei gronghi? Bene, bene. Me li mangerò io solo. - Non è per questo, zio! - esclamò Venerina. - E allora volete farmi morire? - riprese don Paranza. - Cera ai miei tempi un povero contadino che aveva novantacinque anni e ogni santa mattina saliva dalla campagna a Girgenti con una gran cesta derbaggi su le spalle e andava tutto il giorno in giro per venderli. Lo videro cosí vecchio, ne sentirono pietà, pensarono di ricoverarlo allospedale e lo fecero morire dopo tre giorni. Lequilibrio, cara mia! Toltagli la cesta dalle spalle, quel poveretto perdette lequilibrio e morí. Cosí io, se mi togliete la lenza. Gronghi han da essere: stasera e domani sera e fin che campo. E se ne andava con gli attrezzi e col lanternino alla scogliera del porto. Sola, Venerina, si metteva anche a pensare al marito lontano. Lo aspettava con ansia, sí, in quei primi giorni; ma non sapeva neppur desiderarlo altrimenti che cosí; due giorni in casa e il resto della settimana fuori; due giorni con lui, e il resto della settimana, sola, ad aspettare ogni sera che lo zio tornasse dalla pesca; e poi, la cena; e poi, a letto, sí, sola. Si contentava? No. Neppure lei, cosí. Troppo poco E restava a lungo assorta in una segreta aspettazione, che pure le ispirava una certa ambascia, quasi di sgomento. - Quando? CAPITULO NOVE - Ih, che prescia! - esclamò don Paranza, appena si accorse delle prime nausee, dei primi capogiri. - Lo previde quel boja dAgostino! Di un po, hai avuto paura che tuo zio non ci arrivasse a sentire la bella musica del gattino? - Zio! - gli gridò Venerina, offesa e sorridente. Era felice: le era venuto il da fare, in quelle lunghe sere nella casa sola: cuffiette bavaglini, fasce, camicine - e non le sere soltanto. Non ebbe più tempo né voglia di curarsi di sé, tutta in pensiero già per langioletto che sarebbe venuto, - dal cielo zia Rosolina! dal cielo! - gridava alla zitellona pudibonda, abbracciandola con furia e scombinandola tutta. - E me lo terrà lei a battesimo, lei e zio Pietro! Donna Rosolina apriva e chiudeva gli occhi, mandava giú saliva, con langoscia nel naso fra le strette di quella santa figliuola che pareva impazzita e non aveva nessun riguardo per tutti i suoi cerotti. - Piano piano, sí, volentieri. Purché gli mettiate un nome cristiano. Io non lo so ancora chiamare tuo marito. - Lo chiami Larso, come lo chiamano tutti! - le rispondeva ridendo Venerina. - Non me nimporta più, adesso! Non le importava più di niente, ora: non sacconciava neppure pochino, quandegli doveva arrivare. - Rifatti un po i capelli, almeno! - le consigliava donna Rosolina. - Non stai bene, cosí. - Ormai! Chi nha avuto, nha avuto. Cosí, se mi vuole! E se non mi vuole, mi lasci in pace: tanto meglio! Era cosí esclusiva la gioja di quella sua nuova attesa che il Cleen non si sentiva chiamato a parteciparne, come di gioja anche sua: si sentiva lasciato da parte e nera lieto soltanto per lei, quasi che il figlio nascituro non dovesse appartenere anche a lui nato lí in quel paese non suo, da quella madre che non si curava neppure di sapere quel che egli ne sentisse e ne pensasse. Lei aveva già trovato il suo posto nella vita: aveva la sua casetta, il marito; tra breve avrebbe avuto anche il figlio desiderato; e non pensava che lui, straniero, era sul principio di quella sua nuova esistenza e aspettava che ella gli tendesse la mano per guidarlo. Noncurante, o ignara, lei lo lasciava lí, alla soglia, escluso, smarrito. E ripartiva, e lontano, per quel mare, su quel guscio di noce, si sentiva sempre più solo e più angosciato. I compagni, nel vederlo cosí triste, non lo deridevano più come prima, è vero ma non si curavano di lui, proprio come se non ci fosse: nessuno gli domandava: - Che hai? - Era il forestiere. Chi sa comera fatto e perché era cosí! Non se ne sarebbe afflitto tanto, egli se anche a casa sua, come lí sul vaporetto, non si fosse sentito estraneo. Casa sua? Questa, in quel borgo di Sicilia? No, no! Il cuore gli volava ancora lontano, lassú, al paese natale, alla casa antica, ove sua madre era morta ove abitava la sorella, che forse in quel punto pensava a lui e forse lo credeva felice. CAPITULO DIECI Una speranza ancora resisteva in lui, ultimo argine ultimo riparo contro la malinconia che lo invadeva e lo soffocava: che si vedesse che si riconoscesse nel suo bambino appena nato e si sentisse in lui, e con lui, lí, in quella terra desilio, meno solo, non più solo. Ma anche questa speranza gli venne subito meno, appena guardato il figlioletto, nato da due giorni, durante la sua assenza. Somigliava tutto alla madre. - Nero, nero, povero ninno mio! Sicilianaccio - gli disse Venerina dal letto, mentre egli lo contemplava deluso, nella cuna. - Richiudi la cortina. Me lo farai svegliare. Non mha fatto dormire tutta la notte, poverino: ha le dogliette. Ora riposa, e io vorrei profittarne. Il Cleen baciò in fronte, commosso, la moglie; riaccostò gli scuri e uscí dalla camera in punta di piedi. Appena solo, si premette le mani sul volto e soffocò il pianto irrompente. Che sperava? Un segno, almeno un segno in quellesseruccio, nel colore degli occhi, nella prima peluria del capo che lo palesasse suo, straniero anche lui, e che gli richiamasse il suo paese lontano. Che sperava? Quandanche, quandanche, non sarebbe forse cresciuto lí come tutti gli altri ragazzi del paese, sotto quel sole cocente, con quelle abitudini di vita alle quali egli si sentiva estraneo allevato quasi soltanto dalla madre e perciò con gli stessi pensieri, con gli stessi sentimenti di lei? Che sperava? Straniero, straniero anche per suo figlio. Ora, nei due giorni che passava in casa, cercava di nascondere il suo animo; né gli riusciva difficile, poiché nessuno badava a lui: don Pietro se nandava al solito alla pesca e Venerina era tutta intenta al bambino che non gli lasciava neppur toccare: - Me lo fai piangere Non sai tenerlo! Via, via, esci un po di casa. Che stai a guardarmi? Vedi come mi sono ridotta? Sú, va a fare una visita alla zia Rosolina, che non viene da tre giorni. Forse vuol fatta davvero la corte, come dice zio Pietro. Ci andò una volta il Cleen, per far piacere alla moglie, ma ebbe dalla zitellona tale accoglienza che giurò di non ritornarci più, né solo né accompagnato. - Solo, gnornò, - gli disse donna Rosolina, vergognosa e stizzita, con gli occhi bassi. - Mi dispiace, ma debbo dirvelo. Nipote, capisco; siete mio nipote, ma la gente vi sa forestiere, con certi costumi curiosi, e chi sa che cosa può sospettare. Solo, gnornò. Verrò io più tardi a casa vostra, se non volete venire qua con Venerina. Si vide, cosí, messo alla porta, e non seppe, né poté riderne, come Venerina, quandegli le raccontò lavventura. Ma se ella sapeva che quella vecchia era cosí fastidiosamente matta, perché spingerlo a fargli fare quella ridicola figura? voleva forse ridere anche lei alle sue spalle? - Non hai trovato ancora un amico? - gli domandava Venerina. - No. - È difficile, lo so: siamo orsi, caro mio! Tu poi sei cosí, ancora come una mosca senza capo. Non ti vuoi svegliare? Va a trovare lo zio, almeno: sta al porto. Tra voi uomini, vintenderete. Io sono donna, e non posso tenerti conversazione: ho tanto da fare! Egli la guardava la guardava, e gli veniva di domandarle: Non mi ami più? - Venerina, sentendo che non si moveva, alzava gli occhi dal cucito lo vedeva con quellaria smarrita e rompeva in una gaja risata: - Che vuoi da me? Un omaccione tanto, che se ne sta in casa come un ragazzino Dio benedetto! Impara un po a vivere come i nostri uomini: più fuori che dentro. Non posso vederti cosí. Mi fai rabbia e pena. Fuori non lo vedeva. Ma dallaria triste, con cui egli si disponeva a uscire, cacciato cosí di casa, come un cane caduto in disgrazia avrebbe potuto argomentare come egli si trascinasse per le vie del paese, in cui la sorte lo aveva gettato, e che egli già odiava. Non sapendo dove andare, si recava allagenzia del Di Nica. Trovava ogni volta il vecchio dietro gli scritturali, col collo allungato e gli occhiali su la punta del naso per vedere che cosa essi scrivessero nei registri. Non perché diffidasse, ma, chi sa! si fa presto, per una momentanea distrazione, a scrivere una cifra per unaltra, a sbagliare una somma; e poi, per osservare la calligrafia, ecco. La calligrafia era il suo debole: voleva i registri puliti. Intanto in quella stanzetta umida e buja, a pian terreno, certi giorni alle quattro, ci si vedeva a mala pena: si dovevano accendere i lumi. - È una vergogna, padron Di Nica! Con tanti bei denari - Quali denari? - domandava il Di Nica. - Se me li date voi! E poi, niente! Qua ho cominciato! qua voglio finire. Vedendo entrare il Cleen, si angustiava: - E mo? E mo? E mo? Gli andava incontro, col capo reclinato indietro per poter guardare attraverso gli occhiali insellati su la punta del naso e diceva: - Che cosa volete, figlio mio? Niente? E allora, prendetevi una seggiola, e sedete là, fuori della porta. Temeva che gli scritturali si distraessero davvero, e poi non voleva che colui sapesse gli affari dellagenzia prima del viaggio. Il Cleen sedeva un po lí, su la porta. Nessuno, dunque, lo voleva? Già egli non portava più il berretto di pelo; era vestito come tutti gli altri; eppure, ecco, la gente si voltava a osservarlo, quasi che egli si tenesse esposto lí, davanti allagenzia; e a un tratto si vedeva girar innanzi su le mani e sui piedi, a ruota un monellaccio, che per quella bravura da pagliaccetto gli chiedeva poi un soldo; e tutti ridevano. - Che cè? che cè? - gridava padron Di Nica, facendosi alla porta. - Teatrino? Marionette? I monellacci si sbandavano urlando, fischiando. - Caro mio, - diceva allora il Di Nica al Cleen, - voi lo capite, sono selvaggi. Andatevene; fatemi questo piacere. E il Cleen se ne andava. Anche quel vecchio, con la sua tirchieria diffidente, gli era venuto in uggia. Si recava su la spiaggia, tutta ingombra di zolfo accatastato e con un senso profondo damarezza e di disgusto assisteva alla fatica bestiale di tutta quella gente, sotto la vampa del sole. Perché, coi tesori che si ricavavano da quel traffico non si pensava a far lavorare più umanamente tutti quegli infelici ridotti peggio delle bestie da soma? Perché non si pensava a costruire le banchine su le due scogliere del nuovo porto, dove si ancoravano i vapori mercantili? Da quelle banchine non si sarebbe fatto più presto limbarco dello zolfo, coi carri o coi vagoncini? - Non ti scappi mai di bocca una parola su questo argomento! - gli raccomandò don Paranza, una sera, dopo cena. - Vuoi finire come Gesú Cristo? Tutti i ricchi del paese hanno interesse che le banchine non siano costruite perché sono i proprietarii delle spigonare, che portano lo zolfo dalla spiaggia sui vapori. Bada, sai! Ti mettono in croce. Sí, e intanto su la spiaggia nuda, tra i depositi di zolfo, correvano scoperte le fogne, che appestavano il paese; e tutti si lamentavano e nessuno badava a provveder dacqua sufficiente il paese assetato. A che serviva tutto quel denaro con tanto accanimento guadagnato? Chi se ne giovava? Tutti ricchi e tutti poveri! Non un teatro, né un luogo o un mezzo di onesto svago, dopo tanto e cosí enorme lavoro. Appena sera, il paese pareva morto, vegliato da quei quattro lampioncini a petrolio. E pareva che gli uomini, tra le brighe continue e le diffidenze di quella guerra di lucro non avessero neanche tempo di badare allamore, se le donne si mostravano cosí svogliate, neghittose. Il marito era fatto per lavorare: la moglie per badare alla casa e far figliuoli. - Qua? - pensava il Cleen, - qua, tutta la vita? E si sentiva stringere la gola sempre più da un nodo di pianto. CAPITULO UNDICI - LHammerfest! arriva lHammerfest! - corse ad annunziare a Venerina don Paranza, tutto ansante. - Ho lavviso, guarda: arriverà oggi! E Larso è partito. Porco diavolo! Chi sa se farà a tempo a rivedere il cognato e gli amici! Scappò dal Di Nica con lavviso in mano: - Agostino, lHammerfest! Il Di Nica lo guardò, come se lo credesse ammattito. - Chi è? Non lo conosco! - Il vapore di mio nipote. - E che vuoi da me? Salutamelo! Si mise a ridere, con gli occhi chiusi, duna sua speciale risatina nel naso sentendo le bestialità che scappavano a don Pietro nel tumultuoso dispiacere che gli cagionava quel contrattempo. - Se si potesse - Eh già! - gli rispose il Di Nica. - Detto fatto. Ora telegrafo a Tunisi, e lo faccio tornare a rotta di collo. Non dubitare. - Sempre grazioso sei stato! - gli gridò don Paranza, lasciandolo in asso. - Quanto ti voglio bene! E tornò a casa, a pararsi, per la visita a bordo. Su lHammerfest, appena entrato in porto, fu accolto con gran festa da tutti i marinai compagni del Cleen. Egli, che per gli affari del vice-consolato se la sbrigava con quattro frasucce solite dovette quella volta violentare orribilmente la sua immaginaria conoscenza della lingua francese per rispondere a tutte le domande che gli venivano rivolte a tempesta sul Cleen; e ridusse in uno stato compassionevole la sua povera camicia inamidata tanto sudò per lo stento di far comprendere a quei diavoli che egli propriamente non era il suocero de Larso perché la sposa di lui non era propriamente sua figlia, quantunque come figlia la avesse allevata fin da bambina. Non lo capirono, o non vollero capirlo. - Beau-père! Beau-père! - E va bene! - esclamava don Paranza. - Sono diventato beau-père! Non sarebbe stato niente se, in qualità di beau-père non avessero voluto ubriacarlo, nonostante le sue vivaci proteste: - Je ne bois pas de vin. Non era vino. Chi sa che diavolo gli avevano messo in corpo. Si sentiva avvampare. E che enorme fatica per far entrare in testa a tutto lequipaggio che voleva assolutamente conoscere la sposina che non era possibile, cosí, tutti insieme! - Il solo beau-frère! il solo beau-frère! Dovè? Vous seulement! Venez! venez! E se lo condusse in casa. Il cognato non sapeva ancora della nascita del bambino: aveva recato soltanto alla sposa alcuni doni, per incarico della moglie lontana. Era dispiacentissimo di non poter riabbracciare Lars. Fra tre giorni lHammerfest doveva ripartire per Marsiglia. Venerina non poté scambiare una parola con quel giovine dalla statura gigantesca che le richiamò vivissimo alla memoria il giorno che Lars era stato portato su la barella, moribondo, nellaltra casa dello zio. Sí, a lui ella aveva recato loccorrente per scrivere quella lettera allabbandonato; da lui aveva ricevuto la borsetta, e per averlo veduto piangere a quel modo ella sera presa tanta cura del povero infermo. E ora, ora Lars era suo marito, e quel colosso biondo e sorridente, chino su la culla, suo parente, suo cognato. Volle che lo zio le ripetesse in siciliano ciò che egli diceva per il piccino. - Dice che somiglia a te, - rispose don Paranza. - Ma non ci credere, sai: somiglia a me, invece. Con quella porcheria che gli avevano cacciato nello stomaco, a bordo, se lo lasciò scappare, don Paranza. Non voleva mostrare il tenerissimo affetto che gli era nato per quel bimbo, chegli chiamava gattino. Venerina si mise a ridere. - Zio, e che dice adesso? - gli domandò poco dopo, sentendo parlare lo straniero, suo cognato. - Abbi pazienza, figlia mia! - sbuffò don Paranza. - Non posso attendere a tutte due Ah, Oui Larso, sí. Dommage! che rabbia, dice Eh! certo, non sarà possibile vederlo se il capitano, capisci? Già! già! oui Engagement impegni commerciali, capisci! Il vapore non può aspettare. Eppure questultimo strazio non fu risparmiato al Cleen. Per un ritardo nellarrivo delle polizze di carico, lHammerfest dovette rimandare dun giorno la partenza. Si disponeva già a salpare da Porto Empedocle, quando il vaporetto del Di Nica entrò nel Molo. Lars Cleen si precipitò su una lancia, e volò a bordo del suo piroscafo, col cuore in tumulto. Non ragionava più! Ah, partire, fuggire coi suoi compagni, parlare di nuovo la sua lingua sentirsi in patria, lí, sul suo piroscafo - eccolo! grande! bello! - fuggire da quellesilio da quella morte! - Si buttò tra le braccia del cognato se lo strinse a sé fin quasi a soffocarlo, scoppiando irresistibilmente in un pianto dirotto. Ma quando i compagni intorno gli chiesero, costernati, la cagione di quel pianto convulso egli rientrò in sé, mentí, disse che piangeva soltanto per la gioja di rivederli. Solo il cognato non gli chiese nulla: gli lesse negli occhi la disperazione il violento proposito con cui era volato a bordo, e lo guardò per fargli intendere che egli aveva compreso. Non cera tempo da perdere: sonava già la campana per dare il segno della partenza. Poco dopo Lars Cleen dalla lancia vedeva uscire dal porto lHammerfest e lo salutava col fazzoletto bagnato di lagrime mentre altre lagrime gli sgorgavano dagli occhi, senza fine. Comandò al barcajolo di remare fino alluscita del porto per poter vedere liberamente il piroscafo allontanarsi man mano nel mare sconfinato e allontanarsi con lui la sua patria, la sua anima, la sua vita. Eccolo, più lontano più lontano ancora spariva - Torniamo? - gli domandò, sbadigliando, il barcaiolo. Egli accennò di sí, col capo. Novelle per un anno di luigi pirandello LA FEDE. In quellumile cameretta di prete piena di luce e di pace, coi vecchi mattoni di Valenza che qua e là avevano perduto lo smalto e sui quali si allungava quieto e vaporante in un pulviscolo doro il rettangolo di sole della finestra con lombra precisa delle tendine trapunte e lí come stampate e perfino quella della gabbiola verde che pendeva dal palchetto col canarino che vi saltellava dentro un odore di pane tratto ora dal forno giú nel cortiletto era venuto ad alitare caldo e a fondersi con quello umido dellincenso della chiesetta vicina e quello acuto dei mazzetti di spigo tra la biancheria dellantico canterano. Pareva che ormai non potesse avvenire più nulla in quella cameretta. Immobile, quella luce di sole; immobile, quella pace; come, ad affacciarsi alla finestra, immobili giú tra i ciottoli grigi del cortiletto i fili di erba i fili di paglia caduti dalla mangiatoja sotto il tettuccio in un angolo dalle tegole sanguigne e coi tanti sassolini scivolati dalla ripa che si stendeva scabra lassú. Dentro, le piccole antiche sedie verniciate di nero, pulite pulite di qua e di là dal canterano, avevano tutte una crocettina argentata sulla spalliera che dava loro unaria di monacelle attempate, contente di starsene lí ben custodite, al riparo, non toccate mai da nessuno; e con piacere pareva stessero a guardare il modesto lettino di ferro del prete, che aveva a capezzale su la parete imbiancata, una croce nera col vecchio Crocefisso davorio, gracile e ingiallito. Ma soprattutto un grosso Bambino Gesú di cera in un cestello imbottito di seta celeste, sul canterano riparato dalle mosche da un tenue velo anche esso celeste, pareva profittasse del silenzio in quella luce di sole, per dormire con una manina sotto la guancia paffuta il suo roseo sonno tra quegli odori misti dincenso di spigo e di caldo pane di casa. Dormiva anche, su la poltroncina di juta a piè del letto, col capo calvo incartapecorito, reclinato indietro penosamente sulla spalliera, don Pietro. Ma era un sonno ben diverso, il suo. Sonno a bocca aperta, di vecchio stanco e malato. Le palpebre esili pareva non avessero più forza neanche di chiudersi sui duri globi dolenti degli occhi appannati. Le narici saffilavano nello stento sibilante del respiro irregolare che palesava linfermità del cuore. Il viso giallo, scavato, aguzzo, aveva assunto in quel sonno, e pareva a tradimento unespressione cattiva e sguajata, come se, nella momentanea assenza il corpo volesse vendicarsi dello spirito che per tanti anni con laustera volontà lo aveva martoriato e ridotto in servitú cosí disperatamente estenuato e miserabile. Con quello sguajato abbandono, con quel filo di bava che pendeva dal labbro cadente, voleva dimostrare che non ne poteva più. E quasi oscenamente rappresentava la sua sofferenza di bestia. Don Angelino, entrato di furia nella cameretta, sera subito arrestato e poi era venuto avanti in punta di piedi. Ora da una decina di minuti stava a contemplare il dormente, in silenzio ma con unangoscia che di punto in punto, esasperandosi, gli si cangiava in rabbia; per cui apriva e serrava le mani fino ad affondarsi le unghie nella carne. Avrebbe voluto gridare per svegliarlo: - Ho deciso don Pietro: mi spoglio! Ma si sforzava di trattenere perfino il respiro per paura che, svegliandosi quel santo vecchio se lo trovasse davanti allimprovviso con quellangoscia rabbiosa che certo doveva trasparirgli dagli occhi e da tutto il viso disgustato; e anzi aveva la tentazione di far saltare con una manata fuori della finestra quella gabbiola che pendeva dal palchetto tanta irritazione gli cagionava, nella paura che il vecchio si svegliasse, il raspío delle zampine di quel canarino su lo zinco del fondo. Il giorno avanti, per più di quattrore, andando sú e giú per quella cameretta, dimenandosi storcendosi tutto, come per staccare e respingere dal contatto col suo corpicciuolo ribelle labito talare e movendo sottesso le gambe come se volesse prenderlo a calci aveva discusso accanitamente con don Pietro sulla risoluzione dabbandonare il sacerdozio non perché avesse perduto la fede, no ma perché con gli studii e la meditazione era sinceramente convinto daverne acquistata unaltra più viva e più libera per cui ormai non poteva accettare né sopportare i dommi, i vincoli, le mortificazioni che lantica gli imponeva. La discussione sera fatta, da parte sua soltanto, sempre più violenta, non tanto per le risposte che gli aveva dato don Pietro quanto per un dispetto man mano crescente contro se stesso, per il bisogno che aveva sentito invincibile e assurdo, dandarsi a confidare con quel santo vecchio, già suo primo precettore e poi confessore per tanti anni pur riconoscendolo incapace dintendere i suoi tormenti, la sua angoscia, la sua disperazione. E infatti don Pietro lo aveva lasciato sfogare, socchiudendo ogni tanto gli occhi e accennando con le labbra bianche un lieve sorrisino a cui non parevano neppure più adatte quelle sue labbra, un sorrisino bonariamente ironico o mormorando, senza sdegno, con indulgenza: - Vanità vanità Unaltra fede? Ma quale, se non ce nè che una? più viva? più libera? Ecco appunto dovera la vanità; e se ne sarebbe accorto bene quando, caduto quellimpeto giovanile, spento quel fervore diabolico, intepidito il sangue nelle vene non avrebbe più avuto tutto quel fuoco negli occhietti arditi e, coi capelli canuti o calvo, non sarebbe stato più cosí bellino e fiero. Insomma, lo aveva trattato come un ragazzo, ecco, un buon ragazzo che sicuramente non avrebbe fatto lo scandalo che minacciava anche in considerazione del cordoglio che avrebbe cagionato alla sua vecchia mamma, che aveva fatto tanti sacrifizii per lui. E veramente, al ricordo della mamma, di nuovo ora don Angelino si sentí salire le lagrime agli occhi. Ma intanto, proprio per lei, proprio per la sua vecchia mamma era venuto a quella risoluzione; per non ingannarla più; e anche per lo strazio che gli dava il vedersi venerato da lei come un piccolo santo. Che crudeltà, che crudeltà di spettacolo, quel sonno di vecchio! Era pure nella miseria infinita di quel corpo stremato in abbandono la dimostrazione più chiara delle verità nuove che gli serano rivelate. Ma in quel punto si schiuse luscio della cameretta ed entrò la vecchia sorella di don Pietro, piccola cerea, vestita di nero, con un fazzoletto nero di lana in capo, più curva e più tremula del fratello. Parve a don Angelino che - chiamata dalle sue lagrime - entrasse nella cameretta la sua mamma piccola, cerea e vestita di nero come quella. E alzò gli occhi a guardarla, quasi con sgomento, senza comprendere in prima il cenno con cui gli domandava: - Che fa, dorme? Don Angelino fece di sí col capo. - E tu perché piangi? Ma ecco che il vecchio schiude gli occhi imbambolati e con la bocca ancora aperta solleva il capo dalla spalliera della poltroncina. - Ah, tu Angelino? che cè? La sorella gli saccostò e, curvandosi sulla poltrona, gli disse piano qualche parola allorecchio. Allora don Pietro si alzò a stento e, strascicando i piedi venne a posare una mano sulla spalla di don Angelino, e gli domandò: - Vuoi farmi una grazia, figliuolo mio? È arrivata dalla campagna una povera vecchia, che chiede di me. Vedi che mi reggo appena in piedi. Vorresti andare in vece mia? È giú in sagrestia. Puoi scendere di qua, dalla scaletta interna. Va, va, che tu sei sempre il mio buon figliuolo. E Dio ti benedica! Don Angelino, senza dir nulla, andò. Forse non aveva neanche compreso bene. Per la scaletta interna della cura, buja, angustissima, a chiocciola, si fermò; appoggiò il capo alla mano che, scendendo, faceva scorrere lungo il muro, e si rimise a piangere, come un bambino. Un pianto che gli bruciava gli occhi e lo strozzava. Pianto davvilimento, pianto di rabbia e di pietà insieme. Quando alla fine giunse alla sagrestia, si sentí improvvisamente come alienato da tutto. La sagrestia gli parve unaltra, come se vi entrasse per la prima volta. Frigida, squallida e luminosa. E trovandovi seduta la vecchia, quasi non comprese che cosa vi stesse ad aspettare, e quasi non gli parve vera. Era una decrepita contadina, tutta infagottata e lercia, dalle pàlpebre sanguigne orribilmente arrovesciate. Biasciando, faceva di continuo balzare il mento aguzzo fin sotto il naso. Reggeva in una mano due galletti per le zampe, e mostrava nel palmo dellaltra mano tre lire dargento, chi sa da quanto tempo conservate. Per terra, davanti ai piedi imbarcati in due logore enormi scarpacce da uomo aveva una sudicia bisaccia piena di mandorle secche e di noci. Don Angelino la guatò con ribrezzo. - Che volete? La vecchia, sforzandosi di sbirciarlo, barbugliò qualcosa con la lingua imbrogliata entro le gote flosce e cave, tra le gengive sdentate. - Come dite? Non sento. Vi chiamate zia Croce? Sí, zia Croce. Era la zia Croce. Don Pietro la conosceva bene. La zia Croce Scoma; che il marito le era morto tantanni fa, nel fiume di Naro, annegato. Veniva a piedi, con quella bisaccia sulle spalle, dalle pianure del Cannatello. più di sette miglia di cammino. E con quellofferta di due galletti e di quella bisaccia di mandorle e di noci e con le tre lire della messa doveva placare don Pietro lo sapeva San Calògero il santo di tutte le grazie, che le aveva fatto guarire il figlio duna malattia mortale. Appena guarito, però, quel figlio se nera andato in America. Le aveva promesso che di là le avrebbe scritto e mandato ogni mese tanto da mantenersi. Erano passati sedici mesi; non ne aveva più notizia; non sapeva neppure se fosse vivo o morto. Lo avesse almeno saputo vivo, pazienza per lei, se non le mandava niente. Neanche un rigo di lettera! Niente. Ma ora tutti in campagna le avevano detto che questo dipendeva perché lei appena guarito il figlio, non aveva adempiuto il voto a San Calògero. E certo doveva essere cosí: lo riconosceva anche lei. Il voto però non lo aveva adempiuto don Pietro lo sapeva perché sera spogliata di tutto per quella malattia del figlio e le erano rimasti appena gli occhi per piangere: piangere sangue! ecco, sangue! Poi, andato via il figlio, vecchia comera e senzajuto di nessuno, come trovare da mettere insieme lofferta e quelle tre lire della messa se guadagnava appena tanto ogni giorno da non morire di fame? Sedici mesi le ci eran voluti, e con quali stenti, Dio solo lo sapeva! Ma ora ecco qua i due galletti, ed ecco le tre lire e le mandorle e le noci. San Calògero misericordioso si sarebbe placato e tra poco, senza dubbio le sarebbe arrivata dallAmerica la notizia che il figlio era vivo e prosperava. Don Angelino, mentre la vecchia parlava cosí, andava sú e giú per la sagrestia volgendo di qua e di là occhiate feroci e aprendo e chiudendo le mani perché aveva la tentazione dafferrare per le spalle quella vecchia e scrollarla furiosamente, urlandole in faccia: - Questa è la tua fede? Ma no: altri, altri, non quella povera vecchia; altri, i suoi colleghi sacerdoti avrebbe voluto afferrare per le spalle e scrollare i suoi colleghi sacerdoti che tenevano in quellabiezione di fede tanta povera gente, e su quellabiezione facevano bottega. Ah Dio, come potevano prendersi per una messa le tre lire di quella vecchia, i galletti, le mandorle e le noci? - Riprendete codesta bisaccia e andatevene! - le gridò, tutto fremente. Quella lo guardò, sbalordita. - Potete andarvene, ve lo dico io! - aggiunse don Angelino, infuriandosi vieppiù. - San Calògero non ha bisogno né di galletti né di fichi secchi! Se vostro figlio ha da scrivervi, state sicura che vi scriverà. Quanto alla messa, vi dico che don Pietro è malato. Andatevene! andatevene! Come intronata da quelle parole furiose, la vecchia gli domandò: - Ma che dice? Non ha capito che questo è un voto? È un voto! E cera nella parola, pur ferma, un tale sbalordimento per lincomprensione di lui quasi incredibile, che don Angelino fu costretto a fermarvi lattenzione. Pensò chera lí in vece di don Pietro, e si frenò. Con parole meno furiose cercò di persuadere la vecchia a riportarsi i galletti e le mandorle e le noci, e le disse che, quanto alla messa ecco, se proprio la voleva, magari glielavrebbe detta lui, invece di don Pietro, ma a patto che lei si tenesse le tre lire. La vecchia tornò a guardarlo, quasi atterrita, e ripeté: - Ma come! Che dice? E allora che voto è? Se non do quello che ho promesso, che vale? Ma scusi, a chi parlo? Non parlo forse a un sacerdote? E perché allora mi tratta cosí? O che forse crede che non do a San Calògero miracoloso con tutto il cuore quello che gli ho promesso? Oh Dio! oh Dio! Forse perché le ho parlato di quanto ho penato per raccoglierlo? E cosí dicendo, si mise a piangere perdutamente, con quegli orribili occhi insanguati. Commosso e pieno di rimorso per quel pianto, don Angelino si pentí della sua durezza, sopraffatto allimprovviso da un rispetto che quasi lo avviliva di vergogna, per quella vecchia che piangeva innanzi a lui per la sua fede offesa. Le saccostò, la confortò, le disse che non aveva pensato quello che lei sospettava, e che lasciasse lí tutto; anche le tre lire, sí; e intanto entrasse in chiesa, che or ora le avrebbe detto la messa. Chiamò il sagrestano; corse al lavabo; e mentre quello lo ajutava a pararsi, pensò che avrebbe trovato modo di ridare alla vecchia dopo la messa, le tre lire e i galletti e quellaltra offerta della bisaccia. Ma ecco, questa carità perché avesse il valore che potesse renderla accetta a quella povera vecchia non richiedeva forse qualcosa chegli non sentiva più davere in sé? Che carità sarebbe stata il prezzo duna messa, se per tutti gli stenti e i sacrifizii durati da quella vecchia per adempiere il voto egli non avesse celebrato quella messa col più sincero e acceso fervore? Una finzione indegna, per una elemosina di tre lire? E don Angelino, già parato, col calice in mano, si fermò un istante incerto e oppresso dangoscia, su la soglia della sagrestia a guardare nella chiesetta deserta; se gli conveniva, cosí senza fede, salire allaltare. Ma vide davanti a quellaltare prosternata con la fronte a terra la vecchia e si sentí come da un respiro non suo sollevare tutto il petto, e fendere la schiena da un brivido nuovo. O perché se lera immaginata bella e radiosa come un sole, finora, la fede? Eccola lí, eccola lí, nella miseria di quel dolore inginocchiato nella squallida angustia di quella paura prosternata, la fede! E don Angelino salí come sospinto allaltare esaltato di tanta carità, che le mani gli tremavano e tutta lanima gli tremava, come la prima volta che vi si era accostato. E per quella fede pregò, a occhi chiusi, entrando nellanima di quella vecchia come in un oscuro e angusto tempio, dovessa ardeva; pregò il Dio di quel tempio, qual esso era, quale poteva essere: unico bene, comunque, conforto unico per quella miseria. E finita la messa, si tenne lofferta e le tre lire, per non scemare con una piccola carità la carità grande di quella fede. Novelle per un anno di luigi pirandello CON ALTRI OCCHI Dallampia finestra, aperta sul giardinetto pensile della casa si vedeva come posato sullazzurro vivo della fresca mattina un ramo di mandorlo fiorito e si udiva, misto al ròco quatto chioccolío della vaschetta in mezzo al giardino lo scampanío festivo delle chiese lontane e il garrire delle rondini ebbre daria e di sole. Nel ritirarsi dalla finestra sospirando, Anna saccorse che il marito quella mattina sera dimenticato di guastare il letto come soleva ogni volta, perché i servi non savvedessero che non sera coricato in camera sua. Poggiò allora i gomiti sul letto non toccato, poi vi si stese con tutto il busto piegando il bel capo biondo su i guanciali e socchiudendo gli occhi come per assaporare nella freschezza del lino i sonni che egli soleva dormirvi. Uno stormo di rondini sbalestrate guizzarono strillando davanti alla finestra. - Meglio se ti fossi coricato qui, - mormorò tra sé, e si rialzò stanca. Il marito doveva partire quella sera stessa, ed ella era entrata nella camera di lui per preparargli loccorrente per il viaggio. Nellaprire larmadio, sentí come uno squittío nel cassetto interno e subito si ritrasse, impaurita. Tolse da un angolo della camera un bastone dal manico ricurvo e, tenendosi stretta alle gambe la veste prese il bastone per la punta e si provò ad aprire con esso, cosí discosta, il cassetto. Ma, nel tirare, invece del cassetto, venne fuori agevolmente dal bastone una lucida lama insidiosa. Non se laspettava; nebbe ribrezzo e si lasciò cadere di mano il fodero dello stocco. In quel punto, un altro squittío la fece voltare di scatto in dubbio se anche il primo fosse partito da qualche rondine sguizzante davanti la finestra. Scostò con un piede larma sguainata e trasse in fuori tra i due sportelli aperti il cassetto pieno dantichi abiti smessi del marito. Per improvvisa curiosità si mise allora a rovistare in esso e, nel riporre una giacca logora e stinta le avvenne di tastare negli orli sotto il soppanno come un cartoncino, scivolato lí dalla tasca in petto sfondata; volle vedere che cosa fosse quella carta caduta lí chi sa da quanti anni e dimenticata; e cosí per caso Anna scoprí il ritratto della prima moglie del marito. Impallidendo, con la vista intorbidata e il cuore sospeso, corse alla finestra e vi rimase a lungo, attonita, a mirare limmagine sconosciuta, quasi con un senso di sgomento. La voluminosa acconciatura del capo e la veste dantica foggia non le fecero notare in prima la bellezza di quel volto; ma appena poté coglierne le fattezze, astraendole dallabbigliamento che ora, dopo tanti anni, appariva goffo e fissarne specialmente gli occhi, se ne sentí quasi offesa e un impeto dodio le balzò dal cuore al cervello: odio di postuma gelosia; lodio misto di sprezzo che aveva provato per colei nellinnamorarsi delluomo chera adesso suo marito dopo undici anni dalla tragedia coniugale che aveva distrutto dun colpo la prima casa di lui. Anna aveva odiato quella donna non sapendo intendere come avesse potuto tradire luomo ora da lei adorato e, in secondo luogo perché i suoi parenti serano opposti al matrimonio suo col Brivio come se questi fosse stato responsabile dellinfamia e della morte violenta della moglie infedele. Era lei, sí, era lei, senza dubbio! la prima moglie di Vittore: colei che sera uccisa! Ne ebbe la conferma dalla dedica scritta sul dorso del ritratto: Al mio Vittore Almira sua - undici novembre mil ottocento settantatré. Anna aveva notizie molto vaghe della morta: sapeva soltanto che il marito, scoperto il tradimento laveva costretta, con limpassibilità di un giudice, a togliersi la vita. Ora ella si richiamò con soddisfazione alla mente questa condanna del marito, irritata da quel mio e da quel sua della dedica come se colei avesse voluto ostentare cosí la strettezza del legame che reciprocamente aveva unito lei e Vittore unicamente per farle dispetto. A quel primo lampo dodio, guizzato dalla rivalità per lei sola ormai sussistente seguí nellanima di Anna la curiosità femminile di esaminare i lineamenti di quel volto ma quasi trattenuta dalla strana costernazione che si prova alla vista di un oggetto appartenuto a qualcuno tragicamente morto; costernazione ora più viva; ma a lei non ignota, poiché nera compenetrato tutto il suo amore per il marito appartenuto a quellaltra donna. Esaminandone il volto, Anna notò subito quanto dissomigliasse dal suo; e le sorse a un tempo dal cuore la domanda, come mai il marito che aveva amato quella donna quella giovinetta certo bella per lui, si fosse poi potuto innamorare di lei cosí diversa. Sembrava bello, molto più bello del suo anche a lei quel volto che, dal ritratto, appariva bruno. Ecco: e quelle labbra si erano congiunte nel bacio alle labbra di lui; ma perché mai agli angoli della bocca quella piega dolorosa? e perché cosí mesto lo sguardo di quegli occhi intensi? Tutto il volto spirava un profondo cordoglio; e Anna ebbe quasi dispetto della bontà umile e vera che quei lineamenti esprimevano, e quindi un moto di repulsione e di ribrezzo sembrandole a un tratto di scorgere nello sguardo di quegli occhi la medesima espressione degli occhi suoi allorché pensando al marito, ella si guardava nello specchio, la mattina, dopo essersi acconciata. Ebbe appena il tempo di cacciarsi in tasca il ritratto: il marito si presentò, sbuffando, sulla soglia della camera. - Che hai fatto? Al solito? Hai rassettato? Oh povero me! Ora non trovo più nulla! Vedendo poi lo stocco sguainato per terra: - Ah! Hai anche tirato di scherma con gli abiti dellarmadio? E rise di quel suo riso che partiva soltanto dalla gola, quasi qualcuno glielavesse vellicata; e, ridendo cosí, guardò la moglie, come se domandasse a lei il perché del suo proprio riso. Guardando, batteva di continuo le pàlpebre celerissimamente su gli occhietti cauti, neri, irrequieti. Vittore Brivio trattava la moglie come una bambina non daltro capace che di quellamore ingenuo e quasi puerile di cui si sentiva circondato spesso con fastidio, e al quale si era proposto di prestar solo attenzione di tempo in tempo mostrando anche allora una condiscendenza quasi soffusa di lieve ironia, come se volesse dire: Ebbene via! per un po diventerò anchio bambino con te: bisogna fare anche questo, ma non perdiamo troppo tempo!. Anna sera lasciata cadere ai piedi la vecchia giacca in cui aveva trovato il ritratto. Egli la raccattò infilzandola con la punta dello stocco poi chiamò dalla finestra nel giardino il servotto che fungeva anche da cocchiere e che in quel momento attaccava al biroccio il cavallo. Appena il ragazzo si presentò in maniche di camicia nel giardino davanti alla finestra il Brivio gli buttò in faccia sgarbatamente la giacca infilzata, accompagnando lelemosina con un Tieni, è per te!. - Cosí avrai meno da spazzolare - aggiunse, rivolto alla moglie, - e da rassettare speriamo! E di nuovo emise quel suo riso stentato battendo più e più volte le pàlpebre. Altre volte il marito sera allontanato dalla città e non per pochi giorni soltanto, partendo anche di notte come quella volta; ma Anna, ancora sotto limpressione della scoperta di quel ritratto provò una strana paura di restar sola, e lo disse, piangendo, al marito. Vittore Brivio, frettoloso nel timore di non fare a tempo e tutto assorto nel pensiero dei suoi affari accolse con mal garbo quel pianto insolito della moglie. - Come! Perché? Via, via, bambinate! E andò via di furia, senza neppur salutarla. Anna sussultò al rumore della porta chegli si chiuse dietro con impeto; rimase col lume in mano nella saletta e sentí raggelarsi le lagrime negli occhi. Poi si scosse e si ritirò in fretta nella sua camera, per andar subito a letto. Nella camera già in ordine ardeva il lampadino da notte. - Va pure a dormire - disse Anna alla cameriera che la attendeva. - Fo da me. Buona notte. Spense il lume, ma invece di posarlo, come soleva, su la mensola, lo posò sul tavolino da notte presentendo - pur contro la propria volontà - che forse ne avrebbe avuto bisogno più tardi. Cominciò a svestirsi in fretta, tenendo gli occhi fissi a terra, innanzi a sé. Quando la veste le cadde attorno ai piedi pensò che il ritratto era là e con viva stizza si sentí guardata e commiserata da quegli occhi dolenti che tanta impressione le avevano fatto. Si chinò risolutamente a raccogliere dal tappeto la veste e la posò senza ripiegarla, su la poltrona a piè del letto come se la tasca che nascondeva il ritratto e il viluppo della stoffa dovessero e potessero impedirle di ricostruirsi limmagine di quella morta. Appena coricata, chiuse gli occhi e simpose di seguire col pensiero il marito per la via che conduceva alla stazione ferroviaria. Se limpose per astiosa ribellione al sentimento che tutto quel giorno laveva tenuta vigile a osservare, a studiare il marito. Sapeva donde quel sentimento le era venuto e voleva scacciarlo da sé. Nello sforzo della volontà, che le produceva una viva sovreccitazione nervosa, si rappresentò con straordinaria evidenza la via lunga deserta nella notte, rischiarata dai fanali verberanti il lume tremulo sul lastrico che pareva ne palpitasse: a piè dogni fanale, un cerchio dombra; le botteghe, tutte chiuse; ed ecco la vettura che conduceva Vittore. Come se lavesse aspettata al varco, si mise a seguirla fino alla stazione: vide il treno lugubre, sotto la tettoja a vetri; una gran confusione di gente in quellinterno vasto, fumido, mal rischiarato, cupamente sonoro: ecco, il treno partiva; e, come se veramente lo vedesse allontanare e sparire nelle tenebre, rientrò dun subito in sé aprí gli occhi nella camera silenziosa e provò un senso angoscioso di vuoto, come se qualcosa le mancasse dentro. Sentí allora confusamente, smarrendosi, che da tre anni forse, dal momento in cui era partita dalla casa paterna ella era in quel vuoto, di cui ora soltanto cominciava ad assumer coscienza. Non se nera accorta prima, perché lo aveva riempito solo di sé, del suo amore, quel vuoto; se ne accorgeva ora, perché in tutto quel giorno aveva tenuto quasi sospeso il suo amore, per vedere, per osservare, per giudicare. Non mi ha neppure salutata! pensò; e si mise a piangere di nuovo, quasi che questo pensiero fosse determinatamente la cagione del pianto. Sorse a sedere sul letto: ma subito arrestò la mano tesa, nel levarsi, per prendere dalla veste il fazzoletto. Via, era ormai inutile vietarsi di rivedere, di riosservare quel ritratto! Lo prese. Riaccese il lume. Come se la era raffigurata diversamente quella donna! Contemplandone ora la vera effigie provava rimorso dei sentimenti che la immaginaria le aveva suggeriti. Si era raffigurata una donna, piuttosto grassa e rubiconda, con gli occhi lampeggianti e ridenti, inclinata al riso, agli spassi volgari. E invece, ora, eccola: una giovinetta che dalle pure fattezze spirava unanima profonda e addolorata; diversa sí, da lei, ma non nel senso sguajato di prima: al contrario anzi quella bocca pareva non avesse dovuto mai sorridere, mentre la sua tante volte e lietamente aveva riso; e certo, se bruno quel volto come dal ritratto appariva, di unaria men ridente del suo, biondo e roseo. Perché, perché cosí triste? Un pensiero odioso le balenò in mente, e subito staccò gli occhi dallimmagine di quella donna scorgendovi dimprovviso uninsidia non solo alla sua pace al suo amore che pure in quel giorno aveva ricevuto più duna ferita ma anche alla sua orgogliosa dignità di donna onesta che non sera mai permesso neppure il più lontano pensiero contro il marito. Colei aveva avuto un amante! E per lui forse era cosí triste, per quellamore adultero e non per il marito! Buttò il ritratto sul comodino e spense di nuovo il lume sperando di addormentarsi, questa volta, senza pensare più a quella donna, con la quale non poteva aver nulla di comune. Ma, chiudendo le pàlpebre, rivide subito, suo malgrado, gli occhi della morta, e invano cercò di scacciare quella vista. - Non per lui, non per lui! - mormorò allora con smaniosa ostinazione, come se, ingiuriandola, sperasse di liberarsene. E si sforzò di richiamare alla memoria quanto sapeva intorno a quellaltro, allamante costringendo quasi lo sguardo e la tristezza di quegli occhi a rivolgersi non più a lei ma allantico amante, di cui ella conosceva soltanto il nome: Arturo Valli. Sapeva che costui aveva sposato qualche anno dopo quasi a provare chera innocente della colpa che gli voleva addebitare il Brivio di cui aveva respinto energicamente la sfida protestando che non si sarebbe mai battuto con un pazzo assassino. Dopo questo rifiuto, Vittore aveva minacciato di ucciderlo ovunque lo avesse incontrato, fossanche in chiesa; e allora egli era andato via con la moglie dal paese, nel quale era poi ritornato, appena Vittore, riammogliatosi, se nera partito. Ma dalla tristezza di questi avvenimenti da lei rievocati, dalla viltà del Valli e, dopo tanti anni dalla dimenticanza del marito, il quale, come se nulla fosse stato, sera potuto rimettere nella vita e riammogliare dalla gioja che ella stessa aveva provato nel divenir moglie di lui da quei tre anni trascorsi da lei senza mai un pensiero per quellaltra inaspettatamente un motivo di compassione per costei simpose ad Anna spontaneo; ne rivide viva limmagine, ma come da lontano lontano e le parve che con quegli occhi, intensi di tanta pena, colei le dicesse tentennando lievemente il capo: - Io sola però ne son morta! Voi tutti vivete! Si vide, si sentí sola nella casa: ebbe paura. Viveva, sí, lei; ma da tre anni, dal giorno delle nozze, non aveva più riveduto, neanche una volta, i suoi genitori, la sorella. Lei che li adorava, e chera stata sempre con loro docile e confidente aveva potuto ribellarsi alla loro volontà, ai loro consigli per amore di quelluomo; per amore di quelluomo sera mortalmente ammalata e sarebbe morta, se i medici non avessero indotto il padre a condiscendere alle nozze. Il padre aveva ceduto, non consentendo, però, anzi giurando che ella per lui, per la casa, dopo quelle nozze, non sarebbe più esistita. Oltre alla differenza di età, ai diciotto anni che il marito aveva più di lei ostacolo più grave per il padre era stata la posizione finanziaria di lui soggetta a rapidi cambiamenti per le imprese rischiose a cui soleva gettarsi con temeraria fiducia in sé stesso e nella fortuna. In tre anni di matrimonio Anna, circondata da agi aveva potuto ritenere ingiuste o dettate da prevenzione contraria le considerazioni della prudenza paterna quanto alle sostanze del marito, nel quale del resto ella, ignara, riponeva la medesima fiducia che egli in se stesso; quanto poi alla differenza detà, finora nessun argomento manifesto di delusione per lei o di meraviglia per gli altri poiché dagli anni il Brivio non risentiva il minimo danno né nel corpo vivacissimo e nervoso né tanto meno poi nellanimo dotato dinfaticabile energia, dirrequieta alacrità. Di ben altro Anna, ora per la prima volta guardando senza neppur sospettarlo nella sua vita con gli occhi di quella morta, trovava da lagnarsi del marito. Sí, era vero: della noncuranza quasi sdegnosa di lui ella si era altre volte sentita ferire; ma non mai come quel giorno; e ora per la prima volta si sentiva cosí angosciosamente sola, divisa dai suoi parenti i quali le pareva in quel momento la avessero abbandonata lí quasi che, sposando il Brivio, avesse già qualcosa di comune con quella morta e non fosse più degna daltra compagnia. E il marito che avrebbe dovuto consolarla il marito stesso pareva non volesse darle alcun merito del sacrifizio chella gli aveva fatto del suo amore filiale e fraterno come se a lei non fosse costato nulla, come se a quel sacrifizio egli avesse avuto diritto e per ciò nessun dovere avesse ora di compensarnela. Diritto, sí, ma perché lei se ne era cosí perdutamente innamorata allora; dunque il dovere per lui adesso di compensarla. E invece - Sempre cosí! - parve ad Anna di sentirsi sospirare dalle labbra dolenti della morta. Riaccese il lume e di nuovo, contemplando limmagine, fu attratta dallespressione di quegli occhi. Anche lei dunque, davvero, aveva sofferto per lui? anche lei, anche lei, accorgendosi di non essere amata, aveva sentito quel vuoto angoscioso? - Sí? sí? - domandò Anna, soffocata dal pianto, allimmagine. E le parve allora che quegli occhi buoni, intensi di passione, la commiserassero a lor volta la compiangessero di quellabbandono, del sacrifizio non rimeritato dellamore che le restava chiuso in seno quasi tesoro in uno scrigno di cui egli avesse le chiavi, ma per non servirsene mai, come lavaro. Novelle per un anno di luigi pirandello TRA DUE OMBRE. Stridore di catene e scambio di saluti e daugurii ultime raccomandazioni e grida di richiamo tra i passeggeri di terza classe e la gente che saffollava su lo scalo dellImmacolatella o sulle barchette ballanti attorno al piroscafo in parterza. - De vení cu tte! de vení cu tte! - No! no! t o ddico! - E nun avé paura! - Core mio, core e mamma, stenne e mmane! - Addò sta? addò sta? - Mo sta cca! - Allegramente! E tra tanta confusione, per accrescere lagitazione di chi partiva il suono titillante dei mandolini duna banda di musici girovaghi. - Faustino! Dio mio, guarda Niní guarda Bicetta - gridava al Sangelli la moglie che non si moveva per timore del mal di mare prima ancora che il piroscafo si mettesse in movimento. Non cera stato verso dindurla ad andare a sedere sul piano di coperta destinato alla prima classe, a pruavía. Sera buttata come una balla sul sedile del lucernario della camera di poppa; e cosí grassa come sera fatta pochi anni dopo il matrimonio, bionda e pallida, con gli occhi azzurri ovati non si curava nemmeno dello spettacolo che dava con quel suo ridicolo sgomento aggrappata con la mano tozza piena danelli al bracciuolo di legno del sedile, quasi che, tenendolo cosí volesse impedire lo scotimento fitto fitto e continuo della macchina già sotto pressione. Strillava lamentosamente per Bicetta, per Niní, per Carluccio, ma non osava neppure girare un po la testa per vedere dove fossero. Lampio velo turchino attorno al cappello di paglia, col vento, le sbatteva in faccia; lo lasciava sbattere, pur di non muoversi; e teneva fissi gli occhi spaventati a una manica a vento lí presso, suo incubo forse, ma anche riparo e protezione. - Carluccio, Dio mio, dovè? Faustino! Faustino! E Bicetta? Con laria che batteva viva, da terra là sopra coperta e che si portava via il fumo della ciminiera tra il cordame dellalberatura, nel chiarore aperto e fresco tutto lampeggiante dei riflessi del sole al tramonto sul mare un po mosso a ogni sollevarsi dei parasoli quei tre benedetti ragazzi, che non erano stati mai su un piroscafo, parevano impazziti; si ficcavano tra la gente, da per tutto, tra le scale sul passavanti, le lapazze, i ponti di sbarco, sotto le lance; volevano veder tutto, e correvano davvero il rischio anche di precipitar giú in mare. Faustino Sangelli, andando loro dietro, si sentiva intanto finir lo stomaco a quelle raccomandazioni della moglie. Non gli era parso mai tanto ridicolo il suo nome in diminutivo sulle labbra di quella donna cosí grassa né mai tanto sgradevole la voce di lei. Avrebbe voluto gridarle: - E sta zitta! Non vedi che sto badando a loro? Ma aveva sulle labbra, rassegato, un sorriso freddo e fatuo come di chi si presti a far cosa che a lui veramente non appartenga o non prema molto. Oh Dio, come? I figliuoli? Non gli premevano i figliuoli? Sí, gli premevano. Ma in quel momento, Faustino Sangelli - il quale aveva già trentasei anni e qualche pelo bianco, più duno nella barba e alle tempie - si sentiva proprio costretto a sorridere in quel modo di quel mezzo sorriso freddo e fatuo, tra di compiacenza e di rassegnazione. Non poteva farne a meno. Avrebbe seguitato a sorridere cosí, anche se Carluccio o Niní o Bicetta fossero caduti - non in mare no, Dio liberi! - ma lí sopra coperta e si fossero messi a piangere. Perché non sorrideva lui cosí, propriamente; ma un altro Faustino Sangelli, di circa diciottanni, e dunque senza quella barba, e dunque senza né quella moglie né quei figliuoli. Questo gli avveniva per il fatto che, tra la gente che quella sera partiva da Napoli col piroscafo per la Sicilia aveva intraveduto e riconosciuto subito un suo lontano parente un tal Silvestro Crispo, già tutto grigio e più ispido e più cupo di quando, tanti e tanti anni addietro, lui, Faustino Sangelli allor quasi ragazzo imberbe, studentello matricolino di lettere allUniversità di Palermo gli aveva tolto lamore di Lillí, loro comune cugina di cui tutti e due allora erano perdutamente innamorati e quel poveretto aveva tentato di uccidersi chiudendosi in camera una notte col braciere acceso. Ora Lillí da otto anni era moglie di colui; e Faustino Sangelli sapeva che, nonostante letà, si conservava ancora bellissima e fresca. Tutti i ricordi scottanti, gli errori, i rimorsi della prima gioventú, improvvisamente alla vista di quelluomo, gli avevano fatto un tale impeto dentro, che nera come stordito. Al solo pensiero che quel Silvestro Crispo potesse vederlo, invecchiato e cosí dietro a quei tre ragazzi mal vestiti e con quella moglie grassa e ridicola che strillava di là si sentiva vaneggiare in un avvilimento di vergogna, acre e insopportabile, al quale reagiva seguitando a sorridere a quel modo mentre avvertiva con una lucidità che glincuteva quasi ribrezzo, che non soltanto lui qual era adesso ma lui anche qual era stato tantanni addietro, sedici anni addietro viveva tuttora e sentiva e ragionava con quegli stessi pensieri con quegli stessi sentimenti, che già da tanto tempo credeva spenti o cancellati in sé; ma cosí vivo, cosí presentemente vivo che, quasi non parendogli più vero in quel momento tutto ciò che lo circondava e pur non potendo negarne a se stesso la realtà, non potendo negare per esempio che quei tre ragazzi là fossero suoi; ecco qua, sorrideva, proprio come se non fossero; proprio come se lui non fosse questo Faustino dadesso, ma quello: diviso in due vite distanti e contemporanee; vere tutte due, e vane tutte e due nello stesso tempo; e di là quella biondona pallida, di cui gli arrivava la voce sgraziata: Faustino! Faustino! - e qua fuggente e ammiccante tra il rimescolío dei passeggeri sopra coperta, Lillí, Lillí di ventidue anni, bella come quando di nascosto da lontano, per tentarlo, tenendo socchiuso luscio della sua cameretta si scopriva il seno tra il candor delle trine e con la mano faceva appena appena latto doffrirglielo e subito con la stessa mano se lo nascondeva. Aveva quattranni più di lui, Lillí. E che passione, che frenesie, prima chella accondiscendesse a fidanzarsi con lui corteggiata da tanti, anche da quel povero Silvestro Crispo che saffannava in tutti i modi a lavorare per farsi uno stato e ottener subito la mano di lei! Ma allora Lillí non si curava di nessuno dei due: di Silvestro Crispo, perché troppo rozzo, ispido e brutto; di lui, perché troppo ragazzo; e suniva perfidamente a tutti i parenti che se lo prendevano a godere per lo spettacolo che dava loro con quella sua passione precoce e della gelosia che lo assaliva appena vedeva qualcuno ottenere i sorrisi di lei. Finché, allimprovviso, chi sa perché forse per qualche dispetto o per qualche disinganno inatteso o per prendersi una subita rivincita su qualcuno ella gli sera accostata amorosa, gli sera promessa, ma a patto che subito egli si fosse apertamente fidanzato con lei. Lí per lí, gli era parso di toccare il cielo col dito. Per più dun mese aveva dovuto combattere per strappare il consenso al padre il quale saggiamente gli aveva fatto osservare chera troppo intempestivo per lui un impegno di quel genere; che la cugina aveva quattranni più di lui, e che egli, ancora studente, avrebbe dovuto aspettare per lo meno altri sei anni per farla sua. Ostinato, dopo molte promesse e giuramenti, era riuscito a spuntarla. Se non che, subito dopo, nel vedersi presentare a tutti, cosí ancor quasi ragazzo, senza uno stato, come promesso sposo di Lillí sera sentito ridicolo agli occhi di tutti e specialmente di quegli altri giovanotti che corrisposti, avevano per qualche tempo amoreggiato con la sua fidanzata. La passione, cosí cocente quandera nascosta, contrariata e derisa, aveva perduto a un tratto il fervore, tutta la poesia; e poco dopo egli se nera scappato dalla Sicilia per troncare quel fidanzamento chera stato intanto il colpo di grazia per quel Silvestro Crispo. Nel vedersi posposto a un giovanottino ancor imberbe, senza né arte né parte, lui che già lavorava, lui che era già uomo; sdegnato, disperato, aveva voluto uccidersi; ed era stato salvato per miracolo. Ora eccolo là! Marito di Lillí. Padre sapeva anche questo, Faustino Sangelli, padre dun bambino, di cui gli avevano tanto vantato la bellezza. Bello come mamma. Dunque, forse felice, quelluomo lí. Mentre lui Ecco, perché, correndo appresso a quei bambini non belli e mal vestiti aveva bisogno di sorridere a quel modo Faustino Sangelli in quel momento; bisogno, proprio bisogno di veder viva, di ventidue anni, là, fuggente e ammiccante tra il rimescolío dei passeggeri Lillí, Lillí che accennava cosí fuggendo e riparandosi dietro le spalle dei passeggeri di scoprirsi ancora il seno e far con la mano appena appena latto doffrirglielo e subito con la stessa mano latto di nasconderselo. Ah, tante volte, tante volte, ebbro damore, glielaveva baciato, lui, quel piccolo seno! E ora voleva che quelluomo lí lo sapesse. Sí, sí. Sorrideva a quel modo per farglielo sapere. E con tal rabbia, con tal livore - pur con quel sorriso sulle labbra - pensava, sentiva, vedeva tutto questo che a un certo punto costretto a correre fin quasi ai piedi di Silvestro Crispo per acchiappare a tempo uno dei bambini che stava per cadere acchiappatolo, si rizzò tutto fremente davanti a lui, quasi a petto come se si aspettasse che quello dovesse saltargli al collo per strozzarlo. Silvestro Crispo, invece, lo guardò appena con la coda dellocchio; evidentemente senza riconoscerlo. E sallontanò pian piano. Faustino Sangelli restò di gelo a quello sguardo dassoluta indifferenza. Da che rideva, da che baciava vivo, con labbra ardenti, il tepido, piccolo seno bianco di Lillí e costringeva quelluomo a chiudersi in camera con un braciere acceso per asfissiarsi ecco che dun tratto spariva in lui limmagine di ciò chera stato, come unombra; e unaltra ombra dimprovviso sottentrava, lombra miserabile di se stesso, ombra irriconoscibile, se colui non lo aveva riconosciuto dopo sedici anni: i sedici anni di tutti i suoi sogni svaniti, e di tante noje e di tante amarezze; i sedici anni che lo avevano invecchiato precocemente; che gli avevano portato la sciagura di quella moglie, il tormento di quei figliuoli. Di furia, inferocito, con la scusa della caduta di quel piccino riparata a tempo mentre tra il cresciuto clamore la sirena della ciminiera avventava il rauco fischio formidabile acchiappò gli altri due, andò a prendere la moglie, e giú, a cuccia! a cuccia! - Andiamo a dormire! Ma Niní voleva il biscotto; lacqua, Bicetta; Carluccio, la tromba. - A dormire! a dormire! Avete sentito il babau? - Oh Dio, Faustino, e non è presto? - Che presto! che presto! Meglio che ti trovi accucciata, prima che si esca dal porto! Giú! giú! - La tromba, papà! - Oh Dio Faustino, mi gira la testa - Ma se siamo ancora fermi! Se ancora non si muove! - Biccotto, papà! - Papà, quando bevo? - Giú! giú! Berrai giú! Andiamo! - Oh Dio, Faustino - Corpo di Giusto qua? Cameriere! cameriere! Tutta la nottata, quella delizia lí. E fosse stato cattivo il mare! Ma che! Un olio. E che strilli, che strilli! - Sta zitta! Pare che ti scànnino! - Oh Dio, muojo! Reggimi Faustino! Ah, non arrivo non arrivo Voglio scendere! - Scendiamo, papà. - A casa, andiamo a casa, papà! - Mammà, oh Dio! ho paura, papà! - Fermi, perdio! E tu stenditi giú, supina o vado a buttarmi a mare! Di solito tanto paziente con la moglie e coi figliuoli era diventato una belva, Faustino Sangelli, quella notte, per mare. Ma come Dio volle, verso il tocco, la moglie sassopí; i bambini saddormentarono. Egli rimase un pezzo nella cuccetta, seduto, coi gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani. E stando cosí seduto, si vide, a un certo punto, sotto gli occhi emergere il pancino, che da alcuni anni gli era cresciuto; e vide quasi per ischerno ciondolare dalla catena dellorologio una medaglina doro, premio volgare dun misero concorso vinto. A diciottanni, innamorato di Lillí, aveva sognato la gloria. Era finito professor di liceo, non tanto miserabile perché la moglie gli aveva recato una buona dote. Ah Dio, un po daria, un po daria! Si sentiva soffocare! Spense la lampadina elettrica; uscí dalla cuccetta; attraversò un po barcollando e reggendosi alle pareti di legno del corridojo, e salí in coperta. La notte era scurissima, polverata di stelle. Gli alberi del piroscafo vibravano allo scotimento della macchina e dalla ciminiera sboccava continuo un pennacchio di fumo denso, rossastro. Il mare, tutto nero, rotto dalla prua, sapriva spumeggiando un poco lungo i fianchi del piroscafo. Tutti i passeggeri serano ritirati nelle loro cuccette. Faustino Sangelli tirò sú il bavero del pastrano; si diede una rincalcata al berretto da viaggio; passeggiò un tratto sul ponte riservato alla prima classe; guardò i passeggeri di terza buttati come bestie a dormire su la coperta, con le teste sui fagotti, attorno alla bocca della stiva: poi alzando il capo, vide dallaltra parte, sul ponte di poppa riservato ai passeggeri di seconda, uno - lui? - presso il parapetto, appoggiato a una delle bacchette di ferro che sorreggevano la tenda. Al bujo non discerneva bene. Ma pareva lui, Silvestro Crispo. Doveva esser lui. Forse, anche prima che egli lo scorgesse tra i passeggeri in partenza quella sera da Napoli, era stato scorto da lui. E forse, quandegli sorreggendo il bambino che stava per cadere, sera rizzato a guardarlo lo sguardo che colui gli aveva rivolto con la coda dellocchio nellallontanarsi non era dindifferenza, ma di sdegno, e forse dodio. Ora là, fermo, insaccato nelle spalle, anchesso col bavero del pastrano tirato sú e il berretto rincalcato, guardava il mare. Da guardare però non cera nulla, in quella tenebra. Dunque pensava. Anche lui, dunque, sapendo che lantico rivale viaggiava sullo stesso piroscafo, non poteva dormire, quella notte. Che pensava? Faustino Sangelli stette a spiarlo un pezzo con una pena, con una pena che a mano a mano crescendo, gli si faceva più amara e più angosciosa: pena della vita che è cosí; pena delle memorie che dolgono, come se i dolori presenti non bastassero al cuore degli uomini. Ma a poco a poco, cominciò quasi a svaporargli, quella pena, nella vastità sconfinata, tenebrosa sotto quella polvere di stelle, e si vide, si sentí piccolissimo, e piccolissimo vide il rivale; piccolissima, la sua miseria annegarsi nel sentimento che gli sallargava smisurato, della vanità di tutte le cose. Allora, con amaro dileggio, si persuase a profittar del mare tranquillo e del sonno della moglie e dei figliuoli per farsi una dormitina anche lui fino allapprodo in Sicilia a giorno chiaro. Cosí fece. Ma la bella filosofia gli venne meno di nuovo, come il piroscafo fu per doppiare Monte Pellegrino e imboccare il golfo di Palermo. Ora la moglie era diventata coraggiosissima: una leonessa; e anche i figliuoli, tre leoncini. Volevano andare sul ponte subito subito a godere della magnifica vista dellentrata a Palermo. - Nossignori! Non permetto! Prima aspettate che il vapore si fermi! - Oh Dio Faustino, ma se tutti gli altri passeggeri sono già sú! - Va bene. E voi state giú. - Ma perché? - Perché voglio cosí! Figurarsi se si voleva far vedere da quello alla luce del giorno con quella moglie accanto tutta ammaccata e spettinata, con quei tre piccini con gli abitucci sporchi e tutti raggrinziti! Ma quando alla fine, il vapore sormeggiò e dalla banchina dello scalo fu buttato il pontile sul barcarizzo - via! via di furia! il facchino avanti con le valige, lui Faustino dietro, coi due maschietti uno per mano; la moglie appresso, con la Bicetta. Se non che, giunto a mezzo del pontile gettando per caso uno sguardo sotto la tettoja della banchina alla gente venuta ad assistere allo sbarco dei passeggeri Faustino Sangelli non vide e non capí più nulla. Lí, su la banchina, sotto la tettoja, cera Lillí, Lillí venuta col suo bambino ad accogliere il marito Lillí che lo guardava, sbalordita, con tanto docchi; più che sbalordita, quasi oppressa di stupore. La intravide appena. Lo stesso viso; lo stesso corpo, saldo, svelto, formoso; solo gli parve che avesse i capelli ritinti, dorati. Il pontile, la folla, le valige, lo scalo, la tettoja, tutto gli girò attorno. Avrebbe voluto sprofondare, sparire. Dovera il facchino? Chi aveva per mano? Si cacciò nellufficio della dogana; ma, in tempo che faceva visitare le valige ai doganieri, vide Silvestro Crispo attraversar lufficio, fosco e solo. E come? Lillí dunque non sera accorta del marito? Se lera lasciato passar davanti senzaccorgersene? Ed era venuta apposta cosí di buon mattino allo scalo, per accoglierlo allarrivo. Tanta impressione dunque le aveva fatto la vista inattesa di lui, dopo tanti anni? E chi sa che scena tra poco sarebbe accaduta a casa, quandella, ritornando col bambino, vi avrebbe trovato il marito, già arrivato; il marito che avrebbe indovinato subito la ragione per cui ella non sera accorta di lui là sulla banchina dello scalo! Fu per goderne malignamente, Faustino Sangelli; ma ecco che sballottato con la moglie e i tre figliuoli dentro un enorme e sgangherato omnibus dalbergo, tutto fragoroso di vetri là per il viale dei Quattro Venti si vide raggiungere da una carrozzella la quale si mise lenta lenta a seguire il lentissimo enorme omnibus fragoroso. Nella carrozzella cera Lillí col suo bambino. Faustino Sangelli si sentí strappare le viscere tirare il respiro e non seppe più da che parte voltarsi a guardare per non veder lantica fidanzata che gli veniva appresso appresso, e che lo guardava sbalordita con tanto docchi. Patí morte e passione. Quegli occhi, cosí stupiti, gli dicevano quantera cambiato; lo guardavano come di là da un abisso, ove adesso anche il ricordo della sua lontana immagine precipitava e ogni rimpianto, tutto. E di qua dallabisso, sul carrozzone traballante e fragoroso, ecco, cera lui lui quale sera ridotto, fra quei tre figliuoli non belli e quella stupida moglie. Ah, fare un salto da quel carrozzone a quella carrozzella, mettere a terra il bambino di lei e attaccarsi con la bocca a quella bocca che era stata sua tantanni fa; commettere lultima pazzia, fuggire, fuggire - Perché lo guardava ella cosí? Che pensava? Che voleva? Ecco, si chinava verso il bambino che le sedeva accanto, poi rialzava la testa e sorrideva sorrideva guardando verso lui, tentennando lievemente il capo. Lo derideva? Su le spine, temendo che la moglie guardando a quella carrozzella saccorgesse della sua agitazione si prese sulle ginocchia uno dei figliuoli, gli grattò con una mano la pancina e si mise a ridere a ridere anche lui, a ridere per fare a sua volta un ultimo dispetto a lei che seguitava a venirgli appresso senzessersi accorta del marito arrivato con lui. - Ti sei smattinata, e adesso a casa sentirai, cara, sentirai! Pensava, e rideva, rideva. Ma come una lumaca sul fuoco. Novelle per un anno di luigi pirandello NIENTE La botticella che corre fragorosa nella notte per la vasta piazza deserta si ferma davanti al freddo chiarore duna vetrata opaca di farmacia allangolo di via San Lorenzo. Un signore impellicciato si lancia sulla maniglia di quella vetrata per aprirla. Piega di qua, piega di là - che diavolo? - non sapre. - Provi a sonare, - suggerisce il vetturino. - Dove, come si suona? - Guardi, cè lí il pallino. Tiri. Quel signore tira con furia rabbiosa. - Bellassistenza notturna! E le parole, sotto il lume della lanterna rossa, vaporano nel gelo della notte, quasi andandosene in fumo. Si leva lamentoso dalla prossima stazione il fischio dun treno in partenza. Il vetturino cava lorologio; si china verso uno dei fanaletti; dice: - Eh, vicino le tre Alla fine il giovine di farmacia, tutto irto di sonno col bavero della giacca tirato fin sopra gli orecchi, viene ad aprire. E subito il signore: - Cè un medico? Ma quegli, avvertendo sulla faccia e sulle mani il gelo di fuori, dà indietro, alza le braccia stringe le pugna e comincia a stropicciarsi gli occhi, sbadigliando: - A questora? Poi, per interrompere le proteste dellavventore, il quale - ma sí, Dio mio, sí - tutta quella furia, sí, con ragione: chi dice di no? - ma dovrebbe pure compatire chi a quellora ha anche ragione daver sonno - ecco ecco, si toglie le mani dagli occhi e prima di tutto gli fa cenno daspettare; poi, di seguirlo dietro il banco, nel laboratorio della farmacia. Il vetturino intanto, rimasto fuori, smonta da cassetta e vuole prendersi la soddisfazione di sbottonarsi i calzoni per far lí apertamente al cospetto della vasta piazza deserta tutta intersecata dai lucidi binarii delle tramvie quel che di giorno non è lecito senza i debiti ripari. Perché è pure un piacere, mentre qualcuno si dibatte in preda a qualche briga per cui deve chiedere agli altri soccorso e assistenza attendere tranquillamente, cosí, alla soddisfazione dun piccolo bisogno naturale, e veder che tutto rimane al suo posto: là quei lecci neri in fila che costeggiano la piazza, gli alti tubi di ghisa che sorreggono la trama dei fili tramviarii tutte quelle lune vane in cima ai lampioni, e qua gli uffici della dogana accanto alla stazione. Il laboratorio della farmacia, dal tetto basso, tutto scaffalato, è quasi al bujo e appestato dal tanfo dei medicinali. Un sudicio lumino a olio, acceso davanti a unimmagine sacra sulla cornice dello scaffale dirimpetto allentrata pare non abbia voglia di far lume neanche a se stesso. La tavola in mezzo, ingombra di bocce, vasetti, bilance, mortaj e imbuti, impedisce di vedere in prima se sul logoro divanuccio di cuojo là sotto a quello scaffale dirimpetto allentrata, sia rimasto a dormire il medico di guardia. - Eccolo, cè - dice il giovine di farmacia, indicando un pezzo domone che dorme penosamente tutto aggruppato e raffagottato, con la faccia schiacciata contro la spalliera. - E lo chiami, perdio! - Eh, una parola! Capace di tirarmi un calcio, sa? - Ma è medico? - Medico, medico. Il dottor Mangoni. - E tira calci? - Capirà, svegliarlo a questora - Lo chiamo io! E il signore, risolutamente, si china sul divanuccio e scuote il dormente. - Dottore! dottore! Il dottor Mangoni muggisce dentro la barbaccia arruffata che glinvade quasi fin sotto gli occhi le guance; poi stringe le pugna sul petto e alza i gomiti per stirarsi; infine si pone a sedere, curvo, con gli occhi ancora chiusi sotto le sopracciglia spioventi. Uno dei calzoni gli è rimasto tirato sul grosso polpaccio della gamba e scopre le mutande di tela legate allantica con una cordellina sulla rozza calza nera di cotone. - Ecco, dottore Subito, la prego, - dice impaziente il signore. - Un caso dasfissia - Col carbone? - domanda il dottore, volgendosi ma senza aprir gli occhi. Alza una mano a un gesto melodrammatico e, provandosi a tirar fuori la voce dalla gola ancora addormentata accenna laria della Gioconda: Suicidio? In questi fieeeriii momenti Quel signore fa un atto di stupore e dindignazione. Ma il dottor Mangoni, subito, arrovescia indietro il capo e incignando ad aprire un occhio solo: - Scusi, - dice, - è un suo parente? - Nossignore! Ma la prego, faccia presto! Le spiegherò strada facendo. Ho qui la vettura. Se ha da prendere qualche cosa - Sí, dammi dammi - comincia a dire il dottor Mangoni tentando dalzarsi, rivolto al giovine di farmacia. - Penso io, penso io, signor dottore, - risponde quello girando la chiavetta della luce elettrica e dandosi attorno tutta un tratto con una allegra fretta che impressiona lavventore notturno. Il dottor Mangoni storce il capo come un bue che si disponga a cozzare, per difendersi gli occhi dalla súbita luce. - Sí, bravo figliuolo, - dice. - Ma mi hai accecato. Oh, e il mio elmo? dovè? Lelmo è il cappello. Lo ha, sí. Per averlo, lo ha: positivo. Ricorda daverlo posato, prima daddormentarsi, su lo sgabello accanto al divanuccio. Dovè andato a finire? Si mette a cercarlo. Ci si mette anche lavventore; poi anche il vetturino, entrato a riconfortarsi al caldo della farmacia. E intanto il commesso farmacista ha tutto il tempo di preparare un bel paccone di rimedii urgenti. - La siringa per le iniezioni, dottore, ce lha? - Io? - si volta a rispondergli il dottor Mangoni con una maraviglia che provoca in quello uno scoppio di risa. - Bene bene. Dunque, si dice, carte senapate. Otto, basteranno? Caffeina, stricnina. Una Pravaz. E lossigeno, dottore? Ci vorrà pure un sacco dossigeno, mi figuro. - Il cappello ci vuole! il cappello! il cappello prima di tutto! - grida tra gli sbuffi il dottor Mangoni. E spiega che, tra laltro, cè affezionato lui a quel cappello perché è un cappello storico: comperato circa undici anni addietro in occasione dei solenni funerali di Suor Maria dellUdienza Superiora del ricovero notturno al vicolo del Falco, in Trastevere dove si reca spesso a mangiare ottime ciotole di minestra economica, e a dormire, quando non è di guardia nelle farmacie. Finalmente il cappello è trovato, non lí nel laboratorio ma di là, sotto il banco della farmacia. Ci ha giocato il gattino. Lavventore freme dimpazienza. Ma unaltra lunga discussione ha luogo, perché il dottor Mangoni con la tuba tutta ammaccata tra le mani, vuole dimostrare che il gattino, sí senza dubbio, ci ha giocato, ma che anche lui, il giovine di farmacia le ha dovuto dare col piede, per giunta, una buona acciaccata sotto il banco. Basta. Un gran pugno allungato dentro la tuba, che per miracolo non la sfonda, e il dottor Mangoni se la butta in capo su le ventitré. - Ai suoi ordini, pregiatissimo signore! - Un povero giovine - prende a dir subito il signore rimontando su la botticella e stendendo la coperta su le gambe del dottore e su le proprie. - Ah, bravo! Grazie. - Un povero giovine che mera stato tanto raccomandato da un mio fratello, perché gli trovassi un collocamento. Eh già, capisce? come se fosse la cosa più facile del mondo; t-o-to, fatto. La solita storia. Pare che stiano allaltro mondo, quelli della provincia: credono che basti venire a Roma per trovare un impiego: t-o-to, fatto. Anche mio fratello, sissignore! mha fatto questo bel regalo. Uno dei soliti spostati, sa: figlio dun fattore di campagna, morto da due anni al servizio di questo mio fratello. Se ne viene a Roma, a far che? niente, il giornalista, dice. Mi presenta i titoli: la licenza liceale e uno zibaldone di versi. Dice: Lei mi deve trovar posto in qualche giornale. Io? Roba da matti! Mi metto subito in giro per fargli ottenere il rimpatrio dalla questura. E intanto, potevo lasciarlo in mezzo alla strada, di notte? Quasi nudo, era; morto di freddo, con un abituccio di tela che gli sventolava addosso; e due o tre lire in tasca: non più di tanto. Gli do alloggio in una mia casetta, qua, a San Lorenzo affittata a certa gente lasciamo andare! Gentuccia che subaffitta due camerette mobiliate. Non mi pagano la pigione da quattro mesi. Me napprofitto; lo ficco lí a dormire. E va bene! Passano cinque giorni; non cè verso dottenere il foglio di rimpatrio dalla questura. La meticolosità di questi impiegati: come gli uccelli, sa? cacano da per tutto, scusi! Per rilasciare quel foglio debbono far prima non so che pratiche là, al paese; poi qua alla questura. Basta: questa sera ero a teatro, al Nazionale. Viene, tutto spaventato, il figlio della mia inquilina a chiamarmi a mezzanotte e un quarto perché quel disgraziato sera chiuso in camera, dice, con un braciere acceso. Dalle sette di sera, capisce? A questo punto il signore si china un poco a guardare nel fondo della vettura il dottore che durante il racconto, non ha più dato segno di vita. Temendo che si sia riaddormentato, ripete più forte: - Dalle sette di sera! - Come trotta bene questo cavallino - gli dice allora il dottore Mangoni, sdrajato voluttuosamente nella vettura. Quel signore resta, come se al bujo abbia ricevuto un pugno sul naso. - Ma scusi, dottore, ha sentito? - Sissignore. - Dalle sette di sera. Dalle sette a mezzanotte, cinque ore. - Precise. - Respira però, sa! Appena appena. È tutto rattrappito, e - Che bellezza! Saranno sí, aspetti, tre no, che dico tre? cinque anni saranno almeno, che non vado in carrozza. Come ci si va bene! - Ma scusi, io le sto parlando - Sissignore. Ma abbia pazienza, che vuole che mimporti la storia di questo disgraziato? - Per dirle che sono cinque ore - E va bene! Adesso vedremo. Crede lei che gli stia rendendo un bel servizio? - Come? - Ma sí, scusi! Un ferimento in rissa, una tegola sul capo, una disgrazia qualsiasi prestare ajuto, chiamare il medico, lo capisco. Ma un poveruomo, scusi, che zitto zitto si accuccia per morire? - Come! - ripete, vieppiù trasecolato, quel signore. E il dottor Mangoni, placidissimo: - Abbia pazienza. Il più laveva fatto, quel poverino. Invece del pane, sera comperato il carbone. Mi figuro che avrà sprangato luscio, no? otturato tutti i buchi; si sarà magari alloppiato prima; erano passate cinque ore; e lei va a disturbarlo sul più bello! - Lei scherza! - grida il signore. - No no; dico sul serio. - Oh perdio! - scatta quello. - Ma sono stato disturbato io, mi sembra! Sono venuti a chiamarmi - Capisco, già, a teatro. - Dovevo lasciarlo morire? E allora, altri impicci, è vero? come se fossero pochi quelli che mha dati. Queste cose non si fanno in casa daltri, scusi! - Ah, sí, sí; per questa parte, sí, ha ragione, - riconosce con un sospiro il dottor Mangoni. - Se ne poteva andare a morire fuori dai piedi, lei dice. Ha ragione. Ma il letto tenta, sa! Tenta, tenta. Morire per terra come un cane Lo lasci dire a uno che non ne ha! - Che cosa? - Letto. - Lei? Il dottor Mangoni tarda a rispondere. Poi, lentamente, col tono di chi ripete una cosa già tantaltre volte detta: - Dormo dove posso. Mangio quando posso. Vesto come posso. E subito aggiunge: - Ma non creda oh, che ne sia afflitto. Tuttaltro. Sono un granduomo, io, sa? Ma dimissionario. Il signore sincuriosisce di quel bel tipo di medico in cui gli è avvenuto cosí per caso dimbattersi; e ride, domandando: - Dimissionario? Come sarebbe a dire dimissionario? - Che capii a tempo, caro signore, che non metteva conto di nulla. E che anzi, quanto più ci saffanna a divenir grandi, e più si diventa piccoli. Per forza. Ha moglie lei, scusi? - Io? Sissignore. - Mi pare che abbia sospirato dicendo sissignore. - Ma no, non ho sospirato affatto. - E allora, basta. Se non ha sospirato, non ne parliamo più. E il dottor Mangoni torna a rannicchiarsi nel fondo della vettura dando a vedere cosí che non gli pare più il caso di seguitare la conversazione. Il signore ci resta male. - Ma come centra mia moglie, scusi? Il vetturino a questo punto, si volta da cassetta e domanda: - Insomma, dovè? A momenti siamo a Campoverano! - Uh, già! - esclama il signore. - Volta! volta! La casa è passata da un pezzo. - Peccato tornare indietro, - dice il dottor Mangoni, - quando sè quasi arrivati alla mèta. Il vetturino volta, bestemmiando. Una scaletta buja, che pare un antro dirupato: tetra umida fetida. - Ahi! Maledizione. Diòòòdiodio! - Che cosè? sè fatto male? - Il piede. Ahiahi. Ma non ci avrebbe un fiammifero, scusi? - Mannaggia! Cerco la scatola. Non la trovo! Alla fine, un barlume che viene da una porta aperta sul pianerottolo della terza branca. La sventura, quando entra in una casa, ha questo di particolare: che lascia la porta aperta cosí che ogni estraneo possa introdursi a curiosare. Il dottor Mangoni segue zoppicando il signore che attraversa una squallida saletta con un lumino bianco a petrolio per terra presso lentrata; poi, senza chieder permesso a nessuno, un corridojo bujo, con tre usci: due chiusi, laltro, in fondo, aperto e debolmente illuminato. Nello spasimo di quella storta al piede, trovandosi col sacco dellossigeno in mano gli viene la tentazione di scaraventarlo alle spalle di quel signore; ma lo posa per terra, si ferma, si appoggia con una mano al muro, e con laltra, tirato sú il piede se lo stringe forte alla noce, provandosi a muoverlo in qua e in là, col volto tutto strizzato. Intanto, nella stanza in fondo al corridojo, è scoppiata, chi sa perché, una lite tra quel signore e glinquilini. Il dottor Mangoni lascia il piede e fa per muoversi, volendo sapere che cosa è accaduto quando si vede venire addosso come una bufera quel signore che grida: - Sí sí, da stupidi! da stupidi! da stupidi! Fa appena a tempo a scansàrlo; si volta, lo vede inciampare nel sacco dossigeno: - Piano! piano, per carità! Ma che piano! Quello allunga un calcio al sacco; se lo ritrova tra i piedi; è di nuovo per cadere e, bestemmiando, scappa via mentre sulla soglia della stanza in fondo al corridojo appare un tozzo e goffo vecchio in pantofole e papalina con una grossa sciarpa di lana verde al collo, da cui emerge un faccione tutto enfiato e paonazzo illuminato dalla candela stearica, sorretta in una mano. - Ma scusi dico, o che era meglio allora, che lo lasciavamo morire qua, aspettando il medico? Il dottor Mangoni crede che si rivolga a lui e gli risponde: - Eccomi qua, sono io. Ma quello alza e protende la mano con la stearica; lo osserva, e come imbalordito gli domanda: - Lei? chi? - Non diceva il medico? - Ma che medico! ma che medico! - insorge, strillando, nella camera di là, una voce di donna. E si precipita nel corridojo la moglie di quel degno vecchio in pantofole e papalina tutta sussultante, con una nuvola di capelli grigi e ricci per aria gli occhi affumicati ammaccati e piangenti, la bocca tagliata di traverso, oscenamente dipinta, che le freme convulsa. Sollevando il capo da un lato, per guardare soggiunge imperiosa: - Se ne può andare! se ne può andare! Non cè più bisogno di lei! Labbiamo fatto trasportare al Policlinico perché moriva! E cozzando in un braccio il marito violentemente: - Fallo andar via! Ma il marito dà uno strillo e un balzo perché cosí cozzato nel braccio, ha avuto sulle dita la sgocciolatura calda della candela. - Eh, piano, santo Dio! Il dottor Mangoni protesta, ma senza troppo sdegno che non è un ladro, né un assassino da esser mandato via a quel modo; che se è venuto, è perché sono andati a chiamarlo in farmacia; che per ora ci ha guadagnato soltanto una storta al piede, per cui chiede che lo lascino sedere almeno per un momento. - Ma si figuri, qua, venga, saccomodi, saccomodi, signor dottore - saffretta a dirgli il vecchio, conducendolo nella stanza in fondo al corridojo; mentre la moglie, sempre col capo sollevato da un lato per guardare come una gallina stizzita lo spia impressionata da tutta quella feroce barba fin sotto gli occhi. - Bada, oh, se per aver fatto il bene, - dice ora, ammansata, a mo di scusa, - ci si deve anche prendere i rimproveri! - Già, i rimproveri - soggiunge il vecchio cacciando la candela accesa nel bocciuolo della bugia sul tavolino da notte accanto al lettino vuoto disfatto, i cui guanciali serbano ancora limpronta della testa del giovinetto suicida. Quietamente si toglie poi dalle dita le gocce rapprese e seguita: - Perché dice che nossignori, non si doveva portare allospedale, non si doveva. - Tutto annerito era! - grida, scattando, la moglie. - Ah, quel visino. Pareva succhiato. E che occhi! E quelle labbra, nere, che scoprivan qua, qua, i denti, appena appena. Senza più fiato E si copre il volto con le mani. - Si doveva lasciarlo morire senza ajuto? - ridomanda placido il vecchio. - Ma sa perché sè arrabbiato? Perché sospetta, dice, che quel povero ragazzo sia un figlio bastardo di suo fratello. - E ce laveva buttato qua, - riprende la moglie balzando in piedi di nuovo, non si sa se per rabbia o per commozione. - Qua, per far nascere in casa mia questa tragedia, che non finirà per ora perché la mia figliuola, la maggiore, se nè innamorata, capisce? Come una pazza, vedendolo morire - ah, che spettacolo! - se lè caricato in collo, io non so comha fatto! se lè portato via con lajuto del fratello, giú per le scale, sperando di trovare una carrozza per istrada. Forse lhanno trovata. E mi guardi, mi guardi là quellaltra figliuola, come piange. Il dottor Mangoni, entrando, ha già intraveduto nellattigua saletta da pranzo una figliolona bionda scarmigliata intenta a leggere coi gomiti sulla tavola e la testa tra le mani. Legge e piange, sí; ma col corpetto sbottonato e le rosee esuberanti rotondità del seno quasi tutte scoperte sotto il lume giallo della lampada a sospensione. Il vecchio padre, a cui il dottor Mangoni ora si volta come intronato, fa con le mani gesti di grande ammirazione. Sul seno della figliuola? No. Su ciò che la figliuola sta leggendo di là fra tante lagrime. Le poesie del giovinetto. - Un poeta! - esclama. - Un poeta, che se lei sentisse cose! Me ne intendo, perché professore di belle lettere a riposo. Cose grandi, cose grandi. E si reca di là per prendere alcune di quelle poesie; ma la figliuola con rabbia se le difende, per paura che la sorella maggiore, ritornando col fratello dallospedale non gliele lascerà più leggere, perché vorrà tenersele per sé gelosamente, come un tesoro di cui lei sola devesser lerede. - Almeno qualcuna di queste che hai già lette, - insiste timidamente il padre. Ma quella, curva con tutto il seno su le carte, pesta un piede e grida: - No! - Poi le raccoglie dalla tavola se le ripreme con le mani sul seno scoperto e se le porta via in unaltra stanza di là. Il dottor Mangoni si volta allora a guardar di nuovo quella tristezza di lettino vuoto, che rende vana la sua visita; poi guarda la finestra che, non ostante il gelo della notte è rimasta aperta in quella lugubre stanza per farne svaporare il puzzo del carbone. La luna rischiara il vano di quella finestra. Nella notte alta, la luna. Il dottor Mangoni se la immagina, come tante volte, errando per vie remote, lha veduta quando gli uomini dormono e non la vedono più, inabissata e come smarrita nella sommità dei cieli. Lo squallore di quella stanza, di tutta quella casa, che è una delle tante case degli uomini dove ballonchiano tentatrici, a perpetuare linconcludente miseria della vita due mammelle di donna come quelle chegli ha or ora intravedute sotto il lume della lampada a sospensione nella stanza di là glinfonde un cosí frigido scoraggiamento e insieme una cosí acre irritazione, che non gli è più possibile rimanere seduto. Si alza, sbuffando, per andarsene. Infine, via, è uno dei tanti casi che gli sogliono capitare, stando di guardia nelle farmacie notturne. Forse un po più triste degli altri, a pensare che probabilmente, chi sa! era un poeta davvero quel povero ragazzo. Ma, in questo caso, meglio cosí: che sia morto. - Senta, - dice al vecchio che sè alzato anche lui per riprendere in mano la candela. - Quel signore che li ha rimproverati e che è venuto a scomodarmi in farmacia, devessere veramente un imbecille. Aspetti: mi lasci dire. Non già perché li ha rimproverati, ma perché gli ho domandato se aveva moglie, e mi ha risposto di sí; ma senza sospirare. Ha capito? Il vecchio lo guarda a bocca aperta. Evidentemente non capisce. Capisce la moglie, che salta sú a domandargli: - Perché chi dice daver moglie, secondo lei, dovrebbe sospirare? E il dottor Mangoni, pronto: - Come mimmagino che sospira lei, cara signora, se qualcuno le domanda se ha marito. E glielo addita. Poi riprende: - Scusi, a quel giovinetto, se non si fosse ucciso, lei avrebbe dato in moglie la sua figliuola? Quella lo guarda un pezzo, di traverso, e poi, come a sfida, gli risponde: - E perché no? - E se lo sarebbero preso qua con loro in questa casa? - torna a domandare il dottor Mangoni. E quella, di nuovo: - E perché no? - E lei, - domanda ancora il dottor Mangoni, rivolto al vecchio marito, - lei che se nintende professore di belle lettere a riposo, gli avrebbe anche consigliato di stampare quelle sue poesie? Per non esser da meno della moglie, il vecchio risponde anche lui: - E perché no? - E allora, - conclude il dottor Mangoni, - me ne dispiace, ma debbo dir loro che sono per lo meno due volte più imbecilli di quel signore. E volta le spalle per andarsene. - Si può sapere perché? - gli grida dietro la donna inviperita. Il dottor Mangoni si ferma e le risponde pacatamente: - Abbia pazienza. Mi ammetterà che quel povero ragazzo sognava forse la gloria, se faceva poesie. Ora pensi un po che cosa gli sarebbe diventata la gloria, facendo stampare quelle sue poesie. Un povero, inutile volumetto di versi. E lamore? Lamore che è la cosa più viva e più santa che ci sia dato provare sulla terra? Che cosa gli sarebbe diventato? Lamore: una donna. Anzi, peggio, una moglie: la sua figliuola. - Oh! oh! - minaccia quella, venendogli quasi con le mani in faccia. - Badi come parla della mia figliuola! - Non dico niente, - saffretta a protestare il dottor Mangoni. - Me limmagino anzi bellissima e adorna di tutte le virtú. Ma sempre una donna, cara signora mia: che dopo un po santo Dio, lo sappiamo bene, con la miseria e i figliuoli, come si sarebbe ridotta. E il mondo, dica un po? Il mondo, dove io adesso con questo piede che mi fa tanto male mi vado a perdere; il mondo veda lei, veda lei, signora cara, che cosa gli sarebbe diventato! Una casa. Questa casa. Ha capito? E facendo scattar le mani in curiosi gesti di nausea e di sdegno, se ne va zoppicando e borbottando: - Che libri! Che donne! Che casa! Niente niente niente Dimissionario! dimissionario! Niente. Novelle per un anno di luigi pirandello MONDO DI CARTA Un gridare, un accorrere di gente in capo a Via Nazionale attorno a due che serano presi: un ragazzaccio sui quindici anni e un signore ispido, dalla faccia gialliccia, quasi tagliata in un popone su la quale luccicavano gli occhialacci da miope, grossi come due fondi di bottiglia. Sforzando la vocetta fessa, questultimo voleva darsi ragione e agitava di continuo le mani che brandivano luna un bastoncino debano dal pomo davorio laltra un libraccio di stampa antica. Il ragazzaccio strepitava pestando i piedi sui cocci duna volgarissima statuetta di terracotta misti a quelli di gesso abbronzato della colonnina che la sorreggeva. Tutti attorno, chi scoppiava in clamorose risate, chi faceva un viso lungo lungo e chi pietoso: e i monelli, attaccati ai lampioni, chi abbajava, chi fischiava, chi strombettava sul palmo della mano. - È la terza! è la terza! - urlava il signore. - Mentre passo leggendo, mi para davanti le sue schifose statuette, e me le fa rovesciare. È la terza! Mi dà la caccia! Si mette alle poste! Una volta al Corso Vittorio; unaltra a Via Volturno; adesso qua. Tra molti giuramenti e proteste dinnocenza il figurinajo cercava anchesso di farsi ragione presso i più vicini: - Ma che! È lui! Non è vero che legge! Mi ci vien sopra! O che non veda o che vada stordito, o che o come, fatto si è - Ma tre? Tre volte? - gli domandavano quelli tra le risa. Alla fine, due guardie di città, sudate, sbuffanti, riuscirono tra tutta quella calca a farsi largo; e siccome luno e laltro dei contendenti, alla loro presenza, riprendevano a gridare più forte ciascuno le proprie ragioni pensarono bene, per togliere quello spettacolo, di condurli in vettura al più vicino posto di guardia. Ma appena montato in vettura, quel signore occhialuto si drizzò lungo lungo sulla vita e si mise a voltare a scatti la testa di qua, di là, in sú, in giú; infine saccasciò, aprí il libraccio e vi tuffò la faccia fino a toccar col naso la pagina; la sollevò tutto sconvolto, si tirò sulla fronte gli occhialacci e rituffò la faccia nel libro per provarsi a leggere con gli occhi soltanto; dopo tutta questa mimica cominciò a dare in smanie furiose a contrarre la faccia in smorfie orrende, di spavento, di disperazione: - Oh Dio. Gli occhi. Non ci vedo più. Non ci vedo più! Il vetturino si fermò di botto. Le guardie, il figurinajo, sbalorditi, non sapevano neppure se colui facesse sul serio o fosse impazzito; perplessi nello sbalordimento, avevano quasi un sorriso dincredulità sulle bocche aperte. Cera là una farmacia; e, tra la gente chera corsa dietro la vettura e laltra che si fermò a curiosare, quel signore tutto scompigliato, cadaverico in faccia, sorretto per le ascelle, vi fu fatto entrare. Mugolava. Posto a sedere su una seggiola, si diede a dondolare la testa e a passarsi le mani sulle gambe che gli ballavano senza badare al farmacista che voleva osservargli gli occhi, senza badare ai conforti alle esortazioni, ai consigli che gli davano tutti: che si calmasse; che non era niente; disturbo passeggero; il bollore della collera che gli aveva dato agli occhi. A un tratto, cessò di dondolare il capo, levò le mani, cominciò ad aprire e chiudere le dita. - Il libro! Il libro! Dovè il libro? Tutti si guardarono negli occhi, stupiti; poi risero. Ah, aveva un libro con sé? Aveva il coraggio, con quegli occhi, di andar leggendo per istrada? Come, tre statuette? Ah sí? e chi, chi, quello? Ah sí? Gliele metteva davanti apposta? Oh bella! oh bella! - Lo denunzio! - gridò allora il signore, balzando in piedi con le mani protese e strabuzzando gli occhi con scontorcimenti di tutto il volto ridicoli e pietosi a un tempo. - In presenza di tutti qua, lo denunzio! Mi pagherà gli occhi! Assassino! Ci sono due guardie qua; prendano i nomi, subito, il mio e il suo. Testimoni tutti! Guardia, scrivete: Balicci. Sí, Balicci; è il mio nome. Valeriano, sí, via Nomentana cento dodici, ultimo piano. E il nome di questo manigoldo, dovè? è qua? lo tengano! Tre volte, approfittando della mia debole vista, della mia distrazione, sissignori, tre schifose statuette. Ah, bravo, grazie, il libro, sí, obbligatissimo! Una vettura, per carità. A casa, a casa, voglio andare a casa! Resta denunziato. E si mosse per uscire, con le mani avanti; barellò; fu sorretto, messo in vettura e accompagnato da due pietosi fino a casa. Fu lepilogo buffo e clamoroso duna quieta sciagura che durava da lunghissimi anni. Infinite volte, per unica ricetta del male che inevitabilmente lo avrebbe condotto alla cecità il medico oculista gli aveva detto di smettere la lettura. Ma il Balicci aveva accolto ogni volta questa ricetta con quel sorriso vano con cui si risponde a una celia troppo evidente. - No? - gli aveva detto il medico. - E allora séguiti a leggere, e poi mi lodi la fine! Lei ci perde la vista, glielo dico io. Non dica poi, se me lo credevo! Io la ho avvertita! Bellavvertimento! Ma se vivere per lui, voleva dir leggere! Non dovendo più leggere, tanto valeva che morisse. Fin da quando aveva imparato a compitare, era stato preso da quella manía furiosa. Affidato da anni e anni alle cure di una vecchia domestica che lo amava come un figliuolo avrebbe potuto campare sul suo più che discretamente se per lacquisto dei tanti e tanti libri che glingombravano in gran disordine la casa, non si fosse perfino indebitato. Non potendo più comprarne di nuovi, sera dato già due volte a rileggersi i vecchi a rimasticarseli a uno a uno tutti quanti dalla prima allultima pagina. E come quegli animali che per difesa naturale prendono colore e qualità dai luoghi, dalle piante in cui vivono cosí a poco a poco era divenuto quasi di carta: nella faccia, nelle mani, nel colore della barba e dei capelli. Discesa a grado a grado tutta la scala della miopia, ormai da alcuni anni pareva che i libri se li mangiasse davvero anche materialmente, tanto se li accostava alla faccia per leggerli. Condannato dal medico, dopo quella tremenda caldana, a stare per quaranta giorni al bujo non silluse più neanche lui che quel rimedio potesse giovare e appena poté uscire di camera, si fece condurre allo studio, presso il primo scaffale. Cercò a tasto un libro, lo prese, lo aprí, vi affondò la faccia prima con gli occhiali, poi senza, come aveva fatto quel giorno in vettura; e si mise a piangere dentro quel libro, silenziosamente. Piano piano poi andò in giro per lampia sala, tastando qua e là con le mani i palchetti degli scaffali. Eccolo lí, tutto il suo mondo! E non poterci più vivere ora se non per quel tanto che lo avrebbe ajutato la memoria! La vita, non laveva vissuta; poteva dire di non aver visto bene mai nulla: a tavola, a letto, per via, sui sedili dei giardini pubblici sempre e da per tutto, non aveva fatto altro che leggere, leggere, leggere. Cieco ora per la realtà viva che non aveva mai veduto; cieco anche per quella rappresentata nei libri che non poteva più leggere. La grande confusione in cui aveva sempre lasciato tutti i suoi libri sparsi o ammucchiati qua e là sulle seggiole, per terra, sui tavolini, negli scaffali, lo fece ora disperare. Tante volte sera proposto di mettere un po dordine in quella babele di disporre tutti quei libri per materie, e non laveva mai fatto, per non perder tempo. Se lavesse fatto, ora, accostandosi alluno o allaltro degli scaffali si sarebbe sentito meno sperduto, con lo spirito meno confuso, meno sparpagliato. Fece mettere un avviso nei giornali, per avere qualcuno pratico di biblioteche, che si incaricasse di quel lavoro dordinamento. In capo a due giorni gli si presentò un giovinotto saccente il quale rimase molto meravigliato nel trovarsi davanti un cieco che voleva riordinata la libreria e che pretendeva per giunta di guidarlo. Ma non tardò a comprendere, quel giovanotto che - via - doveva essere uscito di cervello quel poveruomo, se per ogni libro che gli nominava eccolo là, saltava di gioja, piangeva, se lo faceva dare, e allora palpeggiamenti carezzevoli alle pagine e abbracci, come a un amico ritrovato. - Professore, - sbuffava il giovanotto. - Ma cosí badi che non la finiamo più! - Sí, sí, ecco, ecco, - riconosceva subito il Balicci. - Ma lo metta qua, questo: aspetti, mi faccia toccare dove lha messo. Bene, bene qua, per sapermi raccapezzare. Erano per la maggior parte libri di viaggi, dusi e costumi dei varii popoli libri di scienze naturali e damena letteratura, libri di storia e di filosofia. Quando alla fine il lavoro fu compiuto, parve al Balicci che il bujo gli sallargasse intorno in tenebre meno torbide quasi avesse tratto dal caos il suo mondo. E per un pezzo rimase come rimbozzolito a covarlo. Con la fronte appoggiata sul dorso dei libri allineati sui palchetti degli scaffali passava ora le giornate quasi aspettando che, per via di quel contatto, la materia stampata gli si travasasse dentro. Scene, episodii, brani di descrizioni gli si rappresentavano alla mente con minuta, spiccata evidenza; rivedeva, rivedeva proprio in quel suo mondo alcuni particolari che gli erano rimasti più impressi durante le sue riletture: quattro fanali rossi accesi ancora, alla punta dellalba in un porto di mare deserto, con una sola nave ormeggiata la cui alberatura con tutte le sartie si stagliava scheletrica sullo squallore cinereo della prima luce; in capo a un erto viale, su lo sfondo di fiamma dun crepuscolo autunnale, due grossi cavalli neri con le sacche del fieno alla testa. Ma non poté reggere a lungo in quel silenzio angoscioso. Volle che il suo mondo riavesse voce che si facesse risentire da lui e gli dicesse comera veramente e non come lui in confuso se lo ricordava. Mise un altro avviso nei giornali, per un lettore o una lettrice; e gli capitò una certa signorinetta tutta fremente in una perpetua irrequietezza di perplessità. Aveva svolazzato per mezzo mondo, senza requie e anche per il modo di parlare dava limmagine duna calandrella smarrita, che spiccasse di qua di là il volo, indecisa, e sarrestasse dun subito, con furioso sbàttito dali, e saltellasse, rigirandosi per ogni verso. Irruppe nello studio, gridando il suo nome: - Tilde Pagliocchini. Lei? Ah già me lo sicuro, Balicci, cera scritto sul giornale anche su la porta Oh Dio per carità, no! guardi, professore, non faccia cosí con gli occhi. Mi spavento. Niente, niente, scusi, me ne vado. Questa fu la prima entrata. Non se nandò. La vecchia domestica, con le lagrime agli occhi, le dimostrò che quello era per lei un posticino proprio per la quale. - Niente pericoli? Ma che pericoli! Mai, che è mai? Solo, un po strano, per via di quei libri. Ah, per quei libracci maledetti, anche lei, povera vecchia, eccola là, non sapeva più se fosse donna o strofinaccio. - Purché lei glieli legga bene. La signorina Tilde Pagliocchini la guardò, e appuntandosi lindice duna mano sul petto: - Io? Tirò fuori una voce, che neanche in paradiso. Ma quando ne diede il primo saggio al Balicci con certe inflessioni e certe modulazioni e volate e smorzamenti e arresti e scivoli, accompagnati da una mimica tanto impetuosa quanto superflua il poveruomo si prese la testa tra le mani e si restrinse e si contorse come per schermirsi da tanti cani che volessero addentarlo. - No! Cosí no! Cosí no! per carità! - si mise a gridare. E la signorina Pagliocchini, con laria più ingenua del mondo: - Non leggo bene? - Ma no! Per carità, a bassa voce! più bassa che può! quasi senza voce! Capirà io leggevo con gli occhi soltanto, signorina! - Malissimo, professore! Leggere a voce alta fa bene. Meglio poi non leggere affatto! Ma scusi, che se ne fa? Senta picchiava con le nocche delle dita sul libro. Non suona! Sordo. Ponga il caso, professore, che io ora le dia un bacio. Il Balicci sinteriva pallido: - Le proibisco! - Ma no scusi! Teme che glielo dia davvero? Non glielo do! Dicevo per farle avvertir subito la differenza. Ecco, mi provo a leggere quasi senza voce. Badi però che, leggendo cosí io fischio lesse, professore! Alla nuova prova, il Balicci si contorse peggio di prima. Ma comprese che, sú per giú, sarebbe stato lo stesso con qualunque altra lettrice, con qualunque altro lettore. Ogni voce, che non fosse la sua, gli avrebbe fatto parere un altro il suo mondo. - Signorina, guardi, mi faccia il favore, provi con gli occhi soltanto, senza voce. La signorina Tilde Pagliocchini si voltò a guardarlo, con tanto docchi. - Come dice? Senza voce? E allora, come? per me? - Sí, ecco, per conto suo. - Ma grazie tante! - scattò, balzando in piedi, la signorina. - Lei si burla di me? Che vuole che me ne faccia io, dei suoi libri, se lei non deve sentire? - Ecco, le spiego, - rispose il Balicci, quieto, con un amarissimo sorriso. - Provo piacere che qualcuno legga qua, in vece mia. Lei forse non riesce a intenderlo, questo piacere. Ma glielho già detto: questo è il mio mondo; mi conforta il sapere che non è deserto, che qualcuno ci vive dentro, ecco. Io le sentirò voltare le pagine, ascolterò il suo silenzio intento, le domanderò di tanto in tanto che cosa legge e lei mi dirà oh, basterà un cenno e io la seguirò con la memoria. La sua voce, signorina, mi guasta tutto! - Ma io la prego di credere, professore che la mia voce è bellissima! - protestò, sulle furie, la signorina. - Lo credo, lo so - disse subito il Balicci. - Non voglio farle offesa. Ma mi colora tutto diversamente, capisce? E io ho bisogno che nulla mi sia alterato; che ogni cosa mi rimanga tal quale. Legga, legga. Le dirò io che cosa deve leggere. Ci sta? - Ebbene, ci sto, sí. Dia qua! In punta di piedi, appena il Balicci le assegnava il libro da leggere la signorina Tilde Pagliocchini volava via dallo studio e se nandava a conversare di là con la vecchia domestica. Il Balicci intanto viveva nel libro che le aveva assegnato e godeva del godimento che si figurava ella dovesse prenderne. E di tratto in tratto le domandava: - Bello, eh? - oppure: - Ha voltato? - Non sentendola nemmeno fiatare, simmaginava che fosse sprofondata nella lettura e che non gli rispondesse per non distrarsene. - Sí, legga, legga - la esortava allora, piano, quasi con voluttà. Talvolta, rientrando nello studio la signorina Pagliocchini trovava il Balicci coi gomiti su i bracciuoli della poltrona e la faccia nascosta tra le mani. - Professore, a che pensa? - Vedo - le rispondeva lui, con una voce che pareva arrivasse da lontano lontano. Poi, riscotendosi con un sospiro: - Eppure ricordo che erano di pepe! - Che cosa, di pepe, professore? - Certi alberi, certi alberi in un viale Là, veda, nella terza scansia, al secondo palchetto, forse il terzultimo libro. - Lei vorrebbe che io le cercassi, ora, questi alberi di pepe? - gli domandava la signorina, spaventata e sbuffante. - Se volesse farmi questo piacere. Cercando, la signorina maltrattava le pagine, sirritava alle raccomandazioni di far piano. Cominciava a essere stufa, ecco. Era abituata a volare, lei, a correre, a correre, in treno, in automobile, in ferrovia, in bicicletta, su i piroscafi. Correre, vivere! Già si sentiva soffocare in quel mondo di carta. E un giorno che il Balicci le assegnò da leggere certi ricordi di Norvegia, non seppe più tenersi. A una domanda di lui, se le piacesse il tratto che descriveva la cattedrale di Trondhjem accanto alla quale, tra gli alberi, giace il cimitero a cui ogni sabato sera i parenti superstiti recano le loro offerte di fiori freschi: - Ma che! ma che! ma che! - proruppe su tutte le furie. - Io ci sono stata, sa? E le so dire che non è comè detto qua! Il Balicci si levò in piedi tutto vibrante dira e convulso: - Io le proibisco di dire che non è comè detto là! - le gridò, levando le braccia. - Mimporta un corno che lei cè stata! È comè detto là, e basta! Devessere cosí e basta! Lei mi vuole rovinare! Se ne vada! Se ne vada! Non può più stare qua! Mi lasci solo! Se ne vada! Rimasto solo Valeriano Balicci, dopo aver raccattato a tentoni il libro che la signorina aveva scagliato a terra, cadde a sedere su la poltrona; aprí il libro, carezzò con le mani tremolanti le pagine gualcite; poi vimmerse la faccia e restò lí a lungo, assorto nella visione di Trondhjem con la sua cattedrale di marmo col cimitero accanto, a cui i devoti ogni sabato sera recano offerte di fiori freschi - cosí, cosí comera detto là. - Non si doveva toccare. Il freddo, la neve, quei fiori freschi, e lombra azzurra della cattedrale. - Niente lí si doveva toccare. Era cosí, e basta. Il suo mondo. Il suo mondo di carta. Tutto il suo mondo. Novelle per un anno di luigi pirandello IL SONNO DEL VECCHIO Mentre nel salotto della Venanzi ferveva la conversazione in varie lingue su i più disparati argomenti Vittorino Lamanna pensava alle due notizie che la padrona di casa gli aveva date, appena entrato. Luna buona, laltra cattiva. La buona, che alla lettura della sua commedia avrebbe assistito, quel giorno, Alessandro De Marchis il vecchio venerando che tanta luce di pensiero aveva diffuso nel mondo co suoi libri di scienza e di filosofia e che giustamente ora la patria considerava come una delle sue più fulgide glorie. La cattiva, che Casimiro Luna, il brillante giornalista Luna, reduce da Londra ove si era recato a intervistare un giovine scienziato italiano che aveva fatto or ora una grande scoperta scientifica ne avrebbe parlato nella radunanza, prima che lintervista fosse pubblicata sul giornale della sera. Il Lamanna non invidiava al Luna tutte quelle doti appariscenti che in pochi anni lo avevano reso il beniamino del pubblico, specialmente femminile; glinvidiava la fortuna. Prevedeva che tra breve tutti gli sguardi si sarebbero rivolti con simpatia al giornalista effimero elegantissimo, e che nessuno più avrebbe badato a lui; e si lasciava vincere a poco a poco dal malumore, al quale, senza bisogno pareva facesse da mantice un certo signore che la Venanzi gli aveva messo alle costole: un signore arguto calvo, di cui non ricordava più il nome, ma che gli ricordava invece quello di tutti gli altri lí presenti, dicendo male di ciascuno. - Chi vuole, caro signore, che capisca unacca della sua commedia, tra tutta questa gente qui? Non se ne curi, però. Basterà si sappia che lei lha letta nel salotto intellettuale della Venanzi. Ne parleranno i giornali. Il che, al giorno doggi, vuol dire tutto. La maggior parte, come vede, sono forestieri che spiccicano appena appena qualche parola ditaliano. Non sanno bene come si scriva la parola soldo, ma saccorgono subito adesso se il soldo è falso e sanno meglio di noi che vale cinque centesimi. Lindustria dei forestieri? Idea sbagliata, caro signore! Perché Venne, per fortuna, la signora Alba Venanzi a liberarlo da quel tormento. Era entrata nel salotto la marchesa Landriani, a cui la Venanzi lo voleva presentare. - Marchesa, eccole il nostro Vittorino Lamanna, futura gloria del teatro nazionale. - Per carità! - disse Vittorino Lamanna, arrossendo, inchinandosi e sorridendo. La vecchia e grassa marchesa Landriani, dallaria perennemente stordita, stava a togliersi dal naso gli occhiali a staffa azzurri e prima dinforcarsi quelli chiari, rimase un pezzo con gli occhi chiusi e un sorriso freddo, rassegato sulle labbra pallide. - Conosco, conosco - disse, molle molle. - Mi ajuti a rammentare dove ho letto di recente roba sua. - Mah, - fece il Lamanna, compiaciuto, cercando nella memoria. - Non saprei. E citò una o due riviste, dove aveva di recente stampato qualche cosa. - Ah, ecco, sí. Bravo! Non ricordavo bene. Leggo tanto, leggo tanto, che poi mi trovo imbarazzata. Sí sí, appunto. Bravo, bravo. E lo guardò con le lenti chiare, e col sorriso freddo rassegato ancora sulle labbra. - Quella lí? - diceva, poco dopo, allorecchio del Lamanna il signore calvo, che evidentemente lo perseguitava. - Quella lí? Una talpa, caro signore! Non conosce neppure lo. E non di meno, va ripetendo che conosce tutti, che ha letto roba di tutti. Lo avrà detto anche a lei, scusi, non è vero? Non ci creda, per carità! Una talpa di prima forza, le dico. Entrò, in quel momento, Casimiro Luna. Vittorino Lamanna lo conosceva bene, fin da quandera, come lui, un ignoto. Ragion per cui il Luna lo degnò appena dun freddissimo saluto. - Miro! Miro! Lo chiamavano tutti per nome, cosí, di qua e di là, ed egli aveva un sorriso e una parola graziosa per ciascuno. Accennò di ghermire una rosa dal seno duna signora e poi egli stesso fece un gesto di stupore e dindignazione per la sua temerità e la signora ne rise, felicissima. La padrona di casa non ebbe bisogno di presentarlo a nessuno. Lo conoscevano tutti. Nel vederlo cosí vezzeggiato e incensato Vittorino Lamanna pensava quanto facile dovesse riuscire a colui il far valere quel po dingegno di cui era dotato, quanto facile la vita. Vita? domandò tuttavia a se stesso. E che vita è mai quella chegli vive? Una continua stomachevole finzione! Non uno sguardo, non un gesto, non una parola, sinceri. Non è più un uomo: è una caricatura ambulante. E bisogna ridursi a quel modo per aver fortuna, oggi? Sentiva, cosí pensando, un profondo disgusto anche di sé, vestito e pettinato alla moda e si vergognava desser venuto a cercare la lode, la protezione, lajuto di quella gente che non gli badava. A un tratto, nel salotto si fece silenzio e tutti si volsero verso luscio, in attesa. Entrava, a braccio della moglie, Alessandro De Marchis. Ansava il granduomo, tozzo e corpulento, dal testone calvo, sotto la cui cute liscia giallastra spiccava la trama delle vene turgide. La moglie coi capelli fulvi, pomposamente acconciati, lo sorreggeva, diritta tronfia, e guardava di qua e di là, sorridendo con le labbra dipinte. Tutti si mossero a ossequiare. Alessandro De Marchis, lasciandosi cadere pesantemente sul seggiolone preparato apposta per lui sorrideva con la bocca sdentata, senza baffi né barba ed emetteva, tra lànsito che gli davano la pinguedine e la vecchiaja come un grugnito, e guardava con gli occhi quasi spenti, scialbi, acquosi. Ma subito un vivissimo imbarazzo si diffuse nel salotto: tutti gli occhi appena guardavano al granduomo, si voltavano altrove, schivandosi a vicenda. La De Marchis, infocata in volto, contenendo a stento il dispetto, accorse presso il marito gli si parò davanti, vicinissima, e gli disse piano, ma con voce vibrata: - Alessandro abbottonati! Vergogna! Il povero vecchio si recò subito la grossa mano tremante ove la moglie imperiosamente con gli occhi glindicava, e la guardò quasi impaurito, con un sorriso scemo sulle labbra. Poco dopo, mentre Casimiro Luna riferiva brillantemente il suo colloquio col giovine inventore italiano sulla famosa scoperta unaltra impressione più penosa della prima dovettero provare i convenuti nel salotto della Venanzi, guardando il vecchio glorioso. Alessandro De Marchis, che era pure un celebre fisico i cui libri senza dubbio quel giovine inventore italiano aveva dovuto studiare e consultare Alessandro De Marchis sera messo a dormire, col testone reclinato sul petto. Vittorino Lamanna fu tra i primi ad accorgersene, e si sentí gelare. Casimiro Luna seguitava a parlare; ma, a un certo punto, seguendo lo sguardo degli altri, e vedendo anche lui il De Marchis immerso nel sonno atteggiò il volto di tal commiserazione che a più duno scappò irresistibilmente un breve riso subito soffocato. - Ma a ottantasei anni, scusi, - osservò piano, allorecchio del Lamanna quello stesso signore arguto, - a ottantasei anni, davanti alla soglia della morte che può più importare, caro signore, ad Alessandro De Marchis che Guglielmo Marconi abbia scoperto il telegrafo senza fili? Domani morrà. È già quasi morto. Lo guardi. Vittorino Lamanna, pallido, alterato, si voltò per dirgli sgarbatamente che si stesse zitto; ma incontrò lo sguardo della Venanzi che gli fece un cenno, levandosi e uscendo dal salotto. Si alzò anche lui poco dopo, e la seguí nel salottino accanto. La trovò, che accendeva una sigaretta, traendo con voluttà le prime boccate di fumo. - Fumate, fumate, Lamanna, fumate anche voi, - gli disse, presentandogli una scatola di sigarette. - Non ne potevo più! Se non fumo, muojo. Arrivò dal salotto, attraverso la vetrata, un fragoroso scoppio di risa. - Caro, caro, quel Luna! Sentite? Trova modo di far ridere anche parlando di una scoperta scientifica. Speriamo che si svegli! - sospirò poi, alludendo al De Marchis. - Chi sa come deve soffrirne quella povera Cristina! - Cristina? - domandò, accigliato, Vittorino Lamanna. - La moglie, - spiegò la Venanzi. - Non lavete veduta? È tanto bella! Forse ora sajuta un po con la chimica. Ah, è stato un vero peccato sacrificare alla gloria di quel vecchio tanta bellezza! Calcolo sbagliato! Il vecchio glorioso se ne sta lí come vedete, abbandonato dalla vita, dimenticato dalla morte. La povera Cristina, evidentemente, contò che, sí, il sacrifizio della sua bellezza alla gloria non sarebbe durato tanto e che la luce di questa gloria avrebbe poi illuminato meglio la sua bellezza. Calcolo sbagliato! E ora, poverina vuol cavare dalla gloria a cui sè sacrificata tutte quelle magre soddisfazioni che può: si trascina il marito dappertutto; per miracolo non si appende al collo le innumerevoli decorazioni di lui, nazionali e forestiere. Il vecchio però, eh! il vecchio se ne vendica: dorme cosí dappertutto, sapete! Dorme, dorme. Ed è già molto che non ronfi! Vittorino Lamanna sentí cascarsi le braccia. Pensò alla prossima lettura della sua commedia, mentre il vecchio dormiva; pensò al detto di un celebre commediografo francese: che durante la lettura o la rappresentazione dun dramma il sonno debba esser considerato come unopinione, e si lasciò scappare dalle labbra: - Oh Dio! E allora? La Venanzi, a questo ingenuo sospiro, scoppiò a ridere, proprio di cuore. - Non temete, non temete! - gli disse poi. - Procureremo di tenerlo sveglio. Ma già, vedrete che non ce ne sarà bisogno. Larte vostra farà da sé il miracolo. - Ma se mi dice che dorme sempre! - No: sempre sempre poi no! Se mai, però, gli metteremo accanto il Gabrini: sapete? quello che vi tormenta. Me ne sono accorta. Ah, il Gabrini è terribile! Capacissimo dallungargli sotto sotto qualche pizzicotto. Lasciate fare a me! Entrò in quel momento Flora, la bellissima figliuola della Venanzi, a chiamare la madre. Casimiro Luna aveva finito desporre la sua intervista ed era scappato via. La Venanzi carezzò la splendida figliuola alla presenza del giovanotto le ravviò i capelli, le rassettò sul seno ricolmo le pieghe della camicetta di seta. Flora la lasciò fare, sorridente, con gli occhi rivolti al giovine; poi disse alla madre: - Sai che donna Cristina è andata via anche lei? La madre allora sadirò fieramente. - Via? E mi lascia lí quel mausoleo addormentato? Ah! È un po troppo, mi pare! Dovè andata? - Mah! - sospirò la figlia. - Ha detto che ritornerà tra poco. Poi si volse al Lamanna e aggiunse: - Non dubiti: glielo sveglio io, or ora, con una tazza di tè. Il Lamanna, già col sangue tutto rimescolato avrebbe voluto pregare la Venanzi di mandare a monte la lettura della commedia e di permettergli dandar via di nascosto. Ma la signora Alba sera già levata e aveva schiuso la bussola per rientrare in salotto con la figlia. Quando di lí a poco, questa con una tazza di tè in una mano e nellaltra il bricco del latte pregò la signora inglese che sedeva accanto al De Marchis di scuoterlo per un braccio Vittorino Lamanna, divenuto nervosissimo, avrebbe voluto gridarle: Ma lo lasci dormire, perdio!. Cosí, quelli che non sapevano del continuo sonno del vecchio avrebbero potuto attribuirne la causa alla relazione del Luna e non alla prossima lettura della sua commedia. Destato, Alessandro De Marchis guardò Flora con gli occhi stralunati: - Ah sí Guglielmo Guglielmo Marconi - No scusi, senatore, - disse Flora, con un sorriso. - Col latte o senza? - Col col latte, sí, grazie. Preso il tè, rimase sveglio. Vittorino Lamanna, che già si disponeva alla lettura accolse in sé la lusinga che la sua commedia avrebbe veramente incatenato lattenzione del vecchio come la Venanzi gli aveva lasciato sperare, e lesse a voce alta il titolo: Conflitto. Lesse i personaggi, lesse la descrizione della scena, e volse una rapida occhiata al De Marchis. Questi se ne stava ancora con le ciglia corrugate e pareva attentissimo. Il Lamanna si raffermò in quella lusinga, e cominciò a leggere la prima scena, tutto rianimato. Sera proposto di rappresentare un conflitto danime, diceva lui. Un vecchio benefattore, ancor valido, aveva sposato la sua beneficata; questa, presa poco dopo damore per un giovane si dibatteva tra il sentimento del dovere e della gratitudine e il ribrezzo che provava nelladempimento de suoi doveri di sposa mentre il suo cuore era pieno di quellaltro. Tradire, no; ma mentire, mentire neppure! Orbene chi sa! il De Marchis forse avrebbe potuto intravedere in quella situazione drammatica un caso simile al suo e avrebbe prestato attenzione fino allultimo. E il Lamanna seguitava a leggere con molto calore. A un tratto però, dagli occhi degli ascoltatori comprese che il vecchio sera rimesso a dormire. Non ebbe il coraggio di guardare per accertarsene. Cercò invece gli occhi del Gabrini e li incontrò subito appuntati su lui, taglienti di ironia. - A ottantasei anni, davanti alla soglia della morte - gli parve di leggere in quello sguardo; e subito sentí tutto il sangue affluirgli alle guance, dalla stizza; si confuse, simpappinò, perdette il tono, il colore, la misura; e, con un gran ronzío negli orecchi, in preda a una esasperazione crescente di punto in punto strascinò miseramente la lettura del suo lavoro fino alla fine. Fu un supplizio per lui e per gli altri, che parve durasse un secolo. Finito, non vide lora di trovarsi solo in casa per lacerare in mille minutissimi pezzi quel suo atto unico chera stato per lui strumento dindicibile tortura. Mezzora dopo, nel salotto della Venanzi non cera più nessuno, tranne il vecchio che dormiva sul seggiolone col capo rovesciato sul petto, le labbra flosce, da cui pendeva sul panciotto un filo di bava. Madre e figlia, nel salottino accanto parlavano della pessima figura fatta dal Lamanna e mangiucchiavano intanto qualche violetta inzuccherata. - Oh! - esclamò a un tratto la madre. - Quella lí non torna. Bisogna svegliare il vecchio. Si recarono nel salotto e stettero un po a contemplare con una certa pena mista di ribrezzo quel glorioso dormente in cui ogni luce dintelletto era estinta da un pezzo. Lo scossero pian piano, poi più forte. Stentò non poco Alessandro De Marchis a comprendere che la moglie lo aveva abbandonato lí. - Se vuole, - gli disse la Venanzi, - lo farò accompagnare fino a casa. - No, - rispose il vecchio, provandosi più volte a levarsi dal seggiolone. - Mi basta mi basta fino a piè della scala. Poi mi metto in vettura. Riuscí finalmente a tirarsi sú; guardò Flora; le accarezzò una guancia. - Sei un po sciupatina, - le disse. - Bellina mia, che cosè? facciamo forse allamore? Flora, senza arrossire, alzò una spalla e sorrise. - Che dice mai, senatore! - Male! - riprese allora il De Marchis. - A diciannove anni bisogna fare allamore. E credi pure che non cè niente di meglio, bellina mia. Si accostò lentamente a una mensola, per tuffar la faccia in un gran mazzo di rose; poi, ritraendola, sospirò: - Povero vecchio Scese pian piano, a gran fatica, la scala, appoggiato al cameriere; si mise in vettura e poco dopo si addormentò anche lí, senza il più lontano sospetto che la sera nelle note mondane, tutti i giornali più in vista avrebbero parlato di lui del suo grande compiacimento per i trionfi di Guglielmo Marconi della sua vivissima simpatia per Casimiro Luna e anche della sua paterna benevolenza per Vittorino Lamanna giovane commediografo di belle speranze. Novelle per un anno di luigi pirandello LA DISTRUZIONE DELLUOMO Vorrei sapere soltanto se il signor giudice istruttore ritiene in buona fede daver trovato una sola ragione che valga a spiegare in qualche modo questo chegli chiama assassinio premeditato e sarebbe, se mai, doppio assassinio, perché la vittima stava per compire felicemente lultimo mese di gravidanza. Si sa che Nicola Petix sè barricato in un silenzio impenetrabile, prima davanti al commissario di polizia, appena arrestato poi davanti a lui, voglio dire al signor giudice istruttore che inutilmente tante volte e in tutte le maniere sè provato a interrogarlo e infine anche davanti al giovane avvocato che gli hanno imposto dufficio visto che fino allultimo non ha voluto incaricarne uno di sua fiducia per la difesa. Di questo silenzio cosí ostinato si dovrebbe pur dare, mi sembra, una qualche interpretazione. Dicono che in carcere Petix dimostra la smemorata indifferenza dun gatto che dopo aver fatto strazio dun topo o dun pulcino, si raccolga beato dentro un raggio di sole. Ma è chiaro che questa voce, la quale vorrebbe dare a intendere che Petix consumò il delitto con lincoscienza duna bestia non è stata accolta dal giudice istruttore, se egli ha creduto di dovere ammettere e sostenere la premeditazione nellassassinio. Le bestie non premeditano. Se sappostano, il loro agguato è parte istintiva e naturale della loro naturalissima caccia, che non le fa né ladre né assassine. La volpe è ladra per il padrone della gallina: ma per sé la volpe non è ladra: ha fame; e quandha fame, acchiappa la gallina e se la mangia. E dopo che se lè mangiata, addio, non ci pensa più. Ora Petix non è una bestia. E bisogna vedere, prima di tutto, se questa indifferenza è vera. Perché, se vera, anche di questa indifferenza si dovrebbe tener conto, come di quel silenzio ostinato di cui - a mio modo di vedere - sarebbe la conseguenza più naturale; corroborati come sono luna e laltro dallesplicito rifiuto dun difensore. Ma non voglio anticipar giudizii, né mettere avanti per ora la mia opinione. Séguito a discutere col signor giudice istruttore. Se il signor giudice istruttore crede che Petix sia da punire con tutti i rigori della legge perché per lui non è uno scemo feroce da paragonare a una bestia né un pazzo furioso che per nulla abbia ucciso una donna a poche settimane del parto; la ragione del delitto, di questassassinio premeditato, quale può essere stata? Una passione segreta per quella donna, no. Basterebbe che il giovane avvocato dufficio mettesse sotto gli occhi ai signori giurati, per un momento, un ritratto della povera morta. La signora Porrella aveva quarantasette anni e a tutto ormai poteva somigliare tranne che a una donna. Ricordo daverla veduta pochi giorni prima del delitto, sulla fine dottobre a braccetto del marito cinquantenne, un pochino più piccolino di lei ma col suo bravo pancino anche lui, il signor Porrella, per il viale Nomentano sul tramonto non ostante il vento che sollevava in calde raffiche fragorose le foglie morte. Posso assicurare sulla mia parola donore, chera una provocazione la vista di quei due fuori a passeggio in una giornata come quella, con tutto quel vento tra il turbine di tutte quelle foglie morte piccoli sotto gli alti platani nudi che armeggiavano nel cielo tempestoso con lispido intrico dei rami. Buttavano i piedi allo stesso modo, nello stesso tempo, gravi, come per un cómpito assegnato. Forse credevano che di quella passeggiata non si potesse assolutamente fare a meno, ora che la gravidanza era agli ultimi giorni. Prescritta dal medico; consigliata da tutte le amiche del vicinato. Seccante forse, sí, ma naturalissimo per loro che quel vento insorgesse cosí di tratto in tratto e sbattesse furiosamente di qua e di là tutte quelle foglie accartocciate senza mai riuscire a spazzarle via; e che quei platani là, poiché a tempo avevano rimesso le foglie ora a tempo se ne spogliassero per rimaner come morti fino alla ventura primavera; e che là quel cane randagio fosse condannato da ogni fiuto nel naso a fermarsi quasi a tutti i tronchi di quei platani e ad alzare con esasperazione unanca per non spremer che poche gocciole appena dopo essersi rigirato più e più volte smaniosamente per cercarne il verso. Giuro che non a me soltanto, ma a quanti passavano quel giorno per il viale Nomentano sembrava incredibile che quellomino là potesse mostrarsi cosí soddisfatto di portarsi a spasso quella moglie in quello stato; e più incredibile che quella moglie si lasciasse portare, con unostinazione che tanto più appariva crudele contro se stessa quanto più lei sembrava rassegnata allo sforzo insopportabile che doveva costarle. Barellava, ansimava e aveva gli occhi come induriti nello spasimo, non già di quello sforzo disumano ma dalla paura che non sarebbe riuscita a portare fino allultimo quel suo ingombro osceno nel ventre che le cascava. È vero che di tanto in tanto abbassava su quegli occhi le palpebre livide. Ma non tanto per vergogna le abbassava, quanto per il dispetto di vedersi obbligata a sentirla, quella vergogna dagli occhi di chi la guardava e la vedeva in quello stato, alla sua età, vecchia ciabatta ancora in uso per una cosa che pareva tanto. Infatti, tenendo per il braccio il marito avrebbe potuto con qualche strizzatina sotto sotto richiamarlo dalla soddisfazione a cui spesso e con troppa evidenza sabbandonava desser lui, pur cosí piccolino e calvo e cinquantenne, lautore di tutto quel grosso guajo lí. Non lo richiamava, perché era anzi contenta che avesse il coraggio di mostrarla lui quella soddisfazione, mentre a lei toccava di mostrarne vergogna. Mi pare di vederla ancora, quando, a qualche raffica più violenta che la investiva da dietro, si fermava su le tozze gambe larghe a cui sattaccava la veste che gliele disegnava sconciamente, mentre davanti le faceva pallone. Allora ella non sapeva a qual riparo correr prima col braccio libero; se abbassare cioè quel pallone della veste, che rischiava di scoprirla tutta davanti o se tener per la falda il vecchio cappello di velluto viola alle cui malinconiche piume nere nasceva col vento una disperata velleità di volo. Ma veniamo al fatto. Vi prego se avete un po di tempo dandar a visitare quel vecchio casone in Via Alessandria dove abitavano i coniugi Porrella e anche, in due stanzette del piano di sotto, Nicola Petix. È uno di quei tanti casoni, tutti brutti a un modo come bollati col marchio della comune volgarità del tempo in cui furon levati in gran furia nella previsione che poi si riconobbe errata dun precipitoso e strabocchevole affluir di regnicoli a Roma subito dopo la proclamazione di essa a terza capitale del regno. Tante private fortune, non solo di nuovi arricchiti, ma anche dillustri casati e tutti i sussidii prestati dalle banche di credito a quei costruttori che parvero per più anni in preda a una frenesia quasi fanatica, andarono allora travolti in un enorme fallimento, che ancor si ricorda. E si videro, doverano antichi parchi patrizii, magnifiche ville e, di là dal fiume orti e prati, sorger case e case e case, interi isolati, per vie eccentriche appena tracciate; e tante allimprovviso restare - ruderi nuovi - alzate fino ai quarti piani a infracidar senza tetto, con tutti i vani delle finestre sguarniti e fissato ancora in alto, ai buchi dei muri grezzi, qualche resto dellimpalcatura abbandonata, annerito e imporrito dalle piogge; e altri isolati, già compiuti, rimaner deserti lungo intere vie di quartieri nuovi, per cui non passava mai nessuno; e lerba nel silenzio dei mesi rispuntare ai margini dei marciapiedi, rasente ai muri e poi, esile tenerissima, abbrividente a ogni soffio daria, riprendersi tutto il battuto delle strade. Parecchie di queste case poi, costruite con tutti i comodi per accogliere agiati inquilini furono aperte, tanto per trarne qualche profitto, allinvasione della gente del popolo. La quale, come può bene immaginarsi, ne fece in poco tempo tale scempio, che quando alla fine con landar degli anni, cominciò a Roma veramente la penuria degli alloggi, troppo presto temuta prima troppo tardi rimediata poi per la paura che teneva tutti di far nuove costruzioni a causa di quella solenne scottatura i nuovi proprietarii, che le avevano acquistate a poco prezzo dalle banche sussidiatrici degli antichi costruttori falliti facendosi ora il conto di quanto avrebbero dovuto spendere a riattarle e rimetterle in uno stato di decenza per darle in affitto a inquilini disposti a pagare una più alta pigione stimarono più conveniente non farne nulla e contentarsi di lasciar le scale con gli scalini smozzicati, i muri oscenamente imbrattati le finestre dalle persiane cadenti e i vetri rotti imbandierate di cenci sporchi e rattoppati, stesi sui cordini ad asciugare. Se non che, adesso, in qualcuna di queste grandi e miserabili case pur tra cotali inquilini rimasti a compir lopera di distruzione sulle pareti e sugli usci e sui pavimenti qualche famiglia decaduta o di ceto medio, dimpiegati o di professori, ha cominciato a cercar ricovero o per non averlo trovato altrove o per bisogno o amor di risparmio vincendo il ribrezzo di tutto quel lerciume e più della mescolanza con quello che sí Dio mio, prossimo è, non si nega, ma che pur certamente, poco poco che si ami la pulizia e la buona creanza, dispiace aver troppo vicino; e non si può dire del resto che il dispiacere non sia contraccambiato; tanto vero che questi nuovi venuti sono stati in principio guardati in cagnesco, e poi, a poco a poco se han voluto esser visti men male, han dovuto acconciarsi a certe confidenze piuttosto prese che accordate. Ora in quel casone là di Via Alessandria, quando avvenne il delitto, i coniugi Porrella abitavano da circa quindici anni; Nicola Petix, da una diecina. Ma mentre quelli da un pezzo erano entrati nelle grazie di tutti i più antichi casigliani Petix sera attirato al contrario sempre più lantipatia generale per il disprezzo con cui guardava, a cominciar dal portinajo ciabattino, tutti; senza mai voler degnare non che duna parola, ma neppur dun lieve cenno di saluto, nessuno. Ho detto, veniamo al fatto. Ma un fatto è come un sacco che, vuoto, non si regge. Se naccorgerà bene il signor giudice istruttore, se - come pare - vorrà provarsi a farlo reggere cosí senza prima farci entrar dentro tutte quelle ragioni che certamente lo han determinato, e che lui forse non immagina neppure. Petix ebbe per padre un ingegnere spatriato da gran tempo e morto in America il quale tutta la fortuna raccolta in tanti anni laggiú con lesercizio della professione lasciò in eredità a un altro figliuolo maggiore di due anni di Petix e ingegnere anche lui con lobbligo di passare mensilmente al fratello minore, vita natural durante, un assegnino di poche centinaja di lire quasi a titolo delemosina e non perché gli spettassero di diritto, essendosi già mangiata comera detto nel testamento, tutta la legittima a lui spettante in un ozio vergognoso. Questozio di Petix sarà bene intanto che non venga considerato solamente dal lato del padre, ma un po anche da quello di lui perché Petix veramente frequentò per anni e anni le aule universitarie passando da un ordine di studii allaltro, dalla medicina alla legge dalla legge alle matematiche, da queste alle lettere e alla filosofia: non dando mai, è vero, nessun esame perché non si sognò mai di fare il medico o lavvocato il matematico o il letterato o il filosofo: Petix non ha voluto fare in verità mai nulla; ma ciò non vuol dire che se ne sia stato in ozio, e che questozio sia stato vergognoso. Ha meditato sempre, studiando a suo modo, sui casi della vita e sui costumi degli uomini. Frutto di queste continue meditazioni, un tedio infinito, un tedio insopportabile tanto della vita quanto degli uomini. Fare per fare una cosa? Bisognerebbe star dentro alla cosa da fare, come un cieco, senza vederla da fuori; o se no, assegnarle uno scopo. Che scopo? Soltanto quello di farla? Ma sí, Dio mio: come si fa. Oggi questa e domani unaltra. O anche la stessa cosa ogni giorno. Secondo le inclinazioni o le capacità, secondo le intenzioni, secondo i sentimenti o glistinti. Come si fa. Il guajo viene, quando di quelle inclinazioni e capacità e intenzioni di quei sentimenti e istinti, seguiti da dentro perché si hanno e si sentono si vuol vedere da fuori lo scopo, che appunto perché cercato cosí da fuori non si trova più, come non si trova più nulla. Nicola Petix arrivò presto a questo nulla, che dovrebbe essere la quintessenza dogni filosofia. La vista quotidiana dei cento e più inquilini di quel casone lercio e tetro, gente che viveva per vivere senza saper di vivere se non per quel poco che ogni giorno pareva condannata a fare: sempre le stesse cose; cominciò presto a dargli unuggia, uninsofferenza smaniosa; che si esasperava sempre più di giorno in giorno. Sopra tutto intollerabili gli erano la vista e il fracasso dei tanti ragazzini che brulicavano nel cortile e per le scale. Non poteva affacciarsi alla finestra su quel cortile che non ne vedesse quattro o cinque in fila chinati a far lí i loro bisogni mentre addentavano qualche mela fradicia o un tozzo di pane; o sullacciottolato sconnesso, ove stagnavano pozze di acqua putrida seppure era acqua tre maschietti buttati carponi a spiare donde e come faceva pipí una bambinuccia di tre anni che non se ne curava grave, ignara e con un occhio fasciato. E gli sputi che si tiravano, i calci, gli sgraffii che si davano, le strappate di capelli e gli strilli che ne seguivano, a cui partecipavano le mamme da tutte le finestre dei cinque piani; mentre, ecco, la signorina maestrina dalla faccetta sciupata e dai capelli cascanti attraversa il cortile con un grosso mazzo di fiori dono del fidanzato che le sorride accanto. Petix aveva la tentazione di correre al cassetto del comodino per tirare una rivoltellata a quella maestrina tale e tanta furia dindignazione gli provocavano quei fiori e quel sorriso del fidanzato le lusinghe dellamore in mezzo alla stomachevole oscenità di tutta quella sporca figliolanza che tra poco quella maestrina si sarebbe anche lei adoperata ad accrescere. Ora pensate che da dieci anni ogni giorno Nicola Petix assisteva in quel casone alle periodiche immancabili gravidanze di quella signora Porrella la quale, arrivata fra nausee, trepidazioni e patimenti al settimo o lottavo mese, ogni volta rischiando di morire, abortiva. In diciannove anni di matrimonio quella carcassa di donna contava già quindici aborti. La cosa più spaventevole per Nicola Petix era questa: che non riusciva a vedere in quei due la ragione per cui con unostinazione cosí cieca e feroce contro se stessi, volevano un figlio. Forse perché diciottanni addietro, al tempo della prima gravidanza la donna aveva preparato di tutto punto il corredino del nascituro: fasce, cuffiette, camicine bavaglini, vestine lunghe infiocchettate, pedalini di lana che aspettavano ancora di essere usati ormai ingialliti e stecchiti nella loro insaldatura, come cadaverini. Ormai da dieci anni tra tutte quelle donne del casamento che figliavano a più non posso e Nicola Petix che a più non posso odiava questa loro sporca figliolanza sera impegnata come una sfida: quelle a sostenere che la signora Porrella avrebbe questa volta fatto il figlio e lui a dir di no che neanche questa volta lavrebbe fatto. E quanto più premurose, con infinite cure e consigli e attenzioni, quelle covavano il ventre della donna che di mese in mese ingrossava; tanto più lui, vedendolo di mese in mese ingrossare, si sentiva crescere lirritazione, la smania, il furore. Negli ultimi giorni dogni gravidanza, alla sua fantasia sovreccitata tutto quel casone si rappresentava come un ventre enorme travagliato disperatamente dalla gestazione delluomo che doveva nascere. Non si trattava più per lui del parto imminente della signora Porrella, che doveva dargli una sconfitta; si trattava delluomo, delluomo che tutte quelle donne volevano che nascesse dal ventre di quella donna; delluomo quale può nascere dalla bruta necessità dei due sessi che si sono accoppiati. Ebbene, luomo volle distruggere Petix quando fu certo che finalmente quella sedicesima gravidanza avrebbe avuto il suo compimento. Luomo. Non uno dei tanti, ma tutti in quelluomo; per fare in quelluno la vendetta dei tanti che vedeva lí, piccoli bruti che vivevano per vivere senza saper di vivere, se non per quel poco che ogni giorno parevano condannati a fare: sempre le stesse cose. E avvenne pochi giorni dopo chio vidi i due coniugi Porrella per il viale nomentano, tra il turbine di quelle foglie morte buttare i piedi allo stesso modo, nello stesso tempo, gravi, compunti, come per un cómpito assegnato. La meta della quotidiana passeggiata era un pietrone oltre la Barriera, dove il viale svoltando ancora una volta dopo SantAgnese e restringendosi un poco, declina verso la vallata dellAniene. Ogni giorno, seduti su quel pietrone, si riposavano della lunga e lenta camminata per una mezzoretta il signor Porrella guardando il ponte fosco e certamente pensando che di là erano passati gli antichi romani; la signora Porrella seguendo con gli occhi qualche vecchia cercatrice dinsalata tra lerba del declivio lungo il corso del fiume che appare lí sotto per un breve tratto dopo il ponte; o guardandosi le mani e rigirandosi pian piano gli anelli attorno alle tozze dita. Anche quel giorno vollero arrivare alla meta non ostante che il fiume per le abbondanti piogge recenti fosse in piena e straripato minacciosamente sul declivio quasi fin sotto a quel loro pietrone; e non ostante che, seduto su questo, come se stesse ad aspettarli scorgessero da lontano il loro coinquilino Nicola Petix: tutto aggruppato e raccolto in sé come un grosso gufo. Si fermarono, scorgendolo, contrariati e perplessi per un istante, se andare a sedere altrove o tornare indietro. Ma quello stesso avvertimento di contrarietà e di diffidenza li spinse appunto ad accostarsi perché sembrò loro irragionevole ammettere che la presenza invisa di quelluomo e anche lintenzione che pareva in lui evidente desser venuto lí per essi potessero rappresentare qualcosa di cosí grave da rinunziare a quella sosta consueta, di cui la pregnante specialmente aveva bisogno. Petix non disse nulla; e tutto si svolse in un attimo, quasi quietamente. Come la donna saccostò al pietrone per mettervisi a sedere egli la afferrò per un braccio e la trasse con uno strappo fino allorlo delle acque straripate; là le diede uno spintone e la mandò ad annegare nel fiume.Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL VIAGGIO. Da tredici anni Adriana Braggi non usciva più dalla casa antica, silenziosa come una badía, dove giovinetta era entrata sposa. Non la vedevano più nemmeno dietro le vetrate delle finestre i pochi passanti che di tanto in tanto salivano quellerta via a sdrucciolo e mezza dirupata cosí solitaria che lerba vi cresceva tra i ciottoli a cespugli. A ventidue anni, dopo quattro appena di matrimonio, con la morte del marito era quasi morta anche lei per il mondo. Ne aveva ora trentacinque, e vestiva ancora di nero, come il primo giorno della disgrazia; un fazzoletto nero, di seta, le nascondeva i bei capelli castani, non più curati, appena ravviati in due bande e annodati alla nuca. Tuttavia, una serenità mesta e dolce le sorrideva nel volto pallido e delicato. Di questa clausura nessuno si maravigliava in quellalta cittaduzza dellinterno della Sicilia ove i rigidi costumi per poco non imponevano alla moglie di seguire nella tomba il marito. Dovevano le vedove starsene chiuse cosí in perpetuo lutto, fino alla morte. Del resto, le donne delle poche famiglie signorili, da fanciulle e da maritate non si vedevano quasi mai per via: uscivano solamente le domeniche, per andare a messa; qualche rara volta per le visite che di tempo in tempo si scambiavano tra loro. Sfoggiavano allora a gara ricchissimi abiti dultima moda fatti venire dalle primarie sartorie di Palermo o di Catania, e gemme e ori preziosi; non per civetteria: andavano serie e invermigliate in volto, con gli occhi a terra impacciate, strette accanto al marito o al padre o al fratello maggiore. Quello sfoggio era quasi dobbligo; quelle visite o quei due passi fino alla chiesa erano per loro vere e proprie spedizioni da preparare fin dal giorno avanti. Il decoro del casato poteva scapitarne; e gli uomini se ne impacciavano; anzi, i più puntigliosi erano loro, perché volevano dimostrare cosí di sapere e potere spendere per le loro donne. Sempre sottomesse e obbedienti, queste si paravano comessi volevano, per non farli sfigurare; dopo quelle brevi comparse, ritornavano tranquille alle cure casalinghe; e, se spose, attendevano a far figliuoli, tutti quelli che Dio mandava era questa la loro croce; se fanciulle, aspettavano di sentirsi dire un bel giorno dai parenti: eccoti, sposa questo; lo sposavano; quieti e paghi gli uomini di quella supina fedeltà senza amore. Soltanto la fede cieca in un compenso oltre la vita poteva far sopportare senza disperazione il lento e greve squallore in cui volgevano le giornate una dopo laltra tutte uguali, in quella cittaduzza montana cosí silenziosa che pareva quasi deserta, sotto lazzurro intenso e ardente del cielo, con le straducole anguste male acciottolate, tra le grezze casette di pietra e calce, coi doccioni di creta e i tubi di latta scoperti. A inoltrarsi fin dove quelle straducole terminavano, la vista della distesa ondeggiante delle terre arse dalle zolfare, accorava. Alido il cielo, alida la terra, da cui nel silenzio immobile, addormentato dal ronzío degli insetti, dal fritinnío di qualche grillo dal canto lontano dun gallo o dallabbajare dun cane vaporava denso nellabbagliamento meridiano lodore di tante erbe appassite, del grassume delle stalle sparso. In tutte le case, anche nelle poche signorili, mancava lacqua; nei vasti cortili, come in capo alle vie, cerano vecchie cisterne alla mercé del cielo; ma anche dinverno pioveva poco; quando pioveva era una festa: tutte le donne mettevan fuori conche e buglioli, vaschette e botticine e stavano poi su gli usci con le vesti di baracane raccolte tra le gambe a vedere lacqua piovana scorrere a torrenti per i ripidi viottoli a sentirla gorgogliare nelle grondaje e per entro ai doccioni e ai cannoni delle cisterne. Si lavavano i ciottoli, si lavavano i muri delle case, e tutto pareva respirasse più lieve nella freschezza fragrante della terra bagnata. Gli uomini, tanto o quanto, trovavano nella varia vicenda degli affari, nella lotta dei partiti comunali nel Caffè o nel Casino di compagnia, la sera, da distrarsi in qualche modo; ma le donne, in cui fin dallinfanzia sera costretto a isterilire ogni istinto di vanità sposate senzamore, dopo avere atteso come serve alle faccende domestiche sempre le stesse languivano miseramente con un bambino in grembo o col rosario in mano, in attesa che luomo, il padrone, rincasasse. Adriana Braggi non aveva amato affatto il marito. Debolissimo di complessione e in continuo orgasmo per la cagionevole salute, quel marito laveva oppressa e torturata quattranni geloso fin anche del fratello maggiore, a cui sapeva daver fatto, sposando, un grave torto, anzi un vero tradimento. Ancora, là, di tutti i figli maschi dogni famiglia ricca uno solo, il maggiore doveva prendere moglie, perché le sostanze del casato non andassero sparpagliate tra molti eredi. Cesare Braggi, il fratello maggiore, non aveva mai dato a vedere dessersi avuto a male di quel tradimento; forse perché il padre, morendo poco prima di quelle nozze aveva disposto che il capo della famiglia rimanesse lui e che il secondogenito ammogliato gli dovesse obbedienza intera. Entrando nella casa antica dei Braggi, Adriana aveva provato una certa umiliazione nel sapersi cosí soggetta al cognato. La sua condizione era diventata doppiamente penosa e irritante, allorché il marito stesso nella furia della gelosia, le aveva lasciato intendere che Cesare aveva già avuto in animo di sposar lei. Non aveva saputo più come contenersi di fronte al cognato; e tanto più il suo imbarazzo era cresciuto, quanto meno il cognato aveva fatto pesare la sua potestà su lei accolta fin dal primo giorno con cordiale franchezza di simpatia e trattata come una vera sorella. Era di modi gentili, e nel parlare e nel vestire e in tutti i tratti duna squisita signorilità naturale, che né il contatto della ruvida gente del paese né le faccende a cui attendeva, né le abitudini di rilassata pigrizia a cui quella vuota e misera vita di provincia induceva per tanti mesi dellanno, avevano potuto mai; non che arrozzire, ma neppure alterare dun poco. Ogni anno, del resto, per parecchi giorni, spesso anche per più dun mese, sallontanava dalla cittaduzza e dagli affari. Andava a Palermo, a Napoli, a Roma, a Firenze, a Milano, a tuffarsi nella vita, a prendere - comegli diceva - un bagno di civiltà. Ritornava da quei viaggi ringiovanito nellanima e nel corpo. Adriana, che non aveva mai dato un passo fuori del paese natale nel vederlo rientrare cosí nella vasta casa antica ove il tempo pareva stagnasse in un silenzio di morte, provava ogni volta un segreto turbamento indefinibile. Il cognato recava con sé laria dun mondo, che lei non riusciva nemmeno a immaginare. E il turbamento le cresceva, udendo le stridule risate del marito che di là ascoltava il racconto delle saporite avventure occorse al fratello; diventava sdegno, ribrezzo poi, la sera, allorché il marito, dopo quei racconti del fratello veniva a trovarla in camera, acceso, sovreccitato, smanioso. Lo sdegno, il ribrezzo erano per il marito e tanto più forti quanto più ella vedeva invece il cognato pieno di rispetto, anzi di riverenza per lei. Morto il marito, Adriana aveva provato unangoscia piena di sgomento al pensiero di restar sola con lui in quella casa. Aveva, sí, i due piccini che in quei quattro anni le erano nati; ma, benché madre, non era riuscita a superare, di fronte al cognato, la sua nativa timidezza di fanciulla. Questa timidezza, veramente, non era stata mai in lei ritrosia; ma ora sí; e ne incolpava il marito geloso, che laveva oppressa con la più sospettosa e obliqua sorveglianza. Cesare Braggi, con squisita premura, aveva allora invitato la madre di lei a venirsene a stare con la figliuola vedova. E a poco a poco Adriana, liberata dallesosa tirannia del marito, con la compagnia della madre aveva potuto, se non acquistare al tutto la pace, tranquillare alquanto lo spirito. Sera dedicata con intero abbandono alla cura dei figliuoli prodigando loro quellamore e quelle tenerezze che non avevano potuto trovare uno sfogo nel matrimonio disgraziato. Ogni anno Cesare aveva seguitato a fare il suo viaggio dun mese nel Continente, recando doni al ritorno cosí a lei come alla nonna e ai nipotini, per i quali aveva sempre avuto le più delicate premure paterne. La casa, senza il presidio dun uomo, faceva paura alle donne, segnatamente la notte. Nei giorni chegli era assente, pareva ad Adriana che il silenzio, divenuto più profondo più cupo, tenesse come sospesa sulla casa una grande ignota sciagura; e con infinito sbigottimento udiva stridere la carrucola dellantica cisterna in capo allerta via solitaria se un soffio di vento veniva a scuoterne la fune. Ma poteva egli, per riguardo a due donne e a due piccini che in fondo non gli appartenevano privarsi di quellunico svago dopo un anno di lavoro e di noja? Avrebbe potuto non curarsi né tanto né poco di loro, vivere per sé, libero poiché il fratello gli aveva impedito di formarsi una famiglia sua; e invece - come non riconoscerlo? - tolte quelle brevi vacanze, era tutto dedito alla casa e ai nipotini orfani. Col tempo, sera addormentato ogni rammarico nel cuore di Adriana. I figliuoli crescevano, e lei godeva che crescessero con la guida di quello zio. La sua dedizione era divenuta ormai totale cosicché si maravigliava se il cognato o i figliuoli si opponevano a qualche cura soverchia che si dava di loro. Le pareva di non far mai abbastanza. E a che avrebbe dovuto pensare, se non a loro? Era stato per lei un gran dolore la morte della madre: era venuta a mancarle lunica compagnia. Da un pezzo parlava con lei come con una sorella; tuttavia, con la madre accanto, lei poteva pensarsi ancora giovane, qualera difatti. Sparita la madre, con quei due figliuoli ormai giovinetti, uno di sedici, laltro di quattordici anni già alti quasi quanto lo zio, cominciò a sentirsi e a considerarsi vecchia. Era in questanimo, allorché per la prima volta le avvenne avvertire un vago malessere una stanchezza, unoppressione un po a una spalla, un po al petto; un certo dolor sordo che le prendeva talvolta anche tutto il braccio sinistro e che di tratto in tratto diventava lancinante e le toglieva il respiro. Non ne mosse lamento; e forse nessuno lo avrebbe mai saputo, se un giorno a tavola ella non avesse avuto lassalto duno di quei fitti spasimi improvvisi. Fu chiamato il vecchio medico di casa, il quale fin da principio restò costernato dal ragguaglio di quei sintomi. La costernazione crebbe dopo un lungo e attento esame dellinferma. Il male era alla plèura. Ma di che natura? Il vecchio medico, con lajuto dun collega, tentò una puntura esplorativa, senza alcun esito. Poi, notando un certo indurimento nelle glandule sopra e sottoscapolari, consigliò al Braggi di condurre subito la cognata a Palermo lasciando intendere chiaramente che temeva fosse un tumore interno, forse irrimediabile. Partire subito non fu possibile. Adriana, dopo tredici anni di clausura, era affatto sprovvista dabiti per comparire in pubblico e per viaggiare. Bisognò scrivere a Palermo per provvederla con la massima sollecitudine. Cercò dopporsi in tutti i modi, assicurando il cognato e i figliuoli che non si sentiva poi cosí male. Un viaggio? Solo a pensarci, le venivano i brividi. Era poi giusto il tempo che Cesare soleva prendersi le sue vacanze dun mese. Partendo con lui, gli avrebbe tolto la libertà, ogni piacere. No, no, non voleva a nessun patto! E poi, come, a chi avrebbe lasciato i figliuoli? a chi affidato la casa? Metteva avanti tutte queste difficoltà; ma il cognato e i figliuoli gliele abbattevano con una risata. Si ostinava a dire che il viaggio le avrebbe fatto certo più male. Oh, buon Dio, se non sapeva più neppure come fossero fatte le strade! Non avrebbe saputo muovervi un passo! Per carità per carità, la lasciassero in pace! Quando da Palermo arrivarono gli abiti e i cappelli, fu per i due figliuoli un tripudio. Entrarono esultanti con le grosse scatole avvolte nella tela cerata in camera della madre, gridando, strepitando, chella dovesse subito subito provarseli. Volevano veder bella la loro mammina, come non la avevano veduta mai. E tanto dissero, tanto fecero, che dovette arrendersi e contentarli. Erano abiti neri, da lutto anche quelli, ma ricchissimi e lavorati con meravigliosa maestria. Ormai ignara affatto di mode, inesperta, non sapeva da che parte prenderli per vestirsene. Dove e come agganciare i tanti uncinelli che trovava qua e là? Quel colletto, oh Dio, cosí alto? E quelle maniche, con tanti sbuffi Usavano adesso cosí? Dietro luscio, intanto, tempestavano i figliuoli, impazienti: - Mamma, fatto? Ancora? Come se la mamma di là stésse ad abbigliarsi per una festa! Non pensavano più alla ragione per cui quegli abiti erano arrivati; non ci pensava più, veramente, nemmeno lei, in quel momento. Quando, tutta confusa, accaldata, levò gli occhi e si vide nello specchio dellarmadio provò unimpressione violentissima, quasi di vergogna. Quellabito, disegnandole con procacissima eleganza i fianchi e il seno, le dava la sveltezza e laria duna fanciulla. Si sentiva già vecchia: si ritrovò dun tratto in quello specchio, giovane, bella; unaltra! - Ma che! ma che! Impossibile! - gridò, storcendo il collo e levando una mano per sottrarsi a quella vista. I figliuoli, udendo lesclamazione, cominciarono a picchiare forte alluscio con le mani coi piedi, a sospingerlo, gridandole che aprisse, che si facesse vedere. Ma che! no! Si vergognava. Era una caricatura! No, no. Ma quelli minacciarono di buttar luscio a terra. Dovette aprire. Restarono anchessi, i figliuoli, abbagliati dapprima da quella trasformazione improvvisa. La mamma cercava di schernirsi, ripetendo: - Ma no, lasciatemi! ma che! impossibile! siete matti? - quando sopravvenne il cognato. Oh, per pietà! Tentò di scappare, di nascondersi, come se egli lavesse sorpresa nuda. Ma i figliuoli la tenevano; la mostrarono allo zio che rideva di quella vergogna. - Ma se ti sta proprio bene! - disse egli, alla fine, ritornando serio. - Sú, làsciati vedere. Si provò ad alzare il capo. - Mi pare dessere mascherata - Ma no Perché? Ti sta invece benissimo. Vòltati un poco cosí, di fianco Obbedí, sforzandosi di parer calma; ma il seno, ben disegnato dallabito, le si sollevava al frequente respiro che tradiva interna agitazione cagionata da quellesame attento e tranquillo di lui, espertissimo conoscitore. - Va proprio bene. E i cappelli? - Certe ceste! - esclamò Adriana, quasi sgomenta. - Eh sí, usano grandissimi. - Come farò a mettermeli in capo? bisognerà che mi pèttini in qualche altro modo. Cesare tornò a guardarla, calmo, sorridente; disse: - Ma sí, hai tanti capelli - Sí, sí, brava mammina! Pèttinati subito! - approvarono i figliuoli. Adriana sorrise mestamente. - Vedete che mi fate fare? - disse, rivolgendosi anche al cognato. La partenza fu stabilita per la mattina appresso. Sola con lui! Lo seguiva in uno di quei viaggi, a cui un tempo pensava con tanto turbamento. E un solo timore aveva adesso: quello di apparire turbata a lui che le stava davanti, tutto intento a lei, ma tranquillo come sempre. Questa tranquillità di lui, naturalissima, avrebbe fatto stimare a lei indegno il suo turbamento e tale da doverne arrossire ove ella, con una finzione quasi cosciente appunto per non doverne aver vergogna e raffidarsi di sé medesima, non gli avesse dato unaltra cagione: la novità stessa del viaggio lassalto di tante impressioni strane alla sua anima chiusa e schiva. E attribuiva lo sforzo che faceva su sé stessa per dominare quel turbamento il quale tuttavia, cosí interpretato non avrebbe avuto nulla di riprovevole alla convenienza di non darsi a vedere tanto nuova delle cose e maravigliata di fronte a uno che, per esser da tanti anni esperto di tutto e padrone sempre di sé, avrebbe potuto provarne fastidio e dispiacere. Anche ridicola, infatti, avrebbe potuto apparire, alla sua età, per quella maraviglia quasi infantile che le ferveva negli occhi. Si costringeva pertanto a frenare lilare ansia febbrile dello sguardo e a non voltare continuamente il capo da un finestrino allaltro come aveva la tentazione di fare per non perdere nulla delle tante cose su cui i suoi occhi, cosí in fuga, si posavano un attimo per la prima volta. Si costringeva a nascondere la maraviglia, a dominare quella curiosità, che pure le avrebbe giovato tener desta e accesa per vincere con essa lo stordimento e la vertigine che il rombar cadenzato delle ruote e quella fuga illusoria di siepi e dalberi e di colli le cagionavano. Andava in treno per la prima volta. A ogni tratto, a ogni giro di ruota, aveva limpressione di penetrare, davanzarsi in un mondo ignoto che dimprovviso le si creava nello spirito con apparenze che, per quanto le fossero vicine, pur le sembravano come lontane e le davano insieme col piacere della loro vista, anche un senso di pena sottilissima e indefinibile: la pena chesse fossero sempre esistite oltre è fuori dellesistenza e anche dellimmaginazione di lei; la pena dessere tra loro estranea e di passaggio, e chesse senza di lei avrebbero seguitato a vivere per sé con le loro proprie vicende. Ecco lí le umili case di un villaggio: tetti e finestre e porte e scale e strade: la gente che vi dimorava era come per tanti anni era stata lei nella sua cittaduzza chiusa lí in quel punto di terra, con le sue abitudini e le sue occupazioni: oltre a quello che gli occhi arrivavano a vedere non esisteva più nulla per quella gente; il mondo era un sogno: tanti e tanti lí nascevano e lí crescevano e morivano senza aver visto nulla di quel che ora andava a veder lei in quel suo viaggio che era cosí poco a petto della grandezza del mondo, e che tuttavia a lei sembrava già tanto. Nel volgere gli occhi, incontrava a quando a quando lo sguardo e il sorriso del cognato, che le domandava: - Come ti senti? Gli rispondeva con un cenno del capo: - Bene. più duna volta il cognato venne a sederlesi accanto per mostrarle e nominarle un paese lontano overa stato, e quel monte là dal profilo minaccioso tutti gli aspetti di maggior rilievo che si figurava dovessero più vivamente richiamare lattenzione di lei. Non intendeva che tutte le cose, anche le minime, quelle che per lui erano le più comuni destavano intanto in lei un tumulto di sensazioni nuove; e che le indicazioni, le notizie chegli le dava, anziché accrescere, diminuivano e raffreddavano quella fervida fluttuante immagine di grandezza, chella, smarrita, con quel sentimento di pena indefinibile, si creava alla vista di tanto mondo ignoto. Nel tumulto interno delle sensazioni, inoltre, la voce di lui, anziché far luce le cagionava quasi un arresto bujo e violento, pieno di fremiti pungenti; e allora quel sentimento di pena si faceva più acuto in lei, più distinto. Si vedeva meschina nella sua ignoranza; e avvertiva un oscuro e quasi ostile rincrescimento della vista di tutte quelle cose che ora troppo tardi per lei, allimprovviso, le riempivano gli occhi e le entravano nellanima. A Palermo, scendendo il giorno dopo dalla casa del clinico primario dopo la lunghissima visita comprese bene dallo forzo che faceva il cognato per nascondere la profonda costernazione dalla premura affettata con cui ancora una volta aveva voluto farsi insegnare il modo di usare la medicina prescritta e dallaria con cui il medico gli aveva risposto; comprese bene che questi aveva dato su lei sentenza di morte, e che quella mistura di veleni da prendere a gocce con molta precauzione due volte al giorno prima dei pasti, non era altro che un inganno pietoso o il viatico di una lenta agonia. Eppure, appena, ancora un po stordita e disgustata dal diffuso odore delletere nella casa del medico uscí dallombra della scala sulla via nellabbagliamento del sole al tramonto sotto un cielo tutto di fiamma che dalla parte della marina lanciava come un immenso nembo sfolgorante sul Corso lunghissimo; e vide tra le vetture entro quel baglior doro il brulichío della folla rumorosa, dai volti e dagli abiti accesi da riflessi purpurei i guizzi di luce, gli sprazzi colorati, quasi di pietre preziose, delle vetrine, delle insegne, degli specchi delle botteghe; la vita, la vita, la vita soltanto si sentí irrompere in subbuglio nellanima per tutti i sensi commossi ed esaltati quasi per unebbrezza divina; né poté avere alcuna angustia, neppure un fuggevole pensiero per la morte prossima e inevitabile per la morte chera pure già dentro di lei, appiattata là, sotto la scapola sinistra, dove più acute a tratti sentiva le punture. No, no, la vita, la vita! E quel subbuglio interno che le sconvolgeva lo spirito le faceva impeto intanto alla gola, ove non sapeva che cosa quasi unantica pena sommossa dal fondo del suo essere le si era a un tratto ingorgata ed ecco la forzava alle lagrime, pur fra tanta gioja. - Niente niente - disse al cognato, con un sorriso che le silluminò vividissimo negli occhi attraverso le lagrime. - Mi par dessere non so Andiamo, andiamo - Allalbergo? - No no - Andiamo allora a cenare allo Chalet a mare, al Foro Italico; ti piace? - Sí, dove vuoi. - Benissimo. Andiamo! Poi vedremo il passeggio al Foro; sentiremo la musica Montarono in vettura e andarono incontro a quel nembo sfolgorante, che accecava. Ah, che serata fu quella per lei, nello Chalet a mare, sotto la luna alla vista di quel Foro illuminato, corso da un continuo fragore di vetture scintillanti tra lodore delle alghe che veniva dal mare, il profumo delle zàgare che veniva dai giardini! Smarrita come in un incanto sovrumano a cui una certa angoscia le impediva di abbandonarsi interamente, langoscia destata dal dubbio che non fosse vero quanto vedeva si sentiva lontana, lontana anche da sé stessa, senza memoria né coscienza né pensiero, in una infinita lontananza di sogno. Limpressione di questa lontananza infinita la riebbe più intensa la mattina seguente percorrendo in vettura gli sterminati viali deserti del parco della Favorita, perché, a un certo punto con un lunghissimo sospiro poté quasi rivenire a sé da quella lontananza e misurarla pur senza rompere lincanto né turbare lebbrezza di quel sogno nel sole tra quelle piante che parevano assorte anchesse in un sogno senza fine. E senza volerlo, si voltò a guardare il cognato, e gli sorrise, per gratitudine. Subito però quel sorriso le destò una viva e profonda tenerezza per sé condannata a morire ora, ora che le si schiudevano davanti agli occhi stupiti tante bellezze maravigliose una vita, quale anche per lei avrebbe potuto essere, qualera per tante creature che lí vivevano. E sentí che forse era stata una crudeltà farla viaggiare. Ma poco dopo, quando la vettura finalmente si fermò in fondo a un viale remoto ed ella, sorretta da lui, ne scese per vedere da vicino la fontana dErcole; lí, davanti a quella fontana, sotto il cobalto del cielo cosí intenso che quasi pareva nero attorno alla fulgida statua marmorea del semidio su lalta colonna sorgente in mezzo allampia conca chinandosi a guardare lacqua vitrea, su cui natava qualche foglia, qualche cuora verdastra che riflettevano lombra sul fondo; e poi a ogni lieve ondulío di quellacqua, vedendo vaporare come una nebbiolina sul volto impassibile delle sfingi che guardano la conca quasi unombra di pensiero si sentí anche lei passare sul volto che come un alito fresco veniva da quellacqua; e subito a quel soffio un gran silenzio di stupore le allargò smisuratamente lo spirito; e, come se un lume daltri cieli le si accendesse improvviso in quel vuoto incommensurabile ella sentí dattingere in quel punto quasi leternità, dacquistare una lucida sconfinata coscienza di tutto, dellinfinito che si nasconde nella profondità dellanima misteriosa e daver vissuto e che le poteva bastare, perché era stata in un attimo, in quellattimo, eterna. Propose al cognato di ripartire quello stesso giorno. Voleva ritornarsene a casa, per lasciarlo libero, dopo quei quattro giorni sottratti alle sue vacanze. Un altro giorno egli avrebbe perduto per riaccompagnarla; poi poteva riprendere la via, la sua corsa annuale per paesi più lontani, oltre quellinfinito mare turchino. Senza timore poteva, ché di sicuro lei non sarebbe morta cosí presto, in quel mese delle sue vacanze. Non gli disse tutto questo; lo pensò soltanto; e lo pregò che fosse contento di ricondurla al paese. - Ma no, perché? - le rispose egli. - Ormai ci siamo; tu verrai con me a Napoli. Consulteremo là, per maggior sicurezza, qualche altro medico. - No, no, per carità, Cesare! Lasciami ritornare a casa. È inutile! - Perché? Nientaffatto. Sarà meglio. Per maggior sicurezza. - Non basta quello che abbiamo saputo qua? Non ho nulla; mi sento bene, vedi? Farò la cura. Basterà. Egli la guardò serio e disse: - Adriana, desidero cosí. E allora ella non poté più replicare: vide in sé la donna del suo paese che non deve mai replicare a ciò che luomo stima giusto e conveniente; pensò che egli volesse per sé la soddisfazione di non essersi contentato dun solo consulto, la soddisfazione che gli altri là in paese, domani, alla morte di lei, potessero dire: - Egli fece di tutto per salvarla; la portò a Palermo, anche a Napoli. - O forse era in lui veramente la speranza che un altro medico di più lontano più bravo, riconoscesse curabile il male, scoprisse un rimedio per salvarla? O forse ma sí, questo era da credere piuttosto: sapendola irremissibilmente perduta, egli voleva, poiché si trovava in viaggio con lei procurarle quellultimo e straordinario svago, come un tenue compenso alla crudeltà della sorte. Ma ella aveva orrore, ecco, orrore di tutto quel mare da attraversare. Solo a guardarlo, con questo pensiero, si sentiva mozzare il fiato, quasi avesse dovuto attraversarlo a nuoto. - Ma no, vedrai, - la rassicurò egli, sorridendo. - Non avvertirai neppure desserci, di questa stagione. Vedi comè tranquillo? E poi vedrai il piroscafo Non sentirai nulla. Poteva ella confessargli loscuro presentimento che la angosciava alla vista di quel mare, che cioè, se fosse partita se si fosse staccata dalle sponde dellisola che già le parevano tanto lontane dal suo paesello e cosí nuove; in cui già tanta agitazione, e cosí strana, aveva provato; se con lui si fosse avventurata ancor più lontano, con lui sperduta nella tremenda, misteriosa lontananza di quel mare non sarebbe più ritornata alla sua casa, non avrebbe più rivalicato quelle acque, se non forse morta? No, neanche a se stessa poteva confessarlo questo presentimento; e credeva anche lei a quellorrore del mare, per il solo fatto che prima non lo aveva mai neppur veduto da lontano; e, doverci ora andar sopra Simbarcarono quella sera stessa per Napoli. Di nuovo, appena il piroscafo si mosse dalla rada e uscí dal porto passato lo stordimento per il trambusto e il rimescolío di tanta gente che saliva e scendeva per il pontile vociando, e lo stridore delle grue su le stive; vedendo a grado a grado allontanarsi e rimpiccolirsi ogni cosa, la gente su lo scalo che seguitava ad agitare in saluto i fazzoletti, la rada, le case finché tutta la città non si confuse in una striscia bianca, vaporosa qua e là trapunta da pallidi lumi sotto la chiostra ampia dei monti grigi rossigni; di nuovo si sentí smarrire nel sogno, in un altro sogno maraviglioso che le faceva però sgranare gli occhi di sgomento, quanto più, su quel piroscafo pur grande, sí, ma forse fragile se vibrava tutto cosí ai cupi tonfi cadenzati delle eliche entrava nelle due immensità sterminate del mare e del cielo. Egli sorrise di quello sgomento e invitandola ad alzarsi passandole con una intimità che finora non sera mai permessa un braccio sotto il braccio per sorreggerla, la condusse a vedere di là, su la coperta stessa, i lucidi possenti stantuffi dacciajo che movevano quelle eliche. Ma ella, già turbata di quel contatto insolito, non poté resistere a quella vista e più al fiato caldo al tanfo grasso che vaporavano di là, e fu per mancare e reclinò e quasi appoggiò il capo su la spalla lui. Si contenne subito, quasi atterrita di quella voglia istintiva dabbandono a cui stava per cedere. E di nuovo egli, con maggior premura, le chiese: - Ti senti male? Col capo, non trovando la voce, gli rispose di no. E andarono tutti e due, cosí a braccio, verso la poppa a guardar lunga scia fervida fosforescente sul mare già divenuto nero sotto il cielo polverato di stelle in cui il tubo enorme della ciminiera esalava con continuo sbocco il fumo denso e lento, quasi arroventato dal calore della macchina. Finché, a compir lincanto, non sorse dal mare la luna; dapprima tra i vapori dellorizzonte come una lugubre maschera di fuoco che spuntasse minacciosa a spiare in un silenzio spaventevole quei suoi dominii dacqua; poi a mano a mano schiarendosi, restringendosi precisa nel suo niveo fulgore che allargò il mare in un argenteo pàlpito senza fine. E allora più che mai Adriana sentí crescersi dentro langoscia e lo sgomento di quella delizia che la rapiva e la traeva irresistibilmente a nascondere esausta, la faccia sul petto di lui. Fu a Napoli, in un attimo, nelluscire da un caffè-concerto, ove avevano cenato e passato la sera. Solito egli, nei suoi viaggi annuali, a uscire di notte da quei ritrovi con una donna sotto il braccio, nel porgerlo ora a lei colse allimprovviso sotto il gran cappello nero piumato il guizzo duno sguardo acceso, e subito quasi senza volerlo, diede col braccio al braccio di lei una stretta rapida e forte contro il suo petto. Fu tutto. Lincendio divampò. Là, al bujo, nella vettura che li riconduceva allalbergo allacciati con la bocca su la bocca insaziabilmente, si dissero tutto, in pochi momenti tutto quello che egli or ora, in un attimo, in un lampo al guizzo di quello sguardo aveva indovinato: tutta la vita di lei in tanti anni di silenzio e di martirio. Ella gli disse come sempre, sempre, senza volerlo, senza saperlo, lo avesse amato; e lui quanto da giovinetta la aveva desiderata, nel sogno di farla sua, cosí, sua! sua! Fu un delirio, una frenesia a cui diedero una violenta lena instancabile la brama di ricompensarsi in quei pochi giorni sotto la condanna mortale di lei di tutti quegli anni perduti di soffocato ardore e di nascosta febbre; il bisogno daccecarsi, di perdersi, di non vedersi quali finora luno per laltri erano stati per tanti anni nelle composte apparenze oneste laggiú nella cittaduzza dai rigidi costumi, per cui quel loro amore, le loro nozze domani sarebbero apparse come un inaudito sacrilegio. Che nozze? No! Perché lo avrebbe costretto a quellatto quasi sacrilego per tutti? perché lo avrebbe legato a sé che aveva ormai tanto poco da vivere? No, no: lamore, quellamore frenetico e travolgente, in quel viaggio di pochi giorni; viaggio damore, senza ritorno; viaggio damore verso la morte. Non poteva più ritornare laggiú, davanti ai figliuoli. Lo aveva ben presentito, partendo; lo sapeva che, passando il mare, sarebbe finita per lei. E ora, via, via, voleva andar via, più sú, più lontano, cosí in braccio a lui, cieca, fino alla morte. E cosí passarono per Roma, poi per Firenze, poi per Milano, quasi senza veder nulla. La morte, annidata in lei, con le sue trafitture, li fustigava, e fomentava lardore. - Niente! - diceva a ogni assalto, a ogni morso. - Niente E porgeva la bocca, col pallore della morte sul volto. - Adriana, tu soffri - No, niente! Che mimporta? Lultimo giorno, a Milano, poco prima di partire per Venezia, si vide nello specchio, disfatta. E quando, dopo il viaggio notturno, le si aprí nel silenzio dellalba la visione di sogno superba e malinconica, della città emergente dalle acque, comprese che era giunta al suo destino; che lí il suo viaggio doveva aver fine. Volle tuttavia avere il suo giorno di Venezia. Fino alla sera, fino alla notte, per i canali silenziosi, in gondola. E tutta la notte rimase sveglia, con una strana impressione di quel giorno: un giorno di velluto. Il velluto della gondola? il velluto dellombra di certi canali? Chi sa! Il velluto della bara. Comegli, la mattina seguente, scese dallalbergo per andare a impostare alcune lettere per la Sicilia ella entrò nella camera di lui: scorse sul tavolino una busta lacerata; riconobbe i caratteri del maggiore dei suoi figliuoli: si portò quella busta alle labbra e la baciò disperatamente; poi entrò nella sua camera; trasse dalla borsa di cuojo la boccetta con la mistura dei veleni intatta; si buttò sul letto disfatto e la bevve dun sorso. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL LIBRETTO ROSSO Nisia. Grosso borgo affaccendato, su una striscia di spiaggia del mare africano. Nascere in mal punto non è prerogativa soltanto degli uomini. Anche un borgo non nasce come o dove vorrebbe, ma là dove per qualche necessità naturale urga la vita. E se troppi uomini, costretti da questa necessità convengono in quel punto e troppi ve ne nascono e il punto è troppo angusto, per forza il borgo deve crescere male. Nisia, se ha voluto crescere, sè dovuto arrampicare, una casa sullaltra, per le marne scoscese dellaltipiano imminente; il quale, poco oltre il borgo, strapiomba minaccioso sul mare. Liberamente avrebbe potuto estendersi su questo altipiano vasto e arioso; ma si sarebbe allora allontanato dalla spiaggia. Forse una casa, posta per forza lassú, un bel giorno, sotto il cappello delle tegole e stretta nello scialle del suo intonaco si sarebbe veduta scendere come una papera alla spiaggia. Perché lí, sulla spiaggia, urge la vita. Su laltipiano quelli di Nisia hanno posto il cimitero. Il respiro è lassú, per i morti. - Lassú respireremo, - dicono quelli di Nisia. E dicono cosí, perché giú, sulla spiaggia, non si respira; in mezzo al traffico tumultuoso e polverulento dello zolfo, del carbone, del legname, dei cereali e dei salati, non si respira. Se vogliono respirare, debbono andare lassú; ci vanno morti, e si figurano che, morti, respireranno. È una bella consolazione. Molta indulgenza bisogna avere per gli abitanti di Nisia perché non è molto facile essere onesti quando si sta male. Cova in quelle case oppresse, tane più che case, un tristo tanfo umido e acre, che corrompe a lungo andare ogni virtú. Concorrono a questa corruzione della virtú, cioè a crescere il tanfo il majaletto e le galline, e, non di rado, anche qualche scalpicciante somarello. Il fumo non trova sfogo e ristagna in quelle tane e annegra soffitto e pareti. E che smorfie di disgusto fanno dalle stampacce fuligginose i santi protettori appesi a quelle pareti! Gli uomini lo sentono meno imbrigati e imbestiati come sono tutto il giorno sulla spiaggia o sulle navi; le donne, lo sentono; e ne sono come arrabbiate, e pare che questa loro rabbia sfoghino facendo figliuoli. Quanti ne fanno! Chi dodici, chi quattordici, chi sedici Vero è che poi non riescono a tirarne sú più di tre o quattro. Ma quelli che muojono in fasce ajutano a crescere e a prendere stato quei tre o quattro, non si sa se più fortunati o sfortunati; ché ogni donna, subito dopo la morte duno di quei figliuoli, corre allospizio dei trovatelli e se ne prende uno con la scorta dun libretto rosso, che vale per parecchi anni trenta lire al mese. Tutti i mercanti di tele e daltre stoffe sono a Nisia Maltesi. Anche se nati in Sicilia, sono Maltesi. Andare dal Maltese vuol dire a Nisia andare a provvedersi di tela. E i Maltesi, armati di mezzacanna, fanno a Nisia affaroni: fanno incetta di quei libretti rossi; dànno per ciascun libretto duecento lire di roba: un corredo da sposa. Le ragazze a Nisia si maritano tutte cosí, coi libretti rossi dei trovatelli, a cui le mamme in compenso dovrebbero dare il latte. È bello vedere, alla fine dogni mese, la processione dei panciuti e taciturni Maltesi, in pantofole ricamate e berretto di seta nera un fazzolettone turchino in una mano e nellaltra la tabacchiera dosso o dargento al Municipio di Nisia, ciascuno con sette o dieci o quindici di quei libretti rossi di baliàtico. Seggono in fila sulla panca del lungo corridojo polveroso ove si apre lo sportello dellufficio desattoria e ognuno aspetta il suo turno, pacificamente pisolando o infrociando tabacco o cacciando via le mosche pian piano. Il pagamento del baliàtico ai Maltesi è ormai a Nisia tradizionale. - Marenga Rosa, - grida lesattore. - Presente, - risponde il Maltese. Marenga Rosa De Nicolao è famosa al Municipio di Nisia. Da più di ventanni nutre lusura dei Maltesi con una serie quasi ininterrotta di quei libretti rossi. Quanti figliuoli le sono morti in fasce? Non ne ricorda più il numero neppur lei. Ne ha tirati sú quattro, femmine. Tre le ha già maritate. Ora ha la quarta sposa. Ma non si sa più se sia donna o strofinaccio. Tanto che i Maltesi, a cui si è rivolta per le tre prime figliuole, si sono rifiutati per questa quarta di farle credito. - Gnora Rosilla, non gliela fate. - Io? Non gliela faccio, io? Si è sentita offesa nella dignità di bestia per tanti anni buona per razza e per latte e poiché non si discute coi taciturni Maltesi, ha strillato ferocemente davanti alle botteghe. Se allospizio le hanno affidato un trovatello, non è segno che hanno riconosciuto in lei la possibilità di allevarlo? Ma a questo argomento i Maltesi, nellombra, dietro il banco della bottega, hanno sorriso sotto il naso, tentennando il capo. Si può supporre che essi non abbiano molta fiducia nel medico e nellassessore comunale incaricati di sorvegliare alla sorte dei trovatelli dellospizio. Ma non è questo. I Maltesi sanno che agli occhi di quel medico e di quellassessore il còmpito duna madre che deve maritar la figliuola e non ha altro mezzo che quello dun libretto rosso è assai più grave e merita maggior considerazione che il còmpito dallevare un trovatello, il quale, se muore, a chi fa male? e chi se ne lagna, se patisce? Una figliuola è una figliuola; un trovatello è un trovatello. E se la figliuola non si marita, cè pericolo che si metta a far crescere anche lei il numero dei trovatelli a cui il Municipio dovrà poi provvedere. Se però per il Municipio la morte dun trovatello è una fortuna è per il Maltese per lo meno un cattivo affare, anche se riesca a riprendersi la roba anticipata. Non sono rare perciò, in certe ore del giorno, le visite di perlustrazione dei Maltesi sotto colore di giratina per sollievo, in quei sudici vicoli formicolanti di bimbi ignudi terrigni arsicci di majaletti cretacei e di galline, ove da un uscio allaltro ciarlano o più spesso leticano tutte quelle mamme dai libretti rossi. Dei trovatelli i Maltesi si prendono la stessa cura che dei majaletti le donne. Qualche Maltese, al colmo della costernazione è arrivato perfino a far dare a un trovatello molto deperito una bevutina di latte dalla propria moglie per una mezz oretta al giorno. Basta. Rosa Marenga ha trovato alla fine un Maltese di secondordine, un maltesino principiante il quale le ha promesso di darle un po per volta non, come di solito, duecento lire di roba, ma centoquaranta. Lo sposo della figliuola e i suoi parenti se ne sono contentati, e si sono stabilite le nozze. Ora il trovatello affamato, entro una specie di sacco sospeso con larcuccio a due funi in un angolo della tana, strilla da mane a sera e Tuzza, la figliuola fidanzata di Rosa Marenga, fa allamore, conversa col promesso sposo, ride, cuce il suo corredo e di tanto in tanto, tira la cordicella legata a quella culla primitiva e la fa dondolare: - Aòh, bello, aòh! Mamma Santissima comè rètico questo nutrico! Rètico viene da eretico e significa inquieto, bizzoso, fastidioso, scontento. Non si può dire che non sia un modo blando, per gente cristiana, di giudicare gli eretici. Un po di latte, e quel bambino diventerebbe subito cristiano! Ma ne ha tanto poco mamma Rosa, di latte. Bisogna bene che Tuzza si rassegni ad andare a nozze con quella musica di strilli disperati. Se ella non avesse dovuto sposare, questa volta mamma Rosa, in coscienza, non avrebbe preso dallospizio un trovatello. Lha preso per lei; il bimbo piange per lei, perché lei possa fare allamore. E lamore ha tanta potenza, che non fa sentire gli strilli dellaffamato. Il promesso sposo, del resto, che è uno scaricatore di bordo, viene di sera, quando è finito il lavoro del porto; e, se la serata è bella, mamma, figliuola e fidanzato se ne vanno sullaltipiano a respirare il chiaro di luna; e il trovatello rimane a strillar solo al bujo, nella tana serrata, sospeso in quella specie di culla. Lo sentono i vicini, con smanioso fastidio e con angoscia, e per pietà, tutti daccordo, gli augurano la morte. Levano proprio il respiro, quegli strilli ininterrotti. Finanche il porcellino nha fastidio e sbuffa e grufola; e se ne inquietano, raccolte sotto il forno, le galline. Che borbottano tra loro le galline? Qualcuna di esse è stata chioccia e ha provato langoscia, una volta, di sentirsi chiamare da lontano da un suo pulcino sperduto. Starnazzando, avventandosi di qua e di là con tutti i merluzzi della cresta erti, non sera data pace finché non lo aveva ritrovato. Ora, come mai la mamma di quel piccino, che certo devessere anche lui sperduto, non accorre a quei disperati richiami? Le galline sono tanto stupide, che covano anche le uova fetate da altre, e quando da queste uova non loro nascono i pulcini non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro, e li amano e li allevano con la stessa cura. Non sanno poi, che ai pulcini umani non basta il solo calore materno, ma è necessario anche il latte. Il porcello lo sa, che ha avuto bisogno di latte anche lui, e nha avuto, oh ne ha avuto tanto perché la mamma sua, benché porca, notte e giorno gliene diede con tutto il cuore, finché ne volle. Esso perciò non sa concepire che si possa strillar cosí per mancanza di latte e, aggirandosi per la tana buja protesta co suoi grugniti da ingordo contro il piccino sospeso nella cuna, rètico anche per lui. Sú, piccino, lascia dormire il porchetto grasso, che ha sonno; lascia dormire le galline e il vicinato. Credi pure che te lo darebbe il latte mamma Rosa, se ne avesse; ma non ne ha. Se di te non ha avuto pietà la tua mamma vera, la tua mamma ignota come vuoi che ne abbia lei, che deve averla invece per la sua figliuola? Lasciala respirare un po lassú, dopo una giornataccia di rudi fatiche e beare della gioja della sua figliuola innamorata, che passeggia sotto la luna, a braccio del promesso sposo. Se tu sapessi che luminoso velo, trapunto di rugiada e tutto sonoro di trilli argentini stende la luna lassú! E fiorisce spontaneo in quellincanto delizioso un desiderio accorato di bontà. Tuzza si promette in cuore dessere una mamma amorosa per i suoi piccini. Sú, povero piccolo, fatti capezzolo dun tuo ditino, e succhia, succhia questo, invece, e addorméntati! Ditino? Oh Dio! Che hai fatto? Il pollice della tua manina manca è diventato cosí enorme che quasi non puoi più ficcartelo in bocca! Enorme esso solo quel dito, nella gracile manina gelida e rattrappita; enorme esso solo in tutto il tuo corpicciuolo. Con codesto pollice in bocca, ti sei tutto succhiato, fino a non lasciare più che sola pelle attorno agli ossicini del tuo scheletro. Come, dove trovi in te la forza di strillare ancora cosí? Miracolo. Di ritorno dal chiaro di luna, mamma, figliuola e fidanzato trovano, una sera, nella tana un gran silenzio. - Zitti, per carità! - raccomanda la mamma ai fidanzati che vorrebbero indugiarsi ancora a conversare davanti la porta. Zitti, sí; ma Tuzza non può trattenere lo scatto di certe risatine a qualche parola che il fidanzato le susurra allorecchio. Parola o bacio? Al bujo non si vede. Mamma Rosa è entrata nella tana; sè appressata alla cuna, e tende lorecchio. Silenzio. Un raggio di luna sè allungato dalla porta per terra come un fantasma, nel bujo, fin sotto il forno, ove sono appollajate le galline. Qualcuna ne prova fastidio e crocchia sotto sotto. Maledetta! E maledetto anche il vecchio marito che ritorna ubriaco al solito dalla bettola e inciampa nella porta per scansare i due fidanzati. Ma che! Il bimbo non si sveglia per nessun rumore. Eppure ha il sonno cosí lieve, che basta a svegliarlo il volo duna mosca. Mamma Rosa se ne costerna; accende il lume; guarda nella culla; allunga càuta una mano alla fronte del piccino e subito caccia un grido. Tuzza accorre; ma il fidanzato rimane perplesso e sgomento davanti la porta. Che gli grida mamma Rosa? di venire a sciogliere in fretta in furia una delle funi che reggono sospesa allangolo la culla? E perché? Sú, presto! presto! Lo sa lei, il perché, mamma Rosa! Ma il giovine, come raggelato dun tratto dal silenzio mortale del piccino non sa più muovere un passo, resta a guardare torbido e scuro dalla porta. E allora mamma Rosa, prima che il vicinato accorra, balza lei su la seggiola e strappa la fune, gridando a Tuzza di parare il morticino. Che disgrazia! che disgrazia! La fune sè strappata, chi sa come! Sè strappata e il bimbo è caduto dalla culla, ed è morto! Lhanno trovato morto, per terra freddo e duro! Che disgrazia! che disgrazia! Tutta la notte anche quando le ultime vicine accorse alle grida se ne sono tornate a dormire nelle loro case, ella séguita a piangere e a strillare; e, appena spunta il nuovo giorno, riprende a raccontare quella disgrazia a chiunque saffacci alla porta. Ma come, caduto? Non ha nessuna ferita, nessun livido, nessuna ammaccatura quel cadaverino. Ha soltanto una magrezza che incute ribrezzo, e nella manina manca quel dito, quel pollice enorme. Il medico necroscopo, dopo la visita, se ne va, facendo spallucce e smusate. Cè tutto il vicinato che attesta a una voce che il bimbo è morto di fame. E il promesso sposo, pur sapendo in quale angoscia devessere Tuzza, non si fa vedere. Vengono invece, fredde fredde, piano piano, con le labbra cucite, la mamma di lui e una sorella maritata per assistere alla scena del Maltese, del maltesino principiante, che piomba furibondo nella tana a riprendersi la roba anticipata. Rosa Marenga strepita, si straccia i capelli, si dà manate sulla faccia e pugni sul petto si scopre il seno per far vedere che ha latte ancora e invoca pietà e misericordia per la figliuola sposa, che le si conceda almeno un comporto fino alla sera il tempo di correre dal sindaco, dallassessore e dal medico dellospizio dei trovatelli, per carità! per carità! E scappa via cosí gridando, tutta scarduffata, con le braccia per aria, accompagnata dai lazzi e dai fischi dei monelli. Tutto il vicinato è in fermento là davanti la porta, attorno al maltesino che sè piantato di guardia alla sua roba e alla madre e alla sorella del fidanzato, che vogliono vedere come andrà a finire quella storia. Una vicina caritatevole è entrata nella tana e, con lajuto di Tuzza che si scioglie in lagrime, lava e veste il cadaverino. Lattesa è lunga; il vicinato si stanca, si stancano i parenti del fidanzato e tutti se ne vanno alle loro case. Solo il maltesino resta lí di guardia, irremovibile. Si riaffollano tutti davanti la porta sul far della sera allarrivo del carro funebre municipale, che trasporterà il morticino al cimitero. Lo hanno già inchiodato nella piccola bara dabete; lo sollevano per introdurlo nel carro, quando, tra gli urli di maraviglia e altri lazzi e altri fischi della folla sopravviene raggiante e trionfante Rosa Marenga con in braccio un altro trovatello. - Eccolo! eccolo! - grida, mostrandolo da lontano alla figlia che sorride tra le lagrime mentre il carro funebre savvia lentamente al cimitero. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LA MANO DEL MALATO POVERO Una volta sola? Ci sarò stato almeno tre volte! Tre? Cinque non so. Perché vi fa tanta impressione lospedale? Non ho casa. Non ho nessuno. E poi, scusate, spendere denaro, ad averne, per un piacere lasciamo che io non lo farei mai perché i piaceri miei non li compro a denari ma via, potrei ammetterlo. Non ammetto dopo il malanno, dopo le sofferenze duna malattia, per giunta pagar le medicine, il medico. Del resto, non ne ho mai avuti per prendermi i cosí detti piaceri della vita come li intendono gli altri: dunque, diritto daver gratis la cura dei malanni che mi dà. Parecchi, credo; anzi, senza dubbio. Sono la tessera dentrata: senza, non mavrebbero ricevuto. E devo anche averli buoni, a quanto sembra: intendo, non passeggeri: qua, non so al cuore; al fegato, ai reni, non so. Dicono che ho guasto tutto lorganismo. Sarà vero; ma non me n importa, perché dopo tutto, se mai - dico, se questo fosse vero - non sarebbe un gran guajo. Il vero guajo è un altro. - Quale? Eh, voi, cari amici, volete saper troppo! Al contrario di me che non voglio saper mai nulla. Se debbo dirvelo io, qual è il vero guajo, è segno che voi non lavvertite. E allora perché dovrei dirvelo io? Ai medici che mhanno avuto in cura io non ho mai chiesto di che male fosse afflitto il mio corpo. So che questo povero asino che mi porta lho fatto trottar troppo e per certe vie che non sarebbe mai venuto in mente a nessuno dinfilare. Solo mha seccato desser tenuto dai medici, per questo, in conto di malato intelligente. La noncuranza da parte mia di sapere di che male fossi afflitto, è stata presa dai medici per fiducia nella loro scienza, capite? Mhan veduto sempre obbediente cacciar fuori la lingua a ogni loro richiesta; gridare: - trentatré-trentatré - quattro, cinque, dieci volte sopportando pazientemente il ribrezzo duna loro orecchia fredda applicata alle mie terga; abbandonare le membra, come se non fossero mie, ai palpeggiamenti troppo confidenziali delle loro mani ben lavate sí, ma Dio mio adibite allo schifoso servizio pubblico di tutte le piaghe umane; e sopportare i picchi sodi delle loro dita a martello, le punture delle loro siringhette e ingollarmi tutte le loro porcherie liquide o in pillole, senza mai gemere per nausea o per fastidio: - Oh Dio, dottore, cosé? è amaro, dottore? - e dunque, chi più intelligente di me? Un malato che nutra una cosí cieca abbandonata fiducia nella scienza medica, devessere per forza, a loro giudizio, intelligentissimo. Lasciamo questo discorso. Mi fa tanto piacere vedervi ridere. Buon pro vi faccia! Ecco, sarà perché io propriamente non ho mai capito che gusto ci sia a rivolgere domande agli altri per sapere le cose come sono. Ve le dicono come loro le sanno, come pajono a loro. Voi ve ne contentate? Grazie tante! Io voglio saperle per me, e voglio che entrino in me come a me pajono. - È ben per questo, vedete, che ormai tutte le cose ci stanno sopra, sotto, intorno col modo dessere, il senso, il valore che da secoli e secoli gli uomini hanno dato ad esse. Cosí e cosí il cielo, cosí e cosí le stelle; e il mare e i monti cosí e cosí, e la campagna, la città, le strade, le case Dio mio, che ne volete più? Ci opprimono ormai per forza col fastidio infinito di questa immutabile realtà convenuta e convenzionale, da tutti subíta passivamente. Le fracasserei. Vi dico che sedere su una seggiola è divenuto per me un supplizio intollerabile. Per alleviarlo un poco, bisognerebbe per lo meno - permettete? - che la mettessi cosí, ecco, per lungo, e mi ci mettessi a cavallo. Tanto per dire! Ma quanti si sforzano di rompere la crosta di questa comune rappresentazione delle cose? di sottrarsi allorribile noja dei consueti aspetti? di spogliare le cose delle vecchie apparenze che ormai per abitudine, per pigrizia di spirito, ponderosamente si sono imposte a tutti? Eppure è raro che almeno una volta, in un momento felice non sia avvenuto a ciascuno di vedere allimprovviso il mondo, la vita, con occhi nuovi; dintravedere in una súbita luce un senso nuovo delle cose; dintuire in un lampo che relazioni insolite, nuove, impensate, si possono forse stabilire con esse sicché la vita acquisti agli occhi nostri rinfrescati un valore meraviglioso, diverso, mutevole. Ahimè, si ricasca subito nelluniformità degli aspetti consueti, nellabitudine delle consuete relazioni; si riaccetta il consueto valore dellesistenza quotidiana; il cielo col solito azzurro vi guarda poi la sera con le solite stelle; il mare vaddormenta col solito brontolío; le case vi sbadigliano di qua e di là con le finestre delle solite facciate, e col solito lastricato vi sallungano sotto i piedi le vie. E io passo per pazzo perché voglio vivere là, in quello che per voi è stato un momento uno sbarbàglio, un fresco breve stupore di sogno vivo, luminoso; là, fuori dogni traccia solita, dogni consuetudine, libero di tutte le vecchie apparenze col respiro sempre nuovo e largo tra cose sempre nuove e vive. Mi sè guastato il cuore; mi si sono logorati i polmoni: che me nimporta? Sarò pazzo, ma io vivo. Non ho casa, non ho stato. Vado allospedale? Vi prego di credere che non ci sono mai andato da me, coi miei piedi: mi ci hanno sempre trasportato gli altri, in barella, privo di sensi. Mi ci sono ritrovato e mi son subito detto: - Ah, eccoci qua! Ora bisogna cacciar fuori la lingua. E subito, volenteroso e obbediente, invece di lamentarmi, lho cacciata fuori a ogni richiesta per uscirmene presto. Che effetto curioso fa la faccia delluomo - medico o infermiere - guardata da sotto in sú stando a giacere su un letto che ve la vedete sopra coi due buchi del naso che vengono fuori e larco della bocca che va in sú di qua e di là dalla pallottola del mento. E quando questa bocca vi parla, e vedete sottosopra la chiostra dei denti la puntina in mezzo del labbro superiore e il principio del palato. Anche senza sentire quello che la bocca vi dice, vassicuro si perde il rispetto dellumanità. Ma io vi ho promesso di parlarvi della mano dun malato povero. La premessa è stata lunga, ma forse non del tutto inutile; perché voi almeno cosí, adesso, non mi domanderete nulla di quello che vi premerebbe più di sapere per commuovervi al modo solito cioè le notizie di fatto: a chi fosse quel malato; b perché fosse lí; c che male avesse. Niente, cari miei, di tutto questo. Io non so nulla di nulla; non mi sono curato di saper nulla, come forse avrei potuto domandandone notizie aglinfermieri. Io ho visto solamente la sua mano e non posso parlarvi daltro. Ve ne contentate? E allora, eccomi qua. Fu nellospedale in cui sono stato lultima volta. Ma non fate codesta faccia afflitta, da imbecilli, perché non vi narro una storia triste. Tra me e lospedale - benché non possa soffrire i medici e la loro scienza - ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni. Figuratevi che, questospedale di cui vi parlo aveva la squisita attenzione verso i suoi ricoverati dimpedire che luno vedesse la faccia dellaltro mediante un paraventino a una sola banda o, piuttosto, un telajo a cui con puntine si fissava ai quattro angoli una tendina di mussolo cambiata ogni settimana, lavata, stirata e sempre candida. Certi giorni, tra tutto quel bianco, pareva di stare in una nuvola, e con la benefica illusione della febbre, di veleggiare nellazzurro chentrava dalle vetrate dei finestroni. Ogni lettino, nella lunga corsia luminosa, aerata, aveva accanto, a destra il riparo dun di quei telaj, che non arrivava oltre laltezza del guanciale. Sicché io del malato che mi stava a sinistra veramente non potevo veder altro che la mano quandegli tirava il braccio fuori dalle coperte e labbandonava sul lettino. Mi misi a contemplare con curiosità amorosa questa mano, e da essa a poco a poco mi feci narrare la favola che vi dirò. Me la narrò coi cenni, sintende, forse incoscienti, che di tanto in tanto faceva; con gli atteggiamenti in cui sabbandonava, macra, ingiallita, su la bianca coperta, ora sul dorso con la palma in sú e le dita un po aperte e appena contratte in atto di totale remissione alla sorte che linchiodava come a una croce su quel letto; ora serrando il pugno, o per un fitto spasimo improvviso o per un moto dira e dimpazienza a cui succedeva sempre un rilassamento di mortale stanchezza. Compresi chera la mano dun malato povero, perché, quantunque accuratamente lavata come ligiene negli ospedali prescrive serbava tuttavia nella gialla magrezza un che di sudicio, indetersibile; che non è sudicio propriamente nella mano dei poveri, ma quasi la pàtina della miseria che nessunacqua mai porterà via. Si scorgeva questa pàtina nelle nocche aguzze e un po scabre delle dita; nelle pieghe interne cartilaginose delle falangi, che facevano pensare al collo della tartaruga; nei segni incisi sulla palma che sono, come si dice, il suggello della morte nella mano delluomo. E allora mi diedi a immaginare a che mestiere fosse addetta quella mano. Non certo a un rude mestiere, perché era gracile e fina, quasi femminea, per nulla deformata o attrappita se non forse un po nellindice che appariva soverchiamente tenace nellultima falange e nel pollice un po troppo ripiegato in dentro, e dal nodo alla giuntura eccessivamente sviluppato. Notai che spesso questo pollice sassoggettava da sé, come per abitudine, alla pressura della punta dellindice quasi che il malato inconsciamente con quella pressura si richiamasse a una realtà lontana e la toccasse lí, su quel pollice cosí premuto; la realtà della sua esistenza, da sano. Forse una bottega impregnata dal tanfo particolare delle stoffe nuove, disposte in pezze con ordine, le une su le altre negli scaffali e su panche e nelle vetrine; un banco di vendita; una tavola da tagliatore con sú distesa una stoffa segnata e un pajo di grosse cesoje sopra; un gattone bigio, sotto quella tavola; i lavoratori seduti in fila di qua e di là, intenti a imbastire, a passare a macchina, e lui tra questi. Non gli piaceva, forse, questa realtà; forse egli non era tutto in quel suo mestiere; ma il suo mestiere era pur lí in quelle due dita, in quel pollice che da sé ormai dopo tantanni per abitudine, sassoggettava alla pressura dellindice. E qua, adesso, per lui era una più triste realtà: il vuoto e lozio doloroso di quella corsia dospedale la malattia, lattesa stanca e piena dangoscia, chi sa, forse della morte. Sí; senza dubbio, quella era la mano dun sarto. Da un altro cenno di essa compresi poi che quel sarto povero doveva esser padre da poco, aveva certo un bambino. Levava di tanto in tanto sotto le coperte un ginocchio. La mano, dapprima inerte, si alzava con le dita tremolanti e quasi vagava su quel ginocchio levato in una carezza intorno, che non era certo rivolta al ginocchio. A chi poteva esser rivolta quella carezza? Forse gli arrivava lí, al ginocchio, la testa del suo bambino e lí quella mano soleva carezzare i capellucci freschi e morbidi come la seta, di quella testolina. Certo, gli occhi del malato, mentre la mano illusa, vagellante, accennava sul ginocchio la carezza, stavano chiusi vedevano sotto le pàlpebre la testolina, e le pàlpebre si gonfiavano di lagrime calde che traboccavano alla fine sul volto chio non vedevo. Ecco, difatti, la mano interrompeva la vaga carezza, spariva dietro il telajo, dopo aver sollevato la rimboccatura del lenzuolo. E, poco dopo, quella rimboccatura era rimessa in sesto e bagnata in un punto, dalle lagrime. Dunque, aspettate: sarto e padre dun bambino. Ora vedrete che la storia si complica un poco. Ma niente: son sempre i cenni e gli atteggiamenti di quella mano. Una mattina, io mi riscossi tardi da uno dei letarghi profondi, di piombo che sogliono seguire ai più forti accessi di quel male, chè forse il più grave tra i tanti di cui soffro. Aprendo gli occhi, vidi attorno al letto del mio vicino molta gente, uomini, donne, forse parenti. In prima pensai che fosse morto. No. Nessuno piangeva, nessuno si lamentava. Parlavano anzi col malato e tra loro festosamente, quantunque a bassa voce per non disturbare gli altri malati. Non era giorno di visita. Come e perché, dunque, era stata ammessa tutta quella gente fino al letto del malato? Non udivo, né volevo udire le loro parole. Anche la loro vista mera grave agli occhi, nello stordimento lasciatomi dal lungo letargo. Socchiusi le pàlpebre. Il corpo duna vecchia grassa, che mi voltava le spalle, presso il paraventino, specialmente il suo sedere enorme e la sua gonna rigonfia, tutta a fitte piegoline e a quadretti rossi e neri, mingombrava, mi pesava come un incubo intollerabile. Non mi pareva lora che tutti se nandassero. Tra le pàlpebre socchiuse mi parve dintravedere la figura alta dun prete; non ci feci caso. Forse ricaddi, anzi certamente ricaddi per lungo tempo nel letargo. I quadretti rossi e neri di quella gonna mi tesero come una rete una grata di prigione con sbarre di fuoco e sbarre dombra, e quelle di fuoco mi bruciavano gli occhi. Quando li riaprii, attorno al letto di quel malato non cera più nessuno. Cercai la sua mano. Attorno allanulare, un cerchietto doro: una fede. Ah, ecco, sposino. Le nozze! Quella gente era venuta per farlo sposare. - Povera mano, tu cosí gialla, cosí macra, con quel segno damore? Eh no! Di morte. Su un letto dospedale, non si sposa che in previsione della morte. Dunque, il male era inguaribile. Sí: me laveva detto chiaramente la mano, troppo incerta nel tatto, nei movimenti. Con che lenta tristezza, ora faceva girar col pollice quellanellino troppo largo attorno allanulare! E certo gli occhi guardavano lontano pur fissi in quel cerchietto doro cosí vicino; e la mente forse pensava: Questanellino Che vuol dire? Sto per sciogliermi da tutto, e mha voluto legare. A chi mi lega? per quanto? Oggi me lhanno messo al dito; domani forse verranno a levarmelo. La mano salzò e si tese ferma davanti al volto. più davvicino volle esser guardata con quellanellino dun giorno che avrebbe potuto dir tante cose e una sola ne diceva, triste, tanto triste. Ma forse poi pensò che, sí, qualche cosa pure quellanellino legava: legava il suo nome alla vita del suo figliuolo. Gli era nato prima delle nozze, quel figliuolo, e non aveva nome; ora lavrebbe avuto. Gli levava dunque un rimorso quellanellino. Tornò col pollice ad accarezzarselo; poi la mano, stanca, ricadde sul letto. La mattina dopo, non la vidi più: la indovinai appena da una piega del lenzuolo steso su tutto il letto a riparo da certe mosche che sentono la morte da un miglio lontano. Novelle per un anno di Luigi Pirandello GIOVENTÚ Abbandonata tra i guanciali dentro quellantico seggiolone di cuojo che don Buti, il parroco, aveva voluto per forza mandarle dalla casa parrocchiale - ca preuva, madama e a vedrà sa farà nen l miracoel d fela guarí - la linda vecchina inferma ancora tanto bella con quei candidi capelli ondulati sotto la cuffia di merletti fini guardava i prati verdi che si stendevano davanti alla villa, limitati qua e là da alte file di esili pioppi. Tutta Cargiore era in ansia e in pena per la malattia di lei. I ragazzi raccolti nellAsilo dInfanzia, fatto costruire e mantenuto a sue spese, recitavano poveri piccini, mattina e sera, una elaborata preghiera composta da don Buti per la sua guarigione. Nella farmacia che era insieme drogheria e ufficio postale dellarcigno monsue Grattarola, tutti ricordavano che madama Mascetti nata a Cargiore, maritata per forza a un ricco signore di Torino che se nera innamorato durante una villeggiatura estiva lassú dopo quattro anni, rimasta vedova, aveva lasciato il bel palazzo della Capitale e se nera tornata a Cargiore per beneficare i suoi compaesani con le vistose sostanze ereditate dal marito. Solo monsue Grattarola faceva da contrabbasso a quelle sviolinate patetiche con certi duri e profondi grugniti; ma nessuno gli badava. Sosteneva egli solo che la ragione del ritorno della Mascetti a Cargiore doveva cercarsi nellostilità implacabile dei parenti del marito i quali le avevano finanche tolto il figliuolo, per educarlo a modo loro: il figliuolo che ora nientemeno, era addetto dambasciata a Vienna. I più vecchi gli opponevano che la ragione era unaltra, più antica: lavversione di Velia per Torino Velia: la chiamavano cosí, loro senzaltro dopo le nozze contratte per forza che erano state cagione della morte violenta di Martino Prever che sera ucciso per lei, povero figliuolo; o piuttosto, per la crudeltà dei parenti di lei; ed era sepolto a Cargiore. E cosí si spiegava la protezione della Mascetti per la famiglia Prever e specialmente per il giovane Martino, pronipote di quellaltro. Era in mano dei Prever, ora, quella cara Velia. E il giovane Martino, mentrella se ne stava sul seggiolone del parroco a guardare i prati attraverso i vetri della finestra era di là, nella stanza attigua, a rifarsi un po delle veglie durate. Tranne un lampadino votivo su una mensoletta davanti a un antico Crocifisso davorio nessun lume ardeva nella camera dellinferma arredata con squisita semplicità e rara gentilezza. Ma il plenilunio la inalbava dolcemente. Dietro la tenda della finestra, con la fronte appoggiata ai vetri, anche la infermiera guardava fuori. - Che luna! - sospirò, a un tratto, nel silenzio. - Pare che raggiorni! - Se aprissi un tantino, Marietta? Un tantino! - pregò la signora Velia, con voce carezzevole. - Non mi potrà far male. - E il signor dottore? - domandò Marietta. - Che dirà il signor dottore? Sa lei che abbiamo già la neve su Roccia Vré? - Un tantino! - insisté la padrona. - Vedi? respiro cosí calma. Marietta aprí uno spiraglio, dapprima: poi, a poco a poco, per le insistenze dellinferma, la mezza imposta. Ah che incanto! che pace! Pareva che la Luna inondasse di luminoso silenzio quei prati: dun silenzio attonito e pur tutto pieno di fremiti. Erano sottili, acuti fritinníi di grilli, risi di rivoli giú per le zane. Per Marietta, lincanto di quella notte era tutto lí, presente; ma alla vecchina, guardando assorta, pareva che quel silenzio sprofondasse nel tempo e altre notti pensava, remote, simili a questa, vegliate dalla Luna; e tutta quella pace fascinosa assumeva agli occhi di lei quasi un senso arcano, che la forzava al pianto. Veniva da lontano, continuo, profondo, come un cupo ammonimento, il borboglío del Sangone nella valle e di qua presso un rumore, di tratto in tratto, che la inferma non riusciva a spiegarsi. - Che stride cosí, Marietta? - Un contadino, - rispose questa lietamente, affacciata alla finestra, nellaria chiara. - Falcia il suo fieno, sotto la luna. Sta a raffilare la falce. Poco dopo, da un lontano ceppo di case del villaggio tutto sparso a gruppi su quel pianoro tra le prealpi giunse dolcissimo un coro di donne. - Cantano a Rufinera, - annunziò Marietta. Ma la inferma aveva reclinato il capo, soffocata dallinterna commozione. Marietta non se ne accorse: rimase a contemplare estatica lo spettacolo del plenilunio e ad ascoltare il canto lontano. A un tratto si scosse, di soprassalto. La padrona rantolava. Spaventata, richiuse subito limposta; si chinò su linferma, le sollevò il capo, la chiamò più volte, invano; si smarrí, corse a chiamare ajuto nella stanza accanto. - Signor Martino, signor Martino! E Marietta scosse violentemente il giovanotto che stava a dormire sul canapè troppo piccolo per lui. - Ah che stupida sono stata! Venga! Venga! Le avrà fatto male laria della notte! - smaniava Marietta mentre il giovanotto stentava a riprendere coscienza. Afferrò il lume che ardeva in quella stanza e rientrò nella camera dellinferma, seguita dal signor Martino. - Majuti! Majuti! Bisogna rimetterla a letto. Non cè voluta stare, ed ecco le conseguenze! - Zia Velia! zia Velia! - chiamava intanto il giovanotto con voce grossa, ancora insonnolito. - Che chiama? non vede che non sente? - gli gridò Manetta, spazientita. - Majuti a rimetterla a letto, e corra per il medico. Ma si svegli, eh? se no, di qui a che lei va e torna col medico, la povera signora ah Dio, non sia mai! - Muore? - domandò il signor Martino, avvertendo finalmente il rantolo. Ajutò linfermiera a rimettere a letto quellesile corpo abbandonato e scappò per il medico, che abitava nella frazione di Ruadamonte. - Che luna! - esclamò anche lui, appena fuori. Meno male; con tutto quel lume, avrebbe potuto correre più speditamente per i difficili sentieri tra i prati. Ma non se laspettava, Dio santo, dessere svegliato cosí, sul più bello. Povera zia Velia! Tutta la giornata era stata meglio, proprio meglio. Con le malattie di cuore, però, e a quelletà, da un momento allaltro eh, non si sa mai! Se naffliggeva tanto lui, il signor Martino ma tuttavia non poteva fare a meno di pensare che da troppo tempo ormai si studiava di non dar mai causa a quella vecchina che avesse a lamentarsi di lui, e gli veniva di tirare dal fondo dei polmoni un respiro di sollievo. Non lo tirava perché, subito dopo, avrebbe sentito la puntura dun rimorso. Intanto pensava al medico che si sarebbe certo seccato di quella chiamata notturna. Ma che poteva farci lui? Non poteva certo assumersi la responsabilità di sospendere quelle iniezioni che tenevano artificialmente in vita linferma ora che il figlio da Vienna aveva telegrafato lannunzio della sua partenza. Chi sa se avrebbe fatto a tempo, però Meglio, forse eh sí, meglio non - Auff! - sbuffò a questo punto, il signor Martino, combattuto, interrompendo le amare riflessioni. Passava davanti al camposanto. Intravide, per una delle finestre ferrate, aperte lungo il muro di cinta la tomba gentilizia della sua famiglia e, accanto, quella della Mascetti. Correre, correre, affannarsi per sé e per gli altri, penare, per poi andare a finir lí e saper dove Meglio non saperlo! Meglio non costruirle avanti quelle tombe Bah! Era giovine, lui, e robusto - Che bella luna! E mise un gran sospiro, come per cacciar via tutti i pensieri. Tornò alla villa dopo circa due ore, col medico. Marietta annunziò loro che la malata, appena rimessa a letto, aveva dato in violente smanie poi - coi segni - le aveva fatto comprendere che voleva scrivere qualche cosa. - Come come? - domandò sorpreso, impuntandosi, il signor Martino. - Sí, - riprese Marietta, - e ha scritto, e la lettera sta lí, sotto il guanciale, come ha voluto; poi sè messa a delirare Diceva, non so, che cera la luna che voleva scendere in giardino che a Pian del Viermo cantavano non a Rufinera Stramberie! Poi sè messa a chiamar lei, signor Martino - Me? - domandò arrossendo, poi impallidendo, il giovanotto. - Ero andato per il medico io, non glielhai detto? - Gliel ho detto; ma non ha capito! - seguitò Marietta. - Strillava: No Martino! No! No! tutta spaventata Ora, da un pezzo, sta tranquilla; ma cosí Dio! pare morta Il dottor Allais, alto, asciutto, coi baffetti ancora biondi e i capelli già canuti, tagliati a spazzola non si scompose affatto a quella narrazione dellinfermiera: alzò un piede a una traversa del seggiolone del parroco e si chinò per affibbiare una stringa del gambale di cuojo rimasta slacciata nella fretta del vestirsi. Teneva a dimostrare quella sua rigidezza impassibile. Possedeva anche lui una villa con un vasto giardino aveva una simpatica moglietta che gli aveva recata una buona dote e continuava ad esercitare la professione, tanto per fare qualche cosa. Tastò il polso allinferma; poi, senza dare a veder nulla a quei due che lo spiavano intentamente, preparò la siringhetta per una nuova iniezione. - Potrà tirare fino allalba, - disse, licenziandosi. - Verso le cinque, tornerò. - Ma il figlio dovrebbe arrivare nella mattinata di domani, - pregò, afflitto, il signor Martino. - Potesse almeno tirare fino allarrivo di lui! Il dottor Allais si strinse nelle spalle. - Non dipende da me, caro signor Prever. E andò via. Subito il signor Martino assalí di domande Marietta intorno a quella lettera misteriosa. Ma la infermiera non sapeva leggere, e poté dirgli soltanto che la signora aveva scritto col lapis dietro una vecchia ricetta del medico poiché lei non aveva potuto trovarle altra carta lí nella camera; e che aveva scritto con stento e che infine aveva chiuso quel pezzo di carta in una busta del farmacista da cui lei aveva tratto alcune ostie e una cartina di medicinale. Messa la lettera sotto il guanciale, la padrona aveva balbettato: - Dopo morta. Il signor Martino restò assorto, stupito, costernato. Era ben sicuro che il testamento della vecchia conteneva qualche disposizione in suo favore e in favore della sua famiglia. Ora questa lettera lo inquietava. Domandò: - Ha scritto molto? - Poco, - rispose Marietta. - Un pezzettino di carta, cosí E la mano le tremava tanto! - Sai la nuova, Marietta? - riprese, dopo aver pensato un po, il giovanotto. - Corro a chiamare i miei. Hai sentito che ha detto il medico? - Sí, - aggiunse Marietta. - E il signor parroco anche, se non le dispiace. Vada, vada. Marietta, che era e si sentiva una brava figliuola, rimasta sola, tentennò amaramente il capo. Non che stimasse cattivo quel bamboccione del signor Martino e interessato laffetto della famiglia Prever per la sua padrona; ma - eh, i dindi, i dindi piacciono a tutti; e la sua padrona ne aveva di molti e quellaver pensato a scrivere qualche cosa in quegli ultimi momenti doveva per forza suscitar timori o accendere speranze. Nebbe la prova, non appena giunsero, tutti ansanti dalla corsa, i parenti del signor Martino e don Buti. più e più volte fu costretta a ripetere tutto ciò che poteva dire intorno a quella lettera. Pareva che ci volessero leggere attraverso le sue parole. E che facce da spiritati! Don Buti pareva incerto se vederci una minaccia per lAsilo dInfanzia o una promessa: forse lerezione dun Asilo pei vecchi, o dun ospedaletto, chi sa? o di una cappella: qualche disposizione, insomma, di beneficenza o in favore della santa religione. I Prever erano addirittura scombussolati, e se la prendevano con Martino che non sera trovato presente giusto in quel momento! - Ma se ero corso per il medico! - si scusava il giovanotto col padre che pareva il più contrariato. La madre sapeva dominarsi meglio: grassa pallida placida dal parlare lento e dal gesto molle, rivolgeva a Marietta sciocche e inutili domande. Linferma accennava di tratto in tratto di riscotersi dallo stato comatoso. Tutti allora, per un momento, zitti e intenti, intorno al letto di lei. Ruppe lalba, alla fine. Cielo aggrondato, piovoso. Sú per i greppi delle scabre montagne, veli di nebbia stracciati. Ritornò il medico, che non volle rispondere nulla, al solito alle tante interrogazioni dei Prever e di don Buti, protestando: - Mi lascino ascoltare. Fece ancora uniniezione, ma dichiarò chera proprio inutile: la morte sarebbe avvenuta da un momento allaltro per paralisi cardiaca. Poco dopo la partenza del medico, la signora Velia però si riscosse con un lungo sospiro dal profondo letargo in cui pareva inabissata; e schiuse gli occhi. Subito i Prever spinsero al letto il giovine Martino, suggerendogli sottovoce: - Chiamala! chiamala! - Zia Velia! - chiamò il giovanotto. - Madama Velia! - chiamò contemporaneamente, dallaltro lato del letto, don Buti. Ma la morente non mostrò di riconoscere né luno né laltro. Entrò in quel momento nella camera, inavvertito, un signore su i cinquantanni, bassotto, azzimato, profumato con le fedine già brizzolate e la calvizie nascosta appena da pochissimi capelli raffilati con meschina cura a sommo del capo. Si avanzò fino al letto, con le scarpe sgrigliolanti, scostò piano con la mano inguantata il signor Martino si chinò verso la morente: - Mamma! I Prever, don Buti, Marietta si guardarono negli occhi, scostandosi; poi presero tutti a osservarlo, con unaria mista di suggezione e di diffidenza. La morente fissò gli occhi velati sul figlio e aggrottò le ciglia; agitò un braccio e nascose il volto, balbettando con espressione di terrore: - Ch a vada via chiel! - Mamma sono io, sai! sono io! - disse piano, sorridendo, il Mascetti, e si chinò di nuovo verso la morente. Ma questa raffondò vie più il capo, come se volesse cacciarlo sotto il guanciale. Allora la busta, che vi stava nascosta, scivolò sul tappeto. I cinque Prever e don Buti la puntarono rattenendo il fiato, come tanti cani da caccia. Il figlio non se ne accorse, e si volse, dolente, per dire: - Non mi riconosce. Vedendo tutti gli occhi fissi lí presso i suoi piedi, si chinò anche lui a guardare, e vide la busta. - Sarà per lei, - gli disse piano Marietta, indicandola. - La signora però ha detto: Dopo morta. Il Mascetti la raccolse, e poiché la madre continuava a dire, soffocata: - Cha vada via! cha vada via! - si recò angustiato, nella camera attigua, seguito poco dopo da don Buti. - Povera, povera Madama! E il parroco cominciò a tessere al figliuolo lelogio della madre. - Grande benefattrice! Sopraggiunse, con aria smarrita, Prever padre; poi venne anche Prever figlio, rosso come un gambero, spinto evidentemente dalla madre e dalle sorelle. Il Mascetti se ne stava compunto e taciturno; chinava di tanto in tanto il capo alle parole melate del parroco ma pensava intanto tra sé allaccoglienza che gli aveva fatto la madre dopo un cosí lungo e precipitoso viaggio intrapreso per rivederla. - Sí, senza dubbio: nellincoscienza, povera vecchina. Era chiaro che lo aveva scambiato per qualche persona a lei odiosa, lí, del paese. Ma era pur naturale! Che ricordi aveva egli della madre? Quasi quasi aveva più notizie del padre, morto quandegli aveva appena tre anni, che della madre, vissuta fino adesso. Del padre gli avevano parlato tanto i parenti, fin dalla infanzia; mentre la madre era venuta a ritirarsi lassú, ed era vissuta sempre lontana da lui. Egli era solito scriverle due, tre volte lanno, nelle feste principali, per farle gli augurii; e lei gli aveva risposto, sí e no, ma sempre con frasi comuni e brevemente e senzalcuna effusione di cuore, mai. La notizia della grave malattia di lei gli era arrivata di colpo. Mah! doveva avere settantatre o settantaquattro anni sua madre: il suo tempo, dunque, lo aveva fatto. Ne aveva già quasi cinquanta, lui, purtroppo. Giunsero a un tratto, dalla camera, parole concitate, poi uno strillo di madama Prever e due altri strilli simili delle zitellone. Il Mascetti balzò in piedi: - Morta? - Venga, signore! - chiamò Marietta, facendosi alluscio, con gli occhi lagrimosi. Morta, e in quellatteggiamento di rivolta e di paura preso allapparire del figlio. Marietta le aveva pian piano rimesso sul letto il braccio, che ella aveva levato per nascondere la faccia; ma nessuno ardiva di toccarle la testa. Il Mascetti contemplò un pezzo sua madre, poi si pose una mano sugli occhi. Non riusciva a piangere, irritato sordamente dal pianto di quegli altri, per lui affatto estranei ne ignorava finanche i nomi! ma che pure mostravano davere una ragione per piangere sua madre più di lui che era il figlio e che non pertanto, alla loro presenza, era stato accolto in quel modo. Don Buti sera inginocchiato davanti al letto e recitava la preghiera dei defunti. Anche i Prever e Marietta si erano inginocchiati e pregavano con lui, tra i singhiozzi. Il Mascetti tornò a ritirarsi nellaltra stanza. La signora Velia aveva ricevuto i sacramenti tre giorni avanti. Finita la preghiera, don Buti scappò in chiesa per far sonare le campane e dar le prime disposizioni per i solenni funerali del giorno appresso: le signore Prever si misero a disposizione di Marietta per accudire al cadavere; il signor Martino fu spedito per i ceri da accendere attorno al letto funebre, e Prever padre non sapendo che fare, si recò di nuovo a raggiungere nellaltra stanza il Mascetti. Quella lettera misteriosa gli stava fissa in mente come un chiodo. Dopo morta. Forse il figlio, per curiosità, laveva già aperta. Che stupida, quella Marietta! Che centrava dire al figlio: Sarà per lei? Dallaccoglienza che la moribonda gli aveva fatto, si poteva capir chiaramente che madama Velia non si aspettava di rivedere il figlio; dunque, nello scrivere quella lettera, non aveva nientaffatto pensato a lui. Le stesse riflessioni facevano nella camera della morta le Prever, e madama anzi non seppe tenersi dal rimproverare, con garbo, Marietta. E a quella lettera pensava pure, tra le smanie, il signor Martino, andando per i ceri e don Buti correndo dalla chiesa parrocchiale allAsilo per far chiudere il portone in segno di lutto e dare anche lí disposizioni per il funerale del giorno seguente. Solo il Mascetti pareva se ne fosse dimenticato. Interrogava il Prever su la vita della madre, su Cargiore, per venire indirettamente a sapere tra che gente si trovasse. Gli era nato finanche il dubbio che quelli fossero lontani parenti materni, di cui egli ignorasse lesistenza. Il Prever si struggeva dentro. Gli diede ragguaglio di sé, della sua famiglia; gli parlò dellantica amicizia di essa per madama, tacendo però dellamore e del suicidio dello zio Martino ed entrò infine a parlargli anche lui delle grandi benemerenze della defunta, delle opere di carità, parte compiute, parte promesse da lei per concludere che tutta Cargiore era profondamente addolorata e, nello stesso tempo in legittima ansia di conoscere se Oh! il Mascetti saffrettò a rassicurarlo: con tutto il cuore egli avrebbe adempiuto alle generose promesse della madre anche se nessuna disposizione si fosse trovata nel testamento. Ma non mostrò affatto di ricordarsi di quella lettera scivolata di sotto il guanciale. E tutto quel giorno e fino alla metà del giorno appresso tenne sulla corda quella povera gente. Don Buti, alla fine, quando già la cassa mortuaria era arrivata, non seppe tenersi più. Gli si presentò, seguito dai Prever, tutto cerimonioso e impacciato, con la scusa di non voler mancare a qualche volontà a qualche disposizione della defunta intorno ai funerali o al seppellimento, espresse probabilmente in quella tal lettera. - Se Vostra Signoria si ricorda - Ah già! - esclamò il Mascetti, cercandosi nelle tasche. Se nera proprio dimenticato! Tutti gli si fecero attorno, sospesi in unansia trepidante. La busta, dopo lunga ricerca, fu trovata in fondo ad una tasca dei calzoni. Il Mascetti laprí, ne trasse la ricetta di cui aveva fatto cenno linfermiera. La scrittura a lapis era quasi indecifrabile. Ci fu bisogno del concorso di tutti per linterpretazione di certe parole smezzate o scritte scorrettamente in dialetto tra altre italiane. Il biglietto diceva cosí: Chi trova questa carta a lè pregà daprire l secound tiroir del comò di faccia al mio letto prendere con le sue man n fagottin che vi si trova in fondo allangolo a destra e d butelo d souta mia testa nt la cassa. I Prever, don Buti restarono delusi, storditi, non sapendo che pensare. - Un fagottin? - domandò madama Prever. - Che sarà? - Andremo a vedere, - propose, timido, don Buti. - Intanto sono proprio contento che una disposizione ci sia, come avevo preveduto. Si recarono tutti nella camera della morta. La vecchina, parata amorosamente da Marietta, era già deposta nella bara non ancora chiusa. Il figlio, seguendo le indicazioni del biglietto, aprí il secondo cassetto del canterano e cercò nellangolo a destra. Non cera propriamente alcun fagottino: cera soltanto linvolto di un pezzo di panno turchino forato e bruciacchiato in una parte, come da una palla: cera un guscio di noce, alcuni fiori secchi una ciocchetta di capelli castani e un pezzettino di carta su cui erano scritte queste parole già sbiadite dal tempo: Notte di luna! ventidue ottobre mille ottocento quaranta nove e sotto, due nomi, congiunti da una lineetta: Velia-Martino. - Sè ricordata di lui! - scappò, nella sorpresa, al Prever. Il Mascetti nel volgersi a guardarlo si accorse che don Buti faceva cenno a colui di tacere e volle sapere allora di chi si fosse ricordata la madre e che significasse quel ritaglio di stoffa cosí forato. Quando glielo dissero, non seppe più toccare quegli oggetti, che appartenevano alla remota gioventú di sua madre, prima chegli nascesse. Si scostò dicendo: - Facciano loro la sua volontà. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IGNARE Sui bianchi lettucci tolti dalla corsia e disposti uno accanto allaltro in quella camera remota del collegio piena di luce e di silenzio, le quattro giovani suore giacevano immobili. Le cuffiette di tela, semplici, senza una trina né un nastro, annodate sotto il mento da due cordelline disegnavano la rotondità del capo e incorniciavano i pallidi visi quasi infantili Aprivano di tanto in tanto gli occhi dapprima un po esitanti alla luce, poi attoniti e smemorati; li richiudevano poco dopo con lenta stanchezza, ma ormai senza pena. Non si curavano più di sapere se, cosí immobili su quei lettucci, fossero in attesa della guarigione o della morte. Erano tutte e quattro ferite e fasciate. Ma di che gravità fossero le ferite, non sapevano. Stando immobili, non le sentivano. Pareva a ciascuna di star bene e di poter credere che non fosse più a ogni modo, per nessuna delle quattro, caso di morte. Ma poi, chi sa? Non erano più sicure di nulla; nemmeno se quella camera fosse dun ospedale o dellinfermeria dun collegio di suore; né ricordavano come, quando, da chi vi fossero state portate. Cera nella loro memoria un abisso: un vero inferno che sera spalancato loro davanti allimprovviso, inghiottendole e travolgendole; dove tanti demonii avevano fatto scempio e strazio delle loro carni immacolate. Avevano la vaga impressione daver navigato a lungo; e sentivano ancora nelle narici, ogni tanto, quel tanfo particolare, alido, nauseante, che cova nellinterno delle navi; negli orecchi, gli scricchiolíi della carcassa enorme galleggiante, agli urti possenti e fragorosi del mare; e avevano la visione confusa dun porto affaccendato; di grandi alberature non ben ferme sotto grosse nuvole candenti immote su laspro azzurro delle acque; e meno confuso il ricordo di strani aspetti, di strane voci; rumori dargani e di catene. Ora erano qua. E nel candore e nel silenzio di quella camera luminosa che dava loro con la freschezza fragrante dei lini puliti un conforto darcana soavità e un senso dinfinita beatitudine avevano quasi il dubbio che fosse stato un incubo orrendo tutto quellinferno e quel lungo navigare e quel porto e quegli aspetti strani. Avevano bisogno di lasciare in quel torpore non solo il corpo, ma anche la coscienza. Se per qualche movimento inconsulto, o anche soltanto per tirare un più lungo sospiro, il corpo aveva una fitta di spasimo pur essa la coscienza si sentiva subito trafitta dal ricordo di quanto a quel loro corpo era stato fatto caduto in preda alle voglie infami di gente feroce nemica di quella fede di cui esse erano andate a spargere lesempio nellisola straniera, lontana. Lasilo di pace, una sera, era stato preso dassalto, invaso e profanato da orde selvagge. Sotto ai loro occhi sera compiuta la strage dei ricoverati. Allorrore delle ferite aperte dal ferro nelle loro carni rispondeva lorrore più grande di unaltra ferita insanabile per cui più del corpo la loro anima aveva sanguinato. Lultima a lasciare il letto, quantunque col seno e un braccio ancora fasciati, fu suor Erminia. Le tre altre credevano che fossero trattenute nellinfermeria in attesa della guarigione della compagna per partire poi tutte insieme alla volta di Napoli, per il ritiro. Ma non fu cosí. Guarita suor Erminia, la Madre Superiora del Collegio overano state ricoverate e curate venne ad annunciare che soltanto suor Erminia sarebbe partita quella sera stessa per Napoli. Ascoltando tutte e quattro a occhi bassi questordine, suor Erminia si chiese in cuore, perché lei sola; e ciascuna delle tre altre, in che la loro sorte potesse essere diversa da quella della compagna che più di loro aveva stentato a guarire. Aveva forse bisogno di qualche rimedio che qua non le si poteva apprestare? Ma allora perché lasciarla partir sola? E perché rimanevano loro tre, se erano al tutto guarite? Lo seppero la mattina dopo, allalba, quando insieme con una suora anziana e una vecchia conversa furono fatte salire su una giardiniera traballante e svolazzante di tendine di juta. Sotto le ampie cornette oscillanti erano vestite tutte e tre dabiti nuovi ma troppo larghi per il loro corpo già esile e ora più che mai assottigliato dalle sofferenze. Avvertivano nel seno, mortificato da anni sotto il modestino, respirando finalmente allaperto come un indurimento e, nello stesso tempo, uno strano senso di risveglio che le turbava. Prima di partire, avevano veduto i vecchi abiti, coi quali erano arrivate, ferite e morenti, da Candia. Stinti, strappati, macchiati di sangue avevano suscitato in loro quello sgomento e quel ribrezzo che si prova per gli oggetti appartenuti a qualcuno tragicamente morto. E tanto più serano costernate, in quanto che alle vestigia, evidentissime lí duna violenza terribile, non rispondeva più in loro, ritornate alla vita, una memoria precisa. Lasciate addietro le ultime case della città la vettura si mise a correre per uno stradone costeggiato di qua e di là da fitti boschi daranci e di limoni. Sera dottobre e pareva ancora piena estate, sebbene di tratto in tratto, entro quel tepore denso di odori inebrianti sorvolasse dal mare che sintravedeva prossimo di tra il fitto turbinío di tutti quei fusti dalberi qualche primo brivido di frescura autunnale. Ma le tre convalescenti non poterono godersi a lungo la delizia di quellora e di quei luoghi. Il traballío della logora vettura cominciò a cagionar loro un grave disturbo. Tanto che, alla fine, una, suor Agnese, non potendo più reggere, chiese per grazia se la vettura non potesse andare più piano. La vettura si mise quasi di passo. Use tutte e tre, ormai da tanti anni, a non curare affatto e quasi a non sentire più il proprio corpo, a dominarne tutti i bisogni a vincerne la stanchezza, provavano ora un avvilimento e uno smarrimento strano unambascia smaniosa, per quelle loro sofferenze corporali. La più giovane, chera anche la più gracile, suor Ginevra, chiese a un certo punto se andando cosí di passo la vettura, non potesse provarsi a seguirla a piedi. Si provò; ma dovette poco dopo rimontare, perché le gambe non le ressero alla fatica del cammino in salita. La suora anziana che le scortava, annunziò, per confortarle, che poco ormai ci voleva ad arrivare. La vettura difatti si fermò, poco dopo davanti al cancello duna grande villa solitaria in cima a un poggiolino, cinta tuttintorno da un muro. Era la grangia del collegio. La conversa sonò il campanello e, levandosi su la punta dei piedi per guardar sopra la banda che copriva la parte inferiore del cancello chiamò forte: - Rosaria! Rosaria era la moglie del contadino che aveva in custodia la grangia ove ogni estate erano condotte le orfanelle a villeggiare. Invece di Rosaria rispose un grosso cane di guardia con furibondi latrati. - Ecco Bobbo - disse la suora anziana, sorridendo alla conversa. - Bobbo, Bobbo, siamo noi di casa, - aggiunse la conversa, e sonò di nuovo il campanello. Accorse alla fine la custode, sbracciata, scarmigliata, col faccione acceso, dorato dal sole tutto in sudore, due grandi cerchi doro agli orecchi, un fazzoletto rosso sgargiante sul seno e il ventre pregno che le lasciava scoperti, sotto la gonna di baracane tirata sú i fusoli delle gambe entro le grosse calze turchine di cotone, sporche di creta. - Oh suor Sidonia mia, suor Sidonia! - cominciò a strillare con furiosi gesti di maraviglia e di gioja. - Come va, con tanta compagnia? Anche voi, donna Mita? Come va? Stavo a lavare e, mi vede? - aggiunse, indicando il ventre immane. - Dopo otto anni, suor Sidonia mia! Mah! E queste? Sono tre suore nuove? Le tre convalescenti serano un poco allontanate, e guardavano smarrite le vecchie finestre di quella villa lantica cisterna patriarcale, là a principio del lungo pergolato, di fronte al portoncino verde. Si voltarono, nel sentirsi indicate dalla custode, e videro la suora anziana e la conversa parlar piano tra loro; poi la custode prendersi con un gesto dorrore la testa tra le mani e voltarsi, allargando un po le mani a guardare verso di loro, con la bocca aperta e gli occhi pieni di raccapriccio: - E lo sanno? lo sanno? Le tre convalescenti si guardarono negli occhi, angosciate. Quella delle tre, che durante il tragitto non aveva aperto bocca, suor Leonora, ebbe negli occhi come un guizzo di follia; si coprí il volto con le mani, emise un mugolío sordo fra un tremore delle spalle e delle braccia. - Perché? - chiese allora, suor Ginevra, volgendo gli occhi azzurri infantili allaltra compagna che sera recata una mano alle labbra e con gli occhi sbarrati era rimasta come sospesa davanti a un abisso scoperto allimprovviso. Sopravvennero suor Sidonia e la conversa e, poco dopo, con le chiavi della villa, la custode. Sú per la scala, ove laria della campagna stagnava mista col tanfo grasso della corte vicina e con lumidore esalante della prossima cisterna suor Leonora afferrò un braccio alla suora anziana e le chiese piano per sé e le compagne se fosse vero ciò che le era parso di dover capire al gesto dorrore della custode. Quella socchiuse gli occhi e chinò il capo più volte, sospirando. Suor Leonora scivolò sul gradino della scala. Suor Agnese, ritta addossata al muro, socchiuse gli occhi da cui sgorgarono grosse lagrime. Ignara ancora restava la più giovane dagli occhi celesti. Guardava le lagrime silenziose della compagna addossata al muro udiva i singhiozzi dellaltra accosciata sullo scalino, ascoltava il conforto e le esortazioni delle tre altre; e non ne capiva ancora la ragione. Aveva quella villa, nella quiete attonita che regnava tuttintorno, alcunché di lugubre con tutti quei fasci di sole che si allungavano di traverso, simmetricamente, nei corridoj. Si vedeva in ognuno di quei fasci fervere lento il polviscolo. Di tratto in tratto, il canto dun gallo pareva volesse rompere il fascino di quella quiete misteriosa; e un altro gallo, che rispondeva da qualche aja lontana pareva dicesse che lo stesso fascino di misteriosa quiete gravava anche lí, e più lontano ancora. Fin dove? Le tre suore, affacciate alle finestre, si perdevano nella lontananza di quella quiete misteriosa. Non sapevano dove andare con lanima, a chi rivolgersi per conforto, come nascondere ai loro stessi occhi lonta di quel martirio. Era per due di esse in quella lontananza, ma più là, assai più là, dove lo sguardo si perdeva e lanima non ardiva di arrivare Sú in Toscana, più sú in Lombardia, una casa da tanti anni abbandonata. Picchiare alla porta di quelle case, per conforto, suor Leonora e suor Agnese non potevano. Né il vecchio padre, né il fratello, né la cognata di suor Leonora dovevano sapere; tanto meno poi, oh Dio, il fratello della cognata! Non dovevano sapere la vecchia madre né la sorella di suor Agnese in quel tranquillo borgo sul Po, presso Mantova. Beata suor Ginevra, che non aveva alcuna idea né di casa né di famiglia! Sapeva soltanto desser nata a Sorrento; non sapeva da chi; era stata allevata dalle suore in un ospizio, e sera fatta suora: era dunque, tutta, nellabito che indossava; e la sciagura presente non le mordeva a sangue le carni offese, coi ricordi duna vita estranea destranei affetti, da cui le altre due si erano con violenza strappate. Labito che aveva indosso, rappresentava per suor Leonora un sacrifizio. La violenza che aveva dovuto fare a se stessa per serbare intatta, contro linsidia della sua propria carne la sua purezza, era stata resa vana dalla violenza altrui, brutale; e Dio aveva permesso che quellabito, simbolo del sacrifizio, le pesasse ora addosso come uno scherno; Dio permetteva che in un corpo offerto a Lui fosse accolto e stésse a maturare un frutto infame e sotto quellabito crescesse la vergogna, il ribrezzo, lorrore duna atroce maternità. Come poteva Dio permetter questo? Finché ai loro occhi la castità dellabito non cominciò a essere offesa dal progressivo sformarsi del corpo, stettero insieme tutte e tre per sentirsi nel cordoglio meno sperdute dentro quellampio rustico casamento dai lunghi corridoj rintronanti ove per tante finestre in fila entravano laria salsa e il fragorío continuo del mare gli odori sparsi della campagna, il ronzío degli insetti, il frusciare delle piante. Scendevano insieme a pregare nella cappelletta; ma spesso le preghiere erano interrotte dai singhiozzi quasi rabbiosi di suor Leonora, che scappava via. Le altre due allora la seguivano e cercavano di calmarla nellombra del lungo pergolato davanti alla villa o per i sentieruoli in mezzo al frutteto dove al vespro si raccoglievano tanti uccelli a far sbaldore. Suor Ginevra aveva trovato lí un cantuccio, ove un certo odore amaro di prugnole e un altro denso e pungente di mentastro le avevano ridestato vivo il ricordo dellospizio di Sorrento, in cui aveva passato linfanzia; e spesso andava lí quasi a covare quel ricordo, felice di sentirsi accanto la sua dolce innocenza dallora. Era ancora come stordita dalla sciagura. Non concepiva affatto lorrore che ne provavano le altre due; e le guardava e le spiava negli occhi, quasi sospesa in una paurosa, ignota attesa soffrendo delle fosche, smaniose ambasce delluna, delle cocenti lagrime dellaltra. Rosaria, la custode, qualche volta le raggiungeva e, senza rendersi conto della urtante impertinenza delle sue parole si metteva a parlar loro come a compagne di sventura che non dovessero aver più ritegno ormai di guardare quel suo sconcio ventre e di udire certi discorsi circa al loro stato comune. Si lamentava di aver dato via ad altre contadine più poverette di lei, le camicine, le fasce le cuffiette, i bavaglini del corredo, perché mai più non si sarebbe aspettato di poterne aver bisogno; e ora non aveva tempo di attendere a prepararne uno nuovo. Aveva comperato la tela: oh, rozza tela per le tènere carnucce dun bimbo; ma i figli dei poveri, si sa, bisognava che presto imparassero a sentire le durezze della vita. Subito suor Ginevra si profferse di ajutarla a cucire quel corredino. Anche suor Agnese allora le disse che la avrebbe ajutata. Suor Leonora non ne volle sapere. Con linverno, si chiusero ciascuna in una cameretta tra le tante che avevano luscio lí sul lungo corridojo. Le finestre davano su lorto, e di sul muro di cinta si scorgeva lazzurro denso del mare che si congiungeva con quello tenue e vano del cielo. Ma cielo e mare perdevano spesso, ora, quella loro diversa azzurrità, si mescevano sconvolti in fosche brume e nel silenzio tetro della villa solitaria durava per giornate intere su i vetri delle finestre il crepitío della pioggia. Suor Agnese cuciva e si sforzava di non intenerirsi alla vista di quelle camicine di quelle cuffiette, di quei bavaglini: non doveva pensare al bimbo che sarebbe nato da lei. Erano per un altro bimbo, quelle camicine, che sarebbe cresciuto lí. Il suo sarebbe scomparso di furto, ignudo. E forse non lo avrebbe neppur veduto. Non doveva intenerirsene: era appunto questo il martirio: accogliere e maturare nel corpo offerto a Dio quel frutto infame. Ma era in lei; lei lo teneva in grembo, oh Dio! e lo nutriva di sé. Oh Dio! oh Dio! E non avrebbe potuto, non avrebbe dovuto far nulla per lui? per riscattarlo dallinfamia da cui nasceva? Forse il suo latte, forse le sue cure lo avrebbero redento! Sottratto a lei, allevato in un ospizio, senzamore come sarebbe cresciuto, concepito comera nellorrore duna strage, frutto nefando dun sacrilegio? Ma Dio, certo, nella sua infinita misericordia, aveva disposto che il martirio di lei, nel tempo chella lo soffriva, giovasse al nascituro bastasse a mondarlo della colpa originaria bastassero a lavarlo per sempre di quel sangue osceno le lagrime chella ora versava per lonta e per il supplizio. Cosí il suo martirio non sarebbe stato invano. Laltra, invece, suor Ginevra, sollevando con le mani ceree contro il lume della finestra la camicina or ora cucita piegava da un lato la testa, la contemplava e sorrideva. Scendevano adesso nella cappelletta in ore diverse, ciascuna a pregar sola; prendevano il cibo nelle loro camerette e, quanderano stanche di cucire e di pregare saffacciavano alla finestra, oppresse già dal peso del corpo, a guardare lorto solingo e il mare vicino. Venne la primavera, e un bel mattino entrò, col sole, nella vecchia villa, Rosaria, ridente e dimagrita reggendo alto un grosso bimbo roseo tra le ruvide mani e gridando per il corridojo: - Eccolo qua! È nato! è nato! Entrò prima nella cella di suor Agnese che schiuse appena le labbra a un sorriso di infinita tristezza contemplando con gli occhi rossi di pianto il bimbo e levando come a riparo davanti al seno le mani bianche. - Coraggio, coraggio, sorella mia! Si fa presto, sa? Vedrà che si fa presto! Vede comè bello? Ha gli occhi del padre. E guardi qua, guardi con quanti capelli mè nato! Corse poi da suor Ginevra e senzaltro, le posò in grembo il piccino: - A lei! Eccolo qua, lo vede che cosè? Pesa, no? pesa. Con la cuffietta che gli ha fatto lei; e anche la camicina, vede? Suor Ginevra si provò a posare le labbra sul petto roseo del bimbo, che la madre aveva scoperto, poi a sollevare su le mani il dolce peso e con curiosità mista di pena mirava i movimenti delle pàlpebre del neonato per adattar gli occhi a resistere alla luce. Eccolo: uno cosí, tra poco, sarebbe nato da lei. E non sapeva ancor come. Uno cosí! Rosaria glielo tolse per farlo vedere a suor Leonora; ma questa, storcendo la faccia, la respinse, le gridò sulle furie che non voleva vederlo: via! via! via! Sera spogliata dellabito. Non scendeva più a pregare. Passava lintera giornata a sedere sul letto, inerte, coi denti serrati e gli occhi a terra in una dura e truce fissità. La notte le due compagne la intravedevano dalluscio delle loro camerette andare sú e giú per il corridojo rischiarato a fasci dalla luna: tozza, enorme, con la testa da maschio e i piedi nudi. Farneticava. E i tonfi cupi dei passi nella sonorità del lungo corridojo impaurivano suor Ginevra. La paura diventò terrore una di quelle notti, allorché, destandosi di soprassalto udí certe grida laceranti e úluli lunghi e mugolii da belva ferita. Volle accorrere; ma fu trattenuta sulluscio dalla conversa la quale le annunziò che, non suor Leonora urlava cosí, ma laltra, laltra: suor Agnese. - È lora sua. Ora si libera, poverina! E suor Ginevra rimase atterrita, addossata alluscio, a udire quegli urli che non parevano umani e che partendo dalla compagna silenziosa, le rappresentavano spaventosamente il mistero che si compiva di là. Avrebbe tra poco urlato cosí anche lei? Come avrebbe fatto, debole e gracile comera, a resistere ai dolori che strappavano quegli urli? E urli, altri urli, ancora urli, poco dopo lalba, più selvaggi, più lunghi fra un gran tramestío per il corridojo, le giunsero agli orecchi. Gelata, allibita, inginocchiata davanti al lettuccio, col rosario in mano, suor Ginevra ascoltava e tremava tutta senza ardire di alzarsi e di picchiare alluscio che la conversa aveva chiuso a chiave. Seppe nel pomeriggio che tutte e due le compagne serano liberate, e che ora riposavano tranquille. Una domanda angosciosa le affiorò alle labbra, che subito vaní nel silenzio lugubre della villa. Non si sentiva alcun piccolo vagito. La conversa aprí le mani e scosse il capo mestamente, con gli occhi socchiusi. Salí, invece, da un albero dellorto un cinguettío, nella letizia serena del vespro primaverile. Tre giorni dopo, sul far della sera, venne la volta di suor Ginevra. Toccò allora alle altre due, ormai consapevoli, di tremare alle grida disperate della piccola compagna; grida, grida che strappavano altre grida di pietà e di rivolta come allo spettacolo duna spietata atroce sopraffazione contro un timido inerme, che invano si dia per vinto. Tutta un tratto, le grida tacquero nella notte. Fu, per alcuni minuti eterni, un silenzio orribile. Poi si udí per il corridojo una corsa precipitosa, tra gemiti e suono di voci cupe tra fiati affannosi, là nella celletta in fondo al corridojo. Le due compagne non seppero resistere più oltre allangoscia che le soffocava; scesero dal letto, si buttarono addosso le prime vesti che vennero loro sotto mano e, vacillanti, savviarono a quella celletta. Nessuno parlò. La vecchia conversa ricomponeva sul letto le membra della morta, a cui nel pallido livido visino affilato erano rimasti semiaperti i dolci occhi azzurri. E pareva che in quel pallore la piccola morta sorridesse dessersi liberata cosí. Assalita allimprovviso da un impeto di singhiozzi, suor Agnese andò a buttarsi in ginocchio accanto al letto. Ma suor Leonora, volgendo attorno obliquamente gli occhi da matta scorse in un angolo un movimento convulso dentro un lenzuolo insanguinato, tutto avvoltolato per terra. Con una mossa da belva balzò a quellangolo, raccattò da terra una creaturina paonazza, che emise un vagito roco, e scappò nella sua cella; vi si chiuse, e con gioja selvaggia offrí il seno che le scoppiava a quella creaturina. La Madre Superiora, accorsa alcune ore dopo dalla città, dovette stentare a lungo per persuaderla a riaprire luscio. Pareva impazzita; si teneva quella creaturina stretta al seno e gridava: - La prendo io! la prendo io! O datemi la mia! Butto via labito! Dio ha voluto troppo ha voluto troppo, ha voluto troppo! Pian piano, dolcemente, quella trovò il verso di sciogliere in lagrime quel fiero ingorgo di demenza; e la piccina fu fatta sparire. Poco dopo, le due compagne superstiti piangevano e pregavano inginocchiate ai due lati del letto della piccola morta che certo aveva riaperto in paradiso i suoi dolci occhi di cielo. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LOMBRELLO - Pue le bacchette, pue le bacchette - ripeteva Mimí sgambettando e cercando di pararsi davanti alla mamma che la teneva per mano sotto lombrello. Allaltro lato Dinuccia, la sorellina maggiore, andava come una vecchina, seria e precisa reggendo a due mani un altro ombrello, già vecchio, sforacchiato, che presto, comperato il nuovo, sarebbe passato alla serva. - E pue lombello, - seguitava Mimí, - due ombelli, due tappotti, quatto bacchette. - Sí, cara; le barchette e tutto; ma andiamo, sú! - la esortava la mammina impaziente che voleva andare spedita tra il confuso viavai della gente che spiaccicava pur lí sul marciapiedi sotto lo spruzzolío incessante duna lenta acquerugiola. Con sordi ronzíi, tra accecanti sbarbagli le lampade elettriche già saccendevano, opaline, rossastre, gialligne, davanti alle botteghe. Pensava, andando, quella mammina frettolosa, che le stagioni non avrebbero dovuto mutar mai, e linverno, sopra tutto, mai venire. Quante spese! E per i libri di scuola, che sempre ogni anno di nuovi; e ora per riparare dal freddo, dal vento dalla pioggia quelle due povere piccine rimaste orfane prima che lultima avesse avuto il tempo dimparare a dir babbo. Carnucce tènere! che strazio vederle andar fuori cosí sprovviste di tutto, certe mattine! Lei sadoperava in tutti i modi; ma come bastare, con quel po di pensioncina lasciata dal marito quando poi il crollo viene inatteso, e da tantanni sha labitudine di viver bene? Questanno anche Mimí aveva cominciato a frequentare il giardino dinfanzia, ed erano altre sei lire al mese di tassa; perché ma sí, non aveva saputo togliere Dinuccia, la maggiore, dalle scuole a pagamento per mandarla a quelle pubbliche; e le toccava di pagare per due, adesso. E le tasse erano il meno! Tutte alunne per bene, in quella scuola, e le sue piccine non dovevano sfigurare. Non si perdeva lei, no: morto il marito, che aveva ventanni più di lei, pur dovendo attendere a quelle due creaturine aveva avuto la forza di ripigliare gli studii interrotti allultimo anno; aveva preso il diploma; poi, avvalendosi del buon nome lasciato dal marito e delle molte aderenze chegli aveva facendo anche considerare le sue tristi condizioni, era riuscita a ottenere una classe aggiunta in una scuola complementare. Ma la retribuzione, insieme con la pensioncina del marito, non bastava o bastava appena appena. Se avesse voluto Non vestiva bene; non si curava più per nulla di sé; si pettinava, là, alla svelta, ogni mattina; sappuntava un cappellino che non era più neanche di moda; e via alla scuola, senza guardare mai nessuno; eppure, se avesse voluto, già due partiti. Chi sa perché, anche quella sera là, mentre andava frettolosa fra le sue bambine, tutti si voltavano a mirarla; e pioveva! Figurarsi, però, se lei avrebbe voluto mai dare un altro babbo a Dinuccia e a Mimí. Pazzie! pazzie! Quellammirazione, intanto, quegli sguardi ora arditi e impertinenti, ora languidi e dolci colti a volo per via, con apparente fastidio o anche, certe volte, con sdegno, le cagionavano in fondo una frizzante ebbrezza; le ilaravano lo spirito; davano quasi un sapore eroico a quella sua rinunzia al mondo e le facevano stimar bello e lieve il sacrifizio per il bene delle due figliuole. Era un po il piacere dellavaro, il suo; dellavaro che non soffre tanto delle privazioni a cui sassoggetta, pensando che, se volesse, potrebbe godere senzalcuna difficoltà. Ma che sarebbe dellavaro, se da un momento allaltro loro del suo forziere perdesse ogni valore? Ebbene, certi giorni, senza saper perché, o meglio, senza volersene dire la ragione, ella cadeva in una cupa irrequietezza; era agitata da una sorda irritazione, che cercava in ogni più piccola contrarietà e quante ne trovava allora! un pretesto per darsi uno sfogo. Le erano mancati per via quegli sguardi, quellammirazione. E segnatamente sulla maggiore delle figliuole, su Dinuccia, si scaricava allora la maligna elettricità di quelle torbide giornate. La piccina, senza saperlo, attirava quelle scariche col suo visino pallido silenziosamente vigile, coi suoi sguardi attoniti e serii, che seguivano la mammina furiosa la mammina che si sentiva spiata e credeva di scorgere un rimprovero in quellattonimento penoso e in quello sguardo serio e indagatore. - Stupida! - le gridava. Stupida, perché? Perché non capiva la ragione per cui la mammina era cosí nervosa, quel giorno, e cattiva? Ma se non voleva capirla neanche lei, questa ragione! Era soltanto meravigliata la piccina, di non vederla gaja come gli altri giorni, ecco. Meravigliata? Si meravigliava a torto; perché non tutti i giorni si può essere gaj; e non era mica gioconda per la mammina quella vita di stenti e dangustie. Lo sapeva bene lei sola, quanti pensieri e quanti bisogni e quante difficoltà. Soffocava cosí il rimorso daver maltrattato e fatto piangere ingiustamente la bambina. Erano pur veri sí, i pensieri, gli stenti, i bisogni, le angustie, le difficoltà; ma il non voler confessare a se stessa la vera ragione della sua tristezza e della sua nervosità la rendeva ancora più triste e nervosa. Per fortuna, cera laltra piccina, Mimí, che faceva ogni volta il miracolo di rasserenarla tutta un tratto con qualcuno de suoi vezzi infantili, pieni di grazia, irresistibili. Mimí prima la guardava, la guardava per un pezzo, ma non con quegli occhi vigili e serii della maggiore; con occhi ingenui e amorosi la guardava; poi faceva parlare quello sguardo, soffiando coi labbruzzi di ciliegia: - Mammina bella! Si alzava sinchinava con le manine a tergo e domandava, scotendo tutti i riccioli neri della testina: - Vuoi bene? Cosí. Non diceva: - Mi vuoi bene - ma per tutti, semplicemente: - Vuoi bene? - E allora ella le tendeva le braccia e appena quel batuffoletto le saltava al collo se lo stringeva forte forte al seno, rompendo in pianto; chiamava subito a sé anche Dinuccia; le abbracciava tutte due, con fremente tenerezza, carezzando anche di più la piccina pocanzi maltrattata; e godeva di sentirsi inebbriare da questaltra gioja pura che nasceva dal suo dolore e dalla sua bontà, che nasceva veramente dal suo sacrifizio imposto dalla crudeltà della sorte, e chella era felice, felice di compiere per quelle due creaturine, unicamente per loro. Quella sera, intanto, la mammina era molto gaja. - Sú, Mimí! Ecco, è qua: siamo arrivate! La bambina era restata a bocca aperta davanti a certe grandi vetrine abbarbaglianti in capo a via Nazionale. Tirata dalla mamma, entrò nella bottega, ripetendo ancora una volta: - Le bacchette! Pima le bacchette! - Ecco, sí, zitta! - le gridò la madre, a cui sera fatto innanzi un commesso di negozio. - Barch cioè, vedi? lo fai dire anche a me. Mi dia due paja di - Bacchette! - E dàlli! Calosce, per queste bambine. Le chiama barchette la mia piccina. Veramente, si potrebbero anche chiamare cosí, per non usare quella parolaccia forestiera. - Soprascarpe, - suggerí asciutto, con aria di sufficienza il commesso, marcando le ciglia. - Barchette però sarebbe più carino. - Pima a me! Pima a me! - gridava intanto Mimí, arrampicatasi sul divano, agitando i piedini. - Mimí! - la sgridò la mamma, guardandola severamente e cangiandosi in volto. Subito Dinuccia notò questo repentino cambiamento, e assunse, con gli occhi attoniti e serii quellaria di attonimento penoso, che tanto urtava la madre. E nessuna delle due badò alla gioja di Mimí, a cui quellantipatico commesso aveva già provato la prima barchetta. Voleva subito subito scendere dal divano per camminarci, senzaspettare laltra. - Qua, ferma, Mimí! O via a casa! Troppo larga, non vedi? Qua! Il commesso, prima dandare a prendere un altro pajo dultima misura, avrebbe voluto provare quelle alla maggiore; ma Dinuccia si schermí, indicando la sorellina: - Prima a lei. - Stupida, è lo stesso! - le gridò la madre, prendendola sotto le ascelle e sedendola con mal garbo sul divano. Intanto, per quietare Mimí, disse al commesso che glielavrebbe calzate lei, quelle, alla maggiore; e che egli per piacere andasse nel frattempo a prendere il pajo per la piccola. Dinuccia, calzata, rimase a sedere sul divano; Mimí invece ne scivolò via lesta, battendo le mani, e si mise a saltare a girare su se stessa come una trottolina, cacciando gridi di gioia; e ora levava un piede, ora laltro, per guardarselo. Dal divano, Dinuccia la guardava, e sorrideva pallidamente. Si rifece seria, udendo la madre esclamare: - Quaranta lire? Venti il pajo? - Fabbrica americana, signora, - rispose il commesso opponendo alla maraviglia della compratrice la freddezza dignitosa di chi conosce il valore della merce che si vende in bottega. - Articolo indistruttibile. Lei lo può stringere in un pugno, guardi! - Capisco, ma scusi, per un piedino cosí, venti lire? E il commesso: - Due soli prezzi, signora: per i piccoli, venti lire; per i grandi, trentacinque. Un po più lunghe, un po più corte, capirà, ciò che conta è la fattura. - Non me lo sarei mai aspettato! - confessò allora, afflitta, la mammina. - Avevo calcolato, al più al più, venti lire per tutte due. - Uh, non lo dica nemmeno! - protestò il commesso, quasi inorridito. - Guardi, - si provò ad allettarlo la mammina,, - dovrei comperare altra roba: due loden, pure per le piccine; due ombrelli. - Abbiamo tutto. - Lo so; sono venuta qua apposta. Mi faccia qualche riduzioncina. Il commesso alzò le mani, inflessibile: - Prezzi fissi, signora. Prendere o lasciare. La mammina gli lanciò uno sguardo torbido, di sdegno. Facile a dire, lasciare! Come togliere dai piedini a Mimí le barchette? La solita furia. Avrebbe dovuto prima contrattare, ecco. Ma poteva mai supporre che gliene domandassero tanto? E poi, se erano prezzi fissi Aveva calcolato di spendere in tutto centoventi lire: più non poteva. - I loden, - disse, - mi faccia vedere. Che prezzo hanno? - Ecco, favorisca di qua. - Dinuccia! Mimí! - chiamò la mammina irritata. - Buona, sai, Mimí, o ti levo le calosce! Vieni qua. Lasciami vedere! Non ti vanno troppo larghe anche queste? Voleva tentare di levargliele per provare se le riuscisse di trovarne a minor prezzo in qualche altra bottega. Le veniva ormai di schiaffeggiarlo quel commesso. - Lagghe? No, belle! - gridò Mimí, ribellandosi. - E lasciami vedere! - Belle no, belle! tanto belle! - seguitò Mimí, scappando via. E si mise a soffiare, gonfiando le gote, e ad agitare i braccini e a sgambettare come se fosse in mezzo allacqua e vi passasse sicura, con quelle barchette ai piedi. La degnò di un sorriso, alla fine, quel commesso di negozio. Ma non lavesse mai fatto! Vedendolo ridere come per compassione, la mammina sentí rimescolarsi tutto il sangue. Pensò che aveva soltanto centotrentacinque lire nella borsetta. I loden, quaranta lire luno; quaranta le due paja di soprascarpe; non ne restavano che quindici, poche per due ombrelli: sí e no, avrebbe potuto comperarne uno, e dinfima qualità. Ora, il piacere delle bambine era appunto davere un ombrello per ciascuna, lombrello e le barchette. A quei cappotti impermeabili, grevi, grigi, pelosi non fecero alcuna festa: e quando seppero che di ombrelli non se ne poteva comperar che uno, cominciarono le liti. Dinuccia sosteneva con ragione che toccava a lei, chera la più grande; ma Mimí non voleva sentirla questa ragione, poiché un ombrello era stato promesso anche a lei; e invano la mamma, per metter pace, badava a ripetere che non sarebbe stato né delluna né dellaltra ma di tutte due in comune, dovendo andare a scuola insieme. - Pelò, lo lleggio io! - protestò Mimí. - No, io! - si ribellò Dinuccia. - Un po luna, un po laltra, - troncò la madre, e rivolgendosi a Mimí: - Tu non potrai; non saprai reggerlo. - Sí che lo lleggio! - Ma se è più alto di te, non vedi? E, per fargliene la prova, la mammina glielo pose accanto. Subito Mimí se lo strinse al petto con tutte e due le braccia. Questa parve a Dinuccia una prepotenza, e stese le mani per strapparglielo. - Vergogna! - gridò la mamma. - Che spettacolo! che bambine per bene! Qua, a me lombrello! Non lavrà nessuna delle due! Per via benché coi loden addosso e le barchette ai piedi, le due bambine andarono taciturne imbronciate, con gli occhietti sfavillanti, fisso il pensiero a quellombrello per cui la lite si sarebbe certo riaccesa, appena varcata la soglia di casa. La proprietà, in comune: va bene; ma a chi lo avrebbe affidato, la mattina appresso, la mamma? Tutto era qui: portarlo aperto per via, quellombrello sotto la pioggia! E Dinuccia pensava che toccava a lei, a lei di diritto: non solo perché la maggiore ma anche perché ecco qua: si poteva dare una prova migliore di quella che dava lei in quello stesso momento, di saper reggere ombrelli per via? E per quella prova, cosí ben disimpegnata anche nellandare, non si meritava adesso di reggere lombrello nuovo? Perché lo aveva comperato la mamma? per tenerlo chiuso sotto il braccio? Se la mamma riparava col suo Mimí, perché lasciar lei intanto con quello vecchio, della serva? Il castigo, se mai, doveva essere per quella Mimí soltanto, per quella Mimí prepotentona che mai e poi mai avrebbe saputo reggere un ombrello come lei. Eh, avrebbe voluto vederla! Cosí pensando, Dinuccia si provava a lanciare unocchiatina alla mamma di sotto lombrello, senza perdere lequilibrio, per vedere se ella si accorgesse di quella sua bravura. Ma scorse, invece, più che mai torbido e aggrondato il volto della mamma; e lombrello tentennò tra le due manine che lo sorreggevano. Uscita dalla bottega in preda a una rabbiosa mortificazione la mammina lottava in quel momento per espungere dallanimo il più cattivo dei pensieri contro la sua Dinuccia: un pensiero orribile chella non voleva assolutamente le si riflettesse neppure per un attimo sulla coscienza dove sarebbe rimasto, al minimo contatto, come una macchia, come una piaga. Eppure, a ogni urto anche lieve contro la dura realtà, in certi momenti, quel pensiero odioso le si riaffacciava allimprovviso. E il pensiero odioso era questo: che se lei, Dinuccia, non ci fosse stata non che dovesse morire, Dio, no!; ma se non ci fosse stata, ecco, se non lavesse avuta, ella, con Mimí soltanto chera dindole cosí gaja e aperta, sempre contenta, con Mimí soltanto, ella si sarebbe rimaritata. Mimí, senza dubbio, si sarebbe fatta amare da colui chella avrebbe scelto per compagno, gli sarebbe subito saltata al collo domandando anche a lui, con la solita grazia, scotendo la testina ricciuta: Vuoi bene? E come non volerle bene? Dinuccia invece, con quegli occhi, sempre attoniti e serii Ecco, se li immaginava, quegli occhi, rivolti penosamente al patrigno e no no, mai! sentiva che con lei e per lei ella non lo avrebbe mai fatto, quel passo, non avrebbe potuto farlo. La guardò, e subito, come le soleva avvenir sempre, sentí un acuto rimorso e unangosciosa tenerezza per quella sua povera piccina. La vide ancora tutta intenta a dare quella sua prova di bravura e non poté fare a meno di sorridere. Lei, no; ma avrebbe voluto che qualcuno per via esclamasse Ma brava! Guardate come sa regger bene lombrello quella pupetta!. Lombrello vecchio, poverina Chi sa che gioja, se le avesse dato il nuovo! Già: ma laltra allora? Eh, laltra Tutte vinte? Se aveva fatto male a promettere anche a lei un ombrello tutto per sé se non aveva potuto comperarne due, doveva andarci di mezzo la povera piccina? Mimí non doveva far capricci, e Dinuccia, che sapeva regger cosí bene lombrello, doveva reggere il nuovo e non il vecchio. Glielo diede. Ma la piccina non lo accolse con quella festa chella sera immaginata. Non perché avesse indovinato il tristo pensiero della mamma come avrebbe potuto mai indovinarlo? ma, subito dopo che le aveva scorto quel volto torbido e aggrondato, aveva sentito un brivido alla schiena, Dinuccia e gli occhietti le si erano infoscati, e sera messa a pensare che non la sola Mimí era cattiva, ma anche la mamma cattiva la mamma che riparava Mimí e non badava a lei, e la lasciava sola, con quellombrellaccio vecchio della serva che sgocciolava e che pesava tanto, ormai, tanto che lei se ne sentiva tutte due i braccini indolenziti; e non poteva e non sapeva reggerlo più. Ora, il nuovo pesava meno, e Dinuccia ringraziò la mamma soltanto con un sorriso. Parve poco alla mamma, e si rivolse subito a Mimí: - Tu stai qua sotto con me, buona buona, è vero? Dinuccia si ripara da sé. Che direbbe la gente vedendola con questombrellaccio vecchio? Uh, che poverella!, direbbe. È forse la servetta? E tu non vorresti, è vero? che si dicesse cosí della tua sorellina. Mimí non fiatò: aveva una sua idea. Appena arrivate al portone di casa, saffrettò a pregare la mamma: - Oa, mamma io pelle ccale! Lo lleggio io pelle ccale! E cosí entrò in casa, dove si sentiva più sicura, con lombrello in suo potere; e non volle cederlo, salite le scale, perché la mamma lo riponesse, con la scusa che Didí lo aveva tenuto tanto tempo per istrada. La lite - inevitabile - scoppiò, mentre la mamma si svestiva di là. Dinuccia strappò lombrello a Mimí e la fece cadere per terra con un urtone. Strilli di Mimí; restituzione a lei dellombrello; e Dinuccia castigata senza cena. Sul tardi però, quando la mamma andò a cercare Dinuccia che sera rincantucciata in un angolo dietro larmadio e la trovò che dormiva, comprese perché la piccina non aveva accolto con festa, per via, lombrello nuovo e perché poi, contro il solito, lei che come una vecchina compativa sempre i capricci di Mimí laveva fatta piangere quella sera: Dinuccia scottava dalla febbre! La mamma restò un pezzo, sgomenta, a contemplarla; poi se la tolse in braccio, gridando: - Oh Dio, no, Dinuccia mia! No, no, no! La svestí, la mise a letto e le si sedette accanto con lanima vuota e sospesa, come intronata dalla pioggia, che scrosciava furiosa di fuori. Piovve tutta quella notte, e piovve per sei giorni di fila quasi senza interruzione. Il pensiero di Mimí, la mattina dopo, allo svegliarsi, fu per lombrello, per le barchette e il cappotto nuovo. Lombrello se lera messo accanto al lettino, e se lo trovò subito in mano; scappò per le barchette e per il cappotto. Pioveva; e dunque festa! sarebbe andata a scuola munita di tutto punto, le barchette ai piedi il cappotto addosso, e lombrello in mano, aperto, sotto lacqua! No? Non si andava a scuola? Perché? Dinuccia era malata? Che peccato! Pioveva cosí bene Avrebbe voluto chiedere alla mamma, perché non mandava a scuola lei sola, con la serva. Ma la mamma non le badava; piangeva. Lo chiese alla serva; ma questa, già lí lí per uscire in fretta in furia in cerca dun medico, nemmeno si voltò per risponderle. Mimí rimase un pezzo dietro la vetrata della finestra a guardare la bellacqua scrosciante, impetuosa; poi andò a pararsi davanti allo specchio dellarmadio col loden e con le barchette; si tirò sulla testina il cappuccetto fin su le ciglia; aprí con molto stento lombrello, e si contemplò beata nello specchio, tutta ristretta nelle spallucce coi piedini giunti, ridendo e tremando dei brividi che le comunicava quella pioggia immaginaria. Per cinque giorni, ogni mattina, Mimí fece quella prova davanti allo specchio. E dopo essersi contemplata per più dunora, a più riprese, toltisi il cappotto e le barchette andava a nascondere lombrello in un certo posto che sapeva lei sola. Ah, quellombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata La sera del sesto giorno Mimí fu condotta dalla serva nel quartierino accanto, abitato da due vecchie signore, amiche della mamma che in quei giorni parecchie volte aveva veduto per casa, affaccendate tra la camera da letto e la cucina. Era tanto presa di quei suoi tesori, che non ci badò; non badava a nulla da sei giorni; ed era anzi contenta che la mamma fosse tutta intenta alla sorellina malata e non si curasse affatto di lei perché cosí poteva fare linverno linvenno, diceva lei a suo agio e con la massima libertà. Era del resto di cosí facile natura, che saccomodava subito e si sentiva a posto ovunque la mettessero: traeva da sé la vita e la spandeva intorno festosamente popolando di meraviglie ogni cantuccio, fosse anche il più nudo e il più oscuro. Cenò in casa delle vicine, giocò, chiacchierò a lungo con la serva, saltando di palo in frasca, e finalmente le si addormentò in grembo. Si svegliò a notte alta, di soprassalto, sbalordita da un formidabile fragore che aveva scosso tutta la casa e che ora sallontanava con cupi rimbombi tra lo scroscio violento della pioggia. La bambina si guardò attorno, smarrita. Dovera? Quella non era la sua casa; quello non era il suo lettino Chiamò la serva due o tre volte, si liberò della coperta in cui era avvolta e balzò a sedere sul letto. Era ancora vestita. Guardò il lettino accanto, intatto e si raccapezzò: quella era la camera in cui dormivano le due vecchie signore: vera entrata tante volte! Scivolò dal letto; attraversò una stanza al bujo; trovò la porta aperta, e uscí sul pianerottolo della scala atterrita dal fragorío della pioggia che cadeva sul lucernario, e dal palpitante bagliore dei lampi. Aperta era anche la porta della sua casa; e Mimí cacciò dentro e corse alla camera da letto, gridando: - Mamma! mamma! Una delle due vecchie signore che se ne stava accanto al lettuccio della bambina agonizzante, le corse subito incontro, per fermarla sulla soglia. - Va, va, piccina mia, - le disse, - la mamma è di là. - Didí? - domandò allora la bimba sbigottita, intravedendo al debole chiarore della lampada il viso cereo della sorellina sul letto. - Sí, cara - le rispose quella, - il Signore la vuole per sé. Se ne va in cielo Didí - In cielo? E Mimí uscí, senza aspettare risposta; si fermò nella saletta al bujo, un po perplessa; udí novamente, attraverso la porta aperta, il tremendo fragorío della pioggia sul lucernario della scala: intravide dalla finestra a un nuovo palpito di luce il cielo sconvolto, e scappò via, lungo il corridojo. Poco dopo, le due vecchie signore che vegliavano lagonia di Dinuccia se la videro venire innanzi con quellombrellone più grosso di lei tra le braccia, balbettando: - Lombello a Didí in cielo piove. Novelle per un anno di Luigi Pirandello ZAFFERANETTA Sirio Bruzzi corse esultante in camera della madre agitando la lettera del cugino arrivata or ora, datata da Banana su la foce del Congo. - La porterà, mamma! Ah, mimmomammina mia, come sono felice! La mia Titti! la mia Titti! Giongo risale il fiume lo steamer è in partenza! Povero Giongo mio! caro mio piccolo Gionghicello! deve andare per non so più dove per qual diavolo di pasticcio burocratico; uno dei soliti! Tra una quarantina di giorni sarà a Mesània; forse cè già, a questora; corre a Mokàla; prende la mia Titti, e ritorna, ritorna anche lui per sempre! Sú, va, mamma va ad annunziarlo alla zia Nena! chi sa come ne sarà contenta anche lei! Io scappo da Nora. Uscendo dalla zia, vieni da Nianò anche tu, a pigliarmi, eh? taspetto! Si chinò a baciare la mamma e scappò via, con quella lettera in mano. La povera signora Bruzzi restò un pezzo stordita, come le soleva avvenire a ogni nuovo assalto di quel benedetto figliuolo. Ma il sorriso lieto, provocato dallesultanza di lui, a poco a poco le sillanguidí sulle pallide labbra. Pensò che Norina, la fidanzata a cui Sirio era corso a far leggere quella lettera non poteva certo in cuor suo esultare come lui per la notizia chessa recava; ne doveva anzi provare afflizione, e tanto più forte, quanto più viva avrebbe veduto ridere e gridare la gioja di lui. Non era questa gioja a costo dun suo sacrifizio? Sí, Norina vi sera rassegnata; ma non per questo Sirio avrebbe dovuto darle ora spettacolo di quella gioja, e quasi pretendere che ne partecipasse. Ah, benedetto figliuolo, proprio non ragionava più! Quando mai però, a dir vero, aveva ragionato il suo Sirio? Del padre, morto giovine e tragicamente in duello, aveva preso la furia di gettarsi alle più rischiose avventure. Pareva avesse dentro, per anima, una bufera: investiva e scompigliava tutto. Quando non poteva altro, storpiava i nomi, ruzzolava frasi sconclusionate, parole inconcludenti; sabbaruffava con le sillabe di esse, faceva far loro capitomboli: Nora, Nianò, Rorina, Elinanò. Non sapeva più lei stessa, la signora Bruzzi, come avesse fatto a condurlo sano e salvo dallinfanzia alla giovinezza. Lo aveva fatto arrestare una prima volta, quando le era scappato di casa giovinetto, per correre in Grecia a raggiungere la spedizione garibaldina; poi, una seconda volta, già in partenza per lAfrica, in difesa dei Boeri. Alla fine, per il Congo, aveva dovuto chiudere gli occhi e chinare la testa. Sirio era già maggiorenne. Finiti insieme col cugino Lelli i sei mesi dufficiale di complemento tutti e due erano andati nel Belgio a fare il corso coloniale e serano arruolati nella milizia dello Stato libero del Congo. Dopo sei anni le era ritornato in licenza, irriconoscibile: pieno di piaghe e con la dissenteria; e, sissignori, appena rimesso in piedi, voleva ritornarci. E sarebbe ritornato; i pianti, gli scongiuri, il pensiero di lei che, già vecchia, malata di cuore ne sarebbe morta certamente, non avrebbero avuto potere di trattenerlo, se, a Nocera dove lo aveva condotto a villeggiare e per la cura delle acque non le fosse venuta in ajuto quella buona Norina, Norina Rua, col fascino della sua grazia e della sua musica. Appena sera accorta che quella signorina Rua riusciva a far breccia nel cuore di lui le sera messa attorno, quasi a covare la passione nascente. Approssimandosi man mano il termine della licenza, Sirio, nel sentirsi già legato dallamore aveva cominciato a dare in ismanie, a cadere in cupe malinconie, finché una sera se lera visto entrare in camera disperato; sera messo a piangere, a piangere come un bambino; era innamorato, straziato dal rimorso daver turbato il cuore di quella cara fanciulla con vane lusinghe; e doveva partire, partire per forza. - Ma perché? Ah, perché Aveva laggiú, nel settore di Mokàla, di cui era capo, una figliuola di cinque anni nata da una giovinetta negra, che un giorno gli si era presentata, fuggiasca da un villaggio lontano; era stata con lui circa due anni e poi era sparita, durante una sua escursione nella foresta, abbandonando la bimba. Ebbene: egli amava più di se stesso quella sua creaturina, quel fiore selvaggio della sua vita avventurosa; nessun altro amore avrebbe potuto vincere quello. E, seguitando a piangere, le aveva parlato di tutte le cure, di tutti gli stenti per allevare quella piccina abbandonata che per cinque anni aveva riempito la solitudine atroce della sua vita laggiú. Non poteva più distaccarsene: doveva partire, ritornare a lei. A un solo patto avrebbe potuto rimanere, che cioè il cugino Lelli il quale tra qualche mese doveva ritornare in Italia, in licenza anche lui gli portasse la sua Titti, e che la signorina Rua Ma come sperare che ella volesse accettarlo più, ora, con quella bambina? Aveva accettato, la signorina Rua. Era andata lei, la mamma, a scongiurarla, e Norina aveva accettato, non ostante che la zia, lunica parente chella avesse con molte e sagge considerazioni avesse voluto indurla almeno a riflettere bene prima di dire di sí, alla gravità e alle conseguenze di quel sacrifizio. Senza dubbio, era una prova di bontà e di costanza, quellaffetto per la piccina; lunica prova, a dir vero, che potesse dare un certo affidamento; perché il giovine, via, onesto sí, ma scapato, impetuoso disordinato Ah che sgraffii avrebbe voluto allungare la signora Bruzzi sulla faccia di cartapecora di quella vecchia mummia con gli occhiali! Tanto più lunghi e profondi quanto più in cuor suo riconosceva saggi veramente quei consigli e quelle considerazioni. Ma la Norina, per fortuna, era innamorata davvero. Certo ormai che la piccina sarebbe presto arrivata col cugino, Sirio volle affrettare le nozze. La tempestosa impazienza di far sua Norina trattenuta a stento finora dal timore di possibili difficoltà che il cugino avrebbe potuto accampare si scatenò al solito in una furia cosí veemente, che Norina, pur felice di sentirsi rapita in essa come un turbine, nebbe quasi sgomento. Chiuse gli occhi e vi si abbandonò. Sirio sera proposto di dedicarsi ora allagricoltura. Voleva prendere in affitto una tenuta della campagna romana e bonificarla. Là, nel suo settore, a Mokàla, aveva bene imparato il governo colònico dei negri; qua, invece dei negri, avrebbe governato la gente di Sabina. Aspettava che cadesse un po il primo impeto damore, e unaltra cosa aspettava con una irrequietezza, che sua madre avrebbe voluto vedere almeno un po dissimulata. - Quando arriva? quando arriva? E moveva, convulso, tutte le dieci dita delle mani per aria o se le faceva scattare come in galoppo su la fronte, sul naso, sul mento, fino a sgraffiarsi; e sbuffava, e correva a strappar dal naso alla zia gli occhiali, o ad abbracciare forte forte la madre fin quasi a soffocarla, o a stringere le braccia alla mogliettina, gridandole frenetico man mano che stringeva vieppiù e la sollevava da terra: - Nianò, Nianò, Nianò, naso di madreperla pettine di tartaruga, pampina di vite! - Lascia no! ahi! cattivo guarda, i lividi - gemeva Norina. - E questè niente! Vedrai! - le gridava egli allora. - Tu zapperai, io zapperò. Gente della Sabina, udite il bando! Sirio Bruzzi, bungiu congolese, bonificatore della campagna romana! Re dun placido mondo duna landa infinita, a un popolo fecondo voglio donar la vita! Tu canterai sul tuo liuto, in sonni placidi io dormirò. E si buttava a dormire sul canapè. Ancora Norina non era riuscita a farsi raccontare le sue imprese coloniali, ad avere una descrizione dei luoghi overa stato. Sul più bello del racconto, mentre descriveva il gran fiume selvaggio, o la vita dei villaggi tra le palme e le banane o la corsa delle piroghe su le rapide, o la traversata delle paludi entro la foresta senza fine o la caccia allelefante e al leopardo, tranquillamente, nel vederla tutta intenta ad ascoltare cominciava a infilzar pian piano con viso fermo, senza cangiar tono, le sue frasi sconclusionate: - e allora, là, capisci? su tutto quel pacciame di foglie, tra il groviglio delle liane, che è? che non è? un piccolo, piccolissimo punto a croce, con le cavallette dun disegno acrobatico, a nappe azzurre a fiocchi neri, cara mia, dietro lindice teso del tuo salvatore mokungi Norina si ribellava, sarrabbiava; ma non cera verso di richiamarlo più alla narrazione cosí crudelmente interrotta. Era già incinta da un mese Norina, quando finalmente il cugino Lelli - Giongo come Sirio lo chiamava col soprannome che i negri gli avevano affibbiato laggiú - arrivò con la piccina congolese. Norina aveva già notato che su tutto Sirio scherzava, tutti i nomi storpiava tranne quello della figliuola, su la quale non scherzava mai: la Titti era sempre la Titti; e ogni qual volta la nominava, gli occhi gli ridevano umidi di commozione. Aveva potuto anche argomentare quanto la amasse dalle notizie che le aveva dato sul linguaggio di lei. La Titti comprendeva litaliano e lo parlava anche; ma parlava meglio il congolese che, a suo dire, era un linguaggio da bambini. Come dicono i bambini? Dicono bombo, dicono bua. Ebbene, cosí parlavano i congolesi, molenghe ti bungiu, figli dei bianchi. Volevano acqua? dicevano ngu. Comprese, vide lenorme follia della sua condiscendenza, fin dal primo momento allorché Sirio, corso alla stazione ad accogliere la piccina le entrò in camera con le braccia e le gambe di quel mostriciattolo avviticchiate al collo e al petto. Non vide dapprima che queste gambe e queste braccia, gracili, color di zafferano e i capelli ricci, gremiti, piuttosto lunghi, boffici e quasi metallici. Quandegli alla fine riuscí a sviticchiarla da sé, parlandole in quello strano linguaggio infantile ed ella poté vederle la faccia, anchessa color di zafferano con quel casco di capelli ricci debano quasi soprammessi, la fronte ovale, protuberante gli occhioni densi, truci, fuggevoli, smarriti, il nasino a pallottola e i labbruzzi divaricati non tumidi, un po lividi, si sentí gelare: istintivamente compose il volto a una espressione di pena e di raccapriccio: - Carina poverina - non poté dir altro restringendo innanzi al seno le braccia con le mani levate e raggricchiate quasi per paura chegli glielaccostasse e gliela facesse baciare. - Eccola qua! eccola qua, la mia Titti! - esclamava egli intanto, con le lagrime agli occhi. - Ti par brutta, è vero? Anche a te, mamma? Ma non è brutta, non è brutta la mia Titti! Poi la vedrete vi abituerete Guarda non è mica brutto questo nasino questi labbruzzi qua non sono mica brutti con questi dentini ma sí ma sí, perché baba era bungiu, Titti mia, se la mamma era nera! Titti mia! Titti mia! Sú sú, fa sentire la tua vocina, cara! Di chi sono io? Di, di, di chi sono? Rispondi. La piccina, in mezzo alla camera, sperduta, cosí stridentemente diversa da tutto ciò che la circondava come una strana bambola di cera dipinta, rispose in modo macchinale, con una voce che non parve sua: - Mio. Il padre le si precipitò addosso e se la strinse al petto furiosamente, con la bocca sulla bocca quasi a succhiarsi, ingordo damore dopo tanti mesi dattesa, quella risposta. - No, no, - riprese poi, - di come sai dire tu, cara; come dici mio tu? rispondi? di chi sono? La bimba allora, con voce sua, dolcissima, e con un sorriso indefinibile, tendendo le braccia rispose: - Ti mbi Egli se la rapí di furia e scappò via in unaltra stanza, seguito dal cugino. Nora, la madre, la zia restarono un pezzo silenziose, oppresse di stupore. Poi, Nora si nascose il volto tra le mani, rabbrividendo. Ah, il modo con cui quella piccina là, nel suo strano linguaggio, aveva detto mio escludeva assolutamente chegli potesse esser daltri, almeno nella stessa misura. La madre si alzò, si appressò alla nuora, si chinò a baciarla sui capelli, senza dir nulla, e le fece appoggiare il capo sul suo fianco. La zia, con gli occhi fissi dietro gli occhiali, sospirò: - Ve lavevo detto io? No, non era gelosia. Un altro sentimento era, duro rodente indefinibile, quello che Norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto: rabbia fredda invidia, dispetto, schifo e pietà insieme, nel vederlo già padre, lí, sotto gli occhi suoi, di quella scimmietta; e senza un pensiero dellaltro figlio che già cominciava a vivere in grembo a lei: un altro per lui ma per lei no, per lei il solo, il vero figlio. Ecco, questo, questo non poteva soffrire Norina: che il suo, domani dovesse per lui essere un altro figlio, accanto a quella pupattola ramata; e che fuori di lei, chera sua moglie, da mille e mille miglia lontano, da un altro mondo chella non sapeva neanche immaginare ma che doveva esser pieno dun grandioso fascino ardente, fosse venuto a lui, vivo chiuso in quella scorza selvaggia il sentimento della paternità, di cui le dava spettacolo. Vergogna le suscitava inoltre quanto cera di strano e di goffo, in quella paternità di lui. Pareva chegli non se naccorgesse; forse non se n accorgeva davvero, perché attorno alla sua bambina vedeva tutto quel mondo là lontano vivo ancora in lui, e non poteva perciò notarne la stranezza, che avventava invece agli occhi degli altri. Ecco, e si portava a spasso, felice, quel suo mostriciattolo esotico. Tutta la gente, certo, si voltava per istrada e forse i monelli lo seguivano; al caffé gli amici gli avrebbero domandato: - E tua moglie, che ne dice? E certo egli doveva mostrar loro, che non glimportava affatto ciò che ella potesse dirne. Era innanzi a tutti, e lí per casa, una violenza grottesca quella bimba; pareva che lei stessa, la poverina, lo avvertisse e ne soffrisse. Aveva negli occhioni attoniti, non più truci adesso, ma anzi profondamente mesti e quasi velati di fuliggine, uno smarrimento angoscioso. Teneva le labbra serrate e le manine rattratte, e vibrava tutta a ogni minimo rumore, a ogni sensazione a cui certo non poteva rispondere dentro di lei unimmagine che gliela chiarisse e la tranquillasse. Doveva essere invasa dallo sgomento quellanimuccia selvaggia. Norina stava a mirarla in silenzio, quando Sirio non cera; e, mirandola, saccorgeva che veramente Zafferanetta lavevano battezzata cosí la zia e la cameriera non era poi tanto brutta: solo la tinta, quella tinta ramata, incuteva ribrezzo. E Zafferanetta, immobile, seduta su la sediolina di bambú, si lasciava mirare battendo le pàlpebre quasi con pena su gli occhioni fuligginosi. Ah, che impressione faceva quel battito delle pàlpebre, quel movimento reale e comune e presente in quellesseruccio che pareva finto, non vero, diverso e lontano. La signora Bruzzi si profferí di persuadere Sirio a portar da lei quella piccina; ma Nora non volle. Era sicura che Sirio, allora, avrebbe passato tutta la giornata in casa della madre. Egli sera accorto che la piccina deperiva, deperiva sempre più di giorno in giorno, e non sapeva staccarsi più da lei un momento. Non pensava più alle trattative già avviate per laffitto della tenuta e se ne stava quasi tutto il giorno chiuso con lei e col cugino Lelli nello scrittojo tra gli strani ricordi portati da laggiú, a parlare, a parlare Troncavano il discorso appena ella entrava; e, dal modo con cui egli si voltava a guardarla, Norina intendeva che la sua presenza non solo non gli era gradita, ma anzi lo urtava. Spesso lo sorprendeva seduto per terra, con la figlia addormentata su le ginocchia, e gli occhi rossi di pianto. - Che fa? sta male? - domandava, non a lui, ma al cugino Lelli, che alzava gli occhi su lei come a scusarsi. - Sta male! sta male! - le rispondeva lui irosamente e quasi con rancore. Poi, cangiando voce, chinandosi su la bimba e scotendola lievemente, le domandava: - Che ti senti, Titti mia? di a baba, di a babache ti senti La bimba schiudeva appena gli occhi e rispondeva: - Kubèla - Malata - traduceva piano il cugino Lelli a Nora. - Kubela ti nie? - saffrettava Sirio a domandare alla piccina. Questa, allora, richiudendo gli occhi e sollevando appena una manina su cui era caduta una grossa lagrima del padre, sospirava: - Mbi ingalo pepè - Che dice? - domandava Nora. - Dice, - rispondeva il cugino Lelli, - che non lo sa, di che è malata. Ma lo sapeva lui, lui, Sirio, di che era malata la sua piccina: del suo stesso male era malata: era malata di Mokàla della vita di là che le mancava, della foresta, del fiume della solitudine immensa, del sole dellAfrica, che le mancavano, era malata! Ah via! via! via! - Senti a un solo patto - venne a dirle un giorno tutto stravolto, fremente, quasi impazzito. - Che tu venga laggiú con me che tu mi segua se no, ti lascio! Non posso, non posso vedermela morire cosí Muore la mia Titti muore! Per carità, Nora mia, per carità! - Ma tu sei pazzo! Io, laggiú, con te? - gli gridò Nora. - Pazzo, sí, pazzo! Come tu vuoi! Sono stato pazzo; sarò pazzo, e ti chiedo perdono, ma - Per quella lí? Per quella lí? - inveí Nora, accesa dira e di sdegno. - Tu vuoi sacrificare me, la mia creatura, per quella lí? - No, no! - la interruppe egli. - Hai ragione! Ma io, come faccio io? Tu capisci che non posso vedermela morire cosí? che non posso stare più qua neanche io? Impazzisco, impazzisco! Muojo anchio con lei! Per carità, lasciami partire Quando sarò lontano, forse ritornerò; certo ritornerò, perché sarai tu allora la più forte Ma ora lasciami partire con la mia Titti che non muoja qui, che non muoja qui Morrà in viaggio; ne sono sicuro! Ma potrò almeno consolarmi, pensando che ho voluto darle ajuto e che per lei, sono arrivato fino a lasciar te, qua, in questo stato! Lasciami partire per carità, Nora: dimmi di sí! dimmi di sí! Nora comprese che, per il suo cuore ormai sarebbe stato inutile dirgli di no, anche se egli fosse rimasto. - Parti, - gli disse. E Sirio Bruzzi due giorni dopo ripartí per il Congo, con la piccina inferma e col cugino Lelli. Non tornò più. Novelle per un anno di Luigi Pirandello FELICITÀ La vecchia mamma duchessa uscí quasi imbalordita dalla stanza ove il marito sera segregato dal giorno che la nuora coi due nipotini aveva abbandonato il palazzo e la città per ritornare dai suoi parenti di Nicosía. Quasi si sentisse lacerare dentro, contrasse il volto e si restrinse tutta in sé al cigolío lamentoso delluscio che avrebbe voluto richiudere pian piano. Che era stato quel cigolío? Niente. Forse il duca non lo aveva nemmeno avvertito. Eppure la vecchia duchessa ne rimase un pezzo vibrante e ansante e in preda a una sorda stizza quasi quelluscio, pur trattato con tanta delicatezza, avesse voluto farle un crudelissimo dispetto. Come gli animi, tutti gli oggetti di quella casa, animati da tanti ricordi familiari pareva fossero da qualche tempo in una tensione di spasimo violenta: a toccarli appena appena, davano un lamento. Stette un po in orecchi: poi, con la cèrea faccia disfatta, il collo piegato come sotto un giogo si mosse sui soffici tappeti, attraversò molte stanze in penombra dove tra i cortinaggi antichi e gli alti mobili scuri e quasi funebri stagnava un alido strano, come unafa del passato e si presentò sulla soglia della camera remota, nella quale Elisabetta, la figliuola, stava ad attenderla in smaniosa ambascia. Nel vedere quellaria della madre, Elisabetta si sentí venir meno. Limpeto, con cui nellattesa avrebbe voluto correrle incontro, le mancò a un tratto e subito tutte le membra le si rilassarono cosí, che non poté neanche sollevare le gracili mani per nascondersi il volto. Ma la vecchia mamma le si accostò e, posandole lievemente una mano sulla spalla: - Figlia mia, le annunziò, - ha detto di sí. La figliuola ebbe un sussulto e, con la faccia sconvolta, guardò la madre. Era cosí violento il contrasto fra lesultanza che quellannunzio le suscitava e la soffocazione che le incuteva quellaria di stordimento e di pena della madre che la poverina, storcendosi le mani, stridette convulsa tra il riso e il pianto: - Sí? sí? ma come? sí? - Sí, - ripeté la mamma, più col cenno che con la voce. - Ha gridato? sè infuriato? - No, niente. - E allora? Ma subito comprese che, appunto perché il padre aveva detto di sí senza gridare né infuriarsi la madre era cosí oppressa di doloroso stupore. Aveva fatto chiedere al padre, che volesse condiscendere alle nozze di lei col precettore de due figliuoli della nuora andata via da poco. Ma la condiscendenza del padre, cosí, senza gridi né furie, aveva per lei un significato ben diverso da quello che aveva per la madre. Ben diverso; non meno penoso. Forse perché donna e secondogenita, forse perché non bella, cosí timida in apparenza, umile di cuore e di maniere, schiva e taciturna non era stata mai calcolata da lui come una figliuola, ma piuttosto come un ingombro lí per casa un ingombro di cui provava fastidio solo quando si sentiva guardato; non metteva conto, dunque, che si adirasse o si amareggiasse il sangue se ella voleva sposare un servitore, un precettoruccio, un maestrino di scuole elementari; forse per lui non era degna daltre nozze. La madre, invece, che con tanto terrore, spinta dallamore per la figlia sera presentata con quella proposta al marito, di cui conosceva bene lorgoglio, tanto più fanatico e fiero quanto più angustiose si erano a mano a mano ridotte le condizioni finanziarie del casato e le ire furibonde che lo assalivano per ogni atto del volgo, che gli paresse un nuovo attentato a suoi privilegi nobiliari; pensava che se egli derogava cosí a se stesso, ai suoi più forti sentimenti doveva senza dubbio essere già cominciato lestremo sfacelo del suo spirito dopo lultimo colpo che gli aveva dato il figlio, unico erede del nome invescato da una donnaccola di teatro e fuggito via con essa, ormai da un anno. Don Gaspare Grisanti, duca di Rosàbia, marchese di Collemagno barone di Fontana e di Gibella, devoto per la vita al passato governo delle Due Sicilie Chiave doro della Corte di Napoli e onorato ancora della corrispondenza epistolare con gli ultimi superstiti della dinastia decaduta; colui che troneggiava ogni giorno per via Maqueda, allora del passeggio dallalto della sua carrozza antica, con due valletti dietro, immobili come statue in parrucca, e un altro valletto accanto al gigantesco cocchiere, senza mai salutare nessuno rigido, cupo, sprezzante, diretto al solitario parco della Favorita; consentiva che la figliuola sposasse un signor Fabrizio Pingiterra, maestro elementare e di ginnastica, già precettore de suoi nipotini. Ma ormai! Aveva sperato di ristorare le sorti del casato col matrimonio del duchino con una ricchissima ereditiera figlia unica dun barone di campagna. Quel tristo sera infognato in un amorazzo per cui, tra tante vergogne, era dovuto scappar via; la nuora, sorda a tutte le preghiere aveva ottenuto dal tribunale la separazione di beni e persona dal marito e se nera ritornata al suo paese. Tutto era finito. Solo, a costo di qualunque sacrifizio voleva ancora mantenere quella carrozza pomposa coi tre valletti in parrucca per la sua quotidiana comparsa in pubblico, e giú, a piè del palazzo il guardaportone con la mazza, quantunque da un mese, cioè dal giorno che la nuora era andata via il cancello dello scalone fosse chiuso per non lasciar passare più nessuno. - Non sei morta tu? - aveva domandato alla moglie. - E anche io, - aveva soggiunto. - I figli, nel fango; e noi seguitiamo, da morti, la nostra mascherata. Elisabetta si riscosse con un sospiro e domandò alla mamma: - Che tha detto? La madre voleva attenuare in qualche modo la durezza dei patti e delle condizioni posti dal padre con calmo e freddo sprezzo che non ammetteva replica; ma la figlia la pregò di dir tutto, crudamente. - Mah, sai che da un pezzo non vuole più vedere nessuno. - Dunque non vuol vederlo. Poi? - Poi, lo scalone, tu sai, è chiuso, dacché tua cognata - Vuole allora chegli séguiti a salire per la scaletta della servitú. Poi? La madre esitava più che mai. Non sapeva come dire alla figlia, che dopo il matrimonio non doveva più metter piede, neanche sola, nel palazzo. - Per per vederci, - balbettò, - quando sí, poi quando sarai sposata, verrò io, verrò io ogni giorno a casa tua. Elisabetta prese una mano della madre e gliela baciò e gliela bagnò di lagrime, gemendovi sopra: - Povera mamma povera mamma - Sai? - riprese questa, mi ha fatto quasi ridere Sai quanto tenga alla sua carrozza bene quella no, dice, quella no! E come se questa fosse veramente una cosa da ridere la vecchia mamma duchessa si mise a ridere a ridere e a fingere che quelle scosse di riso le impedissero di seguitare a dire alla figlia questaltra condizione che via, non era altro che ridicola. - Vuole che prenda a nolo, dice, una carrozzella per venire da te. Permette però che usciamo insieme, a passeggio, con questa con quella no! con quella no! eh, quella quella - Quanto mi vuol dare? - domandò Elisabetta. La mamma finse ancora di non capire, o piuttosto, di non aver bene inteso per prendere tempo e preparare questaltra risposta, chera la più angustiosa. - Di che? - disse. - Di dote, mamma. Era qui il punto. Non si faceva la minima illusione, Elisabetta. Sapeva che colui non la avrebbe sposata per altro. Aveva anche sette anni più di lui, e riconosceva che, già appassita, peggio! disseccata senzessere stata mai in fiore nel silenzio e nellombra di quella casa oppressa da tante cose morte, non aveva nulla proprio nulla in sé, da suscitare e accendere il desiderio dun uomo. Senza il danaro, neppure lambizione di diventare - fosse pur soltanto di nome - genero del duca di Rosàbia sarebbe valsa a fargliela accettare. Già glielo aveva lasciato intendere chiaramente forse prevedendo che il duca non si sarebbe mai abbassato a considerarlo e a trattarlo da genero; oh, aveva avuto finanche lardire di confessarle che egli Fabrizio Pingiterra, essendo come il duchino di cui godeva lamicizia di sentimenti democratici e liberali, quasi quasi faceva un sacrificio a imparentarsi con un patrizio didee cosí notoriamente retrive; ma che per lei lo faceva volentieri, per lei cosí mite e buona; unicamente per lei. - Cioè, unicamente per il danaro, - aveva ella tradotto fra sé, senza schifo né ribrezzo. No no: né schifo né ribrezzo: tenere alte, ben alte - questo sí - gelosamente custodite e nascoste, in vetta allo spirito la nobiltà e la purezza dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri, perché non sinsozzassero minimamente nel contatto indegno; ma poi, abbassarsi fino a lui, lasciar sospettare di sé le cose più vili, umiliarsi, concedersi, abbandonarsi - questo no questo non doveva farle né schifo né ribrezzo, perché era necessario, inevitabile, per arrivare allo scopo; voleva vivere, vivere: cioè, esser madre, voleva: un figlio voleva, suo, tutto suo; e non avrebbe potuto averlo altrimenti. Questa frenesia le era nata e divampata, dando con tutto il cuore, con tutta lanima tutte le cure duna madre e fino il sonno delle sue notti a quei due nipotini andati via da un mese ai due figliuoli della cognata che, aprendo gli occhi avevano acceso lalba non solamente nelle tenebre di quel palazzo, ma anche nellanima di lei che nera piena; unalba duna dolcezza e duna freschezza inesprimibili, che lavevano tutta rinnovellata. Ah che fuoco e che tortura a non poterli far suoi, suoi del suo sangue e della sua carne, quei piccini a furia di stringerli a sé e di baciarli e di renderli padroni assoluti di lei là, coi loro rosei piedini su la sua faccia, cosí, sul suo seno, cosí. Perché non avrebbe potuto averlo, lei, un figlio suo, veramente suo? Sarebbe impazzita dalla felicità! Avrebbe sofferto qualunque umiliazione, qualunque vergogna, anche il martirio per la gioja dun figlio suo! Poteva non accorgersi di questo il giovine precettore chiamato a dare i primi tormenti dellalfabeto a quei due bambini là su le ginocchia stesse della zietta, che essi non volevano lasciare neanche per un momento? Ora, tutto stava che egli accettasse quei patti e quelle condizioni. Niente dote, pur troppo: un semplice assegno di venti lire al giorno, e le spese per larredo duna modesta casetta. Comprendeva Elisabetta che, quanto più duri quei patti, tanto più cara avrebbe pagata la sua felicità, se egli li accettava. Attese, spasimando dansia, che la madre quella sera stessa glieli comunicasse. Ecco, egli era di là. Povera mamma santa, chi sa quanto doveva soffrire in quel momento! E lei? lei? Si torceva le mani, si nascondeva gli occhi, si premeva le tempie, serrava i denti e con tutta lanima protesa verso di lui gli gridava: - Accetta! accetta! tu non sai qual bene puoi avere da me se accetti! poi tendeva lorecchio. Ecco: se egli non accettava, la mamma sarebbe apparsa da quelluscio come unombra, povera mamma, con le braccia cadute. Se accettava, invece, ah se accettava, la avrebbero chiamata di là Oh Dio quando? quando? ancora? Apparve come unombra la vecchia mamma da quelluscio, e di nuovo Elisabetta, guardandola, si sentí morire. Ma, come già la mattina, quella le si accostò e, posandole una mano sulla spalla, le disse chegli aveva accettato; solo si era lasciato prendere dalle furie per il patto di salire dalla scaletta della servitú! Ma santo Dio, se lo scalone era chiuso per tutti! se era sempre salito di là! Basta; sera molto sdegnato e, per non addolorarla troppo con la vista del suo come aveva detto? già, rimescolamento, era andato via per non rimettere piede mai più, mai più nel palazzo; si sarebbero però veduti fuori, ogni giorno, per la scelta della casa e la compera degli arredi; voleva che tutto si facesse nel più breve tempo possibile. Ma figurarsi! subito, di volo! Parve che la gioja mettesse le ali a Elisabetta; e, bella no, bella non poteva renderla; ma di quanta luce le accese gli occhi, di che dolce e mesto fascino le animò i sorrisi di quanta timida grazia i modi, per ammansare lo sdegno di quelluomo, per compensarlo delle offese alla sua dignità per dimostrargli, se non proprio amore, remissione intera e riconoscenza! La casetta fu presto trovata fuorimano, quasi in campagna, in via Cuba, tutta fragrante di zàgare e di gelsomini; il corredo, ricco di trine di nastri di ricami, era già pronto da un pezzo; i mobili, semplici, quasi rustici, appena comperati furono messi a posto, e il matrimonio, senzinviti e senza lintervento del duca quasi clandestino, poté esser concluso nel tempo più strettamente necessario per le pratiche e le formalità civili e religiose. Con tutta quella furia, nessuna sposa più dElisabetta andò a legarsi conscia della gravità e della santità dellatto. E per circa quattro mesi, con la gioja che le raggiava come un fascino da tutto il corpo trasfigurato riuscí a legare a sé amorosamente il marito, cioè fino a quando ebbe bisogno di lui. Poi si accecò nellebbrezza del primo segno rivelatore della sua maternità, e non vide allora più nulla; non le importò più di nulla: se egli usciva e tardava a rincasare; se non rincasava affatto; se le mancava di rispetto e la maltrattava; se le portava via e le spendeva chi sa come, chi sa dove e con chi quelle poche lire dellassegno, che la mamma ogni giorno veniva a lasciarle. Non voleva risentirsi di nulla, a nulla badare per non turbare affatto lopera santa della natura che si compiva in lei e che doveva compiersi in letizia, bevendo ella con lanima lazzurra purità del cielo lincanto di quella chiostra di monti che respiravano nellaria accesa e palpitante come se non fossero di dura pietra e il sole, il sole chentrava nelle sue stanzette come non era entrato mai, là, nei tetri saloni del palazzo paterno. - Ma sí, mamma, non vedi? sono felice! felice! La carrozzella daffitto andava quasi a passo per non scuotere troppo la gestante e tutti si voltavano e si fermavano per via a mirare con espressione di pietà la vecchia duchessa di Rosàbia in quella vetturetta con quella figliuola accanto cosí miseramente vestita, cosí decaduta, scacciata dal padre, maritata di nascosto chi sa quando, chi sa con chi, più squallida che mai, deformata dalla gravidanza, e pur cosí ridente; oh sí, poverina, eccola là, tutta ridente sotto gli occhi della madre pieni di compassione. E la duchessa di Rosàbia, ingannata da quella letizia non avrebbe mai sospettato che quel vile arrivava fino al punto di lasciarle digiuna la figliuola, se un giorno avendo fatto cenno al vetturino di arrestarsi davanti la bottega dun dolciere per comperarle alcune paste Elisabetta con tono scherzoso non avesse trovato modo di dirle che invece di quelle paste, se la mamma aveva da spendere, avrebbe preferito qualche cosa di più sostanzioso e che le avrebbe insegnato lei dove poteva darle da mangiare: lí presso alla sua casetta in un orto, nella capanna duna vecchia contadina che aveva tanti colombi e tante galline e le vendeva le uova ogni giorno. Fame, fame, aveva proprio fame, lei. - Ma tu non mangi a tavola? - le domandò la mamma, vedendo, di lí a qualche ora, la figliuola seduta a una tavola rustica davanti alla capannetta nellorto di quella contadina, divorare, anche con gli occhi, un galletto arrostito. Ed Elisabetta, ridendo e senza smettere di mangiare: - Ma sí! tanto mangio tanto! ma non mi sazio mai, vedi? mangio per due! Intanto, di nascosto la vecchia contadina faceva alla duchessa certi cenni con gli occhi e col capo, che questa non capiva. Capí qualche tempo dopo, quando, entrando nella casetta della figlia la trovò invasa da tante guardie di questura che vi facevano una perquisizione giudiziaria. Fabrizio Pingiterra, accusato di falso e come affiliato a una banda di truffatori, era scappato, non si sapeva se in Grecia o in America. Come la vide, Elisabetta le corse incontro quasi a ripararla, a escluderla dalla vista di quello spettacolo e prese a dirle affollatamente: - Niente, mamma, niente! non ti spaventare! Vedi sono tranquilla! Ringraziamo Dio, anzi, mamma, ringraziamo Dio! - E le soggiunse piano in un orecchio, vibrando tutta: - Cosí non lo vedrà! non lo conoscerà, capisci? e sarà più mio, tutto mio, tutto mio! Ma lagitazione affrettò il parto, e non senza rischio, cosí per lei come per il nascituro. Quando però ella si vide salva col bimbo, quando vide quella sua carne che palpitava viva, recisa da lei carne che piangeva fuori di lei, che le cercava il seno, cieca, e il calore che le mancava; quando poté porgere al suo bimbo la mammella godendo che entro a quel corpicino uscito or ora dal suo corpo entrasse subito quella sua tepida vena materna sí che il pargolo potesse sentire nel calore del latte ancora il calore del grembo di lei parve veramente che volesse impazzire dalla gioja. E non sapeva capacitarsi perché la madre, pur vedendola cosí, venisse di giorno in giorno a visitarla sempre più dolente e cupa. Ma perché? La vecchia mamma alla fine glielo disse: aveva sperato che il padre, ora che la figlia era sola lí abbandonata, si sarebbe piegato a riaccoglierla in casa: ebbene, no, non voleva. - Per questo? - esclamò Elisabetta. - Oh povera mamma mia! Me ne duole per te; ma io piangerei, credi, se dovessi portare là, in quella tristezza in quella oppressione, il mio bimbo, che ha tanto riso di luce, qua, vedi? tanta allegrezza! E in mezzo alla nuda, santa semplicità della casetta levò alto sulle braccia il suo bambino al sole che entrava festivamente, con la frescura degli orti, dai balconi spalancati. Novelle per un anno di Luigi Pirandello VEXILLA REGIS Prima Parte Uscito? Cosí per tempo? E perché? La signorina Alvina Lander, tanto alta di statura, quanto nel corpo magra; lunga di gambe e le braccia ossute, ciondoloni; lenorme volume dei capelli ritinti dun color doro scialbo e cascanti su gli orecchi, su la fronte e, in neglette trecce, su la nuca; picchiò con le grosse nocche su un uscio del corridojo in penombra e attese, abbassando le pàlpebre su i vivi occhietti ceruli mobilissimi. Per infermità di molti anni era insordita, e per questa cagione dolentissima; benché non fosse questa sola. Ce nerano altre, ciascuna delle quali avrebbe potuto fare più che infelice una donna, non che tutte insieme comella spesso soleva esporre allavvocato Mario Furri, della cui figliuola Lauretta era da tredici anni governante. E innanzi tutto, la perdita di tanta vita inutilmente; poi, un certo tradimento, di cui il signor avvocato era a conoscenza, e per cui quello stato di servitú in Italia; e la debolezza, se non la vecchiaja, venuta prima del tempo e la ignoranza infine delle cose del mondo causa di tanti mali e di tanti mancamenti per i quali veniva accusata, quandinvece avrebbe dovuto essere, non solo scusata, ma compatita e soccorsa anche; mah! mah! Sospettava la signorina Lander, che nellanimo delle persone, con cui praticava fossero impressi due falsi concetti di lei, luno di malizia, laltro di ipocrisia; del che era pur forse cagione la sordità. Ma questo sospetto era in lei ormai invecchiato, e lei nel sospetto. Cosí pure erano invecchiati e tenacemente radicati nellaspra sua gorga tedesca alcuni errori di pronunzia non ostante che ella intendesse benissimo litaliano; troncava, per esempio, certe parole giusto dove non doveva e diceva sighnora e sighnor, con grazia particolare; come si ostinasse a non volere intendere che gli altri dicevano signora e signore. Quanto volte intanto Lauretta aveva gridato avanti o herein? La signorina Lander attendeva ancora lí, paziente e assorta, stirandosi lo scialletto di seta verdastra che teneva sempre addosso: primavera su le spalle e giugno in testa come Lauretta soleva dire. E giugno erano i capelli color di mèsse affienita. Luscio saprí di furia, sbacchiando contro la strombatura e facendo sobbalzare la sorda, a cui Lauretta coi capelli disciolti le belle braccia nude e un asciugamani sorretto col mento sul seno ripeté stizzita: - Avanti! Avanti! Avanti! Scuse della signorina Alvina: ecco eh già, non aveva inteso perché aveva la mente altrove: si scervellava da unora a immaginare che cosa potesse mai essere accaduta al sighnor avvocato uscito di casa sehr umwoelkt, cosí per tempo. - Uscito? Come? - domandò Lauretta. Uscito. Il portiere gli aveva recato, al solito, la posta; ma lettere e giornali erano lí ancora, su la scrivania; quelle, non aperte; questi, sotto fascia. - Was soll man denken, Fraeulein Laura? Lauretta impallidí, con gli occhi appuntati nel sospetto che le balenava davanti: che il padre, oh Dio fosse venuto a conoscere da qualche lettera la morte della sorella, la morte della zia Maddalena, che lei da circa tre mesi gli nascondeva? Ma, e perché era uscito? Rannuvolato, sehr umwoelkt, come diceva la Lander? Indossò in fretta laccappatojo, e corse alla camera del padre, seguita dalla Lander, che ripeteva: - Was soll man denken? Che pensare? Ma sí, questo, senza dubbio: che aveva saputo della disgrazia. Però, dovera la lettera? Le lettere erano lí, ancora chiuse; ma erano tutte? Ah, ecco una busta sul tappetino, strappata. Subito Lauretta si chinò a raccoglierla: una busta listata a nero con un francobollo tedesco! Lindirizzo di minutissima scrittura, diceva Furi in luogo di Furri. La signorina Lander vi fissò gli occhi, impallidendo lei, questa volta e indicando: - Francobollo tetesco - tolse di mano a Lauretta la busta; la esaminò, e aggiunse: - Scrittura feminina. - Sí, carattere di donna, - confermò Lauretta. - Ach Fraeulein! - esclamò allora la signorina Lander portandosi alla fronte le grosse mani da maschio e sollevando la mèsse dei capelli: - Discrazia! discrazia! Certo lettera per me Oh Je! oh Je! - Per lei? Perché per lei? Ma no, - saffrettò a replicare Lauretta non ostante che linterpretazione della signorina Lander che la lettera fosse per lei, le paresse in fondo giusta. - Guardi, - aggiunse, per esortarla a far buon animo, è indirizzata a papà. E poi, se fosse come lei sospetta, perché sarebbe uscito papà? Sarebbe venuto da me, a dirmelo. - Ach nein! nein! - negò subito, recisamente, la Lander, scotendo il capo e frignando in modo comicissimo. - Come no! Certo, - replicò Lauretta, frenando a stento il riso per quel modo di piangere. Ma la signorina Lander seguitò a dir di no col capo e a frignare, mentre Lauretta: - Perché no? - avrebbe voluto insistere; ma ritorse invece a se stessa la domanda guardando la vecchia governante che per la prima volta le appariva come strappata a una vita lontana a lei ignota, e a cui ella non aveva mai avuto occasione di rivolgere il pensiero non avendo mai concepito nella Lander un essere che per sé esistesse o che avesse potuto esistere fuori dei rapporti di vita con lei che da bambina, se la era veduta sempre attorno. - Per chi teme del resto? - le domandò. - Se lei lassú non ha più nessuno? - Doch! - esclamò tra le lagrime la sorda levando gli occhi dal fazzoletto. - Ah sí? - fece Lauretta. - E chi? - Das darf ich nicht Ihnen sagen! - rispose la governante, nascondendosi la faccia tra le mani. - Non posso né debbo dirglielo. - E se ne uscí, ripetendo tra il pianto la preferita esclamazione: - Oh Je! oh Je! Quando Mario Furri tornò a casa Lauretta era ancora lí, nella camera di lui, appoggiata alla scrivania e assorta. - Oh babbo! Che è accaduto? Il Furri guardò la figlia in uno smarrimento di vertigine come se la vista di lei e la subitanea domanda gli avessero dentro arrestato con freno violento un tumulto. Era pallido; impallidí vieppiù, mentre pur si sforzava a sorridere. - Che è accaduto? - domandò a sua volta, con voce mal ferma. - Sí, alla signorina Alvina. Sta a piangere di là; sostiene che tu hai ricevuto una lettera per lei dalla Germania. - Per lei? Va, dille che è matta! - rispose il Furri urtato, con asprezza. - Ecco appunto! non era per lei! - esclamò Lauretta. - Glielho detto; e lei, no: oh Je! oh Je! Abbiamo trovato questa busta per terra e, che vuoi? tu non sei mai uscito di casa cosí presto; abbiamo temuto che tu, sí siamo entrate. - Un improvviso rossore infiammò il volto di Lauretta, come se le fosse nato il dubbio daver commesso unindiscrezione. Si smarrí. Il padre allora sorrise mestamente dellimbarazzo della figliuola e, carezzandola sotto il mento, le disse: - Non è nulla, non è nulla. Va di là, lasciami vedere la posta. - Sí, sí io, guarda: ancora spettinata - fece Lauretta scappando via sorridente e tuttavia confusa. Ma poco dopo, ecco picchiare alluscio del signor avvocato la signorina Lander con gli occhi rossi dal pianto frenato a stento dal fazzoletto che teneva in mano pronto, se mai, a porre un altro argine. - Che vuole da me? - le disse il Furri duramente, senza darle tempo daprir bocca. - Chi le ha detto che ho ricevuto una lettera per lei? Lei entra qua; fruga tra le mie carte; trova una busta che non le appartiene, e subito le salta in capo non so che cosa. Ma mi dica un po, di grazia, chi può mai averle scritto da Wiesbaden? e che sciagura potrebbe esserle occorsa? So, so chella commette linqualificabile leggerezza di scrivere ancora alla sorella di quel signor Wahlen che ha moglie e figliuoli e debbo sperare non si curi più di lei né punto né poco. Può esser morta la sorella? può esser morto lui? Che gliene deve importare? scusi. - Ach nein! - strillò a questo punto, ferita nel cuore, la signorina Lander. - Patre di famiglia! No, no, non dica questa cosa, sighnor! Morto? Morto? - Non è morto nessuno! - gridò a sua volta il Furri. - Le ripeto che la lettera non è per lei, e non mi faccia perdere la pazienza con codeste follie. Guardi del resto il bollo postale: Wiesbaden, vede? Se non si rassicura, telegrafi a chi sa lei, e mi lasci in pace! Voglio restar solo; è permesso? La signorina Lander non rispose; si portò il fazzoletto agli occhi e si mosse per uscire, scotendo il capo certo col sospetto che ora ella non avrebbe potuto assicurarsi più che qualche lettera potesse capitare nelle sue mani che non fosse prima aperta dal signor avvocato. Il Furri, quantunque avesse ben altro per il capo, la seguí con gli occhi, compreso di stupore: - Quella vecchia lí ingannata in gioventú e tradita dallamante ammogliatosi poi con unaltra donna non solo si occupava ancora, dopo tantanni, della vita di lui fino a farne segretamente la vita stessa del suo cuore; ma, sapendolo nella miseria, gli faceva pervenire, per via indiretta, tutti i suoi risparmi e pareva non avesse altro piacere o sollievo se non quanto di lui pensava fantasticando dietro le notizie che gliene dava una sorella con la quale era in corrispondenza, o davanti al ritratto di lui custodito in un cofanetto insieme con quelli dei figliuoli non suoi ma che come suoi ella amava - quella vecchia lí. - Signorina! - chiamò il Furri improvvisamente, scotendosi, mentrella stava per varcare la soglia. La vecchia signorina si volse di scatto; tese le lunghe braccia e ruppe in singhiozzi: - Morto, è vero? Morto! Morto! - No, perdio! Vuoi proprio farmi uscire dai gangheri questa mattina? - tuonò il Furri. - Voglio sapere qualcosa da lei. Segga, la prego. La Lander non piangeva più: imbalordita, con gli occhi rossi, guardava il Furri e nellattesa, era a tratti scossa da certi singulti nel naso. Il Furri stette un po con una mano su gli occhi, come per vedere quel che pensava dentro e studiare il modo di manifestarlo. - Ricordo che lei una volta, moltanni or sono, mi disse che conosceva la famiglia de Wichmann, è vero? - Sí, - rispose con esitanza la Lander, non intendendo il perché di quella domanda perché ormai non poteva più fare a meno di riferir tutto al suo segreto tormento. - La famiglia de Wichmann, conosco benissimo. Frau de Wichmann non stava molto lontano dabitazione da me, ciusto nella Wenzelgasse. - Lo so, lo so, - disse il Furri recisamente, per impedire che la vecchia governante richiamata dal ricordo al paese natale, si perdesse in inutili particolari, a lui per altro notissimi. - Mi dica: oltre alla vecchia zia della signora quella Frau Lork che abitava a Colonia sa ella se la famiglia de Wichmann avesse altri parenti in altre città della Germania? - La città di nascita della sighnora de Wichmann, - rispose la Lander, dopo aver cercato nella memoria - è Braunschweig. - Lo so! - interruppe di nuovo il Furri. - Sono andato fin lassú; ma la madre della signora, che vi abitava ormai sola, era morta da circa un anno, come morta trovai pure a Colonia Frau Lork, la zia. A Braunschweig mi dissero che a Duesseldorf abitava un cugino della de Wichmann: ma a Duesseldorf il cugino non cera più. Vorrei sapere da lei qualche notizia, se per caso ne avesse, dei parenti del marito. - Il luogotenente de Wichmann, - saffrettò a rispondere la signorina Lander con insolita scioltezza di lingua - è morto cloriosamente nella cuerra del Settanta! Ma non so la città di nascita, non so che famiglia. - Né lui né la signora erano nativi di Bonn, dunque, - riprese il Furri. - Vi è nata soltanto la signorina? - Sí, Anny! la mia Aennchen: Hans, come tutti la chiamavano, come maschio, perché era cosí come si dice? tutto spirito un cafallino Hans lha conosciuta lei, sighnor? - Sí, - rispose, più col cenno del capo che con la parola, il Furri. - Qui in Italia? Il Furri ripeté il cenno. - Sono ancora in Italia? - domandò esitante la Lander. - No. - A Bonn, tue anni, non erano più tornate, dopo loro viatcio in Italia: venduta casa, mobilio, tutto. - Lo so, lo so. Io, andando in Germania, dovevo dovevo rimettere nelle loro mani una lettera importantissima da Roma. Non le ho trovate: sono andato in giro per loro, ma cosí, senza nessuna traccia. - E dove sono allora? - domandò costernata la Lander. - Mi arriva ora una lettera da Wiesbaden. Speravo perciò che lei sapesse dirmi, se vi avesse mai avuto residenza qualche parente della famiglia de Wichmann. Se lei non sa, non ho altro da chiederle. Le raccomando - Sinterruppe; stava per aggiungere: - le raccomando di non far parola a Lauretta di questo nostro colloquio; - ma poi, temendo non farle intendere più che non bisognasse, la pregò duscire, e quella uscí stordita, ma pur rassicurata per sé sebbene con la certezza che ci doveva esser sotto qualcosa di grave se il sighnor era cosí umwoelkt a cagione della lettera per cui tanto lei aveva lagrimato. - Hans! - sospirò il Furri, appena rimasto solo, tentennando leggermente il capo. E quasi imitando una voce che venisse da molto lontano, aggiunse: - Riesin meine liebe Riesin - Strizzò gli occhi contrasse il volto come per un interno spasimo insopportabile e si mise a passeggiare per la camera mormorando a capo chino: - Ora! Ora! - Gli occhi a un tratto gli andarono sulla busta, lí su la scrivania; la prese e rilesse, con gli angoli della bocca contratti in giú dallo sdegno: - Furi. Ha dimenticato perfino il nome. Trasse di tasca la lettera listata a nero, ma non ebbe animo neanche di posarvi lo sguardo, e la richiuse nella busta lacerata. Si rimise a passeggiare. Poco dopo, quasi attirato dalla propria imagine, si fermò davanti allo specchio dellarmadio e, nel vedersi cosí stravolto impallidí e si premé forte con una mano il grosso capo calvo, guardandosi fiso negli occhi imponendo a se stesso di calmarsi, di domare linterna agitazione. Sparve subito infatti la contrazione della fronte, gli ritornò agli occhi, quasi velati da costante cordoglio lo sguardo fioco, che sintonava al pallore del volto contornato da una corta barba brizzolata. Tutto il corpo stanco dimostrava una senilità precoce. Di questo suo rapido deperire sera fatta il Furri una tremenda fissazione una costernazione non ovviata mai, alla quale dava in apparenza sostegno di ragione o di scusa il fatto che veramente nessuno della sua numerosa famiglia era pervenuto al limite detà superato da lui ma in quelle condizioni! da lui e dalla sorella Maddalena, credeva ancora per la pietosa cura di Lauretta, vana cura in parte, perché i nipoti lontani per scusare la mancanza di caratteri di colei in ogni lettera erano costretti a ripetere che incessanti infermità le impedivano di scrivere. Ogni giorno per lui poteva esser lultimo! Certo, avvertiva una grande debolezza alle gambe come un abbandono di tutte le membra divenute pesanti. Mormorava di tanto in tanto qualche frase su quel suo stato, e tendeva ludito alle lugubri parole come per sentire egli stesso con che voce le pronunziava. Le improvvise, impulsive ribellioni a questincubo sortivan sempre lo stesso effetto: una maggiore angoscia la riprova chegli era un essere ormai finito. Non era terrore della morte, no: la morte laveva tante volte sfidata, da giovine; ma quel doverla aspettare cosí, quasi spiandola, quel sapere che di minuto in minuto poteva sopravvenire quellinfinita sospensione nellattesa che a un tratto qualcosa dovesse mancargli dentro: ecco il terrore, ecco lorrenda ambascia. - Mario Furri, - mormorò additando e fissando con torvo sdegno la propria imagine nello specchio. Ma limagine ritorse e appuntò contro a lui lindice teso, come se volesse significare: Tu, non io: se tu ridessi, io riderei. Sorrise, difatti, tristemente. Poco dopo si staccò dallo specchio, fermo nel proponimento di non pensare più, per il momento alla lettera inattesa e di studiare poi pacatamente quel che gli sarebbe convenuto di fare. Ritornò alla scrivania per leggere le altre lettere ricevute la mattina. Scorse la prima, scorse la seconda, a metà della terza piegò il capo sulle mani sentendo lincapacità di continuare e quasi la voglia daddormentarsi. Balzò in piedi: la sonnolenza lo atterriva; ma simulò a se stesso che non tanto la paura daddormentarsi lo avesse spinto ad alzarsi quanto un pensiero sortogli in mente allimprovviso: - Era meglio sí, era meglio, per prudenza, raccomandare alla Lander di non far cenno di quella lettera a Lauretta. Non aveva voluto far mai consapevole di nulla la vecchia governante. Si pentiva ora daverle rivolto quelle inutili domande con la sciocca speranza di potere dalle risposte di lei trarre un filo per uscire dal labirinto delle tante sue supposizioni. Ma lavergli la Lander domandato se egli conoscesse Anny lo assicurava che non aveva sospetti di sorta. Gli era poi sovvenuta a tempo la scusa verisimilissima della sua ricerca infruttuosa in Germania quella lettera importante, cioè, da recapitare alla de Wichmann. Anny! Anny! Se egli la conosceva! Tredici anni erano trascorsi dal suo viaggio in Germania che gli si ridestava adesso nella memoria come un sogno turbinoso. Nessuna traccia di lei, né vicina, né lontana. Ma quante notizie tuttavia e quanta parte della vita dAnny non aveva raccolte a Bonn! Aveva voluto visitare finanche la casa abbandonata nella Wenzelgasse come ogni altro luogo della città, per investigare la prima vita di lei; perché nulla, con lajuto delle notizie, al cospetto delle cose intorno, gli restasse ignoto. Lí, per la Poppelsdorf-allée, ella era certo andata a passeggio con le amiche; e lí, su lampio e lungo argine del Reno, aveva certo atteso il piccolo battello a vapore che tutto il giorno come una spola, riallaccia la vita di Bonn a quella di Beuel dirimpetto; o era andata fin dove largine termina in un sentieruolo su la riva che conduce a Godesberg, a diporto, i dí festivi. Tutto, tutto aveva voluto vedere, quasi con gli occhi di lei. E qual segreta corrispondenza non gli era parso di sorprendere tra laspetto di quei luoghi e lindole di Anny! E come le notizie apprese su lantecedente vita di lei e della madre lo avevano confermato nel concetto chegli sera formato di loro! Della madre aveva sentito che tutti parlavano male non quanto però lodio chegli le portava avrebbe desiderato: era antipatica a tutti per le sue arie e velleità nobilesche cosí poco fondate come quel de davanti al cognome, in luogo del von, dimostrava. Notizie, notizie; ma nessuna traccia: nessuna! Come mai ora, improvvisamente, da Wiesbaden, quella lettera? Da Wiesbaden egli era pur passato; vi si era trattenuto otto giorni; ma cera Anny allora? Veramente non aveva più alcun indizio per cercarla in quella città. Era morta dunque a Wiesbaden la signora de Wichmann, come la lettera di Anny annunziava? Quandera morta? Anny non precisava né il tempo né il luogo; non precisava nulla, fuor che il giorno che sarebbe arrivata a Roma. Coi gomiti su la ribalta della scrivania, la testa tra le mani e gli occhi chiusi, il Furri simmerse negli antichi ricordi. Era come se si conficcasse una lama in una vecchia ferita. Ma il pudore delletà, la coscienza dello stato in cui era ridotto, non gli consentivano indugio nella tenerezza di certi ricordi. Ricordando, voleva giudicare; e, giudicando, raffermarsi in un proposito irremovibile. Dietro una porta chiusa, un mondo di cose morte: là dentro il sole non poteva né doveva più penetrare; vi entrava lui per cercare, ma con tal sentimento, come se dovesse trovarvi fra laltro bambole e giocattoli appartenuti a bambini morti cose che le mani dun vecchio dovevano scostare e sfuggire; dopo, avrebbe richiuso la porta e si sarebbe messo a guardia contro chiunque avesse voluto forzarla. In quel nascondiglio bujo dei ricordi era pure una culla abbandonata: la culla di Lauretta ignara. - Sí, la mamma è morta, figliuola mia; morta nel darti alla luce. - E ritratti di lei non ne hai? - No, nessuno. - E comera, babbo? Comera? Il Furri, al ricordo di questo lontano dialogo con la figlia fanciulletta saddentò furiosamente una mano per soffocare i singhiozzi irrompenti che gli scotevano tutta la persona. - Si parte, Lauretta! Domani andiamo via, - annunziò il Furri, uscendo dalla sua camera per la colazione. - Si parte? e per dove? - domandò Lauretta sorpresa. - Domani, babbo, è la settimana santa! - Che importa? Domani, mercoledí, è vero? lessere santo impedisce forse di partire? - No, ma domani è impossibile, babbo! Se non mi do prima a preparare ciò che fa bisogno! Avresti dovuto dirmelo avanti che questanno intendevi anticipare di tanto la partenza. - Ma non si anticipa! Andremo soltanto per una breve ricognizione. Mi spiego: questanno non vorrei andare in montagna, o andarci tardi. E allora ho pensato: la primavera qua, ai Castelli; poi al mare, per te; e, se mai, lultimo mese in montagna, al solito. Ora andremmo per tre o quattro giorni: una visitina ai Castelli. Ti sceglierai il nido, e ritorneremo. Via, padroncina, dite di sí; ne ho bisogno. - Quandè cosí! - esclamò Lauretta. - Grazie, e le mie civiltà, - disse il Furri inchinandosi. Lauretta rise del buon umore del padre. Le mie civiltà era il modo daccomiatarsi nelle lettere dun mercante di Torino che provvedeva Lauretta delle stoffe per gli abiti. A tavola poi concertarono litinerario della gita. Il Furri non disse alla figlia, che il giovedí avrebbe dovuto lasciarla sola con la governante. - E allora perché partire domani? - avrebbe potuto domandargli Lauretta, che ora si mostrava tutta lieta di quella partenza improvvisa e già proponeva, giusto per giovedí, unascensione a Monte Cave. E mentre il Furri ascoltava il caro chiacchierio, pensava: - Perché si parte? Se io te lo dicessi, figlia mia bella, figlia mia che ridi. Anny sarebbe, appunto arrivata giovedí. Bisognava chegli si trovasse ad accoglierla alla stazione. Linterno sconvolgimento gli dava intanto uninsolita vivacità di gesti e di parole. Lauretta non ricordava daver mai veduto il padre cosí. E il Furri, nel compiacersi del buon effetto della sua dissimulazione, pigliava animo per la tremenda prova che lo attendeva pur con la coscienza che quello sforzo avrebbe amaramente scontato, se pure non gli sarebbe riuscito addirittura fatale. E anche di questo faceva segretamente carico a colei, e non tanto per sé, quanto per la figliuola. Pensando alla quale, un dubbio angoscioso gli teneva tuttavia lanimo sospeso. Come sarebbe rimasta Lauretta, quando, tra poco, e forse anche per questo colpo improvviso, egli non sarebbe più? Non era forse provvidenziale e quasi un annunzio della sua prossima fine, la venuta di colei? - In premio della tua vita intemerata, in compenso del tuo lungo soffrire e dei tuoi sacrificii non morrai angosciato dal pensiero di lasciare sola tua figlia e senzajuto: eccoti la madre che viene a prendere accanto a lei il tuo posto -. Mario Furri era credente, e inoltre, per la sua fissazione, tenuto e legato da superstizioni. Se non che, quale madre veniva a prendere il suo posto? Per Lauretta la sua mamma era morta. Chi sarebbe stata ora costei? Unestranea, unintrusa che, comunque, non avrebbe mai potuto incarnare limagine che la figliuola fantasticando in un passato senza ricordi, sera creata della propria madre morta nel darle la vita. Quale comunione daffetti, da un altro canto, avrebbe potuto stabilirsi tra colei e la figlia se egli le avesse detto tutto? Era meglio aspettare, prima di prendere una decisione; vederla, parlarle. Soltanto - ah questo sí! - condurre lontano la figlia, sottrarla a ogni probabile pericolo. Partirono la mattina dopo. Non fu possibile a Lauretta impedire che la signorina Lander si mettesse un cappellaccio di paglia che pareva un canestro rovesciato su la mèsse dei capelli. La vecchia governante portava con sé il cofanetto, overano custoditi i ritratti del signor Wahlen e famiglia; e sostinava intanto a sorprendere di tratto in tratto evidentissime somiglianze tra quel lembo laziale e le contrade del Reno presso Bonn. Lauretta ebbe lingenuità di mettersi a discutere con lei, ravvicinando piuttosto Monte Cave coi boschi e i laghi a un pezzo di Svizzera lí - che delizia! - a due passi da Roma, con di più il mare, che di lassú si scorge benissimo, specie nelle notti di luna. Ma no; Monte Cave con la vetta incoronata daceri e faggi, per la signorina Lander era, naturalmente, tal quale il Drachenfels; tanto vero che, ove lí, su la vetta, ci sono le rovine dun antico castello qui cè un convento: tal quale! E se nappellava al sighnor avvocato. Il Furri non badava a quei discorsi; guardava fuori, dal finestrino. Ricordava, e gli pareva di sognare: ora, come allora, in treno: da Novara andava a Torino; gli era nata una bambina; andava in fretta per una balia; la bambina era là, dietro quei monti, in una campagna presso Novara, con la madre. - Babbo, scommessa fatta! - gridò a un tratto Lauretta. - Rinunzio al mare, rinunzio alle Alpi: questestate, a Bonn sul Reno! - Che scommessa? - domandò il Furri, turbato. - Tra me e Fraeulein Lander. - No, io - balbettò la signorina Alvina, per scusarsi. - Ecco, si scende! - interruppe entrambe il Furri. - Vedremo poi, vedremo. Si sforzò di parer lieto tutto quel giorno a Castel Gandolfo, ad Albano: la sera, rientrando allalbergo per la cena annunziò alla figlia che la mattina seguente, per tempo avrebbe dovuto trovarsi a Roma per un affare che sera dimenticato di sbrigare - E Monte Cave? - domandò Lauretta contrariata. Ma infine si rimise. Dalla finestra dellalbergo, la mattina dopo, gridò al padre che partiva: - Aspetto di scrivere che tu sia ritornato! E il padre, già in vettura per la stazione, assentí sorridendo. Una veste nuova di mezza stagione e un cappellino di paglia: ecco a che pensava in quel momento la figlietta sua. - La riconoscerò? - domandava a se stesso il Furri passeggiando su la banchina della stazione, in attesa del treno da Firenze. Socchiudendo gli occhi, richiamava limagine di lei, rilevata e spirante nella sua memoria di lei a diciannove anni: in una testina da birichino, coi capelli tagliati a tondo maschilmente due occhietti furbi brillanti e provocanti, quasi armati di spilli luminosi, e la bocca accesa, dai piccoli denti pari aperta sempre a un riso vibrante di fremiti, dalla quale sgorgava la voce tutta trilli e scivoli; alto il corpo agile e svelto su lesilissima vita, ma dovizioso il seno e incarnate le guance. E ora? Il Furri computava gli anni: doveva già averne trentacinque e poiché aveva potuto abbandonare la figlia appena nata e vivere tantanni senza domandarne notizia ignorandone finanche il nome, poteva essere, nellanima e nel corpo, se non più troppo giovane come prima, molto giovane ancora; a ogni modo, giovane. E lui? Non che sperare, riteneva il Furri assolutamente inammissibile chella potesse riconoscere in lui in quel suo corpo cadente, nel volto già disfatto, il Mario dallora, il gigante: il Riese come lei lo chiamava pretendendo chegli chiamasse lei Riesin, gigantessa, meine liebe Riesin, e ne rideva giacché quel Riesin lui lo pronunziava cosí dolcemente, come se le dicesse invece: fiorellino. Molta gente attendeva con lui il treno da Firenze già in ritardo. Il Furri pensò di piantarsi presso luscita, per modo che tutti i viaggiatori gli passassero sotto gli occhi. Fu dato finalmente il segnale darrivo. I numerosi aspettanti saffollarono, con gli occhi al treno che entrava sbuffando strepitoso nella stazione. - Roma! Roma! Si schiusero i primi sportelli; la gente accorse ansiosa, cercando da una vettura allaltra. Il Furri non seppe trattenersi alla posta, spinto quasi dallansia degli altri. A un tratto si fermò: - Eccola! Devesser lei! Una signora bionda, vestita di nero sporse il capo dal finestrino, e lo ritrasse subito: un signore aprí dallinterno lo sportello. Il Furri aspettò poco discosto. La signora fece per discendere ma sul predellino si volse verso linterno della vettura ad abbracciare e baciare un bambino di circa due anni: - Adieu adieu, mon petit rien! Era la voce di lei. - Anny! Si voltò, saltò agile e svelta dal predellino, guardò il Furri fermandosi e strizzando un po gli occhi quasi un dubbio che la voce non fosse partita da lui. Ma egli le tese la mano. - Oh - fece Anny accorrendo imbarazzata, con un sorriso nervoso su le labbra. - Aspetta! Le valige, - aggiunse subito, volgendosi verso la vettura. Il signore che aveva aperto lo sportello gliele porgeva. Il Furri spinse subito un facchino a prenderle, e Anny ringraziò in francese il signore; poi si rivolse al Furri aprendo la borsetta da viaggio a tracolla e, traendone uno scontrino, aggiunse in tedesco: - Subito subito, il mio piccolo povero Mopy! Povera bestia! Non vede da tre giorni la sua padroncina! E poi - trasse altri due scontrini dalla borsetta - i bauli! Il Furri quantunque stupito da tanta disinvoltura inutí subito che questa non veniva da sfrontatezza, per come aveva malignato allannunzio dellarrivo ma da vera e propria incoscienza: lo dimostrava leleganza dellabito da viaggio tutta laccurata persona ancora fresca e florida, sebbene di forme più complesse, ma forse perciò più piacente. Ecco, ed era venuta col cagnolino, e non si dava pensiero daltro, appena giunta. - Subito! subito! Prese quasi esitante quegli scontrini; avrebbe voluto gridarle: - Ma guarda prima a chi li dài! Guardami! mi vedi? Come la vista mia non ti fa cadere le braccia? - Si mosse, e lei dietro. - Prima Mopchen! la povera bestia! Poi i bauli Sei venuto solo - riprese ella. - Maspettavo che Il Furri piegò il capo sul petto, alzando le spalle, come se ella lo avesse colpito di dietro. - Come si chiama? Non rispose: seguitò ad andare con le spalle alzate. - Come si chiama? - Non qui! non qui! - pregò smaniando il Furri. - Lauretta. - Ah, Laura Bionda? Egli chinò il capo più volte. - Bionda! E ora tu, tutto bianco, povero vecchio Riese. E dimmi - Parleremo poi, ti prego! parleremo poi, - la interruppe il Furri, non reggendo più alla tortura di quelle domande. Appena ella ebbe tra le mani il cagnolino che gagnolava e si storcignava tutto dalla gioja, cominciò a sbaciucchiarlo a confortarlo con frasucce carezzevoli, e gli diceva che tra poco avrebbe trovato unaltra padroncina: - Laura Mopchen, si chiama Laura bionda, Mopchen e tu cosí nero: e questaltro tuo padrone cosí bianco e brutto e cattivo che non vuol dirti nulla Fa vedere, Mopchen, come bacerai la nuova padroncina Un bacio! Cosí bravo Mopchen! Basta basta Adesso prendi - Aprí la borsetta da viaggio e ne trasse una zolla di zucchero per la bestiola festante. - I bauli, - disse il Furri con voce roca, come se le parole gli facessero groppo alla gola, - i bauli sarà meglio lasciarli qui. - Come! - esclamò sorpresa Anny. - Sí, domani, se mai, manderemo a prenderli. - Ma no, caro! E come faccio io? Vuoi che rimanga cosí? Uno almeno è necessario portarlo con noi. Vieni, ti dirò io quale dei due. Montati finalmente in vettura, Anny cominciò a sentirsi un po a disagio accanto al compagno che si teneva chiuso e quasi ristretto in sé, come se sentisse freddo. Egli non la guardava, guardava innanzi a sé, con le ciglia un po aggrottate, triste e assorto. - Quante cose abbiamo da dirci, - bisbigliò Anny, prendendogli una mano. Egli aggrottò maggiormente le ciglia accennando di sí col capo e traendo un lungo sospiro. - Non mi stringi la mano? Non sei contento chio sia venuta? - domandò sommessamente, poco dopo; e aggiunse: - Eh, lo so Ma vedrai non ci ho colpa. La mamma - Sinterruppe; si portò subito il fazzoletto agli occhi. Il Furri si voltò a guardarla: il fazzoletto era listato di nero. - Parleremo poi, ti prego, Anny! - ripeté, più commosso che intenerito. - Sí, sí, a casa Quieto, Mopy! Oh, ma non credere che sia venuta cosí Non sarei venuta se non avessi incontrato nel Kuhrgarten a Wiesbaden indovina chi? il Giovi lamico nostro di Torino che mha parlato tanto di te Io pensavo non so pensavo tra laltro sí che tu ti fossi ammogliato pensavo che la piccina potesse anche non vivere più - Vive! - mha detto il Giovi. - Sta con lui - E io sono corsa ad annunziarlo a questo mostro qui. È vero, Mopchen? Come tho detto? Vive! vive! la padroncina vive! Noi labbiamo chiamata Mary, è vero? Il Giovi mha anche detto che tu hai preso per lei una governante tedesca, una vecchia, è vero? Laura dunque parla il tedesco, mentre io non so più parlare litaliano. Ho provato col Giovi: lho fatto ridere. Ah, comegli si diverte a Wiesbaden! è sempre quello di prima soltanto, non ha più quellenorme barbone Io non lavrei riconosciuto. Mha riconosciuta lui. Ma a momenti non ha più nemmeno i baffi! Diventa tutto bianco, e non volendo ricorrere ai cosmetici, taglia, taglia, capisci? sarchia anche i baffi, quel bel pajo di baffi! - Perché, Giovi? - gli domandai. - Dice, non lo sa neppure lui - per istinto giovanile, - mha risposto; ma poi sè tolto il cappello e battendosi con una mano il capo calvo ha esclamato: - Eppure, ecco qua: Piazza della Vecchiaja!. - Mha detto che sei calvo anche tu. Fa vedere! Il Furti ebbe quasi limpeto di saltare dalla vettura, fuggire. - Scommetto, - disse, - che tu non hai un solo capello bianco, è vero? - Ah, neppure uno! - esclamò Anny trionfante. - Ti sfido a trovarmene uno! Vedrai. Ma anche la mamma, sai, poverina! Mè morta, sai con tutti quei suoi capelli ancora biondi come loro! Ah i capelli della mamma Io non ne ho neanche la metà. E ora mi parla della madre! pensava il Furri stupito e, ormai, dallincoscienza di colei irritato più a sdegno che a ira. - Ah! - fece Anny improvvisamente, sollevando la mano di lui, che teneva ancora nella sua. - Il mio anellino! Fa vedere! - E poiché egli ritrasse la mano quasi istintivamente: - Fa vedere! - insisté Anny. - Oh, come ti stringe il dito! Puoi tenerlo ancora? Non ti fa male? Io, il tuo la mamma me lo levò Credevo lo tenesse nascosto. Lho cercato, non lho trovato. Chi sa che navrà fatto; lavrà buttato via. - Ha fatto bene! - disse il Furri, quasi senza volerlo. - Ah no! guarda: - esclamò Anny, mostrandogli le due mani bellissime. - Non ne ho più tenuti, da allora! Il Furri la guardò fisso e quasi con durezza come non potesse più trattenere le tante domande che gli facevan ressa alle labbra. - Nessuno! - ripeté Anny con fermezza. - Soltanto per pochi giorni quello tolto dalla mano della mamma morta: era lanello nuziale del babbo: una sacra memoria. Novelle per un anno di Luigi Pirandello VEXILLA REGIS Seconda Parte La carrozza si fermò davanti allAlbergo della Minerva. - Ah, stai qui? - domandò Anny, alzandosi col cagnolino in braccio; ma subito aggiunse: - Questo è un albergo. Intendo, intendo. Ma, bada, Laura voglio vederla subito, io! Entrati nella camera loro assegnata, Anny riprese: - Ora, lasciami sola. Tre giorni di viaggio: non ne posso più. Il baule è qui: farò la mia toletta. Tu intanto va a casa, e conducimi qui subito subito Laura. - Ma no, cara, - fece il Furri - non è a Roma. - Non sta con te? Qua, Mopy, qua, - gridò Anny correndo dietro al cagnolino che col musetto aveva aperto luscio accostato e se nera uscito sul corridoio. Poco dopo rientrò con Mopy in braccio e, buttandolo sul canapè gli gridò: - Cuccia lí! - Dobbiamo prima parlare, - riprese il Furri severamente. - Chiudi luscio, ti prego. Ho fatto male a venire: vuoi dirmi questo? Dimmelo semplicemente, ti prego, senza turbarti. Senti - Esitò alquanto, grattandosi celermente linsenatura tra la pinna destra del naso e la guancia con un gesto che il Furri le riconobbe abituale. - Senti. La colpa non è mia, la colpa è del Giovi. Sono venuta spontaneamente, sí, ma egli massicurò più volte che tu vivevi solo solo e sempre in casa e malfermo in salute anche. Dunque ho supposto che - scusami, se rido - che, via! sarei potuta venire. Ho supposto male? Hai ragione: oh, non te ne fo, né potrei fartene un torto. Rido, vedi? La mia parte, infatti, non è bella, ora. Vorrei pigliarmela con quel burlone del Giovi. Ma, poveretto: gli amici non sono obbligati a saper tutto. Via, confessalo, Mario. Non stare cosí. Il Furri sera portate ambo le mani su la faccia, premendovele vieppiù a ogni parola dAnny. - Guardami negli occhi, - riprese questa, cangiando tono, ma pur quasi affettando una seria preoccupazione: - Il caso è grave? altri figliuoli? - Tu non sai ciò che voglia dire averne una! - disse egli con voce vibrante di sdegno scoprendo il volto irosamente e stringendo le pugna come per trattenersi. - Prima di rimproverarmi aspetta che ti dica. Credi forse, Mario, chio non abbia mai pianto? La mamma non cè più, per dirtelo. Ma lessere venuta cosí, col pericolo di rappresentare per te, ora, una parte poco gradita, non è una prova? - Prova di che? - domandò il Furri interrompendo. - Prova della tua incoscienza, per non dire altro! E non già per quello che tu supponi di me e che io potrei prendere per unirrisione, se tu non fossi proprio incosciente: è la parola! Ma non hai neanche occhi per vedermi? Non parliamo di me, non parliamo di me, ora. Vuoi dire che lessere tu venuta è una prova del tuo affetto per tua figlia? - Aspetta, - disse Anny. - Parleremo di questo e di tutto, ma con calma, ti prego. Io mi confondo. Siedi. Ma prima apri, ti prego, quella finestra: un po daria. Cosí, grazie! Oh, siedi, ora: qua, accanto a me; dammi una mano, codesta con lanellino mio. Ora, è vero? ti senti vecchio tu, povero Riese! Ma non importa. Senti: codeste due rughe cattive su le ciglia te le spianerò io. Senti: rientrando in Italia dal treno guardavo la campagna e le ville sparse qua e là. Non era lo stesso paesaggio della nostra villetta, del nostro nido presso Novara chio vedo ancora chiudendo gli occhi, e che ho sempre sempre ricordato; ma era Italia anche lí e campagna, e quel cielo, quellaria, e io respiravo, correndo in treno, come nel bel tempo passato con gli occhi a una villetta lontana, finché non spariva, e poi a unaltra, che gli occhi subito cercavano per non interrompere il sogno; e intanto il cuore mi si riempiva dellantico amore, e non imaginavo che tu dovessi accogliermi cosí. Mi guardi? Non piango, no! vuoi crederlo tu, che sia tutto finito, non io. Perché, Mario? Me lo dici? - Hai bisogno che te lo dica? Ma non mi vedi, ma non lo senti, Anny? Per te era quasi naturale imaginare che potesse accoglierti il Mario dallora: tu sei la stessa, e non sai quello che hai fatto. Lasciami dire cosí: è lunica scusa che potrei trovare per te. Dici di no? E quale altra dunque, sentiamo? Ma lo sai, lo sai tu quello che hai fatto? Lo sai che hai abbandonato la figlia? Per me forse, no; per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito a uccidere il ricordo di te. Per me forse no, non eri morta, mi sopravvivevi. Ma lo sai che per tua figlia tu sei morta, morta davvero e chella è cresciuta e che adesso ha quasi gli anni che avevi tu quando la mettesti al mondo? Lo sai tutto questo? Posso ora dire a mia figlia: No, sai, bambina, non è vero, io ho mentito con te tantanni mi sono divertito a straziare il tuo coricino dicendoti che la tua mamma era morta nel darti alla luce: no sai, la mamma vive, si rifà viva dopo tanto tempo, ed eccola qua, te la presento. Perché ho mentito? bisogna pure che glielo dica. E allora? Ma lo intendi? Come vuoi, che vuoi che le dica? - Non le hai detto nulla? - domandò Anny sorpresa e addolorata. - Ah, tu credevi? - No: imaginavo chella dovesse credermi morta; ma supponevo che tu in questi tre giorni - Lavrei preparata? Come? Ma dimmi, dimmelo tu, quel che avrei potuto dirle - La verità. - Quale verità? La verità, dici? E che ne so io? Quella che so io, no! è troppo brutta: non potevo dirgliela. Perché farti rinascere davanti agli occhi di lei, e farti morire nello stesso tempo nel suo cuore? Anny si levò da sedere e, lisciandosi con ambo le mani i capelli dietro la nuca, disse: - Ma vedo che tu, mio caro, mi credi non saprei Mi fai accorgere dessere venuta con altre, oh ben altre idee delle tue in mente e con ben altri sentimenti nel cuore. Ma già, dopo tanti anni Ma perché io non sono mutata? Lo riconosci tu stesso Capisco, lo dici in male Ma si fa presto, sai, a giudicare dai fatti. - E da che vuoi che giudichi? - Scusa, si reggono i sacchi vuoti? No; e cosí i fatti, se tu li vuoti degli affetti, dei sentimenti, di tante cose che li riempivano. - Affetti? sentimenti?E quale altro più forte di quello per la propria figlia? - Lho abbandonata: tu vedi il fatto. Ma se la piccina, quando sono partita, piangeva, credi che non piangessi anchio? - E intanto - Intanto sono partita, in quello stato dopo tre giorni e sperando di morire, sai, durante il viaggio, senza dirlo a nessuno. Potevo anche morire, solo che mi sopravvenisse una febbre. Dio non volle. Sperai in seguito chEgli volesse invece esaudire il mio voto quello che feci segretamente baciando per lultima volta la creaturina: Ci rivedremo, quando Dio vorrà!. La mamma è morta; sono corsa qui; e non Dio, ma tu pare che non voglia farmela vedere. - Ah sí? E centra anche Dio, nella tua partenza? La volle Dio? Perché te ne partisti? - Ma lo sai, la mamma - Ah, la mamma! E non potevi tu dirle: Come pretendi che la figlia non abbandoni la madre mentre vuoi che io abbandoni la mia creaturina? - Ragioni bene; ma non osservi due cose. Prima: che ella, madre, mi avrebbe abbandonata, se io mi fossi ricusata di seguirla: e non dovevo, capisci? non dovevo, perché noi non avevamo più nulla, tranne una misera pensioncina: tutto quello che avevamo era mandato a me a me soltanto dal fratello di mio padre, di cui dovevo raccogliere, comho raccolto, leredità. Per certe sue idee quel mio zio non poteva soffrire la mamma. Ella dunque se ne sarebbe andata sola, incontro alla miseria oh credi! non era donna daccettare da me ajuto, se la lasciavo andar via. Era cosiffatta: piuttosto morir di fame! Potevo permetterlo? - Ma ella poteva rimanere qua con noi! - Ecco laltra osservazione. Doveva stare con te e todiava. Sosteneva che tu le avessi sedotta la figlia. Per quanto io le dicessi, non riuscii mai a toglierle questidea dal capo. Quante volte le chiedemmo perdono, ricordi? a te faceva le viste di perdonare, perché dentro meditava la fuga e temeva che tu scorgendo ancora in lei avversità per il nostro matrimonio, non mi sottraessi a lei unaltra volta; ma a me, no, no, mai! E invano io ti difendevo, e le dicevo che le tue intenzioni erano state oneste, sempre tanto vero che le avevi prima chiesto la mia mano, che la nostra fuga da Torino era avvenuta dietro il suo rifiuto. Ah sí! vedi, questo le toglieva appunto la ragione: che noi con la violenza e col tradimento avessimo voluto forzare la sua volontà. E i primi mesi, lí in campagna, ricordi? ti portò per le lunghe, prima con la scusa delle mie carte da sbrigare a Bonn poi con laltra del mio stato che non comportava più di presentarmi in chiesa e al municipio. E intanto per non legarmi maggiormente con cure e sollecitudini alla creaturina che portavo in grembo, non volle, ricordi? chio preparassi da me il corredo: volle che tu lo facessi venire belle fatto da Torino. E come ci spiava, ricordi? Io ti consigliavo pazienza; e tu ne avevi, povero Riese, sperando compenso nellavvenire. Ah, quei mesi! quei mesi! - Tu sapevi dunque, - disse il Furri concitato, - il delitto che tua madre meditava, e non me ne dicesti nulla? - No, no! allultimo lo seppi! negli ultimi sei giorni! Voleva abbandonarmi; allora; in quel punto; quandio avevo più paura e più che mai bisogno di lei! - Infame! - muggí il Furri tra i denti. - No, non dirlo! - pregò Anny. - Aveva in petto il suo cuore! Se ci avesse avuto il tuo o il mio non lavrebbe fatto! Per lei linfame eri tu, e io la colpevole da punire. La pregai, la scongiurai, figúrati come, in quel punto! E lei irremovibile. E allora io promisi sí, ebbi paura e poi pensai a lei - vecchia, senzajuto - e a me - sola senza più la mamma accanto, in un paese che non era il mio - E a me non pensasti? a me? a tua figlia? - Sí, sí, Mario Ma in quel punto, senza mia madre, sentii di non poter vivere. Ti conoscevo da cosí poco ti amavo! sí, ma avevo tanta soggezione di te: io non so, tu, col tuo carattere con la tua serietà, mi avevi domata io ero una bambina allora e in quel punto, in quel punto - E poi? - domandò egli. - Poi? Partii con la fiducia che la mamma si sarebbe piegata tra breve, assistendo ogni giorno al mio tormento. Andammo a Neuwied, cioè ci fermammo colà, perché io non potei più proseguire il viaggio; mi ammalai, fui per morire, Mario: quattro mesi a letto. Ah, se tu mi avessi vista, quando mi rialzai! Scrissi allora, sai? di nascosto, scrissi a quel signor Berti che era a Novara, e che veniva qualche volta a trovarci in villa mi désse notizia della bambina, mi dicesse soltanto: vive! nientaltro; non lo disturberei più, mindirizzerei in séguito ad altri, e se ad altri non potessi mi terrei paga duna sua sola notizia, la meno precisa, ma me la désse. Nulla, non ebbi risposta. Attesi, attesi. Poi volli persuadermi che la creaturina fosse morta, e che il Berti non avesse voluto darmi questa notizia o che, se viva ero morta io per lei almeno fintanto che la mamma ma vedi: questo mi ripugnava: sperare su la morte della mamma. - E su quella della figlia, no! per distrarti - è vero: mi sono distratta. Dopo la malattia. Mi parve duscire da un sogno angoscioso; e che tutto fosse finito. Ma comio abbia vissuto, non te lo saprei dire. Non lo so nemmeno io: perché non sapevo nulla di voi. E la mamma intanto mi spingeva, mi assediava, cercava ogni mezzo per divagarmi. E se tu ti eri ammogliato? e se la bambina era morta davvero? Tanti pensieri tanti sogni e nulla di certo, né per me, né per voi Ma sempre dentro di me qualcosa che mimpediva daccogliere la vita allinfuori delle minute frivolezze o dei piccoli avvenimenti senza vero interesse e senza scopo. Cosí ho vissuto fino alla morte della mamma. Che debbo dirti di più? - A Neuwied! - mormorò il Furri assorto, dopo un lungo silenzio. - Quanto ti ci sei trattenuta? - Oh, a lungo! più dun anno. Poi siamo andate a Coblenza. - Eri dunque a Neuwied! E io ci passai, al ritorno. - Tu? - Io. Venni a cercarti; senza nessuna traccia. Fui a Bonn, a Colonia, a Braunschweig, a Duesseldorf, seguendo qualche indicazione raccolta qua e là. Passai da Neuwied, ritornando in Italia, ma non mi fermai: già non ti cercavo più! Fui anche a Wiesbaden. - Povero Mario! - fece Anny con tenerezza. - Ma a Wiesbaden eravamo andate in questultimi anni soltanto, per invito dello zio, che è morto, poveretto due anni fa: era solo, vecchio e infermo: ci volle in casa, dimenticando gli antichi dissapori con la mamma. Dopo un anno e mezzo è morta lei: quattro mesi come laltro jeri. - Se ti avessi trovata allora! - sospirò il Furri, alzandosi. - Ma vedi, ora, - disse Anny, - son venuta a trovarti io. - A trovare chi? A trovare un morto! Oh Anny! Non vedi? non vedi? Fra tua madre e me e nostra figlia hai scelto quella. Che vuoi ora da me? Tua madre è morta; ma sei morta anche tu per Lauretta! - Oh no, Mario! - fece con orrore Anny. - Aspetta, Anny. Vedi: davanti a te, mè caduto lo sdegno: io non so più parlarti, come forse dovrei. Ma è evidente che tu non sai renderti conto di quello che hai fatto del tempo che è passato, di tutto quello che è avvenuto in questo tempo. Scommetto, che tu imagini ancora Lauretta come una bambina, ed è alta, sai quanto te: è una donna davanti a cui tu, se ora la vedessi, resteresti come davanti a una estranea. Per te il tempo non è passato: lo vedo, lo sento. Tu sei ancora come una ragazza - quella di prima - e vedi, parlandoti mi viene da piangere, perché io sono vecchio, Anny, vecchio, vecchio e finito. No, no, lasciami piangere. Non ho mai pianto. Ma mi vedo davanti ciò che ho perduto, ciò che tu mi hai rubato, e vedi: vorrei qua, sotto i piedi la fossa di tua madre per calcarci sopra la terra con tutta la forza del mio odio! Ah, nessun fiore se cè Dio, crescerà su quella fossa, come nuda e senza un sorriso è stata la culla della figlia mia e squallida e muta la mia vita, per causa di lei, e tua, e tua Ti copri la faccia? Ah, cè da inorridire davvero! Non è, non è reparabile quello che avete fatto. Ora tutto è finito! tutto e per sempre! Non può intenerirmi il tuo pianto. Non ti fo piangere io, ma tua madre. Domandane conto a lei. Ha spezzato la mia vita e la tua: ti ha uccisa per tua figlia. È stata lei: che vuoi ora da me? Io sono morto; non posso farti rivivere. Anny era caduta sul canapè e piangeva arrovesciata sulla spalliera. Il Furri passeggiò un tratto per la camera, poi andò presso la finestra e vi si trattenne fermo nellodio, contro ogni suggerimento pietoso che potesse venirgli dai singhiozzi di lei. Il cagnolino nero si levò su le quattro zampette sul canapè, cacciando il musetto sotto il braccio della padrona; ma Anny lo respinse col gomito; allora Mopy si rizzò con le due zampette anteriori sul bracciuolo, e si mise a ringhiare contro il Furri alla finestra, poi abbajò. Anny si voltò subito a lui, e se lo strinse al petto piangendo. Il Furri si tolse dalla finestra senza guardare Anny. Entrambi stettero a lungo in silenzio. Poi ella, rimesso alla cuccia il cagnolino, si alzò prese da una seggiola una valigetta e laprí per trarne un altro fazzoletto anchesso listato di nero col quale si asciugò a lungo gli occhi. Finalmente disse con durezza nella voce: - Mia figlia non debbo vederla? Il Furri notò lespressione torva del volto di lei e, urtato dal tono della voce, rispose: - Te ne nasce tardi il desiderio. - Io me ne riparto subito! - riprese Anny con la stessa espressione, ma più fiera, e la stessa voce. - Però mia figlia voglio vederla. E scoppiò di nuovo in singhiozzi, nascondendo la faccia nel fazzoletto. - Come potrei fartela vedere? - disse il Furri. - E poi, perché? - Voglio vederla! - insisté Anny tra i singhiozzi. - Anche da lontano, e poi me ne ripartirò. - Ma io - fece esitante il Furri. - Temi che voglia tenderti un agguato? Oh inorridisci tu adesso! Ma è cosí naturale imaginare codesto sospetto in uno che ha accumulato tantodio per rovesciarlo senza alcuna considerazione su una morta! Basta basta Ogni recriminazione è inutile! Sono accorsa a te, alla figlia, col cuore dallora: tu me lhai assiderato. Basta! Comprendo ora anchio daver commesso una follia a venire. - Sí, - disse il Furri, - come un delitto allora, nellandartene. Questo è il mio giudizio. Delitto - disse allora il mio cuore, quando tornai da Torino alla villetta, ove trovai la bambina abbandonata. Follia - mi costringe ora a dire lo stato in cui sono ridotto; ed è veramente cosí, perché tu, che avresti potuto imaginare comio dovessi rimanere allora avresti potuto anche supporre come necessariamente dovevi ritrovarmi adesso. Ma non tè passato neanche per la mente! Tu hai potuto scusare davanti a me quello che hai fatto e addurre come una giustificazione lessere tornata a noi dopo tantanni! Via, via Anny! Misura il baratro che sè scavato tra noi due: tu credi di poterlo saltare a piè pari? Ma io non posso, vedi: mi reggo appena su le gambe, io. Basta, basta davvero. Perché vuoi vedere tua figlia? Tu non la conosci - Voglio vederla appunto per questo! - esclamò Anny tra le lagrime. - Lo so, - riprese il Furri. - Ma la ragione dovrebbe imporre un freno a codesto tuo sentimento, nellinteresse tuo stesso. - No, no! - negò Anny. - Sono venuta qua; so che mia figlia è qua; vuoi che me ne riparta senza vederla? - Ma non è qua, non è a Roma, ti ripeto. - Non è vero! Stai in campagna tu? O lhai nascosta perché hai avuto paura, di la verità! - Ebbene, sí, ma non giova rilevarlo, giacché devessere cosí. - Ah non giova! Per te, si sa. Ma tu andrai a prenderla: voglio vederla, anche dalla finestra: la farai passare di qui, o per via - io non so! Non temere: saprò frenarmi. - Ebbene Ma è una follia anche questa, Anny! Ascoltami: io non temo perché laffetto o il desiderio che hai di vederla non potrebbe spingerti a commettere un altro delitto: quello duccidere in lei lideale senza imagine che ella ha della mamma sua; tu le sembreresti pazza, e tuttal più, come pazza, potresti farle pietà. Ma se ragioni, se la convinci, profanando lidealità vaga e pura e santa che ha di te morta per lei non pietà né alcun altro sentimento buono, credilo, potresti muovere in lei. Di questo sono convinto; perciò non temo. Io dicevo per te. - Oh grazie! Dopo quello che hai detto, ti preoccupi ancora di unaltra spina che mi porterei nel cuore? Quanta carità! E del mio avvenire, adesso, di, non ti preoccupi? Che sarà di me? Ci penso anchio. Tacquero un tratto, tutti e due assorti in questo nuovo pensiero; lui con gli occhi chiusi dolorosamente, nellatteggiamento di chi è solito crucciarsi in cuore senza parola; lei con gli occhi alle punte aguzze delle scarpine. - Ora sono sola, - disse come a se stessa. - Tutto questo tempo sono stata cosí: per aria! unestranea curiosa e leggera in mezzo alla vita di qua, di là. Di vero, di concreto intorno a me, nulla: mia madre, che mi teneva posto di tutto, è vero, ma E la gioventú: un soffio passata cosí senza nulla - Si levò in piedi di scatto con unesclamazione indeterminata: - Bah! A Coblenza, sai? più duno chiese alla mamma la mia mano e poi tanti uh! hanno perduto il tempo a corteggiarmi Ora me ne ritornerò a Wiesbaden, nella casa che mha lasciato lo zio; e chi sa, ci sarà qualche altro ancora - benché io non sia più giovane - che vorrà avere la degnazione di credere che forse valga la pena di continuare a perdere un po di tempo a corteggiarmi, con fine onesto anche, perché no? sono ricca; potrei permettermi il lusso della franchezza: dichiarare che non sono zitellona come mi si crede, benché non sia né vedova né maritata È proprio cosí! Rimango cosí! Bisogna dire che rimango male Mah! Tu in coscienza credi che non puoi né devi fartene un rimorso. Infatti, dici bene: sono voluta andar via io: tu mi avresti sposata subito, allora. Dellesser io tornata, non vuoi tenere alcun conto: non fa più comodo a te, adesso di sposarmi: per mia figlia sono morta, e ho commesso una follia a venire. Si deve dunque chiudere cosí la mia vita? Convieni almeno, via! che la follia che ho commessa non è poi brutta! Sono tornata; mi chiudi la porta in faccia; resto sola, senza più neanche un dolce ricordo, con la memoria soltanto dellaccoglienza che mhai fatta, e senza alcuno stato. Via, via, lascia che veda mia figlia, mi porterò almeno limagine di lei nel cuore; e questa imagine forse - Non concluse, ritenuta improvvisamente dal fare, anche a se stessa soltanto una promessa che poteva esser sacra e che la vita, a una prima svoltata, poteva smentire. Domandò: - Come potrò vederla? - Io torno questa sera in campagna, - disse il Furri con voce arida, - domattina sarò a Roma con Lauretta: domani è venerdí ah; è il venerdí santo! in chiesa Senti: a San Pietro, domattina, per le funzioni: dalle dieci alle undici. Ti troverai lí; io entrerò con mia figlia, e la vedrai. - È religiosa? - Molto, sí. - Allora certo, in chiesa, prega ogni volta per me E se domani io la vedo inginocchiata, dirò: eccola, prega per me. - Anny, Anny - Vuoi che non pianga? Io non sono morta, come tu le hai fatto credere. E a mia figlia che prega per me non posso neanche dire: sono viva, guardami! sono viva e piango per te. Attese un tratto, piangendo, che il Furri le dicesse qualcosa; poi si tolse il fazzoletto dagli occhi e vedendolo chiuso nel cordoglio e col volto contratto si alzò e asciugandosi gli occhi, disse: - Va! va! A domani, dunque Lasciami sola. Verrai a salutarmi? Partirò domani laltro: sabato. - Verrò, - rispose il Furri. - Intanto, a domani. Addio. La prima e più tremenda prova era superata. E quantunque il Furri, in treno con la figliuola, si sentisse ancora sotto lincubo della presenza di colei, pure come se da quel tuffo violento nel passato e dal cozzo interno di tanti opposti sentimenti un po dellantico vigore si fosse ridestato in lui notava che egli, non che soffrire il danno temuto da quellincontro, ne aveva quasi tratto insperata energia; e, più che compiacersene, se ne stupiva. Uscito il giorno innanzi, comebbro, dallalbergo, gli era parso, è vero, che tutto gli fosse girato intorno e aveva avuto appena il tempo e la forza di chiamare una vettura e di salirvi. Ma come aveva saputo poi dominarsi, la sera in presenza della figliuola! Ora il rombar cadenzato del treno imponeva quasi un ritmo al turbinare di tante impressioni e di tanti sentimenti in lui. Si sentiva di tratto in tratto ferire acutamente dalla spina del rimorso infertagli dalle ultime parole dAnny; e allora ripeteva a se stesso: - È passato! è passato! - come se laver potuto jeri andar via a tempo rendesse oggi tardivo e per ciò inutile il rimpianto di non aver ceduto al sentimento di indulgente pietà ispiratogli dalle lagrime di lei. Ma cosí del resto doveva fare! La dura resistenza, per quanto in certi punti ora a lui stesso crudele, era necessaria. E gli bastava posare lo sguardo sulla figlia che gli sedeva dirimpetto per averne conforto e giustificazione. Lauretta gli parlava, e lui guardandola intentamente chinava di tanto in tanto il capo in segno dapprovazione pur senzintendere nulla di ciò che lei gli diceva. - Ma no! ma no! se non mascolti! - gli gridò a un certo punto Lauretta. - Hai ragione - fece lui, riscotendosi e andando a sederle accanto. - Ma con questo fracasso - E allora perché dici, di sí col capo, mentrio invece dicevo di no, che non può essere? - Che cosa? Scusami, pensavo - Già! Come la signorina Lander, quando le parlo e non mi sente. - Che cosa? - domandò la sorda, a sua volta, nel vedersi indicata da Lauretta. - Nulla! nulla! non dico più nulla! - fece questa indispettita, e si mise a guardar fuori. - Brava Lauretta! Oh, senti: se facciamo a tempo dopo la compera dellabito, vuoi che andiamo a San Pietro per le funzioni? - Bravo papà! - approvò Lauretta. - Ma non facciamo a tempo Se andassimo prima a San Pietro? Però - Che cosa? - ridomandò la sorda, vedendosi guardata da Lauretta. - Non dico a lei! - rispose questa, accompagnando le parole con un gesto della mano inguantata; e, rivolgendosi al padre, aggiunse: - Che ne facciamo di lei? Non possiamo mica portarcela in chiesa con quel cappellaccio - Si sa! - rispose il Furri. - Scendiamo prima a casa, e la lasciamo. - Ma si fa a tempo? - A momenti siamo arrivati. Vedi che, se non tascoltavo, pensavo di farti un regalo con la mia proposta. E tu, di la verità, pensavi al negozio delle stoffe; e a San Pietro, no. - Non è vero! - negò Lauretta. - Ma se tu, scusa, hai sentito il bisogno di muoverti giusto la settimana santa Se non fossimo andati via allabito forse non ci avrei pensato, e avrei pensato certo dassistere alle funzioni. Poi supponevo che tu non mi ci volessi accompagnare. Hai tanto da fare, che jeri, prima, hai dimenticato la mia commissione, - fortuna, dico io perché cosí scelgo da me e ti faccio spendere il doppio e poi oggi, non so, mi pareva che avessi la testa tra le nuvole. Figúrati se ti avrei detto: Papà, conducimi a San Pietro. - Eh, lo sapevo! - disse il Furri ridendo. - Hai sempre ragione tu! - Vuoi essere ringraziato? - No no, - rispose egli turbandosi. - Mi ringrazierai dellabito piuttosto, se mi farai spendere molto. - Lo spero bene! - esclamò Lauretta. Il treno, entrato nella stazione quasi scivolando sul binario, sarrestò di schianto, e la Lander, che già sera alzata ricadde improvvisamente a sedere esclamando: - Oh Je! - mentre il cappellaccio di paglia urtando contro la spalliera, púmfete! le saltava sul naso. Lauretta scoppiò a ridere. Il Furri, che non sera accorto di nulla, sconvolto alla vista della stazione dal ricordo del giorno innanzi si voltò di scatto al riso della figlia, colpito: il riso della madre, lo stesso riso! Non laveva mai notato. - Se lei porta cappelli inverosimili! - gridò aspramente alla Lander. E come se la scoperta di quella somiglianza nel riso avesse avuto per lui un significato di condanna cadde in preda a unagitazione rabbiosa di cui la signorina Lander volle per un buon tratto esser vittima ostinandosi a scusare il suo cappello e a incolpare il treno che sera fermato di schianto cosa che in Germania, naturalmente, non soleva mai avvenire. Lagitazione del Furri crebbe di punto in punto, fino a fargli perdere ogni dominio di sé, davanti alla figlia; la quale, stupita dapprima chegli avesse potuto prendere in cosí mala parte lincidente occorso alla signorina Lander non intendeva ora perché avesse quellangosciosa fretta di condurla in chiesa. - Se non puoi, babbo, lasciamo andare! - gli disse. - No no! - rispose recisamente il Furri. - Andiamo subito, anzi! E appena salito in vettura, gli parve che conducesse la figliuola a un sacrifizio entro la chiesa. Non tirava quasi più fiato dallangoscia. E in quella tortura e in quello smarrimento dei sensi non discerneva più se fosse costernato maggiormente per sé o avesse paura per la figliuola. più che determinata paura, sentiva sgomento della chiesa, sapendovi in agguato invisibile, colei, piccola sotto la poderosa vacuità di quellinterno sacro. Traversando la piazza immensa, sporse un po il capo a guardar la cordonata della chiesa in fondo: minuscole persone sparse vi salivano e scendevano, altre erano ferme là in alto. Oh se tra queste colei si fosse fermata ad aspettare! Strinse le pugna come per contenere in sé un impeto rabbioso dodio. Come, come passarle davanti, sotto gli occhi, con la figliuola accanto? - Scese tremando dalla vettura. - Babbo, tu non ti senti bene, - gli disse Lauretta vedendolo cosí stravolto e quasi in preda a brividi di febbre. - Torniamo a casa con la stessa vettura. - No, - rispose, - entriamo! Mi sono troppo strapazzato jeri e oggi. Non è nulla! Dammi il braccio. A ogni passo, sú per lampia cordonata, sentiva appesantirsi vieppiù le membra e lànsito farsi più frequente e più corto. - Aspetta! - diceva alla figlia. Si provava a trarre un largo respiro, guardando intorno rapidamente, e soggiungeva: - Andiamo, non è nulla, un po dasma. Introdottisi attraverso la pesante portiera di cuojo nella enorme basilica, egli lanciò uno sguardo fino in fondo; ma subito la vista gli sintorbidò quasi perduta nella vastità dellinterno, e chiamò sottovoce: - Lauretta - stringendo a sé il braccio di lei, quasi senza volerlo o come per prevenirla di qualche cosa. - Lauretta! - ripeté forte, con schianto, quasi trabalzando nel vedere la figlia lasciare il suo braccio e correre verso la pila a sinistra sorretta dai colossali angeletti. Nello smarrimento, gli parve in un baleno chella accorresse alla madre nascosta lí dietro. Lauretta si voltò interdetta, e tornando a lui sorridente: - Che sciocca! Dimenticavo che oggi non cè acqua benedetta. Tu lo sapevi? - Non mi lasciare, ti prego, - le disse egli non rimesso ancora dallinterno rimescolamento. - Bella figura, se qualcuno mha veduta! - aggiunse Lauretta, guardando intorno. - Bada a me bada a me Dove andiamo? Senti? che cosa cantano? Dallala destra della crociera in fondo venivano le parole confuse del canto. - Sí, glimproperia, - disse Lauretta. - Vedi? è tardi. Andiamo qua a sinistra, al Sepolcro. - Non tra la folla, - pregò lui, vedendo in questaltra ala della crociera un fitto assembramento di gente curva inginocchiata presso la luminaria densa dellaltare di fianco. - No, vieni, vieni qua, al di fuori - rispose lei. - Qua, - e singinocchiò presso il padre. Il Furri a capo chino si provò a volgere gli occhi in giro ma li riabbassò subito su la figlia inginocchiata, come se volesse nasconderla con lo sguardo. E non osando dirlo a lei, diceva piano piano a se stesso: - Ancora? ancora? - non resistendo più a vederla pregare. Era certo che colei la guardava da un punto forse vicinissimo della chiesa, e gli correvano brividi per la schiena, e tremava tutto quasi in attesa che da un momento allaltro colei, non sapendo più trattenersi, irrompesse tra la folla silenziosa, piombasse sulla figlia. Ebbe un sussulto e guardò ferocemente una signora, venuta a inginocchiarsi presso Lauretta. Si voltò: uno scalpiccio confuso veniva dallaltro lato della crociera. - Lauretta Lauretta - chiamò. Ella alzò gli occhi al padre, ancora inginocchiata, e subito sorse in piedi, sgomenta: - Babbo, che hai? - Non resisto più - balbettò il Furri, ansimando. Si mossero per la navata di centro; ma si videro venire incontro solenne la processione verso il Sepolcro. Parve al Furri che tutti gli occhi della folla sopravveniente fossero appuntati su lui e sulla figlia e che tutti gli occhi fossero quelli di colei. In quel punto la madre sconosciuta conosceva certamente la figliuola ignara. Il Furri, impedito dandare, stretto tra la folla serrava con una mano convulsa il braccio di Lauretta, e incoscientemente, con gli occhi annebbiati vaganti in giro, singhiozzava tra sé: - Eccola eccola - e cercava, tra tanti due occhi ben noti, su cui appuntare lo sguardo, come per tenerli lontani. - Eccola - diceva il suo sguardo a quei due occhi, che non riusciva a scoprire tra la folla: - Eccola, è questa, tua figlia! - E stringeva vieppiù il braccio di Lauretta. - Questa, la figlia che tu hai abbandonata, che ignora che tu, sua madre, sia qui, vicina presente Guardala e passa senza gridare È mia, mia unicamente Io solo so quanto mi sia costata, io che lho allevata tra le braccia in vece tua, piangendo tante notti il suo piccolo pianto nel sentirmela sul petto abbandonata da te - Vexilla Regis prodeunt - intonò in quel momento supremo il coro di ritorno dal Sepolcro; e il Furri che non se laspettava, a quelle voci fu quasi per cadere tramortito. - Andiamo via! andiamo via! - ebbe appena la forza di balbettare alla figlia. Tornò, il giorno dopo, allalbergo. - La signora è partita fin da jeri, - gli annunziò il cameriere ossequioso. - Partita? - disse il Furri come a se stesso; e pensò: Partita! Ha veduto la figlia? Era in chiesa jeri? O ha seguito il mio consiglio, ed è andata via senza vederla, senza conoscerla? Meglio cosí! meglio cosí!. Ritornò a casa e, aprendo la porta si meravigliò sentendo Lauretta sonare, lieta e ignara, il pianoforte. Si accostò pian piano e, intenerito si chinò a baciarla sui capelli: - Suoni? Lauretta, senza smettere di sonare, reclinò il capo indietro e rispose sorridendo al padre: - Non senti che hanno slegato le campane? Novelle per un anno di Luigi Pirandello LUCCELLO IMPAGLIATO Tranne il padre, morto a cinquantanni di polmonite tutti gli altri della famiglia - madre e fratelli e sorelle e zie e zii del lato materno - tutti erano morti di tisi giovanissimi, uno dopo laltro. Una bella processione di bare. Resistevano loro due soli ancora, Marco e Annibale Picotti; e parevano impegnati a non darla vinta a quel male che aveva sterminato due famiglie. Si vigilavano lun laltro, con gli animi sempre allerta, irsuti; e punto per punto, con rigore inflessibile seguivano le prescrizioni dei medici non solo per le dosi e la qualità dei cibi e i varii corroboranti da prendere in pillole o a cucchiaj ma anche per il vestiario da indossare secondo le stagioni e le minime variazioni di temperatura e per lora dandare a letto o di levarsene e le passeggiatine da fare, e gli altri lievi svaghi compatibili, che avevan sapore anchessi di cura e di ricetta. Cosí vivendo, speravano di riuscire a superare in perfetta salute, prima Marco, poi Annibale il limite massimo detà raggiunto da tutti i parenti, tranne il padre, morto daltro male. Quando ci riuscirono, credettero daver conseguito una grande vittoria. Se non che, Annibale, il minore, se ne imbaldanzí tanto, che cominciò a rallentare un poco i rigidissimi freni che sera finora imposti e a lasciarsi andare a mano a mano a qualche non lieve trasgressione. Il fratello Marco cercò, con lautorità che gli veniva da quei due o tre anni di più, di richiamarlo allordine. Ma Annibale, come se veramente della morte avesse ormai da guardarsi meno non avendolo essa colto nelletà in cui aveva colto tutti gli altri di famiglia, non gli volle dar retta. Erano, sí, entrambi della stessa corporatura, bassotti e piuttosto ben piantati col naso tozzo, ritto, gli occhi obliqui, la fronte angusta e i baffi grossi; ma lui, Annibale, quantunque minore detà, era più robusto di Marco; aveva quasi una discreta pancettina, lui, della quale si gloriava; e più ampio il torace, più larghe le spalle. Ora dunque, se Marco, pur cosí più esile comera, stava benone non poteva egli impunemente far getto in qualche trascorso di quanto aveva davanzo rispetto al fratello? Marco, dopo aver fatto il suo dovere, come la coscienza gli aveva dettato, lasciò andare i richiami e le riprensioni per stare a vedere, senza suo rischio, gli effetti di quelle trasgressioni nella salute del fratello. Che se a lungo andare esse non avessero recato alcun nocumento, anche lui chi sa! se le sarebbe forse concesse un po per volta; avrebbe potuto almeno provare. Ma che! no, no! orrore! Annibale venne a dirgli un giorno che sera innamorato e che voleva prender moglie. Imbecille! Con quella minaccia terribile sul capo, sposare? Sposare chi? la morte? Ma sarebbe stato anche un delitto, perdio mettere al mondo altri infelici! E chi era quella sciagurata che si prestava a un simile delitto? a un doppio, a un doppio delitto? Annibale sinquietò. Disse al fratello che non poteva assolutamente permettere chegli usasse siffatte espressioni verso colei che tra poco sarebbe stata sua moglie; che, del resto, se doveva conservare la vita cosí a patto di non viverla, tanto valeva che la perdesse; un po prima, un po dopo, che glimportava? era stufo, ecco, e basta cosí. Il fratello rimase a guardarlo col volto atteggiato di commiserazione e di sdegno, tentennando appena appena il capo. Oh sciocco! Vivere non vivere Quasi che fosse questo! Bisognava non morire! E non già per paura della morte; ma perché questa era una feroce ingiustizia, contro alla quale tutto lessere suo si ribellava, non solamente per sé ma anche per tutti i parenti caduti, chegli con quella sua dura, ostinata resistenza doveva vendicare. Basta, sí, basta. Non voleva inquietarsi, lui; gli dispiaceva anzi dessersi in prima alterato e riscaldato. Non più! Non più! Voleva sposare? Liberissimo! Sarebbe rimasto lui solo a guardare in faccia la morte, senza lasciarsi allettare dalle insidie della vita. Patti chiari, però. Stare insieme - niente; noje, impicci - niente. Se voleva sposare - fuori! Fuori, perché il fratello maggiore, il capo di casa era lui; e la casa spettava dunque a lui. Tutto il resto sarebbe stato diviso in parti uguali. Anche i mobili di casa, sí. Poteva portarsi via tutti quelli che desiderava; ma pian piano, con garbo, senza sollevar polvere, perché la salute, lui, se la voleva guardare. Quellarmadio? Ma sí, e anche quel cassettone e la specchiera e le seggiole e il lavabo sí, sí Quelle tende? Ma sí, anche quelle e la tavola grande da pranzo per tutti i floridi figliuoli che gli sarebbero nati sí, e anche la vetrina con tutto il vasellame. Purché gli lasciasse intatta, insomma, la sua camera con quei seggioloni antichi e il divano imbottiti di finto cuojo, a cui era affezionato, e quei due scaffali di vecchi libri e la scrivania. Quelli no, quelli li voleva per sé. - Anche questo? - gli domandò, sorridendo, il fratello. E indicò tra i due scaffali, un grosso uccello impagliato, ritto su una gruccia da pappagallo; cosí antico, che dalle penne scolorite non si arrivava più a riconoscere che razza duccello fosse stato. - Anche questo. Tutto quello che sta qua dentro, - disse Marco. - Che cè da ridere? Un uccello impagliato. Ricordi di famiglia. Làscialo stare! Non volle dire che, cosí ben conservato, quelluccello gli pareva di buon augurio e per la sua antichità, gli dava un certo conforto, ogni qual volta lo guardava. QuandAnnibale sposò, egli non volle prender parte alla festa nuziale. Solo una volta, per convenienza, era andato in casa della sposa, e non le aveva rivolto né una parola di congratulazione né un augurio. Gelida visita di cinque minuti. Non sarebbe andato di sicuro in casa del fratello, né al ritorno dal viaggio di nozze, né mai. Si sentiva venir male, un tremito alle gambe, pensando a quel matrimonio. - Che rovina! che pazzia! - non rifiniva desclamare, aggirandosi per lampia stanza ben turata, intanfata di medicinali con gli occhi fissi nel vuoto e tastando con le mani irrequiete i mobili rimasti - Che rovina! che pazzia! Nella vecchia carta da parato erano rimaste e spiccavano le impronte degli altri mobili portati via dal fratello; e quelle impronte gli accrescevano limpressione del vuoto, nel quale egli, quasi cancellato, vagava come un anima in pena. Via, via, no! non doveva scoraggiarsi; non doveva pensarci più a quellingrato, a quel pazzo! Avrebbe saputo bastare a se stesso. E si metteva a fischiare pian piano, o a tamburar con le dita su i vetri della finestra guardando fuori gli alberi del giardinetto ischeletriti dallautunno finché non avvistava lí sullo stesso vetro, su cui tamburellava, oh Dio, una mosca morta, intisichita, appesa ancora per una zampina. Passarono parecchi mesi, quasi un anno dalle nozze del fratello. La vigilia di Natale, Marco Picotti sentiva venire dalla strada il suono delle zampogne e dellacciarino e il coro delle donne e dei fanciulli per lultimo giorno di novena davanti alla cappelletta parata di fronde; udiva lo schioppettío dei due grossi fasci di paglia che ardevano sotto quella cappelletta; e cosí angosciato, si disponeva ad andare a letto allora solita allorché una furiosa scampanellata lo fece sobbalzare, quasi con tutta la casa. Una visita dAnnibale e della cognata. Annibale e Lillina. Irruppero imbacuccati, sbuffanti, e si misero a pestare i piedi per il freddo e a ridere, a ridere Come ridevano! Vispi, allegri, festanti. Gli parvero ubriachi. Oh, una visitina di dieci minuti soltanto per fargli gli augurii: non volevano che per causa loro ritardasse neppure dun minuto landata a letto. E non si poteva intanto aprire, neppure uno spiraglietto, per rinnovare laria un tantino là dentro? no, è vero? non si poteva, neppure per un minuto? Oh Dio, e che cosera là quella bestiaccia, quelluccellaccio impagliato su la gruccia? E questa? oh, una bilancetta! per le medicine, è vero? carina, carina. E donna Fanny? dovera donna Fanny? Per tutti quei dieci minuti, Lillina non si fermò un attimo, saltellando cosí, di qua e di là, per la camera del cognato. Marco Picotti rimase stordito come per una improvvisa furiosa folata di vento che fosse venuta a scompigliargli non solo la vecchia camera silenziosa, ma anche tutta lanima. - E dunque e dunque - si mise a dire, seduto sul letto, quandessi se ne furono andati; e si grattava con ambo le mani la fronte: - E dunque Non sapeva concludere. Possibile? Aveva ritenuto per certo che il fratello, subito dopo la prima settimana dalle nozze, dovesse disfarsi, cascare a pezzi. Invece, invece, eccolo là - benone; stava benone! e come lieto! felice addirittura. Ma dunque? Che non ci fosse più bisogno davvero, neanche per lui, di tutte quelle cure opprimenti, di tutta quella paurosa vigilanza? Che potesse anche lui sottrarsi allincubo che lo soffocava; e vivere, vivere, buttarsi a vivere come il fratello? Questi, ridendo, gli aveva dichiarato che non seguiva più nessuna cura e nessuna regola. Tutto via! al diavolo, medici e medicamenti! - Se provassi anchio? Se lo propose, e per la prima volta andò in casa dAnnibale. Fu accolto con tanta festa, che ne rimase per un pezzo balordo. Chiudeva gli occhi e parava le mani in difesa, ogni qual volta Lillina accennava di saltargli al collo. Ah che cara diavoletta, che cara diavoletta, quella Lillina! Friggeva tutta. Era la vita! Volle per forza che rimanesse a desinare con loro. E quanto lo fece mangiare, e quanto bere! Si levò ebbro, ma più di gioja che di vino. Quando fu la sera però, appena giunto a casa, Marco Picotti si sentí male. Una forte costipazione di petto e di stomaco, per cui dovette stare a letto parecchi giorni. Invano Annibale cercò di dimostrargli che questo era dipeso perché se nera dato troppo pensiero e non sera buttato con coraggio e con allegria allo sproposito. No, no! mai più! Mai più! E guardò il fratello con tali occhi, che Annibale a un tratto - no, perché? - Che che mi vedi? - gli domandò, impallidendo, con un sorriso smorto sulle labbra. Disgraziato! La morte la morte Già ne aveva il segno lí, in faccia il segno che non falla! Glielo aveva scorto in quellimprovviso impallidire. I pomelli gli erano rimasti accesi. Spenta lallegria ecco lí sugli zigomi, i due fuochi della morte, cupi, accesi. Annibale Picotti morí difatti circa tre anni dopo le nozze E fu per Marco il colpo più tremendo. Lo aveva previsto, sí, lo sapeva bene che per forza al fratello doveva andargli a finire cosí. Ma, intanto, che terribile mònito per lui, e che schianto! Non volle arrischiarsi neanche ad accompagnarlo fino al cimitero. Troppo si sarebbe commosso e troppo dispetto, anzi odio gli avrebbero mosso dentro gli sguardi della gente che da un canto lo avrebbero compassionato e dallaltro gli si sarebbero fitti acutamente in faccia per scoprire anche in lui i segni del male di che erano morti tutti i suoi, fino a quellultimo. No, egli no, non doveva morire! Egli solo, della sua famiglia, lavrebbe vinta! Aveva già quarantacinque anni. Gli bastava arrivare fino ai sessanta. Poi la morte - ma unaltra, non quella! non quella di tutti i suoi! - poteva pure prendersi la soddisfazione di portarselo via. Non gliene sarebbe importato più nulla. E raddoppiò le cure e la vigilanza. Non voleva però in pari tempo che la costernazione assidua, quello starsi a spiare tutti i momenti gli nocesse. E allora arrivò fino a proporsi di fingere davanti a se stesso che non ci pensava più. Sí, ecco, di tratto in tratto, certe parole come: Fa caldo - oppure: - Bel tempo - gli venivano alle labbra, sole, non pensate, proprio sole; non che lui le volesse proferire per sentir se la voce non gli si fosse un poco arrochita. E andava in giro per le ampie stanze vuote della casa antica, dondolando il fiocco della papalina di velluto e fischiettando. La piccola donna Fanny, la cameriera, che non si sentiva ancora tanto vecchia e in parecchi anni che stava lí a servizio non era per anco riuscita a levarsi dal capo che il padrone avesse qualche mira su lei e per timidezza non glielo sapesse dire; vedendolo gironzare cosí per casa, gli sorrideva e gli domandava: - Vuole qualche cosa, signorino? Marco Picotti la guardava dalto in basso e le rispondeva, asciutto: - Non voglio nulla. Soffiatevi il naso! Donna Fanny si storceva tutta e soggiungeva: - Capisco, capisco Vossignoria mi rimprovera perché mi vuol bene. - Non voglio bene a nessuno! - le gridava allora con tanto docchi sbarrati. - Vi dico: soffiatevi il naso, perché pigliate tabacco! E quando uno piglia tabacco, non fa veder certe gocce che pendono dal naso. Le voltava le spalle, e si rimetteva a fischiettare, dimenando il fiocco e gironzando. Un giorno, la vedova del fratello ebbe la cattiva ispirazione di fargli una visita. - Per carità, no! le gridò lui, premendosi forte le mani sul volto per non vederla piangere, cosí vestita di nero. - Andate, andate via! Non varrischiate più a venire, per carità! Volete farmi morire? Ve ne scongiuro, andate via subito! Non posso vedervi, non posso vedervi! Un attentato gli parve, quella visita. Ma che credeva colei, chegli non pensasse più al fratello? Ci pensava, ci pensava Soltanto fingeva di non pensarci, perché non doveva, ancora non doveva! Per tutto un giorno ci stette male. E anche la notte, nello svegliarsi, ebbe un furioso accesso di pianto, di cui la mattina dopo finse di non ricordarsi più. Ilare, ilare, la mattina dopo; fischiettava come un merlo, e ogni tanto: - Fa caldo Bel tempo Quando i baffi, che gli serano conservati ostinatamente neri cominciarono a brizzolarglisi, come già i capelli su le tempie, - anziché affliggersene - ne fu contento, contentissimo. La tisi - poiché tutti i suoi erano morti giovanissimi - gli richiamava lidea della gioventú. più se nallontanava, più si sentiva sicuro. Voleva, doveva invecchiare. Con la gioventú odiava tutte le cose che le si riferivano: lamore, la primavera. Sopra tutte, la primavera. Sapeva che questa era la stagione più temibile per i malati di petto. E con sorda stizza vedeva rinverdire e ingemmarsi gli alberi del giardinetto. Di primavera, non usciva più di casa. Dopo il desinare rimaneva a tavola e si divertiva a far larmonica coi bicchieri. Se donna Fanny accorreva al suono, come una farfalletta al lume, la cacciava via, aspramente. Povera donna Fanny! Era proprio vero che quel brutto padrone non le voleva bene. E se naccorse meglio, quando ammalò gravemente e fu mandata via, a morire allospedale. Marco Picotti se ne dolse soltanto perché dovette prendere unaltra cameriera. E gli toccò di cambiarne tante, in pochi anni! Allultimo poiché nessuna più lo contentava e tutte si stufavano di lui, si ridusse a viver solo, a farsi tutto da sé. Arrivò cosí ai sessantanni. Allora la tensione, in cui per tanto tempo aveva tenuto lo spirito, dun tratto si rilasciò. Marco Picotti si sentí placato. Lo scopo della sua vita era raggiunto. E ora? Ora poteva morire. Ah, sí, morire, morire: era stufo, nauseato, stomacato: non chiedeva altro! Che poteva più essere la vita per lui? Senza più quello scopo, senza più quellimpegno - stanchezza, noja, afa. Si mise a vivere fuori dogni regola, a levarsi da letto molto prima del solito a uscire di sera, a frequentare qualche ritrovo, a mangiare tutti i cibi. Si guastò un poco lo stomaco, si seccò molto sindispettí più che mai della vista della gente che seguitava a congratularsi con lui del buono stato della sua salute. Luggia, la nausea gli crebbero tanto, che un giorno alla fine si convinse che gli restava da fare qualche cosa; non sapeva ancor bene quale; ma certamente qualche cosa, per liberarsi dellincubo che ancora lo soffocava. Non aveva già vinto? No. Sentiva che ancora non aveva vinto. Glielo disse, glielo dimostrò a meraviglia quelluccello impagliato, ritto lí su la gruccia da pappagallo tra le due scansie. - Paglia paglia - si mise a dire Marco Picotti quel giorno, guardandolo. Lo strappò dalla gruccia; cavò da una tasca del panciotto il temperino e gli spaccò la pancia: - Ecco qua, paglia paglia Guardò in giro la camera; vide i seggioloni antichi di finto cuojo e il divano e con lo stesso temperino si mise a spaccarne limbottitura e a trarne fuori a pugni la borra ripetendo col volto atteggiato di scherno e di nausea: - Ecco, paglia paglia paglia Che intendeva dire? Ma questo, semplicemente. Andò a sedere davanti alla scrivania, trasse da un cassetto la rivoltella e se la puntò alla tempia. Questo. Cosí soltanto avrebbe vinto veramente. Quando si sparse in paese la notizia del suicidio di Marco Picotti, nessuno dapprima ci volle credere tanto apparve a tutti in contraddizione col chiuso testardo furore, con cui fino alla vecchiezza sera tenuto in vita. Moltissimi, che videro nella camera quei seggioloni e quel divano squarciati, non sapendo spiegarsi né il suicidio né quegli squarci credettero piuttosto a un delitto, sospettarono che quegli squarci là fossero opera dun ladro o di parecchi ladri. Lo sospettò prima di tutti lautorità giudiziaria, che si pose subito a fare indagini e ricerche. Tra i numerosi reperti trovò un posto donore appunto quelluccello impagliato e come se potesse giovare a far lume al processo, un bravo ornitologo ebbe lincarico di definire che razza duccello fosse. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LEONORA, ADDIO! A venticinque anni ufficialetto di complemento Rico Verri si piaceva della compagnia degli altri ufficiali del reggimento tutti del Continente, i quali, non sapendo come passare il tempo in quella polverosa città dellinterno della Sicilia serano messi attorno come tante mosche allunica famiglia ospitale, la famiglia La Croce composta dal padre, don Palmiro, ingegnere minerario Sampognetta, come lo chiamavano tutti perché, distratto, fischiava sempre, dalla madre, donna Ignazia, oriunda napoletana intesa in paese La Generala e chiamata da loro, chi sa poi perché, donna Nicodema; e da quattro belle figliuole, pienotte e sentimentali; vivaci e appassionate: Mommina e Totina, Dorina e Memè. Con la scusa che in Continente si faceva cosí, quegli ufficiali tra lo scandalo e la maldicenza di tutte le altre famiglie del paese erano riusciti a far commettere a quelle quattro figliuole le più audaci e ridicole matterie; a prendersi con esse certe libertà di cui ogni donna avrebbe arrossito, e anche loro certamente se non fossero state più che sicure che, proprio, in Continente si faceva cosí e nessuno avrebbe trovato da ridirci. Se le portavano a teatro nella loro barcaccia; e ogni sorella tra due ufficiali era da quello a sinistra sventagliata e contemporaneamente da quello a destra servita in bocca duna caramella o dun cioccolattino. In Continente si faceva cosí. Se il teatro era chiuso, scuola di galanteria e danze e rappresentazioni ogni sera in casa La Croce: la madre sonava a tempesta sul pianoforte tutti i pezzi dopera che avevano sentito nellultima stagione, e le quattro sorelle dotate di discrete vocette, cantavano in costumi improvvisati, anche le parti da uomo coi baffetti sul labbro fatti con tappi di sughero bruciati e certi cappellacci piumati e le giubbe e le sciabole degli ufficiali. Bisognava vedere Mommina, chera la più pienotta di tutte nella parte di Siebel nel Faust: Le parlate damor - o cari fior I cori li cantavano tutti a squarciagola anche donna Nicodema dal pianoforte. In Continente si faceva cosí. E sempre per fare come si faceva in Continente, quando la domenica sera sonava nella villa comunale la banda del reggimento ognuna delle quattro sorelle si allontanava a braccetto dun ufficiale per i viali più reconditi a inseguire le lucciole niente di male! mentre La Generala restava troneggiando a guardia delle seggiole daffitto, disposte in circolo, vuote e fulminava i compaesani che le lanciavano occhiatacce di scherno e di disprezzo brutti selvaggi che non erano altro, idioti che non sapevano che in Continente si faceva cosí. Tutto andò bene finché Rico Verri, il quale saccordava prima con donna Ignazia nellodio per tutti i selvaggi dellisola a poco a poco, innamorandosi sul serio di Mommina, non cominciò a diventare un selvaggio anche lui. E che selvaggio! Alle feste, alle matterie dei colleghi ufficiali egli veramente non aveva mai partecipato; aveva assistito soltanto, divertendocisi. Non appena aveva voluto provarsi a fare come gli altri, cioè a scherzare con quelle ragazze subito, da buon siciliano, aveva preso sul serio lo scherzo. E allora, addio spasso! Mommina non poté più né cantare, né ballare, né andare a teatro, e neanche più ridere come prima. Mommina era buona, la più saggia tra le quattro sorelle, la sacrificata colei che preparava agli altri i divertimenti e non ne godeva se non a costo di fatiche, di veglie e di tormentosi pensieri. Il peso della famiglia era tutto addosso a lei, perché la madre faceva da uomo, anche quando don Palmiro non era alla zolfara. Mommina capiva tante cose: prima di tutto, che gli anni passavano; che il padre con quel disordine in casa non riusciva a mettere un soldo da parte; che nessuno del paese si sarebbe mai messo con lei, come nessuno di quegli ufficiali si sarebbe mai lasciato prendere da qualcuna di loro. Il Verri, invece, non scherzava; tuttaltro! e certo lavrebbe sposata, se ella avesse obbedito a quelle proibizioni resistito a tutti i costi agli incitamenti, alle pressioni, alla rivolta delle sorelle e della madre. Eccolo là: pallido, fremente, nel vederla assediata, le teneva gli occhi addosso lí lí per scattare alla minima osservazione di uno di quegli ufficiali. E scattò difatti una sera, e successe un parapiglia: seggiole per aria, vetri rotti, urli, pianti, convulsioni; tre sfide, tre duelli. Ferí due avversari e fu ferito dal terzo. Quando, una settimana dopo, ancora col polso fasciato, si ripresentò in casa La Croce, fu investito dalla Generala su tutte le furie. Mommina piangeva; le tre sorelle cercavano di trattenere la madre, credendo più conveniente che intervenisse il padre invece, a mettere a posto colui che, senzalcuna veste, sera permesso di dettar legge in casa daltri. Ma don Palmiro, sordo, se ne stava al solito a fischiare di là. Svaporate le prime furie, il Verri, per puntiglio, promise che appena terminato il servizio dufficiale di complemento, avrebbe sposato Mommina. La Generala aveva già chiesto informazioni nella vicina città su la costa meridionale dellisola e aveva saputo chegli era sí, dagiata famiglia ma che il padre aveva fama in paese dusurajo e duomo cosí geloso, che in pochi anni aveva fatto morir la moglie di crepacuore. Di fronte alla domanda di matrimonio volle perciò che la figlia avesse qualche giorno per riflettere. E tanto lei, quanto le sorelle sconsigliarono Mommina di accettare. Ma Mommina, oltre alle tante cose che capiva, aveva anche la passione dei melodrammi; e Rico Verri Rico Verri aveva fatto tre duelli per lei; Raul, Ernani, don Alvaro né toglier mi potrò limmagin sua dal cor. Fu irremovibile e lo sposò. Non sapeva a quali patti egli, per la pazzia di spuntarla contro tutti quegli ufficiali, si fosse arreso col padre usurajo e quali altri avesse con se stesso stabiliti, non solo per compensarsi del sacrificio che gli costava quel puntiglio; ma anche per rialzarsi di fronte ai suoi compaesani, a cui era ben nota la fama che nella città vicina godeva la famiglia della moglie. Fu imprigionata nella più alta casa del paese, sul colle isolato e ventoso, in faccia al mare africano. Tutte le finestre ermeticamente chiuse, vetrate e persiane; una sola, piccola, aperta alla vista della lontana campagna, del mare lontano. Della cittaduzza non si scorgevano altro che i tetti delle case i campanili delle chiese: solo tegole gialligne, più alte, più basse, spioventi per ogni verso. Rico Verri si fece venire dalla Germania due diverse serrature speciali; e non gli bastava ogni mattina aver chiuso con quelle due chiavi la porta; stava un pezzo a sospingerla con tutte e due le braccia furiosamente, per assicurarsi che era ben serrata. Non trovò una serva che volesse acconciarsi a stare in quella prigione, e si condannò a scendere ogni giorno al mercato per la spesa e condannò la moglie ad attendere alla cucina e alle più umili faccende domestiche. Rincasando, non permetteva neppure al ragazzo faservizii di salire in casa; si caricava di tutti i pacchetti e glinvolti della cesta; richiudeva con una spallata la porta e, appena liberatosi del carico, correva a ispezionare tutte le imposte pur assicurate internamente da lucchetti, di cui egli solo teneva le chiavi. Gli era divampata, subito dopo il matrimonio, la stessa gelosia del padre, anzi più feroce esasperata comera da un pentimento senza requie e dalla certezza di non potersi guardare in alcun modo per quante spranghe mettesse alla porta e alle finestre. Per la sua gelosia non cera salvezza: era del passato; il tradimento era lí, chiuso in quella carcere; era in sua moglie, vivo, perenne, indistruttibile; nei ricordi di lei, in quegli occhi che avevano veduto, in quelle labbra che avevano baciato. Né ella poteva negare; ella non poteva altro che piangere e spaventarsi allorché se lo vedeva sopra terribile scontraffatto dallira per uno di quei ricordi che gli aveva acceso la visione sinistra dei sospetti più infami. - Cosí, è vero? - le ruggiva sul volto, - ti stringeva cosí le braccia, cosí? la vita come te la stringeva cosí? cosí? e la bocca? come te la baciava? cosí? E la baciava e la mordeva e le strappava i capelli, quei poveri capelli non più pettinati perché egli non voleva che si pettinasse più, né che più tenesse il busto, né che si prendesse la minima cura della persona. Non valse a nulla la nascita duna prima figlia, e poi duna seconda; crebbe anzi con esse il martirio di lei, e tanto più quanto più le due povere creaturine man mano, con gli anni, cominciarono a comprendere. Assistevano, atterrite, a quei súbiti assalti di pazzia furiosa, a quelle scene selvagge per cui i loro visini si scolorivano e singrandivano i loro occhi smisuratamente! Ah quegli occhi in quei visini smorti! Pareva che essi soltanto crescessero, dalla paura che li teneva sempre sbarrati. Gracili, pallide, mute, andavano dietro alla mamma nellombra di quella carcere, aspettando chegli uscisse di casa per affacciarsi con lei a quellunica finestretta aperta, a bere un po daria a guardare il mare lontano e a contarvi nelle giornate serene le vele delle paranze; a guardare la campagna e a contare anche qua le bianche villette sparse tra il vario verde dei vigneti, dei mandorli e degli olivi. Non erano mai uscite di casa, e avrebbero tanto desiderato di esser là, in mezzo a quel verde e domandavano alla madre se lei, almeno, fosse mai stata in campagna, e volevano sapere comera. Nel sentirle parlare cosí, non poteva tenersi di piangere, e piangeva silenziosamente, mordendosi il labbro e carezzando le loro testine finché il cordoglio non le faceva venire laffanno, un affanno insopportabile, per cui avrebbe voluto balzare in piedi, smaniosa; ma non poteva. Il cuore, il cuore le batteva precipitoso come il galoppo dun cavallo scappato. Ah, il cuore, il cuore non le reggeva più, forsanche per tutta quella grassezza per tutta quella gravezza di carne morta, senza più sangue. Poteva ormai parere, tra laltro, uno scherno atroce la gelosia di quelluomo per una donna a cui, dietro le spalle non più sostenute dal busto erano quasi scivolate e, davanti il ventre salito enormemente, quasi a sorreggere il grosso petto floscio; per una donna che saggirava per casa, ansante, con lenti passi faticosí, spettinata, imbalordita dal dolore, ridotta quasi materia inerte. Ma egli la vedeva sempre quale era stata tanti anni addietro, quando la chiamava Mommina, o anche Mummi, e subito, proferito il nome gli veniva di stringerle le bianche e fresche braccia trasparenti sotto il merletto della camicetta nera stringergliele di nascosto, forte forte, con tutta la veemenza del desiderio, fino a farle emettere un piccolo grido. Nella villa comunale sonava allora la banda del reggimento e il profumo intenso e soave dei gelsomini e delle zàgare nel caldo alito della sera, inebriava. Ora la chiamava Momma, o anche, quando pur con la voce la voleva percuotere: - Mò! Per fortuna da qualche tempo non stava più molto in casa; usciva anche di sera e non rincasava mai prima del tocco. Lei non si curava affatto di sapere dove andasse. La sua assenza era il più gran sollievo che potesse sperare. Messe a letto le figliuole, ogni sera stava ad aspettarlo affacciata a quella finestretta. Guardava le stelle; aveva sotto gli occhi tutto il paese; una strana vista: tra il chiarore che sfumava dai lumi delle strade anguste, brevi o lunghe, tortuose in pendío, la moltitudine dei tetti delle case, come tanti dadi neri vaneggianti in quel chiarore; udiva nel silenzio profondo dalle viuzze più prossime qualche suono di passi; la voce di qualche donna che forse aspettava come lei; labbajare dun cane e, con più angoscia, il suono dellora dal campanile della chiesa più vicina. Perché misurava il tempo quellorologio? a chi segnava le ore? Tutto era morto e vano. Una di quelle sere, ritrattasi sul tardi dalla finestretta e vedendo nella camera, buttato scompostamente su una seggiola labito che il marito soleva indossare era uscito quella sera più presto del solito e sera vestito dun altro abito che teneva riposto per le grandi occasioni, pensò di frugare per curiosità nella giacca, prima di appenderla nellarmadio. Vi trovò uno di quei manifestini di teatro a stampa, che si distribuiscono nei caffè e per le vie. Vi si annunziava per quella sera appunto, nel teatro della città, la prima rappresentazione della Forza del destino. Vedere quellannunzio, leggere il titolo dellopera, e rompere in un pianto disperato fu tuttuno. Il sangue le aveva fatto un tuffo, le era piombato dun tratto al cuore e dun tratto risalito alla testa fiammeggiandole innanzi agli occhi il teatro della sua città il ricordo delle antiche serate, la gioja spensierata della sua giovinezza tra le sorelle. Le due figliuole si svegliarono di soprassalto e accorsero, spaventate, in camicina. Credevano che fosse ritornato il padre. Vedendo la madre piangere sola, con quel foglietto di carta gialla sulle ginocchia, restarono stupite. Allora ella, non potendo in prima articolar parola, si mise ad agitare quel manifestino, e poi tranghiottendo le lagrime e scomponendo orribilmente il volto lagrimoso per sforzarlo a sorridere cominciò a dire tra i singhiozzi che si mutavano in strani scatti di riso: - Il teatro il teatro ecco qua il teatro La forza del destino. Ah voi, piccoline mie, povere animucce mie, non sapete. Ve lo dico io, ve lo dico io, venite, tornate ai vostri lettucci per non raffreddarvi. Ora ve lo faccio io, sí, sí, ora ve lo faccio io, il teatro. Venite! E ricondotte a letto le figliuole, tutta accesa in volto e sussultante ancora dai singulti prese a descrivere affollatamente il teatro gli spettacoli che vi si davano, la ribalta, lorchestra, gli scenarii, poi a narrare largomento dellopera e a dire dei varii personaggi comerano vestiti, e infine, tra lo stupore delle piccine che la guardavano sedute sul letto, con tanto docchi e temevano che fosse impazzita si mise a cantare con strani gesti questa e quellaria e i duetti e i cori a rappresentar la parte dei varii personaggi, tutta La forza del destino; finché, esausta, con la faccia paonazza dallo sforzo, non arrivò allultima aria di Leonora: Pace, pace, mio Dio. Si mise a cantarla con tanta passione che, dopo i versi Come il dí primo da tantanni dura Profondo il mio soffrir non poté andare più avanti: scoppiò di nuovo in pianto. Ma si riprese subito; si alzò, fece ridistendere nei lettucci le figliuole sbalordite e baciandole e rincalzando le coperte, promise che il giorno appresso, appena uscito di casa il padre avrebbe rappresentato loro unaltra opera, più bella, Gli Ugonotti, sí, e poi unaltra una al giorno! Cosí le sue care piccine avrebbero almeno vissuto della sua vita dun tempo. Rincasando dal teatro, Rico Verri notò subito nel volto della moglie unaccensione insolita. Ella temette che il marito la toccasse: si sarebbe accorto allora del fremito convulso che ancora la agitava tutta. Quando, la mattina seguente, egli notò qualcosa dinsolito anche negli occhi delle figliuole, entrò in sospetto; non disse nulla; ma si propose di scoprire se mai ci fosse qualche accordo segreto, sopraggiungendo in casa allimprovviso. Nel sospetto si raffermò la sera del dí seguente, trovando la moglie disfatta, con un affanno da cavallo gli occhi schizzanti, il volto congestionato, incapace di reggersi in piedi; e le figliuole addirittura imbalordite. Tutti Gli Ugonotti, tutti, dalla prima allultima battuta, aveva loro cantato, e non solo cantato anche rappresentato, sostenendo a volta a volta, e anche a due e tre alla volta, tutte le parti. Le bimbe avevano ancora negli orecchi laria di Marcello: Pif, paf, pif Dispersa sen vada La nera masnada e il motivo del coro che avevano imparato a cantare insieme con lei: Al rezzo placido Dei verdi faggi Correte o giovani Vaghe beltà Rico Verri sapeva che da qualche tempo la moglie soffriva di mal di cuore e finse di credere a un improvviso assalto del male. Il giorno dopo, rincasando due ore prima del solito nellintrodurre le due chiavi tedesche nei buchi delle serrature credette di udire strane grida nellinterno della casa; tese lorecchio; guardò, infoscandosi, le finestre serrate Chi cantava in casa sua? Miserere dun uom che savvia Sua moglie? Il Trovatore? Sconto col sangue mio Lamor che posi in te! Non ti scordar, non ti scordar di me, Leonora, addio! Si precipitò in casa; salí a balzi la scala; trovò in camera, dietro la cortina del letto, il corpo enorme della moglie buttato per terra con un cappellaccio piumato in capo i baffetti sul labbro fatti col sughero bruciato; e le due figliuole sedute su due seggioline accanto, immobili, con le mani su le ginocchia gli occhi spalancati e le boccucce aperte, in attesa che la rappresentazione della mamma seguitasse. Rico Verri con un urlo di rabbia savventò sopra il corpo caduto della moglie e lo rimosse con un piede. Era morta. Novelle per un anno di Luigi Pirandello IL LUME DELLALTRA CASA Fu una sera, di domenica, al ritorno da una lunga passeggiata. Tullio Buti aveva preso in affitto quella camera da circa due mesi. La padrona di casa, signora Nini, buona vecchietta allantica, e la figliuola zitella, ormai appassita, non lo vedevano mai. Usciva ogni mattina per tempo e rincasava a sera inoltrata. Sapevano chera impiegato a un Ministero; chera anche avvocato; nientaltro. La cameretta, piuttosto angusta, ammobigliata modestamente, non serbava traccia della abitazione di lui. Pareva che di proposito, con istudio, egli volesse restarvi estraneo, come in una stanza dalbergo. Aveva, sí, disposto la biancheria nel cassettone, appeso qualche abito nellarmadio; ma poi, alle pareti, sugli altri mobili, nulla: né un astuccio, né un libro, né un ritratto; mai sul tavolino qualche busta lacerata; mai su qualche seggiola un capo di biancheria lasciato, un colletto, una cravatta, a dar segno chegli lí si considerava in casa sua. Le Nini, madre e figlia, temevano che non vi durasse. Avevano stentato tanto ad affittare quella cameretta. Parecchi erano venuti a visitarla; nessuno aveva voluto prenderla. Veramente, non era né molto comoda né molto allegra, con quellunica finestra che dava su una viuzza stretta privata, e dalla quale non pigliava mai né aria né luce, oppressa comera dalla casa dirimpetto che parava. Mamma e figliuola avrebbero voluto compensare linquilino tanto sospirato con cure e attenzioni; ne avevano studiate e preparate tante, aspettando: - Gli faremo questo; gli diremo quello - e cosí e colà; specialmente lei, Clotildina, la figliuola, tante care finezze, tante care civiltà come diceva la madre oh, ma cosí, senza secondo fine, aveva studiate e preparate. Ma come usargliele, se non si lasciava mai vedere? Forse, se lo avessero veduto, avrebbero compreso subito che il loro timore era infondato. Quella cameretta triste, buja, oppressa dalla casa dirimpetto, saccordava con lumore dellinquilino. Tullio Buti andava per via sempre solo, senza neanche i due compagni dei solitarii più schivi: il sigaro e il bastone. Con le mani affondate nelle tasche del pastrano, le spalle in capo, aggrondato il cappello calcato fin sugli occhi, pareva covasse il più cupo rancore contro la vita. Allufficio, non scambiava mai una parola con nessuno dei colleghi, i quali, tra gufo e orso non avevano ancora stabilito quale dei due appellativi gli quadrasse di più. Nessuno lo aveva mai veduto entrare, di sera, in qualche caffè; molti, invece, schivare di furia le vie più frequentate per subito riimmergersi nellombra delle lunghe vie diritte e solitarie dei quartieri alti e scostarsi ogni volta dal muro e girare attorno al cerchio di luce che i fanali projettano sui marciapiedi. Né un gesto involontario, né una anche minima contrazione dei lineamenti del volto né un cenno degli occhi o delle labbra tradivano mai i pensieri in cui pareva assorto, la doglia cupa in cui stava cosí tutto chiuso. La devastazione, che quei pensieri e questa doglia gli dovevano aver fatto nellanima era evidentissima nella fissità spasimosa degli occhi chiari acuti, nel pallore del volto disfatto, nella precoce brizzolatura della barba incolta. Non scriveva e non riceveva mai lettere; non leggeva giornali; non si fermava né si voltava mai a guardare, qualunque cosa accadesse per istrada, che attirasse laltrui curiosità; e se talvolta la pioggia lo coglieva alla sprovvista, seguitava ad andare dello stesso passo, come se nulla fosse. Che stésse a farci cosí nella vita, non si sapeva. Forse non lo sapeva neppur lui. Ci stava Non sospettava forse nemmeno, che ci si potesse stare diversamente, o che a starci diversamente, si potesse sentir meno il peso della noja e della tristezza. Non aveva avuto infanzia; non era stato giovine, mai. Le scene selvagge a cui aveva assistito nella casa paterna fin dai più gracili anni per la brutalità e la tirannia feroce del padre, gli avevano bruciato nello spirito ogni germe di vita. Morta ancor giovane la madre per le atroci sevizie del marito la famiglia sera sbandata: una sorella sera fatta monaca, un fratello era scappato in America. Fuggito anche lui di casa, ramingo, con incredibili stenti sera tirato sú fino a formarsi quello stato. Ora non soffriva più. Pareva che soffrisse; ma sera ottuso in lui anche il sentimento del dolore. Pareva che stésse assorto sempre in pensieri; ma no; non pensava più nemmeno. Lo spirito gli era rimasto come sospeso in una specie di tetraggine attonita che solo gli faceva avvertire, ma appena, un che damaro alla gola. Passeggiando di sera per le vie solitarie, contava i fanali; non faceva altro; o guardava la sua ombra, o ascoltava leco dei suoi passi o qualche volta si fermava davanti ai giardini delle ville a contemplare i cipressi chiusi e cupi come lui, più notturni della notte. Quella domenica, stanco della lunga passeggiata per la via Appia antica, insolitamente aveva deciso di rincasare. Era ancora presto per la cena. Avrebbe aspettato nella cameretta che il giorno finisse di morire e si facesse lora. Per le Nini, madre e figlia, fu una gratissima sorpresa. Clotildina, dalla contentezza, batté anche le mani. Quale delle tante cure e attenzioni studiate e preparate, quale delle tante finezze e civiltà particolari, usargli prima? Confabularono mamma e figliuola: a un tratto Clotildina pestò un piede, si batté la fronte. Oh Dio, il lume, intanto! Prima di tutto bisognava recargli un lume, quello buono messo apposta da parte, di porcellana coi papaveri dipinti e il globo smerigliato. Lo accese e andò a picchiare discretamente alluscio dellinquilino. Tremava tanto, per lemozione, che il globo, oscillando, batteva contro il tubo, che rischiava daffumicarsi. - Permesso? Il lume. - No, grazie, - rispose il Buti, di là. - Sto per uscire. La zitellona fece una smorfietta, con gli occhi bassi, come se linquilino potesse vederla, e insistette: - Sa, ce lho qua. Per non farla stare al bujo. Ma il Buti ripeté, duro: - Grazie, no. Sera seduto sul piccolo canapè dietro al tavolino, e sbarrava gli occhi invagati nellombra che a mano a mano saddensava nella cameretta mentre ai vetri smoriva tristissimo lultimo barlume del crepuscolo. Quanto tempo stette cosí, inerte, con gli occhi sbarrati, senza pensare, senza avvertire le tenebre che già lo avevano avvolto? Tutta un tratto, vide. Stupito, volse gli occhi intorno. Sí. La cameretta sera schiarata allimprovviso, dun blando lume discreto, come per un soffio misterioso. Che era? Comera avvenuto? Ah, ecco. Il lume dellaltra casa. Un lume or ora acceso nella casa dirimpetto: lalito duna vita estranea chentrava a stenebrare il bujo, il vuoto, il deserto della sua esistenza. Rimase un pezzo a mirare quel chiarore come alcunché di prodigioso. E unintensa angoscia gli serrò la gola nel notare con quale soave carezza si posava là sul suo letto su la parete, e qua su le sue mani pallide, abbandonate sul tavolino. Gli sorse in quellangoscia il ricordo della sua infanzia oppressa, di sua madre. E gli parve come se la luce di unalba lontana, spirasse nella notte del suo spirito. Si alzò, andò alla finestra e, furtivamente, dietro ai vetri, guardò là, nella casa dirimpetto, a quella finestra donde gli veniva il lume. Vide una famigliuola raccolta intorno al desco: tre bambini, il padre già seduti, la mamma ancora in piedi, che stava a ministrarli cercando - comegli poteva argomentare dalle mosse - di frenar limpazienza dei due maggiori che brandivano il cucchiajo e si dimenavano su la seggiola. Lultimo stirava il collo, rigirava la testina bionda: evidentemente, gli avevano legato troppo stretto al collo il tovagliolo; ma se la mammina si fosse affrettata a dargli la minestra, non avrebbe più sentito il fastidio di quella legatura troppo stretta. Ecco, ecco, infatti: ih, con quale voracità saffrettava a ingollare! tutto il cucchiajo si ficcava in bocca. E il babbo, tra il fumo che vaporava dal suo piatto, rideva. Ora si sedeva anche la mammina, lí, proprio dirimpetto. Tullio Buti fece per ritrarsi, istintivamente, nel vedere chella, sedendo, aveva alzato gli occhi verso la finestra; ma pensò che, essendo al bujo, non poteva esser veduto e rimase lí ad assistere alla cena di quella famigliuola, dimenticandosi affatto della sua. Da quel giorno in poi, tutte le sere, uscendo dallufficio invece davviarsi per le sue solite passeggiate solitarie, prese la via di casa; aspettò ogni sera che il bujo della sua cameretta sinalbasse soavemente del lume dellaltra casa, e stette lí dietro ai vetri, come un mendico, ad assaporare con infinita angoscia quellintimità dolce e cara quel conforto familiare, di cui gli altri godevano, di cui anchegli, bambino in qualche rara sera di calma aveva goduto, quando la mamma la mamma sua come quella E piangeva. Sí. Questo prodigio operò il lume dellaltra casa. La tetraggine attonita, in cui lo spirito di lui era rimasto per tanti anni sospeso, si sciolse a quel blando chiarore. Non pensò, intanto, Tullio Buti a tutte le strane supposizioni che quel suo starsene al bujo doveva far nascere nella padrona di casa e nella figliuola. Due altre volte Clotildina gli aveva profferto il lume, invano. Avesse almeno acceso la candela! Ma no, neppure. Che si sentisse male? Aveva osato domandarglielo Clotildina con tenera voce, dalluscio, la seconda volta chera accorsa col lume. Egli le aveva risposto: - No; sto bene cosí. Alla fine ma sí, santo Dio, scusabilissima! aveva spiato dal buco della serratura, Clotildina e, con maraviglia veduto anche lei nella cameretta dellinquilino il chiarore diffuso dal lume dellaltra casa: della casa dei Masci appunto; e veduto lui, lui ritto dietro ai vetri della finestra, intento a guardare lí, nella casa dei Masci. Clotildina era corsa, tutta sossopra ad annunziare alla mamma la grande scoperta: - Innamorato di Margherita! di Margherita Masci! Innamorato! Qualche sera dopo Tullio Buti, mentre se ne stava a guardare vide con sorpresa in quella stanza dirimpetto, ove la famigliuola al solito - ma senza il babbo, quella sera - se ne stava a cenare vide entrare la signora Nini sua padrona di casa, e la figliuola, accolte come amiche di antica data. A un certo punto, Tullio Buti si ritrasse dun balzo dalla finestra, turbato, ansante. La mammina e i tre piccini avevano alzato gli occhi verso la sua finestra. Senza dubbio, quelle due si erano messe a parlare di lui. E ora? Ora tutto forse era finito! La sera appresso, quella mammina, o il marito sapendo che nella cameretta di contro cera lui cosí misteriosamente al bujo, avrebbero accostato gli scuri; e cosí dora in poi non gli sarebbe venuto più quel lume di cui viveva quel lume chera il suo godimento innocente e il suo unico conforto. Ma non fu cosí. Quella sera stessa, allorché il lume di là fu spento, ed egli, piombato nella tenebra dopo avere atteso ancora un poco che la famigliuola fosse andata a letto si recò ad aprire cautamente la vetrata della finestra per rinnovare laria, vide anche aperta la finestra di là; vide poco dopo e ne ebbe nel bujo un tremore di sgomento vide affacciarsi a quella finestra la donna forse incuriosita di quanto avevano detto di lui le Nini, mamma e figliuola. Quei due fabbricati altissimi, che aprivano luno contro laltro cosí da presso gli occhi delle loro finestre, non lasciavano vedere né in alto, la striscia chiara di cielo, né, in basso, la striscia nera di terra, chiusa allimboccatura da un cancello; non lasciavano mai penetrare né un raggio di sole, né un raggio di luna. Ella, dunque, là, non poteva essersi affacciata che per lui e certo perché sera accorta che egli sera affacciato a quella sua finestra spenta. Nel bujo, potevano discernersi appena. Ma egli da un pezzo la sapeva bella; ne conosceva già tutte le grazie delle mosse, i guizzi degli occhi neri, i sorrisi delle labbra rosse. più che altro, però, quella prima volta per la sorpresa che lo sconvolgeva tutto e gli toglieva il respiro di un fremito dinquietudine quasi insostenibile, provò pena; dovette fare uno sforzo violento su se stesso per non ritirarsi, per aspettare che si ritirasse lei per la prima. Quel sogno di pace, damore, dintimità dolce e cara, di cui aveva immaginato dovesse godere quella famigliuola; di cui per riflesso aveva goduto anche lui; crollava, se quella donna, di furto, al bujo, veniva alla finestra per un estraneo. Questo estraneo, sí, era lui. Eppure, prima di ritirarsi, prima di richiudete la vetrata ella gli bisbigliò: - Buona sera! Che avevano fantasticato di lui le due donne che lo ospitavano da suscitare e accendere cosí la curiosità di quella donna? Che strana, potente attrazione aveva operato su lei il mistero di quella sua vita chiusa, se fin dalla prima volta lasciando di là i suoi piccini, era venuta a lui, quasi a tenergli un po di compagnia? Luno di faccia allaltra, benché avessero entrambi schivato di guardarsi e avessero quasi finto davanti a se stessi dessere alla finestra senza alcuna intenzione tutti e due - ne era certo - avevano vibrato dello stesso tremito dignota attesa sgomenti del fascino che cosí da vicino li avvolgeva nel bujo. Quando, a sera tarda, egli richiuse la finestra, ebbe la certezza che la sera dopo ella, spento il lume, si sarebbe riaffacciata per lui. E cosí fu. Dallora in poi Tullio Buti non attese più nella sua cameretta il lume dellaltra casa; attese con impazienza, invece, che quel lume fosse spento. La passione damore, non mai provata, divampò vorace, tremenda nel cuore di quelluomo per tanti anni fuori della vita e investí, schiantò, travolse come in un turbine quella donna. Lo stesso giorno che il Buti sloggiò dalla cameretta delle Nini scoppiò come una bomba la notizia che la signora del terzo piano della casa accanto la signora Masci, aveva abbandonato il marito e i tre figliuoli. Rimase vuota la cameretta, che aveva ospitato per circa quattro mesi il Buti; rimase spenta per parecchie settimane la stanza dirimpetto, ove la famigliuola soleva ogni sera raccogliersi a cena. Poi il lume fu riacceso su quel triste desco attorno al quale un padre istupidito dalla sciagura mirò i visi sbigottiti di tre bimbi che non osavano volgere gli occhi alluscio donde la mamma soleva entrare ogni sera con la zuppiera fumante. Quel lume riacceso sul triste desco tornò allora a rischiarare, ma spettrale, la cameretta di contro, vuota. Se ne sovvennero, dopo alcuni mesi dalla loro crudele follia, Tullio Buti e lamante? Una sera le Nini, spaventate, si videro comparir dinanzi, stravolto e convulso, il loro strano inquilino. Che voleva? La cameretta, la cameretta, se era ancora sfitta! No, non per sé non per starci! per venirci unora sola, un momento solo almeno, ogni sera, di nascosto! Ah per pietà, per pietà di quella povera madre che voleva rivedere da lontano senzesser veduta, i suoi figliuoli! Avrebbero usato tutte le precauzioni; si sarebbero magari travestiti; avrebbe colto ogni sera il momento che nessuno fosse per le scale; egli avrebbe pagato il doppio, il triplo la pigione, per quel momento solo. No. Le Nini non vollero acconsentire. Solo, finché la cameretta restava sfitta, concessero che qualche rara volta - oh, ma per carità a patto che nessuno li avesse scoperti! Qualche rara volta La sera dopo, come due ladri, essi vennero. Entrarono quasi rantolanti nella cameretta al bujo, e attesero, attesero che sinalbasse ancora del lume dellaltra casa. Di quel lume dovevano vivere ormai, cosí, da lontano. Eccolo! Ma Tullio Buti non poté in prima sostenerlo. Lei, invece, coi singhiozzi che le gorgogliavano in gola, lo bevve come unassetata si precipitò ai vetri della finestra, premendosi forte il fazzoletto su la bocca. I suoi piccini i suoi piccini i suoi piccini, là eccoli a tavola Egli accorse a sorreggerla e tutti e due rimasero lí, stretti, inchiodati, a spiare. Novelle per un anno di Luigi Pirandello LEVIAMOCI QUESTO PENSIERO Nella camera mortuaria erano raccolti tutti i parenti: il padre vecchissimo le sorelle coi loro mariti, i fratelli con le loro mogli e i figliuoli più grandi; e chi piangeva silenziosamente, col fazzoletto sugli occhi; e chi, scotendo amaramente il capo, appena appena, con gli angoli della bocca contratti in giú mirava sul letto tra i quattro ceri la povera morta cosparsa di fiori con un piccolo crocefisso dargento e la corona del rosario di grani rossi tra le mani dure, livide, composte a forza sul petto. Bernardo Sopo, il marito, passeggiava nella camera accanto. Di larghe spalle, quantunque povero e tardo di gambe, calvo e barbuto come un padre cappuccino con gli occhi socchiusi, le lenti dimenticate su la punta del naso, le mani a tergo, passeggiava; si fermava di tratto in tratto; diceva: - Ersilia poveretta Si rimetteva a passeggiare, e poco dopo si fermava per ripetere: - Poveretta. Il suono de suoi passi, il suono della sua voce, in quella che non pareva neppure unesclamazione di compianto ma quasi una conclusione ragionata, urtavano i parenti muti e raccolti nel cordoglio. Urtava peggio la sua presenza, ogni qual volta egli veniva a fermarsi un momento su la soglia e col capo reclinato indietro e gli occhi tra i peli, guardava tutti in giro come per compassione di quello spettacolo di morte, chessi stavano lí a rappresentare sinceramente quasi per esercizio dun dovere, oh tristissimo sí, ma al tutto inutile. E appena egli voltava le spalle per rimettersi a passeggiare nella stanza accanto, tutti avevano impressione che cosí passeggiando, quelluomo stésse ad aspettare, con forzata pazienza, che si finisse una buona volta di piangere. A un certo punto lo videro entrare nella camera con unaria che gli conoscevano bene, aria di rassegnazione, ma testarda con la quale sfidava le proteste e accoglieva le ingiurie di tutti come un asino le nerbate senza rimuoversi dun passo dallorlo del precipizio. Quasi quasi temettero che andasse a soffiare sui quattro ceri per spegnerli come a dire che lo spettacolo era già durato abbastanza e poteva aver fine. Di tanto tutti quei parenti stimavano capace Bernardo Sopo. E certo, se fosse dipeso da lui - no, spenti no, spenti mai - ma non sarebbero stati certo accesi quei ceri né sparsi quei fiori, né posti in mano alla morta quel crocefisso e quella corona di grani rossi. Non per la ragione, però, che con maligno animo sospettavano i parenti. Bernardo Sopo si accostò al suocero e lo pregò di recarsi con lui, per un momento, nello scrittojo. Qua, la vista dei mobili quieti, in penombra, che non sapevano nulla di quanto era accaduto di là lo fece sbuffare, specialmente la vista degli scaffali pieni zeppi di pesanti libri dl filosofia. Aperto un cassetto della scrivania, ne trasse una cartella di rendita intestata alla moglie defunta, e la porse al suocero. Questi, stordito dalla sciagura, guardò coi calvi occhi, insanguati nel pianto, prima quella cartella, poi il genero, senza comprendere. - La dote dErsilia, - gli disse il Sopo. Il vecchio, sdegnato, buttò la cartella su la scrivania e, poiché anche lí, non reggendosi in piedi era cascato a sedere su la prima seggiola, si levò come sospinto da una susta, per ritornare alla camera mortuaria. Ma Bernardo Sopo, strizzando dolorosamente gli occhi e protendendo le mani, cercò di trattenerlo. - Per carità, - pregò. - Tutto quello che si deve fare - Ma piangere! - gli gridò il vecchio, - piangere! piangere per ora e niente altro! Bernardo Sopo tornò a strizzare dolorosamente gli occhi, per pietà profonda di quel povero vecchio, di quel povero padre; ma poi sollevò la faccia, sollevò il petto, trasse con le nari quanta più aria poté e quindi, votandosene, con gesto di sconsolata stanchezza, disse: - A che giova? Non avendo avuto figliuoli dalla moglie, egli doveva restituire la dote. Bisognava che si levasse questo pensiero. Un altro pensiero, che non gli pareva lora di levarsi, era quello della casa. Morta la moglie e dovendo restituire la dote egli con quel che aveva di suo e coi tanti pesi che aveva addosso, non poteva più sostenerne la pigione. Quella casa, per altro, sarebbe stata troppo grande per lui, che restava ormai solo. Per fortuna, essa figurava come locata alla moglie; sicché dunque il contratto, con la morte di questa, si scioglieva naturalmente. Ma cerano i mobili, i mobili, tutti quei mobili di cui la povera morta che amava gli agi, aveva ingombrato le stanze fin negli angoli più riposti. E Bernardo Sopo se li sentiva come tanti macigni sul petto. Ci mancavano ancora sei giorni a finire il mese. La pigione di quel mese era pagata; non avrebbe voluto pagare quella del mese venturo a cagione di tutti quei mobili là, di cui non sapeva che farsi. Aveva già stabilito dandarsene in una camera mobiliata. Intanto, come far presto? Per levarsi questaltro pensiero dei mobili, bisognava che prima la moglie fosse portata via al camposanto; e dovevano passare almeno quarantotto ore, per espressa volontà dei parenti, morta comera allimprovviso, di paralisi cardiaca. - Quarantotto ore, - diceva fra sé Bernardo Sopo seguitando a passeggiare con gli occhi socchiusi e grattandosi il mento con la mano irrequieta tra i peli della folta barba da padre cappuccino. - Quarantotto ore! Come se la povera Ersilia potesse non esser morta davvero! Purtroppo è morta! Purtroppo per me, non per lei. Ah lei sí, povera Ersilia, se lè levato questo pensiero della morte. Mentre noi qua, ora Tutte queste sciocchezze da fare; e che si devono fare! la veglia al cadavere, sicuro, e i ceri e i fiori e i funerali in chiesa e il trasporto e il seppellimento. Quarantotto ore! E non badando alle torve occhiate che tutti gli lanciavano per quel che or ora il suocero era tornato a riferire su la cartella della dote seguitò a dimostrare in tutti i modi la smania, laffanno che quellattesa forzata gli cagionava. Assillato dalla sollecitudine, non trovava requie; saccostava a questo e a quello dei parenti più intimi della defunta irresistibilmente tratto dallidea di proporgli qualcuna delle tante cose che si dovevano fare; ma subito avvertiva in quello la repulsione, lurto. Non se naveva per male. Già cera avvezzo. Del resto riconosceva che quella repulsione, quellurto erano naturali verso uno che come lui, stava a rappresentare le dure necessità dellesistenza. Comprendeva e compativa. Gli restava un pezzo accanto, a guardarlo attraverso le pàlpebre semichiuse, inerte ingombrante, soffocante, finché non provocava con uno sbuffo la domanda: - Mi vuoi? Accennava di sí col capo, mestamente, e con aria stanca, abbattuta, se lo portava a passeggiare nella sala da pranzo. Qua, dopo essere andato due o tre volte sú e giú, esclamando a tratti: - La vita, caro che tristezza! - La vita che miseria! - oppure di nuovo: - Ersilia poveretta - si fermava e con atteggiamento umile e pietoso, o fingendosi allimprovviso distratto, sospirava: - Tu, se vuoi caro, potresti prenderti intanto queste due vetrine col servizio da tavola e la cristalleria; anche la credenza, se vuoi. Lofferta, in quel punto, col cadavere ancor lí presente, pareva a quello un insulto, anzi peggio, un pugno sul petto. E senza avere altra risposta, che uno sguardo di disgusto, dabominazione, Bernardo Sopo si vedeva lasciato in asso. Il che però non gli toglieva lanimo daccostarsi, poco dopo a un altro dei parenti più intimi e di portarselo a passeggiare nel salotto per proporgli a un certo punto come a quellaltro: - Se ti piacciono questo canapè e queste poltroncine, puoi prenderle, sai, caro! Finché vedendo che tutti a un modo i più intimi gli si rivoltavano scandalizzati non cominciò a profferire i mobili e gli oggetti della casa ai meno intimi e anche a qualche estraneo amico di casa, i quali, con minor scrupolo, ma pur perplessi e timidi, lo ringraziavano. Bernardo Sopo troncava subito i ringraziamenti con un gesto della mano alzava le spalle per significare che non dava alcuna importanza al regalo e soggiungeva: - Dovresti affrettarti piuttosto a farli portar via; mi preme di sgombrare al più presto. Quegli altri allora presero a fulminarlo dalla camera mortuaria con certi occhiacci da spiritati e a dar segni dira e di sdegno e di dispetto, per un altro verso. No, non avevano diritto, nessun diritto su quei mobili che appartenevano a lui soltanto, a Bernardo Sopo; ma perdio, era unindecenza! E a uno a uno, non riuscendo più a trattenersi balzarono da sedere e corsero a investirlo, a gridargli tra i denti che doveva vergognarsi di quel che stava facendo vergognarsi, come si vergognavano per lui quelli stessi che, nellimbarazzo, non avevano saputo opporsi alle profferte. Li chiamavano in testimonianza: - È vero? è vero? Quelli si stringevano nelle spalle, con un sorriso afflitto su le labbra. - Ma certo! ognuno! esclamavano allora i parenti. - Sono mortificazioni! E Bernardo Sopo, sempre con gli occhi chiusi, aprendo le braccia: - Ma scusate, perché, cari, perché? Io mi spoglio Per me è finita, cari miei! Bisogna che non ci pensi più! So quello che porto addosso. Lasciatemi fare. Son cose che si devono fare. Quelli gridavano: - Va bene, si devono fare; ma a tempo e a luogo, perdio! E allora lui, per troncare il discorso, rimettendosi: - Capisco capisco Ma non capiva affatto; o piuttosto, capiva questo soltanto: chera una debolezza quellindugio che si voleva frapporre; una debolezza, come tutto quel pianto là. Lo credevano senza cuore, perché egli non piangeva. Ma dimostrava forse il pianto la intensità del dolore? Dimostrava la debolezza di chi soffre. Chi piange vuol far conoscere che soffre, o vuole intenerire, o chiede conforto e commiserazione. Egli non piangeva, perché sapeva che nessuno avrebbe potuto confortarlo, e che era inutile ogni commiserazione. Né cera da aver pena per quelli che se nandavano. Fortunati da invidiare, anzi! La vita era per Bernardo Sopo profondamente oscura; la morte, uno sbuffo di più densa tenebra nelloscurità. Né al lume della scienza per la vita, né al lume della fede per la morte riusciva a dar credito; e in tanta oscurità non vedeva profilarsi altro, a ogni passo, che le sgradevoli, dure, ispide necessità dellesistenza a cui era vano tentar di sottrarsi, e che si dovevano subito perciò affrontare o subire, per levarsene al più presto il pensiero. Ecco, sí, levarsene il pensiero! Tutta la vita non era altro che questo: un pensiero, una sequela di pensieri da levarsi. Ogni indugio era una debolezza. Tutti quei parenti che sindignavano, sapevan pur bene che egli era stato sempre cosí. Quante volte non li aveva fatti ridere la loro Ersilia raccontando con festosa esagerazione le furiose avventure della sua vita coniugale con quelluomo, il quale, poveretto, che poteva farci? aveva in corpo la smania, la frenesia di levarsi tutti i pensieri, appena gli si affacciassero alla mente come unineluttabile necessità. Anche, anche a letto, sí, tutti i pensieri! Ed ella, la poverina, si rappresentava come una cagnetta stanca in corsa perpetua, dietro a lui, sempre con tanto di lingua fuori. Si doveva andare a teatro? Quelluomo non aveva più requie. Non già perché gli premesse il teatro; anzi al contrario! Il pensiero dandarci diventava per lui un tale incubo, che non gli pareva lora di levarselo; e, sissignori, ogni volta, unora prima, nel palco, al bujo, ad aspettare! Si doveva partire? Misericordia di Dio! Un precipizio. Bauli, valige, fagotti; caccia, cocchiere! corri, facchino! E i sudori! e i sudori! e quante cose smarrite, e quante dimenticate per arrivare alla stazione due ore prima della partenza del treno! Non già perché temesse di perdere la corsa ma perché non poteva più aspettare in casa, neanche un minuto, con quel pensiero della partenza che lo assillava. E quante volte non sera presentato in casa con un fagotto di cinque o sei paja di scarpe per levarsi per un pezzo il pensiero di comperarle! Era forse lunico dei contribuenti che pagasse tutte in una volta per lannata le rate delle tasse sempre il primo dietro gli sportelli dellesattoria. Per miracolo, allalba del giorno segnato per il pagamento della prima rata, non andava a svegliare in casa lesattore. Sempre, nel vederlo assaettato cosí in tutte le faccende, aveva cercato di arrestarlo la povera Ersilia; poi, quando lo vedeva stanco o smanioso, con tanto tempo avanti a sé che non sapeva più come riempire, gli domandava: - Vedi? Ti sei levato il pensiero, Bebi mio; e ora? e ora? A questa domanda Bernardo Sopo si metteva a scuotere il capo, sempre con gli occhi chiusi. Non voleva confessare, non che agli altri, ma nemmeno a se stesso che nel fondo più recondito di quella oscurità che si sentiva dentro e che né il lume della scienza né quello della fede riuscivano mai a stenebrare neppur dun primo frigido pallor dalba gli palpitava come unansia indefinibile, lansia di unattesa ignota, un presentimento vago che nella vita ci fosse da fare qualche cosa, che non era mai quella delle tante a cui correva dietro per levarsene subito il pensiero. Ma pur troppo, sempre, quando di queste sera levato il pensiero, restava come sospeso e anelante in un vuoto smanioso. Gli rimaneva quellansia, dentro: ma lattesa, ahimè, era sempre vana, sempre. E gli anni erano passati e passavano, e Bernardo Sopo, oggi più stanco e più stufo di jeri ma pur non meno obbediente a tutte le più dure necessità dellesistenza anzi tanto più obbediente quanto più stanco e più stufo, non riusciva a comprendere che proprio per questo proprio per obbedire a quelle necessità, si stésse nella vita. Possibile che non ci fosse da fare altro? che si fosse venuti su la terra e ci si stésse per questo? Oh sí, cerano i sogni dei poeti, le architetture mentali dei filosofi, le scoperte della scienza. Ma a Bernardo Sopo parevano tutti scherzi, questi, scherzi graziosi o scherzi ingegnosi, illusioni. Che concludevano? Sera convinto, man mano sempre più, che luomo su la terra non poteva concluder nulla che tutte le conclusioni a cui luomo credeva desser venuto, erano per forza illusorie o arbitrarie. Luomo è nella natura, è la natura stessa che pensa, che produce in lui i suoi frutti di pensiero frutti secondo le stagioni anchessi, come quelli degli alberi, effimeri forse un po meno, ma effimeri per forza. La natura non può concludere, essendo eterna; la natura, nella sua eternità, non conclude mai. E dunque, neppur luomo! Se naccorgeva bene Bernardo Sopo, quando, nel tempo che sempre gli avanzava si astraeva dalle volgari contingenze, dalle brighe quotidiane, dai doveri che sera imposti dalle abitudini che sera tracciate, e allargava i confini della consueta visione della vita e si sollevava spassionato, a contemplare da questa altezza tragica e solenne la natura. Saccorgeva che, per concludere, luomo si metteva un paraocchi, che gli facesse vedere per alcun tempo una cosa sola; ma, quando credeva di averla raggiunta, non la trovava più, perché levandosi quel paraocchi e scoprendoglisi la vista di tutte le cose intorno addio conclusione! Che restava dunque a non volersi illudere coscientemente, quasi per uno scherzo? Ahimè, nientaltro che le dure necessità dellesistenza, da subire o da affrontare subito, per levarsene il pensiero al più presto. Ma allora, tanto valeva uccidersi, per levarsi subito il pensiero di tutto. Bravo, sí! uccidersi Poterlo fare! Bernardo Sopo non poteva: la sua vita era purtroppo una necessità di cui non si poteva levare il pensiero. Aveva fuori tanti parenti poveri, per cui doveva vivere. Dopo il trasporto e il seppellimento della moglie, riuscito a spogliarsi di tutto nei pochi giorni che restavano a finire il mese si ridusse a viver solo, miseramente, in una cameretta daffitto. Nessuno dei parenti della moglie volle più sapere di lui. Né egli se ne dolse. Si sbarazzò subito di moltissime necessità che, anche vivendo la moglie, aveva sempre stimate superflue ma accettate per lei, subite o affrontate col solito coraggio e la solita rassegnazione. Si restrinse in tutte le spese di vitto, di biancheria, di vestiario, a cui la moglie lo obbligava, per non ridurre di troppo ora che la moglie non cera più, gli assegni a quei parenti poveri, che non glie ne restavano affatto grati. Neppur di questo egli si doleva. Stimava il suo sacrifizio come dovere, come necessità, anchessa incresciosa; e lo lasciava intendere chiaramente nelle sue lettere a quei parenti, che perciò non gli restavano grati. Essi, insomma, come tutto il resto, rappresentavano per lui un pensiero da levarsi, da levarsi al più presto, ogni mese. Anche a costo di mangiare cosí, una sola volta al giorno, e anche scarsamente. Subito subito, anche quel desinarino, per non pensarci più per tutto il giorno. Sbrigate cosí subito le poche faccende, a cui ormai gli restava da attendere gli crebbe innanzi più che mai il tempo, il vuoto smanioso, che non sapeva come riempire. Cominciò a spenderlo a profitto degli altri, di gente che conosceva appena, di cui per caso veniva a conoscere la necessità. Ma, al solito, anche da questi beneficati non ebbe altro compenso che sgarbi e ingratitudine. Gli mancava al tutto il senso dellopportunità, perché non riusciva a intendere che si potesse provar piacere a indugiarsi nelle illusioni convinto comera che ogni indugio, di fronte alle necessità impellenti e ineluttabili dellesistenza, fosse una debolezza. E non aveva né pietà, né considerazione per tutti quei deboli che indugiavano: si presentava quando non doveva a ricordar loro quelle necessità con unaria sempre più stanca e più oppressa, che diceva chiaramente: Vedete, pur essendo cosí, pur costandomi tanto, io sono qua, pronto; sú, cari miei, leviamoci questo pensiero! E ormai tutti, appena lo vedevano da lontano, spiritavano. Era divenuto un incubo per tutti. Tutti credevano chegli provasse un gusto feroce a tormentare, a opprimere. Le gambe, con gli anni, gli divennero sempre più tarde. Nulla era più penoso che il vedere comegli si adoperasse, ora, nella corsa dietro a quelle necessità sue e altrui e cercasse il verso dandare speditamente con quelle povere gambe che pareva lo lasciassero sempre allo stesso punto. Avviluppato nellombra tremenda del tempo che gli avanzava, col rodío, lassillo di tante sollecitudini non sue soltanto gli avveniva spesso di fermarsi di botto in mezzo alla via, non ricordandosi più dove fosse diretto, che cosa dovesse fare. Col bastone sotto lascella, il cappello in mano, laltra mano sul mento irrequieta tra i peli della folta barba, restava un pezzo a pensare, con gli occhi chiusi ripetendo piano a se stesso: - Io dovevo fare una cosa E cosí una volta lo colse in mezzo a una piazza deserta, di pieno meriggio, unautomobile che passava di furia. Travolto in un attimo, sballottato sotto le ruote, Bernardo Sopo, con le costole fracassate e le braccia e le gambe spezzate fu raccolto moribondo da alcuni vetturini di stazione e trasportato allospedale, privo di conoscenza. Si riebbe pochi momenti prima di morire; riaprí gli occhi appannati; guardò un pezzo accigliato il medico e gli infermieri attorno al letto: poi reclinando il capo sui guanciali, ripeté con lultimo sospiro: - Io dovevo fare una cosa.Novelle per un anno di luigi pirandello IN SILENZIO - Waterloo! Waterloo, santo Dio! Si pronunzia Waterloo! - Sissignore, dopo SantElena. - Dopo? Ma che dice? Come centra SantElena adesso? - Ah, già! Lisola dElba. - Ma no! Lasci lisola dElba, caro Brei! Crede che un lezione di storia si possa improvvisare? E dunque segga! Cesarino Brei, pallido, timido, sedette; e il professore seguitò a guardarlo per un pezzo, contrariato, se non proprio stizzito. Quel ragazzo, della cui diligenza e buona volontà nello studio sera tanto lodato ne due primi anni di liceo ora - cioè da quando aveva indossato luniforme di convittore del Collegio Nazionale - pure stando attento attentissimo alle lezioni da quel bravo alunno che era eccolo là: neanche le vere ragioni per cui Napoleone Bonaparte era stato sconfitto a Waterloo sapeva più penetrare! Che gli era accaduto? Non se ne sapeva render conto nemmeno lo stesso Cesarino. Stava ore e ore a studiare, o per dir meglio, coi libri aperti sotto le grosse lenti da miope; ma non poteva più fermare lattenzione su di essi, sorpreso e frastornato da pensieri nuovi e confusi. E questo, non soltanto dacché era entrato in collegio, come i professori credevano, ma da qualche tempo prima. Anzi Cesarino avrebbe potuto dire che a causa di questi pensieri appunto e di certe strane impressioni sera lasciato indurre dalla madre a entrare in collegio. La madre che lo chiamava Cesare e non Cesarino senza guardarlo negli occhi gli aveva detto: - Tu hai bisogno, Cesare, di cambiar vita; bisogno dun po di compagnia di giovani della tua età, e dun po dordine e di regola, non solo nello studio, ma anche nello svago. Ho pensato, se non ti dispiace, di farti passare questultimo anno di liceo in collegio. Vuoi? Sera affrettato a rispondere di sí, senza pensarci sú due volte; tanto turbamento la vista della madre gli cagionava da alcuni mesi. Figlio unico, non aveva conosciuto il padre, il quale doveva esser morto giovanissimo se la madre si poteva ancora dir giovane: trentasette anni. Lui già ne aveva diciotto: cioè proprio letà che aveva la madre quando aveva sposato. I conti tornavano; ma, veramente, lessere sua madre ancora giovane e laver sposato a diciotto anni, non voleva poi dire che, per conseguenza il padre doveva esser morto giovanissimo, perché la madre poteva avere sposato uno maggiore detà di lei, e forsanche un vecchio, eh? Ma Cesarino aveva poca fantasia. Non simmaginava né questa né tantaltre cose. In casa, del resto, non cera alcun ritratto del babbo, né alcuna traccia chegli fosse mai esistito: la madre non gliene aveva mai parlato né a lui era mai venuta curiosità daverne qualche notizia. Sapeva soltanto che si chiamava Cesare come lui, e basta. Lo sapeva perché negli attestati di scuola cera scritto: Brei Cesarino del fu Cesare, nato a Milano, ecc. A Milano? Sí. Ma non sapeva nulla neanche della sua città natale, o, per dir meglio, sapeva che a Milano cera il Duomo e basta: il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele, il panettone, e basta. La madre, anchessa milanese, era venuta a stabilirsi a Roma subito dopo la morte del marito e la nascita di lui. Quasi quasi, a pensarci, Cesarino poteva dire di non conoscer bene neppure la madre. Non la vedeva quasi mai durante il giorno. Dalla mattina fino alle due del pomeriggio, ella stava alla Scuola Professionale, dove insegnava disegno e ricamo; andava poi in giro fino alle sei, fino alle sette, talvolta fino alle otto di sera per impartire lezioni particolari anche di lingua francese e di pianoforte. Rincasava stanca, la sera; ma, pure in casa, in quel po di tempo prima di cena, altre fatiche, certe cure domestiche a cui la serva non avrebbe potuto attendere; e, subito dopo cena, la correzione dei lavori delle scolarette private. Mobili più che decenti, tutte le comodità, guardaroba ben fornito, dispensa abbondantemente provvista eh sí, sfido! Con tutto questo gran lavoro della mammina infaticabile; ma che tristezza anche, e che silenzio in quella casa! Cesarino, ripensandoci dal collegio, se ne sentiva ancora stringere il cuore. Quandera là, appena ritornato dalla scuola, desinava solo, svogliato, nella saletta da pranzo ricca ma quasi buja con un libro aperto davanti appoggiato alla bottiglia dellacqua sul riquadro bianco del tovagliolo apparecchiato lí per lí sulla tavola antica di noce; poi si chiudeva in camera a studiare; e, infine, la sera quando lo chiamavano a cena, usciva tutto raffagottato intorpidito rannuvolato, con gli occhi strizzati dietro le lenti da miope. Madre e figlio, cenando, scambiavano tra loro poche parole. Ella gli domandava qualche notizia della scuola; come avesse passato la giornata; spesso lo rimproverava del modo di vita che teneva, cosí poco giovanile, e voleva che si scotesse; lo incitava a muoversi un po, di giorno, allaperto; a esser più vivace, più uomo, via! Lo studio, sí, ma anche qualche svago ci voleva. Soffriva, ecco, a vederlo cosí uggito, pallido, disappetente. Egli le dava brevi risposte: sí, no; prometteva con freddezza e aspettava con impazienza la fine della cena per andarsene a letto presto presto, poiché era solito di levarsi per tempo la mattina. Cresciuto sempre solo, non aveva nessuna domestichezza con la madre. La vedeva, la sentiva molto diversa da sé, cosí alacre, energica e disinvolta. Forse egli somigliava al padre. E il vuoto lasciato dal padre da tanto tempo stava tra lui e la madre, e sera sempre più ingrandito con gli anni. Sua madre, anche lí presente, gli appariva sempre come lontana. Ora questa impressione era cresciuta fino a cagionargli uno stranissimo imbarazzo, allorché molto tardi, veramente; ma Cesarino - si sa - aveva poca fantasia, per una conversazione tra due compagni di scuola le prime infantili finzioni dellanima gli erano cadute scoprendogli improvvisamente certi vergognosi segreti della vita finora insospettati. Allora la madre gli era come balzata ancor più lontana. Negli ultimi giorni passati a casa, aveva notato chella non ostante il gran lavoro a cui attendeva senza requie dalla mattina alla sera, si conservava bella, molto bella e florida e che di questa bellezza aveva gran cura: si acconciava i capelli con lungo e amoroso studio ogni mattina vestiva con signorile semplicità, con non comune eleganza; e sera sentito quasi offeso finanche dal profumo chella aveva addosso, non mai prima avvertito cosí, da lui. Per togliersi appunto da questa curiosa disposizione danimo verso la madre, aveva subito accolto la proposta dentrare in collegio. Ma se nera ella accorta? O da che era stata spinta a fargli quella proposta? Cesarino, ora, ci ripensava. Era stato sempre buono e studioso, fin da piccino; aveva fatto sempre il suo dovere senza la sorveglianza dalcuno; era un po gracile, sí, ma stava pur bene in salute. Le ragioni addotte dalla madre non lo persuadevano punto. Lottava intanto contro se stesso per non accogliere certi pensieri, di cui sentiva poi onta e rimorso; tanto più che, ora, sapeva ammalata la mamma. Da più mesi ella non veniva a visitarlo, le domeniche, al collegio. Le ultime volte chera venuta, sera lamentata di non star bene; e, difatti, a Cesarino non era sembrata florida come prima; aveva anzi notato una trascuratezza insolita nellacconciatura di lei che gli aveva fatto sentire più acuto il rimorso dei pensieri cattivi suggeriti dalla soverchia cura chella prima vi poneva. Dalle letterine, che di tanto in tanto la madre gli inviava per domandargli se avesse bisogno di qualche cosa Cesarino sapeva che il medico le aveva ordinato di stare in riposo perché si era troppo e per troppo tempo affaticata, e proibito duscire, assicurando tuttavia che non cera nulla di grave e che seguendo scrupolosamente le prescrizioni, sarebbe senza dubbio guarita. Ma linfermità si protraeva e Cesarino già stava in pensiero e non gli pareva lora che lanno scolastico terminasse. Naturalmente, in tali condizioni di spirito, le vere ragioni escogitate dal professore di storia per cui Napoleone Bonaparte era stato sconfitto a Waterloo, per quanti sforzi facesse, non riusciva a penetrarle bene. Quel giorno stesso, appena rientrato in collegio, Cesarino fu chiamato dal Direttore. Saspettava qualche grave riprensione per lo scarso profitto ricavato da quellanno di studio; ma trovò invece il Direttore molto benigno e amorevole e anche un po turbato, allaria. - Caro Brei, - gli disse, posandogli insolitamente una mano su la spalla, - lei sa che la sua mamma - Sta peggio? - lo interruppe subito Cesarino, levando gli occhi a guardarlo, quasi con terrore; e il berretto gli cadde di mano. - Pare, figliuolo mio, sí. Bisogna che lei vada subito a casa. Cesarino rimase a guardarlo, con una domanda negli occhi supplichevoli che le labbra non ardivano di proferire - Io non so bene, - disse il Direttore, comprendendo quella domanda muta. - È venuta una donna, poco fa da casa, a chiamarla. Coraggio, figliuolo mio! Vada. Lascerò il custode a sua disposizione. Cesarino uscí dalla sala della direzione con la mente scombujata: non sapeva più quel che dovesse fare di dove prendere per correre a casa. Dovera il custode? E il berretto? Dove aveva lasciato il berretto? Il Direttore glielo porse e ingiunse al custode di rimanere a disposizione del giovane anche per tutta la giornata, se occorreva. Cesarino corse in via Finanze, overa la casa. Pochi passi prima di giungervi, vide il portone socchiuso e sentí mancarsi le gambe. - Coraggio! - gli ripeté il custode, che sapeva. Tutta la casa era sossopra, come se la morte vi fosse entrata di violenza. Precipitandosi dentro, Cesarino cacciò subito lo sguardo nella camera della madre in fondo, e la intravide, là sul letto lunga - fu questa nello stordimento, la prima impressione, strana, di meraviglia - lunga, oh Dio, come se la morte lavesse stirata, a forza; rigida, pallida più della cera, e già livida nelle occhiaje, ai lati del naso irriconoscibile! - Come? come? - balbettò, più incuriosito quasi sulle prime, che atterrito da quella vista stringendosi nelle spalle e protendendo il collo a guardare come fanno i miopi. Quasi in risposta, venne dallaltra stanza, a infrangere orribilmente quel silenzio di morte, uno strillo infantile, roco. Cesarino si voltò di scatto, quasi quello strillo gli fosse arrivato come una rasojata alla schiena e tremando in tutto il corpo guardò la serva che piangeva in silenzio inginocchiata presso il letto. - Un bimbo? - Di là - gli accennò quella. - Suo? - domandò, più col fiato che con la voce, allibito. La serva accennò di sí, col capo. Si voltò di nuovo verso la madre, non poté sostenerne la vista. Sconvolto dallimprovvisa, atroce rivelazione che lo istupidiva e gli strappava ora, il cordoglio violentemente, si nascose gli occhi con le mani mentre sú dalle viscere sospese gli saliva come un urlo che la gola, strozzata dallangoscia, non lasciava passare. Di parto, dunque? Morta di parto? Ma come? Dunque, per questo? E subito gli balenò il sospetto che di là, dondera venuto quel pianto infantile, ci fosse qualcuno; e si voltò a guatare la serva odiosamente. - Chi chi? Non poté dir altro. Con la mano che gli ballava voleva reggersi le lenti che gli scivolavano dal naso per le lagrime che intanto inavvertitamente, gli sgorgavano dagli occhi. - Venga venga - gli disse la serva. - No dimmi - insistette. Ma finalmente saccorse che nella camera, attorno al letto, cera altra gente chegli non conosceva e che lo guardava con pietoso stupore. Tacque e si lasciò condurre dalla serva nella stanzetta che aveva occupato prima dentrare in collegio. Cera di là la levatrice soltanto, che aveva da poco tratto dal bagno il neonato ancora gonfio e paonazzo. Cesarino lo guardò con ribrezzo, e si volse di nuovo alla serva. - Nessuno? - disse, quasi tra sé. - Questo bambino? - Oh signorino mio! - esclamò la serva, giungendo le mani. - Che posso dirle? Non so nulla, io. Dicevo appunto questo alla levatrice qua Non so proprio nulla! Qua non è mai venuto nessuno: questo glielo posso giurare! - Non ti disse? - Mai, nulla! Non mi confidò mai nulla, e io, certo, non potevo domandarle Piangeva, sa? Oh tanto, di nascosto Non uscí più di casa, dacché cominciò a parere lei mintende Cesarino raccapricciato, alzò le mani per accennare alla serva di tacere. Per quanto, nel vuoto orrendo in cui quella morte improvvisa lo gettava, sentisse prepotente il bisogno di sapere, non volle. Lonta era troppa. E sua madre nera morta, ed era ancora di là. Si premette le mani sul volto, accostandosi alla finestra per fare da solo, nel bujo della mente, le sue supposizioni. Non ricordava daver veduto neanche lui, finché era stato in casa, nessun uomo, mai, che potesse dargli sospetto Ma, fuori? Sua madre era vissuta cosí poco in casa! E che sapeva lui della vita chella aveva condotto fuori? Che cosa fosse sua madre oltre il cerchio ristrettissimo delle relazioni che aveva avuto prima con lui, lí, le sere, a cena? Tutta una vita, a cui egli era rimasto sempre estraneo. Si era messa con qualcuno, certo Con chi? Piangeva. Dunque costui laveva abbandonata, non volendo o non potendo sposarla. Ed ecco perché ella lo aveva chiuso in collegio: per sottrarsi e sottrarlo a una vergogna inevitabile. Ma dopo? Egli sarebbe pure uscito dal collegio, nel prossimo luglio. E allora? Intendeva ella forse di cancellare ogni traccia della colpa? Schiuse le mani per guardar di nuovo il bimbo. Ecco: la levatrice lo aveva fasciato e messo a giacere sul lettino, in cui egli dormiva, quandera in casa. Quella cuffietta, quella camicina, quel bavaglino Ma no, ecco: ella intendeva tenerselo, il bimbo. Lo aveva preparato lei, certo, quel corredino. E dunque, uscendo dal collegio, egli avrebbe trovato in casa quella nuova creaturina. E che gli avrebbe detto allora la madre? Ecco, ecco perché era morta! Chi sa quale tremenda tortura segreta in quei mesi! Ah, vile, vile quelluomo che glielaveva inflitta, abbandonandola dopo averla svergognata! Ed ella sera rintanata in casa, a celare il suo stato e forse aveva perduto il posto dinsegnante alla Scuola Professionale Con quali mezzi aveva vissuto in quei mesi? Certo, coi risparmii accumulati in tanti anni di lavoro. Ma adesso? Cesarino sentí dimprovviso il vuoto spalancarglisi più nero e più vasto dattorno. Si vide solo, solo nella vita, senzajuto, senzalcun parente, né prossimo né lontano; solo, con quella creaturina lí che aveva ucciso la mamma venendo al mondo ed era rimasta anche lei cosí, nello stesso vuoto, abbandonata alla stessa sorte, senza padre Come lui. Come lui? Eh sí, forsanche lui - come non ci aveva mai pensato prima? - forsanche lui era nato cosí! Che sapeva di suo padre? Chi era stato quel Cesare Brei? Brei? Ma non era questo il cognome della madre? Sí. Enrica Brei. Cosí ella si firmava, e tutti la conoscevano come la maestra Brei. Se fosse stata vedova, venuta a Roma, entrata nellinsegnamento non avrebbe ripreso il suo cognome, magari facendolo seguire da quello del marito? Ma no: Brei era il cognome della madre; ed egli dunque portava soltanto il cognome di lei; e quel fu Cesare, di cui non sapeva nulla, di cui non era rimasta in casa alcuna traccia, forse non era mai esistito: Cesare forse, sí, ma non Brei Chi sa qual era veramente il cognome di suo padre! Come non ci aveva mai pensato, finora, a queste cose? - Senta, povero signorino! - gli disse la serva. - La levatrice qui vorrebbe dirle Questa creaturina - Già, - interruppe la levatrice, - ha bisogno del latte, ora, questa creatura. Chi glielo darà? Cesarino la guardò smarrito. - Ecco, - riprese la levatrice, - io dicevo che essendo nato cosí e perché la mamma, poverina non cè più e lei è un povero ragazzo che non potrebbe badare a questo innocente dicevo - Portarlo via? - domandò Cesarino, accigliandosi. - Ma perché, guardi, - seguitò quella, - io dovrei denunziarlo allo Stato Civile Bisogna che sappia quel che lei vuol fare. - Sí, - disse Cesarino, smarrendosi di nuovo. - Sí Aspettate Voglio, voglio prima vedere E si guardò attorno, come se cercasse qualcosa. La serva gli venne in ajuto. - Le chiavi? - gli domandò piano. - Che chiavi? - fece egli, che non pensava a nulla. - Vuole il mazzetto di chiavi, per vedere non so! Guardi, sono di là, su la specchiera, in camera della mamma. Cesarino si mosse per andare, ma sarrestò subito, al pensiero di rivedere la madre, ora che sapeva. La serva, che sera messa a seguirlo, aggiunse, più piano: - Bisognerebbe, signorino mio, provvedere a tante cose. Lo so, lei si trova sperduto, cosí solo, povera anima innocente È venuto il medico; son corsa in farmacia ho preso tanta roba Questo sarebbe nulla; ma cè da pensare, ora, anche alla povera mamma, eh? Come si fa? Veda un po lei Cesarino andò per prender le chiavi. Rivide stesa, lunga e rigida sul letto, la madre, e come attratto dalla vista le si appressò. Ah, mute, mute ora, per sempre, quelle labbra, da cui tante cose egli avrebbe voluto sapere! Se lera portato via con sé nel silenzio orribile della morte il mistero di quel bimbo di là e laltro della nascita di lui Ma, forse, cercando, frugando Doverano le chiavi? Le prese dalla specchiera, e seguí la serva nello studiolo della madre. - Ecco veda là, in quello stipetto. Vi trovò poco più di cento lire, cherano forse il residuo dei risparmii. - Nientaltro? - Niente, aspetta Aveva scorto in quello stipetto alcune lettere. Volle leggerle subito. Ma erano tre, in tutto di una maestra della Scuola Professionale, dirette alla madre a Rio Freddo dove due anni avanti ella, insieme con lui, aveva passato le vacanze estive. E lanno dopo, quella maestra, collega della madre, era morta. Dallultima di quelle lettere, a un tratto scivolò a terra un bigliettino, che la serva saffrettò a raccogliere. - Da qua! Da qua! Era scritto a lapis, senza intestazione, senza data, e diceva cosí: Impossibile, oggi. Forse venerdí. Alberto - Alberto - ripeté, guardando la serva. - È lui! Alberto Lo conosci? Non sai nulla? Proprio nulla! Parla! - Nulla, signorino mio, glielho detto! Cercò di nuovo nello stipetto poi nei cassetti degli armadii, dovunque, scompigliando ogni cosa. Non trovò nulla. Solo quel nome! Solo questa notizia: che il padre di quel bimbo si chiamava Alberto. E suo padre, Cesare Due nomi: nientaltro. E lei, di là, morta. E tutti quei mobili della casa, inconsapevoli, impassibili. E lui, ora, senza più nessun sostegno, in quel vuoto, con quel bimbo là, che, appena nato, non apparteneva più a nessuno; mentre lui almeno, finora, aveva avuto la madre. Buttarlo via? No, no, povero piccino! Commosso da una veemente pietà, chera già quasi tenerezza fraterna, sentí destarsi dentro una disperata energia. Trasse dallo stipetto alcune gioje della madre e le diede alla serva, perché cercasse di cavarne denaro, per il momento. Si recò nella saletta per pregare il custode, che laveva accompagnato, di attender lui a quanto si doveva ancor fare per la mamma. Ritornò dalla levatrice, per pregarla di cercare subito una balia. Corse a prendere il suo berretto da collegiale, là, nella camera mortuaria; e dopo avere in cuor suo promesso alla madre che quel suo piccino non sarebbe perito e neanche lui corse al collegio, a parlare col Direttore. Era divenuto un altro, in pochi istanti. Espose al Direttore, senza un lamento, il suo caso, il suo proposito, chiedendogli ajuto, sicuramente con la ferma convinzione che nessuno avrebbe potuto negarglielo, perché ne aveva il diritto sacrosanto, ormai per tutto il male che, innocente, gli toccava soffrire, dalla propria madre, da quellignoto che gli aveva dato la vita da questaltro ignoto che gli aveva tolto la madre, lasciandogli in braccio un bambino appena nato. Il Direttore che, ascoltandolo, stava a mirarlo a bocca aperta e con gli occhi pieni di lagrime subito lo assicurò che avrebbe fatto di tutto per ottenergli al più presto un soccorso, e che non lo avrebbe mai, mai abbandonato. Se lo strinse al petto, pianse con lui gli disse che quella sera stessa sarebbe venuto a trovarlo a casa e, sperava, con una buona notizia. - Sta bene. Sissignore. Laspetto. E ritornò di furia a casa. Il soccorso, tenue, giunse sollecito; e Cesarino quasi non se ne accorse, perché serví subito per il trasporto della mamma, a cui pensarono gli altri. Egli non pensò più che al bambino, come salvarlo insieme con sé, fuori, fuori di quella trista casa dove tanta agiatezza, chi sa come chi sa donde era entrata, per finir di confonderlo: mobili, tende, tappeti stoviglie, tutto quellarredo, se non proprio di lusso, certo costoso. Lo guardava quasi con rancore per il segreto chesso serbava della sua provenienza. Bisognava disfarsene al più presto, trattenendo soltanto le cose più umili e necessarie per arredarne le tre povere stanzette prese a pigione fuori di porta con lajuto del Direttore del collegio. Coi negozianti di mobili usati e i rigattieri ai quali si rivolse per consiglio degli altri casigliani ne contrattò la rivendita con accanimento; perché - cosa strana! - gli parve che appartenessero sopra tutto al bambino, quei mobili or che la mamma era morta per lui, rendendo nota a tutti cosí la vergogna di quellagiatezza; e al bambino almeno, perdio, si poteva concedere il diritto, piccino comera e ignaro di tutto, di non sentirla quella vergogna; se uno, invece di lui, ne difendeva glinteressi. Avrebbe rivenduto anche gli abiti e tante galanterie rimaste della mamma a una malinconica rigattiera malaticcia che gli si presentò tutta gale e cascante di stanchezza e di vezzi se costei, parlando molle molle tra dolci sorrisi non gli avesse lasciato intendere a quale clientela destinava quegli abiti e quelle gale. La cacciò via. Ah quelle spoglie, quasi vive ancora, come serbavano il profumo che tanto lo aveva turbato negli ultimi tempi! Gli parve ora nella bracciata che ne fece per andarle a riporre di sentirci come lalito del bimbo, a riprova della strana impressione che tutto, tutto lí appartenesse a lui lavato, incipriato, avvolto in quel corredino ricco chella gli aveva preparato prima di morire. Ecco, gli appariva ormai come una cosa preziosa, preziosa e cara, quel bimbo, non più soltanto da salvare ma anche da tener custodito con tutte quelle cure che certamente avrebbe avuto per lui la mamma di cui era felice di risentire in sé, cosí dimprovviso ridestata, la bella alacrità coraggiosa. Non saccorgeva, come potevano accorgersi gli altri, che la vivace e ardente prontezza disinvolta della mamma nella sgraziata magrezza del suo corpicciuolo, appariva come un disperato sforzo, che lo rendeva ispido, sospettoso ed anche crudele. Sí, anche crudele, come si dimostrò nel licenziare la vecchia serva Rosa che pure era stata tanto buona per lui, in quel trambusto. Ma non gli si poteva voler male di quello che faceva o che diceva. Era giusto, in fondo, che licenziasse la serva dovendo sostenere la grossa spesa della balia per il bambino: avrebbe, sí, potuto farlo con unaltra maniera; ma gli si perdonava anche questa, come del resto glielaveva perdonato la stessa Rosa; perché forse, poverino, neanche il sospetto poteva avere desser crudele verso gli altri lui che sperimentava in quel momento e in quella misura la crudeltà feroce della sorte. Tuttal più, se la compassione non lavesse impedito, sorridere se ne poteva nel vederlo cosí assaettato, con quelle spallucce strette e troppo in sú e la faccetta pallida e dura protesa come a rintuzzare, con gli occhi aguzzi dietro quelle forti lenti da miope. Affannato, angosciato dalla paura di non arrivare mai a tempo, correva di qua, di là, per trar partito da tutto. Lo ajutavano e non ringraziava nemmeno. Non ringraziò neanche il Direttore del collegio quando, nella casetta nuova, dopo lo sgombero venne ad annunziargli che gli aveva trovato il posto di scrivanello al Ministero della Pubblica Istruzione. - È poco, sí. Ma verrai la sera al collegio, alluscita dal Ministero, per qualche lezioncina privata ai convittori, scolaretti del ginnasio inferiore. Vedrai che ti basterà. Tu sei bravo. - Sissignore. Ma labito? - Che abito? - Non posso mica andare al Ministero vestito ancora da collegiale. - Indosserai uno degli abiti che avevi prima dentrare in collegio. - Nossignore, non posso. Sono tutti come li voleva la mamma, coi calzoni corti. E poi, neanche neri. Ogni difficoltà che gli si parava davanti ed erano tante!, lo irritava, più che sbigottirlo. Voleva vincere; doveva vincere. Ma il dovere di farlo vincere pareva che spettasse agli altri, quanto più lui ne dimostrava la volontà. E al Ministero, se gli altri scrivani, tutti uomini maturi o vecchi, passavano il tempo a far la burletta nonostante la minaccia dei capi che quellufficio di ricopiatura sarebbe stato soppresso per lo scarso rendimento che dava egli dapprima sagitava sulla seggiola, sbuffando, o pestava un piede poi si voltava brusco a guardarli dal suo tavolino, battendo il pugno sulla spalliera della seggiola; non perché gli paresse disonesta quella loro stupida negligenza, ma perché non sentendo lobbligo di lavorare con lui e quasi per lui, lo mettevano a rischio di perdere il posto. Nel vedersi cosí richiamati al dovere da un ragazzo, era naturale che quelli ridessero e se lo pigliassero a godere. Balzava in piedi; minacciava dandarli a denunziare; e faceva peggio; perché quelli, ecco, lo sfidavano a farlo; allora lui doveva riconoscere che, facendolo, avrebbe forse affrettato il danno di tutti. Restava a guardarli come se con le loro risate gli avessero squarciato il ventre; poi ricurvava le spallucce sul tavolino, e dalli a ricopiare, a ricopiare quante più carte poteva a rivedere anche le poche ricopiate dagli altri per levarne via gli errori; sordo ai motteggi con cui quelli ora si spassavano a sbottoneggiarlo. Certe sere, perché il lavoro assegnato allufficio fosse terminato, usciva dal Ministero unora dopo tutti gli altri. Il Direttore se lo vedeva arrivare al collegio, trafelato ansante con gli occhi induriti dalla fissità spasimosa che dava loro il pensiero di non bastare a difendersi dalle difficoltà e le contrarietà della sorte a cui purtroppo suniva anche la malignità degli uomini, adesso. - Ma no, ma no, - gli diceva il Direttore, per confortarlo; e qualche volta anche lo rimproverava amorevolmente. Non sentiva né i conforti né i rimproveri; come per via, correndo, non vedeva mai nulla; la mattina, per trovarsi puntuale allufficio, venendo dalla casa lontana fuor di porta; a mezzogiorno, per ritornare fin là a desinare, e poi per ritrovarsi a tempo allufficio alle tre sempre a piedi sia per risparmiare i soldi del tram, sia per la paura di mancare allorario stando ad aspettare che quello passasse. Non ne poteva più, la sera. Si sentiva cosí stanco, che neanche la forza aveva di reggere in braccio Ninní, stando in piedi. Doveva prima sedere. Sul balconcino dalla ringhiera di ferro arrugginita, che gli era parso tanto bello dapprima là alla vista degli orti suburbani ora, tenendo sulle ginocchia Ninní, avrebbe voluto compensarsi delle corse, delle fatiche, delle amarezze di tutta la giornata. Ma il bimbo, che aveva già circa tre mesi, non voleva stare con lui, forse perché non vedendolo quasi mai durante la giornata, ancora non lo riconosceva; forsanche perché egli non lo sapeva tener bene in braccio; o perché aveva già sonno, come diceva la balia per scusarlo. - Sú, me lo ridia, gli farò far la nanna; e poi penserò a lei, per la cena. Aspettando la cena, lí seduto sul balconcino, nellultima luce fredda del crepuscolo guardando senza neppur forse vederla la fetta di luna già accesa nel cielo scialbo e vano; poi abbassando gli occhi sulla sudicia stradicciuola deserta costeggiata da una parte da una siepe secca e polverosa a riparo degli orti si sentiva invader lanima, in quella stanchezza, da uno squallore angoscioso; ma non appena il pianto accennava di pungergli gli occhi, serrava i denti, stringeva nel pugno la bacchetta di ferro della ringhiera appuntava lo sguardo allunico fanale della stradicciuola a cui i monellacci avevano fracassato a sassate due vetri, e si metteva a pensar cose cattive apposta, contro gli scolaretti del convitto, anche contro il Direttore ora che non sentiva più di poter essere come prima fiducioso con lui avendo capito che gli faceva il bene, sí, ma quasi più per sé, per il compiacimento di sentirsi, lui, buono; il che gli dava adesso, nel riceverne quel bene, come un impiccio dumiliazione. E quei compagni dufficio, coi loro sudici discorsi e certe sconce domande che avrebbero voluto avvilirlo di vergogna: se e come faceva; se laveva mai fatto. Ed ecco, un improvviso convulso di lagrime lo assaliva al ricordo duna sera che andando al solito di furia per via, come un cieco, aveva inciampato in una donnaccia di strada la quale, subito fingendo di pararlo, se lera premuto al seno con tutte e due le braccia costringendolo cosí a cogliere con le nari sulla carne viva, oscenamente, il profumo, quel profumo stesso della sua mamma; per cui sera strappato da lei, mugolando, ed era fuggito via. Gli pareva ora di sentirsi frustato dal dileggio di quelli: Verginello! Verginello! e tornava a stringere nel pugno la bacchetta della ringhiera e a serrare i denti. No, non avrebbe potuto mai farlo, lui, perché sempre, sempre avrebbe avuto nelle nari, a dargliene lorrore, quel profumo della madre. Ora, nel silenzio, gli arrivavano i secchi tonfi sul mattonato dei piedi della seggiola prima i due davanti, poi i due di dietro, dondolata dalla balia che addormentava il piccino; e di là dalla siepe il frusciare dellacqua che usciva a ventaglio dalla tromba lunga come un serpente con cui lortolano annaffiava lorto. Quel fruscio dacqua gli piaceva, gli rinfrescava lo spirito; e non voleva che, per distrazione dellortolano, in qualche punto ne cadesse troppa; lo avvertiva subito dal rumore della terra che si faceva creta e nera come affogata. Perché gli veniva a mente adesso quella tovaglietta da tè, damascata, con lorlo cilestrino e i pèneri fitti fitti che la mamma stendeva su un tavolinetto per offrire il tè a qualche amica, capitando insolitamente a casa verso le cinque? Quella tovaglietta il corredino di Ninní leleganza, il gusto, quello scrupolo di pulizia della mamma; e ora, ecco stesa là sulla tavola una sudicia tovaglia; la cena non ancora preparata; il suo letto, di là, non ancora rifatto dalla mattina, e fosse stato almeno ben curato il bimbo; ma nossignori: sporca la vestina, sporco il bavaglino; e a muoverne a quella balia il minimo rimprovero già la certezza dindispettirla e il pericolo chella approfittasse dellassenza di lui per sfogare il dispetto contro la creaturina innocente; e poi subito pronta la doppia scusa che, dovendo badare al bambino, non aveva tempo né di rassettare la casa né di attendere alla cucina; e che, se mancava al bambino qualche cura, questo dipendeva perché le toccava far anche da serva e da cuoca. Brutta zoticona, venuta sú dalla campagna che pareva un tronco dalbero e che ora credeva di farsi bella, pettinandosi coi capelli alti e infronzolandosi. Ma pazienza! Il latte, lo aveva buono; e il bimbo, quantunque trascurato, prosperava. Ah, come somigliava alla mamma! Gli stessi occhi e quel nasino quella boccuccia La balia gli voleva far credere che somigliasse a lui, invece. Ma che! Chi sa a chi somigliava lui! Ma ormai, non glimportava più di saperlo. Gli bastava che Ninní somigliasse alla mamma; nera felice, anzi, perché cosí non avrebbe baciato su quel visino alcun tratto che avrebbe potuto fargli nascere lidea di quellignoto che ormai non si curava più di scoprire. Dopo cena, sulla stessa tavola appena sparecchiata, si metteva a studiare con lintenzione di presentarsi lanno appresso agli esami di licenza liceale per entrar poi - con lesenzione dalle tasse, se gli veniva fatto - allUniversità. Si sarebbe iscritto in legge; e se riusciva a ottener la laurea questa gli avrebbe servito per qualche concorso di segretario allo stesso Ministero della Pubblica Istruzione. Voleva sollevarsi al più presto da quella meschina e non ben sicura condizione di scrivano. Ma studiando, certe sere, era a poco a poco invaso e vinto da un cupo scoraggiamento. Gli parevan cosí lontane dal suo presente affanno quelle cose da studiare! E distratto in quella lontananza, sentiva come vano il suo stesso affanno; e che non dovesse né potesse aver mai fine. Il silenzio di quelle tre stanzette quasi nude era tanto che gli faceva perfino avvertire il ronzío del lume a petrolio tolto dalla sospensione e posato lí sulla tavola per vederci meglio: si toglieva le lenti dal naso; fissava con gli occhi socchiusi la fiamma e grosse lagrime allora gli pollavano dalle palpebre e piombavano sul libro aperto sotto il mento. Ma erano momenti. La mattina dopo tornava ad assaettarsi più ostinato, protendendo dalle spallucce ricurve a modo dei miopi, quellossuto visetto di cera, stirato e madido, con quei capelli lisci di malato troppo cresciuti tra gli orecchi e le gote, e quella violenza delle lenti che gli smaltavano gli occhi rimpiccoliti lucenti e precisi pinzandogli a sangue le gracili pareti del naso. Di tanto in tanto veniva a fargli qualche visitina Rosa, la vecchia serva. Piano piano gli faceva notare anchessa tutte le magagne di quella balia; e, per metterlo in guardia, gli riferiva quanto le dicevano sul conto di lei le donne del vicinato. Cesarino si stringeva nelle spalle. Sospettava che Rosa parlasse per rancore, perché fin da principio, per non essere mandata via gli aveva proposto dallevare il bimbo col latte sterilizzato, come aveva veduto fare a tante mamme che se nerano poi trovate contente. Ma le dovette render giustizia alla fine, quando si vide costretto a cacciar via su due piedi quella balia già gravida da due mesi. Per fortuna il bambino non soffrí del cambiato allevamento, anche per le cure amorose della buona vecchia la quale si mostrò lietissima di ritornare al servizio di quei due abbandonati. E ora, finalmente, Cesarino poté assaporare davvero la dolcezza della pace conquistata con tanta pena. Sapeva il suo Ninní affidato in buone mani, e poteva lavorare e studiar tranquillamente. La sera, rincasando, trovava tutto in ordine; Ninní lindo come uno sposino, e gustosa la cena e soffice il letto. Era la felicità. I primi gridolini, certe mossette piene di grazia di Ninní lo facevano impazzire dalla gioja. Lo mandava a pesare ogni due giorni, per paura che calasse di peso con quellallattamento artificiale non ostante che Rosa lo rassicurasse: - Ma non sente che a momenti pesa più di me? Sempre con la trombetta in bocca! La trombetta era il biberon. - Sú, Ninní, fatti una sonatina! E Ninní, subito: non se lo faceva dire due volte e non gli bastava che gliela reggessero gli altri, la trombetta; se la voleva reggere anche da sé, là, da bravo trombettiere; e socchiudeva languidi i cari occhiuzzi dalla voluttà. Lo guardavano tutte due, in estasi; e, poiché il bimbo, spesso prima che finisse di succhiare, saddormentava zitti zitti si levavano e andavano in punta di piedi e rattenendo il respiro a deporlo nella culla. Riprendendo lo studio serale con raddoppiata lena, ormai sicuro dellesito le vere ragioni per cui Napoleone Bonaparte era stato sconfitto a Waterloo, Cesarino oramai le penetrava benissimo. Se non che, una sera, rientrando in casa - di furia, come soleva quasi assetato dun bacio del suo Ninní - fu arrestato su la soglia da Rosa la quale, tutta turbata, gli annunziò che cera di là un signore che voleva parlargli e che lo aspettava da una buona mezzora. Cesarino si trovò di fronte un uomo di circa cinquantanni, alto di statura e ben piantato vestito tutto di nero per lutto recentissimo, grigio di capelli e bruno in volto, dallaria cupa, grave. Si era alzato al suono del campanello della porta, e lo attendeva nella saletta da pranzo. - Desidera parlarmi? - gli domandò Cesarino, osservandolo, sospeso e costernato. - Sí, da solo; se permette. - Venga, entri. E Cesarino glindicò luscio della sua cameretta e lo fece passare avanti; poi, richiuso luscio, con le mani che già gli ballavano, si volse, alterato in viso, pallidissimo con gli occhi strizzati dietro le lenti e le ciglia corrugate, e avventò la domanda: - Alberto? - Rocchi, sí. Sono venuto Cesarino gli sappressò, convulso, trasfigurato, come se volesse inveire: - A far che? In casa mia? Quegli si trasse indietro, impallidendo e contenendosi: - Mi lasci dire. Vengo con buone intenzioni. - Che intenzioni? Mia madre è morta! - Lo so. - Ah, lo sa? E non le basta? Se ne vada via subito, o lo farò pentire! - Ma scusi! - Pentire pentire desser venuto qua a infliggermi lonta - Ma no scusi - Lonta della sua vista! Sissignore. Che vuole da me? - Se non mi lascia dire, scusi Si calmi! - riprese egli, cosí investito, sconcertato. - Io comprendo Ma bisogna che le dica - No! - gridò Cesarino, risoluto, fremente, levando le gracili pugna. - Guardi, io non voglio saper nulla! Non voglio spiegazioni! Le basti avere osato di comparirmi davanti! E se ne vada! - Ma qua cè mio figlio - disse allora quegli, torbido e spazientito. - Vostro figlio? - inveí Cesarino. - Ah, siete venuto per questo? Ve ne ricordate adesso, che cè vostro figlio qua? - Prima non potevo Se non mi lasciate dire - Che volete dire? Andate via! Andate via! Avete fatto morire mia madre! Andate via, o chiamo gente! Il Rocchi socchiuse gli occhi; trasse, gonfiandosi, un profondo sospiro e disse: - Va bene. Vuol dire che farò valere altrove le mie ragioni. E savviò. - Ragioni? Voi? - gli gridò dietro Cesarino, perdendo il lume degli occhi. - Miserabile! Dopo che mhai ucciso la madre, vuoi aver ragioni da far valere? Tu, contro di me? Ragioni? Quegli si voltò a guardarlo, fosco; ma aprí poi la bocca a un sorriso tra di sdegno e di compassione per la gracilità di quel ragazzo che lo insultava. - Vedremo, - disse. E se nandò. Cesarino rimase al bujo, nella saletta, dietro la porta tutto vibrante dellimpeto violento che in lui timido, debole, avevano fatto il rancore, lonta, la paura di perdere il suo piccino adorato. Rimessosi alla meglio, andò a bussare alluscio di Rosa, che sera chiusa a chiave, col bimbo stretto tra le braccia. - Ho capito! Ho capito! - gli disse Rosa. - Voleva Ninní. - Lui? - Sí. E le sue ragioni, capisci? Vuol far valere - Lui? E chi può dar ragione a lui? - È il padre. Ma mi può togliere forse Ninní ora? Lho cacciato via, come un cane! Gli ho detto che che mha ucciso la madre e che lho raccolto io, il bambino e che ora è mio, è mio; e nessuno me lo può strappare dalle braccia! Mio! Mio! Guarda un po Miserabile assa assassino - Ma sí! Ma certo! Si calmi signorino! - gli disse Rosa, più afflitta e costernata di lui. - Mica con la forza potrà venire a prenderglielo, il bambino. Lei avrà pure le sue ragioni da far valere. E vorrei veder questa, ora, che ci levassero Ninní che abbiamo allevato noi. Ma stia tranquillo, che non si farà più vedere, dopo la degna accoglienza che lei gli ha fatta. Né queste, però, né altre assicurazioni che la buona vecchia ripeté durante tutta la sera, valsero a tranquillare Cesarino. Il giorno dopo, là, al Ministero, provò un vero, eterno supplizio. A mezzogiorno, scappò a casa, trepidante, col cuore in gola. Non voleva più ritornare allufficio per le tre del pomeriggio; ma Rosa lo spinse ad andare, promettendogli che avrebbe tenuto la porta sprangata e non avrebbe aperto a nessuno e che non avrebbe lasciato Ninní neanche per un minuto. Cosí egli andò; ma rincasò alle sei, senza recarsi al collegio per la ripetizione a gli scolaretti. Nel vederselo davanti come uno stordito, cosí abbattuto e costernato, Rosa cercò in tutti i modi di scuoterlo. Ma invano. Aveva un presentimento Cesarino, che gli rodeva lanima e non gli dava requie. Passò insonne tutta la nottata. Il giorno appresso, non ritornò a casa a mezzodí per il desinare. La vecchia Rosa non sapeva come spiegarsi quel ritardo. Verso le quattro, finalmente, lo vide arrivare ansante, livido, con una fissità truce negli occhi. - Devo darglielo. Mhanno chiamato in questura. Cera anche lui. Ha mostrato le lettere di mia madre. È suo. Disse cosí, a scatti, senza alzar gli occhi a guardare il bimbo, che Rosa teneva in braccio. - Oh cuore mio! - esclamò questa, stringendosi al seno Ninní. - Ma come? Che ha detto? Come ha potuto la giustizia? - È il padre! È il padre! - rispose Cesarino. - Dunque è suo! - E lei? - domandò Rosa. - Come farà lei? - Io? Io, con lui. Ce nandremo insieme. - Con Ninní, da lui? - Da lui. - Ah, cosí? tutte due insieme, allora? Ah, cosí va bene! Non lo lascerà E io, signorino? Questa povera Rosa? Cesarino, per non risponderle direttamente, si tolse in braccio il piccino se lo strinse al petto, e, piangendo, cominciò a dirgli: - La povera Rosa, Ninní? Insieme con noi anche lei? Non è giusto! Non si può! Le lasceremo tutto, alla povera Rosa. Questa poca roba che è qua. Stavamo insieme tanto bene, tutte tre, è vero, Ninní mio? Ma non hanno voluto non hanno voluto - Ebbene, - disse Rosa, inghiottendo le lagrime. - Si vuole affliggere cosí per me, adesso, signorino? Io sono vecchia; non conto più; Dio per me provvederà. Purché siano contenti loro Del resto, dica: non potrò forse venire a trovarla, a vedere questo mio angioletto? Non mi cacceranno via, se verrò. Alla fin fine, perché non devessere cosí? Passato il primo momento, sarà forse anche un bene per lei, signorino, che le pare! - Forse, - disse Cesarino. - Intanto, Rosa, bisogna che tu prepari tutto, presto tutto quello che abbiam fatto a Ninní, le mie robe e le tue anche. Si va via stasera. Siamo aspettati a pranzo. Senti: io ti lascio tutto - Che dice, signorino mio! - esclamò Rosa. - Tutto tutto quel po che ho con me in denaro. Ben altro ti debbo, per tutto laffetto Zitta, zitta! Non ne parliamo. Tu lo sai, e io lo so. Basta. Anche quei pochi mobili Noi troveremo di là unaltra casa Tu farai di questa ciò che vorrai. Non mi ringraziare. Prepara tutto e andiamo via. Tu, prima. Non saprei andarmene, lasciandoti qua. Poi, domani, verrai a trovarmi, e io ti lascerò la chiave e tutto. La vecchia Rosa obbedí, senza rispondere. Aveva il cuore cosí gonfio che, ad aprir la bocca per parlare, singhiozzi, certo, e non parole le sarebbero venuti fuori. Preparò tutto, anche il suo fagotto. - Lo lascio qua? - domandò. - Tanto, se doman debbo ritornare - Sí, certo, - le rispose Cesarino. - E ora, eccoti: bacia Ninní Bacialo, e addio. Rosa si prese in braccio il piccino che guardava un po sbigottito; ma non poté in prima baciarlo: bisognò che si sfogasse un pezzo pur dicendo: - È una sciocchezza piangere perché domani Ecco a lei, signorino se lo prenda. E coraggio, eh? Un bacio anche a lei A domani! Se ne andò senza voltarsi indietro, soffocando i singhiozzi nel fazzoletto. Subito Cesarino sprangò la porta. Si passò una mano su i capelli, che gli si drizzarono, irti. Andò a posare Ninní sul letto: gli mise in mano lorologino dargento, perché stesse quieto. Scrisse in gran fretta poche righe su un foglio di carta: la donazione a Rosa della povera suppellettile di casa. Poi scappò in cucina; preparò lesto lesto un buon fuoco; lo portò in camera; chiuse gli scuri, luscio e al lume della lampadina che la vecchia Rosa teneva sempre accesa davanti unimmagine della Madonna si stese sul letto accanto a Ninní. Questo allora lasciò cadere sul letto lorologino, e - al solito - alzò la mano per strappare dal naso al fratello le lenti. Cesarino, questa volta, se le lasciò strappare; chiuse gli occhi e si strinse il bimbo al petto: - Quieto, ora, Ninní, quieto Facciamo la nanna bellino, la nanna. Novelle per un anno di luigi pirandello LALTRO FIGLIO - Cè Ninfarosa? - Cè. Bussate. La vecchia Maragrazia bussò, e poi si calò a sedere pian piano sul logoro scalino davanti la porta. Era la sua sedia naturale; quello, come tantaltri davanti le porte delle casupole di Fàrnia. Lí seduta, o dormiva o piangeva in silenzio. Qualcuno, passando, le buttava in grembo un soldo o un tozzo di pane; ella si scoteva appena dal sonno o dal pianto; baciava il soldo o il pane; si segnava, e riprendeva a piangere o a dormire. Pareva un mucchio di cenci. Cenci unti e grevi, sempre gli stessi, destate e dinverno, strappati, sbrindellati senza più colore e impregnati di sudor puzzolente e di tutto il sudicio delle strade. La faccia giallastra era un fitto reticcio di rughe, in cui le palpebre sanguinavano, rovesciate, bruciate dal continuo lacrimare; ma, tra quelle rughe e quel sangue e quelle lagrime, gli occhi chiari apparivano come lontani, quelli dun infanzia senza memorie. Ora, spesso, qualche mosca le si attaccava, vorace, a quegli occhi; ma ella era cosí sprofondata e assorta nella sua pena, che non lavvertiva nemmeno; non la cacciava. I pochi capelli, aridi, spartiti sul capo, le terminavano in due nodicini pendenti su gli orecchi i cui lobi erano strappati del peso degli orecchini massicci a pendaglio portati in gioventú. Dal mento, giú giú fin sotto la gola, la floscia giogaja era divisa da un solco nero che le sprofondava nel petto cavo. Le vicine, messe a sedere su luscio, non le badavano più. Stavano quasi tutto il giorno lí, e chi rattoppava panni, chi sceglieva legumi chi faceva la calza, e insomma, tutte occupate in qualche lavoro; conversavano davanti a quelle loro casupole basse, che prendevano luce dalluscio; case e stalle insieme, dal pavimento acciottolato come la strada; e di qua la mangiatoja, dove qualche asinello o qualche mula scalpitavano, tormentati dalle mosche; di là, il letto alto, monumentale; e poi una lunga cassapanca nera, dabete o di faggio, che pareva una bara; e due o tre seggiole impagliate; la madia; e poi, attrezzi rurali. Su le pareti grezze, fuligginose, per unico ornamento, certe stampacce da un soldo, che volevano raffigurare i santi del paese. Per la strada intanfata di fumo e di stalla ruzzavano ragazzi cotti dal sole alcuni ignudi nati, altri con la sola camicina, a brendoli, sudicia; e le galline razzolavano, e grugnivano, soffiando col grifo tra la spazzatura, i porcellini cretacei. Quel giorno si parlava della nuova comitiva demigranti che la mattina dopo doveva partire per lAmerica. - Parte Saro Scoma, - diceva una. - Lascia la moglie e tre figliuoli. - Vito Scordía, - soggiungeva unaltra, - ne lascia cinque e la moglie gravida. - È vero che Càrmine Ronca, - domandava una terza, - se lo porta con sé il figliuolo di dodici anni, che già andava alla zolfara? Oh Santa Maria, il ragazzo, almeno, avrebbe potuto lasciarglielo alla moglie. Come farà quella povera cristiana, ora, a darsi ajuto? - Che pianto, che pianto, - gridava lamentosamente una quarta più là, - tutta la notte in casa di Nunzia Ligreci! Il figlio Nico, tornato appena da soldato vuol partire anche lui! Udendo queste notizie, la vecchia Maragrazia si turava la bocca con lo scialle per non scoppiare in singhiozzi. La foga del dolore le rompeva però, dagli occhi sanguigni, in lagrime senza fine. Da quattordici anni erano partiti anche a lei per lAmerica due figliuoli; le avevano promesso di ritornare dopo quattro o cinque anni; ma avevano fatto fortuna laggiú, specialmente uno, il maggiore, e si erano dimenticati della vecchia mamma. Ogni qual volta una nuova comitiva di emigranti partiva da Fàrnia, ella si recava da Ninfarosa, perché le scrivesse una lettera che qualcuno dei partenti doveva per carità consegnare nelle mani delluno o dellaltro di quei figliuoli. Poi seguiva per un lungo tratto dello stradone polveroso la comitiva, che si recava, sovraccarica di sacchi e di fagotti alla stazione ferroviaria della prossima città, fra le madri, le spose e le sorelle che piangevano, disperate; e, camminando, guardava affitto affitto gli occhi di questo o di quel giovane emigrante che simulava una romorosa allegria per soffocare la commozione e stordire i parenti che lo accompagnavano. - Vecchia matta, - qualcuno le gridava. - O perché mi guardate cosí? Vorreste cavarmi gli occhi? - No, bello, te li invidio! - gli rispondeva la vecchia - Perché tu li vedrai i miei figliuoli. Di loro come mhai lasciata; che non mi ritroveranno più, se tardano ancora. Intanto là le comari del vicinato seguitavano a fare il conto di quelli che partivano il giorno appresso. A un tratto un vecchio dalla barba e dai capelli lanosi, che se nera stato finora zitto ad ascoltare steso a pancia allaria e fumando la pipa in fondo alla straducola rizzò il capo che teneva appoggiato a una bardella dasino, e, posandosi le grosse mani rocciose sul petto: - Sio fossi re - disse, e sputò, - sio fossi re, nemmeno una lettera farei più arrivare a Fàrnia da laggiú. - Evviva Jaco Spina! - esclamò allora una delle vicine. - E come farebbero qua le povere mamme, le spose, senza notizie e senzajuto? - Sí! Ne mandano assai! - brontolò il vecchio, e sputò di nuovo. - Le madri, a far le serve; e le spose vanno a male. Ma perché i guaj che trovano laggiú non li dicono, nelle loro lettere? Solo il bene dicono, e ogni lettera è per questi ragazzacci ignoranti come la chioccia: - pio pio pio - se li chiama e porta via tutti quanti! Dove son più le braccia per lavorare le nostre terre? A Fàrnia, ormai, siamo rimasti noi soli: vecchi, femmine e bambini. E ho la terra e me la vedo patire. Con un solo pajo di braccia che posso fare? E ne partono ancora, ne partono! Pioggia in faccia e vento alle spalle, dico io. Si rompano il collo, maledetti! A questo punto, Ninfarosa schiuse la porta, e parve spuntasse il sole in quella stradetta. Bruna e colorita, dagli occhi neri, sfavillanti, dalle labbra accese, da tutto il corpo solido e svelto, spirava una allegra fierezza. Aveva sul petto colmo un gran fazzoletto di cotone rosso, a lune gialle, e grossi cerchi doro agli orecchi. I capelli corvini, lucidi, ondulati volti indietro senza scriminatura le si annodavano voluminosamente sulla nuca attorno a uno spadino dargento. Nel mento rotondo, una fossetta acuta nel mezzo le dava una grazia maliziosa e provocante. Vedova dun primo marito, dopo appena due anni di matrimonio era stata abbandonata dal secondo, partito per lAmerica cinque anni addietro. Di notte - nessuno doveva saperlo - dalla porticina posta sul dietro della casa dovera lorto qualcuno un pezzo grosso del paese veniva a visitarla. Perciò le vicine, oneste e timorate, la vedevano di malocchio, quantunque in segreto poi la invidiassero. Gliene volevano anche, perché in paese si diceva che, per vendicarsi dellabbandono del secondo marito aveva scritto parecchie lettere anonime agli emigrati in America, calunniando e infamando alcune povere donne. - Chi predica cosí? - disse, scendendo su la via. - Ah, Jaco Spina! Meglio, zio Jaco, se restiamo a Fàrnia noi soli! Zapperemo noi donne la terra. - Voi donne, - brontolò di nuovo il vecchio con voce catarrosa, - per una cosa sola siete buone. E sputò. - Per che cosa, zio Jaco? Dite forte. - Piangere e unaltra cosa. - E dunque per due, allegramente! Io non piango però, vedete? - Eh, lo so, figlia. Non piangesti neppure quando ti morí il primo marito! - Ma se morivo prima io zio Jaco, - ribatté pronta Ninfarosa, - non avrebbe forse ripreso moglie, lui? Dunque! Vedete chi piange qua per tutti? Maragrazia. - Questo dipende, - sentenziò Jaco Spina, sdrajandosi di nuovo a pancia allaria - perché la vecchia ha acqua da buttar via, e la butta anche dagli occhi. Le vicine risero. Maragrazia si scosse ed esclamò: - Due figli ho perduto, belli come il sole, e volete che non pianga? - Belli davvero, oh! E da piangerli, - disse Ninfarosa. - Nuotano nellabbondanza, laggiú, e vi lasciano morire qua, mendica. - Loro sono i figli e io sono la mamma, - replicò la vecchia. - Come possono capirla la mia pena? - Ih! Io non so perché tante lagrime e tanta pena, - riprese Ninfarosa - quando voi stessa, a quel che dicono, li faceste scappar via per disperati. - Io? - esclamò Maragrazia, dandosi un pugno sul petto e sorgendo in piedi, trasecolata. - Io? Chi lha detto? - Chi si sia, lha detto. - Infamità! Io? Ai figli miei? Io, che - Lasciatela perdere! - la interruppe una delle vicine. - Non vedete che scherza? Ninfarosa prolungò la risata, ondeggiando dispettosamente su le anche; poi, per rifar la vecchia della celia crudele, le domandò con voce affettuosa: - Sú, sú, nonnetta mia, che volete? Maragrazia si cacciò in seno la mano tremolante e ne trasse fuori un foglietto di carta tutto gualcito e una busta; mostrò luno e laltra, con aria supplichevole, a Ninfarosa, e disse: - Se vuoi farmi la solita carità - Ancora una lettera? - Se vuoi Ninfarosa sbuffò; ma poi, sapendo che non se la sarebbe levata daddosso, la invitò a entrare. La sua casa non era come quelle del vicinato. La vasta camera, un po buja quando la porta era chiusa perché prendeva luce allora soltanto da una finestra ferrata che sapriva su la porta stessa era imbiancata, ammattonata, pulita e ben messa, con una lettiera di ferro un armadio, un cassettone dal piano di marmo, un tavolino impiallacciato di noce: mobilia modesta ma di cui tuttavia si capiva che Ninfarosa non avrebbe potuto da sola pagarsi il lusso, coi suoi guadagni molto incerti di sarta rurale. Prese la penna e il calamajo, posò il foglietto gualcito sul piano del cassettone e si dispose a scrivere, lí in piedi. - Dite sú, sbrigatevi! - Cari figli - cominciò a dettare la vecchia. - Io non ho più occhi per piangere - seguitò Ninfarosa, con un sospiro di stanchezza. E la vecchia: - Perché gli occhi miei sono abbruciati di vedervi almeno per lultima volta - Avanti, avanti! - la incitò Ninfarosa. - Questo glielavete scritto, a dir poco, una trentina di volte. - E tu scrivi. È la verità, cuore mio, non vedi? Dunque, scrivi: Cari figli - Daccapo? - No. Adesso unaltra cosa. Ci ho pensato tutta stanotte. Senti: Cari figli, la povera vecchia mamma vostra vi promette e giura cosí vi promette e giura davanti a Dio che, se voi ritornate a Fàrnia, vi cederà in vita il suo casalino. Ninfarosa scoppiò a ridere: - Pure il casalino? Ma che volete che se ne facciano, se già sono ricchi, di quei quattro muri di creta e canne che crollano a soffiarci sú? - E tu scrivi, - ripeté la vecchia, ostinata. - Valgono più quattro pietruzze in patria, che tutto un regno fuorivia. Scrivi, scrivi. - Ho scritto. Che altro volete aggiungere? - Ecco, questo: che la vostra povera mamma, cari figli, ora che linverno è alle porte, trema di freddo; vorrebbe farsi un vestitino e non può; che vogliate farle la carità di mandarle almeno una carta da cinque lire per - Basta basta basta! - fece Ninfarosa, ripiegando il foglietto e cacciandolo entro la busta. - Ho belle scritto. Basta. - Anche per le cinque lire? - domandò, investita da quella furia inattesa, la vecchia. - Tutto, anche per le cinque lire, gnorsí. - Scritto bene tutto? - Auff! Vi dico di sí! - Pazienza abbi un po di pazienza con questa povera vecchia, figlia mia, - disse Maragrazia. - Che vuoi? Sono mezzo stolida, ora. Dio ti paghi la carità, e la Bella Madre Santissima. Prese la lettera e se la cacciò in seno. Aveva pensato di affidarla al figlio di Nunzia Ligreci, che si recava a Rosario di Santa Fè, doverano i suoi figliuoli; e savviò per portargliela. Già le donne, sopravvenuta la sera, erano rientrate in casa e quasi tutte le porte si chiudevano. Per le straducole anguste non passava più unanima. Il lampionajo andava in giro, con la scala in collo, per accendere i rari lampioncini a petrolio che rendevano più triste col loro scarso lume piagnucoloso la vista malcerta e il silenzio di quelle viuzze abbandonate. La vecchia Maragrazia andava curva, premendosi con una mano sul seno la lettera da mandare ai figliuoli come per comunicare a quel pezzo di carta il suo calore materno. Con laltra, o si grattava a una spalla, o si grattava in testa. A ogni nuova lettera, le rinasceva prepotente la speranza che con quella sarebbe alla fine riuscita a commuovere e a richiamare a sé i figliuoli. Certo, leggendo quelle sue parole, pregne di tutte le lagrime versate per loro in quattordici anni i suoi figliuoli belli, i suoi dolci figliuoli non avrebbero più saputo resistere. Ma questa volta, veramente, non era molto soddisfatta della lettera che recava in seno. Le pareva che Ninfarosa lavesse buttata giú troppo in fretta e non era neanche ben sicura che ci avesse proprio messo lultima parte, delle cinque lire per il vestitino. Cinque lire! Che guasto avrebbero fatto ai suoi figliuoli, già ricchi cinque lire, per vestire le carni della loro vecchia mamma infreddolita? Attraverso le porte chiuse delle casupole, le giungevano intanto le grida di qualche madre che piangeva la prossima partenza del figliuolo. - Oh figli! Figli! - gemeva allora tra sé Maragrazia, premendosi più forte la lettera sul seno. - Con che cuore potete partire? Promettete di ritornare; poi non ritornate più Ah, povere vecchie, non credete alle loro promesse! I vostri figliuoli, come i miei non ritorneranno più non ritorneranno più A un tratto, si fermò sotto un lampioncino, sentendo romor di passi per la viuzza. Chi era? Ah, era il nuovo medico condotto, quel giovine venuto da poco, ma che presto - a quanto dicevano - sarebbe andato via non perché avesse fatto cattiva prova, ma perché malvisto dai pochi signorotti del paese. Tutti i poveri, invece, avevano preso subito a volergli bene. Sembrava un ragazzo, a vederlo; eppure era proprio vecchio di senno, e dotto: faceva restar tutti a bocca aperta, quando parlava. Dicevano che anche lui voleva partire per lAmerica. Ma non aveva più la mamma, lui: era solo! - Signor dottore, - pregò Malagrazia - vorrebbe farmi una carità? Il giovane dottore si fermò sotto il lampioncino, frastornato. Pensava, andando, e non sera accorto della vecchia. - Chi siete? Ah, voi Si ricordò daver veduto più volte quel mucchio di cenci davanti alle porte delle casupole. - Vorrebbe farmi la carità, - ripeté Maragrazia, - di leggermi questa letterina che debbo mandare ai miei figliuoli? - Se ci vedo - disse il dottore, chera miope, rassettandosi sul naso le lenti. Maragrazia trasse dal seno la lettera; gliela porse e restò in attesa chegli cominciasse a leggerle le parole dettate a Ninfarosa: - Cari figli - Ma che! Il medico, o non ci vedeva o non riusciva a decifrare la scrittura: accostava agli occhi il foglietto lo allontanava per vederlo meglio al lume del lampioncino, lo rovesciava di qua, di là Alla fine, disse: - Ma che è? - Non si legge? - domandò timidamente Maragrazia. Il dottore si mise a ridere. - Ma qua non cè scritto nulla, - disse. - Quattro sgorbii, tirati giú con la penna, a zig-zag. Guardate. - Come! - esclamò la vecchia, restando. - Ma sí, guardate. Nulla. Non cè scritto proprio nulla. - Possibile? - fece la vecchia. - Ma come? Se glielho dettata io, a Ninfarosa, parola per parola! E lho vista che scriveva - Avrà finto - disse il medico stringendosi nelle spalle. Maragrazia rimase come un ceppo; poi si diede un gran pugno sul petto: - Ah, infamaccia! - proruppe. - E perché mha ingannata cosí? Ah, per questo, dunque, i miei figli non mi rispondono! Dunque nulla! Mai nulla ha scritto loro di tutto quello che io le ho dettato Per questo! Dunque non ne sanno niente i figli miei, del mio stato? Che io sto morendo per loro? E io li incolpavo, signor dottore, mentrera lei, questinfamaccia qua che si è sempre burlata di me Oh Dio! Oh Dio! E come si può fare un simile tradimento a una povera madre, a una povera vecchia come me? O oh, che cosa! Oh Il giovane dottore, commosso e indignato, si provò dapprima a quietarla un poco; si fece dire chi fosse quella Ninfarosa, dove stesse di casa, per farle il giorno dopo una strapazzata, come si meritava. Ma la vecchia badava ancora a scusare i figliuoli lontani del lungo silenzio straziata dal rimorso daverli incolpati per tanti anni dellabbandono sicurissima ora chessi sarebbero ritornati, volati a lei se una sola di quelle tante lettere chella aveva creduto di mandar loro, fosse stata scritta veramente e fosse loro pervenuta. Per troncare quella scena, il dottore dovette prometterle che la mattina seguente avrebbe scritto lui una lunga lettera per quei figliuoli: - Sú, sú, non vi disperate cosí! Verrete domattina da me. A dormire, adesso! Andate a dormire. Ma che dormire! Circa due ore dopo, il dottore, ripassando per quella straducola la ritrovò ancora lí, che piangeva, inconsolabile, accosciata sotto il lampioncino. La rimproverò, la fece levare, le ingiunse dandar subito a casa, subito, perché era notte. - Dove state? - Ah, signor dottore Ho un casalino, qua sotto, alluscita del paese. Avevo detto a quellinfamaccia di scrivere ai figli miei che lo avrei loro ceduto in vita, se volevano ritornare. Sè messa a ridere, svergognata! Perché sono quattro muretti di creta e canne. Ma io - Va bene, va bene, - troncò di nuovo il dottore . - Andate a dormire! Domani scriveremo anche del casalino. Sú venite, vaccompagno. - Dio La benedica, signor dottore! Ma che dice? Accompagnarmi, vossignoria! Vada, vada avanti; io sono vecchierella e vado piano. Il dottore le diede la buona notte, e savviò. Maragrazia gli tenne dietro, a distanza; poi, arrivata al portoncino in cui lo vide entrare, si fermò, si tirò sul capo lo scialle savvolse bene, e sedette su lo scalino lí davanti la porta, per passarvi la notte, in attesa. Allalba, dormiva, quando il dottore, chera mattiniero uscí per le prime visite. Essendo il portoncino a un solo battente, nellaprirlo, si vide cadere ai piedi la vecchia dormente, che vi stava appoggiata. - Ohé! Voi! Vi siete fatta male? - Vo vossignoria mi perdoni, - balbettò Maragrazia, ajutandosi, con ambo le mani, avviluppate nello scialle, a rizzarsi. - Avete passato qua la notte? - Sissignore È niente, ci sono avvezza, - si scusò la vecchia. - Che vuole, signorino mio? Non mi so dar pace non mi so dar pace del tradimento di quella scellerata! Mi verrebbe dammazzarla signor dottore! Poteva dirmi che le seccava scrivere, sarei andata da un altro; sarei venuta da vossignoria, che è tanto buono - Sí, aspettate un po qua, - disse il dottore. - Ora passerò io da questa buona femmina. Poi scriveremo la lettera, aspettate. E andò di fretta dove la vecchia la sera avanti gli aveva indicato. Gli avvenne per caso di domandare proprio a Ninfarosa, che si trovava già in istrada, lindirizzo di colei a cui voleva parlare. - Eccomi qua, sono io, signor dottore, - gli rispose, ridendo e arrossendo, Ninfarosa; e lo invitò a entrare. Aveva veduto passare più volte per la stradetta quel giovane medico dallaspetto quasi infantile, e comera sempre sana e non avrebbe saputo finger di star male per chiamarlo, ora si mostrò contenta pur nella sorpresa, che egli fosse venuto da sé per parlare con lei. Appena seppe di che si trattava, e lo vide turbato e severo, si piegò, procace, verso di lui col volto dolente, per il dispiacere chegli si prendeva senza ragione, via! E, appena poté senza commettere la sconvenienza dinterromperlo: - Ma scusi tanto, signor dottore, - disse socchiudendo i begli occhi neri, - lei saffligge sul serio per quella vecchia matta? Qua in paese la conoscono tutti, signor dottore, e non le bada più nessuno. Lei domandi a chi vuole, e tutti le diranno che è matta, da quattordici anni, sa? Da che le sono partiti quei due figliuoli per lAmerica. Non vuole ammettere che essi si siano scordati di lei, comè la verità e sostina a scrivere, a scrivere Ora, tanto per contentarla, capisce? Io fingo cosí, di farle la lettera; quelli che partono, poi, fingono di prendersela per recapitarla. E lei, poveraccia, sillude. Ma se tutti dovessimo far come lei, a questora, signor dottore mio, non ci sarebbe più mondo. Guardi, anchio che le parlo sono stata abbandonata da mio marito Sissignore! E sa che coraggio ha avuto questo bel galantuomo? Di mandarmi un ritratto di lui e della sua bella di laggiú! Glielo posso far vedere. Stanno tutti e due con le teste, luna appoggiata allaltra e le mani afferrate cosí, permette? Mi dia la mano cosí! E ridono, ridono in faccia a chi li guarda: in faccia a me vuol dire. Ah, signor dottore, tutta la pietà è per chi parte e per chi resta niente! Ho pianto anchio, si sa, nei primi tempi; ma poi mi sono fatta una ragione, e ora ora tiro a campare e a spassarmela anche se mi capita, visto che il mondo è fatto cosí! Turbato dallaffabilità provocante dalla simpatia che quella bella donna gli dimostrava il giovane dottore abbassò gli occhi e disse: - Ma perché voi, forse, avrete da vivere. Quella poverina, invece - Ma che! Quella? - rispose vivacemente Ninfarosa - Avrebbe da vivere anche lei, ih! Bella seduta e servita in bocca. Se volesse. Non vuole. - Come? - domandò il dottore, alzando gli occhi, meravigliato. Ninfarosa, nel vedergli quel bel faccino stupito, scoppiò a ridere scoprendo i denti forti e bianchi, che davano al suo sorriso la bellezza splendida della salute. - Ma sí! - disse. - Non vuole, signor dottore! Ha un altro figlio qua, lultimo, che la vorrebbe con sé e non le farebbe mancare mai nulla. - Un altro figlio? Lei? - Sissignore. Si chiama Rocco Trupía. Non vuole saperne. - E perché? - Perché è proprio matta, non glielo dico? Piange giorno e notte per quei due che lhanno abbandonata e non vuole accettare neanche un tozzo di pane da questaltro che la prega a mani giunte. Dagli estranei, sí. Non volendo unaltra volta mostrarsi stupito per nascondere il turbamento crescente il dottore saccigliò e disse: - Forse lavrà trattata male, codesto figlio. - Non credo, - disse Ninfarosa. - Brutto, sí; sempre ingrugnato; ma non cattivo. E lavoratore, poi! Lavoro, moglie e figliuoli: non conosce altro. Se vossignoria si vuol levare questa curiosità, non ha da camminare molto. Guardi, seguitando per questa via, appena a un quarto di miglio uscito dal paese, troverà a destra quella che chiamano la Casa della Colonna. Sta lí. Ha in affitto una bella chiusa, che gli rende bene. Ci vada, e vedrà che è come le dico io. Il dottore si levò. Ben disposto da quella conversazione, allettato dalla dolce mattinata di settembre e più che mai incuriosito sul caso di quella vecchia, disse: - Ci vado davvero. Ninfarosa si recò le mani dietro la nuca per rassettarsi i capelli attorno allo spadino dargento e sogguardando il dottore con gli occhi che le ridevano promettenti: - Buona passeggiata, allora, - disse. - E serva sua! Superata lerta, il dottore si fermò, per riprender fiato. Poche altre povere casette di qua e di là e il paese finiva; la viuzza immetteva nello stradone provinciale, che correva diritto e polveroso per più dun miglio sul vasto altipiano tra le campagne: terre di pane, per la maggior parte, gialle ora di stoppie. Un magnifico pino marittimo sorgeva a sinistra, come un gigantesco ombrello meta ai signorotti di Fàrnia delle consuete loro passeggiate vespertine. Una lunga giogaja di monti azzurrognoli limitava, in fondo in fondo, laltipiano; dense nubi candenti, bambagiose, stavano dietro ad essi come in agguato: qualcuna se ne staccava vagava lenta pel cielo, passava sopra Monte Mirotta, che sorgeva dietro Fàrnia. A quel passaggio, il monte sinvaporava dunombra cupa, violacea, e subito si rischiarava. La quiete silentissima della mattina era rotta di tratto in tratto dagli spari dei cacciatori al passo delle tortore o alla prima entrata delle allodole; seguiva a quegli spari un lungo, furibondo abbajare dei cani di guardia. Il dottore andava di buon passo per lo stradone, guardando di qua e di là le terre aride che aspettavano le prime piogge per esser lavorate. Ma le braccia mancavano, e spirava da tutte quelle campagne un senso profondo di tristezza e dabbandono. Ecco laggiú la Casa della Colonna, detta cosí perché sostenuta a uno spigolo da una colonna dantico tempio greco, corrosa e smozzicata. Era una catapecchia, veramente; una roba, come i contadini di Sicilia chiamano le loro abitazioni rurali. Protetta, dietro, da una fitta siepe di fichidindia, aveva davanti due grossi pagliai a cono. - Oh, della roba! - chiamò il dottore, che aveva paura dei cani, fermandosi davanti a un cancelletto di ferro arrugginito e cadente. Venne un ragazzotto di circa dieci anni, scalzo, con una selva di capelli rossastri scoloriti dal sole, e un pajo di occhi verdognoli, da bestiola forastica. - Cè il cane? - gli domandò il dottore. - Cè, ma non fa niente: tonosce, - rispose il ragazzo. - Sei figlio di Rocco Trupía, tu? - Sissignore. - Dovè tuo padre. - Scarica il toncime, di là, ton le mule. Sul murello davanti la roba stava seduta la madre, che pettinava la figliuola maggiore la quale poteva aver presso a dodici anni, seduta su un secchio di latta, con un bambinello di pochi mesi su le ginocchia. Un altro bambino ruzzava per terra, tra le galline che non lo temevano a dispetto dun bel gallo che, impettito, drizzava il collo e scoteva la cresta. - Vorrei parlare con Rocco Trupía, - disse il giovane dottore alla donna. - Sono il nuovo medico del paese. La donna rimase un tratto a guardarlo, turbata, non comprendendo che cosa potesse volere quel medico da suo marito. Si cacciò la camicia ruvida dentro il busto, che le era rimasto aperto da che aveva finito dallattare il piccino se lo abbottonò e si levò in piedi per offrire una sedia. Il medico non la volle, e si chinò a carezzare il bamboccetto per terra mentre laltro ragazzo scappava a chiamare il padre Poco dopo sintese lo scalpiccío di grossi scarponi imbullettati e, di tra i fichidindia, apparve Rocco Trupía, che camminava curvo con le gambe larghe ad arco, e una mano alla schiena, come la maggior parte dei contadini. Il naso largo, schiacciato, e la troppa lunghezza del labbro superiore, raso, rilevato, gli davano un aspetto scimmiesco; era rosso di pelo, e aveva la pelle del viso pallida e sparsa di lentiggini; gli occhi verdastri, affossati, gli guizzavano a tratti di torvi sguardi, sfuggenti. Sollevò una mano per spingere un po indietro su la fronte la berretta nera, a calza, in segno di saluto. - Bacio le mani a vossignoria. Che comandi ha da darmi? - Ecco, ero venuto - cominciò il medico, - per parlarvi di vostra madre. Rocco Trupía si turbò: - Sta male? - No, - saffrettò a soggiungere quello. - Sta al solito; ma cosí vecchia, capirete, lacera, senza cure Man mano che il dottore parlava, il turbamento di Rocco Trupía cresceva. Alla fine, non poté più reggere, e disse: - Signor dottore, mi deve dare qualche altro comando? Sono pronto a servirla. Ma se vossignoria è venuto qua per parlarmi di mia madre, Le chiedo licenza, me ne torno al lavoro. - Aspettate So che non manca per voi, - disse il medico, per trattenerlo. - Mhanno detto che voi, anzi - Venga qua, signor dottore, - saltò sú a dire Rocco Trupía improvvisamente, additando la porta della roba. - Casa da poverelli, ma se vossignoria fa il medico, chi sa quante altre ne avrà vedute. Le voglio mostrare il letto pronto sempre e apparecchiato per quella buona vecchia: è mia madre, non posso chiamarla altrimenti. Qua cè mia moglie, ci sono i miei figliuoli: possono attestarle comio abbia loro comandato di servire di rispettare quella vecchia come Maria Santissima. Perché la mamma è santa, signor dottore! Che ho fatto io a questa madre? Perché deve svergognarmi cosí davanti a tutto il paese e lasciar credere di me chi sa che cosa? Io sono cresciuto, signor dottore, coi parenti di mio padre, è vero, fin da bambino; non dovrei rispettarla come madre, perché essa è sempre stata dura con me; eppure lho rispettata e le ho voluto bene. Quando quei figliacci partirono per lAmerica, subito corsi da lei per prendermela e portarmela qua, come la regina della mia casa. Nossignore! Deve far la mendica, per il paese, deve dare questo spettacolo alla gente e questonta a me! Signor dottore Le giuro che se qualcuno di quei suoi figliacci ritorna a Fàrnia io lo ammazzo per questonta e per tutte le amarezze che da quattordici anni soffro per loro: lo ammazzo comè vero che sto parlando con Lei, in presenza di mia moglie e di questi quattro innocenti! Fremente più che mai sbiancato in volto, Rocco Trupía si forbí la bocca schiumosa col braccio. Gli occhi gli serano iniettati di sangue. Il giovane dottore rimase a guardarlo, sdegnato. - Ma ecco - poi disse, - perché vostra madre non vuole accettare lospitalità che le offrite: per codesto odio che nutrite contro i vostri fratelli! È chiaro. - Odio? - fece Rocco Trupía serrando le pugna indietro e protendendosi. - Ora sí, odio, signor dottore, per quello che hanno fatto patire alla loro madre e a me! Ma prima quando erano qua, io li amavo e rispettavo come fratelli maggiori. E loro, invece, due Caini per me! Ma senta: non lavoravano, e lavoravo io per tutti; venivano qua a dirmi che non avevano da cucinare la sera; che la mamma se ne sarebbe andata a letto digiuna, e io davo; subriacavano, scialacquavano con le donnacce, e io davo; quando partirono per lAmerica, mi svenai per loro. Qua cè mia moglie che glielo può dire. - E allora perché? - disse di nuovo, quasi a sé stesso il dottore. Rocco Trupía ruppe in un ghigno - Perché? Perché mia madre dice che non sono suo figlio! - Come? - Signor dottore, se lo faccia spiegare da lei. Io non ho tempo da perdere: gli uomini di là mi aspettano con le mule cariche di concime. Debbo lavorare e guardi, mi sono tutto rimescolato. Se lo faccia dire da lei. Bacio le mani. E Rocco Trupía se nandò curvo, comera venuto, con le gambe larghe, ad arco, e la mano alla schiena. Il dottore lo seguí con gli occhi per un tratto, poi si voltò a guardare i piccini, cheran rimasti come basiti, e la moglie. Questa congiunse le mani e, agitandole un poco e socchiudendo amaramente gli occhi emise il sospiro delle rassegnate: - Lasciamo fare a Dio! Ritornato in paese il dottore volle venir subito in chiaro di quel caso cosí strano, da parer quasi inverosimile; e ritrovando la vecchia ancora seduta su lo scalino davanti alla porta della sua casa come laveva lasciata, la invitò a salire con una certa asprezza nella voce. - Sono stato a parlare con vostro figlio, alla Casa della Colonna, - poi le disse. - Perché mi avete nascosto che avevate qua questaltro figlio? Maragrazia lo guardò, dapprima smarrita, poi quasi atterrita; si passò le mani tremanti su la fronte e sui capelli, e disse: - Ah, signorino: io sudo freddo, se vossignoria mi parla di quel figlio. Non me ne parli, per carità! - Ma perché? - le domandò, adirato, il dottore. - Che vha fatto? Dite sú! - Nulla, mha fatto, - saffrettò a rispondere la vecchia. - Questo debbo riconoscerlo, in coscienza! Anzi, mè sempre venuto appresso rispettoso Ma io vede come tremo, signorino mio, appena ne parlo? Non ne posso parlare! Perché quello lí, signor dottore non è figlio mio! Il giovane medico perdette la pazienza, proruppe: - Ma come non è figlio vostro? Che dite? Siete stolida o matta davvero? Non lavete fatto voi? La vecchia chinò il capo, a questa sfuriata, socchiuse gli occhi sanguigni, rispose: - Sissignore. E sono stolida, forse. Matta, no. Dio volesse! Non penerei più tanto. Ma certe cose vossignoria non le può sapere, perché è ancora ragazzo. Io ho i capelli bianchi, sto a penare da tanto tempo io, e nho viste! Nho viste! Ho visto cose signorino mio, che vossignoria non si può nemmeno immaginare. - Che avete visto, insomma? Parlate! - la incitò il dottore. - Cose nere! Cose nere! - sospirò la vecchia scotendo il capo. - Vossignoria non era allora neanche nella mente di Dio, e io le ho viste con questi occhi che hanno pianto da allora lagrime di sangue. Ha sentito parlare vossignoria dun certo Canebardo? - Garibaldi? - domandò il medico, stordito. - Sissignore, che venne dalle nostre parti e fece ribellare a ogni legge degli uomini e di Dio campagne e città? Nha sentito parlare? - Sí, sí, dite! Ma come centra Garibaldi? - Centra, perché vossignoria deve sapere che questo Canebardo diede ordine quando venne, che fossero aperte tutte le carceri di tutti i paesi. Ora, si figuri vossignoria che ira di Dio si scatenò allora per le nostre campagne! I peggiori ladri i peggiori assassini, bestie selvagge, sanguinarie, arrabbiate da tanti anni di catena Tra gli altri ce nera uno il più feroce, un certo Cola Camizzi, capobrigante, che ammazzava le povere creature di Dio, cosí, per piacere come fossero mosche, per provare la polvere - diceva, - per vedere se la carabina era parata bene. Costui si buttò in campagna, dalle nostre parti. Passò per Fàrnia, con una banda che sera formata, di contadini; ma non era contento, ne voleva altri, e uccideva tutti quelli che non volevano seguirlo. Io ero maritata da pochi anni e avevo già quei due figliucci, che ora sono laggiú, in America sangue mio! Stavamo nelle terre del Pozzetto che mio marito, santanima, teneva a mezzadria. Cola Camizzi passò di là e si trascinò via anche lui, mio marito, a viva forza. Due giorni dopo, me lo vidi ritornare come un morto; non pareva più lui; non poteva parlare, con gli occhi pieni di quello che aveva veduto, e si nascondeva le mani poveretto, per il ribrezzo di ciò chera stato costretto a fare Ah signorino mio, mi si voltò il cuore in petto quando me lo vidi davanti cosí: Nino mio! gli gridai santanima! Nino mio, che hai fatto? Non poteva parlare. Te ne sei scappato? E se ti riafferrano, ora? Ti ammazzeranno! Il cuore, il cuore mi parlava. Ma egli, zitto, sedette vicino al fuoco, sempre con le mani nascoste cosí sotto la giacca, gli occhi da insensato, e stette un pezzo a guardare verso terra; poi disse Meglio morto!. Non disse altro. Stette tre giorni nascosto; al quarto uscí: eravamo poverelli, bisognava che lavorasse. Uscí per lavorare. Venne la sera; non tornò Aspettai, aspettai, ah Dio! Ma già lo sapevo me lero immaginato. Pure pensavo: Chi sa! Forse non lhanno ammazzato; forse se lo sono ripreso!. Venni a sapere, dopo sei giorni, che Cola Camizzi si trovava con la sua banda nel feudo di Montelusa che era dei Padri Liguorini, scappati via. Ci andai, come una pazza. Cerano, dal Pozzetto, più di sei miglia di strada. Era una giornata di vento, signorino mio, come non ne ho più viste in vita mia. Si vede il vento? Eppure quel giorno si vedeva! Pareva che tutte le anime degli assassinati gridassero vendetta. Agli uomini e a Dio. Mi misi in quel vento, tutta strappata, ed esso mi portò: gridavo più di lui. Volai: ci avrò messo appena unora ad arrivare al convento, che stava lassú lassú, tra tante pioppe nere. Cera un gran cortile, murato. Vi sentrava per una porticina piccola piccola, da una parte, mezzo nascosta ricordo ancora, da un gran cespo di capperi radicato su, nel muro. Presi una pietra, per bussare più forte; bussai, bussai; non mi volevano aprire; ma tanto bussai, che finalmente maprirono. Ah, che vidi! A questo punto, Maragrazia si levò in piedi, stravolta dallorrore con gli occhi sanguigni sbarrati, e allungò una mano con le dita artigliate dal ribrezzo. Le mancò la voce in prima, per proseguire. - In mano - poi disse, - in mano quegli assassini Sarrestò di nuovo come soffocata, e agitò quella mano, quasi volesse lanciare qualcosa. - Ebbene? - domandò il dottore, allibito. - Giocavano là, in quel cortile alle bocce ma con teste duomini nere piene di terra le tenevano acciuffate pei capelli e una, quella di mio marito la teneva lui, Cola Camizzi e me la mostrò. Gettai un grido che mi stracciò la gola e il petto, un grido cosí forte, che quegli assassini ne tremarono; ma, come Cola Camizzi mi mise le mani al collo per farmi tacere, uno di loro gli saltò addosso, furioso; e allora, quattro, cinque, dieci, prendendo ardire da quello, gli savventarono contro, se lo presero in mezzo. Erano sazii, rivoltati anche loro della tirannia feroce di quel mostro, signor dottore e io ebbi la soddisfazione di vederlo scannato lí, sotto gli occhi miei dai suoi stessi compagni, cane assassino! La vecchia sabbandonò su la seggiola, sfinita, ansimante, agitata tutta da un tremito convulso. Il giovane medico stette a guardarla, raccapricciato, col volto atteggiato di pietà, di ribrezzo e di orrore. Ma passato il primo stupore, come poté ricomporre le idee non seppe comprendere che nesso quella truce storia potesse avere col caso di quellaltro figlio; e glielo domandò. - Aspetti, - rispose la vecchia, appena poté riprender fiato. - Quello che prima si ribellò, quello che prese le mie difese, si chiamava Marco Trupía. - Ah! - esclamò il medico. - Dunque, questo Rocco - Suo figlio, - rispose Maragrazia. - Ma pensi, signor dottore, se io potevo esser la moglie di quelluomo dopo quanto avevo visto! Mi volle per forza; tre mesi mi tenne con sé, legata, imbavagliata, perché io gridavo, lo mordevo Dopo tre mesi la giustizia venne a scovarlo là e lo richiuse in galera, dove morí poco dopo. Ma rimasi incinta. Ah, signorino mio, Le giuro che mi sarei strappate le viscere: mi pareva che stessi a covarci un mostro! Sentivo che non me lo sarei potuto vedere tra le braccia. Al solo pensiero che avrei dovuto attaccarmelo al petto, gridavo come una pazza. Fui per morire, quando lo misi alla luce. Mi assisteva mia madre, santanima, che non me lo fece neanche vedere: lo portò subito dai parenti di lui che lo allevarono Ora non Le pare, signor dottore chio possa dire davvero chegli non è figlio mio? Il giovane dottore stette un pezzo senza rispondere, assorto a pensare; poi disse: - Ma lui, in fondo, vostro figlio, che colpa ha? - Nessuna! - rispose subito la vecchia. - E quando mai, difatti, le mie labbra hanno detto una parola sola contro di lui? Mai, signor dottore! Anzi Ma che ci posso fare, se non resisto a vederlo neanche da lontano! È tutto suo padre, signorino mio; nelle fattezze, nella corporatura finanche nella voce Mi metto a tremare, appena lo vedo, e sudo freddo! Non sono io; si ribella il sangue, ecco! Che ci posso fare? Attese un po, asciugandosi gli occhi col dorso delle mani; poi, temendo che la comitiva degli emigranti partisse da Fàrnia senza la lettera per i suoi figliuoli veri, per i suoi figliuoli adorati si fece coraggio e disse al dottore ancora assorto: - Se vossignoria volesse farmi la carità che mi ha promesso E come il dottore riscotendosi, le disse che era pronto si accostò con la seggiola alla scrivania e ancora una volta, con la stessa voce di lagrime, cominciò a dettare: - Cari figli. Novelle per un anno di luigi pirandello LA MORTE ADDOSSO - Ah, lo volevo dire! Lei dunque un uomo pacifico è Ha perduto il treno? - Per un minuto, sa? Arrivo alla stazione, e me lo vedo scappare davanti. - Poteva corrergli dietro! - Già. È da ridere, lo so. Bastava, santo Dio, che non avessi tutti queglimpicci di pacchi, pacchetti pacchettini più carico dun somaro! Ma le donne - commissioni commissioni - non la finiscono più! Tre minuti creda, appena sceso dalla vettura, per dispormi i nodini di tutti quei pacchetti alle dita: due pacchetti per ogni dito. - Doveva esser bello Sa che avrei fatto io? Li avrei lasciati nella vettura. - E mia moglie? Ah sí! E le mie figliuole? E tutte le loro amiche? - Strillare! Mi ci sarei spassato un mondo. - Perché lei forse non sa che cosa diventano le donne in villeggiatura! - Ma sí che lo so! Appunto perché lo so. Dicono tutte che non avranno bisogno di niente. - Questo soltanto? Capaci anche di sostenere che ci vanno per risparmiare! Poi, appena arrivano in un paesello qua dei dintorni, più brutto è più misero e lercio, e più imbizzariscono a pararlo con tutte le loro galenterie più vistose! Eh, le donne, caro signore! Ma del resto è la loro professione - Se tu facessi una capatina in città caro! Avrei proprio bisogno di questo di questaltro e potresti anche, se non ti secca caro il se non ti secca e poi, giacché ci sei, passando di là - Ma come vuoi, cara mia, che in tre ore ti sbrighi tutte codeste faccende? - Uh, ma che dici? Prendendo una vettura - Il guajo è, capisce? che dovendo trattenermi tre ore sole, sono venuto senza le chiavi di casa. - Oh bella! E perciò - Ho lasciato tutto quel monte di pacchi e pacchetti in deposito alla stazione; me ne sono andato a cenare in una trattoria, poi, per farmi svaporar la stizza, a teatro. Si crepava dal caldo. Alluscita, dico, che faccio? Andarmene a dormire in un albergo? Sono già le dodici; alle quattro prendo il primo treno; per tre orette di sonno, non vale la spesa. E me ne sono venuto qua. Questo caffè non chiude, è vero? - Non chiude, nossignore. E cosí, ha lasciato tutti quei pacchetti in deposito alla stazione? - Perché? Non sono sicuri? Erano tutti ben legati - No no, non dico! Eh, ben legati, me limmagino con quellarte speciale che mettono i giovani di negozio nellinvoltare la roba venduta Che mani! Un bel foglio grande di carta doppia, rosea levigata chè per se stessa un piacere a vederla cosí liscia che uno ci metterebbe la faccia per sentirne la fresca carezza La stendono sul banco e poi con garbo disinvolto, vi collocano sú, in mezzo, la stoffa lieve, ben ripiegata. Levano prima da sotto, col dorso della mano, un lembo; poi, da sopra, vi abbassano laltro e ci fanno anche, con svelta grazia, una rimboccaturina, come un di più, per amore dellarte; poi ripiegano da un lato e dallaltro a triangolo e cacciano sotto le due punte, allungano una mano alla scatola dello spago; tirano per farne scorrere quanto basta a legar linvolto, e legano cosí rapidamente che lei non ha neanche il tempo dammirar la loro bravura, che già si vede presentare il pacco col cappio pronto a introdurvi il dito. - Eh, si vede che lei ha prestato molta attenzione ai giovani di negozio - Io? Caro signore, giornate intere ci passo. Sono capace di stare anche unora fermo a guardare dentro una bottega, attraverso la vetrina. Mi ci dimentico. Mi sembra dessere, vorrei essere veramente quella stoffa là di seta quel bordatino quel nastro rosso o celeste che le giovani di merceria dopo averlo misurato sul metro, ha visto come fanno? Se lo raccolgono a numero otto intorno al pollice e al mignolo della mano sinistra prima dincartarlo Guardo il cliente o la cliente che escono dalla bottega con linvolto o appeso al dito o in mano o sotto il braccio li seguo con gli occhi finché non li perdo di vista immaginando - uh, quante cose immagino! Lei non può farsene unidea. Ma mi serve. Mi serve questo. - Le serve? Scusi che cosa? - Attaccarmi cosí, dico con limmaginazione attaccarmi alla vita, come un rampicante attorno alle sbarre duna cancellata. Ah, non lasciarla mai posare un momento limmaginazione aderire, aderire con essa continuamente, alla vita degli altri ma non della gente che conosco. No no. A quella non potrei! Ne provo un fastidio, se sapesse una nausea Alla vita degli estranei intorno ai quali la mia immaginazione può lavorare liberamente ma non a capriccio, anzi tenendo conto delle minime apparenze scoperte in questo e in quello. E sapesse quanto e come lavora! Fino a quanto riesco ad addentrarmi! Vedo la casa di questo e di quello ci vivo, ci respiro, fino ad avvertire sa quel particolare alito che cova in ogni casa? Nella sua nella mia Ma nella nostra, noi, non lavvertiamo più perché è lalito stesso della nostra vita, mi spiego? Eh, vedo che lei dice di sí - Sí, perché dico, devessere un bel piacere, questo che lei prova, immaginando tante cose - Piacere? Io? - Già mi figuro - Ma che piacere! Mi dica un po. È stato mai a consulto da qualche medico bravo? - Io no, perché? Non sono mica malato! - No no! Glielo domando per sapere se ha mai veduto in casa di questi medici bravi la sala dove i clienti stanno ad aspettare il loro turno per esser visitati. - Ah, sí mi toccò una volta accompagnare una mia figliuola che soffriva di nervi. - Bene. Non voglio sapere. Dico, quelle sale Ci ha fatto attenzione? Quei divani di stoffa scura, di foggia antica quelle seggiole imbottite spesso scompagne quelle poltroncine È roba comprata di combinazione, roba di rivendita, messa lí per i clienti; non appartiene mica alla casa. Il signor dottore ha per sé, per le amiche della sua signora, un ben altro salotto, ricco, splendido. Chi sa come striderebbe qualche seggiola, qualche poltroncina di quel salotto portata qua nella sala dei clienti a cui basta quellarredo cosí, alla buona. Vorrei sapere se lei, quando andò per la sua figliuola, guardò attentamente la poltrona o la seggiola su cui stette seduto, aspettando. - Io no, veramente - Eh già, perché lei non era malato Ma neanche i malati spesso ci badano, compresi come sono del loro male. Eppure, quante volte certuni stan lí intenti a guardarsi il dito che fa segni vani sul bracciuolo lustro di quella poltrona su cui stan seduti! Pensano e non vedono. Ma che effetto fa, quando poi si esce dalla visita, riattraversando la sala, il riveder la seggiola su cui pocanzi in attesa della sentenza sul nostro male ancora ignoto stavamo seduti! Ritrovarla occupata da un altro cliente, anchesso col suo male nascosto; o là, vuota, impassibile, in attesa che un altro qualsiasi venga a occuparla Ma che dicevamo? Ah, già il piacere dellimmaginazione Chi sa perché, ho pensato subito a una seggiola di queste sale di medici dove i clienti stanno in attesa del consulto - Già veramente - Non capisce? Neanche io. Ma è che certi richiami di immagini, tra loro lontane, sono cosí particolari a ciascuno di noi e determinati da ragioni ed esperienze cosí singolari, che luno non intenderebbe più laltro se, parlando, non ci vietassimo di farne uso. Niente di più illogico, spesso, di queste analogie. Ma la relazione, forse, può esser questa guardi: - Avrebbero piacere quelle seggiole dimmaginare chi sia il cliente che viene a seder su loro in attesa del consulto? Che male covi dentro? Dove andrà, che farà dopo la visita? - Nessun piacere. E cosí io: nessuno! Vengono tanti clienti, ed esse sono là, povere seggiole, per essere occupate. Ebbene, è anche unoccupazione simile la mia. Ora mi occupa questo, ora quello. In questo momento mi sta occupando lei, e creda che non provo nessun piacere del treno che ha perduto della famiglia che laspetta in villeggiatura di tutti i fastidii che posso supporre in lei - Uh, tanti, sa! - Ringrazii Dio, se sono fastidii soltanto. Cè chi ha di peggio, caro signore. Io le dico che ho bisogno dattaccarmi con limmaginazione alla vita altrui, ma cosí, senza piacere, senza punto interessarmene anzi anzi per sentirne il fastidio, per giudicarla sciocca e vana, la vita, cosicché veramente non debba importare a nessuno di finirla. E questo è da dimostrare bene, sa? Con prove ed esempii continui a noi stessi, implacabilmente. Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma cè, cè, ce lo sentiamo tutti qua come unangoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai che non si può mai soddisfare, perché la vita, nellatto stesso che la viviamo è cosí sempre ingorda di sé stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati. Ma legati a che cosa? A questa sciocchezza qua a queste noje a tante stupide illusioni insulse occupazioni Sí sí. Questa che ora qua è una sciocchezza questa che ora qua è una noja e arrivo finanche a dire questa che ora è per noi una sventura una vera sventura sissignori, a distanza di quattro, cinque dieci anni, chi sa che sapore acquisterà che gusto, queste lagrime E la vita, perdio al solo pensiero di perderla specialmente quando si sa che è questione di giorni - Ecco vede là? Dico là, a quel cantone vede quellombra malinconica di donna? Ecco, sè nascosta! - Come? Chi chi è che? - Non lha vista? Sè nascosta - Una donna? - Mia moglie, già - Ah! La sua signora? - Mi sorveglia da lontano. E mi verrebbe, creda, dandarla a prendere a calci. Ma sarebbe inutile. È come una di quelle cagne sperdute, ostinate, che più lei le prende a calci, e più le si attaccano alle calcagna. Ciò che quella donna sta soffrendo per me, lei non se lo può immaginare. Non mangia, non dorme più Mi viene appresso, giorno e notte cosí a distanza E si curasse almeno di spolverarsi quella ciabatta che tiene in capo gli abiti Non pare più una donna, ma uno strofinaccio. Le si sono impolverati per sempre anche i capelli, qua sulle tempie; ed ha appena trentaquattro anni. Mi fa una stizza, che lei non può credere. Le salto addosso, certe volte, le grido in faccia Stupida! scrollandola. Si piglia tutto. Resta lí a guardarmi con certi occhi con certi occhi che, le giuro, mi fa venire qua alle dita una selvaggia voglia di strozzarla. Niente. Aspetta che mi allontani per rimettersi a seguirmi - Ecco guardi sporge di nuovo il capo dal cantone - Povera signora - Ma che povera signora! Vorrebbe, capisce? Chio me ne stessi a casa, mi mettessi là fermo placido, come vuole lei a prendermi tutte le sue più amorose e sviscerate cure a goder dellordine perfetto di tutte le stanze, della lindura di tutti i mobili di quel silenzio di specchio che cera prima in casa mia misurato dal tic-tac della pendola nel salotto da pranzo Questo vorrebbe! Io domando ora a lei, per farle intendere lassurdità ma no che dico lassurdità! La macabra ferocia di questa pretesa, le domando se crede possibile che le case dAvezzano le case di Messina, sapendo del terremoto che di lí a poco le avrebbe sconquassate avrebbero potuto starsene lí tranquille, sotto la luna, ordinate in fila lungo le strade e le piazze obbedienti al piano regolatore della commissione edilizia municipale? Case, perdio, di pietra e travi, se ne sarebbero scappate! Immagini i cittadini dAvezzano i cittadini di Messina, spogliarsi tranquilli per mettersi a letto, ripiegare gli abiti metter le scarpe fuori delluscio, e cacciandosi sotto le coperte godere del candor fresco delle lenzuola di bucato con la coscienza che fra poche ore sarebbero morti Le sembra possibile? - Ma forse la sua signora - Mi lasci dire! Se la morte, signor mio, fosse come uno di queglinsetti strani schifosi, che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso Lei passa per via; un altro passante, allimprovviso, lo ferma e, cauto, con due dita protese, le dice: Scusi, permette? Lei, egregio signore, ci ha la morte addosso. E con quelle due dita protese, gliela piglia e gliela butta via Sarebbe magnifica! Ma la morte non è come uno di questi insetti schifosi. Tanti che passeggiano disinvolti e alieni, forse ce lhanno addosso; nessuno la vede; ed essi pensano intanto tranquilli a ciò che faranno domani o doman laltro. Ora io, caro signore, ecco venga qua qua, sotto questo lampione venga le faccio vedere una cosa Guardi qua sotto questo baffo qua, vede che bel tubero violaceo? Sa come si chiama questo? Ah, un nome dolcissimo più dolce duna caramella: Epitelioma, si chiama. Pronunzii, pronunzii sentirà che dolcezza: epiteli-o-ma La morte, capisce? È passata. Mha ficcato questo fiore in bocca e mha detto: Tientelo, caro: ripasserò fra otto o dieci mesi!. Ora mi dica lei, se, con questo fiore in bocca, io me ne posso stare a casa tranquillo e alieno, come quella disgraziata vorrebbe. Le grido: Ah sí, e vuoi che ti baci? - Sí, baciami! - Ma sa che ha fatto? Con uno spillo, laltra settimana sè fatto uno sgraffio qua, sul labbro e poi mha preso la testa: mi voleva baciare baciare in bocca Perché dice che vuol morire con me. È pazza. A casa io non ci sto. Ho bisogno di starmene dietro le vetrine delle botteghe, io, ad ammirare la bravura dei giovani di negozio. Perché, lei lo capisce, se mi si fa un momento di vuoto dentro lei lo capisce posso anche ammazzare come niente tutta la vita in uno che non conosco cavare la rivoltella e ammazzare uno che come lei, per disgrazia, abbia perduto il treno No no, non tema, caro signore: io scherzo! - Me ne vado. Ammazzerei me, se mai Ma ci sono, di questi giorni, certe buone albicocche Come le mangia lei? Con tutta la buccia, è vero? Si spaccano a metà: si premono con due dita, per lungo come due labbra succhiose Ah che delizia! - Mi ossequi la sua egregia signora e anche le sue figliuole in villeggiatura. Me le immagino vestite di bianco e celeste, in un bel prato verde in ombra E mi faccia un piacere, domattina, quando arriverà. Mi figuro che il paesello disterà un poco dalla stazione Allalba lei può far la strada a piedi. Il primo cespuglietto derba su la proda. Ne conti i fili per me. Quanti fili saranno, tanti giorni ancora io vivrò. Ma lo scelga bello grosso, mi raccomando. Buona notte, caro signore. Novelle per un anno di luigi pirandello VA BENE PRIMA PARTE CAPITULO UNO STATO DI SERVIZIO fino addí cinque marzo del mille novecento quattro. A Sorrento, da Corvara Francesco Aurelio e Florida Amidei nella notte dal dodici al tredici febbrajo dellanno mille ottocento sessanta uno nasce Cosmo Antonio Corvara Amidei, e subito è accolto male: a sculacciate; preso per i piedi dalla levatrice e tenuto per qualche momento a testa giú, perché quasi strozzato a causa delle doglie stanche della madre, è entrato nel mondo senza strillare. Botte, finché non strilla. Entrando, bisogna strillare. Dal tredici di febbrajo del mille ottocento sessantuno al quindici di marzo del mille ottocento sessantadue, cinque balie. La prima e la seconda, cambiate perché scarse di latte; la terza, perché nel fargli il bagno, una mattina, lo tuffa nellacqua ancor quasi bollente, scordandosi di temperarla. Scottatura di secondo grado. È per morirne; Dio misericordioso non vuole; ma gli muore, invece, la madre. La quarta balia lo lascia cadere tre volte dal letto, e non di più; e gli fa poi ruzzolare la scala, insieme con lei, una volta sola. Ferite di poco conto: la più grave, rottura dellosso del naso. A nove anni, dopo aver sofferto tutte le malattie che sono come i gradini per cui dalla tenera infanzia - con lajuto del medico da un lato e del farmacista dallaltro - si sale alla vispa fanciullezza Cosmo Antonio Corvara Amidei, animato da fervido zelo religioso, entra in seminario. Pochi giorni prima dentrarvi, seguendo alla lettera una delle sette opere corporali di misericordia sera spogliato dun bellabituccio nuovo che il babbo gli aveva portato da Napoli; ne aveva vestito un povero ragazzetto che se ne stava su la spiaggia ignudo nato ed era ritornato a casa col solo berrettino da marinajo in capo. In compenso, il babbo gli aveva detto tante belle cose, imbecille, somaro, scimunito e gli aveva carezzato con tanto slancio gli orecchi, che per miracolo non glieli aveva strappati. In seminario Cosmo Antonio Corvara Amidei studia e attende alle pratiche religiose con grandissimo fervore; tanto che - a sedici anni - minaccia di dare in tisico. Tutta un tratto, però, quando ha già preso i primi ordini religiosi gli avviene dimpuntarsi in questo passo del trattato De Gratia: Si quis dixerit gratiam perseverantiae non esse gratis datam, anathema sit. Perché la perseveranza, per il caso che qualcuno volesse saperlo è - secondo la teologia cattolica cristiana - una grazia che Dio concede a chi vuol salvare senza attenzione ai meriti o ai demeriti del salvando. Deus libere movet, dice San Tommaso. Cosmo Antonio Corvara Amidei ci ragiona sú ben bene parecchie settimane, e una notte alla fine vien sorpreso in camicia con una candela in mano, infocato in volto, con gli occhi sbarrati, brillanti di febbre, che va cercando per il dormitorio una chiave. Che chiave? La chiave della perseveranza. È ammattito. Per fortuna, gli sopravviene la meningite. Esce dal seminario. Un mese tra la vita e la morte. Quando alla fine può riaversi, ha perduto la fede; ma pare che abbia perduto anche tantaltre cose: i capelli, intanto, la parola, un po anche la vista; non si ricorda più di nulla e sta, circa un anno, intronato e come levato di cervello. Si riscuote a furia di trombate dacqua alla schiena; e, a ventidue anni e qualche mese, può presentarsi agli esami di licenza liceale e andare a Napoli, allUniversità per addottorarsi in lettere e filosofia, calvo, mezzo cieco e col naso schiacciato dalla caduta infantile. Nellottobre del mille ottocento ottantasette ottiene, per concorso, il posto di reggente nel ginnasio inferiore di Sassari. I ragazzi, si sa, sono vivaci; il professore è brutto e non ci vede molto: dunque, baldoria; e, per conseguenza, continue riprensioni del direttore del ginnasio al subalterno che non sa tenere la disciplina. Ma anche per le vie di Sassari il professor Cosmo Antonio Corvara Amidei è sbeffeggiato da tutti i monelli finché non viene un collega, Dolfo Dolfi, professore di scienze naturali, che prende a proteggerlo in iscuola e fuori; anzi fa di più: lo invita ad accasarsi con lui novembre del mil ottocento ottantotto. Dolfo Dolfi entra tardi nellinsegnamento, senza titoli, senza concorso, per protezione dun deputato autorevolissimo dopo aver fatto lesploratore in Africa e per tantanni a Genova il giornalista: sè battuto una diecina di volte e ne ha prese e ne ha date, più date che prese; è libero pensatore, e ha con sé una figliuola naturale, a cui ha imposto questo magnifico nome: Satanina. Protetto da Dolfo Dolfi, Cosmo Antonio Corvara Amidei vorrebbe finalmente rifiatare ma non può: il suo protettore non gliene lascia il tempo: gli parla de suoi viaggi, delle sue campagne giornalistiche, de suoi duelli; gli narra le sue innumerevoli, straordinarie avventure, e vuole anche discutere con lui di filosofia, di religione, ecc. ecc. Bestialità, con tanto di petto in fuori. Nota bene: Dolfo Dolfi ha la faccia piena di nèi e, parlando, se li arriccia tutti; una gamba qua, una gamba là. Cosmo Antonio Corvara Amidei si fa piccino piccino, man mano che quegli le sballa più grosse, e approva, approva senza mai contraddire. Egli ormai è ben protetto, non si nega; gli alunni e i monellacci di strada per paura del Dolfi lo lasciano in pace; ma è vero altresí chegli non è più padrone di sé, del suo tempo, del suo misero stipendiuccio di professore di ginnasio inferiore. Se ha bisogno imprescindibile di qualche soldino, deve domandarlo a Satanina e la ragazza, che ha già quindici anni e fa da mammina, glielo dà con gran mistero raccomandandogli di non farne sapere nulla, per carità, al babbino ché altrimenti vorrebbe anche lui la sua parte per i minuti piaceri, e dove sandrebbe a finire? Buona ragazza, Satanina; tanto che Cosmo Antonio Corvara Amidei vorrebbe chiamarla più brevemente e graziosamente Nina, Ninetta; ma Dolfo Dolfi non vuole. - Che Nina! Che Niinetta! Satana, si chiama Satana: Salute, o Satana O ribellione, O forza vindice Della ragione Si va avanti cosí tre anni. Tutti domandano al professor Corvara Amidei come faccia a andar daccordo con quella bufera duomo che è il professor Dolfo Dolfi; egli si stringe nelle spalle; apre le mani e abbozza un sorriso squallido, socchiudendo gli occhi; perché con quella domanda - è facile intenderlo - la gente vorrebbe farlo capace della sua imbecillità. Eh sí; Cosmo Antonio Corvara Amidei, in fondo, sarebbe anche disposto a ammettere la propria imbecillità; non ne è però al tutto convinto, giacché, a pensarci bene, gli pare che sia forse alquanto più imbecille di lui la vita in genere, ecco; e che non valga perciò la pena dessere o dapparire accorti o scaltri massime quandessa dimostri con tanta perseveranza limpegno di volerla proprio pigliare coi denti contro di uno. In questo caso, bisogna lasciarla fare la vita, ché un fine forse - nascosto - lo ha; e, se non ha un fine, avrà pure una fine, questo è certo Lebbe, difatti, un bel giorno e dimprovviso, la fine. Ma non per lui, ahimè! Per il professor Dolfo Dolfi. Colpo apoplettico fulminante, mentre faceva lezione sedici marzo mille ottocento novantuno. Cosmo Antonio Corvara Amidei ne rimane esterrefatto. Non se laspettava! Gli pare che la casa sia diventata a un tratto vuota, misteriosamente vuota; perché nessun oggetto in essa ha un barlume danima, un qualche ricordo intimo per lui; e sembra invece che stia là, triste, a aspettar colui che non potrà più ritornare Satanina piange inconsolabile. Egli, dapprima, non si prova nemmeno a consolarla, stimando che ogni sua parola sarebbe vana. Ma poi il direttore del ginnasio, i colleghi gli domandano come intenda di regolarsi con quella povera orfana rimasta cosí in mezzo a una strada, senza diritto a pensione, senza alcun parente, né prossimo né lontano. Il professor Corvara Amidei risponde subito che se la terrà con sé, cè bisogno di dirlo? Le farà lui da padre, che diamine! Tanto il direttore del ginnasio quanto i colleghi a questa sua risposta, alzano le spalle e socchiudono gli occhi, sospirando. Come! Non ne sono contenti? Non pare loro ben fatto? Il professor Corvara Amidei sallontana sconcertato. Ne parla a Satanina, e - con suo sommo stupore - sente rispondersi anche da lei che non è possibile; chella non può più, ormai, rimanere con lui; che le conviene andar via, al più presto, anzi subito. - Dove? - Alla ventura! - E perché? Il perché glielo spiegano poco dopo i colleghi. Ha poco più di trentanni il professor Corvara Amidei; e Satanina, già diciotto; dunque, non cosí vecchio ancora lui da farle da padre, né cosí giovine lei da essere semplicemente sua figlia. Chiaro, eh? Ma il professor Corvara Amidei si guarda prima la punta delle scarpe, poi quella delle dita; si prova a inghiottire. Intendono forse i suoi colleghi chegli dovrebbe sposar Satanina? Appena questidea gli balena, rimane come basito; poi sorride amaramente. Via, glielo dicono per ischerzo. Si vede costretto a riparlare con Satanina, per convincerla che commetterebbe una pazzia una vera pazzia, a andarsene - comella dice - alla ventura; e allora anche lei, Satanina, gli fa intendere che a un solo patto potrebbe rimanere con lui: a patto, sissignore, di diventare sua moglie. Cosmo Antonio Corvara Amidei teme dimpazzire, o che tutti si siano messi daccordo per fargli una beffa atroce. Non riesce in alcun modo a capacitarsi come quella giovinetta possa sentire sul serio la necessità di diventare sua moglie quasi che davvero la convivenza con lui possa dar pretesto a ciarle in paese. Ma possibile che tal necessità non le appaja quasi grottesca e, a ogni modo, ripugnante? Va a guardarsi allo specchio; si vede anche più brutto di quel che non sia: ingiallito dai patimenti e dalla miseria, squallido, calvo, quasi cieco. Pensa a lei, a Satanina, cosí giovine, cosí fresca, cosí florida, e ha come una vertigine. Sua moglie? Possibile? Si reca a ridomandarglielo, balbettando. E Satanina - sissignore - gli risponde di sí, senzarrossire, e che anzi, se egli vi fosse disposto ella gliene serberebbe eterna gratitudine Cosmo Antonio Corvara Amidei si mette allora a piangere come un bambino facendole con la mano cenno di tacere, per carità! Grata, lei? Ma che dice? E allora lui? Una tal gioja, dunque, gli serbava la sorte? Come crederci? Per più giorni il professor Corvara Amidei non può articolar parola. Le nozze si debbono affrettare, sia per la considerazione che i due fidanzati sono costretti a vivere insieme, sotto lo stesso tetto sia per la speranza del direttore del ginnasio, che esse valgano a scuotere il professore dal beato istupidimento in cui è caduto. Ma questa speranza riesce vana. Dopo le nozze - celebrate solo civilmente quattordici marzo mille ottocento novantadue non potendo il professor Corvara Amidei sposare anche davanti a Dio per i suoi precedenti impegni con la Chiesa - listupidimento cresce con la beatitudine. Quel che tanti anni di sofferenze non han potuto, può tutta un tratto la gioja. Cosmo Antonio Corvara Amidei dimentica la grammatica latina, dimentica tutto, diventa proprio inetto a ogni cosa. Non vede che Satanina; non pensa che a Satanina, non sogna che Satanina; non attenderebbe più neanche a cibarsi, se Satanina stessa non ve lo costringesse; tanto gli basta la gioja di vedersela davanti, ridente e vorace; le darebbe da mangiare anche le sue misere carni, se le stimasse degne dei dentini di lei. Intanto, Dolfo Dolfi non cè più per tenere a freno gli scolaretti in iscuola e i monellacci in istrada; e la gazzarra è scoppiata, in classe e fuori, più indiavolata che mai. Il direttore del ginnasio ne è furibondo; raffibbia al subalterno le più dure riprensioni; ma a che possono giovare? Il professor Corvara Amidei lo guarda sorridente, come se non fossero rivolte a lui. Allora Satanina si vede costretta a scrivere a quel deputato tanto amico e protettore della buonanima di suo padre scongiurandolo di far valere la sua cresciuta autorità perché il professor Corvara Amidei sia tolto subito dallinsegnamento e chiamato invece a prestar servizio più tranquillo o in qualche biblioteca o al Ministero della Pubblica Istruzione. Cosí, due mesi dopo, Cosmo Antonio Corvara Amidi, con molto dispiacere de suoi scolaretti che, in fin dei conti, gli vogliono un gran bene ma con piacere grandissimo del direttore del ginnasio e dei colleghi, parte per Roma, comandato al Ministero. Satanina è incinta, e soffre molto durante il viaggio di mare; ma non ci pensa più appena sbarcata a Civitavecchia; tal gioja le suscita il rimetter piede nel Continente, il pensiero di Roma, vicina. Ah, che bollore improvviso alza il sangue del padre avventuroso nelle vene di lei! Al Ministero il professore Corvara Amidei è relegato nella stanza degli scrivani, come correttore. Ma non corregge nulla. Quei miseri impiegatucci alla giornata han fiutato subito con chi hanno da fare. Fosse, putacaso, un vecchio ladro di bella reputazione, allora sí; inchini e scappellate; ma un povero galantuomo di quella fatta, perché rispettarlo? Del resto, non gli fanno nulla. Qualche scherzetto innocente, per passare il tempo, quando mancano le pratiche da ricopiare. Degli errori poi, che essi commettono ricopiando, la colpa - si sa - è appioppata a lui, al professor Corvara Amidei. - Mi raccomando, signori miei; lasciatemi riveder le carte. Attenzione! Lei, ragione, con una g sola la scriva, per piacere mi raccomando! - Meglio abbondare, professore, meglio abbondare quando si tratta di ragione. - E va bene! - sospira il professor Corvara Amidei, stringendosi nelle spalle allungando il collo e socchiudendo gli occhi dietro le lenti doppie, da miope, che pajono due fondi di bottiglia. Gli scrivani, ogni qual volta gli sentono emettere questo sospiro: E va bene! Scoppiano a ridere a coro. Perché? Il professor Corvara Amidei non ci ha fatto mai caso; ma ripete frequentissimamente quando qualche cosa gli va proprio male quel suo: E va bene! E ormai tutti quegli scrivani fra loro, non lo chiamano altrimenti che Il professor Vabene. Quandegli viene a saperlo, si stringe nelle spalle, sorridente, allunga il collo, socchiude gli occhi, è proprio lí lí per sospirar Ah ecco, dunque è vero, sí: ha preso questo vezzo, senzaccorgersene, per la lunga abitudine di rassegnarsi ai colpi del destino avverso. Ma, ormai, un compenso a tutto ciò che ha sofferto a tutto ciò che gli toccherà forse a soffrire ancora, lo ha, e non glimporta più di nulla. Lo sbeffeggino pure tutti gli scrivani del mondo, lo chiamino Va bene Va male, Va zero, come che sia, egli ha ora Satanina, e se ninfischia. A lei, dal Ministero, tien fisso di continuo il pensiero e quasi la vede, là nelle stanze dellumile casetta presa a pigione in Via San Niccolò da Tolentino. Il quindici di agosto del mille ottocento novantatré, Satanina dà felicemente alla luce un maschietto, Dolfino. Fra lesultanza quasi delirante, un solo piccolo guajo: Satanina non si sente di allattare da sé il figliuolo. E Dolfino è messo a balia, lontano, in un paesello della Sabina. Pazienza! Vuol dire che dora in poi il professor Corvara Amidei farà a meno del sigaro del caffè e di qualche altra coserella, per pagar le spese del baliatico. Quando il saltimbanco, tra laccorato stupore della folla raccolta intorno, fa lavorare un suo pagliaccetto gracile, pallido, come grida? Ancora più difficile, signori! Stiano a vedere: si passa a un esercizio ancora più difficile! Quanti esercizi dalla nascita in poi, il destino saltimbanco non aveva fatto eseguire a Cosmo Antonio Corvara Amidei, suo pagliaccetto? Ma il più difficile, ancora non glielaveva fatto eseguire. Aspettava il giorno venti maggio dellanno mille ottocento novantaquattro. Con un cartoccio di schiumette sotto il braccio quanto piacciono le schiumette a Satanina! il professor Corvara Amidei rincasa quel giorno al solito, alle ore diciotto e mezzo precise; sale la scala interminabile; trae il chiavino; cerca e trova a tasto il buco della serratura, apre, entra. Satanina non è in casa. E dovè? Ella non suole mai andar fuori a quellora. Qualcosa, certamente, devesserle accaduta; perché, né la tavola nel salottino da pranzo è apparecchiata, né in cucina cè alcunché preparato per il desinare: i fornelli, spenti; e tutto in ordine, come a mezzogiorno ha dovuto lasciarlo la servetta che tengono a mezzo servizio, per la spesa e la pulizia di casa. Ma che mai può essere accaduto a Satanina? Forse qualche improvvisa chiamata dalla balia di Dolfino? E sarebbe partita cosí, senza neppure avvertirlo al Ministero? Ridiscende la scala quantè lunga, per domandare al portinajo qualche notizia; ne domanda anche ai bottegaj lí presso, alla servetta del pigionale che gli sta accanto: nessuno sa nulla. Sú, in casa, non può resistere a lungo al contrasto fra la confusione che ha nellanimo e lordine e la quiete delle tre stanzette le quali pare stieno a aspettare, con tutti i mobili, che la placida vita consueta seguiti a svolgersi fra loro. Esce, dapprima senza meta, in cerca; poi si reca al Telegrafo e spedisce alla balia di Dolfino un telegramma durgenza, con risposta pagata; seguita a gironzolare, di qua e di là, dove lo portano i piedi, con la testa che gli gira come un molino; e non saccorge neppure che sè fatto bujo. Quando gli pare che il telegramma di risposta non possa ormai più tardare di molto, rincasa con la speranza di trovar su Satanina; ma il portinajo gliela leva subito; e allora egli si sente cosí stanco, cosí stanco, da non saper come fare a risalire ancora una volta tutta quella scala. Come Dio vuole, ci riesce; entra al bujo, al bujo perviene nella camera da letto, al bujo rimane a attendere, sprofondato in una poltrona. Gli pare a un certo punto che un ronzío strano si sia messo a turbinargli dentro, nel capo, nel ventre fin nelle piante dei piedi e nei ginocchi, sommovendo, sconvolgendo, attirando nella sua furia pensieri e sentimenti; ma quando, di lí a poco, intronato, si reca alla finestra per spiare se qualche fattorino del Telegrafo si faccia alla porta di casa saccorge che quel ronzío turbinoso proviene - eh maledetta! - da una lampada elettrica che sè stizzita, giú, in mezzo alla via. Allalba arriva finalmente la risposta della balia - negativa. Lultimo filo di speranza, cosí, è spezzato. Poche ore dopo, viene la servetta per far la spesa giornaliera e rimettere in ordine la casa. È una toscanina; tozza, ma svelta; muso duro e linguacciuta. - Ben alzato! - Non cè - le annunzia, con aria stralunata e con faccia cadaverica, il padrone. - Da jeri. - Via! O che mi dice? Il professor Corvara Amidei apre le braccia; poi si cala pian piano a sedere su una seggiola e rimane lí, come inebetito. Aggiunge: - Tutta la notte. - O dove mai la polessere andata? Il professor Corvara Amidei apre di nuovo le braccia. - Che provi un po, sor padrone, - gli suggerisce allora quella, - che provi un po a cercarla giú dove stanno que certi un so son forastieri, che fan le pitture. So duno che le faceva un so, il ritratto. Il professor Corvara Amidei si scuote, la guarda un po: - A lei? Il ritratto a lei? E quando? - Credevo che lo sapesse. Ma sí! La sora padrona ci andava gni mattina, ci andava. E poi, il dopopranzo. Egli rimane a bocca aperta, poi comincia a passarsi le mani nocchierute su le gambe, pian piano, zitto. - Vole, sor padrone, che vada giú io a sentire? In due salti onosco lui, il pittore francese. Egli par che non senta, e la servetta allora scappa via. In capo a pochi minuti è su di nuovo, affocata, ansimante. Appena può trar fiato: - Eh, mi pareva assai! - esclama. - Ito via, anche lui. Da jeri. Sicché, via oincide. Il professor Corvara Amidei séguita a star muto, col volto immobile, da ebete, e a passarsi meccanicamente le mani sulle gambe. La servetta sta un pezzo a mirarlo, impietosita, poi esclama tra sé, alludendo alla padrona: Imbecille vah! Poteva starsene qua, col su sposo che la trattava osí perbenino, tranquillo là, poeromo, come una tartaruga. - Sú via, sor padrone, si faccia animo, sú! un stia osí, si dia uno sfogo. Gnorantaccia, sa! Lamore Sa comè? Lè come il latte messo al foco, che prima si gonfia, poi alza il bollo e scappa via Sú, sú, coraggio. Si provi un po a votarsi il core, sor padrone un stia osí! Ma il professor Corvara Amidei a queste ingenue, amorevoli esortazioni, tentenna appena il capo; non dice nulla. Non piange, perché non glimporta di far conoscere che soffre; non vuole intenerire, né chieder conforto o commiserazione. È stupito, in fondo, di non provare tutto quel cordoglio che forse qualche volta aveva pensato di dover provare se Satanina o lamore di lei per un caso atroce imprevedibile, gli fossero venuti a mancare. Ed ecco: nulla, invece, nulla. Saspettava forse che il mondo dovesse crollare, o lui per lo meno restarne fulminato. Ed ecco, invece, nulla, nulla. Egli, ora, può licenziare la serva, pagarle il resto della mesata rispondere anche alle altre esortazioni chella gli fa nellandarsene, col suo solito: - E va bene E va bene Rimasto solo però, rimessosi a sedere, saccorge tutta un tratto che non ha più voglia neppure dalzare un dito e che il mondo, dunque, davvero è crollato per lui; ma, cosí, quietamente, senza parere. Le sedie stanno lí, larmadio sta lí, il letto lí ma per che farne più, ormai? Egli ora si stropiccia un po più forte le gambe con ambo le mani, istintivamente perché si sente preso dal freddo, da un freddo curioso, alle ossa, invadente. Ma non si muove. Ripete fra sé quelle poche notizie che gli ha dato la servetta: Il ritratto Il pittore francese Ci andava ogni mattina. E ora comincia a battere anche i denti, seguitando a stropicciarsi più forte, senza saperlo, le gambe che gli ballano. Quelle tre idee: del ritratto, del pittore francese e di lei che ci andava ogni mattina gli si fissano nel cervello, come tre stellette di carta, di quelle che piglian vento e girano. Gli sannebbia la vista; trema tutto; perde i sensi; casca dalla seggiola, e resta lí. Siamo nel marzo del mille novecento quattro. Sono passati nove anni e dieci mesi. Il professor Corvara Amidei non si ricorda più, quasi dessere stato lí lí per morire allospedale, allora, dopo quellesercizio ancora più difficile. Il pensiero del figlioletto lontano, là, in un paesello della Sabina, lo ha salvato. Ora egli lo ha con sé, Dolfino. Ma il povero ragazzo, che ha già dieci anni e par che li abbia proprio per forza, tirati, tirati sú dalle più minuziose cure del babbo il povero ragazzo corre ahimè il rischio daver la stessa fortuna del padre: o forse no si spera: perché, cosí gracile, cosí miserino comè, sembra accenni piuttosto di volersene andare dello stesso male di cui il babbo fu minacciato da ragazzo, quandera al seminario. Dolfino sapeva, fino alletà di otto anni, che la mamma sua era morta nel darlo alla luce, ma, due anni fa, un bel giorno mentre il padre si trovava allufficio, aveva veduto entrare in casa una certa signora vestita alla bizzarra incipriata, imbellettata, la quale, fra molte lagrime, aveva avuto il piacere di assicurargli che non era vero niente perché la mamma sua, invece, eccola qua, viveva ancora; era lei, proprio lei, che gli voleva bene, oh tanto! E voleva star sempre con lui e curarlo e carezzarlo giorno e notte cosí come faceva ora, cosí, il figlietto suo bello, il figlietto suo caro. Se non che, la balia che lo aveva allevato e che, rimasta vedova e sola, era venuta a trovarlo per star con lui da governante ora e da serva rientrando in casa con la spesa giornaliera sera scagliata addosso a quella femmina, le aveva strappato il ragazzo dalle braccia; e il povero Dolfino, atterrito, aveva sentito ripetere dalla sua balia a colei che si diceva sua madre turpi parole per cui le due donne eran venute alle mani e nera seguita una scena orribile, dopo la quale egli aveva dovuto mettersi a letto assalito da una violentissima febbre. Cosmo Antonio Corvara Amidei sera recato in questura a denunziare quella trista donna che - non contenta di tutto il male fatto a lui - voleva farne dellaltro al figliuolo innocente. Satanina, che fin dalletà di diciottanni, alla morte de padre voleva andarsene - come si sa - alla ventura, fuggita col pittore francese che le faceva il ritratto era stata quattranni a Parigi, poi a Nizza, poi a Torino, poi a Milano, cadendo man mano sempre più nel fango. Pochi giorni dopo il suo arrivo a Roma, era stata veduta dal marito il quale, nello scorgerla in quello stato quantunque già se lo fosse immaginato sera sentito mancare in mezzo alla via ed era stato condotto in una farmacia, sorretto per le ascelle. Egli era già caduto in mano dun certo prete sardo, conosciuto a Sassari, per nome don Melchiorre Spanu il quale sera fisso il chiodo di ricondurre allovile quella pecorella da tantanni smarrita. Gli dava a leggere, nelle interminabili ore dufficio, libri e libri e libri dargomento religioso; gli dimostrava con le più lampanti prove che unica e sola causa di tutte le sciagure sofferte era lindegno modo con cui egli in gioventú sera regolato con la Santa Madre Chiesa e che non per nulla, certo, Dio pareva si volesse raccogliere ora nella sede degli angeli e dei beati quel caro ragazzo quel buon Dolfino: insomma, era un sacro ammonimento, questo, perché il professor Corvara Amidei, lapostata rimasto solo, si fosse indotto a entrare in qualche convento: per esempio, in quello della Trappa, alle Tre Fontane. Santo luogo, santo luogo; quello che proprio ci voleva per far penitenza. Sentendo questi discorsi, il professor Corvara Amidei si stringeva nelle spalle protendeva il collo, socchiudeva gli occhi e ripeteva ancora una volta: - E va bene! Certi giorni alluscita dal Ministero, lo attendevano don Melchiorre Spanu di qua, sui gradini di Santa Maria della Minerva la moglie di là, appoggiata maestosamente alla ringhiera del Pantheon. I due si lanciavano da lontano occhiatacce fulminanti: il prete, stropicciandosi le dita sul mento e su le guance dove le ispide punte della barba pareva gli rinascessero ogni volta sotto il raschiamento del rasojo; la donna, con un sogghignetto perfido su le labbra dipinte. Il professor Corvara Amidei, uscendo ogni sera su la piazza volgeva uno sguardo obliquo a quella ringhiera, dove di solito si appostava la moglie; ma andava diviato al prete, pur sapendo che quella in Via Piè di Marmo lo avrebbe senza dubbio raggiunto per chiedergli un po di denaro, chegli non sapeva negarle. Le aveva già negato più volte il perdono, sdegnosamente. A ogni nuovo assalto, per prevenire le rampogne del prete, si accostava a lui, sospirando, con la solita mossa e stropicciandosi per di più le mani: - E va bene! E va bene! Intanto era prossima la primavera: stagione più delle altre nociva ai malati di petto; e il medico aveva consigliato al professor Corvara Amidei di condurre Dolfino al mare almeno per il primo mese, durante il quale laria di Roma sarebbe stata per lui troppo sottile. Cosí, Cosmo Antonio Corvara Amidei domandò un mese di licenza e il dí cinque di marzo del mille novecento quattro si recò a Nettuno per appigionarvi un quartierino alla vista del mare. Novelle per un anno di luigi pirandello VA BENE SECONDA PARTE CAPITULO DUE LA PIGNA La promessa di quel mese di sollievo e di riposo non poteva essere migliore. Era piovuto fino al giorno avanti: ora, con la freschezza del primo limpido sole di marzo, pareva che la Primavera volesse dire: Son qua. E veramente, al professor Corvara Amidei, affacciato al finestrino duna vettura di terza classe, parve dintravederla, la Primavera appena uscito dalla stazione: alle porte di Roma, la Primavera in un non so che di roseo fuggevole e palpitante tra il tenero verde dei prati. Che era? Forse un gruppo di peschi fioriti. Sí sí, eccone un altro, e un altro. La Primavera! Ah da quanto tempo non laveva più veduta cosí nel suo primo nascere, con quel roseo riso dei peschi! Trasse un lungo sospiro e si sentí da quellaria nuova inebriare, duna ebrezza cosí limpida e pura, che lo intenerí fino alle lagrime. Gli parve una grazia che la sorte nemica gli volesse concedere quella vista deliziosa, da cui gli veniva una letizia cosí arcana che ora ecco, non sapeva perché, pur lí presente, gli pareva dei lievi anni lontani della sua fanciullezza, là nellincanto del suo paese nativo. E dimenticò allora, per un momento, tutte le sue sciagure, passate e presenti; il figliuolo tanto malato, quella donnaccia che lo disonorava; quel prete che lopprimeva; la spesa superiore alle sue misere condizioni, alla quale bisognava pur sottomettersi per la speranza forse vana ahimè, di recar bene a Dolfino: la noja cupa, amara; il peso enorme di quella sua insopportabile esistenza. Di contro a tutto il nero che aveva nellanima, ecco il verde dei prati lazzurro del cielo e quella soave freschezza dellaria, alito vivo della Primavera. E rimase, incantato, a mirare. Sí, poteva, poteva esser bella la vita; ma lí, in mezzo a quel verde, allaperto, dove la sorte crudele, certo, non poteva esercitare, come in città, la sua feroce persecuzione. Di questa persecuzione per le opprimenti vie cittadine, egli aveva quasi unimmagine tangibile: se la sentiva realmente dietro le spalle come unombra orrenda, che lo faceva andar curvo, guardingo, tutto ristretto in sé: sua moglie. Ne scacciò subito limmagine, che gli aveva tutta un tratto offuscato la dolce visione, e si rimise a mirare. Ecco là i Monti Albani che pareva respirassero nel cielo, lievi, come se non fossero di dura pietra. Monte Cavo, con la vetta incoronata di aceri e di faggi, e il vecchio convento e il bosco biancheggiante a mezza costa. Ecco, più là, Frascati solatía. Al fragore del treno si levò uno stormo di passeri, e unallodola, in alto, librata sulle ali brillanti trillò. Il professor Corvara Amidei si ricordò allora della prima proposizione della grammatica latina che da tanti anni non insegnava più: alauda est laeta. E tentennò il capo. Ora, quasi quasi, gli parevano belli anche i suoi primi anni dinsegnamento quando però non sera ancor messo a far casa comune con quel - E va bene! - sospirò, turbandosi di nuovo. Ma fu per poco. Passata la stazione di Carroceto cominciò a sentir prossimo il mare, e tutta lanima gli si allargò, ilare e trepidante nella viva aspettazione di quella tremula azzurra immensità, che da un momento allaltro gli si sarebbe spalancata davanti a gli occhi. Ah, il suo mare! Da quanto tempo più non lo vedeva, e che desiderio acuto, intenso, ardente di rivederlo! Ma eccolo già! Eccolo! Eccolo! E il professor Corvara Amidei sorse in piedi tutto tremante dallemozione, si sporse dal finestrino, e bevve con tanta ansia e tanta voluttà la brezza marina che nebbe una vertigine, e ricadde a sedere su la panca della vettura, con le mani sul volto. Il treno si arrestò ad Anzio, per pochi minuti e il professor Corvara Amidei stette con tanto docchi a mirare ciò che dalla stazione si scorgeva della bella cittadina, dove non era mai stato. Scese, di lí a poco, alla stazione di Nettuno, ancora stordito e inebriato da quel primo respiro che rivedendo il mare, aveva tratto proprio dal fondo dei polmoni, come non gli era più avvenuto da tanto tempo. Gli scrivani del Ministero gli avevano dato qualche ragguaglio del paese. Si recò nella piazza principale, e domandò dove avrebbe potuto trovare un quartierino modesto, di poca spesa, alla vista del mare. Gli fu indicato un villinetto lí sotto la piazza, a destra, su la spiaggia. Era veramente un po troppo caro per lui quel quartierino; ma, pazienza! La finestra della cameretta posta sul davanti, verso lo spiazzo di fronte alla caserma dei soldati dartiglieria che venivano in distaccamento per le esercitazioni di tiro era appena allaltezza dun mezzanino: quella della camera prospiciente il mare, allaltezza dun secondo piano. E il mare, di qua, pareva proprio che volesse entrare in casa; non si vedeva altro che mare. Il professor Corvara Amidei pagò la caparra al proprietario gli disse che sarebbe venuto a prender alloggio la mattina dopo, e scese sulla spiaggia. Dirimpetto al villino, dal lato di ponente, sorgeva e savanzava fin nel mare maestoso, lantico castello sansovinesco, annerito dal tempo. Salí su la scogliera sotto il castello, e lí rimase per più di unora stupefatto, a contemplare. Vide in fondo al mare levarsi azzurrino, quasi fragile, Monte Circello come unisola aerea e più qua, seguendo la riviera, il Castello di Stura; vide prossimo, a destra, il porto dAnzio popolato di navi, nereggiante per il traffico del carbone e poi la sterminata distesa delle acque, riscintillante al sole cosí placida, che sulla spiaggia sarricciava appena, silenziosamente. Quando alla fine poté scuotersi dal fascino di quello spettacolo, si recò a prendere un boccone; poi, sapendo che prima delle cinque non avrebbe trovato alcun treno per ritornare a Roma pensò doccupare le tre ore che aveva innanzi a sé in una visita al magnifico parco dei Borghese, a mezza via tra Anzio e Nettuno. Non ricordava daver mai passato un giorno più delizioso di quello in vita sua; si sentiva beato entro quel precoce, voluttuoso tepor primaverile, col mare di qua sotto lo scoscendimento dellaltipiano, e il verde dei campi e dei boschi dallaltra parte. Il cancello del parco era aperto e il professor Corvara Amidei savviava, ammirato, per uno dei viali in pendío quando si sentí chiamare da una nanerottola che gli correva dietro come una papera: - Ehi! Ehi! Si paga si paga il biglietto! Cinque soldi. Li pagò, quantunque si fosse proposto di limitarsi nelle spese. E riprese a vagare per quei viali profondi, deserti, ombrosi, come in un sogno. In un sogno parevano veramente assorti quegli alberi maestosi nel silenzio che il canto degli uccelli non rompeva, ma rendeva anzi più misterioso. Gli avevano detto che in quel parco quasi abbandonato cerano molti usignoli. Gli parve, ascoltando, di sentirne cantare uno, in fondo e sinternò da quella parte Si trovò, dopo un lungo tratto, in una meravigliosa pineta. I fusti altissimi, diritti, davan limmagine di colonne dun tempio gigantesco; le fitte corone, lassú, eran confuse ed escludevano del tutto lo sguardo dalla vista del cielo. Pareva che la pineta avesse una sua propria aria, cuprea, insaporata di quella frescura dombra speciale delle chiese. Il professor Corvara Amidei non seppe andar più oltre. Si tolse, quasi istintivamente, il cappello, e sedette per terra; poi si sdrajò. Da molti e molti anni, fra una grave sciagura e laltra, i diuturni dolori gli avevano quasi vestito la mente duna scorza di stupidità; le cure affannose, minute, gli avevano impedito di levar lo spirito a quelle considerazioni che in gioventú lo avevano travagliato fino a fargli perdere per un momento la ragione e poi la fede. Ora, in quel giorno di tregua, essendo finalmente riuscito a intravedere come si potesse davvero sentir la gioja di vivere ebbe la cattiva ispirazione di provarsi di nuovo a penetrare nel folto di quelle antiche considerazioni. E si domandò perché mai egli, che non aveva mai fatto per volontà male ad alcuno doveva esser cosí bersagliato dalla sorte, egli, che anzi sera inteso di far sempre il bene; bene lasciando labito ecclesiastico, quando la sua logica non sera più accordata con quella dei dottori della chiesa la quale avrebbe dovuto esser legge per lui; bene, sposando per dare il pane a unorfana, la quale per forza aveva voluto accettarlo a questo patto mentregli onestamente e con tutto il cuore avrebbe voluto offrirglielo altrimenti. E ora, dopo linfame tradimento e la fuga di quella donna indegna che gli aveva spezzata lesistenza ora quasi certamente gli toccava a soffrire anche la pena di vedersi morire a poco a poco il figliuolo lunico bene, per quanto amaro, che gli fosse rimasto. Ma perché? Dio, no: Dio non poteva voler questo. Se Dio esisteva, doveva coi buoni esser buono. Egli lo avrebbe offeso, credendo in lui. E chi dunque, chi dunque aveva il governo del mondo, di questa sciaguratissima vita degli uomini? Una pigna. Come? Sí: una grossa pigna, staccandosi in quel momento dai rami lassú, piombò a guisa di fulminea risposta, sul capo del professor Corvara Amidei. Rimase il poveruomo a giacere, quietamente, privo di sensi, quasi fulminato. Quando poté riaversi, si trovò in una pozza di sangue. E ne perdeva ancora, da una bella ferita, che dal sommo del capo gli andava giú giú dietro lorecchio. Ancor tutto intronato, riuscí a levarsi in piedi e a grande stento si trascinò fino al cancello della villa. La nanerottola di guardia, nel rivederlo in quello stato, col volto tutto imbrattato di sangue, strillò, inorridita: - Gesú! Che ha fatto? Egli levò un braccio tremolante e contrasse il volto in una smorfia, tra di spasimo e di riso: - La la pigna - balbettò, - la pigna che governa il mondo già! È matto!, pensò quella e, spaventata saffrettò a chiamare il boaro della latteria annessa alla villa perché con lajuto duno del ferrovieri che stavano lí presso al cancello a riattare la linea quel disgraziato fosse condotto al vicino Sanatorio Orsenigo dei Fate Bene Fratelli. Qua il professor Corvara Amidei fu prima raso, poi medicato con sette bei punti di cucitura, e infine fasciato. Aveva fretta; temeva di perdere il treno. Il medico, sentendo chegli doveva mettersi in viaggio, volle abbondare in cautela e gli combinò allora con le bende una specie di turbante, il quale glimpedí dassettarsi il cappello sul capo. Quando fu pronto, Cosmo Antonio Corvara Amidei si strinse nelle spalle si provò pian piano a protendere il collo, e socchiudendo gli occhi, sospirò ancora una volta: - E va bene! CAPITULO TRE IL VENTO Tu, cara Primavera non vedo perché debba proprio questanno venire innanzi al dí che gli uomini ne loro calendarii tassegnano per il ritorno. Linverno è stato piuttosto mite, e vorrebbe, prima di spirare, fare almeno un po di guasto: è nel suo diritto; vorrebbe che tu, per esempio, gli lasciassi il tempo di scaricarsi di qualche temporaletto che laddoglia; ma se questo non ti garba perché temi che ti sporcheresti i rosei piedini trovando troppo imbrattate le campagne e le vie della città per il tuo ingresso trionfale; egli ti fa sapere che è ancor tutto gonfio di vento, povero vecchio, e ti prega che sii contenta di fargli, se non altro buttar fuori questo, che ti snebbierebbe anche laria ben bene e ti spazzerebbe le terre dalle sudicerie che vha fatto. Renderesti un gran piacere a lui e uno grandissimo a me, che proteggo tanto, se tu sapessi, un bravuomo, fin da quandegli è nato. Figúrati, per dirtene una, che jeri, mentre egli si beava di te, steso a pancia allaria nella pineta dun bel parco mi son divertita a fargli cadere in testa una pigna bella grossa e dura che avrebbe potuto anche accopparlo, eh altro! ma io non ho voluto. Sai bene che porto nello stemma un gatto che scherza col topolino e non luccide. Come letta in altro tempo in un libro antico, perché la crudeltà ne apparisse più raffinata se la ripeteva tra sé e sé, da quindici giorni, Cosmo Antonio Corvara Amidei questa bellissima preghiera che certamente la sua buona sorte aveva dovuto rivolgere alla Primavera e che questa - manco a dirlo - aveva subito accolto. Era ancora col turbante in capo, e se ne stava alla sponda del lettuccio di Dolfino, il quale da che era sceso alla stazione di Nettuno, gli si consumava nel lento cociore della febbre, anche di giorno. Prima, almeno, a Roma laveva soltanto di notte, la febbre. E vento, e vento, e vento! Da quindici giorni non cessava un minuto, né dí né notte. Fischiava, mugolava, ruggiva in tutti i toni, ed era in certe scosse lunghe e tremende di tanta veemenza che pareva volesse schiantar le case e portarsele via. Pareva; perché poi, in realtà, si portava via soltanto qualche tegola abbatteva qualche albero o qualche palo telegrafico e infrangeva qualche vetro. Si divertiva poi a rendere furioso il mare, perché si ripigliasse la spiaggia e venisse a rompersi fragoroso e spaventevole contro le mura delle case. Al professor Corvara Amidei sembrava di trovarsi su una nave assaltata e sbattuta dalla tempesta. Il povero Dolfino nera atterrito, e lui non trovava più modo a confortarlo con qualche parolina, perché quel mugolo del vento più che il fragore del mare, gli toglieva, non che la voce, ma finanche il respiro, gli torceva dentro le viscere gli dava unangoscia rabbiosa e muta, che trovava solo, di tanto in tanto, un po di sfogo involontario nella gola della povera balia la quale, per compir lopera, sera ammalata dangina e doveva starsene a letto, anche lei. - Piano, per carità, signorino mio! - pregava quella, appena se lo vedeva davanti come una fantasima, con la boccetta dellacido fenico in una mano e il pennello nellaltra. - Piano, per carità! Si metteva a sedere sul letto e spalancava la bocca, che pareva un forno arroventato. Il professor Corvara Amidei non voleva far forte; ma, ogni volta, come se la veemenza del vento che sabbatteva ai vetri gli spingesse il braccio lasciava andare certe spennellature, che a quella poveretta per miracolo non schizzavan gli occhi dal capo. - Sputate! Sputate! E se ne tornava accanto a Dolfino, con una fissità truce negli occhi mentre la boccetta dellacido fenico gli tremava in mano. Acido fenico veleno ma troppo poco, troppo poco e diluito non sarebbe certamente bastato E poi del resto, come lasciar Dolfino in quelle condizioni! No, via! La tentazione però era forte. Quel vento lo faceva impazzire. - Villeggiatura! - borbottava tra sé. Già metà del mese era passata. La spesa in più del fitto, la mancanza dei comodi di casa laggravamento del mal di Dolfino, la malattia della serva: ci aveva guadagnato questo. E poi, ancora un po di pazienza: bisognava che si facesse tutto da sé: lui accendersi il fuoco, lui andar per la spesa lui apparecchiar da mangiare E non poter condurre, neanche per un minuto, il ragazzo sulla spiaggia; vedersi lí, in quelle tre stanzette, imprigionato, assediato dal mare e dal vento. Troppo, eh? - Tin tin tin - piano piano, alla porta. - Chi è? Ma lei, Satanina, si sa! Venuta in groppa a quel vento Satanina, la buona mammina, che vuole a tutti i costi rivedere il figliuolo malato. Entra, si precipita, cade in ginocchio ai piedi del professore, il quale indietreggia sbalordito; gli saggrappa alla giacca, gridando, scarmigliata: - Cosmo! Cosmo per carità! Lasciami veder Dolfino mio! Perdonami! Salvami! Abbi compassione di me! E scoppia cosí gridando, in un pianto dirotto, in un pianto vero, di lagrime vere, senza fine e in singhiozzi anche, in singhiozzi non meno veri, che la scuotono tutta; e non si leva da terra, e si nasconde la faccia con le mani seguitando a implorare: - Bacerò, bacerò la terra, dove tu metti i piedi Cosmo, se tu mi perdoni, se tu mi salvi! Non ne posso più! Voglio esser tutta del mio Dolfino, ora! Lasciamelo assistere curare, per carità! Cosmo Antonio Corvara Amidei casca a sedere su una seggiola, si nasconde il volto con le mani anche lui benché in quella cameretta, veramente, per lombra della sera sopravvenuta, non ci si veda quasi più. Suona la campana dellAvemaria. - Ave Maria - dice forte, apposta, la balia dal letto, cominciando la preghiera, per sottrarre il padrone alla tentazione. E Dolfino chiama dallaltra camera in fondo, sbigottito: - Papà papà Allora Satanina come sospinta da una susta, scatta in piedi e corre dal figliuolo. Il professor Corvara Amidei rimane inchiodato sulla sedia. Gli giungono dalla camera di Dolfino le tenere espressioni daffetto che colei rivolge al figliuolo, il suono dei baci che gli dà. Gli sembra che dimprovviso un gran silenzio si sia fatto intorno, un silenzio misterioso, di fuori, come di tutto il mondo. Si toglie le mani dal volto e resta attonito ad ascoltare. Un vetro si scuote, appena appena alla finestra. Ah, il vento - ecco - il vento è cessato. E come mai? Si reca dietro la vetrata a guardare la via illuminata di là dal prossimo giardino annesso alla casa degli ufficiali che escono allegri dalla mensa. Ma Dolfino è ancora al buio, in camera, con colei; e il professore Corvara va per accendere la candela. - Lascia, faccio io! - gli dice subito Satanina. - Il lume dovè? Di là? E scappa a prenderlo, premurosa. - Papà, - dice allora Dolfino, piano piano, - papà, io non la voglio Fa troppo odore - Zitto figliuolo mio, zitto - Papà, dove ti corichi tu? Per lei non cè letto Tu devi coricarti qui, papà, senti? Accanto a me - Sí, bello mio, sí Sta zitto, sta zitto Silenzio. E perché non torna Satanina? Non trova forse il lume? Che fa? Il professore Corvara Amidei tende lorecchio; poi avverte un fresco insolito alle gambe, come se colei di là avesse aperto la finestra. Possibile? Si leva dalla sponda del letto e va, al bujo, in punta di piedi, a origliare fino alluscio della camera che ha la finestra bassa sullo spiazzo, davanti la caserma. Satanina sta affacciata a quella finestra e parla sottovoce con qualcuno giú! Come! Con chi? Ah, spudorata! Ancora? Cosmo Antonio Corvara Amidei si stringe in sé, felinamente, le si accosta, senza fare il minimo rumore e - quando le sente dire allufficiale che sta lí sotto: No, Gigino, stasera no: non è possibile. Domani domani, immancabilmente - si china, labbranca per i piedi, e giú! La rovescia dalla finestra gridando: - Signor tenente, se la pigli! Al doppio urlo che gli risponde di sotto, dellufficiale e della precipitata egli si ritrae, raccapricciato, in preda a un tremor convulso di tutto il corpo: si prova a richiuder le imposte ma non può, poiché dallo spiazzo nuove grida si levano, di soldati, di ufficiali, daltra gente accorsa. Traballando, col passo legato, si trascina fino alla camera del figlio, ribellandosi ferocemente alla balia che saltata dal letto in camicia, a quegli urli, vorrebbe trattenerlo per sapere che ha fatto, che è stato. - Nulla nulla - risponde lui, fremebondo, abbracciando il figliuolo sul letto. - Nulla non ti spaventare Una tegola una tegola sul capo a un tenente. Bussano furiosamente alla porta. La balia scappa a infilarsi una sottana, corre ad aprire: un fiume di gente soldati e ufficiali allagano vociando la casa ancora al bujo, dietro a due carabinieri e al delegato. - Abbiano pazienza, accendo il lume - balbetta la balia, spaventata. Cosmo Antonio Corvara Amidei si tiene stretto con tutte e due le braccia Dolfino, che sè inginocchiato sul letto. - Via! Venite con me! - gli grida il delegato. Egli si volta a guardarlo. Sotto il turbante delle fasce, quella faccia da morto con gli occhiali incute sgomento e orrore alla folla che ha invaso la camera. - Dove? - domanda. - Con me! Senza storie! - gli risponde, brusco, il delegato, prendendolo per una spalla. - Va bene. Ma questo figlio? - domanda lui, di nuovo. - È malato. A chi lo lascio? Sappia, signor delegato - Via! Via! Via! - lo interrompe questi, con violenza. - Vostro figlio sarà condotto al Sanatorio. Voi venite con me! Il professor Corvara Amidei rimette a giacere Dolfino che trema tutto dallo spavento; lo esorta pian piano a far buon animo: ché non è nulla, ché presto ritornerà a lui; e se lo bacia quasi a ogni parola rattenendo le lagrime. Uno dei carabinieri, spazientito, lo agguanta per un braccio. - Anche le manette? - domanda il professor Corvara Amidei. Ammanettato, si china su Dolfino, di nuovo, e gli dice: - Figlio mio, questi occhiali - Che vuoi? - gli chiede il ragazzo, tremando, atterrito. - Strappameli dal naso, bello mio Cosí Bravo! Ora non ti vedo più Si volge verso la folla ammiccando e scoprendo nella contrazione del volto, i denti gialli; si stringe nelle spalle, protende il collo, ma langoscia gli serra troppo la gola, e non può ripetere anche questa volta: - E va bene! Novelle per un anno di luigi pirandello IL GIARDINETTO LASSÚ CAPITULO UNO. Che voleva dirmi? Laffanno cresciuto non dava adito alle parole, che volevano certo esser aspre a giudicare dagli sguardi e dai gesti con cui, tossendo, cercava di farmi comprendere. - Il servo? - gli domandai, cercando, angustiato, uninterpretazione. Accennò di sí più volte col capo, irosamente; poi con la mano tremolante mi fece altri gesti. - Lo caccio via? Sí, sí, sí, maccennò col capo, di nuovo. Per quanto lindignazione, a cui pareva in preda il povero infermo, ora si comunicasse anche a me al pensiero che quel servo vigliacco si fosse approfittato dei brevi momenti durante la giornata, nei quali ero costretto ad allontanarmi; pure restai perplesso. Venivo proprio ad annunziargli che, dora in poi, non avrei più potuto trattenermi a vegliarlo a curarlo, come nei primi giorni della malattia. Cacciando ora il servo, poteva egli restar solo lí in casa? Mi venne in mente lí per lí di persuaderlo a cercar ricovero o in un ospedale o in qualche casa di salute, e gliene feci la proposta. Nonno Bauer lo chiamavo cosí fin da quandero ragazzo mi guardò con occhi smarriti, poi guardò in giro lentamente la camera la cui vecchia suppellettile gli era tanto cara quanto la sua stessa persona, e dal seggiolone di cuojo entro al quale stava sprofondato, volse infine gli occhi alla finestra, senza rispondermi. Cera di là un giardinetto. Apparteneva aglinquilini del secondo piano; ma chi veramente ne godeva era lui, Nonno Bauer, che da quella finestra bassa poteva conversar comodamente col giardiniere e allungando appena un braccio, toccare i rami dun mandorlo, che adesso pareva tutto fiorito di farfalle. Mi accorsi che due lagrime erano sgorgate dai calvi occhi infossati del mio caro vecchietto; due lagrimoni che ora gli scorrevano su le guance di cera. - Lei non vorrebbe, è vero? - maffrettai a dirgli, impietosito. Negò col capo, senza guardarmi, quasi vergognoso, mentre la commozione gli agitava le labbra. - No? Ebbene, vuol dire che si provvederà in altro modo. Intanto Lei non si affligga. Il povero vecchio alzò gli occhi lacrimosi a ringraziarmi, e un mezzo sorriso, quasi puerile gli affiorò alle labbra che, subito, si contrassero come per fare il greppo. Tanto intenerimento aveva provato in quel punto per sé. Povero Nonno Bauer! Moriva, o meglio si spegneva a poco a poco, lí solo; e dopo una lunga vita, tutta stenti e fatiche, esser privato allultimo di quegli oggetti familiari testimoni della pace finalmente conquistata, gli era parsa una vera crudeltà. CAPITULO DUE Era nato in Italia, da genitori alsaziani; e, fin da giovanetto, era stato col nonno, e poi con mio padre, nellumile ufficio di scritturale di banco. Dopo il nostro rovescio finanziario e la conseguente morte di mio padre, se nera andato in Alsazia a trovare i parenti sconosciuti. Trascorsi circa sette anni, eccolo di ritorno in Italia, vinto dalla nostalgia per il paese in cui era nato e cresciuto. Era ritornato con una modesta sostanza, ereditata da un cugino morto celibe. In quei sette anni, io ero rimasto solo, senza più la mamma, e quasi povero. Nonno Bauer venne a trovarmi, appena ritornato, e mi profferse di abitare con lui. Non accettai, perché, per le buone relazioni di cui godevo avevo da poco ottenuto un impiego di fiducia, che mobbligava a viaggiare continuamente. Tuttavia, non perdetti mai di vista il buon vecchietto; andavo a trovarlo ogni qualvolta ritornavo a Roma; e lui maccoglieva con tenerezza paterna. Era per me una vera delizia la sua compagnia. Conversando con lui, mi pareva di tuffar lanima in un bagno di antica semplicità. Nonno Bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie ora che la vita per lui era quasi finita. Passava ore e ore in biblioteca a leggere, a studiare, per rendersi conto di tante e tante cose che veramente, ormai non doveva più importargli di sapere. Restava stordito di ciò che apprendeva cosí tardi; riportava lammaestramento al tempo in cui avrebbe potuto giovargli, e simmergeva allora in lunghe e profonde considerazioni immaginando il diverso cammino che avrebbe potuto prendere con esso la sua vita. Ma la sua passione più viva erano le piante. Una volta andò via da una casa per non veder morire un albero che era cresciuto, non si sa come, in mezzo al cortile. Quel povero albero - io lo ricordo - sera levato sul magro stelo cinereo con evidente sforzo e rizzando i rami come a supplicare desideroso di vedere il sole e laria libera angosciato dalla paura di non avere in sé tanto rigoglio da arrivare oltre i tetti delle case che lo circondavano. Ma, finalmente, cera arrivato! E come brillavano felici le frondi della cima e quanta invidia destavano in quelle che stavano giú senzaria, senza sole! Anche nella morte nello staccarsi dai rami, in autunno, le foglie di lassú avevano una lieta sorte: volavano via col vento in alto, cadevano su i tetti, vedevano il cielo ancora; mentre le povere foglie basse morivano nel fango della via, calpestate. In tutte le stagioni, allora del tramonto, quellalbero si popolava duna miriade di passeri che pareva vi si dessero convegno da tutti i tetti della città. Quei rami allora palpitavano più dali che di foglie; pareva che ogni foglia avesse voce; che tutto lalbero cantasse, fremebondo. Dalle finestre delle case i bambini sorridevano storditi, a quel passerajo fitto, continuo, assordante. Nonno Bauer si affacciava con me; sorrideva con aria misteriosa di vecchio mago, mi diceva socchiudendo gli occhi: - Aspetta E batteva forte, due volte, le mani. Subito, come per incanto, tutto lalbero taceva, esanime. - Che te ne pare? Ma, di lí a poco, lo sbaldore ricominciava: ogni passero tornava a inebriarsi del proprio gridío e di quello degli altri e il concento diveniva man mano più fitto, più assordante di prima. Ora avvenne che il proprietario di quella casa, un bel giorno, pensò di alzar tutto in giro il muro per fabbricare un altro piano. E allora lalbero che con tanto stento si era guadagnata la libertà del sole dellaria aperta, piegò avvilito la cima, si curvò sul tronco. Nonno Bauer, vedendolo cosí, cominciò a smaniare, a sentire una pena che gli toglieva il respiro. - Guarda, guarda! - mi diceva, mostrandomi i passerotti che dalle grondaje spiccavano il volo e si tenevano sospesi su le ali gridando quasi per esortar più da vicino lalbero a rizzarsi. E forse quei passerotti, anche loro, ripetevano al vecchio albero le solite frasi gli inutili consigli, i vani ammonimenti, che si sogliono dare ai caduti agli sconsolati: - Fatti coraggio! non bisogna avvilirsi! raccogli le forze! rialzati! Ma il vecchio albero non aveva ormai più forza di rialzarsi: aveva stentato tanto per arrivare fin lassú a quellaltezza: più sú, ormai, non poteva arrivare. Meglio morire. Andato via da quella casa, Nonno Bauer se nera venuto in questa col giardinetto, che non apparteneva a lui. Non andava più da un pezzo in biblioteca; erano cominciati gli acciacchi della vecchiaja, dopo la settantina; e Nonno Bauer, non potendo più uscir di casa tutti i giorni se ne stava alla finestra a conversar col giardiniere e a fare allamore - comegli diceva - con le rose del giardino. CAPITULO TRE Di quelle rose e degli altri fiori sinnamorò tanto che cominciò a struggersi dal desiderio di avere anche lui un giardinetto. Gli venne allora unidea che non mi piacque affatto quando me la manifestò, quantunque la fondasse in un ragionamento pieno di buon senso. - Alla mia età, - mi disse, - bisogna pensare, figliuolo mio, anche alla morte. E giacché non ho tanti quattrini da farmi due case con due giardinetti me ne farò una sola, ma bella, e con un giardinetto che varrà per due. Questo mi servirà per sfogare ora il desiderio che mè nato quella che mi servirà per poi E quando questo poi sarà arrivato, al giardinetto di Nonno Bauer verrai a pensarci tu. Cosí acquistò un buon pezzo di terra al camposanto. La casa, sotto, invece che sopra; e senza nessuna pretesa. Una piccola nicchietta, e lí. Perché i morti hanno questo di buono: che possono anche fare a meno di star comodi, e dellaria e del sole e dogni altra cosa visto e considerato che si son tolto per sempre il fastidio di muoversi di respirare, e che, se son freddi, non sentono più nessun bisogno di riscaldarsi. Ma veramente Nonno Bauer, stando intere giornate lassú, quando si sentiva bene intento a far nascere il giardino da quel suo pezzo di terra pareva un morto venuto sú dalla sua nicchietta sotterranea per darsi ancora da fare, per muoversi per bearsi ancora dellaria e del sole, zitto zitto e affaccendato, senza più nessun pensiero, nessuna curiosità della vita senza neppure accorgersi dello stupore di certi visitatori del camposanto che si fermavano in distanza a mirarlo a bocca aperta lí chino su questa o quella pianta con la forbice o con la zappetta o con lannaffiatojo o seduto su la sedia a libricino che si portava ogni mattina appesa al braccio, il cappellaccio di paglia in capo lombrello aperto su la spalla, immobile, con gli occhi fissi nel vuoto, assorti in qualche pensiero lontano che gli atteggiava dun lieve sorriso le labbra tra la barbetta argentea. Veniva a qualcuno, quasi quasi, la tentazione dandarlo a scuotere e dordinargli che se ne tornasse giú subito a riporsi, perché a un morto non è lecito, perdio sconcertar cosí la gente, farla impazzire con tutte quelle sue faccende là attorno al giardinetto o con quella immobilità sul sediolino e quellombrello aperto sulla spalla. La sera, Nonno Bauer, ritornando a casa, parlava col giardiniere dalla finestra. Bisognava sentire che conversazioni! Aveva ottenuto da lui semi e tralci da trapiantare lassú; e i fiori - sosteneva - sbocciavano meglio, assai meglio là che qua, perché infine i morti a qualche cosa erano ancora buoni. Ora, inchiodato da quindici giorni in quel seggiolone di cuojo, da cui non doveva più rialzarsi egli non sentiva altra pena che quella di non poter recarsi, neanche in vettura, a vedere il suo caro giardinetto lassú. Ed era per lui una consolazione veder questaltro, invece, dalla finestra sollevandosi un poco su la vita, a stento, e allungando il collo quanto più poteva. Le rose che vi fiorivano non erano forse sorelle delle rose che fiorivano lassú? Meno belle, ma sorelle. E sapete perché quel giorno io trovai Nonno Bauer cosí arrabbiato contro il suo servo? Perché non era vero che questi si fosse recato ogni mattina al camposanto a curare il giardinetto, come Nonno Bauer gli aveva ordinato. Il vicino giardiniere, venuto quella mattina a fargli visita, gliene aveva dato la brutta notizia. Non ci fu verso: dovetti cacciar via il servo: lo cacciai anche, in verità, perché lo ritenevo infedele e sgarbato. Il vicino giardiniere promise che ci sarebbe andato lui ogni giorno a curare le piante sorelle più belle, e cosí Nonno Bauer si tranquillò. Io pensai conoscendo purtroppo che la morte non poteva esser lontana di domandare lassistenza di due suore per quegli ultimi giorni, ed egli non si oppose. Era cosciente del suo stato, e non se ne rammaricava punto; aveva vissuto a lungo, aveva assaporato la pace; ora si sentiva stanco: era tempo di chiudere gli occhi e dormire per sempre, là, nella nicchietta, sotto le rose dellaltro giardino. CAPITULO QUATTRO Ogni giorno, andando a visitarlo mi sorgeva innanzi alla porta la speranza che la mia assidua costernazione dovesse essere ovviata da un repentino miglioramento; ma la men giovane delle suore che veniva ad aprirmi la porta rispondeva sempre con un gesto di triste rassegnazione alla mia prima, ansiosa domanda. Mi trattenevo da lui qualche ora; la conversazione però languiva, poiché egli, dopo avermi accolto con un sorriso mesto e muto di riconoscenza, spesso richiudeva gli occhi; e allora io, per non disturbarlo, me ne stavo zitto, come le due suore assistenti. Veramente, quegli occhi, non si sapeva più come guardarglieli, cosí scavati dentro comerano nel male che lo consumava. Nessun rumore, nessun segno di vita arrivava in quella linda casetta appartata, in cui il vecchietto aspettava tranquillo la morte. Talvolta, nel silenzio, attraverso le vetrate giungeva il cinguettío di un passero: io e le due suore alzavamo gli occhi alla finestra: il passero era lí sul ramo fiorito del mandorlo, e, scotendo or di qua or di là il capino guardava curioso nella camera, come se volesse domandare: - Che fate? - Poi, a un tratto, un frullo, e via! Quasi avesse compreso che cosa in quella camera si stesse ad aspettare. Un giorno Nonno Bauer mi domandò se ero stato a vedere il suo giardinetto. Cero stato, ma non avevo voluto dirglielo. - Perché non me lhai detto? - fece egli. - Qua o là, ormai, non è lo stesso? Anzi, meglio là Hai visto come è bello? Vi tengo tutti impicciati, e io ho tanta voglia di dormire Gli parlai allora delle sue piante tutte in fiore esagerando, per fargli piacere, la mia ammirazione. Gli occhi di Nonno Bauer si avvivarono di contentezza. - Ci andrò presto Peccato, che non possa più vederlo Lo spettacolo di quellessere ancor del tutto cosciente che con tanta tranquillità sera conciliato col pensiero della morte mi cagionava un occulto, indefinibile sentimento. Ma, di lí a pochi giorni, unaltra cosa doveva stupirmi maggiormente. Sera ammalato duna malattia assai grave lunico figlio di un mio intimo amico vispo e leggiadro fanciullo di circa sette anni, che già saccarezzava sul labbro un pajo di baffetti immaginarii e a cavallo duna seggiola, con una sciabola di legno in mano, un elmo di cartone in capo, marciava a debellare in Africa i Beduini. Ero andato a casa di quel mio amico per affari e lo avevo trovato con la moglie in preda a un cordoglio angoscioso attorno al lettuccio dellinfermo adorato. - Tifo tifo Non sapevano dir altro, padre e madre, e si nascondevano la faccia con le mani come per non vedere il fanciulletto avvampato dalla febbre. Ancora turbato e commosso andai quel giorno con molto ritardo a visitare Nonno Bauer. Egli prestò ascolto alla triste notizia recata da me per scusare il ritardo: volle anzi sapere quanti anni avesse il bambino e se i medici avessero dichiarata la malattia. - Tifo? Scosse il capo, con le ciglia corrugate, poi richiuse gli occhi, e nella cameretta ritornò il silenzio consueto. - Quanti giorni sono? - domandò dopo un lungo tratto, senza aprire gli occhi. Non potendo supporre che egli pensasse ancora a quel fanciullo infermo e non intendendo perciò la domanda gli domandai a mia volta: - Quanti giorni di che? - Che il bambino è ammalato? - spiegò Nonno Bauer, come se parlasse in sogno. - Nove giorni, - risposi. - E la febbre sempre alta a un modo. - Bagni freddi, gliene fanno? Anche uno ogni due ore, senza paura Diglielo al tuo amico. Dopo un altro lungo silenzio, volle sapere anche il nome del fanciullo. Il giorno appresso mi recai con lo stesso ritardo a visitare Nonno Bauer, e cosí nei giorni successivi. Andavo prima a prender notizia del bambino, e non già perché questo mi interessasse più del mio caro vecchietto ma perché Nonno Bauer se ne interessava lui più di me, e per prima cosa, ogni giorno, nel vedermi entrare, mi domandava: - Come sta? Come sta? Era rimasto impressionato del caso di quel bambino che moriva contemporaneamente a lui; e, mentre per sé non si lagnava nemmeno, di quello si affliggeva cosí che pareva non se ne potesse dar pace. - Ma di, ma un consulto non lhanno ancora tenuto? E consigliava i medici da chiamare. Avrebbe voluto salvarlo a ogni costo. Purtroppo però il fanciullo era spacciato. Il giorno in cui diedi a Nonno Bauer la triste notizia, cera da lui a visita il vicino giardiniere il quale era venuto a riferirgli che il rosajo tutto intorno aveva gettato tanto, che la pietra sepolcrale ne era quasi nascosta. - Signor Bauer, le rose dicono: là dentro non ci si va Ma Nonno Bauer stava peggio anche lui, quel giorno. Guardava con occhi spenti; pareva non intendesse. Andato via il giardiniere, cadde in letargo. Poi, si riscosse con un sospiro e disse: - Se volessero portarlo lí Credetti che vaneggiasse e, per richiamarlo in sensi, gli domandai: - Dove, Nonno Bauer? - Lí E alzò appena la mano. Compresi, e provai una viva tenerezza. Egli intendeva nel suo giardinetto, lassú, al camposanto. Voleva con sé il bambino, lí, nella nicchietta, sotto le rose. - Diglielo diglielo - riprese con insistenza, rianimandosi un po e guardandomi negli occhi: - Glielo dirai? Novelle per un anno di luigi pirandello LA MASCHERA DIMENTICATA. Nella sala già quasi piena per la riunione indetta dal Comitato elettorale in casa del candidato Laleva, tutti vedendolo entrare zitto zitto zoppicante e con gli occhi fissi e cupi sotto la fronte grinzuta, serano voltati, stupiti, a mirarlo. Don Ciccino Cirinciò? Possibile? E chi lo aveva invitato? Si sapeva che da anni e anni non simmischiava più di nulla tutto assorto comera nelle sue sciagure: la morte della moglie e di due figliuoli la perdita della zolfara dopo una sequela di liti giudiziarie e la miseria: sciagure che avrebbe fatto meglio a portare in pubblico con dignità meno funebre perché non spiccasse agli occhi di tutti i maldicenti del paese quel sigillo particolare di scherno con cui la sorte buffona pareva si fosse spassata a bollargliele se era vero che la moglie gli fosse morta per aver partorito su la cinquantina non si sapeva bene che cosa: chi diceva un cagnolo, chi una marmotta; e che avesse perduto la zolfara per una virgola mal posta nel contratto daffitto; e che zoppicasse cosí per una famosa avventura di caccia nella quale invece delluccello era volato in aria lui con tutti gli stivaloni e lo schioppo e la carniera e il cane investito dalle alacce dun mulino a vento abbandonato sul poggio di Montelusa, le quali tutta un tratto serano messe a girare da sé; per cui ormai era inteso da tutti come don Ciccino Cirinciò quello del mulino. Cosa strana: se da qualche malcreato sentiva fare allusione a quel parto della moglie o a quella virgola nel contratto daffitto sorrideva triste o scrollava le spalle; ma nel sentirsi chiamare quello del mulino usciva dai gangheri minacciava col bastone e urlava che il suo era un paese di carognoni imbecilli. Ora questi carognoni imbecilli ecco che si maravigliavano del suo intervento alla riunione elettorale. Ma ci voleva tanto i pensare chegli doveva - prima di tutto - gratitudine eterna al vecchio avvocato don Francesco Laleva padre del candidato doggi, lunico tra tutti gli avvocati del foro che lo avesse ajutato e difeso nelloccasione delle liti per la zolfara? Queste liti, è vero, le aveva perdute; lajuto, perciò, se vogliamo, era stato vano; ma che per questo? Lobbligo della gratitudine non restava forse per lui stesso, sacrosanto? E poi - a parte la gratitudine - ci voleva tanto forse a crederlo capace di un sentimento che doveva in quellora esser comune a tutti i galantuomini, disgraziati e non disgraziati? Perdio, il sentimento della dignità del proprio paese! Era, sí o no, un cittadino anche lui? Le disgrazie, va bene; ma, come cittadino, non poteva essere forse indignato anche lui delle spudorate vergogne che il vecchio deputato uscente commetteva da venti anni impunemente? Non parlava; non aveva mai parlato, perché - le parole - vento! Ma ora chera venuto il tempo dagire, sissignori; eccolo qua; si presentava da sé, non invitato, per mettersi a disposizione del figlio del suo antico e unico benefattore. I radunati stettero un pezzo a mirarlo a bocca aperta; qualcuno si toccò con un dito la fronte, come per dire: Eh, che volete? Gli sè voltato il cervello, poveretto!. Perché sapevano tutti che non era vero che dovesse poi tanta gratitudine al padre del Laleva, il quale non lo aveva né ajutato né difeso; ma solo dissuaso dal mettersi in lite per quella zolfara maledetta. Se non che, a forza di ragionare tra sé e sé le sue disgrazie, chi sa, povero Cirinciò comera arrivato adesso a rappresentarsi uomini e cose, tutti gli avvenimenti della sua vita; e quali parti in questi lontani avvenimenti della sua vita attribuiva a presunti amici a presunti nemici! E chi sa da che strambe ragioni era stato perciò indotto a presentarsi ora lí non invitato; e che cosa, nei misteriosi arzigogoli, nelle segrete previsioni del suo spirito conturbato doveva rappresentare per lui questa sua partecipazione alla lotta politica in favore del figlio di don Francesco Laleva; che beneficii sbardellati se ne riprometteva, che tremendi pericoli e responsabilità si immaginava di dovere affrontare Ma sí quegli occhi che lampeggiavano sotto la fronte aggrottata; quelle pugna serrate su i ginocchi Povero don Ciccino! Cirinciò, invece, guardava cosí perché non riusciva a spiegarsi il perché di tutta quella meraviglia per la sua venuta. Vedendosi osservato, spiato da lontano con quellaria di costernazione perplessa e afflitta cominciò a entrare in sospetto, che non lo volessero lí. Aveva forse capito male linvito del Comitato elettorale? A un certo punto, non potendone più, salzò sdegnoso, e, zoppicando saccostò a domandarlo al Laleva: - Scusate, debbo rimanere o me ne debbo andare? Ho forse fatto male a venire? - Ma no! Perché, caro don Ciccino? - saffrettò a rispondergli il Laleva. - Siamo tutti felicissimi, e io particolarmente, della sua venuta! Ma si figuri! Segga, segga. Lho per un onore; e ne ho tanto piacere! - E allora? - domandò a sé stesso Cirinciò, tornando a sedere. - Perché tutti mi guardano cosí? Che ci fosse in lui qualche cosa chegli non vedeva e che gli altri vedevano? Perché in quel momento gli pareva proprio che potesse, come tutti gli altri occuparsi delle elezioni, e che non ci fosse, in questo, nulla di straordinario. Capiva bene, sí o no? Ma sí, perdio, che capiva benissimo tutte le discussioni che ora si facevano attorno a lui su le probabilità più o meno di vittoria sulla disposizione dei varii partiti locali in questo e in quel comune del collegio sul computo dei voti favorevoli e contrarii, non solo ma gli pareva anzi di veder più chiaro di certuni nella tattica da seguire verso qualche capoelettore ancora neutrale nella lotta. Tanto che a un certo punto, dimenticandosi del dubbio che lo aveva finora tenuto ingrugnato e sospettoso, non poté più trattenersi; salzò, prese la parola e in breve, con chiarezza e semplicità, espresse il suo concetto, come a lui pareva che si dovesse fare. Fu nella sala uno sbalordimento generale; perché proprio nessuno riusciva a capacitarsi come mai don Ciccino Cirinciò potesse vedere cosí chiaro e giusto. Eppure, sí, era proprio quella la mossa da tentare; si doveva far proprio come diceva lui. Tre, quattro volte, durante la lunga discussione si rinnovò quello sbalordimento per il retto giudizio e la giustezza dei consigli e la finezza degli espedienti da lui suggeriti. Non pareva vero! Signori miei, don Ciccino Cirinciò Ma parlava benissimo! Chi lavrebbe creduto? Un oratore Ma bravo! Ma bene! Viva Cirinciò! più sbalordito di tutti, alla fine perché da un canto non gli pareva proprio daver detto cose cosí straordinarie da suscitare tanto stupore, tanto fervore dammirazione; ma, dallaltro canto, mezzo ubriacato dagli applausi, Cirinciò si trovò designato da tutti a un posto di combattimento difficilissimo nel comune di Borgetto, che si riteneva la cittadella inespugnabile del partito avversario. Cercò di tirarsi indietro, con la scusa che non conosceva nessuno lí; che non cera mai stato; disse anche che non erano imprese per lui; che aveva esposto cosí, in astratto il suo modo di vedere, ma che nellatto pratico si sarebbe perduto. Non vollero neppur lasciarlo finire di parlare; lo costrinsero ad accettare quel posto di combattimento: e cosí, la mattina dopo don Ciccino Cirinciò, provvisto di mezzi e di commendatizie, partí per Borgetto. Vi fece miracoli, a detta di tutti, nei quindici giorni che precedettero lelezione politica. Veri miracoli, se in due settimane riuscí a cambiare la posizione del Laleva in quel comune da cosí a cosí. Fu per il bisogno di raggiungere e toccare una realtà qualunque nel vuoto strano in cui quellavventura impensata lo aveva cosí dimprovviso gettato? Vuoto arioso e lieve, nel quale tutti gli aspetti nuovi, duomini e di cose gli apparivano come in una luce di sogno nella freschezza di quellazzurro di marzo corso da allegre nuvole luminose? O fu per il prorompere di tante energie ancor vive e ignorate, da anni e anni compresse in lui, soffocate dallincubo delle sciagure? Energie giovanili, intatte, che lo avrebbero portato chi sa dove, chi sa a quali imprese a quali vittorie, se la sua vita non si fosse chiusa come sera chiusa nel lutto di quelle sciagure? Il fatto è che operò miracoli in quel paesello dove nessuno lo conosceva. E certo perché nessuno lo conosceva. Tutto fuori di sé, là, in preda a quelle energie insospettate e scatenate dun subito in lui, affrontò imperterrito gli avversarii li forzò a discutere e a riconoscere prima gli errori e linsipienza, poi la vergogna del loro vecchio deputato; e non si diede un momento di requie: ora qua a scrollare i titubanti; ora là a sventare uninsidia, a presiedere un comizio, a sfidare al contraddittorio anche lo stesso deputato uscente o chi per lui: tutto quanto il paese! Cose che non avrebbe mai supposto non che di poter dire ma neppure di pensare lontanamente, gli venivano alle labbra, spontanee, con unabbondanza e facilità di parola unefficacia despressioni, che ne restava lui stesso come abbagliato. Pareva che una vena nuova di vita gli fosse rampollata dentro, e si fosse messa a scorrere in lui con urgenza impetuosa. Coglieva a volo tutto, comprendeva tutto a un minimo cenno; e ogni cosa, dentro, pur restandogli nuova e fresca, gli diventava subito nota e propria; se nimpadroniva con quelle forze vergini, che non avevano potuto aver mai uno sfogo in lui e che ora lo rendevano alacre e sicuro della vittoria, come un giovane tra la frenesia che già aveva preso a bollire in tutti coloro che gli si facevano attorno sempre in maggior numero e che a stento riuscivano a tenergli dietro in quella tumultuosa agitazione. Non pensò più neanche daver una gamba zoppicante. Non gli faceva più male. Gli anni? Sessantadue, sí Ma che voleva dire? Avanti! Era come se cominciasse ora la vita. Avanti! Avanti! Qua, per il momento cera da correre a minacciare a quel signor assessore la denunzia delle cento schede trattenute ai soci del circolo operajo poi a documentare il tentativo di corruzione del signor sindaco: il pagamento di cinquanta voti a dieci lire luno. Come documentarlo? Ma con le testimonianze, perdio! Sincaricava lui di far confessare quei contadini alla presenza dun notajo lui, lui Avanti! Arrivò cosí al giorno della vittoria che pareva un altro ricreato in quellaura di popolarità, tra gente nuova, in un paese nuovo, preso dassalto, messo sottosopra e conquistato in pochi giorni. E, la sera della proclamazione del nuovo eletto si presentò raggiante nella vasta sala del Circolo dei civili dove era imbandita una splendida mensa in suo onore; per quanto già gli apparissero evidenti i segni della stanchezza nella vecchia maschera dimenticata. Circolava intanto in quella sala, nellattesa che i posti fossero assegnati nella mensa un certo squallido ometto scontorto, dal cranio davorio, luccicante sotto i lumi. Quasi a nascondersi, teneva il capo insaccato nelle spallucce ossute ma cacciava in tutti i crocchi la punta della barbetta arguta, gialliccia come scolorita, e figgeva in faccia a questo e a quello gli occhietti lustri acuti come due spilli, che gli spiccavano maligni nel cereo pallore del viso. Si fermava un momento a ripetere una domanda insistente alla quale era chiaro che non riceveva una risposta che lo soddisfacesse; negava col dito, scrollava le spalle come se esclamasse: Ma che! Ma che! Impossibile!, o stirava il volto sporgendo il labbro inferiore come uno che non riesca a capacitarsi, e sallontanava rivoltandosi a guardare di sfuggita e di sbieco con quegli occhietti puntuti, Cirinciò. Cirinciò se naccorse subito. Pur tra il fervore entusiastico dellaccoglienza, si sentí ferire fin da principio da quegli occhietti. Cercò di sfuggirli, rituffandosi in mezzo alla confusione della festa. Ma di qua, di là, da vicino, da lontano, donde meno se laspettava si sentiva pungere dalla fissità quasi spasimosa di quegli occhietti persecutori; e, appena punto, raggelare, sconcertare, rimescolar tutto da un sentimento oscuro che facendogli impeto rabbiosamente, gli occupava come di una tenebra di vertigine il cervello. Si ripigliava; ma avvertiva internamente che non gli era più possibile ormai tenersi fermo, ché tutto, dentro, gli vagellava non tanto per la persecuzione di quegli occhietti, di cui in fine non aveva nulla da temere quanto perché perché non lo sapeva bene lui stesso. Non era timore, non era vergogna; ma si sentiva come tratto di dentro a nascondersi e a scomparire da quella festa. Troppo chiasso, oh Dio troppo chiasso. E andando in giro per la sala, intronato, faceva atto con le mani di smorzare i rumori. Ma più faceva cosí, più si acuiva proprio fino allo spasimo in quei tali occhietti una curiosità pazzesca. E allora Cirinciò cadde in preda a una cosí cupa esasperazione che di fuori ebbe lo strano effetto di farlo apparire quasi cangiato allimprovviso. Si riebbe un momento allorché tutti lo presero e lo portarono in trionfo a sedere a capo tavola; ma, cessata lagitazione della cerca dei posti, appena tutti si furono accomodati, Cirinciò, volgendo lo sguardo in giro ricadde più intronato che mai e nellintronamento si fissò, come impietrato, vedendosi vicinissimo, a quattro posti di distanza quellometto che seguitava a fissarlo, e ora - ecco - allungava il collo verso di lui con lindice teso come unarma presso uno di quegli occhietti diabolici quasi a prender la mira, e gli domandava: - Ma scusate, non siete don Ciccino Cirinciò, voi? Non era sul nome la domanda. Non potevano capirlo gli altri; ma lui, sí, Cirinciò lo intese benissimo. Che quegli fosse don Ciccino Cirinciò, glielo dovevano aver detto e ripetuto tutti cento volte, a quellometto. Ma appunto di questo non riusciva a capacitarsi quellometto: che cioè don Ciccino Cirinciò chegli tempo addietro aveva conosciuto fosse questo che ora gli stava davanti Questo? Possibile! - Quello del mulino? Sí, sí, quello del mulino Aveva ragione! Non era credibile! Cirinciò adesso tutta un tratto lo riconosceva anche lui. Non era credibile, non appariva più credibile neanche a lui stesso, che quello del mulino, lui, proprio lui, potesse trovarsi lí in mezzo a quella festa, e che avesse potuto fare tutto quel che aveva fatto, senza saperne più il perché. Che importava a lui, infatti, ora che con gli occhi di quellometto si vedeva rientrare in sé medesimo con tutte le sue sciagure e la sua miseria che importava più a lui della vittoria del Laleva? Delle vergogne del deputato sconfitto? Tutti i convitati, nel vederlo cosí dun subito appassire, credettero in prima che fosse effetto di momentanea stanchezza e cercarono di ravvivarlo con incitamenti e congratulazioni; ma si sentirono rispondere e agghiacciare con certi scemi e strascicati: Già già che rivelarono assente lontano mille miglia dalla festa, lo spirito di lui. E quando, il giorno appresso, Cirinciò se ne partí da Borgetto, ingrugnato funebre, rispondendo a mala pena ai saluti, tutti restarono a guardarsi tra loro non sapendo comprendere la ragione di un mutamento cosí improvviso e parecchi avanzarono il sospetto che fosse un imbroglione, un miserabile impostore venuto a mistificarli. Novelle per un anno di luigi pirandello LA BALIA PRIMA PARTE CAPITULO UNO - Finalmente! - esclamò la signora Manfroni strappando di mano alla serva la lettera da Roma tanto sospirata nella quale il genero, Ennio Mori, doveva darle tutti i minuti ragguagli promessi, intorno al parto recente della figlia Ersilia. Inforcò subito gli occhiali e si mise a leggere. Già sapeva da telegrammi precedenti, che il parto era stato laborioso, ma che tuttavia la figlia non correva alcun rischio. Ora però la lettera le dava a sapere che qualche rischio Ersilia veramente lo aveva corso e che anzi cera stato bisogno dun ostetrico. Questa notizia il Mori la dava non certo per affliggere i parenti della moglie, ora che tutto, bene o male, era passato; ma per lagnarsi della caparbietà di lei che, contro i suoi saggi consigli sera ostinata a portare fino allultimo il busto troppo stretto, i tacchi delle scarpe troppo alti. - Asino! i tacchi! E parecchie volte la signora Manfroni, friggendo, ripeté quellasino! durante la lettura. A un tratto simpuntò, più che mai stizzita, e levò gli occhi dalla lettera e guardò in giro, quasi cercasse qualcuno con cui sfogarsi. - Come? come? Ah, la balia non doveva essere romana? O perché no, signor avvocato Mori? Le balie romane hanno troppe pretensioni? Oh guarda, leconomia adesso! Come se la dote di Ersilia non potesse permettere un tal lusso al signor avvocato socialista. Eh già! e intanto che bella figura avrebbe fatto Ersilia per le vie di Roma con a fianco una zotica contadinotta siciliana da lavare a sei o a sette acque parata da balia! - Asino! Asino! Asino! - Ohé! Non si mangia oggi? Perché la tavola non è ancora apparecchiata? Il signor Manfroni entrò, vociando cosí, al solito. Di là aveva già sgridato la serva e la cuoca. - Piano, Saverio, piano - disse la moglie. - Sai bene che cè sempre un mondo da fare in casa nostra. - Da fare? Voi? E io? - Leggiti, leggiti la bella lettera del tuo carissimo genero, piuttosto. - Ersilia? - Sentirai. Il signor Manfroni si calmò di botto; scorse la lettera poi, ripiegandola: - Benissimo! Ho la balia che ci vuole. Aveva di questi lampi il signor Manfroni nei quali egli per primo sabbagliava e a cui doveva - a suo credere - la sua ingente fortuna commerciale. Con aria derisoria e di sfida la signora Manfroni domandò: - Sarebbe? - La moglie di Titta Marullo. - La moglie di quellavanzo di forca? - Taci! - La moglie di quel capopopolo? - Taci! - La moglie dun coatto! - Lasciami dire! - gridò il Manfroni. - Sei donna tu e, per tua norma, qua, Domineddio, stoppa, stoppa, cara mia, ti ci ha messo! stoppa in luogo di cervello. Con le belle condizioni sociali, nelle quali viviamo - Come centrano le condizioni sociali? - domandò, stordita, la moglie. - Centrano! Centrano! - ribatté furiosamente il signor Saverio. - Perché, noi, noi che siamo riusciti col lavoro assiduo e per come si dice? perticace, cioè, no sí, giusto dico, perticace, a metter da banda una sostanza qualsiasi, noi, oggi per tua norma, di fronte allavvenire che si fa man mano più torbido e minaccioso hai capito? - No! Che vuoi che capisca? - E non te lo dico io? Stoppa! Afferrò una seggiola, laccostò a quella su cui stava la moglie e vi sedette in gran furia, sbuffando. - Io, Titta Marullo, - riprese, sforzandosi di parlar sotto voce, perché i servi non udissero - io, Titta Marullo, per tua norma, lo scacciai dal panificio, per le sue idee rivoluzionarie. - Come quelle del signor Mori, a cui hai dato tua figlia! - Lasciami dire! - urlò il Manfroni. - E perché gli ho dato mia figlia, io? Prima di tutto perché Ennio è un ottimo giovine; poi, sissignora, perché socialista! sissignora! E mi è convenuto! e mi ha fatto gioco! Sai dirmi perché sono tanto rispettato io, da tutta quella canaglia a cui do da mangiare? Stoppa! Ma qui Ennio non centra Parlavamo di Titta Marullo. Lo scacciai dal panificio. Rimasto sul lastrico, il disgraziato, si regolò in modo da farsi mandare allisola, a domicilio coatto. Ora io, ricco, ma con qui dentro qualcosa che batte e che, per tua norma, si chiama cuore, prendo sua moglie la ficco in un vagone di terza classe e la spedisco a Roma, balia del mio nipotino! Poteva avere centomila ragioni il signor Manfroni ma aveva anche su uno zigomo un ridicolissimo porro, sul quale la moglie appuntava gelidamente uno sguardo quanto mai dispettoso quando si vedeva costretta a sottomettersi a quelle ragioni. E il signor Manfroni, nel vedersi ogni volta guardato il porro, provava un tale urto di nervi che per non fare uno sproposito, troncava subito la discussione. Sonò il campanello e ordinò alla serva: - Di a Lisi che venga subito qua. Lisi, che fungeva da cocchiere e da servotto, si presentò su la soglia senza giacca con le maniche della camicia rimboccate su le braccia e la bocca aperta a un riso muto come soleva ogni qual volta i padroni lo chiamavano al loro cospetto. Il signor Manfroni, fin dal primo vederlo, aveva scoperto uno straordinario ingegno in questo ragazzo. - Sai dove sta la moglie di Titta Marullo? - Sissignore. Ho capito! - rispose Lisi, e sollevò una spalla e si contorse, mentre un sorriso scemo gli alzava quasi il bollo in gola. - Che hai capito, animale? - gli gridò il Manfroni, che non era in vena dammirarlo, in quel momento. Lisi si storcignò di nuovo, come se il padrone gli avesse fatto un bel complimento, e rispose: - Vado a dirglielo, sissignore. - Dille che venga subito qua. Debbo parlarle. E, di lí a poco, il signor Manfroni ebbe una prova lampantissima del non comune ingegno di Lisi. Figurarsi che, mentre era ancora a tavola con la moglie, vide irrompere nella stanza Annicchia la moglie di Titta, piangente di gioja, con un bambinello in braccio di circa due mesi. - Ah, signorino! signorino mio! si lasci baciare la mano! E, cosí esclamando, gli singinocchiò ai piedi. La serva, la cuoca serano affacciate alluscio per assistere alla scena, e Lisi innanzi a loro rideva, trionfante, beato. Tra gli occhi e le sopracciglia del signor Saverio simpegnò una viva lotta: quelli volevano sbarrarsi per lo stordimento improvviso e queste contemporaneamente aggrottarsi dalla rabbia. Ritrasse subito la mano che la giovine inginocchiata voleva baciargli: guardò verso luscio e urlò: - Fuori! No tu qua, Lisi! Che le hai detto? - Che Titta verrà! - esclamò Annicchia senza levarsi. - Che me lha liberato Lei, signorino mio! Il Manfroni balzò in piedi e brandí la seggiola: - Aspetta canaglia! Lisi scappò via come un daino. - Non è vero? - fece Annicchia, appassendo, rivolta alla signora Manfroni. E si rialzò lentamente. Ci volle del bello e del buono per farle intendere che la liberazione del marito non dipendeva né poteva dipendere in alcun modo dalla volontà e dalle amicizie del signor Manfroni, il quale se lo aveva scacciato dal panificio, ella era testimonia di quanta longanimità avesse prima dato prova unicamente per lei che, da bambina, gli era cresciuta in casa ed era stata compagna di giuoco dErsilia, tantanni. Mentre il marito dava queste spiegazioni, la signora Manfroni osservava la giovine e con limmaginazione, la parava da balia e approvava col capo approvava come se già la vedesse con un goffo zendado rosso in testa e uno spillone dai tremuli fiori dargento tra i biondi capelli. Annicchia, allorché il Manfroni le espose la ragione per cui aveva mandato Lisi a chiamarla, restò tra stordita e perplessa. - E questo mio bambinello? - disse, mostrandolo. - A chi lo lascio? Se lo strinse al seno; si mise a piangere di nuovo. - Tata non torna, Luzzí! non torna! Infine, scoprendo la faccia lacrimosa, aggiunse, rivolta alla signora Manfroni: - Non lo conosce; ancora non lha veduto, questangeletto che gli è nato. - Potresti darlo ad allevare, con un po di quello che avrai da Ersilia. - Oh, per la signorina Ersilia, - saffrettò a dire Annicchia - si figuri con che cuore lo vorrei fare! Ma troppo lontano! a Roma! Il signor Saverio spiegò lí per lí che: Partenza! Pronti! col treno e col piroscafo, non cerano più distanze, ormai. - Sissignore, - disse Annicchia, - Vossignoria, dice bene; ma io sono una povera ignorante; mi sperderei. Non ho mai dato un passo fuori del paese. E poi, - aggiunse, - Vossignoria sa che ho con me la suocera: come potrei lasciarla, povera vecchia? Siamo restate noi due sole. Titta me lha tanto raccomandata! E se sapesse come viviamo! io, con le braccia legate da questa creaturina; lei, vecchia di settantanni! Volevo dare ad allevare il piccino e mettermi a servizio. Già, Titta non troverà più nulla della bella roba comperata quando sposammo: roba da poverelli, si sa, ma pulita. Svenduta, a questo e a quello Ma la vecchia non vuole chio vada a servizio. È superba; non vuole. Però, essendo per la signorina Ersilia, forse Ecco, potrei tentare di dirglielo. - Sí, ma la risposta, subito. Dovresti partire domattina, al più tardi. Annicchia rimase ancora perplessa. - Sentirò, e Le saprò dire sí o no, - disse infine; e andò via. Abitava in una viucola lí presso. Già tutte le vicine, al tanto lieto quanto falso annunzio di Lisi, serano affollate nella nuda casetta a pian terreno intorno alla vecchia madre del deportato che se ne stava seduta tutta inarcocchiata, con un fazzoletto nero in capo annodato sotto il mento e le mani nodose su un rozzo scaldino di terracotta posato su le ginocchia. Lodavano quelle il buon cuore e la generosità del Manfroni, e la vecchia, con la testa bassa, emetteva di tratto in tratto come un grugnito non si sapeva se dassenso o di dispetto, saettando con gli occhi certi sguardi che esprimevano diffidenza e fastidio. Quando Annicchia si presentò su la soglia e con laspetto e con le prime parole raggelò su le labbra delle vicine le frasi ammirative per il signor Manfroni la vecchia suocera alzò la testa e guardò in giro con sdegno le vicine; poi, allannunzio della proposta del Manfroni, si levò in piedi. - Che gli hai risposto? Annicchia volse uno sguardo alle vicine, come per dire: Fatele intender voi, che io debbo accettare. - Gli ho risposto che sarei venuta a dirvelo, mamma. - Non voglio! Non voglio! - gridò subito, irosa, la vecchia. - Non vorrei nemmeno io; ma E di nuovo Annicchia si rivolse per ajuto alle vicine. Queste allora, un po luna e un po laltra cercarono di persuadere alla vecchia le ragioni per cui la nuora non avrebbe dovuto perder loccasione che le si offriva di provvedere onestamente a sé, a lei, al bambino. Una, anzi, chera venuta col suo figliuolo in braccio, attaccato a una enorme poppa: - Qua! qua! guardate - si mise a gridare, - ho latte per due! Me lo piglio io, il bambino Qua, guardate! E cavando il capezzolo di bocca al poppante, sollevando con una mano la mammella fece sprizzare il latte in faccia alle comari del vicinato che ridendo e riparandosi con le braccia, si scostarono addossandosi luna allaltra. Ma la vecchia non volle piegarsi; si ribellò a tutte le insistenze, gridando alla nuora: - Se vai, è contro la mia volontà, e ti maledico! Ricordatene! CAPITULO DUE Lavvocato Ennio Mori aspettava alla stazione larrivo del treno da Napoli. Piccolo di statura, magrissimo, con le spalle in capo, sbuffava, impaziente, o si grattava la faccetta ossuta dalla tinta itterica, invasa e quasi oppressa da una barba nera troppo cresciuta o si aggiustava le lenti che non volevano reggerglisi sul naso o si tastava di tanto in tanto le tasche del pastrano e della giacca piene di giornali. Si accostò a un ferroviere. - Scusi, il treno da Napoli? - È in ritardo di quaranta minuti. - Ferrovie italiane! Cose da pazzi! E sallontanò, in cerca dun posto qualunque per sedere; là in fondo, sotto lorologio, in qualche sporgenza del muro, poiché tutti i sedili erano ingombri. Gli toccava fare anche da servitore alla balia che doveva arrivare: - Cose da pazzi! Dopo due anni di matrimonio e di dimora in Roma sua moglie era come uscita or ora da quella tribú di selvaggi dellestremo lembo della Sicilia: non sapeva né muoversi per casa né uscir sola per provvedere ai bisogni minuti della famiglia; non sapeva far altro che rimproverar lui dalla mattina alla sera, sempre imbronciata e punzecchiarlo dove più si teneva: nella logica, nella logica; e affliggerlo con la più stupida e odiosa gelosia, non per amore, ma per puntiglio. Non si sentiva amata! E sfido! Che aveva mai fatto, che faceva per essere amata? Se pareva anzi che provasse gusto a farsi odiare! Mai una parola gentile, mai una carezza mai! e sempre armata di diffidenza, spinosa, dura, arcigna, permalosa. Ah, parola donore, aveva fatto un bel guadagno a sposarla! - Cose da pazzi! Sbuffò, tornò ad aggiustarsi sul naso le lenti; trasse uno dei tanti giornali e si mise a leggere. Ma, pure in quella lettura, come in casa trattando con la moglie, non riusciva a trovare un momento di requie; e, quasi a ogni notizia, tornava a ripetere quella sua solita frase: - Cose da pazzi! - Seguitava a leggere, tuttavia; e, ogni giorno, non si dichiarava soddisfatto, se non aveva scorso da capo a fondo tutti i fogli più in vista di Roma e di Milano di Napoli, di Torino, di Firenze, di cui aveva sempre cosí piene le tasche. - Medicina, - soleva dire. - Mi muovono la bile. Troppo, però! Eh, glielo aveva detto anche il medico. Troppo, sí, forse; ma poi, non leggendo i giornali, lo spettacolo diretto dellamenissima vita italiana la compagnia della moglie, non gli avrebbero guastato il fegato? Meglio dunque i giornali. - E questo maledetto treno da Napoli, insomma, arriva o non arriva? Guardò lorologio; scattò in piedi, smarrito. Era trascorsa più di unora! Savviò di corsa verso luscita. Dove trovare adesso quella poveretta, che doveva essere arrivata e non sapeva lindirizzo di casa? Ma la trovò, per fortuna, nellufficio della dogana, dove si visitano i bagagli, che piangeva seduta sul sacco. I doganieri cercavano di confortarla; le consigliavano di andare in questura, non conoscendo essi quellavvocato moro di cui ella parlava. - Annicchia! - Signorino! - gridò la poveretta, levandosi dun balzo, alla voce. E per poco non labbracciò, dalla gioja. Tremava tutta. - Perduta, signorino mio, perduta E come avrei fatto io, se Vossignoria non veniva? - Ma quel degnissimo galantuomo di mio suocero, - le gridò Mori, - non poteva scriverti lindirizzo di casa mia su un pezzettino di carta? - Ma io non so leggere - gli fece osservare Annicchia, che si sforzava di soffocare gli ultimi singhiozzi e si asciugava le lagrime. - Cose da pazzi. Avresti potuto dare lindirizzo a un vetturino, senza che mincomodassi io a venire. Del resto son venuto. Ero dentro la stazione. Non mi sono accorto dellarrivo del treno. Basta. Montando in vettura, le raccomandò: - Non far parola a mia moglie di questincidente. Succederebbe un caso del diavolo. Trasse di tasca un altro giornale e si mise a leggere. Annicchia si restrinse, per occupare nella vettura quanto meno posto le fosse possibile. Provava una gran soggezione, seduta lí, accanto al padrone, sola con lui. Ma fu per poco. Era addirittura intronata dal lungo viaggio, dalle tante e nuove impressioni che le avevano tumultuosamente investito la povera anima chiusa finora e ristretta là, nelle abituali occupazioni dellangusta sua vita. Non ricordava più nulla; non pensava, non vedeva più nulla; sentiva soltanto il sollievo desser giunta, finalmente; daver superato il terrore della traversata sul piroscafo da Palermo a Napoli, lo sgomento della furia del treno. Overa giunta? Si provava a guardar fuori della vettura; ma gli occhi le dolevano. Avrebbe avuto tanto tempo di veder Roma, la grande città dovera il Papa! Intanto, già si trovava accanto a uno chella conosceva e tra poco avrebbe riveduto la signorina sua e si sarebbe di nuovo sentita quasi nel suo paese. Sorrise. Le si affacciò per un istante al pensiero il figliuolo lontano, la vecchia suocera ma ne scacciò subito limmagine per il bisogno istintivo di non turbarsi quel momento di sollievo dopo le lunghe sofferenze angosciose del viaggio. - A Napoli, - le domandò a un tratto il Mori, - è venuto qualcuno a rilevarti sul piroscafo? - Ah, sissignore! Un galantuomo! Tanto buono - saffrettò a rispondergli Annicchia. - Anzi mi ha comandato di salutarla. - Ti ha comandato? - Sissignore, di salutarla. - Ti avrà pregato. - Sissignore; ma un padrone mio Ennio Mori sbuffò e si rimise a leggere il giornale. - Medicina, medicina! - Come dice? - arrischiò, timidamente, Annicchia. - Niente: parlo con me. Annicchia rimase un po perplessa, poi aggiunse: - Anche a Palermo è venuto alla stazione un altro galantuomo che mi ha poi accompagnata fino al vapore: tanto buono anche lui. - E tha comandato anche lui di salutarmi? - Sissignore, anche lui. Il Mori abbassò su le gambe il giornale, si aggiustò sul naso le lenti e le domandò, accigliato: - Tuo marito? - Sempre là! - sospirò Annicchia. - Allisola! Ah, se Vossignoria che sta qui a Roma, che cè il Re - Sta zitta! - la interruppe di scatto, il Mori, come se, nominando il re, quella poveretta gli avesse pestato un piede. - Basterebbe una parolina - osò daggiungere Annicchia, sommessamente. - Cose da pazzi! - sbuffò di nuovo il Mori, cosí urtato, che spiegazzò il giornale che teneva su le gambe e lo buttò fuori della vettura. - Credi che ci abbiano mandato soltanto tuo marito, a domicilio coatto? Ci mandano anche noi! - I signori? - domandò Annicchia, stupita e incredula. - Come ce li mandano i signori? - Sta zitta! - replicò il Mori, a cui riusciva addirittura insopportabile quella supina ignoranza. E si mise, fosco, a riflettere su limpresa disperata di dare una nuova coscienza a quellinfima gente della sua Sicilia in cui era cosí profondamente radicato il sentimento della servilità. La carrozza, alla fine, giunse in Via Sistina, ove il Mori abitava. Ersilia era ancora a letto. Sotto il roseo parato a padiglione dellampio letto, tra il candore dei guanciali e de merletti appariva più bruna di carnagione, quasi nera, immagrita comera dalle doglie del recente parto. Annicchia corse ad abbracciarla festosamente. - Signorina! Signorina mia! Eccomi qua Mi pare un sogno! Come sta? Ha sofferto molto, è vero? Oh, figlia mia! Si vede Non si riconosce più Mah, cosí vuole Dio: noi donne siamo fatte per patire. - Un corno! - protestò Ersilia. - Che stupide, le donne Tutte cosí! Ci provate gusto, è vero? a ripetere che noi donne siamo fatte per patire. E a furia di ripeterlo, eccoli qua, i signori uomini, credono davvero, adesso che nojaltre dobbiamo stare al loro servizio, per il loro comodo e per il loro piacere. Noi le schiave, è vero? e loro i padroni. Un corno! Ennio Mori, a cui era diretta la botta, ripiegò furiosamente il terzo giornale, sbuffò e uscí dalla camera. Annicchia guardò la padrona, un po impacciata, e disse: - Anche loro, poveretti, hanno tanti guaj - Dormire, mangiare e andare a spasso. Vorrei fare un po il cambio, io. Ah, uomo, uomo, e cieco dun occhio! - Certo, quando abbiamo finito da poco di patire per loro - No, sempre! Li odio tutti! A questo punto sintese dallaltra parte un grido di Ennio Mori: - Luniverso mondo! A cui rispose un altro grido: - Eccomi, signorino! Mi comandi. Ersilia scoppiò a ridere e spiegò ad Annicchia: - Ho la serva sorda. Appena si grida un po, si sente chiamata. Margherita! Margherita! Su la soglia si presentò la vecchia sorda, con unaria tra di offesa e di stralunata. Di là, il Mori, con gli occhi fuori del capo, le aveva fatto un gesto un certo gesto sguajato. - Senti, Margherita, - riprese Ersilia. - Questa è la balia, arrivata adesso adesso, sí. Bene: ora tu insegnale la sua camera. Hai capito? Andrai a lavarti, - aggiunse, rivolgendosi ad Annicchia, - sei tutta affumicata. Annicchia sporse il capo per guardarsi nello specchio dellarmadio e subito esclamò con le mani per aria: - Mamma mia! Il fumo della ferrovia e le lagrime versate alla stazione le avevano insudiciato il volto. Prima dandare a lavarsi, volle però raccontare alla signorina sua con vivacissimi gesti e frequenti esclamazioni, che facevano sbarrare tanto docchi alla serva sorda le peripezie del viaggio di mare, poi di quello in ferrovia, e come a un certo punto sentendosi scoppiare il seno per la furia del latte, si fosse messa a piangere come una bambina. I compagni di viaggio le domandavano che avesse; ma ella si vergognava a dirlo; alla fine, quelli capirono; e allora un giovinastro le propose di succhiarle lui il latte - malcreato! - e già le stendeva, ridendo, le mani al petto. Ella, gridando, aveva minacciato di buttarsi dal finestrino del vagone. Ma poi, per fortuna, alla prima fermata del treno, un vecchio chera lí accanto a lei, laveva condotta a un altro scompartimento dove cera una donna che aveva con sé una bambinuccia di tre mesi, misera misera alla quale finalmente aveva potuto dar latte, sentendosi man mano rinascere. Ersilia credeva daver già preso laria della continentale ed ebbe perciò fastidio di quelle vive, ingenue espressioni di pudor paesano. - Basta, a lavarti, ora! Poi mi dirai della mamma e del babbo. Va, va. - E il bambinello? - chiese Annicchia. - Non me lo vuol far vedere? Lo vedo e me ne vado. - Là, - disse Ersilia, indicando la culla. - Ma tu no, non toccare il velo con le mani sporche. Sú, Margherita, faglielo vedere. Tra tanta ricchezza di nastri, di veli, di merletti, Annicchia vide un mostriciattolo dal volto paonazzo più misero di quella bimba a cui aveva dato latte in treno. Pure esclamò: - Bello! Bello! Coruccio mio dorme come un angioletto Vossignoria vedrà quanto glielo farò diventare Anche il mio Luzziddu era nato cosí piccolo piccolo, e ora, se lo vedesse! Sinterruppe, commossa: - Vado e torno, - poi disse; e seguí la serva nellaltra camera. Novelle per un anno di luigi pirandello LA BALIA SECONDO PARTE CAPITULO TRE Avrebbe voluto attaccarsi subito al seno il piccino; il padrone era daccordo con lei; ma Ersilia, che doveva in tutto contrariare il marito, nossignore, volle prima che un medico esaminasse il latte. - Cè bisogno del medico? - disse Annicchia, ridendo. - Non vede come sto? Era raggiante di salute, fresca e rosea. Ersilia, dal letto, la guardò odiosamente, come se ella, con quelle parole, avesse voluto attirare lattenzione del marito. - Il medico! Voglio subito il medico! - insistette. E il Mori, borbottando la sua solita frase, dovette andare per il medico. Questi venne verso sera, quando già Annicchia spasimava di nuovo per il seno inturgidito, e il bambino che non riusciva ad attaccarsi a quello, del resto, arido della madre, trangosciava, affamato. Ennio avrebbe voluto assistere alla visita; ma la moglie lo cacciò via: - Che hai da vedere? Di piuttosto a Margherita che porti un cucchiajo e un bicchier dacqua. - Bionda, eh? bionda bionda - diceva, in tanto, il medico che aveva in vezzo ripetere tre e quattro volte di seguito la stessa parola guardando con aria astratta, come se stentasse ogni volta a fissare il pensiero. Annicchia, nel vedersi osservata a quel modo, diventò rossa come un papavero. - Bionda, eh? diciamo, gentilissima signora, - seguitava intanto il medico, - bionda, è vero? gentilissima signora Bella giovane bella, e pare sana, anche sana Ma bruna, eh, bruna bruna sarebbe stata meglio Il latte delle brune, sicuro, il latte delle brune Basta, vediamo un po. Fece alzare il capo ad Annicchia e le esaminò le glandule del collo; dopo altre osservazioni, distratto, cominciò a sbottonarle il corpetto. Annicchia, tremante di vergogna, stupita e imbarazzata, cercò di impedirglielo, riparandosi il seno con le mani. - Cava, eh? cava fuori, - le disse il medico. Ersilia scoppiò a ridere. - Perché perché ri perché ride, gentilissima signora? - Ma non vede come si vergogna codesta sciocca? - gli fece notare Ersilia. - Di me? Io sono il medico! - Non cè avvezza, - riprese Ersilia. - E poi le nostre donne, sa, noi siciliane non siamo mica come le donne di qua. - Ah, - fece subito il medico, - capisco, capisco so bene, so bene più pudibonde, eh? pudibonde Ma io sono il medico; un medico è come il confessore. Vediamo un po: spremi tu stessa qualche goccia in questo cucchiajo. Quanto tempo ha il tuo figliuolo? - Lho comprato, - rispose Annicchia, forzandosi a guardarlo in volto, - che saranno due mesi. - Lhai comprato? che dici? - Come debbo dire? - Ma fatto, figliuola mia, fatto I figliuoli si fanno si fanno Che cè di male? Quando il medico finalmente, dopo lesame del latte, andò via, Annicchia si abbandonò su una seggiola sfinita come se avesse sostenuto una tremenda fatica: - Ah, signorina mia, che vergogna! mi sentivo morire. Poco dopo, udendo vagire il bambino, corse alla culla e subito gli porse il petto. - Tie, sàziati, figlio bello mio, animuccia mia! Ersilia, dal letto, la guatò di nuovo: le vide i biondi capelli dorati spartiti nel mezzo, in due bande che si ripiegavano sugli orecchi e le incorniciavano il volto delicato; le intravide il seno meravigliosamente bianco e formoso; e le disse, stizzita: - Sarebbe stato meglio custodirlo, prima; e poi dargli il latte per addormentarlo. - Lo lasci succhiare, poverino! - esclamò Annicchia. - Ha proprio fame! Se sentisse come succhia, come succhia! Poco dopo nella camera accanto, destinata a lei e al piccino, non rifiniva desclamare ammirando la mobilia e i cortinaggi: - Gesú! che cose a Roma! che cose! E si sentí impacciata davanti a quel letto nuovo, cosí bello, apparecchiato per lei. Ricordò allora limpaccio più vivo provato, due anni addietro, alla vista di un altro letto nel quale per la prima volta avrebbe dovuto coricarsi non più sola: rivide col pensiero la sua casetta lontana comera già, allorché Titta, senza quelle ideacce cattive che lo avevano rovinato, aveva messa sú, amorosamente, per le nozze; comera adesso, squallida e nuda, con due seggiole appena e un letto solo, per lei e per la suocera. Ora la vecchia laggiú lo aveva tutto per sé, quel letto a due, poiché forse il bambino dormiva in casa della vicina. Povero Luzziddu, cosí piccino, là, fuori di casa e con la mamma sua cosí lontana! Certo quella donna non poteva aver per lui le cure che aveva per il proprio figliuolo; e Luzziddu, messo da parte, doveva aspettar quieto quel po che avanzava: lui lui che finora aveva avuto tutta per sé la mamma sua! Annicchia si mise a piangere; ma poi, temendo che qualcuno se navvedesse, asciugò le lagrime e, per confortarsi, pensò che lí presso, a guardia cera la nonna, la quale, alloccorrenza, avrebbe saputo farsi valere con quel suo fare cupo e imperioso. Degna madre di Titta! Ma buona in fondo, comera buono Titta; certo col tempo si sarebbe convinta che, se la nuora aveva osato disobbedire vi era stata costretta dalla necessità e per il bene di tutti. Ora, per dimostrare quasi a se stessa chera stato un sacrifizio il suo e che nel compierlo, aveva pensato soltanto al bene degli altri e non al suo avrebbe voluto dormire magari per terra e non lí, su quel letto signorile sotto quel cortinaggio: il piccino, lí, poiché tutta quella ricchezza era profusa per lui; e lei per terra, come una cagna. Non le dava proprio lanimo di entrare sotto quelle coperte, pensando allo strame su cui giaceva il suo Luzziddu e a quello della suocera. Ma, di lí a pochi giorni, il goffo e pomposo abbigliamento recato dalla sarta doveva maggiormente offenderla in quel suo segreto sentimento. Erano proprio per lei tutte quelle galanterie, grembiuli ricamati, nastri di raso, spilloni dargento? E doveva uscire cosí, come se dovesse andare a una mascherata? Ersilia, che già sera levata di letto, si stizzí acerbamente: - Uh, quante smorfie! Me laspettavo. Qua usa cosí, e cosí devi vestire, ti piaccia o non ti piaccia. - Come comanda Vossignoria, - saffrettò a risponderle Annicchia, per calmarla. - Mi perdoni. Vossignoria ha speso tanti bei denari per me che non merito nulla. E poi, che centra? Vossignoria è la padrona Dicevo, che mi sembra curioso perché nel nostro paese - Qua siamo a Roma, - troncò Ersilia. - Del resto, stai benissimo. Era vero. Il rosso acceso dello zendado dava un vivo risalto al biondo dei capelli, allazzurro degli occhi limpidi e gaj. Ersilia era certa che, uscendo a passeggio con lei, avrebbe fatto una pessima figura; ma la vanità, lambizione di aver la balia parata riccamente, erano più forti in lei della stessa gelosia. La condusse con sé, la prima volta, in carrozza. Annicchia, infocata in volto dalla vergogna, teneva gli occhi bassi, sul piccino che le giaceva in grembo. Ersilia intanto notava che tutti per via si fermavano e si voltavano a mirarla. - Sú, sú, - le disse, - tieni alta la testa. Non diamo spettacolo! Pare che tabbiano schiaffeggiata! Annicchia si provò ad alzare gli occhi e a tener alta la testa. A poco a poco, la maraviglia dello spettacolo insolito e grandioso della città le fece scordar la vergogna e si mise a guardare come allocchita, dove Ersilia le indicava. - Gesú, Gesú, - mormorava tra sé Annicchia, - che cose grandi! che cose Rientrò in casa, da quella prima passeggiata, stordita quasi vacillante, con gli orecchi che le ronzavano, come se fosse stata in mezzo a un tumulto e avesse faticato tanto a uscirne. E si sentí di gran lunga, di gran lunga più lontana dal suo paese, come non si sarebbe mai immaginato e quasi sperduta in un altro mondo, che non le pareva ancor vero. - Gesú! Gesú! Intanto, di là, il Mori dava a leggere alla moglie una lettera arrivata dalla Sicilia, durante lassenza di lei. La signora Manfroni scriveva alla figlia che la vecchia Marullo le aveva rimandato il denaro che ella, secondo laccordo con Annicchia le aveva anticipato sulla prima mesata del baliatico: la vecchia non aveva voluto neanche vederlo da lontano; piuttosto, diceva, sarebbe morta di fame o sarebbe andata a mendicare di porta in porta un tozzo di pane. Intanto, era venuta la vicina, a cui Annicchia aveva affidato il bambino, a protestare contro quella vecchia strega che non le voleva dar nulla, neanche per provvedere ai bisogni della creaturina. La signora Manfroni aggiungeva che aveva dato a quella vicina metà della mesata, a patto però chella desse ogni giorno alla vecchia come carità che partisse da lei, un piatto di minestra per non farla proprio morir di fame. Consigliava alla figlia di non stare a mandar laltra metà che la Marullo non avrebbe mai accettato e concludeva dichiarandosi dolentissima di essersi cacciata in questo impiccio per aver voluto seguire il consiglio altrui. - Il tuo bel consiglio! - scattò Ersilia, ripiegando la lettera. - Non devi farne mai una giusta! - Io? - rimbeccò Ennio. - E che ho forse scritto alla tua degnissima signora madre che mi scegliesse per balia la nuora duna pazza furiosa? - No; ma di volere una balia siciliana! Se non avessi avuto questa splendida idea, non ci troveremmo ora in questi impicci. Del resto, va là, va là che ti piace, e molto, la balietta siciliana! Già me ne sono accorta. Il Mori sgranò tanto docchi. - La balia di mio figlio? - Grida, grida: fa sentire tutto di là - Prima mi pungi, e poi vuoi che non gridi? Anche gelosa della balia di mio figlio, adesso? Sei pazza? - Tu sei pazzo! Avessi tu tanto sale qui, quanto ne ho io! Intanto, che si fa? che dobbiamo farne, di questo denaro? - Non vorrai mica, spero, spiattellarle che sua suocera lo rifiuta. - Ma figúrati! Darle questo dispiacere? Me ne guarderei bene! Il Mori perdette la pazienza e, scrollandosi rabbiosamente, andò via. CAPITULO QUATTRO Gli toccava, ora, anche questo: privarsi di fare una carezza, finanche di volgere uno sguardo al suo piccino perché la moglie sospettava già che la balia potesse interpretar quelle carezze, quegli sguardi come rivolti a lei. - E perché, - gli domandava ella, infatti, - perché non ti compiaci di tuo figlio quando sta in braccio a me e vai invece a fargli tante smorfie quando sta con quella? Sdegnato, avvilito di quellingiusto e odioso sospetto, Ennio le gridava: - Ma se con te non ci sta mai! Il bambino ogni qual volta ella se lo prendeva in braccio, si metteva a piangere e tendeva le manine alla balia. Forse ella lo teneva male, non tanto perché non ci fosse avvezza quanto per timore che potesse averne sporcate le ricche vesti da camera di cui faceva grande sfoggio. Quantunque non ricevesse mai visite e di rado uscisse di casa, pure spendeva enormemente per gli abiti dei quali alla fine restava sempre scontenta, come di tutto e di se stessa. Si sentiva, ed era forse davvero infelice; ma di questa sua infelicità incolpava gli altri, anziché la propria indole scontrosa, laspro carattere, la mancanza di ogni garbo. Era convinta che se si fosse imbattuta in un altruomo che lavesse amata e compresa non avrebbe sentito tutto quel vuoto che sentiva dentro e attorno a sé. Ora le era venuto in uggia finanche il bambino, perché questi dimostrava di voler più bene alla balia che a lei. E non passava giorno che, anneghittita in quellozio, non piangesse di nascosto. Il marito le vedeva qualche volta gli occhi gonfii e rossi, ma fingeva di non accorgersene; schivava quanto più poteva di parlare con lei, ormai certo che, per quanto dicesse o facesse, non sarebbe riuscito a ispirarle a comunicarle quellaffetto per la vita, di cui ella sentiva il desiderio smanioso, ma del quale nello stesso tempo la riteneva incapace. Se laspettava dagli altri, la vita, senza intendere che ciascuno deve farsela da sé. Del resto, se era infelice, non meno infelice era lui che doveva viverci insieme. Bella esistenza, la sua! Tutto il giorno tappato lí, nello studio. Meno male che, di tanto in tanto, venivano a trovarlo gli amici del partito, coi quali poteva almeno sfogarsi, discutere liberamente. Durante quelle discussioni, il vecchio scrivano dello studio era mandato in sala. Sinchinava, ogni volta, profondamente, il signor Felicissimo Ramicelli a quei signori rivoluzionari e usciva con molta dignità. Appena varcata la soglia però, e richiuso luscio, strizzava un occhio, sollevava un piede e si stropicciava, contentone, le mani; poi rizzandosi le punte dei baffetti ritinti, andava a seder su la panca della sala dingresso con la speranza che vi capitasse Annicchia, la bella balietta siciliana. Già aveva tentato dattaccar discorso con lei: - Sai come mi chiamo? Felicissimo. Ma Annicchia pareva non capisse; gli voltava le spalle; e il signor Ramicelli diceva allora a sé stesso: - Felicissimo, eh già! Ma di che? Gli avevano imposto, come un augurio, questo bel nome superlativo. - Grazie! - ma, proprio, nella vita, non aveva trovato mai di che dichiararsi non che felice, ma neppure appena appena contento, il signor Ramicelli. Guadagnava otto lirette al giorno, che gli sarebbero bastate forse, se non avesse avuto un vizietto un certo vizietto - Eh, come si fa? Le belle donnine QuellAnnicchia, per esempio, che bocconcino! Ogni qualvolta la vedeva, si sentiva toccar lugola. E gli pareva anche una buona ragazza: gli pareva, intendiamoci! perché tutte le balie, si sa: ragazze andate a male, roba da da guerra là! Annicchia, notando le occhiate, i lezii da scimmia del signor Ramicelli, non sapeva se dovesse riderne o aversene a male. Le sembrava tanto curioso quel vecchietto ancora cosí biondo! Certo, se non era già andato via col cervello, poco ci doveva mancare. Là, nella saletta dingresso, ella tentava di mettere a prova i piedini del bimbo, reggendolo sotto le ascelle. Non era ancor riuscita, dopo sei mesi, a pronunziare correttamente il nome che il Mori aveva imposto al bambino: Leonida. Lo chiamava Nònida. - Ma che Nònida! - le diceva il signor Ramicelli, per stuzzicarla. - LE-O-nida. - Io non so dirlo. - E Felicissimo? Non sai dirlo neppure Felicissimo? Mi chiamo proprio cosí, sai? Annicchia si riprendeva in braccio il bambino e andava via dalla saletta, dicendo: - Non ci credo. - E neppure io, - concludeva, filosoficamente, il signor Ramicelli, che restava lí ad aspettare che la discussione nello studio terminasse. - Tattica Farabutti Leducazione del proletariato Programma minimo - Queste e simili espressioni giungevano di tratto in tratto, agli orecchi del Ramicelli il quale scoteva malinconicamente il capo e si volgeva piuttosto a guardare verso luscio per cui era andata via la balia, e sospirava. Gli giungeva di là, qualche volta, una certa ninna-nanna paesana, che Annicchia cantava con voce dolce e malinconica forse pensando al suo bambino, e guardando intanto questo che già col suo latte, sera fatto grosso e bello, anche più grosso di quanto aveva lasciato il suo là! Ah, un gigante, certo, si sarebbe fatto, povero Luzziddu se ella avesse potuto allattarlo! E invece chi sa! Le passavano tante brutte ideacce per il capo! Spesso se lo sognava infermo, magro magro, pelle e ossa col colluccio vizzo e un testone da rachitico che gli sabbandonava ora su una spalluccia ora sullaltra e glingrossava di punto in punto mentrella stava a contemplarlo, raccapricciata, allibita: - Questo, il mio Luzziddu? cosí sè ridotto? - E voleva, nel sogno angoscioso, dargli il suo latte, subito subito; ma il bambino allora la guardava con gli occhi cupi, truci della nonna, e voltava la faccia, rifiutando il seno chella gli porgeva. Che strazio! Si destava col cuore in gola e fino a giorno non riusciva a togliersi dagli occhi limmagine del figliuolo ridotto in quello stato. Non ardiva più, intanto, di parlarne alla padrona che già più volte le aveva risposto male forse perché urtata della sua soverchia insistenza o forse perché temeva che ella - pensando troppo alla sua creaturina - trascurasse il bimbo. Ma questo no, in coscienza: non poteva, né doveva dirlo: eccolo qua Nònida florido e vispo! Annicchia quasi quasi non sapeva più riconoscere nella padrona doggi la signorina Ersilia dun tempo cosí malamente si vedeva trattata: peggio duna serva. Faceva di tutto per lasciarla contenta, si piegava a tanti servizii a cui non era obbligata, ora che Margherita, la sorda, era andata via; e si sforzava di parere allegra e di rincorare anche la padrona che dava in ismanie e si disperava per ogni nonnulla. - Eccomi qua, ci sono io, faccio tutto io, signorina mia, non si confonda. Avrebbe voluto, in compenso, un po più di considerazione. Per esempio, quando arrivavano le lettere dalla Sicilia Gliele recava lei, tutta contenta, esultante: - Signorina! Signorina! - Che cè? Hai preso un terno al lotto? La agghiacciava, ogni volta, con quelle parole. Stava ad aspettarla chella finisse di leggere la lettera, sperando che le desse subito notizia del suo bambino, ma che! nulla; doveva domandargliene lei, quando le vedeva rimettere il foglio nella busta. - E di Luzziddu, niente? - Sí; dice che sta bene. - E mia suocera, mia suocera? - Anche. Doveva contentarsi di queste risposte. Ma possibile che di laggiú non le mandassero a dire altro? Ah come si pentiva adesso di non avere imparato a scrivere! Aveva, sí, supposto, partendo, che la lontananza le sarebbe riuscita penosa; ma tanto poi no: era un vero supplizio, cosí! Il bambino, però, tra pochi giorni, avrebbe compiuto sette mesi: a nove per volontà del padre, doveva essere svezzato: dunque, due mesi ancora di quelle sofferenze. Pazienza! Non saspettava, confortandosi e rassegnandosi cosí alla mala sorte quel che doveva accaderle proprio nel giorno che il bambino compiva il settimo mese: giorno di doppia festa perché a Nònida era anche spuntato il primo dentuccio. Sentendo sonare quel giorno il campanello alla porta e parendole dalla scampanellata che fosse il postino, sera recata ad aprire tutta contenta, al solito; ma a un tratto, senza aver avuto neanche il tempo daccorgersi a chi avesse aperto sera trovata per terra, intronata da un terribile schiaffo. Titta Marullo, il marito, pallido, scontraffatto dallira, le era sopra, con un piede alzato, per pestarle la faccia. - Brutta cagna! Dovè il tuo padrone? Al grido, accorsero il Mori, la moglie, il signor Ramicelli. Titta Marullo, pallido come un morto, si accostò al Mori, gli prese il bavero della giacca e scrollandoglielo pian piano: - Mio figlio è morto, sai? Morto! - aggiunse, voltandosi verso Annicchia che aveva cacciato un urlo. - E tu ora, che vuoi fare? Me lo paghi o vuoi darmi il tuo? - È pazzo! - gridò Ersilia, tremando, spaventata. Il Mori respinse con un urtone il Marullo, indicandogli la porta, furente nel corpicciuolo nervoso: - Via! - gridò. - Mascalzone! Esci di casa mia, subito! - Che fai? - gli disse il Marullo, venendogli avanti, a petto. - Io non ho più nulla da perdere bada! Mia madre è allospedale: mio figlio è morto! Sono venuto a sputarti in faccia e a prendermi questa cagna. Sú, alzati! - aggiunse, rivolgendosi alla moglie che stava ancora buttata a terra. Ma, a questo punto, il Ramicelli chera scappato via, non visto, ritornò ansante e spaventato, insieme con due guardie di questura alle quali subito il Mori, che tremava tutto di rabbia, si rivolse, concitatissimo: - Via! conducetelo via! È venuto a insultarmi a minacciarmi fino in casa, codesto mascalzone! Le due guardie afferrarono per le braccia il Marullo che cercava di svincolarsi gridando: - Io voglio mia moglie! - e lo trascinarono via, seguiti dal Mori che volle recarsi in questura a denunziare laggressione patita. CAPITULO CINQUE Il giorno dopo, senza fretta, arrivò la lettera della signora Manfroni che annunziava la morte del bambino e la malattia della vecchia Marullo. Di Titta, nessun cenno. Il Mori suppose dapprima chegli fosse evaso dal domicilio coatto; ma poi venne a sapere che era stato graziato per intercessione del prefetto a cui la madre, ammalata, aveva rivolto una supplica dallospedale. La questura di Roma, intanto, lo aveva rimandato in Sicilia, sotto la minaccia che sarebbe tornato al suo luogo di pena se laggiú avesse minimamente tentato di sottrarsi alla sorveglianza speciale, a cui era stato sottoposto per tre anni. Ad Annicchia, per lo spavento del marito e lo strazio della morte del figlio, era sopravvenuta una fierissima febbre. Parve per tre giorni che volesse impazzire; poi il delirio, le allucinazioni cessarono; rimase come stordita, in un istupidimento che costernava anche più delle furie di prima. Guardava, e pareva non vedesse; udiva ciò che le si diceva, rispondeva di sí col capo o con la voce, ma poi dimostrava di non aver compreso. Il latte le era venuto meno; e il bambino si era dovuto svezzare. Tutta la casa era sossopra. Ersilia, inesperta, inetta a tutto, aveva dovuto vegliar due notti il bambino che voleva la balia e non si quietava un momento; aveva dovuto anche attendere alla casa, dar le prime istruzioni alla nuova serva; badare anche un po alla malata; ed era su le furie contro il marito, che si guardava attorno, con un giornale in mano, senza saper che fare. Ma che avrebbe potuto fare? - Che? - gli gridava la moglie. - Ma muoverti, darti attorno! Non vedi che io sono qua sola, senza nessuno; col bambino in braccio; e non posso badare anche a lei che mi ha cagionato tutto questo scompiglio? Va, esci, procura di trovarle posto in qualche ospedale! Ennio, a tale proposta, si fermava a guardarla trasecolato. - Allospedale? - Pietà, compassione? - riprendeva Ersilia, inviperita. - Per lei, è vero? non per me, che non dormo più da tante notti, che non trovo più neanche il tempo da pettinarmi. Devo fare la serva a tutti? Ma aspetta che si rimetta in piedi, e ti farò vedere! Neanche un giorno neanche un minuto deve rimanere più in casa mia! Non ebbe però il coraggio di porre a effetto questa minaccia appena Annicchia si fu un poco rimessa. Tentò di muovergliene il discorso, dichiarandole che teneva a disposizione di lei il danaro che la suocera aveva rifiutato; ma Annicchia le rispose: - E che vuole che me ne faccia più, oramai? Non ho più che questo qua, ora! E si strinse al seno Nònida, chera tornato a lei e le dimostrava lo stesso amore, quantunque divezzato. La prima volta che la serva glielo recò lí a letto, ne provò una viva repulsione; per lui il suo bambino era morto! Ma poi, commossa dallamorosa impazienza con cui il piccino ignaro le tendeva le manine se lo abbracciò stretto stretto, come si sarebbe abbracciato il suo stesso figliuolo e sciolse il cordoglio che la soffocava in un pianto senza fine. Il piccino le cercava ancora il seno. - Ah figlio, ah figlio! che vuoi più da me? non ho più nulla, io, non posso dar più nulla, io, né a te né a nessuno Finí la mamma tua, amore mio finí! finí! Ah se almeno avesse potuto sapere con certezza come perché fosse morto il suo bambino, se per mancanza di nutrimento o per qualche male non curato. Doveva rassegnarsi cosí, senza saperne nulla, più nulla? Possibile? Come fosse morto un cagnolino! Oh povero innocente abbandonato, senza la mamma sua accanto, senza il padre senza nessuno, morto lí, fra mani estranee, oh Dio! oh Dio! Ma chi si curava, ora, della sua pena? La padrona, anzi, era in collera con lei, per via del figlio, privato improvvisamente del latte a soli sette mesi: e aveva ragione, sí, perché anche lei era mamma e non poteva darsi pensiero che del suo figliuolo. Che importava a lei che quellaltro fosse morto? Dispetto poteva sentirne, non dolore. Sí, ma deve pur comprendere - pensava Annicchia, - che il suo figliuolo appartiene, ora anche a me: che se ella ci ha messo la pena di farlo, io ci ho rimesso il figlio per lui: e ora non mi resta più altro. Per quanto a Ersilia non dispiacesse di sottrarsi al fastidio del bambino pure non voleva che questo saffezionasse di più a colei, che già lo considerava come suo. E si raffermava sempre più nel proposito di mandarla via. Del resto, che obbligo aveva di tenerla ancora? Non era adatta né a far da serva né da bambinaja. Ella poi voleva che il suo piccino imparasse a parlar bene litaliano, e con quella accanto, che parlava soltanto in dialetto, non sarebbe stato possibile. Dunque, via! via! O doveva forse tenerla perché desse spettacolo della sua bellezza al marito? Via! via! E il marito stesso doveva licenziarla. - Io? Perché io? - le disse il Mori. - Perché tu sei il capo di casa. E poi, perché non so che cosa ella si sia fitto in mente, per la pietà per la commiserazione che tu hai voluto dimostrarle in questa occasione. - Io? - ripeté Ennio. - Non le ho dimostrato nulla, io. - Lavrà forse creduto lei, allora. Per me fa lo stesso. Non vedi? Crede già di essere a casa sua. Le madri cosí, qua, le padrone di casa, saremmo due. Ora, se questo può piacere a te, a me non piace! Ennio, pur sapendo che faceva peggio si provò ancora una volta a ragionare: - Ma scusa: perché vuoi ostinarti a vedere il male dove non è a crearti fantasmi odiosi, quando io, con la mia vita di studio, di lavoro, non ti ho mai dato cagione di dubitare di me? Hai visto che, per stare in pace, per contentarti, mi sono finanche vietato di fare una carezza al mio bambino. Diffidi ora di quella poveretta? Ma ti pare che possa sorriderle il pensiero di tornare laggiú, dove non troverà più il figlio dove troverà invece un bruto, che la incolpa della morte del bambino e di cui lei ha paura? Avendo perduto il proprio figliuolo, per esser venuta qua ad allattare il nostro crede daver acquistato il diritto di stare in casa nostra, presso a questaltro bambino, al quale ha sacrificato il suo. Non ti par giusto? non ti par ragionevole? Ripeteva, senza volerlo, quel che aveva scritto poco prima che la moglie entrasse nello studio a parlargli. Riflettendo intorno al triste caso di quel bambino morto laggiú in Sicilia aveva pensato a un passo dellopera del Malon Le socialisme intégral; e, invece di farsene un rimorso sera proposto di farne argomento duna conferenza che avrebbe tenuto al Circolo Socialista fra qualche giorno. Ersilia, comera da aspettarsi si ribellò a quelle riflessioni umanitarie e uscí dallo studio deliberata a licenziare sul momento Annicchia. Il Mori, esasperato, afferrò le prime cartelle già scritte della conferenza e le scaraventò a terra. Poco dopo, attraverso luscio chiuso intese il pianto disperato di quella disgraziata e le parole strazianti con cui pregava la padrona di non mandarla via. - Mi tenga come serva, senza darmi niente! Mi dia solo un tozzo di pane! quel che dovrà buttar via! Dormirò magari per terra Ma non mi scacci per carità! Io laggiú non posso, non posso più ritornare Abbia pietà di me lo faccia per amore di questo innocente! Se lei mi scaccia, io mi perdo, signorina; io mi perdo, ma laggiú non torno Durarono a lungo quel pianto e quelle angosciose preghiere. Poi il Mori non intese più nulla: ritenne che Ersilia si fosse impietosita e avesse concesso a quella poveretta di rimanere col bambino. Di lí a poco entrò nello studio il signor Felicissimo Ramicelli, senza la consueta dignità, infocato in volto e con gli occhietti lustri. Che vittoria! che vittoria! Per poco non si fregava le mani, lí, sotto gli occhi dellavvocato, il signor Ramicelli. La bella balietta siciliana, scacciata or ora dalla padrona, quella sera stessa sarebbe venuta a dormire in casa sua. Eh, ma già, le balie - lui lo sapeva bene - tutte ragazze andate a male, roba da da guerra là! Questa qui faceva ancora lingenua: mostrava di credere daver compreso che lui la volesse soltanto per serva. Eh sí, per serva perché no? - Signor Ramicelli! - Comandi, signor avvocato! - Attento, eh? Scrittura chiara e, mi raccomando, senza svolazzi né in sú né in giú. E il Mori gli porse da ricopiare le cartelle già scritte della conferenza. Poi seguitò: Leguaglianza tra gli uomini secondo il socialismo, come diceva il Malon si deve intendere quindi in un duplice senso relativo: primo che tutti gli uomini perché tali, abbiano assicurate le condizioni dellesistenza; secondo che quindi gli uomini siano uguali nel punto di partenza alla lotta per la vita sicché ognuno svolga liberamente la propria personalità a parità di condizioni sociali; mentre ora il bambino che nasce sano e robusto, ma povero deve soccombere nella concorrenza con un bambino nato debole ma ricco - Signor Ramicelli! - Avvocato! - Che ha? È impazzito? Perché ride cosí? Novelle per un anno di luigi pirandello IL CORVO DI MÍZZARO Pastori sfaccendati, arrampicandosi un giorno sú per le balze di Mízzaro sorpresero nel nido un grosso corvo, che se ne stava pacificamente a covar le uova. - O babbaccio, e che fai? Ma guardate un po! Le uova cova! Servizio di tua moglie babbaccio! Non è da credere che il corvo non gridasse le sue ragioni: le gridò, ma da corvo; e naturalmente non fu inteso. Quei pastori si spassarono a tormentarlo unintera giornata; poi uno di loro se lo portò con sé al paese; ma il giorno dopo, non sapendo che farsene gli legò per ricordo una campanellina di bronzo al collo e lo rimise in libertà: - Godi! Che impressione facesse al corvo quel ciondolo sonoro lo avrà saputo lui che se lo portava al collo sú per il cielo. A giudicare dalle ampie volate a cui sabbandonava, pareva se ne beasse, dimentico ormai del nido e della moglie. - Din dindin din dindin I contadini, che attendevano curvi a lavorare la terra, udendo quello scampanellío, si rizzavano sulla vita; guardavano di qua, di là, per i piani sterminati sotto la gran vampa del sole: - Dove suonano? Non spirava alito di vento; da qual mai chiesa lontana dunque poteva arrivar loro quello scampanío festivo? Tutto potevano immaginarsi, tranne che un corvo sonasse cosí, per aria. Spiriti! pensò Cichè, che lavorava solo solo in un podere a scavar conche attorno ad alcuni frutici di mandorlo per riempirle di concime. E si fece il segno della croce. Perché ci credeva, lui, e come! agli Spiriti. Perfino chiamare sera sentito qualche sera, ritornando tardi dalla campagna lungo lo stradone, presso alle Fornaci spente, dove, a detta di tutti ci stavano di casa. Chiamare? E come? Chiamare: - Cichè! Cichè! - cosí. E i capelli gli serano rizzati sotto la berretta. Ora quello scampanellío lo aveva udito prima da lontano, poi da vicino, poi da lontano ancora; e tuttintorno non cera anima viva: campagna, alberi e piante, che non parlavano e non sentivano e che con la loro impassibilità gli avevano accresciuto lo sgomento. Poi, andato per la colazione che la mattina sera portata da casa mezza pagnotta e una cipolla dentro al tascapane lasciato insieme con la giacca un buon tratto più là appeso a un ramo dolivo sissignori, la cipolla sí, dentro al tascapane, ma la mezza pagnotta non ce laveva più trovata. E in pochi giorni, tre volte, cosí. Non ne disse niente a nessuno, perché sapeva che quando gli Spiriti prendono a bersagliare uno guaj a lamentarsene: ti ripigliano a comodo e te ne fanno di peggio. - Non mi sento bene, - rispondeva Cichè, la sera ritornando dal lavoro alla moglie che gli domandava perché avesse quellaria da intronato. - Mangi però! - gli faceva osservare, poco dopo, la moglie, vedendogli ingollare due e tre scodelle di minestra una dopo laltra. - Mangio, già! - masticava Cichè, digiuno dalla mattina e con la rabbia di non potersi confidare. Finché per le campagne non si sparse la notizia di quel corvo ladro che andava sonando la campanella per il cielo. Cichè ebbe il torto di non saperne ridere come tutti gli altri contadini, che se nerano messi in apprensione. - Prometto e giuro, - disse, - che gliela farò pagare E che fece? Si portò nel tascapane, insieme con la mezza pagnotta e la cipolla, quattro fave secche e quattro gugliate di spago. Appena arrivato al podere, tolse allasino la bardella e lo avviò alla costa a mangiar le stoppie rimaste. Col suo asino Cichè parlava, come sogliono i contadini; e lasino, rizzando ora questa ora quellorecchia, di tanto in tanto sbruffava, come per rispondergli in qualche modo. - Va, Ciccio, va, - gli disse, quel giorno, Cichè. - E sta a vedere, ché ci divertiremo! Forò le fave; le legò alle quattro gugliate di spago attaccate alla bardella, e le dispose sul tascapane per terra. Poi sallontanò per mettersi a zappare. Passò unora; ne passarono due. Di tratto in tratto Cichè interrompeva il lavoro, credendo sempre di udire il suono della campanella per aria; ritto sulla vita, tendeva lorecchio. Niente. E si rimetteva a zappare. Si fece lora della colazione. Perplesso, se andare per il pane o attendere ancora un po, Cichè alla fine si mosse; ma poi, vedendo cosí ben disposta linsidia sul tascapane, non volle guastarla: in quella, intese chiaramente un tintinnío lontano; levò il capo: - Eccolo! E, cheto e chinato, col cuore in gola, lasciò il posto e si nascose lontano. Il corvo però, come se godesse del suono della sua campanella, saggirava in alto, in alto, e non calava. Forse mi vede, pensò Cichè; e si alzò per nascondersi più lontano. Ma il corvo seguitò a volare in alto, senza dar segno di voler calare. Cichè aveva fame; ma pur non voleva dargliela vinta. Si rimise a zappare. Aspetta, aspetta; il corvo, sempre lassú, come se glielo facesse apposta. Affamato, col pane lí a due passi, signori miei, senza poterlo toccare! Si rodeva dentro, Cichè, ma resisteva, stizzito, ostinato. - Calerai! calerai! Devi aver fame anche tu! Il corvo, intanto, dal cielo, col suono della campanella pareva gli rispondesse, dispettoso: - Né tu né io! Né tu né io! Passò cosí la giornata. Cichè, esasperato, si sfogò con lasino, rimettendogli la bardella, da cui pendevano, come un festello di nuovo genere, le quattro fave. E, strada facendo, morsi da arrabbiato a quel pane, chera stato per tutto il giorno il suo supplizio. A ogni boccone, una mala parola allindirizzo del corvo: - boja, ladro, traditore - perché non sera lasciato prendere da lui. Ma il giorno dopo, gli venne bene. Preparata linsidia delle fave, con la stessa cura, sera messo da poco al lavoro allorché intese uno scampanellío scomposto lí presso e un gracchiar disperato, tra un furioso sbattito dali. Accorse. Il corvo era lí, tenuto per lo spago che gli usciva dal becco e lo strozzava. - Ah, ci sei caduto? - gli gridò, afferrandolo per le alacce. - Buona, la fava? Ora a me, brutta bestiaccia! Sentirai . Tagliò lo spago; e, tanto per cominciare, assestò al corvo due pugni in testa. - Questo per la paura, e questo per i digiuni! Lasino che se ne stava poco discosto a strappar le stoppie dalla costa sentendo gracchiare il corvo, aveva preso intanto la fuga, spaventato. Cichè lo arrestò con la voce poi da lontano gli mostrò la bestiaccia nera: - Eccolo qua Ciccio! Lo abbiamo! lo abbiamo! Lo legò per i piedi; lo appese allalbero e tornò al lavoro. Zappando, si mise a pensare alla rivincita che doveva prendersi. Gli avrebbe spuntate le ali, perché non potesse più volare; poi lo avrebbe dato in mano ai figliuoli e agli altri ragazzi del vicinato, perché ne facessero scempio. E tra sé rideva. Venuta la sera, aggiustò la bardella sul dorso dellasino; tolse il corvo e lo appese per i piedi al posolino della groppiera; cavalcò, e via. La campanella, legata al collo del corvo, si mise allora a tintinnire. Lasino drizzò le orecchie e simpuntò. - Arrí! - gli gridò Cichè, dando uno strattone alla cavezza. E lasino riprese ad andare, non ben persuaso però di quel suono insolito che accompagnava il suo lento zoccolare sulla polvere dello stradone. Cichè, andando, pensava che da quel giorno per le campagne nessuno più avrebbe udito scampanellare in cielo il corvo di Mízzaro. Lo aveva lí, e non dava più segno di vita, ora, la mala bestia. - Che fai? - gli domandò, voltandosi e dandogli in testa con la cavezza. - Ti sei addormentato? Il corvo, alla botta: - Cràh! Di botto, a quella vociaccia inaspettata, lasino si fermò, il collo ritto, le orecchie tese. Cichè scoppiò in una risata. - Arrí, Ciccio! Che ti spaventi? E picchiò con la corda lasino sulle orecchie. Poco dopo, di nuovo, ripeté al corvo la domanda: - Ti sei addormentato? E unaltra botta, più forte. più forte, allora, il corvo: - Cràh! Ma questa volta, lasino spiccò un salto da montone e prese la fuga. Invano Cichè, con tutta la forza delle braccia e delle gambe, cercò di trattenerlo. Il corvo, sbattuto in quella corsa furiosa, si diede a gracchiare per disperato; ma più gracchiava e più correva lasino spaventato. - Cràh! Cràh! Cràh! Cichè urlava a sua volta, tirava, tirava la cavezza; ma ormai le due bestie parevano impazzite dal terrore che si incutevano a vicenda, luna berciando e laltra fuggendo. Sonò per un tratto nella notte la furia di quella corsa disperata; poi sintese un gran tonfo, e più nulla. Il giorno dopo, Cichè fu trovato in fondo a un burrone, sfracellato sotto lasino anchesso sfracellato: un carnajo che fumava sotto il sole tra un nugolo di mosche. Il corvo di Mízzaro, nero nellazzurro della bella mattinata, sonava di nuovo pei cieli la sua campanella, libero e beato. Novelle per un anno di luigi pirandello LA VEGLIA CAPITULO UNO Marco Mauri, nel bujo della scala avvivato appena da lincerto barlume che sinsinuava dal corridojo dove aveva lasciato la candela accesa domandò a un signore che saffrettava a salire: - Il medico? Venga, muore! Quegli si arrestò un istante, come per discernere chi linvestiva con quella domanda e con quellannunzio: - Muore? Il Mauri, singhiozzando e gestendo, senza poter rispondere, si mise a risalire a balzi la scala poi tolse da terra la candela, attraversò il corridojo, infilò per primo luscio in fondo. - Qua, - disse, - in questaltra camera! Il nuovo arrivato lo seguí ansioso, guardingo come se dalle cose che balzavan dallombra al lume fuggente della candela che quegli teneva in mano volesse prima indovinare dove fosse venuto a cacciarsi. Su la soglia della seconda camera si arrestò, ansante. Era un uomo di circa cinquantanni, alto di statura, dallaria rabbuffata; portava occhiali a staffa, cerchiati doro; non aveva né barba né baffi; quasi calva la sommità del capo ma ciocche di capelli biondi gli scendevano scompostamente su la fronte e su le tempie. Se le rialzò; e si tenne un tratto le mani sul capo. Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi i capelli, dun bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale. Pareva già come inabissata nella morte, ma frequenti, muti singulti incoscienti le scotevano ancora il capo appena appena. Un vecchio pretucolo senza sottana, bruno, coi calzoni a mezza gamba, le calze lunghe e le fibbie di argento alle scarpine interruppe la preghiera che labbreggiava distratto accanto al letto e si levò da sedere in unansia dubbiosa; mentre il Mauri diceva a bassa voce, smaniando, tra le lagrime: - Qua, qua guardi: la ferita è qua! - e si premeva forte lindice duna mano sul basso ventre. - Qua. Il colpo, evidentemente, è deviato: la mano era inesperta. Sente? Singhiozza cosí, da questa mattina Perché? Non lhanno operata a tempo, capisce? non hanno voluto operarla Veda, veda Lei, le dia subito ajuto. Non saspettava che quelluomo, da lui creduto il medico, rimasto lí a piè del letto con gli occhi dilatati fissi sulla moribonda, si rivoltasse a un tratto a guatarlo. - Non ode, sa! non ode più! - aggiunse, allora, con un gesto disperato. Ma quegli si voltò verso il prete che già si era accostato timido, perplesso. - Don Camillo Righi? - domandò. - A servirla, proprio io, sissignore! E Lei, di grazia! Il dottor Silvio Gelli? - Ah, il marito? - ghignò il Mauri. - Zitto lei! - saltò a dirgli il vecchio pretucolo, stizzito. - Fuori di qua! fuori di questa camera! E lo trasse per un braccio nella camera attigua. - No, scusate, spiegatemi, - sopravvenne a dirgli laltro, guardandolo freddamente, con disprezzo; ma sinterruppe, vedendo allimprovviso venir fuori da un angolo in ombra un mostriciattolo, una povera sbiobbina alta appena un metro, dal volto giallastro disfatto, in cui però spiccavano vivacissimi gli occhi neri, pieni di spavento. - Di là, Margherita, di là, - le disse il prete, indicando la camera della moribonda. - Mia sorella, - aggiunse, rivolto al Gelli, con uno sguardo che invocava compassione. Ma il Gelli riprese a dire con durezza: - Mi avete scritto che moriva - Pentita sí, creda, signor professore! - saffrettò a rassicurarlo il Righi. - Proprio pentita, sa! Lei stessa, anzi, la poverina, ha voluto chiederle perdono per mio mezzo. - Chi è dunque costui? - domandò, sprezzante, il Gelli. - Ecco, Le dirò È venuto, non so di dove - Ma sí, da Perugia, da Perugia, - interloquí il Mauri ponendosi a sedere su un divanuccio presso al tavolino su cui ardeva la candela. Il Righi riprese, impacciatissimo: - La sera dello stesso giorno che ci capitò qua la signora. Io e le mie donne credemmo anzi dapprima che fosse un parente. Eh, Margherita? La sbiobbina, rimasta presso luscio, impaurita, chinò più volte il capo, guardando il Gelli, con un sorriso incosciente su le labbra. - Poi, - seguitò il Righi, - quando la signora dopo, volle confessarsi con me, seppi che sí lui la la perseguitava, ecco! Il Mauri ruppe in un altro ghigno, scrollando il capo. - Vah, io non capisco! - esclamò il prete. - Non cè stato possibile, creda, mandarlo via. - E non me ne andrò! - raffibbiò sordamente il Mauri, guardando verso terra. Silvio Gelli lo fissò un tratto; poi domandò al Righi: - Questa è casa vostra? - Albergo! - rispose il Mauri, invece del prete, senza alzar gli occhi. - Nossignore! - rimbeccò pronto il Righi, su le furie - Chi glielha detto? dove sta scritto? Questa è, se mai, pensione, ma destate. Ora non è stagione, ed è casa mia soltanto, e vi ricevo chi mi pare e piace, e le ripeto: Vada via! Quante volte glielho a dire? Come parere chio abbia tollerato la sua sconvenienza scusi! Lei non ha più nulla da far qui, ora, che è venuto il signor professore! Dunque si levi sú! - Non me ne vado! - ripeté il Mauri, rimanendo seduto e guardando fisso il prete, con gli occhi da matto. - Neanche se vi scaccio io? - gli gridò allora il Gelli, appressandosi e parandoglisi di fronte. - Nossignore! Minsulti, mi bastoni; ma mi lasci star qui! - proruppe, con un orribile schianto nella voce, il Mauri. - Che le faccio io? che ombra posso più darle? Me ne starò qua, in questa camera per carità! Mi lasci piangere. Lei non può piangerla, signore. La lasci piangere a me: perché quella infelice non ha bisogno, creda, dessere perdonata; ma desser pianta! Lei, mi perdoni, avrebbe dovuto ammazzare come un cane colui che prima gliela tolse e poi ebbe cuore dabbandonarla; non deve scacciar me che lho raccolta, che lho adorata e che per lei ho spezzato anche la mia vita. Per lei, io, Marco Mauri, sappia che ho abbandonato la mia famiglia, mia moglie, i miei figli! Si levò in piedi, cosí dicendo con gli occhi sbarrati, le braccia alzate, e soggiunse: - Veda un po se è possibile che lei mi scacci! Silvio Gelli in preda a uno sbalordimento che non lasciava intendere se in lui fosse più sdegno o pietà, ira o vergogna rimase a guardare quelluomo già maturo, cosí alterato dalla furia del disperato cordoglio. Gli vide scorrere grosse lagrime per la faccia contratta che andavano a inzuppargli lispida barba nera, qua e là brizzolata, spartita sul mento. Un gemito angoscioso venne dalla camera da letto. Il Mauri si mosse istintivamente per accorrere. Ma il Gelli lo arrestò, intimandogli: - Non entri! - Sí signore, - si rimise egli, inghiottendo le lagrime. - Vada Lei; è giusto. Veda, veda se sia possibile far qualche cosa. Lei è un gran medico, lo so. Ma già, meglio che muoja! Dia retta, la lasci morire, perché se lei è venuto a perdonarla, io Si nascose il volto con le mani rompendo unaltra volta in singhiozzi, e andò a buttarsi di nuovo sul divanuccio tutto raggomitolato, nel rabbioso cordoglio che lo divorava. Don Camillo Righi toccò pian piano il braccio al Gelli e indicò la camera della moribonda, che forse si era scossa dal letargo. - Ma no, scusate - gli disse il Gelli, con un sorriso sforzato, tremante su le labbra. - Intenderete bene che io non maspettavo - Ha ragione, ha ragione; ma la prego di compatire: costui è pazzo - si lasciò scappare il Righi. - Pazzo pazzo - nicchiò allora il Mauri. - Sí, per disperazione forse, sí per rimorso! Ma perché non gli hai tu scritto, prete, che Flora sè uccisa per me? - Flora? - domandò il Gelli, senza volerlo. - Fulvia, Fulvia, lo so! - si corresse subito il Mauri. - Ma sè fatta chiamar Flora, dopo. Lei non lo sa, e io so tutto: la sua vita dora e quella di prima: tutto; e so anche perché lei è venuto qua. - Ah, bene! - esclamò il Gelli. - Io, invece, comincio a non saperlo più. - Glielo dico io! - ribatté il Mauri. - Senta: sono su lorlo dun abisso, sia chella viva, sia che muoja; posso dunque parlare come voglio, senza più riguardo a nulla né a nessuno. - Signor professore, scusi - si provò a suggerire di nuovo il Righi, tra le spine. - Ma no, ma no: lo lasci dire - gli rispose il Gelli. - Siamo davanti alla morte! - esclamò il Mauri. - Non cè più gelosia. Né lei, del resto, può aver ragione di adontarsi di me. Flora, quandio la conobbi, era sulla strada. Dunque? Ha fatto male codesto prete a non scriverle che si è uccisa per me. - Ma io, - si scusò il Righi, tirato di nuovo in ballo, - io ho obbedito al mio sacro ministero, e basta. - Buffonate! - tornò a sghignare il Mauri. - Volete sul serio rappresentare la commedia del perdono, adesso? Bene: vada là, dunque, lei; vada ad accordarle il perdono e se ne torni dondè venuto, là, là, a Como, nellamena sua villa di Cavallasca, con lamor proprio contento con la bella soddisfazione della propria generosità! Ma vi par questo il luogo e lora di rappresentar commedie? Glielo dica lei, francamente, a codesto prete, che cosa lha spinto a venir qua. Il rimorso, prete, il rimorso! Perché lui, lui, ridusse quella disgraziata alla disperazione, tantanni fa! È vero? Lo dica. Finiamola. Là cè una donna che muore assassinata. Finiamola! Ora lei sè fatto un uomo virtuoso uno scienziato illustre Sfido! Sè tenuta con sé la figliuola! - Vi proibisco - gridò il Gelli fremendo in tutto il corpo e contenendosi a stento. - E che dico io? - riprese umile il Mauri. - Dico che quellanima innocente ha avuto il potere di farla rinsavire non è vero? Ma pensi intanto, che neppure quella donna sarebbe là, se lei non si fosse tenuta la figliuola. - Voi avete abbandonato i vostri figli, e avete il coraggio di parlare cosí, di fronte a me? - Sissignore! E io maccuso, io! Io sono qua con lo strazio dun doppio delitto, infatti. Perché lho ingannata io, questa donna. Sissignore: le ho detto chero scapolo, che non avevo nessuno. Le ho detto la verità a modo mio. Quella che era verità per me. Mia moglie invece, capisce? è andata a trovarla lí, a Perugia, e le ha detto che le avrà detto? Io non so! So che lei, lusingandosi di ridar la pace a una famiglia se nè venuta qua, per torsi di mezzo Ora come vuole chio me ne vada? Lei, la martire, mha perdonato. Ma a me non può bastare il suo perdono. Bisogna che io me ne stia a piangere, qua, finchella è in vita, e poi poi, non so! Senta: mi vuol dare ascolto? Si levi la maschera, lei che è venuto a perdonare, e vada a buttarsi in ginocchio davanti a quel letto, a farsi piuttosto perdonare lei e dica a quella povera donna che è una santa, le dica che è la vittima di tutti noi le dica che gli uomini sono vigliacchi: non si disonorano mai gli uomini! Solo se rubano un po di danaro, perché, se poi rubano lonore a una donna, è niente! se ne vantano! Guardi guardi come dovremmo fare, noi uomini Dimprovviso singinocchiò davanti alla sbiobbina atterrita; le prese le braccia e le gridò: - Sputami! Sputami! sputami in faccia! Sopravvennero alle grida due donne, svegliate di soprassalto mezzo discinte: la signora Nàccheri, cognata del Righi, vedova, e la figliuola Giuditta, con un bambino in braccio. Il Gelli e il prete erano rimasti lí, sbalorditi dalla violenza di quel forsennato. La Nàccheri accorse a liberare la povera sbiobbina, che tremava tutta, lí lí per svenire. - Va, va, Margherita! Oh guardate, Signore Iddio, che sha a vedere! Ma si vergogni, lei, e la faccia finita una buona volta! Siamo stufi sa! siamo stufi! Sú, via, si levi, sú! Il Mauri, rimasto ginocchioni, con la faccia per terra, singhiozzava. A un tratto, balzò in piedi, e domandò: - Non sono più un uomo civile, io, è vero? Non cè più neppure lombra della civiltà, in me? Che scompiglio, gran Dio, per questo illustre signore che è venuto a perdonare! per questo signor Canonichetto affittacamere! E lei, signora? Oh oh oh, guarda! E il parrucchino riccio, biondo? Se lè dimenticato sul tavolino da notte? Buffoni, buffoni! Minchino, mille ossequii, buffoni! E, inchinandosi furiosamente e sghignazzando, scappò via. - Quelluomo impazzisce - mormorò il Gelli, stupefatto. - Ma mi pare che sia già ito via col cervello, scusi! - osservò la Nàccheri. - Screanzato! - aggiunse la figlia. Don Camillo Righi, rimasto più a lungo degli altri trasecolato pensava forse che il matto avrebbe potuto buttargli in faccia ben altre accuse si scosse per presentare alla cara cognata e alla nipote il signor professore, che aveva avuto la santa ispirazione di accorrere allinvito per accordare di presenza il perdono: - Dio lo benedica! Tanto buono Le due donne cercavano di scusarsi con lui di quanto era accaduto e per i loro indumenti notturni quandecco di ritorno il Mauri, ilare, che si spingeva innanzi un omacciotto calvo barbuto, stizzito dalla furia sconveniente di quel matto. - Ecco il dottor Balla! - Lei vada via! subito! via! - inveí allora il Gelli afferrando per il bavero della giacca il Mauri e scrollandolo e spingendolo verso luscio sul corridojo. - Sissignore! sissignore! - disse il Mauri, senza opporre nessuna resistenza, rinculando. - Mi lasci dire soltanto due parole al dottore! Ecco, dottore; la salvi lei, per carità! Non la faccia salvare a lui, altrimenti per me è perduta Me ne vado me ne vado da me si calmi! Mi raccomando, dot Il Gelli gli diede un ultimo spintone e richiuse luscio. - Ha fatto bene, benone, benissimo - esclamò il Righi sollevato. - Ma la porta, giú, scusate, perché ha da rimanere aperta? - domandò la Nàccheri, stizzita, al cognato. - Che modo è codesto? Va, Margherita, va: di che chiudano subito! La sbiobbina andò, e tutti vedendola passare in mezzo a loro, osservarono il modo con cui ella moveva le gambe sbieche; come se non avessero altro da fare in quel momento. Il dottor Balla sbuffò; poi, guardando con dispetto tutti quei visi stravolti intorno a sé, annunziò: - Sono stato a Montepulciano. - Ah, bene! Dunque? - domandò il Righi. - Dunque che dunque? Niente! Una scarrozzata inutile. Ho visto il collega Cardelli gli ho riferito Ma egli stima sí, inutile ormai la sua venuta. - Abbiamo qui con noi, - disse il Righi, - il marito della signora il dottor Gelli un luminare. - Ah, - esclamò il Balla. - Felicissimo! Gli sappressò e, con la facondia collerica di un uomo esasperato della propria sorte, il quale convinto delle persecuzioni continue di essa abbia precisato nel suo cervello le ingiustizie patite e le ripeta sempre con le stesse parole con la stessa espressione, quasi compiacendosi di aver saputo cosí bene precisarle ed esprimerle gli espose le sciagurate condizioni in cui si trovava in quel piccolo paese di Toscana, a esercitare la professione di medico. Cera, è vero, un ospedaletto fornito anche sí, discretamente; ma erano due medici soli: luno, il Nardoni, dedicato più specialmente alla chirurgia; lui, alla fisica. Ora il collega Nardoni era infermo da parecchi giorni. - Infermo, già, infermo - ripeté, come se il Nardoni glielo facesse apposta, per creargli imbarazzi. Quindi concluse improvvisamente: - Scusi, ha visitato la signora? Il Gelli negò col capo. - No? come no? Ah già! E il Balla guardò con stizza il Righi, compunto, e le due donne ancor più compunte. - Che dobbiamo fare, insomma? - domandò alla fine. - È già quasi il tocco, scusino. Il Gelli entrò per primo nella camera da letto; gli altri lo seguirono. CAPITULO DUE La moribonda aveva aperto gli occhi il cui colore azzurro smoriva con infinita tristezza tra il livido delle occhiaje incavate. Alla vista del marito, fece quasi per rannicchiarsi, sgomenta, nel fondo del letto. Dagli occhi le sgorgarono due lagrime che, non potendo scorrerle per le guance, le invetrarono lo sguardo smarrito. Con un sorriso nervoso, involontario che esprimeva lo sforzo atroce che faceva su sé stesso per dominare il fermento degli opposti sentimenti: odio nausea, pietà, ira, dispetto, Silvio Gelli si chinò su lei: - Fulvia, eh vedi? eccomi qua Tu mhai fatto chiamare, è vero? Son venuto. - Opera di vera misericordia! - sospirò di nuovo, dallaltra sponda del letto, don Camillo Righi, per ajutarlo. Ma il Gelli non gliene fu grato: - No! Nientaffatto! - negò anzi, con ira. - Son venuto, debbo dirlo, per riconoscere il danno il danno degli antichi miei torti, debbo dirlo. Non mi aspettavo, è vero di di sentirmelo dire da altri, ecco! E sorrise di nuovo, nervosamente guardando in giro il dottor Balla, le due donne, il prete, che annuirono, imbarazzati. - Ma sono venuto proprio per questo, - raffermò, chinandosi di nuovo sul letto. - Sí, Fulvia; e non mi pento desser venuto. Si rialzò soddisfatto, parendogli davere almeno rimediato in qualche modo al ridicolo della sua posizione. La moribonda aveva richiuso gli occhi, e le due lagrime, ora, le scorrevano lente. Agitò le labbra. - Che dici? - domandò egli, tornando a chinarsi, pronto, su lei. Tutti si protesero verso il letto. - Grazie, - alitò ella. - No, no, - rispose egli. - Ora, io Che dici? Le pàlpebre chiuse della moribonda si erano gonfiate di nuove lagrime e, quasi punte da lievi tremiti, si agitavano insieme con le labbra. Egli comprese che una parola, un nome, tremava in quelle lagrime nascoste e su quelle labbra, senza trovar la voce, nellangoscia; si rabbujò in volto profondamente commosso: - Livia? Sí Basta, ora Non agitarti cosí Parleremo poi. - La figlia, - spiegò piano il Righi al dottor Balla. Questi chinò più volte il capo, seccato; poi, vedendosi guardato dal Gelli, domandò perplesso: - Vogliamo? Prego, signori, ci lascino soli. Il Righi, la cognata e la nipote uscirono, trepidi, con gli occhi lagrimosi. Il dottor Balla chiuse luscio della camera, poi saccostò al letto, per scoprire la giacente. Ma questa, come impaurita, fissando il marito, trattenne con una mano la coperta, e disse: - Tu? - Come? - domandò il Balla, sorpreso, e si volse a guardare il Gelli. Gli vide il volto contratto, come per un fitto spasimo improvviso, o per vivo ribrezzo. - Non vuoi? - le domandò il Gelli, chinandosi unaltra volta su lei. - Non debbo? È vero, sí io non sono venuto qua come medico e forse Si alzò guardò il medico e aggiunse: - Mi assumerei una tremenda responsabilità - Sono già tre giorni e una notte - disse il Balla, interpretando a suo modo la perplessità del marito. - Ed è evidente che il processo di infiammazione è molto inoltrato Tentare ora, dice lei? Eh già, una tremenda responsabilità Ma daltra parte - Sí, daltra parte, bisognerà pure tentare, - soggiunse il Gelli. - Dunque, pazienza, eh? signora - disse allora il Balla, tirando pian piano la coperta. Ella richiuse gli occhi e aggrottò dolorosamente le ciglia. Il Balla si mise a sfasciare la ferita. Nel silenzio, gli oggetti della camera, le tende, la candela che ardeva sul cassettone, riflessa nello specchio parve al Gelli che assumessero, nella immobilità loro, sentimento di vita e fossero come sospesi in una attesa angosciosa. Impressionato dalla lucidezza di questa sua percezione, in quel momento, si distrasse: guardò in giro la camera come per far la conoscenza di quegli oggetti che cosí, in un paese lontano a lui ignoto, erano testimoni di quel triste imprevedibile avvenimento della sua vita. Quando il Balla lo richiamò a sé, dicendo: - Ecco - egli chinò subito gli occhi su la ferita scoperta calmo, e non vide altro, non pensò più ad altro, come se fosse venuto lí per un consulto. Esaminò a lungo, attentamente, la ferita. Forse, tentata a tempo la laparatomia, ci sarebbe stata qualche speranza di salvezza. Ma ormai, dopo quattro giorni Silvio Gelli si sollevò; guardò il Balla acutamente. Questi si strinse nelle spalle e, tanto per dire qualcosa indicando certi segni esteriori attorno alla ferita, diede alcune spiegazioni affatto inutili. Il Gelli si chinò di nuovo a osservare; poi guardò la moglie, senza badare allaltro che domandava: - Rifasciamo? Rifasciata e ricoperta, Fulvia schiuse gli occhi, guardò il marito e domandò con un filo di voce: - Muojo? - No, - rispose egli, posandole una mano su la fronte. - Sta tranquilla, sta tranquilla. A domani, dottore. Farò io. Prepari tutto. Il Balla lo guardò perplesso, se intendere come una pietosa bugia quel proponimento e quellordinazione. - Gli strumenti dellospedale? - domandò. - Sí, - rispose il Gelli. - Tutto. - E e farò venire anche, - aggiunse il Balla, cercando gli occhi di lui per fargli un cenno dintelligenza - anche la nostra infermiera, che è il braccio destro del collega Nardoni, eh? - Nardoni? No, non cè bisogno di lui. - No, scusi dico linfermiera, Aurelia. Sta da circa tredici anni, lí, nel nostro ospedaletto. - Ah! bene! - sospirò il Gelli, astratto. - Tredici anni? Proprio tredici anni è vero, Fulvia? Tredici anni - Di che? - fece il Balla. Non capiva. Attese ancora un po, quindi, seccato, scrollò le spalle e andò via. Silvio Gelli sedette accanto al letto. La moribonda allora volse il capo verso di lui; ma i capelli, nel volgersi, la impacciarono. Egli con una mano glieli ravviò e, intenerendosi a quel suo atto, sospirò: - Povera Fulvia! Sí i capelli erano ancora quelli dun tempo, ma quanto, quanto più misero e sparuto le rendevano ora il volto cangiato e che ruga, ora, su quella fronte un giorno cosí altera! Tredici anni! Che abisso! Ella si provò a sporgere una mano dalle coperte e ripeté, più con gli occhi che con le labbra: - Grazie. Egli prese quella mano e la tenne stretta fra le sue. Ma non il contatto delle mani luno e laltra avvertirono in quel punto: gli occhi dovevano prima intendersi tra loro e non potevano ancora poiché non solo lo sguardo, ma tutta laria di lui aveva per Fulvia unespressione nuova, incomprensibile. Cercò egli con gli occhi di rassicurare, di sorreggere quasi, lo sguardo di lei che gli sfuggiva come in un dubbioso attonimento, e aggiunse con la voce: - Sí Fulvia per tutto quello che tu soffristi con me e che hai sofferto dopo, per causa mia fino a questo punto Questo tuo atto disperato ne è una prova Sí, io Sinterruppe; volse il capo verso luscio, che il Balla, andandosene, aveva lasciato aperto. Di là, cera forse qualcuno che poteva sentire; cera stato quel matto che, nel furore della passione, osava dire in faccia a tutti la verità e che aveva creduto di interpretare il sentimento, ondegli era stato spinto ad accorrere al letto della moglie moribonda. Ora egli ripeteva, quasi, le parole di lui. Ma no, no, non era vero: non dal rimorso soltanto era stato spinto a venire; ma da qualchaltra cosa insieme, anzi da qualche altra cosa principalmente: da un bisogno strano. Doveva dirlo - Aspetta. Le lasciò la mano e si recò a richiudere luscio. - Anchio però, sai, Fulvia? ho sofferto tanto anchio: non saprei più dir come come non mi sarei mai aspettato. Subito, fin dal primo giorno. Compresi tutto; e, nello stesso tempo, non compresi più nulla Proprio cosí. La bestialità mia, cinica, senza ragione e senza scopo, o meglio con questo solo scopo: di dimostrarti che io potevo tutto e tu niente Facevo Che facevo? Non mi sono mai divertito! Ma era come una sfida A urtoni, ma coi guanti, è vero? ti sospinsi fin quasi allorlo del precipizio, e ti lasciai lí, esposta senza riparo, senza difesa, aspettando che la vertigine ti cogliesse. E tu, disperata, col tuo orgoglio, accettasti infine la sfida, ti lasciasti cogliere dalla vertigine, e giú nel precipizio! Che vuoto! Con la piccina sola, abbandonata io, inetto io, indegno Ho cercato di colmarlo, comunque, da allora questo vuoto dentro e intorno a me, con le cure per la bambina coi miei studii invano! Dentro di me più profondo intorno a me più vasto, e nero! Ho cercato finanche di soffrire, apposta, per affermare in qualche modo me stesso in questo vuoto Ma no; niente: non soffro non soffro per te, non soffro per me; soffro per la vita che è cosí: tu qua ti uccidi un altro là impazzisce chi crede di ragionare e non conclude nulla Vengo qua; dico: Muore; vuole andarsene in pace; va, va, accorri E il mio sentimento sinfrange contro una realtà che non potevo immaginare. Sí: io non debbo perdonare, debbo essere perdonato. Mi perdoni? Si tolse le mani dalle tempie: aveva come parlato a stesso; si volse verso il letto: ella si era di nuovo assopita con le ciglia un po sollevate, come inorridita di quel che aveva inteso e pareva che ne singultasse ancora dentro, cosí muta, rigida, col capo volto verso di lui. Stette a contemplarla un pezzo, quasi impaurito. Gli parve che lo stiramento delle guance si fosse un po allentato. E, per un momento, rivide precisa in quel volto limmagine chegli per tanti anni aveva serbato di lei. Era bella, era bella ancora! Chi sa fin dove era caduta? Ma la nobiltà dei lineamenti era rimasta intatta; come se il fango non lavesse toccata. O forse ora la morte Si alzò pian piano, per non destarla e in punta di piedi si recò nella stanza attigua, dove la sbiobbina era rimasta sola ad aspettare. - Dorme, - le annunziò sottovoce, mirandola, costernato del mistero che pareva racchiudesse in sé nel silenzio di quella notte orribile, quella creatura che viveva quasi per una atroce beffa della natura. Ella gli sorrise di nuovo, di quel suo sorriso incosciente e disse: - Vado io. CAPITULO TRE Il Gelli si pose a sedere su la stessa sedia, donde quella sera levata, lí presso al tavolino su cui ardeva la candela. Poco dopo, sobbalzò. Luscio, che dava sul corridojo, si schiudeva come da sé, pian piano, nel silenzio. Marco Mauri sporse il capo, con un dito su la bocca per far segno di tacere; e si introdusse, dicendo sottovoce: - Mero nascosto qua, al bujo nel corridojo Sss Ora che siamo noi due soli, zitto zitto, senza fiatare, me ne starò qui. Lei me lo può permettere: nessuno ci vede. Qua noi due soli, zitti zitti, eh? Il Gelli lo guardò sorpreso, accigliato; poi, senza volerlo, sorrise nervosamente a un gesto supplice che quegli con ambo le mani gli rivolgeva; scrollò le spalle e glindicò il canapè lí presso. Il Mauri vi si pose a sedere, tutto contento. Stettero entrambi un lungo tratto in silenzio. Poi il Mauri disse: - Se Lei volesse stendersi qua, a riposare un poco No, è vero? E neanche io. La bestia vorrebbe dormire: la coscienza non glielo permette. Molti anni fa, quando mi morí un figliuolo, dopo nove notti di veglia assidua non sentii pena, sul momento: avevo troppo sonno, e dovetti prima dormire; poi, quando mi destai, il dolore mi assalí. Ma allora la coscienza non mi rimordeva. Ora, quattro notti, sa, che non chiudo occhio; e non ho sonno! Tacque un pezzo, assorto; poi domandò, fissando la fiamma della candela: - Come lo chiamavano gli antichi quel fiume? Ah, sí! Lete il Lete già! Il fiume delloblío Scorre nelle taverne, ora, questo fiume. E io non bevo! Da quattro giorni, sa? niente: neanche un boccone di pane. Acqua, là nella conca della fontana, giú in piazza, come le bestie. Acquaccia amara, renosiccia! puh! ma non mi va niente Un po dacido prussico mandrebbe Mi sento gli occhi, sa come? questi due archi qua delle ciglia, come i due archi di certi ponticelli che accavalciano la rena e i ciottoli dun greto asciutto arido, pieno di grilli Ci ho due grilli maledetti, qua negli orecchi: stridono, stridono, e mi fanno impazzire Parlo bene, eh? Mi par dessere in campagna, quando mesercitavo nelloratoria, sperando desser promosso Pubblico Ministero e imbussolavo i temi e poi mi mettevo a improvvisare ad alta voce, fra gli alberi: Signori della Corte Signori Giurati Parlo, parlo, mi scusi, perché non posso farne a meno Ho una smania, qua nello stomaco Mi metterei a gridare! Si stese, cosí dicendo, bocconi, sul canapè, col mento sul bracciuolo e gli occhi sbarrati. Il Gelli lo guatò e, preso da un senso di paura, si alzò e si diresse verso luscio della camera da letto; guardò dentro; poi si trattenne là, sulla soglia. Il Mauri si rimise a sedere e domandò ansiosamente: - Riposa? Il Gelli accennò di sí col capo. - E dica, non cè più speranza proprio? Nessuna? Se riposa! Me la vuol far vedere? da costà dovè lei un momentino Sí? Balzò in piedi: gli saccostò, rattenendo il fiato, si rizzò su la punta dei piedi e guardò nella camera. La sbiobbina, che sedeva accanto al letto, vide cosí le teste di quei due uomini, luna presso laltra, che guardavano la moribonda. Lo stupore di lei si ripercosse sul Gelli che respinse allora indietro, con un braccio, il Mauri. - A sedere Andate a sedere. - Sissignore Grazie - disse questi, obbedendo. - Eh, muore muore muore Gli occhi gli si arrossarono, e copiose lagrime ripresero a colargli per le guance mentre si sforzava di soffocare i singhiozzi che gli scotevano il petto. Quandebbe pianto, cosí, un pezzo, aprí le braccia, si strinse nelle spalle e fece per parlare; ma, sentendo che la voce gli usciva ancora grossa di pianto, saddentò una mano; strizzò gli occhi; ricacciò indietro violentemente le lagrime. - Ce ne staremo qua, - poi disse, - tutti e due insieme, buoni buoni a vegliarla fino allultimo Come due coccodrilli Poi la accompagneremo fino alla fossa e quindi ciascuno riprenderà la sua via Lei, la riprenderà: lei ha una casa, una gioja la figliuola ignara. I-gna-ra - beata lei! I miei figli, invece, sanno tutto. Ha svelato loro tutto la madre, per istintiva crudeltà. Che bisogno ne aveva? non mi ama, non mi ha mai amato; non sa proprio che farsi di me. Se li è cresciuti lei, là in campagna a modo suo; e non hanno mai avuto per me né rispetto né considerazione. Mi chiamano Pretore; anzi Preto, come la loro madre, si figuri! È in casa il Preto? No, è alla Pretura il Preto Ah, Lei non sa, signore, che cosa voglia dire capitare a venticinque anni in un paesettaccio e marcirvi per quattro, cinque, dieci eterni anni pretore! Se Le dicessi che io sposai per avere in casa un pianoforte? Perché musica io ho studiato; non ho mai studiato legge E ho sposato una donna più vecchia di me che aveva case e campagne e che Ma se si diventa bruti! Dopo quattro o cinque anni, assediati dalle miserie, dalle bassezze umane, non ci resta più addosso neppur una di quelle finzioni con cui la società ci mascherava e scopriamo allora che luomo è porco, per diritto di natura. Scusi, sa! noi, questo diritto, ce lo siamo negato, perché la società ci ha mandato a scuola da piccini, e ci ha insegnato leducazione, per farci soffrire e non farci ingrassare; ma che centra? Luomo bisogna vederlo là, nel suo ambiente naturale, come lho veduto io, tantanni. Che uomini siamo noi? Lei mi compatisce e io la rispetto Che bella cosa! Rise e si stirò a lungo, prima da una parte, poi dallaltra, le due bande della barba; ma infine se le strinse tutte due nel pugno e rimase a pensare, con gli occhi vividi, ilari, parlanti. Il Gelli stette un pezzo a osservarlo, poi gli domandò con voce cupa: - Dove lavete conosciuta? - Io? Flora? A Perugia, - saffrettò a rispondergli il Mauri, scotendosi. - Un mese appena dopo il mio trasferimento colà, nel gabinetto dun mio collega, giudice istruttore. - Era arrestata? - Nossignore. Era venuta per deporre. Stava anche lei a Perugia da poco più dun mese. - Sola? Come? - Malaccompagnata. Con uno che aspetti! un certo Gamba, sissignore che si spacciava per artista per pittore: era invece un miserabile applicatore mosaicista della Fabbrica di di Murano, credo: mandato per restaurare un mosaico di non so più qual chiesa di Perugia. Ciò ciò ciò Un mascalzone, che subriacava tutti i santi giorni, e e la picchiava. Fu trovato morto, una notte, su la strada, con la testa spaccata. Il Gelli si coprí il volto con le mani. - Orrore, eh? - scattò il Mauri, levandosi in piedi. - Mi faccia il piacere: lasci andare! Fin dove era caduta!, è vero? Che orrore! Buffonate, via. Lei minsegna che tutto sta nel togliersi daddosso, una prima volta, sotto gli occhi di tutti, labito che ci ha imposto la società. Si provi Lei, una volta, a rubare cinque lire, e faccia che venga scoperto nellatto di rubare. Me ne saprà dire qualche cosa! Ma Lei non ruba, è vero? Grazie! E quella disgraziata avrebbe forse fatto quello che fece se Lei, suo marito Lasci andare! lasci andare! Eppure, sa? Flora, di Lei, non diceva male, come non diceva male dalcuno; neppure di quel vigliacco che labbandonò, cosí da un giorno allaltro, senza ragione. Lo scusava, anzi; diceva daverlo stancato, oppresso coi suoi continui timori e la sua gelosia. E anche Lei scusava, incolpando invece dogni suo torto le donne, le donne che ella odiava tutte profondamente in se stessa E quando pochi giorni or sono, sono venuto a raggiungerla qua, ha voluto scusare anche me, il mio tradimento, la mia menzogna incolpando se stessa, certi suoi vezzi involontarii, il malvagio istinto, comella lo chiamava, il bisogno, cioè che sentono tutte le donne di piacere finanche al marito della propria sorella Seguitò cosí un pezzo a sparlare, a sparlare. Il Gelli aveva appoggiato le braccia al tavolino, e vi aveva affondato il volto. Sera addormentato? A un tratto, Margherita, la sbiobbina, si presentò su la soglia, spaventata. Il Mauri le fe cenno di non parlare. - Morta? - domandò, senza voce. Quella chinò il capo più volte, e allora il Mauri, in punta di piedi, corse alla camera da letto; ma, alla vista della donna esanime, scoppiò in violenti singhiozzi e si buttò su di lei disperatamente. La sbiobbina saccostò al dormente, per scuoterlo; ma Silvio Gelli levò il capo dalle braccia e le disse, aggrondato, con gli occhi chiusi: - Non dormo, sa. Lo lasci piangere, ormai lo lasci. Novelle per un anno di luigi pirandello LO SPIRITO MALIGNO Carlo Noccia fu da giovane per circa sette anni in Africa, a Bona, commerciante vi soffrí anche la fame nei primi tempi, e soltanto a furia di stenti di rischi e dincredibili fatiche riuscí a metter da parte un gruzzolo modesto. Ritornato in Sicilia, per non apparire ingenuo in mezzo ai commercianti suoi compaesani produttori e sensali dagrumi e di zolfo, gente ladra usa a combattere tra le insidie e con ogni sorta dinganni provò il bisogno di lasciar loro intendere che con quelle stesse arti egli aveva guadagnato colà il suo danaro. Dovette insomma confarsi al modo di pensare di quelli e disonorar le sue fatiche e il frutto di esse per aver pregio e considerazione agli occhi loro. E saggirò, faccente, con laria dun furbo matricolato, in mezzo al traffico rumoroso del piccolo porto di mare tra i grandi depositi di zolfo accatastati su la spiaggia; a bordo dei piroscafi dogni nazione, tra marinai e interpreti e scaricatori e stivatori aspirando con voluttà lodor del catrame e della pece mentre gli occhi gli lacrimavano bruciati dalla polvere dello zolfo diffusa nellaria. Stordito dai gridi dei barcaioli e dei facchini del porto tra un continuo sbaccaneggiar di liti, e i fischi delle sirene e il fumo delle macchine credette sinceramente che la necessità dingannare, i cattivi pensieri venissero dal fermento stesso di quella vita esagitata esalassero dalle bocche delle stive, dallacqua stessa del mare sporca di zolfo e di carbone dal muffido pacciame delle alghe secche su la spiaggia solcata, scavata dal transito incessante dei carri striduli, carichi di minerale; credette sinceramente chegli, senza volere, vivendo lí, respirando in quellaria, avrebbe appreso quellarte in poco tempo; e fu felicissimo quando poté aver la dimostrazione che già gli altri credevano che non avesse più bisogno dapprender altro. Si vide tutta un tratto posto a capo duno dei più grossi depositi di zolfo. Il proprietario, giovanotto ambizioso, che aveva dovuto interrompere gli studi universitarii per la morte improvvisa del padre era affatto ignaro di commercio e attendeva piuttosto a ingraziarsi con servigi e favori gli animi dei suoi compaesani per essere eletto sindaco del Comune. Naturalmente, diventò subito preda dei più furbi speculatori di piazza, e segnatamente di un certo Grao il quale cominciò a irretirlo in una vasta impresa da tentare col nobilissimo scopo di allibertare il commercio dello zolfo dallo sfruttamento delle case estere desportazione che avevano sede nei maggiori centri dellisola; impresa per cui egli, in poco tempo centuplicando le sue ricchezze e diceva poco! avrebbe avuto gloria di salvatore dellindustria zolfifera siciliana e sarebbe stato eletto sindaco subito, senza alcun dubbio. Il Noccia ammirava sopra tutti questo Grao; lo teneva in conto dun oracolo. Forse, a destare in lui tanta ammirazione e cosí cieca fiducia aveva gran parte una figliuola che costui aveva, bellissima, e della quale egli si era innamorato. Il fatto è che quando il Grao gettò in quella vasta impresa il suo principale, e questi domandò a lui suo magazziniere e amministratore, consigli e schiarimenti sui giuochi ora al rialzo ora al ribasso a cui quegli lo esponeva egli, con la massima buona fede gli dette sempre quei consigli e quegli schiarimenti che il Grao di nascosto e senza parere gli aveva suggeriti. Se non che, sempre, alla scadenza degli impegni, il suo principale se aveva giocato al ribasso, sera trovato di fronte a uno spaventoso rialzo, e viceversa; sicché in meno dun anno era stato liquidato. Nessuno volle credere alla buona fede del Noccia. Come mai non sera accorto che il Grao faceva volta per volta di soppiatto il giuoco inverso? Non se nera accorto, perché anche lui credeva a occhi chiusi che quella vasta impresa commerciale se non proprio centuplicato, avrebbe certo accresciuto di molto le ricchezze del suo principale. Al primo, al secondo, al terzo colpo fallito, credette sinceramente alla disperazione del Grao e che nel nuovo giuoco proposto fosse la salvezza e il rifacimento dei danni. Del resto, ad attestar la sua buona fede stava il fatto che alla fine nella rovina del suo principale egli vide anche la sua: perduto il posto e quel che più gli dolse, anche la speranza di far sua la figlia del Grao; e che si sentí come cascar dalle nuvole allorché il Grao gli venne avanti con le braccia aperte per ringraziarlo di quanto aveva fatto. Protestò allora, di fronte al Grao stesso, la sua innocenza e la sua buona fede ma quegli ammiccando furbescamente e battendogli una mano sulla spalla gli fece intendere che lo riteneva, anche per quella protesta, suo degno compare, anzi suo degno genero; e unaltra cosa gli fece intendere: che nessuno lo avrebbe lodato di non essersi approfittato del suo posto e di quel giuoco per arricchire e che anzi sarebbe stato stimato da tutti uno sciocco, un buono a nulla proprio come quel suo principale e degno come questo desser giocato e poi buttato là in un canto con una pedata. Avvenne intanto che per invidia dellagiatezza che gli era venuta da quelle nozze con la figlia del ricchissimo speculatore si vide addosso inaspettatamente lodio feroce di tutti i suoi compaesani. Presero a chiamarlo Giuda e a stimarlo capace dogni infamia di ogni perfidia e ad avvelenargli con questa stima anche lamore per la sposa. Volle dimostrare che non era, non era, perdio, quel che tutti lo stimavano; ma ecco che in tre o quattro occasioni, senza che ne sapesse né il come né il perché dai suoi atti e dalle sue buone intenzioni era saltata fuori allimprovviso la dimostrazione contraria fino al punto che, un giorno, per una inesplicabile intestatura su un conto sbagliato sera visto citare in tribunale per poche centinaja di lire da un suo subalterno colmato di beneficii. Il Noccia cominciò a credere allora allesistenza dun certo spirito maligno nato e nutrito dallodio dallinvidia, dal rancore, dai cattivi pensieri e insomma da tutto il male che ci vogliono i nostri nemici; uno spirito maligno che ci sta sempre attorno agile vigile e pronto a nuocerci, approfittando dei nostri dubbi e della nostra perplessità con spinte e suggerimenti e consigli e insinuazioni che hanno in prima tutta laria della più onesta saggezza del più sennato consiglio, e che poi tutta un tratto si scoprono falsi e insidiosi sicché tutta la nostra condotta appare allimprovviso agli occhi altrui e anche ai nostri stessi sotto una luce sinistra dalla quale non sappiamo più, cosí soprappresi, come sottrarci. Certo era stato questo spirito maligno a fargli sbagliare quel conto. E intanto, ecco qua, anche capace dapprofittarsi di poche centinaja di lire a danno dun poveretto lo avevan creduto i suoi compaesani. E dallora in poi ciascuno sera sentito in diritto di negargli quel che gli doveva sicché per riavere il suo si vedeva ogni volta costretto a intentare una lite. Ora, per una di queste liti, che da un pezzo si trascinava nei tribunali e che forse il Noccia stanco e avvilito, avrebbe volentieri mandato a monte se la rabbia non lo avesse forzato a dimostrare ancora una volta che la giustizia stava dalla sua eccolo in viaggio per Roma a sollecitare di persona il patrocinio del deputato del suo collegio. Aveva già quarantasette anni, e lanimo gli sera profondamente incupito per tutta quella guerra dodio e di invidia. Come una bestia, ferita in una caccia feroce, e ricoverata in una tana non sua egli si guardava ormai davanti e dietro, diffidente e ombroso. I grandi occhi chiari, dacciajo, negli sguardi obliqui, davano in quel suo volto fosco, bruno cotto dal sole nelle lontane arrabbiate spiagge di Sicilia, limpressione dun vuoto strano. E in quel suo volto egli sentiva ora quasi un disagio insolito per certe rughe che di tratto in tratto gli si spianavano ammirando lo splendore della città. Aveva in petto il portafogli gonfio di molte migliaja di lire. Forse, partendo dalla Sicilia, sera proposto di concedersi, se non tutti parecchi di quegli svaghi per lui affatto nuovi, che una città come Roma poteva offrirgli. Ma in quattro giorni, per quel ritegno ombroso, divenuto in lui quasi istintivo non aveva ancora ceduto a nessuna tentazione, e si sentiva stanco, oppresso e inquieto. Aveva preso alloggio nellalbergo della Nuova Roma presso la stazione e faceva ogni volta chilometri e chilometri per andarvisi a rinchiudere per una mezzoretta; ne riusciva poco dopo più smanioso di prima e senza mèta. Cosí gli avvenne, la mattina del quinto giorno, di cacciarsi in un caffeuccio lí nei pressi della stazione, per passarvi un po di tempo. Cerano pochi avventori e molte mosche. Il Noccia ordinò una tazza di birra e stese la mano al tavolino accanto per prendere un giornale che vi stava posato. Ma le mosche lo tormentavano. Per cacciarne una, sfondò il giornale; voleva ripagarlo, ma il padrone non permise; per cacciarne unaltra, per poco non rovesciò la tazza di birra. Smise allora di leggere e, sbuffando, allungò le mani sulla panca imbottita di cuojo; ma subito ne ritrasse una, la destra, che aveva toccato qualche cosa, e si voltò a guardare. Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lí da qualche avventore. Forse era vuota. Se non vuota, che poteva mai contenere? pochi soldi, qualche lira dargento. E il Noccia rimase un pezzo perplesso, se prenderla o farla prendere dal caffettiere perché la restituisse al proprietario, se fosse venuto a cercarla. Guardò il caffettiere dietro il banco. Non gli parve che avesse faccia da restituir la borsetta, se ci fosse dentro qualche cosa. Forse sarebbe stato meglio accertarsene, prima. Allungò cautamente la mano e la prese. Pesava. Laprí un poco; vi intravide una piastra dargento e due monetine da due centesimi. Tornò a guardare il caffettiere e non ebbe alcun dubbio che quella piastra e quelle due monetine sarebbero andate a finire nella ciotola dentro il banco. Che fare? Pensò che il giorno avanti aveva letto nella cronaca dun giornale un nobile esempio da imitare: quello dun fattorino di telegrafo che aveva trovato per istrada un portafogli con più di mille lire, ed era andato a depositarlo in questura. Imitare quel nobile esempio? In questura avrebbero voluto il suo nome e lo avrebbero stampato sui giornali nel dar lannunzio della borsetta trovata. Pensò che nel circolo di compagnia gli sfaccendati del suo paese leggevano i giornali di Roma dallarticolo di fondo allultimo avviso di pubblicità in sesta pagina. Quantunque lo ritenessero capace di approfittarsi anche di poche lire, avrebbero detto sghignazzando che la borsetta lui, laveva consegnata alla questura perché conteneva soltanto una piastra e quattro centesimi. Veramente, darsi per cosí poco tutta quellaria donestà gli parve troppo. Che fare allora? Durando quellesitazione, non stimò prudente tenere ancora la borsetta in mano, alla vista di tutti e se la ficcò nel taschino del panciotto per riflettere con comodo se non gli sarebbe meglio convenuto per non aver tanti impicci, rimetterla al posto dove laveva trovata. Ma forse allora qualche altro avventore senza scrupoli se la sarebbe presa senza pensar due volte; e quel poveretto che laveva smarrita - Oh via, - fece tra sé a questo punto il Noccia. - In fin dei conti, son cinque lire E stava per trarre dal taschino la borsa quando entrò di furia nel caffeuccio e savventò verso il suo tavolino una sudicia vecchia dalla faccia aguzza che soffiava come un biacco, col naso da civetta e il muso irto di grigi peluzzi tirandosi via dagli occhi i capelli lanosi, scarmigliati sotto il decrepito cappellino annodato al mento. - Cè lí la borsetta! la mia borsetta! lho lasciata lí. Cosí investito, il Noccia guardò la grinta della vecchi, e subito concepí il sospetto che, essendosi egli messo in tasca la borsetta quella dovesse ritener per certo che avesse voluto appropriarsela e allora le rivolse un sorriso vano da scemo, e si finse ignaro: - Una borsetta? dove? - E prima si scostò e poi si alzò per farla cercar bene; e quando la vecchia, dopo aver cercato su la panca sotto la panca tra i piedi dei tavolini con irosa smania che lasciava intender chiaramente quel sospetto levò larcigna faccia e gli domandò, squadrandolo biecamente: - Lei non lha trovata? - egli, che pur si struggeva di non poter più ormai cacciarsi due dita in tasca per restituirgliela, ebbe naturalmente per quello stesso struggimento, un fiero scatto e, arrossendo fin nel bianco degli occhi, le rispose: - Siete matta? Il caffettiere e i pochi avventori gli diedero ragione e appena la vecchia piangendo e brontolando se ne fu andata, gli dissero che era una poveraccia da compatire mezzo svanita di cervello e stordita sempre dal caffè e dai liquori che ingozzava, dacché le era morta allospedale lunica figliuola. Il Noccia ora si sentiva su le spine; voleva subito pagare e andar via. Intanto, aveva messo la borsetta della vecchia nello stesso taschino ove teneva la sua. Se nel cavar questa, fosse venuta fuori anche quellaltra? si sentiva tutto il sangue alla testa, e gli occhi gli brillavano come per febbre. Trasse dalla tasca in petto il portafogli gonfio di carte da cento. - Non avrebbe spicci? - gli domandò il caffettiere, meravigliato. Ed egli non trovò la voce per rispondergli; disse di no, col capo. Uno degli avventori si profferse di cambiar lui il biglietto, e il Noccia, lasciando una mancia di cinque lire, uscí dal caffeuccio. Appena fuori, il suo primo pensiero fu quello di buttar via la borsetta in qualche angolo nascosto. Ma quellultima notizia che gli avevano dato della vecchia nel caffè che ella cioè era una poveretta mezzo impazzita per la morte della figliuola, gli fece stimare più che mai indegno quellatto. Pur ammesso che la vecchia avesse avuto il sospetto chegli volesse tenersi la borsetta trovata questo sospetto in fondo non era ingiusto, poiché egli veramente, contro la sua volontà ridendo prima come uno scemo, poi scostandosi e alzandosi per farla cercar lí nel posto aveva agito come se in realtà avesse voluto appropriarsi quella borsetta. E buttandola via, ora, non avrebbe avuto sempre la colpa della sottrazione? Lavrebbe trovata un altro, che non avrebbe sentito lobbligo di restituirla lobbligo che ne aveva lui, lui che conosceva a chi essa apparteneva e glielaveva negata in faccia. No, no: buttarla via sarebbe stato un atto anche più vile di quel che aveva dianzi commesso. Pensò allora che quei pochi avventori del caffeuccio e il caffettiere avevano dovuto accorgersi dal suo portafogli ben fornito chegli era un signore un signore il quale poteva permettersi il lusso doffrire a quella povera vecchia un compenso di dieci o venti lire per la borsetta perduta. Ecco, sí. Avrebbe lasciato al banco venti lire alla presenza di quei testimoni o avrebbe domandato al caffettiere lindirizzo della vecchia per recarsi lui stesso a dargliele. E il Noccia ritornava con questo proposito sui proprii passi, quandecco, lí presso lentrata del caffeuccio, di nuovo la vecchia che tenendosi con ambo le mani i cerfugli lanosi spioventi su gli occhi andava curva e piangente, guardando in terra, ancora in cerca della sua borsetta. Il Noccia la fermò, toccandole lievemente una spalla, trasse dal portafogli due biglietti da dieci lire e tutto commosso per la buona azione che faceva, glieli porse, balbettando che li accettasse per la perdita sofferta. Ma si vide tutta un tratto acciuffato dalla vecchia, la quale, scrollandolo furiosamente, si mise a strillare: - Venti lire? A chi le dai? Ah, ladro! E il resto? Venti lire sole mi dai? Al ladro! al ladro! Accorse gente da tutte le parti, accorsero anche due guardie di questura e al Noccia che dapprima stordito, poi abbrancato da cento braccia aveva preso a divincolarsi inferocito, fu trovata addosso la borsetta nella quale, sissignori, cera la piastra da cinque, ma cerano anche due vecchi marenghi da venti lire e non due monetine da due centesimi come al Noccia era sembrato a prima vista, là, nel caffeuccio. Perciò la vecchia reclamava con tanta rabbia il resto. Ma anche cento lire, anche duecento, anche mille, gliene avrebbe date ora il Noccia. E cavava dalla tasca il portafogli. Se non che, anche quel portafogli, come la borsetta, siamo giusti, poteva ormai credersi rubato. E il Noccia fu trascinato in questura. Ora, è certo che a un ladro non passa per il capo di restituire una parte del suo furto. Ma anche generalmente si crede che neppure a un galantuomo possa passare per il capo di mettersi in tasca una borsetta che non gli appartiene e di negarlo poi in faccia, cosí come il Noccia aveva fatto. Bisognava dunque trattenerlo in arresto e domandare ragguagli in Sicilia sul conto di lui. Non sarebbe stato serio prestar fede alla persecuzione di un certo spirito maligno, di cui quellarrestato farneticava. Novelle per un anno di luigi pirandello ALLA ZAPPA! Il vecchio Siròli da più di un mese sembrava inebetito dalla sciagura che gli era toccata e non riusciva più a prender sonno. Quella notte, allo scroscio violento della pioggia, sera finalmente riscosso e aveva detto alla moglie insonne e oppressa come lui: - Domani, se Dio vuole, romperemo la terra. Ora, dallalba, i tre figliuoli del vecchio, consunti e ingialliti dalla malaria, zappavano in fila con altri due contadini giornanti. A quando a quando, ora luno ora laltro si rizzava sulla vita contraendo il volto per lo spasimo delle reni, e sasciugava gli occhi col grosso fazzoletto di cotone. - Coraggio! - gli dicevano i due giornanti. - Non è caso di morte, alla fine. Ma quello scoteva il capo; poi si sputava su le mani terrose e incallite e si rimetteva a zappare. Dal folto degli alberi sulla costa veniva a quando a quando come un lamento, rabbioso. Il vecchio, ancora valido, attendeva di là alla rimonda e accompagnava cosí, con quel lamento, la sua dura fatica. La campagna, infestata nei mesi estivi dalla malaria, pareva respirasse, ora per la pioggia abbondante della notte, che aveva fatto calar la piena nel burrone. Si sentiva infatti, dopo tanti mesi di siccità, scorrere il Drago con allegro fragore. Da circa quarantanni Siròli teneva a mezzadria queste terre di SantAnna. Da molte stagioni, ormai, lui e la moglie erano riusciti a vincere il male e a rendersene immuni. Se Dio voleva, col volgere degli anni, i tre figliuoli che adesso ne pativano avrebbero acquistato anchessi la immunità. Tre altri figliuoli però, due maschi e una femmina, ne erano morti e morta era anche la moglie del primo figliuolo di cui restava solamente una ragazzetta di cinque anni, la quale forse non avrebbe resistito neppur lei agli assalti del male. - Dio è il padrone, - soleva dire il vecchio, socchiudendo gli occhi. - Se lui la vuole, se la prenda. Ci ha messo qua; qua dobbiamo patire e faticare. Cieco fino a tal punto nella sua fede, si rassegnava costantemente a ogni più dura avversità, accettandola come volere di Dio. Ci voleva soltanto una sciagura come quella che gli era toccata, per accasciarlo e distruggerlo cosí. Pur avendo bisogno di tante braccia per la campagna, aveva voluto far dono a Dio di un figliuolo. Era il sogno di tanti contadini avere un figlio sacerdote; e lui era riuscito ad attuarlo, questo sogno, non per ambizione, ma solo per averne merito davanti a Dio. A forza di risparmii, di privazioni dogni sorta, aveva per tanti anni mantenuto il figlio al seminario della vicina città; poi aveva avuto la consolazione di vederlo ordinato prete e di sentire la prima messa detta da lui. Il ricordo di quella prima messa era rimasto incancellabile nellanima del vecchio perché aveva proprio sentito la presenza di Dio quel giorno, nella chiesa. E gli pareva di vedere ancora il figlio, parato per la solennità con quella splendida pianeta tutta a brusche doro pallido e tremante, muoversi piano piano su la predella dellaltare, davanti al tabernacolo; genuflettersi; congiungere le mani immacolate nel segno della preghiera; aprirle; poi voltarsi, con gli occhi socchiusi verso i fedeli per bisbigliare le parole di rito, e ritornare al messale sul leggío. Non gli era mai parso cosí solenne il mistero della messa. Con lanima quasi alienata dai sensi, lo aveva seguíto e ne aveva tremato, con la gola stretta da unangoscia dolcissima; aveva sentita accanto a sé piangere di tenerezza la moglie, la sua santa vecchia, e sera messo a piangere anche lui, senza volerlo irrefrenabilmente, prosternandosi fino a toccare la terra con la fronte allo squillo della campanella, nellistante supremo dellelevazione. Dallora in poi, egli, di tanto più vecchio, e provato e sperimentato nel mondo sera sentito quasi bambino di fronte al figlio sacerdote Tutta la sua vita trascorsa tra tante miserie e tante fatiche senza una macchia, che valore poteva avere davanti al candore di quel figlio cosí vicino a Dio? E sera messo a parlare di lui come dun santo, ad ascoltarlo a bocca aperta, beato quandegli veniva a trovarlo in campagna dal Collegio degli Oblati, dove per lingegno e per lo zelo era stato nominato precettore. Gli altri figliuoli, destinati alle fatiche della campagna, esposti lí alla morte non avevano invidiato per nulla la sorte di quel loro fratello, serano anzi mostrati orgogliosi di lui, lustro della famiglia. Infermi, serano tante volte confortati col pensiero che cera Giovanni che pregava per loro. La notizia che costui sera macchiato dun turpe delitto su i poveri piccini affidati alle sue cure in quellorfanotrofio era pertanto piombata come un fulmine su la casa campestre del vecchio Siròli. La madre, dapprima, nella sua santità patriarcale non aveva saputo neanche farsi unidea del delitto commesso dal figliuolo: il vecchio marito aveva dovuto spiegarglielo alla meglio; e allora ella ne era rimasta sbalordita, inorridita e pur quasi incredula: - Giovanni? Che mi dici? Il Siròli sera recato in città per avere notizie più precise e con la speranza segreta che si trattasse duna calunnia. Sera presentato a parecchi suoi conoscenti, e tutti, alla sua vista, serano turbati, quasi per ribrezzo; gli avevano risposto duramente, a monosillabi, schivando persino di guardarlo. Aveva voluto andare anche dal Lobruno, chera il padrone della terra chegli teneva a mezzadria. Il Lobruno, uomo intrigante, consigliere comunale, amico di tutti, del vescovo e del prefetto lo aveva accolto malamente, su le furie: - Ben vi sta! ben vi sta! Sacerdote, eh? Da zappaterra a sacerdote. Siete contento, ora? Ecco i frutti della vostra smania di salire a ogni costo, senza la preparazione, senza leducazione necessaria! Poi sera calmato, e aveva promesso che avrebbe fatto di tutto perché lo scandalo fosse soffocato. - Per il decoro dellumanità, intendiamoci! per il rispetto che dobbiamo tutti alla santa religione intendiamoci! Non per quel pezzo di majale, né per voi! E il povero vecchio se nera ritornato in campagna come un cane bastonato; certo ormai che il delitto del figliuolo era vero; che Giovanni, linfame, era fuggito, sparito dalla città, per sottrarsi al furore popolare; e che lui ormai, sotto il peso di tanta ignominia, non avrebbe avuto più pace né il coraggio di alzare gli occhi in faccia a nessuno. Ora, inerpicato su gli alberi, attendeva alla rimonda. Nessuno lí lo vedeva e, lavorando, poteva piangere. Non aveva più versato una lagrima, da quel giorno. Considerava la propria vita intemerata, quella della sua vecchia compagna e non sapeva farsi capace come mai un tal mostro fosse potuto nascere da loro come mai si fosse potuto ingannare per tanti anni, fino a crederlo un santo. E sera inteso di farne un dono a Dio! e per lui, per lui aveva sacrificato gli altri figliuoli, buoni, mansueti, divoti; gli altri figliuoli che ora zappavano di là, poveri innocenti non ben rimessi ancora dalle ultime febbri. Ah, Dio, cosí laidamente offeso da colui, non avrebbe mai, mai perdonato. La maledizione di Dio sarebbe stata sempre su la sua casa. La giustizia degli uomini si sarebbe impadronita di quel miserabile scovandolo alla fine dal nascondiglio overa andato a cacciare la sua vergogna; e lui e la moglie sarebbero morti dallonta di saperlo in galera. A un tratto, al vecchio, assorto in queste amare riflessioni, giunse la voce duno dei figliuoli: di Càrmine, chera il maggiore. - O pa! Venite! È arrivato! Il Siròli ebbe un sussulto saggrappò al ramo dellalbero su cui si teneva in equilibrio e si mise a tremar tutto! Giovanni? Arrivato? E che voleva da lui? E come aveva potuto rimetter piede nella casa di suo padre? alzar gli occhi in faccia alla madre? - Va! - gridò in risposta, furente, squassando il ramo dellalbero, - corri a dirgli che se ne vada subito! Non lo voglio in casa, non lo voglio! Carmine guardò negli occhi gli altri fratelli per prender consiglio poi si mosse verso la casa campestre, facendo segno alla nipotina orfana che aveva recato tutta esultante la notizia dellarrivo dello zio prete, di precederlo. Nella corte, Càrmine trovò un campiere del Lobruno seduto sul muretto accanto alla porta. Evidentemente il prete era arrivato con lui. - Tuo padre? - domandò il campiere a Càrmine, sollevando il capo e un virgulto che teneva in mano e col quale aspettando, era stato a percuotere un piccolo sterpo cresciuto lí tra i ciottoli della corte. - Non vuol vederlo, - rispose Càrmine, - né lo vuole in casa. Sono venuto a dirglielo. - Aspetta, - rispose il campiere. - Torna prima da tuo padre e digli che ho da parlargli a nome del padrone. Càrmine aprí le braccia e tornò indietro. Il campiere allora chiamò a sé la piccina che guardava con tanto docchi, non sapendo che pensare di tutto quel mistero come mai non fosse festa per tutti larrivo dello zio prete se la prese tra le gambe e borbottò con un tristo sorriso sotto i bafffi: - Tu sta qua, carina, non entrare. Sei piccina anche tu, e non si sa mai! Poco dopo Càrmine ritornò, seguito dai due fratelli. - Adesso viene, - annunziò al campiere; ed entrò coi fratelli nellampia stanza terrena, umida e affumicata. In un lato, era la mangiatoja per le bestie: un asino vi tritava pazientemente la sua razione di paglia. Nel lato opposto, era un gran letto dai trespoli di ferro non bene in equilibrio su lacciottolato della stanza in pendío: vi si buttavano a dormire i tre fratelli non mai tutti insieme, giacché ora luno ora laltro passava la notte allaperto, di guardia. Il resto della stanza era ingombro di attrezzi rurali. Una scaletta di legno conduceva alla camera a solajo, dove dormivano i due vecchi e lorfana. Giovanni, seduto sulle tavole del letto, stava col busto ripiegato sulle materasse abballinate e con la testa affondata tra le braccia. La vecchia madre teneva gli occhi fissi su lui e piangeva, piangeva senza fine, in silenzio come se tutto il cuore, tutta la vita che le restava volesse sciogliere e disfare in quelle lagrime. Sentendo entrare gente, il prete alzò il capo e lanciò una occhiata bieca, poi raffondò la testa tra le braccia. I tre fratelli glintravidero cosí il volto cangiato pallido tra la barba ispidamente cresciuta: lo mirarono un pezzo con un senso di ribrezzo e di pietà insieme gli videro la tonaca qua e là strappata; poi, abbassando gli occhi, notarono che gli mancava la fibbia dargento a una scarpa. La vecchia madre, vedendo gli altri tre figliuoli, ruppe in singhiozzi e si coprí il volto con le mani. - Ma, zitta, ma! - le disse Càrmine, con voce grossa; e sedette su la cassapanca presso il letto, insieme con gli altri fratelli, in attesa del padre, taciturni. Avevano tutte tre la faccia gialla, tutte tre con le berrette a calza, nere ripiegate sul capo, e tutte tre, sedendo in fila, avevano preso lo stesso atteggiamento. Finalmente, il vecchio comparve nella corte, curvo, con le mani dietro le reni, guardando a terra. Portava in capo anche lui una berretta simile a quella dei figliuoli, ma inverdita e sforacchiata. Aveva i capelli cresciuti e la barba non più rifatta da un mese. - Siròli, allegro! - esclamò il campiere del Lobruno, scostando la bambina e alzandosi per venire incontro al vecchio. - Allegro, vi dico! Tutto accomodato. Il vecchio Siròli fisse gli occhi, ancora vivi e come induriti nello spasimo negli occhi del campiere, senza dir nulla, come se non avesse inteso o compreso. Quegli allora, chera un omaccione gagliardo, dal torace enorme, dal volto sanguigno, gli posò una mano su la spalla con aria di protezione spavalda e un po canzonatoria, e ripeté: - Tutto accomodato: sanato, sanato, sarebbe meglio dire! - E rise sguajatamente; poi, riprendendosi: - Quando si ha la fortuna daver padroni che ci vogliono bene per la nostra devozione e per la nostra onestà certe sciocchezzole, via, si riparano. Cose da piccini, in fin dei conti, mi spiego? Senza conseguenze. Io però non ho voluto che questa innocente entrasse là: ho fatto bene? Il vecchio si contenne: fremeva. - Che avete da dirmi, insomma? - gli domandò. Il campiere gli tolse la mano dalla spalla, se la recò insieme con laltra dietro la schiena sporse il torace, alzò il capo per guardare il vecchio dallalto e sbuffò: - Eccomi qua. Il padrone, prima di tutto, per rispetto allabito che indossa indegnamente vostro figlio, poi anche per carità di voi tanto ha fatto, tanto ha detto, che è riuscito a indurre i parenti di quei poveri piccini, a desistere dalla querela già sporta. La perizia medica risulta favorevole. Ora vostro figlio partirà per Acireale. Il vecchio Siròli, che aveva ascoltato fin qui guardando in terra, levò il capo: - Per Acireale? - Gnorsí. Il nostro vescovo sè messo daccordo col vescovo di là. - Daccordo? - domandò nuovamente il vecchio. - Daccordo, su che? - Su su la frittata, perdio, non capite? - esclamò quegli spazientito. - Chiudono gli occhi, insomma, e non se ne parla più. Il vecchio strinse le pugna, impallidí, mormorò: - Questo fa il vescovo? - Questo e più, - rispose il campiere. - Vostro figlio starà un anno o due ad Acireale, in espiazione, finché qua non si parlerà più del fatto. Poi ritornerà e riavrà la messa, non dubitate. - Lui! - gridò allora il Siròli, accennando con la mano verso casa. - Lui, toccare ancora con quelle mani sporcate lostia consacrata? Il campiere scosse allegramente le spalle. - Se Monsignore perdona - Monsignore; ma io no! - rispose pronto il vecchio indignato, percotendosi il petto cavo con la mano deforme, spalmata. - Venite a vedere! Entrò nella stanza terrena, corse al letto su cui il prete stava buttato nella stessa positura lo afferrò per un braccio e lo tirò su con uno strappo violento: - Va sú porco! Spogliati! Il prete, in mezzo alla stanza, con la tonaca tutta rabbuffata su le terga i fusoli delle gambe scoperti, si nascose il volto tra le braccia alzate. I tre fratelli e la madre, rimasti seduti, guardavano costernati ora Giovanni, ora il padre, che non avevano mai visto cosí. Il campiere assisteva alla scena dalla soglia. - Va sú e spogliati! - ripeté il vecchio. E, cosí dicendo, lo cacciò a spintoni su per la scaletta di legno. Poi si voltò alla moglie che singhiozzava forte e le impose di star zitta. La vecchia, dun tratto, soffocò i singhiozzi, chinando più volte il capo in segno dobbedienza. Era la prima volta, quella, che il marito le parlava cosí, a voce alta. Il campiere, dalla soglia, urtato, scrollò le spalle, e borbottò: - Ma perché, vecchio stolido, se tutto è accomodato? - Voi silenzio! - gridò il vecchio, movendogli incontro. - Andrete a riferire a Monsignore. Salí lentamente la scaletta di legno. Giovanni, lassú, sera tolta la tonaca ed era rimasto in maniche di camicia col panciotto e i calzoni corti seduto presso il letto del padre. Subito si nascose il volto con le mani. Il vecchio stette a guardarlo un tratto; poi gli ordinò: - Strappati cotesta fibbia dalla scarpa! Quello si chinò per obbedire. Il padre allora gli sappressò, gli vide la calotta ancora in capo, gliela strappò insieme con un ciuffetto di capelli. Giovanni balzò in piedi, inferocito. Ma il vecchio, alzando terribilmente una mano, glindicò la scala: - Giú! Aspetta. Lí cè una zappa. E ti faccio grazia perché neanche di questo saresti più degno. Zappano i tuo fratelli e tu non puoi stare accanto a loro. Anche la tua fatica sarà maledetta da Dio! Rimasto solo, prese la tonaca, la spazzolò, la ripiegò diligentemente, la baciò; raccattò da terra la fibbia dargento e la baciò; la calotta e la baciò; poi si recò ad aprire una vecchia e lunga cassapanca dabete che pareva una bara doverano religiosamente conservati gli abiti dei tre figliuoli morti e, facendovi sú con la mano il segno della croce, vi conservò anche questi altri; del figlio sacerdote morto. Richiuse la cassapanca, vi si pose a sedere, nascose il volto tra le mani, e scoppiò in un pianto dirotto. Novelle per un anno di luigi pirandello UNA VOCE Pochi giorni prima che morisse, la marchesa Borghi aveva voluto consultare più per scrupolo di coscienza che per altro, anche il dottor Giunio Falci, per il proprio figlio Silvio, cieco da circa un anno. Lo aveva fatto visitare dai più illustri oculisti dItalia e dellestero e tutti le avevano detto che era afflitto dun glaucoma, irrimediabile. Il dottor Giunio Falci aveva vinto da poco, per concorso, il posto di direttore della clinica oftalmica; ma sia per la sua aria stanca e sempre astratta, sia per la figura sgraziata, per quel suo modo di camminare tutto rilassato e dinoccolato con la grossa testa precocemente calva, buttata indietro, non riusciva a cattivarsi né la simpatia né la confidenza dalcuno. Egli lo sapeva e pareva ne godesse. Rivolgeva agli scolari, ai clienti domande curiose, penetranti, che aggelavano e sconcertavano; e troppo chiaramente lasciava intendere il concetto che sera formato della vita cosí nudo di tutte quelle intime e quasi necessarie ipocrisie, di quelle spontanee inevitabili illusioni che ciascuno, senza volerlo, si crea e si compone per un bisogno istintivo quasi di pudor sociale, che la sua compagnia diveniva a lungo andare insopportabile. Invitato dalla marchesa Borghi, aveva esaminato a lungo, attentamente, gli occhi del giovine senza prestare ascolto, almeno in apparenza a tutto ciò che la marchesa intanto gli diceva intorno alla malattia, ai giudizi degli altri medici, alle varie cure tentate. Glaucoma? No. Non aveva creduto di riscontrare in quegli occhi i segni caratteristici di questa malattia il colore azzurrognolo o verdiccio dellopacità, ecc. ecc. gli era parso piuttosto che si trattasse di una rara e strana manifestazione di quel male che comunemente suol chiamarsi cateratta. Ma non aveva voluto manifestare cosí in prima alla madre il suo dubbio, per non farle nascere di improvviso fossanche una tenue speranza. Dissimulando il vivissimo interesse che quel caso strano gli destava le aveva invece manifestato il desiderio di tornare a visitar linfermo fra qualche mese. Era infatti ritornato; ma, insolitamente, per quella via nuova, sempre deserta, in fondo ai Prati di Castello dove sorgeva il villino della marchesa Borghi aveva trovato una frotta di curiosi davanti al cancello aperto. La marchesa Borghi era morta dimprovviso, durante la notte. Che fare? Tornarsene indietro? Aveva pensato che, se nella prima visita avesse manifestato il dubbio che il male di quel giovane non fosse, a suo modo di vedere un vero e proprio glaucoma, forse quella povera madre non sarebbe morta con la disperazione di lasciare il figlio irrimediabilmente cieco. Ebbene, se non gli era più dato di consolare con questa speranza la madre non avrebbe potuto almeno cercare con essa un gran conforto al povero superstite cosí tremendamente colpito da quella nuova, improvvisa sciagura? Ed era salito al villino. Dopo una lunga attesa, fra il trambusto che vi regnava, gli si era presentata una giovine vestita di nero bionda, dallaria rigida, anzi severa: la dama di compagnia della defunta marchesa. Il dottor Falci le aveva esposto il perché di quella visita, che sarebbe stata altrimenti importuna. A un certo punto, con una lieve meraviglia che tradiva la diffidenza quella gli aveva domandato: - Ma vanno dunque soggetti anche i giovani alla cateratta? Il Falci laveva guardata un tratto negli occhi, poi, con un sorriso ironico percettibile più nello sguardo che sulle labbra, le aveva risposto: - E perché no? Moralmente, sempre, signorina: quando sinnamorano. Ma anche fisicamente, pur troppo. La signorina, irrigidendosi di più, aveva allora troncato il discorso, dicendo che nelle condizioni in cui il marchese si trovava in quel momento, non era proprio possibile parlargli di nulla; ma che, quando si fosse un po quietato, ella gli avrebbe detto di quella visita e certo egli lo avrebbe fatto chiamare. Erano trascorsi più di tre mesi: il dottor Giunio Falci non era stato richiamato. Veramente, la prima visita aveva lasciato alla marchesa defunta una pessima impressione del dottore. La signorina Lydia Venturi, rimasta come governante e lettrice del giovane marchese, lo ricordava bene. Per istintivo malanimo contro quellantipaticissimo dottore non considerava, intanto se per avventura non sarebbe stata diversa quella impressione della marchesa ove il Falci fin da principio le avesse fatto sperare non improbabile la guarigione del figlio. Per conto suo, stimò da ciarlatano e peggio la seconda visita quel venire proprio nel giorno che la marchesa era morta a manifestare un dubbio, ad accendere una speranza di quella sorta. Tanto più che il giovane marchese pareva ormai rassegnato alla sciagura. Mortagli cosí dun tratto la madre, oltre al bujo della sua cecità, un altro bujo sera sentito addensare più dentro che attorno terribile, di fronte al quale, è vero, tutti gli uomini sono ciechi. Ma da questo bujo, chi abbia gli occhi sani può almeno distrarsi con la vista delle cose intorno: egli no: cieco per la vita cieco ora anche per la morte. E in questaltro bujo, più freddo e più tenebroso, sua madre era scomparsa, silenziosamente, lasciandolo solo, in un vuoto orrendo. A un tratto - non sapeva bene da chi - una voce duna dolcezza infinita era venuta a lui, come una luce soavissima. E a questa voce tutta lanima sua, sperduta in quel vuoto orrendo, sera aggrappata. Non era altro che una voce per lui la signorina Lydia. Ma era pur colei che più di tutti, negli ultimi mesi, era stata vicina a sua madre. E sua madre - egli lo ricordava - parlandogli di lei, gli aveva detto chera buona e attenta, di squisite maniere, colta, intelligente; e tale egli ora la sperimentava nelle cure che aveva per lui, nei conforti che gli dava. Lydia, fin dai primi giorni, aveva sospettato che la marchesa Borghi prendendola al suo servizio, non avrebbe veduto male, nel suo egoismo materno che il figlio infelice si fosse in qualche modo consolato con lei: se nera acerbamente offesa e aveva costretto la sua naturale dolcezza a irrigidirsi in un contegno addirittura severo. Ma dopo la sciagura, quandegli, tra il pianto disperato, le aveva preso una mano e vi aveva appoggiato il bel volto pallido gemendo: Non mi lasci! non mi lasci!, sera sentita vincere dalla compassione dalla tenerezza, e sera dedicata a lui, senza più sospetto. Presto, con la timida ma ostinata e accorante curiosità dei ciechi, egli sera messo a torturarla. Voleva vederla nel suo bujo; voleva che la voce di lei diventasse immagine dentro di sé. Furono dapprima domande vaghe, brevi. Egli volle dirle come se la immaginava, sentendola leggere o parlare. - Bionda, è vero? - Sí. Bionda era; ma i capelli, alquanto ruvidi e non molti, contrastavano stranamente col colore un po torbido della pelle. Come dirglielo? E perché? - E gli occhi, ceruli? - Sí. Ceruli; ma cupi, dolenti, troppo affossati sotto la fronte grave, triste, prominente. Come dirglielo? E perché? Bella non era, di volto; ma di corpo elegantissima. Belle veramente belle, aveva le mani e la voce. La voce, segnatamente. Duna ineffabile soavità, in contrasto con laria cupa, altera e dolente del volto. Ella sapeva comegli, per la malía di questa voce e attraverso alle timide risposte che riceveva alle sue domande insistenti, la vedeva; e si sforzava davanti allo specchio di somigliare a quellimmagine fittizia di lei, si sforzava di vedersi comegli nel suo bujo la vedeva. E la sua voce, ormai, per lei stessa non usciva più dalle sue proprie labbra, ma da quelle chegli le immaginava; e, se rideva, aveva subito limpressione di non aver riso lei ma di aver piuttosto imitato un sorriso non suo, il sorriso di quellaltra se stessa che viveva in lui. Tutto ciò le cagionava come un sordo tormento, la sconvolgeva: le pareva di non esser più lei di mancare man mano a se medesima, per la pietà che quel giovane le ispirava. Pietà soltanto? No: era anche amore, adesso. Non sapeva più ritrarre la mano dalla mano di lui, scostare il volto dal volto di lui, se egli la attirava troppo a sé. - No: cosí, no cosí, no Si dové presto, ormai, venire a una deliberazione che alla signorina Lydia costò una lunga lotta con se stessa Il giovane marchese non aveva parenti era padrone di sé e dunque di fare quel che gli pareva e piaceva. Ma non avrebbe detto la gente che ella approfittava della sciagura di lui per farsi sposare, per diventar marchesa e ricca? Oh sí, certamente, questo e altro avrebbe detto. Ma tuttavia, come rimanere più oltre in quella casa, se non a questo patto? E non sarebbe stata una crudeltà abbandonare quel cieco, privarlo delle sue cure amorose, per paura dellaltrui malignità? Era, senza dubbio, per lei una gran fortuna; ma sentiva, in coscienza, di meritarsela, perché ella lo amava; anzi, per lei la maggior fortuna era questa, di poterlo amare apertamente, di potersi dir sua tutta e per sempre, di potersi consacrare a lui unicamente, anima e corpo. Egli non si vedeva: non vedeva altro entro di sé che la propria infelicità; ma era pur bello, tanto! e delicato come una fanciulla; e lei, guardandolo, beandosene, senza che egli se naccorgesse, poteva pensare: Ecco, sei tutto mio, perché non ti vedi e non ti sai; perché lanima tua è come prigioniera della tua sventura e ha bisogno di me per vedere, per sentire. Ma non bisognava prima, condiscendendo alla voglia di lui, confessargli chella non era comegli se la immaginava? Non sarebbe stato il tacere un inganno da parte sua? Sí, un inganno. Ma egli era pur cieco, e per lui, dunque poteva bastare un cuore, come quello di lei, devoto e ardente, e lillusione della bellezza. Brutta, del resto, non era. E poi una bella, veramente bella, forse, chi sa! avrebbe potuto ingannarlo ben altrimenti, approfittando della sciagura di lui se veramente egli, più che dun bel volto che non avrebbe mai potuto vedere, aveva bisogno dun cuore innamorato. Dopo alcuni giorni di angosciosa perplessità, le nozze furono stabilite. Si sarebbero fatte senzalcuna pompa, presto, appena spirato il sesto mese di lutto per la madre. Ella aveva dunque davanti a sé circa un mese e mezzo di tempo per preparar loccorrente alla meglio. Furono giorni dintensa felicità: le ore volavano fra le lietissime affrettate cure del nido e le carezze, da cui ella si scioglieva un po ebbra con dolce violenza, per salvare da quella libertà che la convivenza dava al loro amore qualche gioja, la più forte, per il giorno delle nozze. Ci mancava ormai poco più duna settimana, quando a Lydia fu annunziata improvvisamente una visita del dottor Giunio Falci. Di primo impeto, fu per rispondere: - Non sono in casa! Ma il cieco, che aveva udito parlar sottovoce, domandò: - Chi è? - Il dottor Falci, - ripeté il servo. - Sai? - disse Lydia, - quel medico che la tua povera mamma fece chiamare pochi giorni prima della disgrazia. - Ah, sí! - esclamò il Borghi, sovvenendosi. - Mi osservò a lungo a lungo, ricordo bene, e disse che voleva ritornare per - Aspetta, - lo interruppe subito Lydia, agitatissima. - Vado a sentire. Il dottor Giunio Falci stava in piedi in mezzo al salotto, con la grossa testa calva rovesciata indietro gli occhi socchiusi, e si stirava distrattamente con una mano la barbetta ispida sul mento. - Saccomodi, dottore, - disse la signorina Lydia, entrata senza chegli se naccorgesse. Il Falci si scosse, sinchinò e prese a dire: - Mi scuserà, se Ma ella, turbata eccitata, volle premettere: - Lei finora veramente non era stato chiamato perché - Anche questaltra mia visita è forse inopportuna, - disse il Falci, col lieve sorriso sarcastico su le labbra. - Ma lei mi perdonerà, signorina. - No perché? anzi - fece Lydia arrossendo. - Lei non sa, - riprese il Falci - linteresse che a un poveruomo che si occupa di scienza possono destare certi casi di malattia Ma io voglio dirle la verità signorina: mi ero dimenticato di questo caso, quantunque a parer mio molto raro e strano. Ieri, però, chiacchierando del più e del meno con alcuni amici, ho saputo del prossimo matrimonio del marchese Borghi con lei, signorina; è vero? Lydia impallidí e affermò, alteramente, col capo. - Permetta chio me ne congratuli, - soggiunse il Falci. - Ma guardi, allora, tutta un tratto, mi sono ricordato. Mi sono ricordato della diagnosi di glaucoma fatta da tanti illustri miei colleghi, se non minganno. Diagnosi spiegabilissima, in principio, non creda. Io sono sicuro, in fatti, che se la signora marchesa avesse fatto visitare il figliuolo da questi miei colleghi nel tempo che lo visitai io anchessi avrebbero detto facilmente che di glaucoma vero e proprio non era più il caso di parlare. Basta. Mi sono ricordato anche della mia seconda visita disgraziatissima e ho pensato che lei, signorina dapprima nello scompiglio cagionato dallimprovvisa morte della marchesa poi nella gioja di questo avvenimento, si era di certo dimenticata, è vero? dimenticata - No! - negò con durezza Lydia a questo punto ribellandosi alla tortura che il lungo discorso avvelenato del dottore le infliggeva. - Ah, no? - fece il Falci. - No, - ripeté ella con accigliata fermezza. - Io ho ricordato piuttosto la poca, per non dir nessuna fiducia, scusi che ebbe la marchesa, anche dopo la sua visita, su la guarigione del figlio. - Ma io non dissi alla marchesa, - ribatté pronto il Falci, - che la malattia del figlio a mio modo di vedere - È vero, lei lo disse a me, - troncò Lydia di nuovo. - Ma anchio, come la marchesa - Poca, anzi, nessuna fiducia, è vero? Non importa, - interruppe a sua volta il Falci. - Ma lei non riferí intanto, al signor marchese la mia venuta e la ragione - Sul momento, no. - E poi? - Neppure. Perché Il dottor Falci alzò una mano: - Comprendo. Nato lamore Ma lei, signorina, mi perdoni. Si dice, è vero, che lamore è cieco; lei però lo desidera cieco proprio fino a questo punto, lamore del signor marchese? Cieco anche materialmente? Lydia sentí che contro la sicura freddezza mordace di quelluomo non bastava il contegno altero in cui man mano, per difendere la sua dignità da un sospetto odioso, sinteriva vieppiù. Tuttavia si sforzò di contenersi ancora e domandò con apparente calma: - Lei insiste nel ritenere che il marchese possa con lajuto di lei, riacquistare la vista? - Piano, signorina, - rispose il Falci, alzando unaltra volta la mano. - Non sono, come il Signor Iddio, onnipossente. Ho esaminato una volta sola gli occhi del signor marchese, e mè parso di dovere escludere assolutamente che si tratti di glaucoma. Ecco: questo, che può essere un dubbio, che può essere una speranza, mi pare che dovrebbe bastarle se veramente, comio credo, le sta a cuore il bene del suo fidanzato. - E se il dubbio, - saffrettò a replicare Lydia, con aria di sfida - dopo la sua visita non potesse più sussistere se la speranza restasse delusa? Non avrà lei inutilmente crudelmente, ora, turbata unanima che si è già rassegnata? - No, signorina - rispose con dura e seria calma il Falci. - Tanto vero, chio ho stimato mio dovere, di medico, venire senza invito. Perché qua, lo sappia, io credo di trovarmi non solo di fronte a un caso di malattia, ma anche di fronte a un caso di coscienza, più grave. - Lei sospetta - si provò a interromperlo Lydia; ma il Falci non le diede tempo di proseguire. - Lei stessa, - seguitò, - ha detto or ora di aver taciuto al marchese la mia venuta, con una scusa chio non posso accettare non perché moffenda, ma perché la fiducia o la sfiducia verso me non doveva esser sua, se mai, ma del marchese. Guardi, signorina: sarà anche puntiglio da parte mia, non nego; le dico anzi che io non prenderò nulla dal marchese, se egli verrà nella mia clinica dove avrà tutte le cure e lajuto che la scienza può prestargli, disinteressatamente. Dopo questa dichiarazione, sarà troppo chiederle che ella annunzii al signor marchese la mia visita Lydia si levò in piedi. - Aspetti, - disse allora il Falci, levandosi anche lui e riprendendo la sua aria consueta. - La avverto chio non dirò affatto al marchese dessere venuto quella volta. Dirò anzi, se vuole, che lei, premurosamente, mi ha fatto chiamare, prima delle nozze. Lydia lo guardò fieramente negli occhi. - Lei dirà la verità. Anzi, la dirò io. - Di non aver creduto in me? - Precisamente. Il Falci si strinse nelle spalle, sorrise. - Potrebbe nuocerle. E io non vorrei. Se lei anzi volesse rimandar la visita a dopo le nozze, guardi, io sarei anche disposto a ritornare. - No, - fece, più col gesto che con la voce, Lydia, soffocata dallorgasmo avvampata in volto dallonta che quellapparente generosità del medico le cagionava; e con la mano gli fe cenno di passare. Silvio Borghi attendeva impaziente nella sua camera. - Ecco qua il dottor Falci, Silvio - disse Lydia, entrando convulsa. - Abbiamo chiarito di là un equivoco. Tu ricordi che il dottore, nella sua prima visita, disse che voleva ritornare, è vero? - Sí, - rispose il Borghi. - Ricordo benissimo, dottore! - Non sai ancora, - riprese Lydia - chegli difatti ritornò, la stessa mattina che avvenne la disgrazia di tua madre. E parlò con me e mi disse di ritenere che il tuo male non fosse propriamente quello che tanti altri medici avevano dichiarato; e non improbabile perciò, secondo lui, la tua guarigione. Io non te ne dissi nulla. - Perché la signorina, badi, - saffrettò a soggiungere il dottor Falci, - trattandosi dun dubbio espresso da me in quel momento in termini molto vaghi, lo considerò piuttosto come un conforto chio volessi apprestare, e non vi diede molto peso. - Questo è ciò che ho detto io, non quel che pensa lei, - rispose Lydia, pronta e fiera. - Il dottor Falci, Silvio, ha sospettato ciò che, del resto, è vero, chio cioè non ti dissi nulla della sua seconda visita; ed è voluto venir lui spontaneamente, prima delle nozze, per prestarti le sue cure, senzalcun compenso. Ora puoi credere con lui, Silvio, chio volessi lasciarti cieco, per farmi sposare da te. - Che dici, Lydia? - scattò il cieco. - Ma sí, - riprese ella subito, con uno strano riso. - E può esser vero anche questo, perché, difatti, a questo solo patto io potrei diventare la tua - Che dici? - ripeté il Borghi, interrompendola. - Te ne accorgerai, Silvio, se il dottor Falci riuscirà a ridarti la vista. Io vi lascio. - Lydia! Lydia! - chiamò il Borghi. Ma ella era già uscita, tirando luscio a sé con violenza. Andò a buttarsi sul letto, morse rabbiosamente il guanciale e ruppe dapprima in singhiozzi irrefrenabili. Ceduta la prima furia del pianto, rimase attonita e come raccapricciata di fronte alla propria coscienza. Le parve che tutto ciò che il medico le aveva detto, con quel suo fare freddo e mordace da molto tempo lei lo avesse detto a se stessa, o meglio, che qualcuno in lei lo avesse detto; e lei aveva finto di non udire. Sí, sempre, sempre si era ricordata del dottor Falci, e ogni qual volta limmagine di lui le si era affacciata alla mente come il fantasma dun rimorso, ella laveva respinta con una ingiuria: Ciarlatano!. Perché - come negarlo più, ormai? - ella voleva, voleva proprio che il suo Silvio rimanesse cieco. La cecità di lui era la condizione imprescindibile del suo amore. Che se egli, domani, avesse riacquistato la vista, bello comera, giovane, ricco, signore, perché avrebbe sposato lei? Per gratitudine? Per pietà? Ah, non per altro! E dunque, no, no! Seppure egli avesse voluto; lei, no; come avrebbe potuto accettare, lei che lo amava e non lo voleva per altro? lei, che nella sventura di lui vedeva la ragione del suo amore e quasi la scusa, di fronte alla malignità altrui? E si può dunque transigere cosí, inavvertitamente, con la propria coscienza, fino a commettere un delitto? fino a fondar la propria felicità su la sciagura di un altro? Ella, sí, veramente, non aveva allora creduto che colui, quel suo nemico, potesse fare il miracolo di ridar la vista al suo Silvio; non lo credeva neanche adesso; ma perché aveva taciuto? proprio perché non aveva creduto di prestar fiducia a quel medico; o non piuttosto perché il dubbio che il medico aveva espresso e che sarebbe stato per Silvio come una luce di speranza sarebbe stato invece per lei la morte, la morte del suo amore, se poi si fosse affermato? Per ora ella poteva credere che il suo amore sarebbe bastato a compensar quel cieco della vista perduta; credere che, se pure egli, per un miracolo, avesse ora riacquistato la vista, né questo bene sommo né tutti i piaceri che avrebbe potuto pagarsi con la sua ricchezza né lamore dalcunaltra donna, avrebbero potuto compensarlo della perdita dellamore di lei. Ma queste erano ragioni per sé, non per lui. Se ella fosse andata a dirgli: Silvio, tu devi scegliere fra il bene della vista e il mio amore, E perché tu vuoi lasciarmi cieco? , avrebbe egli certamente risposto. Ma perché cosí soltanto, cioè a patto della sciagura di lui, era possibile la sua felicità. Si levò in piedi improvvisamente, come per un subito richiamo. Durava ancora la visita, di là? Che diceva il medico? Che pensava egli? Ebbe la tentazione di andare in punta di piedi a origliare dietro quelluscio chella stessa aveva chiuso; ma si trattenne. Ecco: dietro luscio era rimasta. Lei stessa, con le sue mani, se lera chiuso, per sempre. Ma poteva forse accettare le velenose profferte di colui? Era arrivato finanche a proporle di rimandare la visita a dopo le nozze. - Se ella avesse accettato - No! No! Si strinse tutta in sé, dal ribrezzo, dalla nausea. Che mercato infame sarebbe stato! il più laido degli inganni! E poi? Disprezzo, e non più amore Sentí schiudere luscio; ebbe un sussulto; corse istintivamente al corridojo per cui il Falci doveva passare. - Ho rimediato, signorina, alla sua soverchia franchezza, - dissegli freddamente. - Io mi sono raffermato nella mia diagnosi. Il marchese verrà domattina nella mia clinica. Vada, vada intanto da lui che la aspetta. A rivederla. Come annientata, vuota, lo seguí con gli occhi fino alluscio, in fondo al corridojo; poi udí la voce di Silvio che la chiamava, di là: si sentí tutta rimescolare, ebbe come una vertigine; fu per cadere; si recò le mani al volto, per frenar le lagrime; accorse. Egli la attendeva, seduto, con le braccia aperte; la strinse, forte, forte a sé, gridando la sua felicità e che per lei soltanto voleva riacquistar la vista per vedere la sua cara, la sua bella, la sua dolce sposa. - Piangi? Perché? Ma piango anchio, vedi? Ah che gioja! Ti vedrò ti vedrò! Io vedrò! Era ogni parola per lei una morte; tanto che egli, pur nella gioia, intese che il pianto di lei non era come il suo e prese allora a dirle che certo oh! ma certo neanche lui in un giorno come quello, avrebbe creduto alle parole del medico e dunque, via, basta ora! Che andava più pensando? Era giorno di festa, quello! Via tutte le afflizioni! via tutti i pensieri, tranne uno questo: che la sua felicità sarebbe stata intera, ormai, perché egli avrebbe veduto la sua sposa. Ora ella avrebbe avuto più agio, più tempo di preparare il nido; e doveva esser bello, come un sogno, questo nido, chegli avrebbe veduto per prima cosa. Sí, prometteva che sarebbe uscito con gli occhi bendati dalla clinica, e che li avrebbe aperti lí, per la prima volta, lí, nel suo nido. - Parlami! Parlami! Non lasciar parlare me solo! - Ti stanchi? - No Chiedimi di nuovo: Ti stanchi? con questa tua voce. Lasciamela baciare, qui, su le tue labbra, questa tua voce - Sí - E parla, ora; dimmi come me lo preparerai, il nido. - Come? - Sí, io non tho domandato nulla, finora. Ma no, non voglio saper nulla, neanche adesso. Farai tu. Sarà per me uno stupore, un incanto Ma io non vedrò nulla, dapprima: te sola! Ella risolutamente, soffocò il pianto disperato, silarò tutta in volto, e lí inginocchiata innanzi a lui, con lui curvo su lei, abbracciato cominciò a parlargli del suo amore quasi allorecchio, con quella sua voce più che mai dolce e maliosa. Ma quandegli, ebbro, la strinse e minacciò di non lasciarla più, in quel momento ella si sciolse, si rizzò, fiera come duna vittoria di fronte a sé stessa. Ecco: avrebbe potuto, anche ora, legarlo a sé indissolubilmente. Ma no. Perché ella lo amava. Tutto quel giorno, fino a tarda notte, lo inebriò della sua voce, sicura, perché egli era ancora nel bujo là, suo nel bujo, in cui già fiammeggiava la speranza, bella come limmagine chegli sera finto di lei. La mattina seguente volle accompagnarlo in vettura fino alla clinica e, nel lasciarlo gli disse che si sarebbe messa subito subito allopera, come una rondine frettolosa. - Vedrai! Attese due giorni, in unansia terribile, lesito delloperazione. Quando lo seppe felice, attese ancora un po, nella casa vuota; gliela preparò amorosamente, mandando a dire a lui che, esultante, la voleva lí anche per un minuto, che avesse pazienza ancora per qualche giorno; non accorreva per non agitarlo; il medico non permetteva - Sí? - Ebbene, allora sarebbe venuta Raccolse le sue robe, e il giorno prima che egli lasciasse la casa di salute, se ne partí ignorata per rimanere almeno nella memoria di lui una voce, chegli forse, uscito ora dal suo bujo, avrebbe cercata su molte labbra, invano. Novelle per un anno di luigi pirandello PENA DI VIVERE COSÍ PRIMA PARTE CAPITULO UNO. Silenzio di specchio, odore di cera ai pavimenti fresca lindura di tendine di mussola alle finestre: da undici anni cosí, la casa della signora Lèuca. Ma ora sè fatta nelle stanze come una strana sordità. Possibile che la signora Lèuca abbia acconsentito che dopo undici anni di separazione il marito torni a convivere con lei? Fa dispetto che la pèndola grande della sala da pranzo faccia udire in questa sordità, cosí distintamente in tutte le stanze il suo tic e tac lento e staccato, come se il tempo possa seguitare a scorrere ormai placido e uguale come prima. Nel salottino che ha limpiantito sensibilissimo fu jeri un tintinnire doggettini di vetro e dargento quasi che le gocciole dei candelabri dorati sulla mensola e i bicchierini della rosoliera sul tavolino da tè avessero brividi di paura e fremiti dindignazione alla fine della visita dellavvocato Aricò che la signora Lèuca chiama con le amiche grillo vecchio; dopo aver perorato e perorato quellavvocato se nera andato badando a ripetere fino allultimo: - Eh, la vita la vita E si stringeva nelle spallucce socchiudendo i grossi occhi ovati nel visetto olivigno, e stirava penosamente il magro collo per spingere sú e sú dallangustia delle spalle cosí ristrette, la punta del piccolo mento aguzzo. Credevano tutti quegli oggettini di vetro e dargento che la signora Lèuca, lí, alta e dritta e cosí fresca, cosí bianca e rosea, con le piccole lenti in cima al naso affilato di fronte a quel cosino verde e nero che si storceva tutto per licenziarsi ancora una volta ripetendo sulla soglia delluscio: - La vita la vita - dovesse almeno negar col capo o alzar la mano in segno di protesta. La vita? Eh già, proprio quella, la vita: una vergogna da non potersi nemmeno confessare; una miseria da compatire cosí, stringendo le spalle e socchiudendo gli occhi o spingendo sú sú il mento come fosse anche un ben duro e amaro boccone da ingozzare. E che cosera allora questa che da undici anni lei, la signora Lèuca, viveva qua, in questa sua casa monda e schiva con le discrete visite di tanto in tanto delle sue buone amiche del patronato di beneficenza e del dotto parroco di SantAgnese e di quel bravo signor Ildebrando lorganista? Non era vita questa che si godeva qua nella santa pace inalterabile, qua in tanta lindura dordine, in questo silenzio tra il tic e tac lento e staccato della pendola grande che batte le ore e le mezzore con un suono languido e blando entro la cassa di vetro? CAPITULO DUE Alla parrocchia di SantAgnese è corsa a dar lallarme come una colomba spaventata la vecchia signorina Trecke del patronato di beneficenza. - La signora Lèuca, la signora Lèuca, col marito Lo spavento è divenuto stupore e lo stupore sè poi liquefatto in un sorriso vano della bianca bocca sdentata davanti al placido assentimento del capo con cui il parroco ha accolto la notizia già nota. Lunga di gambe, corta di vita e con la schiena ad arco, ancora biondissima a sessantasei anni, la signorina Trecke, mezzo russa mezzo tedesca, ma più russa forse che tedesca, convertita dalla buonanima di suo cognato al cattolicesimo e zelantissima ha conservato nel viso pallido e flaccido gli azzurrini occhi primaverili dei suoi diciottanni come due chiari laghi che tra la desolazione sostinino a riflettere i cieli innocenti e ridenti della sua giovinezza. Eppure molti nuvoloni tempestosi sono passati da allora a offuscarli tante volte. Ma persiste a fingere di non averne mai saputo nulla la signorina Trecke; e cosí, la sua bontà, che pure è vera, assume spesso apparenze dipocrisia. Non vuole che lamarezza delle tristi esperienze insidii e corroda la saldezza della nuova fede e preferisce manifestare la sua bontà come affatto ingenua e inesperta, vale a dire come proprio non è. E questo provoca tanta stizza in chi le vuol bene perché non si capisce come lei non riconosca quanto più merito avrebbe della sua bontà se la manifestasse come superstite sperimentata e vittoriosa di tutte le tristezze della vita. Liquefatta in quel sorriso vano, comincia a domandare con una compunta maraviglia se il signor Marco Lèuca marito della signora Lèuca, è dunque veramente degno di perdono cosa che lei non ha mai immaginato perché - saranno forse calunnie dato che il signor parroco approva la riconciliazione - ma non ha tre figli tre, tre femminucce, questo signor Lèuca, con una come si dice? sí, con unaltra donna? E allora come che farà adesso? le abbandonerà per riconciliarsi con la moglie? Ah no? E che allora? Due case? Qua la moglie, e là quellaltra con le tre, sí, come si dice? figliuole naturali? - Ma no, ma no, - si prova a rassicurarla il parroco con la consueta placidità soffusa di mite aria protettrice. Ci sono le catacombe a SantAgnese e anche la chiesa sotterranea, cupa e solenne; ma poi la casa parrocchiale è in mezzo a un verde cosí dolce e chiaro e con tanto aperto davanti e tanta aria e tanto sole; e si vede negli occhi limpidi del parroco e si sente nella calda voce di lui il bene che fanno, non pure al corpo, anche allanima. - No, cara signorina Trecke. Niente due case, niente abbandono; e neppure una vera e propria riconciliazione: avremo, se Dio vorrà un semplice amichevole riavvicinamento, qualche visitina di tanto in tanto, e basterà cosí. Per un po di conforto. - A lui? - Ma sí, a lui. Un po di sollievo alla colpa che pesa; il balsamo duna buona parola al rimorso che punge. Non ha chiesto altro, e la nostra eccellente signora Lèuca non avrebbe potuto del resto accordargli altro. Stia tranquilla. Le posa come fossero cose, le parole il signor parroco: cose pulite e levigate - là - là - là - bei vasetti di porcellana sul tavolino che gli sta davanti ciascuno con un fiorellino di carta, di quelli con lo stelo di fil di ferro ricoperto di carta velina verde che fanno un cosí grazioso effetto e costano poco. Ma bisognerebbe consigliare a quel bravo signor Ildebrando, lorganista che fa anche da segretario al signor parroco di non approvarle tanto con quei melliflui sorrisi e quelle mossettine del capo. Se ne sente finir lo stomaco quella brava signorina Trecke. Il signor Ildebrando non ha saputo mai perdonare ai suoi genitori morti da tanto tempo, davergli imposto un nome cosí sonoro e compromettente il più improprio di tutti i nomi che avrebbero potuto imporgli non solo al suo corpicciuolo gracile, fievole, ma anche alla sua indole, al suo animo. Non ha mai potuto soffrire il signor Ildebrando quegli omacci sanguigni e prepotenti che han bisogno di far fracasso gettar certe occhiatacce, prender certe pose con le mani sul petto: ci sono io, ci sono io; non ha mai voluto esserci per nulla, lui; ha cercato sempre di restare in ombra, tepido appena appena, insipido e scolorito. Gli pare che la signorina Trecke, cosí scolorita anche lei, dovrebbe far come lui e invece, ecco che vuol mettersi in mezzo, immischiarsi in ciò che non la riguarda; ecco che, a proposito di quel signor Marco Lèuca, domanda al signor parroco: - E allora, potrei anche invitarlo a cena a casa mia? Il parroco casca dalle nuvole: - Ma no! Che centra lei, signorina Trecke? E questa stiracchiando il vano sorriso della bocca bianca: - Eh, se se ne deve aver pietà Mia nipote dice di conoscerlo. Il parroco la guarda severamente: - Lei farebbe bene, cara signorina, a sorvegliare un po la sua nipote. - Io? E come potrei, signor parroco? Non capisco proprio nulla io; e gliene sto dando ora stesso la prova. Proprio nulla, proprio nulla E cosí dicendo, apre le braccia e sinchina per andar via ancora con quel sorriso sulle labbra e gli occhi infantili velati di pena per questincorreggibile ignoranza che sempre, Dio mio, la affliggerà. CAPITULO TRE Tre giorni dopo, il signor Marco Lèuca, accompagnato dallavvocatino Aricò, fece la sua prima visita alla moglie. Tutto arruffato, arrozzito, malandato, irto di commozione, fu, tra quella specchiante lindura di casa per quei mobiletti gracili, nitidi del salottino, gelosi della loro castità, uno sbalordimento dangosciosa trepidazione. Cinque minuti senza poter parlare, ad arrangolare come una bestia ferita, con un tremore spaventoso di tutto il corpo. E che terrore poi, che balzo, che scompiglio, quando, non potendo parlare, quasi afferrato e costretto dalla disperazione si buttò a terra sui ginocchi davanti alla moglie, su quellimpiantito sensibilissimo. La signora Lèuca, che stentava ancora a riconoscerlo, cosí cangiato, cosí arrozzito e invecchiato dopo undici anni avrebbe voluto accostarsi per sollevarlo da terra, ma non riusciva a vincere il ribrezzo e lo spavento, e si tirava indietro invece, per non vederselo cosí davanti in ginocchio, e gemeva: - Ma no Dio no! Le toccò ripeterla più volte questesclamazione e fu quasi tentata di scapparsene di là a un certo punto quando parve che lui e lAricò si volessero azzuffare. LAricò laveva investito irritatissimo gridandogli di non far scenate, dalzarsi e star tranquillo e composto; e lui laveva respinto con una furiosa bracciata per mostrarsi a lei in tutta la sua disperazione e abiezione; voleva alzare la faccia disfatta da terra e guardarla, e non poteva; e restava lí, Dio, restava lí, certo con la vergogna, ora, del suo atto teatrale mancato che pur avrebbe voluto sostenere fino allultimo perché vi era stato trascinato dalla foga dun sentimento sincero dalla speranza forse che lei se ne sarebbe lasciata commuovere intenerire fino a posargli la mano sui capelli in atto di perdono, non per carezza. Dio mio, ma poteva far questo la signora Lèuca? Avrebbe dovuto capirlo, che non poteva. Commiserazione, sí, compatimento può aver per lui, carità come per tutti quei disgraziati che al pari di lui sentono la vita come una fame che insudicia e non si sazia mai. - La vita! Cosí, ecco, come lui lha scritta in faccia, con una violenza che comincia a rilassarsi sguajatamente. Che brutto segno, quel labbro inferiore che gli pende bestialmente e quelle borse nere intorno agli occhi torbidi e addogliati. Ma verrà qui ora, di tanto in tanto - ecco, sí, come dice lavvocato - per respirare un po di pace, per ristoro dello spirito ora che i capelli si son fatti grigi - lei li ha già tutti bianchi - e risentire la dolcezza della casa, benché - Benché? - La dolcezza della casa, lei dice, avvocato? La signora Lèuca sa bene che non ha più nessuna dolcezza la sua casa; solo una gran quiete. Ma quella quiete poi No, non dice che le pesi; dice anzi che nè contenta, la signora Lèuca: legge, lavora per sé e per i poveri va in questua con le amiche del patronato di beneficenza, va in chiesa esce anche spesso per compere o per andare dalla sarta ché ancora le piace vestir bene va quando deve dallavvocato Aricò che ha cura dei suoi affari, e insomma non sta in ozio un momento. È contenta cosí, certo, poiché Dio non volle che fosse contenta altrimenti, che la sua vita cioè avesse altri più intimi affetti. Ma cè pur questo silenzio che a volte, tra un punto e laltro della maglietta di lana per una bimba povera del quartiere o tra un rigo e laltro del libro che sta leggendo pare sprofondi tutta un tratto nel tempo senza fine e vi renda vani, o piuttosto, sconsolati ogni pensiero, ogni opera. Gli occhi si fissano su un oggetto della stanza e, per quanto lí da tanto tempo e familiare quelloggetto è come se non labbiano mai veduto, o come se tutta un tratto si sia votato dogni senso. E sorge un rimpianto: no, di nulla più ormai, ma di quello che non ha avuto, che non ha potuto avere; e una certa pena anche, non pena più veramente, un certo senso di disgusto che si fa quasi stizza dentro per linganno che il suo stesso cuore un tempo le fece, di potere esser lieta, anzi felice, sposando un uomo che - un uomo, insomma. Non sa più nemmeno disprezzarlo, ormai, la signora Lèuca. - La vita Pare che debba esser cosí. Questo, ecco, il disgusto. Non come il suo cuore, da giovinetta, la sognò; ma questa miseria che forse è peccato dirlo ad accostarcisi, pare debba proprio insudiciare; da compiangere forsanche, certo anzi da compiangere, perché ogni piacere è poi pagato a prezzo di lagrime e di sangue. Ma non è facile. Per rispondere al signor parroco che le ha domandato: Ma chi le ha detto, in nome di Dio, che la carità debba esser facile? lei sè lasciata persuadere a ricevere il marito di tanto in tanto, per una breve visita ora che il disprezzo di prima sè cangiato in questa commiserazione che non è propriamente per lui soltanto, ma per tutti quei disgraziati che sentono la vita come lui. Ha riconosciuto la signora Lèuca che molte delle opere di carità a cui attende sono anche un modo per lei di passare il tempo; fa, è vero, più di quanto potrebbe; si stanca a salire e scendere tante scale e vince spesso con la volontà la stanchezza degli occhi e delle mani nel lavorare per i poveri fino a tarda notte; dà poi in beneficenza gran parte delle sue rendite, privandosi di cose che per lei non sarebbero al tutto superflue; ma un vero e proprio sacrifizio non può dire che labbia mai fatto, come sarebbe vincere quel disgusto quel certo orrore che nasce dalla propria carne al pensiero dun contatto insoffribile o rischiar di rompere quellarmonia di vita raccolta in tanta lindura dordine. Ha paura che non potrà mai farlo. Nascono pure in lei gli stessi sentimenti che in tutti gli altri; ma mentre gli altri vi sabbandonano cecamente, lei, appena sorti li avverte e, se buoni, li accompagna come saccompagna un bambino per mano. Ha troppo attento lo spirito; ha troppo vissuto in silenzio. La vita le si è quasi diradata fino al punto che le relazioni tra lei e le cose più consuete non hanno più talvolta nessuna certezza e le avviene allora di scoprire di quelle cose tutta un tratto aspetti nuovi e strani che la turbano come se dimprovviso e per un attimo lei penetrasse in unaltra insospettata realtà che le cose abbiano per sé nascosta, oltre quella che comunemente si dà loro. Teme dimpazzire, a fissarcisi. Ma distrarsene è difficile, con quel sospetto che le persiste come agguattato sotto il consueto aspetto delle cose. Che gli altri credano placidissima la sua vita e abbiano di lei il concetto che sia la serenità in persona dovrebbe perciò irritarla, almeno in segreto. Invece no. Se ne compiace, perché anche lei vuol crederlo, sicura di non aver mai dato campo a desiderii di cui, appena balenati, non abbia respinto tante volte limmagine. Perché veramente lei ha il disgusto della vita che insudicia. Vi sta in mezzo, la cerca per portarvi la sua opera di carità. Ma non potrebbe, se non sentisse che il suo spirito ne resta immune. Il solo sacrificio che lei può fare, è questo: vincere questorrore. È poco. Perché anche in questo, ciò che lei fa per gli altri è assai meno di ciò che ha fatto per sé quando tante volte, ha dovuto vincere lorrore del suo stesso corpo della sua stessa carne, per tutto ciò che nellintimità si passa, anche senza volerlo, e che nessuno vuol confessare nemmeno a se stesso. CAPITULO QUATTRO Con laria consueta di svagata innocenza la signorina Trecke è venuta intanto a prendere informazioni, portando con sé la nipote. Ha trovato altre amiche in visita: la signora Marzorati con la figliuola, la signora Mielli alle quali la signora Lèuca, spinta a parlare, cerca di dire il meno che può su quella prima visita del marito. La signorina Trecke esclama: - Ah senti! È dunque venuto? La nipote ha subito uno scatto di fastidio: - Perché fingi di non saperlo, se lo sai? La signorina Trecke la guarda e si liquefà nel suo sorriso vano: - Lo sapevo? Ah sí, lo sapevo Ma che doveva venire, non che fosse venuto. La nipote si scrolla e le volta le spalle per mettersi a parlare con la signorina Marzorati; il che cagiona subito una viva apprensione alla mamma, signora Marzorati che non ha affatto piacere che la nipote della signorina Trecke parli con la sua figliuola. È davvero uno scandalo quella nipote della signorina Trecke. Basta vedere come va vestita. E si dicono di lei certe cose! Solo la signora Lèuca, tra le tante amiche, comprende che se quella ragazza è cosí la colpa non è tutta sua, ma dipende anche da ciò che quotidianamente avviene tra lei e la zia. Sè impegnata, tra loro due, come una gara molto pericolosa. La zia sostina a mostrare di non comprendere il male che la nipote fa; e questa allora lo fa per costringerla a comprenderlo e a smettere quella fintaggine insopportabile. E chi sa dove arriverà! Ma Dio mio, come deve regolarsi la signorina Trecke, se si dà sempre il caso che dove lei suppone che ci possa esser male, là - nossignori - male non cè; e viceversa poi par che ci sia, e grave, dove lei proprio non riesce a capire che ci possa essere? Sarà una sventura, ma è cosí. Ecco, per esempio: ha creduto che dovesse portare chi sa quale sconvolgimento nellanimo della signora Lèuca quella terribile visita del marito la vista di lui dopo undici anni di separazione, e invece niente: placida e fresca la signora Lèuca ne discorre con le amiche, come se non fosse avvenuto nulla. - Ma se non è proprio avvenuto nulla, - sorride la signora Lèuca. - È stato qui un quarto dora, con lavvocato. - Ah, meno male, con lavvocato! Ho avuto tanta, oh tanta paura io, che venisse solo. - Ma no, perché? - Mia nipote mha detto che è tanto violento. Insegna appunto nella scuola, Nella, dove lui porta ogni mattina la maggiore delle sue Dio mio sí, non saranno legittime, ma credo, non so, che si debbano chiamar figliuole, no? benché non ne portino il nome. Eh, Nella, come hai detto che si chiamano? La nipote, brusca: - Smacca. - Sarà il cognome della madre, - osserva la signora Mielli che pare arrivi ogni volta da molto lontano alle poche parole che le avviene di dire. - Già, forse, - riprende la signorina Trecke. - Si figurino che una mattina a questa figliuola, in presenza di mia nipote, diede un come si dice? ceffone, già, ceffone ma cosí forte che la mandò in terra, poverina, e dice che con lunghia, nel darglielo, la ferí alla guancia; per quanto poi, vedendo che sera fatta male, dice che sè messo a piangere. Oh! avrà, avrà pianto anche qua, suppongo. La signora Lèuca, poiché anche le due altre amiche si voltano a guardarla per sapere se il marito abbia pianto davvero durante la visita, è costretta a dir di sí. E subito allora la nipote della signorina Trecke torna a voltarsi, come se, pur discorrendo fervidamente con la signorina Marzorati sia stata sempre a orecchi tesi verso il crocchio delle signore, e di scatto rivolgendosi alla zia: - Niente di male, sai! niente di male, per la signora Lèuca, in questo pianto del marito. Te navverto, perché tu non finga di commuovertene. Detto questo, riprende il suo discorso con la signorina Marzorati. La signora Lèuca non può non notare che in quelle parole nel tono con cui sono state proferite, è contenuta una sprezzante provocazione a lei per uno scopo che non riesce a indovinare, se non è solo quello doffendere con la derisione il suo modo di comportarsi. Non dice nulla. Guarda le due amiche, che si son guardate tra loro facendo un viso lungo lungo di gelata maraviglia e con pena sorride come per indurre a compatire per riguardo a quella povera signorina Trecke, la quale, al solito, non ha capito nulla ed è rimasta allo scatto della nipote, liquefatta in quel sorriso vano della sua bocca sdentata. - Ora non si vede tanto, - confida in quel mentre Nella Trecke in un orecchio alla signorina Marzorati - ma le assicuro che devessere stato al suo tempo un gran tipo chic il marito della signora Lèuca. La signora Marzorati dà a vedere di sentirsi più che mai sulle spine vedendo la figliuola interessarsi tanto a ciò che le dice quella diavola là. E la signora Lèuca torna a sorridere con pena per quellambascia di madre. È una ragazzona rubiconda con gli occhiali, la figlia della signora Marzorati, soffocata da un gran seno ma gonfio soltanto duna certa allarmata ingenuità infantile che, di tratto in tratto investita a sbuffi, da strani pensieri segreti o subitanee impressioni, le avvampa il viso le riempie gli occhi di lagrime improvvise, perché teme di non esser più creduta quella fanciullona che è. Ma forse dubita anche lei stessa, dentro di sé, desser qualche volta cattiva, perché resta in forse lei stessa della sua sincerità per via di quei lampi pazzeschi che nella sua bambinaggine la fanno intravedere diversa da quella che lei si crede e che tutti la credono. Dio, come appar chiaro tutto questo alla signora Lèuca! Ed è una sofferenza, non è mica una soddisfazione per lei che i suoi occhi vedano cosí chiaro, cosí a dentro, tutto, con la più precisa coscienza di non ingannarsi. E là, quella signora Mielli, con quellaria di non saper mai quello che fa, come se facesse o dicesse tutto lontano da sé senzaccorgersi di nulla, quasi per poter dire a un bisogno, se colta in fallo: Ah sí? Oh guarda! Io? ho fatto questo? ho detto questo? Quando, alla fine, le cinque amiche se ne vanno, si sente cosí stanca e triste, la signora Lèuca. Guarda le sedie del salottino, smosse, dovesse pocanzi stavano sedute. Quelle sedie vuote, fuori di posto, pare domandino sperdute il perché di quel loro disordine; che cosa quelle signore siano venute a fare; se avevan proprio bisogno di quella visita. Mah! Pare di sí, che ci sia questo bisogno di sapere che cosa dà agli altri o come è per gli altri la vita e che se ne pensi e che se ne dica. Bisogno di viver fuori, in questa curiosità della vita degli altri o per riempire il vuoto della nostra, distrarci dai fastidi, dagli affanni che ci dà. E cosí passare il tempo. È accaduta una disgrazia? un caso strano? Comè? Come si spiega? Si corre a vedere, a sentire. Ah, è cosí? Ma no, che! Cosí non può essere. E allora come? Quando poi non avviene nulla, la noja, il peso delle solite occupazioni. E langoscia di vedere, come ora la signora Lèuca la vede, lentamente morire ai vetri la luce del giorno. CAPITULO CINQUE Sera stabilito col parroco e lavvocato che il signor Marco Lèuca non sarebbe venuto mai solo in casa della moglie e che le visite - brevi - non dovessero essere più di due al mese. Invece, a pochi giorni di distanza dalla prima, eccolo unaltra volta, e solo; con laria dun cane che preveda desser male accolto e, aspettandosi un calcio, sogguardi pietosamente. La signora Lèuca riesce a dissimulare il turbamento per la contrarietà che ne prova, e lo fa entrare e sedere nella saletta da pranzo. Appena seduto, lui si copre con le grosse mani la faccia e si mette a piangere; ma senza nessuna teatralità, questa volta. La signora Lèuca lo guarda e comprende che quel pianto, per finire, aspetta che lei dica una parola di pietosa esortazione. E poi? No no. Che sia ritornato, cosí presto e solo, e che lei non si sia rifiutata di riceverlo, è già troppo. Incoraggiarlo con qualche buona parola sarebbe come accettar senzaltro che i patti possano dora in poi non esser più rispettati e abilitarlo a venire anche ogni giorno e a chiedere subito chi sa che cosaltro. No no. Bisogna che lo trovi lui da sé, smettendo di piangere, il coraggio di dire perché è ritornato. La ragione. Una ragione di fatto, se lha. Dio mio! Dio mio! Dopo due ore di supplizio, la signora Lèuca resta come intronata, convulsa in tutte le fibre del corpo. Le ha detto desser venuto perché voleva confessarsi. E invano lei gli ha ripetuto più volte chera inutile, perché sapeva, sapeva tutto dallavvocato Aricò. Ha voluto farle la confessione. Turpitudini. Bagnate di certe lagrime, tanto più schifose, quanto più sincere. E a ognuna, guardandola con occhi atroci, soggiungeva: - Ma questo non lo sai! E trovava il coraggio di mettergliele davanti là, con la più brutale impudenza, convinto che lei, quasi riparata dallorrore che ne provava, non poteva esserne toccata; e perché, nel mettergliele cosí davanti, godeva, godeva di farsi sempre più basso, per esser calpestato da lei; raggiunto, in quel fango, dal piede di lei: - Come Maria tu il serpe È ancora sbalordita la signora Lèuca da certe oscene immagini di vizi insospettati. Dalla stessa offesa che ne ricevevano, i suoi occhi sono stati attratti a fissarle, precise, in tutto il loro schifo, quelle immagini. E ne ha ancora sulle guance le vampe della vergogna. E un altro schifo, un altro schifo nelle dita ora che lo avverte: lo schifo dun biglietto da cento lire che, come ubriaca di tutta quella vergogna gli ha dato allultimo, e che lui sè preso, quasi di nascosto da se stesso strappandoglielo presto presto dalla mano che pur cosí, quasi di nascosto, glielo porgeva. Ora si domanda se non era questo il vero scopo della visita di lui. Forse no. È stata lei a darglielo, quel danaro, per farlo andar via e levarselo davanti. Non se ne vorrebbe far coscienza, ma deve pur riconoscere che, almeno esplicitamente, lui non glielha chiesto. Ha detto, sí, per commuoverla che tutto quel po che gli è rimasto del suo patrimonio lha vincolato alle tre figliuole e consegnato allAricò che ne rimette glinteressi a quella donna per i bisogni di casa; e che lui è lasciato senza un soldo in tasca, dallavarizia di colei, tanto che non ha da pagarsi nemmeno un sigaro nemmeno una tazza di caffè, quando nha voglia, da prendere in piedi in un bar. E le si è intenerito davanti fino alle lagrime, parlando di queste privazioni; ma non le ha chiesto nulla; né avrebbe potuto, dopo quella confessione che voleva parer fatta con lintento di scusare se non in tutto, almeno in parte, la sua abiezione rovesciandola addosso a quella donna e accusando sé soltanto per la debolezza della propria natura cosí purtroppo inchinevole a cedere a tutte le tentazioni dei sensi; non avrebbe potuto, dopo averla pregata a mani giunte, supplicata di voler sorreggere anche con la sua vista soltanto, quella sua debolezza. Ora, avergli dato cosí, quasi di nascosto, quel danaro e aver cosí tentato quella debolezza che aveva chiesto al contrario desser sorretta per levarsene davanti subito lo spettacolo nauseante, è stata veramente una cattiva azione. La signora Lèuca lo sente. E lavvilimento che ne prova diventa più forte, quanto più considera che forse lui non ne ha provato altrettanto nel prendersi quel danaro. Nel voltarsi verso una delle finestre vede il sole steso là sul verde vivo di quei vasti terreni da vendere che si scorgono dalla saletta da pranzo con quella fila di cipressi in mezzo a qualche pino, superstiti di unantica villa patrizia scomparsa. E questazzurro di bella giornata che ride limpido e puro e dà tanta luce a tutta la casa silenziosa. - Dio mio! Dio mio! - torna a gemere la signora Lèuca, coprendosi il volto con le mani. - Il male che si fa il male che si riceve E cosí con le mani sul volto rivede a questa considerazione limmagine dun vecchio candido pastore inglese incontrato ad Ari in Abruzzo, quellestate che vi andò a villeggiare, in quellantica pensione inglese che pareva un castello in cima al colle. Quanto verde! Quanto sole! E quella frotta di ragazzette che le si faceva attorno ogni qual volta dal fondo di quella viuzza si fermava ad ammirare le ampie vallate. - Marzietta di Lama Ecco, sí, Marzietta. Si chiamava Marzietta, una di queste ragazze. Che occhi! Foravano. E che risatine sotto il braccio levato per farle vedere quello sgraffietto sul naso. Ah, potere esser madre! Neanche questo. Neanche? Ma sarebbe stato tutto per lei, se avesse potuto esser madre. Si guarda le mani; vi scorge lanello nuziale: ha la tentazione di strapparselo dal dito e buttarlo fuori dalla finestra. Lha tenuto lí per segno del suo stato. Ora vede in esso lobbrobrio delluomo che glielha dato; tutti gli obbrobrii che or ora lui le ha confessati; e si torce in grembo le mani. Eppure, forse, se la carne anche in lei fosse diventata padrona, attirata trascinata cecamente da una curiosità perversa e perfidamente istigata verso certi abissi di perdizione ora intravisti chi sa se non vi sarebbe precipitata anche lei. La signora Lèuca si guarda attorno. I mobili della saletta da pranzo, cosí tersa, si sono come allontanati nellattesa che lei risenta in essi la vita monda e schiva di prima; cosí allontanati in quellattesa, che lei quasi non li vede più, ora che la sua vita di prima è insidiata, sconvolta offesa dalla torbida violenza di quel corpo duomo entrato lí a cimentar la consistenza di quanto lei finora aveva creduto dedificare con tanto ordine e tanta lindura in sé e attorno a sé. La sua coscienza, la sua casa. Sè lasciata mettere a questo cimento. Ma chi lha consigliata e indotta, fin dove vuole che arrivi la carità di lei, scendendo a contatto di tanta nascosta vergogna? Vergogna di tutti, e più forse di quanti mostrano desserne immuni perché meglio degli altri riescono a tenerla nascosta anche a se stessi che dun che se la porti scritta in faccia, come quel povero mostro là. Devessere come un castigo per lei? Ma castigo di che? Credono che se lui sallontanò da casa, undici anni addietro fino a cadere in tanta abiezione, sia stato per colpa di lei che non seppe trattenerlo a sé? Non è vero. Non gli negò mai quanto, come marito, poteva pretendere che non gli mancasse da lei. E questo, non solo per dovere, non solo per non dargli un facile pretesto dallontanarsi. No. Anche a costo duna pena che più dogni altra ha afflitto lanima di lei nellobbligo crudele che si è sempre fatto della sincerità più difficile: quella che offende e ferisce lamor proprio; lei oggi ancora si confessa che no, no, il suo corpo non cedeva allora soltanto per quel dovere, ma si concedeva anche per sé anche sapendo bene che non poteva valer per esso la scusa di quel dovere di fronte alla sua coscienza che subito dopo, si risvegliava disgustata, perché già da un pezzo, non pur lamore, ma ogni stima le era caduta per quelluomo. Non lo allontanò lei; volle allontanarsi lui, quando ciò che lei poteva concedergli non gli bastò più. Ora, a chi le ha consigliato quella carità per commiserazione della bestialità sofferente e mortificata per la bestialità che sè lasciata trascinare cieca fino alle ultime abiezioni non ha forse il diritto lei di domandare, indignata se non sia troppo facile codesta commiserazione che le han presentato come una prova difficile per il suo spirito di carità; e se al contrario unaltra commiserazione non sia assai più difficile: quella per chi riesca a liberarsi da ogni bestialità, nella vita che è pur questa piena di miserie e brutture che offendono, quando, come si fa non ci si voglia dar laria dignorarle, di non averle sperimentate in noi stessi. La signora Lèuca, che ha saputo affermare e sostenere in sé, nel suo corpo, e contro il suo corpo stesso, questa liberazione, vuole allora in nome della vita e di tutte le miserie chessa comporta, aver lorgoglio dessere anche lei, ma ben altrimenti, commiserata; sí sí, commiserata, commiserata; non ammirata. Basta, alla fine, con questa insulsa ammirazione! Non è mica di marmo lei, da non esserle costata nulla, la liberazione. E per la prima volta le danno uggia, vera uggia, tedio, avversione, tutto quellordine, tutta quella lindura della sua casa. Scrolla il capo; balza in piedi: - Ipocrisie! Novelle per un anno di luigi pirandello PENA DI VIVERE COSÍ SECONDO PARTE CAPITULO SEI. Se nè uscito stronfiando, ubriaco di soddisfazione, Marco Lèuca, da quella visita alla moglie. E ora gli pare che, tra gli alberi e le case, laperto del viale se lo faccia lui, se lo allarghi lui, gonfiando il petto per respirare. Ah, vivaddio! Sè liberato. E stringe, come ad averne la prova tra le dita della mano affondata nella tasca dei calzoni quel logoro biglietto da cento lire ripiegato in quattro. Sè liberato dalle angustie affliggenti in cui lavevano attuffato il parroco e lavvocato spingendolo su per la scala della redenzione in casa della moglie. Ecco che ora ne discende liberato. La moglie ha come tirato una barra, con quelle cento lire: lei di qua, e lui di là. Restare di là, restare di là. Di qua non si passa; non deve più passare: che seguiti di là a insudiciarsi quanto gli pare. Ah che rifiato! Che allegria! E che non sarrischi a presumere di non aver più bisogno di carità, nobilitandosi. Cento lire: va a bere! ubriacati! Guarda attorno con un lustro di pazzia negli occhi e ride impudente. Comha rappresentato bene la sua parte! Cento lire, in compenso. Quasi una lira per lagrima. E che gusto a vederla impallidire a certe descrizioni, con gli occhi intorbidati poverina, e pur fissi fino allo spasimo, dietro quelle lenti in cima al naso. Eh perché, sí, faranno schifo, ma quando certe cose che nessuno vede, cè chi trova il modo di farle vedere, è inutile attirano la curiosità e, anche se non fanno gola, si vogliono sapere, e cè anche il caso che il ribrezzo stesso messo lí al cimento, restringendosi, asciugandosi come carne al fuoco chieda che tu lo lardelli con certi allarmati perché che ti domanda, per sapere più precisamente, ma cosí, da lontano, senza toccare. Mani caste, poverine, che raggricciamenti! Ma no, via, toccate, toccate, arrischiate una toccatina a sentire che non fa male; e poi ci starete, che vi piacerà. Sghignazza, e cè più duno che si volta a sbirciarlo. Quelle ragazzotte là, alla fontana di SantAgnese. Carine. Fosse lecito tastarle, con la scusa dun sorso dacqua. Ma no! Lui vuol bere vino, e come un signore, in una bottiglieria di lusso. E poi con quelle non cè gusto. Il gusto è con le altre, con quelle dalle groppe da cavalle e certi abissi dove il piacere tafferra tutto da non potertene più distaccare. - Qui sarresta la rielaborazione che lA. aveva iniziato nellautunno del trentasei e che lavrebbe condotto a dare nuovi sviluppi a questa sua opera prediletta. Vè, infatti, nelle sue carte una traccia in cui egli sera appuntato la materia di tre nuovi capitoletti; traccia che qui riportiamo: Luscita, dopo la visita e la confessione, con le cento lire da spendere in bagordi. Il degradamento, il vino, le donne, il corpo delle donne: le reni da cavalla. Non era più buono. Quella. Gli è scappata una volta, e poi ritornata: dubbii sullultima figlia. La mediocrità di Sandrina e Lauretta. Elodina lorfana del musicista: lo stelo delicato il fiore raro. Nella Trecke in casa, la seduzione sotto gli occhi. Dice che le bambine, piangano o non piangano, bisogna pettinarle cosí. Se no, con la polvere e la porcheria che sattacca alla testa - Che fanno? - Che fanno? Li fanno! E allora sarebbero altri pianti, ogni mattina, per liberarle, a forza di pettine. Se basta! Tante volte bisogna ricorrere al rasojo. E belline, allora, tutte tre col testoncino raso. Là, là. Le trecce. Ma almeno, santo Dio, non le facesse cosí fitte, dure, tirate! Da tanto che son tirate sattorcono dietro la nuca alle tre povere piccine come due codini di majale, congiunti per le punte da una cordellina. Cosí unti dolio poi, con quella scriminatura spaccata a filo fin sotto la nuca i capelli la grande, Sandrina, nha tanti! - sissignori - pajon pochini pochini. Due codini di majale, addirittura. Ora egli si volta a guardarglieli dietro le spalle, a Sandrina, quei poveri capellucci cosí strizzati mentre se la porta per mano lungo i viali di Villa Borghese, e ha la tentazione di fermarsi a disfarglieli. Attraversa la villa per far più presto. Non ha voluto prendere il tram per aver tempo di prevenire la figliuola e di farle le raccomandazioni opportune sulla visita che ora farà. Il cammino però è lungo: da via Flaminia, dove egli abita, fin presso a SantAgnese; e teme che, a farlo tutto a piedi, la piccina non abbia a stancarsi troppo. Ma non sono soltanto i capellucci, povera Sandrina! Quel vestitino, quel cappello le mutandine che le si scoprono dalla sottanella E come se sapesse di non aver nessuna grazia, conciata a quel modo, va come una vecchina. Ma da qualche tempo, se egli si ribella, perché vorrebbe veder messe con un po di garbo le figliuole e per esempio accenna di voler disfare quelle treccioline la minaccia è: - Bada che te le bacio! Perché è venuto fuori a colei, da alcuni mesi, qua al labbro di sotto come un ovolino duro duro, un nodo che sè a poco a poco ingrossato e fatto livido, quasi nero. Non sarà niente. Non può essere niente, perché, a premerlo, neanche le fa male. Le hanno consigliato di farselo vedere da un medico; ma lei dice che non se ne vuol curare. Di ben altro, purtroppo, avrebbe da curarsi: duna certa stanchezza per tutta la persona e di quel mal di capo che non la lascia mai, e anche duna febbretta che le viene la sera. Ma lo sa bene da che provengono tutti questi malanni. È la vitaccia che è costretta a fare. A ogni modo, per scrupolo, non bacia più le bambine. Bacia lui, la notte, apposta, ridendo di rabbia e tenendogli acciuffata la testa con tutte due le mani perché non si muova e lei glieli possa mettere lí su la bocca quei baci, tutti quelli che vuole, lí, lí; ché se è vero che il male è quello che le vicine di casa le han lasciato intravedere, glielo vuole attaccare: lí, allo stesso posto. Scherza. Da malvagia, sí; ma scherza. Perché poi non ci crede. Non ci crede neanche lui, o, piuttosto, non vorrebbe crederci, perché non gli pare possibile che la morte si presenti cosí in forma di quellovolino sul labbro, che non prude né fa male, come se non ci fosse. Non ci vuol credere anche, perché sarebbe una fortuna troppo grande. Ride anche lui perciò, di rabbia fredda, nel prendersi quei baci, che vorrebbero esser morsi velenosi. Ma laltro giorno sè fermato allo specchio duno sporto di bottega per guardarsi a lungo le labbra passandovi sopra un dito, lentamente, stirando, per accertarsi che non vi avvertiva nessuna screpolatura. E non le bacia più da alcuni giorni neanche lui, le bambine. Al più, sui capelli, qualche volta, la più piccola che non si può fare proprio a meno di baciarla, per certe cosette carine che fa o che dice. Le altre due, Sandrina qua, e la mezzana, Lauretta, sono sempre un po come intontite; come in attesa sempre dun nuovo spavento. Se ne son presi tanti, di spaventi, assistendo alle liti furibonde che avvengono in casa quasi ogni giorno, sotto i loro occhi; e peggio anche, quando il padre e la madre si chiudono in camera, e di là vengono urli, pianti rumori di schiaffi, di busse, di calci, dinseguimenti, tonfi, fracasso doggetti lanciati e andati in frantumi. Anche jeri sera, una lite. E difatti egli tiene un fazzoletto avvolto attorno alla mano destra per nascondere un lungo sgraffio; se pure non è stato un morso. E un altro sgraffio più lungo ha sul collo. - Sei stanca, Sandrina? - No, papà. - Non vorresti sedere là su quel sedile? Un tantino, per riposarti. - No, papà. - E allora, uscendo dalla villa e scendendo per via Veneto, prenderemo il tram. Intanto, senti. Ti porto in una bella casa. Vuoi? Sandrina alza gli occhi a guardarlo di sotto il cappellino, con un sorriso incerto. Ha già notato che il padre le parla con una voce insolita: ne è contenta, ma non sa che pensarne. Dice più col capo che con la voce: - Sí. - Da una signora che che io conosco, - riprende lui. - Ma tu E si ferma; non sa come proseguire. Sandrina, senza darlo a vedere, si fa molto attenta, e aspetta chegli seguiti a parlare. Ma poiché egli non dice più nulla, sarrischia a domandare: - E come si chiama? - È è una zia, - le risponde lui. - Ma tu a casa, bada, non devi dirne nulla, non solo alla mamma, ma neanche a Laura, neanche a Rosina; a nessuno, a nessuno. Hai capito? Si ferma di nuovo a guardarla. Anche Sandrina lo guarda, ma abbassa subito gli occhi. - Hai capito? - le ripete lui, chino, con voce cattiva, seguitando a guardarla. Sandrina allora saffretta a dir di sí, più volte, col capo. - A nessuno. - A nessuno - Sai perché non voglio che tu lo dica? - soggiunge egli, riprendendo a camminare. - Perché la mamma, con questa con questa zia, è in lite. Guaj se viene a sapere che ti ho condotto da lei. Hai visto jeri? Farebbe peggio! E dopo unaltra pausa: - Hai capito? - Sí, papà. - Non dir niente a nessuno! O guaj! Sandrina, dopo queste raccomandazioni e queste minacce sogguardando la faccia scura del padre, non prova più nessun piacere ad andare nella casa bella di quella zia. Comprende che il padre non ci va per fare un piacere a lei, ma perché ci vuole andar lui a rischio duna lite con la mamma, se questa verrà a saperlo; non certamente da lei. Ma se la mamma, al ritorno, le domanderà dove è stata? Appena le sorge questo pensiero, suggerito dalla paura, Sandrina si volta di nuovo verso il padre. - Papà - Che vuoi? - E come dirò allora alla mamma? Il padre le scuote violentemente la mano per cui la conduce, e tutto il braccino con essa. - Ma nulla! ma nulla, tho detto! Non devi dirle nulla! - No; se mi domanda dove sono stata, - gli fa osservare, più che mai sbigottita, Sandrina. Allora egli si pente della violenza e si china subito a carezzare, commosso, la piccina. - Bella! bella mia! Non avevo capito Ma sí, te lo dirò io poi, te lo dirò io come devi risponderle se ti domanda dove sei stata Sú, sú, adesso! Fai vedere a papà il tuo bel sorrisino. Sú! Un sorrisino bello, come quello del Teatro dei piccoli quando ti ci portai La commozione è più per se stesso, che per la bambina; perché in quel momento si sente buono, lui. E il cuore gli si gonfia duna tenerissima gioja nel sorprendere un sorriso di compiacimento sulle labbra duna signora che trovandosi a passargli accanto, lo vede cosí curvo e premuroso intorno alla figliuola. Un premio maggiore saspetta dalla boccuccia di Sandrina; ma questa, sí, gli sorride, o piuttosto si prova a sorridergli, solo per ubbidire; e tutto il suo visino, freddo e dolente, dice al padre di contentarsi cosí di questo piccolo, pallido sorrisino che può fargli. Per quel che vuole da lei, non potrebbe di più. Non ha ancora dieci anni Sandrina; ma già pensa che a difendersi deve provvedere da sé, cominciando dal padre, dalla madre e dalle sorelline. Nel visino bianco, non bello anche perché patito gli occhi non sono come forse li vorrebbe il nasetto che si drizza in mezzo a loro un po ardito: sono serii e fermi. E non sempre è buono lo sguardo, quandessi si fissano attenti, o quando si volgono obliqui per un istante, quasi di nascosto. Egli avverte questa segreta ostilità della figlia, e drizzandosi per riprendere il cammino è pieno dastio al pensiero che non può aspettarsi nulla di meglio dalle figliuole duna madre come quella. Cosí quel giorno la signora Lèuca si vede arrivare in casa il marito con quella figliuola. È ancora afflitto per la sua bontà mal rimeritata stizzito e turbato della scarsa gioja che la figlia gli ha manifestato per quella visita furtiva; ma dentro di sé, tuttavia, non pentito. Non pentito, perché ha pensato a lungo, lui, che sarebbe un gran bene per quelle sue tre figliuole se riuscisse a metterle sotto la protezione della moglie. Se la loro mamma morisse ma non ci crede; se anche, un giorno o laltro - chi sa! - anche lui dovesse venire a mancare; la moglie, ricca, potrebbe ajutar quelle bambine, lei che ne ajuta tante con la sua beneficenza. Cosí, se ha fatto male a metterle al mondo e poi a rovinarle, almeno potrà dire daver fatto qualche cosa per il loro avvenire. Teme intanto che questo fine interessato appaia chiaro alla moglie che già ha dimostrato di sospettare che quelle visite di lui possano avere qualche altro scopo, oltre il bisogno dun conforto morale. E non è ben sicuro chella non abbia a giudicar soverchio lardire di portarle in casa la prova, là, delle sue colpe vergognose di marito. Si presenta perciò un po incerto e come sospeso. Vuol parere un mendico alla porta della pietà di lei, anche per quella sua figliuola, mendica. Si rianima subito, notando negli occhi della moglie il gradimento inatteso, il piacere chegli anzi sia venuto cosí accompagnato; e allora apre le braccia e senza darlo a vedere tira pian piano un gran sospiro con le labbra atteggiate dun tremulo sorriso. La signora Lèuca, infatti, accoglie con molta tenerezza quella piccina, la quale guarda con tanto docchi, smarrita. E quasi non bada a lui. - Oh, guarda! Vieni, vieni qua Come ti chiami? Sandrina? Brava! Sei la maggiore, è vero? La maggiore, brava E vai a scuola? Oh, già alla quarta! E allora, quanti anni hai? Già tanti! Nove e mezzo Vuoi levarti il cappellino? Ecco, posiamolo qua Siedi, siedi qua, vicino a me Si volge a lui che, rimasto in piedi, guarda ancora in quellatteggiamento ma già di nuovo con le lacrime agli occhi, e gli dice: - Forse non sa chi sono Ma Sandrina, con gli occhi bassi, risponde: - La zia. - Ah cara, sí, la zia, - conferma subito la signora Lèuca, che non saspetta la risposta da parte di lei, e si china a baciarle una manina. Perché sa che è segno di simpatia, se i bambini parlano prima che abbiano preso confidenza con qualcuno. - La zia! la zia! È abituata a sentirsi chiamar cosí, la zia, da parecchie bambine per suggerimento affettuoso delle mamme, che intendono dimostrarle in tal modo la loro gratitudine. E prova un certo piacere, che egli abbia pensato di suggerir per lei lo stesso appellativo alla figliuola benché certo per unaltra ragione. E allora, poiché è la zia, bisogna che la nipotina abbia subito subito la sua merenduccia di cioccolatte e biscottini e fettine di pane imburrato, e spalmato di marmellata. Qua, qua, seduta a tavola, e col cuscino sotto, cosí, bella alta, come una grande. E ora, questa salviettina al collo qua: - Va bene cosí? E gliele imburra lei, le fettine, gliele spalma lei di marmellata. - E poi un cucchiaino cosí, di questa marmellata, da mettere in bocca solo, senza la fettina, non lo vogliamo? Eh, mi pare di sí! Sandrina la guarda e sorride, beata, ma come se ancora non credesse bene alla realtà di quanto le accade di quel che si vede attorno, tanto le par bello e nuovo. Ora che la vede sorridere, però, la signora Lèuca soffre di più a guardarle quel vestitino addosso cosí sgarbato quei capellucci cosí tirati Le debbono anche far male, povera piccina! E come Sandrina finisce di far merenda se la porta di là, in camera, per scioglierle quelle treccioline e fargliene una sola, grossa e lenta ma fino a metà, e sfioccato il resto, con un bel nodo di raso dove termina la treccia; e poi le aggiusta i capellucci davanti, facendoglieli scendere un po sulla fronte perché diano più grazia al visino che sè tutto colorito per la gioia. E che lustro, che lustro le hanno preso gli occhi! Pare unaltra, ora, Sandrina. Lei stessa, guardandosi allo specchio, in mezzo alle belle cose che la circondano in quella camera da letto e che si riflettono quiete e luminose nello stesso specchio, quasi non si riconosce più. Non sa capire in prima la signora Lèuca perché il padre, quando ella gliela ripresenta cosí bene acconciata ora, e cosí tutta ravvivata, invece dammirarla e di compiacersene, resti quasi dispiaciuto e turbato. Possibile che nel cuore di lui, alla vista della nuova grazia che la figliuola ha acquistato si siano destati allimprovviso gli stessi sentimenti che han turbato lei dianzi nellacconciare amorosamente quella bambina non sua? Non vorrebbe la signora Lèuca chegli credesse che le cure che sè prese per la piccina siano come un modo di significare a lui il rimpianto che quella figlia non abbia potuto esser sua. Curandola, assaporando la gioia di quelle cure, ella non ha voluto dir nulla a lui, proprio nulla; non ha neppur pensato chegli stesse ad aspettare di là. Ma poco dopo chegli se nè andato, la signora Lèuca, che sè recata alla finestra non per veder lui sulla strada insieme con la figliuola, ma per veder questa col suo bel fiocco di capelli sulle spallucce; non vedendoli uscire dal portone e, dopo aver aspettato un bel po andando per curiosità a spiare pian piano dalla porta che cosa sian rimasti a fare tutti e due per le scale si spiega il perché di quel turbamento di lui e, rinfrancandosi, non può fare a meno di sorridere. Lo scorge, seduto a metà della terza rampa, su uno scalino intento a rintrecciare fitti fitti sulla nuca della figliuola quei due codini di prima. Sè levato dalla mano il fazzoletto che vi teneva avvolto; e la signora Lèuca dallalto scorge allora su quella mano il rosso dello sgraffio; e laltro più tremendo sgraffio gli scorge sulla nuca. Capisce tutto. Si pente di quel che ha fatto senza pensare che avrebbe cagionato a lui un cosí grave impiccio. Si rammenta allimprovviso delle due cordelline bisunte che tenevan legate le treccine della figliuola e che son rimaste sulla specchiera. Come farà egli adesso a legar quelle treccine, se pure riuscirà a portarle a fine con quelle grosse manone disadatte? E le due cordelline dovranno pure esser quelle, se egli vuol riportare a casa la figliuola tal quale ne è uscita per non far sapere nulla della visita a lei, a quella donnaccia che lo sgraffia cosí. La signora Lèuca vede necessario il suo intervento per rimediare al mal fatto. Corre a prendere in camera le due cordelline, e scende in fretta, risolutamente, le due rampe di scala dicendo a lui dallalto mentre scende: - Aspetta, aspetta Lascia fare a me! Scusami se non ho pensato Hai ragione hai ragione E, comegli si alza per cederle il posto vergognoso dessere stato sorpreso da lei nella miseria di quellimbarazzo siede sullo scalino e, presto presto, rifà le treccine alla ragazza. Nel chinarsi a baciarla, si sente prendere furtivamente una mano, e prima che abbia il tempo di ritirarla avverte con ribrezzo il contatto dei baffi e delle labbra di lui. Per un lungo pezzo la signora Lèuca, risalita nella saletta da pranzo, si stropiccia quella mano. Passano venti giorni, passa un mese, la signora Lèuca non vede più ritornare il marito. Ha aspettato chegli le portasse in casa, come aveva promesso, le altre due figliuole più piccole, per fargliele conoscere. Ma forse la madre avrà saputo di quelle visite a lei; gli avrà fatto qualche scenata, e impedito di condurre le altre due. Suppone chegli si vergogni, forse, di venir solo, dopo quella promessa; suppone che possa essersi ammalato, o che possa essersi ammalata qualcuna delle figliuole, o anche quella donna; suppone che egli sia rimasto troppo avvilito lultima volta sorpreso lí a sedere in mezzo alla scala con le treccioline di quella povera piccina in mano. Ne sorride ancora pietosamente, la signora Lèuca. O forse si sarà accorto del ribrezzo, con cui ella ritirò violentemente la mano Tante supposizioni fa la signora Lèuca. Le amiche del patronato di beneficenza, che vengono a trovarla in quei giorni, osservano, cosí senza parere, che forse ne fa troppe. Ma se, come ritengono, è una pena per lei ricevere in casa il marito, anche cosí per una breve visita di tanto in tanto dovrebbe esser contenta chegli da sé abbia diradato queste visite che per dir la verità seran fatte un po frequenti e, a quanto pare, non tanto brevi, anche. Alla fine se ne accorge anche lei, la signora Lèuca, che fa troppe supposizioni; e deve riconoscere che ha una viva curiosità di sapere perché egli non sia più venuto; ma senza il minimo dubbio tuttavia sulla natura di quel suo interessamento. Vorrebbe saperlo per lui, non per sé; se cioè qualche cosa di male fosse accaduta a lui; non perché possa esser male per lei chegli non venga più. Né un male, né un bene. Tutto è per lei ormai come lontano. Anche le cose più vicine. Basta che per un istante le senta vive in sé, e subito le diventano come lontane. Questa curiosità dora Come se un giorno, tanti anni fa, la avesse provata Può accettare accogliere qualunque sofferenza, torcersi anche in uno spasimo e non perdere mai questa facoltà di non sentirsene veramente toccare là dove il suo spirito è come immune di quanto può dare la vita di sofferenze e di spasimi. Ed ecco che, invece del marito, uno di quei giorni, viene lavvocatino Aricò insieme col vecchio parroco di SantAgnese. Non cè più dubbio che qualche cosa devessere accaduta. Che cosa? Mah! Non sanno dire, se una fortuna o una disgrazia. È morta la donna. Quella donna. - Morta? Sí. Improvvisamente, in tre giorni, duna polmonite. Ma anche se questo male non lavesse colta allimprovviso, sarebbe morta lo stesso tra poco perché il medico accorso a curarla laveva trovata affetta da parecchi mesi dun cancro alla bocca. La signora Lèuca, a questa notizia, saombra. Domanda al parroco e allavvocato, se quando le proposero daccordare al marito il conforto di quelle visite erano a conoscenza di questo male che minacciava la donna. I due protestano subito di no; il parroco, davanti a Dio; lavvocatino Aricò, come se non bastasse, anche sulla sua parola donore. - E lui? - domandò allora la signora Lèuca. - Che cosa, lui? - Se lui lo sapeva! - Ah, ecco sí, - è costretto a confessare lavvocatino, torcendosi un po sulla seggiola. - Dice che, sí ne ne aveva il sospetto, lui vago, ecco, dice. Il vecchio parroco guarda la signora Lèuca accigliata, e poi domanda: - Suppone che sia stato in previsione di questa morte? Non credo! - Oh signor parroco, - scatta la signora Lèuca, - per carità, non mi dica cosí. Sapesse che avvilimento è per me! Non ho mica bisogno, creda, che a un bambino sudicio sia prima lavato il viso, per fargli la carità. Mi perdoni! Lei ha poca stima di me, signor parroco. - Ma no ma no - si prova a protestare sorridente, ma pure un po arrossendo, il vecchio parroco. - Ma sí, mi scusi! - seguita la signora Lèuca. - Poca stima. Il vecchio parroco, vedendola cosí insolitamente infiammata, si fa serio. - Vediamo di non peccar di superbia, mia cara signora. - Io? - Lei, sí. Perché cè tanti modi, veda, di peccar di superbia. Se per esempio lei con un sospetto di questo genere avvilisse troppo loggetto della sua carità credendo cosí di render questa più meritoria davanti a Dio o piuttosto davanti alla sua coscienza, che già per questo fatto comincerebbe a essere, creda, qualcosa di diverso. - La mia coscienza? - Sí, signora. - Di diverso da Dio? - Sí, signora. Glielavverto! Da un pezzo, da un pezzo lo noto in lei, con sommo dispiacere. Dico, questo voler troppo vedere le ragioni con troppa inquietudine, ecco Se ne guardi. La signora Lèuca, pentita dello scatto, china il capo dolorosamente, e si reca le mani al volto. - Sí, è vero, - mormora. - Sono cosí sono cosí A questo punto lavvocatino Aricò, alla cui fretta ogni discussione che non venga al fatto è una siepe di spine visto che discuter troppo, secondo che ha finito or ora di dire il signor parroco equivale ad allontanarsi da Dio, si prova a metter fuori un: - Sicché dunque, signora mia - No aspetti avvocato, - si volge a dirgli subito la signora Lèuca, scoprendo il volto turbato. - Sarà male, è certamente male, signor parroco, questo che lei mi rimprovera; e io la ringrazio. Ma non è per superbia, creda! Tuttaltro, anzi - Avvilir loggetto della propria carità - No me, me, signor parroco! ho piuttosto piacere davvilir me, se ho fatto un cattivo pensiero veda! E credo meglio, a ogni modo, che lajuto gli venga da una che, in questo caso sarebbe stata più cattiva di lui, se è vero che egli quel pensiero non lha avuto. Forse non so esprimermi chiaramente. Volevo dirle prima, che anche se egli si fosse riaccostato a me prevedendo prossima la morte di quella donna, io, venendo a saperlo non mi sarei ritratta dal fare per le sue bambine e per lui tutto quello che mi sarà possibile Aspetti, aspetti; mi lasci dire! Non creda, per render più meritoria la mia carità a costo di questavvilimento di lui! Tuttaltro! Anzi perché mi sarebbe parso più naturale, più umano, e più pietoso anche, cosí. Senza nessuna apparenza di di sublimità, di false nobiltà dintenzioni Ma cosí ecco perché perché siamo cosí E se lui non è stato cosí, tanto meglio per lui! Volevo dirle questo. - Ecco, dunque, - si lancia a dir di nuovo lavvocatino Aricò, vedendo che anche il signor parroco soddisfatto della spiegazione, ritornando a sorridere, approva e approva. Ma purtroppo non ha fortuna. Benedetta donna, questa signora Lèuca! Nobilissima ma tormentosa per uno che ha tanto da fare! Ecco che si volta a dirgli di nuovo: - No, aspetti, la prego, avvocato! Che altro ha da dire? Si vuol togliere del tutto, adesso, il merito della carità. Ah, santo Dio! Quel signor parroco, che cattiva ispirazione, andarla ad accusar di superbia Sentiamo, sentiamo. Dice che non sarebbe carità, ma un piacere per lei prendersi in casa e curare, educare quelle tre bambine, far loro da mamma. Benissimo! E allora basta cosí. Se sarà anzi un piacere per lei Questo è più di quanto saspettavano con la loro visita il signor parroco e lui. Ringraziare e andarsene: gli pare che non resti altro da fare. Nossignori. Eh, nossignori. Piano piano. Il tormento. La signora Lèuca vuol sapere a qual prezzo intendono che lei paghi questo che sarà un piacere per lei di far da mamma a quelle tre piccine. Lavvocatino Aricò sbarra tanto docchi in faccia al signor parroco, e si stizzisce notando che questi mostra di comprendere il riposto senso della domanda della signora Lèuca e di trovarsi di fronte a un caso di coscienza che non gli sera affacciato alla mente venendo a proporre alla signora daccogliere in casa quelle tre orfane come la più grande delle concessioni che potesse fare. Cè anche lui, il marito con le tre piccine. Vedendosi riaccolto in casa, riprendendo a convivere accanto a lei sotto lo stesso tetto - Ah già! ah già! - esclama lAricò, grattandosi con un dito la nuca. - Ma gli parlerò io, signora, non dubiti! Gli parlerà anche il signor parroco! Non potrà mica pretendere da lei limpossibile. - E allora? - gli domanda, per fermarlo subito, la signora Lèuca. - Allora, che cosa? - Avvocato, lei potrà parlargli quanto vuole, non riuscirà mai a mutarlo. Sappiamo comè, Dio mio, e dobbiamo prenderlo comè! Lui prometterà, giurerà a lei e al signor parroco. Poi poi verrà certo il momento che non terrà più conto della promessa. Ebbene, io dico allora, data questa mia assoluta, assoluta impossibilità E dico per me, badi, non per lui! - Come, per lei? - Per la mia responsabilità, avvocato. Perché io debbo preveder fin dora quello che certamente avverrà, sapendo, come so, chi mi riprendo in casa. Vedrà che mi lascerà qui le bambine, e se nandrà, dicendo che sarà stato per causa mia, perché glielavrò aperta io stessa la porta con le mie mani, per ributtarlo alla sua vita di prima! - Ma nientaffatto, signora! - Non neghi cosí precipitosamente. Vedrà che avverrà come le sto dicendo io. - Eh, ma allora, tanto peggio per lui, scusi! Lei fa già troppo a prendersi in casa quelle figliuole. Se egli vuol seguitare a fare il mi perdoni, stavo per dirlo, il responsabile sarà lui non sarà mica lei! Ma la signora Lèuca, ora, non guarda più lavvocato Aricò che parla cosí; guarda il vecchio parroco che tace. E da quel silenzio la signora Lèuca ha la certezza che il vecchio parroco non pensa più che con questo voler troppo veder le ragioni, e con troppa inquietudine, la coscienza di lei sallontani da Dio. Vuol dire dunque che Dio la ispirerà; e che per il momento - questo momento, che già per lei è come lontano lontano - la conclusione bisognerà rimetterla alla vita. Alla vita, comè stata sempre e come sempre sarà. Addio silenzio di specchio, ordine, quiete, lindura. È tutta sossopra la casa della signora Lèuca, per accogliere più ospiti che non potrebbe; quattro ospiti nuovi, a cui bisognerà trovar posto, guastando, disponendo altrimenti le stanze abolendo il salottino, la stanza dello spogliatojo, ammassando e anche portando giú in cantina tanti mobili che forse saranno rivenduti, per collocare al loro posto i tre lettini e altri mobili che saranno comperati per le stanze da letto le quali, da due che erano compresa quella della serva, saranno adesso cinque. La signora Lèuca cederà la sua, che è la più grande, alle tre bambine, e lei dormirà nella stanzetta accanto dovera prima il salottino, rinunziando al grosso armadio a tre specchi, che non vi troverebbe posto. Lui, il marito, bisognerà che sadatti nello spogliatoio che, dopo quella delle bambine, è la stanza più larga, benché un po buia. Non ha nessun rammarico la signora Lèuca né per la rinunzia a tutte le sue comodità, né per il sacrifizio di tanti oggetti cari. È anzi lieta in mezzo al disordine delle stanze, le quali, da che davano, ordinate, limpressione di tanta solitudine ora, cosí disordinate, e solo perché ancora cosí disordinate, pajon già piene di vita. Il nuovo aspetto chesse a mano a mano cominciano ad assumere, sistemate alla meglio, non le par certo bello. Le dà tuttavia uno strano piacere, perché nella sistemazione nuova secondo il bisogno e le necessità dello spazio, sia degli oggetti vecchi sia dei nuovi che a poco a poco arrivano, vede attuarsi, prendere consistenza limmagine della nuova vita della casa. Quegli oggetti, cosí ora disposti, cominciano a rappresentargliela quasi traendogliela a poco a poco da quellincertezza in cui le si agita ancora dentro per fargliela vedere, come sarà - questo qua, questo là - anche se, stando cosí come possono, non stanno come lei forse vorrebbe. Pazienza. Ora, intanto, può immaginarsi come farà, come si moverà per le stanze, che le sembrano nuove, per le cure nuove che le nasceranno. E nuovo, tutto quanto nuovo veramente ha voluto almeno larredo per la camera delle bambine, scegliendo lei ogni cosa in giro per mezze giornate da una bottega allaltra: i tre lettucci bianchi, di ferro smaltato di legno, li avrebbe voluti; ma, fosse stato uno! tre, costavano troppo; e bisognerà pensare a far un po deconomia su tutto, dora in poi!; bianchi però, li ha voluti anche bianchi, laccati bianchi, i due cassettoni e larmadietto a specchio le seggiole e i due tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato per le due più grandicelle che vanno a scuola forse, non è stato prudente bianchi anche questi: ci sarà il pericolo che presto li macchieranno dinchiostro; ma ella si propone dinsegnar loro a far tutto a modino e di sorvegliarle sempre, tutte due quando faranno i compiti di scuola, non perché non macchino i tavolini, ma per i compiti, che li facciano bene; e poi rosei, i tappetini a piè del letto; rosea anche la tenda alla finestra, e rosee le sopracoperte dei lettucci. Cosí, bianca e rosea, tutta la camera. Quellantipatico grillo vecchio dellAricò, dice: troppe spese; e che si sarebbero potute risparmiare, facendo trasportare dalla casa del marito almeno quei mobili - letti sedie, tavolini - che potevano servire ancora per il padre e le figliuole. Ma niente affatto! Nulla, qua, nemmeno un chiodo, di quella casa! Eh, ma se questa fosse una ripugnanza che prova soltanto lei? Se invece lui e le piccine avessero caro di vedersi attorno qualche oggetto della casa antica? Non gliela suggerisce lAricò, questa riflessione; la fa lei, che ne fa sempre tante. E allora, senzaltro, si reca a visitar quella casa in principio di via Flaminia, accompagnata dallAricò. - Ma come? ora che le spese son fatte? - Se ci sarà qualche cosa che vogliono conservare Le vicine di casa conoscenti e amiche della morta, si fan tutte sulluscio o corrono ad affacciarsi alle finestre quandella scende dalla carrozza davanti al vecchio portone sgangherato, alta e dritta, elegantemente vestita, col velo sulla faccia; e quali e quanti commenti, appena, entrando, in principio dellandrone svolta per la scaletta a destra che conduce a un terrazzino o piuttosto, a una specie di ballatojo, dove sono le due finestre a usciale delle camere poste sul davanti. - Oh, coi capelli bianchi, hai visto? - Sí, ma giovane! Che avrà? Avrà, sí e no, quarantanni! - Eh signora fina - Per quel bestione là! - Eppure vedete che se lo viene a riprendere! - Be, segno che gli serve ancora. - Per me, che tho da dire, una donna con gli occhiali Sarà perché viene da fuori; sarà perché la giornata è cupa, la signora Lèuca non riesce a discerner nulla appena entrata da quel ballatojo nella prima stanza. Si sente stringere il cuore, pensando chegli sè ridotto a vivere in una casa come quella; e langoscia e insieme il ribrezzo le crescono, appena gli occhi cominciano a distinguere la miseria, il disordine la sporcizia Si avverte ancora che la morte è passata di là da poco tempo in un certo lezzo che è rimasto, di fiori vizzi e di medicinali. Ma dovè lui? Sandrina, che è venuta ad aprire in sottanina, con le magre braccine nude, spettinata, risponde ancora tutta abbagliata dalla vista inattesa della bella zia della casa ricca e lucente, che il babbo è di là, buttato sul letto, e che cè la sarta. - Ah, brava, - fa la signora Lèuca, sollevando il velo sulla fronte e chinandosi per baciar la piccina. - La sarta, hai detto? Andiamo, andiamo, Sandrina. Sei contenta, cara, che sia venuta la zia? Sí, è vero? Povera cara piccina mia! Sí, sí, cè qua la zia, ora Sarà meglio che ci parli io con questa sarta. Vi prende le misure? - No, ha fatto tutto E la signora Lèuca con Sandrina per mano savvia verso laltra stanza in fondo; ma ecco lui, balzato dal letto, tutto rabbuffato con la camicia aperta sul petto irsuto e una vecchia giacca nera, certo infilata, or ora, in fretta in furia. - Tu, qua? Anche lei, avvocato? Sí, cè la sarta. Per per gli abitini da lutto Vieni, vieni Ha il cuore grosso; grossa la voce; e mostra una gran fretta, forse per nascondere il turbamento e la commozione; forse per non dar tempo alla moglie dosservare intorno la miseria della casa, il disordine di quella sua vergognosa intimità. Ma prima di quei poveri abitini da lutto che saranno certo uno scempio, allestiti cosí tutte tre, in pochi giorni ella vuol vedere, conoscere le altre due bambine. Oh, ma guarda, guarda quella piccola là, che amore! in camicina, con le gambottole nude che alza il braccino e safferra alla nuca tutte quelle belle boccole nere nere, arruffate! Dio, che occhi! È scontrosa? - Rosetta? Si chiama Rosetta? Che amore! Sandrina corregge: - No, Rosina. Rosina? Sarebbe meglio Rosetta, cosí tombolina! Ma né Rosina, né Rosetta, veramente, perché cosí bruna bruna e con quegli occhioni cupi e che pure, Dio mio, pungono davvero quegli occhioni; e quella boccuccia là, un bottoncino di fuoco; e quel nasino che non pare nemmeno - Cinque anni? Ah, deve ancora compirli E allora no, via, il vestitino nero anche a lei Bianco con un bel fascione di seta nera in mezzo Ma ci penserà lei, a casa. - E questa è Lauretta? La domanda, per quanto vorrebbe essere affettuosa, le vien fuori fredda dalle labbra; perché quella Lauretta è come se lei già la avesse veduta in Sandrina; non tale e quale, certo; ma con quella stessaria afflitta, gli stessi occhi fermi e serii, il visino pallido piuttosto lungo, e i capelli lisci. Non è possibile non notar subito che quelle due sorelline più grandi non hanno nulla proprio nulla, di comune con la più piccola, venuta parecchi anni dopo. Perché Lauretta ha già otto anni e tre mesi; vuol dire un anno e qualche mese meno di Sandrina, la maggiore. La signora Lèuca respinge un sospetto che le sorge spontaneo sapendo purtroppo che donna era la madre e che liti saccendevano tra i due per la gelosia. Lo respinge, sia perché quella donna ora è morta, sia perché sa che lui predilige, sopra le altre due, quella piccola. Anzi, per dissimular subito daverlo avuto, si mette a discutere con la sarta di quei vestitini cosí mal tagliati e mal cuciti; poi col marito, dello scopo della sua visita. Ma non cè da portar via nulla da quella casa: egli è subito daccordo con lei: tutta roba da svendere o da spartire, lí, tra il vicinato. Solo, i suoi abiti e la sua biancheria, e quella in migliore stato delle bambine. Nellappressarsi a un canterano per accertarsi se non convenga lasciare anche questa biancheria delle bambine certamente non fine né graziosa comella pensa che devessere dora in poi la signora Lèuca sorprende nel marito un atto subito represso, come se volesse trattenerla. Non tarda a comprenderne il perché. Sul piano di quel canterano cè il ritratto della morta in una volgare cornice di rame. Finge allora di non vederlo; e dice a lui che ci sarà tempo di far la scelta di qualche capo da conservare, e che per il resto, se mai, penserà lei a farne elemosina. Domanda a Sandrina se, intanto, quella sera stessa non vuol venire a casa con lei. Sandrina risponde subito di sí, battendo le mani. Ma anche Lauretta dice che vuol venire. E perché non anche la piccina allora? Tutte tre con lei, fin da questa sera: la camera, là, è pronta. Eh, ma la piccina, no. La piccina non si stacca dal padre. Senza il padre, non viene. E lui è meglio che rimanga qua, ancora per qualche giorno, per liquidare quel suo triste passato. Novelle per un anno di luigi pirandello PENA DI VIVERE COSÍ TERZA PARTE. Cosí la signora Lèuca, quella sera, rientra in casa con le due ragazze vestite di nero. - Ecco la vostra camera, vi piace? Non riescono neppure a risponder di sí, Sandrina e Lauretta, tanto ne restano ammirate. - Qua dormirai tu, - dice a Sandrina. - E Lauretta là. E Rosina in mezzo, tra voi due, in questo lettino più piccolo. Poi mostra loro i tavolinetti, dove studieranno, e ne assegna uno a ciascuna. - Col cassetto, sí. Ce lha anche laltro: sono uguali. E cè anche un cassettino qua, piccolo piccolo, nel palchetto. E dice che dora in poi andranno a unaltra scuola lí vicino, in via Novara; e che le vorrà sempre diligenti e giudiziose e pulite. Quanto agli abitucci, bisogna che per ora tengano quelli; ne avranno poi di nuovi e di più belli, per uscire; altri, per casa, e i grembiulini: tutto in ordine. Intanto, le ripulisce ben bene, le ripettina; mostra loro tutta la casa; dove dormirà il babbo; dove dorme lei. E infine le fa sedere a tavola con sé per la cena. A poco a poco bisognerà insegnar tante cose, tante, a quelle due povere piccine! Per quella prima sera, meglio lasciarle fare a modo loro. Sono come incantate. Non sanno prendere il bicchiere, non san tenere in mano le posatine comperate apposta per esse. Impareranno a poco a poco. E imparerà anche lei a far che lindulgenza, suggerita dalla pietà, non divenga troppa e nociva. Finita la cena, le tiene ancora un po con sé. Vorrebbe saper tante cose; ma non concede alla sua curiosità neppur di rivolgere una domanda. Cerca soltanto di far parlare Lauretta, che sta a guardar sempre in bocca Sandrina, la quale per esser stata già una volta con lei, vuol mostrare alla sorellina che ha già preso una certa confidenza. Ma Lauretta, a ogni incitamento, si volta a Sandrina, come convinta che non tocchi a lei di rispondere per quella sera. Sarà per domani. Quando le mette a letto, viene a sapere che non sono solite neanche di farsi la croce prima daddormentarsi. Dice loro, alla meglio, perché bisogna farsela, la croce, e le persuade a ripetere con lei una breve preghiera. Cosí ottiene anche, ma dopo una lunga insistenza, di sentir la voce di Lauretta che non ha voluto parlare. Spegne la luce, e le lascia sole in camera. Poco dopo, però, origliando alluscio, per accertarsi se han preso sonno, le sente litigare a bassa voce ma violentemente, e capisce che Lauretta è discesa dal suo lettino ed è andata a quello di Sandrina, che la respinge. Dio mio, sazzuffano come due gattine! È certo che si sono afferrate per i capelli e che si danno calci. Che fare? Aprire? Sorprenderle? Forse è meglio no. Perché, se fanno cosí piano per non essere intese da lei, vuol dire che un certo ritegno lo sentono. Ma sarebbe bene conoscere il perché di quella lite. Forse Lauretta ha paura di dormir sola? o forse non è rimasta contenta di qualche risposta che Sandrina ha dovuto dare per conto di lei? Ecco, si sono quietate. Lauretta torna in punta di piedi al suo lettino. Ma Sandrina ora piange sotto le coperte. La signora Lèuca rimane a pensare a lungo quella sera e si domanda che cosa quelle bambine abbiano già per lei più delle altre che finora ha soccorso e che non potrà più soccorrere dora in poi. Quasi tutte le altre avevan certo assai più di queste bisogno del suo soccorso; e lei, non solo non avrebbe mai fatto tante spese, e con tanta premura, per ospitarle; ma non sera neppur mai sognata di poterne accogliere in casa qualcuna modestamente, anche per averne lei stessa il vantaggio di qualche servizio. Ha accolto queste, perché figlie di lui, del marito? E chi sa! Una, forse, neanche No non per lui. Le ha accolte per sé, per riempire la sua vita, anche coi fastidii e i dispiaceri chesse le daranno. E non esse sole, certamente Ecco a che lha condotta il consiglio della carità difficile! A farsela a sé lei stessa, la carità, a danno di tante altre piccole derelitte, a cui ora non potrà più pensare. Ma no, questo no, non devessere! Se non è più possibile ormai considerar le altre bambine da lei finora protette come le due che ora dormono di là già divenute sue, troppo rimorso sarebbe per lei il non far più nulla per quelle; almeno per qualcuna Quella malatuccia di via Reggio, Dio mio! E quellorfanella, Elodina di via Alessandria, impossibile non soccorrerle più, abbandonarle, là, alla loro miseria, cosí nera mentre per queste qua tanto bianco e tanto roseo di lettucci e di mobiletti laccati e di tappetini e sopracoperte e il piacere chella già prova a immaginare gli acquisti che farà per loro, di biancheria fina di scarpette eleganti, e la cura che si darà perché siano vestite bene e con grazia. No no. Sarebbe troppo! sarebbe troppo! E perché poi? Chi son esse infine? Si potrà lei veramente compiacere che tutti vantino domani la sua generosità per aver accolto in casa vincendo ogni risentimento e il disgusto per la laida offesa al suo amor proprio di moglie che non poté esser madre quelle tre figlie che il marito ebbe da unaltra donna? da una donna come quella? No. Perché lei non lha fatto per questa generosità, e si sdegnerebbe, se se ne sentisse lodare; anzi il solo pensiero che una tal lode le possa esser rivolta, già le accresce il rimorso per quello che ha fatto. In tal caso, beneficiando di questa sua presunta generosità le tre bambine ospitate verrebbero a godersi sfacciatamente il premio della vergogna della loro madre della colpa del loro padre, generosamente da lei perdonate. Mentre non ha perdonato niente, lei, la signora Lèuca, non avendo proprio niente da perdonare per il solo fatto che non ha sofferto della colpa del marito più di quanto non abbia sofferto per tantaltro male anche non fatto a lei direttamente: il male che tutti fanno, inevitabilmente, volendo vivere; il male che lei stessa sta facendo ora a tante povere bambine per aver voluto accogliere in sé più viva della loro, la vita di queste tre a lei ugualmente estranee e certo non più disgraziate. E bisognerà scontarlo, ora, scontarlo questo male. Nel silenzio, a un tratto devesser molto tardi le si fa vivo il tic e tac lento e staccato della pendola. Il vuoto del suo silenzio di prima. E ancora, e forse più angosciosamente che mai, ella vede vaneggiarvi sconsolato ogni suo pensiero sconsolata ogni opera, sconsolata ogni immagine di vita. Ecco, le sinquadra lontano, nellombra, col luccicore della volgare cornice di rame, il ritratto di quella morta, là sul canterano E tutte quelle vicine accorse a vederla scendere dalla vettura Che farà lui solo, a questora, in quellorribile casa, con la piccolina? Chi sa perché, se lo immagina fermo davanti a quel canterano, con la piccolina in braccio intento a guardare il ritratto di quella morta, chella non ha potuto vedere. È daver salito, sú, sú, fino alla cima, una cosí alta montagna, la colpa. E non per orgoglio di salire Che orgoglio? Può anche essere stata una condanna; o il destino. E, si sa, questo gelo ora, e questo silenzio della cima. E veder tutto piccolo e lontano; e cosí, per forza, velato, soffuso di questa esiliante tristezza di una nebbia, che da vicino, là in basso forse non cè e che da lontano e dallalto si vede, perché la stessa altezza, la stessa lontananza la formano. Tre giorni dopo, viene il marito con quella piccolina aggrappata al collo come una gattina selvaggia e impaurita, che non voglia farsi strappare. Arrabbiato per questa selvatichezza della bimba, che gli ha impedito di portar sú, una per mano, le due vecchie pesanti valige in cui ha raccolto tutto quel po che ha creduto potesse entrare senza troppa vergogna nella casa della moglie da quella sua casa ora distrutta accoglie senza nessuna festa le espansioni daffetto e di gioja di Sandrina e di Lauretta e non ha occhi per vedere comesse in tre giorni son quasi rinate. Le due piccine, che saspettavano le meraviglie del padre per il loro contegno e la loro lindura cosí ben pettinate, con quei grembiulini nuovi, neri coi risvolti di merletto bianco ai polsi e al collo e la cinturina in mezzo e le calzette fine e le scarpette nuove, restan deluse e come mortificate. Per miracolo non bestemmia, il padre, soffocato dalle braccine di quella brutta Rosina, che gli si stringono sempre più al collo. Alla fine, visto che non riesce, per quanto faccia o dica, a farle allentar la stretta, ecco che inferocito, con uno strappo violento se la stacca dal collo e ben le sta! quasi la butta su una seggiola gridandole: - Qua, e zitta, o te le do! Ma la bimba, frenetica, si rovescia a terra, urlando tempestando con le gambette, nascondendosi la faccia con le braccine, le mani afferrate ai capelli; mentregli va verso la finestra, esasperato sulle furie: - Non ne posso più! non ne posso più! Si volta verso la moglie, e aggiunge: - Da dieci giorni cosí aggrappata a me, fino a strozzarmi! E vedendo la bimba correr verso di lui carponi sul pavimento, come una bestiolina urlante: - Ecco! la vedi? la vedi? E alza la gamba, a cui la bimba è venuta ad avvinghiarsi. Sandrina e Lauretta si mettono a ridere. - Ah, non si ride! - le ammonisce subito, seria, la signora Lèuca. - Vergogna; mentre la sorellina piange Andate, andate piuttosto a prendere i giocattolini che le abbiamo comprato jeri Il padre intanto sè chinato a riprendersela in braccio: - Senti? senti? i giocattolini Ripresa in braccio, la bimba, ancor tutta convulsa, cessa di piangere; ma come Sandrina e Lauretta ritornano dalla camera coi giocattoli udendo il suono che Lauretta cava dai due cembalini di latta dun pagliaccetto rosso che apre e chiude le braccia riaffonda la faccina sotto il mento del padre, per non vedere, per non udire, e riprende a smaniare, come per rimettersi a piangere. La signora Lèuca ha allora limpressione che quella bimba cosí avvinghiata al padre rappresenti come una condanna che gli abbia lasciato quella donna di non potersi più staccare, di non poter più levarsi a respirare fuori da tutto ciò che essa in vita, a sua volta rappresentò per lui: miseria, abbrutimento, oppressione. E prevede che non potrà nulla lei, su quella creaturina, forse mai; perché troppo neri e come unti ancora e impregnati ferinamente del vizio da cui è nata, ha i capelli, tutti quei capellucci ricciuti; e troppo cupi e pungenti gli occhi; e troppo selvaggio il sangue con cui è impastata. Non si prova nemmeno ad accostarsi per cercar di staccarla dal padre e persuaderla a mettersi a giocare con le sorelline certa comè che, non solo non riuscirebbe a nulla, ma anzi farebbe peggio. Conduce il padre a veder la camera che gli ha assegnata, con laria di scusarsi che data la casa, meglio di cosí non ha potuto alloggiarlo; ma saccorge subito che non è giusto che si dia quellaria; e le fa uno strano effetto chegli le risponda, infatti, accigliato: - Ma no, ma no, che dici? Accigliato, quasi senza volerlo; perché ha veduto il letto, che è per uno; mentre lui finora ha dormito in un letto a due. E aggiunge, indicando la piccina che ha sempre al collo: - Per questa píttima qua. - Ma cè il lettuccio per lei di là, - saffretta a rispondergli la signora Lèuca. - In mezzo, tra i due delle sorelline. Vieni, ti farò vedere. Egli resta ammirato davanti alla bella camera bianca e rosea, con quei tre lettini; ammirato e commosso; ma anche dolente; perché si vergogna a dirlo - ma da quandè morta quella anche di notte la piccina se nè stata con lui, nel letto grande al posto della madre; e forse non sarà possibile indurla a dormir sola, adesso, in quel lettino. - Ebbene, vedremo stasera, - gli risponde la signora Lèuca. - Se riusciamo a metterla a letto qua, le starai tu accanto, finché non si sarà addormentata. Altrimenti, pazienza! trasporteremo di là il lettuccio, e dormirà in camera tua. Saccorge, cosí dicendo, che Sandrina e Lauretta ne sarebbero molto contente, non tanto perché resterebbero loro due sole allora, padrone della bella camera, quanto perché da che stanno qui e han preso quellaria di ragazzine ben messe e ben educate vorrebbero dimostrare che ormai capiscono come bisogna stare in una casa signorile cosí diversa da quellaltra in cui sono nate e cresciute e temono che non sarà loro possibile con quella sorellina la quale invece dimostra di voler con tanta tenacia rimanere attaccata alla vita di prima. Quasi quasi non han piacere neanche di vedere il padre ora, lí nella bella casa dovesse per tre giorni sono state cosí bene, sole, a respirare nella nuova vita, in compagnia della zia. Veramente si ha limpressione che anche lui, il padre, con quellaria rabbuffata e cupa, non potrà adattarsi a viver qua e che resterà sempre come estraneo, trattenuto da quelle braccine che non vogliono staccarglisi dal collo. Eccolo là, infatti; quasi non osa guardare; non sa che cosa dire; confuso, imbarazzato, ripete con voce grossa: - Troppo troppo Poi domanda licenza dandare in camera sua a disfar le valige per mettere a posto la roba come se allimprovviso gli fosse sorto il timore che altri si fosse messo a disfarle in vece sua. - Zia, - domanda allora Lauretta, - perché noi sí, di nero, per la mamma, e papà no? La signora Leuca, che non ha badato al colore dellabito del marito, resta a guardar la ragazza, e lí per lí non sa che cosa risponderle; non già perché le sia difficile trovare una ragione qualsiasi, ma perché pensa che egli forse non sè vestito di nero per un riguardo a lei per non portarle sotto gli occhi il lutto di quellaltra donna. Se naddolora e se nimpensierisce. Egli la deve aver pianta, quella donna. Ha bene impresse in mente la signora Lèuca le orribili cose che le confessò quel giorno e comprende che se egli poté odiare colei mentrera viva, per la schiavitú dei sensi in cui lo teneva ora certo tra sé si struggeva dessersene liberato e chi sa a qual prezzo vorrebbe riaverla e come e quanto la avrà dunque rimpianta finora e la rimpiangerà a lungo ancora. Tranne che La signora Lèuca tronca la supposizione, che da tanti giorni ormai la turba e la tiene agitata. È sicura, sicurissima che avverrà purtroppo quanto ha previsto discorrendo col vecchio parroco e con lavvocato Aricò e ponendo i patti per il ritorno del marito in casa. Non avverrà oggi, non avverrà domani, ma appena egli avrà vinto quel primo imbarazzo e ripreso un po di confidenza, avverrà di certo. Il turbamento e lagitazione si fanno tanto più vivi, quanto più ella nota in lui modi atteggiamenti, espressioni, che dovrebbero anzi quietarla e rassicurarla: quellavvilimento quella remissione, e la pazienza e laffetto per le figliuole, di cui, almeno fino a tal punto, non lavrebbe mai creduto capace; tante cose, insomma, che le consigliano un particolar riguardo per la sua condizione dospite ricoverato e che le destano una pietà molto più intensa di quella a cui già, quasi per dovere, si sentiva disposta. A cena, che impressione! vedergli alzare a un certo punto, discorrendo dellavvocato uno dei sopraccigli, ma contraendolo dalla parte del naso in unincrespatura di volontà intelligente come soleva fare un tempo, discutendo con lei, nei primi anni del matrimonio: riconoscere nel viso mutato alterato sguajatamente dai vizi, quellantico segno dintelligenza, che le piaceva. E che impressione, anche, nellosservare in lui ancora i tratti dellantico signore, a tavola! Imbarazzo, soltanto se lei lo guardava. Abbassava subito gli occhi, allora, o li volgeva, torbidi, altrove. Ma nessun imbarazzo nel modo di comportarsi, di servirsi; benché per le due figliuole più grandi dovesse esser nuovo, quel modo, perché guardavano il padre come se non lo riconoscessero più. Ma lo riconosceva lei, quel modo chera, con sua meraviglia, quello dun tempo, ma ancora come nativo in lui e perfettamente spontaneo. Il vino Dio mio, che pena! Vedersi costretta, ogni volta a stornar subito gli occhi che le si fissavano sulla bottiglia, senza che lei lo volesse. Eppure, restava lí quasi intatta quella bottiglia Le rendevano vano, quegli occhi maledetti lo sforzo di dissimulargli che ella sapeva dallavvocato Aricò del suo vizio dubriacarsi quasi ogni sera. Certo, egli doveva soffrire a bere cosí poco, a non ber quasi niente; ma non lo dava affatto a vedere. È vero che quella era la prima volta che sedeva a tavola con lei dopo tanti anni. Chi sa, se in seguito - domani a colazione; domani sera a cena - sarebbe riuscito a frenarsi ancora cosí E poi, dopo cena, quella sua bocca divenuta brutta quasi nera sotto i baffi neri un po brizzolati nel mezzo, che sorriso bello, di paterna tenerezza aveva saputo trovare nel mostrarle la bimba che gli sera addormentata sulle ginocchia! E le aveva domandato sottovoce se non sarebbe stato bene provarsi a svestirla pian piano per andarla a deporre sul suo lettino, là in camera, dove già erano andate a dormire le sorelline maggiori. Sí, certo. Ed ecco che lei sera curvata fin quasi a toccarlo con la spalla sul petto fin quasi a porgli il capo sotto la bocca, tanto che sui capelli ne aveva avvertito il respiro; e poi, per forza, più volte aveva dovuto toccarlo davvero, dovendo svestirgliela sulle ginocchia, la bimba; ma latto le aveva fatto meno impressione del pensiero di poterlo fare. E che stizza dentro di sé, intanto per quelle sue mani che potevano dargli a vedere e a credere chella non si sentisse al tutto calma e sicura! Infine adagiata sul letto con tutte le precauzioni la bambina e usciti tutti e due in punta di piedi dalla camera, era venuto il momento più pericoloso: quello di vedersi loro due soli di nuovo insieme, per un momento, prima di recarsi a dormire, nel silenzio e nellintimità della casa. Ebbene, non era accaduto nulla. Appena richiuso luscio della camera delle bambine, egli aveva tratto un respiro di sollievo, e a bassa voce, sorridendo le aveva detto che ormai poteva esser sicuro di stare in pace fino a domattina, perché la bimba non si svegliava mai durante la notte; poi, umile ma tranquillamente, le aveva augurato la buona notte e sera ritirato nella sua camera. Da unora, a letto, ritorna con la mente a tutte queste sue impressioni, la signora Lèuca; prova un acerbo dispetto contro se stessa, per quel turbamento che ha avuto, e che le pare tanto più indegno quanto più lo confronta con lumiltà, con lavvilimento e la mortificazione di lui; di lui che non ha nemmeno osato guardarla, e che certamente, certamente non si sogna neppure per ora, di poter tentare di riaccostarsi a lei più di quanto ella gli possa permettere. Che sè aspettato, Dio mio? E ha chiuso a chiave luscio, appena entrata! Quasi quasi scenderebbe dal letto per andare a levar quella serratura tanto le fa stizza che abbia pensato di dover premunirsi cosí fin dalla prima sera. Lha notato il signor parroco, dopo lultimo convegno delle dame del patronato nella casa parrocchiale parlandone col signor Cesarino, che dice di averlo notato anche lui; lhanno notato ugualmente le amiche, signora Mielli e signora Marzorati e, pare quasi impossibile, anche la brava signorina Trecke. Una cosa che sí, ecco, fa proprio dispiacere. Lo zelo della signora Lèuca sè più dun po raffreddato. Non viene, da circa due mesi, alle riunioni del patronato; non solo, ma ha saltato anche la santa messa qualche domenica; più duna! E un certo raffreddamento anche è evidente verso le amiche come se sospettasse anche in loro una certa responsabilità per le non liete condizioni in cui sè lasciata mettere con quelle tre bambine in casa e quelluomo là, il quale, per quanto dicano che sia molto rispettoso verso di lei, pur tuttavia deve pesarle come un macigno sul petto. Non cè dubbio che le daranno molto da fare quelle tre bambine; ma se è vero e devesser vero chesse non sapevano neanche farsi la croce la prima sera chella le accolse in casa; tanto più, adesso, non dovrebbe trascurare di condurle a messa regolarmente tutte le domeniche e ora anche alla novena in preparazione della festa dellImmacolata Concezione di Maria Santissima, che cade il giorno otto. La signora Mielli nota poi che lamica, prima cosí curata sempre nelle vesti, nellacconciatura, ora è proprio trascurata pettinata male, se non addirittura spettinata, come se non avesse più né tempo né voglia di guardarsi allo specchio. Francamente, ella ha quattro bambini, non tre, e tutte le cure e tutte le attenzioni per essi, per il marito, per la casa; ma il tempo di pettinarsi a modo e di vestirsi bene e con comodo, lo vuole; e, volendo, si trova, via, si trova! È chiaro che ancora la signora Lèuca deve farci labitudine, a combattere coi figliuoli. Eh, vita beata, quella che viveva prima! Ma il merito può esser soltanto quando si vincono le difficoltà; non quando tutto è semplice e facile, non è vero? Peccato, sí, ha perduto la serva affezionata che stava con lei da tanti anni, povera signora Lèuca. Ma naturale! Avrebbe dovuto prenderne unaltra per ajuto considerando in tempo che una sola non poteva più bastare, con tre bambine ora e con un uomo per casa. - Ma laveva presa! laveva presa! - dice la signorina Trecke. - Sembra però che abbia dovuto licenziarla su due piedi, perché il marito non so - Come come? Il marito? - domanda la signora Marzorati, facendo un viso lungo lungo. La signorina Trecke apre la bocca al suo solito sorriso. Non capisce bene di che cosa si possa essere accorta, la signora Lèuca, ma il fatto è che sua nipote si mise tanto a ridere ma tanto, ma tanto, allorché lei andò a dirle di quel licenziamento. - Come una matta, rise, chi sa perché! - Ma già! - esclama con gli occhi lontani lontani la signora Mielli. - È certo che quelluomo, adesso. - Ma Dio mio - osserva indignata la signora Marzorati. - Se la signora Lèuca e ha ragione, poverina: moglie io, al suo posto ma piuttosto mi butterei da una finestra! dico, lei mintende, signora Mielli. Fuori di casa, però! A questo punto, beata come se fosse stata in cielo con gli angioletti nel tempo che le due signore si sono scambiate quelle poche parole tra molti ammiccamenti la signorina Trecke scappa a dir, sorridendo, che - sí - va fuori di casa infatti ogni sera il signor Lèuca. - Tantè vero, - soggiunge - che viene da me. La signora Marzorati si volta a guardarla, sorpresa e accigliata: - Da lei? E come? a far che? E la signorina Trecke risponde: - A trovare mia nipote. Non ci può esser niente di male per lei in queste visite del signor Lèuca a sua nipote visto che il signor Lèuca sè riconciliato con la signora Lèuca e che il signor parroco ha tanto favorito questa riconciliazione. - Ma che riconciliazione, che riconciliazione! - le dà sulla voce la signora Marzorati. - Dica un po, sa che discorsi fanno, almeno, tra loro? La signorina Trecke abbassa con furbizia assassina le vecchie palpebre cartilaginose da scimmia, sui chiari occhi innocenti e rapidamente, sempre sorridendo in quel suo modo, accenna più volte di sí col capo: - Parlano dellEquatore, - dice. - Della Repubblica dellEquatore. Perfino la signora Mielli, cosí sempre lontana da tutto, sgrana tantocchi. - Della Repubblica dellEquatore? - Sí, - spiega la signorina Trecke. - Perché è partita una spedizione di grossi industriali per la Repubblica dellEquatore. Cè tutto da fare, nella Repubblica dellEquatore. Ponti, strade, ferrovie, illuminazione, scuole E mia nipote conosce uno che fa parte della spedizione. Dice che ce ne sarà una nuova, tra poco, più numerosa, doperai, di contadini, dingegneri, e anche davvocati, di maestri. E dice che ci vuole andare anche lei, mia nipote, nella Repubblica dellEquatore. Ecco, parlano di questo. Ha una faccia cosí stupida nel dar quella notizia, la signorina Trecke, che la signora Marzorati e la signora Mielli per non sgraffiargliela dalla stizza che ne provano, preferiscono tenersi in corpo la curiosità e mettersi a parlar daltro tra loro. Finito tutto. Non si duole di quanto è avvenuto, la signora Lèuca; né di chi le ha procurato e inflitto un tale supplizio. Di sé si duole e di quanto è avvenuto in lei, contro ogni sua aspettativa; quando invece sattendeva che il male da un momento allaltro le dovesse venir da fuori, da parte degli altri. Appunto perché questo male, previsto, temuto e da un momento allaltro atteso, le è mancato, ella ha patito il supplizio. È sicura di potere ancora affermare a se stessa, non ostante lo sdegno di cui è piena per la sua carne miserabile che se una di quelle sere il marito, nel silenzio della casa, la avesse ghermita, non avrebbe ceduto lo avrebbe respinto, opponendosi anche alla lusinga della sua coscienza, la quale tentava dindurla a considerare che respingendolo, avrebbe dato lei a quelluomo il pretesto di ricadere nellorribile vita di prima. Ancora, fermamente sostiene che no, non si sarebbe lasciata vincere neppure dalla previsione certa di questo rimorso. Sí; ma è ugualmente sicura la signora Lèuca che, se questo fosse avvenuto il supplizio per lei sarebbe stato molto meno crudele di quello che ha sofferto, non essendo avvenuto. Perché a poco a poco lorrore del corpo di lui in tutte quelle immagini indelebili che le si erano destate durante la confessione delle sue turpitudini era divenuto orrore del suo stesso corpo; il quale, ogni sera, davanti allo specchio, appena ella si richiudeva in camera e senza più girar la chiave nella serratura! le domandava se davvero esso fosse ormai cosí poco desiderabile, da non esser più nemmeno guardato di sfuggita da un uomo come quello che sera contentato fino a poco fa duna donnaccia volgare. Ella era ancor bella, e lo sapeva dagli occhi di tanti uomini che spesso tuttora per via la richiamavano a ricordarsene, quando meno ci pensava. Quei capelli divenuti prestissimo di neve, ancor prima di compire i trentanni davano maggior risalto alla freschezza della carne e una grazia ambigua come duna menzogna innocua, al suo sorriso, quandella, additandoli diceva: - Ormai son vecchia E il suo collo si spiccava ancora agile e senza una ruga dal busto formoso, e - Dio che miseria, quellintimo esame di tutto il suo corpo per affermare che sí, sí, era ancor bella, era ancor desiderabile; e che poteva perciò sicuramente prevedere, parlando col parroco e lAricò che il marito lavrebbe messa presto alle strette e si sarebbe fatto cacciar di casa. E allora, per questorrore del proprio corpo, di giorno in giorno crescente quanto più le cresceva la certezza della più tranquilla noncuranza di esso da parte del marito sempre per altro, umile e come mortificato davanti a lei via ogni tentazione di guardarsi allo specchio! Non sera più guardata neanche di mattina, per pettinarsi; ma senza voler tuttavia riconoscere che lo faceva per questo rappresentando la commedia davanti a se stessa, dicendosi che doveva rifarsi, cosí in fretta in furia, i capelli, perché non aveva più tempo con quelle due più grandicelle da badare ogni mattina, perché arrivassero in orario alla scuola. E quando poi aveva scoperto, nella stanza di lui, dentro il cassetto del comodino, aperto per caso il ritratto di quella donnaccia senza più la cornice di rame! Con che occhi da assetata sera buttata a guardarlo! E che disillusione! Procace sí, ma brutta, con certi occhi da pazza, e volgarissima, quella donna E lei che se lera immaginata bella! Ma era naturale via, che a lui ormai dovessero piacere le donne di quel genere. Se non che, ecco qua tutta festosa la signorina Nella, la nipote della signorina Trecke, che non si può dir volgare, daspetto; eppure è chiaro che piace al marito. Ella adesso insegna nella scuola elementare di via Novara, dove vanno Sandrina e Lauretta. Sandrina è stata sua scolaretta, due anni fa, nellaltra scuola fuori Porta del Popolo, a cui, di prima nomina, ella era stata assegnata. Che combinazione! Ecco che ora ritrova qua la sua scolaretta di laggiú, il primo giorno di scuola e vuol riportarla a casa, alla fine delle lezioni, insieme col padre, tenendola per mano, il padre di qua e lei di là. La signora Lèuca - ora che tutto è finito - non vuole più dolersi neanche di questa perfida che sempre, per istintiva avversione, le è stata nemica. Il marito, per quello chera sempre stato e che si sapeva bene che fosse, non aveva certo bisogno desser sedotto. Eppure, ecco che quella sera fatto un vero godimento di venirglielo a sedurre lí, sotto gli occhi, in casa quasi ogni giorno, con la scusa di Sandrina, sua scolaretta antica, e di Lauretta, sua scolaretta nuova. Veniva a sedurglielo sotto gli occhi, sicurissima che una signora come lei non dovesse accorgersene e che se mai se ne fosse accorta via, un po più di sdegno, al massimo, per quel poveruomo là, accolto con le figliuole per compassione. E lei, dapprima, aveva quasi accettato la sfida, che era chiara negli sguardi e nei sorrisi di colei; e aveva finto di non accorgersi di nulla, per non dover riconoscere che fosse provocata dalloscura segreta, insorgente gelosia lindignazione, per tanta sfrontatezza; e quando finalmente non aveva più potuto contenere questindignazione e aveva lasciato intendere a quella impudente che non stesse più a venirle per casa sera vietata dassumer coscienza del delitto che lasciava compiere non prevenendo quella stupida signorina Trecke e anche il signor parroco; ancora per non dover riconoscere che fosse spinta dalla gelosia. Ed ecco adesso lo scandalo! Il signor parroco le dame del patronato se la prendono con la signorina Trecke, con quella povera stupida signorina Trecke che ha permesso ai due di vedersi ogni sera in casa sua, dando loro agio cosí di concertar la fuga per la Repubblica dellEquatore. La signorina Trecke piange, piange inconsolabilmente non tanto sulla disgrazia che le è toccata, quanto sulla sua irrimediabile ignoranza del male che le fa avere da parte del signor parroco e delle amiche del patronato tanti e tanti rimproveri tutti meritatissimi, ma che purtroppo non varranno a infondere un po di salutare malizia in quei suoi poveri infantili occhi innocenti che saranno dora in poi per labbandono di quellingrata nipote sempre cosí rossi di pianto. E infine, per giunta, si vede accusata anche lei, la signora Lèuca, daver fatto le cose a mezzo sempre - sintende - per il suo difetto di non saper vincere quella tale schifiltà naturale che tante volte le ha impedito lintero esercizio della carità proprio di quella certa carità difficile, che pure questa volta lei stessa era andata a cercare. Santo Dio, visto che sera piegata a riprendersi in casa il marito poteva bene forzarsi a vincerne il disgusto e acconciarsi a ridivenire in tutto e per tutto sua moglie. Sono croci, si sa! E il merito consiste appunto nel rassegnarsi a portarle. Ma lascia dire, la signora Lèuca, e lascia pur credere che sia mancato per lei. Non le importa delle parole, come non le importa dei fatti. È nellanimo la piaga. Che siano su questa piaga come gocce di limone, quelle parole, non è male, perché adesso, quanto più le brucia, questa piaga, meglio è. Ed ha accolto con un sorriso di compiacenza le congratulazioni che a quattrocchi ha creduto di venirle a porgere lavvocatino Aricò; ma sí! dessersi liberata, dopo tutto, checché ne dica il signor parroco, di quellanimalone lí, che le ingombrava la casa. Non aveva detto lei, che il male sarebbe stato soltanto per il ritorno di lui perché per il resto, che fossero venute le bambine, tanto piacere? Ebbene, ecco qua: lui se nera andato e per giunta, non cacciato da lei, e le erano rimaste le bambine. - Meglio di cosí! Eh già, meglio di cosí Può mai confidare la signora Lèuca a quellavvocatino Aricò che tutta un tratto, appena saputo della fuga di lui sparito come per incanto il piacere, ella si è sentito gravare enormemente sulle braccia il peso di quelle tre bambine non sue e diventate subito totalmente estranee a lei, alla casa? Non lo vuol confidare neanche a se stessa, la signora Lèuca e si mostra più premurosa e più affettuosa che mai verso quelle tre orfane abbandonate perché non abbiano minimamente ad accorgersi del suo animo mutato, specie le due maggiori. E non già perché ella tema che Sandrina e Lauretta siano in grado daccorgersene più della piccola; ma perché per la piccola no, per quel batuffolino di carne selvaggia, la signora Lèuca sente, sí che è anche mutato il suo animo, o piuttosto, che comincia a mutare, ma mutare allopposto; e ne vede la ragione, per quanto non vorrebbe farsene coscienza. - Mi vuoi bene? - Cí! Le dice quel ci Rosina, lí in ginocchio su le sue gambe, protendendo le grinfiette artigliate verso il suo collo per afferrarglielo e arricciando quel suo puntino di naso e sporgendo anche tutto aggrinzito quel bottoncino di bocca. - Ma no, Dio mio! Cosí sei brutta! - Brutta tu! A prezzo di quanti sgraffii e di quanti calci, e anche di sputi in faccia, è riuscita non già ad entrarle bene in grazia ancora ma a ottenere almeno che si lasci prendere in braccio e curare da lei! Le altre due stanno a guardare, un po invidiose. Credono di non meritarsi che lei, davanti a loro, dia quello spettacolo di voler cosí bene a quella Rosina che è proprio cattiva, mentre loro sono state sempre buone buone. Solo Sandrina, ma evidentemente anche per conto della sorella minore, ha domandato una volta: - E papà? Devono aver compreso, cosí a mezzaria, qualche cosa, o dalle parole del parroco quandè venuto, tutto sossopra, ad annunziar la fuga o dal gran pianto che è venuta a fare il giorno dopo la signorina Trecke, protestando che voleva esser perdonata per la colpa della nipote; o alla scuola. Ma si sono acquietate alla risposta che lei ha dato: - Papà è partito. Ritornerà Ritornerà? È sicura di no, la signora Lèuca. Ma del resto, anche se un giorno o laltro egli dovesse ritornare, che importerebbe più a lei, ormai? Finito tutto. Resta con quel suo spirito, sempre cosí dolorosamente attento a sé e a tutto, la signora Lèuca sotto la candida maschera della sua serenità, lacerata dentro da una prova che nessuno ha sospettato; con queste tre bambine non sue, da curare, da crescere; e con questa pena, con questa pena che non passa, non già per lei soltanto, che forse soffre meno di tantaltri ma per tutte le cose e tutte le creature della terra, comella le vede nellinfinita angoscia del suo sentimento che è damore e di pietà; questa pena, questa pena che non passa, anche se qualche gioja di tanto in tanto la consoli anche se un po di pace dia qualche sollievo e qualche ristoro: pena di vivere cosí.Novelle per un anno di luigi pirandello DAL NASO AL CIELO Capitulo Uno I pochi ospiti del vecchio albergo in vetta al monte Gajo avevano da una settimana il piacere di sentir parlare il senatore Romualdo Reda. - Finalmente! Da una ventina di giorni lassú, lillustre chimico, accademico dei Lincei, non aveva ancora scambiato una parola con nessuno. Non si sentiva bene; era stanco; anzi si diceva che ultimamente a Roma era stato colto da un lieve deliquio nella Sala di chimica dove soleva trattenersi dalla mattina alla sera; e i medici lavevano addirittura forzato a darsi un po di riposo, a interrompere almeno per qualche mese gli studii chegli da vecchio, seguitava con inflessibile tenacia e il solito ispido rigore. Della stessa tenacia, dello stesso rigore era regolata la sua condotta nella vita. Pregato insistentemente due volte daccettar la carica di ministro della pubblica istruzione tutte due le volte aveva opposto un reciso rifiuto, non volendo distrarsi dai suoi studii e dai suoi doveri dinsegnante. Piccolissimo di statura, quasi senza collo, con quella faccia piatta, cuojacea, tutta rasa, e quelle pàlpebre gonfie come due borse che gli nascondevano le ciglia, e quei capelli lunghi, grigi, lisci e umidicci che gli nascondevano gli orecchi, aveva laspetto duna vecchia serva pettegola. Ogni giorno, sul pomeriggio, scendeva su lo spiazzo davanti allalbergo seguíto da un cameriere che gli recava un grosso fascio di riviste e di giornali o qualche libro; e, su una sedia di giunco a sdraio, simmergeva per alcune ore nella lettura, allombra del maestoso faggio secolare che dominava la vetta. Maestoso, per modo di dire, quel faggio: doveva essere ormai mortalmente seccato di star lassú, esposto a tutti i venti e dava a veder chiaramente che non apprezzava laltissimo onore e la fortuna che gli toccava in quei giorni di riparare con le fronde copiose un cosí illustre personaggio. Si sarebbe detto che non se naccorgeva nemmeno. Anche lalbergo pareva non si sentisse per nulla onorato dospitarlo e serbava tranquillamente laria umile e malinconica di vecchio convento abbandonato. Ma lalbergatore ah, bisognava vederlo, lalbergatore: aveva subito assunto verso gli altri avventori un sussiego da diplomatico; e i camerieri anche i camerieri, bisognava vederli, serano messi a prestare i loro servizii con unimpagabile sprezzatura per fare intender bene che non avrebbero potuto più che tanto occuparsi degli altri, intenti comerano tutti agli ordini di quelluno. Il giovane avvocato e dilettante giornalista Torello Scamozzi nera addirittura stomacato; non tanto per sé, diceva, quanto per le signore. E minacciava di far le sue vendette su i molti giornali di cui si diceva collaboratore. Ma le signore generosamente lo pregavano di non cimentarsi per loro. Erano quattro, le signore: cioè, le Gilli, mamma e figlia, Miss Green, inglesina alquanto attempatella, bionda e cerulea sempre fornita di mal di capo e dantipirina, e la moglie del dottor Sandrocca, atassico e relegato perpetuamente su una sedia a ruote. Molto più saggio, cioè a dire più pratico, un altro giovane ospite, Leone Borisi lasciava allo Scamozzi il gusto di far cosí il paladino delle signore e specialmente della cara e vivacissima signorina Niní Gilli e per conto suo sera messo a spingere la sedia del dottor Sandrocca giú per i viottoli del monte sotto glippocàstani: a spinger la sedia con una mano e a cinger con laltra la vita alla moglie del bravo dottore chera una brunotta ricciuta, dal nasino ritto e gli occhietti ardenti, simpaticissima. Oh, cosí, badiamo! innocentemente, quasi per distrazione, dietro le spalle del marito che rideva rideva e parlava e fumava la pipa, senza mai smettere un momento. Capitulo Due Il miracolo di far parlare lillustre senatore Romualdo Reda lo aveva operato un nuovo ospite che a prima giunta, aveva fatto arricciare il nasino alle quattro signore e storcere il muso allalbergatore. Sciamannato, tutto gocciolante di sudore, col testone raso e la cotenna ridondante su la nuca le lenti che gli scivolavano sempre di traverso sul naso a gnocco, e quei grossi occhi biavi che pareva le andassero cercando per guardare obbligando il capo a certi buffi rigiramenti sul collo che facevano pensare a un bue smanioso sotto il giogo il professor Dionisio Vernoni non era fatto in verità per attirar la confidenza. Ma poi, a sentirlo parlare Forse, dentro di sé il professor Dionisio Vernoni soffriva dei vulcanici rimescolamenti delle sue tante passioni dentro il capace petto; ma, per quel che poi se ne vedeva di fuori, faceva tanto ridere. Ridere sopra tutto perché, con quella montagna di carne sudata addosso, era un incorreggibile idealista il professor Dionisio Vernoni: un idealista che, anche a costo dessere scannato, non sacquietava, non sapeva non voleva acquietarsi allirritante rinunzia della scienza di fronte ai formidabili problemi dellesistenza al comodo egli diceva vigliacco ripararsi del cosí detto pensiero filosofico entro i confini del conoscibile. E cacciava di qua e di là con le due manacce le ostinatissime mosche che volevano attaccarglisi al faccione sudato. Vedendo sotto il faggio il senatore, chera stato suo maestro, tantanni addietro allUniversità tutti i professori di parecchie Università erano stati suoi maestri perché aveva preso tre o quattro lauree, una dopo laltra Dionisio Vernoni, tra lo stupore di tutti e lindignazione dellalbergatore, gli era corso innanzi gli sera anzi precipitato addosso, gridando con le braccia levate: - Oh, lei qua, illustrissimo signor professore? E quasi subito serano riaccese tra lantico scolaro e il vecchio maestro le fervide discussioni rimaste famose per molti anni allUniversità romana. Fervide, da una parte sola, sintende: da parte del Vernoni; perché il senatore rispondeva asciutto e mordace, con un frigido sogghignetto su le labbra il quale dava a vedere comegli degnasse di qualche risposta quel suo strambo discepolo, solamente per pigliarselo a godere. Lo avevano compreso bene tutti gli altri avventori, i quali a poco a poco serano fatti intorno a sentire. Ora, ogni dopo pranzo, si assisteva a quel duello intellettuale sotto il faggio, come a un vero spasso. Tutti scoppiavano a ridere, di tratto in tratto, a certe argute risposte dellillustre senatore mentre il Vernoni ora balzava in piedi con tanto docchi sbarrati ora, tutto sospeso, spalmava sul petto le due manacce come a trattenere una valanga di precipitose proteste. La vecchia signora Gilli e Miss Green, però trascinate spesso dalla foga appassionata con cui il professor Vernoni perorava in favore delle sue nobili e magnanime teorie approvavano involontariamente col capo. Allora il senatore rispondeva con una certa vocetta agra di stizza. E il Vernoni, o sinsaccava nelle spalle, o borbottava con amaro disdegno: - Lerba, dunque, eh? Lerba! Come se fossimo tante pecorelle Niní Gilli, a queste parole, prorompeva in una irrefrenabile risata a cui tutti gli altri facevano eco, mentre il senatore guardava in giro come se non avesse inteso bene, e domandava: - Lerba? Perché, lerba? Non capisco. - Lerba! Lerba! - raffermava, quasi piangendo dalla stizza, il Vernoni. - Qual è per le pecore la sola verità che esista? Lerba. Lerba che cresce loro sotto il mento. Ma noi, vivaddio, possiamo guardare anche in sú, illustrissimo signor senatore! In sú, in sú le stelle! La vecchia signora Gilli e Miss Green tornavano ad approvare col capo, convintissime, questa volta. E il senatore allora masticava: - Anche in sú, già, come dice Sallustio. - Come dice Sallustio, sissignore, - rimbeccava pronto il Vernoni. - Ma anche guardando in giú, scusi la talpa, signor senatore: guardiamo la talpa e seguiamo la logica della natura. - Ah no! Il senatore Romualdo Reda, sentendo nominar la natura sinquietava sul serio: scattava battendo ambo le mani su i braccioli: - Ma via! ma mi faccia il piacere! ma la sua logica caro Vernoni! Tanto per ridere Lasciamo star la natura, per carità! - Scusi, scusi scusi, - saffrettava allora a spiegare il Vernoni, ponendo avanti le mani. - Che la natura abbia una logica, si può forse mettere in dubbio? Ma ne abbiamo una prova lampantissima, scusi, nella sua economia! Mi lasci dire illustrissimo signor professore! La talpa Perché la talpa ha cosí debole lorgano visivo? Ma perché deve star sottoterra! Logica della natura. E luomo? Scusi, perché deve poter vedere le stelle, luomo? Una ragione ci devessere, scusi! Tutti restavano sospesi per un momento nellattesa della risposta del signor senatore; ma questi socchiudeva gli occhi stanchi, enfiati, tentennava il capo apriva le labbra a un sorrisetto di sdegnosa commiserazione e lasciava tutti delusi recitando: - Gestit enim mens exilire ad magis generalia ut acquiescat: et post parvam moram fastidit experientiam. Sed haec mala demum aucta sunt a dialectica ob pompas disputationum. - Bacone? - domandava il professor Dionisio Vernoni, asciugandosi il copioso sudore dalla fronte e dalla nuca. E il senatore: - Bacone. Capitulo Tre Se non che, una di quelle mattine, per tempissimo tutti gli ospiti dellalbergo in vetta al monte furono destati allimprovviso dalle grida acutissime della signorina Niní Gilli e della madre. Che cosa era accaduto? Dapprima si disse che la cara Niní, essendosi recata sola, allalba, giú nelle macchie del Conventino, aveva fatto un brutto incontro. Brutto? Come? Forse aggredita? Ma non sera sentito mai che nelle macchie del Conventino bazzicassero ah, non si trattava di malandrini? E che incontro, allora? La cara Niní, o la Gillina come la chiamavano, era venuta sú dalle macchie di corsa di corsa, scarmigliata, urlando, in preda a un terror pazzo. Adesso si dibatteva, sú in camera, in una terribile convulsione di nervi. Ma che incontro era stato, insomma? Che le avevano fatto? Le macchie del Conventino erano su la costa occidentale del monte: fittissime e intricate. Macchie propriamente non erano, perché tutti queglippocàstani là, sebbene rimasti sottili erano ormai divenuti daltissimo fusto e dritti come aghi: un bosco. Si chiamavano del Conventino perché, in una breve radura in mezzo, era un piccolo convento antico, in rovina e abbandonato con la chiesuola da una parte, il cui interno misterioso sintravedeva appena appena attraverso le fessure del portone imporrito. Lo Scamozzi, pallido, costernatissimo, incitava il Borisi, incitava i camerieri a correr con lui, armati, giú nelle macchie, a vedere. Ma a vedere che cosa? Se ancora non si sapeva nulla di certo! Che diceva il senator Reda accorso in camera della signorina? Era anche medico il Reda, benché non avesse mai esercitato la professione. Soltanto il professor Dionisio Vernoni si dichiarava pronto a seguire lo Scamozzi. Ma questi non se ne fidava, e fingeva di non udirlo e di non vederlo. Finalmente, ecco il Reda! Uh, lodato Dio, sorrideva Ebbene? - Nulla, signori miei. Stiano tranquilli. Una lieve psicosi passeggera. Crisi isterica, ecco. Passerà. Ma il professor Dionisio Vernoni si fece avanti accigliato, rabbuffato: - Psicosi? - disse. - Giú nelle macchie del Conventino? Se lei dice psicosi, io so di che si tratta! So tutto so tutto! La signorina Gilli ha veduto! La signorina Gilli ha sentito anche lei! Lo Scamozzi il Borisi, il dottor Sandrocca, la moglie, Miss Green si voltarono a guardarlo a bocca aperta: - Veduto che cosa? - Ma non gli diano retta, per carità! - esclamò il senatore. - Allucinazione, è vero? - gridò allora il Vernoni, con aria beffarda e di sfida. - Psicosi crisi isterica E come spiega lei allora che anchio, sissignore, anchio laltro giorno, verso sera, ho udito sissignori, ho udito mentrero là solo nella macchia, presso il Conventino, una musica una musica di paradiso che partiva dalla chiesetta organo e arpe melodia divina! Non lho detto a nessuno; lo dico adesso perché son certo che la signorina Gilli, anche lei ha udito Per vergogna sono stato zitto, vi giuro! perché ho avuto paura, sí! sí! paura e sono scappato via a gambe levate! - Oh la finisca, per favore, signor mio! - lo interruppe a questo punto lalbergatore notando leffetto che quelle parole producevano sugli altri avventori. - Lei vuol rovinarmi! Ma scusi, sono pazzie! Non sè mai detto nulla di simile; nessuno ha mai udito nulla! Fortuna che cè qui S. E dico lon. senatore un luminare della scienza e anche un altro egregio dottore, che manco male, ride, guàrdino! ride e ha ragione è proprio da ridere, caro signor dottore! Una semplicissima crisi nervosa - Isterica, - corresse il senatore. - Ecco, isterica e quando lo dice lui! - concluse lalbergatore. - Che musica! che organo! che arpe! Andiamo tutti insieme alla macchia Farò servir loro laggiú la colazione Un luogo delizioso sicurissimo Apriremo la chiesa vedranno - Ma lorgano cè davvero? - domandò la signora Sandrocca. - Non cè cioè sí, cè e non cè - rispose, confuso, lalbergatore. - Si figuri dopo tanti secoli, come ridotto Forse qualche topo Via, è da ridere è da ridere, non è vero, signori? E rise: lui sí, rise, e seguitò anche a ridere il dottor Sandrocca che rideva sempre; ma non risero gli altri, né mostrarono di gradir la proposta di fare colazione là nella macchia del Conventino. Quanto al senatore, voltò le spalle, sdegnato, e andò a sdrajarsi su la sedia di giunco sotto il faggio. In quella, sopravvenne frettolosa e con insolita energia, quantunque una gamba, forse per la sovreccitazione le si fosse come indurita, la vecchia signora Gilli in cerca dellalbergatore. Non le garbava per nientissimo affatto, a lei, per nientissimo affatto le garbava quella dichiarazione dellillustre signor senatore la quale aveva tutta laria desser fatta per non danneggiare lalbergatore. Ma che crisi isterica dEgitto, se la sua figliuola non aveva mai e poi mai sofferto di mal di madre? Si fa presto a dire! Poi la taccia rimane; e commenti e malignazioni. No, no. Le cose a posto! Voleva le cose a posto, la signora Gilli; che tutti cioè sapessero quel che era accaduto; poi saldare il conto e andar subito via: subito, perché la sua povera figliuola tremava ancora come una foglia dallo spavento, e diceva che sarebbe morta a rimanere ancora lí, anche per una notte sola. E la signora Gilli prese quindi a raccontare che la povera Niní aveva proprio sentito sonar lorgano nella chiesetta del Conventino. - Udite? udite? - esclamò allora, trionfante, Dionisio Vernoni. La vecchia signora sarrestò, come intronata, a guardarlo e gli domandò: - Ma come? lei Come lha saputo lei? E il Vernoni: - Non lho saputo; lho supposto, signora! Nero certo; più che certo; perché ho sentito anchio! Sgomenta e pur lieta, la signora Gilli batté le mani, esclamando: - Vedono dunque? E mica il signore qua può soffrire di mal di madre direi Dionisio Vernoni non diede tempo agli altri di sorridere di questa considerazione; incalzò: - Organo e arpe? - Arpe? Arpe, non so, - rispose quella, atterrita dal modo con cui il Vernoni la guardava. - Dice organo Niní, e dice che ne rimase meravigliata dapprima meravigliata che qualcuno si fosse recato a sonare cosí per tempo là in quella chiesetta abbandonata. Non sospettò proprio nulla di straordinario; tanto è vero che saccostò per vedere e allora io non so non so precisamente che cosa abbia veduto non lo lascia intender bene dice frati dice processione candele accese La vecchia signora Gilli lasciò in sospeso il discorso chiamata in fretta da una cameriera, per una nuova convulsione di Niní. E allora venne il momento del professor Dionisio Vernoni, a cui tutti istintivamente si rivolsero. E il professor Dionisio Vernoni attaccò subito col suo solito fervore; e cominciò a parlare di occultismo e di medianismo, di telepatia e di premonizioni di apporti e di materializzazioni: e agli occhi de suoi ascoltatori sbalorditi popolò di meraviglie e di fantasime la terra che lorgoglio umano imbecille ritiene abitata soltanto dagli uomini e da quelle poche bestie che luomo conosce e di cui si serve. Madornale errore! Vivono, vivono su la terra di vita naturale, naturalissima al pari della nostra altri esseri, di cui noi nello stato normale non possiamo avere, per difetto nostro, percezione; ma che si rivelano a volte, in certe condizioni anormali, e ci riempiono di sgomento; esseri sovrumani, nel senso che sono oltre la nostra povera umanità ma naturali anchessi, naturalissimi, soggetti ad altre leggi che noi ignoriamo o meglio, che la nostra coscienza ignora, ma a cui forse inconsciamente obbediamo anche noi: abitanti della terra non umani essenze elementari, spiriti della natura di tutti i generi, che vivono in mezzo a noi, e nelle rocce, e nei boschi e nellaria, e nellacqua, e nel fuoco, invisibili, ma che tuttavia riescono talvolta a materializzarsi. Stizzito che il senator Reda non entrasse a discutere con lui, per provocarlo, sabbandonò apposta ai più fantastici voli alle più ardite supposizioni, alle più seducenti spiegazioni e, alla fine, proruppe in una carica a fondo contro la scienza positiva contro certi cosí detti scienziati che non vedono una spanna oltre i loro nasi ripeté quattro o cinque volte questa frase: frigidi miopi presuntuosi, che vogliono costringere la natura ad assoggettarsi alle esperienze, ai calcoli dei loro gabinetti sotto il cilizio dei loro strumentucci e dei loro congegnucci miserabili. Il senatore Romualdo Reda, zitto. Lo Scamozzi, il Borisi, Miss Green, la signora Sandrocca quasi sbigottiti dalla violenza aggressiva del Vernoni, allungavano di tratto in tratto uno sguardo a spiarlo. Zitto, impassibile, il senatore Romualdo Reda se ne stava disteso su la sedia a sdrajo sotto il faggio, con gli occhi chiusi, come se dormisse. A un certo punto, quando parve a lui, si alzò e, senza dir nulla, senza guardar nessuno, con due dita inserite tra i bottoni del panciotto savviò tranquillo e grave, quantunque cosí piccolino, per il viottolo che conduceva alle macchie del Conventino. - Benedetto! - esclamò lalbergatore, mandandogli un bacio su la punta delle dita. Poi, rivolto al Vernoni: - Lei, signor mio dica pure quel che vuole: è padrone! Ma guardi: la migliore risposta è quella lí! E indicò con la mano il senatore che scompariva pian piano piccolino, sotto gli altissimi ippocàstani in discesa. Capitulo Quattro Quando, già a tarda sera, il professor Dionisio Vernoni e Torello Scamozzi i quali cavallerescamente avevano voluto accompagnare fino alla stazione di Valdana le signore Gilli e a Valdana serano poi trattenuti tutta la giornata si ricondussero stanchi e affamati allalberguccio, in vetta al monte vi trovarono tutti gli altri ospiti come smarriti in un silenzio dinfinita costernazione. Il senatore Romualdo Reda non era ancora ritornato dalle macchie del Conventino. Dopo la paurosa avventura occorsa a Niní Gilli e tutti i discorsi che serano fatti nella mattinata come spiegare quel ritardo del senatore, cosí prolungato? Leone Borisi saffrettò a ragguagliare i due amici; disse che già due camerieri erano stati spediti in cerca dellillustre uomo, ma che eran ritornati sú senza averlo trovato; che poi lalbergatore stesso, non ben sicuro che quei camerieri fossero veramente arrivati fino al Conventino cera voluto andar lui, accompagnato da un altro cameriere; e neppur lui lo aveva trovato. Sera fatta allora la supposizione che, sdegnato dalla violenza del Vernoni il senatore avesse attraversato tutta la macchia e si fosse ridotto a piedi fino al vicino paesello di Sopri. Ma lo sguattero dellalbergo, spedito a Sopri a far ricerche, era ritornato or ora senza né traccia né notizie dopo aver girato - diceva - di casa in casa tutto il paese. - Per amor di Dio, - concluse il Borisi, - non vi fate vedere; lei specialmente, professor Vernoni! Lalbergatore ha un diavolo per capello. Capacissimo di saltarvi al collo. - Vorrò vederlo! - disse, cupo, il professor Vernoni. - Senta, signor mio, mi dispiacerebbe se qualcosa di grave fosse accaduto al senator Reda. È malato di cuore. Ma una lezioncina qualche sonatina dorgano, a certi scienziati, sa che bene farebbe! Poco dopo, lalbergatore ritornato sú dalla cantina con alcune torce a vento per unultima spedizione alle macchie finse di non accorgersi del ritorno del Vernoni e dello Scamozzi. - Signori, - disse, quasi con le lagrime agli occhi - se volessero avere la bontà di prestarmi ajuto Invito tutti! Comprenderanno il mio animo, sotto una simile responsabilità. Quantunque stanchissimi, il Vernoni e lo Scamozzi non se lo fecero dire due volte. I tre camerieri e lo sguattero accesero le torce a vento; e via, in otto, alla ricerca del piccolo senatore perduto tra i fitti ippocàstani della macchia scoscesa. Per quanto oppressi dalla costernazione e animati da ansioso zelo, cedettero tutti alla curiosità inquieta di spiar leffetto strano fantastico, della macchia notturna al rossastro lume fumolento di quelle torce disperate. Sussultavano a ogni passo ombre colossali. Tutti quei fusti agili, dritti, slanciati al cielo, si tingevano di sangue; e ora, per un attimo, pareva si schierassero di qua e di là, come in parata nella profondità della macchia, ora che turbinassero tuttinsieme. E lo scricchiolare delle foglie secche e gli stridi lontani degli scojattoli in fuga e degli uccelli ferivano i sensi divenuti acutissimi di quegli improvvisati esploratori notturni. più volte lalbergatore propose di sbandarsi, magari a due a due, per la macchia essendo inutile cercare il senatore lí per il viottolo fino al Conventino. Ma nessuno riusciva a staccarsi dallaltro, per istintivo orrore per non provar da solo lassalto di quelle insolite, violente impressioni. Quando si giunse al Conventino, tutti gli occhi si volsero al portone imporrito della chiesuola. Un brivido corse a tutti per la schiena, allorché lalbergatore vi si appressò e con una mano lo spinse più volte. - Chiuso! Lo Scamozzi e il Vernoni proposero di cercar tra le rovine del convento; ma lalbergatore assicurò che già laveva fatto lui con la massima diligenza. Per la macchia, per la macchia piuttosto bisognava cercare perché forse il senatore sera internato tra gli alberi e poi non aveva saputo trovar più modo a uscirne. Erano in otto e avevano quattro torce! dunque, a due a due, pazienza! una coppia qua, una coppia là, pian piano, con attenzione. Cosí fecero; e lesplorazione durò per circa unora; qualche fiaccola si spense e si penò molto a riaccenderla; poi lorrore stesso del luogo, la stanchezza cominciarono a suggerire da un canto men fosche supposizioni; a ingenerar dallaltro la sfiducia su lesito dellimpresa. Si diedero la voce; si raccolsero di nuovo sul viottolo, da cui nessuna delle coppie sera discostata di molto; e facilmente saccordarono tutti su la proposta di rimandar la ricerca a domattina con la luce. Gli otto della sera, questa volta, si misero a cercare ciascuno per conto suo e la macchia fu investigata tutta quanta, da ogni parte, senza alcun frutto. Alla fine, un grido! Veniva dalla radura, overano le rovine del Conventino. Accorsero tutti, trafelati, ansanti. Là, proprio sotto ai primi ippocàstani, a una cinquantina di passi dal Conventino giaceva il cadavere del senatore Romualdo Reda, piccolo piccolo, disteso supino senzalcuna traccia di violenza addosso, anzi come se qualcuno lavesse composto nel sonno eterno coi piedi giunti, i braccini distesi lungo la minuscola persona. Rimasero tutti basiti a mirarlo. Dallalto delle corone di quegli ippocàstani pendeva un esilissimo filo di ragno che sera fissato su la punta del naso del piccolo senatore. Di quel filo non si vedeva la fine. E dal naso del piccolo senatore un ragnetto quasi invisibile, che sembrava uscito di tra i peluzzi delle narici viaggiava ignaro, sú sú, per quel filo che pareva si perdesse nel cielo. Novelle per un anno di luigi pirandello CERTI OBBLIGHI Quando la civiltà, ancora in ritardo condanna un uomo a portare una lunga scala in collo da un lampione allaltro e a salire e a scendere questa scala a ogni lampione tre volte al giorno la mattina per spengerlo, il dopo pranzo per rigovernarlo, la sera per accenderlo; questuomo, per forza, quantunque duro di mente e dedito al vino, deve contrarre la cattiva abitudine di ragionar con se stesso assorgendo anche a considerazioni alte per lo meno quanto quella sua scala. Quaquèo, lampionajo, è caduto una sera, ubriaco, da quellaltezza. Sè rotta la testa, spezzata una gamba. Vivo per miracolo, dopo due mesi dospedale, con una cianca più corta dellaltra, una sconcia cicatrice su la fronte sè rimesso a girare, zazzeruto, barbuto e in camiciotto turchino, di nuovo con la scala in collo, da un lampione allaltro. Arrivato ogni volta su la scala allaltezza da cui è caduto, non può fare a meno di considerare che - è inutile - certi obblighi si hanno. Non si vorrebbero avere, ma si hanno. Un marito può benissimo in cuor suo non curarsi affatto dei torti della propria moglie. Ebbene, nossignori, ha lobbligo di curarsene. Se non se ne cura, tutti gli altri uomini e finanche i ragazzi glielo rinfacciano e gli dànno la baja. - Il becco, Quaquèo! Quando li mettono, Quaquèo, questi becchi? - Muso di cane! - grida Quaquèo dallalto del lampione. - Ora me lo dici? Ora che debbo illuminare la città? Bella scusa, lilluminazione della città, per sottrarsi allobbligo di badare ai torti della moglie. Ma li vede egli forse? Con questi lumetti a petrolio, vede egli forse quando quelli scassinano le porte o si accoltellano per quei sudici vicoli deserti? - Ladri svergognati e assassini! Pur non di meno Quaquèo è andato al municipio; sè presentato allassessore cavalier Bissi a cui deve il posto e qualche gratificazione di tanto in tanto per lo zelo con cui attende al suo ufficio; e gli ha esposto il caso: se egli, cioè nellatto daccendere i lampioni non debba essere considerato come un pubblico funzionario nellesercizio delle sue funzioni. - Sicuro, - gli ha risposto lassessore. - E dunque chi mi insulta, - ha tirato la conseguenza Quaquèo - insulta un pubblico funzionario nellesercizio delle sue funzioni, va bene? Pare che non vada bene per il cavalier Bissi. Il quale, sapendo di che genere sono gli insulti di cui Quaquèo viene a lagnarsi, vorrebbe dimostrargli con bella maniera, che questi insulti non si riferiscono propriamente al lampionajo come tale. - Ah no, Eccellenza! - protesta Quaquèo. - La prego di credere, Eccellenza! E nel dire Eccellenza stringe gli occhi Quaquèo, come se assaporasse un liquore prelibato. Dà cosí dellEccellenza, con tutto il sentimento, a quanti più può; ma in ispecie al cavalier Bissi che, oltre agli obblighi che anche lui, come privato, forse non vorrebbe avere ma che pure ha, se ne è assunti anche tanti altri, altissimi, inerenti alla sua carica dassessore. Quaquèo di tutti questi obblighi, naturali e sociali, è profondamente compenetrato; e se, alle volte, per qualche gocciolina importuna deve passarsi il dorso della mano sotto il naso non manca mai di farsi prima riparo della falda del lungo camiciotto turchino. A sua volta, con bella maniera, ma imbrogliandosi un po, si prova a dimostrare allassessore, che se linsulto, di cui è venuto a lagnarsi ha qualche fondamento di verità, può averlo soltanto nel tempo che egli è nellesercizio delle sue funzioni di lampionajo; perché quando poi non è più lampionajo ed è soltanto marito, nessuno può dir nulla né di lui né della moglie. La moglie è con lui saggia, sottomessa, irreprensibile; ed egli non ha potuto mai accorgersi di nulla. - Minsultano, Eccellenza, quando illumino la città quando sto su la scala appoggiata al lampione e sfrego al muro il fiammifero per accendere il lume cioè, quando sanno che non posso lasciare al bujo la città, per correre a casa a vedere che fa e con chi è mia moglie e alloccorrenza, fare un macello, signor Cavaliere! Sottolinea le parole fare un macello con un sorriso quasi di mesta rassegnazione perché riconosce che anche questobbligo avrebbe, come marito offeso, e proprio non vorrebbe averlo, ma lo ha. - Ne vuole unaltra prova, Eccellenza? Nelle sere di luna, che i lampioni restano spenti, nessuno mi dice nulla; e perché? perché quelle sere non sono un pubblico funzionario. Quaquèo ragiona bene. Ma ragionar bene non basta. Bisogna venire al fatto. E, venendo al fatto, spesso i migliori ragionamenti cascano, come cascò lui, quella volta, ubriaco fradicio, dalla scala. Che vuole concludere, insomma, con quel ragionamènto? Il cavalier Bissi glielo domanda. Se crede che la sua disgrazia coniugale sia inerente alla pubblica funzione di lampionajo, ebbene, rinunzii a questa pubblica funzione; o, se non vuole rinunziare, si stia quieto, e lasci dire la gente. - Perentorio? - domanda Quaquèo. - Perentorio, - risponde il cavalier Bissi. Quaquèo saluta militarmente: - Servo di Vostra Eccellenza. La scala gli pesa ogni giorno di più e ogni giorno di più Quaquèo stenta ad arrampicarsi sui pioli logori dal lungo uso con quella cianca più corta dellaltra. Ora, quando è agli ultimi lampioni nelle viuzze più erte in cima al colle, sindugia un pezzo su la scala, come affacciato o piuttosto come appeso per le ascelle al braccio del fanale, le mani penzoloni, il capo appoggiato a una spalla; e in quella positura dabbandono, lassú, seguita a pensare e a ragionar con se stesso. Pensa cose strane e tristi. Pensa, per esempio, che le stelle, per quanto fitte sieno, certe notti allargano sí e pungono il cielo, ma non arrivano a far lume in terra. - Luminaria sprecata! Ma che bella luminaria! E pensa che una notte sognò che toccava a lui daccenderla, tutta quella luminaria nel cielo con una scala di cui non vedeva la fine, e che non sapeva dove appoggiare e i cui staggi gli brandivano tra le mani incapaci di sorreggere un tal peso. E come avrebbe fatto ad arrampicarsi, sú, sú, per quegli infiniti pioli, fino alle stelle? Sogni! Ma che ambascia e che sgomento nel sogno! Pensa che è proprio triste quel suo mestiere di lampionajo almeno per un lampionajo come lui, che abbia contratto la cattiva abitudine di ragionare, accendendo lampioni. Ma è mai possibile che anche latto materiale di far la luce dove ci sono le tenebre non desti, a lungo andare, anche nel più duro e oscuro cervello certi guizzi di pensiero? Quaquèo certe sere è arrivato finanche a pensare che egli che fa la luce, fa anche le ombre. Già! Perché non si può avere una cosa, senza il suo contrario. Chi nasce, muore. E lombra è come la morte che segue un corpo che cammina. Donde la sua frase misteriosa, che sembra una minaccia gridata dallalto della scala nellatto di accendere il lampione e che non è altro, invece, che la conclusione dun suo ragionamento: - Aspetta là, aspetta là che tappiccico la morte dietro! Infine Quaquèo pensa, che una certa importanza dordine davvero superiore la ha quel suo mestiere, in quanto ripara a una mancanza della natura, e che mancanza! Quella della luce. Cè poco da dire: egli, per il suo paese, è il sostituto del Sole. Sono due i sostituti: egli e la Luna; e si dànno il cambio. Quando cè la Luna, egli riposa. E tutta limportanza del suo mestiere appare manifesta in quelle sere che la Luna dovrebbe esserci e viceversa poi non cè, perché le nuvole, nascondendola, la fanno venir meno al suo obbligo di illuminare la Terra; obbligo che la Luna forse non vorrebbe avere, ma che ha; e il paese resta al bujo. Quantè bello vedere da lontano, in mezzo alle tenebre della notte, qua e là qualche paesello illuminato! Quaquèo ne vede parecchi, ogni notte quando arriva agli ultimi lampioni in cima al colle, e rimane a contemplarli a lungo con le mani penzoloni dal braccio del fanale e il capo appoggiato a una spalla, e sospira. Sí, quei lumini là, come una moltitudine di lucciole a congresso, rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare nel lugubre silenzio, vicoletti lerci e scoscesi e tane di miseria, forse peggiori di questi del suo paese; ma è certo che, da lontano, fanno un bel vedere, e spirano un dolce e mesto conforto in mezzo a tanta tenebra. Passa di tanto in tanto nella tenebra qualche folata di vento, e tutti quei lumini là aggruppati esitano e pare che sospirino anchessi. E a guardare cosí da lontano, si pensa che i poveri uomini, sperduti come sono sulla terra tra le tenebre, si siano raccolti qua e là per darsi conforto e ajuto tra loro; e invece no, invece non è cosí: se una casa sorge in un posto, unaltra non le sorge mica accanto come una buona sorella, ma le si pianta di contro come una nemica, a toglierle la vista e il respiro; e gli uomini non si uniscono qua e là per farsi compagnia, ma si accampano gli uni contro gli altri per farsi la guerra. Ah, lui, Quaquèo, lo sa bene! E dentro ogni singola casa cè la guerra tra quegli stessi che dovrebbero amarsi e star daccordo per difendersi dagli altri. Non è forse sua moglie la sua più acerrima nemica? Se Quaquèo beve, beve per questo; beve per non pensare a certe cose che lo farebbero venir meno a tanti di questi obblighi, di cui è cosí profondamente compenetrato. Ma è vero che se ne hanno poi anche certi altri, che non si vorrebbero avere. Non si vorrebbero avere, ma si hanno. - Eh, sorcio vecchio? Quaquèo si rivolge a un pipistrello. Lo chiama sorcio vecchio, perché è un sorcio che ha messo le ali. Tante altre volte si rivolge o a qualche gatto che striscia rasente al muro e sarresta dun tratto raccolto e obliquo, a guatarlo, o a qualche cane randagio e malinconico che si mette a seguirlo da un lampione allaltro, per gli alti vicoli deserti e gli si accula davanti, sotto ogni lampione, aspettando che egli lo abbia acceso. Ma che deve accendere, se non cè petrolio? Il paese questa sera rischia di restare al bujo. Lappaltatore dellilluminazione è in lite col Comune: da più mesi non gli dànno un soldo; ha anticipato circa dodicimila lire; ora non vuole più saperne. Quaquèo non ha potuto rigovernare i lumi, dopo mezzogiorno. Venuta la sera, sè messo in giro con la scala per provare se si accendono con quel po di petrolio rimasto dalla notte scorsa. Si accendono per poco, poi sabbassano e appestano la via. I cittadini protestano, se la pigliano con lui, come se fosse colpa sua. I più tristi e i monellacci gli ricantano più sguajatamente la solita canzone: - Ci vogliono i becchi! Ci vogliono i becchi! I becchi Quaquèo, i becchi! E la gazzarra cresce. Quaquèo non ne può più. Per sottrarsi alla ressa degli insultatori, lascia la via principale e, con la scala in collo, si mette a salire per uno dei vicoli. Ma parecchi lo seguono. A un certo punto, come Quaquèo, stanco e sfiduciato, sabbandona secondo il suo solito sul braccio dun fanale non si contentano più di dargli la baja a parole gli strappano la scala sotto i piedi e lo lasciano lí appeso per le ascelle e sgambettante. Ah sí? Dunque vogliono proprio chegli faccia lobbligo suo, di marito offeso non potendo quella sera per mancanza di petrolio attendere alla sua pubblica funzione di lampionajo? Lo hanno colto al laccio, giusto quella sera che non può gridar la scusa dellilluminazione della città? Ebbene: gli ridiano la scala, e sia fatta la loro volontà! La scala! La scala! Lo facciano discendere corpo di Dio, e vedranno ciò che egli saprà fare! Tre quattro, ridendo, gli rimettono la scala sotto i piedi, e tutti, pigliandoselo a godere, a coro, lo cimentano: - Il coltello ce lhai? - Ce lho. Eccolo! E Quaquèo si tira sú il camiciotto e cava dalla tasca dei calzoni un coltellaccio e lo apre e lo impugna. - Sangue della Madonna, è buono questo? - La scanni? - La scanno, e lo scanno, se li trovo insieme! Testimoni tutti! Venitemi dietro! E si slancia avanti balzando su la punta della cianca più corta e tutti lo seguono schiamazzando e affollandoglisi attorno, per i buj vicoli tortuosi in salita. - La scanni davvero? Quaquèo sarresta, si volta e agguanta per il petto uno di quei cimentatori. - Ah, ve ne pentite? Ora che mavete preso, perdio, e sono qua armato per fare lobbligo mio dovete starci tutti! Tutti, perdio! E scuote e scrolla quellagguantato, e riprende la via. Parecchi allora simpauriscono, lo seguono ancora per qualche passo sconcertati, perplessi; si tirano per la manica; rimangono indietro; se la svignano. Quattro soltanto e due monelli gli tengono dietro fino a casa ma costernati anchessi e non più cimentosi, anzi pronti a impedire che egli faccia per davvero. Difatti, appena davanti alla porta, lo afferrano per le braccia e a coro con parole scherzose, cercano di portarselo via, in qualche taverna a bere. Ma Quaquèo, stravolto, ansimante, si divincola e li minaccia col coltello impugnato; avventa calci alla porta, e grida alla moglie: - Apri mala femmina! Apri! Questa è la volta che la paghi per tutte! Lasciatemi, sangue di lasciatemi! Lasciatemi o vi spacco la faccia! Quelli, alla minaccia, si scostano e allora egli cava subito dalla tasca del camiciotto, sul petto, la chiave e apre la porta; si ficca dentro e la richiude con fracasso. Quelli si precipitano addosso alla porta e la forzano, gridando ajuto. Si sentono dallinterno grida e pianti in alto. - Carneficina! Carneficina! - urla Quaquèo, col coltello in pugno dopo aver afferrato per i capelli e buttata a terra la moglie scarmigliata e discinta; e cerca sotto il letto, rovesciando tutto quello che gli capita tra i piedi; cerca nella cassapanca; va a cercare in cucina, sempre gridando: - Dovè? dimmi dovè! dove lhai nascosto? E la moglie: - Sei pazzo? Sei ubriaco? Che ti salta in mente, buffone? Giú, nel vicolo, a loro volta, gridano quei quattro che lo han seguito, e i monelli, e altri accorsi al fracasso; e si schiudono le finestre qua e là, e tutti domandano: - Chi è? Che è stato? - e pugni e calci e spallate alla porta. Quaquèo balza addosso alla moglie: - Dimmi dovè, o tammazzo! Sangue, sangue, voglio sangue, questa sera! Sangue! Non sa più dove cercare. Gli occhi a un tratto gli vanno alla finestra della cucina che guarda dalla parte opposta del vicolo, su un precipizio. È una finestra piuttosto alta, che sta sempre chiusa, e le cui imposte sono annerite dalla fuliggine. - Piglia una sedia e apri quella finestra! No? Non vuoi aprirla? Brutta strega, lapro io! Monta su uno sgabello, la apre - orrore! Quaquèo arretra, con gli occhi sbarrati, le mani tra i capelli irti. Il coltello gli casca di mano. Il cavalier Bissi sta lassú, pericolante, nel vano, sul precipizio. - Ma se, Dio liberi, Vostra Eccellenza scivola! - esclama Quaquèo, appena può rinvenire dal terrore, portandosi le pugna presso la bocca; e subito accorre, tutto tremante e premuroso, per ajutarlo a discendere: - Piano qua, piano, metta qua un piede su la mia spalla, Eccellenza Ma come mai Vostra Eccellenza sè potuto persuadere a nascondersi lassú? Me lo potevo mai figurare? Lassú, col rischio di rompersi il collo per una donnaccia come questa, lei, un Cavaliere! Ma dice sul serio, Vostra Eccellenza? Si volta alla moglie e, appioppandole un pugno in faccia: - Ma come? - le grida, - lassú, lassú dovevi farlo nascondere? E non cera un posto più pulito? Non hai visto, imbecille, che ho cercato dappertutto tranne che nello stipo a muro, dietro la cortina? Sú, piglia una spazzola per il signor Cavaliere! Abbia la bontà, Vostra Eccellenza; per cinque minuti, dentro a quello stipo! Sente come gridano giú per istrada? Si hanno certi obblighi, Eccellenza, creda pure. Non si vorrebbero avere, ma si hanno. Cinque minuti soli: abbia la bontà; li mando via. E, condotto il Cavaliere entro lo stipo a muro, va a spalancare la finestra sul vicolo per gridare alla folla accorsa: - Non cè nessuno! Apro la porta Chi vuol salire, salga; se volete accertarvene. Ma non cè nessuno! Novelle per un anno di luigi pirandello CIÀULA SCOPRE LA LUNA I picconieri, quella sera volevano smettere di lavorare senzaver finito destrarre le tante casse di zolfo che bisognavano il giorno appresso a caricar la calcara. Cacciagallina, il soprastante, saffierò contressi, con la rivoltella in pugno, davanti la buca della Cace, per impedire che ne uscissero. - Corpo di sangue di indietro tutti, giú tutti di nuovo alle cave a buttar sangue fino allalba, o faccio fuoco! - Bum! - fece uno dal fondo della buca. - Bum! - echeggiarono parecchi altri; e con risa e bestemmie e urli di scherno fecero impeto, e chi dando una gomitata, chi una spallata, passarono tutti, meno uno. Chi? Zi Scarda, si sa, quel povero cieco dun occhio, sul quale Cacciagallina poteva far bene il gradasso. Gesú, che spavento! Gli si scagliò addosso, che neanche un leone; lo agguantò per il petto e, quasi avesse in pugno anche gli altri, gli urlò in faccia, scrollandolo furiosamente: - Indietro tutti vi dico, canaglia! Giú tutti alle cave, o faccio un macello! Zi Scarda si lasciò scrollare pacificamente. Doveva pur prendersi uno sfogo, quel povero galantuomo, ed era naturale se lo prendesse su lui che vecchio comera, poteva offrirglielo senza ribellarsi. Del resto, aveva anche lui, a sua volta, sotto di sé qualcuno più debole, sul quale rifarsi più tardi: Ciàula, il suo caruso. Quegli altri eccoli là, sallontanavano giú per la stradetta che conduceva a Comitini; ridevano e gridavano: - Ecco, sí! tienti forte codesto Cacciagallí! Te lo riempirà lui il calcherone per domani! - Gioventú! - sospirò con uno squallido sorriso dindulgenza zi Scarda a Cacciagallina. E, ancora agguantato per il petto, piegò la testa da un lato stiracchiò verso il lato opposto il labbro inferiore, e rimase cosí per un pezzo, come in attesa. Era una smorfia a Cacciagallina? o si burlava della gioventú di quei compagni là? Veramente, tra gli aspetti di quei luoghi, strideva quella loro allegria, quella velleità di baldanza giovanile. Nelle dure facce quasi spente dal bujo crudo delle cave sotterranee, nel corpo sfiancato dalla fatica quotidiana, nelle vesti strappate avevano il livido squallore di quelle terre senza un filo derba, sforacchiate dalle zolfare, come da tanti enormi formicaj. Ma no: zi Scarda, fisso in quel suo strano atteggiamento, non si burlava di loro, né faceva una smorfia a Cacciagallina. Quello era il versaccio solito, con cui, non senza stento, si deduceva pian piano in bocca la grossa lagrima che di tratto in tratto gli colava dallaltro occhio, da quello buono. Aveva preso gusto a quel saporino di sale, e non se ne lasciava scappar via neppur una. Poco: una goccia, di tanto in tanto; ma buttato dalla mattina alla sera laggiú, duecento e più metri sottoterra col piccone in mano, che a ogni colpo gli strappava come un ruglio di rabbia dal petto zi Scarda aveva sempre la bocca arsa: e quella lagrima, per la sua bocca, era quel che per il naso sarebbe stato un pizzico di rapè. Un gusto e un riposo. Quando si sentiva locchio pieno, posava per un poco il piccone e, guardando la rossa fiammella fumosa della lanterna confitta nella roccia che alluciava nella tenebra dellantro infernale qualche scaglietta di zolfo qua e là o lacciajo del palo o della piccozza, piegava la testa da un lato stiracchiava il labbro inferiore e stava ad aspettar che la lagrima gli colasse giú, lenta, per il solco scavato dalle precedenti. Gli altri, chi il vizio del fumo, chi quello del vino; lui aveva il vizio della sua lagrima. Era del sacco lacrimale malato e non di pianto, quella lagrima; ma si era bevute anche quelle del pianto, zi Scarda, quando, quattranni addietro, gli era morto lunico figliuolo per lo scoppio duna mina, lasciandogli sette orfanelli e la nuora da mantenere. Tuttora gliene veniva giú qualcuna più salata delle altre; ed egli la riconosceva subito: scoteva il capo, allora, e mormorava un nome: - Calicchio In considerazione di Calicchio morto e anche dellocchio perduto per lo scoppio della stessa mina, lo tenevano ancora lí a lavorare. Lavorava più e meglio di un giovane; ma ogni sabato sera, la paga gli era data, e per dir la verità lui stesso se la prendeva come una carità che gli facessero: tanto che, intascandola, diceva sottovoce, quasi con vergogna: - Dio gliene renda merito. Perché, di regola, doveva presumersi che uno della sua età non poteva più lavorar bene. Quando Cacciagallina alla fine lo lasciò per correre dietro agli altri e indurre con le buone maniere qualcuno a far nottata zi Scarda lo pregò di mandare almeno a casa uno di quelli che ritornavano al paese ad avvertire che egli rimaneva alla zolfara e che perciò non lo aspettassero e non stessero in pensiero per lui; poi si volse attorno a chiamare il suo caruso, che aveva più di trentanni e poteva averne anche sette o settanta, scemo comera; e lo chiamò col verso con cui si chiamano le cornacchie ammaestrate: - Te pa! te, pa! Ciàula stava a rivestirsi per ritornare al paese. Rivestirsi per Ciàula significava togliersi prima di tutto la camicia o quella che un tempo era stata forse una camicia: lunico indumento che, per modo di dire, lo coprisse durante il lavoro. Toltasi la camicia, indossava sul torace nudo, in cui si potevano contare a una a una tutte le costole un panciotto bello largo e lungo, avuto in elemosina; che doveva essere stato un tempo elegantissimo e sopraffino ora il luridume vi aveva fatto una tal roccia che a posarlo per terra stava ritto. Con somma cura Ciàula ne affibbiava i sei bottoni, tre dei quali ciondolavano, e poi se lo mirava addosso passandoci sopra le mani, perché veramente ancora lo stimava superiore a suoi meriti: una galanteria. Le gambe nude, misere e sbilenche, durante quellammirazione, gli si accapponavano, illividite dal freddo. Se qualcuno dei compagni gli dava uno spintone e gli allungava un calcio gridandogli: - Quanto sei bello! - egli apriva fino alle orecchie ad ansa la bocca sdentata a un riso di soddisfazione poi infilava i calzoni, che avevano più duna finestra aperta sulle natiche e sui ginocchi; savvolgeva in un cappottello dalbagio tutto rappezzato, e, scalzo imitando meravigliosamente a ogni passo il verso della cornacchia - cràh! cràh! - per cui lo avevano soprannominato Ciàula, savviava al paese. - Cràh! cràh! - rispose anche quella sera al richiamo del suo padrone; e gli si presentò tutto nudo, con la sola galanteria di quel panciotto debitamente abbottonato. - Va, va a rispogliarti, - gli disse zi Scarda. - Rimettiti il sacco e la camicia. Oggi per noi il Signore non fa notte. Cjàula non fiatò; restò un pezzo a guardarlo a bocca aperta, con occhi da ebete; poi si poggiò le mani su le reni e, raggrinzando in sú il naso, per lo spasimo, si stirò e disse: - Gna bonu! Va bene. E andò a levarsi il panciotto. Se non fosse stato per la stanchezza e per il bisogno del sonno lavorare anche di notte non sarebbe stato niente, perché laggiú, tanto, era sempre notte lo stesso. Ma questo, per zi Scarda. Per Ciàula, no. Ciàula, con la lumierina a olio nella rimboccatura del sacco su la fronte e schiacciata la nuca sotto il carico, andava sú e giú per la lubrica scala sotterranea, erta a scalini rotti, e sú, sú, affievolendo a mano a mano, col fiato mózzo, quel suo crocchiare a ogni scalino quasi in un gemito di strozzato, rivedeva a ogni salita la luce del sole. Dapprima ne rimaneva abbagliato; poi col respiro che traeva nel liberarsi dal carico, gli aspetti noti delle cose circostanti gli balzavano davanti; restava, ancora ansimante, a guardarli un poco e, senza che navesse chiara coscienza, se ne sentiva confortare. Cosa strana; della tenebra fangosa delle profonde caverne, ove dietro ogni svolto stava in agguato la morte, Ciàula non aveva paura; né paura delle ombre mostruose, che qualche lanterna suscitava a sbalzi lungo le gallerie né del subito guizzare di qualche riflesso rossastro qua e là in una pozza, in uno stagno dacqua sulfurea: sapeva sempre dovera; toccava con la mano in cerca di sostegno le viscere della montagna: e ci stava cieco e sicuro come dentro il suo alvo materno. Aveva paura, invece, del bujo vano della notte. Conosceva quello del giorno, laggiú, intramezzato da sospiri di luce, di là dallimbuto della scala per cui saliva tante volte al giorno, con quel suo specioso arrangolío di cornacchia strozzata. Ma il bujo della notte non lo conosceva. Ogni sera, terminato il lavoro, ritornava al paese con zi Scarda; e là, appena finito dingozzare i resti della minestra, si buttava a dormire sul saccone di paglia per terra, come un cane; e invano i ragazzi, quei sette nipoti orfani del suo padrone, lo pestavano per tenerlo desto e ridere della sua sciocchezza; cadeva subito in un sonno di piombo, dal quale, ogni mattina, alla punta dellalba, soleva riscuoterlo un noto piede. La paura che egli aveva del bujo della notte gli proveniva da quella volta che il figlio di zi Scarda, già suo padrone aveva avuto il ventre e il petto squarciati dallo scoppio della mina, e zi Scarda stesso era stato preso in un occhio. Giú, nei vani posti a zolfo, si stava per levar mano, essendo già sera, quando sera sentito il rimbombo tremendo di quella mina scoppiata. Tutti i picconieri e i carusi erano accorsi sul luogo dello scoppio; egli solo, Ciàula, atterrito, era scappato a ripararsi in un antro noto soltanto a lui. Nella furia di cacciarsi là, gli sera infranta contro la roccia la lumierina di terracotta e quando alla fine, dopo un tempo che non aveva potuto calcolare era uscito dallantro nel silenzio delle caverne tenebrose e deserte aveva stentato a trovare a tentoni la galleria che lo conducesse alla scala; ma pure non aveva avuto paura. La paura lo aveva assalito, invece, nelluscir dalla buca nella notte nera, vana. Sera messo a tremare, sperduto, con un brivido per ogni vago alito indistinto nel silenzio arcano che riempiva la sterminata vacuità ove un brulichío infinito di stelle fitte, piccolissime, non riusciva a diffondere alcuna luce. Il bujo, ove doveva esser lume, la solitudine delle cose che restavan lí con un loro aspetto cangiato e quasi irriconoscibile, quando più nessuno le vedeva gli avevano messo in tale subbuglio lanima smarrita che Ciàula sera allimprovviso lanciato in una corsa pazza, come se qualcuno lo avesse inseguito. Ora, ritornato giú nella buca con zi Scarda, mentre stava ad aspettare che il carico fosse pronto egli sentiva a mano a mano crescersi lo sgomento per quel bujo che avrebbe trovato, sbucando dalla zolfara. E più per quello, che per questo delle gallerie e della scala, rigovernava attentamente la lumierina di terracotta. Giungevano da lontano gli stridori e i tonfi cadenzati della pompa, che non posava mai, né giorno né notte. E nella cadenza di quegli stridori e di quei tonfi sintercalava il ruglio sordo di zi Scarda come se il vecchio si facesse ajutare a muovere le braccia dalla forza della macchina lontana. Alla fine il carico fu pronto, e zi Scarda ajutò Ciàula a disporlo e rammontarlo sul sacco attorto dietro la nuca. A mano a mano che zi Scarda caricava, Ciàula sentiva piegarsi, sotto, le gambe. Una, a un certo punto, prese a tremargli convulsamente cosí forte che, temendo di non più reggere al peso con quel tremitio, Ciàula gridò: - Basta! basta! - Che basta, carogna! - gli rispose zi Scarda. E seguitò a caricare. Per un momento la paura del bujo della notte fu vinta dalla costernazione che, cosí caricato e con la stanchezza che si sentiva addosso, forse non avrebbe potuto arrampicarsi fin lassú. Aveva lavorato senza pietà tutto il giorno. Non aveva mai pensato Ciàula che si potesse aver pietà del suo corpo, e non ci pensava neppur ora; ma sentiva che, proprio, non ne poteva più. Si mosse sotto il carico enorme, che richiedeva anche uno sforzo dequilibrio. Sí, ecco, sí, poteva muoversi, almeno finché andava in piano. Ma come sollevar quel peso, quando sarebbe cominciata la salita? Per fortuna, quando la salita cominciò, Ciàula fu ripreso dalla paura del bujo della notte, a cui tra poco si sarebbe affacciato. Attraversando le gallerie, quella sera, non gli era venuto il solito verso della cornacchia, ma un gemito raschiato, protratto. Ora, sú per la scala, anche questo gemito gli venne meno arrestato dallo sgomento del silenzio nero che avrebbe trovato nella impalpabile vacuità di fuori. La scala era cosí erta, che Ciàula, con la testa protesa e schiacciata sotto il carico, pervenuto allultima svoltata per quanto spingesse gli occhi a guardare in sú, non poteva veder la buca che vaneggiava in alto. Curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava sopra e su la cui lubricità la lumierina vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno egli veniva sú, sú, sú, dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima liberazione. E non vedeva ancora la buca, che lassú lassú si apriva come un occhio chiaro, duna deliziosa chiarità dargento. Se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini. Dapprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno. Ma la chiaría cresceva, cresceva sempre più, come se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato. Possibile? Restò - appena sbucato allaperto - sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprí le mani nere in quella chiarità dargento. Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna. Sí, egli sapeva, sapeva che cosera; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna? Ora, ora soltanto, cosí sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva. Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna Cera la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nellaverla scoperta, là, mentrella saliva pel cielo la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore. Novelle per un anno di luigi pirandello CHI LA PAGA Da tre notti zi Neli Sghembri dormiva al sereno su la paglia rimasta su laja dopo la trebbiatura, a guardia delle bestie, la mula e due asinelli, che strappavano la stoppia lí presso. La paglia era bagnata di guazza, o, come zi Neli diceva, dal pianto delle stelle. I grilli scampanellavano tuttintorno, e la blanda e chiara sonorità del loro concerto ristorava dopo il trito raspío secco duro, monotono delle cicale, che aveva assordato gli orecchi lungo la giornata. Tuttavia il vecchio, sdrajato a pancia allaria, si sentiva triste. Guardava le stelle e, di tratto in tratto, socchiudeva gli occhi e sospirava. Sentiva che la sorte lo aveva frodato: non gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato; gli aveva tolto, da vecchio, quasi tutto quel po che, senza desiderio, aveva avuto. E da quattranni, per giunta, gli era morta la moglie, di cui aveva ancora bisogno; e dandare in cerca damore, coi capelli grigi e la schiena curva, si vergognava. Tutta un tratto, mentre se ne stava cosí, quasi assente da sé, nel chiaror tenue e umido delle stelle si vide passare davanti agli occhi lo sprazzo verde duna lucciola, che venne a posarsi su la paglia, accanto a lui. Ebbe, a quello sprazzo, unimpressione come di cielo vicino e pur tanto lontano e balzò a sedere, quasi destato di soprassalto da un sogno; ma sogno gli sembrò invece la vista delle cose intorno, confuse nella notte: la sua casetta colonica, screpolata e affumicata la mula, i due asinelli tra la stoppia, e laggiú laggiú i lumi esitanti del suo paesello di Raffadali. La lucciola era ancora lí, su la paglia, accanto a lui. Zi Neli la acchiappò e, mirandola nel cavo della grossa mano callosa ovessa ancora diffondeva un fievolissimo lucor verde pensò che quella candelina di pecorajo veniva a lui dai begli anni lontani della gioventú; forse era quella stessa che in una serata di giugno, su unaja come questa più di quarantacinque anni addietro, svolando, sera impigliata nei capelli neri di Trisuzza Tumminía che con altre giovani di Raffadali, spigolatrici era rimasta a passar la notte al sereno per festeggiar la fine della mietitura, con balli a suono di cembali, sotto la Luna. - Gioventú! Come sera spaventata Trisuzza Tumminía di quellinsetto venuto a cacciarlesi tra i capelli non sapendo che fosse una candelina di pecorajo! Egli le si era accostato aveva preso con due dita, delicatamente, quella lucciola di tra i capelli e, mostrandogliela come nellatto dimprovvisarle uno stornello, le aveva detto: - Luce, vedete? Era venuta a mettervi una stella in fronte. Cosí aveva cominciato a fare allamore con Trisuzza Tumminía, allora, quando il mondo era un altro! Ma i parenti da entrambe le parti, si erano opposti alle loro nozze, per antica nimicizia di casato; poi Trisuzza aveva sposato un altro; egli, unaltra; più di quarantacinque anni erano passati; e ora egli era vedovo, e vedova era anche lei, da circa dieci anni Perché era ritornata quella luccioletta? Perché gli aveva sprazzato il suo bagliore davanti agli occhi, mentregli si sentiva cosí triste e solo? e perché era venuta a posarsi lí su la paglia bagnata dalle stelle, accanto a lui? Tratto di tasca un pezzetto di carta, zi Neli ve la chiuse dentro accuratamente; seguitò a pensare gran parte della notte e a sorridere tra sé; la mattina appresso, vedendo passare per la via mulattiera una ragazzetta che dalla campagna si recava a Raffadali, la chiamò a sé di dietro la siepe: - Nicu, Nicuzza, senti qua. Gli occhi gli ridevano; voleva ridergli anche la bocca. Si pose il dorso della mano su le ispide labbra rase. - Di, conosci la za Tresa Tumminía? - Quella della troja? Il vecchio aggrottò le ciglia, offeso. Già! Cosí, quella della troja, era intesa adesso, a Raffadali, Trisuzza Tumminía! Ed era intesa cosí perché da tanti anni allevava con sviscerato amore una troja di cosí spettacolosa grassezza che ormai la bestiaccia non si reggeva più su le zampe. Rimasta sola, morto il marito, accasati i figliuoli, aveva la compagnia di quella troja e guaj a chi le facesse la proposta di scannarla! Si chinava a grattarle la fronte, e quella rosea e cretosa, con la ventraja sparsa su la paglia, grugnendo di beatitudine al solletico si stirava tutta, storceva il grifo, come se volesse sorridere, e presentava la gola. Pareva a tutti uningiustizia, questa beatitudine, e tutti ne provavano dispetto, perché sottratta al macello, non poteva più essere considerata come una fatica per quella bestiaccia lingrassare. E perché allora ingrassava? - La za Tresa, sí, - disse zi Neli alla ragazzetta. - La conosci? Bene, guarda: qua, dentro questo pezzetto di carta, cè una candelina di pecorajo. Bada che non voli, e non schiacciarla! Portala alla za Tresa, e dille che gliela manda zi Neli Sghembri; che è quella stessa - le dirai - di tanti e tanti anni fa! Cosí. Non te lo scordare: Quella stessa di tanti e tanti anni fa! Portami questa sera la risposta, che ti darò in premio uno ziretto di macco. Va! Eh, alla fine, aveva sessantatré anni; forte e ferrigno però come un ceppo dolivo; e la za Tresa era anche lei pur fresca come una fava non colta, bella in salute, sanguigna e prosperosa. La sera la ragazzetta ritornò con la risposta: - Dice la za Tresa, che i capelli sono bianchi e la candelina non fa più lume. - Cosí tha detto? - Cosí. Il giorno dopo, zi Neli, sbarbato come uno sposo e vestito di festa si presentò a Raffadali alla za Tresa Tumminía per dichiararle che il lume di quella candelina di pecorajo egli lo aveva ancora vivo nel cuore vivo e verde, come quando glielo aveva visto rilucere in fronte come una stella. - Facciamo le nozze e scanniamo la troja! La za Tresa lo respinse, puntandogli tutte due le braccia sul petto. - Se non ve ne andate, vecchiaccio stolido! Ma rideva. Di scannare la troja non se ne doveva parlare. Ma, quanto alle nozze ebbene, perché no? Era destino. Come un tempo i padri, cosí adesso i figliuoli delluno e dellaltra fecero guerra alle loro nozze. Ma questa volta della guerra i due vecchi non si curarono. I padroni adesso erano loro. Di fuori, se ne mostrarono offesi; in fondo se ne compiacquero, per un certo sapore di gioventú che quella guerra veniva a dare alle loro nozze. Era veramente uno spasso sentir parlare di senno e di convenienza quei loro figliuoli. Ne avevano avuti quattro ciascuno, dal primo letto: Tresa Tumminía, tutti maschi; zi Neli, due maschi e due femmine. Quelli di Tresa eran già bene accasati tutti e quattro, con la bella roba paterna divisa con giustizia in parti uguali; zi Neli aveva ancora con sé una figliuola, Narda, già anchessa in età da marito. Per farli tacere, i due vecchi, prima di sposarsi, fecero gli atti davanti al notajo in modo da salvaguardare glinteressi degli uni e degli altri, a un caso di morte, per la roba che restava a ciascuno di loro. Speravano cosí di togliere la nimicizia sorta fierissima tra essi fin dal primo momento; ma invano. I più accaniti rimasero i figli di zi Neli, che pure avevano avuto di più essendosi il vecchio spogliato non solo della roba della moglie defunta, ma anche della sua, risoluto finché poteva, a vivere del suo lavoro, del frutto della terra della seconda moglie e anche di quella della figliuola Narda fino a tanto che questa fosse rimasta con lui. Segnatamente la maggiore delle femmine, Sidora che per via del marito si chiamava adesso Peronella, aveva, dalla rabbia, la schiuma alla bocca. E parlando col marito, con le cognate e coi fratelli Saru e Luzzu della povera Narda andata a convivere con la matrigna, diceva: - Possa la mia lingua esser mangiata dai vermi; ma vedrete che quella vecchia strega la farà spighire zitella. Anche se verrà a domandarla in isposa il figlio del re in persona, dirà che il partito non è conveniente. E diceva cosí perché, a suo credere, la vecchia Tresa Tumminía non avrebbe mai permesso che il marito data via la roba assegnata in dote a Narda, si fosse messo a campare sul suo. Alle vicine, che venivano a raccontarle tutte le amorevolezze che la za Tresa faceva a Narda cose che non si sarebbero fatte nemmeno a una vera figliuola: orecchini doro, anelli doro collane di corallo, fazzoletti di seta, da capo e da collo, guardaspalle di seta con quattro dita di frangia scarpe di vitello col tacco alto e la mascheretta di coppale; cose, insomma, cose da non credersi; rispondeva, verde dalla bile: - Ah! baggiane! E non capite che lo fa per adescarla? Se la vuole ingrassare e tenere in casa come la troja! Restò, quando quelle vennero a dirle che la sorella sposava. E che partito! Coi fiocchi, e procurato proprio dalla za Tresa: Pitrinu Cinquemani nientemeno! giovine doro, cognato del maggiore dei figliuoli; Pitrinu Cinquemani, quel picciottone che pareva una bandiera, con terre e case e bestie da soma e da lavoro. - Ah! sí? davvero? oh guarda! - si mise a dire allora, per non darla vinta a quelle pettegole che avrebbero goduto del suo dispetto. - Pitrinu Cinquemani? Ci ho piacere, povera Narda! ci ho piacere davvero. Né lei né i due fratelli erano mai andati a veder la sorella, da che stava con la matrigna. Eppure la chiusa di Saru, il maggiore dei fratelli, era quasi a un tiro di schioppo da quella della za Tresa; tanto che dalla parte della roba, di tra gli alberetti di fico e di mandorlo non solo si poteva vedere il tettuccio del cortile della matrigna overa la mangiatoja delle bestie ma finanche contar le galline che razzolavano nel letame. Non avevano più voluto saperne, perché, adescata dalle buone maniere e dai regali, Narda era divenuta tutta di quella di quella e dei fratellastri, i quali, cresciuti comerano senza una sorella, se la disputavano tra loro e le facevano un mondo di carezze. Quando fu la vigilia dello sposalizio, venne alla chiusa di Saru zi Neli, accigliato grattandosi con una mano sul mento glispidi peli rinascenti su le gote raschiose. Parlò al maggiore dei figliuoli, perché questi poi riferisse il discorso anche agli altri e parlò con gli occhi a terra: - Le annate sono scarse, figli miei, e siamo tutti poverelli. Dio sa se, per questo sposalizio di vostra sorella Narda, vi vorrei tutti con me per fare una gran festa. Ma come dicono le campane di Raffadali? Dicono: Con che? con che? con che? Mi sono spogliato di tutto, e sono come Cristo alla colonna. Non posso più niente. Lo schietto idoneo, e basta. Se venite voi, parenti della sposa, Pitrinu Cinquemani pretenderà che vengano anche i suoi parenti che sono dalla parte di Tresa, lo sapete; e tra voi non cè buon sangue. Cosí abbiamo stabilito che non venga nessuno, né essi né voi. Saremo io e Tresa per la sposa e il padre e la madre dello sposo. Lo schietto idoneo, e basta. Saru ascoltò, con gli occhi bassi anche lui, e la mano sul mento, il discorso del padre, evidentemente studiato; alla fine disse: - Pa, badiamo bene. Voi siete il padrone; siamo sangue vostro, e noi faremo come volete voi. Ma non facciamo che la proibizione di venire debba essere soltanto per noi! Pa, ve lavverto: finirebbe male. Il vecchio, senza alzar gli occhi, restò ancora un pezzo a raschiarsi le gote, aggrondato. - Io per me, figli miei, ho fatto dire a quelli che non vengano, come dico a voi di non venire. - E se qualcuno di quelli viene? Il vecchio non rispose. Il suo silenzio lasciava intendere chiaramente che, se qualcuno dellaltra parte fosse venuto, egli non avrebbe saputo come regolarsi. - Va bene, pa, - disse allora Saru. - Andate, andate. Ci penseremo noi. E seguí con gli occhi il padre che se ne andava, stirandosi con due dita il lobo dellorecchia manca. Rientrato nella roba, trasse dal fondo duna bisaccia appesa a un chiodo un coltellaccio lungo, di quelli chiamati trincialardo; prese da terra, sotto la tavola, la pietra daffilare; bagnò la lama del coltello: andò a sedere sulla soglia delluscio con quella pietra fra le ginocchia e si diede ad affilar la lama. La moglie, spaventata, lo chiamò tre volte, senza ottener risposta; alla fine, con le mani nei capelli e gli occhi pieni di lagrime, scongiurò: - Oh Madre santa, Saru mio, che pensi di fare? Saru balzò in piedi come un tigre, col coltello levato: - Corpo di Dio, non fiatare, o comincio da te! La moglie allora per soffocare il pianto, si tirò sul volto con le due mani il grembiule e andò a rintanarsi in un angolo. Saru si rimise ad affilar il coltellaccio sotto gli occhi dei tre figliuoli, seduti attorno, silenziosi. Dal cortile della chiusa della za Tresa cantò il gallo, e subito il gallo di qua gli rispose con una zampa levata, squassando la cresta sanguigna. - Una due tre quattro! cinque! sei! Già sei mule bardate, nella mangiatoja sotto il tettuccio del cortile della chiusa dirimpetto. Eccole là: si discernevano bene al lume della luna, tutte sei, luna accanto allaltra. Davanti alluscio della sua roba, Saru le contava, piegando il collo di qua e di là, per vedere di tra gli alberi, e fremeva. Già sei. E forse altre ne sarebbero venute. Il festino voleva esser grande. Tutti i figliuoli della matrigna e le loro donne e i loro figliuoli, tutti, tutti quelli dellaltra parte erano stati invitati. Loro soli, i parenti più stretti, i fratelli e la sorella della sposa, erano esclusi. Forse adesso banchettavano di là, più tardi sarebbero cominciati il suono e i balli. Sera tolta la giacca e se lera messa al braccio per nascondere il coltello affilato. Dallinterno della roba, la moglie e Niluzzu, il maggiore dei figliuoli, stavano a spiarlo, intenti e tremanti. Pocanzi, aveva ordinato alla moglie di accendere il fuoco e di metter sú il caldajo grosso a bollire. E la moglie, imbalordita dallo sgomento, aveva ubbidito, senza capire che volesse fare di quel caldajo dacqua bollente. - Oh Madre santa, - pregava ora, - fate venire qualcuno! Oh Madre santa, quietategli il sangue e la mente. Fuori nellaria chiara di luna, eran zighi sommessi di grilli, fili di suono lunghi, acuti, quasi luminosi. - Niluzzu, - chiamò a un tratto il padre. - Corri da tua zia Sidora qua presso; poi da tuo zio Luzzu, e di loro che vengano qua da me, subito: marito, moglie, figliuoli, tutti qua da me. Hai capito? Va. Niluzzu, invece di muoversi, rimase a mirare il padre, sbigottito con un braccio levato a riparo della testa, come se si aspettasse uno scapaccione. - Pa, ho paura, pa - Paura? Carognone! - gli gridò il padre, scrollandolo. Si rivolse alla moglie: - Va anche tu; accompagnalo! E tornate qua presto, tutti insieme! La moglie sarrischiò a chiedergli ancora una volta con voce di pianto: - Ma tu che vuoi fare, Saru mio? Per carità! Saru si pose un dito sulla bocca e poi, con la stessa mano, fe cenno imperioso alla moglie dubbidire. Poco dopo si mosse anche lui, cauto, verso il cortile della chiusa dirimpetto facendosi riparo, nel procedere sotto la luna, ora di questo, ora di quellalbero. Giunse cosí allultimo alberetto di fico, proprio davanti il cortile. Il cuore gli ballava in petto e le tempie gli martellavano. Diede un balzo allo sbruffare duna delle mule nella mangiatoja vicinissima. Gli arrivava alle narici il lezzo caldo e grasso del letame, e agli orecchi il suono confuso delle grida delle risa, e lacciottolío dei piatti dei banchettanti dentro la roba della matrigna. Sporse il capo oltre i rami del fico, a spiare. Nel cortile non cera nessuno, oltre le sei cavalcature ancora bardate, e più là, presso lentrata della roba, la troja gigantesca. Questa se ne stava col grifo allungato su le zampe anteriori, le orecchie abbattute e gli occhi socchiusi come in una languida contemplazione del fresco, dolcissimo chiaro di luna. Di tratto in tratto sospirava; ma era sospiro di soddisfazione per la sua sicura plenitudine beata. Saru le andò dietro, cheto e chinato; le allungò adagio adagio una mano alla fronte e lievemente si mise a grattargliela. Come la bestia, al solletico, si stirò, torcendo il grifo, quasi volesse sorridere alla consueta carezza della padrona e alla fine presentò da sé la gola, Saru, pronto, con laltra mano le affondò il coltello fino al cuore. Ritornò con lenorme carico alla roba, quasi a un tempo con la moglie e il figliuolo, seguiti da tutto il parentado in allarme. - Zitti, per la Madonna! - intimò a tutti, liberandosi del carico con un gran respiro, ansante e insanguinato da capo a piedi. - Faremo festa anche noi, qua, meglio di loro! Un quarto per uno a voi, e due quarti a me che me li merito! Ma prima aspettate! Qua, qua, ajutatemi a sparar la bestia! Luzzu, tieni fermo qua! Tu, Sidora, di qua. E tu, Niluzzu, piglia il piatto grande, quello tondo, dallo stipo! Il fegato il fegato lo voglio dare alla vecchia! Zitti tutti! Il fegato alla vecchia! Sparò per lungo la bestia; ne trasse il fegato e corse a lavarlo in una conca, poi lo compose lucido compatto tremolante, nel piatto e lo porse al figliuolo: - Va da tuo nonno Niluzzu, e digli cosí: Mi manda papà Saru, con questo regalo per Mamma Tresa, e con la preghiera che gli saluti la troja! Novelle per un anno di luigi pirandello BENEDIZIONE - Io non so comè la gente! - soleva ripetere don Marchino per lo meno una ventina di volte al giorno insaccandosi nelle spalle e aprendo le mani a ventaglio davanti al petto con gli angoli della bocca contratti in giú: - Io non so comè la gente! Perché la gente in tanti e tanti casi non si regolava comegli si sarebbe regolato; o anche perché la gente spessissimo trovava da ridire su tutto ciò che faceva lui e che a lui pareva ben fatto. Ma, santo cielo, per qual mai ragione fin da principio lo avevano veduto cosí male a Stravignano, i suoi parrocchiani? Non gli perdonavano daver ridotto a podere col beneplacito dei superiori sintende! il querceto che prima sorgeva dietro la chiesetta a valle e prendeva tutto il beneficio della cura. Eh, quel benedetto podere ancora non lo mandavano giú e neanche il quartierino di quattro stanze che aveva fatto fabbricare coi denari ricavati dalla vendita degli alberi attaccato alla chiesetta, come di là era attaccata la casuccia a terreno per sé e per la sorella Marianna. Ma con parte di quei denari non sera forsanche riattata la chiesetta? E che male cera, se ogni anno destate affittava quel quartierino a qualche famiglia che veniva a villeggiare a Stravignano? Gli stravignanesi volevano per forza più povero di Santo Giobbe il loro curato. E il bello era questo: che, da un canto, egli doveva essere il servitore di tutti; ma guaj, dallaltro, se lo vedevano con la zappa in mano o badare alle bestie. Perché non si sporcasse la zimarra, eh? perché non gli sincallissero le mani che dovevano toccar lOstia Consacrata? Ma la coscienza, la coscienza non doveva essere sporca o incallita; non le mani! Don Marchino aveva ragione, ma, se pur si vedeva, non saccorgeva più che, tanto lui quanto la sorella Marianna avevano le gambe a modo delle papere, su le quali, andando, si dimenavano proprio come due papere; tutte due della stessa statura, grassottelli e senza collo. Don Marchino non si sentiva parlare, o seppur si sentiva non aveva limpressione che la sua voce, oppressa dal naso sempre intasato, fosse miagolante. Ora lantipatia che i suoi parrocchiani avevano per lui dipendeva anche, e non per poco, da queste cose di cui egli non si poteva render conto: la figura, la voce e anche il suo particolar modo di parlare. Per esempio, gli andavano a chiedere in prestito la somara, in un caso durgenza come sarebbe di andare a chiamare a un bisogno di notte il medico a Nocera? Don Marchino rispondeva invariabilmente: - Non ti ci fa arrivare. Ti accadrà di romperti due o tre volte il collo, bello mio; mi contento di tre e non di più. Parlava cosí, ripetendo spesso di queste frasucce argute, che aveva sentito dire chi sa quando e da chi; ma le ripeteva ormai come se fossero un modo di dire naturale, senzalcuna intenzione darguzia. Quella somara poi era viziosa davvero: cosí viziosa che, a prestarla don Marchino credeva in coscienza di non potersi arrischiare a cuor leggero. Se tante volte, santo cielo, essa non permetteva neanche a lui di far montare qualcuno sul biroccio E per non farsi mordere o calciare quando doveva sellarla o attaccarla gli toccava usarle le maniere più garbate e dirle tante dolci paroline e ammonirla paternamente daver pazienza e rassegnazione poiché Dio aveva voluto farla nascere somara. Ma sfido! - dicevano a Stravignano. Quella somara, a cui attendeva quasi sempre don Marchino; le galline e i tre majali, a cui attendeva sempre la sorella Marianna; le due vacche, a cui attendeva Rosa, la serva scalza; nel vedere in mezzo a loro quel padrone lí, e la sorella, come due papere, dovevano sentire per forza una certa affinità bestiale con essi per cui si pigliavano confidenze che, certamente, con altri padroni non si sarebbero permesse. E ridevano tutti del poco rispetto che quelle bestie maleducate portavano al loro curato e alla sorella; dei dispetti, forse amorosi, che i tre grossi majali cretacei facevano alla Marianna; della disperazione di questa nellandar cercando ogni mattina le uova che le galline apposta le nascondevano, scappando a fetare di qua e di là. Tutte con le calze al piede, quelle galline, perché non si scambiassero! - E i porchettoni perché no sora Marianna, con un bel fiocchetto celeste alla coda? Ma guardate se queste eran cose da dire alla povera sorella dun povero curato che non dava fastidio neanche allaria! Mah E don Marchino sinsaccava nelle spalle, apriva a ventaglio davanti al petto le mani e, contraendo gli angoli della bocca ripeteva: - Io non so comè la gente Ebbe più che mai ragione di ripetere questa sua abituale esclamazione il giorno che scese a Nocera per il mercato del bestiame. Non aveva né da comperare né da vendere; andava soltanto per vedere e sentire; gli scadeva quellanno il contratto coi coloni della cura, di cui era scontento; aveva già dato voce che per lanno nuovo si sarebbe messo con altri; ora il tempo era venuto; e là alla fiera, tra la gente di campagna accorsa da tutti i dintorni voleva sapere chi comperava e chi vendeva, e i discorsi che si facevano su questo e su quello. Proprio coloro che in chiesa non si vedevano mai, oh, neppure per le feste principali lo accusarono quel giorno daver lasciato la cura per andar braccando alla fiera fino alla calata del sole. Ma questo fu niente. Quandera già montato sul biroccino per ritornarsene a Stravignano, con tutto quel ventaccio che sera levato allimprovviso gli si fece incontro una certa Nunziata, con un ragazzo di circa otto anni su le braccia e una capretta dietro gridando che le desse ajuto per amor di Dio. Da ragazzina, tanti e tanti anni fa questa Nunziata aveva prestato servizio alla cura: sotto gli occhi di don Marchino sera fatta la più bella giovine di Stravignano e don Marchino avrebbe voluto darla in moglie al figliuolo del suo vecchio colono dallora, buon ragazzone che se nera innamorato. Ma tutta un tratto, senza volerne dire la ragione ella aveva voltato le spalle a questo giovine e si era sposata con uno del prossimo villaggio di Sorífa. Erano ormai passati nove anni: don Marchino aveva già mutato quattro coloni stava per mutare il quinto, e di Nunziata, uscita dalla sua parrocchia, non sera più dato pensiero. A Stravignano dapprima avevano detto chella a Sorífa stava bene, che il marito era un buon lavoratore; poi avevano cominciato a dire che stava male perché al marito era venuta una brutta malattia alle reni per via dun ramo che gli sera sciancato sotto mentre lo potava. Pareva che il male gli avesse covato dentro e poi dato fuori in tanto gonfiore alle gambe per cui il medico gli aveva proibito di lavorare e consigliato di starsene a letto ben guardato e di nutrirsi di solo latte. Bei consigli da dare a uno che campava con le sue braccia! Stentò a riconoscerla, don Marchino, lí a Nocera come una mendíca, coi piedi scalzi e quella vesterella che faceva più compassione, perché voleva parer nuova. Ma la somara, tra il vento furioso tra il rimescolío della gente e delle bestie che saffrettavano al ritorno sotto la minaccia duna grossa burrasca sera più che mai stizzita e non voleva più stare alle mosse; sicché appena Nunziata chiese per carità che don Marchino si togliesse sul biroccio fino a Stravignano quel ragazzo che non le si reggeva più in piedi malato anchesso, peggio del padre, che poi ella più tardi, passando per lo stradone per ritornare a Sorífa se lo sarebbe ripreso; don Marchino, che faceva sforzi erculei per trattener la somara, provò un dispetto feroce e sgranando tanto docchi, le gridò: - Ma ti pare, figliuola mia! Gli crebbe il dispetto quando alcuni curiosi, che seran fermati a guardare, pensarono bene di tener ferma e quieta la somara perché egli avesse agio dascoltare quel che voleva da lui quella povera donna cosí avvilita; e poi, ostinandosi egli nel rifiuto con la scusa delle smanie stizzose della somara gli gridarono che se ne doveva vergognare, perdio, un sacerdote! La somara? ma che somara! Là, due belle frustate! due buone strappate di briglia! Quella poveretta quel povero piccino ma lo guardasse giallo come la cera! e quella capra oh, Dio, che aveva? le si potevano contar le ossa Ah, da Sorífa? se lera portata giú da Sorífa a piedi, per cercare di venderla? quanto? nove scudi? Ah, nove scudi laveva comperata! adesso neanche mezzo scudo Non era proprio il caso per don Marchino desclamare: Io non so comè la gente? Che obbligo poteva aver lui, se quella donna da tantanni non era più della sua parrocchia? Per carità? Cosí di prepotenza? Ma no, no e poi no! Perché era anche contro ogni ragione. Che carità! La prima carità avrebbe dovuta averla lei, madre, per il suo piccino, a non portarselo cosí malato per tanta via; e sarebbe stata carità facile. Nossignore! Costringere a una carità difficile chi non ne aveva nessun obbligo! Difficile, sicuro difficile per tante ragioni! Un carico di quella fatta, un ragazzo malato, che non si reggeva ritto con una somara ma sí, ma sí! lo doveva dir lui che la conosceva bene! con una somara che non voleva saper daltri carichi e specialmente in salita e con tutto quel vento. No, no, via! via! largo largo E, minacciando con la frusta, don Marchino prese la corsa seguíto da urli, fischi, e altri rumori sguajati. Il vento lo investí alle spalle, e parve lo volesse sollevare dallerto stradone con tutta la somara e il biroccino come sollevava la polvere e le foglie morte. Quando, a sera chiusa, scese dal biroccino davanti alla chiesetta attaccata alla cura, là, a uno svolto dello stradone si sentí il braccio intormentito dallo sforzo di reggersi in capo il nicchio buono felpato, che se ne voleva scappar via con quel ventaccio maledetto il quale urlava cosí forte, e cosí forte faceva stormir gli alberi, qua, del viale, e là del poggio incontro alla chiesetta che la Marianna ecco, non aveva sentito il bubbolo della somara e non era accorsa come le altre volte a dargli subito una mano. Bisognò che la chiamasse, picchiando anche col manico della frusta alla porta, col rischio - e come no? - di sciupar frusta e porta. Marianna, al picchio, venne fuori col lume. Brava, oca! Il vento glielo spense subito e uh, le sottane! ma, Dio benedetto, che testa! e il lume? tutte le sottane rivoltate in faccia, mamma mia, col lume in mano per fare una vampata Via, dentro! via dentro! e don Marchino arrabbiatissimo, si mise da solo a staccar la somara borbottando anche per la sorella: - Io non so comè la gente Condotta Nina alla stalla chera scavata nel poggio incontro alla chiesetta, e tirato il biroccio prima di entrar nella cura disse alla sorella che sarebbe stato opportuno metter fuori le conche e le botticine perché quella notte senza dubbio sarebbe piovuto, abbattendo il vento. A Nocera aveva sentito brontolar il tuono. - È ancora alla lontana, ma si viene accostando. E ci darà dentro per davvero questa notte. A cena, poco dopo, ingollando svogliato quella bioscia che Rosa gli aveva apparecchiata narrò a Marianna il caso che gli era occorso a Nocera della bella sfacciataggine di quella Nunziata e della prepotenza che gli volevano fare. Ma poi, confortato dal buon vinetto della vigna, che per un pezzo dopo cena si gusteggiava a sorsellini, non ci pensò più. Si mise a parlare di quel che aveva veduto e sentito alla fiera, e intanto guardava in giro satollo e pago, quella sua comoda e tepida saletta da pranzo, e fumava la pipa mentre Marianna medicava i piedi di Rosa, per carità, sí, ma anche perché essa la mattina dopo alla punta dellalba, non vi trovasse una scusa per non condurre al pascolo le vacche. Il vento, fuori, seguitava a urlare più che mai minaccioso. Il vento? Ma no. Era proprio qualcuno che picchiava alla porta. - A questora? - disse don Marchino, guardando costernato la sorella e la serva. Questa andò a vedere, e fratello e sorella tesero gli orecchi. Stettero un pezzo cosí, sospesi. Si udiva di là parlare; ma né luno né laltra riuscivano a indovinar chi fosse. A un tratto, nel vento, un lungo e tremulo belato lamentoso. Don Marchino diede un pugno su la tavola, scrollandosi tutto rabbiosamente. - È lei! Ancora! - disse. - Ma che vuole da me costei? Che posso farle io? E a Rosa, che rientrava in quel momento, domandò: - Alloggio? la somara? che vuole? Rosa negò col capo: - Dice se lei volesse avere la bontà di farle una benedizione. Don Marchino cascò dalle nuvole. - Una benedizione? a chi? a lei? Tha detto una benedizione? Che benedizione? Va, falla entrare! ma sola! È capace di trascinarmi qua dentro la capra e il figliuolo Una benedizione a questora! Nunziata entrò coi piedi scalzi ravviandosi con le mani i capelli scarmigliati dal vento. Alla vista di quella saletta quieta nella casa del suo vecchio curato che le ricordava altri tempi dal capo si passò le mani sul volto e si mise a piangere. Marianna allora le domandò del marito, se davvero stava tanto male, e lei disse di sí, a cenni. - Ma che è caso di morte? - Proprio a questo no, pare che non sia venuto ancora, - rispose. - Mah E scosse il capo, non però desolatamente, anzi con un lampo dodio negli occhi lagrimosi. - So chi è stato! - gridò. - Qua, qua, me lhanno fatto qua il malocchio. Mi sapevano contenta e tranquilla E non gli è bastato su lui anche sul figliuolo me lhanno fatto e su lunica bestiola rimasta, che la guardavo come la pupilla degli occhi perché mi faceva il latte per lui Ah, infami! infami! Fino a poco tempo fa - narrò - quella capra comperata per nove scudi, era linvidia di tutti. Ora, mentre il ragazzo la badava al pascolo, tutta un tratto le si era spaurita. Tutti e due, il ragazzo e la capra, le erano ritornati in casa una sera cosí spauriti e da allora un deperimento continuo: il ragazzo ah bisognava vederlo di là, come si era ridotto e la capra la capra peggio del ragazzo! Nessuno laveva voluta alla fiera, neanche per due scudi. Don Marchino quella sera stessa glieli doveva benedire tutti e due, per carità. - Ma se ci hai il tuo curato adesso, a Sorífa! - le disse agro don Marchino. - No, è lei, è lei il mio curato! - supplicò Nunziata. - E qua li voglio benedetti, perché di qua è partito il malocchio, e io lo so io lo so! Don Marchino si provò a dimostrarle che era una superstizione sciocca quella del malocchio e che se ella ne incolpava quel giovane con cui da ragazza aveva fatto allamore, via non ci pensasse neppure, perché quello Ma no! Nunziata non volle dire chi ne incolpava. Voleva la benedizione, voleva. - Ma a questora? - ripeté don Marchino, sbuffando. Sintese di nuovo, nel vento, il tremulo belato della capra. - La sente? - disse Nunziata. - Per carità! - Ma tutti e due no, allora! - protestò don Marchino. - È affar lungo, cara mia, ed è già tardi. Mi disponevo ad andar a letto, figúrati! Via, sbrighiamoci! o la capra o il figliuolo: chi nha più bisogno? - Il figliuolo, - rispose subito Nunziata. - È buttato lí fuori sulla panca del sagrato come uno straccio. Ah quel che ho penato, don Marchino mio, a trascinarmelo fin quassú, un po a piedi un po su queste braccia che non me le sento più! Don Marchino montò su tutte le furie: - Ma come si fa dico io, come si fa a portarsi fino a Nocera un ragazzo in quello stato? - Ma perché la capra, don Marchino, - saffrettò a spiegargli Nunziata, - non vuole più dare un passo senza di lui. La bestiola sente che tutti due sono legati dallo stesso male e lo chiama e gli parla e non vuole più scostarsi da lui. - Basta. Dunque, il ragazzo? - concluse don Marchino. Nunziata restò perplessa a pensare, poi disse: - Se non vuole tutti e due - No! tutte due, no; o luno o laltra, abbiamo detto! - Ebbene, allora mi benedica la capra, che mi rifaccia almeno il latte per il mio Gigi, ecco. Uscita allaperto, nel vento, nel bujo della notte tempestosa volse prima gli occhi alla panca su cui il figliuolo sera raggricchiato a dormire. - Gildino - chiamò. Il ragazzo non rispose. E allora ella provò uno strano sgomento allo spettacolo della natura quasi tutta in fuga, nellurlante veemenza del vento. Fuggivano squarciate pel cielo, con disperata furia, le nuvole, a schiera infinita, e pareva si trascinassero seco la luna; gli alberi si contorcevano cigolando, spasimando senza requie, come per sradicarsi e fuggire pur là pur là, dove il vento portava le nuvole, a un tempestoso convegno. Ella sciolse la capra legata a un tronco dalbero, e stette un bel pezzo allaspetto lí davanti alla porta della chiesetta perché don Marchino volle prima finirsi il bicchiere senza fretta poi dovette rindossare la tonaca e prendere il libro e laspersorio e la lumierina a olio. La capra non poteva entrare in chiesa. La benedizione doveva esser fatta lí davanti la porta. Don Marchino, dallinterno, ne aprí mezza; collocò la lumierina su una traversa dellaltra mezza, per ripararla dal vento. La donna, tenendo la capra pel collo, singinocchiò davanti a quello spiraglio di luce vacillante. - Bisogna adattarsi cosí, - disse il prete. - Sí, don Marchino; ma me la faccia bene, per carità! - Santo cielo, vuoi che te la faccia male? Qua comè scritta nel libro te la faccio. E con le lenti insellate su la punta del naso cominciò a miagolar lo scongiuro. Di tratto in tratto la capra belava e volgeva il capo verso la panca dove giaceva il ragazzo. A un certo punto don Marchino sinterruppe: - Senti eh? a malis oculis, a malis oculis, che vuol dire appunto dal malocchio. Ella, che accompagnava inginocchiata quello scongiuro, pregando col più intenso fervore allinterruzione chinò più volte il capo, per significargli che aveva capito. Sí, sí, a malis oculis, a malis oculis Finita la benedizione don Marchino saffrettò a richiudere la porta della chiesetta, con la scusa che il vento poteva spegnere la lumierina; e lasciò fuori la donna ancora inginocchiata. Ma non era ancora arrivato a passar dallinterno della chiesetta alla cura, che udí uno strillo, un ululo di belva ferita, là nel sagrato. Gli vennero incontro la sorella e la serva, spaventate. - Che altro cè? - gridò don Marchino. - Oh sentite io non mi scomodo più, neanche se casca il mondo! Ma dovette pur troppo scomodarsi poiché tutta Stravignano scasò quella notte alle grida di quellinfelice, che aveva trovato morto sulla panca il figliuolo; e questa volta dovette anche prestar la somara don Marchino a coloro che caritatevolmente si proffersero di condurre a Sorífa il morticino. Dimenandosi sulle gambe a roncolo tra la folla agitata nel vento, badava a dire: - E ha voluto benedetta la capra, oh! e non il figliuolo. Ma poiché tutti gli voltavano le spalle, indignati, protendeva il collo, apriva a ventaglio davanti al petto le mani e contraendo in giú gli angoli della bocca, ripeteva tra sé: - Io non so comè la gente! Novelle per un anno di luigi pirandello MALE DI LUNA Batà sedeva tutto aggruppato su un fascio di paglia, in mezzo allaja. Sidora, sua moglie, di tratto in tratto si voltava a guardarlo, in pensiero dalla soglia su cui stava a sedere, col capo appoggiato allo stipite della porta, e gli occhi socchiusi. Poi, oppressa dalla gran calura, tornava ad allungare lo sguardo alla striscia azzurra di mare lontano, come in attesa che un soffio daria essendo ormai prossimo il tramonto, si levasse di là e trascorresse lieve fino a lei, a traverso le terre nude, irte di stoppie bruciate. Tanta era la calura, che su la paglia rimasta su laja dopo la trebbiatura, laria si vedeva tremolare comalito di bragia. Batà aveva tratto un filo dal fascio su cui stava seduto, e tentava di batterlo con mano svogliata su gli scarponi ferrati. Il gesto era vano. Il filo di paglia, appena mosso, si piegava. E Batà restava cupo e assorto, a guardare in terra. Era nel fulgore tetro e immoto dellaria torrida unoppressione cosí soffocante che quel gesto vano del marito, ostinatamente ripetuto, dava a Sidora una smania insopportabile. In verità, ogni atto di quelluomo, e anche la sola vista le davano quella smania, ogni volta a stento repressa. Sposata a lui da appena venti giorni, Sidora si sentiva già disfatta, distrutta. Avvertiva dentro e intorno a sé una vacuità strana, pesante e atroce. E quasi non le pareva vero, che da sí poco tempo era stata condotta lí, in quella vecchia roba isolata stalla e casa insieme, in mezzo al deserto di quelle stoppie, senzun albero intorno, senza un filo dombra. Lí, soffocando a stento il pianto e il ribrezzo, da venti giorni appena aveva fatto abbandono del proprio corpo a quelluomo taciturno che aveva circa ventanni di più di lei e su cui pareva gravasse ora una tristezza più disperata della sua. Ricordava ciò che le donne del vicinato avevano detto alla madre, quando questa aveva loro annunziato la richiesta di matrimonio. - Batà? Oh Dio, io per me non lo darei a una mia figliuola. La madre aveva creduto lo dicessero per invidia, perché Batà per la sua condizione era agiato. E tanto più sera ostinata a darglielo quanto più quelle con aria afflitta serano mostrate restíe a partecipare alla sua soddisfazione per la buona ventura che toccava alla figlia. No, in coscienza non si diceva nulla di male di Batà, ma neanche nulla di bene. Buttato sempre là, in quel suo pezzo di terra lontano, non si sapeva come vivesse; stava sempre solo, come una bestia in compagnia delle sue bestie, due mule, unasina e il cane di guardia; e certo aveva unaria strana, truce e a volte da insensato. Cera stata veramente unaltra ragione e forse più forte, per cui la madre sera ostinata a darle quelluomo. Sidora ricordava anche questaltra ragione che in quel momento le appariva lontana lontana come dunaltra vita, ma pure spiccata, precisa. Vedeva due fresche labbra argute e vermiglie come due foglie di garofano aprirsi a un sorriso che le faceva fremere e frizzare tutto il sangue nelle vene. Erano le labbra di Saro, suo cugino, che nellamore di lei non aveva saputo trovar la forza di rinsavire di liberarsi dalla compagnia dei tristi amici, per togliere alla madre ogni pretesto dopporsi alle loro nozze. Ah, certo, Saro sarebbe stato un pessimo marito; ma che marito era questo, adesso? Gli affanni, che senza dubbio le avrebbe dati quellaltro non eran forse da preferire allangoscia, al ribrezzo, alla paura, che le incuteva questo? Batà, alla fine, si sgruppò; ma appena levato in piedi, quasi colto da vertigine, fece un mezzo giro su se stesso; le gambe, come impastojate, gli si piegarono; si sostenne a stento, con le braccia per aria. Un múgolo quasi di rabbia gli partí dalla gola. Sidora accorse atterrita; ma egli larrestò con un cenno delle braccia. Un fiotto di saliva, inesauribile, glimpediva di parlare. Arrangolando, se lo ricacciava dentro; lottava contro i singulti, con un gorgoglio orribile nella strozza. E aveva la faccia sbiancata, torbida, terrea; gli occhi foschi e velati, in cui dietro la follía si scorgeva una paura quasi infantile, ancora cosciente, infinita. Con le mani seguitava a farle cenno di attendere e di non spaventarsi e di tenersi discosta. Alla fine, con voce che non era più la sua, disse: - Dentro chiuditi dentro bene Non ti spaventare Se batto se scuoto la porta e la graffio e grido non ti spaventare non aprire Niente va! va! - Ma che avete? - gli gridò Sidora, raccapricciata. Batà mugolò di nuovo, si scrollò tutto per un possente sussulto convulsivo, che parve gli moltiplicasse le membra; poi, col guizzo dun braccio indicò il cielo, e urlò: - La luna! Sidora, nel voltarsi per correre alla roba difatti intravide nello spavento la luna in quintadecima, affocata, violacea, enorme, appena sorta dalle livide alture della Crocca. Asserragliata dentro, tenendosi stretta come a impedire che le membra le si staccassero dal tremore continuo crescente, invincibile, mugolando anche lei, forsennata dal terrore udí poco dopo gli úluli lunghi, fermi, del marito che si scontorceva fuori, là davanti la porta in preda al male orrendo che gli veniva dalla luna, e contro la porta batteva il capo i piedi, i ginocchi, le mani, e la graffiava, come se le unghie gli fossero diventate artigli e sbuffava, quasi nellesasperazione duna bestiale fatica rabbiosa, quasi volesse sconficcarla schiantarla, quella porta, e ora latrava, latrava, come se avesse un cane in corpo e daccapo tornava a graffiare, sbruffando, ululando, e a battervi il capo, i ginocchi. - Ajuto! ajuto! - gridava lei, pur sapendo che nessuno in quel deserto avrebbe udito le sue grida. - Ajuto! ajuto! - e reggeva la porta con le braccia, per paura che da un momento allaltro non ostante i molti puntelli, cedesse alla violenza iterata, feroce, accanita, di quella cieca furia urlante. Ah, se avesse potuto ucciderlo! Perduta, si voltò, quasi a cercare unarma nella stanza. Ma a traverso la grata duna finestra, in alto, nella parete di faccia, di nuovo scorse la luna ora limpida, che saliva nel cielo, tutto inondato di placido albore. A quella vista, come assalita dimprovviso dal contagio del male, cacciò un gran grido e cadde riversa, priva di sensi. Quando si riebbe, in prima, nello stordimento, non comprese perché fosse cosí buttata a terra. I puntelli alla porta le richiamarono la memoria e subito satterrí del silenzio che ora regnava là fuori. Sorse in piedi; saccostò vacillante alla porta, e tese lorecchio. Nulla, più nulla. Stette a lungo in ascolto, oppressa ora di sgomento per quellenorme silenzio misterioso, di tutto il mondo. E alla fine le parve dudire da presso un sospiro, un gran sospiro, come esalato da unangoscia mortale. Subito corse alla cassa sotto il letto; la trasse avanti; laprí; ne cavò la mantellina di panno; ritornò alla porta; tese di nuovo a lungo lorecchio, poi levò a uno a uno in fretta, silenziosamente, i puntelli, silenziosamente levò il paletto, la stanga; schiuse appena un battente, guatò attraverso lo spiraglio per terra. Batà era lí. Giaceva come una bestia morta, bocconi, tra la bava, nero, tumefatto, le braccia aperte. Il suo cane, acculato lí presso, gli faceva la guardia, sotto la luna. Sidora venne fuori rattenendo il fiato; riaccostò pian piano la porta, fece al cane un cenno rabbioso di non muoversi di lí e cauta, a passi di lupo, con la mantellina sotto il braccio prese la fuga per la campagna, verso il paese, nella notte ancora alta, tutta soffusa dal chiarore della luna. Arrivò al paese, in casa della madre, poco prima dellalba. La madre sera alzata da poco. La catapecchia, buja come un antro, in fondo a un vicolo angusto, era stenebrata appena da una lumierina a olio. Sidora parve la ingombrasse tutta, precipitandosi dentro, scompigliata, affannosa. Nel veder la figliuola a quellora, in quello stato la madre levò le grida e fece accorrere con le lumierine a olio in mano tutte le donne del vicinato. Sidora si mise a piangere forte e, piangendo, si strappava i capelli fingeva di non poter parlare per far meglio comprendere e misurare alla madre alle vicine, lenormità del caso che le era occorso, della paura che sera presa. - Il male di luna! il male di luna! Il terrore superstizioso di quel male oscuro invase tutte le donne, al racconto di Sidora. Ah, povera figliuola! Lo avevano detto esse alla madre, che quelluomo non era naturale che quelluomo doveva nascondere in sé qualche grossa magagna; che nessuna di loro lo avrebbe dato alla propria figliuola. Latrava eh? ululava come un lupo? graffiava la porta? Gesú, che spavento! E come non era morta, povera figliuola? La madre, accasciata su la seggiola, finita, con le braccia e il capo ciondoloni nicchiava in un canto: - Ah figlia mia! ah figlia mia! ah povera figliuccia mia rovinata! Sul tramonto si presentò nel vicolo, tirandosi dietro per la cavezza le due mule bardate Batà, ancora gonfio e livido, avvilito, abbattuto, imbalordito. Allo scalpiccío delle mule sui ciottoli di quel vicolo che il sole dagosto infocava come un forno e che accecava per gli sbarbagli della calce, tutte le donne con gesti e gridi soffocati di spavento, si ritrassero con le seggiole in fretta nelle loro casupole e sporsero il capo dalluscio a spiare e ad ammiccarsi tra loro. La madre di Sidora sulla soglia si parò, fiera e tutta tremante di rabbia e cominciò a gridare: - Andate via, malo cristiano! Avete il coraggio di ricomparirmi davanti? Via di qua! via di qua! Assassino traditore, via di qua! Mi avete rovinato una figlia! Via di qua! E seguitò per un pezzo a sbraitare cosí mentre Sidora, rincantucciata dentro, piangeva, scongiurava la madre di difenderla, di non dargli passo. Batà ascoltò a capo chino minacce e vituperii. Gli toccavano: era in colpa; aveva nascosto il suo male. Lo aveva nascosto, perché nessuna donna se lo sarebbe preso, se egli lo avesse confessato avanti. Era giusto che ora della sua colpa pagasse la pena. Teneva gli occhi chiusi e scrollava amaramente il capo, senza muoversi dun passo. Allora la suocera gli batté la porta in faccia e ci mise dietro la stanga. Batà rimase ancora un pezzo, a capo chino, davanti a quella porta chiusa poi si voltò e scorse su gli usci delle altre casupole tanti occhi smarriti e sgomenti, che lo spiavano. Videro quegli occhi le lagrime sul volto delluomo avvilito, e allora lo sgomento si cangiò in pietà. Una prima comare più coraggiosa gli porse una sedia; le altre, a due, a tre, vennero fuori, e gli si fecero attorno. E Batà, dopo aver ringraziato con muti cenni del capo, prese adagio adagio a narrar loro la sua sciagura: che la madre da giovane andata a spighe, dormendo su unaja al sereno, lo aveva tenuto bambino tutta la notte esposto alla luna; e tutta quella notte, lui povero innocente, con la pancina allaria, mentre gli occhi gli vagellavano ci aveva giocato, con la bella luna, dimenando le gambette, i braccini. E la luna lo aveva incantato. Lincanto però gli aveva dormito dentro per anni e anni, e solo da poco tempo gli sera risvegliato. Ogni volta che la luna era in quintadecima, il male lo riprendeva. Ma era un male soltanto per lui; bastava che gli altri se ne guardassero: e se ne potevano guardar bene perché era a periodo fisso ed egli se lo sentiva venire e lo preavvisava; durava una notte sola, e poi basta. Aveva sperato che la moglie fosse più coraggiosa; ma, poiché non era, si poteva far cosí, che, o lei, a ogni fatta di luna, se ne venisse al paese, dalla madre; o questa andasse giú alla roba, a tenerle compagnia. - Chi? mia madre? - saltò a gridare a questo punto, avvampata dira, con occhi feroci, Sidora spalancando la porta, dietro alla quale se ne era stata a origliare. - Voi siete pazzo! Volete far morire di paura anche mia madre? Questa allora venne fuori anche lei, scostando con un gomito la figlia e imponendole di star zitta e quieta in casa. Si accostò al crocchio delle donne, ora divenute tutte pietose, e si mise a confabular con esse, poi con Batà da sola a solo. Sidora dalla soglia, stizzita e costernata, seguiva i gesti della madre e del marito; e, come le parve che questi facesse con molto calore qualche promessa che la madre accoglieva con evidente piacere si mise a strillare: - Gnornò! Scordatevelo! State ad accordarvi tra voi? È inutile! è inutile! Debbo dirlo io! Le donne del vicinato le fecero cenni pressanti di star zitta daspettare che il colloquio terminasse. Alla fine Batà salutò la suocera, le lasciò in consegna una delle due mule, e ringraziate le buone vicine, tirandosi dietro laltra mula per la cavezza, se ne andò. - Sta zitta, sciocca! - disse subito, piano, la madre a Sidora, rincasando. - Quando farà la luna, verrò giú io, con Saro - Con Saro? Lha detto lui? - Glielho detto io, sta zitta! Con Saro. E, abbassando gli occhi per nascondere il sorriso, finse dasciugarsi la bocca sdentata con una cocca del fazzoletto che teneva in capo annodato sotto il mento, e aggiunse: - Abbiamo forse, di uomini, altri che lui nel nostro parentado? È lunico che ci possa dare ajuto e conforto. Sta zitta! Cosí la mattina appresso, allalba, Sidora ripartí per la campagna su quellaltra mula lasciata dal marito. Non pensò ad altro più, per tutti i ventinove giorni che corsero fino alla nuova quintadecima. Vide quella luna dagosto a mano a mano scemare e sorgere sempre più tardi, e col desiderio avrebbe voluto affrettarne le fasi declinanti; poi per alcune sere non la vide più; la rivide infine tenera, esile nel cielo ancora crepuscolare, e a mano a mano, di nuovo crescere sempre più. - Non temere, - le diceva, triste, Batà, vedendola con gli occhi sempre fissi alla luna. - Cè tempo ancora, cè tempo. Il guajo sarà, quando non avrà più le corna Sidora a quelle parole accompagnate da un ambiguo sorriso, si sentiva gelare e lo guardava sbigottita. Giunse alla fine la sera tanto sospirata e insieme tanto temuta. La madre arrivò a cavallo col nipote Saro due ore prima che sorgesse la luna. Batà se ne stava come laltra volta aggruppato tutto sullaja, e non levò neppure il capo a salutare. Sidora, che fremeva tutta, fece segno al cugino e alla madre di non dirgli nulla e li condusse dentro la roba. La madre andò subito a ficcare il naso in un bugigattolino bujo, overano ammucchiati vecchi arnesi da lavoro zappe, falci, bardelle, ceste, bisacce, accanto alla stanza grande che dava ricetto anche alle bestie. - Tu sei uomo, - disse a Saro, - e tu sai già comè, - disse alla figlia; - io sono vecchia, ho paura più di tutti, e me ne starò rintanata qua, zitta zitta e sola sola. Mi chiudo bene, e lui faccia pure il lupo fuori. Riuscirono tutti e tre allaperto, e si trattennero un lungo pezzo a conversare davanti alla roba. Sidora, a mano a mano che lombra inchinava su la campagna, lanciava sguardi vieppiù ardenti e aizzosi. Ma Saro, pur cosí vivace di solito, brioso e buontempone si sentiva allincontro a mano a mano smorire, rassegare il riso su le labbra, inaridir la lingua. Come se sul murello, su cui stava seduto, ci fossero spine, si dimenava di continuo e inghiottiva con stento. E di tratto in tratto allungava di traverso uno sguardo a quelluomo lí in attesa dellassalto del male; allungava anche il collo per vedere se dietro le alture della Crocca non spuntasse la faccia spaventosa della luna. - Ancora niente, - diceva alle due donne. Sidora gli rispondeva con un gesto vivace di noncuranza e seguitava, ridendo, ad aizzarlo con gli occhi. Di quegli occhi, ormai quasi impudenti, Saro cominciò a provare orrore e terrore, più che di quelluomo là aggruppato, in attesa. E fu il primo a spiccare un salto da montone dentro la roba appena Batà cacciò il múgolo annunziatore e con la mano accennò ai tre di chiudersi subito dentro. Ah, con qual furia si diede a metter puntelli e puntelli e puntelli, mentre la vecchia si rintanava mogia mogia nello sgabuzzino e Sidora, irritata, delusa, gli ripeteva, con tono ironico: - Ma piano, piano non ti far male Vedrai che non è niente. Non era niente? Ah, non era niente? Coi capelli drizzati su la fronte, ai primi ululi del marito, alle prime testate, alle prime pedate alla porta, ai primi sbruffi e graffii Saro, tutto bagnato di sudor freddo, con la schiena aperta dai brividi, gli occhi sbarrati, tremava a verga a verga. Non era niente? Signore Iddio! Signore Iddio! Ma come? Era pazza quella donna là? Mentre il marito, fuori, faceva alla porta quella tempesta, eccola qua, rideva seduta sul letto, dimenava le gambe, gli tendeva le braccia, lo chiamava: - Saro! Saro! Ah sí? Irato, sdegnato, Saro dun balzo saltò nel bugigattolo della vecchia la ghermí per un braccio, la trasse fuori, la buttò a sedere sul letto accanto alla figlia. - Qua, - urlò. - Questè matta! E nel ritrarsi verso la porta, scorse anchegli dalla grata della finestrella alta, nella parete di faccia la luna che, se di là dava tanto male al marito, di qua pareva ridesse, beata e dispettosa, della mancata vendetta della moglie. Novelle per un anno di luigi pirandello IL FIGLIO CAMBIATO Avevo udito urlare durante tutta la notte e a una certora fonda e perduta tra il sonno e la veglia non avrei più saputo dire se quelle urla fossero di bestia o umane. La mattina dopo venni a sapere dalle donne del vicinato cherano state disperazioni levate da una madre una certa Sara Longo a cui, mentre dormiva, avevano rubato il figlio di tre mesi, lasciandogliene in cambio un altro. - Rubato? E chi glielha rubato? - Le Donne! - Le donne? Che donne? Mi spiegarono che le Donne erano certi spiriti della notte, streghe dellaria. Sbalordito e indignato, domandai: - Ma come? E la madre ci crede davvero? Quelle brave comari erano ancora cosí tutte accorate e atterrite, che del mio sbalordimento e della mia indignazione soffesero. Mi gridarono in faccia, come se volessero aggredirmi, che esse, alle urla erano accorse alla casa della Longo, mezzignude come si trovavano e avevano visto, visto coi loro occhi il bambino cambiato, ancora là sul mattonato della stanza, ai piedi del letto. Quello della Longo era bianco come il latte, biondo come loro, un Gesú Bambino; e questo invece, nero, nero come il fegato e brutto, più brutto duno scimmiotto. E avevano saputo il fatto, comera stato, dalla stessa madre, che se ne strappava ancora i capelli: cioè che aveva sentito come un pianto nel sonno e sera svegliata; aveva steso un braccio sul letto in cerca del figlio e non laveva trovato; sera allora precipitata dal letto, e acceso il lume, aveva veduto là per terra, invece del suo bambino quel mostriciattolo, che lorrore e il ribrezzo le avevano perfino impedito di toccare. Notare chera ancora in fasce, il bambino della Longo. Ora, un bambino in fasce, cadendo per inavvertenza della madre nel sonno poteva mai schizzar cosí lontano e coi piedini verso la testata del letto, vale a dire al contrario di come avrebbe dovuto trovarsi? Era dunque chiaro che le Donne erano entrate in casa della Longo, nella notte, e le avevano cambiato il figlio prendendosi il bambino bello e lasciandogliene uno brutto per farle dispetto. Uh, ne facevano tanti, di quei dispetti alle povere mamme! Levare i bambini dalle culle e andare a deporli su una sedia in unaltra stanza; farli trovare dalla notte al giorno coi piedini sbiechi o con gli occhi strabi! - E guardi qua! guardi qua! - mi gridò una acchiappando di furia e facendo voltare il testoncino a una bimbetta che teneva in braccio per mostrarmi che aveva sulla nuca un codino di capelli incatricchiati che guaj a tagliarli o a cercar di districarli: la creaturina ne sarebbe morta. - Che le pare che sia? Treccina, treccina delle Donne, appunto, che si spassano cosí di notte tempo, sulle testine delle povere figlie di mamma! Stimando inutile di fronte a una prova cosí tangibile, convincere quelle donne della loro superstizione mimpensierii della sorte di quel bambino che rischiava di rimanerne vittima. Nessun dubbio per me che doveva essergli sopravvenuto qualche male, durante la notte; forse un insulto di paralisi infantile. Domandai che intendesse fare adesso, quella madre. Mi risposero che lavevano trattenuta a viva forza perché voleva lasciar tutto abbandonare la casa e buttarsi alla ventura in cerca del figlio, come una pazza. - E quella creaturina là? - Non vuole né vederla, né sentirne parlare! Una di loro, per tenerla in vita le aveva dato a succhiare un po di pan bagnato, con lo zucchero, avvolto in una pezzuola formata a modo di capezzolo. E mi assicurarono che, per carità di Dio, vincendo lo sgomento e il raccapriccio, avrebbero badato a lei, un po luna un po laltra. Cosa che, in coscienza, almeno nei primi giorni, dalla madre non si poteva pretendere. - Ma non vorrà mica lasciarla morir di fame? Riflettevo tra me e me se non fosse opportuno richiamar lattenzione della questura su quello strano caso, allorché, la sera stessa venni a sapere che la Longo sera recata per consiglio da una certa Vanna Scoma che aveva fama dessere in misteriosi commerci con quelle Donne. Si diceva che queste, nelle notti di vento, venivano a chiamarla dai tetti delle case vicine, per portarsela attorno con loro. Restava lí su una seggiola, con le sue vesti e le sue scarpe, come un fantoccio posato; e lo spirito se nandava a volo, chi sa dove, con quelle streghe. Potevano farne testimonianza tanti che avevano appunto sentito chiamarla con voci lunghe e lamentose: - Zia Vanna! Zia Vanna! - dal proprio tetto. Sera dunque recata per consiglio da questa Vanna Scoma, la quale in prima e si capisce non aveva voluto dirle nulla; ma poi, pregata e ripregata a mani giunte, le aveva lasciato intendere, parlando a mezzaria, che aveva veduto il bambino. - Veduto? Dove? Veduto. Non poteva dir dove. Ma stesse tranquilla perché il bambino, dove stava, stava bene a patto però che anche lei trattasse bene la creaturina che le era toccata in cambio: badasse anzi che quanta più cura lei avrebbe avuto qua per questo bambino, e tanto meglio di là si sarebbe trovato il suo. Mi sentii subito compreso duno stupore pieno dammirazione per la sapienza di questa strega. La quale, perché fosse in tutto giusta, tanto aveva usato di crudeltà quanto di carità punendo della sua superstizione quella madre col farle obbligo di vincere per amore del figlio lontano la ripugnanza che sentiva per questaltro il ribrezzo del seno da porgergli in bocca per nutrirlo; e non levandole poi del tutto la speranza di potere un giorno riavere il suo bambino che intanto altri occhi, se non più i suoi, seguitavano a vedere, sano e bello comera. Che se poi, comè certo, tutta questa sapienza, cosí crudele insieme e caritatevole non era adoperata da quella strega perché fosse giusta, ma perché ci aveva il suo tornaconto con le visite della Longo una al giorno, e per ognuna un tanto, sia che le dicesse daver veduto il bambino, sia che le dicesse di no e più quando le diceva di no; questo non toglie nulla alla sapienza di lei; e daltra parte io non ho detto che, per quanto sapiente, quella strega non fosse una strega. Le cose andarono cosí, finché il marito della Longo non arrivò con la goletta da Tunisi. Marinajo, oggi qua, domani là, poco ormai si curava della moglie e del figlio. Trovando quella smagrita e quasi insensata, e questo pelle e ossa, irriconoscibile; saputo dalla moglie cherano stati ammalati tutte due, non chiese altro. Il guajo avvenne dopo la partenza di lui; ché la Longo per maggior ristoro ammalò davvero. Altro castigo: una nuova gravidanza. E ora, in quello stato le aveva cosí cattive, specialmente nei primi mesi, le gravidanze non poteva più recarsi ogni giorno dalla Scoma e doveva contentarsi dusar le cure che poteva a quel disgraziato perché non ne mancassero là al suo figliuolo perduto. Si torturava pensando che non sarebbe stata giustizia, dato che nel cambio ci aveva scapitato lei e il latte, prima per il gran dolore le era diventato acqua, e ora, incinta, non avrebbe potuto più darlo; non sarebbe stata giustizia che il suo figliuolo fosse cresciuto male, come pareva dovesse crescere questo. Sul colluccio vizzo, il testoncino giallo, un po su una spalla e un po sullaltra; e cionco, forse, di tutte due le gambine. Intanto, da Tunisi, il marito le scrisse che, durante il viaggio i compagni gli avevano raccontato quella favola delle Donne, nota a tutti meno che a lui; sospettava che la verità fosse unaltra cioè che il figlio fosse morto e che lei avesse preso dallospizio qualche trovatello in sostituzione; e le imponeva dandar subito a riportarlo, perché non voleva in casa bastardi. La Longo però, al ritorno, tanto lo pregò che ottenne, se non pietà, sopportazione per quellinfelice. Lo sopportava anche lei, e quanto!, per non far danno allaltro. Fu peggio, quando alla fine il secondo bambino venne al mondo; perché allora la Longo, naturalmente, cominciò a pensar meno al primo e anche, per conseguenza ad aver meno cure di quel povero cencio di bimbo che, si sa, non era il suo. Non lo maltrattava, no. Ogni mattina lo vestiva e lo metteva a sedere davanti alla porta, sulla strada, nel seggiolino a dondolo di tela cerata con qualche tozzo di pane o qualche meluccia nel cassettino del riparo davanti. E il povero innocente se ne stava lí, con le gambine cionche, il testoncino ciondolante dai capelli terrosi perché spesso gli altri ragazzi della strada gli buttavan per chiasso la rena in faccia e lui si riparava col braccino e non fiatava nemmeno. Era assai che riuscisse a tener ritte le pàlpebre sugli occhietti dolenti. Sudicio, se lo mangiavano le mosche. Le vicine lo chiamavano il figlio delle Donne. Se talvolta qualche bambino gli saccostava per rivolgergli una domanda, egli lo guardava e non sapeva rispondere. Forse non capiva. Rispondeva col sorriso triste e come lontano dei bimbi malati, e quel sorriso gli segnava le rughe agli angoli degli occhi e della bocca. La Longo si faceva alla porta col neonato in braccio, roseo e paffuto come laltro e volgeva uno sguardo pietoso a quel disgraziato che non si sapeva che cosa ci stesse più a far lí; poi sospirava: - Che croce! Sí, le spuntava ancora, di tanto in tanto, qualche lagrima, pensando a quellaltro, di cui ora Vanna Scoma non più richiesta, veniva a darle notizie per scroccarle qualcosa: notizie liete: che il suo figliuolo cresceva bello e sano, e che era felice. Novelle per un anno di luigi pirandello LO STORNO E LANGELO CENTUNO Ci eravamo levati a bujo e camminavamo da tre ore con una fame da lupi per certe scorciatoje scellerate che a dire di Stefano Traína, ci avrebbero fatto risparmiare un terzo di cammino: ma già tre o quattro volte ci era toccato di tornare indietro, non trovando luscita e non so quanto tempo avevamo perduto a scavalcar muricce e cercare il passo tra fitte siepi di àgavi e di rovi, a traversar rigagnoli sui ciottoli: fatiche da bestie che ci avevano tolto lunico compenso al sonno perduto: quello di godere camminando per vie piane, lilare freschezza dellaria mattutina in campagna. E gli scarponi e le munizioni da caccia ci pesavano e la cinghia del fucile ci segava le spalle. Chi di noi tre, in tali condizioni poteva aver animo da contraddire Stefano Traína e da difendere gli storni chegli ci dipingeva come una vera calamità per le campagne peggio assai delle cavallette, vero flagello di Dio? Ma Stefano Traína era fatto cosí: parlando aveva bisogno di credere che qualcuno lo contraddicesse; e accalorandosi sempre più, volle far sapere a noi tre poveri innocenti che gli storni vanno a nugoli cosí fitti che, se passano davanti al sole, loscurano; se calano su un bosco dolivi, in un batter docchio lo stèrminano. Perché ogni storno si porta via con sé nientemeno che tre ulive, una per zampa e una nel becco; e questa del becco se la ingoja sana sana e la digerisce come niente. - Con tutto losso? - domandò Bartolino Gaglio, sgomento. - Con tutto losso. E Sebastiano Terilli esclamò: - Allanima del ventricolo! - Gli storni? Ma se vi dico - seguitò Stefano Traína. Per concludere che se da un canto noi dovevamo ringraziare Celestino Calandra - il più giovane e il più bello dei canonici di Montelusa - per averci invitati a passare una settimana nelle sue terre di Cumbo dallaltro Celestino Calandra doveva restar grato a noi del segnalato servizio che gli avremmo reso salvandogli il raccolto delle ulive con la nostra caccia agli storni. È vero che non eravamo mai stati a caccia, né io né Sebastiano Terilli né Bartolino Gaglio come si poteva vedere dai nostri fucili nuovi fiammanti, comperati il giorno avanti. Ma questo non voleva dir nulla. Agli storni - sosteneva Stefano Traína - si spara anche con gli occhi chiusi. Ecco, forse fu perché sparammo con un occhio chiuso e laltro aperto, ma il fatto è che dopo quattro giorni di caccia accanita nelloliveto di Cumbo, non uno storno che si dice uno, riuscimmo a far cadere, neppure per combinazione; ulive sí, invece, oh, a ogni scarica, giú come grandinare; tanto che il buon Celestino Calandra giovane e santo cominciò a dire tra bellissime risate che una consolazione cosí non gliela poteva mandare altri che Dio. Lo sterminio ci fu, ma nel pollajo di Cumbo. Una fame pantagruelica si sviluppò in tutti noi quattro giovani cacciatori. Ma era forse la rabbia che ci divorava per tutti gli storni falliti, che se ne volavano via pian pianino senza fretta, come se volessero dirci: Uh, come siete nojosi, con codeste schioppettate!. La vecchia donna Gesa, casiera di Celestino Calandra vecchia e santa, con due mazzi di pollastrelli uno per mano, dai colli tirati e ciondolanti, ci fulminava con gli occhi ogni mattina al ritorno dalla caccia; fulminava più di tutti Sebastiano Terilli, il quale, non contento dello sterminio delle ulive e dei polli faceva poi, a tavola, arrabbiare Monsignore con certe discussioni che non stavano né in cielo né in terra. Quel buon odore di casa campestre perduta in mezzo agli olivi e ai mandorli quelle camere patriarcali, nude ampie sonore, dai pavimenti avvallati che sapevano di antiche granaglie e di mosto e del sudore di chi fatica al sole e del fumo che esalano la paglia e la legna dei rozzi focolari non erano riusciti a disarmare lacre spirito di Sebastiano, filosofo dilettante e materialista convinto. è vero chegli ficcava lanima in tutte le sue esclamazioni molto frequenti: - Allanima di questo! allanima di quello! - ma quellanima non era unanima: era un modo dintercalare. Le discussioni più calorose avvenivano la sera, dopo cena, e disturbavano donna Gesa, la casiera la quale prima dandare a letto si rincantucciava, tutta raffagottata, in un angolo a recitare il rosario di quindici poste. La disturbavano, perché di continuo ella si sentiva tentata a interloquire e rintuzzare, come si scorgeva chiaramente dagli atti che faceva dalle smusate che dava, da quel dito che di tratto in tratto si passava rapidamente due o tre volte sotto il naso arricciato. Era una donnetta piccola magra e viva, sempre un po irritata. Tra le lunghe labbra sottili la saliva le friggeva. Batteva di continuo le palpebre su gli occhietti neri e furbi, da furetto. Giú dalle tempie, per le gote, fino al naso, le si allungava a fior di pelle unintricata diramazione desilissime venicciuole violette. Una mattina finalmente, dopo colazione, non poté più reggere. Si parlava di donne e di prender moglie e di suocere e di nuore. Stefano Traína, che aveva in casa una suocera demonio, sera scagliato in una invettiva furibonda contro tutte le suocere. - Ma tante volte, - uscí allora a dire donna Gesa, con le mani levate e le narici frementi - sono vipere le nuore! Vipere, sí, vipere, vipere! E voce di cattive intanto hanno sempre le suocere. Stefano Traína la guardò un tratto come basito; balzò in piedi, corse in camera a prendere il fucile, e scappò via. Rompemmo tutti in una risata fragorosa. Donna Gesa aggrottò le ciglia, e aspettò che finissimo di ridere; poi si volse verso Monsignore e, tentennando il capo in segno di commiserazione, domandò: - Era buona la Poponè? Vossignoria lo sa: quella del miracolo dellAngelo Centuno. - Raccontate! raccontate! - le gridammo io e Bartolino Gaglio. Ma Sebastiano Terilli, facendo campana: - Un momento! Aspettate! Come avete detto? Centuno? Cè langelo cento e langelo centuno? - Mi pare! - gli gridò subito in faccia Bartolino Gaglio temendo che linterruzione indignasse la vecchia e le facesse passar la voglia di raccontare. - Centuno, centodue, centotré Che maraviglia? Ci sono gli angeli e Dio assegna il numero a ciascuno. Celestino Calandra giovane e santo sorrise bonariamente e ci spiegò che quel centuno, non era, a dir proprio, un numero progressivo; ma che si trattava invece di un angelo particolare, per cui la gente del paese aveva una special divozione come quello che aveva in custodia cento anime del purgatorio e le guidava ogni notte a sante imprese. - Un angelo centurione? - fece il Terilli. - Dunque dunque, la Poponè? - domandai io, infastidito, rivolto a donna Gesa. Questa si sedette e prese a narrare: Si chiamava veramente Maragrazia Ajello. Di soprannome, Poponè. Tutti gli Ajello, di padre in figlio, sono intesi cosí, chi sa perché. Buona come il pane, sempre con gli occhi a terra, poverina, e con le labbra cucite. Il suo non era suo. Sera spogliata di tutto per il figlio, e stava dove la mettevano, senza dar fastidio neanche allaria. La nuora, invece, che si chiamava Maricchia, dispetti sopra dispetti, dalla mattina alla sera. Facciaccia tosta, che non arrossiva di nulla, linguacciuta e cimentosa poi! Non cè peggio delle donne cimentose. Non voleva portare la mantellina come tutte le villane, perché diceva che il padre era della maestranza: portava il manto di lana a pizzo e con la frangia, e voleva esser chiamata gnora e non comare. La Poponè, zitta, per amore del figliuolo che abbozzava anche lui. Un po bestialotto era. Se fosse stato figlio mio! Basta. Quante ne patí, povera creatura di Dio, la Poponè! A sessantanni - bisognava vederla - non un pelo bianco. Pareva una madonnina di cera, linda linda, coi capelli gremiti e fresca nelle carni più di una ragazza di quindici. Vestiva, come tutte le poverette, di baracane; ma ogni casacchina addosso a lei pareva di seta: tanto bel portamento aveva, con un che di civile. Tutti le davano passo appena la vedevano. Mi ricordo le mani, che finezza! Parevano un velo di cipolla. E sí che avevano faticato quelle mani! Non cera neanche da dire che la nuora si dispendiasse per lei che pure aveva ceduto in vita al figliuolo tutto quanto possedeva: la casetta e una piccola chiusa, sotto le Fornaci. Campava ancora sul suo, facendo novene e recitando rosarii per conto dei divoti che venivano a trovarla fino a casa da miglia e miglia lontano e la compensavano delle grazie che riusciva a impetrare dalle anime sante del Purgatorio, con le quali durante la notte era in comunione. Se ne vedevano le prove ogni giorno. Una volta - consta a me - una povera madre venne a trovarla per un figliuolo chera in America e non le scriveva più da tre mesi. - Ritornate domani, - le disse la Poponè. E il giorno appresso le annunciò che il figliuolo non le aveva più scritto perché era in viaggio di ritorno e che già era arrivato a Genova e tra pochi giorni lo avrebbe riabbracciato. Cosí fu. Guardate: lo dico, e mi saggricciano ancora le carni. Santa! santa! era proprio una santa la Poponè! - Ma questo miracolo dellAngelo Centuno? - le domandò Sebastiano Terilli. - Ecco, ci vengo adesso, - rispose donna Gesa. - Per avere un po di requie dai continui dispetti della nuora un giorno la Poponè pensò di recarsi per qualche settimana al vicino paese di Favara, dove aveva una sorella, vedova come lei. Ne chiese licenza al figliuolo e, avutala, andò da un compare del vicinato, che si chiamava zi Lisi per chiedergli in prestito una vecchia asinella chegli aveva, un po tignosa, ma tranquilla come una tartaruga. Sapeva bene la Poponè, che a lei, zi Lisi, non lavrebbe negata quantunque per quella sua asina avesse tanto amore che non aveva più pace per tutto un giorno se essa la mattina non beveva intero il suo solito bugliolo dacqua. Era un vecchio curioso, questo zi Lisi. Tutti sparlavano di lui, nel vicinato, per via di quella sua asina. Ogni mattina, le reggeva con le mani davanti al muso il bugliolo, invitandola col fischio a bere per una o due ore, tante volte; e guaj se le vicine, infastidite da quel fischio lamentoso, persistente gli gridavano che la smettesse! Vedovo come la Poponè, da tanti anni le stava attorno desideroso di mettersi con lei. - Statevi zitto, santo cristiano! - gli dava sempre su la voce la Poponè; e si faceva il segno della croce, ché le pareva una tentazione del diavolo. Quel giorno ella aspettò davanti al cortile acciottolato, dove zi Lisi aveva la casa e la stalla; aspettò un bel pezzo che il vecchio finisse di fischiare tra gli sbuffi di tutte le vicine che la spingevano ad entrare, dicendole: Sú, sú, se entrate voi, la smette!. Alla fine il vecchio la smise, ed ella entrò nel cortile. Lasina? Ma subito! Anche per un mese lavrebbe prestata a lei, anche per un anno, e magari glielavrebbe donata e tutto le avrebbe donato, tutto quanto possedeva, se - Daccapo, vecchio stolido? statevi zitto! Mi bisogna per una settimana. Debbo andare da mia sorella, alla Favara. Comegli intese proferire quel nome di Favara, spiritò e cominciò a dire che mai e poi mai avrebbe consentito chella andasse sola a quel paese dassassini dove ammazzare un uomo era come ammazzare una mosca. E le raccontò che un favarese, una volta, per provare se la carabina era ben parata fattosi alluscio di strada, la aveva scaricata sul primo che aveva veduto passare; e che un carrettiere di Favara, unaltra volta dopo aver fatto montare sul carretto un ragazzino di dodici anni incontrato di notte lungo lo stradone lo aveva ucciso nel sonno, perché aveva inteso che gli sonavano in tasca tre soldi; lo aveva sgozzato come un agnello, povero piccino; sera messi in tasca i tre soldi per comperarsene tabacco; aveva buttato il cadaverino dietro la siepe, e arrí! a passo a passo, cantando aveva seguitato ad andare, sotto le stelle del cielo, sotto gli occhi di Dio che lo guardavano. Ma lanimuccia del povero ucciso aveva gridato vendetta, e Dio aveva disposto che lui stesso il carrettiere, arrivato allalba alla Favara, invece di recarsi alla carretteria del padrone si fermasse davanti al posto di guardia e coi tre soldi nella mano insanguinata si denunziasse da sé come se parlasse un altro per bocca sua. - Vedete che può Dio? - gli disse allora la Poponè. - E perciò io non ho paura! Zi Lisi insistette per accompagnarla; ma lei tenne duro; gli disse che avrebbe preso in affitto lasino da qualche altro; e allora egli cedette e le promise che il giorno appresso, allalba lasinella sarebbe stata davanti alla porta di lei, con la bardella e tutto. Ora avvenne, che di notte zi Lisi, col pensiero dellasina da approntare per lalba, si svegliò. Cera un gran chiaro di luna, e gli parve giorno. Saltò dal letto, sellò lasina in un amen e la condusse alla casa della Poponè. Bussò alla porta e disse: - Lasina è qua, gna Poponè. Lho legata allanello. Il Signore e la bella Madre vi accompagnino. La Poponè, zitta zitta, per non svegliare la nuora, il figliuolo e i nipotini, prese a vestirsi. Ma solita di levarsi alla punta dellalba, non si capacitava, col silenzio che regnava tuttintorno, che quella fosse lora di partire. - Sarà! - disse. - Mavrà gabbata il sonno. E uscí col fagottello sotto la mantellina. Saccorse subito, guardando il cielo, che quella non era alba, ma chiaro di luna. Tutto il paesello dormiva tranquillo; dormiva anche lasinella in piedi, legata lí, allanello accanto alla porta. - O Gesú mio, - disse la Poponè. - Che stolido, quello zi Lisi! Debbo mettermi in cammino, di notte? Mah! Sono vecchia, cè la luna; e non ho niente da perdere. Le animucce sante del Purgatorio mi accompagneranno. Montò su lasinella, si fece il segno della croce e sincamminò. Quando fu un buon tratto lontana dal paese, nello stradone, tra le campagne sotto la luna, andando lentamente su lasinella si mise a pensare a quel ragazzino sgozzato e buttato lí, dietro la siepe polverosa, povera creaturina di Dio; a tanti altri ammazzamenti e male vendette pensò, che si raccontavano della Favara e intanto proseguiva con la mantellina in capo tirata fin su gli occhi per impedirsi di guardare le ombre paurose della campagna di qua e di là dello stradone ove la polvere era cosí alta, che non faceva neanche sentire il rumore degli zoccoli dellasinella. Tutto quel silenzio e quel suo andare, e la luna e quella via lunga e bianca le parevano un sogno. - O Animucce sante del Purgatorio, - diceva tra sé, - a voi mi raccomando! E non smetteva un momento di pregare. Ma, o fosse la lentezza del cammino, o la sua debolezza, o che, o come, a un certo punto, forse la vinse il sonno. La Poponè non lo seppe mai dire; ma il fatto è che ai due lati dello stradone, a un certo punto, svegliandosi, si trovò due lunghe file di soldati. In testa, nel mezzo dello stradone, andava a cavallo il capitano. La Poponè, appena li vide, si sentí riconfortare, e ringraziò Dio che proprio in quella notte del suo viaggio aveva disposto che quei militari dovessero recarsi anchessi alla Favara. Le faceva però una certa meraviglia che tanti giovinotti di ventanni non dicessero nulla vedendo in mezzo a loro una vecchia come lei su unasina vecchia più di lei, che non doveva fare certamente una bella figura, per lo stradone a quellora. Perché cosí in silenzio, tutti quei soldati? Non si sentivano nemmeno camminare e non sollevavano neanche un po di polvere. La Poponè ora li mirava sbigottita, non sapendo che pensarne. Le parevano ombre, sotto la luna; eppure erano veri, soldati veri, sí, col loro capitano là, a cavallo. Ma perché cosí silenziosi? Il perché lo seppe, quando fu in vista del paese, sul primo albeggiare. Il capitano a un certo punto fermò il cavallo e aspettò chella lo raggiungesse. - Maragrazia Ajello, - le disse allora, - io sono lAngelo Centuno, di cui sei tanto divota e queste che ti hanno scortata fin qui sono anime del Purgatorio. Appena arrivata, mettiti in regola con Dio, ché prima di mezzogiorno tu morrai. Disse e scomparve con la santa scorta. Quando la sorella, alla Favara, si vide arrivare in casa la Poponè, bianca, come di cera, e stralunata: - Maragrà, che hai? - le gridò. E lei con un filo di voce: - Chiamami un confessore. - Ti senti male? - Devo farmi le cose di Dio. Prima di mezzogiorno morirò. E cosí fu, difatti. Prima di mezzogiorno morí. E tutto il popolo di Favara scasò a vedere la santa che lAngelo Centuno e le anime del Purgatorio avevano scortata quella notte fino alle porte del paese. Donna Gesa tacque. Tacemmo, ammirati, io e il Gaglio e Monsignore, suo padrone. Ma Sebastiano Terilli, scrollandosi, esclamò: - Allanima del miracolo! è questo il miracolo? E che miracolo è questo? Ma scusate Miracolo? Perché miracolo? Ammettiamo tutto: ammettiamo che la poveretta non sia morta veramente di paura e che quella non sia stata unallucinazione spiegabilissima in una che credeva di parlare ogni notte con le anime del Purgatorio e con questAngelo Centuno; ammettiamo che langelo le sia apparso per davvero e le abbia parlato. Ebbene? Altro che miracolo! Questa è crudeltà feroce. Annunziare imminente la morte a una poverina! Ma noi tutti, scusate, noi tutti possiamo vivere solo a patto che Celestino Calandra protese le mani per rispondergli e leterna discussione si riaccese più calorosa che mai. Ma la fede, la fede! non si doveva tener conto della fede, di cui si nutre e sappaga la povera gente? Gli uomini cosí detti intellettuali non vedono, non sanno veder altro che la vita, e non pensano mai alla morte. La scienza, le scoperte, la gloria il dominio! E si domandano come faccia a vivere senza tutte queste belle e grandi cose la gente del popolo quella che zappa la terra e che appare loro condannata alle più dure e umili fatiche; come faccia a vivere e perché viva; e la stimano bruta, perché non pensano che una ben più grande idealità di fronte alla quale diventano vane e ridicole miserie tutte le scoperte della scienza e il dominio del mondo e la gloria delle arti vive come certezza irrefragabile in quelle povere anime e rende loro desiderabile come un giusto premio la morte. Chi sa quanto si sarebbe protratta quella discussione sul miracolo dellAngelo Centuno se un altro miracolo, e questo vero, autentico, indiscutibile, non la avesse a un tratto troncata. Stefano Traína, col fucile da caccia in pugno, si precipitò nella sala da pranzo tutto ansante esultante, col volto paonazzo, congestionato, sgraffiato, affumicato. Era finalmente riuscito a uccidere uno storno! Novelle per un anno di luigi pirandello SUPERIOR STABAT LUPUS Corrado Tranzi, fino a ventiquattranni disprezzatore implacabile di tutte le donne, implacabile derisore di tutti gli uomini che se ninnamoravano appena presa la laurea di dottore in medicina chiamato per un caso durgenza mentre di buon mattino stava a concertare una partita di caccia nella farmacia dun amico - il bel cielo? il tepore della primavera imminente? qualche sogno della notte? - sinnamorò anche lui tutta un tratto, proprio in quella sua prima visita di medico. Che pregi straordinarii e doti scoprisse in quella fanciulla che venne ad aprirgli la porta spettinata, mezzo discinta, tutta affannata tra le lagrime, lavrà saputo lui che li scoperse. Certo è che, fin dal primo vederla, restò abbagliato a guardarla in bocca mentrella affollatamente gli parlava della zia trovata a letto, un quarto dora addietro, rantolante e senza conoscenza. Introdotto nella camera della colpita, vide accanto al letto un giovinotto che forse, anzi certo era il figlio, e un uomo e una donna che forse erano il padre e la madre della fanciulla. Il Tranzi notò subito che questa, mentregli dichiarava il male caso indubbio e irrimediabile dembolia cerebrale sera messa a carezzare i capelli del giovinotto del cuginetto che piangeva con la faccia affondata nel guanciale proprio accanto al capo della madre agonizzante, e se ne stizzí tanto che improvvisamente sinterruppe per ordinare che, perdio, quel figliuolo se ne poteva andare a piangere di là. Aria! aria! un po daria attorno al letto! Linferma morí tre giorni dopo. In quei tre giorni Corrado Tranzi riuscí a sapere tante cose: che la fanciulla si chiamava Ebe; che era figliuola dun tal De Vitti, professore di fisica al Collegio Nautico; che la defunta era cognata del professore, vedova da tanti anni e accolta in casa col figliuolo che si chiamava Marco Perla; che questi, già impiegato modestamente alla Dogana aveva chiesto col piacere dei parenti la mano della cuginetta, la quale però aveva rifiutato con molto dolore confessando candidamente che le sarebbe stato impossibile sposarlo, perché, fin da bambina cresciuta con lui lo amava come fratello, e solamente come tale e non altrimenti avrebbe potuto amarlo. Sapute queste cose, Corrado Tranzi si fece avanti, senza perder tempo. Tra pochi mesi si sarebbe deciso il concorso a tre posti di assistente nellospedale maggiore della città a cui egli aveva preso parte: era sicuro di vincere; sicurissimo; aveva poi qualcosa di suo e la professione di medico: poteva sposare. Il professor De Vitti rimase dapprima costernato di tanta furia e della stranezza dei modi e del dire del giovine medico ricciuto e barbuto, tutto scatti e schizzi tra sprezzature sbrigative; esitò; si provò a prender tempo con la scusa del lutto recentissimo; ma Corrado Tranzi, che giusto per questo lutto recentissimo temeva che lamor fraterno della fanciulla per il cugino potesse da un momento allaltro cangiar natura col lievito della pietà or che lo sapeva orfano anche di madre e bisognoso di conforto, tenne duro: o sí o no subito! Ebe accettò e in pochissimo tempo si fecero le nozze. Fu una furia, una frenesia damore, che durò appena un anno. Ebe morí di parto. La sera stessa della sciagura, Corrado Tranzi, senza voler neanche vedere la bambina che nascendo, aveva ucciso la madre, scappò via di casa come un pazzo; scomparve. Si venne poi a sapere che, incontrato per caso un giovane collega il quale quella sera stessa doveva imbarcarsi come medico di bordo su un transatlantico ne aveva preso il posto col piacere di lui, ed era rimasto in America, senza lasciar tracce di sé. La bambina, orfana di madre e abbandonata cosí dal padre, crebbe in casa dei nonni, che la chiamarono Ebe come la loro figliuola. E sembrò ad essi che veramente la loro Ebe ricominciasse a vivere in quella bimba, dapprima tra le loro braccia custodita con lanima e col fiato, poi tra le loro cure piene di palpiti e di sgomenti. A mano a mano, crescendo, Bebè somigliò sempre più alla mamma: ne ripeté tutte le grazie infantili, le mosse, i sorrisi i primi giuochi, tra lo stupore accorato de due vecchi che credevano dassistere a una prodigiosa resurrezione. Il nipote, Marco Perla, nel vederla anche lui crescere cosí simile in tutto alla cuginetta chegli avrebbe voluto far sua cominciò a provare di tratto in tratto o per il guizzo di uno sguardo o per il suono duna risata o duna parola o per un capriccetto o una bizza della piccina limpressione curiosa quasi dun arresto in sé, dun ritorno misterioso a tante cose, non già riviventi, ma ancor vive dentro di lui; non già ai ricordi della sua infanzia trascorsa insieme con unaltra bimba, di cui questa era il ritratto preciso ma agli stessi sentimenti onde quei ricordi erano animati e che si rifacevan vivi, della vita stessa della piccina. La quale, ecco, come quellaltra, voleva giocare con lui; voleva - senza saperlo - far ripetere a lui quegli stessi giuochi già fatti con quellaltra se stessa, chera stata la sua mamma piccina. E lui ripeteva quei giuochi. Di ritorno dallufficio, si nascondeva dietro luscio dello stanzino bujo, overano due vecchi armadi. Lodore che covava in quel luogo attufato, senzaria, senza luce, era come il respiro stesso dellinfanzia lontana. Gridava con la voce dallora cu-cu, e stava ad aspettare che quella, quellaltra, ma viva viva ancora in questa piccina, venisse a scoprirlo, a scovar lui anche piccino lí dietro quelluscio; e, appena dallo spiraglio la intravedeva tutta ansiosa e vibrante e perplessa, ecco, come allora, tratteneva il fiato e trepidava e potendo, scappava via da quel nascondiglio e si metteva a correre, a girare per non farsi prendere attorno alla tavola apparecchiata, e si cacciava tra le seggiole sotto la tavola per riuscir dallaltra parte finché, caduto a sedere per terra, non si lasciava acchiappare dalla bimba accesa in volto e inferocita. Ma per dove lo acchiappava? Oh! per i baffi chegli allora non aveva; o gli ghermiva le lenti, chegli allora non portava. E di questo improvviso ripiombare su se stesso restava in prima sbalordito a lisciarsi sul labbro i baffi scomposti, a stropicciarsi gli occhi miopi smarriti. Qualche volta la zia lo sorprendeva ancor lí seduto per terra e gli domandava che facesse. - Niente, - le rispondeva con un sorriso vano. - Giuoco con Bebè. Tra tutti i ricordi, più vivo e più preciso aveva quello del giorno e dellora che per la prima volta in un bacio della cuginetta aveva sentito dimprovviso, lui solo il sapore e il calore dun amor nuovo, diverso dal solito, per cui sera tutto turbato e acceso quasi che da quelle rosee e fresche labbra ignare gli fosse venuto un fuoco delizioso per tutte le vene. Ebe aveva dodici anni; lui quindici; ed era stato un giorno daprile, nelle prime ore del mattino. Lei si era accorta subito, allora, che egli in quel bacio aveva colto per la prima volta un sapor nuovo e se nera avuta per male e non aveva più voluto che lui la baciasse a quel modo. Ma non saccorgeva, non si poteva accorgere di nulla, ora, questa piccola Bebè già pervenuta a quelletà della madre e ogni giorno, nel vederlo ritornare dallufficio, gli buttava le braccia al collo e lo baciava con ardente furia infantile. Lui si restringeva tutto in sé e strizzava gli occhi e serrava i denti sotto quella furia per impedire con tutte le forze che anche da queste rosee e fresche labbra ignare le quali per lui ancor più che per i vecchi nonni erano pur quelle medesime della prima Ebe, gli venisse lo stesso fuoco per tutte le vene. - Non mi baci? Oh, come sei buffo! Che hai? - gli domandò una volta Bebè, dopo averlo baciato, guardandolo in faccia e scoppiando a ridere. - Perché ti fai cosí brutto? Perché non mi baci? Lui scappò via e, davanti allo specchio, si mise a piangere. La morte quasi improvvisa del professor De Vitti venne a strappare violentemente Marco Perla da quellibrido e atterrito stato danimo. Il professore, entrato tardi nellinsegnamento, non aveva compiuto gli anni di servizio per la pensione sicché alla vedova toccavano poche migliaja di lire: circa otto, che furono messe da parte per la nipotina. Restò lui, ora, Marco Perla, unico sostegno della famigliuola. Ne fu lieto, da un canto; ma dallaltro, lidea che Bebè cominciasse a vedere in lui un altro, il capo di casa quasi il padre, e a considerarlo come tale, lo sconcertò profondamente. Da un pezzo la zia notava in lui curiose assenze di memoria, strane smanie, improvvise tristezze; e lo vedeva dimagrire e fissarsi sempre più in una ispida e squallida bruttezza. Sospettava che fosse innamorato; che quella morte dello zio gli avesse troncata la speranza di farsi una casa; che gli pesasse il debito di gratitudine per i benefizii ricevuti da bambino. Marco Perla invece, nel vedere Bebè di giorno in giorno sbocciare come un fiore era invasato dalla paura che un altro dun tratto venisse a strappargliela come già gli era stata strappata la madre di lei, senza chegli potesse opporsi in alcun modo, pur sentendosi amato. Ma sí! una volta da fratello; ora forse da padre. E presto venne infatti il giorno che la zia, tutta esultante, credendo di dargli un gran piacere gli confidò che quella mattina stessa aveva ricevuto una lettera da un giovane che si vedeva spesso passare per istrada, bello come un angiolo, diceva, biondo, coi capelli lunghi; un giovine pittore che presto sarebbe partito per Roma pensionato, e che Non poté proseguire, la zia; tanto il volto del nipote sera alterato. - Ah, questo per Roma? come quellaltro per lAmerica? - sghignò orribilmente. - Ma non vi basta una? Due eh? volete buttarne via due, cosí, al primo che capita? Diceva: volete, come se fosse ancor vivo lo zio e volesse anche lui infliggergli il supplizio dellaltra volta. Delirando, confondendo il primo strazio con questo dora, il primo amore per la cugina con questo per la figliuola di lei chera per lui lo stesso amore superstite, lo stesso amore due volte vivo, egli gridò alla zia tutta la sua passione. La zia, dapprima sbalordita, poi quasi atterrita, cercò di calmarlo. Gli disse che mai e poi mai non avrebbe sospettato chegli avesse potuto prendersi cosí damore per quella piccina. Sí, la ragione cera; ma difficile farla intendere a Bebè che non sapeva nulla. Come dirle: Tu, cara, hai creduto di vivere per te tutti questi anni e invece no: tu hai vissuto per rinnovare a me, nel mio cuore, la passione che io ebbi per tua madre!. Oh, lei, la zia, sarebbe stata felice daffidare a lui quella piccina sua; proprio felice. Ma Bebè? Promise ajuto: ma non bisognava aver fretta. Prima si doveva levar via dal cuore di Bebè quellamoretto fatuo per il giovine pittore dimostrandole che costui per letà, per la professione, per tantaltre cose, non dava alcun serio affidamento; poi, a poco a poco chi sa? Furono per Marco Perla mesi dangoscia e di disperazione. Forse la zia non aveva saputo parlare. Lo argomentava dal contegno di Bebè verso di lui. Ma la zia lo assicurava che non le aveva ancor mosso alcun discorso di lui, neppure un cenno, e che Bebè era cosí perché, indotta da lei, aveva troncato ogni corrispondenza con quel giovine già partito per Roma. Bisogna ancora aspettare, lasciarla quietare. Aspettare? fino a quando? più tempo passava, e più profondamente vedeva egli radicati nel cuore di lei il ricordo e il rimpianto di quel giovine già partito per Roma. O forse la zia non trovava il coraggio di parlare? Deperiva di giorno in giorno, povera vecchia, quasi rósa da quel segreto che egli le aveva confidato. Lo trovò poco prima di morire, il coraggio di parlare a Bebè, la povera zia. Se la chiamò accanto al letto e cominciò a domandarle se ella si rendesse conto della condizione in cui tra poco si sarebbe trovata: sola in casa giovinetta, con un uomo che non le era né padre, né fratello, anche lui quasi giovane ancora, senzalcun obbligo veramente verso di lei. Che cosa era egli per lei? Figlio duna sorella della nonna. Ed ella per lui? Figlia dun uomo, che un giorno era irrotto come una bufera in casa e laveva schiantata. Una pianticella quasi senza radici, era: la madre, morta; il padre, sparito. Non le restava altro sostegno che lui, Marco, il quale si era sacrificato per loro. Bisognava dargli un compenso, un premio per i tanti sacrifizii. Egli era buono e lamava: le sarebbe stato padre e marito insieme. Se Bebè voleva chella morisse tranquilla, le doveva dir sí. Stupore, dolore, orrore, vergogna assaltarono e sconvolsero Bebè, a questa rivelazione inattesa. Si aggrappò al collo della nonna e, rompendo in singhiozzi, la scongiurò di non morire, per carità di lei. No no; ecco: la avrebbe tenuta stretta cosí, per sempre, e non le avrebbe permesso di morire, ecco non glielo avrebbe permesso! Ora che sapeva questa cosa orribile, sola con zio Marco non voleva, non poteva più restare. Per carità! per carità! Sarebbe morta lei, piuttosto. Bebè non aveva mai pensato al padre scomparso; non aveva mai avuto per lui alcun sentimento, né rancore né curiosità: esso per lei non esisteva, non era mai esistito. Cominciò a esistere il giorno della morte della nonna, allorché, ritornata in casa dal camposanto si vide insieme con Marco Perla: insieme e divisa, insieme e nemica conoscendo in lui un sentimento al quale non sapeva e non voleva rispondere. Un odio cupo e feroce simpossessò di lei per il padre sconosciuto che laveva messa al mondo e abbandonata senza neppure vederla; che dopo averle dato la vita, le aveva negato ogni diritto di esistere per lui solo perché lei, senza sua colpa, nascendo, aveva ucciso la madre; come se questa non fosse stata una sciagura anche per lei, e anziché odio e orrore la sua vista, la vista della figliuola orfana appena nata non avrebbe dovuto suscitare in lui una maggiore pietà, il sentimento dun doppio dovere! Era fuggito, scomparso per orrore di lei, sottraendosi a ogni responsabilità per la vita che le aveva dato e rovesciando questa responsabilità addosso ai due poveri vecchi a cui aveva tolto la figlia, e ora addosso a uno, che non aveva alcun dovere di assumersela. Bebè ignorava che anche a costui il padre aveva tolto qualche cosa; ignorava chegli aveva lasciato a costui il peso della figlia dopo avergli tolto lamore della madre. Dovera il padre adesso? Viveva ancora? E come non pensava che, dopo tanti anni, potevano esser morti, comerano difatti i due vecchi, nelle cui mani aveva abbandonato la figliuola? Come non pensava a tutto ciò che sarebbe potuto accadere e che già accadeva a lei, cosí sola e senza ajuto? Forse egli aveva ora laggiú unaltra famiglia, altri figli, e pensando a questi che da vicino attendevano da lui amore e cure si toglieva il rimorso di non aver mai pensato a lei lontana. Ed ecco, uno adesso la raccoglieva, che di quanto aveva fatto per lei voleva esser pagato e in pagamento esigeva tutta lei stessa tutta la sua vita che gli apparteneva, poiché colui, quellaltro, glienaveva lasciato il peso. Per la violenza di questi pensieri e di questi sentimenti, Bebè, affogata di tristezza con lo spirito sconvolto dalla iniquità della sua sorte, ammalò subito e cosí gravemente, che per parecchi giorni fu in pericolo di vita. Lottarono a lungo e senza tregua la sua volontà di morire e lamore di Marco Perla che le si espandeva attorno, vigile, fervido a trattenerla, a sostenerla, con insistenti ininterrotte premure, pronto sempre a darle il proprio alito per ogni respiro che ella non volesse più trarre e la propria vita per nutrire quellatroce volontà di morte. E alla fine vinse lamore di lui; ed ella nel languido intenerimento e nellabbandono della convalescenza per gratitudine e per pietà, alla fine cedette e sindusse a sposarlo. Guarita, già donna, mirandosi il corpo fiorente le carni ancor quasi acerbe e già offese e condannate a rimanere per sempre ignare dogni gioja damore non poté sottrarsi alla riflessione che la misera, magra bruttezza di lui già quasi vecchio, dava un valore inestimabile a quel suo corpo, e che perciò il pagamento che di esso egli aveva voluto farsi rappresentava quasi un patto dusura, solo in parte mitigato dalladorazione di cui la circondava. Sarebbe stata questadorazione simile in tutto a quella dellavaro per il suo tesoro se egli non si fosse poi dimostrato tanto ingordo di lei; oh sí, come se su lei volesse saziare una lunghissima fame, di cui ella sentiva orrore, ripensando ai baci che le aveva dato da bambina. E in quellingordigia simbruttiva sempre più, diventava di giorno in giorno più giallo, più ispido e magro. E anche saccaniva a lavorare per migliorare le non laute condizioni finanziarie. Pochi mesi dopo il matrimonio, volle prender parte a un concorso interno tra gli ufficiali di dogana, e riuscí tra i vincitori. Doveva ora recarsi a Roma per un corso biennale di perfezionamento allIstituto superiore di merceologia. Sperava, dopo i due anni, di poter rimanere a Roma, al Ministero delle finanze. Se non che, durante lo sgombero della casa per la partenza, avvenne a Bebè di scoprire in un vecchio stipetto della nonna relegato in soffitta, un fascio di lettere di quel giovane pittore partito per Roma circa due anni addietro per il pensionato artistico lettere che la nonna aveva intercettate e nascoste intatte forse perché non aveva osato distruggerle o forse perché fino allultimo sera ripromessa di darle alla nipote se Marco si fosse convinto chera vano sperare dindurla a cedere. A questa scoperta, Bebè sentí strapparsi le viscere e il cuore. Allibí dapprima, poi lira, lo sdegno le fecero un tale impeto nello spirito chella con le mani tra i capelli e gli occhi sbarrati e ferocemente fissi, si vide quasi impazzita nello specchio di quello stipetto. Come, con quelle lettere sottratte, aveva potuto la nonna assicurarla che quel giovine, appena arrivato a Roma, sera dimenticato di lei? Quelle lettere riboccavano di passione, gridavano e piangevano e scongiuravano. Ed ella aveva creduto alla nonna! E quel giovine aveva potuto pensar di lei tutto il male che ella aveva pensato di lui! Ma sí ecco, nellultima lettera disperata, la dichiarava indegna del suo amore, e fatua e spergiura e civetta e senza cuore. Ah, che infamia! che infamia! Si erano messi dunque daccordo la nonna e Marco; daccordo avevano commesso un tradimento cosí vile? Ma già! Non doveva pagare? Il sacrifizio della sua persona non bastava; anche col sacrifizio di quellamore doveva pagare le cure, il mantenimento che le avevano dato. Oh, Dio, Dio, che cosa oh Dio, che cosa Ma a Roma - ah! a Roma, adesso, si sarebbe vendicata. Avrebbe rintracciato quellaltro, a ogni costo. Anche a costo di perdersi, si sarebbe vendicata. A Roma, tre mesi dopo, una sera dinverno alla porta del vecchio quartierino preso a pigione da Marco Perla in un lugubre casone del viale solitario di Castro Pretorio al Macao bussava un vecchietto ferrigno dalla barba crespa, già molto brizzolata, che si confondeva col grigio bavero della pelliccia. Corrado Tranzi. Attendendo che venissero ad aprirgli, col capo chino, le ciglia aggrottate e gli occhi torvi che palesavano unansia spasimosa saffondava le unghie nel palmo delle mani e stropicciava convulsamente i pollici sul dorso delle altre dita serrate. Quando alla fine la serva venne ad aprirgli, alla vista della casa in cui stava per introdursi, sentí mancarsi il respiro. - Il signor Perla? La serva lo guardò costernata, e disse esitante: - Ma non so se il signore, in questo momento, possa ricevere. Non sta bene, e - La signora? - Anche lei. - Malata? - Ha avuto non so aspetti: vado a sentire il padrone. E la serva scappò via lasciandolo lí, davanti lentrata, senza neppure invitarlo a varcare la soglia. Ritornò poco dopo a rispondere che il signor Perla si scusava ma proprio non poteva riceverlo perché ammalato e che anche la signora era indisposta. - Io sono medico, - disse allora il visitatore. - Per tutti e due. Ed entrò. - Ma signore - Dite al signor Perla che cè il dottor Corrado Tranzi. Andate. Marco Perla stava buttato, dalla sera precedente, su una poltrona in uno stanzino che voleva essere salotto e studiolo; vi aveva passata la notte; non se nera levato neppure per prendere un po di cibo a mezzogiorno. Solo dalla serva, più tardi, aveva accettato una tazza di caffè con dentro una buccia di limone. Al nome di Tranzi restò come esterrefatto. E due volte tentò di balzare in piedi, ricascando ogni volta su la poltrona. Ajutato dalla serva, poté alla fine mettersi in piedi e accorrere nella saletta. - Corrado? Restarono per un momento entrambi, di fronte, come precipitati luno verso laltro a guardarsi dal tempo remoto in cui per lultima volta si erano veduti. In un attimo, con tutte le memorie balenanti di quanto era loro accaduto dovevano colmare il vuoto di tutto quel tempo per riconoscersi cosí cangiati. Oppresso di stupore, ansimante, Marco Perla credette di scorgere negli occhi del Tranzi lanimo con cui questi gli si rifaceva incontro. Non doveva pensare il Tranzi chegli avesse voluto prendersi una rivincita sposando sua figlia, poiché da lui aveva avuto tolta la madre? E non doveva a un tal pensiero essere pieno dodio e dorrore? Si sentí mancare, sprofondare. Ma si ritrovò invece tra le braccia di lui, sorretto premurosamente; udí invece la voce di lui che gli diceva: - Tu cosí Ma stai male davvero! Qua che hai? Ma tu scotti! Non ti reggi! Hai la febbre E provò un sollievo, un refrigerio un conforto, tanto più vivo e dolce, quanto più inatteso e insperato. Prese a singhiozzare, a gemere tra singhiozzi, mentre quegli, insieme con la serva lo riconduceva alla poltrona nello stanzino: - Ti manda Iddio! ti manda Iddio! - Qua qua - riprese il Tranzi adagiandolo su la poltrona. - Che cosè? Guardami guardami bene in faccia Vengo da Palermo Sono sbarcato a Genova. Corro a Palermo, domando, mi informano di tutto Tu tu hai sposato mia figlia? Dovè? dovè? Il Perla, accasciato, curvo, con le mani su la faccia gridò rabbiosamente: - Non lavessi mai fatto! - Non dovevi farlo, Marco! - rispose pronto il Tranzi con una voce strana, che voleva parer di rimprovero e di rammarico soltanto, ma in cui vibrava un furore a stento contenuto. - Come, come hai potuto farlo? - Te la puoi riprendere, ora! te la puoi riprendere - disse allora affrettatamente il Perla, senza togliersi le mani dal volto. - Te la puoi portar via via via - Perché? dovè, insomma? - domandò il Tranzi guardandosi attorno. - Di là Sè chiusa in camera - rispose il Perla. - Aspetta Aspetta Si voltò alla serva: - Voi! andate ad avvertire la signora Poi, brancicando si portò una mano nella tasca interna della giacca: ne trasse un logoro portafogli ne cavò una lettera e la porse al Tranzi: - Leggi prima leggi - Che cosè? - Leggi è del suo amante. Corrado Tranzi serrò le pugna con la lettera e, come una belva ferita, savventò su la poltrona, sopra il Perla, ruggendo: - Ma tu - Io? - gridò allora quello reagendo, e in un furibondo prorompimento di ribellione buttò in faccia allantico rivale tutto il male che da lui aveva sofferto tutto il bene che in cambio aveva fatto per riceverne poi in premio questo tradimento. Alle grida, si fece davanti alluscio, sgomenta, la serva. Appena il Tranzi la scorse, le gridò: - Mia figlia? E a un cenno accorse. Ebe, su la soglia della camera in cui sera chiusa, lo accolse spettinata, mezzo discinta, tutta affannata tra le lagrime come già sua madre la prima volta lo aveva accolto in quel lontano mattino di primavera quando lui, giovane medico, era stato chiamato per caso in una farmacia. Era lei! Era lei! la sua Ebe che lo riaccoglieva cosí come si può accogliere un estraneo in un momento dimprovviso supremo bisogno! E ben chiaramente nello sguardo ostile le si leggeva che se ella non si fosse trovata in quel tremendo frangente, non lo avrebbe accolto, non avrebbe voluto vederlo. - Ebe mia! Ebe mia! Conoscendola in sua madre, egli non poteva comprendere chella con quegli occhi stessi di sua madre, non potesse riconoscer lui. Si sentí con una mano respinto al petto dallabbraccio. - Non mabbracci? Oh, figlia mia! Lasciati almeno baciare sui capelli Tu hai ragione. Ma tutto il male, tutto il male lo fece tua madre, con la sua morte! - E chi lha scontato? - disse Ebe, guardandolo con dura freddezza negli occhi. - Non tu sola! non tu sola! - replicò egli subito. - Che ne sai tu? Sí, sono stato colpevole verso di te Ma non credevo non credevo Ora che ti vedo, comprendo tutto! Ebe vide il volto del padre nel proferir queste ultime parole, scomporsi dimprovviso in una espressione tra di stupore e dorrore; gli udí soggiungere a bassa voce: - Comprendo comprendo perché lui tha sposata Tu non sai, tu non puoi sapere Rabbrividí; comprese; domandò anche lei a bassa voce, inorridita: - La mamma Lui? - Sí, sí E in questo riconoscimento provarono, luno, una rabbia feroce, come per un tradimento infame che colui profittando vigliaccamente della sua assenza, gli avesse fatto con la madre; laltra, il ribrezzo, labominazione come per un incesto che quegli avesse perpetrato su lei. Si ritrassero tutti e due nella camera; ne serrarono luscio e parlarono a lungo tra loro. Egli le disse anche tutti gli stenti, tutte le lotte che aveva dovuto sostenere laggiú, pur disperato, divorato dal cordoglio. Il pensiero di lei, sí, gli era stato dapprima odioso, perché non riusciva a staccarlo da quello della morte della madre; glinacerbiva la piaga e lo rendeva feroce. Poi, quando poté cominciare a sentir pietà di lei abbandonata - non rimorso veramente, mai perché mai non immaginò che avessero potuto mancarle cure e affetto da parte dei nonni che supponeva ancora in vita - pensò che avendola abbandonata cosí, non essendosi fatto più vivo con lei, avrebbe dovuto almeno farla ricca, per ricompensarla del lungo abbandono. E ricco difatti ritornava. - Troppo tardi? Troppo tardi, sí. Il tradimento - gli spiegò Ebe - non lo aveva commesso lei, lo avevano commesso la nonna e Marco, prima. Egli aveva ancora in mano, appallottolata, la lettera che il Perla gli aveva dato da leggere. - Lhai letta? - gli domandò Ebe. - No, non ancora - Neanche io; ma ci devesser certamente la prova chegli non ha ancor nulla da rimproverarmi! Non ho ingannato né tradito. Non ho fatto altro che giustificarmi con questo con questo giovine che mi ha scritto la lettera Leggila leggila pure E prese a parlargli di quel suo amore ingenuo quando si credeva libera di disporre di sé del suo cuore: delle lettere sottratte dalla nonna e scoperte per caso alla vigilia della partenza per Roma. Ma nel mezzo del racconto, la serva venne a picchiare alluscio per avvertire che di là il padrone stava molto male, pareva soffocato. Corrado Tranzi accorse. Perché, gli venne di domandare in prima, se non fosse stato già chiamato il medico? - No, nessun medico ancora, - rispose la serva. Con lajuto di questa, egli trasportò sul letto Marco Perla che, tra le vampe della febbre, delirava. Lo spogliò; prese a esaminarlo; gli ascoltò il cuore, a lungo, poi i polmoni, picchiando sul petto, su le terga. Marco Perla, sorretto dalla serva a sedere sul letto, col capo ciondoloni gemeva, rugliava, mormorava parole sconnesse. Finito lesame, il Tranzi fe cenno alla serva di riadagiare sul letto linfermo sotto le coperte e si mise a passeggiare per la camera, assorto. Non era provvidenziale, che lui, fin da quella sera, appena arrivato, si potesse avvalere della sua qualità di medico? Un brivido gli corse per la schiena. Si raddrizzò sul busto, dolorosamente, si passò le mani tremanti sui capelli; poi si portò un dito tra i denti e stette un pezzo a guardar fisso innanzi a sé. Movendo gli occhi, scorse la serva, si voltò a guardar linfermo; andò a sedere presso un tavolinetto, su cui appoggiò i gomiti, stringendosi la testa tra le mani. - È grave? - domandò allora la serva. Egli si riscosse e la mirò, come se non avesse inteso. - Grave, sí, - poi disse. - Ma non cè da dargli per ora alcun rimedio. Va: nel caso chiamerò. Rimasto solo, si levò da sedere, si rimise a passeggiare per la camera, schivando di guardare linfermo. Da anni e anni gli erano abituali certi terribili dialoghi con se stesso, che non potevano avere altra conclusione che in un atto estremo. Conosceva il ribrezzo per questo atto, il tumulto di tutte le energie vitali insorgenti a impedirlo, la volontà che le domava lo sfogo che allora si davano quelle, nellimmaginare la vita che sarebbe rimasta per gli altri, dopo la sua morte. Ma qui latto violento da compiere non era più contro se stesso; e la vita che sarebbe rimasta per gli altri non gli si rappresentava più come in una triste inutile successione di casi pressa poco invariabili. Qui, gli altri non erano più estranei indifferenti. Egli vedeva sua figlia; e la vita che gli si rappresentava, dopo latto violento da compiere, era quella di lei. Non avrebbe esitato un momento, se avesse dovuto agire contro se stesso. Ma agire contro un altro, e a tradimento, gli rendeva il ribrezzo invincibile. Tutta la notte, dibattendosi in quella veglia spaventosa nella camera dellinfermo cercò di radicarsi nellorrenda decisione, che gli appariva di punto in punto sempre più necessaria e quasi fatale. Altri aveva allevato sua figlia, altri la aveva finora mantenuta, per altri ella era ancora in vita. Egli non aveva mai fatto nulla per lei. Doveva far questo, ora. Non aveva più altro da fare. Le aveva portato la ricchezza; ma a che poteva valere per lei, ormai legata comera a quel vecchio, dopo il sacrifizio del suo amore? Perché avesse valore per lei quella ricchezza, perché ella potesse dire di dover veramente la vita a suo padre bisognava recidere, annientare quella che ella doveva agli altri; e il debito che aveva pagato con la propria persona. Sí, senza esitare, poiché cosí provvidenzialmente il caso lo favoriva egli doveva sopprimere chi aveva fatto per la figlia tutto quello che avrebbe dovuto far lui; sopprimere chi aveva voluto in tutto sostituirlo, ripigliandosi anche la madre nella figlia. A questo solo patto poteva dirsi padre. Liberandola da tutti i legami contratti dal tempo in cui egli per lei non era esistito le avrebbe ridato, con questa libertà e con la ricchezza, la vita. Balenò a Ebe il sospetto della truce decisione del padre nel vederlo la mattina dopo tuttintento e premuroso nella cura del malato, dopo quanto tra loro era stato detto, la sera avanti? Forse sí; ma si vietò dassumerne coscienza. Troppo chiaramente però, infine, parlò lo sguardo di lui, quando, disfatto, curvo sul letto a spiare lultimo respiro del moribondo si rialzò e si volse verso di lei, che gli stava accanto convulsa, atterrita. Le diceva con quello sguardo di non aver paura perché egli doveva fare cosí. Se la strinse al petto; le sussurrò tra i capelli: - Sei libera. Puoi vivere ora. Ma ella sentí che non poteva più, ora, sapendo. E sappoggiò a quel petto per non scorgere sul letto la vittima. Novelle per un anno di luigi pirandello NEL DUBBIO Nella sala terrena del grazioso villino in cima al poggio gaja di luce e del tenero verde dei bambú sorgenti da un antico sarcofago, gaja dello sprillo duna fontanella di marmo la vecchia minuscola marchesa donna Angeletta Dinelli, seduta presso una piccola lucida scrivania di ghisa nichelata sonò per la terza volta il campanello, tenendo tuttavia sul naso gli occhiali e in mano la lettera della figliuola, che scriveva da Roma. La testolina incuffiata della marchesa tremolava quella mattina più del solito con tutti i riccioli argentei che le pendevano intorno alla fronte e anche le piccole mani deformate miseramente dallartritide e riparate da mezzi guanti di lana. - Ma il commendatore? - domandò con vocetta agra di stizza alla cameriera che si presentò su la soglia. - Avvertito, signora marchesa. Finiva di vestirsi. Ha detto che sarebbe venuto giú subito. - Subito? Come i vecchi, doveva dire. - Se crede - No, lascia, verrà. E donna Angeletta tornò a rileggere per la quarta volta la lettera mentre una voce cornea dietro la tenda della finestra ripeteva: - Verrà Federico Federico Povero Cocò verrà Com-men-da-to-re La stupidissima bestia sul trespolo pareva volesse canzonare la marchesa imitandone i tre toni di voce, con cui ella soleva chiamare il commendator Morozzi: quello frettoloso, confidenziale Federico Federico, quello di commiserazione un po derisoria Povero Cocò e lultimo, grave, e per cosí dire, di parata Com-men-da-to-re. Pareva; perché il pappagallo poi aveva questo di buono, che non capiva nulla; e non si sognava dunque neppure di canzonar la padrona. Che sugo, del resto, ci sarebbe stato, anche per un pappagallo, a canzonare una vecchina già presso ai sessantanni che se un tempo aveva dato pretesto a ciarle non al tutto maligne in società da tanti anni ormai viveva ritirata e tranquilla come una tartarughina in quella sua amena e solitaria villetta umbra? Veramente donna Angeletta Dinelli, da tanto tempo vedova, avrebbe potuto sposare il commendator Federico Morozzi. Non laveva fatto, perché in realtà viveva con lui senza troppo scandalo quasi maritalmente anche quando era in vita il marchese, il quale dopo la nascita dellunica figliuola, se nera scappato a prender aria a Parigi: tantaria che nera scoppiato quattranni dopo; e non ci sarebbe stato niente, proprio niente di male se in questi quattranni non avesse dato fondo alle sue rendite e a buona parte di quelle di lei. Donna Angeletta era come una bambola, allora: e se non avesse avuto accanto il Morozzi senza dubbio si sarebbe ridotta allelemosina, con la figliuola. Laffetto, lo zelo, la protezione del commendatore per la minuscola marchesa erano stati molto apprezzati in Roma; e quasi quasi, era sembrato non solamente scusabile, ma logico e inevitabile che qualcuno lí in quella casa, si fosse messo a far da uomo sul serio, perché tanto lei, la marchesa, quanto lui il marchesino, nel presentarsi la prima volta in società avevano fatto la figura duna coppia di ragazzetti parati per ischerzo a far da sposini, per una graziosa mascherata carnevalesca. Senza lintervento del commendatore, uomo serio, chi sa come sarebbero andati a finire quei due bambocci! Già sera veduto: il marchesino quando a un certo punto aveva voluto far luomo, era andato a rompersi il collo a Parigi. Ammirabile era adesso per tutti lesempio che quei due vecchi il commendatore e la marchesa, offrivano duna cosí lunga e perfetta fedeltà damore della compagnia piena di squisite attenzioni che entrambi a quelletà si tenevano ancora, in quel loro dolce ritiro. Egli si dava tuttavia amorosissima cura della persona e voleva che anche lei se ne desse, in difesa, anzi a dispetto del tempo. Voleva che questo non gliela guastasse troppo, la sua povera bambola vecchierella, non approfittasse troppo dellestrema gracilità di lei. Quelle povere manine! Se avesse potuto riparargliele come già aveva fatto coi capelli! Perché non erano mica veri quei ricciolini argentei sotto la cuffia Ma il cuore il cuore sopra ogni altra cosa, avrebbe voluto ripararle, il cuore che le savvizziva troppo. Si offendeva tanto il commendator Morozzi, se donna Angeletta sinsaccava nelle spalle e socchiudendo gli occhi, sospirava: - Ormai, caro, ormai Che ormai! che ormai! Come un giovane innamorato nelle tepide sere di primavera, egli voleva passeggiare a braccetto con lei sotto la luna, pei viali inghiajati del giardino davanti la villa. Alto e robusto, doveva chinarsi un po da una parte per dar braccio a lei cosí piccina. Pareva che davvero credesse, che ancora la luna dal cielo facesse lume per loro e per loro odorassero le rose del giardino e scampanellassero i grilli lontani. La vecchiaja a poco a poco rilascia tutto ciò che la giovinezza si era preso del mondo. Giovani, crediamo infatti che sia nostra ogni cosa, nostro o fatto per noi tutto il mondo. Vecchi, lasciamo che il mondo se lo prendano gli altri o credano di prenderselo; e ridiamo di questo inganno, dun riso che non può non essere amaro, considerando che fu anche nostro e che ne fummo felici. Cosí pensava ormai donna Angeletta che, se non questa, molte cose aveva già imparato dal suo vecchio amico oltre a quelle altre che gli anni e i malanni le avevano fatto entrare a poco a poco nella testolina incuffiata mentre negli ozii invernali si carezzava i mezzi guanti di lana protettori delle povere mani. E perciò spesso sospirava: - Povero Cocò! Tanto spesso, che il pappagallo aveva già imparato a ripeterlo cosí bene per conto suo. Finalmente il Morozzi entrò nella sala, stropicciandosi le grosse mani pelose: - Eccomi qua, eccomi qua Dopo il bagno, una passeggiatina svelta svelta in giardino No? Perché no, quella mattina? E il commendator Morozzi tese glindici e, con un gesto che gli era solito li accostò pian pianino fino a toccarsi le punte insegate dei maschi baffoni grigi, come per accertarsi se stessero a posto. Non poteva star fermo un minuto; a costringerlo, alzava una gamba, o spingeva un gomito, o stirava una spalla, o storceva la bocca o contraeva una guancia, e poi dàlli con glindici a toccarsi le punte dei baffi, facendo il bocchino. - Nudo, nudo, nudo, cara mia; carissima mia, nudo! Potevo venir giú? - rispose frettolosamente al rimprovero di donna Angeletta. Le si accostò, si chinò su lei, le tolse dal naso gli occhiali, come se volesse baciarla senza farglielo vedere, e: - Che abbiamo? che è avvenuto? - Nelda, - disse donna Angeletta, ponendogli una mano sul petto per tenerlo discosto. - Guarda che letterona - A me? a te? - A me, confidenziale. Da, da gli occhiali Dove li hai messi? Il Morozzi glieli porse; donna Angeletta tornò a inforcarseli, e - Mammina mia bella, - cominciò a leggere - promettimi prima di tutto che non farai leggere questa lettera al commendatore - Brava! - esclamò questi, accigliandosi. - Scrivo a te solamente, - seguitò ella, - e voglio che tu laceri la lettera appena avrai finito di leggerla. Si tratta Donna Angeletta sinterruppe; guardò di su gli occhiali il Morozzi, e: - Non te la leggo, per ubbidire, - disse. - Si tratta che io dovrei fingere di non aver ricevuto questa lettera, e che, discorrendo cosí tra noi mi venisse a un tratto la curiosità di sapere se Giulio - Ah, - esclamò egli aggrondato, offeso, - si tratta di suo marito? - Già Ma non ci capisco nulla, - disse donna Angeletta. - Brava! Nulla ci capisci tu; nulla voglio saperne io, - soggiunse il Morozzi - me ne vado subito in giardino! - Aspetta! - esclamò donna Angeletta, accennando di levarsi. - Nelda scrive a me, non perché non si voglia confidare con te ma per non darti un dispiacere: me lo dice in fondo alla lettera espressamente. Sempre furie! sempre furie! - Che dispiacere? - domandò il Morozzi, voltandosi, di nuovo con glindici tesi su le punte dei baffi. - Le solite sciocchezze! - Già! Perché tu sempre hai protetto Giulio, - rispose la marchesa. - Protetto? io? - esclamò il commendatore. - Perché se lo merita, se mai Sta pur sicura, bella mia, che non ha fatto nulla di male, Giulio; perché, se qualcosa avesse fatto di male, Nelda, la signora baronessa, avrebbe scritto a me a me, a me, non a te, per farmi un piacere! - E se non fosse cosa dora? - disse donna Angeletta. - Se si trattasse dun vecchio peccataccio, che tu sai? - La Zena? - domandò allora il Morozzi. - Si tratta di quella povera diavola? - Ecco! - fece la Dinelli. - Ma se è tutto finito, strafinito, arcifinito! Ancora? Perbacco! Se tutto era già finito due anni prima, due due anni prima che Giulio sposasse la Nelda! A quella povera diavola avevo dato marito io - E il figlio? - domandò donna Angeletta, con un tono che lasciava intendere che qui lo aspettava. - Il figlio? - disse il Morozzi, restando. - Che figlio? il figlio che Giulio ebbe da? - Lebbe di sicuro? - tornò a domandare donna Angeletta. - Ecco il punto! Nelda vuol sapere proprio questo. - Se Giulio ebbe un figlio? E perché? - Perché il perché non lo dice. Ma io temo che vogliano giocargli qualche tiro. Sapessi come insiste Nelda, perché tu prenda esattissime informazioni fino ad acquistar la certezza assoluta che il figlio sia stato proprio di Giulio. Capirai che, avendo avuto da fare con una donna come - Che! che! che! - proruppe a questo punto il commendator Morozzi. - La Zena? Ma fammi il piacere! Quella povera figliuola? Diciassette anni aveva figlia donesti contadini! Incapace! E poi, se il bambino è morto - Morto? - Morí dopo due mesi. - E allora? - disse donna Angeletta, non sapendo più che pensare. - Da qua la lettera, - riprese con fare sbrigativo il commendatore. - Andiamo per le spicce. Saccostò alla finestra per legger meglio. Doveva leggere a distanza, a braccio teso, perché - prèsbite - sostinava a credere di non aver punto bisogno degli occhiali. Simpostò lí in un atteggiamento eroico; ma a un tratto diede un balzo. Il pappagallo, dietro la cortina, per fargli a suo modo una carezza, gli aveva pinzato la mano con cui reggeva la lettera. - Brutta bestiaccia! - gridò. - Parola donore, le tiro il collo qualche volta Tutti e due, donna Angeletta e il pappagallo gli risposero con lo stesso tono: - Povero Cocò! - Permetti? - disse allora il Morozzi su le furie. - Vado a leggere in giardino. E uscí a passi concitati. Rideva ancora, rideva forte, quando, di lí a mezzoretta, rientrò in sala, agitando la lettera. - Ma non hai capito nulla? proprio nulla? Donna Angeletta lo guardò un pezzetto, un po urtata da quel riso, perplessa ma già inchinevole a sorridere anche lei della propria costernazione. - Tu hai capito? - Io? Ma perfettamente! - esclamò il commendatore. - È cosí chiara la ragione della lettera Si capisce dal tono, scusa! Di un po, quanti anni sono che Nelda è maritata? - Quattro, a ottobre. - E niente figliuoli! - soggiunse subito il Morozzi. - Nelda non somiglia mica a te! Nelda, dico se non mi passa, è alta quanto me e dico, florida, robusta come me Non si persuade, che possa mancare per lei. Capisci adesso? - Daver figliuoli? Il Morozzi le rispose con un gesto espressivo delle mani, e aggiunse: - Ma sè ricordata, comella dice che da ragazza colse a volo qualche discorso tra me e te, sul conto di Giulio, qualche accenno a quel trascorso giovanile di lui alla nascita di quel bambino Vedi che ne parla cosí, senza darci alcun peso mentre insiste molto invece su le ricerche scrupolose da fare per venir bene in chiaro se il figlio fosse proprio di Giulio Ne dubita, è evidente! E perché ne dubita? Tornò a rider forte il commendator Morozzi e concluse: - Sciocchezze! sciocchezze! sciocchezze! - Risponderò allora - prese a dire donna Angeletta. E il commendatore: - Risponderai cosí: Sciocchezze, dice Federico; dice che già no! non dico nulla, io, poiché la signora baronessa sè vergognata di rivolgersi a me: ma glielo puoi dire tu, da te, forte che è una sciocchissima creatura! Non sono ancora quattranni! Godete finché siete giovani senza pensieri! I figliuoli verranno Sè dato il caso daver figliuoli anche dopo quindici anni. E quanto a Giulio dille che non mi faccia il torto di dubitare dun marito che le ho scelto io! Il figliuolo era proprio suo e ci posso metter le mani sul fuoco perché quella Zena, povera figliuola ma figurarsi! So io quel che mi ci volle per rimediare Suo, suo, suo; si metta il cuore in pace la signora Nelda e aspetti - Paziente e fiduciosa - Ecco, benissimo, cosí! Paziente e fiduciosa. Quattro giorni dopo, arrivò da Roma a donna Angeletta Dinelli questaltra letterina breve breve della figliuola: Mammina mia bella, Due paroline in fretta e furia per non tenerti in pensiero. Che predicone mhai fatto, tu mammina mia piccola e cara! E fuor di luogo, sai? Non tenere più in alcun conto la mia lettera precedente, che tu avrai lacerata. Te lho scritta non so più neanchio bene perché. Fisime! Sappi che già non vorrei dirtelo ancora; ma temo, temo fortemente, che da due mesi, tu abbia cominciato a esser nonnina ecco! Aspetta ancora un po per annunziarlo al Commendatore. Un bacio in fretta dalla tua Nelda - E allora? - domandò il commendator Morozzi, sgranando tanto docchi, appena donna Angeletta ebbe finito di leggere. - Tutto quellimpegno di sapere se Giulio aveva proprio avuto un figliuolo? Donna Angeletta si portò alla fronte una di quelle sue povere mani; poi, sotto lo sguardo di lui ancor pieno di stupore, disse: - Chi sa che storie, pazzerella E non disse altro. Ma questa volta aveva capito lei, invece. Che cosa? Non volle dirlo; se lo chiuse in cuore, per non amareggiare invano dopo tanti anni il suo povero Cocò. Era sicurissimo infatti, il povero Cocò, che la Nelda fosse sua figlia; e lei non aveva mai detto una sillaba per toglierlo da questa sicurezza. Ma ne era ugualmente sicura lei? Conviveva allora anche col marito, col marchesino Che senso di smanioso tormento, quali fitte di rimorso le aveva cagionato il non sapere il non poter dire neanche a se stessa a chi appartenesse veramente il nuovo essere che cominciava a viverle in grembo; a chi dovesse lei stessa le ansie trepide, i dolori della maternità, da cui pur caduta, quantunque in peccato, si sentiva dinanzi a sé stessa nobilitata; a chi avrebbe dovuto domani le gioje che dal frutto delle proprie viscere le sarebbero venute! E che strazio anche dipoi, nel vedere nel sentire la propria creatura ignara tendere le manine e dir babbo a chi forse non era tale! Ah per perversa che sia una moglie, e quantunque nemica, a torto o a ragione, del proprio marito vorrebbe aver sempre la certezza che appartiene a questo il frutto delle proprie viscere non fossaltro per non sentir lo strazio della menzogna incosciente su le tenere e pure labbra della propria creaturina! Ora Nelda Ma poteva confidar queste cose donna Angeletta Dinelli al commendator Federico Morozzi? Novelle per un anno di luigi pirandello LA CORONA Il dottor Cima si fermò allentrata della villetta comunale che sorgeva sul poggio alluscita del paese; stette un pezzo a guardare il rustico cancello a una sola banda sorretto da due pilastri non meno rustici, dietro ai quali si levavano tristi due cipressetti tristi quantunque attorno a loro ridessero in ghirlande qua e là, tra il cupo verde, alcune roselline rampicanti; guardò lerto viale che dal cancello saliva al poggio, alla cui vetta stava tra gli alberi un chiosco che voleva sembrare una pagoda; e aspettò che il desiderio di farsi una giratina per sollievo in quella vecchia villetta quasi abbandonata riuscisse a vincere in lui la rilassatezza delle membra che il tepore inebriante del primo sole gli aveva cagionato. Il fresco dombra di quella poggiata a bacio era saturo di fragranze selvatiche amare, di prugnole; dense e acute, di mentastri e di salvie. Veniva dagli alberi, come un invito, il cinguettío continuo degli uccellini festanti per il ritorno della dolce primavera. E il dottor Francesco Cima si mise a salire a lenti passi alla villetta respirando con voluttà quellaria satura di fragranze, rapito, stordito, quasi vaneggiante in una ebbrezza deliziosa. La vista di quelle piante rinverdite, che si beavano smemorate nel sole, lo svolare delle farfalle bianche su i fiori dellajuole davano ai pensieri del dottore, che non potevano esser lieti, un contorno quasi vaporoso, di sogno. Comera bella quella villetta quieta, in cui nessuno veniva a passeggiare! - Se fosse mia Ecco: il desiderio non potendo la mano rapace, allungava un sospiro. E chi sa quanti e quanti non venivano lí a passeggiare appunto per questo per non sospirare come lui adesso: Se fosse mia! Perché è destino delle cose che sono di tutti di non essere poi propriamente di nessuno. A ogni passo un palo e una tabella: Proibito di entrare nelle ajuole; Proibito di danneggiare le piante; Proibito di cogliere i fiori. Si era insomma padroni soltanto di guardare, passando. Ora la proprietà vuol dire io, non vuol dire noi. E lí dentro uno solo poteva dir io: il giardiniere, che era dunque il padrone vero, e per giunta pagato per esserlo e vi aveva casa e stato e vendeva per conto suo i fiori, cheran di tutti e di nessuno. Un trillo, fra tanti, più acuto, ridestò chiara a un tratto nel dottore la memoria duna villeggiatura lontana in una vecchia cascina perduta tra gli alberi dellaperta campagna, lieta della vicinanza del mare. Ah! era ragazzo allora: un ragazzaccio che aveva la passione della caccia. Quanti poveri uccellini aveva uccisi! Le amarezze, le costernazioni i fastidii che gli venivano dalla sua professione di medico, gli serano quasi addormentati in fondo allanima. Non cosí il rammarico daver compiuto da qualche mese quarantanni. Il più bel tempo della vita era già finito per lui, e purtroppo senza chegli potesse dire daver goduto mai veramente della giovinezza. E cera forse da godere nella vita! Oh, sí, poteva, poteva esser bella la vita; poteva una mattinata serena come quella compensare di tante afflizioni e di tante noie. Il dottore si fermò, a un pensiero sortogli improvviso: quello di tornare indietro di correre a casa a prendere la giovane moglie era sposo da sette mesi, per far godere anche a lei lincanto di quella passeggiata. Rimase un tratto perplesso, poi riprese ad andare lentamente per il viale. No. Quellincanto era per lui solo. Sarebbe stato anche per la moglie, forse, se lei fosse venuta senza il suo invito, a passeggiare da sola. Insieme, lincanto sarebbe svanito, per tutte due. Ecco, era già svanito anche per lui, solamente a pensarci. Lamaro di quella sottile malinconia, dianzi avvertito appena, gli saliva ora alla gola. Non che avesse da ridire minimamente su la moglie. Tanto buona, poverina! Ma aveva circa diciotto anni meno di lui; appena ventidue; ed egli, già coi capelli grigi su le tempie e la barba brizzolata. Sette mesi addietro, sposando, aveva sperato che la stima affettuosa dimostratagli durante il breve fidanzamento, avrebbe potuto cangiarsi presto in amore, facilmente. Bastava che ella si accorgesse appena che, nonostante quella canizie su le tempie, egli la amava come un fanciullo. Non aveva amato mai, prima di lei, alcunaltra donna. Sogni! Lamore, il vero amore egli lo sentiva bene in sua moglie non era ancor nato, non sarebbe forse mai nato. Gli sorrideva, gli dimostrava in tanti modi di volergli bene, ma cosí, come per dovere. Ora, non sarebbe stato forse tanto aspro per lui il cordoglio, se un certo puntiglio non glie lavesse segretamente esacerbato impedendogli di fare anche su la sua giovane compagna quelle riflessioni un po amare ma piene di bonaria indulgenza con le quali era pur solito di scusare e compatire tantaltre cose nella vita. Da ragazza, sua moglie, sera innamorata, col fervore dei diciottanni, dun giovanetto, studente di liceo, morto di tifo. Lo sapeva, perché era stato chiamato come medico, allora, proprio lui al letto di quel giovane. E sapeva chella era stata lí lí per impazzire dal dolore; che sera chiusa in una camera, al bujo, per molte settimane, senza voler vedere nessuno; che non era più uscita di casa; che avrebbe voluto farsi monaca. Uh, se nerano dette tante, in paese! Lintera cittadinanza sera commossa al caso crudele di quellamore di due giovani spezzato dalla morte perché egli, il povero morto, era nelle grazie di tutti per la vivacità dellingegno per le gentili fattezze, per i modi gioviali e garbati; e lei, lei che lo piangeva disperatamente, era ritenuta con ragione una delle più belle ragazze del paese. Quando, dopo circa un anno, forzata dai parenti, sera presentata in qualche radunanza la sua vista, il suo contegno, laria mesta del volto i mesti sorrisi avevano destato in tutti, e specialmente nei giovani, una fervida ammirazione, una vivissima tenerezza. Essere amato da lei, scuoterla da quel fascino doloroso, richiamarla alla vita allamore, alla giovinezza, era diventato il sogno, lambizione dogni giovanotto. Ma lei si era ostinata in quel suo lutto. Ostentazione, no; ma, a poco a poco, qualcuno aveva cominciato a susurrare malignamente che ella, pur cosí umile e modesta doveva provare un certo compiacimento del proprio cordoglio, essendosi accorta chesso la rendeva a tutti più cara, più ammirevole. Forse chi diceva cosí, parlava per dispetto o per gelosia. La prova chella non intendeva, con quelle gramaglie, dessere maggiormente desiderata era nel fatto che in pochi mesi aveva rifiutato quattro o cinque profferte di matrimonio, serie profferte dei migliori giovani del paese. Erano passati quasi due anni dalla sciagura, e nessuno più ormai, dopo quei rifiuti cosí recisi sattentava a chiederla in isposa, quando sera fatto avanti lui, il dottor Cima, quantunque sconsigliato dagli amici; e - sissignori - era stato accolto, lui, subito. Passata la prima sorpresa però, tutti serano spiegata la ragione di quella vittoria. Ella aveva detto di sí, perché il dottore non era più giovane e nessuno dunque avrebbe potuto supporre chella lo sposasse per amore, per vero amore: aveva detto di sí perché egli stesso non avrebbe certamente preteso dessere amato come un giovanotto e si sarebbe contentato di quellaffetto quieto e tepido, fatto di stima, di gratitudine e di devozione. Che cosí fosse veramente, non aveva tardato a comprenderlo anche lui. Ne aveva tanto sofferto; ne soffriva tanto tuttora; doveva fare più volte al giorno sforzi violenti su se stesso, ora per frenare uno scatto, ora per non tradire il rammarico acerbo. Era una vera tortura sentirsi tuttavia giovane nel cuore, e non poterlo dire non poterlo dimostrare, per paura di perdere anche la stima e la gratitudine di lei accordate solo a questo patto: reprimere ogni impulso di quellamore che per lui era il primo e sarebbe stato lultimo. Mah! giovane ancora, anzi bambino, per una sola donna egli avrebbe potuto essere ormai: per la sua vecchia mamma se non fosse morta da tre anni! Lei, sí, avrebbe sentito bene con lui lincanto di quella mattinata deliziosa; e, senza pensarci due volte, egli sarebbe corso a prenderla a casa la sua santa vecchierella, per farla ristorare al tepore di quel primo sole. Lavrebbe trovata certamente rannicchiata in un cantuccio, col rosario in mano, a pregare per tutti i malati chegli aveva in cura. Sorrise con dolce mestizia il dottor Cima a questa immagine, scrollando lievemente il capo mentre saliva al vialetto più alto della villa sul poggio. Pregando per tutti i malati chegli aveva in cura, la sua santa vecchierella non dimostrava molta fiducia in lui e nella sua scienza. Glielo aveva domandato scherzosamente una volta, ed ella gli aveva subito risposto che non pregava per questo ma perché Dio lo ajutasse a salvare i suoi malati. - E dunque tu credi, che senza lajuto di Dio Non lo aveva lasciato finire. - Che dici? Lajuto di Dio ci vuol sempre, figliuolo! E pregava, pregava da mane a sera; tanto che egli, quasi quasi, avrebbe desiderato di non aver molti clienti, per non stancare troppo le labbra di lei. Tornò a sorridere. Col ricordo della madre, i suoi pensieri avevano ripreso i contorni vaporosi del sogno; lincanto gli sera rifatto. Glielo ruppe improvvisamente il nuovo giardiniere, che si trovava lassú a sarchiare in un pratello. - Oh, eccomi qua, signor dottore! Mha cercato a lungo? - Io no, veramente - È pronta, sa? belle pronta fin dalle otto. E, cosí dicendo, gli si fece avanti col berretto in mano e la fronte imperlata di sudore. - Se vuol vederla, è qua, nella pagoda. Andiamo subito. - Veder che cosa? - domandò il dottore, restando. - Io non so - Come, signor dottore! La corona. - La corona? Il giardiniere lo guardò, restando anche lui, non meno stupito. - Scusi, non ne abbiamo dodici, oggi? - Ebbene? - Non mi ha mandato la serva laltro jeri, a ordinarmi per oggi una corona? - Io? per il dodici? Ah, già - disse allora il dottore, fingendo di ricordarsi. - Ho mandato già ho mandato la serva - Rose e violette, non si ricorda? - e il giardiniere tornò a sorridere della smemorataggine del signor dottore. - È pronta da stamani alle otto! Venga a vederla. Per fortuna si mosse avanti e cosí non poté notare lalterazione improvvisa del volto del dottore che lo seguí come un automa, con gli occhi attoniti, foschi, la bocca aperta, aperte le mani. Una corona? La moglie, di nascosto, aveva ordinato una corona? Sí, il giorno dodici appunto cadeva lanniversario della morte di quel ragazzo. Ancora, dopo tre anni? Pur essendo adesso sua moglie? Gli mandava di nascosto una corona Moglie già dun altro! Lei, cosí timida; lei, cosí modesta, tanto ardire! Tanto dunque lo amava? tanto viva era ancora la memoria di lui nel suo cuore? E perché aveva sposato un altro, allora? Se il suo cuore era ancora di quello, e sempre di quello sarebbe stato? Perché? perché? Cosí tra sé farneticando, il dottore seguitava ad andar dietro al giardiniere. Voleva vederla, quella corona; sí, vederla per accertarsi bene, con gli occhi suoi, che sua moglie era capace di un tale inganno, dun tal tradimento. Quando la vide, là nella pagoda, in un angolo, ritta su una tavola di ferro appoggiata alla parete, gli parve che fosse per lui, e restò a mirarla a lungo. Il giardiniere, interpretando a suo modo quellammirazione: - Bella, eh? - domandò. - E tutte rose e violette fresche, sa? colte allalba. Pochine, cento lire, signor dottore! Sa che fatica metterle insieme a una a una tutte queste violette? E le rose? Dinverno, perché rare; quandè stagione, perché le vogliono tutti pochine cento lire! Me ne deve dare almeno altre venti. Il dottore si provò a parlare, ma sentí che gli mancava la voce; aprí le labbra a uno squallido sorriso, e si sforzò a dire: - Io pagartela, eh? Poche, cento lire Rose e violette, già cento venti? Eccole qua. - Grazie, signor dottore, - saffrettò a rispondere il giardiniere, prendendo il denaro. - Creda che le merita - Tienla qua, - troncò il dottore, rimettendo in tasca il portafogli. - Se viene la serva, non gliela dare. Verrò a prenderla io. E uscí dalla pagoda; scese per il viale; svoltò; appena si vide solo, nascosto, si fermò strinse le pugna e contrasse tutto il volto in uno spasimo di riso: - Glielho pagata io Che doveva fare adesso? Prendere la moglie, senza farle male, e ricondurla alla casa del padre: ecco, sí questo si meritava! E che andasse a piangere lontano quel suo ragazzo morto senza rubar cosí lamore dun galantuomo, chella aveva, se non altro, il dovere di rispettare. Né amore, né rispetto? Ah, ella aveva rifiutato i giovani e sera preso uno, per lei vecchio, perché costui lamore, via! non si sarebbe neppur sognato di pretenderlo, coi capelli già grigi, con la barba già brizzolata; ma avrebbe anche chiuso un occhio, e anche tutti e due, su la sua pena antica; non si sarebbe avuto a male di nulla, il vecchio! Però di soppiatto gliela mandava la corona! Meno male! Eh già, moglie dun altro, non aveva stimato conveniente andar lei, di persona. Per quanto vecchio il marito, via, sarebbe stato un po troppo! Aveva mandato la serva a ordinar la corona, in prova del costante amore; e la avrebbe fatta appendere dalla serva alla tomba di quel suo povero amore. Ah, comera stata ingiusta veramente la morte di quel ragazzo! Se fosse vissuto, quel ragazzo, se avesse avuto il tempo di divenire uomo di divenire esperto e istrutto anche lui di tutte le sagge perfidie della vita, e la avesse sposata lui, la sua cara fanciulla innamorata; si sarebbe accorta bene costei, che altro è fare allamore dalla finestra, a diciottanni, altro è vivere nella dura realtà quotidiana quando già le prime fiamme si sono ammorzate e comincia il tedio dei giorni uguali, e la stanchezza, e nascono i primi dissapori e il giovane marito comincia a esser sazio e stufo della moglie e pensa già di tradirla Ah, come avrebbe desiderato chella avesse potuto fare per qualche tempo con quel ragazzo là, una siffatta esperienza! Allora sí, questo vecchio Serrò più volte le pugna fino ad affondarsi le unghie nelle palme; poi si guardò le mani che gli tremolavano, e alla fine si riscosse traendo un lungo sospiro. Limpeto della prima impressione era caduto. Stette un pezzo a guardare innanzi a sé, vide poco discosto un sediletto e andò a sedervisi meccanicamente. Ebbene, e questo vecchio, - seguitò a pensare, - non intendeva forse di regolarsi anche lui come un ragazzaccio? fare una scenata? uno scandalo? Oh, allora tutti quelli che avevano indovinato cosí facilmente la ragione per cui egli era stato subito accolto: - Uno scandalo? - avrebbero esclamato. - Eh, via, in fin dei conti perché? Per una corona da morto Certo ogni anno la poverina, per il giorno dodici, aveva mandato una corona al camposanto. Il nuovo giardiniere non lo sapeva. Quellanno, anche quellanno ella, naturalmente, se nera ricordata Naturalmente sí, perché il povero dottore, via, non aveva potuto farglielo dimenticare. Se nera ricordata, e non aveva saputo resistere alla tentazione. Certo, oh, certo aveva fatto male Ma il sentimento non ragiona! Si trattava dun morto, alla fin fine! Cosí tutti avrebbero pensato. E allora che doveva far lui? Lasciar correre? fingere di non saper nulla? ritornar sú, dal giardiniere, a dirgli che desse alla serva quella corona, trattenuta lí perché gli servisse da prova? Ah, no, questo no! Avrebbe dovuto anche farsi restituire il danaro pagato, raccomandare a colui di star zitto E allora? andare a casa, a domandare inutili spiegazioni alla moglie? rinfacciarle il sotterfugio, linganno, e punirla? Come sarebbe stato meschino! più meschino ancora che a far lo scandalo Era grave, il fatto, ma per il suo cuore che nera rimasto ferito; grave anche per il ridicolo che gliene sarebbe potuto venire, se il caso si fosse risaputo perché provava il poco rispetto che sua moglie aveva per lui. Egli doveva vincere il proprio cuore, dirgli che aveva un bel sentirsi giovane, quando tutti lo credevano vecchio. Un giovanotto, sí, avrebbe potuto anche fare uno scandalo; lui, vecchio, no; doveva mostrarsi superiore, lui, e imporre altrimenti alla moglie il rispetto. Si alzò, con gran calma, ma con un senso dindolenzimento in tutte le membra. Gli uccelletti della villa seguitavano a cinguettare, festanti. Dovera più lincanto di poco prima? Il dottore lasciò la villa e savviò per ritornare a casa. Quando giunse al portone, però, addio calma! Aveva un affanno da cavallo; e non sapeva come avrebbe fatto a salir la scala, con quelle gambe che gli tremavano. Lidea di riveder la moglie, adesso Doveva esser più triste del solito, ella in quel giorno Ma forse avrebbe saputo dissimular bene la tristezza: era già abituata, rassegnata. Ed egli la amava, oh miseria! la amava tanto, tanto e sentiva, in fondo, chella meritava dessere amata; sí, perché era buona anche, buona come appariva da quelle pure fattezze delicate da quei profondi occhi neri, vellutati, nel pallor bruno del volto. Venne ad aprirgli la serva. La vista di costei lo sconcertò. Era a parte del segreto, quella vecchia, complice dellinganno. Stava da tanti anni a servizio nella casa paterna della moglie, era affezionatissima a questa; e forse non avrebbe parlato; certo però non avrebbe saputo apprezzare né forsanche comprendere ciò che egli aveva già divisato di fare. Sarebbe stata a ogni modo una testimonia volgare. Ed egli voleva che quanto stava per fare rimanesse segreto tra lui e la moglie. Entrò diviato alla camera di lei. La moglie era davanti la specchiera a pettinarsi. Di tra le braccia alzate sul capo, le scorse nello specchio il volto incontrò lo sguardo di lei, che esprimeva sorpresa di vederlo in casa a quellora insolita. - Sono ritornato, - disse, - per invitarti a uscire con me. - Ora? - domandò lei, voltandosi, senzabbassare le braccia che reggevano sul capo il volume dei bellissimi capelli neri, ancora sciolti; e gli sorrise languidamente. Egli si turbò, quasi fino alle lagrime a quel pallido sorriso, come se vi avesse scorto una profonda pietà di lui dellamore che le portava, del dolore chella ancora non indovinava, ma che tra poco avrebbe saputo. - Sí, ora, - rispose. - È tanto bello, fuori Sbrígati. Andremo alla villetta, anche più lontano, in campagna Prenderemo una vettura - Perché? - domandò lei, quasi senza volerlo. - Giusto oggi? Egli temette, a questa domanda, che lo sguardo lo tradisse. Stentava già tanto a mantenere calma la voce. - Non ti andrebbe, oggi? - disse. - Ma ti farà bene, vedrai. Sbrígati, sbrígati. Voglio cosí. Si mosse per uscire dalla camera. Sulla soglia si voltò: - Taspetto nello studio. Poco dopo, ella era pronta. Ah, per questo, lo ubbidiva sempre, buona buona; faceva sempre ciò che egli voleva e comegli voleva: soltanto sul cuore di lei, eh, lí no, egli non aveva alcun potere. Una timida opposizione aveva tentato appena: - Giusto oggi? - ma pure, ecco, con tutta langoscia che in quel giorno doveva aver dentro aveva ubbidito, era pronta ad andare a passeggio, in campagna, dove lui voleva. Uscirono; attraversarono per un tratto a piedi il paese, poi egli prese a nolo una vettura e ordinò al vetturino di fermarsi davanti la villetta comunale. Qua, smontò lui solo, pregando la moglie dattenderlo un poco. Quando, dopo circa un quarto dora, ella, già turbata e costernata, lo vide ridiscendere dalla villetta seguito dal giardiniere che reggeva su le braccia la corona, fu per mancare. Ma egli la sostenne con lo sguardo. - Al camposanto! - ordinò al vetturino, rimontando subito in carrozza. Appena questa si mosse, ella ruppe in un pianto irrefrenabile, recandosi il fazzoletto sugli occhi e sulla bocca. - Non piangere, - dissegli allora, piano. - Non ho voluto dirti nulla a casa; non vorrei dirti nulla neanche adesso. Ti prego, non piangere. Lho saputo per caso. Mero recato là alla villetta a passeggiare; e il giardiniere me lha detto, credendo che lavessi ordinata io, questa corona. Non piangere, sú! Andiamo a deporla insieme, vedi? Ella stette con gli occhi nascosti nel fazzoletto, finché la vettura non si fermò davanti al cancello del camposanto. Egli la ajutò a scendere, poi prese la corona ed entrò con lei nel recinto. - Sai, dovè? Ella fe cenno di no, col capo. - Vieni! - dissegli, incamminandosi per il primo viale a manca, e guardando a una a una tutte le tombe, che vi erano allineate. Era la penultima di quel viale. Egli allora si scoprí il capo, depose la corona su la pietra tombale, si ritrasse pian piano e senza farsi scorgere da lei, sallontanò, come per darle tempo di recitare una preghiera. Ma ella restò lí, muta, senza poter nemmeno staccare il fazzoletto dagli occhi. Non un pensiero, non una lagrima per il morto. Come smarrita, si voltò a un tratto a cercare il marito, lo chiamò, come finora non laveva mai chiamato; gli sappese al braccio, convulsa: - Perdonami! Perdonami! Portami via! Novelle per un anno di luigi pirandello JERI E OGGI La guerra era scoppiata da pochi giorni. Marino Lerna, volontario del primo corso accelerato di allievi ufficiali, avuta la nomina a sottotenente di fanteria dopo una licenza di otto giorni trascorsa in famiglia, partí per Macerata overa il deposito del reggimento a cui era stato assegnato: il dodici. mo, brigata Casale. Contava di passar lí qualche mese per listruzione delle reclute, prima desser mandato al fronte. Invece tre giorni dopo, mentre si trovava nel cortile della caserma, fu improvvisamente chiamato, non seppe da chi; e sú per le scale si trovò insieme con gli altri undici sottotenenti arrivati con lui a Macerata dai diversi plotoni. - Ma dove? Perché? Sú, in sala. Dal colonnello. Rigido sullattenti, coi compagni, davanti una tavola massiccia ingombra dincartamenti, fin dalle prime parole di quel colonnello dei carabinieri che teneva in sostituzione il comando della caserma, comprese poco dopo che doveva esser giunto un ordine di partenza per loro. Con gli occhi ancora abbagliati dal sole di giugno che splendeva giú nellampio cortile non riuscí in prima a discernere, nel bujo di quella tetra sala se non largento della montura al collo della divisa del signor colonnello il roseo duna lunga faccia cavallina tagliato da un grosso paio di baffi, e il biancheggiar delle carte sulla tavola. Per un tratto, smarrí nello scompiglio tumultuoso dei pensieri e dei sentimenti il senso delle parole proferite con voce dura e urtante. Si sforzò di prestar attenzione e, sissignori, era proprio cosí: lordine di partenza era per la sera del giorno appresso. Già al deposito si sapeva che il dodici. mo occupava al fronte una tra le più aspre e difficili posizioni, sul Podgora; e che i più giovani ufficiali vi erano stati mietuti in parecchi assalti infruttuosi. Bisognava, dunque, correr subito a colmare quei vuoti. La tensione dellanimo, appena il colonnello licenziò quei dodici giovani si sciolse in ciascuno di loro, per un istante, in un curioso stordimento, quasi di delusa ebbrezza. Subito se ne distolsero per abbandonarsi a un eccesso di disinvoltura rumorosa; da cui però, un momento dopo, tornarono a riprendersi con uno studio di mostrare luno allaltro che quella loro disinvoltura non era punto affettata. Si trovarono, a ogni modo, tutti daccordo nella decisione di correre al telegrafo per annunziare ai parenti con parole animose la partenza. Tutti, meno uno. Proprio quelluno tra gli ottanta del plotone allievi ufficiali che da Roma era stato assegnato con Marino Lerna al dodici. mo reggimento: un tal Sarri; proprio quel tal Sarri che a Marino Lerna era tanto dispiaciuto di avere a compagno quasi che la sorte avesse voluto tra gli ottanta camerati del plotone romano scegliergli quello appunto che gli era più antipatico. Ma veramente quel Sarri non aveva nessuno, a cui telegrafare la sua partenza. In quei tre giorni passati insieme a Macerata, Marino Lerna, pur non riuscendo a mutare in fondo lopinione che naveva sera sentito tuttavia un po meglio disposto verso di lui forse perché da solo a solo il Sarri aveva smesso quellaria sprezzante che lo aveva reso a Roma inviso a tutti i compagni del plotone. Marino Lerna aveva creduto di capire che lo sprezzo del Sarri derivava da un proposito, chera in lui quasi bisogno istintivo di non confonder mai il suo sentimento con quello degli altri, dimostrando in tutti i modi chegli sentiva non pur diversamente, ma lopposto, senza punto curarsi dellaltrui stima. Era forse, insomma, antipatico più per professione che per natura, e aveva lorgoglio delle antipatie che suscitava. Poteva permetterselo, perché molto ricco e solo al mondo. Da Roma sera portata a Macerata una donnina allegra, che manteneva da circa tre mesi, ben nota ai compagni del plotone. Contava anche lui di rimanere al deposito forse più dun mese e voleva in questo tempo cavarsi del tutto - diceva - almeno il gusto più facile, quello bestiale dellaltro sesso sicuro comera che non sarebbe certamente mancato per lui di morire in guerra, tanto lidea di seguitare a vivere dopo la guerra, nellenfasi duna patria piena deroi, gli era intollerabile. Marino Lerna, mentre con gli altri si dirigeva al telegrafo, vedendolo restare indietro, si trattenne. - Tu non vieni? Il Sarri scrollò le spalle. - No volevo dire - riprese il Lerna per riparare, un po imbarazzato, alla sciocca domanda. - Volevo chiederti un consiglio. - Proprio a me? - Non so guarda: tre giorni fa, partendo da Roma, assicurai mio padre e mia madre - Tu sei figlio unico? - Sí, perché? - Ti compiango. - Eh, lo so, per i miei. Li assicurai che non sarei partito per il fronte se non tra qualche mese e che prima di partire sarei andato a salutarli per Stava per dire per lultima volta. Sinterruppe. Il Sarri lo capí; sorrise. - Ma dillo pure, per lultima volta. - No, ecco, speriamo di no; faccio le corna. A salutarli, diciamo, ancora una volta, prima di partire. - Bene. E poi? - Aspetta. Mio padre si fece promettere, che se per caso mavessero negato la licenza lo avrei avvertito a tempo perché potesse venir lui con la mamma a salutarmi qui. Ora, noi partiamo domani sera alle cinque. - Se prendono questa sera il treno delle dieci, - seguitò il Sarri - domattina alle sette possono essere qua per passare con te quasi tutta la giornata. - Dunque, me lo consigli? - domandò Marino Lerna. - Ma no! - esclamò il Sarri, senza esitare. - Scusa, hai avuto la fortuna di partire senza pianti - No, per questo, la mamma ha pianto! - E non ne sei contento? Vorresti vederla piangere ancora? Ma di che parti stasera e salutali da qui! Sarà meglio per te e per loro. Poi, vedendo che il Lerna restava lí incerto e perplesso: - Ciao, eh - gli disse. - Vado ad annunziarla a Niní, io, la partenza. Sarà da ridere. Mi ama! Ma quella, se piange, la scazzotto. E se nandò. Marino Lerna savviò al telegrafo ancora perplesso se seguire o no quel consiglio. Al telegrafo ritrovò i compagni che avevano tutti telegrafato gli addii, senzaltro; e fece come loro; ma poi, ripensandoci e parendogli daver fatto un tradimento alla povera mamma, al babbo, spedí un nuovo telegramma durgenza nel quale li avvertiva che se prendevano il treno delle dieci di sera, avrebbero fatto in tempo a salutarlo prima della partenza. La mamma di Marino Lerna era una dura donnetta allantica, come ne conserva ancora la provincia. Eretta sul busto armato di grosse stecche, ossuta, un po legnosa, pur senzesser magra; in unansia continua, tra sospetti e diffidenze, voltava di qua e di là gli occhietti aguzzi di topo, irrequieti. Adorava tanto quel suo unico figliuolo, che per lui, per non staccarsi da lui già studente dUniversità aveva lasciato gli agi della sua casa antica, le abitudini patriarcali della sua vita in un villaggio degli Abruzzi; e da due anni era andata a stabilirsi nella Capitale ove si sentiva sperduta. Arrivò la mattina del giorno appresso a Macerata in tale stato, che subito il figlio si pentí daverla fatta venire. Ma lei protestava di no, appena scesa dal treno: di no, di no; senza poter più staccare le braccia dal collo del figlio, piangendogli sul petto: - Non me lo dire, Rinuccio non me lo dire Il padre le batteva intanto, serio serio, una mano sulla spalla. Perché era uomo, lui. E non piangeva, lui. A Roma, poco prima di partire, aveva avuto un certo discorso con un signore sconosciuto il quale aveva anchesso un figliuolo al campo fin dal primo giorno della guerra e due altri più piccoli in casa. Un certo discorso, sí. Niente. Un discorso tra due padri, ecco. - Senza piangere Però, nello sforzo di trattenere il pianto a ogni costo sforzo che gli appariva evidentissimo dagli occhietti lustri, febbrili la sua magra personcina molto curata aveva ora una ridicola solennità artificiosa che faceva pena forse più di quellabbandonato cordoglio della madre. Era senza dubbio esaltato; accennava a quel suo misterioso discorso con quel signore sconosciuto come per nascondervi un proposito che aveva intanto un ben curioso effetto: quello di fargliela vedere come da fuori, a lui stesso, la sua esaltazione mascherata di calma e di fargliene forse provare ora rimorso, ora fastidio, di fronte alla nuda schiettezza alla commozione forte e muta del figlio che soffriva del pianto della sua mamma e le faceva coraggio più con le carezze che con le parole. Fu purtroppo, come il Sarri aveva previsto, uno strazio inutile. Accompagnati i genitori allalbergo, Marino Lerna dovette scappare subito in caserma, dove fu trattenuto fin quasi a mezzogiorno. E appena finito lí, nella stessa camera dellalbergo il desinare perché la mamma con quegli occhi disfatti dal pianto non fu possibile portarla al ristorante; e poi non si reggeva più sulle gambe, appena finito il desinare dovette di nuovo ritornare in fretta in furia alla caserma per le ultime istruzioni. Cosicché il padre e la madre non poterono rivederlo che pochi momenti appena, prima della partenza. Ma un bel discorso, un bel discorso lungo e ragionato si provò a fare il padre alla moglie, come rimasero soli. Cose peregrine le disse in quel discorso provandosi spesso a ingollare e passandosi la manina tremicchiante sulle labbra: che non si doveva piangere cosí perché non era mica detto che Rinuccio Dio liberi i casi potevano esser tanti il reggimento per ora, poteva anche esser mandato in seconda linea se si trovava agli avamposti, come dicevano, fin dal primo giorno della guerra e poi se tutti i soldati che andavano al fronte fossero morti addio più facile era che fossero feriti qualche feritina lieve a un braccio per esempio Dio lo avrebbe assistito, il loro figliuolo perché fargli cosí la jettatura con quel pianto? Eh eh a vederla piangere cosí, Rinuccio si sarebbe impressionato; certo che si sarebbe impressionato Ma la madre diceva che non era lei. Gli occhi gli occhi che poteva farci? Per il senso che le facevano tutte le parole, tutti gli atti del suo figliuolo: un senso strano e crudele, di ricordo. - Ogni parola, capisci? mi fa leffetto che non me la dica ora, ma che me la diceva Cosí! Mi resta impressa, come se lui già non ci fosse più Che posso farci? Dio Dio - E non è jettatura, questa? - No! che dici! - Dico che è jettatura! E io mi metterò a ridere, vedrai che io mi metterò a ridere, quando partirà. Se avessero seguitato ancora un poco, avrebbero litigato. Cera già acuta, fustigante limpazienza per il ritardo del figliuolo. Ma Dio, come non capivano i superiori che quegli ultimi momenti dovevano essere riserbati a una povera mamma, a un povero padre? Limpazienza diventò smania insopportabile allorché tutti i compagni di Marino cominciarono a venire alla spicciolata e in gran fretta allalbergo con le carrozze che si fermavano lí davanti ad aspettare il bagaglio per ripartir subito verso la stazione. Ecco, lattendente delluno portava già la cassetta; lattendente dellaltro, lo zaino, il cappotto, la sciabola; e via tutti a precipizio, in carrozza, di gran trotto. Marino, uscito per ultimo dalla caserma, era corso a ritirate un pajo di scarpe imbullettate, da campagna, ordinate il giorno avanti; e aveva fatto tardi. più che un distacco, fu uno strappo, una furia, un precipizio. Cera il rischio di perdere il treno. Difatti, arrivò col padre e la madre alla stazione che già chiudevano gli sportelli delle vetture: si cacciò in una, da cui i compagni si sbracciavano a chiamarlo; e subito il treno partí fra un tumulto di gridi, di pianti, daugurii, tra uno svolazzío di fazzoletti e cenni di mani e di cappelli. Quando il signor Lerna, che aveva agitato il suo fino allultimo, ma senza nessuna convinzione quasi stizzito che non gli avessero dato il tempo di farlo bene si voltò, ancora mezzo intronato, a cercarsi accanto la moglie, non la trovò più: lavevano trasportata, svenuta, nella sala daspetto. Una gran quiete, ora, nella stazione. Non cera più nessuno. Solo, nel vano abbagliante del lungo e stanco pomeriggio estivo, i binarii lucidi, e un lontano ininterrotto stridío di cicale. Tutte le carrozze avevano già ricondotto in città la gente venuta a salutare i partenti; e non se ne trovò più nessuna davanti la stazione, allorché la mamma di Marino Lerna alla fine rinvenuta, fu in condizione desser trasportata allalbergo. Il guardasala, impietosito, si profferse dandare al prossimo garage per far venire lomnibus automobile, che doveva esser già di ritorno. Allultimo momento, quando la signora, sorretta, quasi portata di peso, vi aveva già preso posto, e lomnibus stava per avviarsi venne di furia a montarvi una giovine bionda, sbucata chi sa da dove con una gran paglia fiorita di rose in capo, molto scollata e vestita alla bizzarra; occhi e labbra dipinti; ma che piangeva anche lei perdutamente. Una bella giovine. Aveva, raccolto in una mano, un minuscolo fazzolettino di filo azzurro, ricamato; teneva laltra, sfavillante danelli, su la guancia destra, come per nascondere il rossore e il bruciore dun terribile schiaffo. La Niní, che il sottotenente Sarri sera portata da Roma, tre giorni addietro. Il padre di Marino Lerna capí subito di che genere fosse quella biondina lí. Non capí la madre che, vedendosi di faccia unaltra donna che piangeva come lei, non seppe tenersi da domandarle: - È moglie la signora? Quella, col suo fazzolettino da bambola sugli occhi, fece subito di no col capo. - Sorella? - insistette la madre. Ma a questo punto il marito intervenne col gomito a fare, sotto sotto, un segno alla moglie. La giovine notò forse quel segno: comprese, a ogni modo che linganno di quella vecchia signora sul suo conto non poteva durare a lungo, e non rispose. Ma unaltra cosa, anche più triste, comprese, mentre seguitava a piangere. Comprese che lei ora impediva a quella vecchia mamma di piangere, perché quella vecchia mamma ora, provava onta a confondere le sue lagrime con quelle di lei. Erano lagrime, per tanto, anche le sue; e lagrime duna pena più rara assai di quella cosí comune e naturale duna mamma. Non era stata soltanto del Sarri ultimamente, a Roma, la Niní; era stata anche di altri compagni di lui in quel plotone allievi ufficiali; e chi sa, forsanche di colui, per cui quella vecchia mamma ora piangeva. A mezzogiorno, era stata a tavola con loro, con dieci di loro. Una tavolata di diavoli. Glienavevano fatte di tutti i colori, e lei li aveva lasciati fare perché si stordissero come tanti matti, quei poveri ragazzi in procinto di partire per la guerra. Avevano voluto finanche scoprirle il seno, là, alla vista di tutti, in trattoria perché era famoso tra loro quel suo piccolo seno, quasi ancora virgineo, dai tuberi eretti; e glielavevano voluto battezzare, matti, con lo champagne; e lei li aveva lasciati fare e toccare, baciare, premere, stringere, strappare perché se lo portassero, sí, vivo lassú, quellultimo ricordo della sua carne damore; lassú dove forse a uno a uno tutti que bei giovani di ventanni sarebbero morti domani. Aveva tanto riso con loro, e poi, sí, Dio mio poi baciandoli per lultima volta Ma le era arrivato da parte del Sarri quel terribile schiaffo sulla guancia destra. E no, no: non se nera avuta per male Via, avrebbe potuto dunque lasciarla piangere senzoffendersene, quella povera vecchia mamma. La lasciava piangere, certo; ma non piangeva più lei, ora, povera vecchia mamma, che naveva chi sa quanto bisogno. E allora, ecco che lei si sforzò di trattener le sue lagrime, per lasciare scorrere quelle della madre. Ma invano. Quanto più si sforzava di trattenerle, tanto più impetuose esse le rompevano dagli occhi premute anche dalla ragione crudele per cui cercava dimpedirsi lo sfogo. E alla fine, trangosciata, non potendone più, scoprí il volto, proruppe in singhiozzi gemendo: - Per carità per carità non posso farne a meno signora Questo mio pianto Posso piangere anchio, signora Lei, per suo figlio; e io non per suo figlio propriamente per uno chè partito con lui, e che mi ha anche percossa perché piangevo Lei per uno solo io per tutti posso per tutti anche per suo figlio signora per tutti per tutti E tornò a nascondersi la faccia, non resistendo al duro cipiglio di quella madre che stava ora a guardarla col rancore geloso che hanno tutte le mamme per le donne come lei. Troppo schianto aveva provato la madre alla partenza del figlio. E ora troppo bisogno aveva dun po di tregua e di silenzio. Colei glielo turbava non solo, ma anche glieloffendeva. Il pensiero che il figliuolo non sarebbe stato esposto al pericolo prima di due giorni le concedeva quella tregua. Ella poteva dunque esser dura; e fu dura. Per fortuna, il tragitto dalla stazione alla città era breve. Appena giunta, scese dallomnibus senza neanche volgere uno sguardo a quella là. Il giorno appresso, durante il viaggio di ritorno, alla stazione di Fabriano, la signora Lerna mentre col marito se ne stava affacciata al finestrino duna vettura di prima classe rivide la giovane, che cercava di corsa un posto nel treno. Era in compagnia dun giovanotto; recava tra le braccia un fascio di fiori, e rideva. La signora Lerna si volse al marito e disse forte, in modo da farglielo sentire: - Oh guarda là, quella che piangeva per tutti! La giovine si voltò, senzira, senza sdegno. - Povera mamma buona e stupida, - le disse con quello sguardo. - E non capisci che la vita è cosí? Jeri ho pianto per uno. Bisogna che oggi rida per questaltro. Novelle per un anno di luigi pirandello NEL GORGO Al Circolo della racchetta non si parlò daltro tutta la sera. Il primo a darne lannunzio fu Respi, Nicolino Respi che nera profondamente addolorato. Al solito, però, non riusciva a impedire che la commozione gli sarricciasse sulle labbra in quel sorrisino nervoso che nelle discussioni più gravi come nei momenti più difficili del giuoco, gli rendeva cosí caratteristico il visetto pallido, itterico, dai tratti taglienti. Gli amici gli si fecero intorno, ansiosi e costernati: - Impazzito davvero? - No, per ischerzo. Traldi, sprofondato sul divano con tutto il peso del corpaccio da pachiderma fece più volte leva con le mani per tirarsi sú a sedere più in punta spalancando nello sforzo gli occhi bovini, venati di sangue, schizzanti dalle orbite. Domandò: - Ma scusa, lo dici ohi ohi lo dici, perché ha guardato anche te? - Anche me? guardato? che vuoi dire? - domandò a sua volta, stordito, Nicolino Respi, rivolto agli amici. - Io sono arrivato questa mattina da Milano, e trovo qua questa bella notizia. Non so nulla, e non riesco ancora a comprendere come Romeo Daddi, perdio il più placido, il più sereno, il più savio di tutti noi - Lhanno chiuso? - Ma sí, vi dico! Oggi alle tre. Nella casa di salute a Monte Mario. - O povero Daddi! - E donna Bicetta? Ma come Sarà stata lei, donna Bicetta? - No! Lei, no! Lei, anzi, non voleva assolutamente! È accorso il padre, jeri laltro, da Firenze. - Ah, per questo - Già, e lha forzata a prender questo partito, anche per lui Ma ditemi il fatto comè! Tu Traldi, perché mhai domandato se Daddi aveva guardato anche me? Carlo Traldi sera riaffondato beatamente nel divano, col capo buttato indietro, la pappagorgia esposta, paonazza, sudaticcia. Dimenando le gambette esili di ranocchia, che il pancione esorbitante gli faceva tener sempre oscenamente discoste e umettandosi di continuo le labbra non meno oscenamente, rispose, astratto: - Ah, già Perché credevo che lo dicessi impazzito per questo. - Come per questo? - Ma sí! La pazzia gli sè palesata cosí. Guardava tutti in un certo modo, caro mio Ragazzi, non mi fate parlare: diteglielo voi come guardava il povero Daddi. Gli amici, allora, raccontarono a Nicolino Respi, che il Daddi, ritornato dalla villeggiatura, era apparso a tutti comintronato come assente da sé, con un sorriso vano su le labbra e gli occhi opachi, senza sguardo, appena qualcuno lo chiamava. Poi quello stordimento era sparito, sera cangiato in una fissità acuta, strana. Fissava prima da lontano, obliquo; poi, a mano a mano, come attirato da certi segni che credeva di scoprire in questo e in quello degli amici più intimi specie in coloro che frequentavano più assiduamente la sua casa segni naturalissimi perché tutti infatti erano costernati di quel cangiamento improvviso e straordinario cosí in contrasto con la tranquillità serena del suo carattere a mano a mano sera messo a spiare più da vicino, e negli ultimi giorni era divenuto addirittura insopportabile. Si parava di fronte ora alluno ora allaltro, posava le mani su le spalle e mirava negli occhi, affitto affitto. - Corpo, che spavento! - esclamò a questo punto il Traldi, tirandosi di nuovo sú, a sedere più in punta. - Ma perché? - domandò, nervoso, il Respi. - Senti questo, che vuol sapere il perché! - tornò a esclamare il Traldi. - Ah, dici il perché dello spavento? Caro mio, avrei voluto vederti alle prese con quello sguardo! Tu ti cangi la camicia ogni giorno, suppongo; sei sicuro davere i piedi puliti e i calzini non spuntati. Ma sei ugualmente sicuro di non aver nulla di sudicio dentro, nella coscienza? - Oh Dio, direi - Va là, che non sei sincero! - E tu sí? - Io sí, ne sono sicurissimo! E credi che avviene a tutti, più o meno di scoprirci majali in qualche momento di lucido intervallo! Da un pezzo in qua quasi ogni sera, quando spengo la candela, prima di prender sonno - Tu invecchi, caro! tu invecchi! - gli gridarono a coro gli amici. - Sarà perché invecchio, - ammise il Traldi. - Tanto peggio! Non è uno spasso prevedere che, alla fine, mi costituirò cosí, in questa stima di me stesso, di vecchio majale. Del resto, aspetta. Ora che tho detto questo, vogliamo fare una prova? Silenzio tutti, vojaltri! E Carlo Traldi si levò faticosamente in piedi; posò le mani su le spalle di Nicolino Respi, e gli gridò: - Guardami bene negli occhi. No, non ridere, caro! Guardami bene negli occhi Aspetta! Aspettate Silenzio Tacquero tutti intorno, sospesi e intenti a quello strano esperimento. Il Traldi coi grossi occhi ovali, venati di sangue, schizzanti dalle orbite fissava acutissimamente quelli di Nicolino Respi e pareva col lustro maligno dello sguardo a mano a mano più aguzzo e più intenso gli frugasse nella coscienza e vi scoprisse nei più intimi nascondigli le cose più turpi e più atroci. A poco a poco, gli occhi di Nicolino Respi - quantunque, sotto, le labbra col solito risolino dicessero: Via mi presto a uno scherzo - cominciarono a smorire, a intorbidarsi, a sfuggire mentre, tra il silenzio degli amici, il Traldi con voce strana, senza smettere di fissare senzallentare dun punto lintensità dello sguardo, diceva vittoriosamente: - Ecco vedi? vedi? - Ma va là! - proruppe il Respi, non resistendo più e scrollandosi tutto. - Va là tu, che ci siamo capiti! - gridò il Traldi. - Tu sei più porco di me! E scoppiò a ridere. Risero anche gli altri, con un senso dinatteso sollievo. E Traldi riprese: - Ora questo è stato uno scherzo. Soltanto per uno scherzo uno di noi può mettersi a guardare un altro cosí. Perché tanto io quanto tu abbiamo in regola finora, dentro di noi la macchinetta della civiltà, e lasciamo che la feccia di tutte le nostre azioni di tutti i nostri pensieri, di tutti i nostri sentimenti ci si posi zitta zitta, di nascosto, in fondo alla coscienza. Ma fa che uno, a cui la macchinetta si sia guastata, si metta a guardarti come tho guardato io non più per uno scherzo, ma sul serio, e ti rimuova, senza che te laspetti dal fondo della coscienza tutta la posatura di quella feccia che hai dentro e sappimi dire se non ti spaventi! Carlo Traldi, cosí dicendo, si mosse di furia per andar via. Tornò indietro e aggiunse: - E sai come mormorava, sotto sotto, il povero Daddi, mirandoti negli occhi? Diteglielo voi, come mormorava! Io debbo scappare. - Che abisso che abisso - Cosí? - Sí che abisso che abisso Il crocchio, andato via il Traldi, si sciolse, e Nicolino Respi rimase turbato in compagnia di due soli amici che seguitarono ancora per un pezzo a parlare della sciagura del povero Daddi. Circa due mesi fa, egli era andato a visitarlo nella sua villa presso Perugia. Lo aveva trovato tranquillo e sereno come sempre, insieme con la moglie e con unamica di questa, Gabriella Vanzi antica compagna di collegio, da poco tempo maritata a un ufficiale di marina, allora in crociera. Si era trattenuto tre giorni in villa, e in quei tre giorni, no neppure una volta Romeo Daddi lo aveva guardato nel modo che il Traldi aveva detto. Se lo avesse guardato Nicolino Respi fu colto da uno smarrimento, come di vertigine, e per appoggiarsi - sorridendo pallidissimo - finse di volere introdurre confidenzialmente un braccio sotto il braccio duno di quei due amici. Che era stato? Che dicevano? La tortura? Che tortura? Ah, quella a cui il Daddi aveva sottoposto la moglie - Dopo eh? gli scappò detto. E i due si voltarono a guardarlo. - Come dopo? - Ah no, dicevo dopo, quando gli si guastò la la macchinetta. - E sfido! Prima, no di certo! - Perdio, erano un miracolo di concordia coniugale di pace domestica! Certo qualcosa deve essergli accaduto, in villeggiatura. - Ma sí, per lo meno qualche sospetto gli deve esser nato. - Ma fate il piacere! Su la moglie? - scattò Nicolino Respi. - Questo, se mai, ha potuto essere effetto, non causa della pazzia! Soltanto un pazzo - Daccordo! daccordo! - gli gridarono gli amici. - Una moglie come donna Bicetta! - Insospettabile! Ma, daltra parte Nicolino Respi non poté più prestare ascolto a quei due. Soffocava. Aveva bisogno daria, di camminare allaperto, solo. Prese un pretesto; andò via. Un dubbio angoscioso gli sera insinuato nellanimo e glielo metteva in subbuglio. Nessuno meglio di lui poteva sapere che donna Bicetta Daddi era insospettabile. Da più dun anno egli le aveva dichiarato il suo amore, laveva assediata con la sua corte senza ottenere mai altro che un sorriso dolcissimo di compatimento per le sue pene perdute. Con quella serenità che viene dalla più ferma sicurezza di sé, senza né offendersi né ribellarsi ella gli aveva dimostrato che sarebbe stata inutile ogni sua insistenza poiché lei era innamorata tal quale, come lui, forse più di lui, ma di suo marito. Cosí essendo, se egli veramente la amava, doveva intendere che ella non avrebbe potuto in alcun modo venir meno al suo amore. Se questo non intendeva, era segno che non la amava. E allora? Ha talvolta lacqua marina, in certi lidi solinghi, una limpidità cosí tersa e trasparente che per quanto desiderio si abbia di immergersi in essa per averne il ristoro più delizioso, si prova quasi un sacro ritegno a intorbidarla. Questa impressione di limpidità e questo ritegno aveva provato sempre Nicolino Respi, accostandosi allanima di donna Bicetta Daddi. Amava la vita, questa donna, dun cosí quieto, attento e dolce amore! Solo in quei tre giorni trascorsi nella villa di lei presso Perugia sopraffatto dal desiderio ardentissimo, aveva sforzato quel ritegno, aveva intorbidato quella limpidità, ed era stato duramente respinto. Ora il dubbio angoscioso era questo: che forse il turbamento chegli le aveva cagionato in quei tre giorni, non sera sedato dopo la sua partenza; era forse cresciuto cosí, che il marito se nera accorto. Certamente, allarrivo di lui nella villa, Romeo Daddi era sereno; e, dopo la partenza, in pochi giorni, era impazzito. Dunque, per lui? Dunque ella era rimasta profondamente turbata e vinta dalla sua aggressione amorosa? Ma sí, ma sí, come dubitarne? Tutta la notte Nicolino Respi si dibatté, si torse tra fiere smanie ora strappato al rimorso da una maligna gioja impetuosa, ora strappato a questa gioja dal rimorso. La mattina seguente, appena gli parve lora opportuna, corse alla casa di donna Bicetta Daddi. Bisognava che la vedesse; bisognava che chiarisse subito, comunque, quel suo dubbio. Forse ella non lo avrebbe ricevuto; ma, a ogni modo, egli voleva presentarsi alla casa di lei, pronto ad affrontare o a subire tutte le conseguenze di quella situazione. Donna Bicetta Daddi non era in casa. Da unora, senza volerlo, senza saperlo, ella infliggeva il più crudele dei martirii alla sua amica Gabriella Vanzi a colei che era stata per tre mesi sua ospite in villa. Era andata da lei per cercare insieme, non la ragione, ahimè, ma il pretesto, lincentivo almeno, di quella sua sciagura là, nel tempo in cui sera dapprima manifestata, durante quella villeggiatura, negli ultimi giorni di essa. Ella, per quanto avesse cercato, non riusciva a scoprir nulla. Da unora si ostinava a rievocare, a ricostruire, minuto per minuto, quegli ultimi giorni. - Ti ricordi questo? Ti ricordi chegli la mattina scese in giardino senza prendere il suo cappellaccio di tela e che chiamò per averlo buttato dalla finestra, e poi risalí, ridendo, con quel fascio di rose? Ti ricordi che volle ne portassi due con me; che poi maccompagnò fino al cancello e majutò a salire su lautomobile e mi disse che gli portassi da Perugia quei libri aspetta uno era non so trattava di sementi ti ricordi? ti ricordi? Smarrita nellaffanno di quella rievocazione di tanti minuziosi particolari senza valore non saccorgeva dellangoscia, dellagitazione a mano a mano crescenti dellamica. Già aveva rievocato, senza il minimo segno di turbamento, i tre giorni passati in villa da Nicolino Respi e non sera fermata neanche un minuto a considerare che il marito avesse potuto trovare un incentivo alla sua pazzia nella corte innocua di colui. Non era ammissibile. Era stato argomento di riso, fra loro tre, quella corte, dopo la partenza del Respi per Milano. Come supporlo? E poi, dopo quella partenza, egli, il marito, non era forse rimasto per più di quindici giorni tranquillo, sereno come prima? No, mai, neppure il minimo accenno del più lontano sospetto! In sette anni di matrimonio mai! Come, dove avrebbe potuto trovare il pretesto? Ed ecco che, tutta un tratto, lí, nella pace di quella campagna, senza che nulla fosse accaduto - Ah Gabriella, Gabriella mia, credi, impazzisco, impazzisco anchio. Allimprovviso, riavendosi da questa crisi di disperazione, donna Bicetta Daddi, nel rialzare gli occhi lacrimosi in volto allamica scoprí che questa sera lividamente indurita, come un cadavere, per resistere a uno spasimo insopportabile e ansava con le nari dilatate, e la guatava con occhi cattivi. Oh Dio! Quasi con gli stessi occhi, con cui negli ultimi giorni sera messo a guardarla suo marito. Si sentí raggelare, ne provò quasi terrore. - Perché anche tu perché - balbettò tremante, - perché mi guardi anche tu cosí? Gabriella Vanzi fece uno sforzo atroce per scomporre lespressione assunta a sua insaputa, in un sorriso benigno, di compatimento: - Io ti guardo? No pensavo Ecco, volevo dirti sí, lo so, tu sei sicura di te non hai nulla tu proprio nulla nulla da rimproverarti? Donna Bicetta Daddi trasecolò: con gli occhi sbarrati, le mani su le guance, gridò: - Ma come? ma tu mi dici adesso anche le sue parole? Come? come puoi? Il volto di Gabriella Vanzi si contraffece, gli occhi le sinvetrarono: - Io? - Tu, sí. Oh Dio e ti smarrisci come lui Che vuol dire? che vuol dire? Non aveva finito di gemere cosí, sentendosi come sprofondare a poco a poco, che si trovò tra le braccia, sul petto, lamica. - Bice Bice tu sospetti di me? tu sei venuta qua, perché hai sospettato di me, è vero? - No no ti giuro, Gabriella no Solo ora - Ora, è vero? sí Ma hai torto, hai torto, Bice perché tu non puoi capire - Che è stato? Gabriella, sú, dimmi, che è stato? - Non puoi capire non puoi capire Io so la ragione perché tuo marito è impazzito la so! - La ragione? Che ragione? - La so, perché è in me, anche in me, questa ragione dimpazzire per quello che è avvenuto a noi due! - A voi due? - Sí sí a me e a tuo marito. - Ah, dunque? - No, no! Non come tu immagini! Tu non puoi capire Senzinganno senza pensarlo né volerlo in un attimo Una cosa orribile, di cui nessuno può farsi colpa. Vedi come te ne parlo? come te lo posso dire? Perché io non ho colpa! E neanche lui! Ma appunto per questo Senti, senti; e quando avrai saputo tutto, forse impazzirai anche tu, come sto per impazzire io comè impazzito lui Senti! Tu hai rievocato il giorno che andasti a Perugia, in automobile, dalla villa, è vero? chegli ti diede due rose e ti disse dei libri - Sí. - Ebbene: fu quella mattina! - Che cosa? - Tutto quello che è accaduto. Tutto e nulla Lasciami dire, per carità! Faceva gran caldo, ti ricordi? Dopo averti veduta partire, io e lui riattraversammo il giardino Il sole bruciava e lo stridío delle cicale stordiva Rientrammo in villa: ci ponemmo a sedere nel salottino, accanto alla sala da pranzo. Le persiane erano serrate; gli scuri, accostati: era quasi bujo, là dentro; e la frescura immobile ti dico adesso la mia impressione, lunica che potei avere, di cui mi ricordi, e mi ricorderò sempre; ma lebbe forse anche lui, identica dovette averla, perché altrimenti non mi spiegherei più nulla!; fu quella frescura immobile, dopo tutto quel sole e quello stordimento delle cicale In un attimo, senza pensarci te lo giuro! mai, mai, né io né lui, certo come per unattrazione irresistibile di quel vuoto attonito della frescura deliziosa di quella semioscurità Bice, Bice cosí, te lo giuro in un attimo Donna Bicetta Daddi scattò in piedi, sospinta da un impeto dodio e di sdegno: - Ah, per questo? - fischiò fra i denti, addietrando felinamente. - No! non per questo! - le gridò Gabriella Vanzi, protendendo verso di lei le braccia in atto supplice e disperato. - Non per questo, non per questo, Bice! Tuo marito è impazzito per te, per te, non per me! - È impazzito per me? Che vuoi dire? Per rimorso? - No! Che rimorso? Non cè da aver rimorsi, quando non sè voluta la colpa Tu non puoi intendere! Come non avrei potuto intenderlo io se considerando quel che è avvenuto a tuo marito, non avessi pensato al mio! Sí, sí io comprendo ora la pazzia di tuo marito, perché penso al mio, che impazzirebbe allo stesso modo se gli accadesse quel che è accaduto al tuo, con me! Senza rimorso! Senza rimorso! E appunto perché senza rimorso Capisci? È questa la cosa orribile. Non so come fartela intendere! Io la intendo, ripeto, soltanto se penso a mio marito e vedo me cosí senza rimorso duna colpa che non ho voluto commettere. Vedi come posso parlartene, senza arrossire? Perché io non so, Bice, non so proprio come sia tuo marito; comegli certo non sa, non può sapere come sia io È stato come un gorgo, capisci? come un gorgo, che si è aperto tra noi allimprovviso senzalcun sospetto, e ci ha afferrati e travolti in un attimo e subito sè richiuso, senza lasciar di sé la minima traccia! Subito dopo, la coscienza nostra è tornata limpida e uguale. Noi non abbiamo pensato più, neppure per un istante, a ciò chera accaduto tra noi; il nostro turbamento è stato momentaneo; siamo scappati uno di qua, uno di là; ma appena soli, niente, come se nulla fosse stato: non solo innanzi a te quando poco dopo sei ritornata in villa, ma anche innanzi a noi stessi. Ci siamo potuti guardare negli occhi e parlarci, come prima, tal quale perché non era più in noi, ti giuro, alcun vestigio di ciò chera stato; nulla, nulla, neppure unombra di ricordo, neppure unombra di desiderio, nulla! Finito tutto. Sparito. Il segreto dun attimo, sepolto per sempre. Ebbene, questo ha fatto impazzire tuo marito. Non la colpa, che nessuno di noi due ha pensato di commettere! Ma questo: il poter pensare che questo può accadere: che una donna onesta, innamorata di suo marito in un attimo, senza volerlo, per un improvviso agguato dei sensi per la complicità misteriosa dellora, del luogo, cada nelle braccia dun uomo; e, un minuto dopo, sia tutto finito, per sempre; richiuso il gorgo; sepolto il segreto; nessun rimorso; nessun turbamento; nessuno sforzo per mentire di fronte agli altri, di fronte a noi stessi. Ha aspettato un giorno, due, tre; non sè sentito rimuover nulla dentro, né in tua presenza, né alla presenza mia; ha visto me, ritornata qual ero prima, tal quale, con te, con lui; ha veduto poco dopo, ti ricordi? arrivare in villa mio marito; ha veduto comio lho accolto, con quale ansia, con quale amore e allora labisso, in cui il nostro segreto era sprofondato per sempre senza lasciar la minima traccia, lo ha attratto a poco a poco e gli ha travolto la ragione. Ha pensato a te; ha pensato che forse anche tu - Anchio? - Ah, Bice, non ti sarà mai accaduto, ti credo, Bice mia! Ma noi, io e lui, sappiamo per prova che può accadere e che, come è stato possibile a noi, senza volerlo, può essere a chiunque! Avrà pensato che qualche volta ritornando a casa, ti avrà trovata sola, in salotto, con qualche suo amico, e che in un attimo sarà potuto accadere a te e a quel suo amico, ciò chera potuto accadere a me e a lui, allo stesso modo; che tu potessi chiudere in te, senzalcuna traccia, e nascondere senza mentire quello stesso segreto chio chiudevo in me e nascondevo senza mentire a mio marito. E appena questo pensiero gli è entrato in mente, un bruciore sottile, acuto ha cominciato a mordergli il cervello, nel vederti aliena, lieta, amorosa, con lui, comio ero con mio marito; con mio marito che amo, ti giuro, più di me stessa, più di tutto al mondo! Sè messo a pensare: Eppure, ecco questa donna che è cosí con suo marito, è stata per un momento tra le mie braccia! E forse anche mia moglie, dunque, in un momento chi sa? chi potrà mai sapere? Ed è impazzito. Ah! Zitta, Bice, zitta per carità Gabriella Vanzi salzò, pallidissima, tremante. Aveva sentito schiudere di là, nella saletta dingresso, la porta. Suo marito rincasava. Donna Bicetta Daddi, nel vedere la sua amica dun tratto ricomporsi, diventar rosea con gli occhi limpidi, e sorridere, movendo incontro al marito, restò quasi annichilita. Nulla, ecco, era vero: nessun turbamento più, nessun rimorso nessuna traccia E donna Bicetta comprese perfettamente perché suo marito, Romeo Daddi, era impazzito. Novelle per un anno di luigi pirandello MUSICA VECCHIA Davanti allo specchio, in gran fretta tutta impacciata tra tante bocce boccette pomate calamistri la signorina Milla finiva dacconciarsi i capelli, quando udí il campanello della porta. - Ih che furia! E corse a chiuder luscio della camera che dava nella saletta dingresso. Appena chiuso, lo riaprí e, sporgendo il capo, disse piano alla servetta che accorreva alla scampanellata: - Fa passare, Tilde. E di che aspetti un momentino. Ritornata davanti allo specchio, si sorrise. Un po di sangue le era affluito alle guance; niente, a confronto delle caldane duna volta; ma pur quel poco, ecco, le rianimava tutto il visetto sciupato di vecchia bambola dagli occhi troppo grandi, dal nasino troppo piccolo. E nel volto cosí rianimato, non le stava ora quasi per grazia quel ciuffetto di capelli bianchi rialzato su la fronte, lí proprio nel mezzo? La signorina Milla alzò la mano per carezzarselo col pettine. Il gesto però le rimase a mezzo. Chi parlava nella saletta dingresso? Non poteva esser lui, di certo. Quando entrava lui, tremava il pavimento. Poco dopo, Tilde, con la scuffietta in capo e il grembiulino bianco su la veste nera, venne a presentarle un biglietto da visita. La signorina Milla vi lesse un nome sconosciuto: Maestro Icilio Saporini; guardò accigliata la servetta. - E chi è? - Un vecchietto piccolo piccolo, pulito pulito. - Un vecchietto? E che vuole? - tornò a domandare la signorina Milla, infastidita. - Ma non sai che devo uscire col signor Begler? Credevo che fosse lui. Ora come si fa? - Posso dirglielo - Che vuoi più dirgli adesso? Chi è? che vuole da me? - Mah! - fece Tilde, stringendosi nelle spalle. - Parla tanto curioso con un vocino di zanzara Mi ha chiesto se stava qua la signora Margherita. - La mamma? - domandò con un sussulto la signorina Milla. - Già, se era ancora viva, - rispose Tilde. - Io gli ho detto che Una nuova scampanellata più forte troncò la risposta. - Questè lui! - scappò detto alla signorina Milla; poi, correggendosi: - il signor Begler. La servetta sorrise sotto sotto. La signorina Milla richiuse luscio. Poco dopo, dal pianoforte del salotto venne una tempesta fragorosa di note: il segnale ansioso dIsotta nel secondo atto del Tristano. Il signor Begler la chiamava ogni volta cosí. Accorse. Oh Dio no, piano, piano! - Ma che piano! Balzando dal seggiolino del pianoforte il signor Begler le si precipita incontro con le braccia levate grosso, azzampato, il cappellaccio ancora in capo, ammaccato, rincalcato fino alla nuca. Dalle tese a spera schizza tondo e irto di peli rossicci il faccione brozzoloso paonazzo, in cui ghignano impudenti gli occhi. - E il kappello? senza kappello? Subito il kappello! La signorina Milla parò le mani in difesa, sorridendo; e nella penombra del salotto, ove oltre al pianoforte erano altri strumenti a corda e varii leggii da musica accennò allaltro ospite, di cui ancora il signor Begler non sera accorto. Il maestro Icilio Saporini se ne stava tutto ristretto in sé, piccino piccino lisciandosi con una mano guantata, che non pareva nemmeno, la rada zazzeretta argentea. - Il maestro il maestro - disse la signorina Milla, non ricordandosi più il nome per far la presentazione. - Saporini Icilio - suggerí, a due riprese, con un fil di voce il vecchietto, e strisciò una riverenza. - Saporini, già! il maestro Icilio Saporini, - ripeté la signorina Milla. - Il violoncellista Hans Begler. Saccomodino. Ma il Begler: - Nein, nein! - miagolò, accennando appena appena di togliersi il cappellaccio. - Nein, nein! krazie, pella mia! Niente akkomodo io; fado fia, fado fia! Non vogh-lio pértere konzerto per fisita questo sigh-nore. Krazie, pella mia! Riferisco, riferisco, karo sigh-nor. E, inchinandosi due volte goffamente, scappò via a tempesta, comera venuto. La signorina Milla, conoscendone la furia, non si provò neanche a trattenerlo; mortificata, contrariata, afflitta, guardò il vecchietto, il quale venendo cosí per caso a sapere che ella doveva recarsi a un concerto con quel signore cominciò a storcersi tutto come un cagnolino, per scongiurarla dandare: per carità non si sarebbe dato pace, altrimenti, desser capitato in un momento cosí poco opportuno. - Sú, sú, il cappellino, il cappellino. Raggiungeremo il signore con una vettura. La accompagnerò io fino alla sala. Mi faccia questa grazia, per carità! - Ma io vorrei prima sapere - Dopo, dopo - Lei ha chiesto della mamma, - disse la signorina Milla. - Ma non cè più la mamma! - Eh, me me limmaginavo, - balbettò il vecchietto. - Non dovrei esserci più, veramente, neanche io Ottantun anni! - Ottantuno? - esclamò la signorina Milla. - La mamma è morta da sei anni. E, levando una mano a indicare il ritratto fotografico appeso alla parete: - Eccola là. Il maestro Icilio Saporini alzò gli occhietti che quasi gli sparivano fra le borse delle pàlpebre e rimase un pezzetto a rimirare quel ritratto di vecchia incuffiata che evidentemente non gli diceva nulla: scosse il capo e con un sorriso afflitto cominciò a balbettare: - No non mi non mi Quella, no eh! io, sa? io no, no! Cosí balbettando, con due dita si stirava il colletto, come se tutta un tratto se ne sentisse serrar la gola. Diede uningollatina e riprese: - Lei, lei piuttosto ecco, sí, lei me la me la richiama viva. - Io? proprio? - domandò meravigliata la signorina Milla. - Ma no, sa! Io non somiglio punto alla mamma Ma che! Il vecchietto scosse un dito. - Non può saperlo, - bisbigliò. - Lei guarda ai lineamenti Ma la luce degli occhi? le mosse? il sorriso? la voce? Io ho conosciuto la sua mamma molto, molto prima di lei, signorina in ben altri tempi! E lei non può non può comprendere quello che io provo in Non poté seguitare; trasse un fazzoletto e se lo recò agli occhi. Fu un momento. Si riprese subito e costrinse di nuovo la signorina Milla a prendere e a mettersi il cappellino per arrivare a tempo al concerto. In vettura, le avrebbe dato notizia di sé. Che notizia? La signorina Mula ne poté capire ben poco, quel giorno; e ne incolpò la sua ansia darrivare al concerto, lesilissima voce del vecchietto, il frastuono della vettura. Ma poi? Da altre notizie raccolte riposatamente, nel silenzio del salottino, con tutta la buona volontà non riuscí mai a comporsi chiaramente la storia che voleva parer molto avventurosa e piena di strane vicende di quel vecchietto. Il quale, mettendosi ogni volta a parlare di sé, pareva non sapesse da qual parte rifarsi come se tuttavia si sentisse lontanissimo, e per arrivare a dir chi era dovesse fare un cammino infinito attraverso a vie remotissime, intricate, irte dintoppi di siepi e tra una folla innumerevole che lo tirava di qua, di là, e gli sbarrava il passo di continuo. - Eh, ma poi - sospirava - poi cera sicuro e quando io sí, perché quello là, come si chiamava? quello là no, veramente fu un altro quellaltro, prima, che Si confondeva si smarriva fra tanti minuti particolari, citando nomi ignoti, luoghi spariti o mutati testimonianze di cose morte, che accompagnava con esclamazioni e sorrisi e gesti come se a mano a mano vedesse e toccasse quel che diceva, o piuttosto che bisbigliava. Certo era questo, che aveva ottantun anni; che a poco più di venti, cioè nel mille ottocento quarantanove, alla caduta della repubblica aveva abbandonato Roma e lItalia, e che vi ritornava adesso, dopo circa sessanta anni passati in America, a New York. Teneva molto a far comprendere che si era compromesso allora più dun po nei moti rivoluzionarii Eh sí dopo il famoso voltafaccia! - Il voltafaccia di chi? - Come di chi? Ma di Pio Nove, santo Dio! La signorina Milla lo guardava con gli occhi di bambola, sbarrati. Sentendo ricordare tanti fatti, e personaggi, tutti cosí uno più famoso dellaltro sera accorta chera proprio deplorevole la sua ignoranza di storia contemporanea. E forse per questo non riusciva a intendere come e perché si fosse compromesso il maestro Icilio Saporini. Cera di mezzo la musica, senza dubbio: un certo inno patriottico. E cera di mezzo anche un certo zio Nando. Sicuro. Uno zio Nando, rientrato in Roma nel mille ottocento quarantasei, dopo il famoso editto Altro sbarramento docchi della signorina Milla. Che editto? Ma quello del perdono, perbacco! il famoso editto del perdono, col quale Pio Nove, tra tanti delirii di entusiasmo aveva dato principio al suo regno, accordando piena amnistia a tutti i condannati ed esuli politici dello Stato pontificio. - E anche allo zio Nando? - Anche allo zio Nando, sicuro! Ora, in casa di questo zio Nando pareva si raccogliessero i più ferventi patrioti dallora. Il guajo era che il maestro Icilio Saporini li chiamava tutti per nome, questi ferventi patrioti. Diceva: - Pietro eh, Pietro valente medico, valente poeta Chi fosse questo Pietro valente medico, valente poeta, la signorina Milla dovette stentare un pezzo a capire. Ma Pietro Sterbini, santo Dio! il dottor Pietro Sterbini quello della famosa congiura contro Pellegrino Rossi! - Ecco, sí fu Pescetto che gli diede prima un urtone; un semplice urtone, qua, nel vestibolo della Cancelleria, Pescetto, cioè come si chiamava di nome? Filippo no, Pippo era un altro della congiura Eh sí, Pippo! Pippo Trentanove Pescetto si chiamava Antonio Ranucci. Sí, ecco: Antonio, un urtone; e Giggi, Luigi Brunetti, figlio di Ciceruacchio, prima un pugno in faccia e poi, là una coltellata alla gola Ma chi li aveva messi sú, la sera del quattordici, allosteria del Fornajo, a Ripetta? Lui, Pietro, Pietro Sterbini; mentre la polizia si aspettava la botta da quelli della salita di Marforio congiurati per ridere i fratelli Facciotti, Gennaro Bomba, Salvati e Toncher, che faceva la spia. Ma erano tutti sa? come tante girandole apparecchiate, erano; e lui, Pietro Pietro era la colombina che le incendiava tutte. Cosí raccontava il maestro Icilio Saporini col suo vocino di zanzara. E quel Pietro entrava in tutti i suoi racconti. Già alla signorina Milla pareva proprio di potergli stringere la mano, a Pietro, e farlo sedere lí, su una poltroncina del salotto. Neanche a dirlo, era dovuta anche a Pietro lunica e non ben chiara compromissione del maestro Icilio Saporini negli affari politici dal mille ottocento quarantasei al mille ottocento quarantanove. Sí, perché Pietro per la famosa ricorrenza del ventuno aprile mille ottocento quarantasei, natale di Roma dovendosi tenere una gran festa alle Terme di Tito, sú allEsquilino, per inneggiare al divino Pio Nove esaltato allora come secondo fondatore delleterna città, Pietro, valente medico, valente poeta aveva composto un bellissimo inno, breve, di due strofette, con un ritornello: Eri caduta; lèvati, Madre di tanti eroi Se le ricordava ancora parola per parola il maestro Icilio Saporini! E il ritornello: Tu vivi in Campidoglio, Tu sei regina ancor. Basta: era venuto a leggerlo Pietro in casa di zio Nando, questo suo inno, pochi giorni avanti. Dice sempre lui, Pietro: - Tu, Icilio! - dice - ti sentiresti di musicarlo? - dice. - Lo canteranno - dice - gli studenti. Il maestro Icilio Saporini aveva, sí e no, diciottanni, allora; non aveva ancor preso il diploma allAccademia; ma il sentimento stesso eh, tutta lanima gli cantava, in quei giorni! Ci sera messo, e in una notte lo aveva musicato. Se non che Pietro un vero tradimento! Dice: - Figliuolo mio, Magazzari il maestro Magazzari sè profferto - dice - di musicarlo lui! E il ventuno aprile alle Terme di Tito su lEsquilino alla presenza di ottocento convitati, era stato cantato linno musicato dal Magazzari. Ma allora? Anche ammesso che potesse considerarsi come una seria compromissione politica laver musicato un inno quando ancora Pio Nove si compiaceva degli osanna dei liberali il Magazzari, se mai, non lui poteva essersi compromesso Ma! La signorina Milla non poté capirci più che tanto. Del maestro Magazzari ella aveva sentito parlar più volte dalla madre che fino agli ultimi anni aveva serbato memoria di tutti i fatti e gli uomini specialmente del mondo musicale romano dallora: il nome del maestro Icilio Saporini non era venuto mai fuori dalle labbra di sua madre. E dunque agli occhi della signorina Milla il maestro Icilio Saporini rimaneva non solo nel presente nella Roma doggi, uno sperduto che non riusciva a trovar posto; ma anche nel passato, in quel mondo dallora, comella attraverso le notizie e le memorie della madre se lera immaginato. Neanche in quel mondo ella riusciva a trovargli posto; certo perché egli non aveva saputo farselo né nel cuore, né nella memoria della madre. Come niente era adesso, niente era stato di certo anche allora. A dir vero, il Saporini non si dava alcun vanto. Una punta dinvidia e di gelosia la mostrava ancora per il Magazzari; e pregato insistentemente dalla signorina Milla sonò, o meglio accennò sul pianoforte una frase non tutto linno famoso la frase che accompagnava i due versi della seconda strofetta di Pietro: A te lo scettro il soglio, A te leterno allor ma soltanto per far vedere quantera più solenne, più maestosa, più ispirata di quella del Magazzari. E basta. Che aveva poi fatto là, in America, per sessantanni di fila? Eh, da quella zazzeretta argentea era facile indovinarlo! Il maestro di musica italiano come lo intendono degli italiani, tutti i signori forestieri, aveva fatto! Cioè, uno che strimpelli sulla chitarra zazzeruto e con gli occhi imbambolati, lantica e da noi dimenticata canzonetta di Santa Lucia: Sul mare luccica lastro dargento E a giudicar dallapparenza, la professione del maestro di musica italiano doveva aver fruttato bene; il maestro Icilio Saporini doveva aver raccolto una discreta sommetta, con la quale aveva potuto attuare il sogno chi sa quanto vagheggiato là, di venire a chiudere gli occhi in patria. Ma forse, povero vecchiettino, si figurava di ritrovar Roma quale laveva lasciata nel mille ottocento quarantanove. Roma, la sua Roma, quella che viveva per lui, nei suoi ricordi lontani, era invece sparita; scomparsi, morti, tutti i conoscenti della sua generazione. Arrivando da lontano, da tanto lontano non simmaginava certo di dover trovarsi davanti a unaltra lontananza irraggiungibile: quella del tempo. Dovera giunto? Dalla Roma doggi a quella della sua gioventú, quanto cammino! E sera messo, appena arrivato, per questo cammino a ritroso, con lanimo pieno dangoscia, a cercar nella Roma doggi le tracce dellantica vita. Ora, passando per via del Governo Vecchio sera ricordato che vi stava il maestro Rigucci al numero quarantasette, il maestro Rigucci dellAccademia che aveva una figliuola tanto bella, Margherita sonatrice darpa esimia Chi sa! Poteva esser viva ancora! Ma era possibile che stésse ancora lí di casa? Era già una fortuna aver ritrovato, nella vecchia via, ancora in piedi, la casa. Non solo le case, ma anche tante e tante vie erano scomparse! Aveva salito la scala solamente per il piacere di rimettere il piede su quei gradini della scala antica, umida, semibuja. Sul pianerottolo del secondo piano si era fermato e guardando alla porta di mezzo ah che balzo gli aveva dato il cuore in petto! La vecchia targa ovale di rame, che recava il nome di Rigucci, era ancora lí, sotto a unaltra, meno vecchia, col nome di Donnetti. E dunque stava lí ancora? ah, lui, il maestro, no di certo; ma lei, Margherita? E aveva tirato il pallino del campanello. Eccola là, Margherita, la fanciulla tanto, tanto bella, esimia sonatrice darpa: quella vecchietta incuffiata rinsecchita del ritratto Ma che era stata per lui un giorno quella vecchietta? La signorina Milla aveva veduto commuoversi fino alle lagrime il maestro Icilio Saporini, guardando quel ritratto ma tuttavia credette di poter concludere che sua madre, da giovane non era stata mai altro per lui che la figlia del professor Rigucci dellAccademia. Forse, sí, egli era stato qualche volta nella casa del nonno, perché sapeva dire di tanti che vi convenivano; delle famose serate musicali che vi si tenevano in onore dei più celebrati maestri del tempo; delle fervide simpatie di cui godeva Margherita Rigucci, allora giovinetta e bellissima. Forsanche, studentello, chi sa! sera innamorato anche lui della figlia del professore; ma innamorato per conto suo, senza lasciare alcun ricordo, neppure del nome, in lei. La commozione si spiegava forse cosí: che in quella casa finalmente, dopo tanti giorni di vana e amarissima ricerca il povero vecchietto sperduto era riuscito a rintracciare un vestigio della vita antica un posticino ove sedere, dopo tanto cammino, senza sentirsi estraneo del tutto. Ma il piacere daver ritrovato questo posticino, questo cantuccio dei ricordi cominciò in breve a essergli amareggiato da quel pianoforte lí, da quegli altri strumenti musicali che lo intronavano, che lo intontivano addirittura, con certe zuffe di suoni, ire di Dio che facevano andare in visibilio tutti quei signori, stranieri per la maggior parte che si riunivano nel salotto antico del maestro Rigucci del maestro Rigucci adoratore di Rossini! E più di tutti facevano andare in visibilio la signorina Milla Donnetti la nipote del maestro Rigucci la figlia di Margherita Donnetti-Rigucci! Non diceva nulla, ma gli pareva una vera profanazione quella musica lí, in quel salotto, che sapeva le divine melodie della più schietta musica italiana. Non diceva nulla, si faceva anzi più piccino che poteva, su la seggiola, e di tratto in tratto levava la manina guantata a lisciarsi dietro, la zazzeretta, e alzava gli occhi al ritratto della sua vecchia Margherita. La signorina Milla lo vedeva con la coda dellocchio e frenava a stento una risatina. Una sera gli sedette accanto e gli domandò: - Non le piace? Non si diverte? - Dico la verità - le rispose piano, con un sorrisetto, - io io guardo là quella mia vecchietta là - Me ne sono accorta! - Sí? La guardo e sento cantar Rosina del Barbiere, sento cantare Amina - Eppure, sa? - gli disse allora la signorina Milla. - La mamma con gli anni si era evoluta, convertita, eh sí! convertita alla musica nuova. - A questa? - chiese cosí sbigottito il vecchietto, che la signorina Milla non poté frenare questa volta la risata. - Tradimento? - Ma ecco scusi - rispose egli, tutto imbarazzato. - Capisco, capisco bene che possa piacere a codesti signori forestieri: è la loro musica; la sentono cosí, amen! Ma noi? Abbiamo la nostra, le glorie nostre: Paisiello, Pergolesi, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi Quella bufera del signor Begler a cui la mattina seguente la signorina Milla riferí le amare rimostranze del vecchiettino quando fu la sera, per fargli uno scherzo a suo modo daccordo con gli amici che componevano il quartetto, interruppe, a un certo punto non so che languida diavoleria del Ciaicovski che pareva lincubo dun malato che ci avesse i cani in corpo lasciò il violoncello, saltò al pianoforte e attaccò furiosamente laria del Rigoletto: Questa o quella per me pari sono. Tutti scoppiarono a ridere. Il maestro Icilio Saporini si guardò prima attorno stordito, poi impallidí: forse sarebbe riuscito a dominarsi, se il Begler rigirandosi di furia sul seggiolino a vite del pianoforte, non avesse gridato a tutti quelli che ridevano: - Ma perché? Ma pellissima musika da persaghlieri questa! Pellissima! pellissima! - La musica di Verdi, musica da bersaglieri? - disse allora il vecchietto, levandosi in piedi, tutto fremente dindignazione nellesigua personcina. - Ma io allora ho lonore di dirle che lei, caro signore, non capisce nulla! che lei non ha non ha E con la mano poiché la voce gli mancò, si mise a picchiarsi il petto, dalla parte del cuore. - Vorrei aver ventanni di meno, - disse poi, mostrando le dita delle manine che gli tremicchiavano - per farle sentire la musica vera - Col pirolí? - domandò il Begler. - Qua, qua, fenga qua lei, pella mia. E andò a strappare dalla seggiola la signorina Milla; la fece sedere a forza al pianoforte e le impose: - Sonate musika fostra! tutta musika fostra! io skommetto di mettere sempre in tutta musika fostra il pirolí. E fece con tre dita uno sgambetto sui cantini del pianoforte. - Cosí! Risero tutti di nuovo. Il maestro Icilio Saporini sperò per un attimo che la signorina Milla la nipote del maestro Rigucci, non si prestasse a quello scherzo indegno. Felicissima invece, la signorina Milla si diede a sonare questo e quel pezzo delle opere italiane più famose; e pareva che scegliesse apposta quelli in cui più facilmente quel tedescaccio potesse cacciare il suo pirolí E ogni volta, uno scroscio di risa. Mira, o Norma, pirolí ai tuoi ginocchi pirolí Il vecchietto dovette fare un violento sforzo su se stesso per non scappar via; finse di ridere anche lui, per non dare a vedere daversi a male di quello scherzo; andò parecchie altre sere, puntuale, alle riunioni in casa della signorina Donnetti; poi diradò le visite, con la scusa della fredda stagione e delletà avanzata; infine non andò più. Ora un giorno la signorina Milla, cercando tra le vecchie carte della mamma scoprí un foglio di musica ingiallito, spiegazzato, scritto a mano; credette dapprima fosse qualche bozza del nonno, e la buttò lí; finita la ricerca, rimise nello scaffale tutto il fascio delle carte; ma quel foglio di carta come mai? eccolo lí di nuovo. Come se avesse voluto restar fuori. Lo guardò meglio, e quale non fu la sua sorpresa nel trovarvi unarietta del maestro Icilio Saporini allora forse non ancora maestro, unarietta dedicata alla mamma alla divina Margherita Rigucci su i tenui versi del Metastasio: Nelle luci Tue divine Pace alfine Trova il cor Corse al pianoforte e la lesse. Oh, non era niente: stentatuccia, pretenziosetta; ma pure con certe ingenuità care, che facevano ridere e che commovevano a un tempo. Forse la mamma aveva cantato, da giovane, quellarietta. Si provò a canticchiarla anche lei: Nelle luci nelle luci Nelle luci tue divine Pace alfine Pace alfine Pace alfine trova il cor Lo stesso giorno mandò Tilde a chieder notizia del vecchiettino. Egli le aveva detto che, dopo lunga ricerca, aveva finalmente trovato stanza in una vecchia casa di via Cestari e le aveva descritto minutamente questa stanza la padrona di casa che aveva quasi i suoi anni, i mobili antichi un pianofortino nella stanza accanto, buono da sonarci ancora la musica vecchia, almeno. Tilde, di ritorno, le annunziò che il vecchietto era infermo e che da parecchie settimane non usciva più di casa. La signorina Milla si propose di andarlo a visitare; se lo propose per otto giorni di seguito; ma, purtroppo, non trovò mai un momentino di tempo. Mandò di nuovo Tilde dopo gli otto giorni; e Tilde questa volta venne a dirle che il povero vecchiettino era proprio per andarsene. Cera a visita quel giorno il signor Begler; pur tuttavia la signorina Milla si commosse alla notizia. Nella commozione, ebbe un pensiero gentile e lo comunicò al signor Begler. Il signor Begler, con la boccaccia atteggiata al perpetuo ghigno muto, lo approvò. Andarono insieme alla casa del vecchietto; ma né luno né laltra entrarono nella camera, ovegli giaceva quasi inerte e come di cera su i guanciali; si fermarono nella stanza overa il pianofortino; la signorina Milla posò sul leggío quel foglio di musica ingiallito rinvenuto tra le carte della mamma, e si mise a cantar piano quellantica arietta quasi con voce che arrivasse da lontano: Nelle luci Tue divine Pace alfine Trova il cor Il maestro Icilio Saporini ai primi accordi, schiuse gli occhi e guardò la vecchia padrona di casa, che sedeva vigile a piè del letto. Riconobbe la sua arietta dun tempo? Forse no. Ma la voce quella voce Bisbigliò qualcosa, con gli occhi velati di lagrime. Forse un nome: - Margherita. A un tratto, mentre la voce di là seguitava a modular dolcemente: Nelle luci nelle luci tue divine pace alfine pace alfine pace alfine trova il cor scattò stridulo, nei cantini, un beffardo PIROLÌ. Il vecchietto ebbe un sussulto; come colpito, riabbandonò il capo che aveva sollevato appena dai guanciali, quasi attratto dal canto. E non lo rialzò più.AVVERTENZA Raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tantaltre ancora inedite, sotto il titolo Novelle per un anno che può sembrar modesto e, al contrario, è forse troppo ambizioso, se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate sintitolarono spesso altre raccolte del genere, alcune delle quali famosissime. Secondo lintenzione che mi ha suggerito questo titolo, avrei desiderato che tuttintera la raccolta fosse contenuta in un volume solo, di quei monumentali che da gran tempo ormai per opere di letteratura non usano più. LEditore e chi legge ne intenderà facilmente le ragioni non ha voluto seguirmi in questo desiderio, e mha anzi consigliato di dividere la raccolta non in dodici volumi, di trenta e più novelle ciascuno, come almeno mero rassegnato a chiedergli, ma in ventiquattro. Il che potrebbe suggerire, a chi ne avesse veglia, qualche non inutile considerazione sullindole e le necessità del tempo nostro. Maffretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni, né dei mesi, né di ciascun giorno dellanno. Una novella al giorno, per tuttun anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità. Ogni volume ne conterrà non poche nuove, e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo, altre rifuse e ritoccate qua e là, e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura. In grazia almeno di questa cura, lautore delle Novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia, se dalla concezione chegli ebbe del mondo e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera. Luigi PirandelloNovelle per un anno di luigi pirandello TUTTE TRE Ballarò venne su strabalzoni dal giardino agitando in aria invece delle mani, le maniche; perduto come era in un abito smesso del padrone. - Maria Santissima! Maria Santissima! La gente si fermava per via. - Ballarò, che è stato? Non si voltava nemmeno; scansava quanti tentavano pararglisi di fronte, e via di corsa verso il Palazzo del Barone seguitando a ripetere quasi a ogni passo: - Maria Santissima! Maria Santissima! Quella corsa in salita alla fine, e lenormità della notizia che recava alla signora Baronessa lo stordirono tanto che subito comentrò nel palazzo, ebbe un capogiro e piombò sulle natiche, tra attonito e smarrito. Trovò appena il fiato per annunziare: - Il signor Barone correte gli è preso uno sturbo giú nel giardino Allannunzio la Baronessa donna Vittoria Vivona, restò in prima come basita. Con la bocca aperta, gli occhi sbarrati si portò piano le grosse mani ai capelli, e si mise a grattarsi la testa. Tutta un tratto, balzò in piedi, quantera lunga, con un tal grido che per poco non ne tremarono i muri dellantico palazzo baronale. Subito dopo però, si diede ad agitar furiosamente quelle mani davanti alla bocca, quasi volesse disperdere o ricacciare indietro il grido; poi le protese in atto di parare, accennando che si chiudessero tutti gli usci; e con voce soffocata: - Per carità, per carità non lo senta Nicolina! Ha il bambino attaccato al petto! Lo scialle datemi lo scialle! E sussultò tutta nel ventre nelle enormi poppe, di nuovo cacciandosi le mani nei ruvidi capelli color di rame: - È morto, Ballarò? Oh Madre santa! Oh San Francescuccio di Paola, santo mio protettore non me lo fate morire! Cosí dicendo, fece per cavarsi dal petto la medaglina del santo; strappò il busto, non riuscendo a sganciarlo con le dita che le ballavano; trasse la medaglina e si mise a baciarla, a baciarla tra i singhiozzi irrompenti e le lagrime che le grondavano dagli occhi bovini sul faccione giallastro, macchiato di grosse lentiggini; finché non sopravvennero le serve, una delle quali le buttò addosso lo scialle. Seguita da quelle e preceduta da Ballarò, col fagotto delle molte sottane tirato sú a mezza gamba si lasciò andare traballando patonfia per la scala del palazzo; e per un tratto, scordandosi di riabbassar quelle sottane, attraversò le vie della città con gli sconci polpacci delle gambe scoperti le calze turchine di cotone grosso e le scarpe con gli elastici sfiancati, il busto strappato e le poppe sobbalzanti alla vista di tutti; mentre, stringendo nel pugno la medaglina, seguitava a gemere col vocione da maschio: - San Francescuccio di Paola, santo padruccio mio protettore, cento torce alla vostra chiesa! fatemi la grazia, non me lo fate morire! Ballarò battistrada, alleggerito ora dal peso della notizia, quasi rideva, da quello scemo che era per la soddisfazione dessere uno di casa, in una congiuntura come quella, che attirava la curiosità della gente. Rispondeva a tutti: - Sturbo, sturbo. Niente. Un piccolo sturbo al signor Barone. - Dove? Nel giardino di Filomena. - Nel giardino di Filomena? E tutti si davano a correre dietro alla Baronessa, senzalcuna maraviglia che ella si recasse a vedere il marito là nel giardino di quella Filomena, che per tanti anni era stata notoriamente la femmina del Barone e dalla quale egli - ormai da vecchio amico - soleva passare ogni giorno due o tre ore del pomeriggio, amoroso dei fiori dellorto, degli alberetti di pesco e di melagrano di quel pezzo di terra regalato allantica sua amante. Circa dieci anni addietro, questo barone, Don Francesco di Paola Vivona, era salito a un borgo montano a pochi chilometri dalla città, con la scorta di tutti i suoi nobili parenti a cavallo. Re di quel borgo era un antico massaro, il quale aveva avuto la fortuna di trovare nelle alture duna sua terra sterile scabra daffioramenti schistosi, una delle più ricche zolfare di Sicilia accortamente fin da principio ceduta a ottime condizioni a un appaltatore belga venuto nellisola in cerca dun buon investimento di capitali per conto duna società industriale del suo paese. Senza un mal di capo, quel massaro aveva accumulato cosí, in una ventina danni una ricchezza sbardellata, di cui egli stesso non sera mai saputo render conto con precisione rimasto a vivere in campagna da contadino tra le sue bestie, coi cerchietti doro agli orecchi e vestito dalbagio come prima. Solo che sera edificata una casa bella grande, accanto allantica masseria; e in quella casa saggirava impacciato e come sperduto, la sera, quando veniva a raggiungere, dopo i lavori campestri lunica figliuola e una vecchia sorella più zotiche di lui e cosí ignare o non curanti della loro fortuna che ancora seguitavano a vender le uova delle innumerevoli galline, davanti al cancello alle donnicciuole che si recavano poi coi panieri a rivenderle in città. La figlia Vittoria - o Bittò, come il padre la chiamava, - rossa di pelo, gigantesca come la madre morta nel darla alla luce fino a trentanni non aveva mai avuto un pensiero per sé, tutta intesa, col padre, ai lavori della campagna al governo della masseria, alla vendita dei raccolti ammontati nei vasti magazzini polverosi, di cui teneva appese alla cintola le chiavi bruciata dal sole e sudata, sempre con qualche festuca di paglia tra i cerfugli arruffati. Da quello stato la aveva tolta per condurla in città, baronessa, don Francesco di Paola Vivona. Gran signore spiantato e bellissimo uomo, costui degli ultimi resti della sua fortuna sera servito per comperarsi una magnifica coda di pavone; il prestigio, voglio dire, di una pomposa appariscenza per cui era da tutti ammirato e rispettato e in ogni occasione chiamato allonore di rappresentar la cittadinanza che più volte lo aveva eletto sindaco. Donna Bittò nera rimasta abbagliata fin dal primo vederlo. Aveva subito compreso per qual ragione fosse stata chiesta in moglie, e anziché adontarsene, aveva stimato più che giusto che una donna come lei pagasse con molti denari lonore di diventare, anche di nome soltanto, Baronessa, e moglie dun uomo come quello. - Cicciuzzo è barone! Cicciuzzo è uomo fino! Non può dormire con me Cicciuzzo! - diceva alle serve che le domandavano perché, moglie, da dieci anni si acconciava a dormir divisa dal marito. - Dorme come un angelo Cicciuzzo il barone; non si sente nemmeno fiatare; io dormo invece con la bocca aperta e ronfo troppo forte; ecco perché! Convinta comera di non poter bastare a lui, di non aver niente in sé per attirare non già lamore, ma neanche la considerazione di un uomo cosí bello cosí grande, cosí fino, paga e orgogliosa della benignità di lui non si dava pensiero dei tradimenti se non per il fatto che potevano nuocergli alla salute. Che tutte le donne desiderassero lamore di lui, le solleticava anzi lamor proprio; era per lei quasi una soddisfazione, perché infine la moglie era lei, davanti a Dio e davanti agli uomini; la Baronessa era lei; lei aveva potuto comperarselo, questo onore, e le altre no. Cera poco da dire. Una sola cosa, in quei dieci anni, la aveva amareggiata: il non aver potuto dargli un figliuolo, a Cicciuzzo il barone. Ma saputo alla fine che egli era riuscito ad averlo da unaltra, da una certa Nicolina figlia del giardiniere che aveva piantato e andava tre volte la settimana a curare i fiori nel giardino di Filomena anche di questo sera consolata. E tanto aveva detto e fatto, che da due mesi Nicolina era col bambino nel palazzo ed ella la serviva amorosamente, non solo per riguardo di quellangioletto chera tutto il ritratto di papà ma anche per una viva tenerezza da cui subito sera sentita prendere per quella buona figliuola timida timida e bellina la quale certo per inesperienza sera lasciata sedurre da quel gran birbante di Cicciuzzo il barone e dalle male arti di quella puttanaccia di Filomena. La voleva compensare della gioja che le aveva dato, mettendo al mondo quel bambinello tantanni invano sospirato dal Barone. Poco le importava che glielavesse dato unaltra. Limportante era questo: che ormai cera e che era figlio di Cicciuzzo il barone. Anche la carità, intanto, quando è troppa, opprime; e Nicolina se ne sentiva oppressa. Ma donna Bittò, indicandole il bimbo che le giaceva in grembo: - Babba non piangere! Guarda piuttosto che hai saputo fare! E, ridendo e battendo le mani: - Comè bello amore santo mio! comè fino! Figliuccio dellanima mia guarda come mi ride! Gran ressa di gente era davanti la porta del giardino di Filomena. Scorgendola da lontano, la Baronessa e le serve levarono al modo del paese le disperazioni. Il Barone era morto, e stava disteso allaperto su una materassa, presso un chioschetto tutto parato di convolvoli. Forse la troppa luce, cosí supino, a pancia allinsú, lo svisava. Pareva violaceo, e i peli biondicci dei baffi e della barba, quasi gli si fossero drizzati sul viso sembravano appiccicati e radi radi, come quelli di una maschera carnevalesca. I globi degli occhi, induriti e stravolti sotto le pàlpebre livide; la bocca, scontorta, come in una smorfia di riso. E niente dava con più irritante ribrezzo il senso della morte in quel corpo là disteso quanto le api e le mosche che gli volteggiavano insistenti attorno al volto e alle mani. Filomena, prostrata con la faccia per terra urlava il suo cordoglio e le lodi del morto tra una fitta siepe dastanti muti e immobili attorno alla materassa. Solo qualcuno di tanto in tanto si chinava a cacciare una di quelle mosche dalla faccia o dalle mani del cadavere; e una comare si voltava a far segni irosi a una bimbetta sudicia che strappava i convolvoli del chiosco, facendone muovere e frusciare nel silenzio tutto il fogliame. Da una parte e dallaltra gli astanti si scostarono appena irruppe, spaventosa nello scompiglio della disperazione, la Baronessa. Si buttò anche lei ginocchioni davanti la materassa di contro a Filomena e strappandosi i capelli e stracciandosi la faccia cominciò a gridare quasi cantando: - Figlio, Cicciuzzo mio come tho perduto! Fiato mio, cuore mio, come sono venuta a trovarti! Cicciuzzo del mio cuore fiamma dellanima mia, come ti sei buttato a terra cosí, tu cheri antenna di bandiera? Questocchiuzzi belli, che non li apri più! Queste manucce belle che non le stacchi più! Questa boccuccia bella, che non sorride più! E poco dopo urlando anche lei, stracciandosi anche lei i capelli a piè di quella materassa una terza donna venne a buttarsi ginocchioni: Nicolina, col bambino in braccio. Nessuno, conoscendo la Baronessa, le prove date in dieci anni della sua incredibile tolleranza non solo per lamore sviscerato e la devozione al marito ma anche per la coscienza chella aveva, e dava agli altri, che fosse naturale quanto le era accaduto data la sua rozzezza, la sua bruttezza e il suo gran cuore; nessuno rimase offeso di quello spettacolo, e tutti si commossero, anzi, fino alle lagrime quandella si voltò a scongiurare Nicolina dallontanarsi e, prendendole il bimbo e mostrandolo al morto gli giurò che lo avrebbe tenuto come suo e lo avrebbe fatto crescere signore come lui dandogli tutte le sue ricchezze, come già gli aveva dato tutto il suo cuore. I parenti del Barone, accorsi poco dopo a precipizio, dovettero stentar molto a staccare quelle tre donne prima dal cadavere e poi luna dallaltra, abbracciate come serano per aggruppare in un nodo indissolubile la loro pena. Dopo i funerali solennemente celebrati, la Baronessa volle che anche Filomena venisse a convivere con lei nel palazzo. Tutte tre insieme. Vestite di nero, in quei grandi stanzoni bianchi, intonacati di calce, pieni di luce ma anche di quel puzzo speciale che esala dai mobili vecchi lavati e dai mattoni rosi dei pavimenti avvallati esse ora si confortavano a vicenda, covando a gara quel bimbo roseo e biondo, in cui agli occhi di ciascuna riviveva il defunto Barone. A poco a poco, però, la Baronessa e Filomena cominciarono a far sentire a Nicolina, chessa, benché fosse la mamma del piccino, non poteva per la sua età, per la sua inesperienza, esser pari a loro, sia nel dolore per la sciagura comune, sia anche nelle cure del bimbo. Per loro due la vita era ormai chiusa per sempre; per lei invece, cosí giovane e bellina, chi sa! poteva riaprirsi, oggi o domani. Cominciarono insomma a considerarla come una loro figliuola che, in coscienza non si dovesse insieme con loro due sacrificare e votare a un lutto perpetuo. Forse, sotto sotto, parlava in esse, mascherata di carità, linvidia; per il fatto che colei era la mamma vera del piccino. Per diminuire questa superiorità che Nicolina aveva su loro incontestabile appena svezzato il bambino, quasi la esclusero da ogni cura di esso. Tutte due però sentivano che questa esclusione non bastava. Perché il bambino restasse insieme con loro legato tutto alla memoria del morto bisognava che Nicolina ne avesse un altro, qualche altro di suo; bisognava insomma dar marito a Nicolina. La Baronessa avrebbe seguitato ad alloggiarla nel palazzo, in un quartierino a parte; le avrebbe assegnato una buona dote, trovandole un buon giovine per marito timorato e rispettoso, che fosse anche di presidio a lei, a Filomena e a tutta la casa. Nicolina, interpellata, soppose dapprincipio recisamente; protestò che non voleva esser da meno di Filomena, lei, nel lutto del Barone ritenendo che anzi toccasse a lei di guardarlo di più, questo lutto, per via del bambino. Quelle non le dissero che proprio per questo desideravano che si maritasse; ma si mostrarono cosí fredde con lei e cosí scontente del rifiuto, che alla fine, a poco a poco, la indussero a cedere. Filomena, donna di mondo e tanto saggia che finanche il Barone, santanima, ne aveva seguito sempre i consigli aveva già belle pronto il marito: un certo don Nitto Trettarí, giovine di notajo, civiletto, di buona famiglia e di poche parole. Non brutto, no! Che brutto! Un po magrolino Ma via, con la buona vita, avrebbe fatto presto a rimettersi in carne. Bisognava dirgli soltanto che non si facesse cucire cosí stretti i calzoni perché le gambe le aveva sottili di suo e con quei calzoncini parevano due stecchi e che poi si levasse il vizio di tener la punta della lingua attaccata al labbro superiore; del resto, giovinotto doro! Passato lanno di lutto stretto, si stabilirono le nozze. La Baronessa assegnò a Nicolina venticinque mila lire di dote, un ricco corredo e alloggio e vitto nel palazzo; le donò anche abiti e gioje. - Pompa no, - diceva allo sposo, che si storceva tutto per ringraziare e si passava di tratto in tratto la mano su una falda del farsetto come se qualche cane minacciasse daddentargliela. - Pompa no, caro don Nitto, perché il cuore in verità non ce la consente a nessuna delle tre; ma la lingua, don Nitto! dentro, la lingua benedetto figliuolo! avete tanto ingegno e parete uno scemo un po di festa, dicevo, ve la faremo, non dubitate. Nicolina piangeva, sentendo questi discorsi, e si teneva stretto il bambino al seno, come se, sposando, dovesse abbandonarlo per sempre. Don Nitto sangustiava di quelle lagrime irrefrenabili, ma non diceva nulla perché la Baronessa lo aveva pregato di lasciar piangere Nicolina, che ne aveva ragione. Tra breve, con lajuto di Dio, forse non avrebbe pianto più; ma ora bisognava lasciarla piangere. Non ci fu verso - venuto il giorno delle nozze - dindurre Nicolina a levarsi labito di lutto: minacciò di mandare a monte il matrimonio se la costringevano a indossarne uno di colore. O con quello, o niente. Don Nitto consultò i parenti, la madre, le due sorelle, i cognati, passandosi e ripassandosi la mano sulla falda del farsetto; specialmente le due sorelle tenevano duro perché erano venute con gli abiti di seta sgargianti del loro matrimonio e tutti gli ori e i guardaspalle di raso a pizzo, con la frangia fino a terra. Ma alla fine dovettero tutti sottomettersi alla volontà della sposa. E andarono in processione, prima in chiesa, poi allo stato civile; lo sposo, tra le due sorelle, avanti; poi Nicolina, tra la Baronessa e Filomena, tutte tre in fittissime gramaglie, come se andassero dietro a un mortorio; infine la mamma dello sposo tra i due generi. Ma la scena più commovente avvenne nella sala del municipio. Cerano in quella sala, appesi in fila alle pareti i ritratti a olio di tutti i sindaci passati: quello di don Francesco di Paola Vivona era si può ben supporre, al posto donore, proprio sopra la testa dellassessore addetto allo stato civile. La Baronessa fu la prima a scorgere quel ritratto, e prese a piangere prima con lo stomaco, sussultando. Non potendo parlare, mentre lassessore leggeva gli articoli del codice, urtò col gomito Nicolina, che le stava accanto. Come questa si voltò a guardarla e, seguendo gli occhi di lei, scorse anchella il ritratto gittò un grido acutissimo e proruppe in un pianto fragoroso. Allora anche la Baronessa e Filomena non poterono più contenersi, e tutte tre, con le mani nei capelli davanti allassessore sbalordito, levarono le grida, come il giorno della morte. - Figlio, Cicciuzzo nostro, che ci guarda! fiamma dellanima nostra, quanto eri bello! Come facciamo, Cicciuzzo nostro, senza di te? Angelo doro, vita della vita nostra! E bisognò aspettare che quel pianto finisse per passare alla firma del contratto nuziale. Novelle per un anno di luigi pirandello LOMBRA DEL RIMORSO - Sono venuto, - si lamentò dalla soglia Bellavita con quellesitazione di chi si butta a parlare e poi, incerto, si trattiene, - sono venuto, perché lho capito, sa? il cuore a Vossignoria, il cuore non le regge più a venire da me Lho capito! Ricomposto appena dallo scatto dira allannunzio di quella visita il signor Notajo, dal tavolino innanzi al quale stava seduto nella sua stanza da letto accennò di sí col grosso capo calvo, ma senza saper bene perché. Il cuore? che aveva detto? E invitò con un cenno della mano il visitatore a introdursi, a sedere. Bellavita, a quel gesto, sentí quasi sussultare tutta la stanza, tanta fu dimprovviso la gioja che ne ebbe. E siccome, parato di strettissimo lutto, dopo aver parlato sera ricomposto rigido su la soglia, le gambe per quella gioja quasi gli mancarono. Si sorresse, premendo le gracili mani su gli omeri del figliuolo Michelino che gli stava davanti, vestito anchesso dun abito ritinto or ora di nero. A quella pressione, come per un richiamo apparve subito più raggiante in Michelino la soddisfazione con cui portava addosso quellabito nero. Proprio come una divisa, lo portava. Il giorno avanti, ai piccoli amici del vicinato raccolti innanzi alluscio di strada su cui il padre aveva inchiodato di traverso una fascia nera di bambagino egli aveva annunziato: - Sono a lutto, io. E, storcignandosi dal piacere in cui pareva tutto invischiato, si era passate le mani sopra la giacca. Anche papà era a lutto, e come! Perfino la fascia di lana sempre avvolta attorno al collo gangoloso, da rossa se lera fatta ritingere nera. Ma lo portava con ben altro contegno, papà, il lutto. Allinvito dintrodursi, rimessosi dalla gioja, Bellavita spinse avanti Michelino; e piano, prima, in un orecchio: - Va a baciar la mano al signor cavaliere! Poi con la composta gravità che quella visita di soli sei giorni dopo glimponeva mosse alcuni passi nella camera in disordine che sapeva ancora dei notturni ronfi grassi del grasso Notajo e sedette ma in punta in punta a una seggiola, e dritto sulla vita, quasi il cordoglio dovesse per forza tenerlo teso e indurito cosí. Forse, a casa sua, si sarebbe buttato giú, nella disperazione di quel cordoglio. Ma siccome qua la commiserazione che il signor cavaliere poteva accordargli non doveva occupar soverchio posto nello stesso e certo non men disperato cordoglio da cui doveva essere straziato anche lui in quel momento gli parve anche troppo toccar cosí col sedere appena appena quella punta di seggiola. Michelino, ricevuto dal signor Notajo solo il cenno dun bacio sui capelli, ritornò a lui e gli si pose tra le gambe. Per un momento, dal marmo del comodino accanto al letto disfatto si rese percettibile nelluggia cupa e sonnolenta di quella vecchia camera il ticchettío sottile dellorologio doro da tasca lasciato lí su un fazzoletto rosso di seta. Il Notajo sera chinato con le braccia conserte sul piano del tavolino e vi aveva affondato il capo. Rimase Bellavita un pezzo a contemplare con occhi gravi e densi dangoscia la calvizie paonazza del signor Notajo emergente là dalle braccia conserte. Se il rispetto non lavesse trattenuto si sarebbe accostato in punta di piedi a deporre un bacio di convulsa gratitudine su quella calvizie tanto il doloroso raccoglimento del signor Notajo gli era di balsamo al cuore. Se ne sentiva proprio beato, quasi gliela desse a pascere lui tutta quella pena commovente in cui lo vedeva sprofondato come il latte del suo seno una mamma al suo bambino. Alla fine si risolvette a parlare. - Per il funerale, - disse e subito la voce gli tremò - per il funerale ordinai in suo nome una corona di fiori freschi un po un po più ricca della mia. Il Notajo levò la faccia più che mai aggrondata dal tavolino. - Una corona? - Me lo permisi, sicuro dinterpretare il suo sentimento, signor Cavaliere. - Sta bene. E poi? - E poi le feci collocare tutte e due sul carro funebre, signor Cavaliere. La sua e la mia. Accanto. Tanto, tanto belle, se Vossignoria le avesse vedute! Parlavano. - Chi parlava? - Quelle due corone, signor Cavaliere. La faccia paonazza del Notajo, alzata, come recisa e posata lí sul piano del tavolino, diventò livida dalla stizza. - Spero, - disse, - che nel nastro non avrai fatto scrivere il mio nome! Bellavita tenendo il fazzoletto listato di nero davanti agli occhi, fece segno di no, col capo. - Poi? - domandò di nuovo il Notajo. - Poi, - riprese tra il pianto Bellavita, - tre messe ho fatto dire alla santanima: una per lei, una per me, una per Michelino. Michelino si scosse, invanito dalla bella notizia che una messa oh! anche per lui? e fece per ripassarsi la mano sulla giacca; ma interruppe il gesto vedendo sorgere in piedi il signor Notajo. - Mi dirai quanto hai speso! - Signor Cavaliere - Mi dirai quanto hai speso! - ribatté forte, con esasperazione, il Notajo. Bellavita strinse tra i denti il labbro per impedire uno scoppio di singhiozzi, ma le lagrime gli piovvero dagli occhi. - Pe per carità, - barbugliò. - Mi mi vuol dare anche questo dolore? Il Notajo guatò quelle lagrime, il pietoso aspetto di quelluomo disfatto in pochi giorni dallimprovvisa sciagura; vide lo sbigottimento allungarsi sul viso sbiancato del ragazzo e si mise a passeggiare per la stanza, con le mani nelle tasche dei calzoni, senzaggiungere altro. I calzoni di quel vecchio abito di casa, troppo larghi, gli facevano due goffe pieghe sul di dietro le quali, al movimento delle natiche, andavano su e giú in modo ridicolissimo. Michelino lo notò, e non guardò più altro, finché il Notajo stette a passeggiare. Alla fine, Bellavita riuscí a risucchiarsi le ultime lagrime dal naso e riprese: - Sono venuto anche per Michelino. - Per Michelino? - Per domandare a Vossignoria se posso rimandarlo a scuola. - Dio grande e buono! - esclamò allora il Notajo, levando le pugna al soffitto. - E perché lo domandi a me? - Ma per sapere se le sembra giusto, dopo sei giorni soltanto. Con ambo le mani ancora alzate il Notajo fece un gesto violento di noncuranza: - Ma fa quello che ti pare! - Ah no - scattò Bellavita, con gravità e anche con risolutezza, a questo punto. - Di Michelino si tratta! E non voglio far nulla, io, senza il consiglio e il consenso di Vossignoria. Il ragazzo soffre a star solo in casa con me. Vede come sè ridotto in sei giorni, povera creatura? Ma io non so far altro che piangere, piangere, piangere E di nuovo, giú lagrime, a fontana. A un tratto, soffocato, arrangolando, balzò in piedi e andò a buttarsi addosso al Notajo, disperatamente. - Ah, signor Cavaliere, - gridò, - per carità, signor Cavaliere, abbia considerazione di me! Non mabbandoni non mabbandoni in questo momento, signor Cavaliere! Tutti mi disprezzano per causa sua; tutti ridono di me; di questo mio stesso lutto! Lei solo mi può e mi deve compatire! Lei che sa il sentimento mio! Lei che sa che non ho voluto mai nulla da Lei! Un po di considerazione soltanto, per il rispetto che le ho sempre portato; un po di considerazione per la mia disgrazia, per la nostra disgrazia, signor Cavaliere! E lo guardò, in cosí dire, da vicino cosí affitto affitto e con certi occhi cosí smarriti e atroci, da pazzo che al Notajo passò la tentazione di tirargli una spinta per levarselo daddosso e mandarlo a schizzar lontano. Quasi non gli parve vero. Provò schifo nel sentir la magrezza di quelle braccia sotto la stoffa pelosa dellabito ritinto nella violenza che facevano per aggrapparglisi al collo in quella convulsione di pianto. E con questo schifo nelle dita, si voltò verso la finestra chiusa della stanza, come per cercare uno scampo. Chi sa perché, in quella finestra notò subito la croce che nella vetrata formavano le bacchette di ferro arrugginite. E, nello stesso tempo, una strana relazione avvertí tra lorribile peso di quelluomo che gli piangeva sul petto e tutta la solinga tristezza della sua vita di vecchio scapolo grasso quale ora gli appariva evidente dai vetri sudici di quella finestra sul cielo bigiognolo della mattinata autunnale. Per sottrarsi a quellincubo, si mise a esortare il piangente a farsi animo: gli promise che non lavrebbe abbandonato; che sarebbe andato a trovarlo a casa; come prima, sí! - Ma Teresina Teresina, signor Cavaliere Teresina, non la troverà più! Non le reggerà il cuore a Vossignoria - Se ti dico che verrò! Verrò, verrò E cosí alla fine riuscí a mandarlo via. Rimasto solo, stette per più di cinque minuti ad aprire e chiudere le mani, tutto vibrante, congestionato, e a muggire a fischiare, a gridare in tutti i toni: - Perdio perdio perdio Seduto su uno sgabello di ferro della sua botteguccia di caffè curvo, con gli occhi fissi sul marmo impolverato duno dei tavolinetti Bellavita aspettò parecchi giorni la promessa visita del notajo Denora. Ma né il Notajo venne, né nessuno dei suoi amici che prima solevano passar là nel caffeuccio le mezze giornate a conversare, a leggere i giornali, a giocare a carte. Con Michelino stretto tra le braccia, quando il ragazzo ritornava dalla scuola, Bellavita si sfaceva in lagrime, aspettando. A un certo punto, perché il cuore gonfio non gli scoppiasse in petto, balzava in piedi; affidava la botteguccia al vecchio cameriere che dormiva sempre e si recava lui di nuovo, con Michelino, a trovare in casa il signor Notajo. Solo dopo quattro o cinque di quelle visite, cominciò a comprendere che esse non erano bene accette al Notajo. Non disse nulla. Aggiunse al pianto, sempre vivo per la morte della moglie, altro pianto per questo nuovo dolore, e diradò un poco le visite. Quando andava, mandava dentro lo studio del Notajo Michelino, e lui si sedeva silenzioso e con gli occhi chiusi nellanticamera lí accanto alla bussola di panno verde ingiallito con locchio opaco nel mezzo. A poco a poco le palpebre gli si gonfiavano di pianto, e le lagrime gli gocciolavano grosse e spesse per le guance scavate. Il naso, pieno anchesso di lagrime, gli veniva di soffiarselo forte; se lo soffiava piano, per non disturbare; piano piano E di tutta quella sua delicatezza non rimeritata sinteneriva angosciosamente; e quellangosciata tenerezza gli si scioglieva subito in un nuovo e più urgente sgorgo di lagrime. - Tha baciato, di, tha baciato? - domandava subito a Michelino, accorrendo come un assetato, appena lo vedeva uscire dallo studio. Michelino alzava le spalle, seccato, non comprendendo il perché di quellansiosa insistente premura del padre di sapere che cosa gli avesse detto e fatto il Notajo. - Non tha baciato? - Mha fatto cosí, - rispondeva alla fine Michelino, passandosi celermente una mano sui capelli irsuti. - E nientaltro? - Nientaltro. Lo accompagnava a casa; lo raccomandava alla serva; e ritornava alla bottega, dove ritrovava il vecchio cameriere che dormiva ancora nel solito angolo, con la bocca aperta, mangiato dalle mosche. Tutta la bottega, dalle vetrine laccate un tempo di bianco, ora ingiallite e scrostate sonava del ronzío fitto, continuo, opprimente di quelle mosche. Bellavita tornava a sedere, curvo, su lo sgabello di ferro, e stava lí, immobile per ore e ore, con gli occhi fissi, aguzzi spasimosi, che pareva finissero di divorargli la faccia smunta e smorta, dalla barba non rifatta da parecchi giorni. E allora quelle mosche cominciavano a mangiarsi anche lui: gli si posavano sugli orecchi, sul naso, sul mento; ma egli non le avvertiva nemmeno; o, al più, levava appena appena una mano a cacciarle, quando già erano volate via. Erano diventate le padrone della bottega, quelle mosche; avevano incrostato delle loro sudicerie i due veli, luno color di rosa e laltro celeste, tutte due scoloriti che sul banco coprivano le paste già secche, le torte indurite, con la marmellata tutta gromme di muffa. Nella scaffalatura in fondo le bottiglie dei liquori eran tutte coperte di polvere. E su uno dei piatti della bilancia, sul banco, era rimasto un peso dottone a ricordare lultima vendita di dolci fatta dalla moglie, che fino a poco tempo addietro sedeva là ridente e sfavillante, a quel banco, col nasino bianco di cipria lo scialletto rosso di seta a lune gialle sul seno prosperoso, i cerchioni doro agli orecchi; e ogni sorriso di risposta a ogni sguardo che le fosse rivolto, le scopriva le pozzette alle guance leggermente imbellettate. Lo aveva ancora nelle narici il profumo di quella donna e gli veniva di serrare i pugni assalito da una disperata voglia di fracassar quelle vetrine, di rovesciar quelle bottiglie che gli esasperavano insopportabilmente langoscia con la loro simmetrica immobilità di cose che potevano seguitare a esser per sé, là come prima mentre tutto per lui era finito, finito! E linfame calunnia chegli tenesse sú quella bottega di caffè coi denari del notajo Denora; quandinvece, aveva proibito alla moglie daccettare perfino quello che si dice un fiore dal signor Notajo! Si pigliava i soldi del caffè quando il Notajo veniva lí con gli amici, proprio perché, a non pigliarseli, gli sarebbe parso di dar troppo nellocchio; ma Dio sa quanto ne soffriva! Altro che quel poco di caffè, pur fatto con specialissima cura gli avrebbe dato il sangue delle vene, per la sviscerata gratitudine che gli serbava della difesa che nei primi tempi del matrimonio il signor Notajo aveva fatto di lui contro la moglie che lo accusava di poco avvedimento di poco tatto con gli avventori e dinesperienza anche e di goffaggine; gratitudine poi della pace che il signor Notajo, con la sua tranquilla e circospetta relazione, gli aveva rimesso in famiglia; gratitudine della rivincita che con lamicizia di lui aveva potuto prendersi su tutti coloro che lo avevano sempre deriso per le sue arie da persona civile che sapeva trattare e stare in confidenza coi meglio signori. Come mai, ora chera rimasto cosí stroncato dalla sciagura, nemmeno uno di essi si faceva più vedere al caffè? Che male aveva fatto al signor Notajo, da esser trattato cosí dai suoi amici? Se mai qualcuno tra loro due, poteva aver rimorso daver fatto male allaltro, questuno certamente non poteva esser lui. Non se ne dava pace, Bellavita. Ne impazziva, parola donore, ne impazziva! Ma finalmente, un giorno ecco presentarsi alla soglia del caffeuccio uno dei più intimi amici del notajo Denora. Appena lo vide, Bellavita balzò in piedi: - Pregiatissimo signor avvocato! Ma subito, colto da vertigine fu costretto a recarsi una mano sugli occhi e a sorreggersi con laltra al tavolinetto. - Oh Dio! Bellavita, che è? - Niente, signor avvocato. La gioja. Come ho veduto entrare Vossignoria Mi sono alzato troppo di furia. Sono tanto debole, signor avvocato! Ma niente, ora è passato. - Povero Bellavita, - fece quegli, posandogli una mano su la spalla. - Sí, lo vedo, siete molto deperito. No no, state, state seduto. - Ma Vossignoria saccomodi, per carità! - Ecco, sí, seggo qua. - Comanda un caffè? una bibita? - No, niente. State seduto. Vengo a nome del notajo Denora, caro Bellavita, a farvi una proposta. - A nome? - Del notajo Denora. Bellavita, nel sentir nominare il notajo Denora, cosí, come a tradimento appassí e guardò quel signore come se fosse venuto a togliergli anche laria da respirare. - Ho inteso, - disse. - Ma scusi E non poté seguitare al pensiero che il signor Notajo avesse sentito il bisogno di rivolgersi a un altro per fare a lui una proposta. Interpretando male il doloroso sbalordimento che si dipinse sul volto di Bellavita colui saffrettò a esortarlo: - Non vallarmate, non vallarmate, caro Bellavita. È per il bene del vostro ragazzo. - Di Michelino? - Di Michelino, sí. Voi sapete che il Notajo gli ha voluto sempre bene, e seguita a volergliene. - Sí? Ah sí? - fece subito Bellavita, protendendosi, con gli occhi dimprovviso ridenti di lagrime. E langoscia tormentosa di tutti quei giorni gli fece impeto per trovare uno sfogo in un torrente di domande ansiose attraverso la gioja insperata e inattesa di quella notizia. - E perché allora - cominciò a dire. Ma quegli parò le mani, a interromperlo subito. - Lasciatemi dire, vi prego. Il Notajo vi propone, caro Bellavita, di mettere il ragazzo in un collegio, a Napoli. Bellavita sgranò tanto docchi, ripiombando nello sbalordimento doloroso ma col sospetto ormai che il discorso che quel signore era venuto a fargli nascondeva sotto ogni parola un tradimento preparato dal Notajo. - A Napoli? - disse. - Il ragazzo? E perché? - Per dargli una migliore educazione, - rispose subito quegli, come se fosse una cosa chiara per se stessa, evidente. - E si assumerà il Notajo, sintende, tutte le spese, purché voi consentiate a separarvene. Dapprima ancor quasi smarrito poi a mano a mano raffermandosi sempre più in quel sospetto che lo riempiva di sgomento e dindignazione a un tempo Bellavita cominciò a domandare e a dire: - E perché? Il ragazzo, qua, studia, signor avvocato; va bene a scuola; io lo tengo docchio. Perché il signor Notajo mi propone di mandarlo in un collegio, e cosí lontano, a Napoli? E io? Ah, non vuol più tenere nessun conto di me, il signor Notajo? Senza il ragazzo, io morrei Sto morendo io, signor avvocato, sto morendo qua, di crepacuore abbandonato da tutti, senza sapere perché! Ma che gli ho fatto io, che gli ho fatto, in nome di Dio? Vuol levarmi anche il ragazzo? No, no, mi lasci dire! Non è vero niente, signor avvocato, che gli sta a cuore leducazione di Michelino. No. È altro! è altro! E io lo so, signor avvocato, che cosè! Ma come? Mi parla di spese, lui? osa parlarmi di spese? E quando mai ho ricorso a lui per mantenere il ragazzo come un figlio di signori? Io, coi miei soli mezzi! io! E finché campo, ci penserò sempre io, glielo dica! Non posso mandarlo a Napoli. Ma quandanche potessi, non vorrei. Perché il signor Notajo mi fa dir questo? Ha forse creduto che gli portavo il ragazzo per averne qualche cosa? A questo punto lamico cercò darrestar la foga di tutte queste domande irrompenti approfittando del sospetto, realmente infondato, contenuto nellultima domanda di Bellavita. Ma questi non si lasciò sopraffare. - Non è per questo? - incalzò. - E allora perché? Forse perché non vuol più vedere neanche il ragazzo? Me, da un pezzo, non mi vede più! - Oh, alle corte, - disse allora risolutamente quellamico, assai seccato. - Ora ci siamo! È questo, caro Bellavita. Parliamoci chiaro. Ma chiaro, veramente, quando fu al dunque, stentò più dun poco a parlare quellamico perché non era mica facile far comprendere a Bellavita il dispetto del Notajo per il suo canino attaccamento. Come spiattellargli in faccia che, con la morte della donna il Notajo aveva creduto dessersi liberato dellincubo di lui, che col ridicolo della sua incredibile mansuetudine col rispetto ossequioso di cui lo faceva segno davanti a tutti gli amici, con le lodi sperticate che profondeva con chiunque ne parlasse gli aveva avvelenato il piacere di quellunica avventura tardiva della sua sobria, riservatissima esistenza? Poteva mai tollerare il signor Notajo la minaccia di non levarselo più dattorno, e che egli seguitasse a rispettarlo a incensarlo, a servirlo davanti a tutti, a dimostrare in tutti i modi, come aveva sempre fatto che se tanti trattavano con confidenza il signor notajo Denora, non stessero a farsi illusioni perché il signor notajo Denora aveva in segreto una ragione di speciale intimità con lui, e non avrebbe potuto accordarla ad altri? Legato a lui, per forza, dallamore per la stessa donna, poteva il signor Notajo seguitare ora a rimaner legato attaccato a lui dal dolore comune, dal lutto comune per la perdita di lei? Siamo giusti! Era ridicolo! ridicolo! E Bellavita, perdio, doveva capirlo, che, essendo forzato quel primo legame ora che la morte finalmente lo aveva sciolto, il signor Notajo non aveva più nulla da spartire con lui perché il dolore, se lo aveva, il lutto, se voleva portarlo per la morte di quella donna non cera nessun bisogno che lo avesse e lo portasse in comune con lui. Troppo aveva fatto ridere. Ora basta. Non voleva più. Bellavita, dopo essersi contorto sullo sgabello per arrivare in fondo a quella faticosa spiegazione, alla fine rimase come trasecolato. - Ah sí? - cominciò a dire. - Ah, è per questo? E non la finí più. A ogni ah, gli occhi indolenziti dalla dura fissità di tutti quei giorni di spasimo gli si sbarravano gli saccendevano di lampi di follia. - Ah teme il ridicolo il signor Notajo? Lui, lo teme? Perché io lo rispetto, teme il ridicolo? Lui che per dieci anni mi rese lo zimbello di tutto il paese, teme il ridicolo? Ah, quanto mi dispiace! E per questo vuole disfarsi di me e di Michelino? Perché sono andato a trovarlo a casa col ragazzo e voglio rispettarlo ancora? Quanto me ne dispiace, parola donore! Ma se è per questo, ah, signor avvocato gli dica - la prego - che in casa, io, col ragazzo non andrò più a trovarlo; ma che, quanto a rispettarlo, ah, quanto a rispettarlo non posso farne a meno! Lho sempre rispettato quando il rispetto poteva costarmi davvilimento e di mortificazione e vuole che proprio ora, ora che nho più bisogno, non lo rispetti più? Mi dica lei come potrei fare a non rispettarlo più, signor avvocato! Non ho mai fatto altro tutta la vita, e vuole che ora, tutta un tratto, non lo rispetti più? Per forza, sempre lo rispetterò, glielo dica! Mi scusi. Me lo insegna lui il mezzo di vendicarmi, e vuole che io non me napprofitti? Davanti a tutti mi metterò a rispettarlo di più, in modo che tutti vedano e sappiano qual è e quantè questo mio rispetto per lui! Me lo può impedire? Appena lo vedo, subito me gli attacco dietro. Mi metto di professione a fare la sua ombra! Sissignore. Lombra del suo rimorso; di tutto il male che mha fatto per tutto il bene che gli ho voluto. Glielo vada a dire. Egli il corpo ed io lombra. Mi dà un calcio, e me lo piglio; uno schiaffo, e me lo piglio. Gli faccio anzi tanto di cappello, subito, a ogni calcio che mallunga, a ogni schiaffo che mi dà. Può andare a dirglielo. Egli il corpo ed io lombra. Lamico cercò in tutti i modi di dissuaderlo, con preghiere, con ragionamenti, con minacce. Bellavita non si rimosse più da quella sua frase: - Egli il corpo ed io lombra. Stava per precipitare nellabisso della più nera disperazione, ed ecco che aveva trovato in quelle due parole, un sostegno per fermarsi, per riprendersi. Oh Dio! Poteva anche ridere! Sí. Ecco che già rideva. Aveva tanto pianto; ora poteva ridere. Sí, sí. E avrebbe fatto ridere tutti. Sarebbe stata la sua vendetta. Ogni marito ingannato dalla moglie avrebbe dovuto adottarlo, questo nuovo genere di vendetta: mettersi a rispettare a venerare, a incensare davanti a tutti, in tutti i modi, lamante della moglie fino a farlo disperare; riverberargli addosso di continuo il ridicolo della propria mansuetudine, fino a farlo fuggire tra la baja di tutti; e fuggito, ecco, ecco, corrergli ancora dietro, e ancora inchini e riverenze e scappellate, fino a non dargli più un momento di requie. Una volta per uno, pezzo dingrato! Non ci aveva mai pensato, lui che quel suo sincero rispetto era già una vendetta del tradimento, perché avvelenava al signor Notajo il piacere di esso. Motivo di più, ora, per rispettarlo, il signor Notajo che gli aveva aperto gli occhi e che per mezzo di quellamico gli aveva fatto vedere e toccare con mano quanto ne aveva patito poverino! Bisognava compensarlo, povero signor Notajo, con altrettanto rispetto, dora in poi. E Bellavita corse dal suo sarto a ordinargli un nuovo abito da lutto che facesse colpo e saltasse subito agli occhi di tutti per un che di goffo che il sarto ci doveva mettere. Roba da pompa funebre. E camicia nera, solino nero, cravatta nera, bastoncino nero, guanti neri, fazzoletto nero: tutto nero. E poi sú, dritto impalato, dietro al signor Notajo, a scortarlo a due passi di distanza nellora che usciva dallo studio per la consueta passeggiata. La prima volta che prese a scortarlo cosí, il Notajo notò che la gente che gli veniva incontro si fermava e scoppiava a ridere. Si voltò, e, come scorse Bellavita parato a quel modo, prima allibí poi si sentí rimescolare tutto e gli corse a petto e gli muggí sotto sotto accennando di levar la canna dIndia: - Lasciami in pace, Bellavita o taccoppo, sai! Ma Bellavita gli restò davanti zitto e con gli occhi bassi; impassibile, come unombra. E la gente tuttintorno, ferma per via, a guardare e a ridere. Per sottrarsi a quelle risa il Notajo riprese ad andar di fretta, e allora Bellavita, dietro, di fretta anche lui. Il Notajo andò a ricorrere al Commissario di polizia; ma al Commissario di polizia Bellavita, quando fu chiamato, rispose che non disturbava nessuno; che la strada non era del signor Notajo e che egli ci camminava per conto suo, vestito cosí perché gli era morta la moglie. Il Notajo pensò di starsene parecchi giorni in casa e Bellavita per tutti quei giorni allora solita gli passeggiò sotto le finestre come una sentinella. Il Notajo finalmente uscí; e lui, di nuovo, dietro. Un giorno, alla fine, non potendone più, il Notajo gli diede una solenne fiaccata di bastonate; e lui, come aveva detto, se le pigliò; poi, un altro giorno, una tremenda labbrata con la grossa tabacchiera dargento; e lui, per più duna settimana, seguitò ad andargli dietro col labbro che gli pendeva come una lingua di cane. Che restava da fare al notajo Denora? Ammazzarlo? Per levarsene la tentazione, e sentendosi per di più stanco e nauseato, sia della professione sia della inutile vita che conduceva in città, decise di chiuder lo studio e si ritirò a vivere in campagna. Bellavita, trionfante, nella bottega del caffè rammodernata e di nuovo piena di clienti vantò, finché visse, quel suo nuovo e strepitoso metodo per vendicarsi delle corna. Ma si rammaricava di continuo che, per pochezza danimo, i tanti cornuti del paese non lo volessero adottare. Novelle per un anno di luigi pirandello IL BOTTONE DELLA PALANDRANA Non gridarono; non fecero chiasso. A bassa voce, anzi senza voce, luno di fronte allaltro, prima luno e poi laltro si sputarono in faccia laccusa: - Spia! - Ladro! E seguitarono cosí - spia! ladro! - come se non volessero più finire allungando ogni volta il collo, come fanno i galli a pinzare e pigiando a mano a mano sempre più, luno su li di spia, laltro su la di ladro. Gli alberetti, affacciati di qua e di là dai muri di cinta che incassavano quella viuzza stretta e sassosa tra i campi pareva stessero a godersi la scena. Perché quelli di qua sapevano da qual parte del muro Meo Zezza sera pocanzi collato; quelli di là, dove don Filiberto Fiorinnanzi si teneva prima nascosto. E di qua e di là, passeri, cince e beccafichi, quasi navessero avuto il segnale dagli alberetti in vedetta accompagnavano con un coro di sfrenata ilarità quellaspra rissa sottovoce, a petto a petto, ferma ancora su quelle due parole che invece di levarsi sú, acute si stiracchiavano pigiate sempre più dallo sprezzo: - Spiiia! - Laaadro! - Spiiiia! - Laaaadro! E alla fine quando entrambi sentirono di essersi raschiata la gola e credettero daver ciascuno impresso su la grinta dellaltro indelebilmente, il marchio dinfamia contenuto in quella parola tante volte e con tanta veemenza ripetuta si voltarono le spalle, e Meo Zezza prese di qua e don Filiberto Fiorinnanzi di là, frementi, ansimanti schizzando faville dagli occhi, stirandosi il collo in sú, il panciotto in giú, e ripetendo, fra il tremolío delle labbra aride quello: - Spia spia spia - e questo: - Ladro ladro ladro Ultimi guizzi della fiammata. Ma lira e lo sdegno si riaccesero in don Filiberto Fiorinnanzi, appena varcata la soglia di casa. Spia, lui? Si sentiva tutto insozzato da quella parola; e si levò, sbuffando, la palandrana. Spia, un galantuomo, perché saccorge di un ladro, che da tantanni ruba a man salva? E, con le mani che ancora gli ballavano, si mise a spazzolar la palandrana, prima di riporla nellarmadio. Ma a chi e quando aveva lui denunziato i furti continuati di quel ladro? Non aveva mai aperto bocca con nessuno, mai! Si era solamente contentato, fino a poco tempo fa di fissarlo: ecco, sí, di guatare Meo Zezza in un certo modo speciale, quando costui sempre tutto fremente di calda bestialità festosa, gli sappressava e con un lustro sguajato negli occhi e nei denti, accennava con le manacce paffute e pelose di toccarlo qua e là. Rigido, interito, egli aveva schivato quei toccamenti e con una grave opaca durezza di sguardo nei grossi occhi sempre un po ingialliti dalle continue bili che si pigliava gli aveva chiaramente significato, che sera accorto e sapeva. - Ladro ladro - andava ancora ripetendo aggirandosi per la stanza, in maniche di camicia e tastando qua e là con dita ignare e malferme questo e quelloggetto. Alla fine sedette stanco morto, appiè del letto, e si mise a guardare la candela come se gli paresse strano che essa quietamente ardesse sul comodino da notte e lo invitasse, come ogni sera, ad andare a letto. Non si ricordava daverla accesa. Finí di spogliarsi; si cacciò sotto le coperte; ma per quella notte non poté chiudere occhio. Da molti anni, dopo molte e intricatissime meditazioni, credeva dessere riuscito a darsi una spiegazione sufficiente di tutte le cose; a sistemarsi insomma il mondo per suo conto; e pian piano sera messo a camminarci dentro, non molto sicuro, no, anzi con lanimo sempre un po sospeso e pericolante nellaspettativa duna qualche improvvisa violenza, che glielo buttasse allaria tutta un tratto, sgarbatamente. Sera da un pezzo costituito esempio a tutti di compostezza e di misura, nel trattar gli affari nelle discussioni che si facevano al circolo o nei caffè, in tutti gli atti, nel modo anche di vestire e di camminare. E Dio sa quanto doveva costargli tenere anche destate rigorosamente abbottonata quella sua palandrana vecchiotta sí, ma piena di gravità e di decoro e regger sú ritto quel suo testone inteschiato e venoso sul lungo collo esilissimo per sostenere la rigida austerità del portamento. Voleva che il suo sguardo, il suo mostrarsi a ogni bisogno fossero tacito ammonimento o muta riprensione; specchio, sostegno, intoppo, consiglio. È vero che, sempre, per paura che lo specchio fosse appannato dai fiati brutali della plebe o che il sostegno fosse scalzato con qualche spintone che lo mandasse a schizzar lontano, soleva tenersi alquanto discosto; ma pur sempre restava con tutto il corpo a far atto di volersi appressare e parare e moderare, secondo i casi. Soffriva indicibilmente nelle dita vedendo qualcuno andar per via con la giacca sbottonata o col giro della cravatta fuori del colletto; avrebbe pagato lui, di sua borsa, un operajo per dare una mano di vernice allo zoccolo dello sporto nella bottega di faccia al caffè rifatto nuovo e lasciato lí di legno grezzo; e ogni sera se ne tornava oppresso e sbuffante dalla passeggiata fino in fondo al viale alluscita del paese, dopo aver constatato che ancora dopo tanti mesi dal Municipio non era venuto lordine di rimettere un vetro rotto allultimo lampione di quel viale. Come se tuttintorno luniverso simperniasse in quel lampione rotto, don Filiberto Fiorinnanzi non aveva più pace. Lincuria, la rilassatezza altrui lo offendevano; se protratte, lo esacerbavano, ma, a poco a poco, per quietarsi, per salvare quella sua sistemazione delluniverso si metteva a escogitar scuse e attenuanti a quellincuria, a quella rilassatezza. E ci riusciva alla fine; ma con questo: che la sistemazione, a mano a mano, accogliendo quelle scuse e quelle attenuanti perdeva di rigidità, sammolliva, pencolava di qua e di là; e don Filiberto si vedeva da un altro canto costretto a darsi pena per tenerla sú, a furia di rincalzi, ora da una parte, ora dallaltra. Santo Dio, era giunto finanche ad ammettere che si potesse rubare! Sí, ma con una certa discrezione, almeno; per modo che il ladro salisse a poco a poco nella stima e nel rispetto della gente onesta e desse tempo a considerare che dopo tutto forse non è tanto ladro il ladro, quanto imbecille chi si lascia rubare. Il caso di Meo Zezza era veramente grave. In pochissimo tempo costui era saltato sú, coi denari rubati, a pretendere a imporre una considerazione che gli doveva assolutamente esser negata; a trattare confidenzialmente, a tu per tu, con chi per nascita, per età, per educazione doveva essergli e restargli superiore. E poi qua non si poteva in nessun modo ammettere che fosse imbecille il padrone a cui Meo Zezza rubava. Si sapeva anzi a Forni, che il marchese Di Giorni-Decarpi amministrava i suoi vastissimi beni cosí esemplarmente che ogni anno gli alunni delle scuole commerciali erano condotti dai loro professori a studiare il congegno di quellamministrazione come un modello del genere. Circa trentanni fa, il padre del Marchese aveva rischiato tutti i suoi capitali nella grande impresa del prosciugamento delle paludi dellIrbio ed era morto prima di veder lesito felice dellimpresa. Il figliuolo, giovanissimo, ora si godeva in città la rendita duna delle più estese e ubertose tenute del mezzogiorno dItalia. Non era mai venuto neppure una volta a visitarla, è vero; ma il merito dellamministrazione era suo. La tenuta era divisa in settori; ogni settore, con a capo un ministro, comprendeva dieci poderi. Uno dei ministri era Meo Zezza. Come mai una cosí specchiata amministrazione non si rendeva conto dei furti continuati e cosí esorbitanti di quel cagliostro? Saltavano agli occhi di tutti; e lui stesso lo Zezza, lui stesso, con la sua espansiva spontaneità di bestia impudente, quasi non ne faceva più mistero. Levatosi la mattina appresso, con negli orecchi ancora il fischio di quella parola: spia, don Filiberto Fiorinnanzi fece animo risoluto. Serrò i denti; serrò le pugna. Doveva aver fine, perdio, una cosí enorme sconcezza, una siffatta oltracotanza. Spia? Ebbene, sí, spia. Raccoglieva la sfida. Avrebbe steso una formale denunzia di tutti i furti perpetrati da colui in tanti anni. Ci lavorò una decina di giorni. Quando alla fine ne venne a capo, si chiuse più rigidamente che mai nellaustera palandrana, e senza punto nascondersi con la denunzia sotto il braccio, prese posto nella vettura che conduceva alla stazione ferroviaria, e partí per la città. Appena giunto, si recò difilato allamministrazione del marchese Di Giorni-Decarpi. Subito, entrando, si sentí compreso di tanta riverenza e ammirazione che non solo non si ebbe a male delle molte difficoltà che gli furono opposte per esser ricevuto dal signor Marchese ma anzi se ne compiacque assai e le approvò tutte e vi si sottomise con infiniti inchini e sorrisi di beatitudine. Era il regno dellordine, quello! Linterno dun orologio. Tutto lucido e preciso. Usceri in livrea; scale di marmo, corridoj da potercisi specchiare, con magnifiche guide, illuminati a luce elettrica, riscaldati a termosifone; e per tutto tabelle: Sezione Uno, Sezione Due, Sezione Tre, e a ogni uscio lindicazione dellufficio. Lillustrissimo signor Marchese non concedeva udienza se non nei giorni fissati e nelle ore fissate: il mercoledí e il sabato dalle dieci alle undici: e, per essere ammessi a quelle udienze bisognava farne domanda due giorni avanti riempiendo un modulo a stampa sul primo tavolino della seconda stanza della segreteria particolare al primo piano, Sezione I, secondo corridojo a destra. Per chi avesse fretta e non potesse aspettare quei giorni fissati, cera lufficio delle comunicazioni urgenti nello stesso piano, alla stessa Sezione, primo corridojo a sinistra, uscio terzo. - No no, ah no no - disse don Filiberto. Le comunicazioni, chegli aveva da fare, non erano tanto urgenti quanto gravi, e voleva farle al Marchese direttamente. - Viene apposta da Forni? - gli domandò il capo-usciere. - Sissignore, da Forni, apposta. - Ma oggi è giovedí. - Non fa nulla. Se questa è la regola, aspetterò fino a sabato, alle dieci. Il capo-uscere si rivolse allora a un ragazzotto anchesso in livrea. - Va sú a prendere un modulo! Ma don Filiberto Fiorinnanzi non volle assolutamente permetterlo. - No no, scusi, che centra? Vado io, vado io. E risalí a riempire il modulo a stampa sul primo tavolino della seconda stanza della segreteria particolare al primo piano, Sezione I, secondo corridojo a destra. Si preparò in quei due giorni alludienza, raccogliendo come a un supremo cimento tutte le sue facoltà mentali. Un esordio, breve, perché certo il Marchese non poteva aver tempo dascoltare parole che non si riferissero a fatti; ma egli doveva pure, innanzi tutto, dichiarare lanimo e le ragioni che lo movevano a quella denunzia; poi, punto per punto, avrebbe esposto i fatti. Era felice di mettere a servizio lopera sua, disinteressatamente contro quel ladro che con tanta pervicacia saccaniva a imbrogliare un ordine di cose cosí maravigliosamente costituito. La mattina del sabato, dieci minuti prima dellora fissata, si trovò nellanticamera della segreteria particolare. Era il primo iscritto e, appena scoccate le dieci, fu introdotto alla presenza del Marchese. Era costui un omettino a cui la raffinata eleganza dellabito non riusciva a togliere anzi accresceva una certa ispida acerbità campagnuola. La spalliera del seggiolone su cui stava seduto innanzi alla scrivania gli superava dun palmo la testa. Inchinò appena il capo in risposta al profondo ossequio del visitatore; con la mano gli fe cenno di sedere; poi poggiò un gomito sul bracciuolo e abbassò la fronte sulla palma, nascondendovi un occhio. Laltro occhio, armato da una rigida caramella cerchiata di tartaruga don Filiberto Fiorinnanzi se lo vide piantare in faccia con una fissità cosí dura e ostile e persistente che sentí gelarsi il sangue nelle vene e imbrogliarsi in bocca le parole del breve esordio con tanto studio preparato. Quellocchio diffidava; quellocchio non credeva al disinteresse; quellocchio severissimamente lo ammoniva a non dir cosa che non avesse prova e fondamento nei fatti e con inflessibile acume scrutava attraverso ogni parola che gli usciva con tremore dalle labbra. Se non che, a un certo punto, il Marchese si tolse la mano dalla fronte, e scoprí laltro occhio: un languido melenso occhio svogliato, un occhio che, per cosí dire, sbadigliava e che si rivolgeva al visitatore, come a chieder pietà. Don Filiberto Fiorinnanzi si sentí a un tratto crollare in fondo allo stomaco tutte le viscere sospese. Quellocchio, quellocchio che gli aveva incusso tanto terrore, era era dunque finto? di vetro? Ah Dio, sí, di vetro. E dunque il Marchese, tenendo coperto quello vero, non solo non lo aveva finora cosí terribilmente fissato e scrutato e minacciato ma neppure sera curato di veder chi fosse entrato a parlargli; e forse non aveva neanche ascoltato nulla di quanto egli con tanta trepidazione gli aveva detto. - Vengo signor Marchese vengo ai fatti - balbettò tutto smorto e smarrito. - Ecco, sí, mi faccia questa grazia, - miagolò il Marchese. E posando il pugno, ora, sulla scrivania, vi appoggiò la fronte. Non si rimosse più da quella positura. Don Filiberto Fiorinnanzi poteva supporre che dormisse. Alla fine, alzò la fronte dal pugno; disse: - Permette? E stese la mano a ricevere il foglio della denunzia. Lo scorse sbadatamente; poi si cacciò una mano in tasca, ne trasse un mazzetto di chiavi, aprí un cassetto dello stipo accanto alla scrivania, ne prese una carta la pose accanto al foglio, e su questo con un lapis turchino si mise a far brevi segni di richiamo, a mano a mano che leggeva in quella. Quandebbe terminato, senza dir nulla, porse a don Filiberto Fiorinnanzi il suo foglio segnato e quella carta tratta dallo stipo. Don Filiberto, perplesso, imbalordito, guardò luno e laltra, poi il Marchese, poi di nuovo il suo foglio e quella carta e saccorse che in questa erano già esposti, quasi con lo stesso ordine, tutti i furti dello Zezza, chegli era venuto a denunziare. - Ah dunque - disse, appena poté rinvenire dallo sbalordimento, - ah dunque a Vostra Signoria a Vostra Signoria Illustrissima erano già noti - Come vede, - lo interruppe freddamente il Marchese. - E anzi, se ella guarda più attentamente nella mia carta vedrà che ci son noverati molti altri furti che non si trovano nella sua denunzia. - Già già vedo vedo - riconobbe più che mai smarrito nello stupore, don Filiberto. - Ma dunque Il piccolo Marchese tornò ad appoggiare il gomito sul bracciuolo e a nascondersi con la mano locchio sano, stanco e svogliato. - Caro signore, - sospirò, - e che vuole che me nimporti? La terribile fissità dellocchio di vetro, armato della caramella cerchiata di tartaruga fece un contrasto orribile con la stanchezza di questo sospiro. - Sono cose, - seguitò, - che esorbitano dalla mia amministrazione. - Esorbitano? - Già. Noi qua dobbiamo guardare e guardiamo Zezza ministro. Come tale, lo abbiamo trovato sempre ineccepibile. Zezza uomo non ci riguarda, caro signore. Dirò di più: è per noi anzi un vantaggio, che egli sia cosí ladro, o piuttosto cosí desideroso di arricchirsi. Mi spiego. Agli altri ministri che si tengono paghi, più o meno, al loro stipendio soltanto non preme affatto che i poderi rendano qualche cosa di più di quello che potrebbero rendere. Preme invece allo Zezza, perché, oltre che a noi, essi debbono rendere anche a lui. E il risultato è questo: che nessuno dei settori ci rende tanto quanto quello di cui Zezza è ministro. - Ma dunque - fece ancora una volta, come in un singhiozzo, don Filiberto. - Oh, dunque, - ripigliò alzandosi per licenziarlo il Marchese, - io la ringrazio tanto a ogni modo, caro signore, dellincomodo che Ella ha voluto prendersi; quantunque oh Dio, sí forse avrebbe potuto immaginarsi che a una amministrazione come la mia questi fatti non potevano restare ignoti. Questi e altri, comElla ha potuto vedere. Ma a ogni modo, io la ringrazio e me le professo gratissimo. Si stia bene, caro signore. Don Filiberto Fiorinnanzi uscí stordito, stonato, insensato addirittura, dalla sede dellamministrazione. - E dunque La conclusione laveva in mano. Un bottone della palandrana. Sentendo parlare a quel modo il Marchese, se lera tante volte rigirato sul petto quel bottone, che esso alla fine gli sera staccato e gli era rimasto tra le dita. Ma, ormai, a che gli serviva più? Poteva bene andar per via con la palandrana sbottonata, e anche svoltata con le maniche alla rovescia, e anche col cappello assettato sotto sopra sul capo. Luniverso, ormai, per don Filiberto Fiorinnanzi era tutto quanto e per sempre scombussolato. Novelle per un anno di luigi pirandello MARSINA STRETTA Di solito il professor Gori aveva molta pazienza con la vecchia domestica che lo serviva da circa ventanni. Quel giorno però, per la prima volta in vita sua, gli toccava dindossar la marsina, ed era fuori della grazia di Dio. Già il solo pensiero, che una cosa di cosí poco conto potesse mettere in orgasmo un animo come il suo alieno da tutte le frivolezze e oppresso da tante gravi cure intellettuali, bastava a irritarlo. Lirritazione poi gli cresceva, considerando che con questo suo animo potesse prestarsi a indossar quellabito prescritto da una sciocca consuetudine per certe rappresentazioni di gala con cui la vita sillude doffrire a se stessa una festa o un divertimento. E poi, Dio mio, con quel corpaccio dippopotamo, di bestiaccia antidiluviana E sbuffava il professore, e fulminava con gli occhi la domestica che, piccola e boffice come una balla si beava alla vista del grosso padrone in quellinsolito abito di parata, senzavvertire, la sciagurata che mortificazione dovevano averne tuttintorno i vecchi e onesti mobili volgari e i poveri libri nella stanzetta quasi buja e in disordine. Quella marsina, sintende, non laveva di suo, il professor Gori. La prendeva a nolo. Il commesso dun negozio vicino glienaveva portate su in casa una bracciata, per la scelta; e ora, con laria dun compitissimo arbiter elegantiarum tenendo gli occhi semichiusi e sulle labbra un sorrisetto di compiacente superiorità lo esaminava, lo faceva voltare di qua e di là, - Pardon! Pardon! -, e quindi concludeva, scotendo il ciuffo: - Non va. Il professore sbuffava ancora una volta e sasciugava il sudore. Ne aveva provate otto, nove, non sapeva più quante. Una più stretta dellaltra. E quel colletto in cui si sentiva impiccato! e quello sparato che gli strabuzzava già tutto sgualcito, dal panciotto! e quella cravattina bianca inamidata e pendente a cui ancora doveva fare il nodo, e non sapeva come! Alla fine il commesso si compiacque di dire: - Ecco, questa sí. Non potremmo trovar di meglio, creda pure, signore. Il professor Gori tornò prima a fulminar con uno sguardo la serva, per impedire che ripetesse: - Dipinta! Dipinta! -; poi si guardò la marsina, in considerazione della quale, senza dubbio quel commesso gli dava del signore: poi si rivolse al commesso: - Non ne ha più altre con sé? - Ne ho portate sú dodici, signore! - Questa sarebbe la dodicesima? - La dodicesima, a servirla. - E allora va benone! Era più stretta delle altre. Quel giovanotto, un po risentito, concesse: - Strettina è, ma può andare. Se volesse aver la bontà di guardarsi allo specchio - Grazie tante! - squittí il professore. - Basta lo spettacolo che sto offrendo a lei e alla mia signora serva. Quegli, allora, pieno di dignità, inchinò appena il capo, e via, con le altre undici marsine. - Ma è credibile? - proruppe con un gemito rabbioso il professore, provandosi ad alzar le braccia. Si recò a guardare un profumato biglietto dinvito sul cassettone, e sbuffò di nuovo. Il convegno era per le otto, in casa della sposa, in via Milano. Venti minuti di cammino! Ed erano già le sette e un quarto. Rientrò nella stanzetta la vecchia serva che aveva accompagnato fino alla porta il commesso. - Zitta! - le impose subito il professore. - Provate, se vi riesce, a finir di strozzarmi con questa cravatta. - Piano piano il colletto - gli raccomandò la vecchia serva. E dopo essersi forbite ben bene con un fazzoletto le mani tremicchianti, saccinse allimpresa. Regnò per cinque minuti il silenzio: il professore e tutta la stanza intorno parvero sospesi, come in attesa del giudizio universale. - Fatto? - Eh - sospirò quella. Il professor Gori scattò in piedi, urlando: - Lasciate! Mi proverò io! Non ne posso più! Ma appena si presentò allo specchio, diede in tali escandescenze, che quella poverina si spaventò. Si fece, prima di tutto, un goffo inchino; ma, nellinchinarsi, vedendo le due falde aprirsi e subito richiudersi, si rivoltò come un gatto che si senta qualcosa legata alla coda; e, nel rivoltarsi, trac!, la marsina gli si spaccò sotto unascella. Diventò furibondo. - Scucita! scucita soltanto! - lo rassicurò subito, accorrendo, la vecchia serva. - Se la cavi, gliela ricucio! - Ma se non ho più tempo! - urlò, esasperato, il professore. - Andrò cosí, per castigo! Cosí Vuol dire che non porgerò la mano a nessuno. Lasciatemi andare. Sannodò furiosamente la cravatta; nascose sotto il pastrano la vergogna di quellabito; e via. Alla fin fine, però, doveva esser contento che diamine! Si celebrava quella mattina il matrimonio duna sua antica allieva, a lui carissima: Cesara Reis la quale, per suo mezzo, con quelle nozze, otteneva il premio di tanti sacrifizii durati negli interminabili anni di scuola. Il professor Gori, via facendo, si mise a pensare alla strana combinazione per cui quel matrimonio seffettuava. Sí; ma come si chiamava intanto lo sposo, quel ricco signore vedovo che un giorno gli sera presentato allIstituto di Magistero per avere indicata da lui una istitutrice per le sue bambine? - Grimi? Griti? No, Mitri! Ah, ecco, sí: Mitri, Mitri. Cosí era nato quel matrimonio. La Reis, povera figliuola, rimasta orfana a quindici anni, aveva eroicamente provveduto al mantenimento suo e della vecchia madre lavorando un po da sarta, un po dando lezioni particolari: ed era riuscita a conseguire il diploma di professoressa. Egli, ammirato di tanta costanza, di tanta forza danimo, pregando, brigando aveva potuto procacciarle un posto a Roma, nelle scuole complementari. Richiesto da quel signor Griti - Griti, Griti, ecco! Si chiama Griti. Che Mitri! - gli aveva indicato la Reis. Dopo alcuni giorni se lera veduto tornar davanti afflitto, imbarazzato. Cesara Reis non aveva voluto accettare il posto distitutrice, in considerazione della sua età, del suo stato della vecchia mamma che non poteva lasciar sola e, sopra tutto, del facile malignare della gente. E chi sa con qual voce, con quale espressione gli aveva dette queste cose, la birichina! Bella figliuola la Reis: e di quella bellezza che a lui piaceva maggiormente: duna bellezza a cui i diuturni dolori non per nulla il Gori era professore ditaliano: diceva proprio cosí i diuturni dolori duna bellezza a cui i diuturni dolori avevano dato la grazia duna soavissima mestizia, una cara e dolce nobiltà. Certo quel signor Grimi - Ho gran paura che si chiami proprio Grimi ora che ci penso! Certo quel signor Grimi, fin dal primo vederla, se nera perdutamente innamorato. Cose che capitano, pare. E tre o quattro volte, quantunque senza speranza, era tornato a insistere, invano; alla fine, aveva pregato lui, il professor Gori, lo aveva anzi scongiurato dinterporsi, perché la signorina Reis cosí bella, cosí modesta, cosí virtuosa, se non listitutrice diventasse la seconda madre delle sue bambine. E perché no? Sera interposto, felicissimo, il professor Gori, e la Reis aveva accettato: e ora il matrimonio si celebrava a dispetto dei parenti del signor Grimi o Griti o Mitri che vi si erano opposti accanitamente: - E che il diavolo se li porti via tutti quanti! - concluse sbuffando ancora una volta, il grosso professore. Conveniva intanto recare alla sposa un mazzolino di fiori. Ella lo aveva tanto pregato perché le facesse da testimonio; ma il professore le aveva fatto notare che, in qualità di testimonio avrebbe dovuto poi farle un regalo degno della cospicua condizione dello sposo, e non poteva: in coscienza non poteva. Bastava il sacrifizio della marsina. Ma un mazzolino, intanto, sí, ecco. E il professor Gori entrò con molta titubanza e impacciatissimo in un negozio di fiori dove gli misero insieme un gran fascio di verdura con pochissimi fiori e molta spesa. Pervenuto in via Milano, vide in fondo, davanti al portone in cui abitava la Reis, una frotta di curiosi. Suppose che fosse tardi; che già nellatrio ci fossero le carrozze per il corteo nuziale, e che tutta questa gente stesse lí per assistere alla sfilata. Avanzò il passo. Ma perché tutti quei curiosi lo guardavano a quel modo? La marsina era nascosta dal soprabito. Forse le falde? Si guardò dietro. No: non si vedevano. E dunque? Che era accaduto? Perché il portone era socchiuso? Il portinajo, con aria compunta, gli domandò: - Va sú per il matrimonio, il signore? - Sí, signore. Invitato. - Ma sa, il matrimonio non si fa più. - Come? - La povera signora la madre - Morta? - esclamò il Gori, stupefatto, guardando il portone. - Questa notte, improvvisamente. Il professore restò lí, come un ceppo. - Possibile! La madre? La signora Reis? E volse in giro uno sguardo ai radunati, come per leggere ne loro occhi la conferma dellincredibile notizia. Il mazzo di fiori gli cadde di mano. Si chinò per raccattarlo, ma sentí la scucitura della marsina allargarsi sotto lascella, e rimase a metà. Oh Dio! la marsina già! La marsina per le nozze, castigata cosí a comparire ora davanti alla morte. Che fare? Andar sú, parato a quel modo? tornare indietro? - Raccattò il mazzo, poi, imbalordito, lo porse al portinajo. - Mi faccia il piacere, me lo tenga lei. Ed entrò. Si provò a salire a balzi la scala; vi riuscí per la prima branca soltanto. Allultimo piano - maledetto pancione! - non tirava più fiato. Introdotto nel salottino, sorprese in coloro che vi stavano radunati un certo imbarazzo una confusione subito repressa, come se qualcuno, al suo entrare, fosse scappato via; o come se dun tratto si fosse troncata unintima e animatissima conversazione. Già impacciato per conto suo, il professor Gori si fermò poco oltre lentrata; si guardò attorno perplesso; si sentí sperduto, quasi in mezzo a un campo nemico. Eran tutti signoroni, quelli: parenti e amici dello sposo. Quella vecchia lí era forse la madre; quelle altre due, che parevano zitellone, forse sorelle o cugine. Sinchinò goffamente. Oh Dio, daccapo la marsina E, curvo, come tirato da dentro, volse un altro sguardo attorno quasi per accertarsi se mai qualcuno avesse avvertito il crepito di quella maledettissima scucitura sotto lascella. Nessuno rispose al suo saluto, quasi che il lutto, la gravità del momento non consentissero neppure un lieve cenno del capo. Alcuni forse intimi della famiglia stavano costernati attorno a un signore nel quale al Gori, guardando bene, parve di riconoscere lo sposo. Trasse un respiro di sollievo e gli sappressò, premuroso. - Signor Grimi - Migri, prego. - Ah già, Migri ci penso da unora, mi creda! Dicevo Grimi, Mitri Griti e non mè venuto in mente Migri! Scusi Io sono il professor Fabio Gori si ricorderà quantunque ora mi veda in - Piacere, ma - fece quegli, osservandolo con fredda alterigia; poi, come sovvenendosi: - Ah, Gori già! lei sarebbe quello sí, dico, lautore lautore se vogliamo, indiretto del matrimonio! Mio fratello mha raccontato - Come, come? scusi, lei sarebbe il fratello? - Carlo Migri, a servirla. - Favorirmi, grazie. Somigliantissimo, perbacco! Mi scusi, signor Gri Migri, già ma ma questo fulmine a ciel sereno Già! Io purtroppo cioè, purtroppo no: non ho da recarmelo a colpa diciamo - ma sí, indirettamente, per combinazione, diciamo, ho contribuito Il Migri lo interruppe con un gesto della mano e si alzò. - Permetta che la presenti a mia madre. - Onoratissimo, si figuri! Fu condotto davanti alla vecchia signora che ingombrava con la sua enorme pinguedine mezzo canapè, vestita di nero con una specie di cuffia pur nera su i capelli lanosi che le contornavano la faccia piatta, giallastra, quasi di cartapecora. - Mamma, il professor Gori. Sai? quello che aveva combinato il matrimonio di Andrea. La vecchia signora sollevò le pàlpebre gravi sonnolente, mostrando uno più aperto e laltro meno, gli occhi torbidi, ovati, quasi senza sguardo. - In verità, - corresse il professore, inchinandosi questa volta con trepidante riguardo per la marsina scucita, - in verità ecco combinato no: non non sarebbe la parola Io, semplicemente - Voleva dare unistitutrice alle mie nipotine - compí la frase la vecchia signora, con voce cavernosa. - Benissimo! Cosí difatti sarebbe stato giusto. - Ecco, già - fece il professor Gori. - Conoscendo i meriti, la modestia della signorina Reis. - Ah, ottima figliuola, nessuno lo nega! - riconobbe subito, riabbassando le pàlpebre, la vecchia signora. - E noi, creda, siamo oggi dolentissimi - Che sciagura! Già! Cosí di colpo! - esclamò il Gori. - Come se non ci fosse veramente la volontà di Dio, - concluse la vecchia signora. Il Gori la guardò. - Fatalità crudele Poi, guardando in giro per il salotto, domandò: - E il signor Andrea? Gli rispose il fratello, simulando indifferenza: - Ma non so, era qui, poco fa. Sarà andato forse a prepararsi. - Ah! - esclamò allora il Gori, rallegrandosi improvvisamente. - Le nozze dunque si faranno lo stesso? - No! che dice mai! - scattò la vecchia signora, stupita, offesa. - Oh Signore Iddio! Con la morta in casa? Ooh! - Oooh! - echeggiarono, miagolando, le due zitellone con orrore. - Prepararsi per partire, - spiegò il Migri. - Doveva partire oggi stesso con la sposa per Torino. Abbiamo le nostre cartiere lassú, a Valsangone; dove cè tanto bisogno di lui. - E e partirà cosí? - domandò il Gori. - Per forza. Se non oggi, domani. Labbiamo persuaso noi, spinto anzi, poverino. Qui, capirà, non è più prudente, né conveniente che rimanga. - Per la ragazza sola, ormai - aggiunse la madre con la voce cavernosa. - Le male lingue - Eh già, - riprese il fratello. - E poi gli affari Era un matrimonio - Precipitato! - proruppe una delle zitellone. - Diciamo improvvisato, - cercò dattenuare il Migri. - Ora questa grave sciagura sopravviene fatalmente, come sí, per dar tempo, ecco. Un differimento simpone per il lutto e E cosí si potrà pensare riflettere da una parte e dallaltra Il professor Gori rimase muto per un pezzo. Limpaccio irritante che gli cagionava quel discorso, cosí tutto sospeso in prudenti reticenze era pur quello stesso che gli cagionava la sua marsina stretta e scucita sotto lascella. Scucito allo stesso modo gli sembrò quel discorso e da accogliere con lo stesso riguardo per la scucitura segreta, col quale era proferito. A sforzarlo un po, a non tenerlo cosí composto e sospeso, con tutti i debiti riguardi, cera pericolo che come la manica della marsina si sarebbe staccata, cosí anche si sarebbe aperta e denudata lipocrisia di tutti quei signori. Sentí per un momento il bisogno dastrarsi da quelloppressione e anche dal fastidio che, nellintontimento in cui era caduto gli dava il merlettino bianco, che orlava il collo della casacca nera della vecchia signora. Ogni qual volta vedeva un merlettino bianco come quello, gli si riaffacciava alla memoria, chi sa perché limmagine dun tal Pietro Cardella, merciajo del suo paesello lontano, afflitto da una cisti enorme alla nuca. Gli venne di sbuffare; si trattenne a tempo, e sospirò, come uno stupido: - Eh, già Povera figliuola! Gli rispose un coro di commiserazioni per la sposa. Il professor Gori se ne sentí allimprovviso come sferzare, e domandò, irritatissimo: - Dovè? Potrei vederla? Il Migri glindicò un uscio nel salottino: - Di là, si serva E il professor Gori vi si diresse furiosamente. Sul lettino, bianco, rigidamente stirato, il cadavere della madre, con unenorme cuffia in capo dalle tese inamidate. Non vide altro, in prima, il professor Gori, entrando. In preda a quellirritazione crescente, di cui, nello stordimento e nellimpaccio non riusciva a rendersi esatto conto, con la testa che già gli fumava, anziché commuoversene, se ne sentí irritare come per una cosa veramente assurda: stupida e crudele soperchieria della sorte che, no, perdio non si doveva a nessun costo lasciar passare! Tutta quella rigidità della morta gli parve di parata come se quella povera vecchina si fosse stesa da sé, là, su quel letto con quella enorme cuffia inamidata per prendersi lei, a tradimento, la festa preparata per la figliuola e quasi quasi al professor Gori venne la tentazione di gridarle: - Sú via, si alzi mia cara vecchia signora! Non è il momento di fare scherzi di codesto genere! Cesara Reis stava per terra, caduta sui ginocchi; e tutta aggruppata, ora, presso il lettino su cui giaceva il cadavere della madre non piangeva più, come sospesa in uno sbalordimento grave e vano. Tra i capelli neri, scarmigliati, aveva alcune ciocche ancora attorte dalla sera avanti in pezzetti di carta, per farsi i ricci. Ebbene, anziché pietà, provò anche per lei quasi dispetto il professor Gori. Gli sorse prepotente il bisogno di tirarla su da terra, di scuoterla da quello sbalordimento. Non si doveva darla vinta al destino, che favoriva cosí iniquamente lipocrisia di tutti quei signori radunati nellaltra stanza! No no: era tutto preparato, tutto pronto; quei signori là erano venuti in marsina come lui per le nozze: ebbene, bastava un atto di volontà in qualcuno; costringere quella povera fanciulla, caduta lí per terra, ad alzarsi; condurla, trascinarla, anche cosí mezzo sbalordita, a concludere quelle nozze per salvarla dalla rovina. Ma stentava a sorgere in lui quellatto di volontà, che con tanta evidenza sarebbe stato contrario alla volontà di tutti quei parenti. Come Cesara, però, senza muovere il capo, senza batter ciglio levò appena una mano ad accennar la sua mamma lí distesa, dicendogli: - Vede, professore? - il professore ebbe uno scatto, e: - Sí, cara, sí! - le rispose con una concitazione quasi astiosa, che stordí la sua antica allieva. - Ma tu àlzati! Non farmi calare, perché non posso calarmi! Àlzati da te! Subito, via! Sú, sú, fammi il piacere! Senza volerlo forzata da quella concitazione, la giovane si scosse dal suo abbattimento e guardò, quasi sgomenta, il professore: - Perché? - gli chiese. - Perché, figliuola mia ma àlzati prima! ti dico che non mi posso calare, santo Dio! - le rispose il Gori. Cesara si alzò. Rivedendo però sul lettino il cadavere della madre, si coprí il volto con le mani e scoppiò in violenti singhiozzi. Non saspettava di sentirsi afferrare per le braccia e scrollare e gridare dal professore più che mai concitato: - No! no! no! Non piangere, ora! Abbi pazienza figliuola! Da ascolto a me! Tornò a guardarlo, quasi atterrita questa volta col pianto arrestato negli occhi, e disse: - Ma come vuole che non pianga? - Non devi piangere, perché non è ora di piangere, questa, per te! - tagliò corto il professore. - Tu sei rimasta sola, figliuola mia, e devi ajutarti da te! Lo capisci che devi ajutarti da te? Ora, sí, ora! Prendere tutto il tuo coraggio a due mani: stringere i denti e far quello che ti dico io! - Che cosa, professore? - Niente. Toglierti, prima di tutto, codesti pezzetti di carta dai capelli. - Oh Dio, - gemette la fanciulla, sovvenendosene, e portandosi subito le mani tremanti ai capelli. - Brava, cosí! - incalzò il professore. - Poi andar di là a indossare il tuo abitino di scuola; metterti il cappellino, e venire con me! - Dove? che dice? - Al Municipio, figliuola mia! - Professore, che dice? - Dico al Municipio, allo stato civile, e poi in chiesa! Perché codesto matrimonio sha da fare, sha da fare ora stesso; o tu sei rovinata! Vedi come mi sono conciato per te? In marsina! E uno dei testimoni sarò io, come volevi tu! Lascia di qua la tua povera mamma; non pensare più a lei per un momento, non ti paja un sacrilegio! Lei stessa, la tua mamma lo vuole! Da ascolto a me: va a vestirti! Io dispongo tutto di là per la cerimonia: ora stesso! - No no come potrei? - gridò Cesara, ripiegandosi sul letto della madre e affondando il capo tra le braccia, disperatamente. - Impossibile, professore! Per me è finita, lo so! Egli se ne andrà non tornerà più, mi abbandonerà ma io non posso non posso Il Gori non cedette; si chinò per sollevarla, per strapparla da quel letto; ma come stese le braccia, pestò rabbiosamente un piede, gridando: - Non me nimporta niente! Farò magari da testimonio con una manica sola ma questo matrimonio oggi si farà! Lo comprendi tu - guardami negli occhi! - lo comprendi, è vero? che se ti lasci scappare questo momento, tu sei perduta? Come resti, senza più il posto, senza più nessuno? Vuoi dar colpa a tua madre della tua rovina? Non sospirò tanto, povera donna, questo tuo matrimonio? E vuoi ora che, per causa sua, vada a monte? Che fai tu di male? Coraggio, Cesara! Ci sono qua io: lascia a me la responsabilità di quello che fai! Va, va a vestirti, va a vestirti, figliuola mia senza perder tempo E, cosí dicendo, condusse la fanciulla fino alluscio della sua cameretta, sorreggendola per le spalle. Poi riattraversò la camera mortuaria, ne serrò luscio, e rientrò come un guerriero nel salottino. - Non è ancora venuto lo sposo? I parenti, glinvitati si voltarono a guardarlo, sorpresi dal tono imperioso della voce; e il Migri domandò con simulata premura: - Si sente male la signorina? - Si sente benone! - gli rispose il professore guardandolo con tanto docchi. - Anzi ho il piacere dannunziare a lor signori che ho avuto la fortuna di persuaderla a vincersi per un momento e soffocare in sé il cordoglio. Siamo qua tutti; tutto è pronto; basterà - mi lascino dire! - basterà che uno di loro lei, per esempio, sarà tanto gentile - aggiunse rivolgendosi a uno degli invitati - mi farà il piacere di correre con una vettura al Municipio e di prevenire lufficiale dello stato civile che Un coro di vivaci proteste interruppe a questo punto il professore. Scandalo, stupore, orrore, indignazione! - Mi lascino spiegare! - gridò il professor Gori, che dominava tutti con la persona. - Perché questo matrimonio non si farebbe? Per il lutto della sposa, è vero? Ora, se la sposa stessa - Ma io non permetterò mai, - gridò più forte di lui, troncandogli la parola la vecchia signora, - non permetterò mai che mio figlio - Faccia il suo dovere e una buona azione? - domandò, pronto, il Gori, compiendo lui la frase questa volta. - Ma lei non stia a immischiarsi! - venne a dirgli, pallido e vibrante dira, il Migri in difesa della madre. - Perdoni! Mimmischio, - rimbeccò subito il Gori, - perché so che lei è un gentiluomo, caro signor Grimi - Migri prego! - Migri, Migri, e comprenderà che non è lecito né onesto sottrarsi allestreme esigenze duna situazione come questa. Bisogna esser più forti della sciagura che colpisce quella povera figliuola e salvarla! Può restar sola, cosí, senza ajuto e senzalcuna posizione ormai? Lo dica lei! No: questo matrimonio si farà non ostante la sciagura, e non ostante abbiano pazienza! Sinterruppe infuriato e sbuffante: si cacciò una mano sotto la manica del soprabito; afferrò la manica della marsina e con uno strappo violento se la tirò fuori e la lanciò per aria. Risero tutti, senza volerlo, a quel razzo inatteso, di nuovo genere, mentre il professore con un gran sospiro di liberazione seguitava: - E non ostante questa manica che mi ha tormentato finora! - Lei scherza! - riprese, ricomponendosi, il Migri. - Nossignore: mi sera scucita. - Scherza! Codeste sono violenze. - Quelle che consiglia il caso. - O linteresse! Le dico che non è possibile, in queste condizioni Sopravvenne per fortuna lo sposo. - No! No! Andrea, no! - gli gridarono subito parecchie voci, di qua, di là. Ma il Gori le sopraffece, avanzandosi verso il Migri. - Decida lei! Mi lascino dire! Si tratta di questo: ho indotto di là la signorina Reis a farsi forza; a vincersi, considerando la gravità della situazione, in cui, caro signore, lei lha messa e la lascerebbe. Piacendo a lei, signor Migri, si potrebbe, senzalcuno apparato, zitti zitti, in una vettura chiusa correre al Municipio, celebrare subito il matrimonio Lei non vorrà, spero, negarsi. Ma dica, dica lei Andrea Migri, cosí soprappreso, guardò prima il Gori, poi gli altri, e infine rispose esitante: - Ma per me, se Cesara vuole - Vuole! vuole - gridò il Gori, dominando col suo vocione le disapprovazioni degli altri. - Ecco finalmente una parola che parte dal cuore! Lei, dunque, venga, corra al Municipio gentilissimo signore! Prese per un braccio quellinvitato, a cui sera rivolto la prima volta; lo accompagnò fino alla porta. Nella saletta dingresso vide una gran quantità di magnifiche ceste di fiori, arrivate in dono per il matrimonio e si fece alluscio del salotto per chiamare lo sposo e liberarlo dai parenti inviperiti, che già lattorniavano. - Signor Migri, signor Migri, una preghiera! Guardi Quegli accorse. - Interpretiamo il sentimento di quella poverina. Tutti questi fiori, alla morta Mi ajuti! Prese due ceste, e rientrò cosí nel salotto; reggendole trionfalmente, diretto alla camera mortuaria. Lo sposo lo seguiva, compunto, con altre due ceste. Fu una subitanea conversione della festa. più duno accorse alla saletta, a prendere altre ceste, e a recarle in processione. - I fiori alla morta; benissimo; i fiori alla morta! Poco dopo, Cesara entrò nel salotto, pallidissima, col modesto abito nero della scuola i capelli appena ravviati, tremante dello sforzo che faceva su se stessa per contenersi. Subito lo sposo le corse incontro, la raccolse tra le braccia, pietosamente. Tutti tacevano. Il professor Gori, con gli occhi lucenti di lagrime pregò tre di quei signori che seguissero con lui gli sposi, per far da testimoni e savviarono in silenzio. La madre, il fratello, le zitellone, glinvitati rimasti nel salotto ripresero subito a dar sfogo alla loro indignazione frenata per un momento, allapparire di Cesara. Fortuna, che la povera vecchia mamma, di là, in mezzo ai fiori non poteva più ascoltare questa brava gente che si diceva proprio indignata per tanta irriverenza verso la morte di lei. Ma il professor Gori, durante il tragitto, pensando a ciò che, in quel momento certo si diceva di lui in quel salotto, rimase come intronato e giunse al Municipio, che pareva ubriaco: tanto che non pensando più alla manica della marsina che sera strappata, si tolse come gli altri il soprabito. - Professore! - Ah già! Perbacco! - esclamò, e se lo ricacciò di furia. Finanche Cesara ne sorrise. Ma il Gori, che sera in certo qual modo confortato, dicendo a se stesso che, in fin dei conti, non sarebbe più tornato lí tra quella gente non poté riderne: doveva tornarci per forza, ora per quella manica da restituire insieme con la marsina al negoziante da cui laveva presa a nolo. La firma? Che firma? Ah già! sí, doveva apporre la firma come testimonio. Dove? Sbrigata in fretta laltra funzione in chiesa, gli sposi e i quattro testimonii rientrarono in casa. Furono accolti con lo stesso silenzio glaciale. Il Gori, cercando di farsi quanto più piccolo gli fosse possibile girò lo sguardo per il salotto e, rivolgendosi a uno degli invitati, col dito sú la bocca pregò: - Piano piano Mi saprebbe dire di grazia dove sia andata a finire quella tal manica della mia marsina che buttai allaria pocanzi? E ravvolgendosela, poco dopo, entro un giornale e andandosene via quatto quatto, si mise a considerare che, dopo tutto egli doveva soltanto alla manica di quella marsina stretta la bella vittoria riportata quel giorno sul destino perché, se quella marsina, con la manica scucita sotto lascella non gli avesse suscitato tanta irritazione, egli, nella consueta ampiezza dei suoi comodi e logori abiti giornalieri di fronte alla sciagura di quella morte improvvisa si sarebbe abbandonato senzaltro, come un imbecille, alla commozione a un inerte compianto della sorte infelice di quella povera fanciulla. Fuori della grazia di Dio per quella marsina stretta, aveva invece trovato nellirritazione, lanimo e la forza di ribellarvisi e di trionfarne. Novelle per un anno di luigi pirandello IL MARITO DI MIA MOGLIE Il cavallo e il bue, ho letto una volta in un libro di cui non ricordo più né il titolo né lautore, - il cavallo e il bue Ma sarà meglio lasciarlo stare, il bue. Citiamo il cavallo soltanto. Il cavallo - dunque, - che non sa di dover morire, non ha metafisica. Ma se il cavallo sapesse di dover morire, il problema della morte diventerebbe alla fine anche per lui, più grave assai di quello della vita. Trovare il fieno e lerba è, certo, gravissimo problema. Ma dietro questo problema sorge laltro: Perché mai, dopo aver faticato venti trenta anni per trovare il fieno e lerba, dover morire, senza sapere per qual ragione si è vissuto? Il cavallo non sa di dover morire, e non si fa di queste domande. Alluomo però, che - secondo la definizione di Schopenhauer - è un animale metafisico che appunto vuol dire un animale che sa di dover morire quella domanda sta sempre davanti. Ne segue, se non minganno, che tutti gli uomini dovrebbero sinceramente congratularsi col cavallo. E tanto più quelli animali metafisici che, malati, per esempio, come me, non solo sanno di dover morire tra breve ma anche ciò che accadrà in casa loro, dopo la loro morte, e senza potersene adontare. I residui non sono mai limpidi. Lumor vitale agli sgoccioli sinacidisce vie più, di giorno in giorno, dentro di me. E voglio, riempiendo questi pochi foglietti di carta procurarmi la soddisfazione sapor dacqua di mare soddisfazione che pur non sentirò di far conoscere a mia moglie che avevo tutto preveduto. Lidea mè nata questa mattina. E mè nata perché mia moglie mha sorpreso nel corridojo, dietro luscio del salotto, cheto e chinato a spiare per il buco della serratura. - O tu che non sei geloso, - mi gridò, - che stai a far lí? To, guarda! Ti sei finanche tolte le scarpe, per non far rumore. Mi guardai i piedi. - Scalzi! - era vero. E mia moglie intanto rideva fragorosamente. Che dire? Balbettai sciocchissime scuse: che non spiavo affatto, che solo per curiosità mero spinto a guardare: non avevo più sentito il pianoforte; non avevo veduto andar via il maestro, e cosí Ma giuro che le scarpe con rispetto parlando me lero tolte da un pezzo, senza intenzione. Mi fanno male. E lei, la mia cara Eufemia che mi ha sorpreso lí scalzo, dovrebbe sapere perché mi fanno male, e non riderne, almeno davanti a me. Ho gli edemi ai piedi e, per ingannare il tempo, me li tasto: li premo vi affondo una ditata e poi sto a guardare come a poco a poco rivenga sú. Ciò non toglie però che non abbia commesso una imperdonabile sciocchezza. Ma se lo sapevo, ma se lo so, che mia moglie non può soffrirlo quel suo maestro di musica! E poi sono certo, certissimo che - finché vivo - ella non mi tradirà. Non mi ha tradito in tanti anni, e dovrebbe confondersi per un altro pajo di mesi - e poniamo - quattro, sei? Ma no: ella avrebbe pazienza, ne son sicuro, anche se tirassi avanti, cosí, ancora un anno. E poi, lo conosco, lo conosco bene il marito - futuro - di mia moglie! E anche per lui potrei metter le mani sul fuoco che non mi farà il minimo torto, finché il naso mi fumica. È, sintende, un mio carissimo amico. Ottimo giovine. Giovine, poi, veramente, non tanto. Quarantanni, quasi letà mia. Ma già, io, come se navessi cento; mentre lui, solido, ben piantato nella vita, come in un bosco una quercia; e poi dotato, come dicevano gli antichi di tutte quelle buone parti che a fare un perfetto marito si ricercano: castigati costumi, generosa e gentilissima natura. Lo provano le cure che ha per me. Quasi ogni giorno, per dirne una, viene con la vettura per farmi prendere una boccata daria. Mi dà il braccio e majuta a scendere pian pianino la scala, obbligandomi a sostare sui pianerottoli a ogni branca, fin tanto che lui non abbia contato fino a cento; poi mi tasta il polso per sentirne la repenza, mi guarda negli occhi, mi domanda dolcemente: - Proseguiamo? - Proseguiamo. E cosí via, fino in fondo, pian pianino, pian pianino. Per risalire, dopo la scarrozzata, - egli da una parte, il portinajo dallaltra - mi portano sú in sedia. Mi sono ribellato, ma invano. Non posso, è vero, far sette scalini di fila, che lansito non mi sopravvenga insopportabile; ma ecco: vorrei che lamico non si pigliasse tanto fastidio; che il portinajo si facesse almeno ajutare da qualcun altro Che! Florestano se gli fosse possibile, vorrebbe portarmi sú lui solo, senza ajuto. Via, in fin de conti, non peso molto sí e no, quarantacinque chilogrammi, con tutti gli edemi; e poi penso: servendo me, vuol guadagnarsi la felicità futura. Lasciamolo fare! Anche mia moglie Eufemia, dallaltro canto, è quasi felice di soffrire per me, e più vorrebbe per guadagnarsi anche lei, di fronte alla propria coscienza, il diritto di goder dopo, senzalcun rimorso. Onesto diritto, onestissimo compenso, che né la vita né la coscienza possono negarle, e di cui io, ripeto, non debbo adontarmi. Confesso tuttavia che, più volte, mavviene quasi quasi di desiderare che luno e laltra siano due birbaccioni matricolati. Lonestà dei loro propositi, la squisitezza dei loro sentimenti, diventa spesso per me la più raffinata delle crudeltà, poiché io non potendo in nessun modo ribellarmi a quanto avverrà senzalcun dubbio dopo la mia morte, mi vedo costretto, per esempio, tante volte a tirarmi tra le gambe il mio piccino, lunico mio figlioletto, e a mettermi a insegnargli damare daver rispetto filiale per colui che sarà fra poco suo secondo padre e ad ammonirlo perché cerchi di non dargli mai causa, che abbia a lamentarsi di lui. E gli dico: - Vedi, Carluccio mio: tu hai le manine sporche. Come tha detto jeri zio Florestano, quando tha veduto una cenciata dinchiostro sul nasino? Tha detto: Lavati, Carluccio, o ti catturano, sai!. Non è mica vero, però: zio Florestano scherza. Oggi non costuma più mandare in galera chi ha le mani sporche. Ma tu lavatele a ogni modo, perché zio Florestano ama i bambini puliti. Egli è tanto buono e ti vuol tanto bene, Carluccio mio; e anche tu, sai, devi volergliene tanto tanto; e ubbidirlo, sai! sempre; e lasciarlo sempre contento di te. Hai capito, figlietto mio? E gli magnifico tutti i regalucci chegli, per far piacere a Eufemia, gli porta. Il povero piccino mio segue i miei consigli, e già lo venera. Laltro giorno, per esempio, Florestano se lo portò a spasso, e, al ritorno, mi raccontò ridendo che, mentre camminavano insieme traversando la piazza piena di sole, a un certo punto Carluccio mise un grido sarrestò e gli domandò tuttafflitto: - Tho fatto male, zio Florestano? - No, Carluccio. Perché? E il mio piccino, ingenuamente: - Tho pestato lombra, zio Florestano. Eh via, no: fino a questo punto, no, povero Carluccio mio! Sei stato proprio sciocchino. Lombra, vedi, lombra si può calpestare: zio Florestano e la mammina tua la calpesteranno un giorno lombra di tuo papà sicuri di non fargli male poiché, in vita, si saranno guardati bene dal pestargli anche un piede. Che gara di compitezze fra noi tre! E che grazioso martirio, intanto. Da povero malato, io vorrei lasciarmi andare come vien viene; invece, mi vedo costretto a tenermi sú, per pesare quanto meno sia possibile su loro che altrimenti muserebbero tanti altri riguardi, tante altre premure che mi fanno ribrezzo, talvolta, anzi orrore. Avrò torto. Ma questo spettacolo della nostra squisita civiltà, delle nostre continue cerimonie davanti alla soglia della morte, mi sembra una stomachevole pagliacciata. Coi guanti gialli, e infinite cortesie, mi vedo dolcemente sospinto da loro fino a questa soglia; e ora mi sembra che mi sinchinino e mi dicano con un sorriso grazioso sulle labbra: - Passi pure. Buon viaggio! E stia sicuro, sa, che noi ci ricorderemo sempre sempre di lei cosí buono, cosí prudente e ragionevole! Mi hanno insegnato che bisogna esser sinceri. Sinceri? Ma la sincerità, per me, a questo punto, vorrebbe dire senzaltro: uccidere. Dio me ne guardi! Chi mi trattiene? Parliamo un po sul serio. Se io non avessi fede, se io non credessi in Dio, davvero; se credessi invece che la morte sia limite anche allanima dogni avvenire, e che, mancandomi la terra sotto i piedi il vuoto e nullaltro maccoglierà, credete che Florestano io non lo ammazzerei? Quando penso, certe notti, nellinsonnia, che egli si coricherà nel mio letto, al posto mio, lí con tutti i miei diritti su mia moglie e su le cose mie: quando penso che nel lettuccio della camera accanto il figlietto mio lorfanello mio, qualche notte forse si metterà a piangere e chiamerà la mamma sua e penso che egli a mia moglie che vorrà accorrere a vedere che cosha il piccino mio che piange forse dirà: - Ma no, cara, lascialo piangere; non scendere dal letto; ti raffredderai! - io, Florestano, vi giuro, lo ammazzerei! Invece, ogni notte seduto presso la finestra, me ne sto quieto quieto a contemplare il cielo, a lungo. Cè una stellina piccola piccola lassú, a cui tengo fissi gli occhi e a cui dico spesso, sospirando: - Aspettami, verrò! E ad Eufemia, che è figlia dun libero pensatore e ostenta di non credere in Dio, ripeto spesso: - Sciocca, credici: Dio esiste. E ringrazialo, sai? Ringrazialo. Eufemia mi guarda, come se le paresse strano che io, Luca Lèuci, possa dirle cosí io che - secondo lei - non avrei davvero alcun obbligo di crederci, poiché Dio mi tratta male, facendomi morire cosí presto. Ma lo ringrazierà, quando le verranno tra mano questi pochi foglietti di carta, se ama di cuore il suo Florestano. Intendo bene che lunica è di morir presto, qua. Vedo certe volte Florestano che con gli occhi e coi sospiri si sforza di far capace mia moglie dei desiderii che lo tormentano poveruomo! Mimmagino allora mia moglie col bel capo biondo reclinato vezzosamente sullampio petto quadro di lui nellatto di carezzargli appena appena, stirando in sú con due dita i lunghi peli rossicci del magnifico pajo di baffi Oh voluttà! Pazienza anche tu cara Eufemia mia! E certe paroline di notte, come le hai dette a me abbracciata con me, le dirai presto, le dirai anche a lui, senza quasi sapere di dirle: - Tesoro mio Ah caro sí, sí Caro, caro Mi vien da ridere, da ridere. Tutti e due allora, maravigliati, mi domandano perché ho riso: io dico un motto di spirito, e Florestano osserva: - Tu sarai vecchio caro Lèuci, e sempre cosí celione! Ma spesso anche non riesco a esser celione, come dice lamico mio. Larguzia, senza volerlo, mi diventa mordace, e allora Florestano, in vettura con me, ci soffre a sentirmi parlare. Io gli dico: - Se non fosse un brutto posto, ti proporrei, caro Florestano, di metterti un momentino al posto mio. Tassicuro che ti farebbe lo stesso effetto curioso che fa a me questo poter vedere la vita cosí come resterà per gli altri, nella certezza che tra poco, forse mentre stai a dirlo, essa per te finirà; e il poter pensare ciò che gli altri faranno ragionevolmente, quando tu non sarai più. Parlo chiaro; ma Florestano finge di non comprendere. E io continuo: - Caro Florestano, io so, per esempio, la corona di porcellana che verrai a depormi sulla fossa, quando vi giacerò. Florestano mi dà sulla voce, e io allora mi taccio e, cosí magro magro e pallido e afflitto come sono mi metto a guardare dal cantuccio della vettura che va a passo per gli aerei viali del Gianicolo, questa dolcezza di sole che tramonta; la vita, come la assaporeranno gli altri, anche amara, che importa? questo grosso sanguigno uomo qua, che mi siede accanto e sospira; mia moglie che a casa, in attesa, anche lei sospira: e anche, senza più me, il mio piccino, che un giorno presto, non saprà più chi ero, comero! - Papà E Florestano, voltandosi, gli risponderà sgarbato: - Che vuoi? Il marito di tua madre, Carluccio, che non è il tuo papà vero. Ci pensi? Ma la vita pure, Carluccio, è cosí bella cosí piena. Novelle per un anno di luigi pirandello LA MAESTRINA BOCCARMÈ Come, passando per un giardino e allungando distrattamente una mano si bruca un tenero virgulto e se ne sparpagliano in aria le poche foglioline, lunico fiore; cosí, passando attraverso la vita di Mirina Boccarmè, allora nel suo fiore un uomo ne aveva fatto scempio per un vano capriccio momentaneo. Fuggita dalla città, se nera andata in un paesello di mare del Mezzogiorno a far la maestrina. Erano passati ormai tantanni. Appena terminata la scuola del pomeriggio, la maestrina Boccarmè soleva recarsi alla passeggiata del Molo, e là seduta sulla spalletta della banchina si distraeva guardando con gli altri oziosi le navi ormeggiate: tre alberi e brigantini, tartane e golette ciascuna col suo nome a poppa: LAngiolina, Colomba, Fratelli Noghera, Annunziatella, e il nome del porto discrizione: Napoli Castellammare di Stabia, Genova, Livorno, Amalfi: nomi, per lei che non conosceva nessuna di queste città marinare; ma che, a vederli scritti lí sulla poppa di quelle navi, diventavano ai suoi occhi cose vicine presenti, dun lontano ignoto che la faceva sospirare. E ora, ecco, arrivavano le paranze, una dopo laltra, con le vele che garrivano allegre, doppiando la punta del Molo; ciascuna aveva già pronte e scelte in coperta le ceste della pesca, colme dalga ancor viva. Tanti accorrevano allo scalo per comperare il pesce fresco per la cena; lei restava a guardar le navi, a interessarsi alla vita di bordo, per quel che ne poteva immaginare a guardarla cosí da fuori. Sera abituata al cattivo odore che esalava dal grassume di quellacqua chiusa sulla cui ombra vitrea, tra nave e nave, si moveva appena qualche tremulo riflesso. Godeva nel vedere i marinaj di quelle navi al sicuro, adesso, là nel porto senza pensare che a loro forse non pareva lora di ritornare a qualche altro porto. E sollevando con gli occhi tutta lanima a guardare nellultima luce la punta degli alti alberi, i pennoni, il sartiame, provava in sé con una gioja ebbra di freschezza e uno sgomento quasi di vertigine, lansia del tanto tanto cielo, e tanto mare che quelle navi avevano corso, partendo da chi sa quali terre lontane. Cosí fantasticando, talvolta, illusa dallombra che si teneva come sospesa in una lieve bruma illividita sul mare ancora chiaro non saccorgeva che a terra intanto, là sul Molo sera fatto bujo e che già tutti gli altri se nerano andati lasciandola sola a sentire più forte il cattivo odore dellacqua nera sulla spiaggia, che alla calata del sole sincrudiva. La lanterna verde del Molo sera già accesa in cima alla tozza torretta bianca; ma faceva da vicino un lume cosí debole e vano, che pareva quasi impossibile si dovesse poi veder tanto vivo da lontano. Chi sa perché, guardandolo, la maestrina Boccarmè avvertiva una pena dindefinito scoramento; e ritornava triste a casa. Spesso però, la mattina dopo, nellalba silenziosa mentre qualche nave con tutte le vele spiegate che non riuscivano a pigliar vento salpava lentamente dal Molo rimorchiata da un vaporino più dun marinajo uscito a respirare per lultima volta la pace del porto che lasciava del paesello ancora addormentato, sera portata con sé un tratto limmagine duna povera donnina vestita di nero che in quellora insolita, dal Molo deserto aveva assistito alla triste e lenta partenza. Perché piaceva anche, alla maestrina Boccarmè, intenerirsi cosí, amaramente allo spettacolo di quelle navi che allalba lasciavano il porto e sindugiava lí a sognare con gli occhi alle vele che a mano a mano si gonfiavano al vento e si portavano via quei naviganti lontano, sempre più lontano nella luminosa vastità del cielo e del mare, in cui a tratti gli alberi scintillavano come dargento; finché la campana della scuola non la richiamava al dovere quotidiano. Quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive, la maestrina Boccarmè non sapeva che farsi della sua libertà. Avrebbe potuto viaggiare, coi risparmii di tanti anni; le bastava sognare cosí, guardando le navi ormeggiate nel Molo o in partenza. Quellestate, era accorsa molta gente al paesello per la stagione balneare. Una folla che non si camminava, nella passeggiata del Molo. Sfarzi di luce dei magnifici tramonti meridionali, gaj abiti di velo, ombrellini di seta, cappellini di paglia. Signorone mai viste! E le brave donnine del paese, tutte a bocca aperta e con tanto docchi ad ammirare. Solo la maestrina Boccarmè, niente: come se nulla fosse stato. Lí, sulla spalletta della banchina, seguitava a guardare i marinai che in qualche nave facevano il lavaggio della coperta gettandosi allegramente lacqua dei buglioli addosso, tra salti e corse pazze e gridi e risate. Se non che, un giorno: - Mirina! - Lucilla! - Tu qua? Sto a guardarti da mezzora: è lei? non è lei? Mirina mia, come mai? E quella signorona, tra lo stupore rispettoso delle brave donnine del paese abbracciò baciò ribaciò la maestrina Boccarmè con la maggiore effusione daffetto che la soffocante strettura del busto le permise. La maestrina Boccarmè, cosí colta allimprovviso aprí appena appena le mani gracili e pallide a un gesto sconsolato e disse: - È ormai tanto tempo! Langustia duna rassegnazione forse neanche più avvertita, le si disegnò, cosí dicendo, agli angoli degli occhi appena contrasse la pelle del viso per accompagnare quel gesto delle mani con uno squallido sorriso. - Tu, piuttosto, come mai qui? - soggiunse, quasi volesse, stornando da sé il discorso, stornare anche dalla sua persona tanto mutata poveramente vestita, la crudele curiosità dellamica. E ci riuscí. Solo una sorpresa come quella di ritrovare dopo tantanni e in quello stato unantica compagna di collegio poteva distrarre da sé per un momento la bella signora Valpieri. Richiamata ai suoi casi, non ebbe più né occhi né un pensiero per lamica. - Ah, se sapessi! E indugiandosi in tanti inutili particolari, senza pensare che Mirina, ignorando luoghi non conoscendo persone, non avrebbe potuto interessarsene né punto né poco, narrò la sua storia. Storia dolorosissima, diceva; e sarà stata. Certo i guizzi di luce delle molte gemme che le adornavano le dita toglievano efficacia ai gesti con cui voleva rappresentare le terribili ambasce per le difficoltà nelle quali il marito laveva lasciata. La maestrina Boccarmè, vedendosi guardata con considerazione dalle signore del paese per lintimità che le dimostrava quella bella signora forestiera voleva quasi quasi dare a credere a se stessa che realmente quellintimità tra lei e la Valpieri ci fosse pur ricordando bene che, nel collegio, non cera mai stata, e che anzi lei di umili natali ed entrata in quel collegio gratuitamente più che per la freddezza sdegnosa delle compagne ricche aveva crudelmente sofferto per gli astii biliosi di questa Valpieri la quale, appartenendo a una nobile famiglia decaduta non aveva saputo tollerare in cuor suo di vedersi da quelle trattata male e messa a pari con lei. Ora la Valpieri parlava, parlava, senzalcun sospetto dellimpressione che gli occhi attenti duna povera donnina provinciale ricevevano da certe curiose scoperte sul suo viso o nei suoi modi. - E vedi? Questanno qui! - concluse. - Mi son dovuta contentare di venire per i bagni qui! Me li prescrivono i medici e non posso farne a meno. Figúrati se ci sarei venuta, altrimenti! Ah che gente! Che paese, Mirina mia! Come fai a starci? E che colonia estiva! Non cè uomini; tutte donne; tutte rispettabili madri di famiglia! Dio, Dio, mi sento mancare il fiato! Fortuna che ho trovato te! Ho preso in affitto due non so come chiamarli, antri, tane, dove provo ribrezzo a mettere i piedi. Le annaffio tutti i giorni con lacqua dodore. Mi rovino. E tu che fai qui? Dove abiti? Mi fai veder la tua casa? - La mia casa? - fece con un sorriso impacciato la maestrina Boccarmè. - Eh, io non ne ho. La casa della scuola. Un anditino, una cameretta sí, bella ariosa e una cucinetta, che mi ci posso appena rigirare. - Me la farai vedere - ripeté laltra, come se non avesse inteso. - Ah, già! perché tu fai qua la maestra. Già! Non me lo ricordavo più. Maestra elementare, è vero? - Sono la direttrice, veramente. Ma insegno anche. - Sí? Hai tanta pazienza? - Bisogna averne. - Oh brava; dunque ne avrai un po anche per me. Ah, io non ti lascio più, mia cara. Sarai lancora di salvezza di questa povera naufraga. Si fermò un momento in mezzo alla via e aggiunse scotendo in aria le belle mani inanellate: - Naufraga davvero sai! Sú, sú, non pensiamo a malinconie, adesso. Andiamo a casa tua. Quante cose ho da dirti delle nostre compagne di collegio! Ah ne sentirai di belle! Ma avrai anche tu certamente tante cose da raccontarmi. - Io? - esclamò la maestrina Boccarmè. - E che vuoi che abbia da raccontarti io? Avvezza ormai da tantanni a vivere tutta chiusa in sé appena una qualche domanda accennava di volerle entrar dentro, la sviava con una risposta evasiva. Pervenuta alledificio della scuola, disse: - Ecco, se vuoi entrare - Ah - fece quella, alzando il capo a guardare la tabella sul portoncino. - Stai proprio dentro la scuola? - Sí; e per entrare in camera mia, vedrai che si deve attraversare una classe: la quarto - Ah, per questa son brava ancora forse! Ed entrando in quella classe, che maraviglie! Guarda! guarda! Le panche allineate la cattedra, la lavagna, le carte geografiche alle pareti; e quel tanfo particolare della scuola! Volle sedere su una di quelle panche, e, poggiando i gomiti, con la testa tra le mani sospirò: - Se sapessi che impressione mi fa! Varcata poi la soglia della cameretta di Mirina altre maraviglie! Si mise a batter le mani: che nido di pace! beata solitudine! E indicando il lettino di ferro, pulitino, con la sua brava coperta a crocè fatta in casa e il trasparente e la balza celeste di mussolina rasata: - Chi sa che sogni vi fai! Dolci puri! Ma disse che lei avrebbe pure avuto una gran paura a dormir sola in una cameretta cosí con tutte quelle stanze vuote di là, delle classi. - Ti chiuderai a chiave, mimmagino! A un tratto allungando il collo per vedere con lajuto dellocchialetto un ritrattino ingiallito, appeso alla parete, e notando che lamica improvvisamente accesa in volto, stava ritta davanti alla scrivania come se volesse appunto nascondere quel ritratto sorrise e la minacciò col dito furbescamente: - Ah, mariolina! Anche tu? Lasciamelo vedere. La scostò dolcemente, ma subito, intravedendo quel ritratto, cacciò un grido. La maestrina Boccarmè si voltò di scatto, impallidendo, e tutte due per un istante si guardarono odiosamente negli occhi. - Mio cugino. Lo conosci? - Giorgio Novi, tuo cugino? E la Valpieri si nascose la faccia tra le mani. - Lo conosci? - insistette la maestrina Boccarmè, con quellistinto aggressivo, quasi ridicolo, delle bestioline innocue. Ma la Valpieri, scoprendo la faccia ora tutta alterata, senza neppur curarsi di risponderle cominciò a smaniare, torcendosi le mani: - Ah Dio mio, Dio mio! È cosí! Di, ne hai notizie, tu? - Che vuoi dire? - È cosí; senza dubbio! Ho ragione, credi, dessere superstiziosa. Ma perché lo tieni lí, tu, quel vecchio ritratto? Lo hai amato, di la verità? Eh, lo vedo, poverina. Fu forse tuo fidanzato? - Sí, - rispose la maestrina Boccarmè, con un filo di voce. - E lo tieni ancora lí? - insistette crudelmente laltra. - Ma ringrazia Dio, figliuola mia, dessertene liberata! Si premette forte le tempie con le mani, strizzando gli occhi e gemendo: - Dio Dio, Dio! Anche qui in effigie mi perseguita! - Ma egli ha moglie, figliuoli - disse, quasi trasecolata, la maestrina Boccarmè. La Valpieri la guardò con unaria di commiserazione derisoria: - Già, per te, cè la moglie. E tu glielo fai cosí, solitariamente, con quel ritrattino, il tradimento ho capito! Ma io te ne parlo appunto perché cè la moglie, e non vorrei essere incolpata domani più di quanto mi merito. - Tu? da chi? - Ma da vojaltri! Non è tuo parente? Ti prego di credere che non si è affatto rovinato per me, come vanno dicendo. È una calunnia. - Rovinato? - Ma sí, ma sí: negozii andati a male, spese pazze! Non per me, sta bene attenta! Io fui tratta in inganno, vigliaccamente. E ora, se egli ha commesso, come temo, qualche pazzia, guarda, me ne lavo le mani, me ne lavo le mani! - Ah, dunque tu? - Fui tratta in inganno, ti dico; e ora per giunta mi si calunnia. Viltà sopra viltà. Eppure, vedi che ti dico, gli avrei perdonato, se non mi perseguitasse da quattro mesi come un canaccio arrabbiato. Che vuole da me? Lo compatisco: è impazzito; allo sbaraglio. Ma sono rimasta anchio Dio sa come, e proprio non posso, non posso venirgli in ajuto. Dio volesse, ci fosse qualcuno che volesse ajutar me! La maestrina Boccarmè si sentiva soffocare tra lo stupore e langoscia che quelle notizie le cagionavano e il ribrezzo che le incuteva quella svergognata la quale, senzalcun ritegno aveva osato accostarsi a lei davanti a tutti, là sul Molo, e qua, ora penetrare nella sua intimità per insudiciarle quellantico verecondo segreto chera stato lo strazio della sua giovinezza ed era adesso, nel ricordo, il conforto e quasi lorgoglio unico della sua vita. La Valpieri intanto, interpretando lo sdegno che spirava dagli occhi di lei, non per sé, ma per il Novi rincarò la dose delle ingiurie contro lassente, seguitando a dipingersi come una vittima. Disse che il Novi, forse, avrebbe potuto ancora salvarsi se fosse riuscito a trovare la cauzione che bisognava versare per un modesto impiego: poco: dodici o quindici mila lire. Ma dove trovarle? - Sammazzerà, me lha scritto! Ora puoi figurarti perché mha fatto tanta impressione la vista là del suo ritratto. Oh, lo dà a tutte, sai, codesto vecchio ritratto. Lha dato anche a me. Altrimenti, non lavrei certo riconosciuto. Non ha più capelli, puoi immaginarti! Ma pensa, pensa intanto alla sua disgraziata famiglia! - La famiglia? - proruppe a questo punto la maestrina Boccarmè, tuttaccesa di sdegno. - Avresti dovuto pensarci prima, mi sembra! - Maccusi anche tu? E non tho detto che egli - Sí; ma dopo? Quando sapesti che aveva moglie, figliuoli? - Eh, troppo tardi, carina! - esclamò la Valpieri, con un gesto sguajato. - Vedo che tu ti riscaldi. Troppo tardi. Capisco che voialtri Oh Dio, se avessi potuto sospettare che tu È curioso che il Novi, mai una parola di te, sai? E io sono proprio venuta a cacciarmi Sinterruppe: guardò la maestrina Boccarmè e scoppiò in una stridula risata. - Vattene! - le gridò allora la maestrina, fremente, indicandole luscio. - Eh no, via, - fece la Valpieri, ricomponendosi. - Mi scacci davvero? - Sí! Vattene! Vattene! - ripeté la maestrina Boccarmè, pestando un piede, già con le lagrime agli occhi. - Non posso più vederti in casa mia! - Me ne vado, me ne vado da me, - disse la Valpieri alzandosi senza fretta. - Si calmi, si calmi, signora Direttrice! Prima dinfilar luscio si voltò e aggiunse: - Buoni sospiri e tanti baci al ritrattino! E scomparve, ripetendo la stridula risata. La maestrina Boccarmè, appena sola, strappò quel ritrattino dalla parete e lo scagliò con tanta rabbia sulla scrivania che il vetro della modesta cornicetta di rame si ruppe. Poi, andò a buttarsi sul letto e, affondando il volto sul guanciale, si mise a piangere. Non tanto per lonta, no; pianse per la miseria del suo cuore scoperta, derisa e quasi sfregiata; pianse per vergogna di quel che aveva fatto, di quel ritrattino che aveva appeso lí alla parete da tanti anni. Ma non aveva avuto mai, mai un momento di bene fin dalla fanciullezza; aveva già perduto, non pur la speranza, ma perfino il desiderio daverne nel tempo che ancora le avanzava; e allora, quasi mendicando un ricordo di vita, era ritornata ai giorni del suo maggior tormento, ai soli giorni in cui pure, per poco aveva sentito veramente di vivere: e aveva cercato quel ritrattino, gli aveva comperato quella cornicetta da pochi soldi e non perché lo vedessero gli altri lo aveva appeso lí alla parete ma per sé, per sé unicamente, quasi per far vedere a se stessa che, mentre forse tantaltre maestrine come lei dicevano senzesser vero davere avuto anchesse in gioventú il loro romanzetto sentimentale lei - eccolo là - lo aveva avuto davvero: cera stato davvero - eccolo là - un uomo nella sua vita. Come ne aveva riso quella svergognata! Era quasi niente, sí; un povero ritrattino ingiallito; uno dei soliti romanzetti, che, appunto perché soliti, non commuovono più nessuno; come se lesser soliti debba poi impedire di soffrirne a chi li abbia vissuti. Inesperienza, stupidaggine, da bambina chiusa fin dallinfanzia, prima in un orfanotrofio, poi in un collegio. Ne era uscita da pochi giorni con la patente di maestra e stava ora nellattesa angosciosa di un posticino nelle scuole elementari di qualche paesello privandosi di tutto per pagar la pigione di quello sgabuzzino in città e mantenersi in quellattesa con le poche centinaja di lire vinte in un concorso di pedagogia, nellultimo anno di collegio. Che provvidenza per lei quel concorso! Ma che sgomento, anche, nel vedersi cosí sola e libera lei vissuta sempre nella clausura! E sera trovata una mattina inaspettatamente, cosí sola lí con un giovanotto che subito sera messo a parlarle con la massima confidenza dandole del voi e chiamandola cara cuginetta. E per forza, fin dalla prima volta, aveva preteso chella non stesse a quel modo col mento sul petto e non tormentasse con quelle brutte unghie da scolaretta diligente le trine della manica; sú sú, e che lo guardasse negli occhi, cosí come guarda chi non ha nulla da temere! Per miracolo non sera messa a piangere, quella prima volta; e con qual fervore aveva poi pregato la Madonna che non glielo facesse più rivedere. Ma era ritornato il giorno dopo con un involtino di paste e un mazzolino di fiori per invitarla ad andare a casa sua: la madre voleva conoscere la nipotina, la figliuola della cara sorella morta da tanti anni. Era andata; e quella zia, squadrandola da capo a piedi sera mostrata dolente di non poterla accogliere in casa perché cera Giorgio - e qui consigli di prudenza - una lunga predica che ella, interpretando comera facile il sospetto che moveva la zia a parlare, aveva ascoltato col volto avvampato dalla vergogna. Due giorni dopo, Giorgio era tornato a visitarla; e allora lei, tutta impacciata, balbettando, sera sforzata di fargli intendere che non doveva più venire. Ma egli aveva accolto con un sorriso la timida preghiera, e il giorno appresso, rieccolo. Questa volta però gli aveva parlato seriamente: o smetteva, o si sarebbe recata a dirlo alla zia. Come prima della preghiera, aveva riso adesso della minaccia: Andasse pure anzi tanto meglio! Cosí avrebbe avuto il pretesto di confessare alla madre che egli la amava. Ridendo le dicono gli uomini, queste cose che a lei in quel punto avevano cagionato tanta angoscia e acceso nel sangue tanto fuoco! Quel giorno stesso aveva cambiato alloggio, senza lasciar traccia di sé. E ricordava le ambasce nella nuova abitazione in quei quindici giorni che passarono prima che egli la scoprisse; lincerto timore, forse più di se stessa che di lui, se il non doverlo più rivedere le rendeva spinosa di tante smanie la solitudine. Non sapeva più vedersi in quella nuova cameretta, pur tanto più decente della prima; si recava ogni giorno al collegio a trovare la direttrice che le aveva promesso per il prossimo autunno il posticino. E una sera, appena rientrata, aveva sentito picchiare alla porta e una voce affannata che la scongiurava daprire. Quanto, quanto tempo non lo aveva tenuto lí, dietro la porta, tremando di qua e scongiurandolo a sua volta dandarsene di lasciarla in pace, di parlar piano per carità, che i vicini non udissero: era una pazzia, uninfamia, comprometterla a quel modo; via, via! che voleva da lei? A un tratto, poiché egli non smetteva dinsistere e non se ne sarebbe andato una risoluzione: sera rimesso il cappellino, aveva aperto la porta: Eccomi! Usciamo insieme. Vieni, vieni. E qui tutti i ricordi saccendevano; il cuore già intirizzito sinfocava ancora alla fiamma di quella sera, che tante lagrime versate poi non eran bastate a spegnere. Proprio tra le fiamme le era parso di camminare; sola con lui, a braccetto con lui, per le vie della città. E in mezzo al tramenío, al fragore di quelle vie, distinte le parole chegli le sussurrava allorecchio, premendole il braccio col braccio. Già la chiamava sposina; e cosí sempre, a braccetto, sarebbero andati nella vita. Bisognava ora vincere lopposizione della madre. Ritornando verso casa, già tardi, gli aveva strappato la promessa anzi il giuramento, che la avrebbe accompagnata soltanto fino alla porta; ma il giuramento era a prezzo dun bacio. No! e come mai? per istrada? Ma egli disse che non aveva inteso fino alluscio di strada, ma sú, fino in cima alla scala: lí il bacio; e poi, sí, lavrebbe lasciata prima che lei aprisse la porta: lo aveva giurato. Se non che, dopo il primo bacio, mentre già sola nella cameretta stordita e tremante di felicità, tentava di spuntarsi il cappellino, ecco di nuovo attraverso la porta, pian piano, la voce di lui che gliene chiedeva un altro un altro solo, un altro solo e poi basta: se ne sarebbe andato davvero. E lei, vinta alla fine, dopo aver detto tante volte di no, di no vinta e costretta dallimprudenza, dalla petulanza di lui, aveva riaperto la porta. Fin qui aveva sempre ricordato la maestrina Boccarmè: tutto il bene. Come precipitando dalla sommità duna montagna un torrente trascina con sé le pietre che poi nei mesi asciutti ne segnano il corso, cosí lei precipitando dalla sua felicità, ora che negli occhi le lagrime le si erano inaridite andava da venti anni sui sassi della via che il precipizio le aveva segnata; andava, e i piedi più non le dolevano; andava, e gli occhi stanchi della grigia aridità del greto serano rivolti a contemplare la sommità da cui era caduta. Il cordoglio sera sciolto, la disperazione sera composta in un intenso muto rimpianto del bene perduto; e questo rimpianto a poco a poco, nella squallida desolazione, era divenuto un bene per se stesso, lunico bene. Dopo quella notte, egli era scomparso; ella lo aveva atteso parecchi giorni; poi sera recata dalla madre di lui, la quale senza volere intendere tutto il male che il figlio aveva fatto, se lera tenuta qualche tempo con sé; venuta la nomina di maestra la aveva avviata al suo destino. Ventanni! Quante navi aveva veduto arrivare nel vecchio molo di quel paesello; quante ne aveva vedute ripartire! Vestita sempre di nero, dolce, paziente e affettuosa con le bambine della scuola non solo per il ricordo di quanto aveva sofferto a causa della durezza di certe insegnanti ma anche perché, femminucce, le considerava destinate più a soffrire che a godere; con quella combinazione della casa nella stessa scuola, se nera vissuta appartata da tutti, compensandosi in segreto con limmaginazione e con le letture, di tutte le angustie e le mortificazioni che la timidezza le aveva fatto patire. E a poco a poco aveva preso gusto sempre più a un certo amaro senso della vita che la inteneriva fino alle lagrime talvolta per cose da nulla: se una farfalletta per esempio, le entrava in camera, di sera, mentre stava a correggere i compiti di scuola e, dopo aver girato un pezzo attorno al lume, veniva là, sul tavolinetto sotto la finestra, davanti al quale lei stava seduta a posarlesi lieve lieve sulla mano, come se la notte glielavesse mandata per darle un po di compagnia. Tra poco avrebbe avuto quarantanni; e forse sí, il viso le si era un po sciupato; ma lanima no; per questo bisogno che aveva di fantasticare in silenzio, di vedere come avvolta nel lontano azzurro duna favola lei piccola piccola, tra tutto quel cielo e quel mare, la propria vita. Guai se non lo avesse sentito più questo bisogno! Tutte le cose, dentro e attorno, avrebbero perduto ogni senso per lei e ogni valore; e meglio morire allora! Salzò dal letto. Sera tutta spettinata, e aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto. Sappressò allunico specchio della cameretta, lí in un angolo, a bilico nel modestissimo lavabo di ferro smaltato. Si lavò gli occhi, che le bruciavano: prese il pettine per rifarsi i capelli. Negli anni del collegio, per modestia ma anche perché le compagne ricche non dicessero che volesse darsi arie da signorina per far dimenticare desservi stata accolta per carità aveva tenuto sempre i capelli come allorfanotrofio, tutti tirati indietro lisci lisci, senza un nastro, senza un fiocco e annodati stretti alla nuca. E cosí la aveva vista lui, la prima volta, appena uscita di collegio; e che beffe! come per le brutte unghie da scolaretta diligente. Glielaveva poi insegnata lui quella pettinatura che, dopo tantanni, ella usava ancora; una pettinatura un po goffa, passata da tanto tempo di moda. Si sciolse i capelli, senza toccare la scriminatura in mezzo, e lasciò cader le due bande in cui li teneva divisi; prese per la punta prima luna e poi laltra banda e con lievi colpettini di pettine in sú cominciò ad aggrovigliolarsele per modo che ai due lati della fronte sulle tempie e fin sugli orecchi, le si gonfiassero boffici e ricce. Sí: cosí pettinati, i suoi capelli parevano tanti; certo però le incorniciavano male il viso smagrito, già un po troppo affossato nelle guance; ma cosí erano piaciuti a lui, e non avrebbe saputo pettinarseli altrimenti. Con quegli occhi ancora gonfi dal pianto e senza quel brio di luce che spesso glieli rendeva arguti e vivaci si vide come finora non sera veduta mai; con un infinito avvilimento di pena per quellimmagine con cui per tanto tempo sera ostinata a rappresentarsi a se stessa. Saccorse che per gli altri non era, non poteva più essere cosí. E come, allora? Si smarrí; e nuove lagrime, più brucianti delle prime, le sgorgarono dagli occhi. No! no! Doveva essere ancora cosí! Ancora, passando per le viuzze alte del paesello popolate dinnumerevoli bambini strillanti, nudi o con la sola camicina sudicia e sbrendolata addosso ancora voleva esser guardata con amorosa ammirazione da tutte quelle umili mamme delle sue scolarette che sedevano lí davanti alle porte delle loro casupole e la invitavano, cedendo subito la seggiola, a sedere un po con loro. - Oh, guarda! La signora Direttrice! - Venga qua! Segga qua signora Direttrice! Volevano sapere come facesse a incantare le loro bambine con certi discorsi chesse non sapevano riferire ma che dovevano esser belli, sulle api, sulle formichette, sui fiori: cose che non parevano vere. E lei, a quelle loro maraviglie, sorrideva e rispondeva che lei stessa non avrebbe più saputo ripetere ciò che aveva potuto dire in iscuola per un caso imprevisto dunape entrata in classe, dun geranio che improvvisamente sera acceso nel sole sul davanzale della finestra. Povera lí, tra povere, aveva in sé questa ricchezza che godeva di darsi alle care animucce delle sue scolarette figlioline mie come le chiamava; questa facoltà di commuoversi di tutto, di riconoscere in un sentimento suo vivo, la gioja duna fogliolina nuova che si moveva allaria la prima volta la tristezza della sua cucinetta quando, dopo cena, sera spenta e a veder lo squallore della cenere rimasta nei fornelli, ogni sera le sembrava che si fosse spenta per sempre; quel senso di nuovo, per cui, se un uccellino cantava sapeva sí che quelluccellino ripeteva il verso di tutti gli altri della sua famiglia, ma sentiva chesso era uno, lui di cui udiva il verso per la prima volta, formato lí, ora, su quella fronda dalbero o su quella gronda di tetto per una cosa dora, nuova nella vita di quelluccellino. Sera salvata cosí dalla disperazione. E ancora, purtroppo, allorché i suoi doveri di maestra erano compiuti, e finite per la giornata le altre cose da fare se per un momento la stanchezza la vinceva e vedeva dun tratto precipitar nel vuoto la sua vita ancora non era riuscita a liberarsi da certe torbide smanie che lassalivano e le oscuravano lo spirito; ed erano pensieri cattivi, e sogni anche più cattivi, la notte. Aver potuto scoprire in sé, nei silenzii infiniti della sua anima, un brulichío cosí vivo di sentimenti non come una ricchezza propriamente sua, ma del mondo come ella lo avrebbe dato a godere a una creaturina sua; ed esser rimasta nellangoscia di quella solitudine cosí staccata per sempre da ogni vita! Saccorse che sera fatto bujo nella cameretta e si recò ad accendere il lumetto bianco a petrolio sulla scrivania. Vide il ritrattino scagliato lí sopra con tanta rabbia e le parve che non lei col suo atto violento avesse rotto il vetro della cornicetta, ma la stridula risata di quella donnaccia. Sentí che non poteva ora raccattare quel ritrattino e che non avrebbe potuto più riappenderlo alla parete se prima non risarciva in qualche modo la sua anima dal morso velenoso di quella vipera, dallo sfregio vile di quella risata. Perché lei non era come una che, pur dottenere qualcosa si riceva ingiurie e offese e provi anzi più vivo nellumiliazione il godimento della cosa ottenuta. Lei non voleva ottener nulla; lei era nata per dare. Fissò gli occhi, improvvisamente accesi, e stette un po come in ascolto. Bisognavano a lui dodici o quindici mila lire, da versare a cauzione dun modesto impiego: glielo aveva detto colei. Un brivido alla schiena. Raccolse le mani e, figgendosi la punta delle dita tra gli occhi e le sopracciglia, stette un pezzo cosí. Poi, sedendo in fretta davanti alla scrivania, cavò di tasca la chiave del cassetto; lo aprí, ne trasse il suo vecchio libretto della Cassa di Risparmio per vedere esattamente quanto avesse messo da parte in tanti anni per la sua vecchiaja pur sapendo bene che non ammontava a quella cifra. Erano difatti poco più di dieci mila lire. Ma a potere intanto disporre di quelle dieci Provò subito il bisogno di dire a se stessa che non lo faceva per lui per averne in ricambio qualche cosa. Non voleva niente, lei, più niente: non che la gratitudine di lui ma neppure il ricordo: niente! E pensò dapprima di mandar quel denaro senza fargli sapere che glielo mandava lei. Ma poi per fortuna rifletté che con la presenza di quellaltra in paese, lui, certo ormai senza più memoria di lei avrebbe potuto supporre che il soccorso gli veniva da quella, a prezzo di chi sa quale vergogna. No, no: ad evitare che cadesse in un cosí sciagurato equivoco bisognava purtroppo chella gli scrivesse e gli dicesse che appunto per la presenza della Valpieri nel paese aveva potuto sapere del bisogno di lui; e che gli mandava quel denaro perché lei non avrebbe saputo che farsene, prima di tutto, e poi perché le era caro far rivivere cosí in sé per sé sola, il ricordo - non di lui, non di lui! - ma di tutto il male e di tutto il bene che le era venuto un giorno da lui. Cosí, ecco. Era la verità. E cosí, richiamato a questo prezzo dal tempo lontano che lo aveva ingiallito ravvivato dal sangue di questa nuova ferita, ella avrebbe potuto ora riappendere alla parete il vecchio ritrattino; per sé, unicamente per sé, per sentire ancora, dentro di sé, più che mai soffuso dellantica malinconia il lontano azzurro della sua povera favola segreta, e poter seguitare a guardare con lo stesso animo quel cielo quel mare, le navi che arrivavano nel vecchio Molo o ne ripartivano allalba lente, nel luminoso tremolío di quelle acque distese fino a perdita docchio. Sí, ma se non era lantico amore a farle da fermento dal più profondo dellanima perché ora quella specie debbrezza che le gonfiava il petto, e quello struggimento che voleva traboccarle in nuove lagrime; non più brucianti, queste? Per fortuna lo specchio era là nellangolo e la maestrina Boccarmè non vide come sappuntiva sgraziatamente sulla sua povera bocca appassita quel vezzo che sogliono fare i bambini prima che si buttino a piangere; e il mento, come le tremava. Novelle per un anno di luigi pirandello ACQUA E LÍ Vi ricordate di Milocca, beato paese dove non cè pericolo che la civiltà debba un giorno o laltro arrivare, guardato comè dai suoi sapientissimi amministratori? Prevedono costoro, dai continui progressi della scienza, nuove e sempre maggiori scoperte e lasciano intanto Milocca senzacqua e senza strade e senza luce. Vi ricordate? Ebbene, ne ho saputo una nuova, di quel beato paese, e ve la voglio raccontare, anche a costo che vi debba sembrare inverosimile. Ma come volete fare, se no, a conoscere le cose vere? Dunque ho saputo che a Milocca hanno per medico condotto un tal Calajò, che pare goda nel mondo dei medici fuori, sintende del paese duna bella reputazione per certi suoi contributi, come li chiamano allo studio di non so quali malattie, oggi come oggi, disgraziatamente incurabili. Ma perché mai può esser fatta la scienza medica? Per essere applicata, crede ingenuamente il dottor Calajò. E lui la applica; come ne ha, del resto, il dovere e come i casi e la discrezione gli consigliano. Basta questo, perché a Milocca sia inviso a tutti: inviso per principio, senza tener conto dellesito delle sue applicazioni. Per esser conseguenti, i Milocchesi non dovrebbero mai chiamare al letto dei loro malati il dottor Calajò. E difatti mi consta che non lo chiamano, se non proprio allultimo momento cioè quando finiscono di essere Milocchesi e sono soltanto povere bestie atterrite dalla morte imminente. Di solito, per le malattie lievi o che in principio credono tali si servono dun certo Piccaglione che tiene in casa la sonnambula, da cui si fa ajutare nelle cure sui generis che impartisce ai malati. Ecco, Piccaglione è proprio il medico che ci vuole per Milocca: non ha laurea; non la pretende a scienziato; non compromette in nessun modo la scienza, dalla quale pubblicamente sè messo fuori da sé con quella ridicola sonnambula. E servendosi di lui si ha poi questo non disprezzabile vantaggio: che si fa a meno del farmacista; perché Piccaglione, tutta la sua farmacia, la porta in tasca in una scatola che sapre come un libro, da una parte e dallaltra scompartita in tante caselline ciascuna con un tubetto di vetro pieno di pallottoline di zucchero intrise dalcool con le essenze omeopatiche. Cinque o sei di quelle pallottoline sotto la lingua, e via! Guarigione sicura. Perché poi, quelli che Piccaglione non riesce a guarire con le sue pallottoline, non li uccide mica lui ma Calajò, sia maledetto una volta e quando lhanno chiamato! Nel sentir queste maledizioni al dottor Calajò Piccaglione, chè un omarino alto un braccio ma con un testone di capelli cosí si guarda le manine che forse incutono ribrezzo anche a lui, da quanto son gracili, e con certi ditini pallidi e pelosi come bruchi. Fa il distratto. Lo domandano duna cosa e risponde a unaltra. Le campane delle otto chiese suonano intanto a morto; e il dottor Calajò se ne sta a casa, rintanato. Non già per paura. Ha la coscienza tranquilla, lui. Chiamato, al solito, allultimo momento, ha domandato ai parenti del moribondo se non lhanno chiamato per isbaglio, invece del prete; e se nè tornato a casa a studiare. Ah, se i Milocchesi sapessero dove studia il dottor Calajò! In un palco morto, che piglia luce da un occhio ferrato il quale, nellombra muffida e intanfata, sapre là in fondo, abbarbagliante. Per non essere disturbato dal chiasso dei figliuoli, ha allogato lí un tavolinetto coi piedi mozzi; salta sulle passinate del palco, curvo per non battere il capo nella copertura del tetto che pende a capanna e va a ficcare le gambe lunghe distese sotto quel tavolinetto, sedendo su unassicella posta fra una trave e laltra; e in quella bella posizione dura quattro e cinque ore, finché la moglie non viene a chiamarlo o per qualche rara visita o perché già pronto in tavola; e allora - a levarti ti voglio! con quelle povere gambe che non se le sente più, intormentite e informicolate da tante ore dimmobilità. Spesso, se il vento schiude nel terrazzino lo sportello per cui si entra in quel palco morto i colombi e i piccioni della moglie saffacciano titubanti a curiosare; grugano impauriti, scrollano il capo, a scatti, per sbirciarlo di traverso; poi si voltano, gli lasciano un segno della loro disapprovazione, e via. E di quelle disapprovazioni lí sono incrostate tutte le travi; ma sono il meno; cè, più sensibile, il puzzo lasciato dai gatti, e anche quello dei topi; e poi quellaria che sa di polvere appassita nellumido di unombra perenne. Ma Calajò non si scrolla: non avverte nulla, seguita a studiare, senza curarsi né di Piccaglione né dei Milocchesi: se non lo chiamano, o se lo chiamano allultimo momento e muojono come tanti cani. Già, ma cè pure a Milocca il farmacista, a cui lozioni e misture sali e unguenti e veleni e polverine dormono dun sonno che spesso pare eterno nelle scaffalature della farmacia. - Eh, lo so, caro dottore, voi dite cosí perché cè il Municipio che vi paga per stare in ozio, e Piccaglione vi fa comodo. Ma io? Pensate ai vostri libri, voi; ma scusate: cè unintera popolazione che dovrebbessere affidata alle vostre cure; la vedete morire con le pallottoline di quellimpostore in bocca, e non ve ne fate né scrupolo né rimorso? È obbligo vostro sacrosanto difenderla, questa popolazione, difenderla anche se non vuol esser difesa; difenderla contro la sua ignoranza e la sua pazzia! E non vi parlo di me! Batti oggi e batti domani il farmacista ha strappato finalmente al dottor Calajò la promessa che farà una formale denunzia al Prefetto contro Piccaglione perché gli sia interdetto lesercizio abusivo della professione di medico. Apriti cielo! Come si sparge per Milocca la notizia di quella denunzia ancora da scrivere, tutto il paese si mette in subbuglio; sindaco, assessori, consiglieri comunali si precipitano infuriati in casa del dottor Calajò a protestare, a minacciare. E allora il dottor Calajò, che da anni ha lasciato correre, senza mai aprir bocca con nessuno insorge contro tutti, indignato, e grida che la denunzia non lha ancor fatta, ma la farà e non solo contro Piccaglione, ma anche contro il sindaco e contro la Giunta e il Consiglio municipale che osano con tanta arroganza e sfacciataggine proteggere un impostore. Il caso diventa serio, il fermento del paese cresce dora in ora. Ma ecco farsi avanti, tranquillo e sorridente, lomarino col suo gran testone di capelli e quelle sue schifose gracili manine che si muovono molli molli nellaria a raccomandar prudenza e pazienza. Con quel gesto, e zitto, come sicuro del fatto suo, dal caffè sulla piazza lo vedono avviarsi pian piano alla casa del suo nemico. Cava di tasca nel salire la scala un fascio di bigliettini scritti a lapis; e, come il dottor Calajò in persona viene ad aprirgli la porta, prima che abbia tempo di stupirsi della sua visita gli mette in mano due o tre di quei bigliettini e alza un dito al naso per fargli cenno da uomo che la sa lunga, di non stare a sprecar fiato inutilmente. - Leggete; e poi regolatevi come vi pare. Calajò butta locchio su quei bigliettini e: - Mia moglie? - esclama trasecolato. Piccaglione, senza scomporsi, risponde: - Per qualche piccola gastrica occorsa ai vostri figliuoli. Quello si mette le mani nei capelli, e con gli occhi di chi si sente mancare il terreno sotto i piedi ripete: - Mia moglie! E Piccaglione: - Lultimo bigliettino, guardate, non più tardi di ieri. Interrogatela. Non potrà negare. I vostri figliuoli, dottore, non li ho mai visti, perché i consulti, domande e risposte sono stati sempre per iscritto, con codesti bigliettini mandati per la donna di servizio, che può esser testimone. Vedete ora voi, se vi sembra più il caso di far la denunzia. Tanto più che, i vostri figliuoli, vorrei sbagliare, ma ai sintomi che vostra moglie mi descrive temo purtroppo che abbiano la scarlattina badate! E, cosí dicendo, Piccaglione volta le spalle e se ne va. Calajò resta come basito. Appena può riprender fiato chiama: - Lucrezia! Lucrezia! Accorre una povera squallida donna, senzetà con certi occhi atroci, velati e semichiusi, come se le pàlpebre le pesino, una più e laltra meno. Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa. Ella non nega. Non nega e non si scusa. Dovrebbe accusare, invece; perché quelluomo che ora piange e si morde le mani dalla rabbia gridando dessere stato tradito dalla sua stessa compagna e incolpandola del pericolo mortale che sovrasta ai figliuoli forse non sa neppur bene quanti siano i suoi figliuoli e chi sia nato prima e chi dopo; non li vede mai; non li ha mai voluti a tavola, perché anche a tavola si porta da leggere e non vuol essere disturbato; potrebbe dire che appunto per questo, per non disturbarlo, gli ha sempre nascosto le lievi infermità dei figliuoli; ma sa che mentirebbe, dicendo cosí, e non lo dice. La verità è che ella, come tutti i Milocchesi, e anzi con un più intimo e profondo rancore, vede male la scienza del marito, e ne diffida; lo stima pericoloso, giacché non può non essere per lei una pazzia tutto quel suo accanimento allo studio, là nel palco morto. Si mette a piangere disperatamente, ma senzombra di rimorso, appena egli, nella camera dei bambini, dopo aver loro osservata la gola si solleva dai lettucci dovessi giacciono avvampati dalla febbre e con tutte le carnucce prese dal male e si mette a gridare che sono perduti, perduti, perduti. Bisogna telegrafare durgenza perché dalla città vicina accorra a precipizio un medico munito del siero di Behring. Ha intanto la generosità di non incrudelire sopra la moglie, e non pensa più ad altro che a salvare, se può, i suoi bambini. Purtroppo, ogni rimedio è vano. I due bambini, a poche ore di distanza luno dallaltro muojono; per fortuna, presto, come fanno gli uccellini. E allora il dottor Calajò può sperimentare in sé il più spaventoso dei fenomeni: la coscienza, lucidissima, dessere impazzito. Ha lidea astratta del suo dolore, vale a dire del dolore di un padre che abbia perduto a poche ore di distanza due figliuoli; ma gli pare di non sentire nulla realmente, e che pianga come un commediante sulla scena per lidea soltanto della terribile sciagura che gli è toccata; piange, infatti, e si dà del buffone e poi sghignazza e grida che non è vero e che non sente nulla. Il giovane collega accorso dalla città lo guarda sbigottito e cerca di confortarlo. Conforti che, inutile darli, eppure si danno. - E ora vedrà, - gli grida Calajò, - ora saranno capaci di dire che li ho uccisi io, i miei figliuoli! Non crede? Ma sí! Mi odiano, mi odiano perché non sono come loro! Qua sono tutti in perpetua attesa di ciò che ci porterà il domani. Qua non si fabbricano case perché domani, domani chi sa come si fabbricheranno le case; non si pensa a illuminare le strade, perché domani chi sa che nuovi mezzi dilluminazione scoprirà la scienza domani! E cosí anchio dovrei stare in attesa del rimedio di domani, sintende, per tutti coloro che non hanno la morte in bocca; perché quando lhanno, eh sono vigliacchi allora, e lo vogliono il rimedio doggi, e come lo vogliono! - Ah sí? - fa il giovane collega. - E lei, scusi, perché non si mette a fare il medico come lo vogliono a Milocca? Acqua e lí! - Come, acqua e lí? - domanda stordito Calajò. E quello: - Ma sí, illustre collega, acqua, acqua naturale, tinta in rosso o in verde da qualche sciroppino, e lí! Ebbene, questo consiglio dato forse per alleviar con una celia il dolore del padre e dello scienziato si fissa come un chiodo nel cervello del dottor Calajò un po stravolto dalla doppia sciagura. Per parecchi giorni saggira per casa come una mosca senza capo; ma ogni tanto si ferma e scoppia inattesamente in una fragorosa risata. Anche di notte balza a sedere sul letto per ridere come un matto. - Acqua e lí! Sicuro! Acqua e lí! Si vendicherà. E senza rimorsi. Vogliono morire con la bocca dolce, i Milocchesi? Acqua e lí! La moglie, ridotta comè unombra, non ha più pace. E, appena viene a sapere che quel giovane medico lha fatta lui, per suo conto, la denunzia, e che Piccaglione per tutta risposta, senza neanche aspettare linterdizione, ha fatto fagotto e se nè andato via con la sonnambula interroga la propria coscienza e sta in angosciosa perplessità se non abbia lobbligo davvertire segretamente i cittadini di Milocca di guardarsi dal marito, a cui ha dato di volta il cervello. Siamo, finora, a questo punto. E non so se fin qui, quanto mi è stato riferito come vero, vi sia sembrato verosimile. Linverosimile, signori miei, viene adesso; e me ne dispiace cordialmente per la scienza medica. Linverosimile è che hanno ragione loro, i Milocchesi. Perché da quando il dottor Calajò, per vendicarsi, sè messo a dar per ricetta agli ammalati quella sua acqua e lí gli ammalati - pajono morti - guariscono tutti. Novelle per un anno di luigi pirandello COME GEMELLE Un lampadino acceso sotto un ritratto di Pio X rischiarava a mala pena la stanzetta in cui il marchese don Camillo Righi sera ritirato per non udir le grida della moglie soprapparto. Ma gli arrivavano pur lí, quelle grida strazianti e don Camillo era costretto a turarsi forte gli orecchi con tutte due le mani, e ristretto contratto in sé, come se gli abbajassero dal ventre anche a lui quelle doglie alzava gli occhi pieni di spasimo e davvilimento al ritratto di Sua Santità il quale col bonario sorriso indulgente dellampia faccia pacifica pareva consigliasse calma e rassegnazione calma e rassegnazione al marchesino, figlio duna sua vecchia guardia nobile, guardia nobile ora anche lui del suo santo successore. Don Camillo avrebbe forse seguito quel muto augusto consiglio paterno, se avesse avuto la coscienza tranquilla se un certo rimorso cioè non gli avesse accresciuto la pena per gli spasimi che in quel momento sopportava la moglie. Né gli riusciva, allora, rintuzzar questo rimorso con tutte quelle considerazioni che in altro tempo, a mente serena, quando non si sentiva sopra, come ora lo sdegno divino e la paura del castigo, non solo bastavano a scusare innanzi agli occhi suoi la propria colpa ma quasi gliela cancellavano del tutto. Sua moglie, infatti, non era più, in quel punto, la donna gelida, arcigna, scontrosa, che per esser lasciata in pace, lo aveva abilitato a cercarsi altrove quel calor daffetto invano cercato in lei; ma una povera creatura in pericolo che soffriva atrocemente per causa sua senza poter trovare a quelle sofferenze un compenso, un conforto nellamore e nella fedeltà di lui. La pietà non le poteva bastare; e difatti, pocanzi, ella lo aveva scacciato dalla camera, irritata, non reggendo più a vederselo davanti cosí compunto e afflitto; e sera invece stretta, forte forte, alla madre, nicchiando: - Ah mamma, muojo! Quanto soffro, mamma mia quanto soffro! E non poterci far nulla! Gli era sembrata anche bella, in quel momento, cosí trasfigurata dallorrenda tortura. Da parecchi minuti le grida erano cessate. In quel silenzio dattesa angosciosa, balenò a un tratto al Marchese la speranza che il parto fosse avvenuto finalmente! e uscí a precipizio dallo stanzino. Simbatté però subito in due cameriere che savviavano in fretta alla camera della gestante. - Ancora? Gli risposero di sí col capo, senza voltarsi, e via. Nella vasta sala dal soffitto altissimo, arredata di lugubri mobili antichi, davanti a quella camera trovò lostetrico circondato da altri parenti della moglie, accorsi da poco. - Doglie stanche, - mormorò il medico. - Sandrà per le lunghe. Ma stia tranquillo, Marchese: nessun pericolo. Don Camillo tornava a rinchiudersi nello stanzino, quando un servitore gli sappressò per annunziargli piano, che qualcuno chiedeva di lui. - Non posso dare ascolto a nessuno, - rispose il Marchese, seccato. - Chi è? - Un vecchietto, non so. Ha da parlare a Vostra Eccellenza, dice, di cosa grave e che preme. Don Camillo ebbe un gesto di stizza, comprendendo da chi gli veniva quellambasciata. - Fallo passare, - poi disse. Quel vecchietto entrò con la titubanza di un pollastro sperduto. Oppresso dalla ricchezza solenne e austera della casa e non sentendo più quasi i proprii piedi su gli spessi tappeti, sinchinava goffamente a ogni passo. - So chi vi manda, - gli disse piano il Marchese. - Sú, che avete da dirmi? - Signor Marchese, Eccellenza la signora Carla - Sss piano! - Sissignore, dice se può venire un momentino - Ora? Non posso, non posso! ditele che non posso, - rispose smaniosamente il Marchese. - Perché, del resto? Che vuole? - Le doglie, Eccellenza, - fece timidamente il vecchietto. - Le sono sopravvenute le doglie. - Anche a lei? Ora? Le doglie anche a lei? - Sissignore, Eccellenza. Son corso io stesso per la levatrice. Ma Vostra Eccellenza non simpensierisca: tutto andrà bene, con lajuto di Dio. - Che ajuto di Dio! - scattò don Camillo. - Questo è il diavolo! La Marchesa, di là Sinterruppe, scosse le mani; strizzò gli occhi. Ah, tutte due, castigo di Dio! La moglie e lamante, nello stesso tempo, castigo di Dio! - Ma come? - si provò a domandare, riaprendo gli occhi. Si vide davanti quel vecchietto imbarazzato e più che mai smarrito e provò istintivamente il bisogno di levarselo dai piedi. - Andate, andate, - gli ordinò. - Dite cosí che se posso tra poco Ora andate, andate! E scappò a rintanarsi nello stanzino semibujo con la testa tra le mani, come se temesse proprio di perderla, quella sua povera testa. Le gambe, lí, gli mancarono: cadde a sedere su una poltrona e vi si contorse vi si raggomitolò tutto quasi per nascondersi a se stesso: ira vergogna, angoscia, rimorso gli fecero tale impeto dentro che saddentò un braccio e squassò la testa fino a farsi uno strappo nella manica. Sorse in piedi: Ma come? , si domandò di nuovo. Carla, le doglie? Dunque, ha sbagliato? Dio, che rovina, che rovina, che rovina! Gli sovvenne a un tratto che il medico di là gli aveva detto che per la moglie cera tempo: si recò al guardaroba lí accanto trasse la pelliccia e il cappello dallarmadio, e uscí di furia dicendo al servitore: - Torno subito! Appena fuori si cacciò in una vettura gridando al vetturino lindirizzo: - San Salvatore in Lauro, tredici. Un quarto dora dopo era nella vecchia piazzetta solitaria. Salí a sbalzi la scala. La porta, allultimo piano, era accostata. Fatti pochi passi nella saletta dingresso al bujo, don Camillo inciampò in un fantoccio da sarta; allinciampone, un altro fantoccio dietro a quello gli cadde in testa; il Marchesino, già col piede alzato, se lo trovò fra le gambe; cadde anche lui. Al fracasso, accorse una vecchia incuffiata, con un lumetto in mano. Ma don Camillo sera già alzato e dava un calcio a quellarnese di vimini. - Maledetti impicci! - Signor Marchese, è caduto? sè fatto male? - No, niente. Carla? - Eh, già ci siamo Venga, venga avanti. Dalla camera attigua tuonò la voce imperiosa di Carla: - Lasciatemi fare! Voglio passeggiare, e passeggio! Don Camillo infatti, la trovò in piedi, discinta e maestosa, coi magnifici capelli fulvi scomposti intorno al bel volto pallido. - Carla! - Marchese birbone! Oh, ma che hai, figlio mio? Anche tua moglie? Ho saputo! Sú, sú, coraggio, caro: non è niente! Cosí sembrerà che abbia partorito tu, due volte. Ahi ahi ahi ahi Gli posò le mani su le spalle, appoggiò la fronte madida sulla fronte di lui: attese un momento cosí. - Niente: è passata! Asciúgati la fronte; scusami; e levami un dubbio, Marchese: le hai detto un maschio a tua moglie? - Non capisco - Che ti facesse un maschio? - Ma no, non le ho detto niente. - Ti farà una femmina, puoi esserne certo! Va, esci un momentino, ora, e non ti spaventare. Lavrai subito da me, il maschio: contaci! Subito subito, sí. Vedo che hai premura. Don Camillo sorrise, senza volerlo, e si ritirò nella stanzetta attigua. Bizzarra nei modi e nel linguaggio, pure in quel momento, che differenza! Uggito, oppresso contrariato in tutto e per tutto dalla moglie, egli, solo a vedere questa donna, ecco, si sentiva subito tutto rianimato: un altro. Che donna! Spregiudicata e franca, con lesuberanza duna vitalità indiavolata, talvolta anche indiscreta nella furia di fare il bene sincera, veemente, affettuosa, gli aveva comunicato un fuoco, un fervore, di cui non si sarebbe mai sentito capace. E che fierezza! Non aveva voluto mai accettar da lui, se non qualche regaluccio di poco conto, come testimonianza daffetto. - Sono più ricca di te, - soleva dirgli. - Cucio e mangio! Serviva difatti le più cospicue famiglie aristocratiche e borghesi, ed era stata anche la sarta della marchesa Righi; ma sera veduta cosí maltrattata da costei, cosí contrariata anchessa nei suoi gusti nei suoi suggerimenti, che aveva giurato di vendicarsi, non tanto per il dispetto che ne aveva provato quanto per pietà di quel povero Marchesino che con gli occhi le aveva sempre dimostrato desser daccordo con lei desser una vittima anche lui di quella donna magra, sgarbata, insoffribile. E da un anno e mezzo, il marchesino Righi, amato da Carla, si sentiva proprio un altruomo. Un ululo lungo, quasi ferino, scosse don Camillo da queste riflessioni. Balzò in piedi. Udí la voce della levatrice, che diceva di là: - Fatto! Zitta. Brava. Padre, dunque! Ecco, già padre! Una strana ansia lo prese di veder la creaturina che in quel momento entrava nella vita, per lui. Ma due, due, in quella stessa notte, signore Iddio! Forse in quel punto stesso, nel suo palazzo, nasceva unaltra creaturina, pur sua. Ed egli era ancora qua! Lansia, a questo pensiero, diventò smania. Ancora? ancora? - Signor Marchese! Don Camillo accorse. Carla, dal letto, pallidissima, abbandonata, gli sorrise. - Femmina, sai? Troverai il maschietto di là. Va, dammi un bacio, e scappa, caro! Il Righi si chinò a baciarla appassionatamente; ma prima di scappare a casa, volle veder la bambina. Se ne pentí. Vide un mostriciattolo ancor tutto paonazzo, che incuteva ribrezzo. - Vedrà, eh vedrà fra qualche ora - gli disse però la levatrice. - più bella della mamma! Poco dopo, rientrando nel suo palazzo il Marchesino non poté più ricordarsi di ciò che aveva lasciato nella piazzetta solitaria di San Salvatore in Lauro. Sua moglie era morta di parto, da mezzora, lasciando, mal viva, una povera bambina. Passarono più di tre mesi prima che il marchese don Camillo Righi si recasse a rivedere la sua amante e laltra sua bambina. Trovò Carla che lo aspettava, sicura del suo ritorno; vestita di nero. Dapprima, vedendola, non se naccorse nemmeno; tanto gli parve naturale. Carla non cercò in alcun modo di confortarlo; gli domandò soltanto notizie della piccina, che don Camillo aveva dato a balia. - Tre balie in pochi giorni. Se vedessi: uno scheletrino! Non so più che fare. Mi si sono dimostrati tutti dun cuor duro, dun cuor nero - I parenti di lei? - Figúrati! Mhanno lasciato solo! Intanto ho paura che anche questaltra balia non abbia latte abbastanza. Le espresse il desiderio di rivedere la bambina. - Lavete battezzata? - Non ancora. Ho voluto aspettare che tu disponessi. La vecchia zia la recò. Comera bella, ah comera bella, questa! Invece di rallegrarsene don Camillo si mise a piangere pensando allaltra là, misera, orfana, digraziata. Carla gli cinse lievemente il collo con un braccio: - Senti, Millo - gli disse: - quella tua povera piccina senza mamma Se tu volessi Sai? avrei latte per due E gli occhi le brillarono subito di lagrime. Don Camillo ebbe un brivido di tenerezza per tutte le fibre; si nascose il volto con le mani e, rompendo in singhiozzi, le abbandonò il capo sul grembo. Oh, no, no: egli, nella sciagura che lo aveva atterrato, messo in guerra con tutti e con se stesso non poteva più fare a meno di quella donna fervida e forte. Risolvette dallontanarsi per sempre da Roma. Si sarebbe ritirato nelle sue terre di Fabriano. Pregò Carla daccettare per suo amore quel rifugio; si mise daccordo con lei, e la fece partire avanti, con la bambina e quella vecchia zia. Dopo una ventina di giorni, sistemato tutto, partí anche lui per la campagna, con la povera piccina senza madre. Fin dal primo momento Carla ebbe per lei affetto e cure più che materni. Tanto che don Camillo stesso provò quasi rimorso per quellaltra bambina, chera pur sua, temendo non fosse trascurata troppo. - No, che dici? Milluccia, per il momento, non ha tanto bisogno di me. Tinina sí, invece. Ma già, vedi, vedi come sè fatta bella? Era rifiorita veramente, in quei pochi giorni, la povera bambina con la primavera che rideva e brillava dalla campagna a tutte le finestre della villa piena di sole. Ancora, messa accanto allaltra, nel lettuccio comune, pareva più piccina. - Ma vedrai fra qualche mese. Sembreranno proprio come gemelle, e non sapremo più distinguere luna dallaltra. Don Camillo Righi sapeva dellindignazione che aveva cagionato a Roma, nei parenti e negli amici la notizia scandalosa chegli aveva dato ad allevar la figliuola alla propria amante. Ma voleva che venissero qua, tutti, a vedere quelle due piccine, luna accanto allaltra, e lamore e le cure di quella madre per esse. - Imbecilli! Novelle per un anno di luigi pirandello FILO DARIA Sfavillío docchi, di capelli biondi, di braccini, di gambette nude, impeto di riso che frenato in gola, scatta in gridi brevi, acuti - quella furietta di Tittí entrò, savventò al balcone della stanza per aprir la vetrata. Arrivò appena a girar la maniglia: un ruglio aspro, roco, come di belva sorpresa nel giaccio larrestò di botto, la fece voltare, atterrita, a guardar nella stanza. Bujo. Gli scuri del balcone erano rimasti accostati. Abbagliata ancora dalla luce da cui veniva, non vide; sentí spaventosamente in quel bujo la presenza del nonno sul seggiolone: immane ingombro affardellato di guanciali di scialli grigi a scacchi, di coperte aspre pelose; tanfo di vecchiaja tumida e sfatta, nellinerzia della paralisi. Ma non quella presenza la atterriva. La atterriva il fatto, che avesse potuto dimenticare per un momento che lí in quel bujo degli scuri sempre accostati ci fosse il nonno e che ella avesse potuto trasgredire, senza punto pensarci allordine severissimo dei genitori, da tanto tempo espresso e sempre osservato da tutti di non entrare cioè in quella stanza se non dopo aver picchiato alluscio e chiestane licenza come si dice? : - Permetti nonnino? - ecco, cosí, e poi pian pianino, in punta di piedi, senza fare il minimo rumore. Quel primo impeto di riso sullentrare le smorí subito in un ansito, prossimo a ingrossarsi in singhiozzi. Quatta quatta, allora, la bimba tremante e in punta di piedi, non supponendo che il vecchio abituato a quella penombra cupa, la vedesse; credendosi non veduta, savviò verso luscio. Stava per toccar la soglia, allorché il nonno la chiamò a sé con un Qua! imperioso e duro. La bimba saccostò, ancora in punta di piedi, sospesa, sbigottita, trattenendo il respiro. Cominciava adesso a discernere anche lei nella penombra. Intravide i due occhi aguzzi, cattivi, del nonno e subito abbassò i suoi. In quegli occhi, entro le borse enfiate acquose delle palpebre la cui rossedine scialba faceva pensare con ribrezzo al contatto viscido duna tarantola, pareva si fosse raccolta vigilante in un assiduo terrore e intensa dastio muto e feroce lanima del vecchio cacciata da tutto il resto del corpo già invaso e reso immobile dalla morte. Soltanto, ma proprio appena, egli poteva ancora tentare di muovere una mano, la sinistra dopo essersela guardata a lungo, con quegli occhi, quasi a infonderle il movimento. Lo sforzo di volontà, arrivato al polso, riusciva a stento a sollevare un poco dalle coperte quella mano; ma durava un attimo; la mano ricadeva inerte. Il vecchio sostinava di continuo in quellesercizio di volontà, perché quel lieve moto momentaneo chegli poteva ancor trarre dal corpo, era per lui la vita, tutta quanta la vita in cui gli altri si movevano liberamente, a cui gli altri partecipavano interi a cui ancora poteva partecipare anche lui, ma ecco: per quel tanto e non più. - Perché il balcone? - barbugliò con la lingua imbrogliata, alla nipotina. Questa non rispose. Seguitava a tremare. Ma in quel tremito il vecchio avvertí subito qualcosa di nuovo. Avvertí che non era quel solito tremito di paura, a stento represso dalla piccina ogni qual volta il padre o la madre la costringevano ad accostarsi a lui. Cera la paura, ma cera anche qualcosaltro, sotto, soffocato dalla paura per quel suo aspro improvviso richiamo: qualcosaltro, per cui il tremito di tutta la bambina diveniva fremito. Un fremito strano. - Che hai? - le domandò. La piccina, osando appena alzar gli occhi, rispose: - Nulla. Ma anche nella voce, anche nellalito della bimba, ora, il vecchio avvertí qualcosa dinsolito. E ripeté con più astio: - Che hai? Uno scoppio di singhiozzi. E subito dopo la piccina si buttò a terra, convulsa, gridando e dibattendosi tra quei singhiozzi con una violenza e una furia, che tanto più oppressero e irritarono il vecchio, in quanto anchesse gli parvero insolite. Accorse nella stanza la nuora, gridando: - Oh Dio, Tittí, chè stato? Ma come? qua? che tè preso? Sú sú ferma! Sú, con mamma tua Come sei entrata qui? Che dici? Cattivo? Chi? Ah Nonno cattivo? Tu, cattiva Nonno, nonno, che ti vuol tanto bene Ma che è stato? Il vecchio, a cui fu rivolta lultima domanda, guatò feroce la bocca rossa ridente della nuora, poi il bel ciuffo di capelli biondo-dorati che la piccina le scompigliava su la fronte con una mano, dibattendosi ora in braccio a lei e facendo impeto per costringerla a uscir subito da quella stanza. - Tittí, ahi! i miei capelli Dio, Dio me li strappi tutti uh tutti i capelli di mamma, cattivona! Hai visto? Guarda tutti i capelli di mamma tra le dita i capelli di mamma tua guarda guarda E di tra le dita aperte della manina trasse uno e poi un altro e poi un altro filo doro ripetendo: - Guarda guarda guarda La bimbetta, subito impressionata che davvero avesse strappati tutti i capelli di mamma, si voltò a guardarsi la manina con gli occhi pieni di lagrime. Non vedendo nulla, e udendo invece una risata larga, allegra, della mamma diventò di nuovo furente, più furente, e la costrinse a scappar via dalla stanza. Il vecchio ansimava forte. Una domanda gli gorgogliava dentro, inasprendogli lastio di punto in punto. - Ma che hanno? che hanno? Anche negli occhi, anche nella voce, anche in quella risata della nuora nel gesto con cui dai ditini della bimba aveva tratto i capelli strappati prima uno e poi un altro e poi un altro, aveva avvertito alcunché dinsolito, di straordinario. No, non erano, né la bimba né la nuora, come tutti gli altri giorni. Che avevano? E lastio gli crebbe maggiormente, allorché, chinando gli occhi sulla coperta stesa sulle gambe, vi avvistò uno di quei capelli della nuora che, forse spinto nellaria mossa dalla risata, era venuto lieve lieve a posarsi lí, su le sue gambe morte. Saccaní a lungo allora a sospingere la mano su quelle gambe per accostarla a poco a poco a piccoli sbalzi, a quel capello, che gli era odioso come uno scherno. E affannato in questo sforzo che, già protratto invano per una mezzora, lo aveva stremato, lo trovò il figliuolo il quale ogni mattina, prima duscir di casa per i suoi affari, si recava in camera di lui a salutarlo. - Buon giorno, babbo! Il vecchio levò il capo. Uno sguardo opaco e torbido, di stupore pauroso, gli dilatava gli occhi. Anche il figlio? Questi credette che il padre lo guardasse cosí per fargli intendere che sera avuto a male della disubbidienza della nipotina e saffrettò a dirgli: - Quel diavoletto, è vero? tha disturbato. Senti? piange ancora di là Lho sgridata, lho sgridata. Addio, papà. Ho fretta. A più tardi eh? Or ora verrà la Nerina. E se nandò. Il vecchio lo seguí con gli occhi, ancor pieni di stupore e di paura, fino alluscio. Anche lui, il figlio! Non gli aveva detto mai con quel tono: - Buon giorno, babbo! -. Perché? Che sperava? Serano tutti accordati contro di lui? Che era avvenuto? Quella bimba, entrata dapprima, tutta sussultante poi la madre, con quella risata per i suoi capelli strappati ora il figlio anche il figlio con quellallegro: - Buon giorno, babbo! Qualche cosa era accaduta o doveva accadere quel giorno, che volevano tenergli nascosta. Ma che cosa? Serano appropriato il mondo, figlio, nuora, nipotina; il mondo creato da lui, in cui li aveva messi. Non solo; ma anche il tempo serano appropriati, come se ancora nel tempo non ci fosse anche lui! Come se non fosse anche suo il tempo, non lo vedesse, non lo respirasse non lo pensasse anche lui! Egli respirava ancora, vedeva tutto e più, più di loro vedeva e pensava tutto! Un guazzabuglio dimmagini, di ricordi, come in un balenío duragano, gli tumultuava nello spirito. La Plata, le pampas; i paduli salsugginosi dei fiumi perduti, gli armenti innumerevoli scalpitanti, belanti, annitrenti, muglianti. Là, dal nulla, in quarantacinque anni, aveva edificato la sua fortuna, avvalendosi dogni mezzo, dogni arte carpendo il momento o preparando e covando con lunga astuzia le insidie: prima guardiano darmenti poi colono, poi addetto ai grandi appalti di linee ferroviarie, poi costruttore. Tornato in Italia, dopo i primi quindici anni, aveva preso moglie e subito dopo la nascita di quellunico figlio, era ritornato laggiú, solo. Gli era morta la moglie, senza chegli lavesse più riveduta; il figliuolo, affidato ai parenti materni, gli era cresciuto senza che egli lo conoscesse. Quattranni addietro era rimpatriato infermo, quasi moribondo: orribilmente gonfio dallidropisia ossidate le arterie, rovinato il rene, rovinato il cuore. Ma non sera dato per vinto: pur cosí, coi giorni, forse con le ore contate aveva voluto comperare a Roma alcuni terreni per nuove costruzioni e subito, aveva cominciato i lavori facendosi trasportare su una sedia a ruote nei cantieri, per vivere in mezzo agli operai nel trambusto dellopera: scabro come una roccia, tumefatto enorme: di quindici giorni in quindici giorni sera fatto cavar dal ventre il siero a litri e via di nuovo tra i lavori, finché un colpo dapoplessia, due anni fa, non lo aveva fulminato, là su quella sedia, pur senza finirlo. La grazia di morir su la breccia non gli era stata concessa. Da due anni perso in tutto il corpo, si macerava nellattesa dellultima fine pieno dastio per quel figlio tanto diverso da lui, a lui quasi sconosciuto, che, senza bisogno liquidati i lavori e investita in rendita lingente ricchezza paterna, seguitava nelle sue modeste occupazioni legali quasi per negare a lui ogni soddisfazione e vendicar la madre e se stesso del lungo abbandono. Nessuna comunione di vita, di pensieri, di sentimenti con quel figlio. Egli lo odiava, sí, e odiava quella nuora e quella bimba; sí, sí, li odiava, li odiava perché lo lasciavano fuori della loro vita e neanche e neanche volevan dirgli che cosa era accaduto quel giorno per cui tutti e tre gli apparivano cosí diversi dal solito. Grosse lagrime gli stillarono dagli occhi. Dimentico affatto di ciò che per tanti anni era stato, sabbandonò al pianto come un bambino. Di quel pianto, Nerina, la servetta, non fece alcun caso, quando poco dopo entrò per custodirlo. Era pieno dacqua, il vecchio: niente di male, se ne buttava un po dagli occhi. - E, cosí pensando, gli asciugò con poco garbo la faccia; poi prese la ciotola del latte, vintinse una prima savojarda e cominciò a imboccarlo. - Mangi, mangi. Egli mangiò, ma spiando sottecchi la servetta. A un certo punto, la intese sospirare, ma non di stanchezza, né di noja. Alzò subito gli occhi a guatarla in viso. Ecco: stava per trarre un altro sospiro, quella smorfiosa. Vedendosi guardata, invece di lasciarlo andare, ora lo soffiava per le nari, scrollando il capo, come stizzita. E perché sera fatta cosí, a un tratto, rossa? Che aveva anche lei, quel giorno? Tutti, tutti, dunque, avevano qualche cosa dinsolito, quel giorno? Non volle più mangiare. - Che hai? - domandò anche a lei, con ira. - Io? che ho? - fece la servetta, stordita dalla domanda. - Tu tutti che è? che avete? - Ma nulla io non so che cosa mi vede? - Sospiri! - Io? ho sospirato? Ma no! O forse, senza volerlo. Non ho proprio nulla, da sospirare. E rise. - Perché ridi cosí? - Come rido? Rido perché perché lei dice che ho sospirato. E seguitò a ridere più forte, irrefrenabilmente. - Vattene! - le gridò allora il vecchio. Sul tardi, quando venne il medico per la visita consueta e rientrarono nella camera la nuora, il figlio, la nipotina il sospetto covato tutto il giorno, anche durante il sonno, che qualcosa fosse avvenuto che tutti gli volessero tener nascosto, diventò certezza; chiara, lampante. Erano tutti daccordo. Parlavano davanti a lui di cose aliene, per distrar la sua attenzione; ma lintesa segreta traspariva evidentissima dai loro sguardi. Non serano mai guardati cosí tra loro! I gesti, la voce, i sorrisi non saccordavano affatto con ciò che dicevano. Tutto quel fervore di discussione per le parrucche, per le parrucche che tornavan di moda! - Ma verdi, scusi? verdi, violette? - gridava la nuora, tutta vermiglia, con una collera finta, tanto finta che non riusciva a impedire alla bocca di ridere. Rideva per conto suo, quella bocca. E da sé le mani si levavano a carezzare i capelli, come se per sé i capelli volessero la carezza di quelle mani. - Capisco, capisco - rispondeva il medico, con la beatitudine dipinta in tutto il faccione di luna piena. - Quando si hanno i suoi capelli, signora mia, nasconderli sotto una parrucca sarebbe un peccato. Il vecchio tratteneva ormai a stento il furore. Avrebbe voluto cacciarli via tutti dalla stanza con un urlo di belva. Ma appena il medico si licenziò e la nuora con la bambina per mano si recò ad accompagnarlo fino alla porta il furore scoppiò sul figlio rimasto solo con lui. Lo investí con la stessa domanda rivolta invano alla nipotina, alla servetta: - Che avete? perché siete tutti cosí oggi? che è avvenuto? che mi nascondete? - Ma nulla, babbo! Che vuoi che ti si nasconda? - rispose il figlio, stupito, afflitto. - Siamo non so, come siamo sempre stati. - Non è vero! Avete qualche cosa di nuovo: io lo vedo! io lo sento! Ti pare che non veda nulla, che non senta nulla, perché sono cosí? - Ma io non so proprio, babbo, che cosa tu veda di nuovo in noi. Non è avvenuto nulla, te lho giurato, torno a giurartelo! Via, via, sta tranquillo! Il vecchio si calmò alquanto per laccento di sincerità del figliuolo, ma non rimase convinto. Che cera qualcosa di nuovo, era indubitabile. Lo vedeva, lo sentiva in loro. Ma che cosa? La risposta, quandegli restò solo nella stanza, gli venne tutta un tratto dal balcone, silenziosamente. Rimasto dalla mattina con la maniglia girata dalla bimba, ora, nella prima sera ecco quel balcone si schiuse pian piano, un poco, a un filo daria. Il vecchio, dapprima, non se naccorse; ma sentí tutta la stanza empirsi dun delizioso inebriante profumo che saliva dai giardini che circondavano la casa. Si volse, e vide una striscia di luna sul pavimento, chera come la traccia luminosa di quei profumi nella cupa ombra della stanza. - Ah, ecco ecco Gli altri non potevano vederlo, non potevano sentirlo in sé, gli altri, perché erano ancora dentro la vita. Egli, che ormai nera quasi fuori, egli lo aveva veduto, egli lo aveva sentito in loro. Ecco, ecco perché, quella mattina, la bimba non tremava soltanto, ma fremeva tutta; ecco perché la nuora rideva e si compiaceva tanto dei suoi capelli; ecco perché sospirava quella servetta; ecco perché tutti avevano quellaria insolita e nuova, senza saperlo. Era entrata la primavera. Novelle per un anno di luigi pirandello UN MATRIMONIO IDEALE Prima che andasse in Romania, non so per quale impresa Poldo Carega, ingegnere appaltatore, o - come si qualificava nei biglietti da visita - intraprenditore di lavori pubblici ponendosi le due manacce pelose sul petto erculeo soleva dire: - Io sono il Continente! E passando le braccia al collo della moglie e della figliuola: - E queste le mie isole! Perché la moglie era nata in Sicilia, e la figliuola in Sardegna. Non saspettava, ritornando in Italia dopo circa quattro anni, di ritrovare una delle due isole la Sardegna cioè la figliuola Margherita divenuta che Russia e Russia, cari miei! diciamo lEuropa; ma è poco! diciamo addirittura il mappamondo. Povero Poldo Carega, gli parve un tradimento! Restò dapprima sbalordito, a mirarla da sotto in sú: - Oh Dio, Margherita, e che hai fatto? Poi si voltò contro la moglie, come se per colpa di lei la figliuola fosse tanto cresciuta; e diede in tali escandescenze, che parve volesse impazzire. La moglie, afflittissima, gemeva: - Ma se te lho scritto e riscritto, Poldo mio tante volte! Quasi in ogni lettera te lho scritto! Glielo aveva scritto e riscritto, difatti, sí; ma come avrebbe potuto Poldo Carega creder tanto? Da lontano, quella crescenza prodigiosa della figliuola gli era sembrata una delle solite esagerazioni della moglie. - Esagerazioni, eh già! Perché io, per te, sono stata sempre esagerata! Era una spina, questa per la signora Rossana: il concetto, cioè, che tutti, non il marito soltanto, serano formato di lei, chella fosse esagerata. Questo concetto dipendeva, a suo credere, dalla disgrazia comune a tutta la famiglia, la soverchia altezza. Della sua, la signora Rossana aveva un dispetto acerbo e smanioso, perché le impediva di essere come avrebbe voluto e come dentro di sé si sentiva, una gattina sentimentale. Cosí lunga, gracile e languida, soffriva, soffriva tanto; ma nessuno voleva credere ai suoi languori, alle sue sofferenze; e tutti, sorridendo, le rispondevano: - Via via, signora Rossana, esagerazioni! - Ebbene, eccotela qua; guardala, ora, la mia esagerazione! E la signora Rossana, indignata, indicava al marito la figliuola, chera unesagerazione per davvero. Margherita intanto piangeva, guardando il padre, il quale le si era fatto accosto anzi sotto, per mirare di quanto ella lo avesse superato. Per lo meno, dun palmo e mezzo. Ma pareva del doppio. Perché non era soltanto laltezza; o piuttosto, laltezza per se stessa forse non avrebbe tanto avventato, se non lavesse resa spettacolosa la corpulenza immane il volume delle guance e dei due menti e del seno e dei fianchi poderosi. Nellesuberanza soffocante di tanta carne si aprivano però, come smarriti due occhi limpidi e chiari, da bambina, che facevano pena a un tempo e paura. Quella pena stessa, quella stessa paura, che forse doveva provare lanima di lei per il proprio corpo cosí enormemente cresciuto. A mano a mano che questo era cresciuto fino ad assumere quelle proporzioni mostruose lanima atterrita si doveva certo esser fatta dentro di lei piccina piccina con certe voglie timide e angosciose di toccare le piccole cose gentili e delicate ma pur non osando toccarle per non vederle quasi sparire al contatto delle schiaccianti mani. Mangiava come un uccellino; si poteva dire che quasi non mangiava più. Ma non giovava a nulla! Da più di due anni non usciva di casa, perché tutti per via si voltavano e si fermavano stupiti a mirarla. In casa, stava quanto più poteva seduta, per non dare a se stessa spettacolo della sua grandezza vedendo piccoli e bassi tutti gli oggetti delle stanze. Naturalmente, questa mancanza di moto le aveva appesantito sempre più la grassezza; ma ormai ella sera rassegnata alla sua disgrazia; non voleva più darsi pensiero di nulla; certi giorni nemmeno si pettinava, e rimaneva sdrajata, inerte, a leggere o a guardarsi le unghie. Cosí Poldo Carega, giovialone, urlone, tutto fuoco prima della partenza per la Romania, diventò, subito dopo il ritorno, un funerale. Andai a trovarlo, pochi giorni dopo, per parlargli daffari; non volle neanche darmi ascolto. - Che vuoi che mimporti più ormai degli affari! - esclamò, scrollandosi tutto. - Non mimporta più di niente, caro mio! Aveva lavorato con accanimento tanti e tanti anni per quellunica figliuola, per lavvenire di lei; e danno in anno il suo amore paterno era cresciuto. Ma ecco che la figliuola, come per una tacita scommessa, approfittando della lunga assenza di lui dintesa con la madre nessuno poteva levare dal capo a Poldo Carega che la moglie non centrasse per qualche cosa: - Ah - dice, - cresce il tuo amore per me danno in anno? Aspetta, che ti faccio vedere come cresco anchio in pochi anni! Diventerò cosí grande, che il tuo amore non potrà più abbracciarmi. E, difatti, gli erano cascate le braccia, nel rivederla, povero Poldo Carega! Ma non solo le braccia; lanima e il fiato gli erano cascati, e tutti i sogni che aveva fatti per lei tutte le speranze! Dico la verità, non ebbi il coraggio di confortarlo. Sapevo che egli, quattranni addietro, prima di partire per la Romania, non avrebbe veduto male al suo ritorno cioè quando la figliuola sarebbe stata in età, un matrimonio di lei con me. Me ne andai ranco ranco, con la coda tra le gambe, appena questo ricordo mi sorse; e, come fui ben lontano, presi a riflettere amaramente: È proprio una sciagura senza rimedio povero Carega! Egli lo capirà: un uomo della mia statura e anche un po più alto di me, non va a sposare certamente quella colonna quellobelisco! Siamo giusti: a parer piccoli, quando non si è, si ribella lamor proprio mascolino. Dei bassi non ne parliamo. Degli altissimi come lei, già a trovarne uno: si contano su le dita, ma anche a trovarne uno si sa che gli uomini altissimi hanno un debole per le donne piccoline. Superbi della loro statura, guardano con dispetto, anzi quasi con rancore, quei pochi che possono rivaleggiare con essi e scoprono subito in loro certi difetti che essi, è ovvio dirlo, non hanno: le gambe troppo lunghe, la testa troppo piccola, ecc. ecc. Insomma, non soffrono rivali; vogliono esser soli. Figuriamoci se sposerebbero una donna della loro statura. E poi, perché? per parere scappati da un baraccone da fiera? Queste riflessioni, come le feci io allora, da un pezzo senza dubbio aveva dovuto farle anche lei, la povera Margherita per trarne la conseguenza che, nelle supreme regioni a cui per sua disgrazia era ascesa, non avrebbe trovato mai un marito. Un pioppo, sí, un acero, un cerro. Ma ogni giovanotto, guardandola, le avrebbe detto: - Cala prima, bella mia, cala! cala! E come poteva calare, povera Margherita? Non passarono neanche tre mesi dal suo ritorno a Cesena, che Poldo Carega non reggendogli lanimo di rimanere nella città dove la sua sciagura sera compiuta cosí a tradimento se ne partí con tutta la famiglia, fosco come un temporale; e per più di dieci anni non si ebbero più notizie di lui. Finalmente, un bel giorno, giunse a mio padre una lettera da un paesello su la costa meridionale della Sicilia di fronte allAfrica, dove Poldo Carega sera recato per la costruzione del porto. Voleva che mio padre gli mandasse laggiú uno dei figliuoli per ajutarlo nellimpresa. Andai io, per curiosità di rivedere dopo tanto tempo Margherita. Maspettavo di ritrovarla cupa, gelida, nelle sue superne alture, funebre e ravvolta di nebbie perpetue poiché già doveva aver presso a trenta anni - dunque ormai zitellona. Figuriamoci, a dir poco, come la Jungfrau, pensavo, durante il viaggio. Ma che! Allegrona la ritrovai, e quasi non sapevo credere ai miei occhi, allegrona come non lavevo mai veduta! più grassa di prima, e allegrona! Non tardai però a scoprire la ragione di tanta allegria. Come ingegnere governativo, addetto alla sorveglianza dei lavori del porto cera laggiú un certo omino alto poco più dun metro, calvo, miope, panciutello ma pieno dingegno e di spirito, che rideva lui per primo della sua piccolezza come Margherita, adesso, della sua altezza: lingegnere Cosimo Todi. E questingegnere Cosimo Todi veniva quasi ogni sera con altri amici a cenare su la terrazza a mare di Poldo Carega. Serate africane! Il mare, quandera scirocco, veniva a frangersi impetuoso sotto quella terrazza bianca che pareva allora, con le sue tende svolazzanti, una tolda di nave. Sintravedevano i fanali del vecchio molo, la lanterna verde del faro: i lumi tra lalberatura dei bastimenti ormeggiati e dalla spiaggia esalava quel tanfo denso, caldo, acre di sale e di muffa delle alghe morte, appacciamate, misto allodor della pece e del catrame. E si chiacchierava, ridendo e bevendo, fino a tardi, su quella terrazza bianca che dava la sera un delizioso compenso della soffocante calura della giornata. più di tutti Margherita e lingegner Cosimo Todi ridevano, capite? della loro disgrazia, chera opposta e comune. Lingegner Todi non aveva potuto trovar moglie per la stessa ragione per cui Margherita non aveva potuto trovar marito. Veramente lui, lingegner Todi, non laveva mai cercata, una moglie sicurissimo che non una ma cento ne avrebbe trovate subito, che se lo sarebbero preso per la lucrosa professione. Ma grazie tante! E poi? No no: ingegno, garbo, giovialità doti tutte, che non aveva nessunissima difficoltà a riconoscersi non sarebbero bastate come tante gentili amiche gli volevano far credere a compensare quei tre palmi di statura che gli mancavano. No no: quelle doti in lui potevano aver pregio solo perché egli guadagnava da quaranta a cinquanta mila lire lanno. E senza dubbio, se si fosse lasciato prendere allamo, tre mesi dopo si sarebbe sentito dire dalla moglie che lingegno, Dio mio, doveva servirgli per comprendere chella con un marito come lui, non poteva fare a meno dun amante, e fingere di non accorgersene e seguitare ad amarla nonostante il tradimento o i tradimenti. E il garbo e la giovialità, servirgli per aprire la porta e accogliere graziosamente il signore o i signori che gli facevano lonore di venire a corteggiare la sua signora. Queste cose diceva e rappresentava con molta comicità di frasi e di gesti lingegner Cosimo Todi facendo ridere tutti e più di tutti Margherita Carega che si buttava indietro per far liberamente sobbalzare alle risate lenorme seno e il ventre. Finché una di quelle sere il Todi, per il piacere di vederla ridere cosí burlescamente non uscí a dire che la moglie ideale per lui sarebbe stata lei, Margherita Carega. - Lei! lei, sí! Proprio lei! Per miracolo la tavola si tenne su le quattro zampe. La vidi sussultare come per un terremoto, e cader bicchieri e bottiglie. - Seriamente, seriamente - badava a ripetere il Todi coi braccini levati in atto di parare, tra il fragore della risata interminabile. - Vi dico seriamente! Riflettete bene, signori miei. Sarebbe il matrimonio ideale! Una vendetta meravigliosa contro la natura sarebbe! sí! sí! contro la natura che ha fatto lei tanto grande e me cosí piccolo! Pensate un po, pensate un po: senza far ridere o sbalordire né io potrei sposare una nana, né lei un gigante! Ma noi due sí; noi due possiamo sposarci benissimo! E saremmo una coppia, se ci ponete mente, perfetta, di perfetta equiparazione; perché lei ha davanzo quel tanto che manca a me; e ci compenseremmo a vicenda! Non ne potevamo più: avevamo tutti le lacrime agli occhi e ci dolevano i fianchi. - Ma avrebbe lei questo coraggio? - gridò il Todi, balzando sulla seggiola e appuntando in atto di sfida lindice contro Margherita. Questa allora sorse in piedi, col faccione congestionato dalle risa. Vi assicuro che era di tutta la testa più alta di lui pur cosí montato sulla seggiola. - Io, il coraggio? - gli disse. - Ma dovrebbe averlo lei, scusi, il coraggio di sposar me! Applaudimmo tutti, a lungo, strepitosamente, a questa bella risposta. - Io ce lho! - gridò allora il Todi. - Non ce lavrà lei! Scommettiamo? - Accetti, accetti la scommessa, signorina Margherita! - le gridammo tutti, incitando. - Lo pigli in parola! - Ebbene, sí, accetto! - rispose lei. - Vediamo un po chi se ne pente! - Io? Ah, io no, di certo! - esclamò il Todi; e, saltando dalla seggiola, seriissimamente, si fece innanzi a Poldo Carega, sinchinò e gli disse: - Ho lonore ingegner Carega, di chiederle la mano della signorina Margherita, sua figlia. Quel che successe, rinunzio a descriverlo. Parevamo tutti impazziti. Era una burla? Era sul serio? Chi sa! Si faceva per burla, come se fosse una cosa seria. Si ordinò lo Champagne: lingegner Todi fu portato in trionfo a sedere accanto alla gigantesca sposina e i brindisi alle faustissime nozze non finirono più. Cosí, proposto dapprima per burla, si concluse sul serio quel matrimonio ideale dun nano con una gigantessa. Il coraggio luna e laltro non dovevano averlo tanto per sé, cioè per tollerar lei un marito come lui e lui una moglie come lei quanto per gli altri, voglio dire per resistere alle beffe della gente, che domani li avrebbe visti insieme marito e moglie. Ma lingegner Todi e Margherita Carega ebbero tanto spirito da tener fronte a queste beffe e da goderci per giunta come se veramente fosse un matrimonio per chiasso, di carnevale. Vi assicuro però che tutto il paese - naturalmente - da principio ruppe in unomerica risata ma poi vide bene e sto per dire che stimò anchesso ragionevolissima la loro unione la quale stabiliva tra i due spropositi della natura una specie di equilibrio e come unequa, per quanto comica, riparazione. Sei mesi dopo, il matrimonio fu celebrato. Quellomino coraggioso, già abbastanza maturo e pur cosí panciutello comera, si fece alpinista voglio dire fece sua, davanti agli uomini e a Dio, quella montagna e - voi ridete? Ma sappiate, cari miei, che Margherita Todi-Carega ha adesso due figliuoli, nati a un parto Parturiunt montes - Due topi, - voi credete? Che topi! A dodici anni, sono già alti quanto la mamma. Ed è raggiante Margherita Todi-Carega: trionfa tra quei due piccoli colossi degni di lei; mentre lui, invece, lomettino ormai vecchierello - che volete? - soffre, sí, ma non per causa di lei, badiamo! Lei lo ama, lo stima, gli è grata e lo cura, ha proprio tutti i riguardi per lui. Soffre, il povero ingegner Todi, perché naturalmente, con gli anni, gli cominciano a seccare e a pesare un po troppo le beffe della gente; teme che lo facciano scapitare di fronte ai figliuoli, da cui vuol essere rispettato, come un padre sul serio. I figliuoli lo rispettano; ma via, se vogliamo dire, non è neanche bella la loro condizione con un padre cosí minuscolo che par fatto e messo sú quasi per ischerzo. Questa afflizione cè, innegabilmente. Perché la vita non sa esser tutta e sempre una farsa. Un marito e una moglie possono far ridere finché vogliono; ma la paternità non può non essere una cosa seria. Novelle per un anno di luigi pirandello TU RIDI Scosso dalla moglie con una strappata rabbiosa al braccio, springò dal sonno anche quella notte, il povero signor Anselmo. - Tu ridi! Stordito, e col naso ancora ingombro di sonno, e un po fischiante per lansito del soprassalto, inghiottí; si grattò il petto irsuto; poi disse aggrondato: - Anche perdio anche questa notte? - Ogni notte! ogni notte! - muggí la moglie, livida di dispetto. Il signor Anselmo si sollevò su un gomito, e seguitando con laltra mano a grattarsi il petto domandò con stizza: - Ma proprio sicura ne sei? Farò qualche versaccio con le labbra, per smania di stomaco; e ti pare che rida. - No, ridi, ridi, ridi, - riaffermò quella tre volte. - Vuoi sentir come? cosí. E imitò la risata larga, gorgogliante, che il marito faceva nel sonno ogni notte. Stupito, mortificato e quasi incredulo, il signor Anselmo tornò a domandare: - Cosí? - Cosí! Cosí! E la moglie, dopo lo sforzo di quella risata, riabbandonò esausta, il capo sui guanciali e le braccia su le coperte, gemendo: - Ah Dio la mia testa Nella camera finiva di spegnersi, singhiozzando un lumino da notte davanti a unimmagine della Madonna di Loreto, sul cassettone. A ogni singhiozzo del lumino, pareva sobbalzassero tutti i mobili. Irritazione e mortificazione, ira e cruccio sobbalzavano allo stesso modo nellanimo stramazzato del signor Anselmo per quelle sue incredibili risate dogni notte, nel sonno le quali facevano sospettare alla moglie che egli, dormendo, guazzasse chi sa in quali beatitudini mentrella, ecco, gli giaceva accanto, insonne, arrabbiata dal perpetuo mal di capo e con lasma nervosa la palpitazione di cuore, e insomma tutti i malanni possibili e immaginabili in una donna sentimentale presso alla cinquantina. - Vuoi che accenda la candela? - Accendi, sí, accendi! E dammi subito le gocce: venti, in un dito dacqua. Il signor Anselmo accese la candela e scese quanto più presto poté dal letto. Cosí in camicia e scalzo, passando davanti allarmadio per prendere dal cassettone la boccetta dellacqua antisterica e il contagocce, si vide nello specchio e istintivamente levò la mano a rassettarsi sul capo la lunga ciocca di capelli con cui silludeva di nascondere in qualche modo la calvizie. La moglie dal letto se naccorse. - Saggiusta i capelli! - sghignò. - Ha il coraggio daggiustarsi i capelli, anche di notte tempo, in camicia mentrio sto morendo! Il signor Anselmo si voltò, come se una vipera lo avesse morso a tradimento; appuntò lindice duna mano contro la moglie e le gridò: - Tu stai morendo? - Vorrei, - si lamentò quella allora, - che il Signore ti facesse provare, non dico molto un poco di quello che sto soffrendo in questo momento! - Eh, cara mia, no, - brontolò il signor Anselmo. - Se davvero ti sentissi male, non baderesti a rinfacciarmi un gesto involontario. Ho alzato appena la mano, ho alzato Mannaggia! Quante ne avrò fatte cadere? E buttò per terra con uno scatto dira lacqua del bicchiere, in cui invece di venti, chi sa quante gocce di quella mistura antisterica erano cadute. E gli toccò andare in cucina, cosí scalzo e in camicia, a prendere altra acqua. - Io rido! Signori miei, io rido - diceva tra sé, attraversando in punta di piedi, con la candela in mano, il lungo corridojo. Un vocino dombra venne fuori da un uscio aperto su quel corridojo. - Nonnino Era la voce duna delle cinque nipotine, la voce di Susanna, la maggiore e la più cara al signor Anselmo, che la chiamava Susí. Aveva accolto in casa da due anni quelle cinque nipotine, insieme con la nuora, alla morte dellunico figliuolo. La nuora, trista donnaccia, che a diciotto anni gli aveva accalappiato quel suo povero figliuolo per fortuna se nera scappata di casa da alcuni mesi con un certo signore, amico intimo del defunto marito; e cosí le cinque orfanelle di cui la maggiore, Susí, aveva appena otto anni erano rimaste sulle braccia del signor Anselmo proprio sulle braccia di lui, poiché su quelle della nonna, afflitta da tutti quei malanni, è chiaro che non potevano restare. La nonna non aveva forza neanche di badare a se stessa. Ma badava, sí, se il signor Anselmo involontariamente alzava una mano a raffilarsi sul cranio i venticinque capelli che gli erano rimasti. Perché, oltre tutti quei malanni, aveva il coraggio, la nonna dessere ancora ferocemente gelosa di lui, come se nella tenera età di cinquantasei anni con la barba bianca, il cranio pelato, in mezzo a tutte le delizie che la sorte amica gli aveva prodigate; e quelle cinque nipotine sulle braccia, alle quali col magro stipendio non sapeva come provvedere; col cuore che gli sanguinava ancora per la morte di quel suo disgraziato figliuolo; egli potesse difatti attendere a fare allamore con le belle donnine! Non rideva forse per questo? Ma sí! Ma sí! Chi sa quante donne se lo sbaciucchiavano in sogno, ogni notte! La furia con cui la moglie lo scrollava la rabbia livida con cui gli gridava: Tu ridi! non avevano certo altra ragione, che la gelosia. La quale niente, via, che cosera? una piccola, ridicola scheggina di pietra infernale, data da quella sua sorte amica in mano alla moglie perché si spassasse a inciprignirgli le piaghe, tutte quelle piaghe, di cui graziosamente aveva voluto cospargergli lesistenza. Il signor Anselmo posò a terra presso luscio la candela per non svegliare col lume le altre nipotine, ed entrò nella cameretta, al richiamo di Susí. Per maggior consolazione del nonno, che le voleva tanto bene, Susí cresceva male; una spalluccia più alta dellaltra e di traverso e di giorno in giorno il collo le diventava sempre più come uno stelo troppo gracile per sorregger la testina troppo grossa. Ah, quella testina di Susí Il signor Anselmo si chinò sul letto, per farsi cingere il collo dal magro braccino della nipote; le disse: - Sai, Susí? Ho riso! Susí lo guardò in faccia con penosa meraviglia. - Anche stanotte? - Sí, anche stanotte. Una risatoooòna Basta, lasciami andare, cara, a prender lacqua per la nonna Dormi, dormi, e procura di ridere anche tu, sai? Buona notte. Baciò la nipotina sui capelli, le rincalzò ben bene le coperte, e andò in cucina a prender lacqua. Ajutato con tanto impegno dalla sorte il signor Anselmo era riuscito sempre per sua maggior consolazione a sollevar lo spirito a considerazioni filosofiche, le quali pur senza intaccargli affatto la fede nei sentimenti onesti profondamente radicati nel suo cuore gli avevano tolto il conforto di sperare in quel Dio, che premia e compensa di là. E non potendo in Dio, non poteva per conseguenza neanche più credere, come gli sarebbe piaciuto in qualche diavolaccio buffone che gli si fosse appiattato in corpo e si divertisse a ridere ogni notte per far nascere i più tristi sospetti nellanimo della moglie gelosa. Era sicuro, sicurissimo il signor Anselmo di non aver mai fatto alcun sogno, che potesse provocare quelle risate. Non sognava affatto! Non sognava mai! Cadeva ogni sera, allora solita, in un sonno di piombo, nero, duro e profondissimo da cui gli costava tanto stento e tanta pena destarsi! Le pàlpebre gli pesavano sugli occhi come due pietre di sepoltura. E dunque, escluso il diavolo, esclusi i sogni, non restava altra spiegazione di quelle risate che qualche malattia di nuova specie; forse una convulsione viscerale, che si manifestava in quel sonoro sussulto di risa. Il giorno appresso, volle consultare il giovane medico specialista di malattie nervose che un giorno sí e un giorno no veniva a visitar la moglie. Oltre la dottrina, questo giovane medico specialista si faceva pagare dai clienti i capelli biondi che per il troppo studio gli erano caduti precocemente e la vista che, per la stessa ragione, gli si era anche precocemente indebolita. E aveva, oltre la sua scienza speciale delle malattie nervose, unaltra specialità che offriva gratis però ai signori clienti: gli occhi, dietro gli occhiali, di colore diverso: uno giallo e uno verde. Chiudeva il giallo, ammiccava col verde, e spiegava tutto. Ah spiegava tutto lui, con una chiarezza maravigliosa, per dare ai signori clienti anche nel caso che dovessero morire, intera soddisfazione. - Dica dottore, può stare che uno rida nel sonno, senza sognare? Forte, sa? Certe risatooòne Il giovane medico prese a esporre al signor Anselmo le teorie più recenti e accontate sul sonno e sui sogni; per circa mezzora parlò, infarcendo il discorso di tutta quella terminologia greca che fa cosí rispettabile la professione del medico e alla fine concluse che - no - non poteva stare. Senza sognare, non si poteva ridere a quel modo nel sonno. - Ma io le giuro, signor dottore, che proprio non sogno, non sogno, non ho mai sognato! - esclamò stizzito il signor Anselmo notando il riso sardonico con cui la moglie aveva accolto la conclusione del giovane medico. - Eh no, creda! Cosí le pare, - soggiunse questi, tornando a chiudere locchio giallo e ad ammiccare col verde. - Cosí le pare Ma lei sogna. È positivo. Soltanto, non serba il ricordo de sogni, perché ha il sonno profondo. Normalmente, glielho spiegato, noi ci ricordiamo soltanto dei sogni che facciamo quando i veli, dirò cosí, del sonno si siano alquanto diradati. - Dunque rido dei sogni che faccio? - Senza dubbio. Sogna cose liete e ride. - Che birbonata! - scappò detto allora al signor Anselmo. - Dico esser lieto, almeno in sogno, signor dottore, e non poterlo sapere! Perché io le giuro che non ne so nulla! Mia moglie mi scrolla mi grida: Tu ridi! e io resto balordo a guardarla in bocca, perché non so proprio né daver riso, né di che ho riso. Ma ecco qua, ecco qua: cera, alla fine! Sí, sí. Doveva esser cosí. Provvidenzialmente la natura, di nascosto, nel sonno lo ajutava. Appena egli chiudeva gli occhi allo spettacolo delle sue miserie, la natura, ecco, gli spogliava lo spirito di tutte le gramaglie e via se lo conduceva, leggero leggero, come una piuma, pei freschi viali dei sogni più giocondi. Gli negava, è vero, crudelmente, il ricordo di chi sa quali delizie esilaranti; ma certo, a ogni modo, lo compensava, gli ristorava inconsapevolmente lanimo perché il giorno dopo fosse in grado di sopportare gli affanni e le avversità della sorte. E ora, ritornato dallufficio, il signor Anselmo si toglieva su le ginocchia Susí che sapeva imitar cosí bene la risatona chegli faceva ogni notte, per averla sentita ripetere tante volte dalla nonna; le accarezzava lappassito visetto di vecchina, e le domandava: - Susí, come rido? Sú, cara, fammela sentire, la mia bella risata. E Susí, buttando indietro la testa e scoprendo il gracile colluccio di rachitica, prorompeva nellallegra risatona, larga, piena, cordiale. Il signor Anselmo, beato, la ascoltava, la assaporava, pur con le lacrime in pelle per la vista di quel colluccio della bimba; e, tentennando il capo e guardando fuori della finestra, sospirava: - Chi sa come sono felice Susí! Chi sa come sono felice, in sogno, quando rido cosí. Purtroppo, però, anche questa illusione doveva perdere il signor Anselmo. Gli avvenne una volta, per combinazione, di ricordarsi duno dei sogni, che lo facevano tanto ridere ogni notte. Ecco: vedeva unampia scalinata, per la quale saliva con molto stento, appoggiato al bastone un certo Torella, suo vecchio compagno dufficio, dalle gambe a roncolo. Dietro al Torella, saliva svelto il suo capo-ufficio, cavalier Ridotti il quale si divertiva crudelmente a dar col bastone sul bastone di Torella che per via di quelle sue gambe a roncolo, aveva bisogno, salendo, dappoggiarsi solidamente al bastone. Alla fine, quel poveruomo di Torella, non potendone più, si chinava safferrava con ambo le mani a un gradino della scalinata e si metteva a sparar calci, come un mulo, contro il cavalier Ridotti. Questi sghignazzava e, scansando abilmente quei calci cercava di cacciare la punta del suo crudele bastone nel deretano esposto del povero Torella là, proprio nel mezzo, e alla fine ci riusciva. A tal vista, il signor Anselmo, svegliandosi, col riso rassegato dimprovviso su le labbra, sentí cascarsi lanima e il fiato. Oh Dio, per questo dunque rideva? per siffatte scempiaggini? Contrasse la bocca, in una smorfia di profondo disgusto, e rimase a guardare innanzi a sé. Per questo rideva! Questa era tutta la felicità, che aveva creduto di godere nei sogni! Oh Dio Oh Dio Se non che, lo spirito filosofico che già da parecchi anni gli discorreva dentro, anche questa volta gli venne in soccorso e gli dimostrò che, via, era ben naturale che ridesse di stupidaggini. Di che voleva ridere? Nelle sue condizioni, bisognava pure che diventasse stupido, per ridere. Come avrebbe potuto ridere altrimenti? Novelle per un anno di luigi pirandello LA LIBERAZIONE DEL RE Co co co, pío pío pío, co co co La Mangiamariti al solito, appena finito di dirne qualcuna delle sue, si metteva a chiamare cosí le galline. Tutte dieci, queste, calzate di giallo, accorrevano crocchiando al richiamo. Ma ella non badava alle galline; aspettava il vecchio gallo nero, piccolo e spennacchiato, che accorreva per ultimo. Seduta sulluscio, gli tendeva le braccia gridando: - Caro! Amore di mamma! Vieni, caro vieni! E come il gallo le saltava in grembo fremendo e starnazzando, prendeva a lisciarlo, a baciarlo su la cresta o gli afferrava con due dita e gli scoteva amorosamente i languidi bargigli ripetendo tra i baci e le carezze: - Bello mio! Bello di mamma! Sangue del mio cuore! Amore mio! Certe scene che se non fosse stato un gallo, chi sa che cosa si sarebbe potuto sospettare. Vecchio, brutto, con la cresta squarciata e penzolante da un lato, non valeva un bajocco. Eppure, bisognava vedere. Guaj a toccarglielo! Tanto quel gallo però, quanto le dieci galline che pur le facevano puntuali dieci uova al giorno, sarebbero morti certamente di fame; se per quel lercio vicolo scosceso non fossero passate tante asine e tante mule. Perché ella voleva sí le uova da quelle galline, e non dar loro da mangiare. La vita è una catena. Quel che gli uni buttano via digerito, serve agli altri, che son digiuni. E quelle gallinelle correvano ingorde e rissose dietro a quelle asine e a quelle mule, prodighe del superfluo. Santa economia della natura! - Che sapore, donna Tuzza Michis, ditelo voi, che sapore avevano jeri le vostre uova? Ah, un miele! Perché donna Tuzza Michis, la signora di quel vicolo, non comperava le uova della Mangiamariti. Quelle uova? Ai cani! E neppure i cani le volevano. Con un fazzoletto di cotone fiammante annodato attorno al capo alla carrettiera quasi per dare maggior risalto alla pelle della faccia che aveva il colore e la durezza liscia della carruba secca donna Tuzza Michis oggi saffacciava sul pianerottolo della scalettina a collo reggendo con le mani insaccate in un pajo di sudici guantacci da maschio il manico della padella ove friggevano ancora rossodorate, le più belle triglie di scoglio; domani si sedeva lí alta su luscio a spennacchiare un pollastro pian pianino, con dispettosa delicatezza; e, tra le penne e le piume che il vento si portava via, come il giorno avanti tra il fumo e il friggío della padella diceva forte, con lamentosa cantilena: - Senza peccato penitenza: sia fatta la volontà di Dio: senza peccato, penitenza! Poi, ritirandosi per seguitare ad attendere a suoi squisiti manicaretti che riempivano di deliziosi odori tutte le catapecchie del vicolo gialle di fame si metteva a cantare a squarciagola: Bella sorte fu la mia star rinchiusa alla badia Tutto questo per far crepare di rabbia e dinvidia quelle lingue di vipere del vicinato che pur affogate nella più lurida miseria e prese a cinghiate mattina e sera e lasciate digiune dai mariti avevano il coraggio di sparlare di lei, di deriderla, perché non aveva potuto trovar marito a causa della bruttezza. E quando, o la mattina per tempo o alla calata del sole si sentiva il grido di don Filomeno Lo Cicero che passava ballando e cantando con la bacchettina in mano: Chi ha capelli, che ve li cangio; quello che busco, me lo mangio; me lo mangio con mia moglie; canchero a voi, canchero e doglie. - Don Filome, - gli diceva, affacciandosi alluscio coi capelli sciolti su le spalle, e il pettine in mano, - venite, venite a tagliare questi miei, che mi faccio monacella! Ma per centonze ve li vendo, don Filome! Né un grano più, né un grano meno. - Centonze, già! Perché devono servire a far la treccia finta alla regina di Spagna che è pelata, quei capelli là! - commentava la Mangiamariti; e subito dopo: - Co co co pío pío pío co co co Ma chiamava le galline per rabbia, questa volta. Che lei sí davvero sera fatta monacella della miseria; sera cioè tagliati i capelli per venderli a don Filomeno; per tre tarí, capelli e tutto: vivi, scovati e non scovati. E anche le penne di quel gallo, che ora teneva in braccio, no? - Questo? - scattava allora la Mangiamariti, balzando in piedi e brandendo alto il gallo. - Una penna di questo, per vostra regola, vale più di tutto il vostro crine di capecchio pieno di zeccole femmina del diavolo che non siete altro! Ebbene la Michis, quellanno, per rodimento della Mangiamariti volle comperare un magnifico gallo, un gallo meraviglioso a cui però avrebbe tirato il collo nella vicina festa di Natale, ché non voleva bestie per casa, lei, neanche il gatto. Dopo averlo mostrato di porta in porta per tutto il vicolo lo mise a ingrassare in un angusto cortiletto, chella chiamava giardino, dietro la casa; e siccome doveva tenerlo lí parecchie settimane, pensò bene di dargli un nome e lo chiamò Cocò. - Bravo, canta, Cocò! - gli diceva forte, quando esso cantava, quasi avesse cantato per far rabbia alle vicine. E: - Mangia, Cocò! - quando gli recava da mangiare; - Bevi, Cocò! - quando da bere; e poi dora in ora: - Qua, Cocò, vieni qua! bello, Cocò! Ma il gallo, sordo. Mangiava, beveva, cantava, quando doveva; poi, non che accorrere al richiamo, neppur si voltava. Sdegnava quella padrona nera come un tizzo, dagli occhi ovati e dalla bocca che pareva la buchetta dun banco di taverna; sdegnava quel nomignolo confidenziale; sdegnava quel sozzo umido cortiletto, ove colei lo aveva relegato; e scoteva la cresta sanguigna, sprazzando luce da tutte le penne dai colori cangianti, e guardava di traverso, come per compassione; o squassava la giubba verde dai riflessi doro; incedeva maestoso, una zampa dopo laltra; e, prima di voltarsi, tornava a guardar di traverso quasi a impedire che le magnifiche penne della coda toccassero gli sterpi di quel cosí detto giardino. Si sentiva re, e si sentiva in prigione. Ma non voleva avvilirsi. Voleva stare in prigione da re. E lo gridava, allalba; lo gridava a tutte le altre ore designate; e, dopo aver gridato, più che in ascolto, pareva stesse allaspetto, che allalba il sole e nelle altre ore tutti i galli che da lontano gli rispondevano, dovessero venire in suo ajuto, a liberarlo. Non gli passava per il capo che a un gallo adatto come lui potesse toccar la sorte dun misero pollastrello qualunque; che quella brutta padrona lo avesse comperato per tirargli il collo di lí a poco. Prima dessere rinchiuso in quel cortiletto aveva avuto nel piano di Ravanusa dodici galline in suo potere una più bella dellaltra, tutte segnate nei merluzzi della cresta dai fieri pinzi del suo becco imperioso; care gallinelle docili, eppur ferocemente gelose e orgogliose di lui, perché nessuno dei tanti galli che regnavano in quel piano e nei dintorni, aveva la sua maestà e la sua voce. A una a una, poi, sera vedute portar via quelle sue spose massaje e sottomesse, e alla fine, un brutto giorno, era rimasto vedovo e solo e poi ghermito di furto anche lui e consegnato per le zampe a costei, che ora lo teneva lí, oh ben pasciuto senza dubbio, ma perché? che vita era quella? che stato? Aspettava di giorno in giorno, che o quelle care antiche gallinelle rapite al suo amore e alla sua custodia fossero portate lí a fargli scordar la prigionia o questa in qualche altro modo avesse fine. Era egli gallo da star senza galline? E cantava, e cantava. Gridi di protesta, di indignazione, di rabbia, di vendetta. Finché, una mattina, allangolo del cortiletto - ma come? che era? Sí, un verso a lui ben noto co-co-co ma come lí? da sottoterra? co-co-co e qualche timido, rapido colpettino di becco, e un razzolío sommesso. Saccostò incerto, guardingo; allungò il collo; spiò attorno; stette in ascolto; riudí più distinti i rumori e quel verso, che da tanti giorni più non udiva e già gli aveva messo in subbuglio il cuore; e alla fine alzò una zampa e rimosse un po il mattone, che faceva da turo lí a una buca per lo scarico delle acque piovane. Rimosso il mattone, stette un pezzo a guardare a scatti, convulso, di qua e di là quasi pronto a dire, se qualcuno se ne fosse accorto, che non era stato lui. Poi, raffidato, si chinò, e dentro quella buca intravide una graziosa pollastrotta picchiettata bianca e nera la quale, attraverso la fessura, sporse prima il beccuccio poi tutto il capino dagli occhietti tondi e dai nascenti rosei pendagli come se, con una grazia tra timida e birichina, gli domandasse: - Si può? A quellapparizione, egli restò, dapprima; poi arruffò le penne quasi corso da un brivido di gioja; protese il collo; allargò le ali; starnazzò, e lanciò alla fine un vigoroso chicchirichí. Aveva da tempo chiamato, ed ecco già qualcuno cominciava a rispondergli. La pollastrotta, al grido, rigettò con una zampettina risoluta il mattone, e, quasi strisciando riverenze, si fece avanti. Egli allora, tutto tronfio e impettito, le si mostrò di fronte e poi da un lato e poi dallaltro e di dietro come per farsi ammirare da ogni parte; levò infine una zampa in atto dimpero e si tenne ritto sullaltra un pezzo; poi, scrollandosi tutto, le mosse con impeto incontro. Chiotta chiotta, ranca ranca, quasi spaventata, ma con un gorgoglío nella gola che pareva una risatina mal frenata, la pollastrotta prese a fuggire, non già per schermirsi anzi per il gusto di vedersi inseguita, e quando, raggiunta si sentí pinzare il collo e poi sul dorso imporre le due zampe poderose, cosí presa e chinata, si gonfiò tutta; ma il fremito di gioja volle nascondere in un lamentío timido, esile, che a mano a mano divenne più spiccato rabbiosetto, come se in cambio chiedesse, anzi no, esigesse chicchi, chicchi, chicchi da beccare. Chicchi lei sola? No. Uh, quante! E donde erano entrate? Tutte da quella buca Sette, otto, nove, dieci galline, una folla in quel cortiletto una folla stupita della bellezza e della maestà di quel gallo prigioniero di cui per tanti giorni avevano ammirato, razzolando per il vicolo, il maschio canto sonoro. La pollastrotta scappò di sotto le zampe del re, strillando non so che miracoli e spaventi e allora la stupefazione fino a quel punto immobile delle altre galline diventò rimescolío di commossa ammirazione e furono inchini e ossequii e riverenze e un coro confuso di complimenti e di congratulazioni che egli accolse con altera dignità, come dovuto omaggio, col collo eretto e squassando la cresta merlata e i bargiglioni. Ma in quel punto si levò dal vicolo il canto rauco, stento strozzato dallira del piccolo vecchio gallo nero spennacchiato della Mangiamariti a cui quella pollastrotta prima e poi quelle altre galline erano sfuggite di furto per la buca del cortiletto. A questo grido di rabbia e di minaccia tacquero quasi smarrite, sgomente, le fuggitive; ma subito a rassicurarle, il giovine re si avanzò verso la buca vi simpostò fieramente davanti, levò la zampa e rispose con un grido di sfida. Le galline, in attesa di chi sa quale terribile avvenimento, serano ritratte, ristrette allaltro angolo del cortiletto e pigolando sommessamente, si confidavano la paura e forse il pentimento per la curiosità che le aveva attirate là dentro. Fu un momento dangosciosa aspettazione. Davanti alla buca il gallo lanciò con maggior fierezza una nuova sfida, e attese. Nessuno rispose dal vicolo; ma alte grida rissose si levarono invece nella soprastante cucina della casa che turbarono e sconcertarono alquanto il giovine re e misero lo scompiglio tra le galline. Corri di qua, scappa di là, nello spavento non trovavano più la buca per sguizzare e battersela; alla fine, una la imbroccò, e via le altre dietro. Quando la Mangiamariti e donna Tuzza Michis, vociando sempre più forte, scesero giú nel cortiletto erano scappate tutte, tranne una: la pollastrotta picchiettata bianca e nera. - Dove sono? dove sono? - gridò la Michis con le mani rovesciate sui fianchi. - Eccole là! - gridò laltra, precipitandosi addosso alla pollastrotta. - Uh quante! Una per miracolo! E di dove è entrata? - Ah, non lo sapete? Ma guarda, che innocentina! Qua, qua, mozzica il ditino! E questo? questo che cosè? - Ah, il mattone? E chi lha levato? - Io, lho levato io! io! Per farvi mangiare il becchime dalle mie galline! Non voi per rubarmi le uova - Io, le vostre uova? Ma le schifo, io, le vostre uova, lo sapete! Le schifo! - Ah, le schifate? Veleno debbono farvi nello stomaco, veleno, tutte quelle che mi avete rubate. Qua, qua! questo mattone deve stare qua! cosí deve stare! qua! Se no vi turo di fuori la buca, e vi faccio veder io come si fa! Era una pena per il gallo che stava spaventato ad assistere alla scena, veder quella pollastrotta a capo in giú nel pugno della padrona furente. Ah certo non sarebbe più ritornata, povera cara piccina dopo una tal lezione! Né essa né le altre certo si sarebbero più arrischiate a introdursi per quella buca. Se avesse potuto lui, invece, scappar via di lí e andarle a trovare! Si propose di provarcisi; e, quando fu la sera, cheto e chinato, saccostò allangolo ove era il mattone e guardando cauto e timoroso la finestra, tirò allindietro una prima zampata per rimuoverlo. Ma quella terribile vicina aveva zaffato ben bene la buca, affondando il mattone nella terra umida; e premendovi con le dita allorlo il terriccio. Bisognava prima liberar di questo il mattone. A furia di razzolare vi riuscí, e alla fine il mattone fu rimosso. E ora? Si chinò a spiare attraverso la buca. Dal vicolo scosceso veniva a mala pena il barlume del lampione. Ma a un tratto come unombra densa venne a otturar quel barlume e in cambio nel nero della buca fulsero due tondi occhi verdi immobili. Il gallo a tal vista si ritrasse impaurito, ma si trovò addosso una nera furia unghiuta; gridò; per fortuna, la padrona, che pareva stesse di guardia, non tardò a spalancar con fracasso la finestra della cucina e allora quella furia scappò via arrampicandosi al muro del cortiletto. Nessuno poté levar dal capo alla Michis, quando poco dopo scese col lume che la Mangiamariti avesse lei col manico della scopa abbattuto il mattone e poi introdotto nella buca quel gatto per fargli uccidere il gallo. Fu lí lí per levar le grida e svegliare tutto il vicinato perché corresse a vedere e a toccar con mano il tradimento e linfamità di quella megera; ma poi pensò che alcuni mesi addietro ella aveva negato a colei, allora incinta, il bocconcino dassaggio duna pietanza saporita di cui al solito sera diffuso lodore per tutto il vicolo, e che colei, a detta di tutti per quella voglia insoddisfatta, aveva abortito e per poco non era morta. Meglio, dunque, abbozzare e far le viste di non essersi accorta di nulla. Si chinò, rizzaffò la buca per quella sera; ma, ormai convinta che il gallo lí non era più sicuro e che colei per bizza in qualche modo glielo avrebbe fatto morire, decise di tirargli il collo la mattina seguente. Lo prese, lo tastò al gallo parve una carezza; poi, tanto per porre un altro riparo, lo buttò nellanditino bujo, per cui si scendeva al cortiletto e chiuse la porticina, che si reggeva appena sui gangheri, cosí imporrita che, a grattarla un po, cascava in polvere. Nella nuova carcere il gallo si vide perduto. A poco a poco la frigida tenebra intanfata di muffa cominciò ad allargarsi appena appena in un punto, come per unaria dalba lontana. E allora esso sappressò a quel punto, che vaneggiava nel lume, e sporse il capo. Saccorse di sporgerlo fuori della porticina. Cera dunque una buca in quella porticina: la buca del gatto. Una là, nel cortiletto, unaltra qua. Bisognava ora superarne due. E si mise a dar di becco a questa, per allargarla. Lavorò tutta la notte fino allalba. Allalba, avvilito, disperato, quantunque il lavoro della notte non fosse stato al tutto invano gridò ajuto con tutte le forze che gli restavano. Era forse balenata nel sonno alle gallinelle del vicolo già tutte innamorate del giovine re prigioniero, la sentenza di morte proferita dalla Michis? il fatto è che, comesse intesero da più lontano il suo grido a una a una sgusciarono dalluscio della catapecchia della Mangiamariti lasciato socchiuso dal padrone nel partirsene per la campagna e con in testa la pollastrotta picchiettata bianca e nera, abbattuto di furia il mattone, sintrodussero nel cortiletto. Dovera il gallo? Oh Dio, eccolo là! tentava di scappare da quellaltra buca della porticina, e non poteva. Tutte in fretta gli corsero in ajuto. Ma sopravvenne, furibondo di gelosia, il piccolo vecchio gallo nero, spennacchiato si cacciò in mezzo a loro e, cieco dodio e di rabbia, saltando con le penne ingrossate quasi andassero per laria certi moscerini di luce chegli volesse ghermire a volo savventò attraverso la buca della porticina contro al rivale. Nessuno assistette al feroce duello, là nellandito bujo. Nessuna delle galline, neanche lardita pollastrotta sarrischiò a entrare, tutte anzi presero a schiamazzare come indiavolate. Si svegliò la Michis, si svegliò la Mangiamariti, si svegliò tutto il vicinato. Ma, quando accorsero, il duello era già finito: il piccolo vecchio gallo nero giaceva a terra morto con un occhio strappato e la testa sanguinante. La Mangiamariti lo raccolse e cominciò a piangerlo come un figliuolo mentre la Michis innanzi a tutte le vicine protestava che lei non centrava per nulla che anzi, la sera avanti, per levare ogni questione, aveva rinchiuso il gallo in quellanditino; tanto vero che la porticina ne era ancora serrata. La lite tra le due donne saccese più feroce del duello tra i due galli. Ora la Mangiamariti, in cambio del gallo ucciso, reclamava il gallo della Michis. - E che me ne faccio? - gridava questa. - Ve lo mangiate! - rimbeccava la Mangiamariti. - Non avevate forse comperato laltro per mangiarvelo? Mangiatevi questo e vi faccia veleno! Assalita, sopraffatta dalle vicine, donna Tuzza Michis alla fine dovette cedere. E cosí, tra il plauso giocondo delle comari del vicinato, sorgendo il sole, con la scorta delle gallinelle liberatrici tutte festanti, in testa la pollastrotta bianca e nera, il giovine re liberato uscí dalla casa della Michis in trionfo. Novelle per un anno di luigi pirandello I DUE COMPARI Motivo di maraviglia, e anche dinvidia in tutte le contrade attorno era il caso di Giglione e Butticè, socii da undici anni nellaffitto della vecchia masseria della Gasena. Non era mai avvenuto che padre e figlio, o due fratelli durassero a lungo socii nellaffitto duna terra: figurarsi poi due estranei! Eppure tra quei due, in undici anni di società, non era mai sorto il minimo contrasto, né dinteressi né daltro. Le loro famiglie erano cresciute accanto, nel cortile della masseria, in due ampie stanze a terreno dove al tempo degli antichi massari, si rammontavano i raccolti abbondanti della terra. Quelle due stanze non avevano finestre sulla facciata e prendevano luce soltanto dalla porta sul cortile, chera vasto e acciottolato con la cisterna in mezzo, e cinto tuttintorno da un muro alto, armato da unirta e fitta cresta di pezzi di vetro, sfavillanti al sole. La bianchezza accecante della calce faceva sembrar quasi nero lazzurro intenso e ardente del rettangolo di cielo su quel cortile. Vi si respirava ancora, con le tante galline che lo popolavano, e i polli dindia i capponi, i porcellini, laria dellantica e ricca masseria quantunque giú in fondo fosse vuoto da tempo il chiuso delle pecore, e sotto la tettoja dopo il forno, invece delle vacche ci fossero soltanto due mule e un asinello. Vaporavano tuttintorno dalle terre assolate vecchi odori, di tante cose sparse e seccate da anni allaperto e qua si mescolavano coi tepori grassi del letame, col tanfo secco delle granaglie con quello acre della paglia bruciata e bagnata del forno. Comebbre, in quellonda stagnante di odori misti, ronzavano senza fine le mosche; e da lontane aje, nel silenzio dei piani, giungeva il canto di qualche gallo, a cui rispondevano prima luno e poi laltro, o talvolta insieme, con due diverse voci, i galli del cortile. E quel ronzío e questo canto dei galli e il frusciare degli alberi non rompevano, anzi rendevano più attonito lo stupore della natura non turbato mai da vicende che non fossero le solite, lentissime e sicure su le quali gli uomini, le opere e i buoi regolavano la loro andatura. Costantemente, per undici annate, la terra aveva risposto alle dure fatiche dei due socii. E anche le mogli pareva avessero gareggiato di fecondità con la terra. Desiderio degli uomini era aver figliuoli, e averli maschi, per i lavori della campagna. E cinque ne aveva dati luna e cinque laltra, ajutandosi tra loro ogni volta, nei parti, amorosamente senza dare né un pensiero né un fastidio ai mariti che non avevano tempo da perdere in queste cose. Ritornando a mezzogiorno per il desinare, o la sera per la cena, avevano trovato un figlio di più: - Maschio? E avevano approvato col capo, senzaltre parole. Giglione non parlava quasi mai. Sempre, quando bisognava, trattando col padrone della terra o coi mercanti di città, lasciava parlare il compagno. Placido e duro, col faccione tondo cotto dal sole e tutto raso egli si stirava il lobo dellorecchia manca e stava a sentire e a pensar le risposte di quelli: poi se occorreva, diceva la sua: due parole e non di più. Butticè, ricciuto e vivace, col perpetuo riso lucente degli occhi azzurri, mobili e maliziosi e paroline dolci e ammiccamenti, sadoperava ad attenuare la durezza del socio; ma il padrone o il mercante guardavano gli occhi impassibili del taciturno irremovibile e delle maniere graziose di Butticè non solo non sapevano che farsene, ma anzi quasi sinfastidivano. Giglione era lalbero ben radicato; Butticè, luccello che gli svolazzava tra i rami cantando. Non sera ancor potuto capire, se dello svolazzío e del canto di quelluccello lalbero fosse, o no, contento. Se qualcuno gli domandava: - Ma, insomma, voi che ne dite? Giglione alzava una mano e col pollice sotto il lobo e lindice alzato sul padiglione, mostrava lorecchia per significare che a lui toccava sentire e che il parlare era affare del compagno. Il segreto di quel loro accordo era nellimpegno che ciascuno dei due aveva sempre messo di non farsi mai sorpassare dallaltro in nulla. Nati e cresciuti insieme nelle lontane alture dei Gallotti sopra Montaperto, erano stati rivali accaniti fino al giorno che i padri per impedire che anchessi come quasi tutti i giovani della borgata prendessero la via dellAmerica li avevano accasati appena di ritorno dal servizio militare. Riavvicinati dalle mogli, tra loro cugine, per non danneggiarsi a vicenda ora che avevan famiglia serano appajati, cangiando in emulazione lantica rivalità. Pronti sempre a qualunque fatica, ciascuno dei due cercava desonerare il compagno delle più gravose; e compenso era a entrambi la soddisfazione di sentirsi pari in tutto e luno degno dellaltro. Ora, per la sesta volta era incinta la moglie di Butticè. Si aspettava il parto di giorno in giorno. Giglione, due mesi avanti, aveva avuto una femmina; e la sera, nel cortile, mentre le due donne al lume della lucerna a olio raccoglievano le rozze scodelle di terracotta ove i figliuoli avevano mangiato la minestra lanciava di sfuggita qualche obliquo sguardo di diffidenza ai fianchi poderosi della moglie del socio che avrebbe potuto sbilanciar le sorti finora eguali. Finalmente una mattina prima che rompesse lalba, lincinta fu colta dalle doglie. Butticè corse a picchiare alla porta accanto, la comare fu pronta in un momento; e i due uomini sotto il cielo ancora stellato, con le zappe in collo, savviarono per la costa. Non passò unora che a Giglione parve di sentire la voce del maggiore dei figliuoli, che chiamava dal portone del cortile. Butticè, che lavorava poco discosto, domandò: - Non ti pare che abbiano chiamato? - Cosí pare, - rispose Giglione: e, ponendosi le mani attorno alla bocca diede la voce: - Aoòh! Butticè lascio la zappa e si lanciò di corsa su per lerta. Giglione gli tenne dietro, correndo anche lui, a fatica. Trovarono sú nel cortile una gran confusione: dietro la porta socchiusa della stanza di Butticè saffollavano i ragazzi reggendo a stento e strascicando per terra bracciate di ruvida biancheria lenzuola, tovaglie, sottane, camice, che la moglie di Giglione sporgendo il capo scarmigliato e le mani tremanti e insanguinate, strappava loro di furia. Il parto era avvenuto. Un maschio. Ma la puerpera perdeva sangue, perdeva sangue in spaventosa abbondanza, e non cera verso darrestarlo. Bisognava correr subito al paese di Favara per un medico. Butticè, alla vista della moglie in quello stato, restò; ma quasi più stizzito che addolorato. Tanto che, come Giglione lo trasse fuori e lo alzò sú le braccia a dosso della mula e gli diede in mano la fune della cavezza gridandogli: - Scappa! - adirato da quella violenza, gli rispose col viso sbiancato e senza muoversi: - E se non volessi scappare? - Scappa, in nome di Dio! Dici sul serio? E Giglione spinse a due mani per di dietro la mula e le allungò un calcio. Tre ore dopo, Butticè ritornò col medico. Appena entrato nel cortile, alla vista del socio e della comare e di tutti i ragazzi lí muti e abbattuti ad aspettarlo, comprese chera finita. Lo aveva immaginato; aveva preveduto quella scena al suo arrivo. Provò una fiera irritazione; avvilimento e rabbia. Gli occhi ilari gli lucevano di follia. - Come siete belli tutti! - disse; e scavalcò dalla mula e sarrestò davanti la soglia della sua stanza. Stesa lunga sul letto, come se non le fosse restato nelle vene neppure una goccia di sangue sua moglie era lí, più rigida e più bianca del marmo. La mirò un pezzo, quasi che, cosí lunga, cosí tesa, cosí bianca, non la riconoscesse più: poi varcò la soglia saccostò alla morta, e le domandò in un tono quasi derisorio: - Che hai fatto? Giglione, entrato zitto zitto nella stanza con la moglie e col medico, alzò una mano e glie la posò su la spalla in atto di commiserazione. Ma Butticè si scrollò con un fremito animalesco, gridandogli: - Non mi toccare! - E uscí nel cortile. Allora i figliuoli gli si fecero attorno, piangendo. Egli si chinò a cingerli con le braccia, come un fascio da prendere e buttar via: - Che ci fate più qua, vojaltri, ancora vivi? Giglione, su la soglia della stanza, disse: - Ai tuoi figliuoli non ci pensare. Ora mia moglie farà conto di averne dodici, invece di sei; e darà latte al tuo piccolo, e avrà cura di te come di me. Butticè, ancora curvo sui figliuoli, gli lanciò da sotto in su uno sguardo, che balenò come una lama di coltello. Gli parve che il socio lo volesse pestare con la sua generosità, appena caduto sotto quellingiustizia della sorte; e senza neppur guardare unultima volta la morta, quasi che anche lei quella mattina, a tradimento, avesse voluto diminuirlo, avvilirlo, annichilirlo scappò via, scostando i figli, scostando tutti, via giú per la campagna e andò a rintanarsi sotto un carrubo, lontano, come una bestia ferita a morte. Stette lí due giorni e due notti. Sul far della seconda notte, si sentí chiamare a lungo dal socio prima dallalto poi a mano a mano più da presso, per i sentieri della campagna, tra gli alberi; sentí anche i passi di lui; altri passi, forse dei ragazzi; trattenne il fiato e, quando i passi e le voci sallontanarono, godette di non essere stato scoperto. Levando però gli occhi intravide da uno sforo nel fogliame, ferma in cielo la luna e si sentí guardato da essa avvertendo nella coscienza oscura come un rimescolío, tra di dispetto e di sgomento. Pensò allora di risalire alla villa. Certo, il cadavere della moglie era stato, a quellora, portato via, il socio lo voleva sú per fargli vedere che la moglie sera attaccato al seno il piccino e come faceva da madre agli altri orfani. La carità. Poi, finito come ogni sera di mangiar la minestra, nel cortile, al lume della lucerna a olio: - Buona notte, compare. Noi ce nandiamo a letto. E si sarebbe chiuso con la moglie e con tutta la sua famiglia intatta, là nella sua stanza; mentre lui sarebbe rimasto fuori, nel cortile, solo, scompagnato, coi suoi orfani. Ah, no, perdio! Questa soddisfazione non glielavrebbe data, allantico rivale. Risalí alla villa, la mattina allalba. Ispido, con la faccia scavata, le occhiaje livide, gli occhi da pazzo, svegliò i figliuoli; ordinò ai più grandi che lo ajutassero a raccogliere la roba e a caricarla su la mula. Giglione, al rumore, uscí dalla stanza accanto; stette un pezzo a guardare, poi gli domandò: - Che fai? Butticè stava a legare per terra un grosso fagotto di panni; si rizzò su la vita, gli piantò gli occhi in faccia e rispose: - Me ne vado, - Dove te ne vai? Sei pazzo? - replicò quello. Butticè non rispose; si ridiede a legare per terra il fagotto. E allora Giglione riprese: - Ma perché? Tu hai la pena, lo so, e nessuno te la vuol levare. Ma quanto al resto tu e i tuoi figliuoli, qua Butticè tornò a rizzarsi su la vita; si pose un dito su la bocca: - Zitto. Me ne devo andare. - Ma perché? - Per niente. Me ne devo andare. - Cosí su due piedi? Senza neanche fare i conti? - Li faremo. Ora me ne devo andare. Quando la roba fu caricata su la mula e su lasino, che appartenevano a lui, disse al socio: - Va a prendermi la creatura. Giglione giunse le mani: - Ma sei impazzito davvero? Lha al petto mia moglie. Vuoi che muoja? - Muoja. Me ne devo andare. Giglione andò di corsa a prendere il neonato e, con la faccia voltata, glielo porse. - Tieni. Vattene! Non voglio più vederti! - Tu? - disse allora con un ghigno Butticè. - E figúrati io! Cacciò avanti lasino e la mula, e savviò coi cinque figliuoli dietro e in braccio il piccino, a cui ancora dalla boccuccia paonazza pendeva una goccia di latte.Signor Presidente, onorevoli colleghi, un tetto al caro energetico, dirlo in poco più di un minuto, oserei dire è impossibile. Cerchiamo di riassumere un po ’ la situazione: intanto, misure sociali nazionali che favoriscano i gruppi più vulnerabili e le piccole imprese, pensa ad esempio i pescatori e anche però le amministrazioni pubbliche; sono quindi favorevole, come ha detto il collega Turmes, ad interventi sociali mirati. Occorre poi una politica diversa nei confronti dei cartelli e dei paesi produttori, lo diceva anche il collega Buzek e forse anche altri e questa è senz ’ altro una misura indispensabile. Vorrei anche sottolineare un altro aspetto di fronte al quale spesso ci si ferma ed è il discorso delle accise: un tetto agli Stati sul costo massimo dei carburanti produrrebbe, senza violare né la sussidiarietà fiscale né le leggi della libera concorrenza, l ’ automatico adeguamento delle accise a questo tetto, quindi perché non prenderlo in considerazione? Mi sembra che anche nelle intenzioni del signor Piebalgs ci sia qualcosa di simile. Ci vuole, a mio giudizio, in generale, una strategia che premi chi consuma di meno e penalizzi chi consuma di più. Una strategia che premi quindi l'efficienza energetica. Ci vuole però anche un controllo antispeculazione che non c ’ è fin qui stato e un adeguamento bidirezionale dei prezzi al dettaglio e dei costi di produzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi l ’ andamento dei prezzi energetici sta strozzando l ’ economia ed erodendo il potere d ’ acquisto delle famiglie che vedono le bollette energetiche salire sempre di più. In questo nuovo contesto è evidente il collegamento tra prezzi delle energie e la politica estera e quindi l'accresciuto peso politico dei paesi produttori. È chiaro che l'Europa deve seguire una strategia corta basata sull'accelerazione dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, la promozione e la ricerca di nuove forme di sfruttamento dell'energia naturale e pulita e la costruzione di nuove pipeline e quindi è necessario anche aumentare le scorte di petrolio e di gas. Tutto questo non può bastare, bisogna battere strade nuove. Sottolineo le due proposte fatte dal presidente Berlusconi in queste ultime settimane: mettere assieme tutti gli Stati che acquistano un ’ energia e quindi fissare un prezzo massimo, varare un grande piano di centrale nucleare. La Commissione, signor Commissario, può rispondere su queste due proposte? E nell ’ indicarci le sue strategie per emarginare un futuro differente per quanto riguarda l ’ approvvigionamento, può dire se è in atto per la sua informazione una speculazione di tipo finanziaria e cosa intende fare a questo proposito la Commissione? Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di aprire il dibattito sulla relazione che voteremo domattina, voglio approfittare per fare alcuni doverosi ringraziamenti. Ringrazio innanzitutto la mia collega, ora senatore della Repubblica italiana, Adriana Poli Bortone, da cui ho ereditato il progetto di relazione ed uno studio già attento e puntuale della problematicità; i miei collaboratori, che mi hanno affiancato nel portare avanti con entusiasmo e dedizione l'approfondimento e l'analisi del fenomeno ed infine i relatori ombra, che hanno indubbiamente contribuito con il loro impegno all'attuazione del testo in sede di commissione ambiente, con un consenso politicamente e praticamente unanime. Cari colleghi, nel momento in cui mi è stato affidato il progetto, mi sono domandato quale doveva essere il mio obiettivo di relatore nell'approfondire uno studio di questo tipo, e ho trovato una risposta nella natura strategica del documento che mi ha indicato i due pilastri sui quali impostare il mio lavoro: completezza innanzitutto, in modo da non lasciare momenti di vuoto né tantomeno di sottovalutare il peso di alcuni dei molteplici aspetti chiamati in causa dalla problematica in questione; concretezza, per poter realizzare un documento realmente proiettato verso il futuro e verso l'individuazione di strumenti e soluzioni efficaci. Nell'intraprendere questo percorso, mi sono affidato ai dati, alle statistiche, alle percentuali, già ampiamente disponibili sul tema. Percentuali che creano disagio, perché se andiamo a verificare, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, più di un miliardo di persone soffre di sovrappeso e oltre 300 milioni di persone sono obese. L'obesità nei bambini è in rapidissima crescita e bisogna ritenere che la patologia legata all'obesità e al sovrappeso assorbono alcuni Stati membri fino al 6% della spesa sanitaria nazionale. Nella ricerca delle possibili soluzioni ci siamo ben guardati dal voler demonizzare certe categorie di cibo, come uniche responsabili del problema obesità. Non è eliminando tali alimenti dalla dieta che si risolve il problema, ma piuttosto educando il cittadino consumatore e soprattutto il giovane, il bambino ad una corretta alimentazione. I grassi sono fondamentali per un corretto apporto nutrizionale, ma nelle giuste quantità e nei giusti momenti della giornata. La pedagogia alimentare sulla quale insisto con forza non è la capacità di discernere i cibi buoni da quelli cattivi, niente fa male, in assoluto e niente in condizioni di salute, a meno di patologie legate all'alimentazione, deve essere escluso dalla dieta. Altro problema su cui voglio richiamare la vostra attenzione: l'obesità è a tutti gli effetti una patologia. Una patologia con cause non solo fisiche, ma spesso sociali o psicologiche, ma pur sempre una patologia che ogni anno comporta spese ingenti per i nostri sistemi sanitari nazionali. Una patologia che in quanto tale deve essere affrontata con soluzioni concrete e multilivello. In questi mesi di studi, invece, mi sono reso conto che troppo spesso l'opinione pubblica sottovaluta questo aspetto, sprecandosi in giustissimi allarmismi e campagne di sensibilizzazione contro l'anoressia ma in un altrettanto ingiusto approccio consolatorio nei confronti del sovrappeso con slogan del tipo: grasso è bello, e così via. Questo è sbagliato, è diseducativo; non parliamo di estetica o di apparenza, parliamo di salute. E così, come la piaga dell'anoressia va combattuta con prepotenza, allo stesso modo vogliamo cercare di sconfiggere l'obesità, lavorando sui molteplici canali, specificati in questa relazione che richiede appunto un contributo parallelo e coerente. Dagli operatori dell'educazione, dai professionisti della sanità, dall'industria alimentare, dai media in particolare della televisione, che invitiamo ad avvertire il forte senso di responsabilità legato al loro potenziale nell'orientare l'opinione pubblica. All'amministrazione pubblica, in particolare e a quella locale. Io vorrei chiudere, cari colleghi, con una notizia che in questi giorni ha fatto eco: quella che, uno dei due candidati alla Casa Bianca ha fatto presente che sarebbe utile, giusto, necessario, tassare i cittadini obesi come tassare gli alcolisti e i fumatori. Noi crediamo, che ci troviamo di fronte ad un'assurdità in termini di principio, ma riteniamo fondamentale che questo grave disagio e questo grave problema deve essere affrontato nella maniera giusta, perché solo con un metodo che ci può portare a determinare alcune condizioni si può raggiungere un risultato positivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto vorrei fare i miei complimenti al relatore per l'ottimo lavoro svolto. Ovviamente, ripeterò molte riflessioni già evidenziate dai colleghi, ma credo che non bisogna usare mezzi termini: l'obesità colpisce circa il 25% dei bambini europei ed è quindi una grave ipoteca sulla loro salute futura; tra le cause poca informazione, abitudini alimentari scorrette, scarsa attività fisica, anche mancanza di strutture sportive. Non bisogna neanche sottovalutare i problemi sociali e psicologici, anche perché i bambini sovrappeso spesso sono vittime di bullismo. È quindi interessante, a mio avviso, la proposta di incrementare il finanziamento del programma frutta nelle scuole che rende disponibili gratuitamente frutta e verdura sui banchi. Il 2009 dovrà poi rilanciare la dieta mediterranea e la produzione della frutta e verdura anche a fronte degli ultimi dati dell'OMS che dicono che anche nei paesi mediterranei si registra un abbassamento nei consumi di questo tipo di alimenti. Con questa iniziativa la frutta, prima destinata alla distruzione per mantenere i prezzi, sarà utilizzata per garantire un'alimentazione più salutare soprattutto per i nostri bambini e quindi un futuro più sano per i cittadini europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei sottolineare un aspetto che ritengo molto importante, proprio dalle dichiarazioni che ha fatto il commissario, un'attenzione forte su una problematica che deve essere affrontata seriamente cercando anche di mettere a disposizione delle opportunità. Io credo che questo argomento è un argomento al quale teniamo in molti, perché sono stati parecchi interventi tutti mirati, sono entrati nel merito della questione, hanno cercato di segnalare e sollecitare la Commissione, ma soprattutto la relazione, per poter raggiungere un obiettivo che è quello di stabilire un principio che certamente abbiamo una grande criticità, che è quella dell'obesità. L'obesità, proprio in riferimento al problema sanitario, che è un problema che ormai sta diventando estremamente complicato perché deve essere risolto, perché deve essere aiutato, perché bisogna cercare di stabilire un rapporto che ci deve portare a raggiungere gli obiettivi. Allora, io credo Commissario, che diventa anche indispensabile pensare che la Commissione ha sottolineato il ruolo dell'Organizzazione mondiale della sanità, ma proprio l'Organizzazione mondiale chiede di invertire il trend di crescita dell'obesità dei bambini entro il 2015. Ma nel 2010 avremo una data importante, che è quella per stabilire effettivamente qual è il risultato che abbiamo ottenuto, per quanto riguarda questa strategia. Allora, io credo, nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, i relatori ombra, ma tutti i suggerimenti che ci sono stati, nel dire che dobbiamo essere molto attenti, osservatori nel cercare di stabilire un rapporto importante che ci possa consentire di pensare realmente a una prevenzione e a un equilibrio per mangiar bene, non solo nel corpo, anche nella mente e nell'anima; e credo che possiamo raggiungere veramente questo obiettivo grazie alla collaborazione di tutti. Di nuovo, grazie a tutti coloro che sono intervenuti a sostegno di questa nostra relazione. Grazie Commissario. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vanno apprezzati sicuramente i tentativi di sviluppare una scuola europea, ma non dobbiamo dimenticare che l'obiettivo strategico è di rendere in un certo senso l'Europa guida dal punto di vista scientifico, sociale, ma anche come modello di convivenza. In quel senso noi dobbiamo allora sviluppare quelle che sono le radici culturali europee, ad esempio ciò che Roma ha dato dal punto di vista giuridico o quello che la Grecia ha dato dal punto di vista filosofico o quello che la Germania ha dato per quanto riguarda la musica. Ma va detto anche che vanno oggi riprese – e in questo senso ci sono studi chiari – quelle lingue cosiddette morte, come il latino e il greco, che le stesse compagnie americane più sviluppate, come la o l 'richiedono come fondamento, proprio per il di imprenditori o, se vogliamo anche di capi di famiglia. Inoltre, infine, va detto che l'elemento della cristianità e dei valori cristiani delle nostre radici devono essere fondamentali per quanto riguarda una vera e propria scuola europea. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi dispiace di non potermi associare all'ottimismo dei colleghi, ma io resto convinto che questa direttiva rischi di non essere per la salute, ma per gli affari; una sorta di direttiva Bolkestein comunque sulla sanità. Il punto che deve essere al centro per l'Europa deve essere quello che ogni cittadino deve avere il diritto di poter essere curato al meglio nel proprio paese, altrimenti dietro il diritto sacrosanto a curarci ovunque, si cela la mancanza di essere curati a casa propria, che non può essere rimandato a questioni di sussidiarietà. E si celano gli interessi di chi vuole speculare sulla salute, magari realizzando un grande affare per le assicurazioni e con costi crescenti per i cittadini e la stessa spesa sanitaria europea. Una direttiva che a mio avviso è sbagliata, perché non guarda all'armonizzazione, all'universalità della prestazione che l'Europa deve garantire, e che non ha alla base il concetto che la salute è un diritto che deve essere garantito da parte del pubblico e non affidato alla capacità di stipulare assicurazioni private. Giustamente i sindacati sono estremamente preoccupati e noi siamo preoccupati con loro. Signora Presidente, devo dire con più chiarezza perché mi sono opposto e trovo ingiusto che gli emendamenti presentati dal Partito popolare nella relazione Gebhardt siano stati dichiarati decaduti per effetto del voto di una cosa che riguardava un argomento completamente diverso. Un conto è dire che si possono scegliere le leggi di tutti i paesi del mondo, salvo che non siano contrari ai diritti dell ’ uomo, altro conto è dire che si possono scegliere le leggi degli Stati membri dell ’ Unione europea. La cosa è diversa e quindi la decadenza degli emendamenti che chiedevano questo secondo aspetto mi sembra ingiusta. Trovo invece giusto il limite – e spero che nel prosieguo della discussione su questo regolamento il mio argomento verrà accolto – che si cerchi di costruire uno spazio giuridico europeo, un ’ armonizzazione europea. Non ha senso applicare la legge cinese o di qualsiasi altro paese sperduto del Pacifico, in una materia così delicata come quelli dei rapporti matrimoniali, quando viceversa l ’ urgenza è quella di legare fra di loro i 27 paesi dell ’ Unione. Signor Presidente, innanzitutto voglio dire all ’ onorevole Rübig, all ’ onorevole Ayala Sender che parlerò con i Commissari competenti per dare risposta alle questioni che loro hanno sollevato. Ringrazio tutti gli altri parlamentari che hanno partecipato a questo dibattito, che non è stato certamente un dibattito piatto ma piuttosto vivace con osservazioni e anche qualche polemica che fanno sempre bene. Io volevo sottolineare in replica soltanto tre cose, signor Presidente. Primo punto. Un ’ analisi costi / benefici effettuata nell ’ ambito della valutazione di impatto della proposta indica che i guadagni potenziali sono notevoli, perché i costi iniziali di investimento per i veicoli, probabilmente più elevati, saranno bilanciati dai risparmi ottenuto grazie ad un minore consumo di energia e minori emissioni di CO e di altre sostanze inquinanti. Secondo punto. Inserendo tra i criteri di valutazione l ’ impatto dei veicoli nel corso della loro durata di utilizzo, non solo non si avrebbero maggiori costi ma potrebbero anzi ottenersi notevoli risparmi, sia per gli operatori che per la società. Terzo elemento. Il risparmio sui costi per il carburante, che va a diretto vantaggio dell ’ operatore, supera da solo e in larga misura eventuali costi più elevati sostenuti al momento dell ’ acquisto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio anch ’ io il vicepresidente Tajani, e vorrei dire alcune cose. La prima è che negli ultimi anni l ’ aeroporto è diventato il luogo privilegiato per l ’ applicazione dell ’ ossessione "securitaria". C ’ è un filo rosso che lega questa proposta con la proposta del PNR, con il trattenimento indiscriminato dei dati dei passeggeri aerei, col regolamento sui liquidi – è stato istituito dopo un presunto attentato due anni fa tranne per poi scoprire però, adesso che il regolamento è in vigore, che tutti quelli che erano stati sospettati di terrorismo sono stati prosciolti. L ’ istituzione del è l ’ ultima frontiera di questa moderna tortura, come la definisce Stefano Rodotà. La smania di estorcere informazioni utili alla strategia della lotta al terrorismo sempre di più sta sviluppando un ’ adozione autoritaria dello Stato di diritto. C ’ è una palese violazione della dei diritti umani e della dignità personale. La nuova esigenza di sorveglianza totale sta riproducendo dinamiche di controllo sociale. Si sta affermando nella società il meccanismo di controllo del cosiddetto "panopticon carcerario", così tutti i cittadini si sono lentamente trasformati insospettati da controllare. L ’ istituzione di tali strumenti è la conferma delle teorie di Foucault e il sembra una pagina tratta da "Sorvegliare e punire". Non è un caso che il bersaglio principale di tale strategia sia il corpo: Foucault afferma che attraverso la tecnologia politica del corpo si può leggere la storia comune dei rapporti di potere. Ecco, per questa ragione e in questo contesto si scrive la natura autoritaria del e per queste ragioni politiche e filosofiche, per me non è accettabile sottoporre i nostri corpi a questa ennesima ostentazione dispotica del potere tecnologico. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sicuramente questa relazione va nella giusta direzione nel considerare il lavoro superiore all ’ economia e i diritti sociali superiori ai diritti della libera impresa. Sostanzialmente difende quello che è un concetto generale di principi sociali che sono nella tradizione europea. Va detto però che questa relazione non tocca un problema fondamentale dei giorni d ’ oggi e cioè quello dell ’ altissimo numero di lavoratori distaccati o stranieri che si trovano ad inondare i mercati nazionali; per cui dobbiamo fare attenzione all ’ opera di che effettivamente si crea in paesi come ad esempio l ’ Italia, dove il numero altissimo di cittadini, ad esempio rumeni, ha invaso il mercato del lavoro. Questo creerebbe sicuramente un e un effetto positivo per il grande capitale ma non positivo per i lavoratori autoctoni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io apprezzo la relazione Andersson perché si concentra sui principi che dovrebbero presiedere nel mercato interno all ’ equilibrio tra libertà di circolazione dei servizi ma diritti innegabili dei lavoratori. Se per l ’ attuazione i problemi verranno affrontati a livello nazionale, è qui invece necessario che si intervenga per contrastare gli effetti negativi sul piano sociale e politico della libera circolazione dei lavoratori. Si deve quindi riesaminare la direttiva sul distacco dei lavoratori, riassumere le clausole sociali delle direttive "Monti" e "Servizi" e approvare la direttiva sui lavoratori temporanei, a cui applicare le stesse regole di quelli a tempo indeterminato. Condivido, infine, anche l ’ urgenza di misure idonea a contrastare le società fittizie, create per offrire servizi fuori dallo Stato di appartenenza girando l ’ applicazione delle norme per quanto attiene alle retribuzioni e alle condizioni di lavoro nello Stato in cui operano. In conclusione, con alcune eccezioni, accolgo con favore la relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, condivisione totale per le dichiarazioni del Presidente, soprattutto per l ’ attività svolta dalla Presidenza in questi mesi difficili, e soddisfazione per le proposte che sono state fatte. Ciò non toglie che vorremmo ricordare al Presidente della Commissione che lanciarsi su certe ipotesi, che noi possiamo anche condividere, vuol dire assumersi la responsabilità dei passaggi di alcuni commissari, come il Commissario alla concorrenza che, certamente, con le sue dichiarazioni sul problema della paraffina, non ha agevolato la sicurezza e serenità dei mercati. Vorremmo anche che la Commissione fosse stata più tempestiva nel rispondere sui derivati, prodotto che ha messo in ginocchio molti cittadini ma anche molte amministrazioni e Stati dell ’ Unione europea. Quanto ha detto il Presidente Sarkozy si sposa con la volontà di ciascuno di noi che vuole un ’ Europa che abbia un presidente non più a turno semestrale, ma che risponda come figura all ’ immagine di un ’ Europa effettivamente unita, non uguale, ma unita, cioè capace di individuare insieme i problemi e di trovare insieme strategie per poterli combattere e soprattutto risolvere. La crisi è sicuramente sistemica ma per cambiare una crisi sistemica occorre individuare un nuovo sistema – e permetta, signor Presidente Sarkozy – rifondare il capitalismo mondiale. Forse dobbiamo dire qualche cosa ancora di più. Occorre dire che la libertà del mercato non è il liberismo esasperato e che oggi un sistema che voglia basarsi sul capitale deve essere capace di coniugare anche il sociale e il liberale. Abbiamo banche fallite, banche in via di fallimento. Quanto avrebbe potuto fare di più la nostra Banca centrale europea se fosse stato attuato quello che lei stesso, Presidente, prima ancora dell ’ inizio del suo mandato, aveva detto e suggerito e cioè una migliore collaborazione tra progettazione politica e propulsione economica. Non si può gestire l ’ economia se non c ’ è anche una visione politica che indichi quali sono i traguardi da raggiungere. Noi auspichiamo che domani la BCE possa anche avere un maggiore controllo sulla qualità del sistema finanziario, ma non la vogliamo chiusa in uno splendido isolamento. Presidente, per finire, grazie per l ’ adozione del patto dell ’ immigrazione e di asilo. Finalmente regole comuni in un settore che riguarda tutti e che ci deve vedere particolarmente uniti. Auspichiamo che su alcuni temi caldi si possa realizzare un ’ armonizzazione delle sanzioni penali e civili, per combattere gli speculatori e coloro che mettono a rischio la sicurezza del consumatore e quindi la stabilità dell ’ economia. Grazie e buon lavoro Presidente. . – Signor presidente, in sintonia con l ’ impegno stabilito dall ’ articolo 22 del regolamento n. 300 del 2008, quello relativo all ’ istituzione di norma comuni per la sicurezza dell ’ aviazione civile che abroga il vecchio regolamento, nel dicembre di quest ’ anno la Commissione presenterà una relazione sul finanziamento dei costi connessi alle misure di sicurezza negli aeroporti europei. Vista la situazione, la Commissione sta valutando i risultanti della consultazione con le parti interessate e con gli Stati membri per determinare i contenuti di una nuova proposta legislativa in materia. La Commissione presenterà le sue conclusioni nella relazione in questione e, per affrontare alcune delle questioni sollevate nel corso delle consultazioni, la Commissione potrebbe essere chiamata anche ad effettuare nuovi interventi in materia. Onorevole, mi dispiace non poter dare una risposta immediata e concreta come vorrei. Però la Commissione sta valutando i risultati di una consultazione che ha effettuato per valutare i risultati e quindi decidere se, come, in che parte, rispetto agli Stati nazionali, se spetta soltanto agli Stati nazionali, serve terminare la valutazione delle consultazioni. Appena avremo terminato la valutazione delle consultazioni, se lei riterrà opportuno, sarà mia premura informarla e comunque presenteremo entro la fine dell ’ anno, come ho detto nella risposta, una relazione che riguarderà tutto il settore. Si tratta soltanto di attendere qualche settimana per avere una valutazione definitiva da parte dei servizi delle intere consultazioni. Il mio Gabinetto e i miei servizi sono a sua disposizione per fornirle tutte le informazioni necessarie affinché lei possa riferire ai cittadini suoi elettori. Signora presidente, è un po ’ la continuazione del discorso posto dall ’ onorevole Mavrommatis. Noi per assicurare un trasporto sostenibile e di buona qualità in Europa e proteggere i diritti dei cittadini e la loro sicurezza, proponiamo al Parlamento europeo e al Consiglio il quadro giuridico e regolamentare appropriato e, dopo che i legislatori lo hanno adottato, ne assicura l ’ applicazione. Vorrei citare tre esempi: i diritti dei passeggeri, il trasporto sostenibile, la sicurezza dei passeggeri. Lei mi ha inoltre chiesto, nell ’ interrogazione, di essere più specifico su come questi sforzi contribuiranno ad istituire un sistema di trasporto affidabile via nave, aereo ed elicottero per le piccole regioni insulari dell ’ Unione europea. La sfida fondamentale a questo proposito è il finanziamento. E ritorniamo all ’ argomento che abbiamo affrontato nell ’ interrogazione precedente. Dobbiamo essere chiari, onorevoli colleghi, su questo punto – colleghi, perché ricordo sempre di essere stato per tanti anni parlamentare – spetta agli Stati membri e alle autorità regionali decidere sulla quantità e la qualità dei collegamenti nelle piccole regioni insulari e fra queste regioni e il continente. Il nostro ruolo, quello della Commissione, è sussidiario e consiste in due compiti fra loro molto diversi. Da un lato, la Commissione attua la politica europea di coesione, che sostiene lo sviluppo delle zone con svantaggi geografici e naturali. Nell ’ ambito della politica di coesione, la Comunità può fornire un cofinanziamento per migliorare l ’ accessibilità delle regioni insulari. Dall ’ altro lato, la Commissione ha il dovere di assicurare che il sostegno finanziario accordato ai fornitori di servizi di trasporto non falsi la concorrenza sul mercato interno in misura contraria all ’ interesse comune. Questo controllo è garantito dalla legislazione comunitaria riguardante il mercato interno dei trasporti. Gli aiuti di Stato a favore di servizi di trasporto di qualità verso e all ’ interno delle regioni insulari possono essere autorizzati dalla Commissione, in particolare sotto forma di corrispettivo per un onere di servizio pubblico. La legislazione che disciplina il mercato interno nel settore del trasporto marittimo ed aereo lascia agli Stati membri ampie possibilità di scelta su come organizzare i servizi di trasporto pubblico che collegano le isole al continente e le isole fra di loro, a condizione che tutti potenziali fornitori di servizi e di trasporto abbiano le stesse opportunità di fornire il servizio pubblico in questione. La ringrazio onorevole, intanto per avere risposto nella mia lingua materna. Sarei tentato anch ’ io di risponderle in greco antico, avendo studiato per tanti anni il greco antico ed essendo stata mia madre per tanti anni professoressa di greco antico. Ma forse commetterei qualche errore e rischierei di non essere ben capito da lei. Grazie comunque per questo riconoscimento. Onorevole, io l ’ ho detto, sia quando ero parlamentare, essendo stato eletto in un collegio che aveva anche molte isole piccole, quindi conosco bene i problemi che pongono le piccole isole, che sono magari lontane dalla terra ferma e che, soprattutto durante la stagione invernale, hanno seri problemi di collegamento, perché durante la stagione estiva ci sono navi che trasportano i turisti e quindi anche i cittadini che abitano in quelle isole, che sono spesso meta di visitatori durante l ’ estate, non hanno problemi durante quei due o tre mesi (giugno, luglio e agosto). I problemi iniziano a settembre e lì rischiano veramente di sentirsi isolati. Io credo che la Commissione europea, non potendo decidere direttamente sulla vicenda – l ’ ho accennato nel mio intervento, siamo sempre rispettosi del principio di sussidiarietà – può svolgere un ’ azione di sostegno anche cofinanziando, senza distorcere il mercato interno, alcuni sistemi di trasporto che permettono a questi cittadini, che sempre cittadini dell ’ Unione europea sono e che hanno gli stessi diritti a spostarsi come i cittadini che abitano nelle grandi città o nella terra ferma, appunto di avere la possibilità di spostarsi e di essere raggiunti, perché il problema riguarda anche il rifornimento di alimenti, il rifornimento di acqua per alcune isole. Onorevole, io condivido la sua preoccupazione e la sostengo. La Commissione europea, puntando sull ’ obiettivo di tutelare sempre e comunque i diritti dei cittadini, intende sostenere, per quanto possibile e per quanto previsto dalla normativa vigente, senza chiudere mai gli occhi, sostenere e cercare di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini che vivono nelle isole più piccole e che, soprattutto durante la stagione invernale, vivono oggettivamente in condizioni di disagio. Rimango a sua disposizione e a disposizione di tutti i parlamentari greci – ma non soltanto – per tutte le iniziative che vorranno adottare per dare risposte concrete ai cittadini delle isole minori. Signor Presidente, l ’ onorevole Mavrommatis è sempre molto attivo e sempre coinvolto nelle questioni che riguardano il trasporto. Le proposte della Commissione sono sempre accompagnate da una valutazione d ’ impatto. Questo vale in particolare per le proposte del novembre 2005 relative al terzo pacchetto sulla sicurezza marittima. Le proposte della Commissione in questo settore prendono in particolare considerazione le convenzioni internazionali pertinenti. Nella maggior parte dei casi, le proposte di legislazione mirano ad invitare gli Stati membri a ratificare le convenzioni o ad applicarle nella Comunità. Questo non avviene mai per cercare di acquisire nuove competenze. Vorrei chiarire un malinteso che è diffuso: la Comunità dispone già delle competenze necessarie per la sicurezza marittima nell ’ ambito della politica comune dei trasporti. E ’ inevitabile però che, quando il Parlamento europeo e il Consiglio legiferano, le capacità degli Stati membri di agire isolatamente a livello internazionale siano di conseguenza limitate. Questo, però, non va a svantaggio degli Stati membri, anzi può rafforzare la nostra influenza collettiva all ’ interno della comunità internazionale, aumentando così il livello di protezione della vita dei cittadini e dell ’ ambiente. A volte l ’ Europa deve semplicemente prendere l ’ iniziativa. Questo è successo, per esempio, quando abbiamo introdotto il ritiro accelerato delle petroliere a scafo singolo per poi essere seguita questa decisione da una decisione analoga dell ’ Organizzazione marittima internazionale. Lei sa bene, onorevole Mavrommatis, quali sono i problemi con l ’ Organizzazione marittima internazionale: non possiamo sempre essere soli a decidere. Ci sono delle competenze che non riguardano l ’ Europa, quindi è sempre necessario un continuo raffronto con questa organizzazione, anche perché i nostri mari sono frequentati da navi che battono bandiera di paesi che non fanno parte della nostra Unione. Con la proposta di una nuova legislazione sulla sicurezza marittima, la Commissione intende però riequilibrare la dimensione globale del trasporto marittimo, che richiede soluzioni globali tenendo anche conto delle limitazioni del quadro giuridico globale. Onorevole Mavrommatis, l ’ azione comunitaria è un ’ espressione concreta dello sforzo e dell ’ impegno collettivo degli Stati membri, non un ’ imposizione che viene dall ’ esterno e contraria ai loro interessi. Grazie ai nostri e ai vostri sforzi, la presenza di navi non conformi alle norme vigenti è fortemente diminuita nelle acque europee. La Commissione continuerà a seguire una politica equilibrata ma proattiva, perseguendo come obiettivo principale la protezione della vita e dei mezzi di sussistenza dei nostri cittadini. Onorevole Mavrommatis, non credo che rischi di danneggiare ma l ’ obiettivo è quello di cercare di armonizzare, in un contesto, quello del diritto marittimo che è sempre complicato, perché purtroppo ci troviamo sempre a confrontarci con le decisioni dell ’ OMI e, come le ho detto, per fortuna l ’ Europa a volte è protagonista e l ’ organizzazione internazionale ci segue. La nostra intenzione, ripeto, non è quella di limitare i diritti degli Stati ma soltanto cercare di avere un ’ armonizzazione che possa servire soltanto a dare risposte più rapide e più forti ai cittadini dell ’ Unione europea. Signor Presidente, l ’ argomento del trasporto urbano, voglio informare gli onorevoli deputati – mi viene sempre da dire colleghi, evidentemente è l ’ abitudine; sono pochi mesi che faccio il Commissario e ho fatto per molti anni il parlamentare e ancora evidentemente mi sento dalla parte del Parlamento – è stato uno degli argomenti del Consiglio informale de La Rochelle del 1 ° e 2 settembre 2008, dove abbiamo a lungo discusso della questione del trasporto urbano. Quindi Commissione e Stati membri lo hanno affrontato con grande attenzione, anche chiamando esperti, sindaci di grandi e medie città, esperti del settore per parlare del trasporto urbano. Ne ho parlato anch ’ io nel corso della Giornata sulla sicurezza stradale, che si è svolta qualche giorno fa a Parigi, in occasione della Giornata ufficiale della Commissione e del Consiglio, in occasione della settimana della sicurezza stradale, insistendo sull ’ opportunità che sicurezza stradale significa anche un buon sistema di trasporto urbano: le strade nostre diventeranno più sicure soprattutto nella grandi città se ci sarà un buon sistema di trasporto urbano che, a mio giudizio, è destinato a ridurre il numero delle vittime degli incidenti che accadono nelle grandi città, che sono i luoghi dove avvengono il maggiore numero di incidenti e dove c ’ è anche il maggior numero di vittime. Devo dire che la Commissione sta preparando un piano d ’ azione sulla mobilità urbana basato sulle consultazioni che hanno seguito la pubblicazione del Libro verde. Noi intendiamo presentare il piano prima della fine di quest ’ anno. Questo piano comprenderà proposte per azioni concrete a livello di Unione europea per i prossimi anni. E ’ chiaro che la Commissione europea non ha competenza: sono competenze che riguardano gli Stati membri ma noi, in base al principio di sussidiarietà, che come voi ben sapete deriva dalla parola intendiamo aiutare gli Stati membri e i sindaci delle grandi città. L ’ ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, vicepresidente della commissione trasporti, può testimoniare tutto ciò: ecco noi faremo in modo che tutte le informazioni che abbiamo avuto, tutti i consigli, tutte le idee, tutti i suggerimenti possano essere portati a conoscenza attraverso questo piano d ’ azione di tutte le città, soprattutto le grandi città che hanno problemi di traffico. Il piano d ’ azione faciliterà anche il lavoro dei a livello locale, regionale e nazionale, nel pieno rispetto – ripeto, pieno rispetto – del principio di sussidiarietà. Le azioni che noi andremo a proporre aiuteranno a ridurre i costi, assicurare il finanziamento corretto del mercato unico e a creare mercati di sbocco per le nuove tecnologie, potenziando la mobilità urbana sostenibile. Non è un caso che proprio ieri sera si sia concluso il dibattito e poi si è votato su una direttiva che deve incentivare, che punta ad incentivare, da parte degli enti locali, l ’ acquisto di mezzi di trasporto pubblici a ridotta emissione di gas nocivi. Oggi, però, è ancora troppo presto per delineare, per essere precisi nei contenuti del piano d ’ azione, ma possiamo comunque aspettarci e potete comunque aspettarvi che tratterà la frammentazione delle regole di accesso alle zone verdi, il trasporto urbano delle merci e la logistica, la migliore informazione sui sistemi di trasporto pubblico nelle città europee oppure ampi piani sulla mobilità urbana sostenibile, proposte sulla modalità di integrazione tra pianificazione urbanistica e mobilità. Il piano d ’ azione potrebbe comprendere anche proposte per gli scambi di informazioni e per le migliori pratiche per la raccolta di dati e la ricerca e potrebbe affrontare anche la questione del finanziamento che è un tema assolutamente delicato. Ripeto – e insisto – basandoci sempre sul rispetto del principio di sussidiarietà. Onorevole, il problema è assolutamente delicato: se poi l ’ onorevole Albertini, che è sempre molto generoso, ci offrirà un caffè ne potremmo discutere ascoltando anche l ’ esperienza del sindaco di una grande città europea. La questione non può avere una risposta molto facile. Io sono stato per cinque anni consigliere comunale nella città di Roma mentre ero parlamentare europeo e mi sono occupato di queste questioni. Le cose vanno esaminate città per città, realtà per realtà, perché alcune città – penso alla città di Roma – hanno un centro storico con vie molte strette, dove è difficile poter circolare. Altre città hanno realtà urbanistiche diverse e quindi non è facile avere una regola comune. Io credo che, sempre basandoci sul principio di sussidiarietà, i sindaci debbano scegliere, con il consenso dei consigli comunali, di imporre una se lo ritengono utile e se la città che loro amministrano ha bisogno di un traffico limitato perché facilmente si congestiona il centro di una città che è molto antico. Quindi la situazione varia da città a città ed è difficile poter dare una soluzione. Certamente io devo dire che non è una soluzione da scartarsi, anche se a volte può destare delle perplessità. Bisogna vedere qual è il perimetro. Ripeto, è una scelta che va fatta da città in città. Personalmente non sono contrario in via di principio però in certe realtà può essere ingiusto imporla e in altre può essere giustissimo. Vista, quindi, anche la diversità delle città europee, credo che mai come in questo caso si debba lasciare alla decisione dell ’ amministrazione locale la scelta definitiva, fermo restando che anche nel piano d ’ azione noi daremo dei suggerimenti, daremo delle idee. L ’ importante è che siano sempre informati i cittadini e che si sappia quello che succede e le decisioni che vengono prese, perché quando si tratta di pagare una tassa è bene sempre che i cittadini sappiano per che cosa la pagano. Mi dispiace non poterle dare una risposta definitiva di principio. Credo che veramente noi dobbiamo valutare i fatti e i risultati, in base anche all ’ urbanistica, caso per caso, la decisione da prendere. Ripeto, e concludo, personalmente non sono in principio contrario, però possono esserci delle realtà dove è inutile imporre una tassa del genere. Signora Presidente, grazie per le domande. Io credo innanzitutto che nel piano d ’ azione che presenteremo, noi dovremo insistere sulla necessità di dare delle comunicazioni ai cittadini europei quando si spostano da una città all ’ altra, affinché sappiano cosa succede e cosa trovano quando si spostano da Stoccolma a Madrid piuttosto che da Roma a Vienna; sapere qual è la realtà, quali sono le tasse che eventualmente devono pagare, in modo che organizzino i loro viaggi, siano essi per lavoro o per turismo. Questo è già importante e credo che noi dobbiamo lavorare. Certo, onorevoli, io insisto sulla questione del principio di sussidiarietà perché noi non possiamo intervenire come Unione europea su questioni che sono di stretta competenza delle amministrazioni locali. Anche per quanto riguarda gli aspetti finanziari, non tocca alla Commissione intervenire. È un problema quello del finanziamento. Certo, noi cercheremo di raccogliere nel piano d ’ azione i suggerimenti che ci sono venuti nel corso delle varie audizioni per fornire un servizio, per fornire un aiuto agli amministratori locali che saranno poi liberi di accettarli o meno. Il nostro obiettivo è quello di cercare di armonizzare il sistema quantomeno di informazioni per i cittadini e di fornire alle diverse amministrazioni locali il maggior numero possibile di informazioni che riguardano esperienze fatte in altre città, in modo che possano eventualmente farne uso. Questo è importante. Per quanto riguarda i finanziamenti, io credo che ogni comune sia libero di fare come ritiene senza ostacolare, ovviamente, il mercato e la libera circolazione dei cittadini. Deve essere sempre tutto quanto proporzionato. Per quanto riguarda invece l ’ ultima domanda che mi ha posto l ’ onorevole Rübig, la direttiva sugli obblighi del servizio pubblico lascia ai comuni la libertà di decidere se fare gare di appalto oppure non farle. Credo che l ’ Unione europea, da questo punto di vista, abbia ancora una volta insistito sul principio di sussidiarietà. Io credo che sia giusto da questo punto di vista, perché il nostro compito non deve essere un compito invasivo: non dobbiamo regolare tutto e il contrario di tutto, dobbiamo occuparci dei grandi problemi, dare grandi risposte e aiutare, semmai, gli enti locali e gli Stati membri a risolvere i problemi, dove lo possono fare, magari, con un contributo e un aiuto dell ’ Unione europea, senza che questo sia un contributo primario e invasivo. Credo che questo, nel trasporto pubblico locale, debba essere un principio al quale tutti quanti noi dobbiamo – e io ritengo vogliamo – attenerci. − Signora Presidente, io credo che il dibattito abbia dimostrato che il Parlamento e la Commissione hanno svolto un buon lavoro e gli elogi che sono stati rivolti all'onorevole Stockmann non fanno altro che confermare la bontà della sua azione. Lo voglio ancora una volta pubblicamente ringraziare per ciò che ha fatto e per quanto ha cooperato con la Commissione per trovare una soluzione di buon compromesso, che mi pare sia stata apprezzata da tutti coloro che sono intervenuti nel corso del dibattito. Io ritengo che la proposta di direttiva che stiamo esaminando e che mi auguro possa essere approvata dalla Plenaria, come ha ricordato l'onorevole Ayala Sender, non è altro che un passo anche verso la realizzazione del cielo unico, che è un obiettivo al quale, credo, che la Commissione, con il sostegno del Parlamento e poi con l'avallo del Consiglio, debba perseguire per avere un segnale forte prima della fine di questa legislatura. Condivido tutte le scelte e gli apprezzamenti fatti sull'individuazione dell'istituzione indipendente, che in molti paesi dell'Unione già esiste. Credo che si debba perseguire, credo che sia una scelta positiva che insieme abbiamo fatto. Prima di concludere e vorrei ringraziare ancora una volta tutti i parlamentari intervenuti, voglio rispondere ai quesiti che mi ha posto l'onorevole Jarzembowski. Sono sette i casi in esame di aeroporti regionali. C'è stata un'apertura della procedura nel luglio del 2007 e servono 18 mesi. Io quindi credo che i risultati non arriveranno prima della fine di quest'anno e l'inizio del prossimo anno. Naturalmente i risultati saranno resi pubblici ma prima della conclusione del lavoro non posso dare anticipazioni perché non sarebbe giusto e non sarebbe corretto. Comunque appena si saranno conclusi i lavori e appena la Commissione avrà preso la decisione, il Parlamento sarà informato e così l'onorevole Jarzembowski avrà una risposta compiuta anche nel merito, oltre all'informazione che ho potuto dargli, a proposito di quanto la Commissione sta facendo circa questi sette – ripeto sette – casi in esame. Signor Presidente, onorevoli colleghi, forse anche voi avete sentito che non esiste più la crisi dei rifiuti in Campania. Ebbene, non è così: pochi giorni fa a Chiaiano, che è uno dei luoghi dove si doveva mettere una delle famose discariche di Berlusconi, sono state trovate 12.000 tonnellate di amianto e rifiuti tossici, che non si sa bene da dove vengono. In questo momento, in Italia, c'è un decreto in vigore che sostanzialmente deroga a tutta la legislazione europea per quanto riguarda soprattutto la protezione della salute e la valutazione d'impatto e siamo in una situazione di segreto di Stato poiché queste zone sono state dichiarate inaccessibili a qualsiasi tipo di accesso per quanto riguarda l'informazione su quello che vi succede. Noi abbiamo chiesto alla Commissione di intervenire, pensiamo che lo debba fare perché avere 10.000 tonnellate di amianto e di rifiuti tossici lì all'aria libera è un pericolo per tutti e ci auguriamo che il Commissario Dimas lo faccia e lo faccia pubblicamente. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi finanziaria ormai morde, come era peraltro facile prevedere, anche l'economia reale e questo noi pensiamo è il prezzo che l'Unione europea paga per il ritardo, anzi il rifiuto, di costruire un sistema di regolamentazione europeo e di realizzare in tempo utile dei meccanismi finanziari di solidarietà e una supervisione bancaria degna di questo nome. Tra i responsabili di questo ritardo, tra i sostenitori di questo approccio, che ha messo l'Europa in una situazione di profonda incertezza e di recessione, c'è anche lei Presidente Barroso, lei e la maggioranza della sua Commissione. E io vorrei che lei, Presidente, quando discute in modo eloquente e parla delle soluzioni possibili, dica alto e forte che coloro che volevano regole e trasparenze, coloro che hanno rifiutato il totem della deregolamentazione avevano ragione, e io e una parte della mia commissione - qualcuno sta anche seduto dietro di lei - avevamo torto. Solo così quello che lei oggi dice sarebbe credibile, e la scusa, secondo la quale la maggioranza degli Stati membri era contraria a tutte queste cose, non vale. Come ho già avuto modo di dirle in moltissime occasioni dal 2004 ad oggi, lei ha scelto sistematicamente di allearsi con i governi nazionali, invece che con il Parlamento, con le industrie piuttosto che con i consumatori, e se io fossi un po 'moralista, direi pure con il forte piuttosto che con il giusto. E questo approccio, che Joschka Fischer ha teorizzato nel suo famoso discorso di Humboldt prevedendo per la Commissione un semplice ruolo di segretariato del Consiglio, si riflette fedelmente nel suo programma di lavoro che oggi lei ci presenta, nelle priorità di politica interna e in quelle di politica estera. Nelle priorità di politica esterna mi piacerebbe soprattutto sottolineare una continua e colpevole disattenzione sul tema dei diritti dell'uomo, a partire naturalmente dalla Cina. Una difesa ancora un po 'superficiale dell'Agenda di Doha, senza capire che la crisi finanziaria ne ha spazzato via tutti i presupposti. Nella politica interna, parlando di immigrazione, ancora una volta la sua Commissione in questi anni ha ceduto alla pressione degli Stati membri, per cui oggi, quando parliamo di immigrazione legale, in realtà ci riferiamo a strumenti legislativi che restano veramente deboli e la stessa cosa assolutamente si può dire per quello che riguarda la politica sociale. Presidente del Consiglio, Presidente della Commissione, non è certo così che riusciremo a mettere in moto quello che i Verdi ormai da molti mesi chiamano il e che oggi va molto di moda. Un ha un significato molto preciso e non è certo questo cicaleccio confuso che si sente in giro e che in realtà significa "tutto come prima con un po 'di verde qua e là". Stiamo parlando di una strategia comune di lungo termine di investimento per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e di riconversione ecologica dell'economia, di riduzione dei CO con un ruolo rafforzato della Banca europea per gli investimenti, che deve però essere coerente nelle sue decisioni, su chi e cosa finanziare. Niente ambiguità su megainfrastrutture inutili o sul nucleare o su fondi a pioggia per progetti non virtuosi. Niente fondi pubblici o chèque in bianco per il settore automobilistico così com'è. Sarebbe come continuare a buttare soldi dalla finestra e noi penso non vogliamo più buttare soldi dalla finestra. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, solo qualche giorno fa proprio in quest'Aula il Presidente Sarkozy ci ha detto che la crisi che viviamo è strutturale e che occorre addirittura una rifondazione del capitalismo. Naturalmente io penso che piuttosto che uscire dalla crisi del capitalismo occorra uscire dal capitalismo in crisi, occorre cioè cominciare a ragionare di un nuovo futuro che preveda una vera transizione a un'economia socialmente ed ecologicamente connotata, una democrazia economica fondata sull'equità e la cooperazione invece che sulla disuguaglianza e sulle guerre. Ma al di là di queste differenze di fondo che pure contano, constato che delle affermazioni solenni sulla rifondazione del capitalismo rimane ben poco nell'esito assai modesto e assai deludente di questo G20, di cui porta responsabilità anche questa Europa. Certo, si è scoperto che il dogma liberista può essere falsificato e che dunque ci possono essere ingenti interventi pubblici e addirittura nazionalizzazione, ma tutto ciò non va a cambiare le logiche di fondo che hanno creato la crisi strutturale. Certo, si dice che occorrono regole per ridurre i rischi della speculazione, ma non si pensa neanche ad intervenire su questa speculazione finanziaria - ad esempio con una Tobin Tax sulle transazioni - e non si mette mano a quel patto di stabilità che di fronte alla recessione rischia drammaticamente di aggravare la vita di questo nostro continente, ma soprattutto non ci si interroga su cosa c'è al fondo di questa crisi e dunque non si riesce ad affrontarla. Io indico solo due punti: il primo è la sistematica svalutazione del lavoro perseguita con le politiche liberiste in questi decenni, che ha finito con il creare oltre che ingiustizie e sofferenza, una parte significativa della stessa insolvibilità finanziaria, nel '29 Keynes propose di investire su salari e occupazioni, oggi non lo si fa. Il secondo è la dimensione ecologica ed energetica della crisi che chiede scelte assai più nette e chiare del balbettio del G20, ma d'altronde è ben difficile che gli stessi che hanno creato la crisi la possano risolvere. Serve una parola chiara e diversa da parte delle sinistre. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi finanziaria e il rallentamento dell'economia sottolineano il ruolo centrale che dovrebbero avere in proposito gli Stati e poi l'Unione nell'assicurare il benessere socioeconomico, ma va sottolineato anche come la politica deve riprendere il controllo pieno dell'economia e ostacolare con ogni mezzo la finanza virtuale che rimane detentrice dei destini di milioni di uomini. Ridurre l'impatto del rallentamento mondiale sull'economia europea, in termini di lavoro e di attività economica, deve significare promuovere un approccio sociale europeo. Questa dovrebbe essere la priorità per il 2009: lavoro e protezione sociale per la crescita. Finalmente arrivano misure pratiche per riformare le regole del sistema finanziario europeo, finalmente, dopo aver lasciato che il sistema bancario e finanziario saccheggiassero e spremessero patrimonio pubblico e dei privati cittadini. Mi appare tardiva e minimale la strategia della Commissione per sostenere coloro che stanno perdendo il posto di lavoro, così come lo è il sostegno alle piccole e medie imprese e gli investimenti in ricerca. Soprattutto noto che l'accelerazione e l'attuazione di programmi di coesione distoglie l'attenzione da altre necessità. Prima di preoccuparsi di stabilire la fiducia sui mercati, governi e commissioni dovrebbero ristabilire la fiducia dei cittadini nell'indipendenza di chi li governa dal gioco della finanza apatride. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, purtroppo vista dal nostro osservatorio, questa crisi, se ha necessitato una ristrutturazione del paesaggio finanziario bancario del nostro continente, non ha fatto emergere in Europa, per chiamare le cose con il loro nome, un assetto costituito seriamente da attori finanziari veramente in grado di disegnare il futuro quadro dei mercati. Questo non appare, questo non si nota. Una cosa invece è certa: tutte le regolamentazioni previste dal G20 resteranno comunque lettera morta se rimarranno intoccabili i paradisi fiscali. Questo è il grande tema che manca, che non emerge nella discussione ufficiale degli Stati, quei paradisi fiscali che consentono di aggirare completamente le regole che si vogliono mettere, che si promettono sui mercati finanziari. Il Presidente eletto Obama da senatore propose delle misure severe contro di essi e c'è da domandarsi se da nuovo presidente, visti questi fili di alta finanza che sembrano averne determinato le mosse e soprattutto con generosi miliardari finanziamenti delle elezioni, avrà il coraggio di agire in tal senso e convincere su questo piano oltre che gli Stati Uniti, l'Europa e in particolare la Gran Bretagna. Io credo che alle generiche dichiarazioni di principio dobbiamo invece chiedere che seguano delle iniziative efficaci, concrete, veramente capaci di realizzare quel rilancio economico e produttivo che è necessario per scongiurare nuove crisi economiche e uscire dall'attuale crisi. Vista l'attuale situazione caratterizzata da generale e diffuso indebitamento del mercato e da violenta deflazione dovuta a insufficiente circolazione monetaria, è assurdo ipotizzare un ulteriore indebitamento degli Stati nei confronti delle private banche centrali per fornire liquidità al proprio sistema creditizio e al mercato produttivo dei consumi. Io vorrei concludere con un'osservazione: mi pare certo ed evidente che profetizzare che dalla crisi si passerà a proporre un organismo mondiale per l'economia, ma anche per la politica, quell'ordine mondiale che fino a pochi mesi fa era temuto da tutti, scongiurato da tutti e oggi ci pare sentire che sia diventato inevitabile, auspicabile come se fosse la salvezza. No al mondialismo! Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io a nome del mio gruppo mi associo alle condoglianze nei confronti della signora Klamt. Vorrei entrare nel merito della discussione di oggi immediatamente, considerando che l'Unione europea continua ad assumere una politica schizofrenica rispetto all'immigrazione. Si fa nelle politiche degli Stati membri: i paesi membri hanno sottoscritto il patto sull'immigrazione e l'asilo, in cui si scrive esplicitamente che l'immigrazione zero è dannosa e irrealistica per l'Unione europea, tranne poi scoprire che il ministro degli Interni del mio paese predica la chiusura delle frontiere per i prossimi due anni. E continua a essere schizofrenica la politica comunitaria sull'immigrazione. Ha ragione l'onorevole Gaubert quando dice che siamo davanti a una crisi demografica in Europa e abbiamo bisogno di un'ulteriore immigrazione e la Commissione ce lo spiega: abbiamo bisogno di 50 milioni di immigrati entro il 2060, però non facciamo niente per farli entrare, anzi abbiamo armonizzato prioritariamente la politica del rimpatrio. Oggi discutiamo su un permesso unico di residenza e lavoro esclusivamente per quelli che già sono presenti nel territorio dell'Unione europea, istituiamo la Carta blu per i lavoratori altamente qualificati che incidono solo tra l '1,5 e il 3% sul tasso di immigrazione in Europa, quindi una parte minima rispetto alle esigenze reali dei lavoratori di cui c'è bisogno in Europa. Nell'Unione europea sono presenti attualmente circa 6 milioni di lavoratori irregolari che già sono assorbiti dal mercato del lavoro e che sono tenuti in condizione irregolare perché evidentemente la clandestinità fa comodo per abbattere il costo del lavoro e limitare le tutele sociali. Noi pensiamo che bisognerebbe partire da un processo di regolarizzazione di questi lavoratori che già sono assorbiti nel mercato del lavoro, pensiamo che la Carta blu sia un'idea sbagliata, quella di fare una selezione a monte dell'immigrazione, pensiamo che la definizione dei lavoratori altamente qualificati sia troppo restrittiva e pensiamo che la preferenza comunitaria sia assolutamente una forma di discriminazione. Riteniamo opportuno che si cambi completamente la politica sull'immigrazione. Sappiamo leggere il fatto che la Carta blu è il primo segnale per aprire canali legali d'immigrazione, ma questo non è sufficiente per garantire il voto positivo del nostro gruppo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo sentito per molti anni, in tema d'immigrazione, una serie di inviti accompagnati da tabelle, secondo i quali ci veniva ammannita la favola bella della necessità - anche rapporti dell'ONU - per l'espansione continua dell'economia occidentale, in particolare dei paesi europei sulla necessità di decine, forse centinaia di milioni di nuovi lavoratori per l'Europa. Adesso, purtroppo per tutti, la crisi finanziaria costringe tutti, nel nostro paese, persino il più importante sindacato, la CGL, almeno attraverso alcuni esponenti nelle zone del Veneto, dice: "Onestamente, i nostri lavoratori corrono il rischio di perdere il posto di lavoro, bisogna che cominciamo a occuparci seriamente del loro posto di lavoro". Allora fa bene la Commissione a rinnegare tutte queste favole belle del passato e a occuparsi di quel 3% dell'immigrazione che può essere utile ancora, la cui entrata può avere motivi di giustificazione. Cioè all'Europa certamente occorrono e possono essere utili immigrati qualificati, ma c'è un grosso ostacolo rappresentato dai diritti di questi paesi a non vedersi espropriare dei loro cervelli migliori. Allora questa proposta in sé è buona, manca del suo sviluppo finale, quello di favorire e agevolare il rientro di questi lavoratori specializzati nei loro paesi per salvarli dagli effetti della mondializzazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, penso che vi sia un errore strategico da parte dell'Europa nel pensare che dobbiamo importare personale qualificato da altre nazioni, da altri continenti, quando dovrebbero essere i nostri istituti, le nostre scuole, le nostre università a formare secondo un nuovo indirizzo strategico i lavoratori altamente qualificati. Quindi, manca proprio un'idea di quello che sarà il futuro d'Europa e pertanto nessuno pensa chi dovremo chiamare nei prossimi dieci, quindici anni a condurre le nostre fabbriche o gli impianti di alto livello. Poi, dobbiamo anche dire che questo comporterà sicuramente un abbassamento delle garanzie sociali per coloro che in Italia e negli altri paesi europei svolgono questi lavori. Ci sarà un dumping delle paghe e questo è tipico di alcune politiche sull'immigrazione. E poi, in un momento di crisi drammatica dovuto al crollo finanziario, noi non possiamo pensare che oltre ai nostri disoccupati avremo il problema di disoccupati extracomunitari, che per forza di cose comporteranno un problema all'ordine civile e alla sicurezza dei nostri popoli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, un'altra assurda iniziativa dell'Unione: introdurre la Carta blu che favorirà l'ingresso ai lavoratori immigrati, impropriamente definiti altamente qualificati. Secondo la relatrice, questo serve a far fronte al calo demografico. Dice: "in Germania ad esempio c'è bisogno di 95.000 ingegneri", se li pagassero bene stia tranquillo che dall'Italia potremmo mandarne noi diverse migliaia. Questa iniziativa assurda non solo strappa personale qualificato ai paesi in via di sviluppo, ma ignora quanta disoccupazione qualificata abbiamo in Europa, quanti giusti timori abbiano i nostri giovani laureati e diplomati e invece che favorirne l'avvio alla professione, potenziarne la capacità di studi e ricerca, garantirne un futuro di lavoro e qualificazione professionale, introduciamo un ulteriore fattore di dubbia concorrenza e indubbio sfruttamento. Il limite tra demenzialità e criminalità nell'agire umano è spesso labile, mi sembra che l'Unione ne dia oggi un altro esempio. Signor Presidente, onorevoli parlamentari, in effetti, nel 1988 la Commissione aveva proposto una direttiva relativa al tasso minimo di alcolemia autorizzato per i conducenti, ma in mancanza di un accordo tra gli Stati membri e la Commissione, la Commissione ha dovuto accontentarsi di adottare il 17 gennaio 2001 una raccomandazione perché fosse imposto un tasso massimo di 0,5 mg / ml in tutti gli Stati membri. Oggi nell'Unione europea soltanto tre Stati, Irlanda, Malta e Regno Unito impongono un tasso massimo di alcolemia superiore a tale valore. Purtroppo di più non si può fare, onorevoli parlamentari, e spero di essere stato esauriente nella risposta alla sua interrogazione orale. La raccomandazione della Commissione prevedeva anche di abbassare il tasso di alcolemia a 0,2 mg / ml per certe categorie di conducenti, tra cui i principianti, che sono l'oggetto della prima domanda posta dall'onorevole parlamentare. Sono infatti proprio i conducenti principianti le principali vittime dell'insicurezza sulle strade e per questo è essenziale diminuire per quanto possibile i fattori di rischio che li riguardano, ad esempio autorizzando per questa categoria un tasso di alcolemia non superiore, come ho detto, allo 0,2 mg / ml. Questo si ricollega effettivamente alla misura chiamata tasso zero, prevista per questa categoria di conducenti nella comunicazione adottata dalla Commissione ad ottobre del 2006 e che definisce una strategia di sostegno agli Stati membri per ridurre i danni legati all'alcol. Fatte queste premesse, onorevoli parlamentari, la Commissione purtroppo non ritiene esistano le condizioni politiche per fare approvare da parte degli Stati membri una normativa destinata ad armonizzare ulteriormente il tasso di alcolemia autorizzato nell'ambito della nostra Unione. Detto questo però la Commissione non intende restare inattiva di fronte a quella che resta una delle principali cause di decessi sulle strade europee. Le azioni intraprese in questo senso da parte della Commissione sono diverse. Innanzitutto, per quanto riguarda i controlli stradali, nella raccomandazione del 6 aprile del 2004 la Commissione spinge ad intensificare i controlli casuali sull'alcolemia mediante un apparecchio efficace di rilevazione dell'alcol nel sangue attraverso l'analisi dell'aria espirata, da utilizzare nei luoghi e nelle fasce orarie in cui si registra regolarmente un consumo eccessivo di alcol da parte dei conducenti. Devo inoltre sottolineare, onorevoli parlamentari, che la guida sotto l'effetto dell'alcol rientra tra le infrazioni oggetto della proposta di direttiva sull'applicazione transfrontaliera della normativa in materia di sicurezza stradale, adottata da parte della Commissione a marzo di quest'anno e che attualmente è oggetto di discussione al Consiglio e al Parlamento. In occasione dello scorso Consiglio Trasporti ho avuto modo di sottolinearlo ai colleghi ministri: di fronte alla perdita di vite umane non possiamo bloccarci per cavilli giuridici e discutere se si tratta di una questione che riguarda il primo oppure il terzo pilastro, perché purtroppo le discussioni giuridiche servono a ben poco per affrontare e risolvere problemi così gravi come sono quelli degli incidenti stradali. E colgo l'occasione di questo dibattito parlamentare per ricordare che le quattro sanzioni contemplate nella direttiva in discussione, oltre alla guida in stato di ebbrezza, incluso l'eccesso di velocità, il mancato uso delle cinture di sicurezza e la guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, bene, queste quattro infrazioni sono responsabili di ben tre incidenti stradali su quattro. Ciò significa che molto può e deve essere fatto dall'Unione europea e per questo invito ancora una volta il Parlamento ad andare avanti sulla linea già tracciata dal voto in commissione trasporti. Inoltre - mi avvio a concludere signor Presidente - per poter formulare in un futuro prossimo proposte concrete in materia di guida sotto l'influsso di sostanze psicoattive, nell'ottobre di due anni fa la Commissione ha lanciato un progetto di ricerca della durata di quattro anni destinato a perfezionare le conoscenze in questo campo e a formulare soluzioni. Si tratta del progetto DRUID che voi ben conoscete. Va infine sottolineato anche il sostegno finanziario fornito dalla Commissione a favore di campagne di sensibilizzazione realizzate in particolare da giovani che si rivolgono ad altri giovani per renderli consapevoli della pericolosità del consumo di alcol e di droga alla guida dell'automobile. Un esempio fra tutti è la campagna intitolata "Bob" che ha avuto un grande successo in tutta Europa e ancora bisogna ricordare l'impegno della Commissione che ha chiamato a Bruxelles ad essere testimone della campagna dell'Unione europea per la sicurezza stradale il campione del mondo uscente di Formula Uno, Kimi Raikkonen, e in più la giornata dedicata alla sicurezza stradale nelle grandi città che si è svolta a Parigi il 10 ottobre scorso, che è un altro segnale di grande impegno della Commissione europea per quanto riguarda la sicurezza stradale - ne ho fatta una delle mie priorità in occasione del dibattito sulla fiducia dopo la mia indicazione come Commissario europeo ai trasporti. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la popolazione mondiale è raddoppiata in pochi decenni con conseguenze devastanti sul pianeta e allora il fatto che la tendenza europea sia almeno in parte diversa è un fatto positivo. Esistono problemi sul piano della previdenza sociale, certamente, ma la risposta non è quella di incoraggiare a fare più figli, ma semmai alzare l'età pensionabile, eliminare la discriminazione contro gli anziani in paesi come l'Italia dove i disincentivi a lavorare dopo l'età pensionabile sono così alti da far diventare la pensione un obbligo invece che un diritto. Sul piano globale, invito la Presidenza in particolare ad attivarsi per la convocazione della nuova conferenza delle Nazioni Unite sulla popolazione, bloccata ormai da anni a causa delle pressioni di Stati come lo Stato vaticano e di chi teme politiche responsabili di informazione sessuale e di pianificazione familiare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le dichiarazioni di Consiglio e Commissione sulla risposta dell'Unione alla grave crisi in Congo sono al solito ipocrite e inefficaci. Dietro a Laurent Nkunda sono Ruanda e Uganda, paesi da sempre interessati alla regione tanto da provare a invaderla più volte in un recente passato: troppe le risorse del sottosuolo e nella regione orientale congolese per lasciarla in mano ad altri. Da gennaio a oggi sono state acquistate il triplo di armi che erano state acquistate nel 2007, parte delle quali, per quanto riguarda il versante ruandese, sono finite al ribelle Nkunda con i risultati che vediamo oggi. Ma da anni Washington ha incentrato il suo interesse nella zona dei Grandi laghi e proprio in particolare appoggiandosi a Uganda e Ruanda. A Kampala, ad esempio, c'è la più grande ambasciata americana in Africa; in Uganda e in Ruanda non avviene nulla senza il consenso degli Stati Uniti. Ora, questo rapido dietro front dell'Unione europea sulla possibilità di inviare una forza di pace nella regione è un segnale come al solito errato perché si preferisce puntare sulla diplomazia, come se la diplomazia fosse sufficiente a convincere un tipaccio come Nkunda a ritirarsi. Come al solito discutiamo del niente e sentiamo qui il Commissario Michel quasi elogiare Nkunda, complimenti per questo! Signora Presidente, onorevoli colleghi, stiamo discutendo del settore manifatturiero dell'Unione europea che produce un terzo delle auto fabbricate nel mondo. Il settore occupa in Europa tre milioni di persone più tutto l'indotto, costituisce una delle industrie motore dell'intero pianeta per fatturato diretto, fatturato indiretto e per numero di occupati complessivo. Consideriamo inoltre che oggi, mentre facciamo questo dibattito, le stime più recenti prevedono per il prossimo anno un raddoppio dei disoccupati nell'Unione europea; personalmente reputo questa previsione anche ottimistica. Il settore automobilistico va aiutato, sono d'accordo con il Commissario, nello sforzo da noi richiesto per produrre auto a ridotta emissione e a ridotto consumo di carburante. Occorre aiutare la trasformazione e non sanzionare chi rimane indietro, occorre legare i finanziamenti all'innovazione. Se aiutare le case automobilistiche a sollevarsi potrà sembrare oneroso, il fallimento di alcune di esse costerebbe alla Comunità molto ma molto di più. Il comparto è in crisi, è in crisi in tutto il mondo e da questa situazione possiamo uscire facendo un salto tecnologico – siamo d'accordo – quindi dobbiamo scegliere tra produrre in Europa le macchine del XXI secolo o perdere quest'attività manifatturiera a vantaggio di paesi che si appressano a produrre macchine a bassa tecnologia, basso costo in grande quantità, penso a paesi come l'India e la Cina. È vero oggi che le banche non prestano più soldi, che le grandi case automobilistiche stanno esaurendo la liquidità accumulata precedentemente e che è rimasta in vita fino a metà di questo esercizio, che il mercato ha subito grande contrazione e chiuderà il 2008 con il segno meno, ritengo, signor rappresentante del Consiglio, con percentuale più vicina alle due cifre, mentre le mie previsioni per il 2009 sono pessimistiche. L'Europa ha una grande opportunità: sostenere senza discriminazione l'evoluzione strutturale del settore con prestiti a lungo termine, a bassi interessi e contributi alla ricerca. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la crisi finanziaria ci insegna che bisogna tornare all'economia reale e quindi bisogna aiutare il rilancio dell'industria manifatturiera europea, soprattutto nel momento in cui l'America di Obama si appresta ad alterare in qualche modo i rapporti economici a livello mondiale. Non si deve parlare di aiuti di Stato, ma noi dobbiamo potenziare la nostra industria manifatturiera in tre direzioni: la rottamazione, che deve essere unitariamente intesa a livello europeo, il riorientamento della produzione verso i settori innovativi e anche un'informazione ai consumatori e una grande azione all'interno dell'organizzazione mondiale del commercio per riequilibrare le barriere tariffarie doganali nel rapporto tra l'Unione europea e il soprattutto. Non possiamo poi dimenticare gli investimenti alla ricerca nel settore e anche alle grandi infrastrutture sia materiali che immateriali. Noi dobbiamo giocare una partita uguale all'interno del mondo. Oggi si stanno alterando le regole, bisogna approfittare delle conclusioni del G20 per poter ripristinare un eguale punto di partenza. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il Presidente dell'Eurogruppo e primo ministro lussemburghese Juncker ha affermato che è necessaria una strategia europea di salvataggio per l'industria automobilistica in reazione al piano di salvataggio annunciato dagli Stati Uniti. Sono pienamente d'accordo con quanto è stato dichiarato e auspico che avvenga. La Banca europea per gli investimenti, alla prossima riunione dei ministri delle Finanze degli Stati membri, proporrà un aumento dei volumi dei prestiti del 20 e 30 per cento nel 2009 e 2010, cioè 10-15 miliardi l'anno per l'industria automobilistica, scelta quanto mai opportuna. Alcuni Stati membri sono già intervenuti autonomamente: il governo tedesco, per esempio, ha presentato all'inizio del mese un piano di aiuti mirati all'economia, con l'idea di generare nuovi investimenti per 50 miliardi di euro nel prossimo anno. Tra i settori principalmente interessati quello automobilistico. Mi auguro lo faccia anche la Commissione europea in sede collegiale. Gli aiuti al settore dovranno essere investiti all'interno dell'Unione europea, quindi destinati a imprese che non delocalizzino la loro produzione. Ogni scelta di aiuto alle aziende è quanto mai auspicabile date le circostanze e deve avere l'obiettivo principale di rafforzare l'occupazione e stimolare gli investimenti sul territorio europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, condivido appieno l'approccio adottato dalla Commissione rispetto ai Rom; condivido l'approccio pragmatico, libero da risvolti politici ed ideologici, un approccio – rileggo le parole del Presidente Barroso al di Bruxelles del 16 settembre – "che vuole tutti responsabili, nessuno escluso, dal popolo Rom alle autorità pubbliche, con la Commissione europea in prima linea". Certo le politiche per i Rom sono di competenza degli Stati membri ma è bene che siano finalmente coordinate a livello comunitario. Vanno coordinate le buone prassi e va monitorato puntualmente l'utilizzo dei fondi: quante risorse sono state sprecate negli ultimi anni, quante opportunità sono state perse? Guardando la realtà e fatte salve le dovute eccezioni, il bilancio è purtroppo fallimentare. Troppi fondi non utilizzati, troppi fondi sprecati in misure, in progetti che non hanno avuto alcun risultato. Se vogliamo essere seri, non possiamo far finta che questo non sia accaduto. Su questo possiamo davvero dire "chi è senza peccato scagli la prima pietra". La Commissione ha prodotto un documento utile per gli Stati membri: ora ciascuno deve fare la sua parte, cominciando dalla lotta intransigente ad ogni forma di razzismo e discriminazione e favorendo politiche serie d'integrazione che, innanzitutto, vedano tre priorità: la scolarizzazione, le vaccinazioni e l'assistenza sanitaria e la formazione professionale e l'avviamento al lavoro, utilizzando anche gli interventi di microcredito. Ma chiediamo al popolo Rom di prendersi le sue responsabilità. Solo per fare un esempio: non si possono più tollerare, in nessun modo, quei genitori Rom che costringono i loro figli a chiedere l'elemosina, sottraendoli alle attività scolastiche. In nessun caso possono essere tollerate forme di sfruttamento e di illegalità. Solo conciliando solidarietà, integrazione e rispetto delle regole, si potrà trovare la giusta strategia per risolvere i problemi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo la risoluzione approvata da questo Parlamento, siamo andati a visitare direttamente i campi Rom e abbiamo potuto constatare con i nostri occhi la modalità di accoglienza, come vivono, e abbiamo visitato i campi di Roma e abbiamo potuto scoprire che, in realtà, i Rom hanno realmente bisogno di una protezione speciale, anche perché dopo l'allargamento dell'Unione, è diventata una delle più consistenti minoranze dell'Unione europea. Abbiamo la necessità di far sì che questa minoranza venga riconosciuta come minoranza europea a tutti gli effetti. Gli sforzi che sono stati effettuati in questi ultimi anni sono stati dispersivi, non sono stati coordinati dall'Unione europea, tanti soldi sono stati spesi a vuoto e non hanno apportato miglioramenti strutturali e duraturi sulla situazione dei Rom, in particolare sui settori come l'istruzione, gli alloggi, il lavoro. Noi assistiamo quotidianamente ad una discriminazione razziale, sia a livello locale sia nei programmi che non sono adeguati all'integrazione, e continuamente assistiamo anche a discriminazione da parte della polizia oppure a caratterizzazioni razziali da parte dei governi, che pensano di schedare i Rom attraverso impronte digitali o altre forme di schedatura. C'è una vera e propria criminalizzazione in atto, in Europa, nei confronti della comunità Rom e quotidianamente assistiamo a dichiarazioni di esponenti politici che vanno verso questa direzione, siano essi di destra, siano essi di sinistra. Io spero, che l'onorevole Angelilli possa convincere il leader del suo partito, nonché presidente della Camera in Italia, che i Rom si possono integrare, contrariamente a quello che ha dichiarato pubblicamente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vicepresidente Morgantini, questa volta non concordo perché ritengo che il Parlamento non abbia fatto una bella figura oggi, rinviando in commissione – e consentite, colleghi, anche con sconvolgente velocità di convocazione e quindi di voto – la relazione De Keyser. In questo modo, credo, che la sinistra abbia inteso un po 'pretestuosamente bloccare l'accesso di Israele al programma di partenariato per l'innovazione e la ricerca – ci tengo a sottolineare questo – proprio ad uno dei pochi Stati, se non l'unico, al quale dare un sostegno significa non solo solidarietà ma anche crescita e sviluppo per le imprese della stessa Europa. Nessuno ha mai potuto chiedere all'Autorità palestinese quanto e come impiega il sostegno della Lega araba, né quanta parte di questo contribuisca al dialogo, alla mutua comprensione, allo sviluppo culturale e scientifico. Devo dire che, vista la scarsa mobilitazione dei troppi colleghi del centro-destra, la sinistra ha avuto buon gioco, con il pretesto della difesa dei diritti umani, di ottenere il suo successo con il voto. Però ho l'impressione che tutto ciò ponga un ostacolo allo sviluppo regionale e forse proprio al processo di pace, anche perché si mette in discussione il diritto di uno Stato alla sua sicurezza, diritto che dovremmo tutelare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le autorità del governo tibetano in esilio hanno reso noto il memorandum, il documento, le proposte per una vera autonomia del Tibet, che avevano sottoposto alle autorità cinesi durante i negoziati. E ’ la prova provata – se ce ne fosse il bisogno – che le autorità cinesi hanno mentito e continuano a mentire, quando sostengono che il vero obiettivo del Dalai Lama e delle autorità tibetane è quello dell'indipendenza. Il Dalai Lama sarà ospite, interverrà domani in questo Parlamento: trentacinque colleghi, dalla mezzanotte – tra poco quindi – iniziano uno sciopero della fame di 24 ore, un digiuno di sostegno al Dalai Lama e Sua santità ci ha comunicato oggi che lui stesso parteciperà a questo digiuno. Ecco, credo che a questo punto, il modo più concreto che la Presidenza del Parlamento ha di sostenere e condurre … Signor Presidente, onorevoli colleghi, la nuova formula 20 x 20 x 20, utilizzata per riassumere gli obiettivi europei per far fronte al cambiamento climatico, esprime un impegno ambizioso che porrebbe l ’ Europa in una posizione di leadership assoluta in questa battaglia globale. Come atto di onestà, ritengo opportuno evidenziare il contrasto tra il carattere di universalità di questo e l ’ approccio unilaterale dei vincoli europei. A mio avviso, dobbiamo avere il coraggio di ammettere che una nostra prova di virtuosismo potrebbe rivelarsi al contempo, inutile sul piano ambientale e rovinosa per la nostra industria, se svincolata dall ’ evoluzione del negoziato multilaterale. E ’ ovvio che tutti noi aderiamo all ’ obiettivo di salvaguardare l ’ ambiente: ma per conseguirlo dobbiamo trovare degli strumenti che siano più efficaci e ampiamente condivisi. Queste due condizioni devono essere necessariamente cumulative e l ’ una senza l ’ altra rende vano ogni sforzo e può addirittura avere conseguenze irrimediabili per la nostra industria. Per questo, non possiamo prescindere da un ’ analisi costi / benefici. Tengo a sottolineare che un approccio di questo tipo non significa assolutamente ponderare o mettere in discussione l ’ importanza della salvaguardia del pianeta; semplicemente, credo che gli strumenti in cui si declini il pacchetto energia e clima, in primis la revisione della direttiva ETS, debbono essere attentamente valutati anche in termini di aggravi economici o burocratici per le nostre imprese e per i bilanci pubblici, nonché in termini di competitività delle produzioni europee, con particolare attenzione a quelle di piccole e medie dimensioni. Questa linea di ragionamento è valida, a maggior ragione in questo momento, che vede l ’ economia mondiale ostaggio di una congiuntura economica negativa e che impone una nuova analisi dell ’ impostazione che daremo al pacchetto: mi riferisco alla revisione dei criteri di calcolo dei nazionali. Innanzitutto mi riferisco all ’ importanza di sfruttare al meglio i cosiddetti meccanismi di flessibilità e solo così potremo sperare di esser ancora competitivi a livello mondiale. Concludo ribadendo che in questo momento è più che mai necessario evitare contrapposizioni strumentali tra difensori dell ’ industria e paladini dell ’ ambiente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in un rapporto questa volta breve di qualche giorno fa, l ’ IPCC, il degli scienziati dell ’ ONU che lotta contro il cambio climatico, ha reso noto che le emissioni di CO hanno ripreso ad accelerare più del previsto. Anche noi, dunque, dobbiamo accelerare le nostre decisioni e far sì che siano adeguate. Il Parlamento, lo ricordavano altri colleghi ha lavorato con intelligenza, competenza, vorrei dire anche con passione, e ha già approvato nella sua commissione ambiente testi importanti. Ci aspettiamo dalla Commissione – e non ho dubbi perché apprezzo il lavoro del Commissario Dimas – e dal Consiglio un riconoscimento del valore di questo lavoro. Siamo in codecisione: bisogna dunque rispettare i tempi e arrivare all ’ approvazione entro la prossima sessione di Strasburgo. Non bisogna indebolire gli impegni, mantenendo i punti fondamentali del Parlamento, come il carattere effettivo delle riduzioni, il passaggio automatico dal 20 al 30 per cento, la creazione di un Fondo per l ’ adattamento e il trasferimento tecnologico verso i paesi terzi. A Poznań, l ’ Europa deve giocare un ruolo decisivo, sapendo tra l ’ altro che è interesse dell ’ Europa stessa la firma del dopo Kyoto da parte di Cina e USA. Sono profondamente dispiaciuto, come italiano, che il governo del mio paese e la sua Confindustria abbiano assunto una posizione così reazionaria e dannosa, innanzitutto per il mio stesso paese. Dire che la crisi economica rende impossibili gli interventi sul clima è una sciocchezza: al contrario è proprio la lotta al cambiamento climatico che deve fare da punto di riferimento per una riconversione ecologica industriale, che deve rappresentare il punto centrale dell ’ intervento in questa crisi drammatica. L ’ ambiente non è un problema per l ’ economia ma è la chiave di soluzione, insieme a un diverso indirizzo sociale di una crisi che nasce proprio da un ’ economia malata che fa male all ’ ambiente e al lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come lei sa la settimana scorsa c'è stato un Consiglio europeo e ancora una volta, come succede da qualche mese a questa parte, i parlamentari europei non sono potuti entrare. Non sono potuti entrare nemmeno nel centro stampa, e credo che questa sia una situazione assolutamente ridicola sulla quale noi le abbiamo chiesto di intervenire, ma sulla quale non abbiamo ottenuto nessun risultato. Io penso che questo sia un reale problema, non solamente una questione di vanità dei deputati che vogliono andare lì in giro, credo che noi siamo colegislatori su delle questioni e dei temi che sono discussi in quel luogo. È molto importante per l'opinione pubblica avere accesso, attraverso ovviamente i giornalisti, a quello che succede anche attraverso la voce dei parlamentari europei e questa cosa non può più continuare. Noi le abbiamo chiesto in molte occasioni di attivarsi, speriamo che lei l'abbia fatto, ma forse dovrebbe farlo un po 'meglio. E speriamo davvero di riuscire a ottenere un risultato positivo perché francamente questa è una situazione indecente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dagli Stati Uniti arriva la notizia che si sta addirittura pensando di nazionalizzare i grandi gruppi automobilistici per far fronte alla loro crisi. Come sempre negli USA in certi momenti si dismettono gli ideologismi, anche quello liberista, e si fanno atti molto concreti. L'Europa non può assistere passivamente alla crisi del settore auto. Certo è importante che si voti il nuovo regolamento sulle emissioni, è utile che la Commissione dica che ambiente e innovazione devono guidare i provvedimenti per la crisi e che si citi la stessa auto, ma occorre di più. Io chiedo a lei, Presidente, ma al Consiglio e alla Commissione per il loro ruolo, se non sia necessario un vero e proprio piano straordinario che intervenga subito, prima che si moltiplichino licenziamenti e casse integrazioni che in Italia, nel mio paese, sono già assai numerosi e colpiscono gruppi importanti, dalla Eaton alla stessa Fiat. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto voglio ringraziare il relatore per il lavoro svolto. Alla Presidenza francese, che ringrazio comunque per l'impegno, voglio però dire che non c'è stato uno sforzo adeguato per dialogare efficacemente con il Parlamento. Quello che stiamo facendo stasera è un dibattito molto delicato, le nostre parole devono essere dettate dalla massima responsabilità, così come le politiche che ne saranno conseguenti. Dobbiamo essere ben consapevoli che ogni compromesso al ribasso si consuma sulla pelle dei lavoratori e che quindi un compromesso a tutti i costi può avere un prezzo da pagare in termini di salute, di sicurezza e di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. Siamo tutti ben consci che il mondo del lavoro è cambiato e sta cambiando ulteriormente, proprio in queste settimane, in questi giorni, sotto l'onda d'urto della crisi economica. E siamo tutti convinti che c'è bisogno di più flessibilità, ma in un modo equilibrato e soprattutto evitando che in nome dell'emergenza si facciano improprie forzature sui diritti dei lavoratori. Le proposte del Consiglio pongono alcuni interrogativi molto seri, ne hanno parlato tutti gli altri relatori prima di me. Primo: l'opt-out. Da una parte c'è consapevolezza sul fatto che questa formula è molto problematica e pertanto si prevede una clausola di revisione, ma lo si fa in modo generico, senza fissare una data certa, dall'altra viene posto una specie di velato ricatto, perché se ci fosse un fallimento sul testo della posizione comune del Consiglio rimarrebbe l'attuale direttiva con un opt-out senza limiti. Secondo: c'è poi tutto il problema della concezione del tempo di guardia, che si tende di fatto ad assimilare a tempo di riposo. Su questo tema - l'hanno già detto tutti gli altri colleghi prima di me - non ci può essere alcun equivoco, perché ogni equivoco è del tutto inaccettabile. Ed infine la conciliazione: la conciliazione non può essere un termine astratto affidato a formulazioni generiche o a termini cosiddetti ragionevoli, che in realtà poi si trasformano in escamotage per derogare alla contrattazione collettiva costringendo di fatto il lavoratore, e soprattutto la lavoratrice, ad accettare le condizioni imposte pur di non perdere il posto di lavoro. Quindi mi rendo conto che una revisione della direttiva è necessaria e sarebbe assolutamente utile, ma non si può fare a tutti i costi sostituendo vuoti legislativi con inquietanti ambiguità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, domani ci sarà a Strasburgo una grande manifestazione sindacale contro il vero e proprio golpe che il Consiglio ha operato sulla direttiva orario. Sessantacinque ore e più di orario settimanale sono un vero e proprio assurdo, qualcosa di inaccettabile, così come lo strappo con le regole collettive e gli accordi sindacali. Lungi dal superare il sistema dell'opt-out, degli accordi individuali in deroga, questi vengono addirittura generalizzati. Si annualizza il calcolo dell'orario di lavoro determinando una flessibilità estrema e si rendono i riposi anch'essi aleatori e alla mercé delle convenzioni aziendali, così come si vuole considerare il tempo di lavoro inattivo come lavoro parziale, parzialmente riconosciuto e retribuito: inaccettabile. La politica dello sfruttamento a dismisura del lavoro, mentre tanti lavoratori sono disoccupati, è il simbolo di una svalorizzazione del lavoro stesso che è tanta parte della crisi che attraversiamo. È bene che il Parlamento ascolti la manifestazione di domani e reagisca a questo golpe del Consiglio per riaffermare anche in questo modo la propria sovranità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nell'apprezzare il lavoro dell'onorevole Cercas, dico subito che non si sentiva assolutamente la necessità e il bisogno di voler cambiare questa direttiva sull'orario di lavoro e vorrei che questo dibattito servisse a confermare quanto è emerso dal voto in commissione affari sociali e occupazione del Parlamento. Oggi i medici sono qui al Parlamento, domani avremo a Strasburgo la presenza di delegazioni di lavoratori provenienti da tutta Europa, convocati dalla Confederazione europea dei sindacati. Saranno qui per manifestare il loro proposito di dire no al compromesso raggiunto in Consiglio sulla direttiva e del resto mi chiedo come potrebbe essere altrimenti. Noi vogliamo porci due chiari obiettivi: quello di mantenere nell'Unione europea 48 ore come orario massimo di lavoro settimanale e perciò superare la clausola dell'opt-out che rischierebbe di derogare tale orario massimo, rendendo possibile il raggiungimento fino a 60 o 65 ore settimanali di lavoro. Il secondo obiettivo riguarda il tempo di guardia che non può essere considerato come periodo di lavoro inattivo, ma deve essere considerato orario di lavoro a tutti gli effetti, così com'è giusto salvaguardare il diritto ad un periodo di riposo compensativo per il personale medico. Questi obiettivi possono e debbono essere comuni a tutto il Parlamento perché rappresentano la strada per evitare un'alterazione dei fattori competitivi interni all'Europa, basati su sociale e maggiore sfruttamento delle persone che lavorano. Mi auguro davvero che i deputati possano convergere su queste posizioni perché si affermi davvero una nuova Europa sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il frutto del lavoro non è appena la produzione di beni e di servizi, ma è un vero e proprio compimento di un progetto di vita, il compimento di quel desiderio che ci porta a cercare la felicità. È opportuno quindi che le decisioni su politica di lavoro vengano prese in modo ponderato avendo cuore per i propri giudizi. Trovo saggio quindi che il Parlamento favorisca la procedura di conciliazione, sostenendo da un lato la posizione del relatore, ma soprattutto gli emendamenti del collega Peneda e devo dire in questo senso che ciò che appare evidente e va assolutamente garantito è che il tempo di guardia nelle professioni sanitarie venga riconosciuto fino in fondo come tempo di lavoro. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io vorrei fare i complimenti alla Presidenza francese o meglio ai pochi sopravvissuti del Consiglio dopo il nostro lungo dibattito, ma anche alla nostra Commissaria che ha dimostrato più grande resistenza. Devo dire che effettivamente si è respirato in questi sei mesi un'aria del tempo dei padri fondatori, vale a dire profonde convinzioni che ci hanno dimostrato che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide. Credo sia questa una lezione importante che è venuta dalla Presidenza francese, che ci ha anche aperto un orizzonte molto interessante, ci ha fatto cioè capire che l'integrismo europeo non è un'opportunità e il modo equilibrato con cui è stato gestito il "pacchetto clima", questo infatti ci dice che l'integrazione non è un valore in sé, ma per la visione che è capace di riportarci tutti quanti ad obiettivi comuni. Mi permetto semplicemente di osservare in questa circostanza che se questi insegnamenti sono stati così importanti vale la pena seguire la lezione di coraggio e andare fino in fondo. In particolare sul tema della crisi economica e finanziaria, varrebbe la pena che avessimo più coraggio e che quindi le misure che abbiamo adottato finora venissero corredate da iniziative più decise, come ad esempio l'adozione degli eurobond, credo che sia il modo migliore per completare fino in fondo la prospettiva data dalla Presidenza francese. − Signor Presidente, onorevoli colleghi diciamo, questo è il dossier che si è concluso per primo, esattamente quindici giorni fa ed è quello che si discute per ultimo, uno strano destino. Prima di tutto e in modo niente affatto formale devo davvero ringraziare tutti quanti hanno lavorato a questo dossier, ma in modo particolare la delegazione, tra tante, della presidenza francese. Anch'io farò il nome del sig. L'Église Costa, che ha condotto con molta professionalità questa trattativa e in modo intelligente abbiamo insieme trovato la soluzione a un dossier, forse nel momento più difficile che si potesse immaginare, cioè nel pieno di una crisi profondissima dell'industria automobilistica. Se ci pensate bene questo è un risultato niente affatto scontato, soprattutto per come era iniziato il cammino di questo dossier. Ricorderete tutti le polemiche, quando la Commissione nel dicembre dell'anno scorso adottò la proposta relativa. E siamo riusciti non solo a portarlo a termine, ma a realizzare contemporaneamente tre operazioni: un rafforzamento, un arricchimento strategico e una flessibilizzazione. Parlo di rafforzamento: come sapete, è stata accolta la priorità proposta dal Parlamento, cioè l'inserimento anche di un obiettivo di riduzione a lungo termine: 2020, 95 grammi di CO al chilometro. Cosa importante ovviamente perché allinea questo settore agli altri coperti da altri strumenti legislativi come l'ETS, ma anche soprattutto perché consente alle imprese di programmare adeguatamente i loro piani di investimento, di innovazione e di ricerca, cosa che ritengo molto importante proprio in questa fase di difficoltà. Secondo, parlo di arricchimento per le ragioni che ricordava poco fa anche la on. Corbey, abbiamo davvero indicato delle linee di futuro incentivando le ecoinnovazioni, ma sottoponendole a un rigoroso controllo, abbiamo incentivato la ricerca di nuovi motori, diciamo i nuovi propellenti, abbiamo introdotto questa forma di supercrediti per le vetture a bassissimo livello di emissioni. Questo apre una prospettiva strategica naturalmente passando attraverso, nel 2015, una revisione dei sistemi di test che consentano di misurare adeguatamente, credibilmente gli apporti delle diverse tecnologie alla riduzione delle emissioni. Infine abbiamo realizzato una flessibilizzazione, come dicevo, perché proprio per essere riusciti a rafforzare il regolamento è stato possibile, ragionevole e giusto consentire alle imprese un approccio graduale, un tra il 2012 e il 2015 e abbiamo, al tempo stesso, rimodulato, come sa, le modalità in modo tale da mantenerle come strumento di pressione per le imprese per i loro investimenti perché si mettano in condizioni di rispettare i propri obiettivi specifici di riduzione, ma al tempo stesso facilitando loro l'ingresso nel nuovo sistema. Io sono, ripeto, davvero molto soddisfatto di questo che considero anche una grande operazione di politica industriale. Peccato che noi non abbiamo la competenza, non abbiamo la scatola degli attrezzi così completa da poter intervenire anche con altri strumenti, con altre leve e spero proprio che sotto il coordinamento della Commissione, tutti gli Stati membri adottino politiche intelligenti di incentivazione della domanda, diciamo usando forme di tassazione ecologica - come il governo francese ha deciso per quanto lo riguarda - in modo anche da evitare distorsioni della concorrenza. Questo sarebbe un accompagnamento utilissimo per la sostituzione del parco veicolare esistente, obsoleto, consentendo invece le emissioni su larga scala sul mercato di vetture più efficienti. Spero che oggi avremo anche il piacere di conoscere l'opinione della Commissione su questo compromesso perché finora non è mai stata dichiarata ufficialmente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il relatore Sacconi per l'ottimo lavoro sul compromesso, raggiunto con decisione, determinazione e anche con sofferenza. Il rapporto sulla riduzione delle emissioni di CO sui veicoli leggeri ha aggiunto un tassello importante: la lotta contro il cambiamento climatico. Per la prima volta, infatti, abbiamo regolato le emissioni di CO delle autovetture imponendo anche a lungo termine un obiettivo ambizioso e vincolante, pari a 95 grammi di CO per chilometro entro il 2020, in un momento in cui la grave crisi finanziaria e i sussidi forniti da parte di paesi extraeuropei al settore automobilistico si sommano, mettendo a dura prova la nostra industria. Ci siamo battuti con successo per inserire un alleggerimento delle sanzioni, in riferimento a lievi scostamenti dagli obiettivi prefissati. Riteniamo discutibile e non giustificato sotto un profilo ambientale il metodo scelto dalla Commissione per determinare gli obiettivi di riduzione, basato sul peso autonomo della media delle autovetture. Un'impostazione di questo tipo, infatti, porta alla paradossale penalizzazione dei veicoli più leggeri e più piccoli e pertanto meno inquinanti. Tuttavia ritengo e auspico che con gli opportuni bilanciamenti il testo possa dare un impulso importante verso un impegno finalizzato. Per questi motivi saluto come un importante risultato il dossier sulla riduzione delle emissioni di CO dell'auto e ne sosterrò quindi l'approvazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi congratulo con la Presidenza francese, con il Commissario Barrot e con tutti i relatori, perché lo sviluppo tecnologico avanza in modo inesorabile e la giustizia non poteva sottrarsi a questo. L'introduzione di tecnologie informatiche e di comunicazione nell'amministrazione della giustizia credo offra possibilità di soluzioni, migliorando il funzionamento della giustizia e quindi contribuendo a razionalizzare e snellire le procedure e quindi a ridurre i costi. La giustizia elettronica potrebbe inoltre portare indubbi benefici e rispondere a varie istanze, prime fra tutti l'accesso alla giustizia e il miglioramento in termini di efficacia stessa e riduzione appunto di tempi e costi. Quindi che l'e-Justice miri a sviluppare l'utilizzo di nuove tecnologie dell'informazione alla giustizia è fondamentale, tanto più se lo vediamo alla luce dei già quasi dieci milioni di cittadini europei che sono interessati da una procedura civile transfrontaliera ed è una proporzione che probabilmente è destinata ad aumentare. Accanto ai cittadini vanno però anche considerati i benefici per gli operatori di giustizia e non vanno quindi dimenticate le procedure in ambito di cooperazione giudiziaria e penale. Come ho già avuto modo di esperire in quanto relatore del rapporto ECRIS, oltre alla presente opinione, la sfera potenziale d'applicazione della giustizia elettronica è ampia ed è destinata ad evolvere in funzione dei progressi anche dello spazio giudiziario europeo e degli sviluppi tecnologici. Sono lieto quindi che poco fa il Commissario Barrot abbia annunciato per la fine del 2009 l'operatività del portale. Voglio concludere con l'auspicio che nella nostra Europa si giunga a una giustizia finalmente giusta e che la responsabilità anche degli attori sia finalmente paritetica. Troppo spesso accade, ad esempio nel mio paese, che l'inquisito paghi un altissimo prezzo e finisca il tormentato iter giudiziario con l'assoluzione. In Italia per gli errori della giustizia non c'è responsabilità civile del giudice e questa credo sia una grave ingiustizia sociale e andrebbe sanata. Spero che lo Spazio di giustizia europeo aiuti prima o poi a sanare questa grande ingiustizia. Grazie ancora alla Presidenza francese per l'impegno anche su queste questioni e grazie alla collega Wallis. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, il confronto su questi provvedimenti – direttiva e regolamento sui pesticidi – è stato molto duro. Il Parlamento ha giustamente insistito per normative che fossero incisive e adeguate ai problemi. C'è stata una dialettica parlamentare, ma soprattutto una forte resistenza nel Consiglio e ci sono stati poteri economici che si sono fortemente mobilitati a difesa di interessi precostituiti. Noi dobbiamo, invece, guardare agli interessi generali: quelli dei consumatori a cibi non inquinati dai residui, quelli dei cittadini ad un ambiente non compromesso dagli stessi pesticidi, quello degli agricoltori a lavorare in sicurezza e a impegnarsi verso una nuova qualità del prodotto. C'è un uso eccessivo di chimica in agricoltura che danneggia tutti: i cibi, l'ambiente, gli agricoltori che devono pagare cari questi prodotti industriali. L'abuso di chimica è legato ad un modello vecchio, quello di un'agricoltura di quantità e non di qualità, in cui i prodotti sono separati dai territori, dalle stagioni e dal lavoro, un modello costoso per tutti, un modello dannoso anche per il peso che ha sull'effetto serra. Queste normative che approviamo vanno dunque iscritte nella costruzione di un modello più sano e più moderno, di un'agricoltura di qualità utile ai cittadini e all'ambiente con più lavoro e più reddito. Devo dare atto che si sono ottenuti nel nostro lavoro dei risultati positivi; grazie alla perseveranza di entrambe le relatrici e di tutto lo staff tecnico che si è confrontato con i propri colleghi del Consiglio. L'obiettivo di riduzione della presenza di pesticidi, e non solo della loro pericolosità, è stato inserito solo tra gli impegni da realizzare nei rispettivi piani nazionali, soprattutto per le sostanze ad alto rischio. Se la priorità va quindi data a metodi non chimici, alla difesa e all'integrità del suolo e delle risorse idriche, evitando ogni contaminazione di un bene comune come l'acqua, occorre dunque che questi singoli paesi abbiano il senso di questa grande responsabilità nella riduzione dell'uso sostenibile dei pesticidi. L'irrorazione aerea è di fatto proibita e – laddove non vi sono alternative oggettive – composizione, tempi, intensità e orari devono essere notificati preventivamente alla popolazione. Sono stati dunque fatti passi in avanti anche nei diritti d'informazione, all'accesso su Internet ai dati. Avremmo voluto nel regolamento che si abbandonasse l'idea di tre zone rigide che invece è stata mantenuta per volontà del Consiglio. I risultati comunque sono importanti, sono misure che saranno adottate per la lotta al contrabbando di sostanze illegali, contraffatte e pericolose, ed altri insieme a questi. Facciamo un buon passo in avanti e spero che il voto parlamentare non porti a colpi negativi! . Signor Presidente, onorevoli colleghi, come tutti ovviamente siamo coinvolti e sconvolti da questa situazione, però io credo che ci sia il dovere, almeno da parte mia, di rinunciare a qualunque ipocrisia. Il nodo comincia da molto lontano: il legittimo e sacrosanto diritto dei palestinesi di avere uno Stato libero passa dall'altrettanto sacrosanto diritto di Israele ad essere riconosciuto e noi sappiamo che Israele è stato cancellato dalla carta geografica di molti paesi. Noi sappiamo che la Francia, l'Italia, la Spagna, la Germania non avrebbero certamente tollerato di essere cancellati dalla cartina geografica, non avrebbero accettato di essere considerati come inesistenti. Sappiamo che non è stato Israele a dare avvio a questa ennesima guerra e che il terrorismo è ancora uno dei problemi principali! Perciò io credo, signor Presidente, che senza ipocrisia abbiamo oggi il dovere di cominciare a ragionare in termini diversi. Non possiamo pensare che il dialogo con i terroristi sia giustificato dal fatto che sono morti tanti civili, perché questo crea la scusante per qualunque terrorista nel futuro per utilizzare la violenza, la forza e la morte per ottenere legittimità politica. Io credo che noi dobbiamo, come Unione europea, trovare finalmente una maggiore coesione, la capacità di affrontare anche il nodo dei rapporti economici con i paesi che non riconoscono Israele, garantire i percorsi umanitari che consentono ai civili, palestinesi e israeliani, di essere messi in sicurezza. In questo caso soffrono maggiormente i palestinesi, e detto questo, signor Presidente, credo che sia anche opportuno che vada rivista la posizione sugli aiuti dati e che diamo, ma il cui utilizzo è privo di controllo. . – Signor Presidente, onorevole colleghi, in questo stesso momento in cui il nostro dibattito sta avendo luogo cadono le bombe sulla gente di Gaza e penso che la priorità massima nostra, come parlamentari, e del Consiglio e della Commissione, debba essere quella di fermare le bombe sulla gente di Gaza. Penso che questo sia il nostro dovere in questo momento, al di là della definizione e delle differenze che esistono tra di noi nella definizione di chi è responsabile, e devo dire che il nostro gruppo Verdi e Alleanza libera europea ha qualche idea piuttosto chiara su questo, come diremo nel pomeriggio. Presidente, Lei ha iniziato il suo discorso parlando di una storia medievale, un'età che era violenta, lontana, oscura con qualche luce, ma sicuramente violenta ed oscura. Infatti, nonostante gli sforzi dei vostri partner di coalizione, il programma di questi sei mesi ci sembra fortemente marcato da una visione un po 'passata, diciamo cosi, fortemente marcato da un approccio conformista, liberista ad oltranza, tutto e tutto mercato, ormai, Presidente, è fuori moda. Penso che sia anche un po 'indifferente rispetto alla necessità di politiche, leggi e strumenti in materia sociale che rispondono alle reali necessità dei cittadini, un po' fuori strada nella sua concezione della politica ambientale della lotta ai cambiamenti climatici come un costo, un ostacolo, e non una grande opportunità di innovazione e di crescita sostenibile e perfino, me lo lasci dire, un po 'machista, quando si dice che bisogna rivedere gli obiettivi di Barcellona sulle strutture di sostegno alla cura dei bambini, allo scopo naturalmente di mandare le donne a casa di nuovo. Un programma, quindi, che vede i migranti solamente come una questione di sicurezza, che spinge sulla NATO piuttosto che sul multilateralismo, che ancora giocherella con questa storia dei missili e non mette veramente l'accento su quello che per noi è veramente importante in politica estera ed è la coesione, la coesione della nostra Unione. Non ci piace neanche il fatto che non si faccia nessuna menzione di un settore molto importante come quello dell'antidiscriminazione e su questo mi piacerebbe sapere che priorità lei concorda al fatto di adottare la direttiva sulle discriminazioni. Insomma, un programma da cui traspare un mondo con troppo pericoli e con poche opportunità. Lei ha parlato del suo lavoro di mediazione nel conflitto russo-ucraino sul gas, ma dal suo programma emerge molto chiaramente che non è dalla sua presidenza che uscirà un'azione chiara nei confronti di quei paesi, come la Slovacchia e anche la Bulgaria, che approfittano della crisi del gas per riaprire impianti nucleari pericolosi e obsoleti e, poi, Presidente, per favore, non esiste il nucleare sicuro, forse fra 30, 40, 50 e 60 anni non lo so, ma adesso non c'è. Quindi è inutile parlarne perché è un miraggio molto costoso e sicuramente ci distrae da quelle che sono le nostre reali priorità. La sicurezza energetica e la solidarietà passano attraverso un'azione forte e senza distrazione a favore dell'efficienza e del risparmio energetico, che è un gigantesco cantiere di innovazione, di occupazione, di riduzione dei consumi. La strada maestra per rispondere, tra l'altro, alla guerra del gas. Noi le chiediamo una cosa precisa, Presidente, di convincere i suoi colleghi a mettere al centro del Consiglio europeo di primavera il fatto di rendere vincolante l'obiettivo del 20% di risparmio energetico entro il 2020, la Cenerentola del pacchetto energia dell'anno scorso, e di rivedere le vostre priorità valorizzando in modo meno superficiale le decisioni prese a dicembre in materia di energia rinnovabile. Presidente, un'ultima parola rispetto al futuro dell'Europa: il trattato di Lisbona non è perfetto, ma è davvero strano che non l'abbiate ancora ratificato. Quindi, per favore, approfitti di questa occasione per spiegarci perché e magari per dirci quando lo farete. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato contro la risoluzione nonostante ci fossero degli elementi apprezzabili e di equilibrio nella risoluzione. Io penso che non ci sia e non sussistano più ragioni per mantenere un regime di sanzioni nei confronti della Bielorussia. Dal punto di vista delle libertà economiche, politiche e religiose è un paese che ha quasi totalmente seguito i criteri di libertà in cui noi crediamo. Io penso che sia necessario anzi iniziare delle vere e proprie relazioni con la Bielorussia per l'integrazione di questo paese nell'Europa, pienamente e soprattutto in una fase in cui ci troviamo a dover anche iniziare un rapporto con la Russia. La Bielorussia può essere un buon ponte fra l'Europa e la Russia e io ritengo che piuttosto di minacciare sanzioni si debba iniziare un vero e proprio proficuo rapporto con questo paese. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, l'obesità sta diventando un grave e direi un grosso problema in tutta l'Europa, soprattutto fra i giovani. Secondo gli esperti, se teniamo alla salute dei nostri figli, la vera ricetta da seguire quotidianamente è il ritorno alle tradizioni della cucina mediterranea, unica assicurazione sulla vita che nessuna crisi finanziaria potrà mai toccare. La ricetta di Alfonso Iaccarino, noto italiano e componente della commissione di esperti per il riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell'umanità, è il ritorno alla natura, ai cibi semplici, alle tradizioni, alla diversità e alla qualità in cucina. La dieta mediterranea non è abbondanza di pane e pasta, è anche movimento, attività fisica, stile di vita. La dieta mediterranea a base di olio d'oliva extravergine e di buon vino ha ottimi effetti salutari: l'olio d'oliva abbassa i livelli di colesterolo nel sangue, il vino, assunto in modiche quantità, ha un effetto antiossidante. Grazie alla dieta mediterranea gli italiani hanno conquistato il record della longevità in Europa e il primato della miglior massa corporea, che è il rapporto fra peso ed altezza. Concludo: il senato della Repubblica italiana ha recentemente approvato all'unanimità un documento a favore del riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio dell'umanità. Mi auguro che anche il Parlamento europeo voglia essere dello stesso avviso e che la Commissione si adegui di conseguenza. . – Signor Presidente, dopo aver consultato numerosi colleghi, le chiedo un cambiamento nell'ordine del giorno come appunto lei ha detto. Chiedo cioè la possibilità di inserire tra le urgenze quella del caso Battisti. Infatti, alcuni giorni fa il governo brasiliano ha deciso di negare l'estradizione del terrorista Cesare Battisti, condannato all'ergastolo per essere stato l'esecutore materiale di quattro omicidi, riconoscendo a questo assassino lo status di rifugiato politico. Tale decisione, oltre a rappresentare un affronto alle istituzioni e alla giustizia italiana, ha offeso la memoria delle vittime e dei loro familiari e ha sconvolto l'opinione pubblica. Questo è il motivo della richiesta che, tra l'altro, credo debba essere ascoltata, anche perché il primo appello viene proprio dalle massime cariche istituzionali italiane, a partire dal Presidente della Repubblica Napolitano. Quindi questo è il motivo della richiesta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le organizzazioni dei pedofili sono una minaccia per i popoli e pertanto vanno trattate come le organizzazioni mafiose o terroristiche con leggi speciali e aggravanti. E 'uno scandalo che vi siano state migliaia di persone accusate del reato di pedo-pornografia, che non hanno fatto nemmeno un giorno in carcere. Vorrei ricordare anche alla relatrice Angelilli, di cui tutti abbiamo apprezzato la qualità del lavoro, che nella sua città l'anno scorso c'è stato un processo dal nome "Fiore di loto", in cui sono stati coinvolti 200 bambini rom. Questi bambini rom sono, dopo il processo, praticamente scomparsi; non si sa se sono effettivamente poi ritornati negli stessi campi dove erano stati organizzati gli abusi. Quindi, è necessaria una vigilanza di tutti gli Stati, delle leggi speciali, e questo scandalo, questa orribile minaccia alla società, deve essere trattata con leggi speciali e leggi durissime. Signor Presidente, onorevoli colleghi, lo sfruttamento sessuale dei minori è un problema drammatico. E 'una vergogna del mondo contemporaneo, è un segnale gravissimo della nostra decadenza. Una fortissima accelerazione negli ultimi tempi è stata impressa dalla vertiginosa diffusione di Internet e di nuove e sofisticate tecnologie esposte ed accessibili a tutti i bambini, senza alcun limite, senza regole, senza controlli e senza sanzioni, che invece si impongono in misura sempre più urgente, più efficace e più esemplare. L'ottima relazione della collega Angelilli, con la quale mi complimento vivamente, e le precise raccomandazioni che il Parlamento rivolge alla Commissione indicano e suggeriscono misure che possono porre un serio freno alla diffusione della pedo-pornografia, dell'adescamento online dei minori, del turismo sessuale e di ogni forma di abuso sui minori. Recenti inquietanti dati, non ultimo uno studio dell'ONU sulla violenza contro i bambini, segnalano che lo sfruttamento sessuale dei minori è in forte aumento e che, assieme al traffico di esseri umani, sta diventando una delle maggiori fonti di lucro e uno dei crimini a più rapida crescita a livello transnazionale, con un giro d'affari di circa 10 miliardi di dollari l'anno. Secondo una stima dell'Organizzazione internazionale del lavoro, oltre 12 milioni di persone sono vittime di lavoro forzato e di questi oltre un milione sono impegnati nello sfruttamento sessuale e il 45-50% sono bambini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di raccomandazione del Parlamento al Consiglio sulla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e, più in generale, la pornografia infantile muove dall'acclarato sviluppo delle nuove tecnologie di telecomunicazione. Le forme di adescamento dei minori online, il cosiddetto sono senz'altro aumentate, ma colgo l'opportunità per denunciare anche lo sfruttamento dell'immagine della donna, che in grande parte dei paesi dell'Unione diffonde un'immagine spesso disdicevole della femminilità, ove l'obiettivo commerciale è perseguito non solo con volgarità ma con vero spregio della dignità femminile, per non dire dell'uso subliminale della pubblicità ma anche della programmazione televisiva – soprattutto nel mio paese devo dire. Concordo con la relatrice che si deve aggiornare la decisione quadro 2004 / 68 del Consiglio per aumentare la soglia di protezione dei minori e, più in generale, la lotta contro lo sfruttamento sessuale. Altrettanto doveroso è provvedere alla ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa, ma non solo. Dobbiamo considerare l'adescamento online dei minori come un reato e premere per la cooperazione transfrontaliera in materia. Si devono vincolare, a mio giudizio, gli Stati membri a scambiare informazioni contenute nei casellari giudiziari, relative alle condanne per reati di abuso sessuale – e ricordo in proposito che il sistema ECRIS è sicuramente un passo avanti su questo fronte – al fine di evitare che chi abbia commesso certi reati possa avere contatti con minore e di migliorare quindi la tutela delle vittime nel corso delle indagini, ma anche nel dopo processo. Concludo ricordando che le forme di sfruttamento minorile purtroppo non riguardano solo l'abuso sessuale e su questo chiedo maggiore impegno delle nostre istituzioni. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, in Europa ci sono dai 4 milioni e mezzo agli 8 milioni di cittadini non comunitari in condizione irregolare – lo dice la Commissione. E 'un fenomeno assolutamente irrilevante: poco più dell' 1% della popolazione residente nell'Unione europea. Evidentemente è un fenomeno amplificato oltre misura. Questi sono lavoratori che svolgono servizi utili, servizi alla persona, lavorano nel settore del turismo e sono assorbiti nella stragrande maggioranza dei casi dal mercato del lavoro. Sono lavoratori utili alla nostra economia, ma sono lavoratori sfruttati, sfruttati per abbattere il costo del lavoro, per arricchire datori di lavoro senza scrupoli, sono lavoratori che spesso svolgono attività che non vengono coperte dai cittadini dell'Unione europea. Abbiamo bisogno di queste persone, ma queste persone sono entrate in condizione di irregolarità per una semplice ragione, perché in Europa non esiste un modo per entrare regolarmente, come è avvenuto alla stragrande maggioranza dei cittadini che sono in questo momento in condizione regolare e che sono entrati nell'Unione europea in modo irregolare. Sarebbe servita un'altra misura, una misura per la regolarizzazione di questi milioni di persone, sarebbe servita una misura per sottrarli alla schiavitù, al ricatto, alla condizione di sfruttamento. Invece siamo davanti ad una direttiva che segna la continuità della direttiva rimpatri. Prima abbiamo deciso le modalità di espulsione, oggi decidiamo il bacino potenziale delle espulsioni e individuiamo anche chi paga le espulsioni. Lo sfruttato con questa direttiva paga di più dello sfruttatore. Purtroppo non è prevista una misura di regolarizzazione generalizzata neanche per chi denuncia il proprio status, per chi denuncia lo sfruttatore, per chi denuncia il crimine che viene commesso. Si passa dal ricatto di un lavoro nero direttamente all'espulsione. Avevamo bisogno di altro, avevamo bisogno di un provvedimento che favorisse la legalità, non la criminalizzazione di chi in questo momento è in una condizione di irregolarità. Avevamo bisogno di un provvedimento che arginasse la xenofobia. Ieri il ministro degli Interni italiano ha dichiarato testualmente "con i clandestini bisogna essere cattivi", bisogna essere cattivi con chi è in una condizione di vulnerabilità. Io credo che con questa direttiva favoriamo questi atteggiamenti xenofobi. Noi nell'Unione europea abbiamo bisogno di migranti – lo dice la Commissione: 50 milioni entro il 2060 – perché siamo in piena crisi demografica, ma non facciamo nulla per farli entrare, armonizziamo il sistema delle espulsioni e oggi decidiamo di espellere chi è in condizione irregolare malgrado sia un lavoratore assorbito dal mercato del lavoro in Europa. Io credo che gli effetti di questa direttiva saranno devastanti perché serviranno ad aumentare la clandestinità dei migranti, la sommersione del mercato del lavoro e aumenteranno i crimini ricattatori di padroni senza scrupoli. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, è ormai evidente che la crisi finanziaria è diventata economica e ora sociale, drammatica. Lo dimostra la situazione dell ’ auto, dove mi pare, concordo con il collega Sacconi, si possa presumere siano a rischio oltre due milioni di posti di lavoro. C ’ è il rischio che con la crisi vengano espulsi in particolare i soggetti più deboli: i lavoratori anziani e quelli precari. Occorre agire con rapidità e forza. Aiuti ci sono ma bisogna decidere – e questo lo dico al Commissario con chiarezza – se devono essere coordinati a livello europeo, oppure no, come sembra proporre qualche paese peraltro assai grande. Io penso che occorra il coordinamento europeo e che occorra che ci siano coordinamenti che vadano in due direzioni: quello dell ’ innovazione in rapporto al pacchetto clima e, se lo posso citare ancora, al regolamento Sacconi sulle emissioni, e quello sociale. Io penso che nessun lavoratore, a partire da quelli anziani e da quelli precari, debba essere espulso. Non si può fare l ’ innovazione cacciando i lavoratori. Occorre in tal senso anche adeguare il Fondo sulla globalizzazione e riadeguare, perché no, quel Fondo sociale che ora parla di lavoro nuovo da creare ma in modo che risponda anche all ’ esigenza di non espellere un lavoratore. Ma poi serve che il lavoro in Europa torni ad essere centrale, ad avere quel ruolo che spetta ad esso come fondatore di democrazia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, un anno fa avevamo votato una risoluzione che sosteneva la linea del Dalai Lama nei negoziati con la Cina, in particolare nonviolenza e autonomia – non indipendenza – autonomia per il Tibet. La Cina ha fatto saltare questi negoziati, accusando il Dalai Lama di essere violento e all ’ origine della violenza e di essere per l ’ indipendenza e non per l ’ autonomia. Bene: oggi, nel 50 ° Anniversario della sollevazione di Lhasa, sarebbe assolutamente inspiegabile se questo Parlamento non intervenisse, non solo a difesa del Dalai Lama e della nonviolenza, ma anche delle nostre stesse posizioni e della nostra stessa dignità di Parlamento. Non si chiede di togliere altri punti all ’ ordine del giorno: si chiede semplicemente di avere il coraggio di esprimere una posizione e l ’ opinione di questo Parlamento. Per questo chiediamo che sia anche votata una risoluzione e non solo il dibattito. Signora Presidente, onorevoli colleghi, in Italia, l ’ Autorità per la garanzia delle telecomunicazioni, un ’ autorità indipendente, ha, per la 43ª volta deliberato contro la televisione di Stato per la violazione del diritto dei cittadini italiani ad essere informati sulle iniziative dei Radicali – la 43ª delibera. In Italia, dalle elezioni – ormai da dieci mesi a oggi – non ci sono le tribune elettorali, previste dalla legge, che sono state sospese illegalmente. In Italia, la Commissione di vigilanza parlamentare di controllo della radiotelevisione non si riunisce, anche qui contro la legge. Non è soltanto un problema di Berlusconi: è un problema di un regime di destra, di centro, di sinistra che attenta ai diritti civili e politici dei cittadini italiani. Con il collega Pannella dovremo abbandonare i nostri lavori domani per accorrere in Italia per cercare di creare forme di resistenza non violenta contro questa nuova forma di negazione della democrazia. Invieremo un messaggio a tutti i colleghi del Parlamento per spiegare nel dettaglio la natura di queste violazioni e per chiedere il vostro sostegno e aiuto. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, nell'ultimo anno il numero dei rifugiati nel mondo è aumentato e siamo già a circa 12 milioni. Se sommiamo anche gli sfollati interni arriviamo a più di 26 milioni nel mondo che hanno bisogno di tale protezione. La ragione di tale situazione è da ricercare nel fatto che nel pianeta continuano ad esserci delle guerre. In questo momento ci sono 4 milioni di rifugiati e di sfollati iracheni, ed è evidente come questi rifugiati siano effetto delle guerre volute anche dai nostri Paesi. La creazione di un sistema europeo comune di asilo è necessaria perché è un obbligo per il nostro Stato di diritto garantire un'omogeneità nell'accoglienza dell'Unione europea, a maggior ragione se pensiamo che vi sono paesi membri che non hanno ancora una legge organica sull'asilo. Spiace constatare che l'armonizzazione delle procedure d'asilo sia slittata di due anni, così avremo un'armonizzazione nel 2012. Occorre porre fine alla nefasta disparità esistente tra vari Paesi, tra vari sistemi di asilo. In questo momento è paradossale che vi siano cittadini di alcuni Paesi terzi il cui tasso di riconoscimento dello status di rifugiato varia dallo 0% al 90%, in dipendenza del Paese membro che accoglie la richiesta. L'armonizzazione delle norme deve tradursi in un livello alto di protezione in tutta l'Unione europea e non risolversi in un livellamento verso il basso. L'istituzione dell'asilo è un aspetto essenziale della nostra democrazia e della tutela dei diritti umani, e non è accettabile che sia stato gravemente intaccato nel corso degli ultimi anni, perché non sempre sono state garantite le esigenze dei richiedenti asilo e il principio di non respingimento garantito dalle convenzioni internazionali. L'Unione europea dovrebbe prevedere meccanismi alle frontiere esterne, atti ad individuare i richiedenti asilo e a garantire l'accesso al suo territorio alle persone che hanno diritto a una protezione internazionale, anche nell'ambito di operazioni di controllo delle frontiere. È per questa ragione che riteniamo opportuno rivedere il ruolo di Frontex, che spesso gestisce richiedenti asilo come migranti irregolari. Il Parlamento europeo, con questa relazione, chiede che l'agenzia Frontex fornisca dati precisi sul numero dei richiedenti asilo individuati nel corso delle operazioni condotte e anche sulla sorte delle persone intercettate e fatte rientrare in Paesi di transito o in Paesi di origine. Bisogna far sì che siano garantite le corrette applicazioni delle convenzioni internazionali, anche relativamente agli accordi di cooperazione con i Paesi terzi. Non si possono stringere accordi con Paesi che non abbiano firmato la Convenzione di Ginevra, e questo lo fanno molti Paesi membri: penso all'Italia, che ha siglato un accordo sulla gestione dei flussi migratori con la Libia, che non intende firmare la Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Noi siamo molto soddisfatti – e l'abbiamo sottolineato e lo vogliamo sottolineare in questo rapporto – che la Corte di giustizia abbia annullato l'articolo della "direttiva Procedura" che riguardava l'istituzione del concetto di "Paese terzo sicuro" e dell'elenco comune di Paesi terzi sicuri. Riteniamo che non possa esistere un "Paese terzo sicuro", che il concetto è improprio, perché tutti i cittadini possono essere perseguitati anche in Paesi che hanno standard elevati di democrazia. I richiedenti asilo sono persone vulnerabili che devono beneficiare di condizioni di accoglienza idonee. Gli Stati membri non possono porre in stato di detenzione una persona per il solo motivo che si tratta di un richiedente di una protezione internazionale. Per questo ritengo che, in linea di principio, i richiedenti asilo non devono essere posti in detenzione, e purtroppo in molti Paesi membri la detenzione dei richiedenti asilo è ancora una realtà, a causa del loro ingresso irregolare nel territorio. Purtroppo, e concludo, non esiste altro modo per entrare nell'Unione europea. E questo è il paradosso: che anche i richiedenti asilo devono essere sottoposti a flussi misti per entrare nell'Unione europea. L'asilo non è una concessione: l'asilo è un dovere dei Paesi e un diritto per le persone che fuggono dalla guerra. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare i colleghi che sono intervenuti per il sostegno che hanno offerto a questa relazione, il commissario Barrot, per il supporto e anche per il lavoro che sta facendo la Commissione in vista delle modifiche di alcune direttive, e in particolare sulla direttiva Procedura e Accoglienza, che dimostrano la volontà da parte della Commissione di migliorare il sistema di asilo comune. Il Parlamento è colegislatore in questa materia e credo che dobbiamo far valere il nostro ruolo proprio per armonizzare le procedure di asilo verso l'alto, verso un sistema di armonizzazione che abbia ampi margini di accoglienza, migliori gli standard di accoglienza dei Paesi membri, rendendolo sempre più solidale. Io credo che questo Parlamento ha svolto un ruolo importante, visitando i centri di detenzione amministrativa in Europa. Ne abbiamo visitati moltissimi – la collega Roure è stata relatrice del finale – e abbiamo potuto constatare come spesso il diritto di asilo sia stato violato nei Paesi membri, spesso non siano state garantite le normali condizioni di accoglienza, il diritto alla salute, all'assistenza legale, neanche all'informazione sui potenziali richiedenti asilo. E questo è avvenuto grazie al fatto che i flussi misti sono stati gestiti facendo prevalere il tema del contrasto all'immigrazione irregolare e il tema della protezione delle frontiere esterne rispetto alla necessità dell'accoglienza e in particolare dell'accoglienza dei richiedenti asilo. Io sono d'accordo con le cose che hanno detto alcuni colleghi, in particolare sulla necessità di rivedere il regolamento di Dublino, in particolare sul fatto che bisogna garantire un meccanismo di solidarietà tra i Paesi per una ripartizione degli oneri, ma anche un meccanismo di solidarietà nei confronti dei richiedenti asilo, perché venga riconosciuto loro anche il diritto alla possibilità di essere trasferiti in un altro luogo perché possa essere accolta la propria istanza. Infine – concludo – alcuni colleghi hanno posto il tema del controllo alle frontiere. Credo che questo sia un errore di fondo sul ragionamento: il tema della protezione delle frontiere e il diritto di asilo sono due questioni che non sono compatibili tra di loro. Noi dobbiamo garantire il diritto di asilo, in quanto diritto fondamentale che deve essere garantito dall'Unione europea Signor Presidente, dicevo che io intervengo a favore di questa proposta, anche se ci tengo a sottolineare che se non fossero stati presentati degli emendamenti per l ’ Aula, che in qualche modo sono andati al di là di quanto approvato sulla base di un compromesso generale in sede di commissione ambiente, questo problema non si sarebbe posto, perché gli emendamenti di compromesso hanno pienamente rispettato la natura di questa revisione, e cioè di una rifusione. Per questo noi avremmo potuto votare anche oggi, però accettiamo questa idea perché è ragionevole. Signor Presidente, oggi si conclude un lavoro difficile, si conclude un percorso che Parlamento, Consiglio e Commissione hanno seguito assieme, con difficoltà da superare, con problemi tecnici, con contrasti anche forti. Ma io vorrei, in quest'Aula, rivolgendomi non soltanto a voi parlamentari, che state per concludere definitivamente il lavoro per dar vita a un nuovo pacchetto marittimo, ma a tutti i cittadini dell'Unione europea che voi rappresentate: concludere questo lavoro difficile significa, alla vigilia delle elezioni europee, dare un segnale forte da parte delle istituzioni a tutti i cittadini europei. Le istituzioni europee si preoccupano di dare regole certe, di dare risposte alle istanze che vengono dai cittadini; sono capaci di superare difficoltà; sono capaci, quando serve, di trovare un accordo nell'interesse superiore di mezzo miliardo di europei che vivono entro i nostri confini. Sono capaci di dare un segnale per garantire sicurezza; sono capaci di dare un segnale per difendere l'ambiente; sono capaci di dare un segnale per difendere i diritti dei passeggeri; sono capaci di dare un segnale per tutelare le aziende e per far rispettare delle regole. Dare nuove regole nel settore marittimo significa – nel rispetto della tradizione europea, che ha basato la sua civiltà giuridica sulla certezza del diritto – significa, dicevo, la possibilità di dare ancora una volta regole ai cittadini europei, regole che possono rispettare, regole che possono garantire una migliore condizione nel sistema del trasporto, una migliore condizione per quanto riguarda un settore così importante che coinvolge i nostri mari. Ecco perché volevo sottolineare l'importanza del voto che vi accingete a dare a questo pacchetto: perché è un segnale politico che le istituzioni europee danno, al di là dei contenuti. La valenza di questa decisione supera la contingenza, supera gli argomenti che stiamo affrontando, che avete deciso di trasformare in norme con il consenso della Commissione e del Consiglio. Ripeto: è una scelta politica, un segnale che diamo ai cittadini europei per aver fiducia in istituzioni che sono capaci di affrontare i problemi e di risolverli. Ecco perché voglio ringraziare certamente i servizi della Commissione che hanno permesso, prima a Jaques Barrot e poi a me, di poter lavorare nel modo migliore; voglio ringraziare la Presidenza francese e la Presidenza slovena; voglio ringraziare Dominique Bussereau, per il lavoro che ha svolto nella fase convulsa delle trattative ma voglio anche sottolineare l'importante lavoro svolto da tutti i relatori, dalla commissione trasporti, dal Parlamento intero. Mi rivolgo al signor Luis De Grandes Pascual, alla signora Dominique Vlasto, a Dirk Sterckx, al signor Kohlíček, al Presidente Paolo Costa, a Gilles Savary a Emanuel Jardim Fernandes per tutto il contributo, per, anche, la capacità di saper, alla fine, concludere una trattativa superando anche giuste posizioni o condivisibili posizioni nel tentativo di dare una risposta ai cittadini. E la sfida che avevamo di fronte era quella di consolidare gli strumenti legislativi europei per combattere la navigazione al di fuori delle norme e prevenire gli incidenti marittimi e l'inquinamento dei nostri mari. Noi dobbiamo a questo punto sfruttare tutti gli strumenti regolamentari in materia di trasporto marittimo per evitare che si ripetano gli incidenti che ci hanno portato ad agire. In primo luogo questi strumenti riguardano lo Stato di bandiera, su cui ricade la responsabilità prima della sicurezza marittima, e la linea politica è stata tracciata: tutti gli Stati di bandiera europei, senza eccezioni, devono essere sulla lista bianca e dotarsi di strumenti finalizzati a questo scopo. Un quadro consolidato per il riconoscimento europeo delle società di classificazione consentirà inoltre un migliore controllo delle nostre navi. Altri dispositivi si applicano allo Stato di approdo. Ci sono navi e operatori che non dobbiamo più accettare nelle nostre acque perché non soddisfano le norme minime di sicurezza. Ancora altre misure riguardano lo Stato costiero: il monitoraggio efficace delle navi, anche sulle lunghe distanze, rappresentano uno strumento di prevenzione essenziale. Le disposizioni rafforzate in materia di accoglienza delle navi in difficoltà in un luogo di rifugio consentiranno di evitare che un incidente di navigazioni si trasformi in una catastrofe ambientale. Bisogna certo prevenire, ma anche assumersi le responsabilità delle conseguenze degli incidenti e trarne i dovuti insegnamenti. Gli operatori devono stipulare assicurazioni sufficienti nei confronti di terzi o dei loro passeggeri. Infine, un quadro comune di indagini permetterà un ottimale sugli incidenti al fine di ricavarne le opportune lezioni. Certo, il trasporto marittimo – come quello di altri settori a rischio zero – non esiste: ma è dovere del legislatore, dovere di chi rappresenta i cittadini, cercare di fare di tutto per limitare questi rischi al massimo. Ecco, io credo che questo sia il nostro obiettivo comune, ritengo che abbiamo fatto un passo assolutamente importante. Il pacchetto che vi accingete a adottare rappresenta certamente un grande progresso in questa direzione e – ripeto, ancora una volta – un grande segnale politico, una grande voglia delle istituzioni europee di dare risposte alle domande che ci pongono 500 milioni di cittadini. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, non poteva e non può, il Parlamento con la commissione trasporti, omettere di affrontare con organicità quanto necessario a migliorare la sicurezza delle navi e così pure precisare quali misure da prendere in caso di incidente. Il terzo pacchetto marittimo affronta con efficacia anche le questioni delle responsabilità dei vettori nei confronti dei passeggeri e dei beni da questi trasportati. Era ora, sempre sperando che la materia non finisca per essere disattesa, come ho l'impressione avvenga nel caso dei diritti dei passeggeri dei vettori aerei. Anzi, credo che gli obiettivi dell'adempimento entro il 2016 delle navi di categoria A e l'iniziativa addirittura successiva per quelle di categoria B, C e D siano fin troppo tolleranti e favorevoli ai vettori. Spero dunque che il risvolto di questa magnanimità dell'Unione sia il puntuale adeguamento dei vettori alla nuova disciplina. Erano e sono anche necessari standard comuni per le società di classificazione, responsabili del controllo delle navi e della concessione delle autorizzazioni alla navigazione, nonché regole chiarissime per regolamentare ispezioni ed iscrivere le navi nella lista nera. Apprezzo dunque quanto proposto e pure le misure in materia di gestione degli incidenti e dei pericoli di disastro navali e ambientali e delle competenze in proposito, sul quale, magari, chiedo alla Commissione un maggior impegno. L'articolato pacchetto considera anche le misure relative alle indagini, alle competenze e alle giuste sovranità in caso di incidente marittimo, compendio che speriamo contribuisca a rendere più chiare le responsabilità e i relativi risarcimenti. Voto favorevole, quindi al complesso delle relazioni. Signor Presidente, io credo che nel corso del dibattito che si è svolto in quest'Aula, nel compiacimento generale per aver avuto la capacità di approvare – Consiglio, Parlamento e Commissione – norme che danno risposte concrete ai cittadini, è emersa soprattutto una domanda: queste buone norme, frutto di un compromesso, frutto di tanto lavoro, saranno applicate, saranno bene applicate? La Commissione sarà in grado di vigilare? L'Agenzia sarà in grado di ben cooperare con la Commissione per vigilare sull'applicazione di queste regole? Mi riferisco all'insieme delle osservazioni che sono state fatte sia nel corso del dibattito – penso all'onorevole Jarzembowski, all'onorevole Romagnoli, ma anche alle lettere che sono state inviate nel corso di questi mesi alla Commissione, dall'onorevole Sterckx, dall'onorevole Simpson, che hanno posto questo problema. Io credo di poter confermare qui l'impegno della Commissione, che ha voluto fortemente l'approvazione di questo pacchetto, affinché questo pacchetto sia rispettato dagli Stati membri. Intendo avvalermi della collaborazione dell'Agenzia – è un'istituzione nella quale credo, che ha sempre lavorato bene, che svolge nel modo migliore la sua funzione di sostegno alla Commissione e anche di sostegno agli Stati membri – nell'attuazione di questa normativa come di altre normative. Sono andato in visita a Lisbona, la sede dell'Agenzia, e ho trovato un'ottima collaborazione, una grande disponibilità, direi anche un forte impegno, un entusiasmo per applicare tutte le normative, per garantire, attraverso il sistema della sicurezza, il Safe Sea Net e anche tutte le altre strumentazioni tecnologiche più avanzate, di dare una mano ai cittadini perché vedano applicate concretamente le norme dell'Unione. E quanto la normativa conferisce alla Commissione una determinata competenza, lo sapete bene, può la Commissione ricorrere all'Agenzia per avere aiuto nello svolgimento dei compiti di natura tecnica. Come abbiamo fatto Jaques Barrot prima ed io oggi, intendo continuare a muovermi in questa direzione, ad avvalermi della cooperazione di un'agenzia che considero efficiente, ben guidata, piena di persone di buona volontà che credono nel lavoro che fanno. E questo vale per esempio per le ispezioni che puntano a verificare l'applicazione corretta delle norme o l'attuazione dei sistemi di informazione sul monitoraggio del traffico. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, voglio sottolineare il ruolo fondamentale dell'Agenzia – e mi rivolgo in modo particolare anche all'onorevole Sterckx – sull'attuazione del Safe Sea Net, la piattaforma europea di scambio di dati sul traffico navale, e nella costituzione del Centro europeo di identificazione e verifica delle navi a grande distanza. Questi compiti sono conformi al regolamento dell'Agenzia, anche se non sono citati esplicitamente, perché l'ultima modifica risale al 2004, ma lo saranno certamente con la prossima revisione del regolamento che è in fase di preparazione. Il fatto che tali compiti puntuali non siano citati nelle direttive o nei regolamenti specifici non ha alcuna incidenza sulla ripartizione dei ruoli tra la Commissione e l'Agenzia. Ecco, io, con questa mia replica volevo rassicurare il Parlamento sulla volontà, sulla determinazione della Commissione nel voler applicare con il sostegno dell'Agenzia le norme che stiamo approvando. Sarebbe inutile dire ai cittadini: "Abbiamo fatto qualcosa di positivo per voi" se poi questo qualche cosa di positivo non siamo capaci di applicarlo e farlo rispettare. Ricordiamo bene che gli Stati membri, rappresentati dal Consiglio, sono parte integrante di questo accordo, sono co-legislatori insieme a tutti quanti noi quindi credo che gli Stati membri applicheranno le norme che stiamo approvando, ma certamente la Commissione vigilerà perché questo impegno sia rispettato e mantenuto e lo faremo con il contributo tecnico dell'Agenzia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto devo chiarire che intervengo come "jolly", cioè in sostituzione del nostro relatore ombra che non ha purtroppo potuto partecipare, ma posso esprimere la posizione unitaria del nostro gruppo, che è di sostegno pieno al compromesso, che è il frutto di un lavoro durato più di un anno. Di questo va reso merito al signor Krahmer che ha davvero svolto un ruolo molto importante, ha manifestato una capacità di ascolto, anche rivedendo le sue posizioni iniziali. Questo compromesso porterà a un alto livello di protezione e darà sostegno all'industria europea, anche attraverso strumenti di flessibilità. Come è già stato detto, il punto focale di questa sintesi, di questo accordo, consolida ed estende l'applicazione delle BAT, delle migliori tecniche disponibili, rinforzandone le regole e rendendole più trasparenti. I requisiti minimi proposti per le grandi installazioni di combustione devono essere rispettati per applicare a questo settore le BAT e i criteri qualitativi dell'aria. Ecco perché, per quanto ci riguarda, noi diciamo che non vanno sostenuti gli emendamenti presentati in plenaria e che tendono ad indebolire il compromesso, in particolare quelli volti a ridurre il campo di applicazione della IPPC, l'applicazione delle BAT e i requisiti per le grandi installazioni di combustione. Voglio sottolinearlo: il nostro gruppo, sia pure dopo una discussione vivace al suo interno, ha deciso di non presentare alcun emendamento, quindi invitiamo anche gli altri a fare lo stesso, a non sostenere gli emendamenti presentati, per dare un forte e chiaro messaggio in prima lettura. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche se si tratta di una rimessa insieme di più direttive, e quindi le possibili modifiche al testo legislativo sono limitate, questa nuova direttiva IPPC è uno strumento necessario, utile per favorire non solo una riduzione drastica di emissioni avvalendosi delle migliori tecniche disponibili, ma per favorire per tempo un nuovo indirizzo negli investimenti industriali. Nel lavoro che abbiamo svolto con la precisione e la partecipazione di tutti i relatori ombra, in primis dello e dello stesso relatore, onorevole Krahmer, che ringrazio per la sua correttezza e la sua pazienza, abbiamo affermato la piena trasparenza nell'adozione delle BAT, lo scambio di informazioni, la pubblicazione delle conclusioni operative di tali documenti su Internet. Abbiamo assicurato la continuazione di un percorso partecipativo di consultazione sulla scia di quello individuato nel Forum di Siviglia. Questo percorso unitario non va disperso e io penso di rivolgere un appello a tutti i relatori perché venga mantenuta la coerenza che abbiamo dimostrato in mesi di discussione alla luce del sole. Io stesso ho lavorato sulla direttiva sulla difesa dei suoli, direttiva su cui il Consiglio non si è ancora espresso, purtroppo, e direttiva che è indispensabile per mantenere in modo naturale l'equilibrio nel rilascio di carbonio nell'atmosfera, come sottolineato anche recentemente e giustamente dal commissario Dimas. Ebbene, alcuni emendamenti, anche nella proposta di direttiva IPPC vogliono minare gli obblighi al risanamento obbligatorio dei terreni industriali dismessi: non intendono legare le prescrizioni agli ulteriori obblighi che verranno dalla futura direttiva Suoli. Ritengo che tutto questo non sia accettabile, e non per spirito ambientale, ma per salvaguardare in termini di salute pubblica e per impedire ogni abuso delle risorse pubbliche, lo sviluppo delle attività e della vita dei cittadini dell'Unione. Troppi sono stati in passato anche nel mio Paese gli abusi nel derogare alle autorizzazioni già previste dalla precedente direttiva IPPC, e questo crea contraddizioni sia dal punto di vista ambientale ma anche delle regole industriali e di mercato. Il mio Paese ha pagato abbastanza per uno sviluppo industriale senza regole, che porta in nomi di Seveso, Eternit, ecc., con conseguenze sui territori e sulle popolazioni. Positiva è infine la limitazione e l'inclusione delle prestazioni degli inceneritori, verso cui i controlli non vanno attenuati, per preparare il superamento di tale pratica per una società a produzione rifiuti zero. E sono giuste le modifiche discusse da tutti i gruppi per permettere limiti più stringenti sulle emissioni di furani e diossine. Io penso che da questo punto di vista dobbiamo consolidare con un voto d'Aula questa discussione. È una direttiva importante, dunque, di cui auspico l'approvazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi scuso se non potrò sentire la replica del Commissario. Credo che ci sia un ’ assenza importante in questo dibattito ed è l ’ assenza del Consiglio, che è stata per la verità un ’ assenza durante tutto il dibattito anche di commissione. E questo è il punto fondamentale: esiste, in particolare all ’ interno del Consiglio, una concezione di Europa, per la quale l ’ Europa è la sommatoria di governi, di Stati nazionali e quindi, conseguentemente, quando questi governi discutono insieme, anche con potere legislativo, questi sono affari – diciamo così – confidenziali, i cittadini poi devono vedere il risultato finale di questo. Ecco, questo è semplicemente intollerabile, quando sappiamo che esistono dei poteri di legislatori nell ’ Unione europea e il diritto di conoscere, per i cittadini, è durante tutta la fase del processo legislativo. Come la sentenza del caso Maurizio Turco ha verificato e dimostrato, c ’ è il diritto dei cittadini di sapere le posizioni delle delegazioni nazionali in seno al Consiglio e anche dei pareri giuridici. Ecco perché c ’ è il nostro pieno sostegno alla relazione di Michael Cashman, che è la traduzione di una concezione dell ’ Europa, di una concezione della democrazia europea. Credo anche che sia da sostenere Michael nel tentativo di fare delle proposte che vanno al di là e oltre le proposte della Commissione. Sbaglierebbe la Commissione europea se ci chiedesse di limitare la nostra azione di legislatore soltanto alle proposte che la Commissione stessa ha portato. Credo che anche i trattati ci diano ragione su questo, sul nostro diritto di ampliare il mandato. Spero che Michael vorrà accogliere le nostre proposte di emendamento, in particolare su una maggiore trasparenza finanziaria, e credo anche che come Parlamento europeo dovremmo dare il buon esempio. Leggo oggi dalle agenzie che la nostra decisione di pubblicare le presenze dei parlamentari – non ha a che vedere con questo rapporto – ma le presenze dei parlamentari, decisione che avevamo preso in plenaria, ora sembra che ci siano problemi tecnici per fare questo prima delle elezioni europee. Non esiste alcun problema tecnico, perché è un lavoro che si può fare velocemente e facilmente, e spero che come Parlamento daremo anche su questo il buon esempio, oltre che sulle necessarie modifiche positive del relatore alla proposta della Commissione per un maggior accesso ai documenti e ci auguriamo che dalle sedie vuote del Consiglio prima o poi sentiremo qualcosa, almeno spiegare pubblicamente quali sono i motivi di resistenza alle nostre proposte, avere il coraggio di difendere pubblicamente un ’ idea di un ’ Europa che dovrebbe decidere in segreto sui propri testi legislativi, cosa che ritengo sarebbe assolutamente inaccettabile. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, già due anni fa svolgemmo un dibattito d'Aula e approvammo un'impegnativa risoluzione sui temi dell'acqua, in occasione del IV Forum mondiale allora a Città del Messico. Scrivemmo allora che l'acqua dev'essere un diritto dell'umanità e che vanno costruite politiche attive di realizzazione di questo diritto attraverso forme di cooperazione pubblico-pubblico, che guardino in particolare alle comunità territoriali. Purtroppo quella risoluzione non fu sostenuta dalla Commissione europea presente a Città del Messico – lo ricordo alla Commissaria adesso – nonostante fosse stata assai apprezzata da molti paesi, in particolare dall'America latina. Ha pesato, purtroppo, la natura stessa di questo tipo di forum, che è comunque una struttura privatistica. Ora avremo l'occasione di essere presenti a Istanbul anche come delegazione parlamentare e sarebbe bene che la nostra presenza fosse supportata da una risoluzione altrettanto adeguata di quella del 2006: ancora non ci siamo pienamente e dunque mi avvio a presentare su questo degli emendamenti. Noi abbiamo bisogno di una svolta decisa sul problema dell'acqua. Le cifre della sofferenza per l'acqua sono note e drammatiche, destinate a peggiorare anche in conseguenza dei cambi climatici. Proprio in rapporto con il cambio climatico è il nuovo campo di intervento che va aperto. Il cambio climatico peggiora l'accesso all'acqua e il cattivo accesso all'acqua peggiora il cambio climatico. Dunque, al tema del diritto, a quello della collaborazione pubblico-pubblico, si aggiunge quello di un rapporto forte da stabilire con il protocollo di Kyoto. Proprio l'ONU va coinvolta a fondo della questione acqua. È a una struttura apposita dell'ONU che si può vedere affidata la mondiale sull'acqua, sottraendola alle logiche privatistiche che ancora sono presenti nell'attuale forum. E ciò favorirebbe anche la connessione con le grandi convenzioni, quella per il clima e quella contro la desertificazione, che vivono proprio in ambito ONU. Occorrono poi, naturalmente, finanziamenti adeguati, che possono venire dalla fiscalità generale e da prelievi, ad esempio, sulle acque minerali, di cui – voglio dire ai colleghi – abusiamo anche in questo Parlamento. La privatizzazione dell'acqua va contrastata: essa renderebbe l'accesso a un bene vitale non più un diritto ma un mercato. E io penso che tutta la nostra storia europea insegna che è il pubblico ad aver garantito il diritto all'acqua nelle nostre case, ciò che non avviene in altri continenti sempre più affidati alla penetrazione del privato. Sono temi concreti, ma anche di grandissimo valore morale. Non a caso per il diritto all'acqua sono in campo grandi movimenti, grandi personalità, laiche ma anche religiose. Ancora di recente, e più volte negli ultimi anni, l'Aula del Parlamento europeo è stata messa a disposizione – giustamente, ne ringrazio i Presidenti – di riunioni importanti di organismi di movimento a livello mondiale. Da ultimo, nell'ultimo appuntamento, è stata avanzata l'idea di un vero e proprio protocollo per il diritto all'acqua, che sono convinto dovremmo tutti sostenere. Signor Presidente, intanto per esprimere la soddisfazione per l'ampio sostegno che l'Assemblea ha dato alla proposta che avevamo lanciato con i colleghi Pannella e Onyszkiewicz, una proposta che fa una cosa diversa di quello che abbiamo sentito dalla commissaria Ferrero-Waldner oggi, cioè prende parte: la parte della ricerca della verità, sulle vere ragioni per la interruzione dei negoziati tra cinesi e tibetani invece di guardare, come purtroppo la Commissione, il Consiglio continua a fare, questo punto con neutralità, come se ci fosse semplicemente da auspicare il dialogo tra due parti. Voglio sottolineare che il comportamento del gruppo socialista al Parlamento europeo mi pare particolarmente incomprensibile, prima si sono opposti al dibattito, poi si sono opposti a che io avessi una risoluzione, poi hanno addirittura votato contro, con il collega Ford che ha dato come ragione politica che votiamo troppe risoluzioni sul Tibet. Ecco, forse non comprendono e non si comprende – o si comprende fin troppo bene – che qui è in gioco molto altro, la libertà e la democrazia per oltre un miliardo di cinesi oltre che per il popolo tibetano. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dialogo e la collaborazione politica e commerciale con il Brasile rappresentano un obiettivo importante per l'Europa, un obiettivo da sviluppare e rafforzare. A partire dalla lotta alla povertà, soprattutto dei minori, e puntando altresì su forti accordi commerciali per intensificare gli scambi e gli investimenti. Ma tale partenariato strategico non può prescindere da alcuni punti saldi. Il primo: la necessità di una maggiore cooperazione nella lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata, transnazionale, al traffico della droga, al riciclaggio dei capitali, al terrorismo internazionale. Secondo: la necessità di una stretta collaborazione in ambito giudiziario, segnatamente per quanto concerne la collaborazione nelle procedure di estradizione e sul riconoscimento reciproco delle sentenze giurisdizionali. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo dei Verdi / Alleanza libera europea voterà contro la relazione sul partenariato sul Brasile e si asterrà sulla questione del partenariato col Messico. Non che la cosa ci piaccia molto ma pensiamo che questo voto esprima bene la nostra insoddisfazione per quello che noi andiamo denunciando da un po 'di tempo: per quanto riguarda per esempio il Brasile, il tema del partenariato si sta risolvendo con un ulteriore svuotamento del Mercosur, sta puntando su delle priorità che noi riteniamo sbagliate – la signora Commissaria ha per esempio citato gli agrocarburanti, nella risoluzione si trova tutta una serie di considerazioni rispetto al nucleare, rispetto al CCS, rispetto quindi al carbone – ma un Paese come il Brasile deve invece sviluppare insieme a noi le tecnologie rinnovabili, il risparmio energetico, questa è la strada per quel Paese. Poi per quanto riguarda il Messico, Presidente, noi abbiamo proposto alcuni emendamenti – peraltro il relatore è stato abbastanza aperto con alcune questioni che riguardano soprattutto i diritti umani – però ci sembra che un partenariato strategico e il dialogo parlamentare deve concentrarsi sui temi che sono all'ordine del giorno della politica. E oggi i temi all'ordine del giorno della politica sono la grande crisi economica che quel Paese attraversa, il problema degli immigrati che tornano e, ovviamente, la violenza e il crimine organizzato. Penso che su questo doveva concentrarsi in un modo molto, ma molto più esplicito il partenariato e non su questioni che noi riteniamo sicuramente meno importanti. Una parola, Presidente, ancora per quanto riguarda il tema del dialogo interparlamentare che, ovviamente, ci è molto caro a tutti: credo e spero che la prossima riunione di Eurolat saprà uscire da quel quadro un po 'formale e, francamente, poco utile che ha caratterizzato molte delle nostre riunioni e spero veramente che avrà un impatto anche sul dibattito nazionale di quei Paesi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, questo Parlamento non può lasciare inascoltato il grido di dolore lanciato in questi giorni dal Dalai Lama. Solo qualche mese fa lo abbiamo ascoltato a Bruxelles: lo conosciamo tutti come un uomo mite, costruttore di pace, interprete di una cultura, quella tibetana, che è per eccellenza la cultura dell ’ armonia e della fraternità. Ed è proprio in nome di questi valori, parlando di “fratelli cinesi ”, che il Dalai Lama ha chiesto, però con forza, la legittima e concreta autonomia del Tibet, ricordando le torture e i tremendi patimenti del suo popolo e della sua terra. Una richiesta di cui questo Parlamento si deve rendere fiero portavoce. È un nostro dovere politico e istituzionale, in nome della democrazia, dei diritti umani e dei valori di libertà. I tibetani guardano all ’ Europa, forse, come all ’ unica strada di speranza e noi davvero non dobbiamo deluderli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io ho una domanda per lei che riguarda il Consiglio europeo. Ci è stato detto che durante la riunione del Consiglio europeo lei ha sostenuto che il Parlamento è d'accordo di avere il voto del Presidente della Commissione il 15 luglio e di avere il voto sul resto della Commissione una volta che il trattato di Lisbona fosse adottato. Vorrei sapere se questo è vero e, se questo è vero, sulla base di quale mandato lei ha fatto queste dichiarazioni. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, trovo particolarmente indicato che a questo nostro dibattito partecipi il Commissario Michel, che sappiamo sempre molto attento ai problemi dei diritti umani e alle tragedie che si sviluppano in Africa. E proprio la presenza del Commissario Michel mi fa sperare che la Commissione possa essere particolarmente attenta a un problema che oggi non riveste più soltanto 28 paesi africani e diversi paesi in Medio Oriente e anche paesi limitrofi, è un problema oggi che è particolarmente toccante proprio all'interno dell'Unione europea. La grande immigrazione che si è verificata negli ultimi anni ha portato questa tragedia anche nei paesi dell'Unione europea. Decine di migliaia di bambine e di adolescenti rischiano ogni giorno di subire una pratica orribile che le menoma dal punto di vista fisico in maniera irreversibile, ma porta anche gravissime menomazioni dal punto di vista psichico. Ecco perché - dopo che il Parlamento già in altre occasioni si era espresso negli anni passati e addirittura aveva dato, attraverso DAFNE, un finanziamento a 14 progetti per combattere le menomazioni sessuali femminili - ecco perché oggi noi ci troviamo di nuovo ad affrontare questo tema, perché il fenomeno purtroppo non è regresso, non è diminuito, ma è ancora in fase di espansione. Dobbiamo avere il coraggio di saper utilizzare in maniera più adeguata una seria prevenzione attraverso campagne culturali che sappiano dare alle donne immigrate, ma anche ai papà di queste bambine, la conoscenza che non è seguendo un rito tribale, che non ha nulla a che vedere con la religione, che si può raggiungere né un integrazione né una possibilità di futuro per le loro bambine. Pensiamo ad una bambina che frequenta un scuola francese, italiana, belga e che, improvvisamente, dopo avere socializzato con le sue coetanee, si trova strappata dalla normalità e portata a subire una tragedia che la segna per tutta la vita. Questa bambina non sarà soltanto menomata fisicamente, ma sarà impossibilitata a riprendere un rapporto corretto con le altre persone, si sentirà sminuita, diversa e noi non vogliamo diversi in questa società. Noi vogliamo persone che, al di là della religione, del colore della pelle, della provenienza geografica possano insieme costruire un'Europa migliore e più vicina ai cittadini. Per questo, Presidente e Commissario, noi, come Parlamento - e voglio ringraziare tutte le colleghe che nella commissione mi hanno aiutato nello stendere questa relazione - vogliamo che in Europa ci sia un'armonizzazione delle leggi di tutti i paesi perché sia identificato come reato la menomazione sessuale femminile. Non vogliamo neanche che siano proposti palliativi come la cosiddetta "puntura". Vogliamo che la donna sia veramente pari all'uomo, che non ci siano riti di iniziazione, ma che ci siano vere integrazioni. Vogliamo che le ONG possano lavorare, vogliamo una prevenzione capace di coinvolgere le associazioni delle donne immigrate, vogliamo punire chiunque voglia menomare le bambine e trascinarle in una perversa spirale di disperazione ed emarginazione. Vi sono molti punti che la relazione tocca e che penso i colleghi avranno potuto esaminare e valutare. Credo che un appello all'intenzione forte di un'Europa che metta insieme le sue tre Istituzioni per combattere questo orribile crimine che viola i diritti umani debba essere l'obiettivo di tutti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, apprezzo la realizzazione del cielo unico europeo e sono ragionevolmente certo che migliorerà l'efficienza e la sicurezza, riducendo anche l'impatto ambientale dell'aviazione. Del resto, piace qui ricordare che l'Italia ha dato già avvio al "Blue MED", con Cipro, Grecia e Malta, blocco funzionale di spazio aereo che migliora l'efficienza dei voli e permette una riduzione dei costi proprio eliminando la frammentazione dei cieli in un ampio settore del Mediterraneo. Insomma, quando si cerca di aumentare la trasparenza - vorrei dire al collega che mi ha preceduto - e si introducono forme di incentivo per l'efficienza dei servizi, non possiamo che dircene soddisfatti. Infine è apprezzabile anche l'obiettivo di ottimizzare la gestione degli aeroporti, spero dunque che qualcosa venga presto fatto anche per migliorare i servizi aeroportuali ai passeggeri che, come nel caso dell'aeroporto di Roma, sono spesso insoddisfacenti. Ringrazio il collega Marinescu per l'ottima relazione e la Commissione per l'iniziativa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il fatto di cui parliamo è molto chiaro ed evidente. Ci sono 500 milioni circa di telefoni cellulari attivi in Europa e ci sono 30 diversi tipi di caricabatterie. La motivazione tecnica di questa differenza: nessuna. Non esiste alcuna motivazione tecnica. È soltanto una fonte, da una parte, di speculazione scorretta da parte dei produttori e, dall'altra, è un danno ambientale evidente perché, a causa di questa trappola tesa ai danni dei consumatori, ci sono centinaia di milioni di caricatori del telefono che vengono dispersi nell'ambiente con una rotazione di ogni due-tre anni. La Commissione europea, il Commissario Verheugen ha già risposto molto prontamente a una nostra interrogazione che chiedeva un intervento di standardizzazione di queste strumentazioni e quindi oggi siamo qui per chiedere al Commissario a che punto siamo. Una strada possibile è quella della autoregolamentazione, cioè che i produttori di cellulari e quindi di caricabatterie possano in brevissimo tempo mettersi d'accordo per imporre uno standard che ponga fine a questa situazione davvero ridicola e dannosa. Diciamo però subito, Commissario Verheugen che, qualunque garanzia di autoregolamentazione i produttori vogliono dare, dovremo essere molto chiari nell'intervenire con la regolamentazione nel caso in cui questa risposta non sia sufficiente e che questa regolamentazione non dovrebbe riguardare soltanto i cellulari, i caricabatterie dei cellulari, ma anche altri dispositivi digitali per i quali lo stesso problema esiste. In questo modo l'Europa potrebbe anche imporre, e ho terminato Presidente, degli standard che alla fine si potrebbero imporre anche come standard mondiali. È una grande occasione su una questione tecnica, ma importante per i consumatori europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, io penso che oggi possiamo effettivamente vedere chi esercita totalitarismo. Bene, il primo paese che mi viene in mente è la Cina, la Cina in questo momento è un paese dove vengono effettuati aborti forzati, dove vi è il Laogai, che è un vero e proprio campo di concentramento e dove poi si lavora per le grandi multinazionali o per lo Stato cinese e dove sacerdoti e oppositori politici stanno in carcere. Quindi questo è il primo che mi viene in mente. Il secondo direi è il totalitarismo islamico, soprattutto collegato alla Sharia. Dove effettivamente l'Islam diviene legge totalitaria, ecco che i diritti delle altre religioni o delle donne o di tutti vengono effettivamente repressi. Poi c'è una rentrée di un certo tipo di totalitarismo anche in Europa e voglio dedicare qualche secondo su questo. Prima si parlava dell'Ungheria, io ho assistito personalmente in Ungheria a delle manifestazioni in occasione del ricordo dei moti nazionali del 1956 e ho visto la polizia agire con atti repressivi nei confronti di manifestanti e il sottoscritto è stato perquisito e gli sono stati chiesti i documenti quando sapevano benissimo chi ero. Quindi un tipo di totalitarismo emergente lì, ma anche un altro totalitarismo emergente, e questo dalle dichiarazioni dei vari Zapatero, ma anche Merkel e Sarkozy, a proposito delle dichiarazioni del Santo Padre in Africa o di altri eventi legati alla Chiesa cattolica. Ebbene, questi capi di Stato non sono mai intervenuti nei confronti di altre religioni, ma sono assolutamente, diciamo, radicali nel momento in cui devono intervenire e attaccare la Chiesa cattolica e questo provoca un sentimento di intolleranza in certi paesi, come si è visto l'altro giorno ad esempio a Notre Dame, quando alcuni fedeli sono stati attaccati da attivisti anticattolici. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'hanno già detto altri colleghi prima di me, ma lo voglio ribadire, la rete non va criminalizzata né censurata perché è una fonte di opportunità di comunicazione, di socializzazione, d'informazione e di conoscenza, ma occorre comunque sviluppare una strategia globale di lotta contro la cybercriminalità. In particolare, bisogna proteggere i bambini ed educare e informare i genitori e gli insegnanti sui nuovi pericoli che si possono sviluppare su Internet. Sono obiettivi sui quali l'Europa deve poter agire efficacemente e mi voglio per questo complimentare con il relatore per l'ottimo lavoro svolto. Però, nonostante gli ordinamenti degli Stati membri assicurino sanzioni e un livello di protezione abbastanza elevato contro gli abusi e lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia on line, occorre aumentare la soglia di protezione dei minori, visto anche il continuo sviluppo delle nuove tecnologie e in particolare di Internet e l'uso anche di nuove forme di adescamento dei minori on line a scopo sessuale da parte dei pedofili. Proprio per questo ho ritenuto opportuno presentare un emendamento alla relazione, in cui si esortano esplicitamente gli Stati membri ad aggiornare la legislazione a tutela dei minori che utilizzano Internet, in particolare introducendo il reato di grooming, così come definito nella Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali dell'ottobre 2007. Signora Presidente, Signora Commissario, onorevoli colleghi, approvo senza riserve la relazione Siekierski sull ’ organizzazione comune dei mercati agricoli e le disposizioni specifiche per quanto riguarda la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. Ciò è tanto più importante vista la crisi finanziaria i cui effetti si avvertono anche nell ’ economia europea. Il Parlamento europeo, riconoscendo la stringente necessità di venire incontro alle esigenze alimentari degli indigenti, ha esortato Commissione e Consiglio ad attribuire un assetto permanente al programma europeo di aiuti alimentari. Del resto, cari colleghi, abbiamo qui ribadito, proprio lo scorso maggio, adottando una risoluzione sull ’ aumento dei prezzi nell ’ UE e nei paesi in via di sviluppo, che il diritto all ’ alimentazione sufficiente, variata e adeguata ad una vita sana ed attiva è un diritto fondamentale da garantire permanentemente a tutti. Ritengo che il programma di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti debba continuare a rappresentare un elemento qualificante della politica agricola comune, proprio perché la PAC opera calmierando i prezzi e quindi proteggendo dalle fluttuazioni di prezzo le persone con i redditi più bassi. Non concordo invece con le percentuali dei cofinanziamenti proposte in alcuni emendamenti, perché esse potrebbero indurre alcuni Stati membri a limitare la loro partecipazione al programma. Rifiuto pertanto gli emendamenti tesi a modificare la base giuridica. Sottolineo che è necessario che vi sia un finanziamento completo dell ’ Unione europea per i programmi di assistenza alimentare. Esprimo quindi parere favorevole all ’ adozione del progetto di risoluzione legislativa. Signor Presidente, giusto una piccola annotazione, visto che i colleghi si stanno ancora sedendo. Noi abbiamo cambiato il regolamento perché si spendeva troppo tempo in dibattiti inutili e abbiamo deciso che sulla relazione Auken non ci sarebbe dovuto essere un dibattito e abbiamo perso una bella mezz ’ ora di "nullafacenza", che avremmo invece potuto utilizzare molto meglio facendo una discussione su un testo particolarmente importante per i cittadini. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, come commissione ambiente, sanità pubblica e difesa del consumatore, noi abbiamo affrontato e preso in considerazione, soprattutto, la necessità di garantire parità di trattamento per quanto attiene al tema della salute. Altri temi sono stati trattati molto bene nelle altre commissioni, e soprattutto dalla relatrice e dal Commissario, e quindi noi abbiamo deciso di illuminare il tema salute. Una prima considerazione: l ’ abbiamo fatta osservando la grande disparità che ancora esiste fra gli Stati membri, per quanto riguarda l ’ accesso alla sanità. L ’ accesso alla sanità è un diritto fondamentale, sancito dall ’ articolo 35 della Carta dei diritti e costituisce un compito precipuo delle autorità pubbliche, degli Stati membri fornire accesso a tutti, un accesso paritario, a un sistema sanitario di qualità. E ’ quindi importante – pur consapevoli delle diverse competenze fra l ’ Unione europea e Stati membri – che l ’ Unione europea faccia tutto quanto può sul piano degli indirizzi, ma anche sul piano di direttive, che via via stiamo affrontando e predisponendo, assieme anche a risoluzioni e a regolamenti e dandoli agli Stati membri – laddove ci è possibile – con questo obiettivo fondamentale. In particolare, gli emendamenti che noi, come commissione sanità pubblica, abbiamo sottolineato sono stati quelli di favorire la promozione di programmi di alfabetizzazione sanitaria, di continuare la promozione della lotta contro la violenza sulle donne, di combattere il rifiuto di alcune cure mediche a causa dell ’ avanzato stato di età, ma soprattutto – torno su questo tema – di favorire parità di accesso a servizi di qualità in tutti gli Stati membri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il cuore di una strategia di non discriminazione è riconducibile a questa affermazione: la persona viene prima di tutto. La persona, considerare che uno è una persona prima ancora che considerare il fatto che è disabile, che è omosessuale, che è in qualche modo diverso e quindi amare la persona, tutelare la persona, difenderla, questo è il cuore della strategia di non discriminazione. Se è vero questo, è vero, quindi che anche chi ha un credo religioso è una persona, perché il fatto che è una persona viene prima del fatto che ha un credo religioso. E allora, attenzione, perché l ’ impostazione dell ’ articolo 3 nella formulazione proposta dall ’ emendamento 52 della relazione LIBE, introduce un principio diametralmente opposto alla dichiarazione n. 11, all ’ articolo 17 del trattato sul funzionamento dell ’ Unione. Questo emendamento 52 svuota lo stesso concetto della preservazione dello status previsto dalle legislazioni nazionali per le chiese e le organizzazioni basate sulla religione o le convinzioni personali, e allo stesso tempo, l ’ articolo 3 e il corrispondente considerando 18, nella formulazione proposta dagli emendamenti 51 e 29 della relazione LIBE, limitano – a mio modo di vedere – l ’ ambito di applicazione della competenza degli Stati membri in tema di accesso agli istituti educativi basati sulla religione e sulle convinzioni personali. Credo, insomma, che se vogliamo difendere la persona fin dall ’ inizio e nel suo complesso, bisogna difendere anche quelle dimensioni che caratterizzano la persona anche nel profilo della dimensione religiosa. Credo anche che gli emendamenti 92, 89 e 95 possano essere un punto di incontro ragionevole per chi vuole che la direttiva sia approvata e credo quindi che sia un punto effettivo di dialogo potersi incontrare a questo livello. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dittatore libico Gheddafi ha definito la Corte penale internazionale “nuova forma di terrorismo mondiale ”. Lo dico anche alla Presidenza di questo Parlamento: questo Parlamento è stato fondamentale per portare avanti la lotta – lo abbiamo fatto come Partito radicale non violento – per l ’ istituzione della Corte penale internazionale. Credo che non possiamo lasciare le parole del dittatore libico senza una condanna dura come Parlamento e come Istituzioni europee. La nostra lotta deve essere quella di sottoporre la sovranità nazionale, la sovranità degli Stati, alla forza del diritto internazionale contro i genocidi, contro i crimini di guerra, contro i crimini contro l'umanità; il diritto internazionale e sovranazionale contro le sovranità assolute. E 'la stessa cosa che ci hanno chiesto ieri nostri amici del Governo tibetano in esilio nell ’ audizione in commissione esteri ed è la stessa cosa che ci ha chiesto oggi il Consiglio nazionale delle nazionalità iraniane nell ’ audizione di oggi: la sovranità assoluta come nemico per la libertà e la giustizia. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, quello che è avvenuto l'altro ieri e solo l'ultimo vergognoso dramma. E 'una tragedia che si ripete ormai da tempo e che ha assunto dimensioni epocale. La morte in mare di emigranti che tentano di raggiungere la nostra Europa è senza ombra di dubbio la più grande violazione alla vita attuata nella civile Europa. Questi drammi mostrano il volto infame della nostra fortezza e forse dovremmo cominciare a ragionare anche sulle nostre responsabilità per la morte di uomini e donne, che avevano solo un ’ ambizione, quella di vivere meglio e di fuggire alla fame e alla guerra. Allora, probabilmente dovremmo analizzare il fatto che questi naufragi nel Mediterraneo non sono l ’ anomalia di un meccanismo che produce immigrazione clandestina: sono invece una conseguenza prevedibile della politica sull ’ immigrazione dell ’ Europa e dei Paesi membri. Gli omicidi nel Mediterraneo sono causati dalle logiche repressive, dalle politiche di respingimento in mare, dal filo spinato virtuale lungo le nostre coste, dalle pratiche proibizioniste attuate nella politica europea e dei Paesi membri – Italia e Malta tra questi – sull ’ immigrazione. Non esiste altro modo per entrare in Europa; non esistono canali regolari per l ’ accesso al mercato del lavoro europeo e neanche per vedere riconosciuto il sacrosanto diritto all ’ asilo. La speranza viene consegnata nelle tempestose onde del Mar Mediterraneo; i diritti vengono consegnati nelle mani di scafisti senza scrupoli, che sono diventati l ’ unico strumento, o quanto meno il più accessibile, per entrare nell ’ Unione europea. Questa è la vera causa delle morti al largo della Libia di qualche giorno fa. Questa è la ragione per cui negli ultimi 20 anni i migranti morti nel tentativo di giungere in Europa sono decide di migliaia, uomini e donne senza volto e senza nome, che sono diventati esclusivamente cibo per i pesci. Ho chiesto al Presidente Pöettering di aprire questa sessione di lavoro di oggi facendo un minuto di silenzio, come segno di lutto e di riconoscimento da tributare a questi martiri. Lo ringrazio perché ha accolto la mia richiesta. Credo che questo sia stato un atto dovuto ma ovviamente questo non basta: parla della nostra indignazione ma noi dovremmo provare a produrre una politica, una politica concreta per cominciare a dire già in questo Parlamento: mai più; mai più morti nel Mediterraneo! Signor Presidente, sulla ricevibilità dell ’ emendamento dell ’ onorevole Vălean: l ’ onorevole Vălean ha fatto bene a fare marcia indietro e correggere il testo eliminando il riferimento generico ed equivoco alle terze e quarte mogli, che ha ingenerato dubbi sulla legittimità della poligamia. Però bisogna precisare che, purtroppo, il questionario inviato agli Stati membri conteneva questa erronea terminologia; cioè si chiedeva agli Stati membri un giudizio sul diritto di circolazione delle seconde, terze e quarte mogli. Signor Presidente, volevo soltanto sottolineare la necessità di sostenere fortemente l ’ affermazione che ha avuto sostegno questa mattina da una decisione provvida. Non è possibile che in un documento dell ’ Unione europea, in particolare in un documento al voto del Parlamento europeo, sia anche soltanto sfiorata la possibilità del riconoscimento del matrimonio poligamico. Questo non appartiene alla cultura dell ’ Unione europea. Nello spazio giuridico dell ’ Unione europea non deve esserci posto per posizioni di questo genere, che sono in contrasto con la nostra tradizione, che è la tradizione dell ’ Europa cristiana, e che esprimono tra l ’ altro un principio di sopraffazione dei diritti della donna. Quindi molto importante la decisione di questa mattina ma molto preoccupante il fatto che, con grave senso di irresponsabilità, in un documento del Parlamento europeo sia stata inserita una nota di questo genere. Signor Presidente, il totalitarismo sovietico non ha solo imprigionato le persone. Purtroppo ha imprigionato anche la storia e i suoi documenti. Milioni di pagine di storia sono state tenute nascoste negli archivi segreti e tuttora di Mosca. Treni interi di documenti hanno trasferito milioni di documenti storici, in parte sottratti ai tedeschi ma in gran parte depredati direttamente o, come in Italia, attraverso i partigiani comunisti. Noi vorremmo che la nostra storia potesse essere accessibile. L ’ Europa deve chiederlo, deve ottenerlo. Documenti non consultabili: per esempio, sull ’ olocausto dei prigionieri militari italiani, sottoposti a tentativi di lavaggio del cervello, tenuti senza cibo, molto peggio che nei campi nazisti, morti fra mille sofferenze e sotto le torture, anche psicologiche, degli comunisti sovietici ma purtroppo anche comunisti italiani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato efficacemente alla stesura della presente relazione: i colleghi relatori ombra della commissione Ambiente; la Presidenza ceca; i funzionari della Commissione europea e, non per ultimi, i preziosi funzionari di tutti i gruppi politici per l ’ ottimo lavoro svolto. Grazie alla loro preziosa collaborazione è stato possibile l ’ accordo in prima lettura. Assumendomi per conto del Parlamento europeo la responsabilità della revisione del dossier sul marchio di qualità ecologica Ecolabel, mi sono mosso nella direzione di imprimere un ’ accelerazione a questo sistema che, attraverso l ’ aggiornamento costante dei requisiti ambientali per i prodotti che se ne fregiano, spinge le imprese a un continuo sforzo virtuoso finalizzato a elevare complessivamente gli standard di qualità ecologica dei prodotti immessi sul mercato. Incrementando la produzione, la diffusione di prodotti e servizi col marchio Ecolabel, otterremo nei prossimi anni significativi benefici ambientali, permanenti e crescenti, in termini di risparmio energetico, di riduzione dell ’ inquinamento atmosferico e di risparmio di acqua. Ecolabel è un marchio di qualità ecologica, a partecipazione volontaria, che intende promuovere la diffusione di prodotti e servizi che presentino un ridotto impatto ecologico durante tutto il ciclo di vita, offrendo ai consumatori informazioni accurate, non ingannevoli e scientificamente corrette. La revisione del presente regolamento si inserisce nel più ampio piano di azione europea per la produzione e il consumo sostenibile ed è strettamente connessa alla revisione di EMAS e alla direttiva su Ecodesign. La revisione del regolamento era stata già prevista dal legislatore comunitario: il sistema deve essere rivisto alla luce dell ’ esperienza acquisita e va modificato in modo da accrescerne l ’ efficacia, migliorarne la pianificazione e semplificarne il funzionamento. Scopo del marchio è quello di orientare i consumatori verso prodotti in grado di ridurre l ’ impatto ambientale. Ad oggi, l ’ esperienza Ecolabel mostra luce ed ombre: da un lato, un numero sempre maggiore di imprese chiede di ottenere la certificazione di qualità e nei settori più diversi, riconoscendone quindi il valore selettivo e trainante – trattasi infatti, di una certificazione molto apprezzata dai consumatori più attenti alla responsabilità sociale delle imprese; dall ’ altro, vanno rilevati alcuni problemi: la scarsa conoscenza del marchio presso il grande pubblico; la rapida obsolescenza dei criteri rispetto all ’ evoluzione dei mercati; le lungaggini burocratiche che rallentano la partecipazione degli operatori. Il nuovo marchio Ecolabel assumerà una nuova veste, non solo grafica ma anche di contenuti. Diventerà più attraente, vedrà esteso il suo ambito di applicazione a nuovi prodotti: contiamo entro il 2015 di passare dagli attuali 25 gruppi a un numero doppio di 40-50 gruppi. Sono state previste campagne di promozione; è stato implementato un per il marketing di 9.500.000 euro e sarà fatto un sito internet per il quale sono previsti 15.000 euro. Il principio che più ha interessato i relatori ombra e che ha trovato concordi le altre istituzioni è stato che Ecolabel deve non solo essere una certificazione di un risultato raggiunto ma piuttosto uno strumento dinamico in continua evoluzione, una molla propulsiva che spinga costantemente i produttori e i prodotti verso standard più alti di qualità ambientale, valutando di continuo le eccellenze sul mercato e stabilendo in base ad essi nuovi criteri. Quello che vogliamo garantire è un controllo sull'intero ciclo di vita del prodotto, che consenta di tenere in massima considerazione l'impatto ambientale in tutte le fasi della produzione e consenta a tutti gli operatori del settore, come anche alle ONG, di partecipare attivamente al processo di revisione dei criteri sul compromesso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio anch ’ io i relatori. Marchio ecologico ma anche sostenibile: questa è la sfida del nuovo regolamento quadro sull ’ Ecolabel. Il regolamento è un primo passo. Parlamento europeo e Consiglio hanno svolto un negoziato proficuo e costruttivo, almeno per gli aspetti concernenti le sostanze chimiche. Spetta ora alla Commissione, in termini operativi, entro un anno, sviluppare i criteri stabiliti, attuare un piano di lavoro e definire una prima lista di prodotti. I singoli Stati membri devono organizzare l ’ autorità competente nazionale, il raccordo con l ’ organismo europeo e devono adottare i criteri di sostenibilità come vincolanti. Ma che cos ’ è la sostenibilità ambientale per l ’ Ecolabel? Significa applicare i criteri di produzione innovativi all ’ intero ciclo del prodotto, dalla riduzione delle emissioni nelle tecniche produttive, alla riduzione del consumo di energia di beni primari come l ’ acqua, alla localizzazione delle produzioni in prossimità del consumatore finale, che rappresenta una vera e propria rivoluzione. Questa è la sfida che ci viene richiesta da una lotta coerente al cambiamento climatico ma anche a una vera innovazione del modo di produrre. Per lo sviluppo di questi criteri, la Commissione e il nuovo organismo comunitario sono invitati a coinvolgere attivamente i protagonisti attivi e le migliori esperienze, avvalendosi delle innovazioni da loro sperimentate nei propri cicli produttivi, rendendole quindi accessibili e trasparenti. Il rispetto delle norme sociali sul lavoro è parte integrate di questi criteri, anche se il regolamento ancora mantiene, per una incomprensibile pressione da parte del Consiglio nel negoziato finale, un termine legislativamente inaccettabile. Si dice “se del caso ”: nello sviluppo sostenibile le clausole sociali, il lavoro regolare non possono essere un ’ opzione da applicare solo se è il caso. Chiare ed efficaci sono invece le esclusioni a concorrere al marchio di qualità ecologica per quei prodotti che contengono comunque sostanze chimiche tossiche, pericolose per l ’ ambiente, cancerogene o dannose per la riproduzione. Attenzione: su questo il controllo del Parlamento europeo sarà particolarmente inflessibile. Signor Presidente, onorevole Ministro, onorevole Commissario, onorevoli colleghi, sia consentito anche a me di ringraziare tutti gli intervenuti nel dibattito che ha dimostrato una larga convergenza sul lavoro fatto in commissione Ambiente. Il dibattito ha anche offerto ulteriori spunti di arricchimento, ulteriori stimoli, ulteriori suggerimenti, dei quali mi auguro la Commissione e gli Stati membri sappiano far tesoro nei prossimi adempimenti. Il Parlamento, con questo dibattito e con il voto di oggi, ha chiuso praticamente il suo impegno su questi due importanti problemi. Ora la parola passa alla Commissione: registro con grande soddisfazione le tre dichiarazioni messe a verbale dal Commissario. Noi ci aspettiamo dalla Commissione una puntualità sullo studio sugli alimenti, in modo che possa essere eliminata ogni possibilità di equivoco fra questo marchio e i prodotti biologici. Ci aspettiamo il regolamento sui prodotti ittici – se lo aspetta in modo particolare la commissione Pesca. Ringrazio la commissione Pesca per averci aiutato a superare questo che era un grande momento di difficoltà. Richiamo l ’ attenzione della Commissione sulle deroghe per i prodotti tossici: utilizzare molta attenzione e molta cautela. Sulla campagna promozionale, noi ci auguriamo che le campagne promozionali della Commissione siano efficaci e puntuali in modo da raggiungere il grande pubblico e soprattutto il pubblico giovanile. Ci auguriamo che i tempi certi che abbiamo cercato di stabilire vengano rispettati e anche che sia rispettata la riduzione dei test animali. Un ’ unica piccola perplessità e rammarico: in materia di appalti forse avremmo potuto fare di più. Sarà per un ’ altra volta. Signor Presidente, il di questo Parlamento ci aveva ufficialmente informato del fatto che le presenze dei parlamentari in commissione e in plenaria sarebbero state rese pubbliche sul sito Internet del Parlamento europeo; così facendo del resto si adempieva un preciso voto di questo Parlamento della seduta di gennaio, quando noi abbiamo esattamente votato questo, cioè che queste informazioni fossero rese pubbliche. Allora, Presidente, io le chiedo: mancando ormai probabilmente soltanto una o due riunioni massimo in tempo utile del perché la volontà di questo Parlamento sia rispettata, io le chiedo formalmente di prendere l ’ impegno di confermare il rispetto di questa volontà e di questo voto dell ’ Assemblea. Non vorrei che per ragioni del tutto burocratiche venissimo meno a questo dato di trasparenza per il quale abbiamo preso un impegno anche nei confronti degli elettori e dei cittadini europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in occasione dell ’ ultima plenaria l ’ avevo sollecitata sul rispetto degli impegni del Parlamento e sulla pubblicazione dei dati sulle presenze dei parlamentari alle attività parlamentari. Lei, Presidente, mi aveva garantito che alla successiva riunione del che è quella che si terrà tra esattamente 40 minuti – questo punto sarebbe stato discusso. Ora, mi risulta invece, che questo punto non è all ’ ordine del giorno della riunione del delle ore 18.30. Siccome manca ormai poco più di un mese alle elezioni e il Parlamento ha preso un impegno nella pubblicazione dei dati e delle informazioni sulle presenze dei parlamentari alle attività parlamentari, e ormai ci saranno pochissime occasioni, non so se forse una riunione del formalmente per affrontare la questione, il Segretariato generale si era impegnato a fornire un rapporto sulla base del quale la Presidenza avrebbe potuto prendere una decisione; io le chiedo Presidente: potranno i cittadini, gli elettori europei, avere queste informazioni, come richiesto e previsto e deciso da questo Parlamento, prima delle elezioni europee di giugno o invece dovremmo violare il nostro stesso impegno e le nostre stesse decisioni? Signor Presidente, onorevoli colleghi, la commissione dei trasporti e il turismo si compiace del fatto che nell ’ ambito dei progetti TEN i tassi di utilizzazione di stanziamenti di impegno e di pagamento continuano ad essere elevati, raggiungendo quasi il 100%, e chiede agli Stati membri di assicurare che i bilanci nazionali mettano a disposizione fondi adeguati per far fronte a questo impegno dell ’ Unione. Esprime preoccupazione, per il basso tasso di utilizzazione degli stanziamenti di impegno, destinati alla sicurezza dei trasporti e all ’ autorità di vigilanza Galileo, e di pagamento destinati al mercato interno e all'ottimizzazione dei sistemi di trasporto nonché ai diritti dei passeggeri. Rileva con soddisfazione che il tasso massimo dell'aiuto finanziario per i progetti transfrontalieri è aumentato al 30% e la soglia minima di finanziamento è salita a euro 1 milione, un miliardo e mezzo. Ricordo inoltre che sono migliorati la procedura di valutazione per la selezione dei progetti e il relativo monitoraggio, ma nel contempo, deplora che la struttura per la descrizione dei lavori non sia stata armonizzata e i controlli tecnici e finanziari non siano stati uniformati. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la crisi economica è lontana da una soluzione, nonostante l ’ appartenenza all ’ area euro abbia contribuito in Europa una certa stabilità. Il Fondo monetario internazionale sostiene che il costo della crisi finanziaria sia di 4 mila miliardi di dollari, di cui due terzi imputabili alle banche. Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici: ripristinare la fiducia, sostenere la crescita e tutelare l'occupazione. Questo si può ottenere solo grazie ad una politica economica capace di risanare il sistema finanziario, ma l ’ Europa non ha ancora una politica economica! Nonostante le proposte del G20 di Londra per dare nuovo impulso al sistema creditizio, rimane grave – come denunciamo da anni – la mancanza di regole certe per il mercato finanziario, i suoi operatori, i prodotti offerti e i derivati. I mercati dovrebbero essere sottoposti a regolamentazione e vigilanza, soprattutto per il settore finanziario, che senza controllo ha dato il via ad una spirale di indebitamento senza precedenti. Cosa fare di questo immane debito costruito sulla concessione di crediti senza garanzia? Azzerarlo? Inserirlo in un meccanismo di pulizia messo in atto dalle banche? Proibire future operazioni in derivati OTC e sollecitare le banche a portare a termine in modo definitivo i loro contratti derivati? Occorrono risposte certe, nuove linee di credito per le piccole e medie imprese e per i risparmiatori, per impedire delocalizzazioni incontrollate, e per riallineare le regole dell ’ OMC alla reale situazione. Se non si parla di regole del commercio mondiale non risolveremo nulla: occorre cioè, di fronte a una crisi sistemica, riformare il sistema, ridando alla politica quel ruolo di indirizzo che troppo spesso è mancato, ridando attenzione all ’ economia reale e abbandonando le facili e drogate sirene della finanza virtuale! Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho molte riserve su questa relazione a cominciare, come è stato detto poco fa, da una previsione che appare sconcertante nel momento in cui in Europa abbiamo il problema della cassa integrazione o addirittura licenziamenti per milioni di operai. Prevedere 60 milioni di nuovi immigrati per venire a lavorare in Europa mi sembra una previsione fuori dal mondo. Ma anche per sottolineare che mentre qui discutiamo su come regolare e come organizzare il futuro dell'immigrazione avvengono tragedie – grazie a Dio scampate per il senso di umanità del nostro paese e il buon governo del ministro Maroni – come quella che poteva avvenire nel caso della nave turca Pinar. L'Europa cosa sta a fare? In 600 casi – denuncia giustamente il ministro Maroni – Malta non ha accolto, non ha svolto, benché finanziata dall'Unione europea, quell'azione di accoglienza per affrontare concretamente gli sbarchi provenienti dalle coste del Nordafrica. In tutti questi casi è dovuto intervenire in nostro paese che non ce la fa più con un centro di accoglienza a Lampedusa che, come tutti sappiamo, è ormai ben al di sopra delle sue possibilità. Allora l'Europa intervenga, stabilisca delle regole precise! Chiediamo un sostanzioso aumento dei finanziamenti per il nostro paese per affrontare debitamente questa sfida! L'Europa si svegli e regoli in maniera seria il flusso dell'immigrazione: così non si può andare avanti! Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto mi voglio congratulare con il relatore per l ’ ottimo lavoro svolto. Attualmente il diritto d ’ autore è tutelato per una durata massima di 50 anni e a mio avviso questo termine non è sufficiente a dare la giusta remunerazione agli artisti per le loro opere di creazione e d ’ esecuzione. E ’ infatti importante migliorare la situazione sociale degli artisti con una maggiore tutela da parte delle Istituzioni. Proprio per questo, siamo favorevoli all ’ estensione della protezione del diritto d ’ autore ad una durata di 95 anni e chiediamo che i ricavi aggiuntivi derivanti da questa proroga siano attribuiti esclusivamente agli artisti e in particolare che, per i 45 anni aggiuntivi, questi ultimi siano sciolti dall ’ obbligo contrattuale che impone loro di trasferire a terzi parte delle entrate. Infatti, questa misura deve essere esclusivamente volta ad un reale beneficio degli autori interpreti ed esecutori. D ’ altro lato, è bene anche che la Commissione valuti l ’ impatto e la necessità di una procedura di estensione di tale proroga anche al settore audiovisivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a me pare che, di fronte ai grandi cambiamenti che stanno investendo il settore musicale e culturale in generale, l ’ Europa rischi di rispondere con soluzioni protezionistiche e vecchi schemi, promettendo briciole agli operatori e alle piccole case musicali si fanno invece infine gli interessi delle grandi che vedranno notevolmente aumentate le possibilità di incrementare i propri profitti. Vedete, anche all'indomani della condanna della Corte svedese ai gestori del sito internet che è stato sanzionato per aver favorito lo scambio come si dice – di materiale musicale, l ’ approvazione del Parlamento di una tale misura consoliderebbe una tendenza negativa e del tutto inadeguata ad affrontare le nuove dinamiche della presente era tecnologica e del bisogno di cultura, di comunicazione e di libertà di intere generazioni. La tutela della libertà di espressione degli artisti, sta proprio nel loro rapporto con la società, la libertà di produrre arte e la libertà di fruirne stanno insieme ed hanno un comune avversario, l ’ asservimento mercantile della cultura che risulta rafforzato da questo provvedimento! Signor Presidente, onorevoli colleghi, io posso nella replica ribadire il mio impegno a presentare il piano d ’ azione entro il 2009. Mi rendo conto di quanto sia importante per la maggioranza dei parlamentari fare in fretta, ma – come ha sottolineato l'on. El Khadraoui – ci sono resistenze di tipo giuridico in più istituzioni europee, non soltanto nella Commissione, dobbiamo superarle convincendo chi ha delle perplessità, per dire che un piano d ’ azione del genere, ripeto, non va a violare il principio di sussidiarietà. Ripeto, avendo studiato per tanti anni il latino, conosco bene il significato della parola, quindi ha un significato positivo, ripeto quello di aiutare. Noi vogliamo, anche dopo il dibattito che si è svolto oggi e dopo aver letto il testo presentato dall'on. Savary, andare avanti lungo la strada intrapresa. Non ci sono tentennamenti da parte mia, però per raggiungere l ’ obiettivo bisogna convincere più interlocutori ed ecco perché credo sia giusto farlo con delle argomentazioni forti dal punto di vista politico, dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista giuridico. Certamente, il testo elaborato dal Parlamento è un contributo importante per cercare di superare delle resistenze che io sono convinto potranno essere superate nei prossimi mesi e dare così ai cittadini europei un piano d ’ azione da parte della Commissione che terrà certamente in gran conto e in grande considerazione il lavoro che voi avete svolto in queste settimane e in questi mesi d'impegno. Ecco perché io voglio ringraziarvi, riaffermando il mio impegno e la mia volontà di andare avanti nella direzione intrapresa dal mio predecessore, scelta anche dal Parlamento europeo, però volendo fare in modo che la scelta sia una scelta condivisa dal maggior numero possibile di persone in modo che il piano sia più efficace. Adottare il piano, magari guadagnando qualche settimana di tempo, senza trovare poi il pieno convincimento da parte di tutti, forse sarebbe una scelta poco utile per raggiungere gli obiettivi nei quali tutti quanti noi crediamo. Ritengo però che dopo questo dibattito, dopo la scelta del Parlamento, qualche passo in avanti importante si sia fatto e quindi le istanze che provengono dalla maggioranza dei parlamentari, perché anche nel corso del dibattito ci sono state sfumature diverse per quanto riguarda il piano d ’ azione, però ripeto, credo che queste istanze potranno raggiungere il buon fine nei prossimi mesi. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, io credo che noi dobbiamo guardare con ottimismo al futuro, perché ritengo che per quanto riguarda l ’ approvazione della direttiva, oltre a una collaborazione forte da parte della Presidenza ceca, ci sia la disponibilità della Presidenza svedese a concludere positivamente un accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio. Quindi, questo mi fa ben sperare e questo ritengo che possa già essere un elemento che spinga domani il Parlamento a votare a favore dei testi di cui stiamo discutendo. Volevo rispondere ad alcune osservazioni e rassicurare l ’ on. Ţicău per quanto riguardagli obiettivi: si inizia da un piano di azione e da una direttiva che riguarda genericamente il sistema del trasporto per poi in prospettiva magari guardare alla dimensione urbana e concentrarci su quella dimensione, ma prima bisogna passare dal generale per arrivare al particolare. Volevo anche rispondere all ’ on. Kusstatcher per quanto riguarda il settore stradale e gli altri sistemi di trasporto. Non esiste oggi un quadro europeo coerente per la diffusione e l ’ utilizzo dei sistemi di trasporto intelligente nel settore stradale, per gli altri modi di trasporto, come ha ricordato l ’ on. Savary, sono stati istituiti piani specifici: Cesar, la nuova generazione del sistema di gestione del traffico aereo, RIS per il trasporto fluviale, VTMIS per il trasporto marittimo, senza dimenticare il sistema RTMS per il trasporto ferroviario. Il piano d ’ azione per il sistema di trasporti intelligenti, riguarda quindi essenzialmente il settore stradale, ma include anche azioni specifiche e iniziative mirate per assicurare e migliorare l ’ interconnettività del trasporto stradale con gli altri modi di trasporto mediante interfacce appropriate. Ci tenevo a ricordare, anche all ’ on. Savary, che ovviamente il piano d ’ azione per il sistema di trasporti intelligente, comprende azioni mirate non solo per i conducenti anziani, ma anche per gli utenti della strada definiti deboli, vale a dire i ciclisti ed i pedoni. Queste azioni figurano, tra l'altro, nell'elenco di misure che possono essere adottate dal Comitato per i sistemi dei trasporti intelligenti previsto nella direttiva. Si tratta in particolare dell'uso del sistema dei trasporti intelligenti per la sicurezza degli utenti, come per esempio la segnaletica intelligente per chi ha problemi di vista. Detto questo, noi possiamo con una direttiva dare alcune regole, ma il problema è anche quello di avere dei conducenti intelligenti, non basta avere dei sistemi intelligenti, noi dobbiamo anche fare in modo che chi siede alla guida di una macchina, di un camion o di una moto o di una bicicletta usi l'intelligenza, ma questo purtroppo non si può regolare con una direttiva, con un regolamento e con un piano d ’ azione, dobbiamo soltanto fare in modo di convincere, attraverso buone regole, i cittadini europei a usare l ’ intelligenza e a non usare alcol e droghe quando si mettono alla guida di un auto, di una moto, di un camion o di una bicicletta. Signora presidente, onorevoli parlamentari, grazie all'on. Stockmann per il lavoro che ha svolto. Il programma Marco Polo dal 2003 ha l'obiettivo di realizzare un sistema di trasporto più sostenibile in Europa, trasferendo parte consistente della crescita annuale del trasporto di merci su strada verso modi di trasporto meno nocivi per l'ambiente, come le vie di navigazione interna, il trasporto ferroviario, il trasporto marittimo a corto raggio. Il primo programma Marco Polo, che aveva l'obiettivo di trasferire 48 miliardi di tonnellate / chilometro dalle strade in quattro anni, si è concluso nel 2006, però la valutazione esterna ha messo in luce che l'obiettivo raggiunto soltanto al 64%. L'esperienza acquisita con il secondo programma Marco Polo mostra che la sua efficacia non migliora, purtroppo, e che l'Europa non utilizza a pieno questo strumento importante per realizzare un sistema di trasporto più adeguato all'evoluzione del mercato. L'anno scorso ho inviato una serie di lettere a tutti i ministri dei trasporto dell'Unione perché utilizzassero il Marco Polo. Quindi ora ritengo che sia giunto il momento – e il Parlamento mi pare che sostenga questa mia valutazione – di modificare il regolamento, di cambiare le regole di accesso a questo progetto, a questo programma, che dovrà essere, che dovrà erogare, anche finanziamenti non sempre utilizzati. E 'un modo, quello che stiamo perseguendo, molto positivo, perché stiamo cercando di facilitare l'utilizzazione di un progetto comunitario alle piccole e medie imprese, che fino ad oggi avevano parecchie difficoltà per utilizzare i fondi europei messi a disposizione del Marco Polo. E 'un messaggio anche, quello che stiamo lanciando oggi, non diretto soltanto a chi utilizza il Marco Polo, ma credo che stiamo lanciando un messaggio affinché troppi regolamenti – perché molti regolamenti europei – vengano modificati, perché non sempre, anche in altri settori, e anche regolamenti nazionali che servono ad utilizzare i fondi europei, non sempre sono scritti in maniera tale da poter favorirne l'utilizzazione. Questo è un problema molto sentito in tutti i paesi membri, ripeto che non riguarda soltanto i nostri regolamenti, ma anche i regolamenti nazionali di utilizzo dei fondi comunitari. Ecco perché credo che oggi noi stiamo lavorando non solo per quanto riguarda il Marco Polo, ma stiamo lanciando un messaggio di buona legislazione a favore dei cittadini per semplificare l'accesso a progetti comunitari. Quindi ritengo che si possa approvare il testo proposto e si possa naturalmente condividere tutto il lavoro dell'on. Stockmann, perché ripeto, domani da questo Parlamento si lancerà un messaggio positivi all'intera Unione europea. Ripeto, non è soltanto una questione che riguarda il Marco Polo, ma è una questione molto più ampia e partendo dal Marco Polo credo che noi renderemo un servizio anche ad altri settori che seguono con particolare attenzione l'utilizzo dei fondi comunitari e l'utilizzazione dei vari programmi che la Commissione offre ai 27 pesi dell'Unione e alle imprese dell'Unione. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, in questa chiusura vorrei fornire risposte ad alcune domande che sono state poste dagli onorevoli parlamentari, nel ringraziarli inoltre per il sostegno dato a questo accordo in prima lettura che certamente contribuirà a migliorare l ’ efficacia del secondo programma Marco Polo. Voglio dirvi che già il prossimo anno i miei servizi – che ringrazio ancora per il lavoro svolto – cominceranno a riflettere sul programma Marco Polo oltre il 2013 e tale riflessione verterà, tra l'altro, sui punti previsti dall'accordo di compromesso e in particolare voglio sottolineare l ’ esigenza di distinguere fra condizioni di finanziamento nei diversi modi di trasporto, sulla base della sicurezza nonché dell ’ efficienza ambientale ed energetica, sulla necessità di istituire un ’ assistenza orientata alla domanda nella fase di presentazione delle richieste, tenendo conto delle necessità delle piccole e micro imprese di trasporto, il riconoscimento della recessione economica quale motivo eccezionale per prorogare la durata dei progetti, la riduzione delle soglie di ammissibilità specifica per prodotto. A proposito di riduzione delle soglie, voglio tranquillizzare l ’ on. Blokland, perché nel testo che stiamo approvando per quanto riguarda la navigazione interna il compromesso prevede già una soglia inferiore per la navigazione interna. Di più di quello che si è fatto credo non si potesse fare perché aumenterebbero i costi amministrativi, ma credo che il segnale che lei richiede sia stato certamente dato. Torniamo alla riflessione per il programma Marco Polo oltre il 2013: dicevo, i temi comprenderanno anche la possibilità di indicare i valori di riferimento delle soglie minime di finanziamento per i progetti proposti in termini di efficienza energetica e benefici ambientali, oltre che di tonnellate chilometro trasferite. In più, la possibilità di garantire la coerenza fra il programma Marco Polo, il piano d ’ azione sulla logistica, il programma TEN-T, adottando le misure appropriate per coordinare l'assegnazione dei fondi comunitari, in particolare, per le autostrade del mare; in più la necessità di tener conto delle caratteristiche specifiche del settore della navigazione interna e delle sue piccole e medie imprese, ad esempio, mediante un apposito programma per questo settore particolare della navigazione. Obiettivo comunque della Commissione è presentare la comunicazione sul futuro del programma eventualmente insieme a una proposta per un programma Marco Polo 3 nel corso del 2011. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, signor relatore, intanto io voglio ringraziare il Parlamento per avere accettato di esaminare in tempi così rapidi una proposta che ritengo estremamente importante per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci. Un ringraziamento particolare va al relatore Duchamp nonché alla commissione trasporti per la disponibilità e la qualità del lavoro svolto, che ha contribuito a sostenere una proposta legislativa che vuole in primo luogo integrare meglio, a livello europeo, il trasporto ferroviario grazie ad una cooperazione più stretta tra i gestori dell'infrastruttura. Il trasporto ferroviario è l'ultimo, ribadisco l'ultimo, modo di trasporto che ha conservato una dimensione fortemente nazionale. Molto spesso attraversare le frontiere in treno è ancora difficile. I gestori delle infrastrutture sono in larga misura responsabili di questa difficoltà e allora è necessario stimolare la loro collaborazione, sia in materia di gestione dell'infrastruttura che di programmazione e realizzazione degli investimenti. L'europeizzazione dell'infrastruttura è necessaria per le merci che presentano una dimensione internazionale importante già oggi. Devo ricordare che il 50% dei servizi merci è oggi internazionale e quindi è destinato ad aumentare in futuro. In secondo luogo, la proposta si propone di consentire lo sviluppo dell'offerta di trasporti ferroviari di merci. Questo settore non potrà svilupparsi e competere e / o completare quello stradale senza un considerevole miglioramento delle infrastrutture messe a disposizione dei treni merci. Oggi in una grande maggioranza degli Stati membri il trasporto ferroviario di merci è considerato una variabile di adeguamento rispetto al trasporto passeggeri. Purtroppo ciò è vero tanto per la gestione dell'infrastruttura quanto per gli investimenti. In terzo luogo, grazie a questa proposta, sarà possibile integrare meglio le ferrovie nel sistema di trasporto merci e sviluppare la co-modalità in Europa. Infatti, affinché il trasporto ferroviario possa contribuire in misura sostanziale agli obiettivi comunitari in materia di trasporto, l'infrastruttura ferroviaria deve essere collegata meglio agli altri modi di trasporti, in particolare a quello marittimo e a quello stradale. Ma, oltre ai principali obiettivi della proposta, vorrei citare quattro principi essenziali sui quali si fonda il testo che stiamo discutendo. Il primo principio è l'individuazione dei corridoi e dunque della rete. Questa individuazione è basata su considerazioni economiche piuttosto che politiche. Il secondo principio è la cooperazione rafforzata fra gestori dell'infrastruttura. Il terzo principio, sul quale vorrei soffermarmi un attimo, riguarda le migliori garanzie in termini di qualità e di affidabilità dei servizi forniti dall'infrastruttura grazie a disposizioni volte a raggiungere un migliore equilibrio tra traffico passeggeri e traffico merci nella gestione dell'infrastruttura. Questo non vuol dire dare sistematicamente la priorità ai treni merci rispetto ai treni passeggeri su tutta la rete nazionale, al contrario, e tengo in particolare modo a sottolineare questo concetto, sui corridoi orientati alle merci dunque su linee specifiche e chiaramente individuate, ciò significa non sfavorire sistematicamente i treni merci, in particolare quelli che hanno maggiori esigenze di velocità e / o di puntualità. Questa è a nostro parere la traduzione in termini più concreti delle definizioni di corridoio orientato alle merci o per un trasporto merci competitivo. Infine, quarto punto, quarto pilastro: la definizione e la creazione di una vera rete di terminali strategici. In questo caso la parola terminale intesa nel senso più ampio: scali ferroviari, terminali portuali, piattaforme logistiche, strade, ferrovie, ecc. indispensabili per il buon funzionamento del corridoio merci e del sistema di trasporto in cui si trovano. Queste erano un po 'le osservazioni che volevo fare nel ringraziarvi ancora una volta per la tempestività che avete e l'efficienza del Parlamento, mi fa piacere in quanto parlamentare europeo per tanti anni e ancora una volta ricordare. Ci tengo a sottolineare il relatore, la commissione trasporti per il lavoro svolto. Grazie Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi complimento con il collega Duchamp per la sua brillante relazione. Ho presentato un emendamento a nome del PPE concernente l'articolo 14, paragrafo 2. Secondo tale articolo, in caso di sopraggiunta difficoltà nello scorrimento del traffico, i treni merci hanno priorità rispetto agli altri treni sui corridoi merci europei. In Italia, e in larga parte dell'Europa, il trasporto merci e quello passeggeri vengono effettuati sulle stesse linee, dal momento che esistono poche tratte merci dedicate. Tale priorità penalizzerebbe il trasporto regionale passeggeri nei principali nodi italiani, ad esempio, nella città di Milano che sta su tre corridoi TEN. Per evitare che il trasporto di persone subisca un danno eccessivo a vantaggio di quello merci, ho suggerito l'inserimento della presente modifica che esclude l'applicazione di queste regole prioritarie nelle ore di punta del trasporto pendolare, quello in cui si concentrano gli spostamenti dei cittadini per lavoro. Le ore di punta si limiterebbero ad una fascia oraria nei soli giorni lavorativi di massimo tre ore durante il mattino e di tre ore nel tardo pomeriggio. Ogni Stato membro affidandosi alle indicazioni del gestore delle infrastrutture dovrebbe definire quali sono le ore di punta secondo la propria situazione nazionale, tenendo in considerazione il traffico merci regionale e quello di lunga percorrenza. Signor Presidente, onorevoli parlamentari, le conclusioni odierne sono dal mio punto di vista estremamente positive su questo argomento e contribuiscono ad inviare un messaggio molto chiaro agli Stati membri, cioè che il sistema ferroviario europeo ha bisogno di corridoi destinati in qualche modo alle merci. La loro realizzazione deve essere coordinata e coerente a livello comunitario e tutte le parti in causa del settore ferroviario devono partecipare a questo sforzo. Per quanto riguarda gli emendamenti di compromesso proposti dal relatore, prevedono un miglioramento del processo di ripartizione e riserva delle capacità in termini di linee ferroviarie di qualità per i treni merci internazionali, nonché la costituzione di una riserva di capacità per richieste a breve termine. La Commissione può accettare questa impostazione, come pure può accettare l'emendamento di compromesso relativo alla gestione dei treni merci internazionali in caso di perturbazione sulla rete. Per il resto, il Parlamento è sovrano. Vi ringrazio. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi noi approviamo una direttiva assai importante, una direttiva che riguarda i pazienti – come è stato già sottolineato – e riguarda tutti i cittadini europei. Proprio alla vigilia delle elezioni europee tutti i cittadini europei possono constatare, ancora una volta, come il Parlamento possa positivamente incidere nella vita di ciascuno di loro. La Carta dei diritti fondamentali dell ’ Unione europea afferma il diritto alle cure sanitarie, oggi con questa direttiva noi diamo concretezza a questo diritto. E ’ un problema che riguarda una moltitudine enorme di cittadini, una recente indagine di Eurobarometro sottolinea che già oggi il 50% dei cittadini europei è disposto a spostarsi per ricevere cure all ’ estero, nella speranza di trovare un migliore più rapido trattamento della propria malattia, e il 74% dei cittadini ritiene che nel caso in cui si vada all'estero per le cure, queste siano rimborsate dal proprio Stato membro. Attualmente la materia è disciplinata solo dalle norme nazionali, il cittadino è poco informato sulle possibilità, sui rimborsi e sulle cure possibili all ’ estero. Infatti, oggi solo il 4% dei cittadini europei si cura all ’ estero. Una disciplina uniforme, l ’ Unione europea l ’ ha soltanto nei casi di trattamento delle cure per emergenze sanitarie occorse all ’ estero in base al regolamento sulla tessera sanitaria europea. Oggi il Parlamento risponde positivamente alla domanda di tutela sanitaria da parte di cittadini europei, l ’ Europa si appresta anche in materia di sanità ad abbattere le frontiere e a dare a tutti i pazienti, la possibilità di scegliere il luogo di cura! Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'on. Roth-Behrendt ha spiegato benissimo qual è la posizione del nostro gruppo, in particolare, ha motivato perfettamente perché noi apprezziamo moltissimo la tanta strada che è stata compiuta per migliorare questo testo. Ma ha anche spiegato bene quanto sia importante quell ’ ultimo miglio che rimane da percorrere, doppia base legale e una più chiara e forte possibilità di diritto per gli Stati membri di avere autorizzazione preventiva sulle cure ospedaliere. Allora, non giriamo insomma intorno a quei discorsi, conosciamo benissimo questa direttiva, ne abbiamo discusso da mesi. Io rivolgo due domande eminentemente politiche, perché è il momento delle decisioni. La prima, alla Commissaria Vassiliou: cosa ne pensa esattamente la Commissione sulla doppia base legale. Secondo, mi rivolgo in particolare al gruppo del PPE – mi dispiace che non ci sia il mio amico John Bowis con cui abbiamo risolto tanti e tanti dossier nel corso di questa legislatura, come coordinatore dei principali gruppi della commissione ambiente, e anch ’ io naturalmente gli auguro un pronto ristabilimento – domando al PPE e anche credo al gruppo liberale: ma ritenete più utile andare alla seconda lettura senza il voto del PSE? Senza una grande maggioranza? Allora io vi invito a riflettere seriamente per quanto riguarda la doppia base legale sugli emendamenti 116 e 125 e per quanto riguarda l ’ autorizzazione preventiva sul 156 / 118. Se vengono approvati questi documenti noi voteremo a favore; altrimenti sarà impossibile. Valutate e scegliete voi qual è lo scenario che preferite. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto auguri di cuore a John Bowis. La cartina tornasole di questa direttiva è la sua base giuridica. Se si tratta di garantire il diritto di tutti a farsi curare al meglio ovunque, cosa centra la base giuridica del mercato? Dovrebbe essere il diritto della salute a fare da base giuridica. E il diritto alla salute dovrebbe prevedere innanzitutto il diritto a essere curati al meglio nei propri paesi, cui andrebbero dati standard europei di qualità, non nascondendosi dietro la sussidiarietà. Ma se c ’ è invece la base giuridica del mercato, si può pensare che si voglia fare la Bolkenstein della salute e guardare agli interessi delle assicurazioni o di chi vuole fare profitti sulla salute. E ’ dunque incredibile che emendamenti parlamentari proprio sul tema cardine della base giuridica rischino di essere considerati non ammissibili e ciò richiede una chiarificazione indispensabile anche da parte del Commissario prima che si eserciti il voto in Aula. . Signora Presidente, onorevoli colleghi, questo è il mio terzo rapporto sull ’ applicazione del diritto comunitario e devo dire che – rispetto al grande lavoro che insieme alla Commissione abbiamo fatto – non credo che possiamo dirci particolarmente soddisfatti. Credo, che ci siano sostanzialmente tre problemi che vorrei citare e che sono portati alla vostra attenzione, soprattutto all ’ attenzione della Commissione nel nostro rapporto. Rispetto all ’ inizio, io vedo una tendenza da parte della Commissione a diminuire l ’ attenzione rispetto a quello che il Parlamento fa e chiede, dato che contrariamente al passato non abbiamo ricevuto praticamente nessuna risposta alle domande che noi abbiamo formulato nel corso degli ultimi due rapporti. E devo dire che questo provoca in me una certa frustrazione, dato che sul tema dell ’ applicazione del diritto comunitario avevamo tutti convenuto che si trattasse di una priorità nell ’ agenda della del “legiferare meglio ”. Quali sono i problemi che noi abbiamo riscontrato? Le tre questioni fondamentali che noi avevamo discusso insieme alla Commissione erano quelli della trasparenza, delle risorse e della lunghezza delle procedure. Noi vediamo che rispetto alla novità che noi avevamo insieme definito, che è quella della trasparenza appunto, i passi sono stati piuttosto lenti e addirittura con le nuove regolamentazioni sull ’ accesso ai documenti la possibilità per coloro che fanno delle procedure d ’ infrazione, che chiedono di aprire delle procedure d ’ infrazione, di sapere perché sono chiuse o perché sono aperte, sta assolutamente diminuendo. In secondo luogo, la questione della definizione delle priorità: la definizione delle priorità, il rispetto, l'espletamento delle procedure d ’ infrazione deve comportare naturalmente delle decisioni che non sono solamente tecniche ma anche politiche e qui, purtroppo dopo tre, quattro anni, che lavoriamo su questo, abbiamo ancora un problema di controllo e del meccanismo di trasparenza, non solamente interno quindi rispetto alla Commissione ma anche esterno. Voglio fare un paio di esempi, soprattutto per quello che riguarda il diritto comunitario in materia ambientale. Noi sappiamo che si tratta del problema principale di applicazione del diritto europeo, eppure sia dal punto di vista delle risorse, che dal punto di vista della priorità data a questo settore, siamo ancora piuttosto indietro. Uno dei temi più interessanti e più positivamente discussi con la Commissione era quello della diminuzione dei tempi della procedura, attraverso una serie di meccanismi che erano stati proposti e in parte anche accordati con la Commissione. Anche su questo, però siamo rimasti bloccati da una certa inerzia che spero in futuro potrà essere risolta. Peraltro un ’ altra questione che avevamo discusso a lungo, insieme con la Commissione, era il cosiddetto progetto pilota: il progetto pilota è un progetto attraverso il quale, quando un cittadino fa un ricorso alla Commissione, questo viene trasferito allo Stato membro, perché lo Stato membro possa in qualche modo rispondere. Ebbene, la valutazione che alcuni Stati membri hanno dato, in particolare il nostro Commissario Tajani, rispetto al funzionamento di questo progetto pilota, è relativamente insoddisfacente, perché il fatto che la Commissione non scriva più direttamente lei a coloro che si sono macchiati di questa possibile infrazione diminuisce di molto la capacità dell ’ amministrazione colpevole, diciamo di questa presunta violazione, di essere immotivata a rispondere. E ’ sempre così, se un dipartimento di un ministero italiano scrive a una regione, sarà sicuramente meno efficace che una lettera che arriva direttamente dalla Commissione. E questo tipo di critica che è stata fatta al progetto pilota, purtroppo non ha trovato molte risposte da parte della Commissione. Mi riservo Presidente di tornare nella seconda parte del dibattito, per rispondere alle notazioni che farà sicuramente il vicepresidente Tajani. Signora Presidente, onorevoli colleghi, grazie Presidente è molto interessante che il Commissario abbia scelto di tutta la risoluzione quello che a me, come relatrice piace meno, comunque prendo per buona tutte le cose che ha detto e gli impegni che ha preso a nome della Commissione. Io volevo ancora approfittare di questa occasione per segnalare alcuni problemi che spero potranno essere affrontati dalla Commissione: la prima è una progressiva diminuzione dell ’ autonomia delle DG, delle direzioni generali, soggette al combinato disposto fra un servizio legale sempre più restio ad andare in Corte e un Segretariato generale sempre più restio a stimolare gli Stati membri e gli esempi che potrei fare, sono, ahimè numerosi. Poi c ’ è un problema reale, di non efficace controllo dell ’ applicazione del diritto comunitario per mancanza di risorse: in una direttiva che – signora Presidente – abbiamo molto studiato, che è la direttiva 38, ci sono stati 1500 reclami, quella sulla libera circolazione dei cittadini, ci sono stati 1500 reclami dei cittadini e solo 19 infrazioni aperte. Poi, per quanto riguarda la questione del progetto pilota, ho già detto del problema della diminuzione della forza di persuasione e il fatto che non sempre si possono ridurre i tempi; e chiaramente, quando si mandano nel pilota temi come inquinamenti già accertati, norme sulla caccia che sono ovviamente e apertamente in contrasto con le regole comunitarie, non si può pretendere che gli Stati membri agiscano perché questo serve solamente per ulteriormente ritardare la procedura. E infine, Presidente, c ’ è un problema che io considero preoccupante e che è relativamente nuovo, e cioè il combinato disposto fra l ’ estrema formalità sempre crescente delle risposte che la Commissione dà e il crescente anche arbitrio nella decisione. Recentemente, un ’ infrazione è stata chiusa per opportunità politica e faccio riferimento al. E ’ evidente che quando la categoria “opportunità politica ” entra in un controllo che deve esser soprattutto giuridico le cose possono essere complicate. Infine, per quanto riguarda la nostra istituzione, il Parlamento, abbiamo un gravissimo problema perché nelle riforme che noi stiamo per discutere e per votare nel mese di maggio si pensa di diminuire di molto i poteri della commissione delle petizioni e questo è un gravissimo errore, perché la diminuzione del potere delle petizioni significa una diminuzione del potere dei cittadini, nella denuncia e nel trattamento dell'infrazione al diritto comunitario. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, innanzitutto io desidero esprimere l ’ apprezzamento della Commissione per come è stato rapido il Parlamento nell ’ affrontare questi due dossier così importanti e per questo voglio ringraziare sia i relatori, sia la presidente Pervenche Berès, per aver dato un contributo determinante alla celerità del lavoro. Oggi mancano soltanto un paio di mesi alla data entro la quale gli Stati membri dovranno recepire la direttiva sui servizi di pagamento. Queste due misure, insieme al notevole impegno dell ’ industria dei pagamenti per sviluppare i prodotti SEPA, rappresentano un passo fondamentale e opportuno verso il completamento del mercato unico dei pagamenti. Tali misure, insieme alla direttiva, completeranno la base giuridica indispensabile per garantire chiarezza, certezza e stabilità del mercato. I negoziati svolti nelle ultime settimane hanno consentito di ottenere molto rapidamente un consenso attorno a questi due dossier. Per quanto riguarda il regolamento rivisto sui pagamenti transfrontalieri, sono lieto di annunciare che la Commissione condivide l ’ emendamento proposto, frutto di un compromesso. La Commissione si rallegra in particolare dell ’ inclusione nella sua proposta originaria di articoli che disciplinano la questione della commissione interbancaria multilaterale per le operazioni di addebito diretto. Il mercato aspettava queste disposizioni e noi le consideriamo indispensabili per il varo tempestivo dell'addebito diretto SEPA da parte delle banche europee. Queste regole daranno all'industria dei pagamenti tre anni per proporre un modello commerciale di lungo termine per gli addebiti automatici nel rispetto delle norme della concorrenza. La Commissione, nell ’ ottica del compromesso, è disposta a sostituire l ’ abolizione incondizionata di questi obblighi con una clausola di riesame come proposto dal Parlamento e dal Consiglio. Per quanto riguarda la direttiva sulla moneta elettronica rivista, si tratta di una normativa particolarmente ambiziosa e che offrirà una ben accetta seconda opportunità per l ’ istituzione di un mercato della moneta elettronica che sia veramente proficuo. Questa direttiva mira a fornire al mercato un quadro giuridico e prudenziale chiaro ed equilibrato, eliminando ostacoli inutili, sproporzionati o eccessivi all ’ ingresso nel mercato e rendendo più interessante l ’ attività dell ’ emissione di moneta elettronica. La nuova direttiva dovrebbe favorire una concorrenza vera ed efficace tra tutti i partecipanti del mercato garantendo nel contempo la parità di condizioni per tutti i fornitori di servizi di pagamento e un elevato livello di tutela dei consumatori. Il compromesso raggiunto stabilisce un ottimo equilibrio tutelando pienamente i nostri obiettivi iniziali e nel contempo rispondendo adeguatamente alle preoccupazioni legittime espresse nel corso del processo di adozione. Pertanto, sosteniamo pienamente questa proposta. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ancora una volta io desidero esprimere il mio apprezzamento per il modo con il quale il Parlamento ha gestito questi due dossier. Questo significa che il nuovo regolamento sui pagamenti transfrontalieri entrerà in vigore come previsto il 1 ° novembre di quest ’ anno e il mercato della moneta elettronica beneficia così di una seconda opportunità di sviluppo. Parallelamente alla direttiva sui servizi di pagamento, questi due atti legislativi europei consentiranno di creare un quadro giuridico moderno e globale per il mercato comunitario dei pagamenti e spianeranno la strada affinché l ’ industria europea dei pagamenti possa sviluppare pienamente il progetto dell ’ area unica dei pagamenti in euro. Tale progetto offrirà ai consumatori e alle aziende europee un mercato dei pagamenti pienamente integrato, efficiente sotto il profilo dei costi e di ottima qualità. La Commissione quindi ringrazia – io lo faccio con particolare piacere – il Parlamento europeo per questo ulteriore segno del suo impegno a favore del SEPA. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, oggi verrà richiesto al Parlamento un voto su una posizione comune basata sulla proposta di un nuovo regolamento sui sottoprodotti di origine animale presentata dalla Commissione. Questo è il momento durante il quale io voglio ringraziare il relatore per il suo lavoro che ha reso possibile arrivare a questa posizione comune, intanto per la sua conoscenza delle regole nel settore veterinario che gli hanno permesso di raggiungere un risultato positivo e condiviso. La mia collega, la signora Vassiliou, si scusa per non essere presente personalmente a questo dibattito, ma ha comunque chiesto di ringraziare personalmente il relatore per tutto ciò che ha fatto e per gli sforzi che ha profuso per raggiungere l ’ obiettivo. Siamo naturalmente grati come Commissione anche ai relatori ombra che hanno seguito questo lavoro in maniera costruttiva, come ha sottolineato nel corso del suo intervento il relatore, e si è reso quindi possibile – grazie a questa collaborazione – incorporare nella posizione comune anche le maggiori preoccupazioni manifestate dalla commissione agricoltura e sviluppo rurale. Come il relatore, anch'io voglio ringraziare la Presidenza francese che ha lavorato molto pur sapendo che non avrebbe raggiunto essa stessa il risultato finale e la Presidenza ceca che ha investito grandi energie per ottenere un mandato chiaro e coerente per il negoziato con il Parlamento. Quindi, la Commissione dà il suo convinto sostegno alla posizione comune. Questo testo, chiarisce le relazioni tra le norme sanitarie e quelle ambientali e in questo modo contribuisce agli obiettivi della. Le norme che il Parlamento si accinge a votare permetteranno un uso più ampio dei sottoprodotti di origine animale, che sono attualmente esclusi da qualsiasi valorizzazione, garantendo comunque adeguate condizioni di sicurezza. Ci sarà anche una riduzione dei costi amministrativi e consentirà questo agli operatori di essere più competitivi. Tutto ciò sarà fondamentale per consentire loro di rispondere in modo dinamico alle sfide del futuro, siano esse derivate dalle importazioni da paesi terzi o da nuovi sviluppi tecnologici relativi all ’ utilizzo dei sottoprodotti. Le nuove norme saranno anche pienamente coerenti con l ’ obiettivo di proteggere la biodiversità e – aspetto più importante di tutti – consentiranno di mantenere un elevato livello di protezione all ’ interno dell ’ Unione europea contro i rischi per la sanità pubblica e degli animali. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, il dibattito di oggi ha indicato un ampio supporto alla posizione comune sui sottoprodotti di origine animale e questo permette alla Commissione di procedere con la fase successiva. La Commissione preparerà le norme di implementazione del nuovo regolamento alla luce dei vostri interventi di oggi, ascolteremo con attenzione l ’ esperienza degli operatori, parleremo con i nostri partner a livello internazionale e assicureremo al Parlamento piena trasparenza nel corso dell ’ intero processo. Posso confermare quindi al relatore l'impegno già preso dalla Commissione per quanto riguarda la comitatologia e le disposizioni ottative. Per quanto riguarda la questione posta dall'onorevole Doyle, volevo dire che l'attuale regolamento già riconosce le particolari necessità alimentari di certe specie selvatiche e permette agli Stati membri un utilizzo dei sottoprodotti per l ’ alimentazione di animali selvatici, a condizione che i rischi sanitari siano adeguatamente controllati. Tuttavia, in un recente passato è stato sottolineato che la Commissione deve intensificare gli sforzi per preservare la biodiversità. Per questo motivo, la Commissione è d'accordo con la decisione del legislatore di estendere le basi per l'alimentazione di specie animali protette nel loro habitat naturale con sottoprodotti di origine animale, mentre le attuali regole fanno riferimento ad avvoltoi e aquile, il nuovo regolamento consentirà di trovare adeguate soluzioni anche per lupi ed orsi. Sulla base di recenti esperienze stiamo anche riflettendo sull'opportunità di prevedere soluzioni che vadano al di là dell ’ attuale sistema di punti fissi per l ’ alimentazione di specie protette con carcasse animali, in particolare in presenza di sistemi di allevamento estensivo, a condizione che specifiche norme sanitarie vengano rispettate. In proposito, la Commissione è pronta al dialogo con tutte le parti interessate. Signor Presidente, onorevoli deputati, la Commissione non può che rallegrarsi per il risultato che stiamo raggiungendo, che ci porterà all'adozione di una nuova direttiva che modifica la vecchia direttiva. Si colma così il vuoto giuridico che si era creato a seguito della sentenza della Corte di giustizia che annulla la decisione quadro n. 2005 / 667 che fissava la natura, il tipo e il livello delle sanzioni penali volte a reprimere gli scarichi illeciti in mare di sostanze inquinanti. Una volta adottata, la direttiva consentirà di lottare in maniera più efficace contro i responsabili dell'inquinamento dei mari. Costituisce, il testo che il Parlamento si accinge a approvare, dunque, un completamento importante del terzo pacchetto per la sicurezza marittima firmato dal Presidente del Parlamento e da quello del Consiglio a margine della vostra ultima sessione plenaria. Il testo di compromesso attualmente in discussione, per quanto un po 'diverso dalla proposta originaria della Commissione, però bisogna dire che ne conserva gli elementi essenziali: innanzi tutto, il carattere penale delle sanzioni da imporre per gli scarichi illeciti, secondo, la possibilità di perseguire tutti i responsabili di tali scarichi comprese le persone giuridiche. Per questo la Commissione sostiene il testo, anche se introduce un trattamento distinto per le violazioni minori e le violazioni minori ripetute. D'altronde, posso comprendere che il Consiglio e il Parlamento abbiano ritenuto auspicabile che gli scarichi che non provocano un degrado della qualità dell'acqua non siano necessariamente oggetto di procedimenti di carattere penale. Sono ancora più sensibile del Parlamento europeo al fatto di vedere sanzionati penalmente questi piccoli scarichi che, per quanto di minore gravità, possono provocare, proprio per il loro carattere ripetuto, un reale inquinamento dell'ambiente marino. Il compromesso raggiunto in merito alla questione delle violazioni minori ripetute precisa meglio la nozione di "ripetizione" e può dunque essere accettato dalla Commissione che, ripeto, si rallegra per l'obiettivo raggiunto grazie anche ai lavori dei servizi della Commissione, ai lavori dei colleghi parlamentari, quindi ritengo che oggi possiamo dichiararci soddisfatti perché diamo un segnale in direzione della riduzione dell'inquinamento dei nostri mari. Signor Presidente, onorevoli deputati, io credo che in conclusione di questo dibattito non possiamo far altro che rallegrarci per la collaborazione interistituzionale tra Parlamento, Consiglio, Commissione, come ha sottolineato nel corso del suo intervento l'onorevole Jarzembowski. Io ringrazio anche il relatore per il lavoro svolto. Le istituzioni questa volta hanno dimostrato, anche alla fine di questa legislatura, di saper essere in grado di lavorare in cooperazione e di arrivare ad una soluzione in prima lettura e questo credo che sia un messaggio che noi diamo, alla vigilia delle elezioni europee, ai cittadini. Un altro messaggio nel settore delicato dei trasporti, e colgo, visto che siamo a uno degli ultimi dibattiti che coinvolgono la commissione trasporti del Parlamento europeo, l'occasione di ringraziare per il lavoro svolto da tutti i rappresentanti della commissione, in collaborazione con la Commissione europea e con me, per risolvere concretamente alcune questioni importanti, alcune che si trascinavano da mesi, grazie all'intelligenza dei parlamentari, grazie anche al lavoro che abbiamo svolto con una cooperazione efficiente dei servizi, a dimostrazione che, quando una burocrazia ha dei compiti ben precisi, quando sa quali sono gli obiettivi da raggiungere, non è un ostacolo per i cittadini, ma è uno strumento efficace per rispondere, insieme alla politica, alle istanze dei cittadini. Oggi credo che il Parlamento, e domani con il voto ovviamente, dà un'altra dimostrazione di efficienza e di voglia di essere sempre dalla parte dei cittadini. Così, con questo dibattito, con il voto, Commissione, Parlamento e Consiglio colmano un vuoto giuridico e permettono, da domani, agli Stati membri di poter perseguire meglio coloro che inquinano i nostri mari, un'altra azione che le istituzioni europee hanno fatto per rinforzare i diritti e la libertà dei cittadini europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, domani deciderete se approvare o no il trattato di Lisbona, noi ovviamente ci auguriamo che ci togliate da questa situazione spinosa. Detto questo, non possiamo che dire che la situazione nella quale noi ci troviamo oggi dimostra ancora una volta la totale inadeguatezza della procedura di riforma dei trattati. Questa procedura all'unanimità è un errore, questo Parlamento ne aveva fatto un punto di battaglia nel lontano 1984 e aveva proposto che i trattati, insieme ad Altiero Spinelli, dovessero essere ratificati a maggioranza e che chi non aveva voglia di ratificarli doveva tranquillamente essere accompagnato all'uscita con un accordo su come andare avanti. Questa sarebbe stata secondo noi una riforma costituzionale adeguata ai nostri tempi e temo che questo Parlamento abbia in questa legislatura perso veramente l'occasione di essere il motore dell'integrazione e il motore della riforma positiva dei trattati adeguandosi a questa cattiva procedura. Il Presidente ha sottolineato anche che il Consiglio europeo prossimo avrà luogo dopo le elezioni – è vero – e ha anche detto, e molti di noi l'hanno ripetuto, che questo Consiglio europeo dovrà nominare il nuovo Presidente della Commissione. Ebbene, noi non pensiamo che questa sia una cosa necessaria, soprattutto se non ci sarà chiarezza su che cosa succederà con il trattato e pensiamo che o tutta la Commissione, incluso il suo Presidente, debba essere nominata a seconda del trattato di Nizza, oppure il Presidente e anche la Commissione debba essere nominata secondo il trattato di Lisbona. Fare lo "spezzatino" penso sarebbe un errore, una truffa per gli elettori e per i cittadini, perché dimostrerebbe ancora di più che questa istituzione è semplicemente un'istituzione "tappetino" nei confronti degli interessi degli Stati membri e dei governi. Onorevole Swoboda, lei ha attaccato un pochino, leggermente, il Presidente Barroso per le sue politiche, ma io vorrei ridirle quello che il nostro gruppo va dicendo ormai da tempo: se noi vogliamo evitare che le politiche del Presidente Barroso tornino a diventare maggioritarie in questo Parlamento, non soltanto dobbiamo vincere le elezioni, ma dobbiamo anche presentare un altro candidato o un'altra candidata, cosa che il suo gruppo si rifiuta di fare. E quindi, ovviamente, il Presidente Barroso è assolutamente solo in questa campagna, e credo che questo sia un gravissimo errore del quale io rendo responsabile soprattutto il suo gruppo, perché il problema non è il povero McCreevy, ma è l'approccio di tutta questa legislatura, le imprese di socialdemocratici come il signor Verheugen e altre cose che insieme a voi non abbiamo apprezzato in questa legislatura. Due cose voglio dire molto rapidamente per quanto riguarda la questione della leadership, o supposta tale, dell'Unione europea in materia di cambiamenti climatici. Una cosa è molto chiara: il Consiglio europeo non ha voluto mettere i soldi sul tavolo. Quindi, oggi come oggi, non abbiamo un perché è evidente che anche se gli Stati Uniti dovessero venire con noi, se noi non offriamo un economico, 100 miliardi di euro, per i paesi che devono fare le misure di adattamento e di mitigazione sui cambiamenti climatici, noi a Copenaghen non avremo nessun accordo, e siccome siamo noi che ci diamo tante arie di essere dei leader, se non riusciamo a mettere sul piatto questi soldi e queste misure, noi non riusciremo ad avere un e saranno gli europei i maggiori responsabili. Sulla questione poi della crisi del mercato finanziario, io vorrei dire che siamo un po 'incoerenti, perché da una parte diciamo che dobbiamo assolutamente gestirli, dobbiamo limitarli, dobbiamo regolamentarli, ma dall'altra parte, quando per esempio proponiamo a CARICOM di fare un accordo in questa materia che cosa proponiamo? La liberalizzazione totale dei conti correnti per tutti i residenti, dei conti capitale per gli investitori, delle attività praticamente illimitate senza regole per i servizi finanziari e dunque, per la questione dei servizi finanziari, come anche per il adottiamo delle regole che poi però non riusciamo a far rispettare al nostro interno e nei nostri rapporti esterni. La coerenza credo che sia il vero problema dell'Unione europea oggi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi concentro sul Fondo di adeguamento alla globalizzazione. La discussione su questo Fondo avviene nel mezzo di una crisi economica e sociale fortissima e drammatica, l'hanno detto anche i colleghi. Se è bene, dunque, che il Fondo possa essere più direttamente impiegato per ammortizzatori sociali, come stiamo decidendo, occorre però discutere più a fondo sul suo ruolo e sul contesto degli strumenti necessari ad affrontare la crisi. In primo luogo occorrerebbe che non si moltiplicasse l'emergenza, e dunque, ad esempio, stabilire che chi prende soldi pubblici dall'Europa sia tenuto a non licenziare. Poi occorrono misure europee di intervento nella crisi, che orientino le scelte strutturali in questo momento in discussione nel settore dell'auto; riguarda anche il nostro paese e il rapporto con l'America e la Germania. E dunque politiche industriali e ambientali, ma anche di coesione, che pongono fine al dumping interno all'Europa. Terzo: le risorse sono tutt'altro che adeguate, anche a fronte di quelle messe in campo, ad esempio, dal governo statunitense. Non servono dunque tamponi, ma un cambio radicale di politiche. Signora Presidente, onorevoli deputati, onorevole, la Commissione condivide l'opinione che lei ha espresso nel testo della sua interrogazione, secondo cui le decisioni della Commissione ovviamente hanno condotto alla vendita ordinata di taluni attivi di Olympic Airlines e Olympic Airways Services. Sono state certamente un successo per quanto riguarda la politica della concorrenza e dei trasporti. Lo stesso modello è stato utilizzato per Alitalia e potrebbe esserlo per tutte le compagnie aeree che versano in gravi difficoltà. Insomma, con questa decisione è nato un nuovo modello di compagnia aerea, quella che dovrebbe essere la compagnia aerea del futuro: non più compagnie statali ma compagnie interamente private. Questo è stato il lavoro che ha cercato di assecondare la Commissione, mi pare che questo obiettivo della privatizzazione sia anche quello di altre compagnie aeree, penso ad Austrian Airlines, Malev e Czech Airlines. In conformità del trattato tuttavia la Commissione deve restare neutrale per quanto riguarda la proprietà pubblica o privata delle imprese. La Commissione è favorevole al consolidamento del settore aereo comunitario che ritiene ancora troppo spezzettato soprattutto di fronte alla crisi attuale. Tale consolidamento non dovrebbe peraltro ostacolare la concorrenza in misura tale da compromettere il corretto funzionamento del mercato comune. Il controllo delle concentrazioni effettuato a tale scopo è di competenza della Commissione ai sensi del regolamento comunitario pertinente o delle autorità nazionali competenti, a seconda della dimensione dell'operazione di concentrazione in questione. Signora Presidente, onorevoli deputati, io non ho dati certi sulla perdita di posti di lavoro a causa della crisi, ma certamente sono ben conscio di quello che accade nel settore del trasporto aereo. Tutta la mia azione come Commissario responsabile ai Trasporti va in direzione del sostegno a questo trasporto e non è un caso se anche in questa sessione si discuterà di una questione, quella relativa agli slot, che ha come obiettivo quello di evitare, per il tempo della crisi, un peggioramento della situazione delle compagnie aeree e questo significa anche cercare di ridurre la perdita di posti di lavoro, insomma di contenere i livelli occupazionali all'interno dell'Unione europea nel settore del trasporto aereo. Signora Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, il vino per noi non è semplicemente un prodotto agricolo, ma rappresenta anche cultura e tradizione. Molte volte in quest'Aula abbiamo sentito dire che occorre garantire un futuro certo al mercato vitivinicolo europeo. Questo può essere assicurato soltanto puntando sulla qualità e non vi può essere qualità se non si rispettano i metodi tradizionali di produzione. Pertanto, non possiamo che essere contrari, signora Commissario, all'introduzione di nuove pratiche enologiche fantasiose e che non derivano dalla scienza enologica, perché riteniamo che ciò possa produrre il deterioramento dell'immagine del vino e compromettere il rapporto di fiducia tra consumatore e prodotto, con conseguenze gravi per la qualità e forse per la salute. Le produzioni di qualità europea sono tali perché basate sul rispetto degli ingredienti, sulla lavorazione artigianale, sulla tradizione, su sapori tipici ottenuti da prodotti e metodi di produzioni specifiche. Ho timore che di concessione in concessione, stravolgendo le nostre pratiche enologiche tradizionali, l'Unione concederà la possibilità di inserire pezzi di legno delle botti per accelerare l'aromatizzazione del gusto e poi diventerà aromatizzazione artificiale, fino ad arrivare all'aggiunta di acqua e alla possibilità di fare il vino senza l'uva. Non è questa, signora Commissario, la giusta direzione per il rilancio e lo sviluppo nel settore del mercato interno e internazionale. La domanda globale di vino rosé non è in ribasso, ma in crescita e allora l'ottica giusta non è produrre di più con pratiche enologiche da piccolo alchimista, ma investire sulla qualità, sulla specialità e sulla caratterizzazione dei vini europei, sulla commercializzazione e in generale sulla promozione del vino vero, per allargare il mercato e dare finalmente più accesso ai giovani alla imprenditoria della vinificazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da quello che ho ascoltato è evidente che la Turchia è un paese con grossissimi problemi di democraticità. Abbiamo visto e abbiamo sentito di 15 000 minori nelle carceri, abbiamo sentito di centinaia di arresti con accuse discutibili, assistiamo al continuare del problema curdo e oltretutto al problema armeno, quello storico assolutamente non risolto. Abbiamo assistito a omicidi di sacerdoti o missionari negli ultimi due anni, abbiamo problemi infiniti. Se paragoniamo questa situazione a quella, ad esempio, di un altro paese, la Bielorussia, che è considerata ancora un paese paria in Europa, un paese che addirittura farebbe parte di un asse del male, non si capisce come mai si continui a parlare di un'entrata della Turchia in Europa. È evidente che ci sono forti lobby che favoriscono e che vogliono assolutamente l'entrata della Turchia in Europa. Oltretutto non possiamo dimenticare che c'è un problema, Cipro, che è addirittura unico nella sua sostanza: cioè un paese che è appunto candidato all'entrata in Europa occupa il territorio di un altro paese e continua a occuparlo estendendo i suoi domini su quest'isola ed esercitando una forza assolutamente antiliberale sui popoli di quell'isola. Io penso che comunque emerga sempre di più nella coscienza degli europei l'ineluttabilità di una decisione contraria all'entrata della Turchia in Europa. Io ricordo alcuni fatti: la Turchia ha 90 milioni di abitanti, una forte crescita demografica, e oltretutto dimentichiamo che i paesi turcofoni dell'Asia centrale richiedono la cittadinanza turca e lo Stato turco sembra intenzionato a darla, il che significherebbe che l'entrata della Turchia non sarebbe solamente in quanto tale, ma rappresenterebbe anche l'entrata di altri popoli, altri Stati in Europa. Poi non dimentichiamo anche che storicamente la Turchia è stata contro l'Europa e che oggi svolge un ruolo di sentinella importante di due potenze che certo europee non sono, e cioè gli Stati Uniti e Israele. Non dimentichiamo infine il fatto religioso: l'entrata di milioni di turchi in Europa significherebbe l'apertura di migliaia e migliaia di moschee e quindi sicuramente la diminutio dell'identità cristiana e dell'identità civile in Europa, non dimenticando che poi le moschee spesso e volentieri rappresentano anche, in certi casi, l'entrata di idee fortemente anti-libertà, anti-donne e anti-cittadini europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Internet deve a mio giudizio mantenere il suo carattere aperto. L ’ industria delle comunicazioni, gestendo la trasmissione dei dati, controlla di fatto la discussione democratica, l ’ accesso alle conoscenze, in effetti controlla l ’ accesso al commercio e più in generale controlla la diffusione dell ’ informazione. Secondo le disposizioni del pacchetto sulle telecomunicazioni, così come negoziate attualmente, gli operatori di rete avranno la possibilità di bloccare l ’ accesso a siti web, contenuti, applicazioni e quant ’ altro. Per questo motivo, in una mia recente interrogazione ho richiamato il pericolo che una costrizione alle libertà di stampa, di pensiero, di parola e di associazione, peraltro garantita dalla Carta dei diritti fondamentali dell ’ Unione, è dietro la porta quando un governo nazionale, come stava per accadere in Italia, o l ’ industria della comunicazione può assumersi la responsabilità di oscurare a sua discrezione una pagina web, a prescindere dal contenuto, illecito o meno. Quest ’ ultimo è soprattutto il fatto che stride: la possibilità di oscurare anche se non vi è alcun reato in essere o istigato. È opportuno certo salvaguardare il ruolo nazionale nella gestione del radiospettro, perché si devono garantire e tenere in debito conto le peculiarità dei sistemi nazionali, ma il testo di compromesso che abbiamo approvato in aprile contiene alcuni elementi senz ’ altro positivi in materia di protezione dei consumatori e più in generale della privacy, della lotta contro lo spam – ecco, concludo – e quant ’ altro. Rimango però convinto che quanto recita l ’ emendamento 138 sia assolutamente condivisibile e va pertanto … Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questa legislatura il Parlamento, specie sotto la sua Presidenza, ha rafforzato la sua capacità di incidere politicamente sul futuro dell ’ Unione, anche se dovremo aspettare il nuovo trattato per vedere realizzate le speranze di chi ha sempre creduto nella necessità di un maggiore potere legislativo della nostra istituzione, unica al mondo perché eletta dai cittadini di 27 paesi. È stata una legislatura densa di avvenimenti, spesso anche tragici e in molte occasioni, specie in questi ultimi due anni e mezzo, il Parlamento ha saputo, tramite lei, Presidente, svolgere un determinante ruolo di mediazione propositiva. Il nostro è diventato un ruolo politico sempre più evidente, che ci deve aiutare a superare le differenze partitiche che ci dividono in sede nazionale per raggiungere obiettivi condivisi, nell ’ interesse comune dei nostri popoli e per una maggiore giustizia, pace e sicurezza nel mondo. Abbiamo aperto la legislatura vedendo finalmente riunificate a noi nazioni che per tanti decenni avevano subito la privazione della loro libertà e nella legislatura l ’ adesione di Romania e Bulgaria ha rafforzato nel mondo l ’ immagine di un ’ Europa capace di creare unità nel rispetto delle differenze. Chiudiamo la legislatura nel pieno di una crisi economica che ci ha fatto comprendere che vi è una crisi sistemica e perciò il nuovo Parlamento dovrà anche essere motore propulsivo per aiutare la società a ritrovare valori oggi troppo spesso trascurati. Mai come oggi la democrazia parlamentare, in sede europea e in sede nazionale, rappresenta garanzia di libertà. Signor Presidente, la ringrazio a nome del mio gruppo e mio personale per il suo impegno – ci ha rappresentato tutti – e per l ’ alto contributo che lei ha dato al prestigio della nostra istituzione, per la quale chiediamo non solo sempre maggiore trasparenza, ma la dovuta attenzione da parte di certi media che di Europa si sono occupati solo per piccole e sterili polemiche e non per contribuire alla crescita di una coscienza comune e di un progresso condiviso. Presidente, dopo vent ’ anni che io ho trascorso in questo Parlamento, mi sento in dovere di ringraziare con lei, che idealmente mi rappresenta in quest ’ Aula, i milioni di cittadini europei che quotidianamente, lavorando e rispettando i principi della solidarietà, della giustizia e delle radici del nostro passato, contribuiscono allo sviluppo di una società più rispettosa dei diritti e più consapevole dei propri doveri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Herr Präsident, lei ha avuto il privilegio immenso di presiedere l ’ istituzione più originale del mondo e noi dei Verdi siamo sicuri che l ’ ha fatto con motivazione e con passione e per questo la ringraziamo. Quando due anni e mezzo fa mi sono presentata contro di lei come candidata alla Presidenza del Parlamento europeo a nome del mio gruppo, avevo molto insistito sulla necessità per il Presidente del Parlamento di rappresentare un ’ istituzione libera rispetto agli interessi degli Stati membri e alle pressioni delle lobby economiche, di guidare un ’ amministrazione altrettanto libera e scelta secondo criteri di competenza e non di fedeltà politica e di saper parlare ad un ’ opinione pubblica sempre più divisa e indifferente. Avevamo allora fortissimamente criticato la scelta condivisa da lei e dal gruppo socialista di eliminare ogni iniziativa di rilancio del dibattito costituzionale dopo i referendum del 2005, enorme errore che ha reso più facile la riappropriazione degli Stati del processo di riforma dell ’ Europa. Due anni e mezzo dopo, la valutazione del suo operato, presidente Pöttering, è in chiaroscuro per i Verdi / Alleanza libera europea. Abbiamo approvato e sostenuto la sua opera in Medioriente, in particolare il suo lavoro alla Presidenza dell ’ Assemblea euromediterranea. Abbiamo apprezzato la sua fede europeista senza sbavature e l ’ idea di un Parlamento aperto ai cittadini, ai gruppi, alle associazioni e alle iniziative culturali più ardite, alla sua determinazione sullo statuto degli assistenti. Abbiamo giudicato positivamente il suo convinto impegno a favore dei diritti fondamentali anche in luoghi scomodi per la stessa maggioranza del Parlamento europeo, dalla Russia alla Cina, e anche la sua conversione verde, come dimostrano le sue parole sui cambiamenti climatici poc ’ anzi pronunciate. Ma è anche chiaro, Presidente, che sotto la sua Presidenza, il nostro Parlamento ha continuato la sua graduale trasformazione da istituzione di battaglia e di rivendicazione democratica a un ’ assemblea troppo spesso docile e attenta a non disturbare questo o quel governo. Si è rassegnata a non fare della battaglia e della trasparenza un settore privilegiato di visibilità rispetto ai cittadini elettori – basti pensare al fallimento, del tutto pilotato, del gruppo di lavoro sulle lobby, che si conclude oggi con un nulla di fatto nonostante una risoluzione molto esplicita approvata un anno fa – o il silenzio sulla questione della doppia sede Strasburgo-Bruxelles e dello spreco di denaro e di CO incomprensibile ai nostri elettori. Signor Presidente, voglio concludere. Attraverso le successive riforme delle regole del gioco, la sua Presidenza ha accompagnato anche la progressiva centralizzazione del potere in poche mani nella nostra istituzione, rispetto al rafforzamento del lavoro delle commissioni, del ruolo dei singoli deputati e della valorizzazione della diversità e del pluralismo. Signor Presidente, forse ci sarà una nuova maggioranza nel nuovo Parlamento, ma noi siamo sicuri di una cosa: la lunga battaglia per la democrazia europea forte, rispettata, pluralista e simpatica non è finita e almeno su questo l ’ avremo sempre al nostro fianco. Signor Presidente, onorevoli colleghi, i tre rapporti in discussione sono parzialmente condivisibili. Quello del collega Zwiefka è il più digeribile, in quanto rende omogenea e tutto sommato più trasparente la procedura per la negoziazione e la conclusione di accordi bilaterali relativi ad aspetti settoriali tra gli Stati membri e i paesi terzi. Quanto al rapporto del caro Presidente Deprez, è condivisibile essenzialmente nella seconda parte, quando richiama la necessaria coerenza che richiede alla Commissione, se si intende sviluppare una politica comunitaria concernente le relazioni esterne nel settore della cooperazione giudiziaria. Quanto invece alla possibilità che siano gli Stati membri a concludere gli accordi, da nazionalista ovviamente io ne sono lieto e spero che non sia un processo forzosamente limitato nell'ambito di applicazione e nel tempo. Infine, sulla raccomandazione del Parlamento della collega Pagano, francamente anche qui ho qualche dubbio. La ringrazio per aver ricordato e per sostenere l'utilizzo di tanto più che a me fu affidata la relazione e ancora apprezzo quanti al buon fine della stessa collaborarono. Ma la mia sensibilità su temi riguardanti libertà fondamentali delle vittime, come anche di indagati e imputati, nonché la necessità di implementare la formazione giudiziaria dei magistrati e degli operatori, mi fanno notare che su questo c'è ancora molta strada da fare – questo almeno certamente in Italia. E, sul mandato di cattura europeo, ai dubbi francamente aggiungo la contrarietà. Ringrazio comunque i relatori per aver, con competenza e puntualità, lavorato a questi temi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono milioni gli europei, i britannici, gli italiani, i francesi che non vogliono un'Europa basata sul basata su una visione liberista e antisociale, come abbiamo visto nel progetto di Bolkestein, o basata su un centralismo totalitario e giacobino, o su una visione laicistica, massonica e marxisteggiante. Io penso che gli europei siano molto interessati alle vere libertà sociali, a quelle che danno le possibilità alle famiglie, alle comunità, ai corpi sociali di veramente progredire e a un'Europa che è basata sulla sussidiarietà e, appunto, sui corpi sociali e su una profonda visione cristiana e romana della storia. Questa è l'Europa che si contrappone direttamente a quella del trattato di Lisbona, voluto dai poteri forti, voluto dalle lobby che vogliono effettivamente centralizzare in modo drammatico la situazione. Noi pensiamo che gli europei debbano finalmente votare e rigettare al mare questo trattato Signor Presidente, onorevoli colleghi, la discussione che abbiamo oggi è di particolare importanza, com'è noto, per due ragioni: primo perché trattiamo di una delle sostanze che ha prodotto più danni e morti fra i lavoratori e fra i cittadini degli impianti che ne fanno uso e che producono, mi riferisco all'amianto. In secondo luogo, per il fatto che discutiamo di una delle prime misure applicative di quell'importantissimo regolamento che ha un po 'segnato questa legislatura, vale a dire REACH. Con l'interrogazione che noi abbiamo presentato e col progetto di risoluzione che oggi voteremo – lo dico subito anche per rassicurare la Commissione e il Vicepresidente Tajani che è qui presente a suo nome – noi non ci opponiamo al progetto di regolamento applicativo, che in proposito la Commissione ha adottato. Infatti, mi riferisco al punto 2.6 di questo progetto, in questa misura che riempie quell'allegato 17 che rimaneva vuoto e che dovrà invece recepire quanto previsto nell'allegato 1 della direttiva 76 – quella sulle sostanze pericolose, che viene superata da REACH, abrogata quindi – ecco in questo punto 2.6 si estende il divieto alla immissione sul mercato delle fibre di amianto e dei prodotti contenenti amianto. Per la verità, in questa stessa decisione però, si confermano quelle deroghe, quella possibilità di deroghe per gli Stati membri – per la cronaca sono quattro – che hanno la possibilità di mantenere sul mercato gli articoli immessi prima del 2005 e di mantenere anche i diaframmi contenenti amianto crisotilo, adottati nella produzione di impianti di elettrolisi esistenti. Naturalmente hanno, gli Stati membri, la possibilità di usare queste deroghe se rispettano tutte le norme comunitarie in materia di tutela dei lavoratori e risulta effettivamente che questi impianti, essendo poi fondamentalmente a ciclo chiuso, non producono problemi per la salute dei lavoratori. Noi non ci opponiamo per una ragione: queste deroghe si confermano, ma dobbiamo dare atto alla Commissione di avere previsto, diciamo, un meccanismo attraverso il quale si procederà nel tempo – esattamente nel 2012 – a una revisione di queste deroghe attraverso delle relazioni che gli Stati membri interessati dovranno fare e sulla base delle quali l'Agenzia europea per le sostanze chimiche dovrà istruire un dossier che dovrà consentire di procedere a un graduale superamento di queste deroghe. Ecco, noi non ci opponiamo, ma certamente con quella risoluzione diamo uno stimolo forte, vogliamo dare a voi, Commissione un input perché si vada un po 'oltre, un po' più lontano e un po 'più veloci, diciamo così, soprattutto tenendo conto del fatto che, almeno per gli impianti ad alta tensione, esistono già sostituti dell'amianto crisotilo e che per la verità le imprese interessate hanno avviato dei programmi interessanti di ricerca per procedere a sostituzione anche negli impianti a bassa tensione. Ecco, in due direzioni va il nostro stimolo, il nostro input. La prima è quella di darci una data, una scadenza – noi diciamo il 2015 – entro la quale superare queste deroghe attivando una vera e propria strategia di superamento, anche attraverso le misure necessarie poi per lo smantellamento di questi impianti in sicurezza e la sicurezza anche nell'esportazione. Infine, il secondo impegno che chiediamo alla Commissione – e vorremmo una risposta anche su questo – riguarda un punto per noi critico, il fatto cioè che ancora non si sia adottato un elenco comunitario degli articoli contenenti amianto e per i quali è prevista una deroga, e naturalmente chiediamo che invece, in tempi più rapidi possibile, si arrivi, al 2012, ad avere questo elenco che consenta un maggiore controllo e una maggiore conoscenza. Signor Presidente, onorevoli deputati, anch'io, prima di concludere questo dibattito, ci tengo a ringraziare l'onorevole Sacconi e l'onorevole Bowis, e lo faccio come loro ex compagno di scuola, essendo stato per tanti anni seduto sui banchi di questo Parlamento. Li voglio ringraziare per il lavoro che hanno svolto, sia pur seduti su schieramenti diversi hanno reso onore al nostro Parlamento. Quindi, come parlamentare e oggi come Commissario e Vicepresidente della Commissione, li voglio ringraziare per il contributo altamente qualificato che hanno dato ai lavori del Parlamento, dimostrando che si può essere – al di là di quello che a volte scrivono certi giornali – dei buoni parlamentari essendo presenti e rendendo veramente un servizio alle istituzioni, che rappresentano mezzo miliardo di cittadini europei. Per questo ci tenevo a ringraziarli anche in occasione di questo mio ultimo intervento in questa legislatura come Commissario. Dicevo, volevo ringraziare l'onorevole Sacconi comunque, anche per la commissione dell'ambiente, per aver messo all'ordine del giorno questo argomento che è particolarmente importante, e l'onorevole Bowis con il suo intervento e le sue osservazioni hanno dimostrato quanto il tema sia sentito da parte di tutti i cittadini. Credo che questo dibattito, e lo spero, abbia permesso di dissipare ogni dubbio e ogni preoccupazione: la Commissione farà regolarmente rapporto al Parlamento sull'applicazione del regolamento e, sia chiaro, non transigerà sulla protezione dei lavoratori, della salute e dell'ambiente. Per quanto riguarda le osservazioni che hanno fatto gli onorevoli Ferreira e Agnoletto, voglio ricordare a nome della Commissione che la Confederazione europea dei sindacati dei lavoratori è stata consultata, e in modo particolare i lavoratori chimici si sono dichiarati a favore del mantenimento della deroga. Vorrei inoltre sottolineare che non risponde a verità che non esistono limiti di tempo, visto che quando un prodotto sostitutivo è disponibile la deroga viene abrogata. Inoltre, lo ricordo, la Commissione effettuerà una revisione generale nel 2011. Grazie ancora per le osservazioni e per l'impegno che avete profuso su un argomento così sensibile che riguarda la salute dei lavoratori, ma direi la salute di tutti quanti i cittadini dell'Unione europea. Signor Presidente, congratulazioni per l'elezione. La repressione nei confronti dei cittadini che contestano i risultati delle elezioni, la censura degli organi di informazione e la persecuzione dell'opposizione sono la conferma dell'assenza di democrazia in Iran. Situazioni analoghe le ritroviamo anche in altri paesi come in Cina, ma per l'Iran ci sono ulteriori motivi di preoccupazione. Il primo: le ambizioni egemoniche che si manifestano con le ingerenze nei confronti dei paesi vicini, come la regione di Bassora in Iraq o il sostegno agli Hezbollah in Libano. Seconda ragione: la pesante influenza che l'estremismo religioso esercita sul potere politico della Repubblica islamica. Poche ore fa un cantante è stato condannato a cinque anni, un cantante iraniano, per vilipendio alla religione e dodici sunniti sono stati condannati a morte. Il presidente Ahmadinejad ha più volte dichiarato che la distruzione dello Stato d'Israele è obiettivo prioritario della sua politica. È allarmante inoltre la volontà dell'Iran di sviluppare un programma nucleare al di fuori dei controlli internazionali. Considerando che l'Iran è tra i maggiori produttori di gas e petrolio, l'obiettivo vero sembra lo sviluppo dell'arma nucleare con evidente potere di ricatto sui paesi dell'area e sull'intera comunità internazionale. È necessario dunque un sforzo intenso di tutta la politica europea per trovare un giusto equilibrio tra il contrasto al regime degli Ayatollah e il sostegno alla componente moderata e riformista iraniana che esiste ed è vivace. A questo proposito si potrebbero utilizzare le risorse finanziarie dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani a sostegno di tutte le vittime dell'oppressione in corso. Nessun intervento politico però potrà essere efficace senza l'unità d'azione e la coesione di tutti i paesi europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, c'è sempre il rischio, come sappiamo, di discutere di temi di politica estera, come quello di oggi che coinvolge l'Iran, con un leggero ritardo rispetto agli avvenimenti. Tuttavia, non vi è dubbio che il Parlamento europeo, se vuole, può svolgere una funzione importante nello spingere l'Europa e lo stesso contesto internazionale perché prenda sul serio ciò che sta avvenendo e metta in campo tutte le iniziative necessarie perché il processo di democratizzazione in Iran possa affermarsi concretamente. Bisogna evitare, dopo la grande attenzione dell'opinione pubblica mondiale dopo il voto in Iran e le manifestazioni di piazza che il regime iraniano ha tentato di sedare con la violenza, che cali il silenzio sulla realtà iraniana. Guardare con realismo le cose non significa far derubricare la questione iraniana. Tocca anche a noi tenere alta questa attenzione e tocca anche alla Presidenza di turno svedese – che ringrazio per le cose che ha detto oggi – farsi promotrice di una forte iniziativa, insieme con gli Stati Uniti e la Russia e altri paesi, per far cambiare il corso delle cose in Iran dai diritti democratici alla stessa questione nucleare. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio la Presidenza ceca per gli sforzi che forse possono essere interpretati esattamente come la parabola della situazione in cui versano in questo momento le nostre istituzioni. Tutti quanti riconosciamo che l'Unione europea è l'unica piattaforma possibile per affrontare alcune delle grandi sfide che ci troviamo davanti. Nessuno può pensare, ad esempio, che Malta da sola o l'Italia con 5.000 km di coste possano risolvere i problemi dell'immigrazione, così come tanti altri paesi i problemi legati all'approvvigionamento dell'energia. Eppure, proprio le vicende della Presidenza ceca – combattere cioè contro grandi difficoltà interne, ma anche contro una differente interpretazione dell'Europa – ci fanno capire meglio a che cosa siamo chiamati. Io non ho portato con me bandiere questa mattina, però con certezza so questo: che diffido dei nazionalismi ottusi e diffido anche di mostri burocratici che possono togliere il cuore della nostra esperienza politica e farci dimenticare che cosa siamo chiamati a realizzare. La verità è che noi paghiamo per non decidere. Paghiamo in termini drammatici il fatto di non avere il coraggio di prendere certe decisioni che oggi sono decisioni epocali e forse è un riflesso di questo anche il fatto di non avere la forza, in questo momento, di affrontare le circostanze più immediate, che sono quelle legate a un inizio di avvio di legislatura molto problematico. Io credo però che abbiamo una grande opportunità. Qualcuno ha vinto di più in queste elezioni, qualcuno di meno, ma tutti con certezza sappiamo che non potremo affrontare nessuna sfida, se non tutti insieme. Allora credo che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e dare a queste istituzioni la forza per poter riavvicinare i nostri cittadini, perché una cosa è certa: la cosa che paghiamo di più è che paghiamo, perché come conseguenza c'è disaffezione da parte dei nostri cittadini che si allontanano dai nostri ideali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le recenti vicende che hanno riguardato l'Opel m'inducono ad una riflessione che non riguarda solo l'acquisto di un'azienda storica automobilistica europea. Mi domando: che tipo di politica industriale vogliamo per l'Europa? Avrei preferito che ad acquistare l'Opel fosse stato un raggruppamento europeo, sarebbe stato un segnale di collaborazione e solidarietà tra industrie del settore, oltre che un alto senso di appartenenza all'Unione europea. A gennaio 2009, il Commissario europeo all'industria, Verheugen, agli stati generali dell'automobile, ha detto che l'industria automobilistica è fondamentale per l'economia, la società, l'occupazione e la ricerca. Mi preoccupano le possibili ripercussioni occupazionali che questa operazione potrebbe comportare e mi auguro che non ci saranno tagli. Mi preoccupano ancora di più gli aiuti di Stato che non debbono falsare la concorrenza del mercato dell'automobile. La Commissione dovrà vigilare per evitare un legame tra gli aiuti e la chiusura dei siti. Peccato che la proposta avanzata dalla Fiat non sia stata accolta né dal governo tedesco né dai dirigenti dell'Opel. La Fiat di oggi è la più tecnicamente avanzata, basti pensare a quanto ha fatto per la riduzione di emissioni CO dalle sue automobili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io ho apprezzato il lavoro di questo periodo in cui la signora Ashton svolge il suo compito in qualità di Commissario. Devo dire che abbiamo avuto un rapporto migliore rispetto al suo predecessore, al di là della comune appartenenza politica, che è anche nostra, e della comune origine di nazionalità. Però, questa volta non mi sento di essere entusiasta come è stata entusiasta la Commissaria su questo tema, perché troppe volte in questi anni la Commissione si è presentata qua, ha magnificato alcune iniziative, ma poi non è andata così. Noi stiamo vivendo un momento particolare, una crisi economica e finanziaria rilevante, che è frutto anche dell'assenza di reciprocità nel mondo – non solo con i paesi in via di sviluppo che ha una sua logica, una sua spiegazione – ma con i nuovi attori mondiali, con i tradizionali attori mondiali. Mi sembra troppo spesso di non sentire nella Commissione, dal suo Presidente e dai Commissari, la consapevolezza di quali siano le iniziative da mettere in campo per contribuire al rilancio dell'industria europea, al rilancio dell'industria manifatturiera europea. Mi sembra che questo accordo – che è vero che è un accordo positivo, che ha contenuti estremamente positivi – ha una valenza più accademica, è quasi un trattato scuola, ma che non fa i conti con la realtà. Noi esportiamo 30 miliardi verso la Corea, solo 20 miliardi di dollari rientrano sotto forma di auto esportate dalla Corea in Europa e un miliardo e mezzo di dollari saranno gli aiuti indiretti che deriveranno alle auto coreane in Europa, senza considerare il tessile e altri settori. C'è una sproporzione assoluta, che credo vada rilevata e vada corretta, prima di dare il via ad un accordo di libero scambio che penalizza l'industria europea: un'industria di qualità che ha scommesso sulle nuove esigenze che l'innovazione richiede, non certamente un'industria decotta che non fa i conti con il bisogno di nuovo che c'è nell'economia. Signor Presidente Buzek, ho molto apprezzato il suo intervento e soprattutto il suo passaggio sul ruolo istituzionale, ma anche sociale che attiene a questo Parlamento, che lei ha definito essenza fondamentale del sistema democratico europeo. Oggi festeggiamo un'Europa dei 27 che si ritrova e si ritrova qui dopo le divisioni provocate dalle ideologie del terrore che hanno alzato muri nel nostro continente, muri che non hanno retto e che sono caduti sotto il vento di democrazia e di libertà. Quest'anno festeggiamo il trentesimo anniversario della prima elezione a suffragio universale di questo Parlamento e anche il ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Mi piace ricordare, Presidente Buzek, che quando trent'anni fa, per la prima volta, i miei genitori votavano per eleggere dall'Italia i primi parlamentari europei, nel suo paese il diritto di voto non c'era. Nel 1979, appena un anno dopo l'elezione di Karol Wojtyla a Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, mentre in Italia e in altri paesi si votava per eleggere il primo Parlamento europeo, lei era impegnato in un sindacato allora semiclandestino che si batteva per portare democrazia e libertà nel suo paese. Per affermare gli stessi diritti: democrazia e libertà noi votavano, lei rischiava ogni giorno la vita e la repressione. Per questo, signor Presidente Buzek, sono stato onorato di aver contribuito con il mio piccolo e forse non determinante voto alla sua elezione e sono felice che oggi in questo Parlamento si incontrino e si nobilitino storie diverse, animate dagli stessi valori e dai medesimi ideali: storie che fanno e solida una grande storia di questa giovane Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor candidato alla Presidenza della Commissione europea, la delegazione italiana all'interno del Partito popolare europeo la sosterrà con la stima di sempre, con l'amicizia di sempre e con la lealtà di sempre. Cionondimeno le chiediamo più coraggio, per consentire alle nostre istituzioni di affrontare le circostanze epocali che siamo chiamati a vivere, avendo a cuore oltreché le legittime preoccupazioni dei governi, prima di ogni altra cosa il bisogno delle giovani generazioni, la loro ansia di mettere su casa, di mettere su famiglia, di avere dei figli. Il coraggio insomma di battersi per un'Europa reale, quella che viene sostenuta dal nostro senso di responsabilità e non dalle nostre alchimie politiche; ed è per questo che analogo coraggio mi permetto chiedere ai colleghi socialisti. Certo il nuovo Barroso può essere forse una soluzione temporanea al manifestarsi di una crisi di consensi facilmente rilevabili dal risultato delle urne. Ma un sì, un sì, seppure un sì condizionato al candidato alla Presidenza della Commissione, rappresenterebbe anche per voi un'opportunità per partecipare in questo momento così difficile, dando all'intera opinione pubblica europea un segnale chiaro, e cioè che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide e che solo in questo modo possiamo aiutarci a venir fuori dal guado, insieme. Non è solo insomma un sì a Barroso ma un sì ad una ricetta semplice e chiara: avere una Commissione che nasce con il contributo di tutti vuol dire che quella Commissione sarà più indipendente, più efficiente, più forte, insomma, più europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor presidente Barroso, il discorso che ha pronunciato oggi non ha cambiato la nostra opinione. La nostra valutazione resta fortemente negativa. In questi anni di Presidenza la Commissione ha mostrato incapacità e mancanza di autonomia: così è stato per la crisi finanziaria e lo stesso vale per quanto riguarda la politica dell'immigrazione, la tutela dei diritti fondamentali e il rispetto della legislazione comunitaria devono essere le due facce della stessa politica. Lei ha detto in quest'Aula che intende nominare un Commissario per la giustizia e i diritti e un Commissario per gli affari interni e l'immigrazione. Non lo faccia, Presidente Barroso: immigrazione e diritti devono restare insieme per non assecondare politiche xenofobe. Lei ha una maggioranza in questo Parlamento, ha una maggioranza di destra, è chiaro che non ci possiamo riconoscere in questa maggioranza. Capisco le difficoltà dei liberaldemocratici, ma Presidente Verhofstadt; non ci dica che l'approccio coerente così come da lei richiamato per uscire dalla crisi sia rappresentato dalla rapidità con cui si vara la Commissione Barroso. È chiaro che noi non possiamo riconoscerci in questa maggioranza. Le nostre posizioni non sono conciliabili con chi non si batte con determinazione per una piena e convinta libertà di informazione, con chi non si batte per la salvaguardia dei diritti, con chi pensa che questo Parlamento sia solo una sede di rappresentanza dei governi nazionali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Barroso, dopo questo dibattito annuncio con maggiore convinzione la mia adesione alla proposta formulata dal Partito popolare europeo di sostenere la sua candidatura e da presidente della commissione per le petizioni vorrei offrirle il mio modesto contributo: presidente Barroso, io sottoscrivo i suoi obiettivi e anche le priorità da lei fissate, ma mi permetto di suggerire due supplementi di attenzione su altrettanti punti, in particolare su quello che lei chiama il superamento della crisi economica finanziaria. Io credo, come lei, che questa sia una crisi anche e soprattutto dei nostri valori, dei valori fondanti della nostra società. La Commissione europea nei prossimi cinque anni dovrà affrontare sfide importanti. Il quadro geopolitico è cambiato profondamente. I paesi emergenti, le economie emergenti come India, Brasile, Africa, oramai occupano un spazio importante nell'economia reale e questo se, da un canto, offre delle nuove opportunità di crescita, dall'altro lato, ci apre al rischio di egemonie mercatistiche che alla lunga potrebbero introdurre nuove povertà. In questo contesto il ruolo dell'Europa, della sua civiltà, della sua saggezza è un ruolo fondamentale per promuovere una crescita equilibrata e diffusa, per promuovere la conquista dei diritti civili. È un'opera di integrazione vera tra radici e culture diverse. Mi riferisco alle nostre radici, alle radici cristiane che potranno essere lo strumento per affrontare la matrice valoriale di questa gravissima crisi, ma solo se queste radici noi le assumeremo come guida nel promuovere lo sviluppo, l'integrazione dei diritti e dei doveri di ciascuno. Sul piano finanziario credo che dovremo, Presidente, valutare l'esigenza anche di innovare la politica monetaria e fiscale per disinnescare la lotta tra la nostra moneta, l'euro, e la vecchia egemonia del dollaro, così come la lotta con le monete emergenti della Cina o dell'India, per ottenere una disciplina più rigorosa del mercato finanziario con annessi i divieti di scommettere sulle energetiche e soprattutto su quelle alimentari, i cui prezzi possono affamare molte economie, per riportare anche la finanza al ruolo prevalente di servizio alla produzione e per sostituire o affiancare nelle regioni europee depresse ai tradizionali contributi economici degli incentivi di natura fiscale. E sull'Europa dei cittadini, che lei si propone di fare progredire, intensificando il dialogo e diffondendo le informazioni, mi sento chiamata in causa in prima persona in quanto presidente della commissione per le petizioni dei cittadini. Così dovrebbe essere chiamata questa commissione se il Parlamento darà seguito alla risoluzione adottata nella precedente legislatura. La commissione per le petizioni è il primo punto di contatto tra istituzioni europee e cittadine. Si occupa di trovare soluzioni, di dare spiegazioni, di promuovere azioni in relazione alle numerose e svariate denunce portate dai cittadini europei. Al riguardo, Presidente, la invito ad intensificare le relazioni tra la Commissione che lei ha l'onore di presiedere e la commissione che io presiedo, la commissione per le petizioni, dedicando ad essa un Commissario. Lei ha annunciato l'indicazione di altri due Commissari. Un'Europa che incentra il suo programma di lavoro sui cittadini, come lei annuncia, è un'Europa che deve dare a questa Commissione che è lo spazio e il luogo in cui hanno voce i diritti dei cittadini, maggiori diritti e maggiore dignità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, quale fiducia possono avere i popoli in una regolamentazione dei mercati finanziari affidata ai sacerdoti dei templi finanziari mondialisti come Draghi. In America è in atto una rivolta popolare, una nuova rivoluzione conservatrice di popolo contro le oligarchie finanziarie. Noi popoli non crediamo nelle politiche di salvataggio dei poteri finanziari fatte pagare ai contribuenti, in America come in Europa! Piuttosto i governi europei diano adeguate risorse all'economia reale, si preoccupino della produzione, del lavoro! I risultati dei G-20 li vediamo, altro che tetto e bonus, altro che eliminazione dei paradisi fiscali! Gli interventi sono invece finalizzati solo a salvare i responsabili della bolla finanziaria: già spesi 23 trilioni di cui 5 dalla Banca centrale europea. I soldi della nostra economia regalati ai responsabili delle bolle finanziarie. A fronte di 850 miliardi per le banche, solo 50 per ammortizzatori sociali e incentivi alla produzione. La realtà è che l'alta finanza comanda e la politica obbedisce. Come in USA così in Europa, i politici appaiono solo come camerieri del potere bancario mondialista! Europa svegliati! Segui l'esempio del popolo americano che sta iniziando una seconda grande rivoluzione: la rivoluzione conservatrice di popolo! Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questi giorni si attua in tutta Europa la protesta sacrosanta dei produttori di latte per i prezzi e per i mancati interventi dell'Unione europea, per consentire, non in un futuro ma immediatamente, l'etichettatura, soprattutto dei falsi prodotti caseari. Noi sulle tavole dei nostri consumatori vogliamo prodotti freschi, di cui possiamo conoscere l'origine, e non la porcheria che ci viene da altri paesi: latte in polvere contrabbandato da latte fresco della nostra produzione. Da domani, in Padania, verrà versato il latte, come nel resto dell'Europa – ed è una protesta importante, perché sostiene la qualità dei nostri prodotti. In Europa vogliamo mangiare prodotti sani, del nostro territorio: il buon latte fresco, il latte che io ovviamente bevo. Noi della Padania beviamo in ricordo del sacrificio dei nostri produttori che quest'Europa deve difendere. La Commissaria europea ha escluso dai provvedimenti i formaggi a lunga conservazione, tutela solo i produttori del latte in polvere. È una vergogna! Signor Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, il settore lattiero-caseario sta attraversando una delle fasi più gravi e profonde degli ultimi decenni: il calo dei prezzi del latte e la più generale emergenza nel mercato lattiero-caseario sono diventati ormai una fonte di preoccupazione in tutta Europa; si tratta di una crisi congiunturale, determinata dalla difficile situazione economica, che ha fatto diminuire i consumi di latte e ha generato una stagnazione dei mercati, con prezzi pagati ai produttori in caduta libera. I prezzi del latte alla produzione sono crollati ovunque, raggiungendo nell'Unione europea una media di 24 centesimi per litro. La situazione di molti operatori economici è ancora più grave, con prezzi al di sotto di 21-20 centesimi a fronte di costi economici che ammontano a non meno di 40 centesimo a litro. Segnali allarmanti si stanno manifestando inoltre su altri mercati, come quello dei cereali, dell'olio d'oliva e dell'ortofrutta. Su questo fronte innanzitutto è opportuno continuare ad avvalersi di tutte le misure in nostro possesso per stabilizzare il mercato e per stimolare la ripresa dei consumi, ma al tempo stesso è necessario saper guardare al futuro con politiche di medio e lungo periodo e fare tutto il possibile per individuare delle soluzioni condivise e durature, che vadano verso la minimizzazione del rischio di fluttuazioni dei prezzi. In tale contesto, le proposte della Commissione esecutiva, che prorogano il periodo di intervento per il burro e il latte scremato in polvere, sono state apprezzate e condivise in commissione agricoltura, come dimostra il voto unanime dello scorso 2 settembre. Riteniamo però che tali proposte siano insufficienti per arginare le gravi conseguenze della crisi del settore. Ecco perché, sempre nell'ambito dell'approvazione della proposta della Commissione europea, la commissione agricoltura ha adottato un emendamento alla mia relazione che ripristina anche l'aiuto allo stoccaggio privato dei formaggi, soppresso nell'ambito sulla politica agricola comunitaria del novembre 2008. Una decisione assunta all'unanimità, signor Presidente, signora Commissario, sintomo di una sostanziale identità di vedute dei componenti della commissione agricoltura che mi onoro di presiedere, ed espressione della volontà di dare un segnale forte al Consiglio e alla Commissione in momento delicato per un settore importantissimo per l'agricoltura europea. Una misura che, oltre a rappresentare una prima importante manifestazione di un protagonismo positivo di cui vogliamo farci carico come Parlamento europeo in vista della codecisione anche in materia agricola, può dare anche immediate risposte alle esigenze dei produttori lattiero-caseari alle prese con un mercato sempre più difficile e con un calo evidente a drammatico delle vendite. Tuttavia, queste prime misure, su cui oggi ci esprimeremo, non sono sufficienti per sostenere i produttori in crisi ed è per questo che la commissione agricoltura con un'interrogazione orale e una risoluzione che ci apprestiamo a votare, chiede alla Commissione europea nuove e efficaci misure di contrasto alla crisi e di sostegno al settore. Vogliamo sollecitare e al tempo stesso supportare la Commissione europea nel processo di definizione delle scelte necessarie per risolvere definitivamente la crisi europea del settore lattiero. In tale senso ci auguriamo che la Commissione dia una risposta esauriente alle nostre domande e prenda in seria considerazione le nostre proposte, affinché la collaborazione interistituzionale dia i frutti che l'agricoltura europea si merita e mostri solidarietà e supporto concreto agli allevatori europei in crisi che oggi reclamano il nostro aiuto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare la Commissione per aver deciso di venire qui oggi in Parlamento a presentare nuove proposte sulla crisi nel settore lattiero-caseario. È importante che la legislatura appena iniziata sia caratterizzata da un dialogo interistituzionale tra Commissione e Parlamento, positivo, che ha di fatto già avviato il processo di codecisione. Valuteremo, signora Commissaria, valuteremo le sue nuove proposte con molta attenzione e sarà mia cura chiedere alla commissione per l'agricoltura di esprimere subito, al più presto, un parere sulle sue nuove ipotesi. Mi consenta però di concludere ricordando che se l'emendamento approvato all'unanimità in commissione per l'agricoltura oggi venisse approvato anche dall'Aula in plenaria, diventerà un problema politico se poi il Consiglio, dopo la ratifica di Lisbona, dovesse bocciarlo. E quindi la invito, come invito il Consiglio, a prenderlo in seria considerazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sappiamo per certo che la domanda di energia aumenterà e la produzione europea di gas è in costante diminuzione. È fondamentale per gli Stati membri, e quindi per l'Europa, attuare politiche di approvvigionamento abbondante e sicuro. La diversificazione delle fonti e delle reti di trasporto va incontro a questa esigenza. Alla luce di questa premessa, non esiste alcuna concorrenza tra i diversi progetti in corso di realizzazione, come, ad esempio, Nabucco e. Queste politiche di differenziazione hanno portato, peraltro, nel corso degli ultimi anni a una diminuzione della dipendenza da parte dell'Europa nei confronti dei principali fornitori. Ad esempio la fornitura di gas russo all'Europa è passata dal 75% nel 1990 al 45% attuale. Bene quindi il progetto Nabucco e bene il progetto. Finché l'Europa non avrà una politica energetica comune e unica, l'Italia ha non soltanto il diritto, ma il dovere di provvedere in ogni modo, dal risparmio energetico al nucleare... Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordo con il Commissario Piebalgs. Le sue recenti dichiarazione confermano che non è il concorrente di ma un ulteriore contributo alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico dell'Europa. La sicurezza energetica europea si basa su una varietà di fonti, di rotte e di paesi di approvvigionamento. La domanda futura è valutata a crescita 0 da 100 a 150 miliardi di m3 di gas addizionali da oggi al 2020. Da queste premesse lo sviluppo di varie opzioni è una necessità e Southstream non è alternativo a Nabucco ma integrativo. La Commissione considera il corridoio Sud come un insieme di progetti tra cui rientrano Nabucco, Southstream e l'interconnessione Turchia, Grecia, Italia (ITG). La polemica antirussa è dunque in contraddizione con quello che vedremo nei prossimi anni. È importante che dal Parlamento europeo arrivi un richiamo al pragmatismo e soprattutto alla coerenza di scelte che l'Unione europea ha già sostanzialmente fatto: con il piano europeo per la ripresa economica, con la decisione 1364 del 2006 del Parlamento e del Consiglio che stabilisce orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell'energia e con la seconda strategia di sicurezza energetica. La diversificazione delle fonti, delle rotte e dei paesi di approvvigionamento è il vero pilastro della politica di sicurezza energetica dell'Europa e la sfida Southstream - Nabucco, al di là degli interessi politici ed economici dei vari paesi più direttamente coinvolti, va analizzata realisticamente, senza le lenti deformanti dell'ideologia ma piuttosto con la lucida visione di ciò che è necessario fare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le chiederei di richiamare l'Assemblea al silenzio perché ci è giunta la notizia da Kabul di un gravissimo attentato contro la forza internazionale di pace e le notizie frammentarie che abbiano finora parlano di sei morti nel contingente italiano tra i paracadutisti della Folgore. Le chiedo pertanto di richiamare l'Aula ad in minuto di silenzio proprio nel ricordo e nella memoria di coloro che si battono perché i nostri ideali di pace e di libertà si affermino in tutto il mondo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il ministro Mallström ha descritto molto bene la situazione guineana. Da alcune settimane, la Guinea è teatro di violenti scontri, nel corso dei quali liberi cittadini che scendono in piazza per manifestare le loro idee politiche sono oggetto di un ’ inaudita violenza. Il governo guineano perseguita e sopprime chiunque abbia idee politiche differenti dai loro governanti, privando in tal modo il popolo di qualsiasi forma di libertà che, come ben sappiamo, è ovviamente un diritto inviolabile per ogni essere umano. Si sta consumando un ennesimo massacro, che rischia di tramutarsi in genocidio, senza l ’ adozione immediata e concreta di misure urgenti. La scorsa settimana l ’ Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, di cui sono vicepresidente, ha ritenuto opportuno adottare una risoluzione di condanna all ’ uso della forza da parte delle autorità guineane, intimando al governo locale il rispetto immediato dello stato di diritto e la tutela dei diritti fondamentali. Dopo la morte di 157 persone, negli scontri di piazza, e il tentativo di Camara di coprire il fatto, i membri dell ’ opposizione si sono rivolti alla comunità internazionale nella speranza di ricevere aiuti e maggiore protezione. Ma lo scorso 5 ottobre Camara si è opposto alla presenza di una forza di pace straniera nel paese, rifiutando qualsiasi tipo di interferenza estera nelle vicende interne Ritengo quindi che alle parole di condanna sia necessario dare riscontro mediante l ’ adozione di azioni concrete e immediate, come appena detto dal mio collega Rinaldi: dinanzi a violazioni e negazioni del diritto alla vita – dove ancora una volta a pagare il prezzo sono donne e bambini – non è possibile non intervenire esigendo il ritorno allo stato di diritto. Rivolgendomi quindi a voi colleghi e a tutti i rappresentanti istituzionali, auspico un consenso unanime – e sottolineo unanime – nell ’ adozione di misure immediate che permettano ai cittadini guineani di ristabilire nel proprio paese valori fondamentali e irrinunciabili, come quelli di democrazia e libertà. Esprimo ovviamente anch ’ io la mia personale vicinanza a tutte le famiglie colpite da questi tragici eventi. Signora Presidente, onorevoli parlamentari, vorrei innanzitutto ringraziare a nome del commissario McCreevy, che sostituisco stasera in quest'Aula, la commissione giuridica e il presidente Lehne per aver sollevato tali questioni. A titolo personale – essendo stato per quasi quindici anni membro di questa Assemblea – sono ben lieto che il Parlamento eserciti la sua funzione di controllo, perché è un giusto stimolo che spinge la Commissione a lavorare meglio. Per quanto riguarda le prime due domande che sono state poste, sono lieto di informarvi che i lavori per la preparazione della relazione richiesta sono in fase avanzata. La Commissione ha richiesto uno studio esterno, che dovrebbe essere pronto entro la fine di quest'anno e che costituirà una base fattuale solida per l'elaborazione della relazione. La Commissione analizzerà in modo approfondito questo studio e ascolterà con attenzione i pareri delle parti interessate. La relazione potrebbe quindi essere pubblicata nella seconda metà del prossimo anno e sarà inoltrata al Parlamento europeo e al Consiglio. Ovviamente, i tempi e il contenuto esatti saranno decisi dalla prossima Commissione. La relazione conterrà un'analisi delle quattro possibilità di modifica previste espressamente dall'articolo 69 del regolamento e, in questa fase, la Commissione non ha ancora una posizione né su questa né su altre possibili modifiche allo statuto. Dobbiamo aspettare i risultati dello studio esterno e delle ulteriori consultazioni e controllare attentamente ogni fattore e, se necessario, anche gli eventuali risultati dei negoziati sullo statuto della società privata europea. Per quanto riguarda la terza domanda, la tempistica e il contenuto delle eventuali ulteriori azioni da adottare in futuro alla luce dei risultati dell'analisi realizzata, dovranno essere però decisi dalla nuova Commissione, la quale – ne sono convinto – sarà molto attenta e interessata ad ascoltare il punto di vista del Parlamento prima di adottare eventuali ulteriori nuovi provvedimenti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, chi cerca di far passare per anti-italiano, sovversivo, comunista, tutti coloro che chiedono una normativa nel campo della comunicazione e della libertà d'informazione, rispettosa del pluralismo e caratterizzata da una netta separazione tra i destini di chi assume importanti responsabilità istituzionali e il patrimonio che a lui deriva da attività imprenditoriali nel campo dell'editoria e dell'informazione, commette un grave errore che qui, in Europa, non può essere né perdonato, né giustificato, né ammesso. Nei nostri interventi noi non abbiamo mai nominato il Presidente del consiglio. Avremmo potuto ricordare quante testate possiede: 150 in Italia; quante TV: circa 40. Ma non è questo il problema. Il problema è che il pluralismo dell'informazione – e nell'informazione – è un caposaldo di ogni democrazia liberale e va posto al riparo di ogni logica monopolista, oligopolista e conflitti di interessi. La sovranità di ogni Stato, la riaffermazione che l'Unione europea non è un superstato, signora Commissario Reding, non ci può far dimenticare che l'Unione europea dispone anche di una Carta dei diritti fondamentali, da cui discende un sistema ordinamentale che gli Stati nazionali non possono disattendere. Lei sa che, proprio su questi temi, più volte la Corte di giustizia – sul caso Italia, e non su questioni di sistema, caro onorevole Speroni – si è pronunciata con sentenze tuttora in attesa di attuazione. La globalizzazione dei mercati e il sempre maggior utilizzo dell'etere richiedono ormai una più puntuale normativa europea che disciplini questa delicata materia che tanto incide sul formarsi delle convinzioni dell'opinione pubblica e quindi anche sul principio di sovranità popolare, che è alla base dell'Unione europea e non solo alle fondamenta della Repubblica italiana, nonché sulle modalità con cui questo principio si esercita. Nessuno deve più poter invocare i sacrosanti diritti della maggioranza popolare per giustificare intimidazioni alla libertà di stampa in un contesto fino a ieri di disparità tra il querelante e il querelato – che ciò avvenga in Italia o in Portogallo, come ci è stato ricordato prima – perché questo mina alla base le regole di convivenza che sono alla base dell'Unione. È per questo che occorre con urgenza una direttiva contro le concentrazioni nel settore dell'informazione, che disciplini i rapporti tra chi fa politica e allo stesso tempo controlla importantissimi mezzi d'informazione. Signora Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, in Italia l'articolo 21 della Costituzione e l'articolo 3 della legge 102 del 2004 definiscono la portata della libertà di stampa e ne descrivono i limiti: deve essere obiettiva, completa, leale e imparziale, tutelando sempre la dignità della persona, in linea con i principi sanciti dall'Unione europea. Nell'epoca di Internet e del digitale, in cui continuano a nascere nuovi giornali, il servizio pubblico fa sfoggio di programmi dichiaratamente ostili al capo del governo, mentre la stampa e i inorridiscono per l'azione di risarcimento danni presentata da Silvio Berlusconi nei confronti di due giornali. In concreto, 1.100 radio, 162 giornali e alcune centinaia di televisioni private non basterebbero a garantire la pluralità dei mezzi d'informazione, che risulterebbero intimiditi dall'iniziativa di Silvio Berlusconi. Viene il sospetto che certo potere mediatico, diventato censorio, ambisca a diventare esso stesso potere politico. Un sistema dove frattanto, in altre parti del mondo, giornali autorevoli come e il sembrano velocemente modificare i propri orientamenti. Ma la sinistra italiana, piuttosto che dotarsi di una proposta politica, si affida a pezzi del sindacato nazionale dei giornalisti per scendere in piazza, provando – stavolta con interventi coordinati nei tempi – la più sleale e ostinata spallata antidemocratica al governo in carica. Ciononostante, i cittadini mantengono alto il gradimento nei confronti del liberamente scelto dal popolo italiano, fiduciosi che il Parlamento europeo saprà confermare – come avvenuto nel 2004 – che la libertà di stampa è un valore riconosciuto e consolidato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel 2008 il governo Berlusconi ha complessivamente erogato 206 milioni di euro per contributi diretti alla stampa e alle emittenti radiofoniche e televisive. Guarda caso, la maggior parte di questi milioni è andata ai quattro principali quotidiani di sinistra. La libertà di stampa in Italia ha, nel governo Berlusconi, il sostenitore più generoso. La sinistra, in Italia e in tutta Europa, ha iniziato una campagna sulla libertà di stampa in pericolo, basata su falsi clamorosi e menzogne spudorate. E, fatalità – guarda caso anche qui – lo ha fatto solo dopo che il Presidente Berlusconi ha chiesto un legittimo risarcimento danni ai due quotidiani di sinistra che lo hanno calunniato, attribuendogli comportamenti infamanti, accuse basate su invenzioni assolute, indegne di un giornalismo che sia rispettoso della propria funzione. Il Presidente Berlusconi è il primo ad affermare che la libertà di stampa è un valore: ma altra cosa è la libertà di insultare, di mistificare, di diffamare e di calunniare. In questo caso, ogni cittadino – e quindi anche Berlusconi – ha il diritto di potersi difendere con i mezzi democratici a sua disposizione, chiedendo a un giudice civile di valutare l'offensiva di alcuni scritti, come peraltro hanno fatto anche altri di sinistra. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ambedue le proposte trasferiscono completamente alla Commissione le competenze finora attribuite al Consiglio. Con l'ormai prossima entrata in vigore del trattato di Lisbona e la conseguente abolizione della struttura comunitaria a pilastri, la situazione giuridica sarà profondamente differente, sarà sensibilmente modificata. Pertanto, il meccanismo di valutazione dovrà basarsi su una ripartizione coerente dei compiti adesso ripartiti tra il primo e il terzo pilastro. Per questo motivo ritengo essenziale che la proposta preveda il maggior coinvolgimento degli Stati membri – signor Commissario, non credo che sia sufficiente la presenza degli esperti – e soprattutto un reale coinvolgimento, una reale partecipazione del Parlamento europeo all'interno del gruppo di coordinamento del meccanismo di monitoraggio e di verifica della corretta applicazione dell'acquis di Schengen. Inoltre, a mio avviso, appare opportuno identificare, specificare meglio, attraverso criteri maggiormente esaustivi, più puntuali, l'utilizzo del parametro della pressione migratoria, che individua le aree di maggior rischio dove effettuare visite a sorpresa. Da ultimo, le proposte dovrebbero essere trattate come un unico pacchetto e non in maniera distinta, poiché entrambe rappresentano aspetti comuni dello stesso problema e presentano le stesse lacune. Questo anche perché con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona la procedura applicabile sarà la codecisione. Pertanto esprimo pieno sostegno alla posizione illustrata dal collega Coelho ed alle richieste indirizzate alla Commissione di ritirare queste proposte e ripresentarne altre, migliorative, che prendano atto di quanto emerso da questo dibattito. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente mi permetta di ringraziare per il lavoro svolto la commissione bilancio che con riferimento alle necessità del mondo agricolo ha ricercato un quadro complessivo di risorse da poter destinare alla soluzione di un problema, quello degli allevatori e del latte, che sicuramente preoccupa oggi molti paesi europei. Tuttavia, la necessità di avere un margine minimo non ha consentito di andare oltre i 300 milioni di euro per il fondo del latte. Questo comunque è un intervento forte, se queste risorse, come è stato chiesto al Commissario, sono risorse aggiuntive e prevedono ovviamente un pacchetto di interventi adeguati. Dall'altro lato però sentiamo che qualche altro gruppo propone, in modo probabilmente anche populista, una istanza di gran lunga superiore, consapevoli però che queste risorse non potranno in alcun modo essere trovate e solo per dare un messaggio esterno di un certo tipo. Mi permetta inoltre di sottolineare come un altro tema all'interno del bilancio debba trovare un adeguato respiro: quello della politica immobiliare di lungo periodo. Con il trattato di Lisbona, con le nuove competenze che avrà il Parlamento, con la necessità ovviamente di rafforzare i rapporti con i parlamenti regionali, con i nuovi ambiti tematici, avremo la necessità di avere più spazi all'interno degli uffici di Bruxelles e per questo credo che sarà necessario, visto che ormai il 97% degli attuali edifici risulta occupato, attivare una politica seria per la costituzione di un quartiere europeo ancora più grande che possa dare un'idea precisa di unitarietà all'Europa anche con un'adeguata politica edilizia. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, innanzitutto colgo l'occasione per manifestare tutta la mia soddisfazione per il senso di responsabilità mostrato stamane da questa assemblea, approvando la procedura d'urgenza per inserire il settore lattiero-caseario all'interno dell'articolo 186 dell'OCM unica, così come tanti altri prodotti agricoli. La rapida estensione a questo settore delle norme che regolano l'intervento per la crisi di mercato ci consente di dare una risposta importante in un momento estremamente difficile che coinvolge l'intera agricoltura e in particolare il settore lattiero-caseario. Ci aspettiamo a questo punto che la Commissione europea possa raccogliere, come ci ha appena riferito il Commissario Mariann Fischer Boel, le sollecitazioni del Parlamento, che in più occasioni hanno sottolineato come le misure fin qui prese si siano rivelate insufficienti rispetto alla gravità della crisi in atto. L'apertura odierna del Parlamento nei confronti della Commissione esecutiva non va interpretata come un atto di delega piena e in bianco, ma come un gesto di responsabilità all'interno di una situazione drammatica e del tutto eccezionale. Ci tengo qui a ribadire che il Parlamento ritiene indispensabile in tal senso un suo coinvolgimento in ogni fase del processo decisionale, al fine di garantire il controllo democratico e per questo riteniamo che il Parlamento debba essere preventivamente informato dalla Commissione di come concretamente utilizzerà questi nuovi poteri dati dall'articolo 186 anche per il settore latte. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, apprezzo l'approccio del Commissario che ha scelto di venire in Parlamento per esporre il pacchetto di interventi relativo al comparto lattiero-caseario. Con riferimento al contenuto degli interventi proposti, pur rilevando la mancanza di adeguati dettagli operativi in merito agli stessi, mi sembra di ravvisare un orientamento positivo per avviare a soluzione i problemi che attualmente i nostri allevatori stanno vivendo. Non credo comunque che gli interventi proposti, da soli possano essere risolutivi dei problemi che stiamo affrontando. Nonostante ciò credo che sia indispensabile votare la proposta di modifica degli articoli 78 e 79 del regolamento (CE) n. 1234 / 2007. Per quanto attiene all'articolo 186 della stessa OCM, rilevo innanzitutto che nelle lettere a) e b) dello stesso viene prevista una differente protezione a prodotti diversi, intervenendo per alcuni quando i prezzi aumentano e diminuiscono sensibilmente, mentre per altri – carni suine, olio d'oliva e altro – solo quando i prezzi salgono in misura rilevante. Mi sembra che sia una discrepanza non accettabile. Mi permetto comunque di avanzare, anche a nome del PPE, un emendamento finalizzato a far sì che la Commissione informi, preliminarmente all'attivazione degli interventi previsti all'articolo 186, il Parlamento e credo che si possa mettere in relazione questo emendamento con quello che anche i socialisti proponevano poco fa. Mi permetto infine di sollecitare il Commissario, così come richiesto con la risoluzione del 17 settembre al Parlamento, l'aumento del per tutti i comparti produttivi a prescindere dai nazionali attualmente attribuiti. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, siamo qui ancora una volta a discutere la questione della crisi del settore latte. La drammaticità di questa crisi non smette di preoccuparci, così come gli allevatori europei non smettono di manifestare il loro disagio e la loro paura per il futuro. Questo Parlamento si è già espresso sul problema, sia approvando una risoluzione con le nostre proposte, sia adottando la proposta della Commissione di estendere il periodo di intervento per latte in polvere e burro, a cui abbiamo aggiunto la richiesta della misura dello stoccaggio privato per il formaggio. In quell'occasione avevamo sottolineato come le misure proposte dalla Commissione non fossero assolutamente sufficienti. Ora siamo chiamati a decidere se concedere o meno la procedura d'urgenza per l'estensione al settore lattiero-caseario dell'articolo 186 dell'OCM unica, ossia la possibilità che la Commissione decida, in caso di crisi di mercato, di introdurre misure d'urgenza senza passare dalla normale procedura in Parlamento. Ieri sera una commissione agricoltura straordinaria si è riunita per discutere di questo alla presenza della commissaria Mariann Fischer Boel. Innanzitutto ci tengo a ringraziare – anche a nome della commissione che ho l'onore di presiedere – la signora Commissaria per essere venuta da noi in Parlamento proprio alla fine del Consiglio Agricoltura che si è tenuto a Lussemburgo. Si è trattato di un gesto di grande attenzione che abbiamo apprezzato. Ieri sera il dibattito è stato molto animato, Presidente, e molte sono state le criticità sollevate dai nostri colleghi. Innanzitutto è stato sottolineato come la Commissione si sia mossa con grande ritardo, senza comprendere sufficientemente la gravità della crisi in corso. Poi si è sollevata l'obiezione che l'articolo 186 esautora il Parlamento dalle sue prerogative decisionali, e in questo modo si dà carta bianca alla Commissione esecutiva. Si è anche detto che la Commissione avrebbe dovuto mettere a disposizione più fondi per affrontare la crisi. Si tratta di preoccupazioni legittime che in parte ci trovano d'accordo. Tuttavia, Presidente, sento il dovere di ammettere che la Commissione ha fatto notevoli sforzi e passi avanti, mostrando di prendere in seria considerazione il parere e la volontà del Parlamento. Ci ha spiegato come intende utilizzare un fondo di 280 milioni di euro – su cui vi ricordo voteremo giovedì nell'ambito dell'approvazione del bilancio 2010 – ci ha detto alcune delle misure che metterà in atto, come ad esempio lo stoccaggio privato per i formaggi e ha aumentato il tetto degli aiuti de minimis dai 7 500 euro ai 15 000 euro, così come richiesto dalla nostra risoluzione approvata a settembre. Con la consapevolezza che tutto questo non è ancora sufficiente, ritengo tuttavia, Presidente, che oggi dobbiamo votare a favore della richiesta di procedura d'urgenza. Gli allevatori europei attendono delle risposte immediate ed è stato già perso troppo tempo. Oggi dobbiamo prenderci la responsabilità di accelerare i tempi per affrontare con decisione la crisi. Mostriamo, onorevoli colleghi, questa stessa responsabilità con cui ci apprestiamo ad affrontare l'entrata in vigore del trattato di Lisbona con la codecisione in materia agricola. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ieri sera la delegazione della Lega Nord è stata l'unica forza politica che ha votato contro, in commissione, a questa risoluzione. Abbiamo votato contro perché la riteniamo un'eurofollia. In un momento di crisi industriale come quello che stiamo vivendo, con perdita di competitività e di posti di lavoro, pensare di finanziare l'innovazione tecnologica di paesi terzi in via di sviluppo significa calare una pietra tombale sulle imprese europee. Questo testo prevede fino al 2020 uno stanziamento di 30 miliardi di euro all'anno a paesi che come Cina, India e Brasile sono i nostri concorrenti più pericolosi e sleali e contemporaneamente chiede alle nostre industrie di ridurre ulteriormente le emissioni, con pesanti conseguenze economiche. Non possiamo trasformare la giusta battaglia in difesa dell'ambiente in una guerra fra poveri. Finché ci saranno paesi come la Cina, che fanno della concorrenza sleale la loro politica industriale, non ci potrà essere un mercato globale ecosostenibile. Noi della Lega Nord siamo dalla parte dei lavoratori, dalla parte del popolo delle imprese, che ogni giorno devono lottare contro i colossi industriali di paesi che non sanno cosa siano le regole. Sì all'ambiente, no al finanziamento dei nostri concorrenti fatto sulla pelle dei nostri lavoratori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei anch'io richiamare alcune osservazioni che in vista dell'eventuale entrata in vigore del trattato di Lisbona vanno svolte, anche e direi soprattutto alla luce del portato molto significativo della recente sentenza della Corte costituzionale tedesca sul trattato di Lisbona. Io mi vorrei soffermare in particolare sulla questione della mancanza di legittimità democratica per i due aspetti, l'insufficiente rappresentatività nel Parlamento europeo dei paesi a maggior popolazione e anche nelle varie Istituzioni europee e poi riguardo alla insufficiente considerazione dei parlamenti nazionali per quanto riguarda l'esercizio dei poteri sovrani a livello dell'Unione europea. Vorrei ricordare un'altra mancanza che mi pare significativa nel trattato di Lisbona e cioè viene sostanzialmente ignorato il ruolo dei parlamenti regionali. Se poca e scarsa è la considerazione dei parlamenti nazionali, direi che il principio di sussidiarietà riceve una specie di pietra tombale dal trattato di Lisbona così come oggi è configurato. La sentenza della Corte costituzionale tedesca, proprio per la sua autorevolezza e la sua forza, avrebbe dovuto e dovrebbe aprire un vasto dibattito giuridico e politico in questa Assemblea, proprio sui pericoli, sui rischi che il processo di federalizzazione dell'Unione europea portato da questo trattato può determinare. Io voglio ricordare anche i diritti delle nazioni senza Stato, dalla Padania alla Bretagna, dalla Corsica alla Valle d'Aosta, sono decine le nazioni senza Stato che bisogna ricordare, tenendo presente che quello che i padri fondatori volevano costruire era un'Europa dei popoli, non un'Europa federalista, non un'Europa dei grandi interessi Signor Presidente, onorevoli colleghi, io credo che debba finire il tempo in cui quest'Aula ridiscute all'infinito sul trattato di Lisbona, come ancora abbiamo sentito oggi. Credo che debbano essere rispettate le volontà di questo Parlamento, dei grandi paesi Europei, dei 27 e dei 26 che hanno ratificato in forme diverse, ma con espressione democratica, quel trattato, e quindi anche le offese al trattato e al contenuto democratico debbano essere respinte. Credo anche che l'occasione del Consiglio di fine mese sia importante per riaffermare la necessità di un rilancio dell'idea europea al di là di Lisbona e per il rilancio dell'economia, oltre che per non arretrare l'Europa rispetto alla grande questione del cambiamento climatico. E da questo punto di vista ritengo che quanto abbiamo sentito ultimamente dal Presidente di turno, ma anche quello che abbiamo sentito oggi sia insufficiente. L'Europa al di là di Lisbona non sta interpretando il contenuto forte del nuovo trattato e non sta adempiendo a quello che c'è scritto nell'agenda di Lisbona. Allora io sollecito la Commissione a svolgere fino in fondo il suo mandato di proponente della legislazione europea sulle grandi questioni dell'economia, del rilancio economico, del rilancio dell'occupazione e il Consiglio a trasformare un lungo elenco di titoli in una politica vera a supporto di quelle che sono le difficoltà economiche, se vogliamo rimanere noi, 500 milioni di europei, la più grande potenza economica del mondo che si appresta a diventare una grande realtà politica nel mondo. Ecco, questo io credo che manchi. Manca un grande piano di rilancio dell'economia, mancano grandi questioni come il rilancio della politica infrastrutturale con gli Eurobond, manca un respiro europeo di grande profilo. Questo noi ci aspettiamo dal Consiglio europeo di fine mese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, coraggio, coraggio, coraggio, questa è la raccomandazione che mi sento di fare in vista dei lavori del Consiglio e per questo, quando si andrà a discutere delle nomine relative ai nuovi Commissari e al nuovo ministro degli Esteri dell'Unione europea, al Presidente del Consiglio europeo, quindi delle persone che insieme al Presidente Barroso e agli altri Commissari andranno a guidare la politica europea nel prossimo futuro, si utilizzi come metodo di scelta esclusivamente quello del massimo bene possibile per i cittadini europei. Si scelgano quindi persone di spessore politico e umano il cui impegno politico nazionale ed europeo è stato contraddistino da uno sguardo rivolto al bene comune. Queste devono essere le basi sulle quali continuare ad affrontare i grandi temi come il cambiamento climatico, approfondendo magari i bisogni delle differenti economie e la crisi economica, con iniziative coraggiose come gli Eurobond, inserendoli anch'essi nell'agenda del prossimo Consiglio. Vorrei citare in conclusione le parole pronunciate nei giorni scorsi dal Santo Padre Papa Benedetto XVI – che mi piacerebbe molto, una volta tanto, fosse tenuto da conto anche nel prossimo Consiglio europeo – perché sono parole che richiamano provvidenzialmente a una responsabilità comune di tutti i cittadini e di tutti i politici, la richiesta cioè di cercare nell'unità e nella comune ricerca della verità quel colpo d'ali decisivo per tornare a costruire qualcosa d'importante per sé e per le future generazioni. Il progresso e la civiltà nascono dall'unità e l'Europa è stata grande nel momento in cui ha trasmesso questi valori costitutivi che le provenivano dalla fede cristiana, avendoli fatti diventare patrimonio di cultura e d'identità dei popoli. Per questo, credo, sia indicata con chiarezza questa strada per poter vincere una sfida decisiva per il rilancio dell'Europa come potenza globale. Signor Presidente, ai sensi dell'articolo 147 del regolamento vorrei ricordarle che quest'Aula ha deciso, in occasione del dibattito sui diritti dell'uomo nel mondo nel 2007 di non utilizzare, come proposto dal Partito popolare europeo, riferimenti alle persone che rappresentano alte istituzioni civili o religiose, al fine di rafforzare tesi politiche. Le chiediamo pertanto di adottare la stessa misura nei confronti degli emendamenti alla nostra risoluzione presentati dal gruppo del PPE che fanno esplicito riferimento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Signor Presidente, concordando pienamente con l'interpretazione data dalla Presidenza sugli emendamenti, ho una proposta di emendamento orale, quindi conserviamo tutti gli emendamenti e proponiamo semplicemente di togliere il nome e il cognome del Presidente della Repubblica. La mia proposta è quindi, rispettando la nostra abitudine, di non inserire il riferimento alle persone e di togliere "Giorgio Napolitano", lasciando gli emendamenti e la possibilità di votare gli emendamenti stessi. Credo che questo possa dare in qualche modo il senso del rispetto che intendiamo avere per la figura del Presidente della Repubblica, che oggettivamente ha detto quello che ha detto e che è stato tenuto presente nel dibattito, da tutti gli interventi di tutti i gruppi politici. Signor Presidente, presa nota della decisione della Presidenza sull'ammissibilità di questi emendamenti, io semplicemente chiederei agli autori di questi emendamenti, per una valutazione di opportunità politica, di ritirarli. Non credo che possa cambiare molto non citare il nome e cognome del Presidente della Repubblica, dato che comunque del Presidente della Repubblica in questi emendamenti si parla. Credo che questo sia un po 'il rituale per i nostri lavori, non ho mai visto parlamentari di altri paesi citare nelle nostre risoluzioni la Regina d'Inghilterra o il Presidente della Germania per ragioni che possono apparire strumentali. Quindi io semplicemente chiederei un ritiro degli emendamenti 7, 8 e 9 della risoluzione. Signor Presidente, noi siamo favorevoli a togliere il nome e il cognome del nostro Presidente della Repubblica, naturalmente su quegli emendamenti voteremo in modo non favorevole. Signor Presidente, "ciò che al bruco appare come la fine del mondo per il mondo intero appare come una farfalla". Questo pensiero di un filosofo cinese è attuale in questa discussione, se si considera che Obama vince il Nobel per la Pace pur attaccando una televisione avversa e qui si discute di un'ipotetica mancata libertà che ha una sola ragione: la cultura dell'odio contro Berlusconi. Cultura dell'odio, come dimostra questo fotomontaggio del Premier dietro le sbarre alla manifestazione di piazza per la libertà di stampa, dove imperavano bandiere rosse ed insulti di ogni genere. Cultura dell'odio e questo Parlamento deve farsene carico per evitare il vergognoso attacco antidemocratico di una sinistra giacobina. L'Europa forse, che ha sempre mal sopportato un'Italia forte e determinante, finge di non conoscere tutto ciò per ridimensionare l'Italia in "Italietta". Il popolo italiano non lo permetterà, non permetterà che subdoli poteri europei cerchino di ridimensionare l'Italia grazie alla cultura dell'odio di chi in Italia vuole solo ribaltare la democratica vittoria elettorale del centrodestra. In Italia, tra i quotidiani più letti, 18 sono avversi o non allineati al governo e solo 5 sono riconducibili al centrodestra e si ascoltano offese di ogni genere. Questa è la verità, ed è arrivato il momento che quest'Aula, per difendere la democrazia, discuta di una sinistra italiana antidemocratica e drogata dalla cultura dell'odio. Signor Presidente, prima di tutto prego voler correggere il mio primo e secondo voto, che volevano essere un voto di astensione che ho sbagliato invece, perché sono arrivato precipitosamente e ho sbagliato tasto. I primi due voti sono voti di astensione di tutta la giornata. La dichiarazione è questa: c'è un grave peccato d'origine nell'iniziativa che ha portato all'odierno dibattito ed è un peccato già segnalato dal Presidente della Repubblica italiana. A questo peccato si è aggiunta la pretestuosità di scegliere, come occasione dell'attacco contro il Presidente del Consiglio italiano, la sua azione giudiziaria contro alcuni giornali, cosa che evidentemente è del tutto conforme allo Stato di diritto. Noi quindi non abbiamo votato la iniziativa dell'ALDE, della GUE, eccetera, ma non abbiamo votato neppure la mozione del Partito popolare europeo perché essa, meritevole di apprezzamento nella misura in cui salvaguarda la dignità italiana, dimentica totalmente un problema di equilibrio tra il potere mediatico e gli altri poteri dello Stato, che esiste in Europa e che è serio anche in Italia e che non riguarda soltanto la questione del conflitto d'interessi del Presidente del Consiglio in questo campo, ma anche altri problemi. A livello nazionale d'altra parte il mio partito, l'UDC contesta continuamente su questo la maggioranza. Credo che anche noi dobbiamo dare un segnale di adesione attraverso l'astensione. Signor Presidente, questo dibattito ci ha dimostrato come la sinistra italiana sia sempre più lontana dal sentire comune del nostro popolo. C'è stata non una sollevazione degli italiani, ma una manovra politica di una élite giudiziaria, editoriale e politica per scardinare un verdetto popolare legittimamente conseguito pochi mesi fa. Chi vi ha raccontato, cari colleghi, in questi giorni, che gli italiani sono preoccupati per la libertà di stampa attaccata da Berlusconi mente sapendo di mentire. Ogni italiano in buona fede riconosce che in Italia ci sono giornali, radio e TV che esercitano liberamente il loro operato, che molte di queste testate hanno una linea editoriale contraria a quella del Presidente del Consiglio, che se c'è una mancanza di pluralismo questa è all'interno dell'unico – e sottolineo colleghi l'unico – sindacato riconosciuto dai giornalisti italiani, orientato spudoratamente a sinistra, che trasmissioni, commentatori e comici di orientamento contrario a quello del Presidente del Consiglio albergano e lavorano tranquillamente nelle TV di Stato e anche nelle TV di proprietà del Presidente del Consiglio, senza che venga minacciata la loro libertà. Se gli italiani hanno qualche timore e hanno qualche preoccupazione, ce l'hanno come tutti gli europei per la crisi, signor Presidente, per l'immigrazione clandestina, per il lavoro e per le pensioni, non certo per una libertà d'informazione che mai è stata minacciata e che anzi è tutti i giorni colpita dalla faziosità delle sinistre. Signor Presidente, io penso che il voto di quest'Aula in maniera ineludibile abbia democraticamente dimostrato quella che è una verità che tutti conoscono e cioè che in Italia vi è libertà di informazione. Vede, il tentativo della sinistra è stato quello di cercare argomenti per fare opposizione, perché? Perché in Italia, come ho già detto a Bruxelles, loro hanno tanti giornali, ma non sanno cosa scrivere e allora l'unica cosa che hanno potuto dire, bloccando per un mese l'attività di questo Parlamento, è sostenere la tesi che in Italia non ci sia libertà d'informazione. Sui loro tanti giornali non possono scrivere che in Italia in quattro mesi un governo ha rimandato i terremotati dell'Aquila in case vere togliendoli dalle tendopoli, sui loro giornali non possono scrivere che in tre mesi in Italia il nuovo governo guidato da Berlusconi ha tolto dalle strade di Napoli la spazzatura che loro per anni hanno lasciato che si accumulasse, non possono dire che secondo l'OCSE l'Italia è il paese in cui nonostante la crisi economica si sono persi meno posti di lavoro, non possono scrivere sui loro giornali che in Italia nonostante la crisi non è fallita nessuna banca e nessun risparmiatore ha perso i suoi soldi, non possono dirlo, nessuno li legge, nessuno li crede, se la prendono con una presunta mancanza della libertà di informazione. Sa come diciamo in Italia? Che loro sono come quelli che hanno aperto il recinto, gli sono scappati i buoi e vanno cercando le corna: hanno perso i buoi, i voti, i numeri in Italia, cercavano – concludo Presidente – di recuperarli in Europa, anche qui avevano la maggioranza, ma anche qui hanno perso. La democrazia ha dimostrato ancora una volta che la libertà di informazione in Italia c'è ed esiste, con buona pace di chi voleva, in Europa, dimostrare il contrario. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Ministro, signora Commissario, con questo dibattito e con il rapporto che approveremo domani, questo Parlamento intende dimostrare la sua volontà di contribuire all'istituzione del Servizio europeo per l'azione esterna, già in questa fase preliminare in un dialogo costruttivo con il Consiglio e con la Commissione e sollecitare fin d'ora questo dialogo interistituzionale ci sembra innanzitutto utile e saggio, visto che la procedura prevista dal trattato prevede poi un parere del Parlamento sulla proposta che sarà presentata dall'Alto rappresentante, e perché le prerogative del Parlamento in materia di bilancio rendono indispensabile il suo consenso e la sua cooperazione, per non parlare poi dell'assenso della Commissione di cui parlava Brok che fornisce un ulteriore spazio per il Parlamento europeo. Ma sollecitare fin d'ora questo dialogo ci sembra anche doveroso perché il Servizio europeo per l'azione esterna costituisce una delle novità più rilevanti introdotte dal trattato di Lisbona e le sue caratteristiche sono destinate a condizionare sensibilmente la riarticolazione della europea e quindi la concreta definizione degli equilibri istituzionali complessivi dell'Unione. Il gruppo dei socialisti e dei democratici condivide l'impostazione del rapporto Brok alla cui elaborazione ha contribuito attivamente. È un'impostazione che punta a valorizzare il ruolo che il servizio può svolgere come ponte tra la dimensione comunitaria dell'azione esterna dell'Unione e quella intergovernativa della politica estera e di sicurezza comune, come definita dal titolo V del trattato di Lisbona. Certo, siamo consapevoli della natura sui generis del Servizio, che peraltro rispecchia quella della figura dell'Alto rappresentante e Vicepresidente della Commissione, così come siamo consapevoli del fatto che il Servizio non dovrà inglobare tutti i servizi di cui si avvale la Commissione per l'implementazione delle molteplici dimensioni della sua azione esterna, che non è riducibile alla sola PESC, a partire dalla cooperazione per lo sviluppo. E tuttavia riteniamo essenziale che il Servizio sia in grado di migliorare l'efficacia della politica estera e di sicurezza dell'Unione e la coerenza della sua più complessiva azione esterna e riteniamo essenziale il fatto che esso sia sottoposto al controllo democratico del Parlamento e per questo il suo inserimento nella struttura amministrativa della Commissione ci sembra l'opzione più coerente con questi obiettivi, che sono quelli che poi a noi stanno effettivamente a cuore e per questo esprimiamo il nostro voto favorevole al rapporto Brok. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo prima di tutto di dover ringraziare il relatore che ha fatto un grandissimo lavoro e, in quanto presidente della commissione affari costituzionali, devo ringraziare anche tutti i componenti della commissione e delle due commissioni che hanno espresso il parere, la commissione affari esteri e la commissione sviluppo, per il lavoro fatto, un lavoro velocissimo. Infatti noi abbiamo cercato di preparare un documento, che io spero sia approvato, che possa essere presentato al Consiglio del 29 e 30 ottobre prossimo. Sappiamo bene che questa relazione non è una relazione definitiva, essa intende soltanto indicare alcune linee, un orientamento in qualche modo, al Consiglio e quindi all'Alto rappresentante che sarà nominato. Sarà l'Alto rappresentante a elaborare un suo progetto di organizzazione che a sua volta di nuovo dovrà essere esaminato da noi. Quindi sono soltanto delle grandi linee che vengono presentate al nostro Parlamento. Sappiamo anche che il successo di questa operazione riguardante il Servizio di attività esterne è legato alla figura dell'Alto rappresentante, che dovrà essere in grado di organizzare e dirigere tutti quanti. Vogliamo, attraverso di lui, una politica estera coerente e unitaria. Sappiamo bene che ci sono dei problemi, è stato già indicato, ma i problemi ci sono per essere risolti, l'importante è che la bussola, l'indicazione, lo scopo sia chiaro. La relazione Brok dà indicazioni interessanti in questo senso – devo essere breve perché finisce il tempo – intanto l'integrazione del Servizio nella struttura amministrativa della Commissione, la scelta di un ulteriore sviluppo del modello comunitario, l'indicazione, come del resto dice il trattato di Lisbona, che il personale deve essere estratto sia dai Segretariati della Commissione che del Consiglio che delle delegazioni della Commissione stessa. Due novità credo che meritino di essere sottolineate: le ambasciate dell'Unione, dirette da funzionari del Servizio europeo per l'azione esterna, che comprenderebbe anche le delegazioni della Commissione esistenti nei paesi terzi e gli uffici di collegamento del Consiglio con eventuale distacco di esperti provenienti dalle direzioni generali e, ancora, le basi sono state indicate per l'istituzione, ipotesi interessante, di un collegio diplomatico europeo. Il mio tempo è scaduto, mi auguro soltanto che davvero questo rapporto venga approvato e venga approvato con larga maggioranza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, pochi giorni fa una grave sentenza della Corte di Strasburgo ha segnato un molto grave – sul quale si è espressa in maniera esageratamente cauta la Commissione europea – impedendo allo Stato italiano l'esposizione dei crocefissi nelle aule scolastiche. La questione non attiene tanto a un principio religioso quanto a un principio di libertà: si è trattato di una grave violazione del principio di sussidiarietà. Ora, se il buongiorno viene dal mattino, c'è da temere su quello che sarà il prosieguo della questione con l'adozione del trattato di Lisbona: siamo sicuri che non si continuerà su questa deriva pericolosa di un diritto europeo che soffoca e calpesta i diritti degli Stati? Questo è un pericolo dal quale ci dobbiamo guardare. La Commissione avrebbe dovuto reagire in maniera molto più ferma, anche perché di fronte alla protesta corale – oggi c'è stata una riunione trasversale delle forze politiche italiane qui rappresentate – che rappresenta il senso e la sensibilità profonda del nostro popolo verso questa appartenenza, che è metapolitica, metareligiosa e culturale, nel senso di un grande filosofo che ci ha insegnato con la frase importante "non possiamo non dirci cristiani". La questione delle nomine è molto importante. Oggi sulle agenzie si legge un corollario di voci di riunioni; non si sa nemmeno se dovrà esserci una riunione straordinaria a Bruxelles. Ma io mi domando una cosa: esaminando i nomi che circolano – per esempio, mi limito a tre, Balkenende, Miliband e Van Rompuy – ma è mai possibile che nessuno osservi che tutti e tre sono frequentatori delle riunioni vuoi del gruppo Bilderberg, vuoi della Trilaterale? Io credo che si debbano stabilire dei principi di trasparenza, tanto sovente indicati a parole dalle nostre istituzioni, e si debba chiedere con chiarezza a queste persone se sono i candidati del loro paese e delle loro forze politiche o di questi gruppi occulti che si riuniscono a porte chiuse e decidono sulla pelle e sulla testa dei popoli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi asterrò su questa proposta di risoluzione perché la ritengo in qualche modo contraddittoria. Nella risoluzione, infatti, si prende atto dell'ampio miglioramento nella collaborazione economica tra Russia ed Europa negli ultimi dieci anni. Si richiede alla Russia un rafforzamento delle relazioni nel settore energetico, nel commercio, nella liberalizzazione dei visti, nel controllo dell'immigrazione illegale, nella lotta al terrorismo, nel cambiamento climatico, nella politica estera, su questioni come il nucleare iraniano, la pacificazione del Caucaso o del Medio Oriente. Mentre chiediamo tutte queste cose, nella stessa risoluzione critichiamo fortemente la situazione interna della Russia. Esiste un clima di contrarietà e di diffidenza nei confronti della Russia che non rappresentano un buon presupposto per la collaborazione che chiediamo. Questo non significa chiudere gli occhi sulla situazione della democrazia o dei diritti umani in quel paese: ma credo che il sostegno e la fiducia siano più necessari della critica in questo momento, proprio per migliorare la situazione dei diritti umani interni alla Russia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto la direttiva sui servizi rappresenta per l'Europa il perfezionamento di un percorso la cui ultima destinazione è proprio il completamento del mercato interno per facilitare in questo ambito gli scambi all'interno dell'Unione europea, permettere anche alle amministrazioni di coordinare quindi gli sforzi e soprattutto di minimizzare i costi di transazione fra le diverse operazioni all'interno dei diversi settori e dei diversi Stati. Armonizzare i contenuti delle diverse procedure amministrative ed agevolare la libertà di stabilimento di prestatori di servizi in altri Stati membri significa automaticamente sviluppare la crescita e quindi stimolare anche la crescita in un periodo di particolare crisi com'è questo. La direttiva Servizi, adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 12 dicembre 2006, si inserisce a pieno titolo all'interno della strategia di Lisbona – rivista nel tempo e adattata alle varie congiunture che l'Europa ha attraversato nel corso degli ultimi nove anni – il cui principale obiettivo è assolutamente quello di fare dell'economia europea l'economia più competitiva del mondo che viene però basata su un aspetto di conoscenza. La crisi economica che stiamo attraversando e che l'Unione europea sta affrontando a livello istituzionale, concordando abilmente i vari interventi anche con i singoli Stati membri, ha ancora più bisogno di una corretta ed immediata applicazione della direttiva Servizi di quanto non ce ne fosse stato al momento quindi della sua adozione. La scadenza del 28 dicembre 2009 per il recepimento della direttiva Servizi dunque non è solamente l'indicazione del momento in cui si è stabilito di passare naturalmente dalla ratifica al processo legislativo di questa direttiva ma rappresenta soprattutto una tappa importante verso un'Europa sempre più consapevole dei propri mezzi e in particolar modo sempre più capace di sfruttare al meglio le proprie risorse. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la nostra discussione sulle malattie neurodegenerative mi consente di introdurre il problema connesso alla sclerosi e alla sclerosi multipla laterale (SLA) e mi consente di portare a conoscenza di questo Parlamento che, in questo momento, in tutta Italia, 150 persone hanno iniziato lo sciopero della fame, in segno di solidarietà con Salvatore Usala, un malato di SLA, che ha fatto interrompere la sua alimentazione per protestare contro il disinteresse del governo italiano sui problemi vissuti dai pazienti e dai familiari che convivono con questa terribile malattia. Una battaglia sostenuta anche da parlamentari nazionali, come Antonietta Farina, e dal nostro collega ALDE, Niccolò Rinaldi. Ma soprattutto è la lotta che quotidianamente, in modo dignitoso e silenzioso, i pazienti di SLA e le loro famiglie vivono nel dramma di una malattia terribile. La SLA colpisce individui giovani e non c'è cura per la SLA ma lo Stato italiano è molto attento a tutto ma non ai pazienti e alle loro famiglie. È una sfida per l'Europa quella della ricerca ma sta agli Stati assicurare una dignitosa esistenza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi facciamo parte di un sistema industriale, a livello europeo, in cui il buon nome dei prodotti dipende molto dall ’ integrità del sistema produttivo. Mantenendo almeno parte della nostra produzione manifatturiera in Europa, possiamo veramente offrire ai nostri consumatori prodotti controllati e di alta qualità. È nell ’ interesse di tutti noi continuare a farlo, dando la possibilità ai consumatori di essere pienamente consapevoli di cosa stiamo producendo e di quale sia la provenienza di ciò che viene prodotto. Per raggiungere tale obiettivo, abbiamo bisogno di una cosa molto semplice ma essenziale: la trasparenza, un concetto che è alla base delle norme relative all ’ etichettatura d ’ origine, approvate già dal Parlamento nel 2006 e già ampiamente in uso nei maggiori mercati mondiali, come ricordava precedentemente il Commissario, mercati mondiali come Stati Uniti, Messico e Cina. Nonostante questo, il “” non ha ancora incontrato il benestare di alcuni Stati membri dell ’ Unione europea. Noi riteniamo che, se il prodotto è fabbricato in Cina, come in qualunque altro paese extraeuropeo, a prescindere dalla sua qualità, spesso anche buona, il consumatore europeo deve poter conoscere il luogo di fabbricazione del prodotto per potere scegliere consapevolmente. Qualcuno potrebbe interpretare la necessità di trasparenza come eccesso di protezionismo e credere che tutto ciò possa concludersi in un incremento di costi per l ’ industria: ebbene, non è assolutamente così. L ’ assenza dell ’ indicazione d ’ origine sui prodotti importati a livello europeo, a differenza di quanto succede in Cina, negli Stati Uniti e in Australia, rende più difficile ai prodotti europei competere in un mercato internazionale globalizzato. Per tutte queste ragioni, salvaguardare l ’ idea di un prodotto realizzato con quanto di meglio l ’ Europa ha da offrire è il primo indispensabile passo verso il riconoscimento a livello dei singoli Stati membri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è certamente in corso un vero e proprio cambiamento di natura delle nostre istituzioni, delle istituzioni europee. Dalla nostra abilità politica e dalla nostra capacità di dotarci nel più breve tempo possibile di strumenti legislativi interni all ’ istituzione Parlamento, che possano permetterci di sfruttare le enormi opportunità offerte dal trattato di Lisbona, dipende il buon funzionamento della macchina comunitaria nel prossimo futuro. Proprio per questo credo che ciò che è realmente in gioco sia, paradossalmente, un rafforzamento della dimensione federale come pure di quella sussidiaria dell ’ Unione europea. Questo è un fatto decisivo per il nostro futuro, tanto più che in questa fase non abbiamo tenuto sufficientemente conto della figura del cittadino intesa come persona, cioè come centro e come fine dell ’ agire politico. Voglio spiegarmi. Il livello di armonizzazione che abbiamo raggiunto può definirsi soddisfacente, l ’ Europa conta molto nella vita dei nostri cittadini. Tuttavia, invece di porre la persona, la famiglia e i gruppi intermedi al centro della politica, spesso l ’ Unione europea e gli Stati membri hanno strumentalizzato la sussidiarietà per promuovere gli interessi delle istituzioni. Per questo, la tutela del principio di sussidiarietà, così come espresso all ’ interno della Carta dei diritti fondamentali dell ’ Unione europea, risulta più che mai decisiva. Occorre un sistema di monitoraggio che assicuri una reale valutazione delle proposte legislative poste all ’ esame del Parlamento, soprattutto per quanto concerne il rispetto di questo principio di sussidiarietà, vero punto di partenza per istituzioni che siano garanti e non padrone della vita dei cittadini. Signor Presidente, alla luce dei recenti casi di sospensione e di revoca della licenza di molte compagnie aeree, un numero consistente di passeggeri e di possessori di un titolo di viaggio non onerato né rimborsato hanno subito dei danni rilevanti. Credo pertanto necessario proporre una normativa concreta che definisca le soluzioni più adeguate ai problemi derivanti dai fallimenti in termini sia di perdita economica sia di rimpatrio. E ’ quindi importante prevedere un risarcimento per i passeggeri in caso di fallimento e definire altresì le relative modalità finanziarie e amministrative. Mi riferisco al principio della reciproca responsabilità a tutela dei passeggeri di tutte le società che volano sulla stessa rotta e hanno posti disponibili. Questo consentirebbe il rimpatrio dei passeggeri lasciati a terra in aeroporti stranieri. In tal senso, le ipotesi di un fondo di garanzia o di un ’ assicurazione obbligatoria per le compagnie aeree potrebbero rappresentare soluzioni plausibili da commisurare con il derivante dall ’ aumento dei prezzi per i consumatori finali. Signor Presidente, la discussione relativa alla denominazione d'origine non rappresenta assolutamente gli interessi prioritari di uno o di pochi Stati membri, come a volte viene erroneamente inteso, bensì incarna il principio economico fondamentale di "". Tale principio, in linea con il trattato di Lisbona, mira a implementare la competitività europea a livello mondiale, promuovendo regole chiare ed equilibrate per le nostre aziende produttrici e importatrici di prodotti provenienti da paesi terzi. Si sta parlando quindi di una questione che riguarda l'Europa nel suo complesso. È per tale motivo che ritengo fondamentale un accordo sulla denominazione d'origine che si spinga al di là del singolo interesse nazionale o di gruppo politico e che lasci spazio alla volontà di implementare il mercato unico promuovendo la competitività e la trasparenza. Un passo avanti in tal senso è rappresentato dal riportare la proposta di regolamento relativa all'indicazione d'origine in Parlamento, così come era stata formulata dalla Commissione europea nel 2005. In tal modo, in linea con il trattato di Lisbona, il processo di codecisione tra Parlamento e Consiglio consentirà assolutamente di velocizzare l'approvazione di un regolamento di così grande importanza per l'economia e i consumatori europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'eliminazione della violenza contro le donne è un tema molto importante, che richiede uno sforzo e un impegno maggiori da parte di tutti: istituzioni europee, Stati membri e società civile. La violenza contro le donne, oltre a rappresentare una violazione dei diritti umani, produce gravi conseguenze individuali e sociali che non possono essere ignorate, ed è quindi un tema che necessita di essere affrontato sotto diversi aspetti. Sotto l'aspetto culturale, bisogna combattere l'idea che possa mai esistere una giustificazione della violenza basata su aspetti culturali, religiosi o sociali. Bisogna organizzare campagne informative e di sensibilizzazione anche tra i giovani e quindi all'interno delle scuole. L'organizzazione di un Anno europeo, come richiesto più volte dal Parlamento europeo, potrebbe avere il giusto impatto europeo e internazionale per costruire una politica più coerente ed efficace. Sul piano politico, invece, è indispensabile porre il tema tra le priorità delle agende politiche nazionali, europee e internazionali. Ritengo opportuno creare quindi un raccordo sempre più forte – e qui concludo – tra l'Unione europea e le Nazioni Unite, per lavorare tutti insieme nella stessa direzione. Al riguardo, l'audizione al Parlamento europeo del Vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Asha-Rose Migiro, è stata esemplare. Auguro quindi a tutti noi una cooperazione che ci rafforzi sempre di più. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Ministro, signora Commissario, accogliamo con grande soddisfazione il prolungamento della missione Atlanta. Da circa dieci anni tento di occuparmi del problema Somalia e non possiamo negare che in troppe occasioni l ’ intervento dell ’ Europa sia stato non sufficientemente tempestivo. La situazione somala è ogni giorno più drammatica, sia per i risvolti del terrorismo internazionale che per quelli legati alla pirateria e alla tragedia umana vissuta da milioni di persone, soprattutto donne e bambini, che subiscono violenze, si confrontano ogni giorno con la fame e in troppe occasioni sono costrette alla fuga attraverso il deserto per cercare scampo verso le coste europee. Contestualmente alla lotta al terrorismo, è necessario far partire iniziative che ridiano una speranza all ’ economia della regione ma anche controllare da parte europea la situazione dei campi profughi in Libia, dove spesso sono denunciate situazioni gravissime sia di violenza che di non rispetto dei diritti umani specie verso le donne somale. Il rappresentante permanente alle Nazioni Unite del governo di transizione somalo, il dottor Yusuf Mohamed Ismail Bari-Bari, durante un ’ audizione organizzata dal gruppo popolare europeo, ha ricordato come la Somalia sia stata ulteriormente depauperata per la pesca di frodo sulle sue coste e come molti dei pirati siano anche ex pescatori che non hanno trovato giustizia e attenzione. È quindi necessaria una lotta forte contro il terrorismo, ma anche una lotta per dare giustizia, speranza ed economia a un paese martoriato da anni di guerre. Signora Presidente, onorevoli colleghi, attraverso questa discussione e con la risoluzione che approveremo domani il gruppo dei socialisti e dei democratici intende esprimere il suo forte sostegno all ’ impegno dell ’ Unione europea nel contrasto alla pirateria e, al tempo stesso, intende manifestare la propria preoccupazione per la drammaticità della situazione interna alla Somalia, che rafforza la necessità e l ’ urgenza di un ’ azione volta a favorire la stabilizzazione del paese per affrontare alla radice le cause del fenomeno della pirateria. La missione Atalanta è la storia di un successo: ha consentito il trasporto di 300.000 tonnellate di aiuti e ha migliorato la sicurezza nel Golfo di Aden per tutto il traffico marittimo, dimostrando le potenzialità e il valore aggiunto operativo e politico della PESD. Al tempo stesso è necessario un maggiore impegno europeo, a fianco dell ’ Unione africana, a sostegno del processo di Gibuti e per questo, pur consapevoli delle difficoltà e dei rischi, esprimiamo il nostro sostegno alla possibilità di una missione PESD in Somalia che il Consiglio ha iniziato a esaminare. Auspichiamo quindi che tutti i gruppi, in sede di emendamenti e di discussione, contribuiscano a rafforzare questo messaggio, invece di cedere alla tentazione di utilizzare in modo strumentale una vicenda drammatica come quella somala ai fini di polemiche politiche interne ad alcuni paesi che nulla hanno a che fare con questa discussione e con i compiti del Parlamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, persecuzioni e discriminazioni su base religiosa non sono una novità in Vietnam, non durano da un giorno o da un mese, ma da cinquant'anni. Mi limito a citare gli episodi più recenti, come la demolizione della cattedrale nella città di Vinh Long, sostituita da un parco pubblico, oppure lo spiegamento di forze di agenti antisommossa e bulldozer per rimuovere la statua della Vergine dal cimitero cattolico di Hanoi. E ancora, un sacerdote e i suoi parrocchiani denunciati per aver portato in questura l'autore di minacce a un prete. Da vittime i cristiani diventano perciò criminali. L'escalation autoritaria sta assumendo connotati inquietanti. Infatti, il governo di Hanoi, per motivi di sicurezza e per combattere i movimenti che operano contro il partito, ha ordinato di bloccare dieci siti che diffondono regolarmente materiali politicamente pericolosi. Molto preoccupante è anche la situazione in Laos, dove è senza sosta la persecuzione contro i cristiani con arresti e minacce, arrivando talvolta persino a bandirli dai loro villaggi. Signor Presidente, la libertà religiosa è un diritto umano naturale per chiunque. Non è un favore concesso da chi detiene il potere. È urgente quindi un nostro intervento e il nostro impegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la mia posizione su questa proposta di risoluzione è simile alle idee di un uomo che appartiene alle minoranze discriminate, che ha vinto un Premio Nobel per la pace e che presiede la prima potenza mondiale: Obama. I principi di questa risoluzione sono i miei principi, ma credo che non dobbiamo assolutamente ripetere gli errori dei partiti politici di sinistra che vogliono solo declamare i diritti, non effettivamente ottenerli. Le minoranze devono essere difese in Cina come in ogni parte del mondo ma, prima di presentare una risoluzione così impegnativa, bisogna avere una strategia, un coordinamento di tutte le forze e di tutto il Parlamento per non ritardare e inquinare le trattative con il governo cinese. Non si creda che si possano risolvere i problemi delle minoranze e della pena di morte in Cina senza tener conto in alcun modo del governo cinese. È impossibile. Per questo fa bene Obama che, senza indietreggiare di un millimetro, mantiene un rapporto con il governo cinese che – dobbiamo ammetterlo – sta cercando di iniziare un miglior discorso in tutte le trattative con il mondo occidentale. Mi chiedo: perché presentare una risoluzione – seppur condivisibile – a qualche giorno dall'incontro di Nanchino, senza un preventivo coordinamento di tutti? Perché presentare una risoluzione già più volte presentata proprio in un momento in cui si apre fortunatamente uno spiraglio con il governo cinese? Perché presentare una risoluzione che può eventualmente danneggiare l'inizio di un nuovo rapporto con il governo cinese? Per questi motivi, pur condividendo i principi della risoluzione che sono i miei principi, mi asterrò dal voto, perché strategicamente credo che possa danneggiare, e non aiutare, il nuovo percorso intrapreso con il governo cinese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, giovedì prossimo si prevedono delle urgenze. Al terzo punto di queste urgenze si dovrebbe discutere della situazione in Azerbaigian. I media anche occidentali hanno riferito di una rissa che ha visto coinvolti due giovani blogger e altre due persone in un locale pubblico, c'è stato un arresto, c'è stata una condanna e io ritengo opportuno e giusto che si approfondiscano i fatti e che si verifichi se è stato fatto tutto quanto previsto dal diritto e dalla legge. Ma contemporaneamente in questi giorni si sono verificati fatti gravissimi nelle Filippine: cinquantasette persone in fila per sostenere una candidatura alle presidenziali sono state massacrate da un gruppo armato che ha fatto appello alla situazione rivoluzionaria a prendere le armi contro il governo, al punto tale che nelle Filippine è stata approvata la legge marziale. Ecco, io chiedo ai colleghi che al terzo punto di giovedì si sostituisca all'argomento "Azerbaigian" la situazione sulle Filippine. C'è una chiara sproporzione tra l'entità dei fatti di quanto successo in Azerbaigian rispetto … Signor Presidente, onorevoli colleghi, avevo posto la richiesta perché il ritratto di una giovane iraniana, Neda Agha Soltan, fosse esposto a Bruxelles accanto a quello di Aung San Suu Kyi. La Soltan è stata uccisa mentre chiedeva libertà e trasparenza in Iran, è diventata un simbolo di libertà e soprattutto delle donne che lottano per la libertà. La mia richiesta è stata sottoscritta da settantacinque parlamentari e cinque gruppi politici; credo che sia particolarmente importante che venga esaudita soprattutto in questo momento in cui l'ayatollah Khamenei in Iran dice che intende sopprimere qualsiasi forma di protesta e qualsiasi forma di opposizione. Spero che la mia richiesta venga accolta. Signor Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, siamo qui ancora una volta per discutere della crisi del settore agricolo. Negli ultimi mesi questo Parlamento si è già espresso più volte sulle difficoltà che hanno investito duramente il comparto del latte, sollecitando la Commissione e il Consiglio a intervenire con urgenza. Abbiamo ottenuto dei risultati, anche se solo parziali, ma sulla base di tali iniziative si è reso disponibile un fondo specifico di 300 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza. Dobbiamo però ora constatare che la crisi che ha interessato il settore lattiero-caseario si sta estendendo rapidamente ad altri comparti dell'agricoltura europea, segnali allarmanti si stanno manifestando sul mercato del grano duro, dell'olio di oliva, dell'ortofrutta, come la Commissaria Fischer Boel ha appena detto. Come per il latte, ci troviamo di fronte a un fenomeno congiunturale che accompagna la difficile situazione economica che si è inevitabilmente tradotta in un calo della domanda e nella conseguente stagnazione dei mercati, una crisi che inizia ad assumere un profilo decisamente preoccupante, come testimoniano le numerose proteste che hanno visto protagonisti gli agricoltori in molte regioni d'Europa. Esse sono il sintomo di una situazione contingente allarmante, di una generale preoccupazione per il futuro dell'intero settore. Ecco perché durante l'ultima riunione della commissione agricoltura dello scorso 1 ° dicembre abbiamo deciso unanimemente di invitare in Aula la Commissione esecutiva per riferirci sullo stato di crisi in cui versa la nostra agricoltura e sulle dinamiche che stanno attraversando i vari comparti produttivi. Su questo fronte ci aspettiamo innanzitutto che la Commissione si avvalga di tutte le misure in suo possesso per stabilizzare il mercato e per stimolare la ripresa dei consumi, ma al tempo stesso crediamo che questa occasione vada colta anche per guardare al futuro, contribuendo a fornire assicurazioni che la politica agricola comune continuerà a essere un'importante politica europea, che guarderà agli interessi di tutti i cittadini e di tutti i territori europei, dal nord della Svezia al sud di Cipro. Gli agricoltori attendono delle risposte immediate, e oggi siamo qui riuniti per assumerci la responsabilità di accelerare i tempi, per affrontare con decisione lo stato di crisi e per mettere a frutto gli insegnamenti delle recenti esperienze, evitando così di perdere tempo e di porre subito rimedio a una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente. In questa direzione vorremmo avere risposte e magari novità anche da parte della Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io ringrazierei anche il Commissario per l'analisi che ha fatto, ma vorrei sottolineare come in taluni comparti produttivi si evidenzia oggi una crisi che mette a rischio l'agricoltura in alcuni territori della nostra grande Europa. In particolare la crisi che sta colpendo in questi ultimi mesi il grano duro ha portato ormai i prezzi su un livello insufficiente a coprire i costi e ci evidenziano in molte regioni d'Europa una riduzione delle superfici seminate per la corrente annata che dovrebbe arrivare al 30%, soprattutto in aree marginali che hanno limitate possibilità di impiego alternativo. Dall'altro lato la Commissaria ha evidenziato per l'ortofrutta un elemento che è caratteristico della nuova Organizzazione comune di mercato che lascia alle organizzazioni di produttori la gestione della crisi. Certo, le risorse che ad essa sono destinate nell'ambito dei programmi operativi sono però risorse contenute che non sono in alcun modo sufficienti per intervenire nel caso di crisi strutturali e di portata così ampia come quella che stiamo vivendo, possono eventualmente coprire le necessità, sia come lei ha detto con la raccolta verde o con la distruzione del raccolto di una piccola parte nel caso di piccoli squilibri tra domanda e offerta in annate normali, non nel caso sicuramente di una crisi di ampia portata come quella che stiamo vivendo. Stesso discorso potrebbe farsi anche per l'olio d'oliva, per altri comparti, ma credo che in questa fase sia importante sottolineare, richiedere alla Commissione un pacchetto di proposte, la formulazione di una proposta articolata che riguardi tutti gli altri comparti che, a differenza del latte, non hanno visto ancora un intervento specifico per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, come prima cosa vorrei ricordare come qualche mese fa, ai margini di una riunione dello dell'Organizzazione mondiale del commercio di cui faccio parte, una collega della Namibia ci ha fatto presente la sua delusione poiché i prezzi di alcuni prodotti agricoli e non agricoli europei in Namibia sono più convenienti rispetto ai prodotti locali. Questa è una delle tante distorsioni del mercato sulle quali Doha deve dare una soluzione. A questo proposito noi abbiamo presentato, come liberal-democratici per l'Europa, un emendamento che chiede – non soltanto all'Europa, naturalmente noi ci rivolgiamo molto anche agli Stati Uniti, come la Commissaria sa bene – che si proceda rapidamente a una totale abolizione di forme di sussidio all'esportazione. In secondo luogo, sulla questione dei servizi, tra le tante cose da dire, io ricordo che bisogna fare una netta distinzione tra servizi e servizi pubblici. Lottare, impegnarsi all'interno di Doha affinché vi sia una liberalizzazione dei servizi vuol dire combattere spesso contro delle vere e proprie oligarchie nazionali che soffocano lo sviluppo dell'economia sul locale. Oligarchie nazionali nel settore della comunicazione, nel settore bancario, nel settore delle assicurazioni e altri. Su questo noi dobbiamo cercare veramente di trovare la distinzione con tutto quello che riguarda invece il servizio pubblico, che naturalmente deve spettare alla competenza dello Stato nazionale. Terza cosa che non è stata ancora sollevata, siamo entrati nella fase del trattato di Lisbona e quindi io qui mi rivolgo, come fa anche la nostra risoluzione di compromesso, alla Commissione affinché si vada a una revisione dell'accordo interistituzionale. Si deve arrivare a un modus vivendi nei rapporti tra Parlamento e Commissione che sia del tutto innovativo, in modo che il Parlamento sia pienamente aggiornato di ogni negoziato, delle varie fasi del negoziato, che il Parlamento possa adottare delle raccomandazioni in corso di negoziato, che possa esservi, come del resto accade in un negoziato diverso, ma che ha alcune analogie con i paesi in via di adesione all'Unione europea, un ruolo partecipe del Parlamento, pieno e responsabile. Signora Presidente, onorevoli colleghi, in un contesto di pesante crisi economica, caratterizzato da fortissime ricadute sull'occupazione, con molti lavoratori che stanno per perdere il posto di lavoro e contemporaneamente con tantissimi giovani che non trovano la possibilità di un primo accesso al mercato del lavoro, è importante che l'Unione europea e gli Stati membri intervengano, sia con strategie globali che con strumenti mirati. Quello del microfinanziamento costituisce appunto uno strumento mirato alla persona, il cui obiettivo è quello di dare una risposta a tutti quei soggetti che, esclusi dal mercato del credito bancario e in difficoltà nell'inserimento nel mercato del lavoro, intendono avviare un progetto, un'attività economica, in ogni caso capace di generare reddito individuale e quindi di contribuire alla crescita generale. Nello specifico, se vogliamo che lo strumento del microcredito sia efficace e dia risultati duraturi nel tempo è necessario che gli Stati membri si attrezzino in modo adeguato, collegandosi anche con le realtà amministrative locali, più direttamente a contatto con le situazioni di crisi sociale e siano attivi nel rendere facilmente accessibile questo nuovo strumento. È importante sottolineare che l'efficacia nel tempo delle attività finanziate da strumenti di microcredito e la possibilità di realizzare una piena integrazione sociale dipendono in larga misura da contestuali programmi di orientamento, tutoraggio e formazione, che devono accompagnare il microfinanziamento. Allo stesso tempo, dati gli obiettivi da realizzare con lo strumento del microcredito, è necessario porre l'accento su un'azione fondamentale, quella della promozione attiva delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso ai programmi di microfinanziamento. Infatti, sono le donne a essere particolarmente discriminate e svantaggiate, sia nell'accesso al mercato del lavoro che a quello del credito convenzionale. In generale, è confortante notare che il Parlamento europeo si esprime in modo unitario e condiviso sul tema del microcredito e su un contesto socioeconomico come questo. Tocca al Consiglio e agli Stati membri dare un segnale di serietà e di impegno, dando il giusto indirizzo affinché la situazione finanziaria sia adeguata. Signora Presidente, onorevoli colleghi, lo strumento di microfinanziamento per l'occupazione si inserisce in una linea di iniziative che sono state adottate a livello europeo, offre la possibilità di un nuovo inizio ai disoccupati e apre la strada all'imprenditorialità per alcuni dei gruppi più svantaggiati in Europa, compresi naturalmente i giovani. Il nuovo strumento dovrebbe ampliare la gamma del sostegno finanziario destinato ai nuovi imprenditori nell'attuale contesto di stretta creditizia. I singoli imprenditori e i fondatori di microimprese saranno inoltre assistiti con servizi di orientamento, formazione, preparazione e rafforzamento delle capacità, oltre che con un tasso di interesse agevolato a titolo del Fondo sociale europeo. È evidente che, considerata l'attuale contrazione del credito bancario, considerata la difficoltà che oggi si ha di accedere al credito, se c'è la volontà da parte di settori più deboli della nostra società, i disoccupati, i gruppi svantaggiati, di intraprendere un'azione, un'iniziativa imprenditoriale, tutto questo va sostenuto con forza, perché è uno degli strumenti che può servirci a contrastare quello che alla crisi finanziaria è il suo naturale epilogo, cioè una crisi occupazionale che non trova fine. Seppure abbiamo segnali di ripresa economica, per quanto riguarda invece l'occupazione continuiamo ad avere segnali negativi. È però necessario che il trasferimento dei fondi destinati a Progress rimanga fermo, nel senso che noi non possiamo lanciare il segnale di distogliere risorse dal programma Progress. Queste risorse vanno trovate da altre fonti e soprattutto vanno collegate con altre iniziative europee, perché si dia una forte immagine e un forte sforzo a favore dei disoccupati in Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche a nome del mio gruppo vorrei in modo non formale, realmente di cuore ringraziare innanzitutto lei, che ha definito nel modo più adeguato e cioè "indegno" quello che è accaduto, ma ancor di più se possibile i colleghi italiani e in particolar modo il Presidente Pittella per le parole usate. Non ho da fare speculazioni politiche di nessun genere, veramente quello che è accaduto può portarci a un passo dal baratro, dal precipizio e quindi il richiamo che è venuto dal Parlamento all'unisono è quello che solo ci può guidare in questo momento di difficoltà. Grazie quindi al Parlamento europeo, grazie all'Europa per il contributo che dà alla vita e allo sviluppo della democrazia nel nostro Paese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che tutti quanti noi siamo d'accordo sul problema del microcredito, però dobbiamo anche parlare di poste finanziarie. Credo che noi dovremmo avere l'obbligo di aumentare questa posta finanziaria. Dobbiamo essere anche accorti a non allargare ad altri attori sociali della piccola e media impresa, perché il microcredito è nato per aiutare le parti sociali meno fortunate. Insieme a questo dobbiamo anche parlare di un problema di cultura: in molti paesi, specialmente, io credo, nei paesi che ne hanno più bisogno, non c'è un approccio culturale giusto per andare a recepire queste somme. Credo fortemente che questi strumenti dovrebbero essere presi per primo dai governi interessati. Ci sono due velocità in Europa, c'è la velocità dei paesi che già l'hanno prodotto, tipo Francia e Germania, ce ne sono altri che invece devono avere un approccio culturale a questo problema. Insomma, io credo fortemente che il vero problema, la vera posta in gioco che noi abbiamo in Europa, è che non è solamente una questione di procurare un finanziamento fine a se stesso, credo fortemente che dobbiamo pensare a creare la realizzazione del proprio lavoro attraverso l'attore sociale meno fortunato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la difficile situazione della Georgia credo richieda una particolare cautela nel coniugare la difesa del diritto internazionale con il realismo e il senso di responsabilità. Noi pensiamo che l'UE abbia fatto bene a ribadire il sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità della Georgia e al tempo stesso apprezziamo la cautela dimostrata nel prendere atto delle elezioni in Abkhazia, che ci sembra coerente con un metodo incentrato sulla ricerca costante del dialogo e del confronto politico e sul sostegno ai processi democratici. L'evoluzione interna alla regione e quella del contesto internazionale rafforzano questa scelta per il dialogo e rendono ancora maggiore la responsabilità dell'Europa nei diversi fronti su cui è impegnata: le iniziative della Commissione a supporto del processo democratico georgiano e di sostegno ai rifugiati, lo sforzo di tenere vivi i colloqui di Ginevra, l'azione della missione europea di monitoraggio, tanto più preziosa e insostituibile dal momento che attualmente è l'unica missione internazionale in Georgia. Noi apprezziamo il lavoro della missione e il suo contributo alla stabilizzazione della regione, al funzionamento del meccanismo di risposta e prevenzione degli incidenti, alla faticosa ricostruzione della fiducia tra le parti. Al tempo stesso siamo consapevoli che lo sviluppo del processo democratico, verso il quale dobbiamo saper essere generosi ed esigenti e l'accordo di associazione possono essere la chiave per un cambiamento duraturo dello scenario georgiano. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, come lei ha opportunamente ricordato, le conseguenze di questa grave crisi finanziaria ed economica si sono manifestate su tutti i paesi del mondo e ovviamente su quelli europei e in Europa hanno colpito maggiormente i paesi più deboli, quelli dei quali stiamo parlando. Sono paesi che hanno da poco aderito all'Unione e sono fuori dal sistema dell'euro. Dunque è importante pensare a loro e individuare le azioni più efficaci perché possano rientrare nell'intero gruppo europeo e possano partecipare successivamente alla vita di questa parte del mondo in condizioni di parità con gli altri. Allora è necessario che ci siano interventi di politica monetaria, a partire da quelli della Banca centrale europea, perché senza un aiuto a una crescita del loro prodotto interno lordo, degli investimenti per il loro sistema produttivo, non saranno in grado di ridurre gli squilibri di cui oggi portano il peso e di rispettare i criteri di Maastricht e di entrare nel sistema dell'euro. È importante anche, come lei ha ricordato, che ci siano altre azioni come quelle dell'uso facilitato delle risorse dei fondi europei e dei finanziamenti della BEI. Occorre però, credo, non dimenticare mai che è necessario che queste azioni debbano svolgersi in un quadro di interventi contestuali anche verso altre realtà deboli dell'Europa. Non ci sono soltanto i paesi dei quali stiamo parlando, come purtroppo ben sappiamo, e credo che per tutte queste ragioni non sia più rinviabile l'istituzione di un sistema di finanziamento europeo che possa sostenere gli investimenti con una visione globale dell'Europa: parlo dell'istituzione di un fondo alimentato da eurobond, che considero l'unica soluzione praticabile che gli Stati membri e l'Unione europea hanno a portata di mano. È venuto il momento proprio in questa fase di mostrare coraggio politico e lungimiranza rispetto alla volontà di superare la crisi e di creare condizioni per uno sviluppo competitivo dell'Europa, che sia in grado di garantire il benessere di tutti i nostri cittadini. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la posizione del gruppo che rappresento, EFD, è molto chiara: si chiede con questa interrogazione orale alla Commissione di impugnare l'attuazione della sentenza della Corte di Strasburgo che, voglio sottolineare, non è un'istituzione dell'Unione europea, contro la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Questa decisione, voglio dirlo con estrema chiarezza, per noi costituisce una violazione inaccettabile del principio di sussidiarietà, che è fondamento dell'Unione europea, anche garanzia dei diritti dei popoli e degli Stati membri. Non sarebbe immaginabile un'Unione europea così come noi la concepiamo e sosteniamo senza il sostegno e il fondamento del principio di sussidiarietà. Vorrei partire intanto da una considerazione di carattere generale: è evidente che togliere – partiamo dal merito di questa sentenza – qualcuno e qualcosa che c'era già non può essere considerato da nessuno un atto di democrazia e di libertà, come qualcuno ha sostenuto, ma piuttosto un atto di polizia del pensiero, un atto antidemocratico. Se su una parete scolastica c'è un crocifisso e questo viene strappato, quella non è una parete laica, ma una parete vuota, dove il vuoto viene scelto come simbolo confessionale, un'operazione educativa in senso negativo, la peggiore immaginabile e può essere considerato uno dei tanti segni del suicidio culturale e spirituale dell'Occidente. La sentenza della Corte di Strasburgo presuppone un concetto di libertà religiosa che, se portato alle sue ultime conseguenze, arriverebbe a garantire, a dover obbligare un senso di predominio per ogni cittadino a vivere in un ambiente conforme al suo credo. Io credo che non sia questa la libertà religiosa: in questo modo si travisa il vero contenuto della libertà religiosa, siamo di fronte a un diritto negativo, il diritto piuttosto di essere immuni dall'obbligo di comportamenti di tipo religioso. Bisogna capirsi bene quando si parla di libertà religiosa, non si parla mica di qualcosa di non preciso. Qui siamo su un piano completamente diverso: l'esposizione del crocifisso non è nella nostra cultura solo un fatto fideistico, è qualcosa di molto più importante, di universalistico. Il simbolo della croce, il simbolismo della croce ha una portata di messaggio universale, tra l'altro è un messaggio di pace, di fratellanza, come ci ha insegnato, per fare un solo nome, un grande metafisico come René Guénon. Dal punto di vista tradizionale di questi grandi maestri della cultura tradizionale è chiarissimo questo valore, ma in corrispondenza è altrettanto chiaro che siamo di fronte, con questa sentenza, all'estrinsecarsi di concezioni antitradizionali che spingono a una uniformità di pensiero, c'è qualcosa che contraddice lo spirito vero dell'Unione europea, e questa è la cosa incredibile. C'è quasi l'intenzione di distogliere i nostri popoli da ogni richiamo ai valori e ai simboli che esprimono verticalità, spiritualità, al di là del fatto storico, del collegamento a una precisa confessione religiosa, si tratta di un simbolo universale, ripeto. L'Unione europea, al contrario, deve salvaguardare il diritto dei popoli a perseverare nell'uso dei simboli, a cominciare da quello della croce. L'Europa deve avere il coraggio di assumere, su questi temi di fondo, una prospettiva metastorica, recuperare il proprio ruolo di culla e di centro, anche spirituale. Restituisca ai popoli europei la libertà di conservare e venerare i simboli della propria identità conformemente a un principio cardine dell'architettura giuridico-politica dell'Unione europea, il principio di sussidiarietà. Tutta la questione verte proprio su questo aspetto, sul carattere fondamentale del principio di sussidiarietà. Vado a concludere: questa questione ci permette di riflettere e di dibattere su una questione centrale: che cos'è per questa Europa la libertà religiosa? Ebbene, io sento di affermare che è proprio la pronuncia della Corte di Strasburgo a calpestare il diritto fondamentale alla libertà religiosa, si vuole impedire a un popolo come il nostro di conservare e mantenere il simbolo della croce nelle aule scolastiche come richiamo irrinunciabile alle proprie radici cristiane. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio anche il Commissario per la chiarezza del giudizio che rimanda effettivamente questa disciplina alla competenza degli Stati membri. Devo dire che chi vi parla è convinto come pochi altri della necessità della laicità delle nostre istituzioni ed è convinto altresì che la religione non è la soluzione di nessun problema politico, ma che allo stesso tempo non si può trovare la soluzione di problemi politici facendo la guerra alle religioni. Proprio per questo esprimerò il mio pensiero attraverso un paradosso: che cosa accadrebbe se applicassimo la sentenza di Strasburgo, se applicassimo cioè quella ragione che impone di togliere il crocifisso dalle aule italiane, in parallelo a tutti i luoghi dove è esposta per ragioni pubbliche una croce? Cosa dovremmo fare di questa bandiera, la bandiera della Svezia, cosa dovremmo fare di questa bandiera, la bandiera della Finlandia, e della bandiera della Slovacchia, e della bandiera di Malta, e della bandiera della Danimarca, e della bandiera della Grecia, e della bandiera del Regno Unito che di croci ne ha addirittura tre? Perché, cari amici, la ragione per cui queste croci sono su queste bandiere non è diversa dalla ragione per cui il crocifisso è esposto nelle aule italiane e non è una ragione religiosa, è una ragione di cultura e di tradizione. Lasciamo quindi che siano gli Stati membri a valutare, caso per caso, l'adeguatezza delle soluzioni consone alla sensibilità dei propri popoli, nel rispetto dell'esperienza della libertà religiosa e nel rispetto della laicità delle istituzioni. Questo è tutto ciò che chiediamo e questo chiediamo perché va rispettata, prima di ogni altra cosa, non l'astrazione della giurisprudenza, ma la verità di ogni uomo e il suo desiderio di infinito. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la decisione della Corte europea ha turbato non solo i credenti, ma anche tutti coloro che nel crocifisso da secoli hanno visto un segno di speranza, di solidarietà, un conforto, contro la paura e il dolore. Noi speriamo che quella decisione sia modificata dalla grande Camera, perché la sua irragionevolezza è evidente. Dovremo eliminare il nome stesso della croce rossa? Rimuovere i grandi crocifissi che dall'alto dei monti dominano città e vallate? Sarà proibito, come è stato già osservato, alla Regina d'Inghilterra di essere il capo della Chiesa anglicana? Tuttavia, il caso suscita una riflessione di estrema importanza dal punto di vista civile e politico: i diritti dell'uomo sono soltanto diritti dei singoli, come soggetti isolati da un contesto sociale o il diritto di manifestare una determinata religiosità è anche un diritto dei popoli? Non conta niente la tradizione, la storia, l'intelligenza, l'arte, che per millenni hanno contrassegnato l'identità di un popolo? Inoltre, la questione riguarda giustamente anche il rapporto tra sussidiarietà e diritti umani e noto che questi ultimi, al di fuori di alcuni principi fondamentali che devono considerarsi universali e indiscutibili, possono avere interpretazioni diverse, possono esistere anche conflitti fra i diritti umani. Perché togliere agli Stati la possibilità, con le loro leggi, di risolvere questi conflitti e di interpretare e attuare i diritti umani secondo la sensibilità etica di un determinato popolo? La questione travalica, dunque, la questione del crocifisso. La Corte europea, altre volte, in materia di diritto alla vita, ha riconosciuto l'esclusivo potere degli Stati di decidere sui punti più controversi, quali ad esempio la disciplina dell'aborto e l'eutanasia. Ora, il trattato di Lisbona ci obbliga ad aderire alla Convenzione europea e dunque anche a rispettare come Unione europea le deliberazioni della Corte europea dei diritti dell'uomo. Merita una riflessione, allora, l'orientamento attuale diverso e nuovo della Corte, sarebbe grave se un potere sovranazionale, specie se esercitato da un numero limitato di persone e non espressione di una volontà popolare democraticamente dimostrata, diventasse repressivo e mortificante, insensibile ai sentimenti e al cuore dell'uomo e quindi ultimamente contrario alla libertà. Per questo io spero che la risoluzione del Partito popolare sarà votata e sarà votata in larga misura. Signor Presidente, onorevoli colleghi, quando si arriva al termine di una procedura di bilancio ed è possibile considerare nel suo insieme tutto il lavoro che si è svolto, credo che ci si debba porre una domanda molto semplice e onesta: è un bilancio utile? Questo bilancio è un bilancio di transizione, è il bilancio del passaggio verso l'Europa di Lisbona, è il bilancio di passaggio dentro la grande crisi economica e finanziaria che ha toccato tutto il mondo. È quindi un bilancio doppiamente delicato. Rispondere alla crisi, ma nella consapevolezza realistica che, quando c'è crisi, sono poche le risorse disponibili. Contribuire positivamente alla ripresa economica, ma anche tagliare, ridurre, contenere la spesa dove è possibile. Questo bilancio renderà disponibili per il prossimo anno 141 miliardi di euro. Poco più di quanto era disponibile nel 2009, ma con un enorme sforzo, un grande lavoro sulle priorità, per orientare le risorse disponibili sulle vere priorità del momento. Due le linee di bilancio poste al centro: competitività e ambiente. Competitività, perché contiene le politiche sociali, le politiche sull'occupazione, la delicata partita dei fondi strutturali, che ancora realizzano l'asse portante delle politiche redistributive all'interno dell'Europa. Questa linea conterà su circa 65 miliardi di euro per il prossimo anno. Ma anche l'ambiente, con al suo interno le politiche agricole, che conterà su una dotazione di circa 60 miliardi di euro. Ma questo bilancio, il bilancio 2010, è soprattutto il bilancio del piano di rilancio economico. Fortemente voluto l'anno scorso, non è stato finanziato completamente nel 2009. Oggi, grazie a un forte sforzo di riorganizzazione delle risorse, finalmente 2 miliardi e mezzo di investimenti per le infrastrutture energetiche e la banda larga potranno essere realizzati. Ma c'è stato anche un grande sforzo per segnare nel senso della strategia di Lisbona questo bilancio, per mettere più risorse addirittura di quelle messe dalla Commissione nel progetto, su Erasmus, sul Lifelong learning, perché c'è una domanda, se è un bilancio utile, che ci si deve porre con onestà, ma c'è soprattutto un metro di misura fondamentale: l'utilità del bilancio deve essere misurata sui cittadini europei. Deve essere un bilancio utile per ciascuno di quei cittadini che fanno l'Europa, ed è su questa utilità, misurata sulle persone, che credo debba essere aperta e portata avanti la delicata discussione sulla revisione dei margini di disponibilità e delle risorse che si vorranno assicurare a questa Europa per le sue politiche. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Ministro, Alto Rappresentante, con questo dibattito il Parlamento europeo intende contribuire alla discussione sul ruolo dell'Europa in una regione che è cruciale per la sicurezza e la stabilità dell'intero pianeta. La nuova strategia militare annunciata dal presidente Obama e, in modo ancor più netto, la successiva dichiarazione dei ministri degli Esteri dei paesi ISAF hanno collegato l'invio di nuove truppe all'obiettivo primario di proteggere la popolazione e di rafforzare le capacità delle forze di sicurezza e delle istituzioni afghane. Si tratta di una giusta correzione di rotta che prende atto dell'inutilità e anzi del carattere controproducente di uno sforzo militare di tipo tradizionale, tutto incentrato sulla repressione della guerriglia talebana. Ma perché questo nuovo corso sia produttivo e inneschi una transizione verso un Afghanistan sicuro, prospero e stabile e quindi autosufficiente, è del tutto evidente che la dimensione militare dell'intervento della comunità internazionale deve essere accompagnata da un crescente impegno sul fronte civile e su quello politico. Occorre da un lato favorire lo sviluppo economico e rafforzare le istituzioni, la lo Stato di diritto e dall'altro facilitare il processo di riconciliazione interna e contribuire alla stabilizzazione della situazione in Pakistan. È qui che si colloca lo spazio e il ruolo dell'Unione europea. L'Europa è da tempo impegnata in misura considerevole nella regione: 1 miliardo di euro l'anno complessivi in Afghanistan, 300 milioni in Pakistan, la missione EUPOL, che sta svolgendo un lavoro prezioso al di là dei suoi problemi di personale, la missione di osservazione internazionale, poi naturalmente l'impegno dei singoli Stati nella missione ISAF. Tuttavia, la capacità europea di incidere concretamente nella regione è apparsa finora decisamente inferiore all'entità delle risorse umane ed economiche impegnate. Per questo occorre rafforzare e rendere più coerente ed efficace l'impegno, vorrei dire la leadership dell'Europa, sul versante della strategia civile e dell'impegno politico. Da questo punto di vista il piano d'azione costituisce un importante passo avanti e il gruppo dei Socialisti e dei Democratici lo appoggia e sollecita la sua concreta implementazione. Allo stesso tempo, ci chiediamo se gli obiettivi enunciati dal piano richiedano anche l'individuazione di strumenti ad hoc e non sollecitino una riflessione su un ampliamento degli obiettivi e su un rafforzamento degli strumenti della missione ESDP EUPOL. Su tutti questi fronti, il Parlamento europeo è pronto a dare il suo sostegno all'azione dell'Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la sicurezza in Afghanistan ha recentemente subito un sostanziale peggioramento dovuto alla mancanza del pieno controllo territoriale. Vaste aree del paese sono governate da regole tribali e non più quindi da regole nazionali, il senso di insicurezza è diffuso anche nelle grandi città, nonostante il continuo impegno e monitoraggio delle forze ISAF. Considerato che la lotta al terrorismo è strettamente connessa alle attività sviluppate sul territorio, risulta evidente come Stati Uniti, paesi alleati e NATO non possano ritirarsi. La permanenza e il conseguimento di successi in Afghanistan dipende fortemente da un approccio politico e militare, condiviso a livello internazionale e orientato a un approccio regionale rivolto al territorio, sia afghano, sia pakistano. Il nuovo piano d'azione dell'Unione europea rappresenta in tal senso un passo importante nel rafforzamento della sicurezza e nel delicato processo di delle istituzioni democratiche, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico della regione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto, rispondendo al collega che è intervenuto volevo rivendicare il diritto di qualsiasi capo di Stato di poter fare visita a governi nell'ambito dell'Europa e fuori dell'Europa, purché con coerenza con il Consiglio, quindi questa censura preventiva del presidente del Consiglio italiano mi dà molto fastidio. Comunque per venire al tema, aderendo al partenariato orientale la Bielorussia ha dimostrato di voler condividere con l'Europa un percorso di sviluppo economico e di riforme. La Commissione ha riconosciuto alcuni progressi fatti dalla Bielorussia, come il rilascio di prigionieri politici, la riforma del codice elettorale e la possibilità per alcuni giornali dell'opposizione di circolare, pur se sotto il controllo del governo. Questo non significa la piena democrazia, ma certamente un cambiamento rispetto al passato. L'Unione europea ha quindi davanti a sé la scelta di incoraggiare le riforme attraverso il dialogo nell'ambito del partenariato orientale e in Euronest e contemporaneamente mantenere una politica di vigilanza sui risultati ottenuti e sui passi compiuti. Ritengo quindi opportuno il mandato conferito al collega Vigenin per concordare con Minsk una rappresentanza adeguata nell'Assemblea Euronest, non limitata unicamente alla società civile e che includa rappresentanti parlamentari bielorussi. Questo consentirebbe di dialogare con i decisori politici anche sul tema dei diritti umani e di costituire un canale di comunicazione con il governo per sostenere il processo delle riforme, togliendo ogni alibi per risposte mancate o deludenti. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, sono svariati i punti delle conclusioni derivate dall'ultimo Consiglio europeo che dovrebbero trovarci concordi e che potremmo definire incoraggianti per il prossimo futuro. Innanzitutto, l'immigrazione: si è messa in evidenza l'esigenza di rendere più efficiente l'accesso al territorio dell'Unione europea nella garanzia della sicurezza dei propri cittadini. Per fare questo occorre una politica di integrazione, cioè trovare il giusto equilibrio tra le esigenze degli Stati membri e il dramma umano, il potenziale produttivo dei migranti. Si è poi richiamato a un'Europa della responsabilità e della solidarietà in materia di immigrazione e di asilo. In questo senso mi incoraggia l'accento posto dal Consiglio sull'urgenza di combattere l'immigrazione clandestina partendo dagli Stati membri di frontiera, soprattutto quelli meridionali. Questo significa condividere risorse e problemi, spiace che troppo spesso questo aspetto venga sovrastato dagli egoismi e dalla mancanza di coraggio. Il secondo aspetto che ritengo prioritario, in questo periodo in cui non intravvediamo ancora la luce in fondo al tunnel della crisi economica, è il rilancio della strategia di Lisbona: dobbiamo tornare il più in fretta possibile a competere sul piano economico e commerciale con le potenze emergenti e solo un sistema di ricerca e di conoscenze all'avanguardia permetterà questo passo, vitale per noi ma soprattutto per le nuove generazioni. Mi compiaccio del fatto che nel metodo nuovo invocato dal Consiglio si punti a rinsaldare il legame tra misure nazionali e misure dell'Unione europea e a rafforzare la titolarità nazionale attraverso un coinvolgimento più attivo delle parti sociali, delle autorità regionali e locali, detto in una parola: sussidiarietà. Ritengo tuttavia che si debba fare di più in questo senso: devono essere la famiglia, le persone, i gruppi intermedi, al centro della ripresa economica dell'Europa. Solo nella persona, infatti, solo negli uomini è presente quel dinamismo originario che può riattivare i tanti settori della vita sociale ormai piegati al pessimismo che tante volte arriva anche dalle istituzioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Europa ha aperto un interessante progetto di partenariato orientale che ha incontrato la condivisione e un'incoraggiante collaborazione da parte di sei paesi: Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Ucraina, Azerbaigian. Questa operazione sta migliorando il rapporto tra l'Unione europea e questi paesi e può portare a uno sviluppo democratico ed economico dell'area, anche se in misura diversa in rapporto alla storia di ciascun paese. A fronte di questa intelligente strategia politica, mi sembra improprio questo dibattito d'urgenza che riguarda due giovani blogger condannati a seguito di episodi sui quali vi è ancora un processo in atto, mentre trascuriamo altre situazioni veramente tragiche, come il recente massacro di 57 persone riunite per sostenere un candidato alle elezioni presidenziali nelle Filippine. Tutti i gruppi parlamentari, eccetto il nostro, sostengono una proposta di risoluzione sull'Azerbaigian dura e dissonante rispetto alle iniziative di partenariato che abbiamo intrapreso e sono convinto che i giudizi forti contenuti nella risoluzione posta in votazione oggi possano non solo determinare un irrigidimento da parte del governo di Baku nei rapporti con l'Europa, ma avere anche un effetto controproducente sul caso di questi due giovani, nel senso che questa risoluzione potrebbe rendere più difficile qualsiasi provvedimento di grazia. A questo proposito vorrei ricordare la decisione, presa oggi in plenaria, con la quale abbiamo rinunciato ad adottare una risoluzione sul caso di Aminatou Haidar per non compromettere le trattative diplomatiche in corso. Mi sembra anche contraddittorio che nella stessa sessione si pongano in votazione due risoluzioni, una sulla Bielorussia e l'altra sull'Azerbaigian, di tono fortemente diverso, quando questi due paesi partecipano allo stesso partenariato orientale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono d ’ accordo con le perplessità di molti miei colleghi, credo fortemente che la crisi economica che stiamo vivendo non si esaurirà con un ritorno del PIL a tassi di crescita appena positivi come quelli previsti del 2010, ma potrà considerarsi effettivamente terminata solo quando saremo tornati a livelli occupazionali precedenti alla crisi. Le stime più ottimistiche individuano questo momento intorno al 2010. In questo contesto, è necessario attuare una politica degli investimenti ed è strategicamente fondamentale che l ’ obiettivo 2 sia mantenuto, o qualcosa di simile, in quanto rappresenta uno strumento efficace per aiutare le nostre regioni a superare la crisi. Il mantenimento dell ’ obiettivo 2 rappresenta un interesse dell ’ Italia e di molti altri paesi europei, perché risponde a un ’ esigenza essenziale: lo sviluppo delle regioni in ritardo e il rafforzamento della competitività delle regioni più sviluppate. Date queste premesse, signor Commissario, signor Presidente, non ritiene che il suo abbandono sia estremamente dannoso per le regioni italiane, europee e del Mediterraneo e anche per gli altri paesi? a nome del gruppo PPE Signor Presidente, onorevoli colleghi, solo per pregare i colleghi di mantenere questo punto all'ordine del giorno: il massacro dei cristiani copti, all'indomani o meglio nella notte del Natale copto, e le numerose uccisioni di cristiani in Malesia dicono di un problema ben chiaro, che è quello della libertà religiosa in questi paesi. Di per sé l'iniziativa della risoluzione non costituisce un'iniziativa contro i singoli e specifici governi, bensì un modo per mettere in evidenza come il dramma della libertà religiosa costituisca un fondamento della nostra convivenza civile ed è giusto quindi che il Parlamento si esprima su questo argomento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, esprimo la mia profonda solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità naturale. In situazioni come questa, con ampie distruzioni di edifici e di infrastrutture e con migliaia di morti, è quasi impossibile portare aiuto in maniera efficace senza condizioni minime di ordine pubblico e di sicurezza. Qualsiasi intervento d'aiuto risulta difficile senza uno stretto coordinamento nella raccolta dei beni necessari ed una ordinata distribuzione degli aiuti. Capire quel che serve, a chi serve e quando serve è fondamentale. Un altro elemento su cui riflettere è che troppe volte la generosità dei donatori pubblici e privati è stata tradita ed ingenti risorse finanziarie non sono andate a chi ne aveva davvero bisogno. È necessario quindi un severo sistema di controlli per evitare dispersioni o ruberie soprattutto in paesi fragili con un alto livello di corruzione e scarsa. L'Europa è chiamata a dare una dimostrazione della propria efficienza. Mi auguro che abbia successo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ad Haiti si sta consumando una tragedia enorme, causata dalla natura ma anche dall'assenza di uno Stato degno di questo nome, incapace di gestire anche in modo minimo la catastrofe e l'emergenza umanitaria, incapace di gestire gli aiuti per la popolazione civile che è ormai in preda a gente senza scrupoli. La Croce Rossa ha lanciato un grido d'allarme. Nella conferenza di Montreal del 25 gennaio la UE dovrà parlare con una sola voce e chiedere una gestione coordinata ed unica dell'intervento umanitario, pena il caos e l'inutilità degli interventi, anche quelli così ingenti e preziosi di cui ci ha parlato oggi la Commissione e quelli degli Stati membri. Uno sforzo eccezionale, baronessa Ashton, va fatto per i bambini, soprattutto per gli orfani, che meritano un'assistenza prioritaria anche in termini di sostegno psicologico, altrimenti saranno condannati alla povertà e allo sfruttamento, ed evitare anche che la comunità internazionale si renda disponibile solo ad una semplificazione delle procedure di adozione. Questo porterebbe solo ad una sorta di deportazione legalizzata dei bambini di cui Haiti non ha bisogno. Bene ha fatto il ministro degli Esteri italiano Frattini a proporre di costruire strutture e case-famiglia per farli crescere dignitosamente nella loro terra e di agevolare viaggi temporanei all'estero per le vacanze e soprattutto per l'istruzione. Chiudo con una domanda: c'è una disponibilità a livello internazionale per la riduzione o la cancellazione del debito per Haiti? Signor Presidente, signora Alto rappresentante, onorevoli colleghi, l'immensa tragedia che ha colpito Haiti necessita di una risposta immediata e sono in corso molte attività di aiuto, di soccorso da parte dei singoli Stati membri anche se vi è una buona dose di concorrenza tra i paesi europei. La nuova Europa con il suo Alto rappresentante dev'essere in grado di portare il proprio aiuto alle popolazioni colpite. Il terremoto d'altronde ha colpito il paese più povero dell'emisfero occidentale, dove l '80% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il 54% nella povertà assoluta. Ma dentro questa emergenza ve n'è un'altra: vi è quella che riguarda i minori, la fascia più debole della popolazione, rimasta senza famiglia, senza protezione e senza Stato. Per questo voglio invitare l'Alto rappresentante per la politica estera a prendere in considerazione azioni mirate per consentire ai bambini haitiani fino a 10 anni di essere accolti e protetti dagli Stati europei. L'Europa, signora Ashton, può accoglierli e offrire loro condizioni di vita adeguate, per un periodo limitato, s'intende, in attesa che vi siano le condizioni adeguate per un loro rientro in patria. Tutto questo può essere promosso, tutto questo può essere facile per gli Stati europei, sarebbe un modo giusto per rispondere alla necessaria solidarietà, ma anche un modo per evitare che alle spalle dei bambini vi siano azioni speculative e illegali. Stiamo parlando di bambini e dunque della risorsa più preziosa che dobbiamo proteggere ad Haiti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la catastrofe umanitaria senza precedenti di Haiti ci tocca profondamente, impone all'Unione europea di contribuire al meglio allo sforzo della comunità internazionale con tutti i suoi strumenti. Sul piano delle risorse finanziarie sono stati compiuti importanti passi avanti negli ultimi giorni e nelle ultime ore. Ciò che merita riflessione sono gli altri aspetti della risposta europea alla crisi, evitando però magari di preoccuparsi dell'immagine, ma concentrandosi sulla sostanza, come bene ha detto l'Alto rappresentante. È ormai emerso chiaramente il ruolo centrale della missione ONU MINUSTAH, sia sul fronte della protezione civile che su quello della sicurezza, il che esclude lo spazio per un'autonoma missione CSDP, ma a supporto della missione ONU il ruolo di coordinamento dell'UE resta centrale. A questo proposito vorrei ricordare all'onorevole Juvin che questo coordinamento c'è, lo sta svolgendo l'MIC sul fronte della protezione civile e lo sta svolgendo il Situation center su quello della sicurezza ed è auspicabile che questo lavoro sfoci poi nell'invio della gendarmeria europea che è stato richiesto espressamente dalle Nazioni Unite. Quello che è utile capire dall'Alto rappresentante, dalla Commissione, è come stanno concretamente rispondendo l'MIC e il Situation center di fronte a dei compiti e a delle prove così impegnative, come sta funzionando il loro coordinamento, se i loro strumenti e le loro risorse sono adeguati. Questo ci aiuterà anche in una riflessione che dovremo fare successivamente sull'adeguatezza di questi strumenti, sulla capacità di protezione consolare, ma adesso non è il tempo di queste discussioni, adesso è il tempo dell'azione e dell'impegno, il nostro sostegno all'azione dell'Alto rappresentante è pieno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, di fronte agli sviluppi della situazione iraniana non si può che esprimere forte preoccupazione. Preoccupazione per le crescenti violazioni dei diritti politici e civili, che condanniamo fermamente, e preoccupazione per il mancato adempimento dei doveri derivanti da quell'adesione al regime di non proliferazione che pure l'Iran afferma di non voler mettere in discussione. Noi non mettiamo in dubbio il diritto dell'Iran allo sviluppo pacifico dell'energia nucleare, né intendiamo sottovalutare l'importante ruolo che l'Iran può svolgere su scala regionale, le sue legittime esigenze di sicurezza, la necessità di dare vita a un credibile sistema di sicurezza regionale che coinvolga tutte le potenze nucleari dell'area. Ma proprio per questo non comprendiamo le ragioni del mancato accoglimento della richiesta dell'AIEA di arricchimento all'estero dell'uranio e deploriamo questa scelta. Di fronte a questa situazione spetta al Consiglio di sicurezza definire la risposta della comunità internazionale e la possibilità di nuove sanzioni che dovranno essere focalizzate sulla non proliferazione e che vanno concepite come uno strumento volto a sostenere la strada di un dialogo difficile quanto inevitabile, evitando che vengano concepite e utilizzate per compattare il regime. Rispetto a questo percorso l ’ Unione europea deve fare la sua parte avviando nei tempi e nelle forme appropriate una riflessione di carattere tecnico su possibili misure complementari alle sanzioni ONU e al tempo stesso ribadendo quella disponibilità al confronto e al dialogo che anche nei momenti difficili non va mai smarrita. Lungo questa linea che bene è stata espressa dall'intervento dell'Alto rappresentante, noi daremo pieno supporto all'azione dell'Unione europea e dell'Alto rappresentante. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la situazione interna all'Iran continua ad aggravarsi. Almeno otto persone sono state uccise recentemente, il regime ha intensificato gli arresti di donne – giornaliste, sindacaliste, intellettuali – trenta madri che reclamavano notizie sui figli scomparsi sono state arrestate, la tomba della giovane martire della libertà Neda Agha Soltan è stata ripetutamente profanata con colpi d'arma da fuoco. È evidente l'intenzione del regime di inasprire la repressione e instaurare un clima di terrore. A questa situazione interna si aggiunge un atteggiamento di scarsa collaborazione internazionale, negando all'Agenzia per l'energia atomica l'accesso ai siti iraniani di arricchimento dell'uranio. Ciò indica chiaramente le reali intenzioni del programma atomico iraniano, che se fossero unicamente pacifiche non avrebbero nessun bisogno di essere nascoste. L'Europa deve quindi esprimere con forza la sua preoccupazione perché una forza militare e nucleare potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza del continente e avere importanti ricadute politiche su tutti i paesi della regione Signor Presidente, onorevoli colleghi, nelle pubblicazioni e nei siti dell'Unione europea scriviamo spesso che i diritti umani sono il cuore del processo di integrazione europea e l'elemento essenziale delle sue relazioni esterne. I paesi che con l'Unione europea hanno concluso accordi politici o commerciali sono tenuti al rispetto di questi diritti. Ci dobbiamo chiedere, baronessa Ashton, se questi requisiti sussistono ancora nelle nostre relazioni con l'Iran e se ha davvero senso mandare una nostra delegazione a Teheran senza concordare con il governo iraniano un programma condiviso, un programma che ci permetta di ascoltare anche le ragioni e le voci degli oppositori. Su quello che possiamo fare dobbiamo però stare attenti anche a parlare di sanzioni, perché la storia dimostra che spesso sanzioni economiche e commerciali hanno rafforzato i regimi invece che indebolirli, hanno invece indebolito il popolo e hanno indebolito soprattutto i più poveri. Allora, quando noi abbiamo ascoltato alcune persone in delegazione, testimonianze dei diritti delle donne e delle minoranze in Iran, ci hanno raccontato che forse era meglio fare delle sanzioni simboliche, delle sanzioni culturali. In questi giorni molti esponenti e molti intellettuali in tutta Europa stanno scrivendo un appello per evitare che a Teheran l'Unesco celebri la giornata mondiale della filosofia. Io penso che questo possa essere un impegno che questo Parlamento prende anche ricordando che Neda era una studentessa laureata in filosofia, e che questo simbolo possa unire il Parlamento europeo reclamando all'Unesco questo intervento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel corso delle ultime settimane abbiamo visto come il governo, il regime iraniano si sia reso responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e delle libertà democratiche più elementari. Dunque per questo Parlamento e per l'Europa il problema non è più soltanto quello delle sue relazioni con un paese che immagina una politica nucleare fuori da regole condivise e dagli specifici elementi di controllo che di norma per queste materie sono previsti dalla comunità internazionale. C'è qualcosa di nuovo, o l'accentuarsi di qualcosa di antico ancor più preoccupante, quello che riguarda i diritti delle persone. Io sono convinto che l'Iran potrebbe avere potenzialmente un ruolo molto più importante nella regione da quel paese occupata. Pur tuttavia, questa recrudescenza nella violazione dei diritti deve rappresentare, credo, per noi, per l'Alto Commissario una sorta di priorità. L'azione repressiva del governo non ha piegato le voci del dissenso democratico. Ora è opportuno che la comunità internazionale svolga un ruolo attivo, di aiuto a chi si oppone al regime e ritiene necessario il rispetto dei suoi diritti fondamentali. Dunque dobbiamo garantire una costante presenza. La delegazione del Parlamento europeo può, attraverso l'individuazione di obiettivi ben precisi, recarsi in Iran per solidarizzare con i democratici iraniani e non certo per condividere neanche involontariamente le azioni repressive di quel governo. Credo che si debba tornare a parlare di tutto ciò e realizzare il nostro obiettivo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, salutiamo con sinceri auguri le prossime elezioni in Iraq, perché rappresentano un ulteriore passo verso la democrazia. Non saranno "free and fair" ma dobbiamo accontentarci di un piccolo passo dopo l'altro. Ricostruire l'Iraq sotto il profilo economico, commerciale, culturale e finanziario e garantire la sua sicurezza sono condizioni indispensabili per lo sviluppo della democrazia, ma dobbiamo anche favorire il rafforzamento istituzionale del paese. La convivenza pacifica tra le varie componenti etniche e religiose presenti in Iraq può passare attraverso un rinnovamento delle istituzioni, con l'attuazione di una formula federale – federalismo – che consenta un'ampia autonomia dei vari territori nell'ambito di uno Stato unitario. L'esperienza del Kurdistan iracheno potrebbe essere un riferimento utile. Ecco, io vorrei sapere il parere dell'Alto rappresentante, la baronessa Ashton, su questo aspetto istituzionale del paese. Con questo voto il Parlamento europeo ha espresso la sua fiducia al Mediatore europeo, il cui mandato durerà fino al termine della nostra legislatura. Mi preme sottolineare che questo è un voto positivo per tutti noi, per tutti i cittadini europei. Il Mediatore europeo si occuperà dei reclami dei cittadini riguardanti la cattiva amministrazione delle nostre istituzioni. Il Mediatore ha risposto di fronte al Parlamento, ha risposto alle domande su come migliorare la trasparenza del proprio lavoro, su come migliorare la cooperazione tra il Parlamento e gli uffici del Mediatore, nonché la comunicazione verso il pubblico. Il suo ruolo sarà molto importante nel difendere i cittadini europei, nell'aiutarli nei rapporti con la pubblica amministrazione, forse anche per far sentire ai cittadini l'Europa una casa comune. Diminuire il peso a volte improduttivo della burocrazia è obiettivo al quale dobbiamo lavorare tutti. L'Unione sarà sempre più politica se saprà mettere al centro della sua azione il cittadino. Per questo mi auguro che il nuovo mediatore sappia implementare le esperienze passate per migliorare ancora di più il rapporto positivo con i cittadini dell'Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che la collega relatrice, onorevole Joly, abbia svolto un ottimo lavoro assieme a tutti i gruppi politici su questa relazione che appoggio con convinzione, con i colleghi del PPE. In particolar modo vorrei esprimere il mio sostegno su quella parte della relazione in cui si sottolinea che i negoziati per la revisione dell'accordo di Cotonou devono tener conto da un lato delle conseguenze della crisi finanziaria e dall'altro dei fenomeni di migrazione e soprattutto della necessità di porre un argine all'immigrazione clandestina. Essa ha infatti un impatto fortemente negativo sia sull'economia dei paesi ACP, che a causa di tale fenomeno perdono quella forza lavoro e quella manodopera qualificata necessaria allo sviluppo, sia sui paesi dell'Unione europea maggiormente colpiti dall'immigrazione clandestina, come l'Italia, la cui capacità di assorbimento degli immigrati ha dei limiti in termini economici ed occupazionali, oltre cui non è possibile andare se si vogliono evitare fenomeni di degrado sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questo modo non dovete dire che non vi avevamo avvisato. La risoluzione su COP 15 votata da questo Parlamento era fumo senza arrosto. Abbiamo chiesto troppo, non abbiamo ottenuto nulla. Non lo dice la Lega, ma Ivo de Boer, segretario della conferenza ONU sul clima. Non è stato proprio un disastro anche se l'accordo è solo una lettera d'intenti. Il testo che ha evitato a COP 15 di chiudere con un nulla di fatto, concordato al termine di una maratona negoziale di durata e di livello davvero senza precedenti contiene poca sostanza. Il Copenhagen Accord, concordato dal Presidente americano Obama, il brasiliano Lula, il cinese Wen Jiabao, l'indiano Singh e il sudafricano Zuma e imposto a tutti gli altri non è stato nemmeno formalmente approvato. La plenaria dei 192 Stati partecipanti, dopo il parere contrario di otto nazioni che ne hanno impedito l'adozione, ne ha soltanto preso nota. Cari colleghi, la storia del riscaldamento globale lascia il tempo che trova. È da dicembre che giornali e telegiornali annunciano che l'Europa si trova nella morsa del gelo. Evitiamo inutili e costose speculazioni sul clima. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in linea con alcuni colleghi, il processo di democratizzazione della Turchia è un cammino fondamentale per il suo avvicinamento all'Unione europea e il nostro stare insieme all'interno dell'Unione si fonda su principi e valori irrinunciabili e il loro riconoscimento è la condizione sine qua non per l'ingresso di qualsivoglia Stato. Ciò vale anche per la Turchia, che deve mettere in piedi quelle riforme necessarie per garantire la democrazia, lo Stato di diritto, la tutela dei diritti dell'uomo e delle minoranze. In particolare, il pluralismo culturale, religioso e politico sono i cardini di una società democratica, ma il loro riconoscimento è un processo arduo che si intreccia con le ragioni storiche, etniche e religiose. Ne sono un esempio le vicende riguardanti la bocciatura da parte della Corte costituzionale turca del Partito per una società democratica, vicino alla minoranza curda. Ecco, la chiusura dei partiti e la decadenza dall'incarico di eletti sono sempre eventi molto gravi perché violano le libertà individuali e i principi democratici. Il processo di democratizzazione della Turchia dipende senza dubbio dalla soluzione della questione curda. L'Unione dovrebbe assumere un impegno politico forte, di concerto con le autorità politiche dei paesi interessati e un'azione congiunta con le Nazioni Unite. Non può esserci democrazia senza pluralismo, ha ribadito più volte la Corte di Strasburgo. Auspico quindi che il sistema politico turco possa evolvere rapidamente verso questi principi. Se il paese riuscirà a fare ciò, l'ingresso della Turchia in Europa non potrà che rappresentare per noi una grande opportunità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli indicatori di Eurobarometro pongono la Spagna quanto a percentuale di persone che vivono alle soglie della povertà al quarto posto dopo Lettonia, Romania e Bulgaria, col 21 per cento. In queste condizioni e con i dati che sono stati più volte sottolineati anche sulla disoccupazione, qual è la politica sull ’ immigrazione che propone la Presidenza spagnola? La Presidenza spagnola dice che vuole sviluppare l ’ immigrazione. Ora, tutto questo mi pare in evidente contraddizione: che bisogno ha la Spagna dal punto di vista di Madrid, che bisogno ha la Spagna, che bisogno hanno i paesi europei – e non è soltanto la Spagna ad avere questa situazione di disoccupazione – di importare nuova manodopera? Vogliamo dei nuovi immigrati che non abbiano casa, che non abbiano lavoro? Vogliamo alzare questo livello già preoccupante di persone che vivono alle soglie della povertà? Io credo che invece si debba puntare sul terreno dell ’ immigrazione su un obiettivo fondamentale, quello di integrare gli immigrati che abbiamo già in casa nostra, e stoppare... Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente, benvenuto. Le confesso che da conservatore incallito mi ero preparato a questo confronto come a una corrida, ma lei ha parlato di uguaglianza e di diritti umani in un modo nel quale io oggi posso riconoscere ciò che ci unisce, non ciò che ci divide. Lei è stato un matador prudente, io sarò un toro prudente, starò nella mia stalla. Mi permetta però di ripiegare su due noiosissime domande sul contributo che lei può dare all ’ interpretazione dell ’ attuazione del Trattato di Lisbona. Lei ha impostato nel suo paese differenti politiche all ’ insegna del principio di sussidiarietà, privilegiando la domanda di identità di molte comunità, dalla catalana alla basca, dalla valenciana alla gallega, non senza polemiche Come intende adesso difendere il principio di sussidiarietà nel rapporto tra Stati e Unione europea, e cioè la richiesta da parte degli Stati di veder riconosciute le proprie tradizioni, la propria identità, i propri valori, perché si affermi il principio fondante dell ’ Unione europea “Uniti nella diversità ”. La seconda domanda è sul ruolo dell ’ Alto rappresentante per la politica estera: dopo Lisbona chi ha la responsabilità tra lei, il presidente Van Rompuy e il presidente Barroso di spiegare alla baronessa Ashton che forse dopo dodici giorni è il caso di salire su un aereo e volare ad Haiti? Che è il caso che la politica estera dell ’ Unione europea abbia non solo un bilancio, ma anche un volto e un ’ umana capacità di condivisione, così come hanno fatto gli altri responsabili di organizzazioni internazionali? A meno che ovviamente non si confonda Haiti con Tahiti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Zapatero, grazie per il grande impegno che mette in questo semestre, per le cose che ci ha annunciato, anche se questo non è più il tempo dell ’ elenco delle cose utili, ma è il tempo in cui occorre assumere impegni concreti per rilanciare l ’ Europa. Abbiamo bisogno che si chiuda questo periodo di definizione degli assetti istituzionali e che affrontiamo le grandi questioni che ancora impediscono all ’ Europa di poter competere alla pari coi partner del mondo. Noi dobbiamo capire se l ’ Unione europea potrà un giorno avere molto presto un seggio alle Nazioni Unite, se potrà sedersi come Unione europea nel G20, se vuole un ’ armonizzazione fiscale e sociale maggiore e quali risorse vuole immettere nel circuito dell ’ economia europea per poter davvero fare quello che hanno fatto gli altri competitori nel mondo. Noi abbiamo bisogno di venire qui, lo dico anche al Presidente Barroso, con provvedimenti concreti per rilanciare l ’ Europa, perché tra sei mesi non ci siano le stesse conclusioni che abbiamo vissuto precedentemente con altre esperienze precedenti. Vorremmo anche capire se questo è il tempo in cui finalmente i grandi della Terra, come diceva Kissinger trent ’ anni fa, conoscono il numero di telefono a cui telefonare in caso di bisogno per poter parlare con qualcuno in Europa, non rivolgendosi solo agli Stati membri. Ne va della dignità dell ’ Europa che esce dal trattato di Lisbona, ma ne va anche del modello sociale europeo, di quella democrazia sostanziale che noi del gruppo socialista e democratico rivendichiamo con forza e che vogliamo che sia la base per il benessere futuro dei nostri cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in qualità di presidente della commissione affari costituzionali di questo Parlamento mi compiaccio che la Presidenza spagnola attribuisca importanza alla realizzazione delle riforme strutturali previste dal trattato dell ’ Unione europea, in particolare riguardo al servizio europeo per l ’ azione esterna, all ’ iniziativa dei cittadini, all ’ adesione dell ’ Unione europea alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell ’ uomo, per la quale la mia commissione ha già nominato un relatore nella persona di uno spagnolo, Jáuregui Atondo che voi conoscete già. Ma in una intervista pubblicata da domenica scorsa lei, signor Presidente Zapatero, ha auspicato che la legge sulla libertà religiosa possa determinare in Spagna un avanzamento nella direzione della normalizzazione nell ’ ambito di tutte le istituzioni pubbliche. Allora io a questo riguardo vorrei proporre una brevissima riflessione: le strutture dell ’ Europa sono un mezzo per realizzare uno scopo e lo scopo dell ’ Unione europea è confermato dal trattato di Lisbona all ’ articolo 2: la promozione della dignità, dell ’ uguaglianza, della libertà, della solidarietà. Non posso perciò non manifestare una qualche preoccupazione circa la deriva che sta prendendo questo dibattito sui valori. Vi è una unità culturale che precede l ’ unità economica. La forza dell ’ anima europea è più forte della struttura pubblica – giuridica, scusate. L ’ anima dell ’ Europa fonda le sue radici nell ’ istinto di verità e di bellezza proprio dell ’ antica Grecia, nel culto della giustizia proprio di Roma e su questo estremamente grande patrimonio è il cristianesimo che ha inserito il valore della persona umana, sempre uguale dal concepimento alla morte naturale. Ora, è in nome della croce di Cristo che noi chiediamo di andare ad Haiti, di essere presenti ad Haiti, perché tutti gli esseri umani, i più poveri in particolare, sono al centro. E allora io le domando: che cosa vuol dire “normalizzazione ” riguardo alla libertà religiosa? Vuol dire forse imporre a tutti i cittadini di non esprimere pubblicamente il loro culto? Vuol dire dimenticare le radici anche cristiane dei nostri paesi? Signor Presidente, onorevoli colleghi, la notte scorsa le forze di polizia italiane hanno arrestato cinque persone che stavano preparando un attentato mafioso nei confronti di un nostro collega, l'onorevole Rosario Crocetta, che è membro di questo Parlamento ed ex sindaco di una città siciliana che si chiama Gela. Secondo i magistrati da oggi, 20 gennaio, ogni giorno poteva essere quello buono per l'attentato. Ricordo che le autorità belghe non hanno ancora provveduto a fornire una scorta adeguata all'onorevole Crocetta, da tempo sotto protezione in Italia, come la Presidenza del Parlamento sa. Invito la Presidenza a manifestare solidarietà al nostro collega da parte dell'Aula e del Parlamento europeo e ad attivarsi affinché vi sia un'adeguata protezione dell'onorevole Crocetta nella sua attività di europarlamentare. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, se dovessimo dare un giudizio sulle relazioni esistenti tra Unione europea e Tunisia il giudizio non può che essere positivo, anche per la stabilizzazione della regione. È vero, sul piano economico si sono registrati progressi importanti e anche dal punto di vista sociale ci sono segnali incoraggianti. Tuttavia, sul piano politico, dopo le elezioni presidenziali del 25 ottobre scorso si pone il problema di accompagnare con maggiori atti concreti il percorso delle riforme democratiche. Come sappiamo, nel perseguire la sua politica esterna, l'Unione europea ha l'obiettivo di sviluppare e consolidare la democrazia, lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. La Tunisia ha preso impegni importanti nell'ambito del piano d'azione della politica di vicinato in materia di democrazia, di e di diritti umani. Il piano d'azione stabilisce una serie di priorità e fra queste un'attenzione particolare dovrebbe essere accordata all'attuazione e al consolidamento delle riforme, al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione, in particolare in materia di democrazia e di diritti umani, di politica estera e di sicurezza. È in questo quadro che bisogna operare il rafforzamento delle istituzioni, che permettono di aumentare la partecipazione alla vita politica delle varie componenti della società tunisina, di sviluppare maggiormente il ruolo della società civile, di continuare il sostegno ai partiti politici per allargare la loro partecipazione al processo democratico, di rendere possibile ancor di più il rispetto delle libertà di associazione, di espressione e il pluralismo dei media. Noi siamo convinti che questi obiettivi possono essere raggiunti ed è logico aspettarsi dei passi in avanti in modo concreto. Il nostro impegno è quello di salvaguardare la relazione di amicizia che lega l'Unione europea alla Tunisia, consolidando il legame esistente anche in vista del confronto che potrà aprirsi attorno all'ipotesi di statuto avanzato per questo paese. Ma servono davvero passi concreti in avanti da parte della stessa Tunisia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Tunisia, come tutta la regione del Maghreb, rappresenta un'area strategica rilevante. Ha un'enorme potenzialità di crescita ed è area attrattiva di forti interessi, non soltanto economici, soprattutto europei. Anche di recente sono stati attivati programmi con l'Unione europea che tendono alla cooperazione transfrontaliera. È tempo quindi di rilanciare, semmai, i rapporti intrapresi dall'Unione europea con i paesi africani frontalieri, a cominciare proprio dalla Tunisia, valorizzando appieno le potenzialità di quest'area e sostenendone il relativo sviluppo sociale ed economico, tuttavia in un quadro di libertà e di sicurezza. Il legame fra i popoli del Mediterraneo è l'elemento portante per dare coesione e forza ad un ambizioso programma di sviluppo economico e sociale. Sul piano politico si può dire che la Tunisia è un paese dove la democrazia è ancora relativamente giovane, ma il piano di azione definito sembra in linea con le attese dell'Unione europea. La nascita di nuovi partiti e una discreta presenza femminile in Parlamento in seguito alle elezioni di fine ottobre 2009 certificano un significativo avanzamento della partecipazione democratica. Va in ogni caso potenziata e difesa la libertà di stampa così come le pari opportunità uomo-donna e più generalmente i diritti fondamentali della persona. È in questo contesto che si può agevolare il completamento del percorso intrapreso dalla Tunisia rimuovendo ogni possibile limite alla piena espansione in quel territorio della persona umana e tutto questo all'interno di uno statuto più avanzato. La centralità della Tunisia nel Mediterraneo e il processo di modernizzazione avviato in quel paese impongono un approccio serio ed equilibrato che porti ad una compiuta affermazione dei valori in cui l'Unione europea crede. Sulla strada della democrazia il Parlamento europeo oggi più che mai non si può permettere errori. Il dialogo costruttivo ed una diplomazia attenta possono invece consolidare ulteriormente un rapporto destinato ad essere rafforzato in un paese che in alcuni settori – giustizia e libertà di associazione – dev'essere aiutato a crescere, ma un paese, lo ripeto, che è assolutamente centrale e nevralgico nella politica di stabilità del Mediterraneo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la risoluzione che ho presentato prende spunto da alcuni fatti tragici avvenuti recentemente in Egitto e in altri paesi del mondo – proprio ieri in Nigeria – per proporre all'attenzione di questa assemblea una situazione sempre più grave e intollerabile di persecuzioni e uccisioni nei confronti delle comunità cristiane. Non si tratta di una risoluzione contro il governo egiziano, che si è attivato per assicurare alla giustizia i responsabili, ma di un momento di riflessione su un problema vasto e preoccupante. Ogni anno migliaia di cristiani sono uccisi nel mondo, Vietnam, Corea del Nord, Cina, Nigeria, Malesia e milioni di altri sono perseguitati nei modi più diversi per la loro fede nella loro vita quotidiana. Questi attacchi crescono di numero e di virulenza nel silenzio o nell'indifferenza e meritano provvedimenti urgenti. Innanzitutto l'impegno di tutti per far cambiare il clima di odio religioso che si sta diffondendo e favorire la tolleranza e l'accettazione delle diversità. L'Europa conosce bene la tragedia delle guerre che per secoli hanno contrapposto cattolici e protestanti, senza parlare dell'Olocausto ebraico. Proprio per la sua storia l'Europa deve impegnarsi su questo fronte. Un'altra iniziativa potrebbe essere la verifica delle legislazioni nazionali, nell'ambito delle quali troviamo norme persecutorie nei confronti dei cristiani o di altre minoranze religiose. La collaborazione delle organizzazioni non governative potrebbe essere molto utile in questo progetto, ma anche laddove esiste un diritto alla libertà religiosa bisogna vigilare affinché questo sia concretamente attuato. Questo dibattito potrebbe essere l'occasione per lanciare la proposta di realizzare un rapporto del Parlamento europeo sulla libertà religiosa nel mondo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è la libertà religiosa, infatti, il tema di questa risoluzione, non quindi una crociata identitaria o il tentativo di mettere in difficoltà questo o quel governo, ma la denuncia del fatto che oggi, nel mondo, accade di morire perché si crede in Cristo o si è discriminati perché la mia fede è diversa dalla tua. Tutti i gruppi politici si sono trovati perciò concordi sull'esistenza di un problema di libertà religiosa e sull'esigenza di affrontarlo in modo serio e costante nella comunità internazionale. Chiediamo quindi al Consiglio e alla Commissione e soprattutto all'Alto rappresentante per la politica estera, di prestare un'attenzione particolare alla situazione delle minoranze, inclusa quella cristiana, affinché vengano supportate e intraprese iniziative volte a promuovere il dialogo e il rispetto tra le comunità, sollecitando tutte le autorità religiose nella promozione della tolleranza e stroncando sul nascere gli episodi di odio e di violenza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è ormai una triste abitudine la serie di uccisioni che avvengono in tutto il mondo per motivi politici, religiosi eccetera, ma si rimane stupefatti per l'inumanità con la quale sono state uccise cinquantasette persone in fila durante una riunione politica per sostenere una candidatura presidenziale nelle Filippine. Un massacro attuato a freddo da un gruppo armato in nome di una rivoluzione di cui si fatica a capire il senso. Questa uccisione di massa non è peraltro un fenomeno isolato in questo paese, che conosce aree di rivolta armata che durano da anni anche per motivi religiosi come nella regione di Mindanao. Oltre alle doverose espressioni di cordoglio per questi fatti sanguinosi, credo si debba offrire una collaborazione forte al governo filippino per capire in quale modo l'Europa possa essere utile a risolvere le forti contraddizioni e le contrapposizioni armate che insanguinano questo sfortunato paese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo lo scoppio della crisi finanziaria mondiale la Commissione europea ha presentato un provvedimento – la proposta che oggi discutiamo – per migliorare la lotta all ’ evasione fiscale, che consente di aumentare la trasparenza tra tutti i sistemi fiscali degli Stati europei attraverso lo scambio di informazioni patrimoniali. Si tratta di un buon provvedimento. Tuttavia, occorre ricordare che, contemporaneamente, pochi mesi fa, la maggioranza del Parlamento italiano ha approvato lo scudo fiscale, che nasconde l ’ identità degli evasori e sottrae ai cittadini europei il gettito dell ’ IVA. Quindi, mentre il mondo intero combatte i vizi dell ’ illegalità, ci sono leggi nazionali che offendono la dignità dei cittadini onesti. È per queste ragioni che, insieme ad altri colleghi dell ’ Italia dei Valori e del Partito Democratico, abbiamo presentato una denuncia alla Commissione. Abbiamo avuto notizia che gli uffici stanno recependo le nostre osservazioni. Invito pertanto la Commissione ad essere coraggiosa e ad assumersi la responsabilità di dichiarare l ’ illegittimità dello scudo fiscale italiano e di consentire che quei capitali siano sottoposti a tassazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la “Gas Natural ”, una spagnola, ha presentato un progetto di rigassificatori che ricadrebbe sul territorio di Trieste e che è stato approvato dal Ministero per l'ambiente del governo italiano. Il Tavolo tecnico rigassificatori Trieste ha evidenziato notevoli lacune. A seguito dell'incontro informale avvenuto tra la Commissione europea, l'Italia e la Slovenia, il 26 gennaio 2010, la rappresentanza permanente dell'Italia presso l ’ Unione europea ha diffuso la notizia di una presunta approvazione del progetto da parte della Comunità europea, mentre il verbale ufficiale della parte slovena dichiara che le controparti sono state invitate al raggiungimento. Tale condivisione sembra difficile da praticare per il contesto anomalo nel quale si inserirebbe il rigassificatore. Infatti, gli enti preposti alla garanzia e alla sicurezza risultano aver mancato nell'adempimento delle proprie funzioni di tutela. Sono stati evidenziati notevoli ritardi nell'elaborazione dei piani di emergenza esterna e nelle comunicazioni a organi ed enti pubblici preposti alla gestione dell'emergenza, mancata informazione alla popolazione sui rischi di incidente rilevante sulle norme comportamentali e mancata valutazione oggettiva di effetto domino causato da un possibile incidente negli impianti industriali ad alto rischio. Per questi motivi riteniamo che si stia tentando di inserire l'ennesimo impianto ad alto rischio con la consapevolezza che non ci sono assolutamente misure di tutela e di sicurezza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, il principio di eguaglianza fra donne e uomini appartiene alla corrente centrale del grande fiume che ha già liberato gli stranieri, gli schiavi, i neri, ed è il principio della dignità umana, uguale per tutti. Sono quindi apprezzabili sia la relazione della Commissione, sia la relazione Tarabella, perché è giusto insistere fino in fondo e sempre su questo principio. Ci sono però due rilievi critici che mi sembra doveroso fare. Il moto della dignità umana e dell'eguaglianza deve riguardare tutti, proprio tutti, e quindi anche coloro che sono in attesa di nascere, i bambini non ancora nati. È inammissibile perciò che, come si fa al punto 38 di questa relazione, si parli dell'aborto come un aspetto dei diritti sessuali riproduttivi, cioè dei diritti delle donne. Nessuno nega la complessità dei problemi riguardanti le gravidanze difficili e indesiderate – ci sono problemi seri – ma in ogni caso non si dovrebbe parlarne senza accostarvi la necessità di un'educazione al rispetto della vita e di aiuti di ogni genere alla madre, affinché possa liberamente scegliere di proseguire la gravidanza. La seconda critica riguarda l'estensione del concetto di salute sessuale e riproduttiva, come si fa al considerando X, al di là degli aspetti fisici, psichici, mentali, per includervi anche gli aspetti sociali. Mi domando che cosa significa che ogni comportamento sessuale, quale che sia, debba ricevere dagli altri ragioni di benessere e quindi riconoscimento e lode. Non si finisce così per violare persino non solo il problema della libertà di coscienza, ma anche la libertà di opinione? Mi limito a porre questo interrogativo perché mi sembra che non sia banale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della Commissione Barroso perché sono sicuro che sarà in grado di raccogliere le sfide che la crisi economica e finanziaria ci impone di assumere con coraggio e determinazione. Mi auguro inoltre che alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore siano affrontati con la dovuta attenzione. Mi riferisco in particolar modo alle politiche regionali, che assumono un valore fondamentale quando si parla di crescita e di sviluppo dei nostri territori e che non devono assolutamente subire tagli con la riforma del dell'Unione europea. Spero altresì che sia sostenuta l'emergenza abitativa dei nostri concittadini, che spesso raggiunge livelli allarmanti in particolare nelle grandi aree urbane. Mi auguro quindi che specifici strumenti finanziari di supporto al e alle politiche abitative rientrino nelle priorità della nuova Commissione, alla quale porgo gli auguri più sinceri di buon lavoro. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la debolezza e la recente crisi in alcuni paesi della zona euro non dipendono soltanto dalla difficoltà di Grecia, Portogallo e Spagna, ma anche da quella dell'Unione stessa. Non si tratta solamente di una questione di risorse economiche, ma di un problema politico. Prima di curare i paesi malati, l'Europa deve curare se stessa, perché il vero problema di questa crisi è anche la debolezza dell'Unione. Occorre dotarsi di regole e strumenti comuni ed efficaci. Per prima cosa, bisogna accelerare sulla riforma della vigilanza, creando però un sistema che sia realmente funzionante e non solamente un duplicato delle autorità esistenti, che si sono rivelate poco efficaci nella previsione e gestione delle recenti crisi, superando le logiche burocratiche con le quali sono state finora affrontate le crisi sistemiche. In secondo luogo, sono poi necessari un coordinamento e un'armonizzazione delle politiche fiscali, anche a costo di lasciare indietro quei paesi che sono più restii. Alcuni sostengono che sia opportuno un intervento da parte del Fondo monetario internazionale, ignorando il catastrofico segnale che ciò farebbe giungere ai mercati finanziari rispetto alla direzione verso la quale si avvierebbe la zona euro. Nel caso dell'attuale situazione di crisi di alcuni paesi della zona euro, l'Unione europea ha un dovere politico, sociale e morale di intervenire. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente Barroso, se ci attenessimo alla lettura dei fatti proposta dal collega Cohn-Bendit, attraverso la chiave interpretativa dell'ipocrisia, il Partito popolare europeo avrebbe deciso di votarla perché ha tredici Commissari, i Liberali perché ne hanno nove, mentre i Socialisti forse dovrebbero astenersi perché il loro bottino è stato più limitato. Ma le cose non stanno così. Il voto di tanti di noi è infatti legato alla risposta a una domanda più profonda: a quale ruolo è chiamata la Commissione Barroso in questa circostanza storica? È chiamata, signor Presidente, a ridare speranza a milioni di persone e aziende in difficoltà, infrangendo con caparbietà e con la forza delle idee il regime di sudditanza nei confronti di lobby e di governi. È chiamata, signor Presidente, a dare un volto europeo alle politiche dell'immigrazione e dell'energia, a lanciare gli per garantire la ripresa. È chiamata, signor Presidente, ad affermare con convinzione, cara Baronessa Ashton, una politica estera e di difesa dell'Unione degna di questo nome. Secondo Martin Schulz, siete come frati trappisti che hanno fatto il voto del silenzio. In questo vostro ideale percorso di santità, io vi propongo di adottare un altro voto: il voto del fare. Ci sono infatti molte cose da fare. Signor Presidente, facciamole presto, facciamole bene, facciamole insieme. Auguri Presidente Barroso! Signor Presidente Barroso, noi progressisti oggi le votiamo la fiducia per non consegnarla al ricatto di chi crede poco in questa Europa comunitaria e per non renderla subalterna al governo dei Ventisette. Credere nell'Europa comunitaria vuole dire rompere il vostro assordante silenzio e assumere un ruolo centrale sulle grandi questioni internazionali, difendere l'interesse europeo in campo economico e industriale, rafforzare la politica sociale e investire di più per sconfiggere la povertà nel mondo, rinsaldare senza sudditanze l'alleanza con gli Stati Uniti, rafforzare l'Unione europea nei consessi internazionali a cominciare dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, recuperare il multilateralismo nel commercio mondiale e dettare l'agenda della lotta all'inquinamento del pianeta. Noi oggi voteremo una fiducia condizionata, senza sconti, al Collegio e ai singoli Commissari, perché si realizzi compiutamente la nuova Europa nata a Lisbona, protagonista politica tra i grandi della Terra, e perché essa sia innanzitutto una comunità di destino, che punta sul proprio progresso civile ed economico e si dà una missione di pace, di giustizia e di libertà nel mondo, e non sia solo una comunità di memoria, che vive nel presente della sua ricchezza e di una gloria ormai sbiadita acquisita nel tempo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la sicurezza delle nostre società è un valore non negoziabile che dobbiamo perseguire con determinazione. È di tutta evidenza che una maggiore efficacia dei controlli ai varchi di sicurezza si debba accompagnare a un più elevato livello di cooperazione tra i sistemi di e all ’ utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati. Bene hanno fatto i Ministri europei a non farsi trasportare dall ’ emotività e a concentrarsi su come implementare questo coordinamento. Alcuni governi hanno legittimamente avviato la sperimentazione dei sulle tratte più sensibili. Per evitare però che si realizzi uno spazio europeo con standard non uniformi, è necessario ottenere quanto prima i risultati degli studi avviati. Bisogna certamente difendere i diritti della persona, ma senza demagogia. Parliamo della salute, riaffermiamo il principio di precauzione, chiediamo chiarimenti sui possibili danni derivanti dall ’ esposizione a onde radio o a raggi X, ma non gridiamo alla violazione della per immagini sbiadite di corpi senza volto e immediatamente cancellate, come se GPS, cellulari o telecamere non facessero già parte da molti anni della nostra vita. Fino a quando le centrali del terrore internazionale non saranno state annientate, dovremo imparare a convivere con questi sacrifici, dando ai cittadini risposte ferme e soluzioni efficaci, con un unico limite: quello dell ’ integrità fisica della persona. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei partire dalla sentenza della Corte di giustizia europea, perché la possibilità da parte di uno Stato membro di vietare a operatori privati l'offerta di giochi d'azzardo on line pone l'attenzione sulla necessità di uniformare un mercato estremamente redditizio ma altrettanto rischioso per i consumatori. Quindi, in assenza di un'armonizzazione comunitaria in materia di giochi d'azzardo, ogni paese è libero di scegliere il proprio livello di protezione. Il confine dell'applicazione di tale restrizione spesso non è identificabile. Infatti, mentre la Commissione ha lanciato una serie di procedure d'infrazione contro alcune nazioni, tra le quali vorrei ricordare anche l'Italia, per aver violato il principio della libera circolazione dei servizi, la Corte europea ha invece difeso la decisione restrittiva del Portogallo. In tale contesto, le istituzioni europee hanno il compito fondamentale di portare il settore del gioco d'azzardo a un processo di regolamentazione pienamente armonizzato tra gli Stati membri a livello europeo. È necessario quindi spingersi al di là dei singoli interessi economici e assicurare una protezione significativa dei consumatori, in particolar modo dei minori che in questi casi sono le principali vittime di reati e di frodi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, complimenti a lei e ben trovato. È sotto gli occhi di tutti il boom del mercato del gioco d'azzardo on line negli ultimi anni, che ha catturato l'attenzione economica e mediatica. Si tratta di un fenomeno che coinvolge nuove fasce sociali e si caratterizza per il policonsumo. La tecnologia ne facilita l'accesso e permette di coinvolgere un numero sempre crescente di consumatori, spesso giovani, che hanno normalmente più familiarità con gli strumenti informatici e con Internet. Il sogno di cambiare la propria vita con il gioco spesso determina conseguenze disastrose e molte famiglie vengono trascinate in un tunnel spesso senza via d'uscita. Inoltre, non può essere sottovalutato il grave danno provocato dall'assenza di socialità e interazione del gioco on line. La solitudine e la sostanziale invisibilità del giocatore qualificano una dipendenza generalmente non accettabile. È un vizio che ancora oggi appare in gran parte sommerso. Nella mia precedente esperienza di direttore generale in un'azienda sanitaria pubblica ho avviato un ambulatorio specialistico per il gioco d'azzardo patologico. Il modello di intervento proposto si è rivelato vincente perché l'azione di contrasto integra l'aspetto terapeutico con quello della prevenzione, della ricerca e della riabilitazione. Occorre intervenire con una posizione comune e fare in modo che tutte le dipendenze abbiano una solida. Così non è stato: mi riferisco all'abuso di stupefacenti, alcol, tabagismo, dipendenze alimentari e Internet. Mi spiace che l'interrogazione da me proposta insieme ad altri quarantadue colleghi non sia ancora stata posta all'attenzione del Parlamento in seduta plenaria per il rifiuto della sinistra. Allora mi chiedo quanto realmente interessi alla Commissione chi ha un problema di tossicodipendenza accertata o altra dipendenza accertata, e quanto sia rilevante nel programma della Commissione il contrasto al narcotraffico. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, noi conosciamo le differenze esistenti tra i diversi quadri normativi dei singoli paesi e sappiamo anche che attualmente varie interpretazioni della giurisprudenza europea e nazionale conducono a un livello elevato di casi di infrazione e di controversia all'interno degli Stati membri. La mancanza di una politica dell'Unione europea non è lteriormente sostenibile alla luce delle sfide inerenti alla natura dei servizi di gioco interattivi. Del resto, la rapida diffusione di Internet e del commercio elettronico negli ultimi anni ha provocato l'aumento dell'offerta di gioco telematico e la conseguente comparsa di questioni di carattere transfrontaliero che rimangono irrisolte. Per questo, sono convinto che le istituzioni europee debbano rispondere alle sfide comuni, quali la protezione dei consumatori, in particolare dei minori, e la prevenzione dei reati e delle frodi, ma anche quelle relative alla lotta alla prestazione illegale e non autorizzata di servizi, a cui i governi nazionali da soli non possono far fronte. La Commissione quindi risponda alle richieste del Parlamento e lavori per ottenere un quadro normativo a livello europeo. Lo faccia con la determinazione necessaria. Signor Commissario, non è in discussione la sua buona volontà, per cui le dico che vanno bene la consultazione e anche il Libro verde, ma alla condizione che esso serva a individuare il quadro legislativo corretto e non sia fine a se stesso. In molte occasioni, la vecchia Commissione ha elaborato in sovramisura Libri verdi e Libri bianchi senza decidere. Credo invece che lei si renda conto, signor Commissario, che noi abbiamo bisogno di decisioni e non solo di parole. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente del Consiglio, forse lei non sarà troppo conosciuto, come sostiene l'onorevole Farage, ma io so che i suoi ideali sono profondamente radicati nella tradizione e nella cultura europea e per questo la stimo e la rispetto. Mi consenta proprio per ciò di commentare il suo intervento di grande razionalità traendo un paragone dal mondo del calcio. La visione che lei ha del suo ruolo mi sembra simile a quella di un mediano, di un centrocampista che ha il compito di portare ordine nel gioco di una squadra che, dopo il cambiamento delle regole voluto dal trattato di Lisbona, può trovare più faticoso fare goal, cioè raggiungere i propri obiettivi. Alla luce di questo esempio, io credo che al Parlamento spetti rischiare più degli altri giocatori, essere come un fantasista che continuamente inventa il gioco traendo spunto dalle nuove regole per aumentare la capacità offensiva della squadra e mettere il nostro ipotetico centravanti, cioè la Commissione Barroso, in grado di segnare. Cosa succederà se non daremo seguito a questa impostazione, che io profondamente condivido? Succederà che ci chiuderemo in difesa e faremo autogoal contro gli interessi dei nostri concittadini. Proprio per questa ragione, signor Presidente, le chiedo di sostenere il nuovo protagonismo del Parlamento e di non vederlo come un ostacolo, ma come un'opportunità. Siamo tutti insieme chiamati a una circostanza storica, a un ruolo storico, a un compito storico, e sono certo che lei è l'uomo giusto per guidarci. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non posso esimermi dal manifestare tutto il mio rammarico, anche a nome dell'intera commissione per l'agricoltura che ho l'onore di presiedere, per l'assenza di un qualsiasi riferimento alla filiera agroalimentare all'interno della strategia 20-20. È assurdo che la strategia dei prossimi dieci anni, proposta dalla Commissione, non includa al suo interno il tema centrale della sfida sulla sicurezza alimentare, sulla crescita e sul mantenimento occupazionale nelle aree rurali. Signora Presidente, com'è possibile pensare a un'Europa verde e sostenibile senza tener conto che il 45% dell'intero territorio europeo è gestito da agricoltori? Com'è possibile non tener conto dei quasi 30 milioni di persone che lavorano su questo territorio? Si tratta di lavoratori che dobbiamo tutelare e proteggere. Prima di occuparci della nuova occupazione, dobbiamo difendere l'occupazione esistente. Ricordo che l'agricoltura fornisce una serie di servizi essenziali, quali cibo, biodiversità, paesaggio e ambiente, che sono funzioni svolte per la vitalità sociale ed economica dei territori rurali. Anche la Presidenza spagnola ha ribadito con forza la necessità di una politica agricola comune forte. Sono dunque preoccupato per questa gravissima mancanza che spero il Parlamento possa correggere. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'opinione pubblica è divisa sul rapporto Goldstone. In particolare le forze armate israeliane vengono accusate di aver deliberatamente provocato la morte di numerosi civili durante le operazioni di guerriglia urbana. Si tratta di un'accusa molto seria, che sembra ignorare alcuni innegabili fatti, quali la distribuzione di volantini lungo tutta l'area di guerra per spiegare che le abitazioni contenenti armi e munizioni avrebbero potuto essere colpite e gli avvertimenti telefonici e via radio, anche sulle frequenze di Hamas, prima di attaccare strutture di edifici individuati come depositi di armi. È stata inoltre utilizzata la tecnica del cosiddetto "": se dopo tutti questi avvertimenti l'aviazione avesse segnalato ancora edifici pieni di gente, si sarebbero lanciate piccole cariche esplosive, più che altro rumorose, che sarebbero servite a far evacuare in fretta le strutture. L'esercito israeliano ha introdotto segnali di avvertimento per i civili di Gaza che nessun altro aveva messo in pratica prima. Chi utilizza tutte queste precauzioni non può in alcun modo essere accusato di mirare deliberatamente ai civili. Ieri, nella stessa giornata, ho incontrato due grandi personaggi politici: nella mattinata il Ministro degli esteri israeliano Lieberman e in serata il Presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. In entrambi i casi l'incontro è stato sereno e disteso, nell'auspicio che finalmente si abbandonino le armi verso un percorso di pace dopo lotte che durano ormai da troppi decenni. L'Europa, com'è stato chiesto anche dai due governi, deve mantenere il suo equilibrato ruolo di giudice imparziale, al riparo da prese di posizione ideologiche che potrebbero solo esacerbare gli animi degli uni e degli altri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il rapporto Goldstone è destinato a restare una pietra miliare di cui forse ancora non si valutano tutte le possibili ramificazioni future, anche per quanto riguarda l ’ affermazione della legalità internazionale alla quale noi liberaldemocratici siamo particolarmente attaccati. Accogliamo la richiesta del rapporto relativa a compensazioni ai civili vittime di un conflitto impari e al deferimento alla Corte penale internazionale qualora le parti non conducano indagini realmente indipendenti e imparziali, come è stato richiesto nello scorso gennaio da numerose associazioni israeliane per i diritti dell ’ uomo. Sono verità che forse possono fare male anche a uno Stato come Israele che pare aver cessato di ispirarsi allo straordinario umanesimo della grande cultura ebraica di cui siamo tutti figli. La verità è che la violenza resta una politica fallimentare. Hezbollah è più forte dopo l ’ attacco al Libano e Hamas lo è oggi a Gaza. Chiunque sia stato a Gaza dopo il conflitto è testimone dell ’ enormità della sofferenza della popolazione. Noi come Europa dobbiamo dire anche oggi, soprattutto a Gaza: restiamo umani! Signor Presidente, onorevoli colleghi, il 23 febbraio a Villasanta, in Lombardia, un eccezionale sversamento di idrocarburi da un serbatoio di una raffineria in disuso ha determinato un gigantesco inquinamento del vicino fiume Lambro. L'ampiezza del disastro ecologico, con un'immissione di migliaia di metri cubi di sostanze petrolifere, oltre a minare l'ecosistema del fiume Lambro, con conseguenze anche per il patrimonio faunistico, minaccia di estendersi, nonostante gli interventi messi in atto, al fiume Po che attraversa tutta la Pianura Padana fino a gettarsi nel Mare Adriatico. L'eccezionalità e l'urgenza della situazione, che hanno già determinato una richiesta di dichiarazione di stato d'emergenza da parte della Regione Lombardia, sono però tali da richiedere – e io chiedo una segnalazione tramite la Presidenza – anche l'intervento dell'Unione europea, sia dal punto di vista del coordinamento delle iniziative ambientali nelle zone a rischio, di cui certamente l'area padana fa parte, sia in considerazione dell'entità dei mezzi finanziari che saranno necessari per il ripristino assolutamente necessario della situazione ambientale di questa vasta area interessata da un incidente ecologico di natura epocale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Buşoi perché ritengo che il servizio fornito da Solvit sia di fondamentale importanza nell'ottica di un chiaro e trasparente rapporto tra le istituzioni, i cittadini, le imprese, che è uno dei fondamenti dell'Unione europea. Solvit si è dimostrato un utile strumento per risolvere i problemi dei cittadini e delle imprese che vogliono sfruttare appieno le potenzialità offerte dal mercato interno. Molti paesi dell'Unione europea presentano ancora barriere nelle proprie legislazioni nazionali, che devono essere rimosse. Ritengo quindi che debba essere sostenuta l'allocazione di ulteriori fondi, il reclutamento di altro personale specializzato e il miglioramento della visibilità di questo servizio, anche a livello di enti locali, dove potrebbe essere molto utile. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sono state pronunciate pretestuosamente poco fa in quest'Aula parole vergognose nei confronti del Presidente della Repubblica italiana. Credo che l'Ufficio di presidenza di quest'Aula non debba consentire di portare qui dentro questioni di politica nazionale, specie quando si tratta di questioni istituzionali e politiche di grande rilevanza. Le ricordo – e ricordo a tutti i colleghi – che la Repubblica italiana non è in vendita, che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è il custode della Costituzione italiana. A nome della delegazione italiana del Partito democratico e del Gruppo socialista e democratico invito la presidenza di quest'Aula ad avere maggiore vigilanza sui temi del dibattito e sugli interventi che vengono fatti. Mi è dispiaciuto che il Presidente Buzek non sia intervenuto a riprendere un intervento di attacco nei confronti del Presidente della Repubblica che soltanto una settimana fa era in visita al Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le ambizioni europee di rimanere la più grande economia del mondo vanno sempre più ancorate al rilancio della competitività europea, alla qualità del suo tessuto produttivo, alla capacità di conquistare nuovi mercati. In questo quadro, la lotta alla contraffazione e alla frode commerciale assume un ruolo essenziale. La tutela dei marchi, dei brevetti e della proprietà intellettuale non sono solo però strumenti non finanziari per dare competitività al sistema: sono anche un esempio concreto di applicazione all'economia industriale di principi di democratica civiltà giuridica, fondata sul rispetto delle regole, di quelle regole che sono state calpestate negli scorsi anni sotto la spinta della speculazione finanziaria internazionale. ACTA è uno strumento fondamentale per combattere un fenomeno, quello della contraffazione, che raggiunge l'incredibile fatturato di 500 miliardi di dollari l'anno, che ha rapporti con la criminalità organizzata, che tocca, minacciandoli, i diritti fondamentali dell'uomo, come quello della salute, se solo pensiamo alla vicenda della contraffazione dei farmaci. Per giudicare l'opportunità di ACTA occorre avere presente questo quadro mondiale. Per contro, non possiamo però non invocare su questo trattato il rispetto, anche qui, di alcuni elementari, fondamentali principi di una convivenza ispirata al rispetto delle regole. Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione sulla base giuridica del trattato, sul mandato negoziale e sulla sua trasparenza. Chi rappresenta, come questo Parlamento, 500 milioni di cittadini, deve essere ufficialmente, non confidenzialmente, informato. A questo Parlamento i negoziatori della Commissione esecutiva devono riferire lo stato di avanzamento dei lavori e occorre accedere alle carte e alle informazioni per esprimere una valutazione compiuta. È nel difficile ma fecondo spirito collaborativo tra Parlamento e Commissione esecutiva che l'Unione europea può sviluppare al meglio le sue potenzialità. La risoluzione va in questa direzione e come tale merita il nostro voto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, l'accordo ACTA è fondamentale per raggiungere una piena armonizzazione delle misure di difesa commerciale europea nell'ambito della contraffazione e della pirateria. I suoi negoziati riguardano materie delicate della legislazione europea, quali la garanzia d'applicazione dei diritti sulla proprietà intellettuale e la proiezione e protezione dei dati, e per questo, ancora una volta, chiediamo maggiore trasparenza. La Commissione deve impegnarsi a fondo, nel rispetto del livello di confidenzialità. I testi negoziali attuali devono essere messi a disposizione del Parlamento in modo che esso possa seguire gli accordi e suggerire eventuali osservazioni ai partecipanti ACTA. Le parole del Commissario questa sera ci fanno sperare ma vogliamo che alle parole seguano i fatti. Da sempre il Parlamento si è battuto per difendere i consumatori e i produttori europei da pratiche di contraffazione e da misure anti tutela della privacy in Internet ed è per questo fondamentale che la Commissione continui a essere attiva nelle negoziazioni attuali, invogliando un maggior numero di partecipanti che purtroppo al momento si limitano solo a dodici. Auspichiamo che un numero sempre crescente di paesi – paesi in via di sviluppo ed emergenti – possa essere invogliato a raggiungere i negoziati e a firmare l'accordo finale, per permettere una visione più ampia. I paesi si assumano e rispettino gli obblighi condivisi, per lottare con più efficacia contro la contraffazione e la pirateria, una piaga economica che uccide molti settori produttivi che operano nel rispetto delle regole. È necessario perciò garantire oggi ai consumatori, esposti a danni non irrilevanti anche per la propria salute, delle regole chiare, perché, Commissario, in assenza di regole chiare e applicate, anche per Internet, la stessa Internet diventa da opportunità un boomerang. E dobbiamo tutti impegnarci per impedirlo, perché non è soltanto una questione di privacy individuale, ma anche di sicurezza dei nostri paesi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, queste proposte intendono facilitare per i cittadini dei paesi terzi residenti legalmente nello Stato membro la possibilità di circolare nello spazio Schengen, grazie a un visto per soggiorni di lunga durata di tipo D. In sostanza si vuole estendere – e questo ci preoccupa – al visto per soggiorni di lunga durata, il principio vigente dell'equivalenza fra permesso di soggiorno e visto per soggiorni di breve durata di tipo C. Di conseguenza, il visto per soggiorni di lunga durata avrà la stessa efficacia del permesso di soggiorno per quanto riguarda la circolazione nello spazio Schengen. In altre parole, si vuole consentire a chiunque possieda un documento attestante la sua residenza legale in un solo Stato membro di circolare liberamente nello spazio Schengen per brevi periodi non superiori a tre mesi per ogni semestre. Noi segnaliamo alla Commissione e al Consiglio i problemi di sicurezza che possono derivare da questa libera circolazione. È già molto difficile effettuare controlli in uno Stato membro: rendiamoci conto dei rischi che si corrono con l'applicazione nuda e cruda di questo principio. Signor Presidente, è il momento di diventare adulti politicamente. La crisi ha dimostrato la necessità di avere più attività di coordinamento e di indirizzo in capo a organismi comunitari di grande livello e autorevolezza, più risorse per i progetti infrastrutturali, più attenzione a un vero sostegno alle piccole e medie imprese. Un grande sforzo va messo in campo per attuare pienamente il mercato interno e con urgenza va tentata una politica fiscale comune. Molti in passato hanno fatto finta di non vedere i bidoni che le banche americane piazzavano sul mercato mondiale, appellandosi a formalismi inutili, anche all'interno dell'Unione. È il tempo della responsabilità ed è il tempo del coraggio. Nella risoluzione che io ho votato insieme al mio gruppo ci sono alcune di queste cose ma ritengo che Barroso, il Consiglio, il Parlamento debbano avere più coraggio. Signor Presidente, ringrazio il collega Albertini per l'ottimo lavoro svolto su questo tema centrale per la politica europea. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona le competenze dell'Unione in materia di politica estera e sicurezza comune sono cresciute e credo che siamo qui in molti ad auspicare maggiori responsabilità e un maggiore coinvolgimento in materia di politica estera dell'istituzione di cui facciamo parte. Condivido in particolar modo l'invito rivolto all'alto rappresentante PESC a consultare la commissione parlamentare competente del Parlamento europeo in occasione delle nomine per i posti dirigenziali del costituendo Servizio europeo per l'azione esterna e a garantire al Parlamento europeo, oltre che al Consiglio, l'accesso alle informazioni riservate. Ritengo quindi che la strada intrapresa con questa relazione sia un primo, importante passo avanti verso una politica estera europea forte, determinata a far valere il proprio ruolo e peso politico sullo scenario internazionale. Signor Presidente, ho votato a favore perché volevo sottolineare che l'auspicio di un accrescimento delle sinergie e della collaborazione in campo militare e civile tra l'Unione europea e gli Stati membri, seppur nel rispetto di alcune posizioni non allineate o neutrali, sia una posizione largamente condivisibile. Ritengo altresì importante l'istituzione di meccanismi di coordinamento quale un Centro operativo permanente dell'Unione europea, sotto l'autorità dell'alto rappresentante PESC, che consenta un coordinamento efficace delle pianificazioni congiunte di operazioni civili e militari. Ciò al fine di eliminare problemi, disfunzioni e ritardi che l'attuale sistema purtroppo fa registrare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo senza retorica di poter affermare che oggi, ma soprattutto domani quando voteremo, scriveremo una pagina degna nella storia di questo Parlamento. La scriviamo perché per una volta, mettendo da parte i pregiudizi reciproci dell'appartenenza ai diversi schieramenti, arriviamo a inchinarci di fronte al mistero supremo della morte di un uomo e ad ammettere ciò che è verità. Che cosa infatti scriviamo dentro a questa risoluzione? Scriviamo cose che possono apparire elementari e scontate ma che sono invece rilevantissime. Scriviamo che a Cuba non c'è la libertà; scriviamo che a Cuba non c'è la libertà; scriviamo che la vita è la vita e che non bisogna uccidere. Può apparire quasi scontato ma ci abbiamo messo molti anni per vincere il pregiudizio reciproco e arrivare a riconoscere un dato che non offende la fede politica di ognuno di noi ma che semplicemente ci porta a riconoscere quell'elemento basilare di verità sulla quale solo si può fondare il dialogo. Noi, infatti, non ci dobbiamo sottrarre al dialogo con Cuba ma dobbiamo bensì pretendere che un dialogo vero parta dalla verità e cioè dal mancato riconoscimento della persona come centro della realtà. Più che strette di mano e simpatia, occorrono misure adeguate, che facciano perdere al governo castrista ogni speranza di ottenere compromessi per i quali ancora una volta emerga che la partita dei diritti umani sia una questione irrilevante o quantomeno secondaria. Il Parlamento ha accolto – e ha fatto bene – questa occasione. Non l'ha accolta l'alto rappresentante, alla quale torno a ricordare, oggi come questa mattina, che non è il nome di un cocktail: è il grido che ci portiamo nel cuore, perché vogliamo la democrazia e vogliamo la libertà a Cuba. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ancora una volta le scelte e i comportamenti del regime comunista cubano pongono il nostro Parlamento dinanzi a un dilemma: è possibile continuare a dialogare con questo regime? Da anni ormai il Parlamento europeo chiede alle autorità cubane riforme democratiche per permettere il rispetto dei diritti umani. Ma il passaggio di potere tra Fidel Castro e il fratello Raúl non ha portato né a riforme democratiche, né al rilascio dei prigionieri politici. La morte in prigione di Orlando Zapata, dopo 85 giorni di sciopero della fame, dimostra la natura ideologica e oppressiva del regime. In dieci anni l'Unione europea ha finanziato misure di assistenza a Cuba per 145 milioni di euro: i risultati non mi sembrano esaltanti. In realtà, questo finanziamento ha contribuito a perpetuare una tirannia. Se vogliamo essere credibili dobbiamo pretendere che le relazioni con L'Avana, inclusi gli aiuti allo sviluppo, siano vincolati a miglioramenti concreti e verificabili della situazione dei diritti umani per tutti i cittadini cubani, a partire dal rilascio immediato dei prigionieri politici e di coscienza. Non si tratta di lanciare un ultimatum ma di pretendere un cambiamento da parte di uno dei regimi più oppressivi del pianeta, epigone di un'ideologia sconfitta dalla storia e in via di estinzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l ’ entrata in vigore del trattato di Lisbona vi è la necessità di un nuovo approccio da parte dell ’ Unione, uno sforzo comune nell ’ affrontare sfide di carattere globale. I poteri appena ottenuti grazie all ’ entrata in vigore del trattato inducono il Parlamento a tessere un dialogo frequente, collaborativo ed efficiente con il nostro primo interlocutore, la nuova figura di Vicepresidente / Alto rappresentante che la Baronessa Ashton per la prima volta ha l ’ onore di rappresentare. Il suo mandato è stato soggetto al nostro voto di consenso in gennaio e, in più occasioni, in quanto Assemblea parlamentare, abbiamo avuto la promessa di un continuo coinvolgimento da parte di Consiglio e Commissione in tutte le tematiche più rilevanti sul piano di sicurezza e difesa europea. L ’ Alto rappresentante, come la relazione stessa tiene a ribadire, è pertanto invitato a comparire davanti al Parlamento europeo e a consultarlo con frequenza e regolarità. Con Lisbona, l ’ azione esterna dell ’ Unione europea acquista una dimensione nuova e di rilievo, ma per ottenere questo traguardo in concreto è altresì importante che questa disponga delle necessarie risorse di bilancio. Il Parlamento europeo ha un ruolo fondamentale quale garante della legittimità democratica dell ’ azione esterna. La creazione di un Servizio europeo di azione esterna darà un corpo e un apparato diplomatico all ’ Unione europea, che poteva sinora contare sulla sola rappresentanza nazionale. Un aspetto di enorme rilevanza e attualità è dato dalla figura dei rappresentanti ufficiali: la nomina spetta all ’ Alto rappresentante. Ciononostante, si puntualizza nella relazione, il Parlamento chiede un maggiore potere di scrutinio, nonché di controllo, sul ruolo e il mandato dei singoli rappresentanti, fermi restando i principi di trasparenza e di merito che devono guidare l ’ Alto rappresentante nella loro nomina. L ’ auspicio è che gradualmente si raggiunga la forma del se non del caso del rappresentante speciale, che abbia raggio d ’ azione regionale – e che dunque si raggiungano delle economie di scala, che rendono l ’ azione esterna dell ’ Unione europea più efficiente e al contempo meno onerosa. Da una prima sezione di carattere introduttivo e strategico, la relazione affronta il tema della politica estera europea per tematiche e aree geografiche. L ’ Unione europea deve esporsi con le organizzazioni internazionali sue alleate, prima fra tutte le Nazioni Unite, il più alto garante della sicurezza mondiale. Deve poter contare non solo dal punto di vista del seggio al Consiglio di sicurezza, ma anche nello e nelle delegazioni di collegamento tra le due realtà. L ’ Europa, come si richiede al Vicepresidente / Alto rappresentante, vuole diventare un partner attivo, strategico e indipendente, di un grande alleato come gli Stati Uniti, per rispondere alle sfide mondiali del terrorismo, della finanza, ai rapporti spesso difficili con i giganti industriali quali Russia, Cina e Giappone. La relazione prosegue con un ’ analisi geografica sulle linee auspicabili. Nei Balcani introducono soprattutto il tema dell ’ allargamento: si plaude alla progressiva realizzazione del processo di stabilizzazione in Kosovo, dove l ’ Unione europea è presente con la missione EULEX, ma sforzi devono essere ancora fatti perché siano rispettati gli standard di accesso di molti paesi vicini alla candidatura d ’ ingresso – Turchia e Bosnia-Erzegovina. Nel capitolo riguardante la cooperazione con l ’ Est e le regioni del Mar Nero è affrontato il tema della sicurezza dell ’ approvvigionamento e della dipendenza energetica dell ’ Unione europea. Nella sezione dedicata alla Russia si chiede la sottoscrizione di un nuovo accordo di partnership e cooperazione. Per quanto riguarda il Caucaso meridionale si chiede il rispetto dell ’ integrità territoriale della Georgia e delle minoranze e la risoluzione dei conflitti in Nagorno-Karabakh e Transnistria. Medio Oriente: conflitto israelo-palestinese, dove a seguito della decisione del Consiglio del 12 dicembre 2009 l ’ Unione europea dovrà avere un ruolo politico più forte per rilanciare il processo di pace. Unione per il Mediterraneo: risoluzione del conflitto Turchia-Cipro. Asia: Afghanistan, periodo critico per la creazione del nuovo governo dopo le elezioni; ruolo chiave del Pakistan nella lotta al terrorismo; preoccupazione per la violazione dei diritti fondamentali in Iran. Africa: contributo positivo della missione di difesa delle coste somale. America latina: necessità di creare una partnership stabile e duratura per le relazioni tra Unione europea e America latina. Ascolterò con molto interesse i commenti dei colleghi e mi riservo di replicarvi alla fine. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Ashton, nell'ambito della relazione del presidente Albertini, che è davvero eccellente, c'è un passaggio che mi sembra politicamente importante: quello che lega il fenomeno dell'immigrazione alla politica di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Non è pensabile controllare flussi migratori che hanno dimensioni enormi unicamente con provvedimenti repressivi e misure di politica interna. Neppure la distribuzione dei migranti in tutti gli Stati d'Europa potrebbe risolvere il problema, anzi, favorirebbe nuovi arrivi. Una risposta fondamentale per il controllo dei fenomeni migratori è la politica di cooperazione allo sviluppo, meglio se coordinata a livello europeo e mirata non solo al progresso economico ma anche a quello sociale e democratico. L'emigrazione deve essere una scelta e non una necessità. Perché questa politica di cooperazione sia efficace e arrivi a chi ha veramente bisogno è indispensabile promuovere la locale, senza la quale ci sarebbero inefficienza, corruzione, sperpero di risorse e povertà di risultati. Garantire la locale e la collaborazione dei governi è oggetto di politica estera e la cooperazione deve diventare strumento importante della politica estera europea: questo è il messaggio che affido all'Alto rappresentante Ashton in un settore, quello della cooperazione, che mi sta molto a cuore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io approfitto delle ottime relazioni dei colleghi Danjean e Albertini per tornare a intervenire a sostegno del ruolo chiave dell'Alto rappresentante. Per il bene di tutti è auspicabile che lei, Baronessa Ashton, si renda conto di quanto sia importante il suo ruolo, lo difenda e sia determinata nel rivendicare quel ruolo nella trasposizione in fatti concreti di quanto previsto dal trattato, ad esempio rafforzando le relazioni dell'Unione europea con i suoi partner strategici e consolidando la propria leadership nelle sedi multilaterali. È urgente insomma che venga fuori la strategia che identifica finalmente i veri interessi che intendiamo perseguire ed è importante il coinvolgimento degli Stati membri in obiettivi rilevanti. È importante altresì che non si lasci condizionare da eventuali dissidi interistituzionali sulla divisione delle competenze – mi riferisco in particolar modo al futuro Servizio europeo per l'azione esterna. La vogliamo, insomma, signora Ashton, protagonista. La vogliamo protagonista in un modo non burocratico. Mi permetta, perciò, di farle questa osservazione: sono realmente addolorato per il fatto che Lei abbia deciso di non partecipare oggi alla nostra discussione su Cuba. So che Lei può addurre motivazioni formali e che parteciperà prima alla discussione, anche quella importantissima, sull'Artico. Ma non è solo il nome di un cocktail: è il grido di democrazia che moltissimi in questo parlamento si portano nel cuore. Mi auguro quindi che Lei trovi il tempo di poter presenziare, di intervenire e di sostenere con la sua forza e con la forza del suo ruolo la risoluzione del Parlamento. Lei partecipa al dibattito sull'Artico e vedrà che con un po 'di ghiaccio il Cuba libre è più gustoso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Alto Rappresentante / Vicepresidente, vorrei sottolineare il fatto che stiamo discutendo tre ottimi documenti elaborati dal Parlamento: documenti ambiziosi che esprimono delle posizioni chiare, compiono delle scelte nette e sui quali esiste un largo consenso tra i gruppi che in questo Parlamento hanno a cuore l'Europa e il suo futuro. È un fatto importante che dimostra la volontà e la capacità del Parlamento di candidarsi a svolgere un ruolo centrale anche nel settore della PESC / PSDC sulla base di una lettura, vorrei dire, dinamica del trattato di Lisbona. Questo ruolo intendiamo esercitarlo nel processo di costruzione del Servizio di azione esterna, non solo per garantire le prerogative del Parlamento, ma anche per contribuire a fare del servizio una struttura capace di assicurare coerenza ed efficacia all'azione esterna dell'UE, rafforzando al tempo stesso ed estendendo progressivamente il metodo comunitario. Per quanto riguarda la relazione Danjean, vorrei sottolineare come il concetto di autonomia strategica venga qui prospettato nel quadro di un approccio multilaterale e come esso sia una condizione per rafforzare la partnership strategica con gli Stati Uniti, così come vorrei sottolineare il fatto che il Parlamento è unito nella richiesta di un Centro operazioni, e ho apprezzato che Lei, signor Alto rappresentante, si sia dichiarata disponibile a un dialogo, a un approfondimento e a una discussione su questo tema. Sulla risoluzione sulla non proliferazione, vorrei sottolineare l'importanza dell'assunzione della prospettiva di un mondo privo di armi nucleari e il netto giudizio sull'anacronismo delle armi nucleari tattiche e la valorizzazione delle posizioni recentemente prese da alcuni governi europei a questo riguardo. Dal Parlamento giunge quindi un chiaro messaggio, realistico e ambizioso, e auspichiamo che l'Alto rappresentante sappia coglierlo e farlo proprio. Ringrazio i colleghi, che così numerosi sono intervenuti, sia quelli che hanno – e qui il mio ringraziamento è del tutto particolare – approvato i tratti essenziali della relazione elogiandone il contenuto e riconoscendosi nella stessa, ma anche coloro che hanno espresso critiche e lo hanno fatto soprattutto con una volontà di superare gli eventi, purtroppo tragici, dell'impiego della forza e di sognare un mondo di pace. Un grande filosofo greco, Platone, disse che solo i morti vedranno la fine della guerra. Ma noi non ci rassegniamo a questo pensiero e cerchiamo comunque di evitare che questo avvenga, anche se la realtà dei fatti ci impone l'impiego della forza anche per le missioni di pace. Mi compiaccio con l'Alto rappresentante / Vicepresidente Ashton, che ringrazio per aver citato la mia relazione: mi piace molto del suo approccio questa sua dualità, che però vuole essere sinergia, tra i compiti del Consiglio e della Commissione. La stessa sua collocazione fisica – che sarà, una volta, tra i banchi del Consiglio, in questa sede, e una volta della Commissione – esprime questa sua volontà di interpretare entrambi i ruoli. Noi dobbiamo come Parlamento, credo, sostenere e promuovere questo impegno sinergico. La Commissione europea ha programmi di sviluppo, di vicinato, di stabilità, di promozione dei diritti dell'uomo e della democrazia; il Consiglio sviluppa missioni di pace e di realizzazione dello Stato di diritto. Questo insieme di argomenti deve trovare il fulcro nel Servizio esterno diplomatico europeo: deve essere efficiente, efficace, dotato delle competenze e delle risorse necessarie perché possa svolgere degnamente il suo ruolo e noi ci impegneremo in questo senso. Ringrazio anche – e noi svilupperemo questo tema il 23 – l'Alto rappresentante per la sua prossima presenza all'audizione della commissione esteri su questo tema del Servizio esterno, che avrà modo di essere approfondito. La nostra collaborazione comincia oggi ma non finisce certo questo giorno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo ALDE si unisce alle dichiarazioni di cordoglio per le vittime della tempesta Xynthia, che ha toccato diverse zone dell ’ Europa. Dobbiamo reagire e ho apprezzato in questo senso le dichiarazioni serie formulate oggi dal Commissario Potočnik, di cui apprezzo la competenza e a cui devo dare atto del suo impegno. Lo invito in questo senso a dare seguito a necessarie modifiche del Fondo di solidarietà, ricordandogli però che questo Parlamento ha approvato il provvedimento a larga maggioranza già dal 2006. Davanti a queste situazioni, davanti a questi morti non possiamo non ricordare l ’ urgenza di adottare provvedimenti come questo. Occorre però, nello stesso tempo, Presidente, agire su più fronti e in primo luogo rivedere tutti i piani di sviluppo e di programmazione del territorio e aggiornarli in considerazione dell ’ impatto ambientale, inserendo anche la valutazione degli effetti sul territorio. Bisogna anche investire ingenti somme per costituire interventi di lungo periodo volti a realizzare una strategia di prevenzione degli eventi disastrosi. Si tratta di una scelta non opzionale, né velleitaria, ma di una scelta necessaria se si vuole che disastri come quelli di cui stiamo parlando oggi abbiano effetti meno drammatici. Ma ci sono anche ragioni di carattere economico, se vogliamo limitarci soltanto a questo, che impongono alle istituzioni di agire sul fronte della prevenzione. Infatti, se nella risoluzione stiamo richiamando la necessità di impegnare somme consistenti per rimediare ai danni, dobbiamo spostare l ’ attenzione e il nostro agire sugli investimenti e sulle iniziative a tutela del territorio, del rimboschimento e della protezione della vegetazione, sapendo che queste rappresentano una riduzione delle spese per rimediare ai danni ambientali. Disastri di questo genere ci devono insegnare – devono insegnare all ’ uomo moderno – che non tutto è controllabile ma che tutto può essere limitato se ci sono interventi adeguati. Lo dobbiamo fare, Presidente, anche in memoria di vittime come quelle che nei giorni scorsi, nelle settimane scorse, purtroppo, in tutta Europa hanno caratterizzato l ’ esistenza delle nostre regioni. Signor Presidente, auguri per una sua pronta guarigione. Esprimo subito la mia solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità naturale. Purtroppo continuano le tragedie dovute a terremoti di grande portata. In situazioni come queste, con ampia distruzione di edifici e di infrastrutture e con migliaia di morti, è importante coordinare sempre meglio le autorità di Protezione civile e di soccorso per evitare sovrapposizioni di interventi e sprechi di risorse. L ’ Unione europea è intervenuta tempestivamente in Cile ma è necessario collaborare con le autorità locali per individuare i bisogni e coordinare gli aiuti in maniera efficace. Stamane sulla stampa è comparsa la notizia che la metà degli aiuti delle Nazioni Unite forniti alla Somalia sono stati rubati da partner locali, da alcuni funzionari dell ’ ONU e da elementi delle milizie islamiche. Un elemento su cui riflettere è quindi la trasparenza nella raccolta di donazioni pubbliche e private e l ’ efficacia nella distribuzione dell ’ aiuto fornito alle popolazioni. La generosità non deve essere tradita e bisogna istituire un severo sistema di controlli per evitare dispersioni o ruberie, soprattutto quando l ’ aiuto giunge in paesi molto lontani e le cui istituzioni possono essere indebolite dalle crisi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'ingovernabilità dell'eurozona aumenta ogni giorno, questo è un dato sotto gli occhi di tutti. Il pericolo di insolvenza sovrana non è stato neutralizzato, ma nonostante riunioni e vertici settimanali di leader e ministri delle finanze non è stata messa ancora in atto una soluzione chiara. Non vorrei che fosse una missione impossibile. Il salvataggio di un paese membro potrebbe non sopravvivere a un più che probabile ricorso costituzionale in Germania. Sono tutti elementi di cui dovremmo tener conto e che non mi pare siano emersi in questo dibattito. Io però vorrei cogliere l'occasione per ricordare la necessità che l'Unione europea, nel quadro dei provvedimenti finanziari, ponga un accento serio e concreto sul problema dell'effettivo rilancio del sistema delle piccole e medie imprese, che sono state abbandonate. Quanto dei fondi enormi dati alle banche converge realmente nel sistema delle piccole imprese, per esempio nel mio paese, l'Italia? Quanto dei fondi strutturali? In alcune regioni viene utilizzato nel sistema delle PMI – come denunciano gli organismi rappresentativi delle piccole e medie imprese – soltanto fra l '1 e il 2 per cento. Questi sono problemi reali, che riguardano l'economia reale, di cui l'Europa si dovrebbe occupare molto seriamente e urgentemente. Signora Presidente, onorevoli colleghi, se mi dovessi porre la domanda che ci si pone spesso nei bar di mezza Italia, mi chiederei a cosa serve l'Europa, e la risposta mi verrebbe di getto, mi verrebbe dal profondo del cuore. A cosa serve l'Europa, se non ad aiutare la Grecia in questa circostanza? Non credo che sia una follia il pensarlo perché è nel DNA, nella natura del nostro progetto politico: nella natura del nostro progetto politico c'è la solidarietà. Mi colpisce però, allo stesso tempo, che quelli che dicono di voler combattere la speculazione finanziaria intendono sostituire la speculazione finanziaria con la speculazione politica. Come si fa, infatti, a pensare di condurre questa battaglia contro la cancelliera Merkel? Come si può pensare che l'obiettivo del tentativo di sostenere in termini di solidarietà la Grecia sia attaccare un altro paese membro, perché ci ricorda con semplicità che alla politica di solidarietà va accompagnata una politica di responsabilità? È un richiamo che ci siamo fatti più volte, ce lo siamo fatti all'unisono perché siamo coscienti che attraverso solidarietà e responsabilità riusciamo a rendere agibile a tutti il progetto politico europeo. Dobbiamo essere certi che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide e, alla luce di questo, dobbiamo chiedere alla Commissione, a partire da domani, di essere ambiziosa e di pretendere tanto rigore dagli Stati membri da essere capaci di assicurare solidarietà con un progetto che a lungo termine saprà tradurre il senso del nostro progetto europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la crisi greca è oggettivamente il problema più grave che l'Europa si trova ad affrontare ed è indubbiamente prodotta dalla mancanza di rigore nella gestione della spesa pubblica. Però è incomprensibile e inaccettabile il ritardo con il quale le istituzioni europee stanno intervenendo per fronteggiare questo momento di difficoltà di un paese membro. E questo ritardo ha già prodotto effetti negativi: ha lasciato oggettivamente spazio all'azione degli speculatori; ha creato all'interno dell'Unione dubbi sulla volontà di alcuni paesi verso il futuro dell'Europa (vorrei che non ci dimenticassimo che questo è il primo grande problema che siamo chiamati ad affrontare dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona); ha accentuato le difficoltà del governo greco che ha dovuto produrre misure antipopolari, non scelte di poco conto o di lieve entità nel rapporto con milioni di persone, e lo ha fatto senza avere la certezza che l'aiuto sarebbe arrivato. Inoltre, ha incrinato oggettivamente il valore fondativo della solidarietà, che è base e cemento dell'idea che abbiamo tutti condiviso dell'Unione europea. Dunque è necessario che l'intervento ci sia senza nessuna speculazione. Vorrei ricordare all'onorevole Mauro che la Germania è senza dubbio tra i paesi che hanno avuto maggiori vantaggi dall'entrata in vigore dell'euro e del rapporto che si è determinato con i tassi d'interesse. Bisogna agire rapidamente per aiutare la Grecia, lo deve fare l'Europa nell'interesse dell'Europa. No onorevole, lei non può intervenire con il metodo della "blue card", perché è riservato soltanto ai deputati, quindi con l'intervento del ministro la discussione è chiusa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono certo che questo diritto d'iniziativa concesso ai cittadini europei dal trattato contribuirà ad avvicinare i popoli all'Europa e alle istituzioni europee certamente più di quanto abbiano fatto le costose campagne di comunicazione finanziate dall'Unione, che hanno dato a tutt'oggi risultati modesti: si veda la percentuale di voto a conferma di questo. Quest'iniziativa rappresenta senza dubbio un ulteriore rafforzamento della democrazia, perché consente ai cittadini di proporre direttamente le leggi. In altre parole, è una forma di democrazia diretta che affianca la rappresentanza parlamentare. Quest'occasione non va perduta. La Commissione deve rendere semplice, comprensibile e accessibile questo diritto d'iniziativa, aiutando i cittadini e accompagnandoli sin dalla fase iniziale del processo, al momento della raccolta delle firme, per esempio nella definizione dell'ammissibilità delle loro proposte. Un aiuto concreto alla democrazia europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è una splendida opportunità quella di oggi: poter affermare un valore, quello dello strumento di partecipazione democratica che viene offerta al cittadino attraverso il trattato di Lisbona. Il fatto che a distanza di pochi mesi si parli di questo fatto ritengo sia di per sé un valore assoluto da tutelare. Sono convinto che un passaggio cruciale sarà certamente quello di definire con esattezza e precisione cosa si intende per numero significativo di Stati membri. Dobbiamo utilizzare un criterio che coniughi, da un lato, lo slancio dei cittadini di partecipare alle istituzioni e, dall'altro, quello di rendere democraticamente valido questo strumento. Procedure sicuramente semplificate, snelle, agili. Io che, in queste ultime settimane sono stato in parecchie scuole, ho ricevuto grande disponibilità ad ascoltare, ma soprattutto ho acquisito grande consapevolezza del ruolo crescente che i ragazzi vogliono avere in questa Europa che cambia anche attraverso il trattato di Lisbona. Quindi, trasparenza, obiettività, trasformazione per fare di questo strumento uno strumento al servizio della collettività, ma nel contempo uno strumento al servizio delle istituzioni e il Parlamento è chiamato, in questo, insieme alla Commissione e al Consiglio, a decidere per l'appunto procedure semplificate. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, appare chiaro che la Cina non ha alcuna intenzione di trattare e di dialogare sul Tibet. Il coinvolgimento della Cina nel commercio internazionale, i Giochi olimpici, i cambi che ci sono stati in passato nella leadership a Pechino non hanno portato a nessun cambio di politica sostanziale. E nel frattempo si continua con una lotta fra Davide e Golia, soprattutto con alterazioni demografiche degli equilibri demografici in Tibet che sono molto preoccupanti e quando occorre anche con la repressione militare, come accaduto due anni fa. Soprattutto quello che, a nostro modo di vedere, è un patrimonio dell'umanità, ossia la cultura e la spiritualità tibetana si sta disperdendo. Certamente il Partito comunista cinese di spiritualità e di specificità culturali capisce molto poco. Sotto questo profilo, se accettiamo quello che può essere definito un genocidio culturale in Tibet dovremo essere pronti ad accettarne molti altri successivamente. Non molliamo. La richiesta che noi facciamo, innanzitutto ai cinesi, è di accettare il mondo tibetano per quello che è. Hanno accettato la specificità di Hong Kong con un paese con due sistemi, accettino di avere un paese con tre sistemi. La Cina ha le spalle abbastanza larghe per poterselo permettere. Alle istituzioni europee chiediamo, dalla signora Ashton al Consiglio, incoraggiando anche – come ha fatto la collega del partito popolare – la creazione del coordinatore per i problemi tibetani, di non tradire le aspettative dei cittadini europei che hanno dimostrato in tanti modi il loro affetto per la causa tibetana. È una battaglia di libertà che tocca quindi l'identità del nostro continente. Quando si tratterà di rinnovare o meno l'embargo alle armi cinesi, credo che anche di questo dovremo tener conto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono sconcertato per le parole pronunciate dal Commissario Šefčovič: "noi riconosciamo l'integrità territoriale della Cina". Ciò significa che la Commissione riconosce alla Cina il diritto di occupare il Tibet, e questo è molto grave. Mentre il popolo tibetano continua ad essere minacciato, il Dalai Lama, nel Memorandum del 2008 e nelle note ad esso collegate di quest'anno, ha confermato l'impegno a non cercare la separazione e l'indipendenza, ma l'effettiva autonomia per il popolo tibetano nel contesto della Costituzione della Repubblica popolare cinese: una politica della via di mezzo, del reciproco beneficio volto a preservare la cultura tibetana ispirata alla compassione e alla non violenza. Il popolo tibetano aspetta delle risposte da parte del governo cinese, ad esempio negoziare con i rappresentanti del Dalai Lama e accettare la richiesta fatta dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di inviare una delegazione in visita per mettere in luce la crudele realtà. Anche il Parlamento europeo dovrebbe ascoltare la comunità tibetana e incrementando le sinergie nazionali potrebbe cercare di creare una rete europea di coordinamento a sostegno del popolo tibetano che, senza un intervento forte della comunità internazionale, rischia di essere annientato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, al Parlamento italiano sono stati eletti sedici pregiudicati per varie tipologie di reato e alle ultime elezioni europee l'Italia ha esportato tre deputati condannati con sentenza definitiva. Non esiste una legge in Europa che stabilisca il divieto di candidature per persone condannate con sentenza definitiva o in attesa di ulteriori gradi di giudizio, ma è tutto lasciato alla discrezionalità degli Stati membri. Nasce dai cittadini italiani l'operazione "Parlamento pulito". Invitiamo pertanto la commissione parlamentare per gli affari costituzionali a modificare l'atto recante elezione dei rappresentanti del Parlamento europeo a suffragio universale diretto con un emendamento che introduca, come condizione per l'eleggibilità al Parlamento europeo, l'assenza di condanne penali anche non passate in giudicato. Il Presidente AFCO della scorsa legislatura, onorevole Leinen, se ne era fatto carico, ma tutto è stato rimandato al suo successore, onorevole Casini, il quale ha già dichiarato che la commissione AFCO non procederà. Segnaliamo che non solo è competenza della commissione per gli affari costituzionali, ma proprio il trattato costitutivo della Comunità europea, all'articolo 190 (ora 223), prevede che proprio il Parlamento europeo giunga a una procedura elettorale uniforme per l'Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, con la globalizzazione dei mercati e la grave crisi che sta vivendo l'Europa anche nel settore agricolo, una delle risposte che il mercato agricolo può dare è quella di puntare sulla qualità dei prodotti. Ritengo che una buona politica di qualità da parte dell'Unione europea possa aumentare la competitività ed essere un valore aggiunto per l'economia delle regioni europee, poiché spesso è l'unica possibilità di sviluppo per molte aree rurali svantaggiate con limitate alternative di produzione. Sostenendo l'agricoltura di nicchia di queste zone svantaggiate, creeremo un'economia e dei posti di lavoro in queste aree. Inoltre, una futura politica di qualità deve essere legata anche alle notevoli potenzialità di un'agricoltura moderna, dinamica, ricca e diversificata come quella europea, capace di offrire non solo prodotti alimentari di alta qualità, ma anche servizi di fondamentale interesse per una società in continua evoluzione. Nella mia relazione ho sottolineato l'importanza di mantenere separati i tre sistemi di registrazione delle indicazioni geografiche, in quanto rappresentano il legame con le realtà territoriali regionali europee, rappresentandone le tradizioni, la storia, il gusto e le conoscenze esclusive tramandate nel tempo. Ritengo quindi che, con il mantenimento dei due sistemi DOP e IGP separati, si tengano in considerazione le specifiche differenze riguardo alla forma e all'intensità dei vincoli tra il prodotto e la zona geografica di produzione. I consumatori spesso confondono l'indicazione del luogo in cui il cibo è stato elaborato con l'origine del prodotto agricolo e di solito non sono a conoscenza del funzionamento della catena alimentare. Pertanto, considero che solo l'indicazione obbligatoria del luogo di produzione dei prodotti primari possa fornire al consumatore la reale conoscenza circa la qualità del prodotto che sta acquistando, poiché esso è soggetto a un ciclo di produzione che può condizionare fortemente le sue caratteristiche in relazione alla qualità e alla sicurezza alimentare. Ricordiamoci che è nostro obbligo tutelare quello che producono e che mangiano i nostri cittadini che ci hanno votato. Altre due tematiche che ho ritenuto importante inserire nella mia relazione sono: l'importanza di un'intensiva azione di educazione e d'informazione ai consumatori, che dovrebbe svolgere l'Unione europea sulle diverse etichette europee e sulla garanzia che tali marchi assicurano, nonché l'inclusione nei registri internazionali e il riconoscimento internazionale del sistema OMC delle indicazioni geografiche. Quest'ultimo punto è di fondamentale importanza se si vuole proteggere la contraffazione dei nostri prodotti di alta qualità. Vorrei ringraziare il Commissario Cioloş per la sua presenza, ricordandogli l'importanza di un'adeguata protezione dei sistemi di qualità, che sono il nostro futuro, e ricordandogli che l'economia delle zone rurali svantaggiate può essere risollevata grazie a un aiuto nel settore agricolo, che salvaguardi tutti quei prodotti di nicchia che sono tipici di queste zone e che mantengono la popolazione legata a questo territorio che altrimenti verrebbe abbandonato. Questo verrebbe a supportare un rispetto per l'ambiente e per il paesaggio e creerebbe, dove è possibile, un'economia turistica ed enogastronomica legata alle varie differenze regionali di cultura e storia dell'Unione europea. Vorrei ringraziare i miei colleghi per il sostegno che mi hanno dato in commissione agricoltura e spero che il Parlamento europeo faccia lo stesso domani durante le votazioni. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, anch'io voglio ringraziare, a nome del gruppo del PPE, il relatore, onorevole Scottà, per il brillante lavoro svolto e vorrei sottolineare come le politiche di qualità, oltre ad avere una grande valenza esterna per quello che possiamo offrire ai consumatori, hanno pure una grande importanza per quello che possono dare ai produttori. Com'è a tutti voi noto, la competizione si può esercitare in vario modo sui mercati. In un continente grande come l'Europa, in una realtà così composita, caratterizzata però da un costo dei fattori produttivi assai più alto rispetto a quello della concorrenza, sarà difficile competere in termini di prezzo e la competizione la potremo esercitare solamente attraverso la differenziazione dei prodotti. Ed è proprio nell'ottica della differenziazione che dobbiamo vedere la politica di qualità, in grado di offrire un prodotto e di immettere sul mercato un prodotto diverso rispetto alla concorrenza, che può essere alienato anche senza un riferimento preciso e specifico a un prezzo più basso rispetto alla concorrenza. Siamo pertanto favorevoli alla prosecuzione di questa esperienza già avviata dei marchi comunitari, sottolineando la necessità di mantenere la differenza tra indicazione geografica e denominazione di origine, ma evidenziando ancora come, sul piano internazionale e del negoziato sul commercio internazionale, l'Unione debba fare la sua parte per difendere le denominazioni e le politiche delle denominazioni in modo da evitare un'inevitabile politica di mutuazione di marchi che altrimenti danneggerebbe i nostri prodotti. Un ultimo elemento che mi permetto di sottolineare prima di concludere riguarda l'etichettatura. Abbiamo chiesto e richiederemo domani con uno specifico emendamento il voto del Parlamento relativo alla possibilità di indicare l'origine della materia prima non solo per i prodotti freschi non trasformati, ma anche per i prodotti trasformati monoingrediente, cioè quelli che sostanzialmente hanno nella materia prima l'elemento caratterizzante. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, si è aperta oggi in Europa una nuova fase di riflessione sul tema della qualità, intesa non solo come elemento di garanzia per il consumatore, ma soprattutto quale leva per permettere ai nostri produttori di essere maggiormente competitivi in un mercato assai più vasto e concorrenziale. Le nostre imprese hanno bisogno di vedere riconosciuti sul mercato gli elementi distintivi e qualitativi che accompagnano la loro offerta. In questo senso, come auspicato dalla relazione dell'onorevole Scottà – che anch'io ringrazio – va fatto un passo avanti anzitutto per garantire maggiori informazioni su provenienza, composizione e caratteristiche dei processi produttivi. Al tempo stesso è fondamentale, signor Commissario, che la normativa europea possa consentire alle organizzazioni designate per la tutela e la promozione dei prodotti di qualità di programmare l'offerta produttiva e adeguare il loro potenziale di produzione alle esigenze di mercato sulla base di principi equi e non discriminatori. Ci auguriamo che l'approvazione della relazione segni la definitiva consacrazione della qualità come asse portante della strategia europea per il settore agroalimentare e che la Commissione prenda in seria considerazione le proposte della nostra commissione, affinché uno dei principali punti di forza dell'agricoltura europea possa essere trasformato in un prezioso vantaggio competitivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in periodi straordinari come quello che stiamo vivendo, bisogna adottare misure straordinarie. Il bilancio del prossimo anno non può essere elaborato come se si trattasse di tempi ordinari. La crisi economica, purtroppo, non è ancora finita e noi non possiamo non tenerne conto. Il mio gruppo ed io stesso abbiamo votato gli orientamenti del bilancio oggi, ma nel prossimo futuro dovremmo avere la responsabilità politica di prendere decisioni più importanti. Bisogna pensare a una riforma del bilancio dell ’ Unione per mettere l ’ Europa in condizione di orientare in modo più incisivo la politica economica. Il mercato interno pienamente attuato, più risorse per ricerca e infrastrutture, più investimenti per la sicurezza e le famiglie devono essere i prossimi obiettivi. Il rischio, altrimenti, sarebbe un ’ azione degli Stati sempre più conservatrice. In definitiva, bisogna essere più europei, meno nazionalisti, mettendo in campo una vera politica europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per prima cosa vorrei ringraziare il collega Scottà per il lavoro svolto su questa relazione. Ritengo che la tutela e il rafforzamento di una politica sulla qualità dei nostri prodotti agricoli sia una priorità dell ’ Unione europea, poiché implica e s ’ intreccia con una serie di altri temi fondamentali a livello comunitario, quali la sempre maggiore tutela dei consumatori, il sostegno alle piccole e medie imprese, la difesa del patrimonio culturale e tradizionale di numerose regioni europee e la competitività dei produttori agroalimentari europei su scala mondiale. Ecco le ragioni per cui ho votato a favore di questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho ascoltato con interesse l'introduzione del Presidente del Consiglio e del Vicepresidente della Commissione e devo dire che non sono convinto delle conclusioni. Non sono convinto delle conclusioni del Consiglio europeo di marzo perché assistiamo a un affievolirsi, in alcuni protagonisti della storia contemporanea europea, dell'ideale e del metodo comunitario. Ed è questo che ci preoccupa alla luce di quanto accade nel mondo, anzi, per certi aspetti ci inquieta. La vicenda greca è solo un paradigma di quello che l'Europa dovrebbe essere, ma in realtà non è ancora. E allora noi chiediamo alla Commissione europea, al Vicepresidente, che qui rappresenta il Presidente, e al Presidente del Consiglio, di assumere una forte iniziativa politica, un'iniziativa legislativa: la Commissione deve dettare l'agenda e il Consiglio deve fare in modo che noi non si vada al traino di governi che troppo spesso sono arrestati nella loro forza, nella loro incisività, dalle questioni elettorali imminenti – ieri in Francia e in Italia, domani nel Regno Unito e in Germania – che paralizzano l'azione dei governi. C'è bisogno di un ruolo non solo di facilitatore, signor Presidente, ma di trascinatore di questa Europa e noi facciamo appello alla sua sensibilità democratica ed europeista perché questo nuovo slancio sia foriero di bene per questa Europa. Non basta più indicare gli obiettivi, bisogna indicare gli strumenti. Sugli obiettivi concordiamo, come concordavamo sulla strategia di Lisbona. Ma quali sono gli strumenti? Vogliamo arrivare a un bilancio federale – e chiamarlo così – che sia almeno il 2 per cento del PIL? Vogliamo mettere in campo gli eurobond, gli investimenti, i titoli pubblici europei, per poter rafforzare politicamente questa Europa, senza la quale non andiamo da nessuna parte? In buona sostanza, noi abbiamo bisogno di capire se riusciamo a definire la nuova Europa e se riusciamo a definire – attraverso un nuovo rapporto tra le forze politiche europee all'interno di questo Parlamento e fuori – il vero discrimine, il vero confine che c'è nell'Europa di oggi tra conservatori e progressisti, tra chi vuole un'Europa più integrata politicamente e chi vuole invece solo un grande mercato allargato. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, vorrei esprimere gratitudine ai colleghi che, seguendo le indicazioni del relatore e anche dei relatori ombra, hanno consentito la rapida conclusione dell'iter parlamentare di questo dossier, desistendo dalla presentazione di emendamenti che, seppur condivisibili nel merito, avrebbero comportato un ostacolo all'approvazione di questo testo di codificazione. Siamo ora in grado di consegnare alla Commissione la base per la programmazione delle TEN-T del prossimo decennio. Proprio per favorire una tempistica più breve, sin dall'inizio di questo dossier i relatori avevano raggiunto l'accordo di non presentare emendamenti non concordati con il Consiglio. La commissione trasporti ha approvato delle modifiche tecniche studiate dai servizi giuridici del Parlamento e del Consiglio e il Consiglio ha comunicato di poter concludere in prima lettura se voteremo conformemente a questa linea, che è pienamente condivisibile. Le poche modifiche formulate dalla commissione per i trasporti e il turismo guardano a questo scopo, e le ritengo opportune e utili per licenziare un testo finale coerente e corretto. Pertanto, sostengo gli emendamenti proposti, mentre non mi sembra tempestivo in questo momento l'emendamento presentato dal gruppo dei Verdi, che è stato già rigettato in occasione del voto in commissione trasporti. Sebbene l'emendamento sia condivisibile nel contenuto, vale a dire la modifica di una mappa relativa all'aeroporto di Monaco, esso potrà essere riproposto quando si entrerà nel merito della revisione delle TEN-T, cosa che potrebbe avvenire già prima dell'estate perché i lavori in Commissione europea stanno procedendo rapidamente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Alto rappresentante, c'è una bellissima pagina conclusiva nell'epica kirghisa di Manas (che non è cosa da poco, 20 volte più lunga dell'Odissea e dell'Iliade messe insieme, il che ci fa capire anche la storia di questo paese), dove la moglie dell'eroe che incarna tutto il popolo vuole salvaguardare la sua memoria dall'aggressione straniera, vuole proteggere la sua tomba e decide che alla fine il nome sulla sua tomba deve essere quello della moglie, anziché dell'eroe Manas, proprio per proteggerne l'integrità da attacchi nemici. Questo tipo di dedizione per il bene collettivo, per il popolo, dovrebbe essere quello che noi ci aspettiamo dalla nuova classe dirigente kirghisa, che poi tanto nuova non è. Certo, io consiglio all'Alto rappresentante un atteggiamento costruttivo, direi positivo anche se cauto nei confronti del governo ad interim, ma chiedendo una serie di riforme, una serie di misure che devono essere chiare. Non soltanto la commissione di inchiesta internazionale su quanto è accaduto, non soltanto una chiara tabella di marcia su quello che è il ripristino delle regole democratiche – visto che questo governo ad interim per definizione, essendo ad interim, non ha una sua legittimità sanzionata dal voto popolare – ma anche riforme per lottare in modo decisivo, operativo contro la corruzione e per istituire finalmente anche in Kirghizistan una indipendenza della magistratura che è lontana dall'esserci. Anche – il che è legato sia alla questione della magistratura che alla corruzione – per snellire quella che è una nomenclatura burocratica, una pubblica amministrazione che sono assolutamente oppressive. Di fatto, questo è il primo banco di prova reale in una situazione critica, di emergenza, come quella che il Kirghizistan sta conoscendo attualmente, della nuova strategia per l'Asia centrale dell'Unione europea. Non dobbiamo fare in modo che questo paese, dove gli Stati Uniti ormai hanno un'influenza molto limitata, finisca nell'abbraccio un po 'soffocante della Russia attuale e credo che quindi sia un'opportunità di impegno per tutti noi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la situazione in Kirghizistan è molto importante per la stabilità dell'Asia centrale, una regione nella quale l'Europa ha particolari interessi legati alla fornitura di materie prime e di energia. Dopo i disordini del 7 aprile è necessario ristabilire condizioni tali da portare a un regime democratico, compatibilmente con la situazione locale, attraverso elezioni libere, legali e in tempi brevi. Preoccupa il fatto che un ingente quantitativo di armi sia stato trafugato da bande criminali con tutti i rischi di alimentare l'illegalità, i conflitti armati e il terrorismo nella regione. L'Europa potrebbe contribuire insieme con altri, incluso l'OSCE, ad accompagnare l'evoluzione del paese verso istituzioni stabili, funzionanti, meno corrotte e più democratiche, anche attraverso una missione di osservazione per le prossime elezioni. Non possiamo illuderci, però, che siano sufficienti una nuova costituzione o un regime parlamentare per arrivare a una vera democrazia che passa inevitabilmente attraverso una crescita politica dei cittadini e una coscienza diffusa del diritto comune e dei diritti di ciascuno. In questo settore, e per un lungo periodo, noi dobbiamo intervenire. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, non bisogna ammantare di solidarismo un ufficio che deve supportare una procedura per accertare le reali condizioni dei richiedenti asilo. Noi riteniamo che questo sia un fatto importante, utile, ma deve garantire da un lato più celerità nel concedere asilo a chi ne ha effettivamente diritto, dall'altro utile anche a garantire fermezza verso chi vuole abusare di questo strumento non avendone i titoli, perché è evidente che tra gli aventi diritto non tutti lo ottengono. Vorrei poi molto brevemente richiamare quanto detto dal collega Borghezio, ci sono alcuni paesi, l'Italia, il sud dell'Italia da cui io provengo, che sono naturalmente la porta di accesso per una immigrazione e che proprio sulle richieste di asilo vedono i loro territori particolarmente, storicamente dediti all'accoglienza, ma particolarmente impegnati. Occorre che l'Europa si faccia carico di questo e che quei territori che sono più prossimi all'accoglienza siano territori su cui si concentrino anche impegni e sforzi, anche economici, dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io mi associo alle parole di apprezzamento per la relazione dell'on. Kirilov, mi dispiace che lui non sia qui presente oggi. Andare a semplificare ulteriormente i meccanismi relativi al Fondo regionale di sviluppo, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione è una cosa che fa bene, fa bene alla spesa. In un momento in cui questi sono anche fondi che vengono usati in misure anticrisi, è necessario mettere gli enti erogatori nelle condizioni di spendere tutto, ma questo nostro provvedimento toglie anche un alibi. Toglie un alibi a chi? Alle regioni, che sul territorio sono quelle che per esempio spendono i Fondi di coesione e che spesso non riescono a spendere tutto perché non sono capaci di farlo, ma accusano la farraginosità e l'eccessiva burocrazia delle procedure europee come la causa della mancata spesa. Oggi quest'alibi cade, oggi tutti gli enti erogatori dei Fondi europei sono messi nelle condizioni … (). Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, io provengo dal Sud Italia. La mia regione, le nostre regioni fondano le proprie produzioni sulle colture mediterranee, l'olio, i seminativi, gli ortaggi. Se ne è parlato poco, l'attenzione sul latte e sugli allevamenti animali da sempre calamita gran parte dell'attenzione dell'Europa, della Commissione, bisogna porre attenzione anche alle colture mediterranee. Le assicuro che nelle nostre zone, nelle nostre regioni assistiamo a un fenomeno che è quello dell'abbandono dei campi, qui parliamo di lotta ai cambiamenti climatici, alla desertificazione, da noi la desertificazione si sostanzia nell'erbaccia che cresce là dove prima si coltivavano ortaggi, ortofrutta, là dove ci sono oliveti che non vengono più curati, terra che non viene più arata. Le racconto che nel 1995 i produttori di olive se le vedevano pagare a 170 000 lire, allora non c'era l'euro, pari circa a 90 euro. Quest'anno le olive le hanno pagate ai produttori a 30 euro al quintale. Sono passati 13-14 anni e il prezzo si è ridotto ad un terzo. L'olio viene acquistato all'ingrosso dai nostri produttori a 2 euro al litro, questi sono ricavi che non permettono neanche di coprire i costi, le aziende agricole sono indebitate da noi perché sono sotto costo. Poi assistiamo a un fenomeno strano: l'olio all'ingrosso viene acquistato a 2 euro e lo troviamo al dettaglio, nella grande distribuzione, a 2 euro o a meno. È chiaro che occorre intensificare il sistema dei controlli, io avrò piacere di incontrarla per porre il problema di aggiornare il regolamento (CE) n. 2568 / 1991, ci sono nuovi sistemi di controllo, dobbiamo lottare contro le sofisticazioni e le adulterazioni, anche a vantaggio dei consumatori e delle produzioni. Non possiamo pensare di nazionalizzare gli aiuti nella prossima PAC, non possiamo pensare di ridurre gli aiuti diretti, perché senza aiuti diretti o con una riduzione dei fondi per gli aiuti diretti la nostra agricoltura, quella meridionale dell'Italia, quella mediterranea va in crisi. Signor Commissario, concludo dicendole che chi oggi ha un campo ce l'ha non perché lo ha vinto ad una lotteria, ce l'ha perché glielo ha lasciato suo padre o suo nonno, che quel campo lo hanno coltivato, ci hanno buttato il sangue e il sudore e lo hanno lasciato al figlio. Oggi, chi lascia la propria azienda agricola al proprio figlio rischia di lasciargli un pugno di debiti: c'è bisogno di una risposta energica e forte dell'Europa per assistere e aiutare la nostra agricoltura a rilanciarsi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le imprese, soprattutto le piccole e medie imprese, che costituiscono il 99% del tessuto produttivo europeo, hanno bisogno di quattro elementi fondamentali: un accesso al credito più facile, una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, meno burocrazia per l'apertura e la gestione delle imprese e, infine, protezione dalla concorrenza sleale. Apprezziamo il lavoro svolto dalla Commissione per snellire la legislazione europea con la cancellazione di 1 600 atti legislativi durante la passata legislatura, e condividiamo le proposte avanzate dal Gruppo di alto livello guidato da Edmund Stoiber. Un altro elemento importante per la competitività delle imprese è la situazione del commercio internazionale. In questo momento di crisi è importante che il sistema di difesa commerciale dell'Unione europea sia rafforzato. Le imprese non possono competere con strategie di dumping sociale e ambientale attuate da alcune economie emergenti come la Cina, dove il costo del lavoro è bassissimo, non esistono tutele sociali e relativi costi, né standard elevati per il rispetto dell'ambiente. Un altro tema sul quale la Commissione dovrebbe intervenire in maniera più aggressiva è la lotta alla contraffazione e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Infine, non vedo nel programma di lavoro della Commissione alcuna iniziativa per attuare le indicazioni previste dal trattato di Lisbona nel settore delle politiche di coesione. Per la prima volta l'articolo 174 del trattato riconosce il ruolo specifico delle regioni di montagna, che rappresentano il 40% del nostro territorio e oltre 90 milioni di cittadini europei. Le chiedo quindi di inserire nel prossimo programma legislativo della Commissione una proposta di programma quadro per sostenere lo sviluppo e salvaguardare i territori di montagna e per valorizzare tutte le possibilità di utilizzo delle energie rinnovabili che la montagna offre. Signor Presidente, onorevoli colleghi, grazie anche alla concretezza dimostrata dai Commissari è stato già fatto molto, sicuramente, penso anche di poter dire che non possiamo accontentarci: un programma a lunghissimo termine, direi quasi permanente, è più che mai necessario viste le condizioni apocalittiche in cui versa il paese. Il momento dell'estrema emergenza, probabilmente, non è ancora terminato. Come il primo giorno si muore di fame, di sete, di stenti e sull'isola più di un milione di persone è rimasto senza casa e dovrà a breve fare i conti con la stagione delle piogge e dei cicloni. Che cosa occorre, quindi? Come ha già detto il Commissario, intensificare il coordinamento tra le istituzioni e legare questo coordinamento a un rapporto maggiormente proficuo con le organizzazioni non governative, soprattutto quelle che, agendo sul campo, sono capaci di valorizzare i cittadini di Haiti, di coinvolgere il senso di responsabilità dei cittadini di Haiti. Tutti noi dobbiamo essere coscienti che essere il punto di riferimento per Haiti e per la sua gente vuol dire in qualche modo far capire loro che vogliamo veder rinascere il valore e la dignità di ogni persona, significa per loro veder rinascere una speranza di felicità dentro l'immenso dolore portato dal terremoto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, guardo con soddisfazione agli esiti della riunione dei paesi donatori perché le grandi somme messe a disposizione sono un ottimo risultato ma, ancor più importante, è stata la principale linea guida per l'utilizzo dei fondi, ovvero non solo ricostruire, ma ricostruire meglio. Da questa crisi Haiti deve uscire più forte e con strutture pubbliche e abitazioni private più avanzate di quelle che c'erano prima che il terremoto le spazzasse via. Non possiamo pensare che la ricostruzione preveda il ripristino delle baraccopoli o di condizioni socioeconomiche come quelle che preesistevano. Per questo occorrono certamente soldi, ma occorre anche – le ingenti risorse messe a disposizione dalle istituzioni nazionali e da quelle europee sono solo un primo passo – un piano a lungo termine e un forte e autorevole coordinamento. Per questo, dopo avere anche in quest'Aula censurato alcuni ritardi iniziali con cui l'Europa, nella sua rappresentanza delegata alla politica estera, non ha brillato per efficienza e per immediatezza, oggi invece salutiamo l'eccellente lavoro che in termini di coordinamento le nostre istituzioni stanno facendo, auspicando che su questa linea e su questo impegno si prosegua con un piano a lungo termine, che attraverso l'autorevole presenza delle nostre istituzioni possa essere portato a buon fine. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vengo dal sud dell'Italia e da noi l'economia si fonda sulle piccole e medie imprese, sull'industria manifatturiera del tessile, dell'abbigliamento e delle calzature e sull'agricoltura. Questo tipo di industria oggi è in grave difficoltà a causa dell'invasione di prodotti provenienti dalla Cina e dai mercati asiatici. Produrre una scarpa da noi, nel Sud Italia, costa 13 euro. Quando arriva dalla Cina, costa a prodotto finito 5,50 euro. Un pigiamino per neonati prodotto da noi costa 4-5 euro, quando arriva dalla Cina costa 1 euro. Gli imprenditori stanno delocalizzando per sopravvivere o chiudendo, e quando chiudono si perdono migliaia di posti di lavoro e si crea anche una crisi dei consumi, oltre che un impoverimento del territorio. Quando incontro gli imprenditori, mi chiedono: ma che cosa aspettate a mettere i dazi, a mettere le tasse? Perché in Cina si produce a prezzi bassi perché i bambini lavorano dai 12 anni 10 ore al giorno, senza previdenza, senza assicurazioni, senza diritti sanitari. So che misure protezionistiche non sono gradite, ma qual è la soluzione? Presidente, quando io incontro gli imprenditori cosa gli dico che l'Europa sta facendo per una crisi irreversibile che vede tante aziende fallire, tanti posti di lavoro finire in fumo e interi settori dell'Europa, come i settori più poveri, il Mezzogiorno d'Italia, in grave e irreversibile crisi? Delle risposte vorrei poter dare, Presidente, e vorrei saperle da lei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come lei sa la disoccupazione è aumentata nel corso di questi ultimi anni in tutti i paesi europei, sia pure con elementi difformi dall'uno all'altro, ed è destinata a crescere ulteriormente. Tutti gli economisti convengono nel dire che ci vorranno almeno due anni perché i timidi segnali di ripresa che qua e là si sono evidenziati diventino uniformi e che, in ogni caso, per almeno 10 anni la ripresa sarà così contenuta da non creare occupazione aggiuntiva. Questo significa che avremo una crescita della disoccupazione, con la perdita del posto di lavoro di chi oggi è in attivo e, contemporaneamente, avremo generazioni di ragazzi che non sono o non saranno in grado di entrare nel mercato del lavoro. Io le chiedo se non ritiene necessario, di fronte a un quadro siffatto, promuovere un'azione per la tutela del reddito uniforme in Europa per tutti coloro che perdono l'attività e di considerare il tema dei ragazzi come una sorta di emergenza e, dunque, di immaginare un provvedimento specifico di carattere formativo che valga per loro, per tutto il tempo per il quale resteranno fuori dal mercato del lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, colgo l'occasione per sottolineare la validità della sua precisazione sulla necessità che anche il Parlamento europeo non si dimentichi del ruolo e del significato dell'importanza della lingua italiana, dell'uso della lingua italiana, che tanto ha dato alla cultura europea. Venendo all'argomento in discussione, occorre dire che finalmente, dopo quella battuta di arresto fortemente voluta dal Parlamento europeo, che in quell'occasione sembrò forse non valutare appieno l'urgenza, la drammaticità e la necessità di non indebolire in alcun modo, per nessun motivo un'esigenza fondamentale dell'Occidente e dell'Europa, quella di difendersi dal terrorismo. Certo, è assolutamente vero che deve esserci un equilibrio, una proporzionalità, che non devono essere sacrificati oltre misura i diritti dei cittadini, i diritti sulla privacy e deve essere garantita, naturalmente – come garantisce questa nuova formulazione da parte della Commissione, che ha accettato molti dei rilievi più importanti del Parlamento europeo – la possibilità per i cittadini di poter adire, sia in sede amministrativa, sia in sede giudiziaria, eventuali impugnazioni di decisioni che vengono assunte sulla base del sistema SWIFT. Le linee guida del mandato negoziale adottato dalla Commissione su SWIFT sono quindi a mio avviso da considerarsi sostanzialmente valide, sia al fine di assicurare, come ripeto, una efficace e necessaria collaborazione con le autorità statunitensi in tema di controllo delle transazioni finanziarie ai fini di contrasto e prevenzione della minaccia terroristica – questo naturalmente nell'interesse bilaterale, perché anche l'Europa deve ricordarsi che deve difendersi dal terrorismo, ne abbiamo avuto troppe prove evidenti anche estremamente gravi – sia nell'assicurare un controllo democratico del flusso dei dati affidato al Parlamento europeo, che è quindi la più seria protezione che può essere configurata per i dati personali dei cittadini europei e la tutela dei loro diritti a farsi valere in tutte le sedi opportune e consegna all'accoglimento molte indicazioni fornite da noi parlamentari e questo la dice lunga sull'importanza e sul nuovo ruolo che il trattato dà al Parlamento europeo. Inoltre dobbiamo ricordare che l'accordo prevede la reciprocità da parte degli Stati Uniti nel caso in cui l'Unione europea arrivi a mettere in funzione un programma europeo di controllo delle transazioni finanziarie antiterrorismo. L'Europa deve attivarsi, non deve arrivare comunque sempre a rimorchio, deve attivarsi e deve dare essa stessa degli input e delle indicazioni urgenti. Sul sistema PNR, se ne discuterà più tardi, valgono gli stessi ragionamenti: è assolutamente importante un provvedimento sul riconoscimento dei passeggeri sempre a fini di lotta al terrorismo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, molto brevemente, perché la commissione che presiedo ha trovato un accordo molto esteso, che coincide con le cose che sono state già dette, quindi non c'è bisogno di appesantire troppo la discussione. Il problema che si presentava e su cui abbiamo discusso in commissione era soprattutto questo: sia l'atto elettorale del '76, sia il trattato di Lisbona prevedono che i membri di questo Parlamento debbano essere direttamente eletti dai popoli delle varie nazioni. Questo è un problema per i casi in cui il sistema elettorale con il quale sono stati eletti i parlamentari di questa legislatura non consente di fare entrare in questo Parlamento candidati che avevano ottenuto un successo non totale ma tale da consentire loro l'ingresso successivamente. Alcuni sistemi elettorali lo consentono, altri sembra che non lo consentano: allora bisogna ricorrere, se non vogliamo ritardare di molto l'integrazione del Parlamento, a sistemi anche di nomina che siano di carattere eccezionale e transitorio, così come il Consiglio ha previsto. Dopo lunghe discussioni, la mia commissione ha ritenuto che questa sia una posizione giusta: quindi aderiamo alle cose che sono già state dette. Anzi, devo dire che io personalmente avevo presentato un emendamento che prevedeva la nomina di osservatori in un periodo intermedio prima dell'eventuale elezione dei nuovi membri di questo Parlamento: sebbene questo emendamento sia ancora in discussione, dovremo votare contro – anche se l'emendamento è il mio – perché l'emendamento di compromesso prevede una rapida, immediata integrazione di questo Parlamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, rimane un mistero il fatto che il Consiglio abbia potuto prendere con tale leggerezza un argomento di questo genere. Mi auguro che questo spiacevole inconveniente non lasci scomodi strascichi e che non corra rischi la credibilità delle nostre istituzioni e del nostro progetto. Faccio un esempio molto concreto: l'Italia è chiamata a eleggere un parlamentare in un'eventuale elezione supplementare. Ma è più grave che si vada a una tornata elettorale in cui avremo una probabile affluenza di non più del 5% degli elettori oppure che si proceda a riconsiderare la classifica delle ultime elezioni del 2009 per sancire l'elezione, comunque di un deputato che è stato eletto a suffragio universale? In ogni caso, non occorre aggravare ulteriormente la situazione: mai come in questo momento l'Europa può permettersi intoppi istituzionali e rallentamenti nel processo di integrazione. Sottolineo anch'io l'importanza del fatto che tutti i 18 deputati debbano arrivare insieme al Parlamento europeo, così da non falsare il delicato equilibrio tra le nazionalità presenti nell'Assemblea. È una questione – lo ripeto – da risolvere subito: trovo impensabile che i nuovi deputati non vengano eletti al Parlamento per la parte restante del mandato 2009-2014. È urgente, quindi, che vengano approvate la raccomandazione e la relazione in oggetto, affinché venga dato il via libera all'emendamento del protocollo 36 del trattato di Lisbona, senza passare attraverso lo strumento della Convenzione, ma procedendo direttamente, come propone il relatore, alla convocazione di una Conferenza intergovernativa. Dobbiamo infatti seguire la strada più breve, perché a questo punto c'è poco da discutere: c'è invece da voltar pagina e da ripartire in modo costruttivo da un evento, purtroppo, molto negativo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, confesso la mia preoccupazione relativa al vertice di giugno, perché non vedo nella discussione elementi di novità in grado di correggere in positivo le raccomandazioni del Consiglio di primavera. Quelle raccomandazioni erano già deludenti: deludenti perché non avevano nessun rapporto con un minimo di analisi critica sui limiti di Lisbona e sugli effetti della mancata attuazione di alcune delle elaborazioni più importanti sul piano politico e culturale che erano state fatte in quell'occasione. Deludenti anche perché prescindono dalla crisi: sono 10 punti indicati genericamente, senza una connessione logica tra di loro; sono la somma di buone intenzioni che non sembrano però produrre una politica. E qui siamo ancora. Né non vedo la volontà concreta di scegliere delle priorità. Il problema dell'Europa è quello del suo livello di competitività nel sistema globale. Dunque, non può prescindere dalla coesione sociale, uno dei fattori fondamentali della competitività. Senza coesione, nessun paese – e ancor meno degli aggregati sovranazionali – sono in grado di stare nel mercato mondiale, perché avrebbero dentro di sé conflitti che gli farebbero perdere posizioni competitive quotidianamente. Dall'altra parte c'è il tema dell'innovazione: non basta evocarla, bisogna assumere obiettivi precisi, che lì non ci sono, sulla quantità di risorse da destinare all'innovazione, sia quella del prodotto, sia quella del processo. Soltanto la qualità, sia nel vivere civile, nel lavoro e, dall'altra parte, nella produzione di beni o di servizi, può rimettere l'Europa in grado di competere dopo gli effetti pesantissimi di questa crisi. Aggiungo da ultimo che c'è un problema che non viene mai evocato: obiettivi ambiziosi si praticano se c'è anche integrazione politica. Gli Stati membri di questo non parlano, hanno rimosso il tema: la pessima gestione della crisi greca è lì a dimostrarlo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea sta iniziando a delineare un nuovo scenario alternativo ai veicoli tradizionali: quello delle automobili elettriche. Per questo ringrazio la Presidenza spagnola, ossia per aver inserito questo importante tema nella sua agenda politica. Ringrazio anche il Commissario Tajani per le cose che ha detto. Molti Stati membri stanno investendo e spingendo verso questo tipo di tecnologia pulita ma è evidente che l'Europa deve ripensare le infrastrutture, la definizione degli standard di sicurezza, i sistemi di ricarica e l'interoperabilità. Molti passi avanti sono stati già fatti per ridurre le emissioni di CO delle automobili e spero che le innovazioni permetteranno di rendere presto le automobili elettriche un trasporto economicamente accessibile al grande pubblico. Le nuove tecnologie vanno supportate soprattutto quando la sfida è di avere un'economia a basse emissioni di carbonio. Eventuali agevolazioni non devono però penalizzare il sistema automobilistico tradizionale, che ha fatto e sta facendo molto per una mobilità sostenibile. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione si sono dimostrati strumenti validi, utilissimi per lo sviluppo territoriale e per fronteggiare le conseguenze della crisi economica che oramai da diverso tempo sta imperversando sulla scena europea e mondiale. A tale proposito, accolgo con favore le proposte di semplificare le procedure per il disimpegno dei fondi e di facilitare i pagamenti a favore dei beneficiari dei vari programmi attuati con i suddetti fondi. Sono inoltre favorevole alla disposizione di una quota supplementare di prefinanziamento per il 2010 per quegli Stati membri maggiormente colpiti dalla crisi economica. Signor Presidente, ho espresso il mio voto a favore della relazione del collega Szájer, che vorrei ringraziare per l'eccellente lavoro di analisi svolto alla luce delle novità introdotte dal trattato di Lisbona. Viste le ampie e molteplici implicazioni che avranno nella procedura legislativa gli atti delegati, ritengo particolarmente condivisibile la volontà del Parlamento di sottoporre tali atti di delega a condizioni ben precise e chiare, al fine di poterne garantire un effettivo controllo democratico da parte di quest'Aula. Ritengo che occorrerà anche e soprattutto verificare nella prassi come funzionerà tale nuovo sistema per, eventualmente, apportarvi dei correttivi. Signor Presidente, ho votato a favore della risoluzione del Parlamento sulla nuova agenda europea del digitale perché ritengo che garantire l'accesso facile ed economico alla banda larga a tutta la popolazione debba rappresentare una priorità strategica per l'Unione europea. Diffondere l'utilizzo della rete significa ampliare e sviluppare la libertà di espressione dei cittadini, favorire la partecipazione alla vita democratica e permettere la diffusione della conoscenza e delle innovazioni. Ciò che mi preme sottolineare è che la diffusione della banda larga in Europa garantirebbe una ben più ampia libertà di informazione. Non dobbiamo dimenticarci, come ci segnala l'Eurostat, che anche per ciò che riguarda la diffusione di Internet, esiste un'Europa a due, forse tre, velocità. E l'Italia, specie in alcune sue regioni, così come la Grecia, la Romania, la Bulgaria e il Portogallo, rappresentano gli Stati ancora meno sviluppati in questo senso. Non è un caso che nella classifica sulla libertà di stampa relativa al 2009 stilata dalla l'Italia sia indicata tra gli Stati parzialmente liberi, ultima nell'Europa occidentale insieme alla Turchia, settantaduesimi al mondo insieme al Benin e all'India e preceduti dalle Isole Tonga. Mi auguro inoltre che anche grazie a queste risoluzioni e ai principi che vi sono indicati, il governo italiano si decida a sbloccare quanto prima l'investimento di 800 milioni di euro che era stato previsto per abbattere il in Italia e che per dichiarazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta non risulta al momento prioritario. Segnalo infatti che la qualità del servizio in Italia è insufficiente per le necessità odierne e da anni le associazioni dei consumatori denunciano che i costi di accesso risultano essere tra i meno competitivi d'Europa. Signor Commissario, l'acqua è un bene di tutti e non può essere un bene soltanto di pochi: questo è quanto abbiamo voluto affermare noi della delegazione italiana di Italia dei valori, dell'ALDE, a proposito dell'emendamento 10, che si opponeva a qualsiasi tentativo di privatizzare i regimi di distribuzione dell'acqua, facendo parte questo dell'accordo economico e commerciale globale, e abbiamo dichiarato il nostro appoggio, viceversa, alle comunità canadesi che sono impegnate nella lotta per impedire la privatizzazione dell'acqua. La delegazione italiana di Italia dei valori ha sentito l'esigenza di votare a favore del testo perché rappresenta i nostri valori, quei valori che ci portano ad affermare la necessaria inscindibilità della natura pubblica dell'acqua rispetto al suo uso. È per questo che vorrei ricordare che noi abbiamo proposto, già dai giorni scorsi, una raccolta di firme per un referendum popolare indetto contro la privatizzazione dell'acqua e che sta raccogliendo numerosi consensi nel nostro paese. Signor Presidente, noi siamo per procedere al divieto per le tecniche di estrazione al cianuro, in quanto – lo hanno detto i colleghi anche poc'anzi – hanno causato e causano gravi effetti all'ambiente e gravi pericoli alla salute delle persone e degli animali. Il nostro voto ha voluto esprimere la chiara volontà della delegazione italiana ALDE dell'Italia dei valori di non negoziare diritti fondamentali come la salute dei cittadini e l'ambiente naturale, sottoponendoli agli interessi economici di pochi fabbricanti di impianti. A questo proposito, mi consenta di dire che trattandosi di impianti di estrazione di oro e non certamente di patate, le imprese proprietarie ben potrebbero destinare adeguate risorse economiche e finanziarie alla ricerca di tecnologie compatibili con l'ambiente e con la tutela della salute. Signor Presidente, desidero complimentarmi per il lavoro svolto dalla commissione per l'ambiente, la sanità e la sicurezza alimentare e in particolare con il collega Peterle, relatore. Questa elaborazione di un partenariato nella lotta contro il cancro, su un tema così sensibile come quello che abbiamo affrontato, fa onore a tutto il Parlamento. Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, circa 2 milioni di cittadini europei muoiono ogni anno a causa di un tumore e in circa il 10 per cento dei casi è provocato da un'esposizione ad agenti cancerogeni sul posto di lavoro. Sono convinto che l'obiettivo di ridurre del 15 per cento i nuovi casi entro il 2020 è da perseguire anche attraverso l'azione congiunta con gli Stati membri. L'Europa deve dimostrare, anche in questo ambito, di essere unita. A mio giudizio risponde a questo principio fondamentale l'articolo 66, che può garantire a tutti e in tutti i paesi la disponibilità di farmaci. È per questo, signor Presidente, che ho espresso un voto positivo alla relazione. Signor Presidente, dichiaro il mio voto favorevole e il mio sostegno al pregevole lavoro illustrato dal collega Vittorio Prodi, a coronamento della significativa attività svolta dalla Commissione europea. Rappresento il Mezzogiorno d'Italia, posto a sud d'Europa, appartenente al bacino del Mediterraneo. La nostra gente ci ha dato fiducia e merita di non trovarsi impreparata davanti agli effetti dei cambiamenti climatici nelle nostre regioni, nelle nostre terre che vivono prevalentemente di agricoltura, pesca e turismo, e che sono in gran parte costituite da comunità e gruppi sociali più deboli. Considero quindi fondamentale la solidarietà fra Stati e fra aree diverse, anche nella risposta a questa nuova strategia che stiamo mettendo in campo. Ovviamente è molto difficile parlare con questa confusione, comunque concludo: plaudo all'implementazione dello strumento del Fondo di solidarietà, di cui sono relatrice per il PPE, quale ulteriore ausilio a una tempestiva ed efficace risposta agli effetti dei cambiamenti climatici. Veramente è impossibile parlare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sappiamo quanto sia difficile la coesistenza pacifica tra le diverse comunità religiose in Nigeria, in particolare nei rapporti tra cristiani di varie confessioni e musulmani. Come ricordato nella risoluzione che voteremo, la situazione è gravissima: più di 14.000 persone sono state uccise durante scontri religiosi o etnici a partire dalla fine del regime militare del '99. Si parla di oltre 500 morti negli ultimi tre mesi. La Nigeria non è purtroppo l'unico paese in cui si verificano scontri e tensioni tra comunità religiose, sarebbe pertanto auspicabile realizzare una relazione annuale del Parlamento europeo sulla libertà religiosa nel mondo, che affronti in modo strutturato un problema cruciale per la stabilità di molti paesi. Faccio riferimento a un'affermazione del Commissario Rehn, al quale rinnovo la mia stima personale. Ha detto che la Nigeria è un paese poverissimo: non è vero, la Nigeria è un paese ricchissimo ma afflitto da una classe dirigente corrotta e incapace che ha saccheggiato le risorse del paese, impoverendo milioni di concittadini. Quindi il vero problema è questo e il rinnovamento sociale e economico di questo paese, come di molti altri paesi dell'Africa, passa attraverso una nuova classe dirigente attenta ai bisogni dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la violenza non risolve i conflitti ma soltanto ne accresce le tragiche conseguenze. La violenza, prima ancora che sbagliata, immorale, ingiusta, disumana, non conviene: non è conveniente. È il mezzo cioè meno efficace per far sì che i problemi che affliggono un'intera regione trovino una soluzione, perché, appunto, se l'elemento che scatena le violenze tra la minoranza cristiana e i musulmani non è solo il fondamentalismo religioso ma la mancanza di sviluppo economico che comporta risentimento e tensione tra diversi gruppi etnici, quello che l'Unione europea, insieme all'Unione africana e a tutta la comunità internazionale, deve far capire a un governo federale della Nigeria, responsabile per molti versi di questa situazione, è per l'appunto che favorire la convivenza civile e pacifica tra le diverse etnie e comunità presenti nel paese è un fattore di convenienza per la collettività, di convenienza per tutto il popolo. Oltre alla messa in atto, quindi, di un opportuno sistema di investigazioni, come molti hanno richiesto, e alla repressione dei responsabili dell'immane spargimento di sangue degli ultimi mesi – ma oserei dire degli ultimi anni – è necessario intraprendere ogni iniziativa possibile affinché venga supportato, da un lato, il dialogo interetnico e interreligioso, dall'altro la formazione, come tanti hanno richiesto, di una nuova classe dirigente. Con questa risoluzione vogliamo in definitiva far comprendere che la soluzione dei conflitti, specie in un paese così ricco di materie prime – soprattutto di petrolio – come la Nigeria, implicherebbe un migliore accesso alle risorse, nonché una migliore ridistribuzione delle stesse, e credo che l'accordo firmato il 12 dicembre 2009 tra Repubblica federale nigeriana e Commissione europea potrà dare una grande spinta in questo senso. La sicurezza è oggi, quindi, al centro degli innumerevoli problemi di questo paese e la principale minaccia non è il conflitto in se stesso ma le ragioni che hanno creato e generato il conflitto: è lì che occorre agire per accompagnare la Nigeria verso un vero sviluppo economico e democratico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il tessile è uno dei settori chiave del nostro mercato Europao. La proposta che è stata avanzata dalla Commissione europea rappresenta già un'ottima base per migliorare e semplificare il quadro normativo attualmente in vigore all'interno degli Stati membri, soprattutto in termini di trasparenza e flessibilità della legislazione rispetto agli sviluppi tecnologici dell'industria tessile. Il lavoro che abbiamo svolto finora in Parlamento ha consentito, sì, di allargare lo scopo originario, introducendo delle norme su altri requisiti di etichettatura che riteniamo assolutamente indispensabili. In particolar modo vorrei focalizzare la vostra attenzione sulle norme relative all'indicazione d'origine. Abbiamo in questo caso proposto due sistemi di etichettatura differenti: uno obbligatorio per i prodotti provenienti da paesi terzi, come si prevedeva già nel regolamento del 2005, attualmente bloccato naturalmente in Consiglio, e uno facoltativo per i prodotti realizzati negli Stati membri. In generale i sistemi perseguono una duplice finalità, e la più importante è sicuramente quella di conoscere l'effettiva provenienza del prodotto. I consumatori infatti devono essere capaci di effettuare una scelta consapevole quando acquistano dei prodotti tessili. Attraverso i criteri di attribuzione dell'origine che sono stati proposti, si intende proprio evitare che l'etichettatura possa contenere delle indicazioni false o fuorvianti, a danno sicuramente dei consumatori. Inoltre, con questa nuova regolamentazione abbiamo l'obiettivo di tutelare anche le piccole e medie imprese che hanno deciso di mantenere la propria attività all'interno degli Stati membri. La scelta di andare al voto in plenaria è stata determinata dalla volontà di esprimere una posizione forte del Parlamento europeo su questi aspetti, soprattutto tenendo conto dell'accordo politico che siamo riusciti a raggiungere tra i tre più grandi gruppi politici. Vorrei infatti dire che il lavoro con il relatore e con gli altri relatori ombra è stato veramente eccellente. Seppur con visioni politiche diverse siamo riusciti a trovare una vera sintesi comune, che rappresentasse la scelta migliore per la tutela degli interessi dei cittadini Europai e dell'Unione europea stessa. Pertanto mi auguro di avere domani un voto compatto su questa relazione, per dare un segnale politico forte al Consiglio per i lavori che ci aspettano per la seconda lettura. Ringrazio veramente tutti per la collaborazione. Signor Presidente, signor Commissario onorevoli colleghi, c'è da felicitarsi con il collega Toine Manders, congratulazioni per questa risoluzione e relazione, che cerca di mettere un po 'd'ordine nella cacofonia crescente del mercato globale. In particolar modo sono interessato alla questione della marcatura d'origine obbligatoria, sulla quale in Commissione per il commercio internazionale, che è la mia Commissione di appartenenza, come relatore ombra del gruppo liberaldemocratico, lavoro insieme alla relatrice Cristiana Muscardini, e di cui questa relazione Manders anticipa in qualche modo qualche piccola parte. Di fatto, nel mercato globale, nel quale noi ci muoviamo, abbiamo una regolamentazione per la marcatura di origine obbligatoria negli Stati Uniti, in Cina, in Australia, in Messico, in Giappone e in molti altri paesi, il che crea un'asimmetria che condiziona in modo pesante sia i produttori sia i consumatori del nostro continente, con delle anomalie che devono essere corrette. Questo è tanto più vero per quanto riguarda i prodotti tessili, che hanno un problema di sicurezza che è già stato ricordato, ma che hanno anche, come dire, una suggestione per quello che riguarda l'origine, direi quasi una sorta di poetica dell'origine, che è particolarmente significativa. Oggi ci muoviamo in una situazione di nebbia, nel senso che abbiamo prodotti sui quali la marcatura di origine è inclusa perché fa comodo al produttore, altre volte non è inclusa perché non fa comodo, altre volte è inclusa ma su regolamenti che sono di altri paesi, perché il prodotto è esportato anche negli Stati Uniti e in Giappone e allora si pensa anche a quei mercati. Abbiamo bisogno quindi di avere delle norme Europae in proposito. Sotto questo profilo lo sforzo del Parlamento europeo sia attraverso la relazione del collega Toine Manders adesso, che come lavoro che stiamo svolgendo in Commissione per il commercio internazionale è lo sforzo di, per così dire, tramare la nostra tela per una maggiore chiarezza per il consumatore e il produttore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo perché ci tengo a partecipare a questo dibattito, in quanto penso che noi ci apprestiamo a votare un provvedimento importantissimo: lo è per razionalizzare il lavoro delle nostre imprese, ma lo è soprattutto per garantire i consumatori. Chi compra deve sapere cosa compra e chi cerca qualità deve trovare qualità! Ma lo è anche per sapere quanto ciò che noi compriamo è socialmente sostenibile. Qualcuno lo ha già detto – ma io lo voglio ripetere con forza perché penso che questo sia un fatto peculiare che deve uscire da questa discussione del Parlamento europeo – io voglio sapere se un determinato prodotto viene fatto in un luogo dove ci sono le tutele per i lavoratori; io voglio sapere se quel prodotto, dietro quel prodotto esiste uno sfruttamento minorile; io voglio sapere se quel prodotto è frutto di una concorrenza sleale! Ecco, questo è un provvedimento che io spero sia presto esteso anche ad altri settori della produzione e dell'artigianato, perché penso, e concludo, che questo provvedimento avvicinerà molto l'Europa ai cittadini e di questo ringrazio i relatori che hanno dato vita a questo provvedimento e l'impulso che la Commissione e il Commissario Tajani ha voluto dare su questo provvedimento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel ringraziare il relatore Manders, la la signora Comi, io vorrei un po 'distinguermi da quello che è stato detto dalla signora Rühle, con grande rispetto. Lei dice che è sbagliato inserire in questo regolamento delle norme sul "", e dove le dovremmo mettere queste norme che da anni, da troppi anni, i consumatori e le piccole imprese che operano in Europa attendono? Noi dovremmo, con questo regolamento, aprire alle nuove fibre, all'innovazione, a una codifica più veloce, ma nascondere il luogo d'origine, perché l'Europa della paura, l'Europa che nasconde, l'Europa che non fa chiarezza, l'Europa che non dice dove vengono prodotte le cose, deve velocizzare giustamente l'immissione sul mercato delle nuove fibre, ma non deve dire ai consumatori dove vengono prodotti i prodotti tessili. Che senso ha questa doppia velocità? Perché dobbiamo ancora animare l'idea di un'Europa della burocrazia, della scarsa chiarezza e, ancor peggio, della paura, che non deve fare chiarezza? Vogliamo, e vogliamo presto, anche le norme sul "", e le vogliamo per un semplice fatto – concludo subito Presidente – perché se c'è scritto "" su un prodotto tessile vuol dire che quel prodotto, con quella scritta, non è stato realizzato con solventi tossici o nocivi per l'ambiente, non è stato lavorato da bambini ridotti alla schiavitù, quasi, o da donne sfruttate, non è stato realizzato con lavoratori sfruttati, con orari di lavoro massacranti e senza garanzie sanitarie, previdenziali e salariali. La dizione "" è garanzia per il consumatore e garanzia anche su come un prodotto è stato realizzato. Dobbiamo essere orgogliosi di questa dicitura e dobbiamo far sì che subito sia introdotta! È per questo che noi sosteniamo la proposta, così come è stata formulata dalla Commissione competente e ringraziamo già il Commissario Tajani per le significative rassicurazioni che ha dato a quest'Aula in questo senso. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la crisi economica e dei mercati finanziari hanno evidenziato il ruolo chiave degli appalti pubblici, che hanno l'obiettivo di sviluppare le grandi opere, stimolare l'innovazione e incoraggiare sicuramente la concorrenza intra e extra a livello Europao. Riteniamo indispensabile procedere a una semplificazione delle norme e ad una maggior certezza giuridica. Questo aumenterebbe sicuramente la trasparenza riguardo alla composizione e ai lavori del comitato consultivo sugli appalti pubblici, di cui la Commissione è responsabile. Accogliamo positivamente il ruolo del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato, facilitando l'accesso delle piccole e medie imprese che sono alla base della nostra economia. È necessario intensificare gli sforzi per prevenire la discriminazione che spesse volte colpisce le medesime PMI all'interno dell'Europa. Mi congratulo con i colleghi per il lavoro svolto e avranno il mio sostegno domani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, solo per ricordare che questa mattina in Afghanistan due soldati italiani della Brigata Taurinense sono rimasti uccisi in un attentato. L'Unione europea esercita un difficile ruolo sullo scenario della pace e della guerra, chiedo, all'apertura della sessione, che il nostro Parlamento si associ e nelle condoglianze e nel sostegno alle famiglie delle vittime in questo momento così difficile. Ho votato a favore della relazione Ashworth perché ritengo che una semplificazione e uno snellimento delle procedure burocratiche relative alla PAC, politica agricola comune, siano non solo auspicabili, ma necessarie per far sì che gli agricoltori europei ne possano sfruttare appieno i benefici e non incorrere, come spesso accade, in difficoltà e lungaggini amministrative. Ritengo inoltre ampiamente condivisibile la volontà di assicurare una legislazione più chiara e più comprensibile, sia per le autorità competenti sia per gli agricoltori, di eliminare tutte le norme superflue e di promuovere lo scambio di buone prassi fra gli Stati membri e le autorità locali. Signora Presidente, la relazione del collega sottolinea in maniera precisa come ci siano ancora delle notevoli discrepanze nel trattamento delle gravi infrazioni delle norme in materia sociale nel trasporto stradale tra i vari Stati membri. Sono pertanto favorevole alle misure proposte nel testo in questione per ciò che riguarda l ’ armonizzazione e l ’ equiparazione delle infrazioni e delle relative sanzioni a livello europeo e all ’ eventuale istituzione di uno strumento di coordinamento a livello dell ’ Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, aumentare la disponibilità di organi, migliorarne l'accessibilità e la sicurezza, sensibilizzare l'opinione pubblica, è quanto ha chiesto la commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo per accorciare le liste d'attesa per i trapianti. Occorre pertanto promuovere la ricerca biotecnologica e la circolazione degli organi nell'Unione europea, ma bisogna anche istituire una Carta europea dei donatori, prevenire il turismo da trapianti e rafforzare la lotta al traffico illegale di organi, sanzionando severamente i responsabili. Al fine di scongiurare le pratiche illegali, la donazione da vivente deve essere considerata solo come una allorquando non siano percorribili altre strade come la donazione. Per questo non deve essere prevista alcuna forma di remunerazione al donatore vivente, ma soltanto un indennizzo che copre i disagi a seguito dell'intervento subito, la cui entità sarà stabilita da normative nazionali. Gli Stati membri dovrebbero inoltre approvare o mantenere disposizioni giuridiche rigorose in relazione ai trapianti e ai donatori viventi non consanguinei, allo scopo di rendere il sistema trasparente ed escludere la possibilità di vendite illecite di organi o di coercizione di donatori. D'altra parte devono garantire il rimborso dei costi sociali per i donatori viventi e preservare dalle discriminazioni, in particolare da parte dei sistemi assicurativi. Il Parlamento tuttavia sottolinea che la donazione da vivente dovrebbe essere considerata come complementare alla donazione dopo la morte. È necessario che le donazioni di organi permangano rigorosamente non commerciali, appoggiando le misure volte a proteggere i donatori e garantendo che la donazione di organi sia effettuata in modo altruistico e volontario. Signora Presidente, Presidenza spagnola, signor Commissario, onorevoli colleghi, oggi spesso il trapianto è un diritto negato. Forse non vi è patologia così problematica sul piano socioassistenziale, anche per i risvolti psicologici, rimane però un cronico divario tra le persone in lista d'attesa e i pazienti che beneficiano del trapianto. Peraltro la procedura di donazione è molto delicata sul piano giuridico-sanitario e spesso indebolita da procedure generalmente poco snelle e poco veloci, che andrebbero invece rafforzate sul piano della risposta assistenziale. L'Unione europea deve allora impegnarsi per garantire una solidarietà effettiva e una volontarietà che non rinuncia al rigore nelle procedure, valorizzando le professionalità e la cultura stessa della donazione. Bene, allora l'adozione di standard di qualità comuni è senz'altro un passo avanti che va registrato con favore in una prospettiva nella quale l'Organizzazione mondiale della sanità può dare un ulteriore contributo. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, signora Commissario, onorevoli colleghi, certamente quest'adesione è il segno di una vocazione dell'Unione europea: la vocazione a difendere e a promuovere i diritti dell'uomo. Una vocazione che è già iscritta in tutta la sua struttura, che è raccontata dalla sua storia, dalla già avvenuta adesione dei singoli Stati membri alla convenzione del Consiglio d'Europa, dall'affermazione ripetuta che i principi generali della convenzione e quelli delle Costituzioni degli Stati membri fanno parte ormai del diritto europeo. Quindi questo gesto simbolico è estremamente importante. Ma tradurre in regole giuridiche concrete questo aspetto ideale non è così semplice: questa relazione si riferisce soprattutto e soltanto in definitiva agli aspetti istituzionali ed è una relazione totalmente accettabile. Devo dire che ringrazio anch'io il collega Jáuregui Atondo e devo anche testimoniare che la commissione AFCO – che io presiedo – pressoché all'unanimità ha approvato questo documento. Quindi siamo soddisfatti di questo documento e non mi soffermo sui singoli aspetti perché condividiamo del tutto ciò che è stato già detto dal Presidente del Consiglio e dalla Commissaria. Mi permetterei un solo suggerimento, siccome è rimasta un po 'nel vago l'affermazione della presenza istituzionale dei parlamentari europei all'interno dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa quando si riunisce per eleggere il giudice e i giudici, mi permetterei di dire che c'è il problemino del rapporto tra la popolazione dell'Europa, dell'Unione europea, e la popolazione di altri paesi. Per fortuna peraltro già la norma che disciplina la partecipazione, la rappresentanza nell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa dei singoli Stati dice che non possono essere meno di due per Stato e non più di diciotto. Forse diciotto, data l'importanza dell'Unione europea, sarebbe il limite che mi permetterei di suggerire. Ma devo concludere e allora devo dire che questa risoluzione lascia aperto un problema, che è bene approfondire, ed è il problema già sottolineato più volte del rapporto fra le Corti e però credo che su questo bisognerà ancora riflettere un pochino, ma soprattutto c'è il problema dell'anima europea: noi siamo, noi Unione europea, abbiamo detto all'articolo 2 del trattato di Lisbona che ci fondiamo sulla dignità dell'uomo, i diritti dell'uomo e l'eguaglianza si fondano sulla dignità dell'uomo. Non siamo uniti su questo in Europa, e allora bisogna riflettere bene su questo concetto della dignità umana, sui suoi limiti e sul suo contenuto. Ma non è oggetto di questa risoluzione, di questo rapporto totalmente condivisibile. Grazie al relatore. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, l'adesione alla Corte europea dei diritti dell'uomo rappresenta un passaggio fondamentale per la crescita dell'Unione: i due sistemi di garanzia si troveranno così a rafforzare la tutela dei diritti fondamentali degli individui, sia all'interno dei nostri ventisette paesi che all'esterno, se pensiamo a tutti i paesi membri del Consiglio d'Europa. Ecco quindi un'occasione da non perdere e che noi aspettavamo da molti anni. La dottrina e la giurisprudenza sia della Corte di giustizia sia della Corte di Strasburgo, hanno già, da tempo, anticipato questo momento o meglio posto le basi per questo traguardo, perché per me è un traguardo, per tutti noi è un traguardo. Non posso non menzionare quindi l'importanza che l'adesione rappresenta per tutti i cittadini dell'Unione, che potranno così adire la Corte di Strasburgo verso un'istituzione europea o uno Stato membro, vedendo ancora più ampliata la propria tutela. Concludo, consapevole che l'autonomia delle due corti resta immutata, così come chiaramente esposto e sancito nella relazione – anzi complimenti al collega per questa relazione – e dalla volontà di tutti quanti noi, salvo ovviamente anche la cooperazione fra le due istituzioni, che rispettano le proprie competenze. Signora Presidente, onorevoli colleghi, è sicuramente un'opportunità importante quella offerta dal programma di Stoccolma. Un numero elevato di azioni positive che la Commissione dovrà porre in essere, definendo realmente uno spazio comune di libertà, giustizia e sicurezza. Il raggiungimento degli obiettivi esige tuttavia il metodo della cooperazione fra le Istituzioni europee e fra di esse e gli Stati membri, quale strumento indispensabile di reale collaborazione. Temi come la regolazione dei flussi migratori secondo criteri obiettivi di equità, il decoro delle persone detenute nelle carceri oggi sovraffollate, il benessere delle persone riabilitate dopo essere entrate nel tunnel della droga, la rivitalizzazione delle agenzie, il contrasto alla criminalità organizzata a livello transfrontaliero, impongono quest'autentica cooperazione. A questa sfida è orientata ovviamente l'attività del nostro Parlamento, anche esercitando funzioni forti, decise, di stimolo nei confronti della Commissione e delle altre Istituzioni comunitarie nonché nei confronti degli Stati membri. Signor Presidente, sarò sintetico: condivido le osservazioni di tutti gli onorevoli parlamentari che sono intervenuti in questo dibattito. Per quanto riguarda la Banca europea per gli investimenti, sono intervenuto immediatamente dopo il mio insediamento come Commissario all'industria, incontrando il Presidente Maystadt e sollecitandolo a erogare i trenta miliardi previsti a favore delle piccole e medie imprese dalla Banca europea per gli investimenti – intervento che avevo preannunciato nel corso dell'audizione di fronte al Parlamento che poi mi ha dato fiducia come Commissario all'industria. Bene, la risposta del Presidente è stata abbastanza positiva, mi ha detto che, dopo un blocco iniziale, sono arrivati sul territorio circa sei-sette miliardi dei trenta previsti. Mi sono preoccupato di sollecitare il Presidente ad accelerare i tempi di erogazione. C'è anche un problema che riguarda le banche sul territorio – come ha sollevato l'ultimo oratore – il sistema bancario europeo è abbastanza diversificato, non tutte le banche sono uguali, ci sono delle banche che fanno speculazione finanziaria, ma per fortuna esiste ancora una rete bancaria dove il direttore conosce l'imprenditore che va a chiedere credito e quindi si può fidare e quindi sa anche che poi i soldi che entra possono entrare alla banca e quindi non succede quello che è successo negli Stati Uniti. Il convegno che ho organizzato qualche giorno fa con la partecipazione di molti colleghi vostri parlamentari europei puntava proprio a questo, a studiare una strategia, ecco perché ho detto che abbiamo istituito un forum che poi dovrà portare a un piano d'azione per erogare credito. Noi puntiamo alla competitività delle nostre piccole e medie imprese. Per essere competitive deve esserci innovazione, ma l'innovazione non si può realizzare se non ci sono i fondi necessari per farla. Da qui il mio impegno prioritario a coinvolgere anche le banche – anche le banche che erogano credito e molte hanno garantito il loro impegno per il futuro a fare questo – e quindi con un'azione forte, anche di stimolo da parte della Commissione, coinvolgendo banche, anche operatori finanziari, la Banca europea per gli investimenti, che ha partecipato con due vicepresidenti al dibattito, ecco, cerchiamo di poter raggiungere almeno una parte di questi obiettivi, convinti come siamo che le piccole e medie imprese rappresentano oggi lo strumento migliore per cercare di uscire dalla crisi e per impedire – come ho detto in apertura del mio intervento – che la crisi economica e finanziaria si trasformi anche in una crisi sociale. Potete contare sul mio impegno totale perché le piccole e medie imprese siano difese, tutelate sostenute anche per gli aspetti finanziari, nella speranza che si possano sviluppare, che ne possano nascere di nuove perché il nostro obiettivo è quello sempre, attraverso questa economia di mercato dove le piccole e medie imprese possono essere sempre più competitive, si possa realizzare, come dice il trattato di Lisbona, una vera politica sociale. Signora Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, l'intendimento di definire un quadro di interventi coerenti, con la volontà di esprimere una effettiva solidarietà tra gli Stati membri, rappresenta un passo avanti nel coordinamento delle politiche comunitarie sui flussi migratori. D'altronde, questa misura rappresenta un tassello di un processo più ampio che mira alla protezione internazionale del rifugiato. Se in questo processo poi può tornare utile il coinvolgimento della società civile, questa misura appare strettamente collegata con la prossima attivazione dell'ufficio europeo di sostegno. Occorre immediatamente stabilire una lista delle priorità e degli obiettivi da raggiungere, con i tempi e le misure concrete di incentivo, con una specifica dotazione finanziaria per elevare il numero dei membri, oggi soltanto dieci, che aderiscono al programma, senza dimenticare la necessità di una tutela sanitaria che integri quella di tipo sociale a favore di persone spesso logorate da una condizione di estrema debolezza. Un'anagrafe informatizzata potrà inoltre permettere la rintracciabilità a ogni passaggio effettuato e garantire l'unità familiare nel processo di reinsediamento. In questo contesto può risultare decisiva la collaborazione con gli Stati membri per garantire snellezza e agilità alle procedure. Vogliamo un'Unione europea più equa e più realistica, che tenga conto degli sforzi degli Stati membri dell'Europa meridionale, soprattutto. Con i paesi terzi è poi fondamentale che l'Unione europea si faccia carico di definire accordi di cooperazione, come ha fatto peraltro anche recentemente l'Italia con la Libia e il Niger. Noi riteniamo che questa sia la strada, l'unica percorribile, per passare da una solidarietà fin qui spesso, molto spesso, di facciata, a una convinta solidarietà degli Stati membri dell'Unione europea nella complessa gestione dei flussi migratori. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dotare l'Europa di una politica comune di asilo e di una strategia di reinsediamento significa garantire i diritti umani e allo stesso tempo contenere l'immigrazione clandestina. Grazie, quindi, ai relatori e al Commissario Malmström perché ora abbiamo uno strumento prezioso, soprattutto per quei paesi che affacciano sul bacino del Mediterraneo: paesi come l'Italia, che fino ad ora non hanno potuto contare né su un'effettiva solidarietà tra gli Stati membri né su un'equa condivisione delle responsabilità. Occorre sostenere queste politiche con un adeguato ma anche con verifiche serie sui programmi attuati, con gli opportuni e l'identificazione di buone prassi. Concludo sui diritti umani: occorre dare priorità ai soggetti più vulnerabili, i minori, le donne vittime di tratta, di sfruttamento e violenza, comprese le vittime di mutilazioni genitali, ma so che su questo il Commissario Malmström è molto attenta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le regioni ultraperiferiche sono aree connotate da peculiarità socioeconomiche e strutturali date dalla grande distanza dai mercati, dall'insularità, dalla superficie ridotta, dalla topografia e dal clima difficile e dalla dipendenza economica da alcuni prodotti. In particolare tre risultano i comparti agricoli in rilievo: quello per la produzione della barbabietola da zucchero, quello lattiero e quello vitivinicolo. Il sistema economico di queste aree dipende dal corretto funzionamento del sistema produttivo di ciascuno dei sopradetti comparti, ma molto dobbiamo fare affinché vengano ripristinati gli equilibri che nel tempo sono venuti meno e garantire le necessarie deroghe per l'applicazione degli strumenti di mercato adatti. Signor Presidente, signor Commissario, apprendiamo con estrema preoccupazione delle trattative in atto con i paesi del Mercosur: questo accordo, se non accompagnato da adeguate misure compensative, rischia di diventare un grande pericolo, non solo per le regioni ultraperiferiche ma per molti comparti dell'agricoltura europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono favorevole all'adesione dell'Unione europea alla convenzione europea dei diritti dell'uomo perché, come ben sintetizzato dalla relazione Atondo, ciò rappresenta un progresso nel processo di integrazione europea, che implica un passo avanti verso l'unione politica, un segnale forte della coerenza tra l'Unione e i paesi appartenenti al Consiglio d'Europa e al suo regime in materia di diritti dell'uomo, che rafforzerà la credibilità dell'Unione presso i paesi terzi, e infine una chiara volontà di armonizzare a livello legislativo e giurisprudenziale il tema dei diritti e delle libertà fondamentali. Grazie al trattato di Lisbona l'Unione europea è per la prima volta un soggetto giuridico internazionale dotato di una propria personalità giuridica. Mi auguro che la firma della convenzione sia solo uno dei primi passi per l'affermazione dell'Unione europea come soggetto unico a livello di grandi negoziati internazionali. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, dopo un primo bilancio della strategia di Lisbona l'Unione europea guarda già ai prossimi dieci anni. Tra le priorità di Europa 2020 spicca quella di una crescita intelligente basata sia sull'economia della conoscenza sia sull'innovazione. La chiave di volta per camminare lungo questa direttrice è l'integrazione tra il sistema di istruzione secondario e terziario con il mercato del lavoro. La rotta da tenere porta una rinnovata attenzione al mondo del lavoro insieme ad un apprendimento per competenze personali, ovvero il cosiddetto triangolo della conoscenza. L'Europa potrà dunque garantire la propria rilevanza sulla scena internazionale se agirà nelle scienze e nell'innovazione, in maniera più unitaria e coinvolgendo tutti i soggetti in grado di determinare sia la crescita sia lo sviluppo. In questo senso sono più che opportuni i sistemi di valutazione delle università per stabilire e misurare standard di efficienza e di qualità. È dunque tempo di muoversi verso quella nuova dimensione dell'unità europea nota come la "quinta libertà" o la libertà di circolazione della conoscenza e del talento. Occorre per questo che ci sia una proposta europea che semplifichi il lavoro dei giovani ricercatori attraverso raccordi organici con le imprese al fine di soddisfarne esigenze di sviluppo. Per raggiungere questi obiettivi è necessario investire maggiormente su programmi come ad esempio l'Erasmus. Così facendo si incoraggiano gli studi al di fuori dei territori nazionali con riconoscimenti accademici certi per gli studenti. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, fermare le armi, rimuovere la censura, io penso che sia questa la doppia azione che con la massima determinazione, ma anche con la massima coerenza, con quei valori irrinunciabili per questo Parlamento, la Commissione debba adoperarsi per ottenere. In un clima da guerra civile come quello che si respira in Thailandia, in un clima però nel quale il ritorno alla democrazia attraverso elezioni libere, prima trattate, prima auspicate, ora un attimo messe in forse, deve passare attraverso un passaggio fondamentale, che è quello della consapevolezza della vicinanza della comunità internazionale verso il popolo thailandese e un suo ritorno alla democrazia compiuta. Perché la comunità internazionale possa essere coinvolta in questa fase, l'elemento fondamentale è quello dell'informazione, ed ecco perché lo stato di emergenza non può essere una censura mascherata. Internet, i giornali, gli organi di informazione debbono poter rendere la comunità internazionale consapevole della dinamica che si vive in Thailandia, perché con la massima consapevolezza la comunità internazionale possa essere vicina a questo momento di ripristino della democrazia. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la regione euromediterranea rappresenta un'area strategica della politica dell'Unione europea: non possiamo affrontare questioni fondamentali come ambiente, valori religiosi, cultura, infrastrutture, agricoltura, energia, sicurezza e flussi migratori senza il concorso responsabile dei paesi terzi che si affacciano sul Mediterraneo. Il quadro di cooperazione tuttavia richiede ancora molta strada da percorrere, si potrebbe dire da Barcellona a Barcellona guardando oltre. L'Unione europea deve impegnarsi di più nel processo di rinnovo e di verifica dei singoli accordi di associazione con i paesi terzi che si affacciano sul Mediterraneo, deve finanziare i grandi progetti strategici, quelli per le infrastrutture e per i porti. Di contro, occorre tutelare in maniera robusta le produzioni simili delle due sponde del Mediterraneo, sopratutto quelle dell'agricoltura, per garantire sviluppo sostenibile e un quadro di riferimento normativo quanto più possibile omogeneo. Auspichiamo pertanto un rafforzamento del ruolo di governance dell'Unione europea con i paesi del Mediterraneo, per affermare un principio fondamentale, che è quello della cooperazione che rappresenta successo politico, successo imprenditoriale in un quadro accresciuto di garanzie a tutela della persona. Poi volevo suggerire alla signora Benarab-Attou di attaccare – è giusto farlo – il collega Albertini, ma in sua presenza, per garantire al collega Albertini, che sta guidando autorevolmente la commissione, una difesa, che è una caratteristica fondamentale in ogni assemblea democraticamente eletta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, penso che stiamo compiendo un passo in avanti molto importante con l'approvazione di questa relazione e sarà molto utile anche in vista del Vertice di Barcellona del 7 giugno, vertice che come sappiamo si annuncia difficile dato il blocco del negoziato tra israeliani e palestinesi e anche per qualche incertezza e difficoltà sulla definizione dell'assetto amministrativo della nuova struttura del segretariato. Di fronte a questi problemi la relazione Peillon interviene nell'unico modo possibile: sottolineando, da un lato, che i conflitti non devono frenare la possibilità di avanzare concretamente verso cooperazioni settoriali e multilaterali e riconoscendo, dall'altro, che non ci potrà essere un successo pieno e totale dell'Unione per il Mediterraneo senza la soluzione di questi conflitti. Ora, quindi, la vera sfida passa da un impegno politico forte e chiaro che deve venire dal Vertice di Barcellona, mettendo finalmente le strutture della nuova istituzione in condizione di funzionare e di impegnarsi a dotare dei fondi necessari i grandi progetti che ne costituiscono l'obiettivo principale. L'Europa deve essere consapevole che deve riorientare i propri sforzi politici ed economici e i propri interessi verso sud, perché è qui che può trovare le soluzioni a tanti problemi che oggi la investono. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, un ricercatore indipendente, Gabriele Del Grande, da anni aggiorna in rete la contabilità delle morti di chi tenta, con i barconi gestiti dal crimine organizzato, di attraversare il Mediterraneo. La sua minuziosa contabilità è arrivata a 4 200 vittime, diciotto delle quali lo scorso marzo: una vera ecatombe. A Lampedusa, l'anziano custode del cimitero da anni si occupa volontariamente di dare una degna sepoltura con una croce e un fiore per ogni corpo tra i pochi che sono recuperati. Questi due cittadini europei agiscono anche in nome nostro, agiscono anche per supplire al nostro fallimento politico. Il loro impegno spontaneo scandisce l'urgenza di una nuova architettura e sostanza politica diversa dai rimpatri forzati in mare adottati dal governo italiano in spregio al diritto internazionale, che solo aggiungono disperazione. L'Unione per il Mediterraneo sia dunque una nuova umanità, tenendo conto che il tempo è poco! Oggi più della metà della popolazione dal Marocco alla Turchia ha meno di diciotto anni. Il Mediterraneo è quindi destinato a cambiare in fretta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi la contiguità tra i popoli mediterranei si manifesta, come ha ricordato anche il collega Rinaldi, soprattutto attraverso il fenomeno epocale dell'immigrazione. Questo è un fattore da considerare prioritario da parte dell'Unione europea, perché i flussi migratori fanno nascere, sono stati capaci di evocare, problematiche sul piano umano, sociale, culturale ed economico che saranno il futuro stesso delle due diverse sponde del Mediterraneo. E la vicinanza tra i popoli del Mediterraneo si manifesta anche nel rapporto di cooperazione economica e sociale all'interno dello Spazio economico europeo e tra l'Unione europea e i paesi del Mediterraneo. In questo senso, la nostra radicata presenza a tutti i livelli nella regione deve farci operare in primo piano per evitare che l'Unione per il Mediterraneo ricada nelle contraddizioni di Barcellona. Quanti errori, quanti errori, quante volte abbiamo pensato di fare dei passi avanti e stavamo invece facendo dei passi indietro! Quello che occorre instaurare è innanzitutto quindi un dialogo sociale, culturale e umano che abbia come presupposto comprensione reciproca e promozione di quei valori buoni che fondano le nostre civiltà, ma a questo fattore imprescindibile è legata la buona riuscita della cooperazione sul piano innanzitutto economico. Il moltiplicarsi degli accordi e degli scambi ha infatti favorito e continuerà a favorire l'estensione di relazioni economiche e sociali equilibrate tra le parti. Inoltre, a livello politico, è urgente perseverare nella ricerca incessante di un dialogo che riguardi la politica di sicurezza per sviluppare relazioni sempre più incisive tra i paesi interessati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il vertice dei capi di Stato e di governo del 7-8 giugno prossimo a Barcellona rappresenta senza dubbio un'occasione importante per l'avvio concreto dell'Unione per il Mediterraneo. È quindi uno straordinario momento per creare le basi durature per una vera e più forte cooperazione per la pace e per la sicurezza. Proprio per questo è necessario che l'occasione possa essere utilizzata al meglio per costruire una strategia di sviluppo e per arrivare alla definizione di progetti capaci di rilanciare quell'area e favorire una crescita economica. Spero che dall'incontro escano rafforzate iniziative come Energia solare per la pace, e Desertec, che sono strumenti importanti per la creazione di un mercato energetico regionale interdipendente. Infine, l'UpM dovrà potenziare la ricerca scientifica e tecnologica e l'innovazione, utilizzando gli istituti di ricerca presenti per accrescere la competitività delle imprese locali, troppo deboli per affrontare le sfide del mercato globale. Sono convinto che la crescita dell'Unione possa rafforzare l'Europa unita. Signor Presidente, onorevoli colleghi, deve essere una priorità politica del Parlamento europeo quella di contribuire al pieno successo del prossimo vertice di Barcellona, dopo due anni di stallo dalla conferenza di Parigi del 2008. Molti sono gli obiettivi ricordati anche oggi, dalla lotta all'immigrazione clandestina alla lotta alla violazione dei diritti umani, ma c'è anche un importante aspetto economico: il Mediterraneo offre enormi potenzialità a partire dalle energie rinnovabili. Va quindi sostenuto con forza il Piano solare per il Mediterraneo e le iniziative industriali come il Desertec, coinvolgendo le imprese e le università, allo scopo di realizzare progetti concreti di cooperazione. Infatti il processo di pace, che è prioritario, va accompagnato da un processo di sviluppo economico, proprio per garantire quella coesione sociale necessaria che può aiutare il superamento dei conflitti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che l'Unione europea deve sostenere maggiormente il progetto dell'Unione per il Mediterraneo sia in termini politici sia finanziari. Il 7 giugno prossimo a Barcellona si svolgerà il vertice dei quarantatre capi di Stato e di governo dell'Unione per il Mediterraneo e come Parlamento europeo dobbiamo augurarci che questo appuntamento si riveli un successo per l'avvio delle istituzioni della UpM e l'attuazione dei progetti. Come relatore ombra del PPE per il parere della commissione ITRE ho puntato l'attenzione su aspetti che ritengo importanti come ad esempio la realizzazione di un'area di libero scambio nei paesi del Mediterraneo, il coinvolgimento del settore della ricerca e dell'istruzione, lo sviluppo della banda larga e delle tecnologie informatiche e in più l'aumento delle opportunità per le piccole e medie imprese. Su quest'ultimo punto in particolar modo, le piccole e medie imprese e lo sviluppo imprenditoriale rappresentano già uno dei settori strategici. I grandi progetti devono essere adeguatamente sostenuti dalle istituzioni finanziarie europee e internazionali e i nuovi progetti dovranno quindi sforzarsi di associare il maggior numero possibile di partner europei. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, nonostante l'istituzione dell'Unione e la fissazione del vertice dei capi di Stato e di governo, continuano a mancare una definizione chiara della politica mediterranea da parte dell'Unione europea e una visione strategica a lungo termine per lo sviluppo e la stabilizzazione della regione. Eppure le potenzialità del Mediterraneo sono enormi: un terzo del traffico mondiale navale si muove ormai nelle acque del Mediterraneo, proviene dalla Cina, dall'Asia, dai paesi europei, dall'India e attraverso Suez è nelle nostre acque. I paesi rivieraschi del Medio Oriente, dell'Africa, sono paesi in via di sviluppo avanzati e sono per noi necessari in alcuni settori fondamentali, quale quello dei flussi migratori. È necessario quindi definire meglio l'architettura istituzionale operativa dell'Unione per il Mediterraneo, dotando il segretariato di risorse finanziarie e di criteri di adesione e attuazione dei progetti. Alcuni punti chiave: agricoltura, trasporti, autostrade del mare, corridoi transnazionali, energia rinnovabile, piano per il solare. Diceva Paul Morand, diplomatico e scrittore francese: "Il Mediterraneo è soprattutto la civiltà dell'antideserto". Facciamo propria questa affermazione! Signor Presidente, onorevoli colleghi, il mandato per il trilogo è un atto importante, soprattutto quest'anno, perché con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona e con l'unica lettura sono necessarie, fin dall'inizio, la massima chiarezza e la massima cooperazione fra le istituzioni di bilancio. È un bilancio che prosegue, prende corpo e forma in un momento difficile. I margini disponibili per gli stanziamenti d'impegno sono pari a un miliardo e duecento milioni – quindi sono molto esigui – ma ciò che è più delicato ancora è che per il 70% sono a carico della seconda rubrica, della rubrica che contiene la politica dell'agricoltura, la conservazione e la gestione delle risorse naturali e quindi la lotta al cambiamento climatico. Ma è difficile anche perché sono aperte molte procedure dalle quali dipende in grande parte la misura delle risorse che saranno effettivamente disponibili. Penso alla revisione del bilancio, del regolamento finanziario e dell'accordo interistituzionale, all'attivazione del servizio di azione esterna, ma soprattutto alla crisi e all'instabilità dei mercati finanziari. La crisi stessa che ha messo a rischio l'euro ha dimostrato che qualunque risposta europea trova nel bilancio e nelle sue risorse uno strumento fondamentale, evidenziandone così tutta l'importanza, ma anche tutti i limiti. In questo scenario il Parlamento europeo deve segnare la sua linea rossa, stabilire quali tra le priorità devono avere la massima evidenza nel suo principale documento contabile. Abbiamo scelto come gruppo di trovare un delicato equilibrio tra la necessità di preservare la natura di scopo di questo mandato e quella di non svilirne il significato politico. Allora abbiamo posto al centro come priorità quella di non ripetere gli errori del passato e quindi di assicurare risorse certe e adeguate per la realizzazione degli obiettivi della strategia 2020 anzitutto, ma anche di mantenere risorse adeguate per le azioni della rubrica 2, e soprattutto quelle che si sostanziano nella lotta alla disoccupazione. Ma è importante anche mantenere la centralità della lotta al cambiamento climatico. Sono molte quindi le sfide da affrontare. Ce n'è anche una che abbiamo posto come centrale, all'inizio del mandato: quella di fare un grande sforzo per un coordinamento e una nuova coerenza tra il nostro bilancio europeo e quelli dei singoli Stati membri, perché la coerenza e il coordinamento delle politiche economiche dell'Unione e dei suoi Stati sono valori fondamentali per il futuro dell'Unione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ringrazio il relatore Cashman per il lavoro che ha svolto e per aver ricordato l'importanza del vertice di New York. L'Europa ha una grande opportunità, quella di presentarsi come partner mondiale per lo sviluppo. I dati che abbiamo sono sempre allarmanti: nel 2009 un miliardo di persone ha sofferto di fame cronica e il dato si è incrementato oggi con la crisi economica. A questo dobbiamo aggiungere i danni provocati dal cambiamento climatico, fattore che non fa altro che ampliare i problemi che si cercava di tenere sotto controllo. Bisogna riconoscere che gli obiettivi presentati nel 2000 erano sicuramente ambiziosi, ma solo con paesi donatori potevano essere rispettati. Spiace, alla luce di questi impegni per i paesi in via di sviluppo, che alcuni paesi europei siano lontani dagli impegni assunti. Spiace ad esempio che il mio paese – l'Italia – sia ormai a un desolante 0,16% del PIL. Dobbiamo rendere vincolante per tutti i paesi l'impegno a raggiungere lo 0,70% del PIL entro il 2015, come stabilito dalla Commissione europea. Tutti i paesi devono sentire il dovere morale e l'obbligo politico a mantenere questo impegno. L'eccellente lavoro del relatore Cashman consente al Parlamento europeo di essere protagonista nella difesa della dignità delle persone. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è difficile accogliere l'appello del relatore Cashman, che ha invitato tutti i gruppi a sostenere fuori dagli schieramenti questa relazione, quando poi in questa relazione si è inserito qualche elemento di chiara marca ideologica. Ad esempio, al paragrafo 42 della relazione, che riguarda l'impegno per l'aborto sicuro e la pianificazione familiare, si torna surrettiziamente ad inserire principi che noi non possiamo condividere. Noi non chiediamo come Europa agli Stati di finanziare la vita, di finanziare la maternità e la genitorialità responsabile, di sostenere la prosecuzione delle gravidanze, ma invitiamo gli Stati a finanziare lo strumento dell'interruzione di gravidanza come un contraccettivo o come uno strumento per pianificare le nascite e la demografia. Su questo non potremo mai trovarci d'accordo. Una eugenetica di Stato, che finanzia la morte e non finanzia la vita, che sostiene l'interruzione di gravidanza e non sostiene quanti scelgono di interromperla per una questione di disagio socioeconomico, è una questione che non può trovarci assolutamente d'accordo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, soltanto un attimo. Questo è quello che accadrebbe se in Italia una legge presentata ed approvata la scorsa settimana al Senato italiano, il cosiddetto Ddl intercettazioni, dovesse essere approvato anche alla Camera. Con quel decreto legge praticamente viene vietato a giornalisti, blogger, a chiunque, di pubblicare delle intercettazioni. Questo è palesemente incostituzionale ed è anche contro la Carta dei diritti dell'Unione europea che, all'articolo 11, prevede che ogni persona ha diritto alla libertà di espressione e anche di ricevere e comunicare informazioni. Io vorrei fare soltanto un esempio per chiedere l'attenzione delle Istituzioni europee, perché è veramente una forma di censura incredibile. Vorrei fare un esempio lampante, palese, reale. Mio padre era un giornalista ucciso dalla mafia e negli ultimi sette anni, grazie a delle intercettazioni, è emersa la vera matrice di quell'omicidio mafioso e grazie alle intercettazioni abbiamo scoperto che lui è morto perché un latitante si nascondeva nelle nostre zone. Quindi chiedo attenzione alle Istituzioni europee. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto la relazione del collega Marinescu – che colgo l'occasione per ringraziare – perché ritengo che un trasporto delle merci all'avanguardia ed efficiente sia un requisito fondamentale non solo per la competitività ma per la stessa sopravvivenza delle imprese europee. Inoltre, ritengo ampiamente condivisibile la volontà del relatore di reintrodurre alcuni passaggi del testo approvato dallo stesso Parlamento in prima lettura. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Cashman perché ritengo che sia responsabilità di questo Parlamento e delle Istituzioni europee rispettare e sostenere gli impegni verso le persone che vivono nei paesi meno sviluppati, in particolare quelli africani. Non possiamo arrivare al 2015 e renderci conto che gli otto obiettivi che ci eravamo posti non sono stati raggiunti, perché dietro il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio, dietro quelle percentuali – non dimentichiamolo – ci sono miliardi di persone che soffrono e che non hanno la possibilità di vivere in maniera dignitosa. L'Unione europea deve rappresentare un esempio e una guida negli aiuti per lo sviluppo. La cancellazione del debito pubblico, unitamente a un maggiore impegno nel controllo che gli aiuti vadano a buon fine, è uno dei punti chiave di questo progetto di solidarietà, un progetto la cui realizzazione – dobbiamo esserne consapevoli – non è rinviabile se non pagando il prezzo di ulteriori vite umane. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ringrazio ulteriormente per avermi dato la possibilità di intervenire in questo dibattito che arriva giorni dopo l'ennesimo downgrading del debito greco da parte di un'agenzia di rating. Le questioni legate alla natura e alla governance di queste agenzie, ormai quasi istituzionalizzate per l'importanza che rivestono nel nostro sistema economico, dominano ormai il dibattito politico per via del loro ruolo nella crisi finanziaria globale e nell'attuale crisi dell'Eurozona. Un sistema economico come il nostro non può funzionare senza che delle entità indipendenti analizzino i conti pubblici e quelli delle compagnie private. La sfida sta nell'assicurare che queste agenzie di rating conducano le loro attività in maniera trasparente e con degli standard comuni, perché un loro errore potrebbe veramente far fallire una compagnia o dare un significativo contributo all'avvio di una nuova crisi. Credo che non si debba assolutamente nazionalizzare le agenzie di rating ma piuttosto fare in modo di trovare un equilibrio tra la loro indipendenza e il bisogno di garantire un livello adeguato di accountability verso i governi. Trovare quindi una soluzione equilibrata penso che sia la via corretta per un futuro migliore anche europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente del Consiglio, signor Commissario, la revisione del quadro finanziario multiannuale costituisce un passaggio essenziale per il futuro dell'Unione. Il trattato di Lisbona trasferisce sul piano comunitario una serie di nuovi compiti per i quali sono indispensabili delle risorse. Non mi sembra però, alla luce del presente quadro economico multiannuale e dei ridotti margini esistenti nelle diverse rubriche, che si possano finanziare i nuovi compiti previsti dal trattato. In un contesto di crisi qual è quello che stiamo attraversando risulta difficile ipotizzare un aumento della contribuzione degli Stati membri, ma possiamo rivedere l'attuale quadro economico. Possiamo quindi vedere come utilizzare al meglio le risorse che abbiamo disponibili. È quindi in questo contesto che si rende necessario riprendere l'esame del nuovo perché altrimenti mettere la testa nella sabbia come fa lo struzzo per non vedere il problema non mi sembra che sia la strategia migliore per affrontarlo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, considero importante e doveroso intervenire sulla relazione della collega Figueiredo, una relazione non poco discussa sia all'interno della commissione FEMM, di cui sono vicepresidente, sia al momento degli emendamenti di compromesso e delle numerose indicazioni provenienti dal gruppo PPE. Cari colleghi, la relazione presenta lampanti criticità a cui non è stata data la giusta e adeguata attenzione e soluzione. Non si tiene conto di questioni etiche e culturali fondamentali per la gran parte della società che rappresentiamo. Soprattutto, la relazione ancora oggi non si concentra sulla valutazione dei risultati della tabella di marcia 2006-2010, proprio oggi che siamo verso la conclusione dei propositi quadriennali e proprio oggi che diventa importante che il Parlamento europeo possa esprimersi in merito. Quindi, io non nascondo le mie perplessità su questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questi giorni l'Unione europea, anche per fronteggiare la crisi economica, ha imposto al mio paese – l'Italia – di rispettare l'obbligo per le donne impiegate nel settore pubblico di andare in pensione a partire dai 65 anni, equiparando così la loro età pensionabile a quella degli uomini. Io credo che dobbiamo accogliere con favore questi provvedimenti all'insegna della parità delle responsabilità, ma credo anche che le donne sentano di avere altre priorità: la lotta alla disoccupazione, alla precarietà del lavoro, l'eliminazione dell'inaccettabile disparità retributiva. Poi c'è il grande problema dell'insufficienza dei servizi. Solo per fare un esempio, con pochi asili nido è ben difficile parlare di parità. È persino difficile trovare o mantenere un posto di lavoro. Sono convinta che la Commissione europea dimostrerà … Signora Presidente, onorevoli colleghi, la proposta della Commissione e la linea seguita dalla relatrice lasciano libertà di scelta agli Stati membri nell'inclusione o meno dei lavoratori autonomi nel campo di applicazione della direttiva. Questo regime opzionale è inammissibile e contrario alle regole dell'Unione in materia di concorrenza. Lasciando agli Stati membri la libertà di scelta, gli autotrasportatori di alcuni paesi, che hanno già recepito la precedente direttiva 2002 / 15 / CE, si troverebbero esposti alla concorrenza diretta dei colleghi comunitari non sottoposti alle medesime regole. I lavoratori autonomi potrebbero recarsi in un paese con una normativa vigente diversa, sottostando a meno controlli, e ciò causerebbe un grave problema di e quindi una grave distorsione della concorrenza. Le imprese, infatti, potrebbero fare un uso maggiore di lavoratori indipendenti in grado di offrire i propri servizi con più elasticità e a costi ridotti. È inutile dire che spesso ai bassi costi corrisponde una riduzione della qualità e soprattutto della sicurezza, che nei trasporti si traduce in un grave aumento dei rischi nella circolazione stradale. Alla luce di ciò, ritengo la proposta inaccettabile e contraria a una delle sue basi giuridiche, l'articolo 153 del trattato, poiché essa non migliora l'ambiente di lavoro e non protegge la sicurezza e la salute dei lavoratori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo chiamati a votare una proposta di relazione sull'informazione ai consumatori, ma ci siamo veramente chiesti che cosa vogliono i consumatori? Sono considerazioni prese al chiuso delle aule parlamentari o riflettono gli interessi dei consumatori? L'ultimo sondaggio indetto dalla Commissione può non essere rappresentativo dell'attenzione che i consumatori hanno sviluppato in questi ultimi anni nei confronti delle informazioni sui prodotti alimentari per cui optano. Non solo l'origine, ma anche la composizione e altre caratteristiche diventano fondamentali per la scelta. Siamo consapevoli che le scelte che noi oggi prendiamo influenzeranno gli acquisti di domani? Non dovrebbero essere i consumatori a determinare il mercato? Perché non si cerca di capire, attraverso un nuovo sondaggio o mantenendo un dialogo costante e diretto con i consumatori, quello che essi realmente vogliono? Noi dobbiamo rappresentare al meglio i consumatori. Siamo qui per questo e dagli incontri avuti ho riscontrato il loro desiderio di maggiore coinvolgimento. I consumatori non si aspettano che si complichino le modalità di acquisto inserendo sull'etichetta informazioni inutili, ma di certo neppure scelte troppo semplicistiche e fuorvianti come quelle del semaforo, che rischiano di dare informazioni devianti e non basilari per una scelta consapevole senza rispondere alle loro esigenze. Il nostro approccio non deve essere paternalistico ma aperto al dialogo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non bisogna aver paura di scrivere il luogo di origine dei prodotti che noi e le nostre famiglie, come tutti gli altri cittadini, consumiamo. Il consumatore, a cui deve essere garantita piena libertà di scelta, ha il diritto di sapere cosa comprare, cosa c'è dentro e da dove quei prodotti arrivano. Sono necessari strumenti che consentano al consumatore di poter valutare razionalmente le proprie scelte alimentari e di consumo. In questo senso, una spesa consapevole è il primo passo verso un'alimentazione sana ed equilibrata a tutela della propria salute. Siamo coscienti che molte aziende, per questioni economiche o di comodità, preferirebbero omettere le indicazioni di molte informazioni, ma ciò non può vedere favorevole il legislatore che deve fare l'interesse esclusivo del cittadino consumatore. Un'efficace etichettatura non deve fornire giudizi discriminanti tra alimenti buoni e alimenti cattivi, ma è in grado di fornire al consumatore degli strumenti di valutazione che gli consentano di operare in autonomia delle scelte informate consapevoli. La Lega Nord da sempre si batte per difendere e tutelare i prodotti di qualità, possibilmente a chilometri zero, perché crede che una buona e sana alimentazione sia fonte di una migliore salute e qualità della vita. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nell'attuale contesto di crisi economica uno dei maggiori problemi che le economie avanzate si trovano ad affrontare è proprio quello della disoccupazione, una minaccia che ha raggiunto livelli allarmanti del 10% nell'Eurozona. Le Istituzioni europee, e la Commissione europea in primis nel suo progetto di bilancio 2011, hanno messo in campo una serie di misure a sostegno della ripresa economica tra cui il rafforzamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, su cui sono relatrice e di cui stiamo per votare quattro importanti richieste di mobilitazione. Ritengo quindi sia necessario uno snellimento delle procedure per la mobilitazione di questo fondo, al fine di dare in tempi brevi risposte ai lavoratori delle imprese colpite dalla crisi economica e dai processi di delocalizzazione delle stesse. Esorto quindi i miei cari colleghi a promuovere questo fondo all'interno dei singoli Stati membri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla relazione Sommer ho votato contro gli emendamenti che introducono il cosiddetto "sistema a semaforo". Ritengo che l'indicazione di grassi, sali, zuccheri, grassi saturi e apporto energetico, attraverso un semplice sistema di abbinamento ad un valore, non darebbe al consumatore una corretta informazione. C'è invece il rischio vero di penalizzare alimenti preparati, come la pizza surgelata, che avrebbe applicato sull'etichetta un bollino rosso perché contiene formaggio. Il semaforo favorisce paradossalmente prodotti meno sani rispetto ai prodotti di qualità. Infine, non sono d'accordo sull'indicazione in etichetta delle calorie per le bevande alcoliche, vino compreso. Un chiarimento è stato fatto rispetto al luogo di origine e di provenienza dei prodotti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, un pensiero alle vittime della flotta dei pacifisti ma anche un pensiero a Israele, soprattutto oggi che l'intera comunità internazionale, o quasi, ha uno sguardo critico nei suoi confronti. Proprio per questo io dico oggi allo Stato di Israele che dobbiamo essere pronti ad ascoltare le sue ragioni e che il dialogo non deve essere interrotto. Se potessi vorrei appagare quell'ansia di sicurezza, questo senso di accerchiamento proprio non soltanto del governo di Israele ma dell'opinione pubblica di questo paese che si sente insicura e incompresa. Ma noi vogliamo la sicurezza anche di Israele, vogliamo la sua prosperità e anche la sua prosperità morale. Per questo il nostro desiderio di ascolto delle ragioni di Israele è animato dal supremo desiderio di pace ed è unito al dovere di dire a questo governo che ormai da anni noi non capiamo più la sua politica. Quanto è accaduto, del resto, non è un episodio isolato. C'è un filo rosso che lega l'assalto alla flotta e l'espulsione degli arabi dalle loro case a Gerusalemme Est, la costruzione del muro nei territori palestinesi e il blocco e l'attacco a Gaza dello scorso anno, e anche le minacce alla parlamentare della minoranza araba Zoabi. È il filo rosso di una politica che spesso divide i palestinesi e li umilia e che ignora gli appelli e le norme internazionali rendendo più forti gli estremismi di tutte le parti, anche quelli di Israele, e allontanando forse per sempre la prospettiva di una pace basata su due Stati per due popoli. È il filo rosso anche di una politica sempre più priva di quei tratti di etica propri della grande tradizione umanistica ebraica sulla quale noi tutti ci siamo formati. Ma la responsabilità per la tragedia della flotta è anche dell'intera comunità internazionale e di questo fantomatico Quartetto che per troppo tempo hanno tollerato con condiscendenza alcune pericolose derive politiche. La risoluzione che noi oggi approviamo contiene paragrafi chiari per un cambio di marcia della politica europea, soprattutto ora che siamo dotati di nuovi strumenti istituzionali e che anche al cospetto di queste ulteriori vittime non abbiamo più scuse per non fare sentire la sua voce. E vorrei che fosse la voce di Eli Vizel, quando scriveva che il male non può essere definito come disumano, purtroppo, ma che almeno le politiche siano prive di questo male. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da un primo accertamento dei fatti risulta evidente che la spedizione della flottiglia a Gaza aveva finalità più politiche che umanitarie. Il convoglio è stato preparato dall'IHH, un'organizzazione turca legata all'estremismo islamico. Inoltre, alla vigilia della partenza della flottiglia, il leader di Hamas Haniyeh ha dichiarato testualmente: "Se le navi raggiungeranno Gaza sarà una vittoria per Hamas, se saranno intercettate sarà comunque una vittoria". Lo scarso interesse per i fini umanitari è confermato dal rifiuto di Hamas di accogliere a Gaza gli aiuti umanitari giunti attraverso il porto di Ashdod con la nave irlandese Rachel Corrie. Se vince, Hamas non perde solo Israele ma anche l'ANP e la possibilità di riprendere il processo di pace. Il blocco navale e terrestre intorno a Gaza, attuato da Israele e dall'Egitto dal 2007 per controllare il traffico di armi, è stato condiviso ancora pochi giorni fa dal presidente dell'ANP Mahmud Abbas nel suo incontro con il presidente Obama e abbiamo la conferma su tutti i giornali. Bisogna evitare che Gaza diventi una postazione di attacco missilistico contro Israele e un elemento di destabilizzazione degli equilibri dell'area e bisogna consentire un abbondante afflusso umanitario per sollevare la situazione della popolazione di Gaza. Chiedo all'Alto rappresentante di estendere l'inchiesta oggettiva sui fatti all'eventuale coinvolgimento di paesi come la Turchia e l'Iran nell'organizzazione della spedizione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nulla può giustificare quanto è successo e mi sento di dire che ci siamo trovati di fronte ad un atto di brutale dilettantismo da parte israeliana. Forse non c'è ancora un'adeguata consapevolezza nel gruppo dirigente israeliano che la sicurezza di Israele si ottiene solo se il processo di pace fa passi avanti e non attraverso l'innalzamento della tensione. In questo quadro la risoluzione presentata al Parlamento è un'importante risposta di questa Istituzione sulla difficile questione di Gaza. Tuttavia questa vicenda, nella sua drammaticità, impone all'Europa un deciso salto di qualità nell'affrontare la questione mediorientale. Signora Ashton, penso che lei sia consapevole che oggi occorre un nuovo protagonismo dell'Europa, un'azione più forte che si ponga l'obiettivo di rimettere sulla strada giusta i negoziati indiretti. Faccia interrompere questa insensata politica degli insediamenti ed elimini il blocco a Gaza. Il Parlamento europeo con la risoluzione offre un importante punto di riferimento. Lo si utilizzi perché l'azione europea possa fornire seriamente un contributo al superamento del conflitto e alla sconfitta di tutte le posizioni estremistiche come pure al raggiungimento dell'obiettivo dei due Stati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'articolo 5 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sancisce: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti". Tale divieto vale per qualsiasi circostanza ed è norma perentoria del diritto internazionale e come tale si applica a tutti gli Stati. Non soltanto la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, ma anche la Convenzione delle Nazioni Unite e la Convenzione europea perseguono tale protezione dei diritti dell'uomo contro la tortura. L'Unione europea e i suoi Stati membri prendono molto seriamente tali obblighi. Anche in considerazione della celebrazione della Giornata contro la tortura la settimana prossima, riteniamo che la lotta alla tortura costituisca una priorità assoluta per l'Unione europea. Proprio per rispettare tali importantissimi obblighi giuridici e morali occorre un controllo attento del commercio di materiale destinato ad infliggere tortura o altro trattamento o punizione inumani o degradanti. L'adozione del regolamento ha rappresentato, al momento della sua adozione, un grande passo avanti, come confermato anche dal relatore speciale delle Nazioni Unite per la lotta alla tortura. Non solo, tale regolamento costituisce un modello in termini di legislazione internazionale in materia. Sfortunatamente, l'applicazione di tale regolamento non è stata esemplare come l'adozione dello stesso: solo sette Stati membri hanno presentato una o più delle relazioni pubbliche annuali previste dall'articolo 13 del regolamento stesso, contenenti informazioni dettagliate sulle autorizzazioni concesse all'importazione e all'esportazione di merci che potrebbero essere utilizzate per la tortura. Tali relazioni costituiscono un elemento imprescindibile per valutare il pieno rispetto del regolamento. Da un'analisi delle autorizzazioni concesse vengono fuori numerosi quesiti sull'uso finale e sulla destinazione delle merci. Le autorità dirette ad autorizzare le esportazioni debbono pertanto compiere una valutazione politica maggiormente approfondita prima di procedere. Gli Stati membri che hanno egualmente comunicato le informazioni relative alle sanzioni applicabili per la violazione delle disposizioni del regolamento del Consiglio, come previsto dall'articolo 17 dello stesso, non sono molti. A quasi cinque anni dall'adozione del regolamento, la lista delle merci individuate negli allegati del regolamento deve essere aggiornata. L'uomo può essere molto crudele e talora sembra che l'immaginazione umana su come infliggere sofferenze ad altri sia senza limiti. Quindi è di fondamentale importanza restare al passo con gli sviluppi tecnologici in questo triste ambito. In ragione di tutto ciò, è giunto il momento di sollevare la questione in seno al Parlamento europeo e di chiedere che l'Unione europea e i suoi Stati membri dimostrino di essere all'altezza degli impegni presi. In qualità di membri del Parlamento europeo è nostro dovere, per mandato democratico, assicurare un operato responsabile delle Istituzioni. È per questo che desideriamo informazioni dettagliate su quanto è stato fino ad ora fatto per un pieno rispetto del regolamento, ma anche per quanto concerne le misure che permettono di migliorare la situazione in futuro. Accogliamo con favore, come primo passo, la decisione del comitato che sovrintende all'applicazione del regolamento in oggetto alla fine di questo mese. Non dimentichiamo mai che il regolamento (CE) n. 1236 / 2005 del Consiglio non rappresenta solo belle parole ma è uno strumento fondamentale ed essenziale cui dev'essere data piena applicazione adesso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Bosnia-Erzegovina è, tra i paesi dei Balcani occidentali, quello che ha fatto meno progressi nell'adeguamento ai criteri suggeriti dalla Commissione europea, nonostante sia la regione in cui la comunità internazionale e l'Unione europea sono state più presenti, e con istituzioni ad hoc e con aiuti finanziari. La Bosnia-Erzegovina, infatti, presenta ancora grandi difficoltà. L'Unione europea non può concepire un'adesione futura di un paese in cui la presenza dell'Alto rappresentante è ancora vigente ed interviene attivamente nel processo politico decisionale. I progressi dipenderanno quindi molto da un rito graduale dell'ufficio di rappresentanza. Non è chiaro poi come i diversi partner politici possano collaborare. Il paese è diviso tra Repubblica serba e Federazione, nonché frazionato in tre principali gruppi etnici, ognuno rappresentante una minoranza nella propria parte di territorio. Come risultato la popolazione è diminuita negli ultimi dieci anni da quattro milioni e mezzo a tre milioni e quattrocentomila abitanti. Sembra che la popolazione stessa non sia più convinta che esista un futuro per il proprio paese. La prospettiva di adesione all'Unione europea è stata offerta alla Bosnia-Erzegovina esaminandola come un solo paese e non per parti territoriali separate. In Bosnia-Erzegovina si deve dunque decidere se si vuol far parte di un singolo paese prima che qualsiasi altra considerazione sull'adesione possa essere fatta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, è innegabile che sull'attuazione del primo pacchetto ferroviario si è perso troppo tempo. Come è noto, le tre direttive sono state adottate nel 2001 e la trasposizione nelle legislazioni nazionali era prevista entro il 15 marzo del 2003. In vista della revisione del primo pacchetto ferroviario, voglio soffermarmi, oltre che sul tema degli investimenti che la signora Commissario ha giustamente citato, su tre concetti che ritengo essenziali per una corretta implementazione del primo pacchetto, tre concetti che la Commissione dovrebbe a mio avviso tenere in considerazione. In primo luogo, tra le varie difficoltà che sono emerse in questi anni, sono emersi degli aspetti da chiarire sulle diverse interpretazioni giuridiche in materia di indipendenza dei gestori delle infrastrutture. Io ritengo, signora Commissario, che si possa avere ancora qualche maggiore chiarimento su questo tema, perché è stato uno degli ostacoli che abbiamo riscontrato in questi anni, e spero che si possa giungere, in occasione del del primo pacchetto, a una interpretazione finalmente univoca. In secondo luogo, sono convinto che il completamento della liberalizzazione del mercato ferroviario debba essere visto come la priorità assoluta per tutti gli Stati membri. Come ben sappiamo, a parole tutti sono favorevoli alla liberalizzazione ma poi ben pochi sono disposti a sperimentarla a casa propria. Per queste ragioni, la piena attuazione del primo pacchetto è una condizione essenziale per il raggiungimento di questo risultato. Chiedo quindi alla Commissione di intensificare la sua azione in questo senso. Infine, non è più pensabile che soggetti che operano in regime di monopolio assoluto all'interno dei propri confini nazionali possano sfruttare questo vantaggio competitivo a danno di aziende concorrenti nei paesi che hanno aperto il proprio mercato interno. Per questa ragione, condividendo l'obiettivo strategico della liberalizzazione, noi crediamo – lo abbiamo anche inserito insieme al collega Grosch nel testo della risoluzione che voteremo domani – che si debba affermare e applicare il principio della reciprocità che oggi è necessario in attesa di completare l'apertura del mercato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la Russia sarà un partner strategico di straordinaria importanza per l'Unione europea ed è pertanto fondamentale giungere a un ampio accordo di partenariato e cooperazione. Tale accordo è prioritario per la nostra politica extraeuropea perché creerebbe la sede giusta per una collaborazione a tutto campo con Mosca. Penso al commercio bilaterale, alla liberalizzazione dei visti, al controllo dell'immigrazione illegale, alla lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata e al cambiamento climatico, fino a questioni particolarmente urgenti come il nucleare iraniano, la pacificazione del Caucaso e il processo di pace in Medio Oriente. In campo energetico l'Unione europea dovrebbe abbandonare alcuni pregiudizi ed operare con maggiore concretezza e coerenza. Se vogliamo risolvere il problema della sicurezza degli approvvigionamenti energetici, va riconosciuto il valore aggiunto del progetto South Stream che garantisce una rotta sicura e abbondante energia necessaria alla ripresa economica dei prossimi anni. Nei rapporti con un partner importante come la Russia, l'Europa dovrebbe operare su due piani diversi: da una parte confrontarsi sui valori ideali e ideologici e, dall'altra, agire con il pragmatismo necessario ai rapporti tra Stati. Signor presidente, onorevoli colleghi, una migliore gestione del trasporto merci e una maggiore sicurezza stradale sono due aspetti fondamentali nell'ambito della creazione di un sistema di trasporto intelligente. L'obiettivo è creare un sistema coordinato e integrato, garantendo una continuità nei servizi, nella gestione del traffico e nei trasporti merci lungo i corridoi. Il punto chiave resta l'impatto finanziario di questo sistema innovativo che consta principalmente delle interfacce di comunicazione del traffico e che potrebbe essere risolto standardizzando un sistema informativo integrato. Efficacia, efficienza, continuità e interoperabilità sono i principi sui quali dovranno basarsi le azioni future degli Stati europei. Sarà opportuna dunque una corretta valutazione delle caratteristiche territoriali e delle condizioni del traffico e delle modalità di interconnessione fra i vari sistemi di trasporto, per un'implementazione realmente efficace del sistema. Occorre poi una seria valutazione di come il sistema reagisce nei momenti critici: si auspica che il comitato istituito dalla direttiva possa confrontarsi con le autorità locali affinché il sistema sia studiato per garantire una rapida ed efficiente risposta in caso di problemi legati al trasporto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, milioni di cittadini europei si preparano a partire per una meritata vacanza estiva, purtroppo, però, come ogni anno, dovranno prepararsi ad affrontare voli cancellati, bagagli smarriti, ingorghi autostradali, magari anche sotto il sole cocente, e situazioni di emergenza a cui purtroppo siamo ormai abituati. La scorsa settimana ho presentato al riguardo un'interrogazione per sollecitare l'impegno concreto della Commissione europea su questo problema. Il lancio di una campagna d'informazione sui diritti dei viaggiatori costituisce certo uno strumento opportuno, ma non sufficiente per evitare il ripetersi di simili emergenze. Troppo spesso i diritti dei viaggiatori vengono calpestati e prima di ricevere i legittimi risarcimenti devono passare dei mesi, a volte anche degli anni. Fare informazione, far conoscere i propri diritti, è sicuramente importante, ma lo è molto di più farli rispettare in tutta Europa, attuando misure concrete soprattutto alla luce di episodi ormai noti e che si devono prevenire. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli obiettivi 2020 per un futuro sostenibile per i trasporti urbani e per il trasporto merci sono ambiziosi: ridurre del 40% dal 2010 al 2020 il numero dei morti e dei feriti gravi negli incidenti stradali; raddoppiare entro il 2020 nell'ambito del trasporto su strada il numero dei passeggeri dei bus e dei mezzi su rotaia; ridurre le emissioni di CO nel trasporto su strada, grazie ad adeguate innovazioni ed evitando i viaggi a vuoto; favorire il trasporto su rotaia; ridurre il consumo di energia elettrica dei veicoli ferroviari; ridurre, nell'ambito del trasporto aereo, l'inquinamento ambientale; incentivare finanziariamente, sempre entro il 2020, la creazione di connessioni multimodali – piattaforme – per la navigazione interna aumentandone il loro numero. Certo, comunque, il primo passo resta una maggiore integrazione delle modalità di trasporto, ed è indispensabile un intervento risolutivo dell'Unione europea quando insorgano problemi legati alla realizzazione dei grandi corridoi ferroviari o delle grandi linee di comunicazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi unisco al coro di lodi per il relatore Grosch che ha sicuramente ben operato e condivido gran parte delle considerazioni che i colleghi hanno già portato sul tema della comodalità come elemento strategico e sul tema della interoperabilità. Tre sottolineature rapide. La prima sul tema della sicurezza: noi abbiamo la necessità di continuare a investire con forza sulla sicurezza, dobbiamo farlo sicuramente sviluppando gli ITS, come abbiamo già detto nel dibattito precedente, e dobbiamo farlo attraverso un ulteriore sviluppo, nel trasporto ferroviario, della tecnologia RTMS; dobbiamo farlo, sempre per quanto riguarda il trasporto ferroviario, avendo il coraggio di investire l'agenzia ferroviaria di maggiori competenze in tema di sicurezza, per evitare che si possano ripetere sciagure come quelle che abbiamo purtroppo vissuto pochi mesi fa. Sul tema del finanziamento, io sono favorevole alla creazione di un fondo per i trasporti. Credo che nelle prospettive finanziarie del 2013 noi dobbiamo batterci perché queste politiche vengano adeguatamente finanziate e che le reti TEN possano svilupparsi ulteriormente, e credo che in questo senso sia centrale che si sviluppino avendo al centro il Mediterraneo, il Mediterraneo come luogo di collegamento verso i nuovi mercati dell'est del mondo. Infine, l'ultimo tema che vorrei toccare riguarda la mobilità urbana. Ho molto apprezzato il richiamo che è contenuto nella relazione, credo che su questo si debba incentivare l'utilizzo delle buone pratiche e il coordinamento delle buone pratiche, dobbiamo lavorare per una migliore gestione della logistica delle merci nelle città, per arrivare ad una mobilità urbana più sostenibile, e credo che questa relazione sia una buona premessa per continuare un ottimo lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nei giorni scorsi la polizia belga ha fatto un'irruzione che non ha precedenti nella storia della Comunità europea, nell'arcivescovado di Malines, mentre era in corso una riunione dei vescovi cattolici, sequestrando loro telefoni, computer e documenti riservati. I vescovi sono stati sequestrati per nove ore senza essere stati preventivamente raggiunti da notifiche giudiziarie. Tra i documenti sequestrati risultano esserci atti coperti dal segreto confessionale, depositati da cittadini che avevano chiesto espressamente di restare anonimi. Sono state profanate e distrutte con martelli pneumatici le tombe di due cardinali sepolti nell'adiacente cattedrale. Considerato che il trattato di Lisbona, firmato da Sua Maestà Re dei belgi, si ispira alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza e dello Stato di diritto, chiedo al Presidente del Parlamento che si attivi nei confronti dell'Alto rappresentante per gli affari esteri, baronessa Ashton, affinché venga a relazionare sui fatti occorsi e su come intende rimediare all'incidente diplomatico causato da un comportamento illegittimo di un paese membro dell'Unione europea nei confronti dello Stato della Città del Vaticano. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare la collega Turunen per il lavoro svolto. Come tutte le statistiche impietosamente ci ricordano, nei paesi dell'Unione, senza eccezione alcuna, i soggetti maggiormente colpiti dalla crisi sono stati coloro che avevano un lavoro temporaneo, le donne e gli immigrati. I possessori di un lavoro temporaneo sono in prevalenza giovani, per questa ragione abbiamo percentuali impressionanti, che non ricordavamo da tantissimo tempo, di ragazzi che non riescono a trovare un lavoro. La crescita lenta che molti prevedono non prima di due anni, la maggior permanenza degli anziani nell'attività lavorativa per le ragioni di riforma dei sistemi previdenziali che tutti conoscono, faranno sì che questo problema sia destinato ad aumentare nel corso degli anni che verranno. Per questa ragione è molto importante il lavoro che è stato fatto e credo che sia indispensabile che ciascun paese membro consideri il tema della disoccupazione giovanile come un tema specifico intorno al quale predisporre politiche di intervento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è fondamentale aiutare e guidare i giovani nel mondo del lavoro. Non è sufficiente la scuola a formare i lavoratori del futuro, ma occorre favorire l'apprendistato presso le aziende. Contrastare la disoccupazione, specie giovanile, è una delle sfide più importanti dell'Unione europea. Proprio per questo dobbiamo fare attenzione a non chiedere troppo, ad esempio nella lotta contro i cambiamenti climatici, alle imprese, altrimenti, se decidono di chiudere, per i nostri lavoratori non ci sarà futuro. Pensiamo piuttosto a contrastare le importazioni di merci a basso costo da quei paesi terzi che non rispettano le nostre regole e i diritti dei lavoratori, specie se minori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare la collega Gruny non soltanto per l'ottimo lavoro svolto, ma anche per la grande sensibilità che ha dimostrato nel tener conto del punto di vista anche di altre culture politiche. Non capita sempre – e quando succede è giusto sottolinearlo – e sono molto importanti alcune affermazioni che sono nel documento e che sono state ripetute qui, come quella che si deve considerare il lavoro a tempo indeterminato come lavoro normale e che in ogni caso tutti coloro che sono – per ragioni di scelta o perché costretti, in condizioni di dover gestire un rapporto di lavoro a tempo determinato – queste persone devono poter contare su diritti uniformi rispetto agli altri, perché tutto dev'essere orientato verso una normalizzazione senza precarietà. Ma è molto importante anche quello che lei ha riaffermato relativamente al dialogo sociale: il riconoscimento del valore della rappresentanza, sia quella delle imprese che quella dei lavoratori, è molto importante. La rappresentanza collettiva, così come la contrattazione collettiva, sono un elemento di civiltà nelle relazioni e di coesione nei rapporti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi attacco all'intervento della collega che mi ha preceduto. Ha perfettamente ragione: salari troppo bassi impediscono di fatto la circolazione del denaro. La povertà significa (aumentare) diminuire la circolazione del denaro e aumentare quindi le difficoltà. Quella delle forme di lavoro atipiche è una tendenza in aumento, che se utilizzata in maniera efficiente può risultare uno strumento utile per uscire dall'attuale crisi economica e sociale. Per raggiungere questo obiettivo i contratti atipici devono però soddisfare certe condizioni: è necessario conciliare la flessibilità con la sicurezza al fine di evitare situazioni in cui lavoratori scarsamente qualificati ricoprano posizioni poco qualificanti percependo uno scarso salario. Il tema della flessicurezza è legato a quello della formazione del personale nell'arco della vita lavorativa, formazione che è considerata garanzia di inserimento professionale e integrazione sociale. Una miglior tutela di forme di lavoro atipiche è importante per ridurre il lavoro in nero e garantire un miglior trattamento alle donne e ai giovani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione è senza dubbio un lavoro ben fatto e di questo mi complimento con il relatore. Mi ha colpito molto positivamente una delle prime frasi della motivazione che vorrei citare testualmente: "la politica di gestione dei rifiuti deve riguardare la trasformazione dell'UE in una società del riciclaggio". Però vi trovo delle contraddizioni, per esempio il fatto che la differenziata debba essere obbligatoria purché sia l'opzione migliore da un punto di vista non solo ambientale ma anche economico, ovvero che gli investimenti degli Stati non vanno messi in discussione pur se in direzione opposta alle indicazioni europee. Con questo spirito, come è già accaduto con la direttiva quadro sui rifiuti, l'Unione europea fornirà poco più che un suggerimento, e ci scordiamo che al problema rifiuti è nostro dovere fornire risposte ambiziose e incisive, proprio in virtù del principio di sussidiarietà dietro al quale troppo spesso le Istituzioni europee si nascondono. Fissiamo degli obiettivi di differenziata e imponiamo il raggiungimento degli stessi, prendiamo le migliori pratiche, come le politiche "rifiuti zero" – già realizzate in alcune parti degli USA – e rendiamole vincolanti a livello di tutti gli Stati membri! Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto questa risoluzione; credo sia molto importante l'iniziativa portata avanti dai paesi dell'area baltica ai quali va il merito di avere introdotto finalmente nel nostro sistema il concetto di macroregione. Credo che sia apprezzabile questa iniziativa, sia sul piano politico che sul piano strategico, per gli importanti elementi di merito che inserisce all'interno della strategia operativa di questa azione e soprattutto credo che sia importante la prospettiva che noi ci assegniamo con questa iniziativa di poter immaginare la creazione di altre macroaree che utilizzino quindi questa esperienza come esperienza pilota per poter dare uno slancio ulteriore, possibilmente, alla politica di coesione. Rispetto a questa iniziativa, la mia richiesta alla Commissione di maggiore attenzione è rispetto all'approvvigionamento di risorse finanziarie, perché condivido pienamente il "no" che abbiamo espresso a tutti i livelli sulla utilizzazione di nuove risorse, di risorse supplementari, ma sono altrettanto convinta che senza risorse questi grandi progetti, i progetti per le macroregioni, non potranno andare avanti, quindi è importante una regolazione per l'approvvigionamento delle risorse. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione sulla proposta di direttiva sulle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo o in partenza da porti degli Stati membri della Comunità perché credo che la creazione di uno spazio di trasporti marittimi senza ostacoli possa rendere più efficiente la circolazione costiera. Il trasporto di merci per mare è infatti soggetto a procedure amministrative molto complesse. A tale situazione si è aggiunto il problema della scarsa armonizzazione della disciplina di settore, dovuta alla differente implementazione della direttiva 2002 nei diversi Stati membri. È pertanto necessaria una direttiva precisa e dettagliata che riduca al minimo le possibilità di addivenire a diverse interpretazioni. Lo scopo principale della nuova normativa è quello di arrivare a una semplificazione delle procedure amministrative che tenga anche conto delle moderne tecnologie informatiche. A tal fine auspico un buon livello di cooperazione tra le varie autorità competenti coinvolte. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il settore dei trasporti è uno di quegli ambiti le cui implicazioni coinvolgono una molteplicità di temi cruciali e importanti per l'Unione europea: dalla competitività del mercato interno alla salute dei cittadini, dall'efficienza della mobilità urbana alla sicurezza stradale, dall'istituzione e il rafforzamento di agenzie specifiche per le diverse modalità di trasporto alla riduzione di emissioni di CO. Ritengo pertanto sia preciso dovere dell'Unione europea fornire una strategia sui trasporti che garantisca efficienza e sostenibilità, oltre a un quadro finanziario adeguato per rispondere alle prossime sfide in maniera opportuna. Do quindi il mio pieno appoggio alla relazione del collega Grosch, cui va il mio plauso per l'eccellente lavoro svolto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha riconfermato il ruolo del diritto di petizione come elemento cardine della cittadinanza europea. Esso rappresenta senza alcun dubbio uno strumento che conferisce ai cittadini la possibilità di portare dinnanzi al Parlamento tutte le preoccupazioni riguardanti l'impatto delle diverse politiche e delle legislazioni dell'Unione europea sulla loro vita quotidiana. Anche per quest'anno le statistiche testimoniano una crescente richiesta di assistenza per questioni concernenti, ad esempio, l'ambiente, i diritti fondamentali, la giustizia, il mercato unico, lo sviluppo delle politiche europee. Così come già sostenuto nelle relazioni degli anni precedenti, non possiamo qui non auspicare ancora una volta un miglioramento della comunicazione istituzionale sui vari meccanismi di denuncia a disposizione dei cittadini a livello europeo, attraverso l'istituzione di uno "sportello unico" che possa fornire loro le linee guida necessarie alla ricerca di soluzioni alla probabile violazione dei loro diritti. Concordiamo con il relatore quando sostiene che si potrebbe sviluppare un sito web più interattivo al fine di permettere ai cittadini di ottenere le informazioni che necessitano prima di decidere a quale Istituzione rivolgersi direttamente e quale meccanismo utilizzare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi economica ha colpito con particolare intensità i giovani europei, mortificando le loro aspettative professionali e confinandoli in un limbo senza certezze. Il 20% dei giovani sotto i venticinque anni è disoccupato, un esercito di cinque milioni e mezzo di persone senza certezze per il futuro. Fortunatamente le prospettive economiche e demografiche nei prossimi dieci anni prevedono ottanta milioni di nuovi posti di lavoro in tutta Europa, la maggior parte dei quali richiederà però un alto profilo professionale. Puntare sulle nuove generazioni quindi è la vera sfida da vincere, ed è l'unico investimento sicuro per il presente e per il futuro dell'Unione europea. Basta apprendistati e tirocini più simili allo sfruttamento che ad un momento formativo! Mi auguro quindi che d'ora in avanti, anche grazie al documento votato oggi, qualunque iniziativa volta a rilanciare l'occupazione sia concentrata, senza se e senza ma, sui giovani e sulle loro necessità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le forme di lavoro più flessibili spesso si sono tradotte in contratti atipici incapaci di garantire la protezione sociale dei lavoratori. La lotta a queste nuove forme di precariato deve partire da questo Parlamento, che deve essere in grado di garantire maggiore flessibilità e sicurezza a tutti i lavoratori. L'adozione di questa risoluzione, Presidente, è la base per un nuovo livello di sicurezza occupazionale. Aumentare la possibilità di trovare un lavoro che garantisca buone prospettive di sviluppo dev'essere l'obiettivo primario per permettere una ripresa sempre più rapida all'economia europea. Auspico quindi che tutti i paesi membri possano investire maggiori risorse nello sviluppo di percorsi professionali sempre più specifici e di miglior livello. Sì all'Europa della conoscenza e del lavoro e no quindi all'Europa del precariato e dell'insicurezza sociale! Signor Presidente, onorevoli colleghi, il voto di oggi sulla relazione Fernandes del quale sono stato per il gruppo S & D è un chiaro segnale di questo Parlamento che richiede alla Commissione europea una direttiva specifica sui rifiuti organici biodegradabili e in particolare l'istituzione di un sistema di raccolta differenziata obbligatorio. I rifiuti organici biodegradabili, se ben gestiti, possono diventare una risorsa per l'Unione europea, per la produzione di biogas, un'energia rinnovabile che può trasformarsi in biometano, o utilizzata per generare elettricità di base. Mi ha preoccupato la recente comunicazione della Commissione europea, scettica all'idea di presentare una proposta di normativa specifica. A tal proposito, insieme ad altri colleghi, è stata inviata al Commissario Potočnik una lettera motivata. Mi auguro che la Commissione rifletta e che ci proponga presto un suo testo. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, ringrazio i due relatori per l'ottimo lavoro svolto. La stretta ai bonus dei supermanager è un segnale davvero importante, innanzitutto perché è la prima volta a livello mondiale che si stabilisce un tetto sui pagamenti dei dirigenti bancari; secondo perché si tratta di un pacchetto di regole chiare – i bonus dei manager dovranno essere pagati solo quando la banca avrà incassato i profitti e non più soltanto sulla base della previsione dei risultati; terzo perché le nuove misure metteranno fine agli incoraggiamenti ad assumere rischi eccessivi. Infine, ci sarà maggiore trasparenza e responsabilità poiché gli azionisti potranno partecipare alle assemblee ed esercitare il diritto di voto della remunerazione degli amministratori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il regolamento sui nuovi alimenti include un elenco di cibi tradizionali extra UE autorizzati ad essere immessi sul mercato comunitario. La commissione per l'ambiente ha approvato l'emendamento proposto dal mio gruppo secondo cui tali cibi devono essere conformi ai requisiti di sicurezza in vigore nell'Unione europea. Inoltre abbiamo accolto con estremo favore la proposta di sottoporre questi alimenti a un parere etico preventivo, per scongiurare che possano circolare sul nostro mercato cibi che derivino da specie in via d'estinzione o la cui assunzione sarebbe riprovevole per noi europei. Il principale punto di divergenza riguarda l'inclusione nella lista della carne clonata per uso alimentare, che noi non vogliamo. Non si è raggiunto l'accordo tra le parti durante il trilogo; nonostante ciò non si può continuare ad aspettare, ma è opportuno che la Commissione depositi al più presto delle proposte sull'etichettatura e sulla tracciabilità della carne di animale clonato. La linea della delegazione della Lega Nord è chiara ed equivocabile: noi siamo a favore dei prodotti sani, di qualità, e possibilmente a chilometri zero! Signor Presidente, onorevoli colleghi, otto cittadini europei su dieci considerano non giustificabile la clonazione di animali a fini alimentari e sei su dieci affermano che non consumeranno mai prodotti provenienti da animali clonati. Questi dati confermano ancora una volta che non vi è una valida ragione per consentire la clonazione animale a fini alimentari. Autorizzare la commercializzazione di alimenti e prodotti derivanti da animali clonati deve fare attentamente riflettere tutti noi sulle conseguenze di tale scelta. Permettere oggi il consumo di carne, latte e formaggi derivanti da animali clonati potrebbe consentire in futuro la commercializzazione di prodotti non sani e naturali ma creati artificialmente in laboratorio e, come detto dalla mia collega Antonescu poco fa, ancora oggi non sappiamo se realmente la clonazione a scopo alimentare sia sicura e non comporti rischi per la salute umana. Sappiamo solo che questa tecnica causa agli animali sofferenza, dolore e pena che sono spesso evitabili. Gli alimenti clonati mettono inoltre a rischio le produzioni tipiche e il lavoro di milioni di aziende agricole che con impegno e sacrificio garantiscono ogni giorno prodotti di eccellenza. Quindi dico infine no ai cibi clonati sulle nostre tavole, ma sì ad una dieta sana ed equilibrata e, perché no, lasciatemelo dire, anche mediterranea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dovremmo autorizzare la commercializzazione di carni provenienti da animali clonati? E viene da chiedersi: e perché dovremmo autorizzarla? C'è forse carenza di approvvigionamento di carni in Europa? Assolutamente no, è un elemento che non regge. C'è sufficiente informazione ai consumatori? Cioè, un consumatore è in grado con chiarezza di capire e di scegliere qual è una carne proveniente da animale clonato e quale no? Ma se già sugli alimenti in circolazione non c'è una chiarezza nei contenuti nutrizionali, figuriamoci su questi nuovi elementi! E c'è forse sicurezza sotto il profilo scientifico? Beh, lo potremmo dire tra cinquant'anni, ci abbiamo messo secoli per capire che dalla muffa poteva venire la penicillina. Ogni volta che scoppia un'epidemia, dall'aviaria alla mucca pazza, bisogna aspettare tempi lunghi per capirne le origini e debellarle, adesso immettiamo nuovi elementi su cui non c'è sicurezza scientifica. C'è forse un'Europa che dice sì a tutto? No, perché quest'Europa non vuole che si dica da dove vengono i prodotti, è contro... Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento che abbiamo oggi all'esame è uno dei più importanti dell'intera legislatura, avrà infatti ricadute economiche rilevanti. Partendo da un testo votato in commissione con il voto contrario della delegazione della Lega Nord, perché così come veniva proposto inizialmente avrebbe comportato la chiusura di molti impianti industriali e la riconversione di altri, dopo il fermo del Consiglio e una serie di trilogi tenuti tra commissione per l'ambiente, Consiglio e Commissione, è stato rivisto e modificato, a nostro dire in modo nettamente migliorativo. Oggi voteremo un testo che aumenta l'attenzione per l'ambiente da parte delle industrie, ma che contemporaneamente non impatta in modo eccessivo sull'economia industriale europea, specie in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. Rispetto per l'ambiente non significa far chiudere gli impianti industriali europei, perché semplicemente queste produzioni si sposterebbero in paesi terzi o emergenti dove i controlli ambientali sono inesistenti. Proprio la Cina recentemente ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di diminuire il rapporto di uso di fonti energetiche – 80% di carbone e 20% di petrolio – anzi, ha dichiarato di voler raddoppiare entro il 2020 le sue necessità energetiche. Chiudere o trasferire aziende dall'Europa ad altri paesi non comporta nessun vantaggio all'ambiente globale, ma perdita di posti di lavoro e aggravio della crisi economica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, veramente una grande Spagna quest'anno, Presidente Zapatero, ma non la sua... Grande Spagna appunto è quella di Del Bosque, Casillas, Villa, non quella di una Presidenza di turno dell'Unione che è parsa troppo a lungo completamente estranea e disinteressata alle sorti di un continente in crisi. Eppure, sei mesi fa, nel giorno in cui presentava il suo programma, nonostante le differenze ideologiche che ci caratterizzano, avevo colto nelle sue parole alcuni segnali positivi, soprattutto per quanto riguarda uguaglianza dei diritti umani. Purtroppo la fiducia che a priori avevamo riposto nella Presidenza spagnola non è stata affatto ripagata. Io non faccio altro, signor Presidente, che dare voce a ciò che molti, anche tra i colleghi a lei politicamente più vicino, pensano, e cioè che esattamente come nel caso del processo di Barcellona, lei si è affidato a un nominalismo vuoto, in virtù del quale annunciare dei risultati equivale ad averli ottenuti. La ragione di questa posizione si fonda nel radicalismo di una politica che non ha perso la sua fortissima impronta ideologica, nemmeno in un periodo di grave crisi. In questi sei mesi servivano pragmatismo e volontà di attingere a piene mani dai valori fondanti l'Unione europea, lei ha preferito rispolverare utopie prive ormai di ogni nesso con la realtà in molti interventi e rassegnarsi a un semestre scialbo nonostante il forte aiuto ricevuto dal Parlamento in relazione, ad esempio, al dossier del servizio di azione esterna. Non accolga queste parole di critica aperta con astio, signor Presidente, non sono il frutto di un'opposizione preconcetta ma costituiscono un giudizio che farebbe bene a prendere in considerazione... Signor Presidente, onorevoli colleghi, dal 1 ° febbraio 2010 il precedente accordo con gli USA cessava i suoi effetti, adesso vi è un nuovo accordo! Si potrebbe dire unicamente che è prevalso il senso di responsabilità, a me invece non pare, basterebbe accostare la vecchia ipotesi di disciplina con quella definita dei giorni scorsi per valutare appieno i sensibili miglioramenti intervenuti grazie al contributo del Parlamento europeo, ma grazie alla negoziazione della Commissione e della Presidenza spagnola. Diceva il mio professore di diritto pubblico che il miglior accordo è quello che dovrà essere perfezionato. Dovremo quindi accontentarci di un buon accordo, che definisce una volontà, una strategia comune contro il terrorismo, ma adesso bisogna coinvolgere i paesi terzi, essenziali in questo processo di contrasto. Ritengo infine che questo accordo definisca un punto d'equilibrio adeguato fra diritto alla e diritto alla sicurezza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei portare all'attenzione dell'Unione europea la sorte di duecentocinquanta eritrei che in questo momento stanno lanciando SMS di allarme perché rinchiusi nel deserto del Sahara dalle autorità libiche. Stanno morendo, hanno bisogno di aiuto e chiedo all'Unione europea di occuparsene. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, è già stato detto, domani voteremo il progetto di risoluzione sul Kosovo preparato dall'onorevole Lunacek. Questa discussione odierna e il voto di domani rappresentano un fatto molto importante e sono un utile contributo al processo di stabilizzazione del Kosovo e dell'intera area dei Balcani occidentali. In Kosovo l'Europa, nel mantenere gli impegni assunti, deve operare perché si realizzino compiutamente tre principali obiettivi: quello di una più forte e maggiore integrazione tra la comunità albanese e quella serba, quella di una piena attuazione dello Stato di diritto, quella di un rafforzamento delle istituzioni democratiche kosovare. Del resto queste sono le condizioni essenziali perché il Kosovo possa fare un passo più deciso per avvicinarsi al processo europeo. In questo quadro l'Unione europea deve essere molto esigente con sé stessa, attraverso la presenza che essa ha in Kosovo, e verso le autorità kosovare, perché vada avanti il processo di democratizzazione del paese e lo avvii sulla strada dell'integrazione europea. Bisogna essere consapevoli che ci sono ancora molte cose da fare per le quali l'Unione europea deve svolgere un ruolo attivo, sulla base anche delle indicazioni che provengono dal Parlamento europeo. Ora, io penso che nel quadro di questo processo da noi auspicato – e mi auguro che venga accolto questo appello da parte del Parlamento europeo e tutti i gruppi in qualche modo convergano – riveste certamente importanza un ruolo, credo che sia quello del negoziato, che sia quello del dialogo, che sia quello dell'apertura di un rapporto sincero, io penso, tra Serbia e Kosovo, che si ponga un duplice scopo: quello di stabilizzare i rapporti tra i due paesi e quello di predisporre l'intera regione nel migliore dei modi alla prospettiva europea; e c'è da augurarsi che questo avvenga in tempi non molto lontani. Questo è l'impegno che noi dobbiamo assumerci con la determinazione necessaria, come Parlamento e come Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Albania rappresenta un elemento fondamentale per la stabilizzazione dei Balcani occidentali e per il processo di allargamento dell'Unione europea. Il paese sta compiendo importanti passi avanti verso lo sviluppo della democrazia, il miglioramento delle infrastrutture e la transizione a un'economia aperta e competitiva. Tuttavia il cammino albanese verso l'Unione europea è bloccato ancora dalla difficile stabilizzazione del sistema partitico, anche a causa del comportamento ostruttivo dell'opposizione, che ha un impatto negativo sullo sviluppo e l'approvazione di riforme strutturali. L'economia è ancora frenata da un quadro giuridico incerto, da diffusa illiceità, da un ampio settore sommerso e da inadeguate strutture energetiche e dei trasporti. L'Italia ha svolto e continua a svolgere un importante ruolo per quanto concerne la stabilizzazione dell'Albania: è il primo partner commerciale, il primo investitore e il primo donatore, in Italia vivono quattrocentotrentamila albanesi. Ma queste forme di collaborazione vanno affiancate agli interventi dispiegati dall'Unione europea con la cooperazione su base macroregionale, come quella adriatica-ionica, che possono aprire la strada dell'Europa verso il Mediterraneo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la catastrofe ambientale che si sta consumando in queste settimane nel golfo del Messico dev'essere un monito per tutti noi. Se un simile episodio dovesse verificarsi in un mare chiuso come quello del Mediterraneo, che vanta una biodiversità inestimabile e unica al mondo, le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Al riguardo, la settimana scorsa ho presentato un'interrogazione scritta in cui sottolineo che le piattaforme petrolifere offshore sono sottoposte ad un regime di responsabilità civile meno vincolante rispetto ai grandi impianti industriali. Questo significa che in caso di fuoriuscita di materiale l'operatore petrolifero è responsabile soltanto in caso di colpa o negligenza, e solo in questo caso è tenuto a ripagare i danni provocati all'ambiente. Nel 2008, su 103 incidenti a impianti industriali, ben 17 sono avvenuti sulle piattaforme estrattive. Anche se il monitoraggio e il controllo delle piattaforme sono di competenza delle autorità nazionali, un'iniziativa europea che miri ad aumentare la sicurezza degli impianti estrattivi sarebbe certamente un segnale importante. Mettere a repentaglio il patrimonio ambientale europeo potrebbe rivelarsi un errore irreparabile per tutti noi e per le generazioni future soprattutto. Quindi, maggiore sicurezza e migliori controlli per il bene comune. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la salvaguardia del mare e del paesaggio incontaminato delle nostre terre, di ogni singolo paese che costituisce l'Europa, sono tra i tesori e i punti di forza del turismo e dell'economia dei nostri paesi, ma anche del benessere generale degli stessi. La ricerca di nuove fonti per l'approvvigionamento energetico è necessaria. Tuttavia, mettere a rischio l'ecosistema della nostra terra ed i nostri mari deve incontrare il limite del controllo e delle autorità nazionali, e anche comunitarie, che eviti un'ingiustificata e aggressiva attività di prospezione ed estrazione petrolifera. L'Italia, in questo, ha provveduto proprio recentemente alla sanatoria del vuoto normativo che non ha impedito in passato ad alcune piattaforme di violentare le nostre coste più belle. Per questo ringrazio il ministro Prestigiacomo e auspico che tutte le normative nazionali tutelino il benessere delle nostre terre, dei rispettivi habitat e la qualità della vita dei cittadini che risiedono nelle zone possibili oggetto di questa attività. Signora Presidente, signora Alto rappresentante, signora Commissaria, onorevoli colleghi, noi di pogrom in Asia centrale non ne vorremmo più vedere. L'Asia centrale è una regione con un alto tasso di potenziali conflitti interetnici, le popolazioni sono molto mescolate, i confini sono stati tracciati in quel modo dal potere stalinista, basti ricordare che in Kirghizistan c'è una exclave kirghisa nel territorio uzbeko e ci sono ben quattro enclave uzbeke nel territorio kirghiso, di cui una tra l'altro abitata soltanto da cittadini uzbeki che vivono in Kirghizistan che sono di nazionalità tagika, che ci fa capire la complessità della situazione. Ora, noi rimaniamo con trecentomila persone che sono sfollate, centomila che sono rifugiate in Uzbekistan e un altissimo numero di morti, non sappiamo nemmeno quanti, forse addirittura quasi duemila. Che cosa si può fare? Prima cosa: certamente – lo ricordava la Commissaria – è importantissimo assicurare una giustizia, perché altrimenti nessuna riconciliazione – e l'esperienza degli altri paesi lo dimostra – può avvenire senza una forma di giustizia, e quindi dobbiamo insistere con questa commissione d'inchiesta. Seconda cosa: proseguire con il nostro aiuto umanitario, però poi bisogna anche affrontare alcuni nodi politici. Uno è già stato sollevato anche dal collega Swoboda, vale a dire il sostegno che noi dobbiamo confermare a questo governo interimario che sta facendo, di fatto, un buon lavoro. Il referendum è stato un successo, sia dal punto di vista del contenuto, perché riequilibra il rapporto tra presidenza e parlamento, ma è stato un successo anche per l'organizzazione e l'alta partecipazione. Seconda cosa: vorrei capire come rispondiamo, se rispondiamo, in quanto europei alla richiesta dell'OSCE di invio di forze di polizia internazionali: lasciamo questo soltanto ai russi oppure ci sarà anche un contributo europeo? Terza cosa: gli Stati Uniti cosa stanno facendo? Di fatto hanno una base militare molto importante a Manas, ma mi pare che in generale nell'Asia centrale abbiano un'influenza declinante, e credo che sarebbe importante invece concertare alcune cose anche con l'amministrazione americana. Poi, la conferenza dei donatori del 27 luglio – la Commissaria ne parlava: vorrei capire qui quali sono le priorità europee. Io credo che bisogna investire soprattutto nell'educazione e nel rafforzamento di quella società civile che in Kirghizistan esiste, è attiva, e lo ha dimostrato l'alta partecipazione al referendum. Concludo insistendo sul fatto che la strategia europea di un approccio regionale all'Asia centrale è sicuramente quella giusta, questa è una regione che va presa nel suo insieme. Credo che a medio termine dovremo includere in questa strategia anche l'Afghanistan, gradualmente, perché non possiamo avere una politica per l'Afghanistan da una parte, una politica per i paesi dell'Asia centrale dall'altra – degli altri paesi dell'Asia centrale. Questo è un caso esemplare per fare prevenzione di conflitto, un po 'com'è stato Haiti per quella che non è stata la EU-FAST, con un coordinamento di protezione civile di aiuto e di emergenza. Abbiamo adesso gli strumenti giuridici, i cittadini li hanno voluti, e dobbiamo dimostrare di essere all'altezza di questa situazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordo con lei, Presidente, sul fatto che l'Unione europea ha il dovere di giocare un ruolo fondamentale rispetto alle questioni internazionali e che dobbiamo dare una voce forte e unitaria. Di certo la nostra responsabilità è quella di intervenire in maniera decisa e tempestiva ogni volta che il rispetto dei diritti umani viene calpestato, in qualsiasi parte del mondo questo accada. Mi auguro che questo semestre della Presidenza belga sia caratterizzato da un costante impegno su tali tematiche, e a dimostrazione di questo impegno chiedo di porre l'attenzione immediatamente su quanto sta accadendo in alcune carceri libiche nel deserto del Sahara: duecentocinquanta cittadini di origine eritrea, tra cui donne e bambini, sono rinchiusi da giorni in condizioni disumane, in violazione di qualsiasi normativa internazionale in materia di diritti umani e asilo. Molti di questi cittadini sono stati respinti nonostante avessero tutti i requisiti per essere accolti come rifugiati politici. Il ministro degli Esteri italiano Frattini addirittura accusa l'Unione europea di non aver fatto neanche un comunicato stampa. Penso proprio che questo sia il momento per far sentire la voce forte e unitaria dell'Unione europea. Non possiamo in questo momento girare la testa dall'altra parte, perché duecentocinquanta persone chiedono a noi di non morire. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io credo che la cosa più importante che il Belgio e il semestre belga di questo periodo dovrebbero cercare di fare sia rispettare il trattato di Lisbona. Il trattato di Lisbona si ispira alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, da cui si sono sviluppati valori universali e diritti inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza e dello Stato di diritto. Ahimè, questo semestre non è cominciato bene: è cominciato con un'irruzione violenta che non ha precedenti nella storia della Comunità europea nell'arcivescovado di Malines, con il sequestro dei vescovi cattolici riuniti, con il sequestro di documenti coperti da segreto confessionale, depositati da cittadini che avevano chiesto espressamente di restare anonimi, con la distruzione e profanazione con martelli pneumatici di tombe di due cardinali all'interno di una chiesa. Se questo è l'inizio di un semestre belga, a me questo spaventa, ma ricorda quello che è successo nel '97, quando il Belgio aveva messo in una lista di sette sataniche anche l'Opus Dei e anche l'associazione di Sant'Egidio. Signora Presidente, signori del Consiglio e della Commissione, onorevoli colleghi, l'inizio, naturalmente, dei negoziati di adesione dell'Islanda è un'altra tappa del processo di integrazione europea. Parliamo di un paese che da anni ormai sigla accordi di partenariato con l'Unione, ha aderito a Schengen nel '96, è uno dei membri fondatori dell'Organizzazione mondiale del commercio. L'Islanda ha dimostrato finora di rispettare molti criteri di adesione, anche se rimangono alcuni aspetti da migliorare. Penso, come è stato detto dal relatore, onorevole Preda, al sistema giudiziario: è importante che l'Islanda adotti meccanismi chiari al fine di assicurare l'indipendenza della magistratura, risolvendo il problema della nomina di giudici, pubblici ministeri e supreme autorità giudiziarie. Il governo islandese deve comunque impegnarsi di più, è il popolo islandese a dover essere convinto di voler partecipare alla sfida europea! Restano da definire naturalmente alcuni aspetti: uno è quello relativo alla caccia alla balena. La conferenza di Agadir del 25 giugno scorso ha confermato la moratoria, l'Islanda deve uniformarsi a questa decisione e fermare anche la caccia a fini scientifici, dietro la quale spesso si nasconde una caccia comunque a scopi commerciali. Infine, rimane un punto sul quale credo debba esservi una maggiore convinzione da parte del Parlamento europeo, mi riferisco al caso che ha messo in luce la necessità in quel paese di una buona legge sul conflitto di interessi. La fase dei negoziati può cominciare, signor Presidente, per ribadire che l'Europa non è un'area geografica, non è un sistema chiuso e i paesi confinanti con l'Unione possono, se lo vogliono e se si adeguano, partecipare alla realizzazione, alla costruzione del progetto europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa relazione perché sono convinto che l'istituzione del Servizio europeo per l'azione esterna sia un passo fondamentale, un passo storico per lo sviluppo e l'evoluzione della politica estera dell'Unione europea. Ritengo particolarmente condivisibile il passaggio della relazione in oggetto nel quale si sottolinea l'importanza, per assicurare una maggiore coerenza strategica all'azione esterna dell'Unione europea, di avviare consultazioni tra il SEAE e i servizi diplomatici degli Stati membri. Ciò infatti eviterebbe una duplicazione degli sforzi e allo stesso tempo garantirebbe una coerenza a lungo termine nella promozione dei valori fondamentali e degli interessi strategici dell'Unione europea all'estero. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Lyon perché condivido con il relatore l'esigenza di predisporre una politica agricola comune, che da un lato prosegua l'ampio processo di riforma occorso negli ultimi anni e, dall'altro, sappia dare risposte concrete e all'avanguardia alle numerose sfide che andranno affrontate negli anni a venire. Ritengo infatti che i cinque elementi fondamentali descritti nella relazione, cioè la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l'agricoltura in Europa, la biodiversità e la protezione ambientale ed, infine, la crescita verde, siano un ottimo punto di partenza per garantire una futura PAC che tenga conto della continua e rapida evoluzione, non solo nel contesto europeo, ma piuttosto in quello globale. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, credo che anzitutto ci dobbiamo chiedere che cosa vogliamo noi come Europa, cosa chiediamo noi in quanto Europa, quali impegni intendiamo assumere rispetto alla grave crisi economica e finanziaria, alla depressione che abbiamo vissuto nel mondo, alla faticosa ripresa davanti alla quale ci troviamo. Ritengo che un accordo di libero scambio in un momento di così grande difficoltà per le relazioni multilaterali, in un momento di stasi dei negoziati di Doha, dovrebbe rispondere almeno a due grandi requisiti: da un lato, quello di creare vere condizioni di reciprocità tra noi e gli altri del mondo sullo scacchiere internazionale del commercio mondiale e, dall'altro, quello di far capire al mondo dove vuole orientare l'Europa la sua economia e il suo sviluppo. Questo trattato è avulso da tutto questo, non tiene minimamente conto di quello che è il contesto mondiale, è al di là o al di qua, è semplicemente un accordo di libero scambio costruito in maniera molto intelligente, è un'elaborazione concettuale importante, potrà aprire sicuramente scenari utili in un mondo che sia completamente regolato, in un mondo in cui la reciprocità, le regole comuni, gli standard qualitativi comuni sono all'ordine del giorno. Ma non è così. Infatti vediamo che, mentre l'industria manifatturiera europea su cui dovrebbe fondarsi per creare più sviluppo, più occupazione e più lavoro viene punita, vengono premiati ancora una volta i settori dei servizi finanziari. Questo trattato incide nei suoi aspetti positivi pochissimo sull'aumento del PIL, nella migliore delle ipotesi saremo allo 0,03 percento. Non se ne sente la necessità: persino gli Stati Uniti di fronte a una prudente apertura del presidente Obama oggi stanno frenando sulla pressione di almeno 100 deputati di maggioranza, che hanno definito questo tipo di accordo, analogo a quello che ci accingiamo a sottoscrivere, ". Il processo di ratifica in Corea è molto rallentato, non c'è garanzia né sugli standard ecologici né sugli standard sociali e noi, ciononostante, vogliamo procedere molto velocemente alla ratifica. Tuttavia, noi chiediamo una cosa, che abbiamo già chiesto nelle fasi preliminari e che abbiamo chiesto con il voto che abbiamo già espresso: non ci può essere un'applicazione provvisoria di questo trattato, di questo accordo di libero scambio, se il regolamento di salvaguardia non viene approvato, e noi abbiamo introdotto in questo Parlamento delle modifiche importanti che ci consentono di poter affrontare meglio anche le fasi successive. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, noi siamo un po 'come i Ryong, i draghi della mitologia coreana, che sono draghi gentili, benevoli, ma molto decisi, consapevoli che siamo anche l'istituzione europea direttamente eletta dai nostri cittadini, e per questo chiediamo una clausola di salvaguardia efficace. Il Parlamento europeo è disponibile a concludere l'accordo in prima lettura, ma a patto che vi siano proposizioni concrete che tengano conto degli interessi dei lavoratori e delle industrie europee, ma soprattutto delle prerogative istituzionali di questa istituzione. Sei le nostre richieste, già avanzate in parte da altri colleghi. Primo: nessuna applicazione provvisoria prima che il regolamento di salvaguardia sia adottato e prima che il Parlamento europeo abbia dato la sua approvazione all'accordo. Secondo: una clausola di salvaguardia regionale o comunque flessibile, perché comunque l'Europa è varia ed è importante che l'accordo sia accettato e condiviso dai suoi vari attori. Terzo, e ancor più importante: il ruolo del Parlamento europeo nelle procedure; diritto di chiedere l'inchiesta – abbiamo ovviamente chiesto di aggiungere anche l'industria a questo diritto – diritto di avere tutte le informazioni, accesso alla Quarto: la comitologia nell'applicazione del regolamento; il ruolo del Consiglio non può essere superiore a quello del Parlamento europeo. Insistiamo su un ruolo forte del Parlamento europeo con una procedura anche di veto nei casi in cui la commissione dopo l'inchiesta decida di non imporre misure. Quinto: la restituzione dei dazi doganali, questi devono essere inclusi nelle clausole di salvaguardia e deve essere uno degli elementi di una possibile inchiesta e di monitoraggio. Infine, sesto: occorre un monitoraggio degli standard sociali, ambientali e di lavoro e occorre una posizione equa che metta su un piede di uguaglianza i coreani con gli europei sul CO. Siamo assolutamente favorevoli all'accordo di libero scambio e agli accordi di libero scambio che sono strumenti di stabilità e di pace, ma nessuno deve essere ingenuo sul contenuto, né il Consiglio può ignorare il ruolo del Parlamento. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la relazione adottata in seno alla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, lo scorso 28 giugno, sui redditi equi per gli agricoltori è un passo importante per promuovere un migliore funzionamento della filiera agroalimentare in Europa. Questa relazione costituisce quindi un passaggio importante, vista la grave crisi che interessa da tempo diversi comparti del settore agricolo e che vede attualmente a rischio migliaia di imprese. È necessario quindi intervenire tempestivamente, e la relazione indica alcune azioni da implementare, volte a garantire la trasparenza dei prezzi, la concorrenza leale sui mercati, ma anche interventi forti per eliminare gli abusi di potere nella fase di acquisto e di contrattazione e la speculazione globale sulle materie prime. Credo sia necessario non solo riorganizzare la filiera, ponendovi al centro il produttore agricolo al quale va riconosciuto un ruolo adeguato in connessione con l'innovazione delle nuove forme di mercato dei prodotti agricoli, ma serve anche razionalizzare la filiera alimentare, al fine di ridurre l'impatto ambientale dei trasporti alimentari e di promuovere la conoscenza e la commercializzazione dei prodotti a elevata valenza territoriale. Personalmente condivido pienamente quanto approvato dalla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo e anche in termini di voto mi adeguerò, così come hanno già preannunciato alcuni colleghi, a quanto la commissione ha votato. Mi permetto però di sottolineare due temi che, tra gli altri, la relazione evidenzia. Il primo è quello relativo alla revisione delle norme sulla concorrenza a vantaggio dei produttori che realizzano prodotti a forte valenza territoriale. Il secondo è un invito alla Commissione a proporre strumenti di sostegno e di promozione delle filiere alimentari gestite dagli agricoltori, al fine di ridurre le intermediazioni e avvantaggiare il produttore nella commercializzazione dei suoi prodotti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sosteniamo questa relazione in quanto racchiude proposte già avanzate dalla Lega Nord, in particolare sulla trasparenza dei prezzi legata al riconoscimento dell'equo pagamento dei prodotti agli agricoltori, alla creazione di filiere alimentari a chilometri zero, favorendo il mantenimento della diversità dei prodotti territoriali e la qualità dei prodotti, incrementando lo sviluppo dell'economia locale. L'indicazione del costo del prodotto all'origine renderebbe edotto il consumatore di quanto incide il passaggio di più mani sul prezzo finale e lo spingerebbe a scegliere la filiera corta, favorendo così i produttori locali. Per combattere la volatilità del mercato agricolo è fondamentale vietare la vendita al di sotto del prezzo di acquisto dei prodotti agricoli e incrementare i controlli dei prodotti che entrano nel mercato europeo, in quanto è frequente – purtroppo – che gli agricoltori europei rispettino le norme comunitarie e gli agricoltori extraeuropei non le seguano minimamente. Tutto ciò sempre a carico dei nostri agricoltori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il primo obiettivo della PAC è sempre stato quello di garantire entrate eque per gli agricoltori e ritengo che dobbiamo proseguire su questa strada. A seguito dell'esame posto in essere dalla Commissione si riscontrano delle discrepanze dal principio iniziale che noi tutti non possiamo ignorare. I nostri agricoltori sono convinti che il loro lavoro sia sottovalutato da un punto di vista economico. Il passaggio dalla prima alla seconda fase della filiera che li vede protagonisti oggigiorno non è più considerato elemento determinante per stabilire il prezzo finale. È necessario controllare le fluttuazioni dei prezzi dei beni primari che danneggerebbero solo ed esclusivamente il consumatore. Ritengo utile prevedere una revisione delle modalità di passaggio della filiera per evitare un incremento del prezzo del bene, non congruo con una corretta distribuzione del costo per il lavoro svolto. Bisogna controllare che il livello asimmetrico tra il costo del prodotto nella prima fase e nell'ultima sia in ascesa, creando così un danno per il consumatore. Sul mercato si rischierebbe di commercializzare prodotti più cari che non rispecchierebbero un aumento di qualità. Signora Presidente, onorevoli colleghi, vorrei ringraziare questo Parlamento per aver accolto con voto quasi unanime l'anticipazione della discussione di questo importante punto. La richiesta, da me avanzata insieme alla collega Angelilli e sottoscritta da numerosi colleghi parlamentari, si fonda sulla speranza di salvare una vita: ogni giorno per Sakineh può essere l'ultimo e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Questa condanna non deve essere eseguita perché è inaccettabile. Ma la richiesta va anche oltre, perché la vicenda di questa donna è emblematica di tante altre storie di donne iraniane, e anche di uomini e giovani. La mobilitazione per Sakineh deve essere solo l'inizio di un nuovo passo da dare alle relazioni con l'Iran. Il regime iraniano viola i diritti fondamentali, calpesta le libertà delle donne in particolare e ignora soprattutto gli appelli della comunità internazionale. Questo Parlamento ha già approvato risoluzioni sulla questione, due delle quali solo nell'ultimo anno. L'Alto Rappresentante dell'Unione per le gli affari esteri si è espressa con due dichiarazioni nel giugno e nel luglio di quest'anno. L'Assemblea dell'ONU ha più volte adottato risoluzioni prescrivendo moratorie sulle esecuzioni in attesa dell'abolizione della pena di morte. Si consideri che l'Iran siede invece al tavolo ONU per la tutela dei diritti delle donne. L'atteggiamento del governo iraniano sembra dire "se volete trattare con noi, dovete accettarci così come siamo", e non lo possiamo accettare. La promozione dei diritti umani è uno dei pilastri della politica estera dell'Unione, che ci chiama ad assumerci una responsabilità. I comportamenti che assumiamo rispetto a simili vicende possono compromettere anche il processo di integrazione. Tutti i governi nazionali si sono mobilitati e noi dobbiamo unirci a loro. I giovani iraniani, in una manifestazione che si è svolta in Italia, hanno detto "non crediamo che si possa ottenere granché; si salverà una vita, ma non si salverà l'Iran". Noi, con sanzioni severe, dobbiamo dimostrare che questa mobilitazione è solo il primo passo, che andremo avanti e non avremo più relazioni con l'Iran, fino ad arrivare anche ad un embargo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, difendere Sakineh vuol dire difendere la vita, il diritto alla vita, quindi a vivere. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ma non solo, tutte le Carte costituzionali dei nostri paesi, annoverano tra i propri principi i diritti inviolabili dell'individuo, in primo luogo il diritto alla dignità e alla vita. La nostra non deve essere una battaglia per un individuo, ma per tutti gli esseri umani che si vedono privare della propria vita in ogni parte del mondo e per qualsiasi motivo. Nessuna ragione, tradizione, religione, legge o autorità può disporre – e dico disporre – della vita di un individuo. Occorrono interventi accorati, ma anche decisi, contro i paesi che autorizzano e applicano la pena di morte, come tutte le violazioni gravi dei diritti umani. L'Europa in questo deve essere decisa, deve puntare i piedi, deve imporre nei propri rapporti diplomatici e commerciali il rispetto di questi diritti. Sakineh non sarebbe la prima vittima. Ora basta, diciamo basta. Signor Presidente, rassicuro tutti sulla brevità dell ’ intervento. È il primo accordo fra Unione europea e Giappone, e quindi ha un valore simbolico non di poco rilievo. Si tratta di un ’ attività importante, che costituisce sicuramente un momento qualificante nel contrasto alla criminalità organizzata. È stato raggiunto un punto di equilibrio fra le esigenze più disparate che consentono di ritenere il prodotto assolutamente in linea con le attese. Per questo, evidentemente, va approvato perché rappresenta sicuramente un passo concreto in linea con gli auspici di entrambi i popoli verso una modernizzazione della giustizia che passa proprio attraverso accordi bilaterali. Signor Presidente, in quanto di questa relazione d ’ iniziativa per il gruppo PPE, gradirei innanzitutto ringraziare il relatore per l ’ importante lavoro svolto in apertura, soprattutto in collaborazione con tutti i gruppi politici. Ritengo che questa relazione contenga importanti spunti per il miglioramento del Fondo, in vista della sua revisione di medio periodo. Tali proposte di implementazione sono in linea con quanto riscontrato durante la valutazione dei casi da me presi in esame nel corso del 2010 all ’ interno della commissione per i bilanci e rispondono a una logica di semplificazione e velocizzazione delle procedure relative al Fondo. Considerando la particolare congiuntura difficile per le imprese europee e il crescente numero di richieste di sostegno da parte degli Stati membri, ho ritenuto fondamentale sottolineare, all ’ interno della relazione, la necessità di estendere fino al 2013 la copertura del Fondo in favore dei lavoratori licenziati per cause legate alla crisi economica. Concludendo: alle istituzioni europee è richiesto un segnale forte per stimolare la ripresa economica e il FEG rappresenta un messaggio importante rivolto ai nostri cittadini. Signor Presidente, ho espresso voto favorevole a questa relazione perché contiene affermazioni di principio molto importanti. Prima di tutto, che l ’ invecchiamento, normalmente percepito in senso negativo, è una risorsa economica e sociale cui attingiamo senza alcun riconoscimento; che le crisi economiche incidono in maniera più rilevante sulle donne, e in particolare sulle donne in età avanzata; che l ’ inclusione non deve discriminare per età e che le donne sono la categoria più esposta al rischio di povertà e soprattutto di pensioni esigue nonostante siano i pilastri del. Questa relazione propone un metodo importante per contribuire a dar vita all ’ Europa dei popoli, e quindi all ’ Europa delle persone, di tutte le persone. Il metodo consiste nel creare un approccio per definire studi, statistiche e dati fondato sulla consapevolezza che la disuguaglianza di genere in età avanzata risulta dall ’ accumulo di disparità basate sul genere nel corso dell ’ intera vita, e ancora di creare un approccio per le politiche in materia di invecchiamento, che tenga conto dell ’ intero corso della vita e delle interconnessioni tra genere ed età. Con questa risoluzione si chiedono tre cose fondamentali e importanti: un meccanismo che garantisca l ’ accumulo dei diritti pensionistici, anche nei periodi in cui si presta lavoro di assistenza, che si tenga conto della dimensione di genere in sede di riforma dei sistemi pensionistici e di adeguamento dell ’ età pensionabile e che si preveda una remunerazione per l ’ assistenza. Questo è un dato molto importante per quanto si sta realizzando nei singoli Stati membri – e in particolare in Italia – per adeguare i sistemi pensionistici nazionali alle indicazioni europee. Queste sono le reali indicazioni europee. Signor Presidente, siamo rimasti lei, io e pochi altri. Ho votato a favore di questa relazione perché la considero importante ai fini del rapporto tra responsabilità dei politici e gli elettori e tutto questo può costituire un elemento centrale della nostra democrazia rappresentativa. Ritengo tutto questo un prerequisito importante per la piena e consapevole partecipazione democratica dei cittadini al processo d ’ integrazione dell ’ Unione europea. Purtroppo va constatato che anche le ultime elezioni europee hanno evidenziato una forte tendenza all ’ astensionismo, così come accade in ampia misura in tutti i paesi europei – e non soltanto all ’ interno dell ’ Europa – dimostrando chiaramente quanto i cittadini siano scarsamente informati sulle politiche e sulle tematiche europee e quanto purtroppo si sentano distanti dalla nostra istituzione. Considerando che il trattato di Lisbona introduce una nuova forma di partecipazione dei cittadini al processo decisionale comunitario, è importante un nostro sforzo tendente a superare questa distanza. Obiettivo dell ’ istituzione deve essere infatti quello di garantire un accesso libero e gratuito a tutte le informazioni pubbliche della Commissione europea. Mi preme sottolineare infine quanto sia fondamentale garantire che le istituzioni europee lavorino in parallelo con le persone e con le preposte autorità nazionali, al fine di migliorare la comunicazione – e tutto questo deve avvenire incoraggiando gli Stati membri ad essere più attivi nell ’ informare i cittadini sulle questioni che riguardano la nostra Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ho già detto questa mattina in un altro dibattito, vorrei che ci aiutassimo a prendere sul serio le cose che diciamo. Se è vero – come affermano i colleghi socialisti e liberali – che il comportamento del governo francese è antidemocratico e se è vero che la Commissione – a detta del collega, onorevole Swoboda – è debole o complice addirittura di questo comportamento, perché allora quest'ultimo è stato avallato dai membri della Commissione provenienti dalle famiglie socialista e liberale? E perché questi Commissari non si dimettono, mettendo così Commissione e governi di fronte alle loro responsabilità? Se invece è tutta propaganda, è propaganda fatta per l'appunto per non affrontare il cuore del problema, perché il cuore del problema e la prima strategia è che al centro di tutto c'è la persona. Persona è il cittadino di etnia rom, persone sono i nostri poveri, perché le difficoltà dell'integrazione si concentrano nei quartieri di periferia e pesano sugli strati più poveri della popolazione; tutte queste persone hanno bisogno di regole certe. Che cosa chiediamo, che cosa ha chiesto il governo francese? Di applicare le direttive dell'Unione europea che in questo Parlamento abbiamo votato, di dare regole certe per un futuro buono della nostra gente. Signora Presidente, onorevoli colleghi, i nuovi orientamenti a favore dell'occupazione costituiscono un passaggio fondamentale per il rilancio e la crescita economica in Europa. La crisi ha determinato un aumento significativo del tasso di disoccupazione, che nel 2010 ha raggiunto il 9,6 percento; il 20,3 percento per la disoccupazione giovanile, insomma, milioni e milioni di disoccupati. Ma la disoccupazione è solo una parte del problema. Infatti, non si tratta di creare nuovi posti di lavoro, ma anche di riqualificare e preservare quelli esistenti. E per raggiungere gli obiettivi che sono indicati nella relazione è necessario un cambiamento strutturale dell'economia. A tale riguardo, nonostante i notevoli sforzi profusi dal relatore, il collega Ory, la risposta del Parlamento ai dati indicati poc'anzi resta generica, dispersiva, e ciò va a discarico della strategia europea. Indicatori e obiettivi chiave non bastano. Non basta usare termini quali "coordinare", "dialogare", "collaborare", non basta un patto fra generazioni. Occorre una politica europea che risponda ai bisogni dei cittadini. I limiti imposti dalle politiche di bilancio vanno superati con una programmazione pubblica più concreta, orientata allo sviluppo. Dobbiamo proiettare gli interventi di oggi a favore dei giovani e delle nuove generazioni, abbiamo bisogno di politiche formative e di istruzione capaci di investire nel capitale umano per migliorarne la qualità e collegarla al mercato del lavoro. Abbiamo bisogno di scelte a favore del sistema produttivo. Insomma: meno documenti, più investimenti e più scelte economiche chiare. Signora Presidente, onorevoli colleghi, tutti purtroppo conoscono la situazione dell'informazione in Italia: siamo classificati come paese parzialmente libero dalla e al settantunesimo posto con le Isole Tonga, e poco prima di Timor Est. La "legge bavaglio" rappresenta solo l'ultimo tassello di un quadro d'insieme in cui le difese democratiche del paese risultano fortemente indebolite, specie a causa della mancanza di un'informazione libera. Come ci segnala l'OSCE nel suo recentissimo rapporto, la questione dello sgretolamento democratico e dei diritti acquisiti d'informazione e libera espressione sta purtroppo contagiando l'Europa. Basti pensare alla Francia, con la nomina governativa del massimo dirigente del servizio pubblico televisivo, ovvero a Ungheria, Estonia e Romania che, con severi interventi legislativi volti a limitare la libertà d'espressione, stanno ponendo l'informazione nell'impossibilità di svolgere il ruolo democratico immancabile di cane da guardia dei governi. Per questa ragione ritengo sia dovere della Commissione assumere un forte e costante impegno nella difesa della libertà dei media e dell'informazione, in linea con quanto previsto dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Chiedo quindi alla Commissione quali sono gli interventi che intende adottare per favorire un reale pluralismo dei media nei paesi dell'Unione europea, e in particolare quando licenzierà la comunicazione promessa per il 2010 sugli indicatori del pluralismo nei media e la conseguente proposta legislativa. Non vorrei che, come sull'espulsione dei rom in Francia, la Commissione sia tentata di rinunciare a difendere la libertà e la democrazia in Europa per coprire l'operato dei governi degli Stati membri, sempre più preoccupati di nascondere le loro malefatte alla stampa e all'opinione pubblica. Spero che lei, come la Commissaria Reding, vogliate rassicurarmi su questo punto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ci troviamo per la seconda volta in questa legislatura e in questo Parlamento a parlare del problema della libertà di stampa. È la dimostrazione, signora Commissario, che questa è una problematica fortemente sentita, è un grande problema delle opinioni pubbliche europee. Rammento che questo Parlamento si era pronunciato nel maggio 2004 con una risoluzione in cui si chiedeva alla Commissione di agire per la tutela del pluralismo dei mezzi d'informazione e della libertà di stampa, ma in tutti questi anni la voce della Commissione non l'abbiamo sentita. Come lei sa, il problema si va ora allargando. Le questioni che riguardano Italia, Romania e Ungheria sono diverse fra loro, ma interessano il medesimo campo. In Italia continua a esservi, come lei ben sa, un pesante conflitto di interessi aggravato dall'occupazione del governo del servizio pubblico radiotelevisivo; in Romania addirittura si considera la stampa una minaccia per la nazione; in Ungheria il governo vuole fare gli esami al giornalismo. Il condizionamento dei media da parte dei governi naturalmente non può trovare complici le istituzioni europee. La libertà d'informazione non è un bene materiale, valutabile solo secondo criteri di mercato, ma si tratta del diritto dei cittadini a formarsi le proprie opinioni sulla politica, sulla qualità dei governi, sulla vita pubblica. Per le istituzioni europee non possono esservi più pretesti, la Commissione deve intervenire con decisione per rafforzare standard comuni europei. Il vostro intervento, signora Commissario, potrebbe dare ai cittadini europei la certezza che l'Europa è uno spazio di diritti e di libertà. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio la signora Commissario per l'equilibrio della relazione da lei svolta. Aspettiamo con grande interesse la definizione degli indicatori obiettivi per valutare il pluralismo degli organi d'informazione, dei media. Lo aspettiamo sia come membri di questo Parlamento sia come italiani, ben consapevoli di quanto sia garantito in Italia il pluralismo, la libertà e l'indipendenza degli organi d'informazione. Ben vengano quindi degli indicatori che convincano di questo anche la sinistra italiana che ciclicamente, ogni quattro-cinque mesi, ci propone lo stesso dibattito ottenendone sempre un voto che non mi sembra tanto favorevole alle loro tesi. In Italia la maggioranza dei giornali è di sinistra, attacca continuamente il governo, fa propaganda per la parte avversa. In Italia la sinistra per trent'anni ha occupato e lottizzato militarmente le poltrone del servizio pubblico della TV di Stato pagata con i soldi dei cittadini, che è un dopolavoro dei partiti del centrosinistra. In Italia sul servizio pubblico quotidianamente, settimanalmente, ci sono trasmissioni che diffamano il governo e il premier. Se però, per sbaglio, una volta tanto, qualche esponente politico di centrodestra dovesse querelare i giornali si grida all'attentato alla libertà di informazione. In Italia si fa anche un'altra cosa: si pubblicano regolarmente tutte le intercettazioni telefoniche svolte durante inchieste giudiziarie, anche quelle che non c'entrano affatto con l'inchiesta, diffondendo notizie e violando la privacy dei cittadini, tanto che qualche anno fa i signori della sinistra gridavano contro questa pratica. Massimo D'Alema, giugno 2007: "Lo spettacolo degli avvocati che ricopiano frasi e poi vanno dai giornalisti è indecente, è un suk arabo". Di Pietro, marzo 2007: "L'uso delle intercettazioni va regolamentato prevedendo sanzioni per salvaguardare la privacy". Veltroni, febbraio 2008: "Il PD sostiene il divieto assoluto di pubblicare le intercettazioni fino al termine dell'udienza preliminare". Se oggi il governo italiano però si permette di proporre al parlamento una norma che regoli anche il diritto alla privacy e preveda sanzioni per chi viola la norma in materia di pubblicazione delle intercettazioni, si scatena tutta la stampa di sinistra gridando allo scandalo e con una forte eco in Europa, fatta dai soliti ultrà. Ci sono giornali di sinistra che sono usciti così, hanno rinunciato alla prima pagina per gridare contro la legge bavaglio. Solo alla prima e alla seconda, però, perché poi nell'ultima la pubblicità l'hanno pubblicata regolarmente. Allora a questa sinistra a corrente alternata, che ogni sei mesi viene a dire qui che non c'è libertà d'informazione, consigliamo di mettersi l'anima in pace e di cambiare argomento, trovandone di più seri. Signora Presidente, onorevoli colleghi, esprimere le proprie idee e le proprie opinioni senza ledere i diritti e la dignità altrui è una delle libertà fondanti delle democrazie. Purtroppo però non sempre gli organi d'informazione cosiddetti liberi trattano allo stesso modo partiti e uomini politici. Ne sappiamo qualcosa noi, cari colleghi, che di quanto facciamo in questo Parlamento ben poco appare sugli organi d'informazione. In Italia, nonostante le accuse di una sinistra illiberale e chiusa, la libertà di stampa è garantita da un'incredibile pluralità di mezzi d'informazione locali e nazionali. Chi dice che il presidente del Consiglio gestisce a suo piacimento i mezzi d'informazione di proprietà della sua famiglia mente sapendo di mentire. E mi stupisce che colleghi parlamentari esperti di diritto accusino il governo italiano di violare il trattato di Roma, e magari anche quello di Lisbona, e non usino lo strumento principe contro tali violazioni che è il ricorso agli organi giurisdizionali dell'Unione. Credo che l'Unione europea dovrebbe costituire un comitato etico indipendente per verificare in tutti i 27 Stati membri il livello di libertà di stampa, chiudendo così una volta per tutte le bocche di coloro che vendono realtà inesistenti. Signora Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, ho ascoltato con attenzione coloro i quali sono intervenuti con riferimento a un tema, a una questione che ha sicuramente una sua peculiarità e una sua specificità. Contrariamente a quanto è accaduto poco fa, quando ci siamo soffermati lungamente su un tema troppo dibattuto e di poca concretezza – quello sulla libertà di espressione in Europa – questo è un tema assolutamente attuale e concreto. Ricordo che qualche tempo fa, in sede di approvazione della risoluzione sul programma di Stoccolma, un emendamento con caratteristiche sostanzialmente analoghe al contenuto dell'interrogazione di cui odiernamente parliamo non è stato approvato in sede di commissione. Probabilmente perché, proprio con riferimento testuale alle parole contenute in quella risoluzione – e cioè che va rispettata l'identità e la sensibilità nazionale di ciascuno Stato membro – la consapevolezza della commissione era quella che probabilmente ha informato di recente anche la Corte di giustizia europea, la quale ha affermato, con riferimento a un caso specifico, che negare le nozze alle coppie dello stesso sesso non è una violazione di un diritto. Personalmente sono dell'avviso che vadano garantite alcune posizioni fondamentali, perché ciò che attiene alla sfera intima e personale di una persona va infatti rispettato, ma nel contempo non posso non tenere in debito conto le parole poc'anzi riferite dal Commissario Reding, e cioè che occorre un passaggio graduale, fatto di piccoli passi concreti verso un riconoscimento che nel tempo potrà essere realizzato. Molti progressi sono stati compiuti, ma non si può non tenere conto di un concetto di famiglia che per noi è quello di una famiglia naturale, con un uomo e una donna e la procreazione dei figli, rispetto a un altro modello che noi teniamo in debito conto, ma che non è quello al quale fa riferimento ancora oggi in prevalenza la Comunità europea. Signora Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, l'Europa non può sostituirsi al popolo sovrano e imporre in casa d'altri ciò che le può piacere o meno, perché l'Europa ha un motto, se non lo sa: "Uniti nella diversità", cioè ognuno è padrone in casa propria. Le interrogazioni parlamentari oggi in discussione sono molto simili e mirano a far sì che la Commissione imponga agli Stati membri l'obbligo di riconoscere i matrimoni tra coppie dello stesso sesso e ad evitare ogni forma di discriminazione in materia di affidamento. Il gruppo della Lega Nord non può accettare che l'Unione europea si sostituisca ai diritti dei popoli di tutelare le proprie culture, tradizioni e radici. Il matrimonio tradizionale, quello cioè tra un uomo e una donna che danno origine magari a dei figli, è l'unico che può e deve essere riconosciuto. Ogni altra forma di unione fra persone dello stesso sesso può esistere, ma di certo non può e non deve essere considerato matrimonio. Ancora di più ci spaventa la richiesta degli interroganti di concedere l'affido di bambini a coppie dello stesso sesso. Che educazione potrebbero ricevere? Nessuno vuole vietare a coppie omosessuali di aiutare, ad esempio con l'adozione a distanza, bambini orfani o poveri, ma un conto è contribuire alla loro crescita nelle famiglie d'origine o nel loro paese, un altro è quello di chiederne l'affidamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non è un pericolo, è una cosa che per quanto ci riguarda, nella maggioranza del popolo italiano – e parlo per l'Italia – non è accettabile: è diverso. Poi, che la coppia possa esistere, vivere tranquillamente la propria vita, e non pretendere qualcosa di più, al pari della coppia uomo-donna – che possibilmente abbia poi anche dei figli visto che l'Europa continua a invecchiare – bene, è un altro conto. L'ho detto prima: noi riteniamo che la coppia che ha diritto al matrimonio formale, ufficiale sia quella formata da un uomo e una donna perché può procreare, e l'obiettivo finale di un'Europa che invecchia è quello di fare figli. Signor Presidente, signor Presidente della Commissione, onorevoli colleghi, nessun dubbio sul fatto che molti governi passano la notte a disfare quello che la Commissione fa di giorno. È importante quindi che la Commissione contribuisca con una riflessione opportuna a un'interpretazione corretta del principio di sussidiarietà, perché non diventi una scusa per arginare e limitare i progressi del trattato di Lisbona. Ai colleghi liberali e socialisti voglio dire: attenti ad accusare i governi democratici di politiche razziste perché, se veramente siete convinti di quello che dite e ritenete la Commissione complice o debole verso queste politiche, perché non chiedete ai Commissari di provenienza liberale e socialista di dimettersi dai loro ruoli? Da ultimo, un suggerimento al Presidente Buzek: adottiamo come sanzione nei confronti dei deputati assenti la stessa sanzione che la Commissione europea certamente adotterà nei confronti dell'assenza della Vicepresidente Ashton. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Barroso, il suo è un intervento che in Italia avremmo definito "democristiano", cioè che poteva andare bene a tutti. In Europa vi sono quattro milioni di posti di lavoro disponibili? Bene, diamoli ai nostri disoccupati che, come lei ben sa, sono decine di milioni, creando un mercato del lavoro europeo. Stiamo uscendo dalla crisi? Bene, aiutiamo imprese e lavoratori, con sovvenzioni per una nuova crescita economica e con salari e pensioni adeguati, creiamo un mercato europeo dell'energia. L'Europa sta invecchiando? Male, aiutiamo le famiglie tradizionali, formate da uomini e donne, ad avere figli con contributi e servizi. Potenziare la lotta ai cambiamenti climatici? Giusto, ma non lo possiamo fare a senso unico, non può essere solo l'impresa a farsi carico dei sacrifici economici a vantaggio di concorrenti extraeuropei. Tutelare i diritti delle minoranze? È corretto, ma quando gli appartenenti a quelle minoranze non rispettano le nostre leggi, è giusto che siano rispediti al loro paese d'origine. Non possiamo pensare di diventare il punto di raccolta dei disperati del mondo, li dobbiamo aiutare a casa loro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il rafforzamento della base industriale e tecnologica della difesa europea è una dimensione essenziale della costruzione di una difesa comune. Esso ha bisogno però di regole comuni e di un approccio coordinato per rafforzare lo sviluppo e la competitività dell'industria europea della difesa e, al tempo stesso, per rendere questo sviluppo coerente con i principi e gli impegni internazionali dell'Europa. Per questo, insieme alla direttiva sul mercato interno della difesa, la posizione comune del dicembre 2008, che definisce procedure e criteri delle esportazioni militari verso paesi terzi, costituisce un importante passo avanti. Com'è noto, tra queste procedure non c'è un meccanismo generalizzato di consultazione. Tuttavia, nella posizione comune c'è un opportuno riferimento alla necessità di rafforzare la cooperazione e la convergenza in questo campo nel quadro della PESC. In attesa che gli auspicabili progressi su questo fronte e su quello della creazione di una difesa comune rendano possibile l'adozione di meccanismi ancora più vincolanti, sarebbe opportuno che la cooperazione e convergenza prevista dall'articolo 7 non rimanga solo sulla carta e che la relazione annuale sulle esportazioni militari venga resa nota al Parlamento. Naturalmente, l'interrogazione presentata dai colleghi popolari sembra implicitamente – ora poi è stato esplicitato – non limitarsi a questioni di carattere generale. Premesso che sarebbe stato meglio chiamare le cose con il proprio nome fin dall'inizio, non ci sembra che la vendita di navi francesi alla Russia sia in contraddizione con la posizione comune del 2008. Al contrario, tale esportazione può rafforzare e rendere più vincolante il legame e la cooperazione euro-russa nel settore della sicurezza, che dovrebbe però uscire dall'ambito bilaterale ed essere affrontato, discusso e condotto fino in fondo in una dimensione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il fiume Giordano rappresenta un grande patrimonio non solo ambientale, ma anche agricolo ed economico per la Giordania, Israele e i Territori palestinesi, e la situazione di degrado nella quale versa non può non preoccuparci. Ci preme rilevare che circa il 98 percento dei 1 300 milioni di metri cubi d'acqua dolce naturale del basso corso del fiume è deviato ogni anno e lunghi tratti del fiume rischiano di prosciugarsi. Si tratta di un danno in termini di biodiversità, ma soprattutto in termini di accesso delle popolazioni locali alle fonti di acqua. Diversi attori internazionali, tra i quali l'Assemblea parlamentare euro-mediterranea e il Senato americano, hanno già affrontato la situazione di profondo degrado del fiume Giordano. Anche noi dobbiamo sollecitare un intervento, non solo dei governi e delle autorità locali, ma anche del Consiglio, della Commissione e degli Stati membri per l'assistenza tecnica e finanziaria per il risanamento del fiume. In particolare – come si dice nella risoluzione comune sottoscritta da tutti i gruppi politici, che ringrazio per l'adesione convinta – chiediamo alla Commissione di inserire un chiaro e concreto riferimento a questo progetto nei piani d'azione della politica di vicinato con Israele, la Giordania e l'Autorità palestinese. Un primo passo potrebbe essere il lancio di uno studio comune sulla situazione del fiume Giordano. Sappiamo bene come l'acqua sia un bene prezioso e inalienabile e voglio richiamare dunque l'attenzione sul fatto che una corretta distribuzione dell'acqua debba rispettare in modo equo le esigenze di tutte le popolazioni presenti nella regione. Si tratta di una questione della massima importanza per il conseguimento di una pace duratura e della stabilità in Medio Oriente. Guardiamo con speranza alla ripresa dei negoziati di pace nei giorni scorsi tra israeliani e palestinesi, negoziati che individuano nella gestione delle risorse idriche proprio uno dei punti essenziali. Il nostro auspicio è quello che si arrivi al più presto a un'effettiva cooperazione tra i governi, le comunità locali e le organizzazioni della società civile nei paesi e nei territori interessati per salvare il basso Giordano, un dovere non solo per l'alto valore simbolico di questo fiume, ma soprattutto per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, è importante e necessario trovare un punto di equilibrio tra la necessità di portare avanti la ricerca scientifica e il bisogno di proteggere il benessere degli animali. Attualmente, la tutela degli animali utilizzati nelle procedure scientifiche è carente. Attraverso le nuove conoscenze scientifiche si possono promuovere alternative che sostituiscono o riducono l'impiego degli animali. Bisogna utilizzare metodi o procedure che causino minor dolore e sofferenza possibile, senza ostacolare però la sperimentazione scientifica per la lotta contro le malattie. È giusto dunque rivedere la legislazione europea sulla protezione degli animali in modo da ottenere risultati soddisfacenti, preservando le esigenze dell'industria della ricerca, data la necessità di proseguire la ricerca scientifica a beneficio della salute umana e, allo stesso tempo, tutelando il benessere degli animali ancora necessari per fini scientifici. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, dopo un anno e mezzo di difficili negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione, siamo finalmente giunti a un testo di compromesso sul dossier sensibile sulla sperimentazione animale. Si è trattato di un lavoro difficile e desidero ringraziare la nostra relatrice, onorevole Elizabeth Jeggle, e i nostri relatori ombra per aver condotto un così intenso negoziato. Il testo è stato approvato in seno alla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che ho l'onore di presiedere, senza nessun voto contrario e solo quattro astensioni. Esso rappresenta un buon punto di equilibrio tra l'esigenza di migliorare il livello di benessere degli animali utilizzati negli esperimenti e quella di permettere il progresso nella ricerca medica. La proposta mira ad analizzare e migliorare la direttiva del 1986, ormai obsoleta, e a uniformare le regole europee in materia. La sperimentazione sugli animali suscita in tutti noi e nell'opinione pubblica una particolare sensibilità, ma posso affermare con convinzione, onorevoli colleghi, che stiamo per votare un testo ragionevole, frutto di un lavoro serio e rigoroso, che rappresenta un avanzamento rispetto alla legislazione esistente in termini di protezione degli animali, ma che, allo stesso tempo, non perde di vista la responsabilità morale che abbiamo nel far progredire la ricerca in campo medico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, "!", dicevano gli attori romani alla fine dello spettacolo. La commedia è finita e forse siamo alla vigilia di questa conclusione. Però forse non è ancora il momento di applaudire. Durante questo dibattito, abbiamo avuto rassicurazioni importanti dall'onorevole Karel De Gucht, ma sappiamo che il 64 percento dei prodotti contraffati proviene dalla Cina, che non fa parte dell'ACTA, e quindi occorrerà valutare se il gioco vale la candela, se – in assenza di reali vantaggi, come ha concluso il Commissario – sarà opportuno apporre la nostra firma. Le ragioni di preoccupazione che ancora persistono non sono tante, ma sono significative. Su Internet è stato detto molto e apprezziamo gli sforzi della Commissione, ma la nostra vigilanza continua. Sull'accesso alle medicine, ribadisco quello che è già stato sollecitato anche da altri colleghi: impossibile qualsiasi amalgama tra medicine false, da una parte, e medicine generiche, dall'altra. È importantissimo permettere l'accesso di farmaci a prezzo competitivo, cruciali per i pazienti dei paesi in via di sviluppo. La domanda che desidero porre è se la dichiarazione di Doha sui TRIPS sulla salute pubblica sarà inclusa almeno a livello di preambolo nel testo dell'ACTA. Infine, sulle indicazioni geografiche, ci troviamo in una situazione potenzialmente paradossale, perché marchi registrati che potrebbero violare le indicazioni geografiche avrebbero una protezione maggiore rispetto a quella delle stesse indicazioni geografiche. Anche qui TRIPS propone delle basi per molti aspetti più solide, invitiamo quindi alla vigilanza e all'inflessibilità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a norma dell'articolo 175 del regolamento del Parlamento, richiedo il rinvio in commissione del testo. Abbiamo atteso per tantissimi anni questa direttiva ma, come già sottolineato in molti altri interventi, ci sono alcuni punti che vanno decisamente modificati per garantire un'adeguata tutela degli animali. L'approvazione di questa legislazione permetterà la sperimentazione per scopi didattici e permetterà il riutilizzo più volte dello stesso animale, anche in procedure che gli provocano sofferenza. Non incentiverà affatto i metodi alternativi ritenuti scientificamente validi. Non si tratta di prendere una posizione estrema, quanto piuttosto di rispettare l'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea che prevede di tenere pienamente conto del benessere degli animali in quanto esseri senzienti. Non si vuole frenare la ricerca, ma piuttosto incoraggiarne un percorso eticamente sostenibile. È inaccettabile affermare che approviamo questa direttiva per poi modificarla negli anni a venire. Assumiamoci quindi la responsabilità di apportare già adesso le correzioni necessarie. Non è una posizione politica o ideologica, è buonsenso e il buonsenso non ha un colore politico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come presidente della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, competente nel merito, sono contrario al rinvio della relazione Jeggle, perché la nostra commissione, dopo un intenso dibattito durato più di un anno e mezzo, si è già espressa in modo netto e chiaro a favore del compromesso raggiunto dalla posizione comune, non esprimendo alcun voto contrario – ci sono state solo alcune astensioni. Non vedo dunque alcuna ragione per un riesame del testo: ci sono tutti gli elementi per votare oggi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dopo otto anni dall'inizio dei negoziati tra la Commissione europea e il Pakistan, si è finalmente arrivati a un accordo su una procedura di riammissione per le persone residenti nell'Unione europea senza autorizzazione. La commissione per gli affari esteri ha chiesto di redigere un parere su questo accordo, molto importante, e particolarmente tenendo conto degli sviluppi nella regione attorno al Pakistan e alla questione dei diritti umani. Abbiamo discusso a lungo in commissione e sono state sollevate alcune preoccupazioni: la situazione instabile e le continue violazioni dei diritti umani in Pakistan e le negoziazioni condotte dalla Commissione europea con il Pakistan non hanno garantito diritti e sicurezza alle persone rinviate in Pakistan. Inoltre, eravamo preoccupati che fin d'ora non esistesse una valutazione degli undici accordi di riammissione già in vigore. Alla fine i colleghi dell'AFET hanno concluso che un chiaro quadro per la cooperazione sulla questione di riammissione con il Pakistan fosse preferibile a una situazione in cui gli Stati membri procederebbero a espellere immigrati illegali venuti dal Pakistan su una base ad hoc e senza un controllo basato sul rispetto dei diritti umani. L'articolo 16 garantirà all'Unione la possibilità di esercitare questi controlli, per questo ribadisco la richiesta della commissione per gli affari esteri per una valutazione degli accordi già in vigore e ne sostengo l'approvazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea e la Turchia hanno relazioni commerciali profonde. L'unione doganale ha permesso agli scambi, al volume degli scambi tra l'Unione europea e la Turchia, di raggiungere l'importante cifra di 100 miliardi di euro l'anno. Soprattutto la posizione geopolitica della Turchia ne fa un importante punto di collegamento tra l'area mediterranea, il Medio Oriente, l'Asia, le zone del Caucaso e il Mar Nero. La Turchia è inoltre un paese in controtendenza rispetto all'Europa, un paese con dinamiche demografiche completamente diverse, un paese giovane, che ha affrontato prima la crisi e le sfide di riforma che queste hanno reso necessarie. È quindi un paese complementare perché diverso da tanti punti di vista rispetto all'Unione europea e con il quale quindi ci sono grandi potenzialità reciproche; ed è su questo che dobbiamo concentrare l'attenzione, stare attenti a non disperdere le reciproche potenzialità, farle diventare investimenti fruttuosi. È vero, l'Unione è un importante partner commerciale, ma la Turchia guarda sempre più alla Russia, all'Africa, al Medio Oriente, l'unione doganale non si applica ancora agli appalti pubblici, non si applica ai servizi, e permangono ancora grandi ostacoli per il commercio internazionale. Bisogna quindi lavorare per rimuovere gli ostacoli alla potenzialità – e in questo senso credo che vada la relazione di cui oggi discutiamo e che nei prossimi giorni voteremo – perché ci sono territori, terreni sui quali è necessario veramente far crescere le potenzialità: l'energia, l'ambiente, le reti dei servizi, le infrastrutture. E per questo, per questa relazione che è un importante passo, credo che vada condiviso il lavoro del relatore Kazak che quindi ringrazio. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, io sono contento della relazione Kazak, che ci dice sostanzialmente che l'Unione europea ha uno strumento formidabile da sviluppare ulteriormente nelle sue relazioni, anche politiche, nei confronti della Turchia e questa è la politica commerciale. È stata già ricordata la posizione geostrategica cruciale della Turchia nei confronti del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'Asia centrale, del Caucaso. C'è una bella poesia di Hikmet, poeta turco, che dice "questo paese che assomiglia alla testa di una giumenta venuta al galoppo dall'Asia lontana per immergersi nel Mediterraneo". Noi vorremmo che questa giumenta della Turchia fosse davvero il fulcro di queste relazioni, per queste regioni di cui lei è uno dei centri. Per far questo occorre però stabilizzare i rapporti politici e commerciali con l'Armenia, occorre chiudere la questione di Cipro – e ricordo il paragrafo 11 della relazione Kazak sull'attuazione e l'applicazione dell'unione doganale anche alla parte di Cipro occupata dalla Turchia – quindi non tutto è oro; è stato ricordato anche dalla collega Balzani che ci sono alcuni problemi, soprattutto nel campo della contraffazione, della difesa e della tutela delle proprietà intellettuali, dell'applicazione dell'unione doganale al settore dei servizi e degli appalti. Ringrazio il collega Kazak, il Mediterraneo è destinato a cambiare e noi vogliamo cambiarlo assieme alla Turchia, la cui crescita è prevista da qui al 2020, dal Fondo monetario internazionale, di ben il 37%, e questo è un dato che dice molte cose. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non possiamo certo essere favorevoli a un provvedimento che liberalizza ulteriormente gli scambi commerciali tra l'Unione europea e la Turchia, e in particolare nel settore agricolo. In quella realtà il costo del lavoro è nettamente più basso rispetto al nostro, quindi aprire le nostre frontiere ai loro prodotti significa danneggiare le imprese europee, significa concorrenza sleale. Pensare di favorire così facendo l'entrata della Turchia nell'Unione europea, quindi semplificando gli scambi commerciali, è un errore. Noi pensiamo che quel sistema politico, amministrativo e sociale sia troppo lontano dal nostro – anche dal punto di vista del rispetto della libertà religiosa siamo lontani anni luce: in Turchia essere cristiani significa essere diversi; l'intolleranza religiosa, presente anche nella capitale, come nelle grandi città, diventa norma nelle periferie e nelle aree rurali; quindi noi non possiamo accettare di svantaggiare le nostre imprese regalando alla Turchia semplificazioni degli scambi commerciali con i nostri paesi. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la conservazione delle biodiversità è una questione importante e attuale, ma purtroppo sottovalutata da molti. Buona parte dei cittadini dei 27 paesi che compongono l'Europa non comprendono il grave rischio di estinzione delle biodiversità, né tanto meno delle ripercussioni che questo provoca su clima, ambiente ed economia dei nostri paesi. Sono certa che tocchi a noi dare piena ed efficace attuazione della vigente legislazione europea, integrare le fonti di finanziamento alle politiche per la conservazione della biodiversità in Europa nonché semplificare le norme per l'accesso ai finanziamenti dei progetti a livello locale, parlo del programma LIFE come ha citato la collega Antonescu. La preservazione, poi, degli habitat terrestri come marini deve essere una priorità dell'agenda europea, ma anche di tutti gli Stati membri che devono tendere a uniformare i propri interventi. Occorre introdurre a tutti i gradi nel livello locale il criterio della conservazione della biodiversità! Concludo ricordando che questa legislatura ha la responsabilità di dare un segnale forte all'Europa, per migliorare la qualità della nostra vita, ma soprattutto di coloro che verranno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la biodiversità indica una misura della varietà di specie animali e vegetali nella biosfera: essa è il risultato di lunghi processi evolutivi. L'evoluzione è il meccanismo che da oltre tre miliardi di anni permette alla vita di adattarsi al variare delle condizioni sulla Terra e che deve continuare ad operare perché questa possa ancora ospitare forme di vita in futuro. Va intesa non solo come il risultato di processi evolutivi, ma anche come il serbatoio da cui attinge l'evoluzione per attuare tutte le modificazioni genetiche e morfologiche che originano nuove specie viventi. La biodiversità è l'assicurazione sulla vita del nostro pianeta, quindi la sua conservazione deve essere perseguita senza limiti, poiché essa costituisce un patrimonio universale che può offrire vantaggi immediati per l'uomo, come il mantenimento degli equilibri climatici, sia a scala locale che planetaria, come fonte di materiale di studio che permette di avere fondamentali conoscenze anche per comprendere meccanismi biologici analoghi nell'uomo, come uso sostenibile della flora e della fauna per fini alimentari e medicinali. Giustamente, la sua conservazione è uno degli obiettivi europei per il post-2010, anno della biodiversità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il giornale italiano Il fatto quotidiano ha pubblicato sabato un documento autografo dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino, in cui lo stesso scriveva che Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi erano come lui figli della stessa lupa, ovvero appartenevano allo stesso sistema politico-mafioso. Questa notizia arriva al vaglio della magistratura mentre sta venendo a galla la verità sulle stragi mafiose del '92, in cui morirono i giudici Falcone e Borsellino, ovvero che lo Stato trattò con la mafia per la fine della stagione delle bombe e che ciò favorì, come sembra, la nascita del partito del premier, Forza Italia, fondato proprio assieme a Dell'Utri, condannato a sette anni per mafia e tutt'ora senatore del Parlamento italiano. Alla luce di ciò e alla luce del recente omicidio del sindaco Angelo Vassallo, ucciso dalla camorra, ribadisco l'importanza della richiesta dell'ALDE, che dietro mia continua pressione ha chiesto nuovamente in commissione LIBE una relazione sulla mafia a livello dell'Unione europea. L'Europa non può continuare a voltare la faccia dall'altra parte per paura di affrontare un problema che non è più locale ma globalizzato, e che in questo momento riguarda da vicino il governo di uno Stato membro. Signora Presidente, onorevoli colleghi, come si evince chiaramente da questa relazione, da diversi anni ormai il traffico aereo è in costante aumento; nonostante i grandi progressi fatti in materia di sicurezza, ciò comporta un inesorabile aumento del rischio di incidenti. Attualmente la normativa europea in materia di inchieste sugli incidenti aerei è costituita da una direttiva del 1994, quando l'EASA, Agenzia europea per la sicurezza aerea, non era ancora stata istituita. Pertanto condivido in pieno l'obiettivo della relatrice di stabilire attraverso un nuovo regolamento un quadro giuridico chiaro che conferisca all'EASA il ruolo di attore principale della sicurezza aerea a livello europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, negli ultimi anni molti Stati membri hanno subito frequenti interruzioni di forniture di gas, dimostrando che la crescente dipendenza dell'Unione europea da forniture esterne di energia può nuocere agli interessi economici e politici a lungo termine degli Stati membri. Condivido pienamente pertanto l'idea che la sicurezza energetica debba essere considerata un elemento essenziale della sicurezza globale dell'Unione europea e che la garanzia del mantenimento delle forniture di gas nella Comunità, in particolare durante le situazioni di crisi, debba essere considerata a sua volta un obiettivo strategico. Per questo motivo ho votato a favore di questa relazione e mi auguro che il regolamento in questione sia applicato tempestivamente come auspicato anche dallo stesso relatore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, questo accordo si prefigge lo scopo di rafforzare la cooperazione tra le amministrazioni degli Stati interessati per rendere più rapido il processo di ammissione di quelle persone che si trovano in situazione di soggiorno irregolare, determinando con precisione tutte le disposizioni tecniche necessarie: domande di ammissione, prove, termini, modalità di trasferimento e di trasporto. Ho votato a favore perché convinto che tale accordo sia necessario in quanto strumento fondamentale nella lotta contro l'immigrazione illegale nell'Unione europea. L'accordo contiene una clausola di non incidenza per quanto riguarda altre norme e diritti internazionali: gli Stati dovranno infatti ottemperare agli obblighi pertinenti risultanti dal diritto internazionale, quali ad esempio il principio di non respingimento, e sono ritenuti responsabili delle espulsioni dinanzi ai loro tribunali nazionali. Il principio di non respingimento ha implicazioni procedurali, dal momento che gli Stati sono chiamati ad effettuare una valutazione del rischio di maltrattamenti, anche nei casi di allontanamento indiretto in un paese intermedio. Si prevede poi l'istituzione – e termino – di un comitato misto per la riammissione e vorrei qui sottolineare, signor Presidente, che il Parlamento europeo non ne farà parte, purtroppo, quindi chiedo alla Commissione europea di volerci informare regolarmente e opportunamente sulle sue attività. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il ruolo della Turchia quale attore del commercio mondiale è andato rafforzandosi negli ultimi anni, soprattutto perché il paese tende a sfruttare l'unicità della sua posizione geopolitica. La realizzazione di un'unione doganale con l'Unione europea nel 1996 ha permesso l'approfondimento delle relazioni economiche; è stato raggiunto un ragguardevole livello di integrazione dei mercati, in particolar modo per quanto concerne la libera circolazione delle merci. In tempi recenti un grosso passo avanti verso l'integrazione si è avuto con l'adozione del nuovo codice doganale turco e l'introduzione del sistema delle preferenze generalizzate. Non possiamo negare che la Turchia sia divenuta negli ultimi anni un partner commerciale chiave dell'Unione, figura infatti al settimo posto fra i maggiori mercati di importazione dell'Unione e al quinto posto tra i mercati di esportazione. È divenuta una base di investimento per le imprese europee, con una crescente integrazione nella catena di approvvigionamento e produzione, spesso in segmenti ad alto valore aggiunto. Ho votato a favore di questa relazione, signor Presidente, perché condivido l'idea che occorre innanzitutto rendere l'unione doganale più funzionale, quindi sì a questo rapporto tra Turchia e Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, i miei complimenti al collega relatore per il lavoro svolto e soprattutto per come ha trattato questo argomento, stando il fatto che stiamo discutendo da molti anni con la Turchia del suo ingresso nell'Unione, quindi un momento difficile. È assodato che per l'Europa la Turchia rappresenta un ottimo partner commerciale, agevolato anche dalla sua favorevole posizione che ne fa la naturale porta verso l'Asia. L'Unione europea è il maggior partner commerciale della Turchia. I numeri sono buoni, sono confortanti. Tali relazioni commerciali vanno migliorate, per questo condivido i punti 16 e 20, con i quali si invita la Turchia a eliminare le licenze di importazione e il divieto all'importazione di taluni prodotti farmaceutici. Concordo, infine, sull'opportunità di rendere più forte e ampia l'unione doganale al fine di rendere sempre più proficui gli scambi commerciali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione approvata oggi va nella giusta direzione per tutelare la biodiversità e gli ecosistemi. Il concetto di biodiversità viene finalmente associato a quello di gestione responsabile. Per conservare il nostro pianeta, affinché possa sostenere anche le generazioni future, è necessario adottare subito politiche attuative in materia di ecocompatibilità. Dopo il mancato raggiungimento dell'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010, è necessario che il rinvio di 10 anni serva ad una seria presa di coscienza collettiva da parte degli Stati e delle istituzioni. Il patrimonio ambientale dell'Unione europea, che spazia dalla macchia mediterranea alle foreste di conifere, vanta una ricchezza di flora e fauna in termini di biodiversità praticamente irripetibile. Arrestare la perdita di tale patrimonio ambientale – e concludo – è un dovere che dobbiamo a noi stessi e alle generazioni future. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi e la lotta per prevenirne un ulteriore degrado sono sfide di inestimabile valore per la nostra società. Arrestare la perdita di biodiversità non è solo un nostro dovere etico, ma anche politico ed economico: conservare il nostro pianeta affinché possa sostenere anche le generazioni future! Secondo la prassi della politica ambientale europea, le direttive offrono la flessibilità necessaria per adeguare i provvedimenti di attuazione alla realtà locale. Tale approccio è senz'altro giustificato dai principi di sussidiarietà e proporzionalità, ma spesso le differenze tra gli Stati membri diventano tali da inficiare l'efficacia delle direttive stesse. Concordo con la relatrice quando afferma che l'approccio spesso settoriale alla biodiversità favorisce una profonda frammentazione del finanziamento delle misure volte alla tutela degli ecosistemi attraverso il bilancio dell'UE. Se tale frammentazione dei finanziamenti può avere un impatto positivo, permettendo di attingere a diverse fonti, l'obbligo di cofinanziamento e l'approccio basato su un "menu alla carta" delle politiche agricola e strumentale, tra le altre, fanno sì che solo gli Stati membri che scelgono consapevolmente di destinare le risorse alla biodiversità investano poi effettivamente i fondi a tale scopo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la votazione che abbiamo fatto oggi sulla relazione è molto articolata e ricca di contenuti per migliorare l'attività di prevenzione dei disastri ambientali. Parte dalla considerazione che le vigenti misure di prevenzione si sono dimostrate purtroppo insufficienti o non hanno trovato attuazione, per cui s'impone una duplice esigenza: mettere a punto alcuni e migliori interventi nazionali ed europei, con l'indicazione anche di una modifica delle condizioni di accesso al fondo di solidarietà, ma è però ugualmente importante una maggiore attenzione da parte delle regioni e degli enti pubblici territoriali, ai quali con questo provvedimento viene chiesto di migliorare l'integrazione negli strumenti di programmazione e nei programmi operativi. È un passo in avanti, uno dei tanti che stiamo facendo verso politiche migliori di tutela del territorio. Signora Presidente, onorevoli colleghi, lo spopolamento delle campagne, la desertificazione, e la maggiore frequenza di eventi calamitosi – piogge eccessive, siccità, grandine, incendi ecc. – costringono gli Stati membri a intervenire con poche risorse e pochi mezzi. La questione più importante che voglio qui evidenziare è la sopravvivenza del mondo agricolo, che spesso è soggetto a calamità naturali che mettono in ginocchio il reddito delle aziende agricole. Per questo la Commissione europea deve impegnarsi a creare un regime assicurativo pubblico europeo per il settore agricolo, capace di affrontare i rischi e l'instabilità economica e finanziaria degli agricoltori a seguito di calamità e catastrofi naturali o provocate dall'uomo, così come è indicato al punto 37 della proposta dell'onorevole Ferreira per la quale ho appena votato a favore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, i miei complimenti alla relatrice per il lavoro svolto: l'Unione europea è da sempre impegnata a sostegno dei paesi in via di sviluppo e la relazione oggi votata ricorda a tutti che ancora abbiamo molto, molto da fare. Per migliorare le condizioni di tali paesi è necessario agevolare standard in materia di diritto del lavoro, standard di sicurezza sul lavoro - a proposito mi preme sottolineare il mio apprezzamento per il punto 38, in cui si evidenzia l'importanza del genere, della parità di genere, per il successo economico degli Stati. Bisogna infatti garantire alle donne il giusto accesso al mondo del lavoro. L'Unione europea deve impegnarsi attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione per debellare il lavoro minorile – come sottolinea giustamente la relatrice al punto 38 – che rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla riduzione della povertà. Una relazione su grandi punti qualificanti, per questi motivi il mio voto è stato favorevole. Signor Presidente, onorevoli colleghi, commissario Tajani, verificare la sicurezza dei medicinali una volta che ne è stato autorizzato l'uso pubblico è l'obiettivo primario di tale proposta di regolamento. I controlli e le valutazioni degli effetti positivi o negativi non sono mai eccessivi. Si stima che ogni anno gli effetti collaterali dei farmaci causino 197 000 decessi nell'Unione europea. Spesso le sperimentazioni cliniche possono rilevare gli effetti collaterali se questi insorgono di rado, dopo un uso prolungato del farmaco o se derivano dall'interazione con altri medicinali. Monitorare il consumo dei farmaci e segnalarne gli effetti collaterali è, e deve rimanere, una priorità della politica europea in materia di sanità pubblica. Un buon sistema di farmacovigilanza deve essere in grado di permettere agli operatori sanitari, alle aziende e ai pazienti stessi di segnalare gli effetti collaterali dei farmaci, oltre a consentire il rilevamento dei segnali che indicano una potenziale presenza di problemi. Una volta individuati tali segnali occorre agire, ad esempio modificando il modo in cui il medicinale viene prescritto, migliorando l'informazione sull'uso del farmaco o procedendo nel completo ritiro del prodotto in caso di particolare gravità degli effetti collaterali. La proposta di rafforzamento della cooperazione in materia di farmacovigilanza potrà offrire numerosi vantaggi, in quanto permetterà di operare su un maggior numero di segnalazioni, per una più rapida individuazione dei modelli anche più rari. Sarà così possibile ritirare più velocemente dal mercato i medicinali pericolosi qualora ve ne sia bisogno. Tutti gli Stati dovranno continuare a essere gli attori principali del sistema di farmacovigilanza nell'Unione europea. Concludo, Presidente, sottolineando come sia importante consentire la segnalazione diretta da parte dei pazienti degli effetti collaterali di questi farmaci. Oggi, purtroppo, solo un numero limitato di Stati accetta la segnalazione diretta e mi piace sottolineare che nei paesi in cui è utilizzata non comporta alcun sovraccarico di lavoro per l'autorità competente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo favorevoli all'impostazione della relatrice, in quanto pone l'accento sull'importanza di verificare la sicurezza dei medicinali e di migliorare la trasparenza delle attività di farmacovigilanza. La Lega Nord ha posto la propria attenzione su alcuni aspetti: permettere l'accesso diretto del paziente alla banca dati comunitaria delle segnalazioni di sospette reazioni avverse; consentire l'introduzione di tariffe, a discrezione degli Stati membri, da corrispondere per le valutazioni inerenti la farmacovigilanza; e definire la composizione e il mandato del comitato di valutazione dei rischi al fine di riconoscere un ruolo adeguato agli Stati membri, agli operatori sanitari e ai pazienti. Purtroppo, in un'Europa sempre più curata e attenta alla durata e alla qualità della vita è facile abusare di farmaci. Sono possibili interazioni negative tra prodotti usati a fini sanitari, medici, fitosanitari e questo nei soggetti sensibili può portare dai casi più semplici di reazioni allergiche fino a vere e proprie malattie che debilitano le persone. Una di queste, ad oggi non ancora completamente conosciuta e che purtroppo non è facilmente risolvibile, è la sindrome chimica multipla: chi ne viene colpito non può più avere una vita normale, perché non sopporta più il contatto con alcun prodotto chimico. È quindi importante che l'Unione europea si attivi al fine di informare e formare il cittadino all'uso consapevole del farmaco. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, mi congratulo con la collega e relatrice Klaß per la collaborazione proficua, che mi ha consentito di arricchire la sua relazione con alcune importanti posizioni emerse nella commissione mercato interno. Mi auguro anche che supporti alcuni emendamenti che ho presentato in vista del voto di domani e che si compongono l'obiettivo di evitare doppie valutazioni di rischi connessi ai prodotti già autorizzati e quindi già valutati, a meno che non siano giustificate dal sopraggiungere di nuove informazioni che prevedono la necessità di nuovi controlli. Sono soddisfatta anche perché, anche se in modo graduale, ci sarà l'opportunità di una autorizzazione centralizzata per tutte le categorie di prodotto. A tale proposito, chiedo al Commissario Tajani – alcune cose le ha già dette nella sua relazione – come e quanto sarà necessario attrezzare l'ECA per far fronte in modo efficace e fluido all'ampio numero di dossier che verrà presentato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con i termini biocidi si individuano i principi attivi e i preparati contenenti uno o più principi attivi, presentati nella forma in cui sono consegnati all'utilizzatore, destinati a distruggere, eliminare, rendere innocui, impedire l'azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo con mezzi chimici o biologici. Per intenderci, la quasi totalità della frutta e della verdura che arriva sulle nostre tavole è trattata. Pur essendo questi prodotti ormai indispensabili, in quanto per la maggior parte i parassiti animali o vegetali sono sempre più resistenti alla loro azione, devono essere tenuti sotto controllo perché spesso nocivi per l'uomo. Ad esempio alcuni di loro, una volta applicati sui prodotti alimentari, hanno un tempo preciso di decadenza, per questo devono essere utilizzati in precisi periodi dell'anno e in qualità ben determinate. Il non rispetto di questi tempi comporta per l'essere umano che assume il prodotto trattato gravi conseguenze: dalle immediate reazioni allergiche a quelle legate all'uso prolungato nel tempo che possono essere e portare a patologie sanitarie gravi. Nei biocidi sono ricompresi anche veri e propri veleni, come i rodenticidi, che sono in libera vendita per uso domestico. Purtroppo, anche se lasciare in libera vendita questi prodotti può comportare dei rischi, non possiamo pensare, in un periodo in cui assistiamo all'aumento considerevole, nelle città europee, di colonie di parassiti e roditori, di vietarne l'uso. Va prestata anche particolare attenzione, proprio per la libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione europea, all'uso di differenti tipi di biocidi, consentito o meno nei vari paesi membri e ancor più all'ingresso di merci provenienti da paesi terzi dove non sono ancora oggi sotto controllo. Dobbiamo garantire a livello di Unione europea massima serietà nell'utilizzo di questi prodotti e nel rispetto severo dei tempi di decadenza della loro tossicità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario Tajani, la proposta di regolamento sui biocidi che stiamo analizzando avrà lo scopo di semplificare le procedure di autorizzazione e di rinnovo per le emissioni di biocidi sul mercato. Questo snellimento porterà a una riduzione dei costi e del carico amministrativo per le imprese, soprattutto per le piccole e medie imprese, senza con questo ridurre la tutela dell'ambiente e della salute umana e animale. Tenere un equilibrio tra questi due aspetti è stato molto difficile, ma ritengo che alcuni degli emendamenti di compromesso raggiunti tra la relatrice e i relatori ombra, che ringrazio per il difficile lavoro svolto, siano stati un importante passo avanti. Proprio per rimanere coerenti con la richiesta di semplificazione, ritengo che la procedura di valutazione comparativa non debba essere necessaria per quei biocidi per i quali è dimostrato un uso sicuro e non come adesso richiesta per qualsiasi biocida. Mi auguro che l'emendamento in tal senso presentato in plenaria possa essere condiviso dai colleghi per la sua approvazione. Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, signor Commissario, onorevoli colleghi, credo che questa discussione che il collega Böge ha stimolato con la relazione presentata in questa occasione sia una occasione importante per riflettere sul futuro chiaramente della nostra Unione europea. Non possiamo continuare a pensare che si possano attuare interventi diversi, sempre più ampi, con un quadro di risorse sostanzialmente ingessato. Va quindi il mio pieno sostegno alla relazione oggetto del presente dibattito e plaudo quindi all'iniziativa del collega Böge. È chiaro che l'accordo interistituzionale non ha trovato il rispetto da parte del Consiglio e della Commissione, viene da chiedere perché non si sia prevista questa revisione di metà percorso e si continui a operare così come si sta facendo con ITER, così come si è fatto in passato, l'anno passato, con il piano di recupero, e così come in passato si è fatto per GALILEO e altri progetti, attingendo ai margini più che a una riprogrammazione seria del quadro finanziario. Oggi abbiamo una sfida aggiuntiva: abbiamo le prerogative che all'Unione europea vengono ad essere trasferite dagli Stati membri attraverso il trattato di Lisbona. Non credo proprio che si possa continuare in questo modo, abbiamo la necessità di smettere di operare sulla mera redistribuzione delle risorse attuali o sull'uso dei meccanismi di flessibilità a oggi esistenti. Ritengo quindi più proficuo un impegno che vada nell'opposta direzione, che miri cioè alla creazione di riserve e margini tali da permettere all'Unione di rispondere concretamente, non solo alle necessità attuali, ma anche e soprattutto a quelle future, sia nell'ambito dello stesso quadro finanziario che all'interno delle singole rubriche di bilancio. Vorrei sottolineare infine l'importanza del dibattito relativo alla parte della relazione in cui si invita a riflettere sul meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, che deve essere orientato all'analisi e alla previsione, e quindi alla disciplina del suo possibile impatto sul bilancio europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, portare i problemi delle regioni scarsamente popolate delle isole ultraperiferiche – soprattutto per quello che è il mio impegno parlamentare della montagna – in quest'Aula costituisce il primo passo per creare una rete di preservazione di queste regioni, dove vivono cittadini europei con condizioni di vita del tutto peculiari, spesso a basso reddito, scarsamente popolate e con densità limitata, con un fenomeno di invecchiamento della popolazione perché i giovani spesso lasciano questi territori e con un tasso di laureati al di sotto delle medie nazionali. Questi, soprattutto il PIL, ma non solo, sono i criteri che devono ispirare una strategia di sostegno dell'Unione alle zone di montagna, sottoposte a servizi più scarsi, a problemi di infrastrutture, particolarmente vulnerabili a causa della crisi dell'agricoltura e dei cambiamenti climatici. La montagna, luogo di vita, oggetto di studio, oggi deve essere anche un laboratorio politico, perché essa costituisce una risorsa immensa per il potenziale culturale, di energia pulita, di agricoltura di qualità, per la qualità della vita indispensabile a garantire un benessere maggiore alle popolazioni urbane. Oltre che alla Commissione, agli Stati membri e alle autorità locali spetta però anche alle comunità locali di saper prendere in mano il loro destino nell'Europa del XXI secolo, con un approccio integrato e soprattutto di partecipazione attiva nelle decisioni. Lo dico per esperienza, meglio in montagna organizzare dieci trofei sportivi locali che una sola coppa del mondo, e questo sia il metodo di lavoro per tutti: si moltiplichino le iniziative diffuse e si aguzzi la creatività politica, cominciando anche con la creazione di una delega specifica per le montagne e le isole in seno al collegio dei Commissari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il trattato di Lisbona prevede particolare attenzione alle regioni con gravi e permanenti svantaggi. Per questo sostengo l'iniziativa dell'on. Provera per il recupero agricolo, ambientale e culturale di questi territori. Chiedo quindi che la Commissione si adoperi al più presto per attuare una politica della montagna che contrasti le difficoltà, il calo demografico e l'abbandono dei territori di montagna, con conseguente deterioramento dell'ambiente. È indispensabile prevedere l'attività agricola, la qualità della vita e il patrimonio culturale di chi vive in condizioni svantaggiate, è fondamentale una sinergia tra le azioni intraprese dalla Commissione, dagli Stati membri e dalle autorità regionali e locali. Un principio fondamentale dell'Unione europea è la sussidiarietà, strumento indispensabile per promuovere lo sviluppo delle zone svantaggiate con interventi duraturi e mirati che nascono dalle proposte del territorio. È una sfida importante, e lo sforzo sarà mantenere, o meglio, riportare l'uomo in questi territori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la produzione europea di gas è in costante diminuzione e la domanda di energia aumenterà, soprattutto nel prossimo futuro, in coincidenza con la ripresa economica che tutti aspettiamo. È molto importante quindi attuare politiche di approvvigionamento abbondante e sicuro soprattutto in momenti di crisi, quando gli approvvigionamenti di gas dipendono da fattori geopolitici esterni. Questo regolamento migliora di molto il coordinamento tra gli attori del settore gas e impedirà il ripetersi di situazioni come quelle della crisi russo-ucraina, senza tuttavia mettere in discussione le prerogative di ogni Stato membro in campo energetico. Mi complimento con il relatore, l'on. Vidal-Quadras, e lo ringrazio per aver preso in considerazione alcuni nostri emendamenti per noi molto importanti. Prendo atto anche con piacere di quanto ha detto il Commissario, che auspica una maggiore e più stretta collaborazione regionale in questo settore, e lo ringrazio per questa attenzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il collega Vidal-Quadras per l'ottima relazione e per la sua grande e riconosciuta capacità di mediazione, che ci porta a votare un regolamento ampiamente condiviso in una prima e unica lettura. Anch'io, assieme alla mia delegazione e al mio gruppo voto, volentieri questo regolamento perché segna sicuramente un ulteriore e importante progresso rispetto alle politiche fin qui seguite, anche se esso è un mattone importante lungo un percorso che ci dovrà vedere costantemente impegnati su nuove e ambiziose politiche, come già annunciato dal Commissario. Bene la scelta pubblica e ufficiale fatta in Parlamento per una politica di solidarietà nel mercato interno, che segna anche un monito verso chi troppo spesso ha giocato in questi ultimi anni. Dovremo però diversificare i corridoi, le fonti, le qualità delle risorse, e rispetto a questo, forse, mi è parso troppo timida l'attenzione degnata alla questione del corridoio sud. Condivido e sono assolutamente d'accordo con il fatto che il mercato è l'unica vera garanzia per combattere i rischi legati alle forniture, però il mercato deve esserci, quindi noi dobbiamo tendere a garantire un mercato concorrenziale e quindi a favorire con regolamenti, direttive, finanziamenti, reti molteplici e molteplici fonti di fornitura che non ci sia più in questo settore un monopolio, né per quanto riguarda le fonti, né per quanto riguarda le reti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, un Vertice tra Cina e Unione europea è uno specchio tra due amici che hanno reciproche ragioni di soddisfazione, ma che per certi aspetti sono entrambi vecchi, perché Europa e Cina hanno contribuito assieme a un mondo più sicuro e anche più prospero. La politica commerciale rappresenta un fattore cruciale in questo sforzo congiunto, anche se qualcosa non va, se è vero che negli ultimi cinque anni il deficit commerciale europeo è triplicato, un dato non sostenibile per l'Unione europea e un dato forse inevitabile, visto il costante dumping sociale e ambientale, il primato mondiale di medicine contraffatte, il mercato chiuso ai servizi, l'indisponibilità a partecipare all'ACTA, i riflessi da parte cinese di una politica chiusa anche sui diritti umani: dall'oppressione del Tibet, soffocato nella sua dimensione culturale, spirituale ed etnica, a questo ostinato mancato riconoscimento della sovranità di fatto di Taiwan, alle repressioni della libertà di espressione dei media e di Internet, fino alla vergogna di un uso sistematico della pena di morte. Tutto ciò per noi è politica vecchia – e lo dobbiamo dire ai nostri amici cinesi – perché offende l'intelligenza di questo popolo, da sempre una civiltà al passo coi tempi. Tuttavia, abbiamo poche lezioni da impartire alla Cina, al contrario, ogni vantaggio competitivo dalla Cina anche nella politica commerciale deriva dal fatto che la Cina ha un miliardo e mezzo di abitanti e un ministro degli Esteri, un miliardo e mezzo di abitanti e una politica fiscale, un miliardo e mezzo di abitanti e una moneta, e l'Europa dei 27 + 1, delle sue esitazioni costanti, quando si specchia con la Cina, ha molto da imparare e ritrovare la sua unità. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel Vertice Unione europea – Cina sono molti i temi principali che saranno affrontati. Credo che uno dei temi principali sia la promozione di un commercio libero ed equo e la definitiva graduale integrazione della Cina sulla scena economica mondiale come partner responsabile e affidabile. Fino ad oggi, benché la Cina sia entrata nell'OMC da quasi 10 anni, precisamente l '11 novembre 2001, e abbia beneficiato di sostanziali vantaggi, non vi è stata una reciprocità degli impegni e miglioramenti per agevolare l'accesso da parte degli investitori internazionali in alcuni settori del loro mercato. In particolare, le problematiche relative all'apertura del mercato degli appalti pubblici, la proprietà intellettuale e la contraffazione, i sussidi all'esportazione e il mercato delle valute, non hanno avuto sostanziali miglioramenti, e le difficoltà per le imprese internazionali rimangono pressoché identiche anche se, ripeto, la Cina è entrata nell'OMC da molti anni. Il mercato cinese è in continua espansione, le politiche aggressive della stessa relative ai sussidi alle esportazioni e all'uso strumentale agevolato del valore della sua valuta, il safari in Africa per accaparrarsi materie prime, sono elementi che preoccupano chi teme uno squilibrio economico mondiale che può portare a minare la pace nel mondo. Pertanto, è giusto oggi porci qualche domanda: è stato utile fare entrare l '11 novembre 2001 la Cina nell'OMC senza preventivamente concordare gli obblighi della stessa? Al Commissario al commercio chiedo cortesemente: che fine hanno fatto i negoziati per un nuovo accordo di partenariato e cooperazione concordati nel dicembre 2005, iniziati nel gennaio 2007 e, a quanto mi risulta, bloccati per quanto riguarda gli aspetti economici? Il meeting del 6 ottobre 2010 può essere un'occasione per concludere accordi che diano alle aziende internazionali libero accesso al mercato? Nel prossimo meeting si possono discutere delle certificazioni delle licenze per l'accesso al mercato cinese, in particolare per i contratti e gli appalti pubblici, senza che il delle aziende internazionali debba essere loro consegnato? Attendo pertanto di ascoltare dal Commissario al commercio precise indicazioni su tutto ciò e le sue idee in relazione al prossimo meeting. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il Commissario ha giustamente definito la Cina un partner strategico, ma parliamoci francamente: qui c'è una relazione a senso unico! L'Europa è strategica per la Cina, intendo dire che la Cina ha una strategia chiara e molto aggressiva nei nostri confronti, sa cosa vuole dall'Europa e ottiene ciò che vuole, ma è la Cina che detta a suo favore le regole del gioco! Noi, di fatto, siamo succubi. Noi abbiamo scelto di non scegliere, di non porre vere e lungimiranti condizioni, né economiche, né commerciali, né tanto meno in termini di diritti umani. Sui diritti umani caliamo un velo pietoso, vogliamo parlare del Tibet, del record mondiale di esecuzioni capitali, di diritti umani in genere? Ecco, eppure quando timidamente dettiamo alcune condizioni, poi lasciamo che la Cina le calpesti sistematicamente. Chiudo dicendo – lo ha detto molto meglio di me il Commissario con una domanda fondamentale – cosa vogliamo noi dalla Cina? Cosa vuole l'Europa dalla Cina? Forse è il tempo di porci seriamente questa domanda! Signor Presidente, onorevoli colleghi, la futura politica regionale di coesione deve essere allineata alle priorità della Strategia UE 2020, puntando quindi verso obiettivi di crescita sostenibili, di inclusione sociale e di occupazione. Bisogna contribuire allo sviluppo efficace delle regioni d'Europa, appianando le differenze fra di esse e valorizzando la specificità dei territori più bisognosi che ancora oggi hanno uno sviluppo territoriale difficile. I progetti devono tener conto delle regioni meno sviluppate, le quali sono maggiormente colpite dalla crisi. Le nuove sfide, quali la pressione demografica in alcune zone, lo spopolamento in altre – in particolare nelle zone montane – e i cambiamenti climatici devono essere affrontate mediante azioni concrete, potenziando la partecipazione locale e regionale. L'approccio multilivello deve stimolare lo sviluppo integrato nelle zone svantaggiate, coinvolgendo le autorità locali, regionali e la società civile. Sollecito la Commissione affinché tenga conto delle specificità di ogni territorio, ovvero delle dimensioni territoriali dei diversi livelli di sviluppo, e semplifichi le procedure di gestione e di controllo dei progetti finanziati, garantendo in questo modo un'efficace e rapida esecuzione. Signor Presidente, questa risoluzione è fondamentale perché si fa carico dell'importante esigenza di rinnovamento connessa alla definizione di una strategia anticrisi per il 2020 individuando un bilanciamento tra innovazione necessaria e doveroso rispetto dei principi fondamentali della politica di coesione. Questo è e deve rimanere il pilastro dell'integrazione europea, continuando a svolgere la funzione essenziale di strumento di riequilibrio delle differenze fra gli Stati membri e di contemporanea esaltazione delle identità regionali. Ferma restando, dunque, l'architettura della politica di coesione e riaffermata la valenza e l'attualità della multilivello, del partenariato e dell'approccio integrato quali principi di fondo, con questa risoluzione si afferma l'utilità di affiancare al PIL, che deve rimanere indicatore unico di ammissibilità, nuovi e più pregnanti indicatori ai soli fini analitici e della valutazione, la necessità di garantire al Fondo sociale europeo nuove regole, ma lasciandolo all'interno nel quadro del regolamento generale sulla politica di coesione e l'opportunità di una semplificazione delle procedure e l'impiego di strumenti di ingegneria finanziaria, così come ha sostenuto anche il Commissario Hahn. Mi richiamo infatti proprio al'intervento del Commissario Hahn, in particolare al punto nel quale ha richiamato l'importanza di mantenere il Patto di stabilità nell'ambito della politica di coesione. È giusto e corretto ma, se questo deve essere, bisogna eliminare o modificare lo scellerato patto che prevede il calcolo della spesa per investimenti all'interno dei parametri del Patto di stabilità, perché sarebbe come chiedere di rilanciare la spesa per gli investimenti e contemporaneamente punire la stessa spesa comprimendola. Le sfide cui si trova di fronte l'Unione europea sono delle sfide impegnative: occupazione, crescita, sviluppo, competitività. Questi sono gli obiettivi della strategia europea che prevede una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile. Questi possono essere affrontati, come è stato detto dai più, solo se il futuro quadro finanziario europeo terrà conto dell'importanza della politica regionale, al fine di garantire una vera coesione economica, sociale e territoriale e che sia in grado di garantire stanziamenti adeguati, pur nella ristrettezza delle risorse, operando una politica per obiettivi individuati sulle priorità e valutati per risultati. Signor Presidente, signor Commissario, è fuor di dubbio che i Fondi strutturali abbiano rappresentato uno degli strumenti più efficaci per dare un profilo alle politiche europee e soprattutto per garantire la tenuta dell'economia europea. Per questa ragione credo sia molto importante non solo riconfermarli, ma pensare alla loro efficacia introducendo qualche elemento di flessibilità tra fondo e fondo. Mi riferisco principalmente al Fondo sociale, che è oggi decisivo per garantire una qualità dell'occupazione futura di questa parte del mondo. È importante, certo, stimolare la ripresa e la crescita ma bisogna puntare a modelli competitivi che abbiano insieme la qualità di ciò che si produce attraverso la conoscenza e la qualità del come lo si produce. La qualità del lavoro è molto importante per la dignità delle persone, oltre che per le loro capacità di reddito. Ritengo occorrano regole specifiche per il Fondo sociale, regole semplici. La semplicità non è nemica dell'efficacia e della qualità e ancor meno può portare a comportamenti difformi dalla regole se i controlli saranno rigorosi. Credo che debbano essere tenute in stretta connessione la semplificazione con un maggior controllo. In questo modo doteremo davvero la Strategia 2020 di strumenti che hanno mostrato sì la loro efficacia ma anche la necessità di qualche aggiornamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, quando parliamo di conciliazione, intendiamo quelle iniziative che, prendendo in considerazione le esigenze della famiglia e quelle dei lavoratori, permettono un bilanciamento tra la sfera lavorativa e quella familiare. Ci riferiamo quindi a strumenti di aiuto, senza i quali una donna che lavora per piacere, per ambizione di carriera o soprattutto per necessità, è posta davanti a un bivio e la scelta più drastica, e quasi sempre definitiva, è quella dell'abbandono del posto di lavoro. Una volta uscita dal mercato del lavoro, tornare poi indietro è ancora più difficile. Tale situazione porta a un forte senso di frustrazione, da un lato, e a grossi sacrifici economici, dall'altro. Il testo oggi in discussione propone numerosi strumenti di aiuto per le lavoratrici, ponendo le basi per una certezza giuridica che permetterà la libertà di scelta di una donna e la conseguente vera conciliazione lavoro-famiglia. Desidero anche sottolineare un altro aspetto per quanto riguarda la situazione delle lavoratrici precarie: come è stato detto, troppo spesso le donne continuano a subire disparità per quanto riguarda le opportunità occupazionali, la qualità del lavoro e la retribuzione. A proposito di qualità del lavoro, va rilevato che le donne molto spesso non denunciano e sono costrette ad accettare occupazioni al limite della legalità per poter avere uno stipendio sufficiente al sostentamento della propria famiglia. È ora di porre fine a tutto questo. Occorre quindi vigilare su tutti i comportamenti scorretti da parte dei datori di lavoro nei confronti delle lavoratrici. Ogni abuso deve essere perseguito e punito senza attenuanti. E l'impegno di tutti noi deve continuare nella direzione di politiche sociali sempre più giuste e incisive. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, oggi questa Plenaria – rappresentativa di ben 27 Stati – con coraggio e caparbietà ha deciso di affrontare ancora una volta una tematica delicata, ma al tempo stesso attuale, per la crescita sociale dei nostri paesi. Si tratta di una relazione che tocca le politiche sociali, del lavoro ed economiche dei nostri Stati ma che interessa anche tutta l'Europa che vuol crescere all'unisono. La relazione Estrela, discussa ed emendata, persegue con convinzione il principio della conciliazione tra vita privata e mondo del lavoro e quello delle pari opportunità, e quindi di un sano ed equilibrato progresso. Garantire in tutta Europa una soglia minima di tutela dei suddetti principi equivale a migliorare la qualità della vita delle nostre famiglie e non solo delle nostre donne – e quindi anche noi – ciò che stiamo affrontando con convinzione e con giusti compromessi. L'equilibrio è necessario nelle finalità come nelle modalità scelte e deve salvaguardare sia la posizione delle donne sul mercato del lavoro che le prerogative degli Stati nell'attuazione delle loro politiche. Monet ci ha insegnato a crescere attraverso piccoli passi. Incominciamo a percorrere questi piccoli passi, senza paura di farne seguire degli altri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, si è chiuso fra le tensioni il Vertice Unione europea-Cina, tenutosi il 6 ottobre a Bruxelles, al punto che la prevista conferenza stampa finale è stata annullata dietro laconici motivi logistici. Sullo sfondo, il contrasto sulla questione del tasso di cambio dello yuan, giudicato dall'eurozona eccessivamente basso. L'Unione europea ha chiesto al cinese di rivalutare la moneta e porre un freno alle pratiche commerciali sleali che alimentano da anni le guerre tariffarie, sottolineando come questa sia la condizione base per affrontare il tema del riconoscimento della Cina come un'economia di mercato. Da giugno, la moneta cinese si è apprezzata del 2,15 percento rispetto al dollaro, ma si è svalutata del 9,4 percento contro l'euro. Una pessima notizia per le esportazioni dell'eurozona, anche perché l'Europa sembra essere l'unica potenza a non disporre di meccanismi per svalutare la propria moneta. Nel rapporto Unione europea-Cina siamo svantaggiati per le differenze contrattuali fra lavoratori, per il costo delle materie prime, per le loro politiche commerciali protezionistiche e spericolate. È quindi impossibile competere se sussiste anche una supervalutazione dell'euro. Fra due settimane, con la delegazione europea, cercheremo di trattare questi argomenti. Signora Presidente, l'attuale crisi economica e finanziaria ha accresciuto il problema delle donne lavoratrici precarie le quali, dovendo spesso conciliare il lavoro con gli impegni familiari, si trovano in una posizione contrattuale più debole, che spesso le conduce ad avere condizioni lavorative peggiori. Ho votato a favore di questa relazione perché condivido la necessità di contrastare tale fenomeno, sollecitando gli Stati membri e le parti sociali a procedere a un sostanziale allineamento della regolamentazione legislativa e contrattuale tra lavori e lavori atipici, senza sottovalutare il forte rischio di un possibile aumento al ricorso al lavoro sommerso. Chiediamo quindi alla Commissione europea e a tutti gli Stati membri di mettere a punto nuove e concrete strategie sul lavoro precario, che tengano in considerazione il principio dell'equilibrio di genere. Con questa relazione si sollecita inoltre la Commissione a presentare una proposta relativa all'applicazione del principio della parità di retribuzione per uomini e donne. Ricordiamo agli Stati membri di recepire senza indugio la direttiva 2006 / 54 / CE. Invitiamo quindi gli Stati membri a facilitare lo sviluppo di reti di assistenza e cura dei figli e la messa in atto di tutte quelle misure volte a consentire il lavoro a tempo pieno alle donne che facciano tale scelta, migliorando la loro partecipazione al mercato del lavoro e la loro indipendenza economica. Signora Presidente, signor Commissario Tajani, illustre relatrice Weiler, onorevoli colleghi, sono molto soddisfatto e fiero di aver dato il mio contributo, a nome della commissione giuridica, all'approvazione di un provvedimento che costituisce una misura anticiclica essenziale e un sostegno concreto alle aziende – soprattutto alle piccole e medie imprese – stabilendo termini certi di pagamento e sanzioni adeguate per favorire la puntualità dei pagamenti all'interno dell'Unione europea, sia da parte delle pubbliche amministrazioni, sia da parte dei privati. Se tutti i soggetti coinvolti pagassero tempestivamente i propri debiti, l'economia europea riceverebbe un'iniezione di liquidità pari a 300 miliardi di euro. Il nostro mercato non sarà comune e la nostra concorrenza non sarà leale fino a quando non saranno stabilite regole omogenee che valgano per tutti. È questo il senso della nuova direttiva contro i ritardi di pagamento: obbligare le pubbliche amministrazioni a maggiore efficienza e virtuosità nel loro agire, contribuendo a uno sviluppo omogeneo del mercato interno e della libera concorrenza a favore delle piccole e medie imprese. Si tratta di un successo al quale questo Parlamento ha saputo dare un contributo decisivo, superando ogni tipo di pressione o divisioni a vantaggio del bene comune dei cittadini e del sistema produttivo europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anzitutto ringrazio il Commissario Tajani per le sue dichiarazioni, che condivido pienamente. I comportamenti dei cattivi pagatori troppo spesso risiedono proprio nella pubblica amministrazione e sono sovente causa di fallimento di imprese altrimenti sane, provocano grave danno alla competitività delle nostre aziende e sono causa di un drammatico effetto a catena, che coinvolge aspetti sociali molto importanti i cui costi alla fine si ritorcono talvolta contro la stessa pubblica amministrazione che ha generato tale sequela di danni, con aumenti dei prezzi, dei costi e quindi delle spese. Davanti a questi dati non ci si può dunque stupire se una piccola impresa – specie in periodi di crisi e recessione economica come questi che stiamo vivendo – è costretta al fallimento per mancanza di liquidità. Si è pensato quindi che tali ritardi vadano sanzionati in modo severo. I nuovi parametri fissati dalla relazione approvata mantengono una libertà contrattuale nella negoziazione fra privati, ma ponendo dei limiti (30 + 30 giorni); fissano in 30 giorni il termine di pagamento per le pubbliche amministrazioni verso i privati e comportano una novità anche per i grandi gruppi, quali le società di servizi postali, di fornitura di energia e di trasporti che, agendo in concorrenza con i privati, pur essendo a partecipazione pubblica, sono stati equiparati di fatto alle società private e, in virtù di ciò, soggetti alle regole del mercato privato. Spetta ora agli Stati membri applicare al più presto questo provvedimento per dare ossigeno – come ribadito dal Commissario e da altri colleghi – alle nostre imprese anche oggi in difficoltà. Signora Presidente, signor Commissario Tajani, onorevole Weiler, la direttiva relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali è un atto forte e importante del nostro Parlamento, il quale si è reso interprete delle giuste richieste delle PMI europee, che da anni soffrivano il ritardo dei pagamenti delle loro fatture. Un fattore gravissimo, che ha ostacolato lo sviluppo delle imprese e in alcuni casi ha cagionato il fallimento di aziende sane, già sottoposte ad alti tassi d'interesse da parte delle banche. Con l'accordo raggiunto il 13 settembre fra Parlamento europeo e Consiglio, le imprese potranno contare ora su termini certi entro i quali attendersi il pagamento delle loro fatture, termini che dovranno essere rispettati sia dalle pubbliche amministrazioni sia dal settore privato. La proposta di direttiva certamente migliorerà il delle imprese europee, che hanno così uno strumento giuridico importante per esercitare pienamente ed efficacemente i loro diritti. Non vorrei che questi vantaggi per le PMI si ripercuotessero sul prezzo di acquisto. Mi auguro che gli Stati membri sappiano reagire al segnale forte che l'Unione europea ha offerto in un momento di particolare flessione economica, accelerando i tempi della trasposizione della direttiva europea nella legislazione nazionale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, personalmente condivido la necessità di rafforzare la direttiva 2035 / CE e individuare gli strumenti necessari per eliminare, o quanto meno ridurre in modo significativo, i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Infatti, sono evidenti a tutti le conseguenze economiche e politiche dei ritardi di pagamento sui mercati nazionali e soprattutto su quello europeo. La recessione economica in atto ha poi peggiorato la situazione, pregiudicando ancora di più la competitività e la redditività e minacciando fortemente la sopravvivenza delle piccole e medie imprese, che rappresentano una parte essenziale del mercato europeo, creano ricchezza e sono determinanti per la creazione di posti di lavoro. Questa scelta politica della Commissione europea va nella direzione giusta, la stessa che Mario Monti rilevava nella sua relazione quando esprimeva la necessità di intervenire per rendere il clima imprenditoriale più consono per le piccole e medie imprese. Per quanto riguarda l'adempimento puntuale da parte delle pubbliche amministrazioni o la percentuale dissuasiva dell '8 percento di interessi, non possono nascondere una certa perplessità sui risultati, pensando ad alcune regioni del mio paese e di altri Stati europei che faranno davvero fatica a rispettare le nuove regole. Mi auguro che questo nuovo indirizzo possa essere una vera opportunità per il cambiamento. Ora è importante monitorare il recepimento della direttiva negli ordinamenti interni con il coinvolgimento delle autorità regionali e locali, per far sì che essa avvenga ovunque in maniera omogenea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Lady Ashton, sul regolamento finanziario applicabile al Servizio europeo per l'azione esterna – ovvero sui principi e le norme di base che disciplinano il bilancio comunitario del nuovo servizio diplomatico creato dal Trattato di Lisbona e che integrerà funzionari del Consiglio, della Commissione e dei servizi diplomatici nazionali, con il compito di rappresentare l'Unione europea in tutte le questioni di politica estera – ritengo sia stato compiuto un ottimo lavoro. Il Servizio, così come originariamente strutturato, presentava tuttavia una serie di pericoli che erano riconducibili alla sua struttura decentrata e complessa, con ramificazioni in tutto il mondo. In particolare, la responsabilità degli attori finanziari chiamati a gestire bilanci di centinaia di milioni di euro era poco chiara e rischiava di contribuire all'aumento di frodi e a fenomeni corruttivi a danno del bilancio comunitario. Sebbene il Trattato di Lisbona ampli enormemente i poteri del Parlamento europeo e lo identifichi quale unica Istituzione rappresentativa dei cittadini europei, il dibattito sull'instaurazione del nuovo Servizio di azione esterna è stato monopolizzato in un primo tempo dalla Commissione e dal Consiglio, che hanno cercato in tutti i modi di strutturarlo secondo una logica intergovernativa e contraria al metodo comunitario. Dopo lunghe consultazioni con la Presidenza belga e con la Commissione europea, si è giunti a un accordo che, a dispetto della prima impostazione, vede il ruolo del Parlamento rafforzarsi ed entrare di diritto al centro della discussione europea. Punti fondamentali sono: la Commissione trasmetterà, in un documento di lavoro allegato al progetto di bilancio, una presentazione esaustiva in cui figurano, tra l'altro, tutte le spese amministrative operative relative alle azioni esterne dell'Unione, compresa la politica estera e di sicurezza comune e la politica europea di sicurezza e di difesa; l'articolo 1, in cui vengono enumerate tutte le Istituzioni dell'Unione europea, le relazioni di responsabilità vengono allegate alle relazioni annuali di attività del Direttore generale della Commissione; la presenza del capo delegazione alle riunioni delle commissioni parlamentari competenti accompagnato dal Direttore generale; la presenza di un revisore e di un contabile comune al Servizio e alla Commissione europea, con una clausola di revisione nel 2013; l'impegno degli Stati membri a sostenere pienamente l'Unione nel perseguire ogni tipo di responsabilità del personale temporaneo del Servizio europeo di azione esterna. Dobbiamo successivamente discutere alcune questioni importanti, che saranno riprese al momento della revisione triennale del regolamento finanziario. Tali questioni sono il discarico per le Istituzioni e l'integrazione del Fondo sociale europeo nel bilancio generale. La negoziazione ha portato a un buon risultato, soprattutto per il Parlamento, la cui centralità è stata fortemente valorizzata. Il fatto di aver enumerato tutte le Istituzioni – il che comporta che il discarico per le altre Istituzioni è solo una questione di tempo – e il fatto di prevedere un revisore e un contabile unico e comune alle due Istituzioni è un ottimo risultato. Ringrazio tutti per il lavoro svolto. Signor Presidente, Lady Ashton, signori Commissari, onorevoli colleghi, il Parlamento approva l'istituzione di una nuova sezione del bilancio dedicata al SEAE e lo stanziamento di risorse aggiuntive per il personale. Questa posizione è dettata dalla volontà di consentire la nascita del Servizio, di cui l'Europa ha bisogno e urgenza, ma naturalmente non implica una rinuncia a far valere il ruolo dell'autorità di bilancio nella discussione sulla natura della struttura che si occuperà della gestione delle crisi e sulle priorità della politica del personale, come dimostra la riserva che abbiamo stabilito nel bilancio 2011. I regolamenti che approveremo rafforzano i risultati dell'accordo di Madrid, in alcuni casi realizzando degli ulteriori passi avanti, per i quali vorrei ringraziare i colleghi Rapkay, Grässle e Rivellini. Ringrazio anche per la loro disponibilità e apertura al confronto Catherine Ashton e Paul Christophersen. Il regolamento del personale garantisce che tutti i funzionari del Servizio avranno gli stessi diritti e gli stessi doveri, indipendentemente dalla loro provenienza, e impegna l'Alto Rappresentante a garantire l'equilibrio geografico e di genere. Si tratta di una formulazione vincolante, sul rispetto della quale il Parlamento vigilerà, e che al tempo stesso evita il ricorso a quote che sarebbero inapplicabili oltre che sbagliate. Il regolamento finanziario garantisce un solido sistema di controlli e avvicina il Servizio alla Commissione. Permettetemi di rivendicare con soddisfazione il successo ottenuto con l'istituzione di specifiche linee di bilancio per le principali missioni PSDC, che fa compiere un importante balzo in avanti alla capacità del Parlamento di esercitare un controllo sulla politica estera e di sicurezza comune. Con il voto di domani disporremo quindi di un Servizio per l'azione esterna più forte, più comunitario e sottoposto a un maggiore scrutinio parlamentare. Questo scrutinio lo eserciteremo in modo rigoroso ed esigente e al tempo stesso con responsabilità e spirito costruttivo, con la determinazione ad aiutare l'Alto Rappresentante nello sforzo titanico di dotare l'Europa di una vera politica estera al servizio dei suoi valori e dei suoi interessi. Signor Presidente, dopo l'adozione della decisione del Consiglio sull'organizzazione e il funzionamento del Servizio europeo per l'azione esterna, siamo chiamati oggi a rendere operativa la stessa determinazione attraverso modifiche al regolamento finanziario e allo statuto dei funzionari dell'Unione. A tale proposito, mi soffermo su un aspetto della relazione che ci ha visto impegnati in difficili negoziati: quello dell'equilibrio geografico riguardo alla composizione del corpo diplomatico europeo. Alcuni colleghi, infatti, avrebbero preferito criteri diversi per la selezione dei funzionari, basati sulla provenienza e cittadinanza. Tali proposte sono state evitate attraverso emendamenti di compromesso bilanciati, che hanno saputo tener conto dell'equilibrio geografico e di genere, senza imporre criteri selettivi su base nazionale. La scelta delle quote su base nazionale, infatti, non sarebbe stata una soluzione idonea e desiderabile. Dopo oltre cinquant'anni di integrazione europea, viene adesso creato il primo vero corpo diplomatico dell'Unione, un corpo diplomatico che deve essere messo in condizione di poter sviluppare una politica estera comune e di servire su scala internazionale gli interessi dell'Unione. Per adempiere a questo compito, è fondamentale che i funzionari rappresentino l'Unione e non gli Stati membri di cui hanno la cittadinanza o sono stati funzionari diplomatici. È questa la linea adottata ieri in sede di commissione giuridica approvando la relazione Rapkay ed è questa la linea che mi auguro si continui a seguire durante la votazione in plenaria. Signora Presidente, onorevoli colleghi, attraverso questo breve intervento desidero manifestare il mio dissenso rispetto all'eventuale sospensione daziaria a favore del Pakistan per ben tre anni e su 74 linee tariffarie, quasi tutte riguardanti il settore tessile e dell'abbigliamento. Le mie perplessità riguardano le conseguenze negative sull'industria europea, soprattutto quella italiana, e sulla perdita di occupazione in Europa in un settore già fortemente provato dalla crisi economica. Mi riferisco, in particolare, alle piccole e medie imprese del settore, che stiamo cercando di aiutare in ogni modo e che subirebbero un notevole danno. Non è neanche di poco conto la circostanza che il Pakistan all'inizio di quest'anno abbia imposto un dazio del 15 percento sulle proprie esportazioni di filato di cotone per disincentivare la fornitura di materia prima. È evidente che l'intenzione è quella di conservare le proprie materie prime cercando di ottenere tassi di cambio più appetibili per le loro esportazioni. Comprendo perfettamente la necessità di aiutare un paese con problematiche serie, anche a seguito delle gravi calamità subite. Ma l'aiuto europeo che io auspicherei è quello di contribuire alla costruzione di strade e infrastrutture utilizzando manodopera locale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero ringraziare la Commissione, e in particolare il Commissario De Gucht, per il duro lavoro di negoziato che sta svolgendo con gli Stati Uniti, un lavoro volto a trovare un punto di convergenza su un accordo che sembra purtroppo infinito. Siamo ancora lontani da una soluzione ai problemi di proprietà intellettuale, che continuano ad essere oggetto di un contenzioso tra due blocchi distinti, sia economicamente che politicamente. L'Europa deve continuare a concentrarsi su due punti fondamentali: l'obbligatorietà della tutela civile e doganale per le indicazioni geografiche europee, che oggi subiscono un danno a carico non solo dell'industria agroalimentare, i cui prodotti contraffatti subiscono la concorrenza sleale anche attraverso l'utilizzo di nomi che copiano e richiamano noti marchi europei, ma anche a danno di industrie che operano in settori quali il design e la moda. Si ha un danno per le imprese, per la proprietà intellettuale, per la ricerca e, come sempre, per il consumatore. Un secondo punto nodale è avere regole comuni di controllo delle vendite online: in Internet si continua a sostenere, senza nessun controllo, la vendita di film, libri, musica, medicine e milioni di altri beni contraffatti. L'Unione deve dare un messaggio chiaro al resto del mondo: il negoziato ACTA deve essere un baluardo contro ogni contraffazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli effetti della crisi sono assai pesanti sulle società di tutti i paesi europei. Se guardiamo alle conseguenze dal versante sociale, arriviamo rapidamente alla conclusione – che peraltro ha orientato molti dei lavori della Commissione – che la parte peggiore ancora non è arrivata. La disoccupazione è destinata ad aumentare e i deboli segni di ripresa che si notano in alcuni paesi non sono sufficienti a garantire creazione di nuovi posti di lavoro. Dobbiamo mettere dunque in conto che sarà indispensabile fronteggiare la parte più acuta sul versante sociale di questa crisi nata nel sistema finanziario e rapidamente sfociata in quello economico e in quello sociale. Per questa ragione, dobbiamo anche predisporre ulteriori strumenti di difesa delle persone maggiormente colpite. Discuteremo di un'ipotesi di direttiva quadro sul reddito minimo garantito in tutti i paesi europei, che considero molto importante per contrastare la povertà, da un lato e, dall'altro, per aiutare coloro che, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, saranno investiti dalla coda pesantissima di questa crisi. Ma una crisi si combatte attraverso politiche di crescita. La crescita ha bisogno di risorse, di investimenti mirati, di un'agenda definita delle priorità alle quali destinare una parte consistente delle risorse disponibili. Il bilancio dell'Unione non basta. Per questo motivo, la Commissione ha indicato con nettezza l'esigenza di risorse aggiuntive da spendere per investimenti infrastrutturali e per investimenti destinati alla qualità della competizione e del lavoro. Questa strada porta alla creazione degli e alla tassa sulle transazioni finanziarie. Non c'è alternativa. Ecco perché sono importanti, oltre che innovative, le soluzioni che abbiamo indicato e che auspico il Parlamento confermi nelle loro formulazioni. − Signora Presidente, sulle finalità del regolamento il Parlamento si è già più volte espresso favorevolmente. Con il voto favorevole di oggi, i cittadini europei avranno il diritto di conoscere la provenienza di ciò che acquistano. Rigettare invece il regolamento, come richiesto con l'emendamento 45, significherebbe negare agli europei i diritti che hanno già i cinesi, gli indiani e gli americani. Ringrazio i relatori ombra, onorevoli Susta e Rinaldi, e tutti coloro che hanno lavorato per il compromesso, sperando che finalmente sia cancellato il democratico che fino ad oggi hanno subito i consumatori europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla città di Paola, la città di San Francesco, si è abbattuto nella notte del 18 ottobre un violento nubifragio che ha interessato tutta la Calabria: danni ingenti alle strutture pubbliche, alle civili abitazioni, alle reti idriche e fognarie, alle reti elettriche e telefoniche, senza contare frane e smottamenti. Numerose famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e le scuole sono rimaste chiuse. Da più tempo si verificano in Calabria episodi come questo, forse dovuti agli effetti del cambiamento climatico. Sarà dichiarato presto lo stato di calamità naturale e ci auguriamo che possa essere attivato il Fondo europeo di solidarietà. Vorrei esprimere la mia vicinanza – spero condivisa da questo Parlamento – a tutta la popolazione, anche delle città vicine che hanno subito danni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi riferisco a un passaggio dell'intervento del Commissario De Gucht sulla cooperazione internazionale allo sviluppo. Sappiamo quanto essa sia importante per il conseguimento degli obiettivi del Millennio. Ridurre le diseguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri non risponde solo a un'esigenza morale, ma contribuisce anche a risolvere i motivi di conflitto e i contenziosi internazionali oltre che a migliorare la qualità della vita in vaste aree del mondo. È condivisibile quindi l'invito, contenuto in questa proposta di risoluzione, a versare lo 0,7% del PIL da parte dei paesi industrializzati entro il 2015, ma sono indispensabili ulteriori passi perché l'aiuto diventi efficace. È necessario il coordinamento tra Europa e Stati Uniti nella politica di aiuto per evitare sovrapposizioni di interventi nelle differenti aree geografiche. Devono essere meglio individuate nell'attuazione dei progetti, che devono rispettare le esigenze di chi riceve, non di chi dona. La nei paesi destinatari della politica di aiuto è essenziale per aumentare l'efficacia dell'intervento ed evitare la dispersione di risorse preziose attraverso la corruzione, l'incapacità e la scarsa diligenza. L'ultimo punto è quello della coerenza tra la politica di cooperazione allo sviluppo e quella commerciale. Ad esempio, nella produzione agricola e nella pesca non ha senso finanziare progetti di sviluppo economico da una parte e chiudere le porte ai prodotti che vengono dai paesi del terzo mondo dall'altra. L'accordo di Doha sarà un notevole passo avanti in questo importante settore. … con il quale viaggiano i nuovi giganti del mondo, quella transatlantica rimane a mio avviso ancora oggi l'area economica più sviluppata e più efficiente del pianeta. È vero che c'è una diffusa, e per molti aspetti comprensibile, corsa all'accordo commerciale, ad esempio con paesi come la Cina. Credo tuttavia che non vada trascurato assolutamente che il rapporto esistente tra Europa e Stati Uniti è di gran lunga il legame che più di ogni altro dobbiamo avere a cuore di tenerci stretto e conservare quasi con gelosia. Questa è una considerazione frutto della storia europea e della storia americana. È scritto infatti nel comune amore per la democrazia, la pace, i diritti, l'economia di mercato. Un'accelerazione del processo di rafforzamento dell'integrazione economica transatlantica è indispensabile, appunto, per promuovere uno sviluppo globale basato su un insieme di valori che abbiano come obiettivo conclamato il raggiungimento di un livello di benessere accettabile per tutti i popoli del mondo, secondo un multilateralismo equo ed efficace che vada a gettare le basi di un assetto mondiale più democratico e quindi più libero. Faccio perciò appello a chi gestisce oggi la politica estera dell'Unione europea. Negli anni abbiamo constatato come la capacità di leadership americana, chiunque fosse il Presidente, ha sempre avuto un peso enorme nelle decisioni transatlantiche globali. È ora che anche noi cominciamo a prendere in mano la situazione, forti della spinta di cinquecento milioni di persone e di un nuovo e più solido assetto istituzionale che deve darci la capacità di abbandonare la tentazione di nasconderci dietro il gigante americano e prendere invece in mano il destino dei nostri popoli, magari proponendo agli amici americani di scoprirsi sulla posizione riguardo al seggio unico dell'Unione europea all'ONU. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signori della Commissione e del Consiglio, i rapporti tra l'Unione europea e gli USA devono essere improntati sulla massima garanzia di sicurezza per la riuscita della collaborazione. Dobbiamo eliminare tutti i problemi che abbiamo al nostro interno, all'interno dell'Unione europea. I visti per i cittadini dei quattro paesi che fanno parte dei ventisette è una grave limitazione di libertà. La scorsa settimana abbiamo posto il problema con una delegazione di questo Parlamento alle autorità canadesi e pare che si facciano carico di affrontarlo. Importante lo scambio commerciale con gli USA, che rafforza il nostro euro e pone l'Unione europea nelle condizioni di competere con i grandi mercati cinese, giapponese e indiano ed abbiamo notato anche in Canada un atteggiamento prudente nei confronti dei mercati USA e messicano. Relazionarsi con gli USA per il cambiamento climatico, per l'energia sostenibile, per il mercato globale è un buon avvio per la discussione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi pare ovvio, come prima cosa, ringraziare i negoziatori e in modo particolare il collega Gauzès, insieme ai relatori ombra, per l'ottimo lavoro che è stato fatto riguardo alla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi, facendo sì che finalmente i fondi abbiano una disciplina unica all'interno di tutta l'Unione europea. Questi fondi sono responsabili della gestione di un volume consistente di attività investite in Europa e possono esercitare una notevole influenza sui mercati. Il loro impatto è in gran parte benefico, ma le loro attività possono anche contribuire a diffondere i rischi in tutto il sistema finanziario. Le nuove disposizioni comuni vanno a sostituire gli attuali ventisette sistemi nazionali diversi fra loro e potenziano le opportunità del mercato unico. I fondi alternativi, indipendentemente dalla loro domiciliazione, beneficiano dunque di un passaporto europeo. Inoltre, il regime unico a livello europeo eviterà che i fondi approfittino di legislazioni di Stati che offrono regimi regolamentari più favorevoli. In passato, tale pratica ha comportato forti rischi speculativi per l'intera Unione europea. Concordo inoltre con l'introduzione delle regole relative al cosiddetto e al divieto per le vendite allo scoperto a corto termine, due punti che non erano presenti nella proposta iniziale della Commissione europea. È infine fondamentale, per evitare distorsioni in materia di concorrenza, che un fondo di un paese terzo per operare all'interno dell'Unione europea benefici del passaporto e possa operare se rispetta le stesse condizioni dei fondi dell'Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, il mercato unico rappresenta un obiettivo strategico fondamentale per l'Europa, da perseguire con rinnovata determinazione politica. I traguardi raggiunti in questi anni rappresentano dei risultati eccezionali, ma oggi il nostro sguardo deve essere rivolto sicuramente al futuro. L'Europa non è più quella del 1985. Infatti, le nuove realtà che si sono andate affermando esigono assolutamente delle nuove risposte. L'attuale contesto europeo e internazionale, caratterizzato dalla mondializzazione degli scambi, dall'evoluzione tecnologica e dall'emergere di nuovi attori sulla scena mondiale, richiede assolutamente un forte rilancio del mercato unico, individuando il giusto equilibrio di tutela tra tutti i protagonisti coinvolti, vale a dire le imprese, i consumatori e i lavoratori. Il documento proposto rappresenta un buon inizio, ma è ora necessario promuoverlo e pubblicizzarlo il più possibile. Tra i tanti obiettivi che il documento si prefigge vorrei sottolineare in particolare l'importanza di tre aspetti. Prima di tutto concordo pienamente sulla necessità di potenziare il quadro regolamentare in materia di normalizzazione attraverso la sua futura revisione. La piena realizzazione del mercato interno ha infatti bisogno della standardizzazione, che in questi anni si è rivelata decisiva per la libera circolazione delle merci e ha contribuito all'eliminazione delle barriere per il libero commercio. Altrettanto importante è il coordinamento delle politiche fiscali nazionali, con l'individuazione di una base imponibile. Il mio impegno nei prossimi mesi sarà quello di diffondere il più possibile questo importante documento e di dialogare con tutti gli attori interessati perché venga adottata una strategia capace di rispondere alle esigenze e alle aspettative delle imprese e dei nostri cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta della Commissione contenuta nella comunicazione "L'Unione dell'innovazione", adottata il 6 ottobre scorso, è parte integrante della strategia UE 2020. L'iniziativa vuol essere una risposta concreta, efficace e sostenibile ai principali problemi della nostra società. Tra le molte azioni proposte e i vari obiettivi che la Commissione si prefigge nel tentativo di dar vita a una vera e propria Unione dell'innovazione, uno degli elementi più innovativi è rappresentato dalle cosiddette partnership per l'innovazione. Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario scegliere le partnership giuste. A tal fine, la Commissione ha individuato una serie di sfide prioritarie che la nostra società dovrà affrontare nei prossimi anni e decenni. In merito a questa novità il Parlamento europeo ha scelto di esprimere una posizione nella risoluzione di cui io sono relatrice per il PPE. Dopo un breve negoziato, tutti i relatori dei vari gruppi politici hanno firmato una risoluzione, per cui non ci sono problemi da segnalare. Tengo a sottolineare quanto il nostro contributo sia stato fondamentale al fine di ottenere che le due partnership che saranno lanciate dopo l'iniziativa pilota sull'invecchiamento in buona salute riguardino le città intelligenti, allo scopo di sostenere in diverse città europee esperimenti d'avanguardia volti a raggiungere gli obiettivi 20-20-20, e le materie prime non energetiche, poiché occorre fornire una risposta concreta alle grandi e difficili problematiche che interessano la società in questo campo. Nei prossimi mesi un gruppo di lavoro interno alla Commissione deciderà i dettagli in merito a finanziamento, criteri di selezione e budget delle iniziative che verranno lanciate con il primo partenariato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in un momento di ristrettezze finanziarie pubbliche, investire nell'innovazione può essere la chiave di volta dell'Europa per uscire dalla crisi. In passato l'Europa ha avuto un ruolo guida nell'innovazione. Infatti, molte innovazioni che hanno cambiato il mondo, come la telefonia mobile, sono state avviate proprio nel nostro continente. Il grande potenziale tecnologico e il capitale umano europeo vanno valorizzati con un forte coordinamento tra le azioni dell'Unione europea e quelle degli Stati membri per evitare duplicazioni e per ottimizzare gli investimenti. Occorre adottare un approccio all'innovazione più strategico e più coordinato, per cui i partenariati tecnologici sono un ottimo strumento. Vorrei chiedere al Consiglio quali azioni intende intraprendere per rendere i partenariati più dinamici e come possono diventare volano per l'economia reale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, vorrei ringraziare la collega e relatrice Van Brempt per l'ottimo lavoro svolto e per un accordo che permette finalmente di liberare risorse importanti per lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nel contesto della sfida per la crescita verde. Nel programma vi sono delle priorità di cui gli Stati membri dovrebbero tenere conto, soprattutto per realizzare l'obiettivo dell'ammodernamento competitivo delle nostre infrastrutture energetiche. Infine, voglio sottolineare quelli che ritengo essere i punti qualificanti dei criteri di accesso dei poteri pubblici al finanziamento, in particolare l'impegno di lavorare su strategie pluriennali attraverso un sistema di multilivello dai territori agli enti locali fino alle istituzioni regionali e alle Istituzioni dell'Unione europea, anche nel contesto della razionalizzazione degli strumenti finanziari disponibili. Si tratta di un risultato importante per i cittadini e per le piccole e medie imprese. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, siamo qui oggi a chiedere alla Commissione di mettere in atto adeguati strumenti di mercato efficienti e flessibili per fronteggiare la crisi in cui versa oggi il settore zootecnico in Europa. Ci aspettiamo che nella proposta che la Commissione presenterà a breve sugli strumenti di mercato per il settore lattiero-caseario ci possano essere anche delle proposte per limitare l'incidenza della volatilità dei prezzi per tutto il settore agricolo nel suo insieme. Sono tuttavia molteplici le azioni che possiamo mettere in campo per dare un segnale concreto agli allevatori europei. Crediamo ad esempio che per il settore zootecnico sarebbe molto utile rivedere l'attuale divieto di utilizzo di farine animali per i non ruminanti, ad esempio per il settore avicolo e per il settore ittico. Come sapete, questo divieto fu introdotto a seguito dei casi di BSE ma, a distanza di anni, la comunità scientifica oggi è concorde nel dire che il divieto può essere giustificato solo per i ruminanti. Per i monogastrici invece non esiste alcun pericolo per la salute umana e per l'ambiente, per cui ci aspettiamo che questo divieto possa essere sostituito al fine di dare una maggiore possibilità di diete più energetiche per questi animali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la volatilità dei prezzi dei cereali sta avendo gravi ripercussioni su tutti i settori dell'allevamento ma anche sui consumatori. Per effetto del caldo, degli incendi, della siccità e delle alluvioni – come sta avvenendo adesso in Italia – l'esportazione dei cereali è bloccata. Ad aggravare la situazione, il Canada ha diminuito la produzione in seguito alle forti piogge di quest'estate. Non solo i cambiamenti climatici hanno influito sui prezzi, ma anche le speculazioni sui mercati internazionali. I produttori di cereali che rimangono in attesa di un aumento dei prezzi aspettano per vedere la loro produzione e la immagazzinano, con il conseguente deperimento dei prodotti agricoli. Speculazione e gravi cambiamenti climatici hanno portato a un forte aumento dei prezzi dei cereali usati come mangimi per animali e al successivo aumento dei prezzi della carne. Ritengo fondamentale da parte della Commissione un intervento tempestivo e mirato per far fronte alla volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli attraverso interventi di mercato innovativi nell'ambito della nuova PAC. È necessario che la Commissione impedisca le pratiche speculative in campo agricolo per preservare le attività degli agricoltori e degli allevatori e garantire ai consumatori prodotti genuini di qualità e a prezzi equi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nonostante tutti gli appelli rivolti per non abbassare la guardia sul destino di Haiti dopo il terremoto di gennaio, le notizie degli ultimi giorni sembrano dimostrare che l'isola è stata abbandonata dalla comunità internazionale proprio nel momento più delicato, quello della ricostruzione. Si sta infatti propagando in questi giorni il virus del colera, qualcosa che ad Haiti pochi conoscono e a cui tutti finiscono per attribuire un valore mistico, religioso. Si accusano i caschi blu delle Nazioni Unite di essere gli untori del contagio. È bastato che un soldato nepalese sull'isola finisse contagiato per indurre centinaia di persone, donne e bambini, a cingere d'assedio il quartier generale delle forze di pace. Anche gli operatori umanitari si sentono minacciati e molti stanno lasciando il paese. La tensione è altissima e gran parte delle macerie provocate dal violentissimo terremoto del 12 gennaio restano sulle strade e nelle piazze. Abbiamo sentito che manca l'acqua e quindi è impossibile lavarsi e proteggersi dai contagi. Il vibrione si sta diffondendo rapidamente e i morti crescono in modo esponenziale. I numeri sono stati già detti, ma voglio ripeterlo: ad oggi le vittime sono 1.130, il numero dei ricoverati è salito in un mese a oltre 18.000, ma ce ne sono altre migliaia che denunciano i sintomi del contagio ogni giorno. Qualsiasi ulteriore indugio da parte della comunità internazionale non è più possibile. La soluzione deve essere trovata subito, altrimenti ogni ulteriore contagiato rimarrà per sempre sulle nostre coscienze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, prima l'epicentro di un terribile terremoto, esattamente nel punto più povero e peggio governato dell'emisfero americano, e ora il colera nel paese che ha una maggiore assistenza internazionale pro capite. Che paradosso! Non è solo una terribile combinazione della cattiva sorte: ad Haiti, tra queste strade piene di bambini e di tende stipate tra i rifiuti, non si sa da che parte cominciare. La classe politica locale è spesso avida e concentrata sui giochi di potere anziché prendere in mano la ricostruzione e la macchina burocratica, decimata dal terremoto, ha una cultura amministrativa debole e in alcuni casi è arrivata perfino a ostacolare la ricezione degli aiuti. Le organizzazioni internazionali sono tante, spesso poco coordinate, e di fatto hanno fallito nella protezione della popolazione. Già lo scorso giugno, visitando il paese con la delegazione del Parlamento europeo, era chiaro che la concentrazione di campi sfollati, macerie non rimosse e rifiuti lasciava intravedere gli scenari peggiori. E ora è arrivato il colera. La Commissione ed ECHO hanno fatto finora quanto dovuto, ma adesso occorre raddoppiare gli sforzi. La mia impressione è che ad Haiti occorra ormai non solo un'energica azione di risanamento, ma anche una maggiore tutela a livello politico internazionale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la direttiva che stiamo discutendo intende armonizzare il contenuto e la qualità delle informazioni farmaceutiche accessibili a tutti i cittadini dell'Unione. Pur ribadendo il diritto di pubblicità, viene finalmente affermato il diritto del paziente all'informazione. Dobbiamo dare a tutti i cittadini europei la stessa possibilità di accesso alle informazioni sui medicinali. L'obiettivo principale di questa direttiva è quello di rendere i pazienti cittadini più informati, permettendo loro di avvicinarsi in maniera più cosciente al farmaco. Noi tutti, e in primo luogo l'industria farmaceutica, dobbiamo avere lo stesso obiettivo, vale a dire quello di diffondere informazioni corrette e utili e, allo stesso tempo, ugualmente fruibili da parte di tutti i cittadini. Considero due i punti più importanti della direttiva. In primo luogo, attraverso un'informazione corretta, dare ai cittadini la possibilità di usare i farmaci in maniera appropriata, in modo da migliorare gli effetti benefici sulla salute, riducendo contestualmente al minimo i rischi legati a una loro assunzione impropria. In secondo luogo, un'informazione corretta ed efficace può accrescere nei cittadini la coscienza del peso della spesa farmaceutica sulla spesa corrente. Tuttavia, su alcuni aspetti occorre essere molto attenti e rigorosi. Mi riferisco soprattutto al pericolo che l'informazione sui farmaci si trasformi in pubblicità occulta. Dobbiamo impedire il rischio che dietro un'informazione apparentemente scientifica si celi in verità l'intento assai meno nobile di influenzare e indirizzare il paziente verso l'acquisto di un farmaco. Sono pertanto indispensabili efficaci strumenti di controllo delle informazioni, specialmente di quelle che il paziente può procurarsi via Internet. In conclusione, auspico quindi che la Commissione preveda forme e modalità di controllo delle informazioni in modo da garantire la loro correttezza. Questi controlli dovrebbero essere affidati a organizzazioni dedicate e indipendenti, in modo da avere maggiori garanzie di imparzialità. Signora Presidente, onorevoli colleghi, riteniamo che il regolamento sia positivo in quanto ha lo scopo di fornire un quadro normativo armonizzato in merito alle informazioni non promozionali sui medicinali soggetti a prescrizione medica, che le case farmaceutiche possono comunicare al pubblico mantenendo inalterato il divieto di pubblicità. Tale proposta mette in risalto la differenza tra pubblicità e informazione. La messa a disposizione delle informazioni si basa sui principi di ricerca attiva. Il principale canale di informazione sui medicinali deve continuare a essere il medico. Gli altri canali, intesi come complementari, vanno mantenuti, e tra questi sono inclusi riviste e giornali. Al centro dell'attenzione è stato posto il diritto del paziente all'informazione, con un coinvolgimento attivo delle organizzazioni che rappresentano i cittadini e in particolare i pazienti. Il nostro voto è favorevole. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sulla proposta di direttiva ci siamo espressi in commissione in modo contrario perché la relatrice aveva radicalmente modificato la proposta della Commissione in senso restrittivo, aprendo il campo d'applicazione, proponendo la progressiva eliminazione di altre 33 sostanze aggiunte all'allegato III, comprendenti ritardanti di fiamma, bromurati e clorurati, nonché il PVC e i suoi additivi, restringendo le possibilità di esenzione e i tempi di adeguamento, e introducendo una normativa stringente per i nanomateriali. Se tale scelta, non suffragata da sufficienti prove scientifiche, avesse dovuto ottenere un voto favorevole in Aula, avrebbe arrecato un danno gravissimo per l'economia, con forti ripercussioni sull'occupazione. Fortunatamente, grazie a una serie di triloghi ai quali ho partecipato in qualità di relatore ombra, si è raggiunto un compromesso più che soddisfacente, con l'impegno di una verifica e di un'eventuale revisione entro tre anni. Un altro argomento complesso era la definizione dettagliata dei nanomateriali, che è stata rinviata in attesa di una proposta della Commissione. Il testo, così come uscito dai triloghi, può essere sottoscritto e votato favorevolmente. Signora Presidente, onorevoli colleghi, negli ultimi anni abbiamo registrato notevoli sforzi delle istituzioni comunitarie finalizzati a rendere la produzione, l'uso e lo smaltimento dei prodotti elettronici più rispettosi dell'ambiente e della salute umana. La direttiva RoHS è un tassello di questa politica. La conformità alle direttive rappresenta indubbiamente una sfida e un onere per le aziende, ma anche un'opportunità. Infatti, la capacità di offrire prodotti meno inquinanti diventa per le nostre aziende un elemento di differenziazione molto importante, tale da assumere la valenza di un vero e proprio vantaggio competitivo. Le aziende non debbono vedere nelle norme e nelle prescrizioni della direttiva soltanto obblighi penalizzanti, ma anche occasioni per migliorare i processi aziendali e la qualità dei prodotti. Cionondimeno, alcune esenzioni si sono rese necessarie – alcune dovute all'attuale momento di grave crisi economica, altre perché saranno oggetto di una successiva e specifica direttiva. È il caso dei nanomateriali, dei settori spaziali e della sicurezza, delle installazioni fisse, dei mezzi di trasporto e macchine semoventi, delle apparecchiature mediche per impianti nel corpo umano, dei pannelli fotovoltaici e delle apparecchiature destinate ad applicazioni di ricerca e di sviluppo. Infine, colgo l'occasione per auspicare una maggiore coerenza fra la direttiva RoHS e il regolamento REACH, evitando ogni pericolo di confusione e di sovrapposizione, perché aziende e operatori hanno bisogno di norme chiare e certe. Signora Presidente, onorevoli colleghi, voglio portare a conoscenza dei colleghi, dei cittadini e delle associazioni che abbiamo presentato la dichiarazione scritta 0086 / 2010 chiedendo la protezione dell'acqua come bene pubblico. L'acqua non è solo un bene comune, ma un diritto umano universale, e la gestione del servizio idrico quale servizio pubblico locale è fondamento di una buona azione di governo. Sono questi i nostri principi ispiratori e sono gli stessi principi che hanno mosso migliaia di cittadini italiani a sottoscrivere tutte le richieste di referendum per evitare la sottrazione di un bene primario alla sfera pubblica. Riteniamo infatti che l'iniziativa non abbia carattere di esclusività per chi l'ha proposta, poiché questa è una battaglia che appartiene a tutti. A conferma di ciò va detto che la dichiarazione è stata proposta insieme a colleghi dei gruppi politici dei verdi, degli amici socialisti e democratici e della sinistra europea e sta riscontrando un ampio consenso in seno a tutto il Parlamento. L'obiettivo è di raccogliere almeno la metà delle firme dei componenti del Parlamento, affinché la dichiarazione diventi la posizione ufficiale del Parlamento europeo e possa salvaguardare l'acqua come diritto e non come profitto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta della Commissione di esonerare l'introduzione e la traslocazione di impianti di acquacoltura chiusi dall'obbligo di autorizzazione non poteva non essere accompagnata da una definizione più rigorosa dei requisiti che questi impianti dovranno rispettare. Per questo ho dato il mio pieno appoggio alla relazione del collega Ferreira. Tuttavia, voglio cogliere questa occasione per sottolineare la mancanza di un adeguato sostegno alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico nel campo dell'allevamento di specie autoctone. Un maggior sostegno in questo settore è fondamentale per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura europea. Solo in questo modo potremo diversificare la produzione e l'offerta alimentare, garantendo un miglioramento della qualità e una maggiore sicurezza dell'ambiente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto mi complimento con la mia collega Joly per il documento redatto. Oggi viviamo in un mondo in cui la storia dell'uomo sembra viaggiare su binari separati. Ci sono continenti in cui la giornata è scandita dall'innovazione, dalla tecnologia e da un oggettivo benessere, e altri in cui i popoli trascorrono le ore, dall'alba al tramonto, nella disperata ricerca dei mezzi minimi per sopravvivere. Nel 2009 l'Assemblea parlamentare paritetica ha lavorato attivamente affinché le numerose proposte potessero tradursi in impegni concreti e in obiettivi da raggiungere. L'Unione europea si è dimostrata fermamente decisa a intraprendere un'azione tempestiva, mirata e coordinata a sostegno dei paesi maggiormente colpiti, in particolare quelli più poveri e più vulnerabili. Il prossimo 1 ° dicembre, a Kinshasa, ci sarà la ventesima sessione plenaria ACP-UE, nel corso della quale verrà discussa un'importante relazione sugli obiettivi di sviluppo del Millennio. Il mio impegno, quale relatrice oltre che vicepresidente dell'Assemblea, sarà massimo, affinché tutte le misure adottate non si riducano a semplici slogan ma divengano impegni concreti per proseguire il cammino verso un mondo più equo e soprattutto senza povertà. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE si è dimostrata uno strumento indispensabile nel costruire un dialogo aperto e democratico, riuscendo a coinvolgere i parlamenti nazionali ACP, le autorità locali e gli organismi non statali. Sono d'accordo sull'impostazione generale della relazione, considerando particolarmente utile l'invito rivolto alla Commissione a fornire maggiori informazioni ai parlamentari dei paesi ACP. È indispensabile coinvolgere attivamente questi ultimi nella predisposizione delle strategie nazionali di sviluppo. Ho dato il mio sostegno alla collega Joly. Tuttavia, credo che prima di parlare dell'istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali, sia necessario predisporre uno studio sull'impatto che ciò potrebbe determinare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa settimana avremmo dovuto approvare il bilancio generale dell'Unione europea per il 2011. Invece ci troviamo a confrontarci con una situazione in cui l'Europa rischia seriamente di dover iniziare il nuovo anno in esercizio provvisorio e con il forte freno rappresentato dall'applicazione del regime dei dodicesimi. Come è ormai noto, il Parlamento, la Commissione e la maggioranza degli Stati membri erano pronti a un accordo, che è stato bloccato da una minoranza di paesi che ha rifiutato di iniziare una discussione costruttiva col Parlamento sull'implementazione del trattato di Lisbona. Ritengo che la nostra posizione di Parlamento in sede di negoziato sia stata responsabile e moderata. Il Parlamento ha chiesto, e continua a chiedere con forza, di applicare il trattato di Lisbona. Il Consiglio, dal canto suo, si è invece rivelato incapace di giungere a un accordo e si è mostrato profondamente diviso su questioni di fondamentale importanza, sulle quali una minoranza di Stati ha posto il veto, rifiutando l'idea di iniziare una discussione con il Parlamento sulle regole e sulle procedure che devono guidare l'implementazione del trattato di Lisbona. Oggi abbiamo comunque l'obbligo di guardare avanti, di costruire insieme l'Europa del futuro – ripeto, insieme, Consiglio, Parlamento e Commissione – senza egoismi né prevaricazioni. Il Parlamento, accettando i limiti imposti dal Consiglio sugli stanziamenti di pagamento, il famoso 2,91%, ha voluto dare un forte segnale di sensibilità rispetto al periodo che stiamo vivendo. Siamo però tutti concordi, così come la Commissione ha affermato anche oggi, nel richiedere una maggiore flessibilità per far fronte alle necessità dell'Europa. Apprezzo quanto detto oggi dal Presidente Barroso con riferimento alle proposte che la Commissione formulerà sulle risorse proprie e sulla lisbonizzazione del bilancio dell'UE e auspico una maggiore cooperazione del Consiglio per la costruzione dell'Europa del futuro. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Alfred Nobel, fondatore del premio per la pace, scrisse nel suo testamento che i diritti umani sono un prerequisito per la fratellanza tra le nazioni e che pertanto un premio di questa entità andava assegnato a colui il quale si fosse battuto e sacrificato in nome della libertà, della democrazia e dei diritti umani. Liu Xiaobo, dissidente cinese premio Nobel per la pace, nel corso della sua vita è stato un grande difensore dell'applicazione di questi valori. Nel corso della sua lunga e non violenta battaglia ha sempre sottolineato come tutti questi diritti vengano costantemente violati in Cina con metodi repressivi violenti. Lui stesso ha subito sulla propria pelle la condanna forzata al carcere senza la possibilità di avere un equo processo e di comunicare con l'esterno. Proprio per questo, come istituzioni europee dobbiamo fare tutto il possibile per la sua liberazione. Prima i diritti e poi le relazioni economiche e commerciali, altrimenti anche noi europei dovremo considerarci sconfitti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, purtroppo ogni anno la relazione della Corte dei conti europea evidenzia che non sempre le risorse destinate alla politica agricola comune vengono utilizzate in modo corretto e trasparente. Siamo quindi costretti a contemperare due esigenze diverse: da un lato un'esigenza di controllo, per garantire che le risorse dei contribuenti europei vengano utilizzate nel modo migliore e corretto e, dall'altro, l'esigenza di semplificare il più possibile la vita dei nostri agricoltori che vogliono dedicarsi, ed è giusto che si dedichino, alla coltivazione dei campi e all'allevamento del bestiame. Un suggerimento solo volevo dare al Commissario, visto che si è dichiarato disponibile a cogliere i suggerimenti che verranno da quest'Aula. Tutte le misure per lo sviluppo rurale implementate dagli Stati membri e dalle regioni non sempre vanno nella direzione della semplificazione, ma aggiungono burocrazia a burocrazia. Il Commissario dovrebbe trasferire le che vengono realizzate nelle regioni e nei paesi europei in tutti gli altri paesi e regioni. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la risoluzione che ci apprestiamo a votare rappresenta l'orientamento della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sulla politica di sostegno dell'apicoltura europea. Si tratta di un documento importante che, come è consuetudine della commissione per l'agricoltura, ha visto la partecipazione di tutti i gruppi parlamentari, che hanno fornito il loro prezioso contributo al conseguimento del risultato. Nonostante il recente incremento del budget annuale relativo alle misure per migliorare le condizioni generali di produzione e marketing dei prodotti apistici, permane una diffusa preoccupazione per quanto riguarda le numerose sfide e i problemi che l'apicoltura dovrà affrontare nel prossimo futuro. Le difficili condizioni di produzione e marketing, la forte e prolungata volatilità dei prezzi e le difficoltà che emergono da una sempre più diffusa mortalità del patrimonio apistico sono alcuni dei fattori di criticità di uno tra i più importanti settori della nostra agricoltura. Gli apicoltori europei, così come tutti gli altri operatori del settore primario, devono essere messi nelle condizioni di pianificare le loro attività. Visto che l'attuale sostegno dipende dalle vigenti modalità attuative della politica agricola europea, il futuro di questa politica dopo il 2013 è incerto. È in tale contesto che si inserisce la risoluzione di oggi, con la quale intendiamo sollecitare la Commissione a un impegno attivo a tutela e a difesa dell'apicoltura. Tra le principali richieste alla Commissione contenute nella proposta di risoluzione vorrei ricordare: un impegno concreto, dopo la scadenza dei programmi nazionali, anche in considerazione delle nuove sfide e delle problematiche del settore, ovvero moria delle api, volatilità dei prezzi, ecc.; impegni verso il necessario miglioramento delle rilevazioni statistiche, verso una maggiore efficacia dei controlli nelle importazioni extra-UE di miele e verso lo sviluppo della ricerca; il rafforzamento del ruolo della politica europea veterinaria; un piano d'azione per affrontare il fenomeno della diffusa mortalità delle api, anche attraverso impegni concreti nel campo della ricerca; un maggiore sostegno finanziario nel campo della formazione e dell'istruzione degli operatori e, infine, un ruolo rinnovato e da protagonista del settore apistico all'interno della politica agricola comune dopo il 2013. Nel ringraziare l'on. Lulling e tutti i colleghi per il lavoro comune fatto, voglio ricordare, signor Presidente, caro Commissario, che quello che sta per concludersi è stato l'Anno internazionale della biodiversità. Ecco perché ci auguriamo che l'approvazione della risoluzione segni definitivamente l'avvio del percorso di rilancio di un settore particolarmente strategico dal punto di vista della sostenibilità ambientale e del mantenimento della biodiversità, oltre che in termini di incidenza economica e sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi siamo chiamati a votare un pacchetto di aiuti a favore dell'Olanda, che ha richiesto la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per un ammontare complessivo pari a 10,5 milioni di euro. Tale trasferimento di fondi interno al bilancio dell'Unione manterrà l'iter ordinario. Tuttavia, le prossime richieste di aiuto, il cui numero è in continua crescita, rischiano di essere bloccate a causa della mancata approvazione del bilancio 2011. Infatti, se il sistema dei dodicesimi entrasse in vigore da gennaio, non sarebbe possibile effettuare i trasferimenti e procedere con i pagamenti necessari. In questo particolare frangente di difficoltà economica per l'Europa tutta, il Parlamento auspica un alto senso di responsabilità da parte degli Stati membri che, in sede di Consiglio, hanno creato resistenze nell'approvazione di un bilancio austero e in linea con le prerogative del trattato di Lisbona. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, garantire un'energia sostenibile, sicura e accessibile rappresenta sicuramente una tra le maggiori sfide dell'Europa nei prossimi anni. Gli obiettivi programmatici dell'Europa determinano una serie di azioni che non possono essere ignorate. La piena realizzazione del mercato interno dell'energia è un obiettivo che potrà essere raggiunto solo se la vigente legislazione relativa al pacchetto energia sarà applicata da tutti gli Stati membri. Ritengo che per il pieno raggiungimento degli obiettivi della strategia non si possa prescindere dall'investimento in infrastrutture moderne e intelligenti e soprattutto nella ricerca e nell'utilizzo di energie rinnovabili. Proprio gli investimenti, oltre a rappresentare la soluzione economicamente più vantaggiosa per ridurre la dipendenza energetica dell'UE, contribuiranno a combattere il cambiamento climatico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio esprimere il mio apprezzamento per questa risoluzione, che rappresenta un ottimo lavoro per quattro motivi. In primo luogo, ribadisce che l'efficienza e il risparmio energetico sono una priorità economicamente vantaggiosa per ridurre la dipendenza energetica dell'Europa e combattere il cambiamento climatico. In secondo luogo, pone l'accento sulle infrastrutture intelligenti. In terzo luogo, invita ad attuare pienamente la vigente legislazione europea. In quarto luogo, ambisce a realizzare una politica energetica con una dimensione internazionale forte e coerente. Infine, voglio sottolineare l'importanza della sicurezza energetica e di investire nella ricerca, nello sviluppo e nell'innovazione per tutelare al meglio gli interessi dei consumatori, delle imprese e dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho letto con attenzione la relazione e la valuto positivamente nel suo complesso. Sono rimasta però parecchio perplessa su una serie di riferimenti al futuro del carbone nella strategia europea, in particolare al paragrafo 52 in cui si chiede alla Commissione di elaborare disposizioni di legge per facilitare la costruzione di centrali elettriche a carbone. Negli USA ormai già da alcuni anni si è avviato un movimento politico e di cittadini che ha di fatto portato a una sorta di moratoria sulla costruzione di centrali a carbone. Alla base di questa decisione, oltre alle emissioni di CO vi è il problema della gestione delle ceneri che contengono molte sostanze tossiche. Quindi non condivido affatto la difesa delle centrali a carbone e ricordo che il cosiddetto "carbone pulito" in molti casi è più uno slogan che una realtà. Ho sentito inoltre alcuni colleghi difendere a spada tratta il nucleare, sia a livello di costi che di sicurezza. Chi dice così, purtroppo, dimostra di non conoscere di che cosa si sta parlando. Le alternative esistono, sono le rinnovabili, quelle vere, e l'Unione europea deve programmare il suo percorso per il prossimo decennio proprio in quella direzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione offre spunti di notevole interesse in quanto, partendo dal concetto basilare che deve essere l'Europa a dotarsi di politiche energetiche comuni, analizza in modo preciso metodi e tempi. Intervenendo personalmente al Forum per le energie, organizzato dal Presidente Buzek tra i rappresentanti dei 27 paesi UE e il nostro Parlamento, ho espresso parere favorevole a un piano energetico comune che permetta pari condizioni di accesso all'energia per i privati e per le imprese, togliendo quindi quelle differenze di costi, anche notevoli, oggi esistenti. Spiace che in una buona relazione siano stati inseriti gli ormai immancabili richiami alle responsabilità dell'Unione europea sulla lotta ai cambiamenti climatici. Su tale questione vi sono documenti specifici e ritengo pleonastico che per accontentare alcuni estremisti verdi si continuino a inserire richiami a questo argomento. Per quanto ci riguarda, un secondo periodo di impegno ai sensi del Protocollo di Kyoto potrà avvenire solo in un quadro globale complessivo, coinvolgente tutte le principali economie e con un accordo giuridicamente vincolante. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nonostante avessi preannunciato sia in commissione sia in Aula il fallimento della conferenza sul clima a Copenaghen e del documento presentato da questo Parlamento, l'esperienza non ha insegnato nulla. Se ci ostiniamo a chiedere in maniera unilaterale all'Europa di ridurre le sue emissioni a livelli di molto superiori a quelli previsti con Kyoto, anche il prossimo vertice di Cancún – la COP16 – sarà un fallimento e, di nuovo, il nostro Parlamento farà una pessima figura. Nella risoluzione approvata dalla commissione non solo si ribadisce che il contributo ai paesi in via di sviluppo non dovrebbe essere inferiore a 30 miliardi di euro l'anno entro il 2020, ma addirittura si incoraggia l'Unione a promuovere la creazione di un fondo verde per il clima, stanziando 100 miliardi di dollari l'anno a partire dal 2020. Il documento dice anche come reperire i fondi, e cioè tassando tutte le fonti possibili, ad esempio imponendo imposte sulle operazioni finanziarie, sugli scambi commerciali e sui biglietti aerei, di fatto andando a prelevare questi soldi direttamente dalle tasche dei cittadini e delle imprese. La relazione si lancia poi in richieste utopiche. Addirittura chiede di ridurre le emissioni di CO nell'atmosfera entro il 2020 del 30 per cento anziché del 20 per cento, e invita la Commissione a presentare una proposta affinché l'UE si ponga unilateralmente tali obiettivi. Chiedere, in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, alla nostra gente e alle nostre imprese tali sacrifici è l'ennesima eurofollia. Noi abbiamo la stessa posizione del Consiglio, e cioè che l'Unione europea potrà prendere in considerazione un secondo periodo di impegno ai sensi del Protocollo di Kyoto solo se ciò avverrà in un quadro complessivo che coinvolga tutte le principali economie e in vista di un accordo globale giuridicamente vincolante. Signor Presidente, onorevoli colleghi, apprezzo molto la presenza e l'atteggiamento della signora Commissario. La ringrazio per il suo impegno a tenere continuamente aggiornato il Parlamento sugli sviluppi di Cancún. La lotta al cambiamento climatico deve essere condotta a livello mondiale e con lo sforzo di tutti, ma l'atteggiamento per cui la nostra posizione debba dipendere da quella degli altri paesi è irresponsabile e non rende giustizia al ruolo che l'UE si è posta di giocare, un ruolo primario nel guidare le rivoluzioni culturali a livello mondiale, in primis quella della lotta ai cambiamenti climatici. Dobbiamo porci obiettivi sempre più ambiziosi e far sì che vengano raggiunti dai vari Stati membri. Ringrazio quindi la Commissaria per aver richiamato l'Italia, qualche giorno fa, a mantenere le sue promesse in termini finanziari, vale a dire 200 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici. Purtroppo, devo riferire alla Commissione che la finanziaria del governo italiano non sembra prevedere al momento questi fondi. Chiedo dunque alla Commissione di insistere con tenacia nell'utilizzare tutti i poteri a sua disposizione per far rispettare ai paesi membri le proprie promesse, specie quando si tratta di una battaglia così rilevante per il futuro prossimo della popolazione mondiale … ( Signora Presidente, onorevoli colleghi, il terzo summit tra l'Unione europea e l'Africa è un'occasione fondamentale per consolidare le relazioni tra le due parti. Durante questo evento, in cui si parlerà di crescita economica, di sviluppo sostenibile e di governance politica, si prenderanno in considerazione alcuni dossier, fra cui l'esame del settore agricolo e della sicurezza alimentare nel quadro degli obiettivi di sviluppo del Millennio. Per garantire a tutti l'accesso agli alimenti, contrastare la povertà nelle zone rurali e migliorare la qualità della produzione agricola è necessaria la partecipazione delle organizzazioni dei produttori e delle associazioni di categoria, per permettere loro di essere impegnati e consapevoli e di migliorare la distribuzione e la gestione delle risorse naturali. L'Unione europea deve impegnarsi a sfruttare queste opportunità per intensificare il dialogo e la cooperazione a sostegno dell'integrazione regionale dell'Africa. In particolare, bisogna contrastare i disequilibri e la corruzione delle iniziative di cooperazione. Le responsabilità dei governi non devono predominare su quelle della società civile e si deve garantire la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nelle strategie di crescita economica e sociale sostenibile. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dovremmo preliminarmente ricordare che l'Africa è la decima potenza mondiale, seppur nell'anno in cui noi celebriamo la memoria di una vicenda importante che riguarda la povertà, certamente una povertà che riguarda l'Africa così come riguarda molti altri continenti. Bisogna rafforzare gli accordi di associazione, bisogna intervenire per una sostenibilità economica che passi prevalentemente da infrastrutture, istruzione, salute, risorse idriche, con controlli reali sulla congruità dei mezzi finanziari deliberati nei confronti dei paesi africani e ricordando che l'Africa è molto diversa fra regione e regione. Vi sono regioni con esigenze particolari che determinano per esempio flussi migratori spesso clandestini. Bisogna correlare i flussi migratori invece alle ragioni effettive del mercato del lavoro. Un dialogo costruttivo può certamente tutelare i diritti fondamentali e sostenere la in quel continente così importante. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dico subito all'onorevole Salafranca che, in attesa di dirimere il conflitto tra Platone e la verità, forse avevamo bisogno di un po 'di tempo in più prima di produrre questa risoluzione, e questo almeno per due ragioni. In primo luogo, perché si potessero raccogliere tutte le informazioni utili al fine di garantire una presa di posizione parlamentare più solida; in secondo luogo, perché erano stati messi in cantiere una serie di confronti e audizioni nelle commissioni competenti. Il Parlamento ha legittimamente deciso di procedere subito. Tuttavia, questo non fa venir meno l'esigenza di queste audizioni e la necessità di tenere aperto il confronto con il Marocco. Per questo credo che dopo il voto sia utile investire i nostri sforzi in tre precise direzioni: determinare un nuovo protagonismo dell'Europa, con la sua diplomazia e con le sue politiche di vicinato; contribuire a uno sbocco positivo dei negoziati aperti dall'ONU; utilizzare infine tutti gli strumenti parlamentari, a partire dalla commissione AFET e dalla commissione mista, perché il confronto vada avanti e aiuti a trovare soluzioni. Io penso che sia utile lavorare con determinazione per questi precisi obiettivi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, un fatto così grave come si è verificato nelle settimane scorse a danno della popolazione saharawi non può non essere sanzionato ed è quindi giusto e doveroso l'intervento del Parlamento europeo. Di contro non v'è dubbio – lo diceva correttamente il collega Salafranca – che la popolazione del Marocco ha nel tempo portato avanti una serie di contributi importanti in Africa che consentono di ritenere quel popolo non soltanto amico, ma particolarmente vicino alle posizioni dell'Unione europea. Ferma restando la sanzione, doverosa e assolutamente essenziale, va certamente collegato a questa un rinnovato percorso di negoziato, peraltro già avviato dall'apposita commissione congiunta, che consenta realmente la tutela dei diritti fondamentali – per come sono stati violati non possono essere ancora violati – in attesa che l'ONU, definendo l'istruttoria, faccia piena luce sulla vicenda della quale oggi stiamo parlando per mettere luce su una violazione dei diritti fondamentali che va realmente sanzionata. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, negli ultimi anni il numero di procedure applicato dalla Commissione europea è aumentato. Questa è la spia dell'incremento di pratiche sleali di altri paesi nei confronti delle imprese europee. Nonostante la crisi economica e finanziaria, ben 332 misure protezionistiche sono state adottate dai partner internazionali nell'ultimo biennio. Noi crediamo in un commercio internazionale libero ma equo, basato sulla condivisione di regole uguali per tutti. È importante salvaguardare l'efficacia degli strumenti di difesa commerciale europei che intervengono per correggere situazioni di illegalità. Nutro profonde preoccupazioni sugli effetti che gli attuali tentativi di riforma della comitatologia potranno avere sull'efficacia di questi strumenti. Lasciare spazio a negoziati politici e diplomatici per decidere sull'applicazione di misure rischia di snaturare un processo che deve invece rimanere basato su dati concreti e oggettivi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei fare una valutazione politica in ordine a quello che è stato detto durante il dibattito. Giustamente noi, i membri delle principali famiglie politiche europee, rimproveriamo gli euroscettici per il fatto che non credono nell'Europa. Io credo però che il vero problema sia che forse nell'Europa non ci crediamo noi, per cui non possiamo mettere sul conto degli euroscettici quella che è una nostra precisa responsabilità. Noi siamo le principali famiglie politiche europee e abbiamo sempre avuto forti e grandi ideali europeisti. Sta di fatto, però, che tutti i governi che sono espressione delle nostre famiglie politiche mettono ogni giorno i bastoni fra le ruote perché questi grandi progetti politici si possano realizzare. Allora, in tanti casi, si disfa di notte quello che si dice di voler fare di giorno. Questo ci chiama a una responsabilità ulteriore, perché se noi non saremo capaci di orientare nel dibattito l'attuazione di progetti precisi, dagli per l'appunto – all'emissione di obbligazioni dell'Unione europea, ben difficilmente potremo spiegare ai nostri cittadini che siamo gli stessi partiti che in patria ogni giorno addossano all'Europa la colpa di tutto e dicono che potremo venire fuori dalla crisi solo se l'Europa diminuirà le proprie spese. Credo che questo sia un principio di responsabilità fondamentale, dimenticata la quale la natura stessa del progetto europeo si perde, e noi perdiamo credibilità ottenendo in cambio solo aule vuote e urne disertate fino a una proporzione del 40 per cento dei nostri cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Belet perché valorizza e precisa il ruolo fondamentale del settore pubblico nella radiotelevisione dei paesi europei. Ritengo questo un passo importante per il Parlamento europeo, che si esprime chiaramente sulla necessaria indipendenza del servizio pubblico rispetto al potere politico. Questa relazione sembra scritta su misura per l'Italia, dove la RAI è ormai in avanzato stato di decomposizione a causa della completa occupazione dei partiti, a danno dello spessore culturale e informativo della radiotelevisione pubblica e dunque dell'intero paese. Basta vedere quello che è successo la scorsa settimana al programma "Vieni via con me". I Minzolini, i Masi, i professionisti della disinformazione pubblica e i loro padroni sono incompatibili con quanto oggi approvato dal Parlamento europeo. L'Unione europea ne prenda atto e agisca di conseguenza. Fuori i partiti dalla RAI! Signora Presidente, onorevoli colleghi, la condanna a morte di Tareq Aziz e il dramma dei cristiani perseguitati sono forse temi che andavano tenuti logicamente distinti. Tuttavia, è forse un bene che li discutiamo insieme, perché ciò che vogliamo dire attraverso questa risoluzione è che vogliamo giustizia in Iraq e giustizia per l'Iraq. Vogliamo giustizia in Iraq perché sono sicuramente innocenti quei cristiani che sono diventati ostaggio dei progetti fondamentalisti di molti gruppi che combattono per il potere. Vogliamo giustizia per l'Iraq perché il processo che è in corso per ridare stabilità e democrazia a questo paese non merita di veder sfregiato il proprio volto dall'uccisione di un uomo, magari colpevole, ma che sicuramente non merita di essere messo a morte. Credo quindi che lo strumento di una risoluzione possa diventare ulteriormente concreto se riverseremo questi giudizi e questi temi anche nel contenuto dell'accordo tra Unione europea e Iraq, che in modo concreto potrà stabilire che noi poniamo condizioni perché ci siano accordi economici e queste condizioni passano attraverso il rispetto dei diritti umani e il rispetto dei cristiani iracheni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da questo Parlamento forte e decisa deve levarsi la voce contro le aggressioni a danno delle minoranze cristiane in Iraq. È questo il capitolo di una lunga storia di discriminazioni e martiri, che dura da 2.000 anni ed è incredibile che prosegua in pieno terzo millennio. Sono d'accordo sulla necessità di sostenere i gruppi moderati iracheni e i cristiani rifugiati in Kurdistan come pure sulla necessità di eliminare i riferimenti all'appartenenza religiosa dai documenti di identità. Però, quello che vorrei denunciare oggi è quello che mi sembra il tratto più assurdo di questa triste vicenda. Per la fede cristiana il simbolo è la croce, che apparentemente è un simbolo di morte ma in realtà è un simbolo di libertà perché, sempre per la fede cristiana, la morte in croce di Cristo ha liberato l'uomo dal peccato e dalle tenebre. È davvero incredibile che ci sia chi non è libero di venerare un simbolo di libertà perché quando esce da una chiesa viene ammazzato solo per la colpa di esservi entrato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'abrogazione del sistema bilingue in Tibet è un atto illiberale che va contro il rispetto dell'identità culturale di una minoranza e contro il rispetto dei diritti umani. Accordi commerciali o contratti d'affari con la Cina non possono essere per l'Europa merce di scambio con cui evitare di vedere la grave discriminazione che persiste a danno del popolo tibetano. I tibetani hanno diritto di continuare a essere e sentirsi almeno un popolo e per farlo devono essere liberi di coltivare le proprie tradizioni, la storia e la lingua, insomma di conservare la propria identità, di cui l'appartenenza linguistica è tratto essenziale. Quel piano di eradicazione della cultura tibetana, che sotto il simbolo della falce e martello non è ancora riuscito a essere portato a termine, pure in decenni di persecuzioni contro i monaci e il popolo tibetani, non può essere oggi furbescamente perfezionato eliminando la lingua tibetana e imponendo quella cinese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è trascorso più di un mese dalla condanna per blasfemia a carico della contadina cattolica pakistana Asia Bibi. Non possiamo non ricordare l'importanza della tutela dei diritti inviolabili dell'essere umano, tra i quali annoveriamo, nelle nostre Carte dei diritti, la libertà di espressione. In paesi come il Pakistan l'accusa di blasfemia ha già causato la morte, negli ultimi dieci anni, di 46 persone, alimentando sempre di più l'intolleranza religiosa e, quindi, l'integralismo islamico. Tutte queste persone sono state uccise fuori dal carcere in seguito ad accuse di blasfemia oppure sono state trovate morte in prigione. Asia Bibi rischia la vita non solo in applicazione della legge del Pakistan, ma anche per mano di qualche fanatico. La legge pakistana alimenta quindi questo clima di persecuzione e di morti ingiuste. Concludo ed esorto la comunità internazionale tutta affinché solleciti fermamente l'abolizione della legge sulla blasfemia del codice penale pakistano e affinché tutti i condannati per reati che ledono la libertà di espressione siano resi liberi in breve tempo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, penso che la soluzione della quale stiamo discutendo sia una soluzione sbagliata, profondamente ingiusta nei confronti di tante persone deboli e per qualche verso anche autolesionista, perché non sfugge a nessuno – ed è già stato fatto notare – la contraddizione che esiste tra il discutere di un permesso unico partendo però da deroghe ed eccezioni. L'esclusione dalla soluzione in discussione dei distaccati, degli stagionali e dei rifugiati, produce in verità una lesione nell'uniformità dei diritti, sia quelli del lavoro che quelli della cittadinanza. Ed è questa la novità negativa ancor più profonda: non siamo soltanto di fronte a una soluzione che può aprire forme di dumping perché i costi saranno diversi da realtà a realtà, ma addirittura segnerà la distinzione tra cittadino e cittadino. Questo Parlamento dovrà discutere successivamente del tema dell'attivazione dei rapporti per i lavoratori stagionali. Signora Commissario, i lavoratori stagionali non sono soltanto cittadini stranieri, ma anche europei e, se le condizioni materiali e i diritti di cittadinanza li renderanno diversi gli uni dagli altri, diventa inevitabile che si apra una ricerca di soluzioni al ribasso, da parte del sistema delle imprese, nell'utilizzo di queste persone. Per quanto concerne i distaccati, ma ve la immaginate nel mercato globale la situazione che si determinerà per le grandi imprese multinazionali, se potranno avere delle condizioni di vantaggio qui, per persone che verranno a lavorare da noi, ma saranno assunte e regolamentate però alle condizioni dei loro paesi d'origine? Si creerà una condizione inedita, ma profondamente negativa. Non soltanto il dumping come condizione regolare quotidiana, ma anche la differenza tra cittadino e cittadino, che l'Europa non ha mai avuta, neppure nella sua storia anche più recente. È fondamentale l'unità e, per questa ragione, il provvedimento va essere radicalmente modificato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore la relazione della collega, onorevole Mănescu. La multilivello assume un ruolo chiave nelle politiche di coesione e in questo settore l'approccio multilivello, che prevede la cooperazione e la divisione delle responsabilità ai diversi livelli governativi, viene messo in pratica nella gestione dei fondi regionali. La Commissione promuove iniziative a favore delle autorità regionali e locali. Ci deve essere un maggiore incentivo a sostegno di tali proposte, al fine di riscontrare un concreto coordinamento e un'efficace attuazione dei programmi comunitari. Il deve essere garantito da una cultura basata sul dialogo fra i diversi attori coinvolti. La cooperazione a livello regionale deve essere trasparente e assicurare un coinvolgimento paritario delle realtà interessate. A tal fine è importante una formazione adeguata per i rappresentanti del livello subnazionale attraverso iniziative quali Erasmus per i funzionari regionali e locali, che dovrebbe essere sostenuta finanziariamente dalla Commissione. Essa è altresì utile allo scambio di buone pratiche e al fine di migliorare la qualità e l'efficacia della gestione dei fondi delle politiche di coesione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono assolutamente favorevole alla proposta di risoluzione dall'onorevole Juvin sull'impatto della pubblicità sul comportamento del consumatore. Tenuto conto dell'importanza che la pubblicità riveste non solo per l'economia, ma anche per il mercato interno e per i consumatori, ritengo essenziale agire al fine di eliminare le conseguenze negative che talune pratiche pubblicitarie possono generare nei confronti di questi. In particolare, apprezzo molto l'analisi compiuta dal relatore con riferimento al quadro legislativo ed extralegislativo esistente e alle carenze registrate nell'interpretazione e nell'attuazione dello stesso, che hanno precluso il raggiungimento di un adeguato livello di armonizzazione. Bisogna concentrare gli sforzi sulla repressione delle pratiche commerciali sleali nel settore pubblicitario attraverso l'ampliamento del campo di applicazione della disciplina esistente. La proposta offre una soluzione adeguata al costante problema della ricerca di un giusto equilibrio tra esigenze contrapposte quali la libertà di espressione e la protezione del consumatore. Per concludere, esprimo ancora una volta i miei complimenti al relatore e ai relatori ombra. Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordo con la relatrice di procedere in direzione di una multilivello, per un migliore coinvolgimento delle autorità subnazionali nella definizione delle politiche di sviluppo, soprattutto nelle aree a obiettivo convergenza, interessate ad accrescere la loro capacità di adeguarsi alle aree dei paesi membri e competere sul mercato globale. Per ottenere maggiori effetti delle politiche di sviluppo regionale occorre coinvolgere chi conosce il proprio territorio e ne può divenire attore dello sviluppo: ecco il legame tra la multilivello e la coesione territoriale evidenziata dalla relatrice. Per la semplificazione delle norme, più snella è la pressione esercitata dalla burocrazia e maggiore diviene il grado di accelerazione e di qualità degli investimenti europei per lo sviluppo della regione. Una maggiore assistenza fornita alle autorità di gestione da parte della Commissione contribuirebbe a ridurre al minimo gli errori registrati nel passato nei controlli di primo livello. Signor Presidente, avevo chiesto la parola per una dichiarazione di voto sulla prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani. Ho votato ovviamente a favore della relazione Bauer perché la lotta alla tratta degli esseri umani è e deve rimanere una nostra priorità. Questo fenomeno ha assunto proporzioni tali da potersi definire come una nuova forma di schiavitù. La parte più debole della società, la donna e i bambini, vengono portati in altri paesi e sfruttati attraverso le più infami forme di prostituzione, schiavitù e pornografia. Questo fenomeno coinvolge ogni anno un milione di vittime in tutto il mondo, 500 000 solo in Europa. Chi approfitta di questo fenomeno compie un atto criminale, finanzia la tratta degli esseri umani e usa le persone come merce di scambio. Come sottolineato dalla relazione, occorre realizzare azioni nei paesi da cui provengono e in cui vengono trasferite le vittime di questa tratta. La soluzione potrà essere trovata solo attraverso uno sforzo comune, svolgendo un'opera di sensibilizzazione collettiva e sostenendo e assistendo le vittime, ma soprattutto, lottando contro le cause profonde del fenomeno in modo da aiutare i paesi coinvolti a sviluppare un'adeguata legislazione per contrastare ogni forma di schiavitù. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come dimostrano le dichiarazioni degli esponenti di governi di numerosi Stati, la straordinaria solerzia investigativa utilizzata nei confronti di Assange è palesemente orientata a punire lui e per aver raccontato al mondo alcuni segreti inconfessabili, come la preoccupazione del Segretario di Stato americano Clinton, che ha chiesto alle ambasciate americane a Roma e a Mosca notizie circa eventuali investimenti personali di Berlusconi e Putin che possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi. Berlusconi viene definito portavoce di Putin in Europa. Risulta evidente che è in atto una punizione e un accanimento senza precedenti nei confronti di un uomo e di un'organizzazione, che hanno avuto come unica colpa quella di svelare alla popolazione mondiale alcune zone d'ombra scomode per chi governa. Per questo abbiamo il dovere di tutelare la libertà di e garantire un giusto trattamento per Assange, che paghi per le sue colpe, se accertate, in un giusto processo. Chiedo pertanto alla Commissione la sua posizione sulla vicenda e inoltre come intende vigilare affinché questa storia non sia strumentale a un giro di vite sulla libertà d'informazione e a porre paletti per che si dimostra ancora una volta una strumento di eccezionale potenza democratica e per questo va tutelato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi ritengo soddisfatta della risposta del Commissario. Considerando la condizione economica globale e la crisi che ha aggravato maggiormente il mercato del lavoro, andando a colpire la fascia più debole, quali i giovani, chiedo al Commissario un giudizio sulla necessità di dare maggior rilievo a strumenti europei, come il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, necessari per la riqualificazione dei lavoratori licenziati per cause legate a crisi economiche e quindi anche per causa della globalizzazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione del collega Bendtsen è positiva per almeno quattro motivi: ribadisce che l'efficienza energetica è il modo più efficace e rapido per ridurre le emissioni climalteranti e che un deciso impegno di risorse e investimenti in questo ambito produrrà crescita economica e posti di lavoro per le piccole e medie imprese; avanza proposte valide in merito agli strumenti finanziari utilizzabili e invita la Commissione a puntare con decisione alla formazione professionale, all'accesso all'informazione per le piccole e medie imprese e alla ristrutturazione degli edifici esistenti; propone obiettivi concreti, conferma lo strumento del contratto per l'efficienza energetica, in base al quale si acquistano risparmi energetici garantiti, un volano questo per la creazione di posti di lavoro e per la riduzione del prezzo delle bollette per i cittadini europei; infine, la relazione sarà tanto più utile quanto saprà fissare senza "se" e senza "ma" obiettivi vincolanti sulle emissioni. Dobbiamo rendere raggiungibile l'obiettivo del 20 percento, non possiamo rinunciare a questa opportunità che sarebbe un segnale incoraggiante per l'Europa. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la revisione del piano d'azione per l'efficienza energetica deve seguire un approccio olistico, in grado di mettere insieme le molteplici direttrici strategiche europee. Se, da un lato, investire nell'efficienza energetica è fondamentale perché contribuisce a raggiungere entro il 2020 gli obiettivi di riduzione delle emissioni, dall'altro è opportuno insistere su quelle iniziative che consentono di sfruttare meglio il potenziale di risparmio energetico dell'Unione europea, tuttora inutilizzato. Sono soddisfatto che un ampio spazio sia stato dedicato all'efficienza energetica degli edifici, in tal senso vanno intraprese iniziative anche a livello europeo. Le nostre aziende dovrebbero ripensare a un modo più efficiente sia i loro processi produttivi che i loro prodotti. Infine, è positiva l'indicazione di obiettivi obbligatori di efficienza, senza i quali sarà arduo raggiungere risultati ambiziosi all'interno dell'Unione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'efficienza energetica è la parola chiave dell'economia del futuro, ma non va imposta, va favorita: è indispensabile intervenire nei confronti degli Stati membri, affinché chi sceglie di migliorare l'efficienza della propria azienda o della propria abitazione sia agevolato. Non possiamo pensare di obbligare i soggetti privati a investire senza esserne convinti o favoriti: migliorare l'efficienza energetica significa aiutare l'ambiente, risparmiare risorse, ma è fondamentale abbinare queste scelte in un campo così delicato con delle politiche europee che mirino a un mercato unico ed europeo dell'energia. Gli obiettivi vincolanti comportano solo delle spese inutili e molte volte inefficaci, è meglio convincere i cittadini, le istituzioni e gli enti che risparmiare in questo settore significa risparmiare anche in sicurezza e qualità della vita. Signor Presidente, onorevoli deputati, voglio innanzitutto congratularmi e ringraziare l'onorevole Weisgerber per il lavoro che ha svolto, approfondito, su una proposta articolata, complicata, che è stata protagonista di un lungo dibattito; quindi il suo lavoro non è stato semplice e il fatto di poter raggiungere un accordo in prima lettura significa che la relatrice è stata abile nel trovare un buon accordo. Questa decisione rappresenta certamente una tappa importante nell'ambito della semplificazione e della regolamentazione intelligente. La deve diventare sempre più un obiettivo delle istituzioni comunitarie e la Commissione è assolutamente concorde nel voler puntare su una sempre migliore regolamentazione comunitaria. Con questa proposta – come ha ricordato la relatrice – verranno infatti abrogate otto direttive obsolete, relative a sei categorie di strumenti per la metrologia legale, sulla base del fatto che gli strumenti contemplati dalla direttiva in questione sono ormai superati e che stanno diminuendo gli scambi commerciali corrispondenti. Inoltre non vi sono ostacoli agli scambi di prodotti sostitutivi, tecnicamente più avanzati che non rientrano nel campo di applicazione delle direttive. In futuro gli Stati membri potrebbero voler disporre di norme nazionali, tuttavia ciò non comporterà nuovi ostacoli agli scambi poiché esistono norme internazionali che già disciplinano interamente questi vecchi strumenti, nonché la maggioranza dei prodotti sostitutivi più avanzati. L'accordo dell'Organizzazione mondiale del commercio sugli ostacoli tecnici al commercio impone agli Stati membri di basare le loro legislazioni su queste norme internazionali. Il trattato sull'Unione impone agli Stati membri anche di riconoscere reciprocamente i prodotti equivalenti legalmente commercializzati in un altro Stato membro. La Commissione accoglie quindi con favore il compromesso in prima lettura tra il Parlamento e il Consiglio, che prevede l'abrogazione di una direttiva entro il mese di luglio 2011 e delle altre sette direttive entro il dicembre del 2015. Infine la Commissione ribadisce la dichiarazione congiunta delle tre istituzioni e si dichiara disposta a riesaminare gli argomenti a favore dell'armonizzazione presentati nel corso dell'iter legislativo. Come indicato, riferiremo su tali argomenti entro la fine di aprile del prossimo anno e, se del caso, sottoporremo la proposta legislativa conformemente ai principi della legislazione intelligente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, offro il mio pieno sostegno alla posizione espressa dalla relatrice in merito alla proposta della Commissione concernente l'abrogazione di otto direttive nel settore della metrologia. In particolare, accolgo con favore la proposta relativa all'opportunità di concedere agli Stati membri un tempo sufficiente per valutare le possibili conseguenze dell'abrogazione nel contesto della revisione della direttiva MID sugli strumenti di misura. Infatti, pur condividendo gli obiettivi generali di e di semplificazione, promossi anche dalla strategia di Lisbona, ritengo assolutamente importante accordare agli Stati membri il tempo necessario per verificare che dalla soppressione delle abrogande direttive non discenda una situazione di incertezza giuridica. Tale situazione consentirebbe infatti di attenuare le preoccupazioni espresse dai vari Stati membri in merito all'impossibilità di disporre di un tempo ragionevole per fronteggiare il vuoto normativo che verrebbe a crearsi in seguito all'abrogazione. Si rappresenta così un ottimo compromesso tra la posizione della Commissione, che è favorevole all'abrogazione delle direttive e contraria a una nuova regolamentazione della materia nel quadro della direttiva MID, e le posizioni critiche inizialmente assunte dagli Stati membri nei confronti di tale proposta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo favorevoli alla relazione in materia di metrologia. Si tratta di un testo molto tecnico, che da mesi attende la votazione in sessione plenaria. La relazione, che non ha trovato ostacoli in seno alla commissione competente, è stata licenziata nel marzo scorso e si è trascinata così a lungo a causa della necessità di trovare, in sede di Consiglio, tra i 27 Stati membri, un accordo sulle tavole di correlazione in materia. Il vero problema è che la Commissione europea non ha ancora presentato la proposta di direttiva sugli strumenti di misura, che dovrebbe sostituire quelle obsolete che oggi cancelliamo, e regolare una volta per tutte la materia. Vorrei criticare la Commissione per essere giunta all'eliminazione delle direttive obsolete senza aver già presentato contestualmente la proposta di revisione della direttiva sugli strumenti di misura. Tale comportamento è ingiustificabile, lontano dalle esigenze delle imprese e dei cittadini. Allo stesso tempo, vorrei criticare gli eccessivi timori di coloro che ritengono che il diritto degli Stati membri non sia in grado di supplire durante la. Fortunatamente, le aziende europee hanno un sistema di regole internazionali del settore che prescinde dalle norme dell'Unione e va oltre. Quindi, sono infondati i timori di catastrofi nella delle direttive. Le aziende suppliscono alle carenze dei legislatori con le loro organizzazioni di categoria, con le loro capacità, con le regole che loro stesse si sono date per creare un mercato dinamico ed equilibrato. Ricordiamoci delle nostre imprese che con grande difficoltà continuano ad operare nel nostro territorio. Non dobbiamo continuare a spremerle con tasse, burocrazia e richieste assurde. Talvolta, al Parlamento i lavori procedono con celerità. Buonsenso e voglia di trovare accordi con le altre istituzioni europee vanno oltre le divisioni politiche. Signor Presidente, onorevoli parlamentari, ringrazio tutti gli intervenuti al dibattito, perché vuol dire che c'è interesse nei confronti di questa proposta di semplificazione; ecco perché vorrei ancora insistere sui vantaggi che comporta questa scelta e di conseguenza i benefici che ne derivano. Si tratta di vantaggi a favore dei consumatori, dei produttori di strumenti e delle amministrazioni nazionali. Voglio anche assicurarvi in particolare, risposta al tema sottoposta dall'onorevole Gebhard, che la Commissione è disposta a effettuare gli studi necessari per riesaminare le argomentazioni a favore dell'armonizzazione entro aprile 2011. In risposta all'onorevole Rossi – che ha lasciato la sala ma che ha criticato la Commissione, si farebbe bene, dopo aver criticato, anche ad ascoltare la risposta – c'è una dichiarazione comune, Parlamento, Consiglio, Commissione, su questo argomento che recita testualmente "conformemente all'articolo 25 della direttiva 2004 / 22 / CE relativa agli strumenti di misura, la Commissione è invitata dal Parlamento europeo e dal Consiglio a riferire entro il 30 aprile 2011 in merito all'applicazione della direttiva e a presentare, se del caso, una proposta legislativa". Come ho detto nel corso del mio intervento all'inizio del dibattito, intendo rispettare questa dichiarazione. Grazie signor Presidente, grazie onorevoli deputati, per l'impegno e la cooperazione; infine, sulle tavole di concordanza, la Commissione sostiene la posizione del Parlamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, apprezzo molto il lavoro svolto dalle due relatrici, però il di questo progetto di direttiva è che si basa sul modello più tipico dello in cui una persona è stata vittima di violenza da un altro persona e dunque si deve provvedere a difenderla dalla reiterazione della forma di violenza fisica o morale che sia. Ovviamente si tratta di un argomento di fondamentale importanza per centinaia di migliaia di donne dell'UE e per questo ne appoggio pienamente il contenuto. Purtroppo però queste disposizioni non tengono in alcuna considerazione le vittime della criminalità organizzata, che nella maggior parte dei casi non devono essere difese da una persona identificata o identificabile, ma da organizzazioni cui di certo non può essere notificata una misura restrittiva. Penso quindi che il Parlamento europeo debba ritenere questa direttiva come un primo passo nell'attuazione del programma di Stoccolma – la stessa relatrice Jiménez e la stessa Commissaria mi sembrano orientate in tal senso – in cui si parla espressamente di misure per la tutela delle vittime della criminalità. Mi appello alla Commissione europea perché nel pacchetto di misure sulla protezione delle vittime, previsto per il 2011, si vogliamo anche proteggere a livello europeo le vittime della criminalità organizzata e le vittime del dovere. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, la dimensione di genere introdotta in questa proposta di direttiva ne potenzia lo strumento a difesa degli individui maggiormente vulnerabili. Che vi siano numerosi riferimenti alla tratta degli esseri umani nel trattato di Lisbona ne conferma l'attualità e la gravità del problema. L'articolo 5, comma tre, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ne vieta la pratica equiparandola ad una forma di schiavitù e di lavoro forzato. Le relatrici hanno ampliato la tutela con un occhio di particolare riguardo ai bambini e alle donne e alle condizioni di vulnerabilità che rendono più facile questa forma di schiavitù. Giusto anche aver rimarcato che la tratta degli esseri umani nasconde forme di adozioni illegali, di matrimoni forzati. Non posso poi non ricordare la difficoltà che hanno gli Stati membri di confine con la lotta all'immigrazione clandestina. Il mio paese, l'Italia per prima, si trova quotidianamente a fronteggiare la repressione dei casi di tratta che invadono le nostre strada, i nostri spazi. Occorre comunicare e quindi sensibilizzare, coinvolgendo la società civile; il testo, così come presentato, prevede un'attenta tutela alle vittime, puntando a debellare il fenomeno. Pertanto manifesto il mio sostegno a questa proposta, così come presentata, e rivolgo ancora i complimenti alle due relatrici. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sono ben contenta che nella versione finale la partecipazione ad organizzazioni criminali per i reati relativi alla tratta di esseri umani rappresenti un'aggravante che raddoppia le pene minime da cinque a dieci anni di reclusione. A ciò si aggiunge l'articolo 6 bis, nel quale si fa esplicito riferimento al sequestro e alla confisca degli strumenti e dei proventi di tale tipo di reati. Con questo approccio, che ritengo corretto e mi auguro possa essere traslato anche in altri interventi legislativi, si guarda in faccia alla realtà e si riconosce che la tratta di persone finalizzata a varie forme di sfruttamento quali, ad esempio, la prostituzione, lo svolgimento di attività criminali e il traffico di organi, viene svolta da organizzazioni criminali internazionali. Sono altresì soddisfatta del disposto dell'articolo 7, che indirizza gli Stati membri a non perseguire le persone coinvolte in attività criminali che sono state costrette a compiere proprio in quanto vittime della tratta. Spesso, infatti, chi subisce la violenza della tratta, oltre al danno, subisce la beffa di vedersi incriminato per ciò che è stato costretto a fare, tipico è il caso della prostituzione. Per questo sostengo la relazione e ringrazio le due relatrici. Signora Presidente, la piaga della tratta degli esseri umani è un fenomeno che ha assunto dimensioni particolarmente preoccupanti. Se originariamente riguardava essenzialmente donne e bambini reclutati a scopo di prostituzione, oggi le vittime sono soggetti di ogni età e di entrambi i sessi, inseriti in un circuito di sfruttamento non necessariamente sessuale ma anche economico. Le reti della criminalità organizzata approfittano della vulnerabilità sociale, dei disagi familiari, delle violenze domestiche e delle disabilità per favorire l'immigrazione sfruttando le persone coinvolte con l'uso della forza, abusi e minacce. Siamo favorevoli alla direttiva proposta. È necessario aumentare le sanzioni per i trafficanti di esseri umani confiscando loro i beni di proprietà. Inoltre, dovrebbe esserci un'azione congiunta fra tutti gli Stati membri al fine di rafforzare le politiche di prevenzione della tratta degli esseri umani, promuovendo la formazione di personale in grado di individuare le vittime o le potenziali vittime. Signor Presidente, onorevoli colleghi, solo pochi secondo per esprimere il mio dissenso per la decisione del Consiglio di bocciare la relazione Estrela sul congedo di maternità. Oggi mi faccio portavoce di milioni di mamme e di papà europei, che come me sono rimasti molto delusi dalla decisione del Consiglio. È un'ammissione di povertà dei valori in cui non mi riconosco e che condanno con tutta me stessa. Mi chiedo verso quale Europa stiamo andando, bocciare tale proposta è stata una scelta contro le famiglie di oggi, ma soprattutto contro le famiglie di domani!. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la votazione di quest'oggi sul bilancio 2011 sancisce la chiusura di una procedura nuova, allo stesso tempo sofferta, ma che ha dato prova di responsabilità e concretezza da parte delle autorità di bilancio. Si tratta di una soluzione di compromesso che ha comportato rinunce sia da parte del Parlamento che da parte del Consiglio, ma che ha scongiurato un sistema di dodicesimi che avrebbe determinato gravi conseguenze sul finanziamento dei programmi comunitari. Questo Parlamento è soddisfatto degli obiettivi raggiunti. Tuttavia, punta il dito su chi ha fatto fallire l'accordo sul programma ITER e sulla flessibilità. L'Unione, infatti, perde credibilità nei confronti dei internazionali, rischiando di non finanziare gli impegni presi e non soddisfare i nuovi ambiti di azione derivanti da Lisbona. A partire da gennaio 2011, bisogna dunque fissare delle priorità e renderle sostenibili finanziariamente per gli anni futuri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la necessità di ammodernare i sistemi di misurazione migliorando nel contempo la regolamentazione spinge ad abrogare direttive europee in materia di metrologia. Sono convinto anch'io che questo sia il primo passo per avviare una radicale e più puntuale riforma in questa materia. Non vi è parimenti dubbio che vi sia la necessità di accordare una tempistica sufficiente per consentire a tutti i paesi membri di valutare gli effetti che l'abrogazione di queste normative determinerà sulla propria legislazione e per provvedere ad eventuali correttivi. Infine, la scelta dell'abrogazione delle varie direttive risponde perfettamente a quell'esigenza, particolarmente sentita in tutti i comparti, di una maggiore semplificazione. Speriamo però che il rimedio non sia peggiore del male. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il trattato di Lisbona ha introdotto una fondamentale innovazione nel funzionamento democratico dell'Unione, prevedendo questo nuovo strumento concreto per la partecipazione civile al dibattito e alla costruzione europea. L'iniziativa dei cittadini europei introduce, infatti, un nuovo concetto di democrazia transnazionale e apporta all'Unione europea una nuova forma di democrazia partecipativa. Tutti i nostri cittadini potranno rivolgersi direttamente alla Commissione europea affinché presenti un atto legislativo. Accogliamo con favore la proposta della Commissione, in quanto il coinvolgimento della società civile e la formulazione di politiche nell'elaborazione di decisioni rafforza la legittimità democratica delle nostre istituzioni e avvicina l'Unione europea ai suoi cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho seguito con molta attenzione la procedura legislativa per l'iniziativa popolare europea e sono contenta, anche sulla base delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione, che tra un anno potranno essere lanciate le prime raccolte delle firme. Sono tra l'altro orgogliosa di poter annunciare al Parlamento europeo che in Italia, all'indomani dell'approvazione della scandalosa direttiva sulla sperimentazione degli animali, è nato un movimento trasversale di cittadini, associazioni e comitati che durante quest'anno non resteranno in attesa ma lavoreranno per preparare una proposta per la Commissione. Una proposta per dare all'Unione europea una legislazione moderna e civile e che sancisca un "no" alla sperimentazione sugli animali, pratica cruenta e scientificamente inefficace, e imprima un forte impulso ai metodi alternativi. Il "no" alla vivisezione deve rappresentare un obiettivo dell'Unione europea in quanto è un desiderio dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la nuova architettura istituzionale prevista dal trattato di Lisbona sottolinea che una protezione e una promozione effettive dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono alla base della democrazia e dello stesso Stato di diritto nell'Unione europea. Ho sostenuto questa relazione perché convinto della necessità di una nuova definizione di politiche interne in materia di diritti umani per l'Unione che sia efficace e organica, capace di prevedere effettivi meccanismi di responsabilità, sia a livello nazionale che a livello di Unione, per far fronte alle numerose violazioni che quotidianamente registriamo. Intendiamo ribadire che l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha radicalmente cambiato il volto giuridico dell'Unione europea. La Carta dei diritti fondamentali ha oggi lo stesso valore giuridico dei trattati e rappresenta la codificazione più moderna dei diritti fondamentali, offrendo un buon equilibrio fra diritti e solidarietà, includendo diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, così come diritti di terza generazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi scuso per prima, ma da italiana non posso sopportare un certo tipo di atteggiamento. Sono stufa perché l'onorevole Alfano continua a utilizzare minuti della dichiarazione di voto per raccontare menzogne, distorsioni della realtà su quello che accede in Italia. Ieri, al Parlamento italiano è stata votata la fiducia, con chiamata uninominale e in assoluta democrazia. Quindi rinuncio alla mia dichiarazione di voto dicendo che avevo votato a favore della relazione Juvin. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono anch'io convinto del ruolo importante che la pubblicità può svolgere per stimolare la concorrenza, la competitività tra aziende per diversificare l'offerta ai consumatori. Occorre tuttavia che l'Europa riesca a regolamentare in termini più stringenti un settore che diversamente rischia di divenire sempre più invasivo, soprattutto a seguito dell'utilizzo delle nuove tecnologie. Sempre più spesso, infatti, il consumatore fornisce dati sensibili senza essere conscio degli effetti che ne derivano. Per questo giudico positivamente la relazione del collega Juvin, anche in considerazione dell'attenzione prestata ai soggetti più vulnerabili, come i bambini, incapaci di autovalutare le offerte commerciali derivanti da una pubblicità sempre più aggressiva. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che l'Unione europea non possa tirarsi indietro nella sfida energetica che deciderà le sorti del pianeta. Bisogna sfatare il mito che lo sviluppo economico di un paese sia strettamente collegato a un aumento dei consumi energetici. L'Europa deve essere pioniera di un nuovo modello economico sostenibile, basato su un minore utilizzo di risorse, energia compresa, con una produttività maggiore. Bisogna in tal senso sganciare la crescita economica dall'aumento di energia venduta alle industrie e ai cittadini e basarla su un aumento dei servizi energetici che creano occupazione ed efficienza energetica. Per queste ragioni sono del parere che l'efficienza energetica rappresenti il percorso prioritario per il futuro dell'UE, sia a livello economico che a livello ambientale, e mi auguro che la Commissione prenda immediatamente le misure necessarie per realizzare gli obiettivi vincolanti che il Parlamento ha oggi fissato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio anzitutto la relatrice per aver accolto alcuni miei emendamenti sulla libertà religiosa e mi congratulo per il successo avuto nella redazione di questa relazione. Sono sempre più frequenti fatti tragici che riguardano la libertà dei credenti in tutto il mondo: impedimenti alla libertà di culto, aggressioni e omicidi, crescono di anno in anno. Questi atti criminali riguardano i credenti di tutte le religioni, e in particolare i cristiani. La libertà religiosa sta diventando paradossalmente un tema sempre più sensibile, anziché essere una delle libertà più naturali e indiscutibili. Per tutte queste ragioni, ribadisco la proposta già avanzata in precedenza di istituire un rapporto specifico, accurato e annuale del Parlamento europeo per verificare lo stato delle libertà religiose nel mondo. Questo rapporto fornirebbe gli elementi necessari per programmare interventi politici adeguati e preventivi. Signora Presidente, Lady Ashton, onorevoli colleghi, la creazione del Servizio europeo per l'azione esterna rappresenta un'opportunità storica per affrontare le questioni in materia di diritti umani e democrazia. In particolare, dovrà assicurare che il rispetto e la promozione dei diritti umani siano al centro dei vari settori della politica esterna dell'Unione. È auspicabile una maggiore sinergia tra le delegazioni dell'Unione europea e le ambasciate degli Stati membri, allo scopo di adottare una strategia per paese in materia di diritti umani, dato che le specificità variano notevolmente da paese a paese. La pena di morte praticata in numerose aree del mondo è una delle forme più disumane di applicazione della legge. Suscita preoccupazione il ricorso alle esecuzioni capitali in Bielorussia, unico paese in Europa ad applicare ancora la pena di morte. È importante porre fine alle forme di violazioni dei diritti umani di cui sono vittime le donne, tra cui le mutilazioni genitali femminili. Tutti i mezzi politici dovrebbero essere inoltre adoperati a favore della risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in cui si chiede una moratoria internazionale sulle mutilazioni genitali femminili. Concludo esortando a intensificare gli sforzi portati avanti dalla Commissione e dal Consiglio per diffondere la relazione annuale dell'Unione europea sui diritti umani. Signora Presidente, onorevoli colleghi, condivido con il relatore l'idea che gli enormi problemi che permangono oggi in Afghanistan chiedono di essere affrontati secondo una logica nuova, cioè con una diversa definizione delle priorità rispetto a quanto fatto finora. Condivido anche il compiacimento per il fatto che il Presidente afghano Karzai abbia fissato l'obiettivo del 2014 come inizio del periodo in cui soltanto le forze di sicurezza nazionali afghane condurranno le operazioni militari delle varie province, nonché dell'impegno assunto dal governo afghano di giungere gradualmente all'esercizio della piena autorità sulla propria sicurezza. Tutto questo, però, non deve significare un abbandono della causa afghana da parte della comunità internazionale. La collaborazione con l'Afghanistan deve essere invece rafforzata sotto ogni aspetto, innanzi tutto dobbiamo promuovere gli investimenti nell'economia perché significherebbe davvero investire nella stabilità del paese. Questo deve essere fatto nel modo giusto, vale adire stabilendo un modello di cooperazione basato sul dialogo inclusivo di realtà sociali e istituzioni locali. Ma la questione primaria, come espresso correttamente nella relazione, è il fatto che non vi può essere stabilità o pace in Afghanistan senza che lo Stato garantisca innanzi tutto la sicurezza dei suoi cittadini e assuma le proprie responsabilità. In questo senso, invito il relatore a rivedere se possibile, magari attraverso un emendamento orale, il passaggio sull'utilizzo dei droni sul terreno, cioè in chiave operativa, nel senso che un conto è dire "È vietato usare i droni", un altro "Limitiamo il più possibile l'utilizzo di questa strumentazione tecnologica" per non colpire magari la popolazione civile. Veniamoci incontro, credo che il relatore abbia la sensibilità e gli strumenti per farlo. Noi volentieri lo sosterremmo in questo senso. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi associo anch'io al ricordo di Richard Holbrook. È indubbio che se questa relazione fosse spettata al mio gruppo politico, l'approccio sarebbe stato molto diverso da quello seguito dall'onorevole Arlacchi, che pure ringrazio per la passione con cui da tempo segue il "Afghanistan". Si tratta di una relazione che oggi, grazie anche ai numerosi e qualificanti emendamenti presentati dal nostro gruppo politico, si presenta come meno ideologica e in grado di riconoscere certamente le criticità riscontrate in questi nove anni, ma anche di riconoscere le positività e le linee di sviluppo più efficaci da seguire per contribuire a una riappropriazione piena di sovranità da parte delle autorità afghane. Se è vero che da sola una risposta militare non può bastare, dobbiamo però ancora una volta ribadire con forza, da un lato, che negli ultimi mesi si sono registrati significativi successi militari – pensiamo alle operazioni nelle zone di Almando e di Kandahar – e, dall'altro, che una maggiore incisività contro gli è una premessa indispensabile per indurre a più miti consigli le formazioni talebane che vorremmo portare ai tavoli della trattativa. Questo impegno militare, e con esso il sacrificio di migliaia di giovani soldati del contingente ISAF – tra loro molti europei, anche molti ragazzi del mio paese – lo dobbiamo rivendicare con orgoglio, perché non è un impegno soltanto militare ma è anche un impegno per la ricostruzione: noi in quelle terre sfortunate stiamo portando scuole, ponti e opere civili che servono allo sviluppo di questa terra martoriata. In questo senso, nonostante i compromessi raggiunti, credo che nella relazione permangano ancora alcuni punti di criticità, in particolar modo quello già sottolineato riguardante l'utilizzo dei droni. Credo sia un grave errore privarci in maniera acritica della possibilità di utilizzare questo strumento che si sta rivelando molto utile soprattutto in alcune zone del nord-est del paese, in cui più difficile è scovare e sconfiggere le milizie talebane. Auspico che su questo ci sia un ripensamento da parte del relatore, altrimenti mi unirò al voto del mio gruppo, che voterà contro la relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordiamo tutti sull'esigenza di creare uno strumento capace di intervenire in caso di crisi. Tale strumento deve necessariamente collegarsi a politiche di bilancio rigorose e attente da parte degli Stati. In tal modo, mi auguro non si ripetano crisi come quella che stiamo vivendo in questi mesi. Il dibattito odierno ruota intorno al miglior modo di finanziare tale strumento. Come tutti sappiamo, il settore privato ha avuto delle responsabilità nella crisi di alcuni paesi e in casi del genere è giusto che ne assuma la responsabilità, ma l'eventuale partecipazione va valutata caso per caso. Ritengo tuttavia necessario trovare strumenti nuovi e innovativi per finanziare lo strumento anticrisi. Un esempio potrebbe essere dato dagli che alcuni vedono come un nuovo gravame sui bilanci nazionali. Ma non è così, tutt'altro, con l'emissione di lo strumento anticrisi si finanzierebbe sul mercato attingendo da capitali stranieri e da chi vuole fare investimenti. Un meccanismo basato unicamente sulla contribuzione per quote sotto forma di mero accantonamento di riserve comporterebbe un forte aggravio per gli Stati, che dovrebbero trovare mezzi e capitali da dover depositare senza però portare alcun rendimento o ritorno. In una situazione come quella attuale in cui, da un lato, si chiede agli Stati di attuare politiche rigorose in materia di bilanci per ridurre e debito e, dall'altro, si chiedono contributi per la partecipazione al fondo anticrisi, si rischia davvero il collasso. Non può esserci il rilancio dell'economia europea se, allo stesso tempo, non si utilizza la forza dell'euro sui mercati internazionali e la crescita del merito di credito indotta al proprio risanamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi sono astenuta al voto di oggi su questa relazione sulla comitatologia perché ancora una volta si sta cercando di rendere inapplicabili, o legate a scelte politiche discrezionali, le procedure che, come sappiamo, rimangono uno dei pochi strumenti di difesa validi per impedire la concorrenza scorretta. Nonostante il relatore abbia trovato un compromesso con il Consiglio, non si può evitare di sottolineare come questa proposta non sia stata in grado di allineare la politica commerciale con le procedure di comitatologia, specialmente per la parte relativa alle politiche commerciali, che colpisce le imprese europee in un momento di grave crisi, creando nuova disoccupazione e nuova delocalizzazione. Senza regole adeguate contro la contraffazione, è inutile parlare di misure per il rilancio dell'economia europea! Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi complimento per questa iniziativa, che mira a trasformare il marchio del patrimonio europeo in un'azione formale dell'Unione europea per accrescerne l'efficacia, la visibilità, il prestigio e la credibilità. A questo scopo, vorrei sottolineare l'importanza della professionalità dei componenti della commissione di esperti chiamati a valutare i siti e della rigorosità nelle procedure di assegnazione del marchio e di controllo per il suo mantenimento nel tempo, quali elementi fondamentali per garantire la specificità e la qualità del marchio stesso. Esso deve però assolutamente concentrarsi sul valore simbolico ed educativo del sito, più che sul suo aspetto estetico, come avviene invece per altre iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale, per differenziarsi in modo evidente da queste. Perciò concordo anche sul fatto che i siti transnazionali devono essere considerati con particolare attenzione in virtù della loro importanza simbolica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, saluto la Commissaria Vassiliou e la ringrazio per aver voluto fortemente questa iniziativa, così come ringrazio la relatrice e tutti i relatori ombra per il buon lavoro svolto. Oggi l'Europa vive un momento di difficoltà economica e finanziaria: proprio in questi giorni stiamo discutendo su come intervenire per aiutare alcuni paesi dell'Unione in difficoltà. Ovviamente si tratta di un'azione importante, ma l'Europa non deve perdere di vista l'importanza dei valori che hanno consentito all'Unione di vincere le innumerevoli sfide cui ha dovuto far fronte nel corso della sua storia. La ricchezza dell'Europa sta infatti nella sua storia, nella sua cultura, nella sua arte, nei suoi personaggi, nei suoi paesaggi, nei suoi luoghi simbolici, nei suoi intellettuali, nei suoi filosofi – oserei dire – nella sua civiltà. E questo marchio può raccontare tutto questo, può evidenziare l'identità europea nelle sue molteplici forme che gli Stati nazionali hanno voluto dargli nel corso del tempo. Dovremo ora comunque affrontare dei negoziati con il Consiglio per risolvere alcune differenze di interpretazione su alcuni punti. Penso che risolveremo velocemente e forse anche facilmente i punti controversi, vista l'importanza dell'argomento. Penso anche che, non appena approvata definitivamente questa relazione, ci sentiremo tutti più europei, in nome di valori e tradizioni condivisi. Penso che attraverso la Commissione, il lavoro del Parlamento e quello con il Consiglio stiamo facendo davvero un buon lavoro per tutti i nostri cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, chiedo che nella risoluzione, il cui impianto non si discosta poi tantissimo, venga aggiunto un paragrafo che ci sta molto a cuore, si tratta del paragrafo 9 della risoluzione comune. Lo leggo: “si invitano gli Stati membri ad affrontare l ’ emergenza umanitaria attraverso il reinserimento volontario nell ’ Unione di tutti i profughi coinvolti; chiede alla Commissione europea di coordinare questa operazione e usare i fondi disponibili attraverso il Fondo europeo per i rifugiati; ”. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare, sicuramente oltre alla Commissione, la presidente della nostra commissione per la cultura e l'istruzione, la collega Doris Pack, per il lavoro e l'impegno che ha profuso su questo dossier. È un aspetto importante quello di cui oggi stiamo discutendo, perché parliamo di uno strumento come il programma “Gioventù in azione ” che crea contagio, che crea vicinanza, che crea amicizia tra i paesi dell'Unione europea, ma anche e soprattutto tra quelli che non ne fanno parte, come appunto la Svizzera o altri paesi ancora. È la grande ricchezza dei nostri programmi multiannuali, che attraverso appunto azioni come e tanti altri, permettono appunto di creare contiguità tra paesi dell'Unione europea o paesi che non fanno parte dell'Unione. Vedete, con questi programmi noi abbiamo resa viva l'Unione europea, abbiamo permesso a tanti cittadini, soprattutto giovani, di incontrarsi, di scambiare esperienze, di conoscere e di farsi conoscere. Abbiamo dato la possibilità a insegnanti, a lavoratori in genere di accrescere la loro professionalità e abbiamo dato la possibilità a registi, produttori, associazioni di paesi diversi di poter lavorare meglio. Per questo sono importanti questi programmi, ed è per questo che ci siamo preoccupati un po 'quando non li abbiamo visti nel programma di lavoro della Commissione per il prossimo anno. Oggi quindi ratifichiamo un passo importante, che fa crescere l'Unione, che rafforza la cittadinanza del nostro continente, un passo – visto che ne abbiamo parlato poc'anzi nel punto proprio del marchio europeo – che contribuisce a creare questa nostra identità europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, il tema del benessere animale è un tema che in quest'Aula è stato affrontato tante volte e credo che sia stata una scelta, penso che questo Parlamento, congiuntamente con la Commissione e il Consiglio, abbiano fatto una scelta ponderata ed equilibrata. Non credo che su questa si possa tornare indietro. Abbiamo quindi il dovere di cercare le modalità migliori per applicare il tema e in questo caso dovremmo declinarlo pensando anche alla responsabilità e responsabilmente nei confronti di tutti quegli operatori economici che stanno adeguando il processo produttivo. È chiaro che non potremo allungare questa data e prevedere un ulteriore periodo perché ci sia la transizione verso un sistema responsabile in termini di benessere animale. Abbiamo il compito di pensare a tutti coloro che hanno avviato il processo di trasformazione e che lo stanno conducendo in un periodo di crisi e di difficoltà per gli investimenti. Quindi mi pregio di sottolineare alla vostra attenzione il tema appunto della transizione, cioè il tema di tutti quegli allevatori che hanno avviato il processo di adeguamento per tenere conto del tema del benessere animale, ma che ancora non lo hanno completato. E quindi in un momento così difficile, di crisi, credo che un'attenzione particolare, anche a questi produttori, vada posta. Signora Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore il compromesso raggiunto in relazione ad alcuni punti specifici che giudico di vitale importanza, in vista di un'efficace realizzazione degli obiettivi che con tale proposta legislativa ci proponiamo di raggiungere. Mi riferisco alla conservazione delle norme sulle procedure semplificate, volte sicuramente ad alleggerire gli oneri e a ridurre i costi sostenuti dalle imprese, specie per quanto riguarda le piccole e medie imprese. Ritengo infatti indispensabile, nel quadro di una congiuntura economica negativa come quella attuale, riconoscere l'importanza del ruolo rivestito dalle piccole e medie imprese, che costituiscono uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la nostra economia. Inoltre, attraverso l'introduzione di meccanismi procedurali semplificati e in particolar modo con la riduzione dei tempi per l'immissione di nuovi prodotti sul mercato, la nuova regolamentazione favorisce sicuramente l'innovazione. Al tempo stesso, tutela i consumatori, ponendoli in condizione di beneficiare più tempestivamente di prodotti dal carattere innovativo senza perciò rinunciare alle garanzie di qualità e sicurezza che devono essere assicurate dal marchio CE. A mio avviso, quindi, l'accordo raggiunto rappresenta un ottimo compromesso capace di realizzare il giusto bilanciamento tra le esigenze dei produttori e quelle dei consumatori e di garantire così il corretto funzionamento del mercato in un settore che è veramente il traino della nostra economia europea. Signor Presidente, Signor Commissario, onorevoli colleghi, ringrazio anch'io innanzitutto il Commissario John Dalli per essere venuto oggi in Aula a riferire su questo caso che allarma i consumatori europei. La prossima settimana anche la commissione agricoltura, che mi onoro di presiedere, approfondirà ulteriormente il dibattito sulle conseguenze di questo grave episodio. Nonostante l'Europa sia molto impegnata sul fronte della sicurezza alimentare, sono necessari ulteriori sforzi in tema di trasparenza e controlli per evitare altri casi di contaminazione alimentare. Ricordo che nell'ultimo anno il Parlamento ha approvato una relazione di iniziativa sulla qualità dei prodotti agricoli e soprattutto quest'Aula ha approvato in prima lettura il regolamento sulle informazioni alimentari ai consumatori, che ha introdotto l'indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di provenienza per i prodotti agricoli. Un'importante novità che purtroppo, però, ha avuto una battuta d'arresto l '8 dicembre in Consiglio Salute. Noi in seconda lettura tenteremo di reintrodurla, perché si tratta di un importante traguardo di tutela e trasparenza per i consumatori europei. Il Parlamento quindi si muove nella giusta direzione, dimostrando di stare dalla parte dei consumatori. Auspichiamo anche da parte del Consiglio e della Commissione un atteggiamento analogo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho voluto essere uno dei firmatari di questa interrogazione perché ritengo sia fondamentale, dopo l'incidente avvenuto nelle scorse settimane, aprire un dibattito sulla sicurezza alimentare. Quanto sono veramente sani e nutrienti i prodotti che ogni giorno milioni di cittadini europei consumano? Siamo realmente certi che i prodotti presenti sulle nostre tavole sono sicuri? La qualità delle materie prime è fondamentale per garantire la genuinità del prodotto finale; un controllo costante, dal campo alla tavola, è l'unico mezzo per evitare la contaminazione dei prodotti alimentari e per individuare immediatamente i potenziali rischi. Il nuovo incidente tedesco conferma la necessità di rendere obbligatoria in tutti i prodotti, anche quelli trasformati, l'indicazione di origine in etichetta, come ha già sottolineato il collega De Castro. Dobbiamo tutelare il diritto del consumatore a conoscere la provenienza di ogni prodotto che sta acquistando e la sicurezza alimentare dei nostri prodotti può essere garantita soltanto con una condivisione di responsabilità di tutti gli operatori. È vero, già oggi la legislazione europea prevede controlli e procedure per garantire che il cibo che arriva sulla nostra tavola sia idoneo al consumo e i rischi di contaminazione siano ridotti al minimo, ma il nostro obiettivo deve ora essere quello di contribuire quotidianamente al miglioramento della qualità degli stessi. Sottolineo con orgoglio che domani il parlamento italiano approverà una legge che estende l'indicazione del marchio di origine obbligatorio a tutti i prodotti alimentari oggi privi dello stesso. Finalmente sapremo la provenienza di prodotti quali carni suine, anche il latte a lunga conservazione, la frutta, la verdura e alcune bibite come l'aranciata. Spero che l'Europa prenda spunto da questa legge, io mi impegnerò attivamente per garantire una più ampia trasparenza, informazione e tutela dei diritti del consumatore, strumenti che ritengo fondamentali per favorire un'alimentazione sana e genuina. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il 13 e il 14 gennaio si è svolto nello stabilimento FIAT di Mirafiori un referendum con il quale gli operai e gli impiegati sono stati chiamati a votare a favore o contro il piano di rilancio dello stabilimento torinese. Il piano di rilancio è basato su un nuovo contratto collettivo che intacca diritti fondamentali dei lavoratori, quali quello alla malattia, allo sciopero, addirittura quello alla pausa intermedia durante otto ore ad una catena di montaggio. Il referendum è illegittimo, perché l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha minacciato gli operai che, in caso di vittoria dei "no" all'accordo, l'azienda avrebbe abbandonato la produzione italiana, trasferendo tutto altrove. Questa strategia della paura, di un capitalismo al ribasso senza regole e senza diritti, ha avuto il sostegno del governo e addirittura di gran parte del Partito Democratico, partito di opposizione con radici nel Partito Comunista Italiano. Gli unici sindacati a opporsi sono stati la FIOM e la CGIL e sono state estromesse dalla rappresentanza sindacale. Ciononostante, il "sì" ha vinto con solo il 54% dei voti. Con questo accordo, l'Italia dei diritti torna indietro di parecchi decenni. È giusto che l'Europa sappia e ne tenga conto Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Barroso, la direttiva 77 / 2001 / CE fissa la definizione di fonti rinnovabili per individuare quelle per le quali sono ammissibili degli incentivi pubblici. Dalle fonti rinnovabili è escluso l'incenerimento della parte non biodegradabile dei rifiuti. L'Italia, sin dal 1992, ha incentivato attraverso un aumento della bolletta energetica dei cittadini la costruzione di inceneritori, scientificamente dannosi per la salute e per l'ambiente e per questo posti dall'Unione europea come opzione residuale per la gestione integrata di rifiuti. Con riferimento a questi incentivi, ci sono state ben due procedure di infrazione e, nonostante formali interventi legislativi, in Italia l'incenerimento di rifiuti viene ancora oggi incentivato come assimilato alle rinnovabili, uno su tutti il caso di Acerra. Mi rendo conto che potrà risultarle difficile ricordare i dettagli della situazione dei Cip 6, è per questo che ho presentato un'interrogazione scritta. Le domando però di confermarmi che non è possibile incentivare come rinnovabile l'incenerimento di rifiuti non biodegradabili e che non è prevista alcuna deroga in tal senso. Inoltre, vorrei sapere se non risulta incoerente che la direttiva rifiuti ponga l'incenerimento come opzione residuale per lo smaltimento dei rifiuti, mentre la direttiva 77 / 2001 incentiva come fonte rinnovabile l'incenerimento. La Commissione prevede un intervento di revisione a questo proposito? Signor Presidente, onorevoli colleghi, inizialmente la direttiva presentava punti critici. In sede di discussione in commissione e nel trilogo si è raggiunto un accordo su un testo nel complesso equilibrato, che tiene conto delle esigenze di qualità e di sicurezza dell'assistenza sanitaria, dei principi generali dei rimborsi, dell'autorizzazione preventiva, della cooperazione transfrontaliera per la cura delle malattie rare e dei servizi di sanità elettronica. L'obiettivo che si è cercato di raggiungere è di riconoscere a tutti i pazienti il diritto all'assistenza sanitaria transfrontaliera, scongiurando il turismo sanitario. Le spese che vengono sostenute dal servizio sanitario per curare un cittadino di un altro Stato membro devono, giustamente, essere a carico dello Stato di origine del paziente. Avremmo voluto altresì inserire l'obbligo per gli Stati membri di garantire dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, ma non è stato possibile. Il nostro voto, visto il lavoro di mediazione migliorativo del testo, sarà a favore, come lo sarà anche sull'altro testo in discussione riguardante l'iniziativa europea sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza, testo propedeutico alla presentazione di una proposta legislativa volta a creare un'integrazione tra le diverse politiche esistenti. L'obiettivo comune di tutti e due i provvedimenti è di sottolineare l'esigenza di un miglior coordinamento fra gli Stati membri nell'interesse esclusivo dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo un percorso giuridico durato anni, domani finalmente verrà votata la relazione che darà una base legislativa certa ai cittadini europei che ogni anno devono rivolgersi all'estero per ottenere cure mediche appropriate. Questo permetterà a tutti i pazienti, e non solo ai più informati o ai più fortunati, di beneficiare di diritti che già sono riconosciuti negli anni nelle sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea. Attraverso l'apertura dei punti di contatto nazionali, accedere alla sanità transfrontaliera non sarà più un salto nel buio in cui, fino ad oggi, il paziente, già debilitato dalla malattia, ha dovuto purtroppo spesso affrontare problemi burocratici, linguistici ed economici. Per quanto riguarda le cure ospedaliere, lo Stato di affiliazione potrà richiedere al paziente che decide di farsi curare all'estero un'autorizzazione preventiva e questo è necessario ovviamente per tutelare la stabilità del proprio sistema sanitario. Su alcuni punti si sarebbe forse potuto fare di più per tutelare i pazienti, come ad esempio per quanto riguarda il sistema di notifica preventiva che permetterà agli Stati membri di anticipare le spese mediche, ma solo su base volontaria. Infine, permettetemi di sottolineare quanto sia entusiasta di partecipare a un dibattito che, assolutamente in modo trasversale, ha soltanto un comune denominatore, ossia la priorità di porre fine al calvario di migliaia di pazienti in tutta Europa e finalmente questo momento sembra essere arrivato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo provvedimento è sicuramente un provvedimento organico, per cui bisogna dare alla relatrice e a coloro i quali hanno contribuito alla sua definizione un plauso sincero. Cure transfrontaliere significano per l'appunto abbattere le frontiere e dare libertà di scelta al paziente, in stretta correlazione con quella libertà di movimento che caratterizza l'Unione europea; una mobilità sanitaria che viene adesso riconosciuta, sia per le malattie rare sia per le malattie altamente specialistiche che richiedono per l'appunto una pronta risposta. La tempestività e l'appropriatezza della prestazione consentono di affermare un diritto che è quello alla salute; una sanità che diventa elettronica, che riduce la disparità di trattamento dei cittadini nell'Unione europea. E, perché no, questo provvedimento in prospettiva può essere una premessa per un accreditamento di tipo europeo, con garanzie elevate di standard tecnologici e personali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'accesso alle cure transfrontaliere in Europa ha presentato finora diversi limiti legati ai lunghi tempi di attesa, ad un complesso sistema di rimborsi, nonché ad una difficile individuazione delle responsabilità dell'assistenza clinica successiva alle cure transfrontaliere. La direttiva che il Parlamento europeo si accinge a votare è un importante passo avanti perché chiarisce questi aspetti amministrativi e migliora la cooperazione tra gli Stati, rafforzando anche gli standard di qualità e di sicurezza delle cure stesse. Con l'istituzione dei centri informativi nazionali il paziente potrà avere conoscenza delle cure mediche disponibili in un altro Stato dell'Unione, degli adempimenti da assolvere e delle procedure di reclamo e di ricorso. È questa un'opportunità che si basa non più sulle possibilità economiche, ma su un vero e proprio diritto di scelta più consapevole. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signori Commissari, è proprio vero, Haiti è un caso a parte, diverso, perché quando si ricorda l'anniversario di una calamità lo si fa sempre per ricordare le vittime, per imparare meglio la lezione, ma ad Haiti è diverso, perché non c'è niente da ricordare, niente è ancora passato. Anziché dire un anno terremoto dobbiamo dire un anno terremoto, terremoto sismico, poi terremoto del disordine degli aiuti, terremoto sanitario con il colera, terremoto della politica con elezioni poco trasparenti e probabilmente nel momento meno opportuno e terremoto per certi aspetti anche storico, adesso, con il ritorno da equivoco turista miliardario dell'ex dittatore. La Commissione lavora bene, molto bene, sono stato ad Haiti lo scorso giugno con la commissione sviluppo e ho visto l'ottimo lavoro e la ringraziamo, ma occorre anche una maggiore tutela politica con un ruolo accresciuto della comunità internazionale che indichi obiettivi, scadenze e che gestisca direttamente parte della ricostruzione. Questo deve essere bilanciato con un maggior coinvolgimento della popolazione e delle ONG locali, spesso invece tagliate fuori. Meno ruolo per la politica nazionale e le istituzioni nazionali governative di Haiti, dunque, e più per un partenariato finora debole tra cittadini e comunità internazionale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il Commissario per aver voluto ricordare che la commissione petizioni ha dato un ruolo attivo a questo Parlamento, questo a dimostrazione che chi vi parla, e la parte politica che rappresenta, hanno il pieno interesse a farsi carico responsabilmente di questa situazione, a rendere tutte le procedure trasparenti e a coinvolgere i cittadini in un dialogo che responsabilizzi tutti quanti. Come è stato già detto, l'esecutivo regionale che, ricordo, si è insediato solo a maggio di quest'anno, ha sviluppato nei mesi scorsi un serrato dialogo con la Commissione europea, dando avvio ad un percorso che possiamo sicuramente definire diverso rispetto agli anni precedenti. Niente, però, di miracolistico, solo la presa in carico di una situazione drammatica che si è consolidata nell'arco di quindici anni di azioni inconcludenti o di non azioni. L'Italia è stata condannata – lo ricordo – dalla Corte di giustizia nel marzo 2010, ma per fatti accertati e congelati al 2007. Da allora la situazione è cambiata, l'assessore regionale è venuto già tre volte qui a Bruxelles e ha già realizzato buona parte del "crono-programma" che è stato illustrato nel corso di un'audizione a luglio davanti alla commissione petizioni. Rapidamente faccio un elenco: ha approvato il piano dei rifiuti speciali, definito il piano dei rifiuti solidi urbani, il 31 dicembre è stato presentato l'ennesimo piano con le correzioni richieste dalla Commissione, che verrà approvato entro il 30 aprile come già comunicato. Il piano è già stato parzialmente avviato: è stato messo in funzione il termovalorizzatore di Acerra, sono state espletate le procedure di gara per quello di Salerno, pubblicati i bandi per quello di Napoli Est, sono stati messi a regime 182 isole ecologiche, 7 impianti di recupero, 9 di compostaggio, 4 di selezione multimateriale, 1 per il trattamento dei RAEE, 2 di gestione aerobica, 34 piattaforme convenzionate e 5 discariche che mi fa piacere che possano essere controllate dalla Commissione. È stata conclusa l'intesa con le cinque province per lo smaltimento dei rifiuti accumulati e, ancora, stipulati accordi con cinque regioni per il temporaneo trasferimento dei rifiuti, in attesa dell'entrata a regime definitiva del piano. È stata chiusa la gestione straordinaria e sono state reperite parziali risorse all'interno del bilancio regionale. Come ha detto la Sig. ra Buccella nel corso della sua recente audizione in commissione ambiente, i tempi di adeguamento alla sentenza normalmente variano, oscillano tra i 12 e i 24 mesi e quindi siamo perfettamente nei termini, ma la Commissione può discrezionalmente valutare un ampliamento dei tempi compatibili realisticamente con lo stato di avanzamento dei lavori. Credo che in questa tempistica ci siano già tutte le risposte che gli interroganti hanno chiesto, non ci sono i presupposti, come ha detto il Commissario, per l'irrogazione di nuove sanzioni pecuniarie. La Commissione è giustamente attenta e spero che questo dibattito non sia un dibattito strumentale che metta ancora contro le istituzioni e le parti politiche. Se questo è un dibattito serio per aiutare la regione Campania, per cercare di trovare una soluzione a un problema antico, allora sicuramente anche la risoluzione che si immagina di votare a febbraio potrà essere una risoluzione comune, altrimenti sarà l'ennesima perdita di tempo che creerà ulteriori danni. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la profonda crisi che da anni vive la gestione del ciclo dei rifiuti campano non fa che preoccupare soprattutto per le pesanti ricadute sulla qualità della vita delle popolazioni locali. Come istituzione europea abbiamo il dovere di intervenire affinché questa situazione non si protragga oltremodo, tenendo alta l'attenzione e la soglia di guardia nei confronti delle autorità locali, spronandole senza esitazione affinché adottino provvedimenti credibili, che permettano alla Campania di uscire da questa gravosa emergenza. La verità è che si è parlato tanto dell'emergenza rifiuti, senza sapere come stanno le cose. La regione Campania si era impegnata a presentare un piano regionale entro il 2010, ora rinviato a marzo 2011. La situazione diventerà ingestibile di fronte ad ulteriori rinvii: aumentano i rischi per la salute dei cittadini e la criminalità organizzata continua a lucrare sulle emergenze. Con il Decreto legge 195 / 2009 il governo italiano dichiara chiusa l'emergenza, delegando alle province la gestione del ciclo dei rifiuti. È una decisione che non condividiamo, di difficile attuazione in una provincia come Napoli, dove risiede il 52 per cento della popolazione campana. Occorre rimettere al centro i comuni, solo essi sono capaci di dare risposte mirate ed efficaci. Diversi sindaci campani hanno avviato con notevole sforzo ed apprezzabili risultati la raccolta differenziata. Ad essi vanno assegnate quelle risorse già trasferite alla regione. Ascoltare le amministrazioni locali è quanto mai necessario: stanno in prima linea e hanno una visione reale e complessiva del proprio territorio. Sono loro che lanciano l'allarme "discariche piene". Servono nei prossimi mesi nuove discariche e nuovi inceneritori, vanno individuati i relativi siti, anche a seguito dell'esclusione di Cava Vitiello a Terzigno su richiesta del territorio e del nostro Parlamento, per scongiurare il rischio di una paralisi dell'intero sistema di raccolta dei rifiuti urbani. Aspettiamo la risposta della Commissione rispetto al piano presentato dalla regione Campania. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, nonostante la propaganda del governo italiano, presto smentito dalla Commissione, l'emergenza dei rifiuti in Campania è un problema strutturale tutt'altro che risolto. Al di là di elenchi discutibili, bisogna rendersi conto di un unico dato di fatto: i cittadini campani continuano a vivere, e a morire, in mezzo ai rifiuti. La classe politica locale, regionale e nazionale, a destra come a sinistra, ha pesantissime responsabilità. Adesso la soluzione del problema non può essere scaricata sui cittadini, già vittime di condizioni di vita assolutamente insalubri. L'Unione europea deve imporre che la soluzione sia virtuosa, altrimenti il suo intervento risulterebbe vano. Non è costruendo gli inceneritori, peraltro finanziati come fonti rinnovabili in contrasto con la normativa europea vigente, che si risolve la questione. I rifiuti verrebbero trasformati in ceneri, emissioni nocive e mortali. Gli inceneritori, lo dice la direttiva Rifiuti, sono l'ultima opzione gerarchica di un ciclo integrato di rifiuti che presenta alternative virtuose senza impatto sulla salute dei cittadini e sull'ambiente e che, anzi, creano occupazione. Rispetto alle infiltrazioni mafiose, ritengo sia opportuno prendere atto che le infiltrazioni mafiose, soprattutto nel campo dei rifiuti, sono al Sud ma soprattutto al Nord, specialmente negli ultimi anni. Pongo pertanto alla Commissione tre domande: come intende agire per evitare che la soluzione del problema ricada sulla salute dei cittadini e che cosa intende fare per evitare che ai cittadini vengano imposte decisioni e che vengano addirittura militarizzati i territori? Ritiene opportuno porre tra le condizioni per la chiusura della procedura di infrazione l'immediata attivazione del registro tumori per l'intera regione? In che maniera la Commissione valuta la Legge 210 del 2008 e, in particolare, l'articolo 9 relativo agli incentivi per la realizzazione degli inceneritori, nel quale viene violata palesemente la normativa comunitaria relativa agli aiuti di Stato? Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio l'on. Seeber e tutti i miei colleghi per il compito assegnatomi, ma permettetemi di sottolineare che già sono in corso in Campania azioni estremamente positive. Ritengo pertanto che il ricorso all'articolo ex 260 del regolamento da parte di alcuni per ottenere sanzioni pecuniarie sia strumentale. La giunta regionale, insediatasi solo da pochi mesi, ha già pronto il piano relativo ai rifiuti speciali e il piano sul ciclo integrato dei rifiuti. Inoltre, è iniziata una politica relativa alla raccolta differenziata e sono state avviate iniziative per ridurre complessivamente i rifiuti prodotti. È in corso a Salerno la gara per la realizzazione di un inceneritore e sono in fase avanzata le procedure per la pubblicazione del bando per l'inceneritore a Napoli Est. Finalmente, le politiche attuate hanno lo scopo non solo di pulire la città, ma di organizzare un ciclo integrato di rifiuti con la raccolta differenziata, la diminuzione dei rifiuti prodotti, la realizzazione di impianti moderni anche per eliminare le ecoballe e la bonifica delle vecchie discariche. Per ciò che è accaduto in passato si puniscano i veri responsabili, che sono certo tra gli ex amministratori campani di sinistra e, in particolare, dei verdi, ma anche alcuni che dal Nord Italia hanno sfruttato la malavita locale per scaricare i rifiuti tossici che hanno prodotto. La Comunità europea deve aiutare la Campania, senza pregiudizi, e mi appello a tutti affinché si lavori e non solo per soddisfare mediaticamente il proprio partito o la propria ideologia. Pensate veramente che penalizzando pecuniariamente la Campania si risolva l'emergenza? Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, non voglio certo con il mio intervento negare la gravità di una situazione che è la conseguenza inevitabile di una palese insufficienza amministrativa e politica che ha rischiato, e rischia ancora, di soffocare un'intera città e il suo circondario di rifiuti. On. Søndergaard e on. Lichtenberger, l'emergenza in Campania è nata e si è così drammaticamente sviluppata per l'incapacità di una giunta regionale e di un'amministrazione comunale di Napoli di sinistra, e con assessori verdi, di compiere scelte, anche impopolari e coraggiose, per realizzare il ciclo virtuoso della raccolta e lo smaltimento dell'immondizia. Irresponsabilità, indecisione, convenienze politiche, connivenze oscure, sprechi hanno caratterizzato una fase politica e amministrativa che oggi si è definitivamente chiusa. Voglio rassicurare i firmatari delle interrogazioni e i gruppi politici che le hanno appoggiate che la situazione politica e operativa è completamente cambiata. Il governo nazionale e la nuova giunta regionale, in modo responsabile, hanno la determinazione politica di risolvere l'emergenza, superando con il confronto con le popolazioni interessate e con la doverosa risolutezza ostacoli e resistenze che spesso nascono dalla sindrome di Nimby: "non voglio la tua spazzatura nel mio giardino". A tale fine, hanno predisposto un piano integrato di raccolta e smaltimento rifiuti che prevede in tempi brevi l'incentivazione alla raccolta differenziata e la realizzazione degli impianti necessari. Sarebbe pertanto estremamente ingiusto, controproducente e strumentale, così come chiede l'on. De Magistris, imporre oggi sanzioni e provvedimenti inibitori che colpirebbero istituzioni che, attraverso l'efficiente utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali stanno cercando, in piena collaborazione con l'Unione europea, di chiudere definitivamente questa brutta pagina della millenaria storia di Napoli e della Campania. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, con il mio intervento voglio affermare in modo chiaro che la situazione dei rifiuti in Campania è migliorata rispetto al passato ed è in corso di definizione. La problematica è molto complessa, presenta difficoltà di vario genere e necessita di tempo per essere risolta in modo adeguato e definitivo. Le interrogazioni orali sulle quali discutiamo invocano l'applicazione della procedura ai sensi dell'articolo 260 del trattato, ma non è l'applicazione di una sanzione pecuniaria che risolverà la situazione in Campania. Così procedendo, rischieremmo di avallare un criterio di attribuzione della responsabilità per infrazione a uno Stato membro sul piano meramente oggettivo, semplicemente per non aver ancora adempiuto oggettivamente a un obbligo derivante dall'ordinamento comunitario. Ciò che deve essere preso in considerazione è anche il comportamento soggettivo dello Stato. Non si può certo dire che l'Italia non abbia rispettato l'obbligo di leale cooperazione, ma come il Signor Commissario ha confermato, i servizi della Commissione sono in continuo contatto con le autorità italiane nazionali e territoriali e seguono scrupolosamente l'evolversi della situazione. La volontà e l'impegno profusi dall'Italia sono assolutamente innegabili. È importante sottolineare che il ruolo operativo è passato dalle regioni alle province, in modo tale da sviluppare un piano idoneo alle diverse esigenze del territorio. L'Europa deve essere vicina all'Italia, cooperando in perfetta sinergia. Vorrei concludere ricordando che nella giunta regionale campana era presente anche l'Italia dei Valori, che forse ora ha la memoria corta e troppo corta per ricordare quello che ha fatto o che, meglio, non ha fatto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, i fondi eventualmente bloccati dalla Comunità europea sono in particolare quelli destinati alla bonifica dei territori. Mi chiedo come si possa pensare di bloccare tali fondi e chiedo in particolare ai parlamentari italiani, tra l'altro eletti dalla comunità campana, di non rispondere alla loro furia ideologica e di non penalizzare i loro concittadini. Mi appello a loro affinché siano rappresentativi della loro comunità e non autoreferenti di loro stessi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Primo ministro, non posso che dirmi soddisfatto per una Presidenza che ha dimostrato di saper gestire l'agenda europea in maniera pragmatica ed efficiente, pur in un momento difficile. Dall'approvazione in prima lettura della revisione della direttiva contro i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione, fondamentale per il futuro del sistema delle imprese, sino a quella sul pacchetto di supervisione finanziaria, la Presidenza belga ha dato prova di concretezza e dinamismo. Potrei continuare con gli esempi, ma preferisco trarre conclusioni su ciò che si può imparare da una Presidenza che ha concluso il suo bilancio in maniera positiva. In primo luogo, un programma di lavoro realistico, una capacità negoziale dinamica e orientata al compromesso e, infine, il pieno coinvolgimento delle Istituzioni europee, a cominciare dal Parlamento, ed un approccio alle questioni da affrontare svincolato dai confini e dagli interessi nazionali. Spero che questa Presidenza sia di esempio per le altre che seguiranno. Per il momento, ad essa le mie più sincere congratulazioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel suo intervento ha fatto importanti citazioni, peccato che poi nella realtà la sua persona rimarrà nota principalmente per essere il Primo ministro di uno Stato che a 219 giorni dalle elezioni non è riuscito a darsi un governo. Vede, io ho avuto una cattiva opinione, poi sicuramente nel tempo l'ho modificata, nei suoi confronti, perché nel giorno del suo insediamento io le avevo chiesto, proprio come Presidente del semestre, come si sarebbe posto su quei fatti, che ritenevo gravissimi, accaduti contro la chiesa cattolica nel suo paese, fatti poi condannati dalla stessa magistratura, perquisizioni dichiarate nulle. Lei non mi aveva risposto. Questo mi era dispiaciuto, perché credo che un presidente debba essere il presidente di tutti. Se gli viene posta una domanda, deve cercare in qualche modo di rispondere e, con coraggio, fare una scelta: dire se si è favorevoli, se si è contro, cosa si pensa. Lei non lo aveva fatto. Oggi posso dire che lei con la sua Presidenza ha fatto un buon lavoro. Forse, se da subito si fosse posto in un modo un po 'più "alla pari" con tutti noi, avremmo avuto un rapporto migliore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sino ad oggi troppe sono state le incertezze o le questioni relative all ’ accessibilità delle cure e dei rimborsi in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera. La direttiva da noi oggi approvata permetterà finalmente a tutti i pazienti di poter beneficiare, sull'intero territorio europeo, di un certo numero di diritti e di prestazioni sanitarie. Non si tratta affatto di incoraggiare le cure transfrontaliere in quanto tali, ma di renderle possibili, sicure e di elevata qualità nei casi in cui esse si rivelino utili o necessarie. Abbiamo infatti bisogno di migliori informazioni e di maggiore chiarezza sul contenuto delle disposizioni applicabili alle cure prestate in uno Stato membro diverso da quello di affiliazione. La situazione attuale non è soddisfacente: questa direttiva sarà una preziosa opportunità per tutti i pazienti europei, un ’ opportunità basata sulla necessità e non sulle possibilità economiche, sulla scelta informata e non sull ’ obbligo. Signora Presidente, oggi ho espresso il mio voto a favore dell'interrogazione orale sull'adozione internazionale nell'Unione europea. L'adozione internazionale risulta essere la procedura più consona ad offrire l'opportunità di dare una famiglia permanente a quei bambini per i quali non può essere trovata una famiglia idonea nel loro Stato di origine. La cooperazione fra le autorità competenti negli Stati membri in materia di adozioni internazionali risulta importante per garantire che l'adozione si svolga nell'interesse del minore, nel rispetto dei suoi diritti fondamentali e che siano evitate la vendita e la tratta dei minori. Occorre inoltre provvedere alla semplificazione della procedura di adozione internazionale, troppo spesso vi è un eccesso di burocrazia che disincentiva le famiglie a ricorrere all'adozione. Suscita preoccupazione, infine, il caso della Romania, unico paese dell'Unione europea ad aver impedito per legge le adozioni internazionali. Ad oggi vi sono circa 70 000 orfani nel paese, di cui 40 000 in orfanotrofio e 30 000 ospiti di assistenti maternali. La Commissione europea dovrebbe far luce sul caso della Romania, in modo tale che questi bambini abbandonati possano essere accolti in nuclei familiari tramite l'adozione internazionale. Signora Presidente, il mio pensiero in questo momento va alle migliaia di coppie che in tutto il mondo quotidianamente affrontano le difficoltà necessarie ad ottenere l'affidamento di un bambino. L'adozione è un valore, è una vera e propria manifestazione d'amore che apre le porte ad una nuova famiglia per un bambino che, purtroppo, non può più contare sull'affetto dei suoi cari. Chi porta dentro di sé la ferita dell'abbandono ha diritto a crescere in un ambiente felice, insieme a persone in grado di offrirgli una nuova vita. È quindi nostro dovere aiutare gli orfani, affinché un futuro sereno non sia più un'utopia. Oggi, con l'adozione di questa risoluzione comune, deve partire un segnale forte e immediato. È necessario promuovere politiche comunitarie volte a superare le situazioni di difficoltà familiare. La lentezza burocratica e le lungaggini legislative non possono e non devono fermare il sogno e il desiderio di un bambino di avere una famiglia e un futuro felice. Signora Presidente, in Europa, da molti anni affrontiamo il problema dell'adozione internazionale, e finalmente la risoluzione odierna viene a cercare di dare uno spiraglio in una situazione sempre più complessa e difficile. L'arrivo di nuovi paesi, invece di incentivare l'adozione internazionale, ha reso sempre più difficile da parte di molte coppie il poter accedere ad avere presso di sé bambini a cui ridare una famiglia dopo tante sofferenze e privazioni nel loro paese. E mentre da un lato sempre più burocrazia impedisce l'adozione di bambini, dall'altro aumentano i traffici di organi e la prostituzione minorile. Per questo noi siamo favorevoli a questa proposta di risoluzione e crediamo che sia necessario dare un'accelerazione alle pratiche di adozione internazionale e fare sì che ci sia, finalmente, una adozione europea per dare futuro a tanti bambini bisognosi. Signora Presidente, ho votato a favore di questa relazione perché ritengo che la comunicazione alla Commissione relativa a un'iniziativa europea sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza rappresenti – e lo dico per esperienza, perché mio papà era malato di Alzheimer e mia nonna anche, spero di terminare il filone genetico – un passo in avanti in vista di una necessaria integrazione tra le diverse politiche sanitarie esistenti in Europa al fine di contrastare le citate malattie. Intendiamo rinnovare, quindi, tutto il nostro impegno a combattere la frammentazione degli interventi, le divergenze tra le risposte esistenti nello spazio europeo e la disparità imperante nelle condizioni di accesso e di trattamento. Intendiamo invece promuovere la diagnosi precoce e la qualità della vita, migliorare la conoscenza epidemiologica della patologia e coordinare le ricerche in corso, favorendo la solidarietà tra Stati membri attraverso la condivisione di buone prassi. Con la presente relazione chiediamo infine un miglior coordinamento tra gli Stati membri ed una risposta più efficace e solidale in vista della prevenzione e del trattamento delle varie forme di demenza, in particolare l'Alzheimer, a tutto vantaggio dei pazienti e di coloro che li circondano, siano essi professionisti del settore sanitario, fornitori di servizi o familiari. Un'eventuale strategia europea in tal senso potrà funzionare soltanto a condizione – e termino – che i singoli paesi attribuiscano carattere prioritario alla definizione di piani d'azione nazionali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, i recenti attacchi terroristici in Egitto e in Iraq sono atti criminali che rappresentano però solo un aspetto, per quanto tragico, delle persecuzioni delle comunità cristiane nel mondo e, in particolare, in Medio Oriente. L'elemento più preoccupante sotto il profilo istituzionale è la sistematica limitazione dei diritti dei cristiani in quanto cittadini, che non consente loro ad esempio di costruire chiese, di accedere a cariche pubbliche, civili e militari, né di praticare liberamente il proprio culto ed altri. Le due cose insieme, terrorismo e discriminazione, costringono all'emigrazione centinaia di migliaia di cittadini in questi Stati. In Iraq, ad esempio, oltre il 60 per cento dei cristiani sono stati costretti all'esilio, e parliamo di circa 600 000 persone. Il Parlamento europeo si batte per il diritto dei popoli ad emigrare. In questo caso, viene negato a intere comunità il diritto di vivere nel proprio paese. Contro il terrorismo, che con le stragi vuole l'espulsione della cristianità dai paesi arabi, si deve agire con strumenti di contrasto e di prevenzione anche militari. L'Europa, storicamente cristiana e grande difensore dei diritti umani, deve intervenire con forza sui governi dell'area, chiedendo loro di rispettare i diritti dei propri cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, voglio ringraziarla di cuore per il contenuto del suo intervento, perché lo scopo di questa nostra risoluzione è di garantire maggiore tutela delle minoranze religiose nell'interesse di tutti. Voglio però con altrettanta franchezza, cordialità e amicizia, farle notare una cosa: se lei avrà la pazienza di rileggere il testo che ci ha già letto, si accorgerà che è riuscita a svolgere tutto il suo intervento senza mai citare l'aggettivo "cristiani". Questo è un fatto che mi ha colpito, perché nelle nostre istituzioni c'è effettivamente un imbarazzo, e in questo senso cadiamo nel gioco dei fondamentalisti che tendono a identificare la presenza dei cristiani in Medio Oriente e nelle altre parti del mondo esattamente con l'Occidente e con l'Europa. I miei amici cristiani iracheni, i nostri amici cristiani palestinesi sono arabi, pensano in arabo, amano il loro paese, amano quella mentalità, amano la loro storia e la loro cultura. Allora le chiedo, Signora Alto Rappresentante, non dobbiamo forse farci un esame di coscienza radicale, molto forte, su come abbiamo approcciato questo tema finora, perché la nostra forza è chiamare le cose col loro nome. Dobbiamo fare così, dobbiamo chiamare l'odio per gli ebrei antisemitismo, l'odio per i musulmani islamofobia e dobbiamo chiamare l'odio per i cristiani nel modo che merita, perché solo in questo modo riusciremo a coinvolgere tutte le persone che in quei paesi amano la giustizia e la libertà. Le chiedo questo e le chiedo anche di essere concreta. Ora vareremo l'accordo sull'Iraq. Insieme ai principi di accordo commerciale, mettiamoci dentro regole certe, perché in cambio di diritti ci possano essere vantaggi economici. Facciamo cose concrete, facciamole nell'interesse di tutti, facciamole presto, facciamole bene, perché il mondo aspetta un segnale dall'Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Vicepresidente / Alto rappresentante, nel relativismo imperante della politica europea c'è una parola tabù, la "cristianofobia", eppure, da molti anni arrivano da fonti sicure e indubitabili le notizie gravi e spesso tragiche della persecuzione dei cristiani in vari continenti. L'Europa si deve svegliare, deve aprire gli occhi, e compiere fatti concreti, lanciare messaggi chiari, per esempio quello che ci attendevamo dalla signora Ashton, che poteva per esempio riprendere e citare le parole ispirate di Papa Benedetto che pochi giorni fa, nella giornata della pace, ha ricordato che la negazione della libertà religiosa è offesa a Dio e alla dignità umana, è una minaccia alla sicurezza e alla pace. E poi, fatti concreti. Cosa si aspetta – come io ho chiesto immediatamente – per mandare una commissione a verificare la condizione dei nostri fratelli cristiani copti in Egitto, paese ufficialmente moderato dove non hanno praticamente nessuno dei diritti umani fondamentali, nemmeno nelle cariche pubbliche, nelle carriere pubbliche. Europa svegliati, Europa vile, ricordati delle tue radici cristiane! Signor Presidente, onorevoli colleghi, i colleghi che hanno già parlato hanno detto pressoché tutto. Hanno ricordato i fatti, li hanno valutati, hanno fatto precise richieste. Vorrei quindi – dato che è l'ultimo intervento programmato – aggiungere qualcosa che non sia stato già detto e mi viene in mente il pensiero di un grandissimo europeo, Giovanni Paolo II, uomo che con grande efficacia ha contribuito alla caduta del Muro di Berlino, nel suo testamento spirituale scrive i quattro valori che stanno alla base della civiltà futura, cioè della civiltà dell'amore, sono appunto la vita, la pace, il pane, la libertà religiosa. Penso poi a quanto ha scritto Giorgio La Pira, già sindaco di Firenze, promotore di grandi convegni sulla civiltà cristiana in pieno periodo di guerra fredda. Nel suo libro "Premesse della politica", egli scrive che ogni concezione politica ha alla sua base un determinato concetto dell'uomo. Per l'Europa cristiana l'uomo è essenzialmente un essere orante – così egli scrive – cioè un essere capace di dialogare, di pensare l'infinito, di dialogare con Dio. Togliere all'uomo questa possibilità di dialogo privato e pubblico non è soltanto la negazione del fatto religioso, ma è anche la negazione dell'uomo stesso. Affido all'Assemblea, affido a lei, Alto Rappresentante, questi pensieri come contributo per un impegno concreto ed efficace della nostra Unione europea, che affonda le sue radici nell'identità cristiana e che non manca mai di proclamare il suo proposito di difendere e promuovere la dignità e i diritti dell'uomo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Alto Rappresentante, sembra di cogliere positivamente una sintonia tra le considerazioni espresse dall'onorevole Danjean e il Suo intervento, per quanto riguarda l'analisi della situazione, e cioè il fatto che la situazione nel Sahel è drammatica. Stiamo parlando di una delle regioni più povere del mondo, al confine con alcuni di quei paesi che proprio in queste ultime settimane stanno sperimentando una quanto mai pericolosa instabilità e una regione dove c'è un intreccio davvero preoccupante tra infiltrazioni terroristiche e traffico di droga, che rendono la situazione insostenibile e la minaccia per l'Europa concreta. Occorre dunque un salto di qualità nell'iniziativa dell'Europa. L'iniziativa per la sicurezza e lo sviluppo del Sahel del 2009 per ora si è rivelata inefficace. È necessaria questa nuova strategia per la sicurezza del Sahel che il Consiglio, che i ministri degli Esteri hanno chiesto di adottare e che noi aspettiamo. Credo che siano importanti due elementi che sono stati sottolineati: primo, un approccio regionale; secondo, un approccio integrato, che ci consenta di utilizzare al meglio, in modo concreto, operativo e coordinato appunto i diversi strumenti di cui l'Unione europea dispone, sapendo poi che la strada di un'eventuale missione va valutata invece con cautela, perché le missioni PSDC sono uno degli strumenti che abbiamo a disposizione, ma non possono sostituire la strategia politica. Quindi, pieno sostegno del nostro gruppo al nuovo, rinnovato impegno dell'Europa nel Sahel e siamo ansiosi di conoscere e di discutere in dettaglio la nuova strategia e di sostenerne l'implementazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, più volte si è levata la richiesta di questa discussione sul tema e più volte si sono assunti impegni perché nella regione del Sahel si potessero mettere in campo le iniziative necessarie, sia per stabilizzare la regione stessa, sia per garantire maggiore sicurezza. Come sappiamo, data la mancanza di frontiere e la vastità del territorio, il Sahel è un'area di transito ideale per i trafficanti di droga e per l'attività terroristica, nello specifico Al-Quaeda del Maghreb. La debolezza e la fragilità degli Stati in questa regione costituisce il problema principale e le minacce ricadono direttamente sulle popolazioni e sugli Stati della regione, com ’ è stato detto, in particolar modo su Mauritania, Mali e Niger. Il tema principale che l'Unione europea ha dinanzi è quello di predisporre una strategia credibile per la sicurezza, che poggi sui diversi tasti della possibile azione europea: politica di cooperazione e sviluppo, programmi regionali, strategie di coordinamento della sicurezza delle vie di traffico, politiche di formazione alla sicurezza. L'Unione europea quindi non ma intervenire il più velocemente possibile e ci attendiamo, quindi, l'elaborazione da parte della Commissione di una compiuta strategia, come Lei ha annunciato, e un intervento forte sul campo. In conclusione, il mio invito è chiaro: bisogna mostrare una più forte attenzione a ciò che sta succedendo a sud dell'Europa, perché tante cose cambieranno ed è bene che non ci si faccia cogliere alla sprovvista. Una visione più lungimirante farebbe solo bene all'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, penso che il lavoro fatto da Ana Gomes rappresenti un serio contributo a ciò che la Commissione dovrà fare nella definizione dell ’ accordo quadro. Indubbiamente la Libia gioca un ruolo determinante nella lotta al terrorismo, la pace e la sicurezza in Africa, la lotta all ’ immigrazione clandestina nel Mediterraneo e nel settore energetico, per questo il nostro obiettivo nell ’ ambito della strategia dell ’ Unione europea deve essere quello di consolidare l ’ integrazione della Libia in un sistema politico ed economico internazionale fondato su regole comuni. Per realizzare questo è necessario che siano poste una serie di condizioni alla Libia, ed è ciò che invita a fare la raccomandazione. Innanzitutto, sul tema dell ’ immigrazione: la Libia è oggettivamente un paese di transito. Il tema è di grande rilevanza, ma non può essere visto semplicemente sotto il profilo della sicurezza, blocco dell ’ immigrazione e respingimenti. Questo tema chiama in causa l ’ esigenza di un governo regolato dai flussi di politiche economiche e sociali all ’ altezza della sfida migratoria, il tema del riconoscimento dei rifugiati politici e per la Libia della ratifica della Convenzione di Ginevra e, infine, anche il problema della riammissione degli immigrati sulla base di concrete garanzie di sicurezza per le condizioni di vita degli immigrati stessi. Vi è poi la questione dell ’ avvio di riforme economiche e democratiche che permettano a questo importante paese un decisivo allargamento degli spazi di democrazia, tema di cui dovremo tenere conto sempre di più, come sta insegnando la vicina Tunisia. Infine, questa raccomandazione sollecita una riflessione sulla questione degli accordi bilaterali. Certo, questi accordi possono dare un valido contributo alla definizione e alla soluzione dei problemi, tuttavia non sono risolutivi. Ad esempio, il problema che abbiamo con i pescherecci italiani dimostra che il problema degli accordi bilaterali lascia intatti ancora questi problemi, ma ormai si pone anche nell ’ ambito della revisione delle politiche di partenariato e vicinato l ’ esigenza di ricollocare la riflessione sulla Libia in un quadro nuovo e significa associare il Parlamento. Abbiamo chiesto a più voce la conoscenza del mandato del Consiglio rispetto all ’ accordo quadro. Bisogna, da questo punto di vista, Commissario, cambiare davvero passo e associare il Parlamento europeo sempre di più alla definizione di nuove politiche verso il Sud dell ’ Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono favorevole a una conclusione dell ’ accordo quadro tra Unione europea e Libia perché rappresenta un progresso rispetto al passato su punti importanti come l ’ immigrazione, la cooperazione economica e sanitaria, in particolare nella lotta all ’ AIDS, e in parte sul programma energetico. Un altro tema importante è il controllo esercitato dalla Libia sulle attività terroristiche, non solo all ’ interno del proprio territorio, ma anche sulle frontiere meridionali del paese. Passi avanti sono stati fatti con un accordo tra il Consiglio e il governo libico anche su principi generali come lo statuto di Roma e la convenzione sui rifugiati. Molto rimane da fare, questo è evidente, ma è importante che il Parlamento sostenga l ’ accordo già negoziato senza rimetterlo in discussione, con il rischio di perdere i risultati che sono stati ottenuti. Mi auguro che la collaborazione tra Unione europea e Libia ottenga gli stessi risultati conseguiti con il trattato di amicizia tra Libia e Italia che, tra l ’ altro, ha chiuso l ’ annoso contenzioso sul passato coloniale. Si ha a che fare con i governi e con i paesi per trattare delle questioni concrete, non si possono scegliere i propri interlocutori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è alquanto poco credibile per le istituzioni europee continuare a voler stipulare un accordo quadro con un paese dittatoriale come la Libia. Non possiamo continuare a dire che la Libia ha relazioni commerciali importantissime con Stati membri dell ’ Unione europea e svolge il ruolo di partner dell ’ Unione europea nel bacino del Mediterraneo e porre l ’ aspetto relativo al rispetto dei diritti umani come un elemento secondario. La prima condizione per poter instaurare un dialogo credibile con la Libia è che venga ratificata la Convenzione di Ginevra da parte di questo paese: non possiamo barattare interessi economici con le vite umane, non solo dei cittadini libici, ma anche dei cittadini che fuggono da altri paesi per sfuggire a guerre civili e persecuzioni religiose e, transitando in Libia, trovano invece morte e torture atroci. Noi abbiamo il dovere di non dimenticare le migliaia di richieste di aiuto che sono giunte dai cittadini detenuti nelle carceri libiche. Non possiamo dimenticare l ’ orrore che il carcere di Ganfuda ha offerto ai nostri occhi. I cittadini libici non godono di molti diritti politici e civili, come la libertà di espressione, di riunione e associazione. L ’ emendamento orale del PPE, che vorrebbe sostituire nel considerando B il termine “trattato ” con“ accordi Italia-Libia relativi al pattugliamento congiunto delle coste ” è assolutamente insostenibile, e la delegazione italiana dell ’ Italia dei Valori voterà contro. L ’ accordo Italia-Libia è ben più complesso, è un trattato con precise condizioni che riguardano temi più complessi del pattugliamento congiunto delle coste. Bisogna che il Parlamento europeo, per continuare ad essere credibile, chiami le cose con il loro nome, anche se ciò può essere imbarazzante. Un discorso a parte va fatto per l ’ UNHCR, impossibilitato a svolgere il proprio ruolo nei territori libici e accusato dal regime libico di abusi e reati incredibili. Sono queste le basi su cui vengono condotti gli accordi? Noi non possiamo trattare né con i terroristi, né con i dittatori, noi siamo il Parlamento europeo e non il consiglio di amministrazione di un colosso economico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Maghreb sta vivendo una fase molto delicata. Gli scontri sanguinosi degli ultimi giorni in Tunisia ne sono la prova conclamata. Sarebbe veramente grave in questo momento storico che non ci si rendesse conto dell ’ esigenza, invece forte e decisa, di rafforzare le relazioni con la Libia, che è nel pieno del Mediterraneo e che ha un ruolo fondamentale nel contenimento e nella regolazione dei flussi migratori. Con tutte le sue contraddizioni – io sono stato in Libia con la collega Gomes, non v ’ è dubbio che un accordo quadro potrebbe certamente dare un contributo per la lotta al terrorismo, per le libertà fondamentali, sul tema dell ’ energia. Non guardare alla Libia, non guardare al Maghreb sarebbe veramente un gravissimo errore. Un modello di riferimento è il trattato di amicizia italiano che può essere implementato per garantire realmente concretezza a questo accordo quadro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non vi è dubbio che questa direttiva sulle procedure sia di particolare rilievo. Lo status di rifugiato, una volta accertato in maniera rigorosa, impone infatti che la procedura di riconoscimento sia rapida e snella e questo, francamente, non accade. Fermo in Consiglio il pacchetto asilo, che dovrebbe definire un nuovo e più moderno quadro di riferimento, è emerso nel frattempo un differente orientamento negli Stati membri sull'efficacia delle procedure di asilo sulle norme già in vigore. Mi rivolgo al Commissario e alla Presidenza, non si può invocare la crisi per ridurre un finanziamento necessario rispetto ad una procedura importante, né altre argomentazioni che non mi sembrano tutte quante convincenti rispetto ad una procedura che, in atto, è in stallo. È giusto che chi non può rimanere nel proprio Stato, qualora vi siano documentate ragioni di natura politica, religiosa o per altre ragioni ancora, abbia diritto all'accoglienza negli Stati membri, così come è parimenti necessario negare il diritto all'accoglienza qualora chi assume di essere rifugiato in effetti non lo è. È vero, il programma di Stoccolma ha affermato con vigore questo principio: negli ultimi due anni 250 000 istanze sono pervenute, ed è un numero importante, benché ridotto nell'ultimo anno di riferimento. Ci vogliono consulenze, probabilmente interpretariato, ci vuole una riduzione dei costi ed un'equilibrata distribuzione degli oneri. Ci vuole probabilmente un funzionamento migliore e più significativo degli uffici di supporto – confidiamo in quello di Malta – ci vuole un'Unione europea che voglia realmente fare un passo avanti deciso, per garantire i diritti del rifugiato ma, nel contempo, introdurre negli Stati membri dell'Unione europea esclusivamente chi ha titolo per essere definito tale, cioè rifugiato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non vorrei inserire una nota stonata, nel senso che sono fortemente convinto che la correlazione, anche da un punto di vista semantico, che ho sentito da vari gruppi, ossia il rapporto risparmio con il rapporto sul diritto d'asilo credo sia una correlazione negativa. Mi spiego meglio, anche se ho pochi secondi: credo fortemente che anche diminuendo i costi dell'amministrazione, saranno costi fittizi. Il problema vero è l'armonizzazione, ma non è un problema di carattere ideologico, è un problema per prima cosa di carattere culturale. Purtroppo esistono approcci culturali, ripeto ancora, e non ideologici su questo problema. È su questo che dobbiamo incidere. I paesi più esposti sono quelli del Mediterraneo, che hanno una cultura dell'accoglienza molto più forte di altri Stati, perché abbiamo un rapporto molto più stretto con questo problema. Mentre in Italia è aumentata questa spesa, perché siamo arrivati a 30 milioni di euro, in altri paesi vogliono diminuirla. Non ci credo. Come dobbiamo stare attenti a mettere un quinto di queste spese, quando parliamo di queste cose, anche ai problemi della disabilità, perché molto spesso il rifugiato politico è anche una persona che è disabile, perché è stato sottoposto a torture, come dobbiamo parlare anche di tutela, delle persone tutelate, che sono un'altra cosa, ma una fascia da accogliere. La tutela di queste persone che dobbiamo accogliere non l'ho sentita. Chiudo dicendo che l'Europa delle libertà, l'Europa della tutela dei diritti (). Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo oggi qui in quest'Aula per ricordare come il Parlamento europeo, le istituzioni democratiche devono tutelare ed essere vicine ai familiari delle vittime del terrorismo e dare senso a un senso di giustizia che l'opinione pubblica europea richiede. Nella risoluzione che abbiamo proposto e che ci apprestiamo a votare ricordiamo che i rapporti tra Brasile e Unione europea si basano sul reciproco riconoscimento, sul rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, non c'è quindi nessuna questione nei rapporti di amicizia con il Brasile. Vorrei ricordare che in Italia l'imputato Cesare Battisti è stato condannato per quattro omicidi. Seppur latitante, ha avuto la garanzia, le garanzie giuridiche nei processi – che sono stati tutti condotti in presenza del suo avvocato difensore – che la giustizia italiana ha fatto il suo corso, che tutti i livelli di processo sono stati esauriti e hanno condannato Cesare Battisti a due ergastoli. Anche la Francia, Signor Presidente, signori della Commissione, dove Cesare Battisti si era rifugiato, aveva deciso già nel 2004 di accogliere la richiesta italiana di estradizione, riconoscendo i suoi crimini e le relative condanne, perché Cesare Battisti è un criminale che deve essere assicurato alla giustizia. Il comportamento contraddittorio del Brasile è difficile da capire, anche perché le autorità brasiliane non gli hanno riconosciuto lo status di rifugiato politico, che è una delle clausole per sospendere l'accordo bilaterale tra Italia e Brasile in materia di estradizione. È per questo che la decisione della Corte suprema è apparsa incomprensibile ai familiari delle vittime e all'opinione pubblica. Signor Presidente, noi rappresentiamo l'Europa dei diritti, dei diritti di tutti, è un diritto delle vittime quello di sapere che i colpevoli di reati così gravi scontino la pena nei carceri dei loro paesi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, caro on. Romeva i Rueda, ieri, in una toccante conferenza stampa che ha avuto luogo nel nostro Parlamento, i familiari delle vittime della furia omicida di Cesare Battisti hanno riproposto con dignità ed equilibrio il fondo della questione di questa drammatica vicenda. Nessuna vendetta, ma giustizia deve essere fatta. E perché giustizia sia fatta, Cesare Battisti deve essere estradato e perché Battisti venga estradato, noi auspichiamo che attraverso questa risoluzione il Parlamento europeo possa fare da cassa di risonanza autorevole e credibile a quello stesso grido: nessuna vendetta, ma giustizia deve essere fatta. L'Unione europea è un progetto politico in cui abbiamo messo in comune i nostri valori e i nostri ideali per sconfiggere definitivamente la ferocia delle ideologie, delle ideologie totalitarie, l'arbitrio della violenza, l'abisso di male del terrorismo. Perché questo progetto si compia, torniamo a chiedere oggi con forza: nessuna vendetta, ma giustizia sia fatta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, capita troppo spesso che intellettuali o alte istituzioni di alcuni paesi rifiutino di comprendere il fenomeno del terrorismo italiano, manifestando dubbi sull'affidabilità del nostro sistema giudiziario. Siccome è questo il presupposto giuridico del rifiuto all'estradizione di Battisti, non possiamo che respingerlo. Battisti, personaggio dai precedenti ambigui, è il prodotto di un tempo in cui migliaia di giovani, spesso disperatamente soli, scelsero la lotta armata come strumento di lotta politica e finirono per trasformare in crimine la folle utopia alienante in cui credevano. Altri paesi hanno vissuto tragedie simili, ma nessuno finora ha offerto ai protagonisti di esse opportunità di ravvedimento come ha fatto l'Italia, che proprio nella lotta al terrorismo cementò il senso della sua unità nazionale. Raccogliendo l'appello dei parenti delle vittime, chiediamo quindi che Battisti venga assicurato alla giustizia italiana, che saprà dimostrare, come ha già saputo dimostrare in centinaia di casi di ex terroristi oggi reinseriti nella vita sociale e civile, che la pena è anche emenda, come ha insegnato alla civiltà giuridica occidentale l'italiano Beccaria, e non solo intimidazione o abbruttimento come invece temono le autorità brasiliane. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Cesare Battisti non è un eroe romantico come qualcuno lo ha dipinto, ma un feroce assassino, pregiudicato per rapina, e condannato per aver ucciso quattro persone con un colpo alla nuca. Ha approfittato ingiustamente della dottrina Mitterrand sull'asilo politico ed è stato protetto e idealizzato da alcuni intellettuali di sinistra francesi. Fuggito in Brasile per evitare il rimpatrio e la prigione, Battisti è stato salvato dal Presidente Lula con una decisione sbagliata, probabilmente per ragioni politiche, e senza tener conto della sofferenza delle vittime e dei loro familiari. L'appello del nostro Parlamento alle autorità brasiliane, collega, e alla Commissione, non chiede soltanto il rispetto di regole giuridiche e accordi bilaterali, ma vuole affermare il principio che nessuna motivazione ideologica può giustificare un assassino, e nessuno Stato deve garantirgli l'impunità. Non dimentichiamo mai che esiste il valore etico di risarcimento morale nei confronti delle vittime attraverso l'espiazione della pena, e questo è alla base del contratto sociale che sostiene ogni comunità civile o che vuole essere civile. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, a distanza di 31 anni il sangue versato dalle vittime dei barbari omicidi compiuti da Battisti e dalla sua banda non è stato ancora dimenticato. Il dolore dei familiari, che abbiamo ascoltato ieri in conferenza stampa a Strasburgo, ne è la prova autentica. Fu proprio il collega Mastella, allora ministro di Giustizia al governo italiano, a produrre intensi sforzi con attività istituzionali che avevano come obiettivo quello di dare giustizia compiuta al caso Battisti. Oggi, insieme ai familiari delle vittime, ai cittadini italiani e al paese tutto, è il Parlamento europeo, dando prova di straordinaria compattezza con una proposta di risoluzione comune, a chiedere con forza a un altro paese – che è amico dell'Europa e che è amico dell'Italia – l'immediata estradizione di Battisti, un criminale, un terrorista condannato con sentenze passate in giudicato, per concludere, finalmente, la sofferta e dolorosa vicenda che da troppo tempo si trascina. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è indispensabile che l'Unione europea si faccia garante del rispetto del trattato sottoscritto tra il Brasile e l'Italia, volto a disciplinare i termini e le modalità della collaborazione in materia di estradizione. La Corte suprema brasiliana ha concesso l'estradizione di Cesare Battisti, dichiarato colpevole in ben sette processi, condannato in contumacia a quattro ergastoli per altrettanti omicidi, con sentenze definitive emesse dalle autorità giudiziarie italiane. Incredibilmente, il Presidente uscente del Brasile si è rifiutato di consegnare il criminale all'Italia. Non solo, per estremo disprezzo nei confronti del nostro paese, un gruppo di parlamentari brasiliani di sinistra è andato in carcere a trovare Battisti e si è fatto fotografare con lui festeggiando. L'Unione europea, che ha ottimi rapporti commerciali ed economici con il Brasile, non può non intervenire e ottenere rispetto della legalità e del diritto dei familiari delle vittime di avere giustizia. Proprio ieri i familiari delle vittime hanno incontrato i parlamentari europei a Strasburgo che, per una volta, indistintamente dall'appartenenza politica, si sono trovati tutti d'accordo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Consiglio deve porsi il problema che il sistema produttivo europeo non ha difesa contro la volatilità del prezzo del petrolio sui mercati, perché i mercati a termine sono ostaggio di una sofisticata speculazione finanziaria internazionale e, a causa di ciò, il prezzo ha ormai ben poco a che vedere con i fondamentali della domanda e dell'offerta. Il Consiglio deve porsi l'obiettivo di dare all'Unione europea uno strumento concreto per realizzare un mercato regolamentato, aperto a operatori selezionati e gestito da una controparte europea assolutamente affidabile. Va positivamente in questa direzione una proposta che nasce dal governo italiano per la realizzazione di una borsa europea del petrolio, con l'obiettivo di realizzare un mercato petrolifero stabile con enorme vantaggio per le imprese e per i consumatori. L'attenzione degli speculatori rivolta alle materie prime condiziona il prezzo del petrolio non più basato sul mercato spot, in quanto la somma degli anticipi e delle manovre speculative finisce per determinare domanda e offerta del mercato reale. Una borsa europea potrà trasformare l'attuale "non mercato" di barili di carta in un mercato vero di barili di petrolio veri efficiente, regolato e monitorato. Parliamo anche di questo al Consiglio europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel Maghreb un vecchio ordine sta cambiando e questa crisi pone una moltitudine di problemi che sono difficili da risolvere. Accanto alle speranze ci sono dei rischi. È possibile che regimi autoritari ma laici vengano sostituiti dal fondamentalismo islamico teocratico, aggressivo e destabilizzante. Ricordiamoci di quanto è successo in Iran: è difficile accompagnare all'evoluzione democratica una rivoluzione. E dall'Iran una qualche lezione la dobbiamo trarre. Altro pericolo è il probabile peggioramento della crisi economica nell'area, con l'ulteriore aggravarsi della disoccupazione giovanile e nuovi potenti flussi migratori che l'Europa non può più accogliere. Questi avvenimenti rappresentano l'insufficienza della politica euromediterranea e dimostrano che la politica di cooperazione, com'è stata attuata finora, non è sufficiente per creare condizioni di sviluppo e democrazia. Quanto è successo non è dovuto soltanto alla crisi economica, per quanto grave, ma alla mancanza di stabilità sociale, ovvero alla mancanza degli strumenti di rappresentanza degli interessi popolari, ossia dei sindacati, della stampa libera, del pluralismo dei partiti, delle associazioni, dello Stato di diritto e delle pari opportunità per tutti. Accompagnare i paesi dell'area in questo percorso deve essere il cuore della politica europea, insieme all'aiuto economico e commerciale. È così che si crea quella stabilità vera, che non è quella dei regimi autoritari ma quella fondata sul consenso sociale, la partecipazione e le istituzioni democratiche. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Ashton, io ho l'impressione che non vi sia ancora da parte sua un'adeguata consapevolezza di ciò che sta avvenendo nell'area mediterranea. Devo dirle che solo la mancanza di una percezione della realtà, capace di cogliere il vento dei cambiamenti, può spiegare il ritardo con il quale le istituzioni europee hanno affrontato la questione mediterranea. Si sta chiudendo una fase politica e storica che ha visto l'Europa praticare una politica confusa e controproducente verso il Sud. La crisi economica, il difficile sbocco migratorio e l'assenza del ricambio delle classi dirigenti hanno costituito una miscela esplosiva che oggi interessa Tunisia e Egitto ma che, come è prevedibile, si allargherà agli altri paesi. Rivolgendomi anche ad alcuni colleghi, dico che non ce la caviamo se pensiamo che sostanzialmente dobbiamo sostenere solo e semplicemente le manifestazioni in corso. L'Europa deve mostrarsi politicamente più adulta. Per questo bisogna risintonizzare le antenne politiche di questa Europa. È necessario che la politica estera europea esca da uno stato di semiclandestinità e diventi protagonista sulla scena internazionale nell'accompagnare i processi di transizione democratica in corso. In particolare servono alcune politiche chiare: una nuova politica di partenariato e vicinato, una nuova politica di sicurezza nell'area mediterranea, una diversa disponibilità europea, di tutta l'Europa, ad affrontare la questione mediterranea, un'azione multipolare che veda l'Europa agire in quell'area con altri soggetti, dagli Stati Uniti alla Turchia. È necessario sostanzialmente cambiare rotta e, da questo punto di vista, ci vorrebbe un atto di grande umiltà da parte della Commissione nell'aprire un dibattito nuovo sulla politica estera verso il Mediterraneo, riaffrontando la questione dell'Unione per il Mediterraneo, ma nello stesso tempo per garantire che l'Europa sia presente lì. Questo è essenziale per l'Europa e bisogna esserne pienamente consapevoli. Signora Presidente, onorevoli colleghi, condivido quanto hanno detto in precedenza i miei colleghi del PPE. Mi preme tuttavia sottolineare che i recenti avvenimenti accaduti nel Mediterraneo hanno generato in tutti noi un profondo stupore, visto che fino a poche settimane fa non erano stati per nulla previsti. Il Servizio di azione esterna guidato dalla baronessa Ashton sembra essere stato colto di sorpresa e ora dimostra, a mio giudizio, una debole capacità di azione. Mi domando, a questo punto, se valga la pena spendere così tante risorse per un servizio così com'è oggi organizzato. Ancora una volta ci troviamo a rilevare la totale assenza della dimensione europea nello scacchiere euromediterraneo. Noi difendiamo il diritto di tutti i popoli ad autodeterminare il proprio governo, la propria classe dirigente, attraverso elezioni libere e democratiche e non attraverso azioni imposte da violenti ed estremisti. È tempo, come è stato detto, che la stabilità sia coniugata con la democrazia. Oggi operiamo quindi con ogni mezzo lecito per rafforzare la democrazia e il pluralismo politico nel rispetto dello Stato di diritto, dei diritti umani e della sicurezza dei cittadini. Il mondo intero, e noi europei per primi, abbiamo bisogno più che mai di un Mediterraneo pacificato. L'Unione europea deve cambiare la propria politica, deve adoperarsi senza più indugi per assicurare aiuti e collaborazioni adeguate per il necessario sviluppo socioeconomico di tutti i paesi del Mediterraneo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, gentile baronessa, noi dobbiamo prendere spunto da questa crisi per capire se l'Unione europea vuole davvero svolgere un ruolo in politica estera. La politica estera è una cosa seria, prevede strategie, obiettivi certi e alleanze chiare. Non possiamo continuare ad andare in giro per il mondo e dare delle pacche sulle spalle a tutti facendo finta che vada sempre tutto bene. Le elezioni in Egitto si sono svolte poche settimane fa e noi non ci siamo stracciati le vesti perché abbiamo percepito che c'era una dittatura che stava prendendo in giro tutti noi. Adesso che milioni di persone scendono in piazza tutti noi parliamo di democrazia e di diritti umani. Ben vengano, facciamo in modo che vengano, ma attenzione anche ad inseguire le folle. Ricordo il popolo iraniano in mobilitazione per cacciare lo scià e sappiamo com'è finita, con un regime che anche in questi giorni impicca decine di persone. Io mi auguro che il nuovo governo egiziano sappia, ad esempio, tenere lontani gli estremismi, sappia svolgere un ruolo equilibrato nella crisi israelo-palestinese. Signora baronessa, ci vuole certo più democrazia in quella zona di mondo, ma anche più politica europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, gli accordi commerciali bilaterali sono spesso conclusi a danno dei produttori europei, che soffrono la liberalizzazione delle importazioni. Gli accordi oggetto del voto di domani prevedono una riduzione dei dazi all'importazione applicati alle banane provenienti dall'America latina. Tali accordi, se da un lato hanno contribuito a risolvere una decennale situazione conflittuale, rischiano dall'altro di mettere in seria difficoltà i produttori di banane europei. È di tutta evidenza che le riduzioni delle tariffe negoziate con i paesi dell'America latina, unite al programma di sostegno ai paesi ACP e al programma di misure di accompagnamento nel settore delle banane, rischiano di compromettere seriamente la competitività dei produttori europei. Ad oggi il sostegno finanziario, il sostegno ai nostri produttori di banane, è stato garantito attraverso la dotazione del programma POSEI, ma l'ultima riforma dello stesso, risalente al 2006, non tiene in alcun conto la conclusione di questi ultimi accordi. Ritengo quindi che sia opportuno invitare il Consiglio a riflettere sulla necessità di individuare strumenti e risorse adeguate a coprire il fabbisogno finanziario dei produttori europei, migliorandone lo status e cercando al contempo di compensare gli eventuali danni derivanti dalla conclusione di accordi e dall'abbattimento dei dazi. Non ritengo che sia possibile procedere alla ricerca annuale delle risorse per coprire i fabbisogni dei produttori europei di banane, ma credo che occorra trovare una soluzione stabile e duratura per compensare i danni dell'ampliamento e dell'apertura dei mercati. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi sembra che questo dibattito sia stato molto interessante e abbia in parte riproposto timori e questioni che avevamo già in qualche modo affrontato in commissione. Vorrei sottolineare ancora un fatto importante che ogni tanto mi pare perdiamo di vista. Questi accordi sono attuazione di un preciso impegno dell'Unione europea in qualità di membro dell'Organizzazione mondiale per il commercio. Non dimentichiamoci questo. Sono accordi con i quali l'Unione si fa carico di risolvere un serio problema con importanti paesi, che si è trovata a dover dipanare proprio per la violazione del principio di non discriminazione. Quindi sono accordi che ci restituiscono credibilità e correttezza come membri dell'Organizzazione per il commercio. Questo accordo si inserisce quindi, all'esito di liti e di tensioni, in un clima sicuramente pregiudizievole anche per altri fasci di rapporti e, come accordo transattivo, definitivo, cerca di ricreare un nuovo equilibrio e lo fa – l'abbiamo detto e l'abbiamo scritto anche nella risoluzione – con particolare cautela nei confronti di paesi in fragili condizioni di sviluppo. Adesso le misure d'accompagnamento saranno sicuramente oggetto di monitoraggio e direi che questo è poi il punto più importante. Aver previsto le misure di accompagnamento è importante, ma sarà ancor più importante poi avere queste valutazioni dell'impatto del loro funzionamento, avere l'impegno che oggi – e ne sono lieta – abbiamo sentito da parte e del Consiglio e della Commissione, l'impegno a non perdere mai il polso della situazione e la loro evoluzione, soprattutto la disponibilità a intervenire con misure diverse qualora si rendesse necessario. Lo stesso POSEI è stato inserito nella risoluzione come punto delicato da tenere sotto controllo per il delicato rapporto tra la previsione degli stanziamenti finanziari del POSEI e la nuova situazione delle regioni ultraperiferiche. Quindi anche l'impatto degli accordi sulle regioni europee e ultraperiferiche produttrici di banane sarà oggetto di monitoraggio e di attenzione. Il Consiglio ha poi citato – e ne sono lieta perché è un punto molto importante – la necessità di lavorare sulla trasparenza della catena agroalimentare perché parliamo sempre di produttori ma c'è anche il grande tema della distribuzione delle banane all'interno dell'Unione. Ci sono quindi molte cose da fare in proiezione futura: monitorare gli effetti degli accordi, il funzionamento delle misure d'accompagnamento, l'idoneità del POSEI a tutelare i produttori europei, usare anche altri strumenti come quello della trasparenza della catena agroalimentare, e quindi allargare lo spettro di indagine anche alla catena distributiva che ha un forte impatto poi sul prezzo finale della frutta, sulla tutela dei consumatori, qualcosa che dobbiamo avere a cuore al pari di tanti altri interessi che sono coinvolti in questa vicenda. Ma tutte queste cose, non da ultimo la tutela dei consumatori, devono necessariamente partire da una definizione della situazione attuale, dalla definizione della conclusione di queste controversie in cui l'Unione europea è soccombente con gli Stati Uniti e coi paesi dell'America latina. Quindi auspico l'approvazione di questi accordi, perché ritengo che siano un imprescindibile punto di partenza per poter far funzionare gli strumenti che sono collegati al delicato mercato delle banane, che possono consentirci un uso penetrante e utile anche per altri interessi come quelli dei consumatori, che sono collegati alla trasparenza della catena alimentare, e quindi possano consentire dei miglioramenti collegati al mercato delle banane e anche ai nostri produttori europei, impossibili senza un punto di partenza solido come la definizione di queste controversie all'interno dell'Organizzazione mondiale per il commercio di cui l'Unione è parte. Signor Presidente, per poter proseguire il percorso intrapreso nel 2006, teso a migliorare l ’ efficacia e la trasparenza dell ’ assistenza esterna della Comunità, non potevamo non eliminare le incongruenze emerse con le deroghe al principio della non ammissibilità ai finanziamenti dell ’ Unione dei costi relativi a tasse, dazi e altri oneri. La modifica del regolamento è in tal senso necessaria e opportuna. La Commissione deve poter adottare gli atti delegati ai sensi dell ’ articolo 290 del trattato sul funzionamento dell ’ Unione europea per quanto riguarda i documenti di strategia, i quali integrano il regolamento (CE) 1889 / 2006 e sono di applicazione generale. Auspico non solo che durante i lavori preparatori vengano svolte adeguate consultazioni, ma soprattutto che le modifiche adottate riescano a fornire strumenti adeguati al Parlamento europeo per poter monitorare e influire sulle misure adottate da parte della Commissione. Solo in questo modo potremo garantire un funzionamento legittimo e democratico della politica dell ’ assistenza esterna dell ’ Unione europea. Signor Presidente, oggi abbiamo approvato la risoluzione sui rifiuti in Campania e ciò deve rappresentare per tutti una lezione per prevenire il verificarsi di disastri ambientali come questo. Oggi possiamo dirci soddisfatti, perché sempre in Aula abbiamo adottato un provvedimento come questo, che fa della cultura del riciclaggio e del riutilizzo in un periodo di globalizzazione un provvedimento da promuovere e incentivare in tutti i modi possibili perché i cittadini europei, oramai liberi dalla fatica della produzione dei beni oramai alla portata di tutti, siano consapevoli del loro effettivo valore. La relazione Florenz sul riutilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, oggi in votazione, è importante non solo per il futuro della sostenibilità ambientale in Europa, ma anche per un altro aspetto, quello della perdita di materie prime. Infatti, l ’ impiego efficiente e innovativo dei materiali e delle risorse è un aspetto fondamentale dell ’ economia globalizzata. Considero quindi positiva l ’ indicazione degli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti e l ’ indicazione del prezzo distinto in maniera tale che il consumatore sia consapevole anche di questo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non v ’ è dubbio che la rivolta delle nuove generazioni che agita la Tunisia possa avere ripercussioni significative sulla stessa Unione europea e questo per tante buone ragioni, tra cui la formulazione del nuovo piano Unione europea-Tunisia 2011-2016 ma, soprattutto, sotto il profilo della regolazione dei flussi migratori. Non più tardi di un mese fa, proprio questo Parlamento aveva approvato – ed era il primo dossier legislativo a norma del trattato di Lisbona – un provvedimento importante sulla tratta degli esseri umani. Una recrudescenza dei flussi migratori irregolari va decisamente combattuta. Per questo ci vuole un patto europeo che riguardi la sponda Sud del Mediterraneo, la Tunisia ma anche l ’ Egitto. Per farlo è necessario che la delegazione vada – così com ’ è già andata proprio oggi in Tunisia – ad assistere questo processo di compiuta democratizzazione, ma nel contempo bisogna dare una concreta alla Tunisia attraverso un ’ attività costante e continua di supporto verso una democrazia compiuta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato ovviamente a favore di questa risoluzione perché ritengo sia necessario un maggiore impegno da parte di tutti gli Stati membri nella lotta alle malattie endemiche. Già nel 2000, a New York, l ’ Organizzazione delle Nazioni Unite ha posto tale obiettivo all ’ interno della Dichiarazione sugli obiettivi di sviluppo del Millennio. Attraverso il programma quadro per la ricerca e l ’ innovazione l ’ Unione europea ha già finanziato lo sviluppo dei vaccini contro la tubercolosi, allo scopo di sradicarla completamente dalla popolazione entro il 2050. Per far questo, inoltre, è stato promosso un partenariato con oltre quaranta centri di ricerca in tutta Europa specializzati nello sviluppo e nella produzione dei vaccini. Con l ’ adozione di questo testo gli Stati membri devono ora impegnarsi a rispettare i propri impegni finanziari, soprattutto nei confronti dei paesi in via di sviluppo, affinché il diritto alla salute sia anche un diritto alla prevenzione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, siamo ancora una volta chiamati ad affermare il nostro ruolo all ’ interno e all ’ esterno dell ’ Unione europea. La promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sancita nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 come nella nostra Carta dei diritti fondamentali e nelle carte regionali, è parte della nostra politica estera e della nostra politica sociale. Il regolamento (CE) n. 1889 / 2006 che istituisce uno strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo deve rappresentare uno strumento efficace e concreto, flessibile a seconda della eccezionalità delle circostanze in cui si opera. Il contributo dell ’ Unione europea a queste battaglie di civiltà attraverso le strategie di cooperazione esterna e la corretta attuazione dei relativi strumenti finanziari, ovvero la maggiore efficacia e visibilità dell ’ azione esterna dell ’ Unione nel mondo, non può neanche prescindere dalla responsabilità, e quindi dal controllo, del suo organo più rappresentativo, il Parlamento europeo. In quest ’ ottica, quindi, condivido gli emendamenti proposti, che sono in chiara sintonia con l ’ evoluzione di questa Europa in costante crescita. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, ritengo che l'adozione della direttiva Servizi abbia rappresentato un importante risultato per la realizzazione di un obiettivo essenziale per l'Unione europea, ovvero la creazione del mercato unico dei servizi. Concordo con il ritenere che la sua piena attuazione possa sbloccare l'enorme potenziale economico e la creazione di posti di lavoro. Vorrei sottolineare qualche aspetto che, a mio avviso, merita di essere evidenziato. In primo luogo, il pieno e puntuale recepimento della direttiva negli ordinamenti interni deve rimanere per noi un'assoluta priorità. Al riguardo, penso che il Parlamento europeo debba avere un ruolo più forte nel monitoraggio della sua attuazione da parte degli Stati membri. E ciò sia per il contributo significativo che lo stesso Parlamento ha dato nel lungo e complesso iter legislativo sia perché, considerata l'importanza della materia, è giusto che la voce dei cittadini venga rappresentata e presa in considerazione in modo corretto ed equo. Inoltre, le questioni interpretative mosse da alcuni paesi relative all'ambito di applicazione della direttiva meritano di essere chiarite senza indugio, per garantire la certezza del diritto e la sua efficacia. La realizzazione degli sportelli unici dei servizi deve avvenire in maniera sempre più informatizzata, con l'offerta di servizi online – di agevole accessibilità soprattutto per le piccole e medie imprese – che assicurino l'interoperatività con gli altri portali degli altri Stati membri, evitando così le barriere linguistiche che oggigiorno dobbiamo superare. Riguardo al processo di valutazione reciproca prevista dalla direttiva, se condotto in modo adeguato, può essere davvero utile per l'individuazione delle che possono fungere da stimolo per quei paesi più pigri nell'attività di recepimento e promuovere la convergenza delle legislazioni. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghe e colleghi, con una velocità e un dinamismo singolari questo Parlamento sta per dare il via al primo precedente di cooperazione rafforzata che riguarda esplicitamente il mercato interno. La giustificazione addotta è che la discussione sul brevetto europeo è all'ordine del giorno da molti anni. È bene però precisare che la proposta di regolamento sul regime di traduzione è stata adottata dalla Commissione solo il 30 giugno 2010 e che il Consiglio, nel novembre 2010, ha preso atto della mancanza di unanimità e della difficoltà di giungere a una decisione unanime in un prossimo futuro. Sorvolo poi sul ritmo che abbiamo avuto in Parlamento per la trattazione del dossier, che spero valga da esempio per il futuro, poiché sono stati infranti record non trascurabili a vantaggio di un iter legislativo celere ed efficace. Ciononostante, poiché non è mia intenzione fare solo da portavoce degli interessi del mio paese, che al momento si oppone alla cooperazione rafforzata, e poiché ritengo che il tema del brevetto sia fondamentale per lo sviluppo dell'industria e del sistema imprenditoriale europeo, voglio solo rilevare alcune questioni, che ritengo importanti per l'esercizio delle funzioni legislative di quest'Aula e per la futura trattazione dei regolamenti sul brevetto. Innanzitutto, è bene essere consapevoli che un voto favorevole alla cooperazione rafforzata legittimerà sistematicamente l'applicazione allo sviluppo del mercato interno di uno strumento che invece dovrebbe avere un valore di ultima. Stiamo quindi creando un precedente che può essere utilizzato in tutti gli ambiti del mercato interno. Ritengo inoltre che questo Parlamento possa successivamente – quando affronteremo gli altri argomenti – esprimersi in maniera esaustiva e autonoma e che le singole proposte siano al centro degli interessi degli utenti e delle imprese piuttosto che di singoli gruppi di Stati. Signor Presidente, mi congratulo con il collega Cancian per l'ottimo lavoro svolto e in particolare per il buon risultato raggiunto nella procedura di conciliazione con il Consiglio. Il compromesso ottenuto, sia dal punto di vista dell'ambito di applicazione della direttiva che sull'inserimento nella proposta di ben dodici diritti fondamentali, rappresenta un passo importante nella tutela dei diritti del passeggero. I diritti e le necessità delle persone disabili e di quelle a mobilità ridotta sono stati tenuti in debito conto dalla proposta, in particolare per quanto riguarda l'accesso non discriminatorio ai trasporti, il diritto al risarcimento in caso di perdita o di danni alle attrezzature di mobilità, la presentazione e il trattamento di reclami, la formazione del personale degli autobus relativamente alla disabilità, le informazioni da fornire durante il viaggio. Il testo finale è riuscito inoltre a garantire i diritti dei passeggeri senza gravare al contempo sui vettori del settore i quali, essendo in gran parte piccole e medie imprese, non avrebbero potuto sostenere pesanti oneri a proprio carico. Signor Presidente, ancora una volta abbiamo assistito all'incapacità del governo italiano di tutelare il profilo europeista dell'Italia, l'interesse delle imprese su un punto qualificante come l'adozione del brevetto europeo. 25 paesi su 27 e la stragrande maggioranza del Parlamento condividono una proposta che disciplina la materia dei brevetti e che tocca da vicino le imprese più innovative e più orientate ai mercati internazionali. L'autoesclusione italiana da questa decisione esporrà le nostre imprese al rischio di non essere adeguatamente protette in Europa e nel mondo. Stupisce che un governo che nulla fa per diffondere la cultura italiana nel mondo, tagliando i fondi agli istituti di cultura e non valorizzando la lingua del paese che detiene il più grande patrimonio culturale dell'umanità, cavalchi su questo punto in modo sciovinista la questione della lingua, quando le nostre imprese hanno addirittura sempre chiesto che i brevetti fossero redatti solo in inglese, che ormai è la lingua d'uso nell'economia globale. Un risultato comunque è stato raggiunto consentendo a chi presenta i brevetti di farlo nella propria lingua. Signor Presidente, nulla obbligava tuttavia il Commissario Barnier a una forzatura chiedendo un voto così frettoloso prima del parere della Corte di giustizia, che verrà espresso – come sappiamo – nella prima settimana di marzo e che verterà principalmente su due punti qualificanti, come l'uso della lingua nazionale, per difendersi davanti al tribunale dei brevetti dell'Unione europea, e sulla legittimità stessa dell'istituzione del tribunale dei brevetti – questioni essenziali queste, come ben sappiamo, da risolvere prima di assumere ogni decisione. Da qui la decisione della delegazione italiana del partito democratico di astenersi. Signor Presidente, nella proposta di codificazione dei tre regolamenti adottati tra il 1987 e il 1990, che fissano i livelli di contaminazione radioattiva in caso d'emergenza, l'inserimento del nuovo considerando permette di motivare un articolo esistente e giustificare il diritto del Consiglio a esercitare direttamente la competenza e adottare un regolamento per confermare tempestivamente le misure di emergenza proposte dalla Commissione. Concordo con il relatore Belet sul fatto che esso non può essere dissociato dall'articolo cui si riferisce. Bisogna chiarire tuttavia, alla luce delle nuove norme introdotte dal Trattato di Lisbona, se tale giustificazione fornisca una motivazione adeguata per la riserva di esercizio delle competenze di esecuzione prevista a favore del Consiglio e se queste competenze di esecuzione delegate al Consiglio siano correttamente definite e limitate. L'interesse dei cittadini a una gestione efficace delle situazioni post incidente dev'essere garantito. Lo snellimento della procedura in caso di emergenza nucleare e una chiara attribuzione alla Commissione di un ruolo di supervisione, chiarendo al contempo il regime dei suoi atti, costituiscono i provvedimenti adeguati a tal fine. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo in un momento cruciale per il futuro dell'Unione europea. Dopo molti colpevoli ritardi, è divenuto evidente a tutti che l'Europa ha bisogno di una vera economica, che deve essere particolarmente stringente per i paesi che hanno adottato l'euro. Salutiamo quindi positivamente l'istituzione di un meccanismo di stabilità permanente, che consideriamo un tassello importante nell'edificazione di un vero governo economico dell'Europa, anche se continuiamo a mantenere delle riserve giuridiche e politiche sulla procedura prescelta che riteniamo rischiosa e che non utilizza pienamente gli strumenti offerti dal Trattato. Sono lieto di sentire che tali riserve sono condivise anche da lei. Ma il punto che ora ci sta maggiormente a cuore è un altro: come opererà concretamente il nuovo meccanismo? Contribuirà a rafforzare il governo economico dell'Unione europea o sarà un passo nella direzione di un nuovo "intergovernamentalismo", inevitabilmente discrezionale, una direzione in cui si è collocata anche l'infelice formulazione del patto per la competitività franco-tedesco? Insomma, su quali binari stiamo mettendo il treno? Chi ne sarà il capotreno? Da una parte, infatti, il proposto emendamento all'articolo 136 delinea un meccanismo intergovernativo del tutto scollegato dall'Unione e dalle sue istituzioni; dall'altra, leggiamo nel parere della Commissione che il meccanismo dovrà necessariamente appoggiarsi sulla governance economica condotta dall'Unione e che la Commissione prenderà tutte le iniziative per garantire la coerenza tra il meccanismo di stabilità e tale governance economica. Apprezziamo le intenzioni ma, poiché nella proposta di riforma dell'articolo 136 di tutto ciò non c'è alcuna traccia, riteniamo che sia questo il momento in cui definire chiaramente come il meccanismo opererà. Quale procedura verrà adottata per stabilire il meccanismo? Quale ruolo avrà la Commissione nella sua gestione e nella definizione delle condizionalità? Come sarà composto il segretariato? Cosa pensa il Consiglio europeo di ciò che ha appena dichiarato il Presidente Barroso sulla validità dei correnti meccanismi straordinari di solidarietà? Ci sarà un ruolo per il Parlamento europeo? Solo una riformulazione dell'emendamento all'articolo 136 o – in alternativa – una chiara dichiarazione del Consiglio europeo su questi punti ritengo consentirà al Parlamento europeo di approvare un suo parere secondo il calendario auspicato dal Consiglio europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a queste emergenze bisogna dare una risposta politica immediata. Gli interventi urgenti richiesti dall'Italia sono: 1) la trasformazione di Frontex da agenzia di coordinamento a struttura operativa, con uomini e mezzi propri; 2) la realizzazione del principio del; 3) l'utilizzo di Europol per indagini su possibili infiltrazioni terroristiche e sulla gestione criminale del traffico di esseri umani; 4) lo stanziamento di risorse per far fronte all'emergenza. Tuttavia, tutto ciò non risolverà le cause strutturali delle rivoluzioni del Maghreb, che sono risiedono nell'assenza di veri partiti politici, di sindacati, di associazioni, di una stampa libera e, soprattutto, di rispetto dei diritti umani. Mancano, in sostanza, gli strumenti istituzionali che caratterizzano una vera democrazia e danno voce al popolo. Senza di ciò non ci sarà né sviluppo economico, né occupazione, né stabilità e sicurezza per tutti. Questa è la vera sfida politica che l'Europa deve affrontare. Ringrazio per la domanda. Ricordo che soltanto pochi giorni fa, anche con il collega Panzeri, presidente della delegazione per il Maghreb, in missione in Tunisia, abbiamo preso atto del fatto che il governo provvisorio sta apportando profonde modifiche all'ordinamento giudiziario e alle leggi che regolano tutta questa materia. Credo che proprio dal rapporto di fiducia tra l'Europa e il nuovo orizzonte che si sta manifestando in Tunisia si possono muovere i primi passi per risolvere i problemi che lei poneva. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, siamo soddisfatti di confrontarci con la Commissione sull'emergenza delle migrazioni dal Nordafrica. Abbiamo visto queste persone arrivare a Lampedusa senza trovare nessuna struttura in grado di accoglierli e identificarli. Il governo italiano da tempo, con lo "Immigrazione zero", ha infatti smantellato il centro di accoglienza esistente e ridotto le strutture, togliendo all'Italia la possibilità di fronteggiare l'immigrazione clandestina. Sappiamo che il problema riguarda l'Italia, ma riguarda anche l'Europa. Occorre un considerevole sforzo finanziario per risolverlo in un quadro di politiche coordinate, nel rispetto dei Trattati internazionali e della protezione dei rifugiati. In sede di replica, signor Commissario, a seguito di alcune polemiche che lei ben conosce, vorrei sapere con esattezza quando il governo italiano ha richiesto l'intervento della Commissione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'ondata migratoria in atto è un problema serio ed è un problema europeo. Tuttavia non servono lamentazioni ma una fattiva collaborazione per affrontare, con spirito costruttivo e lungimirante, l'emergenza attuale. Occorre agire su due piani, con senso di responsabilità e spalle larghe. Il primo riguarda l'immediato. Bisogna mettere a disposizione mezzi finanziari supplementari per far fronte all'emergenza; predisporre finalmente un tavolo europeo che ponga all'ordine del giorno la possibilità di una solidale redistribuzione degli immigrati nei diversi paesi e, infine, rendere esigibile – attraverso un confronto con il governo provvisorio tunisino – la predisposizione di mezzi e strumenti capaci di fermare l'esodo in corso. Il secondo piano è di natura più strettamente politica. È assolutamente necessario rivedere radicalmente le politiche di vicinato. Serve un'azione che poggi su una rinnovata politica di cooperazione economica, finanziaria e sociale, su un'intelligente politica dell'immigrazione e su un sostegno effettivo alle riforme economiche e al processo di transizione democratica in corso in Tunisia. Solo agendo così potremo essere in grado di affrontare e risolvere i problemi cui si trovano di fronte l'Italia e l'Europa. Signor Commissario, credo che converrà con tutti noi che davvero ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Signor Presidente, Signor Commissario, onorevoli colleghi, il flusso straordinario di immigrati che sta investendo le coste italiane, e con esse, l'intera Europa ci deve spingere a un'accelerazione verso un approccio finalmente comune alla gestione di questo fenomeno. In questo senso, il dialogo in corso tra le autorità italiane e la Commissione sta procedendo in modo positivo con l'obiettivo di dare una risposta alla emergenza umanitaria di cui abbiamo trattato. Devo dirlo con buona pace del collega Crocetta: il problema non sono tanto i 5000 arrivati sino ad oggi ma la dimensione potenzialmente epocale di tali rivolgimenti e le tante altre migliaia di profughi che possono arrivare sulle nostre coste, se noi mandiamo messaggi politici precisi e dobbiamo impegnarci in questo in termini assolutamente urgenti. L'emergenza va superata ma poi occorre dare una risposta strutturale. Dobbiamo rafforzare il ruolo di Frontex per renderla maggiormente operativa e metterla in condizione di gestire direttamente alcuni processi di identificazione e di verifica dello Stato dei rifugiati e dei rimpatri. Dobbiamo rafforzare il ruolo di Europol, proprio per evitare l'infiltrazione di potenziali terroristi e criminali. Dobbiamo soprattutto dare una risposta celere. Credo che la Commissione abbia reagito bene e auspico che anche il Consiglio faccia la sua parte. Signora Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto mi congratulo con la relatrice, la collega Grossetête, per il buon lavoro svolto. I pericoli della contraffazione dei farmaci sono per il fortissimo impatto sociosanitario oltre che economico. Il testo del compromesso, pur decisamente migliorativo rispetto a quanto prevedeva la direttiva del 2001, non trova presenti alcune questioni per me fondamentali che desidero ricordare. I produttori di principi attivi siti in paesi terzi dovrebbero essere soggetti a ispezioni da parte dello Stato di destinazione di tali ingredienti mentre essi avranno la mediazione delle autorità competenti dello stesso paese terzo. La tracciabilità dei farmaci dovrebbe essere chiara per quanto riguarda il produttore e il paese di provenienza dei vari ingredienti attivi laddove nella nuova formulazione non viene introdotta questa definizione. Rimane aperta la questione della vendita via Internet. Nonostante questo, io ribadisco il carattere complessivamente positivo e migliorativo della relazione e appoggio la collega Grossetête a favore del compromesso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nonostante le modifiche proposte dalla Commissione alla direttiva sui medicinali per uso umano siano dirette a favorire la prevenzione dell'ingresso dei medicinali falsificati, ci saremmo aspettati dei risultati più concreti, soprattutto attraverso l'introduzione di ispezioni obbligatorie nei siti produttivi di principi attivi nei paesi terzi. Tale scelta è stata respinta con la motivazione che i costi per tali controlli sarebbero stati troppo elevati. Di fatto, le imprese europee sono soggette al rispetto di qualitativi altissimi, mentre le imprese che producono in altre regioni del mondo no. Il nostro voto è comunque favorevole, dal momento che vengono introdotte misure che garantiranno maggiore sicurezza ai prodotti farmaceutici d'importazione, tra cui la tracciabilità, il divieto di riconfezionamento, la conformità alle norme di sicurezza dell'Unione europea, la parziale regolamentazione delle vendite su Internet e la possibilità di estendere analoghe norme anche ai medicinali da banco. Signor Presidente, onorevole Higgins, il marchio CE è la parte visibile di un meccanismo di fondamentale importanza per il buon funzionamento del mercato interno. L ’ adozione del nuovo quadro normativo nel 2008 ha rafforzato l ’ affidabilità del marchio, in particolare lungo tre assi. In primo luogo, rafforzando il controllo del sistema di certificazione CE dei prodotti; in secondo luogo, introducendo la sorveglianza del mercato da parte delle autorità nazionali, che devono controllare le dichiarazioni di conformità dei fabbricanti e i certificati degli organismi terzi che autorizzano l ’ apposizione del marchio CE sui prodotti; in terzo luogo, obbligando gli Stati membri a rafforzare i controlli doganali in modo che soltanto ai prodotti conformi alla legislazione sia consentito di circolare sui mercati europei e mondiali. Offrendo strumenti volti a tutelare il marchio CE, che mancavano fino a poco tempo fa, l ’ attuazione effettiva del nuovo quadro normativo rafforza la credibilità del marchio e quindi la buona reputazione dei prodotti marchiati sul mercato europeo e, di conseguenza, su quello internazionale. Per di più, i controlli rafforzati sui prodotti importati garantiranno che vi siano meno abusi della marcatura CE anche sul mercato mondiale. Inoltre, in seguito all ’ esplicita richiesta avanzata dallo stesso Parlamento europeo, la Commissione ha avviato con successo una campagna d ’ informazione sul marchio, rivolta proprio agli operatori economici, tenendo particolarmente presenti le piccole e medie imprese, nonché ai consumatori. L ’ obiettivo della campagna è quello di aiutare le parti interessate, e in modo particolare le piccole e medie imprese, a capire meglio il significato del marchio e il funzionamento del meccanismo sul quale esso poggia, al fine di applicare correttamente le disposizioni sulla marcatura e difendersi meglio in tribunale contro casi di contraffazione o di prodotti pericolosi. Ciò rafforzerà la competitività dei prodotti europei. I nostri accordi e i nostri dialoghi con i paesi terzi, compreso il Mercosur e l ’ America latina, e in modo particolare l ’ Argentina, sono volti a promuovere il modello regolamentare e tecnico che sottende il marchio CE. Nell ’ ambito dei miei contatti con quella regione del mondo, ho intenzione di chiarire questi temi e ovviamente promuovere le soluzioni che abbiamo concordato di attuare. Sarò in America latina durante la primavera e anche questo tema sarà all ’ ordine del giorno degli incontri che avrò con i rappresentanti dei governi dei paesi che visiterò: Brasile, Argentina e Cile. Ribadisco naturalmente il mio impegno a vigilare, in stretta collaborazione con voi, sul buon funzionamento del meccanismo che sottende il marchio CE e sul rispetto da parte degli Stati membri degli obblighi intesi a rafforzare la competitività dei nostri prodotti. Ovviamente, vi terrò regolarmente informati sugli sviluppi in questo settore e vi ricordo che la Commissione riesaminerà la situazione, presentando una relazione a questo Parlamento del 2013, secondo quanto previsto dal regolamento 765 / 2008. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il passaggio a un'economia a bassa emissione di carbonio e il raggiungimento degli obiettivi indicati nel pacchetto Clima impongono la definizione di norme per regolamentare le emissioni di CO in diversi settori, compreso quello automobilistico. Sono molto soddisfatto del negoziato che ha portato all'accordo con il Consiglio del limite di emissioni a 147 gr / km di CO entro il 2020. Si tratta di un limite realizzabile, oltre a costituire un ottimo equilibrio tra norme ambientali, sociali e industriali. Spero di aver dato anch'io il mio contributo come relatore ombra in seno alla commissione ITRE. L'accordo raggiunto tiene conto non solo della crisi economica che sta attraversando il settore ma tiene anche ragionevolmente in considerazione la differenza tra il settore dell'auto da quello dei veicoli commerciali leggeri. Così com'è avvenuto con il regolamento anche per i veicoli commerciali leggeri l'industria automobilistica europea saprà sviluppare una tecnologia verde, competitiva e con effetti positivi sull'ambiente. Mi auguro che sappia altresì cogliere la sfida ambientale per investire ancora di più in innovazione e ricerca. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, il compromesso raggiunto con il Consiglio appare certamente più equilibrato e realistico rispetto alla proposta iniziale della Commissione, talmente ambiziosa da risultare per certi versi utopistica, poiché non teneva in debita considerazione le condizioni industriali e l'impatto sul mercato. Un ambientalismo troppo ideologico corre sempre il rischio di allontanare risultati concreti, finendo col fare del male all'ambiente. A mio avviso, l'obiettivo a lungo termine dei 147 gr / km di CO entro il 2020, per quanto non ancora ottimale, potrebbe risultare più ragionevole e realistico rispetto a quello inizialmente proposto. Accolgo inoltre con favore gli incentivi previsti per le innovazioni ecocompatibili ma resta, a mio avviso, un punto critico: quello relativo alla determinazione delle emissioni dei cosiddetti veicoli completi, quelli realizzati cioè in più fasi. Auspico che la Commissione rispetti l'impegno di presentare una proposta legislativa specifica entro la fine di quest'anno. Sono a favore del compromesso raggiunto sulla proposta di direttiva perché, nonostante qualche punto problematico, ritengo sia un buon testo che tutela il paziente dai grandi pericoli conseguenti all'assunzione di farmaci falsificati. Negli anni abbiamo visto crescere a dismisura il numero di medicinali falsificati, e le stime più recenti ci indicano circa un milione e mezzo di farmaci venduti in modo illegale in Europa, soprattutto via Internet. Questi dati costituiscono una grave minaccia non solo per i pazienti, ma anche per i produttori europei. In gioco infatti c'è la protezione della salute pubblica, nonché la tutela dei consumatori, ai quali bisogna garantire delle stringenti misure di sicurezza e delle sanzioni efficaci da parte degli Stati membri. Con il voto odierno si introdurranno norme efficaci e flessibili e ci si occuperà anche di lotta alla criminalità organizzata. Per comprendere la necessità di sicurezza che investe il settore, basti pensare che nel 2008 sono stati sequestrati circa 34 milioni di farmaci illegali. Forse sarebbe servito un po 'di coraggio in più in merito alla tracciabilità dei farmaci e dei principi attivi provenienti da paesi terzi: ma quella compiuta oggi resta comunque una tappa importante. Signor Presidente, la proposta della Commissione relativa alla prevenzione dell'ingresso nella filiera farmaceutica di medicinali falsificati mette in risalto una preoccupazione che sta diventando una priorità per tutti i cittadini europei: la qualità e la sicurezza dei medicinali di cui facciamo quotidianamente uso. Occorre dunque impostare una nuova strategia europea, volta a contrastare il dilagante fenomeno della diffusione di medicinali falsificati, con il duplice scopo di poter rispondere a questa crescente minaccia per la salute pubblica e di poter assicurare l'incolumità di tutti i pazienti. Gli ultimi rapporti al riguardo hanno infatti registrato una vera e propria impennata dei sequestri di medicinali falsificati alla dogana, nonché una sempre crescente, e pertanto pericolosissima, tendenza a falsificare non solo i medicinali cosiddetti di conforto ma anche i farmaci salvavita, compresi i medicinali per la cura del cancro, delle malattie cardiache, dei disturbi psichiatrici e delle infezioni. Signor Presidente, l'aumento dei medicinali falsificati sequestrati lungo le frontiere dell'Unione europea nel 2007 è stato pari al 384 percento rispetto al 2005. Abbiamo assistito inoltre a un incremento della tendenza a falsificare anche i farmaci salvavita, compresi i medicinali per la cura del cancro e delle malattie cardiache, dei disturbi psichiatrici e delle infezioni. Questi dati descrivono uno scenario allarmante, nel quale i pazienti rischiano di andare incontro a situazioni quali il fallimento terapeutico, mettendo in pericolo la propria salute e, in alcuni casi, la propria vita. Accolgo con favore la proposta della Commissione. Tuttavia, la relazione della collega Matias mette correttamente in luce quelli che sono gli aspetti negativi e i punti sui quali non possiamo astenerci dal dare certezza ai nostri cittadini. In particolare, vorrei sottolineare che la proposta della Commissione non fornisce risposte esaurienti sulla natura e sulle caratteristiche di un medicinale falsificato, di un principio attivo o di un eccipiente, così come sulle definizioni riguardanti i diversi soggetti operanti nella filiera farmaceutica, di cui vanno chiariti ruoli e responsabilità. Le sanzioni della proposta della Commissione non sono adeguate, ma soprattutto essa non tiene conto della vendita di farmaci su Internet, uno dei principali canali d'ingresso per i medicinali falsificati del mercato europeo. Signor Presidente Pittella, con la risoluzione approvata oggi sono stati fissati dei principi importanti per la tutela dei consumatori, aumentando le garanzie contro la diffusione dei farmaci falsificati. Si tratta di un fenomeno gravemente pericoloso e tra i rimedi più significativi è stato posto l'argine alla vendita dei farmaci di dubbia provenienza e – attraverso l'adozione di una serie di garanzie – ci doteremo di una regolamentazione rigida che richiede autorizzazioni e controlli. Tuttavia, ciò non significa che vengono annullate le forme di tutela della salute e delle prescrizioni mediche. Occorre infatti ricordare che non viene pregiudicata la potestà legislativa degli Stati membri in materia e che questi possono conservare o limitare il divieto di vendita dei farmaci nel proprio territorio. Ciò rappresenta l'occasione per gli Stati membri di regolamentare meglio la materia ma occorre ricordare, signor Presidente, che i cittadini possono ordinare i farmaci da un altro Stato membro e che l'occasione della regolamentazione non dev'essere un'altra opportunità per privilegiare le caste dei farmacisti, ma bisogna proseguire attraverso questo cammino di liberalizzazione che l'Unione europea sta tracciando con provvedimenti come questo. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione della collega Matias, in quanto è importantissimo aumentare gli di sicurezza e stabilire regole efficaci, efficienti e severe per evitare che farmaci contraffatti possano essere introdotti all'interno dell'Unione europea. È un'esigenza e un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini europei, che spesso sono ignari dell'acquisto di un farmaco falsificato. Concordo con l'impianto della relazione, che introduce obblighi a carico non solo dei distributori ma anche di tutti i soggetti operanti nella filiera. È spesso, infatti, nelle maglie dei vari passaggi della catena distributiva che prodotti a rischio vengono introdotti. Il controllo, però, non deve avvenire soltanto al momento della commercializzazione, ma è bene ispezionare anche i siti dove vengono prodotti i medicinali e i principi attivi, anche nei paesi terzi. Nutro però una perplessità che non possono non dichiarare: avrei preferito che il regolamento avesse disciplinato in modo più incisivo, tramite un'armonizzazione delle diverse legislazioni nazionali, anche le vendite per tutelare il consumatore europeo al 100 percento. Signor Presidente, oggi in Europa sono più di 100 milioni le lavoratrici e i lavoratori che dipendono direttamente o indirettamente dalle piccole e medie imprese. Eppure le piccole e medie imprese vivono una crisi senza precedenti: carenza di liquidità, vincoli e lacci burocratici, ostacoli amministrativi. Ecco dunque il senso di questa risoluzione: il Parlamento chiede a favore delle piccole e medie imprese programmi di garanzia per i crediti e i prestiti e un'energica iniziativa europea per controbilanciare non solo negli auspici, ma soprattutto nei fatti, i nuovi – e per molte imprese proibitivi – requisiti bancari, in particolare per quanto riguarda le garanzie collaterali e i premi di rischio più elevati. Infine, condivido la necessità di aumentare significativamente i finanziamenti nell'ambito del programma per la competitività e l'innovazione e di rilanciare con forza e determinazione il tema della semplificazione: snellire e semplificare, affinché le imprese che intendono accedere ai fondi siano messe nella condizioni di farlo senza dover ricorrere a costosissime consulenze esterne. Per questi motivi ho votato a favore di questa risoluzione: ce lo chiedono le PMI e quei 100 milioni di lavoratrici e lavoratori europei occupati nel settore. Signor Presidente, valutare e rivedere gli attuali strumenti di sostegno al finanziamento delle piccole e medie imprese in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale è necessario se si vuole puntare, anche su questo settore, a incentivare la ripresa dell'economia reale al fine del superamento definitivo della crisi. Questa necessità è imposta anche dalla tutela degli interessi delle piccole e medie imprese qualora si stabiliscano per le banche – come propone Basilea III – requisiti patrimoniali più elevati in termini di capitale proprio; è richiesta dalla situazione di molti intermediari finanziari, scoraggiati dagli oneri amministrativi creati dalle complesse regolamentazioni finanziarie europee; è influenzata dalle difficoltà create dai differenti regimi fiscali e di sostegno ed è suggerita dall'esigenza di rendere coerenti i programmi di sostegno dell'Unione, per fornire maggiori garanzie e un buon equilibrio tra i regimi nazionali e quelli dell'Unione. Condivido perciò la proposta di istituire uno sportello unico per i vari strumenti di finanziamento destinati alle PMI. Semplificare le offerte e le procedure per l'accesso ai mercati rappresenta un sostegno importante anche se fosse necessario aumentare i finanziamenti. Sono state spese ingenti somme per salvare banche improvvide: spendere per 23 milioni di piccole e medie imprese mi sembra un'operazione in attivo per definizione. Signor Presidente, l'efficienza della spesa sociale, data la pressione che esercita sui bilanci, riveste oggi un'importanza fondamentale nei sistemi economici degli Stati membri. Lo abbiamo potuto constatare in questi ultimi anni, nei quali abbiamo assistito a un aumento della disoccupazione, della povertà e dell'esclusione sociale, con un conseguente aggravamento dei di bilancio in molti Stati membri, seguito da problemi di finanziamento delle pensioni. Accolgo con favore la relazione della collega Oomen-Ruijten, che mira a dare nuovi impulsi a livello nazionale e dell'Unione europea, contribuendo alla creazione di sistemi pensionistici solidi, adeguati a lungo termine, sostenibili e sicuri. Colgo tuttavia l'occasione per ricordare che a tutt'oggi non disponiamo di criteri o definizioni comuni, né di un'analisi approfondita che permetta di spiegare, in tutti i loro aspetti, i vari sistemi pensionistici e la loro adeguatezza rispetto ai bisogni dei cittadini. Mi chiedo come sia possibile affrontare un tema così delicato in mancanza di un simile studio. Richiamo pertanto la Commissione a porre rimedio a questa lacuna, intraprendendo le azioni adeguate per classificare tipologicamente i sistemi pensionistici degli Stati membri e produrre una serie di definizioni comuni che permettano la compatibilità dei sistemi stessi. Signor Presidente, io invece la ringrazio di questa sua generosità, perché durante le discussioni non abbiamo mai la possibilità di sforare il minuto e quindi questa è una possibilità in più che ci viene data di parlare e di argomentare, in questo caso, le dichiarazioni di voto, che sono comunque alla base delle relazioni che votiamo. I sistemi pensionistici europei versano in uno stato sempre più allarmante. Bisogna agire subito, far sì che uomini e donne abbiano pari opportunità, tutelare chi decide di andare in pensione oggi e, allo stesso tempo, proteggere chi nel mercato del lavoro sta solo ora muovendo i primi passi. In Europa le donne continuano a guadagnare in media il 18 percento in meno rispetto agli uomini. Il principale effetto di tale disparità salariale emerge nell'età pensionabile: avendo percepito un reddito minore nell'arco della vita attiva, le donne hanno anche pensioni inferiori. Di conseguenza, le donne sono più colpite degli uomini dalla povertà persistente. Soprattutto in tempi di crisi occorre integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche, adottando misure nazionali condivise e coordinate a livello europeo. Signor Presidente, sono stata più volte in Croazia nei primi anni '90, durante la guerra, proprio per portare aiuti umanitari, ed è anche per questo che mi sta a cuore l'entrata della Croazia nell'Unione europea. La Croazia ha fatto molto: dalle riforme del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione, alla lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, così come la tutela dei diritti delle minoranze. Sono convinta che l'adesione della Croazia incoraggerà il resto dei paesi del Balcani occidentali a lanciare e attuare nuove riforme democratiche e trasparenti, nonché un'ottima politica di vicinato. Ma molto c'è ancora da fare in ricordo della vasta azione di pulizia etnica nei confronti della popolazione italiana consumata tra il '45 e il' 48 dalle milizie delle autorità croate dell'ex regime comunista jugoslavo, durante la quale vennero massacrate più di 20.000 vittime innocenti. Il 10 febbraio, con la Giornata del ricordo, l'Italia commemora i martiri delle foibe e gli esuli istriano-dalmati, per non dimenticare, non solo chi è stato ucciso brutalmente ma anche per ribadire i diritti degli esuli, a partire dai beni confiscati durante quegli anni, e il diritto al rimpatrio. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, condivido pienamente le preoccupazioni destate dall ’ aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e non potrebbe essere diversamente, visto che si tratta di una problematica che riguarda da molto vicino la vita dei cittadini europei e soprattutto delle classi meno abbienti. Tali aumenti determinano l ’ impossibilità di soddisfare le esigenze alimentari di base da parte della popolazione di tutti i paesi in via di sviluppo. Di fronte a questo scenario i paesi sviluppati, e tra di essi l ’ Europa, non possono rimanere indifferenti. Nella nuova politica agricola comune dobbiamo quindi prevedere strumenti in grado di ridurre la volatilità dei prezzi, limitare la speculazione sulle agricole e garantire un adeguato livello di produzione sul piano interno comunitario. Devo quindi soffermarmi sul fatto che non possiamo lasciare terre inutilizzate in un momento nel quale aumenta la popolazione mondiale, rendendo quindi necessario aumentare anche l ’ offerta di prodotti alimentari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la caduta di Mubarak apre la strada non solo alla democrazia, ma anche a straordinarie opportunità di riscatto per il popolo egiziano. La riforma delle istituzioni democratiche consentirà, tra l'altro, un maggiore sviluppo dell'economia e la possibilità di diffondere il benessere a tutti gli strati sociali, anche ai più deboli. Senza la democrazia, lo sviluppo economico servirà soltanto ad arricchire poche famiglie, come è sempre stato in questi paesi senza nessuna giustizia sociale. La politica europea dovrà quindi accompagnare l'Egitto verso le riforme e aiutare il popolo egiziano a scegliere da solo il proprio futuro. D'altra parte, dovremo essere chiari con il futuro governo del Cairo e sottolineare che una nuova e più generosa politica di sarà condizionata alla sicurezza della regione e alla pace con Israele. Signor Presidente, non sarà certamente da ricordare come esaltante questa pagina di storia parlamentare. Le critiche e gli attacchi piovuti puntualmente sul governo ungherese, in concomitanza con la Presidenza dell'Unione europea, sulla presunta totale difformità della legge sui media ungheresi rispetto alla normativa europea, si sono ridotti a quello che erano: un tentativo strumentale e specioso, tra l'altro informato totalmente da un pregiudizio ideologico, che è tanto più vergognoso quando viene utilizzato nei confronti di un paese che ha oggi nel suo DNA la lotta per la libertà – come peraltro lo ha avuto anche nella sua storia, che tutti ricordiamo molto bene. Resta e pesa come un macigno sulle forze politiche che hanno promosso questo non esaltante dibattito la responsabilità di una manovra certo di non alto livello politico, inficiata pesantemente da queste connotazioni di pura ideologia e che ha anche il difetto di gettare un'ombra immeritata sulla Presidenza dell'Unione europea per la prima volta – questo sì un grande fatto politico e storico – di un paese ex comunista, oggi insieme a noi nella libertà. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ritengo sbagliato aver trasformato la discussione sull'Accordo di libero scambio con la Corea in una contrapposizione tra presunti in neoprotezionisti e convinti libero-cambisti. Ritengo altresì sbagliato che la Commissione abbia agito più come un'agenzia di sviluppo dell'economia terziaria che non come il governo politico di 500 milioni di europei, che dovrebbe trovare un equilibrio tra le ragioni della crescita, da un lato, e dell'occupazione e della distribuzione della ricchezza, dall'altro. Ciò che ci differenzia dagli Stati Uniti, che non hanno ancora ratificato questo accordo – e sappiamo perché – anche nei rapporti con la Corea, sta proprio nel fatto che non c'è alcuna potenza economica mondiale che esponga la propria industria manifatturiera di qualità – e sottolineo di qualità – a inevitabili processi di destrutturazione, sacrificandola sull'altare degli interessi finanziari, creando una contrapposizione tra colletti bianchi della City londinese e lavoratori con i camici bianchi delle moderne fabbriche europee, che è il contrario di ciò di cui quest'Europa, dopo questa crisi, ha bisogno. Tutto ciò, onorevole Sturdy, signor Commissario, non c'entra nulla col neoprotezionismo. Altrimenti dovrebbero essere considerati tali anche i ministri dell'Industria spagnolo, tedesco, polacco, portoghese, francese e italiano, che su del 10 febbraio hanno ribadito la necessità di rimettere l'interesse comunitario al centro dell'impegno delle istituzioni europee e che, in questo caso, non può essere certo tutelato dalla pur apprezzabile clausola di salvaguardia. È stata messa in atto un'ottima esercitazione accademica in materia di relazioni commerciali internazionali ma non abbiamo fatto l'interesse dell'Europa: per questa ragione …. Grazie Presidente, onorevoli colleghi, l'Accordo di libero scambio con la Repubblica di Corea è descritto da tutti come la novità istituzionale e strategica dell'Unione. È invece un accordo squilibrato che produrrà effetti negativi sull'industria manifatturiera europea. L'azzeramento dei dazi sui prodotti coreani contro l'innalzamento degli ambientali e sociali in Corea non può ritenersi equo. L'industria cantieristica coreana, beneficia d'ingenti aiuti statali, che le hanno permesso di detenere il 30 percento del mercato mondiale. Così l'industria europea, automobilistica, tessile, chimica, ecc. dovrà difendersi da una concorrenza che se non é sleale nella forma, lo è nei fatti. L'introduzione della clausola di salvaguardia é una misura idonea ma non sufficiente a far fronte ai tanti punti deboli dell'Accordo. Invito, per questo, la Commissione europea a essere più prudente se vuole realmente difendere gli interessi economici europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, condivido con il relatore la necessità di semplificare la regolamentazione in materia di pesca con un regolamento che possa recepire le raccomandazioni adottate dalla Commissione per la pesca nel Mediterraneo. Condivido gli obiettivi e i principi applicati nella politica comune della pesca, ma credo che occorra garantire in tutti gli Stati membri costieri un giusto equilibrio tra valore socioeconomico e tutela degli ecosistemi. Credo occorra quindi rivendicare anche la tutela degli interessi particolari delle comunità locali. Questo regolamento impone con minuzia gli attrezzi autorizzati per la pesca nelle acque della zona CGPM, in particolare nel Mediterraneo. Faccio presente che l ’ obiettivo della salvaguardia dei nostri habitat naturali comporta gravi ripercussioni per alcune comunità di pescatori. L ’ Italia è in attesa da parte della Commissione di una deroga al divieto di fatto della pesca di due specie particolari che costituiscono il prodotto principale di una vasta marineria. Concludendo, vorrei sensibilizzare tutti i rappresentanti dei 27 Stati membri e la Commissione a considerare l ’ opportunità di rendere tali strumenti meno rigidi di fronte alle necessità di sopravvivenza di un comparto ittico locale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che quanto accaduto in Medio Oriente abbia fatto capire alle istituzioni europee che non si può continuare ad ignorare la violazione dei diritti fondamentali e le Costituzioni nazionali. Anche stavolta, mio malgrado, devo denunciare una vergognosa iniziativa della maggioranza che governa in Italia e che vorrebbe salvare Berlusconi dai processi che hanno appena avuto inizio per reati gravissimi, come concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. La maggioranza italiana chiede infatti alla Corte costituzionale di poter decidere quale tribunale dovrà giudicare Berlusconi. Certamente la Corte costituzionale rigetterà la richiesta di un giudice ad personam, ma noi non dobbiamo continuare ad ignorare l ’ ennesima aggressione alla democrazia italiana e all ’ indipendenza della magistratura italiana da parte di Berlusconi. Molti colleghi hanno già firmato una petizione per dare un segnale forte che arrivi al popolo italiano proprio dai parlamentari europei. Curiosa coincidenza, Presidente: mentre da anni Berlusconi attacca la magistratura, il ministro della Giustizia Alfano viene candidamente a Strasburgo per descrivere il piano per l ’ efficienza della giustizia e non trova un solo istante per incontrare il Parlamento europeo. Forse ha timore di confrontarsi con le scomode domande dei rappresentanti del popolo riguardo alla giustizia italiana e il modo in cui provano a distruggerne l ’ indipendenza? Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi complimento con la collega, l ’ on. Schaldemose, per la costruttiva e proficua collaborazione che abbiamo avuto. L ’ aspetto che vorrei sottolineare in questa sede è quello da me introdotto nel parere della commissione ITRE, che l ’ on. Schaldemose – e ancora una volta la ringrazio – ha condiviso e ripreso nella sua relazione, ovvero la richiesta alla Commissione europea di valutare l ’ utilizzo di nuove tecnologie e materiali, come ad esempio l ’ utilizzo del microchip o delle radiofrequenze, per consentire una migliore identificazione del prodotto, rispettosa quindi della sicurezza del consumatore e a costi ottimizzati. Ciò offrirebbe una completa tracciabilità, in quanto il consumatore sarebbe messo nelle condizioni di conoscere tutti gli aspetti relativi al prodotto, quindi lo svolgimento delle varie fasi di lavorazione, provenienza dei materiali e individuazione dei responsabili. Inoltre, eliminerebbe il problema di individuare un criterio per l ’ attribuzione dell ’ origine e del "made in" di un prodotto. Infatti, proprio per questo motivo, abbiamo visto che definire un prodotto "made in France", quando in questo paese si è svolta solo l ’ ultima fase di lavorazione, è un modo che inganna il consumatore. Chiedo quindi con forza al Commissario di dare seguito a questa richiesta del Parlamento europeo, che senz ’ altro parla a nome dei cittadini e dei consumatori europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, al paragrafo 66, dopo la frase "insiste sul fatto che le donne debbano avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all'aborto" propongo con questo emendamento orale di aggiungere dopo la parola "aborto" il seguente testo: "riconoscendo anche il diritto alla vita del nascituro; invita gli Stati membri e la Commissione a porre in atto misure e azioni per sostenere la prosecuzione della gravidanza, attivando specifiche politiche sociali e assistenziali che aiutino le donne a superare, laddove possibile, le cause che inducano alla scelta di abortire". Questo emendamento orale è finalizzato a garantire la libertà della donna di accedere in sicurezza all'interruzione di gravidanza, ma anche ad affermare il principio che l'aborto non è né un contraccettivo di ritardo, né uno strumento di controllo delle nascite. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio l'on. Schaldemose per la sua relazione che ha il merito, in primo luogo, di proporre misure concrete per il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza per la circolazione sul mercato comunitario di prodotti sicuri per i consumatori europei. È un rapporto d'iniziativa, ma ha il merito di andare nella giusta direzione per il completamento del mercato unico e la tutela dei consumatori europei. Garantire la sicurezza significa predisporre meccanismi di tracciabilità affidabili lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti. Sotto questo profilo la relazione mette in campo proposte efficaci: creazione di una banca dati informativa sulla sicurezza dei prodotti, rafforzamento del sistema RAPEX per quanto concerne i prodotti pericolosi provenienti dai paesi terzi, maggiori risorse affinché le autorità di sorveglianza possano ritirare dal mercato i prodotti che presentano gravi rischi. Concludo sottolineando che è nostro compito garantire che i prodotti circolanti sul mercato europeo siano sicuri per le fasce più vulnerabili di consumatori, in particolare bambini, anziani e disabili. Signora Presidente, onorevoli colleghi, oggi il Parlamento ha votato una relazione sul tema della sicurezza generale dei prodotti che corrisponde a un altro importante passo avanti verso il rafforzamento della protezione del consumatore europeo. La relazione infatti sottolinea l'importanza della tracciabilità per tutto il ciclo di vita del prodotto e chiede alla Commissione europea di eseguire attività di accertamento e valutazione dell'utilizzo di nuove tecnologie, nel rispetto della sicurezza del consumatore a costi ottimizzati. Dare quindi la possibilità al consumatore europeo di conoscere tutti gli aspetti di un prodotto aumenta la consapevolezza e ne rafforza la tutela. Penso che le nuove tecnologie possano contribuire alla lotta alla contraffazione, soprattutto nel settore del tessile. L'obiettivo di questa relazione è la tutela del consumatore, ma anche la tutela di tutte quelle imprese che operano in Europa e che non hanno deciso di esternalizzare le loro attività. Con questa relazione possiamo sicuramente trovare un'ottima soluzione alla continua disputa sulla denominazione d'origine extraeuropea avendo una tracciabilità completa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'attuale crisi economica e finanziaria ha evidenziato gravi carenze nel quadro di regolamentazione e vigilanza del sistema finanziario globale. Nell'Unione europea la crisi finanziaria è stata seguita da una sensibile crisi di bilancio, nella quale hanno avuto un peso non secondario le eccessive e talora ingiustificate pressioni esercitate dai mercati sulle obbligazioni nazionali. Le operazioni altamente speculative e a breve termine si sono trovate ancora una volta al centro della crisi ed hanno posto in evidenza la chiara connessione tra un quadro di regolamentazione e vigilanza inefficiente da un lato, e la sostenibilità delle finanze pubbliche dall'altro. I costi economici di questa crisi devono ancora essere valutati completamente. Ad ogni modo, è diventato ormai evidente che il mondo e l'Unione europea non possono permettersi un'altra crisi di tale entità e non dovrebbero consentire che essa si ripresenti. Per poter formulare risposte organiche e integrate alla crisi occorrono nuovi meccanismi di finanziamento innovativi in grado di porre un freno alla speculazione e ristabilire il ruolo primario del settore finanziario. Occorre quindi cambiare e cambiare in maniera estremamente positiva Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi economica che negli ultimi anni ha investito l'Europa ha fatto emergere le gravi carenze che esistono nel nostro quadro. Occorre formulare nuovi strumenti in grado di porre un freno alla speculazione e ristabilire il ruolo del settore finanziario. Dobbiamo saper rispondere ai bisogni dell'economia reale e sostenere gli investimenti a lungo termine, assicurando un'equa ripartizione degli oneri fra i principali attori finanziari. In questo modo, riusciremo a creare nuove risorse supplementari per affrontare le sfide mondiali ed europee, quali il cambiamento climatico e gli obiettivi prestabiliti nella strategia dell'Unione europea per il 2020. Auspico tuttavia che venga posta maggiore attenzione alle misure sul controllo pubblico e sulla trasparenza dei sistemi di finanziamento innovativo, dal momento che queste ultime rappresentano una condizione sine qua non per la loro introduzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'attuale crisi economica ha evidenziato le carenze del sistema di monitoraggio del settore finanziario, la necessità di reagire con nuovi strumenti e nuove politiche fiscali. Il sistema finanziario ha iniziato a generare profitti derivanti dalle transazioni speculative ed è assurdo che questo settore non sia sottoposto ad alcuna imposizione. Occorre una terapia ed una tassa sulle transazioni finanziarie, ecco perché ho votato a favore. Per altre politiche come quella energetica o ambientale, l'Europa ha saputo essere leader a livello mondiale, diventando un esempio e uno stimolo anche per altri paesi fuori dall'Unione europea. Ritengo che lo stesso debba fare sul sistema finanziario. Mi auguro che la Commissione voglia reagire presto, presentando una proposta legislativa che sappia rispondere alle attese dei cittadini, sui quali è ricaduto il fardello della crisi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'introduzione di una nuova imposta è sempre una misura da ponderare con estrema attenzione. Se, da un lato, permette di attivare un meccanismo di incentivi che riduce i rischi e le esternalità negative, dall'altro crea sicuramente distorsioni che potrebbero penalizzare i mercati finanziari europei. Sono convinta che anche i proventi di attività speculative e di transazioni finanziarie debbano essere tassati, così come trovo opportuno che si valutino bene i pro e i contro e che un'imposta di questo genere sia ben studiata perché possa sortire gli effetti desiderati senza, per questo, cessare di produrre ricchezza. Devo tuttavia sottolineare che, secondo logica, se l'Unione agisse in maniera isolata perderebbe competitività e non avrebbe nessuno strumento concreto per indurre gli altri attori economici globali a seguire. Proprio per questo sono favorevole ad una tassazione, purché questa avvenga a livello globale e di discussione nel G20. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la prova evidente che il diritto alla cittadinanza europea non è ancora garantito sta proprio nelle gravi diseguaglianze che ancora esistono fra i singoli Stati membri. Non vi è ancora un diritto alla salute parimenti esercitabile in Bulgaria, in Romania rispetto ad altre realtà, per cui è evidente che anche questa risoluzione, con tutte le sue complicazioni, può essere un utile momento di riferimento. Oggi celebriamo la giornata delle donne e non v'è dubbio che l'accesso alle cure e all'assistenza è ancora molto più complicato, proprio per il genere femminile e allora ci vuole maggiore informazione, maggiore prevenzione, cure e riabilitazione e migliori stili di vita. Stili di vita appropriati, no alle dipendenze, no all'obesità, all'alcol, al tabagismo, alle malattie infettive. Per fare questo ci vuole una politica di coesione reale che guardi a questa frontiera del diritto alla salute come un obiettivo realmente europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in un momento in cui l'Unione europea è chiamata a riformare la sua politica agricola comune, garantire la coerenza tra la politica agricola e quella commerciale esterna diventa un fattore ancora più cruciale. Agricoltura e commercio sono infatti due agende politiche che si intersecano tra di loro, la loro dinamica influenza e, in misura sempre maggiore, è influenzata dagli scenari regolamentari a livello multilaterale, interregionale, regionale e bilaterale, che però non sono mai statici, ma creano gerarchie ed evolvono attraverso i negoziati. Le diversità regolamentari, i divergenti interessi commerciali, le tensioni e le controversie commerciali rispecchiano la complessità delle politiche agricole nazionali e del commercio internazionale. Poiché l'agricoltura non è solo un'attività economica, ma le politiche agricole e alimentari servono obiettivi fondamentali, quali ad esempio la sicurezza alimentare e quella dei consumatori, la sfida principale consiste oggi nel conciliare efficacemente gli aspetti commerciali e non. La nostra politica commerciale avrà pertanto un ruolo determinante nel decidere se l'agricoltura continuerà a dare un contributo positivo pieno a questi obiettivi senza compromettere la sua dinamica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio innanzi tutto la relatrice per il suo contributo. Parlare di parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro oggi non è e non deve essere soltanto un esercizio di retorica. Al contrario, l'occupazione femminile è per l'Europa una questione strategica, sia sul piano culturale che sul piano economico. Come è testimoniato dai dati a disposizione, se i tassi di occupazione delle donne fossero analoghi a quelli degli uomini il PIL aumenterebbe del 30 per cento. L'attuale crisi non deve quindi farci arretrare ma, al contrario, deve farci avanzare nella direzione di politiche attive sul fronte dell'occupazione femminile. Politiche dell'occupazione mirate, dunque, che permettano di valutare l'impatto della crisi sulle donne e pensare a soluzioni anticicliche. La relazione ha il merito, inoltre, di porre al centro delle politiche positive a favore dell'occupazione femminile il tema della formazione professionale e dell'imprenditoria femminile. Concludo dicendo che esiste un altro fenomeno da affrontare, il grave fenomeno della violenza sulle donne. L'Europa ha bisogno oggi di dotarsi di una direttiva globale sulla prevenzione e la lotta a tutte le forme di violenza nei confronti delle donne. Signora Presidente, onorevoli colleghi, devo ammettere che il lavoro egregio, ottimo, fatto dalla collega Oomen-Ruijten ci vede impegnati in un dibattito che comunque rimane accompagnato da una buona dose di ipocrisia, quando parliamo del tema della Turchia. Un ’ ipocrisia che non riusciamo a vincere e che forse potremmo meglio superare se considerassimo alcuni elementi generali dello scenario. Il primo è che dobbiamo riconoscere di aver completamente fallito o, forse, di non aver mai provato ad iniziare una strategia vera nel rapporto con i paesi della sponda sud del Mediterraneo. La questione della Turchia è profondamente legata a questo. Quando abbiamo fatto la missione in Tunisia, pochi giorni fa, l ’ unico partito islamista, al-Nahda, ci ha detto con sincerità di ispirarsi all ’ Akp di Recep Tayyip Erdoğan, quindi in qualche modo si guarda alla Turchia per poter avere una sponda verso l ’ Europa, ma non si sa se quella sponda è disposta, l ’ Europa, a prenderla in considerazione. Dobbiamo chiederci che cosa vale la pena fare nei confronti della Turchia: vale la pena essere sinceri fino in fondo e muoversi con velocità verso forme di partenariato privilegiato che riguardano tutta l ’ area del Mediterraneo? O vale la pena continuare a traccheggiare, a rimandare in modo indefinito nel tempo perché siano i turchi, magari, provvisti del loro grande orgoglio, a dirci “no ” per sempre e complicare ulteriormente la situazione nel Mediterraneo? Credo che siamo noi a dover decidere, non aspettare che gli altri decidano. Abbiamo responsabilità precise, assumiamole fino in fondo, abbiamo il coraggio di dire “sì ” o“ no ” e vedremo che questa situazione evolverà in positivo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, premessi gli ottimi risultati finora raggiunti nel percorso finalizzato all'integrazione europea, persistono tuttavia delle lacune in settori basilari per lo sviluppo di un sistema democratico e la piena affermazione dello Stato di diritto. Nonostante i progressi conseguiti attraverso le modifiche alla legislazione sui procedimenti penali ed altre norme primarie, perdurano alcuni ritardi sostanziali. Mi riferisco in particolare all'urgenza di garantire la responsabilità e l'efficienza della magistratura, nonché la sua trasparenza, oltre a quella dei pubblici ministeri, nonché la loro indipendenza da interferenze politiche. A tale proposito sono imprescindibili modifiche sostanziali al sistema delle nomine dei giudici e dei pubblici ministeri, ponendo fine alla prassi secondo cui le nomine degli stessi avvengono unicamente in Parlamento e in seno al governo. Infine per migliorare l'accesso alla giustizia e all'assistenza legale gratuita. Signora Presidente, onorevoli colleghi, è con soddisfazione e con orgoglio che discutiamo di questa strategia questa sera. Soddisfazione perché la collega Járóka ha fatto un ottimo lavoro – e di questo la ringrazio – e orgoglio perché è un'iniziativa che come PPE abbiamo fortemente voluto. È un'ottima relazione perché ovviamente condanna ogni forma di discriminazione e ogni forma di razzismo nei confronti dei rom e ci piace perché promuove un'integrazione vera, con un ottimo approccio culturale. Ci piace perché accanto alla elencazione dei diritti si ricordano anche alcune necessità. Ce ne siamo occupati anche nel parere che abbiamo dato come commissione cultura, e penso in particolare a tutto ciò che riguarda la scolarizzazione dei bambini rom, in cui ricordiamo che la scolarizzazione è un diritto, ma anche un dovere, nella quale devono essere coinvolte anche le famiglie. Ricordiamo ancora come la futura strategia per la minoranza rom dovrebbe concentrarsi sull'istruzione come strumento principale per promuovere l'inclusione sociale e che, accanto alla valorizzazione della cultura rom, è importante che si riconosca che i rom dovrebbero sforzarsi di apprendere le usanze, le culture dei popoli con cui essi vivono, per favorire una reale integrazione. Forse l'unica cosa che manca in questa relazione è il riferimento alla direttiva 38 / 2004 sulla libera circolazione dei cittadini comunitari. Su questo aspettiamo da tempo da parte della Commissione un'interpretazione di come metterla in pratica ed abbiamo ormai bisogno di conoscere la giusta e doverosa obbligazione che gli Stati membri devono fare. Per tutto il resto, ringrazio ancora la relatrice per quanto ha saputo fare. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la politica industriale è un elemento chiave per la crescita e per l'occupazione delle nostre regioni e dei nostri territori. In una fase di grave crisi economica, ben venga dunque l'iniziativa della Commissione per dotare l'Europa di un approccio comune di medio-lungo percorso e pieno sostegno al brillante lavoro dell'on. Lange, per almeno tre ordini di ragioni. La prima, perché la relazione fa suo un approccio al tema dello sviluppo industriale che non parcellizza gli interessi industriali ed imprenditoriali in filiere di mercato settoriali, ma le tiene insieme secondo obiettivi comuni. La seconda ragione, perché sottolinea l'importanza delle strutture regionali attraverso un sostegno più efficace ai poli, alle reti di innovazione, al trasferimento di conoscenze, alla ricerca e al miglioramento delle competenze e dello sviluppo delle infrastrutture. Terza ragione, e concludo, perché evidenzia il ruolo e la funzione delle piccole e medie imprese, che guardano all'Europa per uscire da una crisi che rischia di compromettere seriamente il loro futuro. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la crisi economica e finanziaria ha fatto riscoprire a molti la centralità dell'industria. Nonostante i suoi sforzi, signor Vicepresidente, la Commissione esecutiva tuttavia non sempre ha acquisito questa consapevolezza. Tanti atti, non ultimi i documenti sulla strategia 2020 o alcuni accordi di libero scambio approvati recentemente o in discussione, sono ancora troppo orientati verso l'economia dei servizi, verso il potenziamento e lo sviluppo dei servizi, soprattutto finanziari, bancari e assicurativi. Al contrario, l'economia reale, come ha detto Lei, ci consegna segnali opposti. La produzione e l'export aumentano e assistiamo ad un'inversione di tendenza rispetto ai fenomeni di delocalizzazione. Dobbiamo incoraggiare questi segnali, nessuna grande economia al mondo può prescindere dal valore centrale dell'industria. Da qui l'esigenza di completare il mercato interno, di accelerare la messa in campo di iniziative forti che sostengano l'innovazione e la ricerca, il trasferimento tecnologico, la tracciabilità dei prodotti, la protezione della proprietà intellettuale e la promozione delle produzioni europee e anche di efficaci regole contro il dumping e per una vera reciprocità nei negoziati bilaterali. Questa relazione va in questa direzione e ringrazio molto l'on. Lange e tutti coloro che vi hanno lavorato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mai come in questo momento l'Europa deve ripensare alla sua politica industriale, riconsiderando anche alcune scelte fatte nel recente passato. Utile e tempestiva è stata quindi questa iniziativa faro legata alla strategia Europa 2020, e di questo ringrazio la Commissione e in particolare il Commissario Tajani. Ringrazio anche il relatore Lange per il lavoro svolto e la collega Grossetête che, a nome del PPE, ha contribuito in modo significativo a rafforzare le posizioni portate avanti dal Commissario. Per quanto mi riguarda, ho ritenuto di dare il mio contributo con emendamenti volti a illuminare il ruolo delle piccole e medie imprese, da tutti ritenute la catena forte dell'industria di base europea, quella che meglio sa resistere nei momenti di crisi e che più sa innovare a costi competitivi. Ritengo che il ruolo svolto da migliaia di piccoli e medi imprenditori europei vada sostenuto, rispondendo a quelle difficoltà e a quei vincoli che gli stessi più volte hanno evidenziato: parlo di un migliore accesso al credito, della possibilità di una più trasparente e meno costosa partecipazione agli appalti pubblici, ma soprattutto di una semplificazione amministrativa generalizzata, considerata da tutti come la vera rivoluzione di cui questo continente ha oggi necessità. Sono soddisfatta che la Commissione abbia evidenziato il tema di un utilizzo efficiente e responsabile delle materie prime, così come ritengo rilevante l'andare prossimamente a discutere delle terre rare. Significativa è l'attenzione posta al tema relativo alla tutela della proprietà intellettuale. Finalmente vedo delineato un percorso che spero ci porti presto a definire norme e garanzie valide in tutta l'Unione europea. Significa dare speranza, soprattutto ai giovani, con risposte che spesso gli europei suggeriscono. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi congratulo con il Commissario Tajani per il lavoro svolto e anche con i relatori. Sono a favore di questa importante relazione che rappresenta il contributo del Parlamento europeo al dibattito sulla politica industriale europea. Vi sono molti elementi positivi, che appoggio con forza. In primo luogo ritengo che debba essere compiuto ogni sforzo possibile per riaffermare il ruolo centrale dell'industria europea sulla scena mondiale e per sostenere in particolar modo le piccole e medie imprese che rappresentano un pilastro fondamentale nel mercato interno. Inoltre, concordo pienamente con quanto si afferma nella relazione relativamente alla necessità e urgenza di predisporre una disciplina europea del marchio d'origine, per migliorare la competitività delle imprese e per consentire finalmente ai consumatori europei di scegliere in modo consapevole i prodotti normalmente associati ad una reputazione di qualità. Purtroppo è ben nota la contrarietà di alcuni Stati in seno al Consiglio su questo specifico punto già dal 2005. Dobbiamo però cercare di superare questo blocco, sulla base della posizione fortemente favorevole del Parlamento europeo in più riprese e questo è importante durante l'iter legislativo di diversi atti comunitari. La voce dei cittadini europei non può essere disattesa nuovamente, soprattutto quando è fondata su basi così solide: si tratta di dare alle nostre politiche maggiore democraticità. Un secondo appello è sicuramente quello riferito ai giovani imprenditori – che lei Commissario ha citato più volte all'interno del suo rapporto – perché ritengo siano veramente il futuro della politica industriale. Mi permetta di mantenere alcune perplessità su alcuni aspetti, quali il riferimento esplicito a nuove misure legislative in materia di efficienza delle risorse, la creazione di una task force a livello nazionale per la gestione dei processi di ristrutturazione e soprattutto la cooperazione rafforzata in tema di brevetto europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel giorno in cui celebriamo il centesimo anniversario della Giornata internazionale della donna votiamo due relazioni che affrontano tematiche per cui le donne si trovano marginalizzate ed escluse dalla società. Le donne sono per tradizione maggiormente a rischio di povertà, soprattutto le madri single e le donne di età superiore ai 65 anni. Tra i cinque obiettivi proposti dalla Commissione europea nella strategia UE 2020 vi è la lotta alla povertà, che rende la relazione dell'on. Plumb estremamente attuale, soprattutto dal punto di vista delle politiche di genere alla luce della crisi economico-finanziaria. La vulnerabilità dell'individuo donna la espone al rischio di povertà, di esclusione sociale e quindi di solitudine, rendendo doveroso un intervento dell'istituzione che rappresentiamo per mettere in campo strategie e programmi concreti. Mi congratulo inoltre con l'on. Nedelcheva per una buona relazione che promuove la parità tra uomini e donne nell'Unione europea. La rappresentanza delle donne nel settore pubblico, come nel settore privato, è molto bassa rispetto agli uomini. Nel settore economico, le cifre sono ancor meno positive: le donne rappresentano soltanto il 10 per cento dei membri dei consigli di amministrazione delle principali società europee quotate in borsa e il 3 per cento dei dirigenti di tali consigli. Sostengo dunque l'introduzione delle quote rosa per incrementare la partecipazione delle donne nel settore pubblico e privato e l'istruzione, soprattutto, è da sostenere, perché svolge un ruolo determinante per impedire che nell'infanzia gli insegnanti dirigano i propri allievi verso filiere professionali e in funzione di stereotipi sessisti. Concludo ricordando le parole di uno dei primi sindaci donna americani che diceva: "le donne devono lavorare il doppio per ottenere la metà dei riconoscimenti che hanno gli uomini". Concludo dicendo che, per fortuna, per noi donne non è difficile. Signora Presidente, onorevoli colleghi, in questa giornata vorrei fare una dedica speciale a tutte le donne che combattono ogni giorno per il rispetto dei propri diritti nella società moderna, a tutte le donne che scelgono di avere un figlio sapendo che questo renderà difficile conciliare la loro vita lavorativa con il loro nuovo ruolo di madre, a tutte le donne che, consapevoli dei loro talenti e delle loro capacità, decidono di andare avanti per la propria strada nonostante i numerosi ostacoli. Proprio per questo sono favorevole all'introduzione obbligatoria, almeno inizialmente, di quote rosa come strumento per rompere una cultura che favorisce solo la componente maschile. Questo, ne sono convinta, darebbe l'occasione che molte giovani attendono da tempo e che, con le loro capacità professionali e la loro preparazione culturale, non si lascerebbero certo scappare. Ho una bambina di pochi mesi e ho un sogno: spero che mia figlia Vittoria non dovrà lottare come stiamo facendo noi per abbattere questi tetti di cristallo e che il talento femminile non sarà più riconosciuto come un obbligo, ma come un vero e proprio valore aggiunto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Turchia, come tutti sappiamo, è un partner strategico per l'Unione europea e la sua posizione è baricentrica rispetto agli interessi economici e politici dell'Unione stessa e le attribuisce un ruolo importante nella promozione dell'azione europea nell'area del Mar Nero, così come nella promozione delle relazioni di pace in Medio Oriente. La relazione del 2010 sull'andamento del negoziato di adesione della Turchia all'Unione europea evidenzia però la lentezza del processo e la resistenza delle forze politiche turche rispetto ad alcune delle disposizioni fondamentali dell'accordo di associazione. Credo, Presidente, che su giustizia, diritti fondamentali, libertà di informazione, libertà religiosa, immigrazione, le autorità turche non abbiano fatto rilevanti progressi, nonostante la spinta in tale direzione proveniente dai cittadini. Gli interessi economici nella regione non possono renderci indulgenti su diritti e libertà fondamentali. La risoluzione del Parlamento affronta tale quadro con un approccio determinato, invitando la Commissione e il Consiglio a non perdere i risultati positivi conseguiti dal 2005 e soprattutto a non vanificare l'accordo bilaterale già esistente attraverso un'ipotesi di partenariato privilegiato. La mia preoccupazione è che questa ipotesi di partenariato possa compromettere l'accelerazione del processo di adesione, che invece deve rimanere il nostro obiettivo principale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il quadro nel quale dovremmo ambientare la discussione di questa risoluzione è quello tracciato dalla direttiva 2008 / 56, la cosiddetta direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino. Così come ha detto il collega che è intervenuto prima, il quadro è quello della tutela dell'ambiente marino, perché la direttiva citata stabilisce principi comuni sulla base dei quali gli Stati membri devono elaborare le proprie strategie, in collaborazione anche con gli Stati terzi per il raggiungimento di un buono stato ecologico nelle acque marine di cui sono responsabili. Questo è il quadro, quindi, in cui avrebbe dovuto essere ambientata la strategia per la regione dell'Atlantico, sulla base anche delle indicazioni del Consiglio dell'Unione europea del 14 giugno scorso, così come ha ricordato anche il Commissario intervenendo in Aula. La risoluzione presentata al voto del Parlamento, invece, esula da tale perimetro proponendo, ben al di là di quanto emerga dalle consultazioni svolte dalla stessa Commissione, una strategia per una macroregione che affronti questioni territoriali, oltre che marittime. Tale indirizzo anticipa i tempi di una decisione diversa. Auspico che la comunicazione della Commissione in coerenza con quanto anticipato in Aula riporti l'iniziativa nel perimetro della direttiva sulla strategia marittima integrata che, in quanto tale, sostengo. Ecco perché il mio voto di astensione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, resta ancora molto da fare nel campo della lotta contro la discriminazione in Europa. Concordo con la nostra relatrice quando afferma che, per quanto la discriminazione per motivi etnici possa considerarsi ad oggi eliminata, l'esclusione sociale ed economica della maggior parte della popolazione rom continua ad esistere e resta una delle maggiori sfide che saremo chiamati ad affrontare nei prossimi anni. Ciò a causa di tutta una serie di fattori specifici quali gli svantaggi geografici, i bassi livelli d'istruzione o il crollo delle economie pianificate che attira una moltitudine di forza lavoro scarsamente qualificata. Una strategia destinata a favorire la loro inclusione socioeconomica non comprometterà affatto le leggi antidiscriminazione, bensì andrà ad integrarle. Una parte significativa dei rom europei, infatti, deve affrontare condizioni talmente precarie e sfavorevoli che le misure destinate a favorire la loro inclusione sociale devono essere considerate come azioni volte a colmare una delle maggiori lacune esistenti in relazione al rispetto dei diritti costituzionali e dei diritti umani in Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l'approvazione odierna della relazione d'iniziativa il Parlamento ha fatto un passo concreto verso una reale inclusione dei rom nelle comunità che li ospitano. È doveroso il superamento della marginalizzazione delle comunità rom attraverso il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali, quali l'assistenza sanitaria, l'istruzione e la tutela delle categorie vulnerabili. Accogliamo con favore anche un miglior coordinamento con gli enti locali e regionali, così come si è migliorato il testo nella parte nella quale si prevedono verifiche concrete sulla coerenza e l'efficacia dei finanziamenti rispetto al risultato atteso e nella parte in cui si introducono criteri di premialità a favore degli Stati membri, che garantiscono l'uso appropriato delle risorse attribuite. Tuttavia si poteva fare probabilmente di più in materia di riconoscimento di diritti e doveri reciproci, perché è doveroso ritenere la concorrente responsabilità delle comunità rom per rendere effettiva la loro inclusione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, tutti noi condividiamo la necessità di una strategia europea per l'integrazione dei rom e certamente non vanno sottovalutate possibili discriminazioni nei loro confronti, ma non possono esistere diritti senza doveri, non può esistere integrazione senza legalità. Baraccopoli non autorizzate in condizioni igienico-sanitarie spaventose, fortissima dispersione scolastica, attività illegali come il furto, la ricettazione, l'induzione alla prostituzione femminile e minorile, l'accattonaggio molesto, il rifiuto di ogni percorso di integrazione e di accompagnamento al lavoro proposto dalle autorità locali: è questa la realtà di molte comunità rom nel mio paese e in altri paesi europei. Ed è un po 'ipocrita sostenere che le responsabilità siano sempre e solo in capo alle istituzioni e mai in capo a chi ha scelto di far ricadere questa condotta sulle spalle della collettività. Infine mi rammarico che in questo testo non si sia voluto fare riferimento a una corretta applicazione della direttiva 2004 / 38 / CE, che prevede requisiti stringenti per la permanenza dei cittadini comunitari in un altro Stato membro e l'allontanamento per motivi di pubblica sicurezza. Per queste ragioni ho votato in dissenso nel mio gruppo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione della collega Járóka riveste un'importanza particolare al momento e costituirà, insieme alla comunicazione che la Commissione è in procinto di adottare, la base per le successive discussioni della riunione della Piattaforma europea per i rom a Budapest, in programma per i prossimi 7 e 8 aprile. Condivido il richiamo all'introduzione di norme minime vincolanti a livello di Unione europea nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria. In particolare, credo vada rivolta una maggiore attenzione all'istruzione primaria, cruciale per una piena integrazione della minoranza rom. È sicuramente condivisibile il fermo invito rivolto da Francia, Romania, Bulgaria e Finlandia alla Commissione europea. È necessario che la Commissione si faccia però maggiormente carico di un ruolo attivo di guida e di indirizzo nell'elaborazione dell'attuazione di un'efficace strategia di inclusione dei rom. È evidente la necessità di individuare precisi doveri che le comunità nomadi dovranno assumersi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa importante relazione d'iniziativa afferma con forza l'esigenza di predisporre una strategia europea per l'inclusione sociale dei rom. Bisogna infatti combattere la discriminazione economica e sociale delle comunità rom presenti in Europa, che è aumentata a seguito dell'attuale crisi economica. L'Unione europea deve elaborare un nuovo quadro giuridico ed evitare di continuare ad affrontare questa problematica attraverso legislazioni di natura non vincolante, perché insufficienti e non idonee a raggiungere lo scopo. Altrettanto importante è mantenere la per i rom quale organo permanente e iniziare a pensare ad un meccanismo analogo a quello utilizzato per la valutazione del mercato interno anche per questa tematica. Infine, l'Europa deve fare ogni sforzo per assicurare ai propri cittadini, in particolare quelli delle fasce più deboli, la protezione di tutti i diritti umani legati alla dignità umana. In fondo l'inclusione globale dei rom è essenzialmente una questione di diritti fondamentali, anche se dobbiamo chiedere alla comunità rom di volersi integrare e non di chiudersi in una loro realtà dove non rispettano le norme europee e nazionali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mai più bambini che non vanno a scuola, mai più bambini costretti all'accattonaggio o sfruttati. Questi sono alcuni degli obiettivi della relazione Járóka, che rappresenta una risposta politica importante. Al di là delle dichiarazioni di principio, attendiamo la proposta della Commissione europea, prevista per aprile, affinché ci sia una responsabilità e un coordinamento più chiaro e condiviso tra Stati membri e istituzioni europee sulle politiche sui rom. L'obiettivo deve essere quello di utilizzare al meglio le risorse disponibili, a cominciare dai fondi comunitari ed evitare che siano le amministrazioni locali a farsi carico di tutti i problemi e ad affrontare le continue emergenze. Auspico infine che si apra un dibattito sulla direttiva 38. La direttiva prevede specifiche condizioni – lavoro, risorse economiche sufficienti, assicurazione sanitaria – per il mantenimento del diritto di soggiorno ma, al tempo stesso, presenta delle lacune rispetto all'eventualità in cui questi requisiti non siano rispettati. È una mancanza che va colmata al più presto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa relazione e voglio complimentarmi per il lavoro svolto con la collega Járóka, che ha saputo sintetizzare le diverse posizioni stabilendo con chiarezza obiettivi e priorità della strategia, quali la previsione di misure specifiche contro il nomadismo e le garanzie relative all'assistenza sanitaria di base, così come la parità di accesso all'educazione primaria, secondaria e superiore e il diritto di alloggio. La strategia mira infatti all'inclusione, e non alla semplice integrazione, ed è evidente che il ruolo della Commissione e delle autorità locali sarà fondamentale, soprattutto con riferimento al controllo ed alla gestione dei fondi comunitari. L'unico limite di questa relazione è la mancanza di strumenti di verifica dell'effettiva volontà di integrazione di alcune comunità rom e le conseguenze che dovrebbero discendere da una indisponibilità in termini di permanenza sul territorio di un paese membro, come di prosecuzione dei trattamenti e dei programmi di assistenza e welfare che non possono certo essere prorogati all'infinito senza risultati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione Lange affronta un problema molto attuale, il problema di reagire alla crisi economico-finanziaria che ha colpito gravemente il nostro sistema produttivo. Credo che la risposta contenuta in questa risoluzione sia una risposta estremamente positiva, perché riesce a mettere insieme tutte le variabili necessarie a costruire un buon progetto di rilancio economico. L'idea di puntare su innovazione e ricerca, tenendo conto del dato dimensionale del nostro tessuto imprenditoriale è molto importante e credo che suggerisca uno stimolo valido alla posizione forse un po 'più conservatrice della Commissione. Esprimo apprezzamento per il lavoro del relatore, che è riuscito a far sintesi degli oltre 500 emendamenti, mettendo giù una risoluzione che complessivamente dà un grosso contributo al lavoro che ci attende. Il quadro che emerge è quello di una politica industriale centrata rispetto alla politica europea, trasversale ai diversi settori e soprattutto partecipata attraverso l'utilizzazione di modelli di monitoraggio dal basso e dall'alto. Resta un unico punto controverso, che è quello del brevetto europeo. Su questo mantengo la mia totale opposizione, ma questo non mi ha impedito di votare a favore di una relazione estremamente positiva. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione mette in evidenza molti aspetti positivi e rispecchia le considerazioni e le esigenze espresse dalle varie associazioni industriali nazionali. Per questo non posso non condividere l'assetto generale della relazione del collega Lange. Sono emerse, tuttavia, alcune criticità che non sono state affrontate e risolte, quali la richiesta di nuove misure legislative in materia di efficienza delle risorse e soprattutto il tema della cooperazione rafforzata in materia di brevetti. È importante ora affrontare la questione della disciplina europea del marchio di origine, a mio parere strumento indispensabile per rafforzare e migliorare l'industria europea e la sua competitività. Ho dato il mio voto favorevole alla relazione Lange perché auspico che l'approvazione di questa relazione induca tutte le istituzioni ad adoperarsi per realizzare l'ambizioso programma delineato, traducendo quest'ultimo in azioni politiche concrete. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sarebbe inconcepibile che un settore che rappresenta nell'Unione cinquantasette milioni di addetti, tre quarti delle esportazioni europee di beni industriali e circa un terzo del valore aggiunto lordo dell'Unione europea non fosse sorretto da adeguate politiche settoriali finalizzate alla crescita e allo sviluppo. Non può esserci una politica commerciale competitiva senza un'attività industriale innovativa e di qualità. Sottoscrivo i suggerimenti forniti dalla commissione per il commercio internazionale e in particolare quelli che sottolineano l'importanza di un sistema di difesa commerciale efficace ricorrendo, se fosse il caso, agli strumenti previsti. Difendere l'interesse dell'Unione nel quadro dei negoziati futuri, al fine di proteggere l'industria e l'occupazione, è una necessità imprescindibile per contribuire a superare la crisi e assicurare che, con il settore manifatturiero, si privilegi l'economia reale nei confronti di quella finanziaria, evitando quelle bolle speculative che hanno portato a tanto disastro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che l'inviolabilità dei diritti umani è l'essenza più intima di ogni società, che si nutre appunto di valori democratici. Per questo il Consiglio dei diritti umani, che si svolgerà a Ginevra, deve avere precise e puntuali priorità: sicuramente il contrasto alla discriminazione nelle sue varie forme – razza, sesso, religione, orientamento politico – così come di converso la tutela delle minoranze, così come la tutela delle categorie vulnerabili. Il contesto nel quale si svolge il Consiglio è un contesto particolarmente delicato: quello che sta accadendo nel Nord Africa, in Libia soprattutto, è noto a tutti quanti. Oggi abbiamo ascoltato in un lungo dibattito gli interventi, che abbiamo apprezzato nel complesso, da parte della signora Ashton. Ma c'è anche un problema di Medio Oriente e c'è nel contempo un trattato di Lisbona che ci suggerisce di avere un riconoscimento ancora più forte e più deciso in favore dell'Unione europea. Ci vuole fermezza, ci vuole solidarietà, che devono essere le linee guida di interventi concreti, concreti e decisi, perché poi i libici, i tunisini e i marocchini vogliono continuare a stare là dove oggi vivono e per far questo bisogna agire con tempestività. Un'ultima riflessione che è anche una domanda nei confronti della signora Ashton: abbiamo registrato i suoi interventi, l'ho detto poco fa, complessivamente apprezzabili. Una forte discriminazione è quella che riguarda le religioni: come mai, tenuto conto che le violenze più sanguinarie degli ultimi tempi si sono registrate in danno dei cristiani, non ha mai fatto cenno nel suo intervento alla cristianofobia? Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea è il principale finanziatore dell'Autorità palestinese, con circa 1 miliardo di euro l'anno, eppure il ruolo politico dell'Europa nel processo di pace resta marginale. Questo grande aiuto finanziario ci dà l'autorevolezza per chiedere all'ANP di tornare al tavolo dei negoziati. Sulla questione del riconoscimento della Palestina bisogna essere chiari. Il problema della coesistenza pacifica con Israele non si risolverà attraverso riconoscimenti unilaterali dello Stato palestinese, che peraltro non si è ancora autoproclamato. L'ANP deve invece ritornare ad avere un ruolo attivo, sedersi al tavolo dei negoziati e risolvere i contenziosi aperti, in particolare sulle frontiere sicure, sullo status di Gerusalemme e sulla questione dei rifugiati. Un accordo anche parziale rafforzerebbe la componente moderata di entrambe le parti e ridurrebbe l'influenza dell'estremismo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Mediterraneo è rientrato prepotentemente nell'agenda politica mondiale, l'Europa ha scoperto di essere molto debole. Non abbiamo investito in una politica di vicinato con il Medio Oriente e il Maghreb, non abbiamo scommesso in un'area di libero scambio, in una politica comune sull'immigrazione e quello che sta avvenendo in Nord Africa interessa il Medio Oriente, dove il processo di pace si è fermato. L'Europa, signora Alto rappresentante, deve aiutare Israele e i palestinesi a far ripartire il negoziato sulla base di proposte ormai condivise dal Consiglio e dal Parlamento europeo. I cambiamenti in corso parlano anche a Israele e investire nel cambiamento consente di coniugare sicurezza e pace. L'Europa deve insistere su Israele per alleggerire la pressione sui territori occupati, bloccare la politica degli insediamenti, condizione necessaria per la ripartenza del negoziato. Nessuno è ormai al riparo quando esplode un vento di libertà, come vediamo in questi giorni. Ogni ulteriore ritardo nella soluzione del conflitto rischia di compromettere le speranze di israeliani e palestinesi di arrivare ad una soluzione equa e di compromettere le prospettive in un'area del Mediterraneo e del Medio Oriente così delicata. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signora Alto rappresentante, la pace ha bisogno di impegni che devono essere presi contestualmente da tutti, partendo dal riconoscimento a tutti gli effetti di Israele – cosa che ancora non c'è per quanto riguarda alcuni paesi – e perciò dalla necessità, a parte la pace, che tutti i paesi dell'area offrano le garanzie minime indispensabili per l'instaurazione di rapporti fondati sul rispetto reciproco. Se la politica commerciale oggi è diventata una nuova forma di politica estera, non è più solo attraverso la democrazia, ma anche con gli accordi commerciali, che si devono proporre e trovare soluzioni. Non è più pensabile che l'Unione, come è successo fino ad ora, continui a finanziare progetti ai quali non corrisponde né il risultato per i quali sono stati stanziati i fondi, né un aumento, seppur lento, del processo democratico e del processo di pacificazione. Israele non può essere lasciato solo, il popolo palestinese ha diritto ad avere uno Stato, però bisogna anche intervenire sul piano economico con osservatori che siano capaci di monitorare l'utilizzo degli aiuti che diamo. La nuova situazione di questi mesi, che investe una più vasta area geografica impone, finalmente, all'Europa, un'iniziativa politica più forte e determinata ed una capacità di maggiore coinvolgimento dei giovani, che possono così contribuire a costruire quella società più sicura e democratica che noi ancora non siamo stati capaci di dare alle nuove generazioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'uomo giusto al momento giusto. Il collega Cohn-Bendit ha detto: Gheddafi è un criminale e ha fatto accordi con Berlusconi. Io dico, Gheddafi è un criminale, ha fatto accordi con la Commissione europea di Romano Prodi, col governo italiano di D'Alema, col governo laburista di Tony Blair e con cento altri governi ancora. Gheddafi è un criminale che da più di vent'anni è a capo di uno Stato che rimane strategico e cruciale per gli interessi, gli interessi, gli interessi di mezzo mondo. Questo dobbiamo avere il realismo di dircelo, perché altrimenti come faremo a mettere mano al Piano Marshall evocato dal collega Schulz? Il Piano Marshall c'è stato, gli americani ci hanno dato i soldi, ma quando ce li hanno dati hanno preteso che i governi europei cacciassero i comunisti dalla politica dei loro paesi, ci hanno ciò dettato delle condizioni. Quali sono le condizioni che intendiamo dettare ai paesi della sponda Sud del Mediterraneo per impegnarci in un Piano Marshall? Intendiamo sostituire i dittatori di questi anni con altri dittatori per favorire i nostri interessi o intendiamo, con un nostro Piano Marshall, far crescere istituzioni sane, forti, che siano l'eco di quello che vive nella società civile e che si è visto vivere in questi giorni in questi paesi? Questa è la domanda vera che ci dobbiamo porre, e le proposte che dobbiamo fare, compresa la le proposte che dobbiamo fare al Consiglio, compreso un pattugliamento delle coste libiche, che spetta all'Europa e non alle navi americane nel Golfo della Sirte. Questa deve essere la risposta adeguata dell'Europa in questo momento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il carattere di questo dibattito mi permette, signora Ashton, di ricordarle che l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo ha concluso i suoi lavori la scorsa settimana a Roma, indicando alcune strade da percorrere che sarebbe utile da parte della Commissione europea riprendere, in particolar modo laddove si suggerisce come sostenere i processi di transizione democratica in corso. Per questo la invito, invito la Commissione a seguire con determinazione gli sviluppi in Tunisia. Questo paese si presta oggettivamente a paese traino per la democrazia ed a punto di riferimento per tutta la regione. Sulla Libia, bisogna avere piena consapevolezza che l'aver decretato una parte della comunità internazionale la fine dei rapporti con il regime di Gheddafi determina delle conseguenze soprattutto di fronte al fatto che tale regime mostra di resistere di più rispetto a quello di Ben Alì e di Mubarak. Ciò comporta, ora, e i tempi in politica sono decisivi, di agire con credibilità e serietà e coerenza su quattro punti: un piano finanziario adeguato europeo, capisco il senso evocativo di tanti, ma noi abbiamo bisogno di un Piano Ashton piuttosto che di un Piano Marshall; una politica di immigrazione e asilo di statura europea; una politica della deterrenza che includa anche la chiusura dello spazio aereo; un pieno sostegno a chi si oppone al regime di Gheddafi. Tocca a Lei signora Ashton, alla Sua politica estera nei rapporti con il Consiglio nei prossimi giorni portare all'incasso questi punti, anche per evitare che la stessa politica estera europea venga presa nuovamente alla sprovvista dagli eventi che stanno cambiando il Mediterraneo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le sollevazioni sempre più crescenti e diffuse in questa fase che registriamo nel Mediterraneo esprimono certamente un desiderio forte di partecipazione democratica, da parte dei giovani soprattutto, che Facebook e Twitter spingono verso una dimensione diversa e più rispondente alle loro aspirazioni. Mondi diversi, tuttavia, esprimono le regioni che si affacciano al Mediterraneo e che oggi più che mai sono tormentate dalle violenze sanguinarie represse da dittatori con i quali, bisogna pure dirlo, in queste circostanze un po 'tutte le potenze mondiali hanno avuto modo nel tempo di intrattenere relazioni. Alcune questioni: emergenza umanitaria, tutela della dignità del profugo e nel contempo ricordarsi che questa emergenza potrebbe presto sfociare in un'emergenza di tipo sanitario, un'eccessiva concentrazione di sfollati senza adeguata assistenza sanitaria, cessazione della violenza, ipotesi della no-fly zone da percorrere, una solidarietà diversa e nuova, Presidente, Signora Ashton, per una politica del Mediterraneo che guardi realmente al bacino importante di persone che insistono nel Mediterraneo, revisione del Frontex e, perché no, ricordare al Consiglio, che oggi non c'è, che vi sono due direttive sulla tutela dei lavoratori stagionali e sui trasferimenti fra aziende di cittadini di paesi terzi, che potrebbero costituire una risposta anche di tipo lavorativo a questo eccezionale bisogno che noi dobbiamo fronteggiare con maggiore incisività. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Lady Ashton, Lei ha dimostrato grande coraggio in questo caso, come ha già detto qualcuno, nel prendere il toro per le corna, però credo ci siano una serie di passaggi fondamentali. Intanto, Lei ha parlato di assicurare alla giustizia i colpevoli. Chiamiamoli per nome e cognome, bisogna assicurare alla giustizia Gheddafi. Ha parlato anche di violenza. Credo che sia opportuno invece dire che in quei territori si sta consumando un genocidio, l'ennesimo. Non possiamo continuare a fare come fanno gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia, credo che la prima cosa da fare sia quella di riconoscere il Consiglio nazionale libico, un consiglio di transizione. Noi dobbiamo avere un interlocutore, non possiamo continuare a parlare soltanto di aiuti umanitari strettamente ridotti al termine. Senz'altro quello che dobbiamo fare è chiedere a gran voce una no-fly zone. Non possiamo continuare ad accettare il veto di Cina e Russia, paesi dittatoriali. La Cina che censura la rete, la Russia che fa uccidere giornalisti come Anna Politkovskaya. Credo che in questo momento la prima cosa da fare sia proprio cominciare a fissare paletti chiari, riconoscere il Consiglio nazionale libico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non è retorico dire che siamo in un momento storico nel processo di costruzione dell'Europa. La crisi economica ha reso evidente che la moneta unica ha bisogno di un vero governo economico europeo e per la prima volta si stanno compiendo passi importanti e innovativi in questo senso, in questa direzione. Allo stesso tempo, è evidente una tendenza pericolosa ad attribuire a questa nuova un carattere intergovernativo, con il rischio non solo di mettere a rischio l'assetto istituzionale dell'Unione europea, ma anche di rendere i nuovi meccanismi inefficaci. In questo senso la vicenda del meccanismo di stabilità permanente è emblematica e centrale. Da un lato, infatti, l'istituzione di un meccanismo permanente di stabilità costituisce un passo avanti decisivo, importante. Il Parlamento sostiene questa scelta, anche se è importante sottolinearlo, ciò non deve far venir meno la possibilità di utilizzare meccanismi straordinari di solidarietà, quelli basati sull'articolo 122 che attualmente sono in funzione. Dall'altro lato, se quindi è positiva l'istituzione di un meccanismo permanente, il Consiglio europeo ha scelto di costruire un meccanismo puramente intergovernativo, privando in modo singolare le istituzioni europee di ogni ruolo, anche nella procedura che porta alla sua istituzione. Questo, tra l'altro, potrebbe far sorgere contestazioni nel corso del processo di ratifica sull'appropriatezza di una procedura semplificata, visto che è difficilmente contestabile che una riduzione di competenze dell'Unione europea richiederebbe una procedura ordinaria di revisione e visto che, poiché il trattato dice due cose molto chiare, che la politica monetaria degli Stati membri la cui moneta è l'euro è una competenza esclusiva dell'Unione e che gli Stati membri devono coordinare la loro politica economica nel quadro dell'Unione, poiché il trattato dice questo, un meccanismo che operasse del tutto al di fuori dell'assetto istituzionale dell'Unione europea sarebbe difficilmente compatibile con questi principi e configurerebbe quindi una riduzione delle competenze dell'Unione europea che non sarebbe compatibile con una procedura semplificata di revisione, e questo problema potrebbe essere posto da qualche parlamento nazionale nel corso della procedura di ratifica che sarà, sappiamo, un percorso non semplice e rischioso. Anche per questo il Parlamento europeo avrebbe preferito una diversa procedura, più appropriata istituzionalmente e meno rischiosa politicamente, l'articolo 352, da solo o in combinazione col 136; questo è detto a chiare lettere nella relazione, ma noi abbiamo preferito concentrarci sulla sostanza, piuttosto che sulle procedure e avere quindi un approccio realistico ma determinato. La sostanza è che il fondo di stabilità permanente sarà costituito dagli Stati membri perché essi così hanno deciso, ma che esso potrà essere la prima pietra di un nuovo edificio al di fuori delle istituzioni dell'Unione europea, oppure potrebbe essere un vagone intergovernativo collocato, però, all'interno di un convoglio dell'Unione europea che viaggia sui binari del diritto europeo. Il Parlamento europeo vuole dare il suo contributo perché sia questa seconda la strada che noi stiamo percorrendo. Per questo, nella nostra relazione, abbiamo chiesto di rispettare due condizioni, quella di una riformulazione della proposta di emendamento, che in qualche modo collochi lo stabilimento della distribuzione del meccanismo all'interno di una procedura dell'Unione, oppure un coinvolgimento sostanziale delle istituzioni comunitarie nella concreta attuazione del meccanismo e anche, soprattutto, nella definizione delle condizionalità. Quali principi e quali regole per dare gli aiuti? Da chi e come saranno stabiliti? Serve per questo un regolamento con procedura legislativa ordinaria e su questi punti aspettiamo di confrontarci con il Consiglio europeo e con gli Stati membri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la particolarità della proposta del Consiglio è che, una volta adottata, essa dà il via libera alla creazione di un meccanismo permanente di stabilità attraverso uno strumento di diritto internazionale e quindi senza un diretto legame con il sistema istituzionale dell'Unione. Questo fatto ha molto preoccupato la commissione che presiedo, che ha il compito di vegliare sulla coerenza del quadro istituzionale dell'Unione. La proposta di modifica semplificata ha perciò suscitato un dibattito vivo, nel quale si sono confrontati gli argomenti basati sui saldi principi del processo di integrazione europea con gli argomenti del pragmatismo e del realismo politico. In sintesi, la commissione per gli affari costituzionali considera che il Parlamento europeo, per deliberare sulla proposta di modifica del trattato, deve valutare il contesto di economica nella quale la proposta si inserisce. Dobbiamo saper meglio come il futuro meccanismo si coniuga con le strutture istituzionali esistenti. Sarebbe sbagliato creare doppie strutture che alla lunga comporterebbero il rischio di una frattura dell'Unione. Le proposte e i suggerimenti della relazione Brok e Gualtieri hanno l'obiettivo di costruire opportuni ponti tra il sistema istituzionale dell'Unione e il nuovo meccanismo. Sottolineo peraltro che occorre che questi punti siano considerati come essenziali dal Consiglio per un'armoniosa cooperazione fra le istituzioni europee. Invito quindi con molta forza il Consiglio europeo a prendere atto della necessità e della considerazione che ci deve dare, prima della nostra votazione del 24 marzo. Attendiamo un utile segnale e ringrazio sentitamente i relatori Brok e Gualtieri per il grandissimo lavoro che hanno svolto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la modifica di un trattato è sempre materia complessa e delicata, la prima poi lo è anche di più perché può creare un precedente al quale ci si riferisce negli interventi successivi. Anche per questa ragione, credo che il lavoro di Elmar Brok e di Roberto Gualtieri sia stato molto attento, equilibrato e del tutto condivisibile. Ci sono tre questioni che vorrei sottolineare nel testo che loro ci hanno presentato. Il primo punto è che il meccanismo permanente non può e non deve essere fuori dal quadro istituzionale dell'Europa. Per questa ragione, la presenza della Commissione nel sarà la chiave di volta per dare questo tratto di comunità al rapporto tra il quadro istituzionale attuale e il meccanismo che verrà modificato. Il secondo tema è quello della piena continuità con la situazione in essere delle misure temporanee, guai se questa venisse meno. Da ultimo, e decisivo per lo sviluppo futuro della economica, il rapporto con le istituzioni economiche. Dobbiamo evitare di creare modelli duali che porterebbero danni invece che vantaggi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è stato un dibattito importante che mi sembra abbia messo chiaramente in evidenza l'esistenza di un largo consenso dei gruppi politici sull'analisi e sulla linea indicate nella relazione. Il Parlamento sta davvero parlando, con poche eccezioni, con una voce sola e questo è importante. Diciamo sì al meccanismo permanente di stabilità, non nascondiamo perplessità e preoccupazione, peraltro condivise – come abbiamo appreso – dalla Commissione, anche se avremmo avuto piacere di leggere queste perplessità nel parere della Commissione sulla procedura prescelta. Siamo disponibili a mostrare realismo e senso di responsabilità nel prendere atto che non ci sono le condizioni politiche per definire oggi un meccanismo comunitario e, tuttavia, abbiamo mostrato, stiamo mostrando determinazione nella volontà di contribuire a collocare il meccanismo nel quadro del diritto e delle procedure dell'Unione, rispettando i trattati. Le proposte che abbiamo fatto sono chiare, il punto cruciale adesso mi sembra un altro, però. È disponibile il Consiglio europeo ad aprire una reale discussione con il Parlamento sulle sue proposte ed è disponibile la Commissione ad avere un ruolo attivo in questa discussione? Vorrei sottolineare che il Parlamento ha preso una decisione che definirei rituale di rinviare il voto al 24. Credo sia un segnale importante, siamo un Parlamento responsabile, ma credo sia necessario che anche il Consiglio europeo mostri lo stesso senso di responsabilità nel prendere in considerazione le proposte del Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa importante risoluzione. È essenziale che l'Unione europea compia ogni sforzo nell'ambito delle sue competenze per porre fine all'emergenza, coordinandosi con il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nei tempi più rapidi possibili. Esprimere una condanna chiara, proporre un'area di non sorvolo, una stabilire l'embargo sugli armamenti e le altre sanzioni, provvedere agli aiuti umanitari, far evacuare i cittadini europei, assicurare l'assistenza alle popolazioni civili colpite sono però tutte misure che cercano di arginare l'emergenza. L'Unione europea, tuttavia, deve acquisire un ruolo politico più forte sulla scena internazionale e saper affrontare le grandi sfide. Dopo aver affrontato l'emergenza, credo che dovremmo fermarci a riflettere per capire come l'Unione può in futuro lavorare per evitare che le situazioni di democrazie deboli degenerino e sfocino in disastri umanitari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Shahbaz Bhatti è stato ucciso in nome delle cosiddette leggi sulla blasfemia da un gruppo di fondamentalisti che, come sempre più spesso accade, utilizzano il nome di Dio per portare avanti un proprio progetto di potere. Con questa risoluzione vogliamo applaudire e ringraziare Shahbaz Bhatti, per l'esempio che ci ha regalato in questi anni. Spero che un sacrificio così doloroso serva da monito ai governi dell'Unione europea e all'Alto rappresentante per la politica estera perché azioni concrete sostituiscano le poche parole, peraltro pronunciate a mezza voce fino ad oggi. Infatti, in questi mesi l'Unione europea, o meglio, il Consiglio e la Commissione, a differenza del Parlamento, hanno perso tempo a discutere dell'inclusione o meno della parola "cristiani" nei propri deboli documenti di condanna, mentre i cristiani continuano ad essere massacrati brutalmente, spesso perché accostati all'Occidente, sebbene di occidentale non abbiano nulla. Credo quindi che Commissione e Consiglio facciano bene a guardare al Parlamento in questa circostanza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, vorrei innanzitutto ringraziare il collega Marinescu per aver voluto con forza che si tenesse questo dibattito. Dopo quasi un anno dall'accaduto ci ritroviamo qui a discutere di questa tematica delicata, che ha causato ingenti danni ai passeggeri e alle imprese coinvolte sia nel settore aereo ma, non dimentichiamolo, anche in altri comparti produttivi. Ritengo quindi necessario agire su un duplice binario. Da un lato, migliorare il coordinamento tra le autorità e i soggetti coinvolti, affrontando finalmente la riforma di Eurocontrol che, certamente, non è un organismo alle dirette dipendenze delle istituzioni europee, ma che è stato fondamentale nella gestione e nella mancata gestione efficace di questa crisi. Si è dimostrata l'insufficienza di modelli meramente matematici, che hanno indotto le autorità dei singoli paesi al blocco quasi totale degli spazi aerei, anche quando non ce n'era bisogno. In assenza di un modello verificato sul campo e di tecnologie più avanzate, l'eccesso di precauzione ha causato infatti danni e disagi ingentissimi. Inoltre, dobbiamo compiere decisivi passi avanti verso la realizzazione del cielo unico europeo, sviluppando con maggiore rapidità tutti i FAB per ridurre la frammentazione nella gestione degli spazi aerei e assicurare una più efficace gestione degli stessi. Dall'altro lato, è necessario garantire i diritti dei viaggiatori. A tale proposito auspico che la Commissione possa presentare al più presto la revisione della direttiva sui viaggi "tutto compreso" per rendere più chiaro il quadro delle garanzie e delle responsabilità in situazioni straordinarie e anche delle modifiche, eventualmente, al regolamento sui diritti dei passeggeri quando le situazioni straordinarie si prolungano nel tempo. Inoltre sarebbe necessario – lo hanno detto altri colleghi – varare un piano di emergenza per garantire una mobilità alternativa, mezzi di trasporto alternativi nel caso si dovesse verificare nuovamente una simile situazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel rapporto che ci accingiamo a votare le riserve sulla decisione di adottare una revisione del trattato sul carattere intergovernativo del meccanismo rimangono, ma al tempo stesso noi provvediamo un'opinione favorevole, perché – come ha spiegato Elmar Brok – il negoziato che abbiamo condotto ci ha consentito di raggiungere degli importanti obiettivi che riguardano soprattutto il fatto che le condizionalità connesse agli aiuti saranno definite da un regolamento, quindi da una procedura di codecisione. Quindi è giusto dare un'opinione favorevole e vorrei ringraziare molti colleghi che hanno contribuito a questo risultato, il privilegio di lavorare con Elmar Brok, i consigli utilissimi di Ezio Pirillo e poi il lavoro dei due relatori della commissione ECON: Scicluna e Gauzès, Eli Schado, Dafne Häfner e i coordinatori dei gruppi e naturalmente i presidenti dei gruppi che ci hanno dato un importante sostegno politico, grazie. Signora Presidente, onorevoli colleghi, gli sconvolgimenti che si stanno moltiplicando nell ’ area sud del Mediterraneo non devono distogliere la nostra attenzione dagli obiettivi, anche di carattere economico, che da tempo abbiamo fissato per il medio periodo. Le turbolenze internazionali devono invece accelerare il passo per la crescita della nostra economia: è bene che le decisioni per implementare la strategia 2020 vengano prese rapidamente, già nel corso della riunione di questa settimana. Noi non sappiamo cosa succederà dopo il conflitto in Libia, ma siamo certi che niente sarà come prima! L ’ Europa ha estrema necessità quindi di dotarsi di un pacchetto di misure che permettano le economie degli Stati membri di riprendere fiato in vista di un nuovo periodo di incertezze. Certo però il maggiore interrogativo è legato alla situazione nel Mediterraneo. Il Mediterraneo in guerra è la peggior catastrofe che il mondo possa attendersi oggi. Bene hanno fatto quei paesi che hanno ritenuto indispensabile muoversi in questa circostanza, rimane però la grande contraddizione di un'Unione europea che appare impacciata, se non esplicitamente divisa, sul da farsi. Allora mi permetto rivolgere un appello alla Presidenza ungherese: il Parlamento e credo anche la Commissione è vicino a questa Presidenza, che ha l'occasione per trasformare la crisi in un qualcosa che non si risolva semplicemente nel mettere in crisi l'Unione europea. Noi abbiamo questa enorme responsabilità: trasformare la crisi che c'è nell ’ occasione per produrre, lasciar nascere finalmente far vivere una politica estera degna di questo mondo. Siamo, con le nostre responsabilità, con i nostri dubbi, con i nostri errori, alla vigilia di eventi epocali e credo che ci dobbiamo assumere questa responsabilità fino in fondo, facendo in modo che le decisioni che vengono prese a partire dal Consiglio di domani e dopodomani possano essere ragionevoli ma soprattutto possano essere coraggiose. Grazie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, al di là delle misure che sono state preannunciate, mi chiedo se il ruolo della politica europea sia oggi all'altezza. Certo per affermare un ruolo da protagonista dell'Unione europea, soprattutto in politica estera, serve il tempo necessario, ma come si sa, ci sono situazioni che si determinano e che purtroppo non ci lasciano il tempo che desideriamo e anzi reclamano tempestività e lungimiranza. Ora è indubbio che sulla vicenda del Mediterraneo e particolarmente della Libia siamo ancora al di sotto delle esigenze: serve qualche riflessione in più anche nel riconoscere che forse avevamo bisogno di un ’ iniziativa più forte sia nel comprendere ciò che stava succedendo, sia nel porre in campo un'azione concertata verso il Mediterraneo. Non sfugge infatti a nessuno che se guardiamo alla Libia esiste una differenza sostanziale tra avere in campo un'azione comune di tutta l'Europa e invece un'azione dei paese volenterosi come quella attuale. No, non ci siamo ancora, lo dico ai rappresentanti del Consiglio e alla Commissione! Ci sono alcune domande alle quale il Consiglio non ha dato risposte e alle quali dovrà darle velocemente. Mi chiedo se al di là dello sforzo umanitario abbiamo piena consapevolezza di cosa fare se l'applicazione della risoluzione 1973 non basterà e se qualche paese andrà oltre il mandato. In secondo luogo vorrei sapere l'opinione del Consiglio sulla questione del comando dell'operazione: la NATO ha risposto che svolge un ruolo tecnico, ma non di guida politica; pensiamo di cavarcela così, senza ricercare un ruolo più forte e unitario dell ’ Unione europea e non delegare invece a qualche volenteroso? Infine, nel quadro delle operazioni in corso e il rapporto con la Lega araba e l'Unione africana è essenziale per evitare che l'intervento venga considerato alla fine non positivamente, con il rischio di generare incognite e derive dense di pericoli. C'è questa consapevolezza? Forse non c'è del tutto: ecco, questi sono interrogativi che non meritano risposte burocratiche ma hanno bisogno di risposte politiche adeguate, a partire dal Consiglio di domani. Signora Presidente, onorevoli colleghi, voglio anch'io esprimere la mia solidarietà e l'ammirazione per la dignità, la forza d'animo e la coesione dimostrata dal popolo giapponese a fronte di una catastrofe raramente avvenuta nel mondo per dimensioni e gravità. Il comportamento del popolo giapponese è davvero un esempio per tutti e merita il nostro aiuto. La lezione da trarre da quest'esperienza è la necessità di rafforzare il sistema di protezione civile europeo attraverso un più stretto coordinamento degli interventi e una più ampia disponibilità di uomini e di mezzi per potere intervenire tempestivamente in caso di catastrofe. Riguardo all'opzione nucleare, discutere di questo argomento sull'onda emotiva di quanto è successo sarebbe un errore: l'argomento è troppo importante e va affrontato con un approccio scientifico. È giusto, molto giusto rafforzare le misure di sicurezza per le centrali attuali e quelle di nuova generazione e smantellare quelle meno recenti e insicure, ma dobbiamo evitare strumentalizzazioni politiche ed essere prudenti e pragmatici come ha detto il collega Brok. Ricordiamo che nella stessa area di Fukushima durante il terremoto è crollata una diga con numerose vittime, ma non per questo pensiamo di smantellare le dighe o non costruirle di nuove, quindi prudenza, attenzione e apertura verso il futuro. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sarebbe un grave errore credo trasformare questo dibattito in una sorta di processo contro i rischi della modernità. Dobbiamo riconoscere che sono scienza e tecnologia che ci permettono di vivere più a lungo, di vivere in condizioni migliori, di vivere guardando con maggiore fiducia e tenendo conto che sono migliorate le condizioni della sicurezza alimentare, che sono migliorate le condizioni dei nostri sistemi di welfare, che sono migliorate la condizioni di un mondo che si riconosce in una proiezione legata al futuro, proprio perché scienza e tecnologia le ha sapute usare, le ha sapute sfruttare. Certo questa prospettiva non è esente da rischi e questi rischi sono superabili se sapremo affrontare insieme i problemi che giorno dopo giorno vengono posti alla comunità internazionale. Soprattutto dice bene Elmar Brock, c'è un mistero nel nostro rapporto con la cose che ci fa capire che non siamo padroni di tutto, che per quanto siamo avanzati, non siamo la risposta a tutti i problemi che la natura pone all'uomo e l'entità di questo terremoto ci ricorda appunto che molto probabilmente condizioni di inferiori tecnologie e scienza, hanno prodotto poco tempo fa o cento anni fa per esempio a Messina, un fenomeno con più di 100.000 morti, con un'intensità del terremoto molto più bassa. Questo ci deve dare un'indicazione chiara per il futuro: scienza e tecnologia sono strumenti, perché possiamo approfittarne fino in fondo ci vuole della buona politica; quindi sarà la buona politica, quello che faremo insieme come istituzioni, che saprà stabilire se ci sono ad oggi soluzioni per superare l'era atomica e proiettarci nel futuro o se dovremo ancora tenerne conto, e a lungo, per rendere possibile quell'ulteriore sviluppo di cui tutti abbiamo bisogno. Oggi però ci è chiesto ben altro, di mobilitarci essenzialmente per il dolore e per il bisogno di un popolo! Di questo sento parlare poco in questa sala, perché siamo tutti preoccupati di una discussione politica che intende anticipare preoccupazione che non sono essenzialmente legate all'ordine del giorno! Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto esprimo solidarietà al popolo giapponese così gravemente colpito dalla catastrofe. È stata una sorpresa cogliere la tecnologia giapponese in fallo relativamente degli eventi che in quei territori si ripetono costantemente. Aver mantenuto in funzione la centrale nucleare tecnologicamente obsoleta è sicuramente una questione non di secondo ordine e queste cose ci devono far riflettere sul programma energetico nucleare europeo. Non possiamo farci prendere dalla paura e fare oggi scelte avventate: occorre un accordo generale sulla messa in sicurezza degli impianti nucleari esistenti e uno su quelli in costruzione. L'Europa non può esimersi dall'aiutare, non solo per l'emergenza, il popolo giapponese, ma anche per la probabile crisi finanziaria collegata allo spaventoso catastrofico evento. Nel breve periodo dovranno essere fatti i conti con un rallentamento dell'economia di Tokyo e con probabili conseguenze anche per i paesi più legati al Giappone. Non dimentichiamo che il governo era già prima della catastrofe debole e senza maggioranza alla Camera alta, quindi all'orizzonte potrebbe anche esserci una crisi dell'esecutivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che nessuno di noi abbia dubbi, il vaso è colmo: l'Unione europea nei confronti della Turchia deve passare dalle parole ai fatti! Non è bastato l'arresto del patriarca cristiano ortodosso avvenuto il giorno di Natale perché celebrava messa in una chiesa nella parte di Cipro occupata, come non è bastato l'arresto di nove giornalisti il tre marzo scorso a convincere la baronessa Ashton a prendere provvedimenti in accordo con il presidente Van Rompuy nei confronti della Turchia. Adesso però, dopo l'avvenuto arresto da parte delle forze di sicurezza turche nella parte di Cipro occupata di quattro membri del Parlamento europeo e del vescovo rappresentante dei cristiani ortodossi presso l'Unione europea, penso che anche loro non abbiano più dubbi: è evidente che non possiamo continuare a prendere schiaffi in faccia dalla Turchia, pensare come contromisura solo di interrompere le procedure di adesione all'Unione europea non è sufficiente! Una volta per tutte bisogna avere il coraggio e la forza di far capire a quel governo che o si adegua al rispetto dei trattati, dei diritti umani e civili e delle libertà, oppure l'Unione europea deve avere il coraggio di interrompere ogni rapporto diplomatico e commerciale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io volevo intervenire prima che lei mettesse in evidenza la determinazione di questo Parlamento nel chiedere le dimissioni anche dell ’ altro collega, dell ’ ultimo altro collega, che non ha ancora rassegnato le dimissioni. La ringrazio e ringrazio il Parlamento tutto che ha deciso con fermezza e con determinazione di attuare una politica pari a tolleranza zero perché qua ne va di mezzo la credibilità di tutti quanti noi di questo Parlamento e soprattutto noi dobbiamo ricordarci che rappresentiamo 500 milioni di cittadini e non le lobby, grazie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei innanzitutto ringraziare la relatrice Balzani per l ’ ottimo lavoro svolto. Nel merito, quattro sono i punti della relazione d ’ iniziativa che reputo qualificanti. Il primo, sul piano generale, è il richiamo esplicito al bilancio UE e alla sua natura redistributiva, quali architravi della solidarietà europea. Il secondo, sul piano specifico, riafferma il principio in base al quale gli impegni da liquidare – che sono particolarmente elevati nel settore della coesione – debbono essere assolti e non, come sostiene il Consiglio, semplicemente tagliati. Il terzo avanza dubbi, io credo motivati, sull ’ efficacia del criterio di previsione fondato sull ’ esecuzione dell ’ esercizio precedente. Il quarto invita la Commissione a formulare proposte per la creazione di nuove risorse e in particolare nuove risorse devono essere volte a contrastare i persistenti effetti della crisi con un impegno concreto ed effettivo a favore delle politiche per l ’ innovazione, per la ricerca e per lo sviluppo economico e produttivo ed occupazionale dell ’ Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, chiedo scusa, in un momento così importante un documento come quello varato oggi è sicuramente improntato a criteri di buon senso e di ragionevolezza. Sostenere la strategia 2020 costituisce sicuramente espressione non soltanto di credibilità ma anche di coerenza dell ’ agire del Parlamento europeo. Alcuni criteri e alcune linee guida importanti tuttavia dovranno ulteriormente essere rafforzate attraverso una lista delle priorità degli interventi. Oggi, in un momento così delicato, nel quale soprattutto nel Mediterraneo ma anche in Giappone, le difficoltà sono strettamente collegate ad una realtà in rapida evoluzione, vi è la necessità di un Parlamento autorevole e credibile, con risposte che diano forza alla crescita, alla competitività e alla sostenibilità intelligente delle cose da fare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la semplificazione amministrativa e la facilitazione dell ’ accesso alle informazioni rilevanti costituiscono gli strumenti adatti per rendere il mercato del lavoro europeo più attraente agli occhi dei lavoratori dei paesi terzi. L ’ istituzione di una procedura unica di domanda volta al rilascio di un titolo combinato comprendente sia il permesso di soggiorno sia il permesso di lavoro in un unico atto amministrativo concorrerà a semplificare e ad armonizzare le norme attualmente vigenti negli Stati membri. Questo renderà più chiara ed efficiente la procedura sia per i migranti che per i datori di lavoro, facilitando al tempo stesso i controlli sulla legalità del soggiorno e sull ’ impiego. La procedura unica permetterà inoltre di ridurre la disparità di diritti tra i cittadini dell ’ Unione e i cittadini dei paesi terzi. Per questa ragione ho dato il mio voto favorevole alla relazione della collega Mathieu. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione si propone attraverso la revisione delle quattro direttive attuali di porre fine a una frammentazione del quadro normativo che ha ostacolato il completamento del mercato interno fino ad oggi: l ’ obiettivo è migliorare il funzionamento dello stesso per i consumatori e le imprese, aumentando la fiducia dei primi nel mercato e riducendo la riluttanza delle imprese ad operare a livello transfrontaliero. La proposta è complessa e con molti aspetti specifici, i quali sono stati esaminati e dibattuti fin dalla scorsa Presidenza francese. Con la nuova commissione Barroso, per opera del Commissario Reding, l ’ armonizzazione totale non è stata più considerata come un dogma e abbiamo giustamente intrapreso la strada verso un ’ armonizzazione più mirata. Pur non essendo pienamente soddisfatto del risultato raggiunto, che considero modesto e frutto di un compromesso al ribasso, credo e mi auguro che questa proposta possa costituire un punto di partenza per sviluppi ulteriori. Per questo ho dato il mio appoggio a questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il testo votato oggi è il risultato di un lungo e complicato percorso iniziato nell ’ ottobre del 2008 che mira a porre il consumatore al centro della tutela per gli acquisti effettuati oltreconfine. L ’ obiettivo che l ’ Unione e le istituzioni comunitarie devono prefissarsi è quello di contribuire a un miglior funzionamento del mercato interno, volto ad accrescere la fiducia del consumatore e contestualmente a sostenere le nostre imprese. La direttiva sottoposta oggi al voto dell ’ Aula rappresenta la sintesi di quattro direttive relative a questo tema, fino a oggi in vigore. Essa esprime la volontà di armonizzare in modo assai più incisivo la disciplina oggi vigente nei vari ordinamenti, evitando quella frammentazione giuridica che purtroppo molto spesso è risultata essere un ostacolo sia per le imprese, il cui obiettivo è quello di poter essere competitive sul mercato transfrontaliero, che per i consumatori. Per questi motivi ho dato il mio assenso e il mio voto a favore di questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le notizie dello sciame sismico che dall ’ 11 marzo interessa l ’ Estremo Oriente, il Giappone in particolare, hanno lasciato tutti noi attoniti di fronte all ’ ampiezza della tragedia umana che si sta consumando. Per queste ragioni ritengo la risoluzione un primo passo obbligato per garantire alle popolazioni civili del Giappone tutto il sostegno umanitario, tecnico e finanziario di cui avranno bisogno nei prossimi mesi ed anni. Credo che l ’ incidente alla centrale di Fukushima costringa tutti noi ad una riflessione attenta, scrupolosa e serena sui rischi del nucleare. L ’ Europa deve investire ed indirizzare gli Stati membri a puntare di più e meglio sulle fonti energetiche alternative. Il nostro pensiero oggi è rivolto al Giappone e il nostro impegno per il futuro dev ’ essere di evitare che si possano ripetere situazioni analoghe in Europa e nel resto del mondo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il documento che oggi è al nostro esame non è soltanto un documento sulle priorità del prossimo bilancio europeo, ma è anche e soprattutto un documento strategico sul nuovo ruolo che il bilancio europeo deve avere nel quadro della più forte governance economica. Quest'anno è il primo anno del semestre europeo, un semestre studiato proprio per creare il massimo coordinamento tra il bilancio dell'Unione e i bilanci degli Stati membri, per creare la massima sinergia, la massima complementarietà, e tutto questo significa fondamentalmente una cosa: convergere e far convergere i bilanci degli Stati membri sui grandi obiettivi del bilancio europeo. Oggi questi obiettivi, gli obiettivi europei, non possono che essere quelli della strategia 2020, una strategia grande, ambiziosa, con cinque molto importanti e sette grandi iniziative faro. Sono obiettivi importanti, grandi ma anche molto specifici. Il primo è importantissimo: significa costruire un'Europa più e meglio occupata attraverso i giusti investimenti. Abbiamo quindi una grande priorità per il bilancio del 2012: non perdere tempo perché la strategia 2020 si realizzi, cominciando proprio con il primo dei più lavoro in Europa. È quindi fondamentale, urgente, iniziare a definire subito la dimensione della strategia 2020 all'interno del nostro bilancio. Per fare questo sono necessarie due cose fondamentali: è necessario progettare, è necessario guardare al futuro. Progettare significa escludere approcci matematici al bilancio, non ha senso! Un aumento matematico, un aumento secco e indiscriminato non è utile! Dobbiamo invece guardare esattamente quali sono i programmi e le azioni utili alla nostra strategia 2020. Guardare al futuro significa una cosa fondamentalmente: avere anche la massima attenzione per gli impegni e non solo per i pagamenti, perché sono gli impegni lo strumento con il quale possiamo costruire il futuro finanziario sostenibile della nostra Unione. C'è poi un tema importantissimo, che è quello della flessibilità. Siamo al termine del periodo di programmazione e quindi il bilancio è particolarmente rigido; credo pertanto che sia veramente importante considerare fin dall'inizio tutti gli strumenti di flessibilità disponibili come fondamentali, indispensabili per questo bilancio che andiamo a definire, se vogliamo che sia non solo possibile, non solo fondamentale per fare il primo passo verso la strategia 2020 che non può assolutamente essere un fallimento, come già abbiamo visto in passato, ma anche se vogliamo che sia un bilancio utile ed effettivo. Sono convinta che tutti questi grandi obiettivi saranno possibili solo se costruiremo insieme, pazientemente, fin dall'inizio, un rinnovato clima di cooperazione istituzionale. La cooperazione istituzionale è una delle grandi sfide del trattato di Lisbona di cui parliamo sempre con poca attenzione. Collaborazione istituzionale significa veramente trovare un clima di rinnovata parità per lavorare insieme su questo tema delicato, il bilancio, che è uno degli strumenti non solo più strategici ma anche più reali e più veri per costruire il nostro futuro. Signor Presidente, egregio Commissario, onorevoli colleghi, le linee guida che ci apprestiamo a votare sono il primo passo verso il bilancio europeo del 2012. Il Partito popolare europeo ha manifestato sin dall'inizio il suo appoggio alla realizzazione di un preliminare che contenesse l'indicazione delle priorità del Parlamento per il prossimo bilancio, da presentare alla Commissione, così come peraltro fatto dal Consiglio. Abbiamo con il nostro contributo contribuito ad allargare lo spettro delle politiche prioritarie e condiviso l'impostazione equilibrata della relatrice, attraverso l'inserimento di alcune priorità forti e riconoscibili nonché caratterizzanti la tradizione del Partito popolare europeo, quali lo sviluppo e la crescita dell'Europa insieme alla ricerca e all'innovazione. Ritengo infatti siano queste le politiche su cui dobbiamo investire per il futuro dell'Unione e che il Parlamento debba sottolineare in attesa della presentazione del progetto preliminare di bilancio da parte della Commissione. Abbiamo inoltre insistito sul concetto di responsabilità, così come poco fa richiamava il Commissario Lewandowski correttamente, come cuore del bilancio 2012 – con ciò non volendo dire che fino ad oggi non abbiamo avuto la responsabilità del bilancio, ma evidenziando che oggi, più di ieri, a causa della crisi, dobbiamo comportarci in modo responsabile. Credo infine necessario un riferimento a quanto è successo e sta succedendo in molti paesi del Nord Africa, proprio per manifestare il nostro rifiuto di approcci di medio termine, incapaci di consentire una corretta gestione di eventi imprevisti o nuove politiche. Per ciò che concerne l'aspetto tecnico del voto credo utile mantenere sostanzialmente inalterato il testo uscito dalla commissione per i bilanci ed esprimo forte perplessità circa la necessità proposta dal gruppo della GUE di inserire la tassa sulle transazioni finanziarie, che indipendentemente dal merito non mi sembra che sia o che abbia alcuna rilevanza per la procedura per il bilancio 2012. Signora Presidente, Commissario, onorevoli colleghi, desidero ringraziare la relatrice anzitutto per il lavoro svolto. Il bilancio 2012, così come il bilancio 2013, saranno bilanci di consolidamento, orientati a riflettere il contenimento della spesa degli Stati membri e destinati a rappresentare un punto di riferimento per gli importi che verranno fissati nel prossimo quadro finanziario. Il contributo del PPE all'interno delle linee guida per il bilancio 2012 si è basato sul concetto di responsabilità, il che vuol dire perseguire gli obiettivi di economia, efficienza, efficacia, con il minimo delle risorse disponibili. La strategia 2020 è orientata su priorità importanti, che inizialmente non erano contenute nella relazione Balzani, quali ricerca, innovazione, sviluppo e crescita, ma fortemente sottolineate dal nostro gruppo politico. Le priorità dell'Unione necessitano di un adeguato finanziamento. È quindi importante assicurare flessibilità tra i capitoli di spesa per meglio compensare le difficoltà legate alla crisi economica e proporre un quadro di bilancio che includa le risorse proprie. Non sono tuttavia però in favore della raccolta di tali risorse tramite l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie come proposta dal gruppo GUE; sono invece a favore di un approfondimento da parte della Commissione su come affrontare tecnicamente tale questione di estrema importanza per affermare e concretizzare il valore aggiunto europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, da che mondo è mondo, se c'è un commercio che è difficile da controllare è quello delle armi. Ci sono vari modi per rendere difficile questo controllo. Uno è quello di commerciare armi dall'apparenza innocue o tecniche che possono diventare facilmente un'arma, ed è per questo che nel regolamento in esame ci occupiamo del doppio uso. Un'altra difficoltà è la cacofonia di regole che rendono poco efficace un sistema di controllo. Quando abbiamo cominciato a lavorare su questo dossier, la Commissione ci chiedeva di emendare un regolamento del 2000. Nel frattempo questo è stato revocato e, sulla base della stessa proposta obsoleta, ci spettava di emendare quello più recente del 2009. Siamo appena entrati in trilogo e c'è già una nuova proposta legislativa della Commissione, di nuovo per emendare lo stesso regolamento. La prima richiesta è quindi quella di stabilire regole chiare, semplici e trasparenti per gli esportatori europei avendo un testo consolidato. Quattro punti sulla posizione del gruppo liberal-democratico. Per quanto riguarda le spedizioni di basso valore, insieme al Consiglio anche noi dell'ALDE siamo molto scettici su questo sistema. Il Parlamento ha già limitato il valore massimo da 5.000 a 3.000 euro e imposto vari altri criteri. La lista dei paesi di destinazione è molto limitata. È una cosa che vogliono legittimamente le piccole e medie imprese, ma il nostro messaggio principale è che vogliamo soprattutto sicurezza, oltre che commercio, e su questo nel trilogo dovremo tornare a lavorare. Siamo a favore della politica della notifica ex-ante e di un obbligo di registrazione degli Stati membri. Infine, chiediamo un massimo grado di trasparenza, in modo che il regolamento preveda un meccanismo che offra ai soggetti interessati, come le organizzazioni dei diritti umani o per il monitoraggio della pace e i sindacati, le varie tappe che hanno formato il processo decisionale, anche attraverso una relazione al Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, permettetemi innanzitutto di ringraziare il relatore per l'impegno profuso e per la capacità di sintesi politica dimostrata. Il gruppo del Partito popolare europeo sosterrà convintamente il compromesso raggiunto con il Consiglio. Questo regolamento sostituisce il testo in vigore dal 1995, che non rispecchia più la realtà odierna in merito ad alcuni aspetti chiave, quali i nuovi bisogni e le nuove abitudini degli utenti, la necessità di avere dati più tempestivi e un miglioramento della comparabilità e della completezza del quadro statistico. Il testo finale recepisce tutte le priorità politiche sostenute dal PPE durante i negoziati, in particolar modo una migliore definizione delle parti di regolamento modificabili con atti delegati, l'introduzione della definizione di "visite in giornata", essenziale per includere nella raccolta dei dati anche tutti coloro che fanno turismo senza pernottare, includendo così anche il fenomeno del turismo da conferenza, una migliore definizione dei dati da raccogliere, tra cui le spese dei turisti durante il viaggio per cibi e bevande in bar e ristoranti, che rappresenta una parte consistente della nostra industria turistica, accettata – anche se solo su base volontaria – dal Consiglio, e i dati sull'accessibilità per le persone a mobilità ridotta. Il relatore ha già opportunamente ricordato come questo sia stato un punto fondamentale per la delegazione del Parlamento. In conclusione, questo regolamento è un tassello importante nell'ambito della nuova strategia europea del turismo su cui tutte le istituzioni europee si stanno confrontando. Esso permetterà di avere un quadro giuridico aggiornato e al passo con le evoluzioni del mercato, più chiaro e coerente in merito alla raccolta dei dati sul turismo, e garantirà anche un più efficace monitoraggio del settore per una migliore comprensione dei bisogni del consumatore. Esprimo ancora un ringraziamento al collega Simpson, alla Commissione per l'iniziativa e al Consiglio per l'ottima mediazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in primo luogo vorrei fare i complimenti al presidente della commissione Brian Simpson per la conduzione dei lavori della commissione stessa e del dossier, e soprattutto per aver consentito la conclusione – come ci auguriamo, e così anticipo il voto favorevole del gruppo ALDE – e l'approvazione in prima lettura, e quindi la conclusione positiva del regolamento. Si tratta infatti della rivisitazione del regolamento che vuole stabilire un quadro comune per il rilevamento delle statistiche sul turismo e, più precisamente, per tutte le sue fasi, che vanno dalla raccolta all'elaborazione, al trattamento e alla trasmissione, che consentano una conoscenza ottimale del mondo economico che viene attivato e ruota attorno al turismo. Signor Presidente, va detto chiaramente che, rispetto alla direttiva del 1995 che è la nostra antesignana, vanno registrati notevoli sviluppi del turismo e, soprattutto, va registrata la grande prospettiva che nel prossimo futuro il sistema economico del turismo apporterà all'intera economia europea. Ho lavorato al dossier come per il gruppo ALDE e, come ho detto prima, anticipo il voto favorevole. Credo che la relazione Simpson vada apprezzata soprattutto per la nozione dei conti satellite, cioè l'adozione di progetti pilota che consentiranno di valutare l'effetto economico sui singoli settori dell'economia, quelli che venivano detti gli aspetti relativi alle visite in giornata, la relazione di valutazione da fare ogni cinque anni, nonché la possibilità, anzi la necessità, di una relazione quinquennale che valuti gli effetti della statistica. Concluso dicendo che è un tassello della nuova competenza che ci deriva dal trattato di Lisbona e credo che questa volta stiamo iniziando ad adottare bene le competenze del Parlamento e così faremo anche con il prossimo dossier in lavorazione che arriverà in Aula al più presto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, la lotta contro tutte le forme di violenza alle donne costituisce una delle priorità della Presidenza ungherese dell'Unione europea. Chiedo dunque che vengano adottate misure a lungo termine nel settore politico, sociale e giuridico, affinché si possa eliminare la violenza di genere e raggiungere una vera parità fra i sessi. Sono stata promotrice, insieme ad altri colleghi di questo Parlamento, dell'istituzione di un "Anno europeo contro la violenza contro le donne" allo scopo di sensibilizzare i cittadini europei. Ritengo che il riconoscimento della Commissione europea nel Piano d'azione 2010-2015 di lottare con tutti i mezzi contro la violenza di genere sia un passo significativo che deve tradursi in azioni concrete. Attendiamo ancora il piano strategico che la Commissione europea ha annunciato di presentare quest'anno. Questo piano dovrebbe introdurre un pacchetto di misure legislative e pratiche in modo da garantire alle vittime di violenza un'adeguata protezione da parte di sistemi nazionali di giustizia criminale. In Europa si stima che tra il 20 e il 25% delle donne ha sofferto di violenza almeno una volta nella vita. Inoltre, è stimato che mezzo milione di donne che vivono in Europa hanno subito mutilazioni genitali femminili. Questi dati purtroppo sono in aumento, sono certamente allarmanti e preoccupanti e richiedono un intervento tempestivo da parte delle Istituzioni europee. La violenza contro le donne ha conseguenze nefaste sull'intera famiglia. Le madri perdono la loro funzione di infondere sicurezza ai propri figli e i bambini diventano vittime indirette della violenza. La violenza contro le donne è un fenomeno molto difficile da monitorare, in quanto spesso le donne che ne sono vittima si vergognano e hanno paura di denunciare alle autorità la violenza subita. Questo rende l'operato delle istituzioni più arduo ma al tempo stesso necessario. Allora dico anch'io, come la collega Jiménez-Becerril Barrio, "stop alla violenza contro le donne, stop subito!". Signora Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione di iniziativa tragicamente attuale è nata oltre un anno fa per valutare in maniera pragmatica ed equilibrata il fenomeno dell'immigrazione e delle sue cause strutturali, a prescindere da pregiudizi politici o ideologici. Abbiamo voluto approfondire il ruolo della politica estera e le sue possibilità di intervento sulle ragioni profonde dell'immigrazione, al di là degli aspetti umanitari o di emergenza. Guerre, tensioni etniche, cambiamenti climatici persistenti, violazione dei diritti umani, mancanza di libertà civili ed economiche, corruzione endemica, assenza di rappresentanti istituzionali dei bisogni dei cittadini, come sindacati, associazioni, partiti politici: l'insieme di questi elementi rappresenta il terreno d'intervento della politica estera europea ed è con la soluzione di questi problemi che si rimuoveranno molte delle ragioni che spingono milioni di uomini a emigrare. Nessuna politica di cooperazione allo sviluppo può essere pienamente efficace senza intervenire sulle cause di instabilità nei paesi di origine dei migranti. Questo implica una cooperazione regionale sia con i paesi di origine che di transito, anche attraverso accordi bilaterali. Gli obiettivi del Millennio sono già molto ambiziosi, ma non saranno certamente raggiunti senza stabilità politica e senza attuare meccanismi efficaci per prevenire i conflitti e mantenere la pace. La portata globale di questa politica e il suo approccio omnicomprensivo richiedono idee chiare ed ingenti risorse finanziarie, difficilmente reperibili in questo momento di crisi. È pertanto opportuno coordinare le iniziative dell'Unione con quelle di altre grandi potenze, ad esempio gli Stati Uniti, per evitare sovrapposizioni di interventi nelle stesse aree o dispersione di risorse finanziarie, come è spesso avvenuto in passato. Ad un fenomeno globale bisogna rispondere con una politica globale. Dobbiamo accompagnare i paesi di origine degli immigrati verso la democrazia e la mettendo a disposizione i nostri valori e la nostra esperienza. Nell'ambito della politica europea di vicinato è opportuno offrire un'agenda economica capace di aumentare i livelli di occupazione ed accordi commerciali in grado di generare un vero sviluppo economico coerente con le leggi di mercato. Il Commissario Füle e l'Alto rappresentante Ashton hanno richiamato, con la formula "", il concetto di condizionalità dell'aiuto che intende premiare i paesi più attivi sulla strada delle riforme democratiche e del rispetto dei diritti umani. Questo è coerente con i nostri valori europei, efficace per lo sviluppo e – permettetemi – moralmente giusto nei confronti del contribuente europeo. Per concludere vorrei sottolineare che a una politica europea di gestione dei grandi flussi migratori deve corrispondere l'accettazione del concetto di "", coerentemente col dovere di solidarietà degli Stati previsto dall'articolo 80 del trattato, perché nessun paese può far fronte da solo a un'emergenza di enormi dimensioni. Ringrazio infine il Commissario Malmström per la condivisione mostrata nei confronti di alcuni punti o di molti punti di questa relazione e mi auguro che l'Europa possa concretamente adoperarsi insieme all'Italia per far fronte a un fenomeno che è di dimensioni internazionali e che tocca ognuno di noi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, davanti alla situazione emergenziale la politica europea in materia di asilo e immigrazione sta subendo una seria lezione. Ciò che ancora una volta risalta è che l'UE non è dotata di un quadro legislativo e operativo che le consenta di far fronte a eventi straordinari ma non imprevedibili, come quanto accaduto negli ultimi mesi nel Nord Africa. Lampedusa e il Sud Italia stanno pagando questi errori, ma soprattutto a pagare sono i profughi, accolti in maniera disumana. Pur in presenza dell'articolo 80 del trattato sul funzionamento dell'UE e del principio dell'equa ripartizione della solidarietà, ogni paese di fatto tira acqua al proprio mulino e l'atteggiamento della Francia al confine con l'Italia è inammissibile nell'attuale quadro europeo. A questo proposito, invito la Commissione a valutare la possibilità di chiedere spiegazioni al governo francese. Per anni l'UE ha stipulato accordi con paesi terzi gestiti da regimi dittatoriali, finanziandone attività e anteponendo interessi commerciali a esigenze democratiche. L'Europa ha taciuto davanti ai libici, intende tacere anche davanti all'insostenibile situazione delle tendopoli? Ora siamo tutti d'accordo che con Gheddafi non è ammissibile alcun patto. Eppure qualche mese fa non sentivo obiezioni sul trattato Italia-Libia, grazie al quale il problema dell'immigrazione era affrontato in maniera disumana. Oggi Berlusconi ha provato a utilizzare le stesse modalità con la Tunisia, offrendo denaro. Forse, però, il nuovo governo tunisino ha capito la lezione. Eppure, volenti o nolenti, è responsabilità dell'UE e dei 27 Stati membri intervenire, tenendo sempre presente la priorità inderogabile della solidarietà internazionale e della tutela dei diritti umani. Per questo mi auguro che quanto prima la Commissione europea proponga l'avvio della procedura di emergenza prevista dalla direttiva 55 / 2001 sulla protezione temporanea e che tale proposta venga adottata dal Consiglio in tempi brevi, anche perché altrimenti sarebbe vana. Chiedo inoltre che una delegazione parlamentare, non una delegazione di gruppi politici, venga inviata a Lampedusa per verificare sia le condizioni umanitarie degli immigrati, sia la verifica del principio di non respingimento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare anzitutto il Commissario Malmström per l'attenzione che sta dedicando settimana dopo settimana a questa emergenza epocale, perché di questo si tratta. Si sono sentite delle osservazioni, non solo in quest'Aula, che tentavano di ridurre e di minimizzare quello che il nostro governo, il nostro paese e il nostro popolo hanno dovuto affrontare. Si è trattato, e si tratta tuttora, di un'emergenza anche umanitaria di carattere straordinario. Credo che il nostro governo e soprattutto il nostro popolo abbiano fatto una figura straordinaria di fronte all'opinione pubblica internazionale. Straordinario è stato il comportamento della gente di Lampedusa, che prima ha accolto, si è tolta di tasca anche il necessario per darlo agli immigrati, e poi a un certo punto ha detto "non ce la facciamo più", perché accanto ai diritti umani, di cui si parla tutti i giorni in quest'Aula, ci sono anche i diritti dei popoli, fra cui il diritto a mantenere la propria identità, le proprie attività e, naturalmente, a non essere invasi. C'è anche una migrazione di clandestini, di delinquenti usciti dalle carceri. Questo giustamente preoccupa i paesi che devono accoglierli. E poi, quando l'immigrazione assume i caratteri – ripeto – di invasione, bisogna porsi i problemi relativi. Noi stiamo con chiarezza con il nostro popolo, senza se e senza ma. L'Unione europea se ne deve rendere conto, caro Commissario. Accanto ai diritti umani ci sono i nostri diritti, i diritti delle popolazioni autoctone. Per questo motivo, noi approviamo totalmente gli sforzi che il governo italiano sta facendo anche in queste ore in Tunisia, perché a fronte delle cifre modeste indicate dal Commissario, quello che si sta offrendo alla Tunisia da parte del governo italiano è molto. Si sta facendo molto e noi confidiamo in risultati concreti. Ma bisogna passare dalle parole ai fatti e Frontex non sta facendo quello che sarebbe stato necessario fare per mettere fine a questi traffici immondi, perché questi traffici sono la vergogna del Mediterraneo e l'Unione europea ne è anche responsabile. Quindi alt ai traffici dei popoli e sì a un piano Marshall per questi paesi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, nella situazione del Nord Africa tutto è incerto. Non sappiamo quale esito nell'immediato avrà la guerra civile in Libia, non sappiamo se i nuovi assetti politici nei paesi del Maghreb e in Egitto saranno favorevoli alla democrazia oppure se si potranno creare condizioni ancora peggiori riguardo alla democrazia e ai rapporti con l'Europa. Per quanto riguarda l'arrivo sulle coste europee e in particolare a Lampedusa di un'inarrestabile folla di fuggitivi dalle coste dell'Africa è difficile, anche qui, distinguere chi sono coloro che scappano dalla violenza e dalla paura della morte, chi sono coloro che sono invece per esempio scappati dalle prigioni e chi sono coloro che cercano un avvenire comunque migliore rispetto alla fame nel loro paese. Ci sono però alcune cose certe. In primo luogo, la dignità umana deve essere rispettata in tutti gli uomini. In secondo luogo, l'Europa ha una vocazione di accoglienza nei confronti di tutti i rifugiati. In terzo luogo, le frontiere dei singoli Stati che fanno parte dell'Unione europea sono le frontiere dell'Europa. In quarto luogo, vi è un dovere di solidarietà fra tutti gli Stati europei che fanno parte dell'Unione e che il trattato di Lisbona ha confermato, rafforzato e reso giuridicamente obbligatoria, anche per quanto riguarda la politica dell'immigrazione e la gestione dei flussi migratori in uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. In quinto luogo, sono stati già costruiti gli strumenti per fare fronte alle emergenze come quella in atto, con la direttiva 55 del 2001, con Frontex e con l'UESA. La situazione attuale è una di quelle in cui si fornisce la prova che l'Europa esiste o non esiste. Signora Commissario, ho molto apprezzato il suo intervento ma credo che si debba passare dalle parole ai fatti. Io la conosco bene e so che lei lo farà. Speriamo che la sua proposta sarà seguita. L'importante è che non bastano le parole, ma occorrono i fatti per fare veramente l'Europa. Questa è un'occasione in cui si costruisce l'Europa. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, la situazione nel bacino del Mediterraneo e i flussi migratori attuali e quelli previsti richiedono l'adozione di una strategia di medio e lungo periodo diversa da quella che ho sentito annunziata dal Commissario Malmström. Credo sia necessario creare nei paesi africani che si affacciano sul bacino del Mediterraneo condizioni di vita democratiche e di sviluppo tali da prevenire i fenomeni migratori ai quali stiamo assistendo. Ritengo quindi necessario a breve un piano straordinario – qualcuno lo ha definito un piano Marshall – per stimolare e implementare un processo di sviluppo dei paesi del Nord Africa. Solo in questo modo potremo frenare e in futuro prevenire i fenomeni migratori. Vorrei rimarcare, inoltre, la necessità di misure compensative per le aree coinvolte. Tutti gli oratori hanno parlato di Lampedusa, ma vorrei invitarvi a riflettere su cosa significhi per un'isola che vive di turismo e pesca un processo di immigrazione come quello in atto. Gli operatori turistici da mesi non ricevono più prenotazioni ma solo disdette. L'Europa deve dimostrare il proprio sostegno con appropriate misure compensative. Signora Presidente, onorevoli colleghi, intervengo come rappresentante del Mezzogiorno dell'Italia e come orgogliosa europeista, convinta che i paesi membri debbano concorrere a costruire un'Unione solida e duratura. Trovarci impreparati ad affrontare un'emergenza a sole 70 miglia dalle nostre coste riflette le debolezze del nostro sistema a 27 e la necessità di sviluppare un maggior senso di responsabilità e di solidarietà. Una logica individualista rischia di indebolire l'Europa e regredire nel processo di integrazione così faticosamente costruito negli ultimi decenni. Ogni angolo di questa Europa è Europa. È Europa anche a Lampedusa e questo vale in tutti i campi e in tutte le politiche. È assurdo vedere come questa emergenza sia affrontata solo da due paesi membri. Abbiamo scelto di unirci per essere più forti e, come nei migliori matrimoni, tale unione vale nella buona e nella cattiva sorte. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, ho molto apprezzato il suo intervento e l'elenco delle misure annunciate e non voglio entrare nella giuridico-normativa relativa alla protezione temporanea dei migranti e all'applicazione dell'articolo 80 del trattato. Mentre noi parliamo, le carrette del mare continuano a solcare il Mediterraneo verso le coste italiane, pagando spesso un tributo di morte. Lampedusa, nonostante i trasferimenti degli ultimi giorni permane in una situazione di assoluta emergenza e dalle tendopoli di Manduria si continuano a registrare i fumi di massa. L'Italia continua a fare la sua parte nell'accoglienza a questi disperati, mentre altri paesi premiano i commissariati di polizia in base al numero di allontanamenti. Il nostro governo è a Tunisi per cercare di porre un limite a questo flusso, ma non possiamo continuare a fare da soli. C'è bisogno dell'Unione europea, dell'aiuto e del ruolo politico dell'Europa per la programmazione di una nuova politica di vicinato e di una più efficiente strategia sull'immigrazione, partendo dal fallimento del sistema di Dublino e dalla constatazione che Lampedusa non è solo il confine d'Italia ma anche quello d'Europa. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, a questo punto della discussione è stato detto praticamente tutto, e il punto è forse proprio questo. Noi continuiamo a parlare e, mentre parliamo, continuano gli sbarchi, la gente muore in mare e si affolla in condizioni disumane sulle coste italiane e maltesi, che non sono le coste dell'Italia e di Malta, ma sono il confine dell'Europa, porta d'ingresso alla nostra Unione europea per raggiungere uno qualunque dei nostri 27 Stati membri. Non c'è più il tempo di parlare, ce lo dicono i nostri cittadini e ce lo raccontano i migranti che cercavano la libertà e si ritrovano chiusi in campi recintati. È il tempo di agire, signora Commissario. Le chiedo e le chiediamo di prendere l'iniziativa già domani, dopo il nostro voto, e far pervenire la richiesta al Consiglio per l'attuazione della direttiva 55 del 2001 e insieme stabilire una strategia vera per il futuro del Mediterraneo, perché in questa partita l'Europa si gioca la propria faccia, ma anche il suo prossimo destino. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io ho sostenuto e votato questo dossier del collega Provera perché ritengo sia un passo avanti concreto e incisivo nell'auspicata direzione della solidarietà, prevista peraltro dall'articolo 80 con riferimento alla solidarietà all'interno degli Stati membri dell'Unione europea, e con uno sguardo chiaro e definito nei confronti di chi si trova in una posizione di grande difficoltà, come in questa fase in particolare il Nord Africa. Rispetto dei diritti umani, cooperazione internazionale, rapporti bilaterali ma, nel contempo, organizzazioni regionali quali la Lega araba e l'Unione africana che possono dare un valore aggiunto in un processo di pacificazione stabile e duraturo. Confidiamo che i passi avanti siano impostati anche attraverso interventi su aree omogenee che valorizzino sotto il profilo dell'economia realtà che hanno bisogno di essere sostenute e assistite in un percorso di crescita costante e continuo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel dibattito europeo sui flussi migratori spesso ci si sente dire: "Quale problema può avere un paese di quasi sessanta milioni di abitanti come l'Italia ad accogliere poche decine di migliaia di immigrati? "? In questa domanda si prescinde, spesso strumentalmente, da due dati. Primo, gran parte di questi immigrati vogliono raggiungere altri paesi dell'Unione europea. Secondo, negli ultimi due anni sono sbarcate sulle coste italiane meno di 4.000 persone, grazie agli accordi bilaterali con la Libia e la Tunisia. Negli ultimi due mesi, dopo la crisi politica, siamo già a 22.000 persone. Oggi l'Italia è una pentola a pressione. Da un lato il flusso dal Nord Africa, in particolare il flusso di migranti economici dalla Tunisia, non si arresta. Dall'altro, la Francia, a Ventimiglia, respinge i migranti perché senza permesso di soggiorno. Se la solidarietà europea esiste è il momento di dimostrarlo, stabilendo insieme a livello comunitario come affrontare questi flussi, sia nell'emergenza che nel lungo periodo, quali strumenti attuare nei confronti di chi arriva in Europa e quali misure adottare nei paesi di provenienza. Questo testo è un primo passo in questa direzione e per questa ragione ho votato a favore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento che abbiamo votato oggi fa un po 'di chiarezza sul fenomeno dei flussi migratori ed esalta l'azione di Frontex. Credo che questo debba essere considerato positivamente e, in tal senso, anche il voto. Credo però che questa posizione debba essere accompagnata da una eguale chiarezza da parte degli Stati membri, perché questa è una sfida che riguarda le Istituzioni europee ma riguarda anche la politica degli Stati membri. Devo dire, però, che questa chiarezza non è stata attuata e praticata finora da tutti gli Stati membri, a iniziare dalla politica del governo italiano, che ha affrontato in maniera molto criticabile e discutibile la situazione di Lampedusa, dove migliaia di migranti sono stati sostanzialmente abbandonati a se stessi laddove una solidarietà – più che giuridica, umana – avrebbe comportato un'attenzione immediata e sicuramente maggiore rispetto a quella che c'è stata, salvo il fatto, poi, di dover affrontare, così come abbiamo fatto in questa sede, il problema giuridico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, se è vero che molti flussi migratori sono causati dall'instabilità, è con un certo pudore che usiamo a sproposito questo termine, perché l'instabilità in effetti è la guerra, il genocidio, la violenza incontrollata, le insurrezioni, la miseria alla quale sono stati condannati questi popoli, anche con il silenzio dell'Unione europea. Poi c'è il desiderio della libertà. La risoluzione che abbiamo votato invoca una politica a Est dell'Unione e i suoi strumenti più appropriati per intervenire sui vari aspetti che determinano questa instabilità. Mi chiedo quale credibilità potrà avere questa politica estera, dato che le vicende libiche e del Nord Africa hanno dimostrato l'inesistenza di una politica estera dell'Unione. I governi degli Stati sono andati ciascuno per conto proprio, offrendo un desolante spettacolo al mondo e ai popoli che dovremmo aiutare. L'Unione non è stata in grado di offrire una politica d'accoglienza per i profughi se non in misura limitata rispetto alle necessità. All'isola di Lampedusa e all'Italia non è stata data risposta. Pertanto, votiamo certamente a favore di questo provvedimento, ma invitiamo l'Unione a darsi finalmente una politica estera degna di questo nome. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel settore agricolo e rurale le donne hanno sempre avuto un ruolo importante. Sono infatti il 42% della forza lavoro su un totale di circa 27 milioni di lavoratori. Nonostante questa elevata percentuale, le donne non sono ben rappresentate nelle organizzazioni di settore e sono discriminate nel processo decisionale. Sono tanti i settori in cui migliorare la condizione delle donne, come il riconoscimento di un'adeguata copertura sociale. Le Istituzioni europee dovrebbero quindi agire per colmare questa diseguaglianza, monitorando il settore magari attraverso un osservatorio per l'imprenditoria femminile nell'agricoltura, già attivo in Calabria e in altre regioni italiane. La relazione votata oggi, che ho sostenuto, prende bene in esame anche il problema dell'esodo dalla campagna. Per favorire il mantenimento dell'occupazione occorrono politiche di sostegno e strategie volte alla costruzione di infrastrutture e alla creazione di servizi adeguati alle esigenze della vita moderna da attivare nelle zone rurali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nonostante la presenza del 42% di donne su 26-27 milioni di addetti e il fatto che il 29% delle imprese agricole è gestito da donne, la loro rappresentanza a livello di categoria è quasi nulla e non corrisponde al loro peso. Ciò non è giusto e non è normale, per cui è necessario che l'Unione dia maggiore spazio alle donne proprio nel settore rurale e trovi adeguate soluzioni per l'insieme delle attività economiche che esse svolgono. Parità di genere, uguaglianza di trattamento, protezione sociale per le madri e riconoscimento del ruolo specifico che le donne portano in agricoltura. Favorire perciò la formazione continua è uno dei punti fermi sui quali non possiamo più transigere. Condividiamo le proposte della relatrice sull'appoggio a una migliore rappresentazione delle donne in tutti gli organi politici, economici e sociali del settore agricolo, sul sostegno a iniziative di protezione sociale per le coltivatrici dirette, le salariate agricole e le allevatrici stagionali. Le donne devono trovare un riconoscimento proprio nella riforma della PAC, altrimenti questa riforma sarà inutile e non potremo certo immaginare un futuro sereno con nuovi tagli in agricoltura. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che un dossier come quello presentato dall'on. Marinescu non poteva non essere sostenuto e condiviso in un contesto seppure caratterizzato ancora oggi dall'ondata emotiva dei fatti di Fukushima. L'approccio del relatore al documento, assolutamente equilibrato e cauto, mi ha spinto tuttavia al sostegno. Non v'è dubbio, inoltre, che l'impegno nei confronti di Lituania, Slovacchia e Bulgaria debba essere un impegno sostenuto e coerente, ma che nel contempo una serie di altre attività, quelle chiamate più semplicemente "stress test" ma anche tutte quelle improntate alla cautela, debbano garantire sicurezza al nucleare. Non c'è margine di errore che può essere commesso per le ragioni note a tutti quanti noi. I programmi di finanziamento erano già previsti da tempo e sono stati assicurati. Confidiamo nell'esito concreto e positivo dell'intera operazione che segna un passo avanti nella direzione auspicata da tutti quanti noi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, finché qualsiasi forma di violenza contro le donne non sarà completamente eliminata, non potremo mai dire di avere una società moderna finalmente democratica. Ancora una volta il Parlamento europeo rivolge l'attenzione a questo brutale fenomeno che, purtroppo, rimane drammaticamente attuale. I dati parlano chiaro: almeno una donna su cinque subisce violenze fisiche o sessuali nel corso della sua vita e addirittura, per le donne tra i 15 e i 44 anni, la violenza è la prima causa di morte e di invalidità, ancora più del cancro o degli incidenti stradali. Per questo motivo è necessaria una vera e propria mobilitazione permanente che porti alla creazione di uno strumento giuridico globale per la lotta contro tutte le forme di violenza nei confronti delle donne. Oggi deve partire un segnale forte. L'obiettivo finale è uno solo: questo virus letale non deve più trovare terreno fertile. Signora Presidente, onorevoli colleghi, esprimo apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore. Devo dire che questa relazione mostra purtroppo una certa disattenzione della Commissione nei confronti di questo Parlamento che, già nel lavoro dell'anno scorso, aveva segnalato alla Commissione alcune specifiche azioni da intraprendere per riuscire a dare risposta a questo obiettivo che ci prefiggiamo di tutelare gli interessi finanziari dell'Unione europea e gli interessi del contribuente, di combattere le frodi e di lottare contro l'illegalità. In effetti, come ha testimoniato il relatore, non diminuisce la preoccupazione sull'uso improprio dei fondi europei e le percentuali di irregolarità o di frodi sospette segnalate sono ancora molto elevate. Quindi, se l'obiettivo di questo nostro lavoro di controllo è quello di garantire il recupero delle risorse, dovremmo dire che abbiamo fallito considerando i dati che ci sono stati forniti. La Commissione, come noi avevamo già detto nella relazione presentata l'anno scorso, dovrebbe farsi carico di intervenire su alcune criticità fondamentali che io raggrupperei in tre categorie, come hanno detto anche i colleghi che mi hanno preceduto. In primo luogo, la responsabilizzazione degli Stati membri, in particolare lavorando sui meccanismi di rilevazione e comunicazione da parte degli stessi Stati membri. In secondo luogo, la chiarezza delle norme. È fondamentale che si arrivi a una definizione uniforme e chiara dei concetti di frode, di irregolarità e di errore. Da ultimo la trasparenza, che vuol dire non solo avere dati certi di rilevazioni, sui quali poi elaborare le conclusioni che traiamo, ma anche procedere a un'implementazione di quella pubblicazione dei dati sul sito che invece va un po 'a rilento. Sul primo punto, in particolare quello della responsabilizzazione degli Stati membri, io rilevo anche il fatto che la mancata armonizzazione dei sistemi nazionali produce delle differenze significative sui tempi di accertamento delle frodi e delle irregolarità. È stata più volte citata l'Italia. L'Italia è citata anche nel documento del relatore. Noi abbiamo sicuramente dei tempi di accertamento insopportabilmente lunghi e stiamo cercando di lavorare sui tempi della giustizia amministrativa e penale. Però io dico che se non c'è un criterio uniforme di definizione della frode e delle irregolarità, è chiaro che i tempi di recupero degli Stati come l'Italia sembreranno eccessivamente lunghi. Signora Presidente, onorevoli deputati, per quanto riguarda le tecnologie abilitanti, il 30 settembre 2009 la Commissione ha adottato una comunicazione che disegnava una strategia comune per questo settore. In quella comunicazione evidenziavamo che, nonostante le ottime capacità di ricerca e di sviluppo in alcune tecnologie abilitanti fondamentali, non riusciamo ad avere i proporzionati successi quando si tratta di trasformare i risultati della ricerca in prodotti manifatturieri e in servizi. Credo quindi che sia importante definire una strategia che punti ad assicurare la diffusione delle tecnologie abilitanti fondamentali nelle industrie europee. Questa impostazione è stata sottolineata anche nelle iniziative faro della Commissione, in particolare quella sulla politica industriale, quella sull'Unione per l'innovazione e quella sulla strategia digitale per l'Europa. Dopo l'adozione della comunicazione, la Commissione, a luglio dello scorso anno, ha istituito un gruppo di esperti ad alto livello sulle tecnologie abilitanti fondamentali. I lavori sono stati inaugurati da tre Commissari, dal Vicepresidente competente per l'agenda digitale Nelly Kroes, dal Commissario competente per la ricerca e l'innovazione Máire Geoghegan-Quinn e dal sottoscritto come responsabile per l'industria e l'imprenditoria. Il gruppo ha avuto un mandato di un anno per formulare raccomandazioni sulle misure politiche da adottare per promuovere la realizzazione industriale delle tecnologie abilitanti fondamentali in Europa. Il gruppo è composto da 27 rappresentanti provenienti dalle amministrazioni degli Stati membri, dalla comunità dei ricercatori, dal settore europeo delle tecnologie abilitanti, dalla Banca europea per gli investimenti e dalle associazioni delle piccole e medie imprese. A febbraio di quest'anno, il gruppo ha presentato alla Commissione europea un progetto preliminare che illustra le principali sfide connesse alla commercializzazione delle tecnologie abilitanti fondamentali in Europa. Il primo documento interlocutorio, un è consultabile sul sito della Direzione generale "". La relazione definitiva del gruppo di esperti sarà presentata alla Commissione nel corso del prossimo mese di luglio. Questa relazione costituirà un contributo importante alle riflessioni della Commissione destinate ad elaborare un quadro strategico comune che raggruppi i programmi di sostegno alla ricerca e all'innovazione. Le tecnologie abilitanti fondamentali sono di importanza fondamentale per le nostre economie, perché costituiscono dei veri e propri strumenti che consentono l'emergere di futuri prodotti e servizi e rappresentano quindi le fondamenta della nostra base industriale, di quella che potremmo chiamare la nostra terza rivoluzione industriale. Chi saprà avvalersi di queste tecnologie in Europa sarà in grado anche di rendere le nostre industrie più competitive e sarà all'avanguardia nel passaggio ad un'economia a bassa emissione di carbonio, efficiente nel consumo delle risorse e basata sulla conoscenza. Non avvalersi delle KETs significa perdere la leadership europea nei settori in cui siamo forti e perdere capacità innovativa nelle applicazioni che sono strategiche per la nostra Unione. Allo stesso tempo, queste tecnologie offrono enormi potenzialità di mercato per la crescita. Voglio citarvi alcune cifre che sono emblematiche. Secondo le nostre valutazioni, il loro volume di mercato globale si aggira sui 950 e i 1.100 miliardi di euro l'anno, con un tasso di crescita annuale previsto compreso tra il 5 per cento e il 46 per cento. Quindi, le tecnologie emergenti rappresentano una straordinaria possibilità su cui tutte le economie industrializzate fonderanno la loro competitività, strumento inevitabile per la crescita del futuro. Perdere questa occasione sarebbe un errore e la Commissione intende svolgere il suo ruolo. Abbiamo bisogno del sostegno del Parlamento europeo, tanto più dopo il trattato di Lisbona con le accresciute competenze affidate al Parlamento europeo, e credo – e lo dico anche come vecchio parlamentare europeo – che questa collaborazione tra Parlamento europeo e Commissione ci farà ottenere buoni risultati anche in questo settore cruciale per la crescita e la competitività della nostra economia europea. Ringrazio l'onorevole Harkin per aver sottolineato anche il lavoro che sta svolgendo la Commissione, ma anche per sollecitare un maggior impegno dell'esecutivo. In questa fase noi stiamo aspettando le raccomandazioni politiche del gruppo di esperti prima di indicare una compiuta strategia da parte della Commissione. Nel documento di lavoro a medio termine il gruppo di esperti ha proposto un ponte a tre pilastri che intende colmare questo divario di innovazione. Ognuno dei pilastri rappresenta una condizione che deve essere necessariamente soddisfatta affinché si possano diffondere le KETs nell'Unione europea. Il primo riguarda la ricerca tecnologica. L'Europa deve sviluppare tecnologie più competitive fino alla fase dei prototipi che sono protetti dai brevetti. Questo obiettivo richiede che i programmi di ricerca dell'Unione siano maggiormente mirati alla ricerca tecnologica. Il secondo riguarda la dimostrazione dei prodotti. Noi dobbiamo riuscire a trasformare le conquiste della tecnologia in prodotti competitivi e questo obiettivo richiede di riequilibrare i programmi di ricerca dell'Unione mediante progetti dimostrativi. Il terzo pilastro è una competitività industriale di livello globale. L'Europa deve mantenere le attuali capacità produttive avanzate o crearne di nuove in modo da riuscire a competere su scala mondiale con prodotti innovativi a livello di prezzi e di dimensioni. È opportuno, a questo fine, migliorare le condizioni quadro per gli investitori per incoraggiarli a investire nell'Unione europea. Quindi attrarre investimenti, ma anche lavorare meglio in tutti i programmi comunitari che possono favorire questo settore così importante, e cercare di colmare la carenza tra la ricerca e l'applicazione che è caratteristica di molti settori dell'attività produttiva dell'Unione europea. Questo passaggio dalla ricerca all'applicazione è un problema che riguarda tutto il settore industriale. Ecco perché io sono favorevole e abbiamo sostenuto la politica dei ne abbiamo circa 2.000 – che permette di collegare ricerca e industria, università, ricerca e industria, università, ricerca e industria e innovazione, per rendere più competitivo il nostro sistema industriale. Onorevole Harkin, questo è lo stato dell'arte. Continueremo a lavorare e tutte le proposte, tutti i suggerimenti che verranno dal Parlamento europeo saranno esaminati con grande attenzione da parte mia e farò tesoro di tutte le indicazioni che questa Assemblea vorrà fornirmi. Signor Commissario, nel quadro della nuova politica mediterranea per la pesca e nel quadro che lei ha appena disegnato relativo alla situazione dei paesi della sponda sud del Mediterraneo, che vivono una situazione di profonda crisi, ritiene che la cooperazione transfrontaliera possa validamente, nell'ambito della politica della coesione, affrontare congiuntamente il tema, per trovare tra politica transfrontaliera e politica della pesca soluzioni condivise che consentano di ripristinare gli stock nel Mediterraneo e di facilitare una ripresa di questa attività economica? Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, prima di tutto desidero ringraziare sentitamente l'on. Giannakou, la quale ha svolto un grande e intelligente lavoro. Quando si parla di partiti politici, bisogna prendere atto di due difficoltà. In primo luogo, in nessun paese i partiti godono di molta stima. In secondo luogo, quando si fanno le elezioni europee i partiti politici vengono considerati come diretti a perseguire interessi dello Stato nazionale e non interessi europei. Dunque vi è, a livello di opinione pubblica, una carenza di valutazione positiva sia dei partiti sia della loro funzione in ordine alla costruzione europea. È urgente dunque reagire. Non solo nel trattato di Lisbona, come è già stato ricordato, ma in molte costituzioni, in quasi tutte le costituzioni europee, la funzione dei partiti è considerata di interesse nazionale, e dunque indispensabile per costruire la democrazia e per perseguire il bene comune. È importante sottolineare che sto parlando di costituzioni, non di leggi ordinarie, e che dunque sto parlando degli assetti fondamentali degli Stati e della stessa Unione europea. Perciò è urgente definire lo statuto dei partiti che siano veramente europei e cioè non soltanto la somma algebrica di singole formazioni nazionali le quali non hanno una struttura permanente di carattere europeo sul territorio. Occorrono partiti che invece pensino e si propongano in funzione europea. L'esigenza che sto rappresentando è tanto più grande se davvero vogliamo pervenire a una legge elettorale europea uniforme che, auspicabilmente, dovrebbe prevedere persino un collegio unico europeo oltre ai collegi nazionali. Questo aumenterà il senso di appartenenza dei cittadini europei all'Europa. Vengo ora al nocciolo del mio intervento. Come è già stato sottolineato – e ringrazio anche in anticipo anche il Commissario – la mia commissione ha lavorato molto, ha tenuto audizioni e numerose riunioni, ma bisogna che ci sia una proposta, un'iniziativa della Commissione europea, la quale collochi i partiti europei all'interno del diritto dell'Unione con una forma giuridica nuova di diritto pubblico, con una personalità giuridica valida anche in tutti gli Stati membri e con un'uniformità organizzativa che consenta loro di agire come rappresentanti dell'interesse pubblico europeo. Ringrazio l'on. Giannakou e il Commissario per le sue promesse. Signor Presidente, onorevoli colleghi, appunto dal dicembre 2009 il turismo ha avuto un riconoscimento nel trattato e quindi ha finalmente una base giuridica per uno sviluppo e un sostegno a livello europeo. Del resto il turismo rappresenta per l ’ Europa un fortissimo motore di crescita. Abbiamo già ricordato che l ’ industria turistica genera più del 5 per cento del PIL dell ’ Unione europea, coinvolge quasi due milioni di piccole e medie imprese e sviluppa un tasso di occupazione che supera il 12 per cento. Abbiamo bisogno di più studi e di più statistiche comparate, proprio perché queste sono utili per monitorare i fenomeni, per consentire comparazioni tra gli Stati membri, evidenziare le modalità di utilizzo dei fondi comunitari e sviluppare le buone pratiche, nonché per valutare e sviluppare programmi turistici per le categorie di persone con scarse disponibilità economiche. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l ’ articolo 325 impone alla Commissione e agli Stati membri il dovere di tutelare gli interessi finanziari dell ’ Unione europea e di combattere la frode nei settori in cui tale responsabilità viene condivisa fra l ’ Unione e gli Stati membri. In base all ’ articolo 325, paragrafo 5, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, presenta ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulle misure adottate ai fini dell ’ applicazione di questo articolo. Sono d ’ accordo sulla necessità di quantificare in maniera più dettagliata i livelli di recupero dei fondi europei indebitamente erogati negli Stati membri attraverso una specifica raccolta dati. Altro punto importante, giustamente sottolineato dalla collega Ivan nella relazione, è l ’ utilizzo di migliori attività investigative in tema di lotta alla frode svolte dagli Stati membri. In questo modo, riusciremo a omogeneizzare l ’ azione di contrasto in tutta l ’ Unione europea e a verificare se simili tipologie di frode siano avvenute in più Stati. Per questo ho dato il mio sostegno a questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo votato tre relazioni d ’ iniziativa sul che è uno strumento di crescita importante per l ’ economia europea, anche ovviamente per la creazione di posti di lavoro, con risultati quindi che sono diretti e concreti sia per i cittadini europei che per le piccole e medie imprese. Ci sono molte proposte indicate dalla Commissione europea che vanno effettivamente nella direzione di integrare e liberalizzare i mercati europei, determinando misure soprattutto a sostegno delle piccole e medie imprese, per incidere anche sull ’ innovazione e sulla tutela della creatività, migliorando l ’ efficienza e la sostenibilità delle reti e delle infrastrutture sia materiali che immateriali. In questo contesto strutturale di sostegno alle piccole e medie imprese, spero che vengano affrontati anche alcuni ostacoli rappresentati dalle diversità delle legislazioni nazionali, comprese le regole e i regimi fiscali che frammentano il mercato comportando elevati costi di a carico delle imprese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il completamento del mercato unico rappresenta un valido strumento per il rilancio dell ’ economia dell ’ Unione europea, in particolare per la creazione di nuovi posti di lavoro. Le relazioni di iniziativa sull ’ Atto per il mercato unico costituiscono nel loro insieme il contributo fornito dal Parlamento europeo nel processo di consultazione avviato dalla Commissione con la comunicazione "Verso un atto per il mercato unico – Per un ’ economia sociale di mercato altamente competitiva – 50 proposte per lavorare, intraprendere e commerciare insieme in modo più adeguato". Ritengo che si sarebbe dovuto porre un maggiore accento sulla competitività delle piccole e medie imprese, sulla lotta contro la contraffazione e la pirateria e sullo sviluppo dell ’ innovazione e della competitività attraverso l ’ eliminazione di oneri burocratici, amministrativi e regolamentari. Tuttavia, considero positivo l ’ impianto generale della relazione e, in particolare, le misure menzionate che mirano al rafforzamento del commercio elettronico e alla razionalizzazione del sistema degli appalti. Per questa ragione ho dato il mio voto favorevole a questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa risoluzione perché ritengo costituisca un nuovo passo in avanti per la creazione di un mercato unico europeo integrato e ben funzionante. Oggi l ’ Europa rappresenta una delle principali economie del mondo ma le sue potenzialità sono ancora enormi, soprattutto per quanto riguarda la crescita economica e occupazionale. Le piccole e medie imprese sono il vero motore e gli attori principali dell ’ attuale rilancio economico. A loro l ’ Europa deve riservare maggiori tutele, favorendone l ’ accesso al credito, riducendo gli oneri burocratici e promuovendo lo sviluppo del commercio elettronico. Solo così saremo in grado di creare un ’ economia sociale basata sulla crescita, la competitività e la sostenibilità. Dotare l ’ Unione europea di un mercato unico dinamico, efficiente e innovativo, in un mondo globalizzato come quello di oggi, significa renderla indiscussa protagonista della scena economica globale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le notizie su Fukushima sono sempre più preoccupanti. Sono stati superati di molto i limiti di sicurezza e non sappiamo cosa accadrà nel prossimo futuro. È mancata una comunicazione chiara e trasparente. Occorre eseguire subito gli stress test delle centrali esistenti e se gli esiti susciteranno perplessità dobbiamo avere il coraggio di chiederne la chiusura immediata. Dobbiamo introdurre parametri internazionali di sicurezza più elevati e non pensare alla costruzione di nuove centrali. Bisogna prepararsi ad un ’ uscita graduale di questo tipo di energia i cui incidenti provocano danni irreparabili all ’ ambiente e alla salute umana. Si impone una riflessione attenta per l ’ elaborazione di future politiche energetiche. Urge sviluppare politiche che puntino sul risparmio e sull ’ efficienza energetica, nonché sul potenziamento degli investimenti nella ricerca di nuove tecnologie e fonti di energia rinnovabili. Infine, va aperto un dibattito che coinvolga cittadini ed enti locali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto le partite si vincono con il doppio turno, quindi attendiamo il ritorno fra Inter e Schalke 04 per capire chi passerà il turno, mentre sono dello stesso suo avviso che Raul è un grandissimo calciatore. Quello che sta accadendo in Siria, nello Yemen e nel Bahrein non è dissimile rispetto a quanto sta accadendo in altre parti del mondo. Se generalmente sono ragioni di natura economica a provocare questi rivolgimenti, vi è dappertutto una profonda aspirazione di libertà. e Internet hanno rotto l'isolamento di tante, troppe, finte democrazie che albergavano da tempo in molte regioni del mondo. C'è un nuovo protagonismo, una nuova idea di politica che rispecchia i sogni di tanti giovani. C'è un desiderio di cittadinanza, soprattutto del mondo giovanile laddove lo stesso è più consapevole e colto. Nei giorni scorsi è stata liberata la dissidente Suhayr al-Atassi ed è un segnale seppur timido nella direzione della formazione della libertà di pensiero e di orientamento politico. Le stesse fibrillazioni vi sono nello Yemen, dove monta la protesta contro il Presidente Saleh, e allo stesso modo nel Bahrein. Bisogna intervenire con forza per rimuovere questa violenza. Il percorso di democratizzazione va assistito, non possiamo farci trovare ancora una volta in ritardo. Quello che sta accadendo nel Mediterraneo è sicuramente un segnale molto difficile da comprendere, per questo l'Europa deve battere un colpo e deve farlo con quella solidarietà d'intervento che probabilmente dovrebbe aiutare in questo momento le regioni per esempio esposte a maggiore pressione migratoria nel Mediterraneo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi riferisco al Bahrein. Questo piccolo paese si trova in una posizione strategica per gli equilibri del Golfo e gli approvvigionamenti energetici. È nota la presenza di un'importantissima raffineria che opera sul greggio saudita. Vorrei richiamare l'attenzione su un aspetto di questa situazione che mi sembra particolarmente preoccupante. Fonti accreditate hanno accertato l'influenza iraniana su una parte della componente sciita della popolazione del Bahrein. Questo elemento si aggiunge alle legittime aspirazioni verso riforme più accentuate nel governo di quel paese. Risulta difficile distinguere quanto l'influenza esterna pesi sui recenti avvenimenti in Bahrein, ma il rischio è quello di una destabilizzazione dell'area che potrebbe estendersi fino alle regioni orientali dell'Arabia Saudita dove vive un'altra consistente parte di popolazione sciita. L'Iran finanzia Hamas, sostiene Hezbollah in Libano e influenza la politica interna dell'Iraq, dove la componente sciita è predominante al governo. Se riuscisse ad estendersi anche nel Golfo lo sconvolgimento degli equilibri sarebbe evidente e potrebbe ripercuotersi a livello globale. È necessario quindi essere molto prudenti nel valutare quanto accade nel Medio Oriente e distinguere le legittime aspirazioni dei popoli a una maggiore democrazia rispetto alle influenze esterne che hanno ambizioni strategiche nell'area. Signora Presidente, onorevoli colleghi, con la revisione delle politiche di vicinato inizia un percorso che non si esaurirà nel breve periodo. Gli eventi nel Mediterraneo descrivono un processo di profonde trasformazioni e avranno conseguenze durature, non soltanto per i paesi della regione ma anche per l'Europa. Bisogna essere consapevoli che il passaggio ad una piena democrazia non sarà facile e che queste transizioni si accompagnano a rischi e a tante incertezze. Per questo le cose che dovremo fare sono molte e non di breve durata. La risposta dell'Europa deve caratterizzarsi attraverso una strategia basata su azioni immediate e su quelle di lungo respiro. È necessario facilitare l'accesso ai mercati europei e garantire una maggiore mobilità, bisognerebbe organizzare una conferenza per verificare la possibilità di cancellare o rinegoziare il debito di questi paesi che hanno iniziato il percorso della democrazia, bisogna mettere a disposizione adeguate risorse finanziarie e, infine, fornire un'assistenza ai processi democratici rafforzando le istituzioni parlamentari e i partiti, assicurando la piena partecipazione di tutti i cittadini. Tutto questo deve avvenire in un quadro di rilancio del dialogo euromediterraneo. Qui si gioca molto del futuro politico strategico dell'Europa. Io credo che l'Europa debba comprendere che occorre lavorare ad Est e a Sud, ma che oggi c'è una priorità che riguarda il Sud. È necessario cambiare in profondità queste politiche, aprendo finalmente un nuovo capitolo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la creazione di un mercato unico è uno degli obiettivi della Commissione europea al fine di reagire alla crisi economica. Le tre relazioni presentano aspetti positivi e negativi. Per favorire la crescita delle imprese e accrescerne la competitività sono condivisibili l'utilizzo delle nuove tecnologie, del commercio elettronico e dell'innovazione. Per favorire la creazione di un mercato per gli europei è opportuno inserire tra le priorità un maggiore coordinamento delle attività di scambio, al fine di controllare le merci provenienti dai paesi terzi. La creazione di un partenariato del mercato unico, grazie al rispetto dei criteri di trasparenza e ad un maggior coinvolgimento delle realtà regionali, non potrà che essere occasione di crescita economica. Restano le criticità, come il riconoscimento di un mandato speciale al Presidente della Commissione quale supervisore del mercato unico e la scarsa tutela nei confronti delle piccole e medie imprese e dei lavoratori. Se vogliamo sostenere l'economia europea dobbiamo fermare la delocalizzazione delle imprese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, concordo con le linee fissate da questa importante comunicazione elaborata dalla Commissione europea in risposta al rapporto del professor Monti del maggio scorso. La e il partenariato sono due aspetti essenziali per rilanciare il mercato unico. Infatti, affinché quest'ultimo possa divenire sempre più efficace e competitivo, esso necessita di una guida politica forte e di una leadership di alto livello. Questa si ottiene anche rendendo sempre più democratico l'intero sistema europeo. Le posizioni, le decisioni e gli atti adottati devono rappresentare sempre di più il risultato di un lavoro fortemente coordinato tra le diverse Istituzioni europee. Inoltre, il ruolo del Parlamento nell'elaborazione della legislazione sul mercato unico può essere ancora più rafforzato. Il trattato di Lisbona ha già dato un grande contributo in questa direzione, cioè ha stabilito regole nuove per garantire un potere maggior al Parlamento, ma solo questo non basta. Penso, in particolare, a quei dossier nei quali il Parlamento esprime una posizione forte e chiara ma divergente rispetto a quella del Consiglio e dei governi degli Stati membri. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dopo la tragedia di Fukushima dobbiamo tutti un po ’ riflettere. Torna il nucleare e credo che noi dobbiamo pensare soprattutto al futuro, al futuro dei nostri figli. È vero che c ’ è bisogno di energia, ma c ’ è bisogno di energia pulita e di energia sicura. Va bene la sicurezza, ma non basta. Non basta la moratoria, bisogna andare oltre. La tragedia di Fukushima ci dice che non ci sono centrali a rischio zero e ci dice soprattutto che dobbiamo organizzare la rapida uscita dal nucleare e puntare decisamente sulle fonti di energia rinnovabili e alternative. All ’ Europa serve una nuova politica energetica per fermare la costruzione di nuove centrali nucleari per i tremendi impatti che queste centrali comportano sulla sicurezza, l ’ ambiente, il clima e le generazioni a venire. È necessario cambiare radicalmente prospettiva, per un futuro sicuro segnato dal risparmio energetico e dall ’ utilizzo delle fonti rinnovabili. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la delegazione italiana dell ’ Italia dei valori ha votato contro il testo di risoluzione sul nucleare, perché questo testo non aveva la chiarezza per indicare un no chiaro al nucleare. Sono purtroppo stati respinti tutti gli emendamenti che potevano migliorare il testo e scegliere un ’ Europa libera dal nucleare, libera subito dalle centrali esistenti e senza nessuna futura centrale nucleare. Un ’ Europa libera dal nucleare è l ’ unica strada percorribile per garantire ai nostri figli e alle future generazioni un futuro sicuro dal ripetersi di catastrofi come quella di Fukushima e come quella di Chernobyl. Queste lezioni ci insegnano che non può esistere una sicurezza teorica. Ecco perché noi dobbiamo dire con chiarezza un no alla scelta nucleare e investire in termini di ricerca e innovazione sulle altre fonti che siano veramente verdi, rinnovabili e pulite. Signora Presidente, onorevoli colleghi, 21 riferimenti documentali, 21 considerazioni esplicative e 63 punti che riassumono le richieste del Parlamento nella proposta di risoluzione, per un totale di 105 punti. Mi sembrano veramente eccessivi per poter essere efficaci. Sulla questione manca invece una proposta su come può essere utile lo sviluppo del commercio internazionale per raggiungere la stabilità, e con essa la tranquillità e la pace, nelle regioni a sud del Mediterraneo. Il commercio internazionale è ormai diventato una specie di nuova politica estera e può contribuire a creare migliori condizioni di vita in tutta la regione. L ’ Unione non deve tralasciare nulla che possa favorire lo sviluppo di corretti rapporti commerciali, stimolando l ’ attività produttiva nei diversi settori. Ogni progresso in questo campo contribuirà a promuovere la democrazia e i diritti umani, tutelando la dignità della donna, rafforzando la sicurezza e la stabilità, la prosperità e un ’ equa distribuzione del reddito e della ricchezza, evitando la tragedia di tante migliaia di persone che fuggono dalla fame ed emigrano senza reali speranze. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono pienamente d'accordo con il collega Gauzès. La Banca europea per gli investimenti ha sempre svolto un ruolo chiave e importante nello sviluppo dell'Unione. Il suo ruolo e la sua azione risultano ancora più fondamentali in un momento di crisi come quello attuale. Le recenti riforme in campo di economica, legate agli effetti della crisi, potrebbero portare a minori stanziamenti da parte degli Stati per progetti importanti come la creazione di infrastrutture strategiche per lo sviluppo dell'intera Unione, come ad esempio le TEN-T per il trasporto ferroviario. Concordo con l'iniziativa della Commissione europea di dare vita ai quelle obbligazioni legate a un progetto che rappresentano un'ottima soluzione per reperire credito e sostenere infrastrutture di cui l'Europa ha bisogno per modernizzarsi e per sfruttare al meglio il potenziale del mercato interno. Il ruolo della BEI nell'emissione e gestione di queste obbligazioni è dunque fondamentale. La relazione invita ad aumentare i finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese e concordo quando si afferma che l'attività della BEI deve essere mirata e orientata al risultato. Signor Presidente, mi consenta però di dire che sono emerse però alcune criticità legate all'attività della Banca. In particolare, vorrei farle rilevare che spesso molte PMI non riescono a beneficiare delle opportunità fornite, in quanto i progetti finanziati richiedono ingenti risorse e strutture, impedendo di fatto alle medie e piccole imprese di poter partecipare. Un altro problema è poi relativo ai tempi delle procedure, spesso farraginose e burocratiche e poco consone alle attività e alle esigenze del settore. Non voglio ricordare quanto queste aziende siano importanti per il nostro tessuto socioeconomico e auspico pertanto che si attui un dialogo con le piccole e medie imprese per velocizzare le procedure per sburocratizzare al massimo la situazione. La BEI può e deve avere un ruolo importante nella gestione dei recenti accadimenti del Mediterraneo. L'Europa infatti deve anche pensare oltre l'emergenza e attuare una strategia a lungo termine per far sì che gli aiuti e gli investimenti vadano realizzati in loco, e con scelte condivise, per la democrazia e per lo sviluppo dell'economia sociale e di mercato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei innanzitutto ringraziare anch'io l'on. Wojciechowski e tutti i relatori ombra per il lavoro svolto su questo dossier, che intende rendere più flessibili le norme relative alla vaccinazione contro la febbre catarrale. La commissione per l'agricoltura si è impegnata al massimo per approvare con urgenza il testo e permettere la campagna di vaccinazione prima dell'estate. La Commissione europea aveva presentato una proposta che non teneva conto dell'approvazione del trattato di Lisbona, ovvero lasciava il potere decisionale solo al Consiglio escludendo totalmente il Parlamento. Dopo intensi negoziati – e per questo vorrei ringraziare il Servizio giuridico del Parlamento e il segretariato della commissione per l'agricoltura – siamo riusciti a trovare l'accordo per cambiare la base giuridica a norma dell'articolo 43, paragrafo 2, del trattato, ovvero nel quadro della procedura legislativa ordinaria. Ora ci aspettiamo che il Consiglio, con la stessa efficienza, accolga la nostra posizione, includendo le tavole di corrispondenza per dare una risposta rapida agli allevatori europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'interrogazione che abbiamo presentato come commissione per le petizioni mostra quanto la nostra commissione non si sia ritenuta soddisfatta della risposta che la Commissione esecutiva ha ritenuto di dare sulla questione posta dalla Federazione spagnola di associazioni di produttori ed esportatori di frutta, ortaggi, fiori e piante. Infatti, la Commissione ha focalizzato la propria attenzione sulla responsabilità degli Stati membri nel meccanismo di fissazione dei prezzi, senza invece considerare il punto specifico posto dalla petizione, che è quello della denuncia delle irregolarità nelle importazioni di pomodori e di altri ortaggi dal Marocco. Questa presunta irregolarità, tra l'altro, è già stata rilevata da qualche anno dall'OLAF, l'organismo di controllo, che ha evidenziato una non corretta applicazione del metodo di detrazione fissato nel regolamento (CE) n. 3223 / 1994 che stabilisce tre diversi metodi di calcolo. Le conseguenze di questa situazione sono minori entrate per l'Unione europea, una concorrenza impropria e violazione delle regole del mercato, nonché un impoverimento graduale dei produttori e degli esportatori europei, con situazioni di grave allarme segnalate soprattutto in Spagna, Grecia, Portogallo, Francia e Italia. La Commissione sta negoziando un nuovo accordo bilaterale con il Marocco e in questo accordo sembra ancora una volta non prendere in considerazione questi dati allarmanti e proseguire sulla strada dell'implementazione di un flusso di esportazioni dal Marocco verso l'Unione europea assolutamente non regolamentato e non rispettoso della normativa europea. Credo che questo sia un tema sul quale dovremmo concentrarci, un tema che prende in considerazione e tocca anche un nervo scoperto di questi giorni, che riguarda i flussi migratori. Infatti, questa grande massa di cittadini che vengono dai paesi delle coste del Nord dell'Africa, tra cui anche il Marocco, verso l'Unione europea diventano molto spesso nei nostri paesi – come ricorda la recente vicenda di Rosarno – braccia per l'agricoltura. Noi abbiamo una grande difficoltà ad accogliere, ma soprattutto abbiamo una grande difficoltà come Unione europea, e in particolare in questo momento come Italia, a dare prospettive di vita. Ridurre ulteriormente il potenziale di produzione agricola dei nostri paesi, e quindi anche della Francia, della Spagna, dell'Italia, del Portogallo, che in questo momento soffrono di gravi difficoltà, produce danni multipli. Vorrei sapere che cosa intende fare la Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la petizione in discussione oggi arriva in un momento in cui la commissione per l'agricoltura e la commissione per il commercio internazionale del Parlamento stanno discutendo del nuovo capitolo sull'agricoltura dell'accordo con il Marocco. L'OLAF conferma che ci sono state irregolarità sul calcolo dei dazi sull'importazione dei pomodori e che si è creato un danno per i produttori europei, quegli stessi produttori che esprimono tutta la loro inquietudine per il previsto aumento delle importazioni di pomodori e di ortofrutta in genere che ci sarà se l'accordo verrà siglato. Siamo ovviamente sensibili a queste preoccupazioni causate da accordi bilaterali che spesso sacrificano la parte agricola a interessi industriali più ampi. Non è un buon modo di procedere e lo continueremo a ribadire alla Commissione europea. Tuttavia, vorrei segnalare che l'attuale situazione di crisi economica e politica in tutta l'area del Maghreb ci deve indurre a una riflessione attenta e più solidale su questo accordo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, credo che il dibattito di oggi, a seguito di questa petizione presentata dalla Fepex, sia un dibattito opportuno che cade in un momento importante, visto che in questo Parlamento si sta parallelamente discutendo dell'accordo commerciale con il Marocco. È ovvio che la petizione solleva un problema al quale sembra che la Commissione non abbia ancora dato una risposta. Questo Parlamento sollecita con forza questa risposta prima di procedere alla sottoscrizione del nuovo accordo, perché non è possibile continuare a far pagare agli agricoltori europei questa voglia di libero scambio che pervade l'Europa. Abbiamo la necessità di difendere e tutelare i nostri agricoltori e questo non solo con riferimento alla produzione del pomodoro, ma con riferimento anche a tutta la produzione degli ortofrutticoli che verrebbe a essere pesantemente colpita da questa apertura indiscriminata del mercato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono comprensibili le critiche sentite qui questa mattina in ordine alla petizione presentata. Credo ci sia molto da fare per far sì che un possibile accordo in generale sui prodotti agricoli con il Marocco possa trovare un consenso. Un accordo che deve rispondere da una parte alle esigenze di un equilibrio, che non metta in situazione di grande difficoltà i produttori agricoli europei, e dall'altra all'esigenza di avere regole chiare e trasparenti di competizione sui mercati agricoli. È questa la strada da seguire per fare in modo che sia reso possibile un rapporto positivo tra Unione europea e Marocco. Invito quindi la Commissione a cercare soluzioni adeguate che non perdano di vista gli interessi in campo dei produttori, ma non perdano di vista anche una rinnovata politica generosa nei confronti del Marocco, soprattutto di fronte alle cose che stanno avvenendo nel Maghreb. Sarebbe di grande utilità comprendere e non vorrei che, anziché importare prodotti agricoli e pomodori, finissimo per importare sostanzialmente i raccoglitori di pomodori. È quindi importante una verifica sostanziale per una politica europea nuova. Signor Presidente, intervengo a favore della richiesta dell'onorevole Speroni, proprio in considerazione del fatto che la situazione che vede al centro gli scontri che coinvolgono la comunità copta è il segnale che rivela i rischi legati a quanto sta accadendo in Egitto. Chiedo quindi che la richiesta venga appoggiata, proprio perché non si tratta di difendere l'esibizione identitaria della comunità copta ma piuttosto perché essa rappresenta la cartina di tornasole della complessa situazione egiziana. Credo pertanto che un monitoraggio attento del Parlamento europeo – soprattutto attraverso la dichiarazione del Commissario Ashton – sia assolutamente necessario. Signor Presidente, onorevoli deputati, signora Commissario, sinceramente non comprendiamo perché la maggioranza della commissione INTA abbia voluto a tutti i costi portare in discussione questa questione per poi chiederne il rinvio, richiesta che non condividiamo. Sono sbagliate l'una e l'altra decisione ma, anche per ragioni di tempo, intendo soffermarmi solo sulla questione di merito, non prima di aver affermato la mia totale condivisione dell'intervento del presidente Vital Moreira. In questo mondo complicato, attraversato costantemente da numerose tragedie naturali e no, introdurremmo un grave precedente se trasformassimo ogni emergenza umanitaria in una revisione delle politiche commerciali. È una strada pericolosa, che potrebbe portare a profondi squilibri e conseguenti ingiustizie nei confronti dei paesi più poveri che, per contro, solo da regole equilibrate, durature e oggettive possono trarre beneficio dalla politica commerciale, che non può sostituire la cooperazione allo sviluppo. Sappiamo che i benefici che si vorrebbero riconoscere al Pakistan non andrebbero a vantaggio delle popolazioni colpite dall'alluvione ormai quasi un anno fa. E con altrettanta certezza sappiamo che principalmente, per non dire esclusivamente, solo il settore tessile europeo pagherà il costo di questo aiuto umanitario. Non possiamo accettare questa ingiusta deroga alle regole della politica commerciale, perché siamo consapevoli della necessità di tener conto anche di altri fattori nel nostro ragionamento. Tutti sappiamo che, accanto alla solidarietà verso le popolazioni alluvionate del Pakistan, un'altra fondamentale ragione dell'aiuto risiede nella decisione di assecondare l'impegno del Pakistan nella lotta contro il terrorismo. Le zone d'ombra emerse in questi giorni tra le autorità pakistane e Al Qaeda e la stessa vicenda di Bin Laden dimostrano la scarsa affidabilità di questo paese. Ritengo se ne debba tener conto, così come occorre tener presenti le grandi questioni legate ai diritti umani emerse ultimamente. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, la richiesta del Consiglio europeo di avviare negoziati con il Giappone per la conclusione di un accordo di libero scambio va valutata con grande cautela. Apprezziamo quindi la prudenza con cui il Commissario ha affrontato questo tema e invitiamo tutto il Parlamento ad attenersi a questa linea che ha ispirato la proposta di risoluzione del nostro gruppo. Il nuovo governo giapponese ha dimostrato – almeno a parole – la volontà di aprire il proprio mercato, uno dei più chiusi del mondo sviluppato. Questo atteggiamento positivo va verificato in concreto, soprattutto in relazione alle 27 barriere non tariffarie identificate dall ’ Unione europea, la cui rimozione è indispensabile per avviare i negoziati col Sol Levante e inserirli tra le priorità della nostra politica commerciale. Riteniamo che il miglioramento di queste relazioni possa aiutare la competitività europea perché il Giappone rappresenta il 9 percento del PIL mondiale e, sommato con il nostro, oltre il 35 percento. Oggi però non possiamo votare risoluzioni che non subordinino l ’ avvio dei negoziati per l ’ accordo di libero scambio a precise, inderogabili e verificabili condizioni per un ’ autentica reciprocità e un ’ adeguata valutazione d ’ impatto. Anzitutto, la politica protezionistica del Giappone sul settore automobilistico ci preoccupa per la sproporzione esistente tra l ’ export e l ’ import. In secondo luogo, vogliamo ricordare la questione delle barriere non tariffarie. Si tratta di tutta una serie di norme che vanno dalle misure sanitarie e fitosanitarie agli standard tecnici, soprattutto nel settore agricolo e automobilistico, alle norme di sussidi sull ’ export, ai controlli doganali, a fenomeni che ammettono la contraffazione e anche la triangolazione con la Cina e la Corea. Onorevoli colleghi, in conclusione chiediamo che l ’ Europa, prima di dichiararsi disponibile ad avviare negoziati per la conclusione di un accordo di libero scambio, definisca con determinazione l ’ interesse comunitario che intende tutelare e con precisione le reciprocità da richiedere al Giappone. Ci auguriamo che la Commissione esecutiva tenga conto di queste nostre osservazioni. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, ringrazio il collega Schlyter per l'ottima relazione su una materia delicata sulla quale occorre molto buon senso. Non tutti gli accordi d'investimento possono essere sostituiti da intese europee ma nemmeno la Commissione può ignorare accordi che contravvengono a disposizioni europee e condividiamo con il relatore l'enfasi sulla trasparenza. Idealmente dovremmo avere una clausola per mettere automaticamente fine ai 1.200 accordi attualmente in vigore, ma purtroppo ciò comporterebbe incertezza giuridica degli investitori e un compito forse eccessivo per la stessa Commissione. I nostri emendamenti in commissione INTA hanno avuto successo, da una parte, per assicurare che le competenze della Commissione siano pienamente rispettate e, dall'altra, per affermare che la certezza giuridica sia fatta salva. Alcuni emendamenti che voteremo domani in Aula possono ora alterare questo compromesso ed equilibrio e mi rivolgo ai colleghi, e in particolare al relatore e ai relatori ombra, affinché si arrivi a un provvedimento che sia equilibrato e sostenibile per tutti. . – Signora Presidente, signor ministro, signor Commissario, onorevoli colleghi, farò una sola esposizione per entrambe le questioni riguardanti lo stesso oggetto. Con questa discussione, e la votazione che ne seguirà, si conclude un lavoro e un periodo di negoziato del gruppo di lavoro presieduto dalla presidente Wallis e composto da colleghi di tutti i gruppi politici con la delegazione della Commissione europea, guidata dal Commissario Šefčovič, che ha portato alla redazione di un testo di accordo per l'istituzione di un Registro comune di trasparenza. La commissione AFCO ha proceduto in pochi mesi alla redazione di questa relazione, licenziando anche un testo di modifiche regolamentari interne. Personalmente sono rimasto molto sorpreso per l'attenzione dedicata dall'opinione pubblica a questo accordo di trasparenza. Temo che gli si attribuiscano effetti superiori a quelli in realtà perseguiti. La trasparenza è la difesa avanzata della correttezza dell'azione politica ma non è lo strumento che colpisce al cuore la corruzione. I recenti episodi di giornalisti che hanno tentato di corrompere qualche parlamentare potrebbero accadere anche in sedi diverse dagli edifici parlamentari. D'altro canto, chi vuole corrompere sa bene come si fa a non essere identificabili e i registri non sono quindi un limite assoluto. Lo strumento adatto è il diritto penale e se quello degli Stati membri non è sufficiente, bisognerà andare a rileggere gli articoli da 82 a 86 del Trattato di Lisbona, riflettere se sia possibile attribuire alla corruzione di parlamentari europei il carattere di reato transfrontaliero o comunque offensivo degli interessi finanziari dell'Unione e valutare se sia il caso di costruire una Procura europea, che oltretutto sarebbe un passo rilevante sul cammino dell'unità. Il Registro di trasparenza ha un compito più modesto. In alcuni paesi il termine di lobbista ha un significato negativo mentre in altri l'attività lobbistica viene invece considerata quasi un'attività semipubblica perché informa chi deve decidere su problemi che altrimenti forse non conoscerebbe. Per il Parlamento europeo questo è particolarmente importante, perché spesso le questioni affrontate dai parlamentari sono assai complesse e tecniche e quasi sempre occorre trovare un punto di equilibrio tra imprese e fra Stati con interessi divergenti. I lobbisti quindi diventano molto utili. Li chiameremo dunque non più lobbisti ma portatori di interessi. Naturalmente, gli interessi possono essere contrapposti ed è bene che sia così. Io ho fatto il giudice e posso dire che il contraddittorio fra parti opposte è considerato una condizione per scoprire la verità e la giustizia. Dunque, che ci siano lobbisti o portatori di interessi contrapposti non è male: l'importante è che il giudice – e quindi anche il parlamentare – mantenga la sua libertà di pensiero, la sua indipendenza, la sua onesta ricerca del bene comune. Per questo è stato istituito il Registro della trasparenza, di comune accordo fra Parlamento e Commissione, auspicando che anche il Consiglio aderisca presto all'accordo. Chi intende rappresentare gli interessi può accedere liberamente agli uffici, ma deve inserirsi nel Registro dove sono indicati tutti gli elementi che identificano la sua struttura giuridica e finanziaria. Il Registro è pubblico. Ci sono anche enti che non perseguono interessi di tipo egoistico ma cercano di collaborare nelle politiche europee in nome di valori generali, come le Chiese, i partiti, le regioni. Essi non vanno iscritti come tali nel registro: ma se esistono autonomi uffici incaricati esclusivamente del contatto con le istituzioni europee, devono essere indicati nel Registro, sia pure sottoposti a un regime giuridico differenziato rispetto ai portatori di interessi. Come già ribadito, il nuovo Registro comporta anche una modifica al regolamento, sono dunque due relazioni, ma si tratta comunque di un primo passo verso una più completa trasparenza. Alcune ipotesi sono già all'esame e potranno essere trasformate in norme dopo una più matura riflessione e perciò in particolare il numero 9 dell'atto che approva l'accordo indica la possibilità che i rapporti rechino l'indicazione dei portatori di interessi incontrati dai parlamentari nel corso dei lavori preparatori della relazione stessa. Questa apertura ampia verso una possibile revisione mi fa esprimere un parere contrario agli emendamenti che vorrebbero mettere dei vincoli a questa riflessione futura. Auspico comunque che, oltre a un'adesione all'accordo a breve scadenza da parte del Consiglio, vi sia immediatamente un ampio consenso di questo Parlamento, un'indicazione forte del dovere di trasparenza e anche una guida all'azione. Spero che la votazione sia pressoché unanime. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa proposta di regolamento è da condividere perché aiuta la semplificazione e l'armonizzazione delle diverse disposizioni legislative degli Stati membri. Si tratta di un segnale coerente con le proposte della Commissione sulle PMI e sulle strategie di rilancio della competitività europea riguardanti il settore manifatturiero. Inoltre, questo regolamento premia implicitamente l'innovazione dei prodotti e favorisce una migliore trasparenza nel procedimento. Tuttavia, mi permetto di osservare che il compromesso raggiunto con l'introduzione della clausola di riesame e la dichiarazione congiunta del Parlamento e del Consiglio sull'indicazione di origine – di cui non mi sfugge il significato politico – potrebbe rappresentare un precedente e compromettere l'esito della difficile trattativa tra Commissione, Parlamento e Consiglio sulla complessa vicenda del marchio d'origine dei prodotti extra UE, votata dal Parlamento nell'ottobre scorso in prima lettura e che non riguarda solo i prodotti tessili. Sarebbe ora che il Consiglio prendesse atto una volta per tutte della volontà democratica rappresentata in questa sede dalla maggioranza dei parlamentari. Comunque, nonostante queste perplessità, voteremo a favore della proposta di regolamento. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione sull ’ etichettatura tessile perché penso che l ’ Europa possa e debba fare di più per sostenere le imprese del settore. La proposta avanzata dalla Commissione era puramente tecnica e finalizzata a semplificare le attuali disposizioni in materia di etichettatura. Eppure questo Parlamento ha ottenuto due risultati importanti. Il primo: i prodotti tessili derivanti anche da prodotti di origine animale – pellicceria e pellame – dovranno riportare tali informazioni nelle etichette, in modo che i consumatori possano compiere una scelta consapevole. Il secondo: la Commissione europea dovrà presentare entro il 2013 uno studio d ’ impatto sull ’ introduzione di un ’ etichettatura, che indichi chiaramente quali capi siano stati prodotti in Europa e quali invece hanno origine extraeuropea. È quest ’ ultimo obiettivo che rappresenta un traguardo decisivo per la competitività del tessile europeo in Europa e nel mondo. Signor Presidente, la proposta di regolamento sulla quale siamo stati chiamati a esprimere il nostro voto ha sicuramente il merito di riunire in un unico testo tutta la legislazione esistente relativa ai prodotti tessili. Questo regolamento permetterà di semplificare e migliorare il quadro legislativo vigente in materia di sviluppo e utilizzazione di nuove fibre, sostenendo inoltre lo sviluppo di prodotti innovativi, promovendo l ’ innovazione nel settore tessile e dell ’ abbigliamento. Ho apprezzato che il collega Manders abbia preso in considerazione anche altri aspetti, quali la riduzione degli oneri amministrativi per gli Stati membri legati alla trasposizione della normativa nazionale degli adattamenti tecnici richiesti dall ’ inserimento dei nomi di nuove fibre tessili nella cosiddetta "Lista armonizzata". Pur rilevando che avremmo potuto fare di più introducendo un apposito articolo che disciplinasse l ’ indicazione di origine dei prodotti tessili, ho dato il mio voto favorevole alla proposta di regolamento. Signor Presidente, qualità, etichettatura e tracciabilità: sono questi gli strumenti a tutela del consumatore che garantiscono prodotti d ’ eccellenza. Fino ad oggi l ’ Europa è stato l ’ unico mercato mondiale privo di una legislazione in questa materia, il che ha comportato svantaggi nei confronti dei principali commerciali. Oggi il Parlamento europeo fa sentire la propria voce, votando un regolamento in grado di tutelare l ’ eccellenza del tessile europeo. Le nostre produzioni e la nostra manifattura vanno difese, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando. Fino ad oggi siamo riusciti a farci valere grazie alla ricerca e all ’ innovazione, che hanno garantito la produzione di fibre tessili innovative. I consumatori non rischieranno più di acquistare prodotti tessili potenzialmente pericolosi per la salute perché magari trattati con agenti chimici. L ’ adozione di questo regolamento garantisce finalmente la giusta tutela dei diritti di oltre 500 milioni di cittadini europei, che d ’ ora in poi non potranno più essere ingannati da false indicazioni. Signor Presidente, come relatore ombra del gruppo ALDE sono pienamente soddisfatto del risultato raggiunto attraverso l ’ odierna votazione. Il dossier Arsenis sulla protezione delle foreste è una relazione d ’ indirizzo, una base per attestare come il Parlamento europeo intende affrontare la tutela del nostro patrimonio boschivo e l ’ adattamento delle foreste al cambiamento climatico. Oggi il Parlamento europeo ha espresso con chiarezza il proprio punto di vista, alla luce del quale aspettiamo le conseguenti proposte della Commissione per poter definire ancora più nel dettaglio le politiche di settore. Vorrei ringraziare particolarmente Kriton Arsenis per la competenza e la serietà del lavoro svolto, che si è sviluppato attraverso una discussione lunga e non facile perché – come ben sappiamo – la situazione delle foreste non è identica in tutti gli Stati membri. Ciononostante, abbiamo trovato punti d ’ incontro e raggiunto anche particolari obiettivi, come quello di sottrarre alla speculazione edilizia alcune parti o quello di una maggiore protezione delle foreste di pregio per la biodiversità, quali quelle nordboreali e del Mediterraneo, e un divieto di edificazione sui terreni colpiti da natura dolosa. Signor Presidente, come ribadito, questo è di grande importanza per molti paesi mediterranei, compresa la sua Grecia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la revisione dello è una grande opportunità se parte dalla comprensione di quanto prezioso sia il patrimonio rappresentato dalle piccole e medie imprese. Nel tessuto italiano, le piccole e medie imprese rappresentano una parte principale ed essenziale del mercato produttivo. Nel Mezzogiorno d'Italia, nella mia terra, lo sono ancora di più, perché tutto il tessuto produttivo è articolato in imprese medie o piccole. Intere aree industriali pullulavano, negli anni passati, di piccole aziende che garantivano migliaia di posti di lavoro. Oggi gran parte di quelle aziende sono fallite o chiuse anche a causa della concorrenza sleale, come ben sanno gli studenti di Barletta che sono qui presenti oggi. Occorre dunque che dall'Europa giunga un segnale forte ed efficace, che garantisca meno burocrazia, meno oneri, maggiore trasparenza, meno ritardi dei pagamenti e assicuri quella necessaria stabilità di cui le piccole e medie imprese hanno grande esigenza e bisogno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi congratulo con la collega Merkies per l'ottimo lavoro. Ritengo che dobbiamo investire di più e con maggiore coraggio nell'innovazione, nella ricerca e nel sapere. L'innovazione non deve scomparire nella ricerca. Innovazione e ricerca non sono sovrapponibili e mi compiaccio che la relazione sottolinei questa distinzione strategica. La relazione fissa alcuni importanti obiettivi: apre ai cittadini e ai lavoratori con l'innovazione sociale, introduce misure per facilitare l'accesso al credito e al finanziamento delle piccole e medie imprese e lega soprattutto, in un rapporto sempre più stretto e diretto, le imprese, i centri di ricerca e le nostre università. Snellire e semplificare la vita delle piccole e medie imprese con lo sportello unico, puntare sui talenti, sulla creatività e sulle idee innovative sono una condizione essenziale per la crescita e lo sviluppo. Sulle politiche dell'innovazione ora l'Europa deve fare sul serio se vogliamo uscire dalla crisi e costruire un futuro migliore per i nostri giovani. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, quella di oggi è un'occasione importante per affrontare con impegno e responsabilità il crescente problema della resistenza agli antibiotici negli animali, un tema strategico per il settore agricolo e, in particolare, per il futuro del sistema zootecnico europeo. In Europa, i dati indicano che per uso animale sono prescritti circa la metà degli antibiotici utilizzati. Gli antibiotici, se utilizzati correttamente, costituiscono uno strumento utile, che aiuta gli agricoltori a mantenere sani e produttivi i loro animali e a garantire il loro benessere. Non siamo quindi qui a demonizzare l'uso degli antibiotici nella zootecnia ma volgiamo chiedere alla Commissione una risposta concreta per un uso più efficiente ed efficace degli antimicrobici, al fine di ridurre la resistenza negli animali. Questo Parlamento, nella risoluzione del 5 maggio 2010 sul programma d'azione dell'Unione europea per il benessere degli animali, aveva già sottolineato il nesso esistente tra il benessere degli animali, la loro salute e la salute pubblica, esortando la Commissione e gli Stati membri ad affrontare in modo responsabile la delicata questione della resistenza agli antibiotici negli animali. In particolare, avevamo invitato la Commissione a raccogliere e analizzare dati sull'uso di tutti i prodotti per la salute degli animali, compresi gli antibiotici, al fine di garantire un efficace utilizzo di tali prodotti. A distanza di un anno, la commissione per l'agricoltura, che mi onoro di presiedere, è qui a chiedere alla Commissione europea di attivare tutte le iniziative utili a ridurre questo annoso problema, che può avere delle conseguenze anche sulla salute umana. Ciò che occorre, signor Presidente e signor Commissario, è un impegno concreto da parte della Commissione che, partendo dai dati raccolti, possa mettere in pratica i risultati conseguiti, incentivando non solo attività di ricerca e monitoraggio, ma garantendo una maggiore efficacia nell'utilizzo degli antibiotici quale importante strumento per contrastare le malattie animali. Su tale fronte, vorrei ricordare che alcuni studi dimostrano che una dieta animale a basso contenuto energetico potrebbe portare a una maggiore incidenza di malattie e quindi a un maggior uso degli antibiotici. Sarebbe quindi auspicabile, nell pieno rispetto della massima sicurezza alimentare, poter rivedere il divieto dell'uso delle farine animali per gli animali monogastrici, in accordo con il parere del Comitato scientifico veterinario europeo. Sono queste le richieste della risoluzione approvata in seno alla commissione agricoltura lo scorso 12 aprile e che voteremo in quest'Aula domani. Si è trattato di un lavoro intenso, quello degli ultimi mesi, e per il quale desidero ringraziare personalmente l'onorevole Paulsen, gli e tutti i gruppi parlamentari per il loro preziosissimo contributo alla definizione di un testo comune su un tema dalla cui gestione potrebbe dipendere il futuro competitivo della zootecnia europea e la cui natura trasversale richiede sforzi e responsabilità, attraverso un approccio coordinato e una volontà comune. Signor Presidente, Alto Rappresentante, onorevoli colleghi, il tema della politica estera e di sicurezza europea è ancora più cruciale in questo particolare frangente storico, caratterizzato da una straordinaria ondata di contestazione che ha preso piede nel Mediterraneo e che si sta espandendo anche nel Medio Oriente. Con questa grave crisi che affligge tutto il sud del Mediterraneo e che si sta espandendo verso la zona della Penisola arabica, il Parlamento europeo deve essere una cassa di risonanza per tutte le espressioni popolari che chiedono a gran voce, a rischio della loro stessa vita, un miglioramento delle condizioni e l ’ avvio dei processi di democratizzazione, smantellando gli attuali regimi. La nostra Assemblea vuol essere un interlocutore di primo piano nei confronti dell ’ Alto Rappresentante / Vicepresidente, Lady Ashton, anche e soprattutto per la funzione di controllo di bilancio nelle missioni civili e militari in ambito PESC e PESD. La prima parte della relazione si sviluppa con particolare riferimento al rapporto tra il Parlamento europeo e le Istituzioni, Consiglio e Commissione prendendo slancio dall ’ approccio di politica europea post-Lisbona. Molto importante è anche il tema del multilateralismo dell ’ Unione europea, traendo soprattutto vantaggio dalla nuova creazione del Servizio europeo di azione esterna, che è diventato finalmente una realtà. Rispetto a questo, non posso che esprimere il compiacimento per la recente risoluzione dell ’ Assemblea generale delle Nazioni Unite che, recependo ciò che è stato sancito nel Trattato di Lisbona, riconosce all ’ Unione europea un ruolo di osservatore all ’ interno del suo Consiglio di sicurezza. Abbiamo cercato di dare un ’ impostazione il più possibile aderente all ’ attuale condizione, evidenziando nella relazione, com ’ è giusto che sia, la grande ondata di contestazioni civili in Tunisia, Egitto, Libia, e ancora Siria, Bahrein e Yemen, distinguendo, per ciascuno di questi Stati destini, contesti e aspettative, e ad altri temi di particolare interessi, come la forte alleanza transatlantica e delle relazioni di enorme importanza con la Russia. Allargamento, supporto dei diritti civili e della creazione dello Stato di diritto, relazioni diplomatiche con i paesi del BRIC, conflitto arabo-palestinese e condanna dei regimi più cruenti, sono alcuni dei temi della relazione che sottopongo al vostro voto. Signora Presidente, Alto Rappresentante Ashton, onorevoli colleghi, gli attacchi alle chiese copte in Egitto e l ’ uccisione di fedeli mostrano un aggravarsi dell ’ intolleranza religiosa, che tradisce lo spirito di unità di Piazza Tahrir, dove copti e mussulmani hanno manifestato insieme contro il regime. Questa mancanza di tolleranza rende impossibile la convivenza e la stabilità sociale, indispensabili per un ’ ordinata transizione verso la democrazia. È necessario quindi un maggior impegno delle autorità del Cairo a tutela delle minoranze e contro l ’ estremismo salafita, che rappresenta la negazione dei principi di democrazia moderna cui aspira il popolo egiziano. È impensabile lo sviluppo economico, la ripresa di investimenti esteri e soprattutto del turismo senza tolleranza, ordine e stabilità. È nell ’ interesse quindi dell ’ Egitto e del mondo che l ’ Europa concede aiuti generosi, ma questi devono essere condizionati a un ’ effettiva politica di tutela delle minoranze, coerentemente con il principio del "" che lei, Alto Rappresentante, ha proposto insieme al Commissario Štefan Füle. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Alto Commissario, il suo è un mestiere molto difficile e sulle sue spalle c ’ è un pesante fardello. Spero voglia accogliere le mie domande non come delle provocazioni, ma come un contributo alla sua riflessione. Signora baronessa Ashton, al termine del nostro dibattito congiunto, voteremo la relazione sul ruolo dell ’ Unione europea nelle organizzazioni multilaterali. Due anni fa, nell ’ audizione che ha preceduto il suo insediamento, le chiesi quale fosse la sua posizione sul seggio unico dell ’ Unione europea all ’ ONU. Mi rispose allora che non aveva avuto il tempo di pensarci. Nella relazione Muñiz de Urquiza è contenuto l ’ emendamento Millán Mon che definisce la posizione del Parlamento sull ’ argomento. La sua oggi qual è? Ha avuto il tempo di pensarci in questi due anni? Signora baronessa Ashton, il 17 maggio si celebra a Baghdad lo. L ’ Unione europea è presente in Iraq con due funzionari e un ’ ambasciatrice. Tre persone che operano nel britannico. Giustamente, lei vorrebbe trovare risorse per risolvere la situazione. Le segnalo, per aiutarla, che nelle Bahamas ci sono sette funzionari dell ’ Unione europea. Cosa succede di così infinitamente più decisivo per le sorti dell ’ Unione europea nelle Bahamas rispetto a Baghdad? E non sarebbe meglio essere a Baghdad il 17, visto che siamo prossimi a siglare il primo accordo Unione europea-Iraq della storia del dopo Saddam? Magari per risolvere in loco anche il dramma di che sono certo, con un suo personale intervento, potrebbe trovare facilmente una soluzione positiva? Signora Ashton, lei è già intervenuta sul tema dei copti egiziani: ma non solo la persecuzione è proseguita ma rappresenta oggi un elemento inquietante dello scenario denominato "Primavera araba". Nelle comunicazioni del Servizio esterno si continua a parlare di conflitto fra estremisti. Ma in Egitto muoiono solo cristiani e vengono bruciate solo chiese. Che cosa ci impedisce di riconoscere la verità, di chiamarla col suo nome e strappare i copti allo scomodo ruolo di ostaggio di un progetto politico fondamentalista? Signora Presidente, onorevoli colleghi, le turbolenze che stanno modificando la geografia politica della sponda meridionale del Mediterraneo, con il loro carico di incertezze e speranze, interpellano sempre più l ’ Europa e la sua politica estera ed è sulla base di ciò che sta avvenendo che dovrebbe essere sempre più essenziale per l ’ Unione europea poter contare su una politica estera consolidata e coerente, in grado di governare un presente difficile e progettare un futuro problematico, che modificherà i rapporti internazionali e cambierà in profondità il mondo. Di fronte al riposizionamento strategico di paesi come gli Stati Uniti, la Cina e la Russia e dinanzi a una fame crescente di materie prime e risorse energetiche, l ’ Europa dovrebbe svolgere una funzione importantissima e decisiva, ma è del tutto evidente che si sta presentando impreparata a questi appuntamenti. Da tempo si procede troppo lentamente verso un coordinamento delle politiche estere e nazionali dei suoi Stati membri. Non ci sono progressi sostanziali. Ne sono testimonianza, da un lato, l ’ azione sbiadita che ne deriva della sua politica estera e, dall ’ altro, la pervicacia con la quale alcuni paesi, nostalgici di un periodo coloniale che non può più tornare, si ostinano a credere che tutelano meglio i loro interessi facendo da soli e non delegando nulla all ’ autorità europea. Bisogna voltare pagina. Baronessa Ashton, lei ha un ruolo importante, lo eserciti fino in fondo, nella consapevolezza che il tempo a disposizione si sta esaurendo velocemente. Signor Presidente, nel primo intervento avevo a disposizione quattro minuti e ne ho usati due. Chiedo la possibilità, ora che ho due minuti, di poterne usare quattro per l ’ intervento finale. Signora Presidente, non v'è dubbio che questa relazione costituisce un passo avanti nella creazione di nuove opportunità formative nei confronti dei giovani. Più ricerca, più innovazione, più strategia 2020 in un contesto di crescente attualità. Più istruzione scolastica, più formazione, ma anche più università, per fare in modo che vi sia realmente una cooperazione a livello giovanile in grado di determinare un valore aggiunto nella promozione della cultura. Costruire il successo formativo è un punto focale di questa relazione ed è anche la ragione per la quale abbiamo votato a favore. Più mobilità per i giovani, maggiore capacità di sviluppare opportunità di lavoro e un mercato del lavoro che non deve guardare soltanto ai giovani che operano in un determinato contesto, ma anche a tutti quei settori nei quali i giovani hanno opportunità di crescita. Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, desidero anzitutto ringraziare, a nome del PPE, tutti i relatori dei di questa mattina, perché ritengo che, attraverso queste relazioni, stiamo gettando le basi dell'Europa del futuro. Questa mattina stiamo lavorando sulle prossime generazioni, dai bambini fino ai giovani da accompagnare nel mondo del lavoro attraverso l'importante iniziativa faro denominata. Stiamo pensando stamani a un allargamento dell'Unione verso i Balcani, proprio grazie alla cultura, e stiamo anche valorizzando le industrie culturali e creative. In un momento di grande crisi economica, è giusto sottolineare che l'unico settore a non essere in perdita ma che, anzi, accresce il suo fatturato, è quello della cultura – cultura che vorremmo svolgesse un ruolo nelle azioni esterne dell'Unione europea non solo – cari colleghi Dartmouth e Kuhn – attraverso funzionari ben pagati, ma costruendo magari un migliore percorso di pace, stabilità e confronto fra culture diverse. Ma oggi dobbiamo anche puntare a rafforzare i nostri programmi sulla cultura, sull'istruzione e sui giovani. Programmi come Erasmus Comenius, Leonardo e tanti altri sono per milioni di europei non solo delle etichette ma il simbolo dell'esistenza dell'Unione europea. Essi rappresentano il primo momento in cui molte persone si sono sentite europee ed entrano in contatto con coetanei e colleghi, contribuendo al vero rafforzamento dell'Unione, e ulteriormente con le nuove competenze sullo sport che l'Unione ha assunto dopo il trattato di Lisbona. Abbiamo bisogno di investire su tutti questi programmi ma soprattutto abbiamo bisogno di crederci. Sono importanti le quote latte, gli investimenti per l'industria e la tutela dell'ambiente: ma è con la cultura che costruiremo l'Europa e lo dovremo fare non a parole, ma con programmi e azioni che sapremo e vorremo mettere in campo. Signora Commissario, quel violino che suonava a Sarajevo – come raccontato dalla collega Pack – suona molto di più le corde della nostra Europa piuttosto che tanti regolamenti. L'Europa si costruisce così, talvolta con qualche forzatura in più anche sui regolamenti stessi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero anzitutto ringraziare la collega Honeyball per il lavoro svolto. La garanzia per tutti i bambini di servizi di educazione e di assistenza alla prima infanzia deve diventare un diritto sia per i genitori, in particolare per le mamme, ma soprattutto proprio per i bambini, perché significa porre solide fondamenta per la loro formazione e favorire l'integrazione sociale, lo sviluppo personale e la possibilità di trovare un lavoro una volta raggiunta l'età adulta. Più in generale – com'è stato ribadito da altri colleghi – la comunicazione della Commissione europea sul programma dell'Unione europea per i diritti dei minori dichiara che, nel 2009, hanno abbandonato il sistema scolastico formativo oltre 6 milioni di giovani, dopo aver completato a malapena il ciclo secondario inferiore, e di questi il 17,4 percento si è fermato alle scuole primarie. Questi dati sono sconfortanti e ci inducono a pensare che il sistema scolastico ed educativo viene spesso trascurato e privato di adeguati investimenti. Investire sulla qualità dell'istruzione già a partire dai primi anni di vita rappresenta non solo un essenziale punto di partenza per lo sviluppo cognitivo, sensoriale e anche motorio del bambino, ma altresì il presupposto per la creazione di una società inclusiva e ricca di opportunità per le future generazioni. Inoltre, l'aumento qualitativo e quantitativo di asili nido e di strutture per la prima infanzia – così come previsto negli obiettivi fissati nelle conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona – consente ai genitori lavoratori di poter conciliare vita familiare e vita professionale. Purtroppo però dalle statistiche risulta che gran parte degli Stati membri sono ancora molto lontani dal raggiungimento di questi obiettivi. Signor Presidente, questo regolamento si inserisce nel quadro delle misure atte a definire indicatori generali al fine dell'integrazione del PIL: i conti economici ambientali europei dovrebbero contribuire alla valutazione delle politiche, fornendo dati circa l'interazione tra i fattori ambientali e quelli economici. La proposta della Commissione è condivisibile anche se, per arrivare a un controllo sulle effettive politiche ambientali degli Stati, si creano nuove e complesse procedure burocratiche, per cui il nostro voto sarà di astensione. Sulla relazione siamo invece contrari in quanto il relatore vuole aggiungere ulteriori moduli di contabilità: l'accordo in prima lettura è stato raggiunto con il Consiglio rendendo l'introduzione dei nuovi moduli proposti dal relatore soggetti a valutazione affinché, se del caso, siano modificate o migliorate le qualità dei dati e i metodi della loro rilevazione. Riteniamo che tutta questa modulistica sia una nuova e costosa burocrazia caricata sugli Stati membri. Signor Presidente, signora Commissario, mi congratulo anzitutto con la relatrice Wallis per il lavoro svolto e per il contenuto della sua relazione, che condivido pienamente. Ritengo infatti che solo uno strumento opzionale da adottare mediante regolamento possa adeguatamente adempiere agli obiettivi dell'intera riforma sul diritto dei contratti europei. Uno strumento opzionale, inoltre, non andrebbe né ad armonizzare né a sostituire il diritto contrattuale degli Stati membri, bensì ad affiancarsi a questi offrendo uno strumento alternativo e di libera scelta per le parti contraenti. Non condivido quindi le proposte avanzate da chi preferirebbe limitare l'ambito di applicazione di questo strumento solo ai contratti del commercio elettronico, in quanto ciò creerebbe una differenziazione artificiale e soprattutto inutile fra transazioni e transazioni dirette. Il nostro compito non è quello di limitare la natura giuridica del regolamento in base a speculazioni o proiezioni di mercato, ma, in qualità di legislatori, di garantire certezza giuridica e porre le basi per un linguaggio giuridico comune in materia commerciale. Signor Presidente, signor Presidente Barroso, la dichiarazione finale del vertice del G8 per quanto riguarda il Medio Oriente afferma: "I negoziati sono l'unica via verso una soluzione globale e duratura al conflitto. Israele e Autorità palestinese dovrebbero rispettare gli attuali accordi di cooperazione e astenersi da misure unilaterali che potrebbero ostacolare il progresso e le riforme ". L'Unione europea – che è importante interlocutore del G8 – sostiene questa affermazione? Se sì, lo avete comunicato alla parte palestinese, che sta progettando un passo unilaterale a settembre, durante l'Assemblea delle Nazioni Unite? Signora Presidente, difficile accompagnare gli ultimi passi della formazione di un nuovo Stato attraverso un percorso pacifico. Occorre salvaguardare l'obiettivo di fondo – la pace – ma non perdere pezzi significativi dell'accordo globale. L'azione militare di Khartoum ad Abyei pare pregiudicare il buon esito globale di questo percorso, anche se non la costituzione del cinquantaquattresimo Stato africano il prossimo 9 luglio. Al Sud spetta di non reagire alle provocazioni e di non perdere di vista l'obiettivo di fondo, che non è solo tanto l'indipendenza, ma anche la costituzione di istituzioni credibili e lo sviluppo di una popolazione al 90 percento al di sotto la soglia di povertà, che non dovrà beneficiare di investimenti stranieri, che già si annunciano trasparenti e non di rapina. Credo che questo – il problema degli investimenti stranieri nel sud del Sudan – sarà presto un nuovo fronte sul quale l'Unione europea dovrà vigilare e far valere la sua credibilità acquisita in questi anni nella regione. Signor Presidente, il voto di oggi rappresenta un sensibile passo avanti nell'introduzione del principio "chi inquina paga", anche nel settore del trasporto di merci su strada, che contribuisce in maniera sensibile all'inquinamento atmosferico ed acustico. Nonostante le critiche sollevate da parte di organizzazioni di categoria, credo che la posizione del Consiglio sia in questo momento il migliore compromesso possibile, anche se mi auguro che dei miglioramenti potranno essere apportati in futuro. Ho votato a favore. Devo però segnalare che è necessario adoperarsi per individuare migliori esternazioni degli introiti, stabilendo l'obbligo per gli Stati membri di investire queste risorse per il miglioramento della rete TEN e delle infrastrutture per ridurre l'inquinamento. Solo così potremo in futuro affermare che l'odierno provvedimento avrà prodotto effetti positivi. Signor Presidente, la Romania e la Bulgaria hanno adottato l'aquis di Schengen aderendo all'Unione europea nel 2007. Si tratta di due paesi in cui si effettuano ancora controlli alle frontiere vista la parziale applicazione delle disposizioni in esso contenute. Come è emerso, per la verità da attente valutazioni e visite effettuate da gruppi di esperti, benché i due paesi abbiano dimostrato notevole impegno ed evidenti progressi nella sua attuazione, permangono ancora alcune carenze, come quella ad esempio rilevata nei settori degli strumenti, dell'esecuzione dei controlli alle frontiere e della formazione. Riteniamo però di poter confermare il nostro sostegno alla loro completa adesione all'accordo anche se consideriamo indispensabile che i due paesi in questione, entro sei mesi, ci informino per iscritto dell'attuazione di misura addizionali volte a colmare tali lacune. Non possiamo infatti prescindere dal fatto e dalla considerazione che l'area Bulgaria-Turchia-Grecia rappresenta una delle zone più sensibili della politica delle frontiere dell'Unione in termini di migrazione clandestina. Signor Presidente, il documento sulla revisione intermedia del settimo programma quadro è particolarmente importante. Ho votato a favore di questa relazione per quattro ragioni, che considero prioritarie: 1) semplificazione e snellimento delle procedure per facilitare l'accesso ai finanziamenti; 2) partecipazione delle piccole e medie imprese, strumento decisivo per lo sviluppo e per il lavoro; 3) innovazione per un sistema produttivo competitivo e all'altezza delle sfide del mercato; 4) meccanismo di finanziamento dei rischi, che finora ha prodotto risultati molto positivi. Desidero infine ricordare che solo attraverso un impegno concreto a favore delle politiche della ricerca si può consolidare in Europa il triangolo conoscenza-istruzione-ricerca su cui si gioca il futuro della politica di coesione. Signor Presidente, la ricerca e l'innovazione hanno un ruolo centrale per lo sviluppo e la competitività dell'Unione europea e sono decisive per il raggiungimento degli obiettivi indicati nella strategia Europa 2020. Il settimo programma quadro è il principale strumento per finanziare la ricerca in Europa, come evidenzia la relazione votata oggi, però si continuano a riscontrare molteplici difficoltà dovute agli eccessivi oneri amministrativi per le piccole e medie imprese. Il Parlamento europeo, nella sua risoluzione dell '11 novembre 2010, aveva chiesto alla Commissione europea di introdurre misure di semplificazione procedurali, amministrative e finanziarie nella gestione attuale del settimo programma quadro, misure ancora disattese. Invito la Commissione ad accogliere le osservazioni del Parlamento e a individuare soluzioni capaci di facilitare l'accesso delle PMI al settimo e all'ottavo programma di ricerca. Signor Presidente, la dimensione esterna della politica sociale comprende tutte le attività e iniziative dell'Unione europea finalizzate alla promozione delle norme sociali e del lavoro nei paesi terzi. Benché sia il trattato di Lisbona che la strategia Unione europea 2020 attribuiscano alla politica sociale un'importanza senza precedenti, le questioni della competitività e i fattori economici continuano a prevalere sulle questioni sociali. Emerge sempre più chiaramente però la necessità di non concentrarsi più strettamente sui mercati, ma di interessarsi più in generale alle persone, ovvero alla loro protezione e ai diritti dei lavoratori, al diritto del lavoro. L'Unione europea deve avere come obiettivo di lungo periodo poter garantire a uomini e donne la possibilità di ottenere un lavoro dignitoso e produttivo, in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità! Sarà perciò necessario in futuro che il Parlamento europeo e i sindacati internazionali ed europei si uniscano per integrare le loro raccomandazioni positive e urgenti nell'iniziativa qui oggi votata. Signor Presidente, il 2011 rappresenta un momento strategico per fare tesoro dell'esperienza acquisita durante i quattro anni di applicazione del regolamento che istituisce uno strumento per il finanziamento e la cooperazione allo sviluppo. Dalla sua entrata in vigore il maggiore problema emerso sembra essere la difficoltà di capire o accettare il ruolo specifico svolto dalla cooperazione allo sviluppo nel contesto dell'azione esterna dell'Unione europea. Occorre pertanto chiarire che la cooperazione allo sviluppo è quella dimensione politica dell'azione esterna dell'Unione europea, insieme con gli aiuti umanitari, che non è stata concepita per soddisfare interessi europei, bensì per difendere gli interessi delle popolazioni più vulnerabili ed emarginate del pianeta! Con il voto oggi espresso, noi andiamo a sottolineare esigenze di uno strumento di finanziamento alla cooperazione e allo sviluppo a se stante, destinato esclusivamente ai paesi in via di sviluppo e volto espressamente al conseguimento degli obiettivi stabiliti dall'articolo 208 del Trattato. In particolare chiediamo – e concludo signor Presidente - che le decisioni sugli obiettivi generali sui settori prioritari, sui risultati attesi nonché sull'assegnazione dei fondi in conformità dell'articolo 290 del Trattato siano assunte mediante la procedura degli atti delegati. Signor Presidente, in una economia fortemente globalizzata come quella attuale la possibilità e la capacità di studiare e di lavorare in un ambiente internazionale rappresenta una condizione imprescindibile per il successo professionale. I fattori chiave indicati nella strategia europea per una crescita intelligente, sostenibile ed esclusiva richiedono, per quanto riguarda l'istruzione e formazione professionale, di essere tradotti in misure concrete a livello di Unione europea e negli Stati membri. Le previsioni fanno assumere che la crescita del fabbisogno in competenze continuerà ad aumentare: l'evoluzione industriale e tecnologica determina una maggiore necessità di lavoratori con competenze professionali medie ed elevate, a scapito tuttavia delle persone meno qualificate. Risulta quindi necessaria un'azione rapida, proprio per quanto riguarda i giovani: la continua crescita della disoccupazione giovanile rappresenta una delle sfide più importanti per l'Europa! Per raggiungere questi obiettivi riteniamo indispensabile che l'istruzione e la formazione professionale continuino a costituire una forte priorità politica e comune, a lungo termine, la cui attuazione richiederà la partecipazione e l'impegno di tutti gli attori interessati, delle istituzioni europee, ma anche degli attori locali e regionali. Signor Presidente, la relazione del collega Garriga Polledo è un tassello molto importante che consente di definire un nuovo quadro finanziario per un'Europa competitiva, sostenibile e inclusiva. Abbiamo bisogno di un bilancio adeguato alle nuove sfide e di una risposta forte e innovativa per far fronte alle nuove esigenze, il cui primo obiettivo è la ricerca e l'innovazione per le piccole e medie imprese, per lo sviluppo e per il lavoro; il secondo obiettivo è la riforma della PAC per promuovere e sostenere la competitività dell'agricoltura in Europa. Ma un'attenzione particolare merita il futuro della politica di coesione, uno strumento che considero molto importante e di sostegno finanziario per gli investimenti a favore della crescita economica e soprattutto per la creazione di nuovi posti di lavoro. In merito a questo tema desidero ribadire un punto per me particolarmente importante: l'istituzione di una nuova categoria intermedia. Ebbene, ritengo che l'istituzione di questa nuova categoria non possa avvenire sottraendo risorse alle categorie già esistenti, che sono una condizione necessaria per la promozione di uno sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile delle nostre comunità. Signor Presidente, intervengo per esprimere la mia soddisfazione ma anche per motivare un voto favorevole alla relazione Garriga, che in qualche modo disegna prospettive serie ed efficaci, che vanno verso il rafforzamento della politica di coesione. Con una perplessità, che abbiamo espresso votando l'emendamento soppressivo riguardante l'istituzione di una categoria intermedia nelle politiche di coesione per quelle aree europee che vanno al di sotto di una percentuale tra il 90per cento e il 75per cento del prodotto interno lordo. Siamo fortemente preoccupati, non perché non riteniamo che non si debba estendere l'attenzione verso una politica di coesione, ma perché riteniamo che se non vi sono risorse aggiuntive questa estensione rischia di deprivare, di ridurre le risorse per quelle aree inserite nell'obiettivo 1, nell'obiettivo "convergenza", che tanto hanno necessità dell'attenzione e del sostegno dell'Unione europea. Allora, soddisfazione per la relazione, soddisfazione per il lavoro svolto, qualche preoccupazione con un'attenzione che avremmo avuto verso una politica che avrebbe potuto confermare il cosiddetto come siamo abituati a vederlo. Signor Presidente, il mandato di arresto europeo è certamente uno strumento fondamentale nel contrasto al terrorismo e al crimine organizzato. Mi sembra che su questo vi sia un'intesa e una condivisione da parte di tutti coloro che sono intervenuti, compresa la Presidenza e la Commissione. Nel contempo esso rappresenta la certificazione di come la cooperazione giudiziaria e di polizia in una dimensione transnazionale del crimine possa raggiungere traguardi importanti. Sono stati risolti i tempi di attesa e i costi sono da verificare attualmente – e su questo bisogna fare un approfondimento. La fiducia tra gli Stati membri è essenziale in questo percorso che è certamente virtuoso, nel contempo bisogna però fare in modo che lo strumento sia applicato omogeneamente tra tutti gli Stati membri, con un reale tra reati gravi, per i quali è previsto e sanzionato, e reati che gravi non sono. Potrebbe tornare utile – mi rivolgo alla signora Commissario Reding, – un coinvolgimento in quella struttura, la procura europea, che potrà avere, quando sarà stata attivata, una sorta di verifica, di valutazione di questi pronunciamenti da parte delle autorità giudiziarie degli Stati membri, per le quali è assolutamente necessario un momento di formazione ulteriore. Vero, le condizioni detentive non sono identiche in tutti gli Stati membri, ma noi confidiamo che la prossima settimana la Commissione vari la comunicazione e il Libro verde sulle condizioni detentive essenziali che dovranno poi connotare i comportamenti ulteriori. Quindi uso appropriato del mandato d'arresto, proporzionalità, rigore nell'utilizzo del medesimo strumento, un miglior scambio di informazioni e una più qualificata formazione in chiave europea dei magistrati, siamo convinti che l'applicazione omogenea di questo importante strumento possa essere compiutamente realizzata! Signor Presidente, signora Commissaria, il mandato d'arresto europeo rappresenta il primo strumento attivato nell'Unione europea grazie al quale si realizza il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni penali. Tale strumento è e dovrà essere di fondamentale importanza, specie nel contrasto alle mafie e al crimine organizzato! Nella relazione sul crimine organizzato, di cui sono relatrice in commissione LIBE, stiamo proponendo una serie di considerazioni e di richieste riguardanti proprio il mandato di arresto europeo: una delle principali richieste è che il MAE venga rafforzato e meglio applicato dagli Stati membri, tenendo presenti le esigenze e le peculiarità del contrasto al crimine organizzato. Chiedo pertanto alla Commissione come intende procedere e se intende presentare una proposta per superare la discrezionalità degli Stati membri nel recepimento degli articoli 3 e 4 della decisione quadro riguardo i motivi di non esecuzione obbligatoria e di non esecuzione facoltativa? Riguardo ai motivi di non esecuzione facoltativa chiedo inoltre se non sia opportuno restringerli nel caso di reati tipicamente riconducibili al crimine organizzato, compreso il reato di associazione mafiosa, per il quale non deve in ogni caso valere la doppia incriminazione? Signor Presidente, il dialogo tra l'Unione europea e la Russia deve essere ampliato il più possibile nei differenti settori, dall'economia ai diritti umani, perché non sci sono alternative al dialogo! Europa e Russia sono di fatto interdipendenti, sotto il profilo sia economico che politico! Penso alle questioni internazionali aperte, quali la sicurezza energetica, il Magreb, il nucleare iraniano, il terrorismo, il Caucaso, il Nagorno-Karabach, il cambiamento climatico ed altri. La Russia rappresenta per l'Europa un partner strategico, anche per le sinergie che si potranno costruire in futuro. Mosca può mettere a nostra disposizione – come già parzialmente avviene – risorse minerali ed energetiche, una collaborazione a livello di sicurezza militare e di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. L'Europa può contribuire con risorse finanziarie, capacità scientifiche e tecnologiche e la nostra esperienza storica nella dimensione democratica e dei diritti umani. Il futuro della Russia è legato a quello dell'Europa e va costruito con perseveranza, senza compiacenze e nonostante le molte difficoltà attuali. In questo senso la conclusione dell'accordo di partnership strategica tra Unione europea e Russia è di grande importanza per il futuro comune. Signor Presidente, desidero in primo luogo rivolgere i miei complimenti, anche a nome della maggior parte dei colleghi della commissione per l'agricoltura, all'onorevole Garriga Polledo per l'ottimo lavoro svolto in questi mesi. Il dibattito sulle future prospettive finanziarie è stato molto acceso e la relazione messa a punto dal collega è un'efficace sintesi, capace di ricomprendere le posizioni delle diverse delegazioni nazionali e dei vari gruppi politici. In quanto relatore per parere della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, esprimo il mio pieno consenso alla scelta di mantenere quanto meno inalterato il budget agricolo e mi oppongo fortemente, così come molti colleghi della stessa commissione, all'emendamento presentato dal gruppo ALDE volto ad accettare eventuali tagli delle risorse destinate all'agricoltura per finanziare altre attività. Mi preme ricordare ai colleghi che la politica agricola comune è prevista dai trattati e che è una delle poche vere politiche europee, in grado di giocare un ruolo importante in un settore strategico capace di fornire beni di pubblica utilità e di generare un autentico valore aggiunto europeo. Signor Presidente, gradirei complimentarmi con il relatore per l'eccellente lavoro svolto nell'arco di un intero anno e oggetto di largo consenso politico. Mi compiaccio del messaggio che questa relazione è riuscita a trasmettere: la soluzione della crisi è l'affermazione dell'Unione come attore globale. Il quadro finanziario futuro riflette le ambizioni contenute nella strategia Europa 2020 e pone le sue solide basi nel Trattato di Lisbona; tuttavia, la credibilità di tutte le priorità che l'Unione si è posta necessita di un adeguato finanziamento. Lo sviluppo delle infrastrutture energetiche di trasporto, gli investimenti in ricerca e sviluppo, la formazione e le politiche giovanili devono trovare nuovo vigore nei futuri bilanci dell'Unione, mentre i pilastri fondamentali della politica di coesione e della politica agricola vanno mantenuti al corrente livello di finanziamento. L'Europa e i suoi grandi progetti si scontrano con i vincoli di bilancio a livello nazionale ed è per questo che una maggiore partecipazione del settore privato, attraverso emissioni di project bond o tramite partenariati pubblico-privati, è la chiave per accrescere competitività e crescita. Vedo con preoccupazione, unitamente alla delegazione italiana, le proposte di inserimento delle cosiddette "categorie intermedie" nella politica regionale, in quanto rischia di danneggiare le regioni più deboli dell'Unione. Concludo affermando che il pieno finanziamento dell'Unione attraverso un sistema basato di risorse proprie rappresenta l'unica via per garantire futuro e sviluppo all'Unione europea. Signor Presidente, è notizia di 5 giorni fa che cinque presunti autori degli attacchi dell '11 settembre contro le Torri gemelle sono stati di nuovo formalmente accusati per la seconda volta e così facendo, l'Amministrazione Obama ha formalmente aperto la possibilità di organizzare un processo nei loro confronti dinanzi alle commissioni militari del carcere della base di Guantánamo. Ferma restando la più assoluta condanna e l'indignazione nei confronti di tutti gli attacchi terroristici nonché la ferma condanna del terrorismo fondamentalista, penso sia necessario invocare l'abbandono dell'uso della pena di morte in tutti i casi e in tutte le circostanze. Dico questo perché siamo contro ogni violazione dei diritti umani fondamentali, sempre e ovunque essi avvengano. In effetti, noi avevamo anche denunciato la violazione del diritto di Guillermo Farinas di venire qui a Strasburgo a ritirare il Premio Sacharov. Si tratta di quel Farinas a cui i colleghi del GUE non volevano fosse assegnato il Premio Sacharov definendo quella designazione una strumentalizzazione politica. Signor Presidente, l'Ucraina è una democrazia, un paese amico, partner di questa Unione europea, ma l'Ucraina dovrà adottare standard europei anche nell'amministrazione del potere giudiziario, che si caratterizza per processi politicizzati, in cui la parte accusata non gode di tutti i diritti e degli strumenti necessari per affrontare un processo che in alcuni casi è solo un processo politico. C'è una criminalizzazione verso gli avversari politici del governo in carica finalizzata solo ad annientare e zittire l'opposizione. L'ex primo ministro Yulia Timoshenko e i suoi ministri sono attaccati con l'arma dei processi farsa piuttosto che con un confronto politico, pur anche acceso, ma serio e trasparente. Il governo ucraino deve rispettare l'opposizione, senza brandire l'arma del potere giudiziario, nonché rispettare le regole di uno Stato democratico e i diritti umani, così come sottoscritto anche negli accordi di partenariato orientale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla Grecia direi che basta sentire quello che si è discusso per capire a che punto sia la governance europea. In realtà è una navigazione a vista, senza obiettivi precisi. Non ci è stato detto niente su cui se io fossi un cittadino greco – magari un lavoratore greco o un piccolo imprenditore greco in rovina – farei tutti gli scongiuri possibili. Per quanto riguarda l'immigrazione, ho sentito rimproverare l'Italia che non vorrebbe accogliere. Ma la signora Malmström, poche ore fa, ha fatto una dichiarazione pubblica e ha detto che quando è iniziata la tragedia dell'esodo dalla Libia si sono impegnati tutti ad accogliere almeno ottocento profughi per paese. In realtà nessuno li accoglie e ha indicato il caso positivo della Norvegia. Sbarcano a Lampedusa, qualcuno a Malta, e ce li prendiamo solo noi. L'Italia li ha accolti, l'Italia. Parlavano del ministro Bossi e c'è anche il ministro dell'Interno Maroni, ministri di questa Lega razzista che li ha accolti. Fino a prova contraria questa è la verità. Infine il capitolo Croazia. È molto importante l'entrata della Croazia, ma è importante anche ricordare che il Papa ha ammonito i croati a stare attenti a una costruzione burocratica e centralista. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è proprio la complessità, e se vogliamo la drammaticità, dell'ordine del giorno del Consiglio del 24 giugno che ci mette di fronte alla manchevolezza degli strumenti che abbiamo a disposizione. E cosa abbiamo a disposizione? Abbiamo a disposizione l'Unione europea. L'Unione europea, cioè una costruzione non compiuta, a cui tante volte la nostra fragilità e la nostra paura hanno impedito per l'appunto di compiersi. Abbiamo a disposizione l'Unione europea e non abbiamo a disposizione gli Stati Uniti d'Europa. Non abbiamo cioè a disposizione uno strumento che, in presenza della titubanza da parte dei governi nazionali, legata a logiche interne, si attiva per realizzare quella che può essere la soluzione dei problemi. Perché noi riusciamo ad avere finalmente a disposizione gli Stati Uniti d'Europa, occorre una leadership che sia anche dei governi nazionali, ma che sia soprattutto delle Istituzioni europee. Io credo – non c'è più il Presidente Barroso – che la sua prudenza gli abbia meritato la seconda elezione. Vorrei tanto votarlo per la terza volta, ma questa volta per il suo coraggio. Cioè, se una volta è stato rieletto per la sua prudenza, la terza volta vorrei rieleggerlo per il suo coraggio. Mi attendo quindi che, a fronte del drammatico ordine del giorno che dovrà affrontare il Consiglio il 24 giugno, sia la leadership della Commissione e delle Istituzioni europee a convincere i governi nazionali ad anteporre i nostri ideali a quelli che sono i nostri interessi. Credo che questa sia l'unica strada praticabile. Altrimenti, continueremo a fare discussioni in cui ci lagneremo del fatto che per ragioni interne magari il governo francese ha preso un'iniziativa su Schengen, o il governo italiano si è rifiutato di accogliere chicchessia, o il governo greco è ancora troppo fragile per poter veramente assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Ma il problema è un altro: senza un chiarimento della natura politica del progetto europeo saremo incapaci di far fronte ai nostri problemi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per quanto riguarda l'immigrazione abbiamo visto che nessun paese può far fronte da solo a questa emergenza. È indispensabile che una politica di governo dei grandi flussi migratori si affianchi alla cooperazione allo sviluppo e preveda accordi multilaterali e bilaterali con i paesi di origine e di transito dei migranti. Purtroppo, come l'Italia sta sperimentando, i nuovi strumenti dell'azione europea esterna non sono stati utilizzati secondo lo spirito e l'ambizione dei trattati. Gli Stati membri in prima linea, infatti, hanno dovuto affrontare l'emergenza profughi con iniziative unilaterali, senza poter contare sulla solidarietà europea. Chiedo pertanto alla Commissione europea di definire in quali casi si possa parlare di "afflusso massiccio di sfollati" ai sensi della direttiva 2001 / 55 / CE sulla protezione temporanea, stabilendo criteri precisi e misurabili che si possano tenere fermi. Questo chiarimento è importante per promuovere un'effettiva politica comune in materia migratoria e garantire il. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, l'intenso lavoro svolto dal relatore Deß e dai relatori ombra, con cui ovviamente mi congratulo, giunge oggi alla sua fase finale. Una nuova PAC significa molto per l'Europa, per il futuro della sua agricoltura e per la sopravvivenza di vaste aree rurali. La nuova politica agricola comune deve consentire ai cittadini europei di poter fruire di un'adeguata produzione di alimenti di qualità, oltre a poter supportare la produzione di beni pubblici senza mercato. Per raggiungere gli obiettivi indicati vi è la necessità di nuovi strumenti più efficaci e soprattutto più semplici per gli agricoltori, unitamente a un più agile accesso alle risorse e ai minori oneri burocratici. Necessitiamo inoltre di strumenti di mercato per contrastare efficacemente le purtroppo ricorrenti crisi, ma anche di strumenti di prevenzione e di assicurazione dai rischi tipici del settore agricolo. Abbiamo la necessità di una PAC per i giovani, ai quali affidare l'agricoltura del futuro. Abbiamo scelto di promuovere la difesa della biodiversità e delle numerose specificità territoriali e produttive dell'Unione europea attraverso una politica di sviluppo rurale che permetta di valorizzare tutte le potenzialità naturali e umane delle zone rurali, ma dobbiamo al contempo mirare a rendere competitive le imprese agricole. È per questa ragione che vorrei sottolineare alla Commissione la necessità di prevedere nello sviluppo rurale misure volte al trasferimento tecnologico. In linea con quanto votato in commissione per l'agricoltura, ritengo di confermare l'importanza di sostenere l'introduzione di tetti massimi alla concessione di pagamenti diretti alle imprese di grande dimensione economica. Ritengo che l'introduzione di una degressività degli aiuti all'aumentare della dimensione aziendale sopra una certa soglia sia necessaria per evitare una sovracompensazione delle aziende di maggiore dimensione che usufruiscono già di rilevanti economie di scala. Non posso poi non sottolineare la necessità di un adeguato finanziamento della politica agricola comune. Questo Parlamento non può accettare una riduzione delle risorse per lo sviluppo rurale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, con la relazione dell'onorevole Deß si apre una nuova fase nel processo di riforma della politica agricola comune. Un lavoro intenso della commissione agricoltura, che è durato diversi mesi, e per il quale anch'io voglio ringraziare Albert Deß e tutti gli e i gruppi parlamentari per il loro lavoro. Oggi il Parlamento può esprimere una voce chiara sul futuro della politica agricola comune: una PAC robusta, semplice, flessibile, più verde e che guarda ai giovani e al lavoro. Per questo motivo, signor Commissario, ci preoccupano le notizie stampa di questi giorni su una riduzione del bilancio soprattutto nel secondo pilastro, una circostanza incompatibile sia con i contenuti della relazione Deß sia con la relazione sulle prospettive finanziarie dell'Unione europea dell'onorevole Garriga Polledo, che abbiamo votato in plenaria nelle settimane scorse e che ha introdotto per la politica agricola comune l'importante principio del mantenimento dell'attuale ammontare di risorse nel prossimo periodo di programmazione finanziaria. Ecco perché, signor Commissario, vorremmo fosse fatta chiarezza sulle notizie circolate e vorremmo sapere se da parte sua ci sono orientamenti diversi rispetto a quanto fino ad oggi ci ha detto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la politica agricola comune è la politica europea che più di ogni altra ha dovuto rinnovarsi, nel corso degli anni, per poter affrontare i continui mutamenti intervenuti negli scenari economici, compreso quello internazionale. Ciò è avvenuto non perdendo mai di vista due obiettivi principali: garantire un reddito agli agricoltori europei e fare i conti col bilancio dell'Unione europea sempre più ridotto, senza con questo tralasciare tutta una serie di altri obiettivi collegati alla qualità delle produzioni, dell'ambiente, della biodiversità e delle risorse idriche. La riforma della PAC che domani voteremo è fondamentale per continuare a sostenere il reddito dei nostri agricoltori, come hanno già detto i miei colleghi. L'obiettivo, pertanto, non è quello di ridurre le sovvenzioni dirette ma di trovare un equilibrio tra queste ultime e lo sviluppo rurale, affinché il sistema risulti sempre più semplice e più equo, senza per questo mettere in discussione le regole della concorrenza. Per quanto riguarda gli obiettivi della PAC nell'ambito della strategia Europa 2020, la PAC può contribuire alla crescita di un'economia sostenibile rispondendo adeguatamente alle nuove sfide e tenendo conto della diversità e della ricchezza dell'agricoltura e della specificità dei ventisette Stati europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'importanza della politica agricola comune e del ruolo che essa ha avuto per lo sviluppo dell'Unione europea e per la sicurezza alimentare è nota a tutti. Le sfide ambientali e la lotta al cambiamento climatico assegnano alla PAC post 2013 un nuovo ruolo, per cui ritengo necessaria una PAC più forte e sostenibile e con una dotazione di bilancio capace di soddisfare gli obiettivi da perseguire, con un'attenzione particolare allo sviluppo di prodotti alimentari di qualità e ai bisogni del piccolo agricoltore. Le speculazioni sulle materie prime agricole e l'estrema volatilità dei prezzi mettono a rischio la sicurezza alimentare e hanno bisogno di misure flessibili. Eventuali fluttuazioni di mercato vanno contrastate con misure anticicliche, da prevedere nel primo pilastro, capaci di reagire in maniera tempestiva e automatica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi voteremo a favore di questa relazione d'iniziativa, in quanto la PAC è lo strumento fondamentale per l'agricoltura europea e per la tutela dei produttori e dei prodotti dell'Unione rispetto a quelli extra-Unione. I punti salienti della relazione, che si basa sul mantenimento delle attuali disponibilità finanziarie, prevedono dei nuovi criteri di riparto condivisibili, in quanto viene abbandonato il criterio storico come parametro per la redistribuzione dei pagamenti diretti, si prevedono premi alle aziende, si tiene conto del lavoro e del costo delle produzioni e si semplifica il pagamento. Si chiede che i pagamenti diretti siano solo per gli agricoltori attivi e con dei massimali, proprio perché i destinatari siano coloro che coltivano effettivamente la terra e non gli speculatori. Un altro punto che riteniamo significativo riguarda lo sviluppo rurale, la valorizzazione di tutte le potenzialità naturali ed umane attraverso la produzione agricola di qualità e la tutela della montagna. La nuova PAC dovrà porre tra gli obiettivi l'inserimento dei nuovi agricoltori, in particolare dei giovani, con delle linee di finanziamento mirate e ridurre oneri e burocrazia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, l'occasione che offre il presente dibattito è quella di affrontare nel contesto dell'Unione europea il tema di un nuovo accordo sulla per inviare un messaggio forte e unitario, per ridare solidarietà all'Unione europea e per fugare la speculazione. È un fatto che negli anni passati abbiamo indebolito il Patto di stabilità e di crescita. Un altro fatto incontrovertibile è stato un errore e ne stiamo pagando le conseguenze. Bisogna tornare ad avere regole di disciplina di bilancio ed è questo il nucleo vero, il vero dibattito che dobbiamo avere tra noi. Le procedure devono essere automatiche per evitare esperienze avute con il vecchio Patto di stabilità e di crescita. Ritengo che la strada maestra per uscire dalla crisi sia una sola, non ci sono scorciatoie. La risposta è nelle politiche nazionali, nella realizzazione degli impegni programmati e concordati. La solidarietà tra i paesi dell'Unione deve essere accompagnata da un senso di responsabilità e in conformità alle regole che gli Stati non possono e non devono deliberatamente violare. In tutto questo, chiaramente, non possiamo dimenticare l'importanza della crescita, che porta gettito fiscale, e delle riforme strutturali per far ripartire i paesi in difficoltà. Le riforme strutturali mirate al rilancio della competitività delle economie e del potenziale di crescita devono essere la priorità dell'agenda politica. Non sono d'accordo con chi sostiene che il nuovo Patto di stabilità e di crescita impedirà agli Stati uno sviluppo. Invece, li spingerà a tagliare i rami secchi, a modernizzarli, a effettuare quelle riforme strutturali che sono il carburante per far ripartire l'economia. Grazie a queste e al rispetto rigoroso delle direttive stabilite dal nuovo Patto di stabilità e di crescita, sono sicuro che l'Unione europea si rafforzerà e saprà affrontare le nuove sfide senza politiche assistenziali e, peggio ancora, senza slogan datati che non portano a nulla e che fanno solamente danni, specialmente nelle fasce più deboli della società. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il disastro di Fukushima rilancia il tema della sicurezza nucleare. È necessario affrontare e risolvere il problema dei rifiuti radioattivi. Per ragioni di brevità due sono le questioni che io considero prioritarie. La prima è il divieto di trasferimento delle scorie. Ogni Stato deve poter assolvere ai propri compiti e, soprattutto, è giusto il principio che chi inquina paga. La seconda questione riguarda il tema della sicurezza, soprattutto il tema della sicurezza e della salute dei lavoratori. Questo è un punto che considero molto importante e c ’ è bisogno di dare fiducia. C ’ è bisogno di dare fiducia ai cittadini prevedendo su questa materia massima trasparenza e soprattutto – dico soprattutto – massima sicurezza. Signora Presidente, onorevoli colleghi, io volevo esprimere il mio voto positivo su questa relazione perché pone alcuni elementi fondamentali per la politica di coesione e per i finanziamenti. Intanto, uno snellimento anche delle procedure per i fondi nazionali e, in seconda battuta, la previsione anche dello sport e della cultura come elemento di coesione che è assolutamente importante e determinante. L'unico aspetto forse negativo di questa relazione è immaginare solamente le tre lingue di lavoro – inglese, francese e tedesco – per la lingua in cui bisogna accompagnare la richiesta oltre alla lingua originale. Per questo comunque e per valutazioni più generali ho espresso voto favorevole e mi compiaccio con il relatore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nonostante l'importanza di questa relazione, solo diciannove Stati membri hanno provveduto a riferire informazioni sugli indicatori fondamentali. Questa situazione non ci permette di acquisire un'immagine chiara dell'impatto della politica di coesione a livello locale. Concordo sulle misure e buone pratiche proposte dal collega Mikolášik, ritenendo particolarmente utile la proposta di una maggiore applicazione degli indicatori fondamentali, così come la preparazione di relazioni sui risultati e sulle sinergie tra politiche nazionali e politiche dell'Unione europea. L'organizzazione di dibattiti pubblici e consultazioni delle parti interessate insieme alla presentazione, per parere, delle relazioni ai parlamenti nazionali rappresentano ulteriori misure positive in tal senso. Dobbiamo impegnarci per evitare che i fondi destinati alla politica di coesione nel prossimo periodo di programmazione non vengano ridotti. Per questo motivo ho dato il mio appoggio a questa relazione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'idea di dare vita a programmi trasversali multifondo, che definiscano in maniera chiara le proprie finalità e snelliscano i meccanismi di accesso, non può che incontrare il mio consenso. Concordo con il rapporto del professor Barca secondo cui, per migliorare l'efficienza e l'efficacia e per operare in modo più integrato, occorrerà privilegiare un approccio basato sullo sviluppo locale. Occorre focalizzare l'attenzione sulla dimensione urbana e assicurare il coordinamento tra fondi e gli altri strumenti finanziari BEI e FEI. In un contesto di ristrettezze di bilancio, questi strumenti, associati a fondi rotativi, permetterebbero attraverso un controllo sui risultati un effetto moltiplicativo delle risorse allocate e un allargamento dei soggetti beneficiari con un conseguente incremento dei risultati raggiunti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di direttiva presentata dalla Commissione sui diritti dei consumatori ha il merito di unire le precedenti quattro direttive in materia in un unico strumento legislativo. Concordo con gli obiettivi della relazione: è indispensabile garantire un elevato livello di protezione per i consumatori dei ventisette Stati membri, tenendo allo stesso tempo in debita considerazione l'esigenza per le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, di fornire merci e servizi ai consumatori europei senza doversi imbattere in inutili ostacoli di natura giuridica. Allo stato attuale, l'eliminazione della frammentazione giuridica costituisce un risultato di difficile attuazione. La relazione del collega espone inoltre giustamente il dubbio sull'eventualità che un'armonizzazione completa possa sortire effetti contrari a quelli attesi. Ho dato comunque il mio voto favorevole perché sono convinto dell'utilità di procedere a una modifica del progetto della Commissione, realizzando un'armonizzazione minima e garantendo tuttavia al contempo un elevato livello di prestazione ai consumatori. Signora Presidente, onorevoli colleghi, due osservazioni a margine della relazione d'iniziativa sulla PAC. La prima è che i prezzi di vendita al consumo dei prodotti agricoli devono essere commisurati ai costi, alla fatica e al lavoro ma anche ai costi di produzione, se vogliamo che sulle tavole dei consumatori europei arrivino i prodotti sani dell'agricoltura europea, dell'agricoltura tradizionale, che deve essere mantenuta. La seconda osservazione riguarda un segnale alle competenti autorità europee: conoscono, in tema di quote latte, il rapporto dei carabinieri italiani del Comando delle politiche agricole? Da questo rapporto emerge chiaramente che quello splafonamento della produzione lattiera, che costituisce il presupposto giuridico per le multe degli allevatori italiani, cade, perché questo splafonamento non c'è stato. Questo è molto grave, perché queste multe rischiano di mettere in ginocchio e portare al fallimento migliaia di aziende agricole della nostra Padania. Padania libera! . Signor Presidente, onorevoli colleghi, con il mandato per il trilogo la procedura di bilancio entra nella sua fase più concreta, la fase in cui le autorità di bilancio avviano veramente una discussione che può portare a risultati utili, importanti. Ed è per questo che, anzitutto, spero che questo trilogo sia un'occasione colta, un'occasione da non perdere. Abbiamo avviato la procedura di bilancio all'insegna del grande realismo. In questo momento gli Stati membri stanno attuando faticose politiche di consolidamento dei loro bilanci e queste politiche devono trovare un bilanciamento importante con la necessità comunque di combattere la crisi e di rifar partire l'economia e gli investimenti. Proprio per questo, in questo momento il bilancio europeo, con la sua grande capacità unica di dare valore aggiunto alle spese, agli investimenti e alle risorse, può e deve sicuramente giocare un ruolo fondamentale, un ruolo fondamentale per il quale diventa determinante partire anzitutto dalla strategia 2020 La strategia 2020 è stata messa da questo Parlamento, fin dall'inizio della discussione sul bilancio, al centro. Il bilancio 2012 può e deve essere il primo passo di attuazione concreta verso questa strategia che è lo strumento scelto proprio per far ripartire la nostra Unione. In questo senso, dare una dimensione finanziaria alla strategia 2020 mette in gioco e pone al centro la nostra coerenza e la nostra credibilità. Non possiamo costruire una strategia così ambiziosa senza farla immediatamente partire, proprio nel momento in cui, come strumento per far ripartire l'economia, è veramente cruciale far dispiegare appieno i suoi effetti. Allora ecco che coerenza, credibilità, strategia ambiziosa 2020 diventano anche determinanti, fondamentali per assicurare all'interno dell'Unione europea quella stabilità di cui oggi abbiamo bisogno, anche riguardo alla nostra moneta unica. Ci sono poi altri fatti, ci sono politiche che diventano emergenti. Penso ai processi democratici nell'area del Mediterraneo, alla necessità di garantire una dimensione esterna all'Unione europea, che in questo momento può veramente svolgere un ruolo e riappropriarsi di una leadership importante. Non dimentichiamoci poi che il bilancio non è solo uno strumento da approvare, nel momento in cui si deve fare la previsione dell'anno successivo, ma è poi uno strumento che deve funzionare nel corso dell'anno. In questo senso è delicatissima la partita non solo dei pagamenti per l'anno che verrà, ma anche l'esecuzione del bilancio 2011 oggi in corso. Coerenza, credibilità, utilizzo con forza, con decisione e senza incertezze del bilancio europeo come strumento fondamentale per contrastare la crisi e per controbilanciare le politiche di consolidamento degli Stati. Sono tutti temi che ci impegnano seriamente e che devono veramente restituirci un ruolo fondamentale per la sicurezza dell'Unione europea, e che soprattutto – ed è questa la mia principale preoccupazione – ci invitano a non sprecare l'occasione del trilogo, che può e deve essere veramente un'occasione preziosa per un confronto concreto e utile, che ci porti quest'anno a una visione condivisa delle scelte di bilancio che andiamo a fare. Trovo che la condivisione delle scelte in occasione di un documento cruciale come il bilancio sia un altro ottimo segnale della nostra capacità di lavorare all'interno dell'Unione che in questo momento è particolarmente importante. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, il difficile contesto economico e finanziario europeo ha messo in luce le debolezze dei singoli Stati membri che combattono per scongiurare la crisi dei debiti sovrani. Tale crisi ha prodotto un forte calo degli investimenti pubblici in settori chiave per il rilancio dell'occupazione e della crescita. La strategia 2020, posta al centro del progetto di bilancio 2012, propone la via per spezzare tale circolo vizioso. Pur riconoscendo la dovuta responsabilità dimostrata dalla Commissione per gli stanziamenti previsti per il 2012, mi rammarico, in quanto relatrice per il bilancio della commissione FEMM del limitato incremento di programmi come Progress, responsabile dell'implementazione di importanti iniziative a favore dei giovani, della lotta alla povertà e dell'uguaglianza di genere, e del programma Daphne, responsabile delle politiche per combattere la violenza contro le donne. In conclusione, quindi, ritengo necessario un bilancio 2012 capace di rispondere più concretamente alle sfide che l'Europa sta affrontando. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, il compito che spetta alle tre Istituzioni coinvolte nella procedura di bilancio non è semplice e consiste nell'individuare un livello di risorse che tenga conto degli impegni assunti negli anni precedenti e delle sfide che l'Unione si appresta ad affrontare, cercando di riuscire a trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di crescita e sviluppo e la consapevolezza della necessità di un'austerità responsabile. Oggi il Parlamento si appresta a votare questo importante documento che rappresenta il mandato, cioè un indirizzo specifico in vista della trattativa col Consiglio. Il PPE ha voluto arricchire il documento presentato dalla relatrice Balzani – che ovviamente ringrazio per il pregevole lavoro svolto – contribuendo a sottolineare la necessità di disporre di risorse adeguate per il finanziamento degli obiettivi della strategia Europa 2020, posta al cuore del bilancio 2012, nonché il ruolo chiave del bilancio comunitario come leva di recupero delle politiche degli Stati membri. Crescita intelligente, sostenibile e solidale, sostegno alla ricerca, allo sviluppo, alla crescita, all'innovazione e al lavoro, e uno sforzo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese sono le nostre priorità. Credo che gli investimenti in questi settori siano l'unico modo per portare l'Europa fuori dalla crisi. Sono un sostenitore del concetto di valore aggiunto europeo e questo valore aggiunto lo dobbiamo realizzare attraverso il bilancio e la programmazione finanziaria. Un passaggio specifico ritengo di doverlo fare sul tema del surplus. Sono personalmente a favore della richiesta che i fondi non spesi rimangano nel bilancio dell'Unione, ma a partire ovviamente dal prossimo quadro finanziario pluriennale, perché al momento non esiste una base giuridica che possa consentire all'Unione di trattenere questi fondi. Lo stesso vale per le multe e gli interessi di mora. Concludo ricordando che quest'anno dobbiamo evitare la ripetizione di quanto successo nel dicembre scorso, cercando sin dal trilogo del prossimo luglio di trovare una posizione di equilibrio con gli Stati membri, senza rinunziare agli adeguati finanziamenti per le politiche strategiche e le priorità dell'azione europea, indispensabili per il vero rilancio dell'Unione e per i cinquecento milioni di cittadini europei. . − Signor Presidente, onorevoli colleghi, da questa interessantissima discussione, che fa seguito a quella che abbiamo avuto anche nelle commissioni specializzate, mi sembra che venga fuori una grande consonanza di questo Parlamento sulle strategie di fondo. Una fra tutte, il punto più importante: il bilancio è indubbiamente oggi lo strumento, l'unico, il più importante, per costruire quel delicato equilibrio tra consolidamento dei conti pubblici e necessità di sostenere la crescita. L'unico vero baluardo che abbiamo contro il rischio che il consolidamento deprima l'economia europea in maniera pesante e reversibile. È quindi uno strumento al centro della scena. Il Parlamento europeo non chiede un bilancio genericamente ambizioso, ma chiede invece uno strumento forte su quelle priorità che oggi sono chiarissime, leggibilissime. Dentro la strategia 2020 anzitutto investimenti per il lavoro. Abbiamo di nuovo nominato oggi qui in quest'Aula la ricerca, lo sviluppo, la coesione sociale, l'energia, tutte priorità sulle quali oggi la partita del bilancio è la misura importante della serietà delle nostre intenzioni. E la serietà delle nostre intenzioni significa la nostra forte credibilità istituzionale. Questo bilancio al centro della scena è quindi oggi un elemento molto importante tra le tante cose, perché abbiamo ancora una volta ricordato che diventa poi il motore per far diventare reali i nostri impegni, e questo non è poco. Il bilancio diventa quindi un elemento importante anche per restituire una stabilità all'Unione europea e anche alla nostra moneta unica. Spero quindi che, già in questo trilogo, questo clima di responsabilità forte che ci accomuna, e non potrebbe che essere così, ci apra una negoziazione serena, responsabile e costruttiva per il futuro della nostra Unione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anch'io voglio associarmi ai complimenti che sono stati fatti al collega Langen e a tutti i relatori ombra, nel senso che hanno portato qui un testo condiviso, e sono pienamente d'accordo sul fatto che una regolamentazione seria e attenta in materia di derivati debba essere posta in essere per evitare comportamenti fortemente speculativi e poco ortodossi. Tuttavia i derivati non vanno demonizzati, in quanto se utilizzati correttamente rappresentano uno strumento finanziario utile e importante. Nell'approcciarsi dunque alla riforma della regolamentazione è opportuno farlo in modo critico senza però avere un'ottica di tipo negativo. Concordiamo quindi su tutta la necessità di inserire controllo e supervisione. È necessario che i supervisori nazionali ed europei possano tenere sotto controllo e conoscere l'entità e il volume degli scambi, ma al contempo dobbiamo stare attenti a non essere troppo restrittivi, ponendo soglie, termini e fardelli burocratici, che al lato pratico andrebbero a vanificare il ricorso a tali strumenti. Non sono gli strumenti finanziari in sé che hanno portato alla crisi, ma il loro utilizzo sconsiderato e fuori dalle regole e la mancanza di supervisione ed è su questi aspetti che bisogna incidere. Per questo occorrono regole più stringenti per le controparti centrali, sia a livello di requisiti di capitale sia per lo svolgimento delle attività, maggiori poteri all'ESMA e alla commissione per gli standard tecnici e relativi alla compensazione, per evitare che vi siano differenze tra Stati e Stati. Plaudo all'introduzione generale dell'informazione per tenere sotto controllo la situazione e avere un quadro completo del mercato dei derivati, che permetta di poter agire in via preventiva. Credo infine sia importare esentare da alcuni obblighi gli enti non finanziari, quando fanno ricorso al mercato dei derivati per coprirsi dai rischi connessi alle proprie attività. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ieri 60 000 italiani hanno manifestato in Val di Susa contro l'assurdo progetto di costruire il TAV Torino-Lione. Come eurodeputato condanno ogni forma di violenza, sia quella dei facinorosi infiltrati che ieri hanno creato disordini, sia la violenza di deputati e ministri italiani che oggi hanno voluto assimilare il pacifico popolo "NO TAV" ai "Black block". Tutti sanno che il TAV in Val di Susa non si farà mai. È possibile militarizzare un territorio per vent'anni? Questo è il risultato del mancato ascolto dei cittadini e deve essere un insegnamento per l'Unione europea. Le opere si fanno con i cittadini e per i cittadini, non per i comitati di affari partitici di destra e di sinistra. Le scadenze temporali poste dalla Commissione per l'erogazione del contributo europeo pari a 662 milioni di euro sono scadute. Kallas si decida a ritirare il contributo subito. L'Italia con queste proroghe sta godendo di privilegi che non vengono assegnati ad altri Stati membri. Invito quindi la commissione per le petizioni a inviare quanto prima una delegazione in Val di Susa per sincerarsi di quanto sta accadendo e per ascoltare la popolazione. Il Parlamento europeo non deve abbandonare questi cittadini e le loro ragioni. Signor Presidente, con questo emendamento si chiede di sopprimere la seconda parte del paragrafo, in particolare le parole "chiede che la presentazione, oltre che nella lingua nazionale, avvenga in una delle tre lingue di lavoro (inglese, tedesco o francese) e". Questa parte verrebbe cancellata, questa è la proposta contenuta nell'emendamento. Signor Presidente, è evidente che adesso si sono alzati in più di quaranta, ma è altrettanto evidente che prima non si erano alzati tutti quelli che si sono alzati adesso. Se noi dobbiamo ogni volta che c'è un emendamento aspettare due ore perché si alzi il quarantesimo e poi non metterlo ai voti, diciamo, scriviamolo nel regolamento. Quando Lei ha chiesto chi è contrario non si sono alzati in quaranta, per me quindi l'emendamento può essere messo ai voti. Signor Presidente, si parla sempre più spesso di e di che sono strumenti per semplificare la legislazione comunitaria in materia di piccole e medie imprese. Gli obiettivi sono la crescita, l'occupazione, la tutela dei consumatori, ma anche la riduzione degli oneri amministrativi e la rimozione delle barriere commerciali. Purtroppo infatti rimangono notevoli lungaggini burocratiche che limitano molto la libertà delle piccole e medie imprese, parlo ad esempio della pianificazione urbana, che a volte crea, per esempio, molti problemi ai venditori ambulanti che esercitano la loro attività su aree pubbliche e che rischiano di vedersi equiparare i posteggi in aree di mercato alle risorse naturali oppure all'introduzione di nuovi criteri per il rilascio o il rinnovo delle concessioni che danneggiano l'intero settore. È opportuno invece che i criteri di rinnovo siano legati alla valorizzazione delle aree, alla professionalità degli ambulanti, che deriva ovviamente dalla loro anzianità in termini di titolo di concessione ed, infine, alla valutazione degli investimenti effettuati nel corso degli anni. Signor Presidente, il regolamento (CE) 2006 / 2004 mira ad eliminare gli ostacoli alla cooperazione transfrontaliera fra le autorità pubbliche responsabili dell'esecuzione della normativa al fine di poter individuare, esaminare e far cessare o vietare le infrazioni entro l'Unione europea alla normativa che tutela gli interessi dei consumatori. Come sappiamo, il regolamento si propone di raggiungere i suoi obiettivi attraverso l'istituzione, a livello di Unione europea, di una rete di autorità pubbliche incaricate di applicare la legislazione sulla tutela dei consumatori negli Stati membri. Condivido, alla luce dei recenti sviluppi legislativi in materia di tutela dei consumatori, la necessità di aggiornare la legislazione. Eliminando le norme non rilevanti, faciliteremo la cooperazione per la tutela dei consumatori tra le autorità nazionali competenti. Penso che le modifiche contenute nella relazione riusciranno ad attuare gli obiettivi prefissati e a rafforzare la certezza del diritto, per questo motivo ho dato il mio voto favorevole alla relazione Repo. Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione perché ritengo che gli Stati debbano essere dotati di una solida base legale per decidere sul futuro degli OGM e soprattutto perché va riconosciuto che l'impatto agricolo ambientale, così come quello socioeconomico possono giustificare divieti o restrizioni. Vorrei infatti ricordare che più del 60% dei cittadini europei è contrario allo sviluppo e alle coltivazioni di OGM e che a tutt'oggi mancano solide basi scientifiche in grado di fugare ogni dubbio riguardo all'impatto che questi hanno su territori, culture e consumatori. È dunque ancora una volta il principio di precauzione che deve guidare la nostra azione legislativa, perché fin quando non avremo la certezza che gli OGM non sono nocivi né per le colture e né per i consumi, abbiamo il dovere di tutelare i cittadini europei dai potenziali effetti dannosi. Signor Presidente, vorrei complimentarmi con l'on. Corinne Lepage che ha saputo guidare con determinazione il risultato positivo di questo dossier. Io ho sostenuto fortemente, in tutte le sedi, questa relazione, perché mi sembra realmente una relazione che consente intanto di dare un valore giuridico al testo che abbiamo approvato e colma inoltre un vuoto giuridico che ha fatto nascere un grave contenzioso giudiziario tra imprese, enti pubblici e cittadini. È un provvedimento che evita la colonizzazione dei territori; lascia quindi alle nazioni la possibilità di vietare o limitare la coltivazione degli OGM. Le modifiche apportate con questo testo consentiranno quindi ai singoli Stati di interdire la coltura di OGM per l'impatto che possono avere sul sistema agricolo, tenendo conto della biodiversità in particolare, ma anche della resistenza ai pesticidi, all'invasività di certe colture e quindi alla tutela dei nostri territori. Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione perché ho sempre espresso molte perplessità nei confronti delle coltivazioni OGM in Europa, soprattutto perché le produzioni agricole europee puntano da sempre sulla tipicità, sull'alta qualità e sull'eccellenza dei propri prodotti e mirano a tutelare la salute dei cittadini attraverso numerosi controlli di qualità e processi trasparenti di tracciabilità. Inoltre, come riportato nel parere della commissione giuridica, gli OGM non possono essere considerati allo stesso modo di un qualsiasi altro prodotto, essendo organismi viventi che sono in grado di riprodursi e moltiplicarsi e, in secondo luogo, essi hanno un impatto sui sistemi di produzione e sugli ecosistemi, che sono estremamente diversificati sul territorio dell'Unione. Proprio per questo ogni Stato membro deve avere il diritto di poter decidere sugli OGM. Signor Presidente, personalmente ho da sempre una posizione molto cauta sul tema degli organismi geneticamente modificati. Ritengo infatti che in assenza di evidenze scientifiche che ne certifichino l'assoluta innocuità per la salute e in presenza di forti criticità economiche, in particolare nei paesi fortemente vocati alla qualità e alla tipicità, sia necessario ispirarsi al principio di precauzione. Sì alla ricerca senza oscurantismi, no a ogni apertura indiscriminata, in attesa di regole chiare e vincolanti per tutti sul tema della coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e transgeniche e sulla non contaminazione. Mi sarebbe piaciuto anche un maggior coraggio da parte della Commissione sulla strada della prudenza, ma ci sono aspetti positivi che vanno colti, in particolare essa introduce una novità, ovvero la possibilità per gli Stati membri di vietare le coltivazioni OGM per motivi agroambientali, il che ne rafforza la posizione giuridica davanti a possibili ricorsi presso il WTO. Per queste ragioni ho votato a favore della proposta legislativa. Signor Presidente, oggi è stata votata una problematica molto difficile e controversa, gli OGM. Lasciare la possibilità allo Stato membro di vietare o limitare la coltivazione di OGM nel proprio territorio significa che l'Unione europea rinuncia al suo ruolo guida su una questione così delicata. Tanti sono ancora gli interrogativi. Sappiamo quali saranno gli effetti di lungo periodo sull'ecosistema? Abbiamo ragionevole certezza che l'uso di OGM non comporti rischi gravi per la salute? Siamo sicuri che i consumatori il cui Stato ne ha vietato la coltivazione nel proprio territorio non si trovino comunque a consumarli? Siamo lontani dall'avere delle certezze, l'unica certezza che ho è che sia la Commissione sia gli Stati membri dovrebbero garantire la messa a disposizione delle risorse necessarie per una ricerca indipendente ed evitare che gli OGM siano solo una scorciatoia verso il profitto. Signor Presidente, c'è grande attesa per le proposte legislative per la futura politica di coesione post-2013 che saranno presentate a settembre prossimo. La Commissione ha già annunciato che la riforma porterà l'introduzione di una categoria intermedia che dovrebbe sostituire l'attuale sistema di e. Sono perplesso sulle implicazioni che questa nuova categoria potrà avere, visto che comprenderà, almeno sembra, anche le regioni che attualmente non sono né in regime di convergenza né in regime di competitività. Vorrei ricordare che la priorità della politica di coesione è quella di aiutare le regioni in ritardo di sviluppo e non vorrei pertanto che la riforma danneggiasse proprio le regioni più povere d'Europa che stentano ad innescare politiche di sviluppo. Speriamo comunque che la nuova programmazione dia una spinta alla crescita dell'Europa. Signor Presidente, la relazione Pieper è una relazione sicuramente buona, credo che molti paesi come l'Italia che si trovano nella condizione di essere al tempo stesso forti contribuenti e grandi beneficiari della politica di coesione attribuiscano a questa relazione e a questo lavoro una grande importanza. La revisione è orientata soprattutto a potenziare la valutazione dei risultati, i controlli, le condizionalità. È un percorso sicuramente condivisibile e importante, ferma restando la struttura di bilancio e soprattutto fermo restando come criterio principale il prodotto interno lordo. Due le questioni sulle quali non posso far registrare una mia convergenza, e sono quelle relative alla introduzione surrettizia di una utilizzazione di lingue ulteriori oltre a quelle di appartenenza del soggetto proponente o programmatore, dello Stato programmatore: con il paragrafo cinque che ho cercato di emendare con un emendamento orale si introduce infatti l'obbligo di presentare programmi e progetti non solo nella lingua di appartenenza, ma anche in inglese, francese e tedesco e questo non è accettabile. Seconda perplessità sulle categorie intermedie: non ritengo che siano una introduzione utile a favorire i paesi che sono in maggiori difficoltà, cosa che invece dovrebbe rappresentare l'obiettivo principale della politica di coesione. Signor Presidente, è una buona relazione, una relazione molto importante per uno sviluppo equilibrato, armonioso e sostenibile delle nostre comunità. Una forte solidarietà tra gli Stati membri consente alle nostre regioni di essere più attraenti, più innovative e più competitive. Semplificazione nell'accesso agli aiuti, controlli più efficaci, qualità della spesa sono obiettivi per un migliore funzionamento di questo strumento. Più investimenti sulla ricerca, sul sapere, sull'innovazione, per la crescita, per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e per il lavoro. Un'ultima considerazione: l'istituzione di una nuova categoria intermedia non deve sottrarre risorse alle categorie già esistenti, ma deve portare e puntare solo ed esclusivamente su risorse aggiuntive. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione Wagner perché evidenzia efficacemente i punti di forza e di debolezza presenti nell'approccio della Commissione europea per il rilancio delle infrastrutture energetiche: la necessità di determinare le infrastrutture necessarie, i criteri per la selezione dei progetti di interesse europeo nel quadro di un finanziamento che attragga e stimoli l'investimento privato, l'urgenza di rimediare nell'Europa dell'Est ai pericoli derivati dalla dipendenza da un'unica fonte che, come dimostrato negli ultimi anni, può provocare seri problemi di approvvigionamento ed infine l'opportunità di investire parte di quei mille miliardi di euro in dieci anni previsti dalla Commissione europea nella riduzione dell'inquinamento, nella lotta contro il cambiamento climatico e nella migliore qualità dell'approvvigionamento, per un'energia pulita e sicura. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Lewandowski, vorrei in primo luogo ringraziare il Presidente Barroso e tutta la Commissione per la proposta sul nuovo quadro finanziario pluriennale. Il documento ci consente infatti di andare incontro alle richieste espresse dal Parlamento europeo nella relazione dell'on. Garriga Polledo su una serie di temi importanti quali la ricerca, l'innovazione, lo sviluppo, le piccole e medie imprese, le energie rinnovabili e le risorse proprie. Rimane però, a mio avviso, ancora da fare con riferimento ad altri aspetti altrettanto importanti, quale l'importo destinato al finanziamento della politica agricola comune. Ritengo che la proposta della Commissione su questo tema vada migliorata, non essendo appieno in linea con quanto richiesto a larga maggioranza da questo Parlamento. Un aumento generale delle risorse è necessario per mantenere quantomeno inalterata la dotazione finanziaria della politica comune per eccellenza, la politica agricola. È proprio con riferimento alla PAC che la proposta della Commissione, a prezzi correnti del 2011, rappresenta un taglio difficilmente quantificabile, ma sicuramente un taglio. Credo che questo dato non possa essere considerato accettabile da parte del Parlamento e ritengo pertanto che sarà necessario lavorare nei prossimi negoziati per giungere ad un accordo con le altre istituzioni, un accordo che si riveli soddisfacente e che consenta all'Europa di uscire dalla crisi e di raggiungere l'obiettivo di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, così come richiesto dalla strategia Europa 2020. Signora Presidente, onorevoli colleghi, eravamo favorevoli al testo così come uscito in prima lettura. Nonostante l'impegno della relatrice, il Consiglio ha respinto il provvedimento, che è adesso in seconda lettura, con la pretesa di togliere l'obbligo di indicare in etichetta il paese di origine o il luogo di provenienza dei prodotti alimentari. Noi riteniamo che tale scelta vada contro le nostre imprese, che vogliono continuare a lavorare, a produrre e creare posti di lavoro in Europa. Nelle trattative tra Commissione e Consiglio si è fatto qualche passo avanti, ma è ancora troppo poco rispetto alle aspettative dei cittadini europei. Fatto ancor più grave è che la possibilità di attuare disposizioni nazionali sull'indicazione di origine è nel concreto una norma puramente teorica. Ben difficilmente una norma nazionale più restrittiva troverebbe una maggioranza qualificata in seno al comitato permanente. La Lega Nord ritiene che l'indicazione di origine sia a favore del consumatore, che deve essere informato su quello che acquista. La nostra posizione non potrà che essere contraria. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Commissario, la relazione sull'informazione ai consumatori fa compiere all'Europa un nuovo e importante passo verso il raggiungimento del suo obiettivo specifico di tutela dei diritti dei consumatori. Per questo ringrazio la relatrice Sommer e ringrazio tutti i relatori ombra e in particolare la relatrice ombra del mio gruppo Glenis Willmott. Ma se è vero che oggi l'Europa può guardare al futuro con maggior fiducia, avendo rafforzato l'efficacia degli strumenti di tutela e trasparenza alimentare, è altrettanto vero che l'accordo in seconda lettura ridimensiona, seppure in parte, quanto approvato da questa stessa Aula in prima lettura. Ci saremmo ad esempio aspettati di più, signor Presidente, sull'etichettatura d'origine dei prodotti agroalimentari. L'obbligo di indicare la provenienza di tutte le carni, che ci consegna il nuovo articolo 25, rappresenta un'importantissima novità che risponde alle attese di ampie quote di consumatori europei. Al tempo stesso, non si può non sottolineare la sua natura meno ambiziosa rispetto all'introduzione dell'etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti agricoli freschi e trasformati monoingredienti, che proprio quest'Aula aveva approvato. E la stessa etichettatura delle carni contenuta nell'allegato XI esclude alcune importanti produzioni che necessitano di altrettante tutele, come il caso della carne di coniglio, di cui non si comprendono le ragioni dell'esclusione. Tuttavia la strada da seguire in materia di trasparenza alimentare è stata tracciata e adesso è necessario perseguirla con lo stesso impegno e responsabilità che ci hanno portato fin qui. Signor Presidente, onorevoli colleghi, "consumatore" è la parola chiave di questa relazione. Spesso dimentichiamo a chi ci rivolgiamo quando prendiamo decisioni. Per dare un'informazione maggiormente corretta al consumatore, sono state prese decisioni importanti nella relazione in discussione, quale l'indicazione di particolari valori nutrizionali o l'indicazione di origine. È un passo in avanti, ma non il punto d'arrivo. L'indicazione di origine per i prodotti agroalimentari, la provenienza dei principali alimenti che costituiscono un prodotto, dovrebbe essere la prima informazione a disposizione del consumatore. Sono diversi i casi in cui la tracciabilità si rivela fondamentale, l'ultimo in ordine temporale il batterio che purtroppo ha riportato diverse vittime. Individuando la provenienza del prodotto è possibile agire tempestivamente o salvaguardare il prodotto da informazioni errate. Non meno importante è il fattore competitività: l'indicazione di origine è spesso sinonimo di garanzia e qualità. Le diverse eccellenze di ogni paese hanno saputo conquistare la fiducia del consumatore. Sosteniamo l'indicazione di origine perché il consumatore ha diritto di sapere cosa mangia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che la relazione della collega Kratsa-Tsagaropoulou sia fondamentale per diminuire la disparità di genere in seno agli organi dirigenziali d'impresa. In numerosi Stati membri dell'Unione europea i parlamenti nazionali discutono o hanno già varato progetti di legge per introdurre quote riservate a donne competenti e qualificate in seno ai consigli d'amministrazione delle imprese pubbliche quotate in borsa. Come anticipato dal Commissario Reding, la scorsa settimana, il 28 giugno 2011, la Camera dei deputati in Italia ha varato in via definitiva con voto bipartisan un progetto di legge per introdurre le quote rosa. In Italia nelle società quotate in borsa e in quelle a partecipazione pubblica, i consigli d'amministrazione e gli organismi di controllo dovranno essere, a partire dal 2012, composti da un quinto di donne e dal 2015 la presenza femminile dovrà salire ad un terzo. Sostengo un segnale forte dall'Europa in materia di integrazione delle donne ai vertici delle imprese, al fine di prevenire una perdita di talenti di competenze del potenziale umano e per contribuire alle performance delle imprese. Occorre agire tempestivamente e con sistemi di quote, poiché i dati a nostra disposizione nell'Unione europea sono preoccupanti: in media solo il 12 per cento dei membri di consigli d'amministrazione delle maggiori società quotate in borsa sono donne e solo il 3 per cento sono amministratori delegato. In tal senso occorre dare maggiore spazio a donne competenti e qualificate e aiutarle mediante il sistema di quote a non essere marginalizzate dal processo decisionale delle imprese. Risulta importante agire alla radice del problema e quindi sostengo azioni volte a indirizzare un maggior numero di giovani donne verso facoltà scientifiche e tecnologiche. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Primo ministro, c'è stato un grande dibattito sulla nuova Costituzione ungherese, ma al di là delle polemiche, voglio esprimere il mio personale apprezzamento per quanto riguarda l'esplicito riferimento all'interno di tale Costituzione al futuro delle nuove generazioni. La prova di questa grande sensibilità nei confronti dei giovani e dei bambini è emersa anche per il fatto che la Presidenza ungherese ha considerato come priorità la direttiva relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, di cui sono stata relatrice. L'accordo si voterà in commissione la settimana prossima e rappresenta davvero uno strumento legislativo efficace, valido e all'avanguardia. Ci saranno sanzioni penali più severe, una migliore protezione per le vittime, una definizione di turismo sessuale, la criminalizzazione del reato di online e offline e poi il sequestro e la confisca dei beni ottenuti tramite tali crimini e la rimozione obbligatoria dei contenuti pedopornografici online. Sono solo alcuni dei punti che volevo sottolineare, ma tutto ciò – lo voglio ribadire – è stato possibile anche grazie alla grande disponibilità e alla grande sensibilità della Presidenza ungherese su questi temi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non capisco perché ci siano così tanti problemi a consentire ai singoli Stati di permettere o meno le coltivazioni OGM. Ma il nostro motto non è "uniti nella diversità"? E allora c'è da aver paura che un singolo Stato, nel rispetto della volontà dei suoi cittadini, vieti o almeno parzialmente riduca l'utilizzo di prodotti di coltivazione OGM? Io non vedo dove sia il problema se vogliamo parlare di democrazia, se vogliamo parlare di diritti e di tutela dei consumatori. La Lega Nord da sempre è vicina ai consumatori, la Lega Nord ha paura del non voler indicare sull'etichetta il luogo di origine di un prodotto alimentare, ha paura che si voglia dire "no" al "", la Lega Nord vuole che il consumatore sia informato e abbia il diritto anche di non mangiare OGM. Io ringrazio la relatrice, ha fatto un ottimo lavoro. Io relatore ombra garantisco che il nostro gruppo voterà quegli emendamenti che sono di compromesso e il testo finale avrà il nostro voto a favore solo se passeranno quegli emendamenti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione Sommer perché sono convinto che i cittadini europei debbano essere messi nella condizione di effettuare una libera e consapevole scelta per quanto attiene alla loro alimentazione. Con l'approvazione della relazione, il Parlamento da il suo via libera a regole più chiare sull'etichettatura dei prodotti alimentari, tanto sul contenuto energetico che sulla percentuale di grassi presenti nei prodotti alimentari etichettati, ma anche sull'obbligo di indicare l'origine delle carni utilizzate. Si tratta di regole di buon senso che hanno il merito di consegnare ai cittadini la facoltà di scelta, al fine di assicurarsi un'alimentazione sana, equilibrata e consapevole. Questo regolamento è lo strumento attraverso cui i cittadini potranno far valere le loro specifiche esigenze nella scelta dei generi alimentari. Signora Presidente, onorevoli colleghi, grazie al compromesso raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio europeo, i consumatori europei potranno d'ora in poi sapere da dove provengono le carni che giungono sulle loro tavole. Certo l'emendamento da me presentato, ripreso nel compromesso istituzionale, era più ambizioso e richiedeva una marcatura maggiore per quanto riguarda l'origine, la provenienza anche di altri prodotti, non solo per le carni, ma anche per il latte, i prodotti caseari in genere e la carne usata come ingrediente negli alimenti. Però è soddisfacente sapere che è stato individuato un percorso a tappe che porterà entro due anni ed entro tre anni la Commissione a presentare una relazione specifica sul tema, che porterà quindi delle proposte che in tempi brevi consentiranno ai cittadini europei nel loro complesso di avere una maggiore e totale tutela. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il voto di oggi chiude un ciclo di lavoro incredibile che in tre anni ha visto la presentazione di oltre 3 000 emendamenti. Grazie infatti all'accordo politico raggiunto la scorsa settimana con il Consiglio, il testo approvato consentirà ai consumatori europei di avere etichette alimentari più chiare con informazioni più dettagliate sui prodotti che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole. Valuto positivamente le nuove indicazioni specifiche sul contenuto degli allergeni, per esempio, la cui presenza da oggi verrà evidenziata in maniera opportuna e riconoscibile a colpo d'occhio. E infine, da italiana, non posso che compiacermi del definitivo abbandono delle cosiddette indicazioni semaforiche. Nessun alimento potrà mai più essere bollato come dannoso se non lo è veramente, spingendo il consumatore ad escluderlo completamente dalla propria dieta. In questo modo sarà invece possibile integrarlo con consapevolezza in un'alimentazione varia ed equilibrata, che mi auguro possa seguire le linee guida della nostra amata e invidiata dieta mediterranea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, siamo di fronte ad una relazione molto delicata che ha già innescato polemiche in prima lettura e che ha un impatto immediato per i consumatori europei. Non bisogna scomodare Feuerbach, secondo cui l'uomo è ciò che mangia, o i fondamenti della teoria microeconomica, per poter affermare con certezza che i consumatori hanno il diritto di avere accesso a informazioni complete e veritiere su ciò che acquistano. Tuttavia il vero nocciolo della questione riguarda quali informazioni bisogna riportare e come. Su questo ritengo che la relatrice abbia svolto veramente un ottimo lavoro nel trovare i compromessi con il Consiglio. Ritengo che puntare alla tracciabilità totale di alcuni alimenti quali carne, pesce, olio, miele sia una grande conquista anche in linea con la politica agricola comune. Da italiana spero che in futuro si possa avere la tracciabilità anche per pasta, pizza e mozzarella. Questo è un augurio per noi e per tutti gli europei e i consumatori. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il mio paese, l'Italia, accoglie ogni anno un flusso di turisti in costante aumento e, visto che si avvicina il periodo vacanziero, sta per ripetersi quello che accade ogni anno: le infrazioni degli stranieri rimarranno per lo più impunite, salvo per coloro che vengono fermati in fragranza di reato. Ma non più per molto, poiché salutiamo questo provvedimento che mira finalmente ad omogeneizzare la procedura d'identificazione dei dati del proprietario del veicolo con il quale è stata commessa l'infrazione. Alcuni dati: ben il 15 per cento delle infrazioni per eccesso di velocità negli Stati membri è commesso da stranieri e la percentuale di quelli venuti in visita in Italia in auto l'anno scorso sono il 67 per cento. Potete quindi rendervi conto come questa direttiva rappresenti per il mio paese una prerogativa importante per l'identificazione e il recupero di molti crediti per lo Stato, che gravano a tutt'oggi sui conti delle amministrazioni locali. Mi congratulo anche del fatto che nei reati, oltre al classico limite di velocità, venga previsto anche il mancato utilizzo della cintura di sicurezza, il transito con il semaforo rosso, l'elevato tasso alcolemico del conducente, l'effetto di stupefacenti, per citare i più frequenti. Condivido dunque l'approccio della direttiva che non mira a incidere sui regimi nazionali circa la natura penale o amministrativa delle infrazioni e per la quale ho dunque espresso il mio voto favorevole. Signora Presidente, onorevoli colleghi, negli anni è progressivamente cresciuto il numero di automobilisti che hanno compiuto infrazioni stradali in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza. Uno scenario preoccupante che non ci deve lasciare indifferenti. Sono convinto che un quadro giuridico più chiaro in merito allo scambio di informazioni tra autorità competenti per un'identificazione più rapida e omogenea dei dati del proprietario di un veicolo che ha commesso un'infrazione in un altro Stato membro sia indispensabile e non più rinviabile. Quando l'iter sarà concluso, verrà meno un'impunità ingiustificata, dovuta all'impossibilità di mettere in atto procedure sanzionatorie efficaci. Sono lieto che il tema pure importante delle tabelle di correlazione non abbia compromesso la possibilità del Parlamento di esprimere una posizione forte al tavolo con il Consiglio. Sarebbe stato originale che un'argomentazione simile, respinta addirittura come risibile quando è stata sollevata nel caso di Eurovignette – un dossier certamente più dibattuto di questo a livello parlamentare – venisse invece considerata decisiva oggi in questo caso. Per il futuro dovremo comunque affrontare in modo definitivo questo tema e dobbiamo normare una volta per tutte e non dobbiamo lasciare la valutazione di merito su ogni singolo dossier, che ne condiziona l'importanza a seconda del peso politico e numerico di chi impugna le stesse tavole di correlazione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che abbiamo votato oggi sulla legislazione dell'Unione europea sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili, la cosiddetta "mucca pazza", testimonia la bontà delle politiche europee adottate riguardo alla tutela della salute umana e animale. Certamente il numero dei casi è fortemente diminuito negli ultimi anni e ciò ci permette di applicare contromisure meno allarmanti; come ad esempio nel caso di un capo presente all'interno di una mandria è possibile non abbattere più l'intera mandria, ma sfruttarne la produzione di latte fino ad esaurimento. Ricordiamo tutti con grande preoccupazione le immagini di intere mandrie abbattute nel caso di un capo che avesse riscontrato la malattia e questa sarà una cosa che eviteremo. Però dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia, Presidente, perché il testo approvato oggi presenta un grande limite alla salute e consente il via libera all'uso delle farine animali, e questo è un limite sul quale dobbiamo continuare a vigilare. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa importante relazione d'iniziativa dell'on. de Grandes, che non solo copre la questione dei "", ma rappresenta un passo in avanti per una strategia integrata e coerente sulla sicurezza dell'aviazione in generale. Oggi la prevenzione di possibili attacchi terroristici rappresenta ancora una priorità nel trasporto aereo e su questo terreno dobbiamo fare di più. Per questo è importante che i "" possano essere inseriti nella lista dei metodi per i controlli, con appropriate regole per il loro uso e con la garanzia per la protezione della salute, della privacy e dei diritti dei passeggeri in generale. Avrei preferito passi avanti più coraggiosi verso una maggiore uniformità e obbligatorietà delle dotazioni e delle procedure dei 27 paesi membri, in coerenza con lo spazio di sicurezza comune che stiamo costruendo, ma mi rendo conto che ci sono ancora forti resistenze in seno al Consiglio e per queste ragioni ringrazio ancora l'on. de Grandes per l'ottimo lavoro di sintesi che ha svolto su questo dossier. Signora Presidente, onorevoli colleghi, è con grande orgoglio che sottolineo come il mio paese martedì scorso abbia finalmente approvato una legge che introduce le "quote rosa" nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa e a partecipazione pubblica. Ad oggi, purtroppo, l'Italia raggiunge a malapena il 4 per cento di donne all'interno dei CDA. Altri paesi hanno già adottato legislazioni simili e molti altri auspico le approveranno nei prossimi mesi. Le donne competenti e qualificate devono poter crescere lavorativamente al pari dei colleghi uomini, dimostrando e facendo valere le proprie competenze. Sapete, occupare un posto in nome esclusivamente del merito e della professionalità è sicuramente più gratificante e meno umiliante, ma sono convinta sia necessario portare avanti una vera e propria "rivoluzione rosa" che ha come obiettivo finale quello di avere una sempre maggiore presenza femminile, senza dover necessariamente ricorrere alle quote. In futuro, grazie al nostro impegno quotidiano, le pari opportunità non dovranno essere riconosciute solo per legge, ma dovranno essere un irrinunciabile valore della società, basata non solo sull'uguaglianza di genere, ma su una vera e propria parità culturale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voteremo domani una risoluzione importante ed impegnativa che mette in evidenza la volontà del Parlamento europeo, pur tra mille difficoltà, di esprimere una posizione chiara sugli avvenimenti che stanno interessando paesi come la Siria, il Bahrein, lo Yemen, con tutti i problemi che trascinano con sé. È pur vero che ciò che si sta realizzando in altri paesi, invece, come la Tunisia e il Marocco, dimostra che la strada della democrazia è possibile, essa può seguire percorsi diversi, ma è possibile. Questa constatazione tuttavia non elimina la percezione che l'opinione pubblica ha delle politiche perseguite dalla comunità internazionale e dalla stessa Europa in queste vicende che coinvolgono la regione mediterranea. E questa percezione chiama in causa l'idea che una politica estera nel suo districarsi possa usare il doppio peso e la doppia misura. Nella sostanza ci si chiede perché in Libia si fa in un modo e in Siria in un altro. Non sfugge certo che in politica estera pesano diversi equilibri: dal realismo politico, alla strategicità di alcune aree, alla riluttanza di grandi paesi ad assumere posizioni più determinate. In ogni caso questa è una contraddizione che continua a inseguirci e che dobbiamo sapere affrontare. Come? In due modi: c'è bisogno di un maggiore protagonismo politico europeo, di una maggiore coerenza per dare credibilità alla nostra presenza in tutta quest'area; c'è bisogno di conferire un peso politico all'idea di una struttura operativa euromediterranea capace di offrire un serio e duraturo punto di riferimento per la sponda nord e la sponda sud e in grado di affrontare i problemi esistenti. E questo lavoro va fatto da subito con la forza e la determinazione necessarie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, la situazione legata alla cosiddetta primavera araba rischia per molti versi di tramutarsi in un gelido inverno e la preoccupazione che molti colleghi hanno espresso parlano in questo senso. Questa mattina in un interevento molto bello, il Presidente Tusk ha accennato anche al possibile sviluppo della politica di vicinato. Ha accennato inoltre al tema della crisi nell'area sud del Mediterraneo e ha parlato di interventi misurati e ragionati. Vorrei invitare ad andare oltre questa pur ragionevole prudenza, per una semplice ragione: quando siamo intervenuti sul teatro della crisi dei paesi del blocco sovietico, siamo probabilmente intervenuti presto e bene, e le conseguenze si sono viste. Quando siamo intervenuti sul teatro della crisi dei Balcani, abbiamo aspettato troppo, tentennato troppo, e le conseguenze sono state tragiche. Oggi se non diamo coerenza, forza e risorse a un'azione che faccia capire che l'asse della crisi si è spostato in questi anni da Est a Sud, non riusciremo ad interpretare fino in fondo quella che è l'ansia di giustizia, di sviluppo, di pace dei popoli dell'area sud del Mediterraneo. Credo che Lei possa fare tantissimo per raggiungere questo obiettivo e che possa appellarsi anche alla Presidenza polacca perché gli sforzi che facciamo in questi mesi possano essere conseguenti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signora Alto Rappresentate, signor Commissario, l'impressione è che stentiamo a far convergere tutti gli strumenti possibili e a dare segnali anche piccoli, ma tangibili. Abbiamo: dialogo politico, politica commerciale, cooperazione allo sviluppo, politiche di immigrazione, aiuto umanitario con responsabili, procedure e linee di bilanci distinti e a volte l'Europa fa il gioco delle tre carte utilizzando la politica che più ci aggrada, invece occorre aiutare chi più merita con tutte le possibilità e aggiornare tutti gli strumenti. Ad esempio, il commercio con Egitto e Tunisia non può continuare con gli stessi accordi per gli altri paesi della regione. Manca una banca di sviluppo per il Mediterraneo o altrimenti si estenda il mandato della BERS, così come la Banca europea per gli investimenti può finanziare piccole imprese in Moldavia o in Ucraina, ma non in Egitto. L'OSCE, il Consiglio d'Europa raggiungono il Caucaso e l'Asia centrale, mentre manca un'organizzazione di cooperazione mediterranea per l'integrazione. Che iniziative intendiamo prendere in questa direzione? Il Parlamento europeo attualmente chiede un Erasmus specifico per il Mediterraneo e perché la Commissione non fa subito sua questa iniziativa? Il dipendente arabo di una multinazionale può ottenere un visto per l'Europa, ma il piccolo imprenditore tunisino che vuole firmare un contratto, no. Spetta al suo ruolo, signora Alto Rappresentante, non disperdere nessuna iniziativa e comporre con coerenza l'insieme delle nostre azioni tra le tante stanze dell'Unione europea, altrimenti il cambiamento travolge e ispira il Mediterraneo, ma non avrà ispirato noi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il dialogo politico ed interculturale resta l'approccio vincente per restituire serenità ai cittadini delle aree del mondo arabo, che oggi soffrono sommovimenti e tumulti. Tiranni miopi e talvolta integralismi religiosi hanno provocato violenze e disordini, ma anche le rivoluzioni che stanno liberando alcuni territori da questi feroci e violenti tiranni, incapaci spesso di ascoltare le voci dei loro popoli. Il vertice dei dissidenti in Siria, nei giorni scorsi, testimonia la possibile svolta verso un dialogo nazionale che si confida possa portare ad un nuovo e più proficuo rapporto fra opposizione e il presidente Assad. L'insoluta questione del Medio Oriente non attenua la complessità di un momento che vede profilarsi altri contrasti fra Siria e Turchia ed una difficile regolazione dei flussi migratori irregolari verso l'Occidente. Anche in Libano il clima è fortemente peggiorato e tutto questo influisce sulla stabilità di quell'area. Non parliamo della Libia perché altri lo hanno fatto. Ci sono però sorprendenti dati di segno favorevole: in Marocco, il referendum appena svolto ha segnato il 98,5 per cento di "sì" verso la riforma costituzionale, ed una percentuale altissima, il 72 per cento della popolazione ha votato. È questa la strada da percorrere unitamente ad una più rinnovata, più proficua e più incisiva politica di vicinato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il poeta siriano Adonis ha scritto una lettera aperta al presidente Assad, in cui dice: "Signor Presidente, nessuno crede che la democrazia possa realizzarsi in Siria immediatamente dopo la caduta dell'attuale regime, ma al confronto è incredibile e irrealistico che prosegua in Siria la violenza sistematica per ristabilire l'ordine. Ed è questo il problema. Occorre gettare le basi della democrazia fin dall'inizio, ora e non domani. D'altro canto senza la democrazia, ci sarà soltanto arretramento fino a giungere al baratro. "Il" baratro "di cui parla il poeta, in Siria si allarga ogni giorno: si spara su chi filma, si incarcerano persino bambini di undici anni, alcuni ufficiali dell'esercitano cominciano ad averne abbastanza e cominciano a disertare. Molti li seguirebbero se potessero più facilmente valicare i confini con gli Stati confinanti. Ancora oggi il dice, analizzando la situazione siriana: "In Siria la protesta non cala, Assad non cade, il mondo non vede". Signora Ashton, l'Europa è l'unica istituzione che può far vedere al mondo quello che sta realmente accadendo, è l'unica istituzione che può dare un segnale vero, che può aiutare, ma soprattutto dare un orizzonte per il futuro. È il momento di investire sul Mediterraneo, scegliendo quindi di ipotizzare un mondo di pace e di stabilità per il futuro, è il momento del coraggio e che quella bandiera europea che, come ci ha raccontato, sventola a Bengasi sia un segnale per tutta l'area del Mediterraneo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Alto Rappresentante, la questione del Nagorno-Karabakh è poco conosciuta e spesso attraverso informazioni di parte, ma un punto chiaro, indiscutibile e direi fondamentale è il principio dell'integrità territoriale di uno Stato sovrano. L'inviolabilità delle frontiere va rispettata: è il caso della Georgia, della Moldavia, di Cipro e quindi dell'Azerbaigian. Sul conflitto del Nagorno-Karabakh ci sono state numerose prese di posizione e sono state ricordate: la dichiarazione di Helsinki del 2008, quattro risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU e anche il nostro Parlamento si è pronunciato sulla questione. L'integrità territoriale di uno Stato sovrano è garantita dal diritto internazionale e mettere in discussione questo principio significa incoraggiare future aggressioni militari e tentativi di cambiamento dello status quo internazionale, con conseguenze destabilizzanti nel mondo intero. L'Europa ha un particolare interesse alla soluzione della questione del Nagorno-Karabakh, perché Armenia e Azerbaigian rientrano nel progetto di partenariato orientale in cui sono espressamente previste la stabilità e la collaborazione tra paesi partner. Dobbiamo quindi lavorare per questo. Ricordo infine che il tempo consolida di fatto la posizione dell'Armenia nei territori occupati e questo rende più difficile un accordo e più rischiosa la situazione nell'area. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la decisione che ha preso questo Parlamento due anni orsono, di istituire una commissione sulla crisi finanziaria economica e sociale, si è dimostrata coraggiosa e lungimirante, alla luce dei risultati che sono stati indicati nella relazione di metà mandato e in quella che verrà approvata oggi, la relazione conclusiva. Non era semplice fare quella scelta e soprattutto tenere insieme i temi che riguardavono la crisi finanziaria con quella economica e con gli effetti sociali che si sono rivelati pericolosissimi in gran parte del mondo e soprattutto, per quanto ci riguarda, in Europa. Dunque abbiamo fatto un lavoro importante, che arriva ad una conclusione ancor più importante. Ogni ipotesi che viene affacciata nella relazione prefigura, per uscire dalla crisi stabilmente, un rafforzamento degli assetti istituzionali, di quelli politici e di quelli economici dell'Europa. Anche questo era tutt'altro che scontato e credo che debba essere apprezzato, proprio in una fase di grande difficoltà, come quella che l'Europa sta attraversando. Le indicazioni contenute riguardano: la creazione della figura di un Ministro del tesoro; le risorse proprie per il bilancio dell'Unione; gli Eurobond e la tassa sulle transazioni finanziarie; le ipotesi di coordinamento fiscale, che sono lì indicate; la considerazione che il sapere è fondamentale per la creazione di occupazione di qualità nel futuro per i giovani europei; le politiche di coesione che vengono riproposte, confermando il modello sociale europeo. Ci sono tratti di novità che prefigurano però un rafforzamento dell'Unione europea, di quell'Unione che si è un po 'appannata e che addirittura subisce i colpi pesantissimi della stessa crisi. Ci sono difficoltà odierne dunque che non possiamo sottovalutare né ignorare, ma da queste si può uscire, applicando correttamente e coerentemente le indicazioni che sono contenute nella relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il rapporto Angelides della commissione d'inchiesta del Congresso americano ha ben dimostrato che la crisi era evitabile ed ha indicato le responsabilità dei gestori pubblici e del sistema finanziario, chiamando i responsabili per nome e cognome: FED, agenzie di rating, banche d'investimenti, le cinque grandi banche responsabili americane, quali responsabili di una crisi che dura tutt'ora. E questo avviene anche oggi. Ciò è stato preceduto dall'allarme inascoltato anche dalla commissione crisi del premio Nobel per l'economia Maurice Allais, il che è stato molto grave. Purtroppo la relazione non dice molto di tutto ciò e, obbedendo alla vulgata di quegli economisti, quasi tutti, che non hanno saputo prevedere la crisi, chiude oggi gli occhi di fronte a una proposta chiave, per chi voglia andare al cuore del problema: ripristino dei principi della legge Glass-Steagall, finalizzata a separare l'attività delle banche tradizionali da quelle d'investimento e di affari, quindi di speculazione, e divieto dello scambio e della creazione di derivati finanziari È stato inoltre disatteso uno dei punti cardine di quella cura da cavallo che è necessaria per il risanamento finanziario e la lotta effettiva alla corruzione con provvedimenti drastici e infine come ignorare l'impatto negativo della crisi su un problema grave come quello dell'immigrazione? Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'aumento della speranza di vita connessa all'invecchiamento è una straordinaria conquista sociale. I cittadini europei vivono più a lungo con una qualità di vita più appropriata e migliore. Tuttavia è proprio questo successo che ci spinge ad incrementare la sfida sia in ambito lavorativo che in quello previdenziale. Non vi è dubbio per altro che l'aumento dell'anzianità media determina una serie di effetti sull'impalcatura sociale di ciascun sistema. L'Unione europea si trova infatti di fronte ad un considerevole incremento di persone anziane e ad una forte diminuzione della popolazione sotto i 50 anni. È necessario quindi prevedere innesti sul mercato del lavoro per fare in modo, così come prevede la proposta che io ho sostenuto, che l'istituzione dell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo sia una conquista a valere per l'intera Europa. Signora Presidente, onorevoli colleghi, credo che questo Parlamento oggi debba mandare un messaggio forte alla Commissione e al Consiglio, un messaggio europeo, un messaggio di attenzione ai più deboli. Questo Parlamento, eletto liberamente dai cittadini europei, non credo possa mostrarsi insensibile di fronte a un problema che è più giuridico che di natura reale. Abbiamo la necessità di una nuova base giuridica perché questo progetto di aiuti agli indigenti possa continuare in questa programmazione finanziaria e nella prossima. Per questa ragione oggi chiedo a tutti i colleghi di tutte le forze politiche un voto unito, coerente a sostegno di questa "" perché possa arrivare al Consiglio un messaggio forte e in grado di far ravvedere chi in questo momento blocca la nuova base giuridica. Abbiamo bisogno di una nuova base giuridica e il Parlamento la vuole con forza. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, se qualcosa si poteva fare per far odiare l'Europa, devo dire che ce la stiamo mettiamo tutta. Evidentemente rischiamo di produrre una contraddizione pur ottemperando alle disposizioni di una Corte. Devo però dire che oltre a rimediare, quindi rifinanziare questo capitolo di bilancio, dobbiamo anche avere la lungimiranza di capire come fare. La filiera agricola, la filiera dell'agricoltura è una filiera tutta europea, dal finanziamento del bilancio fino alla distribuzione. La filiera del sociale non lo è. E in molti paesi si fa fatica a capire qual è il ministero del sociale e che competenze abbia. Organizzare per i banchi alimentari un'interlocuzione con il sociale a livello di ministeri nazionali sarà complicato e costoso, per cui oltre a rimettere dentro i soldi subito, cerchiamo di capire anche qual è lo strumento più adeguato, altrimenti metteremo ulteriormente in difficoltà tutti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il Gruppo socialista e democratico ritiene che la costruzione di un vero spazio politico europeo sia una condizione decisiva per proseguire sulla strada di un'Europa politica, capace di affrontare con forza e determinazione, in modo adeguato, le colossali sfide che questo secolo ci pone. Il trattato di Lisbona ha compiuto in questo senso un'importante passo avanti, soprattutto sulla base del principio già ricordato dal relatore Duff, che chiarisce che nel Parlamento europeo sono rappresentati direttamente i cittadini europei a livello dell'Unione, e tuttavia nonostante queste e altre importanti innovazioni del trattato di Lisbona e nonostante la realtà di tutti i giorni ci mostri in modo inequivocabile com'è necessaria un'Europa politica, la costruzione di un vero spazio politico europeo è ancora lontana. Il dibattito nei nostri Stati membri è troppo orientato a livello nazionale, i partiti politici discutono troppo in una dimensione esclusivamente nazionale e le stesse elezioni europee spesso appaiono ai cittadini come una prosecuzione del dibattito politico interno, il che è anche una delle ragioni della troppo scarsa partecipazione. Noi pensiamo che una riforma della legge elettorale europea che rafforzi i principi comuni possa contribuire a questa europeizzazione del dibattito politico europeo, naturalmente non è l'unica condizione, ma può contribuire. Per questo il Gruppo dei socialisti e democratici, pur consapevole dei numerosi problemi connessi a questa proposta, in commissione ha sostenuto la proposta di una lista transnazionale. Noi allo stesso tempo abbiamo sostenuto la richiesta di un ritorno in commissione, perché capiamo che intorno a questa proposta è necessario raggiungere un largo consenso, ma pensiamo allo stesso tempo che occorra proseguire con determinazione sulla strada di una riforma del sistema elettorale europeo che rafforzi il carattere transnazionale di queste elezioni. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione mira a modificare la legge elettorale europea, orientandosi alla realizzazione di uno Stato federale europeo. Si prevede l'aggiunta di un collegio transnazionale, eletto con metodo proporzionale e regolato da un'apposita autorità elettorale dell'Unione europea. Noi siamo fortemente contrari a questa scelta, sia perché non rispettosa delle forze politiche radicate sui territori, e non a livello europeo, sia per l'enorme costo che comporterebbe la sua istituzione. Tra l'altro avremmo due tipi diversi di europarlamentari, perché sarebbe impensabile che parlamentari che devono girare per 27 e poi 28 Stati membri possano essere considerati come gli altri, con che fondi riuscirebbero a seguire il loro territorio? Un altro punto che non condividiamo è l'istituzione di un registro elettorale dell'Unione europea, in quanto la sua gestione, dalla cancellazione, agli inserimenti, alle modifiche e ai controlli su centinaia di milioni di votanti, comporterebbe un'inutile aggravio di costi al bilancio dell'Unione. La creazione di uno spazio politico unico a livello comunitario andrebbe a limitare la sovranità degli Stati membri. Noi crediamo in un'Europa dei popoli, che rispetti le realtà territoriali, dando loro rappresentanza e forza, e non si imponga come un "Superstato" burocratico e padrone. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, con questa modifica all'Atto relativo alle elezioni dei deputati europei abbiamo la possibilità di affermare due principi, ossia: la lista transnazionale per ottenere finalmente qualcosa di più di un embrione e un vero passo di federalismo europeo, e come Italia dei valori sosteniamo la tenacia del relatore in questa direzione. Tuttavia si sbaglia se si pensa che la lista transnazionale da sola risveglierà l'interesse dei cittadini, che per metà disertano già le urne alle elezioni europee. Occorrono criteri innovatori di qualità e di vicinanza alla società. Come Italia dei valori, in commissione, abbiamo proposto un tetto ai mandati dei deputati, per un ricambio degli eletti e una dinamica di rinnovamento. Un emendamento che è stato bocciato, anche con motivazioni secondo me quasi risibili, da un riflesso un po 'di autoconservazione della casta dei deputati. Per la prossima plenaria siamo impegnati in altre modifiche: la prima riguarda la dimensione regionale degli eletti e delle costituzioni, dei collegi, per assicurare un rapporto forte con il territorio di provenienza e la seconda, attraverso sia l'emendamento congiunto al Gruppo dei socialisti e democratici – e ringrazio l'on. Gualtieri – sia con un testo separato per un "Parlamento pulito", come chiesto dalla società. Un "Parlamento pulito" che introduce l'ineleggibilità per i condannati a sentenze definitive – e che quindi hanno ottenuto tutte le garanzie di un processo equo – per reati gravissimi, come terrorismo, corruzione, crimine organizzato, istigazione all'odio razziale e via dicendo. È una vergogna che oggi chi si sia macchiato di tali reati possa sedere tra questi banchi. Ci vuole più coraggio, cari colleghi, e solo con norme che siano all'avanguardia in Europa il Parlamento europeo acquisterà tutta la credibilità che gli spetta. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il diritto alla cittadinanza europea deve essere assicurato dalla corretta attuazione del trattato di Lisbona, che è affidata prioritariamente ai rappresentanti dei cittadini dell'Unione eletti nel territorio degli Stati membri, con il traguardo di affermare un vero e proprio diritto alla cittadinanza europea, quale prerogativa essenziale per ogni cittadino che si riconosca nei valori dell'Europa. Il rinvio del voto sulla relazione che avrebbe dovuto modificare le disposizioni sull'elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo nulla toglie al lavoro egregio posto in essere dal relatore e dalla commissione. Ed è tuttavia la prova di una matura riflessione, perché se la previsione di una lista transazionale assolve la funzione di garantire una rappresentatività unitaria, non vi è dubbio che oggi più che mai emerge l'esigenza di garantire un reclutamento della classe dirigente politica realmente espressione dei singoli territori. Gli Stati Uniti d'Europa passano soprattutto dalla comune applicazione dei valori della solidarietà e dell'integrazione a beneficio dell'intera comunità, in particolare quella ultraperiferica e quella insulare, maggiormente esposte oggi più che mai a una crescente pressione immigratoria irregolare. Sono convinto che il relatore e la commissione lavoreranno alacremente per introdurre quelle modifiche coerenti con l'idea di abbracciare la visione sentimentale di un'Europa realmente unita anche dalla circoscrizione elettorale unica, modellata tuttavia sul vincolo dalla rappresentatività fra eletto e territorio. Perché una cosa è certa, il cittadino oggi vuole riconoscersi davvero nell'Europa. A patto che l'Unione europea riconosca la dimensione e i bisogni del territorio, perché da lì si deve partire per arrivare ad un modello organizzativo che sia realmente rispondente alle esigenze del cittadino. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, questo è un dibattito che non agita più di tanto. La questione dei negoziati di Doha è lontana dalla maggior parte dei cittadini, dai media, perfino da molti governi, ormai impelagati in priorità finanziarie ed economiche ben più stringenti. Non è un dibattito che anima più di tanto Bruxelles, ma mi pare nemmeno Ginevra, almeno da quanto ho potuto constatare quest'anno, sia all'Assemblea parlamentare dell'OMC che al suo di cui sono membro. C'è un'aria di rassegnazione che ormai niente accada, che niente debba accadere, che niente possa accadere, che le sfide per un mercato globale meglio regolamentato e più generoso siano troppo complicate, e che gli stessi perimetri dei blocchi che si contrappongono siano sempre in movimento e vaghi, tra paesi emergenti che si sentono ormai delle potenze, tra vecchi primi attori di una volta che si trovano in difficoltà, paesi in transizione perenne, complessi di identità. Così, la nave dell'organizzazione mondiale del commercio, che poi è la nostra stessa nave, non sa dove andare a parare, perché, come scrisse Seneca, "nessun vento è favorevole per un marinaio che non sa in quale porto possa approdare". Nel frattempo chi ci rimette, signor Commissario, sono i paesi più poveri: sono stati incoraggiati ad accettare le regole del commercio internazionale e, su 48, ben 32 di loro sono entrati a far parte dell'OMC, ma cosa ci hanno guadagnato a tutt'oggi? La loro situazione è paradossale: costituiscono meno dell '1% degli scambi commerciali, ma hanno il 12% della popolazione del pianeta, spesso costretta a vivere priva di accesso ai servizi essenziali. La prossima ottava conferenza interministeriale dell'OMC ha il dovere di adottare almeno, almeno, un pacchetto di misure a loro beneficio, eppure non abbiamo nessuna certezza in proposito, anzi, e a lei chiediamo signor Commissario una valutazione in proposito. Mentre l'impatto sugli equilibri del commercio internazionale non sarebbe significativo, per i paesi più poveri sarebbe assai utile ottenere misure quali quote di accesso duty free per i loro prodotti, semplificazione delle regole di origine, misure per correggere distorsioni di mercato per settori quali ad esempio il cotone, assistenza tecnica per internazionalizzare la loro economia e, importantissimo per noi membri dell'ALDE, l'estensione del oltre il 2016 per prodotti farmaceutici e protezione dei dati. Da quanto capiamo, niente di tutto ciò è ancora condiviso, capisco la sua delusione signor Commissario, è anche la nostra, siamo al suo fianco per gli sforzi lodevoli della Commissione. Se non c'è prospettiva per venire incontro ai bisogni dei paesi più poveri, figuriamoci lo stato dell'arte per questioni ben più complesse, come l'equilibrio tra paesi emergenti, Unione europea, Stati Uniti d'America. Se non sbaglio, oggi Pascal Lamy inaugura i lavori per la costruzione della nuova sede dell'Organizzazione mondiale del commercio a Ginevra: sarà una prima pietra e, devo dire, mai come in questa occasione, lo spirito volonteroso e operaio di un cantiere è necessario per rilanciare programma di lavoro, obiettivi, e la stessa identità del commercio internazionale. Signor Presidente, onorevoli deputati, la Commissione manterrà il suo impegno inderogabile al fine di avere un esito positivo dei negoziati di Doha e siamo lieti anche delle manifestazioni di appoggio raccolte nell'Aula del Parlamento. Evidentemente avremmo preferito un impegno multilaterale molto più forte di quello attuale e concludere comunque questi negoziati in modo positivo è certamente un'ottima notizia, non soltanto per noi in Europa ma anche per il resto dell'economia mondiale. Vi posso assicurare che nelle prossime dieci settimane il Commissario De Gucht e il suo staff moltiplicheranno gli sforzi e i contatti e il Commissario mi ha incaricato di dirvi che sarà lieto di avere ulteriori discussioni sul futuro di Doha nella commissione per il commercio internazionale. Purtroppo, come ha detto la Presidenza, il Commissario De Gucht ha dovuto lasciare l'Aula suo malgrado perché doveva prendere un volo per recarsi in Sud Africa per il vertice e le discussioni commerciali bilaterali. Non possiamo che ribadire l'importanza di Doha per mantenere aperti i mercati mondiali, per migliorare il funzionamento dei mercati già aperti e per aprire ancora di più il mercato in conformità con le esigenze di un'economia mondiale nell'era della globalizzazione, con un numero di attori sempre in crescita, e dove non tutti quanti hanno lo stesso peso economico; ma, ripeto, la Commissione farà di tutto perché l'economia possa trarre beneficio dalla conclusione degli accordi di Doha. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei tornare sul punto precedente, la visita del presidente Berlusconi a questa Istituzione, perché, come abbiamo capito, è già oggetto di qualche battuta e qualche caricatura. Vorrei soltanto capire, signor Presidente – alla luce delle sue delucidazioni che non esiste una richiesta ufficiale di incontro e che non esiste una visita ufficiale del presidente del Consiglio della Repubblica italiana al Parlamento europeo – se lei lo incontrerà e quale sarebbe lo status di un tale incontro, domani, nell'ambito di una visita che, le posso assicurare, da gran parte dell'opinione pubblica del nostro paese è considerata una sorta di burla, tenendo conto che il presidente del Consiglio doveva presentarsi domani ai magistrati di Napoli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, è evidente che ridurre il consumo di materie prime comporta molti benefici, prima di tutto dal punto di vista ambientale: più recupero, meno rifiuti e minori interventi invasivi sulla natura. Dall'altra parte, una logica industriale seria deve lavorare a livello globale, non solo europeo, quindi l'intervento è importante che sia portato ai massimi livelli internazionali, perché deve essere un impegno del mondo intero. Per ultimo, caro Commissario, le chiedo di spingere – si è un po 'fermata questa iniziativa partita dal presidente del Parlamento Buzek di creare un mercato unico dell'energia – perché solo così potremo avere certezza dell'approvvigionamento, certezza dei costi, sia per le imprese, sia per i cittadini; e anche qui si andrebbe a un risparmio importante di materie prime e di risorse fondamentali per l'economia, per l'industria, per la nostra civiltà. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come possiamo parlare di Europa unita quando in Svezia un cittadino italiano in vacanza con la propria famiglia è stato arrestato per aver dato uno schiaffo al figlio? Come possiamo giustificare tale arresto, a cui è seguito un processo con la pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione europea secondo la quale l'Italia non può arrestare un extracomunitario clandestino stabilendo che la clandestinità non è di per sé un reato penale? Perché la Corte di giustizia dell'Unione europea interviene a favore dei clandestini contro una legge italiana e non interviene contro una legge svedese che prevede l'arresto per un padre italiano reo di aver dato uno schiaffo a suo figlio in pubblico? Due pesi e due misure differenti, che dimostrano quanto le istituzioni europee siano lontane dai cittadini. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signora Commissaria, il successo dell'implementazione della direttiva 2008 / 52 dimostra che la mediazione è una valida alternativa al tradizionale approccio conflittuale tra le parti, permettendo una soluzione amichevole delle controversie e alleggerendo così il carico di lavoro dei tribunali. Ciò è confermato dalle varie iniziative intraprese da alcuni Stati membri che, con incentivi finanziari o norme di legge, facilitano ove possibile il ricorso alla mediazione. Ciò premesso, vorrei richiamare l'attenzione su alcuni aspetti che a mio avviso meritano ulteriori riflessioni e approfondimenti, innanzitutto, la questione dei costi: è da seguire l'esempio degli Stati membri che hanno affrontato questo problema incoraggiando economicamente l'utilizzo della mediazione. Ritengo inoltre che sia necessario esplorare altre possibilità, ivi incluso l'uso di campagne di sensibilizzazione per promuovere l'utilizzo e la conoscenza delle composizioni alternative delle controversie, soprattutto da parte delle imprese. Per raggiungere questo obiettivo è necessaria anche e soprattutto la collaborazione degli operatori del sistema giuridico, i quali devono comprendere il valore aggiunto della mediazione come elemento coadiuvante e non concorrenziale alla loro attività. Infine, in vista della futura comunicazione della Commissione sull'attuazione della direttiva, e in particolare dell'imminente proposta legislativa sulla composizione alternativa delle controversie, vorrei porre l'accento sulla complementarietà della mediazione ad altre riforme del diritto dell'Unione, su tutte, l'approccio alle forme di ricorso collettivo e al diritto sui contratti. La mediazione può costituire infatti un'ottima alternativa preliminare a forme di ricorso collettivo e offrire un importante contributo al futuro strumento sul diritto dei contratti, riducendo sensibilmente il ricorso al contenzioso. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio innanzitutto la relatrice per il lavoro svolto. In qualità di mediatore del Parlamento europeo per i casi di sottrazione internazionale di minori ho apprezzato in particolare modo il punto 14 della proposta di risoluzione, in cui si sottolinea che tramite la procedura di mediazione le parti sono più aperte a prendere in considerazione la posizione altrui e ad adoperarsi per risolvere le questioni soggiacenti alla controversia, e ciò ha spesso il vantaggio di preservare la relazione che le parti avevano prima della controversia, elemento di particolare importanza nelle questioni familiari che coinvolgono i bambini. La mediazione, infatti, laddove sia praticabile, oltre a evitare lunghe cause giudiziarie, porta all'adozione di un accordo condiviso dalle parti – e personalmente auspico che una tale pratica possa essere estesa il più possibile, anche per le mediazioni familiari. In Europa, ce lo ricorda il Commissario Reding, sono in crescita i matrimoni misti: ogni anno all'interno dell'Unione ci sono oltre 350 000 matrimoni transfrontalieri e 170 000 divorzi, ossia il 20% di tutti i divorzi dell'Unione europea. Dopo la fine di un matrimonio, talvolta i bambini diventano l'oggetto della contesa. Spesso il genitore affidatario trattiene i bambini senza il consenso dell'altro, o il genitore che non ha la custodia del figlio lo sottrae o rifiuta di restituirlo dopo una visita regolare. Negli ultimi anni, purtroppo, si è registrato un drammatico aumento dei casi di sottrazione internazionale di minori da parte dei genitori: in molti casi, tuttavia, la procedura di mediazione ha permesso a questi bambini di avere nuovamente un contatto con entrambi i genitori, un accordo tra le parti raggiunto grazie a una procedura di mediazione può evitare infatti un'inutile sofferenza del bambino e permette ai genitori di affrontare tutte le questioni familiari senza incorrere in una lunga, costosa e dilaniante azione giudiziaria. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che ciò che ha detto poc'anzi la sig. ra Reding è sicuramente corretto e va nella direzione giusta: contestare agli Stati inadempienti la mancata notifica del provvedimento con una possibile procedura di infrazione consente di ritenere che in un mercato unico come è quello europeo anche le regole di giustizia debbano essere comuni. L'obbligatorietà della mediazione è certamente un obiettivo importante, ma nello stesso tempo va riconosciuto il ruolo dei costi della mediazione e non v'è dubbio che gli stessi possano unirsi ad una causa nel caso in cui la mediazione stessa non possa essere definita, ed è questo un altro tema di particolare rilievo. È importante inoltre che i mediatori abbiano competenze e abilità e conoscenze, così come è altrettanto evidente che la scarsa propensione verso l'istituto della mediazione passi probabilmente ad una non congrua informazione degli stessi Stati membri. Mediazione significa decongestionare i processi, soprattutto quelli civili, ed è altrettanto importante che questo istituto possa essere uno strumento importante rispetto alla questione dei minori, sulla quale evidentemente il nostro interesse è particolarmente significativo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, una delle prerogative dello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia dell'Unione europea è aver eliminato le frontiere interne nell'area Schengen. Questo però ha fatto delle frontiere esterne degli Stati membri dell'UE una questione di interesse comune e ha reso ancora più urgente la necessità di una loro gestione integrata attraverso un approccio coordinato. A tal fine risultano indispensabili l'adozione e l'applicazione di norme comuni, una maggiore cooperazione fra gli Stati membri, un miglior coordinamento degli sforzi e una maggiore condivisione delle risorse. L'aspetto fondamentale è che la cooperazione deve basarsi sulla solidarietà fra Stati membri, specialmente nei confronti di quegli Stati frontiera che, in ragione della loro situazione geografica o demografica, devono far fronte a ingenti flussi migratori, come ad esempio l'Italia. Accogliamo quindi con favore l'approvazione di questa relazione perché alla fine di lunghi negoziati siamo riusciti a ottenere ottimi risultati e miglioramenti per il funzionamento della preposta agenzia Frontex, avendo previsto maggiori risorse e strumenti che rendono più efficace il suo operato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con piacere l'attenzione rivolta dal Parlamento alla situazione delle donne prossime all'età pensionabile: l'invecchiamento attivo deve ricoprire un ruolo cruciale nelle politiche dell'Unione a causa delle aspettative di vita sempre più lunghe. Il voto di oggi è un primo passo. Concordo con l'invito agli Stati membri a considerare il ruolo delle donne quali fornitrici di assistenza. Questo ruolo, attraverso un riconoscimento normativo, potrebbe creare forme occupazionali regolamentate in grado di favorire l'occupazione femminile over 50. Per quanto attiene al sistema pensionistico, reitero l'invito alla Commissione affinché vengano introdotte forme di tutela per ridurre i divari contributivi tra gli uomini e le donne, le quali, spesso a causa di lavori di cure e assistenza dei propri familiari, hanno dovuto interrompere la propria carriera lavorativa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ogni iniziativa che tende a favorire la nostra economia reale in un grave momento di crisi come questo va salutata con grande favore, soprattutto quando si pone lo scopo di accrescere la competitività delle nostre imprese sul mercato mondiale. Ringrazio il relatore Jadot e gli altri relatori ombra per averci consegnato una relazione che seleziona il sostegno agli investimenti e li rende più trasparenti senza accrescere le già tante incombenze burocratiche a carico delle PMI. L'augurio è che questo accordo che oggi noi recepiamo e concluso nel quadro OCSE venga sottoscritto da altri paesi nostri partner commerciali affinché vengano salvaguardate effettive condizioni di parità per gli operatori, affinché l'Europa non subisca svantaggi competitivi in un settore che riguarda il 10% del commercio mondiale e che quindi è fondamentale per la crescita complessiva dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, circa la metà dei progetti industriali caratterizzati da elevati livelli di emissioni di anidride carbonica nei paesi in via di sviluppo beneficia di forme di sostegno da parte delle agenzie di credito all'esportazione. Solitamente si tratta di progetti ad alto rischio ambientale e sociale. Difficile, se non impossibile, è inoltre la valutazione delle proporzioni di questo fenomeno, dal momento che le agenzie stesse non dispongono né di dati, né di regole sulla trasparenza delle informazioni. Questa situazione è in aperta contraddizione con la nostra politica ambientale. Mi chiedo se non sarebbe opportuno valutare in maniera più approfondita l'entità di questo fenomeno. L'obbligo di valutazione del rischio è un primo passo in avanti, tuttavia, servono regole ancor più chiare che possano indirizzare queste forme di sostegno finanziario verso l'obiettivo della riduzione di carbonio che ci siamo proposti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che la chiave per un approccio alto al tema e non legato esclusivamente a contingenze di carattere produttivo interno dovrebbe legare le politiche commerciali a quelle di sviluppo, in altre parole, le clausole sui diritti umani, gli standard lavorativi e la responsabilità sociale d'impresa devono essere parte di tutti gli accordi. L'asso nella manica dell'Europa in questo senso sono le politiche per l'innovazione, volte a garantire i rifornimenti attraverso una vasta gamma di misure, l'identificazione e l'estrazione di materie prime in Europa, l'investimento in nuove tecnologie per riciclare e riutilizzare i materiali e il rispetto di accordi equi e responsabili con i fornitori extra-UE. Il programma quadro è inoltre uno dei vettori per il rilancio delle politiche dell'innovazione, settore importante, decisivo per lo sviluppo e anche per il lavoro e l'occupazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore la relazione del collega Bütikofer, l'UE ha bisogno di una base industriale forte per la propria crescita, e questo non è realizzabile senza un adeguato approvvigionamento di materie prime. Ancora una volta, la mancanza di una vocazione comune sulla scena internazionale ci penalizza. Come possiamo illuderci di far valere i nostri interessi nei confronti di paesi come la Cina senza un'Unione europea coesa? Sono convinto che una diplomazia europea nelle materie prime sia la risposta adeguata alla crisi dell'approvvigionamento. Mi auguro che venga dato seguito alle proposte adottate e che nel prossimo futuro il ruolo del Servizio europeo per l'azione esterna veda un progressivo rafforzamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in un mercato globale caratterizzato da un'alta volatilità dei prezzi e da un impatto sempre maggiore della finanza sui mercati, non posso non accogliere favorevolmente la creazione di un quadro strategico europeo per le materie prime. Rilevo con piacere come attraverso il voto odierno sia stata individuata la necessità di maggiore trasparenza nei mercati finanziari per quanto riguarda le materie prime e, al tempo stesso, riservata una forte attenzione alle difficoltà di approvvigionamento per le piccole e medie imprese e a misure in questo ambito che ne possano favorire la competitività. Ritengo di fondamentale importanza l'aver posto l'accento sull'obbligo di inserire all'interno degli accordi commerciali con i paesi extra-Unione europea esplicite clausole per la difesa dei diritti umani e della responsabilità sociale d'impresa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, attraverso il voto odierno si è sicuramente andati verso un miglioramento della sicurezza e dei controlli ispettivi delle attività offshore nel settore degli idrocarburi, al fine di evitare il ripetersi di incidenti come quello avvenuto nel 2010 sulla piattaforma del Golfo del Messico, costato la vita a 11 persone, con gravissimi danni ambientali. Accolgo positivamente la proposta di coordinamento tra le strutture di protezione civile anziché la creazione di strutture sopranazionali. Mi auguro, anzi, un rafforzamento della cooperazione tra gli organismi di controllo al fine di definire standard condivisi e indipendenti a livello europeo. Giudico positiva la proposta di creare un forum delle autorità mediterranee per il controllo delle attività offshore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è essenziale riconoscere la capacità delle donne sul luogo di lavoro e prestare loro un'assistenza particolare mediante strumenti validi, concreti, capaci di incoraggiare la loro partecipazione e assicurare che esse possano operare a condizioni paritarie, in un ambito lavorativo in cui non vi sia spazio per la discriminazione di genere. Abbiamo sostenuto la presente relazione perché in essa si riconosce il valore delle imprenditrici nelle piccole e medie imprese, richiamando i diversi problemi a cui devono fare fronte, e si sottolinea il contributo che le donne lavoratrici possono dare sia alle comunità, sia all'economia dell'Unione europea. Ciascuno Stato membro ha adottato sin d'ora approcci diversi per sostenere e promuovere le donne nel processo decisionale e nei consigli d'amministrazione. I problemi cui devono far fronte le donne variano da paese a paese. Alcuni Stati forniscono più sostegno di altri, e anche le differenze culturali nel ruolo della donna influenzano le possibilità di avviare un'attività imprenditoriale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ringrazio i relatori per l'ottimo lavoro svolto, che offre interessanti spunti per innalzare la qualità e l'efficacia della legiferazione europea. Mi limito a porre l'accento su alcuni aspetti che ritengo particolarmente preminenti: è assolutamente necessario raggiungere al più presto la riduzione del 25% degli oneri amministrativi, a tal fine è essenziale una maggiore collaborazione tra la Commissione europea e gli Stati membri attraverso misure atte a evitare divergenze di interpretazione e la conseguente sovraregolamentazione della normativa recepita. Con lo stesso obiettivo bisogna assicurare un'elevata qualità delle tabelle di correlazione tra le direttive e le misure nazionali di recepimento, ricorrendo più spesso alla valutazione a posteriori della normativa attuata. Si tratta di misure essenziali affinché la legiferazione dell'UE raggiunga il suo obiettivo primario, ovvero quello di soddisfare le aspettative dei suoi cittadini, delle imprese operanti nel mercato unico e delle amministrazioni nazionali e locali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la modifica del regolamento FRONTEX che votiamo oggi mira al potenziamento dell'Agenzia europea, conferendo maggiori capacità operative e rafforzando il rispetto dei diritti fondamentali dei rifugiati e dei richiedenti asilo ma, soprattutto, il divieto di respingimento. L'istituzione di un responsabile dei diritti fondamentali nel di FRONTEX e l'obbligo di solidarietà tra Stati membri vanno in questa direzione. La riforma di FRONTEX deve permetterci di affrontare le reali urgenze migratorie in Europa. Proprio oggi il ci ricorda che su 104 000 migranti giunti illegalmente nell'UE nel 2010, circa l '85% arriva attraverso la Grecia, e non tramite l'Italia o Malta, e così purtroppo sarà anche per il 2012. Solo se FRONTEX rispetterà pienamente i diritti umani dei migranti e permetterà di evitare l'ecatombe di morti nel Mediterraneo, diventato ormai cimitero dove si spengono le vite e le speranze delle persone che fuggono dalla miseria, dall'oppressione e dalla disperazione, potremo dire di essere sulla giusta strada. Questa deve essere la missione di FRONTEX e il Parlamento europeo dovrà monitorare i progressi in questa direzione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, signor ministro, voglio ringraziare il collega Busuttil per l'ottimo lavoro che ha svolto in questa relazione. Finalmente, dopo lunghi negoziati il Consiglio ha raggiunto una posizione comune sul rafforzamento di FRONTEX, un segnale politico finalmente positivo dopo un periodo troppo lungo di egoismi nazionali e di incertezze operative. La creazione di un corpo di guardie di frontiera europee coordinate dall'Agenzia, una migliore definizione delle regole di ingaggio per il pattugliamento congiunto e il soccorso degli immigrati in mare, il rafforzamento dei rapporti di FRONTEX con le altre agenzie, sono alcune delle azioni più importanti previste da questo accordo, ma rimane ancora molto da fare: dobbiamo innanzitutto arrivare a fare in modo che sia in capo all'Unione europea, e non più ai singoli paesi rivieraschi, la responsabilità di sottoscrivere accordi bilaterali con i paesi di provenienza per il pattugliamento congiunto delle coste e il freno dei flussi, già nei porti di partenza. Dobbiamo poi svolgere un'azione congiunta con questi paesi e con le Nazioni Unite per i rifugiati, per insediare sul posto uffici che valutino effettivamente se hanno o meno diritto all'asilo e quindi diritto all'ingresso nei nostri confini. C'è ancora molto da fare, ma siamo sulla buona strada. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signori Commissari, poco meno di un anno fa questo Parlamento ha approvato la nuova direttiva contro i ritardi nei pagamenti. Si è trattato di una rifusione fondamentale che, imponendo termini certi per i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, soddisfa le istanze delle imprese e dei cittadini ed è una formidabile misura anticiclica, anche contro la disoccupazione che sta flagellando i nostri paesi. Ricordo a tale proposito che nell'Unione europea un'impresa su quattro fallisce a causa dei ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, con perdita di molti posti di lavoro. Gli Stati Uniti dovranno percepire le nuove disposizioni legislative entro il 16 marzo 2013. A tale riguardo vorrei chiedere al Commissario Tajani quali misure la commissione sta intraprendendo per assicurare una corretta trasposizione della direttiva nei rispettivi ordinamenti giuridici e agevolare un'entrata in vigore anticipata della stessa così come era stato promesso da alcuni Stati membri? Signora Presidente, onorevoli deputati, la Commissione europea sta lavorando attivamente affinché tutti gli Stati membri recepiscano in tempi il più rapidi possibile la direttiva approvata dal Parlamento e dal Consiglio, perché più rapidamente viene recepita, più denaro verrà messo in circolazione. Noi contiamo che saranno circa 180 miliardi di euro quelli che verranno messi in circolo dopo l'entrata in vigore in tutti e 27 gli Stati membri dell'Unione di questa direttiva. Ho dato già mandato al direttore generale aggiunto, Mr PMI, il signor Daniel Calleja, di sollecitare domani in occasione della riunione degli ambasciatori delle piccole e medie imprese nominati da tutti gli Stati membri rispondendo alla richiesta della Commissione europea perché insistano presso i loro parlamenti in affinché la direttiva venga recepita nel più breve tempo possibile, quindi prima del termine ultimo. Devo dire che alcune regioni, alcune autorità locali hanno deciso di anticipare per loro conto – è il caso della regione Lombardia in Italia – la direttiva sul ritardo dei pagamenti in modo da poter mettere in circolo il denaro e permettere alle piccole e medie imprese di non venire soffocate dai ritardi nei pagamenti che in alcuni paesi membri sono veramente ritardi biblici. È mio impegno continuare a insistere in ogni occasione, in ogni riunione che tengo nei differenti Stati membri sul tema delle piccole e medie imprese, sul recepimento della direttiva sul ritardo dei pagamenti. Mi auguro che i parlamenti e gli Stati membri siano solerti nel recepire il messaggio della Commissione europea. Signora Presidente, onorevoli deputati, vedo che i deputati del Mediterraneo hanno raccolto l'appello del Presidente e fanno riposare un po 'il Commissario Andor. Ringrazio l'onorevole Sartori per la sua domanda. Il gruppo di alto livello, che era presieduto da me e da Jean Therme, ha prodotto dei risultati molto positivi e ha dimostrato che il potenziale di crescita e quindi di creazione di posti di lavoro in questo settore è impressionante, dal 5% al 16% a seconda della tecnologia considerata, da oggi al 2015 con un giro di affari che dovrebbe passare da 832 miliardi di dollari di oggi a circa 1 300 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Mi chiedo quali altri settori possono creare sviluppo e crescita in maniera simile. È un settore strategico, che riguarda molti prodotti, dai computer a tutti quelli ad alta tecnologia sino alle rinnovabili, quindi è anche importante per la nostra azione contro il cambiamento climatico, a favore di quella di cui parlava prima il commissario Andor e per la quale la Commissione è fortemente impegnata, anche perché produce posti di lavoro e produce benessere e in questo momento credo che sia molto importante che tutti quanti noi ci impegniamo per la crescita puntando anche su questi settori altamente innovativi. Noi dobbiamo però passare dalla fase della ricerca al finanziamento di grandi progetti che dimostrino la bontà di questa azione e passare, come ha sottolineato anche il documento finale a cui faceva riferimento l'onorevole Sartori sulle KETs, che è importante lavorare certo sulla ricerca in questi settori, ma è ancor più importante lavorare sulla ricerca applicata in questi settori, perché l'Europa, a differenza dei nostri competitor a livello mondiale, lavora molto sulla ricerca e non sufficientemente sulla ricerca applicata, e su questo obiettivo la Commissione cercherà di concentrare molti sforzi. Signora Presidente, onorevoli deputati, la nostra strategia, onorevole Sartori, cercheremo di lavorare molto soprattutto per esempio per l'auto elettrica, settore molto importante dove l'Europa è all'avanguardia, ma dove si può fare di più anche per la lotta contro il cambiamento climatico. Lavoreremo anche molto con la per quanto riguarda ad esempio le materie prime dove si lavorerà sul riciclaggio e sulla sostituzione, quindi, ricerca applicata all'attività industriale anche in una strategia forte di impegno contro il cambiamento climatico. Signora Presidente, onorevoli colleghi, vorrei rivolgere una domanda al Commissario Tajani: secondo i dati a nostra disposizione il settore del turismo, pur avendo registrato un calo generale a seguito della crisi, è uno dei settori che meglio hanno risposto alla crisi stessa. Inoltre, è il settore economico che sta dando i segnali di ripresa più incoraggianti e consistenti. L'Unione europea è la prima destinazione turistica mondiale per arrivi internazionali e ha un grande potenziale di attrazione. Massimizzare l'effetto trainante del turismo per la crescita e l'occupazione risulta quindi una priorità in linea con gli obiettivi di Europa 2020. Occorre in particolare rafforzare i legami con i paesi emergenti, i paesi BRIC, che rappresentano diversi milioni di potenziali turisti per l'Europa, ma anche promuovere figure professionali orientate a questi nuovi flussi di turisti. Che cosa sta facendo la Commissione europea a questo proposito? Signora Presidente, onorevoli deputati, onorevole Fidanza, come Lei sa, stiamo lavorando molto per cercare di mantenere l'Europa come prima destinazione turistica con accordi anche a livello internazionale, in modo che l'Europa possa essere sempre più attraente; abbiamo sottoscritto accordi con la Cina perché c'è una classe media con milioni e milioni di cinesi interessati a trascorrere le vacanze al di fuori del loro paese, il lavoro è intenso con la Cina, come è intenso con i paesi del Sudamerica. Abbiamo sottoscritto l'accordo per un progetto pilota con il Sudamerica per sviluppare presenze turistiche durante la bassa stagione. Abbiamo riscosso grande successo in Cile e con il Brasile firmeremo nei prossimi giorni in occasione del vertice Unione europea-Brasile, e poi lo firmerò con l'Argentina. A questo progetto hanno aderito le più importanti compagnie aeree europee, hanno aderito tutte le organizzazioni dei. Stiamo altresì lavorando con la Federazione russa perché siamo convinti che anche in Russia ci siano, e già ne abbiamo testimonianza in Europa, ci siano milioni di turisti potenziali, anche benestanti che possono spendere. Naturalmente come è noto il turismo dà occupazione a molti giovani, è importante poter incrementare le presenze turistiche durante la bassa stagione, ecco perché il progetto pilota con l'America latina, settore del mondo con il quale l'Europa dovrebbe e potrebbe fare molto di più. Stiamo lavorando intensamente anche per trasformare i grandi eventi europei, penso alle Olimpiadi di Londra e penso anche all'expo di Milano 2015 come grandi occasioni per anche attirare turisti. Ogni azione a favore dello sviluppo del turismo, delle piccole e medie imprese e delle grandi imprese del settore turistico significa poter attrarre nuovi giovani, perché sappiamo che è un settore che crea posti di lavoro per i giovani. Naturalmente serve qualificare molto di più il lavoro nelle imprese turistiche puntando sulla cibernetica e sull'informatizzazione, per renderle più competitive nel momento in cui ci sono altre realtà nel mondo che guardano con attenzione alle economie emergenti da dove partono sempre più turisti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, credo che non sia necessario sottolineare come la grave crisi nella quale si trova l'Europa abbia necessità di trovare uno strumento per dare un maggiore sviluppo alle piccole e medie imprese. Di questo ne abbiamo parlato nell'interrogazione, ma ne avevamo anche parlato nel lontano 2008, quando ero stata relatore per il Parlamento proprio sul rafforzamento delle PMI europee nel commercio internazionale. Sono passati più di tre anni e ancora non riusciamo a trovare né un sistema per sburocratizzare e aiutare le PMI all'interno del mercato unico, per il quale problema, ricordo anche, se non ci sarà un'armonizzazione delle dogane, sarà difficile che il mercato unico risponda alle esigenze dei consumatori e delle imprese europee, ma non c'è neanche una risposta per rendere maggiore e più celere l'integrazione delle PMI. In quella occasione, nel 2008, con 437 voti, questo Parlamento aveva fatto presente alla Commissione che bisognava avere regole armonizzate e semplificate all'interno delle zone di libero scambio, che bisognava favorire la rimozione delle troppe barriere, che bisognava pensare alla creazione di un sistema di corti arbitrali internazionali che fosse rapido e poco oneroso, per permettere alle PMI di evitare le lungaggini, le difficoltà che un contenzioso con le autorità doganali o commerciali di alcuni paesi terzi comportava. Pensavamo e approvavamo la riduzione dei costi delle procedure doganali con trasparenza e la semplificazione di quelle procedure, chiedevamo l'armonizzazione delle norme internazionali, una più efficace registrazione dell'origine dei beni e l'ammodernamento dei controlli doganali, questi ultimi, fondamentali per evitare contraffazioni a danno dei consumatori e dei produttori. Oggi siamo di nuovo a discutere degli stessi problemi, con una crisi enorme. Occorrono provvedimenti immediati, abbiamo la speranza che la Commissione li voglia prendere. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Vicepresidente, l'Europa è a una svolta e da questa crisi possono emergere scenari che prefigurano la dissoluzione del più grande progetto politico e istituzionale di quel tragico secolo che è stato il Novecento, oppure un decisivo passo in avanti nel processo di integrazione. Preoccupano, quindi, quei governi che chiedono di ridurre le prospettive finanziarie dell'Europa o che stanno agendo contro le ipotesi di revisione del trattato per rafforzare l'euro, preoccupano tutte quelle iniziative che non vogliono privilegiare l'economia reale su quella finanziaria, sogno di tanti irresponsabili che continuano a scorrazzare nel cielo europeo. Le PMI sono chiamate anch'esse a fare la loro parte per aggredire nuovi mercati, offrire nuovi prodotti, adeguarsi alle scelte del mercato globale, rafforzare la loro capitalizzazione, investire in ricerca e innovazione, dimostrare – come stanno dimostrando – che in un mondo in evoluzione non c'è chi può ritagliarsi il ruolo di banca del mondo attribuendo ad altri quello di officina dello stesso. Andiamo verso un mondo in cui i grandi attori emergenti oggi sono in grado di essere insieme banca e officina, paesi che saranno chiamati ad affrontare le sfide, anche sociali e ambientali, che questo mondo consegnerà loro, il che non sarà indifferente per noi. La nostra competitività, la nostra capacità di crescere, di tutelare nel contempo occupazione e sicurezza, dipende in larga misura dalla capacità di adattamento delle nostre piccole e medie imprese. Da una nuova politica commerciale le PMI possono trarre larghi benefici ma, per farlo, devono essere rafforzate, presentarsi consorziate sui mercati globali, devono saper agire insieme per aprire nuovi mercati e soddisfare le domande crescenti, anche in settori che richiedono grandi volumi che in passato non siamo stati in grado di soddisfare. Devono essere sostenute quando si devono difendere davanti ai tribunali dei paesi terzi perché vengono violati i loro brevetti e i loro marchi. L'Europa e gli Stati membri hanno indubbiamente fatto molto, ma la frammentazione delle competenze e la distribuzione a pioggia delle risorse in molti paesi ha sin qui impedito un'efficace azione internazionale delle stesse, soprattutto, ripeto, di fronte all'intraprendenza dei grandi del mondo. È su questo che occorre concentrare la nostra attenzione e il nostro impegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto complimenti al collega per il lavoro svolto, è importante una definizione di un quadro legislativo che regolamenti il mercato all'ingrosso dell'elettricità e del gas. L'Unione europea si basa sul principio del libero mercato, trasparente e senza ostacoli, nel pieno interesse della tutela dei consumatori e delle micro imprese quali beneficiari finali. È noto come i comportamenti sleali abbiano un impatto gravoso sui prezzi, ed è per questo che è giusto vietare gli abusi di mercato sotto forma di informazioni privilegiate o attraverso la manipolazione del mercato. Plaudo inoltre alla proposta di creare un'agenzia per la cooperazione con le autorità nazionali quale soggetto fondamentale per il monitoraggio delle operazioni di mercato e per l'intenzione di istituire un registro europeo degli operatori del mercato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il mercato del gas e dell'energia è uno degli strumenti di crescita economica e occupazionale, fondamentale per ridare competitività all'Unione e favorire il superamento rapido della crisi. Occorre pertanto prevenire gli abusi ed evitare le manipolazioni del mercato il cui controllo e la disciplina sanzionatoria sono affidate alla competenza nazionale insieme al divieto di. La recente introduzione dell'ACER permette il monitoraggio delle operazioni di mercato, i registri nazionale ed europeo per gli operatori del settore consentono di registrare le operazioni di prodotti energetici venduti all'ingrosso, favorendone la trasparenza. Il voto odierno, frutto di una stretta collaborazione tra la Presidenza polacca, la Commissione e il Parlamento, ha posto le basi per un mercato più trasparente a tutela dei consumatori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è compito delle autorità pubbliche legiferare nell'interesse dei cittadini per conseguire molti obiettivi: assicurare un mercato equo e competitivo, tutelare la salute, offrire sicurezza, stimolare l'innovazione e tutelare l'ambiente. È compito degli Stati membri recepire la legislazione dell'Unione europea in modo tempestivo e corretto, proprio a vantaggio dei cittadini, ma purtroppo ci sono ancora un numero elevato di infrazioni, in particolare in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali, dei servizi e degli appalti pubblici e quindi sono state presentate molte petizioni che denunciano l'inosservanza delle norme comunitarie. È stato quindi utile il progetto "" operativo dal 2008, perché ha ridotto i tempi di esame delle infrazioni e poi, per quei paesi che si sono resi disponibili alla collaborazione e alla partecipazione a questo progetto, ha consentito di evitare di ricorrere a procedure di infrazioni e sanzioni pecuniarie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, accogliamo con favore l'adozione di questa relazione che si prefigge di attuare uno degli obiettivi fondamentali del trattato di Lisbona, cioè quello di realizzare un nuovo quadro istituzionale per la trasparenza delle istituzioni europee. Nell'ottica di costruire un'amministrazione europea aperta, efficace ed indipendente è fondamentale garantire un diritto certo per i cittadini europei all'accesso ai documenti delle istituzioni, degli organi, degli organismi, degli uffici e di tutte le agenzie comunitarie. Consideriamo infatti la trasparenza un elemento essenziale della democrazia partecipativa, complementare alla democrazia rappresentativa su cui si fonda il funzionamento dell'Unione, dal momento che consente ai cittadini di prendere parte al processo decisionale e di esercitare un controllo pubblico e garantendo così la legittimità del sistema politico democratico. Non possiamo rimanere insensibili dinanzi ai nostri cittadini che chiedono maggiore democrazia, trasparenza e apertura delle istituzioni e degli attori politici e una più decisa e precisa lotta contro la corruzione! Signor Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che il provvedimento che oggi abbiamo sostenuto e approvato rappresenti un passo avanti deciso rispetto all'accessibilità degli atti delle istituzioni, un motivo in più per garantire trasparenza agli atti delle istituzioni, ma anche un motivo per individuare un giusto punto di equilibrio fra diritto all'accesso, appunto, degli atti, e la che in ogni caso va garantita rispetto a fatti e situazioni che nulla hanno a che vedere con l'esigenza di doverosa partecipazione al processo decisionale delle istituzioni. L'utilizzo dei fondi comunitari potrà essere meglio garantito attraverso un processo di conoscenza più significativo rispetto al passato, il rifiuto deve essere sempre motivato, un passo avanti verso la formazione del personale e un'accessibilità agli atti che rappresenta anche un momento di giustizia per il cittadino europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha sempre difeso e incoraggiato il multilateralismo, soprattutto in seno all'OMC, garante della governance economica e della liberalizzazione regolamentata del mercato mondiale. Mi auguro che le difficoltà incontrate quest'anno, le divergenze nate sui contenuti del pacchetto da presentare nel prossimo dicembre, possano trovare una soluzione, o almeno il consenso, su specifici temi contenuti in esso. Ci sono dossier importanti come i servizi, la tutela della proprietà intellettuale e, in particolare, la maggiore protezione delle indicazioni geografiche, le facilitazioni agli scambi e le barriere non tariffarie. Spero comunque che i negoziati dell'agenda di Doha non vengano conclusi frettolosamente, sacrificando così tutte quelle istanze che negli anni non hanno trovato un terreno di convergenza. Serve un multilateralismo più forte e più dinamico rispetto a quello attuale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono quasi 10 anni che sono iniziati i negoziati di Doha, tra due mesi celebreremo il decennale, e ancora non hanno portato a nessuna conclusione. Gli scenari nel mondo sono profondamente cambiati, paesi che erano considerati in via di sviluppo nel frattempo sono diventati paesi emergenti, e oggi quei paesi stanno addirittura emergendo al punto da potersi presentare come salvatori dell'Unione europea o di alcuni suoi Stati. Vanno riscritte le regole del commercio mondiale, il commercio resta uno straordinario elemento di potenzialità per poter avvantaggiare la crescita e per poter distribuire meglio la ricchezza nel mondo e poter riequilibrare anche il nord e il sud del mondo. Tutto questo, nel quadro multilaterale è rimasto invariato, ma c'è bisogno anche della possibilità di una nuova reciprocità tra i paesi e dobbiamo anche avviare e contribuire un nuovo processo di democratizzazione dell'Organizzazione mondiale del commercio che, così com'è, non può funzionare bene. Signor Presidente, onorevoli colleghi, su Doha: non soltanto non c'è un accordo, ma ormai è superato, ed è un fallimento. Chiediamo all'Europa di prendere una posizione forte – come sosteneva nella scorsa legislatura il nostro Parlamento – e che ci siano delle modifiche strutturali all'OMC. La crisi economica, che è mondiale, non può ulteriormente aspettare un accordo di Doha che da 10 anni ci fa penare e che sappiamo non troverà mai il consenso di molti paesi. Per questo noi chiediamo al Parlamento, alla Commissione e al Consiglio di essere più fermi nella richiesta di dare seguito a quello che il Parlamento ha stabilito nella scorsa legislatura, un nuovo funzionamento dell'OMC, una riforma strutturale, un vero passo avanti per consentire l'internazionalizzazione delle PMI e il rilancio dell'economia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il trattato di Lisbona ha introdotto numerose novità, tra le quali penso meriti una maggiore attenzione il protocollo sul ruolo dei parlamenti nazionali. Nel protocollo, i parlamenti nazionali vengono chiamati a svolgere, durante l'iter legislativo, un ruolo attivo di difesa del principio di sussidiarietà. Ho dato il mio voto favorevole a questa relazione, tuttavia, voglio ribadire che finora si è fatto ben poco. L'applicazione di questo protocollo darebbe ai nostri cittadini una risposta, anche se parziale, al bisogno di legittimazione democratica, colmando quel sentimento di lontananza che accompagna le istituzioni europee. Credo che un bisogno così fortemente sentito dai nostri cittadini meriti più attenzione, auspico quindi che ulteriori misure vengano adottate il prima possibile. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha confermato il diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo quale elemento cardine della cittadinanza europea. Si tratta dunque di uno strumento fondamentale che consente ai cittadini di portare dinanzi al Parlamento le loro preoccupazioni riguardanti l'impatto delle diverse politiche e della legislazione dell'UE sulla loro vita quotidiana. Analizzando però le varie statistiche, si evince che la maggior parte delle petizioni dichiarate irricevibili lo sono state perché i firmatari continuano a confondere le competenze nazionali con quelle dell'Unione europea. Ciò dimostra quanto sia necessario raddoppiare gli sforzi per informare meglio i cittadini sul significato del diritto di petizione. Intendiamo inoltre sottolineare ancora una volta la necessità che i cittadini dispongano di uno "sportello unico" europeo che possa fornire loro consulenza quando sono in cerca di soluzioni per quelle che considerano violazioni dei loro diritti. Questo rimane secondo noi un obiettivo estremamente importante da realizzare in tempi brevissimi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non posso non condividere il testo di questa relazione. Il collega Meyer ha posto giustamente l'accento sulla necessità di istituire uno sportello unico europeo. La realizzazione di questi sportelli rimane l'obiettivo più importante da dover ancora raggiungere. Tuttavia, dalle statistiche delle relazioni si evince chiaramente che vi è un grande problema di disinformazione a livello europeo, non solo in relazione al diritto di petizione dei cittadini, ma anche rispetto ai meccanismi cosiddetti informali. Ad esempio, il SOLVIT ha dimostrato di funzionare bene, in maniera veloce ed efficace, ma questo non ha cambiato il fatto che i nostri cittadini utilizzano questo servizio solo marginalmente. Mi chiedo se non sia più corretto organizzare una campagna mediatica a livello europeo su questi temi invece di limitarsi a migliorare il sito web del Parlamento, uno strumento di comunicazione importante, ma che ad oggi non raggiunge tutti i cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il diritto a un alloggio adeguato è garantito in numerosi trattati internazionali in materia di diritti umani, tra cui la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, all'articolo 34. Credo che la mancanza di un alloggio costituisca una lesione diretta all'integrità fisica e morale di un cittadino, poiché il diritto di abitazione rappresenta un diritto primario della persona, nonché il punto di partenza per il godimento di tutti gli altri diritti sociali. In base a ciò, esprimo il mio voto favorevole alla proposta di risoluzione su una strategia europea per i senzatetto, obiettivo peraltro inserito all'interno della strategia Europa 2020 che prevede di utilizzare il FESR per il finanziamento dell'edilizia residenziale sociale. Ultimo punto, ma non meno importante, promuovere servizi di qualità e sviluppare un volontariato a sostegno delle persone senza fissa dimora. Signora Presidente, onorevoli colleghi, in un comunicato del 5 ottobre scorso i commissari Füle e Malmström si rallegravano dei buoni risultati del dialogo con Tripoli nell'ambito di un'agenda di cooperazione che includeva la gestione dei flussi migratori, la gestione delle frontiere, la politica panafricana e la protezione internazionale di rifugiati e richiedenti asilo. Questa ambiziosa agenda si è interrotta per i motivi che sappiamo, per l'intervento militare della Nato e per il cambio di regime a Tripoli. Credo che il primo obiettivo sia quello di riprendere al più presto la collaborazione con la Libia su questi grandi temi – la gestione delle frontiere, i flussi migratori, l'approvvigionamento energetico e la lotta al terrorismo – ma un altro punto altrettanto rimarchevole è il sostegno alla nuova libica nell'organizzazione di elezioni libere come primo atto di un lungo processo che potrà portare un giorno, spero, a costruire uno Stato autenticamente democratico e stabile. Costruire una democrazia è molto più difficile che vincere una guerra, soprattutto se non esiste nel paese una memoria di una democrazia precedente. Volevo sapere quali programmi concreti si possono mettere in campo in tempo breve per intervenire nella società civile e soprattutto nei settori della cultura e dell'istruzione, che sono gli elementi fondamentali per costruire una vera democrazia nella testa e nel cuore dei cittadini. Signora Presidente, onorevoli colleghi, sebbene permangano ancora alcune sacche di resistenza di sostenitori del vecchio regime libico e anche se, finché Gheddafi sarà in giro, il Consiglio nazionale di transizione teme sempre possibili colpi di coda, è giusto e doveroso concentrare l'attenzione sulle sfide postbelliche. Il ruolo dell'Unione europea nel processo di ricostruzione e stabilizzazione della Libia è di notevole importanza, al di là delle priorità immediate – penso a cibo, medicinali, a un piano per la sicurezza, l'ordine pubblico al controllo delle frontiere e al tema delicatissimo del ritiro delle armi – è necessario predisporsi per interventi di medio e lungo termine, a partire dal contributo che dovrà essere fornito al processo elettorale che si aprirà nella fase transitoria alla istituzionale, allo sviluppo economico e sociale. Dopo la fase bellica della crisi che ha visto l'Unione europea defilata, è giusto dire che questo è il momento di rafforzare il ruolo dell'Europa con la necessaria determinazione. Noi non abbiamo, seppure importante, solo un compito umanitario – penso ai tanti migranti presenti in Libia – noi non possiamo mancare al tavolo che ridisegna il nuovo quadro geopolitico della regione, che segnala oggi tra l'altro un nuovo protagonista, la Turchia, come vediamo in queste ore con la visita trionfale di Erdogan in diversi paesi arabi, così come non possiamo delegare solo al gruppo di paesi che ha partecipato alla missione NATO la gestione effettiva della fase postbellica. Si evidenziano già nel teatro libico gli elementi di una competizione neanche tanto strisciante tra alcuni Stati membri che non porterà buone cose. Infatti, nella corsa alla nuova Libia non sono difficili da scorgere gli interessi economici ed energetici, ma non è altrettanto chiaro il progetto per la costruzione democratica della Libia, ed è su questo che occorre lavorare con molta forza. Da qui l'importanza del ruolo dell'Unione europea, anche perché la strada che abbiamo dinanzi non sarà né semplice, né breve e soprattutto, dobbiamo esserne consapevoli, lo sbocco democratico non è per nulla scontato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, vorrei richiamare l'attenzione su un passaggio della risoluzione che voteremo domani in Aula concernente la Libia, è quello che prende atto dell'intervento del presidente Jalil a Tripoli che annuncia che la Libia vuole essere un paese musulmano moderato con una costituzione che rifletta questo stato di cose. Credo che questo sia un aspetto cruciale, non solo per il futuro della Libia, ma anche per il futuro di tutto lo scenario dei paesi dell'area mediterranea. Avranno una nuova costituzione anche la Tunisia e l'Egitto. Chiedo a Lei e chiedo a noi come Parlamento cosa stiamo facendo per porci come interlocutori in questa fase delicata in cui nuove carte costituzionali decideranno del modo di convivere di popolazioni di milioni di persone, e lo dico perché il tema costituzionale è estremamente scivoloso ed estremamente complesso. Dio c'è nella costituzione degli Stati Uniti e anche in quella del Sudan, ma il risultato non è lo stesso. Dio non c'è nella costituzione francese e non c'è in quella cinese, ma anche qui il risultato non è lo stesso. Non basta annunciare o non annunciare valori o disvalori, bisogna capire come costruiamo insieme il nostro futuro. Propongo quindi che ci sia una missione del Parlamento europeo, come commissione affari costituzionali, e una missione della Commissione europea che non voglia dire ai libici come scrivere la propria costituzione, ma semplicemente ripeta ai libici le convinzioni, ciò in cui crediamo e che è a fondamento delle nostre costituzioni e del nostro modo di intendere la democrazia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor ministro, signor Nicolai, signor Commissario, credo che ci siano tre cose sulle quali possiamo essere certi: la prima è la profonda amicizia con il popolo palestinese, un popolo che soffre, soffre tutti i giorni, e bisogna andare nei territori occupati per vedere la sofferenza quotidiana dei palestinesi, ed è un popolo al quale la comunità internazionale deve qualcosa. La seconda certezza è il vincolo che ci lega a Israele come europei, un vincolo più forte rispetto a qualsiasi altro paese probabilmente fuori dall'Unione, perché Israele costituisce una parte indispensabile dell'identità culturale e dell'identità morale dell'Europa, è parte della nostra famiglia. La terza certezza, purtroppo, è che l'Europa è sempre divisa oppure è sempre molto conservatrice nelle sue posizioni, limiti che si annunciano anche su questo voto alle Nazioni Unite, che sarà una probabilmente un'altra mortificante occasione dopo l'assenza di politica europea in quanto tale nella crisi libica, eppure dipende solo da noi signor ministro, signor Commissario. I cittadini europei chiedono finalmente un salto di qualità, una posizione dell'Europa tutta e, possibilmente, io auspico una posizione a favore della dichiarazione d'indipendenza, così come chiedono anche molti israeliani contrariamente al loro governo e come invocano i palestinesi per un sentimento elementare di giustizia. Un appoggio all'indipendenza sarebbe in linea innanzitutto con la realtà di una Palestina che c'è, che esiste malgrado tutto, e che nessuno può cancellare dalle carte geografiche, e la cui identità si viene paradossalmente rafforzando giorno dopo giorno nel sentimento nazionale dovuto all'occupazione. In secondo luogo, verrebbe rafforzata anche la sicurezza e la stessa identità di Israele, sicurezza e identità che sono più garantite dall'esistenza di due Stati divisi con confini certi, piuttosto che dalla prospettiva – e bisognerebbe chiedere questo ai dirigenti israeliani tra vent'anni – di un unico Stato comune tra palestinesi e israeliani. Infine, questa dichiarazione di indipendenza sarebbe un elemento di rottura nelle acque stagnanti della diplomazia europea, dei negoziati che non vanno da nessuna parte, sarebbe un elemento di rottura al quale, se rinunciamo, ci condanniamo all'essere, dopo la crisi finanziaria, periferia anche nella diplomazia internazionale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, tutti sono convinti dell'opportunità e della necessità di creare due Stati che convivano insieme e in pace, la differenza di opinione consiste soltanto nel capire come raggiungere questi obiettivi. L'intenzione dell'autorità palestinese di chiedere unilateralmente alle Nazioni Unite il riconoscimento come Stato è un'iniziativa che a mio parere potrebbe danneggiare il processo di pace e provocare reazioni a catena in Medio Oriente. È evidente l'intenzione di isolare diplomaticamente Israele e di metterlo dinanzi a un fatto compiuto proprio mentre gli accordi di pace con l'Egitto sono minacciati da posizioni estremiste e le relazioni con la Turchia sono in crisi. L'episodio dell'attacco alla sede diplomatica israeliana al Cairo è l'ultimo anello di questa catena. L'iniziativa unilaterale palestinese è in contrasto con il principio condiviso da entrambe le parti, in base al quale l'unica soluzione al conflitto sono i negoziati bilaterali tra entrambe le parti. Un riconoscimento unilaterale potrebbe quindi creare ulteriore instabilità e allontanare la possibilità di costruire uno Stato palestinese democratico che viva in pace con Israele. È quindi auspicabile a mio parere un ritorno ai principi fondamentali degli accordi di Oslo, fondati sul mutuo riconoscimento, la coesistenza pacifica, la sicurezza e i diritti politici. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ripeto cose che hanno già detto i miei colleghi, e mi fa piacere perché evidentemente siamo tutti d'accordo, sono troppi 120 miliardi di euro ogni anno sprecati nella corruzione, perché pesano terribilmente sulla nostra economia, sono risorse sottratte in modo improprio, inaccettabile, alla società, ai cittadini, alle nostre imprese. È drammatico anche quello che emerge dall'indagine e dai dati di Eurobarometro, il fatto che 8 cittadini su 10 siano consapevoli del fatto che la corruzione sia davvero un problema grave su cui bisogna impegnarsi di più. Quindi, è prioritaria l'adozione di una strategia antifrode e anticorruzione a livello europeo, che impegni fortemente gli Stati membri ad attuare il pacchetto anticorruzione adottato dalla Commissione nel giugno scorso, e mi complimento per questo con la Commissaria Malmström. È altrettanto importante una collaborazione tra gli Stati membri, Europol, Eurojust e OLAF, proprio perché ci sia una cooperazione davvero ampia per perseguire i crimini legati alla corruzione e ristabilire un elevato grado di trasparenza anche nelle transazioni finanziarie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, non v'è dubbio che questo pacchetto costituisce un tassello importante che tuttavia va realmente implementato. Strategia antifrode, strategia anticorruzione, un pacchetto che deve fermare in maniera concreta questa crescita dilagante di un fenomeno che riguarda tutti gli Stati membri. Ci vuole maggior cooperazione fra i paesi membri, ma ci vuole soprattutto un riordino delle procedure che riguardano gli appalti pubblici, perché, se è vero, come è vero, che è un problema che riguarda il privato, non v'è dubbio che particolarmente riguarda il settore pubblico. Bisogna salvaguardare gli imprenditori e i cittadini onesti e bisogna sanzionare invece quelli che alterano in maniera fraudolenta le regole del mercato, le regole del gioco, per questo bisogna tutelare la va fatto con la volontà politica alla quale faceva riferimento la signora Malmström, va fatto con un pacchetto che deve riguardar anche i singoli Stati membri, perché, se è vero, come è vero, che bisogna colmare il divario fra norma e relativa attuazione, molto devono fare ancora gli Stati membri. Sanzioni forti, che debbono essere congrue e decise, che debbono portare nei casi più significativi anche a provvedimenti eclatanti e, perché no, innovativi, che riguardano la criminalità organizzata, mi riferisco in particolare alla confisca e al sequestro. Sono queste le misure concrete che consentiranno probabilmente quella tolleranza zero alla quale correttamente la signora Malmström faceva riferimento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente della Commissione, la crisi è economica e per molti versi è anche istituzionale – credo che Lei possa concordare con questo giudizio – nel senso che appariamo oggi incapaci di imporre un'agenda per venire fuori dalla crisi e piuttosto sembriamo obbligati ad accettare l'agenda della crisi. Credo che sia vero perché, per esempio, quanto concordato il 21 luglio, come Lei ha già spiegato, non è stato velocemente ratificato, approvato o implementato da molti dei governi degli Stati membri. Credo allora che possa essere importante approfittare della circostanza del discorso sullo stato dell'Unione per indicare un'agenda precisa di cosa va fatto, non solo in prospettiva, ma subito, perché si possa riguadagnare l'adeguata fiducia, la fiducia che ci è necessaria per rispondere ai nostri bisogni. Ieri, la delegazione italiana ha invitato ad anticipare, non al momento delle prospettive finanziarie, ma molto prima, il tema per esempio dei. Credo che il cuore di questo nostro momento sia ridare consistenza all'iniziativa della Commissione, e che la Commissione appaia come colei che conduce il gioco, piuttosto che subirlo. Credo che per molti versi tutti potranno essere concordi nel sostenere questa posizione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione individua molti aspetti importanti che meritano di essere presi in debita considerazione: il coordinamento tra i programmi di ricerca e innovazione, i fondi di coesione attraverso un rafforzamento del ruolo dei governi regionali e locali, oltre alla semplificazione delle procedure e la flessibilità necessaria per aggiornare le priorità programmatiche. L'assegnazione di una quota del bilancio alle piccole e medie imprese riguarda soprattutto i giovani e le donne imprenditrici, da cui il legame con il sistema di creazione degli standard. In particolare voglio porre l'accento su un aspetto che ho proposto personalmente, ovvero il voucher per l'innovazione, che consiste nel valutare, nel quadro strategico comune, una sperimentazione basata sul principio di accreditamento ovvero di voucher, allo scopo di avvicinare le imprese ai temi dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione, realizzando un sistema in cui i diversi soggetti, imprese, università, centri di ricerca possano partecipare attivamente alla realizzazione dei processi innovativi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche in commissione agricoltura e sviluppo rurale abbiamo voluto sottolineare l'importanza che la ricerca ha in prospettiva per tutto il sistema agroalimentare, non solo una ricerca capace di sviluppare l'innovazione in laboratorio, ma una ricerca capace di tradursi in risultati concreti in campo. Abbiamo ritenuto di dover sottolineare come la ricerca debba dare risposte ai cittadini del mondo. Abbiamo una prospettiva di incremento della popolazione e una prospettiva forte, il 70% in più, sarà la domanda di prodotti alimentari al 2050. A questa domanda dovremo dare una risposta anche attraverso la ricerca che al contempo dovrà essere in grado di sostenere sempre più le necessità di un ambiente pulito. Quindi dovremo coniugare l'incremento della produzione con la tutela ambientale, con le energie rinnovabili e la riduzione della produzione di CO. ()... e sviluppo europei nel tempo hanno riscosso successo e interesse, soprattutto nella comunità scientifica perché considerati una fonte importante di finanziamento che spesso ha sostituito i finanziamenti nazionali. Gli sforzi fatti per rendere il Settimo programma di ricerca più favorevole alle piccole e medie imprese non hanno migliorato il loro tasso di partecipazione. La semplificazione non ha centrato l'obiettivo. Come ampiamente indicato nella relazione della on. Matias, occorrono misure di semplificazione amministrative e significative riduzioni dei requisiti di rendicontazione finanziaria. Spero anche in un ampio coordinamento e complementarietà tra i diversi programmi di ricerca e i regimi di finanziamento comunitari e nazionali onde evitare sovrapposizioni e per favorire l'ottimizzazione delle risorse. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anche io mi sento di ringraziare la collega Matias per il lavoro che ha fatto. D'altra parte ho avuto modo di lavorare con lei su altri dossier come quello dell'innovazione, quello dei medicinali falsificati ed è sempre stato fatto un lavoro buono, intelligente e con buoni risultati. Credo che l'attenzione che la Commissione e il Parlamento hanno rivolto in questi tempi ai temi dell'innovazione e della ricerca segni sicuramente un passo in avanti sul nostro lavoro e ci abbia portato, attraverso una serie di decisioni, oggi, a chiedere le cose giuste, che sono state ricordate anche dal Commissario. Ossia, come prima cosa, una dotazione finanziaria più importante, sulla quale il Parlamento è deciso a battersi con forza; in secondo luogo la convinzione che accanto alla parola ricerca dovrà da oggi in poi essere sempre preposta la parola innovazione – intendendo per innovazione proprio quella nicchia che consente di far sì che il prodotto della ricerca risponda anche alla domanda di mercato – e, terza cosa messa in evidenza, l'esigenza che ha l'Europa di continuare a mantenere e ad elevare la questione dell'eccellenza, da un lato, e dall'altro di dedicare una fetta delle sue risorse a una ricerca più vicina ai cittadini e al territorio che riguarda le piccole e medie imprese, intendendo quel livello della ricerca e innovazione come il livello da cui può uscire l'idea geniale che sempre ha caratterizzato il nostro mondo, il mondo della ricerca, il mondo delle scoperte. Credo quindi che il lavoro che è stato fatto finora sia un buon lavoro che deve essere completato e sarà completato solo quando la dotazione finanziaria sarà importante e quando risponderemo ai criteri di semplificazione amministrativa di snellimento delle procedure e di rapidità nella valutazione dei progetti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea continua ad avanzare troppo lentamente nel campo della scienza non riuscendo a guadagnare terreno sulla leadership di Stati Uniti e Giappone. I 27 Stati membri investono in media soltanto il 2% del PIL in ricerca e sviluppo invece di rispettare l'obiettivo del 3% posto dalla Commissione. Appare quindi quantomai opportuna la pubblicazione del Libro verde da parte della Commissione europea, che ci permette di rilanciare attivamente la discussione, come emerge dall'ottima relazione elaborata dalla collega Matias. Condivido la richiesta della relatrice concernente l'istituzione di un fondo comune paneuropeo al fine di promuovere la ricerca collaborativa nell'Unione europea e ridurre le disuguaglianze tra gli Stati membri. Al contempo ritengo essenziale che ogni misura sia dapprima preceduta da un raddoppiamento del bilancio di programmi di ricerca e innovazione per il prossimo periodo finanziario dal 2014. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nessuno può negare l'importanza di più strette relazioni commerciali tra Unione europea e Taiwan, che tuttavia non possono non risentire della ben nota e delicata questione dei rapporti istituzionali – che anche il signor Commissario ha citato – tra quella che si definisce la Repubblica di Cina e la Repubblica popolare cinese con cui l'Unione europea e tutti gli Stati membri intrattengono regolari rapporti diplomatici. Inoltre non c'è dubbio che l'accordo di cooperazione economica siglato nel 2010 tra Taiwan e la Repubblica popolare cinese aiuterà a superare le conseguenze della separazione territoriale e politica dell'unica Cina e faciliterà una migliore disciplina commerciale tra Unione europea e Taiwan. Le relazioni commerciali tra noi e il quattordicesimo partner commerciale globale, settimo partner commerciale dell'Unione europea possono solo migliorare, anche se necessitano di nuove regole che eliminino le attuali barriere soprattutto non tariffarie e linguistiche di un mercato ancora chiuso nel quadro multilaterale dell'organizzazione mondiale del commercio di cui Taiwan fa parte dal 2002. Come già detto all'inizio, le principali difficoltà però sono i rapporti con la Repubblica popolare cinese, ma vorrei che si evitasse che, mentre noi poniamo il problema del dialogare con tutti, ma del riconoscere politicamente un'unica Cina, le due Cine trasformino l'attuale triangolo commerciale in vere e proprie triangolazioni che potrebbero penalizzare commercialmente l'Unione europea, così come già avvenuto con altri partner commerciali dell'Est asiatico come la Corea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io concordo in buona parte con i colleghi del Partito Popolare. C'è un po 'di ipocrisia e anche di esitazione in quello che ci ha detto il Commissario. Nella comunicazione 2010 si è arrivati al paradosso che la parola Taiwan non la si è scritta, non la si può pronunciare. Eppure questa è una piccola Cina, molto democratica e straordinariamente vitale dal punto di vista commerciale e anche delle innovazioni tecnologiche. C'è un principio di realtà al quale, soprattutto in sede commerciale, dovremmo attenerci. Taiwan esiste ed esiste di fatto come uno Stato sovrano; Taiwan è membro a pieno titolo dell'Organizzazione mondiale del commercio; con Taiwan abbiamo fior fiore di scambi commerciali e Taiwan negozia con molti paesi terzi o negozierà con molti paesi terzi accordi di libero scambio. C'è anche un'altra cosa vera, ossia che la Cina, la Repubblica popolare cinese risponde sempre con molta irritazione ai nostri approcci con Taiwan, però abbiamo anche l'impressione che in una fase successiva è capace di adattarsi con un certo pragmatismo. Dunque si ritorna alla domanda di origine alla quale non abbiamo ancora avuto una risposta convincente: è possibile un accordo di libero scambio anche di "serie B", anche settoriale, con Taiwan? Io credo che questo Parlamento sarebbe pronto a sostenere la Commissione in tale sforzo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli sforzi di Taiwan per migliorare le relazioni nello stretto, mediante una serie di accordi pratici con la Cina continentale, culminati nell'accordo quadro di cooperazione economica hanno sostituito la paura della tensione e del conflitto con la speranza della pace e della comprensione. L'Unione europea deve riconoscere che le questioni inerenti a Taiwan sono anche interessi della Cina e deve perseguire una politica basata sul principio di "una sola nazione, due sistemi", come affermato dal vicepresidente americano Joe Biden il 18 agosto 2001 e come normalmente viene applicato oggi ad Hong Kong. Ferma è la mia opposizione verso qualsiasi atto unilaterale che modifichi lo Stato di Taiwan e che possa accrescere le tensioni fra le due sponde degli stretti e pertanto chiedo alla Commissione di rispettare la sovranità territoriale della Cina, così come chiedo alla Cina e a Taiwan di rafforzare fiducia e rispetto reciproci. Siamo in un mondo globale e le vicende dell'Est e dell'Ovest sono anche le nostre vicende, sempre però rispettando la storia dei popoli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio iniziare innanzitutto con il ringraziare la Commissione, il Consiglio, i relatori ombra e i relatori per parere di altre cinque commissioni, che oltre alla commissione trasporti e turismo competente per il merito hanno lavorato su questa relazione d'iniziativa. È la prima relazione d'iniziativa dopo che il trattato di Lisbona ha introdotto come materia di competenza dell'Unione all'articolo 195 le politiche per il turismo. Il turismo è naturalmente una materia in cui forte è la competizione fra paesi e spesso all'interno di ogni singolo paese la competizione fra le regioni e i territori. E allora, che senso ha provare a lavorare insieme su una politica europea per il turismo? Io credo che abbia un senso profondo, perché noi abbiamo di fronte un mondo diverso da quello di vent'anni fa, un mondo multipolare in cui nuovi paesi emergono, si affacciano e offrono all'Europa una quantità enorme di nuovi potenziali turisti che noi dobbiamo intercettare, rafforzando il primato che oggi l'Europa detiene come prima destinazione turistica mondiale. Ha senso perché il turismo è uno dei settori che meglio ha resistito alla crisi globale, quindi noi dobbiamo investire con forza per sostenere la competitività delle nostre imprese turistiche e per sostenere la visibilità delle nostre destinazioni turistiche. Con questa relazione noi ci proponiamo di sviluppare le ventuno azioni che la Commissione europea e il Vicepresidente Tajani hanno individuato nella comunicazione di giugno 2010 e di individuare all'interno di queste ventuno azioni le priorità da affrontare immediatamente con tempi certi. Innanzitutto, il tema delle misure di sostegno alla competitività e all'accesso al credito delle imprese turistiche; il tema della formazione e della qualificazione professionale con la necessità di investire con forza su nuove figure professionali più inclini ad una visione manageriale per attrarre questi nuovi flussi turistici; il tema fondamentale dell'innovazione e delle ICT per migliorare la visibilità e la presenza delle nostre imprese e delle nostre destinazioni sul mercato del web. Dobbiamo trovare nuovi strumenti per superare una rigida stagionalità, che comprime la stagione turistica e limita la possibilità di crescita delle nostre imprese. Dobbiamo continuare ad investire sulle azioni che hanno finora dato dei buoni risultati, penso tra tutte a Calipso. Dobbiamo lavorare sulla sostenibilità ambientale e sull'accessibilità delle strutture ricettive e delle destinazioni, affinché anche tanti milioni di possibili e potenziali turisti con disabilità possano essere a pieno titolo turisti. Dobbiamo valorizzare gli itinerari culturali, come è stato fatto in questi anni con il Consiglio d'Europa e introducendone di nuovi. Dobbiamo investire sugli eventi internazionali, perché gli eventi internazionali possono essere un elemento di richiamo per i turisti extraeuropei. Dobbiamo investire sulla qualità, rafforzando la qualità come elemento centrale della proposta turistica europea. Non dobbiamo nasconderci che esiste un problema che riguarda i finanziamenti delle politiche per il turismo. Fino ad ora mancava la competenza e quindi non c'erano delle linee di bilancio cospicue per poter sviluppare questi progetti, c'erano altresì molte risorse un po 'nascoste all'interno dei Fondi strutturali. Allora dobbiamo, da un lato, rendere più visibili queste risorse che già esistono e, dall'altro, lavorare in stretto contatto con la Commissione per avere delle linee di finanziamento specifiche per poter sviluppare le ventuno azioni e tutti i progetti ambiziosi che abbiamo. Questo è l'orizzonte che abbiamo delineato con questa relazione che non dovrà rimanere un sasso lanciato nello stagno, ma che è il primo passo di un lavoro su cui credo il Parlamento europeo potrà dare ancora molto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi congratulo con l'on. Fidanza per l'ottimo lavoro svolto. Infatti, nella sua relazione abbiamo ottime proposte e sono sicura che la Commissione europea le prenderà in seria considerazione. Sono dell'idea che dovremmo avere un approccio duale integrato: da un lato, migliorare l'immagine del turismo europeo agli occhi del mondo attraverso la promozione del nostro patrimonio comune ma, dall'altro, sostenere e valorizzare al meglio le tipicità di ciascuno Stato membro; un esempio per tutti, le spiagge italiane uniche e irripetibili nel loro genere. Pertanto sono favorevole a un'introduzione di un marchio europeo purché nel contempo si promuovano le caratteristiche nazionali. Passando agli aspetti del mercato interno, sono ben lieta di prendere atto che sia stata accolta la proposta di armonizzare la classificazione degli alberghi che consentirebbe senz'altro di innalzare gli standard di qualità e di rafforzare la protezione dei consumatori. Inoltre, l'idea avanzata dalla commissione IMCO ma, ahimé, non accolta nella relazione di creare una lista bianca di tour operator, a mio avviso non va scartata e spero che in futuro possa essere ripresa in considerazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a settembre, in molti paesi d'Europa si apre la stagione della caccia e si inizia a sparare a milioni di animali selvatici in nome di un'attività anacronistica e non più giustificabile. Nonostante la tutela prevista dalla normativa europea, in alcuni paesi come in Italia, alcune autorità locali permettono la caccia in deroga: è una caccia a uccelli protetti come il fringuello o la pispola solo per assecondare la lobby dei cacciatori e assicurarsi i loro voti. Le regioni Veneto e Lombardia hanno da poco approvato nuovamente la caccia in deroga dimostrando disprezzo e indifferenza anche nei confronti della Corte di giustizia europea e delle sue recentissime sentenze di condanna in merito. L'Europa ha bisogno di regole più severe, per tutelare gli animali selvatici bisogna dire basta a questa barbara pratica medievale. Bisogna bloccare immediatamente queste norme illegali di queste regioni. Signora Presidente, onorevoli colleghi, le scuole europee rappresentano una necessità per più di 20 000 figli del personale delle Istituzioni europee. Non si tratta di un lusso, ma semplicemente di offrire la possibilità, a chi è chiamato a lavorare e a vivere all'estero, in un ambiente culturale diverso, di accedere all'istruzione nella propria lingua madre per i propri figli. Sono favorevole allo sviluppo del modello di scuola europea in tutta l'Unione e non solo nelle sedi lavoro delle Istituzioni europee. Ritengo infatti che questo sistema educativo specifico permetta agli alunni di studiare in un ambiente multiculturale e multilingue pur mantenendo la propria lingua materna. Inoltre, sono convinta che questo modello contribuisca a valorizzare la cittadinanza europea e a promuovere la mobilità nell'Unione stessa. Concludo dicendo che il modello di scuola europea promuove l'integrazione, in sintonia con lo spirito del motto dell'Unione europea "Uniti nella diversità". Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho pienamente sostenuto la relazione della collega Matias perché coniuga i molteplici fattori che dovranno promuovere ed implementare i processi innovativi futuri. La ricerca scientifica deve assolvere al ruolo strategico di trovare cure e soluzioni ai problemi dei cittadini europei, e l'innovazione deve declinare tali risultati nella realtà operativa più vicina a noi. Ciò vale in particolar modo per l'agricoltura. Infatti, in qualità di relatore per parere della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale ho voluto sottolineare il ruolo che la ricerca dovrebbe avere nel settore agricolo, mirata non solo ad ottenere risultati in laboratorio, ma anche e soprattutto a trasferirne gli effetti in campo, a beneficio degli agricoltori e di tutti gli stakeholder agricoli. Dobbiamo ancora investire sulle risorse umane poiché i servizi di distribuzione, formazione e consulenza costituiscono elementi essenziali per promuovere una crescita delle imprese agricole ed agroalimentari basata sulla conoscenza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione è un importante passo in avanti. Ricerca e innovazione rappresentano un binomio essenziale per lo sviluppo e per la crescita economica. È quindi prioritario proporre un quadro comune per la riorganizzazione degli strumenti e dei programmi in corso. L'Europa, infatti, pur essendo la macroregione più ricca al mondo, non ha investito in ricerca, sviluppo e innovazione in maniera adeguata. Basti pensare che gli investimenti di Stati Uniti e Giappone in tale materia sono stati nettamente superiori. E quindi è necessario correre, è necessario abbattere le disuguaglianze che permangono tra i diversi paesi europei. Solo così sarà possibile evitare che i paesi più avanzati sotto il profilo scientifico e tecnologico continuino a beneficiare in misura superiore dei programmi esistenti a livello europeo. Ribadisco quindi la necessità di riorganizzare gli strumenti e i programmi esistenti e di crearne di nuovi, così da rendere possibile una strategia di crescita sostenibile e inclusiva, avendo in mente gli obiettivi della stabilità, della convergenza economica e del lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io esprimo apprezzamento per la relazione della on. Cavada e credo che affronti un tema molto importante e molto attuale: il tema e la capacità di operare scelte selettive quando si ha di fronte l'esigenza di ridurre le spese di bilancio. In tempo di crisi purtroppo si ha sempre la tendenza a sacrificare un po 'dappertutto le spese per cultura, istruzione, per il sociale e soprattutto si ha la tendenza ad un atteggiamento conservativo, cosa che indubbiamente non è da sostenere. Con questa relazione si dà forza a una preoccupazione espressa da un gruppo folto di rappresentanti di genitori degli alunni delle scuole europee che si sono rivolti anche alla commissione per le petizioni, proprio perché avevano avuto il sentore che nella manovra di bilancio non vi sarebbero state previsioni in grado di accompagnare il nuovo programma per le scuole europee. Con questa relazione si ha sicuramente un piano intelligente per cercare di rispondere in maniera positiva alle preoccupazioni rappresentate dai soggetti in questione e nel contempo per dare una solidità alla politica delle istituzioni europee. La scuola europea e le scuole europee sono una frontiera che questo Parlamento e le istituzioni europee si sono date per tutti. Con questa politica adottata invece si corre il rischio di chiudere l'orizzonte della formazione europea per tutti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da questa relazione emerge con chiarezza la difficoltà per molte regioni europee di poter gestire i Fondi strutturali messi a disposizione dell'Unione tramite le politiche di coesione. Ci si trova spesso in un labirinto dentro il quale, se le regioni riescono a impostare la gestione di questi fondi, spesso sono i governi nazionali che poi hanno difficoltà ad attivare i fondi di cofinanziamento. Quindi a volte è il cane che si morde la coda: non si riesce quindi – come in questi giorni è emerso anche nel nostro paese, in Italia – a spendere i fondi che invece riteniamo essere fondamentali per la crescita e la coesione europea. Quindi ho dato il mio voto favorevole a questa relazione, però credo che si debba da un lato velocizzare l'adozione del nuovo ciclo di programmazione economica 2014-2020 per dar modo ai singoli Stati e alle regioni europee di potersi attrezzare per tempo; dall'altro forse andrebbe rivisto il meccanismo del cofinanziamento. Questa potrebbe essere una strada, quindi ho votato favorevolmente, ma ritengo che si debbano fare ulteriori passi in avanti perché i Fondi europei possano essere effettivamente spesi nell'interesse dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dinanzi al drammatico aumento delle calamità naturali sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea, siamo sempre più spesso chiamati ad intervenire e garantire una reazione rapida ed efficace, così come previsto dalla nuova base giuridica introdotta dal trattato di Lisbona. Dovremmo però poterci concentrare su un'identificazione di tipo preventivo dei mezzi esistenti negli Stati membri e messi a disposizione dal meccanismo europeo di protezione civile su base volontaria; si tratterebbe di un importante progresso rispetto all'attuale reazione ad hoc alle calamità, nel senso di una pianificazione anticipata attraverso lo sviluppo di scenari di riferimento, il rilevamento dei mezzi degli Stati membri e un'efficace pianificazione di emergenza. Sosteniamo quindi una maggiore semplificazione del meccanismo europeo di protezione civile, che si è dimostrato sino ad oggi troppo burocratico, ed appoggiamo la creazione di un unico centro di reazione all'emergenza, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che di concerto con gli Stati membri decida in merito ai mezzi da dispiegare in caso di calamità, al fine di garantire un'assistenza immediata ed efficace alle vittime. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio complimentarmi con la relatrice on. Elisabetta Gardini e con i colleghi della commissione ENVI dove abbiamo votato quasi all'unanimità questa relazione. Ciò dimostra come su temi importanti, come questo degli aiuti umanitari, si siano superate le diverse ideologie politiche. La centralità del principio di solidarietà europea tra gli Stati membri in caso di catastrofe è il pilastro di questa relazione, supportato da iniziative di collegamento e interazione all'interno dell'Unione europea. In questa direzione va l'unificazione delle sale di crisi per gli aiuti umanitari. Il centro europeo di reazione all'emergenza attivo 24 ore 24 fungerà da piattaforma di pianificazione e coordinamento operativo e diventerà il nucleo centrale a livello europeo di raccolta di richieste di assistenza di tutte le tipologie di catastrofi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dalla relazione emerge che i costi sociali connessi agli incidenti stradali sono enormi, stimati a circa 130 miliardi di euro l'anno. Le proposte dell'on. Koch vanno nella direzione giusta, in particolare concordo sulla proposta di istituire un coordinatore per la sicurezza stradale. Tuttavia, penso che sia necessario definire obiettivi e misure molto più ambiziosi rispetto a quanto proposto finora dalla Commissione europea, ma soprattutto penso che il Parlamento europeo debba far sentire la propria voce nei confronti della Commissione. Non possiamo accettare il fatto che negli ultimi anni il bilancio dell'Unione europea destinato alle misure di sicurezza stradale sia stato ridotto in maniera drastica, e quindi è un nostro dovere assicurare che questa tendenza venga invertita al più presto e che si possa finanziare con maggiori fondi la sicurezza stradale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le stime contenute nella relazione dell'on. Caspary sulle previsioni della crescita del PIL nell'Unione europea e dell'export sono veramente scoraggianti; non possiamo continuare a pianificare la nostra strategia commerciale sul presupposto del perdurare dello nell'attuale contesto commerciale internazionale. La strategia Europa globale è stata un fallimento e penso che la Commissione europea debba approfondire le cause che vi sono state alla base: abbiamo bisogno di analisi critiche e dettagliate, ma soprattutto di una visione globale di come affrontare le sfide economiche future. La politica commerciale deve essere coordinata con le altre politiche economiche dell'Unione europea, ma soprattutto deve essere accompagnata da una politica parallela capace di contrastare il fenomeno del declino demografico. Signor Presidente, signora Alto rappresentante, onorevoli colleghi, ha detto bene l'on. Brok, a molti di noi è capitato in passato di criticarla su alcune iniziative. Non lo faremo questa volta e non lo facciamo perché percepiamo che la presenza dell'Alto rappresentante è un fattore di novità che, aiutando l'Unione europea ad assumere una posizione condivisa su questa materia, la materia del conflitto israelo-palestinese, può essere decisivo per orientare una positiva evoluzione del conflitto. Vogliamo quindi che lei sappia e senta la vicinanza del Parlamento e, come ha detto bene Hans-Gert Pöttering, noi sappiamo quello che vogliamo: un accordo basato sull'esistenza di due Stati democratici e sovrani, i cui popoli possono vivere all'interno di confini sicuri e riconosciuti a livello internazionale. Quello che manca ancora sono negoziati che abbiano date certe e conclusioni certe. Tutti i paesi democratici sanno che la pace si raggiungerà quando nascerà lo Stato palestinese, ma sappiamo anche che ciò deve passare attraverso un vero negoziato di pace. Non può esistere lo Stato palestinese senza la pace, e proclamare uno Stato palestinese oggi significherebbe soltanto mettere fine al negoziato di pace per aprire una nuova fase del conflitto interno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo giunti a un momento cruciale per la decennale aspirazione del popolo palestinese ad avere una patria e anche per la giusta aspirazione del popolo israeliano a vivere in sicurezza, perché quest'aspirazione è strettamente legata alla prima, perché non c'è sicurezza senza pace e non c'è pace senza uno Stato palestinese democratico e rispettoso del diritto internazionale, come quello che ci ha delineato Mahmud Abbas all'ONU. L'accettazione del calendario proposto dal Quartetto è un successo per l'Unione europea, successo di cui dobbiamo dare atto a lei, signora Alto rappresentante, nonostante alcuni Stati si siano impegnati a cercare di rubare la scena all'Unione europea. E tuttavia gli annunci di nuovi insediamenti ci avvertono che il cammino sarà costellato di provocazioni. Per questo è importante accrescere la pressione sul governo israeliano, esprimendo con chiarezza il sostegno dell'UE, anche in assenza di un'unanimità assoluta, a un possibile voto in Assemblea generale sull'acquisizione dello status di Stato non membro. Ed è importante che questo Parlamento sia unito nel sostenere ed accrescere questa pressione anche mettendo da parte le differenze di opinione sulla piena membership, ma sostenendo tutti insieme, nella sua risoluzione, la legittima aspirazione dei palestinesi a essere rappresentati come Stato alle Nazioni Unite. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Alto rappresentante, non vi è dubbio che il processo di pace nel Medioriente, così come nel Nord Africa, esige oggi più che mai comportamenti decisi e autorevoli, uno spirito europeo comune che possa portare finalmente ad una strategia chiara e condivisa. Proprio perché appaiono inadeguate alla complessità del momento le iniziative autonome di taluni Stati membri – mi riferisco a quelle in Libia di qualche settimana fa – risulta invece essenziale che l'Unione europea, con i suoi partner internazionali, primo fra tutti l'ONU, possa definire un unico programma per realizzare questa pace che ormai da troppo tempo manca. Riconoscere la dignità di entrambi, Israele e Palestina, non significa tuttavia supportarne acriticamente gli errori e i comportamenti pretestuosi. Lo ha detto poco fa, fra gli altri, l'on. Pöttering: non basta implorare i sentimenti, gli insediamenti non vanno fatti e quindi bisogna intervenire anche attraverso congrue sanzioni, perché se ci sono delle regole, le stesse vanno certamente tutelate e osservate. Quello che accade nel Nord Africa non deve neanche essere sottaciuto, il vento di libertà, di pace e di diritti fondamentali deve essere garantito e assistito in particolare da Lei, signora Ashton. Comprendiamo le difficoltà, ma registriamo anche gli sforzi che Lei sta compiendo per una cooperazione forte ed efficace e per dare soprattutto chance di successo a quei paesi terzi che avranno meritato la nostra fiducia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il partenariato orientale è una dimensione politica importante per l'Unione europea, ma attualmente gli ostacoli sul suo cammino sono preoccupanti. Il dialogo con la Bielorussia resta difficile, in Ucraina il caso Tymoshenko conferma un'involuzione nel rispetto dei diritti umani e la corruzione dilagante. Georgia e Azerbaigian hanno una parte del loro territorio occupata militarmente e la tensione tra Azerbaigian e Armenia sta crescendo con rischi di conflitti armati. Senza perdere la speranza sul futuro del partenariato orientale, dobbiamo richiamare i sei paesi partner alle loro responsabilità: il rispetto delle regole fondamentali della democrazia e la risoluzione dei conflitti territoriali. Mi riferisco al Nagorno-Karabakh e alla Georgia. L'Europa non può accettare che venga violato il diritto internazionale che garantisce l'integrità territoriale, come peraltro già richiesto da questo Parlamento nella sua risoluzione sul Caucaso meridionale e non può rinnegare i propri principi fondamentali sul rispetto dei diritti umani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Georgieva, siamo soddisfatti, e per questo voglio ringraziare innanzitutto la relatrice Gardini e gli altri relatori ombra, per la proficua collaborazione su un dossier di grande attualità e di estrema importanza come questo. Siamo soddisfatti, dicevo, per l'approccio equilibrato e razionale con cui è stato trattato il dossier, che contempla perfettamente il principio di sussidiarietà e l'idea di una clausola di solidarietà che dovrebbe ispirare le azioni degli Stati membri nella risposta alle catastrofi e nel ruolo di protezione civile. Nello specifico, ritengo necessario lo sviluppo di un sistema prevedibile e pianificato nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'Unione europea nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e dunque senza che ciò comporti la creazione di un corpo sovranazionale, che rischierebbe di duplicare costi e competenze senza garanzia di funzionamento efficiente. Esprimo particolare apprezzamento per l'attenzione prestata alle aree estremamente vulnerabili, come le isole, che è bene espressa nel corpo di tutta la relazione, così come l'enfasi data al legame tra azione di preparazione, prevenzione e risposta ai disastri che costituiscono una triade inscindibile. Infine, credo che meriti attenzione, e mi compiaccio per la sensibilità mostrata anche dagli altri colleghi nell'affrontare il tema dei grandi rischi regionali e in particolare i molteplici riferimenti su azioni e strategie mirate alla lotta contro gli incendi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io mi unisco al ringraziamento alla relatrice Gardini perché è riuscita a fare un ottimo lavoro. È chiaro, e tutti lo sappiamo, che in caso di catastrofi naturali e anche umane, la cosa migliore sarebbe prevenirle, ma non sempre è possibile. E comunque, quando queste succedono bisogna essere pronti ad intervenire nel modo migliore possibile e nei tempi più rapidi possibile. Il trattato di Lisbona quindi permette all'Unione europea di operare anche in materia di protezione civile ed è quindi opportuno, in caso di calamità, essere in grado di creare centri di gestione delle emergenze che siano operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Bisogna evitare la sovrapposizione e duplicazione degli interventi sia a livello politico sia operativo e per questo è importante, nello spirito della solidarietà europea, sottolineare la necessità che tutti gli Stati membri contribuiscano alla realizzazione di questo progetto. Nel momento in cui si è nel bisogno non ci devono essere barriere, ma bisogna riuscire ad intervenire in tempi rapidi e con la massima efficienza possibile. E poi, se si riescono anche a ridurre costi in momenti di crisi ovviamente non fa male. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel minuto che ho a disposizione volevo ringraziare sicuramente la collega Gardini per l'ottima relazione svolta, anche perché scaturisce dal confronto con le istituzioni preposte e le associazioni impegnate in questo settore. Abbiamo però bisogno di più, dobbiamo avere una risoluzione legislativa che possa fare un passo avanti ed organizzare la protezione civile a livello europeo senza più mancanze e senza più sovrapposizioni. In un momento in cui si discute il ruolo dell'Unione europea, questo è l'ambito in cui si ha l'esigenza di più Europa per dare vita ad un'azione unitaria e coordinata di tutta la nostra Unione, soprattutto perché la protezione civile vive di solidarietà e di volontariato, che ben si inserisce nelle finalità del trattato di Lisbona e dell'attuale Anno europeo del volontariato. Ed in più, ovviamente, serve un investimento finanziario per il quale ringrazio il Commissario per aver evidenziato quest'aspetto e chiesto un incremento di bilancio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il futuro della politica commerciale coincide con il futuro stesso della competitività europea. Abbiamo perseguito per anni giustamente una politica di apertura del nostro mercato, siamo stati forse più generosi con gli altri che con noi stessi, ma il rallentamento dei negoziati di Doha e i rigurgiti protezionistici di molti partner anche strategici e l'intraprendenza dei paesi emergenti devono portare a una riconsiderazione del modo con cui noi europei vogliamo relazionarci con il mondo. In questo quadro, parole come reciprocità e tutela dell'interesse europeo devono diventare per noi la cartina tornasole della bontà di quello che facciamo. Dobbiamo svolgere un ruolo primario e non da comprimari nel sostegno per la conclusione dei negoziati di Doha con un accordo globale equilibrato, condizione indispensabile per giungere a un accordo di libero scambio che davvero apra i mercati e soprattutto crei pari opportunità per le piccole e medie imprese. La politica commerciale e la economica vanno di pari passo in questo mondo e quindi richiedono un nuovo sistema finanziario e una nuova politica monetaria dei cambi e anche una ridefinizione degli strumenti di difesa commerciale. Signor Presidente, volevo fare un intervento rispetto allo pseudo tentativo di evacuazione che è stato fatto la settimana scorsa a Bruxelles, al Parlamento. Ritengo che sia stata fatta una cosa fuori da ogni regola, perché nessuno è passato nelle stanze per avvisare, per dire che dovevamo uscire, dovevamo evacuare e fuori dal Parlamento ognuno di noi era libero di fare quello che voleva. Quindi io vorrei sapere quanti soldi spende questo Parlamento ogni anno per le norme di evacuazione e per la sicurezza del Parlamento. Come minimo mi aspetto da un'Istituzione di questo tipo regole un po 'più ferree. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'esperienza di questi anni e l'attuale situazione di estrema difficoltà che stanno vivendo alcuni paesi dell'eurozona ha evidenziato il bisogno di una più efficace economica dell'Unione, fondata su un quadro di sorveglianza comunitario più solido rispetto alle politiche economiche nazionali. Questo, al fine di concretizzare la stabilità macroeconomica e la sostenibilità delle finanze pubbliche permettendo una crescita durevole della produzione e dell'occupazione. Ritengo dunque fondamentale l'approvazione di questo pacchetto di sei atti legislativi che permetterà di evitare che in futuro si presentino le condizioni che hanno compromesso seriamente la stabilità della nostra economia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di tutto il pacchetto dei sei provvedimenti e quindi compreso di questo perché rappresentano un passaggio fondamentale per arrivare ad una vera europea. Lo facciamo per assumerci la responsabilità e mettere sotto controllo i bilanci anche laddove i governi nazionali, i governi degli Stati membri, hanno fallito. Ed è questo il momento sul quale si gioca la credibilità delle nostre istituzioni, delle istituzioni europee. L'Europa si assume il dovere di far proprie le istanze dei cittadini, di assicurare quella stabilità, quel governo, per creare le condizioni di crescita senza le quali non ci sarebbe stato e non ci potrebbe essere futuro per i nostri cittadini e soprattutto per le nuove generazioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io ho dato il mio sostegno a questo così come agli altri dossier che formano il "six-pack" perché convinto che in un momento di straordinaria crisi la risposta del Parlamento europeo complessivamente e delle istituzioni europee debba essere forte, decisa e soprattutto pronta sia sui temi della economica sia sui temi della coesione forte dentro le istituzioni europee e su una preventiva verifica delle politiche di coordinamento dei bilanci degli Stati membri. È proprio lì che bisogna intervenire, stiamo attendendo che tutti gli Stati membri pongano in essere i provvedimenti concreti che al riguardo sono stati richiesti per un piano straordinario che possa rilanciare la competizione, l'occupazione reale, con un occhio ai poveri e all'emarginazione e all'inclusione sociale. Ecco, questi sono i temi su cui ci dovremo concentrare nei prossimi mesi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi in corso ha dimostrato che il patto di stabilità e crescita non funziona come dovrebbe. Sei Stati membri di cui tre della zona euro hanno problemi di bilancio e rischiano il del proprio debito. È una situazione cui bisogna porre fine urgentemente. È importante però che lo si faccia in maniera sostenibile e orientata al futuro. Per questo ho votato a favore della relazione dell'on. Goulard, della quale condivido l'approccio sanzionatorio soprattutto nei casi di manipolazione dei dati finanziari, di statistiche fraudolente o informazioni fuorvianti da parte di uno Stato membro. Al contempo, però, gli sforzi futuri dovranno essere indirizzati verso quello che è il cuore del problema, ovvero l'insufficienza dell'integrazione economica dell'Unione europea. Le sanzioni avranno un effetto dissuasivo circostanziato se non si provvederà a consolidare il legame delle singole politiche economiche attraverso un aumento delle missioni di sorveglianza da parte della Commissione e, nel medio termine, con l'ausilio degli eurobond. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l'approvazione del "six-pack" il Parlamento europeo ha dato finalmente il via libera ad una strategia concreta contro la crisi. Le parole d'ordine sono stabilità, rigore, trasparenza nei bilanci e riduzione del debito. Ma come ha detto ieri Juncker e ha ribadito oggi Barroso bisogna anche investire su sviluppo e occupazione e pensare ai giovani che si aspettano molto da noi. E oggi Barroso ci ha presentato le prossime tappe di una strategia veramente coraggiosa. Tra i punti importanti, la presentazione di una serie di proposte sugli eurobond e soprattutto una tassa sulle transazioni finanziarie, un'entrata di 56 miliardi di euro l'anno perché è giusto che anche le banche, forse soprattutto le banche, sostengano i costi della crisi e non solo imprese e cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intanto vorrei fare i complimenti all'on. Sylvie Goulard per avere affrontato e portato a termine un dossier di questa difficoltà, che rappresenta anch'esso un passaggio fondamentale verso una europea. Ed è un atto che il Parlamento compie in maniera concreta portando avanti quelle che sono le dichiarazioni che abbiamo sentito anche oggi in Aula, ma che spesso non trovano attuazione pratica. Questo è l'invito concreto, ripeto, che stiamo anche formulando nei confronti del Presidente Barroso. Perché quando si fa un'affermazione di principio si è tutti d'accordo. Quando è stato votato in questa sede il programma della Commissione si era d'accordo, ma si tratta di dargli attuazione. Questo provvedimento rappresenta un'attuazione verso quel programma. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'esperienza di questi anni ci fa dire che è necessario un quadro potenziato di economica, così come è necessario ampliare e rafforzare il quadro di sorveglianza, rendendolo credibile ed efficace, introducendo sanzioni che potranno rappresentare un deterrente efficace soltanto se la loro applicazione sarà effettiva. Credo infine che l'Europa non possa rispondere all'emergenza economica e finanziaria esclusivamente attraverso i piani di austerità. È importante mettere a posto i conti, ma tutto questo non basta. Si può fare di più e meglio, soprattutto in termini di equità, di sviluppo e di lavoro ed è per queste ragioni che ho ritenuto di dovermi astenere sulla relazione Haglund. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con questa relazione abbiamo potuto constatare quali nuovi e importanti poteri il trattato di Lisbona ha messo a disposizione del Parlamento europeo. Le proposte della Commissione per una migliore economica hanno un'importanza decisiva per la nostra crescita economica e nello specifico della zona dei paesi dell'euro. I miglioramenti per la creazione di un quadro normativo solido e coerente introdotti dal Parlamento europeo sono evidenti. Condivido l'impostazione generale di questa relazione e per questo gli ho dato il mio voto favorevole. Abbiamo nuove responsabilità di fronte a noi, il pacchetto di misure va ulteriormente migliorato e rafforzato. Penso che dobbiamo riservare una maggiore attenzione alla prevenzione delle politiche fiscali e macroeconomiche non sostenibili, ma soprattutto dare un ruolo rilevante al Parlamento nel processo di sorveglianza, prevedendo regolari e sistematici dibattiti e audizioni pubbliche presso il Parlamento stesso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è importante che il patto di stabilità e di crescita, il quadro completo della economica, sostengano e siano compatibili con le strategie dell'Unione in materia di crescita ed occupazione, con l'obiettivo di incrementare la competitività e la stabilità sociale. Occorre pertanto prevedere sanzioni per punire le frodi, versare le multe in un fondo centrale per il meccanismo permanente di crisi e regolare maggiormente i mercati finanziari. Ritengo infine che le misure di austerità oggi in discussione rischino di indebolire le politiche di equità sociale. Non è il caso della relazione Ferreira che ho votato e che introduce apprezzabili elementi di equilibrio sociale. È il resto del pacchetto che non va perché punta solo ed esclusivamente sul rigore e sull'austerità e non promuove la crescita. L'Europa avrà un futuro solo se sapremo coniugare il rigore dei conti con gli obiettivi dello sviluppo, della crescita e del lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi mondiale ha determinato instabilità e incapacità di sopravvivere per le piccole e microimprese che caratterizzano gran parte del tessuto imprenditoriale europeo. Le misure adottate oggi con l'adozione del "six-pack" saranno di aiuto a prevenire gli squilibri macroeconomici, ma occorre favorire subito le piccole e microimprese. Per questo, con colleghi di diversi gruppi politici, abbiamo presentato una proposta di risoluzione, affinché l'Europa dia vita ad un provvedimento che per tre anni stabilisca una franchigia fiscale per le microimprese fino a 30.000 euro di utili annuali ed un bonus corrispondente alla contribuzione previdenziale per le microimprese che assumono un giovane a tempo indeterminato. Così riusciremo ad impedire l'uscita dal mercato di tante realtà che garantiscono occupazione e sviluppo e ridurremo la disoccupazione che ha raggiunto livelli eccessivi a danno della stabilità sociale. Ricordiamo anche al Consiglio la necessità di dar vita al trilogo col Parlamento per il regolamento per la denominazione di origine. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il regolamento che abbiamo votato per la prevenzione degli squilibri macroeconomici tra i 27 paesi rappresenta sicuramente un'innovazione rispetto alla situazione precedente. Stabilisce regole e controlli e, in particolare, introduce il concetto di simmetria per cui la Commissione deve valutare non solo i deficit, ma anche il surplus. In pratica, contrariamente a quanto normalmente viene considerato, cioè che ci sono alcuni paesi cattivi, come la Grecia o come l'Italia, vengono ad essere messi sotto controllo paesi come Germania e Olanda per il fatto di avere consumi interni troppo ridotti. Inoltre il regolamento inserisce fondamentalmente una prospettiva federalista ed insiste quindi sul concetto di equità che rappresenta a nostro avviso uno degli elementi caratterizzanti in positivo del futuro dell'Europa e degli Stati membri. Equità e solidarietà che saranno i presupposti della crescita europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche sulla relazione Goulard il nostro voto è stato favorevole, perché essa introduce meccanismi di prevenzione agli squilibri macroeconomici, fatti finalmente di regole e garanzie, di quelle regole e garanzie che fino ad ora sono mancate e di cui tanto in questa fase di crisi si è avvertita la mancanza. Vi è una fase nuova di responsabilità, di controllo, ma anche di sorveglianza sui bilanci nell'area euro, con meccanismi che sono sì semiautomatici – e questa è una delle maggiori critiche che sono state avanzate – ma con sanzioni che finalmente vengono irrogate su tutti gli eventuali squilibri macroeconomici che si dovessero verificare. È un passo decisivo che, se mi è permessa l'analogia, si completerà con quei passaggi successivi che, anche per una coincidenza fortuita ma importante, oggi il Presidente Barroso ha voluto annunciare: l'introduzione della Tobin tax, la tassazione delle transazioni finanziarie fa sì che i momenti di crisi e di difficoltà non siano pagati solo dalle famiglie, che la prevenzione delle crisi sia pagata non solo sempre e soltanto dai produttori di beni materiali, ma anche da chi opera nel mercato finanziario. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la disponibilità periodica di dati di bilancio aggiornati e affidabili è la chiave per regolare la spesa pubblica e consentire l'adozione rapida di provvedimenti correttivi in momenti di crisi. Condivido quindi l'esigenza di permettere alla Commissione di sorvegliare, con l'ausilio di un istituto fiscale, la conformità delle regole di bilancio dei singoli Stati membri. Ciò premesso, mi preme sottolineare che, in base al trattato, l'instaurazione di un quadro finanziario a medio termine lascia impregiudicata la facoltà dei nuovi governi eletti di modificare le scelte programmatiche precedentemente adottate. Quindi è necessario che questa direttiva sia applicata fedelmente e che la Commissione vigili costantemente sulla sua applicazione. Ciò al fine di evitare che l'intervento non abbia un effetto cosmetico bensì concreto ed utile a raggiungere l'obiettivo precipuo della direttiva: il rispetto uniforme della disciplina di bilancio come richiesto dal trattato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, oltre un anno fa, quando iniziarono a venire alla luce i primi problemi dell'economia greca e poi di quelle di altri paesi, venni intervistato dal canale europeo. E una delle cose che sollevai era proprio l'attenzione sui dati statistici che hanno consentito ad alcuni paesi di truccare i conti. La relazione Ford che oggi abbiamo votato e sostenuto introduce invece criteri di trasparenza e indipendenza degli istituti statistici nazionali con sanzioni per coloro che commettono falsi e frodi. È una relazione fondamentale, in quanto mira a evitare la mancanza di trasparenza nell'elaborazione dei dati statistici e li rende uniformi. Questo consentirà al governo europeo e ai governi di tutti i paesi di procedere uniformemente, quindi di avere criteri non solo di conoscenza, ma uniformi anche in termini di azioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa risoluzione richiama la dichiarazione resa dalla Vicepresidente Ashton in occasione della celebrazione della Giornata mondiale contro l'omofobia. Con quella dichiarazione Catherine Ashton ribadì il forte impegno delle Istituzioni europee a favore di tutte le azioni che combattono la violenza nei confronti di ogni persona in ragione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere. Sono contenta che questo Parlamento, con la risoluzione che abbiamo votato, abbia deciso di fare altrettanto. Volevo tuttavia far presente che il mio voto favorevole alla risoluzione ha un'unica ombra, la contrarietà che ho voluto e dovuto esprimere al paragrafo 11, laddove, ancora una volta, alcune forze politiche tendono in maniera surrettizia ad introdurre argomenti non coerenti, sbagliando sia nel metodo sia nel merito. Nel metodo, perché introdurre il riconoscimento di diritti che afferiscono al settore di competenza della famiglia vuol dire sbagliare, perché il settore non è di competenza di quest'Istituzione, e nel merito, perché nel momento in cui si vuole combattere, si vuole lottare contro ogni violenza, non si può parlare dell'introduzione di elementi di altro tipo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io sono tra quei poco più di cento colleghi che hanno votato contro questo provvedimento e non perché non condivida una piena e forte condanna dell'omofobia, o perché non condivida la necessità che l'Unione europea sia la prima a rispettare la sua Carta dei diritti fondamentali, ma perché ritengo al contrario che quanto introdotto – come diceva anche la collega Mazzoni – al paragrafo 11, sia un tentativo surrettizio che è un film che noi vediamo ripetutamente. Perché ogni volta che si parla di argomenti che sono ampiamente o genericamente attinenti al problema del riconoscimento di genere, c'è sempre qualcuno che per finalità politiche o per far passare una legislazione che dall'Europa dovrebbe imporre, secondo l'idea di qualcuno, agli Stati membri di riconoscere altri generi oltre quello maschile e femminile, introduce elementi che non hanno nessuna attinenza con quello che si discute. Io penso che questa Europa che vuole legiferare qualcosa di difforme dalle leggi della natura che ci hanno creati maschi e femmine sia un'Europa che debba cercare di rivedere le sue posizioni e che debba sforzarsi di più di garantire i diritti civili e sessuali di ciascuno e non di approfittare di ogni passaggio di questo genere per introdurre elementi che con questo non c'entrano nulla. Pertanto, con grande disagio, ho votato contro questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Sawicki, Commissario Cioloş, il programma di distribuzione degli aiuti alimentari a favore di cittadini a rischio povertà rappresenta uno strumento di straordinaria importanza per la sussistenza delle fasce più deboli della nostra società, un dispositivo che ha rappresentato un successo della politica agricola comune degli ultimi anni e che consente all'Unione di distribuire ogni anno 440.000 tonnellate di cibo gratis ad oltre 18 milioni di poveri e famiglie in difficoltà. Un numero che purtroppo coinvolge molti bambini e che è destinato ad aumentare in un momento in cui l'accesso al cibo viene definito un diritto fondamentale. Non possiamo quindi che esprimere incomprensione e contrarietà nei confronti della minoranza di blocco a favore dei tagli agli aiuti emersi in sede di Consiglio dei ministri dell'Agricoltura. Siamo consapevoli della sentenza della Corte di giustizia e lavoreremo perché ci sia un testo dopo il 2013 che tenga conto evidentemente dei rilievi della Corte, ma non possiamo certamente permettere di interrompere questo programma. Credo che, mentre l'Europa oggi discute di 500 milioni di euro di un programma di aiuto agli indigenti, negli Stati Uniti per oltre quarant'anni la legge americana, il guarda agli aiuti agli indigenti con un programma di oltre 20 miliardi di dollari. Credo che sia quindi davvero necessario profondere tutti i nostri sforzi e ringrazio in questo la Presidenza polacca e il ministro Sawicki, ringrazio anche il coraggio e la forza con cui il Commissario Dacian Cioloş ha voluto prendere a cuore questo problema. Dobbiamo trovare una soluzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei aiutare a chiarire un equivoco. Il principio di sussidiarietà non solo difende le prerogative degli Stati, ma allude anche con chiarezza al fatto che se qualche Stato non è capace di provvedere interviene il livello superiore, in termini sussidiari. È quindi fondata la possibilità che intervenga la Commissione europea, bene lo ha compreso la Presidenza polacca, bene lo ha compreso la Commissione europea. Dobbiamo quindi in questa circostanza null'altro fare che mobilitare i nostri sforzi per rispondere al bisogno di 18 milioni di persone cui evidentemente il livello statale di alcuni paesi non è in grado di provvedere. Questo dobbiamo fare e nel farlo dobbiamo anche essere attenti, cioè, vogliamo spostare sul capitolo del sociale? Benissimo. Però, attenzione, perderemmo la virtù della filiera del settore dell'agricoltura, che è stata capace di ben gestire il meccanismo delle eccedenze e perderemmo forse anche la possibilità di chiarire quando il sociale deve essere di competenza nazionale o di competenza comunitaria. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile è la continuità dei vertici mondiali precedenti e riprende peraltro i contenuti del Vertice del Millennio delle Nazioni Unite tenutosi nel 2000 e, nella fattispecie, gli Obiettivi di sviluppo del millennio. Ritengo che l'economia sostenibile rappresenti un'opportunità di crescita per le imprese europee, a condizione che si pongano obiettivi realistici e realizzabili, evitando un aumento ingiustificato dei costi di produzione che le esporrebbe alla concorrenza di paesi non sottoposti agli stessi vincoli. È fondamentale che l'Unione europea riesca a mettere in atto una strategia internazionale efficace per fare in modo che le normative europee in campo ambientale, che sono attualmente tra le più rigorose a livello mondiale, siano adottate anche dai paesi terzi, attraverso impegni comparabili e vincolanti. Questo obiettivo è prioritario per garantire alle imprese europee un che consenta loro di rimanere sul mercato e di essere competitive a livello globale. A tal fine riteniamo che la leva principale sulla quale si dovrebbe insistere con un maggiore approccio strategico sia il rafforzamento delle partnership internazionali per la promozione e la diffusione delle tecnologie sostenibili e a basso impatto ambientale nei paesi emergenti e nei paesi in via di sviluppo. È indispensabile, nel caso non si raggiunga un accordo globale, che l'Europa non possa e non debba impegnarsi in modo unilaterale, pena il fallimento del sistema imprese. Un'arma di pressione nei confronti dei paesi terzi che non vogliono impegnarsi per un futuro ecocompatibile è l'imposizione di dazi alle frontiere, proporzionali alla valutazione del vantaggio economico che essi ricavano dal loro mancato impegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Malmström, oggi ha avuto luogo il primo incontro della task force UE-Tunisia, che ha come scopo il sostegno della transizione democratica e la ripresa economica. Quest'anno l'impegno finanziario dell'Europa è stato raddoppiato e ovviamente me ne complimento perché la Tunisia, con cui abbiamo un partenariato privilegiato, ha anche accettato di accogliere i rifugiati subsahariani che scappano dalla guerra in Libia. L'Unione europea, che ribadisce spesso il suo impegno a favore dei rifugiati, deve assolutamente sostenere e aiutare la Tunisia a gestire tali flussi migratori nel pieno rispetto dei diritti umani. La Norvegia, che pur non fa parte dell'Unione europea, ha accettato di accogliere più di 300 rifugiati, mentre gli Stati membri dell'Unione europea accettano di accogliere in totale meno di 400 rifugiati. Lo ritengo un atteggiamento deplorevole e vergognoso, un vero oltraggio al principio di solidarietà che dovrebbe animare la politica mediterranea dell'Unione europea. Ricordo inoltre che questi rifugiati sono attualmente sequestrati in campi comuni in condizioni di invivibilità. Proprio in quest'Aula stamattina il Parlamento europeo ha approvato con una larga maggioranza lo stanziamento di 43,9 milioni di euro per la gestione dei flussi di migranti e rifugiati, a seguito della repressione dei regimi autoritari e dei movimenti collegati alla Primavera araba. Questi fondi aggiuntivi saranno utilizzati per aiutare gli Stati membri più colpiti dai flussi e per migliorare il pattugliamento dei mari da parte di Frontex. Ribadiamo il nostro sì ad un'Europa impegnata tanto nella promozione dei diritti umani quanto nella gestione dei flussi migratori e rigettiamo l'idea di un'Europa roccaforte xenofoba e chiusa. L'Unione europea oggi paga il prezzo dell'appoggio di ieri ai regimi dittatoriali del Nord Africa. Gli ex amici Gheddafi e Ben Ali sono caduti o stanno cadendo e le loro popolazioni fuggono dalla repressione. Vorrei sapere a che punto è il programma comune di reinsediamento dell'Unione europea al momento bloccato al Consiglio. Chiedo a Lei, signora Commissario, estremamente sensibile e operativa, allo stato attuale come l'Unione europea si possa impegnare concretamente davanti a quest'urgenza umanitaria. Colgo infine l'occasione per domandare alla Commissaria se è a conoscenza di quello che sta accadendo a Palermo, dove 250 migranti si trovano bloccati dalle autorità italiane a bordo di una nave, senza che sia stato emesso alcun provvedimento che ne autorizzi il trattenimento e negando loro sia il diritto alla libertà sia quello alla comunicazione con l'esterno. Grazie a numerosi esposti presentati alla Procura di Palermo da parte di numerosissime associazioni che si battono per i diritti umani palermitane e siciliane, proprio la Procura di Palermo ha avviato un'indagine. Questo evento fa seguito ai fatti estremamente gravi che si sono verificati a Lampedusa la scorsa settimana dove la situazione è fuori controllo ed è a rischio l'incolumità sia della popolazione locale sia degli stessi migranti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario, non vi è dubbio che proprio oggi questo Parlamento abbia approvato un bilancio rettificativo che prevede più risorse specifiche per i fondi a favore dei rifugiati, questo a misurare l'interesse che il Parlamento ha rispetto a una questione così complessa e così delicata. Il vento di libertà della Primavera araba continua a soffiare. Dopo che, più di vent'anni fa era venuto meno l'argine, il muro di Berlino e le due Germanie si erano riappacificate e riunite, anche adesso il Mediterraneo è venuto meno come limite rispetto a ciò che invece unisce il popolo nordafricano, in particolare, con quello del Sud Africa. Ci vogliono questi accordi di riammissione e ci vogliono, Commissario Malmström, soprattutto la definizione di quegli accordi bilaterali con la Tunisia, con la Libia, con l'Egitto, dei quali abbiamo parlato e sui quali molte volte avete lavorato con grande interesse e qualche volta probabilmente non siamo stati fortunati. Le elezioni libere che si terranno in ottobre sono un segnale forte di questo slancio verso l'affermazione dei diritti fondamentali. Va posta in essere un'azione seria e concreta, credibile, di cooperazione nell'ambito dei rapporti di buon vicinato con la Tunisia. Nel contempo – e mi richiamo al passaggio del Commissario – sul tema della solidarietà soltanto otto Stati avrebbero dato la loro disponibilità al reinsediamento. È troppo poco così come è troppo modesta a mio avviso la disponibilità degli stessi Stati rispetto ai problemi seri che Lampedusa e Pantelleria continuano a soffrire. Io sono stato personalmente a Pantelleria così come a Lampedusa, i migranti che non erano rifugiati erano migranti che hanno distrutto le due strutture che li ospitavano perché avrebbero dovuto essere rimpatriati. Ecco, dobbiamo distinguere i migranti economici dai rifugiati e tutelare i diritti fondamentali, ricordando che l'Unione europea nel Mediterraneo deve assumere un ruolo di leadership e probabilmente fin qui così non è stato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente della Commissione, in tanti, forse tutti, prima di questo dibattito, abbiamo invocato più coraggio e da oggi credo che dovremo chiamarla "Barroso Cuor di Leone". La crisi economica è anche crisi istituzionale ed è giusto, come Lei ha detto, che rilanciamo il progetto europeo cercando nuove soluzioni alla crisi che viviamo. La paura infatti è la forza trainante di una visione populista e nazionalista ed è il coraggio, che invece è il valore che ha creato l'Europa e le ha dato pace e prosperità. Attenzione, però, signor Presidente, le nostre idee e le sue proposte sono antitetiche rispetto al populismo, ma i nostri elettori sono spesso gli stessi. Questo significa che se le riforme, cui lei ha fatto cenno, non verranno realizzate nel giro di pochi mesi, paradossalmente, diventeranno il pretesto per critiche euroscettiche. Lei ha aperto con un tris d'assi questa partita, signor Presidente, cali, adesso, l'asso di cuori del "Cuor di Leone", presenti subito le proposte al Parlamento e al Consiglio e ci aggiudicheremo insieme questa mano. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, circa 23 milioni di persone in Europa sono oggi disoccupate e oltre 113 milioni vivono a rischio di povertà e di esclusione. Dopo più di due anni di attività come relatrice permanente del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per la commissione bilanci di questo Parlamento, sono stata coinvolta da vicino nel funzionamento di uno dei più giovani ed efficaci strumenti messi a disposizione dall'Unione europea a supporto del mercato del lavoro. Dalla data della sua creazione nel 2006, l'EGF ha supportato più di 75 milioni di lavoratori europei licenziati e ha riqualificato da solo oltre il 10% dei disoccupati nel periodo 2009-2010. Il suo successo è dimostrato dalla crescita costante del numero di richieste di supporto, dalla volontà di estendere la deroga per crisi economica e dalla riconferma dell'esistenza dell'EGF nel prossimo quadro finanziario. Tale Fondo, però, presenta margini di miglioramento, in quanto è molto giovane, soprattutto per ciò che concerne la semplificazione delle procedure e l'accelerazione dei tempi nell'erogazione dei fondi. Auspico, così, una stretta collaborazione tra questo Parlamento e la Commissione europea per definire al meglio i nuovi settori che potrebbero aprirsi a supporto del Fondo, come ad esempio il settore agricolo, ma anche quello pubblico oltre ai lavoratori precari. Quindi, il mio gruppo politico, il PPE, accoglie con piacere la risoluzione della collega Berès a cui faccio i miei complimenti e quindi mi auguro, soprattutto al termine del voto, una votazione unita, compatta, perché i cittadini europei hanno bisogno di questo Parlamento unito e compatto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in questi pochi anni della sua vita, il Fondo ha dimostrato di essere uno strumento utile ed efficace. Soprattutto in questi ultimi mesi, se guardate il numero di domande che sono state avanzate tra il 2007 e il 2009 e quelle che invece sono state presentate tra il 2009 e il 2010, ne avrete la conferma indiscutibile. Ora, è evidente che in parte ha cambiato la sua natura. Era nato per aiutare i lavoratori di aziende che venivano riorganizzate per effetto della globalizzazione, oggi aiuta prevalentemente aziende che sono colpite dalla crisi. La crisi colpisce anche i lavoratori della piccola e media impresa. Anche a quelli dovremmo pensare, ma nulla toglie questa esigenza al valore e all'utilità del Fondo. Quello che il Fondo ha bisogno di veder realizzato rapidamente è una modifica di alcune sue regole perché il finanziamento sia più consistente e perché, soprattutto, l'accesso al Fondo sia molto più rapido di quanto non è possibile oggi. Questo è quello che dobbiamo fare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come giustamente lei ha stigmatizzato, il peggiorare della situazione in Egitto ha investito la folta minoranza cristiano-copta in quel paese e pone un problema che riguarda anche la legittimità e l'auspicio che abbiamo nel processo di democratizzazione legato alla Primavera araba, vale a dire il processo di nuova costituzionalizzazione di questi paesi. Proprio per questo, avevamo auspicato già per domani la possibilità di un voto attraverso la risoluzione. Comprendiamo però sia le difficoltà tecniche che le esigenze degli altri gruppi di mettere a fuoco un testo. Chiediamo che questo testo abbia come oggetto eminente e chiaro la situazione dei cristiani copti in Egitto nel momento del voto della risoluzione a Strasburgo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, condivido l'impostazione della riflessione della Presidenza polacca, cioè che l'Europa avrà un futuro se noi riusciremo a ripristinare la fiducia. Per fare questo abbiamo bisogno – l'han detto in molti – di stabilità e di crescita. Questo passa attraverso la volontà politica dei nostri leader. Tuttavia, se le riforme tanto desiderate non verranno realizzate nel giro di pochi mesi, paradossalmente diventeranno il pretesto per delle critiche euroscettiche, dove le stesse parole che noi utilizziamo con un'accezione costruttiva e positiva verranno usate contro il progetto dell'Europa unita. Attenzione, se non facciamo presto, "nazione", "popolo", "identità" e "occupazione" saranno le parole che verranno scagliate come un proiettile contro la realizzabilità del progetto Europa unita. Allora mi permetta, signor Commissario, di tornare sul tema, già posto dal collega Ferber, dei tempi e dei modi nei quali la Commissione intende rendere accessibili al Parlamento le proprie proposte. Noi condividiamo nel modo più assoluto e forte gli annunci che voi avete fatto già nell'intervento precedente del Presidente Barroso ed anche in questo. Ma quando, come e dove preciserete la natura delle proposte che fate al Parlamento? Perché perdere questo treno ci metterebbe nella condizione di farvi perdere anche il nostro sostegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il massacro avvenuto in Egitto per impedire una manifestazione di protesta per l'incendio di una chiesa copta da parte di musulmani salafiti dimostra quanto sia ancora lontana la democrazia. Al di là delle difficoltà che incontrano i copti quando richiedono l'autorizzazione per costruire una chiesa, in base a una legge che risale all'impero ottomano, sono sempre più numerosi gli attacchi ai cristiani da parte di estremisti musulmani. Le proteste, anziché essere garantite dalle autorità militari che governano l'Egitto, sono represse nel sangue. Paradossalmente, questi conflitti religiosi e queste repressioni erano meno frequenti al tempo di Mubarak. Ma vi sono altri segnali preoccupanti che deludono le aspettative sulla cosiddetta Primavera araba. Mi riferisco all'attacco all'ambasciata israeliana con il conseguente ritiro dell'ambasciatore, agli attentati contro i gasdotti nel Sinai, alle richieste di alcuni partiti politici di revisione del trattato di pace tra Egitto e Israele e, infine, alla forte avanzata dei partiti islamisti. Dal momento che l'Unione europea ha giustamente rafforzato il suo sostegno politico e finanziario all'Egitto, non sarebbe il caso di applicare la dottrina Füle-Ashton del "", e quindi anche del "", indirizzando gli aiuti alle forze politiche, sociali e sindacali che promuovono democrazia e stabilità in Egitto? Signor Presidente, onorevoli colleghi, i cristiani in Egitto sono vittime per l'ennesima volta di una lotta per il potere. Più in generale, tutte le vittime delle rivolte e delle rivoluzioni arabe rischiano di essere uccise due volte, perché, se magari dopo un ciclo di elezioni avremo in questi paesi Costituzioni che negano la libertà, negano i diritti ed esprimono norme discriminatorie, verrà tradita la ragione per cui tutta questa gente è scesa in piazza. Ora, è chiaro che per esempio Dio non è presente nella Costituzione americana e in quella sudanese allo stesso modo. Dio non c'è nella Costituzione francese e non c'è neanche in quella cinese, ma il risultato non è lo stesso. Noi dobbiamo essere interlocutori credibili perché nella determinazione dei nuovi testi costituzionali ci si riconosca in valori comuni che garantiscano la libertà. Per questo l'Europa deve far sentire la sua voce, altrimenti rischiamo in questo momento di passare da regime a regime compromettendo quello che è stato fatto in questi mesi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ieri abbiamo ricevuto una delegazione di cittadini che si definiscono "indignati". Alcuni hanno fatto un lungo percorso per arrivare a Bruxelles, qualcuno addirittura è arrivato a piedi dall'Islanda. Indignarsi è esattamente l'opposto di cinismo, di indifferenza e di rassegnazione. È un modo non violento e trasparente per richiedere che l'attuale crisi europea sia affrontata premiando le Istituzioni europee assertive, protagoniste, non alla mercé dei governi nazionali, ma soprattutto per affrontare questa crisi con veri strumenti di partecipazione popolare. L'Unione europea dovrà affrontare scelte difficili, anche impopolari. L'incontro di ieri è stato breve ma significativo, perché è emerso che occorre approfittare di questa crisi per rivoltarsi contro la frammentazione tribale dell'Europa, di un'Europa che stenta ad avere una visione comune, ma soprattutto che occorre coinvolgere pienamente i cittadini in processi dai quali fino ad oggi si sentono esclusi. Signor Presidente, il mio sarà un brevissimo intervento. Costi inferiori per le piccole e medie imprese del settore, semplificazione e minori oneri amministrativi nonché procedure chiare e snelle per l'esportazione di armi da fuoco per uso civile, maggiore cooperazione con i paesi terzi, elevati standard di sicurezza, contrasto efficiente al traffico di armi e ancora migliore tracciabilità delle armi. In una realtà in continua espansione, questa costituisce in prima conciliazione una risposta concreta, peraltro, ai tragici fatti accaduti in Norvegia. Questi standard di sicurezza riguarderanno decine e decine di migliaia di sportivi e di appassionati del tempo libero. Ringrazio i relatori ombra, le commissioni INTA e LIBE, il segretariato e ovviamente la Presidenza ungherese e la Presidenza polacca. Signora Presidente, la fiducia dei consumatori europei nel sistema finanziario è messa in questi mesi a dura prova e il caso belga ne è una prova evidente. Sono convinto che i meccanismi di compensazione per le potenziali perdite dei consumatori in caso di insolvenza degli istituti finanziari e degli enti assicurativi, insieme ai sistemi di garanzia assicurativa, possano rappresentare un prezioso aiuto per ridurre i rischi dei contraenti e dei beneficiari. Ho sostenuto questa relazione con il mio voto. Tuttavia, voglio ribadire che i consumatori europei non hanno modo, ad oggi, di essere informati adeguatamente in situazioni di insolvenza di compagnie assicurative. Queste informazioni devono essere facilmente accessibili, complete e facili da seguire, ma soprattutto i consumatori devono avere indicazioni chiare a quale autorità si possa fare affidamento in caso di rivendicazione di indennizzo. Signora Presidente, il meccanismo giuridico ideato come soluzione transitoria per adeguare il sistema dell'IVA all'abolizione delle frontiere interne sta mostrando le sue lacune e i suoi limiti. L'esposizione alle frodi è alta e rappresenta un problema da risolvere al più presto. Se pensiamo inoltre al notevole incremento delle transazioni commerciali tra operatori stabiliti in diversi Stati membri e all'aumento delle prestazioni di servizi transfrontalieri, la riforma del sistema dell'IVA appare chiara e inevitabile. Ho dato il mio voto favorevole alla relazione del collega Casa, ma resto dell'opinione che il meccanismo dell'inversione contabile debba essere approfondito maggiormente. In particolare, non siamo in grado di prevedere, ad oggi, quali sarebbero gli effetti della concentrazione del rischio finanziario esclusivamente sul dettagliante. Signora Presidente, onorevoli colleghi, io sono del parere che lo sviluppo e la piena attuazione del mercato interno non possano prescindere da un'IVA efficace ed efficiente. Mi trovo perfettamente d'accordo con la relazione impostata dal collega Casa, che evidenzia tutta una serie di lacune e dà anche un tipo di procedure per poter colmare queste lacune. Io chiedo fortemente alla Commissione però di fare presto, perché credo fortemente che noi siamo in ritardo. Il prossimo sistema IVA non può prescindere da un'armonizzazione seria e puntuale, con regole comuni, per evitare quei vantaggi competitivi che vanno a danno delle imprese e dei consumatori e vanno a danno quindi del mercato interno, specialmente per le aziende che hanno attività transfrontaliere. Quindi, in questo senso, la cooperazione può essere impostata solamente se da parte degli Stati c'è una volontà vera e reale, e dobbiamo abbandonare quegli egoismi nazionali. Un altro punto importante che ha toccato il collega Casa riguarda la riduzione delle formalità burocratiche, anche al fine di ridimensionare gli oneri amministrativi per adempiere agli obblighi dell'IVA. Qui siamo veramente al paradosso: le piccole e medie imprese pagano molto di più rispetto a imprese di maggiori dimensioni, ossia hanno costi più elevati, specialmente se hanno un'attività transcomunitaria. Allora, le misure da porre in essere devono essere portate a una maggiore semplificazione, ma anche al rafforzamento della certezza giuridica per le imprese e le amministrazioni. Che tipi di modelli auspico quindi? Modelli armonizzati e regimi speciali però per le piccole e medie imprese. L'Europa sta puntando fortemente sulle piccole e medie imprese. Infine, la prossima strategia dell'IVA – permettete, colleghi, che io faccia questo passaggio – deve portare anche all'allargamento della base imponibile per favorire l'azione di consolidamento fiscale. In un momento in cui c'è una crisi in atto, credo che tutti debbano pagare. Non devono pagare solamente le fasce deboli o i cittadini a reddito fisso. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il problema di finanza pubblica di molti Stati europei ormai è sotto gli occhi di tutti. Quindi, non è il momento di fare delle battaglie di principio, ma si deve puntare su obiettivi condivisibili come il ripristino della sostenibilità dei bilanci pubblici e quindi puntare ad obiettivi sicuramente di più ampio respiro. Per questo motivo, vorrei complimentarmi con il collega Casa che ha svolto veramente un ottimo lavoro. La relazione, pur poggiando sulle solide basi del libro verde della Commissione, si concentra su punti estremamente significativi. A questo fine trovo particolarmente esplicativo il riferimento alla riduzione delle frodi. Laddove ai cittadini vengono richiesti ulteriori sacrifici per migliorare la situazione contabile di importanti paesi europei, non si può assolutamente lasciare il fianco scoperto a evasori e truffatori. Le transazioni comunitarie vanno inserite in un quadro fiscale semplice, sicuramente per non appesantire di ulteriori costi amministrativi le imprese, che sono già cariche di questi sgravi. Io ritengo che un altro aspetto che deve essere sottolineato, e sul quale penso che l'onorevole Casa abbia ben lavorato, riguarda i paletti che questa risoluzione pone per un più sano sviluppo del mercato interno. Parlare di una riscossione più efficace e di una semplificazione amministrativa per le imprese non può che favorire gli scambi tra i diversi Stati. Questo mi sembra un obiettivo assolutamente condivisibile, soprattutto in un momento come questo in cui il mercato ha bisogno di stimoli per ricominciare e far muovere le risorse e nello stesso tempo generare ricchezza. Porgo ancora le mie congratulazioni al collega perché ritengo che questa risoluzione sia equilibrata e focalizzata sulle vere priorità. Ora è tempo quindi di agire. Signora Presidente, onorevoli colleghi, potremmo sintetizzare il nostro dibattito dicendo che mentre Atene piange, Sparta non ride, nel senso che sia l'Europa che gli Stati Uniti sono attraversati da una profonda crisi ed entrambi hanno difficoltà a dare le risposte necessarie al superamento di questa crisi. Sicuramente stanno venendo dal mondo segni sbagliati rispetto all'approccio che noi dobbiamo avere per rilanciare l'economia, con una nostra grande attenzione sulla regolazione dei mercati finanziari ma una minore attenzione su quelle che sono le possibilità di sviluppo dell'economia mondiale. Siccome dobbiamo uscire dal dibattito tra i rigoristi e coloro che sostengono la crescita, perché questa Europa e questo mondo hanno bisogno di rigore nella gestione del debito pubblico e delle risorse pubbliche ma hanno anche bisogno di crescere, noi dobbiamo guardare con grande preoccupazione a questi segnali di protezionismo che vengono dagli Stati Uniti, che vengono anche dall'Argentina, che vengono anche dal Brasile con l'introduzione di nuove tasse, che vengono all'interno di regioni del mondo come le difficoltà che sta vivendo il Mercosur. Allora noi dobbiamo avere una grande capacità di attenzione a capire che i mercati mondiali vanno allargati, difesi e ampliati e che bisogna eliminare le barriere per poter favorire lo sviluppo. Il collega Caspary avanzava una proposta assolutamente interessante e io credo che noi, nella logica dell'apertura dei mercati del mondo dobbiamo lanciare un grande piano Marshall, un nuovo piano Marshall verso i paesi in via di sviluppo, affinché essi competano con i grandi soggetti che competono con noi. Nello stesso giorno in cui la Camera bocciava il piano di Obama che conteneva le norme "" – quindi quello che noi contestiamo – il Senato americano approvava una legge sulla questione dello yuan e del rafforzamento dello yuan rispetto al dollaro. Anche queste sono misure che vanno inquadrate in una nuova gestione della politica monetaria mondiale. Noi abbiamo bisogno, accanto a una politica mondiale commerciale aperta, di tutelare l'interesse comunitario e abbiamo anche bisogno di una nuova Bretton Woods che definisca l'assetto monetario di questo mondo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, un grazie particolare ai relatori-ombra della commissione ENVI. È fondamentale che l'Unione europea abbia una strategia sulle disabilità al fine di favorire la creazione di una società sostenibile, competitiva e innovativa, sviluppando una crescita intelligente e inclusiva. L'impegno dell'Unione europea e dei singoli Stati nazionali sarà quello di ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sulle disabilità e applicare la strategia nel suo complesso, garantendo a tutti la libertà di comunicazione, riconoscendo il Braille e la lingua dei segni come ufficiali, garantendo la libertà di movimento, abolendo le barriere architettoniche, integrando i servizi di trasporto dedicati nei sistemi di trasporto pubblico e istituendo una carta unificata dei diritti del passeggero. A livello sanitario è importante eliminare le disparità e riconoscere a tutti un livello minimo di assistenza e adeguati servizi di riabilitazione che facciano leva sulla voglia di autonomia. È necessario fornire ai giovani un sostegno efficace, che permetta loro di partecipare alla vita sociale e civile, all'apprendimento permanente e al mondo del lavoro mediante l'uso di specifiche quote di riserva e strumenti di collocamento mirato. Finalmente, anche i cittadini diversamente abili saranno considerati una risorsa e non un peso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, grazie al relatore Ádám Kósa, infaticabile come sempre. Questa relazione inizia con la citazione di circa 40 documenti ufficiali di riferimento, tra convenzioni delle Nazioni Unite, comunicazioni del Palamento europeo e della Commissione, risoluzioni, libri verdi e vari atti, il che ci fa capire la quantità di lavoro legislativo, normativo, di indirizzo e di raccomandazione che è stata svolta in tutti questi anni nel campo della disabilità. Inoltre, questa relazione pone una lunga serie di obiettivi per favorire l'integrazione dei nostri concittadini disabili. Tra questi obiettivi ne ricordo due in particolare. Il primo: la partecipazione della disabilità al processo decisionale, in virtù del motto "niente su di noi senza di noi". Il secondo obiettivo è rappresentato dal fatto di considerare l'argomento di cui parliamo una questione attinente ai diritti umani e ai diritti civili, vale a dire, una questione non che riguarda una categoria di cittadini, ma che tocca l'identità stessa dell'Unione europea. Tuttavia, signor Presidente, la realtà del contesto europeo è molto diversa, perché assistiamo, purtroppo, a una crescente sofferenza e a un crescente dolore della disabilità nei nostri paesi. Assistiamo a Fondi strutturali che sarebbero disponibili ma che, vergognosamente, non sono utilizzati da Stati membri o da enti locali; assistiamo a violazioni da parte di questi stessi Stati membri o enti locali che non vengono sanzionate come si dovrebbe dalla Commissione. Assistiamo a buone pratiche in alcuni paesi, che vengono purtroppo ignorate e non esportate e valorizzate altrove e assistiamo a trattamenti che sono diversi da paese a paese o da regione a regione all'interno dello stesso paese, il che, purtroppo, limita considerevolmente la libertà stessa di circolazione dei nostri concittadini disabili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi riferisco al territorio che conosco meglio, il Nord Italia. In questo momento, il problema più importante per le nostre piccole e medie imprese è l'accesso al credito: molto più importante dell'eccesso di burocrazia, della pressione fiscale e della concorrenza internazionale, particolarmente quella cinese. Le banche sono costrette a ricapitalizzare, a ripianare i debiti causati dalle loro speculazioni finanziarie e non concedono più credito alle piccole e medie imprese, troppo piccole per avere fondi propri o fornire garanzie. Queste non sono quindi in grado di contribuire alla ripresa economica del paese, a prescindere dalla loro buona volontà. È dunque fondamentale ampliare i meccanismi di credito, sotto varia forma, per favorire le PMI e migliorare l'informazione sulla disponibilità degli strumenti finanziari a disposizione, in particolare i Fondi strutturali. Senza soldi non c'è ricerca, non c'è rinnovamento di macchinari, non c'è la possibilità di investire e quindi è impossibile contribuire al benessere del paese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che in questi ultimi due anni, così difficili per l'economia europea, le nostre piccole e medie imprese, pur avendo sentito la crisi, in particolare in termini occupazionali, hanno retto molto bene e continuano ad essere la spina dorsale dell'economia europea. Dei diversi dati che ho potuto leggere uno su tutti mi sembra interessante: le piccole e medie imprese che risiedono e lavorano negli Stati membri che sono leader nell'innovazione stanno recuperando molto più velocemente delle altre che invece vivono all'interno di Stati considerati innovatori modesti. Questo significa che la strada che ha deciso di percorrere l'Europa attraverso la strategia 2020, unitamente al ruolo che vuole dare all'innovazione, è quella giusta. Dobbiamo però fare in modo che dia risultati concreti in tempi molto più brevi di quanto ci si attendeva prima del 2009. Dobbiamo inoltre fare in modo che gli Stati membri rispettino i propri impegni, applichino le direttive e semplifichino la vita alle nostre PMI. Dell'intervento del Commissario, che ha messo in evidenza numeri importanti che noi sappiamo essere legati alla realtà delle PMI nell'Unione europea, un dato mi ha interessato: l'idea di dare fiato alle microimprese. Saranno una scoperta per tutti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, volevo iniziare questo mio discorso ringraziando, innanzitutto, i relatori ombra e tutti i colleghi che hanno contribuito ad arricchire il contenuto della relazione con idee nuove, per sostenere questa categoria vulnerabile di donne che, non per scelta, si trovano sole ad affrontare la crescita dei propri figli e la necessità, poi, di proseguire il proprio percorso professionale. Questa categoria di donne ad elevato rischio di povertà ha bisogno del sostegno delle istituzioni europee attraverso forme concrete di supporto. Sono onorata del fatto che mi sia stata affidata la responsabilità di redigere questa relazione sulla situazione delle madri sole in Europa: si tratta della prima relazione d'iniziativa promossa dal Parlamento europeo per individuare misure in supporto ai nuclei familiari monoparentali. Ho organizzato, diversi mesi fa, un'audizione pubblica al Parlamento europeo per invitare esperti di associazioni che operano in supporto delle madri sole e avere un primo scambio di opinioni sulle aree prioritarie in cui agire e sostenere questa categoria. Nel corso degli ultimi mesi ho incontrato associazioni che hanno supportato le madri sole in diversi Stati membri come in Irlanda, in Portogallo, nel Regno Unito e in Belgio, e a Bruxelles ho avuto l'opportunità di visitare personalmente un'associazione in cui vivono madri sole e durante questa visita ho avuto l'occasione di scambiare informazioni e idee con la responsabile della struttura e comprendere più da vicino le difficoltà che affrontano quotidianamente queste donne. Inoltre, durante il mio viaggio a Varsavia con la delegazione FEMM ho potuto approfondire i benefici e le misure in supporto delle madri sole in Polonia. Le madri sole sono una categoria demografica trascurata: geograficamente in tutta Europa sono diverse le percezioni e le politiche nei confronti delle madri sole. Negli Stati del sud del Mediterraneo, come l'Italia, il Portogallo, la Spagna e la Grecia, è generalmente accettato che la famiglia allargata contribuirà alla crescita di bambini monoparentali su base volontaria e senza retribuzione. Nel nord e negli Stati nordici, come Francia, Svezia, Germania, Danimarca, i sistemi di del governo sono in atto per aiutare le madri con benefici e politiche di assistenza sociale. Negli Stati membri dell'Europa orientale, invece, vi è un misto di politiche, alcune legate a forti valori familiari dei regimi comunisti, altre caratterizzate da un misto di politiche del nord e del sud dell'Europa. In questo momento il 5% della popolazione europea femminile è rappresentato da madri sole. In alcuni Stati membri, come l'Estonia e la Lettonia, questa percentuale arriva al 9%. Le madri sono spesso stigmatizzate come ragazze giovani e irresponsabili, mentre in verità l '85% di esse ha un'età compresa tra i 25 e i 64 anni. Inoltre, gli effetti negativi della crisi finanziaria ed economica che ha colpito l'Unione europea hanno inciso duramente su questa categoria di donne. Già caricate dal divario salariale di genere, queste madri sono ostacolate dalla necessità di assumere un debito e dover curare i propri figli. Lo stato di salute delle madri sole è statisticamente più instabile rispetto alle donne con un marito. Queste madri sono più sotto stress, perché devono svolgere compiti che normalmente spettano ai due genitori. Spesso non possono permettersi cure mediche adeguate e non hanno il tempo del riposo. Statisticamente, le madri single in tutta Europa sono meno istruite rispetto ai loro omologhi sposati, e così anche il loro ingresso nel mondo del lavoro presenta difficoltà e viene ostacolato. La relazione è ricca di nuove iniziative e soprattutto di nuovi obiettivi che l'Unione europea si deve porre perché si tratta di una tematica deve entrare nella centralità dell'agenda delle priorità dell'Unione, sicuramente considerando che il numero di queste donne è in crescita in tutta Europa. Signor Presidente, è la prima volta che questo Parlamento si esprime sulla condizione delle madri sole in Europa, una categoria di donne sempre più vulnerabili, a rischio di povertà ed esclusione sociale. Ringrazio tutti i relatori ombra e le colleghe della commissione FEMM che hanno collaborato con me e concludo augurandomi che la Commissione europea possa affrontare in futuro anche la condizione dei padri soli, che rappresentano il 15% delle famiglie monoparentali in Europa. Parliamo di pari opportunità, quindi per donne e per uomini. Signor Presidente, ringrazio la relatrice per l'ottimo lavoro svolto: infatti, laddove possibile, i metodi alternativi di risoluzione delle controversie rappresentano un'ottima soluzione che, nel pieno rispetto della volontà dei contendenti, accorcia i tempi dei procedimenti e taglia i costi della burocrazia. Anche in materia di diritto di famiglia la mediazione, laddove ci sia la volontà delle parti, può essere utile per trovare punti d'incontro amichevoli di condivisione, per evitare, soprattutto ai minori, traumi e frustrazioni causati dall'incertezza e dalle lungaggini di procedimenti, che non sempre purtroppo tengono conto dell'interesse superiore del minore. In qualità di mediatore del Parlamento europeo per i casi di sottrazione internazionale di minori, posso testimoniare che quando c'è la volontà da parte dei genitori di trovare una soluzione, questa è una garanzia per una soluzione rapida nel rispetto di tutte le parti. Signor Presidente, sebbene sia importante ridurre le emissioni di inquinanti gassosi e inquinanti prodotti dai motori a combustione interna di macchine mobili non stradali, non possiamo chiudere gli occhi sull'attuale situazione di crisi in cui versano i produttori. Dal 2008 la crisi finanziaria ed economica ha colpito duramente il settore delle macchine mobili non stradali. Estendere ulteriormente il regime di flessibilità per il passaggio dalla fase IIIA alla fase IIIB rappresentava un obbligo. L'aumento del regime di flessibilità dal 20% al 37,5% del numero di motori utilizzati su macchine operanti a terra costituisce a mio avviso un risultato non soddisfacente per l'industria europea di questo settore. Tuttavia, vista la situazione e i ritardi continui da parte del nostro Parlamento, i produttori esigevano una risposta celere. Voglio precisare quindi che solo per questa ragione ho deciso di sostenere la relazione con il mio voto. Signor Presidente, per una piena integrazione delle persone disabili nella società è necessario che gli Stati membri, in linea con la carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, investano sull'accessibilità, sia in termini di mezzi di trasporto che di infrastrutture moderne e all'avanguardia, per una mobilità che garantisca la piena ed effettiva inclusione e partecipazione del disabile in condizioni di pari dignità. Nel quadro di una nuova strategia dell'Unione sulla disabilità, con particolare riferimento al settore del turismo, è importante assicurare l'accessibilità per le persone disabili non soltanto i mezzi di trasporto, ma anche all'alloggio, alla ristorazione e a tutti i servizi turistici in genere. È importante inoltre ricordare la centralità di fornire informazioni in formati accessibili alle persone con disabilità sensoriali, un aspetto che deve essere sempre più centrale nella regolamentazione dei diritti dei passeggeri e dei turisti. Questo risulta ancora più rilevante alla luce dei circa 80 milioni di potenziali turisti disabili dell'Unione, con l'indotto che ne consegue, che devono essere messi in condizione di viaggiare e devono essere considerati turisti a tutti gli effetti. Per queste ragioni ho votato a favore della relazione Kósa. Signor Presidente, per valutare la relazione approvata oggi, dobbiamo partire dalla proiezione di due dati fondamentali: il fatto che verosimilmente nel 2050 il numero delle persone dipendenti da handicap raddoppierà e che il fatto al momento non abbiamo un sufficiente numero di dati per elaborare la gravità del problema. La sfida che affrontiamo tramite questa strategia in materia di disabilità 2010 è quella di permettere che i disabili non solo godano dei diritti umani come tutti, ma che tali diritti possano essere effettivamente praticati. Quindi si rende indispensabile valorizzare le persone con disabilità, incentivandole alla formazione, consentendo loro la libertà di circolare e permettendo loro l'accesso al mondo del lavoro: così si potrà combattere anche uno dei maggiori problemi che accompagna questa categoria nella loro sfortuna, ovvero la povertà. Signor Presidente, sono ancora molti gli ostacoli alla piena inclusione sociale degli 80 milioni di disabili. Spero che gli Stati membri e la Commissione colgano l'invito a elaborare atti legislativi che ne facilitino l'integrazione. Gli Stati membri non hanno ancora firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Nonostante il periodo di crisi economica, spero che i governi nazionali dimostrino la capacità per una loro tutela con la messa in campo di politiche coerenti con la strategia europea sulla disabilità e di Europa 2020. Apprezzo e condivido la relazione del collega Kósa, il quale ha saputo, attingendo alla sua esperienza personale, dare a cuore aperto indicazioni concrete per permettere alle persone disabili un accesso non discriminatorio alla protezione sociale, al sistema sanitario e a quello educativo. Signor Presidente, le statistiche sono note però forse vale la pena ricordarle: 80 milioni di persone nell'Unione europea con disabilità, oltre il 15% della popolazione: un europeo su quattro ha una persona disabile nella sua famiglia. Le persone con disabilità sono da tre a quattro volte maggiormente a rischio di disoccupazione rispetto al resto della popolazione. Le persone con disabilità hanno il 50% in meno di possibilità di raggiungere un livello di istruzione universitaria rispetto alle persone normodotate. Una persona disabile su due non ha mai partecipato ad attività ricreative o ad uno sport e un terzo di tutte le persone disabili non ha mai fatto un viaggio all'estero, o anche partecipato a gite di un giorno, a causa dell'inaccessibilità di strutture e servizi. L'Europa deve impegnarsi davvero a fare di più per abbattere le differenziazioni che purtroppo ci portano ad avere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per questo ringrazio davvero il relatore per il lavoro svolto. Signor Presidente, non solo mi congratulo con il collega Kósa ma lo ringrazio per il lavoro svolto e per questa splendida relazione. Ognuno di noi porta con sé un suo mondo, fatto di esperienze personali e stili di vita differenti; ogni persona è unica e speciale, ed è per questo diversa. In questo senso si deve intendere la diversità, come una risorsa, in termini di crescita e arricchimento per tutta la società, un patrimonio di cultura e di capacità. Accogliere una qualsiasi disabilità non significa fare una buona azione, bensì dare il giusto valore all'essenza della persona. Purtroppo, le barriere che ancor oggi permangono non sono solo quelle architettoniche ma maggiormente quelle mentali. Dobbiamo eliminare tutti gli ostacoli che ancora pone la società per poter finalmente passare dalla cultura dell'handicap a quella della normalità. Se da una parte lo Stato interviene con leggi specifiche, dall'altra la società non è sempre pronta ad accettarle del tutto e a mantenerle spontaneamente in atto. Con questa relazione il Parlamento europeo lancia il proprio messaggio: le persone con disabilità sono una risorsa della società e devono farne parte attivamente al pari di tutti noi. Signor Presidente, anch'io concordo pienamente con l'impostazione generale data alla relazione dalla collega Rühle e per questo ho dato il mio voto favorevole. Sono convinto che le misure adottate riusciranno a garantire certezza giuridica, da un lato, e norme più chiare e procedure più flessibili degli appalti pubblici, dall'altro. Sostengo il giudizio della collega sul fatto che sono le stesse direttive sugli appalti a porre il maggiore ostacolo per rendere gli appalti pubblici al servizio di obiettivi sociali generali: il criterio dell'offerta meno costosa non può avere lo stesso valore dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il parametro dell'offerta economicamente più vantaggiosa dovrebbe diventare la regola. Solo così i criteri per l'elaborazione dell'offerta saranno realizzabili. Signor Presidente, ho votato favorevolmente alla relazione sul Libro verde che concerne la modernizzazione degli appalti pubblici soprattutto per due motivi. In primo luogo, l'individuazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto dei costi dell'intero ciclo di vita dei lavori, servizi e forniture e quindi non solo del minor prezzo, recepimento di un sentire comune e diffuso in tutti i paesi e in tutte le stazioni appaltanti, che consentirà la crescita della qualità, riservando allo stesso tempo maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale di prodotti e servizi. In secondo luogo, la semplificazione che verrà determinata attraverso una maggiore flessibilità, che consentirà procedure più snelle e un maggior concorso per le piccole e medie imprese nell'aggiudicazione degli appalti. Aggiungo, in particolare, che in questo senso sono da incentivare gli appalti elettronici, che ad oggi rappresentano neanche il 5% della copertura degli appalti pubblici dell'Unione, e che la pubblicazione dei bandi di gara, suddivisi per lotti, consentirà, nel segno di una maggiore trasparenza, la partecipazione agli appalti. Signor Presidente, non vi è dubbio che questo testo, quello sulla modernizzazione degli appalti pubblici, può costituire un elemento importante sul piano della rinnovata efficienza e sostenibilità del sistema economico. Non vi è dubbio, infatti, che un parametro obiettivo per misurare l'efficienza e la concretezza degli appalti pubblici sia sicuramente quello di avere procedure snelle, agili e semplificate. Importante è il passaggio all'offerta economicamente più vantaggiosa per la scelta del contraente e giusto il ricorso alle procedure online e ai cosiddetti appalti elettronici mentre l'accesso semplificato alle piccole e medie imprese potrà costituire certamente un momento di valorizzazione di questo comparto così significativo. In sede di commissione per il commercio internazionale avevamo previsto e definito l'esclusione delle aziende e delle imprese condannate per mafia con sentenza passata in giudicato, qualunque fosse lo Stato membro la cui autorità giudiziaria avesse deciso in tal senso. Contiamo che questo provvedimento possa trovare accoglimento nella revisione della conseguente direttiva. Signor Presidente, il 5% delle donne sono mamme sole e rappresentano l '85% delle famiglie monoparentali: si tratta perciò di un dato veramente allarmante, anche perché è un fenomeno in preoccupante crescita e perché rappresenta un segmento sociale a forte rischio di povertà. La condizione di madre sola con figli a carico spesso costringe queste donne a fare scelte obbligate, lavorare part-time, interrompere gli studi, essere sottopagate, vivere in condizioni di povertà e subire inaccettabili discriminazioni. Non dimentichiamo poi che ci sono anche molte donne, mamme sole, con figli disabili a carico. Occorre quindi adottare misure concrete ed efficaci a sostegno di queste mamme sole e pertanto ringrazio la relatrice per la sensibilità e l'ottimo lavoro svolto. Signor Presidente, con l'adozione di questa relazione, il Parlamento europeo dimostra ancora una volta di essere vicino alle donne che si ritrovano sole nel delicato compito di crescere un figlio. Troppo spesso infatti queste madri vengono dimenticate dalle istituzioni e frettolosamente etichettate come una minoranza di giovani irresponsabili, costrette a pagare i propri errori a caro prezzo. La verità invece non è così, è molto diversa, e – come ha anche sottolineato poco fa la mia collega Angelilli – le madri sole rappresentano ormai il 5% di tutte le donne europee. Ed è poi fondamentale sfatare una volta per tutte il mito della loro età media: l '85% ha infatti tra i 25 e i 64 anni. Continuare ad ignorare questa realtà non fa altro che aggravare la loro situazione. Sottolineo con favore l'adozione del paragrafo 29, volto a favorire la conciliazione di vita familiare e professionale, promuovendo orari di lavoro flessibili e creando asili nido aziendali, ma auspico che tutte queste non siano solo promesse ma impegni concreti che presto si realizzeranno. Signor Presidente, la relazione, partendo da un principio assolutamente condivisibile, e cioè che le madri sole si trovano in condizioni di svantaggio rispetto a una normale situazione familiare, non prevede come fare per evitare le truffe. Per farmi capire: se la donna di una coppia convivente si dichiara madre sola, di fatto acquisisce dei vantaggi rispetto a un'altra donna regolarmente sposata o che dichiara la propria convivenza. In Italia, ma credo anche in altri paesi dell'Unione, non è obbligatorio registrare l'esistenza di una convivenza in una coppia, anche se la stessa è vissuta come in una normale famiglia. È quindi evidente che norme favorevoli a madri che si dichiarano sole potrebbero agevolare la scelta delle coppie di non registrare l'esistenza della convivenza, andando contro la creazione di famiglie stabili. Per questi motivi la nostra posizione sulla relazione è di astensione. Signor Presidente, è importante che l'Europa sia in prima linea contro tutte le forme di criminalità organizzata e contro tutte le mafie. Io voglio ringraziare davvero la relatrice per l'ottimo lavoro svolto. Cito alcuni dei punti qualificanti di questa relazione: regole più severe per impedire l'accesso ai fondi pubblici e a organizzazioni criminali o di stampo mafioso; nuove leggi per escludere dagli appalti le imprese legate alla criminalità organizzata; sequestro e confisca dei beni e adozione di nuove regole per assicurare l'esclusione dalle liste elettorali al Parlamento europeo di persone condannate per reati legati alla criminalità organizzata. Il nostro impegno deve continuare perché sia finalmente realizzato uno spazio europeo di libertà e di giustizia. Lo dobbiamo ai nostri cittadini, lo dobbiamo anche alle molte vittime della criminalità organizzata e alle loro famiglie. Signor Presidente, l'Europa è uno dei principali finanziatori dei fondi per lo sviluppo e dobbiamo conservare questa caratteristica nonostante il periodo di crisi, perché qualunque paese in difficoltà non avrebbe la forza di rialzarsi se non ci fosse l'aiuto della comunità internazionale. Ma questi aiuti devono seguire un piano di sviluppo strategico, soprattutto in vista della scadenza degli Obiettivi del Millennio del 2015, promuovendo la titolarità democratica delle politiche di sostegno allo sviluppo e di aiuto ai progetti e alle misure di sviluppo, grazie ad un impegno costante presso tutti gli attori dello sviluppo, ma anche prevedendo l'obbligo di rendiconto nei loro confronti. È importante ribadire che gli aiuti sono una misura temporanea, fonte di crescita inclusiva e sostenibile, attraverso però obiettivi chiari e quantificabili, volti a responsabilizzare i paesi beneficiari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, si è diffusa nel corso degli ultimi anni un'idea che a me pare non soltanto sbagliata, ma anche profondamente pericolosa: quella cioè che per creare nuova occupazione e favorire lo sviluppo e la crescita, sia indispensabile togliere protezioni sociali e ridurre i diritti alle persone che lavorano e a quelle che entreranno nel mercato del lavoro. Purtroppo, le tracce di questa idea sono presenti nella comunicazione della Commissione, perché quando si ipotizza di decentrare la contrattazione collettiva, vanificando così quella nazionale, si determina un danno oggettivo non soltanto per le persone più deboli, che non avranno più la protezione di prima, ma si introduce addirittura una forma di dumping sociale tra chi ha una condizione e chi ne ha una diversa e si alterano i meccanismi di competizione delle stesse aziende. Lo stesso vale quando si ipotizza di favorire la nascita di un contratto che diventa stabile, partendo però da condizioni molto basse che riguardano ancora una volta i diritti delle persone. Io credo che il punto di riferimento non possa essere questo ma debba essere ciò che l'Europa scrisse a Lisbona già dal 2000: cioè la scommessa sulla conoscenza, sulla crescita del sapere e della capacità di innovare, sia nel prodotto che nel processo, e l'uomo e la donna che lavorano sono uno dei valori primari e fondamentali di qualsiasi ipotesi di attività economica di oggi e del futuro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero complimentarmi con la collega per la scelta dei temi affrontati. Perché nuove competenze? L'evoluzione del mondo del lavoro crea sicuramente la necessità di cambiare e acquisire competenze diverse: ma che ne facciamo di quelle che rappresentano il nostro patrimonio e le nostre tradizioni? La collega rileva l'importanza di salvaguardare la tradizione artigiana e le competenze a essa associate. Occorre andare oltre. Che ne è di quei mestieri che una volta rappresentavano il fulcro dell'economia di certe zone? Non esistono più queste zone, ad esempio quelle montane e pedemontane, che sono state abbandonate in favore delle città. Una soluzione che favorirebbe l'impiego e quindi l'occupazione potrebbe essere proprio il recupero di certi mestieri e tradizioni, favorendo al tempo stesso le zone svantaggiate. Per assicurare il proseguimento di certe attività, bisogna puntare sui giovani e renderli protagonisti di iniziative, di tradizioni e mestieri in disuso nelle zone in questione. Una formazione tesa all'inserimento dei giovani in piccole realtà aziendali presenti in queste zone avrebbe una doppia valenza: recupero delle aree abbandonate e incremento dell'occupazione giovanile. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho ascoltato e ho apprezzato il tono accorato con il quale il rappresentante del Consiglio ha introdotto questa discussione. Devo dire però che i problemi concreti, ahimè, rimangono, al di là dell'attenzione e del rispetto verso il Parlamento. La mancata attuazione della direttiva comporta una serie di conseguenze gravi per la salute delle mamme e dei bambini, per il rispetto dei diritti fondamentali della persona, che si sono costruiti nel corso di un tempo lungo e, secondo me, comporta conseguenze negative anche sull'occupazione. Non riesco a capire come potremo realizzare gli obiettivi per l'Europa 2020 se non avremo strumenti per incrementare l'occupazione femminile, a partire proprio dalla direttiva sulla maternità e sulla paternità. Anche il calo demografico, tante volte indicato come uno dei problemi dell'Europa futura, non può essere contrastato se non ci saranno atti concreti per aiutare le famiglie che decidono di fare dei figli. Dunque, occorre fare uno sforzo per realizzare rapidamente quella direttiva e, mi si consenta, questo tema delle difficoltà date dalla crisi non sta davvero in piedi in nessun modo. Pensiamo che la crisi durerà in eterno e per questa ragione non difendiamo oggi le donne e la loro maternità? Pensiamo che nella crisi non si debbano fare scelte prioritarie e che tutto sia indistinto? Se crediamo agli obiettivi che abbiamo scritto, bisogna che, anche nella crisi, si indichi quali sono le politiche prioritarie. Questa, secondo me, è una di quelle. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche se è presto per un giudizio conclusivo, è difficile sottrarsi all'impressione che questo semestre stia producendo un coordinamento debole e una legittimità democratica inadeguata, e le due cose sono collegate tra loro perché, senza piena legittimazione democratica, il semestre rischia di essere più un esercizio burocratico che un coordinamento sostanziale. Questo limite rimanda, certo, al nodo cruciale delle competenze dell'Unione, delle prerogative del Parlamento, che dovrebbe costituire il vero cuore di una riforma dei trattati altrimenti inutile o dannosa. Ma questo limite evidenzia anche un problema di volontà politica effettiva di utilizzare da subito tutti gli strumenti offerti dal trattato, per rafforzare il coordinamento e per attribuire un ruolo maggiore al Parlamento europeo. C'è poi un problema di contenuti. La lettura delle raccomandazioni del Consiglio mostra un evidente limite della linea di politica economica che li ha ispirati: la riduzione del deficit e lo sviluppo del mercato interno sono condizioni necessarie ma non sufficienti per contrastare la crisi e, senza un grande piano di investimenti, rischiano di innescare un circolo vizioso che ci può portare al collasso. È bene quindi che la linea politica del semestre sia oggetto di un vero dibattito politico, che non può che svolgersi nella dialettica fra Parlamento europeo e Consiglio europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, egregio Commissario Barnier, nel settore dell'innovazione, le piccole e medie imprese europee continuano a soffrire di uno sviluppo più lento rispetto alle loro omologhe negli Stati Uniti e in altre economie emergenti. In questo contesto, una tutela brevettuale unitaria può rappresentare un'ottima occasione per rafforzare il ruolo delle piccole e medie impres in materia di innovazione e ricerca, contribuendo al contempo al rilancio del mercato interno. Vorrei chiederle quindi se è sua intenzione proporre nel medio – o a breve termine – misure specifiche per facilitare l'accesso al mercato brevettuale europeo da parte delle piccole e medie imprese, ad esempio un Fondo europeo che si assuma le responsabilità e la competenza di pagare al posto delle PMI le tasse per l'iscrizione, e se lei ritiene che l'iter legislativo in corso possa contribuire e costituire un'occasione propizia per l'attuazione di questo obiettivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con questo documento sul bilancio certamente si colgono alcuni elementi di grande rilievo: uno di questi è certamente la centralità del Mediterraneo. Risorse ulteriori per rapporti di vicinato con le realtà frontaliere al Sudeuropa come momento di qualificazione e di valorizzazione di questa ansia di libertà, che continua a esprimersi compiutamente anche attraverso libere elezioni, così come quelle svoltesi in Tunisia proprio domenica scorsa. Tutto questo attraverso criteri di priorità che diano una ulteriore di sviluppo e di competitività ai tanti giovani migranti proprio in quei territori; migliore tutela delle frontiere; più risorse a Frontex; una strategia europea di contrasto più deciso alla criminalità organizzata. Giusto ieri si è approvata la prima relazione sulle mafie e sulla criminalità organizzata: cogliere questo spunto ulteriore trasmette un segnale importante del Parlamento nella direzione giusta di un contrasto incisivo a questi fenomeni così gravi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta del Parlamento europeo è coraggiosa e va nella giusta direzione. Nonostante la situazione di austerità richiesta dagli Stati membri e dai deficit di bilancio nazionali, è dovere dell'Unione europea fare tutto il possibile per assicurare crescita e occupazione in Europa. Concordo pienamente con i colleghi Balzani e Fernandes e per questo ho dato il mio voto favorevole alla risoluzione. La crisi deve essere affrontata non solo tramite misure di austerità ma anche attraverso investimenti nella ricerca e nella politica di coesione. È giusto contenere le spese amministrative e, in questo senso, il Parlamento ha dato un segnale forte e chiaro. Ma auspico che durante la prossima riunione del Comitato di conciliazione riesca a prevalere il buon senso: il Consiglio deve aprire gli occhi e rendersi conto che i tagli alla competitività e alla coesione non faranno altro che affossare ulteriormente la nostra economia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io voglio unirmi, non per prassi ma per convincimento, al ringraziamento ai colleghi Balzani e Fernandes per il lavoro svolto, un lavoro complesso ma sul cui risultato, penso, possiamo tutti compiacerci. Quella che abbiamo approvato oggi con un convinto voto favorevole da parte nostra è sicuramente una proposta efficace e adeguata all'insegna di due fattori, quelli del rigore e dello sviluppo. Rigore anche a partire dal Parlamento, dalle spese che riguardano il funzionamento delle istituzioni, e sviluppo con azioni che vanno oltre i segnali e che mirano a favorire l'occupazione e soprattutto a sollecitare investimenti utili a favorire la crescita, stimolando l'attivazione di capitali privati. È questa la nuova sfida che con questo bilancio l'Europa rilancia e penso che sia una sfida sia adeguata ai tempi, sia aderente a quelle che sono le necessità delle quali oggi i cittadini europei si fanno carico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la pressione attualmente in corso affinché si rispetti il patto di stabilità europeo tramite riduzione dei bilanci degli Stati membri, per poter rimanere all'interno della percentuale consentita del debito sovrano e dei disavanzi pubblici, fa sì che la rifusione di cui stiamo discutendo in Aula oggi rivesta una particolare importanza. Il dibattito a tale riguardo è stato spesso oggetto di accese discussioni anche in Consiglio. Essendo una proposta di rifusione, non sono apportate modifiche sostanziali alla direttiva attuale, tranne che per gli emendamenti all'articolo 4 della direttiva, i quali pongono, sebbene nel contesto probabilmente non pertinente di una proposta di rifusione, una questione rilevante nel contesto della discussione in itinere sul rafforzamento del mercato interno e sul consolidamento delle finanze pubbliche. Abbiamo votato a favore del provvedimento, signor Presidente, anche perché gli emendamenti proposti dal relatore rischiavano di implicare la messa in discussione dei presupposti della direttiva stessa, reintroducendo di fatto la tassazione dei dividendi, oltre ad affrontare la questione della necessità di maggior coordinamento, se non armonizzazione, in materia di fiscalità societaria, per evitare che i benefici del mercato interno si rivelino funzionali alla pianificazione fiscale, determinando conseguenze negative per le finanze pubbliche. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare i relatori, in particolare il collega Rivellini, per il lavoro svolto su questo importante progetto di revisione del regolamento finanziario dell'Unione europea dopo il trattato di Lisbona. Abbiamo votato a favore: non è un fatto casuale che il provvedimento sia passato con una maggioranza ampia. Ritengo di dover sottolineare, tra le ragioni che hanno determinato un voto ampiamente favorevole, quelli dei punti cardine di questo provvedimento, che ha guardato alla qualità degli investimenti, alla capacità di stimolare competitività, ma soprattutto all'attivazione e al rafforzamento di politiche comuni utili a garantire un protagonismo europeo. Questo nuovo regolamento rende l'Europa più protagonista dei progetti di sviluppo che ci sono sul territorio, anche attraverso una semplificazione delle norme e dei regolamenti, semplificazione che ci viene fortemente richiesta, soprattutto dagli enti locali, spesso in grande difficoltà nel poter accedere alle opportunità messe a disposizione dall'Unione europea. Signor Presidente, il momento storico e le difficoltà economiche che l'Europa sta attualmente attraversando impongono una maggiore programmazione a sostegno dell'occupazione, in linea con gli obiettivi di Europa 2020. Bisogna ricordare che tra i dati drammatici che le economie europee stanno riportando, con tassi di disoccupazione vicini al 10%, dato che raddoppia per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, il settore del turismo è tra i pochi settori industriali ad aver resistito alla crisi globale. Per tale motivo, come abbiamo anche ribadito nella nostra relazione di iniziativa, occorre elaborare, insieme alle parti sociali e all'industria del settore, una vera e propria mappatura delle competenze del settore turistico, che aiuti a definire nuove competenze dei lavoratori con prospettive di perfezionamento professionale mirato. Dobbiamo concentrarci sul tema della formazione e della qualificazione professionale, attraverso forti investimenti su nuove figure professionali più inclini a una visione imprenditoriale e manageriale per attrarre i nuovi flussi turistici dai paesi emergenti. A tal fine, occorre integrare le misure nazionali con le risorse del Fondo sociale europeo destinate alla formazione professionale. A tutto ciò va unito uno sforzo sempre maggiore per assicurare qualità del lavoro in un comparto che vive di lavoro stagionale e, purtroppo, anche di troppo lavoro nero. Anche per queste ragioni ho votato a favore della relazione. Signor Presidente, l'Europa, oltre che cercare di rimediare ai propri errori deve anche ricominciare a investire sul proprio futuro. Ci siamo dati un obiettivo ambizioso: quello del 75% di occupati tra i venti e i sessantaquattro anni da qua al 2020. Ma così come non è immaginabile che sia solo la spesa pubblica il motore di nuovi investimenti per la crescita, non ci sarà nuova occupazione se non si favoriranno gli investimenti privati nei settori innovativi e l'assunzione dei giovani, se non si farà più formazione, una migliore formazione, se non si renderanno omogenee le politiche di bilancio, quelle fiscali, previdenziali e assistenziali nell'Unione e se non si renderà più flessibile il mercato del lavoro, rendendo la contrattazione più aderente e prossima alle esigenze delle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, nel rispetto dei diritti fondamentali. Il voto favorevole che ho espresso sulla relazione Bastos è un atto di fiducia nei confronti delle Istituzioni comunitarie e sulla loro pur tardiva capacità di far uscire dalla crisi la prima economia del mondo, senza snaturare il modello sociale europeo, ma nel contempo liberando le energie inespresse del sistema produttivo, che trovano nella rigidità delle normative amministrative, del mercato del lavoro e del dumping interno, che pesa sul mercato unico, un freno alle proprie potenzialità e quindi alla crescita indispensabile dell'economia europea, anche per uscire dalla crisi dei debiti sovrani. Signor Presidente, come sottolineato dall'ottima relazione della collega Bastos, l'Europa è chiamata ad adottare proposte incisive per modernizzare il mercato del lavoro, migliorandone quindi in primo luogo la flessibilità e la sicurezza. Dobbiamo assicurare condizioni di lavoro dignitose per tutti, migliorare l'attuale legislazione e fornire a lavoratori e imprese i giusti incentivi per adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Ma per adottare politiche efficaci, è necessario migliorare la capacità di prevedere e anticipare le esigenze del futuro. Oggi più che mai istruzione e formazione di elevata qualità sono requisiti essenziali per fornire le nuove competenze richieste dal mercato. Se vogliamo ripartire, dopo questa grave crisi economica, diventare più competitivi, conseguire livelli più elevati di crescita e di occupazione, dobbiamo sfruttare meglio tutto il nostro potenziale e puntare sui giovani. Sono il nostro futuro e non possiamo permetterci di trascurare né frenare la loro crescita professionale. Signor Presidente, in tutta Europa il tasso di disoccupazione è rimasto stabile a percentuali elevatissime e ciò dimostra che l'intera Europa non è ancora uscita da questa crisi che l'attanaglia dal 2008. Nell'area dell'euro a ottobre il dato sulla disoccupazione rilevato da Eurostat si ferma al 9,7%; in Italia, secondo l'agenzia nazionale ISTAT, il tasso di disoccupazione è stabile all '8,7% e l'aumento della disoccupazione giovanile, il nostro futuro, sale addirittura al 27,6% con un incremento di 2,4 punti rispetto a novembre 2009 e con picchi del 40% in alcune regioni come quelle del Mezzogiorno d'Italia. L'ultimo dato allarmante è che la minima crescita che registriamo nell'occupazione riguarda la sola componente maschile. Le donne rimangono ancora una volta nelle retrovie. Le manovre che ciascuno Stato membro sta cercando di mettere in campo per superare questo prolungato periodo di crisi hanno come riflesso quello di frenare il mercato del lavoro e questa situazione allarmante necessita di risposte forti, che l'agenda che ci viene proposta dalla Commissione fornisce, con soluzioni efficaci e rapidamente implementabili. Per questo il mio voto è stato favorevole. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio innanzitutto la collega Angelilli per questa iniziativa. Lo sfruttamento sessuale dei bambini è sicuramente uno dei reati più depravanti che si possano commettere. Chi paga o sfrutta un bambino o una bambina a fini sessuali deve essere severamente punito. Altresì occorre intervenire nei confronti di coloro che si recano in altri paesi, dove è più facile ottenere a pagamento prestazioni sessuali da bambini, che spesso vivono in condizioni di povertà tali da indurre le proprie famiglie a venderli. Anche la diffusione su Internet di immagini pedopornografiche deve essere vietata e l'autorità competente deve poter oscurare i siti che mettono online tale materiale. Indubbiamente chi usa Internet si imbatte spesso in siti contenente materiale pornografico, ed è difficile distinguere se i soggetti ripresi siano o meno minorenni. Sarebbe auspicabile si facessero campagne finalizzate a spingere chi si imbatte in siti presumibilmente pedopornografici a segnalarli alle autorità competenti, magari mettendo a disposizione un sito dedicato sul quale sia possibile fare il download della pagina sospetta. Spetterà poi all'autorità giudiziaria competente verificare se il sito segnalato rientra o meno tra quelli da oscurare. Sono favorevole alla relazione, in quanto questo è un problema che va affrontato con serietà e cautela, a tutela del minore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, bisogna dare atto immediatamente al relatore, l'on. Angelilli, di aver svolto un ottimo lavoro. Non era semplice raggiungere un punto di equilibrio su una direttiva importante sulla quale vi è ovviamente il nostro più ampio sostegno. Possiamo definire positiva la discussione su un tema così sensibile. Non vi è reato più aberrante che quello commesso nei confronti di giovani e ragazzi, per la loro condizione di debolezza e di fragilità e di vulnerabilità: in particolare, i reati sessuali vanno sanzionati sempre in maniera perentoria e severa. Importanti sono i passaggi sulla pedopornografia, sulla possibilità di bloccare – e, laddove non sia possibile, cancellare – i siti, e il riferimento ai temi quali quelli della tratta degli esseri umani, spesso in mano alla criminalità organizzata. Dobbiamo anche rafforzare, Commissario Malmström, i rapporti con gli enti locali, perché come noi sappiamo, dopo i centri di accoglienza, vi è il passaggio alle case famiglia e dopo di ciò, spesso, questi ragazzi diventano invisibili: di essi non vi è più traccia. Positivi i percorsi di riabilitazione individuali attraverso un approccio interdisciplinare, come qualcuno poc'anzi ha detto, per rafforzare quello stato di benessere che va certamente recuperato in questi ragazzi. Positivo il sistema di allerta preventivo: è importante condividerlo con un numero maggiore di Stati membri, com'è anche importante sottolineare in questo momento l'esigenza di una cooperazione sempre più forte basata sulla fiducia degli Stati membri. Importante è il riferimento alla confisca: sottrarre i beni ai condannati per questo tipo di reato e utilizzarli per valorizzare queste realtà specifiche, restituendo benessere psichico, fisico e relazionale a questi ragazzi. La direttiva è una tappa importante e obbligata ma molte altre dovranno ancora essere portate avanti da questo Parlamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non è mai il caso di fare una classifica dei reati: sono sempre evidentemente tutti odiosi. Ma i reati di cui stiamo parlando questa sera sono particolarmente spregevoli. Non è forse un caso che una delle pagine più dure del Vangelo è quella nella quale Gesù dice: "Chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare": raramente si sono se le parole più dure pronunciate da Cristo. Ci sono giorni in cui una persona torna a casa soddisfatta per aver fatto bene il suo lavoro: oggi è uno di questi, perché, grazie alla nostra relatrice, on. Angelilli, alle altre istituzioni europee, la Commissione e il Consiglio, variamo un provvedimento importante con misure contro il turismo sessuale, la definizione con chiarezza dei reati di abuso e sfruttamento sessuale, quelli di pedopornografia, e le circostanze aggravanti; garantiamo l'assistenza psicologica gratuita e quanto del caso alle vittime; determiniamo il sequestro e la confisca dei proventi derivanti dai reati in oggetto; puntiamo alla prevenzione e tanto, tanto altro. Anche in questi giorni, in cui sembra trionfare l'antipolitica, la politica dà invece una risposta chiara e concreta da donare in prima battuta alle tante associazioni e ai volontari che si occupano quotidianamente di queste tematiche e ai tanti agenti delle forze dell'ordine che svolgono un lavoro delicatissimo e preziosissimo che, in alcuni paesi, a cominciare dal mio, l'Italia, ha raggiunto punti di vera eccellenza ed è esempio di buone prassi. Ma oggi era importante dare vita a una strategia europea per far sentire l'Unione vicina ai nostri cittadini, concretamente, soprattutto per problematiche così drammatiche e possiamo dire tranquillamente e orgogliosamente di averlo fatto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, l'abuso e lo sfruttamento sessuale a danno dei minori si sta notevolmente diffondendo negli Stati membri dell'Unione europea. Questo dato preoccupante è agevolato anche dall'uso di nuove tecnologie, soprattutto da Internet. Tali violenze colpiscono i minori di entrambi i sessi, anche se il maggior numero di denunce proviene da atti contro bambine. Ritengo necessario che l'Unione europea si doti di un quadro legislativo in grado di condannare questi gravi atti e che possa armonizzare le legislazioni penali degli Stati membri. Il riconoscimento di fenomeni quali il l'introduzione della definizione di turismo sessuale, lo sviluppo di linee telefoniche di aiuto promosse dall'Unione, il blocco e la rimozione di immagini da siti Internet, al fine di evitare che i minori sottoposti ad abuso possano diventare vittime in modo ripetuto rappresentano provvedimenti che vanno nella giusta direzione, per contribuire a combattere questa situazione che dobbiamo affrontare con forza e con decisione. Mi complimento quindi con la relatrice Roberta Angelilli. Ritengo, infine, che sia fondamentale sostenere lo sviluppo di strutture che forniscano assistenza alle vittime, come pure percorsi di recupero per i colpevoli. Occorre riportare al centro di questo percorso il ruolo della donna, quale principale prestatore di assistenza in seno alla famiglia e alla società, anche mediante l'inasprimento della legislazione in vigore negli Stati membri e l'armonizzazione della pena. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo progetto di revisione del regolamento finanziario dell'Unione europea dopo il trattato di Lisbona risponde ad alcune esigenze chiare e precise. Intanto, quella di favorire una qualità degli investimenti capaci di stimolare competitività e poi all'esigenza di attivare e rafforzare politiche comuni, utili a garantire un sempre maggiore protagonismo europeo nei processi di investimento e coesione territoriale. Ritengo poi che risponda in maniera forte all'esigenza di semplificazione che sale dal territorio e che vede troppo spesso le norme europee incapaci di essere comprese e pienamente attuate. Gli investimenti pubblici debbono servire sempre più, da un lato, a stimolare gli investimenti privati e, dall'altro, a stimolare un'azione propulsiva da parte dei governi nazionali con nuovi strumenti finanziari. Voglio esprimere particolare soddisfazione per la considerazione data ai che possono promuovere investimenti privati su infrastrutture, energia, ricerca e innovazione, aprendo una nuova frontiera di investimenti da parte delle politiche comuni. Signor Presidente, pieno favore e grande soddisfazione per l'esito del voto su questa direttiva per diversi motivi. Secondo recenti studi, tra il 10% e il 20% dei minori europei rischia di rimanere vittima di abusi sessuali durante l'infanzia e l'entità del problema, così come la sua caratteristica transfrontaliera, necessitano di un'azione tempestiva dell'Unione europea. Mi compiaccio che l'accordo che è stato votato in Aula, e quindi subito adottato dal Consiglio, sostituirà l'attuale legislazione ormai obsoleta, visto che risale al 2004, e che ciò avverrà in tempi brevissimi, visto che già c'è un accordo in prima lettura con il Consiglio. Mi compiaccio dell'inserimento in questa direttiva di nuovi concetti e reati, introdotti per la prima volta nella legislazione comunitaria: l'adescamento online diventerà in Europa un crimine a tutti gli effetti, così come il turismo sessuale, sia che sia commesso sul territorio di uno Stato membro o che venga commesso al di fuori dell'Unione europea, ma da un cittadino europeo. Le varie banche dati degli Stati membri che raccolgono le informazioni necessarie per il monitoraggio del fenomeno dell'abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori sono di importanza capitale e devono essere in grado di collaborare tra loro con sempre maggiore rapidità e precisione, perché questi crimini, sempre più capillarmente organizzati, non trovino nessuna via di scampo o lentezze burocratiche che potrebbero originare recidività dell'azione. Tolleranza zero: è questa la parola d'ordine di questo provvedimento che sono orgoglioso di aver votato. Signor Presidente, un dato prima di tutto che spiega la gravità della situazione: sono cristiani tre quarti delle persone perseguitate e discriminate per la loro fede nel mondo. Questo ce lo ha ricordato di recente il Papa durante il vertice del 12 settembre a Roma, dove anche i rappresentanti OSCE si sono uniti per discutere sul tema dei crimini di odio contro i cristiani. Nella risoluzione parliamo di Egitto, dove la situazione è ad alto rischio, poiché lì vive una forte comunità cristiana, il 10% della popolazione, e della Siria, per cui il commissario ONU ha parlato di possibili veri e propri crimini contro l'umanità. Ma mi preme ricordare che questi crimini si svolgono, oltre che in Africa, anche in varie parti dell'Asia. Mi riferisco alle recenti persecuzioni nelle Filippine, in India e in Pakistan. I crimini contro i cristiani sono in preoccupante aumento: violenze e aggressioni contro i sacerdoti, religiosi e predicatori di strada protestanti e soprattutto attacchi alle chiese e ai cimiteri in un'atmosfera di totale mancanza di libertà religiosa, libertà che dovrebbe includere il diritto a predicare, educare, convertire, contribuire al discorso politico e partecipare pienamente alle attività pubbliche. Tutto ciò a molti cristiani nel mondo non è permesso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da quando una violenta protesta ha scosso il Tibet nel marzo 2008, la repressione si è fatta molto acuta. Uno dei luoghi più segnati dall'inasprirsi della repressione è stato il monastero di Kirti, nella regione cinese del Sichuan, dove sono avvenute quasi tutte le immolazioni, che giustamente ricordiamo nella nostra risoluzione. La prima era avvenuta proprio nel giorno del terzo anniversario delle insurrezioni del 2008 da parte di un monaco di vent'anni. Da allora ad oggi, oltre a una totale mancanza di progressi nel dialogo con il Dalai Lama e con la comunità internazionale, Pechino ha imposto una linea di ancora maggiore sorveglianza, un effettivo coprifuoco militare che ha portato a un semisvuotamento del monastero di Kirti (da 2.500 a 600 monaci), continuamente monitorato dalle forze dell'ordine cinesi. Dopo il primo decesso le autorità hanno punito decine di monaci con pene detentive di varie entità, condannandone tre a 10 o 13 anni per aver assistito il compagno nell'immolarsi. Anche i familiari del monaco sono stati detenuti e interrogati, mentre un sentimento crescente di terrore è andato diffondendosi nell'intero Tibet. Penso che queste sono ragioni sufficienti per votare e approvare una risoluzione da parte di questo Parlamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, confesso di non capire molte delle critiche e delle osservazioni che vengono da alcuni miei colleghi. Alcune, addirittura, mi paiono offensive verso il gruppo dei socialisti e dei democratici. Non avete nessuna ragione per mettere in dubbio le nostre intenzioni relativamente ai diritti delle persone che vivono nel mondo, a cominciare dal Tibet per arrivare poi ad altre parti del mondo delle quali ci si occupa ancora in questi giorni. Noi abbiamo sempre difeso i diritti umani. Quello che ha sollevato la collega De Keyser è un altro problema, è un problema di opportunità politica e cioè se in questo momento una presa di posizione del Parlamento possa aiutare od ostacolare un processo volto a risolvere il drammatico problema dei monaci tibetani, che hanno diritto a esprimere le loro opinioni e a vivere in condizioni adeguate nella loro terra, in piena democrazia. Nessun dubbio dunque sul fatto che ci siano delle restrizioni. Il tema è un altro: non trasformare una buona intenzione e ipotesi positive, come quelle che vi animano, in un ostacolo del processo di soluzione di quel problema. Tutto qui. Per il resto non abbiamo differenti opinioni sul fatto che i diritti umani debbano essere garantiti sempre. Attenzione però ai tempi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la risoluzione è particolarmente corposa e dettagliata e questo allo scopo di stigmatizzare l'atteggiamento del governo del Bahrein che è responsabile di aver messo in atto un vero e proprio Stato di polizia per rispondere alle legittime e pacifiche proteste della popolazione. L'altro fattore di estrema preoccupazione è il ricorso a tribunali militari speciali per processare i civili. Questo, come ricordato nella nostra risoluzione, costituisce una violazione delle norme internazionali sul processo equo e dobbiamo fare tutto il possibile affinché si metta fine a processi di massa di civili dinanzi a tribunali militari, ossia la Corte di sicurezza nazionale. Il nostro invito alle autorità del Bahrein è a ripristinare e a rispettare tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, tra cui il pluralismo, la libertà di espressione e di riunione, la libertà di religione, i diritti delle donne e le misure contro la discriminazione, e a porre fine alla censura. È importante anche alla luce dei precedenti di questi ultimi mesi, poiché quel che è accaduto in questi ultimi mesi ci dimostra che in gioco c'è prima di tutto la vita di migliaia di cittadini, la speranza di un popolo e il futuro di un paese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nel Bahrein la famiglia regnante ha respinto le riforme troppo a lungo e, come l'Arabia Saudita che la appoggia, crede nell'efficacia della repressione. Il mondo arabo sta però cambiando in modo irrepressibile e nemmeno l'Arabia Saudita è immune dal vento delle novità e dalla sete di democratizzazione e di aspirazioni per riforme politiche, economiche e sociali. Un tribunale del Bahrein ha condannato la settimana scorsa 14 persone, tra le quali 12 donne, a sei mesi di carcere per aver manifestato illegalmente. Gli imputati sono stati condannati per aver provocato caos e panico tra la popolazione di Manama durante una protesta all'interno di un centro commerciale e sono stati incarcerati per aver partecipato a un raduno con più di cinque persone. Da metà febbraio, quando in Bahrein sono iniziate le proteste contro la monarchia sunnita, centinaia di persone sono state arrestate. I principali partiti di opposizione hanno proposto una soluzione pacifica della crisi politica in corso da metà febbraio. Il documento chiede riforme democratiche e un governo eletto preservando la democrazia, ma queste richieste vengono rigettate. L'Unione europea non può rimanere muta di fronte a queste chiare violazioni dei diritti di manifestazione e di libertà di espressione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'ufficio del Mediatore svolge un'importantissima funzione sociopolitica, anche se mi rendo conto che questo non lo esonera dal rispondere alle legittime domande dei colleghi sull'imponenza del bilancio ma, anzi, sottolinea ancor di più la produttività del suo impegno. L'ufficio del Mediatore, insieme a SOLVIT e alla commissione per le petizioni, costituisce la rete europea di tutela del diritto di cittadinanza. In realtà, attraverso le diverse procedure, spiegate in maniera molto positiva all'interno della risoluzione, il Mediatore cerca di dare pienezza a quel principio fondamentale di democrazia che è la rappresentanza, colmando le lacune nella comunicazione, sbiadendo le opacità e rendendo più trasparente il sistema. In questa relazione relativa all'anno 2010 osserviamo, come hanno sottolineato i colleghi, una diminuzione complessiva del numero delle domande – il che non avvilisce il senso di partecipazione civica dei cittadini – ma nel contempo un aumento delle denunce fatte contro la Commissione esecutiva. Sono contenta dell'approccio positivo del Commissario Kroes e dei contenuti del suo intervento, perché ritengo che la Commissione debba trarre, da questo dibattito di oggi e dal lavoro che la rete di tutela dei cittadini svolge, delle indicazioni di percorso. Sono convinta della buona fede, dell'impegno e della buona volontà dimostrati dal Commissario Kroes e vorrei quindi che da questo si traesse un messaggio chiaro: la Commissione eccede in strumenti di burocrazia ed eccede in sovrastrutture: forse qualcuno confonde l'autorevolezza della funzione con l'autoritarismo ciò compromette il sano rapporto con i cittadini. Ringrazio quindi il Mediatore per il lavoro svolto, il Commissario e la relatrice Iotova per l'eccezionale lavoro svolto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in tanti abbiamo gridato in questo periodo: "l'Europa è in pericolo". Per fortuna, grazie agli sforzi compiuti ieri da governi e istituzioni comunitarie, abbiamo allontanato il rischio che l'Europa diventasse "il" pericolo per la stabilità globale. Sono d'accordo con lei, signor Presidente della Commissione, la crisi che viviamo richiede innovazioni anche sul piano dell'ingegneria istituzionale, che ci consentano di presentarci al mondo responsabili e uniti. Permettetemi però, oggi, nello spirito del trattato di Lisbona, di usare la tribuna del Parlamento europeo per lanciare un appello alla classe dirigente del mio paese: non solo ai politici ma a tutti coloro che hanno importanti responsabilità nell'economia e nella società civile. Gli impegni assunti dall'Italia nella giornata di ieri meritano un approccio che sia capace di andare oltre ciò che ci divide e di guardare ai bisogni della nostra gente e al contributo che siamo chiamati a dare perché l'Europa sia competitiva e custode del nostro benessere. Il ruolo che il parlamento italiano assumerà nei prossimi giorni sarà in questo senso decisivo, non solo per l'Italia, ma anche per l'Europa, a conferma dell'interdipendenza profonda che lega le economie dei nostri paesi. Spero, mi auguro, desidero, chiedo con tutto il cuore che nel mio paese questa consapevolezza faccia da eco ai risultati conseguiti ieri a Bruxelles. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è importante che le massime istituzioni europee abbiano accolto con favore le proposte italiane per fronteggiare la crisi, considerandole un impegno forte e credibile. Oggi le dichiarazioni del Presidente Van Rompuy e del Presidente Barroso rappresentano un riconoscimento positivo allo sforzo del governo italiano di trovare soluzioni concrete per un risanamento economico e strutturale, verso il pareggio del bilancio e il rilancio dello sviluppo e dell'occupazione. Credo che l'Europa sia consapevole dei sacrifici che chiede all'Italia e a tutti gli Stati membri. Proprio per questo è positivo e apprezzabile che la Commissione oggi abbia rinnovato il suo impegno a sostenere queste misure di rigore da parte degli Stati, proponendo un piano di economica comunitaria che punti al rilancio della crescita dell'eurozona, anche con proposte specifiche sul lavoro, e rilanciando su e tassa sulle transazioni finanziarie. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la mobilità dei lavoratori europei è uno dei pilastri per la piena realizzazione del mercato interno e una leva per lo sviluppo e per l'economia. In Europa, nel settore sanitario si stima una carenza di circa un milione di professionisti. Questo impone la necessità di avere un sistema di riconoscimento delle qualifiche rapido ed efficace, e la carta professionale potrebbe facilitare questo percorso. Nel settore sanitario, però, la mobilità deve coniugarsi con la salvaguardia e la sicurezza dei pazienti. In questa direzione va la relazione votata quasi all'unanimità in sede di commissione per l'ambiente dove sono stato relatore. Mobilità e tutela dei pazienti devono essere considerate facce di una stessa medaglia. Per questo, il meccanismo di allerta rapida esteso alle professioni sanitarie appare non solo condivisibile, ma anche necessario. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il riconoscimento delle qualifiche professionali è un passo importante a livello europeo, in quanto il presupposto è che il professionista che esercita legalmente in uno Stato membro venga considerato sufficientemente idoneo e qualificato per esercitare, anche in modo temporaneo, in qualsiasi altro Stato dell'Unione. Esistono professioni che richiedono una formazione continua, ed è importante che questa sia accessibile e verificabile a tutti i livelli e sul territorio europeo. La relazione riserva una particolare attenzione al settore sanitario che coinvolge medici, infermieri, farmacisti e altri operatori per i quali è necessaria anche una conoscenza linguistica al fine di evitare incomprensioni con il paziente. Clausola da noi ritenuta fondamentale è che ogni Stato membro può subordinare giuridicamente l'accesso a una determinata professione al possesso di una qualifica professionale specifica. La carta professionale proposta dal Commissario Barnier potrebbe rendere più facile l'accertamento preventivo dell'idoneità a utilizzare la propria qualifica in ogni altro Stato membro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Europa è un continente enormemente ricco d'acqua dolce ma che rischia di diventare povero di acqua potabile. È un paradosso dovuto ai sempre più frequenti casi di inquinamento della falda acquifera. In Italia, ad esempio nel Veneto, la mia regione, negli ultimi cinquant'anni sono state autorizzate cave sotto falda e discariche che hanno portato a un grave inquinamento delle falde acquifere, del suolo e dei pozzi di acqua potabile. Nel maggio di quest'anno, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Veneto ha riscontrato l'avvelenamento da mercurio di oltre 100 pozzi in diversi comuni della provincia di Treviso. Bisogna pertanto agire in fretta e sbloccare subito l'importantissima e necessaria direttiva sul suolo, adottata dal Parlamento europeo in prima lettura nel 2007 ma ancora oggi bloccata in Consiglio, direttiva che prevede l'obbligo di censire e bonificare i siti contaminati e così risolvere il problema dell'inquinamento delle falde acquifere. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'italiano è lingua ufficiale dell'Unione europea fin dal primo regolamento comunitario del 1958 e confermata tale nel trattato. Come è possibile che spesso gli uffici del Parlamento europeo non rispettino il trattato, non utilizzando in atti, documenti, comunicazioni e traduzioni simultanee la lingua italiana, creando difficoltà di comprensione e limitando la possibilità di esprimersi a chi la vuole usare? Anche agli ai triloghi e alle riunioni delle delegazioni e missioni parlamentari, e a volte anche nelle riunioni dei coordinatori di commissione, la traduzione è disponibile solo in inglese. Io non ho nulla contro gli inglesi, ma non ho nessuna intenzione di esserne colonizzato. Sono qui per difendere e tutelare il mio popolo e pretendo, nel rispetto del motto dell'Unione europea "Uniti nella diversità", di potermi esprimere nella mia lingua. Se non saranno rispettati in questo Parlamento e in tutti i suoi organi e uffici i principi fondamentali dell'Unione, tra cui quello di pari dignità delle lingue ufficiali, presenterò ricorso alla Corte di giustizia al fine di fermare questa omologazione sovranazionale che i poteri forti vogliono per l'Europa. Credo che lei abbia ragione, perché nel regolamento c'è scritto che una richiesta di dichiarazione di voto non è più ricevibile dopo l'inizio della prima dichiarazione. Pertanto, a mio avviso credo che lei abbia ragione, però consulteremo i servizi per avere maggiore chiarezza. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che un sistema organizzato su una cooperazione reale ed effettiva fra gli Stati membri imponga che, nell'ambito del rapporto di fiducia che si instaura fra gli stessi Stati membri, il principio della libertà di movimento debba essere caratterizzato concretamente da strumenti efficaci e incisivi. La mobilità qualificata, che si rivolge essenzialmente a personale in grado di poter determinare un valore aggiunto nelle attività che svolge in un altro Stato membro, è sicuramente da interpretare in senso favorevole. Una formazione obbligatoria, un aggiornamento obbligatorio, ma anche uno standard minimo di requisiti che consenta di rendere equipollenti i sistemi per l'accreditamento di questo personale paiono assolutamente necessari, soprattutto in un settore delicato ed essenziale quale è quello della salute pubblica, per evitare possibili distorsioni nell'applicazione di un provvedimento che noi sosteniamo e che riteniamo possa traguardare ambiziosi risultati nell'ottica di un raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili a vantaggio del paziente, nel caso della salute, e a vantaggio del consumatore nel caso di altri comparti parimenti significativi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, con il volto odierno il Parlamento ha posto le basi per la futura discussione sulla nuova direttiva che, come anticipato ieri dal Commissario Barnier, sarà presentata il 13 dicembre. Approvo la relazione della relatrice la quale, con la collaborazione di tutti i relatori, è riuscita a sintetizzare la riflessione lanciata nel giugno scorso dalla Commissione europea con il Libro verde. Mi preme sottolineare due elementi chiave all'interno della relazione: la lingua e la formazione. Ritengo necessario, in particolare per le professioni sanitarie, introdurre un'accurata valutazione del livello di conoscenza linguistica preventiva all'autorizzazione all'esercizio della professione e un aumento dei requisiti minimi di formazione comuni a tutti gli Stati membri, questo nell'ottica di assicurare una sempre maggiore sicurezza ai pazienti europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, proprio vent'anni fa nasceva Internet. Su questa rete le informazioni più selezionate oggi circolano sempre in maniera crescente con grande disponibilità per chiunque ne abbia interesse. I servizi di gioco d'azzardo rappresentano online una modalità concreta attraverso la quale un'industria importantissima in Europa – la terza in Italia, con 75 miliardi di euro – viene alimentata quotidianamente. Vale il principio di sussidiarietà fra gli Stati membri. Certo, è evidente che bisogna contrastare gli episodi legati all'illecito utilizzo di queste attività. Il gioco d'azzardo online illecito, privo cioè di autorizzazioni, va sanzionato perché reato transnazionale anch'esso basato sulla cooperazione fra gli Stati membri. Criminalità organizzata e riciclaggio ne costituiscono elementi di segno negativo, ricordando allo stesso tempo quanto la dipendenza possa aggredire soprattutto i soggetti vulnerabili, dipendenza contro la quale bisogna agire con un approccio interdisciplinare supportato dalle aziende sanitarie a tal fine attrezzate. È tuttavia un sistema importante che economicamente va assistito e va sostenuto in un quadro normativo nel quale l'Unione europea può rappresentare un valore aggiunto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il gioco d'azzardo online è un mercato in continua crescita il cui giro d'affari ha superato i 10 miliardi di euro. Attualmente spetta ai singoli Stati membri disciplinare il mercato dei giochi d'azzardo, ma la questione più delicata è il proliferare su Internet di un mercato nero non regolamentato e di dimensioni considerevoli, i cui attori principali sono situati in Asia. Il principio di dover rispettare il principio di sussidiarietà in favore degli Stati resta come cardine ma è opportuno, per poter combattere i pericoli esterni, garantire un coordinamento a livello europeo. Questi pericoli non riguardano solo la tutela dei consumatori, ma anche le stesse entrate degli Stati membri che fanno molto affidamento sulla tassazione del gioco cosiddetto legale. Altro punto significativo è legato alla difficoltà concernente il riconoscimento dell'identità e dell'età dei giocatori attraverso Internet. La Commissione e gli Stati membri devono intervenire senza indugio per proteggere i consumatori europei da operatori poco seri e dal rischio che il gioco d'azzardo possa creare dipendenza. Signora Presidente, onorevoli colleghi, tutelare le api significa tutelare tutti gli insetti impollinatori, l'agricoltura, l'ambiente e l'ecosistema. Mi sono astenuto sulla risoluzione della commissione per l'agricoltura perché è incompleta e poco efficace. L'utilizzo dei pesticidi neonicotinoidi per il trattamento dei semi del mais in agricoltura ha comportato la distruzione di milioni di api. In Italia abbiamo subito perdite dal 30 al 70% degli alveari, con gravi danni agli apicoltori, alle api e all'ambiente. Da due anni l'Italia ha vietato l'uso di questi pesticidi con due importanti risultati: il recupero della popolazione di api e la dimostrazione che la produzione di mais senza pesticidi non è diminuita. Quella di oggi è stata un'occasione persa per chiedere a livello europeo la messa al bando dei pesticidi neonicotinoidi. L'Europa deve impegnarsi maggiormente e con più convinzione per difendere questo importantissimo patrimonio naturale. Albert Einstein disse: "se tutte le api morissero, all'uomo resterebbero quattro anni di vita". Signora Presidente, onorevoli colleghi, quella apistica è un'attività che annovera numerosi addetti, circa 600.000, e che costituisce un prezioso baluardo per la biodiversità agroambientale. Ritengo fondamentale tutelare le peculiarità apicole presenti nei vari Stati membri e promuovere quegli interventi di formazione professionale volti ad accrescere il livello tecnico e scientifico delle risorse umane coinvolte, sia nella fase agricola che in quella di mercato, attraverso azioni di informazione e di marketing di prodotto mirate a collocare a pieno titolo il miele tra gli alimenti cardine di una sana nutrizione. Occorre pertanto un piano strategico di rilancio che tenga conto di molti fattori che, a partire da quelli istituzionali e amministrativi fino a giungere a quelli veterinari, diano quell'impulso di crescita atteso da tutti gli agricoltori europei. La relazione approvata quest'oggi si muove in questa direzione e l'ho sostenuta fortemente con il mio voto, anche nell'interesse di tutti gli apicoltori europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, con il voto odierno si è posta l'attenzione sul settore apicolo, che è cruciale nell'agricoltura europea per il suo contributo al mantenimento della biodiversità ed è fonte di reddito per circa 600.000 operatori del settore nell'Unione europea. Considero utile il programma lanciato dalla Commissione europea per il monitoraggio della salute delle api, al fine di individuare le ragioni dell'incremento del tasso di mortalità negli ultimi anni. Va maggiormente esplorata l'incidenza dell'uso dei pesticidi rispetto alla salute delle api. Ho votato a favore della relazione e mi rammarico che non sia stato mantenuto, come proposto dal relatore, il riferimento a una correlazione tra alcuni pesticidi e la mortalità delle api. Chiedo alla Commissione europea di prevedere maggiori aiuti finanziari al settore dell'apicoltura nella nuova PAC 2014-2020. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea in questo periodo è impegnata nella definizione dei contenuti della nuova politica agricola comune. Ritengo che il settore apicolo sia parte integrante della nostra agricoltura. Infatti, l '84% delle specie vegetali e il 76% della produzione alimentare in Europa dipendono dall'impollinazione ad opera delle api. È importante, al fine di preservare la salute delle api, attuare degli interventi specifici ed efficaci non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo, in modo tale da garantire una buona armonizzazione del sistema di sorveglianza. Un ulteriore problema è legato all'uso improprio ed eccessivo di pesticidi che possono avere conseguenze negative e provocare un'eccessiva mortalità delle api e che sono tollerati in modo differente dagli Stati membri, in modo tale da provocare distorsioni della concorrenza nel mercato interno. A sostegno e difesa dei nostri prodotti di qualità condivido la richiesta di indicare in etichetta obbligatoriamente la provenienza e il paese d'origine. La nostra battaglia è da sempre quella di informare e tutelare il consumatore. Anche il rischio derivante dall'uso degli OGM in agricoltura va tenuto in seria considerazione. Recentemente la Corte europea è intervenuta nel merito riconoscendo agli apicoltori il diritto di essere risarciti per i danni subiti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della relazione del collega Simon in quanto condivido pienamente l'urgenza di rendere più chiara e diretta l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di interesse economico generale. In particolare, credo ci sia un consenso diffuso sull'urgenza di individuare misure per i servizi di interesse generale che non producono effetti sostanziali sul commercio tra Stati membri. Ciò premesso, ho alcune riserve sull'approccio scelto dalla Commissione. Credo infatti che la sovrabbondanza di testi, tra comunicazioni, decisione e regolamento, rischi di confondere l'impianto normativo e di renderlo confuso e difficile da capire piuttosto che contribuire ad un vero e funzionale aggiornamento della normativa esistente di cui abbiamo bisogno. Signora Presidente, onorevoli colleghi, più di 80 milioni di persone in Europa sono a rischio di povertà. La crisi economica ha aggravato questa situazione, esponendo maggiormente le frange più deboli della società. Ho votato quindi a favore della relazione del collega Daerden, della quale ho particolarmente apprezzato la completezza e la molteplicità degli aspetti trattati per un'efficace lotta contro la povertà. Mi riferisco in particolare all'approfondimento della cooperazione tra Stati, alla definizione di principi comuni per stabilire il cosiddetto "paniere" di beni e servizi essenziali e accessibili a tutti e alla lotta alla povertà infantile. Condivido allo stesso modo le linee di azione individuate dalla Commissione, in particolare la priorità posta sul migliore utilizzo dei fondi strutturali che possono svolgere un ruolo essenziale per lo sviluppo di approcci innovativi e di programmi specifici di lotta contro la povertà. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono rimasto negativamente colpito dall'esposizione del Presidente Barroso, un lungo elenco di argomenti senza l'indicazione di una priorità. Penso che il fondamento per il prossimo anno debba essere quello di concentrare ogni sforzo per avviare un processo di crescita uniforme in tutti paesi dell'Unione europea. Dunque bisogna in primo luogo reperire risorse e uno strumento importante come la tassa sulle transazioni finanziarie non può essere svilito da valori di riferimento che lo rendono più simbolico che concreto. Poi ha detto il Presidente Barroso che il dialogo sociale è necessario. Dunque bisogna agire su tutti i fattori che determinano coesione sociale. Bisogna approvare rapidamente un'ipotesi di riorganizzazione del sistema previdenziale che dia stabilità e certezze a milioni di persone che oggi lavorano e vorrei dire che bisogna portare anche a una conclusione positiva, per quanto sia tema già di quest'anno, la clausola sociale orizzontale. Se cambierà il lavoro e se ci sarà una ripresa dell'occupazione come tutti speriamo è molto importante che i diritti delle persone che lavorano vengano garantiti in ogni e qualsiasi situazione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, è noto che alcune grandi economie hanno già dichiarato che non firmeranno un Kyoto 2. Il Consiglio europeo del 23 ottobre scorso, prendendo atto di questo stallo negoziale, ha dichiarato che l'Unione europea è disponibile a sottoscrivere un Kyoto 2 solo come parte di una transizione verso un trattato globale sul clima che stabilisca da parte di tutti i paesi una tabella di marcia e una tempistica. Lo stesso Commissario Hedegaard ha fatto intendere che procedere unilateralmente sarebbe un errore strategico. Ciononostante, il Parlamento continua imperterrito a vivere nell'utopia e chiede, con l'ennesima risoluzione del tutto avulsa dalla realtà, che l'Unione europea si impegni a prescindere a una riduzione unilaterale delle emissioni addirittura superiore al 20%. A cosa serve la missione del Parlamento a Durban, dal momento che non riveste alcun ruolo negoziale, a maggior ragione sulla base di questa risoluzione che rischia di fare la fine della carta straccia? La Conferenza dei presidenti farebbe bene a risparmiare su questa inutile null'altro che una vetrina di lusso per alcuni, abolendola. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare innanzitutto il Presidente della Corte dei conti europea, il sig. da Silva Caldeira, che è venuto oggi qui in Parlamento per presentare il rapporto annuale del 2010. Mi preme ricordare che il lavoro che questa Istituzione svolge ogni anno è particolarmente importante: informare tutti i cittadini europei con oggettività, mediante la pubblicazione delle sue relazioni e pareri, su quali sono ad esempio gli errori più significativi che si registrano nella richiesta dei fondi, aiutando dunque i fruitori a migliorare il e quindi a essere più efficaci nell'ottenimento dei finanziamenti stessi. Mi pare di capire dall'intervento del Presidente di questo pomeriggio che i pagamenti relativi al 2010 alla base dei conti presentano ancora errori rilevanti, pari a circa il 3,7% della spesa dell'Unione europea che ammonta a un totale di 122,2 miliardi di euro. Mi compiaccio anche del dato che il Presidente ha voluto sottolineare, vale a dire che il tasso di errore non rappresenta una stima dei casi di frode. Spesso si tratta di calcoli inesatti di costi dichiarati per i progetti cofinanziati dall'UE o dichiarazioni di costi non ammissibili quando invece si credeva che lo fossero e, caso che mi preme particolarmente in quanto membro della commissione per l'agricoltura e considerando la riduzione prevista dei fondi, il tasso di errore del 2,3% per l'agricoltura con alcune differenze sostanziali: il controllo della spesa sui pagamenti diretti non ha presentato errori rilevanti, mentre i pagamenti per lo sviluppo rurale mostrano una più altra frequenza di errori, ben il 50%. Infine, per il Fondo europeo agricolo di garanzia, il 27% dei pagamenti controllati è inficiato da errori. Signora Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare innanzitutto la collega Paliadeli per il paziente lavoro che ha svolto per arrivare a questa seconda lettura condivisa di questo provvedimento insieme agli altri relatori, in particolare quello del mio gruppo, la collega Sanchez-Schmid. Contrariamente a quanti hanno parlato ultimamente, io sono molto convinto di questo provvedimento, perché si può essere di idee diverse, si possono pensare cose ovviamente differenti tra noi, ma se siamo qui, siamo qui perché crediamo nell'Unione europea e crediamo in alcuni valori che questa Unione ha determinato e ha visto nascere. Questi valori sono frutto di una storia comune fatta da tanti particolari nelle proprie nazioni, nelle proprie città, nelle proprie terre, ma che hanno poi determinato una civiltà, una storia, un'identità e una tradizione comune. Non c'è bisogno di riscrivere la storia per dire che Danzica ha rappresentato una porta per la libertà e la democrazia di buona parte dell'Europa. Non bisogna scomodare i soldati inglesi che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale, perché non lo hanno fatto solo per l'Inghilterra ma per riportare la libertà e la democrazia in tutta Europa. Non bisogna raccontare che questo marchio ha un costo, tutto ciò che è importante ha un costo. Tra l'altro questo ha un costo davvero poco rilevante rispetto a tanti altri che noi sopportiamo, perché attraverso questo provvedimento ci saranno ovunque nel nostro territorio fabbriche, case, biblioteche, centri storici, castelli e templi che ci ricorderanno, nella diversità delle nostre terre di origine e delle nostre nazioni, che siamo figli di una stessa cultura, siamo figli di una stessa terra che si chiama Europa, e che se probabilmente noi tornassimo a guardare per sempre questi posti, forse troveremmo le risposte ai tanti problemi che oggi la nostra Unione ha. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il Consiglio ha formulato una richiesta di urgenza relativa al dossier di cui sono stato designato relatore, affinché il Parlamento esprima il suo parere – ripeto, solo parere – nel corso della riunione della commissione per la pesca del novembre 2011. In quanto relatore, e a nome dell'intera commissione per la pesca, mi oppongo alla richiesta di urgenza del Consiglio e ritengo necessario chiarire il perché di questa nostra decisione. La presente proposta del Consiglio è relativa all'accesso dei pescherecci battenti bandiera del Venezuela alla zona economica esclusiva situata al largo delle coste del dipartimento francese della Guyana. La proposta è simile ad un accordo internazionale sul quale, in virtù del trattato di Lisbona, il Parlamento ha il diritto di esprimersi in qualità di colegislatore nell'ambito della procedura legislativa ordinaria e non deve esprimere solo il parere. Nel merito, la proposta non presenta alcuna difficoltà e alla sua approvazione, benché firmata dal Consiglio, produrrà nel diritto internazionale per le parti interessate obblighi simili a quelli di un accordo di pesca in debita forma. Ma il punto essenziale della nostra decisione risiede altrove. La Commissione europea ha prospettato questa proposta al Parlamento in base a una determinata base giuridica, vale a dire gli articoli 43 e 218 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e il Parlamento, in vista del contenuto e dello spirito della suddetta proposta che gli riconosceva fra l'altro un potere approvazione, l'aveva pienamente accettata. È stato allora che il Consiglio, nel suo successivo rinvio al Parlamento, ha modificato la base giuridica in questione mettendo da parte gli articoli 43 e 218 e optando per gli articoli 43, paragrafo 3, e 218, paragrafo 6, riducendo così l'espressione del Parlamento a semplice opinione. I coordinatori della nostra commissione per la pesca hanno rifiutato questa modifica da parte del Consiglio e hanno sottoposto l'esame della questione, prima di prendere qualsiasi posizione definitiva, alla commissione giuridica del Parlamento europeo. Quest'ultima ha confermato la validità della base giuridica inizialmente adottata dalla Commissione europea e, in particolare, ha messo in guardia la nostra commissione per la pesca sullo spiacevole precedente che potrebbe rappresentare la messa in atto di una tale combinazione degli articoli 43, paragrafo 3, e 218, paragrafo 6, del trattato. Dinanzi all'insistenza del Consiglio di ottenere il parere e non l'approvazione nel più breve tempo possibile, la presidente della commissione per la pesca Fraga Estévez, in una lettera al Presidente Buzek, ha ricordato tanto la posizione della commissione per la pesca quanto quella commissione giuridica e ha suggerito al Presidente Buzek di inviare al Consiglio, al fine di risolvere la controversia, una proposta contenente la base giuridica originaria. Il Presidente Buzek, in data 26 ottobre 2011, ha inviato la lettera in tal senso al Presidente del Consiglio e fino ad oggi non ha avuto riscontro. Pertanto, mi sembra opportuno aspettare la risposta del Consiglio ed è comunque indispensabile ribadire che non siamo pronti ad abbandonare i diritti fondamentali del Parlamento che abbiamo il dovere di difendere. Signora Presidente, onorevoli colleghi, condivido la richiesta che è contenuta nell'ottima relazione del collega Daerden di sollecitare alla Commissione l'adozione di un provvedimento legislativo sul reddito minimo. È molto importante che l'Europa tutta si doti di uno strumento per difendere le persone più deboli e consentire loro una vita dignitosa e, nel momento dell'impatto con la perdita del lavoro oppure della ricerca senza risultati di un'attività lavorativa, è importante che queste persone abbiano uno strumento che garantisce loro di poter vivere dignitosamente. Così come credo sia molto importante riflettere su un fenomeno che tocca per la prima volta l'Europa, quello del lavoro povero. Storicamente i poveri erano persone senza lavoro, mentre oggi siamo di fronte a una novità: ci sono persone che lavorano – fra queste moltissime donne – che con il reddito che traggono dal loro lavoro non riescono a superare la soglia della povertà. È importantissimo, perché questo fenomeno venga contrastato, mettere a disposizione robuste doti di formazione. Soltanto attraverso la conoscenza e l'apprendimento di altre attività è possibile superare il fenomeno. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel suo richiamo a un rigore di bilancio l'Europa è un momento di verità per i paesi che hanno scialacquato e male amministrato le proprie risorse. Ma l'Europa deve diventare un momento di verità anche nella denuncia e nella soluzione della crescente esclusione sociale. Basta leggere i rapporti della Caritas e parlare con i volontari impegnati contro la povertà urbana per capire l'ampiezza di un fenomeno che tocca ormai anche chi pensava di non ritrovarsi mai in una mensa popolare o in un ostello notturno. Basta guardarsi intorno. Poche settimane fa a Parigi, in Place de la Bastille, una coppia di senzatetto dormiva per strada e tra loro un neonato. Poco oltre, in Rue St-Antoine – parliamo dunque della Parigi ricca – ancora una coppia per terra e sui cartoni e sotto le coperte altri due bambini. Mi sono fermato a osservare la reazione dei passanti e in 15 minuti nessuno si è nemmeno soffermato a guardare. L'indifferenza di una buona parte della nostra cittadinanza è l'altra faccia di questa emergenza. Lo scorso anno ho trascorso a Roma una notte con i volontari di Emmaus. Ho imparato molto, ma li ho anche trovati scandalosamente soli. Con questa relazione, che l'Italia dei Valori sosterrà, chiediamo quindi di non dimenticare un problema che invece spesso preferiamo ignorare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, l'importante ruolo paesaggistico e ambientale svolto dalle coltivazioni arboree è ormai noto e riconosciuto. Diversi studi scientifici dimostrano infatti la capacità di riduzione della CO degli alberi che è superiore anche ai prati e ai pascoli. Considerando le disposizioni dei pagamenti diretti, che prevedono che il 7% degli ettari ammissibili debba essere destinato ad aree di interesse ecologico, cosa accadrà signor Commissario nel caso di un'azienda olivicola che già include al suo interno muretti a secco e filari e che tra l'altro comprende piante secolari di importante valore paesaggistico oltre che economico? Non crede che tali aziende siano già sufficientemente sostenibili dal punto di vista ambientale e che invece l'applicazione del requisito del 7% sopra indicato rischi di comportare un danno per la sostenibilità economica e anche un danno ambientale, essendo costretti gli agricoltori ad abbattere parte degli alberi di olivo? Signor Presidente, onorevoli colleghi, una democrazia è tale solo se è formata da cittadini informati, impegnati e consapevoli. L'accordo di Cotonou è importante proprio perché tenta di dare supporto legale alla nascita di una società civile attiva in aree come l'Africa, ancora acerbe nelle espressioni democratiche. È necessario però che siano soprattutto gli africani a volere questa crescita sociale incentivando tutte le iniziative, anche le più piccole. La seconda revisione dell'accordo, avvenuta lo scorso gennaio 2010, deve costituire un'occasione per adeguare l'accordo alla luce delle crisi recenti e in corso, tra cui le sommosse nell'Africa del Nord per la democrazia, il cambiamento climatico, l'impennata dei prezzi alimentari e del petrolio, la crisi finanziaria e la povertà estrema. Ancora però si deve insistere sulla necessità imprescindibile che la strategia UE-Africa sia ossia focalizzata sulla partecipazione attiva della società civile. È proprio questo il punto innovativo introdotto dall'accordo di Cotonou. L'accordo attuale stabilisce la cooperazione nei settori economico, finanziario e del dialogo politico, introducendo un nuovo approccio partecipativo. La partecipazione, principio fondamentale della cooperazione tra UE e paesi APC, è intesa all'articolo 2 come lo strumento primario per incoraggiare l'integrazione di tutti i rami della società, dal settore privato alle organizzazioni civili. Sono queste le ragioni che hanno motivato il nostro voto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore la proposta che ha come scopo rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini all'Unione europea sulla base di elementi comuni di storia e patrimonio, nonché della consapevolezza della diversità, e intensificare il dialogo interculturale. È estremamente positivo, a mio avviso, che si favoriscano iniziative come quella del riconoscimento del patrimonio europeo che mirano ad avvicinare i cittadini a un'idea di appartenenza ad un'Europa che ci unisce. Spesso, infatti, il concetto di Europa rimane vago e quello nazionale tende ancora a prevalere. Il marchio del patrimonio culturale europeo ha un carattere particolare: evidenza l'importanza storica di un monumento, indica che questo sito ha un ruolo importante per la cultura europea e sottolinea in modo esplicito il valore immateriale del monumento quale portatore di un messaggio storico e culturale. Esso si differenzia da altre distinzioni in questo campo che fanno riferimento allo straordinario valore storico, culturale o artistico dell'oggetto per la sua materialità. Naturalmente ciò non significa che la sostanza storica di un monumento sia irrilevante, è proprio questa a renderlo autentico attraverso la tradizione fisica a veicolare in modo convincente l'importanza immateriale del luogo, insomma un simbolo in relazione a valori e idee come la democrazia, la libertà e la diversità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto la posizione del relatore perché ritengo utile semplificare e agevolare un percorso che consentirà la promozione reale e autentica del territorio in tutti gli Stati membri, un potenziale momento di attrattività turistica, una valorizzazione di siti di particolare rilievo, in poche parole un'identificazione certa di valori fondanti di quella che è la nostra comunità nella quale viviamo. Va bene la rigorosa selezione dei progetti per attività educative che riguardino essenzialmente i giovani. Il marchio del patrimonio europeo indica certamente una strada da percorrere, sia sotto il profilo della riscoperta e della riqualificazione dei siti, ma nel contempo di quella valorizzazione concreta e autentica di luoghi di civiltà e di testimonianze concrete alle quali la nostra memoria deve sempre rifarsi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'obiettivo di promuovere un'identità europea e di migliorare la conoscenza e la nostra storia comune, soprattutto tra i giovani, riveste un'importanza fondamentale, particolarmente in un frangente storico politico come quello attuale. Per il raggiungimento di questo obiettivo ho votato a favore della relazione della collega Paliadeli, della quale condivido appieno i criteri di individuazione dei siti che ritengo debba avvenire in maniera transnazionale e aver luogo su base biennale, conferendo così una maggiore qualità al processo. Infine concordo pienamente con il ruolo conferito a questo Parlamento, che sarà debitamente coinvolto nel processo di selezione dei siti selezionati. D'altra parte il Parlamento europeo ha da sempre sostenuto lo sviluppo di questo marchio, dapprima nella risoluzione del 2007 sul turismo e in seguito nella risoluzione del 2008 sull'Agenda europea per la cultura in un mondo globalizzato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la rifusione del primo pacchetto ferroviario è di estrema importanza per creare uno spazio ferroviario veramente europeo, più competitivo, moderno ed efficiente. Ci aspettavamo certamente un testo finale più ambizioso a fronte di una posizione non molto coraggiosa da parte della Commissione esecutiva. Portiamo a casa un più efficace assetto del regolatore nazionale, che deve svolgere appieno la sua funzione di controllo del mercato, e una maggiore chiarezza sulla gestione finanziaria. Rimandiamo invece alla Commissione, alla fine dell'anno prossimo, la responsabilità di proporre un nuovo testo sulla separazione tra il gestore dell'infrastruttura e l'operatore ferroviario, nonché sull'apertura del mercato. Credo che la liberalizzazione del mercato ferroviario, in particolar modo l'apertura dei mercati nazionali ai vettori extra nazionali, rappresenti una condizione necessaria per un ammodernamento del sistema ferroviario europeo, che permetta di garantire la mobilità dei nostri cittadini con meno disagi possibili e senza creare distorsioni competitive tra mercati nazionali. Non posso che sottolineare negativamente la bocciatura dell'emendamento che puntava a introdurre una distinzione tra manutenzione leggera e manutenzione ordinaria rispetto a quella pesante. Un centro di manutenzione non deve essere obbligato a fornire un servizio di manutenzione pesante a tutti gli operatori ferroviari, perché qui è in gioco la responsabilità, il principio della sicurezza che anche recenti incidenti hanno dimostrato essere una cosa molto sensibile per il trasporto ferroviario europeo. Spero che nelle prossime trattative con il Consiglio si possa giungere a una posizione più ambiziosa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io ho votato a favore di questo documento perché ho accettato la tesi del "meglio una prova generale sulle liberalizzazioni che il nulla" come titola un noto quotidiano economico italiano. Sicuramente questo documento, come hanno detto molti colleghi, poteva essere molto più ambizioso e poteva andare oltre. Inizia già a prendere in considerazione quelle che sono le linee guida introdotte e lanciate con il Libro bianco del 2011 sui trasporti, ma non riesce ad andare fino in fondo, non riesce a esprimere al massimo il suo coraggio. Dal 2001, come hanno ricordato anche altri colleghi, il settore del trasporto ferroviario non è cresciuto, a vantaggio del trasporto su strada che oggi infatti manifesta un livello di preoccupante saturazione. Credo che con questa decisione oggi noi facciamo un passo avanti soprattutto per l'introduzione dei nuovi strumenti per la regolazione e per la finanza del sistema dei trasporti, ma c'è ancora molta strada da fare e purtroppo per la vera liberalizzazione dovremo aspettare le decisioni alla fine del 2012. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il settore ferroviario ha da sempre rappresentato un contesto particolare, dove le logiche concorrenziali promosse dal mercato unico e dall'Unione europea hanno tardato a prendere piede. Il deficit creatosi in questo settore nei servizi offerti ai cittadini è legato proprio a questo ritardo. Sono convinto che condizioni di accesso al mercato più trasparenti e più agevoli, insieme a regole esplicite sul conflitto di interessi e sulle pratiche discriminatorie nel settore ferroviario, rappresentino le misure adatte a spronare una maggiore concorrenza. Concordo appieno con la proposta normativa sull'obbligo di separazione completa tra gestori dell'infrastruttura e imprese esercenti il servizio di trasporto, cioè le imprese ferroviarie. A tale riguardo, invito la Commissione a presentare proposte concrete entro i termini prestabiliti. Credo che attraverso le misure contenute nella relazione riusciremo a facilitare l'offerta dei servizi ferroviari, rafforzandone la qualità offerta ai passeggeri e agli utenti del trasporto merci. La relazione della collega dà risposte concrete alla richiesta di maggiore liberalizzazione e concorrenza nel settore ferroviario e di conseguenza ho dato il mio pieno sostegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è indispensabile arrestare il declino del trasporto ferroviario riformandolo tenendo in particolare attenzione il diritto del cittadino europeo alla mobilità. È indispensabile che i treni passeggeri siano abilitati al trasporto delle persone diversamente abili, dignitosi e ad un prezzo non eccessivo. È pertanto utile stabilire delle regole minime di qualità per le carrozze ferroviarie, garantire il rispetto degli orari e delle coincidenze, e permettere la libera concorrenza fra gli operatori per mantenere i prezzi dei biglietti calmierati. Occorre insistere affinché vengano realizzate le grandi infrastrutture europee per il trasporto merci e passeggeri ad alta velocità. Visto l'esito positivo sulla ripartizione dei costi per la costruzione del terzo valico – corridoio Rotterdam – e della TAV – corridoio Torino-Lione – e l'inserimento degli stessi nelle dieci grandi opere riconosciute necessarie dall'Unione europea, occorre che i lavori inizino con la massima rapidità. Relativamente all'obbligo di separazione fra i gestori delle infrastrutture e le imprese ferroviarie storiche, tradizionalmente proprietarie delle stesse, è corretto prevedere la compensazione dei costi sostenuti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'ambito di mercato liberalizzato rimane invariato rispetto a quanto previsto dalla normativa preesistente e comprende tutti i servizi di trasporto ferroviario, con la sola esclusione di quelli passeggeri con estensione nazionale. La richiesta che abbiamo espresso con forza andava verso la necessità di estendere invece quanto prima il perimetro di liberalizzazione anche a tale segmento di mercato. Gli emendamenti proposti in tal senso impegnano la Commissione a presentare, entro il 2012, un'apposita normativa sull'obbligo di separazione completa tra gestori delle infrastrutture e imprese esercenti il servizio di trasporto, unitamente a una proposta di estensione del perimetro della liberalizzazione ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri esercitati in ambito nazionale. In un contesto di mercato liberalizzato, che costituisce il naturale punto di arrivo del percorso di liberalizzazione intrapreso dal legislatore europeo, non vi è dubbio che la completa separazione del gestore delle infrastrutture dalle imprese ferroviarie costituisca un presupposto di base per il funzionamento ottimale dei meccanismi concorrenziali. Io auspico anche una liberalizzazione dei ritardi, così i ritardi che si sommano in alcuni paesi come il mio, una volta liberalizzati si estendono e si dividono fra tutti i paesi europei e magari qualcuno, come l'Italia, guadagnerà in puntualità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore della risoluzione sull'imminente conferenza internazionale ONU di Durban perché ritengo che la sfida ai cambiamenti climatici dovuti al surriscaldamento globale richieda, oggi più che mai, un fortissimo impegno da parte dell'Europa. Gli sconvolgimenti climatici dovuti al surriscaldamento sono dimostrati da prove scientifiche inconfutabili e i conseguenti danni ambientali, umani ed economici sono ormai sotto gli occhi di tutti. La realtà ci impone scelte rapide e coraggiose. L'Europa deve mantenere un ruolo leader nella lotta al surriscaldamento globale, con un impegno che preveda aiuti agli altri paesi in termini di tecnologie e risorse. Bisogna recuperare queste risorse anche con una "Tobin tax" sulle transazioni finanziarie a livello internazionale. Durban deve portare a un accordo internazionale giuridicamente vincolante con risultati concreti per la lotta al surriscaldamento globale e soprattutto deve produrre un chiaro calendario con scadenze e impegni precisi per tutti i paesi del mondo. Tutti i paesi devono finalmente anteporre i propri interessi particolari rispetto a quelli collettivi perché o ci si impegna, o pagheremo tutti un conto molto salato. Sono scelte impegnative, importantissime e obbligate, perché non esiste ancora un piano B. Signor Presidente, la risoluzione votata questa mattina chiede all'Unione europea di giungere al tavolo del negoziato con un impegno di riduzione delle emissioni entro il 2020 superiore al 20%, indipendentemente dall'esito del negoziato internazionale. Com'è noto, a Durban non si prevede alcuna possibilità di raggiungere un accordo globale. La Commissione europea ha dichiarato che la prima data possibile per il raggiungimento di un accordo globale potrebbe essere il 2015 e che fino a quel momento si apre un periodo di transizione. Ritengo che il contesto internazionale non consenta di andare oltre gli obiettivi già prefissati. L'Unione europea ha già un impegno dopo il 2012, cioè la riduzione delle emissioni del 20%, come previsto dal pacchetto clima e energia. L'Unione europea conferma poi la disponibilità a sottoscrivere un secondo periodo di impegni solo come parte di una transizione verso un trattato globale sul clima che preveda un accordo da parte di tutti i paesi nella definizione di una tabella di marcia e di una tempistica. La Commissaria Hedegaard stessa ha dichiarato che sarebbe un errore strategico per l'Unione europea firmare un secondo impegno di Kyoto senza la partecipazione delle altre economie. Inoltre, è noto come alcune grandi economie abbiano già dichiarato che non firmeranno un Kyoto 2. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati Uniti è destinata a occupare un ruolo sempre più importante nelle relazioni transatlantiche e, nell'ambito di questa cooperazione, il dialogo con il Parlamento europeo ha una funzione centrale e crescente, che i nostri amici di oltre oceano hanno compreso perfettamente, spesso meglio di molti governi e parlamenti nazionali. Dialogo legislativo, innanzitutto, ma anche dialogo politico e strategico sulle grandi questioni di politica economica e di politica estera sulle quali questo Parlamento intende rafforzare la propria azione e utilizzare al meglio le proprie prerogative. Tra queste questioni vorrei sottolineare un tema di grande importanza, positivamente ripreso nella risoluzione comune, vale a dire la questione mediorientale. Noi siamo impegnati a sostenere lo sforzo dell'Alto rappresentante e del Quartetto di rilanciare il negoziato tra l'Autorità palestinese e il governo di Israele, perché sappiamo che senza negoziato tra le parti non si avrà la pace e la soluzione dei due Stati. Ma al tempo stesso crediamo che riconoscere le aspirazioni dei palestinesi a vedersi rappresentati come Stato alle Nazioni Unite non contraddica la necessità del negoziato, ma anzi possa rafforzarlo. Per questo invitiamo gli Stati membri e gli Stati Uniti a favorire delle soluzioni pragmatiche per realizzare questo riconoscimento, e per questo, nell'ambito della procedura di bilancio, siamo impegnati a rafforzare il sostegno economico dell'UE all'Autorità palestinese e pensiamo che il boicottaggio dell'Unesco sia una reazione sbagliata e controproducente. Signora Presidente, onorevoli colleghi, non v'è dubbio che il vertice UE-USA acquista un ruolo fondamentale soprattutto in una fase così calda di turbolenza dei mercati, di crisi internazionale e di ricerca nel contempo di sicurezza per i propri cittadini, da parte sia degli Stati Uniti d'America ma anche da parte dell'Unione europea, e di contro di ricerca di prosperità in un contesto così complesso. Contrasto forte al terrorismo e alla criminalità organizzata – non dobbiamo dimenticare che proprio in questi giorni ha aperto il negoziato per definire una volta per tutte l'accordo sul PNR, che dovrebbe consentire una maggiore circolarità di informazioni e un contrasto sempre più deciso al terrorismo. Dialogo atlantico, fondamentale per il benessere dei cittadini ma anche per aiutare meglio i paesi in via di sviluppo con azioni mirate e coordinate. Meno barriere tariffarie, una maggiore competitività economica e una cooperazione reale basata sulla fiducia. Appalti pubblici nei quali possa essere riconosciuto il principio di reciprocità, così come potrebbe accadere in tempi ragionevolmente brevi su un accordo commerciale in fase avanzata tra Unione europea e Canada. Tutela e protezione sempre più elevata dei consumatori – vi è pure un accordo sul che in questa fase è ancora in un momento di riflessione e che dovrebbe essere portato avanti. Un accesso al mercato privilegiato, se vogliamo, da parte delle aziende dei territori e degli Stati membri europei negli Stati Uniti d'America per garantire una crescita e uno sviluppo competitivo e nel contempo uno sguardo ai paesi che soffrono nel Mediterraneo, in particolare per sostenere questo vento di libertà. Migrazione legale e tutela del mercato del lavoro. Un dialogo che serva a stabilizzare dalle turbolenze del mercato mondiale l'area dell'euro col supporto degli Stati Uniti d'America. E ancora informazioni che possano muoversi anche nel campo della ricerca, basate sull'innovazione, per garantire salute ai cittadini europei e nel contempo a quelli statunitensi, e su una cooperazione reale e concreta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ha spiegato anche il collega Gahler le bombe a grappolo sono uno strumento di morte terribile, micidiale per la popolazione civile. La loro messa al bando è quindi una battaglia di civiltà in cui questo Parlamento è impegnato da tempo. L'entrata in vigore della Convenzione di Oslo ha rappresentato un importante successo, ma oggi, a poco più di un anno dalla sua entrata in vigore, ci troviamo dinanzi a un tentativo pericoloso di svuotarne i risultati con un protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulle armi convenzionali, la cui revisione è in discussione in questi giorni a Ginevra, che rilegittimerebbe l'utilizzo delle bombe a grappolo. Si tratta di un protocollo che non deve essere e non può essere firmato da coloro che hanno già aderito alla Convenzione di Oslo perché, come lei stessa ha detto, signora Commissario, è in evidente contraddizione con la Convezione stessa, ma che aprirebbe un pericoloso spiraglio anche per gli altri paesi che vogliono continuare a produrre, stoccare e utilizzare questo tipo di ordigno e che inoltre creerebbe un gravissimo precedente, un vulnus al diritto internazionale. L'argomento di chi afferma che il protocollo migliorerebbe comunque la situazione, perché verrebbe firmato da paesi che non aderiscono alla Convenzione di Oslo, ci sembra francamente pretestuoso e forse su questo avremmo voluto sentire anche dal rappresentante dall'Alto rappresentante Ashton delle parole più chiare e più in inequivoche. Il sesto protocollo minerebbe alla base la Convenzione perché permetterebbe l'uso delle munizioni prodotte dopo il 1980, che sono la larga maggioranza, prevede un lungo periodo di transizione, consentirebbe l'uso di tipologie di bombe a grappolo la cui pericolosità per i civili è altissima e non fisserebbe dei chiari obblighi per la distruzione delle riserve stoccate dai singoli Stati. È quindi indispensabile che tutti gli Stati membri non sostengano l'entrata in vigore di questo protocollo e che l'Alto rappresentante si impegni perché tutti i paesi dell'Unione assumano una linea chiara e unitaria a favore di una definitiva messa al bando delle bombe a grappolo. La risoluzione comune che ci accingiamo ad approvare in questo senso è un segnale politico importante e siamo certi che essa verrà approvata nella sua interezza da una larga maggioranza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente della Commissione, riparto da un punto cruciale del suo intervento, vale a dire come facciamo a coniugare interdipendenza e sviluppo con la democrazia. In questi giorni, in sintonia con le sollecitazioni da più parti promosse, anche dalle Istituzioni europee, in Italia i principali partiti hanno favorito la nascita di un governo tecnico che avrà il compito di imporre sacrifici ad un paese da sempre restio a promuovere riforme e trasformazioni. La nascita di questo governo è, a mio modo di vedere, anche rispondendo all'intervento del collega Farage, pienamente legittimata dalla nostra prassi costituzionale, dalla conseguente iniziativa del Presidente Napolitano e dal profondo senso di responsabilità mostrato nella circostanza dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dai principali partiti di maggioranza e di opposizione. In questo senso, la nascita di questo governo è una buona notizia per l'Europa e per la stabilità dell'eurozona. Certo, questo scenario è anche il frutto di quell'interdipendenza che lei ha citato e che lega gli Stati membri dell'Unione europea e gli attori più importanti dell'economia mondiale. Questo senso di interdipendenza è il fulcro della strategia politica per il futuro del nostro continente e, se possono e devono fare un passo indietro quei governi che di fronte a rilevanti difficoltà non sono in grado di far fronte alle circostanze, a maggior ragione non dobbiamo esitare a mettere in discussione la guida delle Istituzioni europee, signori Presidenti del Consiglio e dell'Eurogruppo, nel momento in cui non fanno corrispondere alla drammaticità della situazione misure coraggiose e tempestive. Intendo dire cioè che in attesa di cambiare i trattati dobbiamo fare presto e bene ciò che i trattati ci consentono e rispetto ai quali un eccesso di subordinazione alle logiche di alcuni Stati membri ci si sta pericolosamente frenando. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Van Rompuy, Presidente Barroso, Commissario Rehn, proprio ieri l'ufficio di statistica italiano ha riportato che il dato dell'evasione fiscale in Italia per il 2008 è stato del 16% o 17% del PIL, pari a un'evasione stimata tra 255 e 275 miliardi di euro. Con questi dati non ci sarà mai nessun controllo del deficit. Nella sua relazione annuale la Corte dei conti italiana ha parlato di un costo della corruzione per il 2009 di 60 miliardi di euro e non avremo mai nessun tipo di crescita. La forbice dei salari aumenta e in questo modo non abbiamo coesione sociale. Io credo che sia imperativo che l'Unione europea aggiorni i suoi criteri di convergenza, aggiungendo anche parametri che riguardano il buon governo e l'equità sociale. Devo dire che il controllo che la Commissione ha fatto sullo scudo fiscale del governo italiano scorso, che a nostro modo di vedere violava buona parte delle norme europee sull'antiriciclaggio, sulla concorrenza e sull'evasione fiscale – anche sull'evasione dell'Iva, questo è stato un aspetto che in seguito al nostro ricorso è stato corretto – dimostra una scarsa attenzione di queste istituzioni rispetto a un approccio che deve essere più equo e globale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto permettetemi di formulare i migliori auguri di buon lavoro a Mario Monti, la cui nomina alla guida del governo italiano è una gran bella notizia non solo per l'Italia ma anche per l'Europa. Credo che da questo dibattito emergano con chiarezza dei messaggi forti da parte di tutti i gruppi politici, che spero vengano ascoltati con attenzione. Il primo messaggio è che senza strumenti per la crescita e lo sviluppo, con il solo rigore fiscale, l'idea di un'Unione della stabilità è una chimera. Il secondo è che il governo dei pari, questa pressione dei pari di cui ci ha parlato anche il Presidente Van Rompuy, non può funzionare. Servono provvedimenti che abbiano una base giuridica, servono istituzioni legittimate democraticamente. Solo questo può produrre un vero governo economico europeo. In tutto ciò, pensare che la riforma di tre commi degli articoli 121 e 126 decisa a Berlino sia una panacea è illusorio, non solo per le difficoltà e i rischi di questa revisione ma anche perché di quelle tre modifiche, la prima è inutile, la seconda è irrilevante e la terza è impossibile. Quindi la nostra posizione è chiara. In primo luogo, prima di cambiare Lisbona, applicatelo, leggetelo e scoprirete che all'articolo 136 e all'articolo 352 ci sono basi giuridiche forti per una forte dell'eurozona basata sul metodo comunitario. In secondo luogo, ovviamente questo Parlamento non si oppone in via di principio a un rafforzamento, attraverso una riforma del trattato, delle competenze dell'Unione europea, ma questo mandato può essere limitato e deve essere equilibrato e questo Parlamento non accetterà una riforma che, a fianco della stabilità, non crei un'Unione della solidarietà, della crescita e della democrazia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Barroso, Presidente Van Rompuy, ho indossato una maglia con il nome dell'Italia perché l'Italia, come la Grecia, è pronta a fare la sua parte. Ma senza un piano europeo di investimenti e di lotta alla disoccupazione i sacrifici rischiano di essere vani. Alle politiche di rigore devono seguire con urgenza azioni efficaci per la crescita e lo sviluppo, quindi accelerare su su e sulla tassa sulle transazioni finanziarie, nonché sulla lotta all'evasione fiscale. Per essere credibili non dobbiamo solo rassicurare i mercati e sostenere le banche, ma dare più fiducia e risposte concrete ai popoli europei, alle nostre imprese e ai nostri giovani, che rischiano di pagare un prezzo troppo alto. Come ha detto il Presidente Van Rompuy, non dobbiamo solo punire i peccatori ma sentirci uniti in un destino comune di responsabilità, di solidarietà e di coesione sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come è noto, la Corte penale internazionale è il primo organo giudiziale internazionale permanente legittimato a processare gli individui per genocidi, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Negli anni, la Corte penale internazionale ha contribuito fortemente alla creazione di un sistema di alto livello di tutela dei diritti fondamentali dell'uomo, intervenendo nei casi di impunità rispetto alla commissione di crimini altamente lesivi, sia per il fatto di reato in sé che per il consistente numero di vittime. Purtroppo, attualmente la Corte attraversa un momento difficile per ragioni di natura sia politica che finanziaria. È per questo che il Parlamento si è espresso oggi per ribadire con forza la necessità di una piena e sollecita cooperazione tra gli Stati membri, e non solo parte di essa. Ciascuno degli Stati membri deve essere pronto a fornire il proprio contributo all'istituzione giudiziaria. Soltanto così, a mio avviso, sarà possibile rendere più efficace la lotta contro l'impunità di questi efferati crimini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho espresso il mio voto favorevole alla presente relazione perché ritengo che la politica marittima abbia bisogno di potenziare i suoi quadri strutturali nell'ottica di uno sviluppo integrato e cooperativo, in piena armonia con lo spirito che accomuna le politiche europee. Chiarire gli obiettivi della politica marittima e individuare le opportune strategie da adottare è importante per dare risposte concrete a un settore che rappresenta un'aliquota elevata del PIL dell'Unione europea e per tutti gli imprenditori che vi operano. Abbiamo a cuore come sempre gli interessi del settore ittico e conveniamo sulla necessità di coniugarli con le esigenze di maggiore trasparenza e attenzione alla sostenibilità che provengono dalle mutate condizioni climatiche, economiche e sociali. Lo stanziamento di 40 milioni di euro previsto dalla risoluzione è il primo passo per ridisegnare i nuovi assetti strategici di una politica marittima. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la catastrofe che ha colpito Fukushima lo scorso marzo ha inevitabilmente messo in discussione la fiducia nell'energia nucleare. Oltre a una prima risposta, mossa dall'impatto emotivo, è però giusto e opportuno riflettere sugli investimenti necessari per rendere questa forma di energia più sicura. L'Europa, nell'ambito del Settimo Programma quadro per la ricerca sul nucleare, è chiamata a fare la sua parte finanziando il progetto ITER, che vede coinvolti partner internazionali, e a testimoniare l'ambizione e l'importanza di un percorso che dia sicurezza e promuova lo sviluppo economico per il benessere dei cittadini europei. Ho espresso voto favorevole alla relazione perché sono fermamente convinto che le paure sul nucleare non si sconfiggano fermando la ricerca o proponendo improvvise vie alternative, ma continuando a investire nella sperimentazione al fine di rendere questa tecnologia sempre più sicura e all'avanguardia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il settore ittico rappresenta per l'Europa una leva economica di primaria importanza e necessita delle tutele e delle garanzie derivanti da un'azione congiunta a livello europeo che tenga conto delle necessità dei singoli Stati membri. Il volume della pesca illegale è stimato tra gli 11 e i 26 milioni di tonnellate l'anno, pari a circa il 15% delle catture. Si tratta di numeri impressionanti che impongono all'istituzione che rappresentiamo l'adozione di misure volte a contrastare questo fenomeno dannoso sia per i consumatori che per le imprese. Ho sostenuto pertanto questa relazione perché, se da una parte è bene considerare approfonditamente qualsiasi misura atta a combattere fenomeni illegali, dall'altra dobbiamo evitare l'inasprimento delle barriere burocratiche che limitano l'operatività commerciale e lo sviluppo delle imprese stesse, specialmente in un momento di crisi quale quello che stiamo vivendo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, per prima cosa vorrei congratularmi con l'ottimo lavoro che ha svolto il collega Koumoutsakos. La proposta all'esame intende fornire alla politica marittima integrata un quadro finanziario stabile per il periodo 2011-2013, prevedendo una dotazione finanziaria di circa 50 milioni di euro. L'importo proposto, seppur scarso, costituisce comunque un punto di partenza ragionevole e deve essere successivamente aumentato. Sono inoltre dell'avviso che sia necessario allocare risorse specifiche per lo sviluppo e il rafforzamento della politica marittima integrata nel prossimo esercizio pluriennale che inizierà nel 2014. Ciò è di vitale importanza per evitare che tutti i progressi e gli investimenti già compiuti siano resi vani. Il processo di definizione delle prossime prospettive finanziarie è già stato avviato e, dato che la politica marittima integrata costituisce una delle priorità dell'Unione, occorre per coerenza stanziare fondi sufficienti da destinare a detta politica con il dovuto anticipo. Oggi più che mai è presente la necessità non solo di continuare in questa direzione, ma anche e soprattutto di rinnovare e rafforzare la politica marittima in ambito comunitario, tenendo bene a mente le nostre responsabilità in tale settore e partendo dall'idea che sia possibile conciliare l'aumento delle attività economiche marittime con la tutela dell'ambiente, nonché sviluppare un legame tra le due a condizione di predisporre una governance adeguata e opportuni meccanismi trasversali. Ritengo, per questo motivo, che il primo obiettivo per un rafforzamento della politica marittima integrata debba consistere nell'incoraggiare al massimo lo sfruttamento sostenibile degli oceani, favorendo nel contempo lo sviluppo dei settori marittimi e delle regioni costiere. Ritengo inoltre che la promozione dello sviluppo sostenibile, la protezione e l'uso delle risorse marittime costiere, nonché lo sviluppo di strategie mirate per i bacini marittimi debbano essere inclusi negli obiettivi generali del programma che andrebbero suffragati da norme più specifiche in materia di spesa e che il Parlamento debba essere adeguatamente coinvolto nella loro attuazione. Inoltre, bisogna proseguire con la creazione di una base di conoscenze e innovazioni ed è essenziale a tal fine presentare una strategia europea globale per la ricerca marina e marittima. In quest'ambito l'Unione europea ha già mosso i primi importanti passi finanziando con 3,9 milioni di euro il Centro europeo di ricerca delle biologie marine, un progetto esecutivo che ha la sua sede istituzionale e amministrativa a Napoli, in Italia. Per questo, signor Presidente e signora Commissario, credo che sia opportuno continuare su questa strada. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il fenomeno della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata è molto diffuso a livello internazionale, tanto che non si può fare una stima precisa di quante tonnellate di pesce vengono illegalmente pescate ogni giorno. Come già riconosciuto dalla FAO nel 2001 con l'adozione di un piano d'azione contro la pesca illegale, la lotta contro questo fenomeno rappresenta una priorità per la comunità internazionale. Questo fenomeno, infatti, causa gravi danni ambientali, economici e sociali e, come testimoniato anche dal rapporto delle Nazioni Unite su droga e crimine, è spesso attuato da vere e proprie organizzazioni criminali che attuano crimini come evasione fiscale, frodi doganali, riciclaggio di denaro sporco, corruzione e ricettazione. L'Unione europea, con i suoi regolamenti sulla pesca non dichiarata e non controllata e su regimi di controllo comunitario, si è dotata di strumenti efficaci per combattere questo fenomeno attraverso la definizione di obblighi e opportunità sia per gli Stati membri che per i paesi terzi. È quindi importante attuare un'azione congiunta a livello mondiale da parte di tutti gli Stati e non solo di quelli europei. Per raggiungere questo traguardo è necessario che l'Unione europea per prima tenga un comportamento esemplare, non esitando a prendere tutti i provvedimenti necessari, anche contro gli Stati membri stessi, per combattere queste azioni illegali. Ritengo utile continuare, anzi migliorare, i diversi programmi di sorveglianza nei paesi in via di sviluppo. È necessario attuare tutte quelle misure ben individuate dalla relazione della collega Lövin, a cui faccio i complimenti, che portino a una più stretta collaborazione, sia a livello legislativo che a livello operativo, nelle diverse organizzazioni regionali della pesca. Signor Presidente, concludo dicendo che è fondamentale che l'Unione europea assuma iniziative necessarie a livello multilaterale e globale perché, come è ben chiaro a tutti, è un problema che l'Unione europea non può risolvere da sola. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mai come oggi credo che valga l'immagine di una Commissione europea e di una costruzione europea a metà del guado di un fiume in tumulto. Se non ha il coraggio di andare avanti con delle proposte convincenti e se non ha la rassegnazione che la porta a tornare indietro, e quindi alle scelte di politica nazionale e a una visione nazionalista, inevitabilmente è obbligata a essere preda della corrente ed essere trascinata e spazzata via. In questo senso però i segnali che vengono dalle nostre Istituzioni non sono chiari. Certo, sentiamo la Commissione impegnata in un processo di riforme, ma è anche vero che poche settimane fa le proposte del Commissario Barnier sono state dal collegio dei Commissari fortemente ridimensionate, e ci piacerebbe poter discutere in Parlamento quale Commissario e con quali motivazioni ha avuto da osservare sulle proposte, per esempio, sulle agenzie di rating, cioè sulla nascita di una agenzia di rating europea. Perché chiedo questo? Perché in questo momento la vera discussione è sì su misure economiche e finanziarie, ma anche sulla natura della nostra democrazia, e se non avremo la forza di spiegare ai nostri cittadini europei di che cosa stiamo discutendo e chi è schierato da quale parte e sta con chi, verremo travolti da un'altra corrente ben peggiore, che è quella di un qualunquismo che sempre più si diffonde, di uno scetticismo che sempre più si diffonde e che prenderà le distanze dall'intero progetto europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, rispondo al collega che la sovranità rappresenta l'identità culturale e quindi politica dei paesi membri. È inalienabile dal punto di vista, diciamo, dell'appartenenza, e l'Unione che i paesi liberi hanno raggiunto attraverso la costruzione europea non potrà mai dimenticare e asfaltare e annullare il principio della sovranità nazionale, che deve restare valido a meno che si accetti, e noi non l'accetteremo mai, un principio: il principio dell'edificazione di un superstato annullatore dell'identità e quindi anche dei diritti e delle libertà dei singoli Stati e delle singole regioni. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la situazione sta precipitando ed è tempo di agire con la tempestività e l'efficacia che finora sono mancate. Confidare nell'effetto taumaturgico dell'annuncio di una riforma dei trattati sarebbe inutile e controproducente. Spingersi sulla strada avventuristica di un trattato intergovernativo avrebbe conseguenze addirittura devastanti sui mercati. La riforma dei trattati è troppo lunga; un accordo intergovernativo non può produrre alcuna unione fiscale. La verità è che il problema che l'UE ha oggi dinnanzi a sé è un problema politico e non istituzionale. Nel trattato vigente è possibile rafforzare la convergenza economica, la disciplina fiscale, difendere la stabilità dell'eurozona e rilanciare la crescita. Le due nuove proposte di regolamento presentate dalla Commissione lo dimostrano, e con quella base giuridica, l'articolo 136, è possibile andare anche oltre, anche per quel che riguarda il ruolo della Corte di giustizia dell'Unione europea. La clausola di flessibilità consentirebbe di aumentare i poteri dell'eurozona e l'articolo 122, paragrafo 2, è una base adeguata per quel fondo straordinario di redenzione del debito attraverso eurobond ideato dal consiglio tedesco degli esperti economici. Si ha insomma la sensazione che si voglia la riforma dei trattati per evitare la codecisione, per avere meno e non più Europa. Dunque non esistono alibi, occorre agire subito e gettare le basi per la compiuta realizzazione, con il consenso dei cittadini, di un'unione fiscale fondata sulla stabilità, la crescita, la solidarietà e la democrazia, che è la base, poi, per quella riforma dei trattati che è un obiettivo troppo importante per essere compromesso da una riforma maldestra e intempestiva, che sarebbe oggi giuridicamente inutile, economicamente insignificante, politicamente dannosa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa eccellente relazione può dare un contributo molto importante al dibattito in corso sulla economica e sulla possibile riforma dei trattati, perché mette a fuoco con molta efficacia quel nesso strettissimo e ineludibile tra efficacia della economica e grado della sua legittimazione democratica, mettendo quindi anche in evidenza, vorrei dire, l'assurdità stessa del concetto di riforma limitata dei trattati. Perché se da un lato gli obiettivi che tale riforma limitata sembra prefiggersi potrebbero tranquillamente, come abbiamo già argomentato, essere raggiunti senza una riforma, ma applicando il trattato, se invece si passa a trasformare quelle che sono linee guida e raccomandazioni sulla base degli articoli 121, paragrafo 2, e 148, paragrafo 4, in decisioni aventi validità giuridica, si esce dal confine di una riforma limitata e si va verso una vera e piena unione fiscale di tipo federale che allora non può essere realizzata senza una piena e compiuta legittimazione democratica e quindi senza un pieno ruolo di codecisione del Parlamento europeo. Insomma, questa riforma se limitata non serve, se attribuisce competenze nuove, piene sulla politica economica non può certo essere limitata. Quindi occorre ribaltare l'approccio, coinvolgere subito il Parlamento nella definizione delle linee guida e delle raccomandazioni come il rapporto propone, condizione per rendere poi queste linee guida vincolanti. Ribaltare l'approccio, seguire il metodo comunitario e inseguire una più forte legittimazione democratica, è questa la linea che la relazione Berès in modo convincente ci propone. Signor Presidente, onorevoli colleghi, soltanto per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo testo, a cominciare dal gruppo di lavoro dove si sono incontrati tutti i responsabili massimi dei partiti presenti in questo Parlamento, ma anche la mia commissione, che ha lavorato bene in questo senso. Credo che sia opportuno un consenso molto grande a dimostrazione che questo Parlamento è un Parlamento trasparente, che si interessa solo del bene comune e che ciascuno di noi rende personalmente l'impegno, già assunto al momento delle elezioni, di servire soltanto il bene comune e l'integrazione europea. Immagino quindi che debba esserci un consenso molto ampio e per questo inviterei l'on. Gargani a ritirare i suoi emendamenti orali i quali, pur essendo di formulazione molto buona, tuttavia impedirebbero questa ampiezza di consenso. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo quindici ore di negoziato costruttivo, il bilancio 2012 chiude con un livello degli stanziamenti di pagamento approvato pari a 129,08 miliardi di euro, corrispondenti all'ammontare adottato dal Consiglio nella posizione del luglio scorso. Invece, l'ammontare degli stanziamenti d'impegno è pari a 147,23 miliardi di euro, superiore di quasi un miliardo all'importo della posizione del Consiglio. Durante i negoziati, quando si è capito che non vi sarebbe stata possibilità di manovra sugli stanziamenti di pagamento, tenuto conto che le delegazioni dei paesi membri avevano illustrato le difficoltà in cui versano i bilanci nazionali, l'approccio del Parlamento europeo si è orientato sul livello degli impegni, con particolare riferimento alla competitività e alle relazioni esterne. Per questo io esprimo appoggio a questo bilancio 2012 che, considerato il periodo di difficoltà economica e finanziaria, ha comunque trovato una soluzione di ampio respiro nel capitolo della competitività, ad esempio guardando all'innovazione e agli investimenti utili per una futura ripresa europea. E voglio concludere ricordando che è stato raggiunto l'accordo, per la prima volta dall'introduzione della nuova procedura secondo il trattato di Lisbona, entro il termine per la conciliazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che ci ha presentato oggi la BCE ricomprende dei dati che mi sembrano assolutamente interessanti: nel 2010 la BCE ha registrato un risultato lordo di 1 334 milioni di euro; il calo rispetto all'esercizio precedente è riconducibile, da una parte, alla riduzione degli interessi attivi netti per effetto di tassi di interesse più modesti sia sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema sia sulle riserve ufficiali denominate in dollari statunitensi e, dall'altra, al fatto che nel 2010 non sono state effettuate vendite di oro. Il Consiglio direttivo ha deciso di trasferire, al 31 dicembre del 2010, un importo di 1 163 milioni di euro al fondo di accantonamento, che ha così raggiunto il suo attuale limite massimo consentito. La BCE ha quindi chiuso l'esercizio 2010 con un utile netto di 171 milioni di euro, che il Consiglio direttivo ha deciso di distribuire per intero alle banche centrali nazionali dei paesi dell'area dell'euro. Il fondo di accantonamento è destinato alla copertura dei rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo dell'oro, la sua entità e l'esigenza stessa di continuare a disporne sono riesaminati con cadenza annuale. I proventi ordinari della BCE sono rappresentati dai redditi generati dall'investimento delle riserve ufficiali di cui dispone e dal portafoglio detenuto a fronte dei fondi propri, nonché dagli interessi attivi sulla quota dell '8% del valore totale delle banconote in euro in circolazione ad essa assegnata e dagli interessi attivi netti derivanti dai portafogli costituiti ai fini della politica monetaria nell'ambito del programma per l'acquisto di obbligazioni garantite e del programma per il mercato dei titoli finanziari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la revisione di metà percorso prevista ai sensi dei regolamenti istitutivi degli strumenti finanziari ha avuto l'effetto di far emergere una sostanziale distanza di vedute tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio sulle modalità di approvazione dei programmi pluriennali di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. La distanza di posizione ha reso necessaria la convocazione del comitato di conciliazione con un trilogo che ha portato alla formulazione delle quattro proposte di compromesso. Nel caso dello strumento con i paesi industrializzati, la modifica era volta ad estendere l'ambito geografico dei programmi ICI ai paesi emergenti che figurano ancora tra i beneficiari dello strumento tradizionale di cooperazione. L'aspetto negoziale più delicato ha riguardato la richiesta del Parlamento di includere nei testi dei regolamenti le allocazioni finanziarie specifiche per paesi o regioni, in termini monetari o percentuali. Per il Consiglio e la Commissione tali allocazioni non possono che essere indicative e non deve essere pregiudicato l'esercizio di allocazione dei fondi per regioni e paesi ad opera di Consiglio e Commissione ai sensi delle vigenti procedure. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il testo su cui abbiamo votato istituisce uno strumento per la promozione della democrazia e dei diritti umani, che contribuisce allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto e al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Per assicurare l'efficacia e la coerenza degli interventi di aiuto, la Commissione garantirà uno stretto coordinamento tra le proprie attività e quelle degli Stati membri. L'assistenza fornita nell'ambito di questo strumento si prefigge un maggior rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei paesi e nelle regioni dove sono più minacciati. A questo proposito il Parlamento europeo ha sempre chiesto tolleranza zero contro la violazione dei diritti fondamentali di qualsiasi genere e l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha reso la Carta dei diritti fondamentali giuridicamente vincolante, trasformando i valori base in diritti concreti. Questo voto di oggi offre un esempio forte e concreto anche di base giuridica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'obiettivo primario generale della cooperazione dell'Unione europea è l'eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli Obiettivi del millennio, nonché la promozione della democrazia, della buona e del rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto. Il suo piano d'azione nel merito dello strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo comprende il supporto ai paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero, programmi geografici di assistenza al Sudafrica e a quarantasette paesi in America latina, Asia e Medio Oriente e programmi tematici. In campo multilaterale la dichiarazione del millennio costituisce il principale punto di riferimento e la sua finalità rimane il dimezzamento della povertà assoluta, cioè di quelle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno entro il 2015. Il quadro europeo è un riferimento essenziale per la cooperazione allo sviluppo di ogni Stato membro. Un terzo dell'aiuto pubblico italiano allo sviluppo viene gestito dalla Commissione europea a Bruxelles, di qui un convinto voto favorevole a questo provvedimento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, codificare i vari atti applicabili alle statistiche stradali e fissare nuove condizioni per la delega di potere alla Commissione da parte del legislatore: sono questi gli obiettivi in accordo con l'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, obiettivi importanti, assolutamente importanti che vanno qui sottolineati. È necessario altresì garantire che l'esercizio dei poteri delegati non determini significativi oneri finanziari aggiuntivi per i rispondenti. Pertanto, in accordo con l'analoga impostazione adottata per il regolamento concernente le statistiche sul turismo, la commissione per i trasporti e il turismo dovrà adottare emendamenti volti a limitare la portata dei poteri delegati alla Commissione europea e a fissare ulteriori condizioni per il loro esercizio. Gli emendamenti proposti possono rappresentare una buona base per gli ulteriori negoziati con il Consiglio e la Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a vent'anni dalla dichiarazione di indipendenza e a circa otto anni dalla presentazione della domanda di adesione all'Unione europea, la Croazia ha raggiunto un obiettivo storico nel suo processo di integrazione nell'Unione e lo abbiamo visto oggi anche dall'entusiasmo con cui quest'Aula ha salutato i rappresentanti del parlamento croato chiudendo positivamente i negoziati di adesione. Si vanno concludendo così i negoziati di adesione con la Croazia che pongono fine a quasi sei anni di impegno e a molti anni di preparazione, che hanno modificato significativamente il panorama sociopolitico, economico e culturale di quel paese. I risultati positivi di questo processo rafforzeranno il sostegno all'adesione all'Unione europea tra i cittadini croati e incoraggeranno i cittadini a partecipare al referendum relativo all'Unione e a sostenere il trattato di adesione. È importante che la Croazia prosegua gli sforzi volti a risolvere le questioni bilaterali in sospeso con alcuni paesi come la Serbia, in particolare per quanto concerne la demarcazione dei confini, le persone scomparse, la restituzione delle proprietà e i rifugiati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi non è più soltanto una minaccia, ma un dato di fatto capace di modificare assetti sociali e politici e per questo motivo richiede risposte forti e ambiziose. Se il successo della strategia 2020 dipende dall'impegno dell'Unione europea nel suo insieme, gli Stati membri devono considerare le politiche economiche e di bilancio come una questione di interesse comune. Da soli forse alcuni paesi potranno andare più veloci, ma insieme andremo tutti più lontano. È quindi necessario un maggior coordinamento nell'adozione e nell'attuazione di misure di bilancio e di contrasto efficace delle frodi fiscali e dell'evasione fiscale. In questo senso, la promozione dei legami commerciali internazionali e il miglioramento del mercato interno sono elementi fondamentali per il rafforzamento della competitività e della crescita economica. Tuttavia è necessario che la strategia Europa 2020 abbia una maggiore dimensione territoriale e sociale. Solo con il diretto coinvolgimento delle istituzioni locali nella pianificazione e nell'attuazione dei programmi si potrà garantire una migliore consapevolezza degli obiettivi da raggiungere. Signor Presidente, onorevoli colleghi, uno degli effetti della crisi economica è l'aumento delle diseguaglianze, degli squilibri macrofinanziari e delle disparità in termini di competitività. Queste problematiche hanno evidenziato la necessità che l'Unione affronti gli squilibri macroeconomici sulla base di un approccio simmetrico che faccia fronte sia ai deficit eccessivi sia alle eccedenze eccessive, garantendo un più stretto coordinamento delle politiche economiche e di bilancio e una migliore sorveglianza di bilancio. L'esperienza acquisita dall'entrata in scena dell'euro e gli errori commessi nel corso dei primi dieci anni di funzionamento dell'Unione economica e monetaria hanno evidenziato la necessità di una più efficace economica dell'Unione, che dovrebbe fondarsi su una maggiore titolarità nazionale delle regole e delle politiche stabilite di comune accordo e su un più solido quadro di sorveglianza delle politiche economiche nazionali a livello dell'Unione. Signor presidente, onorevoli colleghi, questo primo forum del mercato unico ha chiamato a raccolta cittadini, imprenditori, parti sociali e decisori politici a tutti i livelli per dibattere dello stato del mercato unico. È stata posta molta attenzione al documento della Commissione contenente i venti ostacoli incontrati con maggiore frequenza dai cittadini e dalle imprese, che confermano quindi il divario esistente fra le aspettative e la realtà del mercato unico, questo a vent'anni dalla sua nascita. Alle aree più delicate sono stati dedicati appositi seminari tematici; tra questi occorre menzionare quello sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il distacco dei lavoratori e la previdenza sociale di base, nonché gli ostacoli tributari e il miglioramento del funzionamento nella legislazione in materia di appalti pubblici. In conclusione, un incontro che ha permesso di ravvivare gli umori e discutere dei problemi che ancora ostacolano uno dei principali obiettivi dell'Unione, la quale ha già portato però innumerevoli vantaggi per i consumatori, ma anche per ventuno milioni di aziende in Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, lo scorso 18 novembre, il Parlamento e il Consiglio hanno trovato una posizione comune sul bilancio con tre giorni di anticipo rispetto al termine di scadenza della conciliazione. È un buon segnale, in un momento di grande incertezza e di difficoltà vuol dire che le Istituzioni europee vogliono per prime guardare al futuro; è una scelta anche di responsabilità. Il Parlamento fin dall'inizio ha messo al centro del bilancio la strategia 2020, la grande strategia anticrisi per un futuro di crescita e di benessere. Oggi non è facile per nessuno fare un bilancio, non lo è neanche per l'Europa, ma il Parlamento ha fatto una scelta che è stata interamente riconosciuta durante la conciliazione. Abbiamo così più risorse per la crescita, per la ricerca, per il lavoro, per il per le politiche d'immigrazione, per le politiche internazionali dell'Europa. Dalla conciliazione escono però con sofferenza i pagamenti. I pagamenti escono con sofferenza e questa non è una novità, anzi purtroppo c'è una contrapposizione forte sul tema dei pagamenti tra il Parlamento e la Commissione da una parte, e il Consiglio dall'altra, netta e ricorrente. Una contrapposizione che dovrà trovare una soluzione, che dovrà superarsi, perché evidentemente è una situazione che non possiamo sostenere oltre. La conciliazione però non è purtroppo il luogo ideale dove aprire discussioni, all'interno del quale aprire conciliazioni, perché – e l'esperienza dell'anno scorso ce l'ha insegnato chiaramente – aprire grandi discussioni nei termini stretti e rigorosi della conciliazione rischia solo di mettere a repentaglio il prossimo bilancio. Le previsioni ineccepibili sul fabbisogno di spesa della Commissione – e voglio sottolinearlo – le previsioni autorevolissime, attendibilissime, della Commissione che il Parlamento ha sostenuto, escono così sconfitte. Spero che questo troverà una soluzione. Credo che finché il bilancio europeo non si doterà di risorse sue proprie non troveremo una soluzione duratura a questo problema, è evidente. Ma ciò che possiamo fare è senz'altro, come Parlamento – nell'impegno che abbiamo sottoscritto e che abbiamo allegato al bilancio di intervenire prontamente qualora il fabbisogno di pagamenti nel corso dell'anno dovesse aumentare – quello che possiamo e dobbiamo fare è senz'altro impegnarci al massimo perché questo impegno venga onorato e soprattutto dobbiamo lavorare tutti perché quest'impegno non rimanga vittima, nelle forme e nei tempi, della prossima conciliazione di bilancio, perché ciò che dobbiamo fare – ed è la scelta che abbiamo fatto con ITER, che abbiamo fatto quest'anno col tema dei pagamenti – è evitare di aprire conciliazioni dentro la conciliazione. Vorrei poi ringraziare tutti, tutti i colleghi che hanno partecipato con passione a questo bilancio, la Presidenza polacca, che ha svolto un ruolo propulsore importante, e particolarmente la Commissione, il Commissario Lewandowski, che ha mantenuto un grandissimo equilibrio durante tutta la delicata conciliazione. E poi i dei nostri gruppi, e infine i nostri assistenti che hanno partecipato fino a ore incredibili della notte a questo lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi consenta, a nome del Partito popolare europeo, di ringraziare i relatori, Balzani e Fernandes, così come il Commissario Lewandowski e il Presidente in carica del Consiglio Dominik e tutti i colleghi per il pregevole lavoro svolto e per lo spirito di collaborazione mostrato. Ritengo che l'accordo raggiunto nella notte di venerdì 18 novembre, dopo quasi sedici ore di negoziati, abbia dato vita ad un buon risultato, soprattutto considerando la grave crisi economica e le difficoltà in cui versano i bilanci nazionali. Sul fronte degli stanziamenti d'impegno, sono soddisfatto per la decisione di utilizzare lo strumento di flessibilità nella misura di duecento milioni per le rubriche 1 e 4, così come il Parlamento aveva richiesto, per rilanciare la competitività del sistema produttivo, finanziare le politiche prioritarie, che rispecchiano il cuore della strategia Europa 2020 e per fronteggiare le difficili sfide in tema di politica di vicinato. È chiaro che le altre politiche hanno visto, in termini di impegni, soddisfatte le priorità poste dal Parlamento. È pur vero, però, che in tema di stanziamenti di pagamento, così come evidenziato da molti colleghi nel corso degli interventi precedenti e dagli stessi relatori, l'accordo non può dirsi altrettanto soddisfacente, soprattutto per l'allargamento della forbice tra gli impegni e i pagamenti, che andrà ad aumentare le passività da liquidare, e per le difficoltà che la Commissione potrà incontrare nel finanziamento di alcuni programmi in scadenza. Credo comunque che il voto di oggi di questo Parlamento, così come ieri lo ha fatto il Consiglio, servirà per approvare un bilancio austero e responsabile, che tiene in piena considerazione la crisi, ma che al contempo cerca di rilanciare gli investimenti e l'economia per centrare l'obiettivo di una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario, Presidente del Consiglio, vorrei complimentarmi anzitutto con i colleghi che hanno preso parte alle negoziazioni in sede di conciliazione con il Consiglio, per il lavoro complesso che ha dovuto tener conto del periodo di austerità e delle difficoltà dei bilanci degli Stati membri già messi a dura prova. Il risultato della negoziazione può dirsi positivo per quanto riguarda le priorità che il gruppo politico PPE si era prefissato. Mi riferisco soprattutto alla rubrica 1a, rubrica chiave per lo sviluppo e la crescita delle imprese europee e l'implementazione del capitale umano, dove l'accordo sul Settimo programma quadro per il e per sono stati mantenuti. Non posso tuttavia accettare che per il secondo anno consecutivo il Consiglio si sia imposto in modo irremovibile con tagli orizzontali su tutte le linee di bilancio. Un aumento degli stanziamenti di pagamento, pari all '1,86% rispetto all'anno 2011 va contro la linea orientata alla ripresa economica proposta dalla Commissione e voluta fortemente da questo Parlamento. Puntare sulle priorità in un momento di austerità rappresenta sicuramente una strategia vincente, ma ciò che traspare dalla conciliazione è una disparità preoccupante tra impegni presi e stanziamenti effettivamente accordati. Concludo, Presidente: questo risultato rischia di minare la fiducia dei cittadini nella possibilità di uscire uniti, a livello europeo, da questo momento di grave difficoltà economica e sociale e in tempi accettabili. Signora Presidente, con l'approvazione di questa direttiva si conclude un lungo, positivo percorso legislativo che parte dal Consiglio europeo del dicembre 2009, un percorso che ha visto all'inizio 12 Stati membri, tra cui l'Italia, in prima linea per un approccio europeo per la tutela e la protezione delle vittime, tra cui innanzitutto le vittime di violenza di genere – le donne – compresa la violenza domestica e lo oltre ad altre categorie di vittime molto vulnerabili, tra cui i minori e le persone diversamente abili. L'Ordine di protezione europeo è uno strumento basato sul reciproco riconoscimento nell'ambito della cooperazione giudiziaria penale, nonché un sistema utile ad allontanare e punire gli aggressori, vietando a questi l'accesso ai luoghi dove la persona protetta risiede e applicando restrizioni riguardanti il contatto o l'avvicinamento alla vittima. Si tratta, a mio avviso, di un passo concreto verso la realizzazione di uno Spazio europeo di libertà e giustizia, un passo in avanti in termini di cooperazione tra gli Stati membri per un'affermazione concreta dei diritti fondamentali dei cittadini europei e delle cittadine europee. Sono provvedimenti come questo che rafforzano la fiducia dei nostri cittadini nell'autorevolezza delle istituzioni europee e, proprio per questo, concludo congratulandomi con tutti coloro che hanno lavorato a questo importante innanzitutto le onorevoli Jiménez-Becerril Barrio e Romero López. Ringrazio anche la Commissaria Reding per la sua proverbiale sensibilità su questi temi e soprattutto per il suo impegno concreto a difesa delle vittime. Signor Presidente, gentile Commissaria, onorevoli colleghe e colleghi, nonostante tutti gli Stati membri dell'Unione europea debbano rispettare il diritto dei cittadini a un processo equo, le procedure nazionali in materia d'informazione durante i procedimenti penali variano considerevolmente da paese a paese. Alcuni Stati prevedono che gli imputati ricevano solo informazioni orali sui propri diritti processuali, altri forniscono informazioni – soprattutto se tecniche – solo per iscritto o su richiesta dell'accusato. Se consideriamo che nell'Unione europea ogni anno vengono avviati più di otto milioni di procedimenti penali, è semplice constatare l'insufficienza di un sistema d'informazione ancora così vario ed eterogeneo. Condivido quindi il contenuto e gli obiettivi di questa direttiva. Mi riferisco soprattutto alla regola generale che prevede l'obbligo di fornire informazioni all'imputato sui propri diritti processuali prima dell'inizio del procedimento, con particolare riferimento al diritto di essere assistito da un avvocato e di poter usufruire di traduzioni ufficiali se di altra lingua. Per quanto riguarda la fase successiva all'avvio del procedimento, concordo con i due diritti specifici prescelti: il diritto dell'imputato all'informazione completa sulle accuse a lui rivolte e il suo diritto di accesso al fascicolo della pubblica accusa. Si tratta, infatti, di due condizioni imprescindibili per valutare e contrastare la liceità dell'arresto o della detenzione e per consentire di predisporre la migliore linea difensiva. Mi congratulo quindi con la Commissaria, con la relatrice e i relatori ombra per il lavoro svolto durante i triloghi informali che hanno portato all'approvazione di misure che permetteranno la diffusione e lo sviluppo omogenei dei diritti fondamentali, quali il diritto alla difesa e il diritto a un processo equo. Signora Presidente, i due relatori hanno compiuto uno sforzo davvero importante per ridefinire la politica di vicinato, cosa del resto necessaria di fronte ai grandi cambiamenti in atto, particolarmente nella regione mediterranea, interessata da un vento nuovo che sta trasformando buona parte di questi paesi. Il salto di qualità che ci viene imposto dalla nuova fase lo dobbiamo fare con forza e determinazione, per costruire le condizioni del nostro sostegno ai processi di transizione in corso. Ma lo dobbiamo fare con grande accortezza perché le dinamiche aperte nei paesi nordafricani non sono lineari: hanno, e potranno avere ancor di più, andamenti contraddittori e gli sbocchi non sono scontati né predefiniti. Ma, al di là di tutto questo, noi dobbiamo stare in campo, non girare le spalle, anzi dobbiamo accompagnare questi cambiamenti con maggiore attenzione e allargare il nostro campo d'azione. Certo, la nostra attenzione deve essere concentrata sul terreno economico e finanziario, sull'apertura dei mercati, su un processo di mobilità regolato, ma serve anche un maggiore rigore oggi da parte nostra nel richiedere che le nuove leggi siano rispettose dei diritti della persona, della parità tra uomini e donne, dal pluralismo politico e religioso. Una nuova politica di vicinato deve avere questi nuovi cardini se vuole essere efficace e non incorrere negli errori del passato. Mi auguro che l'azione svolta positivamente dal Commissario Füle continui in questa direzione. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, desidero anzitutto congratularmi con il collega Perello Rodriguez per l'ottimo lavoro svolto. Non era certo facile, per una direttiva così complessa, riuscire a coniugare le esigenze dei consumatori con quelle delle aziende, così come, per favorire la libera circolazione all'interno dell'Unione europea, non è stato semplice stabilire norme che regolano la composizione, le specifiche di fabbricazione e l'etichettatura dei succhi di frutta e di prodotti similari. Siamo alla seconda modifica della direttiva 112 del 2001, necessaria per proseguire con l'integrazione delle norme del nella normativa europea. Mi reputo molto soddisfatto e considero una vittoria sia per i consumatori sia per il nostro mercato l'aver evitato il grave rischio di trovare sulle nostre tavole un succo di arancia creato da una miscela di arance e mandarini, senza che questa fosse accompagnata da una corretta denominazione di vendita del prodotto. Le nuove modifiche permetteranno finalmente di chiarire meglio ai consumatori la distinzione tra succo e nettare di frutta, e se il nettare di frutta contiene naturalmente zuccheri si potrà scrivere sulle etichette che il succo contiene zuccheri in natura. Sono stati fatti notevoli passi avanti, soprattutto per il nettare, e ritengo che la direttiva vada nella giusta direzione per favorire un acquisto consapevole da parte dei consumatori. In Europa, il mercato dei succhi di frutta rappresenta il 10 percento del mercato delle bevande non alcoliche, mi auguro che si vorrà preferire nel futuro un prodotto di prossimità che coniughi un'alta qualità a uno sviluppo sostenibile dell'agricoltura, nel rispetto dei principi europei di sicurezza alimentare. Si stima che il fabbisogno annuale dell'industria europea per la produzione di succo di arancia sia di circa di un milione di tonnellate, mentre le produzioni interne assicurano soltanto il 10 percento. È dunque evidente che occorre incrementare la produzione di agrumi e auspico che la nuova PAC preveda misure finanziarie capaci di svilupparne la coltivazione e la conseguente creazione di una filiera agroalimentare virtuosa che utilizzi, per la produzione di succhi, anche frutti di qualità esclusi dal mercato del fresco a causa di piccoli difetti o della calibratura. Tale richiesta è ovviamente indirizzata al Commissario Cioloş, qui presente. Per concludere, signor Presidente, ritengo che la direttiva raggiunga due scopi fondamentali: un'etichettatura più completa e la valorizzazione della qualità del prodotto. Signor Presidente, signor Van Rompuy, signor Barroso, l'Unione europea è una Comunità fondata sul diritto, quindi la forma non può essere separata dalla sostanza: la forma è sostanza! Ciò significa che utilizzare un trattato intergovernativo per fondare un è un'operazione giuridicamente e tecnicamente assai complessa, anzi, in realtà impossibile. Il paragone con Schengen e Prüm non regge, perché quelle materie non erano disciplinate dai Trattati. La verità è che siamo a questo punto perché la premessa era sbagliata, e cioè che fosse necessaria e possibile una riforma dei Trattati. Adesso occorre trovare un via d'uscita, evitare il rischio di una rinazionalizzazione di competenze comunitarie, preservare l'ordine giuridico dell'UE, evitare duplicazioni e correggere ovviamente una linea di politica economica sbagliata e inadeguata. Questo Parlamento vigilerà con attenzione, pronto a dare il suo contributo per risolvere questo incredibile pasticcio, riconducendo il processo avviato al Consiglio europeo sui binari del diritto comunitario, che sono le uniche fondamenta possibili per edificare una vera Unione fiscale. Signor Presidente, il comparto dei succhi di frutta, attraverso questa relazione che ho appoggiato, presenta una marcia in più nel percorso che deve condurlo verso una maggiore trasparenza e fiducia nei confronti del consumatore. Plaudo quindi alle iniziative che forniscono maggiore chiarezza ai consumatori europei attraverso l'indicazione soprattutto dell'origine della materia prima, in relazione con quanto precedentemente approvato. Finalmente, i consumatori europei di succhi di frutta potranno conoscere la provenienza della materia prima utilizzata e questo a vantaggio per gli agricoltori europei, soprattutto quelli che operano nelle regioni del Mezzogiorno d'Europa, ai quali questa possibilità è stata finora preclusa. È chiaro che anche le informazioni aggiuntive – e l'impossibilità di indicare elementi che generano confusione – sulle precipue caratteristiche dei succhi di frutta sono elementi importanti che potranno costituire un vantaggio per tutti i consumatori europei. Signor Presidente, il progetto di direttiva che abbiamo votato questa mattina tenta di modificare per la seconda volta la direttiva 112 / 2011, che era già stata sottoposta all'approvazione di questo Parlamento. Accolgo con estremo favore la distinzione netta tra succhi di frutta e succhi da concentrati, che è uno degli obiettivi che la direttiva si propone: la volontà è quella di non trarre il consumatori in inganno al momento dell'acquisto, favorendo invece una spesa informata, il che permette anche una consumazione più sana. Sempre nell'ottica di avvantaggiare i cittadini, il testo propone la distinzione tra succo e nettare, a seconda della presenza o assenza i zuccheri nei prodotti in questione. Le parole "senza zuccheri aggiunti" sono consentite per la categoria dei succhi del primo allegato. Per quanto riguarda il nettare si è ritenuto non necessario specificare la presenza obbligatoria di zucchero. Insomma una direttiva a favore dei cittadini e dei consumatori, facilitati nei loro acquisti consapevoli. Signor Presidente, la revisione della politica europea di vicinato rappresenta certamente un punto di forza delle relazioni rispetto alla parte meridionale di questa area così importante, qual è quella frontaliera al sud Europa. È un aspetto significativo che non esaurisce le attività dell'Unione europea, ma che in questo momento dà centralità al Mediterraneo: una priorità assoluta quella politica di garantire diritti fondamentali, di prevedere accordi commerciali con queste realtà frontaliere al sud Europa nei quali prevedere anche la regolazione dei flussi migratori, il contrasto deciso all'immigrazione irregolare e la tutela invece dei rifugiati, visti di breve durata per i cittadini di queste realtà per favorire una ricchezza che è quella data dalla mobilità, una migrazione circolare e diffondere al meglio le esperienze della democrazia. Questo è l'obiettivo che riguarda non soltanto la dimensione meridionale, ma che in questo momento si connota per la sua centralità. Signor Presidente, non posso che accogliere con favore l'odierna relazione sulla revisione della politica europea di vicinato, in particolare la proposta di rafforzamento del partenariato meridionale dell'Unione indispensabile, dopo gli storici avvenimenti della primavera scorsa, per il consolidamento democratico dell'area. I fondi previsti per i paesi della riva sud del Mediterraneo erano stati stanziati prima della crisi e, rispetto alle effettive necessità e all'ammodernamento della società di tali paesi, sembrano inadeguati; ritengo che si dovrebbero incrementare gli aiuti per lo strumento della società civile; ripropongo alla Commissione europea la proposta del Parlamento per la creazione dei programmi Erasmus e Leonardo a carattere euromediterraneo, in modo da favorire la mobilità e lo scambio di buone pratiche tra i giovani. Signora Presidente, desidero anzitutto ringraziare l'onore Cashman per l'eccellente lavoro svolto e soprattutto per la pazienza dimostrata. Come ben tutti sappiamo, la democrazia si basa sul rendere pubblici i lavori legislativi, sulla trasparenza del processo decisionale, sul diritto dei cittadini a conoscere per decidere. Per questo la Carta dei diritti fondamentali e i Trattati europei hanno proclamato il diritto fondamentale all'accesso ai documenti e alle informazioni. Questo diritto deve essere garantito a tutti i cittadini a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale, per assicurare che le istituzioni svolgano il compito per il quale sono state create: lavorare per i cittadini in maniera trasparente. La trasparenza è fondamentale per prevenire e lottare contro la corruzione e le infiltrazioni della criminalità organizzata e dei poteri forti nelle istituzioni a tutti i livelli. Sono particolarmente soddisfatta perché la relazione sulla modifica del regolamento 1049 / 2001 sull'accesso ai documenti ha accolto alcuni importanti emendamenti da me depositati, in particolare quelli sulla trasparenza finanziaria e di bilancio, sui beneficiari dei fondi europei, su come vengono spesi i soldi comunitari e su come vengono implementate le politiche europee – il tutto accessibile attraverso un su. Altri emendamenti da me depositati sono contenuti nella relazione, stabilendo norme per l'accesso alle informazioni in formato elettronico contenuto nei europei, norme per la limitazione delle eccezioni all'accesso ai documenti, in particolare quando sono relativi alle procedure legislative europee, e norme per il superamento del potere di veto degli Stati membri alla pubblicazione dei documenti. Il gruppo ALDE voterà quindi a favore della relazione Cashman e spero che la maggioranza di questo Parlamento la appoggerà, nonostante l'opposizione di alcuni deputati che hanno portato il loro gruppo a seguire gli interessi delle economiche, industriali e burocratiche o asserragliati nella difesa della casta e dei suoi segreti. Come gruppo ALDE, chiediamo alla Commissione europea e al Consiglio di accettare le proposte del Parlamento europeo e di lanciare con decisione i negoziati sotto la Presidenza danese, per compiere finalmente quei passi avanti per affermare il diritto fondamentale e democratico dei cittadini a conoscere per poter deliberare. Signor Presidente, signor Commissario, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali è una delle priorità dell'Unione e per questo ritengo che si debbano garantire ai detenuti condizioni dignitose, nel pieno rispetto appunto dei diritti umani, ma come è noto, tutto ciò è incompatibile nella maggior parte delle carceri europee. Il problema del sovraffollamento è comune a quasi tutti gli Stati membri e ci sono addirittura degli Stati membri i cui istituti carcerari ospitano detenuti per oltre il 100% della loro capienza. Ovviamente sarebbero utili, anche a livello europeo, norme comuni, minime, in materia di condizioni detentive, e una vera propria strategia per fornire soluzioni al sovraffollamento delle carceri. Un problema specifico – che merita un opportuno approfondimento – è quello dei minori in carcere, con le loro madri: un situazione per la quale bisogna individuare soluzioni adeguate, alternative al carcere. Tutto ciò, ovviamente, nel pieno rispetto della vittime e delle parti lese e senza dimenticare il principio della certezza della pena, che deve rimanere una priorità nonché un principio cardine dei nostri sistemi giuridici e della stessa democrazia. Signor Commissario, è vero che già dal '90 esiste un accordo bilaterale ancora da formalizzare da parte di questo Parlamento, ma come si fa ad approvare un protocollo sul commercio dei tessili quando rimangono gli inquietanti dubbi espressi così chiaramente dal relatore Cutaş? Nella relazione del relatore della commissione per il commercio internazionale e della commissione per gli affari esteri i diversi gruppi politici sono giunti tutti a un compromesso per esprimere con una sola voce la nostra condanna del lavoro forzato minorile e la richiesta del rispetto degli organi internazionali di controllo, come l'OIL, che hanno il diritto di vigilare liberi da ogni costrizione e minaccia. Che l'ambasciatore non abbia dato risposte e che la stessa Commissione, a distanza di tanti anni, non sia in grado di dare risposte concrete, chiare e certe continua ad alimentare i dubbi che hanno angosciato il nostro dibattito in queste settimane. Sappiamo tutti che il volume commerciale dei prodotti tessili tra i nostri paesi raggiunge una percentuale residua. Ma la votazione di domani è simbolica, perché permetterà di dare un segnale non solo all'Uzbekistan, ma a tutti i nostri commerciali dell'Asia centrale. Il commercio internazionale è strumento di politica estera, garante del rispetto di regole eque e condivise, necessarie per un mercato corretto e concorrenziale, in grado di sviluppare relazioni economiche mondiali, ma anche di rispettare i diritti delle persone. Il Parlamento non ha la presunzione di condannare un paese ma vuole, e ha il dovere, di chiedere la sospensione temporanea dell'approvazione del protocollo commerciale fino a quando il governo uzbeko non lascerà entrare sul proprio territorio gli osservatori internazionali. Una volta bloccato provvisoriamente questo accordo, dovremo anche porci il problema di quale deve essere il nostro atteggiamento per qualunque accordo strategico e commerciale con paesi nei quali non vi è la certezza del rispetto dei più elementari diritti umani. Signor Presidente, comincio con una poesia di un poeta uzbeco, Jogdor Obid, (traduco dall'inglese) "Piccole mani, piccoli schiavi, sognano delle giornate calde e solari, ma soffrono di tosse e mentre camminano tremano. Piccole mani e piccoli schiavi, pensieri di bambini, sogni di dolcezza, ma tutto questo finisce morto e sepolto ". Questa è la testimonianza di Jogdor Obid, che descrive la raccolta del cotone da parte dei bambini in Uzbekistan. Accadeva ai tempi dell'Unione Sovietica, qualche cosa è cambiata, qualcosa no. Per esempio non è cambiato il potere, il presidente uzbeco attuale è lo stesso presidente che era nel 1991 a capo della Repubblica socialista sovietica dell'Uzbekistan. Altre cose sono cambiate, la situazione nei campi di cotone per i bambini è peggiorata, è molto peggiorata! Jogdor Obid ci parla in altre interviste di bambini di sette anni che lavorano in stato di schiavitù, di vera e propria compravendita in Uzbekistan, per favorire la raccolta del cotone. Una situazione intollerabile e le richieste sono quelle già state espresse: accesso agli ispettori dell'OIL; all'Uzbekistan di essere coerente con i valori dei diritti dell'uomo, che pure sono inclusi nella Costituzione del paese; alla Commissione di proporre in meccanismo di tracciabilità sul cotone che viene raccolto, libero dal commercio di bambini e dalla loro situazione di schiavitù; ancora alla Commissione, anche sulla base dei risultati dell'OIL, l'eventuale decisione di avviare la sospensione dei privilegi SPG per l'Uzbekistan. Lo abbiamo con l'SPG + per lo Sri Lanka, si potrebbe pensarlo anche per l'Uzbekistan. Naturalmente nessun accordo da parte del Parlamento europeo, forte delle sue prerogative nuove di Lisbona, su questo protocollo, ne va dei valori dell'Unione europea sempre più stretti, anche con la nostra politica di commercio internazionale. Signora Presidente, ho espresso voto favorevole alla relazione del collega Fleckenstein nella piena convinzione che un'Agenzia importante come l'EMSA debba essere dotata di un regolamento che preveda compiti chiari e precisi, nonché metta in luce l'effettiva ripartizione delle competenze tra l'Agenzia stessa, la Commissione europea e gli Stati membri. Sempre più spesso, infatti, assistiamo a incidenti che inquinano i nostri mari, minacciati costantemente anche dall'incremento del trasporto marittimo di merci e materiali pericolosi, spesso anche in zone marittime che godono di una disciplina specifica in relazione al loro valore naturalistico – si pensi alle Bocche di Bonifacio. In tal senso ho particolarmente apprezzato l'attenzione data dal relatore allo sviluppo del servizio e alla rete. Il testo risulta molto equilibrato, seppur poliedrico, dal momento che contempera l'esigenza di definire i compiti dell'Agenzia anche attraverso un'ulteriore assunzione di personale, ma che non grava troppo sul bilancio, e sottolinea l'importanza dell'utilizzo di strumenti innovativi quali il nonché lancia un messaggio positivo relativamente al sostegno nel settore delle politiche in materia di uguaglianza di genere. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, fra gli strumenti comunitari, il programma "Energia intelligente" è quello di maggior successo. Oltre 500 progetti finanziati, più di 3.000 coinvolti – la maggior parte dei quali sono piccole e medie imprese – per non parlare del valore aggiunto che lo stesso programma ha dato al settore delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Come i miei colleghi, sono preoccupato per il futuro del programma, che ha avuto un ruolo centrale nelle azioni di sensibilizzazione, nello scambio di buone pratiche e nell'applicazione delle politiche energetiche dell'Unione europea. Chiedo quindi alla Commissione europea cosa intende fare per la prosecuzione del programma, perché interromperlo vanificherebbe le tante aspettative; infine vorrei chiedere qual è la rubrica del piano pluriennale che prevederà il finanziamento necessario. Signora Presidente, vorrei che questo Parlamento esprimesse la propria solidarietà alla popolazione della mia regione, della Sicilia, che nella scorse settimane è stata colpita da una feroce alluvione. Migliaia di persone in provincia di Messina sono ancora fuori casa, e tre persone sono morte, di cui un bambino di 11 anni. Questo per colpa soprattutto della cattiva abitudine a non voler amministrare il proprio territorio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non propriamente un richiamo al regolamento, però mi sembra incredibile che una sessione di voto in un'Assemblea parlamentare si tenga in una condizione in cui oggettivamente non è garantita la segretezza nell'espressione del voto. È impensabile votare in un'Aula così affollata con colleghi che davanti, dietro, a destra e a sinistra hanno la possibilità di guardare quello che il collega accanto vota. In ogni Assemblea parlamentare nel momento del voto sono installate delle cabine che permettono di esprimere il voto in segretezza. Non le chiedo di far questo per l'eventuale ballottaggio di domani, ma la prego per il futuro di tener conto di questa mia osservazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ha ricordato l'on. Brok questo Parlamento ha assunto nei confronti del nuovo accordo internazionale un atteggiamento di impegno critico che è riflesso nella risoluzione che ci accingiamo ad approvare. Le ragioni della critica le abbiamo più volte espresse. Sul piano istituzionale riteniamo che gli strumenti offerti dai trattati avrebbero consentito di evitare la ferita di un accordo intergovernativo e di rafforzare la e la disciplina di bilancio dell'eurozona rimanendo all'interno del quadro giuridico dell'Unione. È davvero paradossale che mentre l'inchiostro su cui è scritto il "six-pack" non si è ancora asciugato, alcuni Stati vogliano emendarlo per via intergovernativa, introducendo elementi che prima non avevano richiesto o che addirittura avevano osteggiato, realizzando un passo indietro e non un passo avanti sulla strada dell'Unione fiscale. Sul piano politico consideriamo pericolosamente unilaterale l'indirizzo economico di quest'accordo, perché senza misure concrete per rafforzare la crescita e la solidarietà, l'Unione non uscirà dalla crisi e lo stesso obiettivo della stabilità non sarà raggiunto. Abbiamo comunque ritenuto doveroso impegnarci in modo attivo e costruttivo per limitare i danni all'edificio dell'Unione, difendendo il primato del metodo comunitario e le prerogative del Parlamento e ribadendo la necessità e l'urgenza di una gestione comune dei debiti sovrani. È un fatto di grande rilievo politico che i quattro gruppi pro-europei abbiano definito una piattaforma comune di emendamenti su questa linea. Ora attendiamo la quarta bozza dell'accordo. È chiaro che se neanche i punti minimi, su cui si è registrata un'intesa positiva, saranno fedelmente riportati nel testo, il Parlamento farà ricorso a tutti gli strumenti di cui dispone per contrastare l'accordo; ma è anche chiaro che soltanto una profonda correzione di linea, istituzionale ed economica, potrà far venir meno le ragioni della nostra critica e la determinazione a costruire un vero governo economico europeo basato sul metodo comunitario e rivolto alla stabilità, alla crescita e alla solidarietà. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il rispetto delle regole non significa certo abdicazione alla propria sovranità. E queste norme che sono state evocate e descritte non mi sembra possano giustificare quella che è una specie di messa in stato di accusa, perché questo è quello che hanno espresso, come pio desiderio, molti gruppi che sono stati molto silenziosi quando altrove, per esempio in Belgio, sono state represse delle manifestazioni democratiche e tre parlamentari sono stati messi in galera perché volevano ricordare l '11 settembre. Presidente Orbán, oggi qui noi patrioti ci sentiamo tutti ungheresi, orgogliosamente ungheresi e invidiamo questo popolo che vive questa stagione di libertà dopo essersela conquistata come se l'è conquistata. Venga magari a trovarci in Padania, dove sarà accolto come un eroe, perché noi amiamo coloro che difendono la propria sovranità. Sarà accolto come un Presidente che, a differenza di altri, per esempio del nostro Presidente del Consiglio, non è un cameriere dei poteri forti e forse per questo non gode le simpatie della finanza internazionale, se è vero come è vero che vi è o vogliono mettere una specie di cappio al collo finanziario alla libera Ungheria, negandole quei sostegni che invece senza problemi a tutti gli altri paesi in difficoltà vengono elargiti. Credo che sia il momento di dire che forse sono i nostri popoli che dovrebbero aprire una procedura di infrazione contro chi, senza voto popolare, ha devoluto ad altri la propria sovranità, ha abbandonato la propria sovranità, a cominciare dalla sovranità monetaria, e io la invito a difendere la sovranità monetaria del suo paese. Noi che l'abbiamo abbandonata antidemocraticamente e senza consultare, ci troviamo in questa bella situazione finanziaria. Coraggio, Presidente Orbán, vada avanti così. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi sembra che il dibattito cui assistiamo oscilli tra una serie di osservazioni di merito, cui va dato atto di chiarezza – per esempio quella della Commissione – e allo stesso tempo della volontà del governo ungherese di entrare nel merito per specificare non solo le proprie posizioni, ma per cercare insieme soluzioni e, dall'altro lato, un taglio ideologico che, purtroppo, siamo abituati a ritrovare in questa sede e che rischia, in realtà, di produrre il contrario dell'effetto che vorrebbe raggiungere. Abbiamo visto nei giorni scorsi, proprio sulla scorta di un'impostazione ideologica del dibattito, in Ungheria bruciare la bandiera europea. E questo è il margine di quello che può accadere quando non è percepita una critica con la volontà di entrare nel merito, ma scatena reazioni populiste perché tende a identificare coloro che si sono battuti con buone ragioni, diverse magari da quelle di altri, ma comunque per libertà, giustizia e democrazia, da chi, invece, un atteggiamento democratico non ce l'ha. Io voglio ora proporre una soluzione molto semplice, la chiamerò la "soluzione Schulz", perché mi rifaccio alle parole che Lei, Presidente, ha usato nell'incontro con il nostro gruppo. Lei ha detto, cioè, che tentare di adire l'articolo 7 per criticare un governo senza entrare nel merito delle questioni e accettando e ascoltando anche le risposte di quel governo, produce in realtà come effetto solo quello di rafforzarlo. E ha fatto, come esempio, quanto già accaduto con il governo che aveva in coalizione Haider, nel caso dell'Austria, alcuni anni fa. Credo che lei abbia usato parole di buon senso. Gliene do atto, ma non voglio strumentalizzare le sue parole. Le affermo, quindi, in questa sede (…) e chiedo a tutti di riflettere. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sarò brevissimo e la ringrazio. Semplicemente, volevo chiedere come mai utilizzando il "cartellino blu" si possono fare interventi politici anziché fare domande: questa è la prima questione che le chiedo, è appena arrivato, ovviamente non è responsabilità sua. La seconda: ho sentito una collega che ha detto che l'Europa non si fonda sui valori cristiani, si vergogni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho avuto la possibilità di partecipare alla Conferenza di Durban e mi sono reso conto di quanto sia stata inutile. Abbiamo speso qualcosa come trecento milioni di euro per un evento che non ha prodotto che fumo. L'Unione europea e il Parlamento avevano gli uffici nei garage dell'hotel Hilton. Quando la nostra delegazione ha incontrato quella cinese, siamo stati trattati da mentecatti: circa venti minuti di intervento di un loro viceministro, poi, la loro delegazione, senza neppure ascoltare le parole del nostro presidente Jo Leinen, si è alzata e se ne è andata lasciandoci lì, di sasso. Stiamo attenti a fare i primi della classe. Rischiamo, in un momento di gravissima crisi economica, di gravare troppo sulle tasche delle nostre imprese. Molto meglio avere il coraggio di tassare le merci in arrivo dai paesi grandi inquinatori e utilizzare quei proventi per la lotta al cambiamento climatico. No assoluto ad un fondo verde che, pagato dai nostri cittadini, finirebbe, in buona parte, proprio nelle tasche dei cinesi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la direttiva impone agli Stati membri la raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e stabilisce obiettivi di recupero e di riciclaggio. L'accordo raggiunto con il Consiglio pone l'accento sulla riduzione dei costi amministrativi derivanti dalle procedure di registrazione e di rendicontazione a carico dei produttori. Prevede un obiettivo di riuso innalzato del 5 per cento e fissa un tasso di raccolta al 65 per cento entro il 2016, con l'obbligo di raccolta dei piccoli apparecchi per i rivenditori, per fortuna, limitatamente ai punti vendita con superficie superiore a 400 metri quadri. Sono favorevole al testo, frutto di un compromesso che tiene conto delle esigenze nazionali, a tutela dei piccoli produttori, in quanto, in prima fase di discussione, il sistema di obbligo di raccolta valeva anche per i piccoli negozi. È indispensabile che per far funzionare il nuovo sistema di raccolta, gli Stati membri non permettano più ai raccoglitori non autorizzati di ricevere gli elettrodomestici non funzionanti che uscirebbero dal circuito dei conteggi del riciclo ufficiale. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anch'io esprimo grande soddisfazione per questo testo che è arrivato finalmente in approvazione. Avevo avuto modo di seguirlo come parere in IMCO ancora nel 2010 in cooperazione con la commissione ENVI. Sono particolarmente soddisfatta del risultato, delle ampie negoziazioni interistituzionali che si sono svolte in questi mesi, in quanto molte questioni che sono state adottate anche nei pareri precedenti vedono qui un loro riconoscimento. E di questo ringrazio l'on. Klass che ha fatto un ottimo e credo faticoso lavoro. Possiamo affermare con convinzione che quando entrerà in vigore questo regolamento garantirà una maggiore fluidità nelle procedure interne al mercato unico europeo, grazie a procedure autorizzative semplificate e rafforzate a livello comunitario, ma anche, al contempo, una più alta tutela, come molti hanno qui riconosciuto, della salute umana e anche ambientale. Troviamo rafforzati i criteri per l'eliminazione dal mercato di prodotti che possono provocare danni agli organismi viventi, ma nel contempo vediamo inserite anche chiare clausole di esclusione per determinati prodotti il cui utilizzo è necessario ma lecito solo in condizioni sicure e controllate. Per questo esprimo la mia soddisfazione e i miei ringraziamenti. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, non è stato facile trovare un compromesso equilibrato per coniugare l'obiettivo di un elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente con un sistema di autorizzazione più rapido ed efficiente per il settore industriale. Avrei preferito però fin da subito e non per gradi un'autorizzazione europea da parte dell'ECHA per i nuovi biocidi. Tuttavia, il sistema di autorizzazione centralizzato avrà indubbi effetti positivi sul mercato interno, poiché permetterà un'applicazione unitaria dei requisiti in tutti gli Stati membri. Per snellire le procedure burocratiche per le piccole e medie imprese e facilitare l'ingresso sul mercato dei biocidi, si doveva rimuovere la valutazione comparativa, che invece continua ad essere richiesta per quei biocidi per i quali è dimostrato un uso sicuro. Ciò rappresenta un forte peso burocratico per le aziende. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Primo ministro, nelle anticipazioni del programma emerge che la priorità principale della Presidenza danese del Consiglio dell'Unione europea è quella di garantire un'economia europea responsabile. Che cosa significa? A mio modo di vedere, un'Europa più responsabile è innanzitutto un'Europa che sia consapevole del pericolo che corre. E oggi l'ostacolo più grande è la leadership europea. Non è l'euro ad essere in pericolo. Nella zona euro ci sono paesi che hanno condiviso, sì, la moneta, ma non il senso di una leadership politica. La situazione peggiore è l'immobilismo della nostra leadership continentale. Soprattutto per quei paesi in difficoltà che hanno l'estremo bisogno di essere trainati dalla forza del nostro colosso europeo. Auspico, quindi, in questo senso, che si prosegua il buon lavoro compiuto dalla Presidenza polacca, che non ha mai perso di vista la vera priorità che abbiamo in questo momento; quella cioè di riaffermare l'unità come unica e invincibile arma per scongiurare pericoli che vanno oltre la nostra immaginazione, ma che sono più reali di molte previsioni che ci rendono soltanto presuntuosi agli occhi del mondo e dei nostri cittadini. Ne approfitto, Presidente Schulz, per farle gli auguri di buon lavoro e per dire che saremo al suo fianco a margine della battaglia che lei ieri ha annunciato per riaffermare i diritti del parlamentarismo e del contributo del parlamentarismo alla battaglia per la costruzione europea che questo accordo nel metodo ferisce in modo enorme. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, con la relazione dell'on. Bové, che ringrazio per il suo lavoro, l'Europa punta decisa verso la definizione di un quadro legislativo per garantire equità e maggiore trasparenza nei rapporti all'interno della filiera agroalimentare. In tale ambito sono molto apprezzabili gli spunti e le richieste approvate in commissione agricoltura e sviluppo rurale. Maggiori livelli di trasparenza dei prezzi, riduzione dei costi degli input produttivi, una gestione più efficace dell'energia e delle risorse naturali all'interno della filiera, solo per citarne alcune delle più importanti. In virtù di tali premesse, signora Presidente, e approfittando della presenza del Vicepresidente Tajani, ritengo opportuno ricordare il punto centrale della risoluzione congiunta sugli squilibri della catena alimentare, che sono stati anche richiamati dai colleghi: un sistema europeo di armonizzazione dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra produttori agroalimentari e sistema distributivo. Non possiamo più permetterci, signor Commissario, distorsioni di concorrenza tra produttori europei, non è più tollerabile che esistano differenti legislazioni nazionali che regolano in maniera differente tempi di pagamento, accordi contrattuali e scontistica. Una disomogeneità territoriale che aggrava questa fase di estrema volatilità dei mercati dove repentini rialzi dei prezzi non si traducono in margini più alti per gli agricoltori che, al contrario, vedono sempre di più ridurre i loro redditi. Noi, in Parlamento, Vicepresidente Tajani, siamo pronti a sostenere una proposta legislativa in tal senso e so del lavoro che Lei sta facendo col gruppo di alto livello e quindi mi auguro davvero presto di poter vedere una proposta legislativa di armonizzazione sui sistemi distributivi in Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, crisi economica e calo dei consumi hanno assestato l'ennesimo colpo alle aziende agricole ed ai produttori. Il problema del reddito degli agricoltori diventa sempre più drammatico, colpisce le piccole e medie aziende, quelle a conduzione familiare, che non hanno la forza di contrastare l'arroganza della grande distribuzione. Oggi, con questa risoluzione diciamo chiaramente che l'Europa deve intervenire per correggere queste storture. Dobbiamo essere garanti di relazioni contrattuali trasparenti tra produttori e distributori, che garantiscano un reddito dignitoso e adeguato ai lavoratori della terra. E dobbiamo impedire che le oscillazioni dei prezzi creino vantaggi solo per alcuni, perché oggi, quando i prezzi salgono, si arricchisce la grande distribuzione, quando scendono, si impoveriscono i contadini e per farlo dobbiamo garantire che la filiera si accorci e che vi sia concorrenza leale. Non è possibile, come mi accade ogni sabato, quando vado a fare la spesa, trovare nel supermercato bottiglie da litro di olio extravergine vendute a 2 euro quando il prezzo pagato ai produttori dai commercianti all'ingrosso è di 2,35 euro. E poi, la trasparenza verso i consumatori, informazioni chiare per garantire qualità contro le contraffazioni. Sempre in tema di extravergine abbiamo chiesto, con un'interrogazione ampiamente condivisa, di ridurre il parametro di alchil esteri e metil esteri per evitare che nell'olio venduto come extravergine si introducano miscele di altri oli raffinati e deodorati la cui immissione sul mercato contribuisce ad abbattere il prezzo dell'olio di qualità. Confido, signor Commissario, che su queste indicazioni e su questa richiesta di modifica del regolamento n. 61 / 2011 per ridurre i quantitativi di alchil esteri e metil esteri, vi sia da parte sua un impegno chiaro e preciso a nome della Commissione per ridurre la presenza di quegli oli contraffatti nell'extravergine in commercio. E poi dobbiamo garantire l'abbattimento dei costi di produzione. Apprezzo la sua apertura, ma chiedo di sostenere nella prossima PAC l'idea di garantire la realizzazione in ogni azienda agricola di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, utili a garantire il fabbisogno energetico dell'azienda stessa, abbattimento dei costi e delle emissioni di CO sostegno ai produttori e alle piccole aziende. Cosa c'è di più verde di un provvedimento simile? Occorre, Commissario, far presto e bene, perché l'abbandono della terra e la desertificazione dei terreni non sono più un rischio da scongiurare, ma una realtà da contrastare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Vicepresidente Tajani, questa relazione d'iniziativa mette in luce quanto sia cruciale per la competitività dell'agricoltura europea il tema dell'approvvigionamento dei fattori di produzione. L'imprenditore agricolo europeo ha assistito nell'ultimo decennio ad un incremento non sopportabile dei costi di produzione, che non trova un'adeguata ricaduta nei prezzi di vendita. La produzione agricola europea dipende ancora in larga misura dal petrolio. Nell'ultimo decennio abbiamo assistito ad un aumento del 60% del suo prezzo. La nuova PAC, per far fronte a questa sfida, deve incrementare l'uso dell'energia rinnovabile avviando nelle aziende agricole un ciclo di produzione di energia autosufficiente con l'utilizzo di scarti agricoli e quant'altro per alimentare gli impianti di biomassa e di biogas. Avremo così un'agricoltura sostenibile e una riduzione dei costi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non possiamo consentire che lo spreco alimentare cresca ancora e dobbiamo contrastarlo tramite specifici strumenti, ma anche attraverso una cultura volta a illustrarne effetti economici, ambientali e sociali. Il fenomeno dello spreco alimentare nell'ultimo trentennio è cresciuto del 50% con ricadute non solo etiche ma anche economiche, ambientali, sociali, nutrizionali e sanitarie. Non appare eticamente sostenibile che, a fronte dei circa 70 milioni di persone che in Europa vivono al di sotto del livello di povertà, vi siano tonnellate di cibo ancora consumabile che viene buttato nella spazzatura e che non si riesca a differenziare quanto più possibile le materie impiegate per la produzione e il confezionamento di tali cibi. Quest'eliminazione avviene quindi attraverso elevati costi economici e sociali. Le proposte della commissione agricoltura ricoprono ambiti che, dal packaging a più dettagliate informazioni circa la scadenza, mirano ad aiutare i cittadini ad evitare gli sprechi e riutilizzare i prodotti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, oltre a ringraziare l'on. Caronna perché ha saputo presentare questo tema non solo per le implicazioni dello scandalo sociale, ma anche per le opportunità potenziali legate alla lotta allo spreco, vorrei rivolgermi al Commissario Tajani nella sua veste di Vicepresidente della Commissione per sottolineare quello che è in chiave strategica per noi il punto fondamentale. Come può la Commissione contribuire alla lotta allo spreco? Definendo con precisione dove vengono allocati i capitoli di spesa che servono a questa strategia. Perché è rimasto insoluto il problema se questo debba essere incentrato nell'organizzazione della spesa sociale o ritornare alla gestione e all'uso della filiera della DG Agricoltura. Questo rimane un punto chiave perché quella DG che ha la tradizione e le competenze per permettere alla filiera agroalimentare e alle associazioni di cittadini e agli altri Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero ringraziare il Presidente del Parlamento per come ha difeso in questa circostanza non solo le prerogative della nostra assemblea ma anche la democraticità del processo decisionale delle Istituzioni europee, dando così maggiore forza al lavoro encomiabile dei colleghi Brok, Verhofstadt e Gualtieri. Signor Commissario, la strategia europea per la crescita è contenuta in quei riferimenti dei risultati del Consiglio che rimandano, com'è giusto, alle proposte che farà la Commissione europea. Noi vogliamo sostenere la Commissione in questo compito. Innovate dunque il processo decisionale, aprendo non solo a valle ma anche a monte di questo processo al contributo delle commissioni parlamentari. In questo modo, avremo non solo più trasparenza ma anche più efficacia. Signor Presidente del Consiglio, lei ha ascoltato nell'Aula oggi l'eco sorda e cupa dei nazionalismi che dimenticano che sessantacinque anni di pace e sviluppo per l'Europa sono l'eccezione, non sono la regola della nostra storia. La prego, ci aiuti a farlo percepire a chi tra i capi di governo è tentato di rincorrere più il consenso di un'opinione pubblica incerta che non la sensatezza e la bellezza del progetto europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, commentando le non memorabili conclusioni del vertice del 9 dicembre abbiamo detto che questo Parlamento avrebbe vigilato e avrebbe lavorato per limitare i danni di quella scelta non felicissima. Così è stato. L'impegno unitario del Parlamento nel difficile negoziato che si è svolto ha sicuramente contribuito a evitare il peggio. Vi era il concreto rischio che il nuovo trattato minasse seriamente il diritto e le istituzioni comuni europee, istituendo norme, meccanismi e procedure esterni all'Unione e in contraddizione con le sue leggi. Ora non è più così. Il Parlamento, la Commissione e il Presidente del Consiglio europeo hanno sventato questo pericolo. Ora l'implementazione del trattato dovrà avvenire attraverso la legislazione dell'Unione. I parametri di definizione del deficit e del debito sono stati sostanzialmente, anche se non completamente, ricondotti al quadro normativo vigente e l'ipotesi sciagurata di una nuova istituzione parlamentare è stata scongiurata. Ma anche se abbiamo limitato significativamente il danno, il non è una risposta adeguata alla crisi. Permangono aspetti inaccettabili e poco saggi, come la limitazione delle modalità della presenza del Parlamento agli eurosummit. La possibilità della Corte di comminare sanzioni appare giuridicamente molto dubbia. Solo se le proposte che questo Parlamento avanza in modo unitario nella sua risoluzione – la tassa sulle transazioni finanziarie, i gli verranno finalmente accolte, l'Europa potrà superare una crisi che il rigore fiscale a senso unico rischia invece di aggravare. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Alto rappresentante baronessa Ashton, la Primavera araba ha prodotto non solo mutamenti politici ma anche nuove sfide e minacce alla stabilità. Una di queste è il fenomeno crescente del contrabbando di armi. Dalla caduta di Gheddafi in Libia, le autorità egiziane denunciano un forte aumento dell'attività di contrabbando di armi nella penisola del Sinai. Missili terra-aria, razzi e cannoni antiaerei sono stati trafugati dalle caserme abbandonate dall'esercito libico e alimentano un mercato nero di armi destinate in particolare alla Striscia di Gaza e ad Hamas. Si tratta di un fenomeno molto preoccupante perché queste armi hanno la capacità di abbattere aerei civili in fase di decollo e di atterraggio e possono finire nelle mani di gruppi terroristici come Al-Qaeda, per esempio nel Maghreb. Com'è possibile, le domando, contribuire a mitigare questa crescente minaccia e con quali possibili alleati? Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Ashton, io credo che la parte più visibile dei cambiamenti legati ai BRICS, che anche quella più significativa in termini di conseguenze per la vita delle nostre società, sia quella che riguarda la penetrazione economica e commerciale di queste potenze emergenti. Si tratta di cambiamenti che possono portare a stabilità e diffusa prosperità, ma rispetto ai quali occorre un'adeguata velocità, tanto con le risposte nelle regole internazionali – e sappiamo che in sede di OMC purtroppo i negoziati sono fermi – quanto con una maggiore integrazione della nostra politica estera con la politica commerciale, tenendo conto del fatto che la nostra politica estera per alcuni aspetti è purtroppo ancora embrionale, mentre la politica commerciale, grazie alle competenze esclusive del trattato di Lisbona, è perfettamente funzionante. Mi chiedo, ad esempio, quale sia il ruolo degli addetti commerciali nelle nostre ambasciate. Questi addetti commerciali non fanno parte del Servizio europeo per l'azione esterna ma avranno un ruolo nei BRICS tanto importante, se non più importante, quanto quello dei nostri diplomatici. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono da sempre convinta che lo sport svolga un ruolo educativo fondamentale. Esaltando valori pedagogici e culturali, lo sport costituisce allo stesso tempo uno strumento d'integrazione, di confronto e di crescita. L'obiettivo deve essere quello di conferire una maggiore omogeneità e allo stesso tempo garantire la fruibilità dello sport per tutti i cittadini europei senza alcun tipo di discriminazione. Non è quindi possibile confinarlo all'interno di un singolo Stato, ma interessa nell'insieme tutti i membri dell'Unione europea come soggetto unico. L'Unione europea deve intervenire in un periodo in cui lo sport attraversa una crisi acuta e persistente, soprattutto a causa delle attività criminali che a esso si sono collegate. Basti pensare agli scandali connessi alle agenzie scommesse o alla manipolazione delle gare a fini di lucro. Alla luce di queste considerazioni risulta necessario e allo stesso tempo auspicabile un maggior controllo da parte delle Istituzioni europee sul mondo dello sport, in modo da arginare le derive che potrebbero nascere. Una regolamentazione dettagliata e attuabile permetterebbe il miglioramento dello standard di governance sportiva. Pertanto, risulta prioritario intervenire per regolare l'attività degli agenti sportivi e i trasferimenti di giocatori nonché per lottare contro la frode e contro il doping, così come consigliato dal relatore. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dalle numerose petizioni dei cittadini che arrivano al Parlamento europeo sui rifiuti una cosa risulta chiara: la gestione europea dei rifiuti in Europa non va bene. Ci sono troppi cittadini che ancora oggi, nel 2012, pagano sulla propria vita quotidiana e sulla propria salute le conseguenze di una cattiva gestione dei rifiuti, come nel caso degli inceneritori e delle discariche. Eppure, nell'Unione europea non mancano gli esempi virtuosi di gestione dei rifiuti ecologicamente sostenibile. Perciò dobbiamo fare il possibile perché si arrivi al riciclo totale, dove i rifiuti diventano addirittura una vera e propria risorsa. Questo oggi è già realtà. Esistono degli impianti di trattamento che riciclano quasi il 100% dei rifiuti urbani, com'è il caso del centro rifiuti di Vedelago, in provincia di Treviso, la cui tecnologia viene esportata in tutta Europa. Servono comunque maggiori controlli, prevenzione e soprattutto scelte responsabili. Dobbiamo riciclare, recuperare e ridurre gli sprechi e dire no a enormi inceneritori e discariche che spesso sono causa di avvelenamento dell'aria e delle falde acquifere. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Agenzia internazionale per l'energia ha stimato che attualmente un miliardo e mezzo di persone al mondo non sono nelle condizioni di poter accedere a fonti energetiche. A livello globale, le previsioni indicano che nei prossimi vent'anni i fondi stanziati in ambito energetico saranno pari a 26.000 miliardi di dollari. Basterebbe solo il 3% di questi per garantire l'accesso energetico universale già nel 2030. La proposta avanzata dal collega Neuser circa la possibilità di sviluppare e allargare l'accesso a servizi energetici moderni deve essere un punto di partenza per l'Unione europea per l'avvio di un'azione mirata ed efficace contro il problema della povertà e dello sviluppo sostenibile. Concordo con le proposte del collega: dobbiamo dare anche noi europei il nostro contributo al miglioramento dell'accesso energetico alle popolazioni povere nei paesi in via di sviluppo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione presentata dal collega Schmidt, che costituisce la prima iniziativa della Commissione in ambito fiscale, contribuisce positivamente a delineare le future iniziative legislative in materia. Tuttavia, ritengo necessari interventi mirati nell'ambito delle politiche nazionali in materia di tassazione. Su questa linea si pone positivamente l'intenzione della Commissione di rafforzare il quadro giuridico sulla tassazione dei redditi da risparmio e la revisione della tassazione dei prodotti energetici. Nonostante gli Stati membri abbiano espresso opinioni divergenti circa la validità e l'efficacia di questa iniziativa, nel complesso ho valutato positivamente la relazione del collega e per questo ho deciso di appoggiarla. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione presentata dall'onorevole Schwab mostra come la politica di concorrenza all'interno dell'Unione europea abbia portato numerosi benefici per i consumatori. L'impiego di procedure flessibili e dinamiche ha consentito alle politiche sulla concorrenza di rappresentare un motore e non un ostacolo al sistema finanziario ed economico europeo. Ho dato il mio voto favorevole trovandomi d'accordo appieno con gli obiettivi contenuti nella relazione. In particolare, condivido l'intenzione di rendere maggiormente trasparenti i prezzi al fine di stimolare la concorrenza sul mercato e tutelare i diritti dei consumatori. In un periodo di recessione dobbiamo assolutamente cercare di incentivare i consumatori. Infine, vorrei aggiungere che lo scambio di informazioni tra la Commissione e le associazioni dei consumatori dovrebbe continuare, essere intensificato ed allargato alle parti interessate. Signor Presidente, desidero porgerle tanti auguri per il suo nuovo incarico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io sono molto contenta del fatto che oggi stiamo discutendo in plenaria una risoluzione che trae origine dalle tante petizioni che giungono al Parlamento europeo e che fa proprio riferimento alla questione dei rifiuti. Queste petizioni dimostrano la preoccupazione dei cittadini europei rispetto alle modalità di gestione dannose per l'ambiente e per la salute oltre che antieconomiche che caratterizzano diverse realtà territoriali in Europa. Pur condividendo la struttura complessiva della risoluzione, sono abbastanza insoddisfatta di come è stata trattata in alcuni passaggi la questione inceneritori. A tratti sembra che grazie alle tecnologie ogni problema connesso alla salute dei cittadini e dell'ambiente sia stato totalmente superato. Fino all'anno scorso, proprio in quest'Aula, noi sentivamo le stesse parole rispetto alle centrali nucleari. Oggi però, in questa stessa Aula, è difficile trovare qualcuno disposto a difendere il nucleare. È possibile che la politica non riesca assolutamente ad essere lungimirante? Dobbiamo per forza aspettare altri studi che avallino i picchi tumorali ed epidemiologici che già oggi si riscontrano per tutta quella popolazione che vive vicino a inceneritori? Non è la sindrome di Nimby quella dei cittadini, ma si tratta esclusivamente di difesa del diritto alla salute. Le alternative esistono, sono virtuose e creano occupazione. Bisogna attuare in maniera inflessibile lo spirito della direttiva rifiuti, con un ciclo dei rifiuti basato sui concetti di riduzione, riutilizzo e riciclaggio. La discarica e l'incenerimento sono le opzioni residuali, gerarchicamente inferiori, utilizzate solo dopo che è stato fatto tutto il possibile. Se ci fosse una volontà politica in tal senso gli inceneritori sarebbero un bel ricordo. Penso che il Parlamento debba avere posizioni più avanzate, più a tutela dei cittadini su questo fronte. Spero che la Commissione europea proponga criteri più rigidi e procedure più severe per la costruzione di inceneritori e per l'apertura di discariche, incentivando serie politiche "rifiuti zero" in tutti gli Stati membri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è un'ottima relazione equilibrata, che fa riferimento giustamente anche al principio di sussidiarietà e quindi riconosce il ruolo importante e preminente degli Stati. La relazione disegna però anche un'Europa a diverse velocità. Per quanto riguarda il mio paese ci sono due velocità. Da una parte ci sono certi comuni e certe regioni – faccio il nome di Napoli e della Campania – che sono una vergogna per noi che abbiamo per ora la carta d'identità dello Stato italiano, una grande vergogna che noi continuiamo a denunciare. Dall'altra parte ci sono invece i comuni virtuosi della Padania, dove abbiamo centinaia di sindaci, per esempio quelli della Lega, che sono sì barbari sognanti, ma sono anche gente civile che insegna e controlla che i cittadini facciano la differenziata e organizza la raccolta e l'incenerimento dei rifiuti. Questa parte civile del nostro paese è un esempio per l'Europa. Allora andiamo avanti in questo senso. Ben vengano le petizioni a segnalare anche all'autorità europea queste situazioni che, come ripeto, costituiscono in Campania anche un pericolo per i turisti europei che vanno in quelle zone e rischiano. Signor Presidente, mi congratulo per la sua elezione a vicepresidente e mi congratulo con la collega Nicolai per questa ottima relazione. Risulta fondamentale garantire la sicurezza delle donne che decidono di intraprendere il coraggioso percorso professionale in situazioni di guerra. In numerose aree di guerra del mondo sono frequenti violenze sessuali in forma di stupri di massa e altre forme di abuso come la tratta degli esseri umani, come tattica di guerra e di cui le donne sono le prime vittime. Questi atti inaccettabili hanno gravi ripercussioni psicologiche e fisiche, soprattutto nei confronti delle donne e dei loro familiari. Occorre maggiore severità nel condannare i responsabili degli atti criminosi. L'impunità non può essere negoziabile e non può esserci pace senza giustizia. Risulta importante incrementare la partecipazione delle donne nei ruoli decisionali dei processi di pace e nella definizione delle misure di sicurezza. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, le conclusioni del recente Consiglio europeo e i lavori che si stanno svolgendo in sede di commissione per i bilanci del Parlamento europeo – dove sono in discussione gli orientamenti per il bilancio 2013 – hanno chiaramente dimostrato la sintonia delle Istituzioni europee sulle priorità da dare all'azione politica dell'Unione europea, che convergono sulla necessità di promuovere la crescita anche attraverso la lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile. In questa direzione accolgo con favore la dichiarazione relativa all'utilizzo degli 82 miliardi di euro della programmazione 2007-2013 a favore delle PMI, che costituiscono oggi la vera ossatura della nostra economia. Com'è stato dimostrato anche dalle statistiche fornite dalla stessa Commissione, dobbiamo alle piccole e medie imprese l '85 percento dei nuovi posti di lavoro creati fra il 2002 e il 2010. Ritengo sia evidente la necessità di operare uno sforzo congiunto, in un'ottica di sinergia e cooperazione fra bilancio europeo e bilanci nazionali, per focalizzare e reindirizzare le risorse a disposizione dei singoli Stati membri a favore delle priorità espresse, in particolare verso quelle misure e quei programmi in grado di incidere concretamente su questo problema e invertire la rotta per i nostri giovani. Chiedo quindi al Commissario di specificare le azioni, i programmi e le linee di bilancio, in aggiunta a quelli più chiaramente relativi alle piccole e medie imprese e all'innovazione, che ritiene debbano essere rafforzati per ridurre il livello di disoccupazione giovanile. Signora Presidente, desidero portare all'attenzione dell'Aula e dei cittadini europei quanto sta accadendo da mesi in Ucraina. Da quando è stato deciso che i campionati di calcio europei 2012 si svolgeranno in Polonia e Ucraina, le autorità di quest'ultimo paese, per ripulire velocemente le proprie città, hanno scatenato la caccia selvaggia ai cani randagi, poveri animali che vengono uccisi a migliaia con veleni, bastonate, fucilate, compresi madri e cuccioli, utilizzando addirittura dei forni crematori ambulanti. Queste terribili notizie si stanno diffondendo in tutto il mondo. Su Internet è possibile vedere alcune scene di queste raccapriccianti violenze, denunciate e documentate da e associazioni locali per la tutela degli animali. In considerazione delle particolari relazioni che ci legano a questo paese, chiedo che le Istituzioni europee intervengano urgentemente presso le autorità ucraine per fermare questo incivile e barbaro massacro. Signor Presidente, ho espresso il mio voto favorevole sul testo votato stamani nel tentativo di rilanciare le funzioni dell'Ufficio sulle contraffazioni e la pirateria. Fino ad oggi, l'Osservatorio europeo sulla contraffazione e la pirateria non ha prodotto risultati di rilievo e non ha potuto svolgere in maniera efficace il proprio mandato per l'insufficienza di risorse umane, finanziarie e strumentali. Il mio voto mira quindi a un rilancio dell'Osservatorio che, incardinato presso l'Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno, potrebbe avvalersi delle risorse finanziarie dello stesso. Concludo sostenendo che, per un effettivo rilancio dell'azione dell'Osservatorio, l'Ufficio dovrà essere dotato delle adeguate risorse e conoscenze professionali e dell'indispensabile tecnica, ivi incluse quelle delle autorità nazionali degli Stati membri competenti in materia di proprietà intellettuale, per consentirgli di esercitare efficacemente le nuove competenze legate al funzionamento dell'Osservatorio ed esplicare queste funzioni con il medesimo sforzo e riguardo per ciascun diritto di proprietà intellettuale riconosciuto a livello comunitario, senza scale gerarchiche nella tutela del diritto di proprietà intellettuale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, prezzi ragionevoli, stabilizzazione dei mercati e sostegno agli indigenti sono tra gli obiettivi del programma di distribuzione delle derrate alimentari. Le Istituzioni, come le autorità nazionali, hanno affermato la necessità del pieno sostegno al programma attraverso il bilancio UE, rigettando le proposte di cofinanziamento da parte degli Stati membri. Si è parlato di spreco alimentare. Recentemente abbiamo approvato la relazione dell'onorevole Caronna, in cui si poneva anche il problema dello scarso accesso al cibo da parte delle categorie più povere. Ritengo che i temi siano strettamente connessi tra loro: contribuire alla riduzione dello spreco vuol dire anche aiutare i più indigenti. Le iniziative locali a favore delle persone in difficoltà economiche sono innumerevoli. Cito l'esempio delle collette alimentari, che dovrebbero trovare maggior spazio all'interno del programma su cui siamo chiamati a esprimere il nostro voto. Occorre mettere in rete e organizzare chi spontaneamente vuol contribuire ma non trova canali disponibili. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che nel loro quotidiano si adoperano in tal senso. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, con soddisfazione domani voteremo la raccomandazione per la seconda lettura sul programma di distribuzione di generi alimentari agli indigenti dell'Unione europea, che prevede il prosieguo di questo importante programma fino al 2013. Dopo tutti questi mesi e con l'impegno dei tanti, che voglio ringraziare, a partire dal nostro relatore, il Vicepresidente Siekierski e il Commissario Cioloş, siamo riusciti a ottenere questo importante risultato, che permette di non abbandonare al loro destino 18 milioni di poveri in Europa. Più volte il Parlamento europeo si è espresso a favore di questo programma e per la sua continuazione anche dopo il 2013. La nostra iniziativa politica dunque andrà avanti: noi non ci accontenteremo del voto di domani, signor Presidente. Nel pieno rispetto della sentenza della Corte di giustizia, l'Europa deve poter continuare anche in futuro a essere solidale con le fasce più deboli della nostra società, soprattutto in questo momento di dura crisi economica. Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, quello con il Regno del Marocco è un accordo commerciale che assume un'importante rilevanza politica. Il Marocco è l'unico paese dell'area mediterranea ad aver attuato riforme migliorative della propria Costituzione e le recenti elezioni hanno dimostrato, da parte di tutte le forze politiche, la volontà di ascolto reciproco. Per questo il Regno del Marocco rappresenta per noi europei una realtà stabile e una porta verso il continente africano – continente che, oltre ai noti problemi, è anche sottoposto a un'eccessiva pressione del mercato e dell'espansionismo cinese, cosa che dovrebbe preoccupare coloro che parlano di schiavi. Questo accordo, che sostituisce il precedente – pessimo, collega Bové, anche se lei lo richiama, perché non consente all'Europa i controlli necessari – dimostra anche la nuova attenzione che l'Europa ha per lo sviluppo dell'area mediterranea, affinché siano sempre più approfonditi i processi democratici e affinché il rilancio economico in quei paesi possa contrastare l'emigrazione, oggi forzata, di tanti giovani. Dobbiamo rendere più forti e sinergici i rapporti tra Unione e Maghreb, nostro naturale vicino e partner economico: per questo approvare l'accordo significa fare un ulteriore decisivo passo nella politica europea, più sensibile e attenta alle necessità dell'area euromediterranea. Comprendiamo le preoccupazioni di alcuni settori agricoli ma siamo certi che la Commissione troverà adeguati meccanismi di sostegno in caso di necessità. Ricordo come siano già previsti alcuni strumenti, quali i prezzi d'ingresso per i prodotti sensibili, che rappresentano una misura di salvaguardia rispetto a specifiche nostre produzioni. Suggerisco che, qualora le valutazioni d'impatto dovessero dimostrare difficoltà oggettive nei settori coinvolti, la Commissione possa tenerne conto nell'accordo in occasione della revisione della PAC. Signor Presidente, vi è un punto sul quale questo Parlamento ha trovato in queste ultime settimane un'ampia convergenza. Si tratta dell'esigenza di cambiare la politica di vicinato verso i paesi della sponda sud del Mediterraneo, soprattutto dopo i cambiamenti che stanno intervenendo e che stanno producendo sensibili passi avanti sul terreno dell'ampliamento della democrazia, voltando definitivamente pagina da parte dell'Unione europea nell'approccio con questi paesi. Ora bisogna dimostrare coerenza e non schizofrenia nell'implementazione di questa politica di vicinato. Sarebbe assurdo e comunque colpevolmente parziale se questa politica si limitasse solo a chiedere più diritti e più democrazia a questi paesi, dimostrando sordità su tutto il resto, a partire dalle questioni economiche e commerciali. Diritti e democrazia si sostanziano, lo abbiamo affermato continuamente, anche e soprattutto attraverso una rinnovata politica economica e finanziaria, capace di sollecitare lo sviluppo di questi paesi. Democrazia e sviluppo economico e sociale sono un binomio inscindibile. L'accordo con il Marocco si inserisce in questo contesto e vuole e deve favorire una convenienza reciproca sul terreno del libero scambio e del processo di integrazione della regione mediterranea. Mi preoccupa il protezionismo alla Bové perché, anziché aiutare lo sviluppo del processo democratico e dei diritti in questi paesi, ne diviene in realtà un ostacolo oggettivo. Per tutte queste ragioni, è importante l'approvazione di questo accordo da parte del Parlamento europeo ed è ciò che mi auguro avvenga domani. Signor Presidente, la domanda è in particolare rivolta al Commissario Barnier e riguarda il considerando 62 della direttiva Servizi. Non risulta chiaro ed esaustivo cosa si debba intendere per "scarsità delle risorse naturali o capacità tecniche". La direttiva, infatti, non dovrebbe ostare a che gli Stati membri limitino il numero di autorizzazioni per ragioni diverse dalla scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche. Infatti, come ad esempio nel caso del settore degli ambulanti, questi non utilizzano in modo esclusivo l'area in concessione perché la stessa, a fine orario lavorativo, torna nella piena disponibilità di tutti e a volte viene riassegnata ad altre attività. Inoltre, in Italia i comuni già possono estendere sia il numero delle concessioni sia quello delle aree mercatali. In questo caso, quindi, non dovrebbe sussistere un'automatica corrispondenza tra il concetto di suolo pubblico e il criterio di scarsità di risorse naturali, giacché il posteggio avviene solo in una porzione di area e per un orario giornaliero limitato. Qual è il suo parere in merito, signor Commissario? Signor Presidente, desidero tornare anch'io sui risultati dell'attuazione della direttiva Servizi nei paesi dell'Unione – argomento questo che ritorna di attualità, non tanto perché siamo alla scadenza dei due anni per la presentazione della relazione sull'attuazione della stessa da parte della Commissione, ma perché la direttiva ha provocato molti problemi in numerosi paesi. In particolare, la questione più rilevata è quella dell'applicazione delle deroghe al regime autorizzatorio previste nel caso in cui lo stesso non abbia carattere discriminatorio o sia giustificato da motivi di interesse pubblico e rispetti il criterio della proporzionalità. L'applicazione – o, per meglio dire, l'interpretazione – rigida delle previsioni derogatorie da parte della Commissione non solo appare in contrasto con la disciplina sulla tutela dell'affidamento e sulla certezza del diritto ma, combinata con quella sulle concessioni e gli appalti anche nella versione ultima proposta dalla Commissione, che esclude dalle sue previsioni le concessioni reali, evidenzia un vuoto normativo a livello comunitario, che ha gettato nel caos settori molto rilevanti come, ad esempio, quello dei balneatori in Italia, quello dei produttori di tulipani in Olanda o degli operatori dei mercati natalizi in Germania, solo per citarne alcuni. Non ritiene la Commissione che sia necessario un intervento per regolare realmente la libera concorrenza, avvantaggiare le piccole e medie imprese e conservare la tipicità di alcuni settori importanti per molti Stati membri? Signor Commissario, la ringrazio per la disponibilità e l'apertura che ha voluto testimoniare in quest'Aula su un tema molto importante, non solo per l'Italia, ma anche per numerosi altri paesi. Credo sia necessario soprattutto vigilare, per garantire pienamente anche il rispetto del principio della trasparenza delle procedure amministrative, che l'applicazione della direttiva Servizi in alcuni settori sia regolata tenendo conto di alcuni principi fondamentali, garantiti da altre direttive, che riguardano la conservazione del rispetto del principio di competenza, professionalità e conoscenze tecniche. Signor Presidente, queste linee guida sulle politiche a favore dell'occupazione saranno di grande aiuto per raggiungere l'obiettivo di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e ridurre così soprattutto la disoccupazione giovanile. Il futuro dei giovani oggi è sempre più incerto e sempre più precario. È inutile nascondere che una crescita economica sostenuta sia oggi fondamentale per il futuro dell'Europa. Le percentuali concernenti la disoccupazione giovanile sono drammatiche e inaccettabili. L'Unione europea deve impegnarsi in una strategia di medio-lungo periodo per una migliore, piena e buona occupazione, che riguardi anzitutto i giovani e la mobilità giovanile, ma anche la parità di genere nel settore del lavoro e, di pari passo, punti a migliorare i risultati dei sistemi d'istruzione e formazione a tutti i livelli. Signor Presidente, l'attuale crisi economica, coniugata alle misure di austerità adottate in alcuni paesi, ha creato nuove categorie sociali a rischio di povertà, tra cui giovani e anziani. Visti gli obiettivi di Europa 2020, l'analisi annuale della crescita deve assicurare una coerenza tra le diverse priorità nei suoi orientamenti politici, in modo che le esigenze di bilancio siano basate sulla giustizia sociale. Concordo con il relatore sulla necessità di agire subito per migliorare le condizioni di occupazione per le classi a rischio di esclusione sociale e rendere prioritaria la lotta alla disoccupazione giovanile. I futuri piani di riforma nazionale dovranno prevedere percorsi formativi in grado di sviluppare l'apprendimento lungo l'intero arco della vita e creare posti di lavoro qualificati con retribuzioni e condizioni di lavoro dignitosi. Signor Presidente, è con piacere che ho contribuito all'approvazione del programma di distribuzione di derrate alimentari a favore degli indigenti dell'Unione. Credo che in un momento come questo, in cui il numero dei cittadini europei indigenti è aumentato anche a causa della crisi economica, un segnale importante come quello di oggi possa contribuire a una maggiore coesione nell'Unione europea. Mi sovviene in questo momento l'esempio di un santo napoletano: il medico Giuseppe Moscati che, quando iniziava a ricevere i malati nel suo studio, appoggiava sulla scrivania il suo cappello con le falde rivolte all'insù, apponendo sulle stesse una scritta "Chi ne ha ne metta, chi non ne ha ne prenda". Signor Presidente, il settore lattiero-caseario è investito da una terribile crisi ormai da anni, ma ci sono alcuni elementi di squilibrio interno che questo regolamento e la sua modifica – che ho sostenuto sin dall'inizio – determinerà in misura minore, influenzando il funzionamento e ponendo fine, o almeno rimediando in parte insieme ad altri strumenti, a quegli squilibri interni. Questo provvedimento giunge alla conclusione del Gruppo di lavoro, costituito dal Commissario Cioloş, che ha determinato alcuni strumenti atti a riequilibrare il riconoscimento del valore aggiunto a tutti gli operatori della filiera. Nello specifico, ci saranno contratti che avranno determinate caratteristiche di forma, di requisito, di durata, relativamente ai tempi e alle modalità, che serviranno soprattutto ai produttori. Un elemento importante sarà relativo al latte crudo lavorato nelle zone svantaggiate, montane, intermedie e isolane, nelle quali qualsiasi trasferimento di latte da zone non svantaggiate dovrà essere preventivamente autorizzato. Signor Presidente, uno dei principali problemi evidenziati dall'analisi della crescita nell'Unione europea nel 2012 è l'estremo bisogno di nuove e più forti politiche sociali e occupazionali, in particolare per i giovani. Un paese ad alta percentuale di disoccupazione giovanile è un paese destinato a perire. In Italia, il mio paese, le cifre fanno paura. Secondo dati del novembre 2011, il tasso di disoccupazione giovanile è del 30,1 percento. Giovani spesso altamente qualificati e con tanta energia e voglia di fare vengono lasciati appassire da un sistema dove la gerontocrazia è diventata la norma. L'impegno della Commissione, mediante lo stanziamento degli 82 miliardi di euro di Fondi strutturali finora non utilizzati per stimolare la crescita e l'occupazione giovanile, è un buon passo in avanti, che bisogna fare nella giusta direzione. Investire sui giovani vuol dire investire sul futuro. Assicurare ai giovani europei un lavoro vuol dire assicurare un futuro a tutti noi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il difficile contesto economico e finanziario internazionale e la mancanza di una europea forte hanno messo in luce le debolezze dei singoli Stati membri, molti dei quali stanno chiedendo enormi sacrifici ai propri cittadini nel tentativo di scongiurare un periodo di dissesto socioeconomico senza precedenti. Le parole chiave che risultano imperative per la definizione delle linee guida del bilancio dell'Unione del 2013 sono "risparmio" e "disciplina di bilancio". Ritengo opportuno il richiamo al contenimento della spesa annunciato dal Commissario Lewandowski, che pone un tetto massimo dell '1,9 percento all'incremento delle spese amministrative della Commissione, pari all'inflazione prevista per il 2013. Il Parlamento deve seguire la stessa linea, tramite un congelamento delle proprie spese amministrative e di tutti i progetti di espansione immobiliare, senza cadere nella tentazione di supportare emendamenti populisti. Non sarà facile rispondere agli attacchi di chi nell'Europa non crede e vi ha perso fiducia. Tuttavia, il bilancio dell'Unione rappresenta soltanto il 2 percento della spesa pubblica totale europea. Dobbiamo quindi dimostrare che il bilancio dell'Unione è in grado di generare un valore aggiunto alla spesa pubblica nazionale, sostenendo e integrando gli investimenti in quelle politiche che sono alla base della ricetta per uscire dalla crisi attuale. Dare risposte forti tramite politiche mirate alla crescita rappresenta il nostro obiettivo e prova di credibilità per l'anno finanziario 2013. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'interrogazione nasce dalla petizione presentata dall'Unione europea dei ciechi alla commissione per le petizioni, che appunto presiedo, petizione con la quale i firmatari hanno chiesto al Parlamento europeo di intervenire per sostenere la firma di un trattato internazionale vincolante, al fine di garantire alle persone cieche, ipovedenti e con difficoltà di lettura di poter usufruire liberamente dei libri scritti in braille a grandi caratteri e in formato audio, prodotti in tutti i paesi e protetti dal diritto d'autore. Attualmente soltanto il 5% delle pubblicazioni è fruibile per questa categoria di cittadini. La richiesta segue la posizione di contrarietà espressa prima dalla Commissione e poi dal Consiglio all'ipotesi di sottoscrizione di questo trattato. Entrambe le istituzioni europee hanno proposto infatti accordi tra soggetti interessati nell'Unione europea, ovvero semplici raccomandazioni su base volontaria, nell'ambito dell'Organizzazione mondiale della tutela della proprietà intellettuale. Questa è un'ipotesi sicuramente debole, che non tutela il diritto di una parte rilevante di cittadini europei a non essere emarginati. La forte limitazione nell'accesso libero a tutte le pubblicazioni ha delle significative implicazioni culturali, delle intuibili conseguenze di carattere sociale e, quel che è più, un impatto negativo sul recupero intellettivo e sulla crescita del livello di emancipazione e di indipendenza di questi cittadini. Importanti studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che attraverso l'uso del linguaggio braille, anche e soprattutto se è imparato da piccoli, il soggetto non vedente può sviluppare le sue capacità espressive e comunicative per la formazione della propria personalità. Permettere dunque una disciplina più flessibile dei diritti d'autore sulle opere per non vedenti e ipovedenti significa venire incontro concretamente alle esigenze di una categoria altrimenti fortemente discriminata. La volontà espressa da Commissione e Consiglio appare contrastare con la strategia 2010-2020 a favore dei disabili, non tiene conto delle indicazioni contenute nella relazione "Le industrie culturali e creative: un potenziale da sfruttare" che questo Parlamento ha votato in quest'Aula nel maggio dello scorso anno, in dispregio di quelle che sono anche le prerogative tutelate dai trattati di questo Parlamento. Ancor di più, non rispetta i principi sanciti della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione. È difficile comprendere perché una materia così sensibile la Commissione cambi il proprio orientamento. Molti sono infatti i trattati di cui l'Unione europea è parte che hanno per oggetto la disciplina dei diritti di proprietà intellettuale. Attualmente è in discussione davanti alla Commissione per i diritti d'autore dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale una proposta di trattato al riguardo. È su questo punto che noi chiediamo una revisione della posizione espressa dalla Commissione e dal Consiglio, perché celebriamo oggi come possano queste due istituzioni di discutere, su un tavolo, di una disciplina europea contro le discriminazioni – è in corso la discussione sulla nuova regolamentazione generale della lotta alle discriminazioni, soprattutto quelle che riguardano il disabili – e, su un altro tavolo, le stesse due istituzioni respingono la possibilità di abbattere una barriera molto evidente. Le ragioni ostative di carattere economico possono essere discusse e per esse è possibile sempre trovare una composizione. Deve però essere sempre fermo il principio fondamentale che le ragioni economiche non debbano mai prevalere sulle ragioni della tutela dei diritti fondamentali. È su questo punto che la commissione che presiedo ha deciso di interpellare, attraverso un'interrogazione, le istituzioni in indirizzo, cercando di rendere la posizione di Commissione e Consiglio più adeguata, più coerente, più giusta che questo Parlamento ha già espresso di recente. Signor Presidente, non sfugge a nessuno l'importanza politica della Convenzione oggi in discussione. L'Unione europea è una realtà consolidata: ma un ulteriore processo di integrazione nel vecchio continente e tra il vecchio continente e il resto del mondo che sta ai suoi confini è una condizione indispensabile per rafforzare questa regione nei nuovi equilibri mondiali. Ancora una volta, una moderna disciplina delle relazioni commerciali può rappresentare un punto alto di mediazione tra coloro che credono che l'Europa debba principalmente avere una vocazione atlantica e chi invece crede che nuovi equilibri nel Mediterraneo siano essenziali nella costruzione dell'Europa democratica del futuro. Questa Convenzione riunisce in una più apprezzabile logica multilaterale, ancorché interregionale, tutte le differenti posizioni attualmente in vigore riguardanti l'origine delle merci scambiate con i paesi partecipanti al processo di Barcellona, con gli Stati dell'EFTA, con le Isole Fær Øer e con tutti gli Stati partecipanti al processo di associazione e stabilizzazione del Blocco balcanico. Grazie a tale strumento giuridico, sarà più facile in futuro ricorrere al sistema paneuromediterraneo del cumulo dell'origine e accordare, dunque, un trattamento preferenziale alle tariffe doganali per le merci mediterranee, anche se va lamentata l'assenza di una clausola di revisione e di disposizioni unitarie per il regolamento delle controversie. Proprio per questo, la Convenzione può rappresentare un tassello importante per riprendere efficacemente il processo iniziato a Barcellona quasi vent'anni fa e a cui fanno riferimento iniziative più o meno convinte, più o meno efficaci, ma non certo poco importanti, quali l'Unione per il Mediterraneo, la commerciale decisa proprio nel quadro di tale processo. Un obiettivo ambizioso, il nostro, oggi rallentato a causa degli squilibri ancora troppo forti tra le due sponde del per l'instabilità politica che ancora attraversa il Medio Oriente – che deve vedere un maggiore sforzo dell'Unione europea per spingere Israele a rispettare gli accordi internazionali relativi ai Territori occupati – e per le incertezze del processo di evoluzione della Primavera araba in Nordafrica, tutte grandi questioni ancora aperte, che richiedono una più forte iniziativa politica e diplomatica dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la partecipazione delle donne nel processo decisionale politico a tutti i livelli è fondamentale, poiché permette di adottare misure concrete che facilitano l'attività delle donne nel loro difficile compito di conciliare vita privata e vita lavorativa. Senza la partecipazione delle donne nel processo decisionale della politica non vi è quella necessaria sensibilità alle specifiche problematiche delle donne e un'attenzione nelle loro discriminazioni – sia nell'accesso nel mondo del lavoro sia alle strutture per la cura per l'infanzia per i propri figli. Per far fronte a questo forte squilibrio della partecipazione delle donne nella politica sostengo l'introduzione di quote nelle liste elettorali, non mi piacciono, ma mi piace il risultato che le quote possono portare e che hanno portato in questi ultimi anni: proprio pochi giorni fa, in occasione della Giornata internazionale delle donne, è stato adottato alla commissione par gli affari costituzionali della Camera dei deputati in Italia un progetto di legge che prevede l'obbligo di inserire nelle liste elettorali il 30% di donne nei comuni sopra i 5 000 abitanti. Si tratta quindi di un grande passo avanti e spero che questa possa essere accettata dagli altri Stati membri come una. Occorre raggiungere una maggiore partecipazione delle donne nelle posizioni di in particolar modo nei consigli di amministrazione e organismi di controllo delle imprese. Numerosi studi infatti hanno dimostrato che l'aumento delle donne in queste posizioni contribuisce fortemente alla competitività delle imprese e a una crescita di profitto. E questo risulta essere in sintonia anche con la relazione Kratsa che abbiamo votato pochi mesi fa proprio in questo Parlamento. Condivido con la Commissione europea e sono contenta infatti i miei complimenti vanno alla Commissaria Reding per aver lanciato una consultazione pubblica per verificare la possibilità di proporre legislazione in materia di quote di genere nelle imprese. Mi auguro che il Parlamento europeo possa essere un modello in questo senso, che possa incrementare la partecipazione delle donne nel prossimo mandato 2014-2019 e spero soprattutto di fare ricredere i colleghi come Nuttall, che adesso non è presente in Aula, pensare che in questo Parlamento soltanto tre donne sono meritevoli di essere vicepresidenti, io non credo proprio e volevo infatti chiedergli in quale strano paese è vissuto. Grazie Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio le due relatrici, queste due relazioni della commissione donne arrivano all'indomani della Giornata internazionale della donna e se da un lato testimoniano il lavoro incessante di pressione che il Parlamento svolge per promuovere le pari opportunità, dall'altro, però, certificano anche l'inefficacia dello stesso in questa legislatura nella quale il Parlamento ha votato circa 10 relazioni sul tema, quasi una ogni due anni e mezzo. Il risultato? I dati forniti dalla relazione: aumenta la povertà delle donne, aumentano i casi di violenza, di discriminazione, il divario retributivo, diminuiscono le garanzie sociali. Qual è la soluzione che si propone? Le due relazioni si collegano proprio laddove dalla loro lettura combinata si ricava una prima risposta al problema: poche donne nei luoghi decisionali, poche azioni veramente positive per promuovere le pari opportunità. Sono pienamente d'accordo sul richiamo fatto da più parti che bisogna rifarsi al merito, ma riteniamo veramente che l'attuale composizione dei luoghi decisionali così impari nella sua composizione di genere sia qualitativamente il migliore possibile? Io non credo che le quote siano la migliore soluzione possibile, ma per ora è l'unica e chi contesta questa soluzione deve immaginare anche di fare proposte alternative. Quindi esprimo parere favorevole per la relazione Pietikäinen. Sulla relazione invece 't Veld segnalo alcune criticità: si ricade di nuovo sulla definizione di famiglia, riconoscimento di unioni civili, coppie di fatto, diritti sessuali e riproduttivi, si invoca a sostegno la Carta dei diritti fondamentali. Questa Carta, in effetti, non riafferma altro che il principio di sussidiarietà e riconosce dei diritti che già le Costituzioni dei singoli Stati e la giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee e della Corte europea dei diritti dell'uomo già riconoscono. La Carta dopo aver garantito il diritto per ciascun individuo alla vita, successivamente all'articolo 9 riconosce che il diritto di sposarsi e di costruire una famiglia deve essere disciplinato dalle leggi nazionali, poi parla di discriminazione in un capitolo successivo, laddove si parla di uguaglianza. La relatrice, forse, se avesse veramente voluto sostenere le pari opportunità avrebbe dovuto far riferimento, volendo utilizzare a suo sostegno la Carta dei diritti fondamentali, l'articolo 33 dove si garantisce la protezione della famiglia come contesto giuridico, economico e sociale, e a tal fine anche la protezione dei sistemi di conciliazione della vita familiare e professionale. Penso, per esempio, al recente caso della RAI in Italia, che dimostra come sia importante lavorare su questo fronte e non sull'altro. Per questi motivi ritengo necessario che quelle parti che inficiano la relazione 't Veld debbano essere eliminate dal testo e per dar più forza a quella parte giustamente prescrittiva. In ciascuno Stato il dibattito sul riconoscimento delle unioni civili è aperto, con questa continua interferenza del Parlamento europeo, non fa altro che produrre delle reazioni difensive e a rallentare il lavoro che si sta facendo a livello nazionale. Io credo che noi qui dovremmo fare tutti quanti uno sforzo per far meglio le cose che sono di nostra competenza e cercare di produrre qualche risultato in più per riconoscere veramente la parità di genere e costruire una società veramente più democratica. Grazie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gentile Commissaria, sono quasi 450 000 le successioni internazionali che si aprono ogni anno nell'Unione europea, per un valore complessivo, come già è stato detto, di oltre 120 miliardi di euro. Ciononostante, continuano a sussistere numerose difficoltà per i cittadini nel realizzare quale Stato, quali autorità siano competenti in materia di diritto successorio. A ciò occorre aggiungere che la maggior parte degli Stati membri non permette al cittadino di scegliere la giurisdizione da applicarsi al momento della successione. Inoltre, numerose questioni sorgono nel momento del riconoscimento giudiziale di atti ufficiali notarili di uno Stato membro diverso da quello in cui sono stati prodotti. A queste gravi carenze, a questi concreti bisogni dei cittadini europei, risponde il regolamento che ci accingiamo ad adottare, e nel far questo, cari colleghi, non approviamo un classico atto legislativo, bensì realizziamo uno strumento che regola un aspetto cruciale dell'organizzazione istituzionale di ogni società: infatti, i concetti di eredità e di successione nonché le regole che ne disciplinano gli effetti e i singoli aspetti, hanno ripercussioni assolutamente primarie per l'organizzazione di ogni società. Per questo motivo, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo difficile progetto e in particolare il collega Lechner per il lavoro svolto e per l'impegno profuso durante il difficile iter legislativo che giunge adesso a conclusione. Lo ringrazio anche e soprattutto a nome dei milioni di cittadini europei che potranno beneficiare di uno strumento che soddisfa appieno le loro esigenze e contribuisce sostanzialmente al processo di integrazione europea. Grazie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, abbiamo ascoltato con attenzione le indicazioni che promanano dalla Commissione al riguardo del rafforzamento della formazione giudiziaria. Non vi è dubbio che si tratta di una priorità assoluta, perché riteniamo che la formazione giudiziaria di magistrati e operatori giudiziari serva non soltanto ad accorciare le distanze tra i vari ordinamenti giudiziari – che pur devono rimanere distinti per i connotati tipici di ciascuno di essi – ma certamente questa reciproca cooperazione, questa collaborazione concreta può certamente agevolare, oggi più che mai, quella che è la dimensione transnazionale del diritto: avvocati, operatori giudiziari che debbono essere supportati da un'area comune ed omogenea di formazione giudiziaria, da possibili scambi attraverso Erasmus, per definire uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza nella quale ciascuna componente possa dire concretamente la propria, in un mercato comune europeo nel quale la competitività e la sostenibilità è strettamente agganciata al sistema delle liberalizzazioni delle professioni, nelle quali è importante avere elevati standard di qualità. Per questo, è importante una tessera professionale europea, una sorta di accreditamento europeo, in un contesto nel quale la fiducia – lo dice il programma di Stoccolma fra i vari Stati – deve basarsi concretamente sul reciproco riconoscimento dei provvedimenti giudiziari, perché i giovani operatori di giustizia possano essere agevolati nell'ingresso del mercato del lavoro e perché chi ha la possibilità di avere più lingue utilizzabili possa essere tenuto in debito conto e ancora con un ruolo delle agenzie importanti, in un contesto nel quale le prospettive finanziarie del bilancio 2014-2020 dovranno essere caratterizzate non soltanto da progetti pilota, come quello di cui è stato detto, poc'anzi importanti e significativi, ma da risorse congrue e adeguate per allargare la platea di coloro i quali trarranno beneficio da questo programma. Grazie. Signora Presidente, onorevoli colleghi, solo per ricordare all'Aula che stiamo votando una risoluzione sull'uguaglianza tra uomo e donna e quindi sulla necessità di dare strumenti alle donne per arrivare a ruoli anche importanti e di conciliare lavoro e famiglia. Peccato che siano stati bocciati gli emendamenti sul congedo di maternità e sulle quote rosa. Quindi invito a bocciare questa direttiva! Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario, il voto per l'apertura del contingente tariffario per le importazioni di carne bovina di alta qualità segna un importante momento per la buona cooperazione transatlantica e per la prima volta, grazie al trattato di Lisbona, il Parlamento europeo è fondamentale per approvare questo tipo di decisione. Ciò aumenta l'interesse e la comprensione degli Stati Uniti verso la nostra Istituzione, come abbiamo verificato direttamente durante gli incontri con il Congresso americano di una delegazione che la commissione per l'agricoltura ha avuto lo scorso giugno. Quest'accordo pone fine ad una lunga ed annosa controversia permettendo così la revoca integrale delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti mantenendo allo stesso tempo il divieto riguardo alle importazioni di carne trattata con ormoni a garanzia dei nostri alti standard di qualità e sicurezza alimentare. Per questi motivi la commissione per l'agricoltura – che mi onoro di presiedere – ha dato il suo convinto assenso, senza presentare alcun emendamento, alla conclusione di quest'accordo nello spirito di approfondire i rapporti commerciali transatlantici e di migliorare la risoluzione delle controversie nel quadro dell'Organizzazione mondiale del commercio. Un grazie sentito alla relatrice e un grazie al nostro relatore Lyon. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo sentito questa mattina molte critiche alle esternazioni elettorali del Presidente francese sull'immigrazione e su Schengen. Una critica che è stata svolta dal punto di vista, attraverso la lente di giudizio del populismo. Bene, è legittimo. Allora, io vorrei sottoporre alla stessa analisi quello che esce oggi su tutti i principali quotidiani, ieri e oggi, europei e cioè una presa di posizione importante del più grande filosofo progressista europeo, l'anziano ma lucidissimo professor Habermas, il quale giudica la riforma, il patto del da un punto di vista molto preciso. Dice che non è da approvare la realizzazione di questa riforma, di questo patto, perché è come voler far crescere, illudersi di voler far crescere, l'integrazione degli Stati senza integrazione civica dei cittadini e sottolinea che solo un'Europa democratica, solo la volontà popolare – io direi anche referendaria, ma questo lo dico io – potrebbe produrre decisioni politicamente credibili. Definisce quest'Unione europea arrogante con i popoli e succube degli speculatori. Beh, d'ora in poi, io, che ero abituato a citare Junger, citerò Habermas per una critica da un punto di vista populistico e democratico delle vostre decisioni sbagliate, che si impattano sui popoli, magari prese nella cerchia ristretta, non qui, evidentemente, alla cerchia ristretta delle riunioni del Bilderbeg o della Trilaterale. E poi, imposte sulla testa dei popoli, fottendosene dell'economia reale di chi lavora e suda, operai e imprenditori! Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi premeva partire dall'orgogliosa difesa del sistema di fatta dal collega Swoboda nel senso che io non credo che le affermazioni del Presidente della Banca centrale europea vadano lette in modo ideologico, mi sembrano, invece, una costatazione: siamo 500 milioni di persone, tra queste 75 milioni hanno meno di 25 anni, se pensiamo all'Egitto: è un paese di 80 milioni e 60 milioni hanno meno di 25 anni. Questo è un interrogativo reale, per quella che è la dimensione, la strutturazione del nostro e siamo chiamati a dare risposte concrete. La verità è che rispetto a problemi concreti ed enormi, le europee oscillano tra le sirene populiste che le mettono in difficoltà e le impongono di dare proclami alla propria opinione pubblica, e delle ricette, di natura pragmatica, che devono essere lo strumento principe per poter codificare i tempi e i modi della ripresa. E allora, per poter avere un approccio realmente pragmatico, noi dobbiamo puntare tutto su quello che è lo strumento che istituzionalmente abbiamo pensato per questo; e dobbiamo, cioè, guardare alla Commissione europea come quel fattore che deve essere capace di condizionare le dei governi e capace, nello stesso tempo, di alimentare il dibattito pubblico tra i nostri cittadini perché si crei un consenso di fatto all'Europa come progetto. Dobbiamo rafforzare la Commissione, in questo momento! Dobbiamo rafforzare la Commissione e il Parlamento deve essere l'elemento strategico per questo rafforzamento perché altrimenti nella contesa con governi sempre più tirati per la giacca in nome di opinioni pubbliche che stanno scivolando verso soluzioni di natura populista, saremo costretti a una resa senza precedenti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le parole, questa mattina, del Presidente della Commissione e del Presidente del Consiglio sono ancora più preoccupanti del testo conclusivo dei lavori della Commissione. C'è un'unica insistenza, un unico obiettivo, che è quello della stabilità finanziaria e delle azioni necessarie per garantirla. Non sarò certo io a sottovalutare l'importanza di questa direttiva, però è del tutto evidente oramai che senza crescita le condizioni di milioni di persone in Europa sono destinate a peggiorare. E la sottovalutazione sugli effetti sociali dell'arretramento di tutte le nostre economie è davvero, come dicevo, sorprendente e preoccupante. Nel corso dei prossimi mesi noi rischiamo, senza investimenti e senza il rovesciamento di questa tendenza, di avere enormi problemi sociali. Allora, gli e la tassa sulle transazioni finanziarie non sono strumenti qualsiasi, sono l'unica strada percorribile per avere rapidamente un'inversione di tendenza che dia una prospettiva positiva a milioni di persone. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la soddisfazione per lo scampato pericolo è comprensibile, ma non dovrebbe far dimenticare gli errori e i ritardi degli ultimi anni oltre al ruolo decisivo svolto dalla BCE e dal nuovo governo italiano. E, soprattutto, la soddisfazione non dovrebbe impedirci di affrontare l'enorme problema strutturale che le politiche di questi mesi non hanno risolto. La strategia di una deflazione dei salari indotta da politiche di austerità come alternativa alla svalutazione non è sostenibile economicamente e socialmente, non è egemonica politicamente! Smettiamola con le caricature, qui nessuno propone il! Noi pensiamo, però, che affiancare alla responsabilità fiscale, a livello nazionale, un rilancio degli investimenti e della domanda è possibile; è possibile con una più equa distribuzione della ricchezza; è possibile affrontando gli squilibri macroeconomici; è possibile attraverso grandi investimenti a livello dell'UE; è possibile costruendo una gestione comune dei debiti attraverso un fondo per la redenzione del debito! Il metodo comunitario offre gli strumenti per realizzare questi obiettivi, ma occorre una svolta politica che, dalle elezioni in Francia a quelle europee del 2014, apra un nuovo ciclo e veda l'affermazione di una diversa strategia e di un vero governo economico europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi adeguerò nel voto alle indicazioni del mio gruppo, ma questo non mi impedisce di esprimere alcune considerazioni, anche in leggera difformità dalle posizioni del gruppo. Gli osservatori del nostro Parlamento hanno verificato uno svolgimento ordinato delle elezioni russe, con piena garanzia per gli elettori rispetto alla loro libertà nell'esprimere il voto e alla garanzia di segretezza del voto stesso. Le riprese di Internet hanno anche consentito un controllo remoto. Il Presidente Putin è certamente una figura forte, autorevole e duratura della politica russa ma ciò non implica automaticamente irregolarità del voto. In tal senso voglio evidenziare come il dissenso a Putin sia stato garantito anche nelle sue manifestazioni di piazza. Di questo, il Parlamento europeo deve tener conto, prendendo atto di un risultato elettorale che ha visto Vladimir Putin eletto Presidente della Russia, piaccia o non piaccia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'autorità del Kazakistan hanno annunciato un'inchiesta internazionale sugli scontri di dicembre e perciò è inspiegabile perché si sia scelto di votare una risoluzione del Parlamento prima che gli organismi internazionali abbiano potuto effettuare gli accertamenti e che le corti di siano espresse con un verdetto pubblico in grado di consentirci valutazioni più obiettive. Chi ha seguito in questi anni le vicende del Kazakistan ha potuto apprezzare i passi avanti fatti per migliorare il dialogo sociale, il diritto dei lavoratori, l'indipendenza della magistratura e lo sviluppo democratico. Per questo siamo molto colpiti dalle morti di dicembre ed esprimiamo il più vivo cordoglio alle vittime e la speranza di vedere accertati i fatti, ma i fatti veri. Stiamo parlando di un paese sul cui territorio ci sono ancora aperte le ferite lasciate dall'Unione sovietica e pensiamo alle difficoltà delle autorità kazake nel governare un territorio così vasto a cavallo tra il mondo europeo e quello asiatico. Vi sono molti passi ancora da compiere, ma ci sembra che in questo Parlamento vi siano alcune volontà specifiche che vogliono ignorare quello che avviene in paesi nostri partner come la Cina e l'India, dove la giurisdizione internazionale e il rispetto delle regole di mercato sono subordinate alle loro priorità economiche ed elettorali, mentre invece centriamo i nostri strali su Stati che cercano di avanzare nel processo di sviluppo della democrazia, una democrazia lenta rispetto a quello che vorremmo, ma che deve essere aiutata e non impedita. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Vicepresidente della Commissione, lo scorso dicembre l'ennesimo gruppo di profughi eritrei è stato rapito da trafficanti di uomini di e rivenduto ad una gang appartenente alla tribù Ramailat, tra loro un gruppo di 27 persone di nazionalità eritrea, tra cui quattro ragazze e una donna con un bambino di pochi anni sono stati condotti a Rafah. Il gruppo ha subìto violenze terribili, alcuni di loro sono stati uccisi e i loro cadaveri abbandonati nel deserto. Uno di questi profughi, il venticinquenne Solomon, alcune settimane dopo è riuscito a fuggire dalla prigione nella quale si trovava e si è rifugiato nella moschea gestita da un gruppo di salatiti che non ha voluto per il momento consegnarlo agli aguzzini. Su quell'uomo è stata posta una taglia di 50 mila dollari. L'Unione europea deve dire con chiarezza se la vita dei profughi eritrei vale meno di altri. Serve un coordinamento che passi attraverso l'Unione africana, in quanto partner dell'Unione europea, esplicitamente impegnato a favore dei valori universali della democrazia e dei diritti umani. Di fronte a quello che accade nel Sinai c'è da chiedersi che senso abbiano avuto le rivoluzioni della Primavera araba. Se nessuno fa nulla per liberare Solomon, che senso hanno i nostri proclami sul modello della democrazia? Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria Hedegaard, l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO dell '80-95% nel 2050 ci consente di gettare le basi per un'economia europea post-carbonio; occorre avviare una nuova rivoluzione industriale basata sul ripensamento del sistema produttivo, coinvolgendo l'intera sfera socioeconomica che crei una maggiore consapevolezza del consumo di energia e un efficiente utilizzo del territorio. La ricerca avrà un ruolo centrale per sfruttare in pieno l'energia rinnovabile, con obiettivi certi e vincolanti potremo preparare il settore industriale verso una transizione preservandone la sua competitività a livello globale. L'Europa deve essere fiera per aver avviato a tutti i livelli questo percorso a tutela dell'ambiente e di lotta al cambiamento climatico: con l'ambiente non è possibile negoziare, ecco perché dobbiamo insistere sulle soluzioni che ci portano ad emissione zero e sono fermamente convinto che l'energia nucleare non debba far parte del mix energetico. Da relatore ITRE ringrazio i colleghi Joe Leinen e Chris Davies per l'ottima collaborazione. Grazie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione presentata dal collega Davies si limita a prevedere norme unilaterali, restrittive, che vanno ad impattare sulla futura legislazione climatica; non si tengono in alcun conto i problemi che nascerebbero per le imprese europee e per i cittadini applicando tali limiti. Negli ultimi anni, il Parlamento europeo è continuamente chiamato a votare provvedimenti che risultano, o risulteranno poi, inapplicabili o da derogare. Come esempio: il provvedimento sulle polveri sottili che vede oggi tutta l'Europa produttiva non in regola; oppure il provvedimento sull'efficienza energetica che se applicato avrà un impatto economico devastante sulle economie degli Stati e dei cittadini. Pensare di far pagare alle imprese europee cifre astronomiche per accaparrarsi le quote di CO del mercato ETS per poter continuare a produrre, è voler affossare la nostra economia. Le nostre imprese già oggi faticano a resistere alla concorrenza sleale di paesi extracomunitari che non solo non devono rispettare limiti particolari di emissioni, ma hanno costi del lavoro e quindi di produzione enormemente inferiori ai nostri. Quello che alcuni integralisti verdi non vogliono capire è che l'inquinamento è globale e che un'industria che chiude in Europa e trasferisce le sue attività in un paese che non partecipa alla lotta al cambiamento climatico inquinerà di più e ci lascerà tanti disoccupati. La logica vuole che certe scelte drastiche, se si fanno, devono essere condivise dalla totalità dei paesi industrializzati ed emergenti e nel caso in cui alcuni di loro non aderiscano alle loro merci in entrata in Europa siano applicati dazi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'onorevole Lunacek ha svolto davvero un buon lavoro. Io penso che il processo di consolidamento della democrazia in Kosovo sia un fattore molto importante. Il nostro obiettivo ora è quello di incoraggiare le autorità di governo di Pristina e l'insieme delle forze politiche presenti in Parlamento a proseguire sul terreno delle riforme democratiche, riforme in grado di modernizzare il paese e di aprire una nuova fase nella vita politica, civile ed economica del Kosovo. Ci sono ancora molti problemi da affrontare – li richiamava il Consiglio prima – e devono essere affrontati con forza e determinazione e soprattutto devono essere affrontati con la coerenza necessaria da parte delle autorità kosovare. È vero, la situazione si sta evolvendo. Non possiamo che salutare positivamente lo storico accordo raggiunto tra Belgrado e Pristina in materia di cooperazione regionale inclusiva e rappresentazione del Kosovo nei forum regionali. Tutto ciò può favorire seriamente la stabilità dell'intera regione dei Balcani occidentali ed è motivo di grande rilevanza anche per l'Unione europea. È proprio in questo quadro – lo ha ricordato il Commissario Füle – che è positivo il fatto che la Commissione ha avviato uno studio di fattibilità relativo a un accordo di stabilizzazione e di associazione tra l'Unione europea e il Kosovo. Bisogna ora insistere su questa strada, perché questa strada non solo può pacificare e rendere più proficuo il rapporto tra Serbia e Kosovo e può avvicinare ancor di più questi paesi verso l'Unione europea, ma anche perché può aiutare a superare le differenze esistenti verso il Kosovo anche di quei paesi che ancora non hanno riconosciuto l'esistenza del Kosovo stesso. C'è quindi un lavoro che deve essere svolto da parte dell'Europa, ma soprattutto un lavoro che le autorità kosovare devono compiere fino in fondo per realizzare questi obiettivi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Kosovo è un paese con grandi problemi strutturali, evidenziati dalla relazione stessa. Una corruzione profonda e diffusa, un sistema giudiziario che non risponde alle esigenze di un paese democratico, una pubblica amministrazione fortemente inefficiente, una grave mancanza di libertà dei mezzi d'informazione, una protezione delle minoranze insufficiente anche nei confronti delle tradizioni culturali e religiose. Inoltre, l'economia è molto debole e la tutela dell'ambiente è trascurata. A tutto questo si aggiunge una criminalità diffusa che riguarda il traffico d'armi, di persone e di droga, verificata da inchieste internazionali e riportata da mezzi d'informazione autorevoli. Il Consiglio d'Europa nel 2010 ha poi denunciato il coinvolgimento del premier Taci nel contrabbando d'organi e in altre attività criminali. Tutto questo dimostra che siamo molto lontani da una qualsiasi ipotesi di possibile integrazione, anche se dobbiamo accompagnare il Kosovo nella sua evoluzione sociale e democratica. Io so che l'accusa del Consiglio d'Europa ha nominato per ventisette volte nel proprio rapporto il Presidente Taci e c'è stata anche una ripresa di questa notizia da parte della BBC. Io non sono l'autorità giudiziaria e non tocca a me verificare dal punto di vista giudiziario eventuali responsabilità. Tuttavia, l'accusa del Consiglio d'Europa è un'accusa molto grave, fatta da un Consiglio autorevole, che credo meriti una qualche considerazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anch'io voglio ringraziare l'onorevole Lunacek e congratularmi per il lavoro svolto. Siamo davanti a grandi sfide e a grandi opportunità per il Kosovo e io penso che l'agenda proposta e illustrata oggi dal Consiglio vada in questa direzione e debba trovare il nostro sostegno. Vi è sicuramente grande ottimismo rispetto ai notevoli sforzi e ai grandi progressi compiuti dal Kosovo in questi anni. Basterebbe pensare a quella che era la situazione di pochi anni fa, di dieci, quindici anni fa, per comprendere quanti importanti passi in avanti siano stati compiuti. Oggi dobbiamo incoraggiare il governo di Pristina, ma dobbiamo incoraggiare tutte le forze politiche democratiche a proseguire sulla via delle riforme, a favorire l'agenda europea e le riforme dei visti, del commercio e del sistema giudiziario. È questo il percorso che ci aspetta per conseguire due obiettivi: quello di migliorare il livello di democrazia in Kosovo, per migliorare la vita dei kosovari e avvicinare il Kosovo all'Europa, e poi quello di portare il Kosovo in Europa. Una giovane democrazia europea deve trovare il sostegno forte e convinto dell'Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo tornare rapidamente su quello che mi pare l'argomento più contestato nella discussione che abbiamo appena fatto, vale a dire quello relativo ai risparmi che si produrrebbero attraverso la semplificazione delle sedi del Parlamento. Non bisogna dimenticare che in verità sono tre le sedi: Lussemburgo, Strasburgo e Bruxelles. I tentativi che stiamo facendo con efficacia, come quelli che sono contenuti nella relazione, e anche con attenzione intorno al tema, cioè quello dei risparmi delle nostre spese, rischiano di restare poca cosa di fronte agli occhi dell'opinione pubblica se non affrontiamo davvero il tema della semplificazione delle sedi. Però non possiamo farlo come questa sera, annunciando un'esigenza o indicando un obiettivo e non arrivando mai, attraverso le commissioni del Parlamento, a delle proposte concrete. Risolvere quel nodo non è semplice, vuol dire intervenire sul trattato e avere poi delle alternative credibili. È dunque questo lo sforzo che dobbiamo fare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è molto importante che il sistema delle imprese si organizzi e sia sollecitato da parte nostra per uscire dalla crisi terribile che stiamo attraversando mediante un miglioramento del governo societario e del modello di governance e dunque della sua oggettiva competitività. Ma come si fa a migliorare il governo di un'impresa? Io credo che le linee indicate nella relazione del collega Bodu siano utili ad approfondire e a sviluppare questo ragionamento. Serve maggiore trasparenza nella governance attuale e bisogna che le imprese abbiano la volontà e la capacità di adottare pratiche di responsabilità sociale, non più però secondo il criterio fino ad oggi utilizzato dell'adesione volontaria, ma con l'introduzione di vincoli che siano accompagnati anche da stimoli e da incentivi. Poi bisogna che siano sempre rispettati il lavoro e i diritti delle persone che sono impegnate nelle imprese, qualunque sia il loro livello di responsabilità. Per questa ragione ci sono tre aspetti che valgono più di altri. Bisogna in primo luogo favorire la presenza delle donne attraverso le quote. Lo dico esplicitamente, la in questo caso non porta da nessuna parte. Poi bisogna valorizzare la partecipazione degli azionisti qualunque sia la loro origine, che siano lavoratori o che siano soggetti esterni all'impresa. Infine, se si vuole davvero avere obiettivi di sostenibilità praticabili, bisogna che anche una parte rilevante del salario abbia questa connessione e serva dunque da incentivo alla realizzazione dell'obiettivo finale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa è l'immagine di Rossella Urru, la ragazza sarda rapita in Algeria il 23 ottobre insieme a due colleghi spagnoli durante una missione di cooperazione per aiutare gli abitanti più disagiati del Maghreb. Rossella è una ragazza che ha dedicato la sua vita a una nobile occupazione, vale a dire aiutare le persone bisognose. La famiglia della ragazza, l'Italia e noi tutti attendiamo con trepidazione il suo rilascio e il rilascio di tutti i cittadini europei ostaggi e sequestrati. Rossella è una giovane cittadina europea testimone dei nostri valori ed è per questo che deve tornare a casa. È per questo che chiedo ai servizi esteri e alla nostra rappresentante per i servizi esteri Lady Ashton di moltiplicare gli sforzi diplomatici e fare in modo che Rossella possa riavere la sua libertà e tornare a casa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, voglio innanzitutto ricordare con viva soddisfazione l'importantissimo risultato che siamo riusciti a ottenere con la proroga fino al 2013 del programma di distribuzione di generi alimentari agli indigenti. Un percorso lungo e difficile, che ha visto il coinvolgimento e l'impegno di tutto il Parlamento. Ora, la commissione per gli affari sociali e la commissione per l'agricoltura insieme hanno voluto che la Commissione esecutiva prendesse un impegno chiaro davanti al Parlamento europeo per la prosecuzione del programma dopo il 2013. La dichiarazione dello scorso 6 dicembre, in cui la Commissione prendeva atto della contrarietà di alcuni Stati membri a un nuovo programma, non può pregiudicare il diritto all'iniziativa legislativa della Commissione così come previsto dal trattato. La Commissione deve tenere in considerazione la forte volontà del Parlamento europeo e della larghissima maggioranza degli Stati membri dell'Unione che vogliono la continuazione di questo programma. Quindi, prendiamo atto con soddisfazione delle dichiarazioni che ci ha dato oggi la Commissione. Parliamo – e lo ricordiamo ancora – di uno strumento che consente all'Unione di distribuire ogni anno 440.000 tonnellate di cibo gratis a oltre 18 milioni di poveri e di famiglie in difficoltà, un numero che purtroppo coinvolge anche molti bambini. Ecco perché non possiamo considerare conclusa la nostra iniziativa politica. Signor Presidente, signor Commissario, anche di fronte alle nuove sfide globali, come la sicurezza alimentare, che aumentano il disagio delle fasce sociali più deboli, il Parlamento europeo farà la sua parte affinché si superino le divisioni emerse e nel 2014 si vada avanti con questo programma. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Alto rappresentante, la libertà di culto appare sempre più in pericolo, in particolare sono sempre più diffusi i casi di persecuzione e discriminazione dei cristiani in Medio Oriente, nell'Africa subsahariana, recentemente in Nigeria, nel Sud-Est asiatico, in Cina, India, Pakistan e Corea del Nord. In questi paesi sono molto numerosi i casi di emigrazione forzata, attacchi e incendi a luoghi di culto e strutture religiose, torture e uccisioni, rapimenti e conversioni forzate. Almeno il 10% dei cristiani di tutto il mondo, vale a dire 200 milioni di persone sono minoranze nel loro paese e potenziali vittime di discriminazione. La libertà religiosa è un diritto umano fondamentale, lo sappiamo tutti, ma sia l'Unione europea sia le organizzazioni internazionali per i diritti umani sono purtroppo ancora poco efficaci nella denuncia delle violazioni e nella tutela di questo diritto. Ribadisco quindi la proposta già avanzata in altre occasioni, di istituire un rapporto specifico, accurato e annuale del Parlamento europeo per monitorare lo stato delle libertà religiose nel mondo e denunciare fortemente le violazioni, laddove esistano. Signora Presidente, onorevoli colleghi, quello che io auspico si possa fare è un rapporto meticoloso su qualsiasi violazione della libertà di culto, ovunque avvenga, e qualsiasi sia la religione cui si impedisce di essere sostenuta, condivisa o portata avanti da chiunque nel mondo. Non è un relazione discriminatoria nei confronti di qualche religione, è una relazione che parte da una constatazione di fatto sul crescente numero di attacchi che vengono portati ai cristiani nel mondo e che sono sempre più gravi come intensità e sempre più numerosi, come ho già detto. Credo che, siccome questo Parlamento considera come fondamentale la tutela dei diritti umani e di tutti i diritti umani, quello della religione sia forse il più fondamentale, perché parte da un'esigenza etica e non soltanto da necessità umane, e quindi dobbiamo essere uniti nel difenderlo, perché così siamo coerenti con gli obiettivi di questo Parlamento e siamo coerenti con la difesa dei diritti umani, che è stata più volte salutata nel mondo come una conquista di civiltà. Sono sicuro che Lei sarà dalla mia parte, come io sono dalla sua. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la relazione rappresenta una valutazione annuale di quanto le politiche dell'Unione siano orientate verso la promozione dei diritti umani nel mondo. Sono particolarmente favorevole ad un approccio critico, ma nel contempo costruttivo, in merito al rafforzamento delle politiche a favore della promozione dei diritti umani delle donne, che troppo spesso rappresentano una minoranza debole e poco garantita, nonostante in molte zone rurali del mondo le donne siano il cuore dell'economia e la principale fonte di reddito per la famiglia. L'Unione europea deve rafforzare la collaborazione con le organizzazioni internazionali che si occupano di tale problematica, anche attraverso una politica di finanziamento mirata, quale il Trust Fund delle Nazioni Unite per la lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne non può essere tollerata o trovare forme di giustificazione che abbiano radici religiose, politiche o culturali. Colgo l'occasione di avere l'Alto rappresentante in Plenaria per chiederle vivamente di fare qualcosa per i due marò italiani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signora Alto rappresentante, dopo tante buone notizie dall'Africa, quante brutte sorprese in Mali, un paese che pure ha praticato la democrazia con successo negli ultimi anni: abbiamo i rapimenti, la minaccia secessionista del Nord, il colpo di Stato, le bande fondamentaliste con l'applicazione della e il rischio di carestia; cinque problemi, ciascuno dei quali è un dramma umano di difficile soluzione e tra l'altro cinque problemi capaci di contaminare l'intera regione. Il Mali è una vittima collaterale, in parte anche del conflitto che ha avuto luogo in Libia, e si ritrova in una storia che è più grande di sé, più grande della classe politica maliana. Le vere ragioni hanno origine fuori dai suoi confini nonché in una storia legata al conflitto della Libia e, come è stato detto, anche più lontano. Quando nella nostra risoluzione chiediamo una strategia post Gheddafi per l'intera regione, vogliamo che la cooperazione politica e anche quella in materia di sicurezza siano molto più approfondite, che si vada al di là dei contatti, ma che insieme a ECOWAS, Unione Africana e ONU nei rispettivi ruoli, si possa garantire la sicurezza sia alimentare sia politica, sapendo che più tardi si interviene, più difficile sarà trovare una soluzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la situazione in Italia è drammatica e la nostra partecipazione all'Europa è in crisi. Questo perché i lavoratori italiani non capiscono l'Europa quando perdono il lavoro perché grandi aziende chiudono da noi per aprire in paesi europei che hanno un costo di lavoro più basso. Non capiscono l'Europa se la BCE apparentemente finanzia il piccolo e medio credito, mentre invece aiuta solo gli istituti bancari. Non capiscono l'Europa se viene licenziato un governo democraticamente eletto dagli italiani per sostituirlo con tecnici che, come unica soluzione alla crisi, propongono l'aumento delle tasse e della benzina. Non capiscono l'Europa se i pescatori italiani al confine con la Croazia sono penalizzati da regole che i croati, che tra poco entreranno nel mercato comune, non rispettano. Non capiscono l'Europa se entrano a sfruttare le nostre risorse paesi che non hanno nulla a che vedere con il vecchio continente, che ha confini ben definiti dalla storia: le rocce di Stonehenge a occidente, il grano di Budapest a oriente, la Porta di Brandeburgo al nord e Castel del Monte al sud: questa è l'Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio attirare l'attenzione su quello che potrebbe accadere a breve in una delle più belle foreste italiane, quella del Cansiglio, ubicata tra Veneto e Friuli. Si tratta di un'area di elevatissimo pregio naturalistico facente parte della rete Natura 2000. Proprio in questa foresta, già tutelata dalla Repubblica serenissima di Venezia, per la prima volta, dopo un divieto che dura da centinaia di anni, si aprirà la caccia a centinaia di cervi, voluta dalle province di Treviso e Belluno e dalle regioni Veneto e Friuli. Verranno barbaramente uccise anche le femmine di cervo gravide, pronte al parto, come stabilito dai piani di abbattimento. Con il pretesto della sovrappopolazione, contestato dal WWF e da molte altre associazioni, le autorità italiane stanno dando il via libera a queste uccisioni. L'Unione europea deve vigilare con maggiore incisività per il rispetto delle direttive che tutelano la biodiversità, provvedendo a sanzionare puntualmente tutte le amministrazioni locali che le infrangono. Signora Presidente, onorevoli colleghi, a seguito dell'approvazione della relazione annuale dell'Unione europea sui diritti umani e la democrazia e della risoluzione sul sostegno dell'Unione europea alla Corte penale internazionale, il Parlamento europeo si è impegnato ad agire in maniera coerente e in conformità con gli obblighi comunitari in materia di tutela dei diritti umani. In questa direzione, un importante passo in avanti sarà fatto tramite l'implementazione delle strategie nazionali già predisposte nei mesi scorsi. Concordo con la proposta dell'onorevole Howitt di invitare la Commissione a inserire nel regolamento del 2005 del Consiglio, relativo al commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura ecc., una clausola di uso finale "a scopo di tortura". Questa consentirebbe agli Stati membri di acquisire informazioni dettagliate e decidere se bloccare o meno l'esportazione delle merci e sostanze in oggetto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una veloce crescita economica da parte dell'Azerbaigian, le cui potenzialità economiche sono a tutti evidenti. Dobbiamo inoltre riconoscere che vi è stato un rafforzamento del ruolo strategico di questo paese come partner orientale, in particolare nel settore energetico. Tuttavia dobbiamo qui ricordare che il divario in tema di democrazia e Stato di diritto, buon governo e rispetto dei diritti umani in relazione agli standard richiesti dall'Unione europea non è stato ancora del tutto colmato. Credo che anche questi principi debbano considerarsi essenziali per il buon andamento dei negoziati e la stipulazione di un accordo di associazione con l'Azerbaigian. Auspico che il Consiglio e la Commissione esortino le autorità azere ad adottare una legislazione antidiscriminatoria che vieti la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Vanno elogiate invece le riforme della magistratura varate dalle autorità azere nell'ultimo anno, che dovrebbero garantire una maggiore indipendenza dei giudici ed eliminare la corruzione in questo settore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, devo dire che sono rimasto deluso dall'esposizione del Presidente Barroso. Come è stato detto da molti – da ultimo dall'onorevole Domenici – è mancato il riconoscimento di un fatto evidente a tutti, tranne visibilmente che alle istituzioni europee: stiamo precipitando da una recessione al rischio di una depressione e, in questo scenario, il rispetto degli obiettivi del del è semplicemente impossibile. C'è solo una soluzione di fronte a questo avvitamento recessivo e depressivo: rilanciare la domanda con investimenti. Le soluzioni, le ricette che ci ha proposto il Presidente Barroso da sole non possono funzionare. Servono investimenti, e siccome non è realistico un aumento significativo del bilancio europeo oggi – anche se noi lo chiediamo – servono investimenti pubblici e serve quindi una riforma del che introduca la su una quota di investimenti pubblici che vanno scorporati dal calcolo del deficit strutturale. Questo è ciò di cui l'Europa ha bisogno oggi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Germania vende in Cina per 50 miliardi di euro e al tempo stesso vende in Italia per 58 miliardi di euro, e in paesi come Portogallo, Grecia, Spagna e Irlanda per 54 miliardi di euro. Credo quindi che al fondo della nostra situazione debba esserci un sentimento profondo di interdipendenza. Questo senso di interdipendenza non lo mostrano le istituzioni europee, perché in alcuni momenti pare chiaro che quando si varano misure non si tiene conto di ciò che fanno gli altri. La BCE è intervenuta con forza per rifinanziare le banche, ma ci si è preoccupati poco a livello di governi, per esempio, di garantire che quei finanziamenti arrivassero poi alle imprese e alle famiglie. Allora attenzione: forse il dialogo intenso tra le istituzioni e lo sforzo del Parlamento di mettere in crisi i diktat reciproci può essere utile per venire fuori da questo momento difficoltoso. Sarebbe una più bella figura rispetto a quella di mostrare che le istituzioni addirittura non ci sono quando è il momento di esserci, come oggi pomeriggio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di modifica del regolamento n. 1083 / 2006 può dare la possibilità di trasferire alla gestione diretta della Commissione i fondi assegnati agli Stati membri, i quali, a causa delle difficoltà finanziarie attuali, rischiano di perdere parte delle proprie risorse destinate ai programmi cofinanziati dal FESR al Fondo di coesione. L'estensione di questa proposta a tutti gli Stati membri, da me proposta in quanto relatore della commissione CONT, sarebbe strategicamente rilevante per paesi come l'Italia che, sebbene non siano nella stessa situazione debitoria di Grecia e Portogallo, devono combattere anche loro la crisi. Il quadro è pertanto chiaro, sebbene non vi siano stati disimpegni di fondi, la programmazione è fortemente carente e non permette il raggiungimento di risultati positivi. La possibilità contemplata dalla modifica sarebbe quindi non già la cessione di fondi, né la perdita di risorse, ma un atto di umiltà che consentirebbe ad alcuni paesi di organizzare meglio la propria spesa e di orientarla verso fini e finalità coerenti con i bisogni della comunità. Le crisi finanziarie non hanno risparmiato nessuna nazione europea e limitare questa opportunità solo ad alcuni paesi è un grave errore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo porre la mia domanda al Commissario relativamente al regolamento Monti sull'esercizio del diritto di azione collettiva. Penso che la proposta che viene avanzata dalla Commissione sia inaccettabile, perché lesiva dei diritti fondamentali della persona e dei diritti collettivi dei soggetti di rappresentanza, perché quando si ipotizza il reciproco rispetto tra la libertà di stabilimento e quella dell'esercizio dei propri diritti, e quando si dice che lo sciopero va bilanciato con le libertà economiche, si interferisce in un'area che dovrebbe essere invece lasciata alle parti. Credo che una formula di questa natura sia contraria agli interessi materiali che le persone che vengono rappresentate hanno, ma sia lesiva anche dei diritti che sono stati sanciti dalle organizzazioni internazionali e dalle leggi sui diritti delle persone che lavorano, quanto su quelli della cittadinanza. Credo che questa proposta debba essere per questa ragione profondamente cambiata, o addirittura, come sarebbe meglio, ritirata, per aprire una discussione che preveda un punto di bilanciamento, lasciato però alle parti di rappresentanza sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, in verità il regolamento del quale stiamo discutendo lede l'attuale giurisprudenza. In alcuni Stati membri vi sono forme di autoregolamentazione che sono state decise liberamente dalle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e non sono imposte per legge, e guai se fosse così. Penso che questa sia una sfera che va lasciata all'autonomia – ove sono necessarie forme di definizione del rapporto tra lo sciopero e gli effetti che determina sull'utenza – e non deve essere in alcun modo invasa dalla giurisprudenza, sia che si tratti di azioni che si svolgono dentro un singolo paese, sia che si tratti di azioni che possono riguardare attività transfrontaliere e dunque per questo vengano coinvolti anche paesi diversi tra di loro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, i dati sulla disoccupazione sono in crescita e in maniera molto lucida la Commissione ha aggiornato la propria strategia sull'occupazione; in particolare la Commissione ha dato indicazioni agli Stati membri per cercare di bilanciare le misure dell'austerità e della riduzione del deficit con la necessità di aumentare l'occupazione e di promuovere la crescita. Queste misure prevedono una maggiore flessibilità, che però non vuol dire instabilità del posto di lavoro, ma minori imposte sul lavoro, più aiuti alle nuove professioni nel settore dell'ecologia, della salute e dell'informatica, introduzione del salario minimo, più occupazione femminile – perché è una risorsa non sfruttata o sottoutilizzata – e più occupazione per i giovani perché la maggiore fascia di disoccupazione è proprio fra i 23 e i 26 anni. L'Italia è un paese sotto osservazione, come ricordava anche l'onorevole Angelilli, diciamo più correttamente che è un paese commissariato. Signor Commissario, ritiene che la riforma che si sta promuovendo – al di là della spesa delle risorse che sono a disposizione – che vuol dire futuro, vuol dire accompagnare la strategia dell'Unione europea, la riforma che sta promuovendo il governo italiano sia rispettosa delle indicazioni della nuova strategia europea? Signor Presidente, onorevoli colleghi, la creazione di uno strumento di condivisione dei rischi deve rappresentare un aiuto concreto per gli Stati membri maggiormente colpiti dalla crisi economica e finanziaria. L'Unione europea deve fare di più, sostenere le gravi difficoltà degli Stati nell'attuare progetti come quelli della produzione delle infrastrutture. Bisogna dunque assicurare che si continui a dare esecuzione ai progetti cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo di coesione. Bisogna farlo perché sono progetti strategici, mi riferisco in particolare ai progetti in grado di generare entrate nette, come ad esempio la costruzione di autostrade, che possono quindi favorire un ripresa economica e produttiva dei paesi interessati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta della Commissione giunge quanto mai opportuna per modificare le disposizioni relative agli strumenti di condivisione del rischio, per gli Stati membri che rischiano di subire gravi difficoltà a causa dell'instabilità finanziaria. Giunge quanto mai opportuna in un momento di grave crisi economica, per cui paesi come l'Irlanda, il Portogallo, l'Ungheria, la Romania, la Lettonia e soprattutto la Grecia vedono in questa modifica del regolamento relativo agli strumenti di condivisione un'alternativa al rischio della perdita dei fondi già assegnati e la possibilità quindi di proseguire i programmi cofinanziati dal Fondo di sviluppo regionale e dal Fondo di coesione che stanno trovando difficoltà nell'attuazione in questi Stati membri. Tutto ciò si traduce nell'esecuzione di progetti e nella conservazione di posti di lavoro nella rete dell'Unione europea maggiormente toccata dalla crisi economica, senza intaccare in alcun modo il bilancio dell'Unione europea, ma dando un sostanziale contributo verso la crescita di questo continente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa modifica regolamentare molto importante prende in considerazione gli interessi di quei paesi che vivono una situazione di maggiore difficoltà rispetto agli altri e che sono, in particolare, sottoposti a un programma di assistenza finanziaria. Abbiamo sostenuto questa modifica regolamentare ritenendo importante che l'Unione europea garantisca la propria presenza nei momenti di difficoltà degli Stati e soprattutto che garantisca, in un momento di crisi finanziaria, la possibilità che le risorse importanti dell'Unione non vadano perse, perché con questa modifica regolamentare si ottiene il risultato di consentire a paesi che hanno difficoltà a spendere le risorse di poterle investire proficuamente. Importante è soprattutto poi la modifica introdotta successivamente sulla proposta della Commissione che consente ai paesi che sono contribuenti netti di non avere timori, perché questa operazione rimarrà comunque neutra rispetto al bilancio dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho molto apprezzato la relazione dell'onorevole Hübner, che costituisce uno strumento utile per impedire che risorse fondamentali destinate a paesi in crisi vengano disimpegnate. Si tratta di un regolamento di fondamentale importanza che permetterà, senza alcun intervento sul bilancio dell'Unione europea, di fornire un'alternativa al rischio di perdita di fondi già assegnati a titolo della politica di coesione a favore di paesi membri interessati da un programma di assistenza finanziaria che hanno difficoltà nel cofinanziamento. Condivido in particolare la precisa definizione del massimale dello strumento e la scelta politica di privilegiare i progetti che hanno generato entrate e progetti che potrebbero contribuire alla realizzazione degli obiettivi strategici dello Stato membro, al fine di favorire la ripresa economica dello Stato interessato. Ritengo che questa misura contribuisca a bilanciare il bisogno di investimenti nello sviluppo e nella crescita con la troppo celebrata ricetta di austerità quale soluzione al male dei debiti sovrani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi finanziaria mondiale senza precedenti e la recessione economica hanno intaccato seriamente la crescita e la stabilità finanziaria e hanno causato un grave deterioramento delle condizioni finanziarie, economiche e sociali di molti Stati membri. Per attenuare questi problemi e accelerare l'esecuzione dei programmi operativi e dei progetti, oltre che per sostenere la ripresa economica, ritengo opportuno che le autorità di gestione degli Stati membri, che hanno beneficiato di un aiuto finanziario da uno dei meccanismi di assistenza finanziaria previsti, possano dedicare una parte delle risorse dei programmi operativi alla creazione di strumenti di condivisione dei rischi in grado di concedere prestiti o garanzie a favore dei progetti e delle operazioni previste da un programma operativo. È doveroso da parte nostra rafforzare le sinergie tra i programmi di prestiti e i Fondi dell'Unione negli Stati membri che beneficiano dell'assistenza dell'Unione o del Fondo monetario internazionale. La realizzazione di uno strumento di condivisione dei rischi è per questo necessaria, in quanto fornirebbe risorse finanziarie aggiuntive per l'attuazione di progetti di infrastrutture e di investimento produttivo senza modificare la dotazione generale della politica di coesione per il periodo 2007-2013. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in seguito agli attentati terroristici dell '11 settembre 2001 gli Stati Uniti hanno adottato una legislazione che impone ai vettori aerei che operano voli per, da, o attraverso il loro territorio di fornire alle autorità statunitensi i dati del codice di prenotazione PNR contenuti nei loro sistemi automatizzati. Un'iniziativa analoga è stata adottata da Australia e Canada. Se il testo che arriva in votazione questa mattina è lontano dall'essere perfetto, la maggiore preoccupazione a mio avviso sta nei tempi di conservazione dei dati così come proposto nell'ultimo accordo del 2011. L'accordo del 2004 prevedeva infatti che i dati PNR fossero distrutti dopo tre anni e mezzo, se non utilizzati. L'accordo del 2007 estendeva il periodo di conservazione a un totale di 15 anni. L'attuale progetto di accordo del 2011, invece, nonostante il mascheramento dei dati dopo sei mesi, prevede la conservazione dei dati PNR a tempo indeterminato, anche se l'accesso ai dati è progressivamente ristretto. Il rispetto del diritto alla privacy dei nostri cittadini europei – viene da chiedersi – come si concilia con una tale decisione? Signor Presidente, onorevoli colleghi, forse c'è stato un errore di comunicazione, ma avevo chiesto di intervenire per la dichiarazione di voto. Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a una serie di fatti drammatici a noi noti, che hanno portato a un conseguente aumento dei controlli e delle restrizioni negli spostamenti aerei. Parallelamente, Unione europea, USA, Canada e Australia hanno siglato una serie di accordi internazionali per il trattamento e la conservazione dei dati sui passeggeri. Il Parlamento ha manifestato la volontà di rivedere questi accordi già nel maggio del 2010, quando decise di rigettare gli esiti del negoziato tra i paesi coinvolti. Sono cosciente del fatto che la commissione parlamentare competente abbia giudicato tale accordo non idoneo, tuttavia ritengo sia più utile mantenere questo nuovo accordo piuttosto che fare riferimento alla legislazione vigente. Dal momento che non è possibile avviare un nuovo negoziato, sarebbe più congruo adottare queste nuove misure e migliorare il quadro precedente sotto il profilo della protezione dei dati e del rispetto dei diritti individuali. Il rigetto di questi nuovi risultati priverebbe l'Europa di una disciplina minima nel settore, così come di uno strumento efficace nella lotta al terrorismo e al crimine organizzato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore dell'accordo che risponde alla necessità di rinforzare la cooperazione transatlantica nella lotta al terrorismo dopo gli attentati dell '11 settembre. Non condivido la posizione intransigente adottata dalla relatrice la quale, nonostante l'opinione positiva del servizio giuridico della commissione e del gruppo di lavoro sulla protezione dei dati, ha continuato a sostenere che l'accordo fosse inutile e sproporzionato. Pur nella consapevolezza dei limiti e della perfettibilità dell'accordo, ritengo che le condizioni sotto il profilo della protezione dei dati siano notevolmente migliorate. L'intesa obbliga le autorità statunitensi a condividere le analisi dei dati con le autorità giudiziarie dell'Unione europea, chiarendo in maniera dettagliata gli utilizzi consentiti, ovvero lotta al terrorismo e al crimine transnazionale. Ritengo quindi che sarebbe inutile e deleterio avviare una nuova negoziazione, con il rischio che un eventuale rigetto dell'accordo privi l'Europa di una disciplina minima nel settore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho condiviso pienamente questa relazione con cui il Parlamento cerca di lanciare un importante segnale in materia di semplificazione e armonizzazione nel settore della fiscalità societaria. L'esistenza di 27 normative diverse di imposizione del reddito di impresa comporta, oltre a costi elevati e oneri amministrativi per le imprese che operano in più paesi, gravi rischi di evasione e discriminazione fiscale. Questo intervento è essenziale per ridurre i costi delle imprese operanti in più Stati e favorire la crescita e la ripresa economica all'interno del mercato interno. Infine, il carattere opzionale della misura, che lascia alle imprese la scelta di valutare i vantaggi e i costi al momento della scelta del nuovo sistema, neutralizza le ritrosie di alcuni Stati membri che vedono minacciata la propria sovranità in materia fiscale o di gettito dell'erario. Mi auguro quindi che il Consiglio riesca a trovare un accordo senza il ricorso alla cooperazione rafforzata, nell'interesse dei cittadini e delle imprese e non esclusivamente sulla base di calcoli di egoismi nazionali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, siamo ancora molto lontani da un pieno compimento del mercato unico, in particolare 27 normative diverse di imposizione del reddito d'impresa comportano tre ostacoli principali: elevati costi e oneri amministrativi per le imprese che operano in più paesi, una maggiore possibilità di evasione, come anche di doppie imposizioni e discriminazioni fiscali, un incentivo a politiche imprenditoriali di "shopping normativo", con potenziali distorsioni economiche e, in relazione a tale fenomeno, un incentivo a politiche nazionali di progressivo spostamento della tassazione da basi mobili a basi meno mobili, con evidenti distorsioni socioeconomiche. L'armonizzazione delle modalità di calcolo degli utili imponibili in modo che le imprese dei 27 Stati membri siano soggette alle medesime norme, indipendentemente dallo Stato membro in cui sono tassate, è quindi una misura necessaria. È per questo motivo che mi sono espresso a favore del testo, nonostante le ritrosie di alcuni Stati membri che vedono minacciata la propria sovranità in materia fiscale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto con forza questa relazione dell'onorevole Lulling, perché ha voluto dare una risposta a una proposta da parte della Commissione europea che non era sicuramente in linea con il periodo di grande difficoltà che vive il nostro continente europeo e tutti paesi europei. Credo che quanto contenuto negli emendamenti apportati da questo Parlamento vada incontro a quella che è la situazione attuale. Voglio sottolineare l'importanza del voto che abbiamo fatto a favore del mondo agricolo per poter mantenere la detassazione dei carburanti destinati all'agricoltura, ma in particolar modo voglio evidenziare quanto importante sia stato il voto di questo Parlamento per continuare con la distinzione tra gasolio commerciale e non commerciale, che potrà ovviamente vedere un vantaggio fiscale anche per gli autotrasportatori delle aree più distanti dal centro dell'Europa, che potranno così avere una riduzione del carico fiscale nel trasporto delle loro merci, a vantaggio di un mercato libero e concorrenziale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea e i suoi Stati membri sono stati da sempre promotori dello sviluppo sostenibile e della tutela sia dell'ambiente sia della salute umana. La firma del protocollo di Kyoto e la strategia Europa 2020 sono tra le sfide più importanti che l'Unione si è posta. La tassazione relativa alle emissioni di CO è per gli Stati membri un modo efficace sotto l'aspetto dei costi per ottenere una riduzione dei gas a effetto serra nell'ambito dei parametri della decisione n. 406 / 2009 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio. Approvo la proposta presentata dall'onorevole Lulling circa la necessità di garantire un ottimale funzionamento del mercato, in particolare nel contesto delle nuove prescrizioni relative al contrasto dei cambiamenti climatici, all'uso di fonti energetiche rinnovabili e al risparmio energetico. Dobbiamo garantire un trattamento uniforme delle fonti di energia, così da creare condizioni eque per i consumatori, indipendentemente dalla fonte utilizzata. Signora Presidente, onorevoli colleghi, mi unisco ai ringraziamenti alla Commissione e alla Presidenza del Consiglio, ma questo dibattito è opportuno e importante soprattutto perché siamo di fronte a due inaccettabili violazioni della lettera e dello spirito del trattato di Lisbona. La violazione della lettera, come è già stato ricordato da molti oratori, riguarda il boicottaggio dell'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, che è chiaramente stabilita dal trattato di Lisbona e che costituisce un complemento essenziale all'adozione della Carta dei diritti fondamentali. La violazione dello spirito del trattato riguarda invece il progetto attualmente in discussione a Brighton di emendare la Convenzione, riducendo in misura inaccettabile le possibilità di appello dei cittadini. Si tratta di proposte davvero paradossali, non solo perché il protocollo 14 ha già riformato significativamente le procedure della Corte, ma anche perché, più in generale, risolvere il problema dei troppi casi pendenti riducendo le possibilità di ricorso è come combattere un'epidemia chiudendo le porte degli ospedali. Il problema non sono i troppi ricorsi, il problema sono le troppe violazioni dei diritti in Europa ed è di questo che dovrebbero occuparsi i governi. Il Parlamento europeo è quindi molto preoccupato e molto vigile e ritiene assolutamente importante una reazione che impedisca questo tipo di riforme che sono in discussione a Brighton. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Malmström, agevolare la libera circolazione delle persone dentro e fuori i confini europei è da sempre una delle priorità dell'Unione europea, così come rafforzare sempre di più e garantire uno spazio europeo sicuro. È proprio con queste finalità che nel 2009 è stata approvata dal Parlamento la relazione dell'onorevole Coelho relativa al passaporto biometrico. Secondo il principio "una persona, un passaporto", anche i bambini avrebbero diritto ad avere un proprio passaporto senza dover più figurare su quello dei propri genitori. Sarebbe un sistema potenzialmente più sicuro, ma questo principio "una persona, un passaporto", a quanto pare è di fatto inapplicabile, o comunque non sicuro per i minori di 12 anni, poiché è stato verificato che le impronte dei bambini di meno di sei anni non sono di una qualità tale da consentire una verifica univoca dell'identità. Considerando che sono proprio i bambini i soggetti più esposti al fenomeno di sparizione, tratta degli esseri umani o anche di abuso sessuale, la domanda è: quali sono gli studi di valutazione effettuati in questi anni dalla Commissione proprio al fine di garantire un'adeguata tutela dei minori soprattutto quando viaggiano da soli? Signor Presidente, onorevoli colleghi, conoscere i dati di simulazione dei singoli Stati membri dei nuovi criteri biofisici proposti dalla Commissione per l'individuazione delle aree svantaggiate è fondamentale per il Parlamento nelle sue prerogative di colegislatore. L'opacità e la reticenza nella trasmissione di questi dati ai rappresentanti dei cittadini europei rivelano un atteggiamento degli Stati membri e del Consiglio non ancora consapevole della rivoluzione democratica sancita dal trattato di Lisbona. Il Parlamento europeo è codecisore in materia agricola e ci apprestiamo insieme al Consiglio a riformare la politica agricola comune e non possiamo accettare quindi alcuna differenza tra le informazioni possedute dalle due istituzioni. Dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni del Consiglio per poter valutare in piena coscienza i criteri proposti dalla Commissione – Commissione, ricordo al Consiglio, che non ci fa avere i dati in quanto alcuni Stati membri si sono dichiarati contrari a dare questi dati al Parlamento. Invitiamo perciò il Consiglio a sollecitare gli Stati membri alla massima trasparenza e alla piena collaborazione, alla luce di una nuova realtà istituzionale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per evitare la desertificazione e preservare la ricchezza dei nostri territori la Commissione, nel nuovo testo che ci ha presentato, prevede la possibilità per gli Stati membri di fornire maggiore sostegno agli agricoltori che si trovano in zone soggette a vincoli naturali grazie a un'indennità supplementare. Si tratta di un aiuto che andrà ad aggiungersi a quelli già disponibili nel quadro della politica di sviluppo rurale. Viene assegnato il 5% del budget agli agricoltori con aree ricadenti in zone svantaggiate, con un premio che arriverebbe fino a 300 euro / ettaro. La preoccupazione che tormenta gli agricoltori, però, è la definizione delle aree svantaggiate. Gli otto criteri biosferici proposti rischiano di non permettere una delimitazione ragionevole e comprensibile e non sembrano nell'interesse né degli agricoltori, né dei contribuenti. Le soglie proposte sono troppo rigide e i risultati non corrispondono agli obiettivi auspicati. Ritengo inoltre che misure analoghe a quelle dell'articolo 68 per assistere i settori o le regioni vulnerabili debbano essere mantenute. Onde evitare distorsioni della concorrenza, gli aiuti destinati ad assistere i settori vulnerabili vanno limitati. E qui il riferimento è per esempio alle coltivazioni di piante monumentali come gli ulivi nel sud dell'Italia, in Puglia. A seguito della riforma si calcola che il settore olivicolo perderebbe il 60% del valore rispetto ai titoli storici. La longevità degli ulivi monumentali è di estrema importanza, anche sotto il profilo ecologico, economico e produttivo per la regione. Ecologico, perché mantenere vitali e produttive queste colture significa intervenire sulla difesa idrogeologica dei territori soggetti ad erosione, economico e produttivo perché questo rappresenta uno dei maggiori introiti della regione: sono attivi solo in Puglia 1200 frantoi che lavorano 53 varietà di olive di innegabile valore e qualità. Per concludere, la richiesta alla Commissione è che si inseriscano soglie alternative adeguate nella sua proposta per i criteri biosferici e si preveda la possibilità di utilizzare questi criteri in forma cumulativa, una somma di criteri fisici e geografici insieme ad altri criteri relativi alla produzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, egregi rappresentanti del Consiglio, quella che abbiamo sentito oggi come vostra posizione mi sembra un vero e proprio insulto al Parlamento. È un insulto al Parlamento perché non ci ritenete e non ci ponete sullo stesso piano delle altre istituzioni che hanno il compito di legiferare. Non possiamo accettare – e io non lo faccio come relatore della riforma della politica agricola comune – di dover decidere e proporre la nostra posizione senza conoscere e senza avere le stesse informazioni che voi avete. L'impatto sul primo pilastro e sui pagamenti diretti della quota destinata alle aree meno svantaggiate non sarà simulabile in assenza di dati, quindi non credo che questo Parlamento debba e possa darvi una risposta sulla riforma della politica agricola comune se non ci darete i dati necessari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono particolarmente sensibile nei confronti della conoscenza dell'origine dei prodotti, poiché ritengo che non si debbano confondere le idee dei consumatori e questo è sicuramente importante. Mi spiego meglio: in Italia abbiamo una cultura alimentare a tutti nota e noi italiani spesso trascorriamo i fine settimana andando in giro per le campagne a conoscere i prodotti tipici. Ora, si può immaginare quanto sarebbe grave per un italiano arrivare in un agriturismo e vedere scaricare merci da un camion frigo con un marchio noto grazie alla grande distribuzione? Immaginiamo ora che quella merce sia stata prodotta a due chilometri dall'agriturismo. A questo punto il consumatore, ignaro, andrebbe via confuso e non tornerebbe più in quell'agriturismo. Il gestore della struttura sarebbe leso, pur ritenendo in buona fede di non aver sbagliato e nessuna autorità giudiziaria accetterebbe una denuncia per frode alimentare, perché nessuna regola è stata violata. In un sistema come quello europeo, non ci possono essere situazioni kafkiane come quella che ho appena descritto, perché ritengo che una regolamentazione sia giusta soprattutto in un ambito di armonizzazione del sistema. Ritengo dunque, per la tutela dei consumatori e delle piccole imprese agricole e agrituristiche, che si debba dare una definizione chiara, precisa e valida in tutta Europa di cosa si intende per produzione locale, soprattutto se si parla di alimentazione, che è un tema a noi particolarmente caro anche in termini di sicurezza e non è sufficiente applicare per analogia le regole in vigore in altri settori. Se voglio assaggiare un formaggio locale, non basta che l'ultima fase di lavorazione sostanziale sia svolta localmente – e per questo ci stiamo battendo anche in altri settori – ma l'animale dal cui latte è stato ricavato quel prodotto deve aver brucato l'erba dei prati circostanti, quindi la mungitura deve essere avvenuta in loco per non sottoporre l'animale a estenuanti viaggi e la produzione del formaggio deve essere svolta secondo discipline assolutamente rigide. Questo è quello che vogliamo per i nostri consumatori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo dibattito mi sembra abbastanza kafkiano, perché siamo qui a discutere se dobbiamo o meno valorizzare la produzione locale. È chiaro che è un valore irrinunciabile che non può che essere promosso e valorizzato dall'Europa. Possiamo ragionare sul come, ma il fatto che dobbiamo immaginare un modello di promozione delle produzioni locali e tradizionali è, secondo, me qualcosa di irrinunciabile. L'agricoltura di vicinanza promuove prodotti di qualità, per forza, perché nella distribuzione ci può essere il prodotto "taroccato", quello contraffatto, ma il produttore locale non può contraffare un suo prodotto che ha un interesse primario a commerciare, così come la tracciabilità non è controllata da meccanismi burocratici, ma è verificata quotidianamente dal produttore locale e dai clienti, che al produttore locale di vicinato si rivolgono, così come la promozione delle produzioni a chilometro zero è un dato di fatto nelle produzioni locali di qualità e di vicinato, è un dato già acquisito. Penso che questo sia un valore irrinunciabile che quest'Europa non può non sostenere, se non vogliamo trasformare questa nostra istituzione in un'istituzione che ragiona di alchimie, ma che non guarda a quel valore prezioso fatto anche di buone prassi tramandate di generazione in generazione, che ha a portata di mano e che rappresenta un tessuto basilare della nostra produttività agricola. Signora Presidente, onorevoli colleghi, questo dibattito si svolge a un anno di distanza da un altro dibattito che aveva sostanzialmente le stesse caratteristiche. Un anno fa – così come quest'anno è stata presa d'assalto, ma anche gli anni scorsi, la Grecia – un anno fa Lampedusa fu presa d'assalto. Lo ricordava poco fa l'onorevole Simon Busuttil: 60 000 persone sono arrivate a Lampedusa, ma non certo per fermarsi a Lampedusa. Questi migranti, migranti economici, arrivano in Italia, così come arrivano in Grecia, così come arrivano a Malta, non certo per rimanere in queste realtà, vogliono andare in altri Stati d'Europa. Allora la risposta è più Europa, la risposta è più responsabilità, più solidarietà e intraprendenza. Suggerisco al Commissario, vi è un negoziato aperto sui fondi che riguardano appunto quest'area di intervento per il periodo di programmazione 2014-2020, ed è su questo che bisogna intervenire, così come suggeriscono al Consiglio maggiore intraprendenza. Non vi è dubbio che vi sono alcuni Stati membri riottosi. Ecco, bisogna superare questa riottosità, altrimenti l'Europa sotto questo aspetto non va da nessuna parte. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di svolgere le argomentazioni sento il dovere di dare atto al presidente della commissione, l'onorevole López Aguilar, del grande equilibrio nella conduzione del dibattito e nelle parole che con grande dignità e serietà ha espresso e sulle quali mi pare nessuno abbia osato proporre controdeduzioni serie e fondate. Penso che questa mattina, piuttosto che svolgere una serie di considerazioni di natura filosofica e di filosofia del diritto, si dovrebbe pensare con senso di responsabilità al diritto alla sicurezza dei nostri concittadini – e soprattutto a quelle persone, operai, giovani, che sono state vittime del terrorismo che ha colpito magari un treno che trasportava gli operai, che trasportava i giovani, e così via – e al diritto alla sicurezza, che noi dobbiamo far prevalere anche sulle nostre considerazioni personali e politiche, quelle di un gruppo euroscettico che io non penso potrà votare come è stato detto dall'onorevole Batten. Per quanto riguarda la componente della Lega Nord, essa certamente voterà a favore di questo provvedimento, non perché non siamo sensibili alle ragioni serie e motivate sulla privacy, ma perché pensiamo che incomba in questo momento su tutto il mondo il pericolo di un terrorismo diffuso che potrebbe essere anche nucleare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'aspetto di fragilità che tutti quanti i colleghi, anche coloro che oggi voteranno a favore, hanno denunciato a proposito di questo accordo è facilmente comprensibile se si fa riferimento a un passaggio effettuato sia dal Commissario Malmström sia dal Consiglio, quando hanno parlato con chiarezza di nuove e importanti concessioni che sono contenute nell'accordo. Appunto, concessioni, e l'atteggiamento della concessione è diverso dall'atteggiamento del riconoscimento di prerogative di diritto. Questo è il vero problema, vorrei dire più culturale che politico, che c'è oggi nel rapporto tra le istituzioni europee e le autorità americane, ed è questo problema che ha permesso alle autorità americane, più che di trattare con le istituzioni europee, di affidarsi anche alla trattativa separata con ognuno dei paesi membri. Non c'è ministro degli Esteri o primo ministro europeo che non sia stato sensibilizzato su questo dossier in questi mesi. Ciononostante, e riconoscendo l'oggettività di questo fatto, credo che non solo la preoccupazione per la sicurezza, ma l'aspetto della considerazione dei progressi che vengono fatti in questo accordo ci deve far votare a favore, perché onestamente anche la posizione unita e mordace dell'Unione europea non si costruisce in una sola notte, non si riesce in un solo passaggio a trasferire la capacità di affidare alle istituzioni europee la garanzia di quelli che sono i diritti di tutti cittadini europei. È una cosa che stiamo facendo giorno dopo giorno e credo che l'abbia rappresentata benissimo il collega e presidente López Aguilar nel descrivere quanto è stato animato, ma anche quanto è stato profondo il dibattito in commissione LIBE. Proprio per questa ragione la delegazione italiana del Partito popolare al Parlamento europeo voterà convinta questo accordo in attesa di tempi migliori. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signora Commissario, con l'adozione della direttiva sul l'Unione europea ha compiuto un passaggio fondamentale nell'ambito della cooperazione giudiziaria penale tra gli Stati membri dell'Unione europea per la lotta contro tutte le nuove schiavitù. La disciplina definisce regole comuni sulla definizione di un reato e il livello delle sanzioni, garantisce una maggiore protezione delle vittime, soprattutto dei bambini che, a mio avviso, sono forse la categoria più vulnerabile, quella che corre maggiori rischi e che pertanto va tutelata con il rafforzamento delle sanzioni, anche per i reati commessi sul web. Come è noto, il recepimento della direttiva dovrà avvenire nel 2013, quindi c'è ancora un anno, però voglio fare qualche domanda e chiedere a che punto sono gli Stati membri e come procede la collaborazione transfrontaliera tra le autorità di polizia, quali sono i dati raccolti in materia e anche qualche notizia sulla annunciata campagna di informazione. Perché pongo queste domande? Perché io credo che la Commissione debba in qualche modo monitorare la situazione negli Stati membri e in qualche modo supportare gli stessi nella corretta ed efficace trasposizione della direttiva, questo perché la direttiva è sicuramente uno strumento legislativo all'avanguardia di cui dobbiamo essere fieri, ma la mia preoccupazione è che gli Stati membri possano essere un po 'in ritardo rispetto all'obiettivo o comunque trovare delle difficoltà applicative, quindi a mio avviso dobbiamo seguire con responsabilità questo processo per il miglior esito del lavoro che abbiamo fatto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la tratta di esseri umani è certamente un reato odioso, ma è anche un reato che ha una natura transnazionale. L'obiettivo per sconfiggerlo è quello di una cooperazione internazionale fra Stati membri e paesi terzi con un ruolo preminente da parte delle istituzioni europee. Dobbiamo sconfiggere lo sfruttamento della prostituzione, il lavoro illegale, la microdelinquenza, ma parlare di tratta degli esseri umani senza parlare di crimine organizzato – perché molto spesso la tratta degli esseri umani è nelle mani del crimine organizzato – sarebbe come avere un approccio parziale a questo fenomeno così inquietante. Si è costituita nei giorni scorsi la commissione CRIM, della quale io sono il relatore e non vi è dubbio che uno degli indirizzi concreti e una delle priorità politiche sarà proprio quella di valorizzare al meglio questo nostro lavoro per avere un maggior rapporto di collaborazione e di cooperazione con i paesi terzi, perché noi siamo dell'avviso che la migrazione regolare e legale vada incoraggiata, ma vada decisamente contestata e sconfitta – o almeno ci proveremo – quella illegale. Sono pertanto necessari accordi bilaterali fra l'Unione europea e i singoli paesi terzi nella regolazione dei flussi migratori, tutela delle libertà fondamentali attraverso garanzie decise, ruolo di collaborazione delle agenzie Europol e Frontex innanzitutto, con due principi: solidarietà e responsabilità, senza i quali non si può certamente andare avanti. Questo è l'indirizzo forte che daremo anche nella commissione CRIM e il fatto che oggi una direttiva che sta per essere recepita in tutti gli Stati membri rappresenti uno strumento essenziale del contrasto alla tratta degli esseri umani ci dà la misura di quanto un approccio europeo forte possa dare a questo inquietante e ancora dilagante fenomeno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la lotta ai cambiamenti climatici è necessaria alla sopravvivenza della terra. È assolutamente cruciale che l'Europa e tutte le parti interessate si impegnino per limitare l'aumento medio delle temperature a 2 gradi centigradi. Questa è l'unica strada per ridurre il rischio di catastrofi naturali, le migrazioni e gli spostamenti di popolazioni che questi disastri comportano. Come riconosciuto a livello internazionale, i maggiormente colpiti sono indubbiamente i poveri. Ebbene, il 70% dei più poveri nel mondo è costituito da donne, sono le donne che nei paesi del terzo mondo svolgono un ruolo fondamentale nell'approvvigionamento e nella concreta gestione dell'acqua, per l'uso domestico così come per l'agricoltura e sono le donne che oggi devono lavorare di più a causa della siccità e la mancanza d'acqua dovuta proprio ai cambiamenti climatici. Per questi motivi le prospettive di genere devono essere integrate in tutte le fasi del processo di negoziazione della convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, al fine di migliorare concretamente il benessere delle donne nel mondo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la consapevolezza dei nessi esistenti tra politiche di genere e cambiamenti climatici è stata sviluppata di recente e non ha ancora comportato una vera e propria integrazione della questione di genere nelle politiche climatiche. La situazione internazionale attualmente non è favorevole, il rischio di non pervenire a un accordo internazionale in materia di cambiamenti climatici è forte. Ora i riflettori sono puntati sulla riunione che si terrà a giugno a Rio de Janeiro. Credo che l'integrazione delle questioni di genere rappresenti un'opportunità per poter combattere i cambiamenti climatici in modo migliore, giusto ed efficace. Tale integrazione deve basarsi su due principi: affrontare gli effetti delle disuguaglianze e combattere le loro cause. Migliorare la comprensione del rapporto che lega i cambiamenti climatici e le donne con un sistema di raccolta di dati disaggregati aiuta ad individuare le aree di intervento, per risparmiare risorse energetiche e idriche che le donne consumano in modo diverso rispetto agli uomini per far fronte alle esigenze di famiglia. La presa di coscienza delle disuguaglianze esistenti tra donne e uomini comporta due aspetti: assistenza e conferimento di responsabilità, che devono essere entrambi integrati nelle politiche comunitarie. Auspico che il nesso tra il genere e il clima possa essere efficacemente inserito nei programmi dell'Unione europea e non solo nelle singole politiche. Il cambiamento climatico riguarda tutte le sfere dell'attività umana e deve quindi essere inserito in maniera orizzontale nei progetti e nelle attività finanziarie dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con la relazione Kiil-Nielsen credo che il Parlamento europeo dimostri ancora una volta quanto sia forte la sua determinazione a sostenere la creazione di una società più equa, più partecipata, più democratica; non la definirei come ha fatto l'onorevole Helmer un'ossessione, ma una giusta e condivisibile determinazione a creare un'Unione europea più adeguata alle sfide del terzo millennio. La relazione Kiil-Nielsen punta sull'integrazione delle questioni di genere con i cambiamenti climatici e confesso che, nonostante gli apprezzabili sforzi della collega e relatrice, non sono riuscita bene a comprendere questi nessi diretti, ma sicuramente riesco a condividere pienamente gli obiettivi di questa relazione, gli obiettivi più ampi di questa relazione, che sono quelli di cercare di realizzare una società nella quale le differenze non siano più accettate. Non è più possibile accettare una società nella quale le donne possiedono meno dell '1% dei beni mondiali, rappresentano il 70% delle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno, sono solo il 17% della rappresentanza istituzionale, guadagnano il 10% del reddito mondiale effettuando i due terzi delle ore lavorative. Tutto questo va superato. Credo che la relazione Kiil-Nielsen riesca a rappresentare una denuncia efficace di questo stato di cose e uno strumento importante forse per attivare quell'arsenale di strumenti a cui faceva riferimento il Commissario Potočnik, per integrare le questioni di genere con tutte le politiche, perché se è vero che sicuramente i cambiamenti climatici producono un effetto maggiore sulle categorie più deboli ed emarginate, come le donne in alcuni casi possono essere, è pur vero che la questione delle donne va riproposta in maniera trasversale in tutte le politiche dell'Unione e in tutte le politiche nazionali. Signora Presidente, onorevoli colleghi, devo dire che sono perfettamente d'accordo con l'intervento della collega Yannakoudakis: finalmente la Commissione europea, anziché proporre nuovi sacrifici ai suoi cittadini, si è impegnata per ridurre delle tariffe; in questo caso parliamo di tariffe telefoniche per le comunicazioni mobili all'interno dell'Unione europea. I costi di roaming internazionale sulle reti pubbliche di comunicazione rappresentavano, e ancora oggi rappresentano, delle vere e proprie vessazioni nei confronti degli utilizzatori. Il provvedimento aumenta la concorrenza nel settore e riduce le tariffe delle comunicazioni dall'estero. Si agevolano così i cittadini che si spostano sul territorio comunitario, utilizzando il loro numero di cellulare nazionale per telefonare, navigare su Internet e inviare SMS. Nel rispetto degli obiettivi previsti dalla strategia 2020 e dall'Agenda digitale, ritengo necessario contribuire allo sviluppo del mercato europeo delle comunicazioni rendendolo più competitivo e facilitando l'accesso al mercato per i nuovi operatori. Sono favorevole al testo in quanto armonizza il regolamento sul roaming internazionale tutelando il consumatore e garantendo un equo trattamento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, penso che non ci sia giorno migliore per svolgere questo dibattito: oggi è la festa dell'Europa, la festa cioè di un'idea che ha voluto riunire ad oggi ventisette nazioni, creando un mercato unico, una moneta comune per molti dei nostri Stati, uno scambio continuo in campo culturale, nel campo dell'istruzione, nel sentirci insomma tutti più uniti e vicini. Quale strumento oggi unisce maggiormente, se non quello della comunicazione? Non si può sostenere infatti l'esistenza di un mercato unico interno delle telecomunicazioni senza le telecomunicazioni e se continuassero a sussistere notevoli differenze tra i prezzi nazionali e i prezzi del roaming. Pertanto l'obiettivo ultimo che ci siamo dati è anche quello ipotetico di poter eliminare la differenza tra le tariffe nazionali e le tariffe di roaming, con la conseguente istituzione di un mercato interno per i servizi di comunicazione mobili: è uno degli obiettivi che ci dobbiamo dare. In questo modo si migliora la concorrenza, si tutelano i cittadini, c'è un risparmio economico, perché le tariffe di roaming elevate rappresentano sempre un freno agli sforzi dell'Unione per puntare a un'economia basata sulla conoscenza e alla realizzazione di un mercato interno per cinquecento milioni di consumatori. E non solo. La creazione di uno spazio sociale dell'istruzione, della cultura, per l'impresa europea, basata sulla mobilità delle persone e dei flussi di dati digitali, dovrebbe agevolare la comunicazione tra le persone al fine di raggiungere il nostro obiettivo, per la costituzione di un'Europa vera a favore dei cittadini. Per questo motivo ringrazio la relatrice Niebler per la sua competenza, per la sua grande capacità di anche fare mediazione, ma per raggiungere gli obiettivi che sono stati raggiunti, per l'importanza di questo dossier, e insieme a lei ovviamente per tutti i relatori ombra. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel giorno dell'Europa questo regolamento è un buon esempio: l'armonizzazione delle tariffe roaming è fondamentale nel processo di completamento del mercato interno dell'Unione europea. Si fa sempre un gran parlare di mercato unico e abbattimento delle frontiere tariffarie, eppure gli steccati tra i paesi europei nel settore delle telecomunicazioni in roaming sembravano insuperabili. Ora non è più così, e non sarà più così fino e oltre il luglio del 2014. La riduzione delle tariffe è finalmente reale e tangibile, è una buona notizia per i cittadini di tutta l'Europa. L'intesa vincola senza eccezioni tutti gli operatori dei 27 Stati membri all'abbassamento delle tariffe roaming per telefonate, messaggi e connessioni Internet già a partire dal prossimo primo luglio. Un risparmio importante e significativo – in un momento di crisi e di grave difficoltà economica per tante famiglie. Inoltre sono soddisfatto per la norma che consentirà, dal 2014, all'utente all'estero di optare per l'offerta dell'operatore più conveniente. Quindi niente più vincoli! Ma tutto questo non basta, è solo un primo passo, il vero obiettivo è il roaming "zero", il vero obiettivo è l'abolizione totale delle tariffe roaming. La costruzione di un mercato equo e competitivo passa anche attraverso la capacità dell'Europa di tutelare i bisogni e i diritti dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono trascorsi otto mesi ormai da quando ci recammo a Lampedusa, in Sicilia, per registrare e osservare concretamente quello che era accaduto durante un anno di flussi migratori crescenti. Ma i drammi consumati in quel periodo non sono cessati del tutto, anzi! Proprio in questi giorni, ma già da aprile, altri drammi si sono consumati: dieci profughi sono morti durante il viaggio, segnale, questo, inquietante, dal quale emerge chiaramente che tutto quello che avrebbe potuto essere fatto fin qui non è stato fatto. Noi abbiamo una priorità, quella di rendere questo Parlamento e le Istituzioni europee impegnati seriamente rispetto a tre valori – la solidarietà, la responsabilità ma anche il coraggio. Probabilmente la Commissione, ma anche il Consiglio, dovrebbero essere molto più coraggiosi. Intanto nei negoziati che dovranno portare, nel bilancio 2013 e nel nuovo quadro finanziario 2014-2020, più risorse proprio per la protezione e la sicurezza del territorio dell'Unione europea e nel contempo nella cooperazione con i paesi terzi, ricordando il buon lavoro fatto da Frontex che può e deve essere migliorato. Sono priorità che non possono essere demandate ad altri: gli accordi bilaterali non possono essere posti in essere dai singoli Stati membri con i paesi frontalieri. Vorremmo sapere a che punto è l'accordo con la Libia e se vi sono passi avanti con la Tunisia e con l'Egitto. E ancora, bene sulla riammissione: bisogna fare in modo che la riammissione, laddove possibile, possa essere fatta nei territori di provenienza. Il Mediterraneo è un'area millenaria dove i vincoli di pace sono sempre stati esistenti fra i paesi che vi si affacciano. Ma adesso più che mai dobbiamo guardare ad una prospettiva nella quale i singoli Stati membri non possono fronteggiare un'emergenza che è europea. Dev'essere l'Europa, con forza, con slancio e con passione a farsene carico immediatamente e senza indugio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, bene ha fatto il precedente governo a bloccare il continuo flusso di arrivo in una situazione che non consentiva certamente un'accoglienza degna di questo nome. Anche perché i centri – e nella relazione c'è molta sfumatura su questo aspetto – vengono periodicamente distrutti dai signori immigrati clandestini o irregolari che siano e naturalmente il Pantalone europeo, con le sue tasse, paga queste distruzioni. È vero che l'Unione europea ha fatto pervenire dei consistenti aiuti, ma una parte di questi vengono, hanno dovuto essere impiegati per ricostruire, a spese del contribuente europeo, quello che i signori extracomunitari distruggono. E questo bisognerebbe avere il coraggio di scriverlo! Come bisognerebbe avere anche la preoccupazione, a proposito dei diritti umani, quando si fanno queste missioni – io, quando ho partecipato mi sono sempre occupato di questi aspetti – di accertarsi se vengono rispettati anche i diritti di coloro che lavorano: le forze di polizia, il personale, che deve essere tutelato, visto che ci sono stati casi di omicidi. Quindi bene ha fatto il governo a regolare con serietà e con energia questa emergenza e questi flussi, cercando di contribuire a difendere le frontiere esterne dell'Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi trovo per l'ennesima volta – questo è il terzo anno del mio mandato – e ciclicamente affrontiamo sempre gli stessi problemi come se fosse sempre la prima volta. E ciclicamente, come tutti gli altri anni, si sta ripetendo un'ecatombe. Il Mediterraneo è diventato ormai un cimitero a cielo aperto. È anche la tomba della civiltà ed è soprattutto la tomba della speranza di migliaia di cittadini che fuggono – cittadini uomini, donne, bambini, come è stato detto poco fa – che fuggono dai loro paesi e fuggono soprattutto da persecuzioni civili e religiose. L'Europa ha grandissime responsabilità perché ha trattato con carnefici come Gheddafi, i quali hanno utilizzato questi poveri martiri, – e Gheddafi lo ha fatto proprio per alzare la posta in gioco e lo ha fatto proprio nel momento in cui l'Europa trattava con la Libia. Noi ogni volta ci troviamo a dover discutere come se fosse la prima volta: io vorrei capire, che cosa vogliamo fare? Quali risposte concrete vogliamo dare ai nostri cittadini? Perché siamo davanti all'ennesima tragedia, e dice bene Moraes, sicuramente il governo italiano è cambiato, ma restano delle risposte che dobbiamo dare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi oggi siamo qui perché – lo abbiamo sentito anche in quest'Aula – stiamo festeggiando anche la nostra Europa, che è una istituzione nata per mettere insieme oggi 27 paesi, per mettere insieme un mercato unico, per dare ad alcuni tra questi paesi una moneta comune, per metter insieme paesi che hanno una medesima visione, una medesima progettualità sul futuro, riguardo alla cultura, l'istruzione riguarda tanto. Ma una delle parole chiave di questa Unione è la solidarietà: allora oggi, diciamo lo spunto per questa discussione, è quanto è accaduto in Sicilia, quanto è accaduto a Lampedusa, anche nei mesi scorsi; ma è una situazione che non è evidentemente legata solamente alla Sicilia o a Lampedusa, ma un cosa che riguarda Malta, che ha riguardato e riguarda la Spagna. Allora, se questa solidarietà unisce 27 paesi e vuole unire 27 paesi, questa solidarietà si deve vedere, si deve percepire: è una solidarietà che talvolta queste nazioni non hanno percepito, talvolta si sono sentite sole e abbandonate rispetto a fenomeni abbastanza gravi che avvenivano sulle loro coste. Ma noi oggi abbiamo la necessità potenziare ulteriormente questi aspetti, abbiamo la necessità di potenziare gli strumenti che ci permettono il controllo delle nostre coste e abbiamo anche la necessità di stabilire accordi bilaterali con i paesi della sponda sud del Mediterraneo, accordi che ci permettano di evitare flussi immigratori di vaste proporzioni. Lo abbiamo visto: questo è il sistema che funziona meglio, che dà la possibilità anche alle persone di mantenere la propria dignità, di non dover scappare dai paesi dove sono nati e di non far perdere tanta ricchezza umana e professionale ai paesi della sponda sud del Mediterraneo. Allora, se dobbiamo festeggiare questa Europa, festeggiamola anche ricordando i motivi che ci rendono uniti, che ci fanno stare assieme, e che ci permettono anche di dialogare meglio con i paesi del Mediterraneo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi complimento con la collega Wikström per il lavoro svolto e per l'ottima qualità della relazione elaborata e dei compromessi raggiunti. Lo scopo di questa relazione è di permettere di colmare una lacuna, purtroppo molto grave ed evidente del regolamento Roma II, sorta a causa della mancanza di un accordo sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali derivanti dalla violazione della vita privata e dei diritti alla personalità. Ciò deriva in particolar modo dal notevole impatto provocato dall'accessibilità data da Internet a contenuti pubblicati e diffusi in maniera massiccia su blog e social network. Si tratta quindi di un intervento necessario per agevolare l'accesso alla giustizia, assicurare il corretto funzionamento del mercato interno e garantire un equilibrio appropriato tra libertà di espressione e diritto alla privacy. A questo proposito condivido appieno l'urgenza evidenziata dalla relazione di adeguare il regolamento Roma II e mi compiaccio particolarmente della proposta di creare un centro per la risoluzione volontaria delle controversie transfrontaliere derivanti dalla violazione della vita privata e dei diritti della personalità. Considerati gli elevati costi di una risoluzione giudiziale, un sistema di risoluzione alternativa volontaria delle controversie, naturalmente molto meno costosa, potrebbe rispondere ad una duplice esigenza: permettere, da una parte, la difesa dei propri diritti e della propria immagine, pur assicurando la libertà di opinione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi scuso con il Commissario – il caro amico Commissario. Dunque, è il momento di offrire delle risposte concrete alla Primavera araba. L'Europa ha seguito con passione quello che è successo nell'altra sponda del Mediterraneo. Abbiamo seguito con passione, con ansia, con grande partecipazione dei cittadini, anche con un sentimento di sorpresa rispetto a quello che è accaduto e che stava accadendo in quei mesi e che ancora continua ad aver luogo con situazioni molto difficili in Egitto, in Libia, in particolar modo, per non parlare della Siria. A volte anche con esitazione, io ricordo qua alcune dichiarazioni di ministri degli Esteri europei che poco più di un anno fa definivano testualmente – e ricordo questo perché ci fa capire da dove veniamo – Gheddafi come un esempio di riformismo per il resto dell'Africa, dichiarazione del febbraio dell'anno scorso, la Siria come un paese capace – e cito ancora testualmente – di soddisfare il bisogno di modernità dei propri cittadini da parte della sua leadership. Noi veniamo da questo. Altra dichiarazione del febbraio dell'anno scorso. Alla fine comunque, anche con l'accompagnamento, l'empatia europea, la Primavera araba si è faticosamente affermata, ed è stato un cambiamento bellissimo. Quello che è successo nel sud del Mediterraneo è straordinario, è anche una ragione di grande speranza, ma naturalmente quanto è difficile ancora. E qual è il contributo che possiamo dare come europei? Cosa possiamo fare fattivamente per cercare anche di far capire a questi popoli, che si avvicinano alla democrazia, che c'è una prospettiva di vita migliore anche attraverso lo sviluppo economico. Ora, noi abbiamo due problemi tra gli altri. Il primo è che il potenziale dell'interscambio commerciale tra Unione europea e paesi del sud del Mediterraneo è sicuramente poco utilizzato. Siamo al di sotto di quanto si potrebbe fare. Nella relazione ci sono alcuni dati, non li sto a citare qua, ma tenendo conto della prossimità geografica, del fatto che apparteniamo tutti a un'unica area, che è quella euromediterranea, sicuramente i dati della politica commerciale sono di poca soddisfazione. Secondo problema è che tradizionalmente noi abbiamo impostato i nostri rapporti commerciali – e soprattutto i paesi del sud li hanno impostati in questo modo – in modo tale che chi ha beneficiato del commercio con l'Europa è soprattutto una élite, una oligarchia che ha gestito i flussi provenienti da questi scambi in un modo spesso estremamente esclusivo, se non egoista, e abbiamo bisogno, dopo che la Primavera araba sta cercando di liberare i processi politici, di liberare anche l'economia, di fare in modo che chi voglia diventare produttore, attore di un processo economico e commerciale globale in Egitto, in Tunisia, in Marocco, in Giordania, in Libia e negli altri paesi, possa davvero farlo, avendo una possibilità di trovare nell'Europa una interlocuzione diretta. Questo vuol dire anche cercare di, attraverso una politica commerciale, aiutare concretamente una situazione sociale che è in alcuni casi disperata. In Egitto siamo oltre il 35% in meno di volume d'affari rispetto all'era di Mubarak. Gli investimenti scarseggiano, il turismo è una risorsa che è quasi esaurita, e quindi occorre dotarsi di nuovi strumenti di politica, e sotto questo profilo io credo che col nostro lavoro – ringrazio molto la Commissione per l'aiuto costante che mi ha dato oltre i relatori ombra – abbiamo proposto e ci ritorneremo nell'intervento conclusivo una serie di elementi concreti per dare soddisfazione a queste aspettative. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che proprio oggi, giorno che celebra l'Europa, l'Europa stessa, il Parlamento europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma anche l'inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di questi paesi. L'Europa ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l'attenzione al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell'area mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi. Il principio "", maggiori aiuti a fronte di maggiore impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato, perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una concreta apertura dei mercati, all'attuazione di riforme economiche adeguate, non si riuscirà a creare un'area dove veramente il mercato sarà libero e corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa. Voglio ringraziare l'onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono stati evidenziati con grande precisione e l'attenzione alle microimprese e alle piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma anche sociale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io credo che la Commissione, nella sua lodevole volontà di far progredire, aiutare e, direi, incidere sul senso e sulla direzione delle rivoluzioni arabe nel senso di una apertura verso la democrazia e verso il progresso economico basato, ovviamente, su un sistema di economia produttiva, non centri l'obiettivo quando lega tutto questo alla possibilità di poter esportare i prodotti agricoli eccetera. Indubbiamente sono state svolte da questo punto di vista delle osservazioni puntuali, perché impoveriamo questi paesi se li depauperiamo dei loro prodotti agricoli. E poi, perché non cominciare a pensare seriamente al ruolo delle nostre piccole e medie imprese, per inseminare là anche come strumento di vera formazione-lavoro, ché non la fanno i vostri burocrati, la possono fare seriamente quelli che sanno come si creano le piccole e medie imprese, e sono i nostri piccoli e medi imprenditori. Allora incoraggiamo loro a collaborare. La collaborazione e la rinascita economica può venire solo dal basso con cose serie e concrete, non con dichiarazioni di principio, filosofiche, che non servono a niente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, grazie al collega Rinaldi per una relazione ampia, politicamente condivisibile, ricca di motivazioni ideali e di proposte concrete che sicuramente saranno guardate dai popoli che si affacciano sul con rinnovata speranza dopo i rivolgimenti che li hanno caratterizzati. È necessario cambiare passo, riprendere lo spirito che animò la dichiarazione di Barcellona per superare la frammentazione che caratterizza il sistema di relazioni commerciali tra l'Unione europea e i paesi mediterranei. Solo una visione miope del ruolo strategico dell'Unione europea può ritenere che una politica di maggiore integrazione coi paesi della sponda sud del Mediterraneo contraddica la vocazione occidentale dell'Unione europea. Il commercio, disciplinato in un equilibrato nuovo accordo di libero scambio, potrebbe rappresentare anche uno strumento di stabilità in un'area attraversata da fermenti che non hanno ancora trovato un compiuto approdo democratico, che passa anche per la riduzione delle disuguaglianze, il rafforzamento del tessuto produttivo, una migliore tutela dei diritti civili e sociali, l'impegno per evitare derive verso il fondamentalismo islamico. Certo, non dipende solo da noi, non solo dall'Unione europea. Dipende anche dalle grosse difficoltà di cooperazione e integrazione tra i paesi della sponda sud. Ma se il Mediterraneo, per dirla con le parole di un grande scrittore, torna ad essere un progetto e non solo uno stato di cose, insieme possiamo superare gli attuali ostacoli politici ed economici che hanno allontanato nel tempo un buon accordo. Occorre un'iniziativa dell'Unione europea verso il conflitto israelo-palestinese, approfondire con tutti i paesi il dialogo normativo per eliminare le troppe barriere tariffarie e non, aprire i loro mercati all'insegna della reciprocità, il che implica che una più consistente dose di aiuti debba essere legata a un maggior impegno dei nostri interlocutori. In conclusione, non posso che ribadire il mio apprezzamento per questa relazione confidando che la commissione esecutiva la assuma come un obiettivo prioritario della propria agenda politica e amministrativa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, da oggi il concetto di sempre identificatosi con chi ha salvato degli ebrei dalla s con l'approvazione del Parlamento europeo diventa patrimonio di tutta l'umanità. Ci sono state obiezioni da chi non riconosce il comunismo sovietico come totalitarismo e si rifiuta di paragonare i lager ai gulag, da chi per non compromettere i rapporti con la Turchia vorrebbe ignorare il massacro degli armeni, da chi pensa che accostare la agli altri orrori del Novecento con l'uso esteso e generalizzato della parola la banalizzi, da chi infine ha criticato l'esclusione o l'inclusione di questo o quell'esempio di genocidio o massacro. Il Parlamento europeo ha superato queste ed altre obiezioni, e da oggi gli uomini e le donne che con il loro coraggio, a volte con il sacrificio della vita, si sono opposti al sopruso del tiranno di qualsiasi ideologia e colore politico sono riconosciuti eroi della dignità umana e della costruzione dell'identità morale dei popoli europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in qualità di relatore per il gruppo ALDE esprimo il mio voto favorevole al dossier d'iniziativa sugli aeroporti regionali e sono sicuro che rappresenterà la base normativa per una ulteriore regolamentazione degli stessi. Questo dossier testimonia l'importanza che il Parlamento europeo attribuisce a tali aeroporti nel contesto del trasporto aereo e l'importante ruolo che ricoprono nel veicolare la coesione territoriale, economica e sociale nel territorio dell'Unione europea. Per la prima volta si è data la definizione di aeroporto regionale e si è cercato di circoscrivere l'ambito di riferimento tramite una suddivisione in maggiori e minori, anche in relazione a criteri quali il volume di traffico dei passeggeri e i collegamenti forniti da tali aeroporti. È certamente auspicabile che sia poi la Commissione a dare seguito con indicazioni più rigorose alla loro definizione. Un passaggio particolare per quanto riguarda il riconoscimento della necessità di garantire gli obblighi di servizio pubblico in riferimento ai territori isolati, isolani, periferici, per i quali sappiamo bene esiste un handicap relativamente alla partecipazione al mercato unico. Ritengo infine che sia stata utile la definizione che stabilisce e precisa una indicazione negativa sulla irrazionale proliferazione di nuovi aeroporti regionali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli aeroporti regionali sono importanti per collegare meglio l'Europa e per permettere ai suoi cittadini di spostarsi all'interno dell'Unione, ma queste strutture devono essere costruite e devono operare nel rispetto degli standard ambientali stabiliti dall'Unione stessa, non possiamo permetterci che il traffico aereo, e con esso gli aeroporti regionali, vadano ulteriormente a discapito dell'ambiente europeo, della qualità della nostra aria e dell'integrità del nostro territorio. Nel Nord Italia ad esempio – penso alle città di Treviso e Verona – le strutture aeroportuali sono state ampliate negli ultimi anni senza tenere debitamente in considerazione il rispetto delle realtà nelle quali questi scali operano tutti i giorni. Va bene una maggiore connessione aerea in Europa, ma non a discapito dell'ambiente, dell'aria e del territorio dell'Europa stessa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli aeroporti regionali sono essenziali nodi di trasporto e fattori di crescita e coesione territoriale. Spesso però questi scali vivono grazie a ingenti iniezioni di denaro pubblico, ma oggi questo è sempre più scarso ed è quindi importante che essi abbiano una vocazione specifica, evitando una proliferazione che porterebbe al non utilizzo o all'utilizzo insufficiente dell'infrastruttura aeroportuale. Caso tipico in tal senso sono le decine di aeroporti dell'Italia settentrionale, situate a poche decine di chilometri l'uno dall'altro. Ad oggi poi non esiste una definizione precisa di aeroporto regionale e la Commissione dovrebbe quindi fissare criteri comuni per una corretta definizione. Infine, mi preoccupa la formulazione riguardante il campo di applicazione e in particolare l'esclusione degli aeroporti il cui principale bacino di utenza è una capitale. Non credo sia corretto in quanto la definizione di bacino di utenza non è uniforme e può cambiare. Nonostante queste criticità ho votato a favore per richiamare l'attenzione della Commissione su questi importanti scali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le potenzialità dei nuovi canali di comunicazione sono enormi, in un mondo in cui tutto è digitale le informazioni rappresentano un bene di ogni cittadino europeo. È necessario che l'Unione europea tuteli tutti gli utilizzatori finali e cerchi di ridurre al minimo le disparità esistenti sul mercato europeo tra gli Stati membri. Ricordo che l'Unione europea, in quanto promotrice di un mercato interno unico, non può prescindere dall'implementazione anche del mercato interno delle telecomunicazioni. Le notevoli differenze esistenti tra i prezzi nazionali e i prezzi di roaming ovviamente rendono questi obiettivi difficili da raggiungere. Concordo con la proposta della collega Niebler: ciascun fornitore del paese di origine deve informare in maniera chiara e adeguata il cliente dei livelli di consumo raggiunti e concordati. Un'informazione trasparente sulla conclusione dei contratti e sulle tariffe applicate all'uso dei servizi di dati in roaming costituiranno uno strumento di difesa dei consumatori europei e per questo ho dato il mio voto favorevole alla relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'approvazione di questa risoluzione rappresenta un segnale politico molto importante per la lotta contro la pirateria marittima. Il paragrafo 30 della risoluzione da me proposto specifica come, in caso di controversie tra Stati a seguito di azioni militari volte a contrastare attacchi di pirateria in acque internazionali, si debba applicare la giurisdizione nazionale dello Stato di bandiera sulle navi e sul personale militare impiegato a bordo, come previsto dal diritto internazionale. Questo aspetto è cruciale per evitare in futuro controversie come quelle in atto tra l'Italia e l'India e difendere le prerogative dei militari impegnati nella missione Atalanta e come sulle navi mercantili. Dedico l'approvazione di questo testo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani ingiustamente detenuti da quasi tre mesi nelle prigioni indiane in attesa che l'India riconosca la giurisdizione italiana e che questi due soldati possano essere giudicati dalla magistratura nazionale. Auspico che la diplomazia europea rinnovi il suo sostegno all'Italia in questa battaglia di civiltà. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'osservatorio europeo per le droghe e le tossicodipendenze riveste un ruolo importante rispetto ad una priorità che forse con maggior rigore e con maggiore incisività dovrebbe essere sostenuta dal Parlamento europeo: il contrasto alle droghe e alle tossicodipendenze, in un momento nel quale le dipendenze comunque non si esauriscono nelle droghe e nelle sostanze psicotrope, perché vi sono altre dipendenze che avrebbero dovuto e potrebbero essere meglio combattute attraverso una lista di interventi che l'Unione europea dovrebbe sostenere. Tornando alla verifica, abbiamo riscontrato la regolarità della gestione finanziaria, riteniamo che nelle prospettive finanziarie 2014-2020 maggiori risorse debbano essere destinate a un contesto nel quale il sistema giovanile dell'adolescenza viene spesso fortemente aggredito, è importante la divulgazione nel web così come sono importanti Facebook ed Internet – ma anche questi possono talvolta sfociare in apposite dipendenze. L'osservatorio potrebbe proporre dei miglioramenti per sostenere il multilinguismo e noi riteniamo che lo stesso possa ancora migliorare la sua attività, invero decisamente positiva, attraverso misure flessibili sul piano organizzativo. Un maggiore raccordo, che già invero sussiste, con altre agenzie e con gli Stati membri consente di affermare che le prospettive di crescita in questo delicato settore vi sono, con un principio ed un valore che è quello di una strategia complessiva sulle dipendenze complessivamente intese e quindi non soltanto sulle droghe. Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, condivido pienamente la priorità e gli accenti posti dal collega Busuttil nella sua relazione, che mi auguro quest'Aula adotti con una piena maggioranza, al fine di rafforzare sempre di più il funzionamento del mercato unico, assolutamente strategico nelle politiche di sviluppo dell'Unione europea. Ciò permetterebbe di lanciare un segnale forte ai singoli Stati membri. Infatti, gli ultimi risultati del quadro di valutazione hanno dimostrato come gli Stati membri stiano venendo sempre meno ai loro obblighi in merito alla trasposizione delle normative europee. Per questo motivo, concordo con il collega sulla necessità di dare maggiore forza e flessibilità alle procedure di infrazione, ripensando al contempo il ruolo di SOLVIT come alternativa al ricorso giudiziario. A tale riguardo, ho anch'io delle riserve sul rischio di incorrere in problemi concernenti il rispetto del principio di sussidiarietà nel caso si formalizzi eccessivamente la base giuridica di SOLVIT. Ritengo quindi sia necessario che la Commissione esplori attentamente ogni tipo di soluzione, con l'obiettivo di rafforzare l'operatività del portale senza incorrere nel rischio di arenarsi in cavilli giuridici. Infine, vorrei ricordare che il Trattato di Lisbona ha fortemente ridefinito il ruolo del Parlamento europeo, conferendo a quest'ultimo poteri sostanziali per strutturare e rivedere la legislazione dell'Unione europea. In tal senso è prioritario, ai fini di una più proficua collaborazione con le autorità nazionali, che le conclusioni del quadro di valutazione siano adeguatamente analizzate nel dialogo strutturato tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione della collega Borsellino che risponde all'esigenza di un approccio multidisciplinare trasversale in materia di sicurezza. Condivido in particolare l'accento posto sulla definizione dei settori chiave della strategia, fra i quali la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. Non ritengo però appropriato adottare provvedimenti nel settore della tutela dei diritti di proprietà intellettuale, in quanto questo tema è già oggetto di un dibattito approfondito ancora in corso. Ciò premesso, sarà fondamentale rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria nell'Unione europea attraverso ed con la corretta implementazione della strategia. Nel contempo sarà necessario attrezzarsi di strumenti giuridici adeguati e coerenti che agevolino l'utilizzo delle prove e lo svolgimento delle indagini. Signor Presidente, non v'è dubbio che le strategie di sicurezza interna dell'Unione europea siano sicuramente una linea guida fondamentale per la protezione stessa dei cittadini. È altrettanto evidente tuttavia che, se non vi sono risorse destinate a tale comparto sufficienti per garantire l'attuazione di questi importanti obiettivi, la sicurezza resterà, così com'è stata finora, un'opzione possibile ma non certamente definita. I fatti recenti dimostrano che la sicurezza va garantita non soltanto con risorse importanti, ma anche attraverso una cooperazione forte, basata sulla fiducia fra gli Stati membri. Criminalità organizzata e terrorismo vanno combattuti attraverso una forte solidarietà fra gli Stati membri, una tutela della e un contrasto forte a tutte le minacce transnazionali. Un sistema basato sulla prevenzione, con la tutela delle frontiere, con il contrasto efficace nei confronti di criminalità organizzata, mafia e terrorismo. È una sfida che tutti insieme si può vincere. Signor Presidente, ho accolto con favore la relazione del collega de Jong che mira a chiarire l'estensione del nuovo Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia in materia penale. Le discussioni in corso presso il Consiglio procedono in maniera contenuta, con due posizioni opposte: chi accoglie positivamente eventuali misure e chi guarda con cautela all'emergere di un diritto penale europeo. Alle riflessioni del Consiglio, questo Parlamento risponde con proposte operative, che tendo al verso giusto: ovvero nella direzione di un attento studio delle necessità e conseguenze dell'adozione di una legislazione europea nel settore. Per questo motivo, condivido del tutto la richiesta di stanziare ulteriori risorse, al fine di potenziare il servizio di consulenza giuridica nel Parlamento per procedere a una valutazione approfondita e sistematica delle proposte. Al contempo, ritengo essenziale promuovere un maggior coordinamento istituzionale sulla materia, con l'obiettivo che future iniziative si basino sul pieno consenso e sulle esigenze di politica criminale degli Stati membri. Signor Presidente, concordo con il collega de Jong nel voler creare una cultura giuridica comune dell'Unione europea in materia di lotta contro la criminalità, proprio per realizzare una strategia in materia penale coerente e uniforme. Il crimine costa troppo alla nostra società, sia in termini sociali che finanziari, e opera sempre di più a livello transnazionale sfruttando, tra l'altro, a suo vantaggio anche le differenze tra i diversi sistemi giuridici nazionali. Anch'io, relativamente al testo della direttiva relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, ho chiesto e ottenuto una maggiore armonizzazione nella lotta agli abusi sui minori. Ritengo pertanto utile un'armonizzazione del sistema penale, soprattutto con l'obiettivo primario di favorire l'applicazione pratica del principio del riconoscimento reciproco, senza il quale è difficile creare le basi di una strategia credibile e forte di contrasto al crimine. Signor Presidente, ho sostenuto la relazione de Jong perché tiene conto anzitutto di un principio che è anche un valore: quello della peculiarità e della storia di ciascuna nazione e che connota quindi il diritto penale sostanziale di ciascuno Stato membro. Tutela dei diritti fondamentali, rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità e nel contempo – in un'Unione europea che voglia sconfiggere concretamente criminalità organizzata, terrorismo e corruzione – la possibilità del riconoscimento delle sentenze dei provvedimenti giudiziari emessi da uno Stato membro negli altri Stati membri. Inoltre, l'obiettivo dell'armonizzazione, con tutte le premesse fin qui enunciate, la definizione di fattispecie giuridiche comuni all'interno degli Stati membri e quelle garanzie nei confronti dell'imputato, anzitutto nel contraddittorio, che possono costituire un suggello a un diritto penale comune nell'Unione europea. Signor Presidente, in mancanza di informazioni corrette e trasparenti, non solo facciamo scelte poco consapevoli ma, in caso di problemi, siamo restii ad agire o semplicemente non siamo in grado di denunciare, di pretendere risposte ai nostri diritti e, soprattutto, un equo risarcimento. Le procedure di reclamo ci ostacolano, sono troppo complicate, soprattutto per i consumatori più vulnerabili – mi riferisco agli anziani, ai bambini, ai disabili, o a quelle persone che per particolari condizioni sociali, culturali ed economiche sono più esposte e facilmente manipolabili: si pensi ai falsi e ingannevoli messaggi pubblicitari. Ritengo che soprattutto le grandi imprese si debbano impegnare ad essere socialmente più responsabili, mettendo a disposizione sistemi di reclamo o rimborso di facile comprensione e utilizzo, soprattutto per i prodotti e i servizi. Signor Presidente, il mercato unico è stato concepito come uno strumento cardine per riportare l'Europa sulla via della crescita sostenibile e della piena occupazione. La sua completa realizzazione potrebbe fornire una risposta adeguata al superamento della crisi economica che colpisce l'Europa e il mondo da ormai diversi anni. A tal fine sono necessari un corretto recepimento, applicazione e attuazione delle direttive che contribuiscono al suo funzionamento. Per questo concordo con le proposte presentate dal collega Busuttil, che sottolineano la necessità di implementare queste direttive per poter sfruttare le potenzialità economiche del mercato unico. La rete SOLVIT si è dimostrata uno strumento utile ed efficace nel fornire risposte chiare e tempestive ai cittadini e alle imprese, contribuendo a risolvere i problemi legati a un'errata applicazione delle norme sulla concorrenza. Il suo carattere non giurisdizionale si presta perfettamente alle esigenze di economicità ed efficacia. Di conseguenza, auspico che SOLVIT venga maggiormente potenziato e pubblicizzato fra i cittadini europei. Signor Presidente, nonostante i progressi compiuti dalla Turchia in materia di diritti dell'uomo, mi rammarica constatare che la violenza contro le donne rappresenta ancora uno dei problemi più pressanti in Turchia. I dati ufficiali dell'Istituto statistico turco sono allarmanti: il 39 percento delle donne turche sono vittime di violenza. L'istituzione della commissione per le pari opportunità al Parlamento turco e del comitato per l'uguaglianza di genere all'interno del Ministero dell'istruzione costituiscono un passo avanti. Il riconoscimento dei diritti delle donne turche deve essere parte essenziale dei negoziati di adesione all'Unione europea. Ad esse deve essere riconosciuto lo stesso diritto all'istruzione, l'accesso al mondo del lavoro e la possibilità di accesso alla giustizia uguale a quella degli uomini. Ho votato a favore della relazione perché mi auguro che le richieste del Parlamento saranno accolte pienamente dalla Commissione europea. Signor Presidente, nonostante i recenti sforzi e i passi in avanti compiuti dalla Turchia, coronati dall'incontro fra il Ministro turco per la Famiglia e delle Politiche sociali e i rappresentanti della commissione per le pari opportunità, rimangono ancora aperti alcuni aspetti importanti in materia di parità di genere. Dato lo di paese candidato, il esistente dovrà esser colmato del tutto in modo da poter raggiungere i livelli in vigore nell'Unione europea. Sono preoccupato, in particolare, dai recenti dati sulla sicurezza e la protezione delle donne, dati dai quali è emerso che il 39 percento delle donne turche ha subito violenze almeno una volta nella vita. Concordo con la proposta del collega Bozkurt, che mira a sollecitare il governo turco ad attuare velocemente le iniziative necessarie per contrastare il numero delle violenze. Vorrei infine evidenziare l'importanza che riveste l'accesso all'informazione e all'istruzione nel garantire l'integrazione della tematica di genere a tutti i livelli di istruzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la definizione del piano di ricostituzione dello del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo è stato, come sapete, un tema molto controverso e dibattuto, soprattutto a causa della difficoltà insita nel riuscire a trovare un giusto equilibrio tra prelievo del tonno e sostenibilità ambientale. Con l'odierna votazione diamo una prima risposta alle richieste e alle esigenze emerse a livello nazionale attraverso uno strumento di gestione che garantisce omogeneità di procedure. Il passo successivo sarà quello di lavorare con impegno per un'equa ripartizione delle quote fra i vari strumenti di pesca. Proprio in tale direzione non dobbiamo dimenticare, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, che se è importante proteggere le risorse biologiche rafforzando le misure a tutela del tonno, altrettanto importante è assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali e la sostenibilità socioeconomica dell'intero settore della pesca. Signor Presidente, ho votato a favore delle modifiche al regolamento sulla ricostituzione degli del tonno rosso perché, come riconosciuto dal mondo scientifico internazionale, si tratta di una specie minacciata di estinzione. I dati parlano chiaro: dal 2009 abbiamo assistito a un repentino declino delle catture in tutti i nostri mari. È necessario quindi intervenire con rapidità per evitarne la totale scomparsa. La riduzione della taglia media dei tonni è un esempio significativo della gravità della situazione, fenomeno che si è manifestato con clamorosa evidenza nel Mar Adriatico, nella mia regione. Bisogna urgentemente istituire le aree marine protette e i santuari del tonno rosso dove vietarne la pesca in modo da consentirne il ripopolamento. Occorre intensificare i controlli perché le catture illegali in tutti i mari europei sono ancora oggi troppo diffuse e troppo frequenti. I provvedimenti previsti, come i sequestri delle navi e dei mezzi illegali, devono essere accompagnati da controlli efficaci ed efficienti, effettuati da un numero adeguato di addetti. È fondamentale, infine, innalzare il peso minimo dei tonni pescabili, ora fissato a soli 30 chilogrammi, e vietare la pesca durante la stagione della riproduzione. Per salvare il tonno rosso si può – e si deve – fare di più. Signor Presidente, fin dal 2010 ho sostenuto, insieme alla delegazione italiana dell'Italia dei valori, l'introduzione della di questa tassa sulle speculazioni finanziarie. Oggi il Parlamento si è espresso a favore dell'introduzione di questa tassa, che riteniamo uno strumento fondamentale per responsabilizzare il settore finanziario e ricondurlo verso l'economia reale. L'introduzione di un sistema europeo d'imposta sulle transazioni finanziarie rappresenta per noi la riaffermazione delle prerogative della politica democratica rispetto alle gravi anomalie del funzionamento dei mercati finanziari, che sono stati la causa della crisi economica che oggi viviamo. Con la tassa sulle transazioni finanziarie si cancella l'esenzione sulle operazioni finanziarie e si responsabilizza la speculazione al pari dei cittadini comuni, che sono quotidianamente chiamati a pagare le imposte anche sul pane e sulla benzina. Con un gettito previsto di oltre 50 miliardi l'anno, noi inviamo oggi un segnale di responsabilità da parte del Parlamento europeo per un modo più solidale. Signor Presidente, apprezziamo la relazione che sottolinea l'importanza per l'Unione di concentrarsi su una politica commerciale che non vada nel senso di un'apertura dei mercati europei, ma che sappia imporre regole eque e condivise, basate sul principio di reciprocità. L'Unione continua a negoziare con paesi come la Cina, che rappresentano già un'economia di mercato, senza tener conto di problemi quali la mancanza di equità sugli appalti pubblici per le nostre imprese europee, gli squilibri nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale, la mancanza di garanzie nell'approvvigionamento di materie prime di terre rare e l'assenza di un controllo sull'esportazione di manufatti contraffatti, la cui crescita, non a caso, va di pari passo con l'aumento delle stesse esportazioni cinesi. L'Unione deve garantire, con appropriate misure commerciali, una politica di investimenti utili al nostro manifatturiero, che rischia di scomparire per l'incapacità europea di difendere il nostro modello economico. Per queste ragioni ho presentato, insieme ai colleghi Susta, Rinaldi, Daul e Guerrero, la dichiarazione scritta n. 16 affinché Commissione e Consiglio comincino a riflettere sull'importanza di una politica commerciale corretta per lo sviluppo dell'Unione, in difesa dell'occupazione e a salvaguardia dei cittadini. Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione perché credo sia giunto il momento di costruire con la Cina un partenariato più equilibrato, basato sulla reciprocità, sulla concorrenza equa, sull'amicizia e sulla fiducia. L'economia cinese è cresciuta molto in questi ultimi trent'anni: ha beneficiato degli scambi commerciali e diventerà, verso la metà del secolo, l'economia più forte. È quindi necessario aprire una nuova fase nelle relazioni commerciali Europa-Cina, basata sulla trasparenza delle norme, su un partenariato da pari a pari e su uno sviluppo comune. Occorre dunque spingere la Cina ad aprire maggiormente il proprio mercato alle imprese europee e consentire alle nostre imprese di investire in condizioni analoghe a quelle che sorreggono gli investimenti cinesi in Europa. Un nuovo partenariato, dunque, per consentire che la Cina non sia più vista con preoccupazione dalle nostre imprese, ma come una grande occasione, una grande opportunità di sviluppo e di crescita per la nostra economia e soprattutto di lavoro e di occupazione. Signor Presidente, sono favorevole al testo presentato dalla collega de Sarnez in quanto, con estrema puntualità, mette in risalto lo squilibrio commerciale tra l'Unione europea e la Cina, con elementi di preoccupazione da me condivisi, specialmente in un momento di crisi internazionale come quella che stiamo vivendo. La delocalizzazione di molte imprese, favorita dalla carenza di regole in materia di diritto dei lavoratori e ambientali, ha provocato la scomparsa di molti posti di lavoro in Europa a discapito dei nostri cittadini. I costi sociali dello squilibrio Unione europea-Cina sono sempre più elevati. Inoltre, a fronte della drammatica fase di recessione che sta colpendo i paesi europei, per l'economia cinese si prevede invece una crescita annua del 9 percento. È importante che la Commissione europea si impegni in primo luogo per ottenere un livello di reciprocità da parte cinese in settori molto sensibili come gli appalti pubblici, la fornitura di servizi, la tutela dei lavoratori. L'Unione europea dovrebbe essere più rigida nei confronti di paesi terzi che, facendoci concorrenza sleale, penalizzano le imprese europee. Signor Presidente, ho votato a favore di questa risoluzione perché la ritengo un buon primo passo per mettere ordine nel rapporto tra Unione europea e Cina, evidentemente squilibrato. L'Unione europea si fonda su alcuni valori fondamentali: ad esempio, chiediamo giustamente alle nostre imprese di rispettare l'ambiente; abbiamo attenzione ai diritti dei lavoratori – anzitutto delle donne – non facciamo lavorare i bambini né abbiamo campi di concentramento dove gli internati lavorano gratis. In Cina, invece, tutte queste tutele e questi diritti non esistono, anzi! Esistono ancora barriere all'accesso dei prodotti europei al mercato cinese e si produce evidentemente con costi minori, dando vita a una vera e propria concorrenza sleale con le imprese e i prodotti europei. Noi dobbiamo dare vita a una reale reciprocità nei rapporti con i paesi extra UE, perché laddove esistano motivi di squilibrio, questi siano compensati con forme finanziarie e commerciali che tutelino le nostre imprese e i nostri prodotti. Signor Presidente, prendo atto degli interventi del collega Gargani, con il quale mi complimento, e del Commissario. In qualità di relatore per parere della commissione per il commercio internazionale, non posso che registrare positivamente l'inclusione nel testo licenziato dalla commissione ENVI di molti dei suggerimenti espressi nella nostra relazione a livello di commissione per il commercio internazionale. Non v'è dubbio infatti che, nel quadro della dimensione esterna dell'Unione europea, il commercio di beni e servizi ambientali rappresenti uno strumento di sviluppo economico e sociale sostenibile di particolare rilievo. In particolare, l'apertura dei mercati a beni e servizi e ad altre energetiche ricopre un ruolo nella consapevole crescita europea in materia di esportazioni, di creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di nuove tecnologie verdi, di innovazione e competitività per le imprese, a cominciare da quelle di piccole e medie dimensioni. Nel nostro parere abbiamo affermato l'importanza di alcuni elementi essenziali nei futuri accordi europei bilaterali, multilaterali e regionali: la riduzione o l'eliminazione delle barriere tariffare e non tariffarie agli scambi di beni e servizi ambientali; l'inclusione di un capitolo sulla sostenibilità; l'inserimento di preferenze tariffarie per beni e sevizi ambientali prodotti nell'ambito del Sistema delle preferenze generalizzate, senza dimenticare la semplificazione delle procedure. L'Unione europea deve mantenere la sua a livello globale nella tutela dell'ambiente e promuovere, con il commercio, l'utilizzo di beni, servizi e tecnologie verdi nei paesi terzi per una crescita mondiale realmente sostenibile. Occorre spingere, in particolare nei confronti dei paesi terzi, alla conclusione di accordi commerciali coerenti con le misure di energetico, proposte, signor Commissario, a garanzia di una crescita davvero decisa e intelligente dell'Unione europea. Signor Presidente, questa relazione è un'ennesima dichiarazione di intenti difficilmente raggiungibili, specie in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo. I principali temi trattati dal Parlamento riguardano quasi esclusivamente questioni ambientali. Intervenire sempre e solo a livello di Unione europea non può che impoverire le nostre imprese e i nostri cittadini, a solo ed esclusivo vantaggio di paesi terzi. Norme troppo severe e onerose comportano la delocalizzazione delle imprese in paesi terzi, che hanno carichi fiscali, costi, regole e controlli meno onerosi. I trasferimenti di queste aziende comportano anche un peggioramento delle emissioni nell'atmosfera in quanto non più soggette ai già rigidi limiti europei. I nostri cittadini vengono così beffati due volte: si perdono posti di lavoro e si aumentano le emissioni nell'ambiente. Perdere ulteriormente competitività per l'Europa significa allungare i tempi di uscita dalla crisi. Per questi motivi, in sede di commissione ENVI avevamo votato contro la relazione. Se l'esito delle votazioni in Aula, con l'approvazione di importanti emendamenti, migliorerà alcuni dei punti più controversi e tenendo anche conto di alcune indicazioni positive che contiene questo provvedimento, il nostro voto potrà trasformarsi in un'astensione. In caso contrario, ci esprimeremo invece contro. Signor Presidente, mi complimento con il collega Gerbrandy per l'ottima relazione. La transazione verso un'economia efficiente nell'impiego delle risorse è inevitabile e necessaria. Nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi di persone e ognuna di esse aspirerà a una vita migliore. Come indicato dalla Commissione, al tasso attuale di sfruttamento delle risorse, nel 2050 ci vorrà l'equivalente di due pianeti terra per sostenere la popolazione mondiale. Impostare ogni politica europea sotto il profilo di una maggiore efficienza delle risorse è quindi una necessità anche economica. Gli Stati membri devono eliminare ogni ostacolo al mercato del riciclo e del riutilizzo di rifiuti e prevedere incentivi economici che promuovano le tecnologie innovative per la raccolta e la separazione dei rifiuti. È giusto arrivare ai rifiuti zero, vietandone lo smaltimento in discarica e abolendo progressivamente l'incenerimento dei rifiuti riciclabili. Bisogna accordarsi su degli indicatori sull'impiego delle risorse nell'attività economica, cioè sull'impronta sulla terra, l'impronta idrica, l'impronta sui materiali e l'impronta sul carbonio. Questi indicatori devono essere utilizzati per promuovere iniziative legislative di sviluppo sostenibile e riduzione dello sfruttamento delle risorse. Signor Presidente, sul tema della tassazione sulle transazioni finanziarie credo occorra essere realisti ed evitare dichiarazioni di principio. Bisogna porre in essere uno strumento che sia veramente efficace e colpisca l'obiettivo. Personalmente sono favorevole all'idea dell'FFT e sostengo l'impianto presentato dalla Commissione. Concordo con l'esigenza che anche il settore privato contribuisca a ripagare la crisi da esso stesso provocata. In questi ultimi anni abbiamo assistito a interventi da parte degli Stati nel settore privato, proprio per risanare situazioni critiche provocate da speculazioni sfrenate e dalla mancanza di controllo. Tuttavia occorre vigilare a che questa tassa, come spesso avviene, non venga poi traslata sugli utenti finali. Un ulteriore dubbio riguarda gli effetti sul finanziamento del debito sovrano derivante dall'inclusione di titoli nel campo di applicazione dell'imposta. Sebbene le emissioni di titoli di debito sovrano siano esenti da imposta, la riduzione di liquidità sul mercato secondario indotta dall'introduzione dell'imposta condiziona il prezzo dei titoli nelle aste del mercato primario, determinando un aumento del tasso d'interesse che lo Stato deve pagare agli investitori. Questo è un effetto dannoso per gli Stati ad elevato debito pubblico. L'imposizione di tale imposta a livello di UE – o soltanto a livello di UE – deve essere un primo passo ma l'obiettivo finale deve restare l'introduzione di una tassa globale per stabilizzare i mercati ed evitare la speculazione. Signor Presidente, oggi il Parlamento può dare al Consiglio un segnale forte per l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie; soprattutto, può fare un messaggio di concretezza ai cittadini e alle imprese, che ci chiedono cosa stiamo facendo per fronteggiare la crisi economica. In nome della concretezza, una tassa sulle transazioni finanziarie produrrà un gettito di quasi 60 miliardi di euro da destinare allo sviluppo, all'occupazione e al contenimento della pressione fiscale sui cittadini. Ma si tratterebbe anche di un messaggio di equità perché anche il settore finanziario, così come richiesto dai nostri cittadini, deve dare il giusto contributo per far fronte ai costi della crisi economica, deve fare assolutamente la sua parte. Ringrazio l'onorevole Podimata per il suo impegno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione Martin apre la strada alla piena attuazione della disposizione dei Trattati che disciplina un potere d'inchiesta, essenziale allo svolgimento di una delle funzioni fondamentali di un parlamento: il controllo politico. Il Trattato di Lisbona ha introdotto una procedura legislativa speciale e per questo auspichiamo che nel negoziato entrambe le Istituzioni – Consiglio e Commissione – si attengano allo spirito di una norma, che affida esplicitamente il potere d'iniziativa e quello regolamentare al Parlamento, limitando il ruolo di Consiglio e Commissione alla semplice espressione di un consenso. La relazione Martin fa tesoro delle esperienze precedenti di commissioni temporanee d'inchiesta che ne hanno evidenziato i limiti di questo strumento e propone significative innovazioni. I negoziati informali con la Presidenza danese e con la Commissione hanno portato a proposte di compromesso soddisfacenti, che vanno incontro ad alcune delle richieste degli Stati membri e della Commissione, ma che non limitano il diritto del Parlamento di chiedere conto alle istituzioni comunitarie e nazionali della corretta implementazione della legislazione europea e di identificare le eventuali situazioni di cattiva amministrazione. Si possono ulteriormente precisare alcune formulazioni: ma è essenziale che non si transiga su un punto e cioè che le commissioni d'inchiesta devono avere la possibilità di accesso ai documenti e alle persone. Ciò non ha nulla a che fare con compiti giudiziari ma, appunto, con la piena attuazione del diritto politico chiaramente sancito dai Trattati: il diritto di controllo politico. Signora Presidente, ringrazio soprattutto la collega Bauer per l'ottimo lavoro svolto. Signor Commissario, occorre stabilire con gli Stati membri una tabella di marcia chiara per eliminare il divario retributivo tra i generi. Abbiamo bisogno di impegni legislativi concreti e misurabili, che seguano i progressi o evidenzino le criticità. A mio avviso, gli Stati membri devono essere ulteriormente accompagnati in questo impegno dalla Commissione europea, anche con l'utile supporto di Eurostat, proprio per capire cosa funziona e cosa non funziona, diffondere e condividere buone pratiche, innescando un processo virtuoso anche da un punto di vista culturale e di mentalità, sia all'interno del mondo del lavoro che, più in generale, all'interno della società. Bisogna passare ai fatti, dunque, con misure concrete, rafforzando e dotando la normativa in vigore anche con sanzioni, che siano ovviamente efficaci, proporzionate ma dissuasive, e procedendo a controlli costanti e obbligatori sul sistema di reclutamento del personale, sulle retribuzioni e anche sul diritto a usufruire, senza il rischio di essere licenziate, del congedo di maternità. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il divario salariale di genere è ancora fortemente sentito fra i lavoratori nell'Unione europea. Le donne oggi guadagnano ancora il 17,1 percento in meno rispetto agli uomini per uno stesso lavoro. Questo dato è allo stesso tempo allarmante e inammissibile nell'Unione europea, che si pone in prima linea a livello mondiale in termini di lotta alle discriminazioni e al rispetto dei diritti fondamentali. Si tratta di un divario che comporta forti difficoltà allo sviluppo professionale e personale di numerosissime lavoratrici nell'Unione europea: mi riferisco anche alla difficoltà delle donne di affrontare il reinserimento nel mondo del lavoro dopo la maternità, che crea differenziali di genere come il divario delle pensioni. Mi complimento pertanto con la collega Bauer per aver affrontato questa grave discriminazione, individuando misure concrete per risolvere tale fenomeno, dato che la percentuale del divario salariale è costante, anno dopo anno. Lo hanno ricordato tantissime colleghe: sono cinquant'anni che ci battiamo per l'eliminazione di questo fenomeno. Nelle imprese devono essere resi obbligatori controlli in materia di retribuzioni e i lavoratori devono essere informati dei loro diritti. Le donne, in sede di negoziazione del proprio contratto di lavoro, dovrebbero beneficiare di informazioni e di assistenza adeguata per far valere i propri diritti. Sostengo quindi gli organismi nazionali e locali incaricati della promozione e del controllo della parità, che dovrebbero avere competenza giuridica. Non possiamo rimanere impassibili di fronte a tale discriminazione verso le donne, che ha conseguenze dirette nella società e nell'economia, creando ostacoli per la creazione delle future società. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la prudenza con cui la Commissione guarda al nuovo sistema di relazioni tra la prima e la quarta economia del mondo ci è di conforto. Profonde ragioni di fondo, proprie della storia di questo tempo, spingono per relazioni tra la democrazia europea e quella del Sol Levante all'insegna dell'amicizia, dello sviluppo e dell'apertura di nuove opportunità. Non possiamo non vedere però che, tra tante diffidenze segnate da una secolare contrapposizione e da rancori non sopiti, la storia di un sistema di relazioni all'insegna del multipolarismo, e quindi del superamento dell'egemonia degli Stati Uniti, sta spingendo a nuove partnership nell'Estremo Oriente. Da qui nuove forme di collaborazione tra Cina e Giappone, che mutano gli equilibri consolidatosi dopo la Seconda guerra mondiale e che non devono avvenire contro l'Unione europea. I nuovi assetti che si vanno definendo nel mondo e nelle principali regioni del mondo devono trovare quindi l'Unione europea intraprendente protagonista, sia rafforzando l'approccio multilaterale sia quello di relazione bilaterale che aiutino l'Europa a rafforzare la sua competitività. Per queste ragioni, politiche ed economiche, non possiamo non sostenere i vostri sforzi e creare le condizioni per migliorare il sistema di relazione tra noi e il Giappone. Tuttavia, non siamo disponibili ad avviare negoziati se prima il Consiglio non coinvolge il Parlamento europeo nella definizione preventiva del mandato negoziale. Se è vero che, formalmente, il Parlamento europeo ha il potere di concludere il processo negoziale ratificando o meno i trattati conclusi, è altrettanto vero che da sempre e ovunque i parlamenti, per la loro legittimazione democratica, non possono non essere costantemente coinvolti nella definizione degli indirizzi a cui subordinare il mandato negoziale. L'Europa ha bisogno di seguire non solo la lettera ma anche lo spirito dei trattati, e chiediamo quindi che il Consiglio, in questo come in altri casi, ne tenga doverosamente conto. Infine, nel prendere atto delle parole del Commissario, ribadiamo che è assolutamente necessario che il Giappone dia prova di voler abbattere le barriere tariffarie e soprattutto non tariffarie che ancora dominano sul mercato interno. Non è quindi nostra intenzione ostacolare il negoziato, ma farci carico della domanda che sale dall'opinione pubblica europea, che teme che il confronto tra un mercato interno aperto come il nostro e i mercati sempre più chiusi dei nostri grandi alla fine penalizzino la nostra competitività e con essa la crescita e l'occupazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, sarebbe un peccato se il Parlamento europeo e il Consiglio non dessero il via libera ai negoziati con il Giappone, chiedendo in questo caso ciò che non abbiamo chiesto mai in precedenti situazioni simili. Io concordo con il relatore Metin Kazak: senza negoziati il Giappone guarderà più a Est – come diceva l'on. Susta adesso – al resto dell'Asia e all'area del Pacifico piuttosto che all'Europa. Questa chiusura sarebbe paradossale da parte nostra trattandosi di un paese pienamente democratico, mentre abbiamo negoziati in corso con altri paesi che sono in un modo o nell'altro delle dittature, come il Vietnam o Singapore. E non si venga a parlare della crisi europea come ragione di freno a questi negoziati. La crisi non la si sconfigge chiudendosi a riccio, con il protezionismo. La crisi la si sconfigge con un commercio aperto ma intelligente, con una saggezza che non sempre magari abbiamo avuto fino adesso, e basandosi sulla reciprocità, come chiedo insieme ai colleghi Daul, Guerrero Salom, Susta e Muscardini nella dichiarazione scritta n. 0016 / 2012 sul commercio equo che invito tutti i colleghi a firmare. In questo caso vuol dire non chiudere la porta e negoziare con il Giappone misure che permettano la rimozione delle barriere non tariffarie, le salvaguardie bilaterali per i settori sensibili – e possiamo rinforzare queste salvaguardie –, la protezione delle indicazioni geografiche per i nostri prodotti, la rimozione delle barriere che oggi ostacolano il commercio, in particolare per le nostre piccole e medie imprese che invece potrebbero trovare uno straordinario mercato ulteriore in Giappone, l'apertura degli appalti pubblici giapponesi alle nostre aziende comprese le PMI, un meccanismo di giudizio per le dispute commerciali che oggi fa fatica ad aver luogo, e anche una cooperazione in materia energetica post Fukushima basata su uno sviluppo sostenibile. Queste e altre cose possiamo chiedere e ottenere dal Giappone. Non stiamo a rinunciare in partenza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è molto importante l'approvazione di questa risoluzione perché, fino a pochi mesi fa, il volontariato era una sorta di oggetto misterioso per l'Unione europea. Pur riguardando 100 milioni di volontari e il 5% del PIL prodotto da questo mondo, sembrava che questo settore non esistesse. Poi, pur con mille difficoltà, siamo riusciti a dedicare lo scorso anno, il 2011, al volontariato e tutti ne abbiamo colto le ottime potenzialità. Stati che non avevano una legislazione al riguardo l'hanno adottata, altri l'hanno ammodernata, molti hanno potenziato le attività delle associazioni e, soprattutto in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo, hanno dato un ruolo importante – sussidiario, si dice – al mondo del non profit. Da questo siamo ripartiti per accentuare il ruolo del volontariato all'interno dell'Unione europea, così come dimostra la relazione di cui stiamo parlando questa sera. Siamo partiti da un'ottima comunicazione della Commissione, che ringrazio del suo lavoro, così come ringrazio i relatori ombra e i funzionari dei gruppi e del Parlamento che mi hanno aiutato nel preparare la relazione. Che cosa abbiamo previsto? Innanzitutto, un portale dove si racconti ai cittadini delle possibilità di volontariato nei vari Stati membri e di come potervi partecipare. Poi, la possibilità di ricorrere al manuale sulla misurazione del volontariato dell'Organizzazione internazionale del lavoro e al manuale sulle organizzazioni senza scopo di lucro delle Nazioni Unite, al fine di mettere a disposizione statistiche e dati comparabili che forniscano un quadro chiaro sul rilevante contributo del volontariato e sulle esigenze dei volontari in tutta l'Unione europea. Vogliamo attribuire al volontariato un profilo elevato nello sport, in particolare al livello di base. Ci piacerebbe riconoscere l'importante contributo del volontariato anche nella tutela dell'ambiente e sostenere le attività di volontariato in materia di educazione ambientale, di prevenzione e di gestione delle emergenze, nonché di difesa del patrimonio artistico e culturale. Sosteniamo la proposta della Commissione di istituire un passaporto europeo delle competenze, affinché le capacità acquisite attraverso il volontariato siano ufficialmente riconosciute sia a scopo professionale che di apprendimento. Un passaporto che sia un documento completo che registri, su richiesta del volontario, tutte le esperienze pratiche, le formazioni, le competenze trasversali e professionali acquisite nell'ambito del programma di apprendimento permanente, comprese le competenze acquisite nell'ambito di un'attività di volontariato. Invitiamo la Commissione a mettere in atto il prima possibile questo passaporto europeo delle competenze. Sosteniamo inoltre la proposta della Commissione di creare un corpo volontario europeo di aiuto umanitario, grazie al quale aumenterà la partecipazione dei volontari ad azioni di solidarietà nell'ambito della politica di aiuto umanitario in tutta l'Unione europea. Vorremmo garantire un finanziamento adeguato e stabilire e semplificare le procedure amministrative, compresi gli incentivi fiscali, per le organizzazioni impegnate nel volontariato, incluse le associazioni e le reti, in particolare quelle di piccole dimensioni e con mezzi limitati, al fine di valorizzarne proprio il ruolo, le attività e i risultati perché di beneficio per tutta la società. Diceva Henri de Montherlant: "Gli atti disinteressati sono le stelle della terra". Il volontariato ha questa capacità. Con la sua attività gratuita riesce a portare le stelle sulla nostra terra e a piantarle saldamente. La nostra bandiera, caro Presidente, è fatta di stelle ed è per questo che l'Unione europea non può non potenziare il volontariato e il suo mondo fatto di piccoli grandi gesti quotidiani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore del collega Scurria che, a conclusione dell'Anno europeo del volontariato, ne concretizza gli obiettivi e le strategie. Condivido pienamente il fine di accrescere l'importanza del volontariato e di promuoverne una regolamentazione transfrontaliera a livello di Unione. Il volontariato transfrontaliero rappresenta infatti una fonte inesauribile di apprendimento e di crescita personale, contribuendo allo sviluppo di una coscienza sociale economicamente ed ecologicamente sostenibile. A tal fine, ritengo fondamentali tre iniziative proposte nella relazione: la creazione di un portale centralizzato sul volontariato, l'istituzione di un corpo unitario europeo di aiuto umanitario e lo sviluppo di un passaporto europeo delle competenze. Mi auguro, infine, che continui ad essere presente la forte volontà comune di investire su un tema di tale importanza che favorisce lo sviluppo di valori comuni e giova al processo di integrazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il volontariato costituisce un'espressione fondamentale di cittadinanza attiva in tutti gli ambiti della vita sociale. Ci sono ben 100 milioni di cittadini impegnati in quest'attività che, tra l'altro, contribuisce alla produzione del 5% del PIL europeo. Il volontariato non è soltanto una straordinaria occasione di sviluppo e di formazione personale e di rafforzamento di valori civici e morali, ma significa anche promozione delle politiche europee e creazione di capitale sociale. Soprattutto i giovani devono essere di più coinvolti nel volontariato, anche perché questo significa aumentare la formazione e quindi aprirsi a un futuro di opportunità occupazionali. Quindi, davvero, complimenti al relatore, l'on. Scurria, per l'ottimo lavoro svolto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con il voto odierno il Parlamento europeo attribuisce finalmente il giusto riconoscimento alle attività di volontariato anche a livello transfrontaliero. Il passaporto europeo delle competenze del volontariato certifica finalmente come il volontariato sia fonte di apprendimento non solo sul piano etico e personale ma anche su quello professionale e lavorativo. Tutte le organizzazioni di volontariato avranno d'ora in poi l'opportunità di ricevere maggiori informazioni sui fondi e sui progetti europei e il loro coinvolgimento sarà facilitato dalla riduzione dei costi e degli oneri amministrativi. Promuovere il volontariato in tutte le sue forme diventa una delle priorità dell'Unione europea nei prossimi anni, uno strumento con cui contrasteremo razzismo e pregiudizi e stimoleremo il dialogo interculturale e interreligioso. Questo è un tributo agli oltre 100 milioni di cittadini che in tutt'Europa, quotidianamente, operano a favore di chi ha realmente bisogno. Sono valori – e non dobbiamo mai dimenticarlo – che nutrono le fondamenta dell'Europa in cui viviamo e che ogni giorno ci impegniamo a migliorare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione in esame valuta correttamente le criticità e le positività caratterizzanti il mondo del volontariato e avanza soluzioni importanti per la cooperazione transfrontaliera. È fondamentale, vista la libertà di circolazione interna all'UE, che anche le organizzazioni di volontariato possano svolgere la loro attività senza ostacoli burocratici, economici e sociali. La proposta di valutare a livello europeo le competenze e la creazione di un corpo di coordinamento del volontariato sono positive, come anche al necessità di migliorare le reti di informazione, la formazione e l'aiuto finanziario. Un tema che non viene trattato, ma che ritengo degno di valutazione, è quello relativo alle due grandi classi del volontariato, e cioè coloro che prestano la loro attività in modo totalmente gratuito e coloro che invece ricevono un'indennità o uno stipendio. Sarebbe bene suddividere competenze e aree di intervento fra questi due modi di essere volontari che, seppur differenti, sono ugualmente indispensabili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho condiviso pienamente i contenuti e la relazione del collega Kalfin, che ringrazio per l'ottima qualità del lavoro svolto. Internet è un'infrastruttura critica. Gli attacchi on line possono causare gravi conseguenze e rischi per la sicurezza tanto per le aziende quanto per i cittadini. Per questo motivo approvo l'urgenza, evidenziata dalla relazione, di sviluppare un quadro d'azione reattivo e flessibile per la prevenzione di ciberattacchi. Poiché la virtualità non conosce confini, per rendere efficaci future strategie sarà necessario migliorare la cooperazione e la regolamentazione internazionali. A tale riguardo, il Servizio europeo per l'azione esterna può e deve avere un ruolo fondamentale al fine di avviare un dialogo costruttivo con i paesi terzi includendo, laddove possibile, questioni legate alla sicurezza di Internet nell'ambito delle sue relazioni esterne. Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordo anch'io nel sottolineare l'importanza delle infrastrutture critiche informatizzate. Sono importanti per la sicurezza, per gli scambi economici e commerciali e, in generale, per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. Ma spesso queste infrastrutture critiche non sono difese e non sono valorizzate nel modo giusto. Basti pensare anche al livello di sofisticazione raggiunto dai ciberattacchi. Quindi ci vuole uno sforzo maggiore per proteggere queste infrastrutture critiche, anche attraverso un approccio integrato, sia a livello di Unione europea che a livello transcontinentale – quindi Unione europea e Stati Uniti. Tra l'altro, a mio avviso, è opportuno creare ed investire nell'istruzione della sicurezza informatica. Penso, per esempio, a tirocini per dottorandi, corsi universitari e formazione per studenti, perché sono attività di informazione specializzata che, oltre alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate, danno delle grandi opportunità ai nostri giovani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possono dare un importante apporto allo sviluppo dell'economia e della società. Tuttavia, affinché queste potenzialità vengano sfruttate, è necessario garantire prima la sicurezza delle stesse. Le numerose controversie circa la legislazione vigente in materia di riservatezza dei dati e dei diritti di proprietà intellettuale applicata ad Internet devono portarci a una profonda riflessione. Ho sostenuto la proposta della collega Kalfin, poiché credo che le potenzialità offerte dal web, sia in termini di innovazione che di crescita per le imprese europee, non possano andare perse, specialmente in un contesto di estrema competitività come quello vigente oggi a livello globale. Tuttavia, voglio sottolineare che ritengo necessaria una rapida implementazione del programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate, compresa la creazione della rete informativa di allarme sulle infrastrutture critiche. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sostenuto la relazione della collega Herczog, la quale rileva correttamente la necessità di un approccio coerente per migliorare la convergenza normativa con i paesi limitrofi. La circostanza che l'Unione europea sia uno dei maggiori acquirenti di energia sui mercati globali può di fatto essere considerata un fattore di debolezza. Tuttavia, il fatto di essere per converso anche il maggior importatore potrebbe diventare uno dei nostri punti di forza se solo i paesi dell'Unione europea assumessero una posizione negoziale comune nei confronti dei paesi terzi. Condivido quindi l'impostazione tenuta e proposta dalla collega in particolare sui tre obiettivi che sottendono l'intera strategia, vale a dire il miglioramento e il coordinamento a livello di Unione europea, in particolare nei settori strategici come la ricerca e l'innovazione, la necessità di una maggiore diversificazione dell'approvvigionamento energetico e, infine, lo sviluppo di politiche comuni sostenibili su scala globale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa relazione perché soltanto un approccio armonizzato e coerente da parte degli Stati membri può consentire un'efficace promozione all'esterno degli obiettivi energetici dell'Europa. Una migliore cooperazione in materia di politica energetica è oggi necessaria se si vogliono raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 e della tabella di marcia per un'economia a bassa emissione di carbonio nel 2050. Saranno fondamentali, da questo punto di vista, sia una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento dell'Unione europea sia lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. In quest'ottica, è fondamentale l'effettivo coordinamento con il settore industriale, in modo da promuovere concretamente quegli investimenti in grado di favorire la crescita economica e lo sviluppo e di garantire allo stesso tempo energia pulita e sicura. La sfida è aperta e l'Europa deve poter giocare la sua partita per la competitività sostenibile nel nostro mercato energetico. Signor Presidente, onorevoli colleghi, i cambiamenti climatici, il costante aumento dell'inquinamento ambientale, l'industrializzazione e il progressivo aumento della popolazione ci pongono di fronte a sfide energetiche a livello globale. Ritengo utile agire attraverso il rafforzamento della dimensione esterna della politica energetica dell'Unione europea, assumendo una posizione univoca sulla diversificazione delle fonti e delle rotte energetiche. Ho dato il mio voto favorevole alla proposta della collega poiché ritengo fondamentale garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e contemporaneamente promuovere la produzione e il consumo sostenibile. Auspico, tuttavia, che in futuro vi siano un maggiore coordinamento tra le politiche degli Stati membri, così come interventi congiunti e solidarietà nel campo della politica energetica esterna e della sicurezza energetica. Bisogna riconoscere l'importanza che in tal senso trasparenza e attuazione del mercato interno dell'energia possono svolgere. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Ashton, non vi è dubbio che questa nomina rappresenti un fatto di straordinaria importanza e che l'Unione europea, per essere ancora più concreta, più autorevole e più carismatica, debba occuparsi dei deboli e delle fasce dei vulnerabili. Non vi è dubbio che avere individuato un rappresentante speciale per i diritti umani sia cosa di grandissimo valore. Congratulazioni ovviamente al presidente Salafranca per il lavoro egregio che ha svolto. Solidarietà, responsabilità e cooperazione: abbiamo bisogno che gli Stati membri che vengono a sviluppare queste attività siano coerentemente sostenuti e abbiamo bisogno anche di condizionalità di segno favorevole nei confronti dei paesi terzi che mostrano grande interesse e grande attenzione per la tutela dei diritti fondamentali. Questo per quanto riguarda il profilo dei rapporti commerciali. Per quanto riguarda l'immigrazione, abbiamo ancor oggi una serie di questioni irrisolte che riguardano la tutela dei diritti fondamentali di coloro i quali fuggono perché vedono i propri interessi e le proprie esigenze calpestati nel proprio territorio. Anche nei loro confronti sarà necessario esercitare un rispetto forte. Si tratta di diritti naturali, diritti che preesistono all'uomo e che sono strettamente collegati all'espansione della personalità di ciascuno. Per questo l'Unione europea deve garantire al meglio questo suo ruolo e la persona che sarà scelta dovrà avere due requisiti: dovrà essere una persona carismatica e una persona coraggiosa che creda fino in fondo nel ruolo che gli verrà affidato. Signor Presidente, onorevoli colleghi, baronessa Ashton, per chi detiene responsabilità politiche e istituzionali indignarsi come è giusto per gli orrori siriani non può bastare e io penso che lei ne sia consapevole. Ciò che succede fuori di qui richiede una capacità di risposta adeguata e non mi pare francamente che questa capacità di risposta anche dell'Unione europea sia all'altezza delle sfide che abbiamo dinanzi. Per quanto tempo dobbiamo assistere al massacro in Siria? Si possono comprendere tutte le difficoltà esistenti derivanti dai fragili equilibri presenti nella regione; si possono comprendere e non condividere le posizioni di Russia e Cina, che non permettono il dispiegarsi di un'iniziativa più incisiva da parte delle Nazioni Unite; si possono infine comprendere le diffidenze presenti in taluni settori europei verso le forze di opposizione ad Assad anche per le loro fonti di finanziamento. Ma quanto sta avvenendo non è più tollerabile. L'Unione europea deve passare dall'attuale attivismo ad un maggiore protagonismo. Bisogna sconfiggere la tesi di chi afferma che il regime di Assad può tutto perché la comunità internazionale si mostra impotente e perché l'Unione europea, impegnata com'è nella crisi economica e finanziaria, non può permettersi il lusso di intervenire nella vicenda siriana. La decisione di costruire un corridoio umanitario non è stata applicata. Eppure io penso che dobbiamo ripartire da lì, accompagnando questa decisione con tutti gli strumenti, nessuno escluso – e sottolineo nessuno escluso –, perché questa è condizione essenziale per avviare il processo di transizione e il trasferimento di potere. Io credo che sia necessario passare dalle parole ai fatti e questo è un compito che oggettivamente ha lei sulle sue spalle. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sento particolarmente la responsabilità di dover motivare il voto della delegazione italiana del PPE sul "two-pack". Noi voteremo con convinzione il testo che ha licenziato la commissione ECON perché vogliamo verifiche preventive sui bilanci dei paesi membri dell'Unione. Vogliamo, cioè, maggiore rigore. Allo stesso tempo, votiamo per il "two-pack" perché lo riteniamo il corredo ideale per quello che è stato il "six-pack". Ma il in molti paesi membri non è ancora stato ratificato. Non è stato ratificato in Italia, non è stato ratificato in Germania, non è stato ratificato in Francia. Per essere ratificato da maggioranze qualificate ha bisogno di un compromesso. Voteremo quindi sì alla relazione dell'on. Gauzès e anche alla relazione dell'on. Ferreira, perché crediamo che solo un compromesso possa mettere in condizioni maggioranze adeguate nei nostri paesi per ratificare il. Voteremo sì, comprendendo in quel sì anche ciò che riguarda il fondo di redenzione e lo scorporo degli investimenti. Queste sono le nostre ragioni. Sono le ragioni di una visione che sanno che al centro dell'Europa c'è innanzitutto la preoccupazione per la pace e per lo sviluppo e che le famiglie politiche devono garantire attraverso compromessi la possibilità del rigore e dello sviluppo per tutti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il "two-pack" dimostra che esiste una base giuridica per una governance comunitaria dell'eurozona, che questo Parlamento aveva chiesto di utilizzare in occasione della riforma dell'articolo 136. Ciò che ora dobbiamo valutare è se questi due regolamenti appaiono adeguati di fronte al precipitare della crisi e alla potenzialità della loro base giuridica. Qui la risposta è netta: la proposta della Commissione sembra appartenere a un'altra epoca storica. Come il Commissario Rehn ha dichiarato, la Commissione propone un complemento del "six-pack" senza prendere in considerazione gli evidenti limiti delle politiche di austerità e di una governance economica unicamente concentrata sull'introduzione di rigidi vincoli e non sull'attribuzione all'UE di reali poteri di governo dell'economia. La commissione per i problemi economici e monetari ha introdotto importanti miglioramenti della proposta della Commissione, ben visibili soprattutto nella relazione dell'on. Ferreira, in primo luogo con l'articolo sul fondo di redenzione del debito. Rimangono tuttavia diversi limiti. Colpisce la sordità del relatore Gauzès di fronte alla proposta di coinvolgere il Parlamento nell'attivazione della procedura di sorveglianza rafforzata, introducendo una procedura analoga a quella prevista per gli atti delegati. Il nostro gruppo ha tuttavia deciso responsabilmente di concentrarsi su un punto, su cui però mi sembra rimanga un po 'di confusione. L'emendamento 82 non è un indebolimento del Patto di stabilità e non è una clausola classica di. È piuttosto uno strumento per difendere il Patto di stabilità e renderlo effettivo e consentirne il rispetto, anche dando un ruolo maggiore alla Commissione. L'emendamento si ispira al concetto di disciplina sostenibile e assegna alla Commissione il compito di privilegiare gli investimenti per la crescita e l'occupazione nella definizione degli obiettivi di medio termine e nella valutazione dei bilanci degli Stati membri. Per questo invito i colleghi del PPE a leggere l'emendamento, a riflettere e a evitare che questo Parlamento appaia chiuso e arroccato di fronte a una situazione che evolve in tutta Europa e anche nel Consiglio. Signora Presidente, onorevoli colleghi, siamo contenti dell'intesa raggiunta nel trilogo sui negoziati per il nuovo regolamento GSP sia per la complessità propria del regolamento che per la valenza politica e le note divergenze che hanno contraddistinto il dibattito. Nell'attuale situazione diventa essenziale garantire alle piccole e medie imprese europee che condividono sensibilità industriali, specie nei settori del tessile, del conciario e dell'agricoltura, la possibilità di competere sui mercati internazionali con un'attenta valutazione dei diversi trattamenti preferenziali che l'Unione elargisce ai nostri principali partner. Non possiamo permettere che paesi che hanno dimostrato di avere un'economia competitiva, come Brasile, Russia, Argentina, ecc., siano aiutati attraverso riduzioni tariffarie ad entrare nei mercati europei a danno del nostro settore manifatturiero che soffre ormai da anni le conseguenze della crisi finanziaria e di scelte protezioniste sulle esportazioni e sugli appalti degli stessi paesi terzi. Siamo perciò favorevoli a un maggior controllo sul principio di differenziazione, evitando così di favorire paesi che hanno interessi offensivi verso settori strategici europei, e siamo soddisfatti del rafforzamento della clausola di salvaguardia estesa anche ai prodotti tessili. Ringraziamo inoltre il relatore per l'ottimo lavoro che ha svolto. Signora Presidente, onorevoli colleghi, questa proposta legislativa solleva perplessità, perché darebbe alla Commissione maggiori poteri di controllo sulle politiche fiscali dei paesi dell'eurozona ma senza alcuna contropartita per un maggiore controllo democratico. Maggiori poteri significano sottrazione di sovranità agli Stati e questo va bene ma non se non c'è trasferimento di controllo al Parlamento. Il deficit democratico aumenterà se il Parlamento non avrà un ruolo più forte. Il secondo motivo di perplessità è rappresentato dai tagli al bilancio e dalla politica di rigida austerità imposti dall'esecutivo, senza proposte per investimenti rivolti alla crescita e allo sviluppo se non per gli emendamenti che fortunatamente sono passati in quest'Aula. Abbiamo constatato che la politica, fino ad oggi, è stata fallimentare: aumento delle tasse, diminuzione dei consumi, aumento della disoccupazione, fallimento di imprese, gioventù senza lavoro, ecc. Continuare in questa direzione sarebbe irragionevole e masochista. Pensiamo al Libro bianco di Delors; era il 1993, sono passati 19 anni e siamo ancora peggio di prima. Signora Presidente, onorevoli colleghi, questa relazione ha avuto il mio voto favorevole perché ritengo che sia comunque importante che il Parlamento dica la sua rispetto a un documento che spero possa essere portato anche all'attenzione dei governi nel prossimo appuntamento importante del 28 e del 29 giugno. Con il voto della relazione Gauzès abbiamo detto come Parlamento europeo che non è possibile accettare regole di controllo sempre più severe senza un bilanciamento dei poteri nella direzione di una partecipazione democratica. È necessario che ci sia il Parlamento. È importante e condivisibile che si rafforzi il legame tra la sorveglianza e la condizionalità dei programmi di assistenza finanziaria, ma è altrettanto importante che le condizioni perché questo si verifichi debbano essere stabilite insieme anche a chi rappresenta il popolo europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, anch'io ho votato a favore di questo documento, così come dell'altro insieme al quale forma il "two-pack", perché ritengo che possano essere un elemento rilevante ai fini della stabilità ma nel contempo della crescita. Da sole, tuttavia, non riteniamo possano bastare. Ad ogni modo riteniamo utile che, in un momento di grave crisi qual è quella che sta attraversando l'Unione europea, il Parlamento debba assumere un ruolo ancor più coraggioso di quello fin qui sviluppato, così come riteniamo che lo sviluppo, l'occupazione e il mercato del lavoro vadano di pari passo con un meccanismo di verifica delle politiche di bilancio di ciascuno Stato membro, perché il rigore è estremamente importante. Il Fondo europeo di rimborso del debito è uno strumento che può tornare utile, così come quello relativo al quadro annuale coordinato per l'emissione di debito pubblico. Maggiore il ruolo della Banca europea degli investimenti per approdare a quell'unione di bilancio, a quell'unione politica e a quella fiscale che sono l'approdo essenziale per dare un'opportunità di crescita e di sviluppo, del quale sentiamo ed avvertiamo compiutamente il bisogno in questa fase. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di istituire un rappresentante speciale per i diritti umani deriva dal trattato e da una serie di richiami del Parlamento. Nonostante la nomina venga fatta dal Consiglio su proposta dell'Alto rappresentante, è fondamentale che anche il Parlamento e la Commissione abbiano voce in capitolo. Si chiede di poter anche intervenire nella procedura di elezione e di avere responsabilità di controllo verso il suo operato tramite audizioni davanti alla commissione competente. Il rappresentante per i diritti umani dovrebbe fornire una relazione annuale della sua attività al Consiglio, alla Commissione e al Parlamento. Una cosa però mi auguro, e cioè che il nuovo soggetto che si andrà a costituire sappia scindere la tutela dei diritti umani dagli interessi finanziari, perché non ritengo accettabile ad esempio il comportamento troppo tollerante di molti Stati nei confronti della Cina sulla violazione dei diritti umani in Tibet solo perché la Cina è una potenza economica. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea ha sempre recepito tutti gli accordi internazionali in materia di commercio di armi. Ritengo che sia opportuno regolamentare il settore fornendo agli operatori un quadro normativo chiaro e comune. È inoltre importante e necessario distinguere tra le armi a uso militare o di possibile uso militare, che devono essere separatamente disciplinate, da quelle sportive o ludiche. Se tali sforzi non verranno sostenuti, il comparto produttivo europeo, in particolare delle armi civili e sportive, sarà penalizzato. Ancora una volta l'Europa rischia di non tutelare le nostre piccole e medie imprese che esportano in tutto il mondo armi e che potrebbero vedersi applicare unilateralmente maggiori vincoli da una normativa che tende a mettere sullo stesso piano un'arma per lo sport e un carro armato. Fortunatamente, questa mattina è stato respinto un emendamento di un gruppo politico che proponeva il divieto di esportare qualunque tipo di arma, senza considerare minimamente i danni che tale scelta avrebbe comportato per la nostra economia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, tra di noi non ci sono opinioni diverse rispetto alle potenzialità del mercato interno, a patto che vengano rispettati alcuni presupposti. Quello che lei richiama spesso, del coordinamento e della visione d'insieme, è uno di questi. Ma se nel frattempo avvengono fatti gravi, come la modifica della base giuridica per i provvedimenti su Schengen, è evidente che si commette un errore politico ma si danneggia anche il mercato interno, riducendo le possibilità di libera circolazione. Quando si danno degli obiettivi – penso in primo luogo alla crescita, la nostra preoccupazione principale di questi tempi – occorre anche qualificarli. Non una crescita indistinta, dunque, ma una crescita sostenibile e che duri nel tempo. E insieme, dentro queste ipotesi di sviluppo delle economie dei singoli paesi e dell'Unione, bisogna rispettare i diritti: i diritti dei produttori, quelli che si generano nel lavoro, di chi lavora e di chi detiene il capitale, e i diritti di cittadinanza che sono anche diritti dei consumatori. Io credo che il rapporto tra i diritti e la crescita debba essere considerato come un anello da non rompere mai. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il diritto societario può fungere da leva per lo sviluppo del mercato interno. In un momento così difficile come quello attuale, è necessario quindi collaborare sin da ora per trovare soluzioni accettabili e realizzabili in tempi rapidi. Sarò quindi molto chiaro, caro Commissario, su cosa questo Parlamento si aspetta nei prossimi mesi, anche se lei nel suo intervento ne ha colto alcune esigenze. Innanzitutto ci attendiamo un approccio pragmatico e flessibile con il fine di rendere la legislazione più chiara e accessibile. A tale proposito, anche se i vantaggi di un unico strumento sono notevoli, le direttive potrebbero in alternativa essere raggruppate settorialmente, ad esempio seguendo i principi del funzionamento, della mobilità e delle forme di diritto. L'altra priorità è porre il diritto societario europeo al servizio delle piccole e medie imprese. Partendo dal presupposto che oltre il 90% delle imprese europee sono delle piccole e medie imprese, il mercato interno non può costituire una possibilità ma deve essere lo spazio naturale della loro attività commerciale. Da ultimo, questo Parlamento attende con una certa impazienza una proposta legislativa in cui si definiscano le misure intese a facilitare la mobilità transfrontaliera delle società. Mi fermo qua perché il tema è così vasto che in poco più di un minuto è difficile trattarlo tutto, ma credo che ci saranno e non mancheranno le occasioni per un proficuo confronto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, come ha sentito, concordiamo in tanti sull'importanza del diritto societario ma anche sull'urgenza di avere delle regole cogenti in materia. Credo che il tema più delicato sia quello che riguarda la somma di problemi transfrontalieri. Noi abbiamo bisogno di un mercato unico nel quale anche le imprese possano avere condizioni adeguate e non penalizzanti di mobilità dentro lo spazio definito dall'Unione. Vorrei però ricordare che, insieme alla mobilità delle imprese, c'è la mobilità delle persone che lavorano in quelle imprese. Dunque, occorre avere molta attenzione nello scrivere le proposte che poi verranno discusse, per non avere la contraddizione tra il rispetto di un'esigenza, o addirittura di un diritto, quello di chi gestisce un'impresa, con il diritto altrettanto importante delle persone che lavorano all'interno dell'impresa. Voglio dire che la mobilità delle imprese non deve in alcun modo trasformarsi in una possibilità di delocalizzazione che penalizza poi un territorio e le persone interessate. Signor Presidente, onorevoli colleghi, concordiamo con il relatore sul fatto che le parti 1 e 2 dell'allegato I non possano essere modificate tramite atti delegati. Vogliamo evitare che un'eccessiva estensione del campo di applicazione, non controbilanciato da un adeguato quadro di deroghe, porti in definitiva ad un aumento di oneri sproporzionato rispetto ai benefici ambientali e sanitari prospettati. Inoltre, un aumento significativo dei costi amministrativi dovuti alla necessità di allineamento al regolamento CLP colpirebbe particolarmente gli utilizzatori a valle e le piccole e medie imprese. Siamo pertanto perfettamente consci delle preoccupazioni avanzate dalle associazioni industriali europee che chiedono l'applicazione dell'opzione B, ovvero mantenere di fatto invariato il campo di applicazione della direttiva Seveso II, che è ben consolidato e ha dimostrato di funzionare efficacemente. Quello del campo di applicazione esteso o aperto è un approccio che abbiamo già visto utilizzare ogni volta che una normativa in materia di ambiente riguardava l'industria. Non lo riteniamo assolutamente un buon modo di legiferare, poiché l'approccio ideologico finisce per prevalere sulla realtà dei fatti. Valutiamo positivamente l'idea di aggiungere ai soggetti cui si applica la direttiva – all'articolo 2 – le piattaforme offshore, con relativi oleodotti o gasdotti, nonché gli impianti CCS e le cavità saline. Signora Presidente, onorevoli colleghi, quella contro le mutilazioni genitali è una battaglia che continua. Politica e impegno civile devono riuscire a sconfiggere una piaga sociale che segna per tutta la vita milioni di donne e occorre che l'Unione riconosca in maniera armonica questo reato con le stesse pene e la stessa drasticità. Un risultato, anche parziale, è stato raggiunto. Le mutilazioni sono finalmente considerate un disvalore, una forma di abuso sulle minori, una violazione dei diritti umani e una violenza di genere. Bisogna riconoscere il grande merito delle donne africane per il coraggio avuto nel credere a una battaglia che spesse volte è anche densa di pericoli e minacce. Oggi sono state aggiunte modifiche strutturali nelle culture di appartenenza per ridisegnare il ruolo delle donne. Il fenomeno però non è scomparso neppure nei paesi dell'Unione e vi sono troppe azioni clandestine che continuano le tradizioni claniche. Le istituzioni non devono rinunciare a battersi contro questo disvalore, a sconfiggere questo reato. Per questa ragione, i punti 6, 7 e 8 della risoluzione invitano la Commissione a una serie di azioni per non lasciare tregua alla battaglia contro questa piaga. Una strategia globale per combattere la violenza contro le donne deve includere azioni comuni contro le mutilazioni, comprese quelle di informazione in particolare nei programmi di formazione per le bambine, previste tanto nei paesi dell'Unione che nei paesi terzi, come abbiamo sostenuto nella risoluzione sulla lotta alle menomazioni sessuali femminili praticate nell'Unione, votata a grande maggioranza del Parlamento nel febbraio 2009. Ricordo che ero relatrice e ricordo però purtroppo che, nonostante ciò che il Commissario ha detto oggi, ancora non si è sufficientemente attivata la nostra capacità di intervento per rendere questo reato punito in maniera uguale in tutti i 27 Stati membri. Signora Presidente, onorevoli colleghi, esprimo con fermezza e convinzione il mio voto favorevole alla risoluzione del Parlamento europeo per contrastare la brutale pratica delle mutilazioni genitali femminili. Combattere questa pratica disumana significa non solo opporsi a un trattamento barbaro che colpisce 140 milioni di donne, e di queste 500 mila in Europa, ma anche lottare contro le pesanti discriminazioni a cui continua ad essere sottoposto il genere femminile. Le mutilazioni genitali femminili generano delle conseguenze irreversibili per la salute fisica e mentale della donna. Infezioni, pericolo di contagio di AIDS, compromissione delle future gravidanze e conseguenze sulle nascite sono solo alcuni dei risultati di questo violento sopruso che viene realizzato attraverso strumenti rudimentali e non sterilizzati. Inoltre, se si considera che è una pratica che viene perpetrata su bambine di età inferiore ai 15 anni, bisogna ritenerla una vera e propria violazione della Convenzione ONU sui diritti dei bambini. Concludo dicendo che è necessario un riconoscimento da parte della Commissione europea di questo reato per poter destinare risorse finanziarie volte a contrastare questo fenomeno ed è necessario l'appoggio di tutta la società civile. In questo modo, gli Stati membri potranno esprimere la loro azione congiunta e coerente contro le continue violenze contro le donne nel mondo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la discussione e la votazione della risoluzione cadono in un momento particolarmente favorevole in quanto, se approvata, la risoluzione potrà dare utili indicazioni sulla revisione del. Il caso delle protesi mammarie ha dimostrato le carenze dell'attuale sistema di certificazione della conformità ai requisiti essenziali in materia sanitaria e di sicurezza. Ritengo che le proposte di revisione avanzate dalla Commissione europea e dal Commissario Dalli vadano giustamente nel senso di pretendere maggiori controlli nelle aziende produttrici dei dispositivi medici e maggior severità nel rilascio delle autorizzazioni da parte di organismi preposti. Sono anche d'accordo sul fatto che non si debbano inserire eccessivi oneri burocratici che impediscono per anni l'utilizzo di prodotti innovativi. Credo sia importante garantire a livello europeo controlli severi, efficienti e rapidi. Relativamente alle migliaia di donne che si sono sottoposte all'inserimento di protesi mammarie, bisogna renderle consapevoli dei possibili rischi a cui andranno incontro, dando loro la possibilità di sottoporsi a e consulenza medica per verificare eventuali danneggiamenti e prevenire le rotture dei dispositivi. È importante costituire un registro da cui sia possibile risalire a coloro che si sono sottoposti a innesti di dispositivi medici particolari in modo che, qualora vi sia necessità e dare informazioni su eventuali controlli, modifiche o sostituzioni, sia possibile farlo in tempi certi. Anche l'introduzione di una carta di riconoscimento delle protesi consentirebbe all'utente di essere informato su tutti i potenziali rischi a cui potrebbe andare incontro e a quali controlli sarebbe bene sottoporsi negli anni. È fondamentale, in un'ottica di collaborazione a livello di Unione, che gli Stati membri assumano precisi impegni per eliminare o minimizzare il ripetersi di eventi gravi come quello legato alle protesi al silicone PIP. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito mi sembra svolgersi su un terreno non proprio. Il dibattito non è fra più Europa o meno Europa. L'attualità ci impone di pensare a un'Europa completamente diversa: partecipata, solidale, regionale. Un secolo fa, un certo Luigi Sturzo, esule in Inghilterra, scrivendo sui giornali inglesi mostrava più modernità di pensiero di quella che esprime quest'Aula, che rifiuta di considerare i problemi dell'Europa dal punto di vista dei territori e delle regioni, e cioè di quel mondo produttivo laborioso che è il mondo dei nostri popoli, che è la realtà dei nostri popoli. Porto in quest'occasione l'appello della gente del triangolo industriale produttivo agricolo Mantova-Ferrara-Modena, in cui un grande evento sismico ha ridotto in estrema difficoltà uno dei centri produttivi più importanti del sistema produttivo europeo. Eppure, al di là di qualche visita pur importante, di cui devo dare atto, del Vicepresidente Tajani e di Barroso, questioni concrete non ci sono. Non c'è un intervento centrale, basato sul territorio e che risponda alle aspettative di queste popolazioni. Quest'Europa pensa da Bruxelles come i nostri Stati centralisti! Signor Presidente, onorevoli colleghi, negli ultimi anni abbiamo sempre più parlato nelle istituzioni europee di regole finalizzate al controllo della spesa degli Stati membri, cosa sicuramente giusta ma oggi non più sufficiente nel contesto economico che viviamo. L'economia europea nel suo complesso e quella di alcuni paesi membri rallentano, motivo per il quale dobbiamo sempre più prestare attenzione alla crescita, alla competitività e allo sviluppo. Nel prossimo Consiglio i paesi membri dovranno adottare scelte coraggiose e ambiziose per affrontare insieme il percorso dello sviluppo. In molti paesi l'Europa viene ormai vista come il problema, mentre invece con scelte forti e coraggiose dobbiamo rendere evidente che l'Europa è la soluzione. Pertanto, i temi relativi agli ai al rafforzamento dei progetti e della programmazione per le piccole e medie imprese devono essere i temi trattati. Non possiamo più rinviare il problema. L'Europa è e deve essere la soluzione a tutti i problemi della crisi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla risoluzione sulle mutilazioni genitali femminili, se l'Aula è d'accordo, io propongo un voto per appello nominale, perché forse è opportuno che, su un argomento che va in difesa dei diritti fondamentali delle donne, ci sia un segnale forte da parte del Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ricordando alcuni dei grandi disastri ambientali a tutti conosciuti, possiamo constatare che non sono stati pochi i casi in cui ad incidenti sul lavoro sono seguite conseguenze ambientali disastrose. Questi casi inoltre dimostrano che a volte l'impatto degli incidenti può estendersi oltre i confini nazionali. Ho dato il mio voto favorevole alla proposta del collega poiché ritengo necessario sostituire la direttiva 96 / 82 / CE per far sì che i livelli di protezione esistenti siano non solo mantenuti, ma che vengano ulteriormente rafforzati. Credo inoltre che le nuove disposizioni debbano essere più chiare, coerenti e di facile comprensione, al fine di contribuire allo snellimento delle procedure amministrative. Infine, ritengo necessario riservare un certo grado di flessibilità per poter modificare l'allegato I, in modo da tener conto di eventuali effetti indesiderati nell'armonizzazione al regolamento (CE) n. 1272 / 2008 e dei successivi adattamenti a detto regolamento che possono ripercuotersi sulla classificazione delle sostanze pericolose. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la direttiva 2009 / 39 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, relativa ai prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione particolare stabilisce disposizioni generali in merito alla composizione e all'elaborazione di tali alimenti. Le disposizioni di tale direttiva risalgono per la maggior parte al 1977 e non rispondono più alle esigenze dei consumatori di oggi. Era necessaria, dunque, una profonda revisione della direttiva e per questo ho votato a favore della proposta della collega Ries. Ritengo tuttavia indispensabile tutelare maggiormente i consumatori, semplificare la regolamentazione ed affrontare in genere le difficoltà che gli Stati membri e gli operatori del settore incontrano nell'interpretare i vari atti legislativi esistenti in materia alimentare. Questo permetterebbe di trattare in modo uniforme prodotti analoghi in tutta l'Unione, creando condizioni omogenee per tutti gli operatori del mercato interno e in particolare per le piccole e medie imprese e i consumatori finali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io non condivido la tesi del collega che è appena intervenuto. Ritengo che questo Parlamento abbia bene esercitato i propri poteri approvando la risoluzione che abbiamo votato, perché è chiara a tutti l'urgenza che abbiamo davanti di completare la costruzione del mercato unico senza aggiungere nuove leggi ma solo implementando il pacchetto normativo che abbiamo già a disposizione. L'obiettivo della crescita del mercato unico deve tener conto di quattro elementi fondamentali che sono contenuti in questa risoluzione, vale a dire la dimensione degli operatori: oltre il 90% del nostro mercato appartiene all'operatività di piccole e piccolissime imprese; il valore sociale delle imprese: le regole devono essere ripensate sulla dimensione della persona e del lavoro oltre che del profitto; la trasversalità del mercato: per crescere si deve pretendere la visione integrata degli investimenti; e da ultimo, l'effetto moltiplicatore: il mercato diventa motore dell'economia e moltiplicatore delle economie nazionali se non cancella il loro presupposto. Su questo ultimo punto, una sola considerazione: sono molto soddisfatta dell'approvazione dell'emendamento … Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato a favore di questa risoluzione perché credo che sia importante la traccia che essa fornisce alla Commissione europea sul seguito che la stessa dovrà dare alla consultazione pubblica sul futuro del diritto societario europeo. Come risulta dai dati forniti dagli studi che sono stati allegati, sempre più società e imprese operano all'interno del mercato unico su un livello transfrontaliero e quindi è importante omogeneizzare i modelli societari. Io credo che soprattutto il merito di questa risoluzione sia aver indicato alla Commissione quali siano le parole d'ordine alle quali attenersi, che sono soprattutto semplificazione, trasparenza, omogeneizzazione dei sistemi contabili, tenendo conto in particolare delle esigenze delle piccole e medie imprese, e promozione della mobilità. Mi auguro che la risposta della Commissione arrivi nei tempi dovuti e soprattutto che tenga conto del pronunciamento del Parlamento. Sono circa 250 mila i bambini sotto i 5 anni affetti da malnutrizione grave e acuta nella regione del Sahel che hanno ricevuto assistenza nutrizionale nei primi quattro mesi di quest'anno, come parte della risposta all'emergenza alimentare in corso. Si prevede inoltre che almeno un milione di bambini avranno bisogno di aiuti vitali nell'arco del 2012 ed è salito a 5.200 il numero dei centri specializzati in questo tipo di cure nei nove Stati africani colpiti dalla crisi. Il picco del numero di persone che avranno bisogno di aiuto si raggiungerà nei prossimi tre mesi perché la regione sta iniziando ad attraversare la stagione più arida e dura dell'anno. Oltre all'urgenza nutrizionale, altri bisogni si sommano nel Mali, dove il protrarsi del conflitto armato ha costretto 170 mila persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Questa risoluzione ribadisce l'urgenza di ricevere ulteriori fondi insieme ad altre azioni internazionali per coloro che stanno vivendo questa situazione di insicurezza e in particolare per i bambini e le donne che versano in condizioni di estrema sofferenza nel Sahel, assediati da malattie insidiose come colera o vittime della violenza come in Mali. Presidente, le chiedo gentilmente che su questa risoluzione il voto sia per appello nominale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il massacro di Maguindanao si è verificato nel 2009 e le vittime, che erano in viaggio per presentare un certificato di candidatura per il vicesindaco della città di Buluan, furono rapite e brutalmente uccise – 58 persone in totale, compresa la moglie dell'aspirante candidato, le sue sorelle, 35 giornalisti e avvocati, assistenti e gli automobilisti. La cosa più incredibile è che da allora la giustizia non ha saputo fare il suo corso, anche a causa della mancata indipendenza dell'organo giudiziario del paese e dell'assenza di sviluppi nei processi già in corso. Venticinque capi d'accusa pendono infatti per Andal Ampatuan, ritenuto a capo del massacro, il quale era stato visto dirigere gli assassini verso questi innocenti. Ma la sua è una famiglia potente sul territorio e saranno quindi poche le persone disposte a testimoniare contro di lui in un'aula di tribunale. Chiediamo oggi che giustizia sia fatta per i colpevoli che ancora circolano liberamente, che le Filippine ratifichino i trattati internazionali e che il suo governo adegui le leggi perché nel paese ci sia pieno rispetto dei diritti umani. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il sistema giudiziario della Repubblica islamica dell'Iran ha condannato 600 cittadini iraniani a un totale di 300 anni di privazione dei loro diritti sociali. Esponenti delle minoranze religiose in Iran hanno ricevuto sentenze che ammontano a un totale di 4.000 mesi da trascorrere in prigione. In Iran molti ostacoli si frappongono a chi cerca di ottenere dati in merito alle minoranze, perché questa Repubblica islamica non permette agli attivisti e ai difensori dei diritti umani di compiere il loro lavoro raccogliendo informazioni sulle violazioni dei diritti fondamentali e proibisce anche il libero fluire dell'informazione. Ma anche tenendo conto di queste difficoltà e impedimenti si può cogliere qualche tendenza. In particolare, si può vedere che il regime sta intensificando la pressione sulle minoranze religiose, in particolare, e voglio sottolineare in particolare, su quelle cristiane – non so perché abbiamo paura a dirlo o a scriverlo nelle nostre risoluzioni – e, più in generale, su tutte le forme di religiosità che si discostano dalla versione sciita di fede islamica. Coloro che appartengono a minoranze religiose sono visti come cittadini di serie B e considerati a volte fuori legge. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la scelta della Commissione europea di abrogare il concetto di alimenti dietetici, facendoli ricadere in altri quadri normativi, danneggia le categorie particolari a cui questi alimenti erano rivolti, ad esempio bambini fino ai 3 anni di età, lattanti, celiaci, sportivi professionisti e persone che necessitano di prodotti a bassissimo tenore calorico. In sede di commissione ENVI si è contrastata questa scelta e non è stato raggiunto un accordo in prima lettura. La relazione approvata tenta di rimediare a molte lacune. Ad esempio, chiede il reinserimento nel campo di applicazione di alimenti per nati sottopeso prematuri, di quelli per celiaci e a basso contenuto di calorie, di adottare norme apposite per il latte per i bambini tra 1 e 3 anni, di ripristinare la clausola di innovazione e di disciplinare nuovamente gli alimenti per sportivi professionisti. Particolare attenzione va posta sui celiaci. Pertanto, deve essere mantenuta una normativa che ha pienamente dimostrato la sua efficacia. Una semplice menzione degli allergeni in etichetta non garantisce la dovuta sicurezza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il lavoro della relatrice è ottimo. Credo che in questa materia ci siano però tre cose che valgano più di ogni altra: la prima è quella che riguarda l'uniformità delle regole. Anch'io, come altri colleghi, penso che un sistema di deroghe possa essere pericoloso, perché porterebbe progressivamente allo sgretolarsi della norma di base e a creare tante situazioni difformi che poi alimentano la competizione impropria. Il secondo è quello che riguarda il tempo di lavoro e il tempo di riposo: sempre il tempo di lavoro e il tempo di riposo sono una delle condizioni fondamentali nella vita di una persona, sulle quali si basa poi il rispetto e il riconoscimento di diritti importanti. In questo caso, però, il tempo di riposo soprattutto ha una valenza ulteriore: se non è adeguato, se non è applicato con correttezza, rischia di far calare drasticamente la sicurezza e dunque di creare un problema rilevante anche all'utenza, o più semplicemente a persone che sono in quel momento in circolazione sulla strada. Per questa ragione credo che debba essere guardato con tutta l'attenzione del caso e non sottovalutato in nessuno dei suoi aspetti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, il nostro obiettivo è quello di garantire i consumatori, dunque per farlo dobbiamo evitare di commettere errori per eccesso di rigore, o di presunto rigore. Penso ad esempio che affidare alle dogane i compiti di ispezione sui brevetti sia un errore: le dogane non hanno questa competenza, non hanno la professionalità necessaria e se gli venisse attribuito questo incarico finirebbero per alterare il mercato a discapito dei consumatori. Lo stesso ragionamento vale per i farmaci generici: i farmaci generici non sono farmaci contraffatti, sono farmaci che utilizzano soltanto la molecola del prodotto e dunque non avendo eccipienti costano molto meno degli altri farmaci. Se non si fa chiarezza sulla differenza tra un farmaco di specialità è un farmaco generico, si rischia di creare barriere e ostacoli ai farmaci generici a discapito e a danno dei consumatori, per questa ragione credo che sia del tutto ragionevole e sostenibile la posizione che abbiamo assunto come gruppo per richiedere una modifica della normativa in materia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, benché la superficie terrestre sia coperta per il 71% da acqua, la parte utilizzabile a fini potabili rappresenta solo lo 0,008% del totale. L'utilizzo, a volte superfluo, di questa risorsa ha portato a una potenziale ulteriore perdita di circa il 40% delle disponibilità. Oggi, quasi 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura e ben 20 milioni di bambini ogni anno muoiono per tali carenze. La qualità delle acque è fondamentale in realtà in cui la tutela della salute dei cittadini deve essere prioritaria. Nella nostra Europa esistono ancora vaste aree in cui questa qualità è danneggiata seriamente dall'inquinamento industriale e agricolo. Non possiamo più tollerare che molte città scarichino nell'ambiente le acque reflue senza alcun tipo di depurazione. Occorre uno sforzo congiunto dei 27 Stati membri affinché l'uso diventi razionale, in particolare per le acque destinate ai fini umani. È indispensabile individuare e bonificare le aree inquinate da siti industriali, discariche abusive o non più sicure di rifiuti tossico-nocivi. In un momento di crisi economica in cui le risorse sono preziose, occorre investire per la salvaguardia di un bene che rischia di diventare sempre più prezioso, mettendo a punto sistemi di tariffazione trasparenti e applicando il principio di chi inquina paga. Concludo ribadendo che l'acqua potabile non può che essere pubblica, e che deve essere tutelata da ogni speculazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi complimento vivamente con il collega Seeber per l'ottima relazione che in commissione ambiente ha già raccolto un consenso unanime. Questa risoluzione è importante perché si colloca in un percorso legislativo avviato nel 2000 con la direttiva quadro sull'acqua. Quella direttiva poneva agli Stati dell'Unione l'obiettivo ambizioso di raggiungere entro il 2015 un ottimale stato ecologico e chimico dell'acqua in tutti i corpi idrici europei. Sappiamo oggi che a causa di criticità vecchie e nuove non tutti gli Stati raggiungeranno l'obiettivo fissato dall'Unione. La Commissione, nel frattempo, ha opportunamente avviato numerose valutazioni che le consentiranno di varare un piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee da pubblicare entro l'anno. Il piano si inserisce virtuosamente nel più vasto programma dell'Unione per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 e di quelli di più lunga durata che si spingono fino al 2050. La relazione oggi al nostro esame rappresenta il qualificato e importante contributo del Parlamento europeo al piano per la salvaguardia delle risorse idriche dell'Unione. La relazione individua con precisione lacune, insufficienze e ritardi e suggerisce l'adozione di misure necessarie e urgenti per tutelare il diritto universale dei cittadini ad avere acqua buona e sufficiente. Mi permetto di richiamare l'attenzione del Parlamento sulla necessità che l'Unione intervenga con efficacia sulle perdite e sulle dispersioni dell'acqua potabile immessa nelle reti urbane a causa della vetustà delle stesse. Le percentuali di dispersione e perdita variano naturalmente da Stato a Stato, ma sono comunque in complesso molto alte. Anche la depurazione delle acque reflue richiede urgenti interventi perché in molti casi la depurazione è assolutamente carente e insufficiente. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dopo sette anni di cassa integrazione la proprietà indiana dello stabilimento della città di Anagni ha presentato istanza di fallimento, avviando di fatto le procedure per il licenziamento di 1 300 dipendenti. Una grande azienda, la seconda per dimensioni nella regione Lazio, chiude i battenti e con essa le imprese dell'indotto. Un'azienda acquistata con l'obiettivo di farla fallire e di delocalizzare la produzione in paesi terzi. È necessario quindi che ora le istituzioni lavorino per assicurare un futuro alla e ai suoi lavoratori, che stanno vivendo un difficile momento di crisi e da sette lunghi anni una condizione di assoluta incertezza occupazionale. L'Italia e l'Europa devono intervenire e mettere in campo tutti gli strumenti necessari al fine di assicurare il lavoro e un futuro produttivo a questo importante stabilimento. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio Marit Paulsen per la relazione. Mi sembra molto strano che in quest'Aula così prestigiosa, dove verranno prese decisioni importanti, vi sia ancora qualcuno che per un equivoco e anacronistico spirito animalista, senza alcun vantaggio per il benessere o la salute degli umani, fa perdere del tempo prezioso e comporta costi per tutti i cittadini e i contribuenti europei. Dinanzi a un testo potenzialmente di grande interesse per gli amanti degli animali – tra cui mi metto pure io – e naturalmente con ricadute positive per gli animali medesimi, si vogliono proporre emendamenti che ne stravolgono tutti i presupposti e il significato stesso del benessere dei nostri amici, con suggerimenti astratti e di nessun pregio giuridico ed etico. Non posso quindi evitare di domandarmi se dobbiamo investire tempo e risorse, sarebbe forse meglio dire "sprecare", per trattare proposte prive di alcun interesse pratico per i cittadini europei e quindi voterò a favore della relazione della collega Paulsen. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, nel novembre del 2010 molti di noi hanno chiesto alla Commissione di aspettare a firmare il trattato e di presentare prima uno studio di impatto. La Commissione decise di procedere subito alla firma, assicurandoci che tutto andava bene, salvo poi rivolgersi alla Corte o avere un avvertimento preoccupante da parte del supervisore dell'Unione europea per la privacy. Nel frattempo, i cittadini si sono mobilitati, in un modo che non ha precedenti nell'Unione europea: 2 800 000 firme, mentre molti imprenditori sono rimasti tutto sommato tiepidi rispetto alle sorti di ACTA, proprio ritenendo che le norme esistenti possono proteggerli in modo altrettanto efficace. Credo che ci siano due lezioni, e auspico che la Commissione ne faccia tesoro per i prossimi passi annunciati dal Commissario. La prima è che la rete è ormai considerata dalla cittadinanza europea come un vero e proprio bene comune, al pari della biodiversità, al pari dell'acqua, come uno spazio di libertà individuale che non può essere minacciato da nessun tipo di provvedimento. A Washington il senatore Wyden, presidente della sottocommissione per il commercio internazionale, che ho visitato il febbraio scorso, ci ha dichiarato che con ACTA esperienze come potrebbero non aver potuto nascere. Non so se questa dichiarazione corrisponda a verità, ma c'è anche un principio di precauzione che dobbiamo adottare. In secondo luogo non possiamo applicare importanti misure senza il consenso dei cittadini e occorre un confronto che fin qui c'è stato soltanto in modo palesemente insufficiente. Credo che questo vada capito, e se non si capisce questo nell'Europa di oggi credo che si vada poco lontano. Ho conosciuto ACTA appena eletto, ho accompagnato come relatore ombra questo trattato in mille dibattiti in commissione, in Plenaria, devo dire sempre avendo un atteggiamento molto leale e cooperativo da parte della commissione, in interviste, in confronti con la società civile, non so se questo sarà l'ultimo dibattito, devo dire che saremo sicuramente pronti per altri dibattiti non mi auguro davvero signor Commissario che si possa dire "a", la commedia è finita, nell'interesse dei cittadini, nell'interesse della libertà di espressione ma devo dire anche nell'interesse dell'immagine delle istituzioni europee. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo sapere come vede i diritti civili di chi vende medicine contraffatte, di chi insegna a costruire bombe via internet e di chi fa proselitismo di pedofilia. Credo che andrebbe specificato che il diritto penale colpisce chi fa delle malefatte e non colpisce i cittadini normali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la serenità con la quale l'onorevole Moreira ha appena espresso in maniera chiara il pensiero di molti di noi dovrebbe portarci sulla strada giusta: non stiamo discutendo in questo Parlamento della libertà di coloro che utilizzano internet, non stiamo discutendo sui diritti civili che tutti condividiamo come abbiamo dimostrato in anni di battaglie. Stiamo difendendo il diritto dei consumatori di non essere ingannati con merci contraffatte, con medicine che portano alla morte o alla malattia invece che alla salute, stiamo cercando di ottenere un pensiero razionale da un Parlamento che purtroppo sembra subire la pressione delle delle grandi associazioni che attraverso internet e la vendita di prodotti illegali sono diventate super ricche e stanno condizionando il mercato. Ci è stato detto che ci sono milioni di giovani che in Europa temono che ci sia meno libertà su internet. Tranquillizziamoli, non è vero, la libertà sarà la stessa, ma sarà penalizzato chi tenterà di usare internet per fare affari scorretti a danno della collettività. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo questo lungo e animato dibattito vi è un'unica certezza, che non vi è certezza! Sono aumentati i dubbi, le contraddizioni, le zone d'ombra, soprattutto quelle politiche, oltre che quelle tecniche e giuridiche. Non ho cambiato la mia idea sul voto di domani, ma sicuramente le mie motivazioni si sono rafforzate. Capisco e condivido la richiesta di un rinvio del voto ma non accetto che questo rinvio debba dipendere da un condizionamento di questo Parlamento, di questa istituzione, rispetto all'organo di giustizia. Far arretrare la politica rispetto a una situazione come questa, rispetto alle decisioni della magistratura, credo che sia una impropria cessione di responsabilità che non ci possiamo consentire. Ritengo che il punto sia che domani questo Parlamento deve esprimere una posizione. L'accordo così come proposto presenta dei vuoti pericolosi, che lasciano legittimamente temere per la lesione del diritto alla protezione dei dati personali e più in generale per la lesione del diritto alla libertà di comunicazione attraverso gli strumenti della rete. Ritengo che questo Parlamento domani debba accettare e accogliere la richiesta che è venuta da oltre 2 milioni e mezzo di cittadini a questo Parlamento per il tramite della commissione per le petizioni. Ci sarà poi dopo un tempo per cambiare, per introdurre strumenti che realmente combattano la contraffazione. Non c'è niente di ineluttabile, come ha sostenuto il Commissario, se c'è una chiara e reale volontà politica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, su questa questione doveva esserci un approccio più rispettoso delle prerogative del Parlamento, della necessità di evitare un accordo confuso che tende a disciplinare materie tra loro troppo diverse. Voterò contro ACTA non perché sia convinto che si stiano davvero violando in profondo i diritti fondamentali dell'Unione, ma perché contraffazione e pirateria non possono essere combattuti con strumenti identici, quasi come se contraffare una borsetta o un farmaco sia come scaricare una canzone o un film da internet. Sono contrario ad ACTA perché la Commissione e il Consiglio a tutt'oggi non hanno ancora voluto disciplinare in materia credibile una materia così esposta nell'era digitale come quella della tutela della proprietà intellettuale sul web. Sono contrario perché la legislazione vigente già consentirebbe di intervenire contro quei paesi che vivono di contraffazione. Concludo ribadendo la mia contrarietà a un accordo che tocca forti sensibilità, ma lo fa in maniera inefficace, confusa, priva di un quadro giuridico di riferimento che solo mi consentirebbe di esprimere un voto diverso da quello contrario che domani esprimerò. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il voto sul mandato per il trilogo avviene oggi in un momento di cruciale importanza per l'Europa, ma soprattutto per l'Europa di domani. Il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno ha deciso di adottare una serie di misure per garantire un'Europa finanziariamente stabile e competitiva. Ciò non può che rallegrarmi, visto che i capi di governo hanno sostanzialmente indicato come via di uscita alla crisi per un'Europa più forte quanto da noi ribadito sin dall'inizio di questa procedura: supporto alla crescita, alla competitività e al lavoro, soprattutto per i giovani, e sostegno alle piccole e medie imprese. Queste sono le priorità che ci siamo posti come Parlamento, consapevoli della necessità immediata di rilancio della nostra economia, che non può prescindere da una crescita competitiva del sistema Europa, accompagnata da misure in grado di garantire un forte sostegno per far entrare i giovani nel mondo del lavoro. C'è poi la necessità di un livello sufficiente di pagamenti per coprire le spese derivanti dall'implementazione dei programmi e progetti europei, soprattutto nelle rubriche 1A, 1B e 2. Come sappiamo, questo è uno dei temi centrali del negoziato, forse il più difficile visti i diversi orientamenti sino a oggi manifestati da alcuni Stati membri. Vorrei però richiamare un punto, un passaggio delle conclusioni del Consiglio europeo, che è nostra volontà inserire nella relazione al voto di domani attraverso un emendamento orale in cui il Consiglio afferma che l'Unione europea continuerà a compiere tutto ciò che è necessario per riportare l'Europa sulla via di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Mi pare evidente che una tale manifestazione di volontà politica non possa poi non essere seguita da un fattivo impegno di tutti gli Stati membri a fare tutto il necessario per centrare gli obiettivi prefissati, ripristinando la fiducia dei cittadini e dando nuovo impulso alla crescita. Mi permetto inoltre di ricordare che gli stanziamenti di pagamento proposti dalla Commissione nel suo progetto di bilancio sono basati su stime fatte proprio sugli Stati membri e riviste al ribasso dalla Commissione e che poi gli Stati membri devono ovviamente onorare. Per quanto concerne il RAL e il interistituzionale sui pagamenti che abbiamo fatto il 30 maggio, vorrei aggiungere che ritengo fondamentale per il corretto svolgimento della procedura di quest'anno e per il raggiungimento di un risultato veramente incentrato sui bisogni dei cittadini europei, un costante esercizio di monitoraggio della spesa in grado di poter rendere conto dei fabbisogni e di individuarne i futuri. Per questo ritengo essenziale una forte cooperazione interistituzionale che purtroppo non c'è stata. Bisogna poi evitare quanto è successo durante la procedura dell'anno scorso e provvedere adeguatamente ai fabbisogni di pagamento del 2012 attraverso un. Considerando che il 2013 è l'ultimo anno delle prospettive finanziarie e che ci aspettiamo un fisiologico aumento dei livelli dei pagamenti sarà ancora più importante evitare un pericoloso slittamento dei pagamenti del 2012 al 2013. Al centro del dibattito non ci sono però solo i pagamenti, ma anche la necessità di un sufficiente livello di stanziamenti e impegni, perché crediamo che in un momento di crisi, così come ha detto anche il Consiglio, c'è bisogno di più Europa, e non di meno Europa, e per questo, sul piano degli impegni, abbiamo la necessità di dare forza alle nostre priorità politiche e promuovere i necessari investimenti per la crescita e per la creazione di nuovi posti di lavoro per uscire dalla crisi. Ultimo aspetto sicuramente importante è relativo al finanziamento di ITER. Già abbiamo preso atto della proposta della Commissione di utilizzare alcune risorse reperite attraverso alcuni tagli all'interno del settimo programma quadro, ma vorrei ribadire sul punto che il Parlamento intende in ogni caso, così come concordato in sede di fare pieno uso di tutti i mezzi disponibili all'interno del e dell'accordo interistituzionale. Concludo ringraziando i colleghi e soprattutto i redattori ombra per il lavoro svolto e rivolgendo, visto che non c'è il Consiglio, solo al Commissario Lewandowski, un invito a una stretta cooperazione interistituzionale durante l'intera procedura, che spero possa concludersi con successo e con un'adeguata dotazione finanziaria nell'interesse dei cittadini europei e nei tempi ordinari previsti dal trattato. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, non v'è dubbio che in un'epoca così complicata di razionalizzazione della spesa, di contenimento e di riqualificazione della spesa stessa, definire un bilancio equilibrato e ragionevole come è riuscito a proporre il relatore La Via è un segnale evidente di come si possa far bene anche in un contesto di grande difficoltà. Detto questo, come commissione LIBE prendiamo atto delle indicazioni che una volta ricevute dalla commissione per i bilanci sono state poi concretamente recepite in valutazioni di segno positivo, mi riferisco a Frontex, così come alla questione legata al fondo rifugiati. Tuttavia, quando è in gioco la sicurezza dei cittadini riteniamo che nel 2013, peraltro anno ponte di riferimento anche per le prossime prospettive finanziarie, qualcosa in più di concreto possa essere fatto. Mi riferisco in particolare a quella lista delle priorità politiche nella quale, signora Presidente, non può non essere messo in ragionevole dubbio il contrasto efficace alla criminalità organizzata. In questa direzione probabilmente può essere fatto qualcosa di più, e confidiamo che la stessa indicazione possa essere elaborata di seguito dalla commissione per i bilanci. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, ci sono stati ritardi nel trattare questo accordo nella commissione INTA, ma ci sono ben altri ritardi di ben altro genere sul terreno per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni della popolazione palestinese. Questa è una discussione su come evitare che beneficino di questo accordo i prodotti delle colonie, questa è una linea rossa che non può essere valicata, apprezzo quello che ha detto il Commissario, ma è anche vero che finora non abbiamo avuto meccanismi che hanno funzionato. È anche una discussione sull'impatto politico di questo accordo, perché credo, temo che la sua adozione sarebbe interpretata come un'apertura di credito nei confronti di un governo che non dà molto seguito, per così dire, alle domande dell'Unione europea. Nessun progresso tangibile nella ripresa dei negoziati, tanto meno sulla continua espansione delle colonie a Gerusalemme Est, tanto meno per quanto riguarda – se non qualche modesto progresso – il blocco di Gaza. Per questo il trattamento di questo dossier è altro che tecnico, è un dossier eminentemente politico, non è banale, e chiediamo alla Commissione anche una valutazione di come una misura di politica commerciale diventi, come è normale che sia in questo contesto, un atto di politica estera sul terreno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, le Sue risposte, pur apprezzando la prudenza con le quali sono state formulate, ci tranquillizzano solo in parte. Siamo davanti a una questione eminentemente politica, non solo commerciale: la coerenza formale tra questo accordo e il più generale accordo di associazione con Israele non può giustificare sotterfugi che permettano facili violazioni del divieto che il diritto internazionale pone a carico di Israele rispetto ai prodotti fabbricati nei territori occupati. Mi rendo conto dei nostri interessi economici, mi rendo anche conto della portata tecnica di questo protocollo, credo però che l'Unione europea debba farsi carico di un'attenta verifica dell'origine dei prodotti, perché nessun protocollo o accordo può derogare dal contesto più generale che presiede adesso. La ripetuta violazione su questo punto da parte di Israele non aiuta un processo di distensione di cui tutti sentiamo la necessità e che deve vedere l'Unione europea come parte attiva per la sua soluzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, sono da 23 anni in questo Parlamento e ogni volta che si parla di Israele vengono fuori reazioni viscerali più che discussioni tecniche e concrete. Il Parlamento è fermo su contrasti ideologici e politici tra chi è pro o contro Israele, questioni che non rientrano nell'applicazione dell'accordo in discussione e che bloccano inutilmente i negoziati. La possibilità per le imprese israeliane di sfruttare l'accordo di protocollo per esportare beni nei territori occupati è contrastata dalla possibilità di respingere tali prodotti alle frontiere dell'Unione europea per il cosiddetto "accordo tecnico" grazie al quale le autorità doganali degli Stati membri possono rifiutare le dichiarazioni di conformità a merci e prodotti per i quali esistono dubbi sostanziali per le origini. A parte il fatto, inciso, che se il Consiglio avesse approvato il regolamento sulla denominazione di origine non avremmo questo problema, per cui mi auguro che la commissione INTA voti al più presto questo accordo e che la discussione in commissione sia una discussione che riguardi semmai la riduzione delle barriere tecniche al commercio e non continui a fossilizzarsi su una strumentalizzazione di un problema che non esiste. Dobbiamo venire in Aula e votare, perché da troppo tempo questo accordo aspetta, portando un documento all'Europa e a Israele. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo detto che si tratta di un protocollo di natura tecnica che riguarda la produzione di prodotti farmaceutici, già negoziato dalla Commissione e approvato dal Consiglio nel 2010. Non può essere considerato come un delle relazioni con Israele, lo ha dichiarato l'alto rappresentante Ashton qui in Parlamento. La Commissione ha anche dichiarato che non è necessaria alcuna modifica a questo accordo, e peraltro sono stati accertati l'alta qualità dei medicinali prodotti e i vantaggi economici per i sistemi sanitari nazionali. Quello italiano, per esempio, risparmierebbe milioni di euro nei costi di assistenza ai pazienti. La mia convinzione è che in realtà l'opposizione a questo accordo sia di natura squisitamente politica, con l'intento di boicottare Israele. Chi si oppone a questo accordo per ragioni politiche dovrebbe allora opporsi anche ad accordi commerciali con la Cina, che occupa il Tibet, con la Russia, che occupa una parte della Georgia, con l'Armenia, che occupa il Nagorno-Karabak, e con tutti quegli Stati che attuano gravi violazioni dei diritti umani, due terzi dell'umanità. Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche da parte mia ovviamente e della commissione per i bilanci un sostanziale plauso al fatto che questa procedura legislativa si chiude in tempi rapidi e in prima lettura. Un solo aspetto riguarda ovviamente la commissione per i bilanci, ed è il legame che i pagamenti diretti nel 2013 hanno con il nuovo quadro finanziario pluriennale. Come voi sapete, l'anno agricolo in termini finanziari si chiude il 15 ottobre, e quelli che sono i pagamenti diretti che dovranno essere erogati nel 2013 di fatto cadranno sul bilancio del 2014. Questo quadro finanziario pluriennale purtroppo non muove rapidamente i propri passi e la conclusione della Presidenza danese è stata semplicemente quella di consegnare il lavoro fatto a quella cipriota che dovrà portare avanti questo lavoro. Auspichiamo tutti che questo lavoro venga completato nel minore tempo possibile perché questo non soltanto consentirà i pagamenti diretti nel 2013, ma consentirà ovviamente l'implementazione della riforma in tempi i più brevi possibili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente del Consiglio, capisco che la collega Harms del gruppo dei verdi sia un po 'stanca di paragoni col calcio, ma credo che uno in particolare ci possa aiutare: si è concluso il campionato europeo con un risultato chiaro, la Spagna ha vinto! Si è concluso il Consiglio europeo e i risultati non sono chiari, perché se guardiamo la stampa dei diversi Stati membri, ogni paese rivendica un risultato differente, e ogni presidente del Consiglio dei paesi membri che ha partecipato, rivendica un risultato differente. Signor Presidente del Consiglio, può dirci su cosa vi siete messi d'accordo? Hanno diritto secondo lei 500 milioni di cittadini europei di sapere su cosa vi siete messi d'accordo? Ce lo dica signor Presidente del Consiglio, ma ci pensi bene, perché da quello che ci dirà, dipende l'apertura delle borse anche di domani. Ci pensi bene, perché da quello che ci dice dipende la sopravvivenza del governo del mio paese e dipende ormai da tempo la sopravvivenza di governi dei nostri paesi. Credo che anche 60 milioni di italiani che con i governi Prodi e Berlusconi hanno fatto manovre per 145 miliardi di euro e che con il governo Monti fanno sacrifici per molti miliardi di euro, abbiano la dignità e il diritto che gli siano date risposte precise. Vogliamo quindi sapere in modo molto concreto su che cosa si è convenuto nel Consiglio e quello che avete convenuto, che obblighi ha per i governi dei paesi membri, che oggi ci riempiono di dichiarazioni contraddittorie? È obbligata la Finlandia? È obbligata l'Olanda? Siamo obbligati in quello che abbiamo mostrato come accordo o no? Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Van Rompuy, se stiamo per celebrare i funerali dell'eurozona, bisogna ammettere che Lei, come d'altronde il nostro presidente Monti, ne ha perfettamente l'allure e anche il. Questo accordo suona strano, si è voluto lanciare un messaggio di rassicurazione ma questo dibattito dimostra che è fondato su basi deboli, forse sul nulla. Per l'Italia, a meno che il ruolo salvifico dell'ESM fosse sostenuto in toto dalla BCE, il che è tutto da vedersi, la vittoria di Monti sarà esattamente come la vittoria dell'Italia calcistica contro la Germania, una vittoria di Pirro. Da questo pericolo di una futura ci può salvare forse la non certo le vostre indecisioni, le vostre incertezze, il vostro fumo negli occhi. È vero o non è vero quello che è uscito dai corridoi del vostro cioè la paura dei capi di Stato e di governo per un gigantesco del settore delle banche che hanno in pancia miliardi di derivati consentiti dalle vostre distrazioni, dai paradisi fiscali, da tutto quello che si è lasciato fare, allora perché non ci parlate chiaro su questo nocciolo del problema, non i titoli di Stato, ma il grande bancario e finanziario dei derivati, della speculazione finanziaria, che un certo mondo finanziario che comanda in Europa e purtroppo oggi anche nel mio paese ha lasciato fare? Vergogna! Signor Presidente, onorevoli colleghi, generalmente ci si concentra sui pre-vertici quando i vertici non contano nulla, e invece siamo costretti a concentrarci sul post-vertice perché avevamo capito che sono successe cose importanti. Presidente Van Rompuy, se Lei fosse andato in un parlamento nazionale di qualsiasi nazione europea a fare il discorso che Lei oggi ha fatto qui, credo che tutte le opinioni pubbliche europee avrebbero capito esattamente il contrario di quello che hanno letto tre giorni fa sui giornali, che voi avevate fatto fare all'Europa un grande passo in avanti. Credo che sia necessario venire qui in Parlamento non solo per dire cosa è successo al vertice, ma cosa il Consiglio vuole fare dopo questo vertice, e credo che non dire questo sia rinunciare a dire alle opinioni pubbliche europee che stiamo lavorando per l'Europa unita, che stiamo lavorando per far fare un passo in avanti per mettere in sicurezza i paesi in difficoltà. Poi, Presidente Van Rompuy, la invito in sede di replica a dirci esattamente cosa Lei pensa della posizione dei governi olandese e finlandese. Lei ha il dovere di dire qual è il suo pensiero su questo, perché altrimenti avremo capito che il Consiglio è uscito con un comunicato che non corrisponde a una volontà politica e credo che su questo bisogni fare grande attenzione, perché spero che non troppi giornalisti l'abbiano ascoltata, perché Lei sa quanto la comunicazione incida oggi sul destino dei paesi e sull'andamento dello. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per attirare investimenti in Europa occorrono misure concrete e riforme coraggiose. Bisogna garantire la libera e leale competizione fra le imprese, in una economia globalizzata e in crisi come quella attuale è necessario soprattutto potenziare la competitività delle imprese e la loro capacità di crescere e generare occupazione, il lavoro prima di tutto! L'Europa deve tornare ad essere un luogo attrattivo dove investire e dove lavorare. La crisi che oggi viviamo è una crisi globale e l'Europa deve fare la sua parte per rendere l'imprenditoria più forte e più competitiva e soprattutto più attrattiva. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Unione europea deve affrontare le proprie debolezze e potenziare i punti di forza, per attirare investimenti locali e internazionali, a favore della crescita e della coesione. L'Unione europea è l'area commerciale più vasta del mondo, dove sono orientati importanti investimenti esteri, sebbene la quota sia minore rispetto al passato, e questo perché soprattutto gli investitori esteri sono scoraggiati, non solo dai problemi legati alla crisi, ma dalle tante criticità del mercato dell'Unione europea. Condivido quindi con la relatrice la richiesta per una comunicazione della Commissione per promuovere l'attrattività degli investimenti in Europa. Obiettivi: migliorare il funzionamento del mercato unico, utilizzare i fondi strutturali, massimizzare i vantaggi della politica di coesione, assicurare la stabilità e migliorare l'accesso al finanziamento, promozione dei e maggiore ricerca sull'innovazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato e ho sostenuto questo intervento perché ritengo sia coerente con la strategia complessiva di sviluppo di un comparto che continua ad essere in grossa difficoltà, un comparto caratterizzato da una grossa volatilità dei mercati, da sfide ambientali e da un'esigenza di sicurezza ambientale. Giusto è il limite agli aiuti ai singoli agricoltori, bene gli incentivi per il "" per beneficiare queste nuove modalità concrete che possono sviluppare e dare competitività in questo comparto, e ancora bene gli aiuti nei confronti dei giovani. Un programma importante, un programma concreto che riguarda anche i piccoli imprenditori. Lo sviluppo è proprio quello del quale realmente si ha bisogno. Procedure semplificate, procedure più snelle, procedure che garantiscono l'erogazione diretta per assicurare ad un comparto – che si trova in questo momento in grande difficoltà – una possibilità di sviluppo reale: è la ragione per cui ho votato a favore, è la ragione per la quale ho sostenuto un intervento che consente anche il pagamento diretto nei confronti dei giovani agricoltori per dare una e un'opportunità di iniziativa e di sviluppo imprenditoriale dal quale possono derivare impatti occupazionali significativi dei quali l'Unione europea non può non tenere debito conto Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche questo provvedimento si inquadra in un contesto più ampio di quadro strategico comune a favore dell'agricoltura, è un intervento importante che si coniuga con gli altri pure oggi approvati in sede di Plenaria. Abbiamo però osservato, anche alla luce delle informazioni che ci ha fornito il relatore, come la posizione del Consiglio rispetto all'opposizione agli atti delegati costituisca un indebito esautoramento delle competenze e delle prerogative che invece rimangono di competenza del Parlamento europeo. Il dialogo interistituzionale, invece, imporrebbe al Consiglio maggiore apertura. Semplificazione in materia di fondi comunitari e possibile utilizzo di quelli strutturali rappresentano temi importanti, così come il tema legato alla preservazione degli ecosistemi e a una migliore organizzazione della filiera agroalimentare, una nuova attrattività degli agricoltori e un maggiore sviluppo delle competenze agganciate ai risultati ottenuti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto vanno garantiti i diritti fondamentali dei cittadini, la democrazia, la libertà di espressione e il libero accesso alla rete, ma non va neanche ignorato l'impegno – che deve essere forte – alla lotta alla contraffazione, alla pirateria, alla violazione della proprietà intellettuale. Basti pensare all'enorme giro d'affari che ruota intorno ai medicinali contraffatti, talvolta letali per la salute dei cittadini. Mi sono astenuta perché era utile votare dopo il pronunciamento della Corte di giustizia, e perché ACTA presenta molti punti deboli. Innanzitutto, Cina, India, Russia e Brasile, da dove vengono molte merci contraffatte, non fanno parte dell'accordo, e d'altro canto ACTA prevede modalità non chiare e sanzioni eccessive che rischiano di imporre ai cittadini misure restrittive sulla libertà sulla rete, violando i diritti fondamentali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il regolamento n. 73 / 2009 del Consiglio, che stabilisce le regole per l'attuale sistema di pagamenti diretti agli agricoltori, verrà sostituito da altre proposte nell'ambito della riforma della PAC per il periodo 2014-2020. Nelle sue proposte per il quadro finanziario pluriennale della PAC per il periodo 2014-2020 la Commissione propone di avvalersi di una riserva per la crisi per far fronte a necessità di finanziamento supplementari dovute a crisi agricole improvvise. Nel 2013 il massimale netto per gli Stati membri dell'Unione europea sarebbe pari al valore del massimale netto del 2012, con alcuni aggiustamenti legati alle estirpazioni avvenute nel 2012 e al trasferimento stimato delle dotazioni per il settore vinicolo a favore del regime del pagamento unico. Sono d'accordo con la soluzione contenuta nella relazione e per questo ho dato voto favorevole alla proposta del collega, poiché ritengo necessario mantenere la struttura finanziaria esistente per l'anno 2013 al fine di garantire la continuità dei livelli di pagamenti e di supportare in maniera efficace lo sviluppo agricolo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho votato la relazione sul benessere degli animali perché introduce importanti concetti per un futuro migliore per gli animali e per i cittadini europei. Questioni come una nuova direttiva che tuteli cani e gatti, la violazione della direttiva sugli zoo e galline ovaiole da parte di molti Stati membri, il mantenimento della scadenza di marzo 2013 per i cosmetici sperimentati sugli animali devono essere affrontate con urgenza e priorità. Bisogna inoltre prevedere l'etichettatura obbligatoria per la carne degli animali barbaramente macellati senza stordimento. Bisogna approvare una norma europea sul benessere degli animali e istituire un organismo che controlli se gli Stati membri fanno rispettare le norme di settore. Per il benessere degli animali, però, si può e si deve fare molto di più. L'Europa moderna e civile non può più tollerare ancora pratiche barbare, incivili e anacronistiche come la vivisezione, la caccia, la corrida. Rinunciamo da subito a queste assurde attività per un'Europa più rispettosa degli animali, ma anche più rispettosa della volontà dei suoi cittadini, spesso molto più lungimiranti, attenti e sensibili delle autorità nazionali e comunitarie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il benessere degli animali è un obiettivo etico ma anche di sanità pubblica, perché norme più adeguate in materia di salute animale contribuiscono a evitare la diffusione di malattie, seguendo il principio "una sola salute", e quindi garantiscono anche una maggiore sicurezza alimentare, che va di pari passo con la qualità dei prodotti e con il rafforzamento della competitività dell'agricoltura europea, anche se c'è il problema della concorrenza sleale: occorre infatti garantire pari condizioni per gli agricoltori europei e tutelare l'industria agroalimentare europea dalla concorrenza sleale dei paesi terzi, chiedendo gli stessi standard sui prodotti e animali importati. In conclusione dico "stop" all'utilizzo indiscriminato e barbaro degli animali come cavie e alle stragi di randagi. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la protezione del livello di benessere degli animali fa parte ed è complementare alla politica dello sviluppo sostenibile. Le istituzioni europee, in quanto firmatarie del patto per lo sviluppo sostenibile, devono impegnarsi a fondo affinché tale livello sia adeguato. Il deterioramento dello stato di salute degli animali selvatici può tradursi in una maggiore trasmissione di malattie contagiose agli animali domestici, incidendo negativamente sulla salute pubblica. Ho dato voto favorevole alla proposta della collega poiché ritengo che occorra una migliore implementazione della normativa vigente, con particolare attenzione al settore del trasporto degli animali. Accolgo favorevolmente l'inclusione nella strategia di una legge quadro europea in materia di benessere degli animali e mi associo all'auspicio della collega Paulsen affinché tale legge venga formulata con chiarezza e, successivamente, a una consultazione con tutte le parti interessate. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'avvio dei rappresenta una prima fase importante del patto per la crescita. Si tratta di un progetto pilota, accompagnato forse da un'eccessiva prudenza e da un fin troppo simbolico, meno di 5 miliardi di euro per 27 Stati membri, però è comunque un segnale apprezzabile di concretezza, è un'apertura verso nuovi strumenti per raccogliere fondi privati da impiegare in investimenti infrastrutturali strategici, anche per rendere competitiva l'economia europea e creare nuovi posti di lavoro. Concordo con chi ha invocato il rigore nelle valutazioni, l'alta qualità e l'affidabilità dei progetti, la misurabilità dei risultati, ma dopo la prima fase sperimentale apriamoci a progetti più ambiziosi, che consentano un'autentica e strategica fase di sviluppo e di crescita in Europa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, abbiamo sentito questa mattina come il Presidente cipriota faccia affidamento sulla costruzione delle reti, sia quelle che riguardano l'energia e le telecomunicazioni, sia quelle che riguardano i trasporti, ma per la realizzazione di queste reti servono molte risorse. Quelle oggi stanziate non sono sufficienti! La costruzione di reti vale se fatta convenientemente, per dare un'idea concreta di crescita compatibile e dall'altra parte per rendere appetibile per i grandi investimenti questa parte del mondo. Sono dunque uno strumento per la crescita sostenibile da un lato, e per lo sviluppo del lavoro dall'altro. Per questa ragione la priorità a me pare quella del reperimento di risorse per realizzare questi obiettivi. D'altro canto, nessun privato investirà se non vedrà uno sforzo straordinario soprattutto da parte degli Stati e della mano pubblica. Noi abbiamo questa possibilità e questo compito che considero risolutivo rispetto alle politiche per lo sviluppo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissario, nuova Presidenza cipriota, alla quale auguriamo un buon lavoro, già dall'intervento di oggi è emersa con grande chiarezza una distanza siderale fra le posizioni del Consiglio, che ritiene la questione di Schengen della quale oggi stiamo parlando una mera questione giuridica e invece la posizione chiara e coerente della Commissione, che suggerisce di tornare in fretta alla procedura di codecisione. In effetti lo scippo c'è stato da parte del Consiglio nelle giornate del 6 e il 7 giugno appena trascorse e confidiamo in un richiamo al senso di responsabilità comune in questo caso preciso da parte del Consiglio. Schengen è un patrimonio di civiltà, una conquista vera e propria e diremo anche irrinunciabile: 40 000 km di frontiere terrestri, quasi 800 di frontiere marittime, 25 paesi coinvolti e 400 milioni di cittadini. Non basta invocare il supposto problema della sicurezza dei cittadini per mettere in discussione quella che rimane una conquista di grandissimo valore. Schengen, come il mercato unico, è fra le poche conquiste di questa Unione europea per la quale oggi si può dire che vi è seppure in parte una cittadinanza europea. Ci vuole maggiore cooperazione, maggiore cooperazione di polizia e giudiziaria, responsabilità, solidarietà, il Parlamento europeo vuole un'Europa aperta e integrata, dove ciascun attore faccia in pieno la sua parte ed è questa la sfida ulteriore che noi vogliamo realizzare con il concorso decisivo della Commissione e con un Consiglio che riconquisti la solidarietà dei rapporti con il Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Schengen è patrimonio dell'Europa. L'abbattimento delle barriere fra gli Stati membri è stato il primo segnale di qualcosa di nuovo che si veniva a creare: non più barriere ma unità, non più controlli ma solidarietà fra Stati, non più divisi ma uniti da un'unica grande Unione. Per questo è strano svolgere questo dibattito oggi, sembra essere tornati indietro, sembra che stiamo abbandonando le basi della nostra bella Unione. Se viene meno Schengen, viene meno l'Unione europea, ma se Schengen è così importante, va tutelato, così come si fa con ciò che si ritiene prezioso. Va tutelato da un Consiglio che pensa di scavalcare le prerogative del Parlamento, ma va tutelato anche da ciò che può mettere in discussione Schengen stesso; allora il controllo delle frontiere esterne va rafforzato con tutti gli strumenti legislativi e tecnologici che abbiamo a disposizione, perché se le nostre frontiere rischiano di diventare un colabrodo, questo automaticamente irrigidisce i nostri Stati membri che potrebbero richiedere un più stretto controllo anche tra i nostri stessi confini per evitare magari il passaggio di immigrati clandestini. Non ce lo possiamo permettere e per questo ringrazio il Commissario Malmström di tutto il lavoro e la collaborazione che metterà su questa vicenda. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la scelta compiuta il 7 giugno dal Consiglio in realtà non riguarda solo la politica interna europea, ma come si può immaginare ha un impatto anche esterno all'Europa. Tutti qui hanno affermato che la libera circolazione delle persone è una delle più grandi conquiste europee in un'Europa che sa riconoscersi. Viceversa, la sua limitazione rappresenta e descrive in realtà un senso di sfiducia che si vuole distillare tra i paesi europei, nell'opinione pubblica europea e che rischia di distruggere il progetto europeo. Da tempo chiediamo un'innovativa e moderna governance europea della questione migratoria. Le cose che state facendo, invece, rinazionalizzano la politica dell'immigrazione. Fate fare un passo indietro ai diritti e alle libertà, ma c'è un secondo versante sul quale queste scelte rischiano di avere un riflesso negativo e mostrano una certa schizofrenia dell'azione europea nelle sue diverse politiche. Abbiamo insieme deciso che uno dei pilastri della nuova politica di vicinato è la mobilità, elemento centrale del nuovo approccio europeo, ad esempio verso un'area in cambiamento come quella del Mediterraneo. Che messaggio mandiamo a questi paesi, se non quello di una sfiducia e di una non credibilità? Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente Christofias, quello che La aspetta è un semestre molto difficile e impegnativo, ma che ha una priorità assoluta, questa priorità si chiama crescita. La stabilità finanziaria è utile e importante, ma da sola non basta a dare una risposta positiva a milioni di cittadini europei che oggi vivono in condizioni precarie e che rischiano di vedere ulteriormente peggiorata la loro condizione. La crescita però si fa soltanto attraverso investimenti robusti e mirati in settori che possono creare lavoro e occupazione e riprodurre a loro volta lo sviluppo, per questa ragione sarà molto importante garantire all'Unione un quadro finanziario pluriennale, ma anche e soprattutto trovare risorse da aggiungere a questo quadro. Lasci da parte le Sue perplessità sulla o sugli per fare le cose che Lei ha indicato come priorità nel suo semestre bisogna avere risorse che oggi non ci sono. Dobbiamo impegnarci tutti insieme per trovarle. Se vogliamo davvero fare come Lei diceva reti per quanto riguarda l'energia o i trasporti, i finanziamenti oggi disponibili sono utili a innescare un processo, ma non sono sufficienti a realizzarlo nei tempi che l'Unione che tempi si è data. Allora, insieme all'idea della crescita occorre sviluppare l'idea delle risorse che si aggiungono all'ordinario bilancio dell'Unione. Vorrei dire un'altra cosa: non si preoccupi o non si ponga il problema di cosa si può fare oggettivamente in sei mesi. Certo, il giudizio finale sarà basato su quello che sarete in grado di sviluppare ma conta molto – ed è un atto di generosità e di lungimiranza politica – anche avviare processi, che si possono concludere in altri momenti e dunque essere a profitto di quelli che verranno dopo di voi. Abbiamo bisogno di un rafforzamento dell'integrazione istituzionale e politica: affronti questo tema con il coraggio e anche con la spregiudicatezza che a un piccolo paese a volte è dato più facilmente che non a uno grande! Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente Christofias, la stampa del mio paese mi ha chiesto: appoggerete Cipro anche se il presidente è comunista? Io ho risposto che appoggeremo Cipro proprio perché il presidente è comunista, eletto democraticamente dal proprio popolo, e la democrazia è il valore principale di riferimento per un'Europa che è orgogliosa dei propri presidenti eletti democraticamente. Lei ha fatto un passaggio, signor Presidente, chiedendo all'Unione europea di non esportare il proprio modello di democrazia. Sono pienamente d'accordo con lei, noi non intendiamo esportare la democrazia, noi vogliamo testimoniare la democrazia e credo che noi testimoniamo la democrazia quando ricordiamo alla Turchia che l'occupazione militare della parte nord di Cipro è un'ingiustizia, e che devono essere i ciprioti a trovare la loro soluzione ideale. Noi testimoniamo la democrazia quando ricordiamo a chi oggi assume il potere nei paesi dell'area sud del Mediterraneo, come in Egitto, che sarebbe un'ingiustizia applicare la Sharia per 10 milioni di cristiani copti, e che sarebbe un'ingiustizia tornare alla mutilazione degli organi genitali femminili con una legge senza nessun fondamento nella realtà. Signor Presidente Christofias, proprio per questo credo che Lei vivrà sei mesi con di fronte importanti e curiose contraddizioni, proprio perché lei è comunista vorrà aiutare i lavoratori e si troverà nella condizione, per aiutare i lavoratori, di dover sostenere le banche, che sicuramente hanno avuto anche un ruolo negativo in alcune fasi della nostra crisi. Penso che alla fine di questi sei mesi saremo tutti noi un po 'più ciprioti e Lei forse un po' meno comunista. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Cipro è la spina nel fianco dell'Europa, un'Europa che per puri interessi commerciali non solo non ha imposto alla Turchia di liberare la parte nord di Cipro, invasa nel 1974, ma addirittura la finanzia. La popolazione cipriota del nord si è vista portare via le case, il lavoro, la libertà religiosa. Al vostro primate è stato addirittura impedito di celebrare la messa di Natale nella parte occupata, perché cristiano, e oltre 500 edifici religiosi sono stati distrutti e i beni dilapidati. Mi auguro che il semestre di presidenza cipriota possa portare l'Unione europea su posizioni decise contro gli invasori e a fare finalmente gli interessi dei suoi cittadini e non di pochi potentati economici che hanno con la Turchia interessi commerciali. Presidente, Le auguro con tutto il cuore di poter fare qualcosa per la Sua terra e la Sua gente, che merita di poter tornare a essere padrona a casa propria. Signor Presidente, onorevoli colleghi, possiamo dire che finalmente l'annuncio ufficiale della proclamazione di Morsi, leader del partito Giustizia e libertà, ha chiuso una prima fase della vicenda politica egiziana, e questo non era assolutamente scontato, infatti la vigilia, i giorni precedenti la proclamazione dei risultati, sono stati scossi da due discusse sentenze della Corte costituzionale. Con la prima, il supremo organo giudiziario ha dichiarato incostituzionale la legge di isolamento politico che attestava l'illegittimità della candidatura di Shafiq alle elezioni presidenziali e con la seconda ha giudicato incostituzionale la legge elettorale per le elezioni parlamentari e sulla base di questo ha sciolto il parlamento e questo potrebbe avere ripercussioni anche sull'assemblea costituente. A complicare le cose si sono poi aggiunti gli emendamenti alla dichiarazione costituzionale varati dal Consiglio superiore delle forze armate che indeboliscono fortemente i poteri del presidente e aboliscono il potere legislativo autonomo fino all'approvazione di una nuova Costituzione. Nel primo discorso in qualità di presidente, Morsi, e ce ne rallegriamo di questo, ha inviato un messaggio di unità e conciliazione cercando di tranquillizzare le componenti della società egiziana. Quanto alla politica estera, ha ribadito di tenere fede agli obblighi internazionali preesistenti. Vedremo ora se alle parole seguiranno i fatti, in ogni caso, dopo un periodo di estrema incertezza e instabilità, l'elezione del nuovo presidente potrebbe finalmente aprire una fase nuova che possa da un lato fare procedere speditamente l'Egitto verso l'ampliamento della democrazia e dei diritti e dall'altro poter avviare gli sforzi per far ripartire il sistema economico e porre rimedio alla perdurante crisi finanziaria. In questo contesto bisogna rendere più chiaro ed evidente il ruolo dell'Unione europea, anche attraverso la task force dell'Unione europea-Egitto. L'Europa deve essere pronta a lavorare con il nuovo presidente per rafforzare i rapporti bilaterali, per sostenere e condurre a buon fine il processo di transizione democratica e per il superamento della criticità economica e finanziaria che potrebbero mettere a rischio la stabilità del paese. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio attirare la vostra attenzione su queste sei relazioni legislative sull'allineamento a Lisbona che ci apprestiamo a votare. Non si tratta di tematiche solo agricole, ma riguardano tutto il Parlamento. Rischiamo infatti di perdere i nuovi poteri che ci ha dato il trattato di Lisbona. Il Consiglio sistematicamente si oppone agli atti delegati, sostituendoli con atti di esecuzione che escludono il Parlamento dal processo decisionale. Noi, invece, dobbiamo andare avanti per difendere le prerogative del Parlamento europeo. Per questo vi chiedo di sostenere con forza il voto già espresso a larghissima maggioranza dalla commissione per l'agricoltura. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito di oggi mi sembra il dibattito delle contraddizioni, perché da un lato quest'Aula è sempre impegnata – su spinta di alcuni gruppi – a riconoscere in Europa ai gay e alle lesbiche diritti che oggi alcuni Stati membri nelle loro costituzioni non riconoscono, come quello al matrimonio. Quegli stessi colleghi che spingono e premono sempre per il riconoscimento di questi diritti, oggi accusano qualcuno di non voler riconoscere e tutelare la discriminazione che fuori dall'Europa gli LGBT vivono. Assolutamente non è di questo che stiamo parlando, vi deve essere la ferma condanna per tutte la discriminazioni che fuori dell'Europa e dentro l'Europa le comunità LGBT vivono, le singole persone di cui sono vittime, gli stupri correttivi, le questioni che stiamo ascoltando oggi. Però se vogliamo dare un senso di serietà a questo dibattito, l'unico modo che abbiamo di farlo è affermare l'introduzione del principio di condizionalità nei rapporti con questi Stati: ogni tipo di accordo, anche di tipo commerciale, che l'Europa ha con questi Stati deve essere condizionato alla garanzia del rispetto dei diritti umani. Se questo non è, avremo fatto un'altra risoluzione che forse potrà dare solidarietà a qualcuno, ma non avrà effetti! Signora Presidente, onorevoli colleghi, anzitutto desidero ringraziare l'on. Linda McAvan per il lavoro svolto, che condivido. Con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni viene rafforzato in modo sostanziale il quadro giuridico per la sorveglianza dei medicinali. Gli obiettivi strategici generali del nuovo regolamento e della nuova direttiva sono in linea con gli obiettivi generali della normativa dell'Unione europea in campo farmaceutico e la loro finalità è soprattutto quella di tutelare maggiormente la salute dei cittadini e garantire il corretto funzionamento del mercato interno dei medicinali per uso umano. Sono favorevole alla proposta in quanto ritengo indispensabile, al fine di tutelare i pazienti, rafforzare i sistemi di farmacovigilanza in modo da garantire una maggiore trasparenza delle procedure, migliorando l'efficacia del prodotto. Recenti casi hanno dimostrato l'esigenza di un ulteriore miglioramento del sistema. È opportuno definire continuamente il profilo di tollerabilità di un farmaco nelle reali condizioni di impiego e promuovere la razionalità di impiego dei medicinali tra la popolazione. Signor Presidente, signor ministro Mavroyiannis, signor Commissario Lewandowski, onorevoli colleghi, la presentazione della posizione del Consiglio sul bilancio 2013 mette in evidenza una grande contraddizione fra quanto affermato dai capi di Stato e di governo il 28 e 29 giugno e quanto deciso in sede di COREPER e Consiglio "Affari generali". Da un lato, infatti, si è parlato di investimenti per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione mentre, dall'altro, si è provveduto a fare i maggiori tagli, quelli più cospicui, proprio su quelle linee di bilancio che finanziano i progetti e le politiche in grado di creare crescita e posti di lavoro soprattutto per i nostri giovani cittadini europei. Come ho avuto modo di ribadire in altre occasioni, sono consapevole delle difficoltà finanziarie che ciascuno Stato membro sta affrontando al proprio interno, ma la risposta alla crisi – come peraltro evidenziato dal Consiglio in sede di dichiarazioni pubbliche, quindi al massimo livello politico – deve essere "più Europa" e non "meno Europa". Non è quindi possibile pensare di fissare a priori un livello dei pagamenti – come ha fatto il Consiglio – che sia notevolmente più basso; si tratta di un taglio di oltre 5 miliardi di euro, come hanno detto coloro che mi hanno preceduto, della cifra che la Commissione ha ritenuto indispensabile indicare nel proprio progetto di bilancio. Vorrei ricordare al Presidente del Consiglio che tale somma viene individuata dalla Commissione sulla base delle stime fatte dagli Stati membri, poi riviste dalla Commissione al ribasso, per cui il fabbisogno indicato nel in termini di stanziamenti di pagamento, quel 6,8 percento di aumento rispetto al bilancio del l2012, non è una cifra arbitraria, ma un'indicazione realistica delle risorse necessarie fatta dalla Commissione sulla base delle indicazioni fornite dagli Stati membri per onorare tutti gli impegni presi dal 2007 ad oggi. Alla fine della programmazione finanziaria, inoltre, non possiamo pensare di rischiare, come peraltro già avvenuto quest'anno in primavera, di bloccare alcuni importanti programmi di ricerca perché mancano i fondi per pagare le fatture. Lo stesso Presidente Barroso ha ritenuto opportuno indirizzare una lettera ai capi di Stato e di governo esprimendo preoccupazione per i tagli trasversali effettuati dal Consiglio nella propria lettura. Penso di non esagerare affermando che siamo di fronte a un problema di credibilità e affidabilità dell'Europa, ed è per questo motivo che il Parlamento monitorerà strettamente, con l'aiuto della Commissione che è in possesso dei dati aggiornati, l'andamento dei pagamenti per il 2012. Spero in tal senso che il interistituzionale, previsto per il 26 settembre, possa rivelarsi un esercizio utile per definire le reali necessità e per evitare quanto spiacevolmente accaduto durante la scorsa procedura di bilancio. La nostra idea, per andare incontro alle reali necessità dei cittadini, è quella di proporre una lettura responsabile in grado di garantire che il bilancio europeo sia dotato delle risorse necessarie per investire nella crescita e lo sviluppo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Signora Alto rappresentante, concordo con quanto affermato dall'on. Brok e con la sua relazione, nel rilevare progressi nello sviluppo del Servizio europeo di azione esterna che, insieme alla Sua personale azione, inizia a dare corpo e identità alla politica estera e di sicurezza comune e all'azione esterna dell'UE, lungo le linee di quell'approccio globale multilaterale fondato sulla pluralità di strumenti, che è l'unico metodo possibile per affrontare le sfide del mondo di oggi. In questo quadro, mi sembra condivisibile l'approccio equilibrato da Lei seguito in dossier delicati, come quelli siriano e iraniano, basato sulla giusta consapevolezza del delicato sistema di interdipendenze e sulla contraddizione fra dimensione statale e dimensione nazionale religiosa che caratterizza la scena mediorientale. Detto questo, naturalmente molto resta da fare lungo la strada di una migliore individuazione delle priorità: rafforzamento dell'unità di intenti degli Stati membri, rafforzamento della dimensione della difesa europea e anche sviluppo di quella dimensione parlamentare della PESC, sia in termini di controllo parlamentare nello spirito e nella lettera dell'articolo 36, sia di rafforzamento delle potenzialità della diplomazia parlamentare. Ritengo che anche relativamente a questi aspetti potremo lavorare insieme anche in vista della revisione della decisione sul Servizio di azione esterna, per la quale lavoreremo con spirito costruttivo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Alto rappresentante, nell'esprimerle apprezzamento per gli sforzi da Lei profusi in questo ultimo periodo, torno a sottolineare quella che forse è la nostra aspettativa principale rispetto al tema della PESC e che è chiarita da un passaggio della relazione Brok dove si afferma che "la capacità dell'UE di influenzare l'ordine internazionale non dipende soltanto dalla coerenza delle sue politiche, ma anche da una concezione realmente strategica della politica estera europea, che deve unire e coordinare tutti gli Stati membri in base alla stessa serie di priorità in modo che parlino con un'unica voce". Signora Alto rappresentante, il problema per noi sta esattamente qui: qual è la Sua strategia per imporre priorità ai paesi membri? La crisi ci ha insegnato che per uscirne bisogna fissare delle priorità, cosa che abbiamo fatto: unione bancaria, unione fiscale e unione monetaria per un'unione politica. Qual è la Sua strategia in ordine ai temi di politica estera? Come facciamo a fare passi in avanti verso una dimensione, non dico federale, della politica estera dell'Unione europea, ma che ci faccia capire che abbiamo stabilito priorità ben precise e che a queste si sentono subordinati tutti gli Stati membri dell'Unione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, l'Europa è chiamata sempre più a svolgere un ruolo importante nel quadro dei cambiamenti geopolitici che interessano vaste aree del mondo. Ritengo che innalzare il profilo e la qualità della politica estera europea sia una necessità sempre più urgente, soprattutto perché molti di questi cambiamenti stanno avvenendo non lontano dal nostro continente. Per realizzare tutto questo c'è bisogno di convincere gli Stati membri a investire nella politica estera comune europea rafforzando le scelte fatte nell'ambito del trattato di Lisbona. È necessario passare, signora Vicepresidente, dall'attuale attivismo – innegabile e richiamato dai tanti viaggi da Lei fatti in ogni parte del mondo – a un maggiore protagonismo, capace non solo di lasciare il segno, ma di modificare gli equilibri esistenti a favore della politica estera europea. Sarebbe auspicabile dedicare un'apposita sessione per la discussione in questo Parlamento della politica estera e degli orizzonti strategici da realizzare. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in realtà questa nostra discussione sta solo registrando l'impotenza di fronte al dramma che si sta consumando in Siria ed io vorrei capire se prendiamo solo atto di questo stato di cose o se invece intendiamo attuare un'adeguata e forte iniziativa politica che cerchi di rimettere in moto l'azione diplomatica e adotti le scelte necessarie sul campo, a partire dal corridoio umanitario. L'Europa non può assistere passivamente a ciò che sta avvenendo. Chi pensa di dover protrarre questa situazione deve essere consapevole che si assume una grande responsabilità, politica e morale. È vero che Lei, signora Ashton, sembra condizionata dalle divisioni e dalle inconcludenze delle cancellerie degli Stati membri? Se è così, va detto. È doveroso che si levi qui una voce alta verso tutti i governi europei perché aiutino con coerenza il Suo lavoro e la Sua azione europea, e questa voce oggi vorrei sentirla qui in Parlamento europeo in modo chiaro da Lei, signora Vicepresidente. Signor Presidente, signora Commissario, un'evidenza con la quale dobbiamo confrontarci è sicuramente il depauperamento delle risorse ittiche su cui convergono i diversi dati disponibili. Alcuni stock ittici sono gravemente compromessi e quindi garantire una pesca sostenibile deve essere l'obiettivo da raggiungere se vogliamo, in futuro, aumentare la produttività ittica dei nostri mari. Il dibattito di oggi anticipa alcuni temi centrali della riforma della politica comune della pesca. La sovraccapacità, a causa della mancanza di dati attendibili, non consente di giungere ad una sua definizione condivisa e il rischio di adottare misure che potrebbero penalizzare i pescatori va decisamente evitato, considerando il grave stato di crisi in cui versa il settore. La pesca deve continuare a rappresentare un'importante opportunità di lavoro e di sostentamento delle famiglie. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono molto favorevole a questa relazione anche perché quando, qualche anno fa, ero consigliere regionale in Piemonte ho partecipato in prima persona alla stesura di una legge regionale che prevedeva proprio una serie di agevolazioni, riconoscimenti, nonché servizi alle persone vittime di reato. Trovo giusto che l'Unione europea e gli Stati membri riconoscano le vittime di reato quali soggetti da tutelare e aiutare, in particolare lungo il percorso psicologico immediato, ma anche durante l'eventuale processo penale e fino alla completa ripresa delle normali condizioni di vita. Tutte le vittime devono avere gli stessi diritti, essere trattate con rispetto e dignità, al riparo dal ripetersi di reati, e avere accesso a servizi di sostegno, giustizia nonché risarcimento. Una particolare attenzione deve essere posta nei confronti dei minori, delle vittime di abusi sessuali e nei confronti di quei crimini che risultano particolarmente efferati. Signor Presidente, la riforma della politica comune della pesca è una scelta necessaria e non più rinviabile. In Europa si pesca troppo e spesso si pesca male. Se vogliamo salvaguardare le risorse biologiche marine, preservare l'ecosistema marino e garantire la sopravvivenza del settore della pesca dobbiamo dare agli stock ittici sovrasfruttati il tempo di ripopolarsi. Ma oggi in quest'Aula ha prevalso, per pochi voti, la miope visione di chi vuole mantenere lo statu quo e continuare a condannare il nostro mare e l'intero settore della pesca a morte certa. Per questi motivi ho votato contro la relazione sulla riforma della politica comune della pesca. Abbiamo bisogno di una riforma coerente, che permetta uno sfruttamento sostenibile delle risorse marine e non di un testo annacquato, senza prospettive per il futuro. Servono piani di gestione pluriennali e un calendario preciso con l'istituzione di una rete di riserve protette. Ben vengano le sanzioni nei confronti di quegli Stati membri che non rispettano le regole, effettuano controlli insufficienti, sforano le proprie quote e non forniscono dati affidabili. Più tutela dei pesci nei nostri mari significa più posti di lavoro per i pescatori europei, ma in quest'Aula c'è ancora chi non l'ha capito. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, il regolamento sulla qualità dei prodotti agroalimentari, che voteremo domani, è il secondo più importante provvedimento legislativo che vede il Parlamento europeo pienamente coinvolto grazie alla procedura di codecisione per la legislazione agricola. Come per il regolamento "Latte", anche in questo caso il Parlamento è riuscito a introdurre modifiche significative e migliorative alla proposta della Commissione europea. Ricordo, ad esempio, le regole più severe per tutelare i prodotti certificati dalle usurpazioni e dalle imitazioni – la cosiddetta norma ma anche il nuovo sistema di indicazioni facoltative, a cominciare dall'indicazione "Prodotto di montagna", i marchi d'area, l'introduzione di un maggiore grado di semplificazione nelle procedure di autorizzazione dei prodotti DOP, IGP e STG. Ricordo anche la modifica della lista dell'allegato, che finalmente apre anche al cioccolato la possibilità di avere un'indicazione geografica protetta. Colgo l'occasione per salutare gli amici del cioccolato di Modica presenti in sala. Sono solo alcune delle tante modifiche che il Parlamento – grazie all'ottimo lavoro della relatrice on. Iratxe García Pérez, che ringrazio, dei relatori ombra e di tutta la commissione per l'agricoltura – è riuscito a introdurre per rafforzare la prospettiva della qualità come leva competitiva per il settore. L'unico rammarico, com'è stato ricordato dalla stessa relatrice, è che il Parlamento non sia riuscito a convincere il Consiglio sulla necessità di estendere la programmazione produttiva, che avevamo utilmente introdotto nel pacchetto latte, anche a tutte le altre denominazioni di origine protetta per quanto riguarda, in particolare, il settore dei prosciutti. Ma, come è stato ricordato anche dal relatore ombra on. Dorfmann, non mancheremo di farlo nel dibattito per la riforma della politica agricola comune, in particolare sul documento dell'OCM unica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è doveroso prima di tutto ringraziare l'on. García Pérez per il paziente e lungo lavoro condotto nell'ultimo anno per raggiungere un accordo il più possibile vicino alla posizione del Parlamento. Si tratta di un percorso intrapreso nel 2009 con la relazione d'iniziativa sui prodotti di qualità, che già allora evidenziava questioni importanti su cui oggi abbiamo raggiunto un risultato e altre sulle quali dobbiamo ancora lavorare. Quello che abbiamo ottenuto rappresenta un successo per tutti i produttori, associazioni e consorzi che ci hanno supportato in questi anni, ed è il riconoscimento del loro impegno a favore della qualità. L'importanza del loro lavoro è stata affermata in questa stessa relazione attraverso la possibilità concessa agli Stati membri di incoraggiare la loro formazione e il loro funzionamento. Tra i risultati positivi ottenuti – come già ribadito dai colleghi – grazie al lavoro di squadra portato avanti dalla delegazione del Parlamento durante gli incontri con le altre istituzioni, desidero ricordare la protezione in base alla quale gli Stati membri devono tutelare le produzioni soggette a marchio, anche qualora fossero utilizzate come ingredienti di prodotti lavorati, senza attendere la denuncia da parte dei produttori. Contrariamente a quanto inserito nella relazione dell'on. Nicholson sui rapporti contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, la gestione dei volumi per i marchi negli altri settori è rimasta esclusa dalla presente relazione. Non è stato possibile raggiungere un accordo su un tema fondamentale per i nostri produttori – quello della programmazione dei volumi – strumento fondamentale auspicato in primo luogo dagli operatori delle filiere produttive per consentire un equilibrio fra la domanda e l'offerta. Insieme ai colleghi, continueremo a lavorare per ottenere anche questo risultato. Ringrazio infine le associazioni italiane che rappresentano i consorzi, le quali hanno collaborato e continueranno a farlo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, grazie al lavoro di tutti i colleghi di questo Parlamento, giungiamo al voto finale sui sistemi di qualità applicabili ai prodotti agricoli. Ottimo è, secondo me, il risultato raggiunto nel negoziato con il Consiglio. Infatti, la norma le nuove possibilità di etichettatura e le modifiche all'allegato – in grado di consentire anche a nuovi prodotti, quali il cioccolato, l'accesso ai marchi comunitari – sono solo alcuni esempi. Un solo rimpianto, signor Commissario: l'indisponibilità del Consiglio in tema di programmazione dell'offerta da parte dei consorzi di tutela ci ha lasciato un po 'di amaro in bocca. Sia certo però, signor Commissario, che questo Parlamento riproporrà il tema nell'ambito dell'ormai prossima riforma della PAC, anche per evitare disparità di trattamento rispetto ad alcuni comparti produttivi che già hanno visto questo riconoscimento. Domani voteremo contro, anch'io voterò contro, l'emendamento che, pur condivisibile, non è però in tempo utile per essere valutato positivamente. Signor Presidente, signor Commissario, onorevole Leichtfried, il negoziato dell'accordo commerciale con Colombia, Perù e America centrale e i relativi meccanismi di stabilizzazione e clausole di salvaguardia ha impegnato non poco l'attività di molti di noi e della commissione INTA. Siamo favorevoli ai regolamenti proposti perché garantiscono un equilibrio fra diverse esigenze, tutte riconducibili al principio del libero commercio, dell'attenzione all'interesse comunitario e del commercio internazionale come strumento per la crescita e per uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto dei diritti umani. In particolare, questi regolamenti sono volti a tutelare le imprese europee e di conseguenza i lavoratori in esse occupati, i nostri agricoltori, soprattutto quelli delle aree più periferiche dell'Unione europea. Anche se le salvaguardie e i meccanismi di stabilizzazione sono limitati nel tempo, riteniamo che quello previsto sia un periodo sufficiente per adeguare il nostro sistema produttivo alle liberalizzazioni ivi contemplate e, nel contempo, per favorire un incremento significativo delle esportazioni dei paesi interessati. Da qui il nostro voto favorevole. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente della Commissione, Lei ha opportunamente parlato dell'esigenza di dare un assetto diverso alle istituzioni europee, e questo perché conosce benissimo lo stato di insofferenza e di delusione che molti cittadini europei hanno maturato nel corso degli ultimi mesi. Ritengo però che costruire un'Europa che abbia gli Stati membri partecipi di una cessione di sovranità verso le nostre istituzioni sia importante, ma non sufficiente per dare fiducia e speranza a milioni di persone, che oggi sono disoccupate, che stanno perdendo il lavoro o che vedono aumentare drammaticamente le loro difficoltà di vita. Ignorare il tema della povertà e delle azioni di contrasto contro la stessa, oppure non prendere in seria considerazione l'esigenza di avere a breve politiche anticicliche per quanto riguarda il lavoro rischia di vanificare anche gli apprezzabili sforzi che Lei intende compiere sul versante istituzionale. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero anzitutto congratularmi con la relatrice e con tutti i colleghi che, con il loro eccellente lavoro, hanno contribuito a concretizzare una delle azioni chiave dell'agenda digitale europea. La direttiva che ci accingiamo ad approvare aiuterà il conseguimento di due obiettivi fondamentali per lo sviluppo del diritto d'autore europeo. Innanzitutto, consentirà la diffusione e l'utilizzo di opere che altrimenti correrebbero il rischio di sparire dal nostro patrimonio culturale. Si tratta quindi di un'iniziativa che assolve un indubbio principio cardine del diritto d'autore, costituito dalla tutela e dalla valorizzazione della cultura e delle creazioni intellettuali. In secondo luogo, questa direttiva consentirà di modernizzare e migliorare il quadro giuridico degli Stati membri, adeguando la normativa vigente agli sviluppi tecnici e alla necessità di una maggiore flessibilità. Ciò contribuirà a rafforzare i benefici economici del diritto d'autore, garantendo una giusta remunerazione per il lavoro svolto e individuando gli eventuali titolari di diritti in una cornice assolutamente certa di regole. Quanto all'utilizzo a fini commerciali delle opere orfane, condivido l'approccio scelto da questo Parlamento, che prevede l'utilizzo commerciale solo per l'ammortamento dei costi derivanti dal servizio pubblico svolto dai vari istituti preposti. Questa direttiva non riguarda, infatti, questioni legate all'utilizzo lucrativo delle opere orfane, bensì l'accesso legittimo e transfrontaliero alle opere con l'obiettivo ultimo di promuovere la diversità e la ricchezza del patrimonio culturale europeo. Signora Presidente, onorevoli colleghi, plaudo alla bella relazione della relatrice Geringer, che abbiamo contribuito ad arricchire in sede di commissione per la cultura. Le ragioni dell'apprezzamento partono innanzitutto dal riconoscimento del diritto d'autore come fondamento economico e di principio dell'industria creativa, dato che stimola l'innovazione, la creatività, gli investimenti e la produzione. La diffusione delle opere, dopo la loro digitalizzazione, è il mezzo prioritario per tutelare e promuovere il patrimonio culturale europeo. L'Unione europea dispone di un patrimonio culturale molto ricco, ma gran parte di esso giace inutilizzato negli archivi e nelle biblioteche dei nostri Stati membri, senza alcuna possibilità di accesso da parte dei cittadini. È opportuno quindi rendere queste opere il più possibile accessibili a tutti. La vera ricchezza della nostra Unione è infatti il suo patrimonio culturale che non ha eguali al mondo, ma che spesso è trascurato e perde il suo valore non solo culturale, ma anche economico. Il compromesso raggiunto fra la tutela del diritto d'autore e la fruizione da parte del pubblico è il modo migliore per invertire questa tendenza e rilanciare, senza violare alcun diritto, il nostro patrimonio culturale. È vero che forse non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ma il bicchiere non è mezzo vuoto ma sicuramente mezzo pieno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il lavoro della collega Papadopoulou è stato pregevole e, come lei stessa ha detto, va dato atto alla Commissaria di aver fatto una scelta anche coraggiosa in questa fase. La crisi ha evidenziato l'esistenza di un orientamento negativo in alcuni Stati, in molti soggetti di rappresentanza istituzionale o politica, che è quello di chi vuole risolvere i problemi della crisi mettendo in discussione i diritti delle persone, come se a una riduzione dei diritti corrispondesse automaticamente un'uscita dallo stato di difficoltà. Questi diritti a volte sono della persona in quanto tale, sono di chi lavora, della donna o dell'uomo che ha un'attività, e spesso sono quelli negati ai cittadini. Credo che ricostruire questa catena tra la persona – il lavoratore o la lavoratrice, cioè la funzione della produzione – e la cittadinanza, sia una scelta di carattere politico e culturale indispensabile. L'Anno della cittadinanza ci aiuterà anche in questo. Signor Presidente, brevissimamente, vorrei sottolineare che oggi approviamo un nuovo regolamento più moderno, più semplice, nelle modalità di gestione di fondi e dotato di norme più efficaci per affrontare e vincere le sfide dell'attuale crisi. Grazie a tutti. Signor Presidente, vorrei complimentarmi per l'ottimo lavoro svolto dal collega La Via nella relazione sul bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2013. Il compito che gravava sul collega era arduo, dal momento che l'accordo tra Stati membri e Parlamento europeo sembrava lontano e difficilmente raggiungibile. Nonostante il periodo di protratta crisi e di continue richieste di tagli alla spesa dell'Unione europea, il collega La Via insieme al collega Vaughan sono riusciti a garantire una continuità alle politiche e iniziative in corso. Trovo particolarmente importante il fatto di avere evitato un rallentamento delle iniziative pilota in materia ambientale ed energetica, chiaro segno del buon lavoro svolto dal Parlamento europeo nella difesa delle prerogative dell'Unione europea. Per questo motivo ho dato il mio pieno sostegno a questa relazione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in tempi di crisi in cui gli Stati membri chiedono di ridurre il contributo comunitario, dobbiamo spendere meglio i fondi disponibili, finalizzandoli alle vere priorità: crescita, sviluppo e occupazione, tagliando sprechi ed eliminando rendite di posizione, partendo dall'abolizione del cosiddetto sistema delle riduzioni, veri e propri sconti di bilancio di cui beneficiano alcuni Stati membri a danno di altri. Inaccettabile è a mio avviso lo sconto inglese che equivale fino ad ora a circa 97 miliardi di euro. Il mio paese, l'Italia, non si può più permettere il lusso di essere un contributore netto e di versare cioè più di quello che riceve, soprattutto non lo può più fare per finanziare questi sconti anacronistici. Solo nel 2011 l'Italia ha avuto un saldo negativo di quasi 6 miliardi di euro. Concludo, a proposito di tagli agli sprechi, dicendo che oggi il Parlamento europeo ha lanciato un messaggio chiaro per arrivare in tempi rapidi a una sola sede. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come premessa devo ricordare che i negoziati sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 si stanno svolgendo in un contesto sociale, economico e finanziario molto problematico. Con dispiacere devo notare che l'Unione viene sempre più vista dai cittadini come un'entità che aggrava l'onere finanziario a carico dei contribuenti, più che come una risorsa preziosa. Sono convinto che questa situazione sia causata dal fatto che il bilancio dell'Unione europea risulta in contraddizione rispetto ai bilanci nazionali, dal momento che non è stato ampliato rispetto all'estensione dei compiti e delle competenze conferite all'Unione dal trattato di Lisbona, ma anche rispetto alle importanti decisioni politiche assunte dallo stesso Consiglio europeo. Ho votato a favore della relazione in quanto conscio della necessità di un compromesso interistituzionale e di un segnale di chiarezza nei confronti dei cittadini. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, di per sé l'ACAA è un ottimo accordo: va nella direzione della semplificazione, che certamente auspico, ma pensare che sia un accordo tecnico mi pare ingenuo, o forse siamo in malafede. C'è una lunghissima lista di richieste nei confronti dell'autorità israeliana da parte dell'Unione europea, da parte dell'alto rappresentante, da parte dei nostri consoli a Gerusalemme Est, e da parte di questo Parlamento sulle colonie in Cisgiordania, sulla continua annessione di Gerusalemme Est, sulla situazione a Gaza e sulla ripresa del processo di pace. Se noi vediamo che cosa siamo riusciti a ottenere con queste richieste come Unione europea, non constatiamo nessun progresso reale e nessuna seria concessione. Per questa ragione penso che questo sia tutto fuorché un provvedimento politicamente neutrale. La mia delegazione voterà contro l'ACAA e chiedo alla Commissione, qualora l'ACAA venga approvato, il massimo grado di sorveglianza, sia per la tracciabilità dei prodotti delle colonie, che è un problema, che non riguarda la buona fede della Commissione ma Israele, sia per quanto riguarda l'estensione ad altri prodotti senza il ruolo del Parlamento europeo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, per anni questo Parlamento non è stato in grado di superare il divario ideologico tra chi è pro Palestina e chi è pro Israele, anche quando il dibattito è squisitamente tecnico. L'accordo ACAA prevede l'estensione di alcuni benefici del mercato interno a settori che sono già allineati ma che richiedono una ulteriore regolamentazione per facilitare l'accesso al mercato di prodotti industriali ed eliminare gli ostacoli tecnici. L'accordo va inquadrato su base commerciale, perché permette di agevolare l'accesso europeo sui mercati dei prodotti farmaceutici e procedere al completamento della politica dello scambio che l'Unione sta portando a termine con i paesi mediterranei. Su base commerciale dovrebbe essere inserito il dibattito sugli eventuali problemi legati al dubbio d'origine per alcuni prodotti esportati, un rischio che non avremmo se il Consiglio avesse approvato il regolamento sulla denominazione di origine, che invece è bloccato e rischia di essere accantonato per incomprensioni politiche e interessi contrastanti. Invitiamo l'Aula a saper scindere le valutazioni commerciali da quelle politiche e chiediamo che non si continui con una sterile strumentalizzazione e che si voti l'accordo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ancora una volta quando discutiamo delle relazioni tra Unione europea e Israele la nostra Aula si divide in maniera ideologica e trasferisce un accordo di natura tecnica sul terreno dello scontro politico, a prescindere dal contenuto. Questo accordo non è un delle relazioni tra Unione europea e Israele; non è un testo di diritto internazionale che delimita frontiere e definisce diritti di sovranità. A sostenerlo sono i servizi giuridici del Parlamento e della Commissione, che hanno sottolineato come l'ACAA con Israele non vada al di là dell'esistente quadro giuridico. Si tratta di un accordo di natura tecnica, che permetterà a molti cittadini europei un accesso più facile a medicinali di ottima qualità e a basso costo, con notevoli risparmi per i nostri servizi sanitari nazionali. L'Italia risparmierà circa 1 miliardo di euro l'anno, che in questa situazione economica difficile non è certo poco. È per queste ragioni che ritengo si debba approvare questo accordo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non sfugge a nessuno in quest'Aula che la portata del provvedimento che voteremo questa sera va ben al di là dell'oggetto specifico che stiamo discutendo. Mi considero un amico di Israele da sempre e non ho personalmente alcun dubbio sul fatto che il conflitto che da decenni contrappone larga parte del mondo arabo a Israele sia dovuto principalmente – se non esclusivamente – al fatto che troppi nel mondo arabo non vogliono ammettere il diritto all'esistenza dello Stato di Israele. Detto questo, però, non possiamo non denunciare con forza che le ripetute violazioni del diritto internazionale e gli accordi sottoscritti da parte del governo israeliano hanno nel tempo innescato una spirale che anche Israele deve – proprio perché rivendica per sé la qualifica di unica democrazia del Medio Oriente – contribuire a interrompere con decisione. Chiediamo quindi che questo sia rinviato in commissione INTA e sia congelato fino a quando non ci saranno segnali decisivi da parte di Israele per lo smantellamento degli insediamenti nei Territori palestinesi occupati illegittimamente e per un maggiore rispetto del diritto all'esistenza del popolo palestinese, segnali che vanno incoraggiati anche da una più efficace politica estera europea in quell'area, oggi del tutto insufficiente. In subordine, pur non potendo arrivare comunque a votare a favore del provvedimento, riteniamo che quanto meno quest'Aula debba sostenere l'emendamento dei colleghi Moreira, De Keyser, Schaake, volto ad escludere che i vantaggi previsti per Israele da questo regolamento si estendano anche ai prodotti provenienti dai territori illegittimamente occupati. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il 2013 sarà giustamente l'anno dei cittadini europei. È un'iniziativa importante perché è assolutamente prioritario ricordare, ribadire e diffondere, in particolare tra i giovani, i diritti e le conquiste di cui godono e che derivano dall'avere una cittadinanza europea. Oggi, grazie al processo di integrazione europeo, i cittadini dell'Unione nel territorio di altri Stati membri possono vivere, lavorare, studiare e viaggiare senza restrizioni, accedere all'assistenza sanitaria, godere di diritti e tutele come passeggeri, come consumatori e possono anche votare ed essere eletti, alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiedono. Si tratta di conquiste importanti, dense non solo di un forte significato simbolico volto a rafforzare e promuovere il senso di appartenenza europea, ma anche portatrici di indiscussi vantaggi e opportunità pratiche. Eppure, come ha confermato l'indagine condotta da Eurobarometro e come vedo quotidianamente nella mia attività di deputato, spesso c'è una mancanza di consapevolezza di questi diritti, dei valori e dei principi che li ispirano. È importante dunque diffondere e pubblicizzare il più possibile, in particolare nelle scuole ma non solo, quale grande ricchezza sia possedere questa nostra doppia cittadinanza, quella europea che va ad aggiungersi e a rafforzare quella nazionale. Signor Presidente, a quasi vent'anni dalla determinazione giuridica del concetto di cittadinanza europea, solo il 43% dei cittadini dell'Unione considera familiare l'espressione "cittadino dell'Unione europea". Mancano le informazioni, la consapevolezza dei propri diritti: gli ostacoli linguistici e il mancato riconoscimento di diplomi, lauree e qualifiche costituiscono le questioni con cui giornalmente si confrontano i cittadini europei. Condivido quindi l'iniziativa della Commissione di dedicare l'anno 2013 ai cittadini dell'Unione. Allo stesso modo sostengo pienamente l'impostazione della relatrice volta a estendere il campo di applicazione della decisione, focalizzandosi sulla sensibilizzazione dei cittadini, sui loro diritti in materia di cittadinanza europea e non solo sulla questione della libera circolazione. Anch'io auspico che l'intestazione di quest'anno 2013 non abbia ancora una volta solo una natura meramente celebrativa ma dia il via alla creazione di un quadro politico per le future misure e azioni necessarie a consolidare la cittadinanza dell'Unione. Signor Presidente, istituire un Anno dei cittadini è un modo per rimettere al centro dell'Unione europea il suo mezzo miliardo di popolazione; è riuscire a pensare che tutte le altre misure di cui stiamo discutendo in questi giorni – l'Unione bancaria, i provvedimenti economici e finanziari per combattere la crisi – devono avere come primo obiettivo l'interesse per i cittadini: rafforzare i diritti connessi alla cittadinanza, il ruolo delle associazioni nell'Unione, il rafforzamento della mobilità degli studenti, degli insegnanti, degli artisti e degli operatori culturali sono lo scopo dell'anno europeo che abbiamo appena votato. In una parola, è il rafforzamento dell'identità europea attraverso inserire concrete in cui i cittadini sono attori protagonisti; è un modo per costruire davvero l'Unione dal basso, ed è per questo che ho votato a favore. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione Foster che chiede un intervento severo della Commissione, anche attraverso sanzioni, al fine di indurre gli Stati membri a ridurre le frontiere nel cielo europeo. Il Cielo unico europeo rappresenta infatti un progetto ambizioso per creare uno spazio aereo unico che permetta di aumentare la capacità e l'efficienza nella gestione del traffico aereo dal punto di vista funzionale ma anche economico e ambientale. L'attuazione del programma SESAR, pilastro tecnologico del Cielo unico, è un aspetto vitale per la riuscita del Cielo unico europeo, a maggior ragione dal 2015, quando il programma dovrà essere avviato. Purtroppo le lacune del Cielo unico rimangono numerose, in particolar modo nell'implementazione dei FAB, blocchi funzionali di spazio aereo. In questo senso accolgo però con favore il rinnovato slancio dato pochi giorni fa dall'Italia e dagli altri paesi interessati al FAB "Blue Med", che ha una valenza strategica, perché coinvolge i paesi della sponda sud del Mediterraneo. Signor Presidente, la tutela dei diritti dei passeggeri risulta sempre più importante, soprattutto in periodi di crisi come l'attuale, dove i tagli dei costi dei trasporti e il fallimento improvviso di imprese del settore possono portare a gravi disagi per chi viaggia. Troppo spesso le cronache dei giornali riportano notizie di voli aerei annullati e di centinaia di passeggeri abbandonati a se stessi anche per giorni interi; per non parlare dei ritardi o della cancellazione dei treni, che lasciano allo sbaraglio migliaia di lavoratori, studenti e intere famiglie, spesso senza informazioni utili sulle alternative per tornare a casa o nei posti di lavoro. Bisogna garantire ai passeggeri maggiore trasparenza in materia di prezzi ed eliminare pratiche sleali, come l'aggiunta di posti non opzionali e restrizioni eccessive ai bagagli a mano. Bisogna lavorare affinché vengano previsti punti di informazione multilingue per cambi di itinerari e prenotazione in caso di annullamento di voli o di treni, al fine di tutelare al massimo i cittadini dell'Unione. Signor Presidente, i diritti dei passeggeri devono essere al centro del dibattito quando parliamo di trasporti. Il concetto di accessibilità è il punto cardine di questa relazione. Accessibilità per tutti dal punto di vista fisico, delle destinazioni e delle informazioni. Bisogna poter garantire infatti informazioni corrette agli utenti, usando modalità diverse e tenendo in considerazione necessità di vario genere. Inoltre, i passeggeri devono poter aver accesso a servizi di assistenza attraverso helpdesk con personale formato e competente. Infine torniamo a chiedere la revisione della direttiva sui viaggi "tutto compreso", la "", che permette di avere un quadro giuridico più chiaro e sicuro per i consumatori e le aziende in situazioni ordinarie e straordinarie, evitando abusi e pratiche sleali e assicurando più trasparenza. La relazione del collega Bach riprende tutti questi aspetti e per queste ragioni ho deciso di votare a favore. Signor Presidente, è indiscutibile il fatto che, se vuole uscire dalla crisi, l'Unione europea debba rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese europee, le quali sono responsabili per la creazione dell '85% dei posti di lavoro. Premessa questa circostanza da cui deriva la necessità di maggiore armonizzazione delle politiche industriali nazionali, ritengo sia altrettanto fondamentale raggiungere un altro obiettivo: l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Solo il 25% delle piccole e medie imprese opera a livello transfrontaliero all'interno dell'Unione europea. Condivido quindi le azioni previste dalla Commissione per favorire il processo di internazionalizzazione e la necessità espressa dal relatore di fornire informazioni specifiche sui mercati prioritari, nonché dettagli sui vari servizi di supporto disponibili. Concludo, sottolineando il bisogno di un maggior coordinamento delle varie iniziative a livello dell'Unione europea. In un periodo di razionalizzazione della spesa pubblica, non possiamo permetterci di duplicare sforzi o politiche, con il rischio di generare inutili oneri amministrativi e burocratici. Signor Presidente, ho votato a favore di questa risoluzione sui rapporti commerciali ed economici tra Unione europea e Stati Uniti, intanto perché è una relazione importante, equilibrata e completa, per cui ringrazio il presidente Moreira, e perché ci offre anche un quadro completo delle prospettive commerciali ed economiche e dei nodi e delle sfide dell'incontro tra le due principali economie del mondo, che rappresentano il 50% del prodotto e un terzo dei flussi commerciali. Dopo molti anni di stallo, siamo di fronte a un possibile punto di svolta nelle nostre relazioni bilaterali e la prospettiva di un possibile accordo ad ampio spettro tra Europa e Stati Uniti potrebbe aprire positivi scenari nelle relazioni transatlantiche. Naturalmente ci sono le questioni relative alle barriere tariffarie e un accordo di tale portata dovrebbe anche e soprattutto avere l'ambizione di eliminare le tante barriere commerciali e tecniche purtroppo ancora presenti, oltre a dover affrontare temi importanti, quali la protezione delle indicazioni geografiche, l'apertura del mercato degli appalti e l'armonizzazione delle regole di origine e degli standard regolamentari, sanitari e fitosanitari, ancora troppo differenti. Ma ciò non toglie nulla all'importanza degli atti che andiamo ad assumere. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la risoluzione che il Parlamento si appresta ad approvare è un atto di indirizzo politico importante, che tiene conto delle ambizioni e delle preoccupazioni che il mondo produttivo europeo non da oggi manifesta verso un paese che rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra economia ma anche un grande problema. Giappone e Unione europea rappresentano insieme più di un terzo del PIL mondiale e più del 20% del commercio mondiale. Già questi due dati fanno capire qual è l'importanza del negoziato che andiamo ad aprire. Avremmo quindi preferito che il negoziato fosse preceduto da segnali più forti da parte del Sol Levante che, a nostro avviso, non sono sin qui pervenuti. Il tema più importante resta quello della rimozione delle numerose barriere non tariffarie da parte giapponese e di quelle barriere normative che non possono trovare giustificazione solo nelle differenze culturali. Questa rimozione deve rappresentare una precondizione per giungere a un accordo equilibrato e vantaggioso per entrambi. In particolar modo appaiono decisivi per la positiva conclusione del negoziato i risultati relativi ai settori degli appalti pubblici e dell'automobile. Il Giappone dovrà rendere il suo mercato altrettanto aperto del nostro, in uno spirito di reciprocità sostanziale, in particolare per quello che riguarda l'auto sulle cosiddette "" e il trattamento fiscale per le Sarà anche importante la questione delle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli e alimentari, inclusi i vini e i liquori. Chiediamo, infine, che il Parlamento sia costantemente informato dell'evolversi del negoziato e che la Commissione effettui una seconda valutazione dell'impatto di un possibile accordo di libero scambio con il Giappone, con particolare riferimento ai settori più sensibili come quello automobilistico o dell'elettronica. Solo così, in questi momenti di crisi dell'economia europea, potremo dire di aver tutelato i settori produttivi europei senza compromettere il nostro impegno per un commercio libero, sostenibile ed equo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor presidente della Commissione, pur considerando che mi sembra che le cose stiano andando comunque meglio, l'impressione all'indomani di questo Consiglio è che valga il principio della "tela di Penelope" se si è costretti di fatto a tornare due volte su cose che si pensava di avere già acquisito. Allora le chiedo, in ordine al meccanismo unico di supervisione, che è sicuramente un buon compromesso, che cosa intende fare la Commissione per sollecitare gli Stati membri che spingono per posticiparne l'entrata in vigore? Che cosa si intende fare per far sì che si assestino su posizioni più ragionevoli? Infatti, più volte è stato ricordato in vari paesi da autorevoli responsabili che il tempo è anche denaro. E se da un lato può esserci il problema di quei paesi che chiedono più tempo, non sembra avere larga considerazione il fatto che si rinvii nel tempo in modo indefinito l'assunzione di decisioni e il perseguire queste decisioni con determinazione. Credo cioè che i risultati del Consiglio vadano considerati positivamente ma allo stesso modo occorra mettere tutto il peso di cui si è capaci perché siano efficaci da subito. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signori Presidenti, una moneta comune ha bisogno di una vera Unione economica: non di un sistema di regole e di disciplina ma di un governo economico, basato su istituzioni democratiche e dotato di risorse adeguate. Per questo il Parlamento insiste che non esistono soluzioni efficaci e legittime che non si basino sul metodo comunitario e sulle istituzioni dell'Unione e che il Parlamento europeo è il Parlamento dell'euro perché l'euro è la valuta dell'Unione. È positivo che nelle conclusioni del Consiglio europeo questi principi siano richiamati, ma occorre declinarli concretamente con coerenza. Una maggiore capacità fiscale per assorbire gli indotti e sostenere la crescita e l'inclusione sociale è necessaria ma occorre dire con chiarezza che questa capacità fiscale può e deve essere una sezione del bilancio dell'Unione e deve basarsi su risorse proprie aggiuntive e soprattutto non può essere un diversivo per eludere la necessità di avere una capacità comune di emissione e di gestione del debito. Siamo invece contrari ai contratti individuali: sono inefficaci e rischiano di determinare un trasferimento di sovranità asimmetrico, destinato ad accentuare il deficit democratico. Il Parlamento propone un modello diverso: obiettivi economici e sociali generali vincolanti, definiti in codecisione a livello dell'UE; governi e parlamenti nazionali competenti nel decidere come conseguirli. Questo approccio rimanda a una visione al contempo più ambiziosa e più realistica di un'Europa in cui stabilità, crescita, coesione sociale e democrazia vanno mano nella mano – e per questo è indispensabile un quinto pilastro sociale – e una transizione federale che punti a costruire il consenso dei cittadini sulla base di una chiara: 1) correggere la linea dell'austerità e del metodo intergovernativo con decisioni rapide che sfruttino al massimo le possibilità offerte dai trattati e diano priorità alla crescita e all'occupazione; 2) rendere le prossime elezioni europee elezioni per il governo dell'UE; infine, convocare una convenzione per completare l'edificazione di un vero governo democratico per l'Europa e la sua moneta. Il Parlamento vi sfida ad agire, il Parlamento eserciterà fino in fondo le sue prerogative. Signor Presidente, nelle numerose e-mail che ci ha mandato per invitarci a essere presenti a questa fotografia, ha spiegato che questa sarebbe servita per accogliere i visitatori che verranno in Parlamento e sarà quindi usata dai servizi. È molto bello che in questa foto saranno ritratti anche il Presidente Barroso e il Presidente Van Rompuy che, con la loro presenza, in questo ritratto fotografico testimonieranno a tutti coloro che verranno a Bruxelles l'unità d'azione e d'intenti delle istituzioni europee. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno, vista la complessità della procedura, ci sono alcuni adeguamenti tecnici da votare. Innanzitutto, il riferimento generale da tenere in considerazione per le cifre è il cosiddetto "DOC 6". In caso di emendamenti multipli, il voto si intenderà su tutte le linee cui questi si riferiscono. In secondo luogo ci sono alcune correzioni per i progetti piloti e le azioni preparatorie che dovremo votare. Il progetto pilota "Sviluppo di indicatori per misurare l'applicazione della Carta europea per la parità delle donne e degli uomini nella vita locale" è adottato nella rubrica 3a e non nella 1a. L'azione preparatoria "Consumo di frutta e verdura" è adottata nella rubrica 2 e non nella 3b. Il progetto pilota "Promozione dei sistemi di auto-assistenza sanitaria nell'Unione europea" ha in pagamenti 1.000.000 €e non 100.000 €. L'azione preparatoria "Integrazione delle questioni climatiche e innovazione" è ridotta di 2 milioni rispetto al PB (sia in impegni che in pagamenti). L'azione preparatoria "Corpo volontario europeo di aiuto umanitario" è ridotta di 1 milione rispetto al PB (sia in impegni che in pagamenti). Debbo inoltre evidenziare che la posizione del Parlamento non tiene conto della lettera rettificativa n. 1 / 2013, adottata il 19 ottobre dalla Commissione, che verrà integrata durante la conciliazione. Concludo, infine, con un appello al voto: l'unione e la coesione del Parlamento sono, per il bilancio 2013, più importanti che mai. Ci aspetta una conciliazione dura e difficile con il Consiglio, che pare non avere intenzione di rendere disponibili le risorse necessarie. Vi chiedo quindi un voto forte, per dimostrare che il Parlamento è unito e per condurre insieme questa battaglia. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Signor Commissario, vent'anni sono un periodo lungo e sufficiente a fare molte cose – e tra le cose fatte ovviamente ce ne sono tante che hanno prodotto benefici per i cittadini europei. Credo che però sia importante guardare avanti e soprattutto concentrarci, nei limiti del possibile, sulle cose che ancora mancano, su quelle che devono essere realizzate, sulla seconda fase del mercato unico, come è stata chiamata. Credo che sia per questa ragione necessario dare molta attenzione ai temi che riguardano il carattere sociale dei provvedimenti che fanno parte del mercato unico: non possiamo prender a riferimento soltanto la persona nella sua funzione di consumatore; le persone sono anche cittadini e sono anche produttori. Allora quando si parla dei diritti delle persone, della catena che tiene insieme questi distinti luoghi nei quali le persone devono essere rispettate e riconosciute, dobbiamo lì realizzare le soluzioni che servono per dare consistenza al mercato, ma non dimenticare che il mercato è fatto dei comportamenti delle persone in carne ed ossa. Signora Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito precedente al nostro era sui vent'anni del mercato comune. Lo abbiamo svolto perché il mercato unico è uno dei principali traguardi dell'Unione europea. Se venisse meno il mercato unico, potrebbe venire meno l'intera Unione europea. Erasmus è la stessa cosa: è per molti giovani – e non solo – l'immagine stessa della nostra Unione. Senza Erasmus in molti si esaurirebbe la percezione di una unità europea. Lo è in maniera ancora più forte del mercato unico, perché nel mercato unico c'è anche, non solo, certo, ma anche un vantaggio economico per le imprese e per i nostri territori. Nulla di sbagliato, per carità, ma Erasmus è un'altra cosa, è la voglia di uno studente di superare i propri confini per scoprire la cultura di altri paesi, per avere un'esperienza di studio comune, con persone che parlano un'altra lingua e magari hanno anche altre abitudini e tradizioni, per scoprire, rinnovare, rinforzare la nostra medesima identità e la nostra unità. L'Europa è nata in questo modo, non attraverso i trattati e non attraverso terribili burocrazie, ma attraverso esperienze vissute e vere. Ebbene sì, forse senza Erasmus anche il mercato unico avrebbe un altro senso e un altro spirito e quindi l'indebolimento di Erasmus significherebbe indebolire la nostra Unione. Il titolo di questo dibattito è totalmente adeguato: Erasmus è in pericolo, e il pericolo è che senza Erasmus passi un'altra concezione di Europa! Ringrazio il Commissario per il suo impegno e dico al Consiglio di impegnarsi davvero, perché i fondi vanno trovati e autorizzati, visto che il buco che abbiamo dipende proprio dagli Stati membri. L'Europa che verrà poggerà sulle spalle di chi oggi cerca di studiare e fare esperienze all'estero. Cerchiamo di non tradire le loro aspettative e con coraggio mostriamo davvero su cosa questa Europa vuole puntare. Buon lavoro al Consiglio, aspettiamo solo buone notizie! Signora Presidente, onorevoli colleghi, il programma Erasmus va difeso con le unghie e con i denti per i diritti e il futuro dei nostri giovani. Magari tagliamo i superstipendi e le superpensioni degli alti burocrati, questi intoccabili dell'Unione europea, sarebbe meglio, o riduciamo magari le regalie all'alta finanza e al sistema bancario. Alcune proposte concrete, che vengono dai giovani di Erasmus: l'iniziativa ha proposto al Presidente Barroso alcune cose, lo scambio delle rispettive residenze potrebbe renderlo più agevole e meno oneroso per le famiglie, introdurre un numero di ore lavorative (i nostri giovani vogliono lavorare, potrebbero prestare servizi nelle biblioteche, negli archivi, nelle istituzioni culturali), e poi la regionalizzazione. Alcune regioni, come il mio Piemonte, propongono di intervenire in base al principio di sussidiarietà. Allarghiamo la base partecipativa di Erasmus, diamo un ruolo anche di proposta, di suggerimento, di intervento ai nostri giovani. Erasmus è una cosa importante, noi eurocritici sosteniamo Erasmus più di certi europeisti che vogliono tagliare non l'alta burocrazia, non le spese, non gli sprechi – Dio non voglia – ma vogliono tagliare proprio quello che serve al futuro dei giovani europei. Signora Presidente, onorevoli colleghi, diciamo che non possono davvero essere i giovani a pagare i costi della crisi. C'è la crisi economica, certo, e bisogna tagliare gli sprechi: cominciamo allora a eliminare la doppia sede del Parlamento, tanto per fare un esempio, ma non tocchiamo i fondi per le azioni e i progetti che funzionano Erasmus, che ha dato la possibilità a milioni di giovani europei – lo voglio sottolineare, spesso giovani che non hanno grandi possibilità economiche – di fare una straordinaria esperienza di studio e di formazione professionale, utile a facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro. Un lavoro sempre meno accessibile per i giovani, visto che in Europa un giovane su quattro è disoccupato, ce lo ripetiamo continuamente in quest'Aula, e quindi ai giovani che ci si stanno guardando e che stanno seguendo questo dibattito dobbiamo dire: "Erasmus non si tocca!", e quindi massimo impegno delle istituzioni europee per rispettare questo obiettivo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono molto soddisfatto della relazione della collega Bastos che ho sostenuto con voto positivo. Purtroppo la grave crisi economica che ha colpito l'Europa ha avuto un impatto negativo sulla percezione del potenziale del mercato unico, sia da parte dei cittadini e delle imprese, sia da parte di alcuni governi o movimenti politici nazionali. Ciò rischia di offuscare l'ottimo lavoro svolto dalle istituzioni europee per rilanciare e rafforzare il mercato unico, basti pensare per esempio all'ampia riforma dei mercati pubblici o alla revisione della direttiva sui ritardi di pagamento. Condivido quindi la necessità, evidenziata dalla collega, di rafforzare la cooperazione interistituzionale tra l'Unione europea e gli Stati membri. Troppo spesso misure fondamentali – come ad esempio quella di creare una tutela brevettuale unitaria – sono state bloccate o ritardate a causa di conflitti istituzionali ed egoismi nazionali. In un periodo di crisi come quello attuale dobbiamo invece avere bisogno di un approccio unitario alla che permetta di attuare tempestivamente la legislazione necessaria, rilanciare il mercato interno e rafforzare i diritti dei cittadini all'interno dell'Unione europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il mercato unico è una grande conquista ed è oggi più che mai un elemento essenziale per il conseguimento degli ambiziosi obiettivi della strategia "Europa 2020". Venti anni di mercato unico sono tanti, ma c'è ancora molto da fare, è quindi fondamentale che tale celebrazione sia occasione per rilanciare il mercato unico, è importante guardare avanti e realizzare ciò che ancora manca. Una politica comune dell'energia, ad esempio, è oggi indispensabile per garantire a tutti i cittadini europei un'energia sicura e pulita, a prezzi più accessibili. La soppressione degli ostacoli e il rilancio del mercato unico saranno decisivi nell'attuale contesto di crisi economica e sociale che ha colpito l'Europa, perché contribuiranno all'innovazione, alla crescita, allo sviluppo, alla promozione della competitività e soprattutto alla creazione di nuovi posti di lavoro. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare anzitutto il relatore per aver accolto tutti – o la maggior parte – dei punti del parere che proviene dalla commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere di cui sono vicepresidente. La crisi economica compromette gli sforzi compiuti nel campo di uguaglianza di genere: il tasso di occupazione femminile è sempre più basso e il divario salariale di genere è sempre più alto. Sono ancora precarie le garanzie contrattuali di molte donne, madri, e scarse le figure femminili nei ruoli di leadership o nei settori politici, scientifici, tecnologici. Occorre finanziare adeguatamente i programmi dell'Unione europea per ridurre il divario remunerativo di genere e incoraggiare l'accesso delle donne a professioni altamente qualificanti. L'incremento della partecipazione delle donne nel mercato del lavoro permetterebbe di sfruttare una parte di quei talenti che sono rimasti nascosti per molti anni. Nel parere della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere abbiamo proposto modelli uniformi per l'integrazione delle donne, e soprattutto misure specifiche da adottare per quelle categorie di donne vulnerabili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per prima cosa vorrei congratularmi con Jean-Paul per l'ottimo lavoro che ha svolto riguardo alla relazione sul semestre europeo e gliene sta dando atto gran parte del Parlamento europeo; certo, ci sono delle criticità, ma le criticità fanno parte del dibattito, della democrazia, del confronto e credo che questo sia il momento del confronto anche per vedere come è possibile andare a saturare queste criticità. Gli sforzi che abbiamo fatto finora, abbiamo parlato del "", del "", abbiamo parlato del semestre europeo che fa parte di questo tipo di impostazione, e credo fortemente però che il collega abbia toccato alcune parti che sono le parti grigie della zona del semestre europeo. Queste zone grigie dobbiamo anche analizzarle con la Commissione, senza avere nessun tipo di pregiudizio. La parte principale credo che sia che la Commissione dovrebbe fornire raccomandazioni che tengono conto delle specificità di ogni paese e delle differenti posizioni di partenza. Sostengo con forza quanto detto nella relazione circa il contenuto delle raccomandazioni. È vero che queste molto spesso – e non c'è niente di male a dire queste cose – si concentrano su un numero limitato di aree che dovrebbero essere migliorate, una maggiore conformità alle raccomandazioni che deve essere anche impostata dalla Commissione e il problema su "Europa 2020" è il problema della crescita. È necessario fornire un maggiore e più cospicuo sostegno alle imprese europee, che sono la spina dorsale della nostra economia. In conclusione vi è ancora molto spazio per migliorare questo coordinamento, per renderlo più efficace, ma scevri da questioni ideologiche e da prese di posizione. Io su questo sono d'accordo: la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri devono impegnarsi seriamente a migliorare il semestre, perché questo è il dato di fatto reale che emerge anche dal dibattito e dalla relazione. Solo in questo modo potremo avvicinarci a una vera Unione economica europea e questa è una scuola di pensiero, una linea di pensiero. Certo, non mi scandalizzo se altri sono contrari. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, lei ha sentito come sia vasto l'apprezzamento per le procedure del semestre che stiamo discutendo, però si è anche reso conto di come ci siano ancora molte perplessità relative al funzionamento del rapporto tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali. Credo che su questo tema occorra mettere un po 'di attenzione e sia importante fissare anche un sistema di obblighi e di sanzioni qualora qualcuno cercasse di sottrarsi al confronto o per l'individuazione di orizzonti comuni. Credo che sia da definire l'ambito del rispetto dell'autonomia delle parti sociali, come è stato detto, per le materie di loro competenza, ma credo anche che assieme a una discussione sull'architettura del sistema di relazioni e di rapporti sia molto importante individuare delle priorità. In un'Europa che vive la crisi pesantissima che Lei conosce, la lotta contro la povertà da un lato e le politiche di crescita ad attenuare gli effetti delle sole politiche di rigore, credo che debbano essere posti al centro del rapporto con gli Stati membri che devono essere definiti attraverso il semestre. Signor Presidente, onorevoli colleghi, come ogni anno anche quest'anno ci ritroviamo a tirare le somme dell'attività del Mediatore europeo. Il bilancio, almeno questo, può essere definito sicuramente in attivo. Lo ricordo, il Mediatore europeo trae i suoi poteri dall'articolo 298 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la sua funzione precipua nell'ambito della rete dei mediatori europei è quella di garantire il rispetto del diritto dei cittadini a una buona amministrazione e in particolare anche il rispetto dei diritti garantiti dall'articolo 41 della Carta fondamentale che stabiliscono che ogni persona debba avere un trattamento dalle istituzioni pubbliche e dalle pubbliche amministrazioni che sia chiaro, leale e che soprattutto abbia uno sviluppo in tempi rapidi. Quest'anno, mi riferisco chiaramente all'anno 2011, il Mediatore europeo ha registrato un numero di denunce in calo rispetto al 2010. Passiamo da 2 667 a 2 510 denunce complessive. Il dato di novità nell'ambito di queste denunce è che oltre il 61%, poco più del 61% di queste denunce, è stato presentato utilizzando lo strumento di Internet. All'interno di questa quota del 61%, il 53% è stata realizzata dai cittadini utilizzando il formulario che viene offerto sul portale Web del Mediatore europeo – argomento molto caro a me che presiedo la commissione petizioni che da qualche tempo è impegnata a chiedere che si riconosca un servizio Internet e si garantisca l'installazione di un portale Web della commissione per le petizioni più adeguato alle istanze dei cittadini. Sono sicuramente diminuite nel corso del 2011 le richieste di informazioni e di chiarimento, questo riteniamo tutti concordemente che sia stato il frutto della validissima guida che è stata realizzata dal Mediatore europeo e che riesce a ridurre il numero delle richieste di informazioni per chiarimento. Si sono ridotti anche gli errori nella presentazione delle istanze al Mediatore europeo, cioè si è ridotto il numero di quelle istanze non correttamente formulate al Mediatore perché non rientranti nella sua competenza, e questo sicuramente anche grazie ad altri due supporti che sono stati utilizzati e realizzati dall'ufficio del Mediatore europeo per aiutare e facilitare il compito dei cittadini. Non ultimo, anche un intervento sulle procedure che è stato fatto nell'arco del 2011 dal Mediatore europeo e che ha riguardato una loro semplificazione. Sicuramente questi interventi e queste buone prassi messe in campo dal Mediatore europeo hanno consentito di rendere più positivo il risultato del servizio che il Mediatore svolge. Nel totale delle istanze presentate dai cittadini dobbiamo rilevare che il numero delle contestazioni nei confronti della Commissione europea rimane comunque alto, ed è la quota maggiore delle istanze complessivamente presentate, il 58%. Un'obiezione va mossa, sicuramente quella che la Commissione europea, avendo poteri esecutivi, è il bersaglio più immediatamente individuabile da parte dei cittadini, ma ciò non la giustifica in pieno e sicuramente il Commissario Šefčovič qualcosa ci aggiungerà al riguardo. Il Parlamento invece, ed è buona cosa notarlo, ha ridotto di quasi la metà il numero delle denunce nei suoi confronti, mentre aumentano quelle nei confronti del Consiglio. Le indagini svolte aperte dal Mediatore si sono concluse per la maggior parte: da 382 aperte 318 concluse, quindi credo che sia un'ottima performance. Questa attività – e questa è l'annotazione con la quale chiudo – ha un unico neo: come l'attività svolta da tutti i soggetti istituzionali che partecipano alla rete civica a tutela dei diritti dei cittadini che non hanno dei poteri effettivi per cercare di realizzare concretamente le istanze dei cittadini, i procedimenti del Mediatore si possono concludere con una raccomandazione o in caso estremamente negativo con una nota critica, ma non possono portare al cittadino direttamente la risposta. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho molto apprezzato il dibattito di stasera, credo che ci sia stata una plastica dimostrazione di come si possano creare buone reti di cooperazione civica che portano a dei risultati: gli interventi di tutti i colleghi parlamentari membri della commissione per le petizioni hanno dimostrato quanto sia condivisibile l'analisi degli sforzi del Mediatore europeo e quanto possano essere – e questo è più importante – condivisi gli obiettivi di questo lavoro. Senza dubbio c'è anche una forma di sinergia e di osmosi tra i due organismi che ci aiuta a raccogliere le esperienze migliori l'uno dall'altro, quindi noi cercheremo di mutuare dal Mediatore europeo l'esperienza dell'informatizzazione dei servizi per avvicinarci ai cittadini, se non fisicamente, attraverso questi nuovi strumenti della tecnologia ed essere più efficienti. Il Mediatore indubbiamente avvicinerà anche i nostri rapporti come ha fatto anche in altre occasioni accompagnando quelle istanze dei cittadini che vengono erroneamente inoltrate al Mediatore e che invece appartengono alla competenza della commissione per le petizioni. Così come colgo l'occasione per ringraziare il Mediatore, che in maniera sempre molto corretta e puntuale ha ribadito quali siano le prerogative della commissione per le petizioni rinviando in maniera critica le denunce, credo forse una denuncia, che è stata formulata da un cittadino nei confronti dei comportamenti della commissione per le petizioni che rappresento, con questo dando ulteriore conferma della linearità e della trasparenza dei nostri rapporti. Ringrazio molto il commissario Šefčovič per la sua puntuale presenza, per lo sforzo che profonde ogni giorno e non ho dubbi che gli auspici che ha fatto siano tutti estremamente sentiti e sono convinta che saranno anche realizzabili per quanto lo riguarda. Purtroppo però negli anni ho verificato che permangono, nonostante le buone intenzioni, le lentezze della Commissione ad adeguarsi a quelli che sono i reali bisogni di maggiore semplificazione, maggiore immediatezza, distanze ravvicinate che vengono dai cittadini attraverso le istanze che il Mediatore e la commissione PETI ricevono quotidianamente. È su questo dato non estremamente positivo che rivolgo per l'ennesima volta una preghiera al Commissario Šefčovič che so sinceramente impegnato a curare gli interessi dei cittadini europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la lista dei drammi della Cambogia è lunghissima: crimini contro l'ambiente, corruzione stratosferica, spreco degli aiuti internazionali, aggressione degli attivisti per i diritti umani, e un dittatore molto furbo, che gioca con la democrazia per darsi una parvenza di legittimità e che è sempre lì. Oggi abbiamo anche il problema del capo dell'opposizione parlamentare che è bandito dalla Cambogia. Credo che ci sia però anche un'altra disdetta in questo paese, che è una comunità internazionale troppo compiacente, e a volte, devo dire, anche l'Unione europea. Accompagnando Graham Watson, nella delegazione che abbiamo avuto in Cambogia, abbiamo constatato un atteggiamento non abbastanza fermo, non abbastanza energico da parte della stessa Commissione. C'è un'energia che abbiamo nel Parlamento coi vari dibattiti sulla Cambogia che vorrei ritrovare anche nelle altre istituzioni. Tra i paletti per la cooperazione europea, credo sia importante riflettere sul caso di Sam Rainsy, che tra l'altro ha vinto ad opera del Partito popolare europeo un importante premio per i diritti umani qui in questa istituzione. Forse è la prova del nove, cercare di avere il suo ritorno prima delle elezioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare anch'io la relatrice e la vicepresidente Reding, partendo da un fatto: negli ultimi anni è in progressivo e positivo aumento la circolazione delle persone. Di conseguenza aumentano anche i matrimoni e le unioni come, d'altro canto, aumentano divorzi e separazioni di coppie bi-nazionali. Alcuni dati: circa 300 mila coppie di nazionalità diverse si sposano ogni anno in Europa. La metà circa di questi matrimoni finiscono in un divorzio o in una separazione; se la rottura tra i coniugi è controversa o addirittura drammatica, spesso a subirne le conseguenze negative sono proprio i minori, contesi, non solo tra i due genitori ma anche tra due diversi Stati e tra due diversi sistemi giuridici. Proprio per questo è importante, tra le altre, la convenzione dell'Aia, firmata da 87 paesi e da tutti gli Stati membri dell'Unione europea: costituisce uno dei più importanti accordi multilaterali per la protezione del minore; fissa regole di base e stabilisce criteri chiari, soprattutto quando il minore rischia un trasferimento coatto o un mancato rientro nel paese di abituale residenza. Si tratta di regole che proteggono i figli minori da dispute laceranti, in cui questi bambini rischiano di diventare delle vere e proprie vittime. Trovo particolarmente grave e odioso che la procedura relativa all'adesione di 8 paesi alla convenzione dell'Aia sia bloccata dal Consiglio. Soltanto nelle ultime settimane ci sono stati, solo per fare un esempio, nuovi casi di sottrazione internazionale di minore che coinvolgono la Russia, che è uno dei paesi oggetto della dichiarazione di accettazione; un'adesione, quella della Russia, attesa da tempo sia dall'Unione europea che dagli Stati membri. A mio avviso, la famiglia è un valore cardine della società degli Stati membri dell'Unione europea e deve essere aiutata e difesa dalle istituzioni, anche e soprattutto nel momento in cui essa entra in crisi, allo scopo prioritario di tutelare l'interesse superiore del minore. Bloccare quindi una procedura che dovrebbe richiedere piuttosto tempi veloci non soltanto nega l'avanzamento di un iter che aiuta il buon funzionamento dell'Unione ma soprattutto, in verità, si sta negando la tutela dell'interesse superiore del minore. In conclusione, anche come mediatore del Parlamento europeo per i casi di sottrazione internazionale, so che una vasta gamma di situazioni nasce proprio dall'incertezza del diritto applicabile, dai conflitti di giurisdizione e dall'insufficienza di conoscenza e consapevolezza dei diritti e dei doveri delle coppie bi-nazionali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento del quale stiamo parlando è molto importante ed è altrettanto utile che il testo proposto a commento del Libro verde si sia concentrato sui punti che riguardano la privacy, che riguardano la sicurezza nei pagamenti, che riguardano le attività di formazione per poter avere anche da parte degli utenti le necessarie certezze. Io volevo, però, signora Commissaria, insistere su un punto specifico, che è quello delle commissioni interbancarie, soprattutto quelle multilaterali. Oggi esistono differenze molto rilevanti tra paese e paese e in qualche caso, addirittura, questi valori sono particolarmente elevati. Ciò comporta, come primo effetto, una penalizzazione degli utenti e dunque dei consumatori ma diventa anche un oggettivo impedimento allo sviluppo del mercato. Per questa ragione, io credo che sia molto importante ipotizzare subito un'armonizzazione di queste commissioni e poi progressivamente il loro superamento. Signor Presidente, onorevoli colleghi, stiamo parlando di un fenomeno che nel corso degli ultimi anni si è esteso enormemente, con potenziali vantaggi per l'economia e, in verità, con grandi rischi e con grandi danni poi per molte persone e molte famiglie che sono state interessate da un'attività non sempre controllata e si sono fatte attrarre da vantaggi ipotizzati, che non si sono mai concretizzati. Dunque, io credo che sia molto importante, in primo luogo, conoscere il fenomeno e poi controllarne, passo dopo passo, la sua naturale evoluzione. Allora, il monitoraggio delle transazioni è uno dei punti centrali, forse la questione più delicata e più importante: perché è singolare che ci si impegni in una discussione, pur utile, sulla sorveglianza bancaria da parte della Banca centrale europea e, nel contempo, non si tenga conto adeguatamente dei fenomeni reali che sono in corso e che penalizzano i consumatori. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in Europa assistiamo ad un costante peggioramento dei dati sulla disoccupazione 35 arrivata quasi al 25%, in alcuni Stati membri oltre il 50%. Non possono certo essere i giovani a pagare i costi della crisi. Quindi, se è vero che non possiamo sottrarci alle misure di rigore e risanamento dei bilanci, è anche vero che di pari passo occorre avere una strategia concreta e ambiziosa di investimenti, iniziando da quelli per l'istruzione e per i programmi comunitari come l'Erasmus. Ottimo, quindi, il lavoro della collega Jazłowiecka per il patto per gli investimenti sociali, come anche la garanzia europea per la gioventù, che assicuri a ogni giovani il diritto al lavoro, all'apprendistato e al tirocinio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa nota propone degli obiettivi condivisibili, come la lotta alla disoccupazione, il reintegro dei disoccupati, il rilancio delle piccole e medie imprese, garanzie di sistemi pensionistici sicuri ma non propone le misure economiche per farvi fronte. Ad esempio, non si entra nel merito di quali fondi gli Stati membri dovrebbero utilizzare per far fronte alla crisi, tantomeno si critica la scelta nefanda della Commissione europea di finanziare le banche, senza finalizzare i fondi concessi alla ripresa economica, permettendo così agli istituti di credito, anziché di aiutare le imprese e le famiglie, di acquistare titoli di Stato, garantendosi un guadagno certo e praticamente senza rischi. Si è scelto quindi, in un periodo di crisi come questo, di finanziare le banche anziché favorire la ripresa del tessuto economico. Un'ottima proposta sarebbe stata quella di chiedere alla Commissione di proporre di togliere il divieto di aiuto diretto agli Stati da parte della BCE. Il mio voto sarà di astensione, in quanto la relazione finisce per essere una semplice dichiarazione di intenti, condivisibili, ma vuota di contenuti e proposte risolutive. Signor Presidente, con questa relazione il Parlamento europeo prende atto della velocità con cui cambia il mercato del credito al consumo, perché la crisi finanziaria è anche crisi del credito e una forte contrazione dei prestiti e mutui concessi alle famiglie si riflette sulle imprese e su tutto il sistema economico. Se la Commissione saprà intervenire per incrementare l'accesso al credito transfrontaliero, che oggi è troppo basso e rappresenta soltanto il 2% del totale comunitario, molti europei che oggi non riescono a ottenere un credito nel proprio paese per le difficoltà del sistema di quel paese, potrebbero trovarlo in quello di altri Stati membri e questo, quindi, garantirebbe l'efficacia di quel mercato unico per il quale le istituzioni europee si battono per la loro piena attuazione e superamento dei limiti nazionali. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione della collega, che consente di fare un passo avanti importante nel dibattito in corso sul risanamento delle economie dei singoli Stati membri. Se da un lato, infatti, è prioritario risanare i bilanci degli Stati, dall'altro, sono necessari investimenti sociali mirati, che preparino gli individui le famiglie e le imprese ai cambiamenti delle condizioni economiche e delle esigenze del mercato del lavoro. Oltre alla sostenibilità delle finanze pubbliche, gli Stati membri devono concentrarsi su come creare occupazione sostenibile e di qualità, su come investire in formazione e perfezionamento e sulla lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Da ciò nasce l'esigenza, e forse l'emergenza, di un approccio coordinato per gli investimenti sociali e di conseguenza di un patto sull'investimento sociale di valenza europea. Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione poiché ho seguito molto da vicino il suo iter e ritengo il relatore abbia svolto un ottimo lavoro sia da un punto di vista tecnico, vista la capacità di entrare nel merito di un dossier così articolato e complesso, ma anche da un punto di vista politico per averci sottoposto questo testo finale, dopo innumerevoli discussioni e limature. In particolare anche per la salvaguardia dei cicli produttivi delle imprese ritengo positivo il sistema di frenata avanzata, quindi il CBS o ABS, e si è raggiunta quindi una maggior sicurezza che è uno dei nostri principali obiettivi, prendendo in considerazione allo stesso tempo le differenze tecnologiche e di e i costi delle diverse sottocategorie di motocicli. Lodevole è anche lo studio relativo alle questioni ambientali per la fase 2020, che lascia al regolamento la possibilità di restare aggiornato anche con l'avanzare delle nuove scoperte tecnologiche. Infine, sono lieta di sottolineare l'aspetto di sorveglianza del mercato, quindi complimenti ancora al relatore. Signor Presidente, questa proposta di regolamento mira a semplificare l'attuale quadro normativo e a introdurre nuovi requisiti amministrativi e tecnici per l'omologazione di veicoli nuovi di categoria L, attualmente circa 30 milioni in Europa. Ad oggi, la direttiva quadro 2002 e altre 14 direttive collegate regolavano la materia: un quadro legislativo alquanto intricato, che per fortuna sarà sostituito da un unico testo. Una più accurata categorizzazione dei veicoli ottenuta con l'introduzione di sottocategorie più appropriate, limiti di emissione più severi, introduzione obbligatoria di sistemi antibloccaggio su alcuni tipi di veicoli, sistema di accensione automatica delle luci per migliorare la visibilità dei veicoli della categoria L, sono solo una parte degli aspetti innovativi che verranno introdotti grazie a questa relazione. I vantaggi che ne deriveranno in termini di sicurezza, protezione dell'ambiente e migliore funzionamento del mercato interno sono indubbi e per questo vi ho dato il mio voto favorevole. Signor Presidente, mi congratulo con il relatore, onorevole Panzeri, per quest'importante risultato, che ci consegna un regolamento che inciderà in maniera significativa sul mercato dei veicoli agricoli e forestali. In primo luogo, la semplificazione che esso produce, perché lo strumento del regolamento sostituirà ben 24 direttive esistenti e consentirà di realizzare un'effettiva armonizzazione negli Stati membri, attraverso la diretta efficacia negli ordinamenti nazionali. Inoltre, prevedere requisiti tecnici comuni per questi veicoli su scala europea consentirà anche di migliorare la competitività del mercato. L'introduzione quindi di nuove tecnologie, tra le quali il sistema di antibloccaggio, e quelli elettronici di controllo di stabilità aiuteranno sicuramente a migliorare la sicurezza di questi veicoli. In qualità di relatore per il precedente regolamento della standardizzazione europea, ritengo molto appropriata la scelta di elevare a standard i servizi tecnici e la procedura di valutazione degli stessi, attraverso atti delegati della Commissione. Signor Presidente, manifesto la mio opinione e il voto favorevole sul dossier in discussione, perché la moltiplicazione dei mezzi di pagamento e la diffusione della cosiddetta moneta elettronica impone una disciplina adeguata ai tempi, che coniughi la spinta verso una più accentuata apertura al mercato interno con l'esigenza di trasparenza. Di fatto, si è proceduto, attraverso alcuni aspetti positivi, che sono consistenti nella lotta contro il riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite, e dalla lotta contro l'evasione fiscale, che è una caratteristica negativa di molti Stati membri. Occorre però procedere con un maggiore dettaglio e credo che sia fondamentale prendere atto dei possibili problemi provocati dalle commissioni multilaterali di interscambio alla competitività, con costi e con sovrattasse che inficiano un maggiore utilizzo di questa moneta. , le commissioni di interscambio talvolta occulte che si potrebbero porre in contrasto con un sistema di mercato aperto, competitivo e trasparente. Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione poiché in essa vedo una delle principali sfide tecnologiche dei prossimi anni: saper coniugare l'esigenza di riassumere in pochi oggetti ciò che serve per la vita quotidiana senza per questo rinunciare alla sicurezza. Quindi l'uso dei telefoni mobili, come mezzi di pagamento sta già prendendo piede in altre parti del mondo, in particolare laddove le banche non hanno ancora fatto in tempo ad allestire una rete di sportelli per il prelievo di denaro. In Europa tali tecnologie consentirebbero la tracciabilità, per meglio combattere quindi sia i furti che le frodi, e allo stesso tempo aiuterebbe a consolidare il mercato interno, rendendo più facili i pagamenti transfrontalieri anche in aree con diverse valute. Una particolare attenzione è giustamente dedicata alla sicurezza, alla preparazione degli standard e alla interaffidabilità. Infatti, se da un lato la fiducia dei consumatori è fondamentale, questo deve essere anche avvalorato dall'utilizzo di tutela e di sicurezza. Signor Presidente, ho votato a favore di questo della relazione Costa, in dissenso con il mio gruppo e volevo motivare che lo stesso è successo perché ritengo in questo prevalenti quegli aspetti relativi alla lotta attiva contro le minacce ai minori provenienti dal mondo digitale. La tutela dei minori è un'emergenza in un mondo tecnologico che si evolve e in cui non sempre la famiglia, la scuola, il sistema educativo ricorre ai ripari per evitare che ci possano essere degli effetti dannosi. C'è molto da fare ma gli aspetti positivi di questo sono quelli che mi hanno spinto a votare favorevolmente. Signor Presidente, mi congratulo con la collega Costa per l'ottimo lavoro svolto e per aver scelto il momento giusto per parlare di questo delicatissimo tema. Oggi più che mai, le nuove tecnologie mettono a repentaglio la sicurezza dei dati personali, in particolare quando non si è completamente consapevoli di quali conseguenze possano esservi nel condividere determinate informazioni. A maggior ragione è probabile che commettano errori coloro che sono allo stesso tempo più esposti a tali tecnologie e spesso meno maturi rispetto al loro utilizzo. Chiaramente, una maggiore e migliore educazione sono parte del disegno generale di aumento della protezione ma allo stesso tempo la lotta ai contenuti illeciti e dannosi rientra ampiamente negli strumenti da utilizzare al fine di ridurre i rischi connessi alla cittadinanza digitale dei minori. Signor Presidente, valuto positivamente il testo oggi adottato, che prende le mosse dalla comunicazione della Commissione del 2011 sull'iniziativa per l'imprenditoria sociale. Abbiamo davanti la strategia Europa 2020, con la quale occorrerà fornire risposte al bisogno sempre maggiore di servizi sociali, ad esempio nel settore sanitario e infermieristico, e valutare il demografico che ci troviamo di fronte. Ma la nuova frase dovrà essere accompagnata da un grado elevato di innovazione e sperimentazione, il cui successo o fallimento dovranno essere valutati dalle istituzioni europee in tempi certi, così da porte vedere se questo primo approccio potrà consentire un miglioramento o un'ottimizzazione e continuare efficacemente con lo sviluppo a lungo termine in questo tipo di imprenditoria. Occorre tenere presente il fatto che ci troviamo con una particolare natura in questo tipo di imprenditoria, che deve coniugare crescita economica con solidarietà e per questo esprimo un parere favorevole, cosicché questo approccio costruttivo possa essere un pilastro fondamentale di una nuova società, che recuperi il significato e il valore di un lavoro in cui l'uomo sia al centro della società in un nuovo umanesimo integrale. Signor Presidente, ho votato a favore della relazione del collega Becker, che permette di meglio inquadrare il contributo delle imprese sociali alla risoluzione delle crisi in corso. Purtroppo, l'imprenditoria sociale viene spesso vista come sorta di appendice delle classiche forme di imprenditoria basate esclusivamente sulla massimizzazione del profitto. Al contrario, invece, le imprese sociali hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei mercati e dell'economia europea: esse permettono di fornire risposte innovative alle sfide economiche, sociali e ambientali, attraverso lo sviluppo sostenibile, l'inclusione sociale e la coesione territoriale. Condivido, quindi, il proposito di istituire un fondo per l'imprenditoria sociale, che risponda all'obiettivo principale di non esporre queste imprese alla concorrenza incontrollata, assicurando loro un adeguato sostegno finanziario e facilitando la loro integrazione nei mercati. Per quanto mi riguarda non sono stato contattato da alcuna a favore dei gas di scisto, nonostante io sia in commissione ambiente e sia convinto che si tratti di una risorsa da sfruttare con adeguate attenzioni. Quello che le chiedo, è il motivo per cui la stessa accusa non l'ha fatta quando a molti di noi sono arrivate migliaia di mail di insulti, solo perché avevamo espresso un voto a favore sulla sperimentazione per scopi scientifici sugli animali. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io sono preoccupato perché ritengo che gli irresponsabili non siamo noi, che prendiamo una certa posizione a favore dell'estrazione di un qualcosa che potrebbe rendere autosufficiente l'Europa dal punto di vista dei combustibili fossili, ma sono invece i Verdi che lo criticano, perché a loro va bene – non penso che stiano al freddo, ovviamente – scaldarsi con gli stessi prodotti o simili, che arrivano da paesi terzi, dove scavano, dove bucano, dove rischiano i sismi – perché se togliamo dal sottosuolo il petrolio o il gas si creano comunque dei vuoti allo stesso modo di come lo si creano togliendo dal sottosuolo i gas di scisto. Quindi, in quel caso va bene mentre nel caso dell'Europa questo non si deve fare: dobbiamo pagare con i soldi dei nostri contribuenti roba che arriva da paesi terzi quando forse – ripeto, forse – potremmo essere autosufficienti con la roba prodotta nella nostra Europa. A questo punto viene a me da pensare che c'è qualcosa che non funziona e che forse i Verdi hanno altri tipi di interessi poco chiari. Io comunque chiudo questo mio intervento dicendo che ritengo importante fare attenzione all'ambiente ma non perder l'occasione di estrarre un qualcosa che potrebbe rendere economicamente autonoma l'Europa dal punto di vista dell'estrazione di petrolio e gas. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho apprezzato il lavoro della collega Thyssen. Ma mi pare che oramai siamo di fronte ad una serie di questioni che vanno al di là del merito affrontato nella sua relazione. Quando abbiamo parlato della sorveglianza bancaria, quando abbiamo discusso, a varie riprese, delle condizioni generali di gestione delle attività economiche e di difesa della moneta nell'Unione europea, ci siamo sempre trovati di fronte a delle difficoltà che non riguardavano il tema specifico, ma i rapporti tra le singole istituzioni. Il Parlamento è l'istituzione più esposta, essendo l'unico soggetto eletto direttamente dai cittadini, ma, dall'altra parte, anche quello che ha meno poteri oggettivi. Io mi chiedo se non sia arrivato il momento di affrontare il problema per quello che è: abbiamo bisogno di una revisione delle regole di base, cioè del trattato. Se non ripartiamo da lì, temo che tutto il nostro lavoro si troverà sempre e comunque di fronte a delle difficoltà che rappresentano contraddizioni irrisolvibili. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'odierna discussione, che indubbiamente reitera altre precedenti discussioni, ci offre un quadro, a mio modesto avviso, abbastanza limitato limitata del problema. Non possiamo infatti affrontare il problema sociale e gli aspetti e le ricadute sociali di queste pesanti ristrutturazioni, che non riguardano solo le aziende indicate dal Commissario. Io penso alla situazione della FIAT, del mio Paese, dove un amministratore delegato a mio avviso illude un po 'i cittadini e soprattutto i dipendenti della FIAT dicendo: "State tranquilli perché la nuova produzione servirà il mercato americano", quando tutti sanno benissimo che il mercato americano non ha certamente bisogno di altra produzione; è in grado di soddisfare tranquillamente la produzione a venire, che pure si prospetta in quella situazione sotto chiari di luna molto diversi da quelli dell'Europa. Qui è mancata una politica industriale dell'auto: qui abbiamo un'Unione europea che si occupa dei fagiolini ma non si è occupata seriamente di programmare, tenendo conto degli sviluppi della situazione anche sociale. Il mercato è completamente cambiato e allora: Svegliati Europa! Fai qualcosa, perché bisogna mantenere e conservare il livello e la qualità e la capacità tecnologica e di sviluppo del manifatturiero e specialmente di un settore chiave come quello dell'industria automobilistica europea. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io credo che oggi in questo Parlamento abbiamo avuto un dibattito su temi dell'industria, della crescita, dell'occupazione che, come ricordava or ora il Commissario, è iniziato questa mattina con il dibattito in Aula con i Commissari Tajani e Andor e di fatto è proseguito, perché abbiamo parlato di energia a lungo, affrontando i problemi all'industria dell'auto e proseguiamo ora con l'interrogazione che io ho presentato a nome della commissione ITRE e che questa sera viene discussa in questa sede. Abbiamo poi avuto assicurazione che nel mese di dicembre avremo una risoluzione su questo tema e io credo che tutto ciò che abbiamo votato ieri a inizio seduta serva a rafforzare l'attenzione che l'Europa sta prestando a questo tema. Indubbiamente, all'industria siderurgica europea sono legate diverse attività industriali: da un lato, a monte, l'industria dell'acciaio, del ferro, della ghisa e del ferro leghe e, a valle, tutte le industrie che utilizzano questi prodotti, in particolare l'automobile, l'ingegneria meccanica, l'edilizia, i tubi, le merci metalliche, oltre che alla cantieristica marittima e navale, agli elettrodomestici, alla chimica e ad altro. Mantenere l'industria siderurgica attiva e competitiva è vitale per il futuro dell'Europa e dei suoi cittadini. Già all'inizio del 2000 l'Europa ha perso il suo primato, cedendo il primo posto alla Cina e in questi anni l'Unione europea ha scelto di investire molto nei temi ambientali – ed è una scelta che noi condividiamo – ma certamente questo ha significato un aumento dei costi in questo settore, unito a un aumento dei prezzi delle materie prime, al costo dell'energia sempre più alto – non dobbiamo dimenticare che in Europa l'elettricità costa il 100% in più rispetto agli Stati Uniti – e, per quanto riguarda alcuni Stati membri, anche al costo del denaro. Nel 2007 la produzione europea di acciaio ha toccato i massimi storici: vi erano infatti 406 mila unità occupate direttamente nel settore oltre a tutto l'indotto. Nel periodo 2007-2011 abbiamo avuto un calo del 10,6% dell'occupazione e oggi siamo a 363 mila unità. Ci sono dati poco incoraggianti anche per quanto riguarda il 2012 e il dato più preoccupante è rappresentato dai forti cali di produzione nei settori strettamente legati alla siderurgia, e cioè auto e costruzioni, che hanno subito solo nell'ultimo anno un calo di produzione del 3,2%. Le importazioni extraeuropee sono in continuo aumento e certamente il peso amministrativo che i produttori europei debbono sopportare è alto e comporta costi aggiuntivi che riducono la nostra capacità di investimento nell'innovazione e nella ricerca e favoriscono a volte la delocalizzazione. Forse dobbiamo interrogarci se, accanto alla nuova strategia per la politica industriale che la Commissione ha recentemente adottato, non vi sia la necessità di politiche settoriali, che riescono a intervenire puntualmente per invertire tendenze pericolose che l'Europa non può permettersi. Sappiamo che la Commissione sta lavorando a un piano d'azione sull'industria siderurgica: a che punto è? Dopo aver accolto molto favorevolmente il piano CARS 2020, si vorrebbe vedere anche per il settore siderurgico un piano operativo e di immediata applicazione. Risulta forse utile ragionare sull'opportunità di mettere in piedi politiche che consentano alle nostre imprese strategiche di aver le migliori condizioni per affrontare la concorrenza globale. Per essere innovativi, dobbiamo immaginare che la reindustrializzazione dell'Europa va accompagnata da una serie di politiche che hanno bisogno di essere sostenute, come quella della ricerca e dell'innovazione, strumento indispensabile. Però un cenno voglio farlo anche alla necessità di rivedere la politica per al concorrenza, che è ferma agli anni '90 e che forse non tiene più conto dell'esigenza che ha l'economia europea di confrontarsi su un mercato e con una concorrenza globale. Il completamento del mercato interno è fondamentale per incidere sul costo dell'energia e un'attenzione particolare va data agli accordi commerciali con i paesi terzi. Per chiudere, forse dobbiamo anche interrogarci sull'opportunità di ristabilire un Consiglio interamente dedicato all'industria, ritornando a una stazione precedente al 2002. Signor Presidente, onorevoli colleghi, le attuali difficoltà della siderurgia europea, credo, impongano una riflessione sul ruolo dell'industria nelle politiche dell'Unione, che non riguardi solo le limitate competenze di completamento – diciamo così – sull'industria ma l'effetto d'insieme delle politiche della concorrenza, del commercio, di coesione e fiscali. Se è vero che la crisi economica ha dimostrato il ruolo centrale della manifattura, allora occorre correggere il tiro rispetto a un'impostazione che ha privilegiato negli scorsi decenni il consumo sulla produzione, i servizi rispetto all'industria. Io penso che vicende, anche molto diverse tra loro, come quella degli acciai speciali di Terni o del polo di Piombino inducono alcune riflessioni su questi punti. Per esempio, per quanto riguarda le politiche della concorrenza, occorrerebbe affermare una prospettiva globale, e non solo europea, nella valutazione delle posizioni dominanti. E poi, per quanto riguarda proprio la questione specifica, credo sia importante che si garantisca l'integrità del sito di Terni nell'attuale azione di dismissione, di disinvestimento da parte di Outokumpu a partire anche dal tubificio. Per quanto riguarda le politiche fiscali, occorre urgentemente attuare l'indicazione contenuta nel patto per la crescita di giugno, che favorisca politiche di consolidamento fiscale amiche della crescita e quindi salvaguardare di più il ruolo degli investimenti pubblici nelle politiche fiscali europee. Infine, la questione della disciplina degli aiuti di Stato, che va ripensata favorendo anche interventi ponte volti a garantire la messa in sicurezza produttiva di grandi siti ritenuti strategici. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio la collega Sartori perché, con quest'iniziativa, ci permette finalmente di discutere una problematica che interessa da vicino centinaia di migliaia di lavoratori che, a causa delle scelte avventate che spingono l'Unione europea a effettuare una lotta ai cambiamenti climatici in modo unilaterale ed eccessivo, sono a rischio disoccupazione. Le acciaierie, essendo grandi energivore, si trovano a essere ancor più danneggiate dalla scelta della Commissione europea di ritirare parte delle quote ETS gratuite già distribuite e dalla volontà di fissare un prezzo minimo per le future aste. Tale scelta della Commissione europea, che ho già denunciato in dibattito in commissione ENVI, colpirà principalmente proprio le acciaierie, che hanno già perso nel 2011 un 10% di mercato e nel 2012 hanno previsioni per una perdita ulteriore di un altro 12%. L'unica soluzione, per evitare una concorrenza sleale dei paesi terzi, è quella di imporre dazi sui prodotti in entrata, proporzionati alla differenza del costo di produzione dell'acciaio in Europa rispetto a un paese terzo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, io non voglio entrare nel merito delle tematiche affrontate e delle criticità emerse, in quanto queste sono state compiutamente analizzate dal relatore, onorevole Chichester, che ringrazio per il lavoro svolto, e poi dai colleghi nei loro interventi. Tirando le somme di un anno di attività, mi sento di dire che il bilancio può avere un segno positivo. Le leggere oscillazioni nel numero delle petizioni presentate, sul rapporto tra petizioni ammissibili e non ammissibili, sul totale delle petizioni chiuse con successo, dimostrano sicuramente un progressivo miglioramento dell'organizzazione dei lavori della commissione e una maggiore efficienza degli strumenti a disposizione della stessa. I dati contenuti nella relazione segnalano che le iniziative avviate per rendere migliore l'informazione ai cittadini e soprattutto più facile l'accesso agli stessi, sono delle iniziative importanti ed esse dovrebbero essere sostenute come prioritarie dal Parlamento europeo. Il maggior numero di relazioni d'iniziativa, i pareri alle altre commissioni e le relazioni in quest'Aula segnalano un positivo apprezzamento di valore delle denunce formulate dai cittadini e anche della loro utilità per monitorare lo stato di attuazione della normativa europea e la sua efficacia. Quello che ritengo qualificante però è soprattutto il riconoscimento alla commissione petizioni del ruolo di commissione associata nella procedura relativa alle iniziative popolari, definita con il regolamento 211 / 2011, come ha avuto modo di segnalare il Commissario Šefčovič, che ringrazio sempre per la sua attenzione. Questo riconoscimento attribuisce all'iter burocratico per la formazione delle leggi di iniziativa popolare un carattere più democratico e più partecipato. In definitiva direi che l'anno 2011 qualifica la commissione per le petizioni come strumento importante di supporto alla costruzione dell'Europa dei popoli. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, non vi è dubbio che l'iniziativa "legiferare meglio" che abbiamo discusso qualche tempo fa, a settembre, costituiva una premessa per quest'ulteriore relazione ben congeniata dal relatore. Il trattato di Lisbona ha certamente fornito ulteriori poteri al Parlamento in una fase importante dell'integrazione europea. La produzione legislativa, tuttavia, nella sua concreta applicazione non sempre è in linea con le attese dei cittadini. Tutto questo impone evidentemente un controllo attento e una maggiore cooperazione ispirata alla fiducia da parte delle istituzioni europee con i singoli Stati membri, per garantire l'applicazione uniforme e omogenea del diritto dell'Unione in tutti e 27 gli Stati membri. La produzione legislativa deve essere connotata distintamente da chiarezza, trasparenza, coerenza con il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità ma nel contempo bisogna esprimere attraverso contestazioni chiare la circostanza relativa al fatto che taluni Stati membri non sono particolarmente disponibili a sostenere questo percorso d'integrazione, che ha nell'aspetto legislativo un elemento di particolare rilievo. Ci vogliono quindi strumenti agevoli, che rendano facili le procedure di recepimento e ancora maggiore cooperazione giudiziaria nel presupposto che una procedura di infrazione è anche il sintomo di una patologia che va curata con forza. Signor Presidente, onorevoli colleghi, volevo ringraziare prima di tutto i Commissari per la loro presenza qui oggi in Aula. Oggi, quest'Aula avrà la possibilità di affrontare, in due diversi momenti, un tema che è estremamente di grande rilievo, di grande importanza per l'Europa in questo momento ed è legato alla crescita e all'occupazione all'interno di questo nostro continente, di questa nostra Unione. Io credo che i due Commissari qui presenti debbano essere in questa fase il punto di riferimento per tutti noi, per le politiche che stanno portando avanti e per le scelte che stanno facendo. In questo contesto, chiedo al Commissario Tajani se il lavoro che ha svolto fino a questo momento potrà concludersi, come prima fase, con un effettivo rafforzamento del ruolo della Commissione a livello europeo per quanto riguarda la politica industriale, perché questo è il treno che può darci veramente le soddisfazioni che noi ci aspettiamo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, solo una riflessione: sicuramente, io credo che sarebbe utile, in una situazione come questa, ripristinare proprio il Consiglio industria, da un lato, e come secondo punto, io ritengo che debba invece crearsi, all'interno della Commissione, un gruppo di lavoro assieme ad Almunia, da un lato, e al Commissario al commercio estero, dall'altro, perché il problema dell'industria europea è sicuramente un problema dell'industria europea ma al tempo stesso anche un problema di regole del nostro mercato interno e di una più attenta politica rivolta ai rapporti esteri e all'arrivo, in Europa, di merci di qualsiasi tipo non rispondenti alle nostre regole. Signor Presidente, vorrei aggiungere soltanto per le questioni di mia competenza – visto che con il Commissario Andor cooperiamo in maniera molto forte su tutte le iniziative di politica industriale, soprattutto per i piani d'azione nel settore della cantieristica navale, piani d'azione per l'auto, il piano d'azione per l'acciaio – che a tutte le riunioni ha sempre partecipato il Commissario o un rappresentante del suo gabinetto e i sindacati sono sempre stati coinvolti in tutte le nostre iniziative, anche strettamente di politica industriale, non soltanto per quanto riguarda la ristrutturazione. La prossima settimana incontrerò, prima dei rappresentanti dell'industria, i rappresentanti dei sindacati europei per quanto riguarda il piano d'azione sull'auto, sindacati che saranno quindi parte integrante di tutte le nostre azioni. Così è stato per il piano d'azione nel settore dell'acciaio e così è stato per la cantieristica navale. Signor Presidente, se noi vogliamo avere più investimenti europei ed extraeuropei per una politica industriale moderna e competitiva ecocompatibile, dobbiamo certamente dare certezza giuridica ma anche certezza politica. La decisione della Commissione che sarà sottoposta al Consiglio – e mi auguro che il Parlamento condivida questa impostazione – è proprio quella di puntare su un modello moderno di reindustrializzazione. Dopo tanti anni di scelte che hanno privilegiato una parte dell'economia – mi riferisco a quella finanziaria – oggi l'Europa attraverso la Commissione pone un obiettivo che è quello del 20% del prodotto interno lordo entro il 2020 frutto dell'economia reale. Questa è già una certezza politica e giuridica, perché inserita in un testo ufficiale della Commissione europea. Inoltre, credo che un messaggio importante per quanto riguarda la certezza giuridica, e quindi una garanzia per tutti coloro che vogliono investire, sia rappresentato dalla direttiva sul ritardo dei pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche che è stata approvata grazie all'impegno forte del Parlamento e che entrerà in vigore, in tutti i paesi dell'Unione, al più tardi entro il marzo 2013. Tre paesi – Cipro, Malta e Italia – l'hanno già recepita e quest'azione decisiva voluta dalle istituzioni europee rappresenta senz'altro un messaggio politico e giuridico che incentiverà, a mio giudizio, gli investimenti europei ed extraeuropei nel settore industriale e imprenditoriale. Signor Commissario, apprezzo molto il lavoro che Lei sta svolgendo insieme al suo collega Andor. Io penso, e non da adesso, che sia molto importante difendere il sistema produttivo di beni e di servizi in questa parte del mondo: è una parte della nostra storia e della nostra identità. Ovviamente, bisogna pensare a una struttura produttiva moderna e a una reindustrializzazione che scelga alcuni filoni, considerando altri oggettivamente non più riproponibili. Però, è molto importante che, per rilanciare l'attività industriale, si agisca sulle infrastrutture che in alcuni paesi europei sono particolarmente carenti. Penso a quelle più pesanti – le strade, gli aeroporti e le ferrovie – ma penso anche al sistema della produzione e dell'utilizzo dell'energia, che per molte attività, anche moderne, conta tantissimo. Vorrei aggiungere a questo anche un impegno diretto verso la conoscenza: l'innovazione passa da lì, cioè da quanto si investe in sapere, ricerca e innovazione. Io credo che queste siano le direttrici più importanti e vorrei sapere qual è la sua opinione in proposito. Onorevole Cofferati, io condivido la sua analisi e la sua impostazione: ecco perché la Commissione europea ha accolto molto positivamente la lettera di molti Premi Nobel che chiedono al Consiglio – e alla vigilia di un'importante riunione dedicata proprio alle prossime Prospettive finanziarie – di non ridurre gli investimenti nell'innovazione e nella ricerca. La Commissione europea ha proposto un incremento dai 54 miliardi attuali a – mi auguro – 80 miliardi di euro, proprio per permettere al nostro sistema imprenditoriale di essere più competitivo a livello globale, puntando su alcuni settori particolari, utilizzando anche la ricerca applicata all'industria più di quanto si sia fatto fino ad oggi a, vantaggio soprattutto dei nostri concorrenti. I settori cui lei fa riferimento, contenuti nella nostra proposta sulla reindustrializzazione dell'Unione europea, sono quelli in cui l'Europa vuol vincere la partita a livello di qualità, rappresentano il centro del mosaico di reindustrializzazione dell'Europa e da questi settori – penso al settore dell'auto ecocompatibile, penso al settore delle costruzioni ecocompatibili, che sono due insieme alla biotecnologia e alle e quindi alla parte infrastrutturale a cui lei faceva anche riferimento – potranno trarre beneficio tutti quanti gli altri: se vanno bene il settore dell'auto e il settore delle costruzioni, ne trarrà beneficio anche il settore dell'acciaio, che ha tra i suoi clienti principali proprio gli altri due settori. Certo, il tema delle infrastrutture è molto importante e nell'ambito del prossimo bilancio – e il Parlamento sarà certamente a fianco della Commissione – dobbiamo evitare che errate valutazioni possano provocare una riduzione di investimenti comunitari nel settore delle infrastrutture – insistiamo molto sulle perché queste provocherebbero un danno a tutta la politica economica e a un'azione forte per la crescita. Ecco perché il dibattito che si aprirà al Consiglio fra qualche giorno è di straordinaria importanza e credo che sia di grande rilievo il ruolo che svolgeranno sia il Parlamento, sia la Commissione, insieme, affinché il bilancio comunitario non venga ridotto, non a danno delle Istituzioni ma a danno dei cittadini, che hanno bisogno di un'economia reale e di un'economia di mercato che possa svolgere veramente una funzione sociale. Signor Commissario, la ringrazio per la risposta. Volevo aggiungere una cosa brevissima: credo che per quanto concerne le infrastrutture, come in genere anche per alcune attività immateriali, sia molto importante cercare di connettere le politiche che riguardano le vostre deleghe con quelle relative al mercato interno e c'è un tema oggi all'ordine del giorno – gli investimenti che derivano dagli appalti pubblici – che può diventare un volano importante anche per lo sviluppo di alcune delle attività collaterali che danno peso, valore e importanza al sistema industriale. Signor Presidente, onorevoli deputati, c'è una politica commerciale dell'Unione che si traduce in accordi commerciali con differenti paesi extraeuropei – naturalmente, prima di ogni firma, ci sarà un test di competitività per le nostre imprese. Noi intendiamo affrontare la sfida puntando sulla qualità e offrendo la nostra qualità sui mercati mondiali. Non a caso nel testo approvato dalla Commissione sulla reindustrializzazione dell'Unione europea sono indicati alcuni settori di qualità, sui quali puntare e sui quali dovrà puntare ogni sforzo finanziario, compreso Orizzonte 2020, che dovrà permettere di investire in ricerca finalizzata alla politica industriale. Le nostre missioni per la crescita – l'ultima si è svolta in Egitto, la scorsa settimana e la prossima sarò in Tunisia e Marocco, poi saremo in Perù e Cile, e via via in Cina, Russia, Vietnam, Australia e Canada; siamo già stati in tutta l'America Latina, siamo stati in Messico e negli Stati Uniti per presentare il nostro modello industriale e le nostre industrie – sono intese a contrastare la delocalizzazione in questi paesi con nuovi impianti industriali e i risultati sono già molto positivi: c'è grande interesse e sono molti i paesi extraeuropei – anche africani – che chiedono una presenza industriale, per produrre in quei mercati i nostri prodotti di qualità. Si tratta dunque della possibilità, pur senza delocalizzare, di vendere i nostri prodotti realizzati in loco e quindi, anche da questo punto di vista, stiamo facendo di tutto perché nel mondo si conosca la qualità dell'industria europea e del prodotto industriale europeo. Signor Presidente, da quando c'è un dibattito politico su un bilancio, noi, per tutelare il bilancio, non possiamo che, nell'ambito del dibattito, sostenere la nostra posizione politica e la ragione per cui abbiamo formulato queste proposte. Non è che possiamo fare diversamente: il dibattito è aperto; c'è un Consiglio che si svolgerà fra qualche giorno e all'interno del Consiglio non possiamo che spiegare le nostre ragioni, perché questo bilancio non venga ridotto e quindi non si danneggino le politiche comunitarie. Come abbiamo già detto più volte, non ci sono alternative. Questi sono i poteri di cui disponiamo nell'ambito del dibattito sulle politiche del bilancio e non possiamo far altro che lavorare insieme al Parlamento per cercare di tutelare alcuni capitoli e una strategia politica che punti ad avere più Europa. Non vedo soluzioni diverse, perché il dibattito è soprattutto di tipo politico. Non si tratta di un dibattito tecnico: è un dibattito politico e noi dobbiamo andare avanti. Siamo in mezzo al guado e dobbiamo continuare ad andare avanti verso un'Europa più unita – per quanto mi riguarda verso gli Stati Uniti d'Europa, come obiettivo finale – e il bilancio è uno degli strumenti per fare questa politica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, una domanda per il Commissario Tajani, che ringrazio per l'impegno anche suo personale sulla direttiva sui ritardi dei pagamenti. La domanda è questa: vista la criticità del dibattito sul bilancio, ci può dare un aggiornamento sul futuro del programma Erasmus per giovani imprenditori che, ovviamente, è un'eccellente iniziativa? L'altra questione riguarda il Commissario Andor: lo scorso 30 gennaio, come è noto, Consiglio e Commissione hanno lanciato la loro sfida alla disoccupazione giovanile, mettendo a disposizione 82 miliardi di euro di fondi non utilizzati. È passato quasi un anno da allora e non è ancora chiaro l'impatto di questi fondi. Alcune domande: c'è un resoconto dettagliato sull'utilizzo di tali fondi? C'è un elenco di buone pratiche? Quando sarà presentato il pacchetto "giovani" lanciato da Barroso? Signor Presidente, il lavoro del collega Sonik è certamente stato lungo e complesso e non posso non elogiare il risultato complessivamente raggiunto dalla relazione. Tuttavia, come possiamo vedere, i dubbi legati all'estrazione di gas e olio di scisto sono ancora molti; anche gli interventi che mi hanno preceduto hanno messo in risalto questo aspetto, in particolare in relazione alla tutela ambientale e alla tutela della salute pubblica. Per questo motivo, accolgo con favore la decisione dell'imminente svolgimento di un certo numero di studi da parte della Commissione europea sui potenziali rischi legati a quest'estrazione. Solo allora credo che riusciremo a dare una risposta chiara e saremo in grado di adottare una nuova direttiva quadro dell'Unione europea per la disciplina delle attività di estrazione mineraria. Signor Presidente, il provvedimento che abbiamo adottato contiene due aspetti: uno, di carattere geopolitico, l'altro, di carattere ambientale. Se dal primo punto di vista possiamo immaginare che l'introduzione di tecniche relative all'estrazione del gas di scisto possano essere positive per l'Europa, nel senso che potenzialmente limita la nostra sottomissione rispetto alle produzioni dell'Iran e della Russia, però sono forti le preoccupazioni dal punto di vista ambientale; questo gas che sembrava innocuo oggi sembra avere effetti perversi per l'ambiente, per la natura e anche per le prossime generazioni. Quindi, la risoluzione che abbiamo approvato introduce cautele e una moratoria e quindi va vista positivamente. Ma dovremo comunque rientrare necessariamente nel merito per vedere gli effetti sull'ambiente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ministro Mavroyiannis, Commissario, come ricordava il Presidente Schulz, martedì 13 sono scaduti i 21 giorni del periodo di conciliazione, termine entro il quale Parlamento e Consiglio non sono riusciti a convenire a una posizione comune sul bilancio del 2013. Dal punto di vista del Parlamento, è stato chiaro sin dall'inizio – lo abbiamo sempre sottolineato nei nostri colloqui informali e formali – che non era possibile trattare il tema del bilancio 2013 senza prima chiudere i conti del 2012. Era giusto quindi che si facesse un esame attento delle problematiche del bilancio rettificativo n. 5, che questa mattina abbiamo votato in Aula – e, come ci ha detto il Presidente, vi sono state esitazioni – ma soprattutto di quello n. 6 e del 2013. Non è possibile infatti pensare a stanziamenti per il 2013 quando anche il bilancio proposto alla Commissione è stato proposto senza tenere in considerazione alcun di pagamenti provenienti dall'anno precedente. I rischi di non avere un bilancio e dell'applicazione del regime dei dodicesimi sono noti a tutti e il Parlamento si impegnerà affinché questo non avvenga: ma chiaramente abbiamo le nostre priorità da difendere. Per quanto riguarda i pagamenti, chiediamo un accordo su un livello adeguato, che possa consentire di continuare il regolare esercizio di tutte le politiche comunitarie. In relazione agli impegni, crediamo fortemente alla necessità di investire su crescita, sviluppo e occupazione. Sono le priorità del Consiglio e il Parlamento le ha selezionate come priorità anche nella sua lettura del bilancio per il 2013. Siamo certamente consapevoli delle difficoltà degli Stati membri e ne terremo conto durante le trattative: ma ciò non significa che il Parlamento europeo sia pronto a sacrificare la crescita dell'Unione europea sull'altare dell'austerità, senza eccezioni, così com'è richiesto da alcuni governi nazionali. Sono comunque fiducioso, visto l'ottimo clima di collaborazione instauratosi tra le istituzioni, sulle possibilità di trovare un accordo sul bilancio. Ma ricordo che in questa procedura il Parlamento europeo è in codecisione con il Consiglio e ha intensione di esercitare questo potere, riconosciuto dal trattato, a tutela della corretta implementazione delle politiche comunitarie e quindi, in definitiva, a favore dei cittadini europei. Signor Presidente, onorevoli colleghi, è importante per l'Europa dar vita a un accordo di partenariato e cooperazione con il Kazakistan, Paese che ricopre un ruolo strategico nel processo di modernizzazione dell'Asia centrale e punto di contatto tra il Caucaso e la Russia. Auspichiamo che tale accordo velocizzi le riforme politiche ed economiche necessarie affinché il Kazakistan diventi un membro effettivo dell'OMC e un partner economico importante per lo sviluppo del tessuto industriale, specialmente per le PMI che oggi trovano difficoltà a inserirsi sul mercato asiatico. Esortiamo il Kazakistan a impegnarsi nella realizzazione del grande corridoio transcaspico, essenziale al rafforzamento della sicurezza energetica. Siamo consapevoli dei progressi fatti dal governo per migliorare la situazione attuale dei diritti ma siamo anche consapevoli di quanto si debba ancora fare. Crediamo perciò nell'aiuto di quest'accordo e anche nell'aiuto efficace dei mezzi di comunicazione e dei media sociali, sostenuti da iniziative transnazionali come lo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, basta con il! Basta con le catture indiscriminate di squali per asportare la preziosa e ricercatissima pinna per poi rigettare l'ingombrantissima carcassa in mare. Quindi, basta con le deroghe per permessi speciali. È quello che ha chiesto la commissione ambiente del Parlamento europeo nel parere sul quale sono stato relatore e che, nonostante alcune resistenze in commissione pesca, domani, mi auguro, sarà confermato dalla totalità di quest'Aula. L'Unione europea, in linea con raccomandazioni del mondo scientifico internazionale, ha già scelto nel 2003 di vietare la pratica del ma le deroghe presenti nella legislazione vigente non permettono di contrastare efficacemente questo fenomeno, che mette seriamente in pericolo la sopravvivenza degli squali, specie particolarmente vulnerabile. Non ci sono altre strade: solo stabilendo che gli squali devono essere sbarcati con le pinne ancora attaccate al corpo, possiamo garantire un controllo semplice ed efficace del divieto di spinnamento a bordo. Favorire la conservazione degli di squali è una pesca realmente sostenibile. Quindi il Parlamento deve sostenere la proposta della Commissione europea. Signor Presidente, siamo favorevoli alla risoluzione oggi adottata sulla sottrazione internazionale di minori e sulla gestione dei rapporti con quei paesi terzi che hanno deciso di sottoscrivere la convenzione dell'Aia. Il problema persiste però all'interno degli Stati dell'Unione: non tutti hanno accettato o implementato tale convenzione e continuano ad esistere istituti, come lo in Germania, dove i diritti dei minori vengono messi in secondo piano rispetto agli interessi genitoriali e nazionali e le competenze dell'Unione sono inesistenti. Auspichiamo che questa relazione riporti l'attenzione sui casi di sottrazione dei minori tra Stati membri. Ricordiamo che deve essere una priorità dell'Unione spingere gli Stati membri ad accettare e applicare la convenzione dell'Aia, per trovare soluzioni giuste per i bambini e per le coppie bi-nazionali. Sarebbe opportuno istituire un ente centrale europeo per il diritto di famiglia. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di risoluzione che andiamo a votare contiene, come già detto dal Commissario, tre punti. Il primo riguarda l'anticipazione della data delle elezioni: la proposta intende garantire che alla fine dell'estate, la Commissione sia già in condizione di cominciare il suo lavoro. Si valuterà se questo sia possibile – come ha detto bene il Commissario – affinché la data comporti un aumento dell'affluenza alle urne e non una diminuzione. La proposta più importante, però, credo sia quella che prevede l'indicazione da parte dei partiti politici – io preferisco parlare di "partiti politici" piuttosto che di "famiglie politiche", proprio per indicare la necessità della costituzione di formazioni vere e proprie di partiti politici europei – del possibile Presidente della Commissione. Questo è molto importante, proprio per affezionare i cittadini europei elettori all'Europa. La diminuzione della partecipazione al voto è dovuta molto anche al fatto che durante le elezioni europee si parla di altro, non si parla di Europa, ma si parla di problemi nazionali. Le elezioni europee sono viste soltanto come una verifica degli assetti politici interni. Bisogna che durante le elezioni si parli dell'Europa e che i cittadini abbiano la convinzione seria e vera che il loro voto conta per quanto riguarda le politiche europee. Quindi credo che l'indicazione del Presidente della Commissione sia un elemento che dà questa sensazione ai cittadini. Si discuterà certamente molto più che nel passato di Europa nelle prossime elezioni, proprio perché la crisi economica ha messo in luce la discussione di fondo: cioè più Europa o meno Europa o addirittura fine dell'Europa? Quindi si discuterà di questo: dare ai cittadini la possibilità di decidere essi stessi sul governo dell'Europa, sul Presidente della Commissione, è cosa assolutamente importante. La terza questione riguarda la composizione della Commissione, a parte la questione di genere: si discute se non sia opportuno che i futuri Commissari siano scelti, per una quota che può essere definita in un numero ma che può essere lasciata anche in un'indicazione indeterminata, tra i parlamentari eletti. Anche questo servirebbe a dare ai cittadini elettori la sensazione di contare qualche cosa nel voto. In questo senso credo che la risoluzione meriti di essere appoggiata. Signora Presidente, onorevoli colleghi, dicevo che la crisi che l'euro sta attraversando non è una crisi esclusivamente economica: è una crisi politica che deriva da una contraddizione, sempre più stridente, tra il prevalere ancora di una dimensione nazionale della politica e il carattere invece europeo delle politiche necessarie ad affrontare la crisi. Quindi, la riforma che questa risoluzione si propone di realizzare – una riforma che non richiede modifica dei trattati, non richiede modifica della legislazione secondaria – è una grande riforma politico-istituzionale, perché attraverso il meccanismo – sul modello dei regimi parlamentari, non stiamo parlando di elezioni dirette ovviamente, sul modello delle democrazie parlamentari – dell'indicazione, da parte dei partiti politici europei – che sono riconosciuti nei trattati, sono un'entità che è presente nei trattati – del loro candidato alla Presidenza della Commissione, non solo si dà attuazione allo spirito e alla lettera dei trattati, che dicono che il Presidente della Commissione è eletto dal Parlamento e che la sua designazione deve tenere conto del risultato delle elezioni, ma si realizza anche una riforma che, consentendo ai cittadini di concorrere direttamente alla scelta del governo politico dell'Europa, offre quella legittimazione democratica, basata, appunto, su un autentico spazio politico europeo alle istituzioni comuni, che è condizione per l'efficacia della loro azione di governo, oltre che per la loro legittimazione democratica. D'altronde, questa riforma non è, a mio giudizio, assolutamente in contraddizione col giusto richiamo al carattere di indipendenza della Commissione, perché lo stesso articolo 17 – che si riferisce all'indipendenza della Commissione, nella misura in cui parla di un voto a maggioranza qualificata nel Consiglio e, appunto, fa riferimento al risultato delle elezioni al Parlamento europeo – dimostra chiaramente, come peraltro avviene nei normali regimi democratici, che la legittimazione democratica e l'indipendenza di un organo di governo non sono in contraddizione tra loro. Qui si tratta quindi di democratizzare e politicizzare, per rafforzare l'azione della Commissione e, complessivamente quindi, costruire un'Unione europea più legittima, più forte, più vicina ai cittadini e dunque più capace di dare risposte alla straordinaria crisi che stiamo attraversando che, anche con riforme come questa, può diventare altresì un'opportunità per compiere un altro passo avanti nella strada dell'Europa politica. . Onorevole grazie per questa domanda perché mi permette anche di ricordare il risultato molto positivo che abbiamo ottenuto in occasione del Consiglio "Trasporti" di due settimane fa a Lussemburgo, quando finalmente il Consiglio ha dato il via libera all ’ approvazione del terzo pacchetto marittimo. Questo risultato si è avuto anche perché il Parlamento europeo ha insistito, si è impegnato, ha fatto ascoltare forte la sua voce insieme a quella della Commissione, affinché ci fosse una regolamentazione più completa a garanzia della sicurezza dei cittadini, intesa in tutti i sensi, anche dei nostri mari, tutela dell ’ ambiente, con anche delle responsabilità in caso di incidente. Quando queste norme entreranno in vigore certamente sarà rinforzato il controllo comunitario. Le posso assicurare che, per quanto riguarda l ’ impegno della Commissione, continueremo a vigilare in maniera seria e attenta anche attraverso l ’ azione della nostra agenzia di Lisbona, affinché sia sempre rispettata tutta la normativa comunitaria e, soprattutto, affinché i nostri mari possano essere sempre più sicuri, con un ’ azione congiunta sia di tipo giuridico sia di tipo operativo, in tutti i mari che sono di competenza dell ’ Unione europea. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel dibattito sulle scelte energetiche dell ’ Unione europea esiste una certezza: la fonte energetica più importante, più a buon mercato e più sostenibile a nostra disposizione è l ’ energia risparmiata. Per motivi naturali, storici, culturali ed economici, le regioni di montagna sono un modello per la riduzione del consumo energetico, compatibilmente con le esigenze della vita moderna, e si prestano a sperimentare su larga scala l ’ uso di fonti energetiche rinnovabili a basse emissioni di carbonio. Le regioni di montagna producono la quasi totalità dell ’ energia idroelettrica europea. Per fare un esempio, la provincia da cui provengo in Italia produce, da sola, il 12% dell ’ energia idroelettrica dell ’ intero paese. Inoltre, nelle zone di montagna c ’ è un ’ esperienza storica nelle tecniche di costruzione degli immobili più efficienti da un punto di vista del risparmio energetico. Si è arrivati a costruire abitazioni totalmente autosufficienti sia per l ’ elettricità, sia per il riscaldamento e che forniscono addirittura più energia di quanta ne utilizzano, con l ’ uso ovviamente di tecnologie avanzate. Le montagne sono spesso dei territori pilota, quindi il contesto ideale per sperimentare un migliore uso delle biomasse, del solare, del geotermico, delle pompe di calore e per rinnovare soprattutto i sistemi di distribuzione dell ’ energia. Signor Commissario, la montagna è piena di energia, di energia pulita: basta solo prenderla. Per questo motivo chiediamo alla Commissione di coinvolgere le regioni di montagna nella sua strategia, di studiare l ’ esperienza di queste e riconoscere il diritto di ottenere eque compensazioni per tutta l ’ energia rinnovabile già fornita da queste regioni. L ’ art. 174 del trattato di Lisbona riconosce il ruolo delle montagne: per questo attendiamo con urgenza dalla Commissione un ’ iniziativa per l ’ attuazione di quest ’ articolo e per una politica europea delle montagne anche in campo energetico. Invito quindi la Commissione a seguire le raccomandazioni del rapporto Durnwalder, presso il Comitato delle regioni, e a integrare nella valutazione dei territori europei le problematiche energetiche e la capacità produttiva delle regioni di montagna in termini di energie rinnovabili e di costruzione passiva. Le montagne, che rappresentano il 40% del territorio dell ’ Europa e 90 milioni di abitanti, sono state viste sino ad ora come aree svantaggiate: attuando delle politiche energetiche innovative e coerenti, queste regioni possono recuperare questo handicap e fornire uno stimolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati nella strategia 20-20-20, dimostrando che l ’ autosufficienza energetica è possibile, a costi accettabili, se c ’ è una ferma volontà politica. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho sentito indicare come ratio di questo provvedimento la solidarietà. A mio modesto avviso manca una gamba, quella della sicurezza. Eppure, basta parlare con chi pratica queste questioni, per esempio le forze dell'ordine – io ho la fortuna di aver fatto il viaggio anche in questa occasione con personale delle forze dell'ordine, i Carabinieri dell'ufficio scorte di Torino, voglio ricordare i loro nomi, Romanini e Tavano – e mi dicevano: guardi onorevole che in molti casi questi richiedenti asilo presentano carte false, documenti, ci sono casi segnalati da varie polizie, vari organi. Vogliamo deciderci a esaminare questo aspetto anche dal punto di vista della sicurezza? Non mi pare che in questo documento l'aspetto sicurezza sia fortemente segnalato, eppure è molto importante, perché dobbiamo evitare di inquinare un principio, un istituto importante di grande valore umanitario come il diritto d'asilo con gli interessi sporchi di chi fa traffici di clandestini e si serve spesso dello strumento dell'asilo per infiltrare persone che non hanno diritto e non hanno nessuna parentela con chi è veramente perseguitato. Secondo aspetto: l'articolo 2 del regolamento recita che l'ufficio faciliterà la cooperazione fra Stati membri per una migliore attuazione del sistema comune d'asilo, anche per quanto riguarda la dimensione esterna. L'articolo 7 dovrebbe precisarlo, ma lo fa solo molto vagamente, dice solo che l'ufficio può stabilire forme di cooperazione con i paesi terzi su aspetti tecnici. Io credo che si debba andare molto in là e mi domando per quale motivo non si parla, non si esamina – è stato proposto da più parti, anche da noi – la proposta di istituire questi uffici anche nei paesi terzi? Che cosa lo impedisce? Io credo che sarebbe molto importante filtrare, anche per alleggerire il lavoro e la situazione dei paesi che devono affrontare più direttamente, qualcuno ha parlato dell'esigenza di questi paesi, ma questi paesi vanno sostenuti, e io credo che l'istituzione di uffici nei paesi terzi, per esempio nell'Africa del nord, nella zona subsahariana dove si addensano molte richieste e molti richiedenti. Bisognerebbe filtrare là, con interventi che coinvolgerebbero anche, magari con l'utilizzazione del nostro servizio esterno diplomatico dell'Unione europea, la responsabilità di certi paesi del terzo mondo, bisogna responsabilizzarli sulla questione dell'asilo. Credo che questi aspetti siano molto importanti e non dobbiamo prescindere da questo e non dobbiamo neanche dimenticare le esigenze dei paesi europei del Mediterraneo su cui si impattano queste esigenze, non a parole, non mandandogli qualche funzionario, burocrati ne abbiamo già noi in Italia, abbiamo bisogno di soldi, di mezzi, di sostegni veri per affrontare tale situazione. Qualcuno ha detto: in Svezia andiamo molto bene, sì, in Svezia, molto lontana però dalle esigenze di Malta, dell'Italia, della Francia, del Mediterraneo, è qui che c'è il problema, e va affrontato – e bisogna responsabilizzare i paesi dell'Unione europea – onori e oneri, voglio dire, noi che abbiamo gli oneri dovremmo anche avere i mezzi. Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho votato anch'io a favore di questo provvedimento. È il momento che l'Unione europea regolamenti con chiarezza la sicurezza e l'approvvigionamento energetico: la controversia dell'anno scorso ha dimostrato quanto forte sia la nostra dipendenza da energie provenienti da paesi terzi. Il regolamento approvato in quest'Aula affronta finalmente questo problema nel tentativo di prevenire ulteriori crisi, compiendo un importante passo avanti nella sicurezza energetica. Gli Stati membri sono chiamati a garantire adeguata copertura energetica alle famiglie, ai clienti protetti, cioè a strutture e servizi essenziali. Essi sono anche chiamati a elaborare piani di prevenzione ed emergenza. Si procede così verso quel principio di sussidiarietà degli Stati tanto caro all'Unione e al mio gruppo parlamentare. Condivido in particolare l'emendamento n. 62. Richiamo infine l'attenzione sulla lungimiranza, mi sia consentito, del mio paese, per aver aperto numerosi canali di dialogo coi paesi proprietari di grandi disponibilità di gas. Signora Presidente, onorevoli colleghi, nell'attuale difficile contesto economico e finanziario l'Europa deve continuare a sostenere progetti nel settore dell'efficienza energetica e dell'energia rinnovabile per un'economia competitiva sostenibile e sociale. Vanno perfezionate le modalità di funzionamento dello strumento finanziario per investire in progetti decentralizzati, nel rispetto di un equilibrio geografico per favorire una ripresa omogenea. Tale strumento finanziario va predisposto subito e indirizzato a progetti con dimensione locale per una ricaduta occupazionale secondo il regolamento (CE) n. 663 / 2009. Occorrono linee di credito che possano corroborare lodevoli iniziative locali. È necessario preferire il finanziamento di progetti che garantiscano anche l'innovazione tecnologica per elevare la competitività dell'industria. I finanziamenti non utilizzati nel quadro del programma pluriennale della DG Azione per il clima potrebbero essere destinati allo strumento e poi ricollocati in progetti nel campo dell'energia sostenibile. Ringrazio la collega Van Brempt per il prestigioso lavoro svolto. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero apportare il mio contributo, affermando la necessità di un nuovo approccio metodologico, in particolare nel settore patrimoniale e del patrimonio culturale, legato all'uso intelligente delle nuove tecnologie. Essere consapevoli delle enormi potenzialità, in termini di efficacia e di efficienza, che le nuove tecnologie possono offrire significa anche dimenticare i processi di lavoro del passato. Nuove tecnologie presuppongono nuovi metodi operativi. Ho verificato personalmente che con l'uso intelligente delle tecnologie, nel settore del patrimonio monumentale si possono ottenere risultati importanti sia per i lavori di progettazione e restauro sia perché, contemporaneamente e senza costi aggiuntivi, si possono ottenere geometrici di alta precisione utili per l'eventuale monitoraggio del bene e la gestione in caso di calamità naturali, prodotti per la divulgazione scientifica e la promozione del bene monumentale anche a livello globale, soddisfacendo aspetti di diffusione e interscambi culturali. Quello che mi sta a cuore è quindi contribuire a un'azione finalizzata al raggiungimento di una nuova consapevolezza nelle tecnologie, affinché vengano create nuove opportunità economiche per l'Europa. Soprattutto credo alla necessità della formazione delle nuove e a figure professionali giovanili altamente qualificate che siano in grado di vincere le sfide del nuovo mercato globale. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio innanzitutto ringraziare i colleghi per l'ottima collaborazione che ha consentito a mio avviso l'elaborazione di un testo molto soddisfacente. Un ringraziamento va anche a tutte le ONG e a tutte le istituzioni che hanno con attenzione seguito i nostri lavori ed arricchito il rapporto con preziosi suggerimenti. Due sono stati i principali obiettivi del nostro lavoro. Primo: verificare con attenzione lo stato di attuazione della decisione quadro del 2003 all'interno dei 27 Stati membri. Il secondo obiettivo è stato quello di proporre dei doverosi miglioramenti. Infatti, la decisione quadro va necessariamente aggiornata per aumentare la soglia di protezione dei minori, tenendo conto del diffondersi di nuovi preoccupanti fenomeni di sfruttamento anche legati alle nuove tecnologie. Tra le priorità abbiamo individuato innanzitutto la lotta al turismo sessuale. Si tratta di un fenomeno in crescita preoccupante, legato anche alla diminuzione dei costi di viaggio. Da questo punto di vista occorre infatti migliorare la cooperazione extraterritoriale e chiedere agli Stati membri di escludere il principio della doppia incriminazione per i reati legati allo sfruttamento e agli abusi sui minori. Secondo: è necessario che in tutti gli Stati membri il cioè la manipolazione psicologica online volta all'adescamento del minore a scopo sessuale, debba essere considerato un reato. Terzo: abbiamo bisogno di vincolare gli Stati membri all'obbligo di scambiare le informazioni contenute nei casellari giudiziari relative alle condanne definitive per reati di abuso sessuale. Lo scopo è quello di escludere in modo categorico la possibilità per gli autori di abusi sessuali di esercitare attività professionali che prevedano contatti con i minori. Tra le proposte da mettere in atto al più presto c'è anche quella di avviare il sistema di allerta rapido per i minori scomparsi. Si tratta di un sistema già sperimentato, già avviato, anche se soltanto da un piccolo gruppo di Stati membri e quindi soltanto a livello sperimentale, ma che ha ottenuto ottimi risultati. E quindi c'è la necessità di farlo diventare operativo in tutti i 27 Stati membri. Vale la pena ricordare, infatti, che ogni anno in Europa si perdono le tracce di migliaia e migliaia di bambini. Vorrei sottolineare poi un ulteriore aspetto. In generale, le legislazioni nazionali devono impegnarsi a migliorare la tutela delle vittime minori nel corso delle indagini e prima e dopo l'eventuale processo in cui i minori sono coinvolti. Questo proprio per evitare che i minori possano diventare vittime due volte, vittime cioè di una violenza e poi vittime della violenza mediatica o giudiziaria. Infine, abbiamo segnalato l'urgenza di dare una rilevanza penale specifica ai matrimoni forzati che coinvolgono, nella maggior parte dei casi, proprio i minori. Per concludere, signor Presidente, a mio avviso è importante chiedere a tutti gli Stati membri di ratificare al più presto la più recente convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali. Si tratta della convenzione dell'ottobre 2007 che rappresenta il punto di riferimento più innovativo ed aggiornato in termini di tutela dei minori. Signora Presidente, onorevole Posselt, come lei sa, l'asse ferroviario Berlino-Palermo fa parte dei 30 progetti prioritari della rete transeuropea di trasporto e il progetto del tunnel di base del Brennero costituisce l'anello centrale di questo progetto prioritario. La Commissione sostiene questo elemento chiave del progetto prioritario che consentirà di collegare le reti ferroviarie ai due lati delle Alpi mediante una linea di alta capacità e di alta velocità, destinate in particolare al trasporto merci. Il progetto contribuirà così, tanto al buon funzionamento del mercato interno e degli obiettivi ambientali, quanto alla ripresa dell'economia. In questo modo, la Commissione vuole dare una risposta concreta alle aspettative dei cittadini, ecco anche perché abbiamo accelerato la concessione dei finanziamenti alla fine dello scorso anno, firmato l'autorizzazione per un finanziamento di 786 milioni di euro per il progetto prioritario n. 1. Il coordinatore Karen van Miert segue il progetto dal 2005, credo con risultati positivi. Attualmente abbiamo avviato una consultazione degli Stati membri del Parlamento europeo per rinnovare il mandato dei coordinatori europei al fine di coprire il periodo 2009-2013. In tal modo potremo consentire loro di proseguire la propria attività, in particolare il controllo dei progetti prioritari. Il 22 marzo 2009 le autorità austriache hanno presentato la propria programmazione pluriennale per le infrastrutture, che include il finanziamento del tunnel di base del Brennero. Il 17 aprile 2009, a seguito della conclusione della valutazione di impatto ambientale, hanno rilasciato il permesso di costruzione per il progetto. Le autorità italiane, dal canto loro, hanno sottoposto il progetto del tunnel di base al Comitato interministeriale per la programmazione economica, che si chiama CIPE, per poterne approvare il finanziamento nel corso del mese di maggio. Il ministro Matteoli, con il quale ho parlato, mi conferma la volontà dello Stato italiano di perseguire l'obiettivo, quindi finanziare il progetto, e su questo credo che le autorità austriache e quelle italiane si trovino assolutamente d'accordo. Per quanto riguarda il progetto prioritario 17, il collegamento ad alta velocità Strasburgo-Vienna, che rientra nell'asse ferroviario Parigi-Strasburgo-Stoccarda-Vienna-Bratislava, procede in modo soddisfacente in tutti gli Stati membri interessati, la Francia, la Germania, l'Austria e la Slovacchia. Entro il 2015 sarà completata la maggior parte degli 831 km tra Strasburgo e Vienna, più precisamente le sezioni Strasburgo-Stoccarda e Linz-Vienna. La sezione Stoccarda-Ulm, che rappresenta la strozzatura più importante, sarà terminata entro il 2020. Il protocollo di finanziamento relativo è stato firmato il 2 aprile di quest'anno. Al momento la sezione più complessa sembra essere quella transfrontaliera in Baviera tra Monaco e Salisburgo. Il governo tedesco sta conducendo attualmente una revisione della propria programmazione pluriennale, quindi dovremo attendere fino alla fine di quest'anno prima di poter avviare discussioni su questa tratta così importante. La sezione Strasburgo-Vienna costerà 10 miliardi di euro e il progetto prioritario in totale 13 miliardi di euro e mezzo. Credo che queste notizie possano essere utili ed esaustive delle richieste formulate dall'interrogazione dell'onorevole Posselt. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, la crisi che sta vivendo il settore agricolo è gravissima e rischia di essere irreversibile. Nella mia regione, la Puglia, la produzione olivicola è la principale attività e una tra le maggiori fonti di reddito. Quest'anno il prezzo delle olive è sceso a 30 euro al quintale, quello dell'olio all'ingrosso a 2,50 euro al chilo e con questi prezzi i produttori vanno in perdita. L'olio extravergine, oro verde, da sempre vanto della mia terra, rischia di trasformarsi nella morte civile e sociale. Ci sono blocchi stradali e manifestazioni di agricoltori su tutto il territorio. Lei dice che è tutto a posto e che i prezzi stanno risalendo, io le porto un'altra realtà che conosco, perché la vivo ogni giorno. Servono misure urgenti, chiedo l'attivazione di un fondo di solidarietà, come fatto per il latte, anche per l'olivicoltura e l'ortofrutta. Per l'olivicoltura chiedo altri urgenti interventi e, in particolare, signora Commissaria, la modifica del regolamento n. 2568 / 91 sulle caratteristiche degli oli, includendo tra i metodi di controllo anche la risonanza magnetica nucleare, che permetterebbe di smascherare le continue frodi che portano sugli scaffali dei supermercati bottiglie con dicitura "olio extravergine" che invece contengono miscele di oli rettificati o raffinati. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, un'Europa dei popoli e non un'Europa degli Stati! La crisi che stiamo vivendo è la crisi di una politica europea incapace di governare il mercato e per salvare l'euro occorre rafforzare le istituzioni politiche, uscire dalla logica intergovernativa e consentire una governance europea. Questa non è retorica, perché pochi minuti fa a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel ha lanciato un allarme, dicendo che l'euro è in pericolo. Lanciare allarmi senza contribuire a indicare misure forti e convincenti agli investitori, al mercato, rischia di indebolire ulteriormente la moneta unica e rendere più debole tutta l'Europa. Immaginiamoci le risposte dei mercati in queste ore, se solo pochi minuti fa l'euro è di nuovo crollato. Quando usciremo da quest'Aula, signor Presidente, potremmo ritrovarci più poveri e più insicuri. Solo una nuova governance europea potrà consentirci di difendere la moneta unica, promuovere crescita, occupazione, inclusione sociale. Dobbiamo abbandonare il vecchio approccio del coordinamento delle politiche nazionali, dotarci di forti strumenti decisionali. Una nuova governance europea deve garantire tre piani di intervento: una politica per la crescita, strumenti finanziari adeguati, una gestione delle emergenze. Il maxipiano da settecentocinquanta miliardi è stato importante ma abbiamo capito che non è sufficiente, oggi c'è bisogno di una forte iniziativa politica, che riesca a guidare il mercato, a consentire un'alta mobilità delle risorse. Le politiche monetarie e di bilancio si mostrano inadeguate a garantire produttività e competitività. Non dobbiamo avere paura di investire, soprattutto nei progetti di interesse comunitario: infrastrutture, energie, ambiente, sapere e capitale umano. E questo Parlamento, signor Presidente, ha una grande responsabilità: rafforzare con la propria autonomia la capacità degli Stati di uscire da una politica intergovernativa e rilanciare uno spirito europeo. . Signora Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto io ritengo che la distinzione che lei ha portato e proposto tra quei documenti di carattere tecnico e documenti – se ho capito bene dall'interpretazione – invece di interesse pubblico, mi sembra una distinzione particolarmente pericolosa e scivolosa, perché proprio documenti di carattere tecnico possono essere, in realtà di grande interesse pubblico. Il problema è semplice: i documenti che sono unicamente documenti di lavoro seguono un regime linguistico, ma tutti i documenti che sono potenzialmente rivolti al pubblico, anche se di carattere tecnico, questi devono cadere in un regime di assoluto plurilinguismo, nel senso di traduzione in tutte le lingue. In particolare, io trovo, assolutamente incomprensibile perché i bandi sui progetti di promozione della democrazia e dei diritti umani debbano essere accessibili soltanto nella lingua inglese, francese e spagnola. I siti devono essere oltre che multilingue, registrati in tutte le lingue e per concludere anche il bollettino interno d'informazione anche quello non si comprende perché debba essere quasi esclusivamente in lingua inglese. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, è stato detto che i servizi sanitari sono un importante pilastro del modello sociale europeo. Per questo sarebbe davvero opportuno che affrontassimo questo tema, con l'obiettivo di assicurare un livello elevato di protezione della salute e garantire ad ognuno un accesso eguale alle cure sanitarie, purtroppo il testo in discussione non sembra andare in questa direzione. Bisogna evitare il rischio di negare alla radice lo scopo per il quale la direttiva deve essere emanata, ossia quello di garantire nell'ambito della libera circolazione il diritto dei cittadini europei a fruire dei servizi sanitari nell'ambito dell'Unione. In realtà il testo può essere percepito come strumento per garantire l'apertura del mercato sanitario a livello comunitario, cosa di ben diversa natura e che rischia sostanzialmente di trasformarsi in un diritto alla salute degli abbienti. Il testo prevede, infatti, esclusivamente il rimborso delle spese da essi anticipato e limitato al costo della prestazione sanitaria comparato a quanto costa nel paese d'origine, omettendo i costi di trasporto e di permanenza nel paese ospitante. Ci sono poi altri punti critici che sono stati oggetto del dibattito, che vanno dall'esigenza di garantire degli standard di servizi a livello comunitario fino alla questione importante dell'informazione. Per queste ragioni, penso sia utile una più approfondita riflessione per cercare insieme di dare ai cittadini europei le risposte che ancora mancano nella direttiva stessa. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, devo dire che credo che la grande maggioranza di questa Assemblea condivida gli auspici di pace e le preoccupazioni che sono state fin qui espresse da molti. Credo anche che quanto sostenuto dal Consiglio sia condivisibile e ritengo che la Commissione abbia fin qui seguito un percorso che può essere utile al dialogo: l'apertura dei varchi per scopi umanitari, il cessate del fuoco bilaterale, potrebbero essere il prodromo di un successivo impegno per l'organizzazione di una fascia di salvaguardia internazionale. Qui forse la collega Morgantini ha ragione, quando chiede che questa fascia non riguardi solo Gaza, ma sia estesa a tutti i territori palestinesi. In fondo ho l'impressione che la Commissaria Ferrero-Waldner abbia come auspici e come attività diplomatica, almeno un po ', iscrivibile nello stesso solco che ha cercato di tracciare in proposito il Santo Padre. Mi permetto umilmente di condividere questo tipo di approccio: si deve cercare ancora, dopo tanti anni, una soluzione per due popoli e due Stati – questo non dobbiamo dimenticarlo – e per affermare finalmente il diritto internazionale. Non c'è e non si sarà mai una soluzione bellica – l'ha detto anche il collega Schulz, ogni tanto devo ricordare anche lui – e devo dire che indubbiamente non ci sarà mai una soluzione bellica che risolva il problema in Terra Santa. Su questo credo pure che l'Unione europea abbia gli strumenti per sostenere ogni sforzo diplomatico utile in proposito. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, l ’ industria cosmetica europea è un settore economico ed occupazionale molto importante. Come è stato già detto, sviluppa un fatturato di oltre 35 miliardi di euro, più di 350.000 posti di lavoro tra la vendita, la distribuzione e il trasporto. Una vocazione di alta innovazione. Anch ’ io però ribadisco che va garantito un livello elevato di tutela della salute umana ed informazione dei consumatori. Proprio per questo mi complimento con la relatrice per l ’ ottimo lavoro svolto, sottolineando alcuni punti a mio avviso molto importanti. È giusto sottoporre i prodotti ad una valutazione della sicurezza che responsabilizza anche i distributori, che dovranno fare le necessarie verifiche prima di commercializzare i prodotti. È bene poi che il nuovo regolamento preveda la messa al bando di più di 1.000 sostanze utilizzate nei cosmetici, sostanze classificate come cancerogene o tossiche. Importante è anche l ’ elenco dei coloranti, dei conservanti e dei filtri solari ammessi. È fondamentale inoltre una maggiore chiarezza dell ’ etichetta sulla funzione del cosmetico, la durata di conservazione, le precauzioni particolari per l ’ impiego e una lista di ingredienti elencati in ordine decrescente di peso. Soprattutto dovranno figurare sull ’ etichetta diciture, marchi o immagini che attribuiscono ai prodotti caratteristiche e funzioni realistiche e non caratteristiche e funzioni che non possiedono. Occorrerà quindi garantire la rintracciabilità del prodotto, tutto ciò anche per evitare il fenomeno inquietante della contraffazione dei prodotti cosmetici e della cosiddetta importazione parallela. Chiudo, Presidente, ricordando che solo in Italia 120 milioni di euro di prodotti cosmetici, compresi i profumi e i dentifrici, vengono proprio dal mercato parallelo, con potenziali danni anche molto gravi per la salute. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi sento di dire che dopo aver ascoltato con attenzione il dibattito, e aver ascoltato il ministro Swoboda e il Commissario Tajani, ma anche i colleghi, mi sento ulteriormente autorizzato ad allargare i miei ringraziamenti per il contributo e i preziosi consigli che ho ricevuto anche in questa sede. Non ho il tempo di entrare analiticamente a commentare le singole proposte e le sfaccettature di un dibattito così ampio, ma dovendo sintetizzare nei pochi secondi che mi restano per il tempo che mi è stato assegnato, userei due aggettivi per sintetizzare, rendere a unità le vostre proposte e le vostre riflessioni. Avete considerato, nei limiti in cui questo può essere e in un regolamento così complesso, ragionevole il lavoro che è stato fatto. Ha tenuto conto questo regolamento dello scopo di allargare i diritti dei passeggeri, di estendere a tutte le modalità di trasporto le stesse condizioni di tutela, e anche però della specificità di una serie di vettori che hanno ridotte dimensioni e quindi la difficoltà ad adattarsi a obblighi più elevati in un momento di crisi economica. Questo è l ’ aspetto della ragionevolezza. Poi c ’ è un aspetto di perfettibilità, di migliorabilità, che è stato accennato dai colleghi che pur considerandosi vicini al contesto in cui ci siamo adeguati, vogliono che ulteriormente si allarghi l ’ ambito dei diritti, quindi al trasporto urbano e per quanto riguarda la tutela dei passeggeri a mobilità ridotta, estenderli. Ebbene, questo nostro processo di avvicinamento alla perfezione, la perfezione delle cose umane non è finito, questo regolamento che è ragionevole ed è, credo, ben fatto, è perfettibile. La possibilità che gli Stati membri allarghino, completino anche al trasporto urbano non è negata dal relatore, è obbligata per il trasporto regionale, con delle caratteristiche di ampiezza che sono state già elencate e che spesso l'avvicinano a quello delle tratte transnazionali o nazionali; e lo stesso naturalmente vale per le tecnologie impiegate e per gli ambiti di applicazione dei disabili. Quindi, come ultima osservazione, ancora un ringraziamento a tutti e l'auspicio che questo lavoro che parte oggi non sia finito e possa arrivare a ancora migliori obiettivi. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, certamente come comunità internazionale ci giochiamo molta della nostra credibilità su quello che sta succedendo in Afghanistan. La leader del mio partito, Emma Bonino, era stata arrestata dai talebani proprio per la sua presenza, come Commissario europeo, e tenuta incarcerata qualche ora proprio per la sua presenza in difesa dei diritti delle donne. Non ci possiamo permettere – nonostante le divisioni e le valutazioni rispetto all'intervento armato e a prescindere dalle posizioni che sono state prese – che la situazione vada a deteriorarsi in questo modo per i diritti delle donne. Avevamo fatto come Partito radicale non violento, avevamo organizzato un un ’ azione non violenta mondiale per la presenza di donne tra i ministri nel governo in Afghanistan sei anni fa, oggi quello che serve è una nuova mobilitazione della comunità internazionale perché non solo siano garantiti i diritti alle donne, ma siano pienamente inseriti ai vertici della vita politica e istituzionale. Bisogna chiaramente condizionare ogni nostra collaborazione con il governo afghano con la prudenza e la cautela, che pure è stata richiamata, ma anche con la massima fermezza, perché sarebbe davvero un'illusione pensare che una sorta di nei confronti delle parti fondamentaliste possa poi garantire una pace nel lungo periodo in Afghanistan, ma anche nelle nostre città e nei nostri paesi. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, qui stiamo parlando di un cosiddetto campo, una vera e propria piccola città di persone che in base a una decisione politica difficile hanno consegnato le armi, persone che hanno affidato la propria difesa di fatto alla comunità internazionale. Oggi la ragione per la quale discutiamo questo punto come tema d'urgenza è il rischio che in massa queste persone siano deportate e venga violato definitivamente ogni loro diritto rispetto al regime iraniano. Allora, certamente può essere questionato il grado, il tasso di democraticità dei della loro organizzazione, ma non è questo temo il dibattito che dobbiamo fare, non è questa la ragione dell ’ urgenza che noi abbiamo chiesto! La ragione dell ’ urgenza che noi abbiamo chiesto è quella di impedire che in massa questa piccola città si trovi ad essere violata, eradicata del proprio diritto fondamentale, e venga consegnata nelle mani della dittatura iraniana. Ecco perché, gli emendamenti che sono stati proposti rischiano semplicemente di confondere la brutale urgenza e necessità di questo messaggio ed è per questo motivo che mi auguro non siano approvati. . Signora Presidente, onorevoli colleghi, volevo sottolineare i miei dubbi relativamente alla proposta di prolungamento del periodo di intervento 2009-2010 per il burro e il latte scremato in polvere, in quanto questa proposta rischia di trasformare misure di breve periodo, congiunturali all'attuale crisi di mercato, in misure di carattere strutturale che riporterebbero di fatto il mercato lattiero-caseario alla situazione quote. Al fine di dare maggiore equilibrio alle misure di mercato, non dando benefici solo agli Stati membri interessati dalla produzione di burro e di latte scremato in polvere, chiedo la reintroduzione dell'aiuto comunitario per l'ammasso privato dei formaggi a lunga stagionatura. Infine vorrei attivare la vostra attenzione sul tema dell'indicazione dell'origine e dell'etichettatura dei prodotti lattiero-caseari e sulla tracciabilità dei prodotti: questa è una richiesta che viene direttamente dai consumatori europei – in modo sempre più crescente e che ci aiuterebbe ad affrontare la crisi nel settore lattiero-caseario. Mi auguro che anche i colleghi degli altri gruppi possano sostenere questa proposta. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, il documento sul programma di Stoccolma risulta riduttivo rispetto alle stesse conclusioni del Consiglio europeo e non accoglie, per esempio, importanti istanze formulate dal governo italiano su temi specifici. Nel documento, infatti, non è contemplata una serie di strategie europee di aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata. Ho sentito, e sento da molto tempo, tante parole su diversi aspetti preoccupanti della criminalità. Bisogna passare dalle parole ai fatti. L'Europa faccia come fa l'Italia, che è di esempio per tutta l'Europa nell'aggressione ai patrimoni mafiosi, grazie al Ministro Maroni. L'Europa sembra non volersi muovere nella stessa direzione. Bisogna dar vita a un regime giuridico europeo unitario, se si vuole contrastare a livello europeo una criminalità che si è internazionalizzata e si muove a suo agio fra banche, paradisi fiscali, piazze finanziarie e mercati mobiliari e immobiliari. Scarsa, inoltre, è l'attenzione al contrasto all'immigrazione sul confine sud dell'Europa, dove per esempio l'accordo con la Libia, che ora funziona per quanto riguarda l'Italia, potrebbe trovare però difficoltà ove l'Unione europea non mantenesse l'impegno a cofinanziare il sistema di rilevazione satellitare del confine sud libico attraverso il quale vi è un grosso transito di clandestini. Infine, per quanto riguarda l'episodio di razzismo contro una persona di colore, voglio ricordare i numerosissimi episodi altrettanto gravi di razzismo anti-bianco che avvengono nelle enclave di immigrazione clandestina, per non parlare della "caccia al bianco" che avviene nel regno di Mugabe o anche nello stesso Sudafrica. Bisognerebbe che coloro che parlano tanto di razzismo anti-nero si ricordassero anche del razzismo anti-europeo e anti-bianco. Signor Presidente, Le chiedo scusa per questo intervento ma ritenevo doveroso, quale parlamentare europeo eletto in Italia, indirizzare da quest'Aula il mio saluto rispettoso e deferente verso il Presidente della Repubblica del mio paese, on. Giorgio Napolitano, garante dei valori costituzionali e dell'unità nazionale del nostro paese. Rispetto e deferenza sono gli unici atteggiamenti con cui ci si dovrebbe riferire da quest'Aula al Presidente della Repubblica dell'Italia. () . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, le linee guida per il bilancio 2011 sono il primo passo verso il prossimo bilancio europeo, un passo molto concreto. In commissione bilanci abbiamo fatto un notevole sforzo per individuare priorità forti e riconoscibili che diano evidenza all'azione europea. La prima priorità è la gioventù, non solo perché è la risorsa su cui puntare per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo, ma anche perché è il punto di partenza fondamentale per politiche sociali lungimiranti. Ma è una forte priorità anche la strategia 2020: la lotta alla disoccupazione, al cambiamento climatico e, soprattutto, la necessità di dare vera e concreta attuazione a questa nuova strategia per il futuro, dotandola di risorse adeguate, senza compromessi e senza tagli. Ma queste linee guida sono anche un primo passo molto realistico. I margini di manovra delle prospettive finanziarie sono molto ridotti e questo significa che non ci sono risorse sufficienti per fare ciò che è più importante: azioni nuove. Questo è particolarmente delicato sulla prima rubrica, la rubrica della competitività, della crescita e dell'occupazione. Ma c'è un altro tema importante: il bilancio necessita fortemente di flessibilità, di essere in grado di rispondere in tempi rapidi alle esigenze dei cittadini, alle esigenze delle persone, alle esigenze che cambiano. Ecco allora che ci sono priorità, ma ci sono anche condizioni imprescindibili perché il bilancio sia veramente uno strumento utile per far crescere quest'Europa. Risorse adeguate, attuazioni certe delle strategie future, anzitutto la strategia 2020, e poi finalmente una soluzione definitiva per uno strumento di flessibilità che – unico – può consentirci di rispondere alle sfide future. . Signora Presidente, onorevoli colleghi, io parlo a nome del nostro relatore, l'onorevole Schmidt, che – come è stato annunciato anche dal Presidente Buzek all'inizio di questa sessione – ha dato le dimissioni da parlamentare europeo per ricoprire incarichi nel proprio paese e a cui vanno i miei saluti e i miei auguri perché ha fatto comunque un ottimo lavoro. Questa relazione è frutto delle sue intenzioni, che abbiamo approvato a larghissima maggioranza nella nostra commissione cultura con un solo voto contrario e di questo, anche a nome dell'onorevole Schmidt, ringrazio anche tutti i relatori ombra che hanno lavorato su questa relazione. Prima di partire per Strasburgo, lunedì mi sono recato a Roma a visitare un centro di formazione privato che ha un grandissimo risultato perché riesce a collocare la stragrande maggioranza dei giovani che nel corso del tempo forma; parlando con il presidente di questo centro mi diceva: "Aiutateci anche dall'Europa a proseguire questo percorso, a dare un significato alla formazione che vada in questa direzione, che permetta a tanti giovani di poter trovare lavoro; aiutateci anche a modernizzare il rapporto tra università e impresa". E il senso di questa relazione è proprio qui: oggi il 20% dei giovani europei è senza lavoro e tra questi i laureati sono circa il 30%, una percentuale quindi alta, molto alta, che ci deve porre molti interrogativi su come viene affrontato nei nostri giorni in questa Europa, in questo mondo globalizzato, il fenomeno della formazione dei giovani per l'entrata nel mondo del lavoro. Allora noi in questa relazione abbiamo voluto lavorare proprio per migliorare il collegamento che esiste tra le università e le imprese, individuando alcuni punti focali: innanzitutto accordando priorità ad uno dei maggiori punti di forza che può avere l'Unione europea, e cioè il fatto che i suoi cittadini possono adattarsi alle circostanze in costante cambiamento del mercato del lavoro; il fatto che non esista più il concetto di un posto di lavoro per tutta la vita e che la formazione e la riqualificazione professionale sono oggi essenziali. Il primo punto quindi era l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, il secondo punto che ci risulta fondamentale è quello della mobilità. Oggi è importante, come sottolineiamo in questa relazione, sottolineare che la mobilità tra i paesi e le università e le imprese è fondamentale per realizzare una maggiore cooperazione tra i due mondi ed esortiamo non solo a estendere ed ampliare i programmi di mobilità individuale quali Erasmus per i giovani imprenditori e l'Erasmus per gli apprendisti, ma anche organizzare programmi post-laurea di master di eccellenza europei, in cooperazione con varie università e con la partecipazione attiva delle imprese. E ancora, incoraggiare una maggiore imprenditorialità dell'università. Tale risultato è raggiungibile ad esempio tramite l'introduzione di un sistema di poli di conoscenza analogo a quello attualmente utilizzato da alcuni Stati membri che consente, in particolare alle piccole e medie imprese, di migliorare le loro capacità di ricerca senza inficiare l'indipendenza, l'autonomia e il carattere pubblico dell'università. Il terzo punto fondamentale è quello della ricerca e cioè consideriamo come imprescindibile la promozione della trasmissione della conoscenza e l'accresciuta mobilità dei ricercatori, sia nel breve che nel lungo termine, al di là dei confini nazionali e tra il mondo accademico e il mondo imprenditoriale. E infine la possibilità di estendere le buone prassi che in tanti Stati nazionali esistono da questo punto di vista. Concludo, Presidente, immaginando come, attraverso questa relazione ed il lavoro egregio fatto dalla commissione su cui abbiamo lavorato, noi siamo convinti che l'Europa non vincerà la battaglia contro la Cina o con altri paesi emergenti con bassi salari, ma con professionisti altamente qualificati e aziende altamente competitive e in questo processo è della massima importanza che le università e le imprese riconoscano la loro interdipendenza e che le autorità a tutti i livelli contribuiscano a sviluppare modi più efficienti di cooperazione. . Signora Presidente, onorevoli colleghi, io voglio appunto ringraziare ancora la Commissione per la comunicazione che ha fatto e che abbiamo adottato in grande parte. Io vorrei solamente soffermarmi su un aspetto forse critico che è emerso in questo dibattito, perché qualcuno ha sottolineato come sia fondamentale l'indipendenza dell'università, la libertà della ricerca, il finanziamento pubblico. Su questo siamo tutti d'accordo e quindi non capisco neanche bene queste osservazioni critiche, perché basta leggere la relazione e nei primissimi punti scriviamo cose molto chiare, e cioè sottolineiamo che occorre preservare l'indipendenza intellettuale e finanziaria delle università dal mondo imprenditoriale e che non può stabilirsi alcun rapporto di dipendenza delle università nei confronti delle imprese. Evidenzia altresì che le università dovrebbero, in ogni circostanza, mantenere l'autonomia decisionale sui loro piani di studio e sulle strutture di governance. Ecco, questo sgombra il campo da qualunque problema e da qualunque dubbio, per cui non capisco quali possano essere i problemi se non qualche strumentale questione ideologica di vecchio stampo. Allora veramente riflettiamo, perché questa relazione pone le condizioni di un miglioramento effettivo della nostra gioventù e dei nostri studenti, perché davvero non c'è nessuno che vuole lasciare centinaia di migliaia di ragazzi in mano a non si sa bene quale finalità delle imprese, ma vuole solamente che centinaia di migliaia di studenti abbiano la possibilità di studiare, di formarsi e di lavorare davvero nella società che ci attende. Signora Presidente, onorevoli colleghi, Commissario Tajani, la profonda crisi economica internazionale ha colpito principalmente l'industria. La tesi che i mercati dovrebbero autoregolarsi si è dimostrata errata. È mancata da parte dell'Europa la capacità di dare una risposta univoca e di analisi economica. Occorre, dunque, che l'Europa si doti di una base industriale solida, competitiva e diversificata. La nuova politica industriale europea deve saper guardare al futuro, avendo un approccio globale sulle proprie politiche, finalizzate a riaffermare la centralità dell'industria, soprattutto manifatturiera, che deve continuare ad essere il cuore pulsante della nostra economia ed a innescare nuove dinamiche di crescita intelligenti, sostenibili ed inclusive. Condivido e mi compiaccio con l'on. Lange per la sua relazione che prende in esame tutti questi elementi e che offre interessanti spunti di riflessione. Signora Presidente, onorevoli colleghi, torture, frustate, lapidazioni, pratiche disumane aberranti e barbare, che violano in modo brutale i più fondamentali diritti umani. Non ci sono parole per commentare queste violenze, se non le parole della stessa Sakineh. Leggo le parole di una sua lettera: "Spesso la notte – dice Sakineh – prima di addormentarmi mi chiedo: ma come fanno a prepararsi a lanciarmi delle pietre, a mirare al mio viso e alle mie mani? "? E poi, il suo appello: "Dite a tutto il mondo che ho paura di morire, aiutatemi a restare viva". Il Parlamento europeo deve accogliere questo grido disperato. Sakineh non deve essere lasciata sola, deve diventare la nostra bandiera, la bandiera dei diritti umani in Iran. La comunità internazionale deve pretendere di fermare questa sommaria esecuzione. Bisogna avere il coraggio di dire che siamo pronti a mettere in crisi le relazioni diplomatiche, che sui diritti umani non si possono fare sconti, che chi tace è complice. Noi, donne e uomini liberi, con la nostra ferma condanna dobbiamo dare coraggio, dare forza all'opinione pubblica iraniana che dissente dal regime, quell'opinione pubblica che ha disperatamente bisogno del nostro sostegno e della nostra intransigenza. A quel regime, che si basa sulla paura, sulla repressione, sulla violazione delle libertà e dei diritti fondamentali, noi a quel regime, da quest'Aula parlamentare, dobbiamo dire chiaro e forte che ci sentiamo tutti Sakineh. . – Signor Presidente, signor Ministro Jouyet, signora Commissario Wallström, onorevoli colleghi, devo con rispetto far notare che la differenza fra gli interventi dei colleghi e le vostre introduzioni risulta essere il fatto che non avete trovato il coraggio di parlare in queste introduzioni dei massacri di questi giorni, di condannare con forza il venir meno della libertà religiosa in India. Questo è un segnale molto grave, che ci fa pensare che ci introdurremo al vertice dei prossimi giorni senza avere il coraggio di affrontare la questione centrale, che dice del rapporto vero e di vera amicizia che può esserci tra l'Unione europea e l'India. È in gioco, infatti, non semplicemente il massacro di cristiani ma il tema della libertà religiosa, e la libertà religiosa non è una libertà come le altre, sulla libertà religiosa si fonda la qualità di una democrazia. Noi abbiamo appreso dalle parole del Presidente indiano in quest'Aula, che ci ha raccontato come ha imparato, in una scuola cristiana, non solo l'amore per la conoscenza ma anche la distinzione tra religione e politica. Se questo è vero, noi chiediamo con forza, che l'Unione europea spenda i giorni del Summit Unione europea-India, per ricordare appunto che la libertà religiosa è fondamento per lo sviluppo della democrazia e per ricordare fino in fondo che siamo chiamati a un compito comune, nel quale in amicizia dobbiamo ricordarci che la violazione dei diritti umani è la fine di un rapporto di verità e costruttivo tra realtà che hanno molto da fruire e che hanno tutto da beneficiare, costruendo insieme il proprio futuro. Dobbiamo avere questo coraggio, signora Commissario, dobbiamo avere questo coraggio signor Ministro, perché inevitabilmente, se non ci assumiamo noi questa responsabilità, ci rendiamo complici di un degenerare della qualità della democrazia. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario Barrot, dai vostri interventi appare chiaro che il diritto comunitario internazionale è quotidianamente violato a Lampedusa. Le vostre però rimangono delle dichiarazioni formali, di che non saranno seguite da fatti, temo, soprattutto le sue, Presidente del Consiglio. Io mi chiedo se l'Unione europea non ha veramente nessuno strumento per fermare questa situazione: la detenzione illegale c'è, la condizione aberrante delle condizioni di accoglienza è chiara, i rischi di eliminazione virtuale del diritto di asilo ci sono. L'Unione europea è l'unica, e il Commissario Barrot lo sa benissimo, che può far recedere l'Italia e gli altri paesi da questa situazione. E 'per questo, signor Commissario, che sono estremamente preoccupata dell'annuncio di nuovi denari per l'Italia senza condizioni. Come saranno spesi? E 'cosciente il Commissario che la tanto criticata azione di monitoraggio – leggi schedatura – dei rom dell'anno scorso avrà finanziamenti dall'Europa? E 'una cosa che è contenuta nei vostri comunicati stampa. Quindi, che tipo di fiducia può avere questo tipo di azione? . Signor Presidente, onorevoli colleghi, ieri il ministro Maroni ha annunciato che bisogna essere cattivi con i clandestini, ma da giorni e da mesi il ministro Maroni pratica la cattiveria nei confronti dei migranti in condizione irregolare. Perché l'emergenza Lampedusa, la cosiddetta emergenza Lampedusa, che ormai perdura da dieci anni – e quindi continuarla a chiamare emergenza mi pare un po 'pleonastico – è stata voluta e creata dal governo italiano. Infatti, per scelta del ministro Maroni si è deciso di non far partire più nessun migrante da Lampedusa. E il centro di permanenza temporanea ha avuto ben 1.800 persone che sono state rinchiuse là dentro senza che il governo predisponesse un trasferimento di queste persone, trattenute in condizioni disumane e degradanti, in modo tale che il centro esplodesse in una vera e propria emergenza democratica. Allora credo che questa sia la vera emergenza di Lampedusa e cioè quella di voler fare una sorta di zona franca del diritto, cioè un luogo dove i migranti accedono e vengono espulsi senza che i loro casi vengano analizzati caso per caso. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati dice che ben il 75% delle persone che accedono via mare in Italia, accede al diritto di asilo, chiede il diritto di asilo. Ebbene, se fossero valide le procedure del ministro Maroni, probabilmente non avrebbero la possibilità di accedere al diritto di asilo, visto che immediatamente, così come vuole fare il governo italiano, vengono espulsi direttamente da Lampedusa. Allora c'è una vera e propria emergenza e la causa di questa emergenza è la politica del governo italiano. I cittadini di Lampedusa se ne sono accorti, collega Muscardini. Infatti hanno fatto uno sciopero generale contro il governo, contro la politica sull'immigrazione, per far sì che non si apra il centro che prevede immediatamente l'espulsione da quel luogo – il centro di identificazione e d'espulsione – e hanno anche chiesto che il governo italiano modifichi la sua posizione sul centro di permanenza temporanea. Fa bene il Commissario Barrot, e lo apprezzo per questo, che nei prossimi giorni andrà a Lampedusa. Io ho predisposto un dossier e l'ho consegnato al Commissario Barrot. Anche il mio gruppo nei prossimi giorni organizzerà una delegazione che si recherà a Lampedusa. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, complimenti al presidente Florenz. Quando lo chiamo presidente lo chiamo con la stima e la considerazione per l ’ impegno che ha sempre avuto nel nostro Parlamento. Grazie all ’ approvazione del pacchetto clima-energia l ’ Unione europea si è dotata di un quadro legislativo che le permette di avere le carte in regola per assumere un ruolo leader. Le recenti aperture annunciate dalla nuova amministrazione americana fanno sperare in un futuro impegno condiviso anche dagli Stati Uniti per arrestare le conseguenze del cambiamento climatico. Tuttavia, per un pieno successo della trattativa sarà determinante il coinvolgimento di tutte quelle economie dei paesi in sviluppo, come la Cina e l ’ India, e sarà possibile, come ha evidenziato il ministro dell ’ Ambiente cinese durante l ’ incontro che abbiamo avuto con la delegazione della commissione clima, soltanto con il contributo solidale dei paesi più ricchi che garantiscono adeguate risorse finanziarie per promuovere uno sviluppo sostenibile. Un passo avanti in questo senso è stato compiuto con la conferenza di Poznań e con la decisione di rendere operativo il Fondo di adattamento, nonché la dotazione di 50 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, stanziati in favore dei paesi in via di sviluppo quale sostegno al progresso delle tecnologie verdi a livello globale. Dobbiamo fare in modo che Copenaghen segni la svolta decisiva in un impegno comune e concreto dei paesi economicamente più forti per la creazione di un fondo che garantisca un flusso finanziario costante per il finanziamento dello sviluppo sostenibile nei paesi emergenti. Soltanto mediante impegni concordati a livello internazionale e con il coinvolgimento dei paesi emergenti riusciremo a salvaguardare l ’ ambiente da effetti irreversibili e, nello stesso tempo, a preservare la competitività delle imprese europee dagli effetti e dai costi socioeconomici di ambientale sul mercato globale. . – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la proposta di ampliare il campo dell ’ applicazione dell'IVA ridotta ad alcuni servizi ad alta intensità di manodopera, alla ristorazione, alla manutenzione e alla costruzione edilizia rappresenta un ’ opportunità importante per gli effetti economici positivi sul mercato e sul lavoro, proprio in un periodo di crisi economica così serio, così grave, come quello che stiamo vivendo. Non ci sarà nessuna alterazione della concorrenza, ma l ’ opportunità di dare un piccolo impulso alla produzione e allo stimolo dei consumi, di creare nuovi posti di lavoro e di andare incontro alle imprese e alle famiglie. A mio avviso, sarebbero auspicabili ulteriori ampliamenti del campo di applicazione dell ’ IVA ridotta, per esempio anche ai cosiddetti "servizi verdi", proprio per favorire le politiche ambientali. Ma, per quanto riguarda il testo che andiamo a votare, è particolarmente apprezzabile la proposta di ridurre l ’ IVA per i pannolini per bambini e i servizi per l ’ infanzia. Questo Parlamento, in più occasioni, ha chiesto alla Commissione e agli Stati membri un maggiore coordinamento tra le politiche macroeconomiche e le politiche sociali, proprio per rispondere all ’ aumento delle nuove povertà. Non possiamo non ricordare, infatti, che in questo momento circa il 17% delle famiglie europee vive sotto la soglia di povertà e un bambino su cinque è povero. Ora la parola passa al Consiglio, che spero possa approvare questa proposta al più presto e aprire un dibattito più ampio e più ambizioso per promuovere politiche fiscali a misura di impresa, ma anche a misura di famiglia, e arrivare magari all ’ ampliamento della riduzione dell ’ IVA per tutti i prodotti per l'infanzia. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, Guy Verhofstadt ha denunciato l'insufficienza delle retoriche sia nazionalista che marxista per venir fuori dalla crisi. Farò un tentativo con la retorica europeista: solo poche settimane fa in quest'Aula molti di noi hanno invocato solidarietà per la Grecia. A cosa serve infatti l'Europa se non per sostenere nel bisogno i paesi membri? Però a cosa servono l'euro e l'Eurogruppo se non favoriscono una cultura della responsabilità e della stabilità? Cosa succede infatti se la solidarietà diventa sinonimo di un'Unione europea che violando i trattati si riduce a pagare il conto di quei paesi che sacrificano al consenso effimero di una stagione la responsabilità nei confronti del futuro dei propri cittadini? È retorica europeista, signor Commissario, se chiediamo alla Commissione europea di essere indipendente e autorevole e di non avere riguardi per i governi che truccano i conti? È retorica europeista se chiediamo nuove regole per i mercati finanziari? È retorica europeista se denunciamo gli errori nella costruzione dell'euro, cui non corrispondono ancora politiche comuni sul piano fiscale e pensionistico? È vero, siamo nel pieno di una crisi, ma questa crisi non è stata prodotta da un eccesso di Europa, da troppa Europa, bensì da una insufficienza di Europa, da troppo poca Europa, un'Europa che con forza deve richiamare gli Stati alla responsabilità, alla stabilità, al servizio nei confronti delle generazioni future; e tutto questo non è retorica, a condizione che le iniziative di cui parliamo semplicemente vengano realizzate, attuate, siano cioè parte di una strategia politica che anticipa gli avvenimenti e non ci costringe invece a rincorrerli! . Signor Presidente, onorevoli colleghi, grazie anche perché essendo io in un gruppo che si chiama Unione per l'Europa delle Nazioni non posso che apprezzare particolarmente le sue parole. La sua presidenza ha dimostrato che ci può essere il progetto di una politica europea, di un'Europa politica, basta avere il coraggio che è stato dimostrato nel conflitto tra Russia e Georgia, basta avere la capacità di gestire la crisi finanziaria con nuovi metodi di lavoro e interpretazioni aperte contro la rigidità del patto di stabilità. Abbiamo apprezzato e sostenuto la visione politica di una presidenza che ha riposizionato la politica al centro del dibattito e di conseguenza ha riposizionato l'Europa al centro del dibattito mondiale. Siamo convinti che l'indipendenza della BCE deve significare il suo dovere di confrontarsi più tempestivamente con le istituzioni. Infatti è ormai dimostrato che le crisi non possono essere risolte dalle banche centrali se non c'è a monte una chiara visione politica e una condivisa strategia di sviluppo. La definizione del "pacchetto clima-energia" con il superamento delle risorse problematiche nazionali è un grande successo e una speranza per il futuro, insieme all'Unione per il Mediterraneo, strada maestra per la pace e lo sviluppo. Ma rimangono aperte alcune priorità che ci auguriamo possano essere risolte in collaborazione dalla troika e dalla prossima Presidenza. Tra queste, oltre all'immigrazione e al controllo alle frontiere e al rilancio dell'agricoltura, anche la reale parità salariale tra uomo e donna. Oggi l'Europa parla di equiparazione tra uomo e donna attraverso l'età pensionabile, penso sarebbe opportuno cominciare a ottenere la parità salariale. Presidente, credo che la soluzione di un Commissario per ogni paese sia quella più giusta, lo avevamo già detto nella Convenzione, ringraziamo la presidenzafrancese per aver riportato in vita questa proposta. E per finire lei ha definito questa crisi sistemica e perciò, Presidente, siamo con lei per chiedere una riforma del sistema, una riforma del sistema che si basi sulla capacità di far prevalere l'economia reale sulla finanza, i beni effettivi rispetto ai beni di carta. . Signor Presidente, onorevoli deputati, io voglio innanzitutto ringraziare l'on. Ayala Sender per l'impegno che ha profuso in questo lavoro, che veramente ha svolto con passione, accanimento e anche con grande obiettività. Quindi l'impegno della Commissione - non posso che ribadirlo davanti a voi - è un obiettivo primario, quello per la sicurezza delle strade. Per quanto riguarda invece i contenuti, abbiamo esaminato il testo dell'on. Ayala Sender, gli emendamenti che ha presentato, e non abbiamo obiezioni in merito, al contrario la Commissione ritiene che la relazione vada esattamente nella direzione della proposta che abbiamo presentato, addirittura contribuendo per certi aspetti a migliorare la qualità del testo. Ad esempio, il Parlamento europeo considera la rete elettronica creata per lo scambio di informazioni come uno strumento da gestire a livello comunitario per poter garantire la protezione dei dati personali dei cittadini europei. Non posso che dichiararmi d'accordo con questi emendamenti che precisano e delineano il campo di applicazione della proposta. Ritengo anche che alcuni emendamenti rafforzino addirittura la proposta da noi presentata. Penso agli emendamenti che garantiscono il perseguimento dell'infrazione alla sicurezza stradale che rientrano nella competenza di giurisdizioni amministrative o ancora quegli emendamenti che propongono la redazione di orientamenti sui metodi e sulle pratiche di controllo da parte degli Stati membri. Sono tutti elementi essenziali per garantire la sicurezza sulle strade e per conseguire l'obiettivo di ridurre il numero delle vittime causate da incidenti sulle strade europee di almeno la metà. Io vi ricordo che noi ogni anno sulle strade d'Europa vediamo morire più di 40.000 persone, nel 2007 sono state 42.500 le vittime di incidenti. Se andiamo a vedere bene equivalgono più o meno alla caduta di un aereo ogni giorno, è un dramma che noi troppo spesso sottovalutiamo e che siamo ormai abituati a non considerare per quanto è largo il fenomeno. Noi dobbiamo certamente fare di più, molto di più. Per questo mi voglio congratulare, da un lato, con il Parlamento che ha agito con grande rapidità, ringrazio ancora l'on. Sender e la commissione parlamentare trasporti per il lavoro che ha svolto e per aver capito la posta in gioco, che è la sicurezza di tutti i cittadini europei. Ci troviamo in perfetta sintonia con il Parlamento. Commissione e Parlamento stanno insistendo per fare presto, abbiamo bisogno di norme che incidano sul serio per ridurre gli incidenti sulle strade. Purtroppo non siamo riusciti ad avere all'ultimo Consiglio dei ministri il consenso da parte degli Stati membri. La presidenza francese aveva tentato una mediazione, ma abbiamo dovuto constatare il 9 dicembre scorso che nonostante ci sia un accordo sulla strategia globale per ridurre il numero delle vittime, molti Stati membri insistono sulla questione del terzo pilastro. Mentre la Commissione, il Parlamento si trovano in sintonia sul primo pilastro, molti Stati membri continuano a parlare di necessità di regolare la questione sul terzo pilastro. Questo mi pare in assoluta contraddizione - lo voglio dire pubblicamente nell'Aula del Parlamento, ripetere quello che ho detto al Consiglio dei ministri - noi non possiamo assistere ad una decisione del Consiglio europeo che punta a trovare un accordo per fare approvare il trattato di Lisbona con un nuovo referendum in Irlanda, il trattato di Lisbona come tutti quanti voi sapete cancella il terzo pilastro, contemporaneamente gli Stati membri dicono che bisogna regolare tutta l'azione per esigere le sanzioni transfrontaliere in base al terzo pilastro. Mi pare una contraddizione vera e propria che non porta ad alcun risultato positivo e a causa di disquisizioni giuridiche noi perdiamo tempo e non siamo capaci di agire concretamente per dare delle risposte concrete ai cittadini. Gli incidenti sulle strade non sono qualche cosa di teorico, sono qualche cosa che da un momento all'altro può toccare qualsiasi famiglia europea, comprese le nostre. Sulle strade ci sono i nostri figli che tornano il sabato sera dalle discoteche o che vanno a giocare a pallone o vanno ad una festa. Questo noi dobbiamo tener presente, qui non è una questione di disquisizione giuridica, non possiamo perdere tempo. Io lancio - mi dispiace che non ci sia la presenza del Consiglio questa sera - un altro appello accorato - e credo di poterlo fare anche a nome del Parlamento - perché il Consiglio modifichi la propria posizione e il Consiglio Trasporti sia in sintonia con il Consiglio europeo. Dobbiamo guardare al futuro, dobbiamo guardare al trattato di Lisbona, ci auguriamo tutti quanti che possa entrare presto in vigore, perché credo che non possiamo rimanere con la testa girata verso il passato per quanto riguarda una questione che concerne la tutela delle vite di tutti quanti noi. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, "rafforzare la vigilanza" ci ha detto il Presidente in carica: ma vogliamo avere un dato su quanti sono gli OTC che in questo momento appartengono ancora a banche europee, a quanto ammonta la bolla a livello planetario. È immaginabile che la Commissione ed il Consiglio decidano di arrivare a un congelamento dei derivati, almeno a proporlo a livello mondiale, e a sospendere la loro contrattazione. È possibile che nelle banche che sono state nazionalizzate questi derivati siano ancora un bene negativo ma ovviamente anche preoccupante per lo sviluppo? Rafforzare la vigilanza significa anche che noi non solo dobbiamo, come dice la Commissione, avere la capacità di fare un repulisti nel sistema bancario e una revisione del sistema di controllo, ma anche dare proposte nuove. Allora, se ci siamo occupati della crisi automobilistica, dovremmo anche occuparci della piccola e media impresa e cioè di quella concorrenza sleale che arriva entro le nostre frontiere e per la quale ancora oggi il Consiglio non si è deciso a ratificare e a promuovere l'etichettatura d'origine, unico sistema per non fare del protezionismo ma per proteggere i consumatori e i prodotti, come lo stesso Presidente Barroso ha appena detto nel suo intervento. Per aiutare le imprese occorre anche, oltre che promuovere nuove linee di credito, dare alle piccole e medie imprese un accesso più celere e meno costoso alla mobilità, se vogliamo che queste imprese si convertano e non chiudano. In questo momento moltissime hanno il 50% in meno degli ordini, il che vuole dire che devono ricorrere al credito bancario. Ma le banche non danno soldi e le azioni delle banche sono crollate per colpa dei derivati. È un cane che si morde la coda. Uscite da questa confusione, cercate di dare soluzioni reali e non solo proposte inutili. . Signor Presidente, onorevoli colleghi, con l ’ approvazione della legislazione riguardante il trasporto aereo, quello ferroviario e quello via mare e per vie navigabili interne, del collega Teychenné, con questa proposta concernente i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, l ’ Unione europea completa il quadro legislativo relativo a tutti i modi di trasporto. Per fare questo regolamento ci siamo trovati di fronte alla necessità di conseguire un equilibrio tra due approcci: il primo considera il cosiddetto per tutti i modi di trasporto, ovvero i diversi modi di trasporto possono competere alle stesse condizioni e con pari opportunità, e allo stesso tempo i passeggeri hanno un alto livello di protezione indipendentemente dal mezzo di trasporto che hanno scelto. Il secondo approccio riflette le diverse caratteristiche di ogni modalità di trasporto e considera le specificità di ognuna di esse, a titolo di esempio si pensi alla gestione delle responsabilità nei ritardi, nel caso di trasporto con autobus, su strada quindi incidenti, congestione e quant ’ altro, rispetto a quello su rotaia che ha una via dedicata. Aggiungo due spunti di riflessione e commento tra loro in contrasto, per i quali abbiamo cercato, credo raggiungendolo, un equilibrio. Il vero scopo di questo regolamento è il consolidamento dei diritti dei passeggeri, ma nel trasporto su gomma il tessuto industriale è composto in maggior parte da piccole e medie imprese che avranno bisogno di tempo e risorse per adattarsi ai nuovi obblighi e come tanti altri settori industriali vivono un periodo difficile di crisi economica. Veniamo ora agli emendamenti per l'Aula plenaria, ringrazio i miei colleghi per gli importanti contributi apportati al testo del regolamento e l'ottima collaborazione. Il grosso del lavoro per questa prima lettura del Parlamento è stato fatto già in commissione trasporti, lasciando all ’ Aula plenaria soltanto qualche precisazione linguistico-giuridica. Ho presentato a nome del mio gruppo dunque solo tre emendamenti supplementari per il voto di domani, eccone una breve descrizione: l ’ emendamento 73 è una semplice precisazione linguistica; l ’ emendamento 82 fissa un tetto massimo a regime di responsabilità oggettiva prevista dall ’ articolo 6, paragrafo 3 della proposta di regolamento. Per quanto riguarda il campo di applicazione rispetto al testo dell'emendamento votato in commissione trasporti, tutti i gruppi politici hanno concordato sull'inclusione del trasporto regionale. Per quanto riguarda il trasporto urbano e suburbano, domani saranno votati fondamentalmente due testi. Come relatore sostengo l ’ emendamento 80, esclusione del trasporto locale, presentato dal mio gruppo, ma ho dato indicazione positiva anche per l ’ emendamento 81, che dà la facoltà agli Stati membri di esentare il trasporto locale a condizione che questi garantiscano ai passeggeri un livello di diritti simili a quello previsto dal regolamento. Credo che abbiamo preparato un testo che ci mette in una buona posizione di partenza per le future discussioni e triloghi con il Consiglio e la Commissione. Auguro quindi alla presidenza ceca e alla Svezia, prossimo paese presidente del Consiglio dell ’ Unione europea, un buon lavoro sui diritti dei passeggeri e spero naturalmente di potermi occupare delle fasi successive dell ’ approvazione di questo regolamento nel corso della prossima legislatura. . Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli parlamentari, io credo che i cittadini che stanno seguendo questo dibattito sui diritti dei passeggeri e sulle nuove norme che noi vogliamo approvare per rinforzare un sistema di libertà che caratterizza la nostra Unione europea, oggi si rendano conto che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento, con i servizi che li assistono, non sono castelli chiusi dove ci si preoccupa di questioni che non toccano cittadini o che invadono negativamente la vita dei cittadini, ma sono istituzioni che hanno a cuore l ’ interesse dei cittadini, la tutela dei loro diritti e sottolineo la difesa della loro libertà fondamentale: non si è liberi se non ci si può spostare liberamente da una parte all ’ altra della nostra Unione! Ecco perché, quando chiesi la vostra fiducia in occasione dell ’ audizione, poi del voto che ottenni da questo Parlamento, sottolineai che per me e per il periodo di lavoro che avrei svolto come Commissario incaricato dei trasporti una delle priorità era la tutela dei diritti dei passeggeri. Credo, che quest ’ oggi insieme abbiamo dato un segnale positivo, abbiamo dimostrato con i fatti che si possono compiere passi in avanti e che le istituzioni europee sono vicine ai cittadini, stanno dalla parte dei cittadini. Come è emerso anche nel corso del dibattito, non ci sono state differenze nella sostanza tra parlamentari dei diversi gruppi politici, tutti quanti hanno sottolineato in sintonia con la Commissione ma anche in sintonia con il Consiglio, che c ’ è questa volontà di costruire veramente, come ha detto la vicepresidente Kratsa, l ’ Europa dei cittadini. Ecco perché annetto grande importanza a un passo fondamentale che oggi stiamo compiendo e che si compierà con il voto di domani; certo, argomenti così complicati, sistemi di trasporti così articolati, differenti nella loro regolamentazione da paese a paese, necessitano di un lavoro approfondito e necessitano anche di momenti di compromesso. Ogni norma che viene approvata è frutto di un compromesso, è frutto della tutela di diversi interessi. Io ritengo che anche questa volta però debba prevalere l ’ interesse generale che è quello della tutela della libertà dei cittadini e della libertà dei passeggeri in tutti i sistemi di trasporto esistenti, perché sarebbe un'incongruenza, tutelare soltanto coloro che viaggiano in aereo, coloro che viaggiano in treno, e non tutelare coloro che viaggiano in nave o che viaggiano su autobus. Nonostante, ripeto, nonostante le divergenze che ci possono essere e ci sono divergenze tra la Commissione e il Consiglio e anche con alcuni parlamentari per quanto riguarda la regolamentazione del trasporto su nave, c ’ è chi preferisce avere regolamentazioni diverse per il trasporto fluviale e per il trasporto marittimo. La Commissione ha ribadito qual è la sua idea, credo che sia giusto avere un ’ unica regolamentazione, ma poco importa, io credo che oggi noi dobbiamo cogliere l'elemento positivo, la volontà politica oggi emerge forte di Parlamento, Commissione e Consiglio di garantire i diritti dei cittadini passeggeri e in modo particolare quelli a mobilità ridotta. Non è soltanto, io ho ascoltato con piacere, una questione di diritti, di libertà soprattutto per i portatori di handicap, dare la possibilità a milioni di passeggeri a mobilità ridotta di potersi spostare all'interno dell'Unione europea, significa anche permettere a questi cittadini di dare un contributo alla crescita economica dell ’ Unione europea, perché milioni di persone che si spostano portano benessere, sviluppano le aziende di trasporto, creano opportunità di turismo ovunque. Ecco perché io sono soddisfatto e voglio ringraziare i due relatori, come voglio ringraziare il Consiglio e, naturalmente ancora una volta, come faccio sempre, i servizi della Commissione che hanno permesso a me di poter presentare delle proposte al Parlamento e al Consiglio. Dicevo ringrazio con particolare soddisfazione perché credo che oggi le istituzioni europee, nel loro insieme, danno un segnale di attenzione forte a mezzo miliardo di cittadini europei, che guardano a volte con sfiducia le istituzioni ma credo che oggi coloro che hanno seguito questo dibattito debbano ricredersi e dare fiducia alle istituzioni europee che vogliono sempre più essere vicini ai cittadini. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio ancora i colleghi per le riflessioni e il sostegno che sono emersi nel dibattito e, in conclusione, voglio ringraziare in modo speciale la Commissione europea per la fattiva collaborazione. Un ringraziamento davvero straordinario lo devo al Commissario Barrot, perché anche questa mattina ha dimostrato una fortissima volontà politica e legislativa sul versante della tutela dei minori. Davvero ci ha fornito molti spunti di riflessione e, soprattutto, impegno concreto. Colgo l'occasione per fare qualche riflessione supplementare. Innanzitutto mancano i dati. Troppo spesso mancano dati adeguati, statistiche, che sono indispensabili come base di lavoro per monitorare meglio e per meglio conoscere, ovviamente anche per meglio affrontare, gli abusi sui minori. Questa della mancanza di dati è – come dire – una questione che spesso si ripropone, però mi sembra importante sottolinearla perché è una mancanza che dobbiamo colmare. Sulla tutela dei dati, alcuni colleghi hanno sollevato questo tema e anche il Commissario ha già dato una risposta molto puntuale. Io voglio sottolineare che sono molto sensibile alla tutela dei dati e credo che non ci sia conflitto tra la e i diritti dei minori, ovviamente se le istituzioni fanno la loro parte e se ciascuno, dai provider alle autorità di polizia, rispetta le regole. Anzi, vorrei sottolineare che i primi ad avere bisogno della e della tutela dei dati sono proprio i minori. E 'stato ricordato anche dal Commissario Barrot questo problema: spesso durante i procedimenti giudiziari, quando scoppia uno scandalo che vede protagonista come vittima purtroppo il minore, sono proprio i minori sfruttati che vengono dati in pasto ai media senza nessuna tutela, direi senza nessuna pietà né per l'immagine né per la riservatezza, e questo avviene solo per aumentare gli ascolti televisivi e per vendere qualche copia di giornale in più. Voglio poi ancora aggiungere che se nessun bambino è escluso dai pericoli, i minori non accompagnati e i minori rom spesso sono ancora più vulnerabili. Concludo, Presidente, davvero dicendo che sicuramente va fatto uno sforzo importante a livello culturale e politico, che lo sforzo deve essere fatto dalle famiglie, dalle scuole, dai mezzi di comunicazione. Molto si può fare in termini di autoregolamentazione, ma senza strumenti legislativi vincolanti e pregnanti, ovviamente, non possiamo contrastare fenomeni di sfruttamento dietro ai quali non ci sono soltanto soggetti ma spesso vere e proprie organizzazioni criminali. . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, i colleghi che sono intervenuti prima di me hanno dimostrato efficacemente quanto il nostro lavoro sia riuscito a fondere e a portare a sintesi sensibilità molto diverse che sono confluite in un progetto comune. La relazione Florenz, al quale va riconosciuto il merito di essere riuscito appunto a operare questa sintesi con grande capacità d ’ ascolto, è in ultima analisi, diciamo, un progetto di riconversione energetica, di cambiamento generale dei sistemi di produzione e dei modelli di vita e di consumo. Non è una cosa facile, non è un proclama filosofico, prevede anche delle tappe d ’ avvicinamento. Per esempio, in questa specie di eredità che noi consegniamo al prossimo Parlamento sono anche indicate quelle che secondo noi dovranno essere le priorità d ’ azione nella prossima legislatura, verso Copenaghen e oltre Copenaghen. Ma io voglio soffermarmi sui contenuti. Io credo a me spetti l ’ obbligo prima di tutto di ringraziare chi è stato il protagonista principale di questo lavoro, il segretariato. Io ho qui una statistica dei nostri lavori, cito solo le otto sessioni tematiche che abbiamo organizzato con sessanta dei massimi esperti mondiali; solo organizzare questo traffico, diciamo, dà conto di quanto sia stato importante il loro lavoro. E poi soprattutto volevo rivolgere un appello, diciamo un auspicio, per il nuovo Parlamento. Lei, Presidente Pöttering, in prima persona, ha dimostrato di crederci alla scommessa di questa commissione che – diciamo la verità – quando un anno e mezzo fa è nata non era vista da tutti molto bene in questo Parlamento. Lei ci è venuto due volte a trovare, segnalando così la sua personale sensibilità per il tema e per il nostro lavoro. Allora mi rivolgo anche a lei direttamente, se me lo consente. Sarebbe un peccato se il prossimo Parlamento non si dotasse di un analogo strumento nella prossima legislatura, anche perché nel frattempo in molti parlamenti nazionali e in molti governi ci si è ristrutturati proprio assumendo il clima come uno specifico settore di lavoro. Ecco, io spero che nel prossimo Parlamento non torneranno a prevalere i compartimenti stagni, le logiche separate delle diverse commissioni, ma appunto che, secondo modalità che abbiamo suggerito, ci si attrezzi allo scopo per questo lungo cammino verso un ’ economia a basso contenuto di carbone. Un giorno era lì indaffarato e nervoso tra le arnie e i canali ... e ad un suo scatto brusco si vide venir contro un paio d'api Il mio tumultuoso accento aggressivo dovette annunciargli che fra me e lui l'ostilità era giurata L'ostilità era giurata già in precedenza Sbuffando gonfiò le guancie e si mise nervosamente a scrivere e a firmare Scivolò sul dorso un paio di volte ... ognuna per dieci-dodici metri sul pendio gonfio e ondoso, tenendo con le due mani la pistola come un timone Finchè la fame, o il freddo, o la pienezza della vescica non convogliano i sogni entro gli schemi consueti Gurdulù cominciò a cacciarsi in bocca cucchiaiate, avido E subitamente gli antichi terrori caddero Gli incubi si afflosciarono La morte perse l'agghiacciante volto, mutandosi in cosa semplice e conforme a natura Mio padre si divertì per un poco a giocare alla rinfusa coi gioielli Poi se ne saziò e lasciò in pace la sposa E oltre all'orologio, adesso, lui mi deve anche un binocolo da marina Mi deve un fucile da pesca e una maschera subacquea, che, dice, tiene già in casa, riposti di sopra Lasciò che la banda si sfogasse, poi sbirciandomi sempre borbottò Fa naufragio, cola a picco, e a stento Agilulfo e Gurdulù riescono a portare Sofronia in salvo a riva L'esercito Franco tien testa agli invasori Apre una breccia nel fronte saracino e il giovane Rambaldo è il primo a farvi impeto E in tale buffa mescolanza, la sua bellezza irraggiungibile mi apparve magnifica, degna d'un vero re Raccoglie le cronache e le impressioni del suo viaggio negli Stati Uniti in un libro Scrive il libro Un ottimista in America che però decide di non pubblicare quando è già in bozze E benchè fossero probabilmente noiosi esercizi, Giovanni e Maria mai avevano udito musiche più dolci ed umane Pelo biondiccio ma crespo e una barba ispida a chiazze La accusavo, fra me, d'essere infame proprio come le solite matrigne Matrigne che appena avuti i figli loro, buttano i figliastri da una parte Era un giovane bruno, gli occhi piccolissimi, ma lo sguardo duro e fiero che lo qualificava furbo e tenace Milton varcò appena la soglia e si tenne ai bordi della zona di luce E poi, al nostro odore noi siamo ormai avvezzi, ma le ragazze no e non perdono occasione per manifestarcelo O almeno, io così dedussi da un unico e breve episodio accaduto fra noi Aveva piedi e mani enormi, denti lunghi e irregolari e una voce sgraziata, cupa, piuttosto rauca Conoscendo Gurdulù come fisico robusto e animo docile, lo prese con sè per farne un pescatore d'ostriche Levi vuole togliere ogni autoreferenzialità ai suoi versi ... dicendoci che la sua poesia non ha alcun legame con ogni forma tradizionale di lirica italiana A colpi di spada Agilulfo e Rambaldo, di pala Gurdulù, cacciano i neri visitatori e li fanno volar via Appena percettibili, facevo deviare le colonne piemontesi e austriache ... e riuscivo a condurle dove volevo Le indagini di Emilio non furono dunque molto profonde ... ma egli credette che le sue conclusioni logiche, anche poggiate su tali basi, dovessero bastare a rassicurarlo E sbagli pure se credi che io abbia invidia dei tuoi amici E poi la Natalia va al suo ufficio ... e io devo badare ai miei bambini Gurdulù prese a buttare cucchiaiate di zuppa nel cavo del tronco Lupo Rosso conosce tutti i posti e ora guida Pin per il parco abbandonato Il parco è invaso da rampicanti selvatici e da erbe spinose E mio fratello, avvicinandosi, vide che tra i rami spogli c'era gente uno o due o anche tre per albero, seduti o in piedi, in atteggiamento grave Ci andai e feci un mese di fame Quando uscii di prigione, ero al punto che invidiavo i cinesi Per arrivare fino in fondo al vicolo i raggi del sole devono scendere diritti rasente le pareti fredde Le pareti sono tenute discoste a forza d'arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico Il viso le palpitava in un modo che io, guardandolo, mi figurai il suo cuore che batteva Era simile a un uccellino appena rubato dal nido, rinchiuso dentro il pugno I muri sbarravano così debolmente l'intero valico Il valico era largo circa cinquecento metri e chiuso ai fianchi da alte precipitose rupi Io ero dai fagioli dell'orto dove bagnavo o legavo i sostegni Sentivo Irene e Silvia sedute sotto la magnolia parlarne Sì, un po' più fredda fece Ortiz L'età in cui ogni nuova esperienza, anche macabra e inumana, è tutta trepida e calda d'amore per la vita Nè si pensi che il passare la propria giornata fra le scarpe fangose e sbrindellate costituisca un piccolo privilegio Baron, se vuoi venire a Granada quando torneremo, vedrai il più ricco feudo della Sierra Le fiamme già lambiscono i mori ... ma gli uomini hanno superato già il panico e si cacciano in mezzo al fumo e al fuoco per salvare le armi e le provviste Io mi tenni in guardia e rimasi a bocca chiusa, accigliato e fiero Il paese doveva stare subito dietro la rupe perchè nel cielo fuggiva veloce il fumo bianco di numerosi comignoli Assumendo un tono fiabesco e meditabondo al quale i miei respiri, ancora un po' affaticati, aggiungevano maestà è un uomo buono e triste è pieno di sfiducia e di disprezzo per il mondo dove gli tocca vivere Lui s'aspetta che tutt'a un tratto lo vedano e sussultino Facendogli piovere addosso una doccia di sguardi interrogativi Puoi trovare in Borsa gli specializzati in furti alla cucina con le giacche sollevate da misteriosi rigonfi Allora portò le mani a imbuto attorno alla bocca e urlò il nome di Giorgio lunghissimamente Chissà come farà a metterlo in pratica Lui è così avventuroso e ingegnoso, senza più possibilità di colpi di mano ed evasioni Gli uomini sono in parte già scalzi e coricati Sono presi subito dal panico e arraffano la roba a caso pigiandosi contro la porta Discutemmo come cani arrabbiati un bel po' Ma poi lo chiamarono in segheria e io discesi sullo stradone ridendo Osammo appena sporgerci e guardare giù nel buio dove i paesani erano scomparsi Eravamo d'inverno e, quel giovedì, un piovasco freddo annebbiava Procida e il golfo Avevo subito riconosciuto, al ritmo di quei fischi, un linguaggio segreto di segnali Una specie di alfabeto Morse, che mio padre e io avevamo inventato insieme ai tempi felici della mia infanzia e fanciullezza Ora per lui i ragazzi Tosi erano i gruppi di Giustizia e libertà Valeva sì la pena di attraversare a nuoto l'oceano pauroso della guerra per giungere a riva ... e non far altro o più che accendere la sigaretta a Fulvia Invece il sor Matteo mi guardò un momento e borbottò Ormai erano così vicini e l'aria tanto limpida che Milton col suo occhio superiore li vedeva bene in faccia Chi aveva barba e baffi e chi no Chi portava una automatica e chi il moschetto Io buttai in terra, nel mio studio, le bende e il cotone sporchi ... e chiamai la Giulia perchè li scopasse via I cucinieri lorenesi, finito di distribuire il rancio alla truppa, avevano abbandonato la marmitta a Gurdulù Appena vide e sentì le mie mani alzate, il viso della Giulia si coprì di uno sfavillio di beatitudine ... e il suo viso si aperse ad un sorriso felice a mostrare i suoi denti di lupo Ad un tratto i ghiaioni cessarono ... e la valle sbocciò in un breve pianoro con stentate erbette ai piedi di un circo di pareti Dunque gli esuli erano saliti sui platani e sugli olmi con scale a pioli Erano concesse dal Comune, che poi furono tolte Vide oltre una gobba un canneto Ci arrivò in quattro sbalzi e di tra le canne riesaminò il paese Rapidamente girò una corda intorno alla valigia La valigia che era di un genere ordinario e mezza sconquassata ... e la assicurò con un nodo vigoroso e abile da marinaio La madre, Evelina Mameli, sassarese d'origine, è laureata in scienze naturali ... e la madre lavora come assistente di botanica all'Università di Pavia Dei tre beccucci a gas uno solo era acceso e semichiuso Milton gli indicò i bricchi di Benevello e Roddino Anche le guardie municipali gliele suonano sempre ... e poi si mettono a scherzare su sua sorella E trabalzando a ogni rumore, fischio, fruscio, eccetera Le sue familiarità verso i compaesani mi facevano spazientire spesso ... e con fischi imperiosi io la richiamavo al rango dei Gerace Egli salì d'un solo slancio una rampa ... e si trovò di fronte ad un'alta e forte figura femminile Me lo immagino, forse, più che mai invecchiato, imbruttito dalle rughe, coi capelli grigi Venne poi il venticinque luglio e Leone lasciò il confino ... e andò a Roma Già mi sono apparse, sul dorso dei piedi, le piaghe torpide che non guariranno Isoarre, essendo miope, è costretto a portarli in battaglia ... ma, di vetro come sono, a ogni scontro gliene va in pezzi un paio La mia fama s'era sparsa nel campo austrosardo Era amplificata al punto che si diceva che il bosco pullulasse di giacobini armati Erano nascosti in cima agli alberi Ne riempimmo due sacchi e li lasciammo in custodia ad Arthur La banda ha ripreso a suonare ... e noi, nuovamente ordinati in colonna, abbiamo sfilato davanti agli ultimi fremiti del morente Bada che se ti avvicini per chiedermi un favore, sprechi fatica e fiato è come sembrerebbe dalla tua faccia contrita? Se fai bene, domani a mezzogiorno sarai già libero in Alba, in mezzo ai tuoi O che, magari, nel suo furore, andasse a fare scempio dei miei scritti, delle mie poesie Non ricordo se ci arrivai attraverso una biblioteca scolastica o perchè lo ebbi in regalo E io intravvidi le sue gengive rosa Erano bagnate di un umidore che le faceva splendere i denti Bisogna prima che il governo bruci il soldo e chi lo difende ... Io posso salire nel tuo territorio e sono un'ospite sacra Va bene Finchè vidi con uno stupore attonito Vidi fra la confusione dei suoi ricci il suo piccolo orecchio rosa macchiarsi di qualche goccia di sangue Lo stupore era fatto di strana innocenza più che di rimorso Toccò a massaro Lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non può correre una corsa Non servirebbe a sminuire la sua nera ed odiosa magnificenza ai miei occhi Agilulfo si rifiuta e viene alle armi con le guardie Agilulfo forza il passaggio e scappa Cosimo dalla magnolia saltò sul grosso ramo che reggeva l'altalena ... e di là Cosimo afferrò le funi e si mise lui a farla dondolare Invece di passare il ponticello, io e il dottore ci nascondemmo Ci nascondemmo in un gradino di roccia proprio sul ciglio dell'abisso Appena in tempo perchè già avevamo alle calcagna i paesani Aveva degli occhi sfavillanti, sensuali insieme e furbissimi In un viso magro e pallido, in cui cominciavano a crescere i primi peli Essi organizzarono una spedizione al campo degli inglesi prigionieri di guerra Era il campo degli inglesi che si presumeva fosse stato evacuato I più svegli dei carbonai tiravano a stordire gli ufficiali pirati A stordire gli ufficiali con colpi di pala in testa per sottrar loro i fucili Perciò, non ho fatto la strada più rapida, con cui sarei venuta in due giorni, per Napoli e Potenza Invece ho dovuto mettercene tre, passando da Bari e di qui a Matera La mamma di Pamela, andando a attinger acqua, cadde in un trabocchetto e sprofondò nel pozzo Il nostro cranio è calvo il lunedì e coperto di una corta muffa brunastra il sabato Il suo sguardo si adombrò appena ... e i suoi labbri ebbero una smorfia quasi impercettibile, come se pensasse ad altro Essa è là, malefica e meravigliosa Essa è come un ragno d'oro che ha tessuto la sua tela iridescente sopra tutta l'isola Guarito, Di Castro ritornò in Spagna Venne il governo franchista, poi la guerra mondiale e non se ne seppe più nulla A quell'annuncio Agilulfo depose la timidezza e assunse un'aria sufficiente Era come liberato da un disagio e dunque, lo lasciai da parte per altri re più storici secondo me, le leggende erano cose puerili Se lei può attendermi ridiscendo subito ... e poi faremo un pezzo di strada insieme verso la stazione Andremo ove abita una famiglia dalla quale devo prendere congedo Ora il brigante aveva preso un po' di distacco dagli sbirri Ma continuava a muoversi impacciato come chi ha paura di sbagliare strada o di cadere in qualche trappola Li avrebbe riavuti presto alle calcagna Erano pochi scudi borbonici d'argento Erano nascosti in un buco di quel vecchio tronco Pure ci volle forse un'ora perchè riuscissi a vincere la nausea, la febbre e l'inerzia Ella lo guardò lungamente esalandogli in faccia il soffio frequente e debole del suo respiro Interloquii io, benchè mi fosse vietato metter bocca nei discorsi dei grandi La vede, sdraiata su un declivio di muschio Questa gliela portò uno più duro del primo ... ma anche lui ricevette la medesima accoglienza e per non ammazzarla sul posto si ritirò bestemmiando Ed ecco la lettiga veniva posata a terra In mezzo all'ombra nera si vide il brillìo d'una pupilla I briganti tagliavano le orecchie, il naso e la lingua dei signori, per farsi pagare i riscatti Ma il raccolto delle olive quell'anno fu così scarso, che il trappeto macinò in tutto per due o tre giorni ... e poi rimase zitto e fermo come prima ... e le mie sere non furono più disturbate Talora, un'ombra appassionata e inesprimibile, piena di tristezza, gli si affacciava agli occhi, ammorbidendo il suo orgoglio Uno cerca di slacciare la cinghia del fucile ... ma il fermaglio è duro e si stenta Finito di leggere, Annetta lo guardò in attesa di un'entusiastica approvazione Mentre ad Alfonso con grande sforzo riuscì di mormorare una lode che fu troppo fredda Padre Sulpicio d'apprincipio non fiutò il pericolo E invece io m'ero fatta una diversa opinione ... scusate, o mio bel Grande di Spagna ... Ma arrivò quest'armatura vuota in cerca di gloria e sgominò i briganti Irruppe Milton, come un cavallo, gli occhi tutti bianchi, la bocca spalancata e schiumosa A ogni batter di piede saettava fango dai fianchi Era un ragazzo pure di Alba, della categoria di Milton e di Giorgio Fatto sta che l'indomani mio zio aperse l'unico occhio e la mezza bocca Mio zio dilatò la narice e respirò Non ho mai amato queste geometrie su cui l'occhio si posa continuamente ... e che mi sono fastidiose quando dipingo Qui la nicchia si scoperchia La conchiglia si spezza subito Capivo bene che erano tutte sue invenzioni Capivo che lui voleva darmi a intendere per pavoneggiarsi ai miei occhi ... e non sfigurare troppo davanti a me con la sua miserabile vecchiaia Riudì Nèmega chiamare Paco, verso il vallone, con voce stufa e calante Sembrano manie le tue Io non so, ma forse sei tu che hai ragione Così il dopoguerra fu triste Fu pieno di sconforto dopo le allegre vendemmie dei primi tempi Due o tre volte s'alzò Si mosse intorno Si risdraiò Rognetta raccoglieva, nei suoi viaggi, notizie La signora Elvira tornò a invitare a cena Arturo Stavolta Arturo si fece furbo e lasciò a casa l'amico toscano I suoi occhi sono neri e profondi Egli non ha ancora barba e si muove con languida naturale eleganza Quantunque all'occorrenza sappia correre e saltare come un gatto ... e la capacità del suo stomaco sia appena inferiore a quella di Elias Tronk inseguiva gli articoli del regolamento Egli inseguiva la disciplina matematica e l'orgoglio della responsabilità scrupolosa Si illudeva che ciò gli bastasse Egli fece un violento sforzo per annullare quella nota falsa che gli guastava gli ultimi addii Però il Piantone è uno stupido e gli dà ai nervi, perciò lui risponde male a ogni cosa che dice Gridò, se si può dir che gridi chi parla senza emetter quasi suono ma con tutta la sua forza Poi s'accorge che fa troppo fatica e riprincipia a leggere A bussare andò Meo e il padrone si fece dietro l'uscio E con attenzione compiaciuta, si riagganciò al polso il suo orologio Questi tre signori sono vestiti di nero Sono vestiti con panciotti a doppia fila di bottoni, a foggia antica, e fumano in silenzio vicino a noi Questi signori sono tre proprietari pieni di sussiego e di tristezza La prima volta, pochi giorni dopo il mio arrivo, questa mia occupazione parve sospetta al brigadiere Il brigadiere che ne avvertì subito il podestà, e mandò, ad ogni buon conto, uno dei suoi uomini a sorvegliarmi E, senz'altra risposta, sferrai un calcio all'uscio Per significare chiaramente che non volevo auguri e che mandavo tutti all'inferno Anche i mobili avevano un colore oscuro grigio ... e i bracciali e le gambe erano di legno nero Come una prepotenza, la mia gioia invadeva la luce, lo spazio, ogni angolo della casa, anche il più polveroso ripostiglio Se c'è aiuto possibile, sai bene ch'io te lo darò Enea Silvio si stancò e diradò i suoi colloqui con Cosimo Enea non completò mai i disegni e dopo una settimana doveva essersene già dimenticato Sentendosi sempre inferiore con la sua parola impacciata, Alfonso ebbe degli assalti violenti di gelosia Erano tempeste in un bicchier d'acqua In fondo un pezzo di mare azzurro con barche immobili Essi tacquero Faceva caldo Sempre montagne da tutte le parti Erano giganteschi monti erbosi e selvaggi Perciò lei, essendo onesta, si schifa della mia amicizia, e non vuole più saperne Venne qui con propositi terribili ... e in mezz'ora l'ho ridotto come ha veduto Perchè sono già due ore che siamo ridivenuti i buoni antichi amici Tremila lire, per Gagliano, sono una somma enorme è il risparmio totale di mezza annata ... ma per i fuochi si buttano volentieri, e nessuno le rimpiange Ai bordi del paese un cane latrò, ma breve e spaurito Non potevo più fare fasciature Nè quei piccoli interventi chirurgici che avrebbero rivelato a tutti il nostro segreto ... essendo visibili Ma, appunto, l'Ulisse dantesco è un eroe moderno ... e riassume in sè tutte le ansie e le audacie del tempo di Dante ... e possiamo aggiungere, del nostro Sii mia e dimmi la verità acciocchè io non abbia altri dubbi Don Liguari era astuto e diplomatico ... e si limitò a qualche accenno insinuante Era il primo dei moltissimi e più espliciti che ebbe poi a farmi in seguito La polvere di ruggine ci bruciava sotto le palpebre ... e ci impastava la gola e la bocca con un sapore quasi di sangue Forse sarebbe bene che invece di consumarsi gli occhi per niente, lei badasse un po' di più ai suoi uomini E le persone lì a russare La faccia era schiacciata nel guanciale Un filo di bava era giù dalle labbra aperte La serva portò una lampada a petrolio accesa ... augurando ad alta voce la buona sera Io non so come conquistarmi in sì breve tempo la sua fiducia ... ma ne ho di bisogno Molti dei loro sono rotolati nelle cunette dello stradale Qualche camion s'è messo a far fumo e fiamme come una caldaia ... e dopo un po' non era che un rottame nero Pin a momenti va per terra e sente come un volo d'aghi che gli si conficcano nelle lentiggini E Pin sente il sangue scorrergli per la guancia già gonfia Milton ricordava che Giorgio Clerici vomitò e svenne ... e dovettero curarlo come se fosse ferito grave Antonio accettò con riconoscenza ... e commise il fallo di abusare dell'aiuto offertogli Fece una smorfia di disprezzo che lasciò Alfonso di nuovo ammirato Egli non sapeva abbracciare così ciecamente delle idee altrui Mario lasciò il suo impiego a Genova Egli prese accordi con Adriano ... e fu assunto alla Olivetti Prossimamente, come t'ho detto, mio padre e io ce ne andremo assieme lontano Per molto tempo, finchè un giorno ci vedono sbarcare qua a Procida, a capo d'una superba flotta Per fortuna ci fu l'invasione dei lupi ... e Cosimo ridiede prova delle sue virtù migliori Un'altra volta, mia cara cugina, non dubitarne Preciserò le mie critiche E incominciai a inerpicarmi, senza una meta precisa Per certe scorciatoie campestri che conducevano fin dentro il paese Forse avrebbe preferito iniziare la sua avventura contro un avversario più abbordabile ... ma Colantuono è l'allenatore del Palermo Colantuono sembra affascinato da una prima giornata in cui affronterà la Roma Il diciasette aprile millenovecentosettanta l'Apollo tredici finì a schiantarsi nelle acque dell'Oceano Pacifico Dopo una lunga ansia a causa della prolungata interruzione del contatto via radio l'Apollo tredici finì a schiantarsi Durante la fase di rientro, alle ore tredici e zero sette, l'Apollo tredici finì a schiantarsi ... di norma tale fase non superava i tre minuti mentre per l'Apollo tredici durò oltre sei minuti Poco fa, per ringraziare i suoi elettori, ha detto nessuno rimarrà al bordo della strada Significa che sa parlare un linguaggio che arriva alla gente Sa rivolgersi anche agli operai ed agli artigiani è attento al sociale Poco dopo una grossa opportunità per il capitano giallorosso è il capitano giallorosso che scatta in posizione leggermente irregolare ma non ravvisata dall'assistente ... e viene a trovarsi a tu per tu col portiere avversario Il tiro, in quest'occasione, colpisce solo l'esterno della rete Lo si sapeva, chiaramente ... ... e non lo sapeva solo Fraba ... ma questo, spero, dovrebbe spiegare una volta per tutte la mia posizione Per quale motivo mi interessano sempre di meno le cose riguardanti i rifiuti urbani? Nell'Atalanta invece sono indisponibili Garics e Bellini, mentre Peluso è squalificato Mutti si deve quindi adattare e schiera Bianco terzino destro e Manfredini terzino sinistro Dal millenovecentocinquantotto al millenovecentosessantuno a guidare il Campidoglio è un altro esponente dello Scudo crociato Urbano Cioccetti è molto legato al Vaticano E puntuali sono giunte le repliche ... come quella di Luana Zanella, deputata dei Verdi Zanella che insieme ai compagni di partito Gianfranco Bettin e Paolo De Marchi ed Erasmo Venosi attacca L'assemblea cittadina è sabato tredici alle ore nove è presso la sala conferenze dell'Istituto dei Tumori "Pascale", a Napoli, via Mariano Semmola Era la notte del ventisette dicembre milleseicentododici, appena appena trecentonovantasei anni fa ... e quella notte, si racconta, il cielo sopra Firenze era straordinariamente chiaro Un documento, come detto, dal quale si è dissociata Rifondazione comunista Anche se il consigliere comunale Greta Defend precisa Greta precisa come la quasi totalità del documento resti condiviso dal suo schieramento Un compito, che anche negli anni di latitanza, avrebbe continuato a esercitare Avrebbe continuato a esercitare grazie a persone fidatissime Avrebbe continuato, nonostante un apparente isolamento è piuttosto un ecosistema complesso di persone che si esprimono Persone che si connettono Persone che conversano e si scambiano idee, notizie e approfondimenti Terza la solita Russia Mentre straordinaria quarta la Gran Bretagna con diciannove ori Gli ori erano nove nel duemilaquattro e addirittura uno solo nel millenovecentonovantasei Alle scuole elementari ci hanno insegnato che la datazione dei reperti archeologici veniva fatta con la tecnica del carbonio quattordici radioattivo I prossimi cinque giorni delinearanno il futuro di questa transazione Non ci resta che aspettare e magari concludere il campionato al secondo posto Difendere la centonovantaquattro significa guardare più lontano Significa guardare alla libertà di donne e uomini di decidere di sè, delle proprie vite e di quelle a venire In base al decreto legislativo duecentotrenta del millenovecentonovantacinque i cittadini dovrebbero sapere se vivono in un'area a rischio nucleare Lo fa con delicatezza, accennando di nuovo alla sua storia ... mentre celebra con loro una messa per ricordare i quattrocento anni della diocesi shanghaiese Arriva il mese di febbraio sempre millenovecentosessantanove ... e a Latina, si arresta la centrale di Borgo Sabotino per mancanza di alimentazione alla strumentazione Il valore totale dei finanziamenti nucleari ammonta a oltre centosettantacinque miliardi di euro Sono forniti da queste banche tra il duemila e il duemilanove Ha prevalso la linea di Franceschini con cinquecentoottantacinque preferenze contro trecentosessantacinque di Bersani e novantatre di Marino è in controtendenza rispetto la scelta Nazionale A mio modesto parere una simile risposta diversa potrebbe anzi rivelarsi più idonea ... a propiziare il cammino ulteriore che sta davanti a noi La sentenza è stata letta intorno alle diciannove e trenta è stata letta alla presenza di Marisa Grasso vedova di Raciti, dei genitori del poliziotto e dello stesso Speziale Alla presenza dello stesso Speziale che subito dopo la lettura ha dichiarato Se e come queste pratiche possano diventare patrimonio condiviso e tradursi in ribellione aperta, è una domanda che riguarda tutte e tutti noi Ben presto la sua stanza diventa meta di numerosi pellegrinaggi spontanei Sono pellegrinaggi spontanei di gente comune e amici che si recano a farle visita e ne ricavano conforto Prima di disporsi sulla griglia di partenza, i piloti salgono su un camion scoperto e fanno tutto il giro del circuito per salutare il pubblico La centralizzazione dell'energia genera accumulazioni di potere Lo vediamo bene oggi Genera accumulazioni di potere che portano anche alle guerre, commerciali o guerreggiate Responsabile del dipartimento immigrazione, per Botte non c'è un'allarme integrazione nel tessuto cittadino, bensì nella provincia ma con tesi capovolte Gli utenti potranno richiedere e attivare il nuovo servizio gratuito è un servizio gratuito di disabilitazione permanente è attivato con una telefonata al servizio clienti centoottantasette Il ventisette settembre, un giovane di trenta anni è stato freddato con tre colpi di pistola ... in Via Calamandrei a Calvizzano poco dopo le diciannove L'amministrazione comunale assiste impassibile al proliferare di queste storie di nuove povertà L'amministrazione comunale è governata da una giunta di centro sinistra Sarebbe ottimo creare un evento parallelo, o successivo, in lingua inglese ... coinvolgendo persone anche al di fuori della ristretta cerchia italiana Il governo ha predisposto una nuova misura di sostegno alle famiglie che hanno avuto un figlio ... o lo hanno adottato negli anni duemilanove, duemiladieci, duemilaundici Infatti siamo riusciti a renderlo oggetto di discussione tra le forze politiche consiliari Sebbene l'argomento non figurasse all'ordine del giorno è stato oggetto di discussione Al momento trentotto poliziotti dei reparti speciali sono stati presi in ostaggio dagli indigeni all'interno di una stazione di produzione petrolifera Dopo l'approvazione della legge fondamentale su Gerusalemme nel millenovecentoottanta la città venne privata di tutte le sue ambasciate Gerusalemme è la capitale d'Israele I semi di soia sono destinati a due magazzini Uno è appartenente alla Italgrani dell'industriale Franco Ambrosio, e l'altro al gruppo Ferruzzi Purtroppo iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori La scuola avrà accesso al magazzino per depositarvi il suo materiale Poi insieme ai giovani potrà utilizzarlo, in una sorta di cogestione Tra gli impegni più recenti si ricordano i concerti a Milano per il Festival MITO Si ricordano i concerti SettembreMusica duemilanove e a Venezia per la Biennale Musica Chi promuove o favorisce l'immigrazione si fa complice dello sfruttamento di uomini-merce Oltre a compromettere l'identità del nostro popolo è complice dello sfruttamento Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al venticinque per cento del volume esistente Utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia Da allora diciamo che i rapporti sono diventati più sereni ... perchè non più obbligati dalla convivenza forzata, ma comunque piuttosto freddi Ovviamente quegli occhi dovrebbero sapere leggere le informazioni salienti ... e non il tumulto di nuovi prodotti che sono solo dadi comunicativi Il tema che mi ha più colpito nella Fenice cartacea è l'angoscia e la solitudine adolescenziale ... e gli errori disastrosi cui possono indurre Riteniamo necessario che l'opposizione a tale proposta di riforma passi attraverso una sospensione della routine e dell'inerzia quotidiane In particolare, la pianificazione territoriale, in tutto il mondo da sempre costituisce e costituirà un elemento trainante dello sviluppo L'impatto scolastico con sveglia ore sette non ha causato danni molto gravi ... a parte la voglia di tornare alle mattine che cominciavano alle undici e mezza ... Il palazzo domina una corte chiusa, nella quale sono presenti una chiesa e tutte le strutture di supporto alla conduzione di un'azienda agricola Forse abbiamo l'impressione che stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati Stanno nascendo in mezzo a tanta innovazione La vicenda giudiziaria sul blitz alla scuola Diaz si avvia quindi verso il dibattimento Il blitz alla scuola Diaz della notte tra il ventuno e il ventidue luglio duemilauno avviene a Genova Sarebbe ora che rendesse pubblico il motivo della grande attenzione che lo porta, sempre, a sponsorizzare i pluriomicidi Mambro e Fioravanti I diciannove attivisti assolti erano stati accusati di interruzione di pubblico servizio per essersi incatenati ai cancelli dell'inceneritore Nel millenovecentocinquantatre, a soli trentadue anni, fu nominato parroco e vicario foraneo di Mardimago ... dove ha lasciato un felice ricordo di sè Bisogna raggruppare almeno una ventina di produttori ... e possibilmente farli consorziare per garantire le certificazioni necessarie alla vendita Nel giugno duemilaquattro, il Corpo Forestale dello Stato diede un bel colpo all'ecomafia campana Stiamo ancora aspettando il colpo successivo Società sempre più succube del pensiero moderno dominante è volto a screditare la famiglia e ogni forma tradizionale di esistenza nella stessa Non lo so con precisione ... orientativamente sui cinquanta al mese ... per due volte alla settimana da due ore circa ciascuna ... di solito dalle ventuno in poi Saranno premiati i possessori dei quattro aquiloni che avranno raggiunto la quota più alta rilevata dalla giuria tra le ore sedici e le ore diciasette La semina da parte americana è iniziata con la prima Guerra del Golfo, nel millenovecentonovantuno ... ed è ripresa con la Seconda, che è ancora in corso Ventotto beni immobili, di cui diciotto terreni e dieci fabbricati, tredici veicoli, ottantotto rapporti finanziari formalmente riferibili a diversi soggetti Sacconi che vuole dirimere l'impasse delegando alla rappresentanza esistente, con la costituzione degli enti bilaterali, non è convincente Ottocentosessantatre mila metri quadri occupati dal cemento, che abusivamente presero il posto di una delle più grandi pinete marittime del Mediterraneo Storie tristi che sfociano nello squallore più assurdo Sono nella degradazione della dignità umana peggiore possibile Sono cose difficili da immaginare Se, però, il venti la situazione può anche essere sfuggita di mano, quello che è accaduto il ventuno è stato deliberato Non poteva essere altrimenti Unico neo sarà necessario sospendere momentaneamente l'uso dei parcheggi ... ma per una così innovativa idea un piccolo sacrificio si può fare Quattro giorni dopo l'omicidio, il ventisette settembre millenovecentoottantacinque, viene arrestato Alfonso Agnello, di Torre Annunziata Restituito agli Arcivescovi di Bari, anche dopo processi diplomatici, il feudo fu ripreso dai Durazzo nel milletrecentoottantasei fino al millequattrocentoventicinque Problemi ai reni e alle ossa ... disordini neurocomportamentali e dello sviluppo ... elevata pressione sanguigna e, potenzialmente, anche cancro al polmone Tutti i brani sono ispirati alle storie e alle leggende celtiche Molto usato è il ricorso a fiabe infantili, seppur stravolte e trasfigurate Nel millenovecentonovanta il settantaquattro per cento degli americani era ancora pronto a dire di avere fiducia nella libertà di stampa e nei contenuti dei media Per ogni mattone portato ricevono cinque scellini ... e, poichè un pacchetto di sei biscotti costa cinquanta scellini, con dieci mattoni è concluso l'affare Pizarro e De Rossi formeranno il centrocampo a due davanti alla difesa ... anche se il sedici giallorosso non ha raggiunto ancora la forma migliore Oggi Paolo De Biase ha suonato il pianoforte Come ogni anno suona per una manifestazione pubblica organizzata dalla sua scuola di musica Sono stelle che a latitudini inferiori riuscivano a sorgere Ora rimarranno confinate nella regione di Sfera Celeste perennemente sotto l'orizzonte Amelia comincia a frequentare le lezioni di volo ... e all'istruttore appare immediato che Amelia ha un talento naturale per il volo semplicemente inspiegabile Il riscaldamento, l'elettricità e l'acqua poterono finalmente tornare in città ... ed il ventinove febbraio millenovecentonovantasei l'assedio fu finalmente tolto Rinchiusa nel manicomio di Pozzuoli, il quindici ottobre millenovecentosettanta muore Muore all'età di settantotto anni per apoplessia cerebrale Comprendere che il mondo è cambiato sulla spinta del pubblico attivo Trovare e praticare un nuovo spirito di servizio adatto ai segni dei tempi Teniamo poi presente che l'aumento delle richieste avviene mentre diminuiscono le persone dedicate a tempo pieno alla pastorale Sono preti e suore Indispensabile, a questo punto, dotare la società d'una effettiva e diffusa educazione all'ambiente, in termini etici, antropologici, ecologici I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell'ecosistema dell'informazione Sta fuori dalla gestione dice Giorgio Rossi Cairo è capo della società di consulenza storicamente vicina alla Pirelli e poi a Telecom Italia Mi sono avvicinato alla transenna ... e gli ho espresso personalmente tutti i miei dubbi sulla morigeratezza sessuale del suo intero parentado femminile Molto più comodo addossare tutte le colpe ad un violento e pericoloso ultras ... piuttosto che accertare eventuali responsabilità di un poliziotto Infatti bisogna augurarsi che i linguaggi del mutamento si diffondano come ritornelli rimanendo sperimentali ... e accrescendo languori e furori Esse diventano efficaci solo quando riescono a bloccare i meccanismi di sfruttamento e di gerarchizzazione della forza-lavoro globale A Belgioioso si sta pensando quindi ad una area di interscambio tra treno, gomma e bici Area da posizionare nei pressi della stazione ferroviaria I due collaborano in varie ricerche scientifiche e il trenta ottobre del venti si sposano ... concedendosi un breve viaggio di nozze in Italia Come per magia i verdi steli si tinsero di rosso ... e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora Infatti a parlare di continuità di reddito, di riconversione degli impianti, di trasformazione del ciclo produttivo non ci pensa nessuno Dal millenovecentonovantaquattro a oggi, il lavoro della Camera è cambiato profondamente, in termini di apertura e accessibilità dell'informazione Il campionato l'hanno già vinto Lo possono solo perdere ... e me li immagino restare svegli la notte al pensiero che sì, perderlo non è impossibile La prima, come tutti sanno, si occupa di produzione e distribuzione televisiva in libera visione ... e fattura quattro virgola due miliardi di euro l'anno Cosa che puntualmente avvenne ... lasciando quasi del tutto intatti i quartieri dove abitavano i gerarchi nazisti o la burocrazia imperiale giapponese I rappresentanti di centosettantacinque stati e di organizzazioni internazionali stanno lavorando a un progetto per stabilire chi governerà internet Sulla storia della tragedia del ventitre gennaio millenovecentonovantasei, c'è il bel libro La voragine di Luca Rossomando, Roma, Editori Riuniti, duemiladue Dedicato a coloro che, nel pericolo, potrebbero salvarsi fuggendo, ritirandosi, guardando altrove con ottime o passabili scuse, e non lo fanno è difficile scovare esempi in Italia perchè si parla poco di innovazione ... e molte delle parole spese in giro sono forse troppo esagerate Gli pareva una bella ide Un giorno era lì indaffarato e nervoso tra le arnie e i canali ... e ad un suo scatto brusco si vide venir contro un paio d'api Il mio tumultuoso accento aggressivo dovette annunciargli che fra me e lui l'ostilità era giurata L'ostilità era giurata già in precedenza Sbuffando gonfiò le guancie e si mise nervosamente a scrivere e a firmare Scivolò sul dorso un paio di volte ... ognuna per dieci-dodici metri sul pendio gonfio e ondoso, tenendo con le due mani la pistola come un timone Finchè la fame, o il freddo, o la pienezza della vescica non convogliano i sogni entro gli schemi consueti Gurdulù cominciò a cacciarsi in bocca cucchiaiate, avido E subitamente gli antichi terrori caddero Gli incubi si afflosciarono La morte perse l'agghiacciante volto, mutandosi in cosa semplice e conforme a natura Mio padre si divertì per un poco a giocare alla rinfusa coi gioielli Poi se ne saziò e lasciò in pace la sposa E oltre all'orologio, adesso, lui mi deve anche un binocolo da marina Mi deve un fucile da pesca e una maschera subacquea, che, dice, tiene già in casa, riposti di sopra Lasciò che la banda si sfogasse, poi sbirciandomi sempre borbottò Fa naufragio, cola a picco, e a stento Agilulfo e Gurdulù riescono a portare Sofronia in salvo a riva L'esercito Franco tien testa agli invasori Apre una breccia nel fronte saracino e il giovane Rambaldo è il primo a farvi impeto E in tale buffa mescolanza, la sua bellezza irraggiungibile mi apparve magnifica, degna d'un vero re Raccoglie le cronache e le impressioni del suo viaggio negli Stati Uniti in un libro Scrive il libro Un ottimista in America che però decide di non pubblicare quando è già in bozze E benchè fossero probabilmente noiosi esercizi, Giovanni e Maria mai avevano udito musiche più dolci ed umane Pelo biondiccio ma crespo e una barba ispida a chiazze La accusavo, fra me, d'essere infame proprio come le solite matrigne Matrigne che appena avuti i figli loro, buttano i figliastri da una parte Era un giovane bruno, gli occhi piccolissimi, ma lo sguardo duro e fiero che lo qualificava furbo e tenace Milton varcò appena la soglia e si tenne ai bordi della zona di luce E poi, al nostro odore noi siamo ormai avvezzi, ma le ragazze no e non perdono occasione per manifestarcelo O almeno, io così dedussi da un unico e breve episodio accaduto fra noi Aveva piedi e mani enormi, denti lunghi e irregolari e una voce sgraziata, cupa, piuttosto rauca Conoscendo Gurdulù come fisico robusto e animo docile, lo prese con sè per farne un pescatore d'ostriche Levi vuole togliere ogni autoreferenzialità ai suoi versi ... dicendoci che la sua poesia non ha alcun legame con ogni forma tradizionale di lirica italiana A colpi di spada Agilulfo e Rambaldo, di pala Gurdulù, cacciano i neri visitatori e li fanno volar via Appena percettibili, facevo deviare le colonne piemontesi e austriache ... e riuscivo a condurle dove volevo Le indagini di Emilio non furono dunque molto profonde ... ma egli credette che le sue conclusioni logiche, anche poggiate su tali basi, dovessero bastare a rassicurarlo E sbagli pure se credi che io abbia invidia dei tuoi amici E poi la Natalia va al suo ufficio ... e io devo badare ai miei bambini Gurdulù prese a buttare cucchiaiate di zuppa nel cavo del tronco Lupo Rosso conosce tutti i posti e ora guida Pin per il parco abbandonato Il parco è invaso da rampicanti selvatici e da erbe spinose E mio fratello, avvicinandosi, vide che tra i rami spogli c'era gente uno o due o anche tre per albero, seduti o in piedi, in atteggiamento grave Ci andai e feci un mese di fame Quando uscii di prigione, ero al punto che invidiavo i cinesi Per arrivare fino in fondo al vicolo i raggi del sole devono scendere diritti rasente le pareti fredde Le pareti sono tenute discoste a forza d'arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico Il viso le palpitava in un modo che io, guardandolo, mi figurai il suo cuore che batteva Era simile a un uccellino appena rubato dal nido, rinchiuso dentro il pugno I muri sbarravano così debolmente l'intero valico Il valico era largo circa cinquecento metri e chiuso ai fianchi da alte precipitose rupi Io ero dai fagioli dell'orto dove bagnavo o legavo i sostegni Sentivo Irene e Silvia sedute sotto la magnolia parlarne Sì, un po' più fredda fece Ortiz L'età in cui ogni nuova esperienza, anche macabra e inumana, è tutta trepida e calda d'amore per la vita Nè si pensi che il passare la propria giornata fra le scarpe fangose e sbrindellate costituisca un piccolo privilegio Baron, se vuoi venire a Granada quando torneremo, vedrai il più ricco feudo della Sierra Le fiamme già lambiscono i mori ... ma gli uomini hanno superato già il panico e si cacciano in mezzo al fumo e al fuoco per salvare le armi e le provviste Io mi tenni in guardia e rimasi a bocca chiusa, accigliato e fiero Il paese doveva stare subito dietro la rupe perchè nel cielo fuggiva veloce il fumo bianco di numerosi comignoli Assumendo un tono fiabesco e meditabondo al quale i miei respiri, ancora un po' affaticati, aggiungevano maestà è un uomo buono e triste è pieno di sfiducia e di disprezzo per il mondo dove gli tocca vivere Lui s'aspetta che tutt'a un tratto lo vedano e sussultino Facendogli piovere addosso una doccia di sguardi interrogativi Puoi trovare in Borsa gli specializzati in furti alla cucina con le giacche sollevate da misteriosi rigonfi Allora portò le mani a imbuto attorno alla bocca e urlò il nome di Giorgio lunghissimamente Chissà come farà a metterlo in pratica Lui è così avventuroso e ingegnoso, senza più possibilità di colpi di mano ed evasioni Gli uomini sono in parte già scalzi e coricati Sono presi subito dal panico e arraffano la roba a caso pigiandosi contro la porta Discutemmo come cani arrabbiati un bel po' Ma poi lo chiamarono in segheria e io discesi sullo stradone ridendo Osammo appena sporgerci e guardare giù nel buio dove i paesani erano scomparsi Eravamo d'inverno e, quel giovedì, un piovasco freddo annebbiava Procida e il golfo Avevo subito riconosciuto, al ritmo di quei fischi, un linguaggio segreto di segnali Una specie di alfabeto Morse, che mio padre e io avevamo inventato insieme ai tempi felici della mia infanzia e fanciullezza Ora per lui i ragazzi Tosi erano i gruppi di Giustizia e libertà Valeva sì la pena di attraversare a nuoto l'oceano pauroso della guerra per giungere a riva ... e non far altro o più che accendere la sigaretta a Fulvia Invece il sor Matteo mi guardò un momento e borbottò Ormai erano così vicini e l'aria tanto limpida che Milton col suo occhio superiore li vedeva bene in faccia Chi aveva barba e baffi e chi no Chi portava una automatica e chi il moschetto Io buttai in terra, nel mio studio, le bende e il cotone sporchi ... e chiamai la Giulia perchè li scopasse via I cucinieri lorenesi, finito di distribuire il rancio alla truppa, avevano abbandonato la marmitta a Gurdulù Appena vide e sentì le mie mani alzate, il viso della Giulia si coprì di uno sfavillio di beatitudine ... e il suo viso si aperse ad un sorriso felice a mostrare i suoi denti di lupo Ad un tratto i ghiaioni cessarono ... e la valle sbocciò in un breve pianoro con stentate erbette ai piedi di un circo di pareti Dunque gli esuli erano saliti sui platani e sugli olmi con scale a pioli Erano concesse dal Comune, che poi furono tolte Vide oltre una gobba un canneto Ci arrivò in quattro sbalzi e di tra le canne riesaminò il paese Rapidamente girò una corda intorno alla valigia La valigia che era di un genere ordinario e mezza sconquassata ... e la assicurò con un nodo vigoroso e abile da marinaio La madre, Evelina Mameli, sassarese d'origine, è laureata in scienze naturali ... e la madre lavora come assistente di botanica all'Università di Pavia Dei tre beccucci a gas uno solo era acceso e semichiuso Milton gli indicò i bricchi di Benevello e Roddino Anche le guardie municipali gliele suonano sempre ... e poi si mettono a scherzare su sua sorella E trabalzando a ogni rumore, fischio, fruscio, eccetera Le sue familiarità verso i compaesani mi facevano spazientire spesso ... e con fischi imperiosi io la richiamavo al rango dei Gerace Egli salì d'un solo slancio una rampa ... e si trovò di fronte ad un'alta e forte figura femminile Me lo immagino, forse, più che mai invecchiato, imbruttito dalle rughe, coi capelli grigi Venne poi il venticinque luglio e Leone lasciò il confino ... e andò a Roma Già mi sono apparse, sul dorso dei piedi, le piaghe torpide che non guariranno Isoarre, essendo miope, è costretto a portarli in battaglia ... ma, di vetro come sono, a ogni scontro gliene va in pezzi un paio La mia fama s'era sparsa nel campo austrosardo Era amplificata al punto che si diceva che il bosco pullulasse di giacobini armati Erano nascosti in cima agli alberi Ne riempimmo due sacchi e li lasciammo in custodia ad Arthur La banda ha ripreso a suonare ... e noi, nuovamente ordinati in colonna, abbiamo sfilato davanti agli ultimi fremiti del morente Bada che se ti avvicini per chiedermi un favore, sprechi fatica e fiato è come sembrerebbe dalla tua faccia contrita? Se fai bene, domani a mezzogiorno sarai già libero in Alba, in mezzo ai tuoi O che, magari, nel suo furore, andasse a fare scempio dei miei scritti, delle mie poesie Non ricordo se ci arrivai attraverso una biblioteca scolastica o perchè lo ebbi in regalo E io intravvidi le sue gengive rosa Erano bagnate di un umidore che le faceva splendere i denti Bisogna prima che il governo bruci il soldo e chi lo difende ... Io posso salire nel tuo territorio e sono un'ospite sacra Va bene Finchè vidi con uno stupore attonito Vidi fra la confusione dei suoi ricci il suo piccolo orecchio rosa macchiarsi di qualche goccia di sangue Lo stupore era fatto di strana innocenza più che di rimorso Toccò a massaro Lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non può correre una corsa Non servirebbe a sminuire la sua nera ed odiosa magnificenza ai miei occhi Agilulfo si rifiuta e viene alle armi con le guardie Agilulfo forza il passaggio e scappa Cosimo dalla magnolia saltò sul grosso ramo che reggeva l'altalena ... e di là Cosimo afferrò le funi e si mise lui a farla dondolare Invece di passare il ponticello, io e il dottore ci nascondemmo Ci nascondemmo in un gradino di roccia proprio sul ciglio dell'abisso Appena in tempo perchè già avevamo alle calcagna i paesani Aveva degli occhi sfavillanti, sensuali insieme e furbissimi In un viso magro e pallido, in cui cominciavano a crescere i primi peli Essi organizzarono una spedizione al campo degli inglesi prigionieri di guerra Era il campo degli inglesi che si presumeva fosse stato evacuato I più svegli dei carbonai tiravano a stordire gli ufficiali pirati A stordire gli ufficiali con colpi di pala in testa per sottrar loro i fucili Perciò, non ho fatto la strada più rapida, con cui sarei venuta in due giorni, per Napoli e Potenza Invece ho dovuto mettercene tre, passando da Bari e di qui a Matera La mamma di Pamela, andando a attinger acqua, cadde in un trabocchetto e sprofondò nel pozzo Il nostro cranio è calvo il lunedì e coperto di una corta muffa brunastra il sabato Il suo sguardo si adombrò appena ... e i suoi labbri ebbero una smorfia quasi impercettibile, come se pensasse ad altro Essa è là, malefica e meravigliosa Essa è come un ragno d'oro che ha tessuto la sua tela iridescente sopra tutta l'isola Guarito, Di Castro ritornò in Spagna Venne il governo franchista, poi la guerra mondiale e non se ne seppe più nulla A quell'annuncio Agilulfo depose la timidezza e assunse un'aria sufficiente Era come liberato da un disagio e dunque, lo lasciai da parte per altri re più storici secondo me, le leggende erano cose puerili Se lei può attendermi ridiscendo subito ... e poi faremo un pezzo di strada insieme verso la stazione Andremo ove abita una famiglia dalla quale devo prendere congedo Ora il brigante aveva preso un po' di distacco dagli sbirri Ma continuava a muoversi impacciato come chi ha paura di sbagliare strada o di cadere in qualche trappola Li avrebbe riavuti presto alle calcagna Erano pochi scudi borbonici d'argento Erano nascosti in un buco di quel vecchio tronco Pure ci volle forse un'ora perchè riuscissi a vincere la nausea, la febbre e l'inerzia Ella lo guardò lungamente esalandogli in faccia il soffio frequente e debole del suo respiro Interloquii io, benchè mi fosse vietato metter bocca nei discorsi dei grandi La vede, sdraiata su un declivio di muschio Questa gliela portò uno più duro del primo ... ma anche lui ricevette la medesima accoglienza e per non ammazzarla sul posto si ritirò bestemmiando Ed ecco la lettiga veniva posata a terra In mezzo all'ombra nera si vide il brillìo d'una pupilla I briganti tagliavano le orecchie, il naso e la lingua dei signori, per farsi pagare i riscatti Ma il raccolto delle olive quell'anno fu così scarso, che il trappeto macinò in tutto per due o tre giorni ... e poi rimase zitto e fermo come prima ... e le mie sere non furono più disturbate Talora, un'ombra appassionata e inesprimibile, piena di tristezza, gli si affacciava agli occhi, ammorbidendo il suo orgoglio Uno cerca di slacciare la cinghia del fucile ... ma il fermaglio è duro e si stenta Finito di leggere, Annetta lo guardò in attesa di un'entusiastica approvazione Mentre ad Alfonso con grande sforzo riuscì di mormorare una lode che fu troppo fredda Padre Sulpicio d'apprincipio non fiutò il pericolo E invece io m'ero fatta una diversa opinione ... scusate, o mio bel Grande di Spagna ... Ma arrivò quest'armatura vuota in cerca di gloria e sgominò i briganti Irruppe Milton, come un cavallo, gli occhi tutti bianchi, la bocca spalancata e schiumosa A ogni batter di piede saettava fango dai fianchi Era un ragazzo pure di Alba, della categoria di Milton e di Giorgio Fatto sta che l'indomani mio zio aperse l'unico occhio e la mezza bocca Mio zio dilatò la narice e respirò Non ho mai amato queste geometrie su cui l'occhio si posa continuamente ... e che mi sono fastidiose quando dipingo Qui la nicchia si scoperchia La conchiglia si spezza subito Capivo bene che erano tutte sue invenzioni Capivo che lui voleva darmi a intendere per pavoneggiarsi ai miei occhi ... e non sfigurare troppo davanti a me con la sua miserabile vecchiaia Riudì Nèmega chiamare Paco, verso il vallone, con voce stufa e calante Sembrano manie le tue Io non so, ma forse sei tu che hai ragione Così il dopoguerra fu triste Fu pieno di sconforto dopo le allegre vendemmie dei primi tempi Due o tre volte s'alzò Si mosse intorno Si risdraiò Rognetta raccoglieva, nei suoi viaggi, notizie La signora Elvira tornò a invitare a cena Arturo Stavolta Arturo si fece furbo e lasciò a casa l'amico toscano I suoi occhi sono neri e profondi Egli non ha ancora barba e si muove con languida naturale eleganza Quantunque all'occorrenza sappia correre e saltare come un gatto ... e la capacità del suo stomaco sia appena inferiore a quella di Elias Tronk inseguiva gli articoli del regolamento Egli inseguiva la disciplina matematica e l'orgoglio della responsabilità scrupolosa Si illudeva che ciò gli bastasse Egli fece un violento sforzo per annullare quella nota falsa che gli guastava gli ultimi addii Però il Piantone è uno stupido e gli dà ai nervi, perciò lui risponde male a ogni cosa che dice Gridò, se si può dir che gridi chi parla senza emetter quasi suono ma con tutta la sua forza Poi s'accorge che fa troppo fatica e riprincipia a leggere A bussare andò Meo e il padrone si fece dietro l'uscio E con attenzione compiaciuta, si riagganciò al polso il suo orologio Questi tre signori sono vestiti di nero Sono vestiti con panciotti a doppia fila di bottoni, a foggia antica, e fumano in silenzio vicino a noi Questi signori sono tre proprietari pieni di sussiego e di tristezza La prima volta, pochi giorni dopo il mio arrivo, questa mia occupazione parve sospetta al brigadiere Il brigadiere che ne avvertì subito il podestà, e mandò, ad ogni buon conto, uno dei suoi uomini a sorvegliarmi E, senz'altra risposta, sferrai un calcio all'uscio Per significare chiaramente che non volevo auguri e che mandavo tutti all'inferno Anche i mobili avevano un colore oscuro grigio ... e i bracciali e le gambe erano di legno nero Come una prepotenza, la mia gioia invadeva la luce, lo spazio, ogni angolo della casa, anche il più polveroso ripostiglio Se c'è aiuto possibile, sai bene ch'io te lo darò Enea Silvio si stancò e diradò i suoi colloqui con Cosimo Enea non completò mai i disegni e dopo una settimana doveva essersene già dimenticato Sentendosi sempre inferiore con la sua parola impacciata, Alfonso ebbe degli assalti violenti di gelosia Erano tempeste in un bicchier d'acqua In fondo un pezzo di mare azzurro con barche immobili Essi tacquero Faceva caldo Sempre montagne da tutte le parti Erano giganteschi monti erbosi e selvaggi Perciò lei, essendo onesta, si schifa della mia amicizia, e non vuole più saperne Venne qui con propositi terribili ... e in mezz'ora l'ho ridotto come ha veduto Perchè sono già due ore che siamo ridivenuti i buoni antichi amici Tremila lire, per Gagliano, sono una somma enorme è il risparmio totale di mezza annata ... ma per i fuochi si buttano volentieri, e nessuno le rimpiange Ai bordi del paese un cane latrò, ma breve e spaurito Non potevo più fare fasciature Nè quei piccoli interventi chirurgici che avrebbero rivelato a tutti il nostro segreto ... essendo visibili Ma, appunto, l'Ulisse dantesco è un eroe moderno ... e riassume in sè tutte le ansie e le audacie del tempo di Dante ... e possiamo aggiungere, del nostro Sii mia e dimmi la verità acciocchè io non abbia altri dubbi Don Liguari era astuto e diplomatico ... e si limitò a qualche accenno insinuante Era il primo dei moltissimi e più espliciti che ebbe poi a farmi in seguito La polvere di ruggine ci bruciava sotto le palpebre ... e ci impastava la gola e la bocca con un sapore quasi di sangue Forse sarebbe bene che invece di consumarsi gli occhi per niente, lei badasse un po' di più ai suoi uomini E le persone lì a russare La faccia era schiacciata nel guanciale Un filo di bava era giù dalle labbra aperte La serva portò una lampada a petrolio accesa ... augurando ad alta voce la buona sera Io non so come conquistarmi in sì breve tempo la sua fiducia ... ma ne ho di bisogno Molti dei loro sono rotolati nelle cunette dello stradale Qualche camion s'è messo a far fumo e fiamme come una caldaia ... e dopo un po' non era che un rottame nero Pin a momenti va per terra e sente come un volo d'aghi che gli si conficcano nelle lentiggini E Pin sente il sangue scorrergli per la guancia già gonfia Milton ricordava che Giorgio Clerici vomitò e svenne ... e dovettero curarlo come se fosse ferito grave Antonio accettò con riconoscenza ... e commise il fallo di abusare dell'aiuto offertogli Fece una smorfia di disprezzo che lasciò Alfonso di nuovo ammirato Egli non sapeva abbracciare così ciecamente delle idee altrui Mario lasciò il suo impiego a Genova Egli prese accordi con Adriano ... e fu assunto alla Olivetti Prossimamente, come t'ho detto, mio padre e io ce ne andremo assieme lontano Per molto tempo, finchè un giorno ci vedono sbarcare qua a Procida, a capo d'una superba flotta Per fortuna ci fu l'invasione dei lupi ... e Cosimo ridiede prova delle sue virtù migliori Un'altra volta, mia cara cugina, non dubitarne Preciserò le mie critiche E incominciai a inerpicarmi, senza una meta precisa Per certe scorciatoie campestri che conducevano fin dentro il paese Forse avrebbe preferito iniziare la sua avventura contro un avversario più abbordabile ... ma Colantuono è l'allenatore del Palermo Colantuono sembra affascinato da una prima giornata in cui affronterà la Roma Il diciasette aprile millenovecentosettanta l'Apollo tredici finì a schiantarsi nelle acque dell'Oceano Pacifico Dopo una lunga ansia a causa della prolungata interruzione del contatto via radio l'Apollo tredici finì a schiantarsi Durante la fase di rientro, alle ore tredici e zero sette, l'Apollo tredici finì a schiantarsi ... di norma tale fase non superava i tre minuti mentre per l'Apollo tredici durò oltre sei minuti Poco fa, per ringraziare i suoi elettori, ha detto nessuno rimarrà al bordo della strada Significa che sa parlare un linguaggio che arriva alla gente Sa rivolgersi anche agli operai ed agli artigiani è attento al sociale Poco dopo una grossa opportunità per il capitano giallorosso è il capitano giallorosso che scatta in posizione leggermente irregolare ma non ravvisata dall'assistente ... e viene a trovarsi a tu per tu col portiere avversario Il tiro, in quest'occasione, colpisce solo l'esterno della rete Lo si sapeva, chiaramente ... ... e non lo sapeva solo Fraba ... ma questo, spero, dovrebbe spiegare una volta per tutte la mia posizione Per quale motivo mi interessano sempre di meno le cose riguardanti i rifiuti urbani? Nell'Atalanta invece sono indisponibili Garics e Bellini, mentre Peluso è squalificato Mutti si deve quindi adattare e schiera Bianco terzino destro e Manfredini terzino sinistro Dal millenovecentocinquantotto al millenovecentosessantuno a guidare il Campidoglio è un altro esponente dello Scudo crociato Urbano Cioccetti è molto legato al Vaticano E puntuali sono giunte le repliche ... come quella di Luana Zanella, deputata dei Verdi Zanella che insieme ai compagni di partito Gianfranco Bettin e Paolo De Marchi ed Erasmo Venosi attacca L'assemblea cittadina è sabato tredici alle ore nove è presso la sala conferenze dell'Istituto dei Tumori "Pascale", a Napoli, via Mariano Semmola Era la notte del ventisette dicembre milleseicentododici, appena appena trecentonovantasei anni fa ... e quella notte, si racconta, il cielo sopra Firenze era straordinariamente chiaro Un documento, come detto, dal quale si è dissociata Rifondazione comunista Anche se il consigliere comunale Greta Defend precisa Greta precisa come la quasi totalità del documento resti condiviso dal suo schieramento Un compito, che anche negli anni di latitanza, avrebbe continuato a esercitare Avrebbe continuato a esercitare grazie a persone fidatissime Avrebbe continuato, nonostante un apparente isolamento è piuttosto un ecosistema complesso di persone che si esprimono Persone che si connettono Persone che conversano e si scambiano idee, notizie e approfondimenti Terza la solita Russia Mentre straordinaria quarta la Gran Bretagna con diciannove ori Gli ori erano nove nel duemilaquattro e addirittura uno solo nel millenovecentonovantasei Alle scuole elementari ci hanno insegnato che la datazione dei reperti archeologici veniva fatta con la tecnica del carbonio quattordici radioattivo I prossimi cinque giorni delinearanno il futuro di questa transazione Non ci resta che aspettare e magari concludere il campionato al secondo posto Difendere la centonovantaquattro significa guardare più lontano Significa guardare alla libertà di donne e uomini di decidere di sè, delle proprie vite e di quelle a venire In base al decreto legislativo duecentotrenta del millenovecentonovantacinque i cittadini dovrebbero sapere se vivono in un'area a rischio nucleare Lo fa con delicatezza, accennando di nuovo alla sua storia ... mentre celebra con loro una messa per ricordare i quattrocento anni della diocesi shanghaiese Arriva il mese di febbraio sempre millenovecentosessantanove ... e a Latina, si arresta la centrale di Borgo Sabotino per mancanza di alimentazione alla strumentazione Il valore totale dei finanziamenti nucleari ammonta a oltre centosettantacinque miliardi di euro Sono forniti da queste banche tra il duemila e il duemilanove Ha prevalso la linea di Franceschini con cinquecentoottantacinque preferenze contro trecentosessantacinque di Bersani e novantatre di Marino è in controtendenza rispetto la scelta Nazionale A mio modesto parere una simile risposta diversa potrebbe anzi rivelarsi più idonea ... a propiziare il cammino ulteriore che sta davanti a noi La sentenza è stata letta intorno alle diciannove e trenta è stata letta alla presenza di Marisa Grasso vedova di Raciti, dei genitori del poliziotto e dello stesso Speziale Alla presenza dello stesso Speziale che subito dopo la lettura ha dichiarato Se e come queste pratiche possano diventare patrimonio condiviso e tradursi in ribellione aperta, è una domanda che riguarda tutte e tutti noi Ben presto la sua stanza diventa meta di numerosi pellegrinaggi spontanei Sono pellegrinaggi spontanei di gente comune e amici che si recano a farle visita e ne ricavano conforto Prima di disporsi sulla griglia di partenza, i piloti salgono su un camion scoperto e fanno tutto il giro del circuito per salutare il pubblico La centralizzazione dell'energia genera accumulazioni di potere Lo vediamo bene oggi Genera accumulazioni di potere che portano anche alle guerre, commerciali o guerreggiate Responsabile del dipartimento immigrazione, per Botte non c'è un'allarme integrazione nel tessuto cittadino, bensì nella provincia ma con tesi capovolte Gli utenti potranno richiedere e attivare il nuovo servizio gratuito è un servizio gratuito di disabilitazione permanente è attivato con una telefonata al servizio clienti centoottantasette Il ventisette settembre, un giovane di trenta anni è stato freddato con tre colpi di pistola ... in Via Calamandrei a Calvizzano poco dopo le diciannove L'amministrazione comunale assiste impassibile al proliferare di queste storie di nuove povertà L'amministrazione comunale è governata da una giunta di centro sinistra Sarebbe ottimo creare un evento parallelo, o successivo, in lingua inglese ... coinvolgendo persone anche al di fuori della ristretta cerchia italiana Il governo ha predisposto una nuova misura di sostegno alle famiglie che hanno avuto un figlio ... o lo hanno adottato negli anni duemilanove, duemiladieci, duemilaundici Infatti siamo riusciti a renderlo oggetto di discussione tra le forze politiche consiliari Sebbene l'argomento non figurasse all'ordine del giorno è stato oggetto di discussione Al momento trentotto poliziotti dei reparti speciali sono stati presi in ostaggio dagli indigeni all'interno di una stazione di produzione petrolifera Dopo l'approvazione della legge fondamentale su Gerusalemme nel millenovecentoottanta la città venne privata di tutte le sue ambasciate Gerusalemme è la capitale d'Israele I semi di soia sono destinati a due magazzini Uno è appartenente alla Italgrani dell'industriale Franco Ambrosio, e l'altro al gruppo Ferruzzi Purtroppo iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori La scuola avrà accesso al magazzino per depositarvi il suo materiale Poi insieme ai giovani potrà utilizzarlo, in una sorta di cogestione Tra gli impegni più recenti si ricordano i concerti a Milano per il Festival MITO Si ricordano i concerti SettembreMusica duemilanove e a Venezia per la Biennale Musica Chi promuove o favorisce l'immigrazione si fa complice dello sfruttamento di uomini-merce Oltre a compromettere l'identità del nostro popolo è complice dello sfruttamento Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al venticinque per cento del volume esistente Utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia Da allora diciamo che i rapporti sono diventati più sereni ... perchè non più obbligati dalla convivenza forzata, ma comunque piuttosto freddi Ovviamente quegli occhi dovrebbero sapere leggere le informazioni salienti ... e non il tumulto di nuovi prodotti che sono solo dadi comunicativi Il tema che mi ha più colpito nella Fenice cartacea è l'angoscia e la solitudine adolescenziale ... e gli errori disastrosi cui possono indurre Per un anno, dal luglio millenovecentosessantuno al luglio millenovecentosessantadue, in Campidoglio siede un Commissario prefettizio Francesco Diana è stato già Prefetto di Napoli Riteniamo necessario che l'opposizione a tale proposta di riforma passi attraverso una sospensione della routine e dell'inerzia quotidiane In particolare, la pianificazione territoriale, in tutto il mondo da sempre costituisce e costituirà un elemento trainante dello sviluppo L'impatto scolastico con sveglia ore sette non ha causato danni molto gravi ... a parte la voglia di tornare alle mattine che cominciavano alle undici e mezza ... Il palazzo domina una corte chiusa, nella quale sono presenti una chiesa e tutte le strutture di supporto alla conduzione di un'azienda agricola Forse abbiamo l'impressione che stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati Stanno nascendo in mezzo a tanta innovazione La vicenda giudiziaria sul blitz alla scuola Diaz si avvia quindi verso il dibattimento Il blitz alla scuola Diaz della notte tra il ventuno e il ventidue luglio duemilauno avviene a Genova Sarebbe ora che rendesse pubblico il motivo della grande attenzione che lo porta, sempre, a sponsorizzare i pluriomicidi Mambro e Fioravanti I diciannove attivisti assolti erano stati accusati di interruzione di pubblico servizio per essersi incatenati ai cancelli dell'inceneritore Nel millenovecentocinquantatre, a soli trentadue anni, fu nominato parroco e vicario foraneo di Mardimago ... dove ha lasciato un felice ricordo di sè Bisogna raggruppare almeno una ventina di produttori ... e possibilmente farli consorziare per garantire le certificazioni necessarie alla vendita Nel giugno duemilaquattro, il Corpo Forestale dello Stato diede un bel colpo all'ecomafia campana Stiamo ancora aspettando il colpo successivo Società sempre più succube del pensiero moderno dominante è volto a screditare la famiglia e ogni forma tradizionale di esistenza nella stessa Non lo so con precisione ... orientativamente sui cinquanta al mese ... per due volte alla settimana da due ore circa ciascuna ... di solito dalle ventuno in poi Saranno premiati i possessori dei quattro aquiloni che avranno raggiunto la quota più alta rilevata dalla giuria tra le ore sedici e le ore diciasette La semina da parte americana è iniziata con la prima Guerra del Golfo, nel millenovecentonovantuno ... ed è ripresa con la Seconda, che è ancora in corso Ventotto beni immobili, di cui diciotto terreni e dieci fabbricati, tredici veicoli, ottantotto rapporti finanziari formalmente riferibili a diversi soggetti Sacconi che vuole dirimere l'impasse delegando alla rappresentanza esistente, con la costituzione degli enti bilaterali, non è convincente Ottocentosessantatre mila metri quadri occupati dal cemento, che abusivamente presero il posto di una delle più grandi pinete marittime del Mediterraneo Storie tristi che sfociano nello squallore più assurdo Sono nella degradazione della dignità umana peggiore possibile Sono cose difficili da immaginare Se, però, il venti la situazione può anche essere sfuggita di mano, quello che è accaduto il ventuno è stato deliberato Non poteva essere altrimenti Unico neo sarà necessario sospendere momentaneamente l'uso dei parcheggi ... ma per una così innovativa idea un piccolo sacrificio si può fare Quattro giorni dopo l'omicidio, il ventisette settembre millenovecentoottantacinque, viene arrestato Alfonso Agnello, di Torre Annunziata Restituito agli Arcivescovi di Bari, anche dopo processi diplomatici, il feudo fu ripreso dai Durazzo nel milletrecentoottantasei fino al millequattrocentoventicinque Problemi ai reni e alle ossa ... disordini neurocomportamentali e dello sviluppo ... elevata pressione sanguigna e, potenzialmente, anche cancro al polmone Tutti i brani sono ispirati alle storie e alle leggende celtiche Molto usato è il ricorso a fiabe infantili, seppur stravolte e trasfigurate Nel millenovecentonovanta il settantaquattro per cento degli americani era ancora pronto a dire di avere fiducia nella libertà di stampa e nei contenuti dei media Per ogni mattone portato ricevono cinque scellini ... e, poichè un pacchetto di sei biscotti costa cinquanta scellini, con dieci mattoni è concluso l'affare Pizarro e De Rossi formeranno il centrocampo a due davanti alla difesa ... anche se il sedici giallorosso non ha raggiunto ancora la forma migliore Oggi Paolo De Biase ha suonato il pianoforte Come ogni anno suona per una manifestazione pubblica organizzata dalla sua scuola di musica Sono stelle che a latitudini inferiori riuscivano a sorgere Ora rimarranno confinate nella regione di Sfera Celeste perennemente sotto l'orizzonte Amelia comincia a frequentare le lezioni di volo ... e all'istruttore appare immediato che Amelia ha un talento naturale per il volo semplicemente inspiegabile Il riscaldamento, l'elettricità e l'acqua poterono finalmente tornare in città ... ed il ventinove febbraio millenovecentonovantasei l'assedio fu finalmente tolto Rinchiusa nel manicomio di Pozzuoli, il quindici ottobre millenovecentosettanta muore Muore all'età di settantotto anni per apoplessia cerebrale Comprendere che il mondo è cambiato sulla spinta del pubblico attivo Trovare e praticare un nuovo spirito di servizio adatto ai segni dei tempi Teniamo poi presente che l'aumento delle richieste avviene mentre diminuiscono le persone dedicate a tempo pieno alla pastorale Sono preti e suore Indispensabile, a questo punto, dotare la società d'una effettiva e diffusa educazione all'ambiente, in termini etici, antropologici, ecologici I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell'ecosistema dell'informazione Sta fuori dalla gestione dice Giorgio Rossi Cairo è capo della società di consulenza storicamente vicina alla Pirelli e poi a Telecom Italia Mi sono avvicinato alla transenna ... e gli ho espresso personalmente tutti i miei dubbi sulla morigeratezza sessuale del suo intero parentado femminile Molto più comodo addossare tutte le colpe ad un violento e pericoloso ultras ... piuttosto che accertare eventuali responsabilità di un poliziotto Infatti bisogna augurarsi che i linguaggi del mutamento si diffondano come ritornelli rimanendo sperimentali ... e accrescendo languori e furori Esse diventano efficaci solo quando riescono a bloccare i meccanismi di sfruttamento e di gerarchizzazione della forza-lavoro globale A Belgioioso si sta pensando quindi ad una area di interscambio tra treno, gomma e bici Area da posizionare nei pressi della stazione ferroviaria I due collaborano in varie ricerche scientifiche e il trenta ottobre del venti si sposano ... concedendosi un breve viaggio di nozze in Italia Come per magia i verdi steli si tinsero di rosso ... e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora Infatti a parlare di continuità di reddito, di riconversione degli impianti, di trasformazione del ciclo produttivo non ci pensa nessuno Dal millenovecentonovantaquattro a oggi, il lavoro della Camera è cambiato profondamente, in termini di apertura e accessibilità dell'informazione Il campionato l'hanno già vinto Lo possono solo perdere ... e me li immagino restare svegli la notte al pensiero che sì, perderlo non è impossibile La prima, come tutti sanno, si occupa di produzione e distribuzione televisiva in libera visione ... e fattura quattro virgola due miliardi di euro l'anno Cosa che puntualmente avvenne ... lasciando quasi del tutto intatti i quartieri dove abitavano i gerarchi nazisti o la burocrazia imperiale giapponese I rappresentanti di centosettantacinque stati e di organizzazioni internazionali stanno lavorando a un progetto per stabilire chi governerà internet Sulla storia della tragedia del ventitre gennaio millenovecentonovantasei, c'è il bel libro La voragine di Luca Rossomando, Roma, Editori Riuniti, duemiladue Dedicato a coloro che, nel pericolo, potrebbero salvarsi fuggendo, ritirandosi, guardando altrove con ottime o passabili scuse, e non lo fanno è difficile scovare esempi in Italia perchè si parla poco di innovazione ... e molte delle parole spese in giro sono forse troppo esagerate Gli pareva una bella idea Tanto che dopo l'armistizio, il dieci settembre millenovecentoquarantatre, propose alla Repubblica di Salò di adottarla Ci va vicino anche Perrotta in un'azione confusionaria L'azione con quattro cross consecutivi nell'area bergamasca è conclusa con la palla sul fondo Se voglio comperare qualcosa ed entro in un negozio, pago e me ne vado Nessuno si sogna di chiedermi cosa faccio, chi sono, dove abito eccetera eccetera Realizzare in Campania tre impianti di incenerimento nel territorio della provincia di Salerno Uno ad Acerra, Napoli e uno a Santa Maria La Fossa, Caserta Un uomo del popolo, robusto e atletico e di grande energia e fascino Era un falegname, e ha passato tre anni a girare tutta la Palestina a piedi Le autorità sanitarie di tutto il mondo sono ancora una volta cadute nella trappola La trappola è stata tesa da chi voleva guadagnare miliardi sulla nostra pelle In totale si tratta di circa tredici mila metri quadrati di superficie Sono suddivisi in tre aree ubicate nei comuni di Pesaro, Tavullia e Gabicce Mare Ma nel millenovecentoquarantanove il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage Con questa spedizione dimostra che le Galapagos erano state punto di approdo di navigatori provenienti dalle Americhe in epoca precolombiana Così come a Porta Maggiore il bengalese Abdil trema all'idea di perdere una striscia di pavimento per cui paga duecento euro al mese con altri cinque Rovesciare la lunga dittatura di Saddam e sostituirla con una democrazia è una democrazia vincolata ai liberatori da eterna gratitudine e succulenti affari Ci sono poi altri due problemi che sembrano dimenticati da alcuni settori della stampa italiana che, come quella britannica, ha la memoria corta Attardarci ancora a parlare dei Giuda da tre danari è a dir poco riduttivo Giuda che tradendo i militanti hanno fatto mercimonio delle idee O addirittura si può reagire alla sua formulazione ... impegnandosi a cambiare le condizioni per le quali quell'ipotesi è valida ... fino a superarla Nella tangentopoli napoletana finiscono in carcere ... diciasette fra imprenditori e amministratori locali, funzionari comunali e camorristi Esordisce con un album ad elevato tasso emotivo la cantante napoletana La cantante napoletana in passato è stata ospite ricorrente negli studi e sui palchi dei ventiquattro Grana In questo modo le banche detengono pieno controllo sulla quantità di denaro in circolazione Le banche in definitiva sono controllate dalle stesse persone Il generale Mori, quello che trattava con Ciancimino, dorme ... e quando è sveglio lavora per la sicurezza del genero di Rauti, Isabella e Manfredi Ricordo che quando ero adolescente, uno dei miei incubi più ricorrenti riguardava i treni Un immigrato pakistano uccide la figlia perchè non segue i costumi sessuali etnici e religiosi della comunità L'immigrato pakistano è stato aiutato da altri parenti maschi Manca un sintetico racconto del percorso che i sistemi economici occidentali hanno imboccato e del progetto comune che propongono alle società Si tratta di un cielo ipotetico perchè in realtà da Napoli, da Roma, o da qualsiasi altra città, non vedremo mai un elevato numero di stelle E, proprio guardando alla parte più avanzata della formazione, si può notare che le scelte non siano molte Sono complici gli infortuni appena citati Alcune canzoni sono presentate come rarità sulle versioni deluxe In realtà sarebbero solo riarrangiamenti dei pezzi che tutti i fan già conoscono bene Poi rinnova per l'ennesima volta nella giornata l'appello al voto utile ... rivelando sondaggi che darebbero in perdita i partiti minori I capi delle tre organizzazioni criminali vivono come onesti cittadini e latitanti di lusso vivono sulla costa mediterranea, da Barcellona a Estepona L'operazione fino ad ora è andata avanti con un discreto successo ... tranne tre camion che hanno scaricato la scorsa notte tra le tre e le tre e quindici Allo stesso tempo si continua a parlare di rivoluzione morale ... di lotta alla criminalità ... di volontà di por fine al malcostume della politica Tutto sembra chiudersi tra la definizione interna di un ordine pubblico continentale e la demarcazione esterna di ciò che europeo non è Ci sono lunghe pause fra una battuta e l'altra Ci sono scene di collegamento che potrebbero tranquillamente venire tagliate Ci sono dialoghi che non capisci a cosa servono L'acquirente del terreno sul quale la fabbrica è situata scopre in vari punti fonti radioattive Sono fonti radioattive che superano cinquanta volte la dose massima consentita Se si spera che la situazione cambi occorre certamente lavorare per liberare il giornalismo dal peso di proprietari troppo ingombranti Oltre quindici i bracconieri presi su segnalazione da parte dei volontari ... e circa ottanta quelli fermati dalle Guardie Forestali Ma i ragazzi sono italiani e sentono gli influssi del nostro modo di vivere è il nostro modo di vivere, che non è giusto o sbagliato, ma è il nostro Condivisione dei saperi nell'era digitale è il titolo del convegno che durerà due giorni, ventisette e ventotto maggio è un convegno in cui si parlerà di un po' di tutto Il candidato ideale ha un'esperienza di almeno tre anni maturata in contesti industriali di alto livello Il candidato ideale ha un'età compresa tra i venticinque e i trenta anni circa Il primo appuntamento è per sabato trentuno gennaio, alle ore diciasette e trenta è presso la Sala Conferenze della Biblioteca Città di Arezzo I prezzi del gasolio e della benzina erano decisi dal Comitato interministeriale prezzi ... ed erano uguali su tutto il territorio nazionale In primo grado, invece, il Tribunale di Torino, nel novembre duemilaquattro, aveva condannato il solo Agricola Era stato condannato ad un anno e dieci mesi per frode sportiva Al colmo della felicità andarono insieme dal principe che si rallegrò a sua volta ... e li lasciò abitare per sempre tutti e tre nel suo castello c'è bisogno di stimoli per crescere che spesso non coincidono con la vita regolata dell'ufficio e con la "quantificazione" del lavoro prodotto Laura Ciaghi fa notare che la Nato possiede trecentocinquanta armi atomiche in Italia, Germania, Belgio, Olanda, Regno Unito e Turchia Il problema dei passaggi a livello a Baricetta e Valliera è cosa seria ... e si risolve impegnandosi tutti assieme affrontandolo in modo pragmatico Zena il Lungo ci andrà appena ripartiranno i vapori Per via Emilio ritornò su quelle sue disgraziate parole ... e tentò di spiegarle ... e di togliere da Amalia qualunque aspetto di colpa Monete corrose, che non potei stabilire se fossero greche o romane ... e alcuni vasetti neri, non figurati, di forme elegantissime Tutto quel che succede lì dentro lui lo sa Pure ancora la spiegazione del perchè gli sfugge ... e Pin finisce per aggomitolarsi ogni notte nella sua cuccetta abbracciandosi il petto E con suprema determinatezza senz'altro mi disposi ad attuare il mio piano prima del suo ritorno ... prevedendo che per le sue commissioni ella rimarrebbe circa un'ora giù in paese Quando egli è ripartito, arriva, col rumore d'un reggimento al galoppo, Gurdulù Per raccontare come vorrei, bisognerebbe che questa pagina bianca diventasse irta di rupi rossicce Bisognerebbe che questa pagina bianca si sfaldasse in una sabbietta spessa, ciottolosa ... e vi crescesse un'ispida vegetazione di ginepri Nella città c'è chi dice che è un arcangelo e chi un'anima del purgatorio Non era la prima volta che un simile giudizio inopinato su mio padre veniva a colpire i miei orecchi Il grande teatro del mio suicidio sembrò accogliermi con uno stupore esilarato e gentile Proprio come se, là, io avessi recitato una pantomima tragica, dopo la quale, di nuovo sano, galante, mi ripresentavo ora al proscenio E facevo a tempo a scorgere un gatto che, affacciatosi a spiare la nostra cena, saltava Saltava giù dall'inferriata e fuggiva via E uscii sullo spiazzo, giacchè la cucina, per un suicidio, non mi sembrava un ambiente decoroso E rimpiangevo più acerbamente i giorni appena trascorsi, e perduti, che lui era presente qua sull'isola Era raggiungibile in ogni momento, e io lo sfuggivo Vecchie malattie non curate se non con incantesimi Vecchie malattie si erano accumulate in quei corpi, crescendo bizzarramente, come funghi su un legno marcio Vi annunciamo che ci sono del tutto ignote le cause che spinsero al suicidio il nostro impiegato signor Alfonso Nitti è un ebreo polacco, albino, dal viso scarno e bonario, non più giovane E a destra, fra boschetti scoscesi di rovi e di sterpaglia, digradava verso il precipizio del mare Tutti fanno così, e ci pensano poi i maiali a far pulizia Qui ci avevo giocato anch'io con Angiolina e Giulia, e fatto l'erba per i conigli Niente era più triste che dover rinunciare a fatuità così dolci, incantate, per la bruttezza di una realtà fredda e seria Adesso, senza decidermi, rimuginavo Rimuginavo che doveva esserci qualcosa lassù, sui pianori, dietro le canne e le ultime cascine sperdute Era tuttavia prontissimo nel cogliere a volo giudizi e idee Conversando con Mottura E non sapendo dosare la sua fatica, nè misurare le sue proprie forze ... Tornava a casa stanchissimo, nervoso, e con profondi solchi intorno agli occhi Nei suoi sogni egli era capace delle azioni più eroiche Ma il giorno appresso ebbe un contegno meno disinvolto del solito ma non più affettuoso Accorse con una lanterna ... e sull'olmo del Conde vide il vecchio già legato al tronco ... e il Gesuita che stringeva i nodi è una scorciatoia sassosa che scende al torrente tra due pareti di terra ed erba L'amore dell'universo può prendere forma di tremendo furore e spingerci a infilzare amorosamente i nemici E quando finalmente si risolveva a farlo, usava il rasoio con una tale brutalità da prodursi ogni volta dei piccoli sfregi Lo zio Giuseppe, il dottor Milillo, è vecchio e si deve ritirare Il primo ottobre dello stesso anno viene rappresentato a Bergamo il racconto musicale Ferrovia sopraelevata Al Nido i garofani sono già fioriti Su esortazione di Pavese e di Giansiro, Ferrata si dedica alla stesura di un romanzo è il romanzo che conclude negli ultimi giorni di dicembre Sempre a quel ritmo di corsa riguadagnò l'imbocco del borgo e l'attraversò nel bel mezzo Drogo lo seguì al fianco Era un po' indietro per rispetto gerarchico ... e aspettava qualche spiacevole richiamo all'imbarazzante colloquio di poco prima Si avvicinò all'uscio, mormorando qualche scusa per il ritardo Diede un giro di chiave ... spalancò la porta ... e corse ad accendere i ceri sull'altare Adesso ciascuno sta grattando attentamente col cucchiaio il fondo della gamella per ricavarne le ultime briciole di zuppa ... e ne nasce un tramestio metallico sonoro il quale vuol dire che la giornata è finita Io volevo salvarti e tu mi hai deriso Eppure non c'è altro rimedio che dargli il buon esempio, mostrandoglisi gentili e virtuosi Più tardi, quando cominciarono a uscire i romanzi di Simenon, mio padre ne divenne un lettore assiduo Come ebreo, venni inviato a Fossoli, presso Modena Là era dove c'era un vasto campo di internamento, già destinato ai prigionieri di guerra inglesi e americani Il campo di internamento andava raccogliendo gli appartenenti alle numerose categorie di persone non gradite al neonato governo fascista repubblicano Io invidiavo Cosimo che viveva i suoi giorni e le sue notti alla macchia Era nascosto in chissà quali boschi E si svolse poi, nei libri successivi, mutandosi nell'autore l'animo, e il corpo, e le parole ... insieme al mutarsi degli uomini in un tempo diventato fulmineo di nuova coscienza In America guadagnava bene, ora era in miseria Aveva già quattro o cinque figli Non sperava più di risollevarsi ... e sul suo viso ancor giovane era scomparsa ogni traccia di energia e di fiducia ... per lasciarvi una continua, disperata espressione di angoscia Bisogna sapere che una congiura di palazzo era stata ordita in quei giorni e ne facevano parte anche gli sbirri Lo farò, voglio lacerarlo, così potrò togliermi dai binari I suoi due eroi erano ancora sempre là, amandosi appassionatamente e per superbia non dicendoselo Buonasera signori gridò uno, forse un ufficiale Il farmacista si nascose col suo fucile dietro la quercia ... e aspettò che il barone uscisse a prendere il fresco Quelle ragazzine asserivano, difatti, ch'io potevo anche essere rientrato in piazza Io ero rientrato calandomi per certe impervie scorciatoie di sopra le rocce, laggiù, dei depositi ... Conteggiava su minuti foglietti di carta che riempiva di cifre microscopiche E la salute fanciullesca di Stella, offendeva, come una sfrontatezza o una trivialità, vicino a lui Un giorno era lì indaffarato e nervoso tra le arnie e i canali ... e ad un suo scatto brusco si vide venir contro un paio d'api Il mio tumultuoso accento aggressivo dovette annunciargli che fra me e lui l'ostilità era giurata L'ostilità era giurata già in precedenza Sbuffando gonfiò le guancie e si mise nervosamente a scrivere e a firmare Scivolò sul dorso un paio di volte ... ognuna per dieci-dodici metri sul pendio gonfio e ondoso, tenendo con le due mani la pistola come un timone Finchè la fame, o il freddo, o la pienezza della vescica non convogliano i sogni entro gli schemi consueti Gurdulù cominciò a cacciarsi in bocca cucchiaiate, avido E subitamente gli antichi terrori caddero Gli incubi si afflosciarono La morte perse l'agghiacciante volto, mutandosi in cosa semplice e conforme a natura Mio padre si divertì per un poco a giocare alla rinfusa coi gioielli Poi se ne saziò e lasciò in pace la sposa E oltre all'orologio, adesso, lui mi deve anche un binocolo da marina Mi deve un fucile da pesca e una maschera subacquea, che, dice, tiene già in casa, riposti di sopra Lasciò che la banda si sfogasse, poi sbirciandomi sempre borbottò Fa naufragio, cola a picco, e a stento Agilulfo e Gurdulù riescono a portare Sofronia in salvo a riva L'esercito Franco tien testa agli invasori Apre una breccia nel fronte saracino e il giovane Rambaldo è il primo a farvi impeto E in tale buffa mescolanza, la sua bellezza irraggiungibile mi apparve magnifica, degna d'un vero re Raccoglie le cronache e le impressioni del suo viaggio negli Stati Uniti in un libro Scrive il libro Un ottimista in America che però decide di non pubblicare quando è già in bozze E benchè fossero probabilmente noiosi esercizi, Giovanni e Maria mai avevano udito musiche più dolci ed umane Pelo biondiccio ma crespo e una barba ispida a chiazze La accusavo, fra me, d'essere infame proprio come le solite matrigne Matrigne che appena avuti i figli loro, buttano i figliastri da una parte Era un giovane bruno, gli occhi piccolissimi, ma lo sguardo duro e fiero che lo qualificava furbo e tenace Milton varcò appena la soglia e si tenne ai bordi della zona di luce E poi, al nostro odore noi siamo ormai avvezzi, ma le ragazze no e non perdono occasione per manifestarcelo O almeno, io così dedussi da un unico e breve episodio accaduto fra noi Aveva piedi e mani enormi, denti lunghi e irregolari e una voce sgraziata, cupa, piuttosto rauca Conoscendo Gurdulù come fisico robusto e animo docile, lo prese con sè per farne un pescatore d'ostriche Levi vuole togliere ogni autoreferenzialità ai suoi versi ... dicendoci che la sua poesia non ha alcun legame con ogni forma tradizionale di lirica italiana A colpi di spada Agilulfo e Rambaldo, di pala Gurdulù, cacciano i neri visitatori e li fanno volar via Appena percettibili, facevo deviare le colonne piemontesi e austriache ... e riuscivo a condurle dove volevo Le indagini di Emilio non furono dunque molto profonde ... ma egli credette che le sue conclusioni logiche, anche poggiate su tali basi, dovessero bastare a rassicurarlo E sbagli pure se credi che io abbia invidia dei tuoi amici E poi la Natalia va al suo ufficio ... e io devo badare ai miei bambini Gurdulù prese a buttare cucchiaiate di zuppa nel cavo del tronco Lupo Rosso conosce tutti i posti e ora guida Pin per il parco abbandonato Il parco è invaso da rampicanti selvatici e da erbe spinose E mio fratello, avvicinandosi, vide che tra i rami spogli c'era gente uno o due o anche tre per albero, seduti o in piedi, in atteggiamento grave Ci andai e feci un mese di fame Quando uscii di prigione, ero al punto che invidiavo i cinesi Per arrivare fino in fondo al vicolo i raggi del sole devono scendere diritti rasente le pareti fredde Le pareti sono tenute discoste a forza d'arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico Il viso le palpitava in un modo che io, guardandolo, mi figurai il suo cuore che batteva Era simile a un uccellino appena rubato dal nido, rinchiuso dentro il pugno I muri sbarravano così debolmente l'intero valico Il valico era largo circa cinquecento metri e chiuso ai fianchi da alte precipitose rupi Io ero dai fagioli dell'orto dove bagnavo o legavo i sostegni Sentivo Irene e Silvia sedute sotto la magnolia parlarne Sì, un po' più fredda fece Ortiz L'età in cui ogni nuova esperienza, anche macabra e inumana, è tutta trepida e calda d'amore per la vita Nè si pensi che il passare la propria giornata fra le scarpe fangose e sbrindellate costituisca un piccolo privilegio Baron, se vuoi venire a Granada quando torneremo, vedrai il più ricco feudo della Sierra Le fiamme già lambiscono i mori ... ma gli uomini hanno superato già il panico e si cacciano in mezzo al fumo e al fuoco per salvare le armi e le provviste Io mi tenni in guardia e rimasi a bocca chiusa, accigliato e fiero Il paese doveva stare subito dietro la rupe perchè nel cielo fuggiva veloce il fumo bianco di numerosi comignoli Assumendo un tono fiabesco e meditabondo al quale i miei respiri, ancora un po' affaticati, aggiungevano maestà è un uomo buono e triste è pieno di sfiducia e di disprezzo per il mondo dove gli tocca vivere Lui s'aspetta che tutt'a un tratto lo vedano e sussultino Facendogli piovere addosso una doccia di sguardi interrogativi Puoi trovare in Borsa gli specializzati in furti alla cucina con le giacche sollevate da misteriosi rigonfi Allora portò le mani a imbuto attorno alla bocca e urlò il nome di Giorgio lunghissimamente Chissà come farà a metterlo in pratica Lui è così avventuroso e ingegnoso, senza più possibilità di colpi di mano ed evasioni Gli uomini sono in parte già scalzi e coricati Sono presi subito dal panico e arraffano la roba a caso pigiandosi contro la porta Discutemmo come cani arrabbiati un bel po' Ma poi lo chiamarono in segheria e io discesi sullo stradone ridendo Osammo appena sporgerci e guardare giù nel buio dove i paesani erano scomparsi Eravamo d'inverno e, quel giovedì, un piovasco freddo annebbiava Procida e il golfo Avevo subito riconosciuto, al ritmo di quei fischi, un linguaggio segreto di segnali Una specie di alfabeto Morse, che mio padre e io avevamo inventato insieme ai tempi felici della mia infanzia e fanciullezza Ora per lui i ragazzi Tosi erano i gruppi di Giustizia e libertà Valeva sì la pena di attraversare a nuoto l'oceano pauroso della guerra per giungere a riva ... e non far altro o più che accendere la sigaretta a Fulvia Invece il sor Matteo mi guardò un momento e borbottò Ormai erano così vicini e l'aria tanto limpida che Milton col suo occhio superiore li vedeva bene in faccia Chi aveva barba e baffi e chi no Chi portava una automatica e chi il moschetto Io buttai in terra, nel mio studio, le bende e il cotone sporchi ... e chiamai la Giulia perchè li scopasse via I cucinieri lorenesi, finito di distribuire il rancio alla truppa, avevano abbandonato la marmitta a Gurdulù Appena vide e sentì le mie mani alzate, il viso della Giulia si coprì di uno sfavillio di beatitudine ... e il suo viso si aperse ad un sorriso felice a mostrare i suoi denti di lupo Ad un tratto i ghiaioni cessarono ... e la valle sbocciò in un breve pianoro con stentate erbette ai piedi di un circo di pareti Dunque gli esuli erano saliti sui platani e sugli olmi con scale a pioli Erano concesse dal Comune, che poi furono tolte Vide oltre una gobba un canneto Ci arrivò in quattro sbalzi e di tra le canne riesaminò il paese Rapidamente girò una corda intorno alla valigia La valigia che era di un genere ordinario e mezza sconquassata ... e la assicurò con un nodo vigoroso e abile da marinaio La madre, Evelina Mameli, sassarese d'origine, è laureata in scienze naturali ... e la madre lavora come assistente di botanica all'Università di Pavia Dei tre beccucci a gas uno solo era acceso e semichiuso Milton gli indicò i bricchi di Benevello e Roddino Anche le guardie municipali gliele suonano sempre ... e poi si mettono a scherzare su sua sorella E trabalzando a ogni rumore, fischio, fruscio, eccetera Le sue familiarità verso i compaesani mi facevano spazientire spesso ... e con fischi imperiosi io la richiamavo al rango dei Gerace Egli salì d'un solo slancio una rampa ... e si trovò di fronte ad un'alta e forte figura femminile Me lo immagino, forse, più che mai invecchiato, imbruttito dalle rughe, coi capelli grigi Venne poi il venticinque luglio e Leone lasciò il confino ... e andò a Roma Già mi sono apparse, sul dorso dei piedi, le piaghe torpide che non guariranno Isoarre, essendo miope, è costretto a portarli in battaglia ... ma, di vetro come sono, a ogni scontro gliene va in pezzi un paio La mia fama s'era sparsa nel campo austrosardo Era amplificata al punto che si diceva che il bosco pullulasse di giacobini armati Erano nascosti in cima agli alberi Ne riempimmo due sacchi e li lasciammo in custodia ad Arthur La banda ha ripreso a suonare ... e noi, nuovamente ordinati in colonna, abbiamo sfilato davanti agli ultimi fremiti del morente Bada che se ti avvicini per chiedermi un favore, sprechi fatica e fiato è come sembrerebbe dalla tua faccia contrita? Se fai bene, domani a mezzogiorno sarai già libero in Alba, in mezzo ai tuoi O che, magari, nel suo furore, andasse a fare scempio dei miei scritti, delle mie poesie Non ricordo se ci arrivai attraverso una biblioteca scolastica o perchè lo ebbi in regalo E io intravvidi le sue gengive rosa Erano bagnate di un umidore che le faceva splendere i denti Bisogna prima che il governo bruci il soldo e chi lo difende ... Io posso salire nel tuo territorio e sono un'ospite sacra Va bene Finchè vidi con uno stupore attonito Vidi fra la confusione dei suoi ricci il suo piccolo orecchio rosa macchiarsi di qualche goccia di sangue Lo stupore era fatto di strana innocenza più che di rimorso Toccò a massaro Lanzone spiegarle che un cavallo che tira il biroccio ha dei vizi e non può correre una corsa Non servirebbe a sminuire la sua nera ed odiosa magnificenza ai miei occhi Agilulfo si rifiuta e viene alle armi con le guardie Agilulfo forza il passaggio e scappa Cosimo dalla magnolia saltò sul grosso ramo che reggeva l'altalena ... e di là Cosimo afferrò le funi e si mise lui a farla dondolare Invece di passare il ponticello, io e il dottore ci nascondemmo Ci nascondemmo in un gradino di roccia proprio sul ciglio dell'abisso Appena in tempo perchè già avevamo alle calcagna i paesani Aveva degli occhi sfavillanti, sensuali insieme e furbissimi In un viso magro e pallido, in cui cominciavano a crescere i primi peli Essi organizzarono una spedizione al campo degli inglesi prigionieri di guerra Era il campo degli inglesi che si presumeva fosse stato evacuato I più svegli dei carbonai tiravano a stordire gli ufficiali pirati A stordire gli ufficiali con colpi di pala in testa per sottrar loro i fucili Perciò, non ho fatto la strada più rapida, con cui sarei venuta in due giorni, per Napoli e Potenza Invece ho dovuto mettercene tre, passando da Bari e di qui a Matera La mamma di Pamela, andando a attinger acqua, cadde in un trabocchetto e sprofondò nel pozzo Il nostro cranio è calvo il lunedì e coperto di una corta muffa brunastra il sabato Il suo sguardo si adombrò appena ... e i suoi labbri ebbero una smorfia quasi impercettibile, come se pensasse ad altro Essa è là, malefica e meravigliosa Essa è come un ragno d'oro che ha tessuto la sua tela iridescente sopra tutta l'isola Guarito, Di Castro ritornò in Spagna Venne il governo franchista, poi la guerra mondiale e non se ne seppe più nulla A quell'annuncio Agilulfo depose la timidezza e assunse un'aria sufficiente Era come liberato da un disagio e dunque, lo lasciai da parte per altri re più storici secondo me, le leggende erano cose puerili Se lei può attendermi ridiscendo subito ... e poi faremo un pezzo di strada insieme verso la stazione Andremo ove abita una famiglia dalla quale devo prendere congedo Ora il brigante aveva preso un po' di distacco dagli sbirri Ma continuava a muoversi impacciato come chi ha paura di sbagliare strada o di cadere in qualche trappola Li avrebbe riavuti presto alle calcagna Erano pochi scudi borbonici d'argento Erano nascosti in un buco di quel vecchio tronco Pure ci volle forse un'ora perchè riuscissi a vincere la nausea, la febbre e l'inerzia Ella lo guardò lungamente esalandogli in faccia il soffio frequente e debole del suo respiro Interloquii io, benchè mi fosse vietato metter bocca nei discorsi dei grandi La vede, sdraiata su un declivio di muschio Questa gliela portò uno più duro del primo ... ma anche lui ricevette la medesima accoglienza e per non ammazzarla sul posto si ritirò bestemmiando Ed ecco la lettiga veniva posata a terra In mezzo all'ombra nera si vide il brillìo d'una pupilla I briganti tagliavano le orecchie, il naso e la lingua dei signori, per farsi pagare i riscatti Ma il raccolto delle olive quell'anno fu così scarso, che il trappeto macinò in tutto per due o tre giorni ... e poi rimase zitto e fermo come prima ... e le mie sere non furono più disturbate Talora, un'ombra appassionata e inesprimibile, piena di tristezza, gli si affacciava agli occhi, ammorbidendo il suo orgoglio Uno cerca di slacciare la cinghia del fucile ... ma il fermaglio è duro e si stenta Finito di leggere, Annetta lo guardò in attesa di un'entusiastica approvazione Mentre ad Alfonso con grande sforzo riuscì di mormorare una lode che fu troppo fredda Padre Sulpicio d'apprincipio non fiutò il pericolo E invece io m'ero fatta una diversa opinione ... scusate, o mio bel Grande di Spagna ... Ma arrivò quest'armatura vuota in cerca di gloria e sgominò i briganti Irruppe Milton, come un cavallo, gli occhi tutti bianchi, la bocca spalancata e schiumosa A ogni batter di piede saettava fango dai fianchi Era un ragazzo pure di Alba, della categoria di Milton e di Giorgio Fatto sta che l'indomani mio zio aperse l'unico occhio e la mezza bocca Mio zio dilatò la narice e respirò Non ho mai amato queste geometrie su cui l'occhio si posa continuamente ... e che mi sono fastidiose quando dipingo Qui la nicchia si scoperchia La conchiglia si spezza subito Capivo bene che erano tutte sue invenzioni Capivo che lui voleva darmi a intendere per pavoneggiarsi ai miei occhi ... e non sfigurare troppo davanti a me con la sua miserabile vecchiaia Riudì Nèmega chiamare Paco, verso il vallone, con voce stufa e calante Sembrano manie le tue Io non so, ma forse sei tu che hai ragione Così il dopoguerra fu triste Fu pieno di sconforto dopo le allegre vendemmie dei primi tempi Due o tre volte s'alzò Si mosse intorno Si risdraiò Rognetta raccoglieva, nei suoi viaggi, notizie La signora Elvira tornò a invitare a cena Arturo Stavolta Arturo si fece furbo e lasciò a casa l'amico toscano I suoi occhi sono neri e profondi Egli non ha ancora barba e si muove con languida naturale eleganza Quantunque all'occorrenza sappia correre e saltare come un gatto ... e la capacità del suo stomaco sia appena inferiore a quella di Elias Tronk inseguiva gli articoli del regolamento Egli inseguiva la disciplina matematica e l'orgoglio della responsabilità scrupolosa Si illudeva che ciò gli bastasse Egli fece un violento sforzo per annullare quella nota falsa che gli guastava gli ultimi addii Però il Piantone è uno stupido e gli dà ai nervi, perciò lui risponde male a ogni cosa che dice Gridò, se si può dir che gridi chi parla senza emetter quasi suono ma con tutta la sua forza Poi s'accorge che fa troppo fatica e riprincipia a leggere A bussare andò Meo e il padrone si fece dietro l'uscio E con attenzione compiaciuta, si riagganciò al polso il suo orologio Questi tre signori sono vestiti di nero Sono vestiti con panciotti a doppia fila di bottoni, a foggia antica, e fumano in silenzio vicino a noi Questi signori sono tre proprietari pieni di sussiego e di tristezza La prima volta, pochi giorni dopo il mio arrivo, questa mia occupazione parve sospetta al brigadiere Il brigadiere che ne avvertì subito il podestà, e mandò, ad ogni buon conto, uno dei suoi uomini a sorvegliarmi E, senz'altra risposta, sferrai un calcio all'uscio Per significare chiaramente che non volevo auguri e che mandavo tutti all'inferno Anche i mobili avevano un colore oscuro grigio ... e i bracciali e le gambe erano di legno nero Come una prepotenza, la mia gioia invadeva la luce, lo spazio, ogni angolo della casa, anche il più polveroso ripostiglio Se c'è aiuto possibile, sai bene ch'io te lo darò Enea Silvio si stancò e diradò i suoi colloqui con Cosimo Enea non completò mai i disegni e dopo una settimana doveva essersene già dimenticato Sentendosi sempre inferiore con la sua parola impacciata, Alfonso ebbe degli assalti violenti di gelosia Erano tempeste in un bicchier d'acqua In fondo un pezzo di mare azzurro con barche immobili Essi tacquero Faceva caldo Sempre montagne da tutte le parti Erano giganteschi monti erbosi e selvaggi Perciò lei, essendo onesta, si schifa della mia amicizia, e non vuole più saperne Venne qui con propositi terribili ... e in mezz'ora l'ho ridotto come ha veduto Perchè sono già due ore che siamo ridivenuti i buoni antichi amici Tremila lire, per Gagliano, sono una somma enorme è il risparmio totale di mezza annata ... ma per i fuochi si buttano volentieri, e nessuno le rimpiange Ai bordi del paese un cane latrò, ma breve e spaurito Non potevo più fare fasciature Nè quei piccoli interventi chirurgici che avrebbero rivelato a tutti il nostro segreto ... essendo visibili Ma, appunto, l'Ulisse dantesco è un eroe moderno ... e riassume in sè tutte le ansie e le audacie del tempo di Dante ... e possiamo aggiungere, del nostro Sii mia e dimmi la verità acciocchè io non abbia altri dubbi Don Liguari era astuto e diplomatico ... e si limitò a qualche accenno insinuante Era il primo dei moltissimi e più espliciti che ebbe poi a farmi in seguito La polvere di ruggine ci bruciava sotto le palpebre ... e ci impastava la gola e la bocca con un sapore quasi di sangue Forse sarebbe bene che invece di consumarsi gli occhi per niente, lei badasse un po' di più ai suoi uomini E le persone lì a russare La faccia era schiacciata nel guanciale Un filo di bava era giù dalle labbra aperte La serva portò una lampada a petrolio accesa ... augurando ad alta voce la buona sera Io non so come conquistarmi in sì breve tempo la sua fiducia ... ma ne ho di bisogno Molti dei loro sono rotolati nelle cunette dello stradale Qualche camion s'è messo a far fumo e fiamme come una caldaia ... e dopo un po' non era che un rottame nero Pin a momenti va per terra e sente come un volo d'aghi che gli si conficcano nelle lentiggini E Pin sente il sangue scorrergli per la guancia già gonfia Milton ricordava che Giorgio Clerici vomitò e svenne ... e dovettero curarlo come se fosse ferito grave Antonio accettò con riconoscenza ... e commise il fallo di abusare dell'aiuto offertogli Fece una smorfia di disprezzo che lasciò Alfonso di nuovo ammirato Egli non sapeva abbracciare così ciecamente delle idee altrui Mario lasciò il suo impiego a Genova Egli prese accordi con Adriano ... e fu assunto alla Olivetti Prossimamente, come t'ho detto, mio padre e io ce ne andremo assieme lontano Per molto tempo, finchè un giorno ci vedono sbarcare qua a Procida, a capo d'una superba flotta Per fortuna ci fu l'invasione dei lupi ... e Cosimo ridiede prova delle sue virtù migliori Un'altra volta, mia cara cugina, non dubitarne Preciserò le mie critiche E incominciai a inerpicarmi, senza una meta precisa Per certe scorciatoie campestri che conducevano fin dentro il paese Forse avrebbe preferito iniziare la sua avventura contro un avversario più abbordabile ... ma Colantuono è l'allenatore del Palermo Colantuono sembra affascinato da una prima giornata in cui affronterà la Roma Il diciasette aprile millenovecentosettanta l'Apollo tredici finì a schiantarsi nelle acque dell'Oceano Pacifico Dopo una lunga ansia a causa della prolungata interruzione del contatto via radio l'Apollo tredici finì a schiantarsi Durante la fase di rientro, alle ore tredici e zero sette, l'Apollo tredici finì a schiantarsi ... di norma tale fase non superava i tre minuti mentre per l'Apollo tredici durò oltre sei minuti Poco fa, per ringraziare i suoi elettori, ha detto nessuno rimarrà al bordo della strada Significa che sa parlare un linguaggio che arriva alla gente Sa rivolgersi anche agli operai ed agli artigiani è attento al sociale Poco dopo una grossa opportunità per il capitano giallorosso è il capitano giallorosso che scatta in posizione leggermente irregolare ma non ravvisata dall'assistente ... e viene a trovarsi a tu per tu col portiere avversario Il tiro, in quest'occasione, colpisce solo l'esterno della rete Lo si sapeva, chiaramente ... ... e non lo sapeva solo Fraba ... ma questo, spero, dovrebbe spiegare una volta per tutte la mia posizione Per quale motivo mi interessano sempre di meno le cose riguardanti i rifiuti urbani? Nell'Atalanta invece sono indisponibili Garics e Bellini, mentre Peluso è squalificato Mutti si deve quindi adattare e schiera Bianco terzino destro e Manfredini terzino sinistro Dal millenovecentocinquantotto al millenovecentosessantuno a guidare il Campidoglio è un altro esponente dello Scudo crociato Urbano Cioccetti è molto legato al Vaticano E puntuali sono giunte le repliche ... come quella di Luana Zanella, deputata dei Verdi Zanella che insieme ai compagni di partito Gianfranco Bettin e Paolo De Marchi ed Erasmo Venosi attacca L'assemblea cittadina è sabato tredici alle ore nove è presso la sala conferenze dell'Istituto dei Tumori "Pascale", a Napoli, via Mariano Semmola Era la notte del ventisette dicembre milleseicentododici, appena appena trecentonovantasei anni fa ... e quella notte, si racconta, il cielo sopra Firenze era straordinariamente chiaro Un documento, come detto, dal quale si è dissociata Rifondazione comunista Anche se il consigliere comunale Greta Defend precisa Greta precisa come la quasi totalità del documento resti condiviso dal suo schieramento Un compito, che anche negli anni di latitanza, avrebbe continuato a esercitare Avrebbe continuato a esercitare grazie a persone fidatissime Avrebbe continuato, nonostante un apparente isolamento è piuttosto un ecosistema complesso di persone che si esprimono Persone che si connettono Persone che conversano e si scambiano idee, notizie e approfondimenti Terza la solita Russia Mentre straordinaria quarta la Gran Bretagna con diciannove ori Gli ori erano nove nel duemilaquattro e addirittura uno solo nel millenovecentonovantasei Alle scuole elementari ci hanno insegnato che la datazione dei reperti archeologici veniva fatta con la tecnica del carbonio quattordici radioattivo I prossimi cinque giorni delinearanno il futuro di questa transazione Non ci resta che aspettare e magari concludere il campionato al secondo posto Difendere la centonovantaquattro significa guardare più lontano Significa guardare alla libertà di donne e uomini di decidere di sè, delle proprie vite e di quelle a venire In base al decreto legislativo duecentotrenta del millenovecentonovantacinque i cittadini dovrebbero sapere se vivono in un'area a rischio nucleare Lo fa con delicatezza, accennando di nuovo alla sua storia ... mentre celebra con loro una messa per ricordare i quattrocento anni della diocesi shanghaiese Arriva il mese di febbraio sempre millenovecentosessantanove ... e a Latina, si arresta la centrale di Borgo Sabotino per mancanza di alimentazione alla strumentazione Il valore totale dei finanziamenti nucleari ammonta a oltre centosettantacinque miliardi di euro Sono forniti da queste banche tra il duemila e il duemilanove Ha prevalso la linea di Franceschini con cinquecentoottantacinque preferenze contro trecentosessantacinque di Bersani e novantatre di Marino è in controtendenza rispetto la scelta Nazionale A mio modesto parere una simile risposta diversa potrebbe anzi rivelarsi più idonea ... a propiziare il cammino ulteriore che sta davanti a noi La sentenza è stata letta intorno alle diciannove e trenta è stata letta alla presenza di Marisa Grasso vedova di Raciti, dei genitori del poliziotto e dello stesso Speziale Alla presenza dello stesso Speziale che subito dopo la lettura ha dichiarato Se e come queste pratiche possano diventare patrimonio condiviso e tradursi in ribellione aperta, è una domanda che riguarda tutte e tutti noi Ben presto la sua stanza diventa meta di numerosi pellegrinaggi spontanei Sono pellegrinaggi spontanei di gente comune e amici che si recano a farle visita e ne ricavano conforto Prima di disporsi sulla griglia di partenza, i piloti salgono su un camion scoperto e fanno tutto il giro del circuito per salutare il pubblico La centralizzazione dell'energia genera accumulazioni di potere Lo vediamo bene oggi Genera accumulazioni di potere che portano anche alle guerre, commerciali o guerreggiate Responsabile del dipartimento immigrazione, per Botte non c'è un'allarme integrazione nel tessuto cittadino, bensì nella provincia ma con tesi capovolte Gli utenti potranno richiedere e attivare il nuovo servizio gratuito è attivato con una telefonata al servizio clienti centoottantasette Il ventisette settembre, un giovane di trenta anni è stato freddato con tre colpi di pistola ... in Via Calamandrei a Calvizzano poco dopo le diciannove L'amministrazione comunale assiste impassibile al proliferare di queste storie di nuove povertà L'amministrazione comunale è governata da una giunta di centro sinistra Sarebbe ottimo creare un evento parallelo, o successivo, in lingua inglese ... coinvolgendo persone anche al di fuori della ristretta cerchia italiana Il governo ha predisposto una nuova misura di sostegno alle famiglie che hanno avuto un figlio ... o lo hanno adottato negli anni duemilanove, duemiladieci, duemilaundici Infatti siamo riusciti a renderlo oggetto di discussione tra le forze politiche consiliari Sebbene l'argomento non figurasse all'ordine del giorno è stato oggetto di discussione Al momento trentotto poliziotti dei reparti speciali sono stati presi in ostaggio dagli indigeni all'interno di una stazione di produzione petrolifera Dopo l'approvazione della legge fondamentale su Gerusalemme nel millenovecentoottanta la città venne privata di tutte le sue ambasciate Gerusalemme è la capitale d'Israele I semi di soia sono destinati a due magazzini Uno è appartenente alla Italgrani dell'industriale Franco Ambrosio, e l'altro al gruppo Ferruzzi Purtroppo iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori La scuola avrà accesso al magazzino per depositarvi il suo materiale Poi insieme ai giovani potrà utilizzarlo, in una sorta di cogestione Tra gli impegni più recenti si ricordano i concerti a Milano per il Festival MITO Si ricordano i concerti SettembreMusica duemilanove e a Venezia per la Biennale Musica Chi promuove o favorisce l'immigrazione si fa complice dello sfruttamento di uomini-merce Oltre a compromettere l'identità del nostro popolo è complice dello sfruttamento Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al venticinque per cento del volume esistente Utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia Da allora diciamo che i rapporti sono diventati più sereni ... perchè non più obbligati dalla convivenza forzata, ma comunque piuttosto freddi Ovviamente quegli occhi dovrebbero sapere leggere le informazioni salienti ... e non il tumulto di nuovi prodotti che sono solo dadi comunicativi Il tema che mi ha più colpito nella Fenice cartacea è l'angoscia e la solitudine adolescenziale ... e gli errori disastrosi cui possono indurre Per un anno, dal luglio millenovecentosessantuno al luglio millenovecentosessantadue, in Campidoglio siede un Commissario prefettizio Francesco Diana è stato già Prefetto di Napoli Riteniamo necessario che l'opposizione a tale proposta di riforma passi attraverso una sospensione della routine e dell'inerzia quotidiane In particolare, la pianificazione territoriale, in tutto il mondo da sempre costituisce e costituirà un elemento trainante dello sviluppo L'impatto scolastico con sveglia ore sette non ha causato danni molto gravi ... a parte la voglia di tornare alle mattine che cominciavano alle undici e mezza ... Il palazzo domina una corte chiusa, nella quale sono presenti una chiesa e tutte le strutture di supporto alla conduzione di un'azienda agricola Forse abbiamo l'impressione che stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati Stanno nascendo in mezzo a tanta innovazione La vicenda giudiziaria sul blitz alla scuola Diaz si avvia quindi verso il dibattimento Il blitz alla scuola Diaz della notte tra il ventuno e il ventidue luglio duemilauno avviene a Genova Sarebbe ora che rendesse pubblico il motivo della grande attenzione che lo porta, sempre, a sponsorizzare i pluriomicidi Mambro e Fioravanti I diciannove attivisti assolti erano stati accusati di interruzione di pubblico servizio per essersi incatenati ai cancelli dell'inceneritore Nel millenovecentocinquantatre, a soli trentadue anni, fu nominato parroco e vicario foraneo di Mardimago ... dove ha lasciato un felice ricordo di sè Bisogna raggruppare almeno una ventina di produttori ... e possibilmente farli consorziare per garantire le certificazioni necessarie alla vendita Nel giugno duemilaquattro, il Corpo Forestale dello Stato diede un bel colpo all'ecomafia campana Stiamo ancora aspettando il colpo successivo Società sempre più succube del pensiero moderno dominante è volto a screditare la famiglia e ogni forma tradizionale di esistenza nella stessa Non lo so con precisione ... orientativamente sui cinquanta al mese ... per due volte alla settimana da due ore circa ciascuna ... di solito dalle ventuno in poi Saranno premiati i possessori dei quattro aquiloni che avranno raggiunto la quota più alta rilevata dalla giuria tra le ore sedici e le ore diciasette La semina da parte americana è iniziata con la prima Guerra del Golfo, nel millenovecentonovantuno ... ed è ripresa con la Seconda, che è ancora in corso Ventotto beni immobili, di cui diciotto terreni e dieci fabbricati, tredici veicoli, ottantotto rapporti finanziari formalmente riferibili a diversi soggetti Sacconi che vuole dirimere l'impasse delegando alla rappresentanza esistente, con la costituzione degli enti bilaterali, non è convincente Ottocentosessantatre mila metri quadri occupati dal cemento, che abusivamente presero il posto di una delle più grandi pinete marittime del Mediterraneo Storie tristi che sfociano nello squallore più assurdo Sono nella degradazione della dignità umana peggiore possibile Sono cose difficili da immaginare Se, però, il venti la situazione può anche essere sfuggita di mano, quello che è accaduto il ventuno è stato deliberato Non poteva essere altrimenti Unico neo sarà necessario sospendere momentaneamente l'uso dei parcheggi ... ma per una così innovativa idea un piccolo sacrificio si può fare Quattro giorni dopo l'omicidio, il ventisette settembre millenovecentoottantacinque, viene arrestato Alfonso Agnello, di Torre Annunziata Restituito agli Arcivescovi di Bari, anche dopo processi diplomatici, il feudo fu ripreso dai Durazzo nel milletrecentoottantasei fino al millequattrocentoventicinque Problemi ai reni e alle ossa ... disordini neurocomportamentali e dello sviluppo ... elevata pressione sanguigna e, potenzialmente, anche cancro al polmone Tutti i brani sono ispirati alle storie e alle leggende celtiche Molto usato è il ricorso a fiabe infantili, seppur stravolte e trasfigurate Nel millenovecentonovanta il settantaquattro per cento degli americani era ancora pronto a dire di avere fiducia nella libertà di stampa e nei contenuti dei media Per ogni mattone portato ricevono cinque scellini ... e, poichè un pacchetto di sei biscotti costa cinquanta scellini, con dieci mattoni è concluso l'affare Pizarro e De Rossi formeranno il centrocampo a due davanti alla difesa ... anche se il sedici giallorosso non ha raggiunto ancora la forma migliore Oggi Paolo De Biase ha suonato il pianoforte Come ogni anno suona per una manifestazione pubblica organizzata dalla sua scuola di musica Sono stelle che a latitudini inferiori riuscivano a sorgere Ora rimarranno confinate nella regione di Sfera Celeste perennemente sotto l'orizzonte Amelia comincia a frequentare le lezioni di volo ... e all'istruttore appare immediato che Amelia ha un talento naturale per il volo semplicemente inspiegabile Il riscaldamento, l'elettricità e l'acqua poterono finalmente tornare in città ... ed il ventinove febbraio millenovecentonovantasei l'assedio fu finalmente tolto Rinchiusa nel manicomio di Pozzuoli, il quindici ottobre millenovecentosettanta muore Muore all'età di settantotto anni per apoplessia cerebrale Comprendere che il mondo è cambiato sulla spinta del pubblico attivo Trovare e praticare un nuovo spirito di servizio adatto ai segni dei tempi Teniamo poi presente che l'aumento delle richieste avviene mentre diminuiscono le persone dedicate a tempo pieno alla pastorale Sono preti e suore Indispensabile, a questo punto, dotare la società d'una effettiva e diffusa educazione all'ambiente, in termini etici, antropologici, ecologici I quotidiani cartacei tradizionali sono una tra le numerose specie che vivono nell'ecosistema dell'informazione Sta fuori dalla gestione dice Giorgio Rossi Cairo è capo della società di consulenza storicamente vicina alla Pirelli e poi a Telecom Italia Mi sono avvicinato alla transenna ... e gli ho espresso personalmente tutti i miei dubbi sulla morigeratezza sessuale del suo intero parentado femminile Molto più comodo addossare tutte le colpe ad un violento e pericoloso ultras ... piuttosto che accertare eventuali responsabilità di un poliziotto Infatti bisogna augurarsi che i linguaggi del mutamento si diffondano come ritornelli rimanendo sperimentali ... e accrescendo languori e furori Esse diventano efficaci solo quando riescono a bloccare i meccanismi di sfruttamento e di gerarchizzazione della forza-lavoro globale A Belgioioso si sta pensando quindi ad una area di interscambio tra treno, gomma e bici Area da posizionare nei pressi della stazione ferroviaria I due collaborano in varie ricerche scientifiche e il trenta ottobre del venti si sposano ... concedendosi un breve viaggio di nozze in Italia Come per magia i verdi steli si tinsero di rosso ... e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora Infatti a parlare di continuità di reddito, di riconversione degli impianti, di trasformazione del ciclo produttivo non ci pensa nessuno Dal millenovecentonovantaquattro a oggi, il lavoro della Camera è cambiato profondamente, in termini di apertura e accessibilità dell'informazione Il campionato l'hanno già vinto Lo possono solo perdere ... e me li immagino restare svegli la notte al pensiero che sì, perderlo non è impossibile La prima, come tutti sanno, si occupa di produzione e distribuzione televisiva in libera visione ... e fattura quattro virgola due miliardi di euro l'anno Cosa che puntualmente avvenne ... lasciando quasi del tutto intatti i quartieri dove abitavano i gerarchi nazisti o la burocrazia imperiale giapponese I rappresentanti di centosettantacinque stati e di organizzazioni internazionali stanno lavorando a un progetto per stabilire chi governerà internet Sulla storia della tragedia del ventitre gennaio millenovecentonovantasei, c'è il bel libro La voragine di Luca Rossomando, Roma, Editori Riuniti, duemiladue Dedicato a coloro che, nel pericolo, potrebbero salvarsi fuggendo, ritirandosi, guardando altrove con ottime o passabili scuse, e non lo fanno è difficile scovare esempi in Italia perchè si parla poco di innovazione ... e molte delle parole spese in giro sono forse troppo esagerate Gli pareva una bella idea Tanto che dopo l'armistizio, il dieci settembre millenovecentoquarantatre, propose alla Repubblica di Salò di adottarla Ci va vicino anche Perrotta in un'azione confusionaria L'azione con quattro cross consecutivi nell'area bergamasca è conclusa con la palla sul fondo Se voglio comperare qualcosa ed entro in un negozio, pago e me ne vado Nessuno si sogna di chiedermi cosa faccio, chi sono, dove abito eccetera eccetera Realizzare in Campania tre impianti di incenerimento nel territorio della provincia di Salerno Uno ad Acerra, Napoli e uno a Santa Maria La Fossa, Caserta Un uomo del popolo, robusto e atletico e di grande energia e fascino Era un falegname, e ha passato tre anni a girare tutta la Palestina a piedi Le autorità sanitarie di tutto il mondo sono ancora una volta cadute nella trappola La trappola è stata tesa da chi voleva guadagnare miliardi sulla nostra pelle In totale si tratta di circa tredici mila metri quadrati di superficie Sono suddivisi in tre aree ubicate nei comuni di Pesaro, Tavullia e Gabicce Mare Ma nel millenovecentoquarantanove il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage Con questa spedizione dimostra che le Galapagos erano state punto di approdo di navigatori provenienti dalle Americhe in epoca precolombiana Così come a Porta Maggiore il bengalese Abdil trema all'idea di perdere una striscia di pavimento per cui paga duecento euro al mese con altri cinque Rovesciare la lunga dittatura di Saddam e sostituirla con una democrazia è una democrazia vincolata ai liberatori da eterna gratitudine e succulenti affari Ci sono poi altri due problemi che sembrano dimenticati da alcuni settori della stampa italiana che, come quella britannica, ha la memoria corta Attardarci ancora a parlare dei Giuda da tre danari è a dir poco riduttivo Giuda che tradendo i militanti hanno fatto mercimonio delle idee O addirittura si può reagire alla sua formulazione ... impegnandosi a cambiare le condizioni per le quali quell'ipotesi è valida ... fino a superarla Nella tangentopoli napoletana finiscono in carcere ... diciasette fra imprenditori e amministratori locali, funzionari comunali e camorristi Esordisce con un album ad elevato tasso emotivo la cantante napoletana La cantante napoletana in passato è stata ospite ricorrente negli studi e sui palchi dei ventiquattro Grana In questo modo le banche detengono pieno controllo sulla quantità di denaro in circolazione Le banche in definitiva sono controllate dalle stesse persone Il generale Mori, quello che trattava con Ciancimino, dorme ... e quando è sveglio lavora per la sicurezza del genero di Rauti, Isabella e Manfredi Ricordo che quando ero adolescente, uno dei miei incubi più ricorrenti riguardava i treni Un immigrato pakistano uccide la figlia perchè non segue i costumi sessuali etnici e religiosi della comunità L'immigrato pakistano è stato aiutato da altri parenti maschi Manca un sintetico racconto del percorso che i sistemi economici occidentali hanno imboccato e del progetto comune che propongono alle società Si tratta di un cielo ipotetico perchè in realtà da Napoli, da Roma, o da qualsiasi altra città, non vedremo mai un elevato numero di stelle E, proprio guardando alla parte più avanzata della formazione, si può notare che le scelte non siano molte Sono complici gli infortuni appena citati Alcune canzoni sono presentate come rarità sulle versioni deluxe In realtà sarebbero solo riarrangiamenti dei pezzi che tutti i fan già conoscono bene Poi rinnova per l'ennesima volta nella giornata l'appello al voto utile ... rivelando sondaggi che darebbero in perdita i partiti minori I capi delle tre organizzazioni criminali vivono come onesti cittadini e latitanti di lusso vivono sulla costa mediterranea, da Barcellona a Estepona L'operazione fino ad ora è andata avanti con un discreto successo ... tranne tre camion che hanno scaricato la scorsa notte tra le tre e le tre e quindici Allo stesso tempo si continua a parlare di rivoluzione morale ... di lotta alla criminalità ... di volontà di por fine al malcostume della politica Tutto sembra chiudersi tra la definizione interna di un ordine pubblico continentale e la demarcazione esterna di ciò che europeo non è Ci sono lunghe pause fra una battuta e l'altra Ci sono scene di collegamento che potrebbero tranquillamente venire tagliate Ci sono dialoghi che non capisci a cosa servono L'acquirente del terreno sul quale la fabbrica è situata scopre in vari punti fonti radioattive Sono fonti radioattive che superano cinquanta volte la dose massima consentita Se si spera che la situazione cambi occorre certamente lavorare per liberare il giornalismo dal peso di proprietari troppo ingombranti Oltre quindici i bracconieri presi su segnalazione da parte dei volontari ... e circa ottanta quelli fermati dalle Guardie Forestali Ma i ragazzi sono italiani e sentono gli influssi del nostro modo di vivere è il nostro modo di vivere, che non è giusto o sbagliato, ma è il nostro Condivisione dei saperi nell'era digitale è il titolo del convegno che durerà due giorni, ventisette e ventotto maggio è un convegno in cui si parlerà di un po' di tutto Il candidato ideale ha un'esperienza di almeno tre anni maturata in contesti industriali di alto livello Il candidato ideale ha un'età compresa tra i venticinque e i trenta anni circa Il primo appuntamento è per sabato trentuno gennaio, alle ore diciasette e trenta è presso la Sala Conferenze della Biblioteca Città di Arezzo I prezzi del gasolio e della benzina erano decisi dal Comitato interministeriale prezzi ... ed erano uguali su tutto il territorio nazionale In primo grado, invece, il Tribunale di Torino, nel novembre duemilaquattro, aveva condannato il solo Agricola Era stato condannato ad un anno e dieci mesi per frode sportiva Al colmo della felicità andarono insieme dal principe che si rallegrò a sua volta ... e li lasciò abitare per sempre tutti e tre nel suo castello c'è bisogno di stimoli per crescere che spesso non coincidono con la vita regolata dell'ufficio e con la "quantificazione" del lavoro prodotto Laura Ciaghi fa notare che la Nato possiede trecentocinquanta armi atomiche in Italia, Germania, Belgio, Olanda, Regno Unito e Turchia Il problema dei passaggi a livello a Baricetta e Valliera è cosa seria ... e si risolve impegnandosi tutti assieme affrontandolo in modo pragmatico Zena il Lungo ci andrà appena ripartiranno i vapori Per via Emilio ritornò su quelle sue disgraziate parole ... e tentò di spiegarle ... e di togliere da Amalia qualunque aspetto di colpa Monete corrose, che non potei stabilire se fossero greche o romane ... e alcuni vasetti neri, non figurati, di forme elegantissime Tutto quel che succede lì dentro lui lo sa Pure ancora la spiegazione del perchè gli sfugge ... e Pin finisce per aggomitolarsi ogni notte nella sua cuccetta abbracciandosi il petto E con suprema determinatezza senz'altro mi disposi ad attuare il mio piano prima del suo ritorno ... prevedendo che per le sue commissioni ella rimarrebbe circa un'ora giù in paese Quando egli è ripartito, arriva, col rumore d'un reggimento al galoppo, Gurdulù Per raccontare come vorrei, bisognerebbe che questa pagina bianca diventasse irta di rupi rossicce Bisognerebbe che questa pagina bianca si sfaldasse in una sabbietta spessa, ciottolosa ... e vi crescesse un'ispida vegetazione di ginepri Nella città c'è chi dice che è un arcangelo e chi un'anima del purgatorio Non era la prima volta che un simile giudizio inopinato su mio padre veniva a colpire i miei orecchi Il grande teatro del mio suicidio sembrò accogliermi con uno stupore esilarato e gentile Proprio come se, là, io avessi recitato una pantomima tragica, dopo la quale, di nuovo sano, galante, mi ripresentavo ora al proscenio E facevo a tempo a scorgere un gatto che, affacciatosi a spiare la nostra cena, saltava Saltava giù dall'inferriata e fuggiva via E uscii sullo spiazzo, giacchè la cucina, per un suicidio, non mi sembrava un ambiente decoroso E rimpiangevo più acerbamente i giorni appena trascorsi, e perduti, che lui era presente qua sull'isola Era raggiungibile in ogni momento, e io lo sfuggivo Vecchie malattie non curate se non con incantesimi Vecchie malattie si erano accumulate in quei corpi, crescendo bizzarramente, come funghi su un legno marcio Vi annunciamo che ci sono del tutto ignote le cause che spinsero al suicidio il nostro impiegato signor Alfonso Nitti è un ebreo polacco, albino, dal viso scarno e bonario, non più giovane E a destra, fra boschetti scoscesi di rovi e di sterpaglia, digradava verso il precipizio del mare Tutti fanno così, e ci pensano poi i maiali a far pulizia Qui ci avevo giocato anch'io con Angiolina e Giulia, e fatto l'erba per i conigli Niente era più triste che dover rinunciare a fatuità così dolci, incantate, per la bruttezza di una realtà fredda e seria Adesso, senza decidermi, rimuginavo Rimuginavo che doveva esserci qualcosa lassù, sui pianori, dietro le canne e le ultime cascine sperdute Era tuttavia prontissimo nel cogliere a volo giudizi e idee Conversando con Mottura E non sapendo dosare la sua fatica, nè misurare le sue proprie forze ... Tornava a casa stanchissimo, nervoso, e con profondi solchi intorno agli occhi Nei suoi sogni egli era capace delle azioni più eroiche Ma il giorno appresso ebbe un contegno meno disinvolto del solito ma non più affettuoso Accorse con una lanterna ... e sull'olmo del Conde vide il vecchio già legato al tronco ... e il Gesuita che stringeva i nodi è una scorciatoia sassosa che scende al torrente tra due pareti di terra ed erba L'amore dell'universo può prendere forma di tremendo furore e spingerci a infilzare amorosamente i nemici E quando finalmente si risolveva a farlo, usava il rasoio con una tale brutalità da prodursi ogni volta dei piccoli sfregi Lo zio Giuseppe, il dottor Milillo, è vecchio e si deve ritirare Il primo ottobre dello stesso anno viene rappresentato a Bergamo il racconto musicale Ferrovia sopraelevata Al Nido i garofani sono già fioriti Su esortazione di Pavese e di Giansiro, Ferrata si dedica alla stesura di un romanz Gli operai si alzano presto. I vigili sono muniti di pistola. La cascata fa molto rumore. L’autunno prossimo Tony partirà per la Spagna nella prima metà di ottobre. Ora prendo la felpa di là ed esco per fare una passeggiata. Un attimo dopo s’è incamminato ... ed è inciampato. Vorrei il numero telefonico del Signor Piatti. La casa forte vuole col pane. La forza trova il passo e l’aglio rosso. Il gatto sta scorrendo nella pera Insalata pastasciutta coscia d’agnello limoncello. Uno quarantatré dieci mille cinquantasette venti. Sabato sera cosa farà? Porti con te quella cosa?